CNA INFORMA FVG - Marzo 2022

Page 1

magazine

02 Mensile N. 02 - Anno 07 Marzo 2022

Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa

05

editoriale

TEMPI DI GUERRA: COME RISPARMIARE SULL’ENERGIA?

11

notizie sindacali

MEPA: ENTRO GIUGNO UNA NUOVA PIATTAFORMA!

19

pensionati

È ALLARME ASSISTENZA DOMICILIARE

20

impresa del mese

DALLE BICI ALLE CHITARRE: IL LIUTAIO CHE SUONA IL PROG ROCK



magazine

02 Mensile N. 02 - Anno 07 Marzo 2022

Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa

05

23

TEMPI DI GUERRA: COME RISPARMIARE SULL’ENERGIA?

LE NOSTRE SEDI

editoriale

08

dove siamo

attualità

CESSIONE DEI CREDITI: INDAGINE CNA

11

notizie sindacali WEBINAR ENERGIA & MEPA & VIDEO SORVEGLIANZA 15

notizie flash DECRETO SOSTEGNI TER

19

pensionati

È ALLARME ASSISTENZA DOMICILIARE: L’INDAGINE DEL CENTRO STUDI TAGLIACARNE

20

impresa del mese

DALLE BICI ALLE CHITARRE: IL LIUTAIO CHE SUONA IL PROG ROCK

CNA INFORMA MAGAZINE - MENSILE Editore CNA Fvg Direttore responsabile Rosalba Tello Foto Pixabay.com A questo numero hanno collaborato Maurizio Meletti, Elena Pezzetta, Elena Casarsa, Claudio Fattorini In copertina Una creazione del liutaio Marco Montina


clicca

Blocca il prezzo e ottieni lo sconto Blocca il prezzo e ottieni lo sconto


editoriale TEMPI DI GUERRA: COME RISPARMIARE SULLE BOLLETTE DELL’ENERGIA? di Maurizio Meletti

Mentre tutto il mondo sta col fiato sospeso per li esiti della crisi Russia-Ucraina, il comparto artigiano soffre in silenzio per il rincaro dell’energia legato alla guerra. Aumenti insostenibili che stanno mettendo in ginocchio l’economia italiana e in particolare il mondo della piccola e micro impresa, che si trova a subire una distribuzione iniqua del sistema degli oneri generali, a cui contribuiscono quasi per la metà, e con i quali finanziano anche, paradossalmente, le agevolazioni per le aziende energivore alle quali non accedono. Questa distribuzione impari, aggrava i “normali” costi energetici di un ulteriore 35%, mettendo le PMI ai margini di un mercato in cui le imprese industriali hanno il vantaggio competitivo di pagare l’energia quattro volte di meno. Il Governo è intervenuto con alcune misure per annullare, per il primo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw. Ma questo non basta.

05

Cosa fare? Quando si è in difficoltà, l’unica soluzione è fare rete. Per abbassare il costo dell’energia bisogna mettersi assieme. Attraverso i gruppi di acquisto di energia elettrica del Consorzio APE-Imprese per l’energia si accede a risparmi sulle tariffe (circa il 30% sul costo); grazie alla forza aggregativa delle tante imprese aderenti, mettendo a confronto vari fornitori si ha la possibilità di spuntare il prezzo migliore. Il consorzio garantisce il supporto amministrativo e l’acquisto comune al minor prezzo disponibile sul mercato, offrendo anche protezione di fronte al rischio di possibili truffe, verificando anche che le voci in fattura siano corretti. CNA Nordest si sta muovendo in tal senso, un gruppo APE è già operativo. Non resta che aderire. Informazioni presso i nostri uffici a udine, in via Verona 1. Vi aspettiamo.

e


a

06


attualità Guerra Russia-Ucraina

IL PRESIDENTE DELLA CNA FVG, MAURIZIO MELETTI: “IN FVG RIPERCUSSIONI SU MECCANICA E AGROALIMENTARE” di Rosalba Tello

“Dopo due anni di pandemia che hanno messo a dura prova la sopravvivenza delle nostre aziende, ora subentra la crisi Russia-Ucraina ad aggravare la situazione dell’economia, con ripercussioni sui settori della meccanica e dell’agroalimentare, e rispettive filiere, che si riverseranno purtroppo sui lavoratori e sulle famiglie”. È la preoccupante prospettiva delineata da Maurizio Meletti, presidente regionale CNA. “Oltre all’inasprimento pesantissimo dei costi energetici, anche le nuove sanzioni decise nei confronti della Russia produrranno notevoli impatti a causa della profonda interconnessione dell’economia globale”. La Russia, ricorda la confederazione degli artigiani del Fvg, assorbe circa l’1,5% dell’export italiano, per un valore nel 2021 di 7,7 miliardi di euro, con la meccanica tra i settori più rilevanti (2,6% della produzione), “ma nei rapporti commerciali con l’Ucraina è il sicuramente il settore

07

agroalimentare il più colpito. Non dimentichiamo che l’Ucraina fornisce una quota superiore al 20% del nostro fabbisogno di mais”. CNA FVG condanna fortemente ogni tipo di azione bellica, ed esprime “grande preoccupazione per la perdite di vite umane e per la sorte dei nostri concittadini che si trovano in quelle zone. Auspichiamo un rapido ritorno alla diplomazia per trovare soluzioni che garantiscano la pace”.


attualità Cessione del credito

IL GOVERNO ACCOGLIE LE RICHIESTE DI CNA

INDAGINE CNA SUL BLOCCO ALLA CESSIONE DEI CREDITI

di CNA Nazionale

Ok a decreto per la cessione dei crediti “È opportuna la scelta del Governo di intervenire con un decreto correttivo, come ripetutamente da noi sollecitato per superare il blocco della cessione dei crediti legati alla riqualificazione del patrimonio immobiliare e scongiurare la paralisi del settore delle costruzioni generata del decreto Sostegni Ter”, afferma il presidente nazionale CNA, Dario Costantini. Il nuovo decreto-legge elimina gli impedimenti all’acquisto da parte dei soggetti finanziari autorizzati e regola l’utilizzo dei crediti sottoposti a sequestro penale, consentendo agli intermediari di riprendere, senza indugi, l’acquisto dei crediti di imposta. Il nuovo quadro normativo fornisce inoltre una prima risposta ai meccanismi di cessione tra imprese per consentire di rimettere così in moto il processo di riqualificazione degli edifici fondamentale per conseguire gli obiettivi di transizione energetica. “Confidiamo che il Parlamento possa completare il quadro normativo per restituire certezze ai proprietari e alle imprese. Sul caro-energia - conclude Costantini riteniamo utile il nuovo intervento per compensare parzialmente l’impennata delle bollette ribadendo tuttavia che sono necessari interventi strutturali, in particolare sulle piccole imprese che sopportano i maggiori oneri”.

Il blocco della cessione dei crediti per i bonus dell’edilizia avrà un impatto molto pesante sull’intera filiera. Le imprese del settore costruzioni stimano una caduta del fatturato che sfiora il 40% per l’anno in corso, i serramenti prevedono una contrazione del 32,4% mentre le imprese di impiantistica del 30%. È un quadro a tinte fosche quello che emerge dall’indagine promossa dalla CNA attraverso circa 2mila imprese che rappresentano un campione significativo della filiera delle costruzioni che conta oltre 500mila imprese e quasi 1,5 milioni di addetti. Le forti limitazioni alla cessione dei crediti introdotte dal decreto Sostegni ter rischiano pertanto di vanificare la robusta ripresa del comparto registrata l’anno scorso. Quasi l’80% delle imprese intervistate prevede una riduzione dei ricavi per effetto del raffreddamento della domanda, dal 70% nel comparto delle costruzioni all’81,8% dei serramenti. Nelle costruzioni il 12% indica che ridurrà l’organico. L’effetto volano del Superbonus 110% e degli altri incentivi minori è stata la possibilità dello sconto in fattura e successiva cessione del credito a terzi. Il sostanziale blocco della cessione dei crediti rende di fatto impraticabile lo sconto in fattura per il 42,5% del campione. Il 18% indica che applicherà lo sconto in fattura nei limiti della propria capienza fiscale. Dopo l’entrata in vigore del decreto Sostegni ter, il 50% del campione rileva la totale indisponibilità di soggetti terzi ad

08


acquisire i crediti derivanti dallo sconto in fattura, e il 13% delle imprese ha ricevuto la richiesta di rinegoziazione delle condizioni. All’entrata in vigore del provvedimento, oltre un’impresa su due era nella condizione di dover smobilizzare crediti per lavori effettuati con lo sconto in fattura al cliente. Crediti che molto difficilmente potranno essere ceduti. Oltre 100mila imprese pertanto corrono il serio rischio di non poter incassare il corrispettivo delle fatture emesse con la prospettiva di trovarsi in grave squilibrio finanziario. I canali più utilizzati per la cessione dei crediti sono gli istituti di credito (55,6% nelle costruzioni, 23% serramenti e 20% impianti), seguiti da Poste con oltre il 30%. L’anno scorso il fatturato realizzato dalle imprese con la formula dello sconto in fattura è stato molto rilevante, oltre il 50% per l’edilizia, 40,2% per imprese installazione impianti e 42,3% per le imprese dei serramenti. Tre imprese su quattro hanno offerto lo sconto in fattura ai clienti. Occorre intervenire con urgenza per non fermare la riqualificazione del patrimonio immobiliare in linea con gli obiettivi di transizione energetica concordati con la Commissione UE e spegnere il motore della filiera delle costruzioni. Le imprese sane non temono criteri più rigidi per le asseverazioni. La cessione dei crediti d’imposta è un meccanismo di grande utilità e per assicurare che i crediti immessi sul mercato siano veri devono essere certificati a monte dall’Agenzia delle Entrate. È necessario intensificare i controlli. Strumenti come i bollini invece sono inefficaci.

09


n

s

10


notizie sindacali CNA Energia

MEPA: ENTRO GIUGNO UNA NUOVA PIATTAFORMA!

WEBINAR 9 MARZO 2022 ORE 18 di Elena Casarsa

Caro Energia? Un risparmio per imprese e cittadini grazie alle Comunità energetiche: cosa sono e come funzionano Le forme collettive di autoproduzione e autoconsumo e le comunità di energia rinnovabile possono rappresentare un’opportunità per le micro, piccole e medie imprese, sia per abbattere gli alti costi energetici della bolletta, sia per i possibili nuovi margini di mercato che le nostre imprese possono cogliere nell’ambito di questo ulteriore settore dei servizi energetici. Le forme collettive di autoconsumo possono vedere la partecipazione attiva delle PMI come promotrici dello sviluppo ulteriore delle rinnovabili e sottolinearne il ruolo fondamentale nel processo di decarbonizzazione del paese. Considerando anche i forti aumenti dei costi dell’energia che ricadranno su imprese e cittadini nei prossimi mesi, CNA FVG ha ritenuto di organizzare un webinar per approfondire il funzionamento

11

di questo strumento grazie all’intervento del dott. Matteo Ghiotto della Comunità Energetica Part-Energy di Udine. Per maggiori informazioni e per registrarsi vai al link

clicca

È attiva dal 24 gennaio la procedura di pre-abilitazione ai mercati telematici Si ricorda che dal 24 gennaio è attiva la procedura di preabilitazione per gli operatori economici che, in previsione dell’apertura del nuovo sistema di e-procurement, consente l’abilitazione ai mercati telematici, Mercato Elettronico e Sistema dinamico di acquisizione. Grazie alla pre-abilitazione, un’unica procedura per entrambi gli strumenti di vendita, le imprese e i liberi professionisti saranno pronti a ricevere gli ordini e gli inviti alle negoziazioni delle P.A., sin dal primo giorno di apertura del sistema rinnovato, previsto prima dell’estate. Fino a tale momento tutti gli acquisti delle Pubbliche Amministrazioni continueranno ad avvenire sull’attuale sistema ma, al momento del go-live del nuovo sistema di e-procurement, gli operatori economici che avranno già effettuato la pre-abilitazione potranno operare sul Mercato Elettronico e sul Sistema dinamico in assoluta


notizie sindacali VIDEOSORVEGLIANZA

continuità, così da poter negoziare immediatamente dal momento dell’attivazione dei nuovi bandi. Nell’ambito della nuova procedura, le categorie di abilitazione sono ancora più numerose rispetto a quelle degli attuali bandi e sono qualificate in modo da consentire una migliore identificazione di una impresa nel mercato, favorendone così la corretta visibilità e consentendo poi una selezione più mirata da parte delle stazioni appaltanti. Altra novità è la durata delle dichiarazioni rese in sede di abilitazione, che non hanno una scadenza temporale, ma che l’operatore economico è tenuto ad aggiornare tempestivamente qualora dovessero intervenire cambiamenti. La procedura di pre-abilitazione è semplice e facile da seguire, si tratta di un percorso completamente guidato per il quale è disponibile anche un apposito tool di supporto che accompagna l’utente dal primo all’ultimo step. Sono in ogni caso a disposizione ulteriori

strumenti di aiuto - come un video tutorial, un prototipo navigabile, la guida operativa e una mappa di corrispondenza tra le attuali e le nuove categorie di abilitazione dei diversi bandi – tutti raccolti nel mini sito dedicato al progetto di evoluzione di Acquisti in rete.

clicca

Impianti di video-sorveglianza, necessaria l’autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro in presenza di dipendenti L’impianto di video-sorveglianza è sempre più usato da cittadini, imprese, pubblica amministrazione per diverse ragioni: tutela del patrimonio, tutela della sicurezza e incolumità dei dipendenti o ancora per ragioni organizzative e produttive. L’utilizzo però comporta il rispetto di alcune disposizioni già disciplinate da un Provvedimento del Garante del 2010, dal Codice della Privacy e adesso anche dal Regolamento UE 2016/679. Diverse imprese con personale alle dipendenze non sanno che devono presentare l’istanza per l’autorizzazione all’installazione dell’impianto di video-sorveglianza. Se non si provvede a presentare e ottenere l’autorizzazione si rischia di incorrere in una ammenda che va da € 154 a € 1.549 o arresto da 15 giorni ad un anno (art. 38 della Legge n. 300/1970), come successo ad alcune imprese associate in questo ultimo periodo. CNA consiglia di prestare attenzione ed eventualmente rivolgersi all’Associazione per informazioni e supporto nella predisposizione della domanda di autorizzazione.

12


13


n

f

14


notizie flash

Decreto Sostegni ter e successivi interventi correttivi

CESSIONI CREDITI D’IMPOSTA. CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO di Claudio Fattorini

Il Decreto Legge n. 4 del 2022, il cosiddetto "Decreto Sostegniter", tra le varie misure, è intervenuto su due punti importanti. Il primo punto, oggetto poi di ulteriori modifiche introdotte da un recente Decreto Legge, è che il Legislatore è intervenuto per vietare generalmente le cessioni successive alla terza dei crediti derivanti dall'esercizio dell'opzione delle detrazioni edilizie. La possibilità di effettuare ulteriori due cessioni è possibile solo se effettuate a favore di banche, intermediari finanziari regolamentati, società appartenenti ad un gruppo bancario, imprese di assicurazione. I crediti di cui si tratta sono lo sconto in fattura o la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante per gli interventi edilizi o di riqualificazione energetica sia con detrazione "ordinaria" che con detrazione del 110% (il “Superbonus”) e di altre detrazioni come il "bonus negozi e botteghe" del "Decreto Cura Italia, il"bonus canoni di locazione" immobili a uso non abitativo

15

e affitto d'azienda, il"bonus adeguamento ambienti di lavoro" il "bonus sanificazione e acquisto dispositivi di protezione". L'opzione per la cessione risulta ora possibile tre sole volte per le spese sostenute fino al 2024, per gli interventi con detrazione "ordinaria" e fino al 2025, per gli interventi con detrazione del 110%. Inoltre ad ogni credito sarà attribuito un codice identificativo univoco per consentire la tracciabilità delle cessioni. Inizialmente il decreto Sostegni Ter prevedeva Il divieto di cessioni ulteriori alla prima. Quindi era consentita una sola cessione. Il divieto è stato introdotto per contrastare le frodi che si stavano verificando. La conseguenza negativa però è stata quella di rallentare notevolmente lo sviluppo edilizio che si stava innescando, perché gli Istituti finanziari stavano esaurendo o avevano già esaurito la possibilità di utilizzare le detrazioni conseguenti alle acquisizioni di crediti. Non potendo ulteriormente cederli, non ne acquisivano più. A seguito

delle proteste degli operatori e delle associazioni di categoria, tra cui la CNA, il Governo ha emanato il decreto legge che ha parzialmente corretto il problema. Il secondo punto del Decreto Sostegni Ter che trattiamo è il contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti, in via prevalente, le attività di commercio al dettaglio, i cui codici Ateco sono elencati nel decreto e che hanno subito dei danni economici a seguito delle restrizioni per la pandemia Covid-19. Al fine di usufruire del contributo in esame è richiesta la sussistenza di due condizioni: ricavi 2019 non superiori a 2 milioni di euro e la riduzione del fatturato 2021 non inferiore al 30% del fatturato 2019. Inoltre, per la fruizione del beneficio, alla data di presentazione della domanda l'impresa interessata deve avere la sede legale in Italia e risultare regolarmente costituita, iscritta e "attiva" al Registro Imprese per una delle attività elencate, non essere in liquidazione volontaria o sottoposta a procedura


notizie flash

concorsuale con finalità liquidatorie; non essere già "in difficoltà" al 31.12.2019 ai sensi del Regolamento UE. La percentuale di aiuto applicabile è individuata nelle seguenti misure, differenziate a seconda dell'ammontare dei ricavi 2019. 60% fino a 400.000 euro di ricavi; 50% da 400.000 euro a 1.000.000 di euro di ricavi; 40% da 1.000.000 di euro a 2.000.000 di euro. Il contributo è determinato applicando le percentuali di cui sopra alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi 2021 rispetto a quello del 2019. Successivamente alla scadenza del termine di presentazione della domanda di accesso al contributo, le risorse finanziarie stanziate saranno ripartite tra le imprese aventi diritto all'agevolazione.

milioni di euro stanziati risultassero insufficienti a soddisfare tutte le richieste ammissibili, il contributo sarà proporzionalmente ridotto tra i soggetti interessati. Il contributo a fondo perduto in esame è riconosciuto previa presentazione al MISE, in via telematica, di un'apposita domanda attestante la sussistenza dei requisiti, comprovati tramite autocertificazioni e lo stesso Ministero per lo Sviluppo Economico stabilirà le modalità e i termini di presentazione della domanda e del contenuto delle predette dichiarazioni sostitutive. Ricordo, inoltre, che ci sono anche due bandi della Regione Friuli Venezia Giulia per contributi a favore delle imprese dei comprensori montani, e di determinate attività penalizzate dalle restrizioni Covid-19.

Attenzione però: l’aiuto non deve superare il massimo che può essere concesso per gli aiuti “de minimis” e se i 200

16


17


p

18


cna pensionati Indagine Centro Studi Tagliacarne

È ALLARME ASSISTENZA DOMICILIARE di CNA Pensionati

Assistenza domiciliare, potenziamento delle strutture di distretto, procedure veloci per esami e accertamenti: sono questi i servizi sanitari e sociosanitari pubblici più utili per i pensionati. Mentre i tempi lunghi di attesa per le visite specialiste sono al top delle loro preoccupazioni, che costringono a rivolgersi sempre più spesso alle strutture private. Per potenziare e valorizzare i servizi pubblici, la silver generation chiede un rafforzamento del ruolo del medico di base che oggi, anche per la diversa distribuzione sul territorio, difficilmente può garantire assistenza a domicilio. Per questo la telemedicina può correre in aiuto, ma è ancora troppo basso il livello di conoscenza digitale dei pazienti in pensione. È quanto emerge da un’indagine sulla rilevazione sui servizi di sanità e assistenza della CNA Pensionati realizzata in collaborazione con il Centro Studi Tagliacarne presso un campione di segreterie regionali e provinciali della rete che rappresentano circa 230 mila

19

lavoratori in pensione associati. Più nel dettaglio, il servizio di cui si percepisce maggiore utilità nelle regioni è quello dell’assistenza domiciliare attraverso la figura dell’infermiere e dell’operatore socio-sanitario per le cure ad anziani, fragili e non autosufficienti (52,2% degli intervistati). A seguire, il potenziamento delle strutture di distretto, strutture specialistiche, case della salute (44,8%) e procedure veloci per esami e accertamenti diagnostici e visite specialiste (37,3%). Mentre, tra le principali criticità riscontrate, svettano nella classifica gli eccessivi tempi di attesa per gli esami specialistici (47,8%). Ma a preoccupare sono anche la carenza del servizio di assistenza di base (19,4%), per la mancanza di Medici di medicina generale in diverse zone del Paese e, a pari merito, la frammentazione dei servizi e lo scarso coordinamento tra le strutture. Anche per questo tra i suggerimenti per potenziare e valorizzare i servizi sanitari e assistenziali rivolti ai pensionati, al primo posto

emerge la necessità di rivedere il ruolo dei medici di base (28,4%). Mentre il 16,4% punta ad implementare nelle case della salute team multiprofessionali, professionisti che lavorano in sinergia per garantire agli anziani, in special modo ai non autosufficienti, le diverse cure di cui hanno bisogno. A seguire il 13,4% suggerisce investimenti nella telemedicina e nella tele-sorveglianza. Ma per questo occorre agire sulla alfabetizzazione digitale dei pazienti. Per il 59,7% degli intervistati è basso il livello di conoscenza dei principali mezzi della digital communication (internet, email, whatsapp, social media) all’interno della silver generation. PER PARTECIPARE COMPILA IL QUESTIONARIO AL LINK Tempo stimato 5 minuti clicca


impresa del mese Montina Guitars

DALLE BICI ALLE CHITARRE: IL LIUTAIO CHE SUONA IL PROG ROCK di Rosalba Tello

Dalle biciclette… alle chitarre! Il percorso solo apparentemente bizzarro di Marco Montina, giovanissimo liutaio, esprime un estro che coniuga più passioni: la meccanica, lo sport, la fotografia, e la musica, soprattutto. Non a caso da piccolo voleva diventare inventore; ora concentra tutte le sue conoscenze nella realizzazione di chitarre, pezzi unici progettati su misura per musicisti e collezionisti amanti del bello e dell’eccellenza. Mentre frequenta il Malignani di Udine - da cui esce con un diploma in Meccatronica e una nota di merito (il suo nome compare nel “Libro delle eccellenze”) per aver creato con leghe speciali un telaio di bicicletta da pista -, Marco trascorre i pomeriggi costruendo chitarre elettriche in garage. “Pensavo che un giorno avrei potuto sfruttare la mia esperienza sulle biciclette anche nel mondo della liuteria”. Detto fatto. Da Udine parte per Milano, dove frequenta la Civica Scuola di Liuteria, una delle poche al mondo (unica in Italia) veramente formativa. Si presenta con una innovativa chitarra classica, caratterizzata da una particolare incatenatura a lui ideata. Torna in Friuli formato e pieno di entusiasmo. Apre un negozio a Udine, in viale Ungheria, in pieno periodo Covid: agosto 2021. Nonostante la tempistica infelice, Montina ingrana subito, forte anche della scarsa concorrenza in regione. In Fvg ci sono infatti solo tre liutai diplomati, e Marco è l’unico a costruire chitarre classiche su misura. Al momento si sta occupando perlopiù di riparazioni, customizzazione, restauro, set up

di chitarre e altri strumenti musicali. “Sono macchine imperfette e vanno curate nel tempo. In futuro vorrei aprire una piccola azienda, con altri miei coetanei che mi coadiuvino sia nella riparazione che nella costruzione di chitarre elettriche, oltre che nella liuteria pura”. Una bella sfida, visto che questo mestiere è in via di estinzione. E anche perché i guadagni si vedono dopo parecchio tempo: “realizzare uno strumento, con un progetto nuovo, richiede almeno 5-6 mesi di lavoro. Ogni chitarra è unica e viene personalizzata in base al repertorio suonato dal musicista”.

sonore. Così giovane, Marco Montina è già diventato un punto di riferimento per chitarristi (alcuni anche famosi). Non è raro vederlo suonare come solista (musiche sue: ama il prog rock) in qualche pub di Udine. La sua prossima creazione sarà brevettata (meglio tenerlo d’occhio!). Info: https://montinaguitars. wixsite.com/liutaio clicca

I clienti vengono anche da fuori regione e dall’estero; del giovane liutaio apprezzano la creatività e la qualità dei materiali. Il legno pregiato utilizzato viene da Desio, dove ha sede una delle più grandi segherie per liuteria al mondo. Anche il Friuli offre ottimo materiale, in Val Saisera, ma l’abete delle tavole armoniche usato in tutto il mondo è quello della Val di Fiemme, ideale per la trasmissione delle onde

20


i

m

21


d

s

22


dove siamo le nostre sedi

Aviano Via Mazzini, 10/2 Tel. 0434 651732 aviano@cnafvg.it

Manzano Via Divisione Julia, 62 Tel. 0432 754601 manzano@cnafvg.it

Tolmezzo Via Matteotti, 30/F Tel. 0433 44735 tolmezzo@cnafvg.it

Cervignano del Friuli Piazza Indipendenza, 30 Tel. 0431 32386 cervignano@cnafvg.it

Monfalcone Via Enrico Toti, 20 Tel. 0481 411606 monfalcone@cnafvg.it

Udine Via Verona, 28/1 Tel. 0432 616911 udine@cnafvg.it

Codroipo Via Ostermann, 36 Tel. 0432 90552 codroipo@cnafvg.it

San Giorgio di Nogaro Via Roma, 15 Tel. 0431 65830 sangiorgio@cnafvg.it

Trieste Piazza Venezia, 1 Tel. 040 3401438 trieste@cnafvg.it

Gradisca d'Isonzo Viale Trieste, 31 Tel. 0481 93335 gradisca@cnafvg.it

Pordenone Via Nuova Di Corva, 82 Tel. 0434 598141 pordenone@cnafvg.it

Latisana Via Sottopovolo, 87/E Tel. 0431 520914 latisana@cnafvg.it

Tavagnacco Via IV Novembre, 92 Tel. 0432 854706 tavagnacco@cnafvg.it

23


magazine

Mensile N. 02 - Anno 07 Marzo 2022

Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa

www.cnafvg.it


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.