CNAFvg Magazine - luglio - agosto 2019

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CNA NFORMA

FVG

magazine

06° MENSILE N•06 ⁄ ANNO•04 ⁄ LUG - AGO 2019

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EDITORIALE L’ART. 10 VA ABROGATO PAG ∙ 06

ATTUALITÀ SISSI: LAVORARE IN MONTAGNA DIVENTA UN’IMPRESA? PAG ∙ 16

UNIONI AUTORIPARAZIONE: LE LINEE GUIDA A REGOLA D’ARTE PAG ∙ 20

NOTIZIE SINDACALI ALIMENTARI: L’INCREDIBILE FORZA DELLA PIZZA ARRIVA IN FVG


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CNA NFORMA

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MENSILE N•06 ⁄ ANNO•04 ⁄ LUG - AGO 2019

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EDITORIALE NESSUNA MODIFICA ALL’ARTICOLO 10, È ILLEGITTIMO E VA ABROGATO PAG ∙ 07

ATTUALITÀ01 SISSI: LAVORARE IN MONTAGNA DIVENTA UN’IMPRESA? PAG ∙ 08

ATTUALITÀ 02 CANCELLARE LO SCONTO IN FATTURA: ESPOSTO DI 64 IMPRESE ALLA UE E ALL’ANTITRUST PAG ∙ 13

ATTUALITÀ 03 NONNI PER LE CITTÀ PAG ∙ 14

ATTUALITÀ 03 ARTIGIANATO A A FRIULI DOC PAG ∙ 16

UNIONI AUTORIPARAZIONE: LE LINEE GUIDA A REGOLA D’ARTE PAG ∙ 18

NOTIZIE SINDACALI 01 CNA INSTALLAZIONE E IMPIANTI, CORSI E SEMINARI

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NOTIZIE SINDACALI 02 ALIMENTARI: L’INCREDIBILE FORZA DELLA PIZZA ARRIVA PREPONDERANTE ANCHE IN FVG PAG ∙ 22

NOTIZIE FLASH FATTURAZIONE ELETTRONICA, LE NOVITÀ FISCALI DEL 2019 PAG ∙ 25

PREVENZIONE INTEGRATA SICUREZZA SUL LAVORO: SERVIZIO DI VERIFICA MPIANTI DI MESSA A TERRA PAG ∙ 26

PENSIONATI VIAGGIO CON IL TRENO A VAPORE / GITA SULLO STELLA / PORCHETTA SOLIDALE A VENDOGLIO PAG ∙ 29

DOVE SIAMO

CNA INFORMA MAGAZINE— MENSILE Editore CNA Fvg Direttore responsabile Rosalba Tello A questo numero hanno collaborato Nello Coppeto, Elena Casarsa, Michela Di Maria, Claudio Fattorini, Stefano Pavan, Francesco Cadamuro. Foto Banca Immagine, CNA Nazionale, CNA Fvg, CNA Pensionati Fvg, Rosalba Tello In copertina Il convegno a Tolmezzo su SISSI


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L'EDITORIALE

DECRETO CRESCITA

NESSUNA MODIFICA ALL’ARTICOLO 10, È ILLEGITTIMO E VA ABROGATO di Nello Coppeto

Modificare l’articolo 10 del decreto crescita? Per la CNA non è possibile nessuna mediazione: l’infelice novità va abrogata senza alcun compromesso, perché tutte le altre soluzioni sarebbero degli inutili palliativi di una norma che agevola una sleale concorrenza. Per questo invitiamole altre associazioni di categoria a seguire la linea della CNA, che finora si era mossa da sola nella secca bocciatura dell’articolo con una richiesta di annullamento al Tar e all’Antitrust. Anche se adesso tutti salgono sul carro, è stata la CNA la prima e la sola ad attivarsi nell'azione di difesa degli artigiani e dei nostri associati che ce lo hanno richiesto e noi abbiamo risposto tempestivamente con adeguati provvedimenti a loro tutela. Attualmente si prospettano 4 situazioni: immediata empasse produttiva: oggi il cliente finale rimanda i lavori, sapendo che tra qualche mese uscirà un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate su “come” applicare l’art.10 e come richiedere la sconto; attualmente stanno già girando tra i fornitori degli artigiani le prime vessatorie “clausole di salvaguardia”, dove,

a fronte della fornitura del materiale/impianto si nega all’artigiano di cedere la detrazione/ sconto al suo fornitore. Questo porta l’artigiano in una posizione debolezza tra il fornitore ed il cliente, quest’ultimo vedendosi negare lo sconto immediato si rivolgerà quindi ai grandi gruppi o multiutilities; quando entrerà in vigore l’art.10, l’impresa artigiana si troverà di fronte ad un immediato mancato incasso, pur dovendo pagare subito le tasse, i suoi lavoratori ed i fornitori; l’impresa artigiana rischierà di non recuperare gli sconti fatti a tutti i clienti, se le sue tasse saranno inferiori alla sommatoria degli sconti. CNA cosa ha fatto ad oggi: già in fase di disegno di legge, la CNA nazionale ha avanzato emendamenti per stralciare o abrogare l’art.10 che sono stati bocciati. Da sola ha quindi raccolto il mandato di 64 aziende, con le quali ha avviato, il 4 luglio scorso, un procedimento amministrativo davanti alla Commissione Europea e all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (Antitrust) affinché venga accertata l’illegittimità dell’art.10 del DL Crescita. CNA ha quindi presentato ricorso presso l’Antitrust per Prassi commerciale scorretta, in quanto l’art. 10 porta i grandi gruppi/multiutilities automaticamente in posizione dominante rispetto all’impresa artigiana. Ha poi presentato ricorso presso la Commissione Europea in quanto l’art. 10 si configura, essendo un sconto elargito dallo Stato, come aiuto di Stato “selettivo”; cioè diretto solo ad alcuni (i grossi gruppi e multiutilities che possono permettersi un “sostituto d’imposta a titolo di acconto”. CNA cosa farà: quando, a settembre/ottobre, uscirà il provvedimento dell'Agenzia delle En-

trate che prevede il funzionamento per l’applicazione dello sconto citato nell’art. 10 della norma, CNA lo impugnerà davanti al TAR conseguentemente presenterà ricorso al Tribunale Civile per concorrenza sleale. Nel frattempo ogni CNA regionale sensibilizzerà i parlamentari locali sull'argomento, in previsione della discussione della Legge di bilancio, in quanto sarà quella la normativa che potrà abrogare l'art. 10. Infatti il primo incontro che avrà il parlamento sulla legge di bilancio sarà il 10 ottobre, quindi bisogna assolutamente convincere i nostri politici regionali che l'art.10 è lesivo della libera concorrenza e che avrà un impatto negativo sulle piccole imprese a vantaggio invece della grande distribuzione (es. Enel Luce e gas, che fa interventi di sostituzione di caldaie). Le altre associazioni di categoria sembrano aspettare il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per capire come muoversi, noi no. Presidente regionale CNA Fvg Nello Coppeto

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PER CHI VUOLE CREARE UN’IMPRESA, PER CHI DESIDERA DIVENTARE UN LAVORATORE AUTONOMO O HA L’AMBIZIONE DI PORTARE AVANTI L’ATTIVITÀ DELLA TUA FAMIGLIA, S.I.S.S.I. AIUTA A METTERE IN PRATICA LE IDEE DELL’IMPRENDITORE ACCOMPAGNANDOLO ANCHE NEL RICAMBIO GENERAZIONALE.

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L'ATTUALITÀ

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SISSI 2.0

“LAVORARE IN MONTAGNA DIVENTA UN’IMPRESA?” di Rosalba Tello

Per promuovere la cultura imprenditoriale e favorire la creazione di aziende e di lavoro autonomo nella nostra regione, anche nell’area montana, esiste Imprenderò in Fvg, un progetto cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo nell’ambito del POR 2014/2020. L’11 luglio a Tolmezzo si è tenuto il seminario “Lavorare in montagna diventa un’impresa?”, progetto finalizzato alla promozione della cultura imprenditoriale e alla creazione di impresa e lavoro autonomo SISSI 2.0. L’obiettivo era di presentare in Carnia il Sistema Integrato di Servizi per lo Sviluppo Imprenditoriale del Fvg, l’Ati (di cui fanno parte anche CNA ed ECIPA) che si è aggiudicata il bando per informare in modo trasparente e semplificato i cittadini sulle opportunità offerte loro dai fondi regionali a sostegno dello sviluppo produttivo innovativo. Misure rivolte a giovani, a donne, a studenti, a disoccupati, e che interessano anche a professionisti e a manager. Nella Sala dell’Uti della Carnia ha aperto i lavori il sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo, presidente dell'Uti; è poi intervenuto Enrico Cattaruzza, in rappresentanza della direzione regionale

lavoro e formazione, e il direttore generale di Ad Formandum, Alessandro Infanti, quale capofila dell'Ati. Alla tavola rotonda, moderata da Stefano Cosma, sono intervenuti la professoressa Francesca Bon, rappresentante dell’Isis Paschini Linussio, che si era occupata di alternanza scuola-lavoro, il professor Andrea Scolari, collaboratore del dirigente dell’Isis Fermo Solari, ed Enea Pellizzotti, imprenditore e presidente di CNA Tolmezzo, che ha evidenziato la grande forza dell’imprenditoria in area montana: “imprese che nascono innanzitutto dall’amore per il nostro territorio, per valorizzare le tradizioni e potenzialità locali”. Hanno poi portano le loro testimonianze anche Francesco Baraldo Sano, che dopo aver lavorato in Alitalia ha scelto di fare lo chef de “L'altro gusto” a Tarvisio, seguendo la tradizione di famiglia, e Stefania Piller Hoffer, neo assessore al Comune di Sappada, mamma di due figli, che di professione fa la geometra. Imprenderò punta infatti anche a favorire la conciliazione fra vita professionale e vita privata. Dopo un fruttuoso dibattito, con interventi di persone interessate alle opportunità offerte da S.I.S.S.I. 2.0, c'è

stata la proiezione di una videointervista a Monica Bertarelli, neo direttore del Consorzio Turismo di Sappada. E visto che si era Tolmezzo, dulcis in fundo per tutti, l’incontro si è chiuso con l'assaggio del Tiramisù originale dell’Albergo “Roma”, preparato da uno dei locali (pasticceria Manzoni) che ha aderito al progetto Tiramisù dolce Carnia per una nuova promozione del territorio. S.I.S.S.I., che è formata da una trentina di partner di tutto il territorio regionale, si occupa di accoglienza e orientamento, formazione individuale manageriale e imprenditoriale, coaching, valutazione del business plan e accompagnamento alla start-up. Ad oggi sono aperti più di 15 sportelli di accoglienza, sparsi su tutto il territorio regionale, in ognuna delle quattro province. Sarà possibile, per i futuri imprenditori o liberi professionisti, accedere alle misure incentivanti finanziate dalla Regione con SelfiEmployement e con Garanzia giovani. Si può consultare il sito www.sissi.fvg. it per maggiori informazioni.

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L'ATTUALITÀ

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DECRETO CRESCITA

CANCELLARE LO SCONTO IN FATTURA: ESPOSTO DI 64 IMPRESE ALLA UE E ALL’ANTITRUST di CNA Nazionale

IL NO DEGLI IMPIANTISTI a qualche multiutilities o ad ex Oltre 60 imprese dei settori impianti, legno ed monopolisti nostalgici del pasarredamento associate alla CNA hanno avviato sato – ha sottolineato Battipaun procedimento amministrativo davanti alla glia – noi non ci stiamo e non Commissione Europea ed all’Autorità Garante lasceremo nulla di intentato per la Concorrenza ed il Mercato affinché ven- per far abolire una norma iniga accertata l’illegittimità dell’art. 10 della L. qua, che uccide la concorrenza 58/2019, meglio conosciuto come DL Crescita, e che, nei fatti, mira a suborper violazione del diritto comunitario e/o na- dinare il tessuto della piccola zionale della concorrenza. impresa alle logiche ed agli in“L’increscioso balletto sulla pelle delle imprese a teressi delle multiutilities nacui abbiamo assistito in Parlamento – ha dichia- zionali e locali”. rato Carmine Battipaglia, Presidente CNA In- “Lo sconto in fattura è uno stallazione Impianti – ci ha convinto ad attivarci scandalo e una mancanza di autonomamente per sopperire agli errori della rispetto verso chi tutti i giorni politica che, nonostante le roboanti dichiara- con il proprio lavoro contribuzioni in campagna elettorale, non sembra asso- isce anche al bene di questa lutamente comprendere le ragioni delle piccole nazione - sottolinea Mauro imprese. D’intesa con la Confederazione – pro- Sellari, componente Presidensegue il Presidente degli impiantisti CNA - ci za CNA Produzione Nazionale siamo attivati per ricorrere sia all’AGCM che - in questo provvedimento di alla Commissione Europea per ottenere la can- crescita ne vedo poca, però si cellazione dell’articolo 10 che riteniamo uno mette ancora una volta in diffismaccato tentativo di favorire la concentrazio- coltà il sistema delle piccole e ne del mercato della riqualificazione energetica micro imprese”. nelle mani di pochi operatori, con conseguente alterazione della concorrenza rappresentando IL DECRETO CRESCITA PEun indebito aiuto di stato per le grandi imprese NALIZZA ARTIGIANI E PICa danno delle piccole e medie”. COLE IMPRESE CONDANSolo nel 2018, secondo l’8° Rapporto ENEA NANDOLI A SOTTOSTARE sull’efficienza energetica, sono stati realizzati AI GRANDI GRUPPI 335.000 interventi di riqualificazione energeti- CNA giudica molto negativaca del patrimonio edilizio esistente che hanno mente la misura del Decreto usufruito dell’Ecobonus per circa 3.331 milioni Crescita che consente all’imdi euro di investimenti attivati. “Se la volontà presa esecutrice dei lavori, per del Governo è quella di regalare questo mercato, la riqualificazione energetiche oggi vede protagoniste le piccole imprese, ca e per la messa in sicurezza

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L’ARTICOLO 10 DEL D.L. CRESCITA VA ABOLITO ← anti-sismica degli immobili, di anticipare al cliente la detrazione sotto forma di sconto in fattura, con la possibilità di recuperarlo in cinque anni. Questa ipotesi scarta a priori artigiani e piccole imprese, che non dispongono dei polmoni finanziari sufficienti a trasformarsi in bancomat, oltre tutto non il loro ruolo, e quindi sono costretti a lavorare per i grandi gruppi, sottostando alle loro condizioni e senza la possibilità di emanciparsi e di crescere. Anche la possibilità di un’ulteriore cessione dei crediti a propri fornitori di beni e servizi non intacca la complessità delle procedure, mentre lascia inalterati i rischi per artigiani e piccole imprese di restare alla mercé dei grandi fornitori, gli unici nelle condizioni di prendere in carico queste opere per poi assegnarle in una sorta di sub-appalto. Chiediamo, invece, che si possa cedere il credito d’imposta, corrispondente


"CNA invita tutti gli imprenditori ad attivarsi per giungere all’abrogazione di un provvedimento (articolo 10 della Legge 58/2019, meglio conosciuta come “Decreto Crescita”) che non porterà alcun tipo di crescita, ma che consegnerà un intero settore, nelle mani di pochi grandi operatori economici, firmando questa petizione http://chng.it/zcCDwRc56C"

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L'ATTUALITÀ

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alla detrazione fiscale connessa alla spesa effettuata, direttamente alle banche, proprio per evitare che artigiani e piccole imprese non possano acquisire il credito per carenza di risorse finanziarie o di capienza fiscale tale da consentire la procedura di compensazione. SCONTO ALTERNATIVO A ECOBONUS E SISMABONUS, CNA: ‘L’AGCM LO BOCCIA’ “Lo sconto in fattura per i lavori relativi a ecobonus e sismabonus restringe la concorrenza con effetti negativi sui consumatori e danneggia artigiani, piccole e medie imprese”. Così CNA sintetizza il giudizio espresso dall’Autorità Antitrust sull’articolo 10 del Decreto Crescita, definendolo “molto severo”. L’articolo 10, ricordiamo, prevede che i soggetti che effettuano interventi di messa in sicurezza dal rischio sismico e di efficientamento energetico possono ricevere un contributo, anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante. Il contributo sarà recuperato dal fornitore sotto forma di credito d’imposta, di pari ammontare, da utilizzare in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, senza l’applicazione dei limiti di compensabilità. In alternativa, il fornitore che ha effettuato gli interventi potrà cedere il credito d'imposta ai propri fornitori di beni e servizi. Vietata invece la cessione ad istituti di credito e ad intermediari finanziari. In una segnalazione inviata il 17 giugno ai presidenti di Camera e Senato e al presidente del Consiglio - ricorda CNA -, l’Autorità garante del mercato indicava che il sistema di incentivazione fiscale per gli interventi di efficientamento energetico rischia di essere fruibile, nei fatti,

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solo dalle grandi imprese. trate. La segnalazione dell’AuNella segnalazione, l’Antitrust torità garante del mercato sollecitava, in fase di con- - prosegue CNA - riconosce versione in legge del decreto, la legittimità e la correttezza l’introduzione della facoltà di delle critiche espresse dal tescessione del credito a terzi. In suto delle piccole imprese nei effetti, il testo del provvedi- confronti di un meccanismo mento approvato in via defini- che favorisce unicamente le tiva dal Parlamento prevede la grandi, che possono praticare possibilità di cessione del cre- gli sconti corrispondenti alle dito ma limitatamente ai propri detrazioni fiscali “senza confornitori, escludendo la facoltà fronti concorrenziali, potendo di cedere il credito a banche e compensare i correlativi creistituzioni finanziarie. diti d’imposta in ragione del La norma è stata aspramente consistente volume di debiti criticata da CNA e dal sistema fiscali, godendo anche di un delle piccole imprese che, nel minor costo finanziario concorso dell’iter parlamentare, nesso al dimezzamento da hanno proposto la possibilità dieci a cinque anni del periodo di vendere il credito d’imposta di compensazione del credito sulla spesa effettuata diretta- d’imposta”. mente alle banche, richiesta Il giudizio dell’Antitrust, in condivisa dall’Antitrust. La sostanza, riconosce che la modifica introdotta dal legi- posizione assunta dal mondo slatore tuttavia è parziale in delle piccole e medie imprequanto limita la possibilità di se sull’articolo 10 del Decreto cessione del credito d’impo- Crescita non era una difesa sta da parte delle imprese che corporativa finalizzata alla svolgono gli interventi di ri- tutela di interessi. Al contraqualificazione energetica. rio, anche in questa circoLa stessa Autorità, nella segna- stanza, il sistema delle piclazione, ha indicato la neces- cole imprese ha invocato la sità per le piccole imprese di difesa dei principi della conpoter cedere il credito d’impo- correnza e del mercato, gli sta a “terzi”, senza distinzioni, unici che possano garantire la con modalità opportunamente più ampia libertà di scelta ai definite dall’Agenzia delle En- consumatori.


L’ART.10 DECRETO CRESCITA: LE AZIONI DI CNA PER SALVAGUARDARE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

LUNEDì 29 LUGLIO 2019 INIZIO ORE 18.00

Sede CNA REGIONALE UDINE VIA VERONA 28/1 (laterale di Viale Palmanova) INVIARE L’ADESIONE ENTRO IL 25 LUGLIO EMAIL UDINE@CNAFVG.IT FAX 0432 616901

La CNA del Friuli Venezia Giulia ha organizzato un serata informativa per spiegare alle imprese cosa prevede la nuova disposizione introdotta dall’art. 10 del Decreto Crescita, e per illustrare quali sono le azioni che CNA ha intrapreso e quali vuole percorrere. L’articolo 10 prevede che i soggetti che effettuano interventi di messa in sicurezza dal rischio sismico e di efficientamento energetico possono ricevere in alternativa alla detrazione in 10 anni uno sconto da parte del fornitore che ha effettuato l’intervento. Lo sconto sarà poi recuperato dal fornitore sotto forma di credito d’imposta, di pari ammontare, da utilizzare in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo. Inoltre, il fornitore che ha effettuato gli interventi potrà cedere il credito d'imposta ai propri fornitori di beni e servizi. Vietata invece la cessione ad istituti di credito e ad intermediari finanziari. Questo provvedimento di crescita mette in seria difficoltà il sistema delle piccole e micro imprese, e sembra favorire la concentrazione del mercato della riqualificazione energetica nelle mani di pochi operatori, con conseguente alterazione della concorrenza rappresentando un indebito aiuto di stato per le grandi imprese a danno delle piccole e medie”.

MODULO DI ADESIONE PER INFORMAZIONI

IMPRESA INDIRIZZO SEDE LEGALE

Antonio Cantarutti 0432 616913 Elena Casarsa 0432 854706

EMAIL NOMINATIVO PARTECIPANTI

I dati saranno trattati ai sensi del del Reg. EU 2016/679 per l’organizzazione dell’evento e secondo le modalità indicate nell’informativa sul trattamento dei dati reperibile presso la sede Regionale CNA FVG, via Verona 28/1– Udine. I dati potranno essere comunicati al sistema CNA FVG anche per inviare inviti a eventi/seminari organizzati dalla CNA FVG. □ consenso □ mancato consenso alla ricezione di newsletter da parte di CNA FVG Firma________________

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L'ATTUALITÀ

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NONNI PER LE CITTÀ

PENSIONATI E AMMINISTRATORI COMUNALI INSIEME CONTRO IL DEGRADO E PER IL RECUPERO DEGLI SPAZI URBANI di CNA Nazionale

“Il protocollo d’intesa, tra CNA Nei Comuni italiani saranno e Anci, ‘Nonni per le città’, ha promossi progetti da portare l’ambizione di contribuire a avanti insieme, CNA Pensioquel lavoro di cucitura delle re- nati e amministratori locali, per lazioni che fanno delle nostre sperimentare buone prassi che, città, delle comunità. In questo con il contributo di Anci, posdelicatissimo ruolo che i sin- sano propagarsi di città in città. daci già assolvono, per dovere “Vogliamo rappresentare un di mandato e con passione, i presidio attivo sul territorio in concittadini con più anni sulle termini sia culturali che sociali spalle possono essere alleati - spiega Giungi - una presenza preziosi. Anche e proprio in un che possiamo far valere, nei dialogo opportuno e fecondo parchi, nelle piazze ma anche con i più giovani”. L’ha dichia- accanto al grande patrimonio rato il presidente dell’Anci e di beni culturali di cui è ricco il sindaco di Bari, Antonio Deca- nostro Paese. ro, in occasione della firma del protocollo con il presidente Il mondo dell’artigianato e deldi CNA Pensionati, Giovanni le Pmi, infatti, intende dare Giungi. il proprio contributo su molti fronti: il mantenimento e la Il documento avvia una colla- riqualificazione urbana, per borazione per mettere in cam- esempio, oppure l’esperienza po interventi di amministra- del ruolo di sentinelle dei beni zione condivisa e partecipata culturali. Ci piacerebbe anche in collaborazione con la po- coinvolgere le scuole nell’ottipolazione più anziana. Cura e ca della trasmissione dei saperi rigenerazione dei beni comuni, fra anziani e giovani come abcontrasto al degrado e recu- biamo già avuto modo di fare pero dello sviluppo degli spa- grazie al nostro progetto ‘fra zi urbani sono gli obiettivi al generazioni’ che tanto succescentro del protocollo che ha lo so ha avuto in tutta Italia”. scopo di investire sul concetto di cittadinanza promuovendo un invecchiamento attivo della popolazione e la trasmissione del saper fare artigiano.

SOTTOSCRITTO UN PROTOCOLLO D’INTESA TRA ANCI E CNA PER IL PROGRAMMA “NONNI PER LE CITTÀ” ←

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L'ATTUALITÀ

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FRIULI DOC

ARTIGIANATO A FRIULI DOC 2019

→ ADESIONI ENTRO FINE LUGLIO Confartigianato-Imprese Udine e CNA Friuli Venezia Giulia promuovono, all’interno della kermesse, l’iniziativa “Artigianato a Friuli DOC”, sostenendo la partecipazione delle eccellenze artigiane del territorio. Per le imprese artigiane, il programma si articola essenzialmente in due attività: MOSTRA-MERCATO DI ARTIGIANATO TIPICO Anche per l’edizione 2019 è prevista la mostramercato delle produzioni artigianali regionali all’interno degli spazi identificati dal Comune di Udine. Le casette di esposizione e vendita delle produzioni artigianali locali saranno collocate all’interno dell’area della manifestazione e possono richiederne l’utilizzo tutte le aziende artigiane con sede legale e operativa in Friuli Venezia Giulia, compilando il form on-line . La quota di partecipazione, pari a € 550, 00 + IVA (€ 671,00), copre i connessi costi di noleggio e tassa di occupazione del suolo pubblico e attività di animazione. ARTIGIAN-LAB Oltre alla mostra-mercato, il progetto prevede l’allestimento di uno spazio dedicato a workshop e dimostrazioni di tecniche artigianali. I visitatori potranno cimentarsi, guidati dall’esperienza di abili artigiani, nella creazione di piccoli progetti di artigianato, che dovranno avere una durata indicativa di 2 ore. All’interno dell’Artigian-LAB non è consentita la vendita dei propri prodotti. Per richiedere la partecipazione e proporre un

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workshop basta compilare il form on-line. Grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, il CATA – Centro di Assistenza Tecnica alle imprese Artigiane curerà, sia per la Mostra-mercato sia per l’Artigian-LAB, la promozione, gli allestimenti collettivi e il servizio di sorveglianza e gli allacciamenti alla fornitura di energia elettrica. Il contributo regionale, quindi, costituirà un aiuto “de minimis”, nella forma di un servizio reale, e verrà ripartito tra le imprese partecipanti. Per questo motivo, le aziende che intendono partecipare dovranno presentare una DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL'ATTO DI NOTORIETÀ per i contributi "De Minimis". ARTIGIAN-TOUR Dopo il successo degli scorsi anni, durante la 25^ edizione di Friuli DOC, Confartigianato - Imprese Udine organizza due Artigian-TOUR. Una passeggiata - racconto tra le vie di Udine, per scoprire dove si trova l’artigianato durante la kermesse enogastronomica. Il tour dura circa 2 ore e non mancheranno dimostrazioni, curiosità, assaggi e degustazioni.

LA CITTÀ DI UDINE SI PREPARA AD OSPITARE LA 25^ EDIZIONE DI FRIULI DOC IN PROGRAMMA DAL 12 AL 15 SETTEMBRE 2019 ← PARTENZA E ISCRIZIONI La partenza è prevista dalla Loggia del Lionello (Piazza Libertà), informazioni su date e orari saranno comunicate in seguito.

Segreteria organizzativa: tel. 0432 616915 comunicazione@cnafvg.it


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Unioni AUTORIPARAZIONE Le linee guida a regola d’arte di Francesco Cadamuro

È finito il tempo dei reclami, delle perdite di tempo, dell’eccessivo contenzioso in occasione dei risarcimenti dei danni da incidenti automobilistici. Consumatori, autoriparatori e assicurazioni hanno avviato la collaborazione per garantire riparazioni a regola d’arte, effettuate in tempi certi, nel rispetto delle condizioni di corretta concorrenza sul mercato, a costi chiari e finalizzate a ridurre le conflittualità. Questo è l’obiettivo delle linee guida sottoscritte dall’Ania, dalle associazioni degli autoriparatori di di CNA, Confartigianato, Casartigiani, e dalle organizzazioni dei consumatori Adiconsum, Adoc, Associazione Utenti Servizi Radio Televisivi, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Federconsumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.di.con. Le linee guida previste dalla legge 124 del 2017 puntano ad offrire a chi ha subìto un sinistro auto dei servizi di riparazione qualificati e trasparenti, eseguiti sulla base di precise procedure di intervento in officina e fondati su chiare regole di rendicontazione e di liquidazione del danno. Le imprese di autoriparazione

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che aderiscono all’accordo si impegnano ad effettuare la riparazione del veicolo incidentato seguendo una serie di regole codificate, in relazione alla qualificazione e all’aggiornamento dell’autoriparatore, alla qualità e alla sicurezza del ripristino del mezzo, ai materiali e ai ricambi, in conformità alle specifiche tecniche delle case costruttrici, al preventivo, al contratto, alla fatturazione, alla riconsegna del veicolo fino alla tracciabilità dell’intervento di riparazione. Tutto questo è finalizzato ad avere in circolazione veicoli sicuri e, quindi, ad accrescere il livello di sicurezza stradale. Le linee guida prevedono anche una semplificazione delle modalità per ottenere il risarcimento. Il danneggiato potrà, infatti, far riparare il veicolo dal proprio autoriparatore di fiducia, senza anticipare la spesa. La compagnia assicuratrice, se accertata la responsabilità del sinistro, procederà al pagamento diretto all’autoriparatore entro 15 giorni dalla ricezione della cessione del credito e della documentazione fiscale che attesta l’intervento di riparazione. Le linee guida saranno comunicate al ministero dello Sviluppo economico e le carrozzerie che aderiscono all’intesa saranno consultabili attraverso una app. Nuovi ispettori (ex responsabili tecnici): un bel po’ di confusione Come molti sapranno, dopo un anno di attesa, è stato pubblicato il Decreto 211 del 18 maggio 2018, il primo decreto attuativo del DM 214/2017 che ha recepito in Italia la direttiva europea 2014/45. Il decreto presenta però indicazioni incomplete che creano parecchi problemi di interpretazione. L’aspetto più delicato riguarda l’articolo 7, che a partire dal 20 maggio blocca i corsi di formazione e l’abilitazione di nuovi ispettori (ex responsabili tecnici) in attesa che vengano definite le disposizioni per i nuovi percorsi formativi. Ecco cosa dice l’articolo 7 del Decreto 211: Ciò significa concretamente che un imprenditore, dopo aver investito migliaia di euro nell’ordinare l’attrezzatura, rischia di non poter aprire l’attività in mancanza del responsabile tecnico


perché, da oggi, deve rispettare nuove norme. Allo stesso modo un centro di revisione che perde il suo RT/Ispettore non può formarne uno nuovo. E se va in ferie o in malattia, nessuno può prendere il suo posto, perché il corso seguito cinque anni fa ora non è più sufficiente; il sostituito deve infatti aderire alle nuove normative, che non sono ancora del tutto chiare. Col nuovo decreto, quindi, si blocca l’abilitazione di nuovi responsabili tecnici, con le difficoltà immaginabili. In sintesi: I RT attualmente in attività continueranno ad operare come sempre e il loro operato non potrà essere messo in discussione, né incorrere in alcun conflitto di interesse, ai sensi dell’art. 13 comma 3. I corsi di formazione, in base a quanto scritto dalla Motorizzazione, sono bloccati. Al momento un centro di revisione che avesse bisogno di un nuovo RT può reclutarlo solo tra quelli esistenti, oppure tra chi sosterrà l’esame entro agosto. Specifichiamo però che si tratta di una materia di competenza delle Regioni, sui cui la Motorizzazione non ha giurisdizione. Pertanto non è escluso, come sembrerebbe il caso della Lombardia, che alcune Regioni decidano di continuare ad erogare la formazione sulla base del vecchio accordo Conferenza Stato Regioni.

Segnaliamo che è stata concessa la proroga sino a marzo 2019 per il rilascio del certificato di revisione. Infine, è stato programmato uno specifico calendario per sottoporre a revisione i rimorchi delle categorie O1 e 02 entro il 2020, dopo che dal 2000 erano entrati nel limbo dell’esenzione.

Ci auguriamo che siano presi urgentemente dei provvedimenti correttivi per non rischiare di bloccare l’attività lavorativa di tante imprese del settore, mentre noi faremo quello che deve fare un’associazione in questi casi, chiedere rispetto e considerazione per il lavoro delle imprese che rappresentiamo. Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi. Nel resto del decreto troviamo quanto segue: Art. 5: Valutazioni delle carenze, che saranno gestite nella loro pesatura da un software omologato. art. 6: Attrezzature, si concede un lasso ti tempo fino al 20 maggio 2023 per stabilire gli aggiornamenti delle attuali linee, già modificate a novembre 2015 con MCTC Net 2

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NOTIZIE SINDACALI

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CNA INSTALLAZIONE E IMPIANTI di Elena Casarsa

FGAS: dal 25 settembre obbligo di comunicare i dati degli interventi effettuati Il D.P.R. 146/2018 istituisce la Banca dati gas fluorurati a effetto serra e apparecchiature contenenti gas fluorurati, e, all’articolo 16, stabilisce che, a decorrere da 8 mesi dall’entrata in vigore del Decreto, ovvero dal 25 settembre 2019, le imprese certificate (o le persone nel caso di imprese non soggette ad obbligo di certificazione) che svolgono l’attività di installazione, manutenzione, riparazione, controllo delle perdite e smantellamento, devono comunicare i dati relativi agli interventi di installazione, riparazione, manutenzione, controllo delle perdite e smantellamento svolti su apparecchiature contenenti gas fluorurati. Devono essere comunicati gli interventi svolti sulle seguenti apparecchiature, a prescindere dalla quantità di FGAS in essa contenute,:apparecchiature fisse di refrigerazione e di condizionamento d’aria; pompe di calore fisse; apparecchiature fisse di protezione antincendio; celle frigorifero di autocarri e rimorchi frigorifero;

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commutatori elettrici. La comunicazione va effettuata, via telematica, alla Banca Dati nazionale gestita dalle Camere di commercio via telematica, entro 30 giorni: A. dall’installazione delle apparecchiature; B. Dal primo intervento di controllo delle perdite, manutenzione o riparazione di apparecchiature già installate; C. Dallo smantellamento delle apparecchiature. Non è prevista alcuna iscrizione, in quanto le imprese che opereranno sulla Banca Dati sono già iscritte al Registro ed in possesso di certificato. Per la gestione e la tenuta della Banca dati, le imprese certificate, o nel caso di imprese non soggette all’obbligo di certificazione, le persone fisiche certificate, versano annualmente, entro il mese di novembre, alle Camere di commercio competenti, secondo le procedure e le modalità stabilite dalle stesse, un diritto di segreteria annuale (non legato al numero di comunicazioni) pari a 21,00 €. I dati che dovranno essere comunicati, via telematica

con inserimento diretto nel sistema o compilazione massiva con file in formato Excel o XML, sono: • data di installazione (secondo la definizione di installazione) o data dell’intervento; • fattura e scontrino di vendita (se disponibile); • luogo di installazione/smantellamento; • anagrafica dell’operatore; • tipologia di apparecchiatura; • quantità e tipologia di gas fluorurati a effetto serra presenti e eventualmente aggiunti; • nome e indirizzo dell’impianto di riciclaggio o rigenerazione e, ove del caso, il numero di certificato, se le quantità di gas fluorurati a effetto serra installati sono state riciclate o rigenerate; • dati identificativi della persona fisica certificata o dell’impresa certificata che ha effettuato l’intervento; • quantità e tipologia di gas a effetto serra recuperata durante l’intervento sull’apparecchiatura. A partire dal 25 settembre 2019, l’obbligo di tenuta dei registri dell’apparecchiatura, previsto dal Regolamento 517/2014 sarà quindi rispettato mediante la comunicazione alla Banca dati. Inoltre gli operatori (ovvero i proprietari , o comunque coloro che esercitano un controllo effettivo sulle apparecchiature) potranno scaricare da un'apposita area riservata i dati relativi agli interventi svolti sulle proprie apparecchiature. Appena CNA avrà maggiori informazioni sulle modalità operative e sulla effettiva partenza del nuovo sistema di comunicazione organizzerà un incontro sull’argomento.


CORSO FER: ULTIME SESSIONI CNA SNO PER IL 2019 ODONTOTECNICI

TERMOIDRAULICO > 18 e 25 settembre 2019 ELETTRICO > 17 e 24 ottobre 2019 Si ricorda che dal 1 GENNAIO 2020 per installare impianti fotovoltaici, pompe di calore, impianti a biomassa, sistemi solari termici il responsabile tecnico deve aver frequentato un corso di 16 ore entro il 31 dicembre 2019. La CNA ha organizzato, in collaborazione con l'ente di formazione IRES, un corso per il settore termoidraulico e uno per il settore elettrico presso la sede CNA di Tavagnacco, via IV Novembre 92. Si chiede gentilmente di mandare le manifestazioni di interesse all'email: impiantisti@cnafvg.it , vi sarà inviata la scheda di partecipazione. Il corso si svolgerà presso la sede CNA di Tavagnacco (UD) in Via IV Novembre 92. Il costo del corso per gli associati CNA è 220,00€ esente iva. Per gli associati cna c’è il sito www.impiantienergie.it

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CNA FOTOGRAFI

Seminario: Nuovo Regola- Corso di formazione sulla protezione dei dati mento UE 2017/745 (MDR) sui personali (privacy) per il mondo della fotografia dispositivi medici e responsa- e l’importanza del contratto con il cliente bilità dell'odontotecnico Sabato 12 ottobre 2019 ore Lunedì 7 ottobre sede CNA di Udine 9.30 - Palmanova Si avvisa che la CNA ha organizzato un corso La CNA del Friuli Venezia di formazione rivolto ai fotografi sulla corretGiulia ha organizzato un ta gestione del trattamento dei dati alla luce seminario per i laboratori del Nuovo regolamento UE 2016/679 (GDPR) odontotecnici sulle novità e sull’importanza del contratto scritto con il introdotte dal Regolamento cliente. Si tratta di un corso che possa aiutare il UE 2017/745 su dispositivi fotografo a rispondere alle seguenti domande: medici, le cui disposizioni si quali dati posso trattare ? Posso pubblicare una applicheranno dal 20 maggio foto fatta a un matrimonio, a una comunione e 2020. A seguire saranno chia- dove? Le immagini dei minori come devo tratrite le diverse responsabilità tarle? posso conservare le foto nei miei archicivili e penali nelle quali può vi? Come faccio a tutelarmi nei confronti del incorrere l’odontotecnico. cliente? Quali sono i rischi informatici in cui A trattare gli argomenti sa- posso incappare? E altro ancora… ranno Sandro Storelli, fun- Gli argomenti che saranno trattati sono i sezionario CNA Padova e uno guenti: tra i massimi esperti in ma- Inquadramento Normativo alla luce del Regoteria, e lo studio dell’Avv. lamento Europeo (GDPR) Massimo Vittor. L’incontro I principi generali si terrà nella mattinata di sa- Informativa e consenso – Diritti dell’interessabato 12 ottobre presso il sa- to lone d’Onore del Comune di GDPR nell’informatica: rischi, pericoli e misuPalmanova Piazza Grande, 1, re di sicurezza da adottare con inizio alle ore 9:30. Valutazione di Impatto - Registri del trattamento – Data Breach Il seminario è GRATUITO L’importanza della sottoscrizione del contratto con posti limitati. con il cliente: clausole contrattuali e liberatoria Per ragioni organizzative Il corso si terrà lunedì 7 ottobre presso la sede è richiesta l’iscrizione en- CNA di Udine in Via Verona 28/1 dalle 9.00 alle tro lunedì 7 ottobre. Per in- 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00. Per maggiori informazioni Elena Casarsa formazioni scrivere a Elena Casarsa e.casarsa@ e.casarsa@cnafvg.it cnafvg.it

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NOTIZIE SINDACALI L’INCREDIBILE FORZA DELLA PIZZA ARRIVA PREPONDERANTE ANCHE IN FRIULI VENEZIA GIULIA

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ALIMENTARI

di Michela Di Maria

Per la pizza non c’è crisi che tenga! L’Osservatorio Agroalimentare del CNA indica l’espansione del prodotto a livello nazionale ma una particolare spinta si registra nel nord-est. Infatti Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige sono ai primi posti della classifica italiana dell’apertura di nuovi esercizi che producono e vendono pizza. Nel triennio 2015-2018, nelle regioni del nostro territorio, la crescita delle imprese di produzione, seguendo il trend positivo italiano, è costante e continua: questa la fotografia dell’indagine condotto da CNA Nazionale. In Italia erano 125.300 le strutture nel 2015 che sono diventate 128.250 nel 2018. In questa crescita il Friuli Venezia Giulia figura come terza regione italiana, con un incremento del 9.5%, a precederla sono solo Valle d’Aosta e Molise. La produzione giornaliera media di otto milioni di pizze sull’intero territorio nazionale e l’impiego di oltre 120mila pizzaioli che, durante il fine settimana, diventano oltre

200mila, sono numeri interessanti considerando l’impatto socio-economico che il comparto, uno tra i più attivi, impone allo sviluppo del nostro Paese. Disaggregando questo dato scaturisce che, in realtà, il classico ristorante/pizzeria ha perso qualche colpo (-0,3%) negli ultimi dodici mesi, scendendo (sia pure di poche unità) sotto i 40mila esercizi complessivi. In crescita, invece, tutte le altre tipologie di attività, che producono e/o servono pizza per il “consumo veloce”, e sicuramente meno costoso: + 4,5% le panetterie, +2,6% le gastronomie, +1,9% le pizzerie da solo asporto, +1,6% le rosticcerie, +0,4% i bar. I fattori che lo rendono un alimento in costante richiesta è sicuramente il costo mediamente moderato ma anche le caratteristiche di un cibo nutriente e gustoso come pochi.

settembre, dove si sforneranno 34 pizze al minuto. Durante l’happening più importante al mondo dedicato al prodotto in cui, sul lungomare partenopeo, circa 280 pizzaioli si alterneranno per 10 giorni, ai 50 forni del villaggio, ovvero nell’immensa pizzeria istallata su un’area di 30.000 mq, ai quali si aggiungeranno 600 professionisti della pizza, provenienti da 5 continenti.

Settembre sarà un mese interessante per due iniziative di largo impatto legate alla pizza quali il Campionato Mondiale del Pizzaiuolo – Trofeo Caputo dal 16 al 18 settembre, e Napoli Pizza Village, dal 13 al 22

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NOTIZIE FLASH

FATTURAZIONE ELETTRONICA

LE NOVITÀ FISCALI DEL 2019 di Claudio Fattorini

→ L’anno è cominciato con l’obbligo generalizzato, a parte i contribuenti minimi e forfettari, della emissione della fattura elettronica. Già dallo scorso anno agli addetti alla contabilità e gli operatori economici si sono dovuti preparare ad affrontare il problema. La partenza è stata difficoltosa a causa dei problemi per la messa a punto delle applicazioni e degli archivi sia dell’Agenzia delle Entrate che delle società di software. Piano piano poi gli strumenti hanno raggiunto un buon grado di affidabilità. Per il 2019 si è disposto una attenuazione delle sanzioni più ampia nel primo semestre e più ristretta nel secondo semestre per i trimestrali. Per i contribuenti mensili la fase uno dura fino a fine settembre. La fase due consiste nell’approdo alla gestione normale della fatturazione elettronica con dei correttivi che si sono resi necessari per poter fare funzionare il sistema elettronico con più serenità. Le norme prima esistenti erano infatti adatte ad una gestione di fatture

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cartacee. La novità più rilevante è che ora per i trimestrali la fattura elettronica deve essere emessa entro dodici giorni dalla data in cui sorge l’obbligo dell’emissione della fattura, cioè la vendita di beni o il pagamento servizi. Per le fatture emesse a seguito di DDT cambia poco. Oltre a ciò, a cavallo di giugno e luglio, hanno trovato parziale soluzione due problemi che già da tempo associazioni di categoria come CNA e ordini contabili avevano segnalato. Il primo problema è che con la dichiarazione dei redditi 2019 per il 2018 è prevista l’introduzione degli ISA (indici sintetici di affidabilità economica) che prendono il posto degli studi di settore. Come anticipato già da tempo su questo magazine dovrebbe trattarsi di uno strumento migliore. Però le istruzioni e gli strumenti sono partiti con grave ritardo e l’Agenzia delle Entrate ha dovuto disporre una proroga dei versamenti delle dichiarazioni al 30 settembre. Al momento in cui si scrive, diversi punti sono ancora oscuri sia per la fase procedurale che per le scadenze. La proroga riguarda solo i soggetti ISA: altri operatori o i privati sono esclusi dalla proroga. Il secondo problema ha interessato per il momento le ditte più grandi che emettevano scontrini e ricevute fiscali. Ma si presenterà per coloro che hanno meno di 400.000 euro di ricavi conseguiti nel 2018, dal primo gennaio 2020. Gli scontrini e le ricevute fiscali saranno sostituiti dal “documento commer-

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DI UN ANNO MOLTO PARTICOLARE E COMPLESSO ←


ciale”, che è un documento telematico che in ogni caso sarà stampato. I documenti commerciali saranno emessi da particolari “registratori di cassa” o da particolari applicativi e saranno conservati e comunicati telematicamente all’Agenzia Entrate. Vanno emessi subito e inviati entro il mese successivo all’emissione, per il momento. Gli adempimenti sopra indicati hanno poi generato altre formalità e comunicazioni varie, richieste dalla legge e altri vari provvedimenti. Vi risparmio i dettagli. Il consiglio è di considerare per tempo i tre adempimenti di cui si è trattato sopra. Quando le normative saranno un po’ più definite verrete tempestivamente informati.

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PREVENZIONE INTEGRATA

SICUREZZA SUL LAVORO

SERVIZIO DI VERIFICA IMPIANTI DI MESSA A TERRA di Stefano Pavan

Una delle novità più interessanti che riguardano il miglioramento del servizi tecnici offerti da CNA è costituito dalle verifiche periodiche sul funzionamento dell’impianto elettrico, per la parte della messa a terra. Tale onere è correlato ai luoghi di lavoro costituiti da un edificio dotato di impianto elettrico oppure da un cantiere. Nella sostanza riguarda tutti gli imprenditori, artigiani e non, che gestiscono direttamente un luogo di lavoro, anche se questo edificio non è di proprietà ma solo in affitto. Per fare degli esempi, parliamo di negozi, bar, uffici, depositi, laboratori ed anche i cantieri temporanei o mobili. L’obiettivo della verifica è quello di confermare o meno il corretto funzionamento della parte di messa a terra dell’impianto elettrico, che essendo un sistema di sicurezza delicato, va periodicamente controllato. La messa a terra è una protezione che entra in funzione in caso di malfunzionamenti dell’impianto oppure di macchine, che potrebbero diventare, ad esempio, un rischio di elettrocuzione nei confronti delle persone. A seconda delle caratteristiche intrinseche del luogo di lavoro in questione, esistono due periodicità di controllo fondamentali. La prima è biennale e si applica nel caso di impianti al servizio di attività soggette al controllo dei vigili del fuoco oppure di locali ad uso medico o equiparati (ad es. estetista, veterinario,

ecc.), i cantieri edili e gli ambienti con pericolo d'esplosione. L’altra è quinquennale e vale in tutti gli altri casi. L’omologazione della messa a terra è effettuata direttamente dall’impresa installatrice all’atto della posa in opera, ma, in seguito, le verifiche periodiche non possono essere svolte dallo stesso, ma solamente dall’INAIL, dall’Azienda per i Servizi Sanitari oppure da un’altra società autorizzata dal Ministero.

sti, basta contattare l’ufficio di riferimento di CNA, l’ufficio prevenzione integrata allo 0432 – 616911 oppure scrivere a s.pavan@cnaservizi-fvg.it.

Anche se sul mercato non è difficile trovare i fornitori di tale servizio, trovarli ad un costo congruo è un’altra cosa. Per facilitare quanto appena descritto, per i proprio associati, CNA ha intrapreso una collaborazione formale con una società abilitata che, sulla base delle esperienze sviluppate negli anni precedenti, ha dimostrato più serietà di altre. A partire a Giugno ogni titolare interessato può ottenere direttamente da CNA tutte le informazioni sul da farsi ed anche un preventivo dei co-

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CNA PENSIONATI VIAGGIO CON TRENO A VAPORE

Lago di Bled con treno a vapore Domenica 8 settembre 2019 Ore 8.00 – 18.00 → Ritrovo alle ore 8.00 presso la Stazione Transalpina di Nova Gorica per imbarco sul treno a vapore. Appena usciti dalla stazione di Nova Gorica (Slovenia) inizia il tratto più bello e suggestivo della famosa Ferrovia Transalpina incastonata tra paessaggi di incomparabile e mutevole bellezza, costeggiando bellissimi fiumi quali Isonzo, Bača e Sava. Ad attendervi ci sarà un pullman riservato per il trasferimento al castello di Bled per il pranzo e la visita guidata. Ritorno in pullman alla stazione di Bled per imbarco sul treno con partenza alle ore 16.30 circa alla volta di Nova Gorica. Oppure CNA Udine 0432 616911 Un viaggio unico ed emozionante a bordo di un treno a vapore, si percorrerà un tratto della storica “Ferrovia Transalpina” fino al romantico Lago di Bled. La linea fu inaugurata il 19 luglio 1906 per completare la rete ferroviaria che collegava Vienna e l`Europa Centrale alle regioni adriatiche dell`Impero Austro-Ungarico e,

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in particolare, al porto di Trieste. La sua costruzione si rivelò molto complessa e richiese ardite opere di ingegneria, come il ponte di Salcano la cui arcata in pietra di 85 m è ancora oggi la più grande al mondo, e la galleria di Piedicolle, vero e proprio traforo alpino sotto le Alpi Giulie, lunga 6327 metri. I conflitti mondiali dello scorso secolo hanno tolto alla Transalpina il ruolo di grande ferrovia commerciale, rendendola una linea secondaria, che oggi rinasce come ferrovia turistica per collegare Austria, Slovenia e Italia.

PER INFO E PRENOTAZIONI ENTRO IL 30.8.19 PAOLO BROTTO T. 339 8386974 ←


GITA SULLO STELLA Una bella giornata trascorsa in armonia tra la natura. Per l’occasione erano presenti Nello Coppeto, Pietro Di Lena e Paolo Brotto, che hanno presentato ai presenti l’attività CNA.

PORCHETTA SOLIDALE A VENDOGLIO

L’evento solidale ha coinvolto 140 persone. Grazie alle loro offerte (1.700€ la somma raccolta), hanno contribuito a sostenere l'associazione "Ascoltiamo le voci che chiamano" nella gestione del centro Yanapanakusun di Cusco, che si occupa dei bambini delle comunità andine.

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DOVE SIAMO

LE NOSTRE SEDI

AVIANO Via Mazzini, 10/2 Tel. 0434 651732 aviano@cnafvg.it

MANIAGO Via Fabio, 2 Tel. 0427 733144 maniago@cnafvg.it

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CNA NFORMA MENSILE N•06 ⁄ ANNO•04 ⁄ LUG - AGO 2019

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