https://www.facebook.com/groups/317798051754537/ Club Italiano Jack Russell Terrier - Numero 12 Anno 2017 - Riproduzione vietata
Numero 12 - Anno 2017
CLUB ITALIANO JACK RUSSELL TERRIER Giugno - Luglio
Trofeo “NATI TERRIER” di Dario Novelli
Lussazione del Cristallino Stage Traccia Tutti al Mare ... ma proprio tutti? Wild boar trial Il miglior amico dell’uomo
Roberta Santoro Elisa Pozzatello Monica Bolignano Angelo Romanò Elisa Pozzatello
Redazionale Buongiorno a tutti i lettori, siamo arrivati alla dodicesima pubblicazione della nostra rivista, questo numero esce in concomitanza con i nostri eventi tenutisi a fine Aprile e fine Maggio: Passeggiata annuale con stage di Traccia e il Trofeo nati Terrier. Gli argomenti come sempre sono molti e interessanti, colgo l’occasione per ringraziare tutti i soci che rispondono in maniera entusiasta alle iniziative del Club, il consiglio direttivo che pur lavorando si prestano e si dedicano con entusiasmo all’organizzazione dei nostri eventi, alla redazione della nostra rivista, ormai diventata una scadenza fissa e piacevole da condividere. Inoltre ringrazio tutti coloro che di volta in volta contribuiscono con i loro articoli alla costruzione della rivista, i cui nomi li trovate in copertina e all’ultima pagina della stessa, e vi esorto a contattarci qualora voleste partecipare portando alla nostra attenzione un articolo di vostra creazione.
Non resta che auguravi una buona lettura.
Angelo Romanò
Dario Novelli
Rivista a scopo divulgativo amatoriale per uso di discussione, critica, insegnamento e ricerca scientifica.
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Lussazione del
 Cristallino Antagene (Traduzione di Roberta Santoro) 3 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata
La Lussazione del Cristallino nel JRT Traduzione di Roberta Santoro
Lussazione del cristallino, una malattia degli occhi portatrice di handicap La Lussazione del cristallino è uno spostamento della lente nell'occhio. Il cristallino è essenziale alla vista dal momento in cui fa convergere la luce alla retina. Il cristallino è tenuto in posizione all'interno dell'occhio con legamenti sospensori. Quando i legamenti che tengono la lente diventano distesi, portano alla dislocazione parziale o alla rottura totale della lente. La lente diventa mobile nell'occhioe comporta diverse disfunzioni: un aumento della pressione all'interno dell'occhio (glaucoma), emorragie all’interno dell’occhio dovute al distacco della retina.La lussazione del cristallino è genetica nel Jack Russell Terrier e di solito si verifica tra 3 e gli 8 anni. Se la lussazione del cristallino non è trattata può causare la perdita della vista. Un'operazione per rimuovere chirurgicamente la lente dislocata può consentire all'animale di mantenere la vista a lungo termine. Una malattia ereditaria molto comune La lussazione del cristallino del Jack Russell Terrier è ereditaria con espressione recessiva. Questa malattia degli occhi è causata da mutazioni nel gene ADAMTS17. Nel Jack Rus-
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sell Terrier, il 27% dei cani sono portatori della lussazione del cristallino. Un cane sviluppa la malattia se porta due copie mutate del gene, viene quindi definito "omozigote mutati." Il cane "eterozigote" (portatore sano) porta una copia normale ed una copia mutata del gene: non sviluppa la malattia, ma trasmette la mutazione al 50% della sua discendenza. Un’individuazione insufficiente ha portato alla diffusione della mutazione con conseguente aumento del numero di cani portatori sani senza notizia degli allevatori, dei veterinari e del club di razza. Un test del DNA per individuare facilmente la lussazione del Cristallino Ogni veterinario che sospetta la lussazione del cristallino nel Jack Russell Terrier può effettuare il test DNA PLL-A per confermare l'origine genetica della malattia ed escludere che i sintomi siano legati ad un altro problema all'occhio. Il Test del DNA dovrebbe essere effettuato rapidamente in un Jack Russell con problemi oculari anche minori. L'allevatore di Jack Russell Terrier, vista la percentuale di soggetti malati, ha una forte possibilità di accoppiare inconsapevolmente 2 portatori sani e produrre quindi cuccioli affetti dalla malattia. L'allevatore può non rendersi immediatamente conto al momento della nascita del problema perché i cuccioli di solito non sviluppano la malattia prima dei 3 anni. Cani malati possono anche quindi essere utilizzati per la riproduzione prima
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della comparsa dei sintomi e trasmettere 100% della loro discendenza.
la mutazione al
Una selezione adeguata e motivata attraverso il test del DNA E’ possibile prevenire il problema, favorendo una corretta selezione, attraverso il test del DNA. Il test del DNA consiste in un semplice tampone orale fatto da un veterinario. Il veterinario autentica il prelievo garantendo così un necessario monitoraggio medico degli animali potenzialmente affetti e che possono sviluppare sintomi nel tempo. Il campione viene analizzato entro pochi giorni in laboratorio. Il risultato, valido per tutta la vita del cane, ci informa se questo sia omozigote normale (sano), eterozigote (portatore sano) o omozigote mutante (affetto). Il risultato è un certificato che allevatori o privati possono utilizzare come garanzia di cuccioli senza lussazione del cristallino. Infatti, testando i suoi riporduttori, l'allevatore valorizzerà e preserverà il suo lavoro di selezione e il suo allevamento. Poiché la malattia è comune nel Jack Russell Terrier, si consiglia vivamente di non escludere allevamento cani eterozigoti (portatori sani) a rischio di perdere la diversità genetica della razza, le caratteristiche migliorative di molti riproduttori ed altri problemi genetici emergono. Testando i propri riproduttori, l’allevatore certifica che i cuccioli nati da questi svilupperanno la lussazione del cristallino al momento così comune nel Jack Russell Terrier. 6
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Più informazioni sul test del DNA PLL-A La riproduzione dell’articolo è consentita a condizione della fonte « Laboratorio ANTAGENE » Email : testdna@antagene.com
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www.antagene.com
Stage Traccia di Elisa Pozzatello 8 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata
Stage Traccia di Elisa Pozzatello
Passeggiata fra i boschi e prova amatoriale su traccia Il 30 Aprile u.s. abbiamo dato l’avvio alla serie di iniziative stagionali dedicate ai Soci e non solo con una passeggiata fra i boschi e una prova amatoriale su traccia. Un evento alla portata di tutti sia per il percorso scelto per il trekking sia per la prova proposta. Come da programma alle 9:00 ritrovo a Serravalle Sesia, tutti presenti: una trentina tra jack e parson con i loro accompagnatori.
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Ha aperto la giornata un breve discorso introduttivo del Presidente che, oltre a ringraziare tutti i partecipanti e a spiegare brevemente il programma della giornata, ha dato alcune indicazioni pratiche per il corretto svolgimento dell’evento in sicurezza per tutti. E’ iniziata cosÏ una tranquilla passeggiata tra i boschi. Si sono creati due gruppi: uno composto dalle neomamme con piccoli al seguito e da chi non se la sentiva di fare troppi chilometri che avrebbe raggiunto il posto in auto portando i viveri, e un secondo gruppo formato dai cani e dagli intrepidi accompagnatori. Il sentiero, segnato in modo impeccabile e molto pulito, presentava alcuni tratti piÚ irti ma non impossibili. Con alcune soste tecniche durante il tragitto (per riprendere fiato, far bere e rinfrescare i cani e per non perde10
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re nessuno), tutti sono arrivati a destinazione puntuali per il pranzo. Come d’abitudine per il Club, il pranzo è un momento di aggregazione: ognuno aveva preparato qualcosa da condividere, grazie ad un’organizzazione precisa c’era da mangiare per tutti i gusti.
Mentre veniva allestito il pick nick in area apposita con tavoli e quant’altro, è iniziata la prima fase della prova su traccia. La prova è basata essenzialmente sul fiuto dei cani e sulla loro capacità di concentrarsi su un odore e seguirne la pista. 11
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Per testare l’olfatto e l’interesse del cane ed iniziare ad approcciare quello che sarebbe stato il lavoro successivo, ad ogni cane separatamente è stata proposta una semplice prova: il gioco dei tre bicchieri. In un parcheggio sterrato poco distante dal luogo del pranzo sono stati posti tre bicchieri di plastica, due vuoti ed uno contenente piccole parti del materiale utilizzato per la prova olfattiva Il cane doveva approcciare i bicchieri ed annusare con insistenza l’unico con del contenuto. Per molti è sembrato un giochino semplice, la maggior parte dei cani presenti sono abituati a cercare sotto i bicchieri i
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premietti, ma la realtà ha dimostrato che non è la stessa cosa. Gli stimoli sono differenti e soprattutto l’odore non è così familiare come quello del biscotto preferito. Vuoi per la stanchezza della passeggiata, vuoi per le distrazioni intorno (gli altri cani poco lontani, l’odore del cibo, ecc) e per il fatto che tutti sperimentavano la cosa per la prima volta, quasi nessun cane è riuscito a completare perfettamente l’esercizio. Nessuno si è però scoraggiato o mortificato, sono stati tutti indirizzati ed aiutati fino a che hanno manifestato chi più chi meno interesse per il bicchiere corretto ricevendo così le lodi e il premio da parte del padrone. Terminata la prova, tutti si sono riposati al fresco del bosco mangiando in compagnia tra chiacchere e risate. E’ seguita poi la vera prova amatoriale di traccia. Mentre tutti erano in realx, sono state realizzate due piste in una parte tranquilla del bosco accanto al sentiero. Le due tracce, una da una lato del sentiero e l’altra sul lato opposto, erano studiate sul livello dei cani partecipanti per cui erano semplici ma non banali, basta pensare che una delle due prevedeva il passaggio in un piccolo corso d’acqua. Entrambe prevedevano quindi un punto di partenza con presenza cospicua di materiale da annusare, una pista da seguire sfruttando il naso dei cani (la pista era segnata per noi 13
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umani ma era il cane a dover scovare la traccia corretta) e un punto di arrivo poco lontano in cui era presente lo stesso materiale della partenza. Il cane condotto in zona, dopo essere stato agganciato alla lunghina di sicurezza e sganciato dal guinzaglio, era posizionato alla partenza dove iniziava ad annusare. Per i cani più distratti era il conduttore stesso ad indirizzare il cane in partenza verso il punto corretto. Da lì in poi era il cane a condurre: con lunghina morbida e naso a terra doveva seguire la pista e portare il padrone fino al punto di arrivo. Tutti i jack e i parson sono riusciti nella prova senza difficoltà dimostrando quindi il loro perfetto istinto e la capacità di sfruttare l’olfatto sopraffino di cui sono dotati distinguendo la traccia olfattiva dal resto degli odori presenti nel bosco. 14
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Al termine della prova, zaini in spalla e di nuovo sul sentiero per rientrare alla base. Sì è così conclusa - dopo 10 km di percorso totale, due prove e con cani serenamente stanchi e padroni soddisfatti - la giornata di apertura della serie di eventi stagionali del Club. Una giornata che, oltre a regalare momenti di allegria e relax ai partecipanti, ci ha permesso di approfondire un altro aspetto prezioso del nostro amico a quattro zampe.
Per meglio comprendere lo spirito della giornata e per vedere come si sono svolte le prove, vi invitiamo a visualizzare l’album completo delle immagini scattate durante la giornata che potete trovare sulla pagina Facebook del Club (https://www.facebook.com/groups/ClubItalianoJackRussell Terrier) e sulla pagina dedicata agli Eventi del Club (https://www.facebook.com/eventiclubitalianojrt).
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Tutti al mare ‌ ma proprio tutti? di Monica Bolignano 16 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata
Tutti al mare … ma proprio tutti? di Monica Bolignano
Si avvicina la stagione estiva e – come di consueto – i proprietari di cani si pongono il problema di come trascorrere le vacanze in compagnia dei loro amici a quattro zampe. Seda un lato non si pone nessun limite per le vacanze in montagna, al contrario per la spiaggia c’è molta confusione. In realtà, ad oggi non esiste una legge nazionale che regoli l’accesso degli animali - e dei cani in particolare - alle spiagge e la lacuna dell’ordinamento fa si che gli enti legiferino in modo diverso, tanto che attraversando il litorale ci si trova di fronte a situazioni fortemente contrastanti. In termini generali bisogna anzitutto distinguere se ci si trova su una spiaggia libera o su un tratto di costa dato in concessione. Nel caso di una spiaggia libera non c’è alcun divieto eccetto, ovviamente, il generale rispetto delle norme standard oltre che quelle – ovviamente - di buona educazione. Pertanto si ricorda che il cane dovrà essere tenuto al guinzaglio, non più lungo di 1,50 m, il proprietario dovrà essere munito di sacchetto e/o paletta, ed – ovviamente – si sconsiglia di portare in spiaggia i cani mordaci sprovvisti di museruola, perché i proprietari (ed i detentori) rispondono sempre per i danni causati dagli animali. Riguardo invece i tratti di spiaggia dati in concessione ci si trova di fronte ad una vera e propria giungla: intanto è necessario verificare se è presente un cartello di divieto, se questo cartello oltre al divieto riporta anche l’indicazione della norma a cui fa riferimento, se questo provvedimento è debi17 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata
tamente sottoscritto dall’autorità che lo ha emesso, se è stato debitamente pubblicato sull’albo pretorio dell’ente, se reca l’arco temporale di applicazione ed – ovviamente – la motivazione. Nel caso in cui manchi uno di questi elementi il divieto non è valido e nessun bagnino o addetto alla spiaggia può impedirvi l’accesso «a voce». Alcuni comuni hanno già provveduto a regolamentare gli accessi e le relative ordinanze sono disponibili sulle home page dei comuni, come nel caso di: • Reggio di Calabria (prot. n. 65410 del 24/04/2017) la cui ordinanza balneare prevede, all’art. 4, una serie di disposizioni per i quattro zampe: vengono individuate due spiagge “animal friendly” destinate alla libera balneazione con accesso aperto ai cani di proprietà a condizione che i questi siano però regolarmente iscritti all’anagrafe canina, muniti di collare, targhetta identificativa in cui siano riportati i dati del proprietario; i proprietari devono essere muniti del libretto sanitario regolarmente rilasciato dal veterinario sul quale siano registrate tutte le vaccinazioni effettuate; vige l’obbligo del guinzaglio ad una misura non superiore a mt. 1,50 e la museruola, rigida o morbida, a disposizione da applicare in caso di pericolo. I cani possono fare il bagno nello specchio d’acqua antistante le zone individuate sempre sotto il controllo e la responsabilità del proprietario/detentore che deve sempre provvedere a rimuovere ed a pulire immediatamente qualunque deiezione dell’animale con apposita strumentazione ed a riporre il residuo negli appositi cassonetti; (ovviamente) il proprietario/detentore è responsabile del benessere, del con-
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trollo e della conduzione degli animali, nonché degli eventuali danni causati dagli stessi a persone, cose o animali. • In Emilia Romagna (ordinanza n. 1/2017, adottata con Determina dirigenziale n. 1198 del 01/02/2017) la situazione per i nostri amici è un tantino difficile; l’art. 4, lettera j) fa espresso divieto di condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale in spiaggia, anche se munito di museruola e guinzaglio, ivi compresi quelli utilizzati dai fotografi o dai cine-operatori; sono esclusi dal divieto i cani da salvataggio (se ci siete utili si … altrimenti state a casa!), i cani guida per i non vedenti ed i cani al guinzaglio preposti all’accompagnamento di persone con diverse abilità e destinati alla pet-therapy. Per fortuna, però, i concessionari hanno facoltà, nell’ambito del proprio impianto e previa SCIA al Comune competente per territorio, di individuare aree debitamente attrezzate, delimitate e riservate per l’accoglienza degli animali domestici, salvaguardando comunque l’incolumità e la tranquillità dell’utenza balneare, mantenendo una distanza minima di 10 metri dalle concessioni confinanti presenti. • Vita difficile per le vacanze cinofile anche in Sardegna (Determinazione n. 707 del 11/04/2017) all’art. 3 – lettera i) viene espressamente previsto tra i divieti, per tutta la stagione balneare, transitare o intrattenersi con qualsiasi tipo di animale anche se munito di museruola o di guinzaglio, fatta eccezione per i cani da salvataggio, i cani guida etc.; anche in questo caso i concessionari che ne fanno richiesta possono essere autorizzati ad attrezzare, con opere leggere e di facile rimozione, apposite aree per gli animali d’affezione (cani e gatti). La Sardegna descrive in dettaglio anche le norme di 19
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comportamento in spiaggia prevedendo che le bestiole dovranno essere tenute sempre al guinzaglio; gli ombrelloni affittati ai bagnanti cinofili saranno collocati nella zona retrostante o in posiziona tale da non arrecare disturbo o disagio agli altri utenti; ma vi è di più «Gli animali dovranno essere portati in braccio fino all’ombrellone assegnato…». • Per quanto riguarda invece la Regione Abruzzo si segnala l’adozione di una legge regionale ad hoc, L. 19 del 2014, che disciplina in modo dettagliato la tematica, in particolare si evidenzia che «La Regione garantisce l’accesso alle spiagge di cani e gatti accompagnati dal proprietario o da altro detentore nel rispetto delle norme di sicurezza che prevedono l’uso del guinzaglio o della museruola» tra l’altro «i comuni possono individuare entro il 30 marzo di ogni anno le aree in cui è vietato l’accesso agli animali […] prevedendo tuttavia per ogni comune almeno un tratto di spiaggia per il quale sia consentito l’accesso secondo le norme della presente legge.» ed in più – all’art. 6 – «Per pubblicizzare le aree che accolgono cani e gatti con l’indicazione dei servizi offerti, la Regione istituisce nei suoi siti istituzionali del settore turismo una apposita sezione contenente gli elenchi delle aree predette, da aggiornare attraverso le notizie in merito fornite dai concessionari e, dove possibile, attraverso il collegamento ipertestuale con i siti internet dei singoli stabilimenti balneari.», e se credete sia tutto… vi sbagliate, l’art. 7 così recita: «La Regione favorisce la stipula di convenzioni tra stabilimenti balneari, strutture ricettive e rifugi per animali.» • Anche il Comune di Vibonati, in provincia di Salerno, ha adottato delle prescrizioni limitative ma non del tutto impedi21
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tive (ex art. 3 ordinanza Comunale n. 01/2017 prot. n. 3499 del 08/05/2017): gli animali non possono essere tenuti liberi né possono bagnarsi negli specchi d’acqua frequentati dai bagnanti dalle ore 8.00 fino al tramonto, fatta eccezione all’area appositamente individuata con delibera della Giunta Municipale. Pertanto, nel momento in cui cominciate a pensare di prenotare la vostra vacanza, provvedete a verificare il livello di «summer animal friendly» annuale della località che avete scelto… prima di incorrere in spiacevoli limitazioni a quattro zampe.
Rif. http://imprese.regione.emilia-romagna.it/turismo/doc/normativa/demanio-maritti mo/ordinanza-balneare-in-vigore http://www.comune.alghero.ss.it/.galleries/doc-comunicazione/Ordinanza-balne are-2017.pdf http://www2.consiglio.regione.abruzzo.it/leggi_tv/storico/2014/lr14019.htm http://www.comune.vibonati.salerno.it/attachments/article/516/ORDINANZA%2 0BALNEARE%202017.pdf
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Trofeo “Nati Terrier” di Dario Novelli 23 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata
Trofeo “Nati Terrier” di Dario Novelli
Il 27 e 28 maggio, in una cornice toscana, in piena maremma, in un posto molto suggestivo, si è tenuto il Trofeo “Nati Terrier”.
Con un numero massimo di 25 cani, le due giornate vertevano su varie discipline: uno stage di toelettatura, un’esposizione amatoriale, una prova su cinghiale e una prova in tana artificiale su volpe. Il sabato lo stage di toelettatura è stato condotto da un amico: Stefano Russo di Bonsai Kennell. Lo stesso Stefano ha introdotto l’expo improvvisando un piccolo stage di presentazione alla esposizione: spiegando come piazzare, condurre e comportarsi su di un ring; a seguire abbiamo dato il via alla esposizione amatoriale. Caratteristica delle nostre esposizioni è quella di far giudicare gli allevatori intervenuti, naturalmente questi non giudicano i propri cani se iscritti. L’esposizione in questa occasione 24 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata
era parte di una valutazione totale insieme agli stage su cinghiale e volpe. Gli stage su cinghiale e su volpe si sono svolti nella giornata di domenica, i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi da 10 cani, un gruppo nel recinto dei cinghiali e l’altro in tana artificiale invertendosi al termine dell’attività. Lo stage su cinghiale è stato supervisionato da Angelo Romanò in collaborazione con Elena Alberti, in Tana invece lo stage è stato supervisionato da Dario Novelli con la collaborazione di Cristian Lauria. I cani presentati in tana sono stati una sorpresa, quasi tutti i soggetti si sono approcciati alla volpe con disinvoltura, su 25
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20 soggetti ben 15 hanno dimostrato una spiccata attitudine al lavoro e fra questi 2 soggetti hanno percorso la tana per ben tre forni in abbaio. L’alto numero di soggetti con spiccato senso predatorio allo stage, ha reso questa giornata molto interessante. Chi frequenta il mondo del lavoro, sa che avere 15 cani su 20 che la prima volta vis a vis con la tana entrano a coperchi chiusi e abbaiano al forno, non è per nulla scontato, anzi, prima di avere determinati risultati ci vuole del lavoro, cosa che in questi soggetti è avvenuta nel modo più naturale in assoluto. Tutti hanno approcciato alla tana sentendo un odore nuovo a cui non hanno mai associato un qualcosa di concreto, (per fare un esempio è come se noi
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sentissimo per la prima volta l’odore di un orso ma ne siamo inconsapevoli e lo colleghiamo ad esso solo nel momento in cui lo abbiamo nel campo visivo) nel momento in cui hanno associato l’odore del selvatico a una figura, i cani hanno iniziato un abbaio insistente e un interesse molto alto verso l’emanazione, coda alta, anteriori in posizione di terra, posteriori alti. La coda è un indicatore molto importante dello stato d’animo del cane, riusciamo a riconoscere un cane timido da uno timoroso o da un cane per nulla spaventato. Alcuni soggetti nonostante l’avvicinamento alla fonte di emanazione si sono tenuti a distanza con qualche timido abbaio e scarso interesse. Provato il primo approccio dei cani, abbiamo passato il selvatico nel primo forno, aperte le botole dei forni e siamo pas27
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sati al secondo step dello stage: l’ingresso nella galleria aperta per abbaiare al forno. Questa prova alza il livello di difficoltà dello stage perché un conto è abbaiare in campo aperto con via di fuga, un altro è abbaiare in uno spazio largo di 18 cm, il cane deve vincere la diffidenza di quella galleria, la voglia di abbaiare al selvatico deve avere la meglio su qualsiasi ostacolo gli si presenti. Dopo un po’ di naturale diffidenza e di naturali entra ed esci girando tutte le gallerie del forno, la stragrande maggioranza dei soggetti entrava nella galleria e abbaiava costantemente al forno, non curandosi della botola sopra di loro che veniva chiusa e che la galleria diventasse buia.
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Una volta chiusa la botola sopra di loro, dopo una decina di secondi di abbaio il cane veniva prelevato dalla galleria e lasciato entrare in una botola aperta sempre più lontana dal forno di partenza, in modo da percorrere un pezzo di galleria chiuso più lungo ogni volta. Molti hanno superato questa prova senza inibizioni o paura di sorta, altri non sono riusciti a superare la diffidenza di una botola chiusa, ma arrivare a questo step è un grande risultato per cani che fino a ieri non sapevano dell’esistenza di una tana. Per un paio di soggetti, questo iter è stato una formalità di pochi secondi, infatti, sono stati lasciati entrare dall’ingresso
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e hanno subito percorso il tratto che va fino al forno, nella galleria 18x20 con coperchi chiusi, senza esitazione alcuna e arrivati al forno hanno abbaiato costantemente. Agli stessi soggetti è stato fatto fare senza indugio un percorso di abbaio ai tre forni, portato a termine in maniera impeccabile. Mi permetto di fare delle considerazioni personali in merito: l’interessamento al selvatico dei soggetti presentati allo stage è stato davvero alto, tali soggetti possono o potranno, se verranno allenati, partecipare tranquillamente alle prove di lavoro ufficiali. Naturalmente il fine ultimo è avere dei soggetti con uno spiccato senso predatorio, poi sta al proprietario indirizzarne l’interesse, se coltivarlo in naturale o portarlo a fare un percorso artificiale, in entrambi i casi il cane ne gioverà sicuramente e questo va a favore della razza che sempre più sovente manca di soggetti con carattere Terrier. Ultimamente molti si affacciano a questa disciplina in artificiale, vorrei specificare che poco importa una coccarda al cane, ma è un riconoscimento dovuto, per il lavoro svolto e per il temperamento del cane. Non si pretende di avviare il cane in tana naturale, anche perché fino ad oggi si è faticato a portare dei soggetti a calcare la tana artificiale dove non esiste contatto fra gli antagonisti, figuriamoci in naturale. Questa prova in sé, fatta in artificiale, dovrebbe rispecchiare, simulare, un azione di caccia alla volpe, ma la realtà di una azione di caccia vera e propria è duemila anni luce lontana da una tana artificiale. Ciò non toglie merito caratteriale e attitudinale ai soggetti che vi si dedica30
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no, almeno siamo sicuri che la caccia alle lucertole o agli uccellini è un’altra storia. Quello che mi auguro e sono sicuro non sono il solo a farlo, è che sempre un maggior numero di addetti ai lavori si avvicini a questo mondo, perché chi si avvicina a guardare ne rimane colpito, rimane esterrefatto da ciò che il proprio “peluches” può fare, non ambite solo alla coccarda per quanto possa essere importante per contraddistinguere e riconoscere il lavoro fatto, ma ambite a selezionare caratteri in tipo soprattutto per trasmettere, mantenere, tenere vivo un cane con l’appellativo di TERRIER. Il TERRIER è inside, è dentro,
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è nell’istinto, e niente di meglio che un incontro con un selvatico può farvelo scoprire. Riprendendo da dove abbiamo lasciato le due giornate, una volta finito gli stage la nostra Elisa Pozzatello ha approntato il tavolo delle premiazioni ma non si è fermata solo a quello, dietro alla parte logistica delle due giornate c’è il suo zampino. In fine volevo ringraziare il consiglio direttivo, gli allevatori intervenuti, gli amici del Club che hanno aderito a questi due giorni, che hanno reso l’evento piacevole e leggero e nel contempo carico di contenuti e di nuovi input e idee, sicuramente due giornate di aggregazione all’insegna dell’amicizia e dello stare insieme ai nostri cani confrontandoci. Cercheremo sempre di fare del nostro meglio ed imparare dal vissuto per poi continuare ad aggiustare il tiro, la perfezione non esiste e noi non facciamo eccezione, ma cerchiamo nel nostro piccolo di fare bene.
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Wild boar trial di Angelo romanò
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Wild boar trial di Angelo Romanò
Tozzi, robusti, spavaldi, tenaci e coraggiosi, i cinghiali possono essere un serio problema per l'ecosistema Italiano, ultimamente numerosi e in rapida espansione. La stima odierna raggiunge il milione di unità , un dato del tutto ipotetico in quanto non vi è mai stato un vero e proprio censimento e, anche se di competenza delle Regioni, nell'ambito del sistema faunistico venatorio, non esiste in Italia un sistema organizzato per il controllo della presenza di questo animale.
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L'intervento per ridurre, catturando o abbattendo l'animale, sotto le linee guida dell'ISPRA, ad oggi non funziona. Testimone ne è la comparsa del mammifero in luoghi affollati e vicino centri abitati, avvistamenti di comuni cittadini che si interrogano sul pericolo che possono incorrere qualora si dovessero imbattere con cinghiali mamme con prole, notoriamente protettive. L'unico predatore in grado di contenere la proliferazione dell'ungulato è il lupo, anche lui in una fase delicata della sua permanenza sul nostro territorio. Oltre al lupo anche i cacciatori posso aiutare nella regolazione del territorio, ma diatribe tra animalisti e cacciatori sono all'ordine del giorno e la situazione in stallo non giova alla cittadinanza e non giova soprattutto agli agricoltori e coltivatori che vedono saccheggiati i loro sforzi. Un mammifero di questo tipo può raggiungere il peso di 150 chili, e nonostante il suo peso, è in grado di correre rapidamente trottando con costanza. I suoi punti di forza sono l’olfatto e l’udito ,ma ha anche una dentatura massiccia, pelle coriacea e un manto setoso. Originario dell'Europa orientale e del Nordafrica, è un animale di grande adattabilità. Il cinghiale vive nel boschi e si aggira di notte, in quanto animale crepuscolare. Di giorno riposa in buche o tane che scava nel terreno e le ricopre di frasche, foglie per renderle termiche. In estate prediligono rotolarsi nell'acqua o nel fango per trovare refrigerio ma anche per eliminare fastidiosi parassiti. Essendo onnivoro ha sviluppato una dentizione che gli permette di cibarsi di quasi tutto, da 37
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ghiande, erbe, tuberi e frutti a carcasse di carne, uova, insetti e tutto quello che può essere commestibile.
Sul suo carattere possiamo dire che sono animali decisi e che, se si sentono minacciati, non esitano a mostrare la loro forza e possenza. Territoriali, preferiscono marcare un territorio abbastanza ampio, marcature che si rendono utili anche durante il periodo di accoppiamento. La gestazione della madre dura circa quattro mesi e i cuccioli vengono accuditi 38
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fino a circa l'anno di età, proteggendoli anche dai nemici più crudeli con tenacia e forza. L'utilizzo di cani, ad oggi saltuariamente utilizzato per la caccia al cinghiale, era largamente utilizzato in antichità. Esistevano due tipologie di cani, quelli da presa e quelli da abbaio all’ungulato. Per la tipologia di cane, i Russell Terrier si configurano nei cani da abbaio. I cani da abbaio devono braccarlo abbaiando a voce alta e tenendolo a bada. Questo metodo è utilizzato per far si che il cacciatore riesca a sentire a distanza l’abbaio e raggiungere il compagno per abbattere o catturare il cinghiale. Il Jack Russell non è utilizzato nella caccia al cinghiale perché troppo piccolo per coprire distanze lunghe, basti pensare che un cinghiale può coprire distanze che vanno dai 30 ai 60 km e a velocità sostenuta, malgrado la sua mole. Si preferisce quindi utilizzare altri cani per la caccia al cinghiale rispetto al Jack, più idonei a coprire distanze lunghe e più abili a rannodare tracce odorose. Anche se più adatti a cacciare volpi o selvatici di piccole dimensioni, i terrier possono coprire, in casi particolari e grazie alla loro indole, anche compiti difficili affrontando animali più grossi di loro. La loro gameness, ovvero la voglia di continuare a combattere, a cacciare o a difendersi, è molto alta portandoli ad esporsi a pericoli che altri cani difficilmente affronterebbero. L'utilizzo di Jack o Parson Russell Terrier in prove sopra terra, come quella della prova su cinghiale proposta nel trofeo "Nati Terrier", permettono di verificare qualità naturali quali 39
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l'utilizzo del naso, per scovare l’ungulato, dell'abbaio, per braccarlo e, la gameness per il controllo sull'animale. Nella seguita, infatti, il terrier non dovrebbe perdere il contatto con l'ungulato, e qualora lo perda, deve essere in grado di saper riannodare la traccia e seguire l'azione precedente. Alla partecipazione del trofeo "Nati Terrier", tanti sono stati i debuttanti a cui vanno i miei complimenti per il temperamento che hanno saputo dimostrare, anche di fronte a cinghiali nel loro territorio. Forti odori, esplorazione di un territorio nuovo, piccoli rumori, eccitazione e molto altro hanno fatto
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da cornice a questo incontro e NESSUN cane si è tirato indietro scappando con la coda tra le gambe. Ottimo inizio direi per tutti quelli che si sono avvicinati e hanno scoperto dal vivo questo mammifero, alcuni abbaiando e segnalando il pericolo (3/5 abbai scadenzati) e altri con voce insistente e forte gameness. Come tutte le discipline, la prova su cinghiale (sigla "C") in Italia, patrocinata dall'ENCI, ha delle regole da rispettare per una corretta verifica della stessa. Anche se per alcuni versi per la prova non si è voluto seguire il regolamento alla lettera, incentivando e introducendo un lavoro, molti Jack hanno centrato l'obiettivo. Complimenti ancora a Voi e ai Vostri super Russell Terrier. Alla prossima!!! Da "REGOLAMENTO ENCI PROVE DI LAVORO E TEST ATTITUDINALI PER TERRIER":
PROVA SU CINGHIALE - Sigla “C” Scopo della prova è quello di verificare la capacità dei soggetti di lavorare sul cinghiale. La prova deve essere svolta in un recinto regolarmente autorizzato dagli enti preposti, di superficie non inferiore ai 2 ha. Le prove sono unicamente in classe Libera aperta ai cani di 9 mesi di età. E’ in palio 1 CAC e due riserve. Le prove sono divise per razza e per ogni razza è in palio un differente CAC. Svolgimento della Prova 41
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La giuria giudicherà il lavoro del cane in turni singoli da 15 minuti. Il conduttore dovrà rimanere accanto all’esperto giudice, dopo aver liberato il cane previo segno convenzionale. Giudizi Modo di cerca: coefficiente 6 Il cane deve allontanarsi velocemente ed esplorare il territorio con metodo e possibilmente segnalare la presenza dei cinghiali. Se un cane torna dal conduttore e riparte senza incitamento non dovrà essere penalizzato. Ogni incitamento del conduttore invece comporta una penalizzazione di mezzo punt o nella voce insistenza. Naso: coefficiente 4 Durante la cerca il cane deve seguire l’emanazione più fresca. Nell’inseguimento il cane deve dimostrare di saper distinguere la traccia fredda da quella calda. Il cane che si sofferma ed insiste ad abbaiare al covo caldo non può ricevere un voto maggiore di due. Voce: coefficiente 6 Insistenza e perseveranza: coefficiente 9 Il cane deve segnalare il cinghiale sempre con la voce. Qualora il cinghiale si fermi, il cane deve segnalarlo con un persistente e cadenzato abbaio. E’ qualifica di merito farlo ripartire mantenendo il contatto segnalandolo con l’ausilio della voce in maniera insistente. qualifiche: da 94 a 100 punti: Eccellente da 69 a 93 punti: Molto Buono da 48 a 68 punti: Buono Per metodo di lavoro si intende: ricercare, accostare ed abbaiare a fermo (qualora il cinghiale lo permetta) con l’ausilio della voce al fine di ottenere un controllo costante del selvatico in maniera insist ente. Nella seguita il cane non dovrebbe perdere il contatto olfattivo con il cinghiale, qualora lo perda deve dimostrare di saper riannodare la traccia e continuare la sua azione. Ragioni di esclusione dalla prova: mancanza di interessamento o paura, mancato allontanamento dal conduttore entro cinque minuti, mancato scovo dei selvati42
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co. Se un cane abbandona la seguita per più di tre volt e per tornare dal conduttore non potrà essere classificato. In caso di parità di punteggio verrà premiato il cane che ha scovato nel miglior tempo. Ai soggetti che otterranno cento punti potrà essere assegnato il C.A.C. e le relative riserve.
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Il Miglior Amico 
 Dell’uomo di Elisa Pozzatello 44 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata
Il miglior amico dell’uomo di Elisa Pozzatello
E’ proprio vero, il cane è il miglior amico dell’uomo ed è noto a tutti che migliorino la vita di chi li adotta. Questi però non sono solo dei detti, numerosi studi confermano che il nostro amico a quattro zampe ci aiuta su più fronti ed anche in ambito medico. Quando colleghiamo animale e medicina pensiamo subito alla Pet Therapy, ossia l’utilizzo di animali a scopo terapeutico. Le teorie sui benefici degli animali nelle terapie risalgono al 1960 circa e il termine Pet Therapy viene coniato in quegli anni dallo psichiatra infantile Boris M. Levinson per descrivere l’uso degli animali da compagnia come ausilio nelle cure delle malattie psichiatriche: egli constatò che prendersi cura di un animale poteva calmare l’ansia, curare lo stress e la depressione. La presenza dell’animale infatti permette di ridurre la pressione sanguigna e la glicemia, rallentare il battito cardiaco dovuto ad ansie ed aumentare il livello di endorfine, i così detti ormoni del benessere, permettendo quindi durante la seduta di ottenere maggiori risultati. La Pet Therapy affianca e coadiuva quindi la terapia tradizionale connessa a differenti patologie, con l’obiettivo di arriva-
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re ad un miglioramento comportamentale, fisico, psicologico ed emotivo del paziente. Gli animali vengono impiegati sia con i bambini che con gli adulti in numerosi ambiti, tra cui autismo, difficoltà motorie, Alzheimer, demenza senile e persino nelle comunità di recupero. Gli studi dimostrano inoltre che l’animale può servire come prevenzione per alcune patologie. In particolare uno studio della Georgia Southern University ha dimostrato che i cani sono una difesa contro stress e ictus e aiutano la prevenzione di patologie cardiovascolari, in particolare per le donne. L’analisi ha preso in esame i dati di quattromila adulti con più di 50 anni che hanno partecipato al National Health and Nutrition Examination Survey: un sondaggio sulla salute e sulla nutrizione dal 1988 al 1994, in cui bisognava, tra le altre cose, dichiarare il possesso o meno di animali domestici. I partecipanti sono poi stati seguiti fino al 2006 e dai risultati è emerso che l’incidenza dei morti per malattie cardiovascolari tra i non possessori di animali era di 11 persone ogni mille, mentre per chi aveva tra le mura domestiche un animale era di 7 ogni mille. Nello specifico poi per l’ictus (perdita di funzioni del cervello dovuta al mancato o insufficiente apporto di sangue all’area) si è evidenziato che per le donne con animali la probabilità di morire era ridotta del 40%.
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Un altro aiuto che i cani offrono ai propri padroni è quello legato al diabete di tipo 1. Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune che comporta la riduzione, fino all’azzeramento, della produzione di insulina, ossia l’ormone che regola l’utilizzo del glucosio da parte delle cellule e di conseguenza la sua presenza nel sangue. A seguito dello studio del Wellcome Trust-MRC Institute of Metabolic Science e dell’Università di Cambridge è emerso che cani appositamente addestrati riescono ad identificare tramite il loro potente olfatto gli sbalzi di glucosio nel sangue di persone affette da diabete di tipo 1. In particolare è stata identificata la molecola che viene rilasciata con il respiro e i cui livelli aumentano quasi del doppio in caso di ipoglicemia: l’isoprene. I cani riescono quindi a riconoscere attraverso il loro olfatto, di molto superiore a quello umano, il cambiamento e, in seguito ad apposito addestramento, avvertono il padrone che può procedere con le dovute cure, evitando così crisi glicemiche. Ovviamente il cane non sostituisce il glucometro (strumento per la misurazione del livello di glucosio nel sangue) o altri strumenti che un diabetico deve avere con sé, ma è un monitoraggio in più poiché il cane è in grado di percepire livelli minimi di ipoglicemia prima ancora della comparsa di sintomi come tremore, fatica, disorientamento e il suo intervento permette di evitare la perdita di coscienza e, nei casi più gravi, il coma diabetico.
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Il supporto più grande i nostri amici a quattro zampe lo danno ai bambini. E’ risaputo che i piccoli che crescono con accanto un cane siano più felici, meno ansiosi e sviluppino una maggiore autostima. In particolare uno studio del Basset Medical Center di New York ha dimostrato come la compagnia dei cani aiuti i bimbi a tenere lontana l’ansia. Alcuni tipi di ansia sono legati a fasi normali della crescita come ad esempio la paura del buio, dei mostri, dei tuoni ecc. Questi però possono sfociare in un disturbo di ansia generalizzato, che influisce negativamente sul sonno e sull’apprendimento, e che può portare all’ansia sociale ovvero l’eccessiva coscienza di sé e il timore spropositato per il giudizio altrui tanto da essere sempre preoccupati di commettere errori e di venir giudicati negativamente, compromettendo così le capacità di relazionarsi. I ricercatori del centro, in occasione di normali visite, hanno sottoposto ai genitori di bimbi tra i 4 e i 10 anni un questionario su vari temi legati alla salute, all’ambiente domestico e agli infortuni. E’ emerso che su circa 640 bambini coinvolti, tra quelli con cani in casa solo il 12% risultava positivo al test di screening per l’ansia; il numero invece quasi raddoppiava arrivando al 21% nei bimbi che non avevano mai avuto un cane. Per tutti i tipi di ansia, sia quelli legati alle fasi della crescita, sia quelli più profondi, la presenza di un amico a quattro zampe può essere molto preziosa: un cane nella stanza durante la notte, per esempio, potrebbe dare conforto ed aiutare per la paura del buio; mentre la vicinanza quotidiana aiuta 48
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ad aumentare la fiducia in se stessi e migliora il modo di rapportarsi agli altri oltre ad aumentare in modo positivo il senso di responsabilità e quindi l’autostima. Far vivere un bambino con un cane non lo aiuta solo a migliorare l’umore e prevenire l’ansia e alcuni tipi di paure, ma lo protegge anche da alcune reazioni allergiche che possono sfociare in patologie respiratorie come l’asma. Da anni si era compreso che i bimbi che crescono con animali domestici o che entrano spesso in contatto con bestiame da allevamento sono meno sensibili a reazioni allergiche di tipo respiratorio (raffreddore da fieno, asma) e nel 2010 uno studio condotto dall’Università della California ne ha scoperto il motivo: un batterio buono che in dose adeguata apporta beneficio all’organismo e che vive nell’intestino dell’uomo e la cui crescita è favorita dalla presenza del cane. Il batterio buono viene presumibilmente veicolato dalla polvere entrata a contatto con l’animale favorendo così lo sviluppo nell’intestino umano di colonie di Lactobacillus johnsonii, il probiotico (batterio buono) che aiuta a prevenire le allergie. Possiamo quindi dire che il cane è davvero un rimedio naturale a molti problemi. Ma ricordiamoci che gli studi, se da un lato sostengono i benefici che apportano gli animali domestici alle persone con cui vivono, dall’altro non vogliono essere un mero incorag49
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giamento ad adottare animali, poichĂŠ la scelta deve essere coscienziosa e i nostri migliori amici vanno tenuti responsabilmente.
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Se vi siete persi un numero ... Numero 1. http://www.calameo.com/read/004426864613987159c19 Ratting, origini e utilità (di Angelo Romanò) Prove di Lavoro (di Dario Novelli) Il Primo Jack (di Claudine Riez) Il Russell Terrier (di Angelo Romanò) Speciale World Dog Show - Milano 2015
Numero 2. http://www.calameo.com/read/004426864b26758207527 La mia storia (di Federico Giovannetti) Il cane è carnivoro (di Caterina Gritti) Jack Russell Terrier Grooming (di Fabio Brandi) Morfologia: La testa del Jack (di Angelo Romanò) Foxhounting, Hunting e Utilizzo del Jack Russell Terrier (Dario Novelli)
Numero 3. http://www.calameo.com/read/004426864559b895be1ac Fabbisogni nutrizionali (di Caterina Gritti) Parson Russell Terrier (intervista a Corrado De Rose di Stefania Cirelli) Come salvargli la vita (di Phill Mutz) Xilitolo: il dolcificante senza zucchero (di Jason Nicolas) Test di Attitudini Naturali - TAN (di Dario Novelli) Questione di naso (di Angelo Romanò) Il Regno Unito avanza sullo standard Australiano (di Angelo Romanò) 51 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata
Numero 4. http://www.calameo.com/read/004426864102e3a4ff6e2 Passione e Serietà (intervista a Elisa Panelli di Stefania Cirelli) La base del Jack Russell terrier (di Dario Novelli) Il cane non ha il Pedigree?,. occhio alle truffe (di Angelo Romanò) Il microchip - Anagrafe Canina (di Angelo Romanò) Il libretto sanitario e il Pedigree ENCI (di Angelo Romanò) Numero 5. http://www.calameo.com/read/0044268649df8c5f8e2a4 il Jack Russell Terrier Tricolore - conosciamo meglio le sue caratteristiche (di Barbara Tenca) Lo standard (corretto) del Jack Russell Terrier (a cura del Comitato Tecnico del Club) Le razze Terrier preferite in UK (di Kate Green) L’imprinting (di Dario Novelli) Cuccioli: dai primi passi a una relazione duratura (Angelo Romanò) Numero 6. http://ita.calameo.com/read/004426864eb2daba8afec La mia passione per i cani è nata con me (intervista a Veronique Murrau di Stefania Cirelli) L’extended standard del Jack Russell Terrier (a cura del Comitato Tecnico del Club) Primo Trofeo Club Italiano Jack Russell Terrier (di Stefania Cirelli, cronaca di Dario Novelli) Le stagioni dei forasacchi (di Angelo Romanò) Working Trial e Primo soccorso (di Elisa Pozzatello) Parassiti (Esterni) e Insetti Pericolosi (di Angelo Romanò) Una giornata di stage traccia e tana artificiale (di Angelo Romanò) Termoregolazione del cane: il colpo di calore (di Angelo Romanò) L’abbandono non ha scuse (di Stefania Cirelli) 52
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Numero 7. http://ita.calameo.com/read/004426864eb2daba8afec World Dog Show Mosca 2016 (di Angelo Romanò) I protagonisti del World Dog Show 2016 - intervista a Alice e Sara Fiammengo - intervista a Marco Cipolla Trasporto e sicurezza (di Elisa Pozzatello) Passione e divertimento (di Aurelio Borella) Prima Expo amatoriale di razza del Club (di Angelo Romanò) Numero 8. http://ita.calameo.com/read/004426864d219c2c528e6 Speciale European Dog Show 2016 - Brussels (di Elisa Pozzatello) Considerazioni di un allevatore: il Jack Russell Terrier (di Stefano Russo) Essere una mamma cane: Gravidanza, Problemi e riposo (di Angelo Romano') Vintage Jack (di Angelo Romanò) Numero 9. http://ita.calameo.com/read/004426864eb7ce764979c 2016 Un anno di attività del Club (di Elena Colombo e Elisa Pozzatello) La legenda del “cucciolo da esposizione” (di Monica Bolignano) Jack, Passione, Crescita continua (Prima parte - Intervista a Giuseppe Messina di Stefania Cirelli) Il Jack e il Natale ... ridiamoci su! (di Elisa Pozzatello) Istinto Predatorio (di Dario Novelli) Ti regalo un cucciolo (di Angelo Romanò)
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No ai Botti, Si ai Biscotti! (di Elisa Pozzatello) Vintage Jack (di Angelo Romanò) Numero 10. http://ita.calameo.com/read/004426864a6c74f4536f4 Sport Cinofili (di Elena Colombo - intervista a Fabio Mosca e Alfonso Sabbatini) Ore d’angoscia per Milo (di Monica Bolignano) Razze Canine (di Dario Novelli) Attivazione Mentale (di Elisa Pozzatello) Ancor prima che fosse Jack (Intervista a Elisabetta Baglini di Stefania Cirelli) Allevamenti Jack Russell con Affisso in Italia (di Angelo Romanò) Vintage Jack (di Angelo Romanò) Numero 11. http://ita.calameo.com/read/004426864029696b66061 Speciale CRUFTS 2017 (Intervista a Annalisa Martinelli Asnaghi di Aurelio Borella) Standard Inglese Jack Russell Terrier (di Angelo Romanò) La lunga strada verso il Crufts (di Monica Bolignano) Non solo coccarde (Intervista a Tommaso Urciuolo di Monica Bolignano) Vintage Jack (di Angelo Romanò) Calendario Eventi a cura di Elena A. Colombo -oLe riviste si intendono a scopo didattico. Gli articoli sono di proprietà degli autori e come tali non possono essere riprodotti, pubblicati, trasmessi in qualsiasi modo o forma senza il consenso scritto degli autori stessi. Per qualsiasi richiesta scrivere a clubitalianojrt@gmail.com 54
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Calendario prossimi Eventi 2017 di Elena Colombo
CALENDARIO ESPOSIZIONI 24 GIUGNO - INTERNAZIONALE DI TERNI Gruppo Cinofilo Ternano Per informazioni 0364598979 iscrizioni su www.expocani.com prima chiusura 05/06/2017 seconda chiusura 14/06/2017 24 GIUGNO - INTERNAZIONALE DI ORVIETO Gruppo Cinofilo Orvietano Per informazioni 0364598979 iscrizioni su www.expocani.com prima chiusura 05/06/2017 seconda chiusura 14/06/2017
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01 LUGLIO - INTERNAZIONALE DI IVREA 02 LUGLIO - INTERNAZIONALE DI TORINO Montalto Dora - Gruppo Cinofilo Canavesiano il Castello Torino - Gruppo Cinofilo Torinese Per informazioni 011-857639 iscrizioni su www.miglioredirazzareport.eu prima chiusura 01/06/2017 seconda chiusura 11/06/2017 02 LUGLIO - NAZIONALE DI CAMPOBASSO Gruppo Cinofilo Luigi Nerilli Per informazioni fax 0522-015353 iscrizioni su www.expoccani.com prima chiusura 12/06/2017 seconda chiusura 22/06/2017 08 LUGLIO - INTERNAZIONALE DI SASSARI 09 LUGLIO – NAZIONALE DEL LOGUDORO Gruppo Cinofilo Sassarese Per informazioni 0522-382145 56
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iscrizioni su www.expoccani.com prima chiusura internazionale 08/06/2017 seconda chiusura internazionale 19/06/2017 prima chiusura nazionale 19/06/2017 seconda chiusura nazionale 29/06/2017 09 LUGLIO - INTERNAZIONALE DI LECCE Gruppo Cinofilo Terre d’Otranto Per informazioni 0832-397845 iscrizioni su www.miglioredirazzareport.eu prima chiusura 08/06/2017 seconda chiusura 18/06/2017 09 LUGLIO - NAZIONALE DI CINGOLI Gruppo Cinofilo Cingolano Per informazioni 0522-382145 iscrizioni su www.expocani.com prima chiusura 19/06/2017 seconda chiusura 29/06/2017 16 LUGLIO - NAZIONALE DI PIANCAVALLO Gruppo Cinofilo Pordenone 57
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Per informazioni 0434-366726 iscrizioni su www.miglioredirazzareport.eu prima chiusura 25/06/2017 seconda chiusura 05/07/2017 16 LUGLIO - INTERNAZIONALE DI FERMO Gruppo Cinofilo Fermano Per informazioni 0734-623009 info@gruppocinofilofermano.it iscrizioni su www.miglioredirazzareport.eu prima chiusura 15/06/2017 seconda chiusura 25/06/2017 28-29 LUGLIO - NAZIONALE DI CUNEO-ALBA 30 LUGLIO INTERNAZIONALE DI MONDOVI’ Olbia - Gruppo Cinofilo Gallurese - Per informazioni 331-1068690 iscrizioni su www.bremadog.it prima chiusura 09/07/2017 seconda chiusura 19/07/2017 29-30 LUGLIO - NAZIONALE L’AQUILA Gruppo Cinofilo Aquilano 58
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Per informazioni 0131772837 iscrizioni su www.bremadog.it prima chiusura 09/07/2017 seconda chiusura 19/07/2017 06 AGOSTO - INTERNAZIONALE DI JESI Gruppo Cinofilo della Vallesina Per informazioni 0731-207720 cinofilovallesina@hotmail.it iscrizioni su www.miglioredirazzareport.eu prima chiusura 06/07/2017 seconda chiusura 16/07/2017 05-06 AGOSTO - INTERNAZIONALE DI KREUZLINGEN (CH) Alessandria - Gruppo Cinofilo Alessandrino Per informazioni 0131772837 iscrizioni su www.bremadog.it prima chiusura 27/06/2017 seconda chiusura 19/07/2017 06 AGOSTO - NAZIONALE DI BAVENO-LAVENO
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Alessandria - Gruppo Cinofilo Alessandrino Per informazioni 0131772837 iscrizioni su www.bremadog.it prima chiusura 17/07/2017 seconda chiusura 27/07/2017
CALENDARIO PROVE DI LAVORO 10-11 GIUGNO – MONTESPERTOLI (FI) - Prova A per Terrier Gruppo Cinofilo Fiorentino – Arcicaccia di Tripetetolo Per informazioni 055-2335369 info@gruppocinofilofiorentino.it 11 GIUGNO - TANA CAMPACCIO - Prova A e BHFK/95 per Terrier Besana in Brianza - Gruppo Cinofilo Monzese - Working Dog A.S.D. Per informazioni 039-360321 iscrizioni a: comitabata@libero.it 09 LUGLIO - MOZZATE - Prova A e BHFK/95 per Terrier
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Mozzate (CO) - Gruppo Cinofilo Comasco -Per informazioni 345-2352675 iscrizioni a: segreteria@gruppocinofilocomasco.it
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Club Italiano Jack Russell Terrier Il Club è un’associazione specializzata e non ha scopo di lucro. Tramite la professionalità e passione dei propri membri, vuole essere di aiuto a tutte quelle persone, o meglio appassionati, che si avvicinano alla razza e vogliono saperne di più. Chissà se ci sarà tra voi qualche nuovo appassionato o allevatore, comunque sia saremo lieti di accompagnarlo verso una dimensione di conoscenze approfondite. Se sei interessato a farne parte compila il modulo di adesione: http://clubitalianojackrussellterrier.it/RichiestaAmmissioneSocio.pdf
Invia il modulo all'indirizzo mail clubitalianojrt@gmail.com, debitamente compilato e con allegata una copia di un documento di identità valido. Le iscrizioni del "Club Italiano Jack Russell Terrier" sono aperte e associarsi NON è un obbligo, lo vogliamo ribadire e sottolineare, ma bensì un'opportunità di costruire qualcosa di meglio insieme. Essere socio significa incontri, partecipazione, scambio di idee e opinioni, rispetto, crescita reciproca tra amici e un'occasione da parte di chi ha molta esperienza, di insegnare qualcosa ad altri con lo stesso spirito di un padre verso i propri figli. Cordialmente, Dario Novelli (Presidente) Angelo Romanò (Vicepresidente) Sito ufficiale: http://clubitalianojackrussellterrier.it 62 Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata
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In copertina: Cool Fox Lady Mascalzone Canino Owner: Dario Novelli Photo by: Angelo Romanò A questo numero hanno collaborato (in ordine alfabetico di nome): Articoli/Foto: Angelo Romanò, Elena Colombo, Elisa Pozzatello, Dario Novelli, Monica Bolignano Gli articoli sono di proprietà degli autori e come tali non possono essere riprodotti, pubblicati, trasmessi in qualsiasi modo o forma senza il consenso scritto degli autori stessi. Seguirà discussione nel Club Italiano Jack Russell Terrier degli articoli presenti in questo numero per uso di discussione, critica, insegnamento e ricerca scientifica.
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