lug/ago 2012
Anno XXXV - n.73 del 12/07/2012. Quotidiano
PARMA
Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.
Credito, politica, pagamenti Sono i nodi da sciogliere per salvare l’Italia individuati nel corso dei lavori dell’Assemblea Annuale di CNA Parma B6810712
news
l’impresa del mese
zoom Il Governo ha varato i provvedimenti del “Decreto Sviluppo” Interventi per favorire il comparto edile, l’innovazione, la green economy, l’export
Fontanellato rinnova il grande successo di ARTinRocca
In esposizione le opere dei maestri artigiani della nostra provincia tra musica e sfilate di moda
Gianmaria Pacchiani Produzioni video: l’occhio di Parma
Da vent’anni documenta eventi per conto di aziende, associazioni, istituzioni e società sportive
EDITORIALE 4
Primo piano L’Assemblea annuale della CNA di Parma
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news Il “Decreto Sviluppo” La nuova Giunta Comunale Rubrica “I compleanni” il bilancio della prima fase di “Operazione Ascolto” I seminari delle Unioni Il canone speciale RAI
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servizi Prefina
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zoom Il successo di ARTinRocca
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L’IMPRESA DEL MESE Gianmaria Pacchiani produzioni video
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credito L’andamento dei tassi
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AGENDA Il libro
Anno XXXV - n.73 del 12/07/2012. Quotidiano
Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 Comitato di Redazione Per CNA: Domenico Capitelli, Maura Marmiroli, Andrea Mareschi Giornalisti: Fabrizio Furlotti, Erika Varesi redazione@cnaparma.it Progetto grafico e impaginazione: Edicta edizioni Per la pubblicità: pubblicita@cnaparma.it - 0521.227211 CNA Parma - Via Spezia 52/a 0521.227211 - www.cnaparma.it
credito, politica, pagamenti: è in gioco la sopravvivenza economica del paese Dall’Il mondo delle piccole imprese appare attualmente polarizzato tra realtà che dopo una iniziale flessione e nonostante il perdurare delle difficoltà sono comunque riuscite a riconquistare i livelli di attività o almeno di redditività pre-crisi e realtà che invece hanno visto il proprio posizionamento di mercato peggiorare in maniera significativa e tuttora faticano a tornare verso gli standard a cui erano abituate. A fronte di uno scenario complesso, che indubbiamente presenta rilevanti elementi di criticità, poche sono comunque le aziende che sembrano aver perso fiducia nelle proprie possibilità. Questo contesto, sottopone le piccole imprese ad una sfida inedita e delicata che richiede uno sforzo creativo, innovativo, di riposizionamento. Per conseguire questi risultati, sarebbe necessario che potessero contare su partner solidi e in grado di offrire un sostegno e un affiancamento senza precedenti. Ci sarebbe bisogno di uno Stato forte, di una politica credibile, e sotto questo versante, ci si aspettava un deciso mutamento di rotta, ma non è cambiato nulla, anzi, la politica si è ancor più rinchiusa in un suo mondo autoreferenziale incapace di trovare le sintesi necessarie per far fare al Paese quello scatto di cui avrebbe assolutamente bisogno e sul quale insiste, solitario, il nostro Presidente della Repubblica. Eppure anche i segnali pervenuti dalle ultime elezioni amministrative hanno mostrato che oggi c’è bisogno di un profondo rinnovamento della politica e della classe politica. Ciò, dovrebbe partire dalla approvazione di una nuova legge elettorale che consenta ai cittadini di eleggere veramente i propri rappresentanti, garantendo nel contempo la governabilità, sulla falsariga di quanto accade con i comuni. Drastica riduzione dei deputati e senatori, affinché il rapporto numerico tra rappresentanti e cittadini sia in linea con quello degli altri paesi europei, una legge sui rimborsi elettorali chiara e trasparente. Ci sarebbe bisogno anche di un sistema bancario con il “cuore oltre l’ostacolo” e non impegnato a curarsi le ferite derivanti da spregiudicate operazioni finanziarie che nulla hanno a che vedere con il mestiere del fare banca. Siamo anche consapevoli che il sistema si sia dovuto far carico di sostenere la domanda di titoli di Stato in mancanza della quale il nostro Paese avrebbe rischiato il default, ma ora, le banche, se vogliono veramente essere utili al nostro sistema economico, devono tornare a fare il loro mestiere, devono tornare a valutare nel merito progetti imprenditoriali, la credibilità e qualità delle imprese e degli imprenditori. Farsi concedere un prestito o aprire una linea di credito, in questi ultimi anni è diventata quasi una chimera, basti pensare che in molti casi i finanziamenti non sono stati erogati neppure in presenza di una garanzia a favore dell’Istituto di credito già deliberata dal Consorzio fidi. Ma c’è un’altro elemento che appesantisce ulteriormente il già precario quadro economico delle imprese, mi riferisco ai ritardi nei pagamenti, e non solo di quelli della Pubblica amministrazione, che penalizzano soprattutto le piccole imprese. I tempi di incasso dei crediti commerciali costituiscono un vero e proprio fattore di svantaggio competitivo per le imprese, i cui committenti pagano con un ritardo che non è riscontrabile negli altri paesi europei. Non è tollerabile vedere imprese che rischiano di chiudere, di fallire, di dover licenziare non per errori commessi, ma semplicemente perché non ricevono in tempi corretti i pagamenti dei beni venduti o dei servizi resi. E qui si innesta anche il discorso relativo al cattivo funzionamento del sistema giudiziario del Paese, sistema farraginoso e incapace di dare risposte in tempi celeri e certi ai cittadini e anche alle imprese, incapace di tutelare le parti contrattualmente più deboli molto spesso in balia delle vessazioni messe in atto dai contraenti più forti. Il dibattito scaturito nel corso della tavola rotonda che si é tenuta nel corso della nostra recente Assemblea Annuale, credo abbia contribuito a mantenere vivo il confronto su questi temi del tutto attuali, non solo per i cittadini, ma per la sopravvivenza dell’intero sistema economico del Paese. Gualtiero Ghirardi– Presidente Provinciale
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primo piano Assemblea: analisi e approfondimenti negli interventi dei relatori e dalla tavola rotonda
Le Pmi penalizzate dai ritardi della Pubblica Amministrazione A
quattro anni dall’inizio di una crisi, finanziaria al suo esordio negli Stati uniti, presto trasferitasi in Europa trasformandosi in una delle più preoccupanti crisi economiche che il vecchio continente abbia mai conosciuto, il mondo dell’artigianato e della Pmi in generale stanno da tempo lottando per uscire da una situazione che li vede particolarmente penalizzati. Su un piano informativo e propositivo allo stesso tempo, prendendo in esame i vari aspetti, interni ed esterni che condizionano l’attuale situazione, la CNA di Parma, in occasione dell’Assemblea Annuale svoltasi lo scorso 15 giugno, ha voluto entrare ad analizzare il complesso delle questioni. Lo ha fatto proponendo alla platea, composta di imprenditori, pubblici amministratori, rappresentanti delle Istituzioni e delle associazioni imprenditoriali, tre diversi
momenti di riflessione e di informazione: la relazione del presidente provinciale di CNA Parma, Gualtiero Ghirardi, l’intervento di Enrico Amadei, responsabile dell’Area economica di CNA Nazionale ed una interessantissima tavola rotonda alla quale hanno presenziato, “provocati” dalla competente professionalità di Fabrizio Binacchi, direttore della sede RAI di Bologna, il presidente di CNA Nazionale Ivan Malavasi, il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli, il presidente della Camera di Commercio Andrea Zanlari e Giulio Tagliavini, professore ordinario della Facoltà di Economia del nostro Ateneo. Il presidente Ghirardi ha approfondito da un lato quegli elementi di criticità, per lo più esterni alle imprese, che stanno oggi impedendo la loro uscita dal tunnel della crisi, dall’altro le azioni di cui c’è bisogno per arrivare a tale obiettivo.
La Pubblica Amministrazione italiana paga con una media di 180 giorni (ma nel settore costruzioni la media è di 240 giorni!), quella tedesca entro 35, quella francese entro 66
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Un’analisi accurata e documentata la cui essenza è riscontrabile dall’articolo di fondo pubblicato a pagina 3 (L’intervento è visibile al link http://youtu.be/ k88SZ_heggk). Tra le cause segnalate quale ostacolo alla possibilità di sviluppo della Pmi, Ghirardi individua il ritardo nei pagamenti alle imprese, su
ASSEMBLEA ANNUALE lavori già eseguiti o servizi già offerti, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, argomento che è stato approfondito nell’intervento di Enrico Amadei, responsabile dell’Area economica di CNA Nazionale (L’intervento è visibile al link http://youtu.be/CR1Gatj0Cc4). “Questo non è un problema di oggi: sono anni che le imprese sopportano il peso dei ritardi di pagamento da parte delle PA, alle quali si sono aggiunti anche gli stessi privati. Come CNA e come Rete Imprese Italia abbiamo chiesto al Governo di recepire in anticipo la direttiva europea sui termini di pagamento, proprio perché c’è una esigenza di liquidità che deve essere al più presto soddisfatta. La P.A. italiana è il peggior pagatore che c’è in Europa con 180 giorni di media a fronte della Germania che ha una media di 35 giorni, la Francia di 66. Da segnalare inoltre una notevole distanza nei termini contrattuali: mediamente da noi prevedono il pagamento nei 90 giorni, mentre in Europa è 30 giorni. A inizio anno in collaborazione con SWG la CNA ha fatto un sondaggio da cui si evince che il 73% delle amministrazioni italiane paga oltre la scadenza, che viene posticipata ulteriormente per il settore delle costruzioni (oltre 240 giorni), manifatturiero (oltre i 200), e per il servizio alle imprese…. solo 135 giorni. Ma quali sono gli effetti dei ritardi sull’economia delle imprese? Il 45% delle imprese denuncia una mancanza di liquidità, il 21% sostiene costi aggiuntivi dovuti all’utilizzo dello scoperto bancario, il 33% dichiara che i ritardi nei pagamenti diventa una minore credibilità nei rapporti coi fornitori, il 24%, stiamo
è facile colpire, per inadempimenti talvolta minimi chi ha un’impresa regolarmente iscritta ai vari Enti o Istituti, ma che dire invece dell’evasione totale perpetrata da attività sconosciute, non visibili e di conseguenza difficilmente perseguibili? Ricerche recenti affermano che fatta 100 l’evasione
“
“Meno evasione uguale a meno tasse per tutti” è un ottimo slogan, ma da attuare e coniugare universalmente.
Gualtiero Ghirardi, presidente di CNA Provinciale di Parma
parlando di un milione di imprese!, dichiara che i ritardi hanno comportato un irrigidimento nella concessione dei fidi. Questo significa che oltre i 2/3 delle imprese che dichiarano questo tipo di difficoltà e si trovano davanti ad una situazione difficilmente gestibile. E qui arriviamo al paradosso perché lo stesso sondaggio ci dice che il 23% delle imprese intervistate che hanno crediti con le P.A. hanno ricevuto cartelle esattoriali
totale del paese, il 70% è imputabile ad economia sommersa ed attività malavitose, il 22% all’evasione perpetrata da soggetti fortemente strutturati che utilizzano contenitori esteri per porre in essere grandi operazioni elusive, e solo l’8% è imputabile ai milioni di piccole attività commerciali e artigianali, quelle invece accusate e troppo spesso agli onori della cronaca, di essere i parassiti della società. Noi siamo per il rispetto delle regole, siamo al fianco di coloro che combattono le imprese invisibili, illegali e denunciamo gli abusivi, e lo abbiamo fatto di recente anche qui a Parma nel settore benessere. Ma vorremmo avere maggior collaborazione da parte delle Istituzioni preposte, perché queste attività generano concorrenza sleale nei confronti di chi rispetta le regole e, quello che più è inaccettabile, portano alla criminalizzazione di interi settori e comparti”.
“pesanti” da parte di Equitalia. Un paradosso che dovrebbe essere superato con l’emanazione dei decreti successivi agli accordi del 22 maggio. Vorrei concludere con alcune considerazioni riguardanti il “Decreto Sviluppo” approvato solo ieri. Premesso che contiene provvedimenti su vari piani, tra cui l’innovazione e la ricerca, voglio solo segnalare gli interventi riguardanti le Pmi di costruzione che in verità stavamo chiedendo da tempo: il passaggio della detrazione del credito di imposta per le ristrutturazioni dal 36 al 50% con un tetto che da 48mila euro passa a 96mila euro; l’ulteriore proroga per il consolidamento del credito di imposta per gli interventi per il risparmio energetico, al 31 giugno del 2013, che però passa dal 55 al 50%; la possibilità di scaricare l’IVA anche per gli immobili invenduti oltre i cinque anni, Tema importante perché l’IVA viene scaricata quando si compera, ed oggi con la norma attuale si doveva restituire se non si era venduto entro cinque anni: oggi questa norma viene abolita. Infine l’ulteriore rinvio del SISTRI a giugno 2013 che, si spera, possa in questo lasso di tempo, subire importanti modifiche”.
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primo piano
Credito, politica, pagamenti: i nodi da sciogliere per salvare il Paese Sono stati gli argomenti approfonditi nel corso della Tavola Rotonda che ha arricchito i lavori dell’Assemblea. Tra gli interventi più apprezzati quello del Presidente Nazionale Ivan Malavasi
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na tavola rotonda può definirsi rispondente alle aspettative degli organizzatori se riesce ad interessare il pubblico per tutta la sua durata. Per centrare tale obiettivo ha bisogno, oltre naturalmente di interlocutori addentro gli argomenti da trattare, di due elementi fondamentali: un titolo che centri l’argomento senza tanti fronzoli, che sia stimolante, al limite della provocazione, e di un conduttore altrettanto informato e “provocatore”, in grado di affrontare l’argomento in ballo da tante angolazioni, sfruttando al meglio le competenze dei partecipanti. La tavola rotonda che ha caratterizzato la terza parte dell’Assemblea Annuale della CNA di Parma ha senz’altro risposto a tali requisiti. A cominciare, appunto, dalla provocazione contenuta nel titolo: “Come si può continuare a fare impresa in un Paese dove lo Stato non assolve ai propri doveri, dove la Politica è lontana dai problemi concreti e le Banche non fanno più il loro mestiere?”, per proseguire con gli interlocutori: Ivan Malavasi presidente di CNA
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Nazionale, Vincenzo Bernazzoli presidente della Provincia di Parma, Andrea Zanlari presidente della Camera di Commercio e Giulio Tagliavini, professore ordinario della Facoltà di Economia dell’Università degli studi di Parma e concludere con il conduttore: Fabrizio Binacchi, direttore della sede RAI di Bologna, il quale coinvolge immediatamente Malavasi su un primissimo giudizio in merito al “decreto sviluppo”.”Credo sia un bel modo per il Governo per tentare di dar fiato all’economia. Sarà sufficiente? Forse no, perché il Paese soffre di tanti mali. Giudico buoni gli interventi sull’edilizia che, col trasporto, è il settore che soffre maggiormente la crisi. Quindi un buon segnale che aiuta ad invertire un trend negativo e serve
a dar speranza alla gente e alle imprese, ma aspettiamo l’approvazione dei decreti attuativi per dare un giudizio definitivo”. Binacchi: “Nella ricerca citata da Enrico Amadei si fa cenno a un fondo di ottimismo espresso dagli intervistati: è solo voglia di riscatto o è basato su elementi oggettivi?”. Malavasi: “è una ricerca che deve ancora essere conclusa, tuttavia lil segnale d’ottimismo c’è ed è dato dall’export che continua ad avere una crescita a due cifre, rimanendo a poche frazioni dalla grande macchina tedesca. Chi è direttamente o indirettamente nella filiera dell’export, ha usufruito di tendenziali in crescita, soprattutto nel manifatturiero. Gli imprenditori colpiti dal terremoto, oltre la disperazione, esprimono una volontà di ripartire che non è solo giornalismo d’effetto, ma volontà, determinazione e amore per il proprio lavoro e per il proprio Paese”. Binacchi si rivolge quindi a Vincenzo Bernazzoli. “Lei incarna sia la Pubblica Amministrazione che la politica. Abbiamo sentito da Ghirardi i problemi legati ai ritardi nei pagamenti e la difficoltà di dialogo con la politica in genere. Come presidente della Provincia come stanno le cose e qui a Parma?”
ASSEMBLEA ANNUALE Bernazzoli“Penso che occorra non perdere mai il filo anche in un momento molto delicato come questo, dove affiora forse l’ottimismo, ma persiste molto malessere in parte giustificato. Il decreto sviluppo dà a tutti un segnale che si può reagire ma soprattutto un segnale di fiducia senza la quale non si va da nessuna parte, ritengo quindi che a livello di EELL si debba e si possa dare un segnale di vicinanza alle imprese con una politica programma e interventi. Potremmo fare di più ma non sempre ne abbiamo le possibilità I pagamenti sono penalizzati da questo sistema a mio avviso assolutamente folle del patto di stabilità. Una situazione che va aggredita: in Emilia Romagna abbiamo istituito i “patti territoriali”. Tutti noi possiamo stare in campo e dare il massimo se tutti noi mettiamo in campo un sistema di responsabilità, se ci sentiamo partecipi e responsabili allora troveremo la via nel più breve tempo possibile. Se invece stiamo in una società di “istinti liberi” non si andrà da nessuna parte. Quindi auspico il passaggio da un dinamica di destrutturazione, guidata anche da un moto di ribellione, a una dinamica positiva in cui tutti mettiamo in campo il nostro meglio, sburocratizzando tutto ciò che è possibile del sistema: una semplificazione che avviene solo se assumiamo la responsabilità tutti”. Binacchi “Presidente Zanlari, se va bene l’export allora riusciamo davvero a fare internazionalizzazione, a fare rete? Può essere questa l’uscita da un circolo che rischia di essere un po’ sfittico e vizioso? Quali possono essere gli accorgimenti?”. Zanlari “Innanzi tutto, il nostro territorio, la nostra regione, ha gente che non ha paura ad affrontare le problematiche,
aldilà della tragica emergenza terremoto. Apprezzo in tal senso ciò che sta facendo Rete Imprese Italia per mettere in evidenza la qualità del sistema del lavoro autonomo, indipendente, italiano. Noi viviamo in una provincia, unica in Italia, ad aver riportato i parametri della sua crescita economica al giugno del 2008. Perché? Vi sono due elementi: siamo un territorio che per le sue peculiarità agroalimentari è facilmente riconoscibile, ma ciò che interessa agli imprenditori oggi qui è sentirsi parte di un sistema coeso, una socialità che si vede anche attraverso le diverse forme dello sviluppo economico, tutto ciò ci ha consentito di mantenere alta in questi mesi l’asta delle esportazioni. Il secondo elemento è l’operosità di questa gente, comprendendo anche i dipendenti che sono i nostri veri partner, la vera ricchezza delle Pmi. Ciò che bisogna fare è aggredire il cambiamento. Come?: aprire
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primo piano la mentalità e mettersi nell’idea, e nella pratica, dell’export, nella consapevolezza che il prodotto italiano è quello più stimato ed apprezzato”. Binacchi “Professor Tagliavini, perché le banche non fanno più il loro mestiere? Tagliavini “Il fenomeno dipende da una serie di questioni monetarie che non è facile sintetizzare, ma non è che le banche non vogliono concedere credito, ma in questa situazione, oggi, è impossibile. In questo momento c’è parecchia liquidità che però sta ferma all’interno dei conti delle banche, una sorta di congelamento, per cui non riesce ad entrare nel circuito, quindi non è una questione di eccessivo timore di affrontare nuovi investimenti, ma una situazione contingente perché oggi ogni banca ha un budget negativo, per cui deve fare una sorta di percorso a ritroso, dato che prima era l’opposto quando c’era un credito abbondante. Voglio fare un esempio. Se in una situazione come l’odierna prendiamo una cifra molto forte e costruiamo una centrale nucleare e poi quando è pronta non l’accendiamo, cosa abbiamo fatto? Una operazione che ha creato un danno grave oppure la prendiamo come comunque favorevole perché ha creato lavoro e qualcuno ha costruito dei muri e incassato fatture? Ci sono pareri discordi, ma vorrei convincervi che fare una cosa inutile è sempre un danno grave. Nei prestiti delle banche c’è la premessa del PIL di domani, cioè se noi vogliamo costruire il PIL del 2020 lo dobbiamo con delle operazioni di credito oggi. Quindi se noi facciamo operazioni di impiego che non sono ben congeniate, come la centrale nucleare, certo, oggi, si fa circolare del liquido ma si creano le premesse per far crollare il
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PIL di domani, proprio perché le banche non hanno concretizzato in modo efficace questa loro funzione di allocazione del capitale nell’economia. Quindi è vero che le banche sono imprese ed hanno il diritto di costruire i propri margini, però hanno anche un compito di carattere collettivo. Inoltre oggi il capitale non c’è e quindi non può essere prestato. Le banche sono tutte nella stessa situazione, le difficoltà sono comuni, sono difficoltà di sistema e non di singole banche, la possibilità di erogare nuovi prestiti non c’è. All’origine c’è anche la normativa europea che impone maggior patrimonio alle banche”. Binacchi: “Se è vero che c’è ricchezza privata molto forte che fa dell’Italia un Paese con dei fondamentali molto diversi rispetto a Grecia e Spagna, perché non si riesce a metterla in circolo?”. Tagliavini: “Perché non esiste. Esiste nei documenti statistici, ma la nostra ricchezza è investita o in banca o in titoli quindi vale effettivamente quanto vale l’attivo delle banche. Cioè sino a che le imprese producono su una traiettoria di successo, in quella misura c’è il valore del risparmio. Quindi non è il risparmio che sostiene le imprese ma sono le imprese che creano ricchezza e rendono ricchi i risparmiatori”. Zanlari: “Le banche oggi sono cieche e senza etica, ma il sistema degli imprenditori non ha paura. Certo il Governo Monti non ha aiutato: 118 leggi fiscali nuove, con pessime formulazioni, incomprensibili e complicate. La formula di Rete Imprese Italia, per certi tipi di problemi, è la soluzione. La Camera di Commercio ha sempre e solo tre obiettivi: sostegno al credito col ruolo di coordinamento sulle problematiche, sostegno all’internaziona-
lizzazione, sostegno alla ricerca”. Binacchi: “I Partiti sono scomparsi? I problemi non sono solo economici ma politici. Nella caduta di tensione c’è anche il fatto che non ci sono più i partiti e le idee?” Bernazzoli “Negli ultimi 15 anni la politica ha piegato su una deriva populista che ha saltato i momenti intermedi, introducendo la cultura dell’ognuno faccia per sé, tanto va tutto bene. . Questa cultura ha prodotto dei guai e non tutti i partiti sono stati in grado di reagire. Oggi è veramente difficoltoso introdurre elementi di cambiamento, ma se non arriveremo a questi cambiamenti saremo tutti travolti. Ci vuole più coraggio anche se non è detto – parlo per esperienza personale – che il coraggio, l’esperienza e la generosità possano premiare. Occorre avere dei partiti che siano oggi in sintonia coi cittadini, perché fuori dei partiti noi andiamo ad un sistema di destrutturazione sociale, oggi infatti la crisi è sì una crisi economica, ma soprattutto sociale. Buttare all’aria tutto e dare la colpa ad altri è facile, ma non è che controproducente, non aiuta una evoluzione politica e non ridà ruolo ai partiti che secondo me devono essere, diversi da come sono oggi, un elemento di riferimento e di fiducia, rafforzando il rapporto con le istituzioni”. Binacchi “L’Europa non fa politica, non c’è una politica europea, non ci sono politici europei. È l’Europa dei tecnici, Lei cosa ne pensa?”. Malavasi “O si riparte dagli Stati Uniti
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d’Europa, come l’avevano pensata i padri fondatori, De Gasperi e Adenauer, o forse si fallisce davvero. Una moneta supportata da uno Stato è destinata a fallire. Il tema del debito pubblico italiano non è che lo risolviamo se troviamo strumenti che temporaneamente possono tamponare la falla. Il nodo di quei 70 miliardi di debito, che probabilmente sono molti di più, di cui non ne conosciamo la composizione, non ce lo paga nessuno. L’allentamento del patto di stabilità non avviene perché bisogna cambiarlo in Europa: o Monti va in Europa e vince la sua sfida convincendo che gli investimenti sono una opportunità e non un aggravamento
del debito, quindi, in altre parole, se non abbattiamo quel debito, l’Italia continuerà a rincorrere gli interessi che ci costa quel debito. Io non sono né un difensore né un accusatore del sistema bancario, prendo atto che sono imprese e prendo atto che il fallimento della Lehman Brothers ha messo in crisi tutto il sistema bancario europeo che con quella banca aveva dei titoli, poi definiti tossici. Ma le stesse banche hanno anche scommesso sul fallimento di quei titoli: pensate alla perversione: si compra il debito e contemporaneamente si scommette che fallisca! Così per lungo tempo hanno funzionato le banche! In quel momento lo Stato italiano, in seguito la BCE, hanno emesso soldi pubblici per il salvataggio del nostro sistema bancario, ma neanche un soldo è arrivato a finanziare le imprese. Dove sono finiti? Semplicemente a pagare le loro obbligazioni. Hanno fatto bene, dato che tutti si sono dati da fare per salvarle, ma quando andiamo noi a chiedere soldi per sopravvivere, e non perché non abbiamo lavoro, ma perché non riusciamo a finanziare l’attività che abbiamo, non ci danno niente se non con tassi dal 7 al 15%! Insomma fare gli utili con quanto il popolo italiano ed europeo ti ha praticamente regalato mi sembra non equilibrato. Io sono convinto che l’Italia abbia risorse, capacità, qualità, voglia, determinazione, uomini, donne, imprenditori straordinari e quindi ce la farà, ma un conto è farcela se il sistema è mirato a farcela, un conto è se sono singoli o pezzi della società che tirano per farcela e un pezzo della società che rema contro. Vogliamo parlare
delle semplificazioni? Ne tolgono una e ne aggiungono quattro: dati alla mano. Abbiamo costi diretti e indiretti e uno dei costi indiretti più costosi è l’incapacità di decisione che hanno le nostre P.A. non per colpa loro, ma per il frazionamento istituzionale che si sono inventati (comunità montane, circondari nuove province regione). Noi non è che ce l’abbiamo con la politica, ma la politica deve farsi carico dei problemi della gente e non quando guarda e risponde a se stessa. Noi sì che abbiamo avuto il coraggio di cambiare con l’istituzione di Rete Imprese Italia, dopo 65 anni di divisioni anche ideologiche, creando aspettative nuove ai nostri associati e in un certo senso spaventando la politica perché abbiamo dimostrato che semplificare si può, abbiamo dato dignità e valore a voi piccoli imprenditori: prima non contavamo niente, agli incontri ufficiali eravamo 47 organizzazioni sparse, poi entravano sindacati e Confindustria e decidevano tutto, anche per noi. Oggi non è più così. Bisogna quindi affrontare i cambiamenti, ma ci vuole umiltà, con le risposte di ieri non si prende il treno dello sviluppo. Se la politica si fidasse di più della gente e non dell’autoreferenzialità e non ci trattasse come sudditi, ma ci trattasse come cittadini forse troveremmo la chiave di lettura alle semplificazioni, alla credibilità e alla voglia ancora di crescere”. Binacchi: “Definite, a vostro giudizio, il prossimo semestre italiano”. Tagliavini: “Agghiacciante”. Zanlari “Lacrime e sangue, ma potenziale”. Bernazzoli: “Pericoloso”. Malavasi: “Resistere, resistere, resistere”. L’intera tavola rotonda è visibile al link http://youtu.be/urvg_U7NvKc
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Il Governo vara il Decreto Sviluppo Un complesso di provvedimenti che che andrà a mobilitare sino a 80 miliardi di euro
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on la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 26 giugno è entrato in vigore il decreto legge “Misure urgenti per la crescita del Paese” ormai universalmente ribattezzato come “Decreto Sviluppo”. Il documento, articolato in 61 voci, presenta alcune novità rispetto al testo approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 giugno. Un complesso di misure che, a stima dello stesso Ministro Passera, porteranno a mobilitare sino a 80 miliardi: “40-45 arriveranno dai project bond e dalle misure per le pmi, mentre altri 30-35 miliardi dalle altre misure”. ristrutturazioni edilizie. È previsto l’aumento della detrazione Irpef per lavori di ristrutturazione edilizia dal 36 al 50% e la riduzione della quota prevista per interventi di risparmio energetico da 55 al 50%. In particolare si prevede che le spese effettuate per interventi di recupero edilizio, nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2012 e il 25 giugno 2012 godono del bonus al 36% con il limite massimo di spesa di 48mila euro per unità immobiliare. Dal 26 giugno 2012 ( da quando è entrato in vigore il decreto sviluppo 2012) al 30 giugno 2013, la detrazione si alza a quota 50% con limite di spesa di 96mila euro per unità immobiliare, per poi riabbassarsi al 36% dal 1 luglio 2013. Il risparmio al 50% è riconosciuto per il
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conseguimento di risparmi energetici anche senza opere edili, acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia. In tal caso servono il bonifico bancario o postale parlante, ossia con l’indicazione della causale del pagamento e il codice fiscale delle parti, insieme
ovviamente al rispetto della normativa vigente in materia di risparmio energetico attestato con idonea documentazione. Ricapitolando Per le ristrutturazioni si tratta di un innalzamento, fino al 30 giugno 2013, delle soglie di detrazione al 50% (dal 36%) per lavori fino a 96mila euro (attualmente fino a 48mila), Il bonus per l’efficienza energetica, invece, scende al 50% ma sarà prorogato di sei mesi fino al 30 giugno 2013 (fino al 31 dicembre 2012 resta del 55%). Un provvedimento, come si legge, “ a tempo”, ossia la detrazione al 50% è in vigore sino alla fine di giugno del 2013, ma pur sempre un incentivo notevole al rilancio del settore. Altro provvedimento riguardante il settore edile è il ritorno dell’Iva per le cessioni e locazioni di fabbricati effettuate da imprese di costruzioni. Ma la sorpresa (sgradevole) è dietro l’angolo in quanto il decreto nega l’esenzione IMU per gli immobili realizzati da imprese di costruzioni, che rimangono invenduti per un tempo di 3 anni. Viene così stralciata nel testo definitivo del decreto legge n. 83/2012 l’esenzione dall’imposta municipale sugli immobili invenduti che avrebbe fatto respirare il settore edilizio
rete imprese italia: un primo passo nella giusta direzione Il presidente pro tempore di Rete Imprese Italia nel momento in cui è stato emanato il decreto era Marco Venturi (da poche settimane gli è succeduto Giorgio Guerrini, presidente nazionale di Confartigianato) che ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sui provvedimenti decisi dal Consiglio dei Ministri per lo sviluppo, Marco Venturi, Presidente di turno di Rete Imprese Italia, ha sostenuto che “da un primo esame delle misure riteniamo che finalmente si sia fatto un primo passo nella giusta direzione che è quella di una politica economica orientata alla crescita”. Misure come quelle varate per l’edilizia, per il riordino degli incentivi, per le città, con le relative agevolazioni fiscali previste, il ricorso al concordato preventivo per imprese in difficoltà, la maggiore trasparenza cui è tenuta la Pubblica Amministrazione, danno indub-
biamente un segnale nuovo e positivo di cui prendiamo atto. In particolare Rete Imprese Italia ritiene di dare un giudizio positivo sulle misure di rilancio costruite sulle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie e la riqualificazione energetica degli edifici, proposte anche grazie all’azione del ministro Passera. Altrettanto utile è il rinvio del Sistri e il sollievo che arriverà al settore delle Costruzioni con la manovra sull’iva. Da sottolineare ancora positivamente l’impegno del governo a ridurre la spesa pubblica per organici e strutture centrali. È senza dubbio importante la predisposizione di strumenti che consentono di avviare la dismissione del
NEWS passera: lo sviluppo tra tagli e investimenti
che già in verità, con il decreto legge n. 83/2012, gode del rispristino Iva per le cessioni e le locazioni. Pacchetto imprese Spicca il riordino degli incentivi con la creazione del Fondo per la crescita sostenibile in cui confluirà quanto recuperato da una razionalizzazione che porta all’abrogazione di 43 norme nazionali. Vi verranno conferiti tutti gli immobili pubblici per essere valorizzati e
patrimonio pubblico, con l’auspicio che sia tale da consentire una sensibile riduzione del debito. L’auspicio, ma che è anche una decisa richiesta, è ora che il cammino avviato venga proseguito con coerenza, tempi rapidi, risorse certe e che si apra una stagione di confronti e decisioni concrete sulle questioni dello sviluppo, anche per dare un segnale di fiducia in questa lunga fase di recessione e di grandi incertezze internazionali. Le Associazioni che compongono Rete Imprese Italia ritengono che sia molto utile ora aprire un confronto fra Governo e parti sociali nel quale indicare le priorità da affrontare e le scelte da compiere. Su questo percorso il Governo sappia che Rete Imprese Italia è pronta a fare la sua parte”.
venduti. Il Fondo, che avrà una dotazione iniziale di 300 milioni (più 300 milioni recuperabili dalla vecchia programmazione negoziata), sarà finalizzato a tre obiettivi: innovazione, internazionalizzazione, rilancio delle aree di crisi. Al Fondo verranno inoltre accorpate le risorse del Fri gestito dalla cassa depositi e prestiti per circa 1,2 miliardi. Il credito di imposta non riguarderà gli investimenti ma solo le assunzioni di personale qualificato; sarà riconosciutoriconosciuto nella misura del 35%, con un limite pari a 200mila euro a impresa. Esordiscono i mini-bond per le piccole e medie imprese. Si stima un impatto di 4mila assunzioni. A proposito di mini bond, si conferma l’apertura al mercato dei capitali per le società non quotate. Anche le pmi non quotate potranno quindi emettere strumenti di debito a breve termine (cambiali finanziarie) e a medio lungo termine (obbligazioni e titoli similari, obbligazioni partecipative subordinate) con il supporto di “sponsor” che assistono gli emittenti e fungono da market maker garantendo la liquidità dei titoli. Tra le novità da segnalare l’istituzione di una nuova forma societaria: la srl a capitale ridotto. A dispetto delle modifiche paventate per la srl semplificata, soprattutto per ciò che riguarda il limite anagrafico dei 35 anni, il decreto sviluppo 2012 introduce nel nostro sistema ordinistico la srl a capitale ridotto per i soggetti
L’esposizione pubblica dei principali provvedimenti contenuti nel Decrreto Sviluppo, è stata del Ministro alla Sviluppo Economico Corrado Passera. Ovviamente il Ministro ha intercalato all’esposizione “tecnica” dei vari articoli, commenti e considerazioni. “Le coperture necessarie a finanziare alcuni articoli del decreto saranno ottenute mediante tagli alla pubblica amministrazione e ai ministeri. Riguarderanno anche i dirigenti di Palazzo Chigi ed il ministero dell’Economia. A livello delle infrastrutture, sulla Salerno - Reggio Calabria dobbiamo assicurarci che entro la fine dell’anno prossimo, nel 2013, tutti i cantieri siano completi, si tratta di una infrastruttura basilare del sud”. Sugli incentivi, ha precisato il Ministro Passera, è stato fatto «un lavoro molto grosso: avevamo 43 leggi di incentivazione che sono state bloccate, interrotte e sono state recuperate parecchie centinaia di milioni, oltre 2 miliardi per il Fondo per la crescita sostenibile. I decreti per l’incentivazione all’energia rinnovabile elettrica che saranno pubblicati a breve sosteranno fortemente gli investimenti. Prevediamo infatti nei prossimi 8 anni quasi 200 miliardi di euro investiti nel settore, sia nei comparti più tradizionali, come le reti gas ed elettriche, i rigassificatori e l’estrazione di idrocarburi, sia nella cosiddetta ‘green economy’».
che al momento della costituzione della società abbiano compiuto 35 anni di età. Ciò significa che per la srl semplificata, quella simbolicamente identificata ad 1 euro, non vedrà aboliti i requisiti anagrafici per la sua costituzione. Tra le altre misure adottate si ricordano anche gli aiuti alle zone colpite dal terremoto dell’Emilia. Energia Novità importanti anche per lo sviluppo del settore energetico.
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NEWS “I decreti per l’incentivazione all’energia rinnovabile elettrica che saranno pubblicati a breve - ha puntualizzato il ministro per lo sviluppo economico - sosteranno fortemente gli investimenti. Prevediamo infatti nei prossimi 8 anni quasi 200 miliardi di euro investiti nel settore, sia nei comparti più tradizionali, come le reti gas ed elettriche, i rigassificatori e l’estrazione di idrocarburi, sia nella cosiddetta ‘green economy’”. Proprio sulla green economy, il Decreto Sviluppo prevede finanziamenti a tasso agevolato che saranno concessi ai progetti di investimento che prevedono l’occupazione aggiuntiva a tempo indeterminato di giovani con età non superiore ai 35 anni alla data dell’assunzione. L’applicazione del Sistri è rinviato al 30 giugno 2013. Pubblica Amministrazione Sono stabilite misure di trasparenza per la pubblica amministrazione: tutte le forniture e le consulenze oltre mille euro dovranno essere pubblicate online. La stessa regola varrà per sussidi ed ausilii finanziari alle imprese.
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Nasce l’Agenzia digitale per accelerare la diffusione delle reti a banda larga di nuova generazione. Giustizia L’articolo 32 introduce cambiamenti alla legge fallimentare permettendo all’azienda di fare richiesta di concordato preventivo salvaguardando l’attività aziendale e avendo diritto fin dalla richiesta a tutte le protezioni previste dalla legge fallimentare.
Processo d’appello Se l’appello sarà palesemente inammissibile non verrà celebrato, ma verrà introdotta la valutazione di un giudice che darà un giudizio di ammissibilità. Saranno velocizzati anche i rimborsi per i processi civili più lunghi: a decidere sul diritto ai rimborsi potrà essere un solo giudice e con una procedura molto semplice.
NEWS Si è completata la composizione della Giunta guidata dal neosindaco Federico Pizzarotti
Con passione e professionalità mation and communication technology – Itc in una banca a Reggio Emilia. Sport, teatro e ambiente sono alcuni degli interessi che ha coltivato e coltiva tuttora. In attesa di ricevere un curriculum che risponda ai requisiti individuati per fare l’assessore al Welfare, tale delega è ancora in seno al Sindaco stesso. Paci Nicoletta Lia Rosa Deleghe: Vicesindaco, scuola, servizi educativi e rapporti con l’Università.
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ezzo dopo pezzo, senza fretta e con qualche intoppo imprevisto, si è completata la composizione della Giunta Pizzarotti, il primo Sindaco del M5S di un capoluogo di Provincia che tanto rumore e interesse ha sollevato a livello dei media nazionali e non solo. Coerentemente alle direttive dello stesso Movimento, i soggetti indicati dal Sindaco a ricoprire i vari incarichi, sono tutte persone fuori dai giri della politica, ma con alle spalle un curriculum (che poi è lo strumento che è servito per la loro scelta) che senza dubbio ne assicura la competenza rispetto al ruolo assegnato. È bene dunque “far conoscenza” con i membri della Giunta che per i prossimi cinque anni sarà responsabile dell’amministrazione della nostra città. Federico Pizzarotti è il dodicesimo sindaco di Parma ed è il più giovane primo cittadino che abbia avuto la città dal 1945. è nato a Parma il 7 ottobre 1973, si è diplomato all’Istituto professionale per l’industria e l’artigiano Primo Levi di Parma dove ha conseguito la maturità tecnica con indirizzo elettronico. Una passione, quella dell’informatica, che lo ha accompagnato fin dalla giovinezza e che ha approfondito prima nel corso del proprio percorso di studi e poi nell’ambito professionale.Per dieci anni ha lavorato come
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responsabile di progetto e analista per banche ed istituti finanziari. Da ultimo, prima dell’elezione a sindaco, ha ricoperto il ruolo di project manager (responsabile di progetto) nell’area dell’infor-
è nata a Milano il primo maggio 1958. Dopo aver frequentato il liceo classico Pontano, di Napoli, si è laureata in lingue e letterature straniere allo Iulm di Milano nel 1982. Si è occupata di traduzioni e comunicazione per un’agenzia di Milano, negli anni Ottanta. Dal 1992 vive a Parma dove si è trasferita per motivi di famiglia.Attualmente è libera professionista e si occupa di traduzioni. È specializzata in inglese e tedesco. Dal 2004 è socia di una ditta di import export di prodotti alimentari. è membro dell’Associazione Gcr Gestione Corretta Rifiuti di Parma, è presidente del Consiglio di Istituto del Liceo Scientifico Statale Guglielmo Marconi Alinovi Michele Deleghe: urbanistica, lavori pubblici, energia, edilizia privata.
è nato a Parma il 26 novembre 1969. Si è diplomato nel 1988 al Liceo Scientifico Giacomo Ulivi. Ha conseguito la laurea in architettura nel 1997 presso il Politecnico di Milano con una votazione di 100/100 con una tesi di laurea dal titolo: “Parma: progetto di luoghi urbani nel margine settentrionale”. Dal 2003 è professore a contratto di Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura e Progettazione del Paesaggio presso la Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano. Ha pubblicato scritti e saggi su temi riguardanti la progettazione architettonica ed urbana. è iscritto all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Parma dal giugno del 1998. Dal 2001 svolge attività libero professionale con sede a Parma, occupandosi principalmente di piani urbanistici attuativi, progetti di edilizia pubblica e privata, allestimenti di interni, progettazione degli spazi aperti. Nel 2009 è stato membro della Commissione per la Qualità Architettonica e del Paesaggio del Comune di Colorno e dal 2012 è membro della Commissione del Comune di Collecchio. Capelli Gino Deleghe: bilancio, società partecipate, politiche finanziarie, tributarie e per il reperimento delle risorse.
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è nato il 5 novembre del 1964 a Parma, dove risiede. Ha conseguito la maturità scientifica al Liceo Giacomo Ulivi di Parma nel 1983 per iscriversi, poi, alla facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Parma dove si è laureato nel l990 in Economia Aziendale. è dottore commercialista dall’ottobre del 1993. Dal 2003 ha svolto incarichi in collegi sindacali di varie società, svolti anche in contesti di crisi aziendali. Ha ricoperto numerosi incarichi giudiziari nell’ambito di consulenze tecniche in materia contabile, civile, penale e della tutela delle persone. A cui si aggiungono incarichi di amministrazione di società con nomina giudiziaria, nell’ambito del dissesto “Parmalat”. Gino Capelli è, altresì, docente al Corso di formazione per l’esercizio professionale di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile, organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Parma con il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Parma. Casa Cristiano Deleghe: attività produttive, turismo, commercio.
Liceo Scientifico Guglielmo Marconi di Parma dove si è diplomato nel 1989, per iscriversi, poi, alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Parma dove si è laureato nel 2004. Dal 1996, svolge il ruolo di responsabile commerciale divisione astucci marketing e vendite Italia della ditta Tecnoform srl di Colorno, specializzata in produzione packaging e lavorazione di materie plastiche. Ha inoltre ricoperto l’incarico di vice presidente del Gruppo giovani imprenditori nazionale Confapi - Confederazione italiana della Piccola e Media Industria Privata dal 2008 al 2009. Ferraris Laura Deleghe: cultura, coordinamento delle politiche culturali
È nata a Torino il 14 marzo 1976. Laureata in Conservazione dei beni culturali, Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Parma, votazione 110/110 con lode, con una tesi in storia dell’arte contemporanea. Vanta moltissime esperienze lavorative in ambito di organizzazione e ricerca a livello nazionale ed internazionale. Folli Gabriele Deleghe: ambiente e mobilità
è nato a Parma l’11 giugno del 1970, ha frequentato il
è nato a Parma il 10 novembre 1967, dove risiede. Ha conseguito il diploma di maturità tecnico - commerciale all’Itc - Macedonio Melloni di Parma nel 1988. Dal 1989 ha lavorato nel settore delle macchine per l’imballaggio, dal 1993 ricopre il ruolo di Responsabile Marketing e Comunicazione della ditta Ocme Srl, specializzata nella produzione di impianti e macchine per l’imbottigliamento, il confezionamento e la palettizzazione (produzione di sistemi meccanici per la gestione e lo stoccaggio dei prodotti alimentari). Dall’ottobre 2009, ha maturato la propria esperienza nell’ambito della gestione e dello smaltimento dei rifiuti in qualità di membro attivo dall’Associazione Gestione Corretta Rifiuti di Parma, con cui ha partecipato all’elaborazione del piano di gestione e smaltimento rifiuti alternativo all’incenerimento per la provincia di Parma, in collaborazione con ingegneri, chimici ed esperti in gestioni di sistemi di raccolta e trattamento dei rifiuti Marani Giovanni Deleghe: sport e politiche giovanili
È nato a Parma il 27 maggio 1977, ha conseguito il diploma di Maturità d’Arte Applicata, a Parma nel 1996 con il risultato di 60/60. E’ socio di Assitek s.r.l, con competenze nell’ambito web, multimedialità, nuove tecnologie e grafica. Dai 6 a 12 anni ha praticato nuoto, dai 12 ad oggi la pallavolo. Ha militato nel settore giovanile della Maxicono (poi
Cariparma) ed ha raggiunto due finali nazionali Under 18 e due finali Under 21. Dopo l’attività giovanile, è stato impegnato in diverse formazioni locali, nei campionati di B2 nazionale e serie C regionale ed ha ricoperto ruoli dirigenziali nell’ambito della Sorbolo Pallavolo a partire dal 2010. Ha fornito il proprio contributo nell’organizzazione di eventi di livello locale, nazionale e internazionale. Per il comitato provinciale FIPAV ha svolto il ruolo di responsabile per le attività estive. Laura Rossi Deleghe: politiche sociali, igiene e sanità, politica della casa, assegnazione alloggi, politica per le famiglie, T.S.O.
è nata a Gallarate (VA) il 16 marzo 1968Dopo il diploma di Liceo Scientifico, si è laureata in psicologia all’Università di Padova e conseguito il ciploma di Master in citymanagement presso la Facoltà di Economia di Forlì. Fra le esperienze di lavoro, ha prestato la propria opera presso il Comune di Bologna nel periodo 1999 – 2003 in qualità di responsabile del settore handicap- adulti. Nel 2006, si è trasferita a Parma dove ha ricoperto il ruolo di responsabile della struttura operativa adulti e minori del Comune di Parma dove ha maturato esperienza nell’ambito dei servizi legati alle gestione delle problematiche sociali con particolare riferimento a minori, famiglie, adulti disagiati e immigrati.
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NEWS Si è conclusa la prima fase del progetto con oltre 140 imprese visitate
“Operazione ascolto” al giro di boa
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on si può certo parlare già di un bilancio, ma alcuni dati e considerazione dopo la conclusione della prima fase della cosiddetta “Operazione ascolto”, già si possono trarre. Partendo innanzi tutto dalla novità del tipo di approccio che la CNA di Parma ha scelto per mettersi a diretto contatto con le problematiche che gli imprenditori sentono più pressanti per le loro attività: recarsi nel quartiere dove opera l’azienda e ascoltare direttamente dagli interessati tutto ciò vogliono dire. Un’operazione che è partita tempo fa con l’invio di una lettera alle aziende insediate in ciascuna delle aree artigianali della città individuate (via Mantova, Moletolo, ex Salamina, Crocetta) che spiegava il senso dell’iniziativa, il giorno in cui lo staff di consulenti sarebbe stato presente nel quartiere, specificando con precisione il luogo del presidio fisso, le coordinate per la comunicazione, con la finalità di concordare un particolare orario per l’appuntamento.
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Un pulmino Mercedes Viano Ambiente con sedili girati “a salottino”, magneti riportanti il logo CNA sulle fiancate e la presenza costante di un o una collega hanno rappresentato il presidio fisso cui si faceva riferimento nella lettera inviata alle imprese. Ad assicurare la presenza fisica e la consulenza immediata, ma soprattutto l’ascolto delle esigenze e degli umori degli imprenditori, sono stati i responsabili delle Unioni, unitamente a Paolo Medioli responsabile Area Mercato e il responsabile dell’Ufficio citta-
dino Francesco Cepparulo. La scelta organizzativa e logistica a monte, proprio con la finalità di creare un rapporto voluto e non imposto, è stata di non concordare preventivamente un appuntamento ma, preceduti dalla citata lettera, che la maggior parte delle imprese visitate aveva ben presente, lo staff si è presentato ai cancelli, suonato al campanello e atteso la risposta. E qui, facendo in questa fase, appunto, le prime considerazioni occorre segnalare il primo dato estremamente positivo, in quanto sia l’accoglilenza che l’approccio degli stessi titolari delle aziende è stato nel complesso molto positivo. L’esperienza ha avuto poi un suo seguito in provincia, in quanto lo staff si è recato presso le zone artigianali di Ponte Ghiara di Salsomaggiore e di Langhihrano. Interessanti anche i dati numerici dell’opeerazione: nelle quattro aree artigianali di Parma sono state contattate complessivamente 100 aziende; nelle due di provincia circa 20 aziende per ogni zona. Naturalmente con la ripresa di settembre l’”Operazione ascolto” approderà su altre aree artigianali
A diretto contatto con le AZIENDE
Al termine della prima fase di questo progetto per certi versi innovativo per un’associazione come la CNA, abbiamo chiesto a Paolo Medioli, responsabile Area Mercato, alcune considerazioni. Come è stata accolta l’iniziativa da parte delle imprese? “Senza dubbio favorevolmente, sia dalle imprese associate che da quelle non associate”. Com’è stato il vostro approccio con le aziende e, viceversa, il loro nei vostri confronti? “Da parte nostra è stato molto aperto e libero. Ci siamo presentati sottolineando che ciascuno era libero di affermare ciò che voleva e che noi eravamo lì per ascoltare le loro problematiche, le più svariate. Abbiamo inoltre specificato che le loro riflessione e segnalazioni, sarebbero quindi servite all’Associazione per organizzare un programma di azioni ed iniziative seguendo le indicazioni o le esigenze delle stesse imprese”. Quali sono stati gli argomenti più trattati? “Gli argomenti che sono venuti fuori, nella grande maggioranza ce li aspettavamo: la difficoltà di accesso al credito, la recessione della domanda, i partiti, le Pubbliche Amministrazioni che non pagano ecc ..., ma una cosa è averli teorizzati, un’altra è sentire, in modo circostanziato, le testimonianze raccolte sul campo dai diretti interessati. Non sono poi mancate segnalazioni su questioni prettamente locali, compresa una forte mancanza di fiducia nei confronti della PA sia per quanto riguarda i possibili interventi sia per la capacità gestionale”. In quali zone vi siete recati? “Nelle quattro aree artigianali più importanti della città: Moletolo, Crocetta, ex Salamini e via Mantova. Quindi nel quartiere artigianale di Ponte Ghiara di Salsomaggiore Terme e nel quartiere di Langhirano”. Chi partecipava e come vi siete mossi? “I responsabili di Unione. Per i quartieri di Parma ci siamo dotati di un «Van» attrezzato con una sorta di salottino in modo tale che abbiamo potuto ospitare alcuni imprenditori per il colloquio”.
NEWS Fita: le modifiche sono state inserite nel “Decreto liberalizzazioni”
Recupero accise ogni tre mesi A
seguito delle modifiche apportate alla disciplina dell’agevolazione fiscale sul gasolio a uso autotrazione inserito nel “Decreto Liberalizzazioni”, il recupero delle accise per autotrasportatori sui consumi effettuati
nel corso del 2012 ha assunto cadenza trimestrale e non più annuale.Di conseguenza è stato modificato anche il termine stabilito per presentare la dichiarazione richiesta per fruire del beneficio che va effettuata entro il mese successivo alla
scadenza di ciascun trimestre solare. Tale termine, inoltre, non è più a pena di decadenza dal beneficio. Pertanto, per quanto attiene ai consumi di gasolio effettuati nel secondo trimestre solare 2012 (01/04/2012 – 30/06/2012), la dichiarazione va presentata a decorrere dal 1° Luglio e fino al 31 Luglio 2012. Al riguardo, sul sito dell’Agenzia delle Dogane sono già disponibili sia il modello di dichiarazione che il relativo software. Con riferimento ai consumi di gasolio effettuati nel periodo 01/04/2012 – 30/06/2012 , l’Agenzia delle Dogane ha identificato l’entità del beneficio in misura pari ad euro189,98609
per mille litri di gasolio, in relazione ai consumi del periodo 1/4/2012 –7/6/2012 e ad euro 209,98609 per mille litri di gasolio, in relazione ai consumi del periodo 8/6/2012 – 30/6/2012. Per ottenere il diritto all’utilizzo in compensazione o il rimborso del credito d’imposta spettante per il secondo trimestre 2012, i soggetti interessati devono presentare nel mese di Luglio 2012 (a partire dal 1° Luglio e fino al 31 Luglio ) apposita dichiarazione all’ Ufficio delle Dogane territorialmente competente. Per la predisposizione delle domande-dichiarazioni e la relativa stampa sono già disponibili sul sito dell’Agenzia delle Dogane http://www.agenziadogane.gov.it/ (percorso: “accise” - “benefici per il gasolio da autotrazione”-“benefici gasolio autotrazione 2° trimestre 2012”), sia il modello di dichiarazione che il relativo software.
www.opel.it
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NEWS il programma delle chiusure estive
La sede di CNA Parma nel corso dell’estate seguirà i seguenti orari e chiusure: nel mese di agosto, gli uffici rimarranno chiusi per ferie dal 11 al 20 compresi; dal 2 al 29 luglio si effetua la chiusura pomeridiana nei giorni di mercoledì e venerdì; dal 30 luglio al 9 settembre si effettuerà la chiusura pomeridiana nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì; dal 10 al 30 settembre si effettuerà
la chiusura pomeridiana del venerdì. La sede di Fidenza effettuerà la chiusura dal 13 al 20 compreso, quella di Salsomaggiore Terme dal 13 al 24 compreso, quella di Busseto dal 13 al 24 compreso. NB: a Fidenza, a causa dei lavori di ristrutturazione del supermercato Conad, la sede della CNA di via Gramizzi 13/a avrà una limitazione nell’accesso del parcheggio e l’ingrasso dell’ufficio sarà parzialmente protetto da una impalcatura necessaria per il rifacimento della facciata, sino alla fine di agosto.
La CNA di Parma augura a tutti gli imprenditori un sereno periodo di ferie estive
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19 luglio: bilancio sociale di cna parma Si è fatta la conoscenza col sapore dell’innovazione, della fantasia, del coraggio. Nel corso della presentazione del bilancio sociale 2011 della CNA di Parmalo scorso 19 luglio a Palazzo Sanvitale, oltre i dati dell’attività dell’Associazione nello scorso anno, è stata estremamente interessante la conversazione condotta da Maurizio Morini, con Guido Martinetti, fondatore, con l’amico Federico Grom, di una delle più straordinarie esperienze imprenditoriali degli ultimi anni: la catena di gelaterie Grom, conosciute in tutto il mondo. Un’impresa nata a Torino una decina d’anni fa dalla volontà e dalla determinazione di due giovani con in testa un’idea, sorretti dalla forza di volerla realizzare. La manifestazione è stata preceduta dal saluto del Direttore Generale di Banca Monte Parma ed integrata dalla proiezione della clip “Less4More” di Alessio Alberini, per concludersi nello splendido cortile di Palazzo Sanvitale con un aperitivo a base di gelato Grom. Nel prossimo numero di “Io l’impresa Parma” avremo un ampio articolo sull’intera la manifestazione.
NEWS La nuova rubrica dedicata alle imprese che tagliano il traguardo dei 10, 20, 30, 40 e più anni di attività
Sei imprese compiono mezzo secolo! A
nche in questo numero “estivo” rinnoviamo la rubrica dei “compleanni” delle nostre associate,allorquando raggiungono traguardi significativi: dai dieci, ai venti e così via sino a ... per adesso abbiamo verificato sino ai 50 anni, ma in seguito chissà... L’iniziativa di ricordare anche con una semplice citazione il raggiungimento di un traguardo da parte delle associate sta anche riscuotendo consensi da parte dei nostri lettori, segno che, aldilà della mera celebrazione, permane l’orgoglio e la giusta soddisfazione di aver tagliato un traguardo importante. In questo numero di“Io l’impresa”, troviamo un bel numero di aziende che devono spegnere le loro candeline: la ragione è anche dovuta al fatto che vi sono raggruppate aziende che compiono gli anni sia in luglio che in agosto, in quanto il nostro mensile sarà ancora a vostra disposizione solo col mese di settembre. Cominciamo allora citando le aziende “più giovani”. 10 anni di attività: Coseco di Boraschi Michele Selvanizza, Diffusione Immobi-
liare srl Sissa, ADV srl Collecchio, Costruzioni edili Melyshi di Aleksander Melyshi Ozzano Taro, Bellingeri Andrea Colorno, Melegari Moreno Mezzano Inferiore, Officina Biasetti di Biasetti Mario Pilastro, Carbon line srl Parma, Vanity Lei&Lui snc di MAttei Angela&Gennari Ta Salsomaggiore Terme, Ecoservizi snc di Solini Fabrizio San Michele Cavana. Citiamo ora chi da poco è diventato maggiorenne. 20 anni di attività: Mura Salvatore Mulazzano, Lusignani Costruzioni Pellegrino Parmense, Garotti srl Varano dè Melegari, lma di Mora Alberto e Figli snc Montechiarugolo, B.C. di Bettati Cesare e Fabrizio&C snc Mezzano Inferiore,Tipogra-
fia Supergrafica snc di Gilli Pier Giorgio,Romanini Daniele Riccò, Vincenti Mauro Salsomaggiore Terme, Soncini Gianni Roncole Verdi, Food Processing System Collecchio. Ecco chi festeggia la piena maturità. 30 anni di attività Autocarrozzeria Moderna di Tonelli Massimo Marano, Savi Claudio Parma, Da Roma di Sibani Roberto&c snc Fidenza, Tek – Ind srl Fidenza, Sabbadini Franca Sorbolo. Esperienza e grande conoscenza del mercato sono le loro doti riconosciute 40 anni di attività Idraulica Musi Sante di Musi Maurizio Ponte Taro, Baroni F.lli di Baroni Giuseppe Bruno
e C., Venturi Umberto Solignano, Sabbiatura Fontana snc di Fontana Giacomo&C, Saccò Maurizio Sorbolo, Ollari Giuliano Parma. Nei due mesi che prendiamo in considerazione in questo numero, il top della hit parade di chi ha raggiunto il mezzo secolo di attività comprende ben sei imprese. A loro un augurio speciale dalla CNA e dalla nostra redazione. 50 anni di attività Pelani snc di Pelani Lorenzo e C. Fornovo Taro, Taverna Maurizio Fornovo Taro, F.lli Ghiretti snc di Ghiretti Veraldo & C. Parma, Tar Auto sas di Anelli Renato&C Riccò, Marvisi Ercole Parma,Antichità Maria Luigia di Pelati Bruno e C. Parma
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NEWS L’Unione Installazione e Impianti ha replicato il seminario informativo
Tutto sul “patentino del frigorista” H
a dovuto concedere il bis il primo seminario informativo di carattere generale sul “patentino del frigorista” previsto lo scorso 26 giugno. Visto l’elevato numero di adesioni, l’Unione Installazione e Impianti di CNA Parma ha provveduto a proporre lo stesso seminario, ovviamente con lo stesso tema e lo stesso relatore, alle ore 18, replicandolo quindi alle 20,45, ora in cui era stato programmato in prima convocazione. La grande richiesta di chiarimenti da parte degli associati del settore è dovuta alle non poche novità introdotte ultimamente nel merito. Nel corso dei seminari il relatore Paolo Zecchini, consulente
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di aziende ed enti pubblici in materia di energia e di sicurezza degli impianti, collaboratore del CIG (Comitato Italiano Gas), ha infatti fornito una panoramica del nuovo sistema di qualificazione introdotto dal DPR 43/2012, sottolineando il fatto che se anche comunemente si definisce “Patentino del Frigorista” in realtà questa normativa ha un ambito di applicazione assai più ampio, infatti riguarda le persone e le imprese che eseguono interventi tecnici su impianti frigoriferi, condizionatori, pompe di calore, estintori, antincendio nonché commutatori ad alta tensione ed altri apparecchi contenenti gas fluorurati ad effetto serra.
Zecchini ha quindi comunicato l’obbligo di possedere una specifica certificazione che verrà rilasciata, dopo il superamento di un esame teorico e pratico, da organismi di certificazione appositamente accreditati, per tutte le persone e le imprese che operano o eseguono interventi su questi impianti. Una volta ottenuta la certificazione, imprese e persone fisiche dovranno iscriversi ad un apposito registro nazionale che verrà istituito presso il Ministero dell’Ambiente. Il problema è che attualmente tale registro non è ancora stato istituito, maa si sa che sarà gestito dalle Camere di Commercio che potranno inizialmente rilasciare dei Certificati provvisori che le persone e le imprese dovranno poi sostituire entro 6 mesi dalla data di rilascio con certificati effettivi rilasciati da un Organismo di Certificazione accreditato e designato dal Ministero dell’Ambiente. Con la pubblicazione dei decreti attuativi e il susseguente completamento del panorama legislativo, l’Unione Installazione e Impianti di CNA Parma provvederà ad organizzare altri momenti di informazione.
La sicurezza sismica dei prefabbricati
I recenti eventi sismici che hanno interessato la nostra regione hanno colpito duramente le attività produttive. Questi tragici avvenimenti hanno portato al centro dell’attenzione il tema della sicurezza dei capannoni artigianali e industriali di non recente costruzione e di come sia possibile effettuare interventi che aumentino la sicurezza di questi edifici di fronte al rischio sismico. Per aiutare i propri associati a fare chiarezza sul tema le Unioni Costruzioni e Produzione di CNA Parma hanno organizzato lo scorso 25 giugno il seminario tecnico: “Edifici prefabbricati in cemento armato e terremoto sicurezza, criticità, interventi possibili” dove si è fatto il punto il punto sui rischi reali rapportati alle diverse tecniche costruttive e anche fornire una panoramica dei possibili interventi di messa in sicurezza con cenni ai relativi costi Relatore è stato l’Ingegner Marzio Morini, libero professionista di Parma e esperto strutturista, già relatore in precedenti incontri.
NEWS La RAI torna alla carica con la richiesta di un canone speciale anche per i PC
Occhio al sintonizzatore L
a RAI ha di nuovo inviato un avviso alle imprese, nel quale si ricorda che vige l’obbligo del pagamento di un abbonamento speciale per chiunque detenga, fuori dall’ambito
familiare, uno o più apparecchi atti o adattabili - quindi muniti di sintonizzatore - alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive, indipendentemente dall’uso al quale gli stessi sono adibiti. in seguito alle proteste
di CNA e Rete Imprese Italia il Dipartimento delle Comunicazioni ha chiarito che un apparecchio si intende “atto” a ricevere le radioaudizioni se e solo se include fin dall’origine gli stadi di un radioricevitore completo; sintonizzatore radio, decodificatore e trasduttori audio/video per i servizi televisivi. Un apparecchio si intende “adattabile”se e solo se include almeno uno stadio sintonizzatore radio ma è privo del decodificatore o dei trasduttori, o di entrambi i dispositivi. Da qui la considerazione che un apparecchio privo di sintonizzatori radio operanti nelle bande destinate al servizio di radiodiffusione non è ritenu-
to né atto né adattabile alla ricezione delle radioaudizioni e conseguentemente per esso non va pagato alcun canone TV. Conclusione? Bisogna controllare se l’appaerecchio di cui si è dotati è dotato di un sintonizzatore TV perché il sintonizzatore è l’unico dispositivo hardware che consente di connettere un’antenna TV al computer per guardare programmi televisivi. Le televisioni e le radio hanno tutte dalla nascita un sintonizzatore, in quanto apparecchi dedicati a tale finalità. Gli altri apparecchi o comunque strumenti tecnologici oggi di largo uso, potrebbero essere adattati al ricevimento dei segnali radio/ tv con l’installazione di un sintonizzatore: tale dispositivo può essere già all’interno allo strumento, oppure può essere applicato esternamente attraverso una porta usb.
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NEWS novità da Bruxelles a portata di mouse
Da luglio anche una newsletter per imprese e istituzioni che vogliono conoscere le ultime novità da Bruxelles Un nuovo strumento per la registrazione degli health claims (le indicazioni nutrizionali/salutistiche dei prodotti alimentari), una relazione sulla pressione fiscale nell’Unione Europea con analisi comparata della situazione dei singoli Stati, un portale per facilitare l’accesso ai finanziamenti europei promuovendo conoscenza e dialogo tra potenzali partner di progetto. Queste le principali novità contenute
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nella versione di giugno di Parma in Europa news, la sezione del portale della Camera di Commercio dedicata alle attività dell’Unione Europea (adozione o proposta di nuove normative, studi, relazioni, pubbliche consultazioni) di maggiore interesse per le imprese del territorio. Da questa edizione Parma in Europa news diventa anche newsletter: se si vuol ricevere direttamente sulla casella di posta elettronica le novità di Parma in Europa, occorre partire dal link http://www.pr.camcom.it/ news-eventi/gli-aggiornamenti-diparma-in-europa e procedere con le istruzioni in essere.
i primi trent’anni del gruppo zatti
Compleanno speciale in casa del Gruppo Zatti che poche settimane fa ha spento trenta candeline nel corso di una festeggiamento aperto a tutti i clienti, fornitori, dipendenti, amici e simpatizzanti svoltosi nella storica sede di Lentigione di Brescello, da dove trent’anni fa prese il via, da una semplice officina auto e rivendita Alfa Romeo, l’impresa che oggi conta sei sedi, dieci marchi, 200 dipendenti, 45mila mq di strutture tra le province di Reggio Emilia e Parma. La continua innovazione e la continua anticipazione dei cambiamenti del mercato ha fatto si che oggi il Gruppo sia diventata una realtà importante a livello nazionale nel settore dell’auto; oggi il Gruppo ricopre a 360° gradi il mondo della mobilità: dalla vendita di nuovo e usato di tutte le marche, alla vendita di pacchetti protezione globale auto ai finanziamenti personalizzati, alle 6 officine, 2 carrozzerie, servizio revisione e gommista, noleggio a lungo termine, agenzia pratiche auto, auto sostitutive, squadra Corse Zatti Sport campione d’Europa e d’Italia nel 2011 per i Trofeo 500 Abarth. Il punto fermo del Gruppo è oggi come allora “La soddisfazione del cliente prima di tutto”
SERVIZI
Prefina: servizi per il credito alle Pmi Opera in qualità di agenzia provinciale di Unifidi nel campo della consulenza e nella redazione ed inoltro delle domande di garanzia
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refina srl è la società di consulenza creditizia e finanziaria per le imprese artigiane e le PMI delle province di Parma e Reggio Emilia e opera in qualità di agenzia di UNIFIDI, il Consorziofidi regionale unitario dell’artigianato e delle Pmi, nel campo della consulenza, assistenza, redazione ed inoltro delle domande di garanzia. La presenza capillare nel territorio delle due province, con le proprie sedi e con gli uffici CNA consente a Prefina di prestare assistenza alle imprese del territorio con efficienza e rapidità. Opera con proprio personale, regolarmente autorizzato da Banca d’Italia e con qualificati collaboratori e consulenti e si avvale altresì dei servizi e delle professionalità del sistema CNA. Le norme che regolano la funzione di Agenzia in attività finanziaria, impongono alla società di operare per tutte le imprese, indipendentemente dal rapporto associativo ed esclusivamente nell’ambito della richiesta di garanzia UNIFIDI. Alla ormai consolidata attività di servizio alle imprese artigiane, industriali e commerciali, si è recentemente aggiunta la possibilità di svolgere servizi finalizzati all’ottenimento di garanzie anche per agricoltori, liberi professionisti e“grandi imprese”,ovvero quelle imprese che superano la soglia dei 250 dipendenti e dei duecento milioni di euro di fatturato. La struttura di Prefina Parma è a disposizione degli associati CNA per informazioni, consulenze, preventivi ecc. presso la propria
sede di via La Spezia, 75. Riferimenti telefonici: Lamberto Zolesi tel. 0521-227283 (cell. 348-5603419) - lzolesi@cnaparma.it Cristina Campanini tel. 0521-227244 (cell. 347-0714707) ccampanini@cnaparma.it Veronica Tersigni tel. 0521-227231 vtersigni@cnaparma.it Fax 0521-921575.
RESPONSABILE PROVINCIALE SERVIZI Maura Marmiroli mmarmiroli@cnaparma.it
Servizi fiscali e contabili
Responsabile: Rodolfo Riccò rricco@cnaparma.it
Servizi paghe
Responsabile: Fiorenza Maschi fmaschi@cnaparma.it
Creaimpresa
Responsabile: Giorgio Ferravioli gferravioli@cnaparma.it
Consulenza di direzione
Responsabile: Roberta Lommi rlommi@cnaparma.it
Consulenza ambiente e sicurezza
Responsabile: Giorgio Ferravioli gferravioli@cnaparma.it
Consulenza credito
Responsabile: Lamberto Zolesi lzolesi@cnaparma.it
Consulenza contrattuale lavoro
Responsabile: Graziano Viglioli gviglioli@cnaparma.it
Consulenza informatica
Responsabile: Marina Conforti mconforti@cnaparma.it
CNA Innovazione e internazionalizzazione imprese
Responsabile: Marcello Mazzera mmazzera@cnaparma.it
Previdenza - EPASA Parma
Responsabile: Augusto Marasi amarasi@cnaparma.it
CNA World
Responsabile: Augusto Marasi amarasi@cnaparma.it
Formazione - Ecipar Parma
Responsabile: Roberto Andaloro robertoandaloro@eciparpr.com
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ZOOM
ARTinRocca ha fatto il pieno Centinaia di visitatori ne hanno decretato il successo, grazie ad un programma ricco di eventi
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RTinROCCA è tornato ad animare il terzo fine settimana di giugno: emozioni e tradizioni, questo il filo conduttore dell’evento che, per il quarto anno, ha colorato le strade di Fontanellato, grazie ad un contesto sempre suggestivo, ad una rinnovata organizzazione e trentatré espositori tra artisti, ceramisti, restauratori e fabbri, ma anche cornici lavorate a mano, sartorie artigianali, prodotti enogastronomici e le tante eccellenze che caratterizzano il territorio parmense. «La nuova edizione di ARTinROCCA – ha spiegato Giulia Ghiretti, coordinatrice provinciale di CNA Artistico e Tradizionale – si è posta l’obiettivo di valorizzare le lavorazioni dei maestri artigiani, gli studi d’arte e le botteghe che rappresentano settori differenti tra loro, ma capaci nell’insieme di dare una rappresentazione del sapere, della professionalità e della qualità artistica che l’artigianato della nostra provincia rappresenta».
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La giornata di sabato 16, dopo la squisita parentesi musicale deliziata dall’arpa di Carla They, è stata dedicata alla moda, grazie alle sfilate, presentate da Nicole Fouqué e riservate alla creatività artigianale, grazie
alla performance live di Karin Monica cappelli in feltro e grazie ad una delle novità che ha ancor più valorizzato l’edizione 2012: il mercatino vintage, ricco di tessuti di alta qualità, stili particolari e creazioni uniche.
ZOOM è stata ancora la musica a caratterizzare anche la chiusura della prima giornata con il rock dei “Passo carrabile”. «La novità di questa edizione – ha proseguito Giulia Ghiretti – è stata la contaminazione e la fusione di generi diversi all’interno dello stesso contesto. Per la prima volta, i visitatori hanno avuto l’opportunità di entrare nel vivo dell’arte del saper fare per scoprire ciò che c’è dietro al lavoro dell’artigiano, soprattutto grazie alle numerose performance dal vivo». è stato infatti il laboratorio di scultura dal vivo di Nicola Romualdi e Giovanni Massariello ad aprire le performance previste nella giornata di domenica 17, giornata
che ha offerot più di uno spazio anche al divertimento dei più piccoli: prima con il “truccabimbi” quindi con lo spettacolo del Teatro del Cerchio “Jojo&Molly”. Per tutta la giornata si sono poi succeduti una serie di brevi performance spettacolari che hanno arricchito la visita, all’interno della Rocca, con l’esposizione degli artisti/artigiani, di centinaia di visitatori. A chiudere l’edizione 2012 di ARTinRocca è stato il concerto dei Nofilter. ovviamente soddisfatta di come si è svolta questa Ovviamente soddisfatta della riuscita di questa ultima edizione è Giulia Ghiretti: «La novità che questa edizione ha riservato ai numerosi visitatori è che nella scelta
degli artisti e delle performance che hanno caratterizzato la manifestazione, abbiamo scelto di esaltare la contaminazione e la fusione di più generi diversi all’interno di uno stesso contesto, permettendo quindi ai visitatori di scoprire ciò che c’è dietro al lavoro dell’artigiano grazie alle numerose performance dal vivo. Una scelta che ha entusiasmato non solo i turisti, ma anche i fontanellatesi che hanno premiato la nuova formula con una particolare partecipazione alla kermesse».
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L’IMPRESA DEL MESE
Gianmaria Pacchiani: l’occhio di Parma Un’attività a 360° tra esperienza e creatività in stretta collaborazione con uno staff di professionisti specializzati
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ianmaria Pacchiani, firma parmigiana della produzione video rivolta non solo a matrimoni ed eventi, ma anche ad aziende ed enti pubblici, è attivo sul territorio da più di 20 anni. Video maker per passione, ha cominciato per caso e avviato l’attività mano a mano che l’esperienza e la professionalità sono diventate caratteristiche associate al suo nome: «Facevo il geometra e, nel tempo libero, aiutavo un amico fotografo. Non pensavo potesse diventare un lavoro a tempo pieno ma ho deciso di aprire la partita iva e avviare un’attività in proprio». Punto di riferimento per i professionisti delle immagini in movimento, Pacchiani è orgoglioso di non avere un particolare
settore di appartenenza: il suo portfolio è arricchito dalle attive collaborazioni con alcune tra le aziende più importanti del territorio, tra cui Comune e Provincia di Parma, Radio Tv Parma, CNA Parma, Chiesi Farmaceutici s.p.a., Tep s.p.a., Informobility s.p.a., , Forum Solidarietà, Università degli Studi di Parma, Gran Rugby, Azienda USL Parma. «Posso dire di non avere un’attività principale. Ho deciso di occuparmi di cose molto diverse tra loro perché mi piace cambiare e non voglio occuparmi di progetti impegnativi. è una scelta di cui vado molto fiero, nonostante sia un impegno più difficile da gestire ma migliore dal punto di vista economico perché dà l’opportunità di scegliere il proprio lavoro e superare il momento di crisi». La professione di video maker necessita di punti d’appoggio nelle figure di speaker, tecnici del suono, fotografi e animatori grafici: «Spesso ho bisogno di affiancarmi all’esperienza e alle capacità di professionisti di questo settore – spiega Gianmaria Pacchiani – Ho una squadra scelta di collaboratori affidabili e, se
CARTA D’IDENTITà NOME: GIANMARIA PACCHIANI PRODUZIONI VIDEO TITOLARE: PACCHIANI GIANMARIA DOVE SI TROVA: A PARMA via CALATAFIMI 35 TEL.0521/941940 CELL. 338.8426400 SITO: www.gianmariapacchiani.com e-mail: info@gianmariapacchiani.com
mi trovo bene, tendo a non cambiare. Il lavoro c’è e con l’avanzare delle nuove tecnologie c’è sempre più bisogno di personale professionale e affidabile». Attualmente, l’impegno del video maker Pacchiani è rivolta verso costanti collaborazioni con alcuni programmi del palinsesto Tv Parma, come “Ti vesto io”, oltre a “TV Parma Giorno e Notte” e “Parma Ring”, e ad aver partecipato alla realizzazione degli spot per la recente edizione di Boulevart.
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credito in aumento il tasso di riferimento per il credito
Si conferma anche per luglio la crescita del tasso di riferimento per il credito agevolato che passa così dal 5,68% di giugno all’attuale 5,88%. Nonostante le ultime variazioni il valore di questo indicatore rimane abbondantemente al di sotto a quello in vigore nei primi mesi dell’anno, con un ribasso complessivo di 1,90 punti percentuali. Cala invece il tasso di riferimento comunitario da applicare alle operazioni di attualizzazione nella concessione di incentivi pubblici alle imprese; il valore scende a luglio al 2,38% rispetto al 2,67% del mese precedente. Rimane stabile al 1% il valore del tasso di sconto della Banca Centrale Europea, dopo la decisione dello scorso dicembre, quando fu deciso un calo di un quarto di punto. Prosegue la tendenza all’aumento nei valori del rendimento dei titoli pubblici con il Rendistato che si attesta ad una media del 4,927% rispetto al 4,747% precedente. Anche a luglio possiamo osservare un ulteriore calo nei valori dei vari parametri Euribor: l’indice 3 mesi mmp 365 gg. passa dallo 0,698% allo 0,669% mentre l’indice a 360 gg. scende dallo 0,689% all’attuale 0,660%.
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Osservatorio dei tassi - luglio 2012 EURIBOR TASSO DI RIFERIMENTO EUROPEO EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 360 g.
2,38% 0,669% 0,660%
EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 360 g. TASSO UFF. SCONTO B.C.E.
0,949% 0,936% 1,00%
convenzione cna-banche: tassi a luglio 2012 Vi aderiscono: Cariparma Credit Agricole – Banca Monte Parma – Unicredit Banca - Banca Popolare Emilia-Romagna – Credem – Banca Popolare di Lodi – Carisbo – Monte Paschi Siena - Banche di Credito Cooperativo. Scoperto di c/c Effetti s.b.f. Anticipo fatture
Fascia 1 4,919% 2,769% 3,369%
Fascia 2 5,819% 3,269% 4,069%
Fascia 3 6,619% 3,969% 4,869%
Fascia 4 7,669% 5,069% 5,569%
Le imprese che non hanno ancora aderito alla “convenzione per fasce di merito creditizio” usufruiscono, in attesa di entrarvi, delle seguenti condizioni: Cariparma CREDIT AGRICOLE Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine 5,944% 4,219%
Anticipo fatture 4,819%
Banca Monte Parma Scoperto di conto corrente 4,844%
Anticipo fatture 3,819%
Effetti salvo buon fine 3,219%
credito contributi della camera di commercio
Grazie ad uno specifico stanziamento della Camera di Commercio di Parma, le imprese del territorio che richiedono prestiti bancari garantiti da Unifidi a fronte di investimenti produttivi, possono richiedere un contributo in conto/interessi avente le seguenti caratteristiche: Investimenti produttivi:
il contributo viene calcolato su di un massimale di 50.000 euro – durata 36 mesi – abbattimento di un 1% sul tasso di interesse. Sono ammissibili investimenti effettuati nei dodici mesi precedenti. Non sono ammesse invece le neoimprese (con meno di un anno di vita) e il settore dell’autotrasporto c/terzi, come da regolamento U.E. Ammessi anche i beni usati. Imprenditoria femminile: Contributo del 2% sul tasso di interesse calcolato su di un massimale di 100.000 euro per la durata di 60 mesi. In questo caso sono ammesse anche le neo-imprese. Ammessi anche i beni usati. Le domande per questi contributi vengono presentate, contestualmente alle pratiche di finanziamento Unifidi, sia dagli uffici territoriali della CNA che dall’Agenzia “Prefina srl” (Tel. 0521-227231 - 227244 - 227283)
moratoria per i prestiti bancari
In data 28 febbraio 2012, Rete Imprese Italia, Confindustria, Alleanza Cooperative ed altre associazioni imprenditoriali hanno siglato con l’A.B.I. un accordo denominato “Nuove misure per il credito alle P.M.I.” L’intesa è stata siglata anche dal Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e dal Vice Ministro dell’Economia Vittorio Grilli. L’accordo, dopo le positive analoghe esperienze dei due precedenti protocolli del 2009 e del 2011, si pone l’obiettivo di aiutare le imprese a superare le attuali situazioni di criticita’ sul fronte creditizio. è quindi prevista la possibilità della sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale dei finanziamenti a medio-termine; il piano di ammortamento slitta per un periodo analogo alla sospensione mentre gli interessi sul capitale sospeso devono essere corrisposti alle scadenze originarie. Sono ammissibili anche richieste di allungamento dei mutui per un periodo pari al 100% della durata residua del piano di ammortamento con un massimo di due anni per i mutui chirografari e di tre anni per quelli ipotecari. Le banche prenderanno in considerazione anche richieste di allungamento (fino a 270 giorni) delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa, su operazioni di anticipazione di crediti certi ed esigibili. Qualora il finanziamento originario sia assistito da garanzie, l’estensione delle stesse per il periodo di ammortamento aggiuntivo è condizione necessaria ai fini della realizzazione dell’operazione. Le banche interessate dovranno aderire all’accordo entro 30 giorni, dopodiche’ le imprese potranno presentare le richieste ai vari sportelli utilizzando la modulistica che ogni banca predisporra’ sulla traccia fornita dall’A.B.I. Per ogni ulteriore informazione le imprese Associate alla CNA possono rivolgersi all’Ufficio-credito. (0521-227283) oppure 348-5603419.
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agenda
Storia del gelato più buono del mondo Dal negozietto di 25 mq di Torino a Tokio, Parigi e NYC
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na grande amicizia, un grande sogno, una grande impresa. è questo il senso di Grom. Storia di un’amicizia, qualche gelato e molti fiori, il racconto di una delle più incredibili storie italiane degli ultimi anni. È l’avventura di due ragazzi, un manager e un enologo, che inseguendo un sogno allo stesso tempo semplice e rivoluzionario – fare il gelato più buono del mondo – partono da un negozietto di 25 metri quadrati a Torino e, in pochissimi anni, selezionando le migliori materie prime nei cinque continenti, rinunciando a utilizzare additivi e coltivando la frutta biologica nell’azienda agricola Mura Mura, creano un gelato di altissima qualità che li impone come marchio di eccellenza sulla scena del food internazionale.
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Un’avventura raccontata in prima persona, con una scrittura giovane e ironica, come giovani e spiritosi sono Federico (Grom) e Guido (Martinetti), i due protagonisti. Una storia sorprendente e affascinante, come la strada che da quel primo negozietto di Torino li ha portati fino a Malibu, New York, Osaka, Parigi e Tokyo. Fresca e gustosa, come i sapori di un gelato unico e indimenticabile. Federico Grom e Guido Martinetti, 39 e 37 anni, sono nati e hanno studiato a Torino. Manager il primo, enologo il secondo, hanno dato vita nel 2003 a Grom - il gelato come una volta. Sono un po’ matti e, a parte questo libro e qualche ricetta, non hanno mai scritto nulla... ma fanno un ottimo gelato! Nell’introduzione al libro Guido e Federico si presentano, citando i sen-
Grom. Storia di un’amicizia, qualche gelato e molti fiori Brossura: 300 pagine Editore: Bompani Collana: Overlook Euro 17,50 Prima edizione: 2012 ISBN 45269967
timenti, i valori e iprincipi che hanno suggellato la loro amicizia e ispirato la loro intrapresa. “Siamo due amici e siamo molto fortunati, Ma non è un caso. Abbiamo rincorso questa fortuna ogni giorno con le maniche rimboccate, con la straordinaria possibilità, grazie ad un prodotto semplice come il gelato, di immergerci sempre più nell’essere dell’uomo. è lo stesso essere, per ognuno di noi: è alimentato dai sogni, costruito sulla volontaà, sostenuto dall’amicizia. Si dondola tra l’amore e, qualche volta, il dolore. Proprio come la vita, come le storie dei romanzi più importanti, quelle in cui i protagonisti hanno il coraggio di fare le cose che noi riusciamo solo a sognare. Allora buttate questo libro in un angolo e correte a prendere una penna e un foglio. Aprite cuore e cervello e scrivete i vostri sogni, i più profondi. Poi tornate al libro e scoprite come due ragazzi hanno realizzato i propri sogni: credendo uno nell’altro. Se vorrete, potrete trovare spunti interessanti per raggiungere l’obiettivo più nobile: abitare una casa felice”. Come gioco retorico sul concetto di viaggio, è citata all’interno di uno dei primi capitoli del libro la poesia “Itaca” di Konstantinos Kavafis.
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