MAGGIO GIUGNO 2014
Anno XXXVII - n.34 del 2/07/2014. Quotidiano
PARMA
Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.
DALLA RECESSIONE ALLA CRESCITA: PENSARE POSITIVO è POSSIBILE?
PMI ancora in piedi e pronte a ripartire: ora servono le riforme. La riflessione dell’Assemblea Annuale di CNA Parma
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PRIMO PIANO
zoom
L’impresa del mese
Lettera ai nuovi Sindaci
TASI: non pagheremo due volte!
écru Architetti: inventiva e concretezza
Trasparenza, riduzione della pressione fiscale, concertazione: le richieste di Rete Imprese Italia ai 33 nuovi amministratori
CNA Parma chiede ai Comuni la corretta applicazione della nuova normativa sullo smaltimento dei rifiuti
Esprimersi attraverso la forma: è la nuova esperienza imprenditoriale di Simona, Filippo, Antonello e Giulio
EDITORIALE 4
Primo piano Noi PMI, ancora capaci di desiderare. Lo speciale sull’Assemblea Annuale di CNA Parma
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zoom La lettera ai nuovi sindaci di Rete Imprese Italia. Tari: non pagheremo due volte!
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ASSOCIAZIONE La consacrazione degli antifragili
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News Job acts, le novità sul tempo determinato Fashion design, per aggiornare l’esperienza Dai banchi di scuola alla costituzione di un’impresa Le richieste della CNA Zona di Parma Le novità del “Codice del Condominio”
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CREDITO
Osservatorio dei tassi
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L’IMPRESA DEL MESE écru Architetti
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agenda
Protagonisti del cambiamento
Anno XXXVII - n.34 del 2/07/2014 Quotidiano
Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. Maurizio Collina - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 Comitato di Redazione Per CNA: Domenico Capitelli, Maura Marmiroli, Andrea Mareschi. Giornalisti: Fabrizio Furlotti, Ilaria Gandolfi redazione@cnaparma.it
il talento antifragile degli imprenditori cna Henri Frederic Amiel, filosofo svizzero, disse: “Fare agevolmente ciò che riesce difficile agli altri, ecco, questo va chiamato talento”. L’enciclopedia libera Wikipedia, invece, definisce il talento più semplicemente come “l’inclinazione naturale di una persona a far bene una certa attività”. Cos’è quindi il talento? E che caratteristiche deve avere l’imprenditore talentuoso? ll talento non è altro che un’energia creativa che vive dentro ognuno di noi che, se lasciata libera e poi canalizzata verso obiettivi ben definiti, porta ogni persona alla sua piena e spontanea realizzazione. Il talento è da ritenersi un patrimonio alla portata di tutti che non riguarda capacità speciali quanto l’attitudine a seguire il proprio vero saper essere e saper fare, portando l’individuo verso la concreta costruzione di un percorso che lo porterà verso il proprio obiettivo. E questo lo sanno bene gli imprenditori “antifragili”, ovvero quelle persone che oltre ad avere talento lo esercitano in condizioni particolarmente difficoltose.“Antifragile, Prosperare nel disordine” è il titolo di un libro di Nassim Nicholas Taleb che ha ispirato l’organizzazione dell’evento che abbiamo voluto lo scorso 22 maggio (e di cui troverete una sintesi particolare nelle pagine interne a questa edizione di Io L’Impresa) perché ben descrive una reazione virtuosa allo scenario di continua mutevolezza e di difficoltà in cui le imprese si trovano ad operare. Ciò che determina il talento è infatti l’elemento umano, in grado di elaborare, adattare e sfruttare le caratteristiche dell’ambiente che lo circonda, spesso costruendo un percorso mai tracciato e dando un’identità ben definita ad una propria visione. Questa qualità, dinamica e complessa, introduce una dimensione ben più profonda rispetto alla semplice “competenza” o “abilità” dell’imprenditore. Ed è proprio questo “talento antifragile” ciò che abbiamo voluto narrare nel meraviglioso scenario del Teatro Farnese durante la tappa parmigiana del CNA Next ed è ciò che vogliamo sostenere attraverso tutte le azioni più innovative che stiamo mettendo in atto. La visione che Taleb ci offre è di grande ispirazione per poter affrontare e comprendere il contesto di profondo cambiamento che il mondo, il nostro Paese e le nostre vite devono gestire in questo difficile periodo storico. Quello che Taleb ci dona è una via d’uscita, una possibilità di lettura in positivo di questi fenomeni: possiamo resistere alle crisi sfruttando gli imprevisti a nostro vantaggio. Certe cose traggono beneficio dagli scossoni e l’antifragilità è quella qualità che permettere di resistere agli shock non rimanendo uguali a se stessi, ma migliorando, evolvendo. Le storie di questi miglioramenti sono visibili nella realtà, possiamo vederle tutti i giorni nella vita di tante nostre imprese. E sono esempi, concreti, che riescono a raccontare, meglio della teoria, il significato di antifragilità. Sono trasformazioni che creano una nuova dimensione, le storie di imprese e di individui che attuano il cambiamento quotidianamente, innovano silenziosamente, che non godono della notorietà mediatica dedicata ai fenomeni più “pop” delle startup o dei makers americani, ma che hanno un peso e un ruolo importante nei processi di trasformazione dell’ economia e della società: ibridano i settori produttivi, inventano nuovi prodotti e servizi, incarnano le migliori qualità del made in italy, rispondono ai bisogni con l’innovazione sociale, trasformano i luoghi e i modi di lavorare, di conoscere, di condividere, di consumare e di produrre. Questi sono gli antifragili, i casi reali, vivi, dinamici – e troppo spesso invisibili – che ci insegnano, attraverso le loro pratiche, come poter guardare al futuro con speranza e fiducia.
Progetto grafico e impaginazione: Edicta edizioni Per la pubblicità: pubblicita@cnaparma.it - 0521.227211 CNA Parma - Via Spezia 52/a 0521.227211 - www.cnaparma.it
Andrea Mareschi - Responsabile Comunicazione CNA
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primo piano «Dalla recessione alla crescita: pensare positivo è possibile?» era il tema al centro dell’Assemblea Annuale di CNA Parma, il 12 giugno all’Hotel Parma & Congressi
Noi PMI, ancora capaci di desiderare “Q
uale desiderio abbia spinto i fondatori di Zenobia a dare questa forma alla loro città, non si ricorda, e perciò non si può dire se esso sia stato soddisfatto dalla città quale noi oggi la vediamo, cresciuta forse per sovrapposizioni successive dal primo e ormai indecifrabile disegno (…) Ma quel che è certo è che chi abita a Zenobia e gli si chiede di descrivere come lui vedrebbe la vita felice, è sempre una città come Zenobia che egli immagina (...) In due specie si suddividono le città: quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai desideri e quelle in cui i desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati”. Così Guido Caselli, lo scorso 12 giugno, ha aperto il proprio intervento all’Assemblea Annuale CNA Parma: citando una delle “Città Invisibili” di Italo Calvino per raccontare un modello di sviluppo economico e sociale che «ha perso il suo senso e che non riusciamo a ricostruire in modo diverso». «Del modello e della visione originaria, volto alla crescita economica e al benessere diffuso – ha affermato il direttore del Centro Studi Unioncamere Emilia-Romagna - s’è persa ogni traccia, ognuno ha costruito senza rispettare un piano condiviso, inseguendo mire individuali incurante del bene comune e della visione collettiva. Se in passato il nostro modello aveva accompagnato persone e imprese in un percorso volto a dare forma ai desideri, oggi ne ostacola la realizzazione. Nonostante questo, come gli abitanti di Zenobia fatichiamo ad immaginare un modello di sviluppo differente». I numeri raccontano lo stesso scenario:
«Siamo sospesi tra il “non più” e il “non ancora” - ha proseguito Caselli illustrando i dati sull’andamento economico del 2013. «Confrontando i principali settori del parmense scopriamo che vanno male il manifatturiero, le costruzioni, l’agricoltura, mentre tengono il commercio e salgono il turismo e i servizi alle persona e all’impresa. Se le attività dove nascono nuove imprese ci suonano bizzarre (gestione videopoker, tatuaggio e piercing, commercio di prodotti macrobiotici e dietetici, campagne marketing e pubblicità, portali web, prenotazioni ed altre attività turistiche non svolte dalle agenzie di viaggio; ma anche, tra i mestieri che cinque anni fa non esistevano, lo sviluppatore Apple e Android, l’istruttore di zumba, gli impiegati di social network) hanno tutte in comune due caratteristiche: rispondono a nuove domande e trasformano le competenze e gli hobby di chi è in crisi in auto impren-
Daniele Vaccarino (Presidente nazionale CNA): «Siamo una razza di persone che da sempre ha creduto che fosse possibile un futuro migliore, fondato sulla nostra capacità di intraprendere»
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ditorialità. La cosa preoccupante è che in questo passaggio stiamo perdendo occupati e ricchezza». «Nel 2014 – ha concluso Caselli - si sono visti debolissimi segnali di ripresa, ma siamo ben lontani dall’invertire la rotta; dal 2008 ad oggi in particolare i risultati del manifatturiero a Parma hanno sempre segno negativo, solo il 18% delle aziende
SPECIALE assemblea ANNUALE non ha perso punti in termini di risultati economici e livelli occupazionali». Lo aveva anticipato, nel suo saluto introduttivo all’Assemblea, il Presidente CNA Parma Gualtiero Ghirardi (di cui riportiamo un estratto dell’intervento a pagina 6): siamo ben lungi dall’aver passato il guado della crisi. «Se anche a breve si dovesse materializzare la ripresa, prevista da diversi anni a questa parte, sempre “per l’anno successivo” - ha spiegato Ghirardi - sarebbe evidente che il nostro Paese si troverebbe con un potenziale socio economico più fragile e meno potente rispetto al 2008, anno di inizio della crisi». Con questi presupposti, il titolo dell’Assemblea annuale coglieva il cuore del problema: “Pensare positivo è possibile?” «Noi – ha affermato Daniele Vaccarino, Presidente Nazionale CNA, durante la tavola rotonda moderata da Fabrizio Binacchi, Direttore Rai Emilia Romagna - facciamo parte di quella razza di persone che, nel momento stesso in cui ha cominciato a lavorare in proprio, ha pensato che fosse possibile un futuro migliore, fondato sulla nostra capacità di intraprendere. Ma non c’è dubbio che il quadro sia drammatico: da quando nel 2008 siamo entrati in crisi le piccole imprese hanno messo a disposizione tutto quello che era possibile in termini di risparmi, risorse personali, sforzo innovativo; perché allora il ragionamento
Al centro un momento dell’intervento di Guido Caselli, direttore del Centro Studi Unioncamere ER. Più in basso il dibattito condotto da Fabrizio Binacchi (Direttore RAI Emilia Romagna): da sinistra Marco Seminerio (analista economico), Daniele Vaccarino (Presidente nazionale CNA) e Andrea Zanlari (Presidente CCIAA Parma)
era “Non durerà a lungo”. Con grande sforzo interno, si è riusciti a compensare il crollo, ma oggi siamo arrivati alla fine di questo serbatoio di possibilità interne. Per resistere è stato di fondamentale importanza anche il sistema dei Confidi, che ha attenuato l’impatto di un rapporto col credito divenuto disastroso». Su questo tema è intervenuto Andrea Zanlari, Presidente della Camera di Commercio di Parma: «Bisogna che ci chiariamo le idee: i corpi intermedi sono una peste o un’opportunità per questo Paese? È come chiedersi se vogliamo un sistema in cui vincono solo le grandi imprese e la finanza, oppure se vogliamo finalmente riconoscere il ruolo delle pmi, che sono il motore della nostra economia. Perché nel 2013 la Camera di Commercio di Parma, giocando la carta dei Confidi, ha dato 112 milioni di credito di garanzia alle imprese. E il nostro tessuto imprenditoriale è fatto di gente che se viene munita degli strumenti necessari non corre, vola». Quali strumenti deve produrre, quindi, la politica? Ha risposto puntualmente il Presidente Vaccarino: «Al Governo chiediamo due cose che dovrebbero essere semplici. Prima di tutto la lotta alla burocrazia: basta pensare che ci sono voluti otto anni per non veder applicata la cosiddetta disciplina Sistri alle imprese più piccole. E poi una tassazione sensata, perché il sistema attuale ci sta letteralmente strozzando». Servono riforme, insomma. «Riforme serie,
però» ha ammonito Mario Seminerio, analista economico. «Nella classe politica del nostro Paese vige un analfabetismo economico-finanziario disarmante. Da anni sostengo che occorra abbattere l’Irap, costi quello che costi. Per i capricci di un politico invece abbiamo dovuto togliere l’Imu dalla prima casa: abbiamo perso sei mesi, nei quali un intero Paese è impazzito, e nulla è cambiato. Ora tutti gli sforzi si sono indirizzati su questi benedetti 80 euro in busta paga; bene, a parte il fatto che chi è davvero in basso nella scala sociale (come i pensionati o i precari, ad esempio) non si accorgerà di nulla, la copertura di questa misura è stata individuata nell’aumento della tassazione sulla rendita finanziaria pura. Secondo voi le banche dove recupereranno questi soldi? Ovviamente dai fidi!». «Quello di cui l’Italia ha disperatamente bisogno - ha concluso Seminerio - sono imprese libere dalla rete della burocrazia e della corruzione; un sistema di tassazione che premi chi produce e non chi gestisce una rendita; di una visione politica coraggiosa che non si accontenti di traghettarci verso la successiva tornata elettorale, ma sia in grado di affrancare il nostro sistema produttivo dai parassitismi che lo infestano». Non c’è più tempo, occorre muoversi. Il rischio? Finire ad Isidora, un’altra delle Città Invisibili di Calvino; quella in cui “I desideri sono già ricordi”.
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primo piano Il saluto introduttivo all’Assemblea del Presidente di CNA Parma
Ghirardi: “Riforme, ora o mai più» «N
egli ultimi cinque anni l’Italia ha attraversato una fase recessiva la cui portata ha determinato un forte cambiamento e ferite profonde al tessuto produttivo e sociale» ha affermato Gualtiero Ghirardi, Presidente di CNA Parma, nel suo saluto introduttivo all’Assemblea dello scorso 12 giugno. «Lo scenario congiunturale, il contesto economico e strutturale del Paese ma soprattutto le scelte politiche fino ad ora adottate dai differenti Governi che si sono succeduti hanno dimostrato di non essere sufficienti a sostenere gli sforzi di riposizionamento intrapresi, almeno in parte, dal nostro tessuto imprenditoriale. L’impossibilità, o la mancanza di volontà ad intervenire in maniera coraggiosa sulle leve fiscali e sulle strategie di spesa, associata al limitato controllo sulle politiche monetarie e alla maniera in cui ci si è adeguati all’ideologia dell’austerità stanno rendendo vano ogni tentativo di rilancio collettivo del sistema economico nazionale». «Noi non vogliamo dare un giudizio politico sugli Esecutivi che si sono succeduti, ma sicuramente vogliamo darlo all’operato posto in essere per la risoluzione della crisi, perché un comune denominatore, un vizio comune è riscontrabile nelle decisioni di tutti gli Esecutivi:possiamo tranquillamente affermare che è stata scelta la medicina sbagliata, per dirla con Mario Seminerio, è stata propinata al nostro sistema economico,“la cura letale”». «E dire che come Cna, ma anche come Associazioni che si riconoscono in Rete Imprese
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Italia, non abbiamo mai smesso di ripetere che gli interventi che si andavano adottando erano sbagliati, che avevano tutti effetto depressivo, e tutte le nostre proposte contenute nei documenti presentati nel corso delle varie audizioni erano orientate al rilancio dei consumi, all’allentamento della pressione fiscale alla semplificazione amministrativa e al contenimento della spesa pubblica. Quello che è peggio, però, è che non si sia mai affinata una road map precisa, un percorso condiviso, una visione comune sui provvedimenti o sui percorsi da adottare per uscire da questa infinita fase di stallo economico». «Ma noi che siamo imprenditori siamo abituati a pensare costantemente in positivo, se così non fosse, non avremmo resistito stoicamente in questi sei lunghissimi anni, per questo sono convinto che abbiamo ancora molta voglia e molte risorse dentro di noi, avremmo solamente bisogno che
non ci ostacolassero e ancora ma che ci consentissero solamente - citando l’intervento di Guido Caselli - di realizzare i nostri desideri». «Il nostro Paese ha urgente necessità di politiche che lo rimettano in moto, occorre che il Governo trovi la forza di concretizzare a breve ciò che ha promesso, che le forze politiche tutte, la smettano di traccheggiare pensando solo “ad una manciata di voti”. Abbiamo bisogno di riforme, che si trovi il coraggio di rompere schemi consolidati andando a ricercare risorse da una ancor più rapida e consistente riduzione della spesa pubblica di funzionamento, unica via per abbassare in maniera adeguata la pressione fiscale». «Il futuro che abbiamo davanti non è la reiterazione dello stato di cose e delle tendenze che hanno caratterizzato la fase antecedente la recessione. Ci troviamo di fronte a mercati completamente differenti, ad asset prevalentemente immateriali, a tecnologie e servizi di elevato contenuto innovativo, a consumatori sempre più esigenti e selettivi, ad una dinamica economica internazionale che registrerà per molto frequenti oscillazioni cicliche intorno ad un trend moderatamente crescente. Da qui l’esigenza di implementare mosse strategiche coerenti con i mutamenti in corso e di attivare politiche economiche efficaci per intraprendere un percorso di crescita sostenibile, in linea con le aspettative delle imprese, delle persone che in esse operano, in definitiva per l’intero Paese».
SPECIALE assemblea ANNUALE
Imprese che... continuano! L
a parte pubblica dell’Assemblea si è conclusa con una breve ma significativa cerimonia nel corso della quale la CNA di Parma ha voluto consegnare un attestato di riconoscenza a dieci imprese associate al CNA «Per aver dato continuità all’attività d’impresa mediante un’azione di passaggio generazionale». A consegnare gli attestati il Presidente di CNA Nazionale Daniele Vaccarino e il Presidente di CNA di Parma Gualtiero Ghirardi. Ecco le imprese premiate: • • • • • • • • • •
Arduini Roberto Autocarrozzeria Attolini di Attolini Marco Bergamaschi Claudio Costruzioni Meccaniche Frambati di Frambati Gianmarco Costruzioni Meccaniche Vighi Gianni Srl La Verde di Cornacchione Angelo Meccanica Gallingani Snc Orea Costruzioni Srl Racar Srl Zanichelli Elisa
Un omaggio è poi stato consegnato ad alcuni ex dipendenti della CNA Parma di recente andati in pensione: • • •
Lamberto Zolesi Rita Savina Esterina Bisi
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ZOOM Con le elezioni del 25 maggio 33 comuni del parmense hanno rinnovato le proprie cariche amministrative: ecco le richieste di Rete Imprese Italia ai nuovi primi cittadini
Lettera ai nuovi Sindaci C
on le comunali del 25 maggio ben 33 comuni del parmense hanno rinnovato i propri organi amministrativi. Nelle settimane precedenti il voto, consapevole della grande responsabilità che ogni appuntamento elettorale comporta, Rete Imprese Italia - nella sua compagine parmense formata da Cna, ConfartigianatoApla, Gia, Ascom-Confcommercio e Confesercenti - ha sottoposto ai candidati sindaco alcuni punti programmatici strategici per consentire alle PMI di superare la drammatica crisi che già tanti danni ha prodotto. Di seguito una sintesi del documento. ELIMINIAMO IL BUROCRATESE Molte occasioni di discussione e di partecipazione si potrebbero verificare qualora venisse effettivamente percepito l’oggetto e la rilevanza di provvedimenti e proposte.
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TRASPARENZA E CONCERTAZIONE Si chiede un confronto aperto con i cittadini sui bilanci e sulle strategie e non conferenze stampa quando le decisioni sono già state prese.Crediamo utile un impegno sull’applicazione anche a livello locale del principio contenuto nello “Small Business Act”, di un modello di crescita in cui tutti i provvedimenti debbano affrontare un sistema di valutazione d’impatto sulle PMI. LA CONSULTA SOCIO/ECONOMICA COMUNALE Proponiamo agli amministratori di prevedere la costituzione della Consulta socio/ economica comunale, composta dai rappresentanti di tutte le realtà economiche, sociali, culturali e di volontariato del Comune interessato. Questo organismo, con funzione esclusivamente consultiva, dovrebbe essere
coordinato e presieduto dal Sindaco stesso e dovrebbe essere la sede ideale di analisi, elaborazione e conseguente proposta di governo rispetto ai mutamenti in corso nelle comunità, considerate nelle loro interazioni e stratificazioni più globali e profonde. FUSIONI/UNIONI O ASSOCIAZIONI TRA COMUNI PER CONTENERE I COSTI È necessario che si mettano da parte i campanilismi e si proceda ad una ottimizzazione delle risorse attraverso l’aggregazione in associazione o unione dei comuni più piccoli. INCENTIVI E SEMPLIFICAZIONI PER IL RILANCIO DEL SETTORE EDILE Il mondo delle costruzioni sta attraversando una crisi di estrema gravità. L’articolo 7 ter della L.R. 20/2000, come introdotto dall’ar-
Albareto Davide Riccoboni 30 anni - Studente Lista civica
Bardi Valentina Pontremoli 24 anni - Studentessa Lista civica
Bedonia Carlo Berni 49 anni - Promotore finanziario PD – Lista centrosinistra
Berceto Luigi Lucchi 59 anni - Perito agrario Lista civica
Bore Fausto Ralli 61 anni - Geometra Lista civica
Calestano Francesco Peschiera 34 anni - Bancario Lista civica
Collecchio Paolo Bianchi 51 anni - Impiegato PD – Lista centrosinistra
Colorno Michela Canova 46 anni - Funzionario pubblico PD – Lista centrosinistra
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ZOOM ticolo 16 della L.R. 6/2009, prevede che la pianificazione urbanistica comunale possa stabilire “incentivi volumetrici e altre forme di premialità” per promuovere la riqualificazione urbanistica, migliorare l’efficienza energetica degli edifici, incentivare la realizzazione di interventi di adeguamento o miglioramento sismico e promuovere l’eliminazione delle barriere architettoniche ecc. Occorre quindi prevedere l’adeguamento
sburocratizzare e coinvolgere le pmi nelle scelte strategiche degli strumenti urbanistici alle previsioni dell’art. 7, cosi come è importante che non si frappongano difficoltà nell’applicazione di quanto disposto dall’art. 55 comma 2 della LR 13/2013 in materia di proroga dei termini di inizio e di ultimazione dei lavori previsti dai permessi di costruire e dagli altri titoli abilitativi. SOSTEGNO AI CONFIDI E ALLE RETI DI IMPRESA Introduzione del contributo che abbatta
il tasso d’interesse per le imprese che utilizzano la garanzia dei Consorzi fidi, ma anche di un contributo mirato a garantire la patrimonializzazione dei Confidi stessi e di un sostegno ai progetti che favoriscano l’interazione tra le piccole imprese. AREE ARTIGIANALI/PRODUTTIVE Incentivazione economica e agevolazioni sulle tariffe dei servizi comunali per le imprese che si insediano nel Comune in aree attrezzate ed idonee per l’attività svolta o per chi si ricolloca in locali più idonei per lo svolgimento dell’attività.
FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE DELLE PMI LOCALI NEI LAVORI DEL COMUNE è importante limitare le difficoltà delle piccole imprese del territorio a partecipare strutturando bandi accessibili evitando di inserire clausole o parametri funzionali solo per imprese di grandi dimensioni che siano penalizzanti per le piccole. IMPOSIZIONE LOCALE RIDOTTA PER LE NEO IMPRESE Prevedere una imposizione ridotta per i neo imprenditori nei i primi anni di vita dell’azienda.
Compiano Sabina Delnevo 43 anni - Impiegata Lista civica
Corniglio Giuseppe Delsante 52 anni - Imprenditore PD – Lista civica
Felino Maurizio Bertani 54 anni - Geometra PD – Lista centrosinistra
Fidenza Andrea Massari 41 anni - Resp. Area tec. Cepim PD
Fornovo di Taro Emanuela Grenti 50 anni - Impiegata Lista civica
Langhirano Giordano Bricoli 38 anni - Sindaco a tempo pieno Lista civica
Lesignano Giorgio Cavatorta 56 anni - Quadro dirigenziale PD – Lista civica
Medesano Riccardo Ghidini 36 anni - Dirigente Lista civica
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zoom AGEVOLAZIONI PER I LAVORATORI AUTONOMI Prevedere agevolazioni in termini di riduzione sulle tariffe per i servizi anche per i lavoratori autonomi, oltre che per quelli dipendenti; in particolare per gli imprenditori le cui imprese stanno attraversando momenti di particolare difficoltà.
allentare la morsa della tassazione locale ACCORDI CON LE BANCHE PER ANTICIPARE I CREDITI VANTATI DALLE IMPRESE Uno dei fattori ricorrenti nella crisi delle imprese è la carenza di liquidità dovuta ai ritardati pagamenti, in particolare da parte della Pubblica Amministrazione. Per contenere gli effetti negativi generati dai vincoli imposti del Patto di Stabilità chiediamo la disponibilità alla sottoscrizione di accordi per assicurare i pagamenti alle imprese creditrici, anche attraverso la cessione pro soluto dei crediti a favore di banche od altri
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intermediari finanziari. RIDUZIONE DELLA TASSAZIONE LOCALE I nuovi tributi introdotti dalla Legge di stabilità 2014 stanno rischiando di aumentare in modo esponenziale i costi delle PMI. Chiediamo in particolare: Per la TARI - Revisione contratti tra i Comuni ed enti gestori del servizio rifiuti; introduzione in ogni comune della raccolta puntuale; nuova ripartizione tra utenze domestiche e non domestiche in base ai mq nella parte variabile della tassa; agevolazioni per le attività economiche site nelle frazioni dei comuni; circoli privati e simili per la parte di somministrazione equiparati i Pubblici Esercizi; il termovalorizzatore come risorsa per diminuire la tassazione dei rifiuti; regolamento uniforme a livello provinciale. Per l’IMU - L’immobile strumentale all’azienda non deve essere tassato. Per la TASI - Azzeramento dell’aliquota o al massimo mantenimento di quella di base come prescrive la normativa. Per la COSAP - Per incentivare l’utilizzo di aree pubbliche al servizio delle attività e renderlo concorrenziale nei confronti dei comuni delle provincie limitrofe, riduzione del 20% della tariffa giornaliera.
GLI STRUMENTI URBANISTICI COME LEVE DELLO SVILUPPO ECONOMICO LOCALE Tutte le aziende, in particolare quelle del commercio del turismo e dei servizi, legano la loro sopravvivenza e il loro sviluppo a precise scelte di programmazione urbanistica e commerciale dell’Amministrazione Comunale: non vi è scelta infatti, da quest’ultima attuata, che non abbia una diretta o indiretta ricaduta sui settori economici che rappresentiamo. La contiguità delle realtà comunali fa si che scelte relative a nuovi insediamenti commerciali o artigianali prese in un comune si riflettono immediatamente sulle realtà territoriali limitrofe, questo accresce la necessita di una visione più ampia nelle scelte di programmazione e un imprescindibile confronto fra le amministrazioni comunali limitrofe. SEMPLIFICAZIONI E STOP ALLE SANZIONI Imprese e cittadini hanno bisogno di semplificazioni, le prime hanno circa un adempimento ogni due giorni. Il costo è enorme e il tempo perso per le imprese è insostenibile. Si chiede, inoltre, per chi non lo ha già applicato di adottare la norma Regionale sulla diffida amministrativa (stop alle sanzioni inutili). La diffida consente di
Mezzani Romeo Azzali 54 anni - agricoltore Lista civica centrosinistra
Monchio delle Corti Claudio Moretti 62 anni - Pensionato PD – Lista civica
Montechiarugolo Luigi Buriola 49 anni - Odontotecnico PD – Lista civica
Noceto Fabio Fecci 49 anni - Geologo Lista civica
Palanzano Lino Franzini 65 anni - Geometra Lista civica
Pellegrino Emanuele Pedrazzi 35 anni - Agricoltore PD – Lista civica
Polesine Sabrina Fedeli 46 anni - Infermiera Lista civica
Roccabianca Marco Antonioli 42 anni - Funzionario ente locale Lista civica centrosinistra
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ZOOM faccia a faccia pre-elettorale: successo per gli incontri di rete imprese italia Dai candidati la promessa di riprendere il confronto dopo le elezioni per concretizzare i temi in agenda Il documento-proposta delle PMI per il quinquennio 2014-2019, predisposto a livello provinciale dalle Associazioni che si riconoscono in RETE IMPRESE ITALIA (CNA, Confesercenti, Ascom, Apla e Gia) è stato sottoposto ai candidati sindaco durante una serie di incontri pubblici che si sono svolti a maggio in tutti i comuni interessati dalle amministrative. Tutti i candidati con cui è stato possibile realizzare l’incontro hanno mostrato grande attenzione alle sollecitazioni a loro dirette, e in misura diversa hanno accolto le proposte contenute nel documento. Molto importante infine è stata la promessa della quasi totalità dei candidati, di riprendere il confronto ad elezioni concluse, per valutare i percorsi possibili attraverso cui dare concretezza alle richieste contenute nel documento.
“avvisare” l’impresa di una irregolarità e di sanarla in breve tempo evitando inutili sanzioni. SICUREZZA è indispensabile una maggiore attenzione e intensificazione del controllo del territorio. Vanno, inoltre, incentivati, attraverso gli strumenti già in essere e messi a disposizione dalla Camera di Commercio sul capitolo sicurezza, contributi economici specifici a favore dell’installazione di strumenti di video
allarme collegati alle forze dell’ordine. FORMAZIONE Con l’abrogazione della 426 sono venuti meno i vincoli legati alla formazione per coloro che volessero dedicarsi ad un’attività imprenditoriale nel terziario. Questo ha comportato un turnover eccessivo e quindi un danno all’intero sistema economico del terziario: le Amministrazioni Comunali dovrebbero contribuire sostenendo l’apertura di una nuova attività mediante opportuni piani di fattibilità.
Sissa-Trecasali Nicola Bernardi 45 anni - Promotore finanziario PD – Lista centrosinistra
Sorbolo Nicola Cesari 34 anni - Educatore PD – Lista centrosinistra
Terenzo Danilo Bevilacqua 64 anni - Imprenditore Lista civica
Tizzano Amilcare Bodria 63 anni - Pensionato Lista civica
Tornolo Maria Cristina Cardinali 48 anni - Coord. infermieristica PD – Lista civica
Torrile Alessandro Fadda 39 anni - Commercialista PD – Lista centrosinistra
Valmozzola Claudio Alzapiedi 46 anni - Lavoratore dipendente Lista civica
Varsi Luigi Aramini 61 anni - Pensionato PD – Lista civica
Zibello Andrea Censi 40 anni - Architetto Lista civica
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ZOOM CNA Parma chiede ai 46 sindaci della provincia una corretta applicazione della nuova legge
TARI: non pagheremo due volte! L
a nuova normativa sul tributo per i rifiuti TARI (di cui sintetizziamo i contenuti nel box della pagina a fianco) ha introdotto il criterio di esclusione dall’applicazione della tariffa di tutte le superfici “ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori”: si è così ovviato, finalmente, alla situazione paradossale dell’impresa che pagava non una, ma due volte, per lo smaltimento dei propri rifiuti speciali. La stessa normativa prevede ora che i Comuni predispongano un regolamento che ne disciplini l’applicazione: per assicurarsi che questo passaggio avvenga in modo corretto CNA Parma - nella persona del suo Presidente, Gualtiero Ghirardi - ha indirizzato la seguente lettera ai 46 sindaci dei comuni del parmense. Egr. Sig. Sindaco, Con riferimento all’Art. 1 comma 649 della Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge Finanziaria 2014), modificato dalla legge 2 maggio 2014, n. 68, in cui è scritto: “Nella determinazione della superficie assoggettabile alla TARI non si tiene conto di quella parte di essa ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali, al
cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori, a condizione che ne dimostrino l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente. Per i produttori di rifiuti speciali assimilati agli urbani, nella determinazione della TARI, il comune disciplina con proprio regolamento riduzioni della quota variabile del tributo proporzionali alle quantità di rifiuti speciali assimilati che il produttore dimostra di aver avviato al riciclo, diret-
tamente o tramite soggetti autorizzati. Con il medesimo regolamento il comune individua le aree di produzione di rifiuti speciali non assimilabili e i magazzini di materie prime e di merci funzionalmente ed esclusivamente collegati all’esercizio di dette attività produttive, ai quali si estende il divieto di assimilazione. Al conferimento al servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani di rifiuti speciali non assimilati, in assenza di convenzione con il comune o
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L’Osservatorio CNA sulla Tassazione a PMI e Artigiani: Parma è la peggiore in regione dopo Bologna
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Comune che vai, fisco che trovi: è nato lo scorso maggio l’Osservatorio Permanente CNA sulla tassazione delle piccole imprese in Italia, uno strumento per analizzare l’andamento e le differenze nel tempo e nel territorio italiano della tassazione della piccola impresa, nonché le distinzioni rispetto alla tassazione delle altre categorie di reddito da lavoro e da partecipazioni. Secondo l’Osservatorio il Total Tax Rate italiano sta toccando oggi il 63,10% ed è il più alto tra tutti i Paesi più industrializzati. Le cattive notizie però sono solo all’inizio: la situazione in Emilia-Romagna, infatti, è peggiore della media registrata sul territorio nazionale, con un TTR che ammonta al 64,36%. Ancora più negativa la situazione di Parma, che purtroppo si piazza in seconda posizione tra le città della regione con il 66,30%, arrivando dietro alla sola Bologna che, con il 74,20%, è insieme a Roma tra i capoluoghi con i valori più alti di tutta l’Italia.
Per dirla in un altro modo, sfogliando il calendario, un’impresa di Parma quest’anno dovrà attendere fino al 31 agosto per poter festeggiare il Tax Free Day. Meglio di un’impresa di Bologna, che dovrà arrivare fino al 29 settembre per poter finalmente lavorare solo per se stessa anziché per lo stato; ma è una magra consolazione, visto che anche secondo questo parametro Parma ha la peggiore performance in Emilia-Romagna dopo il capoluogo. Entrando nel dettaglio e considerando l’impresatipo che l’Osservatorio ha utilizzato come riferimento (manifatturiera, con un laboratorio di 350 mq, uno spazio espositivo di 175 mq, 5 dipendenti, un fatturato di 430 mila €/anno e un reddito annuo d’impresa di € 50.000), dopo le tasse ed i contributi nel 2014 a Parma il reddito netto sarà di soli € 16.869. Meglio della solita impresa di Bologna ma, anche in questo caso, peggio di ogni altro capoluogo di provincia della regione Emilia-Romagna.
Come, cosa e perchè: facciamo chiarezza...
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con l’ente gestore del servizio, si applicano le sanzioni di cui all’articolo 256, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”. Siamo con la presente a comunicarLe che CNA Parma è a disposizione dell’amministrazione per contribuire alla stesura del regolamento comunale facendo osservare che la normativa vigente ha modificato radicalmente l’applicazione del tributo, introducendo, correttamente secondo noi, il criterio di esclusione dall’applicazione della TARI, di tutte le superfici “ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori”. Nel redigere il regolamento comunale sarà fondamentale tenere conto di questa novità normativa, sgravando in tal modo le aziende che sostengono già, a proprie spese, lo smaltimento dei rifiuti speciali che producono nelle loro attività, conferendo sostanzialmente alla raccolta pubblica esigue quantità di rifiuti speciali assimilabili agli urbani, prevalentemente prodotti negli uffici e nelle aree adibite a mensa, spogliatoi, ecc. Evidenziamo che sono da comprendere, nelle superfici da escludere dal tributo, anche “i magazzini di materie prime e di merci funzionalmente ed esclusivamente collegati all’esercizio di dette attività produttive”. Solo nel caso non si riuscisse a oggettivamente a
stabilire l’area non assoggettabile al tributo dovrebbe venire applicata una riduzione della superficie su cui calcolare il tributo che riteniamo debba essere pari o superiore al 70% della superficie complessiva dell’attività. Crediamo comunque che siano relativamente poche le casistiche in cui non sia oggettivamente possibile individuare la superficie non assoggettabile al tributo perché in ogni attività è generalmente ben distinta l’area della produzione o dell’attività di servizio da quelle degli uffici, spogliatoi, servizi, ecc., ma il Comune deve comunque stabilire nel regolamento come individuare le aree non soggette al tributo TARI. È necessario inoltre stabilire una percentuale di riduzione che riguardi anche la superficie degli uffici e dei locali di servizio come le mense, gli spogliatoi di quelle aziende che dimostrino di smaltire in modo autonomo i rifiuti speciali assimilabili agli urbani ma che non deve ovviamente riguardare le aree dove si producono prevalentemente rifiuti speciali non assimilabili, perché queste non sono assoggettabili alla TARI. Rimanendo a completa disposizione per qualsiasi informazione o chiarimento ed in attesa di un vostro riscontro, Le rivolgiamo i più cordiali saluti. CNA Parma Il Presidente provinciale Gualtiero Ghirardi
Cos’è la TARI? La legge finanziaria 2014 (Legge n.147/2013) ha definito che dal 1° gennaio 2014 la tassa sui rifiuti urbani, denominata TARI, venga ricompresa all’interno di un’unica imposta comunale, denominata IUC. Sono state successivamente introdotte diverse modifiche attraverso il decreto legge cosiddetto “Salva Roma” (Decreto Legge n.16/2014) e ulteriori modifiche, in seguito, quando quest’ultimo è stato convertito in legge (Legge n.68/2 maggio 2014 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.102 del 05/05/2014).La IUC comprende anche l’imposta sugli immobili, cosiddetta IMU, e un ulteriore tributo finalizzato alla copertura dei costi indivisibili del Comune, tra cui ad esempio l’illuminazione pubblica, denominato TASI. Chi deve pagarla? Chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono escluse dalla TARI le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali non detenute o occupate in via esclusiva. In caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido ad adempiere ad un’unica obbligazione tributaria. Il soggetto interessato deve presentare la dichiarazione relativa alla IUC, che comprende anche la TARI, entro il 30 giugno dell’anno successivo alla data di inizio del possesso o della detenzione dei locali o aree soggetti. La TARI è corrisposta in base a tariffa commisurata ad anno solare. Su che base si paga? In via provvisoria, la base imponibile da assoggettare a tassazione è costituita dalla superficie calpestabile delle unità immobiliari a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano. Si considerano le superfici dichiarate o accertate ai fini dei precedenti prelievi sui rifiuti: tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU), tariffa di igiene ambientale (TIA 1 o TIA 2) o tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES). A regime la superficie assoggettabile al tributo sarà determinata in misura pari all’80% di quella catastale. Come si calcola la tariffa? Il calcolo della tariffa, a carico del Comune, prevede di utilizzare i criteri previsti dal DPR n.158/1999 . In alternativa, rispettando il principio“chi inquina paga”,il Comune può commisurare la tariffa alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte (coefficienti di produttività quantitativa e qualitativa) ed al costo del servizio sui rifiuti. Ci sono esclusioni? Nella determinazione della superficie assoggettabile alla TARI non si deve tenere conto di quella parte di superficie ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere, a proprie spese, i relativi produttori, a condizione che ne dimostrino l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente. Con uno specifico regolamento, il Comune dovrà individuare le superfici in cui avviene la produzione di rifiuti speciali non assimilabili, e pertanto escluse dalla TARI. In queste aree devono essere compresi i magazzini di materie prime e di merci funzionalmente ed esclusivamente collegati all’esercizio di queste attività.I regolamenti comunali dovranno inoltre prevedere percentuali di riduzione per le attività produttive per le quali sia obiettivamente difficile individuare le suddette superfici. La Legge n.68/2014 ha eliminato la non applicabilità della TARI in relazione alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero: con il suddetto regolamento riguardante l’individuazione delle aree in cui si producono rifiuti speciali non assimilabili, il Comune dovrà anche prevedere riduzioni della quota variabile, proporzionali alle quantità di rifiuti assimilabili che il produttore dimostri di aver avviato al riciclo direttamente o tramite soggetti terzi.
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ZOOM Con il provvedimento del Governo Renzi la tassazione complessiva calerà meno di un punto: 0,60%
Riduzione 10% Irap? Un’aspirina L
a decisione del Governo Renzi di abbassare l’aliquota base IRAP del 10% ha una incidenza minima sul Total Tax Rate (TTR) delle piccole imprese. è quanto emerge dai calcoli del Centro studi CNA, che stima che il TTR calerà di appena 0,6 punti percentuali: dal 63,8% si passerà infatti al 63,2%. Poiché il taglio IRAP del 10% si applica esclusivamente sull’aliquota base del 3,90%, la riduzione effettiva risulta di poco superiore al 9%, per due motivi: non incide sulle aliquote IRAP aggiuntive stabilite dalle singole Regioni e determina un aumento dell’addizionale regionale IRPEF. è noto che l’IRAP relativa al costo del lavoro può essere dedotta dal reddito; per questo motivo nel momento in cui l’IRAP cala aumentano automaticamente i tributi calcolati sul medesimo reddito d’impresa. In queste condizioni, quindi, la riduzione dell’IRAP determina un aumento dell’IRPEF e dei contributi pensionistici dell’imprenditore. Nella sostanza scatta un aumento della componente erariale
del Total Tax Rate dell’1,1% che, a sua volta, genera una spinta sul TTR complessivo di 0,4 punti percentuali. Anche la tassazione comunale cresce per effetto dell’aumento dell’addizionale comunale IRPEF sul reddito d’impresa. Questi aumenti sono tuttavia esigui e diversificati da comune a comune. I calcoli
Total Tax Rate – Piccole imprese TTR complessivo
Di cui Tax Regionale
Di cui Tax Comunale
Di cui Tax Erariale
Manovra Renzi
63,2%
11,0%
15,3%
26,9%
Disposizioni vigenti
63,8%
12,0%
15,3%
36,5%
Variazione -0,6% dovuta alla riduzione IRAP del 10%
-1,0%
0,0%
O,4%
Fonte: Centro Studi CNA – Politiche fiscali e societarie
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dicono che, sul piano nazionale, questi aumenti arrivano a meno di un decimo di punto. Di fronte a questo stato di cose diventa evidente che ogni tentativo di apportare concreti e immediati benefici fiscali alle piccole imprese non può prescindere dalla riduzione dell’IMU e dalla sua deducibilità totale dal reddito d’impresa e dall’IRAP. Sul sito www.cnaparma.it è possibile consultare alcune tabelle elaborate dal Centro Studi CNA in cui è stato stimato, partendo dalle analisi del MEF sulle dichiarazioni IRAP presentate nel 2010, l’impatto della riduzione del 10%, su diversi soggetti classificati per fasce di fatturato: per trovarle basta inserire la parola “irap” nel motore di ricerca del sito, in alto a destra. Nella colonna di destra delle tabelle, scaricabili come PDF, è indicato il risparmio in euro che deriva dalla riduzione IRAP sulla base del fatturato.
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associazione
La consacrazione degli antifragili Un successo organizzativo riconosciuto grazie alla professionalità di Andrea Mareschi e Federica Gambetta
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uali sono gli elementi che determinano il successo di un convegno? Sicuramente gli argomenti che vengono trattati, in secondo luogo da chi e da quale background personale o professionale si è sviluppata la loro esperienza, terzo l’interesse, spesso figlio dell’attuale situazione socio-economica, che gli argomenti esposti riescono a destare sugli intervenuti, in ogni momento del consesso. Un interesse che deve restare vivo modulando ed alternando i panel e i relativi interventi in modo da integrare passo per passo la comprensione di tutti passaggi necessari per cogliere gli obiettivi, o perlomeno i propositi, sia pure di sensibilizzazione o di informazione, che il convegno vuole cogliere. Infine, fondamentali per la buona riuscita, sono una buona e chiara comunicazione prima, durante e dopo, senza dimenticare l’organizzazione logistica, leggi un buon audio, spazi agibili ecc…, ed una location che si faccia ricordare. Cogliere tutti gli elementi non è mai semplice per chi organizza tali eventi, ma se si deve citare un’eccezione, dove cioè
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tutte le componenti di una “buona riuscita” sono risultate vincenti, questo è il caso della Giornata che CNA Next, grazie soprattutto all’appoggio e l’organizzazione offerta da CNA Parma, nelle persone di Andrea Mareschi e Federica Gambetta, ha proposto a Parma lo scorso 22 maggio, all’interno di una cornice unica al mondo come il nostro Teatro Farnese, per raccontare storie di imprese “antifragili”. Storie supportate da interventi di economisti, scrittori, docenti e altre brillanti personalità che ne hanno accompagnato e suffragato le testimonianze e le azioni, nonché regalato al pubblico spunti per superare le difficoltà che affliggono oggi il Paese. L’evento ha quindi avuto una forte attenzione da parte dei media locali (ma … assolutamente … non solo!) e i consueti canali d’informazione della CNA di Parma ne hanno già riportato i passaggi salienti, oltre naturalmente mettere online i video dell’intera giornata (www.cnaparma.it), per cui, a questo punto, può essere interessante sentire le opinioni di coloro che sono stati l’anima organizzativa di questa riuscitissima convention.
Come siete arrivati ad organizzare, in modo perfetto, a Parma un evento di tale livello? Andrea: «è stata la conseguenza di un percorso iniziato anni fa, costruito con iniziative realizzate con tematiche e strumenti diversi da quelli che ordinariamente si dota un’associazione come la nostra. CNA Next è un evento itinerante e quando ci siamo candidati per averlo a Parma abbiamo avuto un immediato riscontro perché si è capito che qui avevamo già creato un terreno fertile per questo tipo di eventi. Proprio attraverso la collaborazione con CNA Next abbiamo potuto avere competenze molto significative e un dato mediatico di portata nazionale, concentrando i nove momenti di discussione, pur da punti di vista differenti, attorno ad una unica parola: antifragili» Chi sono allora gli antifragili? Federica. «Sono quelle persone che grazie a entusiasmo,
coraggio, fiducia, passione e creatività hanno messo in pratica un’idea, un sogno, e l’hanno realizzato; persone che hanno trasformato la propria vita nel proprio lavoro, nel proprio mondo. Credo che questo sia un risultato di un percorso di cambiamento culturale che anche noi stiamo portando avanti da qualche anno e i risultati, pian piano, stanno arrivando: vedere giovani imprenditori che vogliono davvero cambiare un sistema, una mentalità, anche grazie ai contributi o ai consigli offerti dai relatori, è stato un segnale più che positivo». Possiamo dire che grazie alle vostre iniziative degli ultimi anni, la CNA di Parma si può definire all’avanguardia in ambito di innovazione del sistema? Andrea «Sì e con molto orgoglio. Secondo me sono poche le strutture CNA pronte come noi a recepire questi segnali decisamente proiettati verso il futuro. Sono convinto che
CNA NEXT noi abbiamo iniziato una rivoluzione, un centimetro alla volta, senza tanti momenti che rischiano di diventare fuochi di paglia. Mettendo insieme più persone, costruendo quasi quotidianamente un qualcosa che è sempre in movimento e che continua a crescere costruendo salde fondamenta. Siamo ancora in una fase in cui c’è chi ti capisce e c’è chi non capisce nemmeno cosa stai facendo, realtà che non dico si scontrano, ma che stanno convivendo, c’è appunto una rivoluzione in atto, lenta, passo per passo, ma va avanti. La conclusione è che al Farnese abbiamo avuto la presenza fisica di 250 persone e di 2905 utenti spettatori online». Federica «Non dimentichiamo che siamo l’unica CNA in Italia con uno spazio Co-working all’interno della struttura». Andrea «Uno strumento che abbiamo fortemente voluto in questi termini perché convinti che in un futuro molto prossimo diventerà un nuovo servizio che la CNA di Parma potrà mettere a disposizione di associati e non» All’interno della struttura di CNA, come è considerato il complesso delle vostre iniziative? Andrea « Qualcuno probabilmente ci considera degli alieni, altri come esempi da seguire, ma siamo consapevoli che un certo tipo di percorso
è comunque partito» Federica «All’inizio è stato un po’ come rompere un muro, con qualche diffidenza o indifferenza, ma dopo i primi risultati abbiamo riscontrato anche consensi. Significativo è il programma realizzato per TV Parma che, in modo informale, ma tecnicamente ben realizzato, ha portato il mondo CNA in casa dei parmigiani. Il progetto non ha avuto immediati consensi, ma alla fine i risultati sono stati positivi ben oltre le previsioni». Andrea «Sono stati portati a conoscenza venti racconti di imprese CNA che hanno fatto vedere quanto talento, quanta
intelligenza imprenditoriale, quanto coraggio hanno avuto all’inizio e dimostrano di avere tuttora ». Questa vostra attività significa che il mondo CNA sta cambiando e che a Parma è stato piantato il primo seme del cambiamento? Andrea «Diciamo che siamo orgogliosi di aver fatto da guida. Certo che dobbiamo ancora imparare tante cose, però su certi ambiti siamo stati davvero un punto di riferimento anche per altre strutture». Iniziative come Parmacamp sono state pertanto assorbite
da quest’ultima? Andrea «Si e no. Nel senso che Parmacamp è stato un bel momento, ma che consideriamo terminato come tipologia di evento, nel senso che vogliamo sempre crescere e rinnovarci. Questo del Farnese è quindi da considerarsi come momento di crescita, solo parzialmente collegato a Parmacamp. Pensiamo che in autunno ci presenteremo con una iniziativa pubblica per raccontare la storia dei nostri talenti, con meno nomi eccellenti, ma con maggior spazio dedicato alle storie di imprese della nostra provincia».
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NEWS è entrata in vigore il 20 maggio la prima parte della riforma del lavoro
Le novità sul tempo determinato D
allo scorso 20 maggio è entrato in vigore il cosiddetto “Pacchetto lavoro” o più volte enunciato come “Job Act”. Un provvedimento, definito anche come “la” riforma del lavoro, che ha toccato diversi aspetti, tra i quali approfondiamo quello riguardante le novità sul contratto a tempo determinato, integrato dalle modifiche in sede di conversione. Causale Per i contratti stipulati a decorrere dal 21 marzo 2014 viene meno l’obblIgo di specificare la causale del ricorso, prima era prevista unicamente per il primo rapporto di lavoro tra datore di lavoro e lavoratore. L’acausalità, sempre nel limite massimo di 36 mesi, è prevista anche per la somministrazione a tempo determinato. Limiti di durata Il contratto acausale-comprensivo di rinnovi e proroghe- non può superare i 36 mesi di durata. resta ferma la disposizione di cui all’art.4, co.4 bis del D.lgs.368/2001, che consente alle parti - raggiunto il limite dei 36 mesi - di
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stipulare un ulteriore successivo contratto a termine, a condizione che la stipula avvenga presso la DTL competente e con l’assistenza di un rappresentante dello OO.SS comparativamente rappresentative a livello nazionale. Proroghe Il contratto a tempo determinato può essere prorogato per un massimo di 5 volte, fermo restando il limite massimo di durata. Ai fini della determinazione del numero massimo di proroghe devono essere presi in considerazione tutti i contratti a termine stipulati tra le parti, indipendentemente dal numero di rinnovi, a condizione che si riferiscano alla stessa attività lavorativa per la quale è stipulato il contratto a tempo determinato. Percentuali di ricorso all’istituto Viene fissato nel 20% del personale assunto a tempo indeterminato in forza al 1 gennaio dell’anno di assunzione, il numero complessivo di contratti a tempo determinato stipulati da ciascun datore di lavoro. Restano ferme le diverse disposizioni della
contrattazione collettiva. Per i datori di lavoro che occupano fino a cinque dipendenti è sempre possibile stipulare un contratto di lavoro a tempo determinato. Dal limite del 20% restano esclusi per l’utilizzatore - i contratti di somministrazione. Sono inoltre esonerati dal limite massimo del 20% i ricercatori e il personale tecnico assunti con contratto a termine dagli istituti pubblici o privati di ricerca scientifica. Il datore di lavoro che superi - per effetto di contratti stipulati prima del 21 marzo 2014 - la percentuale massima di ricorso, ha tempo fino al 31 dicembre 2014 per rientrare nei limiti, salvo che il contratto collettivo applicabile nell’azienda disponga un limite percentuale o un termine più favorevole. Sanzioni in caso di superamento della soglia massima al ricorso La violazione della percentuale massima di ricorso al tempo determinato è punita con una sanzione amministrativa, da calcolarsi sulla retribuzione del lavoratore “fuori quota”:20% della retribuzione per ogni mese, con frazione pari almeno a 15 giorni equivalenti ad un mese intero se lo sforamento riguarda un solo lavoratore; 50% in tutti gli altri casi. La sanzione, non si applica per i rapporti di lavoro instaurati precedentemente alla data di entrata in vigore del DL. 38/2014, convertito in L.78/2014. Diritto di precedenza e congedo di maternità Nel computo del periodo utile ai fini della maturazione del diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro nei successivi 12 mesi dalla scadenza del
contratto a tempo determinato - spettante ai lavoratori e lavoratrici che abbiano prestato attività lavorativa per un periodo superiore a 6 mesi presso lo stesso datore di lavoro - rientra anche il periodo di congedo per maternità. Il congedo di maternità deve essere intervenuto durante l’esecuzione di un contratto a termine presso lo stesso datore di lavoro nei confronti del quale si realizza il diritto di precedenza. Il diritto spetta con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine (art.5, c.4 quater D.lgs.368/2001). Diritto di precedenza ed obbligo di informazione Viene previsto l’obbligo - incapo al datore di lavoro - di richiamare espressamente nel contratto a tempo determinato, il diritto di precedenza in caso di assunzioni a termine, anche con riferimento al diritto esercitabile dai lavoratori stagionali. In ogni caso il datore di lavoro è tenuto a informare il lavoratore del diritto di precedenza mediante comunicazione scritta da consegnare al momento dell’assunzione. La disciplina transitoria le nuove disposizioni di legge si applicano ai rapporti di lavoro costituiti a decorrere dalla data di entrata ina vigore del DL.38/2014 - 21 marzo 2014 -. Sono fatti salvi gli effetti già prodotti dalle disposizioni introdotte dal presente decreto prima della conversione in legge.
NEWS Costituito un primo tavolo di lavoro per promuovere il nostro territorio
Parma per L’EXPO 2015 V
alorizzare il “Sistema Parma”. è questo l’obiettivo che si pongono le Istituzioni e gli attori economici/imprenditoriali con la costituzione del Tavolo di Lavoro Parma per Expo 2015, concepito come strumento di coordinamento delle iniziative orientate allo sviluppo dei nuove sinergie in occasione di Expo 2015, l’Esposizione universale prevista dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 a Milano, incentrata sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, che, secondo le stime sarà visitata da 22 milioni di persone di oltre 129 Paese del mondo. Il tema stesso dell’Expo non poteva
esimere Parma dal presentarsi come un territorio, per i suoi prodotti, e un contesto imprenditoriale unico in Italia. Il sistema Parma può puntare a giocare un ruolo da protagonista e fortemente attrattivo per visitatori e delegazioni business, in occasione dell’Esposizione Universale: il nostro territorio, infatti, abbina all’eccellenza tecnologica e industriale una cultura unica in Italia a livello gastronomico, artistico e musicale. Al Tavolo aderiscono Comune di Parma, Provincia di Parma, Camera di Commercio di Parma, Università degli Studi di Parma, Fondazione Cariparma e Fondazione Monte
come qualificarsi restauratore
un’apposita procedura di selezione pubblica, da concludersi entro il 30 giugno 2015. Le linee guida, adottate come previsto sentite le organizzazioni imprenditoriali e sindacali più rappresentative, costituiscono l’indirizzo interpretativo per la valutazione dei requisiti in possesso degli operatori interessati. In particolare: dei titoli di studio, delle attività di restauro svolte e delle competenze autocertificate. Le linee guida saranno consultabili sul sito www.beniculturali. it non appena vagliate dagli organi di controllo. Il bando per l’apertura dei procedimenti telematici sarà anch’esso pubblicato nei prossimi mesi.
Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha approvato le linee guida applicative dell’articolo 182 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio riguardante la disciplina transitoria per il conseguimento delle qualifiche di restauratore e di collaboratore restauratore di beni culturali. L’articolo 182 del Codice prevede che, in attesa dell’attivazione di specifici corsi universitari, la qualifica di restauratore e di collaboratore restauratore di beni culturali si acquisisca mediante
Parma, Fiere di Parma, con il coordinamento di Parma Alimentare. Il Tavolo è però lo strumento operativo di un sistema più ampio di Istituzioni, Associazioni e Consorzi che hanno espresso interesse nei confronti del tema dell’Expo 2015. La Camera di Commercio di Parma sosterrà le iniziative sviluppate dal sistema economico territoriale. Fiere di Parma sarà partner operativo di Federalimentare in FederalimentareXExpo, il progetto di realizzazione di un padiglione espositivo nell’area dell’Expo, che potrà accogliere le aziende italiane del Food. Le Associazioni imprenditoriali del territorio svilupperanno, con il coordinamento e la promozione di Parma Alimentare, iniziative di valorizzazione del sistema industriale, commerciale e artigianale; in particolare l’Unione Parmense Industriali coordinerà l’utilizzo da parte delle associazioni del sistema delle imprese, della piattaforma E015, l’Ecosistema Digitale che mira a favorire l’incontro tra domanda e offerta per i visitatori dell’Expo. Le Fondazioni bancarie, coerentemente con la loro mission, sosterranno
attività culturali, scientifiche ed in ambito sociale. L’Università degli Studi di Parma svilupperà diverse iniziative convegnistiche finalizzate a valorizzare il patrimonio di conoscenze scientifiche presenti nell’Ateneo, e correlate al tema dell’alimentazione; tra questi, nell’ambito del “World Food Forum” svilupperà il tema della sicurezza alimentare. La priorità del Comune di Parma sarà quella di far aumentare il numero di presenze in città, per quanto riguarda il turismo sia di tipo leisure che congressuale: per questa ragione, nel 2015, in concomitanza con Expo, verrà creato un punto di accoglienza turistica per la presentazione delle peculiarità del territorio. Per 10 giorni, poi, Parma, replicando l’iniziativa già prevista dal 27 al 29 giugno 2014, diventerà la “Capitale del buon gusto”: questa iniziativa punta a valorizzare le eccellenze enogastronomiche della Food Valley parmense.
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NEWS CNA Federmoda Parma ha organizzato un mini corso al quale hanno partecipato dieci aziende
Fashion Design, per aggiornare l’esperienza è
partito il 5 giugno il mini corso di introduzione al Fashion Design organizzato da CNA Federmoda Parma destinato alle proprie aziende associate che operano nel settore della moda. Dieci di queste, in diversi segmenti del settore, vi hanno partecipato. In programma tre incontri (5, 19 e 26 giugno), tutti svolti presso la sala Gandolfi della sede provinciale di CNA di Parma, con docente Rita Chierici, Fashion Design Coordinator. L’elemento fondamentale e innovativo di questo corso per le piccole imprese artigiane di CNA che vi partecipano è
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l’opportunità di approfondire la parte di programmazione del lavoro a volte trascurata per mancanza di tempo ed altri motivi. Ma non solo. Durante il corso le imprese hanno avuto modo di studiare quali sono i metodi di ricerca e l’importanza della ricerca in questo settore. Obiettivo del corso? Fornire un metodo di lavoro fondamentale anche per le imprese artigiane e una visione all’interno della quale ogni partecipante sia poi in grado di cogliere ed elaborare il proprio percorso individuale. Uno dei moduli più apprezzati è stato “Come nasce una collezione”.
NEWS La Regione Emilia Romagna ha aperto un bando per finanziare interventi salvambiente
Contributi alle PMI per il risparmio energetico R
isparmio energetico, uso efficiente di energia, valorizzazione delle fonti rinnovabili. Questi gli interventi che li PMI dell’Emilia Romagna dovranno mettere in atto per accedere ai fianziamenti che la Regione mette a disposizione per la riqualificazione energetica del sistema produttivo regionale. Per consentire l’accesso all’intervento la Regione Emilia Romagna ha aperto un bando lo scorso 5 maggio, che verrà chiuso il prossimo 15 luglio, con la messa a disposizione complessiva di 7 milioni di euro. In sintesi, il bando prevede che le domande siano inviate nei termini previsti esclusivamente online, attraverso applicativo web, tramite posta certificata. Beneficiari sono tutte le PMI, singole, ATI, società consortili, cooperativi e consorzi, che abbiano sede operativa in Emilia Romagna, siano costituite e iscritte in Camera di Commercio e attive alla data di presentazione della domanda, non si trovino in stato di difficoltà, procedure concorsuali, fallimento. Per quanto riguarda il
settore commercio, le imprese devono esercitare l’attività di commercio all’ingrosso, al dettaglio o somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. La domanda può essere presentata sia dal proprietario, sia dal soggetto che gestisce l’attività economica (es. affittuario, titolare di un contratto di leasing, ecc...), fermo restando che il soggetto richiedente deve rispettare i requisiti del bando. Sono ammessi gli interventi integrati comprendenti misure di risparmio energetico o di miglioramento dell’efficienza energetica e impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Sono ammissibili le spese sostenute dal 1° SETTEMBRE 2013. Non sono ammessi interventi che comportano una spesa ammissibile inferiore ad EURO 20.000,00. Gli interventi oggetto di una stessa domanda possono riguardare una o più unità locali aventi sede nel territorio regionale. Il contributo è concesso in base al punteggio attribuito
nella misura massima come segue: 40% per interventi con punteggio maggiore o uguale a 60; 35% per interventi con punteggio compreso tra 35 e 60 esclusi; 30% per interventi con punteggio minore o uguale a 35.Il massimo contributo concedibile è di 150mila euro. Per informazioni e per conoscere maggiori particolari
è possibile consultare il sito: http://imprese.regione.emilia-romagna.it/Finanziamenti/ turismo/bando-per-la-riqualificazione-energetica-di-imprese-turistiche-commercialie-stabilimenti-balneari, mentre per ulteriori informazioni si può consultare Sonia Robuschi, responsabile provinciale di CNA Commercio e Turismo (tel. 0521 227248; e-mail: srobuschi@cnaparma.it).
info point cna per la scelta energetica
improntato a stili di vita più rispettosi dell’ambiente e alla protezione del clima. In prospettiva, è un’opportunità concreta di innovazione e di sviluppo economico, culturale e sociale, per i cittadini e per le realtà produttive del nostro territorio. L’obiettivo di CNA Energia+ è quello di offrire servizi di informazione e consulenza sui temi legati all’ambiente e all’efficienza energetica, attraverso la valutazione di fattibilità tecnica ed economica di interventi di
riqualificazione energetica (involucro-impianti e impiantistica di processo) e un primo orientamento, GRATUITO, sui vantaggi economici e le possibilità di incentivazione, con l’assistenza di un team di professionisti qualificati. Il progetto CNA Energia+ è coordinato da Paolo Medioli e ogni informazione in merito alla nuova opportunità può essere richiesta presso
la sede provinciale CNA al telefono 0521 227287 o all’email pmedioli@ cnaparma.it.
Si chiama CNA Energia+ ed è un infopoint ideato e promosso da CNA sui temi dell’efficienza energetica e dello sviluppo sostenibile rivolto a cittadini, a condomini, a imprese e a tutte le amministrazioni pubbliche, attivo il 1° e il 3° mercoledì di ogni mese. Risponde alla domanda di una nuova cultura dell’efficienza energetica e della sostenibilità e ad un consumo
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NEWS Un recente decreto ha previsto misure volte a ridurre le commissioni di transazione
Dal 30 giugno tutti i pagamenti si fanno in POS è
ormai assodato che dal 30 giugno per importi superiori a 30 euro tutte le imprese e i professionisti, a prescindere dal fatturato dichiarato nell’anno precedente, dovranno garantire ai loro clienti la possibilità di effettuare pagamenti, sopra i 30 euro, senza soglie di fatturato, tramite Pos: un obbligo costoso che aggrava gli oneri delle imprese. Soggetti obbligati sono infatti tutti gli esercenti di attività economiche, vale a dire le imprese (pubblici esercizi, esercizi commerciali, autoriparatori, acconciatori, saloni di bellezza, società di servizi, ecc...), i professionisti e gli studi professionali beneficiari di un pagamento da parte di consumatori o utenti da intendersi come i privati, persone fisiche, che acquistano beni e servizi al di fuori all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta. Questa è la situazione in relazione al quadro normativo e regolamentare attualmente vigente, fatta salva l’emanazione entro tale termine di un nuovo decreto interministeriale in sostituzione di quello datato 24 gennaio 2014. Per i soggetti obbligati è quindi venuta meno la fase transitoria di prima applicazione, prevista dal regolamento, che limitava l’operatività della disposizione sino al 30 giugno 2014 unicamente alle
CNA: è vero obbligo?
imprese e ai professionisti con fatturato superiore a 200 mila euro nell’anno precedente a quello del pagamento. Con la stessa logica dell’introduzione dell’obbligo del Pos, ovvero al fine di favorire e promuovere gli strumenti di pagamento elettronico, il decreto del ministero dell’Economia e Finanze n. 51 del 14 febbraio 2014 («Gazzetta Ufficiale» 75 del 31 marzo 2014), ha dettato misure volte a ridurre le commissioni sulle transazioni effettuate con mezzi di pagamento elettronici. La decorrenza di queste ultime misure è tuttavia prevista al 29 luglio 2014 e, quindi, sarebbe necessario un allineamento dei termini con quello del prossimo 30 giugno. Inoltre, quest’ultimo decreto impone commissioni ridotte per i pagamenti elettronici di importo inferiore ai 30 euro, per i quali tuttavia non vi è l’obbligo di utilizzare le carte di debito.
fatturazione eletttronica: scatta l’obbligo Dal 6 giugno 2014 è scattato anche l’obbligo di emettere le fatture in modalità elettronica nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni. Questa novità, che ha come obiettivo la digitalizzazione di tutte le fasi di esecuzione degli appalti pubblici, prevede l’invio della fattura con un determinato formato e la sua successiva conservazione. L’avvio dell’obbligo prevede due step distinti: - dal 6 giugno 2014, per i Ministeri, le Agenzie fiscali, gli Enti nazionali di previdenza e assistenza; - dal 31 marzo 2015 per tutte le altre amministrazioni centrali e locali. Da queste date non sarà più possibile inviare fatture cartacee; in caso contrario l’ente pubblico destinatario non potrà pagarle. In via transitoria, le fatture emesse prima del 06/06/2014 e ricevute dopo tale data, in modalità cartacea, saranno pagate fino al 06/09/2014.
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Inoltre, con la finalità di assicurare l’effettiva tracciabilità dei pagamenti, il contenuto informativo delle fatture prevede l’obbligo di indicare il Codice Informativo di Gara - CIG e il Codice Unico di Progetto - CUP. Per conoscere le amministrazioni obbligate a ricevere le fatture elettroniche è possibile collegarsi al sito www.indicepa.gov.it e tra le ricerche avanzate selezionare Regione e comune di appartenenza. Appariranno tutti gli enti presenti e cliccando sull’icona arancionecol simbolo dell’euro, si conoscerà la decorrenza. Se l’icona non è arancione non vi è obbligo immediato. Le imprese iscritte al MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione) potranno usufruire, tramite l’apposito sito, di un servizio gratuito che consente di generare, trasmettere e conservare le fatture elettroniche.
Per evitare interpretazioni della norma fuorvianti, la Divisione Economica e Sociale della CNA si è espressa chiarendo che la mancata previsione di una sanzione per quanti non si muniscano di P.O.S. e non siano, quindi, in grado di garantire alla clientela la possibilità di effettuare il pagamento tramite carta di debito, esclude l’esistenza di un obbligo. L’art. 15 del D.L. 179/2012, infatti, prevede che gli operatori “…sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito...” e ciò non può tradursi automaticamente nell’obbligo di dotarsi di POS, permanendo la possibilità di utilizzare altre forme di pagamento, quali contanti, assegno o bonifico. Si segnala che sull’argomento è intervenuto anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze in risposta a specifica interrogazione parlamentare, che avvalla l’ipotesi di non applicabilità di sanzioni in caso di inadempienza. Inoltre risulta chiaro che, qualora il cliente dovesse richiedere di pagare con carta di debito e il professionista ne fosse sprovvisto, il debitore non si può considerare libero dall’obbligo di pagare, in quanto il credito rimane e dovrà comunque essere assolto. Ciò premesso, secondo CNA, l’individuazione delle forme di pagamento continua ad essere rimessa alla volontà delle parti: impresa e cliente privato. Si ritiene, pertanto, opportuno consigliare alle imprese di “concordare preventivamente, laddove possibile, la forma di pagamento, al fine di non provocare un irrigidimento dei rapporti con i clienti: questo è, infatti, il vero rischio che può generarsi dall’entrata in vigore della nuova disposizione.”
operazione bellezza per le imprese cna è in fase di lancio, da parte del Gruppo CNA Parma, un’iniziativa di promozione e comunicazione, per ora dedicata alle imprese che operano nel mondo dell’estetica e dell’acconciatura, tesa a semplificare l’operatività
quotidiana delle imprese, denominata “Operazione Bellezza”. Si tratta di una proposta che offre tutto ciò di cui ha bisogno un’impresa, attraverso i servizi del Gruppo CNA Parma, in grado di mettere a disposizione un consulente specialista in ogni ambito dell’impresa. L’iniziativa vedrà il suo lancio ufficiale nei prossimi mesi.
autotrasportatori merci: via alle agevolazioni Sono state prorogate anche per il 2014 le agevolazioni per gli autotrasportatori di merci, confermando gli stessi importi dell’anno precedente. Nel particolare c’è da ricordare che le imprese di autotrsporto merci, sia conto terzi che in proprio, possono recuperare nel 2014 fino ad un massimo di 300 euro per ciascun veicolo le somme versate come contributo al SSN sui premi di assicurazione per responsabilità civile,per i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore adibiti al trasporto merci di massa complessiva a pieno carico non inferiore a 11.5ton. Anche quest’anno per la compensazione in F24 si utilizza il codice tributo “6793”. Per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore oltre il Comune in cui ha sede l’impresa(di autotrasporto merci c/terzi) è prevista una deduzione forfettaria per spese non documentate(art.66,comma 5, primo periodo del TUIR)per il periodo d’imposta 2013 nelle seguenti misure: -56 euro per i trasporti all’interno della regione e delle regioni confinanti; la deduzione spetta per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore all’interno del Comune in cui ha sede l’impresa per un importo pari al 35% di quello spettante per i medesimi trasporti nell’ambito della regione o delle regioni confinanti; - 92 euro per i trasporti effettuati in tale ambito.
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NEWS Conclusa con la premiazione dei progetti vincenti la XIII edizione di “Impara ad intraprendere”
Dai banchi di scuola alla costituzione di un’impresa S
i è conclusa con le premiazioni dei progetti vincenti, la XIII edizione di “Impara ad intraprendere”, l’iniziativa che CNA Parma, in stretta collaborazione con Ecipar, propone alle 4e classi dell’IPSIA Primo Levi di Parma. Il momento delle premiazioni è stato solo l’atto finale di un percorso che ha riguardato 31allievi che suddivisi in gruppi hanno dato vita ad una competizione basata sulla migliore elaborazione del proprio business plan per la costituzione di una azienda”virtuale” e del progetto ad essa collegato, Il complesso dell’elaborazione del business plan è stato il
Traversetolo: scuola e territorio Ancora una proficua collaborazione tra Scuola e Istituzioni. Nei mesi scorsi durante lo svolgimento del mercato domenicale, gli allievi dell’Istituto Mainetti di Traversetolo hanno compiuto un’indagine tra la gente per conoscerne i sentimenti e i relativi giudizi su tutto quanto è relativo al mercato stesso. La ricerca è stata voluta dall’Amministrazione Comunale e svolta in sinergia da professori e ragazzi. Sono
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risultato di un lavoro che ha visto i tecnici esperti di Ecipar Parma fornire tutti gli elementi necessari, dall’idea di impresa all’esame del mercato, dalle verifiche motivazionali e capacità personali, sino alla scelta della forma giuridica, le strategie di comunicazione, la gestione delle risorse umane. Questi i progetti presentati: 1) Tecno-Casa DGM: progettazione e installazione sistemi di controllo dei dispositivi domestici su tablet, smartphone e computer. 2) Rece snc: raccolta e smaltimento di elettrodomestici e supporti informatici e riciclaggio componenti metallici. 3) Taca Automatismi SAS:
emersi pareri anche discordanti e soprattutto suggerimenti. Dati che sono stati raccolti ed elaborati dai ragazzi con metodi statistici, sino ad ottenere una ricerca integrata i cui risultati sono stati presentati al termine dell’anno scolastico, presso la scuola dove si sono alternati alla presentazione dei risultati i vari attori coinvolti nella ricerca, condotta su un evento che è da sempre riconosciuto importantissimo per l’economia, per il territorio anche limitrofo e per le imprese che vi operano.
porte e cancelli automatizzati, principalmenti pensati per l’accesso di persone diversamente abili e anziani. 4) Trianglee 2.0: dispositivo per lo smistamento e la gestione domestica dei rifiuti attraverso sensori per il riconoscimento dei materiali. 5) CS3 srl: produzioni di motori per cancelli e porte motorizzate ad uso industriale e domestico. 6) H2O-Puro Snc: commercializzazione sistemi di microfiltraggio acqua ad uso sia domestico che professionale (alberghi, uffici, mense ...). ed è stato proprio quest’ultimo progetto che ha ricevuto i maggiori consensi, risultando così il primo classificato, con questa motivazione “Per la precisione nell’esecuzione, la continuità, il lavoro di gruppo e il dettaglio nella illustrazione delle scelte aziendali” (Pavlov Gheorghe, Grigoras Eugeniu, Sarmiento Ricardo, Catota
Cabascano Cristian). Al secondo posto è stato classificato Trianglee 2.0 (Muto Salvatore, Amlouki Mouhssine, Tira Valerio, Billone Giuseppe, D’Apice Giovanni) “per l’impegno manifestato durante tutto il percorso, la completezza della descrizione degli aspetti decisivi dell’idea imprenditoriale e la capacità di lavorare in gruppo dimostrata”. Terzo posto per Taca Automatismi (Daniel Ochoa, Bejaqui Karim, Lakrad Mohamed)“Per la capacità di declianare in modo nuovo un’apparecchiatura semplice, tarandola sulle esigenze di mobilità”. A sinistra la squadra vincente. Sopra, un momento della cerimonia
NEWS Il Presidente Cornacchione ha incontrato l’assessore Gabriele Folli
Le richieste della CNA Zona di Parma I
l presidente di CNA zona di Parma Angelo Cornacchione ha incontrato l’assessore all’Ambiente, Mobilità e Verde Pubblico del Comune di Parma Gabriele Folli per esporgli alcune problematiche che stanno a cuore all’Associazione. La prima è stata una richiesta: che vengano modificati gli orari di accesso alle isole ambientali che attualmente limitano l’attività delle imprese tra le 9.00 e le 10.30 al mattino, consentendo invece l’accesso prima delle 9.00. Esigenza sentita dalle aziende che devono effettuare interventi presso negozi e uffici
nelle isole ambientali (elettricisti, idraulici, imprese di pulizia, ecc.) prima dell’orario di apertura. Cornacchione ha inoltre richiesto di accelerare l’iter per l’ottenimento del permesso di occupazione temporanea del suolo pubblico alle aziende che devono eseguire lavori edili, traslochi e interventi di manutenzione in genere. Tempi di attesa che oggi si attestano sui 15 giorni. Infine si è sottoposto all’attenzione dell’amministrazione il punto di vista di CNA in merito al nuovo regolamento sull’imposta dei rifiuti che dovrà adottare la variazione alla normativa che prevede
l’esenzione dal tributo di tutte le superfici ove avviene la produzione prevalente di rifiuti speciali. La normativa, a carattere nazionale, dovrà essere recepita dal Comune di Parma nel regolamento 2014 della TARI.
Desk Germania, la visita delle delegazioni
La CNA di Parma ha di recente ospitato Handwerk International Baden- Wuerttemberg, associazione tedesca che cura gli interessi delle piccole e medie imprese tedesche e una delegazione della CNA di Como a sancire una convenzione che rappresenterà una grande opportunità per le imprese associate della provincia di Parma, in quanto il Desk Germania favorirà le relazioni tra imprese e la partecipazione a fiere ed eventi, dando la possibilità agli associati di interfacciarsi su un mercato di grandissimo interesse. Dopo l’incontro ufficiale presso la nostra sede provinciale, le delegazioni hanno fatto visita ad alcune associate tra cui la Disosso Cantoni, che si occupa di lavorazione di carni e stagionatura prosciutti di Parma, Alessandro Boldini che svolge attività di produzione di carne e di formaggio Parmigiano - Reggiano e Pastificio Venustiche produce pasta fresca.
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news CNA Servizi alla Comunità ha proposto un confronto tra amministratori di condominio e imprese
Tutte le novità del “Codice del condominio” Approfondito anche il tema dei rapporti tra clienti e fornitori e gli incarichi da parte degli amministratori
P
er definizione il condominio è un’aggregazione di persone, ognuna con la propria storia, la propria situazione economico-sociale, la propria vita, e non sempre il loro rapporto è idilliaco se non si seguono norme e comportamenti condivisi. In un simile contesto, lo stesso stile di comportamento, lo stesso rispetto delle regole, per ottimizzare i rapporti e le rispettive competenze, lo devono mantenere gli operatori che nel condominio esplicano le proprie mansioni. Da una parte le imprese di pulizia, giardinaggio o disinfestazione, dall’altra gli amministratori di
condominio. Per un momento di reciproca informazione, con l’obiettivo di instaurare sempre migliori rapporti, CNA Servizi alla Comunità di Parma ha organizzato nella serata del 28 maggio us, un incontro/confronto tra le imprese e gli amministratori di condominio, entità che si incontrano quotidianamente, improntato su due tematiche di grande attualità e quindi molto sentite: 1) Il Codice del condominio: vecchie e nuove norme; 2) Rapporti tra clienti e fornitori, gli incarichi da parte degli amministratori. Relatore di entrambi gli argomenti, Gianni Domenichini,
amministratore di condomini. Ad introdurre l’incontro è stato Angelo Cornacchione Presidente CNA sede di Parma il quale ha ribadito l’importanza di questi momenti
impianti gas: dal 1° luglio in vigore la nuova delibera 40 Il 6 febbraio 2014 l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ha pubblicato la “nuova” delibera 40/14, nella quale sono contenute le disposizione in materia di accertamento della sicurezza degli impianti di utenza gas che modificano ed integrano quelle contenute nella deliberazione 18 marzo 2004, n. 40/04. La novità più saliente contenuta nella “nuova” versione riguarda gli impianti modificati o trasformati che dal 1° luglio 2014 saranno soggetti ad accertamento documentale prima della loro attivazione. Gli impianti modificati o trasformati saranno, quindi, equiparati ai nuovi impianti sui quali sono già in vigore le disposizioni della deliberazione n. 40/04. Va precisato che si intende per: - Impianto modificato un impianto già in servizio che è stato ampliato o è stato oggetto di manutenzioni straordinarie, con temporanea sospensione della fornitura di gas - Impianto trasformato un impianto prima alimentato con altro tipo di
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gas (es gpl). Contemporaneamente il CIG ha emanato la nuova versione delle Linee Guida 11, per l’esecuzione degli accertamenti documentali della sicurezza degli impianti di utenza a gas, contenente nuove modulistiche: All’installatore che effettua la messa in servizio dell’impianto compete la compilazione e sottoscrizione di un modello unico di dichiarazione per tutti i casi di impianto soggetto ad
accertamento, nel quale si richiede la dichiarazione di conformità solo nel caso in cui l’installatore non sia il primo esecutore dell’impianto. Resta comunque obbligatorio consegnare, oltre a quanto sopra indicato, una serie di documenti tecnici che fanno parte di una Dichiarazione di Conformità (quindi, come in precedenza, l’installatore dovrà anticipare gli allegati della Dichiarazione di Conformità). Data la complessità della materia è bene consultare il testo integrale della Delibera e degli Allegati è scaricabile dal sito dell’AEEG: http://www.autorita. energia.it/it/docs/04/040-04.htm CNA Installazione e Impianti, in collaborazione con i principali distributori di gas presenti in Emilia Romagna, organizzerà nei prossimi giorni un primo incontro a valenza regionale (che si terrà a Bologna) per la dettagliata presentazione dei contenuti della Delibera 40 e delle Linee Guida n. 11 del CIG. Dopo la pausa estiva analoghi incontri verranno organizzati anche nelle singole province e dunque anche a Parma.
sia per fare rete tra imprese sia per confrontarsi con entità, quali gli amministratori di condominio, con cui lavorano quotidianamente. Dopo un saluto di Eddie Carra, Presidente CNA Servizi alla Comunità di Parma, il quale ha ringraziato Domenichini per questa opportunità di confronto con le imprese CNA di Parma, la parola è passata all’ospite della serata. Domenichini ha trattato temi importanti e molto delicati. Nello specifico ha analizzato Il Codice del condominio, illustrando le nuove leggi e le normative sui condomini soffermandosi sull’importanza dell’articolo 1129 del nuovo codice. In un secondo momento ha affrontato il rapporto clienti-fornitori ed il problema di grande attualità della morosità nei condomini. La serata si è conclusa lasciando spazio alle domande da parte delle imprese che si sono ritenute soddisfatte di questa opportunità di confronto, aggiornando per ottobre un ulteriore approfondimento su queste tematiche.
langhirano: la scuola va in azienda
Nel contesto dell’accordo tra CNA e scuola che punta ad avvicinare sempre più i rispettivi mondi, pochi giorni
immigrazione: per il diritto d’impresa Lo scorso 8 giugno è stata presentata in CNA una ricerca sull’imprenditoria impropriamente definita “etnica”, cioè non italiana “Dalla discriminazione ai diritti”. Alla ricerca, condotta su base nazionale, ha collaborato anche la Cna di Parma favorendo il contatto tra alcuni imprenditori e gli intervistatori, di cui facevano parte (nella stesura e supervisione) anche figure professionali legate all’Università di Parma. Nella tavola rotonda, condotta dall’associazione Scanderbeg nella persona di Erion Begaj, si sono alternati il presidente di CNA Parma Gualtiero Ghirardi, il presidente dell’associazione toscana AssoAlbania, Andrea Lasagna, docente presso la Facoltà di Economia dell’Università di Parma. La ricerca
prima dell’ultma campanella, una classe del terzo anno della scuola superire “Istituto Gadda” di Langhirano si è recata accompagnata dalla prof. ssa Antonuccio e dal responsabile della CNA di Langhirano e Traverseto-
ha messo in evidenza come oggi l’integrazione possa avere un’importanza strategeica per l’economia, in qualsiasi settore e in qualsiasi posizione lavorativa, dal dipendente, al professionista. Una realtà che parla di circa l’8% di imprese gestite da titolari non italiani. Imprenditori ed imprese che in un’Europa sempre più
lo, Marcello Mazzera, al prosciuttificio Veroni Prosciutti srl nella sede di Langhirano per effettuare una visita aziendale. I ragazzi hanno potuto vedere in diretta, e “capire” grazie alle spiegazioni del responsabile Davide Terzi, tutte le fasi della lavorazione della coscia, sino alla stagionatura, soffermandosi in particolare su tutte le procedure di salvaguardia degli alimenti e di sicurezza alimentare su cui l’azienda è veramente all’avanguardia. Successivamente la classe si è recata presso Disossatura F.lli Venturini srl dove gli studenti hanno potuto vedere questa specifica fase di lavoro, svolta sia manualmente da personale esperto che da alcuni moderni macchinari, anche qui constatando le rigide norme igieniche che regolano il settore.
estesa non avrebbe senso chiamare stranieri ma che addirittura, come ha detto il presidente Ghirardi, non avrebbe senso neanche chiamare “etniche”: trattasi di imprese a tutti gli effetti che, operando in Italia e rispettando le leggi italiane, come CNA siamo pronti ad aiutare per il benessere generale.
Diesel e metano? oggi si può
è stato un incontro che ha coinvolto imprese associate CNA di diversi settori: trasporto merci, autoriparatori, installatori di impianti a gas, dal momento che il tema trattato era di assoluta novità e di interesse per tutti. è stata infatti presentata la tecnologia DDF che presume l’utilizzo, naturalmente previa l’installazione di bombole, di gas metano per la trazione. Ad illustrare gli aspetti della questione l’ing. Francesco Baldari direttore della DTT di Parma, Luigi Albano dell’ufficio commerciale della Landi Renzo, azienda leader dell’installazione di impianti veicolari, a gas e Dante Natali di Federmetano. Presente anche l’assessore alla Viabilità e Ambiente del Comune di Parma Gabriele Folli, accompagnato dall’ing. Nicola Ferioli dirigente comunale. Dagli studi presentati è emerso che i veicoli DDF presentano riduzioni di emissioni di inquinanti migliorando così l’impatto ambientale rispetto agli stessi veicoli alimentati solo dal diesel. Presentata anche l’operazione “metanizziamo il tuo diesel “ creata da CNA attraverso Autogarant Ecomobilty, Federmetano e Landi , ha creato per gli associati un pacchetto comprensivo di: finanziamento agevolato, listino prezzi scontato e per ogni mezzo trasformato 600Kg di metano gratuito.
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credito Osservatorio dei tassi giugno 2014 EURIBOR TASSO DI RIFERIMENTO EUROPEO
1,53%
EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 365 g.
0,332%
EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 360 g.
0,328%
EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 365 g.
0,427%
EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 360 g.
0,421%
TASSO UFF. SCONTO B.C.E.
0,15%
commissione disponibilità fondi Fascia 1 0,20% Fascia 3 0,40%
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Tasso trimestrale Fascia 2 0,30% Fascia 4 0,50%
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convenzione cna-banche: tassi a giugno 2014 Vi aderiscono: Cariparma Credit Agricole – Banca Popolare dell’Emilia-Romagna – Credem – Banca Popolare di Lodi – Monte Paschi Siena - Banche di Credito Cooperativo. Scoperto di c/c Smobilizzo
Fascia 1 4,732% 3,332%
Fascia 2 5,682% 4,032%
Fascia 3 7,082% 5,032%
Fascia 4 8,632% 5,732%
Fascia 2 5,482% 3,231% 4,031%
Fascia 3 6,682% 5,031% 5,031%
Fascia 4 8,862% 5,731% 5,731%
Fascia 2 5,482%
Fascia 3 7,082%
Fascia 4 8,632%
3,332%
5,032%
5,732%
Vi aderisce: Unicredit Scoperto di c/c Effetti s.b.f. Anticipo fatture
Fascia 1 4,582% 2,731% 3,331%
Vi aderiscono: Banca Monte Parma - Carisbo Fascia 1 Scoperto di c/c 4,582% Smobilizzo (tutte le 3,332% forme tecniche
Le imprese che non hanno ancora aderito alla “convenzione per fasce di merito creditizio” usufruiscono, in attesa di entrarvi, delle seguenti condizioni: Cariparma CREDIT AGRICOLE Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine Anticipo fatture 5,607% 3,882% 4,482% Banca Monte Parma Scoperto di conto corrente 4,507%
Effetti salvo buon fine 2,882%
Anticipo fatture 3,482%
L’impresa del mese
écru Architetti: l’inventiva nella concretezza Simona, Filippo, Antonello e Giulio hanno intrapreso una nuova esperienza imprenditoriale, condividendo la stessa idea di cosa significhi esprimersi oggi attraverso l’architettura, il design, la forma in genere
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cru, ovvero crudo, se riferito ad alimenti; grezzo, non ancora tinto, naturale, che ha ancora tutto da assorbire, se riferito ad un tessuto. Nella scelta di un nome, la perfetta sintesi di una volontà e di una condivisione d’intenti che ha accomunato quattro giovani in una nuova e felice esperienza imprenditoriale. “Écru Architetti” è la ragione sociale sulla quale Simona Bertoletti, Filippo Cavalli, Antonello A. Sportillo, Giulio Viglioli hanno puntato sul loro futuro, condividendo sin dal periodo dell’Università un background culturale,perlomeno affine,ma sicuramente un’identica concezione di cosa significhi esprimersi attraverso l’architettura, il design, la forma in genere, al giorno d’oggi. Li abbiamo incontrati nel loro studio di borgo Guazzo 27 dove il discorso è,appunto, subito scivolato su come intendono la“loro” architettura. È Antonello ad introdurre i primi concetti «Il nostro obiettivo è stato fin da subito quello di puntare fondamentalmente su una architettura molto concreta: oggi c’è un grande dispendio di concetti di architetture sognate, tante cose che poi si stenta a toccare. Quello che noi da sempre abbiamo fatto è stato quello di andare alla ricerca di una architettura che in qualche modo si potesse toccare. E in questo momento, come non mai, il mondo dell’architettura, ma dell’urbanistica,dell’edilizia,del costruire in genere, ha bisogno e sente la necessità di concretezza, di elementi semplici e di ele-
CARTA D’IDENTITà NOME: écru Architetti DOVE SI TROVA: Parma, borgo Guazzo 27 CONTATTI: Telefono 0521.235038 e-mail: studio@ecruarchitetti.it sito internet: http://ecruarchitetti.it/
menti dal punto di vista economico e ambientale sostenibili. Ogni volta che noi qui dentro si traccia una linea sappiamo che ha un costo e quindi occorre in ogni momento controllare i nostri ego, anche dal punto di vista creativo. È chiaro che è molto più facile vagare e divagare con la sola fantasia, ma bisogna sempre rapportarsi con quella che è la concretezza libera e quotidiana. Quella che noi cerchiamo è una architettura fatta di queste cose». Da dove parte e dove arriva la vostra architettura per essere innovativa? Filippo: « Forse il nostro punto finale di architettura è dovuto anche alla nostra quasi inesperienza.Il nostro approccio al progetto, quindi il nostro punto di partenza, è un approccio puro, nel senso che non abbiamo quei substrati di influenze che possono portare da altre parti. Per questo l’approccio ad ogni tipo di progetto che andiamo ad affrontare è sempre identico, quale che sia l’oggetto o la costruzione da prendere in esame: prima occorre capire cosa ci viene richiesto, lo studiamo, quindi cerchiamo di andare a capire cosa ci richiede il luogo dove
deve essere inserito». Quanto e come influisce il gusto, l’esigenza del committente? Si possono innescare situazioni che contrastano con le vostre idee? Giulio: «Chiaro che le esigenze e il gusto del committente diventano importanti, noi cerchiamo sino alla fine di mantenere la nostra concezione e di portare il committente ad avere un’idea di architettura che almeno si avvicini alla nostra. A volte, però, trovare un punto di convergenza è difficile. C’è da dire che siamo comunque giovani e la gavetta va fatta in tutti i sensi, per cui a certi compromessi a volte bisogna scendere». Antonello: «In verità cerchiamo di trovare la soluzione anche “banale”, ma che però sia quella esatta. Se dobbiamo arrivare ad un progetto, andiamo a cercare anche nella banalità di una suggestione, di un pensiero, anzi andiamo a cercare l’essenzialità della banalità». Non vi sembra un attimo riduttivo questo concetto? Simona: «Diciamo che cerchiamo sempre di trovare una via che non ci porti a fare troppo, ad eccedere. A volte ci capita, ma cerchiamo sempre di andare a togliere, semplificare di rendere il tutto più essenziale, più comunicativo, perché spesso capita che lavorando su una cosa, con quattro teste, si vada ad aggiungere troppo, dato che ognuno aggiunge del suo. Quindi scopo è essere comunicativi e “banali” in senso positivo quindi essenziali, semplici, e diretti». Ora che avete esposto come concepite l’architettura e di conseguenza il vostro lavoro, ci illustrate i progetti che vi hanno dato maggiori soddisfazioni? Filippo: «La ristrutturazione di un attico nel centro storico di Parma, dove abbiamo reso protagonista la luce. La progettazione e la realizzazione di uno spazio all’interno di un uliveto, nato in seguito ad un concorso che abbiamo vinto. Un progetto che ci è valsa la copertina della prestigiosa e storica testata “Casabella”e il diritto di essere qualificati tra i primi dieci studi in Italia di giovani architetti. Quindi il terzo posto, su 180 progetti, ad un concorso indetto dalla Provincia di Trento per la trasformazione, al passo Rolle, di una malga in hotel. E infine la pubblicazione su “Interni” e sulla Gazzetta di Parma».
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agenda
Protagonisti del cambiamento Alessandro Rimassa fornisce dieci spunti per chi guida il nostro Paese
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all’autore di “Generazione mille euro”, un libro per cittadini attivi. Donne e uomini, di qualsiasi età, che vogliono agire in prima persona nel cambiamento del nostro Paese e del sistema sociale in cui viviamo. Nella vita pubblica italiana si parla sempre e soltanto di idee, mai di metodi. Questo libro, ispirandosi ai principi della Terza Rivoluzione Industriale e del design thinking, ne propone 10, da utilizzare subito per far ripartire l’Italia. Per passare da una money-centeredeconomy a una human-centered-society. L’essere umano, e la capacità di disegnare soluzioni immedesimandosi in chi ne vivrà
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le conseguenze, torna al centro del sistema: condivisione, relazione ed empatia, assieme a trasparenza,merito e regole,rappresentano la bussola di un cambiamento socioculturale di cui ognuno di noi può essere protagonista oggi. In questo libro non troverete soluzioni programmatiche o proposte politiche, ma metodi attuabili da qualsiasi persona, organizzazione, associazione, amministratore o partito: la razionalizzazione di molti modelli utilizzati oggi nella società, nella formazione, nelle aziende, nella rete che, se uniti insieme, possono lanciare la rivoluzione culturale di cui l’Italia ha estrema urgenza. Cosa aspettiamo a lanciare, insieme, questa grande rivoluzione culturale? “Questo libro fornisce innumerevoli e stimolanti spunti per chi guida questo contraddittorio ma splendido Paese e per tutti noi. Per chi si arrotola le maniche e non intende delegare ad altri la propria vita e il proprio lavoro e, quindi, anche i propri sogni”. Andrea Pancani, vicedirettore Tg La7 e conduttore di Omnibus
é facile cambiare l’italia se sai come farlo 10 metodi che ognuno di noi può mettere in pratica di Alessandro Rimassa Hoepli, 2013
calendario Seminario Giovedì 10 luglio ore 18 Sala riunioni di CNA Parma, via La Spezia 52/a Prevenzione delle cadute dall’alto e linee di vita. I dispositivi di ancoraggio UNI EN 795, le caratteristiche tecniche, le modalità per un’installazione in sicurezza. L’Unione Costruzioni di Parma in collaborazione con Monier Spa fa il punto sull’argomento in seguito all’approvazione della Regione Emilia Romagna delle linee di indirizzo sui lavori in quota e reso obbligatoria l’installazione delle “linee vita” per interventi alla copertura che necessitano di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) o di permesso di costruire (PDC), nei casi di nuova costruzione e in tutti i casi in cui è prevista la notifica preliminare dei lavori da eseguirsi. Dopo la registrazione dei partecipanti e il saluto del geom. Franca Ormindelli, presidente provinciale CNA Costruzioni Parma, enttreranno nel problema l’arch. Aldo Barbaglia, Responsabile formazione Monier S.p.A. e il geom. Giovanni Rozzi, tecnico del SPSAL distretto Sud Est - AUSL Parma.
Mostra fotografica Dal 28 giugno 2014 Loppis galleria via La Spezia 90 In collaborazione con CNA Giovani Imprenditori Parma, viene inaugurata la mostra (aperta sino al 14 agosto) di Scout Parè-Phillips, fotografa e cantante neofolk di Brooklyn, NYC. Dal 2009 espone in diverse gallerie e gira il mondo in tournèe.
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