Periodico trimestrale a cura di Terre dell’Etruria Società Cooperativa Agricola tra Produttori
Sommario Giugno Agosto 2018
n°
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Periodico trimestrale a cura di Terre dell’Etruria Società Cooperativa Agricola tra Produttori Presidente Massimo Carlotti Autorizzazione Tribunale di Livorno n°664 del 10 novembre 1999 Direttore Editoriale: Camilla Micheletti Direttore Responsabile: Filippo Martinelli Redazione: Azzurra Meucci Foto: Archivio Terre dell’Etruria PublicDomainImages/Pixabay pau_noia0/Pixabay Holgi/Pixabay Couleur/Pixabay
Art Direction Ossia Furbo di Fabio Russo - Torino Grafica: Timeout Adv Agency - Cecina Stampato da: Grafiche 2000 - Ponsacco Contatti: redazione@terretruria.it Chiuso in redazione il 25/05/2018
Pagina 4 Investire sul territorio per cogliere le sfide del futuro A cura di Camilla Micheletti Direttore editoriale Cooperazione in Agricoltura
Pagina 7 Bianco d’estate Di Giulio Fontana Resposabile settore vinicolo Terre dell’Etruria Pagina 14 La nuova etichettatura della pasta Di Gianpiero Botrini Responsabile settore cerealicolo Pagina 18 La fertilizzazione della patata e della cipolla Di Leonardo Lulli Dott. Agronomo Terre dell’Etruria
Pagina 20 I biostimolanti vegetali di ED&F MAN permettono il superamento degli stress ambientali Di Federico Maj Dott. Agronomo Product Manager ED&F MAN Sud Europa
Pagina 23 Selezione 2018: IGP Antico Borgo tra le 42 eccellenze dell’olio extravergine della Toscana A cura della redazione Pagina 28 Olio extravergine di oliva: i contenitori giusti per conservarlo al meglio A cura di Giulio Fontana Responsabile settore olivicolo Terre dell’Etruria
RUBRICHE: Pagina 31 Il prodotto: i formaggi di Terre dell’Etruria A cura della redazione Pagina 34 L’angolo dello Chef Valeria Piccini
Ristorante Da Caino, Montemerano (Gr)
Pagina 36 La difesa delle colture del mese di giugno - agosto 2018 A cura dell’Ufficio Agronomico Terre dell’Etruria Pagina 41 Olivicoltura: quantità e qualità, obiettivo raggiungibile con l’irrigazione a goccia Di Alberto V. Puggioni Responsabile Agronomico Netafim Italia
Pagina 43 Consigli per la concimazione delle colture giugno - agosto 2018 A cura dell’Ufficio Agronomico Terre dell’Etruria Pagina 47 Coltivare il grano oggi: l’esperienza e le prospettive di un’azienda agricola Di Leonardo Lulli Dott. Agronomo Terre dell’Etruria
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Pagina 50 Le offerte di Terre dell’Etruria
Giugno - Agosto 2018
L'editoriale È trascorso un anno dalla ripresa delle pubblicazioni di “Cooperazione in Agricoltura”, un anno che vi abbiamo cercato di raccontare al meglio attraverso i contributi dei soci e dei referenti di settore, senza tralasciare incursioni nella storia della nostra cooperativa e del nostro territorio. Durante quest’anno è andato avanti anche l’ambizioso progetto di ristrutturazione dei magazzini di Terre dell’Etruria
L'editoriale
che ha coinvolto il punto vendita in Località Chiappino.
« Investire sul territorio per cogliere le sfide del futuro » Intervista con il presidente Massimo Carlotti
Abbiamo intervistato il presidente Massimo Carlotti che ci ha raccontato le ultime novità e ci ha dato un’anticipazione sugli sviluppi futuri. Che cosa troveranno i soci nel nuovo punto vendita ristrutturato in località Chiappino? La gamma dei prodotti sarà ampliata e rinnovata, sarà prevista una zona per la vendita dei prodotti agroalimentari delle filiere della cooperativa con particolare riferimento a pasta, olio, vino, sottoli, sughi, condimenti, dolci e salse. Gli spazi di vendita saranno più ampi e ciò permetterà un’esposizione della merce più lineare e una maggiore profondità di gamma. Negli ultimi due anni Terre dell’Etruria ha investito nella promozione e nell’immagine visiva dei propri punti vendita: che risultati ha dato quest’operazione? L’impegno economico e di risorse umane che un’impresa investe in comunicazione e immagine rappresenta senza dubbio un valore aggiunto, ancora di più per un’impresa cooperativa come la nostra che ha radici etiche profonde e basa la sua immagine su correttezza, trasparenza e relazioni tra imprese socie. Per quanto mi riguarda ritengo che il nostro cambio di passo sulla comunicazione – nei punti vendita, sul
A cura di Camilla Micheletti
Direttore editoriale Cooperazione in Agricoltura
web e con la presenza a manifestazioni territoriali regionali e nazionali – abbia significato molto in termini di riconoscibilità, non solo della cooperativa ma anche dei marchi che rappresenta.
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n° 51
Come hanno risposto i soci sul territorio alla ristrutturazione dei punti vendita? I soci rispondono sempre con interesse alle novità, una reazione naturale se si pensa che molti dei nostri magazzini sono rimasti invariati per molti anni. Chiappino è stato il secondo magazzino costruito dalla cooperativa: erano gli anni Ottanta, e da allora è rimasto sostanzialmente identico. I soci della zona aspettavano da tempo questo rinnovamento. Ciò che mi dispiace è che molti di loro – persone che hanno permesso la crescita della cooperativa – non ci siano più. Persone che hanno passato molto del loro tempo in coopera-
L'editoriale
tiva, alle riunioni, agli incontri, a discutere della liquidazione dei prodotti. Intere nottate a parlare e costruire il futuro della cooperativa: all’epoca le riunioni si facevano sempre dopo il lavoro, e il sacrificio era doppio. Questa ristrutturazione è un omaggio a loro: un omaggio ai pionieri della cooperazione agricola in Toscana. Il piano industriale contiene un progetto specifico per la ristrutturazione dei punti vendita? Quanto è influente questo progetto? Il piano industriale prevede un piano di investimenti dettagliato da portare a termine entro la fine del 2018, quando dovrà essere costruito il successivo piano triennale. Non so se riusciremo a completare tutto quello che abbiamo in cantiere, anche perché nel frattempo sono emerse altre esigenze e si sono aggiunti altri progetti importanti e strategici. Penso per esempio all’ultimo in ordine temporale, quello che stiamo realizzando a Braccagni, dove apriremo la seconda unità del settore ortofrutticolo da dedicare alla crescita del segmento bio. Un investimento importante per il territorio e per la cooperativa, che si sta avviando proprio mentre parliamo. Ovviamente il piano industriale pone degli obiettivi strategici, fissati dal Consiglio di Amministrazione, e come abbiamo
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L'editoriale
Giugno - Agosto 2018
detto è stato realizzato per buona parte. Quasi sicuramente
ultimi anni l’agricoltura sta soffrendo; i margini stanno dimi-
dovrà essere rimandato al prossimo triennio l’investimento
nuendo e le aziende agricole fanno fatica a sostenere i costi
sui complessi del Poderone, della Marsialina e di Cura Nuo-
di produzione.
va, anche se le progettazioni sono in fase avanzata.
Il nostro obiettivo principale deve essere quello di garanti-
Personalmente sono abbastanza contento di ciò che abbiamo
re la continuità della cooperativa, e quindi gli investimenti
realizzato, ma come per tutti gli investimenti dobbiamo stare
devono essere ragionati e modellati ai flussi di cassa e alle
attenti a bilanciare costi e benefici: come sappiamo, in questi
capacità di indebitamento della cooperativa.
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n° 51 Quando Terre dell’Etruria investe nella ristruttu-
osare ed essere ambiziosi ma è importante continuare ad
razione dei punti vendita distribuiti sul territorio
avere una visione certa del futuro: sapere cosa vogliamo es-
lo fa anche in ottica politica? Ci siamo ispirati a sto-
sere, e cosa vogliamo realizzare.
rie di eccellenza del nostro settore? Un anno fa abbiamo ripreso le pubblicazioni di “CoSicuramente c’è sempre molto da imparare. Io come presidente di Terre dell’Etruria ho la fortuna di essere
operazione in Agricoltura” e nell’ultima intervista si sosteneva la necessità di aprirsi ad accordi e partnership con altre cooperative e in
stato eletto anche Vice presidente nazionale
generale con altre realtà. Siamo an-
di LegaCoop Agroalimentare, e grazie a
dati avanti in questo senso?
questo ruolo ho relazioni continue con eccellenze del nostro settore. Imprese importanti che sono l’orgoglio
Le partnership e le collaborazioni
dell’italianità nel mondo.
stanno andando avanti; ultimo esempio è la nuova apertura a Braccagni
Naturalmente si parla di organizza-
nel settore ortofrutta.
zioni diverse, con fatturati molto più importanti del nostro e con una visione
Abbiamo moltissime idee, e crediamo
internazionale del mercato, ma è proprio a
nel nostro progetto. Già altre cooperative
scere e migliorare. Terre dell’Etruria rappresenta una
stanno guardando con interesse alle nostre attività.
delle realtà più importanti nel settore dei servizi alle aziende agricole: le cooperative multifiliera come la nostra sono
Questo ovviamente non può che farci piacere e renderci
poche, dobbiamo essere orgogliosi della nostra cooperativa.
orgogliosi, ma non vogliamo presentarci come i primi della classe: vogliamo costruire progetti utili agli agricoltori, fare
È certo che dobbiamo ancora crescere, e per farlo non pos-
sistema e ridurre i costi. Tutto questo potremo realizzarlo
siamo che guardare alle altre imprese cooperative e a volte
solo tutti assieme, fianco a fianco.
SPECIALE DECESPUGLIATORI
CINQUE
ANNI
DUE
ANNI
www.echo-italia.it
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L'editoriale
queste realtà che dobbiamo guardare per cre-
Giugno - Agosto 2018
Punti Vendita
LEGENDA
Carrara Massa Pistoia Prato
Viareggio
Lucca
ARENA METATO Pisa
Firenze Empoli
CASCINA Livorno
CASTELNUOVO M.DIA Rosignano Marittimo
CHIANNI Arezzo
CASINO DI TERRA
CECINA
L'editoriale
CASTELNUOVO BERARDENGA Loc. Colonna del Grillo
RIPARBELLA
SIENA
DONORATICO VENTURINA
MASSA MARITTIMA
CASTIGLIONE D'ORCIA Via del Colombaio Fraz. Gallina
Piombino
RIOTORTO
GROSSETO
MONTIANO MAGLIANO IN TOSCANA
CAMPAGNATICO MANCIANO Loc. San martino MANCIANO Loc. Sgrillozzo MANCIANO Loc. Marsiliana
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giugno-agosto TENDENZE Bianco d’estate Pagina 10
L'angolo Indice articoli del mercato
FOCUS CEREALI La nuova etichettatura della pasta Pagina 14
FOCUS ORTOFRUTTA La fertilizzazione della patata e della cipolla Pagina 18
FOCUS OLIO Selezione 2018: IGP Antico Borgo tra le 42 eccellenze dell’olio extravergine della Toscana Pagina 23
FOCUS OLIO Olio extravergine di oliva: i contenitori giusti per conservarlo al meglio Pagina 28
Terre dell'Etruria siete voi!
Segnalateci gli articoli, le storie e gli approfondimenti che vorreste leggere su Cooperazione in Agricoltura alla mail redazione@terretruria.it
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Giugno - Agosto 2018 L’estate sta per cominciare e con l’arrivo della bella stagione aumentano le occasioni per godersi le serate all’aperto, magari in compagnia degli amici e di un buon bicchiere di vino, bianco e ghiacciato. La scelta non può che ricadere sui vini del territorio: vi presentiamo di seguito due vini ottimi per l’estate. Uno è un grande classico, il vermentino, l’altro è un vitigno autoctono della Maremma che vale la pena riscoprire e diffondere.
ANSONICA
Toscana Indicazione Geografica tipica Il nome di questo vitigno sembra derivare da Ansoria, termine di origine francese (sorie), legato alla presenza normanna in Sicilia dove si sarebbe diffuso forse proprio grazie a questa popolazione. L’Ansonica giunge in Sicilia già in epoca antica e si diffonde
Tendenze
Bianco d'estate
in Italia meridionale, in Sardegna e sull’Isola d’Elba. Viene ancora coltivato in modo sporadico sull’isola del Giglio e in alcune zone del litorale toscano. L’ipotesi più accreditata dice che l’Inzolia sarebbe il più antico vitigno autoctono siciliano; da qui, grazie alle navi mercantili greche, si sarebbe successivamente diffuso in altre regioni italiane e in particolare in Sardegna, nel Lazio, nella Toscana meridionale, sull’isola del
Di Giulio Fontana
Responsabile settore vinicolo Terre dell'Etruria
Giglio e sull’Elba. Secondo altri studi, invece, si tratterebbe di un vitigno originario della Francia importato in Sicilia dai normanni in seguito all’occupazione dell’isola. In realtà, per il momento, questa seconda versione non ha ancora ottenuto importanti riscontri oggettivi. Di recente alcuni studi con metodi genetico molecolari avrebbero riscontrato alcune affinità con vitigni greci. Abbiamo voluto valorizzare questo vitigno per dare importanza a quei pochi viticoltori che hanno mantenuto la passione e la voglia di crederci. Abbiamo creato all’interno della nostra linea Antico Borgo una bottiglia 85% Ansonica 15% Vermentino con la voglia di far conoscere e far apprezzare le caratteristiche molto interessanti di questo vino, per molti sconosciuto. Il processo di fermentazione e affinamento avviene in botti di acciaio si presenta di colore paglierino carico con riflessi dorati con sentori di aromi, mediterranei, pesche e albicocche. In bocca risulta fresco e invitante di buon corpo. È consigliata una temperatura di degustazione di 12°. Ottimo come aperitivo o in abbinamento con frutti di mare e primi piatti.
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Tendenze
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Presentiamo la vite Germoglio: ad apice medio, giallo verdognolo, quasi glabro con foglioline apicali, spiegate, giallastre con sfumature bronzate, quasi glabre. Foglia: medio-grande, pentagonale, quinquelobata, lembo di colore verde bottiglia chiaro, liscio, leggermente ondulato, glabro. Grappolo:grosso, semispargolo, tronco piramidale, alato. Acino: grosso, elissoidale di colore giallo dorato ed ambrato, con ombelico evidente, buccia spessa e pruinosa, polpa tendenzialmente croccante e succo di sapore neutro un po’ speciale, dolce. Germogliamento: Media
Invaiatura: Precoce
Fioritura: Precoce
Maturazione: Media-Precoce
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Giugno - Agosto 2018
VERMENTINO
Maremma Toscana Indicazione Geografica tipica Le storie sull’origine del Vermentino sono discordanti. Si pensa che sia nato in Spagna e poi si sia diffuso in varie regioni della Francia (come il Languedoc-Roussillon), dove è noto come Malvoisie Précoce d’Espagne o Malvoisie à gros Grains e Corsica (dove è l’uva bianca più coltivata). Le testimonianze riportano che nell’Ottocento la sua coltivazione era particolarmente diffusa nell’estremo ovest della regione ligure (Ventimiglia, San Remo) e nell’estremo est (Sarzana). Da quest’ultima località ebbe successivamente inizio la diffusione del Vermentino anche in Toscana, inizialmente nella provincia di Massa Carrara per poi espandersi verso sud nel resto della regione. Ha foglia medio grande, pentagonale, verde scuro il lembo superiore, più chiaro quello inferiore,il grappolo è medio, cilin-
Tendenze
drico, mediamente spargolo, l’acino medio-grosso, sferoidale, di colore giallo verdastro o giallo ambrato, con polpa succosa di sapore neutro. Possiede un aroma caratteristico, pur se cangiante con l’ambiente di coltivazione; si adatta tuttavia con grande ecletticità a diverse situazioni climatiche e ambientali, fornendo con regolarità produzioni di ottimo pregio. In genere riesce a conservare un buon patrimonio aromatico abbinato a una adeguata acidità fino alla maturazione piena.
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n° 51
Le zone di coltivazione del Vermentino Le zone ideali per la coltivazione del Vermentino sono quelle in prossimità del mare. Nelle zone litoranee e nell’immediato entroterra, dove altri vitigni risentirebbero dei venti salmastri e della prolungata siccità, il Vermentino dà il meglio di sé. In particolare predilige i terreni collinari e asciutti con una buona esposizione al sole. È interessante notare come negli ultimi anni nella zona della Maremma toscana ci sia stato un consistente incremento dei terreni vitati a Vermentino. Il risultato è che oggi, con circa un migliaio di ettari riservati a questo vitigno, la provincia di Grosseto è la prima provincia toscana per estensione dedicata a quest’uva. Il MARMATO fa parte in pieno del nostro progetto di valorizzazione dei monovitigni autocnoni all’interno della
Tendenze
LINEA IL PODERONE. Il vino ha un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso è floreale, con note tipiche agrumate e sentori di macchia mediterranea. Al palato è fine, elegante con sapidità spiccata e note fresche che accompagnano il finale lungo e persistente. Si serve a una temperatura di 10°C. e si abbina molto bene con antipasti ricchi come fiori di zucca ripieni, carciofi in tegame, tutti i piatti di pesce e di crostacei, in preparazioni semplici, senza salse elaborate.
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Focus Cereali
Giugno - Agosto 2018
La nuova etichettatura della pasta Di Gianpiero Botrini
Responsabile settore cerealicolo
A partire da febbraio 2018 è diventato obbligatorio inserire sulle confezioni di pasta informazioni dettagliate a vantaggio dei consumatori
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Focus Cereali
n° 51
Pagina 15
Giugno - Agosto 2018 Con un decreto del 26 Luglio 2017 il Ministero delle Politi-
questo motivo il nostro grano viene utilizzato in buona parte
che Agricole Italiano ha varato una nuova legge in merito alla
e nelle annate qualitativamente meno favorevoli, per esse-
etichettatura dei pacchi di pasta. Il nuovo provvedimento ha
re tagliato con il prodotto di importazione per raggiungere
inteso dare una maggiore trasparenza alla provenienza della
una standard qualitativo della produzione. D’ altro canto la
materia prima utilizzata per la produzione. Con questa ulte-
tecnica di produzione del grano duro in altri paesi come il
riore dicitura, riportata sui pacchetti della pasta a partire da
Canada è tutt’altro diversa dalla nostra perché si semina il
febbraio 2018 deve essere chiaramente indicato sulla confe-
grano a inizio primavera e si raccoglie a fine autunno cau-
zione quanto segue:
sa l’impossibilità di coltivare nel freddissimo inverno nord
a) Paese di coltivazione del grano: nome del Paese nel quale
Americano. Questa condizione di raccogliere il prodotto
il grano viene coltivato;
vicino al periodo autunnale, sottopone le colture al rischio
b) Paese di molitura: nome del Paese in cui il grano è stato
di elevato contenuto di Aflatossine derivate dalle condizioni
macinato. Se queste fasi avvengono nel territorio di più Pae-
di umidità alla raccolta e al rischio residuo del famigerato
si possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le
principio attivo “Glifosato” che viene utilizzato e ammesso
seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE E NON
in quei paesi per diserbare la coltura a fine ciclo e per forzare
UE;
l’essiccazione della pianta. Da qui il primo problema legato
c) se il grano duro è coltivato almeno per il 50% in un solo
alle presenza di aflatossine che viene identificato nel con-
Paese, come ad esempio l’Italia, si potrà usare la dicitura:
tenuto delle DON che per la legge europea deve stare al di
“Italia e altri Paesi UE e/o non UE”.
sotto del limite di 1750 ppm, e secondo problema del rischio
Focus Cereali
contenuto del residuo di Glifosato riscontrabile nella pasta Lo spirito del provvedimento nasce nel contesto di dare mag-
e il livello della sua effettiva trascurabilità, argomento su
giore visibilità e trasparenza alla produzione di un prodotto
cui, in merito all’effettiva sicurezza alimentare, la comunità
caratteristico della nostra industria alimentare di cui siamo
scientifica non si è ancora espressa chiaramente e in modo
leader al mondo per produzione e qualità. Ma qual è il mo-
univoco. Sebbene per l’industria questo provvedimento sia
tivo di questo provvedimento inteso a dare trasparenza alla
stato inteso come un allarmismo inconsistente, dalla parte
provenienza del prodotto e da cosa nasce?
agricola e consumatrice è stato fortemente voluto per dare
La produzione di grano duro in Italia è noto che non è suf-
comunque una maggiore corretta informazione all’acquisto
ficiente a soddisfare i quantitativi di produzione della pasta
di un prodotto di largo consumo. Sebbene i consumi della
per quantità e anche per qualità. Infatti l’industria molitoria
pasta in questi ultimi anni non siano in crescita, altre pre-
trasforma oltre 7 milioni di tonnellate di grano duro mentre
occupazioni da parte dell’industria nascono dal fatto che il
in Italia se ne producono da 4,5 ai 5 milioni, per cui nasce
nostro prodotto viene esportato per circa il 50% e quindi le
necessariamente l’esigenza di importare prodotto dall’este-
incertezze finiscono per creare un danno economico al com-
ro anche da fuori della comunità europea. Se da una parte
parto. Del resto, dall’applicazione del provvedimento non si
sembrerebbe molto chiaro e naturale dare evidenza della
sono riscontrati almeno per ora effetti sulla valorizzazione
provenienza della produzione della materia prima, dall’altra
del grano duro che per altro considerando la situazione dei
esiste uno scontro tra trasformazione e produzione legato
mercati di grande disponibilità di prodotto, sta ancora man-
agli aspetti commerciali e salutistici del prodotto. In Italia,
tenendo prezzi molto bassi e poco remunerativi. In realtà
infatti, (e anche nel resto d’Europa negli ultimi anni) il prezzo
gli scambi commerciali di prodotto proveniente dal Canada
del grano duro che viene pagato agli agricoltori non è spes-
dall’inizio dell’anno risultano essere in calo, e sembrano es-
so sufficiente nemmeno a coprire i costi di produzione e da
sere in crescita gli approvvigionamenti di prodotto da altri
qui il rischio di perdere ulteriore produzione a vantaggio di
paesi in particolare da quelli dell’est, ma questo non si può
altri paesi esportatori anche al di fuori della Ue. In partico-
comunque realmente attribuire all’effetto di questo provve-
lare siamo importatori di prodotto proveniente dagli Usa e
dimento sull’etichettatura, in quanto nell’annata di produzio-
soprattutto dal Canada, Paese dove dispongono di vaste su-
ne 2017 in Italia abbiamo avuto un grano di qualità proteica
perfici e uniformità di terreno per cui riescono più facilmen-
medio elevata per cui la necessita di tagliare con grani di ele-
te a essere competitivi in termini di uniformità di caratte-
vate caratteristiche proteiche come quello Canadese si è resa
ristiche necessarie alla grande trasformazione. Spesso per
sicuramente meno necessaria. La partita rimane comunque
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n° 51 aperta, considerando che questo provvedimento emanato
vuole accettare “compromessi” avrà comunque libera scelta
dal nostro Ministero delle Politiche Agricole sulla nuova eti-
di controllare sugli scafali della grande distribuzione la pro-
chettatura interessa solo la produzione italiana, e avrà dura-
venienza della materia prima Grano Duro utilizzata per la
ta transitoria in quanto è previsto che entro fine estate venga
produzione della pasta che vorrà scegliere per il proprio con-
emanato dalla Comunità Europea un nuovo “regolamento
sumo e probabilmente senza spendere molto di più se vuole
comunitario” che riguarderà non solo l’origine della pasta,
scegliere un prodotto esclusivamente di produzione italiana,
ma anche molti altri prodotti agricoli che vengono trasfor-
orientandosi semplicemente all’acquisto di paste qualificate
mati in tutta Europa. Nel frattempo il consumatore che non
e di produzione locale e/o artigianale.
GRANO / PASTA
ORIGINE VISIBILE IN ETICHETTA
Il decreto grano/pasta prevede che le confezioni di pasta sec-
Le indicazioni sull’origine dovranno essere apposte in eti-
ca prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta le seguenti diciture:
chetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente conoscibili, chiara-
a) Paese di coltivazione del grano: nome del
mente leggibili ed indelebili.
Paese nel quale il grano viene coltivato; cui il grano è stato macinato Se queste fasi avvengono nel territo-
I decreti restano in vigore fino alla
rio di più Paesi possono essere utiliz-
piena attuazione dell’articolo 26,
zate, a seconda della provenienza, le
paragrafo 3, del regolamento (UE)
seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON
n. 1169/2011 che prevede i casi in cui
UE, Paesi UE E NON UE; c) se il grano duro è coltivato almeno per il 50% in un solo Paese, come ad esempio l’ltalia, si potrà usare la dicitura: “Italia e altri Paesi UE e/o non UE”.
debba essere indicato il paese d’origine o il luogo di provenienza dell’ingrediente primario utilizzato nella preparazione degli alimenti, subordinandone I’applicazione all’adozione di atti di esecuzione da parte della Commissione, che ad oggi non sono stati
RISO
ancora emanati.
Il provvedimento prevede che sull’etichetta del riso devono essere indicati: a) “Paese di coltivazione del riso”; b) “Paese di lavorazione”; c) “Paese di confezionamento”.
OLTRE L’85% DEGLI ITALIANI CHIEDE TRASPARENZA NELL’INDICAZIONE D’ORIGINE DI GRANO E PASTA Oltre l’85% degli italiani considera
Se le tre fasi avvengono nello stesso
importante conoscere l’origine delle
Paese è possibile utilizzare la dicitura
materie prime per questioni legate al
“Origine del riso: Italia”. Anche per
rispetto degli standard di sicurezza
il riso, se queste fasi avvengono nel
alimentare, in particolare per la pasta.
territorio di più Paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE e NON UE
Sono questi i dati emersi dalla consultazione pubblica online sulla trasparenza delle informazioni in etichetta dei prodotti agroalimentari, svolta sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestaÌi, a cui hanno partecipato oltre 26 mila cittadini.
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Focus Cereali
DECRETI IN VIGORE FINO A PIENA ATTUAZIONE REGOLAMENTO UE 1169
b) Paese di molitura: nome del Paese in
Giugno - Agosto 2018
Approfondimento LA FERTILIZZAZIONE DELLA PATATA E DELLA CIPOLLA Di Leonardo Lulli
Focus Ortofrutta
Dott. Agronomo Terre dell’Etruria
L’interesse verso la coltivazione della patata e della cipolla to-
È opportuno frazionare la dose di azoto in almeno tre inter-
scana è cresciuto in questi ultimi anni vista l’attenzione rivolta
venti, distribuendo 40-60 unità in pre-trapianto con concimi
dal mercato a questi prodotti del territorio. Accanto agli agri-
ternari minerali o organo-minerali, 40-60 unità alla rincalza-
coltori che coltivano patate e cipolle da tempo e che hanno ma-
tura e la restante parte tra l’inizio della tuberificazione e la pie-
turato esperienza sul campo, ce ne sono altri che si stanno av-
na fioritura. Sono da evitare i concimi azotati a lento rilascio
vicinando a queste colture che, se opportunamente condotte,
e quelli ureici. È importante non eccedere con la quantità di
possono dare buoni risultati produttivi e commerciali. La fer-
azoto così come non ritardare con la distribuzione del conci-
tilizzazione è una delle pratiche agronomiche a cui dobbiamo
me onde evitare il rigoglio vegetativo con conseguente allun-
prestare particolare attenzione perché influisce sulla resa e
gamento del ciclo, riduzione di resa in tuberi e peggioramento
sulla qualità dei tuberi e dei bulbi nonché sulla loro conserva-
della loro qualità. Fosforo e potassio devono essere distribuiti
bilità. Cerchiamo, quindi, di dare alcune indicazioni tecniche
interamente in pre-trapianto perché sono elementi poco mo-
per un’ottimale gestione della nutrizione di queste due colture
bili nel terreno e vengono assorbiti dalle piante soprattutto
orticole, ricordando che il piano di concimazione deve essere
durante la prima parte del ciclo della coltura. Questi nutrienti
redatto sempre con razionalità in base alle analisi del terreno,
possono essere somministrati con i concimi NPK, oppure in
alla tecnica agronomica adottata e alla varietà coltivata.
forma di perfosfato e di solfato potassico. In pre-trapianto può essere distribuito anche il magnesio e una parte del calcio,
PATATA
lasciando la restante quota di questo nutriente per il periodo
In Toscana la patata è una coltura prevalentemente a ciclo pri-
tra la rincalzatura e la tuberificazione. Il calcio è un elemen-
maverile-estivo che viene trapiantata tra la fine di febbraio e la
to poco mobile nella pianta, quindi la distribuzione fogliare di
metà di aprile e giunge a raccolta in 100-120 giorni. I fabbiso-
concimi a base di calcio è poco utile. Lo zolfo conferisce alle
gni in elementi nutritivi e le dosi da distribuire con i concimi
piante una maggiore resistenza alla rizoctonia e alle scabbie e
sono indicativamente i seguenti:
migliora l’assorbimento dei microelementi. Conviene applicare al terreno questo elemento interamente in pre-trapianto o alla rincalzatura come solfato ammonico.
FABBISOGNO KG/T DI TUBERI
DOSE DA DISTRIBUIRE* KG/HA
Azoto (N)
4,0
170
Fosforo (P2O5)
1,5
75
Potassio (K2O)
6,0
220
Magnesio (MgO)
2,0
65
Calcio (CaO)
3,0
80
Zolfo (SO3)
2,5
80
ELEMENTO
*Dosi calcolate secondo il “metodo del bilancio” per 50 t/ha di resa in tuberi in condizioni di coltivazione e di ambiente pedo-climatico standard (escluse ZVN).
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n° 51
CIPOLLA
È bene quindi suddividere la dose di azoto in diversi interventi
Anche la cipolla è una coltura prevalentemente a ciclo prima-
dalla fase di pre-semina utilizzando concimi NPK fino a quella
verile-estivo che viene seminata tra la prima decade di febbra-
di ingrossamento bulbo con solfato ammonico, nitrato di cal-
io e l’inizio di marzo e raccolta tra luglio e agosto.
cio e nitrato ammonico. Non eccedere con l’azoto durante la fase di ingrossamento del bulbo ed evitarla verso la fine del ciclo colturale perché un surplus in questa fase porta a un ri-
FABBISOGNO KG/T DI BULBI
DOSE DA DISTRIBUIRE* KG/HA
Azoto (N)
3,0
130
to della coltura, la perdita d’intensità di colore delle foglie che
Fosforo (P2O5)
1,3
60
assumono anche un portamento più eretto, la senescenza più
Potassio (K2O)
3,5
170
rapida della pianta e una bulbificazione più rapida. Come per
Magnesio (MgO)
0,6
50
la patata, anche nel caso della cipolla conviene distribuire il
Calcio (CaO)
3,0
80
Zolfo (SO3)
0,9
60
ELEMENTO
*Dosi calcolate secondo il “metodo del bilancio” per 50 t/ha di resa in bulbi in condizioni di coltivazione e di ambiente pedo-climatico standard (escluse ZVN).
tardo di maturazione e peggiora la conservabilità dei bulbi. Carenze di azoto, d’altra parte, provocano lo sviluppo stenta-
fosforo e il potassio interamente in pre-semina con concimi ternari ed alle giuste dosi in quanto la loro carenza comporta un ritardo di maturazione e alla formazione di bulbi con tuniche esterne poco appressate e coprenti, con un basso residuo secco e mal conservabili. È importante non far mancare lo zoldi qualità.
hanno una ridotta efficienza di assorbimento dei nutrienti,
Oltre alla concimazione minerale occorre ricordare che le
quindi è necessario intervenire con i concimi, in particolare
fertilizzazioni organiche sono sempre utili alle colture, ma nel
quelli azotati, nei giusti momenti del ciclo colturale in modo
caso della cipolla conviene non esagerare con le quantità di
che la concentrazione di elementi nutritivi nella soluzione cir-
fertilizzante poiché si corre il rischio di aumentare la suscetti-
colante sia sempre adeguata alle esigenze della pianta.
bilità delle piante ai marciumi.
Pagina 19
Focus Ortofrutta
fo e il calcio durante la bulbificazione per ottenere un prodotto La cipolla sviluppa le radici che si approfondiscono poco e
Giugno - Agosto 2018
Informazione pubblicitaria - EDF&MAN
I biostimolanti vegetali di ED&F MAN permettono il superamento degli stress ambientali Dott. Agronomo Federico Maj
Product Manager ED&F MAN Sud Europa
UNA SITUAZIONE AMBIENTALE COMPLICATA
PEZZATURA e CONSERVABILITÀ
Le recenti avversità climatiche hanno colpito la Toscana
dalle colture e sono direttamente correlate al bilancio idrico
provocando danni gravi in alcune colture, dovuti alle basse
cellulare. È noto a tutti come il turgore dei tessuti vegeta-
temperature e alla scarsità/eccesso di precipitazioni. Tali av-
li sia segno evidente del buono stato fisiologico delle piante
venimenti infatti mettono in evidenza come sempre più siano
coltivate; se tale parametro viene alterato, immediatamente
frequenti condizioni climatiche estreme, come ad esempio
possono essere compromessi in modo irreversibile tanto la
basse/alte temperature ed eccesso/scarsità di precipitazioni
pezzatura quanto la conservabilità delle produzioni ortofrut-
piovose. In tali condizioni le tradizionali tecniche di conci-
ticole. In tale contesto, ED&F MAN ha sviluppato il VEGE-
mazione non riescono a coprire tutte le esigenze fisiologhe
TAL B 60 (30% di Glicin Betaina + 5% Amino Acidi) pro-
delle piante sottoposte a stress ambientali; nella migliore
prio per affrontare e risolvere questi problemi con sostanze
delle ipotesi si riesce a garantire la quantità delle produzioni,
naturali di sola origine vegetale. Gli Amino Acidi svolgono
ma difficilmente la qualità delle stesse. I parametri qualitati-
un’azione anti stress, mentre la Glicin Betaina, nella sua
vi che con maggiore frequenza sono influenzati negativamen-
funzione di regolatore osmotico, consente alle piante di ge-
te dalle condizioni ambientali estreme, sono:
stire al meglio la dotazione idrica indipendentemente dalla
• Pezzatura
temperatura. A conferma dell’efficacia del VEGETAL B 60 si
• Conservabilità
riporta un test condotto lo scorso anno su olivo in Andalusia
• Colorazione
(Sud della Spagna) in condizioni ambientali ove la tempera-
• Uniformità di maturazione
tura per tutto il periodo giugno – settembre è oscillata da un
In tale contesto, la Ricerca e Sviluppo di ED&F MAN da molti
minimo notturno di 20°C, ad un massimo diurno di oltre 42°
anni sta lavorando per mettere a disposizione degli operato-
– 43°C. VEGETAL B 60 è stato applicato due volte via fo-
ri agricoli mezzi tecnici qualificati e di semplice utilizzo, che
gliare alla dose di 6 Kg/Ha cad., la prima nella fase di inizino
permettano di affrontare e risolvere le problematiche che
ingrossamento olive (giugno) e la seconda all’invaiatura (fine
negli ultimi anni si sono presentate in maniera importante.
agosto).
307
Queste problematiche sono da imputare a stress idrici subiti
13
7,9
9,5
VEGETAL B 60
292
TEST NON TRATTATO
1 N° FRUTTI x Kg
Pagina 20
FRUTTI DANNEGGIATI ALLA RACCOLTA (%)
FRUTTI RUGOSI - SICCITÀ (%)
n° 51 I parametri analizzati alla raccolta indicano un maggior ca-
nodosum, consente alle colture di portare a termine in modo
libro delle olive (N° dei frutti per Kg inferiore al testimone),
naturale il processo di maturazione, senza alcun rischio di
frutti con maggiore consistenza (% inferiore di frutti danneg-
sovramaturazione. Nel 2015 su uva Merlot in provincia di
giati inferiore al testimone) e la quasi totale assenza di olive
Treviso è stato testato il MATUR PLUS in tre interventi, alla
danneggiate dalla siccità (solo 1% di olive “rugose”). Tali dati
dose di 8 Kg/Ha cad. in applicazione fogliare. Il prodotto è
mostrano chiaramente come le applicazioni con VEGETAL
stato applicato la prima volta con il 40% di bacche invaiate e
B 60 abbiano permesso alla pianta di superare al meglio il
altre due volte, sempre a 8 Kg/Ha cad., a intervallo regolare
grande stress causato dalla siccità e dalle alte temperature
prima della raccolta.
della scorsa stagione.
COLORAZIONE e UNIFORMITÁ DI MATURAZIONE
I dati esposti rendono evidente come l’utilizzo mirato di
Nelle ultime stagioni tali parametri sono stati il punto critico
idrici e di MATUR PLUS per raggiungere elevati standard
per colture molto importanti, come il vigneto e il pomodoro
qualitativi alla raccolta, siano due strumenti molto impor-
da industria. Disformità di colorazione e non perfetta matu-
tanti da prendere in considerazione in un’agricoltura che
razione hanno ovviamente un effetto negativo sulla qualità
sempre più si trova a dover affrontare condizioni ambienta-
del prodotto finale, con conseguenze negative sulla sua tra-
li estreme, nelle quali i fertilizzanti tradizionali, granulari e
sformazione. Al fine di raggiungere entrambi questi obietti-
idrosolubili, applicati al terreno o via fogliare non riescono
vi, ED&F MAN mette a disposizione degli operatori agricoli
più da soli a garantire quei livelli qualitativi richiesti alle
MATUR PLUS, che con il suo elevato contenuto in Potassio
produzioni agricole nell’attuale contesto commerciale.
Organico, gli Amino Acidi provenienti dall’erba medica e
Per ulteriori informazioni: www.edfman.it / fertilizzanti@edfman.com
VEGETAL B 60, nella prevenzione degli stress termici e
l’azione biostimolante dell’estratto dell’alga Ascophyllum
Pagina 21
Informazione pubblicitaria - EDF&MAN
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Giugno - Agosto 2018
da Pisa a Grosseto
Mondo Cooperativo
la Banca c’è!
Una SOLIDA Banca che cresce INSIEME A VOI Pagina 22
n° 51
Focus Olio
Selezione 2018: IGP Antico Borgo tra le 42 eccellenze dell'olio extravergine della Toscana A cura della redazione
Consorzio Nazionale degli Olivicoltori
Campagna finanziata con il contributo dell'Unione Europea e dell'Italia
Pagina 23
Giugno - Agosto 2018 Sono 42 gli oli extravergini di oliva che rappresentano l’ec-
aziende alle fasi di coltivazione, raccolta, trasformazione,
cellenza in Toscana e che per quest’anno sono gli ambascia-
conservazione e confezionamento del prodotto.
tori della nostra produzione olearia. I 42 oli sono stati scelti
Il positivo lavoro svolto ha consentito la pubblicazione del
fra i campioni presentati alla “Selezione regionale degli oli
relativo catalogo, sia in lingua italiana che in lingua inglese,
extravergini di oliva 2018” promossa dalla Regione Tosca-
che raccoglie tutte le schede descrittive di ogni olio selezio-
na con la collaborazione di Promo Firenze, Azienda Specia-
nato e che rappresenta uno strumento di valorizzazione per
le della Camera di Commercio di Firenze.
tutte le aziende produttrici che hanno superato la selezione, ma anche un canale prezioso per diffondere, sia in Italia
Anche l’olio extravergine di oliva Antico Borgo IGP, risul-
che all’estero, la corretta conoscenza dell’olio d’eccellenza
tato di un’attenta selezione tra i migliori oli conferiti dai
toscano. La selezione ha avuto la possibilità di esordire a li-
soci della Cooperativa, è rientrato nella selezione dei cam-
vello internazionale su un palcoscenico d’eccezione, quello
pioni toscani.
della Fiera Cibus 2018, la manifestazione che si è tenuta a
L’olio evo Antico Borgo è realizzato in base agli esiti del-
Parma dal 7 al 10 maggio, a cui la Regione Toscana ha par-
le analisi chimiche ed organolettiche cui viene sottoposto
tecipato con un proprio spazio espositivo.
l’olio al termine delle operazioni di frangitura delle olive, e rappresenta a pieno le caratteristiche della tradizione olea-
Olio extravergine Dop e Igp: le caratteristiche
ria toscana, da sempre sinonimo di qualità.
Il patrimonio olivicolo regionale è formato da oltre 15 mi-
Focus Olio
lioni di piante, delle quali più del 90% è costituito da poche La selezione è stata ufficialmente presentata a Firenze il 27
varietà: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino, e Pendolino.
aprile presso la presidenza della Regione con una cerimo-
Negli oliveti toscani sono comunque presenti anche nume-
nia cui è seguita una degustazione. Tutti gli oli selezionati
rose altre varietà minori che sono state censite e studiate
sono stati premiati con un attestato dall’assessore regio-
attraverso approfondite indagini.
nale all’agricoltura Marco Remaschi. “La Selezione – ha
Si tratta di un immenso patrimonio genetico, selezionato e
evidenziato l’assessore – ha dimostrato ancora una volta
riprodotto localmente nel corso dei secoli, che forma con
il livello di eccellenza delle nostre produzioni anche in un
l’ambiente naturale un insieme inscindibile. In questo con-
anno, il 2017, fortemente condizionato dalla siccità. Le pro-
testo in Toscana nasce l’olio extravergine di oliva, con il suo
duzioni hanno risentito delle avversità atmosferiche, ma la
gusto inconfondibile.
qualità è stata comunque salvaguardata e il fatto che ben 42 oli abbiano superato la prova della selezione lo dimostra”.
Olio extravergine: la produzione
“Ora – ha aggiunto Remaschi– questi oli avranno due com-
In Toscana sono oltre 50.000 le aziende produttrici di olio
piti importanti: quello di rappresentare al massimo livello
extravergine di oliva, su oltre 91.900 ettari, delle quali il
tutta la nostra produzione sui mercati mondiali da una par-
3,7% applica il metodo di produzione biologica distribuita
te e di stimolare lo sforzo delle imprese olivicole al con-
su oltre 8.300 ettari. La produzione 2017 si è attestata at-
tinuo miglioramento della qualità del prodotto dall’altra.”
torno ai 140.000 di quintali, con un valore della produzione regionale di circa 132 milioni di euro (4,9% sul valore del-
Olio extravergine Dop e Igp: la selezione
la produzione agricola regionale), dati che possono subire
Alla selezione hanno potuto partecipare tutti i produttori
forti variazioni di anno in anno in base alle condizioni cli-
toscani di oli extravergini di oliva certificati in una delle 5
matiche che si riflettono poi sul prezzo di mercato.
Dop e Igp registrate per la Toscana. Ogni impresa aveva la
Tra i numeri del mondo olivicolo occorre ricordare anche
possibilità di partecipare con un massimo di 2 oli. Per ef-
i frantoi in attività (sono circa 350), gli assaggiatori d’olio
fettuare l’analisi sensoriale sui campioni, necessaria alla
(oltre 700) e il vivaismo olivicolo (quest’ultimo, concentra-
realizzazione della selezione, è stata costituita un’apposita
to prevalentemente a Pescia, rappresenta una quota rile-
Commissione regionale di assaggio che ha valutato gli oli.
vante della produzione nazionale).
I 42 oli selezionati rappresentano dunque il meglio della
Consistente anche la quota di olio biologico: circa 7.000
produzione regionale per l’ultima campagna olearia, otte-
quintali prodotti da 1.860 aziende su una superficie di
nuta attraverso una particolare attenzione dedicata dalle
8.338 ettari.
Pagina 24
n° 51
I 42 OLI SELEZIONATI AZIENDA
NOME OLIO
AZIENDA
INDIRIZZO
PROV.
AGRICOLA POTASSA srl
POTASSINO
IGP
Località Potassa Lissone - Gavorrano
GR
BARTOLI CESARE
PODERE VILLUZZA SAN GIMIGNANO
IGP
BUONAMICI SRL SOC. AGR. UNIPERSONALE
CESARE E CESARA BUONAMICI OLIO EVO BIO
IGP
Fiesole
FI
San Gimignano
SI
CALDINI GUIDO SRL
EX TERRA VIRES
IGP
Podere di Venturina Campiglia Marittima
LI
CENCINI LORENZO
VALLE MARTINA
IGP
Montemerano - Manciano
GR
FATTORIE PARRI SOC.AGR.S.S.
FATTORIE PARRI OLIVICOLTORI IN MONTESPERTOLI
IGP
Montespertoli
FI
FONTE DI FOIANO SOC.AGR.S.S.
FONTE DI FOIANO BIO
IGP
Castagneto Carducci
LI
FRANTOIO DEL GREVEPESA SOC. COOP.
FRANTOIO DEL GREVEPESA
DOP Chianti Classico
San Casciano in Val di Pesa
FI
FRANTOIO FRANCI SRL
FRANTOIO FRANCI IGP TOSCANO
IGP
Montenero d’Orcia Castel del Piano
GR
FRANTOIO FRANCI SRL
FRANTOIO FRANCI BIO IGP
IGP
Montenero d’Orcia Castel del Piano
GR
FRANTOIO MORO SNC
FRANTOIO MORO DAL 1954
IGP
Caniparola di Fosdinovo
MS
FRANTOIO PASQUINI ATTILIO SNC
PASQUINI DAL 1920
IGP
Reggello
FI
FRANTOIO PRUNETI SRL
PRUNETI TOSCANO IGP COLLINE DI FIRENZE BIOLOGICO
IGP
San Polo in Chianti Greve in Chianti
FI
FRANTOIO PRUNETI SRL
PRUNETI DOP CHIANTI CLASSICO
DOP Chianti Classico
San Polo in Chianti Greve in Chianti
FI
FRANTOIO SAN MINIATESE SAS
FRANTOIO SAN MINIATESE
IGP
San Miniato
PI
FRATELLI BINI SRL SOC. AGRICOLA
ENTIMIO
IGP
Empoli
FI
IL BOTTACCIO
IL BOTTACCIO
IGP
Piombino
LI
IL COLLE di Paoletti Flavia
VERDE DEL COLLE
IGP
Bagno a Ripoli
FI
IL PINO SAS
FATTORIA POGGIO BORGONI
DOP Chianti Classico
San Casciano in Val di Pesa
FI
L’ ERTA DI QUINTOLE
ERTA DI QUINTOLE
IGP
Impruneta
FI
Pagina 25
Focus Olio
COLLINE DI FIRENZE - TOSCANO
Focus Olio
Giugno - Agosto 2018
AZIENDA
NOME OLIO
AZIENDA
INDIRIZZO
PROV.
LA CROCETTA SOC. AGR. S.S.
OLIO NEBBIO
DOP Terre di Siena
San Casciano ei Bagni
SI
LA FATTORIA DI BONALDO
FATTORIA DI BONALDO
IGP
Chianciano Terme
SI
LA PODERINA TOSCANA di Davide Borselli
ORO DOP SEGGIANO PODERINA TOSCANA
DOP Seggiano
Montegiovi Castel del Piano
GR
LA RANOCCHIAIA SOC. AGR. S.S.
LA RANOCCHIAIA
DOP Chianti Classico
San Casciano in Val di Pesa
FI
LEOVERDE SOC.AGR. SAS
LEOVERDE
IGP
Località Montelattaia Roccastrada
GR
LUCII LIBANIO
CASA LUCII
IGP
San Gimignano
SI
MARINI GIUSEPPE E FIGLI S.S.AGR.
MARINI
IGP
Pistoia
PT
MONTESTIGLIANO SRL SOC. AGR
FATTORIA MONTESTIGLIANO
DOP Terre di Siena
Località Montestigliano Sovicille
SI
OLIVIERA SANT’ ANDREA SNC
OLIO DEL CAPUNTO
IGP
Serre di Rapolano Terme
SI
NONNO ADAMO SOC. AGR. S.S.
L’ OLIO DI NONNO ADAMO
DOP Seggiano
Grosseto
GR
PODERE LA CASA di Giandalia
PODERE LA CASA
IGP
Palaia
PI
ROVERELLA SOC. AGR.
ROVERELLA
IGP
Cinigiano
GR
SAN LEO SNC
SAN LEO
IGP
Figline e Incisa valdarno
FI
STEFANINI TRONCHETTI di Stefanini Simone
L’OLIO DI JACOPO
DOP Lucca
Montecarlo
LU
T.D.C. AGRICOLTURA S.A.R.L
CASA AL BOSCO
IGP
Localita Castelfalfi Montaione
FI
TALENTE DI TOSCHI ANTONIELLA FEDERICA
CASSIANO
IGP
San Casciano V.Pesa
FI
TALENTE DI TOSCHI ANTONIELLA FEDERICA
CASSIANO
DOP Chianti Classico
San Casciano V.Pesa
FI
TENUTA BADIA MORRONA SAFT SNC
BADIA DI MORRONA
IGP
Terricciola
PI
TERRE DELL’ ETRURIA SOC. COOP. AGR.
ANTICO BORGO
IGP
Castagneto Carducci
LI
VERDEOLIVO
VERDEOLIVO TOSCANO IGP
IGP
Piombino
LI
VILLA HUMBOURG SRL SOC. AGR.
OLIO EXTRAVERGINE D’ OLIVA IGP COLLINE DI FIRENZE TOSCANO
IGP
Certaldo
FI
Pagina 26
n° 51
di Giampiero Cresti
tutto della mosca), garantendo olive sane fino alla raccolta, dall’altra hanno sottoposto le piante a un prolungato stress che ha rischiato di compromettere oltre alle rese in olio, anche gli aspetti organolettici richiesti a una eccellenza come quella dell’olio toscano. L’olivo sottoposto a prolungato stress idrico
Le eccellenze della nostra regione, messe in evidenza dalla
e termico, infatti, riduce la propria attività fisiologica limitan-
Selezione degli Oli Extravergini della Toscana 2018, hanno ot-
do a sua volta la capacità d’inolizione. Oltre a ciò, tali situazio-
tenuto grandi successi anche in ambiti più vasti quali il Premio
ni condizionano i normali processi di maturazione aumentan-
il Magnifico, il Japan Olive Oil Prize 2018, la Sirena d’Oro, il
do i composti che danno la sensazione amara e riducono quelli
premio Ercole Olivario, il Sol d’Oro, il Premio BIOL, il New
che caratterizzano le note olfattive. Fortunatamente l’olivo è
York International Olive Oil Competition, tanto per citare al-
una pianta capace di sopportare anche condizioni difficili e
cuni dei più conosciuti, dove la “competizione” ha coinvolto
sono state sufficienti le piogge di settembre a consentirgli di
produzioni nazionali e internazionali. In ciascuna di queste
recuperare sia sulla resa in olio, sia sulle caratteristiche orga-
kermesse gli oli toscani a denominazione hanno vinto o co-
nolettiche che sono risultate interessanti per l’annata, anche
munque si sono conquistati posizioni di rilevo confermando
se con una nota di amaro, generalmente un po’ sopra le righe.
l’ottimo livello raggiunto dalle nostre produzioni regionali.
Così, una campagna produttiva caratterizzata da notevoli in-
Il risultato non era affatto scontato, soprattutto in conside-
certezze durante tutto il periodo, alla raccolta ci ha riserva-
razione dell’andamento climatico che ha segnato tutta la fase
to piacevoli sorprese con una produzione quantitativamente
produttiva del 2018, a partire dal periodo della fioritura, carat-
contenuta, ma che ha fatto ben figurare la Toscana a livello
terizzato da un’ondata di caldo che ha compromesso l’allega-
nazionale e internazionale. È doveroso ricordare che i livelli di
gione determinando una considerevole diminuzione della po-
eccellenza raggiunti in Toscana sono sicuramente merito delle
tenzialità produttiva. A questo è seguito il periodo estivo con
nostre varietà esaltate dal nostro territorio, ma che in questo
temperature altissime e assenza di pioggia, condizioni che, se
percorso la sapienza e la professionalità dei nostri operatori
da una parte hanno contenuto gli attacchi parassitari (soprat-
sono la condizioni indispensabile per completare l’opera.
Pagina 27
Focus Olio
I RICONOSCIMENTI DELLE ECCELLENZE REGIONALI
Giugno - Agosto 2018
Olio extravergine di oliva: i contenitori giusti per conservarlo al meglio DALLA LATTINA ALLA BOTTIGLIA IN VETRO SCURO, FINO AL BAG IN BOX: QUALI SONO GLI ACCORGIMENTI DA ADOTTARE PER MANTENERE INTATTI GLI OLI DI QUALITÀ A cura di Giulio Fontana
Focus Olio
Responsabile settore olivicolo
Come tutti i grassi, l’olio è un prodotto delicato, facilmente
un paio di volte a intervalli di 4-6 mesi, per liberarlo dalla
deperibile, per cui occorrono cure e molta attenzione per
“fondata” che si forma, appunto, sul fondo del recipiente:
conservarlo integro: inquinamento e ossidazione sono i
un deposito soggetto a fermentazioni, sovente responsabi-
suoi peggiori nemici.
le di odori sgradevoli. Per ovviare a questo inconveniente e rendere l’olio più limpido e brillante ci sono aziende che
I grassi hanno la proprietà di assorbire odori e aromi, pro-
ricorrono alla filtrazione con colini di cotone cardato o di
prietà sfruttata nella produzione di profumi, essenze, bal-
carta.
sami e oli aromatici. In negativo, d’altra parte, l’olio può acquisire, in modo irreversibile, cattivi odori, sicché va versato in recipienti pu-
Contrariamente al vino, l’olio non migliora invecchiando: «olio nuovo, vino vecchio»
liti, opachi, inodori, ben chiusi (otti-
recita saggiamente un detto popolare.
mi quelli a saturazione di gas inerte;
La sua vita è circoscritta a un limitato
quando invece si tratti di bottiglie,
periodo di tempo nel quale si esau-
evitare di lasciare il dosatore metal-
risce il ciclo nascita-evoluzione-de-
lico, che non permette un perfetto
perimento-morte. Appena uscito dal
isolamento), conservati al riparo dal-
frantoio, un extravergine è organo-
la luce.
letticamente poco equilibrato, con caratteri accentuati e scomposti; nell’arco
Oltre a questi presupposti indispensabili sono raccomandabili ambienti freschi (14-
di un mese definisce la propria personalità, acquisendo equilibrio e armonia.
15°C), aerati ed esenti da odori estranei, per mantenere inalterato il prodotto.
Non migliorerà più, anzi tenderà a perdere fragranza e vivezza per diventare piatto e stanco; emergeranno difetti
L’olio non filtrato, che può presentare un aspetto opale-
sempre più evidenti e gravi, e l’olio finirà con l’essere inuti-
scente dovuto alla sospensione di sostanze mucillagino-
lizzabile. La causa principale? I processi ossidativi a carico
se, qualora non venga imbottigliato deve essere travasato
delle molecole dei trigliceridi.
Pagina 28
n° 51 L’olio extra vergine di oliva è, tra tutte le sostanze grasse, il più stabile, per l’azione antiossidante svolta da alcuni costituenti peculiari; alla lunga però anche questi, aggrediti da fenomeni ossidativi inarrestabili, esauriscono la loro attività protettiva e consentono di intaccare l’integrità molecolare del grasso. La durata di un olio vergine dipenderà dal contenuto di antiossidanti naturali ma anche dal modo in cui lo si conserva. Fattori ambientali quali l’esposizione alla luce, che funziona da catalizzatore dei processi ossidativi, e il calore, che ne aumenta la velocità, possono innescare e/o accelerare il fenomeno. Anche il freddo molto intenso ha effetti negativi sulla conservabilità: se l’olio gela, si altera l’equilibrio fisico dei suoi componenti e le sostanze antiossidanti in essi contenute perdono efficacia. Il confezionamento dell'olio extravergine di oliva è una
Focus Olio
via obbligata per la vendita: i contenitori destinati al trasporto e alla conservazione diventano quindi fondamentali per mantenere inalterate le caratteristiche del prodotto. I contenitori devono essere tali da non trasmettere odori e sapori facilmente catturabili dall’olio, risultare impermeabili all’ossigeno, all’umidità e alla luce, atermici, facilmente ispezionabili per una perfetta pulizia e preferibilmente infrangibili. Anche le operazioni di lavaggio dei recipienti, prima del confezionamento, rivestono particolare importanza e devono essere molto accurate ed effettuate con detergenti idonei e soprattutto inodori. Le migliori sostanze da usare per la pulizia e il lavaggio dei contenitori sono la soda caustica o il bicarbonato di sodio, opportunamente diluiti in acqua calda. Si raccomanda, in ogni caso, di risciacquare accuratamente i recipienti prima dell’uso. I grossi contenitori industriali possono essere facilmente puliti anche con le moderne idropulitrici ad acqua calda, che producono un getto di acqua a temperatura di oltre 100°C e con pressioni di 150-200 atmosfere. I lavaggi con aceto o detergenti profumati sono assolutamente da evitare, poiché lasciano odori che sono poi facilmente assorbiti dall’olio.
Pagina 29
Giugno - Agosto 2018
I CONTENITORI PER L'OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA PET Infrangibile, leggero, economico, forgiabile in qualsiasi forma, facile da stoccare, resistente. Sicuramente non è il più adatto, soprattutto se trasparente, per la conservazione dell’olio, ma nella maggior parte del mondo l'olio (spesso anche italiano) è venduto in bottiglie di plastica: il consumatore si stupisce di ciò e grida allo scandalo, ma poi trova normale acquistare acqua, latte o olio per friggere in bottiglie di plastica. La plastica, se adattata correttamente per l’olio (scura, robusta,…) e usata con intelligenza può sicuramente fornire contenitori per la diffusione dell’olio anche in ambiti difficili da gestire e da
Focus Olio
raggiungere.
VETRO Bottiglie a base quadrata che nella parte alta diventano tonde: una sorta di quadratura del cerchio che fa perdere al tatto la percezione del prodotto contenuto; bottiglie tonde, quadrate ma con gli spigoli arrotondati, triangolari, a palla, trasparenti ma avvolte spesso in sacchetti di prezioso tessuto colorato... Sul tema del vetro i contenitori e le personalizzazioni sono infinite. Con l’avvento del movimento moderno e delle nuove teorie sulla percezione, il mercato semplificava le forme degli oggetti rendendole uniche per le sue funzioni: la bottiglia di vetro a base quadrata per l’olio e quella a base tonda per il vino; quando si pranza anche un cieco – si diceva – può capire immediatamente la differenza senza dover dipendere dai commensali. Il marketing spesso prescrive il vetro trasparente per oli poco pregiati affinché la vista del colore compensi questa mancanza e per gli oli pregiati (e quindi costosi) orienta le scelte verso pesantissimi contenitori simili a bocce di profumo o di superalcolici. Questa trasformazione, il cui fine dovrebbe essere quello di attirare l’interesse del consumatore verso l’olio e la sua origine, in realtà mette al centro
Pagina 30
dell’attenzione il contenitore senza dare una chiara ed inequivocabile identificazione del suo contenuto. È quindi opportuno che i produttori, nel costante processo innovativo, facciano un uso ragionato dei nuovi materiali e delle nuove forme che la tecnica moderna mette a disposizione. Le semplici bottiglie in vetro (anche trasparente) possono essere dipinte con vernici a polvere, che proteggono il contenuto e consentono una personalizzazione infinita, eliminando le etichette adesive che si possono scollare/staccare.
METALLO Uno dei migliori materiali per la conservazione dell’olio è senz’altro l’acciaio inox, nella vendita al dettaglio trova però ampio impiego la lattina in banda stagnata. Un materiale così versatile, plasmabile, robusto e universalmente riconosciuto come uno dei più validi deve essere utilizzato per “giocare” con le forme: piccoli contenitori, simili a lattine di vernice, con cui colorare le pietanze, possono essere un esempio ben riuscito. Attenzione alle lattine di grande formato: una volta aperta la lattina l’olio va travasato in un contenitore di vetro perché a contatto con l’ossigeno, se non viene consumato in breve tempo (un paio di settimane) potrebbe acquisire un sapore “metallico”.
BAG IN BOX Ne esistono di diversi tipi, ma sostanzialmente sono sacche di materiale per alimenti dotate di un rubinetto, che possono essere comodamente appese o appoggiate su un ripiano. Man mano che si svuotano, le sacche si schiacciano e l’aria o altro olio di rabbocco non possono entrare. Hanno un costo non elevato, sono facilmente trasportabili e resistenti, ottimali per la conservazione dell’olio. Molte di queste sono realizzate in materiale completamente riciclabile e sono vendute all’interno di contenitori di cartone (da cui il nome: sacca nella scatola) che possono essere facilmente e piacevolmente personalizzati.
n° 51
L’eccellenza antibotritica, da sempre.
Focus Storia
Le mie uve sono sane e il mio vino di qualità
La formulazione liquida pratica e sicura per vite da vino e da tavola.
Prodotto fitosanitario autorizzato dal Ministero della Salute; per la relativa composizione e numero di registrazione si rinvia al catalogo dei prodotti o al sito internet del produttore. Usare il prodotto fitosanitario con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta, prestando attenzione alle frasi, ai simboli di pericolo e alle informazioni sul prodotto. ® Marchio registrato
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Giugno - Agosto 2018
Pappardelle accoppiate al formaggio di fossa con ragù di asparagi e pancetta di Valeria Piccini
Un mondo di ricette
Ristorante Da Caino, Montemeraro (Gr)
L'angolo dello chef IN OGNI NUMERO UNO CHEF DEL NOSTRO TERRITORIO SI LASCIA ISPIRARE DAI PRODOTTI DI TERRE DELL’ETRURIA E CI REGALA UNA RICETTA DA PROVARE ANCHE A CASA Valeria Piccini è la chef di Da Caino, ristorante gestito insieme al marito sommelier Maurizio Menichetti nel cuore della Maremma rurale, a Montemerano (Gr). Da trattoria di paese il ristorante, che oggi vanta due stelle Michelin, è diventato sotto la direzione di Valeria un locale che offre una cucina fresca e innovativa, ancorata ai prodotti e agli ingredienti del territorio.
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Ingredienti per 4 persone Per la sfoglia verde 500 g Spinaci 12 Uova 300 g Semola di grano duro 900 g Farina “00” Sale e olio extravergine d’oliva Per la sfoglia classica 15 Uova 400 g Semola di grano duro 1100 g Farina “00” Per le pappardelle Sfoglia Sfoglia verde Pecorino di fossa grattugiato Per il ragù 200 g Asparagi tagliati a scandole 400 g Pancetta tesa tagliata a striscioline Un quarto di cipollotto fresco Sale e olio extravergine d’oliva Per la pancetta croccante 4 Fette Pancetta tesa Finitura e impatto 4 Punte di asparago scottate Pecorino di fossa grattugiato
n° 51 Preparazione: Sfoglia verde Lavare gli spinaci, lessarli e frullarli con 2 uova fino a che non risulteranno fini. Impastare con le uova rimanenti e tutti gli altri ingredienti. Lasciar riposare in frigorifero.
Ragù Rosolare il cipollotto in padella insieme alla padella. Aggiungere gli asparagi e saltare rapidamente. Spostare il ragù su una teglia e abbatterlo.
Sfoglia classica Impastare tutti gli ingredienti e lasciar riposare in frigorifero.
Per la pancetta croccante Stendere le fette di pancetta tra due silpat e cuocerle in forno a 160°C per 15 minuti. Asciugare con carta assorbente e conservare in un contenitore ermetico. Finitura e impiattamento Cuocere la pasta in acqua bollente, scolarla e saltarla con il ragù d’asparagi. Mantecare con il pecorino di fossa e impiattare. Decorare con 2 punte d’asparago e una fetta di pancetta croccante.
Un mondo di ricette
Pappardelle Stendere le due sfoglie. Spruzzare la sfoglia verde con poca acqua, cospargerla con il pecorino di fossa, ricoprirla con l’altra sfoglia e battere energicamente con i palmi delle mani affinché non rimanga aria tra le due. Tagliarle a coltello (2cm di larghezza).
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Giugno - Agosto 2018
Il prodotto I FORMAGGI DI TERRE DELL'ETRURIA
Focus Prodotto
A cura della redazione
Nelle sere d’estate una vera cena toscana non può fare a
Il caseificio è stato tra i primi a credere nel riconoscimento
meno dei nostri ingredienti celebrati e imitati in tutto il mon-
del pecorino toscano e nella certificazione di qualità e oggi
do: salumi, sottoli, verdure e, naturalmente, formaggi locali.
produce i classici Pecorini fresci e stagionati dal gusto gentile
Protagonista assoluto della produzione casearia toscana è
ma deciso, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il lega-
il pecorino, formaggio ricco di storia, dal sapore gentile ma
me con il territorio di produzione puntando su un continuo
deciso.
miglioramento del latte ovino conferito esclusivamente dai soci allevatori di Manciano e comuni limitrofi.
I formaggi di Terre dell’Etruria che vi presentiamo – Pecorino
Attraverso la produzione casearia, Terre dell’Etruria e il Ca-
semi stagionato Signore della tavola, Pecorino stagionato Dop
seificio di Manciano intendono portare “una fetta di Toscana
Antico Borgo e Fresco misto (mucca e pecora) Libello – sono
e di Maremma” sulle tavole dei consumatori di tutto il mon-
prodotti dal Caseificio Sociale di Manciano, nato nel 1961 e co-
do, attraverso un’ampia gamma di prodotti capaci di soddi-
stituito da oltre 400 produttori di latte ovino e bovino.
sfare tutti i gusti, dal fresco allo stagionato.
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n° 51
IL PECORINO TOSCANO DOP Ogni forma di Pecorino Toscano DOP si riconosce dal marchio apposto a inchiostro sul formaggio a pasta tenera e a fuoco su quello stagionato. Sulle porzioni preconfezionate, la marchiatura viene effettuata su ogni singolo spicchio. L’etichetta deve essere approvata dal Consorzio di tutela, e ogni forma deve presentare il marchio di origine comprensivo del numero identificativo del caseificio produttore e il contrassegno a garanzia della rispondenza del disciplinare.
SEMISTAGIONATO
SIGNORE DELLA TAVOLA
Per essere DOP, il pecorino deve essere realizzato secondo i fondamenti del Disciplinare di produzione, che garantisce al prodotto tutti i requisiti richie-
Focus Prodotto
sti per ottenere il marchio DOP. Attraverso l’ausilio di moderne tecnologie, che riproducono procedimenti tramandati nei secoli, la produzione inizia con la coagulazione del latte con caglio di vitello a una temperatura compresa fra 33° e 38°C. Possono essere aggiunti fermenti lattici autoctoni, provenienti solo dalla ceppoteca conservata dal Consorzio Tutela Pecorino Toscano DOP. Con la rottura della cagliata, i grumi devono rag-
STAGIONATO DOP ANTICO BORGO
giungere le dimensioni di una nocciola nel caso del Pecorino Toscano a pasta tenera e di un chicco di mais per quello a pasta semidura. La cagliata, dopo la rottura, viene messa in apposite forme per favorire la sineresi, ossia lo sgrondo del siero. Per facilitare questo processo, può essere eseguita una leggera pressatura a mano. Le forme vengono, poi, poste in locali chiamati camere calde, dove il caldo e l’umidità decrescente aiutano lo spurgo. La salatura è effettuata in salamoia oppure a secco, cioè spargendo del sale sulla superficie del Pecorino Toscano DOP. Finita questa prima parte della lavorazione, le forme vengono messe a maturare. Anche la maturazione ha tempi precisi: il periodo minimo di permanenza è di 20 giorni per il Pecorino Toscano a pasta tenera e di almeno 4 mesi per quello a pasta semidura.
FRESCO MISTO (MUCCA - PECORA) LIBELLO
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Giugno - Agosto 2018
LA DIFESA DELLE COLTURE DEI MESI DI GIUGNO - LUGLIO - AGOSTO 2018 A cura dell' Ufficio Agronomico Terre dell'Etruria
Colture oleaginose: GIRASOLE Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Fase fenologica
Avversità
Semina
Elateridi
FORCE EVO
15 kg/ha
Pre-emergenza
Erbe infestanti
DUAL GOLD + CHALLENGE
1 L/ha 2,5 L/ha
Post-emergenza
Erbe infestanti
EXPRESS1 oppure LISTEGO2
40 g/ha 1 L/ha
2-5 Foglie
Nottue
KARATE ZEON
125 mL/ha
1
Utilizzare solo sugli ibridi tolleranti alla solfuniluree (tribenuron-metile) certificati 2 Utilizzare solo sugli ibridi tolleranti agli imidazolinoni (imazamox) certificati
Difesa e Nutrizione
Colture cerealicole primaverili-estive: MAIS Fase fenologica
Avversità
Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Semina
Elateridi, diabrotica
FORCE ULTRA
12 kg/ha
Pre-emergenza
Erbe infestanti
LUMAX
4 L/ha
Erbe infestanti
LAUDIS
2 L/ha
Nottue
KARATE ZEON
125 mL/ha
Post-emergenza 2-5 Foglie
Colture cerealicole primaverili-estive: SORGO Fase fenologica
Avversità
Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Semina
Elateridi, Diabrotica
FORCE EVO
15 kg/ha
Pre-emergenza
Erbe infestanti
CHALLENGE
1,5 L/ha
Post-emergenza
Erbe infestanti
PRIMAGRAM GOLD
3 L/ha
2-5 Foglie
Nottue
KARATE ZEON
125 mL/ha
Avversità
Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Nottue
AFFIRM
1,5 kg/ha
Antracnosi
ORTIVA
0,8 - 1 L/ha
Colture leguminose da granella: CECE Fase fenologica Accrescimento coltura
Colture orticole di pieno campo: POMODORO Fase fenologica Post-trapianto Accresciento pianta
Inizio maturazione Maturazione
Pagina 36
Dose Ha o hl di acqua
Avversità
Nome commerciale
Erbe infestanti
EXECUTIVE GOLD
50 g/ha
Erbe infestanti Batteriosi Peronospora Tripidi Peronospora Nottue Peronospora Nottue Acari
SENCOR SC COBRE NORDOX RIDOMIL GOLD R LIQUIDO KARATE ZEON QUASAR ALTACOR LEIMAY AFFIRM VERTIMEC PRO
150 mL/ha 200 g/hL 4 L/ha 125 mL/ha 3,5 L/ha 100 g/ha 600 mL/ha 1,5 kg/ha 1 L/ha
Peronospora
POLTIGLIA DISPERSS
6 kg/ha
n° 51
Colture orticole di pieno campo: MELONE Fase fenologica
Accrescimento pianta
Ingrossamento frutti Inizio maturazione Raccolta
Avversità
Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Peronospora
4 L/ha
Oidio Nottue fogliari Peronospora Afidi Oidio Peronospora Oidio
RIDOMIL GOLD R LIQUIDO VIVANDO ALTACOR VOLARE EPIK SL EMERALD 40 EW PERGADO SC KARATHANE STAR
200 mL/ha 100 g/ha 1,6 L/ha 2 L/ha 1,25 L/ha 500 mL/ha 600 mL/ha
Afidi Oidio Oidio
TEPPEKI PREV-AM-PLUS BIOATLANTIS EVIDENCE
100 g/ha 500 mL/hL 500 g/hL
Fase fenologica Accrescimento pianta
Avversità
Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Peronospora
RIDOMIL GOLD R LIQUIDO KARATHANE STAR RIDOMIL GOLD R LIQUIDO EMERALD 40 EW TEPPEKI VERTIMEC PRO
4 L/ha
Ingrossamento frutti
Oidio Peronospora Oidio
Inizio maturazione
Afidi Acari
600 mL/ha 4 L/ha 1,25 L/ha 100 g/ha 1 L/ha
Colture orticole di pieno campo: ZUCCHINO Fase fenologica
Accrescimento pianta
Raccolta
Avversità
Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Peronospora
PERGADO SC VIVANDO NIMROD TEPPEKI BIOATLANTIS EVIDENCE
500 mL/ha
Oidio Oidio Afidi Oidio
200 mL/ha 1 L/ha 100 g/ha 500 g/hL
Pagina 37
Difesa e Nutrizione
Colture orticole di pieno campo: COCOMERO
Giugno - Agosto 2018
Colture orticole di pieno campo: CIPOLLA Fase fenologica Accrescimento pianta Ingrossamento bulbo Maturazione
Avversità
Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Peronospora
MEXIL ORO R WG + CYMBAL TRACER 120
5 kg/ha 300 g/ha 800 mL/ha
Tripidi Peronospora
CABRIO DUO
2 L/ha
Botrite
SWITCH
1 kg/ha
Peronospora
FLOWBRIX
2 L/ha
Colture orticole di pieno campo: PATATA Fase fenologica Accrescimento pianta
Avversità
Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Peronospora
VOLARE + CYMBAL
1,5 L/ha + 300 g/ha
MEXIL ORO R WG ALVERDE FORUM R 3B
5 kg/ha 250 mL/ha 3,5 kg/ha
Copertura
Peronospora Dorifora Peronospora
Post-fioritura
Peronospora
LEIMAY
500 mL/ha
Pre-raccolta
Tignola
AFFIRM
1,5 Kg/ha
Difesa e Nutrizione
Colture orticole di pieno campo: CAVOLFIORE Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Fase fenologica
Avversità
Trapianto
Erbe infestanti
SULTAN
1 L/ha
Altica
DECIS EVO
500 mL/ha
Nottue fogliari
ALTACOR
100 gr/ha
Peronospora Alternaria
MEXIL ORO R WG
5 Kg/ha
Accrescimento pianta
Pagina 38
Afidi
CONFIDOR O-TEQ
500 mL/ha
Nottue fogliari
AFFIRM
1,5 Kg/ha
Alternaria
ORTIVA +SCORE
1 L/ha 500 mL/ha
n° 51
Colture orticole di pieno campo: CAVOLO VERZA Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Fase fenologica
Avversità
Trapianto
Erbe infestanti
SULTAN
1 L/ha
Altica
DECIS EVO
500 mL/ha
Nottue fogliari
ALTACOR
100 gr/ha
Alternaria
ARMETIL CORBE SC
4 L/ha
Nottue fogliari Afidi
AFFIRM CONFIDOR O-TEQ
1,5 Kg/ha 500 mL/ha
Accrescimento pianta
Fase fenologica
Avversità
Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Pre trapianto
Erbe infestanti
STOMP ACQUA
2 L/ha
Batteriosi
FLOWBRIX
2 L/ha
Altica
DECIS EVO
500 mL/ha
Afidi
CONDFIDOR O-TEQ
500 mL/ha
BAYTEROID+XENTARI
500 mL/ha + 500 g/ha
Accrescimento pianta
Nottue
Colture orticole di pieno campo: PORRO Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Fase fenologica
Avversità
Post trapianto
Erbe infestanti
LENTAGRAN
1 Kg/ha
Erbe infestanti
STRATOS ULTRA
2,5 L/ha
Accrescimento pianta
Tripidi
TRACER
800 mL/ha
Peronospora
CYMBAL
300 g/ha
Tripidi
PREV-AM PLUS + NEEMAZAL TS
800 mL/ha 2 L/ha
Peronospora ruggine
ORTIVA
1 L/ha
Mosca
DECIS EVO
500 mL/ha
Mosca - Acari
VERTIMC PRO
1 L/ha
Colture arboree: OLIVO (olivete convenzionali) Fase fenologica
Avversità
Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Fine allegagione (giugno)
Occhio di pavone, Tignola, lebbra e Occhio di pavone
POLTIGLIA DISPERS DELEGATE WG MANISOL
700 gr/hl 7,5 gr/hl 4 kg/hl
Accrescimento frutto ( luglio - agosto)
Lebbra e occhio di pavone Mosca delle olive
POLTIGLIA DISPERS EPIK SL oppure ROGATOX 40 ST
700 gr/hl 150 ml/hl - 100 ml/hl
Colture arboree: OLIVO (olivete biologiche) Fase fenologica Fine allegagione (giugno)
Accrescimento frutto ( luglio - agosto )
Avversità
Nome commerciale
Dose Ha o hl di acqua
Occhio di pavone e lebbra Tignola Prevenzione cascola e mosca Cattura massale
POLTIGLIA DISPERS DELFIN OPP BIOBIT DF SORROUND ECO-TRAP
700 gr/hl 75 gr/hl 80 gr/hl 4 kg/hl 150 Trapp/ha
Lebbra e occhio di pavone Mosche delle olive
POLTIGLIA DISPERS SPINTOR FLY
700 gr/hl 1 lt/ha
N.B.: Dalla prima settimana di luglio 2018 riprenderà l’attività di monitoraggio della mosca delle olive ,con la pubblicazione dei bollettini settimanali scaricabili dal ns. sito( www.terretruria/bollettini) per nuove adesioni al servizio SMS inviare SMS al 335/7612992 con specificato Adesione SMS mosca olivo 2018 con specificato comune, zona e numero di invio degli SMS
Pagina 39
Difesa e Nutrizione
Colture orticole di pieno campo: CAVOLO NERO
Difesa e Nutrizione
Giugno - Agosto 2018
Pagina 40
Approfondimento OLIVICOLTURA: QUANTITÀ E QUALITÀ, OBIETTIVO RAGGIUNGIBILE CON L’IRRIGAZIONE A GOCCIA Di Alberto V. Puggioni Responsabile Agronomico Netafim Italia
L’impatto dei cambiamenti climatici sull’olivicoltura del Centro Italia è stato estremamente severo nella stagione passata con perdite di reddito per le aziende agricole. Colpite le grandi ma non di meno hanno patito le più piccole che spesso devono scegliere su quali mezzi tecnici investire maggiormente di anno in anno. L’alternarsi della pressione di insetti dannosi, stagioni severe, oltre agli oneri di potatura e raccolta, limitano la capacità dei produttori di adattarsi alle sollecitazioni che ogni annata comporta. In generale l’olivo si adatta bene a condizioni di prolungata carenza idrica ma la produzione subisce inevitabilmente dei danni se non viene praticata un’idonea irrigazione che ne soddisfi almeno i fabbisogni minimi. Nell’olivo la capacità di resistere alla carenza idrica è il frutto di una serie di caratteristiche sviluppate nel corso dell’adattamento evolutivo. Un apparato radicale abbastanza superficiale ma capace di svilupparsi in profondità; le foglie piccole e rigide, gli stomi protetti da tricomi. In condizione di carenza idrica il rapporto radice chioma cresce, ovvero la pianta investe in proporzione più nelle radici che nella parte aerea riducendo così la superficie traspirante a vantaggio di quella assorbente. Un sistema vascolare con vasi stretti e brevi che agevolano la continuità del flusso quando l’acqua scarseggia nel terreno. Importante il meccanismo di chiusura parziale degli stomi (minima attività fotosintetica e termoregolazione) e il mantenimento di elevate differenze di potenziale idrico tra suolo e chioma che rendono possibile estrarre l’acqua anche da terreni con bassi contenuti idrici. L’esperienza accumulata in questi ultimi anni ci suggerisce che lo strumento cardine della moderna olivicoltura è rappresentato dall’irrigazione a goccia. In passato pratica scarsamente diffusa o interpretata in sola ottica di sopravvivenza dell’olivo, oggi, alla luce anche dei cambiamenti climatici, si pone in primo piano come strumento per la gestione di una delle variabili chiave: l’acqua disponibile alla pianta. Perché irrigare l’olivo? L’irrigazione incrementa numero e lunghezza dei germogli, il diametro del fusto, la lunghezza e la densità delle radici. Questo effetto di promozione si traduce in una maggiore superficie fogliare e quindi maggiori possi-
bilità fotosintetiche. L’attività fotosintetica assicura alle piante la disponibilità di assimilati e l’accumulo di questi nei frutti. I fattori ambientali cui la fotosintesi è maggiormente sensibile sono la luce, la temperatura e l’acqua, oltre allo stato nutrizionale e sanitario della pianta. Le foglie presenti nelle porzioni esterne della chioma, ben illuminate, hanno un’attività fotosintetica superiore a quelle delle zone interne, in cui è minore la differenziazione a fiore, e con un tasso più alto di fotosintesi risulterà maggiore il peso unitario dei frutti e il contenuto in olio. L’attività fotosintetica si mantiene costante fino a che la disponibilità idrica nel terreno è al di sopra del 60% dell’acqua disponibile, che è quella compresa tra la capacità di campo (la massima quantità di acqua nel terreno utilizzabile dalla pianta) e il punto di appassimento (la quantità di acqua nel terreno sotto la quale la pianta non riesce più ad estrarla), poi decresce sensibilmente fino ad annullarsi. La relazione quindi che si evidenzia è tra la disponibilità idrica, l’incremento di superficie fogliare, la maggiore fotosintesi e, in generale, un maggiore sviluppo di vegetazione. Ecco perché irrigare, poiché la carenza d’acqua rappresenta il principale fattore limitante per la produttività. D’altro canto, sono senza dubbio da evitare eccessi di irrigazione. Pertanto, la quantità d’acqua da somministrare deve essere definita attentamente, in maniera da somministrare quanto è strettamente necessario per assicurare una buona produzione e un buon ricambio vegetativo. I sistemi di irrigazione a goccia sono senza dubbio in grado di rifornire la risorsa idrica alla pianta in maniera misurabile, dosata e frequente. L’effetto dell’irrigazione è diverso anche secondo l’età delle piante: in quelle giovani, che hanno limitate o ridotte capacità di approvvigionamento idrico a causa di un apparato radicale ancora poco sviluppato e superficiale, l’apporto irriguo promuove l’accrescimento e il completamento della struttura portante e anticipa l’entrata in produzione, mentre nelle piante adulte favorisce il rinnovo della vegetazione e mette la pianta nelle condizioni di ottenere elevate produzioni. Il maggior sviluppo dei germogli costituisce il presupposto indispensabile per un’elevata fruttificazione nell’anno successivo, con conseguente riduzione dell’alternanza produttiva. L’irrigazione può indurre incrementi della produzione anche di oltre il doppio rispetto a oliveti non irrigati, in funzione delle condizioni climatiche e colturali e dei volumi irrigui somministrati, per un insieme di effetti, fra i quali l’incremento dell’allegagione dovuto all’aumento del numero delle infiorescenze, la diminuzione della cascola nelle prime fasi di sviluppo dei frutti e il più intenso accrescimento degli stessi e la riduzione dell’aborto dell’ovario, non da ultimo l’aumento del volume della polpa e del nocciolo. Quale strategia irrigua applicare? Si fa ricorso alla strategia di irrigazione a goccia in RDI (regulated deficit irrigation) che persegue diversi obiettivi, in primis ridurre il consumo idrico, incrementare la produzione a livelli
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Difesa e Nutrizione
n° 51
Difesa e Nutrizione
Giugno - Agosto 2018 comparabili con tesi pienamente irrigate, miglioramenti quagliativi per la drupa e per l’olio. In pratica si somministrano volumi irrigui che non soddisfano tutto il fabbisogno idrico della pianta ma tendono a indurre condizioni transitorie di carenza idrica lungo tutta la stagione o concentrandosi in particolari fasi fenologiche (es. fase di indurimento nocciolo) in cui l’olivo è maggiormente tollerante a carenza idrica o maggiormente efficiente nell’uso dell’acqua disponibile. Un impianto di irrigazione a goccia, progettato e dimensionato a regola d’arte, consente l’applicazione di questa importante tecnica irrigua. L’uso di ali gocciolanti con gocciolatori autocompensanti, i quali erogano in un determinato campo di lavoro (es. pressione di lavoro tra 0,5 e 4 bar) sempre la stessa portata, consente di applicare su vasta scala con altissima uniformità la strategia irrigua descritta. Le ali gocciolanti autocompensanti Netafim più usate sono del tipo UNIRAM e DRIPNET. Entrambe possono essere utilizzate anche in subirrigazione nella tipologia AS ovvero dotate di tecnologia anti-sifone alla quale si aggiunge il sistema di autopulizia dei labirinti e l’esclusiva barriera antintrusione delle radici. Possiamo controllare e monitorare l’efficacia dell’irrigazione a goccia? Il passo successivo è conoscere e controllare lo stato idrico del suolo, il contenuto percentuale in umidità e le dinamiche di assorbimento. Netafim propone alle aziende dotate dei propri sistemi irrigui a goccia, uManage un semplice e pratico DSS (Decision Support System) certificato. Il sistema si basa su un network locale di stazioni di rilevamento e trasmissione dell’umidità del suolo, in comunicazione con un’unica piattaforma in grado ricevere in modo semplice e rapido tutte le informazioni necessarie. Una volta raccolte, le informazioni vengono archiviate in uno specifico spazio cloud a cui si può accedere fino a due anni dalla rilevazione. Il sistema di monitoraggio non richiede di scaricare né installare alcun programma, ma semplicemente utilizza un browser a cui si può accedere in modo rapido attraverso le personali credenziali via pc, smartphone o tablet. Offre la possibilità di visualizzare il proprio sistema su una mappa geo- referenziata, recuperare dati storici, creare grafici e fissare soglie personalizzate di intervento. Il sistema uManage può, attraverso allarmi via SMS, Notifiche App o e-mail, avvisare l’utente di intervenire interrompere l’irrigazione. Il monitoraggio può fare da verifica della programmazione irrigua che sarebbe bene fare prima che arrivi l’urgenza di irrigare e l’olivo entri in stress idrico. questo permette oltretutto di adattare il fabbisogno idrico del vigneto alle diverse fasi fenologiche. Avere i dati disponibili delle stagioni precedenti (storico) permette di capire le cose che hanno funzionato bene, dove non lo hanno fatto, e aiutano a pianificare in anticipo l’irrigazione.
Pagina 42
L’irrigazione influenza la qualità dell’olio? Vediamo cosa succede, dal punto di vista qualitativo, all’olio estratto da drupe provenienti da oliveti irrigati. Sappiamo che l’irrigazione non influenza significativamente l’acidità libera, il numero di perossidi e gli indici spettrometrici dell’olio. Sono questi i composti e i parametri analitici che definiscono, dal punto di vista merceologico, un olio extravergine di oliva. La qualità sensoriale è strettamente correlata ai fenoli idrofili che hanno impatto sensoriale come piccante e amaro mentre alla base dell’aroma dell’olio ci sono principalmente le sostanze di tipo volatile a 5 e 6 atomi di carbonio (C). La qualità salutistica è però strettamente legata alle sostanze responsabili di amaro e piccante (derivati dell’oleuropeina). I composti fenolici e le sostanze aromatiche possono però essere influenzati dall’irrigazione, significa che a parità di altre condizioni è possibile modificare la concentrazione fenolica variando i volumi di acqua somministrata durante il periodo irriguo. Si influenza così la concentrazione dei polifenoli totali ma non si modifica la composizione fenolica. Gli oli ottenuti da piante irrigate in deficit idrico controllato hanno concentrazioni fenoliche più alte rispetto alle piante pienamente irrigate. L’attività dell’enzima lipossigenasi libera, in fase di estrazione, i composti volatili responsabili del profilo aromatico dell’olio. L’irrigazione ha effetto di aumentare la concentrazione di questi composti volatili, aldeidi ed alcoli saturi ed insaturi a 6 e 5 atomi di C che percepiamo come fruttato ed erbaceo. Pertanto, con un’irrigazione che mantenga lo stato idrico minimo nella pianta, come il deficit idrico controllato, le sensazioni di amaro e piccante tenderanno a ingentilirsi e verranno, di contro, esaltate le sensazioni aromatiche, il tutto senza pregiudicare il valore salutistico dell’olio. Un buon equilibrio salutistico-sensoriale si può raggiungere applicando l’irrigazione in deficit idrico controllato che mantiene una buona concentrazione delle sostanze fenoliche avendo comunque un effetto positivo sull’incremento delle sostanze aromatiche. Appare quindi come l’irrigazione in deficit controllato si collochi tra gli strumenti per produzioni altamente qualitative dal punto di vista delle caratteristiche organolettiche dell’olio permettendo inoltre il risparmio di almeno il 50% dell’acqua rispetto alla piena irrigazione. Una tecnica quindi sostenibile con basso impatto ambientale. L’irrigazione a goccia, grazie ai diversi e rilevanti pregi tecnici permette di soddisfare in pieno i fabbisogni idrici dell’olivo con altissima efficienza. In conclusione, l’irrigazione è oggi utilizzata come una delle tecniche agronomiche capaci di influenzare positivamente la quantità e la qualità delle produzioni in olivicoltura per le piccole e le grandi aziende. Netafim con Terre dell’Etruria, è al vostro fianco per supportarvi e consigliarvi al meglio, in base alle vostre esigenze e alla qualità attesa dalle produzioni.
n째 51
CONSIGLI PER LA CONCIMAZIONE DELLE COLTURE GIUGNO - LUGLIO - AGOSTO 2018 A cura dell' Ufficio Agronomico Terre dell'Etruria
Concime
Tipo
Dose a ettaro
n째 interventi
CAROSELLO SUPER
Organico in pellet
1.000 kg
1
SUPERALBA MAX
Organo-minerale granulare
600 kg - 800 kg
1
IDROCOMPLEX 10-30-10
Idrosolubile
50 kg
2
ORGAN ACTIVE
Organico fluido
25 lt
2
Accrescimento frutto
MASTER 20-20-20
Idrosolubile
50 kg
2
Idrosolubile
50 kg
2
Inizio maturazione
MASTER 15 - 5 - 30
Idrosolubile
50 kg
2
Maturazione
K EXPRESS
Idrosolubile
7 kg
1
Concime
Tipo
Dose a ettaro
n째 interventi
CAROSELLO SUPER
Organico in pellet
1.000 kg
1
SUPERALBA MAX
Organo-minerale granulare
600 kg - 800 kg
1
IDROCOMPLEX 10-30-10
Idrosolubile
50 kg
2
ORGAN ACTIVE
Organico fluido
25 lt
2
MASTER 20-20-20
Idrosolubile
50 kg
2
MULTICAL GG
Idrosolubile
50 kg
2
MOLYTRAC
Fogliare
250 mL
1
MASTER 15-5-30
Idrosolubile
50 kg
2
Concime
Tipo
Dose a ettaro
n째 interventi
CAROSELLO
Organico in pellet
1.000 kg
1
SUPERALBA MAX
Organo-minerale granulare
600 - 800 kg
1
Trapianto
UMOSTART CEREAL 11-48
Microgranulare
40 kg
1
Post - trapianto
NEW FERTSTIM 6 -12
Liquido
25 kg
2
Sarchiatura
SOLFATO AMMONICO
Granulare
250 kg
1
ORGAN ACTIVE
Liquido
25 lt
2
MASTER 20-20-20
Idrosolubile
50 kg
2
MASTER 15-5-30
Idrosolubile
50 kg
2
Epoca/fase
Pre-trapianto
Post - trapianto
MULTICAL GG
Colture orticole: MELONE Epoca/fase
Pre-trapianto
Post - trapianto
Accrescimento frutto
Inizio maturazione
Colture orticole: POMODORO Epoca/fase
Pre-trapianto
Accrescimento
Inizio maturazione
Pagina 43
Difesa e Nutrizione
Colture orticole: COCOMERO
Giugno - Agosto 2018
Colture orticole: ZUCCHINO Concime
Tipo
Dose a ettaro
n° interventi
CAROSELLO SUPER
Organico in pellet
1.000 kg
1
SUPERALBA MAX
Organo-minerale granulare
600 - 800 kg
1
Trapianto
UMOSTART CEREAL 11-48
Microgranulare
40 kg
1
Post - trapianto
MASTER 13 - 40 - 13
Idrosolubile
50 kg
1
ORGAN ACTIVE
Liquido
25 lt
2
MASTER 20 - 20 - 20
Idrosolubile
50 kg
1
NITRATO DI CALCIO
Idrosolubile
25 kg
2
Epoca/fase
Pre-trapianto
Accrescimento
Raccolta
Colture orticole: PATATA Epoca/fase
Concime
Tipo
Dose a ettaro
n° interventi
Inizio tuberificazione
NITRATO DI CALCIO
Granulare
200 kg
1
KOMBIPHOS
Fluido fogliare
5 lt
1
NITRATO AMMONICO
Minerale granulare
250 kg
1
Concime
Tipo
Dose a ettaro
n° interventi 1
Difesa e Nutrizione
Ingrossamento tuberi
Colture orticole: CIPOLLA Epoca/fase 2 4 foglia
NITRATO DI CALCIO
Minerale granulare
200 kg
5a - 7a foglia
NITRATO AMMONICO
Minerale granulare
200 kg
1
Inizio ingrossamento bulbo
SOLFATO AMMONICO
Minerale granulare
150 - 200 kg
1
a-
a
DIFESE ENDOGENE MASSIMIZZATE
L’induttore di resistenza rapido ed efficace a effetto probiotico
REGISTRATO SU BOTRITE, OIDIO E PERONOSPORA
PREPARA E ACCELERA I PROCESSI CELLULARI DI DIFESA
NESSUN MRL Registrato su: vite da vino e da tavola, cucurbitacee, fragola, pomodoro e melanzana, ortaggi in serra, lattuga e altre insalate.
www.sumitomo-chem.it Romeo: Autorizzazione Ministero della Salute n. 17058 del 16 aprile 2018, per relativa composizione e numero di registrazione si rinvia alle schede dei prodotti disponibili anche in internet; usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Si richiama l’attenzione sulle frasi e simboli di pericolo riportati in etichetta. È obbligatorio l’uso di idonei dispositivi di protezione individuale e di attrezzature di lavoro conformi (D. Lgs. 81/2008 e ss. mm.)
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n° 51
Colture orticole: CAVOLI Concime
Tipo
Dose a ettaro
n° interventi
CAROSELLO SUPER
Organico in pellet
1.000 kg
1
SUPERALBA MAX
Organo-minerale granulare
600 kg - 800 kg
1
UMOSTART CEREAL 11-48-0
Microgranulare
30 kg
1
MASTER 13 - 40 - 13
Idrosolubile
50 kg
2
ORGAN ACTIVE
Organico fluido
25 lt
2
MASTER 20 - 20 - 20
Idrosolubile
50 kg
2
SOLFATO AMMONICO
Idrosolubile
50 kg
2
Concime
Tipo
Dose a ettaro
n° interventi
CAROSELLO SUPER
Organico in pellet
1.000 kg
1
SUPERALBA MAX
Organo-minerale granulare
600 kg - 800 kg
1
Post - trapianto
IDROCOMPLEX 10-30-10
Idrosolubile
50 kg
2
ORGAN ACTIVE
Organico fluido
25 lt
2
Accrescimento frutto
MASTER 20-20-20
Idrosolubile
50 kg
2
MULTICAL GG
Idrosolubile
50 kg
2
MOLYTRAC
Fogliare
250 Ml
1
Idrosolubile
50 kg
2
Epoca/fase
Pre-trapianto
Trapianto
Post - trapianto
Accrescimento pianta
Pre-trapianto
Inizio maturazione
MASTER 15-5-30
N.B.: le raccomandazioni riportate nelle precedenti tabelle hanno valore indicativo per colture in buon equilibrio vegeto-produttivo e devono necessariamente essere adattate alle specifiche condizioni di utilizzo, quali le caratteristiche del terreno, le condizioni climatiche, le varietà ed altri fattori. Il servizio agronomico di Terre dell’Etruria rimane a disposizione per eventuali analisi fogliari e del suolo che si rendessero necessarie. Per informazioni: Daniele Raggi - raggi@terretruria.it.
FILM PER PACCIAMATURA MULTIBIO L'impegno di Eiffel a produrre film per agricoltura performanti si traduce nella combinazione di materia prima BASF ecovio®, ottenuta da acido polilattico (PLA), e tecnologia di estrusione a 5-strati di ultima generazione; il risultato è un film pacciamante estremamente elastico e tenace. MULTIBIO è certificato OK biodegradable soil e OK compost home. MULTIBIO è disponibile a magazzino nelle misure standard 80, 100, 120, 140 cm e personalizzabile in dimensioni e foratura come il classico film PE Nero.
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Difesa e Nutrizione
Colture orticole: MELONE Epoca/fase
Difesa e Nutrizione
Giugno - Agosto 2018
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n° 51
Approfondimento COLTIVARE IL GRANO OGGI: L’ESPERIENZA E LE PROSPETTIVE DI UN’AZIENDA AGRICOLA Intervista ad Andrea De Angeli Di Leonardo Lulli
Tra poco cominceremo a vedere le mietitrebbie nei campi raccogliere grano duro e grano tenero e quest’anno chiuderemo un ciclo di coltivazione che nelle nostre aree ha presentato numerose difficoltà legate principalmente alle avverse condizioni meteorologiche che hanno accompagnato buona parte dell’annata. Abbiamo infatti dovuto fare i conti dapprima con le piogge che hanno fatto ritardare le semine e in certi casi le hanno persino impedite. Poi l’arrivo della perturbazione “Burian” che ha portato su tutta l’Italia un brusco abbassamento delle temperature accompagnato da neve e gelo tra la fine di Febbraio e l’inizio di Marzo, facendo rimandare alcune importanti operazioni colturali come il diserbo di post-emergenza - difficile da gestire quando la coltura è in condizioni di stress, in particolare se si utilizzano i graminicidi - e che di solito si associa al primo trattamento fungicida. Infine il ritorno di persistenti precipitazioni, associato ad un innalzamento delle temperature durato alcuni giorni, che ha determinato il rapido sviluppo delle erbe infestanti e delle malattie e, nello stesso tempo, ritardato ulteriormente il diserbo e gli altri trattamenti
fitosanitari, oltre a causare l’allettamento delle piante che erano arrivate alla fase di piena spigatura. Se a tutto questo aggiungiamo le ridotte quotazioni del grano duro e del grano tenero che, in relazione alle rese medie di granella che si ottengono in Toscana, anche quest’anno hanno portato ad ottenere PLV che in molti casi non hanno consentito neanche di pareggiare i costi di produzione, comprendiamo che affrontare le campagne di semina dei cereali autunno-vernini in questa fase storica non sia facile. Come deve porsi, quindi, un agricoltore che oggi vuole continuare a produrre frumento con profitto? Quali sono le scelte tecniche ed imprenditoriali che deve fare per riuscire ad ottenere un reddito netto adeguato alla propria impresa? Abbiamo voluto sentire il parere del dr. Andrea De Angeli, giovane ma preparato ed esperto agronomo-agricoltore che produce cereali, oleaginose, leguminose da granella e foraggere nelle province di Pisa e di Livorno insieme al padre e al fratello. Qual’è la prima cosa a cui deve prestare attenzione un agricoltore che vuole produrre grano con successo?
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Difesa e Nutrizione
Dott. Agronomo Terre dell’Etruria
Difesa e Nutrizione
Giugno - Agosto 2018 Resa e qualità della granella sono due elementi che devono andare di pari passo e non possono essere slegati l’uno dall’altro. Le condizioni meteorologiche agiscono certamente su questi due fattori ma il coltivatore non può lasciare che la coltura venga influenzata solo da queste variabili ambientali. Per prima cosa, quindi, è fondamentale destinare al frumento solo i terreni migliori, lasciando gli altri magari ai cereali meno esigenti come l’orzo o l’avena. La scelta dei terreni più vocati deve però essere accompagnata da quella per le varietà più adatte a quelle determinate condizioni pedologiche e climatiche, altrimenti corriamo il rischio di limitare l’espressione del potenziale genetico varietale. Quali sono le lavorazioni del terreno che adottate normalmente nelle vostre aziende? Per molti anni abbiamo coltivato il grano partendo dalla semina su sodo, una tecnica che però ultimamente abbiamo ridotto perché nei nostri terreni ha reso con il tempo molto difficile il controllo delle erbe infestanti. Siamo quindi ritornati all’utilizzo dell’aratura leggera (20-25 cm) e della minima lavorazione, che consentono di condizionare meglio la nascita e lo sviluppo delle malerbe e, quindi, di gestirle efficacemente preservando il più possibile il suolo. Che tipo di semente utilizzate? Per le semine utilizziamo semente certificata e in parte semente aziendale interamente conciata con conciante a base di fluxapyroxad (Systiva, BASF). Questo tipo di concia ha un’azione preventiva e curativa e permette di controllare lo sviluppo pre-
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coce del mal del piede e delle malattie fogliari del grano, consentendo alla coltura di arrivare alla fase di levata senza particolari problematiche fitosanitarie. Come gestite la concimazione? Il nutriente più importante per i cereali a paglia è l’azoto, che però va gestito correttamente se vogliamo puntare ad ottenere quantità e qualità. Dove possibile, cioè nei terreni che non rientrano nelle Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN), la quantità di azoto che distribuiamo si attesta sui 200-220 kg/ha e puntiamo sempre sul frazionamento della dose, cominciando con la distribuzione in pre-semina di 20-25 unità di N insieme a 70-80 unità di fosforo e proseguendo con almeno altri 2-3 interventi con concimi azotati fino alla fase di botticella. La gestione delle infestanti e delle malattie fungine è strategica per la coltivazione del grano. Quali sono le tecniche che adottate per il diserbo e gli altri trattamenti fitosanitari? La strategia di controllo delle malerbe è orientata sull’intervento in pre-emergenza per avere la garanzia di poter controllare efficacemente soprattutto le graminacee. L’intervento in pre-emergenza viene realizzato su almeno il 50-60% della superficie investita a grano, mentre sul resto dei terreni aziendali e, dove risulta necessario, anche nei casi in cui sia stato eseguito il diserbo in pre-emergenza, interveniamo in fase di post-emergenza quanto più precocemente possibile, per ridurre al minimo la competizione delle infestanti. Per controllare le malattie fungine, invece,
partiamo dall’utilizzo di semente certificata come ho descritto precedentemente e proseguiamo intervenendo almeno due volte, la prima in fase di metà-fine levata, la seconda in fioritura contro la fusariosi della spiga, malattia che causa l’accumulo di micotossine nella granella compromettendone la qualità sanitaria. Solo in annate particolarmente sfavorevoli effettuiamo un trattamento fungicida tra i due precedentemente descritti. La tempistica d’intervento con i trattamenti fitosanitari viene programmata grazie alle indicazioni che riceviamo dalla piattaforma granoduro.net fornita da Horta s.r.l., un software di supporto alle decisioni agronomiche (DSS) molto utile ed affidabile. Quali altre tecniche utilizzate per gestire al meglio la coltura? Per noi il “traffico controllato” è un elemento chiave perché attraverso questa tecnica abbiamo la possibilità di accedere al campo praticamente in ogni condizione, anche quando il terreno è bagnato, consentendoci di intervenire per il diserbo e i trattamenti fitosanitari quando è davvero il momento più adeguato. Inoltre sia lo spandiconcime sia l’irroratrice che utilizziamo operano con la stessa la stessa larghezza di lavoro (21 m) e questo consente di utilizzare al meglio il traffico controllato e di uniformare la distribuzione dei concimi e dei prodotti fitosanitari sulla coltura. Quali prospettive intravedete per la coltivazione del grano duro e del grano tenero nelle nostre zone? In condizioni normali noi riusciamo a coltivare il grano con un costo colturale di circa 1.000 euro/ha ottimizzando le operazio-
ni agronomiche e raggiungiamo una media di resa di 50-60 q.li/ ha con il grano duro, con contenuti proteici della granella che si attestano sul 13-14%. Noi impegniamo parte della produzione con contratti di coltivazione perché sono uno strumento valido per la commercializzazione, ma sappiamo tutti che oggi il fattore limitante per la coltivazione del grano è il prezzo della granella alla vendita che al momento è troppo basso, tanto che molte aziende, per prime quelle che non riescono ad ottenere produzioni adeguate ma anche quelle che riescono ad ottenere risultati di resa migliori come nel nostro caso, saranno costrette ad orientarsi su altre scelte agronomiche e imprenditoriali se questa situazione di mercato dovesse perdurare, a cominciare dal ridimensionamento delle superfici destinate al grano duro. Terre dell’Etruria comprende bene lo stato d’animo dei cerealicoltori e si impegna costantemente nel cercare le migliori condizioni di valorizzazione dei prodotti, attraverso un’attenta gestione dei conferimenti e le proposte di contratti di coltivazione, ma da sola non può condizionare un mercato di commodity come quello del grano. Siamo però altrettanto convinti che l’unica strada da intraprendere per continuare a produrre cereali con risultati produttivi, qualitativi ed economici interessanti sia quella che va verso l’innovazione - delle tecniche colturali, del parco macchine, della digitalizzazione - che sarà sempre più considerata un requisito fondamentale per quelle aziende agricole che vogliono mettersi nelle migliori condizioni per adattarsi a quello che offre e richiede il mercato.
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Difesa e Nutrizione
n° 51
Giugno - Agosto 2018
Antico Borgo Pecorino DOP stagionato Prezzo di listino 14,65 euro /kg.
Valido dal 04/06/2018 al 30/06/2018
Offerte Prodotti
Le offerte di Terre dell'Etruria
€ 12,40
Il Signore della Tavola Pecorino Toscano semi stagionato "Antico Borgo" Prezzo di listino 14,20 euro /kg.
Valido dal 04/06/2018 al 30/06/2018
€ 11,90
Libello Pecorino fresco "Antico Borgo"
Alimentari
Prezzo di listino 13,35 euro /kg.
Valido dal 04/06/2018 al 30/06/2018
€ 11,30
Giugno Vino Vermentino/Merlot Antico Borgo lt. 0,75 Cantina il Poderone Prezzo di listino 5,50 euro
Valido dal 04/06/2018 al 30/06/2018
Formaggio imperatore rosso
€ 4,70
Prezzo di listino 13,35 euro /kg.
Valido dal 04/06/2018 al 30/06/2018
€ 11,30
Salame grana fina/grossa Produzione 100% toscana Salumificio artigianale di Sorano Prezzo di listino 13,60 euro /kg.
Valido dal 04/06/2018 al 30/06/2018
€ 10,90
Valido dal 04/06/2018 al 30/06/2018
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Sconto dal prezzo di listino
sconto 30%
Valido dal 08/06/2018 al 23/06/2018
Biscotto di Salsiccia Naturale/Piccante Salumificio artigianale di Sorano Prezzo di listino 13,00 euro /kg.
Melone
Zucchine fiore
€ 10,20
Sconto dal prezzo di listino
sconto 30%
Valido dal 15/06/2018 al 30/06/2018
n° 51
Luglio Melanzana
sconto 30%
Sconto dal prezzo di listino
Valido dal 09/07/2018 al 21/07/2018 Vino Ciliegiolo Antico Borgo lt. 0,75 Cantina il Poderone Valido dal 02/07/2018 al 28/07/2018
€ 4,70
Pecorino DOP stagionato Manciano Antico Borgo Prezzo di listino 14,65 euro /kg.
Valido dal 30/07/2018 al 01/09/2018
Vino BiancoAntico Borgo lt. 0,75 Cantina il Poderone Prezzo di listino 4,50 euro
Valido dal 02/07/2018 al 28/07/2018
€ 3,90
Lombetto Produzione 100% toscana Salumificio artigianale di Sorano Prezzo di listino 21,90 euro
Valido dal 02/07/2018 al 28/07/2018
Valido dal 02/07/2018 al 21/07/2018
sconto 30%
Sconto dal prezzo di listino
Valido dal 02/07/2018 al 14/07/2018
Biscotto di Salsiccia Naturale/Piccante Salumificio artigianale di Sorano
€ 17,50
Prezzo di listino 13,00 euro /kg.
Valido dal 30/07/2018 al 01/09/2018
€ 10,20
Pecorino fresco "Libello" Manciano Antico Borgo
Pecorino Primitivo stagionato Prezzo di listino 16,05 euro
Cocomero
€ 12,40
€ 14,40
Prezzo di listino 13,35 euro /kg.
Valido dal 30/07/2018 al 01/09/2018
€ 11,30
Salsiccia fresca Produzione 100% toscana Salumificio artigianale di Sorano Prezzo di listino 8,40 euro
Valido dal 02/07/2018 al 28/07/2018
€ 6,70
Melone
Sconto dal prezzo di listino
sconto 30%
Valido dal 16/07/2018 al 18/08/2018
Pagina 51
Offerte Prodotti
Prezzo di listino 5,50 euro
ULTERIORE SCONTO SOCI 5%
Bag in Box Vino Bianco/Rosso IGT Toscana lt. 3 Prezzo di listino 7,90 euro
Valido dal 30/07/2018 al 01/09/2018
Le offerte di Terre dell'Etruria
sconto 10%
ULTERIORE SCONTO SOCI 5%
Bag in Box Vino Bianco/Rosso IGT Toscana lt. 5 Prezzo di listino 13,00 euro
Alimentari
Valido dal 30/07/2018 al 01/09/2018
Agosto
sconto 10%
Pomodoro Oblungo rosso Cassa 10 Kg Prezzo di listino 13,35 euro /kg.
Valido dal 06/08/2018 al 18/08/2018
Vino Vermentino Antico Borgo lt. 0,75 Cantina il Poderone Prezzo di listino 5,50 euro
Valido dal 04/06/2018 al 30/06/2018
€ 4,00
€ 4,70 Finocchiella Produzione 100% toscana Salumificio artigianale di Sorano Prezzo di listino 13,70 euro
Valido dal 30/07/2018 al 01/09/2018
€ 10,90
Vino Morellino Marianna Antico Borgo lt. 0,75 Prezzo di listino 5,50 euro
Valido dal 04/06/2018 al 30/06/2018
€ 4,70
Cocomero
Sconto dal prezzo di listino
sconto 30%
Valido dal 16/08/2018 al 25/08/2018