MOSTRE SPECIALI E RADUNI CIM ANNO 2013
QUESTO NUMERO 2 4 5 19 20 22 22 24
Calendario Mostre speciali 2012 Lettera del Presidente Raduno S. Michele Tiorre - 3 giugno 2012 Convenzione Cim e Vetogene Raduno Razze Giapponesi - Aprile 2012 Mostra Speciale - Milano Che cos’è questo . . . Come farsi (o non farsi) mordere dai cani
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Sezione Bullmastiff e Mastiff 32 Risultati Raduno di Grosseto 39 Mostra Speciale - Milano 39 Internazionale di Cagliari
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Sezione Dogue de Bordeaux 40 Cari Soci 41 IX Raduno di sezione 44 Genetica Molecolare - Fenotipo a livello cellulare 47 Risultati Raduno Marina di Grosseto 53 Mostra Speciale - Milano 53 Internazionale di Cagliari 54 Nazionale di Grosseto 55 Orgoglio Italiano
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Sezione Mastino dei Pirenei e Tibetan Mastiff 56 57 60 60 61 62
C.I.M. Aprile 2013
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6° Raduno di Sezione XXXII Monografica del Mastino dei Pirenei Mostra Speciale - Milano Internazionale di Cagliari Nuove Stelle - Tibetan Mastiff Nuove Stelle - Mastino dei Pirenei
Elenco allevatori con affisso Recapiti delle sezioni di razza Informazioni utili Sponsor
CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO
Gentilissimi Soci Questo numero del bollettino esce con un notevole ritardo, e questo si verifica per il solito problema della mancanza di materiale da pubblicare, riducendo il tutto ad una raccolta di risultati espositivi di Raduni e Mostre Speciali, dovendo il Club sostenere delle spese di non poco conto per la stampa e spedizione e non ottenendo il risultato sperato, anche in virtù del fatto che oggi con i nuovi sistemi tecnologici le notizie viaggiano ad una velocità talmente alta che quando esce la notizia su carta stampata è bella e superata già da tempo non sortendo così il risultato sperato, a questo riguardo il Consiglio Direttivo da me presieduto nell’ultima riunione a deliberato che il Bollettino passa da trimestrale a semestrale, per poi successivamente diventare un Annuario a colori e di tutt’altra fattura, per quanto riguarda i risultati delle Mostre Speciali e dei Raduni come qualc’uno forse a già notato verranno inseriti sul sito ufficiale e sulle pagine Faceebok del C.I.M. in modo da arrivare più veloci e dirette e di consultazione oramai alla portata di tutti. Inoltre a breve sul sito C.I.M verrà inserito il nostro Bollettino che sarà così sempre sfogliabile e consultabile come già succede sul sito Ufficiale E.N.C.I per “I Nostri Cani” nel suo interno troveranno spazio notizie di attualità, tecniche e quant’altro possa essere di interesse comune per le nostre razze. La copia cartacea la riceverete a Giugno (primo semestre) e a Dicembre ( secondo semestre). Sicuro che tale innovazione troverà il vostro consenso resto in attesa di incontrarvi nei vari appuntamenti annuali, e rinnovo a tutti di poter intervenire con idee e collaborazione utili a migliorare e migliorarci sempre.
Il Presidente Vincenzo Parmiciano
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO
Viaggio in Danimarca nel “ Mondo dei Broholmer” Quando si acquista un Broholmer in Italia come all'estero, si sa che il cane dovrà essere sottoposto a 3 “prove” indispensabili: le radiografie alle anche e ai gomiti, un test fisico ed uno mentale. Tutto questo serve per consentire alla razza di mantenere quelle caratteristiche che rendono questo molosso particolare e davvero unico nel suo genere. A tutt'oggi esistono solamente 850 Broholmer nel mondo approvati e riconosciuti dalla “Casa Madre” (Broholmerselskabet) ed è importante che anche i proprietari dei Broholmer italiani, contribuiscano al grande e ambizioso progetto della ricostruzione della razza. Nel nostro paese, fino ad ora, solamente il mio meraviglioso Fengur ha avuto il privilegio di aver superato con successo l'esame esteriore (anno 2007) e per fare questo, mi sono recata in Danimarca dove ho avuto modo di vivere e condividere con altri la passione per questo fantastico cane. Consapevole delle difficoltà che altri connazionali avrebbero incontrato per ripercorrere lo stesso mio itinerario, ho provato negli anni a seguire, a gettare le basi di intenti comuni con il Broholmerselskabet al fine di rendere il nostro paese riconosciuto ufficialmente dal sopra citato Club Danese (unico a certificare l'idoneità del Broholmer alla riproduzione). Con un pizzico di orgoglio posso affermare che questo progetto è avviato e che con l'aiuto dell'E.N.C.I, potrà essere trasformato in realtà. Esistono infatti già i presupposti per permettere ai giudici danesi del Broholmerselskabet di effettuare le valutazioni sui Broholmer in Italia; una grande possibilità che permetterà di entrare a fare parte di questo meraviglioso mondo ricco di storia e tradizione. Al termine dell'ultima “spedizione” (novembre 2012) a dir poco fortunata in terra danese, altri due splendidi esemplari di Broholmer appartenenti alle amiche Maria Rubina Pica (Italia) e Erika Shar (Svizzera), sono stati valutati e riconosciuti idonei, e, con nostra grande gioia, il giudice danese che ci ha giudicate Bo Lastheim Andersen ci ha elogiato pubblicamente per il modo in cui i nostri Broholmer sono stati presentati a conferma del buon lavoro fino ad ora fatto. Queste esperienze negli anni, mi hanno offerto la possibilità di vedere tanti Broholmer, di potermi confrontare con altri allevatori/proprietari ed esperti della razza danesi, di crescere ed ottenere la considerazione del Broholmerselskabet. Per l'amore smisurato che nutro nei confronti di questa razza, negli anni e in più occasioni ho avuto il piacere e l'onore di conoscere la terra ove la razza è nata e nei secoli si è sviluppata; nell'ultimo periodo anche nel nostro paese è cresciuta l'attenzione verso i Broholmer sui quali vige un alone di leggenda direttamente collegato alla storia danese. Queste occasioni di incontro ora potranno essere vissute all'interno dei nostri confini trasmettendo entusiasmo non solo a noi amanti dei Broholmer, ma anche a chi volesse avvicinarsi a questo splendido cane, rendendo nel contempo meno impervia la strada, che la passione e l'amore per questa razza, ci hanno fatto intraprendere. Vanda Baldaccini
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO EDUCAZIONE O ADDESTRAMENTO? In ambito cinofilo e in un ipotetico “approccio didattico” al cane EDUCAZIONE e ADDESTRAMENTO sono due cose profondamente diverse. Lo sono, e vedremo il perché, dal punto di vista delle finalità, delle impostazioni e dei metodi, ma il rivendicare il primato dell’una sull’altra, proprio per questa ragione, e gettare benzina sul fuoco di una polemica sterile e strumentale del tipo: “Il cane deve essere EDUCATO!” “Ma va….il cane va rigorosamente ADDESTRATO….anzi l’EDUCAZIONE non esiste!” “L’ADDESRTAMENTO prevede necessariamente il ricorso a metodi brutali, se non violenti e per ciò offende il cane sia fisicamente che psicologicamente!” mi sembra del tutto inadeguato, scorretto, privo di senso e decisamente poco costruttivo. Abbiamo detto che, anche se come protagonista hanno il cane, le 2 cose sono diverse e distinguibili. Tentando di dare una definizione generica, la più possibile esaustiva, corretta e obiettiva, e di illustrare cosa ci si propone con una o l’altra di queste due discipline, o più propriamente di modalità di approccio al cane, (che tali sono e non devono essere confuse con scuole di pensiero) risulterà quanto detta polemica sia priva di fondamento. -L’ADDESTRAMENTO ha sicuramente una storia e una tradizione di ben più lungo corso di cui possiamo individuare nella Germania la patria della scuola originaria e che approssimativamente comincia a conoscere una certa diffusione in Italia attorno ai primi anni ’70 in coincidenza con la diffusione nel nostro paese della prima edizione di un testo “miliare” di un illustre cinologo Svizzero (Pietro Scanziani. “Il cane Utile”) di fatto il primo trattato nella nostra lingua su come addestrare il cane a svolgere determinate attività e discipline. Addestrare, abbiamo detto, termine che, etimologicamente, potremmo sviluppare nella formula: rendere abile, capace; cosa che, nel nostro ambito specifico, possiamo intendere come la possibilità di sfruttare determinate doti e attitudini del cane e mediante un percorso d’insegnamento e affinamento in un buon un rapporto con l’addestratore adattarle a un uso utilitaristico o agonistico (Guardia e Difesa, Salvataggio, Ricerca e più recentemente, Agility, Obedience, Free Style, Disc Dog etc….). Fondamentalmente, quanto viene insegnato al cane durante un percorso di ADDESTRAMENTO non ha un valore funzionale ed etologico per la sua specie e la sua sopravvivenza e non ha implicazioni relative all’acquisizione di comportamenti utili al miglioramento generalizzato della sua dimensione sociale. E’ si vero che l’ADDESTRAMENTO prevede l’insegnamento a eseguire azioni in risposta a dei comandi, ma la sequenza ed il suo obbiettivo rimangono astratti, non necessariamente richiedendo al cane un processo riflessivo e/o valutativo poiché rigidamente coordinate dall’esterno da parte dell’addestratore e contestualizzate ad una precisa situazione. Le acquisizioni spesso escludono il normale sviluppo di una sequenza spontanea privandole di un significato più generale e funzionale: si potrebbe dire che il cane in addestramento impara, ma non apprende (e torneremo sul significato proprio di quest’ultimo termine individuandone un distinguo rispetto al precedente). E’ evidente che contesto l’equazione assoluta Addestratori Macellai, espressa dai seguaci di una certa scuola di pensiero che trova facili consensi in nome della predicazione di una cinofilosofia iperbuonista (salvo poi rivelare evidenti incapacità pratiche di questi teorici nel momento del confronto con la situazione reale, o, quanto meno in situazioni impegnative, visto che non esistono solo i Golden ed i Border….), ciò non di meno, è evidente che l’ADDESTRAMENTO NON rappresenta la risposta adatta alle problematiche del proprietario medio di un qualsiasi cane, tanto più se trattasi di un cucciolo! Spesso il cane ben addestrato, nella realtà abitudinaria quotidiana potrebbe risultare un cane non EDUCATO nei termini corretti cui ci si dovrebbe riferire quando si parla di EDUCAZIONE e che andremo a definire. E’ altrettanto vero che l’ADDESTRAMENTO può risultare utile, in una fase successiva, per risolvere alcune esigenze del nostro cane che, se trascurate, sono fonte di problemi e, inoltre, la pratica di alcune DISCIPLINE CINOFILE risulta utile in alcune situazioni di terapia comportamentale e in questi termini può rappresentare il corollario di un percorso educativo -L’EDUCAZIONE COMPORTAMENTALE. La svolta arriva con il riconoscimento al cane di una psicologia propria, cosa che idealmente possiamo far coincidere con la pubblicazione in Italia nei primi anni ‘80 di un libro “fondamentale”: “PSICOLOGIA CANINA “ di William Campbell. Di fatto, più del testo, a creare una sorta di rivoluzione è proprio il concetto di una dimensione psicologica applicato al cane che fino ad allora non aveva una un connotazione in alcun ambito, ma si limitava ad essere semplicemente CANE! In pratica quello che si afferma definitivamente è la sua capacità e possibilità di ragionare. Questo implica in maniera direttamente consequenziale un cambiamento nelle modalità di approccio didattico ponendo le basi di quello che di fatto è o dovrebbe essere l’EDUCAZIONE COMPORTAMENTALE: ovvero la possibilità di offrire al cane una autonoma possibilità di risposta in termini di azione suscitata da uno stimolo attivatore che potrà o meno rivelarsi utile al raggiungimento dell’obbiettivo. Il cane cambia completamente il suo posizionamento e non dovrà subire in maniera passiva l’intervento dell’ambiente nella figura dell’addestratore, ma parteciperà in maniera attiva e consapevole, elaborando delle informazioni e riproponendo in forma di comportamento le azioni risultate più o 6
CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO meno adeguate/utili che, in funzione di ciò entreranno a far parte del suo repertorio piuttosto che venire abbandonate proprio alla luce della loro rivelata inutilità. In altre parole tutto questo significa che il CANE E’ IN GRADO DI APPRENDERE! Alla luce di quest’acquisizione, s’impone di organizzare un metodo che garantisca al cane la sua “conquista”. In particolare, appurata l’utilità pratica di sottoporre il cane ad un condizionamento, ovvero l’associazione tra uno stimolo ed una determinata azione, appare evidente che i termini del condizionamento classico risultano inadeguati poiché lo stimolo stesso determina l’azione in maniera meccanica escludendo un processo riflessivo ed elaborativo da parte del cane.
Come si può evincere dal grafico, tra stimolo e risposta c’è una relazione diretta ed univoca e viene a mancare un passaggio intermedio, che coinvolga in maniera attiva, partecipativa e operativa il cane, negando di fatto la sua capacità di ragionare ed elaborare la risposta utile.
Osserviamo quest’altro schema: Le differenze sono evidenti: lo stimolo non induce direttamente la risposta, ma funge da ATTIVATORE, motiva il cane a fare qualcosa. Questo metterà il cane nella condizione di tentare un’azione che gli consenta di raggiungere l’obiettivo; inizialmente quello che gli viene istintivo….. Tuttavia questo potrebbe risultare non adeguato nella sua nuova dimensione di membro del branco-famiglia, potrebbe essere un’azione sgradita o non idonea….Di conseguenza gli verrà negato il raggiungimento dell’obbiettivo (mancata gratificazione). Se lo stimolo risulterà realmente coinvolgente a livello motivazionale, il cane sarà spinto a provare qualcosa di alternativo. Se questa nuova azione verrà ritenuta idonea, il cane avrà l’accesso all’obbiettivo (uso del RINFORZO POSITIVO in termini di GRATIFICAZIONE).In questo caso, così come previsto in una sequenza di APPRENDIMENTO, il cane memorizzerà l’azione che verrà elaborata assurgendo al ruolo di COMPORTAMENTO PRATICABILE E PRATICATO nella misura in cui la ripetizione della medesima azione produrrà nuovamente il soddisfacimento della motivazione che l’ha suscitata. Illustriamo quanto detto con un esempio classico che costituisce uno delle prime esperienze di Educazione Comportamentale: l’esercizio base per l’apprendimento del seduto. Lo stimolo attivatore, che in questo caso coincide anche con l’obiettivo, sarà rappresentato da un bocconcino premio che stringeremo nella mano destra all’altezza del nostro petto. Il primo tentativo istintivo che il cane metterà in atto sarà probabilmente quello di cercare di afferrare il bocconcino saltandoci addosso: scorretto e sintomatico di scarso autocontrollo frequentemente lamentato da
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO proprietari di cani “esuberanti”. Gli negheremo il premio allontanandoci da lui. E’ probabile che il nostro amico si produca, secondo la tipologia caratteriale, in un certo numero di tentativi su questa falsa riga da noi regolarmente scoraggiati. A questo punto, e qui interviene la componente riflessiva, il cane recuperato un po’di controllo e realizzato come quel tipo di pratica risulti inutile e non gli garantisca alcunché cercherà un’alternativa che nella maggior parte dei casi comporta spontaneamente il mettersi seduto: comportamento adeguato e auspicabile perché indicativo di uno sforzo di autocontrollo. Ora, associando alla sua azione il comando seduto (in maniera tale da fargli iniziare un’associazione tra l’azione proposta e quel particolare suono, lo loderemo premiandolo con un bocconcino, possibilmente offerto con l’altra mano; la mano destra deve rappresentare il punto nei cui confronti lui focalizzerà l’attenzione diventando così utile per accompagnare con la gestualità i vari comandi). Di fatto quello che abbiamo utilizzato è il condizionamento operante denominato per ovvi motivi apprendimento per prove ed errori. Questo comporta una doverossissima assunzione di responsabilità da parte della figura umana in considerazione della dimensione urbana del cane moderno (Educatore prima- Proprietario edotto, poi) nel suo ruolo di guida, di riferimento cosa tanto più vera nel caso di un animale profondamente e necessariamente sociale e socio-referenziale, cioè, che proprio nell’ambito sociale deve trovare le risposte e le conferme dell’adeguatezza dei suoi comportamenti. Questa implicazione è tanto più seria in quanto il soggetto elettivo dell’Educazione comportamentale è il cucciolo che dovrà essere in questo modo aiutato a crescere in modo corretto sano ed equilibrato per creare il cane stabile, sicuro e consapevole. Pertanto, con l’avvento dell’educazione cinofila, il proprietario diventa così coordinatore dell’educazione del suo cane, cosa tanto più vera in quanto, come detto, un corretto lavoro Educativo dovrebbe iniziare sul cucciolo immediatamente dopo il suo ingresso nella nuova dimensione, continuando, di fatto, il percorso impostato durante il rapporto con madre e fratelli nei primi mesi. Durante questo periodo il cucciolo si dimostra particolarmente “sensibile” e disponibile all’apprendimento e le esperienze fatte, saranno determinanti per la formazione del suo carattere, della sua capacità di relazionarsi con l’ambiente e dei suoi comportamenti. In questo modo il Proprietario sarà colui che darà delle risposte di consenso o meno, confermerà l’adeguatezza dei comportamenti del cane, determinerà delle regole in maniera da formarlo per renderlo socialmente idoneo all’ “introduzione” nella nuova dimensione famiglia e capace di vivere serenamente nel contesto urbano, affrontando in maniera adeguata le diverse situazioni che possono presentarsi nella vita quotidiana Questo ruolo assertivo e di riferimento, per altro, ci mette in maniera naturale e spontanea nella posizione di rappresentare la reale versione del Leader o Capobranco, che dir si voglia, cui il cane sarà naturalmente incline a chiedere risposte, aiuto e consensi conferendogli spontaneamente una legittima autorevolezza: la sua guida, il suo riferimento! E’ evidente come questo riconoscimento intellettivo nei confronti del cane e l’applicazione di questo metodo (che come ho detto presuppone l’uso programmatico del RINFORZO POSITIVO) trovi delle applicazioni dirette utili e funzionali nella gestione abitudinaria del cane e venga incontro alle esigenze quotidiane del proprietario. In effetti, fino a poco tempo fa era frequente il caso di cani impeccabili quando si trovavano nel campo di addestramento, salvo diventare ingestibili, ingodibili e fonte di problemi e preoccupazioni nella loro dimensione abitudinaria. Ma la parola comportamento allude ad un’altra necessaria e più recente acquisizione che deve venire riconosciuta al cane: LA SUA DIMENSIONE ETOLOGICA! -LA DIMENSIONE ETOLOGICA E IL COGNITIVISMO. Per completare e realizzare un rapporto ottimale con il proprio peloso sarà anche necessario considerare la sua dimensione etologica, le sue inclinazioni istintive e il suo repertorio motivazionale. Queste sono ciò che contraddistingue una specie rispetto a un'altra e, nel caso del cane, non dovremmo dimenticarci di quale sia stata la sua origine biologica: IL LUPO! Nel nostro cane continuerà ad esistere una memoria che rimanda a quelle che sono le caratteristiche fondamentali della specie-lupo: un animale predatore, territoriale e fortemente sociale. Inoltre sarà necessario considerare come la selezione abbia diversificato, modificandone il volume, tali inclinazioni generali nelle diverse razze in maniera tale che un retriver si distinguerà da un molossoide proprio per il maggiore peso acquisito nei confronti di determinate vocazioni. Senza dimenticare, in ultimo, le caratteristiche del singolo individuo. Il Proprietario “ideale”, nell’ottica di creare una relazione reciprocamente soddisfacente con il proprio cane, sarà chiamato a riconoscerne le caratteristiche, le motivazioni e le vocazioni. Dovrà saperlo osservare per intuire cosa gli piace fare, imparare a leggere il suo linguaggio in maniera da non limitarsi a farsi capire da lui, ma essere nelle condizioni di capire anche quanto lui ha da dirci per poter venire incontro ai suoi bisogni, offrirgli possibilità di gratificazione delle sue motivazioni e delle sue competenze. Queste informazioni sono necessarie per realizzare un rapporto collaborativo basato su stima e affetto e non su sfruttamento e negazione. Ci aiuteranno a mettere a punto un percorso “personalizzato” che consideri e faccia leva sulle motivazioni individuali così da stimolare in maniera adeguata e controllata il nostro cane. Lavorare attraverso le motivazioni è particolarmente appropriato e utile per i seguenti motivi: • Sono funzionali a mettere il cane in una predisposizione attiva congeniale all’apprendimento. • Rappresentano un tramite per incrementare la dimensione socio-cooperativa con il nostro cane. • Sono in grado di gratificarlo permettendoci di esaltarne le personali vocazioni.
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO • Ci consentono di disciplinare e contestualizzare le inclinazioni comportamentali e i riflessi istintivi (compresi quelli impegnativi e spesso fonte di preoccupazione per il proprietario – predatorio, competitivo…) che non possono venire soppressi o frustrati, pena un cane depresso e potenziale fonte di comportamenti un problema. Anche in questo caso mi torna utile ricorrere a un esempio. E’ molto frequente il caso di proprietari che lamentano l’attrazione esercitata da oggetti in movimento (biciclette, motorini…), ma anche persone, in particolare bambini, che corrono. Questo stimolo attivatore spesso produce la messa in atto dell’istinto a inseguire, cosa riconducibile a una componente atavica del cane definita predatoria, ove l’elemento in movimento rappresenta una trasposizione della preda che suscitava il suddetto comportamento rispondendo alla motivazione di soddisfacimento dell’esigenza nutritiva. Nel nostro cane urbano tale motivazione viene a mancare, ma non l’esigenza di dare sfogo a un riflesso istintivo che produce le problematiche che abbiamo citato. Ora per ovviare a tale problema si può contestualizzare il predatorio in un ambito motivazionale ludico assegnando a una pallina, da noi lanciata e fatta correre, il ruolo di attivatore e di obiettivo. In questo modo offriremo al cane la possibilità di dare sfogo a questa sua inclinazione e garantirne la gratificazione e avremo anche l’opportunità di indirizzarla in un contesto adeguato e verso un target opportuno. Nel caso dei Molossoidi, generalmente inclini al morso, analogamente, si potrà dare sfogo e appagamento a questa tendenza sottoponendoli a un buon programma di Guardia/Difesa. Questo modo di procedere nei termini di un’educazione personalizzata che tenga conto dei bisogni non solo fisiologici, ma anche del riconoscimento e della possibilità di poter esprimere pienamente la sua identità etologica, tipologica e personale contribuisce in maniera determinante al benessere psico-fisico del nostro cane e sicuramente ci permette di prevenire l’insorgenza di problemi comportamentali e pratici. CONCLUSIONI Credo che quanto detto sia sufficiente per aver chiarito la differenza e la diversa finalità tra ADDESTRAMENTO e EDUCAZIONE: laddove il primo è inteso a dare al cane la possibilità e le capacità per svolgere una precisa attività, il secondo mira a formare dei comportamenti. Alla luce di ciò appare evidente quanto sia priva di senso la polemica del primato dell’Addestramento rispetto all’Educazione e viceversa, poiché l’Addestramento può venire considerato un corollario dell’Educazione, sotto ceri punti di vista, il logico e appropriato proseguimento. Questo perché proprio l’Addestramento e il semplice avviamento a una disciplina cinofila, anche senza finalità agonistiche, ci consentono di poter corrispondere alle vocazioni del nostro cane, ci offre un’occasione per garantirgli la possibilità di svolgere dell’attività (elemento della cui carenza il cane urbano, in particolare nel caso di determinate razze, risente in maniera spesso grave) in un ambito motivazionalmente coinvolgente ed appagante. Michele Raffaelli
ENCI JUNIOR CLUB L’ENCI JUNIOR CLUB è un’iniziativa intesa come l’insieme dei progetti finalizzati ad avvicinare i giovani al mondo della cinofilia e alle sue associazioni. L’adesione è gratuita e consente l’accesso ai singoli progetti ed attività che saranno di volta in volta decisi dal Consiglio Direttivo dell’ENCI, anche su proposta dei propri Gruppi Cinofili e/o Associazioni Specializzate di razza. Consente di ricevere gratuitamente tre numeri della rivista “I Nostri Cani” sui quali verrà dato adeguato risalto alla comunicazione verso i giovani. La scheda di adesione, sottoscritta da un genitore o dall’esercente la potestà genitoriale, dovrà essere presentata esclusivamente ad un Gruppo Cinofilo o Associazione Specializzata di razza. Per ogni ulteriore informazione sull’ENCI JUNIOR CLUB potrete contattare l’Ufficio Soci dell’ENCI (02/70020374 oppure 02/70020325 – juniorclub@enci.it).
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO ^ , ^/KE >>͛ E / :hE/KZ >h / W Z^KE D/EKZ EE DATI ALUNNO E/O RAGAZZO MINORENNE COGNOME
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RESIDENTE IN VIA
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DATI DEL GENITORE DEL FIGLIO/A MINORENNE COGNOME
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RESIDENTE IN VIA
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COMUNE
PROV./STATO
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PRIVACY PER gli aderenti al ů͛ENCI JUNIOR CLUB ʹ D.lgs 196/2003 Gentile Signore/Signora, desideriamo informarLa che il Decreto Legislativo del 30 giugno 2003 n. 196 garantisce che il trattamento dei dati personali, delle persone fisiche riportati nel presente modulo, si sv olga nel rispetto dei loro diritti, delle libertà fondamentali, nonché della loro dignità, co n particolare riferimento alla ƌŝƐĞƌǀĂƚĞnjnjĂ Ğ Ăůů͛ŝĚĞŶƚŝƚă ƉĞƌƐŽŶĂů Ğ͘ ŝ ƐĞŶƐŝ ĚĞůů͛Ăƌƚ͘ ϭϯ ĚĞůůĂ >ĞŐŐĞ ĐŝƚĂƚĂ͕ >Ă ŝŶĨŽƌŵŝĂŵŽ ĐŚĞ͗ Il trattamento dati previsto ha le seguenti finalità: adempimento delle attività di gestione inerenti la veicola zione di spec ifiche comunicazioni Ğ ƌŝǀŝƐƚĞ Ěŝ ƐĞƚƚŽƌĞ͕ Ăƚƚŝǀŝƚă Ěŝ ĚŝǀƵůŐĂnjŝŽŶĞ ĚĞůůĂ ĐŝŶŽĨŝůŝĂ͕ Ğ ŵŝŐůŝŽƌĂŵĞŶƚ Ž ĚĞů ĐĂŶĞ Ěŝ ƌĂnjnjĂ ĂƚƚƌĂǀĞƌƐŽ ů͛ŽƌŐĂŶŝnjnjĂ njŝŽŶĞ di manifestazioni dedicate anche alla sensibilizzazione e coinvolgimento di un pubblico minorenne, altre ini njŝĂƚŝǀĞ ĐŽĞƌĞŶƚŝ ĂůůĞ ĨŝŶĂůŝƚă ĚĞůů͛ E / ŽǀǀĞƌŽ collaborazioni con enti, attività promozionali, relazioni con il pubblico. I dati potranno essere utilizzati dal Titolare del trattamento per ƉƌŽŵƵŽǀĞƌĞ ůĂ ĐƌĞƐĐŝƚĂ ĚĞůů͛ E /͘ Il trattamento previsto sarà effettuato in forma cartacea ed informatizzata. /ů ĐŽŶĨĞƌŝŵĞŶƚŽ ĚĞŝ ĚĂƚŝ ğ ĨĂĐŽůƚĂƚŝǀŽ͕ ƚƵƚƚĂǀŝĂ͕ ů͛ĞǀĞŶƚƵĂůĞ ƌŝĨŝƵƚŽ Ă ĨŽƌŶŝƌĞ͕ ĂŶĐŚĞ ƐŽůŽ ŝŶ ƉĂƌƚĞ͕ ŝ ĚĂƚŝ ƉĞƌƐŽŶĂůŝ ƉĞƌƚŝŶ enti allo scopo della ƌĂĐĐŽůƚĂ ŶŽŶ ƌĞŶĚĞƌă ƉŽƐƐŝďŝůĞ ƉƌŽĐĞĚĞƌĞ ĐŽŶ ů͛ŝƐĐƌŝ njŝŽŶĞ ĚĞů Ɛocio minore / ůŝǀĞůůŝ ŵŝŶŝŵŝ Ěŝ ƐŝĐƵƌĞnjnjĂ ƐŽŶŽ ŐĂƌĂŶƚŝƚŝ ĚĂ ŝĚŽŶĞĞ ƉƌŽĐĞĚƵƌĞ ŝŶĨŽƌŵĂƚŝĐŚĞ ĐŽƐŝ ĐŽŵĞ ĚŝƐƉŽƐƚŽ ĚĂůů͛ĂůůĞŐĂƚŽ ĚĞů ĐŽĚŝĐĞ privacy. / ĚĂƚŝ ƋƵŝ ƌŝƉŽƌƚĂƚŝ͕ ƐĂƌĂŶŶŽ ƵƚŝůŝnjnjĂƚŝ ƉĞƌ Őůŝ ƐĐŽƉŝ ŝƐƚŝƚƵnjŝŽŶĂůŝ ĚĞůů͛ E / Ğ ƉŽƚƌĂŶŶŽ ĞƐƐĞƌĞ ĐŽŵƵŶŝĐĂƚŝ Ă ƚĞƌnjŝ ŶĞůů͛ĂŵďŝƚŽ ƉƌŽŵŽnjŝŽŶĂů Ğ ĚĞůůĂ cinofilia e del miglioramento del cane di razza. In particolare potra nno essere comunicati ad aziende del settore della mangi mistica o di altri ƐĞƚƚŽƌŝ Ěŝ ĂůƚŽ ŝŶƚĞƌĞƐƐĞ ĐŝŶŽĨŝůŽ͕ Ă ĚŝƐĐƌĞnjŝŽŶĞ ĚĞůů͛ E /͕ ƉĞƌ ůĂ ƐƉĞĚŝnjŝ ŽŶĞ Ěŝ ŝŶǀŝƚŝ Ž Ěŝ ŐĂĚŐĞƚ ƌŝǀŽůƚŝ Ăůů͛ĂƚƚĞŶnjŝŽŶĞ ĚĞŝ ƐŽĐŝ ŵŝŶŽƌĞŶŶŝ͘ dĂůŝ ĚĂƚŝ non saranno in alcun modo soggetti a diffusione; >Ğ ƐŽŶŽ ƌŝĐŽŶŽƐĐŝƵƚŝ ŝ Ěŝƌŝƚƚŝ Ěŝ ĐƵŝ Ăůů͛Ăƌƚ͘ ϳ ĚĞů ĞĐƌĞƚŽ >ĞŐŝƐůĂƚŝǀŽ ϯϬ ŐŝƵŐŶŽ ϮϬϬϯ Ŷ͘ ϭϵϲ Ğ͕ ŝŶ ƉĂƌƚŝĐŽůĂƌĞ͕ ŝů ĚŝƌŝƚƚŽ di accedere ai propri dati ƉĞƌƐŽŶĂůŝ͕ Ěŝ ĐŚŝĞĚĞƌŶĞ ůĂ ƌĞƚƚŝĨŝĐĂ͕ ů͛ĂŐŐŝŽƌŶĂŵĞŶƚŽ Ğ ůĂ ĐĂŶĐĞůůĂnjŝŽŶĞ͕ ŶŽŶĐŚĠ Ěŝ ŽƉƉŽƌƐŝ Ăů ůŽƌŽ ƚƌĂƚƚĂŵĞŶƚŽ ƉĞƌ ŵŽƚŝǀŝ ů egittimi. Titolare del trattamento è: ENCI ʹ con sede in Milano ʹ Viale Corsica 20 Consenso al trattamenti dei dati personali D. Lgs. 196/03 ƉƉŽŶĞŶĚŽ ůĂ ĨŝƌŵĂ ŝŶ ĐĂůĐĞ Ăů ƉƌĞƐĞŶƚĞ ŵŽĚƵůŽ͕ ŵĂŶŝĨ ĞƐƚŽ ŝů ŵŝŽ ĐŽŶƐĞŶƐŽ Ăů ƚƌĂƚƚĂŵĞŶƚŽ ĚĞŝ ĚĂƚŝ͕ ŶĞůů͛ĂŵďŝƚŽ ĚĞůůĞ ĨŝŶĂůŝƚă e modalità di cui alla present e informativa. Si prega di manifestare/non ma nifestare la propri a autorizza zione al trattamento dati apponendo una crocetta su Autorizzo o Non autorizzo. In particolare manif esto il mio consenso espresso per:
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Firma del Genitore del minorenne aderen te a ENCI JUNIOR CLUB
CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO
Le doti caratteriali naturali del c Valeria Rossi
di VALERIA ROSSI ¹ ³, FDQL VRQR WXWWL EXRQL ´ ³1R FL VRQR FDQL FDWWLYL SHUFKp QDVFRQR FRVu XQ SRœ FRPH VXFFHGH DOOH SHUVRQH´ ³1R i cani possono diventare VROR SHUFKp HGXFDWL PDOH H JHVWLWL SHJJLR ´ cattivi ³6u SHUz FRQWD DQFKH OœDOOHYDPHQWR ´ Di discussioni come queste, negli ultimi giorni WXWWL QH DEELDWH OHWWH D EL]]HIIH Fœq VWDWR LO VROLWR FDVR ³HVWLYR´ ULEDGLVFR FKH TXDQGR Fœq LO FDPSLRQDWR GL FDOFLR in corso, queste notizie vengono relegate in tr a luglio e agosto conquistano immancabilmente l pagine) e quindi è ripartita la solfa infinita buono/cane cattivo, purtroppo basata, come al s clamorosa ¹ e clamorosamente ¹errata antropomorfizzazione. ³%XRQR´ H ³FDWWLYR´ LQIDWWL VRQR WHUPLQL FKH FRPSRUWDQR per noi, una connotazione morale: ma il cane no morale, non ha etica, non ha una cultura che gl ³TXHVWR VL SXz IDUH´ H ³TXHVWR QR´ &RPH KR VFULWWR QHOOD mia risposta al giornalista di Leggo, non ha se GL ³FDQL NLOOHU´ Qp GL ³FDQL HURL´ SHUFKp TXHVWL VRQR WHUPLQL attribuibili solo a chi conosce le esatte conse proprie azioni. Possiamo usare questo tipo di f titolo giornalistico, o per esternare ad amici nostra indignazione/ammirazione verso il compor un cane: fin qui mi sta bene. creda Ma TXHVWR QR QRQ q DFFHWWDELOH che ci si PerchÊ il cane è una specie diversa dalla nostra, le sue motivazioni (nel bene e QRVWUH H QRL FKH VLDPR TXHOOL FRQ OD PRUDOH H OœHWLFD H OD FXOWXUD GREELDPR LPSDUDUH D ULVSHWWDUH TXHVWD DOWHULWj e ad osservare con occhio piÚ XRL FRPSRUWDPHQWL H LQ JHQHUDOH LO ³FDUDWWHUH´ GHO FDQH 9HGLDPR obiettivo i s DOORUD VH ULXVFLDPR D IDUH XQ SRœ GL FKLDUH]]D HYLWDQGR GL DQWURSRPRUIL]]DUH SHU TXDQWR SRVVLELOH SHUFKp comunque le nostre osservazioni e valutazioni umane saranno e mai canine!) sempre e cercando di non f troppa confusione almeno sui termini.
&RVD VL LQWHQGH SHU ³FDUDWWHUH´"
3URSULR LQ GXH SDUROH YHORFLVVLPH FRPH QHOOœXRPR LO FDUDWWHUH GHO FDQH q VWUHWWDPHQWH OHJDWR DOOœDWWLYLWj nervosa, regolata dal Sistema Nervoso ,O FDUDWWHUH q FRVWLWXLWR GDOOœLQVLHPH GHL UDSSRUWL GHOOœDQLPDOH Centrale. FRQ OœDPELHQWH GDO TXDOH DUULYDQR L FRVLGGHWWL ³VWLPROL´ RYYHUR WXWWR FLz FKH LQGXFH XQD ULVSRVWD GDO 61& ,O VLVWHPD QHUYRVR FHQWUDOH GHWHUPLQD QHOOœLQGLYLGXR OD risposta allo stimolo, che può essere eccitant neutra. Stimolo e risposta, ambiente e predisposizione trovano in un equilibrio costantemente variabi stimolo ambientale sarà intenso e durevole, p nascosto il bagaglio ereditario (e viceversa). comportamento (ovvero, ogni manifestazione est carattere) è costituito da tre fasi: appetitiv e risolutiva: importante ricordare che ogni in educativo/correttivo deve essere forzatamente nella prima fase, perchÊ nella seconda sarebbe
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doppiamente difficile (quando non impossibile) e nella terza, per ovvi motivi, inu ³SUREOHPL FDUDWWHULDOL´ GHL FDQL HVLVWRQR VROR SHUFKp L ORUR XPDQL sono incapaci di leggere i segnali che il cane invia immancabilmente quando si trova in fase appetitiva di un qualsiasi comportam
Quanto incide la razza sul carattere?
Sempre molto , anche se i fattori ambientali modificare sensibilmente le reazioni del c questo bisognerebbe sempre conoscere lo st caratteriale del cane che abbiamo di front che sia un cane di razza pura. Purtroppo l dedicata al carattere, negli standard di r sempre limitata a pochissime righe: questo significa che sia del tutto inutile, ma è incompleta e quindi va integrata con conos piÚ approfondite sulle doti caratteriali d UD]]DH TXL FDVFD OœDVLQo, perchÊ di descrizioni veramente sincere se ne trovano molto po (monografie di razza) troverete sempre la descrizione di un cane fedelissimo (per con i bambini (immancabile), facilissimo da educare e addestrare. Poi vi portano i EHDJOH H YL VXLFLGDWH 6X ,QWHUQHW SHJJLR DQFRUD L FDQL VL HGXFDQR-addestrano da soli. Parlare con gli allevatori ¹ con rare eccezioni ¹ è peggio che leggere un libro. Alla fine gli standard carat TXHOOL FKH GDQQR R FKH GDYDQR TXDOFKH LQGLFD]LRQH FRUUHWWD SXUFKq VL VDSSLD OHJJHUH XQ SRœ WUD OH ULJKH LQ generale, comunque, è meglio ricordare che ogni tipologia canina ha caratteristich potremo anche misurare con maggiore esattezza nel singolo individuo, conoscendo in definizioni delle varie doti caratteriali (che vedremo tra poco).
4XDQWR LQFLGH OÂśDOOHYDPHQWR VXO FDUDWWHUH"
Sempre molto . Innanzitutto, incide la scelta de riproduttori, perchÊ accoppiando cani equilib caratterialmente si potranno trasmettere le caratteristiche tipiche della razza, mentre g accoppiamenti ad capocchiam non danno alcuna garanzia in questo senso. Lo si fa? Nei migli allevamenti, certamente 3XUWURSSR L ³PLJOLRUL sÏ. DOOHYDPHQWL´ VRQR YHUDPHQWH SRFKL ULVSHWWR DOOD produzione cinofila non solo italiana, ma anc mondiale. Questo è un dato di fatto a cui si cercare di porre rimedio in diversi modi: ma al momento storico si può GHUH DWWR GHOOœHVLVWHQ]D GHL FDJQDUL DOFXQL GHL TXDOL VRQR WLWRODUL GL SUHVWLJLRVL solo pren DIILVVL H KDQQR OH YHWULQHWWH SLHQH GL FRSSH H FRPSRUWDUVL GL FRQVHJXHQ]D LQIRUPDQGRVL 6(035( VXOOD provenienza del cane (se di razza pura) e cercando di verificare prima possibile s sono/non sono rispettate in quel soggetto. Ovviamente non è soltanto la selezione FDUDWWHUH GL XQ FDQH OœLQIOXVVR GHOOD IDPLJOLD XPDQD SRWUj LQFRUDJJLDUH PROWLVVLPR OR VYLOXSSR di alcune doti, cosÏ come potrà inibirne altre. Per questo motivo sarebbe veramente importante dif VSLHJDUH DO JUDQGH SXEEOLFR FKH LO FDQH YD HGXFDWR ILQ GDL SULPLVVLPL PHVL GL HWj FRQ OœDLXWR GL XQ %5$92 professionista, se non sappiamo fare da soli), perchÊ in questo modo le sue doti p incoraggiate e tenute sotto controllo.
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO MA QUALI SONO, QUESTE BENEDETTE DOTI?
Sono quelle che ogni cane possiede naturalmente, in misura œXRPR SXz VROWDQWR piÚ o meno elevata, e FHUFDUH GL HYLGHQ]LDUH R GL LQLELUH DWWUDYHUVR OœHGXFD]LRQH DGGHVWUDPHQWR 6RQR VWDWH FRGLILFDWH GD PROWLVVLPL DQQL H VROR QHJOL XOWLPL WHPSL VXOOœRQGD GL XQ GLIIXVR EXRQLVPR FKH WHQGH WUD OH DOWUH FRVH DG ³DSSLDWWLUH´ WXWWL i cani IDFHQGR FUHGHUH FKH VLDQR WXWWL XJXDOL H WXWWL XJXDOPHQWH JHVWLELOL VRQR VWDWH XQ SRœ GLPHQWLFDWH &œq FKL evita addirittura di parlarne, come se si trattasse di qualcosa di obsoleto: ma a marketing buonista. SiDQFKH FRQGL]LRQDUH OH 6FLXUHPDULH D ULWHQHUH FKH L FDQL VLDQR ³WXWWL XJXDOPHQWH potranno EXRQL´ VDOYR SRL ULILXWDUH GL DFFHWWDUH VXO SURSULR FDPSR LO URWWZHLOHU R LO GRJR FRPH PDL VH VRQR ³WXWWL XJXDOL´" PD QRQ VL SRWUj FDPELDUH OD UHDOWj ( OD UHDOWj q FKH ognicane possiede: CORAGGIO ¹ significa che il cane è in grado di agire senza preoccuparsi della pr IMPULSO DI DIFESA¹ è la capacità del cane di intervenire prontamente in difesa de altro animale che lui ritiene essere sotto la sua custodia; IMPULSO DI LOTTA ¹ piÚ è elevato, piÚ il cane mostra piacere ed eccitazione nella GHOOœLPSXOVR GL JLRFR
IMPULSO PREDATORIO ¹ è la capacità del cane di sentirsi stimolato ad inseguire u animale SXz DQFKH HVVHUH UDSSVHQWDWD LQ PRGR ILWWL]LR GD XQ RJJHWWR LQ PRYLPHQWR LQ FDPSR VSRUWLYR OœLPSXOVR predatorio è quello che spinge il cane ad inseguire una pallina, cosÏ come ad aff RESISTENZA ¹ capacità e desiderio di trovare nuove forze per proseguire il lavoro situazioni $**5(66,9,7$œ ¹ GL TXHVWR WHUPLQH q YHUDPHQWH DUGXR SDUODUH SHUFKp OœHVVHUH XPDQR WHQGH VHPSUH H FRPXQTXH D GDUJOL XQD FRQQRWD]LRQH YLROHQWD LQ UHDOWj OœDJJUHVVLYLWj q XQD GRWH Faratteriale ¹ e sottolineo: DOTE! ¹ che permette ad un essere vivente di mostrare una reazione oppositiva di f negativo. Chi non disponesse di aggressività , di fronte a uno stimolo negativo, a comportamento neutro o la fuga. Inutile dire che il primo farebbe scomparire rapi perchÊ se si rimane neutri ¹ per di esempio fronte ¹ D XQ SUHGDWRUH FKH YXROH PDQJLDUWL OœXQLFD FRQVHJXHQ]D SRVVLELOH q OœHVVHUH PDQJLDWL /D IXJD q XQœDOWHUQDWLYD SL ³VDQD´ GDO SXQWR GL YLVWD GHOOD FRQVHUYD]LRQH GL XQD specie, ed è effettivamente quella piÚ utilizzata dai lupi (dimenticando Cappucce a preferire, nel cane domestico, la reazione oppositiva, perchÊ un cane che fuggi VWHVVR OXSR FKH YROHYD PDQJLDUVL OH QRVWUH SHFRUH QRQ FL VDUHEEH VWDWR GL PROWD XWLOLWj /œDJJUHVVLYLWj q comunque indispensabile alla sopravvivenza in tutti gli animali sociali (uomo in caratterizzate dalla possibilità di conflitti intraspecifici. 025'$&,7$œ ¹ TXHVWD q OD FDSDFLWj GL XWLOL]]DUH OœXQLFD DUPD GL GLIHVD GHO FDQH H FLRq LO PRUVR DSSXQWR come reazione ad uno stimolo negativo. TEMPERAMENTO ¹ q OœLQVLHPH GL GLYHUVH FRPSRQHQWL OD FDSDFLtà , la prontezza, la velocità di re VWLPROL 4XHOOD FKH RJJL YLHQH GHILQLWD ³DURXVDO´ '2&,/,7$œ ¹ QRQ KD QLHQWH D FKH YHGHUH FRQ OD ³ERQWj´ GL XQ FDQH q VROR OD VXD WHQGHQ]D D FROODERUDUH FRQ OœXRPR H DG REEHGLUJOL TEMPRA ¹ è la capacità di sopportare gli sti negativi (dolore). Si deduce facilmente che p tempra, piÚ si abbassa la mordacità , perchÊ l negativo per un cane di tempra dura deve esse piÚ intenso, per provocare una reazione, di q invece la provoca in un cane di tempra molle. VIGILANZA ¹ è la capacità di reazione ad uno YLVLYR ROIDWWLYR R XGLWLYR FDXVDWD GDOOœDYYLFLQDPHQWR GL un estraneo
In tutto questo, come si può facilmente intui ³EXRQR´ H ³FDWWLYR´ QRQ Fœq SURSULR QXOOD ,O VHQVR GL XQœDQDOLVL FDUDWWHULDOH 6(5,$ VWD QHO YDOXWDUH OD SUHVHQ]D OœLQWHQVLWj H OD TXDOLWj GHOOH GRWL QDWXUDOL SHU SRL ODYRUDUH 13
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di conseguenza affinchÊ il soggetto interessato possa svilupparle nel migliore dei della propria gratificazione, oltre che della nostra. Senza una corretta valutazio potremmo compiere errori gravissimi (per esempio essere troppo permissivi con un c un altro), vanificando qualsiasi lavoro di educazione/addestramento e rischiando d (nonchÊ di essere morsi). Peggio ancora, rischieremmo di spegnere (inibire, in ter TXHVWH GRWL FKH IDQQR SDUWH GHOOœ´HVVHUH FDQH´ H FKH TXLQGL VRQR SDUWH LQWHJUDQWH GHOOD VXD QDWXUD 3HU RJQL tipologia canina esiste una tabella ideale delle doti caratteriali e un cane allev aderire il piÚ possibile a questa Le configurazione. doti caratteriali NON SONO UGUALI in ma ogni cane: DQFKH VH OH GLIIHUHQ]H LQGLYLGXDOL SRWUDQQR HVVHUH VRVWDQ]LDOL H VH OœLQIOXVVR DPELHQWDOH VDUj VHPSUH significativo), la base da sempre cui la partire valutazione è delle doti tipiche della razza, che FRQIURQWDWD FRQ FLz FKH VL ULVFRQWUD QHO VLQJROR VRJJHWWR 3HQVDUH DG XQ XQLFR ³FDQH´ JHQHULFR q DVVROXWDPHQWH deleterio per la cinofilia.
/ÂśLQLEL]LRQH GHOOH GRWL FDUDWWHULDOL
Le doti naturali di un cane si possono stimolare, esaltare, WHQHUH VRWWR FRQWUROOR PD DQFKH LQLELUH H TXHVWD q XQD responsabilità esclusivamente umana, sia in allevamento (parzialmente) che durante le fasi di educazione/addestramento (in modo molto piÚ sensibile). Purtroppo devo, ancora una volta sottolineare come alcune GHOOH UHFHQWL FXOWXUH ³EXRQLVWH´ QHOOœLQWHQWR GL FUHDUH FDQL ³IDFLOL´ FKH VLFXUDPHQWH ULHPSLUDQQR GL JLRLD OH 6FLXUHPDULH ma che NON fanno per niente felici i cani, tendano ad approfittare di questa possibilità inibendo, a volte anche in PRGR LUUHYHUVLELOH R TXDVL OH GRWL SL ³VFRPRGH´ FRPH temperamento, vigilanza (perchÊ un cane molto vigile, di solito, abbaia!) e, ovviamente, mordacità . A mio avviso questa tendenza andrebbe inquadrata sotto il settore ³PDOWUDWWDPHQWR´, erchè p è davvero crudele e inumano costringere, che so, un cane da difesa a comportarsi come un barboncino, o un cane da caccia a diventare cane da divano. ³&RQWUROODUH´ QRQ q OD VWHVVD FRVD FKH ³LQLELUH´ controllare q HVDWWDPHQWH TXHOOR FKH OœXRPR GRYUHEEe sempre fare , VSHFLH QHL FRQIURQWL GHOOH PDQLIHVWD]LRQL FKH SRVVRQR UDSSUHVHQWDUH XQ IDVWLGLR R XQ SHULFROR SHU JOL DOWUL (œ FRUUHWWR SHU HVHPSLR LQGLUL]]DUH OœLPSXOVR SUHGDWRULR GL XQ FDQH VXOOD SDOOLQD R VXO PDQLFRWWR LPSHGHQGRJOL invece di manifest DUOR YHUVR L JDWWL R L EDPELQL FKH FRUURQR PD q DVVROXWDPHQWH FUXGHOH H LQXPDQR LQLELUOR fino al punto di farlo sparire. Questo sign le ali intellettive del cane (magari raccon contemporaneamente ai suoi proprietari che ³OR UHQGLDmo capace di ragionare e di fare uso DXWRFRQWUROOR´ H DL PLHL RFFKL QRQ Fœq QHVVXQD differenza tra il tagliare le orecchie di u (pratica che tutti i buonisti condannano, e UDJLRQH H LO ³WDJOLDUH YLD´ XQD R SL GHOOH VXH GRWL naturali. Ho conosciuto un terranova al quale era sta il morso al punto tale che non era piÚ poss addestrarlo al soccorso in acqua (come i su proprietari avrebbero volutorifiutava fare) perchÊ di prendere con i denti anche , euna se cima proprio gliela mettevi in bocca la lasciava immedia
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FDGHUH (FFR LR ULWHQJR FKH FKLXQTXH SHQVL GL ULGXUUH LO FDQH D XQœDPHED FDSDFH VROR GL VFRQGLQ]RODUH H GL giocare con le palline (sempre che non le afferri con troppa veemenza, perchÊ alt gioco lÏ!) sia un potenziale maltrattatore che dovrebbe inibito ¹ lui essere ¹sÏ GDOOœLGHD GL SUHQGHUH XQ cucciolo. I cani sono cani e non bambini, i cani sono cani e non peluches, i cani han diverse dalle nostre perchÊ diverse sono le rispettive esigenze (noi discendiamo trovavano sugli alberi, loro discendono al lupo che il cibo devono i cani inseguirlo NON sono e u tutti uguali ed è un gravissimo errore pensarlo, ma è un errore decisamente piÚ grave cercare di farlo diventare vero a botte di inibizioni, castrazioni (sia metaforic vario genere e teorie-metodi-approcci-strumenti che con la cinofilia poco hanno d
5,63(772 GRYUHEEH HVVHUH VHPSUH OD SDUROD GœRUGLQH: ma ULVSHWWR SHU LO FDQH ³FRPH q´ H QRQ FRPH FL IDUHEEH FRPRGR FKH diventasse. PerchÊ, stringi stringi, il punto chiave si sta cercando di creare cani-ameba perchÊ ègestire impegnativo . PerchÊ richiede senso di responsabilità ma lavoro, spostamenti, a volte impegno economico. Aver cane, insomma, fatica è! E allora ecco saltar fuori i furbet quartierino che ti insegnano come rendere il tuo can spento, con poche richieste facili da accontentare ( SDSSLQD GXH FRFFROLQH LO NRQJ R DIILQL FRQ FXL ³VWDQFDUVL PHQWDOPHQWH´ SHUFKp GL SRUWDUOR D FRUUHUH ILVLFDmente non abbiamo tempo/voglia). Peccato che in questo modo si annulli millenni di selezione (che gridano vendetta!), gran partema an della gioia di di vivere un animale che, pur avendo accettat accompagnarsi a noi, fino ad oggi era ancora riuscit tutta la nobiltà e la dignità che il suo status di a UD]LRFLQDQWH JOL FRQIHULYDQR ( DWWHQ]LRQH QRQ q QHSSXUH JLXVWR che tutti questi DPHED QRQ SRWHQGR RUPDL VHUYLUH D QLHQWœDOWUR canivengano indirizzati alla pet-therapy, specie a quell DOOœLQIDQ]LD FRQYLQFHQGR FRVu DQFKH L EDPELQL FKH ³WXWWL L FDQL VRQR EXRQL´ H FKH ³Fœq XQ XQLFR FDQH´ ILQR DO JLRUQR LQ FXL OD UHDOWj OL convincerà , magari in modo traumatico, del contrario potuto vedere nel futuro, i primi lupi che si sono avvicinati agli stanziamenti u qualsiasi idea di collaborare con noi. Oggi tocca ai veri cinofili far sÏ che non contestando con forza chiunque UPLQH ³HGXFDUH´ FRQ TXHOOL GL ³LQLELUH FDVWUDUH DQQXOODUH´ ( VH confonda il te TXHVWR GRYUj SRUWDUH FRPH VWD JLj VXFFHGHQGR D JXHUUH GL UHOLJLRQH YRUUj GLUH FKH VL FRPEDWWHUDQQR
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I SEGNALI DI CALMA (O “CALMING SIGNALS”) Di Valeria Rossi di VALERIA ROSSI – Ho esitato prima di decidermi a scrivere sui calming signals, un po’ perché ritenevo di non poter dire assolutamente nulla di nuovo, dopo che Turid Rugaas ci ha scritto un intero libro che li sviscera approfondendo al massimo la materia, e un po’ perché ritenevo che un articolo sul fatto che il cane utilizza segnali di pacificazione fosse, ormai, interessante e innovativo come scrivere un pezzo sul fatto che il cane ha quattro zampe. Sono diversi anni, infatti, che non si parla d’altro, che i calming signals vengono tirati in basso ad ogni pie’ sospinto, che ne parlano anche i bambini di cinque anni: pensavo che tutto il mondo, ormai, li conoscesse. Negli ultimi giorni ho scoperto, invece, che sono ancora ignorati da parecchie persone: per esempio da tutti i giornalisti che, commentando l’episodio del dogo che ha morso la conduttrice TV, hanno sostenuto che il cane aveva attaccato “improvvisamente e senza preavviso”. E sticazzi, mi verrebbe da rispondere, in modo poco raffinato: ma la rispostaccia mi sorge proprio dal cuore. Perché il cane, di preavvisi, ne ha dati a carrettate, utilizzando proprio i calming signals che non solo non sono stati riconosciuti dalla sua vittima, ma neanche dai commentatori successivi. Questo significa, purtroppo, che c’è ancora troppa gente incapace di leggerli e di capirli. E allora riparliamone… partendo dal presupposto che i cani, in quanto animali sociali, non hanno alcun interesse a mordersi e a litigare tra loro. Gli animali sociali sono quasi immancabilmente animali pacifici, perché devono condividere spazi, cibo e ogni genere di risorsa: quindi, se fossero degli attaccabrighe, non farebbero altro che ferirsi o ammazzarsi reciprocamente, con gravi rischi per la conservazione della specie. E come tutti sappiamo, Madre Natura ha come interesse primario (per non dire unico) proprio quella. Degli individui non le frega assolutamente nulla, ma le specie tende a conservarle in buona salute e più a lungo possibile. Che fanno, allora, gli animali sociali? Hanno sviluppato diversi metodi per evitare di annientarsi l’un l’altro: il primo e più importante è sicuramente la ritualizzazione (ovvero, fare molto fumo e poco arrosto in caso di conflitti, sperando di poterli risolvere solo “scenograficamente” e di non dover arrivare alle vie di fatto). Il secondo è proprio l’emissione di segnali corporei, gestuali ed olfattivi, tesi a trasmettere “messaggi di pace”. Questi messaggi sono proprio quelli che la Rugaas ha identificato e codificato chiamandoli “calming signals”: in realtà essi non sono soltanto “calmanti” nei confronti dell’avversario, ma possono essere anche autocalmanti. Inoltre essi dovrebbero far intuire al mondo intero (o almeno a quella parte del mondo che sa leggere il canese) che il cane in quel momento si trova in una situazione di disagio più o meno grave. Infatti trovarsi di fronte a un antagonista che si pensa di dover “calmare” significa non sentirsi del tutto sicuri di quello che potrebbe accadere: se il cane sapesse già che l’altro vuole giocare (come spesso accade tra cani che si conoscono bene) non ci sarebbe infatti bisogno di dirgli “Ehi, sta’ buonino, non ho cattive intenzioni, gradirei che neppure tu le avessi nei miei confronti”. Il cane, oltre ai segnali corporei, emette segnali olfattivi: secondo gli studi più recenti la comunicazione tra cani avviene “a gesti” (mimica corporea e facciale) per il 65-70% e con l’emissione di feromoni per il 25-30%, mentre solo il restante 5-10% è dedicato alle emissioni vocali. Il cane comunica nello stesso identico modo con gli altri cani e con gli umani, perché ritiene che – facendo tutti parte della stessa società – apparteniamo tutti alla stessa specie, o quantomeno a specie molto affini. In pratica, il poveraccio non sa che noi non siamo canidi ma primati, che il nostro principale modo di comunicare è il vocalizzo (spesso a vanvera), che abbiamo un naso da veri e propri handicappati (o, in modo più plitically correct, “diversamente annusanti”). Insomma, il poveraccio pensa che, quando ci comunica qualcosa, noi lo capiamo. Il che avviene, in realtà, assai raramente. Di sicuro non è colpa nostra se non siamo in grado di registrare le emissioni di feromoni, che sono sostanze chimi-
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO che liberate da alcune ghiandole localizzate in particolari regioni del corpo: nel cane sono state identificate quelle vicino alla bocca e al padiglione auricolare, tra gli spazi interdigitali, tra i cuscinetti plantari, accanto ai capezzoli e nelle regioni perianale e genitale. I feromoni canini (che si chiamano così e non feroRmoni, come spesso si legge) non sono ancora ben conosciuti: ne è stato identificato con certezza uno solo, l’apaisina, detta anche “feromone appagante”, che viene secreto dalle ghiandole poste nel tessuto mammario tra i capezzoli ed hanno un effetto rilassante sul cucciolo, aiutandolo anche a stabilire e poi rafforzare il legame affettivo con la madre. Nonostante la produzione di questo feromone cessi al momento dello svezzamento, il suo “potere” è così forte che esso viene utilizzato nella produzione dei famosi D.A.P., che esistono sotto forma di collare, di spray, di diffusore, e che in certi casi riescono a indurre un effetto calmante anche nel cane adulto. Secondo alcuni studi i maschi alfa, nei branchi naturali, produrrebbero un feromone (non ancora identificato, almeno che io sappia) capace addirittura di facilitare la coesione del branco sociale. Si può intuire facilmente, dunque, che esiste tutto un mondo di comunicazioni canine dal quale noi “diversamente annusanti” resteremo sempre esclusi. Gli occhi, però, li abbiamo: anzi, i nostri funzionano addirittura meglio di quelli del cane, dato che la vista è il nostro senso primario. Quindi almeno i segnali corporei dovremmo essere capaci di leggerli: e, quando è il caso, possiamo lanciarli noi stessi. Forse non saremo bravi come il cane, forse non verremo capiti al primo colpo, anche perché la nostra postura è diversa dalla sua… ma specialmente con i nostri cani è abbastanza facile riuscire ad intendersi. Ma anche con quelli estranei, calcando magari un po’ la mano ed esasperando un po’ i segnali, non è escluso che si riesca a comunicare discretamente. Ecco, dunque, quali sono i principali segnali calmanti: 1) l’avvicinamento laterale In canese, un avvicinamento diretto e frontale equivale a una sfida e/o a una dichiarazione di dominanza. Al contrario, un avvicinamento laterale, meglio se preceduto da una curva piuttosto campia, è un segnale di non-belligeranza, una dichiarazione di intenzioni pacifiche, una negazione dello scontro e del confronto. Molto spesso i segnali di calma si sovrappongono e si mescolano con i segnali di dominanza/sottomissione. Su questo argomento ho già scritto una serie infinita di articoli (se vi interessa – e se avete molto tempo libero – potete leggerne uno molto lungo, tanto che l’ho diviso in tre parti, quindi qui evito di ribadire le stesse cose): sta di fatto che, nonostante alcuni cinofili moderni tendano a rifiutare i concetti di gerarchia e dominanza nel rapporto tra cane e uomo, nessuno si è ancora sognato (per fortuna) di negare quelli tra cane e cane. I segnali di dominanza/sottomissione sono molto più facili da individuare e riconoscere dei calming signals: il difficile sta, a volte, nel capire l’esatta “mescolanza” tra i due tipi di messaggio. Per esempio, un cane può avvicinarsi ad un altro lateralmente, stando anche un po ripiegato su se stesso, a coda bassa… e, una volta arrivato al suo fianco, può “spanciare” clamorosamente in segno di sottomissione passiva. La traduzione in umanese potrebbe essere qualcosa come: “Ciao, cane, guarda qua, sono l’essere più innocuo del mondo, non ho cattive intenzioni nei tuoi riguardi, voglio solo fare amicizia, ma riconosco che tu sei sicuramente il capo e che se volessi potresti fare di me un solo boccone: anzi, guarda, ti mostro proprio il ventre, come vedi puoi fare di me quello che vuoi, anche uccidermi, tanto io non reagirei…però, dài. in fondo non vale mica la pena, no? Sono buono, sono innocuo, perché mai dovresti farmi del male?”. Questo è un comportamento che vedrete manifestare spessissimo da un cucciolo nei confronti di un adulto (anche se il cucciolo magari pesa trenta chili e l’adulto tre: perché tra i cani domina chi è più saggio, esperto e sicuro di sè, non il più forte). L’approccio, però, potrebbe anche essere laterale, ma a coda alta, corpo e zampe bene erette, orecchie dritte. La traduzione, in questo caso, potrebbe essere: “Ciao, cane: non ho cattive intenzioni, voglio solo conoscerti e non aggredirti. Però non pensare di potermi mettere sotto come un cuccioletto qualsiasi, perché io qui sono il boss e se fai troppo il furbo le mie intenzioni potrebbero cambiare”. Sì, lo so che non si deve antropomorfizzare e che questi dialoghi forse sono un po’ “troppo” umanizzati… però, insomma, il concetto l’avete capito: calming signal e segnali di dominanza/sottomissione vanno sempre letti contemporaneamente, perché formano un messaggio unico. Focalizzarsi solo gli uni o sugli altri sarebbe come cercare di capire i contenuti di questo articolo leggendo una riga sì e una no: magari la tentazione viene, data la mia tendenza
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO a sbrodolare… però alla fine non so quanto si capirebbe. 2) non fissare negli occhi, girare la testa o tutto il corpo Per il cane, fissare negli occhi equivale a sfidare l’avversario: il calming signal, quindi, è l’esatto opposto. Due cani che non hanno intenzioni bellicose distolgono lo sguardo, guardano altrove, a volte spostano tutta la testa, a volte si mostrano direttamente il sedere (e qui il messaggio è sempre doppio: visivo e olfattivo, perché le ghiandole perineali sono tra quelle che emettono feromoni a tutto spiano, oltre ad altre importanti informazioni sul sesso, l’età, lo stato di salute dei due soggetti). Se tra i due cani questi segnali sono sempre molto evidenti, tra cane e uomo può esserci qualche difficoltà in più: è molto facile non fissare il cane negli occhi, ovviamente, mentre è più difficile far passare il segnale di “voltare la testa o il corpo” stando in posizione eretta. Del tutto inutile, poi, mostrare il sedere al cane: non abbiamo idea di cosa potrebbero comunicargli le nostre ghiandole, visto che non siamo in grado di deciderlo… e c’è il rischio che il messaggio non sia esattamente quello che speravamo noi. Meglio limitarsi a disporsi di fianco. Molto, MOLTO importante è la questione “sguardi”: se il cane distoglie il suo, infatti, ma noi continuiamo a fissarlo dritto in faccia, lui si sentirà non solo sfidato, ma anche offeso. Un po’ come se lui ci dicesse “io non ho intenzione di litigare con te” e noi gli rispondessimo “io invece sì”. La parte difficile sta nel fatto che noi siamo abituati a considerare il “fissare negli occhi” come un segnale di franchezza e lealtà, mentre fin da bambini ci hanno spiegato che lo sguardo sfuggente significa “aver qualcosa da nascondere”: in questo caso noi e il cane parliamo proprio due linguaggi opposti, non soltanto diversi. Quindi è importante fare uno sforzo cosciente per ricordarsi di non fissare il cane, ed è soprattutto importante spiegarlo ai bambini, che tra l’altro hanno spesso la faccia esattamente all’altezza del muso del cane. Girare la testa quando un altro cane (specie se cucciolo) avvicina il muso è un segnale di “benevola dominanza” utilizzato verso i sottomessi. Significa qualcosa come: “Non ti filo di pezza perché sono troooppo superiore, però non intendo neppure attaccarti”. 3) sbadigliare Lo sbadiglio è un segnale dai molti significati. Il cane può sbadigliare, come noi, per sonno o per noia: ma può farlo anche per pacificare un avversario o per comunicare uno stato di tensione o stress. Essendo così ambivalente, lo sbadiglio è quasi sempre un sintomo di insicurezza: quindi non è sempre il caso di utilizzarlo verso un cane, anche se sembrerebbe il segnale più facile da imitare, perchè noi non siamo in grado di accompagnarlo con i corretti segnali olfattivi (che chiarirebbero sicuramente tutto). Anche per interpretarlo in modo corretto, di solito, è bene non considerarlo da solo, ma unito ad altri gesti e segni che il cane sicuramente invierà (i segnali di calma non sono quasi mai singoli, ma “viaggiano in gruppo”). 4) sbattere le palpebre, ammiccare Solitamente accompagnato dal distogliere lo sguardo e dallo spostare la testa, è esclusivamente un segnale di pacificazione (facile da imitare anche per noi, anche se dobbiamo accertarci che il cane ci stia guardando in faccia. Non diamolo per scontato, perché la nostra faccia, per lui, è “lassù in alto” e non sempre lui la osserva. Anche per questo i segnali che noi lanciamo vanno enfatizzati e ripetuti più volte. 5) muoversi lentamente, immobilizzarsi anche questo è un segnale ambivalente, che può comunicare pacificazione oppure tensione, insicurezza, stress. Viene utilizzato soprattutto dai cani che temono di poter essere attaccati da un loro simile, fino ad arrivare all’immobilizzazione totale (freezing), spesso accompagnata dal gesto di sedersi (o di sdraiarsi, se il cane vuole manifestare
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO anche sottomissione). Rallentare i propri movimenti e immobilizzarsi sono segnali che possiamo inviare anche noi umani nella stessa situazione, ovvero quando temiamo che un cane intenda attaccarci. L’esatto contrario, ovvero velocizzare i propri movimenti, significa “voler litigare” e otterrà la reazione corrispondente. 6) leccarsi le labbra ed il naso questo è uno dei segnali di calma che il cane lancia più frequentemente, in modo più o meno eclatante (alcuni cani lasciano appena spuntare la punta della lingua, altri sembra che vogliano leccarsi fino alla fronte), ma sempre riconoscibile. Purtroppo viene spesso interpretato come un tentativo di “dare i bacini” e quindi può essere clamorosamente frainteso (il cane ci sta dicendo “smettila, mi stai innervosendo, datti una calmata” e noi capiamo “quanto mi piace quello che stai facendo, quanto ti voglio bene, ho voglia di baciarti”. Da gravi equivoci come questo possono nascere episodi di morsicatura). A noi questo gesto riesce malissimo, perché abbiamo una lingua assolutamente inadeguata: però, se ci mettiamo d’impegno (limitandoci a leccarci le labbra e senza provare ad arrivare al naso, magari), trasmetteremo comunque un segnale. Magari un po’ fioco, ma sempre segnale. 7) “far finta di non vedere” l’altro cane potrebbe sembrare pura maleducazione DOC, invece è un segnale di calma. Spesso un cane, avvicinato da un suo simile, si comporta come se proprio l’altro non esistesse. Annusa per terra, si guarda intorno, sembra avere il fumetto sulla testa con scritto: “Cane? Quale cane?” In realtà sta comunicando la sua assoluta non-belligeranza: è un segnale di calma molto forte, che i proprietari spesso fraintendono costringendo il loro cane ad avvicinarsi all’altro e a “prendere coscienza” del fatto che c’è, magari con frasi come: “Ma cosa fai? Lo ignori? Brutto cattivo, non vedi che lui vuole giocare con te? E tu non lo guardi neanche in faccia? Stupidino!”. Dopodiché, magari, il cane che voleva comunicare calma e intenzioni amichevoli viene preso di peso e sbattuto addosso all’altro cane, che si sente improvvisamente aggredito e risponde per le rime. Inutile dire chi è il vero “stupidino” in questi casi, no? 8) mettersi in mezzo questo gesto, che tecnicamente si chiama splitting, è l’esatto equivalente del gesto umano di interporre il proprio corpo tra due amici che stanno litigando e minacciano di passare alle vie di fatto. E’ un segnale di calma fortissimo, che possiamo usare anche noi e che ottiene quasi sempre risultati spettacolari… purché ci ricordiamo di usarlo PRIMA che sia scoppiata la rissa, e non dopo. In realtà può essere efficace anche dopo, però diventa piuttosto a rischio. Sempre meglio, comunque, che mettersi in mezzo in una lite fra cani cercando di trattenerne uno per il collare (cosa che può distruggere in un nanosecondo un rapporto cane-umano, perché il cane si sente “tradito” dal proprietario che, invece di dargli manforte, lo immobilizza permettendo all’altro cane di menarlo a suo piacimento). I calming signals veri e propri, quelli più frequentemente usati dai cani, sono più o meno questi. In realtà ce ne sono altri (quelli identificati dalla Rugaas sono 27 in tutto), che però possono avere tali e tanti significati diversi che diventa veramente difficile “scegliere” quello giusto: quindi è difficile anche parlarne in un articolo e a chi volesse andare più a fondo consiglio di acquistare direttamente il libro della Rugaas. Conoscere quelli che abbiamo descritto, comunque, è già un buon passo avanti verso la conoscenza del modo di comunicare del cane e può essere di grande utilità anche nel “nostro” modo di rapportarci con lui. Provare per credere!
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO CONOSCERE LE PIANTE NOCIVE PER I CANI Alcune delle piante che spesso ospitiamo in casa o nel giardino sono irritanti o tossiche per i nostri cani. Normalmente gli animali non si avvicinano a queste piante, ma può capitare che un soggetto agitato o ansioso tenti di strappare foglie o rosicchiare tronchi. Le ricerche condotte in merito alla tossicità delle piante da appartamento sono esigue (negli Stati Uniti una casistica dei Centri Veleni stima intorno al 5-10% l'ingestione di piante da parte dei cani); oltretutto la maggior parte sono degli ibridi e la selezione effettuata per permetterne la crescita in un ambiente diverso dal loro habitat naturale potrebbe averne modificata la tossicità. L'incidenza degli avvelenamenti dipende da fattori quali età dell'animale, eventuali condizioni di noia e variazioni nell'ambiente domestico. I cuccioli notoriamente sono molto curiosi e mettono in bocca quasi tutte le cose con cui vengono in contatto. Molti cani adulti, poi, possono annoiarsi e mostrarsi irrequieti se lasciati soli o confinati in ambienti chiusi (o in spazi angusti e delimitati del giardino) per periodi di tempo troppo lunghi, così tendono a masticare qualsiasi cosa sia disponibile per trovare un'occupazione nei periodi di tedio. E' utile, qualora in casa siano presenti contemporaneamente un cane e piante potenzialmente pericolose, creare spazi differenti per l'uno e le altre. In giardino la cosa è più semplice, perché si può recintare facilmente lo spazio dedicato all'animale, mentre in un appartamento è più complesso. Senza dubbio la cosa migliore da fare è di non tenere in casa piante potenzialmente pericolose per il nostro amico. Cosa fare in caso di avvelenamento In caso di avvelenamento la prima cosa da fare è portare il cane immediatamente dal proprio veterinario di fiducia, che interverrà con le terapie appropriate. . importante è anche il riconoscimento del tipo di pianta ingerita, perché le terapie possono variare da pianta a pianta. . anche i sintomi sono molto variabili, dipendendo appunto dal tipo di pianta ingerito: nei casi più lievi si può trattare di stadi irritativi locali, fino a edema delle via aeree, dispnea, vomito, diarrea, e gravi casi di convulsioni, shock e paralisi, coma. . di solito il veterinario affronterà l'emergenza con una terapia sintomatica, che può comprendere l'uso di farmaci, come l'atropina, la somministrazione di carbone attivo, o adeguate terapie elettrolitiche e idriche. PIANTE TOSSICHE CHE AGISCONO SULL'APPARATO GASTROENTERICO: - AZALEA (Famiglia: Ericaceae ) - BULBI Famiglie: Amaryllidaceae, Iridaceae, Liliaceae) - RICINO (Famiglia: Euphorbiaceae) - ABRUS PRECATORIUS (Famiglia: Leguminosae) - EDERA (Famiglia: Araliaceae) - VISCHIO ( Famiglia: Loranthaceae - AVV.DA FUNGHI (Famiglia:Amanitaceae) - AVV. DA MORELLA (SOLANINA) (Famiglia:Solanaceae) - AVV. DA NOCE (Famiglia: Juglandaceae) - EUFORBIE (Famiglia: Euphorbiaceae) PIANTE TOSSICHE IN GRADO DI CAUSARE MANIFESTAZIONI DI STOMATITE-GLOSSITE: PIANTE ORNAMENTALI (Famiglia: Araceae) - nomi comuni: - Dieffenbachia - Filodendro - Monstera - Orecchio d'elefante, Alocasia - Calla Lily - Caladium - Skunk Cabbage - Calle - Malanga PIANTE TOSSICHE CHE AGISCONO SUL SISTEMA NERVOSO - ORTICA (Famiglia: Urticaceae) 20
CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO - TABACCO (Famiglia: Solanaceae) - TASSO (Famiglia: Taxaceae) PIANTE TOSSICHE CHE AGISCONO SUL SANGUE E SULLA CIRCOLAZIONE AVVELENAMENTI DA GLUCOSIDI CARDIOATTIVI - OLEANDRO (Famiglia: Apocynaceae) - OLEANDRO GIALLO (Famiglia: Apocynaceae) - MUGHETTO (Famiglia: Liliaceae) - DIGITALE (Famiglia: scrophulariaceae) AVVELENAMENTI DA CIANURI (Famiglia: Rosaceae) Nomi comuni: - AMARENA - CILIEGIO - ALBICOCCO - MANDORLO - MELO AVVELENAMENTI DA PIANTE CONTENENTI SOSTANZE STUPEFACENTI - MARIJUANA (Famiglia: Cannabinaceae) - STRAMONIO (Famiglia: Solanaceae) ALTRI ALLUCINOGENI (Famiglia: Cactaceae - Peyote,Mescal,Cactus) (Famiglia: Convolvulaceae - Epomoea violacea, Ipomoea violacea alba) (Famiglia: Myristicaceae - Noce moscata) (Famiglia: Apocynaceae - Pervinca) (Famiglia: Agariceae - Funghi) PIANTE CHE PROVOCANO LESIONI DI NATURA MECCANICA ARISTE DI GRAMINACEE (Famiglia: Graminae) nomi comuni: - Coda di volpe - Orzo selvatico - Forasacco (Famiglia: Labiatae - nome comune: Marrubio) (Famiglia: Zygophyllaceae - nome comune: Fillaree o Beggar Tick) (Famiglia: Leguminosae - nome comune: Erba medica) (Famiglia: Graminae - nome comune: Sandbur) (Famiglia: Compositae - nome comune: Cockleburs) (Famiglia: Zygophyllaceae - nome comune: Puncture Vine o Goat Weed) (Famiglia: Compositae - nome comune: Burdock) (Famiglia: Cactaceae - nome comune: Cactus) PIANTE NON VELENOSE DI INTERESSE VETERINARIO - ERBA GATTA (Famiglia: Labiatae) - ERBA DEL CANADA ED ALTRE PIANTE DEL GENERE RHUS (Famiglia: Anacardiaceae) Passiamo ora all'elenco delle piante velenose: PIANTE VELENOSE :
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO - ACONITO - Principio tossico: Aconitina e altri alcaloidi analoghi. La parte velenosa dell'Aconitum spp. e l'intera pianta ma soprattutto foglie e radici. Può dare infiammazione della mucosa buccale, vomito, intensa salivazione, alterazione della vista, debolezza, movimento incordinato delle zampe. In caso di assunzione bisogna indurre il vomito e correre dal veterinario per la lavanda gastrica e terapia di sostegno. - AGLIO - Principio tossico: N-propil solfuro, dimetilsolfuro e solfuro di allile. Le parti velenosa dell' Allium spp. sono i bulbi, germogli, fiori e gambi. Può dare vomito, diarrea, debolezza, anemia. Si cerca d'indurre il vomito e si corre dal veterinario. - AGRIFOGLIO - Principio tossico: Saponine. La parte velenosa dell'Ilex spp. sono i frutti. Può dare vomito e diarrea, correre dal veterinario. - ALBICOCCA - Principio tossico: Glucosidi cianogenetici (amigdalina), per idrolisi liberano ac. cianidrico. Le parti velenose della Prunus armeniaca sono i semi all'interno del nocciolo; può dare vomito, dolori addominali, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza, coma. Cercare di far vomitare l'animale e correre dal veterinario. - ALLORO DI MONTAGNA - Principio tossico: Grayanotossine ( andromedotossine ) Le parti velenose della Kalmia spp. sono le foglie e il nettare; può dare infiammazione della mucosa buccale, salivazione eccessiva, vomito, diarrea, debolezza, disturbi della vista, convulsioni e coma. Anche qui fare vomitare il cane e correre dal veterinario per la lavanda gastrica e terapia di sostegno. - ALOE - Principio tossico: Barbaloina (un glucoside antrachinonico) La parte velenosa dell'Aloe spp. e la linfa può dare diarrea. Indurre il vomito e veloci dal veterinario. - AZALEA - Principio tossico: Grayanotossine (andromedotossine). Le parti velenose del Rhododendron spp. sono le foglie e il miele ricavato dal nettare dei fiori. Può dare stomatite, vomito, diarrea, debolezza, deficit della vista, convulsioni e coma. Il vomito è d'obbligo, ed il veterinario anche. - CALLA LILY - Principio tossico: Ossalato di calcio, rafidi e una proteina non identificata. La parte velenosa della Zantedeschia aethiopica spp. sono le foglie. Può dare irritazione della bocca, della cute e delle mucose apparenti, inoltre dermatiti da irritazione. Si consiglia il lavaggio della pelle, degli occhi o del cavo orale con liquidi freddi o emollienti. - CAMPANULA - Principio tossico: Atropina, iosciamina e ioscina (scopolamina) (alcaloidi). Le parti velenose della Datura arborea sono le foglie e i semi. Può dare disturbi della vista, delirio e convulsioni. Il trattamento sintomatico lasciatelo fare al veterinario. - CILIEGIA - Principio tossico: Glucosidi cianogenetici (amigadalina) per idrolisi liberano ac. cianidrico. La parte velenosa del Prunus spp. sono i semi contenuti nel nocciolo. Può dare vomito, dolori addominali, letargia, cianosi, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza, coma. Provare ad indurre il vomito e solita corsa dal veterinario. - CIPOLLA - Principio tossico: N-propil solfuro, dimetilsolfuro e disolfuro di allile. Le parti velenose dell'Allium spp. sono i bulbi, piccoli bulbi, fiori e steli. Può dare vomito, diarrea, debolezza, anemia e danni epatici. Indovinate?. Il solito vomito e poi la corsa dal veterinario. - CRISANTEMO - Principio tossico: Lattoni sesquiterpenici presenti in tutte le parti della pianta, polline. La parte velenosa del Chrysanthemun spp. è la linfa. Può dare dermatite da contatto, eritema, orticaria, prurito, formazione di croste e desquamazione cutanea. Cercare di allontanare le parti vegetali irritanti con acqua corrente poi passare dal veterinario per la ricetta. - DIFFENBACHIA - Principio tossico: Rafidi di ossalato di calcio e proteina non identificata. La parte velenosa della Diffenbachia spp. sono le foglie. Può dare stomatite e dermatite da irritazione. Lavare bene la cute gli occhi e la cavità orale con acqua. - DIGITALE PURPUREA - Principio tossico: Glucoside cardioattivo simile alla digitale. Le parti velenose della Digitalis purpurea sono l'intera pianta, compreso il fumo che sprigiona dalla sua combustione e l'acqua in cui sono stati messi a macerare i fiori. Può dare vomito, dolori addominali, diarrea e aritmie cardiache. Indurre il vomito e volare dal veterinario. - DULCAMARA - Principio tossico: Glicoalcaloidi della solanina. La parte velenosa del Solanum spp. sono i frutti immaturi. Può dare vomito e diarrea. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - EDERA DEL DIAVOLO - Principio tossico: Rafidi di ossalato di calcio e proteina non identificata. La parte velenosa della Epipremnum aureum è l'intera pianta. Può dare stomatite e dermatite da irritazione. Lavaggio di cute , occhi e cavità orale. - EDERA INGLESE - Principio tossico: Ederagenina, un glicoside saponinico. Le parti velenose dell' Hedera helix sono i fogliami e i frutti. Determina gastroenterite e l'animale può entrare in coma e morire nel giro di 24-48 ore. Correre dal veterinario! - EDERA VELENOSA - Principio tossico: Varie catecolamine insature, a lunga catena, sostituite. La parte velenosa del Toxicodendron radicans, sin. Rhus radicans è l'intera pianta. Determina dermatite allergica da contatto. Rimuovere immediatamente il composto irritante con acqua corrente e andare dal veterinario. - EUFORBIA - Principio tossico: Istamina, acetelcolina, serotonina, ac. formico. Le parti velenose del Cnidoscolus stimulosum sono i peli irritanti presenti su foglie e steli. Può dare abbondante salivazione ( scialorrea ) sfregamento
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO della bocca con le zampe, debolezza muscolare, tremori, vomito e difficoltà respiratorie. Allontanamento del vegetale dal mantello e avvicinamento rapido verso l'ambulatorio del vostro veterinario. - FILODENDRO - Principio tossico: Rafidi di ossalato di calcio e una proteina sconosciuta. La parte velenosa del Philodendron spp. sono le foglie. Può dare stomatite e dermatite da irritazione quindi se necessario effettuare il lavaggio della cute, della congiuntiva e del cavo orale. - FIORE CARDINALE E FIORE BLU CARDINALE - Principio tossico: Lobelina e altri alcaloidi correlati. La parte velenosa della Lobelia spp. è l'intera pianta. Può determinare vomito, eccitazione, debolezza, movimento incoordinato degli arti, tremori e crisi convulsive. In caso di assunzione cercare di indurre il vomito e portare l'animale dal veterinario. - FUNGHI - Principio tossico: Vari. Le specie velenose sono numerose, in particolar modo quelle del genere Amanita. La parte velenosa è l'intero fungo. Può determinare gastroenterite, segni neurologici, allucinazioni, iper eccitabilità, danni epatici, coma. Correre dal veterinario! - GELSOMINO ( giallo) - Principio tossico: Gelsemicina e altri alcaloidi correlati. La parte velenosa del Gelsemium sempervirens è l'intera pianta. Può determinare incoordinazione dei movimenti, disturbi della vista, secchezza delle fauci, difficoltà di deglutizione, debolezza muscolare, crisi convulsive, insufficienza respiratoria. Cercare di indurre il vomito e correre dal veterinario. - GIGLIO GLORIOSA E GIGLIO RAMPICANTE - Principio tossico: Colchicina. La parte velenosa della Gloriosa spp. è l'intera pianta. Può determinare stomatite, vomito, dolori addominali, diarrea, insufficienza renale. Cercare di indurre il vomito e via dal veterinario. - GIUNCHIGLIA - Principio tossico: Sconosciuto. La parte velenosa del Narcissus pseudonarcissus sono i bulbi. Determina gastroenterite. Portare dal veterinario per l'adeguata cura sintomatica. - IDRANGEA - Principio tossico: Glucoside cianogenetico (idrangina). La parte velenosa della Hydrangea macrophylla spp. è il bocciolo del fiore. Determina vomito, dolori addominali, letargia, cianosi, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza e coma. Cercare di indurre il vomito e correre dal veterinario. - IPPOCASTANO - Principio tossico: Miscela di saponine conosciuta come esculina. Le parti velenose dell' Aesculus spp. sono i frutti e i ramoscelli. Può determinare vomito e diarrea. Portare l'animale dal veterinario. - IRIS - Principio tossico: Sconosciuto. La parte velenosa dell' Iris spp. sono i bulbi e rizomi. Può determinare vomito, diarrea, dolori addominali, gastroenterite. Portare dal veterinario. - LIGUSTRO - Principio tossico: Siringina, nuzenidi, glucosidi secoiridoidi. La parte velenosa del Ligustrum vulgare spp. è l'intera pianta. Può determinare vomito, dolori addominali, diarrea. Cercare di indurre il vomito e andare dal veterinario. - LUPINO - Principio tossico: Lupinina e altri alcaloidi correlati. La parte velenosa del Lupinus spp. è l'intera pianta. Determina debolezza muscolare, paralisi, depressione respiratoria, convulsioni. Cercare di indurre il vomito e correre dal veterinario. - MANCINELLA - Principio tossico: Diperteni. La parte velenosa dell' Hippomane mancinella spp. è la linfa. Determina stomatite, vomito, diarrea emorragica, dermatite, cheratocongiuntivite. Induzione del vomito, lavaggio della cute con acqua e sapone, correre dal veterinario. - MANDORLA - Principio tossico: Glicosidi cianogentici (amigdalina) per idrolisi liberano ac. cianidrico. Le parti velenose del Prunus amygdalus spp. sono i semi all'interno del nocciolo. Determina vomito, dolori addominali, letargia, cianosi, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza e coma. Induzione del vomito e correre dal veterinario. - MARGHERITA - Principio tossico: Lattoni sesquiterpenici in tutte le parti della pianta, eccetto il polline. La parte velenosa del Chrysanthemum spp. è la linfa. Determina dermatite da contatto, eritema, orticaria, prurito, formazione di croste e desquamazione cutanea. Allontanare subito le parti vegetali irritanti con acqua corrente e andare dal veterinario. - MARIJUANA - Principio tossico: Tetraidrocannabinolo. Le parti velenose della Cannabis sativa, sono le foglie e i germogli. Determina depressione del sistema nervoso e stato convulsionale. Indurre il vomito e portare dal veterinario. - MELA - Principio tossico: Glucosidi cianogenetici (amigdalina) per idrolisi liberano ac. cianidrico. Le parti velenose del Malus spp. sono i semi all'interno del nocciolo. Determina vomito, dolori addominali, letargia, cianosi, convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza, coma. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - MELA DELL'AMORE - Principio tossico: Glucalcaloidi della solanina. Le parti velenose del Solannum spp. sono i frutti immaturi. Determina vomito e diarrea. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - MELA DEL PERU' - Principio tossico: Atropina, iosciamina (scopolamina) (alcaloidi). Le parti velenose del Datura metaloides sono le foglie e i semi. Determina midriasi (dilatazione della pupilla), disturbi della vista, aritmie cardiache, convulsioni. Recarsi dal veterinario. - MELA DI SODOMIA - Principio tossico: Solanina, glicoalcaloidi. La parte velenosa del solanum spp. è il frutto immaturo. Determina vomito e diarrea. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - MESCAL - Principio tossico: Mescalina. Le parti velenose del Lophophor williamsii sono i boccioli. Determina gastroenterite, midriasi, vista offuscata, vertigini, allucinazioni, depressione circolatoria. Portare il cane dal veterinario.
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO - MUGHETTO - Principio tossico: Glucosidi cardioattivi. Le parti velenose del Convallaria majalis sono l'intera pianta, compresi i fumi derivanti dalla sua combustione e l'acqua in cui sono stati immersi i fiori. Determina vomito, dolori addominali, diarrea, aritmie cardiache. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - NARCISIO SELVATICO - Principio tossico: Sconosciuto. Le parti velenose del Narcissus pseudonarcissus sono i bulbi. Determina gastroenterite. Portare il cane dal veterinario. - NOCE INGLESE - Principio tossico: Sconosciuto. La parte velenosa del Juglans regia è il mallo. Determina gastroenterite e convulsioni. Portare il cane dal veterinario. - NOCE NERA - Principio tossico: Sconosciuto. La parte velenosa del Juglan nigra è il mallo. Determina gastroenterite e convulsioni. Portare il cane dal veterinario. - OCCHIO DI CAPRA - Principio tossico: Miscela di saponine conosciuta come esculina. Le parti velenose del Aesculus spp. sono le nocciole e i ramoscelli. Determina vomito profuso e diarrea. Portare il cane dal veterinario. - OCCHIO DI GRANCHIO - Principio tossico: Abrina. Le parti velenose del Abrus precatorius sono i semi masticati o rotti. Determina vomito, diarrea, potenzialmente mortale. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - OLEANDRO - Principio tossico: Glucosidi cardioattivi simili alla digitale. Le parti velenose del Nerium oleander sono l'intera pianta, compresi il fumo che si determina dalla sua combustione e l'acqua in cui sono stati immersi. Determina vomito, dolori addominali, diarrea, aritmie cardiache. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - ORECCHIE D'ELEFANTE - Principio tossico: Rafidi di ossalato di calcio. Le parti velenose di Alocasia spp. Caladium spp. e Colocasia spp. sono rispettivamente, foglie e piccioli, l'intera pianta e le foglie. Determinano stomatite e dermatite da irritazione. Fare un lavaggio della cute degli occhi o del cavo orale e in caso andare dal veterinario. - ORGOGLIO DELLE BARBADOS - Principio tossico: Tannini. Le parti velenose del Caesalpinia spp. sono i semi. Determinano vomito, diarrea, con remissione di solito entro le 24 ore. Portare in ogni caso per la terapia di sostegno dal veterinario. - ORTICA - Principio tossico: Istamina, acetilcolina, serotonina, ac. formico. Le parti velenose di Urtica diocia e Laportea canadensis sono i filamenti urticanti sulle foglie e sui piccioli. Determinano scialorrea, sfregamento della bocca sulle zampe, debolezza muscolare, tremori, vomito, dispnea, e bradicardia (diminuzione della frequenza cardiaca). Allontanare le parti vegetali dal mantello e correre dal veterinario. - ORTICA CAVALLINA DELLA CAROLINA - Principio tossico: Glicoalcaloidi della solanina. Le parti velenose del Solanum spp. sono i frutti immaturi. Determina vomito e diarrea. Indurre il vomito e andare dal veterinario. - PARTENDO - Principio tossico: Lattoni sesquiterpenici in tutte le parti della pianta, ecc. polline. La parte velenosa del Chrysanthemun spp. è la linfa. Determina dermatite da contatto, eritema, prurito, formazione di croste e desquamazione della cute. Cercare di allontanare velocemente le parti vegetali irritanti con acqua corrente e correre dal veterinario. - PATATA - Principio tossico: Glicoalcaloidi della solanina. Le parti velenose del Solanum spp. sono i tuberi immaturi. Determinano vomito e diarrea. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - PEPE DELLA CAROLINA - Principio tossico: Calycantina ed altri alcaloidi correlati Le parti velenose del Calycanthus spp. sono i semi. Determina vomito, atassia (quando l'animale ha un andamento malfermo ed irregolare ed è causato da incoordinazione muscolare) depressione del sensorio (l'animale si presente abbattuto con la testa rivolta vero il basso), convulsioni e disfunzioni cardiache. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - PESCA - Principio tossico: Glucosidi cianogenetici (amigdalina) che liberano ac. cianidrico. Le parti velenose del Prunus spp. sono i semi all'interno del nocciolo. Determina vomito, dolori addominali, letargia, cianosi (colorazione bluastra delle mucose) convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza, coma. Correre dal veterinario mentre lo si sta chiamando per avvertirlo. - PELOTE - Principio tossico: Mescalina. Le parti velenose del Lophophor williamsi sono i boccioli . Determina gastroenterite, midriasi ( dilatazione della pupilla), vista offuscata, vertigini, allucinazioni, depressine circolatoria. Correre dal veterinario. - PIE' CORVINO - Principio tossico: Protoanemonina. La parte velenosa del Ranunculus spp. è la linfa. Determina stomatite, dermatite, vomito, dolori addominali, diarrea, insufficienza renale, incoordinazione dei movimenti, convulsioni. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - POINCIANA NANA - Principio tossico: Tannini. Le parti velenose del Caesalpinia app. sono i semi. Determina vomito, diarrea e remissione di solito entro le 24 ore. Andare dal veterinario. - POINSETTIA - Principio tossico: Complesso terpenico. Le parti velenose della Euphorbia pulcherrima sono le foglie e gli steli. Determina lieve vomito e diarrea. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - PATHOS - Principio tossico: Rafidi di ossalato di calcio e una proteina non identificata. La parte velenosa della Epipremnum aureum è l'intera pianta. Determina stomatite e dermatite da irritazione. Lavare la cute, gli occhi o la bocca e andare dal veterinario. - PRIMULA - Principio tossico: Sconosciuto. Le parti velenose della Primula spp. sono le foglie e i gambi. Determina stomatite, vomito, diarrea, dermatite da contatto. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - PRUGNOLO - Principio tossico: Glucosidi cianogenetici ( amigdalina) lib. ac. cianidrico per idrolisi. Le parti velenose del Prunus spp. sono i semi all'interno del nocciolo. Determina vomito, dolori addominali, letargia, cianosi,
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO convulsioni, flaccidità muscolare, incontinenza e coma. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - QUERCIA VELENOSA - Principio tossico: Varie catecolamine insature, a lunga catena, sostituite. La parte velenosa del Toxicodendron quercifolium e T. diversilobum, sin.Rhus quercifolia e R. diversilobum è l'intera pianta. Determina dermatite allergica da contatto. Rimuovere immediatamente il composto irritante con acqua corrente e correre dal veterinario. - RANUNCOLO - Principio tossico: Protoanemonina. La parte velenosa del Ranunculus spp. è la linfa. Determina stomatite, dermatite, vomito, dolori addominali, diarrea, insufficienza renale, incoordinazione dei movimenti, convulsioni. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - RICINO - Principio tossico: Ricina. Le parti velenose del Ricinus communis sono i semi. Determina gastroenterite a lenta insorgenza (18-24 ore dopo l'ingestione), depressione del sensorio, febbre, dolori addominali, diarrea emorragica, aritmie cardiache, convulsioni. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - SAMBUCO - Principio tossico: Glucosidi cianogenetici e purgante non identificato. La parte velenosa del Sambucus spp. è l'intera pianta. Determina vomito, dolori addominali e diarrea. Induzione del vomito e correre dal veterinario. - SIGNORA NUDA - Principio tossico: Sconosciuto. Le parti velenose della Brunsvigia rosea sono i bulbi. Determina gastroenterite. Portare il cane dal veterinario. - SOLANO AMERICANO - Principio tossico: Fitolaccatossina e altri glucosidi triterpenoidi correlati. Le parti velenose della Phytolacca americana sono le foglie e le radici. Determina vomito, dolori addominali e diarrea. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - SOMMACCO - Principio tossico: Varie catecolamine insature, a lunga catena, sostituite. La Parte velenosa del Toxicodendron vernix, sin. Rhus vernix è l'intera pianta. Determina dermatite allergica da contatto. Rimuovere il composto irritante con acqua corrente e correre dal veterinario. - STRAMONIO - Principio tossico: Atropina, iosciamina e ioscina (scopolamina) (alcaloidi). Le parti velenose della Datura stramonium e Datura metaloides sono le foglie e i semi. Determina midriasi, disturbi della vista, aritmie cardiache, delirio e convulsioni. Correre dal veterinario. - TABACCO - Principio tossico: Nicotina. La parte velenosa della Nicotiana tobaccum è l'intera foglia. Determina gastroenterite, agitazione, tremori muscolari, andatura degli arti rigidi, atassia, debolezza, prostrazione, dispnea, paralisi, morte rapida. Correre urgentemente dal veterinario! - TABACCO INDIANO - Principio tossico: Lobelina e altri alcaloidi correlati. La parte velenosa della Lobelia spp. è l'intera pianta. Determina vomito, eccitazione, debolezza, atassia, tremori e crisi convulsive. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - TASSO - Principio tossico: alcaloidi della tassina. Le parti velenose del Taxus spp. sono gran parte della pianta, compresi i semi, ma non l'arile rosso. Determina incoordinazione dei movimenti, iniziale secchezza delle fauci, midriasi, dolori addominali, vomito, cianosi, scialorrea, debolezza, coma, aritmie cardiache, insufficienza cardiaca o respiratoria. Indurre il vomito e correre dal veterinario veloci. - TULIPANO - Principio tossico: Sconosciuto. Le parti velenose del Tulipa spp. sono i bulbi. Determina gastroenterite. Correre dal veterinario. - UCCELLO DEL PARADISO - Principio tossico: Tannini. Le parti velenose del Caesalpinia spp. sono i semi. Determina vomito, diarrea, remissione di solito entro le 24 ore. Passare in ogni caso dal veterinario. - VISCHIO - Principio tossico: Foratossina. La Parte velenosa del Phoradendron spp. è l'intera pianta. Determina dolori addominali e diarrea. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - VISCHIO EUROPEO - Principio tossico: Viscumina. Le parti velenose del Vischium album sono le foglie e i piccioli. Determina vomito, dolori addominali, diarrea. Indurre il vomito e correre dal veterinario. - VERONICA (varietà di primula) - Principio tossico: Sconosciuto. Le parti velenose della Primula spp. sono le foglie e i piccioli. Determina stomatite, vomito, diarrea, dermatite da contatto. Indurre il vomito, lavare la cute con sapone e acqua. Correre dal veterinario. - VITE TROMBETTA - Principio tossico: atropina, iosciamina e ioscina (scopolamina)(alcaloidi). Le parti velenose del datura arborea sono il fogliame e i semi. Determina midriasi, disturbi della vista, aritmie cardiache, delirio e convulsioni. Correre dal veterinario. - WISTERIA/ WISTARIA - Principio tossico: Glicoside sconosciuto, wistarina e lectina. La parte velenosa della Wisteria spp. è l'intera pianta. Determina vomito, dolori addominali, diarrea. Indurre il vomito e correre dal veterinario.
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO OBBLIGO DI SOCCORSO STRADALE PER GLI ANIMALI: LE FAQ E’ entrato in vigore il 27 dicembre il decreto ministeriale numero 217 del 0 ottobre 2012, che rende finalmente effettiva la norma del 2010 nella quale il Codice della strada aveva decretato l’obbligo di fermarsi in caso di incidente stradale che avesse coinvolto un animale. Sul decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 289 del 12 dicembre scorso, sono sorte diverse domande: cercando risposte corrette ci siamo imbattuti in un eccellente articolo di Leonardo.it che scioglie praticamente tutti i dubbi in merito e che quindi copincolliamo integralmente qui sotto. Le risposte sono state fornite dalla LAV e dall’ANMVI. 1)
La norma vale per qualsiasi animale?
LAV: “Sì. Il nuovo articolo 189 del Decreto Legislativo 285 del 1992 specifica che ‘l’obbligo di fermarsi e porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso è riferito agli animali d’affezione, da reddito o protetti’. In base alle leggi speciali ‘d’affezione’ sono cani e gatti, ‘da reddito’ sono gli animali tenuti a scopo di lucro e sostanzialmente animali d’allevamento, ‘protetti’ sono le specie di fauna omeoterma. Ma la volontà del Legislatore di circoscrivere l’area di applicazione della norma è caduta con l’utilizzazione del termine ‘protetti’ poiché tutti gli animali in base al titolo IX-bis del Codice penale sono protetti dai maltrattamenti e la mancata somministrazione di cure ad un animale è stato identificato da sentenze della Corte di Cassazione come un vero e proprio maltrattamento. Quindi, oltre che per dovere civico e buon senso, l’obbligo di fermarsi a chiamare aiuto valgono per tutti gli animali. Anche perché difficilmente nell’impatto si sarà capita l’esatta specie dell’animale e anche dopo essersi fermati – a meno di preparazioni zoologiche e giuridiche specifiche – per alcuni ambiti si potrà continuare a non essere certi della categoria d’appartenenza”. ANMVI: “Sì, dal 2010 il Codice della strada è stato modificato (Art. 31 della legge 29 luglio 2010, n. 120) disponendo per l’utente della strada, ‘in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti’, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno”. 2) Sono obbligato a fermarmi e chiamare soccorso o a fermarmi e portare l’animale da un veterinario? E se l’animale è troppo grande/pesante da spostare, chi devo chiamare? Esiste un sito o elenco dove trovare questi numeri? LAV: “L’obbligo è di fermarsi e chiamare soccorso ovvero un veterinario o una Forza di Polizia così come si fa per incidenti con umani. A prescindere dalla mole dell’animale, se non sono io stesso un veterinario, non devo muovere l’animale ma attendere i soccorsi. Potrò chiamare il Corpo Forestale dello Stato (1515), i Carabinieri (112), la Polizia di Stato (113), la Guardia di Finanza (117), le Polizie Municipali-Locali-Provinciali – Centralini Comuni e Province, i Servizi Veterinari Aziende USL, i Centri di recupero fauna selvatica e lo studio medico veterinario più vicino www.struttureveterinarie.it, anche con App da telefonino”. ANMVI: “Sì, da gennaio di quest’anno è attiva la piattaforma www.struttureveterinarie.it, realizzata dalla Federazione nazionale degli Ordini dei veterinari italiani (FNOVI) in collaborazione con ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani). Si tratta della georeferenziazione delle strutture veterinarie autorizzate, un servizio di pubblica utilità, gratuito e scaricabile anche su smartphone, tablet e navigatori satellitari. Consente di rintracciare la struttura veterinaria più vicina: di ciascuna è presente una scheda dei servizi, la pronta reperibilità e naturalmente i recapiti”. 3) E se l’animale è morto nell’impatto come mi devo comportare? LAV: “Come sopra ma chiamando esclusivamente una Forza di Polizia. Andrà certificata la morte da un medico veterinario e per i casi più delicati l’esame autoptico deve essere fatto dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della provincia nella quale è avvenuto l’incidente”. ANMVI: “In tal caso decadono le esigenze di soccorso; si dovranno informare le autorità competenti, polizia stradale e azienda sanitaria locale”. 4) Le spese veterinarie sono a mio carico? LAV: “Saranno gli accertamenti sulle responsabilità dell’accaduto a certificare chi deve pagare i danni comprese le spese veterinarie”. 26
CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO ANMVI: “Sì, non è prevista nessuna forma di partecipazione alla spesa da parte del Servizio Sanitario Nazionale, fatte salve le situazioni in cui la struttura veterinaria pubblica o privata disponga diversamente. L’onere è, in via generale, a carico del soccorritore (o meglio ‘utente della strada’), causa o coinvolto nell’incidente stradale”. 5) Se si riesce a rintracciare il padrone dell’animale le spese procurate al mio mezzo e/o alla mia persona sono a suo carico? E se i padroni degli animali non sono assicurati e non mi possono pagare? LAV: “Se la responsabilità dell’accaduto è del proprietario e/o del detentore dell’animale, le spese sono a loro carico ai sensi dell’articolo 2052 del Codice Civile. A prescindere se siano assicurati per danni diretti o indiretti causati dal loro animale”. ANMVI: “Per i danni causati dall’animale- se di proprietà- l’automobilista danneggiato potrà rivalersi per omessa custodia dell’animale qualora ricorrano gli estremi. Si tratta però di una evenienza diversa dal campo di applicazione dall’articolo 31 della legge 29 luglio 2010, n. 120 e diversa dal regolamento del ministero dei trasporti che ha disciplinato in questi giorni i mezzi di trasporto per il soccorso di animali in stato di necessità”. 6) Esiste una norma che punisca i padroni che non custodiscono gli animali con la dovuta attenzione mettendo a rischio gli automobilisti/motociclisti? LAV: “Sì, l’articolo 672 del Codice penale, depenalizzato ma sempre valido, prevede una sanzione pecuniaria per l’omessa custodia”. ANMVI: “Sia il proprietario che Comune e Asl possono essere chiamati a rispondere per omessa custodia di animali proprietari (nel primo caso) e di animali vaganti/randagi (nel secondo). Anche in questo caso siamo in una altro ambito normativo”. 7) Il Decreto fa distinzione fra animali domestici (appartenenti a qualcuno) e animali selvatici liberi? LAV: “Tutti gli animali hanno un proprietario. Se non si tratta di una persona fisica, questo è il Sindaco – in base al Codice Civile – per gli animali domestici. E’ invece la Provincia, su delega della Regione, per gli animali selvatici”. ANMVI: “No, il decreto regolamentare del Ministero dei Trasporti, ha come finalità il rispetto del benessere degli animali, ma anche di garantire l’incolumità pubblica e la sicurezza stradale; pertanto viene disciplinato anche il trasporto di animali da recuperare ‘la cui presenza possa costituire un pericolo per la circolazione stradale’ (quindi non solo se feriti o incidentati)”. 8) Stabilisce chi deve pagare le spese di soccorso e di eventuali interventi chirurgici e fa distinzione in funzione del tipo e delle dimensioni dell’animale? LAV: “No. Ma la domanda ha già una risposta alla 4) e alla 5)”. ANMVI: “Né il Codice della strada né il Regolamento ministeriale contengono disposizioni di natura economica; le spese relative ai mezzi di soccorso e al loro utilizzo sono a carico dei titolari (pubblici o privati) dei mezzi stessi, mentre le spese per il recupero, il trasporto e le cure dell’animale sono a carico del soccorritore”. 9) Un riccio di 20 cm schiacciato da un’auto è equiparabile ad un cinghiale, a un cervo, un capriolo investito di notte mentre attraversa una strada di campagna? LAV: “Sì”. ANMVI: “La norma non fa distinzioni di specie; scartato l’ambito di applicazione per la tutela dell’animale, subentra quello del recupero di animali ‘la cui presenza possa costituire un pericolo per la circolazione stradale’”. 10) C’è un 118 veterinario? LAV: “Sì, attraverso la reperibilità anche notturna e festiva dei Servizi Veterinari delle Asl, in maniera diretta o attraverso convenzioni. La realtà varia da zona a zona e in alcune realtà come Verona, Rimini, Sanremo, ad esempio, sono in rete i diversi soggetti deputati al soccorso (Forze di Polizia, Servizio veterinario pubblico, ambulatori veterinari privati anche attraverso l’Ordine provinciale dei medici veterinari, Comune, Provincia) con l’aiuto anche delle associazioni di volontariato. In Veneto il numero 118 fornisce risposte mentre in altre Regioni no. Queste norma del Codice della Strada ha anche il merito di aver portato alla luce questa tematica, di interesse pubblico per gli aspetti sanitari, morali, di sicurezza e incolumità pubblica e, quindi, ci battiamo per la creazione di un ’118 veterinario’ efficace in tutta Italia. Tutte le associazioni animaliste già svolgono questa attività di informazione e orientamento e senza alcun riconoscimento economico”.
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO ANMVI: “Numeri di emergenza possono essere istituiti a livello territoriale e alcune Regioni hanno affrontato la questione del servizio telefonico, ma non esiste un numero pubblico di emergenza nazionale come quello ipotizzato. Per questo FNOVI e ANMVI hanno realizzato www.struttureveterinarie.it , un servizio a costo zero per cittadini e Pubbliche amministrazioni che ci auguriamo possa essere adottato dalle forze dell’ordine e da tutti coloro che a vario titolo si confrontano con il Codice della strada”. 11) Qual è la sanzione per chi non presta soccorso? LAV: “Da 80 a 318 euro per il Codice della strada. In più, possono essere accertate responsabilità sotto il profilo penale: il riferimento è l’articolo 544-ter del Codice penale”. ANMVI: “L’obbligo di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso non riguarda solo l’automobilista, ma anche le persone coinvolte in un incidente con danno ad animali. Chiunque non ottempera all’obbligo di cui al periodo precedente è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 80 a euro 318″. 12) Oggi se si chiama qualsiasi soccorso è sempre gratis per l’uomo, qui siamo di fronte all’obbligo di chiamare i soccorsi ma senza che si sappia chi deve pagare. Un po’ assurdo… LAV: “Se una persona che ha causato o è stata coinvolta in un incidente con danno a uno o più animali non si ferma e chiama soccorso rischia la sanzione che può essere più alta della spesa veterinaria. Per il merito si rimanda alla risposta sulla proprietà giuridica dell’animale. Per approfondimenti su veterinari contattare la Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari www.fnovi.it che riunisce i veterinari pubblici e privati”. ANMVI: “I medici veterinari hanno reso tramite www.struttureveterinarie.it un servizio di pronta rintracciabilità. La prestazione veterinaria d’urgenza o in emergenza è a pagamento, non essendo una prestazione rimborsata dal SSN. Il Legislatore nel riformare il Codice della strada non si è posto il problema dell’obbligo ‘oneroso’ (neanche per l’uomo tuttavia è propriamente gratis – il SSN è finanziato dai contribuenti italiani). In questo caso l’atteggiamento della norma va più nella direzione di ‘chi sbaglia paga’: o si pagano le conseguenze dell’incidente o la multa. È pleonastico evidenziare che l’ANMVI ha fatto notare le incongruenze fra buoni propositi della Legge e la distrazione sugli oneri economici del suo assolvimento. Così come il fatto che si è lasciata una lacuna incolmata: disciplinando solo il trasporto, si è trascurato di considerare il medico veterinario che con proprio mezzo (quindi ad auto senza animale) raggiunga la sede dell’emergenza: è passibile di multa in caso di superamento del limite di velocità o di utilizzo di dispositivi acustici. Multe comminate per questo sono state quasi sempre annullate dal Giudice di pace, ma il Legislatore non ne ha tenuto conto”.
Buonasera, sono a scrivervi in seguito ad un errore pubblicato sul bollettino di informazioni del C.I.M., numero 57-58 maggio - agosto 2012. Erroneamente, alla pagina 21, è stato riportato nella classifica della classe campioni di domenica 22 aprile, il nome del mio cane Agiro Tosadar quale 2° classificato. Il mio cane ha partecipato solamente alla mostra di sabato 21/04/2012 ottenendo come risultato 1° Ecc., CAC e BOB. Il giorno successivo, domenica 22 aprile, era iscritto alla mostra Club Show del Molosso di Langenthal (Svizzera) conseguendo il risultato di 1° Ecc. in classe campioni, CAC, BOB, BOG e 2° al B.I.S. Vi allego la foto del risultato conseguito in Svizzera. Grazie per la collaborazione. Cordiali saluti Enrico Drudi
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Esposizione internazionale di Chiaramonti del Mostra Speciale del 17/02/2013 Giudice : MARINO PIETRO (IT)
DOGUE DE BORDEAUX Libera Maschi KING-ARTUR 1° ECC. CAC CACIB BOB col. Fulvo – nato: 15/08/2009 Padre: Lapo di casa Patinella – Madre: Duma All.re: Schimmenti Marco Prop.: Patinella Salvatore RAMADAN 2° ECC col. Fulvo – nato: 28/10/2008 Padre: Plutone – Madre: Azzurra All.re: Tana Giuseppe A. Prop.: cabula William D. Intermedia Maschi IMKBATTAILLE 1° ECC RCAC RCACIB col. Fulvo – nato: 17/04/2011 Padre: White Bul dog tokyo – Madre: Viola All.re: Leto Mirko Prop.: Melis Emanuela 29
CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO ERCOLE 2° ECC col. Fulvo – nato: 12/07/2011 Padre: Dog's Land Orion – Madre: Suri All.re: Resicato Marco Prop.: Oppia Gavino Libera Femmine VANESSA DE EL SISCAR 1° ECC CAC CACIB BOS col. Fulvo – nato: 13/10/2009 Padre: Urko de el Siscar – Madre: Tutti Frutti de el Siscar All.re: Sancez Pardo Jesus Prop.: Manola Carciani Giovani Femmine MEREDIQUE 1° ECC col. Fulvo – nato: 04/11/2011 Padre: Cruis di Casa Micheli – Madre: Jasmine La Maison de Gleboff All.re: Piga Marco Prop.: Piga Marco
BULLMASTIFF Libera Maschi I BRAVI RAGAZZI DR JHON 1° ECC CAC CACIB BOB col. Fulvo – nato: 02/08/2010 Padre:Cornerstone Magic Light in the Woodat Leatherneck Madre: I Bravi Ragazzi Kiss Me Kate All.re: Furlon Nadia Prop.: Deidda Graziano BULLPASSION REVOLUTION STRAY 2° ECC RCAC RCACIB col. Fulvo – nato: 24/09/2010 Padre: Ilmen – Madre: Bulpassion My Desire All.re: Del Gaudio Fabio Prop.: Galli Massimo Giovani Femmine SARDINIABULLMASTIFF.AURA 1° ECC col. Fulvo – nato: 08/05/2012 Padre: i Bravi Ragazzi Dr John – Madre: Fiamma All.re: Deidda Graziano Prop.: Deidda Graziano
BOS
CANE DA PASTORE DI CIARPLANINA Libera Femmine KRISTALL DEL MONTE FRONDOSO 1° ECC CAC CACIB BOB col. Grigio – nato: 03/05/2010 Padre: Ram Martomberg Born to Win Madre: Cherie Des Hauts de Malforet All.re: Monte Frondoso Prop.: Meazza Leonardo
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SANREMO (IM) - 7 APRILE 2013 MOSTRA SPECIALE MASTIFF LIBERA MASCHI ECC.1° - CAC CACIB BOB GUNT DARCY BRULLEMAIL ALL. COURTOIS B. PROP. COTTREZ L. ECC. 2° FIDJI DES ARTISTES ALL. HERVAS C. PROP. CALY B. INTERMEDIA MASCHI ECC. 1° - RIS.CAC RIS.CACIB TERABITHIA DAIME ALL. BARLETTANI P PROP. MELLANO M. GIOVANI MASCHI ECC. 1° TERABITHIA DAGON ALL. E PROP. BARLETTANI P. INTERMEDIA FEMMINE ECC. 1° CAC CACIB GAIA DE WHITITERA ALL. PROP. DIEU V.
BULLMASTIFF LIBERA MASCHI ECC. 1° CAC CACIB BOB RUPPERT DA CASA ALTO CRISTELO ALL. CASA ALTO CRISTELO PROP. SILVA R. ECC. 2° RIS CAC RIS. CACIB I BRAVI RAGAZZI EDWARD SCISSORHANDS ALL. I BRAVI RAGAZZI PROP. GERMOGLIO R. INTERMEDIA MASCHI ECC. 1° GENIAL DU TEMPS DES PALUNS ALL. E PROP. CAVENE NICOLAS L. GIOVANI MASCHI MB 1° UNDER THE BODDYE MOON DA CASA ALTO CRISTELO ALL. CASA ALTO CRISTELO PROP. SILVA R. MB 2° I BRAVI RAGAZZI PAPILLON ALL. I BRAVI RAGAZZI PROP. CASTIGLIONI D. LIBERA FEMMINE ECC. 1° BULLPASSION PIKOVAIA DAMA ALL. BULLPASSION ECC. 2°
PROP. DEL GAUDIO E.
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO ONORA GAMEKEEPERS OF WUTHERING HIGHTS ALL.CRNOBRNJA V. PROP. GERMOGLIO R. INTERMEDIA FEMMINE ECC. 1° CAC CACIB KIM NOVAK ALL. E PROP. CUCCHI R ECC. 2° GROOVE DU TEMPS DES PALUNS ALL. E PROP. CAVENE NICOLAS L. GIOVANI FEMMINE ECC. 1° BOS NOEDABULL EMMA ALL. LO SCIUTO L PROP. GIORGI F. ECC. 2° IRIS DI GUARDIANI DI ROMA ALL. GUARDIANI DI ROMA PROP. SILVA R.
TOSA INU LIBERA MASCHI ECC. 1 ° CAC CACIB BOB GOEMON TOSAKENGOLDS ALL. E PROP. LISSONI D. GIOVANI MASCHI ECC. 1° GENKI TOSAKENGOLDS ALL. LISSONI D PROP. ROVERE A. LIBERA FEMMINE ECC. 1° RIS CAC RIS CACIB GEISHA TOSAKENGOLDS ALL. E PROP. LISSONI D. INTERMEDIA FEMMINE ECC. 1° CAC CACIB BABY TISAMA TOSA KEN ALL. E PROP. DRUDI E.
PERRO DOGO MALLORQUIN LIBERA MASCHI ECC. 1° CAC CACIB BOB DAIKO DE LIY PASSION ALL. LEGROS PROP. BEC C. LIBERA FEMMINE ECC. 1° CAC CACIB GINGER LA TERREUR ALL. E PROP. BOURY C.
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO DOGUE DE BORDEAUX CAMPIONI MASCHI ECC. 1° RIS CACIB DREX Z VLCKOVSKEHO MLYNA ALL. RETZEROVA T. PROP. MANDARA F. LIBERA MASCHI ECC. 1° CAC CACIB FULL LOVE RED DOG DEMARS ALL. WENDLING R. PROP. BOREI R. ECC. 2° RIS CAC FACTHEOS DES ALANS DE LA TILIACEE ALL. RINGUET J. PROP. LHUILLIER M. INTERMEDIA MASCHI ECC. 1° ARLOK ALL. E PROP. MARTINO S. GIOVANI MASCHI ECC. 1° CHEVALIER ROUGE JASON ALL. PROP. FINAZZI N. LIBERA FEMMINA ECC. 1° CAC CACIB FULL MOON RED DOG DEMARS ECC. 2° EMBEREZ APOCALYPSE ALL. BURNIKELL PROP. ALL. DE LA MAISON DE ALFARCE INTERMEDIA FEMMINE ECC. 1° RIS CAC RIS CACIB GANJA ALL.BLANC S PROP. PAREIT D. ECC.2° GINGER DU MASQUE DE SETH ALL. ZUSSY A. PROP. GAIOFATTO K. GIOVANI FEMMINE ECC. 1° BAKERVILL’S HOCUS POCUS ALL. BAKKER M. PROP. ALL. DE LA MAISON DE ALFAREE ECC. 2° ALYSSA ALL. MILLION A. PROP. DELFINO Y. JUNIORES FEMMINE M.P. 1° TABANFALVI ROYAL IMOLA ALL. HOLP F. PROP. GAIOFATTO K.
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO MASTINO DEI PIRENEI LIBERA FEMMINE ECC. 1° CAC CACIB BOB MURTOI’S NYDIA ALL. MURTOI’S DI MURA M.
PROP. VELLA V.
MASTINO SPAGNOLO CAMPIONI MASCHI ECC. 1° CACIB TITAN DEL DHARMAPURI ALL. E PROP. DEL DHARMAPURI LIBERA MASCHI ECC. 1° DANTE DEL DHARMAPURI ALL. E PROP. DEL DHARMAPURI ECC. 2° CAPITAN ALL. CONDE PROP. DEL DHARMAPURI GIOVANI MASCHI ECC. 1° TORO DEL DHARMAPURI ALL. E PROP. DEL DHARMAPURI LIBERA FEMMINE ECC. 1° CAC CACIB SONALI DEL DHARMAPURI ALL. E PROP. DEL DHARMAPURI GIOVANI FEMMINE ECC. 1° KOKO DEL DHARMAPURI ALL. E PROP. DEL DHARMAPURI JUNIORES FEMMINE M.P. 1° MINASKI DEL DHARMAPURI ALL. E PROP. DEL DHARMAPURI
TIBETAN MASTIFF LIBERA MASCHI ECC. 1 CAC CACIB BOB SHANG-HAI’S AZZ YL WAN FOR CARCHI ALL. NOVARRA S. PROP. CONFORTI C. ECC. 2° RIS CAC RIS CACIB MILAREPA DEL DHARMAPURI ALL. E PROP. DEL DHARMAPURI
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO INTERMEDIA MASCHI ECC. 1° DANTE DEL DHARMAPURI ALL. DEL DHARMAPURI M.B. 2° THAI DEL DHARMAPURI ALL. DEL DHARMAPURI
PROP. ZANARIA G. PROP. COGNO G.
LIBERA FEMMINA ECC. 1° CAC CACIB LHAMU’ DEL DHARMAPURI ALL. DEL DHARMAPURI PROP. BOSCOLO L. ECC. 2° RIS CAC RIS CACIB NAMASTE GYANTSE DEL DHARMAPURI ALL. DAL DHARMAPURI PROP. GIACCHINO I.
ERCOLANO - 5 MAGGIO 2013 MOSTRA SPECIALE BULLMASTIFF LIBERA MASCHI ECC. 1° CAC CACIB I BRAVI RAGAZZI EDWARD SCISSORHANDS ALL. I BRAVI RAGAZZI PROP. FURLON N. ECC. 2° RIS CAC RIS CACIB NIGHTFALLKING IVANO ALL, E PROP. NIGHTFALLKING DI FLORIDIA LIBERA FEMMINE ECC. 1° CAC CACIB I BRAVI RAGAZZI BARCELONA MONTSERRAT ALL. FURLAN N. PROP. MONTEMURRO P. ECC. 2° RIS CAC RIS CACIB NIGHTFALLKING ISABELLA ALL. E PROP. NIGHTFALLKING DI FLORIDIA INTERMEDIA FEMMINE ECC. 1° BULL’ISLAND SHELBY ALL. E PROP. CALò F. ECC. 2° NOEDABULL EMMA ALL. LO SCIUTO L. PROP. GIORGI F. GIOVANI FEMMINE ECC. 1° NIGHTFALLKING MONLIGHTQUEEN ALL. E PROP. NOGHTFALLKING DI FLORIDIA
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO ECC. 2° DON’T CRY FOR ME ARGENTINA ALL. E PROP. GENTILUCCI F. JUNIORES FEMMINE M.P. MARGOT ALL. SANTONASTASO G.
PROP. IACCARINO S.
DOGUE DE BORDEAUX LIBERA MASCHI ECC. 1 WHITEBULL DOG BULDOZER ALL. E PROP. CIARDO S. ECC. 2° ALTENGARDE ULISSE ALL. E PROP. PONGELLI F. INTERMEDIA MASCHI ECC. 1° CAC CACIB BOB IMK CASSIUS CLAY MDM ALL. E PROP. LETO M. ECC. 2° BENHUR ALL. VACCARELLA G PROP. VECCHIOLLA A. GIOVANI MASCHI ECC. 1° AGOR ALL. CONVERTINO C. ECC. 2° OTTAVIO ALL. MARINELLA G.
PROP. CARDO S. PROP. BENEDETTO G.
LIBERA FEMMINE ECC. 1° INFERY VAN DE PATERHOEK ALL. DE CROO B. PROP. ROVAGLIOLI M. ECC. 2° ZORA DEI DOGUE DELLE CAVE ALL. TORTRINO C. PROP. GAGLIOLO A. INTERMEDIA FEMMINE ECC. 1 CAC CACIB SIOUXIE DI MARTIGNANO ALL. DI MARTIGNANO ECC. 2° IMK CHIMERA MDM ALL. E PROP. LETO M.
PROP. FANTINI S.
GIOVANI FEMMINE ECC. 1° - MIGLIOR GIOVANE GINA ALL. MARINELLI G. PROP. BENEDETTO G. ECC. 2° OLIMPIA DEI DOGUE DELLA VALLE ALL. DOGUE DELLE VALLE PROP. TROCCOLI J. 36
CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO FILA BRASILEIRO LIBERA MASCHI ECC. 1° CAC CACIB LEONARDO DI CASA IL VULCANO ALL. GUIDONE S. PROP. MANZONI G. LIBERA FEMMINE ECC. 1° CAC CACIB BOB ZAFER CALVADA ALL. LUPSA G.
PROP. GUIDONE S.
TIBETAN MASTIFF LIBERA MASCHI ECC. 1° CAC CACIB SHANG-HAI’S AZZ YI WAN FOR CARCHI ALL. NOVARRA S. PROP. CONFORTI C.
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SEZIONE DOGUE DE BORDEAUX RADUNO NARNI 29 -30 SETTEMBRE 2012 Quest’anno il IX Raduno della Sezione di Razza Dogue de Bordeaux si è svolto in Umbria nel medievale comune di Narni, presso il parco dell’accogliente Hotel La Rocca, con la partecipazione di oltre 80 esemplari sia italiani che stranieri, in competizione altresì per la prestigiosa Kunstler Cup. L’appuntamento si è svolto come di consueto nelle due giornate del weekend 29 e 30 settembre scorsi, aprendo il nostro programma nel sabato pomeriggio con il piacevole dialogo sulla razza intrapreso con il giudice Mr. Stefan Sinko, in compagnia del giudice sig.ra Paola Watten Micara ospite del nostro Raduno e, proseguendo piacevolmente la serata, con la Cena Sociale presso il ristorante dell’Hotel La Rocca. Sotto il cielo coperto di Narni, in una piacevole domenica trascorsa tra amici, ove anche il tempo ha reso possibile, quasi fino al termine, lo svolgimento del programma, ha avuto luogo la manifestazione più importante dell’anno, organizzata grazie all’impregno del Vicepresidente Daniele Carrillo, del Presidente Simona D’Introno e alla fattiva collaborazione dei Consiglieri Manola Carciani e Massimiliano Ravaglioli. Anche quest’anno ad aprire la giornata è stato l’appuntamento con “Pesi e Misure”, accolto con entusiasmo da tutti i partecipanti, dove sono stati esaminati l’altezza al garrese, la circonferenza del torace, la circonferenza della testa e il peso di ogni soggetto iscritto, a partire dalle classi Giovani. Tali misurazioni sono particolarmente utili per considerare la media dei soggetti esposti e fornire quindi indicazioni precise al Club di Razza. Il IX Raduno Italiano del Dogue de Bordeaux, è stato giudicato dall’affermato giudice Mr. Stefan Sinko, che ha assegnato il BOB al maschio della classe Intermedia Baloo, di proprietà del Sig. Mirko Cattaneo e, il BOS alla femmina della classe Intermedia ImkAntiguaMdm, proprietario Mirko Leto che oltretutto, con tale risultato, è arrivata a conquistare il podio più alto della Kunstler Cup, trofeo internazionale organizzato in collaborazione con Spagna, Francia, Olanda, Belgio e Danimarca, totalizzando ben 141 punti. É doveroso esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione, agli sponsor e all’Hotel La Rocca per averci concesso la location.
Il Consiglio di Sezione Dogue de Bordeaux. Di seguito sono state riportate le medie di “Pesi e Misure” dalla Classe Juniores alla Classe Campioni, sia del precedente raduno 2011, sia del raduno corrente 2012:
VIII° RADUNO ITALIANO DOGUE DE BORDEAUX Marina di Grosseto (GR), Camping Cielo Verde Giudice: Mme. Lafay (F). Medie anno 2011 delle relative Classi: CAMPIONI MASCHI: LIBERA MASCHI: INTERM. MASCHI: GIOVANI MASCHI: JUNIORES MASCHI:
Peso: Kg 68,5 / Altezza Garrese: cm 65,5 / Circ. Torace: cm 94,5 / Circ. Testa: cm 64,5 Peso: Kg 65,5 / Altezza Garrese: cm 64 / Circ. Torace: cm 94 / Circ. Testa: cm 63 Peso: Kg 65,5 / Altezza Garrese: cm 61,5 / Circ. Torace: cm 89 / Circ. Testa: cm 61,5 Peso: Kg 56 / Altezza Garrese: cm 62,5 / Circ. Torace: cm 83,5 / Circ. Testa: cm 59 Peso: Kg 45 / Altezza Garrese: cm 60 / Circ. Torace: cm 77 / Circ. Testa: cm 53
CAMPIONI FEMMINE: LIBERA FEMMINE: INTERM. FEMMINE: GIOVANI FEMMINE: JUNIORES FEMMINE:
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Peso: Kg 55 / Altezza Garrese: cm 60 / Circ. Torace: cm 86 / Circ. Testa: cm 54,5 Peso: Kg 52 / Altezza Garrese: cm 59,5 / Circ. Torace: cm 84 / Circ. Testa: cm 54 Peso: Kg 50 / Altezza Garrese: cm 59 / Circ. Torace: cm 83,5 / Circ. Testa: cm 56 Peso: Kg 47 / Altezza Garrese: cm 48 / Circ. Torace: cm 80,5 / Circ. Testa: cm 54 Peso: Kg 39 / Altezza Garrese: cm 57 / Circ. Torace: cm 75 / Circ. Testa: cm 49,5
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SEZIONE DOGUE DE BORDEAUX IX° RADUNO ITALIANO DOGUE DE BORDEAUX Narni (TR), Hotel La Rocca Giudice: Mr. Stefan Sinko (SLO). Medie anno 2012 delle relative Classi: CAMPIONI MASCHI: Peso: Kg 67,5 / Altezza Garrese: cm 65 / Circ. Torace: cm 104 / Circ. Testa: cm 69,5 LIBERA MASCHI: Peso: Kg 63 / Altezza Garrese: cm 64 / Circ. Torace: cm 98,5 / Circ. Testa: cm 68,5 INTERM. MASCHI: Peso: Kg 61 / Altezza Garrese: cm 66,5 / Circ. Torace: cm 97 / Circ. Testa: cm 67,5 GIOVANI MASCHI: Peso: Kg 57 / Altezza Garrese: cm 64 / Circ. Torace: cm 93,5 / Circ. Testa: cm 65,5 JUNIORES MASCHI: Peso: Kg 40 / Altezza Garrese: cm 61,5 / Circ. Torace: cm 82,5 / Circ. Testa: cm 57 CAMPIONI FEMMINE: Peso: Kg 57 / Altezza Garrese: cm 63 / Circ. Torace: cm 100 / Circ. Testa: cm 64 LIBERA FEMMINE: Peso: Kg 49 / Altezza Garrese: cm 60,5 / Circ. Torace: cm 91 / Circ. Testa: cm 61 INTERM. FEMMINE: Peso: Kg 51,5 / Altezza Garrese: cm 61,5 / Circ. Torace: cm 93 / Circ. Testa: cm 61,5 GIOVANI FEMMINE: Peso: Kg 47,5 / Altezza Garrese: cm 61 / Circ. Torace: cm 86,5 / Circ. Testa: cm 58,5 JUNIORES FEMMINE: Peso: Kg 36 / Altezza Garrese: cm 56 / Circ. Torace: cm 82 / Circ. Testa: cm 58
RISULTATI RADUNO DI NARNI - 30/09/2012 GIUDICE S. SINKO (SLO) CLASSE CAMPIONI MASCHI 1° ECC LEOPOLDO nato il 26/06/2009 ROI 09117525 chip 380260000101921 Ch. Hyron delle Querce Rosse X Carlotta Allevatore Cristini Letizia Proprietario Fantini Stefano - Roma 2° ECC TEQUILA nato il 06/03/2006 ROI 06/117320 chip 985120021911973 Bayron de Garde d'honneur du Monde X Balì Garde d'Honneur du Monde Allevatore Calabrese Milly Proprietario Cesaro Cristiano - Giugliano (NA)
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SEZIONE DOGUE DE BORDEAUX CLASSE LIBERA MASCHI 1 ECC RCAC E-GORYNYTCH NOSTALGIE DE FRANCE nato il 05/01/2009 LOF 15328/2581 tat 2FR1348 A-Tchudik Nostalgie de France X Era Van de Paterhoek Allevatore e Proprietario Chichkina ISAn - France 2 ECC ARAGON nato il 14/12/2008 ROI 0956069 chip 981100002025312 Bela Bartoc del Nero di Marte X Ambra del Vecchio Maniero Allevatore Spigarelli Luana Proprietario Mostarda Luciano - Monterosi (VT) 3 ECC COSMO DE LEGEANE nato il 03/07/2010 LOF 2DBX185192814 chip 528140000414172 Aemme de Legeane X Symphony Z'Orisku Allevatore Dykstra Proprietario Brochier Rene - Cogolin Francia 4 ECC DOG'S LAND ORION nato il 25/06/2010 ROI 11112593 chip 348098100204614 Ch. Tiawnee one to Keep with Cascob X Tanakajd Szepe Grace Allevatore e Proprietario Maison de Noel Kennel di Basile Corrado - Palermo CLASSE INTERMEDIA MASCHI
1 ECC - CAC - B.O.B. BALOO nato il 13/03/2011 ROI 11/67579 chip 380260070068657 Ch. Keaf z Orisku X Havana delle Querce Rosse Allevatore e ProprietarioCattaneo Mirko - Corrido (CO) 2 ECC IMK BENNHUR nato il 17/04/2011 ROI 1181509 chip 380260000468807 Ch. White Bull Dog Tokyo X Viola Allevatore Leto Mirko Proprietario Renda Frank Oliver - Novara 3 ECC NERO DEI COLLI BERICI nato il 01/11/2010 ROI 11/13726 chip 380260040501124 Ch. Hyron delle Querce Rosse X Ester dei Colli Berici Allevatore Dal Monte Nicola Proprietario Buta Carlo - Motta di Livenza (TV) 4 ECC CROM nato il 24/02/2011 ROI 11/60794 chip 380260000524484 Ch. Thor di Martignano X Altengarde Queen Allevatore e ProprietarioAll.to Last Warrior di Franceschi Paolo - Tivoli (RM)
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SEZIONE DOGUE DE BORDEAUX CLASSE GIOVANI MASCHI 1 ECC MIGLIOR GIOVANE CESARE DI MARTIGNANO nato il 03/09/2011 ROI 11152575 chip 380260000656061 Forrest X Ada Allevatore Fantini Stefano Proprietario Ferrante Dario - Anguillara Sabazia (RM) 2 ECC IMK CASSIUS MDM nato il 20/09/2011 ROI 1162530 Ch. White Bull Dog Tokyo Ch. Kleo Allevatore e Proprietario Leto Mirko - Misilmeri (PA) 3 ECC GONZALO nato il 21/06/2011 ROI 11/98368 chip 380260002469004 King Artur X Melody Allevatore Butera Valerio Proprietario Patinella Salvatore 4 ECC BEN HUR nato il 12/05/2011 ROI 11102074 chip 380260000655285 Gringo X F6D.Landogue Allevatore e ProprietarioVaccarella Giuseppe - San Lupo (BN) JUNIORES MASCHI 1 M.P. EXCELSIOR AGOR nato il 18/02/2012 ROI 12/64465 chip 380260080153087 Ciacco del Vecchio Maniero X Daphne Allevatore Convertino Cinzia Proprietario Gardo Salvatore - Gagliano (LE) 2 M.P. ACHILLE nato il 09/03/2012 ROI 1268230 Stella X Brutus Allevatore e Proprietario Marinelli Gabriele 3 M.P. OTTAVIO nato il 09/03/2012 ROI 1268232 Allevatore e Proprietario Marinelli Gabriele 4 M.P. DANAO nato il 01/01/2012 ROI Bruno X Historia van de Paterhoek Allevatore Ravaglioli Massimiliano Proprietario Afilani Marco - Nettuno (RM)
Stella X Brutus chip
380260080148425
CLASSE PUPPY MASCHI 1 M.P. LIBANO nato il 20/06/2012 ROI 12115459 chip 380260000846776 Hooch del Vecchio Maniero X Margot Allevatore e Proprietario Spigarelli Luana Via Fosso Arcese 19 - 00019 Tivoli (RM)
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SEZIONE DOGUE DE BORDEAUX CLASSE CAMPIONI FEMMINE 1 ECC FELONY DE LA TOUR GELEE nata il 24/02/2010 ROI 1145286 chip 250269801464841 Balrog de la Tour Gelée X Camorra de la Tour Gelée Allevatore Colme & Sapp Proprietario Ravaglioli Massimiliano - Velletri (RM) 2 ECC BE MY HOPE nata il 14/02/2009 ROI 09158808 chip 981100002214819 Ch. Hashish de Legeane X Elissa z Vcckonskeho Mlyna Allevatore e proprietario All.to Mastini del Goya di Ciribé Francesco - Fermo (AP) CLASSE LIBERA FEMMINE 1 ECC RCAC TANAKAJD SZEPE IZA nata il 12/07/2009 ROI 1026490 chip 348098100183674 Tanakajd Szepe Aldo X Tanakajd Szepe Effi Allevatore Dragovics Arpad Proprietario Grandolini Roberto Città di Castello (PG) 2 ECC VANESSA DE EL SISCAR nata il 13/10/2009 ROI 10/170776 chip 077200007593298 Urko de El Siscar X Tutti Frutti de El Siscar Allevatore Jesus Sanchez Pardo Proprietario Carciani Manola - Castiglione della Pescaia 3 ECC STELLA nata il 31/03/2009 ROI 106092 Ch. Bull de Alfaree X Asia Allevatore e ProprietarioMarinelli Gabriele 4 ECC KIMBA nata il 10/06/2009 ROI09112260 chip 380260000092664 Bull X Amanda del Capriano Allevatore e Proprietario Last Warrior di Franceschi Paolo - Tivoli (RM) CLASSE INTERMEDIA FEMMINE 1 ECC - CAC - B.O.S. IMK ANTIGUA MDM nata il 25/12/2010 ROI 1127992 chip 380260010089406 Ch. White Bull Dog Tokyo X Kloe Allevatore e Proprietario Leto Mirko - Misilmeri (PA) 2 ECC YVETTE OF EXCELSIOR nata il 14/05/2011 ROI 11115187 chip 380260080099760 Ch. Hyron delle Querce Rosse X Didì dei
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SEZIONE DOGUE DE BORDEAUX Bordeaux del Canavese Allevatore Convertini Cinzia Proprietario Frigoli Tommaso - Savelli (KR) 3 ECC ATENE nata il 18/03/2011 ROI 1174186 chip 380260000546192 Ch. Hyron delle Querce Rosse X Laika Allevatore Silvestri Simona Proprietario Cotugno Francesco Via Cotugni - Benevento 4 ECC ASIA nata il 15/12/2010 ROI 1132826 chip 380260000524826 Geronimo delle Querce Rosse X Brenda del Vecchio Maniero Allevatore Spigarelli Luana Proprietario Mostarda Raffaele - Monterosi (VT) CLASSE GIOVANI FEMMINE 1 ECC IMK GHELL MDM nata il 01/06/2011 ROI 11106031 chip 380260000584029 Ch. White Bull Dog Tokyo X Cleopatra Allevatore e Proprietario Renda Frank Oliver - Novara 2 ECC IMK CHIMERA MDM nata il 20/09/2011 ROI 1162527 Ch. White Bull Dog Tokyo Ch. Kleo Allevatore e Proprietario Leto Mirko - Misilmeri (PA) 3 ECC MDNSHAKIRA nata il 10/12/2011 ROI 12/29278 chip 380260040553762 Dog's Land Orion X Zaffiro Allevatore e Proprietario Maison de Noel Kennel di Basile Corrado - Palermo 4 ECC DIVINAS nata il 22/06/2011 ROI 12/21610 chip 380260040530049 Ch. Tiawnee One to Keep Whit Cascob X White Bull Dog Nike Allevatore e Proprietario Patinella Salvatore CLASSE JUONIORES FEMMINE 1 M.P. MIGLIOR JUNIORES ZINTIA DE EL SISCAR nata il 12/03/2012 LOE 2074886 chip 977200008222310 Bakervill's Style El Monstro X Vera de El Siscar Allevatore Jesus Sanchez Pardo Proprietario Carciani Manola - Castiglione della Pescaia 2 M.P. MISTYC SENSATION nata il 09/03/2012 ROI 1268237 Stella X Brutus Allevatore e Proprietario Marinelli Gabriele 3 M.P. GINA nata il 09/03/2012 ROI 1268246 Allevatore Marinelli Gabriele Proprietario Benedetto Giuseppe
Stella X Brutus
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SEZIONE DOGUE DE BORDEAUX CLASSE PUPPY FEMMINE 1 M.P. CLEOPATRA nato il 20/06/2012 ROI 12115462 chip 380260000848784 Hooch del Vecchio Maniero X Margot Allevatore e Proprietario Spigarelli Luana - Tivoli (RM)
miglior maschio miglior femmina coppie miglior gruppo bob e bos
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SEZIONE DOGUE DE BORDEAUX Intervista al Professor Raymond Triquet Con particolare entusiasmo sono stato onorato di intervistare il Prof. Raymond Triquet, colui che fin dai primi anni '60 ha contribuito in modo determinante alla ricostruzione della razza. Considerato da tutti gli appassionati per questo motivo il “padre” del Dogue de Bordeaux, il Prof. Triquet nel 1970, già Presidente della Société des Amateurs de Dogues de Bordeaux, redasse un nuovo Standard più chiaro e dettagliato sulla razza, con la collaborazione del Dr. Maurice Luquet, pubblicato nel 1971. Il proprio impegno sostenuto dai suoi collaboratori, verso la metà degli anni '70, ha significato un importante aumento nella diffusione del Dogue de Bordeaux in Francia e, di conseguenza, molto probabilmente, la salvezza della razza. di Massimiliano Ravaglioli (Consigliere-Responsabile Redazione Bollettino C.I.M. Sezione Dogue de Bordeaux)
Professor Raymond Triquet, Lei è considerato uno degli ultimi grandi Cinotecnici, membro della Commissione Zootecnica della Société Centrale Canine, fu Presidente della Commissione Standard della Fédération Cynologique Internationale, ha redatto e tradotto diversi Standard di razza oltre ad aver scritto opere tra le quali “Dictionnaire encyclopédique des termes canins e Dictionnaire de poche trilingue de cynophilie” direi un grandissimo lavoro di sistemazione della terminologia cinotecnica e morfologica in tre lingue; “La Saga du Dogue de Bordeaux 1 e 2”. Ebbene, proprio in merito al Dogue de Bordeaux, ci racconti quando nasce l’esigenza di aggiornare uno Standard e pertanto quali tipi di evoluzioni può subire una razza? Caro Signor Ravaglioli, è con vero piacere che cercherò di rispondere alle sue domande. Tempo fa ho intrattenuto ottimi rapporti con il Club Italiano del Molosso e in Italia ho anche molti amici. In passato ho avuto inoltre delle relazioni molto strette e amichevoli con l' E.N.C.I. Dunque... riformulazione dello Standard. Quando iniziai ad interessarmi del Dogue de Bordeaux nei primi anni '60, lo Standard era impreciso e soprattutto comprendeva delle esagerazioni pericolose per la razza come ad esempio il “prognatismo del mascellare inferiore di almeno 1 cm”, oppure la “circonferenza della testa superiore all'altezza al garrese”. Questo nuovo Standard è servito da modello per lo Standard ufficiale della F.C.I. adottato a Gerusalemme nel giugno del 1987 e la cui definizione è: “Descrizione metodica dell'archetipo”, vale a dire il modello ideale verso il quale tutti gli allevatori dovrebbero tendere. Recentemente (anni 2004 - 2006) ci sono state delle precisazioni sullo Standard per evitare gli ipertipici, pertanto: teste “mostruose” che superano di circonferenza largamente (20%) l'altezza al garrese, fronti che sovrastano il muso, pieghe della pelle ridondanti, in particolare dietro il tartufo oppure dietro le arcate sopraciliari e, il cuscinetto sulle guance che frontalmente Il Prof. Triquet con il suo amico dona al cane l'aspetto di un orangotango. La comparsa di un Foto tratta dal libro “The Saga of the Dogue de BordeDogue de Bordeaux marrone (color cioccolato) e delle macchie aux” (Bas Bosch Press) bianche invadenti, ci hanno condotti a precisare nel paragrafo “colore” che il Dogue de Bordeaux è spesso, in verità, “carbonato di marrone”. Per meglio dire, ogni pelo presenta una zona fulva o sabbia e una zona marrone. Non è mai marrone-cioccolato, con peli completamente marroni sulla totale lunghezza. Questo mantello nella razza non è mai esistito ed è geneticamente molto differente dal mantello carbonato (agouti). Per questo motivo costituisce un difetto da squalifica.
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SEZIONE DOGUE DE BORDEAUX Spesso si notano nei ring di esposizione cinofila, esemplari tra loro non proprio omogenei. È possibile secondo Lei uniformare un criterio di giudizio tra gli esperi di razza, che dia un’ulteriore indicazione selettiva, oppure è comunque necessaria una certa distinzione di opinione tra i Giudici? “I Dogue de Bordeaux non sono esattamente omogenei”. Quando mi sono impegnato a fondo nella rinascita del Dogue de Bordeaux, la razza era molto eterogenea, erano presenti esemplari “Bordolesi”, “Tolosiani”, di “Saint Hubert” (vedi “la Saga du Dogue de Bordeaux”). Grandi progressi sono stati fatti fino ad oggi, ma ci sono ancora certi soggetti che mancano di tipicità mentre al contrario, troviamo delle esagerazioni: musi troppo lunghi o troppo corti, teste rotonde non trapezoidali (caratteristica spesso poco sanzionata dai giudici), costati piatti, cani alti sugli arti o al contrario troppo bassi a terra. Tuttavia bisogna osservare che una perfetta omogeneità sarebbe catastrofica per una razza. La razza deve conservare una certa diversità genetica, come ho già detto nel mio “Dizionario Enciclopedico”: “La razza non è un'addizione di copie conformi”. Nella foto: famosi Campioni Internazionali e Nazionali Francesi Quanto alla “diversità di opinioni” dei giudici è (a sinistra: il Prof. Triquet con il Ch. Paname des Demons Noirs; al cenun'altra questione. I giudici non devono preferire tro: il Ch. Orauch du Lupango d'Ostrevent; a destra: la Ch. Omega du Lupango D'Ostrevent) uno o quell'altro tipo, dovrebbero rispettare lo Standard e per questo cominciare con il conoscerlo a fondo, cosa che suppone una solida formazione. Occorre che non si lascino trascinare dalla “moda” e non giudichino i cani come se fossero solo delle statue. Bisogna invece esaminare il Dogue in azione come facciamo nel Club del Dogue de Bordeaux in Francia durante il test del movimento, che ritengo molto utile per la razza. Riferendoci agli indici cinometrici, nello specifico a quello corporale e toracico, il Dogue de Bordeaux rientra prevalentemente in base alle proporzioni diametriche, ai rapporti biometrici e costituzionali, nel tipo mesomorfo pesante. Lei ritiene in certi casi che la tendenza attuale di selezionare soggetti “lowrider”, possa avvicinarsi maggiormente al tipo brachimorfo? Il Dogue de Bordeaux non è classificato come mesomorfo ma è brachimorfo o brevilineo (vocabolario del Baron). Non è perfettamente armonico (vocabolario del Baron) perché il corpo è leggermente più lungo che alto. Gli elementi della larghezza predominano sugli elementi della lunghezza (Dechambre, allievo del Baron). Si è discusso molto in riferimento alla direzione della linea superiore del dorso nel Dogue de Bordeaux, nella traduzione dello Standard italiano attuale viene scritto “molto solida”, precedentemente veniva indicato, come riporta lo Standard francese, “ben sostenuta”, il senso chiaramente è lo stesso. Professor Triquet nel suo libro, La Saga du Dogue de Bordeaux, Lei scrive: “Molossoide brachicefalo,
Il Prof. Triquet con i cuccioli nel 1968 Foto tratta dal libro “The Saga of the Dogue de Bordeaux” (Bas Bosch Press)
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SEZIONE DOGUE DE BORDEAUX tipicamente concavo”. Con il termine “concavo” o celoide, desiderava indicare soltanto i profili della testa, quindi nel comportamento degli assi cranio-facciali convergenti, oppure attenendosi al concetto di “alloidismo” si riferiva all’insieme dei profili e pertanto anche quelli del dorso? Il Dogue de Bordeaux è concavilineo (terminologia del Baron) e non solamente nella testa: la schiena tende ad incavarsi, le estremità sono spesse e anche la pelle è spessa (contrariamente ai convessilinei). Attraverso la selezione sono state frenate certe tendenze concavilinee, limitando la predisposizione di piedi eccessivamente in fuori e controllando la linea dorsale che non si presenti troppo cadente come nei Bulldog. Questo è il motivo per cui diciamo che il dorso deve essere “sostenuto il più possibile”. Pubblicate pure l'articolo tradotto in italiano, che ho scritto nel bollettino della S.A.D.B. nr. 15 dell'anno 2008. “ESSERE O NON ESSERE CONCAVO”: «...Un nuovo problema è sorto tra gli appassionati del Dogue de Bordeaux e, in particolare negli Stati Uniti, “Si discute molto sulla questione della linea dorsale”. Lo standard della FCI dice che il Dogue de Bordeaux è un “Molossoide Concavilineo”. I Molossoidi (classificazione di Pierre MEGNIN, 1897) hanno “il corpo massiccio, piuttosto vicino a terra”. Gli animali concavilinei (BARON) hanno un profilo concavo (non solamente la testa, ma Angun des Chenaies de Kom Pystou anche il corpo). Il cranio è largo, il muso camuso, il dorso infossato, (Allev. Mme TOMPOUSKY - Prop. JYPEX) le estremità (piedi, coda, muso) spesse, i piedi ruotanti verso l'esterno e la pelle è spessa. Il Dogue de Bordeaux è fondamentalmente un cane concavo, ma gli allevatori stanno cercando da più di un secolo di evitare le esagerazioni. Di conseguenza, lo standard dice: “il corpo è molto muscoloso e conserva un insieme armonico”, “è costruito piuttosto vicino a terra”, la regione metacarpale è “leggermente all'infuori”. Qual è l'effetto della selezione sul dorso del Dogue de Bordeaux? Lo Standard in francese dice “ben sostenuto”: non si parla né di dorso infossato, né di dorso cedevole. Nei cani concavi, il garrese non è marcato o poco marcato. Nel nostro Dogue de Bordeaux, al contrario, il garrese è “ben marcato”. Di parecchi cani dal dorso dritto si dice che essi hanno il garrese ben marcato o pronunciato: il Doberman, il Pastore Belga, il Bracco Tedesco, il Bracco d'Auvergne, ecc.. C'è dunque una leggera depressione dietro il garrese “ben marcato”. Il dorso è leggermente inclinato (salvo nei cani in presentazione come il Doberman o il Boxer dove l'inclinazione è molto più accentuata) verso il rene che è sempre leggermente arcuato. Non stiamo parlando della groppa che non fa parte del dorso. Nel Dogue de Bordeaux, il dorso non è mai inclinato verso il posteriore (sarebbe contro natura). La linea dorsale non è mai perfettamente “dritta” in senso matematico. Non è nemmeno orizzontale. Alla meglio, vicino alla “depressione” dietro il garrese, la linea risale insensibilmente per fondersi con il rene leggermente arcuato. E' quello che noi chiamiamo linea dorsale “ben sostenuta”. Questo è il motivo per cui ho detto nella mia Saga del Dogue de Bordeaux nel commento allo Standard che LA PERFETTA SILHOUETTE “nessun molosso ha il dorso rettilineo. Nel Dogue de Eros de l’Etang de Mirloup (prop. M. GUIGNARD) 48
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SEZIONE DOGUE DE BORDEAUX Bordeaux cerchiamo di averlo il più dritto possibile per un concavilineo”. Dovremmo descrivere la linea dorsale discendente dal posteriore all'anteriore? Assolutamente no! Essendo lo Standard la descrizione del modello ideale, otterremmo rapidamente dei Bulldog dal dorso cadente. Guardate quello che dice il Kennel Club Inglese dei cugini (o fratelli) del nostro Dogue, il Bullmastiff: “il dorso di carpa o il dorso insellato sono dei difetti gravi”. Lo Standard Inglese del Bulldog dice: “la punta dei reni è più alta della punta delle spalle” (che è il garrese). Questo non dovrà mai essere il caso nei Dogue de Bordeaux. Non dimenticate che non vogliamo dei caratteri esagerati. Questo è il motivo per cui consiglio di pubblicare questo articolo con quello che, come ho già detto, io chiamo “La perfezione della silhouette”, per mostrare cosa significa l'espressione “ linea dorsale il più dritta possibile”.» Tuttavia non possiamo negare che nella razza, in alcuni casi, c’è una maggiore tendenza alla sopraelevazione del posteriore a causa di diversi fattori, tra cui un’eccessiva apertura dell’arto pelvico, rispetto ad un anteriore più angolato e di conseguenza più basso a terra, costruzione che inclina lievemente la linea superiore dall’indietro all’avanti scendendo verso le spalle, dando l’impressione di una falsa insellatura (falsa lordosi). Qual è l’origine di una tale tendenza nel Dogue de Bordeaux? Lei ha ragione nel dire che l'inclinazione della schiena in avanti è accentuata dagli “angoli troppo aperti delle membra pelviche”, è ciò che gli amatori chiamano “angolazione dritta”. E' un difetto nel Dogue de Bordeaux che molti giudici non rilevano. L'incrocio occulto con il Bulldog per accorciare il muso, ha donato nello stesso tempo delle angolazioni dritte e dei dorsi cadenti. Nello Standard viene descritto che l’angolo della scapola rispetto all’orizzontale è circa 45°, mentre l’angolo scapolo-omerale è poco superiore a 90°, comprensibilmente un tale angolo predispone il cane ad una accentuata prominenza sternale, pertanto dell’avampetto e quindi ad un sbilanciamento del treno anteriore del cane in avanti. Tale costruzione per bilanciarsi deve necessitare di un tronco opportunamente allungato rispetto all’altezza del cane. Sappiamo che la lunghezza del corpo, misurata dal punto della spalla al punto della natica, è superiore all’altezza al garrese, nella proporzione di 11/10. Dunque, è possibile che in realtà la lunghezza del corpo nella razza possa rivelarsi maggiore rispetto a tale proporzione? Oppure, mantenendo tale proporzione, è possibile che l’angolo della spalla non sia così vicino ai 90°? Credo che la proporzione lunghezza del corpo/altezza al garrese di 11/10 sia conforme alla realtà. L'angolo di 90° scapolo-omerale lo è certamente meno. Comunque è vero che, di profilo, si mantiene una certa prominenza dello sterno. Ci può spiegare, per di più storicamente, qual è la funzionalità di una tipica costruzione, nel Dogue de Bordeaux? La costruzione tipica è quella di un molossoide (terminologia di Pierre Mégnin), concavilineo senza esagerazioni, in tempi antichi utilizzato per la caccia all'orso e al cinghiale (vedere “Les Alans de Gaston Fébus) e nei secoli XVIII e XIX utilizzato per i combattimenti soprattutto nei circhi di Bordeaux (vedi Saga du Dogue de Bordeaux). Uno dei tanti aspetti importanti da considerare nella valutazione del soggetto è la buona “impronta”, ossia un appropriato dimorfismo sessuale. Nonostante tutto nella razza, può capitare di osservare maschi più conformi al formato femmineo e femmine più mascoline. Lei cose ne pensa? “Dimorfismo sessuale”. E' vero che esistono delle femmine altrettanto grosse e dal carattere altrettanto accentuato dei maschi. Tuttavia non penso che esse avranno mai una progenie di rilievo. Professor Triquet ringraziandola per il suo ennesimo importante contributo, concludendo, mi piacerebbe ascoltare ciò che più Le preme ribadire in riferimento alla razza e alla selezione, che possa essere un’ulteriore indicazione significativa per tutti gli allevatori. Quello che mi auguro? Che si continui a produrre dei Dogue de Bordeaux ben costruiti, attivi, capaci di correre e di saltare di gioia.
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SEZIONE DOGUE DE BORDEAUX Evitare gli ipertipi, le “pieghe orrende” come diceva già Kunstler nel 1910, i mostri. Cercare di produrre con tutti i soggetti “eccellenti” e non solo con i Campioni, nel rispetto dello Standard, controllando la qualità del movimento e cercando di allungare l’aspettativa di vita media nella razza. Amate i vostri dogue, non soltanto per la vanità dei titoli ottenuti, dei premi e del denaro, ma per quello che essi sono. Loro vi ricompenseranno.
Prof. Raymond Triquet
P.S. Il Presidente della S.A.D.B. Mme Tompousky, mi informa che un Dogue de Bordeaux, migliore del Gruppo 2 e poi Best in Show, è saltato con un balzo sul podio. Aveva probabilmente letto la mia conclusione.... BRAVO! Quanto appena detto è avvenuto durante l'esposizione di Château-Gontier ed è da considerare la migliore delle propagande per la razza. Un’ultima raccomandazione per il bollettino del Club e la pubblicazione dei risultati espositivi: non dimenticate mai di menzionare il nome del giudice. É lui il responsabile. Il suo ruolo è molto importante. E il CACIB del Signore o della Signora X, non vale per forza come quello del Signore o della Signora Y.
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Per il secondo anno consecutivo si è svolta la Kunstler Cup, che ha permesso di mettere in competizione un elevato numero di soggetti. Questo trofeo si basa sulla partecipazione ai Raduni organizzati dai diversi paesi europei partecipanti e premia i cani che hanno brillato in queste manifestazioni sia dal punto di vista del risultato che per la regolarità nella partecipazione. A tal proposito nella categoria femmine si è aggiudicata il premio proprio un soggetto Made in Italy, IMK Antigua MDM, di proprietà del Sig. Mirko Leto & C. che é stata presente a quasi tutti i Raduni confermando con i risultati ottenuti di aver meritato questa vittoria. Ai proprietari giungano i nostri complimenti per aver raggiunto questo traguardo!!! A rigor di cronaca nella categoria maschi ha vinto un cane francese Festival Rock la Fee Caline d'Ybla. Arrivederci all'edizione del 2013! Simona D'Introno
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SEZIONE MASTINO DEI PIRENEI E TIBETAN MASTIFF
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO BULLMASTIFF E Regio Lepidi Saverio Maria Grasselli Via C. Boninsegna 8 42100 Reggio Emilia TEL. 0522 / 514868 www.eregiolepidi.com info@eregiolepidi.com All.to green Dragon Via Cassiano 7 47100 Petrignone Forli tel 339 / 8887189 348 / 2643517 info@greendragon.it www.greendragon.it I Bravi Ragazzi Bullmastiff di Nadia Furlon e Raffaele Germoglio Via Boccaccio 9 20123 Milano tel 02 / 48019671 335 / 6271719 www.ibraviragazzi.com info@ibraviragazzi.com I Bulli di Pianura Di Masiero Stefano e Cinzia Via Maggiore, 82 35045 Ospedaletto Euganeo (PD) Abit. 0429-670482 Cell. 339-1396590 www.ibullidipianura.it info@ibullidipianura.it All.to Bullpassion di Fabio Del Gaudio e Ala Tugui Via Beretta 7 - Suno (NO) tel. 338 / 3397574 www.bullpassion.it delgait@hotmail .it
DOGUE DE BORDEAUX Colli Berici Nicola Del Monte Via Zanella, 4 Brendola (VI) cell. 368 / 7760338 tel. 0444 / 400803 www.tiscalinet.it/deicolliberici
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Dei Bordeaux del canavese Simona D’Introno Via G. Brunero 55 10077 San Maurizio Canavese (TO) tel 011 / 9275240 cell. 338 / 2474075 www.ilbordeauxdelcanavese.com
Delle Querce Rosse Daniele Guzzetti Via S. Maurizio, 23 22078 Turate (CO) tel 02 / 96480783 cell. 349 / 4220478 www.quercerosse.com
Dei Dogue del Garda Roberto Noventa Via Conciliazione 123 25080 Mazzano BS Tel 030 2629412 Cell 335 1355528 www.idoguedelgarda.altervista.org
Del Tuculca Ettore Bruno Via Colli di Cornacchiola, 19 00052 Cerveteri (RM) Tel 3381002244 www.doguedebordeaux.it
Dei Dogue della Valle Francesca Mandara Reg. Valdrosso, 11 Quattordio fraz. Serra Alessandria 3927631924 / +39 3927596866 www.doguedellavalle.it Dei Dogue delle cave Tortrino Chiara Moconesi (GE) +39 0185-1750316 +39 392-7005190 +39 347-3344302 www.allevamentodoguedebordeaux.com De La Maison De Al Faree Di Leo & Bacelli Via Al Faree 22023 Castiglione d'Intelvi (CO) +39 031 830800 +39 329 7392498 www.alfaree.org De Latinum Vetus di Massimiliano Ravaglioli Via Appia Antica 191 00049 Velletri (RM) Tel 06 96430494 cell 3208653149 www.latinumvetus.it Delle Prese Giuseppe Novaresio Via Regione Galli 9 bis 11045 Piossasco (TO) tel 011 / 9086230 cell 339 / 3903466
Di Martignano Stefano Fantini Strada di Martignano 2 00063 Campagnano di Roma tel. 06 / 9042341 www.allevamentodimartignano.it Vecchio Maniero Daniele Carrillo Via del Brecciano 7 - Narni (TR) tel. 074 / 4722059 cell. 347 / 4853020 www.mastinofrancese.com
FILA BRASILEIRO All. di colle Manzù di Giulia Manzù e Silvana Bianchetti Via Apriliana, 1 04011 Aprilia Bianchetti 347/6249656 Manzù 335/5328894 www.filabrasileirodicollemanzu.com info@filabrasileirodicollemanzu.com Di casa il Vulcano di Guidone Serafino Via Passanti Flocco 343 80041 Boscoreale (NA) tel. 081 / 8591115 cell. 338 / 8721869 www.filabrasileiroilvulcano.com filabrasileirolvulcano@interfree.it Fila del Toro Balducci Claudio e Gasperini Davide Via Sabbioniccio 4 40050 Loiano Bologna
CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO tel 051 / 6545496 ingo@filabrasileiro.it Balducci 335 / 5411729 Gasperini 368 / 422166
MASTIFF Del Lago D’Averno Alberto Zizzi Via Ripuaria 48 Parco Marecasa uno 80014 Giugliano (NA) tel 081 / 8392489 348 / 3859745 www.delagodaverno.it info@delagodaverno.it Dell’Antica Mola Massimo Antoci e Matilde Capparoni Via delle Stagioni n. 8 00060 Formello (Roma) Indirizzo Amministrativo: Via Madonna dei Monti n. 50 00184 Roma Tel.: 06 90146828 Cell.: 3356498549 www.anticamola.it Del Molosso di Bronzo Rosario Mancusi Via Voscone snc 84080 Lavorate di Sarno tel. 081/ 950797 cell. 333 / 9118705 info@allevamentomastiff.it www.allevamentomastiff.it Di Terabithia Barlettani Paola Via Dante Alighieri, 10 57021 Venturina (LI) cell 328 / 8828229 paola.mastiff93@libero.it www.mastiff-inglese.com Mastiff del Fracasso Antonio Fracassi Via 1° Maggio, 5 53010 S. Rocco a Pilli (SI) tel. 0577 / 347821 cell. 333 / 4772533 info@mastiffdelfracasso.it www.mastiffdelfracasso.it
MASTINO DEI PIRENEI
TO S A I N U
del Mostin Livio Toia cell 335 / 6487648 info@mostin.it www.mostin.it
Tisama Tosa Ken Enrico Drudi Via Benedetto di Giovanni, 30 47899 Serravalle (Repubblica di San Marino) Tel. +39 335 7342591 edrudi@libero.it www.tosainu-sanmarino.com
Murtoi’s Milena Mura Località Piano 31 b 15070 Lerma (AL) tel 0143 / 877197 cell. 335 / 390523 info@murtois.com www.murtois.com Dei Magenifa di Nicolini Fausto via Castello N° 8 83029 Solofra (Av) tel. 339 / 6702842 - 338 / 6522143 Altoaragon di Paola longo Via Mazzini, 3 84081 Baronissi (SA) Tel. 089.953903 - Fax 089.953903 Cell. 392.9329045 - 392.9329629 paolalongo2001@libero.it www.allevamentoaltoaragon.it
The Tosa Ken gold's di Lissoni Daniele via s.Rocco 11 truccazzano (MI) tel 0295838535 cell.3336749261 info@thetosakengolds.com
PA S TO R E DI CIARPLANINA di Valle Morena di Piero Antonini Via Anagnina 427 00118 Roma cell. 349 / 0917262 info@vallemorena.it www.vallemorena.it
T I B E TA N M A S T I F F Dei Guardiani del Gange Vincenzo Parmiciano Via Romani S.P., 10 80045 Sant’Anastasia (NA) tel. 081 / 5316851 cell. 338 / 8383354 www.tibetanmastiffs.it Of Temple Garuda Francesco Caricato Via Padova, 136 35026 Conselve (PD) tel/fax 049 - 9500556 cell. 339 / 4257439 333 / 5200029 www.tibetanmastiff.it francescocaricato@libero.it
Preghiamo i Signori allevatori di segnalarci eventuali imperfezioni o cambiamenti di indirizzo e numero telefonico. Si ricorda inoltre a quanti non avessero ancora provveduto al rinnovo della tessera, che il nominativo del loro allevamento verrà eliminato. 55
CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO Indirizzi utili della sezione di razza BULLMASTIFF E MASTIFF Presidenza: MARASI GABRIELE Via Julia 6/C 43013 Langhirano (Parma) mobil . 3488851758 gabrimarasi@hotmail.it Segreteria e Tesseramenti c/o : PAOLA BARLETTANI Via Dante Alighieri 10 57021 Venturina (LI) tel 3288828229 fax 0565855889 e-mail: paola.mastiff93@libero.it E' possibile associarsi come Socio Sostenitore 45,00 euro o come Socio Ordinario 35,00 euro Sito Sezione Mastiff & Bullmastiff: Http://www.bullmastiff-mastiff.com
Indirizzi utili della sezione di razza DOGUE DE BORDEAUX Presidente
SIMONA D’INTRONO Via G. Brunero 55 10077 San Maurizio C.se (TO) Tel e Fax 011 / 9275240 cell. 338 2474075 presidente@sezionedoguedebordeaux.it orari presidenza: Dal Lun al Ven fino alle ore 16:00
Vice Presidente
DANIELE CARRILLO Via del Brecciano 7 - Narni (TR) Tel 347 4853020 mastino962@alice.it
Segreteria e avvisi cucciolate
MANOLA MARCIANI segreteria@sezionedoguedebordeaux.it dal lunedì al venerdì fino alle 16.00
Tesseramenti c/oPresidenza
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Resp. Redazione
MASSIMILIANO RAVAGLIOLI bollettino@sezionedoguedebordeaux.it
Consigliere
VINCENZO DI LEO alfaree@email.it
CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO Indirizzi utili della Sezione di razza MASTINO DEI PIRENEI E TIBETAN MASTIFF
Presidenza:
PARMICIANO VINCENZO Via Romani S:P: 10 80048 s.anastasia (na) Tel/Fax 081/5316851 - 338/8383354 viparmi@tin.it
Segreteria Mastino Pirenei Info cucciolate Mastino dei Pirenei: MURA MILENA Loc. Piano 31/b 15070 LERMA (AL) Tel. 0143/877197 Fax 0143/877603 Cell. 335/390523 info@murtois.com Segreteria Tibetan Mastiff: Tesseramenti della sezione Mastino dei Pirenei e Tibetan Mastiff info cucciolate Tibetan Mastiff: GIACCHINO IVANA 17013 ALBISOLA (SV) Tel. 328 / 1019221
Indirizzi utili per le razze TOSA INU PASTORE DI CIARPLANINA PERRO CANARIO PERRO DOGO MALLORQUINO FILA BRASILEIRO MASTINO SPAGNOLO
c/o Presidenza C.I.M.
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CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO TESSERAMENTO ANNO 2012
Anno di fondazione 1988
ALBO PRESIDENTI Rag. Pierangelo Furia anno 1988 - 2001 Alberto ZIzzi anno 2001 - 2006
In base alle norme statutarie, i nuovi soci dovranno essere presentati da due soci effettivi e saranno accettati salvo approvazione del Consiglio stesso. La quota asso- P r e s i d e n t e O n o r a r i o ciativa per l’anno sociale è di: Furia Pierangelo
35,00 euro per i soci ordinari 45,00 euro per i soci sostenitori c/c postale n. 41956772 intestato a: CLUB ITALIANO DEL MOLOSSO c/o PARMICIANO VINCENZO Via Romani S.P.,10 - 80048 Sant’Anastasia (NA) tel. fax 081 / 5316851 - cell. 338 / 8383354
Presidente P a r m i c i a n o Vi n c e n z o Vi c e p r e s i d e n t i Bianchetti Silvana D’Introno Simona Consiglieri Caricato Francesco Marasi Gabriele Rusciano Pasquale Zizzi Alberto
oppure contattare direttamente i responsabili dei tesCollegio Sindacale seramenti delle Sezioni di razza (trovate i nominativi P r e s i d e n t e : C o l e l l a C a r l o nelle pagine precedenti). Moscato Natale Cuocolo Antonio Si ricorda che l’importo versato comprensivo della Sindaco Supplente iscrizione al Club e all’eventuale Sezione se questa D ’ a m o r e C o n c e t t a viene indicata nelle note del pagamento. Roncato Gianluca
COSTI PUBBLICITARI BOLLETTINO Quarto di pagina Mezza pagina Pagina intera
10,00 euro 25,00 euro 50,00 euro
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Collegio Probiviri Presidente: Fantini Stefano Speranza Sergio Z i z z i Vi t t o r i o Probiviri Supplenti Lissoni Daniele Manzoni Giulia Consigliere di collegamento Enci Ing. D’Orsi Pietro C o m i t a t o Te c n i c o Alessandra Giuseppe Alessandri Alfredo Di Lorenzo Antonio Furia Pierangelo Imbimbo Nicola Morsiani Giovanni Novaresio Giuseppe Comitato di redazione Presidenza C.I.M. Mura Milena Padovan Cinzia Segreteria Pasquale Rusciano Vi a E n r i c o F e r m i , 2 1 7 80010 VILLARICCA (NA) Te l . 0 8 1 8 9 4 7 1 0 7 ( o r e p a s t i ) Cell 338 4931424 e-mail: PRUSCIAN@libero.it (rispettare il formato lettere) w e b p a g e : w w w. c l u b i t a l i a n o d e l m o l o s s o . i t e-mail: info@clubitalianodelmolosso.it
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