Io L'Impresa - Novembre 2012

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NOVEMBRE 2012

Anno XXXV - n.115 del 19/11/2012. Quotidiano

PARMA

Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.

Apprezzamenti e perplessità su un dettato legislativo comunque considerato cruciale per il Paese

Riforma del lavoro: flessibilità o rigidità? B7511112

news

l’impresa del mese

zoom Con il programma “Sicuro” la banca è a portata di tastiera

La CNA di Parma mette a disposizione il servizio di home banking per i propri associati

CNA-NEXT: la nuova rivoluzione viene dai “motori” del web Giovani imprenditori di CNA: teorie futuribili al Festival dell’intelligenza collettiva di Roma

Radiolaboratorio: 60 anni di lavoro nello stesso settore L’attività artigianale di installazione di impianti elettrici è abbinata allla vendita di materiali



EDITORIALE 4

Primo piano La riforma del mercato del lavoro

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news L’incontro con l’assessore Cristiano Casa Restart: startup innovativa Il nuovo sito di CNA Parma Sicuro: la banca in casa Il cocktail della ricerca Dalle Unioni Ecipar: le proposte di AMVA

L’impresa del mese Radiolaboratorio di Salsomaggiore Terme

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zoom CNA - Next

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credito L’andamento dei tassi

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servizi Prefina Responsabilità solidale negli appalti

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AGENDA Il libro

Anno XXXV - n.115 del 19/11/2012. Quotidiano

Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 Comitato di Redazione Per CNA: Domenico Capitelli, Maura Marmiroli, Andrea Mareschi Giornalisti: Fabrizio Furlotti, Erika Varesi redazione@cnaparma.it Progetto grafico e impaginazione: Edicta edizioni Per la pubblicità: pubblicita@cnaparma.it - 0521.227211 CNA Parma - Via Spezia 52/a 0521.227211 - www.cnaparma.it

riforma del mercato del lavoro: una soluzione a metà tra flessibilità e rigidità La Riforma Fornero ha rappresentato, forse per la prima volta, un tentativo di superamento di corporazioni e tabu, ma ciò che a nostro avviso andava messo in campo era un quadro di reale rilancio delle imprese e dei diritti dei lavoratori, diritti che dovevano essere maggiormente finalizzati al riconoscimento delle proprie qualità e competenze e non solo al mantenimento dello status quo. Sicuramente, uno dei limiti di questa riforma è quello di voler normalizzare una variegata realtà economica e sociale, che aveva trovato forme di flessibilità alternative a schemi contrattuali rigidi e obsoleti. è una riforma che offrendo una soluzione a metà tra flessibilità e rigidità finisce per penalizzare le imprese, e forse anche i lavoratori e i giovani che cercano di entrare con una certa stabilità nel mondo del lavoro. Le novità che esplicheranno i maggiori effetti sono quelle relative ai contratti di lavoro, che introducono un’irragionevole stretta alla flessibilità in entrata, e quelle relative alla riforma dei licenziamenti e del famoso art. 18, che mirano senza riuscirci ad incrementare la flessibilità in uscita. L’elemento di maggior criticità della riforma, a nostro avviso, sta tutto in questo dualismo concettuale e purtroppo anche pratico: l’introduzione di una stretta alla flessibilità in entrata senza un proporzionale aumento della flessibilità in uscita. Un dualismo assurdo, se letto nell’attuale preoccupante scenario sociale di una crisi economica e occupazionale senza precedenti. Infatti, uno scenario di grave difficoltà occupazionale specie giovanile, questa riforma, assommata a quella previdenziale, rischia di non essere portatrice di nuovi posti di lavoro perchè le imprese che non hanno assunto fino a oggi, non si sentiranno incentivate a farlo neppure in futuro con una riforma che irrigidisce il mercato, sovraccarica i rapporti di lavoro e ne incrementa il costo. Le imprese non assumono in funzione di automatismi previsti da strumenti normativi, lo fanno se sono incoraggiate ad avventurarsi in nuovi percorsi di produzione e occupazione, elemento che manca completamente in questa riforma. Come ha sostenuto anche R.ETE. Imprese Italia nel corso dell’audizione alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, una buona ed efficace riforma del lavoro deve saper coniugare due fondamentali esigenze: favorire la crescita dell’occupazione, specie quella dei giovani e delle donne e non incidere ulteriormente sugli oneri a carico delle imprese. Purtroppo si è discusso troppo dell’ art. 18. perdendo di vista le criticità di cui veniva caricata la flessibilità in entrata nel mercato del lavoro. Le flessibilità nel mercato del lavoro sono buone se sono capaci di combinare le esigenze datoriali, originate anche dalle evoluzioni in atto, con le tutele che la storia delle relazioni sindacali hanno posto a favore dei lavoratori. La buona occupazione deve essere comprensiva delle flessibilità in entrata e in uscita e non avulsa da meccanismi di sostegno al reddito, obiettivo quest’ultimo che si raggiunge non per previsione normativa ma con il perseguimento costante dalle esperienze di welfare contrattuale e sussidiarietà realizzate anche attraverso gli strumenti della bilateralità. Gualtiero Ghirardi - Presidente Provinciale

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primo piano Le riflessioni di Stefano di Niola e Enrico Amadei tra critiche e apprezzamenti

La riforma del mercato del lavoro: un passo verso la modernizzazione L

a riforma del mercato del lavoro è in vigore dal giugno scorso, ma non si può dire che si siano appianate le contestazioni o le posizioni contrarie, pur su diversi piani o su specifici punti del dettato legislativo, delle cosiddette parti sociali o di segmenti della società civile. Di certo c’è che se da un lato la riforma aveva in essere l’obiettivo di creare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico, atto ad aumentare l’occupazione, in particolare di giovani e donne, di ridurre i tempi della transizione tra scuola e lavoro e tra disoccupazione e occupazione, di contribuire alla crescita della produttività e stimolare lo sviluppo e la competitività delle imprese, oltre che di creare un sistema di tutele più universalistico, attraverso una distribuzione più equa delle tutele dell’impiego, il contenimento dei margini di flessibilità, un più efficiente, coerente ed equo assetto degli ammortizzatori sociali, l’instaurazione di rapporti di lavoro più stabili, attraverso la conferma del contratto di lavoro a tempo indeterminato come contratto prevalente, dall’altro non si può dire che oggi si possano registrare risultati coerenti agli obiettivi se, come indica la fonte più accreditata: l’ISTAT, la disoccupazione nel 2012 è aumentata sino a raggiungere il 10,6% e le previsioni disegnano per il prossimo anno uno scenario ancora più fosco quando si prevede raggiunga l’11,4%. Ciò non toglie che la “Riforma Forne-

ro” rivesta l’importanza di una riforma epocale per il nostro Paese: un insieme di norme, disposizioni e provvedimenti che sono arrivati in Gazzetta Ufficiale, e quindi entrate in vigore, dopo un articolato iter di incontri, consultazioni e pareri, con le parti sociali, ma che alla fine ha mantenuto gran parte della struttura generale voluta dal Ministro Fornero e dallo stesso Governo. Dal momento delle prime bozze rese pubbliche alla sua entrata in vigore, ma sino ad oggi e chissà per quanto tempo ancora, si sono organizzati incontri, convegni, tavole rotonde, trasmissioni televisive aventi come argomento la

Obiettivo del Governo: creare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico, capace di aumentare l’occupazione in particolare di giovani e donne, creare un sistema di tutela più equo

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la riforma del mercato del lavoro riforma del mercato del lavoro. CNA in diverse occasioni è stata chiamate in causa, con il presidente Malavasi o con gli uomini che nell’Associazione svolgono le funzioni più inerenti l’argomento. Il “primo piano” di questo mese è quindi dedicato alle considerazioni, ai giudizi, alle contestazioni che la CNA esprime su quella che è considerata la più “stravolgente” riforma, tra le tante, portata a termine dal Governo Monti. A Stefano Di Niola, responsabile nazionale delle relazioni sindacali, abbiamo innanzi tutto chiesto come si è svolta la trattativa per arrivare alla stesura definitiva del testo. “Non c’è stata una vera trattativa. Questo Governo ha cambiato anche il metodo di consultazione avvicinandolo ad una modalità di coinvolgimento delle parti sociali che definirei più europea. C’è stata una discussione franca dove ogni parte sociale ha portato le proprie problematiche e le proprie tesi, mentre il Governo ha sempre ribadito che per l’interesse complessivo del Paese, ognuno doveva fare un piccolo passo indietro. La discussione è partita in salita in quanto erano previste diverse penalizzazioni per il mondo delle piccole e micro imprese

Il Ministro passa, la riforma resterà. Spero non la cambino subito perché i suoi obiettivi sono buoni. Elsa Fornero - Ministro del Lavoro

che poi fortunatamente si è ridimensionata alla fine del percorso”. Quali sono i provvedimenti che ancora non vi soddisfano?

ammortizzatori sociali: cambiamenti epocali in una logica più “nordeuropea” “Sicuramente l’irrigidimento delle forme e dei canali d’ingresso nel mercato del lavoro. In particolare viene talmente tanto ridotta l’associazione in partecipazione che andrà a scomparire del tutto. Le aziende si trovano a dover fare i conti con questa stretta alla flessibilità in entrata, per cui collaborazioni a progetto o attivazione di collaborazioni con soggetti che hanno una Partita IVA, diventano molto più rigidi e difficili da praticarsi, mentre contestualmente

So che questa riforma all’inizio è stata presa male dai datori di lavoro, dal sindacato e illustrata abbastanza malamente sui giornali, dove si parlava sempre dei licenziamenti, imputandoli al Ministro Fornero, senza mai parlare delle assunzioni. Oggi tuttavia posso testimoniare che cominciano ad arrivare un pochino di apprezzamenti. Sono tuttora convinta che la riforma sia essenziale per dare equità tra le generazioni e qualche prospettiva di più ai giovani, certo che occorre avere la disponibilità che io ho dato per guardare quello che non funziona e va cambiato con mente sgombra di pregiudizi e posizionamenti ideologici. Va vissuta, traslata nella società, nelle scelte degli imprenditori, dei direttori del personale, degli assessori e di chi gestisce i servizi per il lavoro. La riforma, a sua volta, deve vivere, perché è complessa, consta di quattro assi portanti: entrata, flessibilità in entrata, flessibilità in uscita, ammortizzatori sociali, politiche attive e servizi per il lavoro e su tutti sono previsti un monitoraggio e le relative valutazioni. Il nostro obiettivo è di dare maggiore stabilizzazione al lavoro in ingresso contro un uso spregiudicato della flessibilità e allo stesso tempo alleggerire i vincoli in uscita. Così l’apprendistato deve diventare la strada tipica per i giovani per entrare nel mondo del lavoro, abbattendo i tempi tra la fine della scuola e l’ingresso nel lavoro”.

notiamo che per i giovani sono previsti meccanismi diversi per il loro inserimento nel mercato del lavoro. Posso parlare quindi di squilibrio tra l’irrigidimento che si è voluto portare ad una già presente flessibilità in entrata e l’aumento della stessa flessibilità in uscita”. Quindi qual è la vostra posizione sui rinnovati ammortizzatori sociali? “Innanzi tutto voglio ricordare che il mondo della Pmi presenta una sua specificità dal punto di vista contrattuale, ma anche per l’esperienza che abbiamo in merito a praticantato o bilateralità, basti poi ricordare che ben 4.700.000 imprese associate non sono assoggettate all’articolo 18. Ciò premesso, occorre affermare che complessivamente nel nostro Paese il sistema degli ammortizzatori sociali meritava una riforma da almeno una ventina d’anni, perché aveva delle regole, dei meccanismi, delle contribuzioni che a mio modo di vedere non erano più

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primo piano tarati sul mondo in cui stiamo vivendo. Ho approvato l’impostazione generale che ha dato in premessa il Ministro Fornero, quando afferma che dobbiamo passare dalla tutela del singolo posto di lavoro per passare alla tutela del lavoratore quindi da una parte restringere gli ammortizzatori che vengono dati in costanza di rapporto di lavoro per poterli estendere quando questo lavoro non c’è più e quindi dando una disoccupazione – o ASPI associazione sociale per l’impiego – che sia più strutturata. Sicuramente il nuovo meccanismo probabilmente eviterà storture e abusi nell’utilizzo dei tanti ammortizzatori previsti. A questo punto vorrei però fare una riflessione. Se vi sono imprenditori che non utilizzano correttamente gli strumenti e quindi si comportano in maniera illegittima, per cui devono essere giustamente essere giudicati e sanzionati, ce ne sono molti di più che quotidianamente combattono una loro personale battaglia per portare avanti la propria impresa, e mi riferisco soprattutto alle imprese con un numero ridotto di addetti, persone che sono sotto pressione quotidianamente e che fanno davvero di tutto per ad andare avanti e poter pagare i propri dipendenti così da mantenere le loro famiglie. A questo si aggiunga che, secondo una ricerca che abbiamo fatto, un quarto degli imprenditori di piccola dimensione che riceve una cartella esattoriale o un avviso da Equitalia è allo stesso tempo creditore dello Stato. Quindi lo Stato chiede dei soldi alle imprese e nello stesso momento non li dà, a fronte di lavori o servizi già fatti. è una stortura che non merita nemmeno un commento. Se vogliamo rimettere in moto il Paese, tutti siamo consapevoli che la formula è creare centinaia di migliaia di posti di lavoro, non

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c’è alternativa, ma per farlo occorre che il primo debitore italiano, lo Stato, che predica rigore e trasparenza, inizi a pagare i propri debiti”. Enrico Amadei responsabile nazionale della divisione economica e sociale della CNA, ha aperto i lavori di un seminario di approfondimento e confronto sulla “Riforma Fornero” dal titolo “La riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”,organizzato da CNA, Fondartigianato, Ecipa e Unipol, svoltosi a Milano lo scorso giugno. Una relazione che ha individuato i punti significativi della riforma e di cui pubblichiamo le considerazioni finali. “Questo della riforma è un tema cruciale per le imprese. E per le nostre imprese lo è in modo particolare perché il lavoro è elemento fondante e costitutivo della loro identità. È indubbio che siamo di fronte ad uno snodo cruciale della nostra storia, dell’intera Europa. Solo se il paese recupera competitività potrà consentirsi di mantenere - come tutti vogliamo - una via europea allo sviluppo e di difendere le sue risorse fatte di equità, protezione sociale, democrazia e libertà. Il debito pubblico non ci consente di sbagliare il percorso su cui ci avviamo e ci impone responsabilità, senso del dovere, apertura al cambiamento. Ci obbliga a scelte selettive e coraggiose. è con questa consapevolezza che guardia-

mo alla riforma del mercato del lavoro. Alla via nuova che traccia nel suo complesso, al di là dei dettagli, pur importanti che infiammano gli animi e rischiano di perdere di vista la valenza di una riforma i cui obiettivi, se perseguiti in modo convinto e coerente, possono lasciare un segno importante nel sistema produttivo, nella cultura del lavoro, nel processo di modernizzazione del paese. Il paese ha dunque una triplice necessità: alzare i tassi di occupazione, abbassare i tassi di disoccupazione, soprattutto dei giovani e delle donne, soprattutto al Sud, aumentare la produttività. Ed è alla luce di queste tre necessità che vanno misurati gli obiettivi che si vogliono perseguire con la riforma del mercato del lavoro. La riforma, effettivamente, si propone di rispondere a queste tre grandi necessità e segna un netto discrimine rispetto al presente lungo le cinque grandi direttrici su cui si muove: 1. ribadisce e valorizza il contratto di lavoro a tempo indeterminato come “contratto dominante” ovvero forma comune del rapporto di lavoro; 2. Individua nel contratto di apprendistato la modalità privilegiata di ingresso al lavoro; 3. redistribuisce più equamente le tutele dell’impiego, riconducendo ad un uso proprio i margini di flessibilità introdotti negli ultimi vent’anni; 4. rende più efficiente, coerente ed equo


la riforma del mercato del lavoro

l’assetto degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive; 5. procede in una direzione di adeguamento della disciplina del licenziamento individuale alle esigenze dettate dal mutato contesto di riferimento. Su ciascuna direttrice la riforma interviene con l’intento di cambiare in una logica più nordeuropea l’“equilibrio mediterraneo” che sino ad oggi ha caratterizzato il nostro Paese. Ma che cosa significa cambiare l’equilibrio? Significa, in termini semplici e concreti, avere una disciplina tale per cui la perdita del posto di lavoro non esponga il lavoratore al rischio di non trovarne un altro, almeno non a un rischio più alto di quanto accada negli altri paesi europei. Significa avere una disciplina che non induca a considerare il licenziamento un danno sociale irreversibile.

Modalità contrattuali in entrata di numero minore e di maggiore coerenza finalizzate a contenere il grado di flessibilità, atipicità e precarietà entro una soglia fisiologica; riforma degli ammortizzatori sociali; rafforzamento ed estensione degli enti bilaterali; garanzia di livelli di retribuzione e di welfare più omogenei costituiscono un insieme di scelte che creano le premesse per un mercato meno vischioso e segmentato e ancorano la certezza del lavoro non alla indissolubilità del legame tra lavoratore e azienda ma alla tutela di cui il lavoratore gode nell’eventuale passaggio dal vecchio al nuovo posto di lavoro. Dunque, il nostro giudizio sulla riforma va necessariamente al di là della valutazione dei singoli aspetti della nuova disciplina, su alcuni dei quali nutriamo riserve significative. è un giudizio che apprezza l’intervento di complessivo riequilibrio del mercato del lavoro. Un intervento che giudichiamo necessario e positivo, anche se ciò comporta costi rilevanti per il nostro mondo. Costi che abbiamo accettato con grande senso di responsabilità nei confronti del paese. Ma è proprio questo senso di responsabilità che ci fa dire che le scelte fatte con la riforma, seppure nella direzione giusta, non sono ancora sufficienti. Non sono sufficienti per consentire al mondo delle nostre imprese gli aumenti di produttività e competitività di cui hanno bisogno. La riforma

del lavoro deve andare oltre. Deve rafforzare gli strumenti che aiutano le imprese a divenire più produttive. La questione cruciale non è il grado di mobilità e di flessibilità del mercato, se queste rimangono riferite unicamente all’area interna agli occupati. La questione cruciale è costruire mobilità tra disoccupazione e occupazione, togliere vischiosità a chi ne ha troppa e aggiungerne a chi ne ha troppo poca, affinché la mobilità non si coniughi con la precarietà. La partita dello sviluppo e della crescita il Paese la può vincere solo se non sbaglia il campo in cui giocarla”.

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NEWS Richieste e proposte concrete nell’agenda dell’Associazione

La CNA incontra l’assessore Casa U

n cordiale e costruttivo incontro tra una delegazione in rappresentanza della CNA di Parma composta dal Presidente Gualtiero Ghirardi, il Direttore Domenico Capitelli e il Responsabile di zona Angelo Cornacchione, e l’assessore al Commercio, Attività Produttive e Sicurezza, del Comune di Parma, Cristiano Casa, si è svolto nei primi giorni del mese. Numerosi, ma tutti di una certa importanza, gli argomenti sottoposti all’assessore sot-

toforma di richieste e proposte concrete ovviamente finalizzate a sostenere le imprese oltre che nella fase di crisi, anche nel percorso di uscita dalla stessa. In modo estremamente sintetico le richieste hanno toccato i seguenti argomenti: Bandi e gare Strutturare Bandi e Gare per l’affidamento di lavori o servizi dell’Ente o delle Società collegate o partecipate che consentano la partecipazione diretta anche alle piccole

imprese locali, evitando di strutturare bandi e gare inarrivabili per valore economico o requisiti, che favoriscono solamente la partecipazione di imprese di grandissime dimensioni che utilizzeranno le imprese locali solamente come subappaltatori “strozzati”. Nel caso in cui non si possa fare diversamente, strutturare bandi che favoriscano la formazione di ATI orizzontali tra imprese prevedendo che il possesso dei requisiti speciali tecnico-professionali debba essere calcolato complessivamente in capo alle ATI, senza che venga richiesta una quota minima di tali requisiti in capo a ogni concorrente raggruppato. In un momento di grave difficoltà economica, prendere in considerazione la sospensione delle tasse locali per le neo-imprese Valutare cioè la possibilità di sollevare le neo-imprese dal pagamento delle tasse locali nei primi anni di vita dell’azienda, creando un volano ed un incentivo per chi vuole fare impresa, in particolare per i giovani.

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Utilizzo più appropriato degli oneri di urbanizzazione In particolare per quanto concerne le superfici di GDO, prevedendone una quota a destinazione obbligatoria, per finanziare la riqualificazione dei centri storici e la prima periferia. Aiuti alle imprese sostenendo il CONFIDI Lo strumento del Confidi è diventato una delle poche porte di accesso al credito per le imprese. E’ necessario un impegno anche da parte dell’Amministrazione per sostenere questi strumenti, oltre che, con contributi per abbattere i tassi d’interesse, anche per sostenerne la patrimonializzazione. Aree produttive Reputiamo opportuno incentivare con contributi economici e agevolazioni sulle tariffe dei servizi comunali, le imprese che si insediano in aree attrezzate ed idonee per l’attività svolta o si ricollocano in locali idonei, cosi come è necessaria un’azione politica per calmierare il costo delle aree che eviti la chiusura di aziende che non riescano a ricollocarsi. Tariffe servizi e tassazioni locali Perseguire il superamento della disparità di trattamento tra lavoratori dipendenti


ecc., e in particolare una revisione delle aliquote IMU per gli immobili produttivi. Tariffe sui rifiuti effettivamente smaltiti Da sempre si chiede che sia applicato al sistema di tariffazione dello smaltimento dei rifiuti, il principio per cui si paghi una tariffa commisurata a quanto effettivamente conferito/prodotto, evitando di inserire nel calcolo aree o luoghi non produttivi.

e lavoratori autonomi nelle tariffe per i servizi a domanda individuale o per le rette come per gli asili. Nella tassa/ tariffa rifiuti occorre eliminare la forbice che risulta penalizzante per le piccole e medie

imprese dell’artigianato e del terziario, rispetto alle imprese industriali dello stesso settore di attività. Chiediamo il massimo riguardo nell’applicazione delle addizionali IRPEF, imposta sulla pubblicità, Tosap,

Agevolazioni per imprenditori in difficoltà Applicare agevolazioni in termini di riduzione sulle tariffe per i servizi anche per i lavoratori autonomi, oltre che a quelli dipendenti, in particolare per le imprese e gli imprenditori che stanno attraversando momenti di particolare difficoltà aziendali.

Accordi con le banche per crediti anticipati alle imprese Attuare accordi con le banche locali per anticipare i crediti certi che vantano le imprese, in particolare nei confronti delle partecipate, o altrimenti pagati con forte ritardo. Accessi per interventi urgenti in centro Occorre una decisa sburocratizzazione delle procedure con la previsione e l’attuazione di un percorso di semplificazione nel loro utilizzo. Controlli nelle emissioni dei fumi La richiesta è che venga mantenuta e anzi potenziata l’attività di controllo degli impianti termici comunemente nota come “calore pulito” e attualmente affidata a Agenzia Parma Energia srl.

www.opel.it

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NEWS Varati col Decreto Sviluppo provvedimenti per la costituzione di nuove aziende giovani

Restart Italia per la startup innovativa S

viluppare una politica industriale che veda una crescente proliferazione di aziende giovani. È questo, seguendo le orme di quanto già messo in atto da tempo negli Stati Uniti con un programma di innovazione che ha creato 3 milioni di posti di lavoro, l’obiettivo che si prefigge il “Rapporto Restart Italia” della “Task Force sulle Start up innovative” istituita presso il Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso una serie di interventi e di misure dalle quali è possibile dedurre le previsioni sul nuovo piano per rilanciare la crescita e l’ innovazione in Italia da cui ne deriveranno le prossime decisioni anche in termini di leggi attese nel 2013. Il “Rapporto” in cui vengono analizzate le fasi di vita di una start up (Lancio, Crescita, Maturità, Consapevolezza), contempla anche una sezione dedicata ai Territori che vogliono puntare su queste nuove imprese. Questi gli elementi principali del Decreto Sviluppo in termini di Startup Innovativa, pur restando fondamentali elementi come la meritocrazia

e lo spirito d’impresa : iSrl: società a responsabilità limitata, dove la “i” sta per innovative a “statuto zero”, senza oneri amministrativi e burocratici per l’avvio e la gestione d’impresa, con agevolazioni in termini di capitale (niente requisiti minimi), facilità di effettuare aumenti di capitale, governance e stock option e possibilità di avvio con procedura online. Sgr semplificate: costituzione meno onerosa di società di gestione del risparmio che investono in start-up, con minori costi di gestione e requisiti di capitale ridotto per fondi di venture capital a capitale privato. Spa ed srl in autodisciplina: costituzione agevolata di investment company che finanziano start-up, simulando la gestione delle Sgr ma senza ricadere sotto la vigilanza di Bankitalia, e godendo di uno statuto certificato in regime di autodisciplina. Agevolazioni fiscali per start-up: pagamento IVA e IRES al termine di ogni esercizio contabile, per cassa e non

I ReQUISITI DELLE STARTUP i requisiti delle start up Per beneficiare delle agevolazioni le start-up devono possedere determinati requisiti: • essere detenute direttamente e almeno al 51% da persone fisiche, anche in termini di diritti di voto. • svolgere attività di impresa al massimo da 48 mesi. • fatturare meno di 5 milioni di euro. • non distribuire utili. • avere nell’oggetto sociale lo sviluppo di prodotti o servizi innovativi, ad alto valore tecnologico. • vantare una contabilità trasparente, senza uso di una cassa contanti, fatte salve le spese legate ai rimborsi.

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per competenza. Contratto di lavoro ad hoc per start up: contratto a termine di quattro anni. Fondo di fondi per il Venture Capital, con risorse pubbliche e private. Deducibilità per partecipazioni in start up: 35% per investimenti fino a 2 milioni di euro, 20% fino a 5 milioni, 50% per investimenti in start up a vocazione sociale (massimo 5milioni di euro). Crowdfunding: finanziamento collettivo, ad esempio tramite piattaforme online per la raccolta di capitale e deduzione dal reddito imponibile per gli investimenti dei privati cittadini nelle start-up . Banche: creazione di una Sezione Speciale del Fondo Centrale di garanzia per le PMI dedicata alle operazioni di garanzia e contro-garanzia per start-up. Va inoltre considerata l’opportunità di realizzare un Contamination Lab volto

a promuovere l’incontro tra studenti universitari e neolaureati per la creazione di percorsi imprenditoriali attraverso uno spazio dedicato, risorse digitali, accesso a banche dati, networking con professionisti, startupper ed investitori, anche attraverso una piattaforma dedicata. Previsto anche un piano per la costituzione di Startup Ecosostenibili attraverso un Fondo di 50 milioni di euro destinati ad un cofinanziamento dei progetti da parte del Governo per una quota che va dal 30% al 70% previsti già dal prossimo mese di novembre. Ulteriore cambiamento riguarda la disciplina del “work for equity” che consiste nell’accesso a collaborazioni esterne entrando nel capitale sociale delle startup e in collaborazioni interne, chiarificando la procedura di preavviso in caso di licenziamento o dimissioni, e prevedendo la stipula di un primo contratto di 48 mesi che, successivamente, verrà trasformato in un contratto a tempo indeterminato.


NEWS è online il nuovo sito di CNA Parma costruito per consentire al massimo la reciproca comunicazione

Una vera piattaforma interattiva tito oggi di proporre un progetto web che rappresenta senza dubbi un modo nuovo di essere presenti online per realtà come la nostra. Non solo perché abbiamo moltiplicato gli strumenti di relazione, o per l’utilizzo in modo così originale di tutti i social media, ma soprattutto per essere riusciti

L’

inaugurazione ufficiale è avvenuta lo scorso 29 ottobre nel corso della più sobria cerimonia che mai sia stata organizzata, perché il tutto si è svolto dietro lo schermo di un computer, dove il classico nastro è stato tagliato senza i flash dei fotografi e i sorrisi stereotipati delle autorità e senza forbici, ma con un solo click e … le porte si sono aperte sul nuovo sito di CNA Parma, o meglio, sulla sua nuova “casa virtuale”. Se la “vecchia” pagina istituzionale, dopo sei anni di onorato servizio, che sono una vita nel web, è andato in pensione, non così l’indirizzo web che è rimasto www. cnaparma.it. attraverso il quale si accede ad un sito dove gli elementi di innovazione sono evidenti. “Il cambiamento sarà, per certi versi, epocale – conferma Andrea Mareschi, Responsabile Comunicazione e stampa di CNA – Abbiamo voluto e operato per un vero e proprio cambiamento di paradigma. Non un sito per la sola fruizione di notizie da parte dei visitatori, ma un progetto che fosse in grado in mettere insieme produttori e utilizzatori dei conte-

a trasformare quello che poteva essere un “semplice” sito istituzionale in un unico contenitore, prezioso per essere il collettore di tutte le informazioni che mettiamo a disposizione e delle relazioni con tutti i nostri stakeholders, che avranno letteralmente infinite possibilità di interazione.”

nuti, visitatori occasionali e affezionati, imprenditori, rappresentanti istituzionali e cittadini, tutto come parte di in un’unica narrazione collettiva. Contaminazione sociale è stata la parola d’ordine che ci ha guidato sin dalle prime fasi progettuali. E di strumenti per agevolarla, questa contaminazione, ne abbiamo messi a disposizione davvero tanti: oltre ai numerosi pulsanti di condivisione che affiancheranno ogni singolo contenuto, la cosa che va a segnare il passo è la scelta di pubblicare tutto quanto sotto la licenza Creative Commons che, proprio all’opposto del copyright, ci rende orgogliosi di poter dire “nessun diritto riservato, fate ciò che volete dei nostri contenuti!”. Il progetto di questo nuovo sito non avrà mai una data di fine: sarà un percorso always in beta, sempre pronto ad una evoluzione.” “Gli elementi di novità sono tanti - continua Federica Gambetta, Area Comunicazione e stampa CNA – non solo rispetto al nostro vecchio sito, ma riteniamo di avere avuto le giuste intuizioni che ci hanno consen-

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NEWS Il nuovo servizio di Home Banking che CNA Parma mette a disposizioni dei propri associati

“Sicuro”: la banca a portata di tastiera

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perare in piena autonomia su tutti i conti correnti e con tutti gli istituti di credito, applicando un controllo continuo e in assoluta sicurezza. Questo e tanto altro è in grado di offrire un nuovo servizio che la CNA di Parma mette a disposizione delle proprie imprese associate con il nome di “Sicuro”. Un servizio innovativo che nella sua fase d’avvio trova la consulenza di Davide Maestri, un giovane laureato in economia, in grado di affiancare le imprese nell’accesso al servizio. A lui abbiamo chiesto di illustrarci il servizio partendo da come si configura, sino alla sua piena applicazione. “Si tratta di offrire alle imprese associate un portale “Home Banking” di tipo CBI (Corporale Banking Interbancario), che è un servizio standardizzato nel sistema bancario che consente di accedere attraverso un unico portale, con un’unica password e un unico codice utente, a più conti correnti, anche di banche differenti ed effettuare disposizioni e ricevere informazioni”. Se è un sistema standardizzato, dove consiste la novità? “Sono ben più di una. La prima è che CNA entra in questo settore che è sempre stato esclusivo delle banche. Lo fa

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attraverso una banca proponente, l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, una banca di tipo secondario che non ha sportelli o conti correnti, ma fa solo questo tipo di operazioni per il CBI. Il servizio è gestito a livello provinciale: a Parma sino a dicembre viene gestito da Prefina, quindi passerà il tutto direttamente alla CNA di Parma”. Con il sistema “Sicuro” quali operazioni si potranno effettuare? “Esattamente tutte quelle che si possono effettuare con i CBI delle banche, nessuna esclusa: quindi dai saldi e movimenti di conto corrente o di portafoglio agli estratti conto, da ogni tipologia di pagamento, alla registrazione degli incassi, compresa la presentazione di Ri.Ba., RID, MAV ecc...”. Anche qui siamo sempre a livello di standard, cosa offre di più “Sicuro”? “Due elementi innovativi che i CBI non possono offrire. Il primo è la CRT ossia la Convenzione Regionale di Tesoreria, dove il programma permette di controllare in qualsiasi momento le convenzioni di tesoreria che l’azienda ha pattuito con la banca e verificare che le competenze trimestrali dell’estratto conto vengano addebitate correttamente

e, se non lo fosse, di quanto e dove è sbagliato. Inoltre è anche possibile, facendo un confronto con diverse banche, decidere quale offra le condizioni migliori”. In che modo? “Basta inserire nel portale le diverse condizioni e il programma calcola da solo quali siano le migliori condizioni più convenienti. In più è anche possibile verificare se le banche applichino correttamente le convenzioni di tesoreria che CNA ha stipulato con le banche. Il programma ha già caricato le convenzioni pattuite e con un click è possibile verificare se c’è corrispondenza negli importi. La seconda novità è la componente collaborativa, nel senso che “Sicuro” è nato per avere una doppia funzione: il monitoraggio da parte dell’Associazione – ovviamente previo consenso dell’impresa – delle posizioni bancarie dell’associato per migliorarne la posizione finanziaria e quei servizi che ha già in essere con la stessa Associazione” . Per esempio? “A cominciare dalle classiche contabilità e paghe, per cui non ci sarà più bisogno che l’associato porti in CNA gli estratti conto per aggiornare la contabilità generale, ma l’operatore di CNA, attraverso il proprio computer, potrà scaricare i dati necessari. Questa opzione, i cui vantaggi per l’impresa sono evidenti, nessun altra CBI può offrirla” Quali sono gli altri vantaggi offerti da “Sicuro”? “ Oltre permettere la gestione con un unico servizio di tutti i conti correnti dell’azienda

davide maestri è il referente di “sicuro” A seguire il progetto “Sicuro” nella sua fase di avvio è stato incaricato Davide Maestri, 27 anni il prossimo dicembre. Laureato in economia e marketing internazionale all’Università Marco Biagi di Modena nel 2011, ha avuto un’esperienza di ricerca all’interno della stessa Università come collaboratore di docenti nell’ambito di economia industriale. Da qualche tempo opera quale referente per Prefina e Sicuro.

indifferentemente dal numero di banche con cui l’azienda intrattiene rapporti, non richiede l’apertura di nuovi conti correnti, inoltre se l’azienda ha già un servizio CBI attivo presso un istituto di credito, quest’ultimo ha l’obbligo di rescindere il contratto senza penale alcuna, nel momento in cui il cliente lo richieda”.


NEWS Oltre 100 invitati, tra imprenditori e ricercatori, vi hanno partecipato

Un cocktail per brindare all’innovazione

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l contesto economico non è certo quello più idoneo agli investimenti e alle prospettive di sviluppo, ma tanti imprenditori si sono comunque riuniti intorno ai tavoli organizzati da CNA per il Cocktail della Ricerca 2012. La settimana che andava dal 15 al 21 ottobre era stata dedicata dalla Commissione Europea alle Piccole e Medie Imprese (SME) ma la cosa è passata quasi del tutto inosservata sia da parte delle Istituzioni sia da parte degli organi di stampa tanto a livello locale che nazionale, lasciandoci più di un dubbio sull’effettivo interesse per il settore. CNA di Parma, insieme a CNA Innovazione e a CNA Emilia Romagna, ha invece voluto ribadire il ruolo centrale di questa forma di impresa che nelle nostre zone rappresenta la stragrande maggioranza delle attività e garantisce reddito alla gran parte della popolazione. Mercoledì 17 ottobre, quindi, all’Hotel de la Ville si sono dati appuntamento oltre 100 invitati (le prenotazioni on-line si sono rapidamente esaurite fino a completare i posti disponibili) tra imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e ricercatori/docenti universitari per dialogare su come interfacciare le idee di sviluppo con il mondo accade-

mico, e non solo, che possiede le conoscenze tecniche per realizzarle. Durante la serata (che è stata videoripresa e che presto sarà disponibile sul canale YouTube di Cna) sono stati presentati dai diretti interessati casi di successo di lavori svolti insieme al mondo della ricerca:da un imprenditore dell’ambito del packaging che ha reagito alla crisi del settore con una nuova impostazione aziendale dedicata allo sviluppo sui mercati esteri; ad un’ ATI che si è riunita intorno ad un laboratorio dell’Università di Parma per sviluppare un progetto legato alla Green Economy ed in particolare allo sviluppo dell’energia eolica; da un imprenditore che si è inserito nel difficile mondo dei prodotti alimentari sfruttando un’intuizione legata al marketing e alla capacità d’innovare un prodotto altrimenti considerato standard; ad un’altra impresa del nostro territorio che crede nella valorizzazione

dei giovani e delle loro competenze,assumendoli e facendogli seguire vari progetti di sviluppo organizzativo con diverse facoltà universitarie, in primis ingegneria gestionale. A questi interventi, che costituivano il focus dell’evento, si sono alternate le istituzioni (Regione, Provincia e Comune) che hanno preso la parola per illustrare cosa si sta facendo, o cosa si ha intenzione di fare,per agevolare il ricorso alla ricerca da parte delle Pmi emiliane,considerato che oggi questa è la strada maestra per l’innovazione e quindi per la competitività a livello mondiale, e successivamente quindi hanno preso la parola anche alcuni rappresentanti dell’Università per rimarcare che in Italia, dove la dimensione media delle imprese difficilmente consente la presenza di laboratori interni di ricerca & sviluppo, è soprattutto nei contesti pubblici, stimolati però dalle richieste dei privati, che si deve ricercare l’eccellenza e la disponibilità alla collaborazione. Sempre per rimarcare l’interesse e l’impegno di CNA Parma verso queste tematiche è stato citato ancora una volta dal presidente CNA Ghirardi il premio per “Tesi di Laurea sull’Innovazione nelle piccole e medie imprese” che ha da poco visto la chiusura della sua seconda edizione e che ha appena definito la nuova vincitrice: una giovane studentessa che si è laureata in ingegneria con una tesi sul mondo della moda e del retail,

superando altri sei concorrenti di diverse facoltà universitarie con tesi comunque considerate pregevoli e degne di nota. “Come abbiamo scritto sull’invito - ribadisce Marcello Mazzera di CNA Innovazione Parma, organizzatore dell’evento - oggi Export e Innovazione sono due prospettive necessarie per reggere alla crisi e poter guardare avanti con una certa fiducia. Non tutte le imprese che rappresentiamo possono operare in questi contesti, ma chi lo può fare oggi «deve» assolutamente farlo.Non è facile,è sicuramente oneroso, questo il motivo per cui abbiamo portato al cocktail anche una banca che ci ha parlato di come valuta gli investimenti in ricerca, ma è l’unico modo per distinguersi da una concorrenza sempre più diffusa e spesso anche scorretta, in alcuni casi anche illegale.La ricerca di cui parliamo non è quella di lungo periodo che possono fare solo le grandi imprese; è quella applicata, incrementale, di miglioramento, che spesso i nostri imprenditori hanno nella testa ma non si fidano ad esplicitare perché temono di bruciarla o di avventurarsi in spese poi non sostenibili. Ecco che quindi abbiamo portato al cocktail dei casi di successo per dimostrare che invece le possibilità sono concrete e reali”. L’evento, già nella fase di progettazione, era stato presentato alla Commissione Europea della Sme Week che l’aveva considerato di valore e quindi patrocinato consentendo l’applicazione del suo prestigioso logo.

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NEWS Partito il progetto di Federmoda Parma con l’IPSIA “Primo Levi”

Lasciatevi attaccare bottone!

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i solito quando si dice “attaccare bottone” si vuol descrivere un approccio un po’ invadente, inaspettato, non sempre gradito. Di tutt’altra valenza, e non solo perché si è voluto restare nell’ambito del significato intrinseco dell’azione stessa, è il progetto “Attacchiamo bottone!” realizzato da CNA Federmoda di Parma, il cui obiettivo è quello di comunicare e trasmettere esperienze e saperi attraverso – così come recita il sottotitolo - “incontri d’orientamento, per assicurare la trasmissione e la continuità d’impresa dei “maestri sarti” ai giovani”. Il progetto infatti prevede un percorso d’orientamento e formazione presso l’Istituto Professionale “Primo Levi”di Parma da tenersi nella prima parte dell’anno scolastico 2012 – 2013, suddiviso in cinque incontri con tutte le classi quarte e quinte, e una giornata conclusiva aperta alla cittadinanza dove uno “special guest” fungerà da intrattenitore. L’obiettivo principale dell’ini-

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ziativa è portare alla platea di giovani studenti, una doppia testimonianza: da una parte quella di giovani imprenditori del nostro territorio che hanno intrapreso attività diverse, ma sempre nell’ambito della moda, e dall’altra quella dei “maestri sarti”, custodi dell’esperienza e dell’arte della sartoria. Il primo incontro, svoltosi lo scorso 27 ottobre, ha visto una prima parte, nel corso della quale l’ing. Giorgio Piva, preside dell’Istituto Professionale “Primo Levi”, Domenico Capitelli, Direttore di CNA Parma e Giulia Ghiretti, responsabile di CNA Federmoda Parma hanno sottolineato l’importanza di una iniziativa che prevede la trasmissione di esperienze lavorative di successo alle giovani generazioni ed illustrato nei particolari lo svolgimento del programma. Con la seconda parte si è entrati nel cuore del progetto

grazie alla testimonianza di Karin Monica, titolare di “Legami tra feltro e feltro” che ha intrattenuto una platea molto attenta e partecipe per tutte le due ore di “lezione”, raccontando come da una passione per l’arte e la creatività, sia poi derivata una professionalità oggi riconosciuta a livello nazionale, lavorando un materiale “povero” come il feltro, ma estremamente adatto per esaltare la creatività. Il calendario degli incontri (vedi box a fianco) prevede l’approccio, da parte degli studenti, con realtà giovani, piene di entusiasmo e voglia di emergere, e con realtà imprenditoriali già consolidate come marchio o come imprese individuali, dalle quali emerge l’esperienza e la capacità di tradurre l’abilità dell’artigiano in arte sartoriale. Al termine del percorso è previsto un evento conclusivo, al quale interverrà un ospite speciale, che vedrà la partecipazione di tutti gli artigiani che hanno collaborato, al cospetto di tutti i ragazzi che hanno seguito il corso, ma non solo: l’incontro sarà infatti

il calendario degli incontri

27 ottobre. Presentazione del progetto da parte dell’ing. Giorgio Piva preside dell’IPSIA, Domenico Capitelli direttore di CNA Parma e di Giulia Ghiretti (responsabile Federmoda CNA di Parma). Accessori in feltro di Karin Monica (Legami tra feltro e feltro) 7 novembre Intimo di lusso di Bonnini Elena (Expensive Doll) 17 novembre Sartoria maschile - Sartoraia Ghirardi Fag&Cav. - Produzione calzaturre 29 novembre Alta moda - Marco Couture Laboratorio di moda - Izabel Narciso 7 dicembre Sartoria femminile - Amani Ave Nadia e Loredana Consoli Sartoria femminile - Rosa Abeli

aperto al pubblico, quindi alla cittadinanza, e vedrà il coinvolgimento dei media locali. L’evento sarà promosso da CNA Parma attraverso i canali informativi interni (sito web, social network, newsletter) e l’invio di comunicati e materiale alle testate locali.


NEWS CNA Federmoda promuove un aggiornamento gratuito di modellistica

Un corso per le sarte di Parma A

seguito delle richieste delle stesse imprese, portate avanti dalla Presidente Provinciale Federmoda Parma Rosa Abeli, le aziende che operano nel settore moda di Parma avranno una grande opportunità: la formazione e l’ag-

giornamento ad alto livello, un progetto reso possibile grazie all’interessamento di CNA Federmoda di Parma, la collaborazione con ECIPAR di Parma, il finanziamento da parte dell’Amministrazione Provinciale con fondi del FSE. Le imprenditrici del settore moda potranno così frequentare un corso di modellistica per per sartorie tenuto da uno dei poli di di eccellenza nella formazione per i talenti della moda, punto di riferimento per la modellistica industriale e la progettazione del pret-a -porter: l’Isti-

tuto Secoli di Milano. Il corso «Creatività e manifattura artigianale. Corsi di modellistica per sartorie» partirà a fine novembre e avrà diversi contenuti, si partirà con la modellistica di base della gonna e dell’abito con e senza riprese e con qualche fantasia di colletti per arrivare allo studio dell’aumento e diminuzione della vestibilità e la correzione dei difetti. è strutturato per sostenere realtà imprenditoriali del settore moda affinché possano incrementare senza sostenere alcun costo le proprie competenze professionali. “Nel difficile periodo che stiamo attraversando – sostiene Giulia Ghiretti Responsabile CNA

Federmoda Parma - tra concorrenza di ogni tipo e persone che lavorano in casa, per un mestiere artigiano come quello della sarta o della magliaia è fondamentale aggiornarsi e poter fornire un prodotto di qualità. Ritengo importante per le mie sarte avere la possibilità di accedere ad un percorso come quello predisposto al fine di specializzarsi ed acquisire quelle nozioni in più per loro indispensabili per continuare nel loro lavoro senza rischiare di dover chiudere la propria attività causa concorrenza cinese o abusivi. Devono essere poste nella condizione di aggiornarsi e poter fornire al cliente finale un prodotto di eccellenza. Le nostre aziende hanno bisogno di aggiornamenti continui sulle nuove tecnologie e sui nuovi saperi perché oggi più che mai è la conoscenza che fa la differenza. “

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NEWS cna alimentare: news e informazione

Lo scorso 24 ottobre è entrata in vigore la disposizione di legge (art. 62 L. 27/12)che ridefinisce le modalità contrattuali e di pagamento nella filiera agroalimentare. Nella consapevolezza delle possibili ripercussioni che tale normativa apporterà al settore alimentare, soprattutto alle Pmi interessate all’acquisto, alla vendita o alla produzione su commissione o conto terzi di prodotti agroalimentari, CNA Alimentare Parma giovedì 9 novembre ha organizzato un incontro per mettere a disposizione

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delle aziende informazioni, strumenti e possibili schemi contrattuali rivolti a facilitare i rapporti tra imprese, nonché temi quali l’obbligatorietà della forma scritta da adottare per ogni rapporto contrattuale in atto e l’impianto sanzionatorio. Presenti: Gabriele Rotini , responsabile CNA Alimentare Nazionale (le proposte di adeguamento presentate da CNA), l’avv. Maurizio Cacciani, senior partner dello Studio Legale e Tributario Abczeta di Parma (implicazioni legali), Maria Pia Miani di Interpreta srl, struttura interpretativa di CNA. Per gli associati CNA la partecipazione è stata gratuita.

CNA Installazione e impianti: due seminari

Due seminari tecnici organizzati dall’Unione CNA Installazione e Impianti e destinati agli installatori elettrici sono in programma nel mese di novembre presso l’Hotel Parma&Congressi. Mercoledì 14 novembre alle 20,45 è in programma “La nuova edizione 2012 della norma CEI 64-8. Una panoramica delle principali novità”. Relatore è Giancarlo Nanni segretario regionale di UNAE Emilia Romagna, membro del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) e componente del Gruppo di lavoro che ha elaborato la normativa. La seconda iniziativa, prevista per mercoledì 28 novembre ore 20,45 ha come tema il DPR 462/01 - Guida tecnica alla prima verifica degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche e impianti di messa a terra. Relatore è Armando Fattori che, oltre a essere il Presidente del Collegio dei Periti industriali di Parma, è anche funzionario tecnico di INAIL (ex ISPESL) e dunque particolarmente titolato per illustrare i contenuti della guida tecnica.


NEWS First Point di Fidenza mette a disposizione degli associati alta tecnologia e servizi con un’ottima scontistica

Una nuova convenzione per la CNA di Parma F

ir s t Po i n t è u n a azienda informatica in grado di fornire soluzioni personalizzate sia alla piccola impresa che alla grande azienda strutturata con una rete informatica complessa. è entrata da poco nella grande famiglia della CNA, e subito ha messo in campo una convenzione che certamente potrà risultare utile a tutte le imprese associate. Tra i servizi e le tecnologie che la First Point mette a disposizione, citiamo: • Vendita Noleggio e assistenza personal computer e accessori • Stampanti, fotocopiatrici e

multifunzioni a costo copia • Centralini telefonici tradizionali e VOIP • Gestionali amministrativi contabilità e fatturazione • Sistemi di videosorveglianza • Servizio di consulenza aziendale per l’ottimizzazione dei costi • Servizio di help desk e personale in outsourcing • Servizi di Backup online • Configurazione gestione vpn e telelavoro. Entrando nei particolari della convenzione, occorre specificare il plaining della scontistica rispetto ad ogni prodotto o servizio: laconvenzione permetterà di ottenere i seguenti benefici:

• Sconto del 5% sul nostro catalogo on line www.firstpoint.it • Tariffe agevolate sull’assistenza on site e presso il nostro laboratorio • Attivazione gratuita del servizio backup on line

• Consulenza gratuita per ottimizzazione dei costi • Pagamento ri.ba. 30 ggfm. Per qualsiasi informazione si può contattare il numero 0524/533301, oppure scrivere a info@firstpoint.it

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NEWS L’importo andrà pagato entro il 31 dicembre solo per via telematica

Iscrizione all’Albo: molte le novità L

a quota del 2013 per l’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori dovrà essere pagata soltanto per via telematica. Lo ha stabilito il Comitato Centrale Da quest’anno, infatti, le aziende di autotrasporto verseranno il contributo attraverso il sistema telematico, operativo sul sito www.cnafita.it, scegliendo una delle seguenti procedure: carta di credito Visa, Postepay o BancoPosta. Quindi addio a bollettini postali o bonifici bancari che non permettevano al Comitato di svolgere i dovuti controlli e comunicare alle Province i nominativi delle aziende che non pagavano la quota.

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Un altro cambiamento introdotto dal Comitato riguarda l’aumento della quota, che passa da 20,66 a 30 euro per impresa. Sono invece rimaste invariate le parti aggiuntive relative al parco veicolare e alla capacità di carico dei singoli automezzi. L’importo andrà pagato entro il 31 dicembre 2012. L’azienda dovrà conservare la ricevuta del pagamento per consentire al Comitato di effettuare i controlli. Riassumendo: a) la parte fissa, dovuta da tutte le imprese iscritte all’Albo è di: 30,00 euro b) la parte aggiuntiva relativa al parco veicolare, che si deve sommare alla parte a),

prevede • da 2 a 5 veicoli 5,16 euro; • da 6 a 10 veicoli 10,33 euro; da11 a 50 25,82 euro; • da 50 a 100 103,29; • da 101 a 200 258,23 euro; • oltre i20 veicoli 516,46 euro. c) la parte aggiuntiva relativa alla capacità di carico dei veicoli in dotazione (per i mezzi superiori a 6 tonnellate di massa complessiva) che si deve sommare alle parti a) e b), prevede i seguenti importi: 1) Per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva tra 6,001 ed 11,5 ton, nonchè per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 6,001 ad 11,5 ton: 5,16 euro 2) Per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva tra 11,501 e 26 ton, nonchè per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 11,501 a 26 ton: 7,75 euro 3) Per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva superiore a 26 ton, nonchè per ogni trattore con peso rimorchiabile oltre 26 ton: 10,33 euro

LE decisioni e i pareri del Comitato Centrale Nella giornata di giovedì 25 ottobre u.s. il Comitato Centrale dell’Albo Autotrasportatori si è riunito ponendo all’ordine del giorno la votazione dell’aumento delle quote d’iscrizione a carico delle imprese di quasi 10 euro. Conseguentemente a questa decisione è stato anche messo ai voti il bilancio di previsione con l’incremento conseguente pari a 1.389.175 euro. Indipendentemente dalle finalità che sono state poi addotte per motivare tale aumento la CNA-Fita, in tutte le riunioni preparatorie negli organi ristretti fino alla seduta deliberativa, ha coerentemente sostenuto l’inopportunità di tale provvedimento votando sempre contro. Per quanto riguarda invece le motivazioni CNA-Fita ha ritenuto e continua a ritenere che sia stato un errore rendere esclusivo il pagamento solo on-line tramite il portale dell’Albo pregiudicando così le altre possibilità di pagamento fino ad ora esistenti e che semmai rendevano, con la pluralità di scelta fornita, un implicito servizio; in più la Cna-Fita, oltre all’inopportunità dell’aumento della quota rispetto al difficile momento economico che vede le imprese continuamente costrette a sostenere il rialzo dei costi, non ha condiviso neanche la finalizzazione degli aumenti che ha portato a destinare gli incrementi di budget preventivati prevalentemente alla formazione. CNA-Fita quindi, contrariamente a quanto discusso e deciso, ha ritenuto che non vi fosse alcun bisogno di potenziare la formazione e per questo ha espresso voto contrario anche alla previsione di bilancio.


NEWS Posta Elettronica Certificata: unico mezzo di comunicazione tra imprese e PA

Imprese individuali: obbligo di PEC D

al 20 ottobre 2012 è diventato obbligatorio l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) anche per tutte le aziende individuali, così come disposto dal Decreto legge n. 179/2012, per le società tale obbligo esiste già dal 2011,. Tutte le imprese individuali attive, e non soggette a procedura concorsuale, a partire sempre dal 20 ottobre ed entro e non oltre il 31 dicembre 2013 dovranno pertanto essere in possesso di una Pec ed hanno l’obbligo di comunicare al Registro Imprese il proprio indirizzo di posta elettronica certificata

mediante Comunicazione Unica, con le consuete modalità previste per l’invio telematico. Mentre sempre dal 20 ottobre 2012 le imprese individuali che si iscrivono al Registro Imprese o all’Albo delle Imprese Artigiane hanno l’obbligo di indicare nella domanda di iscrizione l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), nel caso di presentazione della domanda di iscrizione da parte di un’impresa individuale priva dell’indicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata il Registro Imprese sospenderà la domanda per tre mesi, in

attesa che essa sia integrata con l’indirizzo di posta elettronica certificata. Nelle intenzioni della riforma che l’ha istituita, la PEC dovrebbe diventare così l’unico mezzo di comunicazione tra imprese e Pubblica Amministrazione, in quanto, attraverso il formato elettronico sarà possibile trasmettere qualsiasi tipo di dato, sostituendo anche la raccomandata con RR. Per questo CNA dà la possibilità alle imprese associate di adempiere a tale obbligo attraverso la richiesta di una casella di Posta Elettronica Certificata e/o il deposito in

CCIAA. I nostri costi di richiesta PEC variano da 15,00 a 50,00 euro annui a seconda del dominio scelto, mentre il costo per la pratica di deposito in Camera di Commercio è 30,00 euro + iva, esente da bolli e diritti di segreteria. Per eventuali chiarimenti e informazioni sui costi e sulle procedure, è possibile fare riferimento all’ufficio CreaImpresa di ogni sede territoriale CNA.

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NEWS Da Ecipar Parma un approfondimento e alcune precisazioni in merito alle proposte di AMVA

Vantaggi per imprese e tirocinanti

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opo un confronto avuto con i referenti di AMVA riceviamo dall’AD di ECIPAR di Parma Roberto Andaloro alcune precisazioni rispetto all’informativa apparsa su IO L’impresa di Ottobre 2012 pag. 15 che nella trascrizione di quanto era stato detto conteneva alcune imprecisioni e fraintendimenti. Innanzitutto, in merito alla linea di AMVA APPRENDISTATO, pur vera la considerazione che l’avviso pubblico richiede una fidejussione bancaria/ assicurativa all’azienda/studio richiedente, essa: viene stipulata unicamente una volta ricevuta da ITALIA LAVORO la CONFERMA DI CONCESSIONE dell’INCENTIVO; ammonta ad un importo ridotto (circa 300 euro, talvolta anche meno in caso di convenzioni in essere) che, a fronte del fatto che ITALIA LAVORO appare alle banche come pagatore sicuro e che l’azienda si trova spesso a

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versarli una volta maturato il diritto a godere almeno di metà contributo di 4700 oppure 5500 euro (essendo passati almeno 6 mesi dall’assunzione), non appare essere – a ben guardare – un ostacolo insormontabile… Per quanto concerne invece il BANDO BOTTEGHE DI MESTIERE: Inesatto è il passo secondo cui 20 era il numero di aziende con cui comporre il team (paradossalmente poteva essere addirittura anche una sola o al massimo dieci, purché il numero di 10 tirocinanti occupati a ciclo fosse garantito) [cfr. righe 17-18 del punto 3 dell’AVVISO PUBBLICO: “Ad ogni raggruppamento possono aderire al massimo 10 aziende”] Non è corretto affermare che le aziende dovessero già essere in team (proprio la Bottega di Mestiere nata a Parma dimostra il contrario non essendoci nemmeno un’azienda delle sette partecipanti che già collaboravano prima) [cfr.

prime 8 righe del punto 3 dell’AVVISO PUBBLICO] I tirocinanti vengono ‘reclutati’ non nella prima fase del progetto e dunque ‘a monte’, ma in una seconda fase [cfr. punto 13 tra pgg. 10 e 11 dell’AVVISO PUBBLICO]. In ordine: prima le aziende sposano il progetto e presentano la propria candidatura; una volta scelto da ITALIA LAVORO per ogni provincia d’Italia il

Progetto vincitore, le aziende costituiscono formalmente la bottega; a quel punto si apre il mese per le candidature dei tirocinanti (fase in cui proprio ora si trova il progetto); chiusa tale finestra, le aziende scelgono sulla base di curriculum e colloquio i candidati e la BOTTEGA DI MESTIERE entra nel vivo ecc. In accordo con la Regione e agendo proprio in un’ottica di trasparenza, i Centri per l’Impiego sono chiamati a promuovere presso i disoccupati/ inoccupati facenti parte del bacino di utenza trattata, la possibilità di formazione on the job prevista dalla bottega aggiudicataria. Come previsto dal bando stesso, Italia Lavoro mette a disposizione la piattaforma per raccogliere in modo organico le candidature e verificare i requisiti che il candidato deve possedere al momento dell’iscrizione al sistema, al fine di fornire alla bottega aggiudicataria una rosa di candidati fra i quali operare le proprie scelte. Da bando – infatti – la scelta è competenza esclusiva della bottega.


NEWS Grazie all’analisi di Ecipar Parma e del Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro

Risposte certe per il nuovo apprendistato L’

apprendistato cambia pelle,ma con le novità, gli sgravi contributivi e gli incentivi alle imprese arriva anche una stretta sui controlli ministeriali. Dal 2013 gli interventi ispettivi saranno concentrati anche a Parma sulla verifica della corretta applicazione delle norme in materia contrattualistica e formativa. Sui nuovi adempimenti a carico delle aziende che assumono apprendisti, imposti dal Testo Unico sull’apprendistato e dalla riforma del lavoro introdotta con la legge 92 del 2012, Ecipar di Parma e il Consiglio provinciale dell’Ordine dei consulenti del lavoro non si

fanno trovare impreparati per offrire alle imprese formazione e consulenza necessarie a evitare sanzioni e contenziosi. Il nuovo apprendistato è stato analizzato nel corso di un convegno promosso all’Hotel Parma&Congressi da Ecipar e Consiglio provinciale dell’Ordine dei consulenti del lavoro.L’apprendistato diventa un contratto a tempo indeterminato e rappresenta per il giovane la porta d’ingresso nel mondo del lavoro. Si lega alla contrattazione nazionale, ma la formazione è demandata alle Regioni.Pesanti le conseguenze per gli imprenditori che non aderiscono alla formazione

pubblica destinata agli apprendisti: la sanzione è pari al 100% dei contributi non versati. Tra le novità, l’introduzione di un contratto di apprendistato a tempo determinato di 6 mesi per le attività stagionali, oltre al divieto di recesso anticipato se non per giusta causa o giustificato motivo. Il recesso con preavviso, invece, può avvenire solo dopo che l’apprendista ha completato il periodo di formazione. Stop al turn over: sarà possibile assumere con contratti di apprendistato soltanto se nel triennio precedente l’azienda ha stabilizzato almeno la metà dei suoi apprendisti.

Limitato, infine, sulla base dimensionale delle imprese, il numero degli apprendisti assunti. L’intera formazione degli apprendisti sarà finanziata dalla Regione, senza alcun intervento economico da parte delle imprese. Sono inoltre previsti incentivi regionali e di Italia Lavoro. Italia Lavoro finanzia anche i mestieri tradizionali con la creazione di botteghe di mestiere el’apertura di nuove imprese. Nell’ambito delle botteghe di mestiere, a Parma è stata finanziata un’azienda per la lavorazione dei metalli che inserirà 30 giovani in tirocinio formativo.

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NEWS Questo mese c’è da festeggiare un’impresa che taglia il traguardo dei sessantanni

Cento di questi giorni A

novembre c‘è da tirar fuori dall’armadio il vestito della festa perché l’anniversario da festeggiare è di quelli importanti, dato che abbiamo una impresa che spegne la candelina più grossa: quella dei sessantanni. 60 anni di attività Radiolaboratorio s.n.c. di Ferrandi Giovanni&C-Salsomaggiore Terme (CNA Installazione e Impianti) 40 anni di attività Ferretti Livio - Langhirano (CNA Installazione e Impianti) Vini Tavacca s.n.c sdi Farri Paolo&Andrea (CNA Commer-

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cio e Turismo) M.G.M. s.n.c di Malpeli,Griffini, Mezzadri - Fontanellato (CNA Costruzioni) 30 anni di attività Tina’s in for Lady. di Boccardi Santina - Salsomaggiore Terme (CNA Benessere e Sanità) Magnani Giordano - Busseto (CNA Fita) Moreni&C S.R.L. - Coltaro (CNA Installazione e Impianti) L’arte del tempo di Rubini Roberto - Fidenza (CNA Artistico e Tradizionale) 10 anni di attività Da Giovanni di Azzali Maurizio - Parma (CNA Alimentare) Emmezeta di Mangiaracina

Pellegrino - Mezzano Inferiore (CNA Produzione) CNA Servizi alla comunità IM.ET.EL. di Bagnoli Fabrizio Fidenza (CNA Installazione e Impianti) Olivieri Roberto - Bedonia (CNA Fita) Anelli Raffaella - Cassio (CNA Commercio e Turismo) Salsospurghi di Gatti Andrea

- Salsomaggiore Terme (CNA FITA) ABB Trasporti S.R.L. - Parma (CNA Fita) ARCS Energeen S.R.L. Parma (CNA Servizi alla Comunità) Passera Claudio Salsomaggiore Terme (CNA Installazione e Impianti)


L’impresa del mese

Radiolaboratorio: 60 anni elettrizzanti L’azienda di Salsomaggiore festeggia le nozze di diamante in un momento di pesante difficoltà del comparto edile

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ella pagina a fianco, nella consueta rubrica dedicata alle imprese che tagliano traguardi importanti della loro attività, abbiamo segnalato di un’azienda che festeggia le “nozze di diamante”: 60 anni di attività ininterrotta nello stesso settore. Non potevamo farci sfuggire l’occasione di incontrare il titolare e farci raccontare una storia così longeva, per cui ci siamo recati a Salsomaggiore dove, in pieno centro, sotto i portici di via Berenini, c’è il negozio di vendita di materiale elettrico,TV, supporti musicali ecc... di Giovanni Ferrandi, titolare di Radiolaboratorio snc. “Occorre subito fare due distinzioni - ci dice Ferrandi - : l’attività della società è praticamente divisa in due, da una parte quella commerciale e dall’altra quella artigianale, di installazione di impianti elettrici e l’attività che quest’anno compie i sessantanni non è iniziata con me, ma grazie all’iniziativa di tre soci, di cui uno era mio padre. Dopo il militare ho lavorato a Milano all’Edison Chimica, quindi sempre nella capitale lombarda presso uno studio di architettura. Quando sono rientrato a Salsomaggiore eravamo in pieno anni ’60, ho preso in mano l’attività dai tre soci che negli anni si sono ritirati o scomparsi, fino ad oggi che sono rimasto solo. È quindi con l’attività artigianale che tagliamo il traguardo dei sessant’anni dato che l’iscrizione alla CNA fu fatta contestualmente alla costituzione dell’azienda dai tre soci fondatori, dal momento che si facevano impianti elettrici, manutenzioni, riparazioni ecc…”. Lei parla al passato, vuol dire che non operate più nel settore? “Lo faremmo volentieri, ma il lavoro, dal momento che è strettamente legato al

comparto edilizia, che a sua volta è completamente fermo, almeno qui a Salsomaggiore, oggi è arrivato al punto minimo. Per questo sarebbe meglio dire che la società si occupava di impianti elettrici dato che oggi non si lavora più. È una crisi che sta martellando in tutta Italia e io ne ho il termometro attraverso i rappresentanti di materiale elettrico che operano in Emilia e parte della Lombardia. Le loro testimonianze, spesso drammatiche, sono legate a situazioni critiche di aziende sino a pochi anni fa tra le più consolidate e fiorenti della nostra regione e non direttamente collegate al comparto edilizia che sta vivendo una crisi senza precedenti”. Nel raggiungere via Berenini ho notato alcuni manifesti che annunciano la prossima chiusura dell’attività commerciale. “è così. Nell’anno in cui la società compie 60 anni io ne compio 80. L’attività commerciale non tira più, per cui ho preso questa decisione, ma mi sto accorgendo che se è difficile portare avanti un’attività commerciale, in Italia è ancora più difficile chiuderla. Il problema è poter esaurire il materiale entro un periodo di 13 settimane dal giorno in cui si dà la disdetta della licenza di carattere comunale”. E per quanto riguarda l’attività artigianale? “Una decisione in tal senso non l’ho presa

CARTA D’IDENTITà NOME: radiolaboratorio snc DOVE SI TROVA: A salsomaggiore terme via berenini 6 tel. 0524.572027

dato che ho ancora diversi lavori in corso, fermi perché il costruttore li ha bloccati a metà, nonché diversi preventivi e contratti cui devo tener fede, per cui è un ragionamento tutto proiettato all’anno venturo”. Nel frattempo Ferrandi ci mostra la targa che alcuni anni orsono la CNA di Parma gli assegnò in quanto l’azienda aveva superato il traguardo dei cinquant’anni. Lei, anche perché ha avuto diversi incarichi pubblici, può essere considerato come una delle più probanti memorie storiche di Salsomaggiore. Cosa ci può dire della situazione odierna? “In effetti sono stato per dieci anni consigliere comunale, per sei anni rappresentante del Comune nel Consiglio delle Terme quando erano ancora statali, venticinque anni in commissione edilizia e altrettanti nel direttivo zonale di Ascom. Quando negli anni ’60 sono tornato, Salsomaggiore era al massimo del fulgore e della fama. Oggi si può parlare senza tema di smentita di una sua deprimente decadenza. Poca innovazione delle strutture, comprese quelle termali, poco adeguamento agli standard di ospitalità che altre località termali avevano già raggiunto, il passaggio delle Terme alla Regione, quindi al Comune con l’unificazione con quelle di Tabiano, queste alcune delle ragioni di una decadenza che oggi è veramente preoccupante, anzi che definirei sotto lo zero. Speriamo che a breve – ma non ci credo, per le condizioni generali dell’Italia – che si possa riprendere”.

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Dal web la “nuova rivoluzione” CNA Next il terzo Festival dell’intelligenza collettiva organizzato dai Giovani Imprenditori di CNA

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cquisire le idee rivoluzionarie che spuntano ovunque nel mondo, per contribuire a costruire una classe imprenditoriale preparata e coraggiosa affinché i futuri imprenditori, i nuovi artigiani e i nuovi creativi, i digital makers siano visionari e responsabili. Questi gli obiettivi che si è posto Il CNA Next, Terzo Festival dell’intelligenza collettiva, organizzato dai giovani imprenditori di CNA, svoltosi il 26 e 27 ottobre al Teatro Palladium di Roma, che ha avuto come parola chiave “Motori” (di ricerca, di conoscenza, di innovazione, di culture, di sviluppo, elementi che da sempre caratterizzano il mondo delle micro - piccole e medie imprese). L’evento, al quale hanno presenziato studiosi, ospiti, tecnici, e “innovatori” di fama mondiale che hanno toccato temi quali nuovi modi di fare impresa, sinergie, societing, tendenze economiche e di futuro, perché come recita il claim della rassegna: il futuro non è più quello di una volta, ha pertanto fornito spunti per aiutare a comprendere le nuove mappe, la modifica degli assetti economici, nonché supportare nell’individuazione dei differenti nodi strategici, sui quali costruire la nuova economia. Sotto la direzione scientifica di Alex Giordano, considerato tra i massimi esperti mondiali di Social Innovation, si sono alternati sul palco, tra

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gli altri, Adam Ardvisson, riconosciuto come massimo esperto mondiale di P2P Economia ed Open Innovation, Derrick De Kerckhove il cui lavoro su Media, Internet e intelligenza connettiva lo ha reso uno dei più autorevoli teorici della comunicazione, Salvatore Iaconesi passato alla ribalta dei media internazionali per una performance di “artigianato biologico estremo”, Riccardo Veno, Stefano Casciani e molti altri. Tra gli ospiti d’eccezione il “futurologo” Bruce Sterling e Ted Polhemus, una delle figure più autorevoli del “fashion system” mondiale. Da ricordare anche l’intervento del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Francesco Profumo e del Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passerae le conclusioni del presidente di CNA Ivan Malavasi. Particolare interesse ha suscitato l’inedito incontro tra il maestro Nicola Piovani e mister giallorosso Zdenek Zeman ispirato dal titolo “Oltre l’ego - L’etica della moltitudine: dalla squadra all’orchestra”. L’approccio dell’evento è stato quello dell’infotainment, che mescola il trasferimento di contenuti importanti in una forma di spettacolarizzazione del contenuto stesso. Questo anche grazie all’interventvo

dell’attore Luca Argentero che, insieme ad altri illustri personaggi del mondo dello spettacolo, ha raccontato storie di giovani imprenditori sceneggiate dagli allievi della Scuola di Holden fondata da Alessandro Baricco. Della “due giorni” ha scritto un bellissimo articolo (sottoforma di diario) Francesca Mazzocchi, responsabile Giovani Imprenditori CNA Toscana, di cui riportiamo alcuni stralci, tra i più significativi. L’artigianato del futuro: meno politica e mass media, più territorio e nuove tecnologie. A differenza dell’impresa l’artigianato è meno legato a hashtag di mass media tradizionali e politica, e più legato a territori e nuovi media. Come se l’intelligenza collettiva, ovvero la nuvola creata dalla gente quando discute e si confronta, indicasse una via per lo sviluppo e l’evoluzione dell’artigianato stesso attraverso una parola d’ordine implicita: “puntare tutto sulle nuove tecnologie e sulle comunità locali, meno sul supporto con le istituzioni tradizionali (politica e mass-media)”. Così introducono la due giorni romana Andrea Di Benedetto, presidente nazionale dei giovani CNA, visionario artigiano digitale e Alex Giordano, direttore scientifico del Festival. Il primo intervento, di quelli che ti ridisegnano in due battute le mappe mentali, è stato quello di Bruce Sterling, grande interprete e predittore dei cambiamenti che Internet ha apportato al sistema mondo.Ci spiega come uscire dalla crisi


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scommettendo sulla nuova manifattura fra analogico e digitale in 3 passaggi chiave: 3d printing, nuove piattaforme di collaborazione in rete e nuove regole per la proprietà intellettuale.... Il ritmo degli ospiti sul palco è scandito dagli intermezzi lussuosi di Veno, ed ecco, con la voce di Luca Argentero, il racconto della prima storia di Ritratti di Umane Imprese, il progetto di storytelling con il quale CNA ha affidato alla Scuola Holden la narrazione di alcune storie di giovani artigiani, come quella di Comuni-chiamo, piattaforma di intelligenza collettiva al servizio della città e quelle di: Giniski, il laboratorio di liuteria moderna; Casa Netural, la futuristica idea di co-working/ co-leaving; Promojeans, il numero uno del jeans tecnico per motociclisti; uno dei più grandi restauratori di auto d’epoca, il Laboratorio Lopane; la Rubinetteria Elka, una ditta individuale che vende pezzi di design in tutto il mondo; e gli informatici di PubbliData. Derrick De Kerchove, uno dei più autorevoli teorici della comunicazione, ha offerto uno spaccato sui 4 elementi della

forma futura di internet che vanno dall’internet delle cose alla persona digitale e descrive come l’intelligenza collettiva sia oggi un’intelligenza connettiva. Da qui lancia un grido al paese: wifi libero per tutti, per fare dell’Italia un paese connesso; e un’Agenda Digitale veramente condivisa, creata dall’alto ma praticata dal basso. E di come internet fuoriesca dalla rete per contaminare la realtà e le dinamiche sociali ne parlano ancora Alex Giordano, Giovanni Boccia Artieri e Ivana Pais, sottolineando la relazione tra collettivo e connettivo, e di come, in funzione di ciò, siano cambiate le forme di appartenenza, legate oggi alla collaborazione, e le forme della narrazione. Oggi il cittadino non si fa più costruire racconti esterni, ma ne scrive di propri, che diffonde e rende noti attraverso la rete. E questo è un suggerimento prezioso per chi, come l’artigianato e la piccola impresa, fuori dagli onori delle cronache e schiacciati dal peso dei grandi brand, può trovare lo spazio per riappropriarsi della propria narrazione ed autorappresentazione. Questo è quello che farà CNA Next con un grande nuovo progetto di storytelling, che realizzerà in partnership con altre importanti realtà, che raccontano di “cose ben fatte”: come le storie di business sociale di Timu, di cui ci ha parlato il professor Vincenzo Moretti, i Pionieri lanciati da Francesco Galtieri segretario di R.E.N.A. o gli wwworkers di Giampaolo Colletti...... Il secondo giorno Apre con grande carica Adam Arvidsson, considerato uno dei massimi esperti

mondiali di peer to peer economy e di open innovation. è molto chiaro, fin dai grafici che utilizza: bisogna cambiare il paradigma di produzione della ricchezza, sono finiti i mercati di massa, oggi i profitti della produzione calano e aumentano i profitti finanziari. La nuova sfida, secondo Arvidsson, è quindi capire quali politiche servano per potenziare una nuova economia, che viene dal basso e dal basso genera innovazione e nuovi mercati, che secondo lui sono: nuovi sistemi di trasporto, nuove forme di energia e nuovo ciclo alimentare. Massimo Menichelli ci racconta dei FabLab urbani di Barcellona, dove l’innovazione tecnologica si trasforma in innovazione sociale e delle enormi potenzialità della manifattura digitale. Alessandro Belfanti ci parla di open biotech e open science, citando Galaxyzoo. org, per la classificazione crowd delle galassie e di opengenius.org, la community di ricercatori che tentano di ovviare ai tagli alla ricerca praticati dai governi. Affascinantissima l’esperienza di design e indagine sociale condotta da Denisa Kera in Indonesia, tra nomadic science e mobile food, sviluppando il rapporto con la comunità con dei prototipi che scardinano i sistemi sociali. Infine il futuro, quello tracciato da Betram Niessen che ci parla di Openwear, la piattaforma collaborativa open source di produzione e branding. Ci racconta che per i giovani thailandesi, quello che in Europa è la musica e trovarsi con gli amici a suonare, in Thailandia è produrre vestiti e autoprodurre capi di abbigliamento, poi venduti al mercato. Vengono prodotti 30 capi per modello e le collezioni cambiano ogni due settimane, con un tempo time to market che neanche Zara è in grado di sostenere! L’intera Bangkok è un gigantesco hub di produzione collettiva di abiti.

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credito novembre conferma la discesa dei tassi

Scende in maniera significativa il tasso di riferimento per il credito agevolato e si posiziona infatti al 5,18% rispetto al 5,93% in vigore in ottobre. Il valore dell’indicatore resta molto inferiore al valore fatto registrare a inizio 2012 (ben 2,60 punti percentuali in meno) nel momento di massima estensione della crisi finanziaria attuale. Diminuisce anche il tasso di riferimento comunitario da applicare alle operazioni di attualizzazione dei contributi pubblici alle imprese; tale indicatore scende questo mese al 1,89% rispetto al 2,05% del mese precedente. Rimane stabile allo 0,75% il tasso ufficiale di sconto della Banca Centrale Europea dopo la diminuzione di un quarto di punto decisa lo scorso mese di luglio. Si rafforza la tendenza alla diminuzione in atto anche nei valori dei rendimenti medi dei titoli pubblici; il dato del Rendistato si attesta infatti al 4,246% con una diminuzione di ben lo 0,714% rispetto al mese precedente. Sono in diminuzione anche i valori dell’Euribor con base 365 giorni che passa dallo 0,256% ed anche con base 360 giorni che scende dallo 0,252% all’attuale 0,213%.

incentivi a sostegno dell’occupazione di giovani e donne Stanziati incentivi per l’occupazione giovanile e femminile. è stato pubblicato in GU il Decreto Interministeriale (5 ottobre 2012) che consentirà di riconoscere ai datori di lavoro privati incentivi da destinare al sostegno dell’occupazione dei giovani fino a 29 anni di età e delle donne a prescindere dall’età. Queste le caratteristiche degli incentivi: rapporti di lavoro stabilizzati o attivati dal 17 ottobre 2012 (data di pubblicazione del DI) e fino al 31

Moratoria per i prestiti bancari In data 28 febbraio 2012, Rete Imprese Italia, Confindustria, Alleanza Cooperative ed altre associazioni imprenditoriali hanno siglato con l’A.B.I. un accordo denominato “Nuove misure per il credito alle P.M.I.” L’intesa è stata siglata anche dal Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e dal Vice Ministro dell’Economia Vittorio Grilli. L’accordo,

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Osservatorio dei tassi - novembre 2012 EURIBOR TASSO DI RIFERIMENTO EUROPEO EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 360 g.

1,89% 0,213% 0,210%

EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 360 g. TASSO UFF. SCONTO B.C.E.

0,422% 0,416% 0,75%

convenzione cna-banche: tassi a novembre 2012 Vi aderiscono: Cariparma Credit Agricole – Banca Monte Parma – Unicredit Banca - Banca Popolare Emilia-Romagna – Credem – Banca Popolare di Lodi – Carisbo – Monte Paschi Siena - Banche di Credito Cooperativo. Scoperto di c/c Effetti s.b.f. Anticipo fatture

Fascia 1 4,463% 2,313% 2,913%

Fascia 2 5,363% 2,813% 3,613%

Fascia 3 6,163% 3,513% 4,413%

Fascia 4 7,213% 4,613% 5,113%

Le imprese che non hanno ancora aderito alla “convenzione per fasce di merito creditizio” usufruiscono, in attesa di entrarvi, delle seguenti condizioni: Cariparma CREDIT AGRICOLE Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine 5,488% 3,763%

Anticipo fatture 4,363%

Banca Monte Parma Scoperto di conto corrente 4,388%

Anticipo fatture 3,363%

Effetti salvo buon fine 2,763%

marzo 2013, stipulati con giovani di età fino a ventinove anni ovvero con donne indipendentemente dall’età anagrafica; riconoscimento di un importo pari a 12.000 euro in caso di trasformazione di un contratto a tempo indeterminato, ovvero per ogni stabilizzazione (stipula di contratti a tempo indeterminato, anche parziale) di rapporti di Co.co.co./Pro o di associazione in partecipazione con apporto di lavoro. La trasformazione o stabilizzazione operano con riferimento a contratti in essere o cessati da non più di sei mesi; incentivi per le assunzioni di giovani e donne a tempo determinato: − 3.000 euro per contratti di almeno 12 mesi;

− 4.000 euro se la durata supera i 18 mesi; − 6.000 euro per i contratti aventi durata superiore a 24 mesi. Gli incentivi verranno corrisposti dall’INPS in base all’ordine cronolo-

gico di presentazione delle domande, entro il limite delle risorse disponibili, attraverso modalità telematice. Gli uffici CNA di competenza sono a disposizione per eventuali chiarimenti.

dopo le positive analoghe esperienze dei due precedenti protocolli del 2009 e del 2011, si pone l’obiettivo di aiutare le imprese a superare le attuali situazioni di criticita’ sul fronte creditizio. è quindi prevista la possibilità della sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale dei finanziamenti a medio-termine; il piano di ammortamento slitta per un periodo analogo alla sospensione mentre gli interessi sul capitale sospeso devono essere corrisposti alle scadenze originarie.

Sono ammissibili anche richieste di allungamento dei mutui per un periodo pari al 100% della durata residua del piano di ammortamento con un massimo di due anni per i mutui chirografari e di tre anni per quelli ipotecari. Le banche prenderanno in considerazione anche richieste di allungamento (fino a 270 giorni) delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa, su operazioni di anticipazione di crediti certi ed esigibili. Qualora il finanziamento originario sia

assistito da garanzie, l’estensione delle stesse per il periodo di ammortamento aggiuntivo è condizione necessaria ai fini della realizzazione dell’operazione. Le banche interessate dovranno aderire all’accordo entro 30 giorni, dopodiche’ le imprese potranno presentare le richieste ai vari sportelli utilizzando la modulistica che ogni banca predisporra’ sulla traccia fornita dall’A.B.I. Per ogni ulteriore informazione le imprese Associate alla CNA possono rivolgersi all’Ufficio-credito.(0521-227283) oppure 348-5603419.


SERVIZI

Prefina: servizi per il credito alle Pmi Opera in qualità di agenzia provinciale di Unifidi nel campo della consulenza e nella redazione ed inoltro delle domande di garanzia

P

refina srl è la società di consulenza creditizia e finanziaria per le imprese artigiane e le PMI delle province di Parma e Reggio Emilia e opera in qualità di agenzia di UNIFIDI, il Consorziofidi regionale unitario dell’artigianato e delle Pmi, nel campo della consulenza, assistenza, redazione ed inoltro delle domande di garanzia. La presenza capillare nel territorio delle due province, con le proprie sedi e con gli uffici CNA consente a Prefina di prestare assistenza alle imprese del territorio con efficienza e rapidità. Opera con proprio personale, regolarmente autorizzato da Banca d’Italia e con qualificati collaboratori e consulenti e si avvale altresì dei servizi e delle professionalità del sistema CNA. Le norme che regolano la funzione di Agenzia in attività finanziaria, impongono alla società di operare per tutte le imprese, indipendentemente dal rapporto associativo ed esclusivamente nell’ambito della richiesta di garanzia UNIFIDI. Alla ormai consolidata attività di servizio alle imprese artigiane, industriali e commerciali, si è recentemente aggiunta la possibilità di svolgere servizi finalizzati all’ottenimento di garanzie anche per agricoltori, liberi professionisti e“grandi imprese”,ovvero quelle imprese che superano la soglia dei 250 dipendenti e dei duecento milioni di euro di fatturato. La struttura di Prefina Parma è a disposizione degli associati CNA per informazioni, consulenze, preventivi ecc. presso la propria

sede di via La Spezia, 75. Riferimenti telefonici: Lamberto Zolesi tel. 0521-227283 (cell. 348-5603419) - lzolesi@cnaparma.it Cristina Campanini tel. 0521-227244 (cell. 347-0714707) ccampanini@cnaparma.it Veronica Tersigni tel. 0521-227231 vtersigni@cnaparma.it Fax 0521-921575.

RESPONSABILE PROVINCIALE SERVIZI Maura Marmiroli mmarmiroli@cnaparma.it

Servizi fiscali e contabili

Responsabile: Rodolfo Riccò rricco@cnaparma.it

Servizi paghe

Responsabile: Fiorenza Maschi fmaschi@cnaparma.it

Creaimpresa

Responsabile: Giorgio Ferravioli gferravioli@cnaparma.it

Consulenza di direzione

Responsabile: Roberta Lommi rlommi@cnaparma.it

Consulenza ambiente e sicurezza

Responsabile: Giorgio Ferravioli gferravioli@cnaparma.it

Consulenza credito

Responsabile: Lamberto Zolesi lzolesi@cnaparma.it

Consulenza contrattuale lavoro

Responsabile: Graziano Viglioli gviglioli@cnaparma.it

Consulenza informatica

Responsabile: Marina Conforti mconforti@cnaparma.it

CNA Innovazione e internazionalizzazione imprese

Responsabile: Marcello Mazzera mmazzera@cnaparma.it

Previdenza - EPASA Parma

Responsabile: Augusto Marasi amarasi@cnaparma.it

CNA World

Responsabile: Augusto Marasi amarasi@cnaparma.it

Formazione - Ecipar Parma

Responsabile: Roberto Andaloro robertoandaloro@eciparpr.com

LAVORAZIONI MECCANICHE lavorazioni di fresatura e tornitura su macchine cnc e tradizionali di Mora Andrea Via Della Valle, 4/B - Q.re La Bionda - 43036 Fidenza - PARMA - Tel. 0524.84937 - Fax 0524.533321 amministrazione@morameccanica.it

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servizi Una circolare dell’Agenzia delle Entrate che riesce solo in parte a fugare le tante incertezze

Nuove norme per la responsabilità solidale negli appalti D

i recente il legislatore ha nuovamente messo mano alle norme in materia di responsabilità solidale negli appalti; con l’art 13 ter del c.d. decreto crescita (DL n° 83 del 22 giugno 2012 poi convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012 n° 134) è stata infatti modificata la disciplina previgente e la responsabilità solidale è stata estesa alle ritenute fiscali sui lavoratori dipendenti e all’Iva relativa all’appalto. L’appaltatore può evitare la responsabilità solidale se acquisisce, prima del pagamento, la documentazione che tali adempimenti sono stati correttamente eseguiti dal subappaltatore. Analoga documentazione dovrà chiedere il committente all’ap-

paltatore e qui il rischio non è la responsabilità solidale ma l’irrogazione di sanzioni amministrative. In alternativa alla documentazione è possibile produrre un’asseverazione di uno dei soggetti abilitati (commercialisti, responsabili CAF, consulenti del lavoro ecc....). Sono norme apparse fin da subito di difficile applicabilità: non era ben chiaro infatti quale doveva essere la documentazione idonea così come non era chiaro quali avrebbero dovuto essere i controlli che il soggetto che assevera dovrebbe eseguire per poter asseverare con un minimo di tranquillità. Tra l’altro, per quanto riguarda l’IVA, la complessità tecnica nella liquidazione del tributo pone enormi problemi per documentare l’avvenuto adem-

pimento. Altre incertezze erano legate alla decorrenza col fondato dubbio r iguardante i contratti in essere. Da questa situazione sono derivati grossi problemi in quanto la normativa prevede anche che il committente possa sospendere il pagamento all’appaltatore (e del pari quest’ultimo verso i suoi subappaltatori ) finché questa documentazione non gli viene consegnata. Il rischio era di andare verso un blocco generalizzato dei

nuova legge di stabilità

tagliate le tasse, anzi no... La Legge di Stabilità, recentemente approvata dal Governo, è stata enfatizzata come l’inizio della riduzione delle imposte per effetto dell’abbattimento di un punto percentuale dei due scaglioni Irpef con aliquote del 23% sino a 15.000 e del 27% da 15.001 a 28.000 euro che scenderanno dunque al 22% ed al 26%.
Il taglio porterà mediamente 200 euro nelle tasche dei contribuenti e decorrerà dai redditi dichiarati per il 2013, ciò significa che il beneficio sarà avvertito già dalle buste paga e dagli assegni di pensione relativi al mese di gennaio 2013, mentre per i lavoratori autonomi, imprenditori e professionisti il beneficio si avrà solo con la dichiarazione dei redditi del 2013, ossia a giugno del 2014. 
Ma la riduzione delle due aliquote Irpef più basse è accompagnata da misure di segno opposto, infatti si è posto pesantemente mano agli oneri detraibili che danno luogo alla detra-

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zione del 19% introducendo una franchigia di 250 euro per tutte, comprese le spese mediche che avevano già una franchigia di 129 euro ed inoltre è stato posto un tetto di spesa generale di 3.000 euro. 
L’introduzione di queste restrizioni, in deroga a quanto prevede lo Statuto del Contribuente sempre più bistrattato, decorreranno retroattivamente dall’anno 2012, cioè in corso d’opera, mentre il taglio delle aliquote decorrerà, come abbiamo visto, dall’anno 2013. Il cerchio si chiude con la determinazione di un aumento dell’Iva di un punto percentuale dall’ottobre 2013, anziché di due come si paventava, tuttavia l’impegno del Governo più volte espresso era quello di fare il possibile per scongiurarlo ma alla fine l’aumento arriva e probabilmente contribuirà anch’esso a vanificare i benefici del taglio delle aliquote Irpef.

pagamenti che, innestandosi su una situazione per tanti versi già drammatica, avrebbe prodotto grossi danni al sistema delle imprese; diverse segnalazioni in tal senso ci erano purtroppo già pervenute. CNA, unitamente alle altre associazioni di rappresentanza della piccola impresa, riunite in RETE Imprese Italia, si è immediatamente attivata segnalando al governo i problemi sopra accennati e i grossi rischi che il sistema Italia avrebbe corso se non si fosse portato rapidamente un po’ di chiarezza su questi aspetti cruciali. Finalmente, a portare un po’ di luce su alcuni dei punti più critici, è intervenuta l’Agenzia delle Entrate con propria circolare n. 40/E dell’8 ottobre 2012, che anche nel merito accoglie molte delle interpretazioni e delle proposte suggerite dalle Associazioni delle imprese. Dopo aver opportunamente ricordato che l’asseverazione è solo uno dei modi con cui è possibile comprovare l’adempimento degli obblighi


servizi fiscali relativi alle prestazioni effettuate nell’ambito di quello specifico appalto o sub appalto, l’Agenzia prende posizione ritenendo pienamente valida, “in alternativa alle asseverazioni prestate dai CAF Imprese e dai professionisti abilitati, una dichiarazione sostitutiva – resa ai sensi del DPR n. 445 del 2000 - con cui l’appaltatore/subappaltatore attesta l’avvenuto adempimento degli obblighi richiesti dalla disposizione.” La dichiarazione sostitutiva non dovrà tuttavia essere redatta genericamente ma dovrà contenere precisi elementi identificativi del periodo di liquidazione dell’Iva e se vi è stato o meno versamento, se è stato applicato il regime del reverse charge o dell’Iva per cassa; allo stesso modo dovrà essere precisato il periodo riguardante il versamento delle

Pagamenti effettuati prima dell’11 ottobre

Pagamenti effettuati l’11 ottobre o successivamente

Contratto d’appalto/ subappalto stipulato prima del 12 agosto

NO dichiarazione sostitutiva

NO dichiarazione sostitutiva

Contratto d’appalto/ subappalto) stipulato il 12 agosto o successivamente

NO dichiarazione sostitutiva

SI dichiarazione sostitutiva

Con “dichiarazione sostitutiva” si intende la dichiarazione, rilasciata dall’appaltatore al committente (o dal subappaltatore all’appaltatore) ai sensi del DPR 445/2000 con cui l’appaltatore attesta di avere versato all’Erario le ritenute fiscali sui redditi da lavoro dipendente e l’IVA dovuta in relazione alle prestazioni effettuate nell’ambito del contratto di appalto (o subappalto)

ritenute sui redditi di lavoro dipendente e gli estremi di versamento dei Modelli F24 con l’affermazione che i versamenti Iva e ritenute includono quelli riferibili al contratto di appalto /subappalto per il quale la dichiarazione viene resa. Le Sedi Territoriali di CNA Parma, sono comunque a di-

sposizione per supportare le imprese rispetto alle esigenze. Quanto alla decorrenza, le nuove disposizioni devono trovare applicazione solo per i contratti di appalto e subappalto stipulati a partire dalla data di entrata in vigore della legge 134/2012, ossia dal 12 agosto 2012, ma considerato che a carico

di appaltatore e subappaltatore sono disposti nuovi adempimenti di natura tributaria consistenti nel rendere ai propri committenti la certificazione della corretta esecuzione degli stessi ai fini Iva, si dovrà procedere solo con riferimento ai pagamenti effettuati a partire dal dall’11 ottobre 2012.

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agenda

Il santo graal della comunicazione La formula per trasformare una semplice idea in un successo

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osa accomuna le leggende urbane, le storie mitologiche e i video da milioni di click su YouTube? Qual è il segreto per trasformare una semplice idea in un successo straordinario? Sebbene “farlo virale” sia oggi l’ambizione di tutti i creativi e i professionisti del marketing, nessuno finora è riuscito a trovare un metodo per fare di un’intuizione un’idea contagiosa. “Sesso, gattini e cose assurde”non sono più sufficienti per attrarre i potenziali clienti. Per progettare marche e idee vincenti come quelle di T-Mobile, Nike e Apple, è necessario andare più in profondità, comprendere le dinamiche della comunità digitale e le sfumature dell’animo umano. Mirko Pallera, pioniere del Web marketing e fondatore

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di Ninja Marketing, si è messo alla ricerca del “santo graal” della comunicazione: l’ingrediente segreto per creare campagne in grado di stimolare cascate di condivisioni sui social network. Ne è nata una formula chiara, utile e semplice, che potrai applicare per progettare il viral-dna di un’idea e ottenere il massimo dagli investimenti utilizzando appieno l’enorme potenziale dei social media. Cos’è il Ninja Marketing? è il punto di riferimento per l’innovazione nel marketing e nella comunicazione (www. ninjarketing.it). Fondato nel 2004 da Alex Giordano e Mirko Pallera, è da prima che esistesse YouTube una risorsa preziosa per comprendere i cambiamenti in atto nel campo del marketing e della comunicazione, nell’innovazione tecnologica e sociale alla base dell’evoluzione rapidissima a cui stiamo assistendo. Dalla sua fondazione ha aggregato un movimento di creativi, professionisti del marketing, studenti di comunicazione, uniti dalla voglia di rinnovare il modo di comunicare delle aziende.

Create!

Progettare idee contagiose (e rendere il mondo migliore) Mirko Pallera Editore: Sperling & Kupfer ISBN-10: 882005180X ISBN-13: 978-8820051808

IN calendario Numero meccanografico

31 dicembre Camera di Commmercio Entro il prossimo 31 dicembre le imprese esportatrici titolari del numero meccanografico dovranno aggiornare la loro posizione con la convalida annuale. è possibile effettuare la convalida per via telematica collegandosi al sito www. registroimprese.it: dopo aver inserito il codice utente e la password (utente Telemaco) si accede alla sezione sezione Sportello pratiche > Servizi e-gov > Sportelli Telematici > Operatori con l’estero.

Corso sul commercio internazionale

Parma - Camera di Commercio 22-29 novembre, 6 dicembre Continua l’attività della Camera di Commercio a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese parmensi. Giovedì 22 e 29 novembre si svolgerà un corso sul commercio internazionale dedicato agli imprenditori parmensi. Si affronteranno i seguenti temi: preparare l’azienda ad operare con l’estero e creare l’ufficio commerciale, gestire l’ufficio commerciale estero (norme e tecniche). Relatore sarà il dott. Enrico Perego dello studio Octagona srl di Carpi, che gestirà il corso favorendo l’interazione con i partecipanti a cui verranno forniti indicazioni e strumenti d’immediata applicabilità in azienda. Giovedì 6 dicembre il relatore sarà a disposizione delle aziende per colloqui individuali.



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NOVEMBRE / 12

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5 anni


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