Io L'Impresa - Dicembre 2012

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DICEMBRE 2012

Anno XXXV - n.127 del 17/12/2012. Quotidiano

PARMA

Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.

All’Assemblea Nazionale della CNA approfonditi i temi cruciali per l’economia italiana

Un’idea-Paese unitaria per il nostro futuro

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news

l’impresa del mese

zoom Siglato tra Governo e parti sociali il patto per la produttività

Le imprese di giovani fatte di volontà, coraggio e creatività

Chierici Bikes: su due ruote per scalare le vette del successo

Richiesta la detassazione del salario di produttività e la riduzione del cuneo fiscale

Prima tappa di un viaggio nel mondo delle imprese costituite da giovani imprenditori

Compie 60 anni l’azienda leader per la produzione e la distribuzione di biciclette e loro componenti


EDITORIALE 4

Primo piano L’Assemblea Nazionale della CNA

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news L’accordo produttività TrendER: i dati del primo semestre Nuovo percorso formativo per diventare acconciatori Il TPL in Emilia Romagna Fidenza: il confronto tra parlamentari e imprenditori Colorno: accordo per il recupero dell’esistente

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zoom Viaggio tra giovani imprese

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servizi Sicuro: l’home banking

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credito L’andamento dei tassi

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L’impresa del mese Chierici Bikes

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AGENDA Il libro

Anno XXXV - n.127 del 17/12/2012. Quotidiano

Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 Comitato di Redazione Per CNA: Domenico Capitelli, Maura Marmiroli, Andrea Mareschi Giornalisti: Fabrizio Furlotti, Erika Varesi redazione@cnaparma.it Progetto grafico e impaginazione: Edicta edizioni Per la pubblicità: pubblicita@cnaparma.it - 0521.227211 CNA Parma - Via Spezia 52/a 0521.227211 - www.cnaparma.it

patto per la produttività: un primo passo per accrescere la competitività del paese L’economia del Paese ha registrato nel corso degli ultimi venti anni, nel confronto internazionale, i più bassi livelli di sviluppo, sia in termini effettivi che potenziali, mettendo in particolare evidenza la natura strutturale e di lungo periodo della stagnazione. Il Pil in Italia si è ridotto più che altrove e il conto che il Paese sta pagando per i nodi strutturali che frenano l’economia italiana è molto alto, sia in termini di perdita di lavoro che di benessere. La conseguenza si traduce in minori retribuzioni reali, minori consumi, più bassa redditività delle imprese, carenti risorse per la solidarietà, l’istruzione e la ricerca, più elevata pressione fiscale. Le cause dei deludenti risultati sopra richiamati sono diverse, e non è facile farne la contabilità; soprattutto non è facile attribuire gli appropriati pesi ai vari fattori. Certamente, il nostro sistema ha manifestato negli ultimi anni un’incapacità di adattare un modello di successo a condizioni diverse da quelle nelle quali aveva prodotto buoni risultati nei decenni precedenti, in modo da far fronte all’accresciuta competitività non solo delle economie emergenti, ma anche di quelle mature, a noi assai più simili. L’elemento centrale che manifesta questa incapacità di adattamento del modello italiano è il declino della produttività. Quindi diviene centrale il tema della produttività. Il Patto sottoscritto le scorse settimane da quasi tutte le parti sociali (tranne CGIL) si pone come obiettivo il superamento di questo stato di impasse perché solo la crescita della produttività e della competitività del Paese possono permettere una ripresa dell’economia, dell’occupazione, del benessere sociale e consentire un più solido riequilibrio di bilancio dello Stato. Uno dei passaggi maggiormente qualificanti del Patto è che per la prima volta, si afferma in maniera netta, la centralità della contrattazione collettiva di secondo livello, adeguatamente incentivata da norme fiscali e contributive favorevoli per accrescere la produttività, migliorare l’organizzazione del lavoro e le relazioni di lavoro, ponendo sullo stesso piano il livello di contrattazione aziendale e quello territoriale. In questo senso, l’intesa da valore e continuità al modello contrattuale dell’artigianato, che è stato il primo a riconoscere al secondo livello territoriale pari cogenza con quello nazionale. Siamo altresì consapevoli della impossibilità di ottenere significativi risultati sul versante della crescita e della competitività di sistema se non vi sarà una efficace azione del Governo volta a crearne le condizioni. Non possiamo che auspicare, in piena sintonia con i contenuti del Patto, “che il Governo definisca rapidamente indirizzi programmatici e piani di intervento per la modernizzazione del Paese in cui investimenti pubblici e privati concorrano ad accrescere i livelli di produttività del sistema Italia. In questo quadro è necessario che il Governo tracci le linee guida per attuare una riforma strutturale del sistema fiscale che lo renda più equo e, quindi, in grado di ridurre la quota del prelievo che oggi grava sul lavoro e sulle imprese in maniera del tutto sproporzionata e tale da disincentivare investimenti e occupazione”. Gualtiero Ghirardi - Presidente Provinciale

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primo piano Assemblea Nazionale: rappresentanti dello Stato, del Governo e delle forze politiche

Costruiamo insieme un’idea-Paese per creare una visione condivisa del futuro O

ltre duemila tra artigiani e piccoli imprenditori, tra cui una qualificata rappresentanza della CNA di Parma, hanno affollato l’Auditorium di via della Conciliazione a Roma lo scorso 15 novembre, in occasione dell’Assemblea Nazionale della CNA. Per l’Associazione l’appuntamento è stato ancora una volta l’occasione per esporre ai rappresentanti dello Stato, del Governo e delle forze politiche, l’attuale condizione, nonché le esigenze e le proposte, del mondo dell’artigianato e della piccola impresa, in un contesto economico di estrema difficoltà per l’intero Paese. Tra gli intervenuti il Presidente del Senato Renato Schifani e il Ministro delle Attività Produttive, Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera, mentre hanno fatto avere il loro messaggio di saluto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Presidente della Camera Gianfranco Fini. Alla tavola rotonda, che ha chiuso i lavori, hanno portato il loro contributo Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pierferdinando Casini. Momento centrale della convention è stata la relazione del Presidente di CNA Ivan Malavasi che ha approfondito, attraverso un’analisi particolareggiata, le questioni principali che sono alla base della crisi dell’artigianato, delle Pmi e dell’intera nazione. Ne riportiamo i passaggi più significativi. La Premessa I tempi che viviamo sono strani e complessi. Tempi che hanno bisogno di unità e condivisione; della mobilitazione del Paese intero, chiamato a ricucire il

tessuto civico sfibrato e della fiducia nella capacità delle istituzioni, dei partiti, delle élites a scegliere per l’interesse generale. L’Italia è attraversata da una profonda crisi morale! Rischia di perdere il senso di sé, della sua identità, della sua storia, che è una storia di grandezza e di civiltà! E come l’Italia del dopoguerra è riuscita a liberare grandi energie e trovare nell’impegno e nella voglia di riscatto la determinazione a lasciarsi alle spalle il dolore e le divisioni del passato; così l’Italia di oggi, deve scuotersi dall’inerzia, dal

Le nostre idee sono: far diventare tratto nazionale la capacità di agire, anche in condizioni ordinarie, in modo responsabilmente unitario, fissare alcuni obiettivi strategici e su questi concentrare le risorse disponibili

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assemblea nazionale torpore e non consentire in nessun modo che i suoi difetti facciano strame delle sue virtù! Ma, è necessario che tutti gli italiani si sentano chiamati ad adeguare comportamenti, valori, scelte, ad un maggiore civismo e impegno nella vigilanza e nella difesa della nostra comunità! E per poter funzionare come un vero SistemaPaese, l’Italia ha innanzitutto bisogno di una buona politica, onesta, competente e sobria; capace di trasformare l’ansia in speranza, la paura in voglia, l’incertezza in un nuovo orizzonte per il Paese! Il primo fronte su cui intervenire è, senza dubbio, quello della riduzione del debito ancora oggi molto oltre la soglia di sicurezza del 100% del Pil. La spesa per interessi assorbe più del 5% di quanto produciamo … qualcosa come 86 miliardi di euro l’anno! Un secondo fronte, molto caldo, è quello della riduzione della spesa pubblica. Conosciamo la via per farlo: la spending review che ha senso se, insieme, si combatte l’inerzia e la tendenza alla conservazione degli apparati e delle burocrazie, se libera risorse

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L’assemblea annuale della CNA consentirà di analizzare gli andamenti più recenti della nostra economia in un anno particolarmente difficile.

per l’istruzione, la formazione, la ricerca e l’innovazione, se, per usare le parole di un grande giurista,Sabino Cassese, “produce più Stato, dove è poco, e meno Stato, dove è troppo”. IL FISCO Io non trovo più parole, che in modo adeguato, riescano ad esprimere l’oppressione che il fisco esercita su imprese e lavoro! Il nostro prelievo è tra i più alti del mondo! Secondo le ultime analisi della Banca mondiale, la pressione fiscale sui profitti, sommando tasse e contributi, è pari al 68,5%. ! E non è finita! Nel 2012 con l’IMU l’imposizione sugli immobili produttivi è destinata a raddoppiare! Nessuna impresa può pagare sempre più tasse per il solo fatto di esistere. Ma è giunto il momento di uscire definitivamente dalla trappola in cui ci si siamo infilati, fatta di grandissima pressione fiscale, elevato numero di controlli e alto tasso di evasione. Iniziamo a uscirne, destinando alla riduzione della tassazione le risorse recuperate dalla lotta all’evasione. Continuiamo a introdurre misure concrete come l’Iva per cassa. IL CREDITO Fisco e credito sono le Scilla e Cariddi dell’artigianato e delle piccole e medie imprese! A penalizzare le imprese non basta, infatti, il carico fiscale, si aggiunge lo slalom quotidiano per la ricerca di credito. La situazione è drammatica! I

Consentirà altresì di segnalare tutte le opportunità da cogliere per delineare nuove strategie di sviluppo. Spetta naturalmente a tutte le componenti della nostra società ed alle Istituzioni italiane ed europee costruire le condizioni necessarie per la ripresa dell’economia. A questo impegno può dare un significativo contributo il mondo dell’artigianato e delle piccole e medie imprese che, pur dovendo fronteggiare le difficili prove derivanti dal prolungarsi della crisi, ha saputo manifestare una significativa capacità di tenuta e di resistenza e costituisce pertanto una risorsa importante per l’avvio di una prospettiva di crescita, diffusa e durature, dell’economia e dell’occupazione. L’azione svolta dagli organismi di rappresentanza ha ulteriormente valorizzato i punti di forza di questo tessuto produttivo, potenziandone, anche attraverso un più ampio inserimento delle generazioni più giovani. l’attitudine alla flessibilità e all’innovazione. In questo spirito rivolgo a lei, gentile presidente, ai partecipanti ai lavori assembleari ed a tutti gli associati un cordiale saluto e un sentito augurio di buon lavoro. Giorgio Napolitano

finanziamenti bancari all’artigianato si sono ridotti di oltre 7 punti in un anno! Il costo del credito è più alto di oltre 2 punti rispetto agli altri Paesi europei! Più di un terzo delle nuove richieste di credito bancario rimangono senza risposta! Un silenzio tanto assordante quanto insopportabile. I nostri Confidi sono oggi in una fase di estrema difficoltà proprio per aver sostenuto il sistema imprenditoriale. Guai, se fossero costretti a ridurre la propria operatività, per aver eroso il loro patrimonio, facendo scudo alle imprese. Dunque, è fondamentale creare all’interno del Fondo di Garanzia per le PMI, uno strumento destinato a patrimonializzare i Consorzi Fidi e consentire loro un più facile accesso al Fondo stesso. Garantire liquidità alle imprese deve essere una priorità del Governo! I PAGAMENTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Dal primo gennaio 2013, anche le pubbliche amministrazioni, che oggi arrivano a pagare con ritardi superiori ai due anni, saranno obbligate a diventare un pagatore puntuale. è necessario però, per assicurare piena efficacia alla direttiva, effettuare correzioni al “patto di stabilità interno” e alle regole di contabilità pubblica. Se questo non fosse fatto, e in fretta, rischieremmo ancora una volta di trasformare un sogno quasi realizzato,

Il prelievo fiscale in Italia è fra i più alti del mondo

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primo piano in un incubo! Minore pressione fiscale, maggiore disponibilità di credito, velocizzazione dei tempi di pagamento, sono tre condizioni necessarie per sostenere le imprese, ma non sono sufficienti per fare ripartire lo sviluppo del Paese! LE STRATEGIE L’Italia deve avere il coraggio e la responsabilità di concentrare sullo sviluppo le poche risorse disponibili, in modo serio. Con pragmatismo e concretezza: non ci sono scorciatoie e non ci sono eroi! Le nostre idee sono: far diventare tratto nazionale la capacità di agire, anche in condizioni ordinarie, in modo responsabilmente unitario; condividendo un’idea di Paese e del suo sviluppo e operando perché si realizzi; comporre un piano e realizzarlo senza farsi catturare o distorcere da interessi particolaristici, che vanno in direzione contraria. Un piano incentrato sulla riduzione della pressione fiscale e contributiva su famiglie e imprese, che contempli il sistematico avvio e la

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Imprese e sindacati devono fare un passo avanti sulla produttività Corrado Passera, Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti

realizzazione in tempi certi delle opere pubbliche già finanziate; l’allentamento del patto di stabilità sugli investimenti; i contributi a innovazione e ricerca orientati anche alle piccole imprese. Un piano che contempli la stabilizzazione degli incentivi per la ristrutturazione e il risparmio energetico, lo sblocco dei fondi per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione, il rafforzamento del sistema delle garanzie, la riduzione dell’IMU sugli immobili strumentali e che realizzi un intervento sul lavoro, che consenta all’Italia di recuperare i 15 punti percentuali che ci separano dalla Germania, sia in termini di tasso di occupazione, che di aumento della produttività. Un sistema di Welfare che, oltre a ridisegnare i confini dell’intervento pubblico

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Sul piatto ci sono 1,6 miliardi, ma potrebbero essere di più. Occorre che le parti sociali riducano gli automatismi e sviluppino effettivi aumenti della produttività. Abbiamo chiesto alle parti sociali valorizzare quel pezzo di produttività che deriva dai contratti di secondo livello territoriale. Al nostro manifatturiero il differenziale di produttività costa come 10 punti dello spread finanziario con la Germania. se avessimo la stessa produttività, avremmo 70 miliardi in più di valore aggiunto. Non abbiamo ancora trovato le risorse sufficienti per fare un forte credito d’imposta, ma è chiaro che è una delle priorità dove mettere le risorse che vengono dalla spending review e dalla dismissione dei beni pubblic. Sul Sistri, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, il Governo chiede il contributo delle imprese per realizzare insieme un modello più adatto alle loro dimensioni. Insieme abbiamo detto un bel no a quel meccanismo così come era disegnato, non è stata una cosa ovvia ci siamo dati tempo per definire insieme quale sarà il nuovo meccanismo, ci sono vari modelli in Europa. Chiedo veramente a voi di aiutarci a correggere il Sistri con un modello molto più adatto alle dimensioni delle vostre aziende”.

in materia di assistenza e previdenza, valorizzi la ricchezza e la competenza dei nostri imprenditori in pensione, che possono continuare a trasmettere ai giovani, saperi, storie, esperienze e capacità. Occorre un piano straordinario che aiuti il Mezzogiorno per due ragioni fondamentali: la necessità che il Mezzogiorno si avvii sulla strada di una crescita autonoma, stabile e durevole., in quanto è un serbatoio di risorse che, se utilizzate propriamente, possono aiutare la crescita dell’intero Paese. La seconda ragione decide della qualità non solo dell’economia, ma dello stesso vivere civile. Mi riferisco alla criminalità organizzata. Infine un piano di sostegno ai fattori che animano la crescita economica, che hanno al centro l’impresa diffusa, le imprese


assemblea nazionale femminili, l’artigianato, che costituiscono la grande manifattura italiana. IL TERREMOTO Parlando di manifattura il pensiero non può non andare alla mia terra e agli altri luoghi, feriti dal terremoto. Danneggiati duramente nelle loro imprese e nelle loro filiere produttive. Sono territori che, con oltre 5.000 imprese manifatturiere, con quelle agricole, con le costruzioni ed il commercio contribuiscono a realizzare una quota che arriva al 2% del PIL. Non credo si abbia una vera consapevolezza delle conseguenze prodotte dal sisma sull’intera economia nazionale, già gravemente indebolita da 4 anni di crisi. Non comprendiamo la decisione annunciata dal Governo, di chiedere alle imprese, che non possono dimostrare di aver subito danni diretti, il pagamento immediato di tasse e contributi. Bisogna concedere a tutte le imprese delle aree colpite, tempi più lunghi e modalità compatibili con il danno subito! La CNA non lascerà nulla di intentato per impedire che un grandissimo territorio veda messo in pericolo il primato che gli spetta nel Paese e nel mondo! Perché se siamo il secondo Paese manifatturiero d’Europa ... questo lo dobbiamo in gran parte a loro!!! IL MADE IN ITALY Negli ultimi 4 anni, abbiamo perso quasi 90.000 imprese artigiane di produzione, oltre il 20%. Ben 250 mila posti di lavoro in meno! Posti di lavoro e lavoratori “invisibili”, perché fuori dal campo visivo dei media e delle istituzioni! Intere filiere, che per decenni hanno rappresentato il vanto del nostro Paese, stanno scomparendo, trascinando nel baratro l’indotto e le comunità territoriali che attorno ad esso ruotano. Il calo di imprese e addetti non è un problema

solo quantitativo, ma anche qualitativo. Sono anche i settori più esposti alla dinamica dei mercati, alla disponibilità di credito, ai rischi connessi alla pianificazione di lungo periodo. Paradossalmente sono proprio le imprese che hanno rischiato, investito, scommesso ad avere oggi maggiori difficoltà, imprese che grazie alle quali oggi siamo, per centinaia e centinaia di prodotti, primi, secondi o terzi al mondo. E noi, oggi più che mai, dobbiamo tutelare ad ogni costo le nostre eccellenze; evitare, con la più risoluta determinazione, di essere copiati. Ma con maggiore vigore dobbiamo valorizzare il prodotto Italiano. Siamo profondamente preoccupati dalla decisione della Commissione europea di ritirare la proposta di Regolamento sul Made in. è una decisione gravissima che nega alle imprese condizioni di reciprocità e trasparenza nella competizione internazionale e ai consumatori il diritto di informazione sulla provenienza dei prodotti. Dobbiamo superare questa pervicace logica mercantilistica dell’Europa! Chiediamo al Governo di sostenere il varo di marchi volontari, promossi dal sistema associativo, che consentano di valorizzare sui mercati i nostri prodotti. è il momento di rinsaldare e dar lustro al legame che unisce prodotti, servizi, territori e turismo; di dare il giusto risalto alle valenze e alle peculiarità dei mille campanili d’Italia… alle risorse artigianali ed agroalimentari che, insieme a quelle culturali, storiche e ambientali, sono la ricchezza ineguagliabile del nostro Paese. Quella che oggi affrontiamo è una competizione globale! A vincere

sono i sistemi economici, in cui il pubblico e il privato si sostengono e si promuovono a vicenda. Conclusioni Le misure utili di cui abbiamo bisogno per l’artigianato e le piccole imprese sono tante ma tutte richiedono un’idea Paese che le metta veramente al centro. In questo senso, compito primario della politica è definire questa idea paese, fissare alcuni obiettivi strategici, costruiti su una visione condivisa del futuro, del ruolo dell’Italia nel prossimo decennio. E su questi concentrare le risorse disponibili. Nostro compito primario rimane invece quello di sempre: fare gli imprenditori. Lavorare molto ma con passione. Da soli, prendere decisioni e fare scelte anche difficili. Sentire l’orgoglio dei risultati ottenuti e dei successi. Difendere e proteggere le nostre imprese è, per noi imprenditori, avere cura e difendere il paese. E, il paese, quando ha cura delle imprese ha cura di se stesso. Il tempo che viviamo ci rende più vulnerabili. Ma noi sappiamo reagire. Reagire con passione, recuperando i nostri valori di concretezza, coraggio, affidabilità, senso della sfida e il legame con la nostra storia e civiltà. Vorremmo che tutto il paese reagisse con coraggio. Solo un Paese forte, dinamico, innovativo aperto al mondo ed al futuro ci rende imprenditori più forti. Imprenditori che possono contribuire al rilancio del Paese e trasmettere alle generazioni future il loro straordinario patrimonio di sapere e abilità. ”… se la nostra causa è giusta e buona, e se noi siamo gagliardi e valorosi, e se confidiamo nel favore della ragione e della verità – così ci esorta un grandissimo italiano, Giacomo Leopardi, - è necessario uscire e combattere... “

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NEWS Siglato l’accordo per la crescita della produttività, uno strumento per lo sviluppo del Paese

Il nuovo corso della contrattazione M

aggiore forza alla contrattazione di secondo livello con una “chiara delega” sulla prestazione lavorativa, gli orari e l’organizzazione del lavoro, ma anche con la possibilità che questa intercetti una quota degli aumenti derivanti dai rinnovi dei contratti nazionali da collegarsi a incrementi di produttività e redditività: sono alcuni dei punti previsti dall’accordo sulla produttività firmato a Palazzo Chigi tra imprese e sindacati, ad esclusione della Cgil. Il documento in 10 pagine e sette punti oltre a una Premessa, contiene anche alcune richieste al Governo a partire dalla detassazione del salario di produttività e dalla riduzione del cuneo fiscale. Ma quali sono nello specifico i punti dell’accordo? Quali saranno gli effetti per i lavoratori e quali benefici porterà, alle casse dello Stato, una riforma lampo così contestata? Per cominciare, il principio ispiratore del patto produttività è quello che vede i contratti prendere il sopravvento sui vincoli di stampo normativo, che troppo spesso relegano la contrattazione a un mero rituale delle posizioni incon-

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ciliabili, per cui, i tavoli delle parti sociali vengono investiti, sulla carta, di una maggiore autonomia proprio per quelle specifiche tematiche sulla quale, oggi, è l’ordinamento legislativo a farla da padrone. Nella finalità di portare una ventata di novità all’interno delle imprese, così come introdotto dal decreto sviluppo e dalla sua versione bis, l’unica via di introdurre l’innovazione negli uffici è quella di consentire una maggior trasversalità delle competenze e favorirne la redistribuzione, ma in un piano di equiparabilità. Le richieste partono da una premessa di fondo che in primis vuole valorizzare gli accordi sulla produttività con misure strutturali di incentivazione: sindacati e imprese chiedono a Governo e Parlamento di rendere stabile la detassazione del salario di produttività per i redditi fino a 40.000 euro lordi con l’imposta al 10% ma anche di applicare uno sgravio contri-

butivo sulla contrattazione di secondo livello. Le Parti firmatarie, in definitiva, consapevoli della necessità che la scelta a favore della contrattazione collettiva per la produttività debba trovare un adeguato sostegno nella legislazione di vantaggio, fissano nello stesso documento le linee programmatiche per la crescita della produttività e della competitività in Italia e considerano essenziale che la scelta venga sostenuta e promossa da adeguate e strutturali misure di incentivazione fiscale e contributiva. Partendo da queste considerazioni le Parti sociali hanno formalizzato alcune richieste: 1) Riduzione del cuneo fiscale: ci vuole una riforma strutturale del sistema fiscale che lo renda “più equo” e quindi in grado di “ridurre la quota del prelievo che oggi grava sul lavoro e sulle imprese in materia del tutto sproporzionata e tale da disincentivare investimenti e occupazione”. Le parti comunque convengono sulla necessità di “condividere con il Governo i criteri di applicazione degli sgravi fiscali e contributivi definiti in materia

di salario di produttività”. 2) Relazioni industriali e contrattazione collettiva: Il contratto nazionale dovrà garantire la certezza dei trattamenti economici e normativi comuni per tutti i lavoratori, mentre la contrattazione di secondo livello dovrà puntare ad aumentare la produttività “attraverso un migliore impiego dei fattori”. In pratica il Ccnl dovrebbe dare una “chiara delega” al secondo livello sulle materie che possono incidere sulla crescita della produttività, quali gli istituti che disciplinano la prestazione lavorativa, gli orari e l’organizzazione del lavoro. L’obiettivo di tutelare il potere di acquisto dei salari deve essere coerente con le tendenze dell’economia, del mercato del lavoro e del raffronto competitivo internazionale. Una quota degli aumenti economici derivanti dai rinnovi può essere collegata a “incrementi di produttività e redditività definiti dalla contrattazione di secondo livello” in modo da beneficiare delle misure di detassazione. La quota resterà parte dei trattamenti comuni a tutti laddove non ci fosse la contrattazione


NEWS

di secondo livello. 3) Rappresentanza: entro fine anno dovrà essere definito un accordo per consentire il rapido avvio della procedura per la misurazione della rappresentanza in attuazione a quanto previsto dall’accordo del 28 giugno 2011. Le intese dovranno prevedere disposi-

zioni per garantire “l’effettività e l’esigibilità delle intese sottoscritte”. 4) Partecipazione lavoratori nell’impresa: si chiede che il Governo eserciti la delega prevista dalla riforma del mercato del lavoro dopo un approfondito confronto con le parti sociali. Si chiede un regi-

me fiscale di vantaggio per la previdenza complementare e un confronto “per favorire l’incentivazione dell’azionariato volontario dei dipendenti anche in forme collettive”. 5) Formazione e occupabilità: le parti sociali chiedono di rilanciare e valorizzare l’istruzione tecnico professionale, ma anche di realizzare un miglior coordinamento tra il sistema della formazione pubblica e privata. Chiedono inoltre al Governo di agevolare l’attività formativa nei casi di cassa integrazione o mobilità. 6) Mercato del lavoro: si chiede un confronto al Governo sui temi del lavoro “con particolare riferimento alla verifica sugli effetti dell’applicazione della recente riforma”.Si punta alla “solidarietà intergenerazionale” con percorsi che agevolino la transizione dal

lavoro alla pensione. 7) Contrattazione per la produttività: la contrattazione collettiva dovrà esercitarsi “con piena autonomia su materie oggi regolate in maniera prevalente o esclusiva dalla legge” che incidono sulla produttività. In particolare si vuole affidare alla contrattazione il tema dell’equivalenza delle mansioni e l’integrazione delle competenze, ma anche “la ridefinizione del sistema di orari e della loro distribuzione anche con modelli flessibili”. Viene inoltre affidata alla contrattazione anche le modalità con cui “rendere compatibile l’impiego di nuove tecnologie con la tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori”. Si chiede infine che siano assunti a livello legislativo “provvedimenti coerenti con le intese intercorse e con la presente intesa”.

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NEWS TrendER ha presentato i dati dello studio realizzato sulle Pmi della regione

Segnali di recessione nel primo semestre U

n primo semestre 2012 ancora con segnali di recessione diffusa, peggiorati rispetto lo stesso periodo dello scorso anno. è quanto emerge dallo studio dei dati rilevati da TrendER, l’Osservatorio congiunturale della micro e piccola impresa (da 1 a 19 addetti) realizzato da CNA Emilia Romagna e Banche di Credito Cooperativo con la collaborazione scientifica di ISTAT sui bilanci di 5.040 imprese associate. Cala il fatturato totale (-3,6%), gli investimenti (-20,8% rispetto gli ultimi sei mesi del 2011), le voci di costo (-0,7% le retribuzioni, -10,8 per la formazione, -3,2% le assicurazioni), a fronte di un aumento delle s pese per consumi (+6,8%). Analizzando le dinamiche settoriali si riscon-

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tra che la crisi si è ampiamente estesa sui settori manifatturiero (-4,1%) e terziario (-4%). Meno accentuato il calo nelle costruzioni (-2,6%), ma molto di più per la moda (-19,2%). Fatturato in calo anche per la meccanica (- 3,6%) dove si interrompe la serie positiva di quattro semestri consecutivi di ripresa tendenziale. Negativo anche il fatturato per il settore legno-mobile (-1,8%), autotrasporto (- 4,7%), riparazione veicoli (-3,8%), servizi a famiglie e persone (-1,5%). Unico comparto che evidenzia una crescita (+5,1%) è l’alimentare. Passando ad analizzare ogni provincia, la ricerca pone in evidenza un buon recupero, in termini di fatturato, di Rimini e di Bologna, mentre le altre province, con variazioni a volte sensibili, hanno segno negativo. A Parma il primo semestre 2012 coincide con un nuovo ridimensionamento del fatturato (-6,5%) e soprattutto degli investimenti segnando una nuova fase di difficoltà che annulla il progresso

fatto segnare nel semestre precedente. Tra le attività manifatturiere l’unico settore a registrare un aumento di fatturato (+2,5%) è quello delle trasformazioni alimentari. A latere della serie di numeri e percentuali della ricerca ISTAT Trend è stata presentata quella condotta dall’Istituto Freni sugli stati d’animo degli imprenditori in merito all’attuale situazione economica e sulle aspettative per l’immediato futuro. Il 78% degli imprenditori interpellati ritiene che la situazione si sia ulteriormente aggravata rispetto a sei mesi fa e, soprattutto, che si allontanino i tempi della ripresa. Quanto sinora fatto sul piano economico, viene sostanzialmente ritenuto non in grado di portare il Paese fuori dalla crisi: “Abbiamo preso solo una boccata d’ossigeno, ma non si può continuare a subire un salasso continuo”. Il giudizio è invece positivo sui risultati ottenuti per l’azione svolta sul piano internazionale, Lo pensa il 91%: “il precedente Governo ha lasciato una situazione drammatica. Eravamo sull’orlo del baratro, Monti ha lavorato bene in Europa migliorando la credibilità dell’Italia”.

le informazioni sulla “riforma fornero” Con l’obiettivo di approfondire i recenti cambiamenti che hanno riguardato il mercato del lavoro, ed in particolare le norme in materia di assunzioni e di flessibilità in entrata, la CNA di Parma ha organizzato lo scorso 29 novembre un seminario informativo cui hanno presenziato numerosi imprenditori della provincia interessati all’argomento. Ad entrare subito in argomento è stato Stefano Di Niola, responsabile del Dipartimento di relazioni sindacali della CNA Nazionale che ha innanzi tutto ricordato come la cosiddetta “Riforma Fornero” abbiamo come obiettivo principale il rilancio dell’occupazione e la creazione di un mercato ddel lavoro equo e competitivo che dia maggiori opportunità soprattutto ai giovani. Quindi ha approfondito gli aspetti della flessibilità in entrata, tra cui il tempo determinato, il lavoro intermittente, l lavoro accessorio, co.co.pro., a partita IVA, associazioni in partecipazione. Andrea Bergamini, consulente di CNA Interpreta, ha integrato l’informazione approfondendo, della questione, alcuni aspetti giuridici.


NEWS IVA per cassa: l’Agenzia delle Entrate specifica le modalità di esercizio

L’opzione vincola per tre anni L’

Agenzia delle Entrate, con Provvedimento pubblicato il 21 novembre 2012, ha individuato le modalità di esercizio dell’opzione per il nuovo regime dell’IVA per cassa,introdotto dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134, entrata in vigore per le operazioni effettuate dal 1° dicembre 2012. I soggetti che rispettano i requisiti per aderire al nuovo regime dell’IVA per cassa, possono optare per la liquidazione dell’IVA per cassa assumendo, innanzitutto, un comportamento concludente riportando sulle fatture emesse l’annotazione e l’indicazione dell’articolo 32-bis del D.L. 22 giugno 2012, n. 83 e

comunicando la scelta nella prima dichiarazione IVA annuale, da presentare successivamente alla scelta effettuata, barrando nel quadro VO del modello di dichiarazione IVA, l’opzione o la revoca per la liquidazione dell’VA secondo la contabilità di cassa. Si ricorda che tali contribuenti devono essere soggetti passivi IVA (imprese e professionisti) che nell’anno solare precedente hanno realizzato o, in caso di inizio di attività, prevedono di realizzare un volume d’affari non superiore a due milioni di euro.Il provvedimento specifica, inoltre, che l’omessa indicazione sulle fatture emesse dell’annotazione costituisce, ai

fini sanzionatori, una violazione formale, ma non fa venir meno l’efficacia dell’opzione. L’opzione ha effetto in generale a partire dal 1° gennaio dell’anno in cui è esercitata o,in caso di inizio dell’attività nel corso dell’anno, dalla data di inizio dell’attività. In via transitoria, limitatamente all’anno 2012, primo anno di applicazione del nuovo regime, l’opzione, comunicata con la dichiarazione annuale IVA 2013 da presentarsi per l’anno 2012, ha effetto retroattivo per le operazioni effettuate a partire dal 1° dicembre 2012. L’opzione esercitata vincola il contribuente all’applicazione dell’IVA per cassa per un trien-

nio, trascorso il periodo minimo di permanenza nel regime prescelto, l’opzione resta valida per ciascun anno successivo,salva la possibilità di revoca espressa, da esercitarsi, con le stesse modalità di esercizio dell’opzione, mediante comunicazione nella prima dichiarazione annuale IVA presentata successivamente alla scelta effettuata. Ai fini del computo del triennio, se l’opzione per effetto del comportamento concludente è esercitata a partire dal 1° dicembre 2012, l’anno 2012 è considerato primo anno di applicazione del regime.

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Giovani imprese a confronto Tre esperienze imprenditoriali con il determinatore comune del coraggio, della volontà e della creatività

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iovani, lavoro, disoccupazione. Tre sostantivi così accumunati che oggi in Italia rappresentano uno delle ferite più dolorose, e lontane da essere rimarginate, di cui la crisi ci costringe a prendere quotidianamente atto. Coraggio, capacità e un pizzico di disincantata sfrontatezza sono invece le doti che molti giovani dimostrano di avere nel momento in cui decidono di diventare loro stessi imprenditori. Esperienze e background culturali, famigliari o professionali spesso assai diversi caratterizzano le loro personalità o le scelte professionali che intendono intraprendere, ma tutti sono accumunati da una grande volontà di riuscire, essendo responsabili in prima persona del propro futuro. In questo numero di fine anno di “Io l’impresa” riportiamo le testimonianze di tre esperienze imprenditoriali assai diverse e in settori molto distanti tra loro. è solo la prima tappa di un viaggio nel mondo dele imprese giovani che il nostro mensile ha in serbo di riprendere col prossimo anno. Alessia Leporati Grafica e fotografa freelance Fare della propria passione un lavoro è il sogno di tanti, se non di tutti. Poi però si valutano le difficoltà implicite, l’aspetto economico non sempre allettante e, alla fine, ci si accontenta di quello che si ha già o che dia una certa sicurezza. Che Alessia Leporati non abbia tenuto conto degli ostacoli che il mondo del lavoro pone di fronte a chi per mestiere è grafico e fotografo lo si capisce dalla naturalezza con cui parla dei suoi progetti,

“Dominio” di Alessia Leporati

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Autoritratto in polaroid di Alessia Leporati

dall’entusiasmo che convoglia nelle sue parole. Alessia, 31 anni, a Parma vive e lavora come grafica e fotografa freelance. Ha fatto impresa di se stessa, come tanti giovani negli ultimi anni, avendo una partita IVA con cui apre contratti con varie agenzie pubblicitarie italiane e non solo, di quelle che, tra i clienti, annoverano noti marchi motoristici, solo per fare un esempio. Il suo lavoro attuale è da sempre la sua passione. “Dopo aver concluso l’istituto tecnico – spiega Alessia – ho seguito alcuni corsi specializzanti nei più noti programmi di grafica. Poi la grande occasione: per 4 mesi ho collaborato a New York con Umberto Squarcia, noto architetto parmense, facendo per lui fotografie per interni. Non mi sono specializzata in quel campo, ma è stata un’esperienza importante”.Oggi vive soprattutto grazie ai lavori di grafica, proponendo alle agenzie che la contattano soluzioni sempre nuove, piene d’inventiva ed affascinanti. “In questo settore è fondamentale avere idee fresche, andare incontro alle richieste dei committenti, ma senza dimenticare che si è premiati dall’originalità e dal mettere in campo proposte fuori dagli schemi”. Nonostante la tendenza di agenzie e imprese nel mondo

della comunicazione sia di cercare tra i giovani nuovi spunti, Alessia sa che non sempre sono rose e fiori: “C’è molta competizione: con la facilità di accesso al mondo informatico, in tanti cercano di farsi spazio e quindi molti sono poi costretti a rinunciare. Le mie idee – continua Alessia, con la consueta modestia che la contraddistingue – hanno la fortuna di piacere al mercato: se dipendesse tutto da me, difficilmente svetterei, in quanto non sono in grado di vendermi bene”. Sono le soddisfazioni personali che incentivano Alessia a continuare sulla strada intrapresa, in primis il poter vedere i propri lavori pubblicati su importanti riviste o in campagne pubblicitarie di rilievo. La sua passione rimane però la fotografia: “Sono stata selezionata da Vogue per una mostra fotografica insieme ad altri cento artisti internazionali; per il noto gruppo musicale Bloody Beetroots ho curato la copertina di un singolo e le foto di backstage dei concerti”. Alessia non guarda troppo avanti nel suo futuro, prende con entusiasmo le occasioni che le si presentano giorno per giorno: “Per quanto riguarda la fotografia, sto portando avanti un personale progetto con le famiglie, andando a scovare quelle meno «tradizionali» e immortalando le persone attraverso il mio originale punto di vista». Anche CNA l’ha conosciuta prima per i suoi lavori (sua la cura grafica del Bilancio Sociale) che come associata, a dimostrazione della risonanza trasversale che le opere di questa giovane hanno in tutti i settori. Una storia, quella di Alessia Leporati, di giovani dalle idee giovani, in grado di guardare avanti senza troppe paure, grazie alla consapevolezza che ciò che fanno è esattamente ciò che piace. fabio conti Acconciatore, titolare di tre saloni di acconciatura Fabio Conti gestisce un’attività di parrucchieri, con tre negozi tra Ponte Taro, Noceto e San Pancrazio. “Il fatto è – racconta - che mio padre Sebastiano è barbiere e quando aprì un piccolo negozietto a Ponte Taro mi chiese


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Fabio Conti e la sorella Laura

se volevo dargli una mano, così, un po’ per gioco ho iniziato e nel tempo è diventata la mia professione”. Ma, da una bottega da barbiere a tre negozi unisex targati «Tagliati per il successo», di strada ne è stata fatta. “Certo, io vedevo le cose in maniera un po’ diversa – prosegue – quindi ho cercato immediatamente una ragazza già pratica nella professione per la clientela femminile, e ho trasformato il negozietto in un salone unisex anche attraverso un restyling dell’arredamento interno. Insomma, a diciannove anni ho pensato che qualcosa andasse cambiato, e, anche se all’inizio non è stato facile ingranare, alla fine il progetto è decollato, tanto che il negozio risultava troppo piccolo per la clientela che avevamo via via acquisito”. Quindi il segreto è stato rinnovarsi, ma soprattutto continuare a farlo: “Proprio così, in questo mestiere è fondamentale: bisogna seguire le nuove mode e tendenze, i nuovi prodotti. Per non parlare poi dei corsi di aggiornamento professionale di cui ci facciamo carico come azien-

da, a favore dei ragazzi che vecchio modello rischia oggi di ritrovarsi lavorano con noi. Io definirei spiazzato”. la nostra piccola catena di Gestione d’impresa, gestione delle risorse negozi, come un’Accademia, umane, franchising, ma il clima gioviale dove io e mia sorella, che è che da sempre caratterizza questa prodi fatto il primo riferimento fessione rimane? per quanto riguarda il lavoro “Ovviamente. L’ambiente deve essere sul campo, individuiamo tranquillo, sereno, intimo, ma anche diper ogni dipendente il persponibile a rapportarsi nel modo giusto corso più adatto per potersi con i clienti. Dico sempre che occorre migliorare. Io stesso seguo saper valutare la persona che ci si trova di da tempo e con costanza fronte. Per questo oggi più che mai vale il un corso di «couching» a detto che noi acconciatori siamo anche Milano per imparare a geun po’ come psicologi. Il fatto è che non stire al meglio il gruppo di conta solo come tagli, ma anche come ti persone che lavora con noi. sai presentare”. Oltretutto ci siamo legati a Tre negozi avviati ed un mercato che, un grande marchio «Tagliati nonostante la crisi, sembra andare bene per il successo», dando un’impostazione ma, come detto, non bisogna fermarsi: più imprenditoriale all’attività”. “Proprio così! L’idea – conclude Fabio – è Dunque anche in questo campo bisogna, quella di far crescere i dipendenti per ormai, essere imprenditori? farli poi diventare soci, così da ampliare “Senza dubbio, il mercato è in continua ulteriormente l’attività attraverso una rete evoluzione – sottolinea Fabio – e aumenta di persone professionalizzate e di cui cola concorrenza. Penso, ad esempio, alle atnosco a fondo le capacità e le potenzialità. tività che propongono tagli a prezzi stracciati, quindi è importante saper scegliere su quale target puntare. Io ho scelto la qualità, ho scelto un prodotto legato a un servizio garantito, legato all’alta moda. La verità è che è necessario essere molto attenti, perché le cose stanno cambiando ad una velocità impressionante, e non solo a livello di tendenze, ma anche a livello gestionale, per cui il parrucchiere Fabio Conti con parte del suo staff

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Per me poi intravedo la possibilità di una strada che sinceramente mai avrei immaginato: quella, per così dire, consulenziale: oggi, infatti, molti parrucchieri sono in difficoltà non gestendo l’attività in ottica imprenditoriale, così mi piacerebbe poter essere d’aiuto a questi colleghi sulla base dell’esperienza che ho fatto”. Aurelien Bergamaschi e Alessandro Della Pina titolari della Geocom Parma Srl Rilievi topografici terrestri e marini Quando il proprio lavoro incomincia ad andare stretto, se si ritiene di non avere gli spazi che si meritano, a volte la migliore soluzione è avere un po’ di intraprendenza. Quando si è giovani questa qualità, se non ben domata da una buona dose di razionalità, rischia di diventare irruenza e risolversi in un nulla di fatto. Non è il caso di Aurelien Bergamaschi (classe 1980) e Alessandro Della Pina (1975), gli imprenditori che hanno fondato Geocom Parma s.r.l..

Alessandro Della Pina

Lo studio, che esiste dall’inizio del 2011, si occupa di rilievi topografici sia marini che terrestri. L’impresa è giovane, così come i suoi fondatori, ma nessuno dei due fattori può dirsi essere nato dal nulla, senza solide competenze. Bergamaschi e Della Pina hanno infatti avuto una precedente esperienza pluriennale nel campo dei rilievi topografici, entrambi nella stessa azienda. “L’essere già dentro il settore – afferma Bergamaschi – ci ha sicuramente aiutato nell’iniziale reperimento dei clienti, conferendoci una buona base su cui muoverci; in questo abbiamo certamente avuto vita facile rispetto a chi inizia da zero”. Il lavoro dipendente, visto come un limite, è stato il motivo per cui i due hanno deciso di correre in proprio. “Nonostante anche in precedenza avessimo una discreta autonomia – continua Bergamaschi – abbiamo ritenuto che creando un’impresa da noi condotta avremmo potuto esprimere al meglio il nostro potenziale. Dato il momento di crisi, l’essere indipendenti, giovani e dinamici conferisce alla nostra azienda un grosso vantaggio nella soddisfazione dei bisogni del cliente. Per ora la scelta ci ha premiato: buona parte dei clienti che seguivamo in precedenza da dipendenti ci preferisce anche oggi che siamo autonomi”. Una nuova attività significa anche proporre al mercato qualcosa di innovativo che lo porti a sceglierla. I due hanno così deciso di puntare sulla strumentazione di nuova generazione, in grado di diminuire i tempi di elaborazione dei dati, di velocizzare la produzione e, conseguentemente, di entrare nel mercato con prezzi più bassi rispetto alla concorrenza. Non mancano i problemi, comuni ad ogni azienda che si ritrovi ad affrontare il momento economico difficile.

Aurelien Bergamaschi

“Oggi è per noi, come per molti altri, difficile accedere al credito delle banche; il blocco di erogazioni creditizie inoltre porta tanti clienti a non pagare, o a farlo in estremo ritardo, cosa che aggrava la condizione di qualsiasi attività”. La possibilità di intraprendere un’altra strada non è mai passata per la mente al giovane imprenditore. “Questo è il lavoro che mi piace fare – spiega Bergamaschi – per questo ho deciso di rimanere nel settore. In particolare apprezzo il poter passare gran parte del mio tempo nei cantieri, poter valutare da vicino lo sviluppo delle mie rilevazioni”. Sebbene i due imprenditori sapessero già in che campo muoversi, hanno deciso di ricorrere all’aiuto di CNA nel muovere i primi passi: «L’Associazione provinciale ci ha consigliato nel momento in cui abbiamo dovuto scegliere che tipo di società costituiree in tutte le procedure iniziali”. Una storia aziendale che insegna a non fermarsi a primi traguardi raggiunti, ma aspirare a vette più alte se si ritiene di poterle raggiungere.

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PARMA GENNAIO FEBBRAIO MARZO 2013

I.R.

AGENDA IMPRESA

le scadenze per gli associati

GENNAIO 2013 10 MERCOLEdì

CONTRIBUTI COLF Versamento dei contributi relativi alle COLF riferiti al 4° trimestre 2012.

PREVINDAI – PREVINDAPI Versamento del 4° trimestre 2012.

25 VENERdì

IVA CEE – INTRASTAT 16 MERCOLEdì

IVA – CONTRIBUENTI MENSILI Liquidazione relativa al mese di dicembre 2012 e versamento dell’eventuale differenza risultante a debito.

DICHIARAZIONI D’INTENTO - COMUNICAZIONE DEI DATI Termine per l’invio telematico, da parte dei contribuenti IVA nonché dei soggetti abilitati alla trasmissione telematica, dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese di dicembre 2012 da esportatori abituali.

RITENUTE ALLA FONTE Versamento diretto delle ritenute operate nel mese di dicembre sulle retribuzioni e sui redditi di lavoro autonomo, sulle provvigioni degli intermediari e dei rappresentanti di commercio e sui redditi di capitale.

INPS – CONTRIBUTI DIPENDENTI Versamento contributi mensili (ex DM/10) relativi al mese di dicembre con delega unificata.

INPS – CONTRIBUTI LAVORATORI AUTONOMI

Termine per l’invio telematico agli Uffici Doganali dei nuovi elenchi riepilogativi mensili (modelli Intrastat) per gli scambi intracomunitari e le prestazioni di servizio intracomunitarie effettuate nel mese di dicembre 2012 e nel 4° trimestre 2012.

MISURATORI FISCALI - COMUNICAZIONE DEI DATI I soggetti (produttore, laboratorio del produttore abilitato e laboratorio abilitato) che provvedono alle operazioni di verificazione periodica dei misuratori fiscali devono comunicare in via telematica direttamente, ovvero per il tramite di un intermediario abilitato, i dati delle verifiche effettuate nel 4° trimestre 2012 e dei tecnici incaricati.

31 giovedì

IVA – COMUNICAZIONE PAESI BLACKLIST Invio telematico dei modelli di comunicazione delle operazioni con paesi Black-List relativi al mese di dicembre 2012 e al 4° trimestre 2012.

MODELLO 730/2012

Versamento del contributo sui compensi corrisposti in dicembre a collaboratori coordinati e continuativi ed a venditori a domicilio.

Scade il termine per il versamento diretto con modello F24, da parte dei contribuenti che hanno presentato il Mod. 730/2012, degli eventuali importi non trattenuti dal sostituto d’imposta nel corso dell’anno precedente per insufficienza delle retribuzioni o per altro motivo.

CONTRIBUZIONE DIRIGENTI DI AZIENDE INDUSTRIALI

Termine per l’invio telematico all’Inps ed INPDAI dei dati

INPS UniEmens DICEMBRE / 12

I


retributivi e contributivi relativi ai lavoratori dipendenti e parasubordinati relativi al mese di Dicembre.

DISABILI Legge 68/99 Termine per la presentazione agli Uffici Provinciali del Lavoro, del prospetto “rilevazione dipendenti anno 2012”.

OSCILLAZIONE DEL TASSO INAIL AI FINI PREVENZIONALI DOPO IL PRIMO BIENNIO DI ATTIVITà (ART. 24 M.A.T.) Termine entro il quale il datore di lavoro, in regola con gli adempimenti contributivi ed assicurativi e con le disposizioni in materia di prevenzione infortuni e igiene del lavoro, può presentare la domanda per accedere alla riduzione del tasso medio di tariffa, a condizione di aver effettuato interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, anche in attuazione delle disposi-

zioni del D. Lgs. 626/94 e specifiche norme di settore. Tale riduzione è in misura fissa del 10% per le aziende fino a 500 lavoratori/anno e del 5% per le altre, al beneficio si può accedere solamente terminato il primo biennio di attività.

CONTRIBUTO 2013 – ALBO AUTOTRASPOTATORI Gli autotrasportatori iscritti all’Albo Autotrasportatori devono fornire al Comitato Provinciale dell’Albo Autotrasportatori la prova dell’avvenuto pagamento del contributo 2013.

ACCISE – RIMBORSO TRIMESTRALE Termine per la richiesta sul recupero dell’aumento di accisa sui consumi di gasolio per autotrazione in relazione ai consumi di gasolio effettuati nel IV° trimestre 2012 per gli autotrasportatori in c/to proprio e in c/to terzi con veicoli di massa massima complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate.

FEBBRAIO 2013 1 venerdì

DICHIARAZIONE IVA Autonoma – COMPENSAZIONE IVA Inizio del periodo utile per la presentazione, tramite invio telematico, della dichiarazione annuale iva per l’anno 2012 per i contribuenti

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che, avendo un credito iva superiore a € 5.000, intendono utilizzarlo in compensazione nel modello F24 a partire dal 18 marzo 2013.

DICHIARAZIONE IVA 2013 – quadro VR /RIMBORSO ANNUALE Inizio del periodo utile l’invio telematico della dichiarazione


Iva 2013 contenente il quadro VR che verrà inoltrato in via telematica all’agente della riscossione per la richiesta di rimborso IVA annuale.

4 lunedì

DICHIARAZIONE IMU 2013 Termine per la presentazione ai Comuni della dichiarazione IMU relativa agli obblighi sorti dal 1 gennaio 2012 al 30 novembre 2012. A regime la regola generale prevede che la dichiarazione sia presentata entro 90 giorni dalla data in cui ha avuto inizio il possesso dei beni immobili o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta.

18 lunedì

IVA – VERSAMENTO 4° TRIMESTRE “CONTRIBUENTI PARTICOLARI” I soggetti che effettuano attività autotrasporto di merci in conto terzi iscritti al relativo albo, i distributori di carburante e i soggetti che hanno posto in essere contratti di subfornitura devono procedere all’annotazione di liquidazione ed al relativo versamento dell’iva dovuta per il 4° trimestre 2012.

IVA – VERSAMENTO 4° TRIMESTRE ASSOCIAZIONI SENZA FINE DI LUCRO L. 398/1991 Le associazioni senza fini di lucro che hanno optato per il regime forfetario previsto dalla legge 398/91 devono procedere al versamento dell’iva dovuta per il 4° trimestre 2012 usufruendo della detrazione forfetaria stabilita per legge.

IVA – CONTRIBUENTI MENSILI Liquidazione relativa al mese di gennaio e versamento dell’eventuale differenza risultante a debito.

DICHIARAZIONI D’INTENTO - COMUNICAZIONE DEI DATI Termine per l’invio telematico, da parte dei contribuenti IVA nonché dei soggetti abilitati alla trasmissione telematica, dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente da esportatori abituali.

RITENUTE ALLA FONTE Versamento diretto delle ritenute effettuate nel mese di gennaio sulle retribuzioni, sui redditi di lavoro autonomo, sulle provvigioni degli intermediari rappresentanti di commercio e sui redditi di capitale.

SALDO IMPOSTA 11% su TFR Versamento a saldo imposta sostitutiva sul TFR

INPS - CONTRIBUTI IVS SUL MINIMALE I contribuenti iscritti alla gestione artigiani e commercianti sono tenuti al versamento della 4° rata fissa 2012 del contributo dovuto sul reddito minimale.

INPS – CONTRIBUTI DIPENDENTI

Versamento contributi mensili (ex DM/10) relativi al mese di gennaio 2013 con delega unificata.

INAIL Versamento del premio INAIL relativo al saldo 2012 e acconto 2013 risultante da autoliquidazione.

INPS – CONTRIBUTI LAVORATORI AUTONOMI Versamento del contributo sui compensi corrisposti in gennaio a collaboratori coordinati e continuativi ed a venditori a domicilio.

21 MARTedì

ENASARCO Versamento dei contributi ENASARCO riferiti al 4° trimestre 2012 relativi agli agenti e rappresentanti.

25 LUNedì

IVA CEE – INTRASTAT Termine per l’invio telematico agli Uffici Doganali degli elenchi riepilogativi mensili (modelli Intrastat) per gli scambi intracomunitari e le prestazioni di servizio intracomunitarie effettuate nel mese di gennaio 2013.

28 GIOVedì

IVA – COMUNICAZIONE PAESI BLACKLIST Invio telematico dei modelli di comunicazione delle operazioni con paesi Black-List relativi al mese di gennaio 2013

IVA - COMUNICAZIONE ANNUALE DATI Termine per la presentazione del modello di comunicazione annuale dati IVA nel quale devono essere riportate le indicazioni delle risultante dalle liquidazioni periodiche iva per l’anno 2012.

TIPOGRAFIA E RIVENDITORI AUTORIZZATI Termine per i soggetti autorizzati alla stampa e alla rivendita di documenti fiscali per la trasmissione telematica dei dati relativi alle forniture dei documenti fiscali effettuate nell’anno 2012 all’Ufficio delle Entrate competente.

CONTRIBUZIONE AZIENDE INDUSTRIALI Versamento dei contributi dovuti al FASI - 4° trimestre 2012.

MODELLI C.U.D. REDDITI 2012 Termine per la consegna ai lavoratori dipendenti ed assimilati del modello CUD relativo all’anno 2012 e le certificazioni delle ritenute operate ai lavoratori autonomi e percepenti dei redditi assoggettati a ritenuta d’acconto nel corso dell’anno 2012.

INPS UniEmens Termine per l’invio telematico all’Inps ed INPDAI dei dati retributivi e contributivi relativi ai lavoratori dipendenti e parasubordinati relativi al mese di gennaio 2012 DICEMBRE / 12

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MARZO 2013 18 LUNEdì

IVA - CONTRIBUENTI MENSILI Liquidazione relativa al mese di febbraio e versamento dell’eventuale differenza risultante a debito.

DICHIARAZIONI D’INTENTO - COMUNICAZIONE DEI DATI Termine per l’invio telematico, da parte dei contribuenti IVA nonché dei soggetti abilitati alla trasmissione telematica, dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente da esportatori abituali.

DICHIARAZIONE ANNUALE IVA – VERSAMENTO ANNUALE Versamento in unica soluzione o come prima rata dell’eventuale debito annuale risultante dalla dichiarazione IVA/2013 da presentare per l’anno d’imposta 2012.

TASSA ANNUALE – VIDIMAZIONE LIBRI SOCIALI Termine per il versamento della tassa forfetaria annuale per la vidimazione dei libri sociali obbligatori dovuta dalle società di capitali.

RITENUTE ALLA FONTE Versamento diretto delle ritenute effettuate nel mese di febbraio sulle retribuzioni, sui redditi di lavoro autonomo, sulle provvigioni degli intermediari rappresentanti di commercio e sui redditi di capitale.

INPS – CONTRIBUTI DIPENDENTI Versamento contributi mensili (ex DM/10) relativi al mese di

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Febbraio con delega unificata.

INPS – CONTRIBUTI LAVORATORI AUTONOMI Versamento del contributo sui compensi corrisposti in febbraio o a collaboratori coordinati o continuativi ed a venditori a domicilio.

21 GIOVEdì

F.I.R.R. Versamento dovuto dalle aziende per agenti e rappresentanti, relativo all’anno 2012.

VERSAMENTI VOLONTARI INPS Termine per il pagamento 4° trimestre 2012 versamenti volontari Inps.

25 LUNEdì

IVA CEE – INTRASTAT Termine per l’invio telematico agli Uffici Doganali degli elenchi riepilogativi mensili (modelli Intrastat) per gli scambi intracomunitari e le prestazioni di servizio intracomunitarie effettuate nel mese di febbraio 2013.

30 SABATO

INPS – UNIEMENS Termine per l’invio telematico all’Inps ed INPDAI dei dati retributivi e contributivi dei lavoratori dipendenti e parasubordinati relativi al mese di Febbraio


NEWS cna parma: l’annuale cena di fine anno Nel consueto clima di cordialità e amicizia, la sera del 7 dicembre presso il ristorante Villa Maria Luigia di Collecchio, si è svolta l’annuale cena di fine anno dei dipendenti della CNA. L’occasione per scambiarsi i tradizionali auguri di Natale è stata arricchita da una breve

ma significativa cerimonia per salutare, due dipendenti che hanno raggiunto la pensione: Laura Pogliani addetta ai servizi fiscali nella sede di Parma e Mariangela Sivelli, con le stesse mansioni, nella sede di Busseto. Nella foto: Laura Pogliani con il Presidente di CNA Parma Gualtiero Ghirardi nel momento della premiazione.

pensionati cna parma: un natale di solidarietà Di nuovo insieme i pensionati di CNA per augurarsi un felice Natale. E quest’anno a rendere ancor più interessante l’appuntamento, organizzato per il 35esimo anno consecutivo, una lotteria benefica. I 90 partecipanti al pranzo che si è tenuto il 25 novembre presso l’Hostaria Tre Ville a Parma, oltre a scambiare due chiacchiere gli uni con gli altri, hanno potuto sfoggiare una buona dose di solidarietà, partecipando alla lotteria il cui ricavato è stato versato al Fondo “Emergenza Imprese Terremoto 2012” istituito da CNA Emilia Romagna per aiutare le imprese le cui sedi sono state duramente colpite dal sisma della scorsa primavera. Per la lotteria sono stati messi in palio i migliori prodotti alimentari del territorio, offerti da quaranta imprese di Parma e provincia con grande senso di solidarietà.

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NEWS Nuove norme: percorsi differenziati rispetto all’esperienza acquisita

Acconciatori solo con la formazione

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a Regione Emilia Romagna ha approvato le nuove disposizioni per la formazione degli acconciatori superando in tal modo quanto previsto dalle delibere precedenti (in particolare DGR n. 1825/2008), dalle quali si evince che la qualifica di acconciatore è ora conseguibile sia da persone con conoscenze e capacità generali, non specifiche rispetto all’area professionale, che l’offerta formativa mira a sviluppare (prive di esperienza o altri titoli nel settore) che da persone con conoscenze e capacità attinenti l’area professionale, che l’offerta formativa mira a sviluppare o approfondire, quindi con esperienza o altri titoli nel settore.

Nel primo caso sono previsti corsi per complessive 1800 ore articolati in due cicli di 900 ore finalizzati alla professionalizzazione di persone inoccupate, occupate e disoccupate che hanno adempiuto o assolto l’obbligo scolastico. Sono previsti stage (dal 30 al 40% del monte ore) da realizzarsi presso imprese del settore o comunque in contesti lavorativi caratterizzati da processi e attività coerenti con la qualifica di acconciatore. Gli obiettivi formativi sono basati sugli standard professionali della qualifica di “acconciatore”, integrati con quelli relativi alla gestione di impresa. La parte formativa sulla gestione d’impresa comprende:

equivalenza per massoterapisti: da gennaio il via

presente che i titoli di massoterapisti interessati all’equivalenza sono quelli biennali. Occorre quindi avviare già l’attività di redazione della documentazione con i vari allegati al fine di ottenere l’equivalenza dei titoli pregressi. La Cna di Parma è a disposizione per la raccolta delle domande, e l’avvio del procedimento di riconoscimento presso la Regione Emilia Romagna, contattando Giulia Ghiretti, Responsabile provinciale Benessere e Sanità

Dopo il rinvio di giugno 2012 sembra certo l’avvio della fase istruttoria per l’avvio della procedura di equivalenza l’area professionale riabilitativa prevista col gennaio 2013. Entro 60 giorni dalla pubblicazione del Bollettino Regionale, le domande potranno già essere presentate, tenendo

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- Organizzare e mantenere l’ambiente di lavoro nel rispetto delle norme igieniche, di sicurezza sul lavoro e di salvaguardia ambientale. - Gestire l’attività contabile e amministrativa. - Selezionare e gestire il personale. - Organizzare la promozione dell’attività professionale. - Gestire i rapporti con banche, associazioni di categoria, ecc. - Gestire i rapporti con i fornitori ed organizzare il magazzino. Il percorso formativo complessivo di qualificazione si svolge nell’arco di due anni e comprende il corso “pratico” previsto dalla L. 174/2005. Per le persone che hanno svolto un periodo di inserimento di almeno tre anni o in alternativa una esperienza di apprendistato seguita almeno da un anno di lavoro qualificato è invece previsto un corso di formazione esclusivamente teorica, della durata di 300 ore. La qualifica regionale di acconciatore si consegue con il superamento dell’ “esame teorico/pratico” o anche “esame finale” come definito nell’Accordo StatoRegioni. L’attestato rilasciato è un “Certificato di Qualifica Professionale”, che costituisce titolo abilitante all’esercizio dell’attività di acconciatore.

Cna Parma ai seguenti numeri 0521227201 oppure via e-mail a: gghiretti@cnaparma.it

cna costruzioni parma: seminario tecnico Il sisma che si è verificato lo scorso maggio nella nostra regione, provocando vittime ed enormi danni ad edifici storici, ha profondamente colpito anche strutture produttive e, nel complesso, un territorio in grado di esprimere una delle più fiorenti economie d’Europa. Un evento che ha solo sfiorato la nostra provincia, per altro più volte toccata in passato, ma che ha spinto l’Unione CNA Costruzioni di Parma a programmare un seminario tecnico informativo per approfondire tecniche di costruzione e verificare materiali adatti a “Progettare in zone sismiche”. Questo è stato quindi lo spunto per il seminario che CNA Costruzioni Parma ha proposto il 30 novembre all’hotel Parma&Congressi in collaborazione con BEKAERT, azienda leader nel settore dei materiali per l’edilizia e la Fondazione EUCENTRE - Centro Europeo di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica. Dopo l’introduzione ai lavori da parte di Franca Ormindelli, Presidente provinciale di CNA Costruzioni Parma, è stato il prof. Andrea Penna, Docente all’Università di Pavia e ricercatore presso Eucentre, ad entrare in argomento con la relazione dal titolo: “Edifici ed elementi strutturali in muratura in zona sismica: osservazioni, esperienze e criteri di progettazione”.Senz’altro più tecnico il secondo intervento che Pier Paolo Fumagalli, sales manager building presso Bekaert ha concentrato sul “Murfor il traliccio per il rinforzo delle armature”. A conclusione di ogni relazione sono state numerose le domande e le richieste di chiarimenti da parte del pubblico.


NEWS Anche il 2012 si chiude con una storica azienda di Parma che taglia la torta con 60 candeline

Buon compleanno! P

er la nostra rubrica dedicata ai traguardi importanti che raggiungono le nostre associate, il 2012 si chiude con un altro compleanno da record: i 60 anni di attività della Chierici&C di via Botteri (quartiere artigianale di Moletolo), vero punto di riferimento per gli amanti della bicicletta, in tutte le sue espressioni. 60 anni di attività • Chierici&C di Cierici Enzo e Ruggeri Luisa Snc - Parma (CNA Commercio e Turismo) 30 anni di attività • Bassi Girolamo&C Snc- Sal-

somggiore Terme (CNA Produzione) • Costruzioni meccaniche Vighi Gianni di Vighi FilippoSalsomaggiore Terme (CNA Produzione) • Bianchi Vittorio Snc - Parma (CNA Costruzioni) • Clari Angela Langhirano (CNA Commercio e Turismo) 20 anni di attività • Kappa Cosmetic di Amicone Pietro Bianconese (CNA Commercio e Turismo) • Tubistar Snc di Rastelli e Baistrocchi (Fontanellato) • Nuova Pasticceria Lady Snc di Pezzarossa Angelo&C - San

Secondo Parmense (CNA Commercio e Turismo) 10 anni di attività • Portici&Gazebo Srl Parma (CNA Produzione) • Daniel di Tanzi Daniele&C Snc - Salsomaggiore Terme

(CNA Produzione) • Malpeli Bruno Borgo Val di Taro (CNA Fita) • GeFFE Srl Parma (CNA Costruzioni) • Metamorphose di Torelli Gian Vanna - Colorno (CNA Benessere e Sanità)

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NEWS TPL in Emilia Romagna: fra crisi profonda e prospettive di rilancio

Servizio di trasporto e... sociale

I

l Comitato delle Associazioni di imprese private esercenti il trasporto su strada di persone (CAIPET), in previsione della sottoscrizione del Patto per la Mobilità per il 2013 tra tutti i soggetti, pubblici e privati, interessati, ha voluto porre l’accento sull’attuale situazione del comparto e, allo stesso tempo, avanzare alcune proposte finalizzate al rilancio e alla riqualificazione delle imprese. Sottolineata l’importanza strategica e sociale del TPL attraverso una serie di dati reali, il comunicato del CAIPET si sfferma sul fatto che il costo operativo orario degli ultimi 10 anni è andato incrementandosi mediamente del 3% l’anno, in presenza di un trend pressoché costante dei ricavi da vendita dei titoli di viaggio, di un fenomeno di evasione tariffaria che supera il 5% dei viaggiatori controllati e con risorse statali ridotte di anno in anno. Alle difficoltà di pianificazione che hanno caratterizzato gli scenari del TPL degli anni

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precedenti si aggiungono ora gli effetti delle manovre introdotte con la spending review, il Patto di Stabilità e le incognite legate all’istituzione del Fondo Nazionale per il Trasporto Pubblico Locale, sui cui criteri di utilizzo delle risorse è più che legittimo avanzare seri dubbi. Occorre ripensare ad un Trasporto Pubblico Locale regionale in grado di invertire l’attuale rapporto fra costi e ricavi, dove questi ultimi rappresentano il 30-35% dei primi, per avvicinarsi agli standard europei che vedono al riguardo un equilibrio esattamente opposto. Per salvaguardare il livello dei servizi ed escludere il rischio di tagli a scapito dell’utenza, specie quella meno protetta, e garantire il diritto alla mobilità delle persone quale elemento di competitività del sistema e componente essenziale dello sviluppo economico del territorio regionale, occorre dar corso ad un reale processo di industrializzazione del settore, così come le Imprese ed Associazioni di categoria

richiedono da tempo, senza peraltro poter riscontrare un avvio convincente. Le risorse per il settore si possono e devono ricavare non solo dai finanziamenti pubblici, sicuramente indispensabili, ma anche dal mercato, attraverso l’efficientamento dei servizi, il contrasto all’evasione tariffaria, l’aumento di produttività, il contenimento dei costi di manutenzione, gli investimenti sui mezzi, la definizione dei “costi standard”. In questa prospettiva, che non deve rimanere solo una enunciazione, il Trasporto Pubblico può passare da una situazione di crisi ad una prospettiva di rilancio e riqualificazione e le imprese private si candidano, e sono pronte, a raccogliere questa sfida, rivendicando un loro effettivo coinvolgimento nelle scelte, dichiarandosi disponibili ad investire nel capitale sociale delle società di TPL nate dai recenti accorpamenti e nell’acquisto di mezzi tecnologicamente più avanzati, apportando anche il proprio specifico bagaglio di conoscenze, garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali. è urgente dar corso ad un confronto di merito, fin qui

i numeri del tpl in emilia romagna

Il Trasporto Pubblico Locale rappresenta in Emilia Romagna una realtà importante che ogni anno garantisce servizi ad oltre 257 milioni di passeggeri, per oltre 114 milioni di chilometri. Di questi il 21% è realizzato attraverso l’affidamento di linee a circa 150 imprese cooperative, artigiane ed industriali che, con 700 dipendenti ed oltre 400 veicoli, assicurano l’erogazione dei servizi di mobilità ai cittadini, nel pieno rispetto delle normative vigenti ed a condizioni economiche vantaggiose per la collettività, contribuendo a garantire l’equilibrio economico finanziario del sistema di trasporto pubblico attraverso un elevato grado di efficienza raggiunta nella gestione dei servizi, garantendo il rispetto di tutte le normative, pur in presenza di oggettivi limiti operativi quali, ad esempio una bassa velocità commerciale dei servizi, 24,7 km/h con tendenza al peggioramento, - 0,9 km/h nell’ultimo anno.

mancato, con le aziende pubbliche e gli Enti Proprietari prima di giungere alla firma del Patto per la Mobilità 2013, affinché questo non rimanga un mero documento d’intenti.


NEWS Gruppo Hera: la nuova realtà rimarrà a controllo pubblico e vedrà l’ingresso di Cassa Depositi e Prestiti

Dal 2013 al via l’integrazione con AcegasAPS U

n Gruppo multiservizi ben radicato in una delle aree più sviluppate del Paese, capace di coniugare capacità d’investimento, creazione di valore per gli azionisti, efficacia dei servizi e solidità economica e finanziaria. Sono questi gli obiettivi dell’operazione che, a partire dal primo gennaio 2013, vedrà l’ingresso di AcegasAPS, multiutility di Padova e Trieste, all’interno del Gruppo Hera, attualmente attivo nelle provincie di Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, oltre che su tutto il territorio nazionale nella vendita di gas ed energia. La nuova realtà, che potrà con-

tare su un valore della produzione superiore a 4,5 miliardi di Euro, avrà un posizionamento di mercato di assoluto rilievo: primo operatore italiano per rifiuti trattati (5,4 milioni di tonnellate, di cui 3,7 verso parti terze); secondo operatore per volumi di acqua venduti (300 milioni di mc); terzo operatore nella distribuzione del gas

(quasi 1,5 milioni di punti di fornitura e 2,9 miliardi di volumi distribuiti); quinto operatore nella vendita energia elettrica a clienti finali (~11 TWh di energia elettrica venduta, con oltre 650.000 clienti); settimo operatore nella vendita di gas naturale a clienti finali (2,8 miliardi di mc venduti, con quasi 1,4 milioni di clienti).

Il controllo del Gruppo Hera allargato continuerà a rimanere saldamente in mano ai comuni dei territori d’insediamento, che continueranno a detenerne la maggioranza assoluta. Il Gruppo Hera ha inoltre recentemente accettato la proposta del Fondo Strategico Italiano (Cassa Depositi e Prestiti) di potere entrare nel suo azionariato. Il Fondo, che investe stabilmente in settori chiave per il Paese, ha infatti ritenuto che il nuovo Gruppo Hera rispondesse pienamente ai requisiti di dotazione industriale, equilibrio finanziario e prospettive di sviluppo necessari per attivare investimenti di questo tipo.

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NEWS Fidenza ha ospitato un incontro tra Parlamentari e imprenditori

Domande, proposte... risposte

“S

ette risposte per sette domande” è stato il filo conduttore dell’incontro tra imprenditori e parlamentari del territorio (Mauro Libé - UDC; Gianluca Benamati - PD; Tommaso Foti - PDL; Fulvia Bacchi Modena in rappresentanza di Fabio Rainieri - Lega Nordindisposto) organizzato da CNA provinciale a Fidenza lo scorso 9 novembre. Ad aprire i lavori il Presidente di CNA Provinciale Gualtiero Ghirardi, cui è seguito l’intervento del Presidente di zona Roberto Rubini che ha posto l’accento su temi particolarmente sentiti dal mondo imprenditoriale del territorio. Non solo moderatore, anzi “stimolatore” del bel dibattito che si è sviluppato nel corso della serata, è stato Fabrizio Binacchi Direttore di RAI Emilia Romagna. Primo argomento a fare il “giro di tavolo” è stato la enorme difficoltà per le piccole e medie imprese nel reperire il credito dalle banche, cui è seguita la proposta di modificare la normativa civile che regola-

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menta l’esigibilità del credito e la sua riscossione, in modo e che si crei un deterrente per i soliti “furbi”. Particolare spazio del dibattito è stato riservato alla riflessione di Roberto Bianchi , “documentata” da una sua esperienza personale, sul tema della burocrazia che nel nostro Paese esige costi addirittura superiori a quelli dell’intervento in sè, da cui la conclusione che in Italia ogni tipo di semplificazione non riesce mai ad essere efficace. Tutta la vicenda è stata in seguito ripresa, con tutti i

relativi particolari, dallo stesso Binacchi in un suo articolo. Terzo argomento posto alladiscussione quello dell’etica e della moralità alla luce della proposta di legge “anticorruzione”. Gabriele Rigoni, presidente provinciale di FITA CNA, ha posto l’accento sugli effetti distorsivi creati in Italia dopo l’apertura dei mercati alle imprese straniere, non solo nel settore dei trasporti. Come ridare competitività e centralità al lavoro italiano? Sono proprio impossibili forme incentivanti per coloro che continuano a credere, ad investire e a produrre nel nostro Paese? Sono state le domande che hanno avviato il dibattito. Si è quindi trattato dell’uso a volte distorto degli ammortizzatori sociali che invece di strumenti di sostegno al reddito a volte si trasformano in elementi distorsivi della concorrenza e dei provvedimenti possibili, ma necessari, per valorizzare le imprese che operano in un territorio come il nostro, ricco di peculiarità che devono essere considerate come un vero e proprio valore aggiunto, e quindi, a sua volta, da dover essere valorizzato.

“Operazione Ascolto” sul recupero crediti è iniziata la seconda fase della “Operazione ascolto”, che la CNA di Parma ha promosso già dalla scorsa primavera portando responsabili di settore nei vari quartieri artigianali della città e della provincia, a diretto contatto con le imprese, con l’intento di ascoltare le loro problematiche. Ultimamente sono state visitate le aree artigianali di Lemignano e di Noceto., ma sono già in programma altre visite in quartieri artigianali del territorio provinciale. Tra i tanti temi esposti nei numerosi confronti avuti con le imprese, quello che è emerso con particolare frequenza è stato la difficoltà di incassare i crediti, sia nei confronti di committenti pubblici, da clientela privata, aziende e consumatori. Da qui lo spunto per organizzare un seminario nel quale venisse trattato da esperti l’argomento del “Recupero crediti: procedure legali e aspetti fiscali”. L’incontro si è tenuto lo scorso 6 dicembre presso la sede provinciale della CNA e, a sottolineare come il tema trattato stesse a cuore agli ipmrenditori, ha fatto registrare il tutto esaurito. Pier Luigi Allegri, avvocato civilista ed esperto ha affrontato il tema del recupero crediti partendo dalle procedure legali previste, quindi il decreto ingiuntivo, l’atto di precetto, la causa, il procedimento sommario, l’ingiunzione europea, le procedure concorsuali ecc..., mentre il Dr. Rodolfo Riccò, responsabile dei servizi fiscali di CNA Parma, ne ha approfondito gli aspetti fiscali (deducibilità fiscale delle perdite su crediti, recupero dell’IVA ecc...).


NEWS Sottoscritta una convenzione tra il Comune di Colorno e CNA Costruzioni Parma

Obiettivo, recuperare l’esistente U

n comune impegno per individuare possibilità, metodi, tecniche e normative comunali di recupero degli edifici esistenti, compresi i casolari abbandonati, così numerosi nella nostro territorio. Questo è l’obiettivo del progetto condotto insieme dal Comune di Colorno e da CNA di Parma, che prende l’avvio con la sottoscrizione di una convenzione firmata lo scorso 8 novembre dal sindaco Michela Canova e dalla Presidente dell’Unione Costruzioni di CNA Parma Franca Ormindelli. La prima fase del progetto prevede un censimento di questi fabbricati, spesso pregevoli esempi delle tipiche architetture rurali della nostra zona; a questa prima fase, e in base anche ai risultati ottenuti, ne seguirà una seconda tesa a individuare delle previsioni urbanistiche che possano facilitare e rendere concretamente attuabili operazioni di recupero. Contestualmente CNA Costruzioni già dispone – e le specificherà per adattarle alle caratteristiche del territorio – delle metodologie e dei criteri progettuali e realizzativi

per il riuso di edifici coerenti con il rispetto ambientale ed il risparmio energetico. “è un progetto del tutto in linea con gli orientamenti della nostra amministrazione – afferma l’assessore Marco Boschini – che da tempo ha deciso di dire stop al consumo di suolo. Il recupero dei casolari rurali, pur non esente da problemi e criticità, può essere una delle strade per consentire un rilancio dell’attività edilizia nel nostro comune senza intaccare nuove superfici non urbanizzate e tutelando in questo modo paesaggio e aree agricole”.

Sulla stessa linea Franca Ormindelli secondo cui, il futuro del settore delle costruzioni, ed il suo rilancio, sono consegnate ad una nuova prospettiva. “è tempo di un modello di edilizia – dichiara- che guarda alla sostenibilità ambientale, alla efficienza energetica ed in particolare alla valorizzazione e recupero del patrimonio degli edifici esistenti e tra questi ci sono i casolari o corti rurali; occorre trovare un sistema di regole e di incentivi tale da rendere interessante anche economicamente il recupero di questi fabbricati. Si tratta tra

l’altro di interventi particolarmente congeniali alle piccole imprese di costruzione, che potranno attivarsi da sole od associate; abbiamo dunque accolto con piacere l’invito dell’Assessore Boschini a collaborare attivamente a questo progetto che ci auguriamo possa rappresentare un’esperienza pilota anche per altre amministrazioni”. Il progetto si presenta dunque come un buon esempio di collaborazione tra l’Ente pubblico e le Associazioni delle imprese di costruzione, con l’obiettivo di corrispondere sia alle politiche pubbliche di salvaguardia del territorio che di offrire nuove possibilità di lavoro e di sviluppo al settore edile, e che consente inoltre di cogliere le esigenze di una domanda di abitazione sempre più orientata alla qualità, ai nuovi materiali, al pregio degli edifici, oltre che alla economicità e al risparmio nella gestione.

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NEWS attacchiamo bottone seconda puntata Proseguono gli incontri tenuti dagli esperti artigiani della nostra provincia presso l’Ipsia di Parma nel contesto

Corso per sarte: ed è subito un successo Giovedi 22 Novembre si è tenuta la prima lezione del Corso di “Creatività e manifattura artigianale promosso da CNA Federmoda Parma attraverso Ecipar per il quale, attraverso un bando pubblico, è stato ottenuto un finanziamento da parte dell’Amministrazione Provinciale dal FSE. Il Corso è tenuto dall’Istituto Secoli di Milano e vi sono iscritte una ventina di nostre imprese del settore moda tra cui sarte e sarti, modelliste, magliaie e altre operatrici del settore. Fin dal primo approccio si è capito che l’iniziativa corsuale sarebbe stata una grande opportunità per approfondire le competenze unendo le diverse professionalità. Entusiasmo, dedizione, impegno e passione hanno infatti caratterizzato la prima cinque ore di questo corso. Disposte nei banchi del laboratorio dell’Ipsia di Parma, ognuna delle partecipanti munita di un kit di lavoro

conclusi i seminari per gli installatori Si è concluso con un ottimo riscontro da parte dei partecipanti, il breve ciclo di seminari tecnici su argomenti di grande attualità, che l’Unione Installazione e Impianti di CNA Parma ha organizzato per i propri associati. Nel primo, svoltosi il 14 novembre, si è parlato delle nuove disposizioni legislative legate alla nuova edizione della norma CEI 64-8 che quindi ciascun

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dell’iniziativa “Attacchiamo bottone”, ovvero l’arte e l’esperienza degli artigiani trasmessa ai giovani che frequentano i corsi di moda. Molto apprezzata la “lezione” di Pietro Fantini, imprenditore della ditta Fag%Cav di Fidenza, specializzata

nella creazione e produzione di scarpe che ha raccontato le tappe di “Come nasce una scarpa”. Un vero entusiasmo hanno destato tra i ragazzi/e gli interventi di due nostri grandi stilisti e sarti femminili in arte Marco Couture e Izabel Narciso. Entrambi hanno narrato come da una semplice passione sia nata l’opportunità di esprimere le proprie tendenze creative, apprezzate a livello nazionale ed internazionale, pur esprimendosi su piani stilistici diversi: dalla sofisticata eleganza stile anni ‘50 di Marco Couture, alla proposta di Izabel Narciso di rivisitare, con creatività, abiti non più nuovi. L’incontro si è concluso con l’entusiasmo di alcune delle ragazze che hanno accettato la proposta di sfilare provando alcuni meravigliosi capi dei nostri stilisti.

ha eseguito fin dalla prima lezione una bozza di modello sul foglio di modellistica. Dopo una breve introduzione sul Metodo Secoli, la docente ha illustrato le proporzioni del corpo umano con cenni storici e fino alla definizione di un nuovo canone che stabilisce le misure ideali. L’insegnante è professionale –ha dichiarato una delle aziende che partecipa al corso- ed inoltre sa interagire con tutte senza problemi sapendo infondere fiducia nelle nostre capacità. La

sua presentazione dell’insieme ha fatto nascere una grande curiosità e desiderio di apprendere il loro metodo il più velocemente possibile. Anche Nella Costantini –componete del direttivo Cna Federmoda Parmaha grandi aspettative ed entusiasmo per questo corso ed è orgogliosa di potervi partecipare perché permetterà di arricchire la nostra creatività. La seconda lezione si è svolta giovedi 13 dicembre, sempre presso i laboratori dell’Ipsia di Parma.

installatore o progettista deve seguire per installare/progettare correttamente un impianto elettrico. Relatore è stato Giancarlo Nanni segretario regionale di UNAE Emilia Romagna, membro del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) e componente del Gruppo di lavoro che ha elaborato la normativa. Il secondo appuntamento, il 28 novembre, ha avuto come tema l’analisi del DPR 462/01 - Guida tecnica alla prima verifica degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche

e impianti di messa a terra, alla luce del fatto che l’INAIL nel 2010 ha assunto tutte le funzioni in precedenza affidate all’ISPESL e rilasciato la guida in questione che definisce l’ambito e i campi di applicazione, nonché i campi di esclusione, i compiti dell’INAIL le modalità di trasmissione della dichiarazione di conformità i sistemi di campionatura. Relatore è stato Armando Fattori, Presidente del Collegio dei Periti Industriali di Parma e funzionario tecnico dell’INAIL.

autoriparatori: ecco il meccatronico Si attende solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per dire addio alle figure professionali di meccanico ed elettrauto. Non sarà ovviamente un passaggio traumatico, ma il dato di fatto è che la Commissione Lavori Pubblici del Senato ha definitivamente approvato la modifica all’art. 1 della legge 122/92 sulla disciplina dell’attività di autoriparazione, per cui chi vorrà adeguarsi ai dettami di legge, dovrà compiere un percorso formativo finalizzato ad unificare le competenze del meccanico e dell’elettrauto per diventare il “meccatronico”, quindi in grado di operare sulle parti meccaniche ed elettroniche dell’auto. Alle modifiche proposte in passato da CNA come quella sulle liberalizzazioni (abolizione dell’elenco delle attrezzature obbligatorie) si aggiunge ora quella tesa a prestare più attenzione alla qualifica professionale, data la crescente sofisticazione tecnica dei veicoli. In termini di aggiornamento professionale c’è da segnalare che lo scorso 27 novembre si è svolto seminario interno alla categoria, nel quale esperti e membri della stessa della Commissione nazionale della rilevazione dei tempi di lavorazione hanno trattato e chiarito le modalità d’interpretazione e applicazione del “tempario”, fondamentali per procedere alla stesura di un equo preventivo da proporre ai propri clienti.


SERVIZI

Il servizio di home banking? Sicuro! Sono possibili tutte le operazioni di tipo CBI e il controllo continuo delle convenzioni di tesoreria. Nessun vincolo per accedervi

P

rosegue con successo la campagna informativa presso le imprese associate del nuovo servizio di home banking “Sicuro”, adottato dalla CNA di Parma e in grado di entrare in piena autonomia su tutti i conti correnti e con tutti gli istituti di credito, applicando un controllo continuo e in assoluta sicurezza.Si tratta di un portale home banking di tipo CBI (Corporate banking interbancario) che permette di accedere attraverso un unico portale, un’unica password e un unico codice utente, a più conti correnti, anche di banche differenti, per effettuare disposizioni e ricevere informazioni. La “banca proponente” è l’Istituto delle Banche Popolari Italiane, di secondo grado, cioè senza sportelli o conti correnti, ma consente di effettuare le stesse operazioni dei CBI, nessuno esclusa, quindi dai saldi e movimenti di conto corrente o di portafoglio agli estratti conto, da ogni tipologia di pagamento, alla registrazione degli incassi, compresa la presentazione di Ri.Ba., RID, MAV ecc... La convenienza del sistema non si ferma qui, ma propone due elementi innovativi estremamente qualificanti che gli altri CBI non possono avere. Il primo è il CRT ovvero la Convenzione Regionale di Tesoreria: il programma permette di controllare in qualsiasi momento le convenzioni di tesoreria che l’azienda ha pattuito con la banca e verificare che le competenze trimestrali dell’estratto conto vengano addebitate correttamente e, se non fosse corretto, individuare immediatamente di quanto e dove sia

sbagliato. Un’operazione che è possibile fare in modalità di confronto con diverse banche e quindi decidere quale offra le condizioni migliori. In più è anche possibile verificare che le banche applichino correttamente le convenzioni di tesoreria che CNA ha stipulato con le banche, in quanto il programma ha già caricato tutte le convenzioni pattuite e con un solo click è possibile verificare se c’è corrispondenza negli importi. La seconda novità è la “componente collaborativa” di “Sicuro”, concepito proprio per avere una doppia funzione: un controllo da parte di CNA sul portale dell’azienda – ovviamente previo consenso dell’associato- per accedere alle posizioni bancarie delle aziende e migliorare automaticamente quei servizi che l’associato ha già attivi, a partire dalle classiche contabilità e paghe. Il vantaggio, in termini di tempo e risorse, per chi andrà ad usufruire di questo servizio è pertanto immediato e palese. Da segnalare che non è necessario aprire nessun nuovo rapporto bancario, inoltre chi ha già l’home banking o il CBI con un istituto di credito, non deve preoccuparsi dato che il passaggio verrà gestito con l’assistenza del personale di CNA in pochi giorni e le banche con cui si hanno in essere questo tipo di servizi sono, per legge, obbligate a rescindere il contratto una volta che il cliente lo richieda. Per chi fosse interessato al progetto “Sicuro”, anche per avere ulteriori informazioni, può interpellare Davide Maestri allo 0521.227211, e-mail: sicuro@cnaparma.it.

RESPONSABILE PROVINCIALE SERVIZI

Maura Marmiroli mmarmiroli@cnaparma.it

Servizi fiscali e contabili

Responsabile: Rodolfo Riccò rricco@cnaparma.it

Servizi paghe

Responsabile: Fiorenza Maschi fmaschi@cnaparma.it

Creaimpresa

Responsabile: Giorgio Ferravioli gferravioli@cnaparma.it

Consulenza di direzione

Responsabile: Roberta Lommi rlommi@cnaparma.it

Consulenza ambiente e sicurezza

Responsabile: Giorgio Ferravioli gferravioli@cnaparma.it

Consulenza credito

Responsabile: Lamberto Zolesi lzolesi@cnaparma.it

Consulenza contrattuale lavoro

Responsabile: Graziano Viglioli gviglioli@cnaparma.it

Consulenza informatica

Responsabile: Marina Conforti mconforti@cnaparma.it

CNA Innovazione e internazionalizzazione imprese

Responsabile: Marcello Mazzera mmazzera@cnaparma.it

Previdenza - EPASA Parma

Responsabile: Augusto Marasi amarasi@cnaparma.it

CNA World

Responsabile: Augusto Marasi amarasi@cnaparma.it

Formazione - Ecipar Parma

Responsabile: Roberto Andaloro robertoandaloro@eciparpr.com

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credito continua anche in dicembre la discesa dei tassi Trova conferma anche in dicembre la discesa dei tassi di riferimento per il credito agevolato il cui valore si assesta al 4,98%, con una diminuzione di ben 2,80% rispetto al mese di gennaio dell’anno in corso. è calato anche il tasso di riferimento comunitario da applicare alle operazioni di attualizzazione dei contributi pubblici alle imprese; tale indicatore passa quindi dal 1,89% all’attuale 1,76%. Ne consegue che fanno segnare diminuzioni tutti i tassi agevolati collegati a leggi speciali come la Sabatini o la legge 598. Resta fermo invece il tasso di sconto Comunitario dopo la decisione presa in luglio dalla Banca Centrale Europea che ha portato l’indicatore dal 1% allo 0,75%. Prosegue la diminuzione dei valori medi dei titoli pubblici (Rendistato) che si fissa al 4,009% rispetto al 4,246% precedente. Anche questo mese vede l’ennesimo calo dell’Euribor che, nella versione tre mesi media mese precedente 365 giorni. scende dall0 0,213% allo 0,196% mentre con l’indice a 360 giorni scende dallo 0,210% all’attuale 0,193%.

Osservatorio dei tassi - dicembre 2012 EURIBOR TASSO DI RIFERIMENTO EUROPEO EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 360 g.

1,76% 0,196% 0,193%

EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 360 g. TASSO UFF. SCONTO B.C.E.

0,370% 0,365% 0,75%

convenzione cna-banche: tassi a dicembre 2012 Vi aderiscono: Cariparma Credit Agricole – Banca Monte Parma – Unicredit Banca - Banca Popolare Emilia-Romagna – Credem – Banca Popolare di Lodi – Carisbo – Monte Paschi Siena - Banche di Credito Cooperativo. Scoperto di c/c Effetti s.b.f. Anticipo fatture

Fascia 1 4,446% 2,296% 2,896%

Fascia 2 5,346% 2,796% 3,596%

Fascia 3 6,146% 3,496% 4,396%

Fascia 4 7,196% 4,596% 5,096%

Le imprese che non hanno ancora aderito alla “convenzione per fasce di merito creditizio” usufruiscono, in attesa di entrarvi, delle seguenti condizioni: Cariparma CREDIT AGRICOLE Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine 5,471% 3,746%

Anticipo fatture 4,346%

Banca Monte Parma Scoperto di conto corrente 4,371%

Anticipo fatture 3,346%

Effetti salvo buon fine 2,746%

Un aiuto alle imprese creditrici della PA L’iniziativa è della Camera di Commercio con l’appoggio delle Associazioni di categoria

U

n concreto sostegno alle imprese che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione viene dal protocollo siglato dalla Camera di Commercio di Parma con banche e società di factoring alle quali, da parte delle imprese creditrici, andranno ceduti tali crediti. Capofila dell’iniziativa è, prima volta per un accordo di questo genere, l’ente camerale che, con l’appoggio delle associazioni di categoria, ha voluto così colmare il mancato rinnovo dei protocolli regionali in cui sia l’anno scorso sia nel 2010 si erano innestati analoghi accordi provinciali. La proposta di attivare l’intervento è nata nell’ambito dei lavori del “Tavolo di confronto sulle criticità del settore edilizia nella provincia di Parma”, iniziativa voluta dalla Camera di Commercio per affrontare i gravi problemi del comparto attraverso proposte condivise tra le diverse associazioni di categoria. Tuttavia, per rispondere alle necessità di liquidità delle imprese il protocollo d’intesa è rivolto non solo alle aziende

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dell’edilizia ma anche a tutti gli altri comparti. Nello specifico, le aziende iscritte al registro delle imprese della Camera di Commercio di Parma, potranno cedere il loro credito verso una pubblica amministrazione italiana a uno dei cinque intermediari finanziari che hanno sottoscritto l’accordo: Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo SpA (Gruppo Intesa Sanpaolo), Bcc Factoring SpA (Gruppo Bancario Iccrea, per le banche di credito cooperativo), Credemfactor SpA (Gruppo Credem-Credito Emiliano), Ifitalia SpA (Gruppo BNL) e MPS Leasing & Factoring SpA (Gruppo Monte Paschi Siena). Il credito cedibile, la cui esigibilità dovrà essere certificata secondo le normative in vigore, dovrà avere un valore minimo di 30.000 euro, risultato ottenuto grazie alle pressioni esercitate dalla CNA di Parma in quanto accordi simili siglati nelle province limitrofe, prevedono una soglia minima di 100.000 euro. Il tasso dell’operazione non sarà superiore all’Euribor +4,8% di spread, e le spese di tenuta conto non supereranno i 50 euro

a trimestre. La Camera di Commercio interverrà coprendo totalmente gli oneri finanziari legati a ciascuna operazione nata nell’ambito di questo protocollo, per un massimo di 5 mila euro per azienda. La domanda di rimborso alla Camera potrà essere presentata entro febbraio 2014 e riguarderà gli oneri sostenuti e conteggiati fino al 31 dicembre 2013, data di conclusione della validità del protocollo, salvo possibile proroga di un ulteriore anno. Le domande saranno evase in ordine cronologico fino all’esaurimento delle risorse stanziate.


L’impresa del mese

Due ruote per scalare il successo Compie 60 anni la Chierici&C Bicycles and Bicycles Components tra le prime tre aziende in Italia per produzione e la distribuzione

CARTA D’IDENTITà

“C

hierici e C.”, azienda leader per il settore del ciclo nel parmense ed in tutta la penisola, festeggia quest’anno il sessantesimo compleanno. Del resto, parlando di due ruote, sudore e passione, si ripercorre la storia d’Italia, sportiva e non; infatti i tre soci (il padre Enzo Chierici, ed i figli Cristian e Barbara) trasmettono nel loro mestiere questa “sacra” tradizione costruita tra rivalità leggendarie ed immagini da cartolina. Racconta Cristian che fu il nonno Lino, negli anni ’20 del ‘900 ad aprire un piccolo negozietto per le riparazioni: “Era un buco - dice - in un casale antico”. Poi, dopo la guerra, il «negozietto» si trasferisce in Via Nazario Sauro, ed è li che inizia l’attività artigianale vera e propria: “Fu in quegli anni – continua Cristian – che la mia famiglia iniziò ad intraprendere la produzione di telai e componenti artigianali, le mitiche «biciclette Maurizio» e, soprattutto, ad iniziare una distribuzione, oltre che al dettaglio, all’ingrosso”. Sono gli anni della rinascita, della ricostruzione, ma soprattutto sono gli anni di Coppi e Bartali e di un paese che si riunisce all’ombra di questo celebre dualismo. La produzione ingrana, il mercato fiorisce e, nel 1975, Enzo Chierici trasferisce il negozio presso l’attuale sede nel quartier artigianale di Moletolo, in via Botteri 15, completando così la trasformazione: da «buco» ad enorme salone espositivo. Oggi la “Chierici e C.

Bicycles and Bicycles Components” è tra le tre maggiori aziende distributrici per la componentistica in Italia: “Serviamo i nostri clienti - spiega Cristian - dalle Alpi alla Toscana, e da lì, giù fino alla Sicilia” . Una “scalata” al successo quindi, ma senza perdere un briciolo della tradizione e della passione che da sempre contraddistinguono questo marchio: “La bicicletta – sottolinea sempre Cristian – è un mezzo, ma è anche passione; ha un aspetto pratico, un aspetto salutare ed ecologico, ma soprattutto uno morale. La bicicletta significa sì risparmio, ma significa anche viaggio, scoperta, significa prestazione”. Traspare la naturale passione che si riflette poi sui prodotti: “Oggi l’azienda propone, al pubblico

NOME: chierici e C. Bicycles and Bicycles components DOVE SI TROVA: A parma via botteri 15 quartiere artigianale di moletolo telefono: 0521.784841 - 42 SITO WEB: www.chiericibikes.it Orari: da lunedì a venerdì 8,30-12,30; 14,30-18,30. Sabato 9,00-12,30

ed all’ingrosso, modelli e componenti per tutti i gusti: city bikes, turismo, mountain bikes e, ovviamente, il reparto corsa”. E visto che «Chierici» significa eccellenza, quando si spinge sui pedali non si può non menzionare il prodotto che più di ogni altro caratterizza attualmente il marchio: “Si chiama “Fishbone”, lisca di pesce, ed è il nostro telaio. è un prodotto ultrapersonalizzato – aggiunge – ultraperformante, da un look giovane, moderno, ma che conserva un fascino senza tempo. Ed i materiali sono ovviamente il top della gamma, per ottenere un ottimo rapporto qualità-prezzo senza perdere di vista l’eccellenza del prodotto”. C’è da aggiungere che camminando nel grande salone che ospita il negozio, si trova tutto ciò che serve agli appassionati, con la garanzia delle migliori marche del settore. Un esempio? Le fantastiche selle “Brooks”, stile inglese e fascino d’altri tempi. Viene facile dunque pensare che, se questo mezzo tanto poetico ha segnato la nostra storia con immagini indimenticabili, è anche grazie ad artigiani come Lino, Enzo, Cristian e Barbara Chierici e alla loro passione. Non resta dunque che dire: Auguri!

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agenda

Otto conigli per le scelte della vita

approfondimento

Severgnini indica le linee guida che l’imprenditore deve seguire

Le otto regole online

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on sono mai scontate le linee guida che un imprenditore o un artigiano deve tener presente affinché la sua attività mantenga la giusta rotta. Ancor meno facile l’ingresso nel mondo del lavoro per “ragazzi” neodiplomati o neolaureati. I consigli per fare scelte corrette nella propria vita, rivolgendosi a giovani e meno giovani, li dà Beppe Severgnini nel suo ultimo libro, “Italiani di domani”. L’editorialista del Corriere analizza otto aspetti della vita da coltivare oppure, come riporta lo stesso sottotitolo, “otto porte sul futuro”. L’Italia infatti deve guardare in avanti se-

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condo l’autore, il quale si rivolge proprio a coloro che il futuro lo vivranno nel pieno delle proprie facoltà. Il percorso si dirama attraverso otto parole chiave, inizianti tutte con“T”,che rappresentano anche otto regole a cui non si deve rinunciare per poter rendere la propria vita, e quella dell’Italia, migliore.“Talento”: scoprire la cosa che viene bene ed essere onesti con se stessi, facendo ciò che piace. “Tenacia”: essere pazienti anche oltre le proprie forze. “Tempismo”: saper cogliere l’attimo e non farsi scappare nemmeno una delle occasioni propizie che la vita ci dà.“Tolleranza”: accettare compromessi solo quando sono decorosi. “Totem”: è necessario stabilire le proprie regole, seguire i propri principi sempre.“Tenerezza”: essere morbidi, accoglienti. “Terra”: muoversi, guardarsi intorno, partire dalla terra natia con la consapevolezza di doverci ritornare.“Testa”: pessimisti in Italia lo possono essere tutti. L’ottimismo è cosa solo di chi riuscirà ad andare oltre. L’elenco non è lungo, ma ben chiaro nei fondamentali; con questo nuovo libro Severgnini consiglia, sta al lettore far proprio il messaggio.

Per chi vuol conoscere a fondo e sperimentare in prima persona l’efficacia delle regole che Severgnini ci indica citando le otto parole chiave, basta un cellulare o uno smartphone con relativa applicazione.

Talento Tenacia Tempismo Tolleranza Totem Tenerezza Terra

Italia di domani 8 porte sul futuro

Beppe Severgnini Editore: Rizzoli 180 pagine - 15 euro

Testa



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