Club Italiano Jack Russell Terrier - n.11 - 2017 by Club Italiano Jack Russell Terrier

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Numero 11 - Anno 2017

CLUB ITALIANO JACK RUSSELL TERRIER Aprile - Maggio

Annalisa Marinelli Asnaghi  Angelo Romanò  Aurelio Borella  Elena Colombo  Monica Bolignano  Tommaso Urciuolo

Speciale Crufts 2017

Intervista a Annalisa Marinelli Asnaghi Standard Inglese Jack Russell Terrier La lunga strada verso il Crufts Non solo coccarde (Intervista a Tommaso Urciuolo) Calendario eventi

Redazionale Buongiorno a tutti i lettori, continuiamo il nostro percorso di formazione per tutti quelli che vogliono approfondire la conoscenza di questa meravigliosa razza, il Russell Terrier. In questo numero ci occupiamo di un evento storico nel riconoscimento della razza Jack Russell Terrier da parte del The Kennel Club inglese e del riconoscimento tutto italiano alla piĂš grande manifestazione inglese, il Crufts. I complimenti vanno a tutti gli italiani che si impegnano nella diďŹ&#x20AC;usione di questa razza, sia in manifestazioni mondiali, che in quelle locali. Non sempre si vince, ma partecipare vuol dire essere presenti, e di questo bisogna esserne fieri. Sempre in vetta nel consegnare alla vostra lettura una rivista completa e di alto livello vi auguriamo buona lettura.

Angelo RomanĂ˛

Dario Novelli

Rivista a scopo divulgativo amatoriale per uso di discussione, critica, insegnamento e ricerca scientifica.

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La lunga strada â&#x20AC;¨ verso il Crufts di Monica Bolignano 3 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

La lunga strada verso il Crufts di Monica Bolignano

Chi avrebbe mai detto che un semplice venditore di biscotti per cani, nato a BloomsburyÂ nel Sussex, sarebbe diventato uno dei simboli del mondo cinofilo moderno? Charles Cruft, dopo essersi laureato, abbandonĂ˛ quasi subito la gioielleria di famiglia - con grande disappunto dei suoi genitori - per seguire la sua passione per la cinofilia. Trova un modesto impiego ad Holborn come venditore di cibo per cani, ma il suo entusiasmo e la soddisfazione di lavorare in un campo che amava smisuratamente gli consente di diventare un eccellente venditore, tanto che Mister Spratt, il suo datore di lavoro, in pochissimo tempo si persuade del suo valore e decide di spedirlo in giro per lâ&#x20AC;&#x2122;Europa per promuovere il marchio. Questi viaggi consentirono al giovane Charles di stringere contatti con allevatori e ricchi proprietari terrieri. Decisamente brillante, pieno di un magnetismo irresistibile e assolutamente coinvolgente riusciva a persuadere i potenziali acquirenti che i prodotti che vendeva erano proprio ciĂ˛ di cui avevano bisogno per il benes4 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

sere dei loro cani. Ma la sua carriera di venditore lentamente si trasformò quando, al suo arrivo in Francia, gli allevatori, furono talmente tanto ben impressionati dalla sua competenza, che gli proposero di allestire uno stand all’interno della Expo di Parigi.

In realtà, se si fa un passo indietro, si trova già traccia di primitivi esperimenti di expo canine che venivano regolarmente organizzate - come attrazioni aggiunte alle annuali mostre del bestiame - la più famosa tra tutte quella di New-Castle-upon (28/29 giugno 1859). In queste occasioni le razze canine che venivano presentate erano quelle da caccia tipiche del luogo - setter e pointer - i cacciatori mostravano orgogliosi i loro migliori soggetti e la fiera era un momento di in5

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contro per scambiare i cuccioli e per acquistare i migliori cani. La prima expo all’interno della quale sono state incluse altre razze - e non solo quelle da caccia - si tenne a Birmingham nel 1859. Ebbe un tale successo che, l’anno successivo, la Birmingham Dog Show Society organizzò addirittura una prima expo nazionale che vide ben 267 iscritti in rappresentanza di 30 razze, giudicate in 42 classi di concorso! L’organizzatore principale fu Richard Brailsford, guardiacaccia della tenuta Earl of Derby, nel Knowesley.

Se si considera il punto di partenza ci si rende conto di come in pochissimo tempo l’elemento caratterizzante delle manifestazioni cambia in modo tanto profondo da avere enormi implicazioni sulle modalità di selezione ed allevamento delle razze. Quando, in un paio di stagioni, le expo dalla provincia approdano a Londra, nel 1862, si dovette trovare una location adatta e per questa ragione venne allestito un padiglione ad 6

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Islington e – l’anno successivo – le gare si protrassero addirittura per una settimana intera presso il Cremorne Gardens a Chelsea; in quell’occasione arrivarono ben centomila visitatori, compreso il Principe di Galles. Nel 1863 - grazie a Sewallis Evelyn Shirley - venne fondato il Kennel Club a Londra e - nell’aprile dello stesso anno le expo vennero regolarizzate. Tra i membri fondatori c’era J.H. Walsh che si impegnò affinchè fossero presentati esclusivamente i cani con pedigree, tanto che viene ricordato come uno dei padri delle esposizioni canine moderne. La prima expo organizzata dal Club fu allestita al Crystal Palace nel 1873, che divenne la sede favorita per un certo periodo, in seguito sostituita dall’Alexandra Palace. Da questo momento, le expo si trasformarono in grandi affari e richiesero – ovviamente – un’organizzazione professionale, finalizzata a garantire la migliore riuscita dell’evento. Il primo imprenditore che si impegnò in tal senso fu John Douglas, anche se più tardi venne superato da Charles Cruft. Mister Cruft si affacciò al mondo delle expo dalla posizione di manager della Spratt’s Patent Limited, sebbene in pochissimo tempo, e nonostante il carico di lavoro, venne quasi del tutto assorbito dal mondo della cinofilia diventando– a partire dal 1878 – prima Segretario del Toy Spaniel Club, e poi anche Segretario del Pug Dog Club. Gli sforzi di Cruft, in veste di organizzatore, si indirizzarono in un primo momento principalmente al coinvolgimento della stampa: usò i giornali, tramite annunci pubblicitari e storie, 7

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per sensibilizzare ed attirare l’attenzione del pubblico. Addirittura ebbe la brillante idea di allestire un treno speciale – pensato con tutti i confort per i cani - per assicurarsi la partecipazione degli espositori nazionali. Questa originale strategia, degna di un manager professionista, ovviamente portò come prima conseguenza il fatto che tanti espositori, anche se non davvero interessati, parteciparono allettati dalla curiosità e dalla convenienza, ma dall’altro l’eﬀetto più importante fu il notevole incremento per l’economia del luogo che vide in pochi giorni l’aﬄuenza di tantissime persone. Il primo passo per la più grande esposizione canina della storia, però, venne compiuto nel 1886 quando, su proposta

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della Duchessa di Newcastle – l’unica donna presente in un mondo per soli uomini - Mister Cruft accettò di organizzare e gestire l’expo dell’Allied Terrier Club Westminster, che registrò 570 iscritti; all’epoca Charles aveva non solo le conoscenza ma anche le risorse economiche ed un incredibile talento, tanto che, solo cinque anni dopo, dovette prenotare addirittura il Royal Agricultural Hall: seimila metri quadri, in quell’occasione Charles, addirittura, disegnò personalmente il logo. Chiaramente, da un lato, c’erano gli eventi espositivi che avevano grande eco e, dall’altro, iniziavano a crescere le critiche: l’attenzione di parte del pubblico venne spostata dai cani all’evento stesso. I commentatori del tempo temevano che le expo potessero venir contaminate e travolte dagli “estremi”: i (toﬀs) ricconi con i loro cani aggressivi e dai (roughs) cattivi con i loro terrier, meglio uccidere entrambi che colpire i loro animali. In realtà questo tipo di partecipanti vennero ben presto allontanati. Mano a mano l’ago della bilancia degli iscritti si spostò dalle razze sportive, che avevano predominato, alle Toy classes che divennero molto popolari tra le donne. I visitatori accorrevano agli eventi curiosissimi ed aspettavano ore ed ore per vedere i “Dogdom” (i cinofili) in tutte le loro varietà. Frattanto gli espositori presentavano i loro cani, passavano le selezioni ed arrivavano ai podi dove - tutti orgogliosi - mostravano le loro coccarde e le coppe. Ogni premio conquistato aumentava la loro notorietà e le vittorie aumentavano il valore delle monte dei cani ed il prezzo dei cuccioli.

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Le expo prendevano piede come gare uﬃciali e si cominciò a porre il problema del giudizio, che era spesso controverso. In primo luogo, c’era la questione delle qualifiche e dell’integrità dei giudici. Avevano occhio per l’esatta conformazione del cane o glielo si poteva insegnare? C’erano giudici di parte tra amici e associazioni di razza? I giudici avrebbero potuto essere comprati da proprietari senza scrupoli? Il fatto che vi fosse una feroce competizione implicava che la contraﬀazione era ampiamente praticata, o comunque sospettata. Imbrogli di vario tipo - dal ritoccare le orecchie, al colorare il mantello fino a rubare l’identità, sostituendo un cane di qualità inferiore con uno di qualità superiore - erano all’ordine del giorno.

La cosa più importante da fare immediatamente era quella di fissare i diversi criteri per giudicare. La questione venne sollevata per la prima volta all’expo a Newcastle nel 1859: il problema esplose quando – a seguito dell’inflazione delle expo di bellezza, laddove i cani da caccia erano giudicati per 10

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la loro forma piuttosto che per la loro abilità sul campo sostanza – ci fu un incremento di cucciolate con scarsa inclinazione alla caccia, ciò accadde perché gli allevatori si preoccuparono più di un buon collo, di un buon osso e di un buon piede, piuttosto che dell’intelligenza, di un buon olfatto e della resistenza. Una soluzione al problema di giudicare in modo omogeneo fu adottare il sistema di standardizzare i punti – il che significava, una lista di peculiarità per ogni parte del corpo del cane: la nascita dello standard, e - per le razze da lavoro - si cominciò a pensare a delle prove adatte. Il Kennel Club divenne anche il giudice delle razze e degli standard di razza. Dal 1860, ci fu una proliferazione di razze riconosciute, con nuovi tipi che venivano importati da altri paesi; mano a mano si assistette alla suddivisione delle razze esistenti - come con i terrier - o il ripristino di razze estinte, come con l’Irish Wofl Hound, l’importazione di razze straniere, come il Pechinese, e le nuove razze create dall’uomo, come il Doberman Pinsher, selezionato per la prima volta nel 1890. Per validare i pedigree e le identità, il Club creò uno Stud Book, all’interno del quale i proprietari potevano registrare la discendenza del loro cane anche con il riferimento al loro allevamento. Le registrazioni furono consentite retrodatando al 1859 e - dopo il 1880 - questo divenne il registro nazionale dei pedigree. Lo Stud Book divenne importante per la vendita e l’acquisto dei cani: come prova di una buona selezione poteva da solo aumentare il valore del cane. 11

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Allo stesso tempo, il miglioramento delle razze che puntava alla perfezione era controverso. Mentre fu approvato per la maggior parte delle tipologie una sorta di regolamento: molti capricci degli allevatori complicavano gli standard inficiando la funzionalità dei soggetti, per questa ragione si cominciò ad organizzare delle commissioni specializzate per evitare che si calcasse eccessivamente la mano sull’aspetto estetico, senza considerare in alcun modo le motivazioni originarie sottese alla selezione di quella determinata razza. Molte razze vennero infatti modificate, e non sempre per il meglio. Il Kennel Club cominciò anche ad avanzare – legittimamente - pretese sul benessere e la salute dei cani. Ci furono molti espositori che si lamentarono perché alcune expo erano centri di certo contagio, con un’ampia diﬀusione di pulci e il peggiore tra tutti il cimurro. Per questa ragione la Jeyes Sanitary Company divenne un importante sponsor tanto quanto Spratt’s Patent. Ma si pose anche il problema della corretta detenzione: ci furono molte denunce riguardanti cani in catene chiusi dentro i recinti, cani che abbaiavano disperatamente, esemplari in fuga, zuﬀe etc.. Al di là delle implicazioni collaterali e della necessità assoluta di regolamentare un evento che si trova a metà strada tra uno sport ed un incon12

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tro sociale le expo canine divennero la proiezione dell’evoluzione e dei progressi della società dell’Ottocento, intanto dagli anni ’90 del 1800 le expo erano frequentate da ogni tipologia di persone, la middle class e perfino la working class; ciò accadde perché l’incremento del numero delle razze, degli eventi e la dislocazione su tutto il territorio, consentiva la partecipazione per tutti i gusti e per tutte le tasche; addirittura le expo godettero immediatamente del patrocinio della Famiglia Reale inglese: Darnley II, il Collie della Regina Vittoria – e due dei suoi Pomerania – parteciparono all’expo del 1891 vincendo diversi premi. Da quel momento ogni monarca inglese ha partecipato attivamente alle expo canine con diversi soggetti: nel 1897 il Principe e la Principessa del Galles (poi Edoardo VII e la Regina Alessandra) presentarono ben sei cani, e tutti e sei furono premiati, o Giorgio V che per tutta la durata del suo regno - ha mandato regolarmente i suoi Labrador Retrievers; ma la febbre da ring attraversò i confini del Regno tanto che addirittura lo Zar di Russia Alessandro III spedì all’expo ben diciotto Borzoi! Anche Mister Cruft partecipò con alcuni dei suoi cani San Bernardo, ma si dovette aspettare il 1974 per vedere questa razza sul podio del Best in Show. Nell’arco degli anni non mancarono anche le iniziative benefiche: nel 1900 venne creata una speciale “Gift Class” il cui ricavato venne dato in beneficenza alle famiglie dei soldati impegnati in Guerra. Il premio per il Best in Show venne introdotto nel 1928 e venne vinto da un Greyhound di nome Primley Spectre; per la prima volta, nel 1932, il Best in Show ven-

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ne vinto da un proprietario donna, Lorna Countess Hove, con il suo Labrador Retriever di nome Bramshaw Bob. La manifestazione non venne organizzata durante le due guerre mondiali: dal 1918 al 1920 e dal 1942 al 1947, e l’anno della morte del re Giorgio VI l’inizio dell’evento venne posticipato di due giorni. Nel 1950 la BBC trasmise l’expo in mondovisione: da quel momento il Cruft’s divenne un evento di importanza mondiale. Dopo il lancio in televisione la manifestazione assunse caratterizzazioni differenti e si aggiunsero ulteriori intrattenimenti: la prima gara ufficiale di Obedience venne organizzata nel 1955, nel 1978 ci fu la prima dimostrazione di Agility Dog che divenne disciplina ufficiale nel 1980. Di conseguenza anche il calendario venne ampliato: nel 1982 il Crufts durava soltanto tre giorni, nel 1987 ben sette giorni! Anche il nome della manifestazione subì una lenta evoluzione quando, nel 1974, il Kennel Club decise di trasformarlo da Cruft’s in Crufts. Quello però non fu un anno troppo felice per l’evento che si trovò coinvolto in un processo per omici14

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dio: la vittima doveva incontrare una donna alla manifestazione ma venne uccisa dalla moglie con un coltello che si usava per tagliare il cibo per cani; per fortuna alla fine delle indagini venne provato che la manifestazione era stata solo il luogo dell’incontro ed era del tutto estranea all’omicidio. Alla morte di Charles - per un attacco di cuore, nel settembre del 1938 - dopo una lunghissima carriera da organizzatore con ben 45 eventi all’attivo, l’expo venne gestita dalla seconda moglie Emma, che però, in brevissimo tempo, si rese conto che l’impegno richiesto era al di sopra delle sue possibilità, per questa ragione chiese al Kennel Club di occuparsene, con l’unica condizione che fosse mantenuto il nome del fondatore. La crescita dell’evento si traccia attraverso le iscrizioni ed i conseguenti i cambi di location: la prima expo organizzata e gestita dal Kennel Club, si svolse nel 1948 ad Olympia, ebbe un immenso successo tanto che, negli anni successivi, per l’esponenziale incremento sia degli espositori che dei visitatori – nel 1961 si registrarono quindicimila iscritti – nel 1979 la location venne cambiata da Olympia al Earls Court, lì rimase fino al 1991, quando si dovette trovare una location ancora più grande: il National Exhibition Centre (2,54 Km2). Anno dopo anno vengo aggiunte razze, le ultime arrivate sono il Lagotto Romagnolo, il Cirneco dell’Etna e – quest’anno – anche i Jack Russell Terrier. Oggi il Crufts regala ai visitatori l’opportunità di vedere oltre 22 mila supercani competere in circa 3 mila classi per poi arrivare al Best in Show finale: il più importante risultato raggiunto nel mondo cinofilo! 15

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Standard Inglese delâ&#x20AC;¨ Jack Russell Terrier di Angelo RomanĂ˛

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Standard Inglese del Jack Russell Terrier di Angelo Romanò

Malgrado vi siano piccole diﬀerenze rispetto allo Standard vigente in Italia, derivante dallo Standard uﬃciale Australiano (paese di sviluppo del Jack Russell Terrier), lo standard Inglese, riconosciuto dal The Kennel Club il 1 gennaio 2016, rispecchia quasi in toto le aspettative di molti appassionati, preoccupati per una deriva storica sullo standard in vigore. Non pochi sono i “piccoli” ma significativi accenni all’origine della razza, sia nella descrizione che nelle varie introduzioni, cosa che probabilmente susciterà forse qualche attrito con la ex-colonizzata Australia in futuro, ma nel frattempo il riconoscimento, anche se dopo moltissimi anni rispetto al Parson Russell Terrier, è sbarcato anche sull’isola Britannica.

Ma veniamo allo standard Inglese, che recita così: 17 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

Descrizione Il Jack Russell Terrier viene riconosciuto ufficialmente dal The Kennel Club nel 2016. Sebbene il paese di sviluppo sia l’Australia, la razza ha le sue radici in quei Terrier da lavoro delle isole Britanniche. Molti di questi terrier furono esportati con espatriati che migrarono in Australia e che seppero dimostrare la loro validità contenendo parassiti delle loro nuove case (fattorie). Molti piccoli Terrier da lavoro, alcuni di loro puri Jack Russell Terrier e altri vagamente tali, furono esportati in Australia neDescription gli anni ’60 e ‘70 The Jack Russell Terrier was given official recogni(1960-1970) e nel tion by the Kennel Club in 2016. Although the coun1972 venne fonda- try of development is seen as Australia, the breed to il Jack Russell has its roots in the working Terriers of the British Isles, many of which were early exports with exTerrier Club dell’Au- pats who emigrated to Australia and which proved stralia. their worth keeping down vermin in the new homeFu in Australia che la razza venne vista per la prima volta in Esposizioni canine. Sviluppatosi nel paese, con alcune differenze rispetto alla forma iniziale, il Jack Russell 18

steads. Many small working Terriers, some of them genuine Jack Russell Terriers and others loosely carrying the title, were exported to Australia in the 1960s and 1970s and in 1972 the Jack Russell Terrier Club of Australia was founded. It was in Australia that the breed was first seen as a dog for the show ring. Developed there, with some diﬀerences from the foundation stock, the ‘Australian’ Jack Russell has become popular worldwide at dog shows and was recognised by the Fédération Cynologique Internationale in 1991. It must be said that the type developed in Australia

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“Australiano” diven- has some diﬀerences from the type maintained by the Jack Russell breeders in the UK, who have rene popolare alle tained the original type: a dog similar to the Parson Esposizioni mondia- Russell in proportion, but in a smaller frame. Howeli e fu riconosciuto ver, the British standard has been drawn up as a compilation based on the British breed club standalla Fédération dard with the Australian and FCI standards. OwCynologique Inter- ners of Jack Russell terriers registered with nonnationale (FCI) nel Kennel Club breed clubs have been invited to regi1991. Bisogna dire ster their dogs with the Kennel Club, in the hope that they will add to the gene pool and compete at che il tipo sviluppa- Kennel Club shows. to in Australia ha Despite its development in Australia, the nomencladelle diﬀerenze ri- ture pays respect to the origins of the breed as a spetto al tipo svilup- working Terrier in England, and it is hoped that the Jack Russell of the show ring will remain essentialpato dagli allevatori ly a working Terrier both in type and temperament. di Jack Russell pre- (see also Parson Russell Terrier). senti nel Regno Unito, i quali hanno mantenuto il tipo originale: un cane simile al Parson Russell in proporzioni, ma in una cornice più piccola. Tuttavia, lo standard Britannico è stato redatto in base allo standard di razza del Club Britannico assieme allo standard Australiano e FCI. I proprietari dei Jack Russell Terrier registrati presso il Club di razza non riconosciuto sono stati invitati a registrarli presso il The Kennel Club, nella speranza che aggiungano un pool genetico e competano alle esposizioni del Kennel Club.

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Nonostante il suo sviluppo in Australia, la nomenclatura rende omaggio alle origini della razza definendolo un Terrier da lavoro inglese, e si spera Breed Standard che il Jack Russell presente nelle esposizioni canine Last updated April 2016 rimanga essenzialmente un A Breed Standard is the guideline which Terrier da lavoro, sia nel ti- describes the ideal characteristics, temperament and appearance including the po che nel temperamento correct colour of a breed and ensures (si veda anche Parson Rus- that the breed is fit for function. Absolute soundness is essential. Breeders and sell Terrier).

Standard di razza (UK) Ultimo aggiornamento Aprile 2016

Lo Standard di razza è la linea guida che descrive le caratteristiche ideali della razza, il suo temperamento e l’aspetto, compreso il colore corretto, e assicura che la razza sia idonea per la funzione (per cui è stata selezionata). L’assoluta per20

judges should at all times be careful to avoid obvious conditions or exaggerations which would be detrimental in any way to the health, welfare or soundness of this breed. From time to time certain conditions or exaggerations may be considered to have the potential to aﬀect dogs in some breeds adversely, and judges and breeders are requested to refer to the Breed Watch section of the Kennel Club website here http://www.thekennelclub.org.uk/servic es/public/breed/watch for details of any such current issues. If a feature or quality is desirable it should only be present in the right measure. However if a dog possesses a feature, characteristic or colour described as undesirable or highly undesirable it is strongly recommended that it should not be rewarded in the show ring.

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tinenza (allo standard) è essenziale. Gli allevatori e i giudici devono sempre essere attenti ad evitare condizioni evidenti, o esagerazioni che sarebbero dannose alla salute, al benessere o alla solidità di questa razza. Nel tempo certi condizioni o esagerazioni potrebbero influire negativamente sul futuro di alcune razze. A tal proposito, sia i giudici che gli allevatori sono invitati a consultare la sezione “Breed Watch” (“Assistenza alla razza”) del Kennel Club a quest’indirizzo per dettagli sugli attuali problemi. Se è presente una caratteristica o qualità, deve essere presente nella giusta misura. Tuttavia, se un cane possiede tale elemento (funzionalità), caratteristica o colore descritto come indesiderabile, o altamente indesiderabile, è fortemente raccomandato (ai giudici) di non General Appearance essere premiato nelle esposizio- A strong, active, lithe, working terni canine. rier of great character with flexible Aspetto Generale

body of medium length. Smart movement. Keen expression. The coat is predominately white, and may be smooth, broken or rough.

Un Terrier da lavoro forte, attivo Scars not to be penalised. e agile, di grande carattere con un corpo flessibile di media lunghezza. Dal movimento veloce. Espressione acuta. Il mantelLegenda: Le parti evidenziate in Giallo all’interno dello Standard in lingua Inglese segnano diﬀerenze, a volte rilevanti, rispetto allo Standard Australiano e FCI. 21

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lo è di predominanza bianco, e può essere liscio, spezzato o ruvido. Le cicatrici non devono essere penalizzate. Characteristics Caratteristiche Vivace, sveglio e attivo. Un buon terrier da caccia, robusto, abile ad entrare in tana.

Temperamento Audace, e senza paura, amichevole e sicuro di sé.

Testa e Cranio

Lively, alert and active. A good hunting terrier, sturdily built, that could go easily to ground.

Temperament Bold, fearless, friendly and confident.

Head and Skull The skull should be flat and of moderate width, gradually decreasing in width to the eyes and tapering to a strong muzzle. The stop is well defined, and the cheek muscles are well developed. The length of muzzle from the stop to the nose should be slightly shorter than from the stop to the occiput. Nose and lips black. Lips tight-fitting.

Il cranio dovrebbe essere piatto e di larghezza moderata che diminuisce gradualmente fino agli occhi, verso un muso pieno. Lo Stop è ben definito, e i muscoli delle guance (masseteri) sono ben sviluppati. La lunghezza dallo stop al tartufo dovrebbe essere leggermente inferiore 22

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della distanza fra lo stop e l’occipite. Tartufo e labbra nere. Labbra aderenti.

Occhi A forma di mandorla, abbastanza piccoli e scuri, , con espressione acuta. Non sporgenti. Molto aderenti le rime palpebrali, pigmentate di nero.

Orecchie A bottone o ricadenti, portate vicino al cranio, di buona tessitura e grande mobilità. La parte superiore dell’orecchio è al livello, o leggermente superiore del cranio. La punta dell’orecchio è in linea con l’occhio.

Bocca

Eyes Almond shaped, fairly small and dark, with keen expression. Not prominent. Closely fitting eye rims, with black pigment.

Ears Button or dropped, carried close to the side of the skull, of good texture and great mobility. The top of the ear is level with, or very slightly above the skull. The tip of the ear is in line with the eye.

Mouth Jaws strong with a perfect, regular and complete scissor bite, i.e. upper teeth closely overlapping lower teeth and set square to the jaws. Broken or missing teeth due to work are not to be penalised.

Fauci (mascella e mandibola) forti con una perfetta, regolare e completa chiusura a forbice, cioè gli incisivi superiori sono strettamente connessi agli inci23

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sivi inferiori e perpendicolari alle fauci. Denti spezzati o mancanti a causa del lavoro non devono essere penalizzati.

Collo Forte e pulito, di lunghezza suﬃciente da permettere al capo di essere fieramente portato, e di proteggere le zampe quando lavora sotto terra.

Arti Anteriori Spalle ben oblique con torace anteriore visibile, e mai pesantemente caricato (sbilanciato) da muscoli. Avambraccio di suﬃciente lunghezza con angolatura da permettere ai gomiti di essere portati sotto il corpo. Di buona ossatura degli arti anteriori, diritti su di un cane di piccola statura, sia visto frontalmente sia di lato. Neck Strong and clean, of suﬃcient length to carry the head proudly, and to protect the feet when working below ground.

Forequarters Shoulders well laid back with visible forechest, and never heavily loaded with muscle. Upper arm of suﬃcient length with angulation to ensure elbows are set under the body. Well boned forelegs as straight as compatible with a short legged dog when viewed from front or side. 24

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Corpo La lunghezza dal punto della spalla al didietro è leggermente maggiore dell’altezza dal garrese al terreno. Schiena diritta, con un arco leggero ai lombi che sono corti, forti e ben muscolosi. Torace ovale, abbastanza profondo più che largo, con una buona distanza da terra. La distanza dal garrese al gomito è uguale alla distanza tra il gomito e il terreno. Gabbia toracica ovale, ben cerchiata, appiattendosi un po’ ai lati cosicché la circonferenza dietro ai gomiti possa essere misurata (spanned) con due mani - da circa 40 cm a 43 cm. Modetato ripiegamento (del torace).

Body The length from the point of shoulder to the buttocks slightly greater than the height from the withers to the ground. Level back, with very slight arch to loin which is short, strong and well muscled. Chest oval, fairly deep rather than wide, with good ground clearance. The distance from the withers to the elbow is equal to the distance from the elbow to the ground. Ribcage oval, well sprung, flattening somewhat on the sides so that the girth behind the elbows can be spanned by two hands - about 40 cm to 43 cm. Moderate tuck up.

Hindquarters Strong and muscular, angulation in balance with the shoulders. Stifles well bent with low set hocks. When standing, pasterns parallel when viewed from behind. 25

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Atri Posteriori

Feet

Forti e muscolosi, angolazione in equilibrio con le spalle. Grassella ben flessa con garretto corto. In stazione, i metatarsi sono paraleli se visti da dietro.

Round to oval, not large, with toes moderately arched. Pads firm.

Tail

Zampe

High set, thick at base, in overall balance with the rest

Da tondi a ovali, non molto grandi, con dita moderatamente arcuate. Cuscinetti compatti.

of the dog. When moving the tail should be carried completely erect but may drop at rest.

Coda

If docked for work, the tip of the tail on a level with the skull.

Portata alta, spessa alla base, in equilibrio con il resto del cane. Quando la coda Ă¨ in movimento deve essere portata completamente eretta ma puĂ˛ scendere a riposo. Se tagliata per lavorare, la punta della coda deve essere alla stessa altezza del cranio.

Andatura/Movimento 26

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Gait/Movement Unrestricted, free striding, ground covering gait without exaggeration. Well co-ordinated; straight action front and rear, may converge slightly at a faster pace. Strides should be of good length, never stilted or high stepping. Hindquarters providing plenty of drive.

Sciolto, a passo naturale, con andatura che copre il terreno (ampia) senza esagerazione. (Movimento) ben coordinato; rettilineo sia di fronte che (visto da) dietro, può convergere leggermente a passo spedito. I passi devono essere di buona lunghez- Coat za, mai innaturali o esuberanti. Gli May be smooth, broken or rough. Must be weatheratri posteriori forniscono la spinta. proof. Not over trimmed.

Mantello Può essere liscio, spezzato o ruvido. Deve essere resistente alle intemperie. Non troppo tagliato.

Colore

Colour White must predominate with black and/or tan markings. The tan markings may range from light tan to rich chestnut tan.

Il bianco deve predominare, con macchie nere e/o color marrone (color cuoio). Le macchie color marrone possono variare dal marro- Size ne più chiaro al più intenso marrone 25-30cms (10-12 ins). Subcastagno. stance and weight should be Dimensioni 25-30 cms (10-12 pollici). Sostanza

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proportionate to height. Neither too coarse nor too refined.

e peso devono essere proporzionati al peso. Nè troppo volgare, nè troppo raﬃnato. Difetti Qualsiasi deviazione da quanto sopra dovrebbe essere considerato difetto, e la severità con cui questo difetto va penalizzato dovrebbe essere proporzionata al suo grado e al suo eﬀetto sulla salute e benessere del cane e la sua abilità a svolgere il suo lavoro tradizionale.

Faults Any departure from the foregoing points should be considered a fault and the seriousness with which the fault should be regarded should be in exact proportion to its degree and its eﬀect upon the health and welfare of the dog and on the dog’s ability to perform its traditional work.

Note Male animals should have two apparently normal testicles fully descended into the scrotum.

Nota I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali, completamente discesi nello scroto.

Come si vede la diﬀerenza rispetto allo Standard Australiano (e riconosciuto in FCI) non è eclatante ma più marcata sull’aspetto funzionale del lavoro in tana. L’aggiunta nell’aspetto generale del “Le cicatrici non devono essere penalizzate”, 28

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il collo di “sufficiente lunghezza per proteggere le zampe quando lavora sotto terra”, la coda “se tagliata per lavorare ...”, denotano marcatamente che The Kennel Club ha voluto porre l’accento sull’origine della selezione, sufficientemente lunga e difficile che porta ancora oggi a riconoscere i Jack Russell presenti sul suolo Inglese. Di migliorativo rispetto allo Standard Australiano si evidenzia: - la punta delle orecchie all’altezza dell’occhio - la spinta da parte degli arti posteriori - una misura netta nell’altezza del Jack e un peso proporzionato, senza specificare il peso

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Crufts 2017 intervista a

Annalisaâ&#x20AC;¨ Marinelli Asnaghi Granlasco Kennel di Aurelio Borella

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Crufts 2017 Intervista a Annalisa Marinelli Asnaghi di Aurelio Borella

Grazie Annalisa per essere stata disponibile a condividere la tua esperienza al Crufts 2017, dove ha visto per la prima volta il riconoscimento del Jack Russell Terrier come razza da tutelare e da premiare in quel di Birmingham, e complimenti ancora per la storica vincita.

Prima di partire per il Crufts, a memoria quale erano le tue aspettative o sensazioni? Ero molto impaziente di incontrare amici/allevatori provenienti da tutto il mondo e di vedere dal vivo alcuni soggetti visti fino allora solo in fotografia. Non spesso si vedono tanti soggetti di qualità, soprattutto perché per accedere all'esposizione bisogna prima qualificarsi. Ero certa che il livello sarebbe stato altissimo e che sarebbero stati presenti i migliori allevamenti al mondo con i loro soggetti di punta. Anch'io avevo iscritto la mia femmina di punta "SIM" (Granlasco Simply a Beauty) ed ero sicura che avrebbe catturato lo sguardo di molti esperti vista la sua struttura, il suo carattere e la sua condizione. Si, perché non è solo importante avere un ottimo soggetto ma bisogna portarlo ad avere una condizione quasi impeccabile. Non pensa31 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

vo, però, di raggiungere un risultato del genere anche se assolutamente consapevole delle sue qualità e potenzialità.

E' l'ora della partenza, biglietti, certificati, cani ... ci puoi raccontare un po' di più sui preparativi ad un evento così importante, cosa non deve mancare? Da qualche anno non è più molto complicato varcare il confine britannico con cani al seguito. E' semplicemente necessario avere il passaporto europeo con: la vaccinazione antirabbica eﬀettuata almeno 21 giorni prima della partenza o non in scadenza, tutte le vaccinazioni annuali in regola, il trattamento contro l'echinococco (Drontal Plus) e il trattamento contro i parassiti esterni (frontline o equivalente) eﬀettuati 24 ore prima dell'ingresso in UK. Il tutto ovviamente deve essere registrato e firmato dal veterinario. Per entrare nello spazio espositivo del Crufts è necessario esibire il pass del cane e dell'accompagnatore. Questi documenti vengono preventivamente inviati via posta ordinaria dal The Kennel Club a tutti gli espositori iscritti.

Si arriva al Crufts ... qual'è stato il tuo primo pensiero attraversando l'ingresso dell'Expo?

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Non era la mia prima volta al Crufts ma ho pensato che, finalmente, partecipavo al Crufts come espositore e non solo come visitatore. Era il primo anno in cui la razza era ammessa alla competizione e la speranza di essere in graduatoria per un ottimo risultato era l’aspirazione a cui puntavo.

Sfila SIM (Granlasco Simply a Beauty) e tu a bordo ring la osservi ... Si, eﬀettivamente, la osservo e non posso che esserne orgogliosa. Mi piace come si muove, mi piace il suo temperamento così "terrier", mi piace come si "mostra" in completa sintonia con con la sua handler Roberta... questo per me, come allevatore, era già tutto. “SIM” si mostra a suo agio fin da subito ed esprime le sue qualità di fronte non solo al giudizio esperto di Mr. Plane 34

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ma anche di fronte a tutti gli altri allevatori. Ero decisamente soddisfatta.

Arriva in finale e si avvicina la grande decisione su chi sarà il Best of Breed. SIM (Granlasco Simply a Beauty) sfila in posizione arretrata, a volte non favorevole perché dipendente anche dall'handler che sta davanti a te, il giudice Mr. Plane osserva l'andatura e poi scegli per SIM ... Guardo attentamente entrambi i cani. Mi rendo conto che il giudice ha portato in finale 2 cani molto simili e corretti per struttura e movimento e con uno strepitoso temperamento terrier. Adesso sono agitata: le mie mani tremano e quando il giudice assegna la coccarda del BOB a SIM esulto e salto in aria quasi incredula. L'emozione è' indescrivibile, il cuore va a mille, sono euforica.. Non riesco neanche più a rispondere a semplici domande come l'età di SIM o il numero di campionati da lei vinti. Mi ritrovo ad essere in uno stato catartico. Mio marito Ferdinando mi scrolla e guardandomi negli occhi mi dice: "ma lo sai cos'hai combinato? Hai capito che SIM rimarrà nella storia del jack russell? Sei stata la prima allevatrice a fare il Best of Breed a Crufts!! Il nome dell'allevamento Granlasco rimarrà scritto negli annali di Crufts!!!” Io annuisco senza 36

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realmente rendermi conto e realizzare il risultato raggiunto... ancora non ci credo!

Best in Show. Grande l'emozione di aver concluso il Best of Breed che si configura anche il migliore di gruppo... Purtroppo il giudizio dei jack Ă¨ terminato con piĂš di un ora di ritardo e mancava meno di mezz'ora all'ingresso dei terrier nel ring d'onore. Siamo stati, quindi, prelevati dal ring di giudizio in tutta fretta dagli Stuart senza neanche il tempo di fare le foto di rito con il giudice. Dovevamo recarci nel pre-ring 37

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per rispondere ad alcune domande sul cane e necessarie ai commentatori dello show. Ci precipitiamo letteralmente nell'altro padiglione e, ne giro di pochi minuti, arriva il momento di entrare nel raggruppamento terrier. Neanche il tempo per una spazzolata alla piccola!. Ahimè io devo rimanere nel backstage e non riesco a vedere il giudizio di SIM e Roberta. Riesco solo ad ascoltare i commenti dei presentatori; il giudice, dopo aver analizzato tutti i soggetti, procede con la scelta dei 10 migliori soggetti del raggruppamento e Lei viene selezionata. L'emozione è' ormai alle stelle. Nella madre patria dei terrier, in occasione della più grande e importante esposizione la mia piccola “demonia” SIM e' stata selezionata tra i 10 migliori terrier... Solo un allevatore di terrier può comprendere appieno cosa questo significhi.

Grazie Annalisa e ancora complimenti . Ci conosciamo da anni e so l’amore e la passione che metti nella gestione del tuo allevamento e per il miglioramento della razza . Permettimi di dire che il tuo successo è anche un grande risultato della cinofilia Italiana e deve essere sicuramente di stimolo per tutti gli allevatori . A presto !

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Classifica finale Crufts 2017 Jack Russell Terrier Giudice: Mr S PLANE   BEST OF BREED (Migliore di Razza) CH GRANLASCO SIMPLY A BEAUTY Femmina - Proprietario: MARINELLI BEST PUPPY (Miglior Cucciolo) HUNTER HAWK HOPE FOR TWINAN Femmina - Proprietario: K M & MISS T J IRVING BEST DOG (Miglior Cane) MONAMOUR OVER THE RAINBOW Maschio - Proprietario: A J BARKER BEST BITCH (Miglior Femmina) CH GRANLASCO SIMPLY A BEAUTY Femmina - Proprietario: MARINELLI Riserva Miglior Cane TOUCHSTAR I AM WHAT I AM JW Maschio - Proprietario: F SCORZA PETAZZI Riserva Miglior Femmina HUNTER HAWK HOPE FOR TWINAN Femmina - Proprietario: K M & MISS T J IRVING

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Maschi, classe ... Cuccioli (8 partecipanti) 1° CALDBECKJACK PEELS LAD (D MCKENZIE GREIG) 2° EDDY ELDORADO DOS MAKUAS FOR CHAYO (S ELLIS) 3° JONU'S JR GAME OF THRONES AT DRAILAM (M A LAIRD) Riserva JACKANDFISH SUPER EIGHT (A MASON) VHC KRISBOS JUST DO IT (M R D & T D DUNNE) Giovani (9 partecipanti) 1° MONAMOUR OVER THE RAINBOW (A J BARKER) 2° TOUCHSTAR I AM WHAT I AM JW (F SCORZA PETAZZI) 3° GENIAL GRU BOHEMIA WHITE HUNTER AT SONA (D MCKENZIE GREIG) Riserva LOVELY-ORANGE ROCK AND ROLL (R DUNNE) VHC BACK PACK DI SUTRI AT LOCHEIL (H & A TURNER & MACDONALD) Intermedia (Partecipanti 11) 1° TOUCHSTAR GAME OVER JW JR CH ( S HEVIA DE LA NOVAL) 2° CISARA'S GIAN (F POELARENDS-HUTTEN) 3° HEARTILY INVICTUS (M COAD) Riserva OLAF THE SNOWMAN BY FRANGIPAW (S M & L ROSELL) VHC IRVIN FAVORITE VARMINT (K SAICH) Libera (Partecipanti 28) 1° TOUCHSTAR GAME OVER JW JR CH ( S HEVIA DE LA NOVAL) 2° FALLING BRANCH ONCE UPON A TIME (J E HADLEY) 3° ITA CH TOUCHSTAR PRIVATE COLLECTION (F SCORZA PETAZZI) Riserva SLOV CH ORIGINAL MASTER VOICE LOVESONG RNB ( J FARADI) 40

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VHC CH JACKANDFISH GET LUCKY (S DE LORENZI) Buon Cittadino - Maschi (Partecipanti 1) 1° KRISBOS JELLY BEAN (S MCCABE)

Femmine, classe ... Cuccioli (Partecipanti 6) 1° HUNTER HAWK HOPE FOR TWINAN (K M & T J IRVING) 2° HUNTER HAWK HONOUR (S, MISS & ROBERTSON) 3° WHISTLEWOOD'S IT'S MY TIME (E STROMBERG) Riserva DOWLOAD DI SUTRI (A MASON) VHC JACKOBEAN LA NOUVELLE EVE (M & M HOOLEY) Giovani (Partecipanti 9) 1° SPEEDY HUNTER ARIEL (J FARADI) 2° DUCKLINGS JR JUST QUTIE (MESDAMES L & C A ROBERTS & MURRAY) 3° DEMETER CATORI MURACO (J ELDERS) Riserva CHATMOSS UNION JACK AT REULEMILL (J & L ADDOO) VHC GRANLASCO MASHA (J MALVAR) Intermedia (Partecipanti 12) 1° SUZAN'S PRIDE ONE NIGHT IN HAEVEN (S PATTYN) 2° JAROT HOME AND DRY AT MINDLEN (MESDAMES L & C A ROBERTS & MURRAY) 3° SECRET DESIRE JACKERSON'S JWW (BOSELLI) Riserva ALL JACKS UNUSUAL AT LOCHEIL (H & A TURNER & MACDONALD) 41

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VHC ALANA AISHA OF LOVELY LADY'S VALLEY (F POELARENDS-HUTTEN) Libera (Partecipanti 20) 1째 CH GRANLASCO SIMPLY A BEAUTY (MARINELLI) 2째 MON AMOUR MOON SONG ( L, T & A CROFT ELLIOTT, IRVING & BARKE) 3째 LOVELY-ORANGE MOZZARELLA (O SEROVA) Riserva BEL/LUX/INT CH SUZAN'S PRIDE NUANDA (S PATTYN) VHC TOUCHSTAR HEAVEN CAN WAIT JW (F SCORZA PETAZZI) Veterani (Partecipanti 1) 1째 FR/MON CH CERISE CHANEL DES GENIES DE LA TOILE ( M & O OKUZUMI & SYLVAIN)

Congratulazioni a tutti gli Italiani!!

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NON SOLO COCCARDE

TOMMASO URCIUOLO Intervista di Monica Bolignano

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Non solo coccarde intervista a Tommaso Urciuolo  di Monica Bolignano

Negli ultimi anni il mondo della cinofilia è decisamente cambiato, per molti aspetti, anche in modo assolutamente professionale e quando un campo si sviluppa, naturalmente, i suoi diversi aspetti vengono approfonditi ed sviluppati, così i professionisti classici si modulano sul nuovo ambito creando nuove opportunità lavorative. In questo modo, all’interno del mondo delle expo ad esempio, accanto agli allevatori di ieri che allevavano, preparavano e presentavano i cani, oggi abbiamo tante nuove figure, come gli handler ed i toelettatori, che assemblate in una flessibile squadra accompagnano il cane durante tutta la sua carriera espositiva; così come al posto delle foto mosse ed aﬀrettate scattate da amici ed avversari troviamo dei veri professionisti della pet-photography. Uno scatto perfetto che è in grado, tante volte più di una coccarda, di ricordare un attimo di gioia immensa, l’impegno e la fatica profusi ma, soprattutto, la complicità; uno scatto unico che, al di la, dei titoli vinti o persi, riesce a descrivere la magia di quell’istante in cui, essere umano e cane, sembrano parlare la stessa lingua.

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Tommaso Urciuolo, napoletano di nascita, è l’autore di centinaia di queste moderne opere d’arte.

Un’interessante specializzazione, ma nasce prima l’Urciuolo fotografo o l’Urciuolo cinofilo? Nasco anzitutto come osservatore e con la voglia di raccontare qualcosa. I miei primi studi hanno riguardato il cinema e il documentario. Per cui ho un background fatto di movimenti di macchina, tagli, dissolvenze e tante ore passate in camera di montaggio. Poi, lentamente, grazie all’avvento delle reflex che hanno permesso di ottenere riprese video simili a quelle realizzate da macchine da presa professionali a pellicola, mi sono avvicinato alla fotografia, prima di strada, “rubando attimi” in giro per la mia città, poi, solo successivamente, mi sono accostato al mondo cinofilo.

Quindi nasce come passione e diventa un lavoro o è un lavoro a cui ti sei appassionato? Probabilmente vivo ancora in mondo fatto di utopie, ma sono un pieno sostenitore che chiunque, ancora oggi, abbia di45

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JACKANDFISH GET LUCKY - Photo by Tommaso Urciuolo

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ritto di intraprende una qualsiasi attività lavorativa in cui si senta realizzato a pieno e di conseguenza, non c’è cosa più stimolante di trasformare una passione in un lavoro…ma purtroppo è un lusso che solo in pochi possono permettersi, almeno in Italia.

Dopo migliaia di scatti, oggi, puoi dire con certezza qual è il vero protagonista delle tue foto? Il cane, il presentatore, il binomio o il momento? Ritengo che il momento sia l’essenza vera della scatto fotografico. Non posso che abbracciare quindi la tesi di uno dei padri della fotografia moderna, Cartier Bresson, il quale sosteneva che le fotografie possano raggiungere l’eternità attraverso il momento, ma non un momento qualsiasi, quel momento, né un attimo prima né un attimo dopo; ed è proprio quello che, nel mio piccolo, cerco di realizzare.

A parte gli scatti istituzionali nei tuoi book troviamo immagini piene di enfasi, è quindi corretto ipotizzare che cerchi il momento magico della comunicazione?

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Assolutamente si. La fotografia, seppure considerata uno degli strumenti più democratici, resta e resterà un’ arte e non sono certo io a dirlo. E cosa fa l’arte se non suscitare emozioni? Emozioni generate da una comunicazione che non si può limitare esclusivamente ai soggetti ritratti ma che coinvolge essenzialmente tre attori: il soggetto (o soggetti), l’esecutore della scatto e per ultimo, il fruitore, l’osservatore finale.

Cosa vuoi raccontare con le tue foto? Attraverso le mie foto cerco di testimoniare un evento e nella fattispecie delle esposizioni cinofile, un momento intimo tra il cane e il suo compagno umano, magari lontano dai riflettori del main ring, perché è proprio lì che il rapporto risulta essere più vero, autentico.

Cosa ti è rimasto dall’esperienza del progetto Homeless? Quanti cani sono stati adottati? Il progetto “Homeless” è sicuramente quello che maggiormente mi ha coinvolto a livello emozionale. Frequentare i canili nostrani non è una cosa bella; il più delle volte sono luo48

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ghi di tristezza e frustrazione ma non parlo solo dei cani stipati in box, in cui unico passatempo è abbaiare per l’intera giornata e magari dilaniarsi una zampa, ma anche per le persone che ci lavorano, il più delle volte messe lì senza avere una minima conoscenza di come approcciarsi ad un cane; dev’essere alienante. Fortunatamente, grazie a questo progetto, coadiuvato dall’associazione animalista “Trovatelli4000” senza la quale il

MultiCh JACKANDFISH AND GEK RAZ - Photo by Tommaso Urciuolo 49

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progetto non avrebbe potuto aver luce, siamo riusciti a sistemare la stragrande maggioranza dei cani fotografati ed è stata un vera soddisfazione per tutti noi.

Un altro progetto che hai curato è Dograits, le mille sfumature del mondo canino, perché loro non hanno bisogno di parlare, comunicano senza parole e dai tuoi scatti appare chiaro, in che modo i padroni comuni hanno accolto il tuo invito a partecipare alla giornata del “ritratto canino”? Beh…essendo un progetto a cui i partecipanti prendevano parte in maniera del tutto gratuita con buﬀet annesso, messo a disposizione dal centro cinofilo “La strada insieme” che mi ha ospitato, l’adesione è stata elevata, fin troppo oserei dire. Pubblicizzare l’evento su Facebook ha fatto sì che la notizia si spargesse a macchia d’olio, c’è stata una sessione fotografica in cui avevo 30 cani da ritrarre, una vera e propria corsa contro il tempo.

Per certi aspetti hai un punto di vista diverso delle expo di bellezza, sei una figura a metà tra uno spettatore ed un addetto ai lavori, coinvolto ma non troppo, ma tu cosa percepisci dal bordo del ring? 50

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Diﬃcile dirlo essendo così concentrato a realizzare lo scattoche, entro in una sorta di trance performativa, indiﬀerentemente se mi trovo a scattare durante la fase dei giudizi o nel main ring. Quindi, la risposta è semplice, colgo quello che osservo attraverso l’obbiettivo della mia fotocamera e spesso mi accorgo solo successivamente, in fase di revisione, di particolari che durante lo scatto non avevo minimamente preso in considerazione.

Sei consapevole della responsabilità che hai in termini di eternità? Nel senso che la coccarda rimane lì … si impolvera … ma l’emozione immortalata nel tuo scatto ricorderà quell’istante per sempre! Si, ed è un fardello di non poco conto…non ti nascondo che, pur frequentando ogni weekend le esposizioni, soﬀro ancora di “ansia da prestazione”, l’inconveniente è sempre dietro l’angolo! Mi reputo persona abbastanza pignola (solo sul piano meramente fotografico, per il resto sono un disastro), infatti sono tante le foto che non prendo in considerazione e quindi cestino, d’altro canto, gli espositori hanno delle pretese che devono essere rispettate e solo così riesco a sentirmi pienamente appagato del lavoro svolto. 51

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Vintage Jack di Angelo RomanĂ˛

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Vintage Jack di Angelo Romanò

Ricordi di un’epoca passata ... nasce così una rubrica dedicata ai Parson e Jack del passato. Cartoline, locandine, foto, film e quant’altro ha visto cani protagonisti di un’epoca passata in scatti da non dimenticare e non solo ... Crufts 1938

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1962

1974

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Terrier group

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Se vi siete persi un numero ...   Numero 1. http://www.calameo.com/read/004426864613987159c19 Ratting, origini e utilità (di Angelo Romanò)  Prove di Lavoro (di Dario Novelli)  Il Primo Jack (di Claudine Riez)  Il Russell Terrier (di Angelo Romanò)  Speciale World Dog Show - Milano 2015

Numero 2. http://www.calameo.com/read/004426864b26758207527 La mia storia (di Federico Giovannetti)  Il cane è carnivoro (di Caterina Gritti)  Jack Russell Terrier Grooming (di Fabio Brandi)  Morfologia: La testa del Jack (di Angelo Romanò)  Foxhounting, Hunting e Utilizzo del Jack Russell Terrier (Dario Novelli)

Numero 3. http://www.calameo.com/read/004426864559b895be1ac Fabbisogni nutrizionali (di Caterina Gritti)  Parson Russell Terrier (intervista a Corrado De Rose di Stefania Cirelli)  Come salvargli la vita (di Phill Mutz)  Xilitolo: il dolcificante senza zucchero (di Jason Nicolas)  Test di Attitudini Naturali - TAN (di Dario Novelli)  Questione di naso (di Angelo Romanò)  Il Regno Unito avanza sullo standard Australiano (di Angelo Romanò) 57 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

Numero 4. http://www.calameo.com/read/004426864102e3a4ﬀ6e2 Passione e Serietà (intervista a Elisa Panelli di Stefania Cirelli)  La base del Jack Russell terrier (di Dario Novelli)  Il cane non ha il Pedigree?,. occhio alle truﬀe (di Angelo Romanò)  Il microchip - Anagrafe Canina (di Angelo Romanò)  Il libretto sanitario e il Pedigree ENCI (di Angelo Romanò) Numero 5. http://www.calameo.com/read/0044268649df8c5f8e2a4 il Jack Russell Terrier Tricolore - conosciamo meglio le sue caratteristiche (di Barbara Tenca)  Lo standard (corretto) del Jack Russell Terrier (a cura del Comitato Tecnico del Club)  Le razze Terrier preferite in UK (di Kate Green)  L’imprinting (di Dario Novelli)  Cuccioli: dai primi passi a una relazione duratura (Angelo Romanò) Numero 6.  http://ita.calameo.com/read/004426864eb2daba8afec La mia passione per i cani è nata con me (intervista a Veronique Murrau di Stefania Cirelli)  L’extended standard del Jack Russell Terrier (a cura del Comitato Tecnico del Club)  Primo Trofeo Club Italiano Jack Russell Terrier (di Stefania Cirelli, cronaca di Dario Novelli)  Le stagioni dei forasacchi (di Angelo Romanò)  Working Trial e Primo soccorso (di Elisa Pozzatello)  Parassiti (Esterni) e Insetti Pericolosi (di Angelo Romanò)  Una giornata di stage traccia e tana artificiale (di Angelo Romanò)  Termoregolazione del cane: il colpo di calore (di Angelo Romanò)  L’abbandono non ha scuse (di Stefania Cirelli) 58

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Numero 7.  http://ita.calameo.com/read/004426864eb2daba8afec World Dog Show Mosca 2016 (di Angelo Romanò)  I protagonisti del World Dog Show 2016  - intervista a Alice e Sara Fiammengo  - intervista a Marco Cipolla  Trasporto e sicurezza (di Elisa Pozzatello)  Passione e divertimento (di Aurelio Borella)  Prima Expo amatoriale di razza del Club (di Angelo Romanò) Numero 8.  http://ita.calameo.com/read/004426864d219c2c528e6 Speciale European Dog Show 2016 - Brussels (di Elisa Pozzatello)  Considerazioni di un allevatore: il Jack Russell Terrier (di Stefano Russo)  Essere una mamma cane: Gravidanza, Problemi e riposo (di Angelo Romano')  Vintage Jack (di Angelo Romanò) Numero 9.  http://ita.calameo.com/read/004426864eb7ce764979c 2016 Un anno di attività del Club (di Elena Colombo e Elisa Pozzatello)  La legenda del “cucciolo da esposizione” (di Monica Bolignano)  Jack, Passione, Crescita continua (Prima parte - Intervista a Giuseppe Messina di Stefania Cirelli)  Il Jack e il Natale ... ridiamoci su! (di Elisa Pozzatello)  Istinto Predatorio (di Dario Novelli)  Ti regalo un cucciolo (di Angelo Romanò)

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No ai Botti, Si ai Biscotti! (di Elisa Pozzatello)  Vintage Jack (di Angelo Romanò) Numero 10.  http://ita.calameo.com/read/004426864a6c74f4536f4 Sport Cinofili (di Elena Colombo - intervista a Fabio Mosca e Alfonso Sabbatini)  Ore d’angoscia per Milo (di Monica Bolignano)  Razze Canine (di Dario Novelli)  Attivazione Mentale (di Elisa Pozzatello)   Ancor prima che fosse Jack (Intervista a Elisabetta Baglini di Stefania Cirelli)  Allevamenti Jack Russell con Aﬃsso in Italia (di Angelo Romanò)  Vintage Jack (di Angelo Romanò)

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Calendario prossimi Eventi 2017 di Elena Colombo

ESPOSIZIONI 29 APRILE - INTERNAZIONALE DI FIRENZE 30 APRILE - NAZIONALE DI GROSSETO Grosseto - Gruppo Cinofilo Grossetano - Per informazioni 0564-450440 iscrizioni su www.expocani.com Internazionale prima chiusura 01/04/2017 seconda chiusura 10/04/2017 Nazionale prima chiusura 10/ 04/2017 seconda chiusura 20/04/2017

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30 APRILE - NAZIONALE DI OLBIA Olbia - Gruppo Cinofilo Gallurese Per informazioni 331-1068690 iscrizioni su www.bremadog.it prima chiusura 10/04/2017 seconda chiusura 20/04/2017

30 APRILE - NAZIONALE DI NOVARA 01 MAGGIO - INTERNAZIONALE DI ALESSANDRIA Novara - Gruppo Cinofilo Novara - Per informazioni 0321135183 Alessandria - Gruppo Cinofilo Alessandrino - Per informazioni 0131772837 iscrizioni su www.bremadog.it Nazionale prima chiusura 09/04/ 2017 seconda chiusura 19/04/2017 Internazionale prima chiusura 28/ 03/2017 seconda chiusura 08/04/201

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06 MAGGIO - INTERNAZIONALE DI CASERTA 07 MAGGIO - INTERNAZIONALE DI ERCOLANO Caserta - Gruppo Cinofilo Casertano - Per informazioni 0823323879 Napoli - Gruppo Cinofilo Partenopeo - Per informazioni 0813445101 iscrizioni su www.miglioredirazzareport.eu prima chiusura 06/04/2017 seconda chiusura 16/04/2017 13 MAGGIO – INTERNAZIONALE DI TRENTO 14 MAGGIO - NAZIONALE DI ROVERETO Trento – Gruppo Cinofilo Trentino Per informazioni 0461933393 Rovereto – Gruppo Cinofilo Roveretano - Per informazioni 3383894798 iscrizioni su www.expocani.com Internazionale prima chiusura 13/ 04/2017 64

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seconda chiusura 23/04/2017 Nazionale prima chiusura 23/04/ 2017 seconda chiusura 04/05/2017 14 MAGGIO – INTERNAZIONALE DI ENNA Enna - Gruppo Cinofilo Ennese Per informazioni 093526622 14 MAGGIO – NAZIONALE DI SEVESO Meda - Gruppo Cinofilo delle groane - Per informazioni 031780333 iscrizioni su www.bremadog.it prima chiusura 24/04/2017 seconda chiusura 04/05/2017 20 MAGGIO – NAZIONALE DI RIETI Rieti - Gruppo Cinofilo Sabino Per informazioni 3291046324 iscrizioni su www.bremadog.it prima chiusura 01/05/2017 seconda chiusura 09/05/2017 65

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21 MAGGIO - INTERNAZIONALE DI PALERMO Palermo - Kennel Club Palermo - Per informazioni 091300612 iscrizioni su www.miglioredirazzareport.eu prima chiusura 20/04/2017 seconda chiusura 30/04/2017 21 MAGGIO - NAZIONALE DI ROVIGO Rovigo - Gruppo Cinofilo Polesano - Per informazioni 042525427 iscrizioni su www.miglioredirazzareport.eu prima chiusura 30/04/2017 seconda chiusura 10/05/2017 27-28 MAGGIO - INTERNAZIONALE DI RENDE Vibo Valentia - Gruppo Cinofilo Vibonese - Per informazioni 0963547532 Rende - Gruppo Cinofilo Rendese Per informazioni 0984846482 iscrizioni su www.gruppocinofilorendese.it 66

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prima chiusura 28/04/2017 seconda chiusura 08/05/2017 27 MAGGIO - NAZIONALE VALLECAMONICA Darfo Boario Terme - Gruppo Cinofilo Vallecamonica - Per informazioni 0364598979 iscrizioni su www.expocani.com prima chiusura 08/05/2017 seconda chiusura 18/05/2017 02 GIUGNO - INTERNAZIONALE DI EMPOLI 03 GIUGNO - NAZIONALE DI PISA 04 GIUGNO - INTERNAZIONALE DI PISA Pisa - Gruppo Cinofilo Pisano - Per informazioni 0508753741 iscrizioni su www.miglioredirazzareport.eu prima chiusura 03/05/2017 seconda chiusura 13/05/2017

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24 GIUGNO - NAZIONALE DI ISERNIA Isernia - Gruppo Cinofilo Aesernia - Per informazioni 0364598979 iscrizioni su www.miglioredirazzareport.eu prima chiusura 14/05/2017 seconda chiusura 24/05/2017 24 GIUGNO - NAZIONALE DI VICENZA Vicenza - Gruppo Cinofilo Vicentino - Per informazioni 0444291142 iscrizioni su www.miglioredirazzareport.eu prima chiusura 14/05/2017 seconda chiusura 24/05/2017 24 GIUGNO - NAZIONALE DI UDINE Udine - Gruppo Cinofilo Friulano - Per informazioni 0364598979 iscrizioni su www.expocani.com prima chiusura 05/06/2017 seconda chiusura 14/06/2017

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CALENDARIO PROVE DI LAVORO 08-09 APRILE - CAPALBIO (GR) - Prova A e BHFK/95 per Terrier Gruppo Cinofilo Grossetano - Per informazioni 0564450440 iscrizioni a: prove@gruppocinofilogrossetano.it 15-16 APRILE – ALBINEA (RE) - Prova A per Terrier Gruppo Cinofilo Reggiano– Per informazioni 0522-282932 info@gruppocinofiloreggiano.com 22-23 APRILE - CAMPAGNATICO (GR) - Prova A per Terrier e BHFK/95 per Terrier Gruppo Cinofilo Grossetano - Amici di Greppa Bovi ONLUS Per informazioni 0564-450440 iscrizioni a: prove@gruppocinofilogrossetano.it 29-30 APRILE - ALFONSINE (RA) - Prova A per Terrier Lugo - Gruppo Cinofilo Lughese Per informazioni 0545-25438 iscrizioni a: clubcinofilolughese@gmail.com 69

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Club Italiano Jack Russell Terrier Il Club è un’associazione specializzata e non ha scopo di lucro. Tramite la professionalità e passione dei propri membri, vuole essere di aiuto a tutte quelle persone, o meglio appassionati, che si avvicinano alla razza e vogliono saperne di più. Chissà se ci sarà tra voi qualche nuovo appassionato o allevatore, comunque sia saremo lieti di accompagnarlo verso una dimensione di conoscenze approfondite. Se sei interessato a farne parte compila il modulo di adesione: http://clubitalianojackrussellterrier.it/RichiestaAmmissioneSocio.pdf

Invia il modulo all'indirizzo mail clubitalianojrt@gmail.com, debitamente compilato e con allegata una copia di un documento di identità valido. Le iscrizioni del "Club Italiano Jack Russell Terrier" sono aperte e associarsi NON è un obbligo, lo vogliamo ribadire e sottolineare, ma bensì un'opportunità di costruire qualcosa di meglio insieme. Essere socio significa incontri, partecipazione, scambio di idee e opinioni, rispetto, crescita reciproca tra amici e un'occasione da parte di chi ha molta esperienza, di insegnare qualcosa ad altri con lo stesso spirito di un padre verso i propri figli. Cordialmente, Dario Novelli (Presidente) Angelo Romanò (Vicepresidente) Sito uﬃciale: http://clubitalianojackrussellterrier.it 70 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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In copertina: “Granlasco Simply A Beauty” Owner: Annalisa Marinelli Breeder:  Annalisa Marinelli Asnaghi A questo numero hanno collaborato (in ordine alfabetico di nome): Articoli/Foto: Annalisa Marinelli Asnaghi, Angelo Romanò, Elena Colombo, Monica Bolignano, Tommaso Urciuolo. Gli articoli sono di proprietà degli autori e come tali non possono essere riprodotti, pubblicati, trasmessi in qualsiasi modo o forma senza il consenso scritto degli autori stessi. Seguirà discussione nel Club Italiano Jack Russell Terrier degli articoli presenti in questo numero per uso di discussione, critica, insegnamento e ricerca scientifica.