Io L'Impresa - Agosto/Settembre 2013

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settembre 2013

Anno XXXVI - n.83 del 25/09/2013. Quotidiano

PARMA

Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.

Una boccata d’ossigeno Il Governo vara il Decreto per sbloccare una minima parte dei debiti degli Enti Locali nei confronti delle imprese

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focus

zoom

L’impresa del mese

Il Governo decide di abolire la prima rata dell’IMU

Incontri: lo speed date creato per gli imprenditori

Resta tuttavia applicata agli immobili definiti strumentali all’attività di impresa

Lavanderia self service wash: tecnologia per il “lava e asciuga”

Un’occaassione per condividere idee ed esperienze nella logica del libero scambio

Aperta nel giugno scorso a Pontetaro sta già riscuotendo il consenso da parte di una vasta clientela



EDITORIALE 4

Primo piano Una boccata d’ossigeno: il Governo approva il Decreto “sblocca debiti”

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focus 1 Abolita la prima rata dell’IMU

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focus 2 Il Decreto “del fare” e “del lavoro”

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news CCIAA: aumenta il numero delle imprese La Regione finanzia l’innovazione Alle Fiere di Parma il MEC-SPE: vantaggi per gli associati CNA Esposizione di artisti nella sede provinciale La CNA al festival del prosciutto FITA: allungati i tempi di scadenza della CQC Inaugurata la nuova sede di Borgotaro

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zoom Incontriamoci: lo speed date per imprenditori

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servizi Tecna e i corsi per RSPP

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credito L’andamento dei tassi

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L’impresa del mese

Lavanderia Self Service Wash

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agenda Il libro

Anno XXXVI - n.83 del 25/09/2013 Quotidiano

Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 Comitato di Redazione Per CNA: Domenico Capitelli, Maura Marmiroli, Andrea Mareschi Giornalisti: Fabrizio Furlotti, Erika Varesi redazione@cnaparma.it Progetto grafico e impaginazione: Edicta edizioni Per la pubblicità: pubblicita@cnaparma.it - 0521.227211 CNA Parma - Via Spezia 52/a 0521.227211 - www.cnaparma.it

Il governo abbia il coraggio di intervenire drasticamente sulla spesa pubblica Il problema dei ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione verso le imprese costituisce uno dei principali ostacoli alla ripresa economica. La Banca d’Italia ha recentemente stimato in 90 miliardi di euro l’ammontare del debito commerciale del settore pubblico, anche se cifre ufficiali ancora non esistono; tuttavia, a breve dovrebbero essere disponibili i risultati di una ricognizione diretta presso gli enti da parte del Ministero dell’Economia. Le principali “responsabili” di questa situazione, come ha ben evidenziato uno studio elaborato per CNA Emilia Romagna dal Centro studi Sintesi, “sono le regole di contabilità europea e del Patto di stabilità, infatti secondo tali norme, i debiti commerciali della PA vengono conteggiati all’interno del debito pubblico solo nel momento in cui si procede con il pagamento dei creditori; inoltre, il pagamento di debiti in conto capitale (ad esempio, opere pubbliche) influisce non solo sul debito ma anche sul deficit di bilancio. Il risultato finale è stato il drastico rallentamento dei pagamenti delle Amministrazioni locali verso le imprese, specialmente per quanto concerne gli investimenti”. Il Governo è recentemente intervenuto con il decreto legge 35/2013 che ha individuato alcune misure al fine di favorire il pagamento dei debiti commerciali da parte della Pubblica Amministrazione. I dati confermano il fatto che gli Enti Locali dell’Emilia Romagna sono tra i più penalizzati dall’attuale assetto del Patto di Stabilità interno, che impedisce alle Amministrazioni virtuose di pagare i propri fornitori pur avendo risorse disponibili. Infatti, lo sblocco del Patto di Stabilità interno ha concesso all’Emilia Romagna un bonus di 358 milioni di euro, pari al 7,2% del plafond nazionale. è evidente come questi dati mettano in evidenza la scarsa efficacia che il Decreto sta avendo sulle nostre imprese, cosi com’è sempre più evidente che questa situazione ha minato la stabilità economica di molte delle imprese, anche storiche, del territorio, imprese che si sono sempre fatte valere per know how, credibilità e capacità operativa, imprese che rischiano di scomparire disperdendo tutto il loro patrimonio solo perché la cattiva gestione della cosa pubblica da parte di una classe politica nazionale, ma in alcuni casi anche territoriale, corrotta e incapace ha generato una voragine difficile da colmare. Ancora una volta le imprese e i cittadini sono chiamati a fare da garanti, in questo caso nei confronti dell’Europa, per una situazione debitoria dello Stato da anni fuori controllo. Ci attendevamo, almeno da questo Governo, interventi drastici sul contenimento della spesa pubblica, principale generatore di debito, sull’assunzione di misure più incisive per il rilancio della nostra asfittica economia, invece solo alcuni palliativi quando servirebbe una medicina ben più efficace, quando in luogo di provvedimenti adottati per compiacere una parte politica, sarebbe stato più utile esentare dall’IMU gli immobili strumentali all’attività di impresa. Nel novembre dello scorso anno, quando sembrava che la spending review intervenisse sulla riduzione del numero delle Provincie, ne condividemmo anche noi la necessità, convinti che sarebbe stato il punto di partenza di un riassetto dove, i Comuni per primi e a seguire la Regione, avrebbero colto l’occasione per ridisegnare una geografia istituzionale in molti casi diventata ormai anacronistica. Nulla è però avvenuto nel frattempo, anzi, oggi siamo a dire, almeno per quanto accaduto a Parma, che il ruolo della Provincia continua ad essere determinante nell’assolvere a quei compiti e ad esercitare quelle funzioni che nessuna altra forma istituzionale pare al momento in grado di assumersi, con il risultato di non vedere alcun segno di riduzione dei costi dentro una spesa pubblica, divenuta ormai veramente insostenibile. Solo puntando su un deciso cambio di direzione che incida veramente sui costi della Pubblica Amministrazione possiamo pensare che si inneschino le condizioni per migliorare gli attuali rapporti di deficit che, oltre a consentire di pagare i debiti pregressi, permettano agli Enti Locali virtuosi di ripartire con investimenti in manutenzioni e infrastrutture, rimettendo cosi in circolo una liquidità che sarebbe tanto ossigeno per le imprese e per l’intero sistema. Gualtiero Ghirardi - Presidente Provinciale

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primo piano Il Governo attraverso il “Decreto sblocca debiti” compie un primo passo per alleggerire i debiti delle PA nei confronti delle imprese. In Emilia Romagna circa 1.200 milioni

Una boccata d’ossigeno I

l problema dei ritardi della Pubblica amministrazione verso le imprese costituisce indubbiamente uno dei principali ostacoli alla ripresa economica; basti pensare che se da un lato la Banca d’Italia ha recentemente stimato in 90 miliardi di euro l’ammontare del debito commerciale del settore pubblico, altre fonti portano questa voragine a sfiorare i 120 miliardi. Ad alleggerire questa grave situazione, è intervenuto nel mese di luglio il Governo con il cosiddetto “Decreto sblocca debiti” (35/2013) attraverso il quale le imprese fornitrici delle Amministrazioni Locali della regione Emilia Romagna beneficeranno di 1.198 milioni di euro. Nel corso della prima parte dell’Assemblea elettiva del 15 giugno scorso, il Centro Studi Sintesi, nella persona del dr. Cestari, aveva illustrato nei minimi particolari e da diverse angolazioni la situazione in essere nella nostra provincia, appunto per quanto riguarda l’indebitamento delle Amministrazioni Locali nei confronti delle imprese. CNA Emilia Romagna ha affidato allo stesso Centro Studi la realizzazione di un Rapporto che ha analizzato l’entità, l’impatto e la distribuzione territoriale delle risorse sbloccate dal Decreto, nonché gli effetti dei pagamenti e le prospettive per il 2014. Partendo dal dato assodato che la stragrande maggioranza dei Comuni possiede le risorse necessarie per saldare i debiti maturati verso le imprese fornitrici, ma che non hanno potuto procedere coi pagamenti in quanto bloccati dalle rigide regole del Patto di stabilità, lo

stesso dr. Cestari, nel corso della presentazione pubblica del Rapporto, ha sottolineato come “Al raggiungimento del riconoscimento di circa 1,2 milioni di euro all’Emilia Romagna, si è giunti considerando tre elementi: le risorse assegnate dal decreto 35 pari a 863 milioni di euro; l’ulteriore erogazione di cassa disposta dalla Regione Emilia-Romagna per il pagamento dei debiti nel settore sanitario, pari a 245 milioni di euro; altre misure minori, per lo più legate a manovre precedenti, come il Patto regionale verticale incentivato e la possibilità di escludere le spese di cofinanziamento

I dati raccolti confermano il fatto che gli enti locali dell’Emilia Romagna sono tra i più penalizzati dall’attuale assetto del Patto di stabilità interno, che impedisce alle Amministrazioni virtuose di pagare i propri fornitori pur avendo risorse per farlo.

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il decreto sblocca debiti UE dal Patto di stabilità delle Regioni. I pagamenti avverranno soprattutto verso le imprese fornitrici del comparto sanitario (693 milioni), assorbendo quasi il 58% dello sblocco per l’anno in corso; Comuni e Province pagheranno circa 368 milioni di euro, mentre la quota imputabile alla Regione (sanità esclusa) ammonta a 137 milioni di euro”. Cestari ha quindi presentato il Rapporto attraverso una dettagliata analisi di ciascuna misura contenuta nel provvedimento governativo. Il decreto prevede la possibilità per i Comuni e le Province con disponibilità di cassa di escludere dal computo del Patto di stabilità interno i pagamenti effettuati per saldare le fatture arretrate. Si tratta di una misura destinata agli enti che maggiormente soffrivano delle regole ferree del Patto di stabilità interno, in quanto non potevano procedere al pagamento dei fornitori pur avendo risorse disponibili in cassa. In Emilia Romagna i Comuni che beneficeranno di questo strumento sono 299, pari al 91% delle Amministrazioni municipali soggette al Patto di stabilità. I dati indicano un’ampia adesione dei Comuni emiliano-romagnoli che raggiunge il 100% nelle 12 città con popolazione superiore ai 60.000 abitanti. I pagamenti che gli enti locali dell’Emilia Romagna potranno escludere dal Patto di stabilità

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Occorre riformare il patto di stabilità interno e dare più spazio agli investimenti. Gabriele Morelli Segretario di CNA Emilia Romagna

interno nel 2013, a tutto vantaggio delle imprese creditrici, ammontano a 358 milioni di euro, di cui 302 milioni per i Comuni e 56 milioni per le Province. Nello specifico, la Provincia di Forlì-Cesena ha ottenuto un bonus di quasi 19 milioni di euro, mentre sul versante delle Amministrazioni municipali gli importi più rilevanti si concentrano nelle province

“Le misure adottate garantiranno una crescita dei pagamenti di circa 1,2 miliardi. Si tratta di un rilevante ammontare di risorse (pari allo 0,9% del PIL), in grado di far rifiatare le imprese per un po’, non certo per riequilibrare i conti. Per risolvere strutturalmente il problema dei ritardi di pagamento della PA è necessario riformare le regole del Patto di stabilità interno: nello specifico, bisognerebbe applicare il principio dell’equilibrio della parte corrente del bilancio, ponendo un tetto all’indebitamento e concedendo più spazio agli investimenti. Si tenga presente che la misura relativa all’allentamento del Patto di stabilità interno degli enti locali disposta dal DL 35 vale solo per il 2013: in altre parole, il decreto contribuisce a sanare le situazioni pregresse senza, tuttavia, affrontare le cause dei ritardi di pagamento. Alla luce di questi elementi, è verosimile considerare la riforma strutturale del Patto di stabilità interno di Regioni ed enti locali quale priorità per il 2014, indispensabile per costruire un contesto favorevole alla ripresa economica”.

di Parma (60,2 milioni) e Bologna (59,6 milioni). “Tuttavia – ha sottolineato Cestari – è opportuno fare due precisazioni: che si tratta di risorse proprie degli enti locali e non di erogazioni ricevute dallo Stato; e che le risorse liberate dal Patto serviranno per effettuare pagamenti in conto capitale (ad esempio opere pubbliche)”.

Debiti PA: risorse sbloccate alle Amministrazioni locali dell’Emilia Romagna nel 2013 (euro) (1) per gli enti che, pur avendo risorse in cassa, non potevano pagare i fornitori a causa del Patto di stabilità (2) per gli enti privi di sufficienti disponibilità di cassa (altri 1,8 miliardi nel 2014) (3) al netto degli accantonamenti pari a 253 milioni (4) da ripartire altri 9 miliardi di euro nel 2014 (5) in aggiunta alle risorse attuali (800 mln). Nel 2014 altri 1,2 miliardi (6) in aggiunta alle risorse stanziate dal “Salva Italia” (1 miliardo) Elaborazioni su decreti governativi

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primo piano Per gli enti locali privi di liquidità, invece, la Cassa Depositi e Prestiti interviene concedendo delle anticipazioni di cassa da restituire in un arco temporale non superiore ai 30 anni.Tale strumento risulta scarsamente utilizzato dagli enti emiliano romagnoli: nessuna Provincia si è avvalsa di questo strumento, mentre i Comuni beneficiari sono 24. Nel complesso, le anticipazioni che arriveranno dalla Cassa Depositi e Prestiti nel biennio 2013-2014 agli enti locali dell’Emilia Romagna ammontano a poco meno di 19 milioni di euro. I dati raccolti confermano il fatto che gli enti locali di questa regione sono tra i più penalizzati dall’attuale assetto del Patto di stabilità interno, che impedisce alle Amministrazioni virtuose di pagare i propri fornitori pur avendo risorse per farlo. Infatti, lo sblocco del Patto di stabilità interno ha concesso all’Emilia Romagna

le anticipazioni di liquidità sono distinte per debiti sulla sanità e non un bonus di 358 milioni di euro (302 mln ai Comuni; 56 mln alle Province. Il 53% dei pagamenti è assorbito dalle 12 città con più di 60mila abitanti), pari al 7,2% del plafond nazionale; diversamente, lo strumento messo a punto per gli enti privi di risorse (anticipazioni dalla Cassa

Pagamenti per investimenti che gli enti locali dell’Emilia Romagna possono escludere dal Patto di stabilità nel 2013.

Elaborazioni su decreti governativi

Depositi e Prestiti) nel 2013 porterà in Emilia Romagna appena 19 milioni di euro, pari allo 0,5% del totale nazionale. La Cassa Depositi e Prestiti, in particolare, anticiperà risorse liquide soprattutto a beneficio degli enti locali di Campania (32,8% del totale), Lazio (20%), Calabria (14,5%) e Sicilia (11,2%). Le anticipazioni di liquidità sono il meccanismo adottato anche per procedere al pagamento dei debiti delle Regioni, distinguendo tra la parte sanitaria e non sanitaria. La Regione Emilia-Romagna

I maggiori pagamenti delle Amministrazioni locali dell’Emilia Romagna verso le imprese da effettuare nel 2013 (milioni di euro)

Elaborazioni su fonti varie

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ha deciso di accedere alle anticipazioni di liquidità messe a disposizione dal Ministero dell’Economia per il pagamento dei debiti sanitari, ricevendo il nulla osta dall’apposito Tavolo di verifica lo scorso 8 luglio. La prima tranche, relativa al 2013, ammonta a 448 milioni di euro; la seconda parte, invece, dovrebbe essere ripartita entro il prossimo 30 novembre. A questo si deve aggiungere anche l’ulteriore erogazione di cassa straordinaria di 245 milioni di euro disposta dalla Regione Emilia Romagna per il pagamento dei fornitori del settore sanitario. Considerando entrambe le misure, nel corso del 2013 si dovrebbe procedere al pagamento di 692,5 milioni ai creditori delle ASL dell’Emilia Romagna, contribuendo ad abbattere sensibilmente lo stock di debito verso i fornitori della sanità regionale che, al 31 dicembre 2012, ammontava a circa 1 miliardo di euro. Il decreto 35/2013 prevede altri strumenti in grado di fornire maggiore liquidità agli enti locali al fine di saldare le fatture dei fornitori. Tra questi vi è il Patto regionale verticale incentivato: le Regioni possono peggiorare il proprio obiettivo di bilancio e contestualmente alleggerire i vincoli del Patto di stabilità interno degli enti locali; in cambio, ricevono un bonus da parte dello Stato pari all’83,33% di quanto messo a disposizione agli enti locali. La Regione Emilia-Romagna ha aderito al Patto di stabilità verticale incentivato, allentando gli obiettivi 2013 delle Province e dei Comuni per un importo complessivo di 99,6 milioni di euro.


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focus 1

Abolita la prima rata IMU L’imposta rimane tuttavia applicabile agli immobili strumentali all’attività di impresa

è

giunto a conclusione il tormentato iter dell’abolizione della prima rata dell’IMU 2013. inizialmente prevista per giugno, poi sospesa fino a settembre e, ora, definitivamente eliminata. Per l’abolizione anche della seconda rata occorre che il Governo trovi le risorse necessarie alla copertura finanziaria: termine entro cui farlo è il 15 ottobre 2013. Un batti e ribatti giocato all’interno della maggioranza, dove a spingere con particolare veemenza per la totale abolizione è stata la parte politica che poco più di due anni fa l’aveva introdotta e codificata in tutte le sue sfumature. Misteri della politica. Abolizione della prima rata 2013 Sta di fatto che, come già accennato, l’abolizione si riferisce alla prima rata 2013 per gli immobili che erano stati sospesi con DL n. 54/2013, ossia: • l’abitazione principale e relative pertinenze (con esclusione dei fabbricati A/1, A/8 e A/9) comprese quelle di anziani e disabili residenti in istituti di ricovero o sanitari e quelle di cittadini italiani non residenti per le quali il comune ha deliberato l’assimilazione ad abitazione principale; • le unità immobiliari di cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari e relative pertinenze; • gli alloggi assegnati dagli IACP e dagli Enti di edilizia residenziale pubblica; • i terreni agricoli; • i fabbricati rurali; • la casa coniugale e relative pertinenze assegnate al coniuge a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio; • la casa destinata ad abitazione principale del coniuge non assegnatario e relative pertinenze. Per tali immobili viene quindi di fatto eliminata la scadenza del 16/9/2013 prevista in caso di mancata pubblicazione del Decreto in commento entro i termini previsti. Abolizione della seconda rata 2013 Immobili “beni merce”

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Viene stabilito che non è dovuta la seconda rata dell’IMU 2013 per i c.d. “beni merce”, ossia i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, che risultano invenduti e non locati. I beni merce sono esenti IMU dal 1/1/2014 fintanto che permane la destinazione di vendita e non risultano locati. Detrazione di 200 euro Viene confermata la spettanza della detrazione di 200 euro per gli alloggi regolarmente assegnati - dagli IACP; - dagli enti di edilizia residenziale pubblica comunque denominati aventi le stesse finalità degli IACP. La disposizione infatti, non introduce alcuna novità ma ha lo scopo di effettuare un allineamento della norma con la prassi già in vigore. Cooperative edilizie a proprietà indivisa La modifica normativa introduce, per le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari, una equiparazione totale

all’abitazione principale con la conseguenza che, in riferimento alle stesse spettano tutte le relative agevolazioni. Dal 1/1/2014 sono inoltre equiparati all’abitazione principale anche i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali che hanno le caratteristiche indicate nel D.M. 22/4/2008. Riduzione dell’aliquota della cedolare secca è prevista la riduzione dell’aliquota della cedolare secca per i contratti a canone concordato, in particolare l’aliquota passa dal 19% al 15%; tale disposizione ha effetto a partire dal periodo di imposta 2013. I contratti concordati cui si applica la riduzione di aliquota sono quelli: - relativi ad unità immobiliari ubicate nei comuni con carenze di disponibilità abitative (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, nei comuni confinanti con gli stessi e negli altri comuni capoluogo di provincia) e negli altri comuni ad alta tensione abitativa individuati dal CIPE (Artt. 2, c. 3 e 8 L. 431/1998);


focus 1 - stipulati per soddisfare esigenze abitative di studenti universitari sulla base di apposite convenzioni nazionali. Disposizioni in materia di TARES Per l’anno 2013 il comune può stabilire di applicare la componente della Tares diretta alla copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti, previa adozione di un apposito Regolamento, da adottarsi entro il 30 novembre 2013. Nel regolamento il Comune, nel rispetto del principio “chi inquina paga” dovrà: a) commisurare la tariffa sulla base delle quantità e qualità di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione al loro utilizzo e all’attività svolta e al costo del servizio sui rifiuti; b) determinare le tariffe per categorie omogenee considerando anche più coefficienti di produttività dei rifiuti; c) commisurare la tariffa tenendo conto dei criteri introdotti dal DPR n. 158 del 1999; d) introdurre ulteriori riduzioni ed esenzioni, diverse da quelle previste dall’articolo 14 del D.L. n. 201 del 2011. Non è più prevista la facoltà per il consiglio comunale di deliberare ulteriori riduzioni ed esenzioni, da iscrivere in bilancio come autorizzazioni di spesa, assicurandone la copertura con risorse diverse dai proventi della TARES di competenza dello stesso esercizio. Il comune deve predisporre ed inviare ai contribuenti il modello di pagamento dell’ultima rata del tributo, precompilato sulla base delle disposizioni regolamentari e tariffari descritte prima.

Riassumendo Il 16 settembre 2013: pagamento prima rata IMU 2013 per le case di pregio I proprietari di ville, palazzi e case di pregio (categorie catastali A/1 e A/8) sono tenuti a pagare regolarmente la prima rata dell’IMU entro il prossimo 16 settembre 2013. 15 ottobre 2013: la scadenza per le coperture finanziarie È la data entro cui il Governo dovrà trovare le risorse finanziarie per poter abolire anche la seconda rata dell’IMU 2013, prevista per il 16 dicembre 2013. A questa data, inoltre, dovrà essere pubblicato anche il decreto di soppressione. Entro tale data, inoltre, il Governo dovrà rimborsare ai Comuni 2,4 miliardi di euro derivanti dal mancato introito della prima rata dell’IMU sulle prime case. 16 dicembre 2013: seconda rata dell’IMU 2013 per le seconde case Come ben sanno i proprietari di seconde case che hanno già versato la prima rata dell’IMU a giugno, il 16 dicembre dovranno saldare il conto con il pagamento della seconda tranche, a meno che il Governo non trovi la copertura relativa. 1° gennaio 2014: debutta la Service Tax Mandate in pensione la TARES e l’IMU (per i soli proprietari di prima casa), debutta per tutti la Service Tax composta di due parti: TARI e TASI.La prima (TARI) si applica a chiunque occupi a qualunque titolo locali e aree capaci di produrre rifiuti (per es. locali, negozi, ristoranti, ecc.); la seconda (TASI) sarà a carico di chi occupa fabbricati (es. abitazioni).

Rete Imprese Italia: qualche perplessità A poche ore dalla decisione del Consiglio dei Ministri di adottare i provvedimenti relativi all’IMU, Rete Imprese Italia, attraverso una nota ufficiale firmata dal Presidente Portavoce Ivan Malavasi ha espresso la sua prima valutazione in merito. “Da questo governo ci saremmo aspettati sicuramente di più. Lasciare immutata l’Imu sugli immobili strumentali non è stata una bella sorpresa e anche la parziale deducibilità dal reddito non produrrà apprezzabili benefici. Per questo continuiamo a chiedere l’esenzione Imu per le imprese. Con altrettanta franchezza diamo atto al governo di aver mantenuto gli impegni di abolire l’Imu sugli immobili invenduti e di rifinanziare gli ammortizzatori in deroga, benché le modalità di questo rifinanziamento appaiano sbagliate. Ancora una volta, infatti, le imprese, attraverso il prelievo delle risorse destinate alla decontribuzione del costo del lavoro, sono chiamate a sostenere una prestazione che dovrebbe gravare sulla fiscalità generale. Anche sul progetto di service tax siamo perplessi la storia recente del federalismo all’italiana ci insegna che la tassazione locale è inesorabilmente cresciuta anno su anno, sia pure con carichi territoriali differenti. Una volta tanto vorremmo che i fatti smentissero la storia e quindi chiediamo estrema attenzione nel costruire l’impianto del nuovo tributo che, per ora, non elimina la tanto contestata Tares per il 2013. Terremo gli occhi aperti – conclude la nota di Rete Imprese Italia – per evitare che i barlumi di ripresa annunciati possano essere soffocati da manovre fiscali non calibrate”.

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focus 2 Vi sono contenuti diversi provvedimenti finalizzati allo sviluppo e direttamente destinati alle imprese. Dal sostegno ai settori in difficoltà alla semplificazione

Il decreto del fare e del lavoro I

l Governo sta bruciando le tappe nell’approvare provvedimenti volti allo sviluppo. Tra i più significativi sono stati i decreti che meglio sono conosciuti come quello “del fare” e “del lavoro”, contenenti provvedimenti particolarmente mirati alle imprese. Provvedimenti che spaziano su diversi piani: dal sostegno per i settori in maggiori difficoltà, all’agevolazione al credito per le imprese, dalla semplificazione all’ambiente. Nel limitato spazio a disposizione, pur nell’intento di rendere il più chiaro possibile il fine di ogni provvedimento preso in esame, mettiamo in pagina i più significativi e interessanti per le imprese, partendo dal “problema” che lo ha innescato, illustrando di seguito il conseguente provvedimento reso operativo dal Decreto. responsabilità solidale appalti Problema - La responsabilità solidale in materia di appalti, oltre a trasferire sulle imprese compiti di controllo propri delle amministrazioni fiscali, rallenta ulteriormente i pagamenti fra imprese, imponendo pesanti adempimenti per certificare il corretto versamento dell’Iva e delle ritenute relative ai lavori di appalto o sub-appalto. Conversione in legge - Esclusione dell’IVA dalla responsabilità solidale. Nessun obbligo di presentazione del DURT. DILAZIONI PAGAMENTI VERSO EQUITALIA Problema - La crisi economica ha reso difficile il rispetto del piano di rateizzazione del debito nei confronti di Equitalia che, oggi, prevede una dilazione dei pagamenti fino a un massimo di 72 rate. Conversione in legge - La dilazione di pagamento del debito nei confronti di Equitalia è estesa fino a un massimo di 120 rate, una volta accertata

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l’impossibilità di sostenere il piano di rateazione. aumento dell’aliquota iva Problema - Un ulteriore aumento dell’aliquota Iva ordinaria al 22%, che sarebbe scattato dal 1° luglio 2013, avrebbe contribuito a contrarre ulteriormente la domanda interna di beni e sevizi. Conversione in legge - L’aumento dell’aliquota Iva è stato spostato al 1° ottobre 2013. limitazioni all’esproprio immobili strumentali alle imprese Problema - La soglia del debito, pari 20mila euro, che autorizza il creditore a procedere con l’esproprio, risulta troppo bassa per consentire alle imprese, soprattutto in periodo di crisi, di tutelare il proprio patrimonio immobiliare. Conversione in legge - è stato innalzato, da 20mila a 120mila euro, il valore minimo del debito che autorizza il ri-

scossore a procedere con l’esproprio dell’immobile, diverso dall’abitazione principale. limiti al pignoramento beni strumentali delle imprese Problema - Impossibilità per l’impresa di operare in assenza dei beni strumentali necessari per la produzione. Conversione in legge - I limiti alla pignorabilità, già presenti nel codice di procedura civile, sono estesi alle società e, più in generale, ai soggetti in cui risulta una prevalenza del capitale investito sul lavoro. fondo centrale di garanzia Problema - Allargare l’accesso al credito per le piccole e medie imprese e semplificare le procedure di accesso al Fondo. Conversione in legge - Aggiornati i criteri di valutazione, aumentata la misura massima di copertura per alcune operazioni e semplificate le procedu-


il decreto del fare re di accesso. Sono state ripristinate la riserva relativa all’attività di controgaranzia svolta dai Confidi (30%) e alle garanzie di importo inferiore a 500mila euro, pur se ridotta al 50%. sostegno agli investimenti Problema - Favorire l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese Conversione in legge - Le PMI potranno ottenere finanziamenti a tasso agevolato per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, beni strumentali di impresa, hardware, software e tecnologie digitali I finanziamenti avranno durata massima di 5 anni ed un valore non superiore a 2 milioni di euro per ciascuna impresa. crediti pa Problema - Reperire le risorse necessarie per saldare tutto il debito pregresso. Conversione in legge - Introdotta la possibilità di intervento da parte di Cassa Depositi e Prestiti per consentire alle imprese di cedere i crediti con il rilascio della garanzia dello Stato. concordato preventivo Problema - Superare le criticità emerse nell’utilizzo concreto di tale strumento

dopo le recenti novità normative (concordato in bianco). Conversione in legge - Vengono introdotti ulteriori elementi di controllo: l’obbligo di presentare, insieme alla domanda, l’elenco dei creditori, la possibilità per il Tribunale di nominare il commissario giudiziale e altri obblighi informativi periodici. La nomina del commissario giudiziale avviene con decreto motivato che fissa anche un termine per la presentazione della proposta, del piano e della documentazione. sblocco cantieri Problema - Consentire la continuità dei cantieri in corso e l’avvio di altre iniziative immediatamente «cantierabili». Conversione in legge - Viene istituito un Fondo, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con una dotazione superiore a 2 miliardi di euro, per finanziare il potenziamento dei nodi, migliorare i corridoi europei, migliorare rete e servizi ferroviari, nonché sostenere il Programma «6.000 Campanili», concernente interventi di adeguamento, ristrutturazione e costruzione di edifici pubblici, salvaguardia e messa in sicurezza del territorio. Viene accelerata la predisposizione del piano per la messa in sicurezza degli edifici scolastici con specifico riferimento alla prevenzione del rischio sismico.

Misure positive per la crescita e lo sviluppo “Sia il Decreto “del fare” che “del lavoro e IVA”, recentemente approvati dal Consiglio dei Ministri, introducono diverse misure positive che vanno nella direzione da noi più volte indicata, quella della crescita e dello sviluppo - ha dichiarato il Segretario Generale della CNA Sergio Silvestrini -. In tal senso, va segnalato che durante i lavori parlamentari, anche in virtù dell’attività di lobbying esercitata da CNA e Rete Imprese Italia, sono state apportate molteplici modificazioni ai testi, spesso decisive per orientarne virtuosamente l’impatto sulle attività produttive. Va comunque evidenziato che un maggior coraggio da parte del Governo e del Parlamento, nell’adozione di misure più incisive e radicali, avrebbbe reso più performante il combinato disposto degli interventi contenuti nei provvedimenti. In questa direzione continueremo a profondere il più ampio impegno della Confederazione, già a partire dalle prossime misure annunciate dal Governo”.

appalti Problema - Favorire l’accesso delle PMI agli appalti pubblici. Conversione in legge - La tutela delle PMI attraverso adeguata suddivisione degli affidamenti in lotti funzionali diventa uno dei principi in materia di pubblici appalti. durc Problema -Periodo di validità del DURC troppo breve (30/90 giorni) e conseguenti appesantimenti burocratici per le imprese.

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focus 2 Conversione in legge - Il periodo di validità del DURC viene esteso a 120 giorni, può però essere utilizzato anche per contratti, servizi e forniture diversi da quelli per i quali è stato espressamente acquisito. semplificazioni 1 Problema - Tempi troppo lunghi nella conclusione dei procedimenti da parte della Pubblica Amministrazione. Conversione in legge - Previsione di indennizzo anche in caso di procedimenti nei quali intervengono più amministrazioni. Potere sostitutivo dell’istante entro 20 giorni dalla scadenza del termine per la conclusione del procedimento. semplificazioni 2 Problema - Eccessiva dispersione nel tempo degli adempimenti a carico delle imprese

mento di Valutazione dei Rischi, anche in forma standardizzata, crea importanti oneri per le imprese.

sono considerati rifiuti (Reg. 161/2012) e, quindi, sottoposti alle procedure dei rifiuti.

In corso di conversione - Introduzione della «data unica di efficacia degli obblighi». Si prevede che la data di decorrenza dell’efficacia di eventuali obblighi amministrativi a carico di imprese e cittadini, introdotti con nuovi provvedimenti, sia fissata al 1° Luglio o al 1° Gennaio, successivi all’entrata in vigore del provvedimento stesso, salvo particolari esigenze di celerità o che derivino da obblighi europei

Conversione in legge - Eliminazione obbligo documentale e recupero della forma autocertificativa per le imprese a basso rischio infortunistico e di malattie professionali che saranno individuate con decreto interministeriale.

In via di conversione - Le terre e rocce da scavo a determinate condizioni (destinazione certa, riutilizzo senza preventivi trattamenti, etc. ) diventano sottoprodotti ed escono dal regime dei rifiuti.

salute e sicurezza sul lavoro 1 Problema - L’obbligo di redigere un documento unico di valutazione dei rischi da interferenze, previsto dal Testo Unico anche per settori di attività a basso rischio infortunistico o per lavori di breve durata, rappresenta un notevole appesantimento formale per le imprese. Conversione in legge - Eliminazione obbligo documentale per le attività a basso rischio di infortuni e malattie professionali, che saranno individuate con decreto interministeriale, e per i lavori e servizi la cui durata non superi i cinque uomini-giorno. salute e sicurezza sul lavoro 2 Problema - La previsione per tutte le tipologie di impresa di redigere il Docu-

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salute e sicurezza sul lavoro 3 Problema - L’obbligo, per il datore di lavoro dell’impresa esecutrice, di redigere il Piano Operativo di Sicurezza (POS) in riferimento a singoli cantieri temporanei e mobili e quello, a carico del committente, di redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), creano irrigidimento e oneri anche per i piccoli lavori. Conversione in legge - Eliminazione obbligo documentale del Piano Operativo di Sicurezza per i piccoli lavori che non superino i dieci uomini-giorno Previsione, inoltre, attraverso decreto interministeriale, di modelli semplificati per la redazione del Piano Operativo di Sicurezza e del Piano di Sicurezza e Coordinamento.

adempimenti nei contratti di lavoro Problema - Eccessiva burocratizzazione della fase iniziale del rapporto di lavoro, aggravata dalla richiesta di molteplici certificati e adempimenti. Conversione in legge - Soppressione delle disposizioni concernenti l’obbligo del certificato di idoneità per l’assunzione con contratto di apprendistato, limitatamente alle lavorazioni non a rischio. energia 1 Problema - Insufficiente concorrenza nei mercati energetici. Conversione in legge - Introdotte misure volte ad accelerare l’avvio delle gare di distribuzione del gas per ambiti territoriali, così da favorire una maggiore concorrenza nel mercato del gas.

ambiente Problema - Le terre e rocce da scavo prodotti nel corso di attività e interventi autorizzati in base alle norme vigenti

energia 2 Problema - Eccessivo costo dell’energia.


il decreto del fare Conversione in legge - Previsti nuovi criteri di determinazione delle tariffe concesse agli impianti in regime Cip6, che comportano una riduzione delle stesse ed un modesto risparmio in bolletta per gli utenti finali. ricerca&sviluppo nelle pmi Problema - Insufficienti misure di finanziamento di programmi e/o progetti di ricerca e sviluppo, per le piccole imprese, a valere sui fondi disponibili presso il MIUR (anche in collaborazione con enti pubblici di ricerca). Conversione in legge - Il MIUR favorirà interventi diretti al sostegno e allo sviluppo delle attività di ricerca mediante la concessione di contributi alla spesa, nel limite del 50% della quota relativa alla contribuzione a fondo perduto disponibili sul Fondo per la ricerca applicata (FAR). incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato Problema - Allarme sociale provocato da elevati tassi di disoccupazione (12,1%), in particolare giovanile (39,1%).

Conferenza Stato-Regioni, di linee guida finalizzate a garantire una disciplina, uniforme sul territorio nazionale, dell’offerta formativa pubblica per i lavoratori assunti con contratto di apprendistato professionalizzante dalle micro, piccole e medie imprese Le linee guida si applicano alle assunzioni effettuate entro il 31 dicembre 2015 e possono derogare al Testo unico dell’apprendistato con riferimento al piano formativo, che resta obbligatorio solo per indicare la formazione professionalizzante, non quella trasversale/base (c.d. formazione esterna). autoimpiego e autoimprenditorialità Problema - Esaurimento dotazione finanziaria della norma sull’autoimpiego e l’autoimprenditorialità (decreto legislativo 185 del 21 aprile 2000), che ha rappresentato una buona misura per lo startup di piccole e micro imprese. Conversione in legge - Rifinanziamento, mediante riprogrammazione dei fondi strutturali per il Mezzogiorno, delle mi-

sure per l’autoimpiego e autoimprenditorialità previste dal DLgs 185/2000, nel limite di 26 milioni di euro per l’anno 2013, 26 milioni di euro per l’anno 2014 e 28 milioni di euro per l’anno 2015. contratto a termine Problema - Eccessiva rigidità in materia di primo contratto a termine acausale (ex art. 1, co. 1-bis, DLgs 368/2001) Intervalli temporali tra un contratto a termine e l’altro resi troppo lunghi dalle modifiche introdotte con la Riforma Fornero. Conversione in legge - La contrattazione collettiva, anche aziendale, potrà disporre ipotesi ulteriori di decausalizzazione del lavoro a termine, oltre all’ipotesi di primo contratto a termine acausale della durata massima di 12 mesi. In materia di successione nel tempo dei contratti, viene ripristinato il sistema dei «periodi cuscinetto» precedente alla legge 92 del 2012: dal regime 60/90 giorni si torna al regime 10/20 giorni.

Conversione in legge - Il decreto prevede incentivi economici per il datore di lavoro che: • assuma con contratto a tempo indeterminato un giovane lavoratore molto svantaggiato (incentivo per 18 mesi) • converta in contratto a tempo indeterminato il contratto del giovane lavoratore molto svantaggiato e, contestualmente, ne assuma un altro (incentivo per 12 mesi) • assuma un lavoratore in regime di ASpI a tempo indeterminato, beneficiando di un contributo mensile pari al 50% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore. apprendistato professionalizzante Problema - Eccessiva complessità e onerosità, per il datore di lavoro, degli adempimenti formativi connessi all’apprendistato professionalizzante, oltre che rilevante disomogeneità della normativa regionale in materia. Conversione in legge -Adozione, entro il 30 settembre 2013, da parte della

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Aumenta il numero delle imprese Nel secondo trimestre 2013 il saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni segna un + 375

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ella prima settimana dello scorso agosto, la Camera di Commercio ha reso pubblico il rapporto “Sistema imprenditoriale parmense” riferito al secondo trimestre 2013, elaborando i dati di Infocamere Movimprese. Il dato che viene sottolineato è l’aumento del numero delle imprese registrato nel secondo trimestre di quest’anno: in provincia di Parma sono nate 864 imprese a fronte di 489 cessazioni. Dopo il forte calo registrato nei primi tre mesi dell’anno, il saldo tra iscrizioni e cessazioni è dunque positivo di 375 unità e determina un tasso di crescita imprenditoriale di +0,80%. Il valore è superiore rispetto a quello registrato nel secondo trimestre 2012 (era +0,63%) ma supera anche il dato regionale (+0,39%) e quello nazionale (+0,43%) relativi al periodo gennaio-marzo 2013. A crescere nel secondo trimestre sono state principalmente le ditte individuali (+197) e le società di capitale (+124). Hanno evidenziato trend di crescita

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positivi anche le altre forme giuridiche, come le società di persone (+8) e le “altre forme” (+46). I settori numericamente più rilevanti a livello provinciale hanno avuto tutti un andamento positivo, ad eccezione delle costruzioni. I migliori risultati, in termini assoluti, sono stati raggiunti da commercio, attività immobiliari e servizi: le imprese di tali settori crescono rispettivamente di 162, 49 e 48 unità. Agricoltura e attività manifatturiere crescono di 13 unità, mentre il settore edile chiude il trimestre con un saldo negativo di sole 3 unità. Analizzando poi la serie storica degli ultimi dieci anni, le iscrizioni appaiono in ripresa e in particolare sono 102 in più rispetto al 2012. Anche le cessazioni sono in aumento, ma con una dinamica più contenuta. La consistenza delle imprese parmensi al 30 giugno 2013 è tuttavia inferiore a quella dell’anno scorso a causa del forte calo avvenuto nel primo trimestre, pari a -574 imprese, il peggior valore dal 2004.

non è tutto oro quel che luccica Al Direttore della Cna Domenico Capitelli abbiamo chiesto un breve commento ai dati comunicati dalla Camera di Commercio sull’andamento delle imprese: “Effettivamente a prima vista dovremmo essere soddisfatti dell’andamento che viene evidenziato nel Rapporto. Nascita di un numero importante di imprese, saldo abbondantemente positivo nel rapporto con le cessazioni; purtroppo non è tutto oro ciò che luccica, se estendessimo l’analisi oltre i numeri, vedremmo che i medesimi sono fortemente condizionati da una crisi che morde ancora molto. Mi spiego meglio dicendo che un’alta percentuale di questi inizi non sono il frutto di un progetto imprenditoriale, come accadeva fino a qualche anno fa, sono purtroppo il frutto di una situazione che obbliga molti ad inventarsi imprenditori, e i nostri dati chi dicono che siamo nell’ordine del 70% circa delle nuove iscrizioni. Molte di queste imprese restano attive fino a quando non si ritrova un lavoro da dipendente, e ciò è confermato dal vorticoso tour over degli inizi e delle cessazioni, ma il dato più triste è che tra le cessazioni, sono “confuse” anche ditte che hanno una storia e che in molti casi hanno fatto la storia economica di questo territorio. Quei dati andrebbero valutati non solamente sotto il profilo quantitativo ma anche e di più sotto il profilo qualitativo, credo che sarebbe sicuramente più interessante misurare in termini di valore di ciò che il nostro tessuto economico perde o ha perso irrimediabilmente nel corso di questi anni. Allora sarebbe opportuno che ci si interrogasse se in questi anni, si è fatto il possibile per impedire la perdita di quel patrimonio e cosa si vuole fare per arginare il perpetuarsi della recrudescenza.”


news

La Regione finanzia l’innovazione Previsto un contributo in conto capitale per le piccole imprese costituite dopo il 1° gennaio 2011

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al 2 settembre è possibile inviare le domande (esclusivamente online tramite l’indirizzo di posta certificata dell’impresa e trasmesse complete di tutti i documenti obbligatori firmati digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa) in relazione al bando emesso dalla Regione Emilia Romagna denominato “Sostegno allo start up di nuove imprese innovative”. Destinatarie del bando sono le piccole imprese costituite dopo il 1° gennaio 2011 con localizzazione produttiva in regione. L’agevolazione prevista consiste in un contributo in conto capitale, corrispondente al 60% della spesa ritenuta ammissibile, che non deve essere inferiore a 75mila euro, mentre il valore massimo dei singoli importi erogabili non potrà supe-

rare i 100mila euro. Prevista una maggiorazione – pari al 10% del contributo concesso – per i progetti che prevedono alla loro conclusione un incremento dei dipendenti assunti a tempo indeterminato pari ad almeno 3 unità rispetto alla data di presentazione della domanda. La scadenza del bando è fissata al 31 gennaio 2014. La domanda dovrà essere inviata all’indirizzo di posta elettronica certificata del Servizio Politiche di Sviluppo Economico, Ricerca Industriale e Innovazione Tecnologica: e-mail sviluppoeconomico@

postacert.regione.emilia-romagna.it. Per informazioni si può contattare Marcello Mazzera di CNA Innovazione (348.5603429 - e-mail: mmazzera@cnaparma.it)

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NEWS Dal 27 al 29 marzo 2014. Sconti e agevolazioni per le imprese associate a CNA Produzione

Torna alle Fiere di Parma il MEC-SPE D

a anni la Fiera MECSPE, Subfornitura, Eurostampi, Plastix Expo, Macchine e Utensili, Control Italy, Motek Italy, Logistica costituisce l’appuntamento fisso per gli operatori dei vari comparti della meccanica. Un evento fieristico specializzato che ha continuato a crescere anche nell’ultima edizione, facendo registrare la presenza di oltre 28.307 visitatori (+ 3% rispetto all’edizione 2012), con oltre 1.023 espositori, 26 isole di lavorazione, 10 piazze d’eccellenza e 11 quartieri tematici: segnali inequivocabili del dinamismo, dell’internazionalizzazione,

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dell’elevata qualità tecnologica dei contenuti e in grado di dare una risposta concreta alle esigenze degli imprenditori e dell’industria manifatturiera italiana favorendo nuove opportunità di scambio e di collaborazione. L’edizione 2014 di MEC-SPE è in programma alle Fiere di Parma dal 27 al 29 marzo e per le imprese associate a CNA Produzione intessate a parteciparvi, sono previste particolari ed interessantissime agevolazioni grazie ad un proficuo rapporto di collaborazione con Senaf, la società che organizza l’evento. Oltre a questo tipo di scontistica, il Direttivo di CNA Produzione

di Parma ha deciso, al fine di abbattere ulteriormente i costi di partecipazione, di verificare la possibilità di prenotare degli spazi in maniera collettiva (es. 2 stand adiacenti occupati da tre ditte oppure 3 occupate da 4 o più a seconda delle esigenze). Per poter attuare questo progetto di ulteriori sconti è tuttavia necessario avere un quadro il più completo possibile di disponibilità da parte delle imprese associate, per cui la prenotazione deve essere fatta entro il 15 ottobre p.v. Per ogni tipo di informazione si può contattare Paolo Medioli Responsabile Pro-

vinciale Area Mercato; CNA Comunicazione e Terziario Avanzato; CNA Produzione; CNA Industria - Via La Spezia, 52/a – 43125 PARMA t.0521227211 int.287 | f.0521227205 | c.3485603404 www.cnaparma.it


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NEWS esposizioni di Artisti in CNA

La CNA di Parma apre le porte alla creatività con il progetto “Art In

a tutela di imprese e cittadini

La revisione del Regolamento comunale per l’esercizio delle attività di acconciatore, barbiere, estetista, tatuatore, applicatore di piercing, a suo tempo approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 2/1 in data 20/01/2009, è ancora in attesa di approvazione. Tale revisione risulta fondamentale per gli operatori qualificati di questo settore poiché è finalizzata a combattere il fenomeno dell’abusivismo e a regolamentare le professioni. Il ritardo nell’approvazione ed il proliferare sul nostro territorio di attività cosiddette borderline o che operano senza alcun requisito professionale ed igienico-sanitario, ha fatto sì che CNA in primis interpellasse i Consigliere dell’opposizione per riportare l’attenzione su questa tematica. Con un comunicato stampa del Consigliere Comunale del PD Dott.

lavanderie: requisiti per la professione

Con una delibera avente come oggetto “Disposizioni regionali attuative in materia di attività professionale di tintolavanderia, ai sensi della legge 84/2006 e s.m.” la Regione Emilia Romagna ha recentemente decretato tutte le modalità attuative del percorso di formazione del responsabile tecnico di tintolavanderia, in quanto è stabilito che

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Progress” che offre la possibilità di esporre temporaneamente le proprie opere all’interno degli spazi della sede provinciale CNA Parma in Via La Spezia 52/a: una vetrina per tutti

Maurizio Vescovi, del 25 Luglio 2013 è stato possibile sollevare nuovamente la questione circa l’importanza delle revisione di tale regolamento. L’assessore al Commercio Casa ha risposto all’interpellanza affermando che la revisione del Regolamento Comunale per l’esercizio delle attività di acconciatore, barbiere, estetista, tatuatore, applicatore di piercing

coloro che molto spesso non hanno la possibilità di esporre in maniera visibile al pubblico. Pittori, scultori, fotografi, incisori, fabbri, ricamatrici, e tutti coloro che fanno parte del variegato mondo dell’artigianato artistico potranno così vedere esposte le proprie opere in un allestimento elegante e in una sede rinnovata, al contempo prestigiosa, ancorché frequentata, come è appunto la sede provinciale della CNA. Per chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni ed inviare la propria candidatura, può contattare la curatrice del progetto “Temporary Exhibition”, Giulia Ghiretti al numero 0521 227201 - e-mail: gghiretti@ cnaparma.it

verrà sicuramente presentata in Consiglio Comunale nelle prime sedutealla ripresa dei lavori dopo l’estate. CNA Benessere Sanità conta che i tempi siano rispettati in modo che le associate possano finalmente avere uno strumento aggiornato che permetta una maggior tutela a fronte di un fenomeno sempre più dilagante.

CNA federmoda: azioni per il futuro

Per continuare a investire nell’aggiornamento e formazione delle proprie imprese, per valorizzare e far crescere l’artigianato manuale e difendere la cultura del pezzo unico, dopo il Corso con l’Istituto Secoli di Milano, CNA Federmoda Parma ha In programma nei prossimi mesi (tra ottobre e novembre) l’organizzazione di un mini-corso di sartoria maschile. Altri dettagli insieme al calendario degli incontri saranno forniti in seguito. Per maggiori informazioni è possibile contattare Giulia Ghiretti 0521-227201. è già in cantiere l’organizzazione della seconda edizione di “Attacchiamo bottone”., il percorso di orientamento e formazione presso l’Istituto Professionale “Primo Levi” di Parma caratterizzato da incontri tra i maestri di moda e sartoria della CNA e i giovani talenti frequentanti gli specifici corsi professionali per l’anno scolastico 2013 - 2014. In programma numerose novità in termini di comunicazione ed interattività, in cui gli artigiani della creatività dell’ago e del filo si racconteranno fuori dagli schemi, sino ad arrivare a trasmetterela passione per il proprio mestiere anche con esercitazioni pratiche.

ciascuna impresa di tintolavanderia debba designare un responsabile tecnico. I requisiti per l’idoneità professionale dello stesso, saranno, in alternativa: a) frequenza di corsi di qualificazione tecnico professionale della durata di almeno 450 ore complessive da svolgersi nell’arco di un anno; b) attestato di qualifica in materia attinente l’attività conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione professionale, integrato

da un periodo di inserimento della durata di almeno un anno presso imprese del settore, da effettuare nell’arco di tre anni dal conseguimento dell’attestato; c) diploma di maturità tecnica o professionale o di livello post-secondario superiore o universitario, in materie inerenti l’attività; d) periodo diversificatodi inserimento presso imprese del settore. Per le imprese in attività, i requisiti per il conferimento della carica di Respon-

sabile Tecnico sono sostanzialmente maturati per coloro che risultavano già inseriti presso imprese del settore anche come dipendenti, mentre per le imprese che apriranno l’attività, a meno di nominare un soggetto già in possesso della qualifica di RT, si tratterà di frequentare il corso previsto dalla DGR regionale. Nel corso dell’autunno CNA Servizi Parma organizzerà un seminario serale per poter dare alle associate ulteriori informazioni.


imprese di pulizia e attività seminariale

Proseguirà anche nel prossimo autunno l’attività seminariale d’’aggiornamento rivolto alle imprese di pulizia, disinfestazione e giardinaggio, già iniziato lo scorso maggio. Un aggiornamento che si rende necessario con una programmazione continua, in quanto tale tipologia di imprese ogni giorno si trova davanti a importanti sfide competitive che impongono, per crescere e consolidarsi, una qualificazione sempre maggiore ed una evoluzione continua.

Nel corso del seminario del maggio scorso sono state affrontate importanti tematiche: in primo luogo la Sicurezza sul lavoro in riferimento agli adempimenti obbligatori per le imprese di pulizia previste dal D.lgs 81. Si è quindi affrontato l’argomento dei nuovi accordi sulla formazione che sono stati trattati dall’Ing. Marco Ferrari, in qualità di consulente esterno. L’ultimo argomento preso in esame: “Il problema della concorrenza sleale” è stato invece trattato da Angelo Cornacchione, Presidente CNA Direttivo di Parma.

La cna al festival del prosciutto

Nel primo weekend della XVI edizione del Festival del Prosciutto, CNA ha scelto di essere presente nella piazza principale di Langhirano con un proprio spazio sotto lo slogan “Artigianalità, tradizione, qualità” per dare risalto e visibilità a chi presta la propria opera con la passione di sempre, per tenere alto il valore di un prodotto inimitabile. Per questo motivo durante le giornate di sabato e domenica presso lo stand c’è stata la presentazione del lavoro del disosso e della stagionatura, con spiegazioni gestite direttamente dagli artigiani e con il taglio a mano di un prosciutto offerto in degustazione ai visitatori. A far gli onori di casa presso la stand, oltre i funzionari Cna di zona e di unione, anche il presidente provinciale Ghirardi e la presidente di zona Vitali. Per CNA è stato un modo per mettere a disposizione delle imprese uno spazio che desse il significato dell’importanza dell’attaccamento al territorio di un prodotto come quello agroalimentare che non può essere concepito lontano dalla propria tradizione e dai propri confini anche geografici. Un lavoro quello della CNA che ha avuto un prologo con vari incontri con imprese del settore e con lo stesso Consorzio del Prosciutto e che avrà un seguito con incontri già calendarizzati con il servizio veterinario e gli organismi di tutela.

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NEWS Quattro mesi di anniversari importanti

Tantissimi auguri! L’

• Saluficio Parmigiano di Spaggiari Mirco & C. Parma (CNA Alimentare) • Chiastra Giovanni Pastorello (CNA Servizi alla comunità) 40 anni di attività • Longhi Enrico Collecchio (CNA Fita) • Happy Car di Contini Giuseppe Varano de’ Melegari (CNA Servizi alla comunità) • Vicini Dante Ramiola (CNA Fita) 30 anni di attività • Dentecs di Caberti Sauro Parma (CNA Benessere e Sanità) • Piemme Auto Srl Parma (CNA Commercio e Turismo) • Erre Due Service Srl (Comunicazione e terziario)

accorpamento dei numeri di giugno e luglio di “Io l’impresa”, dove la rubrica della segnalazione degli anniversari di costituzione delle nostre aziende non è comparsa per motivi di spazio, e di agosto e settembre, ci costringono a segnalare per questi quattro mesi solo i “compleanni” di quelle associate che tagliano il traguardo dei 50, 40 e 30 anni di attività. Col numero di ottobre torneremo alla consuetudine di segnalare anche chi andrà a spegnere le candeline dei 20 e dei 10 anni. Giugno 50 anni di attività

Settembre 50 anni di attività • Casella & Pessina Snc Mulazzano Ponte (Servizi alla comunità) 40 anni di attività • Pi Effe Ci Srl Parma (CNA Produzione) • Salumificio Fratelli Vignali Snc Mulazzano Ponte (CNA Alimentare) 30 anni di attività • Tecnostampi di Tiziano Melotti & C. Snc (CNA Produzione) • Raffaini Sergio Tizzano Val Parma (CNA Fita) • Autotecnica Di Busi Renato e Busi Nicola Snc Felegara (CNA Servizi alla comunità)

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Luglio 50 anni di attività • Barili Romano Tizzano Val Parma (CNA Benessere e Sanità) 40 anni di attività • Carrozzeria Europa di Riccaldi Giovanni & C. Parma (CNA Servizi alla comunità) 30 anni di attività • Anghinolfi Gianni e Piazza Claudio Fontevivo (CNA Servizi alla comunità) • Baratta Andrea Parma (CNA Costruzioni) • Impresa Ugolotti Provazzano (CNA Costruzioni). Agosto 30 anni di attività • L.R.M. Mancin Fidenza (CNA Produzione)

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Allungati i tempi di scadenza della CQC Un decreto che ha garantito parità di trattamento per i conducenti italiani

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a data di scadenza della validità della CQC ottenuta per documentazione, da conducenti di titolari di diritti acquisiti, è stata ulteriormente modificata, allungandone nel tempo la validità. è questa la conseguenza del decreto del Capo del Dipartimento dei Trasporti emesso lo scorso 6 agosto.Tale decisione è dovuta alla volontà del legislatore di allinearsi agli altri Paesi Europei e garantire parità di trattamento ai conducenti italiani, riconoscendo anche a loro i diritti acquisiti. Altri Paesi Europei, infatti, si sono avvalsi della possibilità di fissare il termine per il completamento della prima fase di formazione periodica dei conducenti a cui sono riconosciuti diritti acquisiti, alla data rispettivamente del 2015 per i titolari di patente D o patente DE, e 2016 per quelli di patente Co patente CE. Nell’Archivio Nazionale degli abilitati alla guida saranno coerentemente ed automaticamente aggiornate le date di validità dei documenti comprovanti la qualificazione CQC come segue: - data di scadenza del 9.9.2013 diventa 9.9.2015 per il trasporto persone; - data di scadenza del 9.9.2014 diventa 9.9.2016 per il traspor-

to merci successivamente si avrà la seguente situazione; - data di scadenza del 9.9.2018 diventa 9.9.2020 per il trasporto persone; -data di scadenza del 9.9.2019 diventa 9.9.2021 per il trasporto merci. In seguito a tali modifiche potranno verificarsi queste situazioni: 1. CONDUCENTI TITOLARI DI CQC, RECANTE DATA DI SCADENZA 9.9.2013 o 9.9.2014
 Rientrano in tale casistica:

 
 a) Conducenti che non hanno frequentato affatto corsi di formazione periodica: il titolo comprovante la qualificazione CQC dagli stessi posseduto reca stampata data di scadenza 9.9.2013 o 9.9.2014, a seconda che sia relativo altrasporto di persone o di cose. Per tali conducenti sarà possibile alternativamente:

 a.1) frequentare comunque un corso di formazione periodica entro le suddette date (9.9.2013 o 9.9.2014): a.2) richiedere un duplicato della patente o, se conducenti titolari di patente di guida estera,della CQC card: sarà rilasciata rispettivamente una patente CQC o una CQC card, recante data di scadenza di validità 9.9.2015, se relativo al trasporto di persone, o

9.9.2016, se relativo al trasporto di cose. b) Conducenti che hanno provveduto alla frequentazione di corsi di formazione periodica, ma ancora non hanno ottenuto il documento comprovante il rinnovo della qualificazione CQC: anche in tal caso occorre distinguere 2 ipotesi:

 b.1) il CED che non ha ancora provveduto alla stampa del documento comprovante il rinnovo della qualificazione CQC, stamperà un documento con date di scadenza di validità 9.9.2020, se relativo al trasporto di persone, o
9.9.2021, se relativo al trasporto di cose; 
b.2) il CED ha già provveduto alla stampa del documento comprovante il rinnovo della qualificazione CQC, con date di scadenza di validità 9.9.2018, se relativo al trasporto di persone, o 9.9.2019, se relativo al trasporto di cose; successivamente l’utente riceverà un duplicato sarà emesso, automaticamente, con data discadenza di validità 9.9.2020, se relativo al trasporto di persone, o 9.9.2021, se relativo al trasporto di cose. è evidente
che sarà facoltà dell’utente richiedere l’emissione del duplicato appositamente a tal fine. 2. CONDUCENTI TITOLARI DI DOCUMENTO COMPROVANTE LA QUALIFICAZIONE CQC, RECANTE DATA DI SCADENZA 9.9.2018 O 9.9.2019.

 Rientrano in tale casistica i conducenti che hanno frequentato un corso di formazione periodica ed hanno già ottenuto un documento comprovante il rinnovo di validità della qualificazione CQC (sia esso patenteCQC o CQC card). In tal caso:

 a) qualora trattasi di pa-

rete imprese italia: il sistri va sostituito “è inopportuno riavviare un sistema di tracciabilità dei rifiuti come il Sistri, che ha già dato numerose prove di inefficienza, scarsa trasparenza e inadeguatezza”. Lo ha affermato Cesare Fumagalli, Segretario Generale della Confartigianato, intervenuto a nome di Rete Imprese Italia all’audizione della 13a Commissione Territorio e Ambiente del Senato. In attesa che il Sistri venga abbandonato, Rete Imprese Italia chiede che: 1) al sistema di tracciabilità aderiscano solo i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, compresi i vettori esteri che operano sul territorio nazionale; 2) per questi operatori sia prevista una fase sperimentale del sistema, da definire con decreto entro il 31 dicembre prossimo, che duri fino al 31 dicembre 2014 e sia prorogabile per non oltre sei mesi; 3) ogni sanzione per violazioni relative agli obblighi derivanti dal sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti sia sospesa per tutta la fase sperimentale; 4) i contributi versati dalle imprese per l’iscrizione al Sistri negli anni 2010, 2011 e 2012 siano restituiti o possano compensare altri prelievi fiscali.

tente CQC, sarà emesso un duplicato,automaticamente, con data di scadenza di validità 9.9.2020, se relativo altrasporto di persone, o 9.9.2021, se relativo al trasporto di cose. è evidente
che sarà facoltà dell’utente richiedere l’emissione del duplicato appositamente a tal fine;


 b) qualora trattasi di CQCcard, potrà essere richiesto solo il duplicato della stessa, che verrà emesso con le predette date di scadenza di validità prorogate,a seconda dei casi, al 9.9.2020 o al 9.9.2021.

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NEWS

E Call: pari opportunità per gli indipendenti Gli autoriparatori chiedono parità di trattamento sull’accesso alla “scatola nera” delle auto

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el 2015 dovrebbe entrare in vigore il progetto E-Call voluto dalla Commissione Europea allo scopo di poter portare assistenza rapida agli automobilisti coinvolti in un incidente, in qualsiasi parte dell’Unione Europea. Il progetto si propone di impiegare una scatola nera installata a bordo del veicolo, che trasmette le informazioni del sensore d’impatto dell’airbag, così come le coordinate ottenute attraverso il sistema di posizionamento Galileo alle agenzie di emergenza locali. Sin qui tutto bene, ma le stesse Associazioni di categoria, CNA Autoriparazione in testa, si pone fin d’ora il problema di “come e da chi” verranno smistate le riparazioni e in che modo gli autoriparatori indipendenti saranno coinvolti. Ad oggi, sottolinea

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l’Associazione, solo i costruttori dei veicoli sono in grado di accedere all’intera serie delle informazione di bordo dei veicoli (quando comunicano a distanza con il veicolo), una prospettiva questa che se, non affrontata dal legislatore, lascerà gli operatori indipendenti con uno svantaggio competitivo chiaro ed enorme. è chiaro che solo fornendo parità di accesso alle stesse funzionalità ed alle stesse informazioni nello stesso lasso di tempo per gli operatori indipendenti, si può evitare una situazione di monopolio e quindi garantire che i vantaggi di questa tecnologia siano a disposizione degli automobilisti innanzi tutto, dei costruttori, ma alla stessa stregua e degli operatori indipendenti. Una pari opportunità che deve esserre sottolineata e

chiarita in fase legislativa. Per questo CNA-Autoriparazione e altre Associazioni di categoria invitano i legislatori europei e nazionali a fornire un regolamento che mantenga reali pari opportunità.


NEWS Green days alla “croce” di collecchio

Nell’ambito della Sagra della Croce di Collecchio, una delle più conosciute Fiere della nostra provincia, è stato possibile visitare “Green Days”, la mostra sulla green economy in cui espositori di impianti fotovoltaici, termici e di climatizzazione hanno

proposto al pubblico le più moderne soluzioni in merito a risparmio energetico, servizi alla domotica e bioedilizia. Tra i patrocinatori dell’iniziativa vi era la CNA di Parma con imprese associate che hanno occupato diversi stand. Nel numero di ottobre di “Io l’impresa” sarà presente un articolo di approfondimento su questa iniziativa.

inaugurata la nuova sede cna di borgotaro

“L’inaugurazione di nuovi uffici della nostra Associazione è sempre motivo di compiacimento dato che ciò risponde alla volontà e alla mission stessa della CNA che è, oltre quella di innovarsi continuamente, per essere sempre al passo dei tempi, deve sempre rispondere al meglio alle aspettative e alle richiste di servizi dei nostri associati”. Con queste parole il Presidente provinciale di CNA, Gualtiero Ghirardi, ha salutato l’inaugurazione della nuova sede della CNA, area territoriale di Borgotaro, situata sempre in viale Bottego al 49, ma al piano terra, quindi molto più agevole per l’utenza. Alla cerimonia erano presenti il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, il Sindaco di Borgotaro Diego Rossi, con gli assessori Del Nevo e Olivieri, il direttore di CNA Domenico Capitelli, il presidente dell’Area territoriale Gian Luca Dallara e Don Angelo Busi che ha benedetto i locali. Nei loro interventi il Sindaco Rossi e il vicepresidente della Provincia Ferrari, hanno ribadito l’importanza di questa realizzazione, punto di riferimento importante per le numerose imprese che fanno riferimento ad una zona tanto vasta e per le stesse Istituzioni.

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ZOOM

Incontri: lo speed date per imprenditori è stata l’occasione per far conoscere e condividere esperienze e idee nella logica dello scambio aperto ncontrarsi, conoscersi, creare relazioni ma anche condividere e progettare insieme. Questo è stato l’obiettivo di “Incontri”, un vero e proprio speed date per imprenditori, iniziativa voluta da CNA Parma e organizzata in collaborazione con Compagnie delle Opere Emilia (CDO), perché tanti piccoli imprenditori potessero trovare un momento in cui parlare del proprio futuro e capire se anche altri si trovano a condividere gli stessi progetti, sogni o ambizioni. Oggi più che mai le relazioni sono fondamentali per portare avanti un processo imprenditoriale e di sviluppo. Relazioni che si giocano anche a livello web ma che non possono prescindere dalla vera conoscenza dell’interlocutore, dal rapporto di fiducia reciproca che solo l’incontro personale può far emergere. Le “reti d’impresa”, futuro prossimo del nostro tessuto imprenditoriale fatto di tante PMI, nascono dai contatti personali e poi possono evolvere ed allargarsi anche grazie alla maturazione tecnologica e alla conoscenza digitale. Ecco che allora, attraverso una modalità nuova, o non ancora particolarmente sfruttata nell’ambito imprenditoriale, CNA ha pensato di far incontrare tra loro 50 imprenditori del territorio con idee di sviluppo e metterli in condizione di raccontare agli altri la propria visione.

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Tutti i partecipanti sono stati protagonisti della serata raccontandosi agli altri, proprio in una logica di scambio aperto, di collaborazione, di voglia di relazione.

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Nella cornice piacevole e informale di Ca’ Pina, l’obiettivo della serata del 10 settembre scorso è stato quello di dare vita e possibilità a nuovi percorsi impren-


ZOOM

ditoriali, di investimento e di crescita. “Incontri” è stata l’occasione per farlo, per aprirsi agli altri con fiducia, su una tematica difficile ma imprescindibile per il nostro futuro: il fare impresa e il creare sviluppo guardando. E visto il notevole interesse e la forte partecipazione da parte degli imprenditori presenti, CNA sta già ipotizzando nuovi appuntamenti da proporre con questo format. “Siamo incuriositi anche noi nel vedere a cosa può portare - commenta Gualtiero

Ghirardi, presidente provinciale CNA - è un metodo insolito ma efficace per far dialogare i nostri imprenditori, aprire una relazione, far conoscere meglio le imprese del nostro territorio, cosa fanno e come possono collaborare. Basta anche solo una piccola idea scambiata e condivisa con un nostro vicino per far nascere qualcosa che al momento non c’è. Questo metodo, dopo tutto - aggiunge - nasce da una necessità più profonda: quella di far confrontare le nostre imprese e farle

guardare al futuro, verso nuove forme di collaborazione e occasioni di lavoro, sondando nuovi spazi e opportunità sul mercato”. L’evento è stato inoltre il momento ideale per lanciare, attraverso le parole di imprenditori che vi hanno già partecipato, Matching 2013, una sorta di fiera B2B organizzata a Milano da Compagnie delle Opere che prevede per le imprese che si iscriveranno la possibilità di tanti incontri d’affari con società ed aziende italiane ed estere.

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servizi SERVIZI

Formazione e aggiornamento per i RSPP TECNA e CNA Parma organizzano i corsi obbligatori da tenersi entro l’11 gennaio 2014. L’attestato avrà la durata di cinque anni

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ome prevede l’accordo StatoRegioni del dicembre 2011per quei datori di lavoro che si sono avvalsi della possibilità di auto nominarsi Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), ai sensi dell’articolo 34 D.Lgs 81/08, è obbligatorio frequentare un corso di aggiornamento con durata modulata in relazione al livello di rischio aziendale. Per agevolare i datori di lavoro delle imprese associate ad assolvere questo obbligo formativo, la CNA di Parma, e TECNA srl, parte dello stesso sistema CNA, organizzano questi corsi di formazione, sottolineando che il termine ultimo di frequenza imposto dagli accordi è l’11 gennaio 2014. Questo il calendario dei corsi rapportato al livello di rischio dell’azienda: rischio basso data: 2 dicembre durata: 6 ore costo per partecipante: 110 euro+IVA

rischio medio data: 2 e 3 dicembre durata: 10 ore costo per partecipante: 140 euro+IVA rischio alto data: 2 e 3 dicembre durata: 14 ore costo per partecipante: 180 euro+IVA Alla fine del percorso formativo, superata la prova di apprendimento, verrà rilasciato l’attestato di frequenza di validità quinquennale (5 anni). è fondamentale sapere che la società TECNA è disponibile all’analisi gratuita degli obblighi formativi di ogni impresa. Per ogni informazione basta andare sul sito www. tecnaparma.it, da cui è possibile scaricare il modulo, da compilare, per impostare il contatto diretto. La sede di TECNA è in stradello Ada Negri 6, il telefono è lo 0521.030551, mentre la e-mail è info@tecnaparma.it.

RESPONSABILE PROVINCIALE SERVIZI Maura Marmiroli mmarmiroli@cnaparma.it

Servizi fiscali e contabili

Responsabile: Rodolfo Riccò rricco@cnaparma.it

Servizi paghe

Responsabile: Fiorenza Maschi fmaschi@cnaparma.it

Creaimpresa

Responsabile: Giorgio Ferravioli gferravioli@cnaparma.it

Consulenza di direzione

Responsabile: Roberta Lommi rlommi@cnaparma.it

Consulenza ambiente e sicurezza

Responsabile: Giorgio Ferravioli gferravioli@cnaparma.it

Consulenza credito

Responsabile: Lamberto Zolesi lzolesi@cnaparma.it

Consulenza contrattuale lavoro

Responsabile: Graziano Viglioli gviglioli@cnaparma.it

Consulenza informatica

Responsabile: Marina Conforti mconforti@cnaparma.it

CNA Innovazione e internazionalizzazione imprese

Responsabile: Marcello Mazzera mmazzera@cnaparma.it

Previdenza - EPASA Parma

Responsabile: Augusto Marasi amarasi@cnaparma.it

CNA World

Responsabile: Augusto Marasi amarasi@cnaparma.it

Formazione - Ecipar Parma

Responsabile: Roberto Andaloro roberto.andaloro@eciparpr.com

LAVORAZIONI MECCANICHE lavorazioni di fresatura e tornitura su macchine cnc e tradizionali di Mora Andrea Via Della Valle, 4/B - Q.re La Bionda - 43036 Fidenza - PARMA - Tel. 0524.84937 - Fax 0524.533321 amministrazione@morameccanica.it

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credito prorogata la moratoria per i prestiti bancari La sospensione del pagamento della quota capitale dei finanziamenti a medio termine, grazie al rinnovato accordo tra le associazioni di categoria, l’ABI e il governo è stata prorogata al 31 dicembre di quest’anno. Parimenti slitta alla stessa data il piano d’ammortamento, mentre gli interessi sul capitale sospeso devono essere corrisposti alle scadenze originarie. Ammissibili anche richieste di allungamento dei mutui per un periodo pari al 100% della durata residua del piano di ammortamento con un massimo di due anno per i mutui chirografari e di tre per quelli ipotecari. LE banche prenderanno in considerazione anche richieste di allungamento delle scadenze del credito a breve (sino a 270 giorni) per sostenere le esigenze di cassa su operazioni di anticipazione di crediti certi ed esigibili. Per ogni ulteriore informazione le imprese associate a CNA possono rivolgersi all’Ufficio credito (Lamberto Zolesi tel. 0521.227283 oppure 348.5603419).

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Osservatorio dei tassi - settembre 2013 EURIBOR TASSO DI RIFERIMENTO EUROPEO EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 360 g.

1,66% 0,229% 0,226%

EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 360 g. TASSO UFF. SCONTO B.C.E.

0,347% 0,342% 0,50%

convenzione cna-banche: tassi a settembre 2013 Vi aderiscono: Cariparma Credit Agricole – Banca Monte Parma – Unicredit Banca - Banca Popolare Emilia-Romagna – Credem – Banca Popolare di Lodi – Carisbo – Monte Paschi Siena - Banche di Credito Cooperativo. Scoperto di c/c Effetti s.b.f. Anticipo fatture

Fascia 1 4,479% 2,629% 3,229%

Fascia 2 5,379% 3,129% 3,929%

Fascia 3 6,529% 4,029% 4,929%

Fascia 4 7,729% 5,129% 5,629%

Le imprese che non hanno ancora aderito alla “convenzione per fasce di merito creditizio” usufruiscono, in attesa di entrarvi, delle seguenti condizioni: Cariparma CREDIT AGRICOLE Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine 5,504% 3,779%

Anticipo fatture 4,379%

Banca Monte Parma Scoperto di conto corrente 4,404%

Anticipo fatture 3,379%

Effetti salvo buon fine 2,779%


L’impresa del mese

Alta tecnologia per lavare e asciugare tutto Intuizione, spirito d’iniziativa e coraggio hanno fatto sì che un momento di difficoltà si trasformasse in opportunità imprenditoriale

CARTA D’IDENTITà NOME: LAVANDERIA SELF SERVICE WASH DI: MARIA BEATRICE CACCIANI DOVE SI TROVA: a PONTETARO (fontevivo) viaPARTIGIANI D’ITALIA 14/A Tel. 334.8437485 E-MAIL: lavanderiaselfservicewash@outlook.com

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n momento di difficoltà personale in un attimo, spesso per pura combinazione, si trasforma in idea, che a sua volta diventa intuizione alla quale, quasi immediatamente, si aggiunge spirito d’iniziativa e il coraggio, sempre necessario, del piccolo (grande) imprenditore. Un percorso che Maria Beatrice Cacciani ha vissuto in prima persona, quasi come un’evoluzione interiore, nel giro di poco meno di un anno. Responsabile amministrativa di un importante settore di uno studio di progettazione, dal luglio 2012, causa la crisi del settore edilizio, si ritrova senza lavoro dall’oggi al domani. “Naturalmente avevo più tempo da dedicare alla casa e così, seguendo il consiglio di un’amica, decido di lavare le trapunte di casa e provare una lavanderia selfservice. In poco meno di un’ora le ritiro perfettamente lavate, igienizzate e asciugate spendendo solo 18 euro. A questo punto mi si è veramente accesa in testa una lampadina: ho preso nota delle informazioni riportate su un cartello in bella vista all’interno del locale e mi sono immediatamente collegata al sito indicato. Qui ho trovato informazioni più approfondite che mi hanno fatto riflettere ulteriormente. La prima considerazione è stata che a stare senza far niente, non ci sto; la seconda è che ho una bambina piccola da seguire… e una lavanderia selfservice, come impegno personale, mi darebbe l’opportunità di combinare le

due cose, per cui sono partita con grande entusiasmo per questa avventura. Era il novembre del 2012 e sono riuscita ad aprire l’attività il giugno scorso”. Perché così tanto tempo? “Avevo necessità di un prestito e mi sono rivolta in particolare ad una banca, fin da novembre scorso e, pur presentando tutte le garanzie immaginabili, l’iter per ottenerlo è stato a dir poco travagliato. Sino ad aprile, quando già mi ero impegnata con l’azienda fornitrice dei macchinari e con gli artigiani per l’allestimento del locale, l’istituto di credito non aveva ancora sciolto la riserva, pur trattandosi di una cifra non esorbitante e offrendo, ripeto, ogni garanzia. Solo una mia presa di posizione piuttosto decisa ha sbloccato la situazione. Qualche intoppo c’è stato anche per gli adempimenti burocratici”. Parliamo della lavanderia? “Qua si vengono a lavare tutte le cose lavabili con acqua. Ci sono macchine industriali che lavano, igienizzano e ammorbidiscono autonomamente e automaticamente qualsiasi indumento compreso tappeti, tende, trapunte ecc... Il tutto può essere asciugato con macchinari modernissimi che assicurano una asciugatura ulteriormente igienizzante, antiacaro e in modo molto completo: i capi escono morbidissimi tanto che in molti casi si può evitare di stirarli. Il tutto automaticamente tanto che io passo saltuariamente per un controllo; inoltre il sistema di video sorveglianza registrato,

mi consente la visione in diretta del locale anche attraverso il telefonino”. Chi sono i vostri clienti? “Naturalmente donne, ma anche uomini, extracomunitari, studenti, insomma una clientela variegata. Molte madri di famiglia si stanno rendendo conto che il servizio oltre che essere comodo è anche vantaggioso, soprattutto per chi ha tanti bambini e deve lavare spesso assicurando l’igiene assoluta”. Tutto bene dunque? “Sono soddisfatta di aver scelto Pontetaro in quanto può servire un’ampia zona e offre una comunità molto attiva. Ora il problema è farsi conoscere. In giugno per l’inaugurazione e in luglio ho promosso un’azione di volantinaggio, sicuramente il periodo estivo non è certo il migliore per valutare la situazione. Hanno avuto un ottimo riscontro da chi già è nostro cliente le promozioni/sconto che ho adottato. Ho messo a disposizione una card ricaricabile per cui c’è un prezzo scontato per chi la usa al posto del contante. Inoltre chi la carica con 20 euro avrà una ricarica effettiva di 25 euro, chi carica 50 euro avrà una possibilità di spesa di 70 euro”. Sta già pensando al futuro? “In effetti la mia idea è di aprire altre lavanderie selfservice in altre zone. È una proposta nuova che avrà ancora margini di successo, per cui penso ci sia ancora una buona fetta di mercato da prendere in considerazione”.

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agenda

Abbiamo lasciato il posto fisso! Storie di persone che hanno scelto il lavoro autonomo in rete

W

wworkers è un acronimo, sintesi perfetta tra www e workers. È una piattaforma nata da un’idea di Giampaolo Colletti nel gennaio 2010 e che coinvolge la community dei lavoratori della rete. In una prima accezione ha aggregato coloro che si sono messi in proprio lasciando il posto fisso e utilizzando le nuove tecnologie come vetrina, come luogo privilegiato di dialogo e di vendita. Il concetto oggi s’è allargato: sono wwworkers coloro che lavorano anche grazie alla rete, nelle proprie aziende, nelle PMI italiane, nella Pubblica Amministrazione o nelle multinazionali operanti in Italia o all’estero. Oggi Wwworkers è una piattaforma che racconta le storie dei lavoratori della rete “geolocalizzandole” in

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una mappa italiana del digitale, aggiorna su trend di mercato e opportunità di business, offre un forum di confronto e una piazza virtuale per postare i propri desiderata sulle azioni della futura classe politica che governerà l’Italia. Wwworkers è anche un libro edito da Gruppo24Ore uscito nel marzo 2011 in cui si raccontano storie. Di passioni e di successi.Di persone che lasciano il posto fisso, mandando al diavolo il capo e l’azienda, e si mettono in proprio grazie alle nuove tecnologie.Sono i wwworkers, ovvero world wide workers, i nuovi lavoratori della rete. Dicono basta al cartellino e si inventano i lavori più disparati su Internet.Appassionati, visionari, intraprendenti e fantasiosi. A proprio agio nel web ma non necessariamente esperti e non sempre giovani, sfruttano la rete per propagandare il proprio brand, cioè loro stessi. E ci riescono, con metodi originali e a costi contenuti. Una tribù indistinta che fa business trasformando la propria passione in professione.Sotto un comune denominatore: privilegiare il worklife balance, ovvero conciliare la vita professionale con guella privata,far convivere bisogni e desideri e scommettere sulla cosa più preziosa di cui si è in possesso, se stessi.

Wwworkers

I nuovi lavoratori della rete di Giampaolo Colletti Il Sole 24 ore libri 174 pagine. 18 euro

calendario Parma

Lunedì 28 ottobre ore 16,30 Palazzo Sanvitale Presentazione del Bilancio Sociale 2012 della CNA di Parma

Parma Fiere di Parma

27 - 28 - 29 marzo 2014 MEC - SPE Per le imprese associate a CNA Produzione interessate alla partecipazione, sono previsti vantaggiosi sconti. Le prenotazioni devono essere effettuate entro il 15 ottobre p.v.

Firenze CNANEXT 8 - 9 novembre 2013 IVFestival dell’intelligenza collettiva CNA Giovani Imprenditori organizza la 4a edizione di CNANext il contenitore di iniziative de-istituzionali e di persone che possono stimolare, ispirare, raccontare storie, assorbire idee, diffondere passioni; un laboratorio dove far crescere ed elaborare progetti e prospettive.


SICUREZZA SUL LAVORO AMBIENTE MEDICINA DEL LAVORO

FORMAZIONE CONSULENZA IGIENE DEGLI ALIMENTI

IGIENE DEL LAVORO SISTEMI DI GESTIONE (SdG) ISO 9000-14000-18000

CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI CERTIFICAZIONE MACCHINE E IMPIANTI IMPATTO E CLIMA ACUSTICO

TECNA SRL, Stradello Ada Negri 6, 43122 Parma tel 0521 030551 - fax 0521 030543 www.tecnaparma.it - info@tecnaparma.it P.IVA 02607640345


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