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CAFFÈ CMB Chiacchiere con o senza zucchero

Caffè CMB

— La pausa ispiratrice

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Lungo, corto, dolce o amaro: la pausa caffè arriva sempre e dà spazio a piacevoli divagazioni e curiose scoperte.

Alfonso Annunziato

Ufficio Ambiente e Sostenibilità

Com’è il tuo caffè?

Dipende, a volte normale con poco zucchero e a volte macchiato senza zucchero.

Qual è la canzone che ascolteresti ogni giorno?

Non ho una canzone preferita che ascolterei ogni giorno. Potrei dire qualsiasi canzone che dia la giusta carica per partire al mattino.

Quali programmi hai in vista dell’estate?

Non ho ancora programmato nulla in particolare, ma farò sicuramente una vacanza fatta di sole e mare.

Qual è il miglior viaggio della tua vita? Lo consiglieresti?

Il viaggio di laurea in Giappone, lo consiglio vivamente. La cultura giapponese è un mondo da scoprire: tradizione e innovazione.

L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè?

Nessuna idea in particolare. Preferisco non pensare e alleggerire i pensieri chiacchierando con i colleghi.

Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?

La mia "pausa caffè" la passerei volentieri con tutti, è il momento migliore per socializzare.

Matilde Negro

Ufficio Garanzie e Assicurazioni

Com’è il tuo caffè?

Sempre amaro.

Qual è la canzone che ascolteresti ogni giorno?

Sono una fan di Vasco, non una canzone in particolare, ma tutte. Ascolto però volentieri qualsiasi tipo di musica… dipende dall’umore.

Quali programmi hai in vista dell’estate? Tanto mare, tanto sole e soprattutto tanto relax.

Qual è il miglior viaggio della tua vita? Lo consiglieresti?

Mosca: ci sono stata qualche anno fa e mi ha davvero stupito. È una città molto pulita e piena di bellissimi luoghi. È un viaggio che consiglierei assolutamente, certo non adesso.

L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè?

Non passo mai tanto tempo davanti alla macchinetta e quando lo faccio sono sempre immersa nelle chiacchiere, quindi ho poco tempo per pensare!

Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?

Se dovessi sceglierne uno solo sceglierei Tania. È il nostro rito del pomeriggio per staccare dal lavoro e ridere un po' prima di affrontare le ultime ore della giornata.

Luca Menani

Capo cantiere

Com’è il tuo caffè?

Amaro! Nel bene o nel male il caffè va assaporato senza contaminazioni!

Qual è la canzone che ascolteresti ogni giorno?

Ascolto ogni giorno “Back in Black” degli AC/DC... è la mia suoneria del cellulare! Ci vuole la carica per affrontare il cantiere tutti i giorni!

Quali programmi hai in vista dell’estate?

Organizziamo le attività di cantiere per non fermare le finiture dei building in consegna... poi se c’è tempo, una settimana a Riccione assieme alla famiglia vediamo di godercela!

Qual è il miglior viaggio della tua vita? Lo consiglieresti?

Una avventurosa discesa in Kayak, partendo da Sermide, il mio paese d’origine, fino a Gorino nel Mare Adriatico: circa 120 Km in tre giorni. Indimenticabile.

L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè?

Ammetto che i caffè sono il momento di stacco dal cantiere e dai problemi in generale: due minuti di relax , una battuta scherzosa con i colleghi... e via che si riparte!

Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?

Con il mio insostituibile compagno di lavoro Masci Alessandro: con lui è un piacere lavorare.

Viola Sartori

Procurement alla “Rénovation du Palais des Nations” a Ginevra

Com’è il tuo caffè?

Un café allongé, s’il vous plait.

Qual è la canzone che ascolteresti ogni giorno?

“Sympathy for the devil” dei Rolling Stones. Rock ‘n’ roll never dies!

Quali programmi hai in vista dell’estate?

Si ritorna a viaggiare e... a ballare.

Qual è il miglior viaggio della tua vita? Lo consiglieresti?

Ogni viaggio on the road.

L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè?

È solo un momento di (rara) leggerezza.

Con quale collega vorresti trascorrere la tua “pausa caffè”?

In un momento da expatnostalgica, mi farebbe piacere berlo con il super team di CityLife.

BILANCIO

DI CRESCITA IN CRESCITA

CMB chiude in utile l’esercizio 2021 con oltre 746 milioni di euro, un risultato che offre la possibilità di remunerare il capitale dei soci.

Un anno di grande crescita che ha consentito l’inserimento in organico di 100 nuovi dipendenti, molti dei quali giovani ingegneri con un’elevata percentuale di personale femminile, circa 35% sul totale

Un giro d’affari di oltre 746 milioni di euro: CMB chiude in utile l’esercizio 2021 con un risultato senza precedenti, che offre la possibilità di remunerare il capitale dei soci, oltre a confermare le tradizionali politiche di ristorno, cui verranno destinati il 50% degli utili. In un anno segnato dalla pandemia Covid-19 e con il 2022 cominciato con la guerra in Ucraina e il conseguente rialzo dei prezzi delle materie prime e dell’energia, CMB dimostra di riuscire a crescere. È quanto è stato annunciato all'Assemblea dei soci che si è tenuta lo scorso 21 maggio nella sede centrale di CMB e che ha visto la partecipazione del presidente di Legacoop Mauro Lusetti e del presidente del Consorzio Integra Aldo Soldi.

IPSE DIXIT

MARCELLO MODENESE

Direttore Risorse Finanziarie e Pianificazione Per quanto riguarda il giro d’affari, il bilancio 2021 registra una forte crescita, superiore a quella prevista in sede di pianificazione industriale, il valore più alto mai raggiunto dalla cooperativa in oltre 110 anni di storia. All’estero la produzione ha sostanzialmente rispettato gli obiettivi dei volumi previsti permettendo al Gruppo CMB di raggiungere l’importante risultato di realizzare nel 2021 circa il 20% della propria produzione fuori dai confini nazionali.

ALESSANDRO BULGARELLI

Direttore Amministrazione di Gruppo Nel 2021, dopo che a fine 2020 sono stati perfezionati da CMB importanti finanziamenti bancari per cassa a medio lungo termine, la capogruppo ha valutato di rimborsare parte dei debiti di alcune sue società controllate erogando nuovi finanziamenti soci alle partecipate. Questa manovra finanziaria ha permesso a CMB di risparmiare oneri finanziari e ottimizzare la struttura finanziaria dell’intero Gruppo.

ROBERTO DAVOLI

Vicepresidente e Direttore Divisione Centrale

La gara per la realizzazione della ferrovia BariNoicattaro risale a 10 anni fa. Partecipammo con Consorzio Eureca e un socio brindisino: purtroppo erano anni molto difficili e abbiamo assistito prima alla liquidazione del socio pugliese, poi anche del partner Unieco. Per finire, non ci siamo fatti mancare neppure il concordato del committente. Sono passati 10 anni da quel periodo burrascoso, ma ce l’abbiamo fatta e ora siamo a fine lavori con in corso la parte di montaggio degli armamenti da parte di CLF.

ALBERTO BELLELLI

Sindaco di Carpi Oggi se facciamo un bilancio dei fatti dei giorni del terremoto del 2012 e dei mesi e anni successivi possiamo guardare con grande positività alla ricostruzione, perché siamo riusciti ad accelerare al massimo e ora – a parte qualche opera storicoartistica – nessuno direbbe che solo 10 anni fa eravamo in piena situazione critica.

TOMMASO CACCIAGUERRA

Project manager Ristrutturazione ONU Ginevra

Dal 2020 siamo impegnati nella ristrutturazione dell’iconico palazzo dell’ONU a Ginevra, dal 1938, una delle principali sedi nel mondo dell’organizzazione internazionale. La commessa vede come protagonista operativa una società di scopo composta da CMB come mandataria, IC e WEBUILD, per portare a compimento un contratto che vale circa 245 mln di euro con lo scopo della ristrutturazione e dell’adeguamento impiantistico di circa 130mila mq del fabbricato storico. La cifra tecnica di questa avventura è l’uso delle più moderne tecnologie di progettazione (BIM), di cui CMB è da anni il precursore.

MAURO LUSETTI

Presidente Legacoop Voglio iniziare questa riflessione finale ricordando che, tra il 2014 e il 2015, la cooperazione era all’angolo, mentre oggi, le scelte fatte allora, ci riportano una situazione molto diversa. Oggi è stata tolta la certezza della pace in Europa e si prospetta una carestia che colpirà con particolare durezza Africa e Asia, in particolare su Paesi già politicamente instabili. Siamo passati dall’euforia dell’anno scorso alla grande incertezza. Esercitiamo la caratteristica valoriale della cooperazione di avere una visione prospettica di crescita nel medio lungo periodo.

ALDO SOLDI

Presidente del Consorzio Integra CMB è socio fondatore e molto importante per il Consorzio Integra e sa che il 25 maggio il Consiglio di sorveglianza sarà chiamato ad approvare il bilancio. Possiamo essere ottimisti? Essere ottimisti in tempo di guerra è dura, ma non possiamo permetterci di perdere le opportunità del PNRR, anche se ridefinito e ridimensionato. Sarà un numero di imprese ridotte a contendersi certi spazi, ma ci sono filoni su cui concentrarsi che ci mettono davanti nuovi modi di fare costruzioni: sostenibilità, attenzione all’ambiente e al consumo del suolo. CMB rappresenta l’orgoglio e il quotidiano far bene, questa è CMB e questa è la cooperazione.

PAROLA CHIAVE

Grandi temi in poche parole

CARLO ZINI

Dal punto di vista strategico il 2021 si caratterizza per aver portato la componente estera del fatturato a un’incidenza intorno al 20% del complessivo giro d’affari e aver rafforzato la struttura patrimoniale e finanziaria, in grado di reggere questa difficile congiuntura. Vincente anche la scelta della diversificazione delle attività del Gruppo nell’Area dei Servizi di facility management, gestione calore ed efficientamento energetico, che si è dimostrata fondamentale per garantire i livelli di redditività raggiunta.

Carlo Zini

Presidente CMB

ANDAMENTO Il portafoglio lavori registra un valore complessivo di 2,8 miliardi di euro PATRIMONIO E CAPITALE

LA CRESCITA IN NUMERI

— RISULTATI

Le costruzioni sono il comparto che registra la crescita più consistente, tuttavia anche l’Immobiliare, con ricavi per oltre 41 mln, raddoppia il risultato dell’anno precedente. Dal punto di vista commerciale, nell’arco del 2021 CMB consolida i volumi delle nuove acquisizioni, concentrandosi su opere in grado di valorizzare il suo know how e di garantire buona marginalità ai nuovi ordini.

ACQUISIZIONE LAVORI 2021

Milioni di Euro CAPITALE SOCIALE 2021

Migliaia di Euro

129.8 80,4

155,8

7.882

250,5 63,8 17.235

1.629

Edilizia Immobiliare Grandi infrastrutture Produzione project Sovventori Cooperatori A.P.C.

— PORTAFOGLIO

Il portafoglio complessivo resta stabile con un mix ben equilibrato fra costruzioni e servizi, collocandosi a circa 2,8 miliardi di euro. In corrispondenza dell’approvazione del bilancio inoltre è stata data notizia dell’importante aggiudicazione della Linea Rossa della tranvia di Bologna alla cordata che vede CMB capofila, insieme ad Alstom e Pavimental: i lavori, che verranno avviati nei prossimi mesi, superano i 300 milioni di euro d’importo. Lunga 16,5 chilometri, collegherà Borgo Panigale, capolinea ovest dove è prevista la realizzazione di un parcheggio scambiatore da 380 posti e un terminal di interscambio con le linee extraurbane, alla Facoltà di Agraria al Caab, con un’ulteriore diramazione dalla Fiera al parcheggio Michelino.

PORTAFOGLIO LAVORI 2021

Milioni di Euro PORTAFOGLIO SERVIZI 2021

Milioni di Euro

1029,41 129,8

275 802,2 559,7

Edilizia Immobiliare

RICAVI

Milioni di Euro 1,2

Grandi infrastrutture Infrastrutture

611,2 572,6 746,6

Area nord-ovest

UTILE NETTO

Milioni di Euro

2,7

Area centrale

2,2

0,7

NEWS DAL CONSIGLIO

Un nuovo Fondo per far crescere l’azienda

Sviluppo tecnologico, ristrutturazione e potenziamento aziendale nell’ambito del progetto di capitalizzazione della cooperativa

Col progetto di capitalizzazione della cooperativa approvato nel Piano Industriale 2021-2023, la delibera dell’assemblea dei soci istituiva un nuovo Fondo per lo sviluppo tecnologico, la ristrutturazione e il potenziamento aziendale. Le società del movimento cooperativo Sofinco e Coopfond hanno acquisito rispettivamente 4.246 e 4.004 azioni di sovvenzione del nuovo fondo con lo scopo di sostenere il ricambio generazionale e il progetto “Next generation CMB”. In questo modo hanno acquisito il diritto di eleggere due membri del Consiglio di amministrazione. Tra i 15 membri del Consiglio di amministrazione previsti per il 2022 spettavano alle tre Sezioni Soci di CMB e alle società finanziarie del sistema Legacoop rispettivamente: 8 consiglieri alla Sezione soci di Carpi di cui 7 cooperatori e 1 sovventore, 3 consiglieri alla Sezione soci di Milano, 2 consiglieri alla Sezione soci di Roma e 2 consiglieri alle società finanziarie. Il presidente uscente Carlo Zini ha mani-

Direttore generale di Coopfond spa, Fondo mutualistico di Legacoop, dal gennaio 2020, Simone Gamberini è anche vicepresidente di Cooperare spa e membro del Cda di CMB e di Coop Alleanza 3.0. È stato direttore generale di Legacoop Bologna dal 2015 al 2019. Dal 1994 si occupa della festato la volontà di rinunciare alla propria ricandidatura, in quanto nel corso del 2022 avrebbe maturato i requisiti per il pensionamento, tuttavia per affrontare l’attuale situazione di mercato straordinaria gli è stato chiesto di riconfermare la presenza nel Consiglio d’amministrazione, come indispensabile garanzia di continuità e di equilibrio avendo guidato CMB negli ultimi tre decenni. A fronte di tale richiesta, il presidente Zini ha dato la sua disponibilità a essere ricandidato o a essere nominato dai soci finanziatori. Nel corso di un incontro con alcuni rappresentanti dei soci finanziatori, la Commissione ha approfondito la loro volontà di nominare Carlo Zini quale proprio membro del Consiglio di amministrazione, essendo in grado di esprimere le più elevate skills tecniche e manageriali nella governance di una grande impresa di costruzioni in una fase di grave crisi del settore. Per questo motivo Sofinco ha indicato il proprio presidente Carlo Zini, attuale presidente di CMB, mentre Coopfond il direttore generale Simone Gamberini.

promozione di cooperative nel settore delle Industrie Culturali e Creative, dopo un’esperienza amministrativa in qualità di sindaco del Comune di Casalecchio di Reno tra il 2004 e il 2014, rientra nel mondo cooperativo per occuparsi di progetti di innovazione e trasformazione digitale. Dal 2008 al 2021 è Presidente dell’Istituto Ramazzini, cooperativa sociale onlus che si occupa di ricerca e prevenzione oncologica. Nel 2015 è nominato direttore generale di Legacoop Bologna ed è coordinatore del Progetto biennale dell’economia cooperativa, ha coordinato e promosso i progetti Coopstartup e Going Digital Legacoop.

SIMONE GAMBERINI

Nuovo consigliere di CMB TURN OVER NATURALE In CMB è iniziata un'impetuosa crescita di occupazione femminile e giovanile

— BASI PER IL FUTURO

Sul versante occupazionale, il 2021 è stato un anno di impetuosa crescita: la forte ripresa del giro d’affari ha consentito l’inserimento in organico di 100 nuovi dipendenti, molti dei quali giovani ingegneri con un’elevata percentuale di personale femminile, circa 35% sul totale. Tutto ciò ha favorito il progressivo ringiovanimento dell’organico a fronte del naturale turn over aziendale accrescendo i livelli occupazionali. Sono state poste le basi, con la realizzazione del draft del Bilancio di Sostenibilità 2020, per l’impostazione e la definizione della politica aziendale e degli obiettivi di sostenibilità che CMB si è data e che saranno documentati nel primo Bilancio di Sostenibilità 2021, in pubblicazione per ottobre 2022. Fra i principali lavori conclusi nel corso del 2021 merita una speciale menzione la nuova Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo e lo Studentato San Giobbe di Venezia. Inoltre, nel 2021 hanno preso avvio i lavori per la ristrutturazione del Palazzo Farinosi Branconi all’Aquila per conto di BPER, oltre a quelli per l’Ospedale Santa Chiara di Pisa e del nuovo stabilimento per conto di STMicroelectronics a Catania.

RICOSTRUZIONE

RINASCE PALAZZO PIO DI SAVOIA

A Novi di Modena proseguono i lavori per la messa in sicurezza e il restauro della residenza signorile inagibile dal sisma del 2012. L’obiettivo principale dell’intervento è la conservazione dell’architettura

Palazzo Pio nasce come castello fortificato nel XII secolo e trasformato in borgo agricolo nobilitato a metà dell'Ottocento

OBIETTIVI PRINCIPALI Gli interni della residenza signorile composta da 15 edifici attigui.

Edificato tra il XIV e il XV secolo, il complesso di Palazzo Pio di Savoia ora Gasparini Casari si trova distante da centri abitati, ma accanto alle anse del fiume Secchia nelle campagne che circondano Novi di Modena. Reso inagibile dal sisma del 2012, CMB si sta occupando dell’intervento di messa in sicurezza e del conseguente restauro della residenza signorile che si compone di 15 edifici attigui, che si sorreggono tra loro ma ciascuno dotato di caratteristiche proprie.

Oggi di proprietà della famiglia Gasparini Casari, i finanziamenti per il recupero della struttura sono arrivati grazie alla collaborazione tra amministrazione comunale di Novi, Sovrintendenza e direzione lavori, ma non consentono il recupero totale dell’edificio. Inoltre, l’Oratorio fatto erigere da Galasso Pio nel 1695 di fronte al Palazzo e messo in sicurezza da CMB, al momento, resta escluso dalla ricostruzione.

Gli interventi in corso sono mirati ad assicurare alla costruzione un soddisfacente comportamento d’assieme, mediante la realizzazione di un buon ammorsamento tra le pareti e di efficaci collegamenti dei solai alle pareti. I vari corpi di fabbrica, comprensivi di cinque torri aggettanti, sono stati realizzati in aderenza gli uni agli altri e si alzano di due o tre piani fuori terra, la muratura è in laterizio, in parte intonacata e in parte in faccia a vista. I semplici prospetti sono scanditi dal ritmo regolare delle aperture in asse fra loro ai vari livelli: nel suo complesso il Palazzo assume la conformazione di una corte chiusa. Per la sua importanza storico-architettonica è sottoposto a tutte le disposizioni di conservazione e tutela previste dal Decreto legislativo n. 42/2004. Per questo motivo vengono evitate tutte le opere di demolizione e sostituzione o ricostruzione, operando con interventi che si integrino con la struttura esistente senza trasformarla. Alla base delle scelte sono state valutate le condizioni di sicurezza e durabilità, contenendo gli interventi in modo tale da ridurre al minimo impatto sul manufatto storico. Partendo da questo punto di vista, gli elementi strutturali danneggiati quando possibile saranno riparati piuttosto che sostituiti e le deformazioni e alterazioni saranno mantenute, adottando misure atte a limitarne gli effetti negativi sulle condizioni di sicurezza. Verranno rinforzati gli elementi recuperabili, al fine di aumentarne selettivamente la resistenza, la rigidezza, la duttilità o una combinazione di esse, ne verranno inseriti dei nuovi compatibili con quelli esistenti, al fine di eliminare la vulnerabilità locale e migliorare il funzionamento complessivo. L’obiettivo principale è la conservazione dell’architettura in tutte le sue declinazioni, andrà effettuato il “riordino” delle facciate dell’intero fabbricato, per ridare loro i connotati originari: verrà effettuato il “tamponamento”, con ricomposizione della cortina muraria, delle aperture incongrue effettuate nell’arco degli ultimi anni, restituendo in tal modo all’edificio la propria fisionomia originaria. Verranno poi eliminate alcune parti incongrue costruite intorno agli anni Cinquanta del secolo scorso, quando ancora l’edificio non era sottoposto a tutele, mentre è previsto il rifacimento della scala a tre rampanti situata nella porzione centrale del corpo a nord-ovest, completamente crollata a causa del sisma.

RECUPERO STORICO

Un edificio dalla lunga storia

Da castello fortificato del XII secolo a borgo agricolo poi ampliato e nobilitato

e principali murature portanti

Lesistenti e le descrizioni rinvenute hanno permesso di datare le prime costruzioni al XII secolo come castello fortificato, trasformato in borgo agricolo ampliato e nobilitato a metà dell’Ottocento a seguito di una importante opera di ristrutturazione generale.

Il Palazzo Pio risale probabilmente a dopo il 28 agosto del 1387, data nella quale i

Pio ottennero in feudo la villa di Rovereto dall’Imperatore Venceslao di Lussemburgo. L’edificio di proprietà di Galasso III Pio era costituito da un fortilizio rettangolare con cortile interno, protetto da quattro torri angolari. Alla fine del 1600 il Palazzo si trova in pessime condizioni, provato dal soggiornarvi di soldati nei turbolenti anni precedenti: è in questo periodo che il palazzo è abitato stabilmente da Ercole, erede di Galasso IV, il quale cercò di limitare i danni risiedendovi stabilmente.

Alla morte di Ercole il palazzo andò ai due figli Galasso V e Giammarco. Galasso era l’amministratore dei beni e fu lui che, nel 1752, volle trasformare il vecchio castello in una residenza signorile; tuttavia, nel 1830 viene eseguita una nuova perizia dalla quale si evince che il progetto non fu effettivamente eseguito in tutte le sue parti.

L’8 marzo del 1854 il Palazzo è stato acquistato da Serafino Casari il quale apporta sostanziali modifiche al complesso. Oltre alla ristrutturazione dei fabbricati esistenti provvede alla demolizione del muro a est facendo erigere al suo posto un nuovo intero fabbricato di dimensioni pari a tutta la lunghezza del muro di cinta. Questo ampliamento è costituito da un edificio di tre piani posto al centro della composizione, ad uso residenziale, e da due corpi laterali di due piani che terminano a loro volta con due torri di tre piani. A lui è dovuta anche la completa ristrutturazione e l’ampliamento del fabbricato a sud che fu trasformato in abitazione di tre piani, inglobando la torre storica: questo impianto è molto simile a quello che oggi ci è pervenuto, un importante e articolato complesso di edifici che si compongono intorno a una corte rettangolare. Il Casari muore nel 1857 ed essendo vedovo senza figli lascia in eredità i suoi beni ai figli di Antonio Gasparini purché loro aggiungano al loro cognome anche quello del Casari. La famiglia Gasparini Casari è tuttora proprietaria del Palazzo. All’inizio del XX secolo furono apportate modifiche di “stile” alle facciate ottocentesche. Furono aggiunte cornici alle finestre e basamenti di gusto contemporaneo evidenti soprattutto nella palazzina centrale lato Est e su alcune bucature del fabbricato a Sud. Sempre di questo periodo risultano alcune decorazioni pittoriche interne e pavimentazioni che esprimono stilemi del primo Novecento. Dal secondo Dopoguerra non sono state apportate modifiche di rilievo, per lo più varianti a tramezzature interne e in qualche caso, per necessità operative dell’azienda agricola, sono stati introdotti o sostituiti solai in legno con solai in laterocemento. Sono del 1954 la modifica della facciata della palazzina principale a Est, dove una bucatura di finestra è stata ampliata per ricavare un secondo portone di accesso indipendente. Tale modifica è stata accompagnata da modifiche interne compresa l’aggiunta di una nuova scala di collegamento verticale.

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