distribuzione gratuita anno 19 - n. 2/2021 Marzo / Aprile
Dimagrire
IN PRIMAVERA IN FARMACIA: Teledermatologia Salute: Ricetta bianca dematerializzata
Società: Resilienza e ottimismo Primavera: Sbocciano le allergie
distribuzione gratuita anno 19 - n. 2/2021 Marzo / Aprile
sommario Innovazione
Teledermatologia in farmacia Stefania Antonetti
salute
Ricetta bianca dematerializzata
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Stefania Antonetti
Dieta
Dimagrire in primavera
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Stefania Antonetti
Nelle farmacie Club Salute
Il Giusto Ritmo della Vita
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In collaborazione con Gabriele Ghirardelli
Primavera
Sbocciano le allergie
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Stefania Antonetti
Società
Resilienza e ottimismo
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Patrizia Mantoessi
in cucina
PIATTI DI PRIMAVERA Numero chiuso in redazione il 10 Febbraio 2021
Bimestrale di informazione al pubblico di Club Salute S.p.A. Anno 19, n° 2 Marzo/Aprile 2021 Reg. Trib. Lecco N. 10/03 del 22/09/2003 Direttore responsabile Stefania Antonetti Comitato Scientifico Valentina Guidi, Rosanna Martino Hanno collaborato Gabriele Ghirardelli, Patrizia Mantoessi Impaginazione Sergio Muratore, Federico Serra Moretti Editore - www.morettieditore.com Stampatore BODONIANI – Via Madonnina, 15 – 20814 Varedo (MB) Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata Socio Effettivo
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Voglia di primavera “O prima viola fresca e nuova beato il primo che ti trova, il tuo profumo gli dirà, la primavera è giunta, è qua. Gli altri signori non lo sanno e ancora in inverno si crederanno: magari persone di riguardo, ma il loro calendario va in ritardo”. (Gianni Rodari) La primavera è arrivata! Dopo un inverno di restrizioni e sacrifici il buon umore non deve mancare. E dalle pagine del Gazzettino della Farmacia la primavera è accolta con una delicata poesia di Gianni Rodari. Un segnale di speranza in tempo di pandemia che traspare tutto nelle pagine della rivista. Apriamo allora questo numero del Gazzettino della Farmacia con la voglia di rinnovamento, puntando su prevenzione e sicurezza. A partire dalla Telemedicina, soffermandoci in particolare sulla Teledermatologia, un servizio offerto anche dalla propria farmacia di fiducia del gruppo Club Salute, dedicato alla pelle, che si traduce in assistenza medica controllata attraverso piattaforme tecnologiche. Prestare attenzione ai segnali che la pelle stessa ci invia per anticipare complicazioni, come nel caso dei nei. Le pagine “profumano” di innovazione e tecnologia anche attraverso le novità circa la nuova ricetta bianca dematerializzata. Informazioni e strumenti conoscitivi che permetteranno di capire meglio cos’è e come funziona. Perché dopo la ricetta rossa, anche quella bianca, ossia quella utilizzata dai medici per prescrivere farmaci non a carico del Sistema Sanitario Nazionale, si rinnova con un click. Si può utilizzare ad esempio la App Club Salute. Scaricarla è semplice ed è gratuita e permette di scoprire servizi e prodotti a marchio. Le pagine scorrono ricche di approfondimenti sul benessere, riscoprendo assieme anche l’importanza di depurarsi dagli eccessi dell’inverno in tempo di pandemia. Mente e fisico, chiedono di “rinnovarsi” in modo equilibrato attraverso un giusto regime alimentare che privilegia colori e sapori della primavera. Primavera, che diventa anche, trappola per gli allergici. Starnuti, occhi arrossati, prurito al naso, ma anche tosse e fiato corto. Ecco allora i dieci consigli degli esperti per sopravvivere alla battaglia contro i pollini. Ma anche odori e sapori nuovi di primavera serviti a tavola con piatti che regalano una ventata di freschezza. S.A.
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TELEDERMATOLOGIA IN FARMACIA
Oggi nei, acne, dermatiti, funghi, vitiligine e orticaria si controllano in farmacia. Il futuro apre le porte ad un’assistenza medica in grado di monitorare attività specialistiche attraverso piattaformi tecnologiche
Stefania Antonetti
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i parla di tecnologia e innovazione. Si traduce in telemedicina. Nelle farmacie Club Salute* il futuro è di casa. Un modello possibile dunque che indica una serie di servizi molto diversi, dalle consulenze mediche ai monitoraggi delle terapie e delle condizioni dei pazienti a distanza. Le farmacie Club Salute*, da sempre attente all’innovazione, offrono già da tempo ai propri clienti diversi servizi di telemedicina dedicati alla salute del cuore, all’udito e alla pelle. Nello specifico si tratta di una tipologia di assistenza medica che permette di controllare e monitorare diverse attività di natura specialistica, avvalendosi di piattaforme tecnologiche, senza che il paziente si sposti da casa. Alla domanda: “quali
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Innovazione
Effetti Covid-19 sulla pelle sono i punti di forza?” Massimo Caruso, segretario generale dell’Associazione Italiana di Sanità Digitale e Telemedicina (Aisdet) spiega che: “la telemedicina rinnova i modelli organizzativi dei processi di cura: è molto democratica, valorizza l’empowerment del paziente, introduce nuove figure professionali ed è molto trasparente”. Servizi di telemedicina dedicati dunque alla salute del cuore, all’udito e alla pelle, attraverso consulenze a portata di passo nelle stesse farmacie Club Salute* di fiducia, in tempi brevi e a un costo “sociale”, inferiore a quello di una visita privata. “Risposte importanti arrivano dalla teledermatologia - spiega un farmacista di Club Salute* -. E’ sempre più richiesta dai cittadini. In un ambiente riservato e tranquillo, il farmacista, che ha ricevuto un’adeguata formazione, raccoglie l’anamnesi insieme alla persona e poi riprende alcune immagini della zona interessata con un dermatoscopio”. “Queste immagini ottenute con l’epiluminescenza -continua il farmacista di Club
Non solo tosse, febbre, bronchite o polmonite. Il Covid-19 si manifesta anche attraverso la pelle. Uno studio tutto italiano, condotto con il supporto della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST) e pubblicato sul Journal of the Ame-
Salute - sono trasmesse a uno specialista in dermatologia che entro 72 ore invia il referto alla farmacia insieme alla terapia”. Attualmente la maggior parte dei referti sono curati dagli specialisti del Policlinico Gemelli di Roma. La teledermatologia ha il vantaggio dunque di consentire il contatto a distanza fra medico e paziente e di limitare, in tempo di pandemia, anche le occasioni di contagio. Un servizio svolto, atto a promuove la cultura della salute e la prevenzione e la cura delle malattie della pelle, in modo diretto ed efficace che mette in ri-
rican Academy of Dermatology, ne ha individuate 6. Possono essere correlati a Covid-19: un quadro clinico simile all’orticaria, un’eruzione morbilliforme sia agli arti che al tronco, una reazione cutanea tipo varicella, lesioni tipo geloni, vasculite, con un colorito rosso vinoso e possibile ulcere sugli arti inferiori.
Informati nella tua farmacia sui servizi attivi
salto eventuali problematiche sospette. Possono essere diverse infatti le situazioni che inducono ad un consulto rapido: macchie comparse all’improvviso sulla pelle, dermatiti, funghi, acne, vitiligine e orticaria oppure un neo che cambia. Sarà così possibile ricevere il parere di uno specialista su un neo sospetto, che magari ha cambiato forma e colore e potrebbe essere il campanello d’allarme per un melanoma. L’osservazione periodica dei nei deve tener conto anche della regola definita A, B, C, D, E. A: asimmetria, B: bordi, C: colore, D: dimensioni ed E: evoluzione. *farmacie Club Salute aderenti all’iniziativa su > clubsalute.it
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Se un neo è sospetto è importante sottoporsi ad alcuni esami di accertamento, rapidi e assolutamente indolori, fondamentali strumenti per mettere in risalto eventuali problematiche. In farmacia è possibile fare il controllo singolo del neo e non la mappa. Problema questo, certamente da non sottovalutare, perché con l’arrivo delle belle giornate, la pelle va incontro a problematiche e stress continui quali l’esposizione al sole, una maggiore sudorazione e l’inquinamento. E’ quindi importante tenere sotto controllo i segnali che la pelle stessa ci invia per anticipare eventuali complicazioni. E un neo è sicuramente un campanello d’allarme. “I nei, scientificamente nevi, li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, ma spesso dimentichiamo che il melanoma, uno tra i tumori più aggressivi della pelle può avere un aspetto molto simile, almeno ad occhio nudo” spiegano a chiare lettere oncologi e dermatologi. E’ importante dunque un controllo periodico definito in base al rischio individuale del paziente stesso. Controllo raccomandato nei soggetti particolarmente a rischio cioè per familiarità per melanoma, scottature solari pregresse, numerosi nevi melanocitari, numerosi nevi atipici, pelle chiara, occhi azzurri o verdi, capelli biondi o rossi. Le più recenti scoperte scientifiche mettono in guardia anche i fototipi olivastri, ossia persone che hanno capelli e occhi scuri che non risultano essere immuni dal melanoma. Dunque, ancora oggi la prevenzione è l’arma più efficace per combattere questa malattia. Conoscere i fattori di rischio è di fatto il primo passo per non sviluppare il tumore. La parola resta, e resterà prevenzione, atta a ridurre l’incidenza del melanoma attraverso una diagnosi precoce e costante nel tempo, quando questo è sottile e quindi guaribile con l’asportazione chirurgica. Ma attenzione perché la prevenzione passa anche e soprattutto attraverso le radiazioni UV. In sintesi l’esposizione al sole. E con l’arrivo delle belle giornate, il sole amico, può diventare il peggior nemico della nostra pelle. Una questione che richiede attenzione e consapevolezza, perché sono tanti i danni che i raggi possono fare a seguito di una sconsiderata esposizione. Graduale o sconsiderata l’esposizione al sole, ripete la comunità scientifica, deve essere accompagnata rigorosamente da filtri solari, atti a garantire un’ampia copertura. Il consiglio è di usare comunque la più alta, soprattutto durante le prime esposizioni. I filtri solari da utilizzare e, consigliati dalle farmacie, sono sempre quelli di estrema qualità ed efficacia che, andrebbero applicati ogni due ore e dopo ogni bagno. Il condizionale è d’obbligo perché non corrisponde mai alla pratica: meglio allora esporsi in modo graduale evitando le ore centrali della giornata e utilizzando un’alta protezione.
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La telemedicina
Piace agli italiani Sono i dermatologi i dottori più video-consultati in quarantena. L’emergenza causata dal Covid-19 ha accelerato il passaggio al digitale di molti settori, compreso quello sanitario. Sono state numerose le iniziative legate all’uso della tecnologia in campo medico, prima fra tutte il consolidamento e la diffusione della telemedicina, meno sviluppata in Italia rispetto al resto d’Europa. Secondo una ricerca su oltre 1.500 persone svolta da Dottori.it, il 70% degli intervistati si è detto pronto a passare alle visite in video-consulto. Se più della metà (51,2%) dei rispondenti, però, dichiara di voler ricorrere a questo strumento solo in casi di estrema necessità, come la quarantena, sorprende il dato relativo agli over 65. Nella fetta più anziana degli utenti che hanno risposto alla ricerca, la percentuale di chi userebbe il video-consulto in modo abituale sale al 41,5%. Le regioni più attive da questo punto di vista sono state Lombardia, Lazio e Campania che, insieme, hanno raccolto il 60% di tutte le prenotazioni. E’ emerso inoltre che tra gli specialisti, più consultati in video, sono stati nell’ordine dermatologi, andrologi e otorinolaringoiatri.
SALUTE
RICETTA BIANCA DEMATERALIZZATA Dopo la ricetta rossa, anche la ricetta bianca, ovvero quella utilizzata dai medici per prescrivere farmaci non a carico del Servizio Sanitario Nazionale, diventerà elettronica. Le istruzioni d’uso arrivano dal Ministero dell’Economia e delle Finanze
Stefania Antonetti
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rocesso di digitalizzazione avviato. Tutto più veloce, più semplice e sicuro. La tecnologia in tempo pandemico diventa alleata fedele del paziente e cambia indiscutibilmente le modalità operative. E l’assistenza al cittadino-paziente migliora. Così dopo la ricetta rossa, quella relativa ai farmaci acquistabili in farmacia e a carico del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn), anche la ricetta bianca, diventa elettronica. La ricetta bianca, ovvero quella utilizzata dai medici per prescrivere farmaci non a carico del Sistema Sanitario Nazionale, diventa così ricetta bianca dematerializzata. La ricetta viene affiancata a quella cartacea, che certo non scompare e non la sostituisce. Questo vuol dire che i medici potranno continuare ad effettuare prescrizioni anche in modo cartaceo, in modo ossia tradizionale. L’importate novità, ha come obiettivo quello di agevolare in tempo di
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pandemia, il rapporto e il percorso tra paziente, medico e farmacista, formalizzando strumenti nuovi destinati a cambiare le nostre abitudini. E cambiano anche i percorsi interni delle farmacie i cui servizi sono sempre più a portata di un click.
Gli estremi della ricetta bianca digitale possono essere inoltrati dall’assistito alla farmacia tramite posta elettronica: è possibile inviare in allegato il promemoria, ricevuto dal medico tramite e-mail o estratto dal proprio fascicolo sanitario elettronico, oppure, indicare il numero di ricetta elettronica e il codice fiscale. Via sms o con Applicazione: inoltrando il messaggio ricevuto dal medico o semplicemente tramite telefono: comunicando alla farmacia il numero di ricetta elettronica, con il codice fiscale. Si potrà accedere al Fascicolo Sanitario Elettronico, attraverso lo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale); Cie (Carta di Identità Elettronica) Cns (Carta Nazionale Servizi) e con le credenziali FSE/Federa.
Come testimonia la farmacia “Club Salute*” dove tradizione ed esperienza si coniugano al rinnovamento. “Siamo da sempre attenti alle innovazioni” spiega un farmacista del gruppo “Club Salute”, in prima linea, come tutti i suoi colleghi, dall’inizio dell’emergenza Covid-19. “Per questo quando è esplosa la pandemia ci siamo subito attivati per migliorare in termini di sicurezza e di velocità i percorsi e i servizi -aggiunge il farmacista-. Il potenziamento dell’assistenza al cittadino, facendo tramite con il medico di famiglia e la Asl, è stato immediato, così come la ricezione delle nuove normative. La nostra App: Club Salute Farmacia ha fatto tutto il resto: gratuita, semplice, intuitiva è stata scaricata subito dai nostri clienti. Anche i senior hanno imparato ad usarla”. “E’ disponibile su iOs e Android. Dopo averla scaricata, bastano pochi click per registrarsi e associarsi”. Non ci sono più scuse dunque, neanche per i senior, in realtà sempre più digitalizzati e al passo con i tempi. La pandemia ha dato un’accelerazione improvvisa in termini di novità e servizi sanitari e offerto nuovi strumenti operativi. Ma come funziona in realtà la ricetta dematerializzata bianca? Innanzitutto è bene precisare che a dare il via libera è stato il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze il 30 dicembre scorso istituendo il nuovo codice di ricetta, l’NRBE, più semplicemente il numero della ricetta bianca elettronica per farmaci non a carico del Sistema Nazionale Sanitario. Il decreto istituisce anche le linee guida da seguire. Linee guida che si traducono: “Il medico curante che prescrive un farmaco non a carico del Ssn, compila dunque la prescrizione in formato elettronico riportando i dati relativi al codice fiscale del paziente, la prestazione e la data. Quindi potrà rilasciare all’assistito il promemoria cartaceo o, almeno fino a quando durerà l’emergenza Covid-19, trasmettere la ricetta tramite e-mail o messaggi telefonici. Il paziente, a questo punto, potrà scegliere la farmacia in cui utilizzare la ricetta”. Quest’ultima, si legge nel decreto, “nel caso in cui i farmaci siano disponibili ed erogabili, accetta la richiesta e provvede all’erogazione”. Gioca così un ruolo fondamentale la farmacia scelta dall’assistito, come specificato all’interno del decreto stesso: “fino al perdurare dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, l’assistito che ha ricevuto la ricetta elettronica farmaceutica da parte del medico può inoltrare gli estremi della ricetta alla farmacia prescelta e comunicare i dati della ricetta elettronica unitamente al codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria”. Per poter garantire al meglio il processo di dematerializzazione nella fase sperimentale verran-
Anziani
e tecnologia L’uso di smartphone e tablet può ridurre la mortalità nei pazienti anziani colpiti dal Covid-19 e ricoverati nei reparti ospedalieri? Si! L’utilizzo della tecnologia contribuisce a migliorare la qualità della vita delle persone ricoverate e la loro risposta alle cure sanitarie riducendo il tasso di mortalità. E’ quanto emerso in occasione del 65° congresso della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg). In particolare, uno studio condotto su tutti i pazienti ricoverati dal 29 marzo al 29 aprile presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di Roma, in un reparto di degenza a medio-bassa intensità per Coronavirus, ha dimostrato che la mortalità è risultata più alta nelle persone che non hanno mai avuto contatti con i loro parenti. Diversamente, nei casi di anziani ricoverati per Covid-19 che hanno possibilità di comunicare con i propri familiari grazie a un cellulare, meglio ancora se in videochiamata, la mortalità si è ridotta dal 40 al 20%, a parità di età e trattamento clinico. La possibilità di interagire a distanza tramite chat o videochiamate contribuisce sensibilmente a modificare positivamente il quadro clinico dell’anziano ricoverato.
no valutate eventuali criticita’ per ottimizzare la procedura. Nel periodo post-pandemico, invece, non sarà più il cittadino a interloquire con la farmacia, ma avverrà tutto tramite il Sistema di Accoglienza Centrale (Sac), il cui portale (sistemats.it) permetterà al cittadino di consultare e scaricare le proprie ricette elettroniche e di selezionare la farmacia di propria fiducia, a cui sarà inviata una notifica dal SAC. Dopo la presa in carico da parte della farmacia il SAC provvederà a dare immediato riscontro all’assistito per il ritiro presso la farmacia. *farmacie Club Salute aderenti all’iniziativa su > clubsalute.it
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Dieta
DIMAGRIRE IN PRIMAVERA Depurarsi dagli eccessi dell’inverno e perdere peso. Torna la primavera, primo cambio di stagione e mente e corpo chiedono di sentirsi meglio e proteggere l’organismo in modo equilibrato
Stefania Antonetti
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ai che il cibo sia la tua medicina”, diceva il famoso medico greco Ippocrate nel lontano V secolo a. C.. E la scienza conferma: quello che mangiamo può davvero aiutarci a combattere e a prevenire tanti disturbi. Perdere peso equivale così a sentirsi meglio e a proteggere l’organismo. Con l’arrivo della primavera con le sue belle giornate, la parola chiave, quasi ossessiva diventa: “dieta”, “dimagrimento”. Dopo gli stress della stagione invernale, il corpo ha bisogno dunque di rimettersi a nuovo, di fare “pulizia”. Complice anche la pandemia che non ha certo aiutato tra limitazioni e chiusure. Mesi di vita sedentaria, al chiuso, con un’alimentazione ricca di grassi e proteine ma povera di vegetali, possono aver regalato un addome troppo sporgente, i cuscinetti che fanno mostra di sé e pelle più rilassata e poco tonica. “Niente panico” affermano dietologi e nutrizionisti: “non è il caso di farsi prendere dallo sconforto limitandosi”, ma “nemmeno inventarsi regimi drastici che sfiorano il digiuno totale, mettendo così a rischio la salute”. Essenziale compagno di viaggio del dimagrimento è sicuramente lo sport.
Un’oretta di attività fisica tutti i pomeriggi diventa un vero toccasana. Soprattutto per attenuare la fame. Lo sport esercita infatti un lieve effetto anoressizzante perché stimola la produzione di sostanze, le endorfine, che regalano una sensazione di appagamento e di benessere. Le nuove piramidi alimentari hanno di fatto come base l’acqua e l’attività fisica. Svolgere sport regolarmente è indispensabile a ogni età a meno che non ci siano patologie che lo impediscano. Acqua e sport sono quindi punti cardini per dimagrire. Mentre scegliere e fare una dieta diventa più tortuoso. Nell’immaginario collettivo la sola parola “dieta” evoca l’idea di una rinuncia alle gioia della tavola. Diventa sinonimo di fatica e sacrificio necessari a conquistare l’agognata taglia per poi tornare al solito stile di vita. Concetto oggi superato tra nutrizionisti e dietologi, che cercano di sostituire questa idea con la possibilità di affrontare tutto l’anno in leggerezza, mangiando “diverso” ogni giorno e adottando stili di vita più attivi, lontani da stress e preoccupazione. E nell’universo dieta, spicca la nostra “Dieta Mediterranea” considerata Patrimonio dell’Umanità. Questo vuol dire riportare sulle nostre tavole la tradizione, preferendo il consumo dei cereali, della frutta e della verdura, dei semi e dell’olio di oliva.
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Limitare le carni rosse, privilegiando quelle bianche, il pesce e i legumi ma anche le uova e i latticini. La “Dieta Mediterranea” pare essere infatti il miglior regime alimentare a cui ispirarsi. Sono numerosi gli studi che hanno dimostrato come sia associata alla riduzione dell’incidenza di molte malattie, soprattutto cardiovascolari. La comunità scientifica spiega inoltre che: “una corretta alimentazione svolge un ruolo centrale nell’aiutare la funzionalità dei principali organi come fegato e reni”. Chiarisce anche: “che per disintossicarsi è necessario abbandonare gli alimenti ricchi di lipidi e di zuccheri (carni grasse e salumi, fritture, dolci e snack industriali) e affidarsi alla natura scegliendo frutta e verdure fresche, cereali integrali, legumi, noci e semi”. Nel corso del tempo sono nati regimi alimentari specifici per aiutare, prevenire e combattere i più svariati sintomi. Sono state studiate diete per chi ha il colesterolo alto; per chi soffre di ipertensione; in caso di osteoporosi; per chi si sente sempre stanco; per combattere la stitichezza; contro la ritenzione idrica; per evitare i calcoli renali; per vincere il mal di stomaco; se la pancia è sempre gonfia e per chi soffre di diabete. Diete diverse, sistemi calorici personalizzati comunque legati da un unico comune denominatore: perdere peso. “E’ importante abbandonare però l’idea di non mangiare abbastanza durante il giorno – sottolineano gli specialisti-. E’ un errore corrente e paradossale. Perché, ci si “tiene” tutto il giorno, e poi, la sera, ci si sente autorizzati a compensare mangiando spesso molto di più di quanto ci si è negati durante la giornata”. Capitolo questo, annoverato tra i consigli pratici che si traducono nel non stare appunto troppo a digiuno, mangiare e masticare lentamente, fare sempre una buona colazione, controllare le quantità consumate anche nei pasti fuori casa, diversificare il più possibile le scelte alimentari, abituandosi così a mangiare un po’ di tutto e bere acqua.
La Dieta pescetariana Il segreto per un cuore in salute? La dieta pescetariana. Due su tre infarti potrebbero essere evitati consumando soprattutto alimenti di origine vegetale e preferendo le proteine del pesce a quelle della carne. E’ questo, il messaggio che emerge da un’analisi pubblicata sull’European Heart Journal – Quality of Care & Clinical
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Lo studio
Fame emotiva e il Covid-19 Effetti pandemia da Covid-19. Lockdown, smart-working, restrizioni, riduzione dell’attività sportiva, palestre e piscine chiuse, tendenza a cucinare di più. Troppo computer e troppo poco movimento. Come si fa a non ingrassare? E infatti si ingrassa. Complice anche l’ansia da Covid-19 e le conseguenti depressioni. A riferirlo è uno studio sull’effetto dell’isolamento sulle abitudini alimentari della popolazione italiana condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova, in collaborazione con l’Università di Losanna e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. I ricercatori hanno osservato che un elevato livello di ansia, depressione e di emozioni negative come la tristezza, insieme a fattori come una peggiore qualità della vita e delle relazioni sociali, hanno portato a maggiore fame emotiva, che arriva puntuale quando abbiamo maggior bisogno di essere consolati e confortati, mentre alti livelli di stress si sono trasformati in episodi di abbuffate compulsive, ovvero quei momenti in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve con la sensazione di perdere il controllo sul cibo stesso.
Le abitudini sono importanti
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1. Vai a letto e svegliati sempre alla stessa ora, anche quando non hai dormito bene. 2. Il sonno non si recupera con “pisolini” durante la giornata: dormi la notte, sarai riposato e attivo di giorno. 3. Non praticare attività fisica e non lavorare nelle quattro ore prima di dormire: favorisci il tuo relax. 4. Limita le sostanze eccitanti come caffè, tè, cioccolata e superalcolici, soprattutto dal tardo pomeriggio in avanti. 5. Non fumare: la nicotina è una sostanza stimolante. 6. Ogni attività ha il suo luogo: non utilizzare la camera da letto come ufficio o come cucina. 7. Rispettare il buio ti aiuta: la sera evita di utilizzare schermi digitali, soprattutto prima di addormentarti. 8. Mantieni un ambiente fresco, buio e silenzioso. 9. Rilassati con un rituale della buonanotte pensato da te, per te. 10. Se non riesci a dormire, non pensarci, ma fai qualcosa di piacevole; torna a riposare appena ti viene sonno.
Nelle farmacie Club Salute
Il Giusto Ritmo della Vita
Il corretto rapporto tra l’Up (azione) and Down (riposo) che caratterizzano in modo alternato le nostre giornate
In collaborazione con
Gabriele Ghirardelli • Farmacista • Responsabile dei prodotti a marchio Club Salute > clubsalute.it
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tempi nei quali viviamo impongono ritmi performanti; lavoro, famiglia, figli, nonni, tutte esigenze a cui dare una risposta in tempi brevi, che richiedono sforzi che portano a dire: “avrei bisogno di una giornata di 48 ore per fare tutto”. Spesso si cerca aiuto in soluzioni “apparentemente veloci” che, come sempre, apportano vantaggi
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ampiamente controbilanciati da negatività che azzerano quanto di buono abbiamo percepito in una fase iniziale. I buoni risultati non si raggiungono mai attraverso le scorciatoie. La soluzione giusta è pertanto da ricercare nel “Giusto ritmo di vita”: solo all’interno di questo “modello di benessere” è possibile trovare aiuto in prodotti dai quali ricevere l’apporto di quelle sostanze che debitamente calibrate forniscono lo sprint allo spartito da seguire per vivere, al giusto ritmo la nostra vita. Ritmo che deve essere cadenzato da regole che disciplinano uno stile di vita sano, come spiega il dottor Ghirardelli: “l’importanza della Fase di Recupero per accumulare le energie necessarie alla vita di tutti i giorni”.
Solo all’interno di questa cornice si possono inserire prodotti pensati e realizzati dalle Farmacie Club Salute*. Il dottor Ghiradelli illustra che ogni nutriente può essere utile, purché sia utilizzato al momento giusto, in momenti di aumentato fabbisogno o scarso apporto, rispettando e sostenendo la macchina dell’organismo umano, che deve avere la benzina per affrontare il viaggio quotidiano, la forza per spingere sull’acceleratore quando necessario, ma anche il tempo da dedicare al riposo e al recupero: “Ogni nutriente ha il suo ruolo, ad esempio le vitamine, l’acetil L-carnitina, estratti naturali standardizzati da succo di Barbabietola Rossa, Guaranà, Ashwagandha, o collagene idrolizzato contenente aminoacidi, sono tutti importanti integrazioni all’alimentazione del nostro organismo. Ogni sostanza però, deve essere usata nel modo e nel momento giusto, per permettere a ciascuno di noi di gestire nei modi e tempi corretti l’Up (azione) e il Down (riposo), che devono caratterizzare entrambi, in modo alternato, il ritmo delle nostre giornate”. Con questa visione d’insieme il dottor Ghirardelli e i Farmacisti Club Salute si impegnano quotidianamente a formulare e realizzare prodotti a tutela della salute che rispettano questi concetti fondamentali, nella consapevolezza
MIOFORCE buste
INTEGRATORE ALIMENTARE a base di: Collagene Idrolizzato (BODYBALANCE®), standardizzato in aminoacidi, costituenti biologici delle proteine uno dei più importanti macronutrienti nella dieta di tutti i giorni. Con estratto di Ashwagandha, contribuisce alle naturali difese dell’organismo e ha un effetto tonico-adattogeno, utile per la stanchezza fisica, il rilassamento e il benessere mentale. La presenza di Vitamina D, contribuisce al mantenimento di ossa normali e della normale funzione muscolare. Inoltre la Vitamina B12, contribuisce al normale metabolismo energetico e al funzionamento del sistema nervoso.
DIECIPIÙ flaconcini
INTEGRATORE ALIMENTARE liquido pronto all’uso, con estratto di Ashwagandha (KSM-66®) ad effetto tonico-adattogeno: contribuisce alle naturali difese dell’organismo. Insieme al Guaranà, tit. in Caffeina, ha un effetto tonico per la stanchezza fisica e mentale. Contiene Inoltre Acetil L-Carnitina, che viene metabolizzata in vivo in carnitina, la quale viene utilizzata per trasportare gli acidi grassi, importanti nutrienti dell’organismo, nei mitocondri, dove vengono utilizzati e ossidati per produrre ATP (adenosina trifosfato, la principale “moneta di scambio” energetica della cellula)
Magnesio TOP
INTEGRATORE ALIMENTARE a base di Magnesio Vitamina B6 e Vitamina D. I sali di magnesio utilizzati sono tutti di natura organica. Il Magnesio, assieme alla Vitamina B6, contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento, al normale metabolismo energetico, al normale funzionamento del sistema nervoso e alla normale funzione psicologica. Il Magnesio inoltre, assieme alla Vitamina D, contribuisce al mantenimento della normale funzione muscolare. che il farmacista deve quotidianamente esercitare questa “mission” ossia spiegare come e quando un nutriente può essere utile, e non limitarsi ad una mera distribuzione. *farmacie Club Salute aderenti all’iniziativa su > clubsalute.it
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Primavera
SBOCCIANO LE ALLERGIE Primavera: scatta l’allarme! Starnuti, occhi arrossati, prurito al naso, ma anche tosse e fiato corto. Non appena spunta la bella stagione, l’incubo degli allergici torna a farsi sentire
Stefania Antonetti
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ale il desiderio di riscoprire il contatto con la natura e respirare l’aria fresca della primavera che riporta profumi e colori nei parchi, per le strade e sui balconi delle case. La natura torna dunque a fare da padrona dopo il letargo invernale e con la bella stagione, il sole e le prime giornate all’aperto migliorano anche il buonumore. Per tanti, ma non per tutti. C’è infatti chi vive questo periodo con poca allegria, perché primavera vuol dire sì allegria, ma anche e soprattutto allergia, un vero incubo per chi ne soffre. Questa è infatti la stagione in cui c’è la maggiore concentrazione di pollini nell’aria, motivo per cui le allergie raggiungono il picco annuale. Quindi per molti stare fuori può diventare un problema vero. “Molti” che tradotti vuol dire circa 20 milioni di italiani che soffrono di allergie stagionali e 1 milione e 200mila sono bambini. I veri colpevoli
sono indiscutibilmente i pollini, che da marzo a giugno aumentano la loro concentrazione soprattutto nelle giornate soleggiate e ventose. Cosa sono in realtà i pollini? “Sono piccole particelle rilasciate nell’aria dalle piante - spiegano i medici - che giungono a contatto con le mucose attraverso l’aria inspirata. Queste particelle si ritrovano a chilometri e chilometri di distanza dalla pianta che li ha prodotti e per questo è molto difficile cercare di evitarne il contatto”. Dunque, la bella stagione può tradursi in prurito al naso fino alla congestione nasale, congiuntivite e mal di testa, tosse e anche asma. Sono questi di fatto i principali disturbi che caratterizzano l’allergia da polline, la più comune forma allergica che colpisce a qualsiasi età, ma soprattutto bambini e ragazzi. Studi alla mano hanno dimostrato che ad aumentare il rischio di sviluppare allergie da pollini è la predisposizione genetica. Se mamma e papà sono soggetti sani, il rischio che un figlio sia allergico è pari al 10-15%. Ma se 1 genitore su 2 è allergico, la percentuale è pari al 30%.
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A far salire la percentuale, è poi, la presenza di allergia in entrambi i genitori: in questo caso, infatti, il bambino rischia di diventare un soggetto allergico nel 60-80% dei casi. “A prima vista i sintomi delle allergie possono essere confusi con quelli del raffreddore – ha spesso dichiarato la professoressa Susanna Esposito, Presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) e Professore Ordinario di Pediatria all’Università degli Studi di Perugia – ma se persistono, occorre rivolgersi al medico o al pediatra. Se trascurati, infatti, possono diventare cronici con conseguenze importanti come rinosinusite, crisi d’asma e difficoltà respiratorie”. Resta comunque un fatto: quella al polline è la più comune forma allergica che può insorgere a qualsiasi età, anche se più frequentemente durante l’età scolare e l’adolescenza. A marzo dunque la battaglia contro i pollini ha inizio. Ma quali allora i rimedi? Gli stessi studiosi consigliano di mettere in pratica alcune precauzioni elementari. Dieci per l’esattezza. A ricordarlo è ancora una volta l’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) che promuove un decalogo per difendersi dalle allergie. Base di partenza è il consiglio numero 1. Limitare il tempo trascorso all’aperto nelle ore centrali della giornata quando è più alta la concentrazione di pollini. 2. Evitare di aprire le finestre nelle ore più calde della giornata. Un buon ricambio d’aria degli ambienti è importante, ma è opportuno farlo al mattino presto o in tarda serata, quando la concentrazione di pollini è più bassa. 3. Evitare di stare all’aperto dopo la pioggia. Questa, infatti, riduce in frammenti più piccoli i pollini che possono raggiungere più facilmente le vie respiratorie. 4. Consultare il calendario dei pollini che può aiutare a calibrare il tempo che si può trascorrere all’aria aperta. 5.Viaggiare in auto tenendo i finestrini chiusi. 6. Fare la doccia e lavare i cappelli quotidianamente. I pollini, infatti, si depositano sui capelli con il rischio di respirarli anche durante la notte. 7. Indossare una mascherina e occhiali da sole durante le passeggiate in bicicletta e all’aria aperta. Questo chiaramente non risulterà difficile in tempo di pandemia. 8. Mettere da parte tappeti e, se possibile, lavare frequentemente le tende in cui si depositano particelle allergizzanti. 9. Evitare i luoghi in cui è stata da poco falciata l’erba e regola numero 10 non assumere farmaci senza il consulto del medico. Evitare dunque il fai-da-te e seguire scrupolosamente le indicazioni terapeutiche del medico. E’ inoltre importante chiariscono ancora gli esperti: “sfatare falsi miti che circolano sulle allergie. Le previsioni del meteo contano. La
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Correre all’aperto
Allergie e sport Allergici al polline: bastano pochi trucchi per riuscire a fare sport all’aria aperta senza dover rinunciare a causa del fazzoletto. Oltre a dei buoni antistaminici potrebbero aiutare i consigli della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica per continuare a fare una corsetta all’aria aperta. Come ad esempio sfruttare le prime ore della mattina, una scelta questa, che aiuta perché l’effetto dei pollini è ancora latente e meno potente. Dopo aver fatto attività sportiva all’aperto è consigliato togliersi i vestiti indossati e fare una doccia che elimini tutti i residui di pollini rimasti addosso o tra i capelli. Mai uscire quando c’è vento, perché il vento è nemico dei nostri nasi e alleato crudele dei pollini nell’aria. A quel punto meglio scegliere l’allenamento indoor.
produzione di polline è, infatti, massima nei giorni di sole, soprattutto nelle ore centrali”. “La pioggia inoltre - aggiungono gli esperti - è una preziosa alleata contro l’allergia: l’acqua distrugge i pollini, mentre l’umidità favorisce la chiusura delle antere dei fiori, riducendo temporaneamente la liberazione di nuovi granuli. Attenzione, invece, quando è in arrivo un forte temporale, perché nelle fasi iniziali i vortici d’aria possono risollevare i pollini, aumentando il rischio di crisi allergiche”. E’ bene dunque affidarsi anche al Bollettino dei pollini (www.pollineallergia. net) o a quelli Arpav provinciali, che forniscono previsioni settimanali aggiornate.
Società
Resilienza e ottimismo
Connubio per affrontare la nuova stagione Patrizia Mantoessi • Farmacista a Monza
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a primavera è per antonomasia la stagione del risveglio, quest’anno più che mai dobbiamo accettare il suggerimento della natura ed uscire da una condizione di sfiducia, rinuncia
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e distacco sia materiale che emotivo cui la pandemia ci ha costretto. Si avvicina il momento per uscire dall’impasse: saranno certamente necessari ancora un po’ di fatica e qualche rinuncia, ma non facciamoci trovare impreparati quando potremo tornare alle nostre abitudini anche se con qualche restrizione. Lamentarsi è peggio e scoraggiarsi non serve, ricominciamo a sognare il nostro
futuro più prossimo, apriamoci al cambiamento, imponiamoci altri punti di vista, troncando quel che non funziona più e ripartiamo. Da dove ripartire? La domanda è lecita. Potremmo ricominciare da noi stessi, dalla cura del nostro fisico e della nostra mente. Dopo un anno di stallo possiamo riprendere le attività motorie, almeno quelle consentite: le attività sportive sono molto importanti non solo sul piano fisico, ma anche per il benessere psichico legato alla routine degli incontri, alla socialità e al raggiungimento degli obiettivi, non solo fanno bene alla mente poiché sono maestre di vita, ma anche alla salute per il riflesso positivo che hanno su metabolismo e forma fisica. Il tutto presuppone anche un’attenzione alla alimentazione, come suggeriscono anche alcuni studi condotti sui centenari, la cui dieta è risultata essere ricchissima di vitamine, antiossidanti e fibre tutti elementi che concorrono alla formazione un microbiota (flora) intestinale tra i più variegati, ma sono anche in grado di attivare i sistemi di protezione che contrastano l’infiammazione e rallentano l’invecchiamento cellulare. Sul fronte della psiche sono risultate persone con grande capacità di reazione, grande energia fisica e mentale, che hanno fatto e fanno movimento, coltivano hobby, amicizie e sfera spirituale. Nonostante abbiano affrontato grosse difficoltà come la guerra, la fame, l’epidemia di Spagnola e i lager conservano un atteggiamento fiducioso, sono resilienti e aperti alle novità. Niente più scuse, vale il suggerimento di allinearsi alla loro filosofia di vita. Se in inverno la stanchezza e la tendenza ad “entrare in letargo” o raccogliersi in casa, complici anche le temperature rigide e la poca luce, prendono il sopravvento rinforzando malinconia e malumore, la primavera ci dà al contrario una sferzata di energia e ci richiama alla vita. Se il nostro bioritmo non è ancora all’altezza non sentiamoci in colpa, possiamo aiutarci con rimedi naturali energizzanti, utili per darci la giusta carica. Eccone alcuni in grado di migliorare le nostre performances mentali e fisiche: veri alleati del benessere.
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Tra i minerali il Magnesio oltre ad essere importante per la formazione di ossa e denti, in giusto equilibrio preserva cuore e sistema nervoso, contrasta irritabilità e sindrome premestruale, ed è importante integrarlo in caso di stress acuti o prolungati. Lo Iodio immagazzinato nella tiroide, è utilizzato per la sintesi di ormoni tiroidei che regolano il metabolismo corporeo vale a dire il ritmo con cui vengono bruciate le calorie: un’ottima fonte alimentare è rappresentata dal pesce.
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Fondamentali evitare carenze anche lievi di alcune vitamine, per allontanare stanchezza fisica e affaticamento mentale. La vitamina C aumenta la resistenza alle infezioni, è indispensabile per la cicatrizzazione delle ferite e per la formazione di collagene struttura portante in tutti tessuti e per l’azione antiossidante quindi utile in caso di stress ed esposizione all’inquinamento, non meno utile in caso di attività sportiva La vitamina D è invece fondamentale per il sistema immunitario e per la struttura ossea, va necessariamente integrata perché con l’alimentazione se ne assume solamente un piccola quota rispetto a quanto è necessario. Inoltre la sua attivazione mediante l’esposizione solare è minima poiché chiusi all’interno di abitazioni e uffici e non sempre ci esponiamo per almeno 15-20 minuti al sole ogni giorno come sarebbe sufficiente per convertirla in forma attiva. La vitamina B6 viene escreta ogni 8 ore con le urine, è quindi necessario un regolare apporto in particolare per le donne che usano contraccettivi, per i vegani e i vegetariani. Influenza l’umore ed è un cofattore della sintesi di neurotrasmettitore come dopamina, adrenalina e serotonina. La vitamina B12 è fondamentale per la produzione di globuli rossi, preposti al trasporto di ossigeno, è carente nei vegani e nei vegetariani perché è assente nei vegetali e nei diabetici che assumono metformina, farmaco che ne riduce l’assorbimento. Tra l’altro le vitamine del gruppo B tendono ad agire in sinergia e ad aumentare il rispettivo assorbimento. Sono molto utili perchè aumentano le energie e aiutano a combattere stress e fatica. Tra i fitoterapici la Rhodiola è un tonico adattogeno non eccitante, che aiuta a controllare anche gli attacchi di fame. E’ in grado di aumentare i livelli di serotonina il neurotrasmettitore del buonumore. La Griffonia, in quanto fonte di 5-idrossitriptofano il precursore della serotonina, risulta di grande utilità per ritrovare la calma e ridurre l’ansia, migliorare la qualità del sonno e ridurre la fame nervosa. Il Ginseng contiene principi attivi ad azione tonico-adattogena in grado di ottimizzare le prestazioni migliorando concentrazione, memoria e livelli energetici. Evitare l’utilizzo in gravidanza e in caso di ipertensione.
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Rinvigoriti nella mente e nel corpo infondiamo e diffondiamo ottimismo sicuramente nei bambini e negli adolescenti, così come negli adulti non solo quando questo voglia dire recuperare quello che abbiamo temporaneamente dovuto allontanare, ma anche quando questo vuol dire intraprendere un nuovo percorso.
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IN CUCiNA
PIATTI DI PRIMAVERA La primavera porta con sé odori e sapori nuovi, esercitando un potente influsso di rinascita e rinnovamento su tutta la natura. Una ventata di freschezza e colore sui banchi del mercato scegliendo prodotti che possono regalarci freschezza ed energia
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e giornate si allungano, le temperature si fanno più miti e gli alberi iniziano a ricoprirsi nuovamente di foglie. Purtroppo di contro iniziamo ad avvertire una serie di piccoli malesseri quotidiani, derivati proprio dal rifiorire della natura che provoca, specie nei soggetti più anziani, una serie di sintomatologie come ansia, depressione, stanchezza, palpitazioni. Molti di questi sintomi possono essere curati a tavola, tramite una dieta equilibrata contenente molto ferro abbinata ad alimenti leggeri e depurativi. In inverno, infatti, abbiamo fatto una sorta di “scorta” di calorie, necessarie per affrontare il clima rigido, ma in primavera l’alimentazione dovrà contemplare molta frutta e verdure (specie le insalate fresche), ovvero di cibi particolarmente ricchi di vitamine e sali minerali. Dunque per superare bene il lun-
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go periodo invernale trascorso, è necessario tra l’altro fare uso di cibi rinfrescanti, come carote, finocchi, sedano, dragoncello, ortica, mele, pere, agrumi e fragole. Naturalmente bisogna ridurre drasticamente i consumi di cibi ad alto tenore calorico, quali formaggi, insaccati, carne grassa, dolci e naturalmente alcolici e superalcolici. La regola principe del vivere sano resta unica: dormire a sazietà e bere molta acqua! Perché è proprio la primavera la stagione giusta per cercare di depurare il nostro organismo per riacquistare la linea o il benessere. Linea e benessere che ci assicurino poi un’estate senza problemi. Una tavola primaverile colorata e sana, ricca soprattutto di ricette di verdure e frutta. Perchè la primavera in cucina significa soprattutto verdura. Essenziale che siano fresche tenere e saporite di stagione, senza essere
“massacrate” da preparazioni molto elaborate o da condimenti vari in quantità eccessiva. Resta sacra anche la regola della massima semplicità: lattuga novella, dolce e tenera, qualche foglia di rucola, del finocchio affettato sottile, dei ravanelli, un pizzico di erba cipollina e un semplice “giro” d’olio extravergine di oliva ed ecco una rinfrescante e piacevolissima insalata da veri intenditori. Passando poi alle “sempre verdi” minestre anche quelle caratterizzate da cotture veloci, un brodo leggero di pollo o un brodo vegetale, con verdure tagliate a dadini insaporite in un soffritto di base, coperte con acqua tiepida e portate a cottura dai 10 ai 15 minuti sono il veicolo migliore per esaltare la freschezza delle verdure primaverili. Per i secondi la vignarola romana (misto di verdure stufate in olio), è il piatto che impersona questa stagione dato che si può gustare soltanto per un paio di settimane, quando carciofi, piselli, fave, cipollotti e lattuga, sono presenti contemporaneamente sul mercato. E per finire l’immancabile compagna di sempre la frutta. Fragole, pesche noci, lamponi e albicocche, vere regine della frutta primaverile. Ricche di antiossidanti, contengono svariati minerali come fosforo, calcio, ferro e vitamine A, B1, B2 e soprattutto C, il tutto abbinato ad un basso apporto calorico (circa 25/30 calorie per 100 grammi di prodotto) e pochi zuccheri, ma occhio alle allergie!
CUCINARE CON I FIORI I fiori a tavola? Non più solo un addobbo festoso e colorato ma anche originali ingredienti per creare ricette innovative e originali come la primula, lavanda, menta, mirto, begonia, rosa, fiordaliso, garofano, bocca di leone, iris, gelsomino, sambuco e geranio. La rosa ad esempio con i suoi petali può essere usata per la preparazione di primi piatti e dolci dal gusto delicato come la gelatina, la crostata e la marmellata di rose. I fiori di sambuco inconfondibili grazie al colore bianco, alla forma classica ad ombrello e all’altezza, fin dall’antichità è utilizzato in cucina per preparare conserve, biscotti e gelatine. La primula, ricca di virtù benefiche, viene usata per le insalate ma non disdegna neanche frittate e minestre. E la lavanda perfetta per dare un tocco unico a dolci, cremosi, gelati e biscotti.
Polpette
di ricotta e cicorini
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In DISPENSA Ricotta 200 gr Cicorini (radicchi di primavera) 130 gr Pane grattugiato 120 gr Parmigiano 75 gr Olio Extra Vergine 45 gr Uovo 1 Scalogno 1 Sale e pepe q.b.
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Preparazione In una padella antiaderente far soffriggere un cucchiaio d’olio extravergine con lo scalogno finemente affettato, unire i cicorini - precedentemente puliti e tagliati sottilmente - e farli appassire a fuoco vivace per circa 5-7 minuti, mescolando con un cucchiaio di legno. Una volta pronti toglierli dal fuoco e farli intiepidire. In un robot da cucina, mettere la ricotta, il parmigiano, otto cucchiai di pane grattugiato, l’uovo, i radicetti appassiti, un pizzico di sale ed un pizzico di pepe a piacere, tritare il tutto e formare un composto malleabile ed abbastanza compatto. Con le mani inumidite, formare delle palline della misura di una noce e passarle nel pane grattugiato. Ungere con un cucchiaio d’olio una pirofila da forno ed adagiarvi le polpettine abbastanza distanziate fra loro, spennellarle leggermente in superficie con l’olio rimanente ed infornarle per circa una quindicina di minuti in forno preriscaldato a 180°.
Ma come non sentirsi più allegri solo al vedere a tavola un piatto appetitoso come le polpette di cicorino o radicchio di primavera, facilissime da preparare, leggere e gustose, che abbinano il gusto delicato della ricotta a quello più deciso dei cicorini.
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