settembre ottobre 2014
Anno XXXVII - n.53 del 21/10/2014. Mensile
PARMA
Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. Maurizio Collina - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.
tari: una nuova legge che i comuni hanno voluto applicare IN MODO SFAVOREVOLE ALLE IMPRESE Su 46 Comuni della provincia soltanto 11 hanno risposto alle sollecitazioni di CNA Parma. Solo il Comune di Salsomaggiore ha modificato il proprio regolamento
focus ppuntamento
B9981014
zoom
L’impresa del mese
Leggi e relativi decreti attuativi
Il coraggio di cambiare le regole
Officina F.lli Saccardi: questione di fiducia
Molti dei provvedimenti varati dal Parlamento a sostegno della competitività delle imprese sono inapplicabili
Alessandro Rimassa ha illustrato i dieci metodi per cambiare l’Italia nel corso del secondo cowocaffé
Spegne le candeline del mezzo secolo di attività in una moderna struttura, in grado di fornire tutti i servizi occorrrenti all’auto
EDITORIALE 4
Primo piano TARI: una legge che i Comuni della provincia non hanno voluto applicare
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focus Decreti attuativi che bloccano ancora le leggi a sostegno delle impese
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zoom Cowocaffé: il coraggio di cambiare le regole
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News Maker Faire: il futuro a portata di mano La visita di CNA alla Stazione Sperimentale delle Conserve La rivoluzione del calore autonomo: il convegno Da CNA convenienza e opportunità per partecipare al MECSPE Il successo di Galà Moda CNA zona di Langhirano Traversetolo incontra i Sindaci
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CREDITO
Osservatorio dei tassi
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L’IMPRESA DEL MESE Officina Saccardi F.lli
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agenda
Bilancio Sociale 2013
Anno XXXVII - n.53 del 21/10/2014 Mensile
Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. Maurizio Collina - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 Comitato di Redazione Per CNA: Domenico Capitelli, Maura Marmiroli, Andrea Mareschi. Giornalisti: Fabrizio Furlotti, Ilaria Gandolfi redazione@cnaparma.it Progetto grafico e impaginazione: Edicta edizioni Per la pubblicità: pubblicita@cnaparma.it - 0521.227211 CNA Parma - Via Spezia 52/a 0521.227211 - www.cnaparma.it
Legge di stabilità: maggior attenzione per le imprese La Legge di stabilità presentata in questi giorni contiene misure d’impatto significativo per le imprese e per molti aspetti va nella direzione che da tempo Cna e Rete Imprese Italia chiedevano ai vari Governi che si sono succeduti negli ultimi anni alla guida del Paese, prima fra tutte l’esclusione del costo del lavoro dalla base imponibile Irap. Questa misura comporterà, dalle prime stime, una significativa riduzione della pressione fiscale sul costo del lavoro e riguarderà un considerevole numero di Piccole e Medie Imprese. Altrettanto positivo giudichiamo l’introduzione di un regime forfettario per le imprese con ridotti ricavi, con la possibilità per gli imprenditori di non versare il minimo contributivo. Rimangono comunque escluse da qualsiasi intervento oltre 3 milioni di imprese senza dipendenti, che equivalgono a circa il 70% del totale delle imprese italiane. Ma a mio avviso, se si vuole veramente creare condizioni di maggior competitività per le imprese occorre osare di più, occorre prevedere l’innalzamento della franchigia Irap, cosi come sul fronte fiscale, va garantita omogeneità di trattamento tra tutte le imprese, piccole e grandi, perché queste ultime, complice anche la non-Europa fiscale, possono scegliere il regime tributario più conveniente nei Paesi Ue, cosa che le piccole o piccolissime imprese non riescono a fare. Occorre a questo fine, che si completi anche il riordino dei regimi contabili, introducendo la determinazione del reddito per cassa, con il varo e l’introduzione di strumenti o meccanismi che favoriscano la capitalizzazione delle imprese più piccole. Apprezziamo la proroga delle agevolazioni al 50% per il recupero edilizio e del 65% per gli interventi di efficienza energetica, misure molto importanti che rappresentano un’ancora di salvezza per i settori dell’edilizia e degli impianti ancora in gravissima difficoltà. Sotto il versante occupazionale riteniamo positiva la misura che prevede decontribuzione totale per i neo assunti per i primi tre anni (altra misura da lungo tempo richiesta ai Governi da parte della nostra Associazione), così come le misure per favorire l’autoimprenditorialità, attraverso significative agevolazioni per i primi tre anni per le start up. Per quanto concerne il c.d. Tfr in busta paga, prima di esprimere un giudizio compiuto, restiamo in attesa di capire quale sarà il meccanismo individuato che lo renda neutro per la capacità finanziaria e i costi che potrebbero dover sostenere le PMI. Se cosi non fosse, il nostro giudizio, su questo provvedimento, non potrebbe che essere negativo, cosi come per qualunque intervento ipotizzato sul Tfr che sottragga liquidità alle imprese. Non va, invece, nella direzione giusta, il raddoppio dell’aliquota sulla ritenuta dei bonifici, è evidente che se si vuole favorire l’utilizzo della moneta elettronica in luogo del contante non sia questa la strada da seguire per disincentivarne l’utilizzo; cosi come siamo preoccupati per la riduzione delle agevolazioni previste per le imprese di trasporto merci. Infine, ci attendiamo che dalla riduzione dei vincoli del Patto di stabilità in capo agli Enti locali possa derivare una ripresa degli investimenti per rimettere in moto l’economia del Paese e l’attività delle moltissime imprese che la compongono. Gualtiero Ghirardi Presidente Provinciale
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primo piano A seguito delle sollecitazioni di CNA Parma affinché fosse tenuta in considerazione la nuova normativa, solo il Comune di Salsomaggiore ha modificato il proprio regolamento
TARI: una nuova legge non recepita A
fronte della nuova normativa sul tributo per i rifiuti (TARI), entrata in vigore nel dicembre del 2013 e modificata nel maggio di quest’anno, che prevede una nuova regolamentazione per la gestione dei rifiuti speciali prodotti da aziende artigiane, il Presidente Provinciale di CNA Parma Gualtiero Ghirardi aveva inviato a tutti i Sindaci della provincia una lettera (che pubblichiamo a fianco) in cui, offrendo anche la piena collaborazione dell’Associazione, si invitavano le Amministrazioni a tener conto di tale normativa nella stesura del regolamento che ogni Comune è tenuto a predisporre per la gestione completa dei rifiut: dalla raccolta, al pagamento della bolletta. A cinque mesi di distanza siamo andati a chiedere a Massimo Perotti, coordinatore dell’area socio-economica della CNA di Parma come si è evoluta la situazione, in altre parole, come, e se, i Comuni hanno risposto alla sollecitazione di CNA. «Occorre premettere che prima della suddetta lettera, le Associazioni che fanno riferimento a Rete Imprese Italia Parma, già prima delle elezioni amministrative che hanno interessato ben 33 Comuni, avevano inviato ai Sindaci della provincia una comunicazione inerente la questione dei tributi locali di cui la TARI è solo una parte. Nelle settimane precedenti al voto, sempre Rete Imprese Italia Parma aveva sottoposto ai candidati sindaco di ogni Comune, un articolato documento con alcuni punti programmatici e strategici per consentire alle PMI di superare questo momento di estrema difficoltà, nel quale
era esplicitata la questione rifiuti. In seguito è stata inviata da parte del Presidente di CNA Provinciale, la lettera di cui stiamo parlando». Quindi su 46 Comuni, pienamente operativi, in quanti hanno risposto? «Formalmente hanno risposto dieci Comuni: Salsomaggiore, Sorbolo, Bedonia, Fidenza, Fontanellato, Traversetolo, Soragna, Varano Melegari, Fornovo e Varsi. A questi andrebbe aggiunto Borgotaro che ha risposto in modo informale». E come hanno risposto? «In maniera diversa, non solo a questa lettera ma ad una successiva comunicazione che come CNA abbiamo inoltrato, in quanto ci siamo dati il compito, assie-
«Alla lettera del Presidente Ghirardi hanno risposto 11 Comuni su 46: Salsomaggiore, Sorbolo, Bedonia, Fidenza, Fontanellato, Traversetolo, Soragna, Varano dè Melegari, Fornovo, Varsi e Borgotaro»
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SPECIALE tari me al collega Ferravioli che si occupa dell’ambiente e quindi della normativa sui rifiuti, di scaricare dai siti istituzionali dei Comuni, i regolamenti della IUC (imposta unica comunale che contiene IMU, TARI e TASI). Un’operazione che si è protratta nel tempo, cercando informazioni maggiori sui rifiuti, per capire se i Comuni, pur non avendo risposto alla nostra lettera, avessero in un certo modo recepito la nostra richiesta. A fronte dei regolamenti che abbiamo scaricato, abbiamo inviato, in diversi casi, ulteriori lettere di precisazioni, indicando, nel regolamento di ogni Comune preso in esame, l’articolo che secondo noi non era corretto in merito alla nuova normativa nazionale». Cosa prevede, in sintesi, la nuova normativa? «Un cambiamento, per le nostre imprese molto importante, che così si può riassumere: a fronte della produzione di rifiuti speciali, per definizione non assimilabili agli urbani, i quali invece possono essere raccolti con la raccolta pubblica che fa il Comune, in una superficie dove c’è una promiscuità di tali rifiuti, laddove vi sia prevalenza di rifiuti speciali, concernenti
la lettera ai 46 sindaci della provincia
NEWS
Egr. Sig. Sindaco, Con riferimento all’Art. 1 comma 649 della Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge Finanziaria 2014), modificato dalla legge 2 maggio 2014, n. 68, in cui è scritto: “Nella determinazione della superficie assoggettabile alla TARI non si tiene conto di quella parte di essa ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori, a condizione che ne dimostrino l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente. Per i produttori di rifiuti speciali assimilati agli urbani, nella determinazione della TARI, il comune disciplina con proprio regolamento riduzioni della quota variabile del tributo proporzionali alle quantità di rifiuti speciali assimilati che il produttore dimostra di aver avviato al riciclo, direttamente o tramite soggetti autorizzati. Con il medesimo regolamento il comune individua le aree di produzione di rifiuti speciali non assimilabili e i magazzini di materie prime e di merci funzionalmente ed esclusivamente collegati all’esercizio di dette attività produttive, ai quali si estende il divieto di assimilazione. Al conferimento al servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani di rifiuti speciali non assimilati, in assenza di convenzione con il comune o con l’ente gestore del servizio, si applicano le sanzioni di cui all’articolo 256, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”. Siamo con la presente a comunicarLe che CNA Parma è a disposizione dell’amministrazione per contribuire alla stesura del regolamento comunale facendo osservare che la normativa vigente ha modificato radicalmente l’applicazione del tributo, introducendo, correttamente secondo noi, il criterio di esclusione dall’applicazione della TARI, di tutte le superfici “ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori”. Nel redigere il regolamento comunale sarà fondamentale tenere conto di questa novità normativa, sgravando in tal modo le aziende che sostengono già, a proprie spese, lo smaltimento dei rifiuti speciali che producono nelle loro attività, conferendo sostanzialmente alla raccolta pubblica esigue quantità di rifiuti speciali assimilabili agli urbani, prevalentemente prodotti negli uffici e nelle aree adibite a mensa, spogliatoi, ecc. Evidenziamo che sono da comprendere, nelle superfici da escludere dal tributo, anche “i magazzini di materie prime e di merci funzionalmente ed esclusivamente collegati all’esercizio di dette attività produttive”. Solo nel caso non si riuscisse a oggettivamente a stabilire l’area non assoggettabile al tributo dovrebbe venire applicata una riduzione della superficie su cui calcolare il tributo che riteniamo debba essere pari o superiore al 70% della superficie complessiva dell’attività. Crediamo comunque che siano relativamente poche le casistiche in cui non sia oggettivamente possibile individuare la superficie non assoggettabile al tributo perché in ogni attività è generalmente ben distinta l’area della produzione o dell’attività di servizio da quelle degli uffici, spogliatoi, servizi, ecc., ma il Comune deve comunque stabilire nel regolamento come individuare le aree non soggette al tributo TARI. È necessario inoltre stabilire una percentuale di riduzione che riguardi anche la superficie degli uffici e dei locali di servizio come le mense, gli spogliatoi di quelle aziende che dimostrino di smaltire in modo autonomo i rifiuti speciali assimilabili agli urbani ma che non deve ovviamente riguardare le aree dove si producono prevalentemente rifiuti speciali non assimilabili, perché queste non sono assoggettabili alla TARI. Rimanendo a completa disposizione per qualsiasi informazione o chiarimento ed in attesa di un vostro riscontro, Le rivolgiamo i più cordiali saluti. CNA Parma Il Presidente provinciale Gualtiero Ghirardi
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quindi la produzione, questa superficie viene esclusa dalla TARI. Per fare un semplice esempio. Se abbiamo un capannone di 1000mq, di cui 900 riservati alla produzione e 100 destinati ad uffici, la TARI dovrà essere pagata solo per quei 100mq degli uffici, perché l’azienda deve smaltire per conto proprio i rifiuti speciali inerenti i 900mq del capannone. Questa è stata la richiesta che CNA e le altre associazioni già da tempo avevano avanzato ai Comuni,ma oggi finalmente il Parlamento ha legiferato in tal senso». Prima cosa prevedeva? «La promiscuità era detassabile solo in percentuale, quindi si dava la possibilità ai Comuni di praticare uno sconto sulla tassa dei rifiuti. Il cambiamento dettato dalla nuova normativa per i Comuni significa modificare i regolamenti in maniera radicale, ma soprattutto perdere un certo quantitativo di entrate che normalmente venivano assicurate dalle imprese artigiane e, dato che per regolamento il costo della raccolta rifiuti deve essere pagato al 100% dalla attuale TARI, dovrebbe scattare la necessità di aumentare la tassa rifiuti ad altri soggetti, ai cittadini utenti in primo luogo, cosa che per un’Amministrazione è sempre una decisione difficile per gli effetti diretti e negativi che l’aumento può provocare. Per questo i Comuni non hanno recepito, o non hanno voluto recepire, in modo
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corretto la nuova normativa». Con nessuna eccezione? « L’unico Comune a recepire in pieno la nuova normativa è stato Salsomaggiore che, grazie anche ai rapporti positivi che CNA vi intrattiene, ci ha prima inviato il regolamento, chiedendo un nostro parere, successivamente ci siamo incontrati, abbiamo esposto le nostre ragioni e ha quindi modificato il regolamento secondo le nostre indicazioni. Salsomaggiore ha avuto, a nostro parere, un comporta-
mento esemplare». E gli altri Comuni? « Si sono comportati in modo differente. Tra gli undici che hanno risposto alla lettera del Presidente, oltre a Salsomaggiore, alcuni hanno prospettato confronti e occasioni per approfondire l’argomento, ma in verità mai riconfermati, altri dicendo chiaramente che secondo le loro valutazioni il loro regolamento era corretto. Gli altri 35 Comuni della provincia non hanno fatto sapere nulla». A fronte di questa situazione sussiste ancora la possibilità che le imprese debbano praticamente pagare due volte per i rifiuti speciali, cioè quelli prodotti dall’attività dell’impresa, nonostante una legge dello Stato dica che non deve essere così? «Se persiste l’atteggiamento dei Comuni che ritengono di interpretare la nuova normativa in modo che nulla debba cambiare rispetto a prima, è chiaro che il rischio sussiste, che poi è quanto si denunciava con la lettera del Presidente e con le successive specifiche annotazioni e rilievi ad ogni singolo regolamento che abbiamo fatto ad ogni singolo Comune. Il solo esempio virtuoso di Salsomaggiore, seppur importante, non favorisce l’azione di tutela alle associate che intendiamo comunque portare avanti, in quanto in tante occasioni e incontri abbiamo preso atto che le Amministrazioni Comunali guardano con molta attenzione ciò che fanno le altre e tendono ad adeguarsi in seguito. Senza dimenticare che molti Comuni hanno completamente appaltato l’intera gestione dei rifiuti ad IREN e si attengono a quanto questa suggerisce,
SPECIALE tari senza approfondire più di tanto la questione. Quando poi in tutti gli incontri che abbiamo fatto, si fa presente che la tassa sui rifiuti era iniqua in quanto colpiva le aziende che non conferivano rifiuti al Comune e che ora è in vigore una nuova legge dello Stato che la regolamenta in modo diverso, la prima affermazione che ci sentiamo ribadire è che il bilancio comunale deve comunque reggere. Siamo d’accordo, ma bisogna anche rispettare le leggi e riportare le cose secondo equità e non cercare nell’interpretazione della legge scappatoie che poi finiscono per impoverire il potenziale produttivo del territorio. L’unica giustificazione che si può concedere è che i Comuni hanno già presentato il bilancio di previsione 2014, dove è prevista una certa entrata dalla voce rifiuti, parte dalle utenze private, parte dalle imprese, per cui, applicando in corso d’anno il nuovo regolamento a norma di legge, si andrebbe a modificare tale bilancio, per cui non è un’operazione semplice. Stando così le cose dobbiamo comunque insistere nella nostra azione di tutela perché si possa, modificando il regolamento secondo la legge, provvedere
per il prossimo anno». Sussiste l’ipotesi di una possibile futura sanatoria? « È un ipotesi da valutare con attenzione, sinceramente non so se fare un’azione legale possa riuscire nell’intento. Anche se è vero il contrario: come può un Comune comportarsi unilateralmente in modo diverso da quanto dice la legge? Certamente se ogni singola azienda, ricevendo la bolletta dei rifiuti, ritiene di non essere stata trattata correttamente ha la facoltà di chiedere al Comune una correzione in merito». Come CNA Provinciale quali altre azioni avete in programma? «Sinceramente mi aspettavo dai Comuni più propensione a prendere in esame la questione. Preso atto che praticamente tutti i Comuni, tranne Salsomaggiore, per diversi motivi e con diverse tempistiche hanno per quest’anno rinnovato il regolamento praticamente ignorando, o al limite, interpretando a loro vantaggio la nuova legge, dobbiamo concentrare ancora gli sforzi affinché la nuova normativa sia applicata nel minor tempo possibile. Su questi piani la CNA si impegna a ri-
prendere i contatti sforzandosi di far in modo che i Comuni già da quest’anno possano intervenire su un’ingiustizia, pensando anche ad un conguaglio a fine anno, andando ad equilibrare le entrate derivanti dai rifiuti tra imprese e utenze private. Operazioni che ci impegneremo di assecondare affinché ogni Comune, rivisto il regolamento secondo la nuova legge, sia in grado di deliberare per l’anno prossimo».
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FOCUS Molti dei provvedimenti varati dal Parlamento a sostegno della competitività delle imprese restano lettera morta in attesa che il Ministero ne scriva i decreti attuativi
Leggi a sostegno. Ma sono applicabili? D
a quando anche i nostri governanti si sono accorti che la crisi economica che stava attanagliando gran parte dei Paesi occidentali, non stava certo risparmiando la nostra Bella Italia, anzi, in un crescendo che tuttora sfiora il drammatico, l’ha portata alla precaria situazione attuale, si sono succeduti importanti cambiamenti politici che hanno portato addirittura ad alternare quattro Governi nel giro di pochi anni. Governi che, tirando da una parte o dall’altra la stessa coperta corta, o spesso riportandosi in cassa con la sinistra ciò che elargivano con la destra, hanno comunque fatto sì che il Parlamento varasse leggi a sostegno della competitività
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delle imprese. Alcune di queste leggi, oltre che essere tutte in vigore sono anche perfettamente operanti, altre, invece, pur pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, e pertanto in vigore, non sono operative dal momento che per queste non sono ancora stati scritti i decreti attuativi. Ma cosa sono questi decreti attuativi che in pratica tengono fermi provvedimenti importantissimi in grado di offrire diverse possibilità di vantaggi per le imprese? Quando il Parlamento scrive una legge, lo fa solitamente in termini abbastanza generali, e spesso rimanda i dettagli appunto ai decreti attuativi. Questi ultimi, in generale, li scrive il Ministero competente
(nel nostro caso il Ministero dello Sviluppo Economico MISE) e servono a decidere i dettagli che la legge non ha specificato. Il problema è che sino al momento in cui tutti gli aspetti esplicativi di quella legge (i decreti attuativi, appunto)anche se in vigore, non può essere applicata. Naturalmente ogni giorno può essere quello buono perché i decreti attuativi relativi a determinate leggi già approvate dal Parlamento siano scritti, ma sino al 5 settembre scorso la situazione rispondeva alla realtà che abbiamo semplificato nelle schede che seguono, distinguendo le leggi pienamente operative da quelle in attesa dei decreti attuativi, mettendo in evidenza i settori cui si rivolgono.
FOCUS Leggi a sostegno della competitività delle imprese pienamente operative Ricerca & Sviluppo Strumenti
Risorse
Beneficiari
Attuazione
Finanziamenti per progetti di R&S di rilevanza strategica per il sistema produttivo e, in particolare, per la competitività delle PMI. “Decreto Sviluppo” (art. 23, DL 83/2012, convertito con L.134/2012) in vigore dal 26 giugno 2012
300 milioni di euro assegnati sulla base di un procedimento “a sportello” a valere sul nuovo Fondo per la Crescita sostenibile, istituito dal Decreto Sviluppo
MPMI e Reti di impresa. Finanziamento agevolato per progetti di importo non inferiore a 800mila euro e non superiore a 3 milioni di euro per attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale
Decreto di attuazione del MISE del 25 luglio 2014. Le domande potranno essere presentate dalle ore 10 del 30 settembre
Strumenti
Risorse
Beneficiari
Attuazione
Credito di imposta per le nuove assunzioni di profili altamente qualificati. “Decreto Sviluppo” (art. 24, DL. 83/2012, convertito con L. 134/2012) in vigore dal 26 giugno 2012
25 milioni di euro per l’anno 2012 e 50 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013 (di cui 2 milioni riservati alle start up innovative e agli incubatori certificati)
Imprese di tutte le dimensioni. Credito di imposta del 35% con un limite massimo pari a 200mila euro annui ad impresa, del costo aziendale sostenuto per le assunzioni a tempo indeterminato di: • personale in possesso di un dottorato di ricerca universitario • personale in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico (specificate in un allegato alla legge)
Decreto di attuazione del MISE del 28 luglio 2014. Le domande potranno essere presentate dal 15 settembre al 31 dicembre 2014
Credito Strumenti
Risorse
Strumenti di finanziamento per le imprese “Decreto Sviluppo” (art. 3, DL 83/2012 convertito in L. 134/2012) e “Destinazione Italia” (art. 145/2013 convertito con L. 9/2014) in vigore dal 26 giugno 2012
Strumenti
Risorse
Sezione speciale Fondo di Garanzia per 30 milioni di euro interventi a favore delle PMI femminili. Decreto MEF 26 gennaio 2012 e convenzione tra Dipartimento delle Pari Opportunità ed il MISE del 14 marzo 2013
Strumenti Potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI “Decreto del fare” (art. 1, DL 69/2013, convertito con L. 98/2013 in vigore dal 22 giugno 201
Risorse
Beneficiari
Attuazione
PMI Le PMI non quotate possono ottenere capitali di investimento attraverso l’emissione di strumenti di debito tra cui rientrano i cosiddetti “minibond” (obbligazioni di medio – lungo termine)
La norma è operativa, in pubblicazione è il decreto che estende ai minibond l’attivazione del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI
Beneficiari
Attuazione
PMI femminili (alle start up è riservata una Decreto di attuazione del MISE del 27 quota del 50%) dicembre 2012, operativo dal 14 gen• Possibilità di prenotare direttamente la naio 2014 garanzia • Priorità di istruttoria e di delibera • Esenzione dal versamento della commissione una tantum al Fondo • Copertura della garanzia fino all’80% sulla maggior parte delle operazioni
Beneficiari
Attuazione
PMI Decreto di attuazione del MISE del 27 • Aggiornamento criteri di valutazione dicembre, operativo dal 10 marzo 2014 delle imprese • Incremento misura massima della garanzia diretta, fino all’80% dell’ammontare dell’operazione • Semplificazione delle procedure e modalità di presentazione delle richieste • Rilascio della garanzia limitato alle operazioni finanziarie di nuova concessione
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FOCUS Investimenti “Nuova Sabatini” Strumenti
Risorse
Beneficiari
Finanziamento per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature “Decreto del fare” (art. 2, DL 69/2013, convertito con L. 98/2013) in vigore dal 22 giugno 2013
Plafond di 2,5 miliardi di euro presso la Cassa Depositi e Prestiti che le banche e gli intermediari finanziari possono utilizzare per concedere, fino al 31 dicembre 2016, i finanziamenti. Contributo in conto interessi da parte del MISE di 191,5 milioni di euro per gli anni 2014 - 2021
Attuazione
PMI Decreto di attuazione del MISE del 27 Finanziamento a tasso agevolato per gli novembre 2013 investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature ad uso produttivo e per investimenti in hardware, software e tecnologie digitali
Start up Strumenti
Risorse
Contratti di lavoro imprese start up “Decreto Sviluppo – bis” (art. 28, 29 – DL 179/2012 convertito con L. 221/2012) in vigore dal 20 ottobre 2012
Strumenti
Beneficiari
Attuazione
Start up innovative e incubatori di start up La norma è operativa Possibilità di stipulare contratti di lavoro a tempo determinato con durata variabile 6 – 36 mesi rinnovabili senza soluzioni di continuità, prorogabili una volta sola fino al termine del periodo di applicazione della normativa specifica per le start up (48 mesi)
Risorse
Detrazioni fiscali imprese start up. “Decreto Sviluppo – bis (art. 28, 29 DL 179/2012, convertito con L. 221/2012)in vigore dal 20 ottobre 2012
Beneficiari
Attuazione
Start up innovative e incubatori di Decreto di attuazione del MISE del 30 start up gennaio 2014 Investimento in start up innovative. Detrazione del 19% per i soggeti IRPEF dei conferimenti rilevanti effettuati per un importo massimo di 500mila euro. Deduzione del 20% per i soggetti IRES dei conferimenti rilevanti effettuati per un importo massimo di 1,8 milioni di euro. Incentivi elevati al 25% per i soggetti IRPEF e la 27% per i soggetti IRES in caso di investimento in start up a vocazione sociale e in quelle che sviluppano e commercializzano prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico.
Leggi a sostegno della competitività delle imprese in attesa dei decreti attuativi Innovazione Strumenti
Risorse
Beneficiari
Attuazione
Voucher IT per l’acquisto di software, 100 milioni di euro a valere sulla proposta PMI Manca il decreto di attuazione del hardware e servizi che consentano il nazionale relativa alla programmazione Valore massimo pari a 10mila euro per MISE miglioramento dell’efficienza aziendale 2014 – 2020 dei fondi strutturali ogni benficiario “Destinazione Italia” (art. 6, DL 145/2013, convertito con L. 9/2014) in vigore dal 24 dicembre 2013
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FOCUS Innovazione Strumenti
Risorse
Credito di imposta IT (non cumulabile 50 milioni di euro a valere sulla proposta con il voucher IT) per interventi di rete fissa nazionale relativa alla programmazione e mobile che consentano l’attivazione dei 2014 – 2020 dei fondi strutturali servizi di connettività digitale con capacità uguale o superiore a 30 Mbps. “Destinazione Italia” (art. 6, DL 145/2013, convertito con L. 9/2014) in vigore dal 24 dicembre 2013
Beneficiari
Attuazione
PMI – Consorzi – Reti di PMI Manca il decreto di attuazione del 65% degli importi rimasti acarico del MISE contribuente, fino a un valore massimo di 20mila euro
Ricerca & Sviluppo Strumenti
Risorse
Interventi straordinari a favore della ricerca per lo sviluppo del Paese “Decreto del fare” (art. 57, DL 69/2013, convertito con L. 98/2013) in vigore dal 22 giugno 2013
Le risorse disponibili nel FAR (Fondo per le agevolazioni alla ricerca) da destinare a tali interventi devono essere individuate con Decreto del MIUR
Strumenti
Risorse
Sezione speciale di garanzia “Progetti di ricerca e innovazione” istituita nell’ambito del Fondo di Garanzia per le PMI “Legge di stabilità 2014” (art. 1, co 48, lett. B, L. 147/2013) in vigore dal 1 gennaio 2014
100 milioni di euro a valere sulla disponibilità del Fondo di garanzia per le PMI che possono possono essere incrementati da una quota proveniente dalla programmazione 2014 – 2020 dei fondi strutturali comunitari
Strumenti
Risorse
Fondo per il sostegno di ATI (Associazione 5 milioni di euro per il 2014 e 5 milioni temporanea di imprese) e RTI (raggruppa- di euro per il 2015 mento temporaneo di imprese) “Legge di stabilità 2014” (art. 1, co 56-57, L. 147/2013) in vigore dal 1 gennaio 2014
Strumenti
Risorse
Credito di imposta per attività di R&S “Destinazione Italia” (art. 3, DL 145/2013, convertito con L. 9/2014) in vigore dal 24 dicembre 2013
Per il triennio 2014 – 2016 la dotazione finanziaria è pari a 600 milioni di euro Le risorse sono disposte a valere sulla proposta nazionale relativa alla programmazione 2014 – 2020 dei fondi strutturali comunitari
Beneficiari
Attuazione
Imprese di tutte le dimensioni Manca il decreto di attuazione del Contributi per: MIUR • start up innovative e spin-off universitari • progetti di social innovation • sviluppo di capitale di rischio e crowdfunding • potenziamento del rapporto tra mondo della ricerca pubblica e imprese • R&S nelle piccole e medie imprese • internazionalizzazione
Beneficiari
Attuazione
Imprese di tutte le dimensioni Manca il decreto di attuazione del Concessione a titolo oneroso di garan- MISE zie a copertura delle prime perdite su portafogli di un insieme di progetti di ammontare minimo pari a euro 500 milioni per la realizzazione di grandi progetti per la ricerca e l’innovazione industriale
Beneficiari
Attuazione
ATI e RTI Manca il decreto di attuazione del Sostegno alle imprese che si associano MISE per operare su manifattura sostenibile e artigianato digitale e che svolgono attività di promozione, ricerca e sviluppo di software e hardware e ideazione di modelli di attività di vendita non convenzionali
Beneficiari
Attuazione
Tutte le imprese, Consorzi e reti di im- Manca il decreto di attuazione del prese con un fatturato inferiore a 500 MISE milioni di euro Credito di imposta a favorre delle imprese che investono in ricerca e sviluppo, per un importo massimo annuale di 2.500.000 euro, nella misura del 50% degli incrementi annuali di spesa nelle attività di R&S e a condizione che le spese per tale tipo di attività siano pari almeno a 50.000 euro in ciascun periodo di imposta
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FOCUS Nuova imprenditorialità Strumenti
Risorse
Beneficiari
Mutui agevolati per gli investimenti relativi alla produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, dell’erogazione di servizi in qualsiasi settore, della trasformazione di prodotti agricoli “Destinazione Italia” (art. 2, DL 145/2013, convertito con L. 9/2014) in vigore dal 24 dicembre 2013
Individuate a valere sulle disponibilità del Fondo rotativo e art. 4 decreto MEF del 30 novembre 2004, possono essere incrementate da ulteriori risorse derivanti dalla programmazione nazionale e comunitaria
Attuazione
Micro e piccole imprese di nuova costitu- Manca il decreto di attuazione del zione, in forma societaria, a maggioranza MISE giovani e/o donne in tutto il territorio nazionale Finanziamento a tasso zero della durata massima di 8 anni, di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile e per investimenti non superiori a 1.500.000 euro
Credito Strumenti Rafforzamento del patrimonio dei Confidii “Legge di stabilità 2014” (art. 1, co 54 – 55. L. 147/2013) in vigore dal 1 gennaio 2014
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Risorse
Beneficiari
Attuazione
Individuate a valere sulle disponibilità del PMI Manca il decreto di attuazione del Fondo rotativo e art. 4 decreto MEF del 30 • Costituzione di un fondo straordinario di MISE novembre 2004, possono essere incrementate 225 milioni presso il FCG per il rafforzada ulteriori risorse derivanti dalla program- mento patrimoniale dei Confidi mazione nazionale e comunitaria • Destinazione da parte del sistema delle CCIAA di 70 milioni/anno per 3 anni, dal 2014, per la patrimonializzazione dei Confidi
ZOOM
Il coraggio di cambiare le regole CNA Giovani Imprenditori Parma ha organizzato il secondo cowocaffé, incontrando Alessandro Rimassa
i dieci metodi per il cambiamento 1. è facile cambiare l’Italia, se immaginiamo un futuro frutto di una visione chiara e inclusiva. 2. è facile cambiare l’Italia, se sviluppiamo la cultura del progetto e dell’innovazione. 3. è facile cambiare l’Italia, se attiviamo meccanismi di condivisione e progettazione partecipata. 4. è facile cambiare l’Italia, se scegliamo co-creazione e intelligenza collettiva al posto del potere del singolo.
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na serata ricca di suggestioni, quelle che ti fanno tornare a casa pensando quanto potresti fare, e come. Forse con l’energia e l’ottimismo, lo stesso che Alessandro Rimassa ha trasmesso ai presenti nell’ultimo Cowocaffè organizzato dal Gruppo CNA Giovani Imprenditori di Parma, grazie al sostegno della Banca Popolare di Lodi - Gruppo Banco Popolare. La location, un luogo informale, quanto creativo, Loppis Galleria in via Spezia. È in questo contesto, fuori dagli schemi, che il pubblico ha partecipato all’incontro, moderato da Andrea Mareschi di Cna. “Siamo
l’idea dei cowocaffè Il Cowocaffè è un progetto ideato da Andrea Mareschi e Federica Gambetta, nato dall’esperienza di COWOCNA, lo spazio dedicato al coworking aperto in CNA, e dalla volontà di trasmettere l’importanza della condivisione. Cowocaffè è cambiamento, costruzione di un nuovo percorso, la rivoluzione culturale in cui ognuno di noi è protagonista. I cowocaffè sono diventati appuntamenti itineranti ospitati “a casa dell’impresa” per far conoscere i talenti imprenditoriali e per spingere l’acceleratore sulla contaminazione.
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al secondo cowocaffè- spiega Mareschi – il primo con Riccardo Valentino lo abbiamo organizzato in sede, con Alessandro abbiamo scelto un luogo che si adattasse all’idea della chiacchierata più che della conferenza- aggiunge – l’incontro ha preso ispirazione dai 10 punti del suo manifesto per il cambiamento, parte del suo ultimo libro “È facile cambiare l’Italia, se sai come farlo”». Innovazione, nuove strade per costruire il futuro, partendo da quella “Generazione mille euro”, il primo manifesto di Rimassa, e guardando a prospettive nuove che sanno andare anche aldilà di quelle difficoltà
5. è facile cambiare l’Italia, se impariamo a ossigenare il cervello e azionare il pensiero laterale. 6. è facile cambiare l’Italia, se liberiamo l’energia dei giovani mettendoli al centro del sistema. 7. è facile cambiare l’Italia, se costruiamo una humancentered-society con lo sharing come nuovo modello socio-economico. 8. è facile cambiare l’Italia, se condividiamo che fondare una startup sia un forte gesto politico con valore sociale. 9. è facile cambiare l’Italia, se crediamo nel made in Italy come fattore di unicità del nostro Paese. 10. è facile cambiare l’Italia, se trasformiamo lo Stato in una casa trasparente aperta alla partecipazione attiva dei cittadini
chi è alessandro rimassa Alessandro Rimassa è direttore della Scuola di Management e Comunicazione di IED, l’Istituto Europeo di Design. Scrittore, conduttore televisivo e giornalista professionista, con “È facile cambiare l’Italia, se sai come farlo”, è al suo quarto libro. Ha scritto Generazione Mille Euro e Berlino Sono Io e un manuale, Jobbing, la guida alle 100 professioni più nuove e più richieste.
CNA NEXT
che mettono i bastoni fra le ruote. Il direttore dello IED ha le idee chiare quando racconta come la società attuale ha più
che mai oggi bisogno del “noi”, della progettazione comune, di creatività, di coraggio. «Il coraggio di cambiare le regole,
il sistema - spiega Rimassa - gli imprenditori devono essere dei visionari, c’è un made in Italy possibile». Rimassa cita poi alcuni drammi tutti italiani, dalla burocrazia alla difficoltà di accesso al credito, dallo scempio della gestione delle partite iva alla poca rappresentatività delle nuove generazioni dei lavoratori da parte dei sindacati. Ma la ricetta secondo lui sta nella social collaboration, unirsi e lavorare insieme, per contribuire tutti al miglioramento e fare pressione politica per cambiare le regole. A sentirlo parlare sembra #facilecambiare (la sua filosofia
di vita sta in questo hashtag). «Incontro tante persone che ce l’hanno fatta, dal bar milanese che ha posto al centro del suo business “il tempo” al giovane che ha inventato un’applicazione innovativa, di esempi ce ne sono tantissimi, tutti accomunati dalla voglia di costruire qualcosa di diverso». Il suo ultimo libro racconta proprio questa filosofia, i metodi che ognuno di noi può attuare per ricostruire insieme il Paese. Senza esitazioni. «Bisogna essere consapevoli che la vita tranquilla non è di questi tempi- conclude- chi cerca il “posticino” è nato nell’era sbagliata».
Il cowocaffè come formula vincente Fiducia, speranza e sogno sono i valori che accomunano anche i prossimi appuntamenti
A
pensare, organizzare, ma soprattutto credere, a questi incontri incentrati sull’individuazione di un percorso che aiuti i giovani a diventare gli imprenditori del futuro, tra l’altro molto prossimo, è Andrea Mareschi, responsabile comunicazione e stampa della CNA di Parma. «Questo con Rimassa è il secondo incontro che organizziamo partendo dal “pretesto” del coworking. Da qui la denominazione di cowocaffé, per individuare un argomento e affrontarlo in modo contaminato, così come accade negli spazi di coworking». A differenza del primo, questo secondo appuntamento, lo avete organizzato presso un’azienda. C’è una ragione particolare? «Il primo incontro, in cui si discusse di sharing economy, fu fatto presso la sede provinciale di CNA. Ci ha dato molta soddisfazione e da lì sono nate ulteriori riflessioni che ci hanno portato a pensare come
migliorarlo, in quanto l’incontro, al contrario delle nostre idee, rischiava di trasformarsi in una iniziativa istituzionale dal momento che in questa sede si tengono tante riunioni su tantissimi temi, questa passava come una tra le tante. Per questo abbiamo pensato che il valore aggiunto notevole di portare l’incontro a casa di un’impresa innovativa, che condivide in pieno i valori espressi da questi appuntamenti, sarebbe stato un plus molto forte, avremmo avuto inoltre la possibilità di far scoprire un posto, interagire con la community che interagisce con questo posto, quindi di affiancarla a quelli che sono gli abituali frequentatori dei nostri cowocaffè e stimolare ancora di più questo scambio al quale veramente tenevamo molto. Tanto è vero che il prossimo appuntamento che organizzeremo in novembre, sarà ospitato da un’altra di queste imprese che fanno parte del nostro gruppo di giovani imprenditori, con uno
sguardo rivolto al futuro». Qual è stato il messaggio che Rimassa ha voluto concentrare nel suo intervento? «Non accontentarsi di quello che si ha, ma accettare con coraggio la sfida per sentirsi realizzati, realizzare quel cambiamento al quale fa riferimento nel suo “decalogo”, pensare ad un approccio diverso alle cose, una sorta di addio alla comodità, alla ricerca del posto fisso che oggi non esiste più, ma una maggiore attenzione agli obiettivi personali e giocare tutte le carte che uno ha per cercare di arrivare all’obiettivo». Su queste teorie si poggeranno gli argomenti dei prossimi cowocaffé? «Tre valori li accomuneranno: la fiducia, la speranza e il sogno, inteso come obiettivo. Perché senza un sogno, un obiettivo davanti, non ci sarebbe un percorso, senza la speranza che quell’obiettivo è raggiungibile non si farebbe mai il primo passo. Quindi tre parole importantissime
che devono contemporaneamente essere messe in campo ed essere sempre credibili. Quando solo una viene a mancare, il percorso si interrompe. E questo cerchiamo di farlo attraverso le altre storie che andremo a raccontare: le storie di impresa, che possono essere quelle di un’idea che è li che sta germogliando, fino a quelle di imprenditori ben strutturati con alle spalle imprese che oggi si possono definire multinazionali, ad esempio Grom che è nata, come nel più classico esempio di startup, con solo una manciata di euro e un sogno meraviglioso da realizzare».
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NEWS Si è svolta a Roma la più grande mostra dedicata agli innovatori del terzo millennio
Maker Faire: il futuro a portata di mano
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Auditorium Parco della Musica, dal 3 al 5 ottobre si è trasformato in un vero e proprio Villaggio dell’Innovazione e della Creatività Tecnologica, in occasione del “Maker Faire Rome - The European Edition”,il più grande evento di innovazione e di creatività al mondo, una mostra dedicata agli innovatori del terzo millennio, artigiani, makers e ideatori di progetti dal prezioso valore tecnologico e manufatturiero. Un’occasione per verificare con mano cosa è possibile fare mettendo insieme idee e volontà, progetti e innovazione, soprattutto messi in campo da quella giovane imprenditoria che ha come obiettivi non solo il successo personale, ma anche il cambiamento del mondo, a partire anche dal nostro Paese, così come oggi lo conosciamo. I progetti e le invenzioni presentate da giovani provenienti da tutto il mondo sono state oltre seicento, toccando un’in-
finità di possibili campi. Alcuni oggetti hanno destato oltre la comprensibile curiosità, anche un certo stupore. A cominciare da un phon che consente di realizzare dei selfie in sequenza mentre ci si asciuga i capelli, o il piccolo apparecchio in grado di trasmettere gli stati d’animo, quindi la macchina per cucinare sfruttando l’energia solare. Per non citare l’infinità di giochi interattivi o le nuove lampade intelligenti, sino ad arrivare alle cuffiette che consentono di guidare con il pensiero o lo strumento musicale che suona senza essere toccato. Insomma, il futuro a portata di mano. Un ricco programma
presenti due giovani makers di Parma
Nell’area CNA curata da Stefano Micelli, autore del libro “Futuro Artigiano”, dedicata in modo specifico al Made in Italy, erano presenti due giovani imprese di successo del Gruppo Giovani Imprenditori di CNA Parma; Gronzi & Jimmy (design, architettura, artigianato, riciclo) e Maria Lamanna Handbags (stilista).
di eventi collaterali, dibattiti, incontri e forum dedicati alle nuove frontiere della rivoluzione digitale, con ospiti di altissimo livello, ha completato un evento che è da considerarsi come un gradino che ci accompagna verso il futro.
vaccarino: i giovani artigiani digitali sono la benzina per i motori delle pmi All’evento romano dedicato all’innovazione, al cui interno i giovani di CNA hanno organizzato la quinta edizione di CNA NEXT, quest’anno intitolata “Innofare”, è intervenuto il presidente di CNA Nazionale Daniele Vaccarino che ha sottolineato: «I maker, i giovani artigiani digitali, sono sicuramente la benzina per i motori delle nostre piccole imprese e per il Made in Italy. Sono persone che ti travolgono per intelligenza e creatività. Ma abbiamo bisogno di scaricare a terra queste bellissime idee, questa energia. La CNA ha l’ambizione, chiara, di fare da ponte tra la grandissima cultura e la tradizione italiana dell’artigianato e del “saper fare” e l’innovazione che i maker riescono, quasi in modo naturale, a
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esprimere. Uno dei maggiori problemi del sistema imprenditoriale italiano è la creatività che fatica a imporsi. Gli artigiani e gli imprenditori, soffocati da fisco, burocrazia e credito insufficiente, non riescono a sprigionare in pieno le loro capacità. Che fare? Dobbiamo investire soprattutto su due
asset: il digitale e il design. Il digitale per migliorare i processi produttivi e ampliare la rete di vendita. Il design per cambiare punto di vista, per pensare prodotti adatti ai mercati globali. I maker, in tantissimi casi, utilizzano entrambe queste leve – sottolinea il presidente della Cna – ma spesso si muovono nel solco del tipico individualismo italiano, che molte volte è sinonimo di grande creatività, ma impedisce di capitalizzarla al meglio. Il futuro vincente – ha concluso Vaccarino – sarà un artigiano “ibrido”, che coglie valori e capacità del passato, mixandoli con nuove tecnologie e nuove forme di creatività. Se riusciamo a fondere il Made in Italy con il digitale e con un design moderno, difficilmente avremo avversari nel mondo».
NEWS Aziende di CNA Alimentare Parma hanno visitato la Stazione Sperimentale delle Conserve
Conoscere la consulenza d’eccellenza
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el mese di Giugno un gruppo di aziende associate a Cna Alimentare di Parma ha visitato la Stazione Sperimentale Industria delle Conserve Alimentari (SSICA) di Parma, che ha sede nel cuore della nostra città, in Viale Fratti. La visita è stata organizzata dalla Responsabile Provinciale Sonia Robuschi, con l’aiuto dei Responsabili dei Dipartimenti interni alla Stazione stessa. La Stazione Sperimentale delle Conserve nasce 100 anni fa per la ricerca sulle materie prime alimentari e, in particolar modo si specializza in un primo momento sul pomodoro; nel corso del secolo si perfeziona ed arriva a coprire una vasta gamma di matrici alimentari. La sua struttura interna è composta da diversi Dipartimenti: si va dalla ricerca sugli imballaggi, divenuti ormai parte integrante del prodotto alimentare così come lo vediamo sullo scaffale, alla ricerca in campo microbiologico e dei contaminanti, sino alla ricerca puntuale sul settore delle carni e sulla shelf-life. Al proprio interno un cuore, la cosiddetta “fabbrica”, dove vengono riprodotti processi di produzione alimentare e
testate nuove tecnologie, macchinari e prodotti. Una vera e propria macchina da ricerca che riesce anche ad intercettare e lavorare sui percorsi di legislazione europea, da supporto alle imprese del settore alimentare. Ma la Stazione Sperimentale si trova al centro di una ormai lunga controversia che non accenna a sfumare neppure ora che l’azienda speciale è stata demandata alla Camera di Commercio di Parma. La controversia riguarda la corresponsione o meno del contributo che annualmente viene richiesto alle imprese del settore conserviero, e cioè le imprese che producono prodotti soggetti al Tmc, il termine minimo di conservazione. Sulla questione abbiamo sentito Sonia Robuschi: «Non vorrei in questo ambito soffermarmi sull’annosa questione, cioè se il contributo sia più o meno un contributo “giusto”, ma vorrei porre anche a me stessa, un paio di domande: le nostre imprese conoscono tutte le potenzialità della Stazione Sperimentale? Anche le piccole e medie imprese? Domande che non vogliono essere una giustificazione al contributo, ma piuttosto un
cercare di attribuire un volto al contributo, vale a dire: cosa ci sta dietro questa corresponsione? Cosa viene fatto alla Stazione Sperimentale? Quindi vorrei soffermarmi sullo scopo della visita: cioè conoscere nel modo più approfondito possibile cosa si fa nei locali della Stazione Sperimentale». Una legittima curiosità che ha trovato un riscontro? «è opinione diffusa che le ricerche siano rivolte in modo più o meno esclusive alle grandi aziende, alle industrie, soprattutto a causa dei costi che queste ricerche implicano per chi li sostiene. Bene, lo scopo della visita è stato quello di mostrare il volto più accessibile della Stazione Sperimentale, anche per le piccole imprese alimentari. Dopo una breve introduzione da parte degli organi dirigenti della Stazione e l’intervento del Presidente Andrea Zanlari, abbiamo intrapreso un percorso di visita ai laboratori e alla “fabbrica”. In definitiva possiamo affermare che le piccole e medie imprese possono ricorrere alla Stazione in una fase di prima consulenza, in caso di problemi riscontrati sui prodotti alimentari e in particolar modo sulle tematiche legate
alla shelf-life, alle modalità di conservazione, alla tipologia di imballaggio utilizzato, agli sviluppi di batteri o muffe; la prima consulenza , intesa come esposizione della problematica ad un esperto, è gratuita mentre ricerche e consulenze più approfondite hanno delle tariffe applicate. Quindi anche le nostre imprese, comprese le più piccole, possono contattare telefonicamente i dipartimenti interni nel caso vi siano problematiche riscontrate sui processi di produzione o sui prodotti alimentari. Posso affermare che tramite questa visita abbiamo conosciuto il mondo che si cela dietro al contributo; che poi il contributo vada rimodulato e ridefinito questa rimane tuttora una questione aperta che verrà presa in esame nelle sedi competenti. L’importante è aver preso atto di una struttura che è assolutamente efficiente per le proprie competenze e strutturata al passo coi tempi». Alla visita ha partecipato un discreto numero di nostre imprese alimentari e una delegazione di CNA Alimentare Regionale, oltre che Gabriele Rotini, Responsabile nazionale di CNA Alimentare.
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UNIONI
Termoregolazione e contabilizzazione del calore: obblighi e opportunità CNA Installazione e Impianti Parma, con ANACI e Collegio dei Periti ha organizzato il primo convegno informativo/formativo sull’argomento
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ntro il 31 dicembre del 2016 in tutti i condomini serviti da impianti centralizzati di riscaldamento dovranno essere installati sistemi di termoregolazione e contabilizzazione individuale dei consumi: una piccola rivoluzione coi condomini che pagheranno in ragione del calore effettivamente consumato. Una scadenza, quella di dicembre 2016, che in realtà è molto più vicina di quanto non sembri a prima vista: non stupisce dunque che il convegno “Termoregolazione e contabilizzazione del calore: obblighi e opportunità”, organizzato da CNA Installazione Impianti insieme a ANACI e al Collegio dei Periti, e col contributo di Viessmann, abbia suscitato così grande interesse e che la pur capiente sala prenotata dagli organizzatori all’Hotel
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Parma & Congressi fosse strapiena. I lavori, coordinati dal Presidente regionale dell’Unione Impianti Artemio Bianchi e dal presidente regionale di ANACI Gianluca Samoggia, hanno preso l’avvio con un saluto dei Presidenti dei tre organizzatori: Gualtiero Ghirardi per CNA, Francesco Negri per ANACI e Armando Fattori per il Collegio dei Periti. Il primo relatore, l’ing. Laurent Socal, Presidente nazionale di ANTA (Associazione nazionale Termotecnici ed Aerotecnici) ha insistito molto sulla necessità che tutti gli attori della filiera facciano “gioco di squadra”: si tratta di interventi utili ma se vengono improvvisati ed affidati ad operatori incompetenti sono una fonte di contenzioso inesauribile in quanto comportano cambiamenti di abitudini da parte
dell’utente ed inter venti non banali da punto di vista tecnico. Secondo Socal occorre quindi che tutti gli operatori coinvolti (amministratori, progettisti, installatori e manutentori) collaborino, forniscano chiare e coerenti informazioni agli utenti e facciano gioco di squadra appunto; una visione peraltro pienamente condivisa da CNA e gli altri organizzatori che proprio per questo hanno promosso questo momento di riflessione comune. L’avv. Edoardo Riccio, del centro Studi ANACI, ha dapprima fornito un panoramica dell’evoluzione normativa, sia comunitaria che nazionale sulla materia, per poi illustrare più dettagliatamente gli aspetti di più diretta attinenza per l’amministra-
tore condominiale, non tralasciando di illustrare anche le sanzioni a cui andranno incontro i condomini inadempienti. Più incentrato sulle tecnologie l’intervento del Dr. Mauro Braga, dell’Accademia Viessmann, che ha operato dapprima una carrellata delle diverse soluzioni disponibili per aumentare l’efficienza energetica di un edificio e delle agevolazioni fiscali disponibili, per giungere poi a occuparsi più specificamente di contabilizzazione e termoregolazione. Particolare interesse ha suscitato l’esposizione di alcuni casi reali con i dettagli dei risparmi effettivamente ottenuti. Non sono mancati, a conclusione di questa interessante giornata, numerosi quesiti ai quali i relatori hanno fornito dettagliate risposte.
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Collaborazione a sostegno della legalità La CNA di Parma ha incontrato il nuovo Comandante Provinciale della Guardia di Finanza
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ei giorni scorsi una delegazione di CNA Parma composta da Giulia Ghiretti, responsabile dell’Unione Benessere e Sanità della CNA di Parma e Massimo Perotti coordinatore dell’area socio-economica della CNA di Parma, ha incontrato Danilo Petruccelli, nuovo Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Parma. Obiettivo dell’incontro il rafforzameneto e il coordinamento degli Enti preposti al controllo e la CNA di Parma, da sempre in prima linea a sostegno della legalità e a tutela degli artigiani che operano nel pieno rispetto delle regole, nella reciproca convinzione che un’azione coordinata possa concretamente favorire l’efficacia
complessiva dei controlli. In tal senso la disponibilità alla collaborazione mostrata dal neo comandante delle Fiamme Gialle locali, è stata ampia e costruttiva. Nel corso dell’incontro la delegazione CNA ha fatto presente che nel nostro territorio i settori maggiormente colpiti da abusivismo e tutta una serie di irregolarità su vari livelli, sono quelli del benessere, dell’alimentare, del commercio, dell’edilizia e degli autotrasporti. In particolare si è fatto presente che l’abusivismo, che di fatto innesta una concorrenza sleale, colpisce quotidianamente sia le imprese che rispettano le regole, costrette a subire la concorrenza sleale fatta di costi inferiori, che i cittadini, perché spesso non sono
garantiti sotto il profilo della sicurezza e dell’igiene. Una tale concorrenza, per di più in un periodo di crisi generale, compromette l’operato di coloro che svolgono la propria attività nel rispetto delle regole. In questi anni attraverso diverse campagne di sensibilizzazione, come l’ultima messa in atto da poco,
Operazione Bellezza, nel settore Benessere e Sanità, CNA Parma ha portato avanti queste tematiche. Per questo CNA Parma ha voluto farsi portavoce delle proprie imprese, per migliorare la piena e reciproca collaborazione con la Guardia di Finanza. per favorire l’efficacia complessiva dei controlli.
patentino del frigorista: nessuna documentazione per il trasferimento del certificato
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L’accreditamento rilasciato da Accredia è di per sé garanzia che la certificazione è stata rilasciata...
Guido Pesaro, responsabile nazionale di CNA Installazione e Impianti
secondo quanto previsto dalle normative di riferimento e pertanto non si riesce a comprendere il motivo per il quale un tecnico che voglia trasferire la sua certificazione debba richiedere all’organismo che lo ha certificato la sintesi dei documenti relativi all’esame di certificazione e la situazione aggiornata del suo certificato a dimostrazione della certificazione ottenuta e già iscritta in un registro pubblico. Queste informazioni – ha proseguito Pesaro - possono essere fornite all’organismo subentrante semplicemente dalla persona stessa attraverso una autocertificazione e verificata attraverso la consultazione del registro F-GAS”. La dichiarazione, di Guido Pesaro, si riferisce ad una comunicazione inviata a vari destinatari da Accredia (unico ente di accreditamento riconosciuto in Italia ad attestare che gli organismi di certificazione ed ispezione, abbiano le competenze per valutare la conformità dei prodotti, dei processi e dei sistemi agli standard di riferimento), nella quale, in relazione al problema del trasferimento della certificazione F-GAS per le persone, riporta il parere, ancora
non ufficiale, dello IAF secondo il quale è legittimo il trasferimento di un certificato dello stesso schema di certificazione (ISO 18024 sulla certificazione delle persone), se fatto tra soggetti (gli organismi di certificazione) accreditati dallo stesso ente di accreditamento (in questo caso ACCREDIA) anche senza la necessità di uno scambio di documentazione tra i due organismi di certificazione. La nota di ACCREDIA conferma che nel trasferimento di un certificato da un organismo di certificazione ad un altro non vi è necessità di alcuno scambio di documentazione tra organismi facendo in tal modo venir meno la legittimità di qualsiasi richiesta di pagamento da parte degli organismi di certificazione per il trasferimento del certificato. Il problema era nato dal fatto che diversi organismi di certificazione, in caso di trasferimento della certificazione ad altro organismo, imponevano costi documentali non giustificati né dalla complessità della pratica da espletare, né dalla semplicità delle informazioni da fornire.
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NEWS CNA Produzione di Parma vuole incentivare la presenza in Fiera di aziende parmensi
Mecspe 2015: dalla CNA convenienza e opportunità
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al 26 al 28 marzo presso le Fiere di Parma si svolge l’edizione 2015 di MECSPE – Tecnologie per l’innovazione – la fiera annuale di riferimento per l’industria manifatturiera, punto d’incontro tra tecnologie per produrre e filiere industriali, grazie alla sinergia tra gli otto Saloni per altrettante tematiche (EuroStampi e Plastixexpo Subfornitura - MOTEK Italy - Controll Italy- Logistica - Macchine e Utensili , Trattamenti e Finiture) e le innovative formule espositive. «Quello che come Unione CNA Produzione di Parma – afferma il suo presidente Paolo Giuffredi - vogliamo fare per la prossima edizione del MECSPE, che rimane una delle più qualificate esposizioni del settore in Europa, è cercare di agevolare in tutti i modi la partecipazione delle aziende a noi associate cercando, per prima cosa, di diminuire i costi e nel contempo creare per loro opportunità lavorative». In che modo pensate di abbattere i costi di partecipazione? «L’intenzione è di acquisire uno spazio unico comprensivo di tre/quattro stand, secondo le adesioni che avremo, per inserire in ogni stand, che sono circa m4x4, un minimo di due aziende. Certo, viene a diminuire lo spazio, ma così si dividono anche i costi, consentendo in tal modo alle nostre aziende, che perlopiù sono piccole e non hanno grandi disponibilità di spesa per pubblicità o partecipazione a fiere, di essere in grado di mettere in evidenza la propria produzione in un contesto così importante». In che modo pensate di creare op-
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portunità per le aziende che saranno presenti? « Come CNA Parma abbiamo sottoscritto una convenzione con una società della CNA di Como: il Desk Germania, a sua volta convenzionato con il Sindacato tedesco delle piccole imprese, per ottimizzare reciprocamente i contatti e i rapporti. Faremo in modo che per il MECSPE possano venire a Parma buyers o agenti di aziende tedesche con cui trattare direttamente con le nostre aziende. Su questa ipotesi stiamo già lavorando per creare i primi contatti». Cosa deve fare l’associato che ha intenzione di aderire a questa proposta? «Deve mettersi in contatto con il nostro referente di CNA Produzione Parma, Paolo Medioli (tel. 0521.227287; e-mail pmedioli@cnaparma.it) dal quale avrà tutte le informazioni del caso». Esiste un termine per l’iscrizione? «Il termine ultimo dettato dalle Fiere di Parma per prenotare gli spazi è il 15 ottobre p.v. per cui le adesioni devono arrivare almeno qualche giorno prima». Sono previsti eventi collaterali come pic-
coli convegni tematici, incontri ecc…? «Come ogni anno CNA Produzione Nazionale organizzerà almeno un incontro su temi di stringente attualità per le imprese. Sono a conoscenza di un’iniziativa di CNA Produzione Regionale che prevede incontri B2B delle nostre associate con buyers svizzeri, tedeschi e turchi». Oltre l’opportunità di abbassare notevolmente i costi grazie alla vostra iniziativa, esistono altre possibilità di sconti? «Per le associate CNA Produzione Emilia Romagna è già previsto uno sconto concordato tra l’Associazione e SENAF, la società che organizza di fatto la fiera. Sono inoltre previsti dei finanziamenti da parte della Camera di Commercio per quelle aziende che partecipano a MECSPE per la prima volta. Concludendo: convenienza dal punto di vista economico, opportunità di contatti con agenti o aziende interessate ai subfornitori, cosa che in un momento come l’attuale ritengo vitale per il nostro settore. Convenienza e opportunità sono quindi le due leve che dovrebbero spingere a partecipare».
la scomparsa di ugo girardi di unioncamere Lo scorso 7 settembre a Bologna è improvvisamente scomparso all’età di 63 anni Ugo Girardi, segretario generale di Unioncamere dell’Emilia Romagna. Un uomo che, come ha citato in una propria nota la Regione Emilia Romagna, mettendo a frutto il proprio ruolo e le proprie competenze, ha saputo innovare ed anticipare. Girardi infatti in tutti i ruoli svolti in diversi enti, ha sempre cercato nuove vie per lo studio e l’approfondimento dell’economia del territorio, tanto che si deve praticamente a lui l’istituzione e la pubblicazione in chiave sempre più aggiornata, dell’«Osservatorio», strumento fondamentale per capire le dinamiche economiche della nostra regione. Ugo Girardi era segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna dal maggio del 2005, quando, reduce da una lunga e importante esperienza nel mondo camerale a livello nazionale, prese il posto di Luigi Bottazzi. Laureato in Scienze Politiche
rifiuti pericolosi: accolta la richiesta di CNA all’Università di Roma. Ricercatore economico ad inizio carriera per le organizzazioni economiche Censis e Cresme, quindi responsabile del settore legislativo dell’Associazione Nazionale Cooperative Consumatori, era entrato nel mondo delle Camere di commercio rivestendo ruoli di crescente rilievo, come direttore dell’Indis, quindi come vicesegretario generale vicario di Unioncamere e per un periodo responsabile dell’Area per le politiche europee. La CNA di Parma ne ricorda la competenza e la professionalità.
La Commissione Ambiente della Camera ha approvato un emendamento che recepisce le richieste dalla CNA per semplificare la gestione dei rifiuti “pericolosi” come aghi, siringhe e oggetti taglienti, prodotti da acconciatori, estetica, tatuatori e piercing. Questi rifiuti potranno essere conferiti direttamente dall’impresa al centro di smaltimento autorizzato senza dover obbligatoriamente chiedere l’intervento, con relativi costi, di una ditta specializzata. I rifiuti dovranno essere comunque annotati su un apposito registro, indicando ogni volta data, quantità e specifiche identificative del centro di smaltimento. “è utile ricordare – si legge in una nota della CNA – che l’emendamento, presentato dai deputati Piergiorgio Carrescia e Stefania Covello, che ora passa all’esame della Camera, rappresenta un importante passo in avanti nella direzione del superamento del Sistri come da tempo la CNA sostiene con forza”. “è la prova – conclude la nota - che è possibile muoversi con buonsenso per eliminare, tutte le volte che è possibile, costi e burocrazia dalle spalle delle imprese. Anche per questo la mobilitazione per il superamento del Sistri non si fermerà”.
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NEWS Il Ministero dei Beni e Attività Culturali ha pubblicato un bando che scade il 24 ottobre
Come qualificarsi collaboratore restauratore
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i aprono nuove opportunità per coloro che operano nell’ambito del restauro artistico. Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha pubblicato nella sezione “avvisi e circolari”della home page del sito istituzionale www.beniculturali.it il bando pubblico per l’acquisizione della qualifica professionale di restauratore e di collaboratore restauratore di beni culturali – tecnico del restauro. Tale bando è facilmente individuabile dalla stessa home page, dove riporta recentissimi aggiornamenti per facilitare al massimo la
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procedura. è prevista una sezione“Normativa” che riporta del bando, le linee guida, l’art. 182 del Codice dei Beni Culturali ecc... Quindi una sezione“Documentazione” che riporta: - una breve nota orientativa ai passi necessari da compiere per la presentazione della domanda; - una bozza di domanda in formato pdf protetto e non stampabile che esprime tutte le alternative di compilazione possibili; - una scheda descrittiva della attività di restauro in formato pdf protetto e non stampabile
che viene creata all’interno dell’applicazione per ogni attività di restauro indicata nella domanda; - il modello in formato rtf della dichiarazione del datore di lavoro riguardo l’attività di restauro corredato delle note per la sua compilazione; - avviso di attivazione della procedura informatica del 24/09/14; - tre avvisi del 3/10/14 Infine, nella nella sezione “Domande più frequenti” sono pubblicate domande e relative risposte. Al bando possono partecipare chi è in possesso dei seguenti requisiti: • Laureati in Conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico, • Conservazione e restauro di beni culturali, • Conservazione dei beni culturali, • Beni culturali e Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali, • i diplomati in Restauro presso accademie di belle arti, • i diplomati presso una scuola di restauro statale o regionale, • i dipendenti di amministrazioni pubbliche preposte alla tutela di beni culturali
inquadrati come assistente tecnico restauratore, • i professionisti che abbiano svolto attività di restauro per non meno di quattro anni con regolare esecuzione certificata. Data l’importanza dell’iniziativa ministeriale, CNA Artistico e Tradizionale di Parma ha messo a disposizione delle associate e non, un particolare impegno. Le imprese interessate ad entrare nel merito della selezione pubblica per la qualifica di collaboratore restauratore possono chiedere un appuntamento inviando una e-mail gghiretti@ cnaparma.it. Solo per le imprese associate è stata fissata un’ulteriore videoconferenza per la tarda mattinata di lunedì 13 ottobre per esaminare le questioni che stanno emergendo e che eventualmente dovrebbero emergere. Le domande di partecipazione, se non vi saranno eventuali rinvii, devono essere inviate esclusivamente in via telematica entro le ore 12:00 del 24 ottobre 2014. Pertanto si sollecita chi ha intenzione e requisiti per parteciparvi, di verificare la documentazione e predisporla per il caricamento.
NEWS Le imprese associate a CNA Federmoda Parma sono state protagoniste del Galà Moda 2014
Una magica serata fatta di eleganza e creatività U
na serata da incorniciare, in uno scenario accattivante come può essere Piazza Garibaldi di sera, ha caratterizzato l’evento Galà Moda, organizzato da Kika Events in collaborazione con Nicole Foquè, al cui successo hanno contribuito le imprese associate a CNA Federmoda Parma, con le loro creazioni, dove l’artigianalità, nelle sue diverse forme d’espressione ha, ad ogni uscita, entusiasmato il pubblico. Galà Moda è stata una occasione per i fashion stylist di CNA Federmoda di mostrarsi al pubblico di Parma interpretando, ognuno in un modo diverso, l’arte del saper fare con le proprie mani. Una visione della moda che vuole essere diversa, profonda, responsabile, etica, creativa e fatta di contaminazioni.
Già dalle 17.00 di venerdì 12 Settembre era presente in Piazza Garibaldi uno spazio espositivo di CNA Parma dove le nostre aziende artigiane hanno esposto i loro capi unici sartoriali. La sfilata è poi iniziata verso le 21.00. Ad aprire le performance delle imprese di CNA Federmoda è stata proprio la Presidente CNA Federmoda Parma , Rosa Abeli che ha presentato la sua nuova collezione, con stoffe particolari ed uno stile tutto italiano. Da un’opera all’altra con le borse realizzate a mano capaci di vestire senza appesantire di “Jacono”, azienda artigianale presente a Parma dal 1970. Si prosegue con l’alta moda di Marco Couture e con bellissimi abiti lunghi dal rosso al crema, passando dal nero e oro. La musica si abbassa e le luci si riaccendono con Roi
LA forza e la passione dei nostri stilisti Encomiabile nel lavoro di rappresentanza e aggregazione delle imprese associate a CNA Federmoda Parma, Giulia Ghiretti, responsabile provinciale, ha giocato un ruolo fondamentale nell’ottima riuscita del Galà: «Ritengo questo evento una occasione di visibilità enorme per le nostre aziende artigiane, i nostri stilisti e artigiani. Ma non solo. Fin da quando Nicole Foquè mi ha proposto la collaborazione ho deciso immediatamente di accettare. Perché credo che da questo tipo di iniziative possano nascere opportunità di lavoro per i nostri artigiani. Mai come in questo periodo, comunque difficile, è importante proprio questo aspetto: creare contatti, nuovi clienti, mettere in circolo le idee. Ho proposto quindi alle mie aziende di sfilare in piazza ed ancora una volta non mi hanno delusa ed hanno accettato questa sfida, in tempi strettissimi. So che molti di loro non hanno fatto ferie proprio per terminare di cucire gli abiti, lavorando di notte e nei weekend. Ecco l’artigiano è anche questo: passione, energia, non avere orari. Ogni loro uscita è stata caratterizzata dal suono della macchina da cucire a testimonianza del loro duro lavoro sartoriale».
Style accessori essenziali, artigianali, divertenti. Ricerca e sperimentazione: così nasce il brand Roi. Le sue creazioni, sempre contemporanee, sono delle vere e proprie visioni di moda, la leggerezza e il senso di libertà di «Ellekappa», La performance e la leggerezza di una ballerina professionista ha aperto la sfilata di “Ellekappa” dove la persona-
lizzazione dei capi stampati a mano è stata realizzata in collaborazione con lo studio Design Tessuti&Moda di Giovanna Bernardi. A chiudere le performance delle nostre aziende artigiane è stata infine Sartoria Vanesia con la bellezza delle linee morbide e la cura per il dettaglio in un intimo tutto da sognare. (Foto a cura di Parmafotografica)
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NEWS Li ha incontrati la Presidente e il Responsabile di zona Langhirano Traversetolo
Le richieste di CNA fatte direttamente ai Sindaci N
ell’ottica di continuità degli impegni reciprocamente assunti in fase di campagna elettorale durante gli incontri con i candidati sindaci, la Presidente di zona Langhirano - Traversetolo Loredana Vitali, unitamente al responsabile di zona Marcello Mazzera, hanno incontrato gli amministratori dei Comuni di riferimento per affrontare ed approfondire in primis l’argomento TARI/ rifiuti in relazione alla recente
normativa che predispone una serie di novità alle quali i Comuni dovranno adeguarsi attraverso la revisione dei propri regolamenti in tema di rifiuti, ma anche per essere portavoci di altre richieste da parte del mondo della PMI e dell’artigianato. Sono stati incontrati gli amministratori di Corniglio, Lesignano Bagni, Montechiarugolo, Traversetolo e Langhirano. A Corniglio erano presenti il Sindaco Giuseppe Delsante e Tiziana Graiani capogruppo consigliare. Tra gli argomenti trattati spicca naturalmente la questione TARI, quindi la possibilità di finanziamenti o aiuti alle imprese, oltre la situazione delle attività artigianali del Comune. A Lesignano de Bagni la riunione si è svolta con il Sindaco Giorgio Cavatorta e l’assessore al bilancio Andrea Borchini.Tra gli argomenti trattati: la TARI, il rilancio piccole imprese, il rinnovamento energetico. Montechiarugolo: alla presenza del Sindaco Luigi Buriola e l’assessore alle attività produttive Francesca Mantelli si è discusso della questione TARI, del rilancio delle piccole imprese e possibili iniziative
comuni tra cui l’invio di newsletter alle imprese, del rinnovamento energetico. Traversetolo: presenti il Sindaco Ginetto Mari e il vice sindaco Gabriella Ghirardini, gli argomenti trattati sono stati: la TARI, la scuola Mainetti, il rinnovamento energetico. Langhirano: la riunione si è svolta con il Sindaco Giordano Bricoli e l’assessore alle attività produttive Mauro Lamoretti. Gli argomenti posti in discussione sono stati la TARI, la scuola ITSOS, il Festival del prosciutto, l’EXPO, il rinnovamento energetico. L’Amministrazione si è dichiarata inoltre intenzionata ad istituire una consulta delle imprese e una sull’energia. Da questi incontri è emerso chiaramente la difficoltà economica in cui i Comuni si trovano ad amministrare, ma da tutti si è avuta la massima disponibilità a collaborare, a tenere in considerazione le raccomandazioni sulla TARI, ed in particolare ad organizzare iniziative congiunte sul set-
firmata l’intesa tra cna e istituto gadda
tuto stesso. A precedere il momento della firma gli interventi della Preside Margherita Rabaglia, del Sindaco e della Presidente di zona Loredana Vitali hanno sottolineato come la collaborazione della CNA con l’Istituto sia già in essere da diversi anni e come con la formalizzazione del rapporto le iniziative congiunte potranno non solo continuare, ma arricchirsi con progetti più ambiziosi e di più ampio respiro, non solo attinenti alla didattica più tradizionale, ma aprirsi a nuove esperienze. In particolare si è voluto porre l’accento
sulla necessità di avere una scuola molto legata al territorio, alle sue specificità imprenditoriali, che punti ad una profonda integrazione tra mondo della formazione e dell’impresa. Cosa che porterà benefici alla scuola, migliorando e aggiornando la formazione e favorendo sbocchi occupazionali, ma anche agli stessi imprenditori artigiani inserendo in azienda giovani con competenze informatiche e linguistiche, oggi indispensabili, motivati e capaci di portare “nuovi modi di affrontare vecchi problemi”.
L’inizio dell’anno scolastico ha coinciso con un’importante evento che ha interessato l’Istituto Superiore “Gadda” di Langhirano. Con una breve, ma significativa cerimonia svoltasi nella sala consigliare del Comune di Langhirano, si è sancito l’ingresso ufficiale del Sindaco di Langhirano Giordano Bricoli e della CNA di zona nella persona del funzionario Marcello Mazzera nel Comitato Tecnico Scientifico dell’Isti-
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tore delle energie rinnovabili considerato, per la magioranza degli interlocutori, l’argomento sul quale poter far leva per uscire dalla fase di stagnazione economica in cui versa attualmente il territorio, impegnandosi a distribuire il lavoro alle imprese del posto. Molto sentita anche la necessità del rilancio delle scuole del territorio (ITSOS in particolare) cosicchè si possano creare delle professionalità necessarie, e maggiormente richieste, nelle specifiche attività della zona, in particolare la lavorazione del prosciutto ed il suo indotto. L’impegno da parte di tutti è stato quello di prevedere a breve nuovi appuntamenti per definire meglio e concretizzare le idee che sono state esposte durante questi incontri.
NEWS credito d’imposta sulle polizze rca Le imprese di autotrasporto possono utilizzare in compensazione nell’anno 2014, fino ad un importo massimo
di 300 euro a veicolo, le somme versate nel 2013 a titolo di contributo al SSN sui premi di assicurazione per responsabilità civile per i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore, adibiti al trasporto di merci,
aventi massa complessiva a pieno carico non inferiore a 11,5 tonnellate. Le imprese di autotrasporto merci possono utilizzare il contributo al SSN in compensazione dei versamenti di qualunque imposta (IVA, ritenute, ecc.). L’agevolazione prevista dalla L. n. 266/2005 è utilizzabile esclusivamente in compensazione di altri tributi nel modello F24, utilizzando il codice tributo “6793” (anno di riferimento “2014”, cioè l’anno in cui è effettuata la compensazione ) e deve essere poi indicata nel modello UNICO (UNICO 2015 per il contributo SSN versato nel 2013 e portato in compensazione nel 2014), all’interno del quadro RU. Le somme utilizzate in compensazione non rilevano ai fini Irpef/Ires e non concorrono alla formazione del valore della produzione ai fini Irap.
no alle lobby delle concessioni CNA - FITA, per voce del suo Presidente Nazionale Cinzia Franchini, si unisce al coro di voci contrarie all’attuale formulazione dell’art. 5 del Decreto Sblocca Italia inerente le concessioni autostradali. «Per quasi vent’anni ai concessionari sono stati garantiti aumenti tariffari intollerabili e adesso dovremmo avere altri vent’anni senza aprire alla concorrenza questo settore strategico per la mobilità nazionale. In cambio ci viene detto che avremmo 270mila nuovi posti di lavoro, naturalmente tutti da verificare, ma di certo manterremmo il mercato delle concessioni autostradali imbalsamato a favore di due-tre gruppi. Se questo è il cambiamento promesso da Renzi, rispondiamo: no grazie».
CNA FITA Parma ha un nuovo presidente Nel corso dell’assemblea provinciale tenutasi sabato 30 agosto, è stato eletto il nuovo Presidente Provinciale CNA FITA nella persona del sig. De Rosa Catello Fabrizio, imprenditore
del trasporto merci da diversi anni e titolare di ditta individuale con sede in Parma. Alla Presidente uscente, sig.ra Marzia Guareschi, va un sincero ringraziamento da parte di tutta la CNA FITA ed al nuovo eletto i migliori auguri di buon lavoro.
Fita: rimborso accise del terzo trimestre è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Dogane il software per compilare la domanda di rimborso delle accise per il gasolio consumato dalle imprese di autotrasporto dal 1° luglio al 30 settembre 2014. La dichiarazione deve essere inviata entro il 31 ottobre 2014. Il beneficio riconosciuto per il terzo trimestre del 2014 è di 216,58609 euro per mille litri di gasolio consumato nel periodo. Hanno diritto al rimborso le imprese di autotrasporto merci che utilizzanoveicoli con massa complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate. Chi intende utilizzare il rimborso come compensazione delle imposte, deve segnare sul modello F24 il codice tributo 6740. Ricordiamo che le imprese i autotrasporto merci possono chiedere il rimborso solamente sugli acquisti giustificati tramite fattura. I crediti sorti con riferimento ai consumi relativi al secondo trimestre dell’anno 2014 possono essere utilizzati in compensazione entro il 31 dicembre 2015. Da tale data parte il termine per la presentazione della domanda di rimborso in denaro delle eccedenze non utilizzate in compensazione, che dovrà essere presentata entro il 30 giugno 2016.
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news Per l’occasione è stato organizzato un open day con una serie di iniziative e manifestazioni
Istituto Gadda: “Quarant’anni spesi bene” Nelle parole del Presidente Ghirardi la volontà di continuare la collaborazione tra CNA e l’Istituto di Langhirano
“D
a quarant’anni scuola di territorio”. Questo lo slogan che gli organizzatori hanno scelto nell’invito all’Open day, per festeggiare, lo scorso 27 settembre, i primi 40 anni dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Carlo Emilio Gadda” di Langhirano. Una ricorrenza molto sentita nel territorio in quanto il Gadda ha rappresentato, e ancora rappresenta, un punto di riferimento fondametale per la formazione professionale di centinaia di giovani. Da anni sussiste una stretta collaborazione tra il “Gadda” e la CNA, rafforzata ultimamente con il formale ingresso della CNA nel Comitato TecnicoScientifico dell’Istituto, per cui, dopo gli interventi delle autorità scolastiche e del Sindaco Giordano Bricoli, molto significativo è stato l’intervento del Presidente Provinciale di CNA, Gualtiero Ghirardi. «Oggi per me è un onore, un onore vero per chi c’era anche 40 anni fa, magari fuori dalla porta a chiedere alle istituzioni che questo territorio si potesse dotare di una scuola all’altezza delle aspettative, già con persone che in questa avventura magari sapevano far bene le cose, ma avevano bisogno di uno strumento per farle ancora meglio. Avevano bisogno di un istituto, di una scuola che ci formasse meglio, e anch’io ero tra quelli che desideravano questo, e ancora oggi dico che non si finisce mai di imparare perché sono convinto che necessita sempre una continua crescita, giorno per giorno. E già allora da giovane esponente idealista – non da solo per fortuna – abbiamo insistito
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con le istituzioni, e alla fine abbiamo ottenuto che questo territorio si potesse dotare di quello che, a 40 anni di distanza, oggi stiamo ancora apprezzando. Se dovessi usare uno slogan userei “Quarant’anni spesi bene” per quello che questa scuola è riuscita a dare a questo territorio. Lo dicono coloro che da questa scuola sono usciti e l’esempio del Sindaco Bricoli mi sembra più che significativo. Quindi per il territorio questa scuola è stata un’eccellenza, convinto che senza di essa questo territorio non sarebbe lo stesso. Abbiamo continuato, dopo che l’abbiamo vista crescere, l’abbiamo vista operare, l’abbiamo vista ospitare i nostri figli, con tanta soddisfazione, e non ce ne siamo dimenticati quando la scuola ci ha chiamati a farne parte in modo più intenso, più dall’interno. È indispensabile oggi, perché nessuno ce la può fare da solo, impegnarsi insieme perché non voi, come scuola, non noi da soli, ma insieme, associazioni di categoria, istituzioni, dobbiamo continuare a fare insieme quello che abbiamo fatto in questi anni; magari anche accentuando il nostro impegno, facendo di necessità virtù, perché va tutto bene sin quando ci sono le risorse in abbondanza, ma oggi non ce ne sono più a sufficienza, per cui se continuiamo a impegnarci insieme, questa scuola continuerà a fare il buon lavoro fatto in questi anni. Quindi continuiamo a collaborare, come abbiamo già cominciato a fare noi come associazioni di categoria, perché tutti ci si rende conto che per guardare al futuro, per
guardare al nostro lavoro, per guardare quello che facciamo all’interno delle nostre aziende, con uno sguardo al futuro, ci rendiamo conto che senza una buona formazione – e la buona formazione la si può ottenere in una scuola di qualità come questa – difficilmente ci possiamo assicurare un futuro. È da questa considerazione che abbiamo cominciato a chiederci il perché non investire qui anche noi. Magari non con denaro da spendere domattina, ma con l’impegno delle nostre aziende a far sì che portino anche un pezzettino delle proprie competenze e le mettano a disposizione della scuola e la scuola metta a disposizione, tra quello che sa fare, quelle competenze che in questi quaranta anni ha accumulato dalle aziende con le quali vuole collaborare. Credo che possa funzionare così quel meccanismo che noi come CNA, assieme alla scuola, ci siamo, per così dire, inventati. Abbiamo iniziato con molti di voi a collaborare con profitto e così dobbiamo continuare, se possibile con
maggior profitto. Pochi giorni fa abbiamo sottoscritto con l’Amministrazione Comunale di Langhirano un protocollo dove CNA entra a far parte del Comitato Tecnico-Scientifico. Mi sembra importante poter dire la nostra in quel comitato, portare la nostra esperienza, unitamente a quella dell’Amministrazione Comunale e della scuola, per contribuire tutti insieme a far crescere questo territorio, con gli stessi ideali che ci sostenevano quaranta anni fa, memori del buon successo che questa scuola ha avuto. La prospettiva è di ritrovarci qua fra tanti anni, sicuramente non sarà con la stessa forma, certamente non lo faremo noi, ma, sono sicuro, lo faranno i nostri figli, lo faranno i nostri nipoti, per poter dire ancora una volta grazie a questo istituto, grazie per quello che ha fatto, grazie perché ha contribuito al progresso e al successo di un territorio, dove in piccola parte ci abbiamo messo anche del nostro, significando in tal senso tutti noi, cosa di cui dobbiamo tutti andarne orgogliosi».
Le considerazioni del Presidente Merletti dopo l’incontro a Palazzo Chigi con il Premier
Da Rete Imprese Italia un deciso NO al Tfr in busta A
l termine dell’incontro a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il Governo e le organizzazioni e associazioni dei datori di lavoro, Giorgio Merletti, in quanto presidente di Rete Imprese Italia, ha rilasciato una serie di commenti e considerazioni nel merito. In particolare Merletti si è soffermato sulla ipotesi avanzata dal Governo di inserire nella Legge di stabilità una misura finalizzata ad anticipare il 50% del versamento del Tfr ai lavoratori del settore privato. «Per i lavoratori il Tfr è salario differito, per le imprese un debito a lunga scadenza. Non si possono chiamare le imprese ad indebitarsi per sostenere i consumi dei propri dipendenti. In questa fase di perduranti difficoltà per il nostro sistema produttivo, è impensabile che le piccole imprese possano sostenere ulteriori sforzi finanziari, come quello di anticipare mensilmente parte del Tfr ai dipendenti. Dopo aver subito, soltanto nell’ultimo anno, una contrazione del credito erogato dal sistema bancario del 5,2%, pari a oltre 8 miliardi di euro, ora alle piccole imprese verrebbe chiesto di erogare diversi miliardi in anticipazione del Tfr. Siamo di fronte alla “misura perfetta” se si vuol dare una mano a far chiudere decine di migliaia di piccole imprese che stanno resistendo stremate da 6 anni di crisi e difendono in tal modo migliaia di posti di lavoro. Va sottolineato infine che il tra-
ALLUVIONE: SOS IMPRESE
sferimento di tutto il Tfr, o di una parte di esso, nelle buste paga significa azzerare la possibilità, per moltissimi lavoratori, di costruire una previdenza integrativa dignitosa. No, quindi, a interventi sul Tfr che sottraggano liquidità alle piccole imprese. Occorre invece accelerare l’approvazione dei decreti attuativi della riforma fiscale». Per quanto riguarda la riforma del lavoro, Merletti ha ribadito generale apprezzamento, ma ha messo in guardia: «La riforma non deve provocare nuovi costi per le piccole imprese e, in materia di ammortizzatori sociali, non si dovranno prevedere interventi di taglia sproporzionata per le Pmi». Preoccupazione è poi stata manifestata per l’ipotesi avanzata dal Premier di estendere le regole della rappresentanza sindacale per legge. «L’accordo in materia fatto da Confindustria con Cgil, Cisl, Uil – ha concluso Merletti - non è nemmeno tecnicamente traslabile alla realtà delle micro e piccole imprese».
fondartigianato: formazione per le microimprese Fondartigianato ha riaperto lo sportello microimprese ed offre la possibilità di presentare percorsi formativi che rispondano alle reali esigenze delle aziende. Si configurano come microimprese tutte le aziende che occupano fino a 5 lavoratori, esclusi gli assunti come apprendisti (per esempio un’azienda che ha 8 dipendenti di cui 3 apprendisti). I finanziamenti permettono di realizzare la formazione direttamente in azienda, su prodotti/aree tematiche scelte dall’impresa, anche utilizzando propri consulenti/fornitori. I progetti possono riguardare qualsiasi area: Qualità, Innovazione Tecnologica, Informatica, Innovazione Organizzativa, Evoluzione Normativa
ecc. Possono presentare richiesta di finanziamento tutte le microimprese aderenti a Fondartigianato, che hanno cioè scelto di destinare lo 0,30 dei contributi versati all’INPS, il cosiddetto “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”, per la formazione dei propri dipendenti a Fondartigianato. Lo sportello aprirà dall’1 al 15 novembre 2014. è inoltre possibile, con scadenze ogni due mesi, presentare progetti finanziati da Fondartigianato anche per imprese non configurabili come micro. Per informazioni ed approfondimenti potete contattare Teodora Campanini, Ecipar Parma, al telefono 0521267021 oppure tramite email teodora.campanini@eciparpr.com.
Mettere le imprese nelle condizioni di far fronte con immediatezza ai danni subiti e riprendere al più presto le attività: è questo l’impegno e l’obiettivo della Camera di commercio di Parma. Il primo passo sarà un sondaggio fra gli imprenditori che in città e provincia sono stati danneggiati dalla recente alluvione. Il sondaggio, nelle intenzioni dell’ente di Via Verdi, rappresenta lo strumento per acquisire nei tempi più rapidi una visione dell’impatto della calamità sul sistema produttivo del territorio e individuare, di conseguenza, interventi altrettanto rapidi per aiutare concretamente le imprese, con particolare riguardo alle attività economiche di minori dimensioni. L’approccio è stato definito in esito al confronto avuto lunedì mattina con le associazioni di categoria, che sosterranno la Camera nel sondaggio. è stata attivata una linea telefonica dedicata alle imprese alluvionate: tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e nei pomeriggi di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 17 sarà possibile chiamare il numero 0521.210430 e denunciare il proprio stato di imprenditore danneggiato dall’alluvione. è anche a disposizione l’indirizzo mail: alluvioneimprese@pr.camcom.it. Le imprese, oltre a fornire le proprie generalità, saranno invitate a comunicare una prima stima dei danni subiti, specificando se si tratta di danni ai beni immobili, a macchinari, attrezzature, veicoli, arredi, prodotti finiti, semilavorati, materie prime e scorte. Successivamente, la Camera di commercio predisporrà un bando per la concessione di contributi a fondo perduto che terrà conto anche degli elenchi ufficiali che i Comuni della provincia colpiti dall’alluvione stanno predisponendo. Contattate la Camera di commercio: 0521 210430 alluvioneimprese@pr.camcom.it
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credito Osservatorio dei tassi ottobre 2014 EURIBOR TASSO DI RIFERIMENTO EUROPEO
1,53%
EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 365 g.
0,106%
EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 360 g.
0,105%
EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 365 g.
0,210%
EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 360 g.
0,207%
TASSO UFF. SCONTO B.C.E.
0,15%
commissione disponibilità fondi Fascia 1 0,20% Fascia 3 0,40%
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Tasso trimestrale Fascia 2 0,30% Fascia 4 0,50%
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convenzione cna-banche: tassi a ottobre 2014 Vi aderiscono: Cariparma Credit Agricole – Banca Popolare dell’Emilia-Romagna – Credem – Banca Popolare di Lodi – Monte Paschi Siena - Banche di Credito Cooperativo. Scoperto di c/c Smobilizzo
Fascia 1 4,506% 3,106%
Fascia 2 5,456% 3,806%
Fascia 3 6,856% 4,806%
Fascia 4 8,406% 5,506%
Fascia 2 5,256% 3,006% 3,806%
Fascia 3 6,456% 4,806% 4,806%
Fascia 4 8,456% 5,506% 5,506%
Fascia 2 5,256%
Fascia 3 6,856%
Fascia 4 8,406%
3,806%
4,806%
5,506%
Vi aderisce: Unicredit Scoperto di c/c Effetti s.b.f. Anticipo fatture
Fascia 1 4,356% 2,506% 3,106%
Vi aderiscono: Banca Monte Parma - Carisbo Fascia 1 Scoperto di c/c 4,356% Smobilizzo (tutte le 3,106% forme tecniche
Le imprese che non hanno ancora aderito alla “convenzione per fasce di merito creditizio” usufruiscono, in attesa di entrarvi, delle seguenti condizioni: Cariparma CREDIT AGRICOLE Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine Anticipo fatture 5,381% 3,656% 4,256% Banca Monte Parma Scoperto di conto corrente 4,281%
Effetti salvo buon fine 2,656%
Anticipo fatture 3,256%
L’impresa del mese
Quando il valore aggiunto si chiama fiducia L’Officina Autorizzata Saccardi F.lli di Mezzano Inferiore taglia il traguardo dei cinquant’anni di attività con lo “spirito artigiano” di allora
L’
orgoglio di essere e sentirsi ancora artigiani, anche dopo cinquant’anni, perché nonostante siano enormemente mutate le tecnologie, si è confermato come l’elemento fondamentale che caratterizza l’artigiano: la fiducia dei clienti che negli anni non è mai venuta meno. Se esiste un “segreto”del progressivo e continuo successo che l’Officina Autorizzata Saccardi Fratelli, in Mezzano Inferiore, ha saputo reiterare per cinque decenni, è proprio questo: la fiducia. «Era il 1964 quando io e mio fratello Giorgio – ci racconta Silvio Saccardi, il primo apprendistato in un’officina di Sorbolo, quindi da Balestrieri a Parma, - aprimmo a Mezzano Inferiore, in un garage, la prima officina, ma già l’anno successivo eravamo nel capannone,
che poi abbiamo allargato più volte. Già dalla seconda metà degli anni ’60 siamo Officina Autorizzata FIAT. Quando sono andato in pensione è entrato socio mio figlio Corrado, mentre Giorgio è rimasto in attività sino al 2010». «Da allora - interviene Corrado - ci siamo trasferiti nella sede attuale con una moderna officina e un punto vendita, ben visibile, sulla strada principale». Quindi siete un punto di riferimento per il territorio. Corrado. «Tempo fa si faceva più riferimento al meccanico vicino a casa. Oggi non è più solo così. Noi abbiamo clienti che vengono da tutta la provincia, perché oggi il meccanico deve essere sempre più una persona di fiducia. Se è vero che la grande distribuzione può venire incontro
al cliente con il prezzo, è altrettanto vero che dopo si ha poca assistenza, certamente non c’è più rapporto con le persone, ma oggi quando il cliente spende per riparare la propria auto, esige un rapporto diretto, con persone che conosce e delle quali ha fiducia». A pochissimi km da qui opera, con la sede principale, un concessionario FIAT molto conosciuto anche e non solo in tutta la nostra provincia. Non vi crea problemi questa vicinanza? C. «Il concessionario offre un altro tipo di servizio rispetto a ciò che diamo noi, che mi piace definire ancora di livello artigianale. Noi siamo ben fieri di essere artigiani, la gente questo lo riconosce, riconosce le persone, sa che fra sei mesi non ci sarà un altro capo officina, ma ci saranno le stesse persone che risponderanno, anche dopo anni, delle proprie azioni e responsabilità. Io sono del parere che sia proprio questa la ragione per cui dal 2010 ad oggi abbiamo progressivamente aumentato il nostro fatturato del 40%, sia per le riparazioni che per le vendite, tanto che questa sede che ci sembrava tanto grossa, comincia a diventare insufficiente, ciò contro tutti i dati che si riferiscono al mercato dell’auto che, in generale, sappiamo tutti essere in pesante crisi». Fate quindi ancora i “meccanici riparatori” o siete legati esclusivamente all’elettronica? C. «Tutta l’elettronica e i computer di questo mondo non riparano l’auto. Siamo noi che facciamo i meccanici e ci sporchiamo ancora le mani. Chiaro che oggi il nostro lavoro è estremamente cambiato, ma il fatto è che sono i computer che oggi controllano il perfetto funzionamento di un’auto. Le macchine entrano da noi perché c’è una spia accesa che segnala un certo guasto. Sta a noi capirlo e risolverlo». Come è composto il personale? C. «Io, capofficina, ma anche accettatore, venditore e meccanico, a 40anni sono il più vecchio. Abbiamo tre ragazzi specializzati e continuamente aggiornati attraverso la partecipazione a corsi d’aggiornamento
CARTA D’IDENTITà NOME: Officina Autorizzata Saccardi F.lli DI: Corrado Saccardi Dove si trova: Mezzano Inferiore (PR) via Martiri della Libertà, 7 Tel. 0521.818118 e-mail: offsaccardi@alice.it
continuo. Da segnalare che abbiamo un’officina modernissima, con i relativi reparti revisioni, elettrauto e gomme». Perché un cliente, per l’acquisto di un’auto nuova, privilegia la vostra ditta piuttosto che il concessionario? C. «Chiaro che da un concessionario, in certe situazioni, può anche trovare un prezzo leggermente inferiore, ma torniamo sempre allo stesso concetto: da noi trova quel valore aggiunto che si chiama conoscenza diretta, professionalità, disponibilità. Qualità che si declinano con una sola parola: fiducia. Poi non bisogna sottovalutare le garanzie, sotto tutti i punti di vista, che noi offriamo sull’usato. In cinquant’anni non abbiamo mai avuto bisogno di un avvocato né per una macchina usata né per qualsiasi altra contestazione». Cosa c’è nel vostro futuro? C. «Avrei bisogno di ampliarmi ancora, ma ho tanti dubbi. Innanzi tutto non vorrei allontanarmi da Mezzano per andare in un anonimo quartiere artigianale dove la gente ti deve venire a cercare. Poi non vorrei assolutamente perdere quella caratteristica da artigiano che per me è il vero valore aggiunto della nostra azienda. Oggi le cose vanno bene e c’è il timore che una scelta sbagliata possa rompere questo equilibrio che oggi mi dà tante soddisfazioni». In alto: Silvio e Corrado Saccardi. A sinistra: lo staff
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Progetti, sogni e speranze online Come ripensare i rapporti tra economia e società in chiave collaborativa
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a parola crowdfunding è entrata nell’uso insieme a tutto il vocabolario dei nuovi modi di lavorare e fare impresa che vanno sotto il nome di sharing economy, un ripensamento strutturale dei rapporti tra economia e società imperniato sui concetti di collaborazione e condivisione. Analizzare l’innovativa modalità di raccolta fondi che si muove tra la folla e lo spazio della rete significa oggi aprire una finestra sull’Italia che investe per uscire dalla crisi. Con uno sguardo attento al nostro paese ma capace di alzarsi a una prospettiva globale e con un approccio metodologicamente sistematico, il volume
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disegna un quadro completo del fenomeno e di tutti gli ingredienti che entrano in gioco, abilitati dalle tecnologie della rete: apertura, progettualità, partecipazione, connessione, reputazione, fiducia, trasparenza. I differenti modelli di crowdfunding e le norme che li regolano, le diverse piattaforme e le loro specificità, la costruzione della proposta e del modello di business, la strategia digitale e il piano di marketing, la misurazione dei risultati e le relazioni con i sostenitori: ogni aspetto è spiegato, dal concepimento dell’idea alla fase che segue la chiusura della campagna. Oltre cinquanta case history si intrecciano alla trattazione, fornendo consigli da seguire e richiami sugli errori più comuni o insidiosi da evitare. Un ricco apparato di contenuti digitati dà spazio ad approfondimenti, testimonianze dirette, documenti, suggerimenti operativi, sitografie. Il libro si pone l’obiettivo, grazie all’elevata e specifica competenza delle autrici, di fornire una guida sistematica che parta dalle definizioni e dall’illustrazione delle tipologie.
crowdfunding. la via collaborativa all’impreditorialità di Ivana Pais, Paola Peretti, Chiara Spinelli EGEA Editore - Cultura di impresa 200 pagine. Disponibile in eBook
calendario Bilancio Sociale Giovedì 23 ottobre ore 16,30 Hotel Parma&Congressi via Emilia Ovest 281A - Parma Presentazione del Bilancio Sociale 2013 di CNA Parma
Programma Ore 16,15 Registrazione dei partecipanti Ore 16,30 Saluti del Presidente Provinciale di CNA Parma, Gualtiero Ghirardi e del Direttore Generale di Banca Monte Parma, Bruno Bossina Ore 16.50 Presentazione del Bilancio Sociale a cura del Direttore Provinciale di CNA, Domenico Capitelli Ore 17,15 Conversazione con Gian Paolo Dallara fondatore della Dallara Automobili sul tema: “Artigianalità e innovazione, la ricetta per una nuova rivoluzione industriale” Conduce Maurizio Morini Professore di Cultura d’impresa e Gestione della qualità all’Università di Bologna e Presidente di Best Advance Ore 19 Conclusione con aperitivo a buffet. L’evento è organizzato con il prezioso contributo di Banca Monte Parma
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