Coperazione in agricoltura #11

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Focus Ambiente

Tra imballaggi sostenibili e mercato: la sfida di Terre dell’Etruria nel settore ortofrutticolo Continua a pag. 16

Focus Olio

L’analisi della campagna olearia 2019: intervista al Dott. Paolo Granchi Continua a pag. 26

Periodico trimestrale a cura di Terre dell’Etruria Società Cooperativa Agricola tra Produttori


AVVISO: CHIUSURA STRAORDINARIA PER INVENTARIO A seguito della chiusura dell’esercizio finanziario al 31 dicembre 2019 si comunica che i seguenti punti vendita effettueranno una chiusura straordinaria per lo svolgimento delle attività di inventario. PODERONE Magazzino Professionale 2-3-4 DICEMBRE 2019​ MARCIANA DI CASCINA 2-3-4 DICEMBRE 2019 SGRILLOZZO 9-10-11 DICEMBRE 2019

CHIANNI 9-10-11 DICEMBRE 2019 ROSIGNANO 7-8-9 GENNAIO 2020 VIGNALE 7-8-9 GENNAIO 2020


Dicembre 2019 Febbraio 2020

57

Pagina 4 «Collaborazione, inclusione, responsabilità: una cooperativa innovativa e aperta ai suoi dipendenti e a tutti i soci» Intervista a Leonardo Lulli A cura di Camilla Micheletti Direttore editoriale Cooperazione in Agricoltura

Pagina 7 L’editoriale /2 Di Massimo Carlotti

Presidente di Terre dell’Etruria

Pagina 10 Focus Vita cooper-attiva A cura di Federico Creatini

Redazione Cooperazione in Agricoltura

Periodico trimestrale a cura di Terre dell’Etruria Società Cooperativa Agricola tra Produttori Presidente Massimo Carlotti Autorizzazione Tribunale di Livorno n°664 del 10 novembre 1999

Pagina 12 Un quadro d’insieme: la situazione della campagna cerealicola 2019 A cura di Gianpiero Botrini Responsabile divisione Cereali Terre dell’Etruria

Pagina 14 Intervista a Massimo Catassi Socio conferitore di Terre dell’Etruria e Presidente della sezione soci Cascina-Arena Metato a cura di Francesca Cupelli Pagina 16 Tra imballaggi sostenibili e mercato: la sfida di Terre dell’Etruria nel settore ortofrutticolo A cura di Paolo Simonelli Responsabile Ortofrutta Terre dell’Etruria

Direttore Editoriale: Camilla Micheletti Direttore Responsabile: Filippo Martinelli Redazione: Federico Creatini Azzurra Meucci Foto: Archivio Terre dell’Etruria Giacomo Filippeschi Art Direction Ossia Furbo di Fabio Russo - Torino Grafica: Timeout Adv Agency - Cecina Stampato da: Grafiche 2000 - Ponsacco Contatti: redazione@terretruria.it Chiuso in redazione il 18/11/2019

Pagina 17 Agricoltura, agriturismo e plastiche: verso la sostenibilità A cura di Marco Benedetti Greenevo

Pagina 20 Intervista a Graziano Lancioni: le parole di uno «spirito cooperativo» A cura di Federico Creatini Redazione Cooperazione in Agricoltura

Pagina 22 Piante Tintorie, un’occasione per lo sviluppo Agrituristico A cura di Marco Benedetti Greenevo

Pagina 26 L’analisi della campagna olearia 2019. Intervista al Dott. Paolo Granchi, agronomo di Terre dell’Etruria A cura di Camilla Micheletti Direttore editoriale Cooperazione in Agricoltura

Pagina 30 La vendemmia 2019: tra risultati e prospettive A cura di Giulio Fontana

Responsabile settore oleario e vinicolo Terre dell’Etruria

RUBRICHE: Pagina 34 La ricetta antispreco: polpette di bollito al pesto di basilico A cura della redazione Pagina 36 Il prodotto Dolce inverno con i succhi di frutta Antico Borgo A cura di Alberto Del Bono Editor e gastronomo Pagina 38 La difesa delle colture dei mesi di dicembre 2019 - gennaio - febbraio 2020 A cura dell’Ufficio Agronomico Terre dell’Etruria Pagina 42 Approfondimento Concimazione organo-minerale e inerbimenti del vigneto: un incontro tecnico per i nostri soci conferitori A cura di Federico Creatini Redazione Cooperazione in Agricoltura

Seguici su:

Pagina 43 Consigli per la concimazione delle colture nei mesi di dicembre 2019 - gennaio - febbraio 2020 A cura dell’Ufficio Agronomico Terre dell’Etruria Pagina 46 Approfondimento La nuova normativa sui fertilizzanti: regole uniche in tutta europa, attenzione alla salute e all’ambiente A cura di Leonardo Lulli Dott. Agronomo Terre dell’Etruria

Pagina 47 Le offerte di Terre dell’Etruria


Dicembre 2019 - Febbraio 2020

L'editoriale Classe 1974, laureato in Scienze Agrarie all’Università di Pisa, un Dottorato di Ricerca in Agricoltura Ecocompatibile e Qualità degli Alimenti e un’esperienza di lavoro durata circa dieci anni in Università, Leonardo Lulli è entrato in Terre dell’Etruria nel 2011 come tecnico agronomo seguendo le aziende dell’area della Val di Cecina. A partire dall’anno successivo gli viene affidato anche il compito di occuparsi anche dei rapporti con i produttori in Toscana e Sapori

L'editoriale

s.r.l., società collegata che ha socio di maggioranza Terre

«Collaborazione, inclusione, responsabilità: una cooperativa innovativa e aperta ai suoi dipendenti e a tutti i soci»

dell’Etruria e che si occupa della produzione e del confe-

Leonardo Lulli, responsabile commerciale del settore mezzi tecnici racconta la sua visione di Terre dell’Etruria

questo passo vivendolo positivamente come un momento

rimento di patate e cipolle. Lulli subentra da quest’anno a Graziano Lancioni come responsabile del settore mezzi tecnici. L’abbiamo intervistato per conoscerlo meglio e per scoprire i suoi obiettivi e la sua idea di mondo cooperativo. Leonardo, ti diamo il benvenuto come nuovo responsabile commerciale del settore mezzi tecnici: ci racconti come si è svolto il passaggio dal tuo precedente ruolo a quello attuale? Sono diventato responsabile di settore a partire dal 1 gennaio 2019, e dopo un periodo di alcuni mesi in cui sono stato affiancato da Graziano Lancioni (che ha ricoperto questa carica per più di quarant’anni e che abbiamo intervistato a pag. 14 n.d.r) sono diventato pienamente operativo dall’inizio di ottobre. La decisione di assumere questo ruolo è maturata nei primi mesi dell’anno passato. Ho accettato di fare di crescita professionale e personale, consapevole del fatto che le mie responsabilità sarebbero cresciute. Ringrazio il presidente Carlotti che ha creduto fortemente in me e mi ha spinto ad assumermi questo impegno. Il passaggio non è stato semplice perché da responsabile devi avere una visione complessiva della cooperativa, devi coordinare tante anime e sai che le tue scelte ricadono sulle aziende associate e i dipendenti. Le cose da imparare e da migliorare sono ancora tante ma sto ricevendo un grande supporto da parte di tutti. Quali obiettivi sei dato e cosa dobbiamo aspettarci

Di Camilla Micheletti

Direttore editoriale Cooperazione in Agricoltura

Pagina 4

dalla tua gestione? Gli obiettivi sono molteplici: prendo il posto di una persona


n° 57

che è stata qua per 43 anni e che ha lasciato un’impronta profonda. Da lui ho imparato tante cose che intendo mettere in pratica e portare avanti con la consapevolezza che i tempi sono cambiati e che sono cambiate anche le generazioni a cui ci rivolgiamo. Intendo accompagnare la crescita di Terre dell’Etruria in una fase complessa per le aziende agricole che è diversa da quella che ha caratterizzato la precedente gestione sotto tanti aspetti, da quelli economici a quelli tecnologici. Il principale obiettivo, comunque, resta il supporto ai soci agricoltori, cercando di proporre le migliori soluzioni tecniche alle migliori condizioni di mercato. Nel prossimo futuro cominceremo a proporre linee tecniche colturali per dare alle aziende agricole indicazioni più chiare e definite su come ottenere il meglio dal proprio lavoro, in linea con le esigenze di un mercato che sta evolvendo.

L'editoriale

Sono convinto, inoltre, che ci sia la necessità di stringere rapporti ancora più solidi con i nostri fornitori, cercando le soluzioni più favorevoli per la nostra crescita in un rapporto di partnership. Tra le altre azioni che mi piacerebbe fare, inoltre, c’è la nuova impostazione del servizio agronomico sul nostro sito internet www.terretruria.it che necessita di un aggiornamento che conto arrivi a breve. Il tuo ruolo prevede anche la gestione dei dipendenti dei punti vendita e dei magazzini: come intendi portare avanti questo compito? Con la collega Veronica Biasci – che a partire da quest’anno mi affianca nella gestione delle risorse umane – siamo d’accordo nell’impostare un nuovo rapporto con i dipendenti, adottando un approccio più aperto, inclusivo e partecipativo, che li coinvolga nelle dinamiche cooperative e nel lavoro. Questo significa investire in formazione, migliorare la conoscenza dei servizi e dei prodotti aziendali e favorire lo scambio di informazioni con gli esperti che gravitano attorno alla nostra realtà. Vogliamo che chi lavora in Terre dell’Etruria si senta parte di una grande squadra che lavora per il successo della cooperativa. I trend aziendali degli ultimi anni sono quelli di offrire servizi sempre più personalizzati: come intendi agire in questa direzione?

Pagina 5


Dicembre 2019 - Febbraio 2020 La nostra cooperativa è una bellissima struttura, punto di

servizi ai propri soci, fornendo assistenza agli agricoltori,

riferimento nel panorama agricolo regionale e italiano.

immettendo nel mercato le loro produzioni e cercando di

Partiamo da questo assunto che ci inorgoglisce per aumen-

valorizzarle al meglio. Da produttori di servizi è fondamen-

tare la fiducia in noi stessi, consapevoli che siamo in grado

tale comunicare con i nostri soci, coinvolgendoli nel pro-

di gestire la complessità del mondo agricolo, e di farlo bene.

cesso aziendale e rendendoli consapevoli delle attività e dei

Dobbiamo sicuramente affinare la nostra capacità di trova-

progetti che decidiamo di intraprendere. Il nostro lavoro

re nuovi sbocchi: spesso siamo molto prudenti nell’affron-

necessita anche di una bella dose di creatività, quella che

tare le sfide che il mondo di oggi ci pone, mentre forse do-

serve per trovare la migliore soluzione alle migliori condi-

vremmo cercare di buttarci un po’ di più, gettando il cuore

zioni.

oltre l’ostacolo.

Dopo quasi dieci anni in Terre dell’Etruria questa

Per raggiungere questo obiettivo è necessaria la parteci-

è diventata casa tua: quale direzione deve prende-

pazione di tutti quanti: mi auguro quindi che ci sia sempre

re la cooperativa per affrontare al meglio le sfide

unione tra noi responsabili di settore, perché la collabora-

del futuro?

zione è l’unico modo per raggiungere risultati importanti.

L'editoriale

Terre dell’Etruria è una cooperativa agricola che offre

Pagina 6


n° 57

L'editoriale/2 MASSIMO CARLOTTI

I centri di stoccaggio hanno lavorato a pieno regime, regi-

Presidente di Terre dell’Etruria

strando un aumento dei soci conferitori. Il settore dell’Ortofrutta deve ancora trovare la sua dimensione ottimale

‫‏‬Cari soci, cari amici,

anche se le produzioni sono rimaste sui valori dello scorso anno, considerando che il clima non è stato benevolo e ha

colgo l’occasione per augurare buon Natale e felice anno

penalizzato alcune lavorazioni strategiche come quelle del

nuovo a voi e alle vostre famiglie, con la speranza che que-

carciofo e del cece. Per quanto riguarda l’olio extravergine

ste festività e il Nuovo Anno portino felicità, successo e

di oliva, invece, la campagna si sta concludendo con pro-

prosperità per il futuro. Ci tengo a ringraziarvi a nome mio

duzioni al di sotto delle aspettative sia come qualità che

e di tutto il Consiglio di Amministrazione per la fiducia che

come quantità. In questi anni abbiamo consolidato molte

avete riposto in noi affidandoci la guida della cooperativa

relazioni confermando l’impegno nelle società collegate

per i prossimi anni.

come la Montalbano spa e l’organizzazione di prodotto Ota.

Il 2019 è stato un anno importante: dobbiamo aspettare la

cipata Coagri e con Airone i servizi verso soci e quelli di

fine del mese di febbraio per fare un bilancio dell’annata

commercializzazione. Lo sbarco in Finlandia è una delle

trascorsa, anche se i dati al 31 agosto confermano un ap-

tappe che abbiamo attivato per la valorizzazione dell’olio

prezzabile trend di crescita a livello aziendale. Abbiamo re-

toscano Igp. Abbiano scelto un territorio non abituato a

gistrato buone performance per il settore vitivinicolo, che

consumare olio, piuttosto margarina; lo abbiamo fatto con-

conferma la crescita del settore sia come numero di botti-

vinti che avremmo avuto maggiore soddisfazione in paesi

glie vendute sia come prodotto sfuso commercializzato nei

un po’ più distanti dalla nostra dieta e poco abituati ai no-

nostri punti vendita. Le vendite nei nostri magazzini conti-

stri condimenti. L’esperienza è stata positiva; i volumi che

nuano a salire, anche se per alcune tipologie di prodotto si

andremo a esportare non saranno importanti ma servono a

registrano modeste flessioni. Il dato complessivo è comun-

differenziare la vendita e accrescere il valore del prodotto

que buono, anche grazie a un ulteriore aumento delle ven-

conferito dai soci. Un importante appuntamento per la no-

dite per corrispettivi.

stra cooperativa è stato il mese di novembre, in cui abbiamo

garsport.it

Pagina 7

L'editoriale/2 L'editoriale

Allo stesso tempo continuiamo a sviluppare con la parte-


Dicembre 2019 - Febbraio 2020

iniziato le consultazioni per l’approvazione del nuovo piano

Manca però ancora un quadro progettuale ben definito che

industriale.

dovrà comprendere l’acquisto di nuove macchine confezio-

Ci siamo confrontati con i consigli delle sezioni soci e con

natrici più performanti all’uso dei nuovi materiali. A livello

gli amministratori e, in sessione separata, con i lavoratori

aziendale abbiamo eliminato quasi totalmente il consumo

e le parti sindacali. Ci siamo presi il 2019 per completare

di bottiglie di plastica, installando in tutti i magazzini di-

alcuni dei programmi previsti dal piano strategico 2016-

stributori di acqua e promuovendo l’uso di borracce tra i

2018; quello del prossimo triennio ci pare un buon piano

dipendenti.

che scommette sullo sviluppo territoriale, la sostenibilità

Le leggi sicuramente spingono il cambiamento in maniera

di filiera e di processo, la comunicazione, lo sviluppo del

veloce ma spesso non tengono conto che la sostenibilità ha

marchio e di nuovi prodotti e il rinnovo generazionale. Stia-

un costo che non può gravare esclusivamente sulla produ-

mo preparando i cooperatori del futuro: sono già in atto

zione primaria.

numerosi passaggi di testimone anche in ruoli chiave per

Una crescita sostenibile è il nostro nuovo paradigma, e

pensionamento degli attuali referenti. Tutto questo sarà

sono convinto che con la collaborazione di tutti riusciremo

accompagnato da un programma di investimenti di circa 5

ad affrontare al meglio le sfide dei prossimi anni. La coope-

milioni di euro.

rativa conta sui suoi dipendenti, sui soci e su tutto il mondo

L'editoriale/2 L'editoriale

di relazioni che in questi anni le hanno permesso di cresceUn altro importante tema che abbiamo iniziato a trattare e

re e di porsi come punto di riferimento del mondo agricolo.

su cui ci soffermeremo sempre di più è quello degli imbal-

Siamo al vostro fianco e continueremo ad esserci, domani

laggi di plastica. Dobbiamo tenere di conto delle aspettative

come una volta.

delle nuove generazioni che ci chiedono un cambiamento di rotta. Lo stiamo facendo soprattutto nel settore ortofrutta,

Concludo rinnovando i migliori auguri per un 2020 di suc-

dove quasi tutti gli imballi sono riciclabili e compostabili.

cesso a tutti noi.

Pagina 8


n° 57

Punti Vendita

LEGENDA

Carrara Massa Pistoia Prato Lucca

ARENA METATO Pisa

Livorno

CASTELNUOVO M.DIA - CHIAPPINO Rosignano Marittimo

Firenze Empoli

MARCIANA DI CASCINA

CHIANNI Arezzo

CASINO DI TERRA SIENA

RIPARBELLA MELATINA

DONORATICO

CURA NUOVA

VENTURINA

MONTEPULCIANO SCALO

CASTIGLIONE D'ORCIA - GALLINA BRACCAGNI

Piombino

RIOTORTO

COLONNA DEL GRILLO

CAMPAGNATICO GRANAIONE

GROSSETO

MONTIANO PODERONE

SAN MARTINO SUL FIORA SGRILLOZZO MARSILIANA

Tel. +39 3667874887 Tel. +39 3667874887 Siena (SI)- Montepulciano Scalo - Piazza Italia, 9

Tel. 3667874887

Pagina 9

L'editoriale

Viareggio


Dicembre 2019 - Febbraio 2020

Focus Vita cooper-attiva Di Federico Creatini

Redazione Cooperazione in Agricoltura

Mondo Cooperativo

Grande successo per la V edizione di “Liscio come l’olio” Domenica 27 ottobre si è tenuta la quinta edizione di “Liscio

de”. “Liscio come l’olio”, infatti, è stata prima di tutto la festa

come l’olio”. La festa allestita da Terre dell’Etruria ha riscos-

del valore cooperativo e dell’aggregazione agricola, aspetti

so grande successo, attirando l’interesse di addetti ai lavori e

sostenuti con convinzione da Terre dell’Etruria che negli

appassionati. La giornata è iniziata con la “Camminata tra gli

ultimi anni hanno permesso ai soci di mantenere un livello

olivi”, evento organizzato dalla Cooperativa in collaborazio-

dignitoso sul conferimento dell’olio EVO Toscana IGP. Un

ne con l’Associazione per Castagneto ONLUS e dal Comune

prodotto fondamentale per il mercato nazionale ed estero,

di Castagneto Carducci in contemporanea a quanto avvenu-

entrambi palcoscenici importanti di una sfida che la Coope-

to in altre 125 città italiane per la Giornata nazionale della

rativa sta cercando di affrontare attraverso la ricerca di una

Camminata tra gli Olivi promossa dall’Associazione Città

qualità sempre più alta del prodotto: ne è una dimostrazione

dell’Olio.

il progetto “Olio residuo zero”, promosso da Terre dell’Etruria al fine di garantire un’olivicoltura eco-sostenibile, basata

Un’occasione importante per ristabilire un legame tra i cit-

su prodotti naturali e destinata a rafforzare l’offerta della Co-

tadini e la propria terra, un modo per far conoscere la ric-

operativa anche su mercati importanti quali quello tedesco,

chezza del paesaggio e trasmettere ai tanti appassionati di

austriaco, statunitense e - non ultimo - finlandese.

cultura enogastronomica le origini del cosiddetto “oro ver-

Grazie alla competenza dei suoi tecnici, la Cooperativa sta

Pagina 10


n° 57 continuando anche a indirizzare i propri soci, fornendo loro

dall’animazione green per bambini curata dalla “Squolina” di

assistenza per fronteggiare le nuove avversità climatiche e

Marina di Castagneto, dalla musica folk degli On the Mend

patogene, consigliando il momento migliore per l’abbacchia-

e dall’esposizione dei mobili di riciclo dei “Legnetti di Fede-

tura (secondo mappe di maturazione dei frutti) e promuoven-

rico”, mentre il punto vendita della Cooperativa è rimasto

do nuove e più economiche tecniche di raccolta. Importante

aperto con orario continuato. Insomma, una giornata all’in-

risulta anche il continuo impegno di Terre dell’Etruria nel

segna della qualità e del benessere, senza dimenticare che

ricercare sistemi di tracciabilità sempre più evoluti, pensati

il futuro del marchio toscano, come dimostrato dai risultati

per portare il consumatore al centro della produzione.

conseguiti dai soci della Cooperativa, non potrà che passare

Un processo attento, volto alla valorizzazione totale del pro-

dall’aggregazione e dal gioco di squadra.

dotto attraverso la creazione di apposite linee commerciali e una comunicazione in grado di trasmettere al consumatore valori quali la sostenibilità della coltivazione e della pro-

Usa il QR-Code per vedere gli scatti più belli della giornata!

duzione. “Liscio come l’olio”, pertanto, ha messo al centro uno spirito cooperativo rivolto alla qualità e alla sostenibilità, perno di una giornata proseguita tra degustazioni di olio nuovo e visite in frantoio, passando per le specialità toscane preparate dalla nostra cucina, gli assaggi di ottima birra ar-

Mondo Cooperativo

tigianale e le squisite noccioline tostate prodotte dall’Antica Torrefazione della Nocciolina. Il tutto è stato accompagnato

Pitture e Vernici! www.brandinicolor.com

Pagina 11


Dicembre 2019 - Febbraio 2020

Un quadro d’insieme: la situazione della campagna cerealicola 2019 A cura di Gianpiero Botrini

Focus Cereali

Responsabile divisione Cereali Terre dell’Etruria

La situazione

Mercati

L ‘elaborazione dei dati di raccolta dei cereali da granella del-

Per il grano duro, la situazione internazionale conferma un

la scorsa campagna riscontra, in Italia, un lieve calo generale

contenimento della disponibilità generale e una riduzione

del grano duro. In particolare, al Nord il calo è stimato oltre

delle scorte che ha già avuto riflesso sulle quotazioni dei vari

il 20%, mentre risultano stabili le quantità al Centro e al Sud,

mercati, i quali hanno visto i valori aumentare nel periodo di

dove si concentrano oltre il 50% della superficie e della pro-

ottobre già di oltre 20 €/ tn rispetto al periodo estivo.

duzione totale. Per il grano tenero, viceversa, si calcola un

Altri motivi potranno sicuramente interessare da qui in

incremento del 10 % nell’area Nord, mentre si registra una

avanti la vivacità del mercato del grano duro, considerando

certa stabilità sia al Centro che nel Meridione.

la volontà di molti molini e pastifici di incrementare i volu-

A registrare una buona produttività sono anche i cereali mi-

mi di lavorazione di un cereale esclusivamente italiano qua-

nori, in particolare orzo – con rese abbondati e di qualità – e

le motivo di attenzione dei consumatori verso un prodotto

avena, soprattutto al Centro. Stabile inoltre la produzione di

maggiormente garantito e soprattutto esente dall’uso di gli-

favino chiaro e scuro.

fosato. Ciò sarà probabilmente uno dei motivi di maggiore at-

Nel complesso, dal punto di vista produttivo quella che volge

tenzione per riflettere sulla messa a coltivazione delle nuove

al termine non è stata un’annata straordinaria: ad ogni modo,

superfici per il prossimo anno.

alcune aree hanno registrato un generale aumento delle pro-

Diversi, invece, gli aspetti che riguardano la commercializza-

duzioni dovuto al miglioramento delle condizioni metereolo-

zione dei prodotti minori nei nostri areali. Per l’orzo, l’assor-

giche, soprattutto nell’ultima parte della stagione. Infatti le

bimento del mercato nel comparto zootecnico è andato piut-

piogge tardive che hanno caratterizzato la primavera hanno

tosto a rilento, ma l’assestamento dei valori di mercato che

migliorato la produttività qualitativa soprattutto al Centro e

sono tornati a essere bassi ne permette comunque un gradu-

al Sud, mentre nell’area settentrionale e in quella centro-a-

ale collocamento. Per l’avena, quest’anno, l’aumento delle su-

driatica l’effetto della pioggia ha pregiudicato buona parte

perfici a dismisura e senza una certa programmazione – resa

degli aspetti qualitativi.

facile anche dalla semplicità e bassi costi di coltivazione – ha

Per quanto riguarda il frumento tenero, infine, le produ-

creato un notevole surplus delle quantità disponibili rispet-

zioni – anche se in modo diversificato da area ad area – si

to a un mercato interno debole di domanda. Se le condizio-

sono contraddistinte per una tenuta della resa unitaria, pur

ni lo consentiranno, uno spiraglio potrà essere il canale per

riscontrando un’ampia forbice nelle rese stesse, nei pesi et-

l’esportazione, viatico importante per evitare di assistere a

tolitrici e nei livelli proteici. Sotto l’aspetto qualitativo, tut-

un eccesso di riporti.

tavia, in alcuni areali anche la produzione del tenero ha riscontrato delle criticità riconducibili all’anomalo andamento climatico.

Pagina 12

Fonte - Comitato Tecnico Commerciale Anb Bologna Settembre 2019


n° 57

DATI PRODUZIONI IN ITALIA 2019 CONFRONTO CON 2018 Grano Duro DATI ISTAT 2018

Var. %

NS PREVISIONI 2019 DEL 05/09/2019

AREE

SUPEFICI

PRODUZIONE

RESA

SUPERFICI

PRODUZIONE

RESA

SUPERFICIE.

PROD

NORD OVEST

20.072,00

98.901,80

4,93

10.036,00

50.180,00

5,00

-49,3%

-49,3%

NORD EST

88.690,00

510.016,80

5,75

73.755,53

410.446,42

5,56

-16,8%

-19,5%

Totale Nord

108.762,00

608.918,60

5,60

83.791,53

460.626,42

5,50

-23,0%

-24,4%

Totale Centro

239.963,00

875.762,20

3,65

244.762,26

876.248,89

3,58

2,0%

0,1%

Totale Sud

929.676,00

2.659.865,80

2,86

883.192,20

2.711.400,05

3,07

-5,0%

1,9%

Totale Generale

1.278.401,00

4.144.546,60

3,24

1.211.745,99

4.048.275,36

3,34

-5,2%

-2,3%

DATI PRODUZIONI IN ITALIA 2019 CONFRONTO CON 2018 Grano Tenero

Var. % NS PREVISIONI 2019 DEL 05/09/2019

AREE

SUPEFICI

PRODUZIONE

RESA

SUPERFICI

PRODUZIONE

RESA

SUPERFICIE.

PROD

NORD OVEST

136.510,00

658.561,60

4,82

135.827,45

737.967,29

5,43

-0,5%

12,1%

NORD EST

245.115,00

1.515.888,40

6,18

257.370,75

1.672.909,88

6,50

5,0%

10,4%

Totale Nord

381.625,00

2.174.450,00

5,70

80.863,92

2.410.877,17

6,13

-3,03%

10,9%

Totale Centro

85.364,00

370.383,10

4,34

244.762,26

363.887,66

4,50

-5,27%

-1,8%

Totale Sud

76.335,00

243.563,60

3,19

83.052,48

264.937,41

3,19

8,80%

8,8%

543.324,00

2.788.396,70

5,13

557.114,60

3.039.702,24

5,46

2,54%

9,0%

Totale Generale

Fonte Comitato Tecnico Commerciale Anb - Bologna Settembre 2019

Pagina 13

Focus Cereali

DATI ISTAT 2018


Dicembre 2019 - Febbraio 2020

Intervista a Massimo Catassi

Focus Cereali

Socio conferitore di Terre dell’Etruria e Presidente della sezione soci Cascina-Arena Metato A cura di Francesca Cupelli

Valutazioni sulla recente campagna cerealicola? In termine di produzione e di qualità, la recente stagione cerealicola è stata buona, rese medie per il frumento duro di circa 55 Q.li/ha con punte fino a 65 Q.li/ha. Nelle nostre zone la coltura del frumento sia duro che tenero è ancora molto praticata, sono aree vocate che rispondono molto bene e in annate come questa se la coltura è stata ben seguita qualità e rese non potranno che dare ottime risposte. Sono anche conferitore e il mio riferimento è lo stoccaggio di Cascina- Pisa: posso quindi affermare che in futuro il centro dovrà essere messo nelle condizioni idonee per ricevere più prodotti anche nella stessa campagna, non solo per tipologia ma per qualità. Dobbiamo dotarci di un’impeccabile forma organizzativa per il ricevimento e la spedizione delle merci, essere in grado di formare specifici addetti allo stoccaggio. Avremo modo di discutere e ascoltare osservazioni e proposte anche dei nostri soci conferitori, magari nel prossimo consiglio di sezione. Credi che un’azienda come la tua possa far a meno di una struttura Cooperativa? È indubbio che un’azienda come la mia non possa fare a meno del sistema cooperativo. Sono ormai anni che mi servo in cooperativa per l’acquisto di mezzi tecnici, che ho sempre trovato a prezzi vantaggiosi, e per l’ottimo servizio di assistenza tecnica, oltreché essere un conferitore. Io ho 170 ha e qualcuno dice che sono tanti, ma invece da solo andrei poco lontano. Come potrei pensare di collocare il mio prodotto? Non penso certo, come tanti hanno fatto, a operazioni di trasformazione del prodotto, progetti che devono essere in mano a soggetti come le strutture cooperative. Leggevo poco tempo fa che la cooperazione rappresenta ad oggi circa il 35 % della produzio-

Centosettanta ettari a seminativo nella zona di Arena Metato,

ne lorda vendibile agricola, ma nel nord Europa le cifre quasi

Pisa. Massimo Catassi coltiva dagli anni ’80 questa meravi-

si raddoppiano. Credo che ancora abbiamo tanto da lavorare

gliosa terra che confina con il mare. Una grande passione per

sul fronte dell’aggregazione e l’agricoltore dovrà giocare la sua

l’agricoltura e per il territorio rurale.

parte da protagonista anche se spesso è ostile a certi percorsi.

Lo incontriamo un giovedì mattina mentre sta preparando i

Cosa chiedi di più, ma cosa sei anche disposto a dare?

terreni per le semine autunnali. Un’azienda dedita alla produ-

Le difficoltà degli agricoltori sono sempre più evidenti, sten-

zione di frumento, mais, patate, pomodori che mette in rota-

tano a produrre un reddito adeguato e per quanto se ne parli

zione con girasole e proteaginose.

l’insediamento di giovani agricoltori professionali è una strada tutta in salita. L’imprenditore agricolo non è uno speculatore,

Si presenta cosi il Presidente della sezione soci Cascina-Are-

ma un esperto professionista che deve garantire il giusto gua-

na Metato di Terre dell’Etruria, agricoltore in età pensionabile

dagno per la sua azienda e per raggiungere questo obiettivo

che non vuole stare fermo e che, con una discreta vis polemi-

anche la Cooperativa può fare la sua parte. Terre dell’Etruria

ca, risponde a qualche domanda in merito alla “sua” Coopera-

deve accettare la sfida di fronte alla crisi di cambiare anche

tiva e alla recente annata cerealicola.

nel metodo organizzativo e deve rafforzarsi per offrire nuove

Pagina 14


n° 57 opportunità agli associati. Puntare a consolidare la capacità

se onestamente io sono già un agricoltore a basso impatto am-

progettuale con contratti e progetti di filiera sarebbe un’oppor-

bientale: concimazioni mirate, lavorazioni minime all’occor-

tunità interessante da attivare in tutti i settori: non ci manca

renza, uso ponderato quando necessario di prodotti fitosani-

nulla, abbiamo un discreto staff di responsabili e tecnici, basta

tari. Non mi riconosco molto con il bucolico a oltranza, né con

crederci. Sono disposto a fare la parte del “socio attivo in tut-

i talebani del bio.

to e per tutto” perché ho un forte senso di appartenenza e di rispetto nei confronti della mia cooperativa, posso sembrare

Se lei fosse ministro dell’agricoltura?

polemico ma la mia critica ha solo finalità costruttive.

Non esiste questo rischio! In ogni caso, la prima mossa che farei sarebbe quella di girare le campagne in lungo e in largo,

Come vedi la tua azienda tra 5 anni?

esigendo la presenza nei territori di una classe politica che

Magari biologica?

sappia cosa è l’agricoltura. Metterei l’agricoltura al centro di

A breve in azienda pensiamo di introdurre nuove colture, ci

ogni azione di governo: è questa, infatti, a produrre beni pub-

piace diversificare. Pensavamo a leguminose tipo fagiolo can-

blici che hanno un valore inestimabile nella difesa del suolo,

nellino e borlotto. Un’azienda come la mia non si può permet-

dell’ambiente e del paesaggio. Un valore che il mercato non ci

tere di star ferma e mi sono imposto, assieme a mio nipote

riconosce. Spetta dunque alla collettività farsene carico, ed è

Fabio, di andare alla ricerca continua di nuove colture e me-

per questo che ci vuole gente preparata che abbia l’idea di chi

todi di coltivazione. Ritengo appunto che investimenti in inno-

siamo e cosa facciamo.

macchinari, non siano mai soldi buttati. L’attenzione al bio e

Consiglieresti a un giovane la tua attività?

all’ambiente diventa poi estremamente importante dal mo-

Eh, è dura.

mento che i consumatori ce lo chiedono e noi dobbiamo fare la nostra parte. Al momento, devo essere onesto, l’ho sempre

Chiude così la nostra chiacchierata con Massimo Catassi:

visto come un appesantimento burocratico.

«l’agricoltura è dura …».

Accetto però la sfida a crederci in futuro e a investirci, anche

Focus Cereali

vazione e ricerca, come quelli relativi all’introduzione di nuovi

,ETPIÙ ULASALUTE, S ÙIP ÀTIMAGGIOR CAVIV ROIVIVACITÀ GGAM OI G ED GAECCELLENTE MUIP ETNELLPIUMAGGIO ECCE DE ihgeipAmIbase di occebmi•aProteine d appaP nobili • inicnotsap •i Omega aicnalib 3e earOmega getnI • 6 enoiziso•pVitamine, sid arebil minerali A• enoizar•aLievito perp nIdi• birra ,avo•cProbiotici al etnarude ePrebiotici atum al ,ot•nEnzimi emazzedigestivi vs ol OTASOP otelpmoc otnemilA • iniranac rep ocificeps ICININALEM eroloc id enoizisop e amroF • aloccip id idiccattisP • ailgat aidem e

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Dicembre 2019 - Febbraio 2020

Tra imballaggi sostenibili e mercato: la sfida di Terre dell’Etruria nel settore ortofrutticolo A cura di Paolo Simonelli

Focus Ambiente

Responsabile Ortofrutta Terre dell’Etruria

Il settore dell’ortofrutta è in prima linea per cercare di di-

A mio avviso, molto dipenderà dallo spazio che i mezzi di

minuire le confezioni in plastica. Come Terre dell’Etruria,

comunicazione di massa continueranno a riservare alla que-

abbiamo iniziato a rivedere il comparto delle confezioni eli-

stione nei prossimi mesi. Il sentore e la determinazione di

minando vassoi di plastica in favore del cartoncino. Il passo

alcuni nostri clienti, tuttavia, ci dice che – entro poco – nel

successivo sarà quello di immettere nella filiera imballi bio-

comparto ortofrutta la plastica verrà sostituita completa-

compostabili, svolta completamente possibile solo quando

mente e si useranno imballi secondari solo ecosostenibili.

avremo la certezza che i nuovi articoli proposti siano idonei

Tale cambiamento comporterà anche alcune mutazioni nel

al mantenimento dei prodotti ortofrutticoli e le regole di smaltimento saranno più chiare.

modo di lavorare, aumentando i costi degli imballaggi stessi e comportando la sostituzione di determinati macchinari per riuscire a lavorare i nuovi materiali.

Ad oggi, infatti, lo smaltimento dei prodotti compostabili è ancora a discrezione del singolo Comune, tanto che

Ad oggi, Terre dell’Etruria ha sosti-

spesso questi materiali continuano a

tuito circa il 60% dei materiali plasti-

confluire nell’indifferenziato. Il suc-

ci con il cartone e questo trend è in

cesso di questo cambiamento epocale

crescita. Per arrivare al 100% dovremo

risulta così sempre più nelle mani dei

capire come si muoverà il mercato e, di conseguenza, il consumatore: solo allora,

consumatori, in quanto a loro spetta il potere decisionale. L’esempio recente dell’olio di palma è un aspetto tangibile della questione: in poco

quando avremmo una situazione più chiara, saremo in grado di prendere le decisioni più im-

tempo i clienti hanno infatti virato gli acquisti, determinando

portanti, e cioè di andare a sostituire macchinari che oggi

un crollo dei prodotti che lo contengono. Ad ogni modo, il

lavorano solo le confezioni in plastica con altri che utilizza-

difficile sarà capire l’impatto che la campagna “sostenibile”

no invece imballi compostabili. Il nostro obiettivo è quello di

avrà sulle vendite al dettaglio dell’ortofrutta. I consumatori

garantire ai nostri soci e ai nostri consumatori la massima

si sposteranno verso lo sfuso, oppure continueranno ad ac-

trasparenza, informandoli e coinvolgendoli in ogni passag-

quistare prodotti a servizio in confezioni di cartone, di com-

gio della produzione. Il tutto, aspirando al massimo livello

postabile o di plastica?

di sostenibilità.

Pagina 16


n° 57

Agricoltura, agriturismo e plastiche: verso la sostenibilità A cura di Marco Benedetti

REALTÀ E RISCHIO DEMAGOGIA

IL RUOLO DELL’AGRICOLTURA NEL CAMBIAMENTO

È ormai un dato di fatto che permea tutti gli strati sociali e

L’agricoltura potrebbe essere il primo anello della catena nel

le generazioni: la plastica viene percepita dai più come un

ciclo vitale di un prodotto - che spesso è però il più debole - a ri-

problema, a volte come un male assoluto. Be plastic free è

sentire di un errore nelle possibili proibizioni incontrollate dei

diventato un obiettivo sociale, prima che personale.

monouso come gli imballaggi, senza aver previsto, a sua vol-

Già negli anni 1960, scrive la FAO in un rapporto chiama-

ta, come favorire le alternative e il cambio culturale prima che

to Microplastic in fishery and aquaculture del 2018, alcuni

economico. In un rapporto pubblicato il 7 agosto 2019 dalla

scienziati avevano sollevato il problema delle microplasti-

commissione intergovernativa IPCC, si legge che attualmen-

che: un appello allora inascoltato, poiché all’epoca le plasti-

te l’agricoltura mondiale contribuisce per circa il 13% dei gas

che prodotte nel pianeta ammontavano a circa 2,5 milioni

serra causati dalle attività umane; l’intero comparto agro-indu-

di tonnellate contro i 330 milioni attuali, dove l’84% delle

striale incide dal 21 al 37% del totale ma esso partecipa per una

microplastiche in mare, inferiori a 5mm, sono derivate dalla

parte non marginale anche alla produzione di plastiche disper-

degradazione delle plastiche confluitevi oltre 20 anni fa.

se in ambiente, derivate dalla sua attività specifica e spesso non

Nel pianeta, di fatto, i maggiori contribuenti all’inquinamen-

registrate. Non deve essere una giustificazione ma sappiamo

to marino sono i cittadini: non i pescatori, non gli agricoltori,

bene come l’agricoltore sia spesso incatenato a politiche com-

almeno in termini di oggetti in mare o spiaggiati; solo la di-

merciali che spingono al ribasso dei prezzi e, di conseguenza,

minuzione degli acquisti di un prodotto può infatti indurre

a sotto-valorizzare i costi accessori dei materiali non primari

le imprese a pensare allo sbaglio, alla mancanza di rapido

come gli imballaggi. Non esiste infatti agricoltore che non pensi

adattamento ai cambiamenti e alla correzione rapida per

alla natura come a suo bene essenziale: da proteggere prima di

non crollare. Ad ogni modo, per le plastiche occorre un aiuto

tutto, perché lo sfruttamento ingenera povertà, nel tempo. In

dello Stato perché non si faccia di tutta una erba un fascio e

questo campo, l’agricoltura di qualità di tipo italiano – i cui frut-

non si agevolino solo i giganti dell’industria petrolifera, ma

ti sono apprezzati, ricercati e copiati nel mondo – è quella che

si effettuino delle chiare selezioni e proposte alternative che

può maggiormente trarne beneficio. Una ritrovata attenzione

tra l’altro esistono già sul mercato ma sono spesso sottova-

ai particolari sarebbe un valore di marketing importante: tra

lutate come è stato per il biologico certificato e serio, ancora

questi anche agli imballaggi e agli altri oggetti in plastiche non

scarsamente al centro di politiche di protezione e agevola-

biodegradabili - che oggi sappiamo meno sostenibile di alterna-

zione nonostante la crescita degli ultimi anni

tive già presenti in commercio – perché quelle bio-compatibili sono spesso più costose per natura.

Pagina 17

Focus Ambiente

Greenevo


Focus Ambiente

Dicembre 2019 - Febbraio 2020 Il petrolio, di fatto, è il bene che costa meno di tutti gli elemen-

per le miriadi di vasetti di plastica che galleggiano nei fiumi

ti plastici alternativi eco-compatibili: questi sono anch’essi di

delle pianure agricole. Sono immagini note quelle delle serre

estrazione vegetale, sia da foreste coltivate che da agricoltura

della piana di Gela abbandonate e con le coperture in film di

mirata, e quindi dipendenti dal ciclo vegetativo annuale e non

plastica strappate dal vento che finiranno chissà dove; certo

dal funzionamento di una pompa.

nel mare di tutti e dei turisti.

IL CAMBIAMENTO DEL FUTURO DEVE AVVENIRE OGGI

ALTERNATIVE SOSTENIBILI A LIVELLO AMBIENTALE

L’agricoltura europea produce ogni anno un milione di tonnel-

Alle accuse occorre proporre alternative: le bioplastiche sono

late di scarto plastico. Lo scrive la APE, associazione profes-

un’alternativa scientificamente credibile. La ricerca sta por-

sionale con sede legale in Francia, ma presente anche in Spa-

tando quotidianamente sul mercato nuove soluzioni: la più

gna e Regno Unito, che raccoglie organizzazioni e aziende del

popolare, oggi, è il telo per le pacciamature di Novamont, ma

comparto agri-plastica (fornitori e utilizzatori). Essa promuo-

sono utili alla causa anche piccole entità come i legacci per le

ve una produzione economicamente buona e comunque soste-

vigne di cotone rigenerato prodotti in Toscana da Fama Jersey.

nibile nonché atta a migliorare la raccolta e smaltimento dei

Non si tratta sempre del recupero di tradizioni vecchie rispol-

rifiuti plastici in agricoltura. L’obiettivo 2020 per i soci APE è

verate ma di vere e proprie innovazioni frutto dell’esperien-

raggiungere il 70% di scarti plastici raccolti e riciclati. Obiet-

za o della combinazione di fattori: i tessuti-non-tessuti delle

tivo ambizioso perché non regolamentato dalla EU, ma solo

coperture delle serre da campo, per esempio, possono essere

autodisciplinato. L’idea che serpeggia oggi tra i social media

un’alternativa biodegradabile a quella sintetica, indistruttibile

è quella di un agricoltore dispersore di plastiche in ambiente

come rifiuto. Certo, lavorare solo sulla riduzione delle plasti-

(inquinatore). Non va lasciato correre il problema. In Italia, le

che monouso non basta per ridurre l’impatto ambientale della

coltivazioni certificate biologiche e la realtà agrituristica han-

coltivazione agricola.

no infatti grandi chances di sviluppo economico e turistico, in cambio di una immagine corretta e realistica. La cooperazione

La sostenibilità è un concetto più ampio e riguarda tutta la

tra le piccole e medie realtà agroindustriali italiane ha in que-

filiera. Associazioni nazionali come Chimica Verde Bionet

sto una opportunità unica: essere il capofila del cambiamento

– sede ad Arezzo – promuovono la cultura della circolarità

anche nel modo di affrontare e gestire i particolari, come per

dell’economia di prodotti a matrice agricola estratti dall’am-

gli imballaggi generici (sacchi, teli, cassette, fascette, reti, co-

biente e in ambiente riportati a fine ciclo. Anche qui tecnica,

perture di serre) e quelli legati al prodotto finito (uova, piante,

scienza e pratica convergono: le molecole bioattive per la lotta

frutta, verdura, se non pesce e mitili). Il principio guida è che

ai patogeni e i fertilizzanti non di sintesi come il compost di

si devono ridurre gli sprechi dei materiali plastici. La statisti-

qualità, sono tra i vari punti affrontati e disciplinati. Una no-

ca della EU, nei suoi rapporti, ci dice che solo il 14% dei 100

vità forse è rappresentata dal cropping system, come spiega

milioni di tonnellate di imballaggi plastici prodotti ogni anno

il dott. Luca Lazzari, presidente del comitato scientifico di

nel pianeta (30% circa del totale della plastica) è recuperato

Chimica Verde Bionet e primo ricercatore al Crea-Cin: « è una

correttamente e rigenerato per formare nuovi prodotti. Il re-

disciplina che permette agli agricoltori di rendersi autonomi

sto è disperso. Anche il mondo agricolo italiano non è esente

da patogeni riducendo o eliminando l’uso di inquinanti. » Le al-

da rischi di mala informazione o accuse mediatiche ma è an-

ternative biodegradabili ai tradizionali imballaggi, film o non-

che vero che il problema di contaminazione degli imballaggi

tessuti a perdere non biodegradabili di origine fossile, devono

plastici nei terreni ad uso agricolo esiste: tra questi, i teli di

essere un beneficio e certo non un problema aggiuntivo per la

pacciamatura non recuperati o interrati nella coltratura dei

coltivazione. In questo, gli agriturismi dovrebbero farsi carico

terreni o le cassette sementiere accumulate lungo gli argini

per primi proprio per l’impatto sull’ospite che oltre a un buon

dei canali e portati via dalle piene a formare muri di scatole

sonno riposante e silenzioso, chiede di sentire odori che in cit-

appena incrociato un ponticello, come avviene nelle piane pu-

tà sono persi, sapori che spesso si dissolvono nelle confezioni

gliesi. Anche il mondo del vivaismo non si sottrae alle accuse

dei supermercati.

Pagina 18


n° 57 Dal punto di vista tecnico occorre considerare che anche que-

moltiplicato per le 40 milioni di famiglie europee e moltipli-

ste soluzioni alternative, seppur biodegradabili o addirittura

cato per i giorni di un anno, consentirebbe di ridurre lo spreco

compostabili (in impianti controllati e non in aperta campa-

alimentare che oggi le stesse FAO e EU stimano in 80 miliardi

gna), non devono giustificarne l’abuso nei terreni – come è

di kg l’anno di cui oltre 60% avviene nella gestione familiare;

avvenuto per quelli di sintesi – perché l’accumulo rischia co-

solo il 14% - che non è comunque poco - avviene tra il campo e

munque l’alterazione dell’equilibrio della biomassa. Vanno

lo scaffale. L’imballaggio corretto, valutato e misurato scien-

recuperate a prescindere. Anche se la materia prima della

tificamente, è quindi una chiave di volta della riduzione dello

bioplastica è infatti spesso di origine vegetale è comunque

spreco alimentare in un mondo di 7,7 miliardi di abitanti con

preziosa, e può essere facilmente rigenerata come ogni altro

prospettive di arrivo a 15 miliardi alla fine del secolo.

materiale plastico di sintesi più comune. nibili è un metodo adottabile anche in agricoltura? La risposta è sì. Lo insegna la natura che, guarda caso, ha trovato da sola soluzioni in grado di non impattare sul proprio futuro come

Anche gli imballaggi alternativi alle plastiche tradizionali non

per esempio ha fatto con i suoi frutti, protetti da un imballag-

biodegradabili per il confezionamento di prodotti finiti sono

gio recuperabile per fare compost, riciclabile per estrarre ele-

in grande evoluzione. Ci sono varie aziende italiane che li pro-

menti importanti e pure buono in alcuni casi: la buccia. Una

pongono. Tuttavia, occorre rivalutare l’importanza degli im-

salutare lezione su cui riflettere, lontano dalla plastica.

ballaggi in senso lato – per anni considerati solo il materiale su cui effettuare la comunicazione commerciale e agevolare il trasporto – dunque sotto-valorizzati nel loro aspetto fondamentale: la conservazione del cibo. In un tessuto sociale basato sul consumo rapido, il “valore” – anche economico – della

Per scoprire di più sull’impegno ambientale di Terre dell’Etruria, usa il QR-Code!

conservazione del cibo è stato relegato in seconda battuta. La scadenza dei cibi è un vincolo per tutelare la salute, ma anche per gestire i ricambi rapidi sugli scaffali. L’imballaggio negli anni è diventato il minor costo della filiera agro-alimentare, non quello che va valutato in funzione della fruizione del cibo: un giorno di maggior protezione del cibo,

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Pagina 19

Focus Ambiente

LA VALORIZZAZIONE DEGLI IMBALLAGGI

Pensare quindi in modo sinergico per trovare soluzioni soste-


Dicembre 2019 - Febbraio 2020

Intervista a Graziano Lancioni:

le parole di uno «spirito cooperativo» A cura di Federico Creatini

Redazione Cooperazione in Agricoltura

come tecnico, da perito agrario non ancora laureato, quando la Cooperativa aveva un’estensione limitata al solo magazzino di Donoratico. Passò però poco tempo prima che venisse installato anche quello di Chiappino. Una piccola realtà con pochi soci, ma già allora propositiva e carica di entusiasmo: certo, il tessuto economico e sociale era completamente diverso, con molte aziende con terreni di sei-sette ettari che al tempo – con le attività che venivano svolte – erano più che sufficienti a mantenere la famiglia contadina. Le zone delle Ferruggini e delle Sondraie, per esempio, erano aree che producevano ortaggi in modo intensivo, così come avveniva a Castagneto. Col tempo però la Cooperativa è cresciuta sempre più fino a diventare una realtà di riferimento non solo in provincia di Livorno, ma anche di Pisa. Un’evoluzione costante che ti ha portato a rivestire un ruolo sempre più importante. Dopo essermi laureato grazie al congedo militare, con l’assun-

Focus Ambiente Mondo Cooperativo

zione di altri tecnici iniziai a rivestire il ruolo di direttore commerciale e di coordinatore: ricordo Fabio Gheri, poi l’arrivo di Massimo Boscolo. Il lavoro aumentò con il processo di fusione: al contempo, però, sul finire degli anni Ottanta la Cooperativa si trovò ad attraversare un momento di forte crisi. La fase richiedeva un cambio netto, visto che la dirigenza aveva dato tutto e ormai fatto il suo corso: servivano trasformazioni radicali per invertire Graziano Lancioni arriva e si siede, sfoggiando il suo solito sorri-

la rotta. Con la presidenza Corsini ebbe inizio una fase di riforma

so e un cappello da olivicoltore che suggerisce la raccolta in cor-

che, sia attraverso il recupero crediti, sia attraverso altre opera-

so. Uno spirito vivace, curioso, sempre pronto a mettersi in gioco.

zioni finanziare, riuscì a conferire nuovo slancio alla Cooperativa.

Alle sue spalle, tanti anni di storia della nostra Cooperativa: una

L’inversione di tendenza non riguardò solo le capacità finanzia-

storia vissuta in lungo e largo, passando dalle fasi più dure a quel-

rie, ma anche quelle programmatiche: la seconda fase di fusioni

le di crescita esponenziale. Ora, all’alba di quella che lui stesso ha

portò così all’acquisizione del magazzino di Cura Nuova, all’ac-

definito la sua «second life», la voglia di tirare un bilancio è tan-

cordo con la cooperativa di Vignale Riotorto e successivamente

ta, così come quella di raccontarsi oltre il ruolo di Responsabile

a quello con Terre di Maremma. Zone fondamentali dal punto

commerciale del settore mezzi tecnici che l’ha visto protagonista

di vista agricolo e territoriale, importanti per ampliare il raggio

fino ad oggi.

della cooperazione grazie anche alla meticolosità dei produttori.

Graziano, questa cooperativa è ormai una seconda

La Cooperativa è una scuola di vita: ti va di raccontaci

casa per te. Con la pensione ci hai detto di essere all’al-

alcuni dei tuoi ricordi più cari?

ba di una seconda vita: ma la prima, di preciso, quando

I ricordi sono davvero tantissimi, così come le emozioni prova-

è iniziata?

te. Un dei più belli è legato alla mia fase da Consigliere: le sedute

Beh, la prima è iniziata nel mese di agosto di 43 anni fa. Se mi

del Consiglio erano davvero intense e accese, molto propositive.

rivedo, “barbino” proprio come adesso, penso a un giovane di 23

Dal punto di vista professionale, certamente alcuni accordi come

anni, al terzo anno di università, che iniziò a lavorare in Copal

quello con Agro Service furono molto importanti per la Coopera-

pieno di ideali. L’obiettivo era quello di entrare in una coopera-

tiva, consentendoci di aumentare la marginalità e di avere mag-

tiva per contribuire allo sviluppo e alla crescita di un modello

giori possibilità sul mercato.

aziendale diverso da quello capitalistico, che non avesse come obiettivo solo l’accumulo finanziario, ma che creasse ricchezza,

Come è cambiata la Cooperativa in questi ultimi

sviluppo e servizi collettivi sul territorio. Sono entrato nel 1976

anni, quando Terre dell’Etruria è stata protagoni-

Pagina 20


n° 57 sta di una crescita costante?

importante avere la capacità di trovare e creare strumenti nuovi

Credo che l’azienda in questi ultimi anni sia stata gestita in modo

di contatto e collaborazione tra la cooperativa e la propria base

sempre più organico e strutturato, distinguendosi nel movimen-

sociale. Allo stesso tempo, è opportuno che Terre dell’Etruria

to cooperativo toscano per una caratteristica che trovo tra le più

continui ad adottare tutte le caratteristiche gestionali che sono

importanti e peculiari: all’interno della nostra azienda, infatti, è

proprie di un’azienda che vuole e deve essere protagonista sul

sempre valsa l’idea di considerare il lavoro in cooperativa come

mercato: bilanci preventivi, verifica delle scelte fatte, analisi dei

un valore aggiunto, e ciò ha fatto sì che dal punto di vista retri-

costi. Le possibilità di crescita sono ancora molte: servirà essere

butivo e dei rapporti nell’azienda tutti abbiano sempre anteposto

lungimiranti e cercare il miglior modo per entrare su nuovi mer-

l’interesse collettivo a quello personale. Questa continua certa-

cati creando servizi, attirando nuovi soci e allargando la maglia

mente a essere una delle leve fondamentali. Le altre sono legate

della nostra presenza sul territorio.

vari settori produttivi dal punto di vista agricolo (centri di stoc-

Graziano, come vorresti salutare i tuoi colleghi?

caggio, frantoi) fornendo sempre più assistenza e attenzione ai

Anzitutto, voglio ringraziare i miei colleghi e tutti coloro che ci

nostri soci. L’ortofrutta è stato un altro trampolino importante,

hanno preceduto per l’aiuto, la collaborazione, l’amicizia che mi

così come la cantina del Poderone, rendendo la Cooperativa agli

hanno dato, contribuendo notevolmente alla mia formazione

occhi delle aziende una possibilità per collocare con profitto i

professionale e umana. Un ringraziamento perchè lavorando in

propri prodotti sul mercato. L’altra grande scelta è stata quella

questa cooperativa, con l’esempio, il sacrificio e con lo spirito

di privilegiare l’attività dei magazzini, trasformati in negozi sem-

che ci ha contraddistinto in questi anni, hanno fatto sì che i miei

pre più forniti e curati: un aspetto sul quale l’attuale presidenza

ideali di allora non siano mutati e oggi possa affrontare questo

di Massimo Carlotti sta insistendo molto. Se non avessimo fatto

passaggio con la soddisfazione di aver contribuito a costruire

questa scelta, probabilmente alcuni magazzini non avrebbero po-

un’azienda che dà lavoro a 150 persone e crea servizi e utile da

tuto resistere con la sola attività professionale. La strada è trac-

reinvestire. Come ho detto, ritengo in tutto ciò abbia giocato un

ciata e in programma ci sono altri interventi di potenziamento.

ruolo fondamentale l’aver sempre privilegiato l’interesse collettivo rispetto a quello personale. Dato che credo che in Terre

Come vedi il ruolo della cooperazione nel futuro?

dell’Etruria ci sia gente di un certo spessore, sono certo che le

Il mercato sta cambiando molto velocemente, questo è indubbio.

sfide che aspetteranno la Cooperativa saranno affrontarle al me-

Dovremo capire gli impatti delle nuove dinamiche, rinforzando

glio e quindi, come socio, potrò contare su un’azienda ancora più

alcuni aspetti come la vendita online. Certo, ritengo che il siste-

grande ed efficiente. L’augurio che faccio è comunque quello di

ma cooperativo possa essere ancora quello vincente: come ci cre-

mantenere quello spirito cooperativo che ci ha guidato in questi

devo nel 1976, ci credo ancora.

anni, perchè credo che lavorare in Cooperativa, ancora oggi, sia

È necessario però che le aziende cooperative mantengano la pro-

un valore aggiunto.

pria identità, partecipando alla vita della cooperativa, proponendo, suggerendo e rafforzando lo spirito di collaborazione: sarà

Grazie di tutto, Graziano. Vero esempio di spirito cooperativo.

1/M, Via Aurelia, 57022 - Castagneto Carducci LI

Tel. 0565777462

Pagina 21

Focus Ambiente Mondo Cooperativo

alle scelte giuste, quelle strategiche, come per esempio coprire i


Dicembre 2019 - Febbraio 2020

Piante tintorie, un’occasione per lo sviluppo agrituristico

Alla scoperta di una ricchezza del territorio toscano e di un'opportunità di integrazione economica Focus colture Ambiente alternative

A cura di Marco Benedetti Greenevo

INTERVISTA AD ALICE GARAU AROFFU DI JANA OFFICINAE

La tintura naturale è un mondo affascinante che esiste da tempi

Ciao Alice, presenta brevemente te stessa e il tuo per-

hanno iniziato a filare, tingere e tessere. Non ho inventato nulla

corso professionale.

ma solo assecondato la mia natura curiosa, quindi la curiosità si

Mi chiamo Alice Garau Aroffu – mamma di Marte - fondatrice

è trasformata in una ricerca storica e documentale, poi in pas-

del Brand Jana Officinae e attualmente studentessa della facoltà

sione e sperimentazione, fino a diventare una competenza. Du-

di Scienze farmaceutiche presso l’Università di Bologna. Profes-

rante i laboratori che organizzo, cerco di trasmettere prima di

sionalmente mi definisco business grower: aiuto aziende ma an-

tutto l’attenzione alla natura, la conoscenza tecnica, ma anche un

che persone fisiche a far nascere e coltivare progetti che creano

punto di vista alternativo: scarti alimentari o della lavorazione

valore; in particolare nei settori dell’agricoltura non ortiva, come

agricola ma anche foglie e fiori che cadono nei nostri boschi o

la coltivazione di piante tintorie e aromatiche, e dell’erboristeria

che semplicemente fanno parte della fattoria, possono trasfor-

selvatica. L’obiettivo è prevalentemente l’autoproduzione di sa-

marsi in colori per tingere le tende di casa, canovacci, cuscini ma

poni, unguenti e tisane, moda eco-sostenibile, gadget, attivando

anche t-shirt, prendisole o borse di stoffa. La tintura naturale ha

produzioni di piante tintorie e complementi d’arredo o abbiglia-

veramente molteplici impieghi ed è alla portata di tutte le per-

mento tinto con colori vegetali e comunicazione e marketing.

sone che voglio scoprire nuovi modi per esprimere la propria

Credo nella possibilità di praticare uno stile di vita consapevole

creatività.

antichissimi, ad oggi non si hanno certezze a causa della deperibilità delle materie vegetali sicuramente, visto l’uso dei colori naturali per le pitture rupestri non è difficile pensare che le donne raccoglitrici e conoscitrici della natura usassero i colori naturali per decorare il corpo, i monili o l’abbigliamento. Si pensa che sia comunque pratica usuale sin da quando, nel Neolitico, le donne

e sostenibile e anche per questo organizzo attività didattiche e laboratori, a partire dalle scuole dell’infanzia fino al liceo.

Pensando ad un agriturismo – una eccellenza italiana – e alla sua interazione tra valorizzazione del pro-

Tu organizzi e gestisci anche laboratori di tintura natu-

prio territorio e necessità di promuovere turismo

rale in base alle piante spontanee o coltivate nell’area

ambientalmente compatibile, le attività che tu hai

e produci abbigliamento e accessori stampati con un

spiegato possono essere anche un modo per utilizzare

particolare tecnica che rende unico ogni capo, valoriz-

terreni marginali senza rinunciare o cambiare la de-

zando al contempo la natura di quell’area. Raccontaci

stinazione delle principali culture in atto in una deter-

queste esperienze.

minata azienda?

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Le piante tintorie sono spesso considerate delle erbacce (come

Come tutte le coltivazioni, ci sono consuetudini contadine; ogni

la robbia) molto rustiche, molto resistenti e bisognose di poche

area ha la sua unicità, così come le piante che la abitano: è im-

cure nella manutenzione. Come tutte le erbacce, prediligono

pensabile piantare robbia in un terreno asciutto, com’è impen-

terreni marginali. Per un agriturismo, la coltivazione di pian-

sabile coltivare arance dove la temperatura scende sotto zero.

te tintorie o la valorizzazione di quelle già presenti all’interno

Per iniziare bisogna innanzitutto essere curiosi del proprio ter-

dell’azienda è in assoluto un valore aggiunto, non soltanto come

ritorio, rivolgersi a un esperto competente del settore, fare un

possibilità di sviluppo di una filiera dedicata, ma anche e soprat-

percorso di formazione pratica sulle piante e quindi iniziare a

tutto per sopperire a una serie di necessità interne alla struttura.

sperimentare!

Imparando a produrre in autonomia, gli agriturismi possono of-

Per riconoscere le foglie o i fiori che possono dar vita a

frire ai loro ospiti accessori tessili, coinvolgere gli ospiti in la-

tessuti stampati con la tecnica descritta, è necessario

boratori di autoproduzione di colori, possono auto-prodursi la

competenza tecnica, o è sufficiente un corso? Come

pittura muraria usando i pigmenti naturali del loro ambiente, per

potrebbe un soggetto imparare questa tecnica?

cambiare look alle camere. Possono anche realizzare una linea di

La conoscenza passa per l’esperienza, è opportuna una forma-

gadget, come sapone auto-prodotto con gli oli esausti della cuci-

zione base sulle specie vegetali; le piante sono una risorsa pre-

na e colorato con piante tintorie del loro giardino; poi, spazio agli

ziosa per l’uomo, ma possono essere anche pericolose a causa

orti didattici e chi più ne ha più ne metta. Oltretutto, spesso la

della loro parte tossica in certe specie. La competenza è neces-

pianta tintoria è anche aromatica come l’elicriso, fonte di colore

saria, ma non necessariamente si fa a scuola. Io, per esempio,

in giardino e di olii essenziali, offrendo quindi all’ecoturista un

non faccio lezione ma vado nelle aziende, affianco contadini e

soggiorno multi sensoriale.

operatori agrituristici condividendo nozioni durante l’esperien-

Esistono tecniche codificate o manuali per iniziare

za diretta: efficiente, economica e sostenibile.

una attività di coltivazione di piante tintorie in un determinato territorio? E se no quali sono i primi passi da compiere?

CURIOSITÀ Il mercato delle piante officinali tintorie è caratterizzato

interessi generali dei produttori nazionali, promuovere

da scambi commerciali tra paesi che si trovano in diver-

reti di informazione, assistenza tecnica e partecipazione

si continenti ma con ampia oscillazione di anno in anno,

a programmi di ricerca applicata e punta alla creazione

sia per quanto riguarda le quantità scambiate e il prezzo,

di un marchio di qualità italiana. Da non trascurare poi

sia per ciò che concerne la specie e la tipologia di essen-

il territorio in cui le piante vengono prodotte, che può

za commercializzata. Esistono grandi aziende, in genere

aggiungere un valore notevole. Per esempio la Sardegna

multinazionali

presenta aspetti culturali, di tradizione, di ambiente e di

soprattutto tedesche e francesi, che commercializzano

vegetazione molto caratterizzanti e che, in quanto tali,

e trasformano la materia prima sia in semi-trasformati

possono dare al prodotto elementi di univocità, di esclusi-

che in prodotti finiti. L’offerta è, invece, estremamente

vità e quindi di valore aggiunto importanti e non soggetti

frammentata e proviene da una moltitudine di raccogli-

a concorrenza.

tori-coltivatori. Nonostante ciò, la vendita delle piante

Le principali piante tintorie presenti in Toscana sono, per

officinali coltivate è in competizione con quella delle spe-

le erbe e gli arbusti: elicriso, eucalipto, robbia tintoria e

cie raccolte allo stato spontaneo. In Europa, i prodotti da

pellegrina, dittrichia viscosa, iperico, ginestra dei tintori,

raccolta spontanea arrivano soprattutto dall’Albania e da

artemisia annua, rapa rossa e reseda, isatis tintoria, rovo,

altri Paesi dell’Est, ma anche dalla Turchia e dalla Spagna.

margherita dei tintori e calendula officinalis. Per gli al-

In Italia è stata creata la Federazione Italiana Produtto-

beri, invece: sambuco, castagno, betulla, leccio, quercia,

ri Piante Officinali (FIPPO) con lo scopo di tutelare gli

faggio e salix alba.

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Focus colture alternative Ambiente

n° 57


Dicembre 2019 - Febbraio 2020

Ci sono “topi e topi” A cura di Formevet

Informazione pubblicitaria a cura di Formevet Green Has

Per combattere la presenza di ospiti indesiderati quali topi e ratti e organizzare piani di lotta mirati ed efficaci è utile conoscerne le differenze e le abitudini. Topi e ratti sono mammiferi appartenenti alla famiglia dei Muridi. I Muridi sono molto adattabili e dunque possono infestare quasi ogni ambiente a natura antropica (edifici industriali, rurali, civili, abitazioni, cantine, garage, giardini, ecc.). In Italia, le specie che vivendo a stretto contatto con l’uomo possono causare problemi igienico-sanitari, oltre che di carattere economico, sono sostanzialmente tre: il topo domestico (Mus musculus), il ratto nero (Rattus rattus) e il ratto grigio (Rattus norvegicus).

TOPO DOMESTICO (MUS MUSCULUS)

colore del mantello anche per un profilo più affusolato della

Morfologia: l’adulto misura in media tra gli 8 e i 10 cm, esclu-

testa. Gli occhi e le orecchie sono grandi e la coda è più lunga

sa la coda che è più lunga del resto del corpo. Pesa non più di

di pochi centimetri rispetto al resto del corpo.

30 g, ha muso appuntito e occhi tondi e piccoli.

Biologia: il ratto nero raggiunge la maturità sessuale a 3 mesi

Biologia: il topo domestico raggiunge la maturità sessuale a

circa. La durata della gestazione è di circa 20-22 giorni. Il nu-

45 giorni circa. La durata della gestazione è di circa 19 giorni

mero di piccoli svezzati da una femmina ogni anno è di circa

e il numero di piccoli svezzati da una singola femmina varia

20. Esso vive in ambienti sia interni che esterni, prediligen-

da 30 a 35 circa all’anno.

do quelli asciutti e sopraelevati quali i sottotetti, le soffitte,

Il topo domestico può arrampicarsi e ricava le proprie tane

i fienili e i granai dove appronta nidi nelle travature. Il ratto

sia in ambienti esterni (prati, campagne, ecc.) che interni

nero è praticamente ubiquitario e predilige approntare le

(abitazioni, anfratti di muri, di pavimenti, ecc.), praticamente

proprie tane in luoghi sopraelevati compresi alberi, arbusti,

ovunque. Si tratta di un animale tendenzialmente solitario,

siepi, ecc. Il suo stile di vita e le sue abitudini alimentari lo

ma laddove le infestazioni siano di particolare gravità si dice

rendono forse la specie di ratto più difficile da combattere.

che essi vivano “in condominio”, con numerosi nidi prossimi

Per quanto riguarda la scelta del cibo, infatti, il ratto nero

l’uno all’altro in ognuno dei quali trova ricovero un singolo

vive laddove il cibo preferito è abbondante e diversificato

topo. È un animale tendenzialmente granivoro/frugivoro,

ed è pertanto più selettivo del ratto grigio. Consuma fino a

consuma circa 3 grammi di cibo al giorno in innumerevoli

25/30 grammi di sostanza secca al giorno, facendo i propri

piccoli pasti effettuati in innumerevoli posti. Quando e se ne

pasti in numerosi posti spostandosi generalmente per vie ae-

presentasse la necessità e in caso di infestazioni importan-

ree (travi, grondaie, cornicioni, fili sospesi, ecc.). Quando e

ti, pertanto, la lotta al topo domestico si effettua predispo-

se si presentasse la necessità di intervenire, la lotta contro

nendo molti punti esca con pochi grammi di essa posizionati

il ratto nero può risultare complessa e va impostata predi-

attorno o all’interno dell’area ove i topi manifestano la loro

sponendo pochi punti esca non particolarmente abbondanti

presenza. Il numero limitato di punti esca è infatti la prima

nelle zone di maggior passaggio. Data l’abbondanza e varietà

causa di insuccesso di un intervento. Le esche più efficaci

di cibo disponibile nell’ambiente in cui il ratto nero predilige-

contro il topo domestico sono quelle in pasta o in grani.

re vivere, l’appetibilità delle esche ratticide è un importante fattore critico di successo.

RATTO NERO (RATTUS RATTUS) Morfologia: supera molto raramente i 300 g di peso, la lun-

RATTO GRIGIO (RATTUS NORVEGICUS)

ghezza del corpo più la testa misura tra i 16 ed i 21 cm e solo a

Morfologia: è più aggressivo e massiccio del ratto nero, pesa

volte raggiunge i 30 cm. Il ratto nero è più piccolo e slanciato

mediamente tra i 300 ed i 400 g e solo raramente può rag-

del ratto grigio e si differenzia da quest’ultimo oltre che per il

giungere i 700 g. L’adulto misura tra i 20 e i 30 cm e lo si

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distingue facilmente dal ratto nero oltre che per il colore del

cole (lunghezza media 12 mm).

mantello anche per la lunghezza della coda che è più corta

Gli escrementi del topolino domestico sono invece più pic-

rispetto al resto del corpo. Il muso è arrotondato e ha occhi e

coli (lunghezza media 6 mm) e presentano estremità appun-

orecchie più piccoli rispetto al ratto nero.

tite. Tutti i roditori, oltre che fonte di potenziali danni a cose

Biologia: il ratto grigio raggiunge la maturità sessuale a 3

e ambienti, sono anche potenziali vettori di agenti patogeni

mesi circa. La durata della gestazione è di circa 20-22 gior-

pericolosi sia per l’uomo che per gli animali e un loro efficace

ni. Ogni femmina svezza all’anno circa 20 piccoli. Scava tane

controllo è un punto cardine per il mantenimento della salu-

sotterranee o occupa ripari naturali esistenti ed è un’abile

brità ambientale. Formevet è una azienda da sempre impe-

nuotatore.

gnata nel sostegno del concetto di una unica salute integrata

Il ratto grigio è praticamente ubiquitario e vive sia in ambien-

del trinomio uomo-animali-ambiente (concetto conosciuto

ti esterni (discariche, sotto le fondamenta di edifici, ecc.) che

come “One Health” o “un’unica Salute”), credendo ferma-

interni (cantine, magazzini, ecc.), comprese le reti fognarie.

mente che la massima espressione del concetto si realizzi

Il suo comportamento sociale e alimentare suggerisce come

pienamente nella collaborazione tra i professionisti sanitari

poterlo combattere. Il ratto grigio vive infatti in società or-

(medici, veterinari, farmacisti), professionisti dell’igiene am-

ganizzate, caratterizzate da grande prudenza e sospetto nei

bientale (es. disinfestatori, agronomi, ecc.), rivenditori del

confronti di tutto ciò che le circonda, cibo compreso. Consu-

settore e privati cittadini che si prendono cura, oltre che dei

ma fino a 30 grammi di sostanza secca suddiviso in pochi pa-

propri animali, anche dell’ambiente circostante.

sti giornalieri (dalle 2 alle 4 volte) ma solo dopo averne fatto testare l’appetibilità e la sicurezza da parte di individui che

In linea con il concetto di “One Health”, Formevet propone

nel loro contesto sociale hanno questa funzione. Per quanto

prodotti tra cui i rodenticidi per tutte le categorie di utiliz-

sopra, quando e se si presentasse la necessità di intervenire,

zatori e per tutte le diverse esigenze sottolineando come, in

la lotta contro di essi va impostata predisponendo pochi pun-

caso si renda necessario l’uso di esche ratticide, prima del

ti esca possibilmente in vicinanza delle tane cosicché in cor-

loro utilizzo sia estremamente importante leggerne attenta-

rispondenza di ciascuno vi possano mangiare più ratti. L’esca

mente l’etichetta, le note precauzionali ivi descritte e atte-

dovrà essere molto appetibile e caratterizzata da una attività

nersi scrupolosamente alle modalità d’uso e dosaggio.

differita. Ciò a significare che l’attività ratticida dell’esca non dovrà esprimersi in tempi brevi, bensì a distanza di 12/24

A questo proposito è utile ricordare anche che le nuove e più

ore dal momento dell’assunzione.

recenti normative pertinenti l’uso dei prodotti rodenticidi a base di sostanze attive anticoagulanti introducono e codifi-

Conoscere le differenze tra topi e ratti (taglia, misura della

cano ulteriori misure di mitigazione del rischio a tutela della

lunghezza della coda, habitat, abitudini alimentari, ecc.) per-

salute umana, degli animali e dell’ambiente. Tra queste ricor-

mette di identificare la specie infestante e di intervenire nel-

diamo in particolare:

la maniera più appropriata. L’avvistamento di un soggetto di dimensioni minute nell’ambito di una casa, per esempio, fa

• la definizione di tre categorie di utilizzatori (utilizzatori non

ipotizzare la presenza di un topo domestico; così come l’av-

professionisti, professionisti e professionisti formati);

vistamento di un soggetto di dimensioni notevoli in cantine,

• l’introduzione di taglie di confezionamento massimo e mi-

fogne, discariche fa ipotizzare la presenza di un ratto grigio.

nimo a seconda degli utilizzatori;

La lunghezza della coda, se si è abbastanza vicini da poterla

• che i rodenticidi contenenti una concentrazione di sostanza

valutare, può essere un utile parametro per capire di quale

attiva anticoagulante pari o superiore allo 0,003% possono

specie di ratto si tratti. Gli escrementi possono essere un’al-

essere acquistati e utilizzati esclusivamente da professioni-

tra utile traccia distintiva.

sti e professionisti formati; • che gli utilizzatori non professionisti (pubblico) possono

Le feci del ratto grigio presentano per esempio estremità ar-

acquistare e utilizzare solo prodotti con una concentrazione

rotondate e lunghezza media 18 mm, mentre quelle del ratto

inferiore a 0,003% di sostanza attiva.

nero hanno estremità appuntite e sono leggermente più pic-

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Informazione pubblicitaria a cura di Formevet Green Has

n° 57


Focus Olio

Dicembre 2019 - Febbraio 2020

L’analisi della campagna olearia 2019 Intervista al Dott. Paolo Granchi, agronomo di Terre dell’Etruria A cura di Camilla Micheletti

Direttore editoriale Cooperazione in Agricoltura

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Focus Olio

n° 57

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Focus Olio

Dicembre 2019 - Febbraio 2020 Ci può dare un giudizio complessivo sulla campagna

ropei e mondiali produttori di olio di oliva. Ci saranno aumenti

olearia 2019 e quali differenze avete riscontrato ri-

in Portogallo (+39%) e Grecia (+ 62%), mentre in Italia è previsto

spetto all’anno 2018?

un raddoppio della scarsissima produzione del 2018 con un +

Nel bacino mediterraneo, per i principali paesi produttori, la

100% di produzione stimato (350.000 ton prodotte), pur sem-

campagna olearia 2019 prevede rispetto alla campagna pre-

pre al di sotto delle circa 450.000 ton di produzione media del

cedente una riduzione di produzione del 30% in Spagna, che si

Belpaese. Rispetto alla campagna 2018, complessivamente in

manterrà comunque saldamente al primo posto tra i paesi eu-

Europa è stimata una riduzione produttiva del 9%.

Guardando alla produzione italiana e regionale nel 2018, negli

cascola, accelerando la crescita dei frutti rimasti e rendendoli

ultimi cinque anni può essere evidenziato un particolare aumen-

quindi ancor più aggredibili dalla mosca. Sul finire di luglio, l’ab-

to dell’alternanza produttiva, probabilmente legato a una minor

bondante precipitazione (40-60 mm) registrata ha reidratato i

cura delle olivete. Gli olivicoltori, se escludiamo alcune realtà,

frutti e – associata al calo termico – ha fatto incrementare note-

stanno sempre più diventando raccoglitori, abbandonando le

volmente i livelli di infestazione.

cure colturali essenziali per mantenere costante la produttività

Si sono osservate 5 generazioni di mosca fino alla fine di otto-

delle olivete in un contesto di cambiamento climatico e nuove

bre, mese con temperature al di sopra della media stagionale

avversità fitopatologiche. Nel dettaglio, in Toscana si stima una

(già osservate anche nel 2018), con dannosità raggiunte in olive-

riduzione nel quantitativo prodotto di olio di oliva del 20% ri-

te non trattate fino al 100% e livelli di acidità dell’olio ottenuto in

spetto al 2018: le zone in cui è maggiormente risentito il calo

alcuni casi maggiore del 1%, tale da rendere l’olio classificabile

sono le province di Firenze, Siena e Arezzo, mentre sulla costa

come vergine. A tal proposito hanno dato un ottimo risultato

il livello produttivo si attesterà su quello dello scorso anno. Dal

i trattamenti fatti con prodotti ad azione antideponente/repel-

punto di vista qualitativo, ad oggi abbiamo situazioni di olio di

lente (CAOLINO-MANISOL-THIOPRON-RAME): quando è

buona qualità, con acidità inferiore a 0,6 ac. oleico (limite max.

stata ben curata la distribuzione, nei 2/3 interventi effettuati,

per IGP Toscano) per gli olivicoltori che hanno mantenuto di-

si stanno oggi raccogliendo olive sane con acidità dell’olio com-

fese le olivete dalle principali avversità (lebbra e mosca delle

prese tra 0,2- 0,5 ac. oleico.

olive) e/o che hanno effettuato una raccolta tempestiva.

Il cambiamento climatico ha influenzato molto le

A livello agronomico ci sono elementi da segnalare in

campagne degli ultimi anni, anticipando progressi-

questa campagna?

vamente il momento della raccolta delle olive. Anche

In primis, la maggiore pressione del fitofago chiave dell’oliveto

quest’anno è stato così?

in produzione: la mosca delle olive! La presenza di olive rima-

Nel 2019, i prelievi effettuati per valutare la maturazione dei

ste sulle piante dalla campagna 2018 ha favorito la popolazione

frutti iniziati nell’ultima settimana di settembre indicavano un

svernante di mosca con un’elevata popolazione presente già nel

ritardo nella maturazione di 10/12 giorni rispetto al 2018 e nelle

mese di maggio, allorquando anche la Regione Toscana – attra-

stesse olivete. Tuttavia, le elevate temperature medie dei primi

verso il servizio fitosanitario – ha emesso una valutazione di

15 giorni di ottobre hanno favorito il recupero nella maturazio-

rischio potenziale medio-elevata per la provincia di Livorno. In

ne con rese medie analoghe a quelle del 2019, in particolare sul-

assenza di irrigazione, le temperature estive elevate registrate

le varietà maurino, frantoio, leccino e in piante con media carica

nell’ultima settimana di giugno hanno causato un’importante

di frutti. Nel futuro sarà sempre più importante effettuare anali-

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si sulla maturazione dei frutti per determinare il momento otti-

contenuti. Spesso sostengo che basti un’ora di lavoro in frantoio

male di raccolta e quali zone dell’oliveto raccogliere prima delle

per annullare quanto fatto in un anno nell’oliveta: di questo de-

altre, anche per sfuggire meglio agli attacchi intensi e tardivi di

vono essere coscienti tutti gli attori della filiera. Sarà necessario

mosca delle olive e portarle il più possibile sane al frantoio.

incrementare la capacità lavorativa giornaliera degli impianti,

Come si sceglie il momento migliore per raccogliere

considerando l’aumento delle superfici coltivate ad olivo. Ne-

le olive? Ci sono sistemi e tecnologie che aiutano in tal

gli ultimi due anni, solo Terre dell’Etruria ha venduto 100000

senso?

piante di olivo che una volta a regime produrranno 20/25000 di

A Terre dell’Etruria ormai da 7 anni utilizziamo la tecnologia

olive, pari alla capacità lavorativa attuale di uno dei nostri prin-

NIR per determinare il momento ottimale della raccolta, asso-

cipali frantoi: i frutti dovranno essere celermente moliti, causa

ciata a valutazione del colore e della resistenza al distacco in

gli autunni caldi e la pressione conseguente dei parassiti. Per

abbinamento all’assaggio dell’olio ottenuto da queste olive. Uno

cui, gioco forza, dovremo potenziate le linee di trasformazio-

dei prossimi obiettivi sarà quello di individuare olivete rappre-

ne ricercando quelle atte a garantire le temperature più basse

sentative nelle varie zone e, analogamente a quanto avviene per

in fase di trasformazione, così da non compromettere la qua-

la mosca delle olive, inviare SMS o emettere bollettini di raccol-

lità di olive raccolte sempre più con agevolatori e/o macchine

ta per le varie zone di produzione.

a raccolta in continuo. Importante, infine, sarà anche valutare

Innovazione tecnologica nell’oliveto e in frantoio:

l’opportunità di climatizzare i locali di stoccaggio.

quali sono gli elementi fondamentali che concorrono

L’obiettivo di Terre dell’Etruria è creare un ecosi-

positivamente alla buona riuscita della campagna?

stema multidisciplinare, in cui esperti di arboricol-

Nell’oliveto è essenziale che gli olivicoltori associati si rendano

tura, tecnologie alimentari, chimica degli alimenti,

conto che l’olivo è una pianta da frutto e come tale deve esse-

ingegneria, tracciabilità, marketing, sottoprodotti,

re gestita e curata. L’olivicoltore deve essere un frutticoltore e

imballaggi, shelf-life, legislazione, protezione delle

sempre meno un “raccoglitore”. Ciò significa che tutte le tec-

piante, analisi sensoriale, sostenibilità, ecc. vadano

niche e tecnologie a disposizione, oltre alle conoscenze mutu-

a stimolare lo sviluppo di innovazioni necessarie nel

abili dal settore della ricerca – con la quale Terre dell’Etruria

settore olivicolo-oleario, incoraggiando la creativi-

è in stretta collaborazione – devono rapidamente essere im-

tà e la predisposizione alla novità e al cambiamento.

plementate nell’agroecosistema oliveto. In futuro, anche per

Avete in programma convegni o altre attività che van-

la gestione della mosca delle olive, considerata la riduzione

no in questa direzione?

dei prodotti curativi, dovrà sempre più essere posta maggiore

Il 2020 sarà un anno in cui la comunicazione di quanto sopra

attenzione a quegli interventi tesi a favorire l’allegagione quali:

dovrà essere necessariamente incrementata, con incontri tec-

fertilizzazione, difesa da parassiti minori (tignola, cimice asiati-

nico-informativi rivolti soprattutto agli olivicoltori soci. Ciò

ca, cecidomia fogliare) e funghi (lebbra), irrigazione e potature

dovrà essere fatto con la collaborazione degli organi regionali,

oculate, poiché un aumento di allegagione implica una minor

dei nostri partner commerciali e dei ricercatori che si occupano

suscettibilità delle olive agli attacchi di mosca. Purtroppo, da

delle tematiche evidenziate: sarà infatti importante che tutti gli

un’indagine interna effettuata presso uno dei nostri frantoi – su

attori della filiera si rendano partecipi e contribuiscano ad ar-

150 olivicoltori – dal 15 ottobre al 30 ottobre 2019, abbiamo ri-

ricchire la discussione con studi ed esperienze di campo, pren-

scontrato che il 50% degli olivicoltori ancor oggi non effettua

dendo costantemente parte ad incontri che – in futuro – avrem-

alcun trattamento alle olivete, sia esso preventivo e/o curativo:

mo intenzione di organizzare anche online e sui social network.

a questo corrispondono percentuali di olive danneggiate da muf-

Ci troviamo ad attraversare una situazione in cui risulta ogget-

fe o insetti che vanno dal 80 al 100%, con problemi importanti

tivamente più difficile produrre rispetto al passato (a causa del

al momento della frangitura. Il 30%, inoltre, non effettua alcuna

cambiamento climatico, dei nuovi parassiti e delle contingenti

concimazione agli impianti, mentre un altro 30% non attua né

situazioni di mercato), perciò risulta sempre più importante

concimazioni, né trattamenti. Per le aziende che andranno a

essere aggiornati su altre forme di olivicoltura che stanno rapi-

realizzare nuovi impianti sarà essenziale progettarli al meglio

damente avanzando grazie all’utilizzo di nuove tecnologie fino

affinché i costi della raccolta – che incidono dal 30 al 40% sul

a qualche anno fa impensabili. Una condizione indispensabile

costo di produzione, considerate le macchine da raccolta oggi

se vogliamo che l’olivo mantenga la sua redditività e il valore

disponibili sul mercato – possano essere quanto più possibile

del suo frutto.

Pagina 29

Focus Olio

n° 57


Focus Vino

Dicembre 2019 - Febbraio 2020

La vendemmia 2019: tra risultati e prospettive A cura di Giulio Fontana Responsabile settore oleario e vinicolo Terre dell’Etruria

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Focus Vino

n° 57

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Dicembre 2019 - Febbraio 2020 La vendemmia appena trascorsa ci ha regalato non poche emo-

ne – attraverso i nostri agronomi: certo, da questo punto di vista

zioni. L’andamento climatico favorevole ci ha permesso infatti di

resta ancora molto lavoro da fare, ma il nostro obiettivo è quello

programmarla in maniera ottimale, riuscendo a intervenire con

di arrivare a seguire le aziende affiliate in ogni passaggio della

la raccolta delle varie tipologie nei tempi prestabiliti.

produzione. A tal proposito, Terre dell’Etruria si sta impegnan-

Dalle prime settimane di settembre si è notato subito che si po-

do sempre più nel garantire ai propri soci occasioni di crescita

teva parlare di un’ottima annata, sensazione confermata negli

formativa: il 24 novembre, con il supporto dei nostri partner

ultimi giorni di ottobre: quando la maggior parte delle lavorazioni

commerciali Scam, Mas Seeds e Semfor, abbiamo infatti orga-

di cantina sono state ultimate, infatti, abbiamo potuto verificare

nizzato e tenuto un incontro con i viticoltori su Concimazione

attraverso l’attenta regia del nostro enologo Emiliano Falsini i ri-

Organo-Minerale e Inerbimenti dei Vigneti (approfondimento a

sultati di quanto fatto. Siamo rimasti molto soddisfatti dal lavoro

pagina 42). Una serata importante e molto partecipata che deve

svolto dai nostri soci in vigna, impegno al quale abbiamo cercato

però essere solo l’inizio di una serie di appuntamenti formativi

di fornire la massima assistenza – durante la fase di maturazio-

indirizzati a far crescere tutti.

UN ROSATO DOC PER TERRE DELL’ETRURIA

Appuntamento a

Visto l’interesse riscontrato e gli ottimi risultati ottenuti nelle

Focus Vino

varie guide di settore, da questa vendemmia abbiamo programmato per il secondo anno la lavorazione del BRUMOSO, il nostro Vermentino frizzante con metodo ancestrale. Tuttavia, la voglia di metterci in gioco tanto sul mercato quanto in cantina è così viva che, anche quest’anno, abbiamo voluto lavorare per presentare una nuova etichetta work in progress. Un nuovo vino, un nuovo prodotto da lanciare all’insegna della qualità e della ricerca: un Rosato Doc Maremma da inserire nella nostra linea “Il Poderone”. Ricavato da uve di Ciliegiolo, vinificato in purezza, il nostro Rosato sarà un vino elegante e con personalità, caratterizzato nei suoi profumi dalla freschezza della fragola e dei fiori bianchi, morbido alla bocca, equilibrato, con una sapidità in grado di lasciare una sensazione di pulizia al palato. Sarà lanciato al Vinitaly, dove anche quest’anno saremo presenti per proporre le nostre novità e le nostre conferme.

Scopri i nostri vigneti con gli scatti di Giacomo Filippeschi: usa il QR code!

SALONE INTERNAZIONALE DEI VINI E DISTILLATI 19-22 APRILE 2020

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I nostri vini inseriti in due importanti guide enologiche

Grande soddisfazione per i nostri vini. Dopo una serie

Accompagna le tue feste con il gusto dei nostri vini: pro-

di degustazioni e selezioni operate dalle commissioni re-

dotti di valore e qualità per i tuoi regali, i tuoi pranzi e le

gionali della guida Vinibuoni d’Italia, siamo stati infatti

tue cene!

selezionati per l’edizione 2020 con i seguenti vini e i relativi punteggi: Morellino di Scansano Docg Giogo 2018

Usa il QR-Code per accedere alla sezione e-shop del nostro sito!

Toscana Igt Vermentino Frizzante Brumoso Metodo Ancestrale 2018

Maremma Toscana Doc Ciliegiolo Briglia 2018

Maremma Toscana Doc Vermentino Marmato 2018

Toscana Igt Ansonica Antico Borgo 2018

NUOVA VESTE BORGOGNOTTA PER IL NOSTRO MARMATO Nuova veste per il nostro MARMATO! Il vermentino in pu-

Inoltre, per il terzo anno consecutivo il nostro ciliegiolo

rezza della linea Il Poderone non sarà più all’interno della

BRIGLIA ha ricevuto il premio “Vino quotidiano”, il più alto

classica bottiglia bordolese, ma valorizzato da una nuova

riconoscimento rilasciato dalla guida enologica Slow Wine

struttura di packaging legata all’uso della borgognotta: una

per i vini al di sotto dei dieci euro. Vogliamo ringraziare an-

scelta dettata dalle caratteristiche del prodotto, limpido e

cora una volta i soci vignaioli che credono nel nostro lavoro

privo di sedimenti.

e tutte le ragazze e i ragazzi che, lavorando con passione e

Il risultato è quello di una bottiglia dal fondo conico meno

impegno nella nostra cantina di Poderone (GR), permetto-

evidente e dalle spalle scese e poco pronunciate: una veste

no a Terre dell’Etruria di conseguire questi risultati.

elegante per un vino fine, raffinato e fresco.

Pagina 33

Focus Vino

n° 57


Dicembre 2019 - Febbraio 2020

La ricetta antispreco: polpette di bollito al pesto di basilico Osteria da Cesare

Un mondo di ricette

Roma

La ricetta antispreco a cura della redazione

Ingredienti per 4 persone mezzo chilo di carne di petto di bovino adulto mezza cipolla 2 carote 2 coste di sedano (in alternativa mezzo chilo di bollito magro avanzato) un ciuffo di prezzemolo 6 uova

Proseguiamo in questo numero con una delle nostre rubri-

mezz’etto di parmigiano reggiano

che più apprezzate: la ricetta antispreco, per contribuire,

2 etti e mezzo di pane grattugiato

nel nostro piccolo, alla lotta agli sprechi alimentari.

3 litri di olio di semi di girasole

Il periodo delle feste di Natale, si sa, è il momento in cui ci

sale qb

lasciamo andare agli eccessi e a qualche lusso alimentare. Il bollito – o lesso – è uno dei piatti più caratteristici della

pepe qb

stagione fredda, sinonimo di abbondanza e lunghe riunioni

Per il pesto di basilico:

familiari intorno al tavolo. Per riciclare al meglio gli avanzi

3 mazzi di basilico

del bollito natalizio ecco a voi una deliziosa ricetta che vi

2 etti e mezzo di olio extravergine di oliva

farà venire l’acquolina in bocca. Tempo di esecuzione: 1 ora, più il raffreddamento oppure 4 ore, più il raffreddamento se si parte dalla carne cruda

Pagina 34


n° 57 Preparazione: Al primo punto la ricetta illustra il procedimento per otte-

Lasciate raffreddare l’impasto in frigorifero per tre ore,

nere il manzo bollito; se avete deciso di preparare le pol-

quindi formate delle polpette, che abbiano una circonfe-

pette partendo dal lesso avanzato, passate direttamente al

renza di due centimetri e mezzo circa. A parte, battete le

secondo punto.

rimanenti uova e passate le polpette in esse e poi nel pane grattugiato.

Versate in una pentola sette o otto litri di acqua fredda, aggiungete la carne, il sedano, la carota, la mezza cipolla e

Preparate il pesto frullando il basilico con l’extravergine ag-

accendete il fuoco. Raggiunto il bollore, cuocete a fiamma

giunto a filo, fino a ottenere una crema.

bassa per tre ore circa. Una volta che la carne è cotta, prelevatela e lasciatela raf-

Versate in un tegame l’olio di semi di girasole, portatelo a

freddare; intanto filtrate il brodo, che andrà fatto raffred-

170° al massimo e friggete le polpette. Trasferitele in un

dare una notte per permettere al grasso di salire in superfi-

piatto, conditele con il pesto e spolveratele con il parmigia-

cie e di alleggerire ulteriormente il brodo stesso. Togliete il

no grattugiato.

grasso e conservate il brodo così ottenuto. Sfilacciate tutta la carne e aggiungete a essa due uova bat-

Un mondo di ricette

tute, sale, pepe, il parmigiano grattugiato, il prezzemolo tritato; lavorate il composto con le mani, in modo da sentire l’umidità della carne e dell’impasto stesso: se risultasse troppo secco, aggiungete un po’ di brodo così da ottenere una consistenza piuttosto lenta.

Pagina 35


Dicembre 2019 - Febbraio 2020

Il prodotto

Per molti il succo di frutta è un’alternativa salutare alle bevande dolci e gassate, nonché un modo per arricchire la dieta quotidiana di grandi e piccini con liquidi e frutta. Tra i benefici dei succhi ci sono la possibilità di fare il pieno di vitamine e sali minerali e di combattere i radicali liberi grazie agli antiossidanti presenti. Tuttavia è importante fare attenzione alla tipologia di succo che mettiamo nel carrello: da qualche tempo pediatri e nutrizionisti frenano gli entusiasmi e suggeriscono di limitare la quantità di

Focus Prodotto

Dolce inverno con i succhi di frutta Antico Borgo Il nettare di pesca e il nettare di albicocca arrivano sugli scaffali dei nostri punti vendita, per sentire il profumo d’estate anche nel pieno della stagione più fredda Di Alberto Del Bono Editor e gastronomo

Pagina 36

succhi con zuccheri aggiunti, specialmente quelli offerti ai più piccoli. «È bene consumare i succhi di frutta con moderazione – spiega Elena Dogliotti, biologa nutrizionista e supervisore scientifico per la Fondazione Umberto Veronesi in un intervento sul sito della Fondazione – scegliendo quelli senza aggiunta di zucchero e all’interno di una dieta varia e equilibrata. Bisogna conoscere il contenuto di ciò che beviamo, tenere a mente che bere un succo non equivale a mangiare il frutto corrispondente, tenere sott’occhio la quantità complessiva di zuccheri che ingeriamo nella giornata e, soprattutto per i più piccoli, educare al sapore e alla consistenza del frutto intero e non solo a quelli di spremute fresche o confezio-


n° 57 nate, magari ulteriormente edulcorate». Il nettare di pesca e il nettare di albicocca Antico Borgo, succhi di frutta naturali prodotti senza l’aggiunta di zucchero, nascono proprio per venire incontro all’esigenza di limitare gli zuccheri, e gustare i benefici della frutta estiva anche durante la stagione più fredda. Abbiamo deciso di partire proprio da due dei succhi più amati nel nostro Paese: dal 2017 in Italia il comparto dei succhi di frutta ha visto un miglioramento della domanda, rafforzato da condizioni climatiche favorevoli e da una ricerca crescente da parte dei consumatori di una qualità superiore e di prodotti ottenuti da materie prime selezionate. Anche per i nettari i consumatori mostrano una preferenza crescente per prodotti naturali, con un contenuto elevato di frutta e per materie prime di alta qualità. I succhi di sola frutta selezionata e privi di conservanti Antico Borgo una volta aperti devono essere mantenuti in frigo tra 0 e

Focus Prodotto

8 gradi e consumati entro quattro giorni dall’apertura. La stabilizzazione mediante trattamento termico permette di portare in tavola un prodotto sano senza alterare le proprietà e il gusto delle materie prime.

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Dicembre 2019 - Febbraio 2020

LA DIFESA DELLE COLTURE DEI MESI DI DICEMBRE 2019 - GENNAIO - FEBBRAIO 2020 A cura dell' Ufficio Agronomico Terre dell'Etruria

Colture arboree: OLIVO (olivete convenzionali) Fase fenologica

Avversità

Nome commerciale

Dose Ha o hl di acqua

Post - raccolta (Dicembre)

Rogna dell’ olivo Occhio di pavone Lebbra delle olive

COBRE NORDOX 75WG POLTIGLIA DISPERS THIOPRON

200 gr/hl 400 gr/hl 800 ml/hl

Riposo vegetativo (Gennaio)

Occhio di pavone

BORDOFLOW NEW Oppure HELIOCUIVRE

1 Lt/hl 200 ml/hl

Riposo vegetativo (Febbraio)

Occhio di pavone

THIOPRON POLTIGLIA DISPERS

800 ml/hl 400 gr/hl

Avversità

Nome commerciale

Dose Ha o hl di acqua

Post - raccolta (Dicembre)

Rogna dell’ olivo Occhio di pavone

COBRE NORDOX 75WG POLTIGLIA DISPERS THIOPRON

200 gr/hl 400 gr/hl 800 ml/hl

Riposo vegetativo (Gennaio)

Occhio di pavone

BORDOFLOW NEW Oppure HELIOCUIVRE

1 Lt/hl 200 ml/hl

Riposo vegetativo (Febbraio)

Occhio di pavone

THIOPRON POLTIGLIA DISPERS

800 ml/hl 400 gr/hl

Colture arboree: OLIVO (olivete biologiche) Difesa e Nutrizione

Fase fenologica

Colture arboree: PESCO e FRUTTIFERI Fase fenologica

Avversità

Nome commerciale

Dose Ha o hl di acqua

Riposo vegetativo (Dicembre - Febbraio)

Batteriosi, bolla, corineo

POLTIGLIA DISPERS

2000 gr/hl

Bottone rosa (Febbraio)

Cocciniglie e bolla + Bolla e corineo

POLITHIOL + POLTIGLIA DISPERS ZIRAMIT 76 WG

5 Lt/hl 470 gr/hl 300 gr

Dose a ettaro

VITE impianti convenzionali Fase fenologica

Avversità

Tipo

Riposo vegetativo

Infestanti graminacee e dicotiledoni

CHIKARA DUO (SOTTOFILA) oppure DIRIMAL (SOTTOFILA)

N.B.:

1,5 kg/ha 2 Lt/ha

1) per quanto riguarda gli insetticidi e i fungicidi, la dose per Hl di acqua prevede una distribuzione di 10 Hl di acqua ad ettaro. Anche impiegando volumi ridotti si consiglia di rispettare il quantitativo di prodotto per ettaro consigliato in etichetta. 2) Le dosi consigliate dei diserbanti sono riferite ad 1 ettaro di superficie.

Pagina 38


n° 57

Colture orticole: SPINACIO, BIETOLA DA FOGLIA E DA COSTA Fase fenologica

Avversità

Nome commerciale

Dose Ha o hl di acqua

Pre-emergenza

Erbe infestanti

GOLTIX 50 WG

2 kg/ha

Altica

TREBON UP

500 mL/ha

Nottue defogliatrici

KARATE ZEON oppure ALTACOR

125 mL/ha 100 g/ha

Tripidi

TRACER 120

800 mL/ha

Peronospora

CABRIO DUO

2,5 L/ha

Accrescimento pianta

Colture orticole: CICORIE, LATTUGHE, RADICCHI Fase fenologica

Avversità

Nome commerciale

Dose Ha o hl di acqua

Post-trapianto

Erbe infestanti

KERB 80 EDF

2 kg/ha

Accrescimento pianta

Nottue e tripidi

TREBON UP SIGNUM

500 mL/ha

Botrite e Sclerotinia Peronospora

KOPRON 35 WG

1,5 kg/ha

Colture orticole: CAVOLI (cavolfiore, cavolo verza, cavolo cappuccio, cavolo nero, ecc. ) Nome commerciale

Dose Ha o hl di acqua

Fase fenologica

Avversità

Post - trapianto

Erbe infestanti

SULTAN

1 L/ha

Nottue

DECIS EVO

500 mL/ha

Nottue e Cavolaia (no cavolo nero)

AFFIRM oppure ALTACOR

1,5 kg/ha 100 g/ha

Alternaria

COPTREL+ DENTAMET

0,5 L/ha 1 L/ha

Alternaria (solo cavolfiore e cavolo broccolo)

SIGNUM SCORE

1 kg/ha 0,5 L/ha

Accrescimento pianta

organazoto FERTILIZZANTI S.P.A.

a per un TURA

L O C I R AG LOGICA BIO UALITA’ di Q

ORGANAZOTO FERTILIZZANTI S.P.A. VIA DELLA SPIRA, 26 - 56024 PONTE A EGOLA (PISA) - TEL. 0571 497778 - FAX 0571 409195 - www.organazoto.it - e-mail:info@organazoto.it

Pagina 39

Difesa e Nutrizione

1,5 kg/ha


Dicembre 2019 - Febbraio 2020

Colture orticole: FINOCCHIO Fase fenologica

Avversità

Nome commerciale

Dose Ha o hl di acqua

Post - trapianto

Erbe infestanti

STOMP AQUA oppure FEINZIN 70 DF

2 L/ha 0,150 kg/ha

Accrescimento pianta

Tripidi

TRACER 120

800 mL/ha

Sclerotinia

SWITCH

800 g/ha

Colture orticole: PORRO Fase fenologica

Avversità

Nome commerciale

Dose Ha o hl di acqua

Post - trapianto

Erbe infestanti

LENTAGRAN

1 kg/ha

Erbe infestanti graminacee (post-emergenza)

STRATOS ULTRA

2 L/ha

TRACER 120 + PREV-AMP VERTIMEC PRO

800 mL/ha 3 L/ha 800 mL/ha

ORTIVA oppure CABRIO DUO

1 L/ha 2,5 L/ha

Dose Ha o hl di acqua

Tripidi Accrescimento pianta

Ragnetto rosso Peronospora e ruggine

Difesa e Nutrizione

Colture orticole: CARDO Fase fenologica

Avversità

Nome commerciale

Pre - trapianto

Erbe infestanti

MOST MICRO

2,5 L/ha

Nottue

XENTARI

500 g/ha

Afidi Peronospora

EVURE COPTREL

300 mL/ha 500 mL/ha

Dose Ha o hl di acqua

Accrescimento pianta

Colture orticole: FAVA Fase fenologica

Avversità

Nome commerciale

Pre-emergenza infestanti

Erbe infestanti

OKLAHOMA

2,5 L/ha

Accrescimento pianta

Afidi e nottue

KARATE ZEON

125 mL/ha

Peronospora e antracnosi

KOPRON 35 WG

1,5 kg/ha

Concimi organici consentiti in agricoltura biologica Fermentati naturalmente Biologicamente attivi Ricchi di composti umici e microelementi Per migliorare la fertilità del suolo, la salute e la produttività delle piante. AGROFERTIL Società Cooperativa Agricola

Via Forese Macallè, 173 - Santa Sofia (FC) | Tel. 0543 970217 | Fax 0543 971359 | www.agrofertil.it

Pagina 40


n° 57

Colture orticole: CARCIOFO Fase fenologica

Avversità

Nome commerciale

Dose Ha o hl di acqua

Pre-trapianto o Pre-emergenza infestanti

Erbe infestanti

KERB 80 EDF

2 kg/ha

Post-emergenza infestanti

Erbe infestanti

DIPIRIL

600 mL/ha (sottochioma)

Erbe infestanti graminacee

CENTURION

1,5 kg/ha

Nottue

AFFIRM

1,5 kg/ha

Afidi

EPIK SL

1,5 L/ha

Peronospora

CABIO DUO

2,5 L/ha

Oidio

TOPAS

500 mL/ha

Lumache e limacce

METAREX INOV

5 kg/ha

Accrescimento pianta

Fase fenologica

Avversità

Nome commerciale

Dose Ha o hl di acqua

Post - trapianto

Afidi e tripidi

DECIS EVO

500 mL/ha

Accrescimento pianta

Oidio

ORTIVA

1 L/ha

Oidio

PREV-AMP

3 L/ha

Antracnosi

SIGNUM

1,5 kg/ha

Colture cerealicole: FRUMENTO TENERO e DURO, ORZO Fase fenologica

Avversità

Nome commerciale

Dose Ha o hl di acqua

Pre-emergenza

Erbe infestanti

AVADEX FACTOR + PRESSING 500

0,25 L/ha

ZODIAC DFF

4 L/ha

Post-emergenza precoce*

Erbe infestanti

3,6 L/ha

* Da coltura a 3 foglie entro la fine dell’accestimento; infestanti ai primi stadi di sviluppo (1-2 foglie)

Pagina 41

Difesa e Nutrizione

Colture orticole: FRAGOLA


Dicembre 2019 - Febbraio 2020

Approfondimento CONCIMAZIONE ORGANO-MINERALE E INERBIMENTI DEL VIGNETO: UN INCONTRO TECNICO PER I NOSTRI SOCI CONFERITORI A cura di Federico Creatini

Redazione Cooperazione in Agricoltura

uve e sui vini, e la divulgazione di queste esperienze è stata molto utile ai produttori per migliorare gli indicatori qualitativi delle produzioni». Al termine del convegno si è collocato sulla stessa linea anche Andrea Costanzo, tecnico di Terre dell’Etruria, il quale ha spiegato i motivi che hanno portato all’organizzazione dell’incontro: «l’idea di queste iniziative tecniche nasce con l’obiettivo di trasmettere e divulgare nozioni tecnico-operative ai nostri soci viticoltori che conferiscono uva presso la nostra cantina. Lo scopo è quello di sensibilizzare in loro una maggiore presa di coscienza delle tematiche legate ai trend di gestione sostenibile del vigneto, operazione che richiede preparazione, precisione e puntualità nello svolgimento delle pratiche di conduzione aziendale. Contribuire a sviluppare

Difesa e Nutrizione

un alto livello di professionalità nell’adottare strategie miraGiovedì 24 ottobre si è tenuto a Magliano in Toscana, un

te alle reali necessità serve anche a fronteggiare le proble-

incontro tecnico – organizzato da Terre dell’Etruria e dedi-

matiche emergenti legate ai cambiamenti climatici, che inte-

cato ai soci conferitori della nostra cantina – allo scopo di

ressano in prima persona il mondo agricolo e condizionano

approfondire il tema della concimazione organo-minerale e

sempre di più lo sviluppo delle coltivazioni. La questione di-

degli inerbimenti del vigneto. Sponsorizzato da SCAM, MAS

venta ancora più importante se consideriamo che il supporto

SEEDS e SEMFOR, l’appuntamento ha visto la partecipazio-

tecnico fornito quotidianamente ai nostri soci conferitori di

ne del dottor Giulio Fontana (responsabile del settore oleario

uve e la visibilità sempre più estesa della nostra struttura nel

e vinicolo di Terre dell’Etruria), di Andrea Costanzo (agrono-

panorama nazionale contribuiscono a renderci protagonisti

mo di Terre dell’Etruria), del dott. Daniele Bartolini (SCAM)

attivi di un mercato denso e difficile come quello vitivinicolo.

e del dott. Alessandro Zampieri (MAS SEEDS). Dopo una

A fare la differenza, infatti, saranno sempre più la qualità e la

rapida introduzione da parte di Fontana sulla situazione del-

salubrità dei prodotti, oltre al basso impatto ambientale: te-

la vendemmia 2019 e alcune osservazioni di Costanzo sulle

matiche molto sentite da una platea di consumatori sensibili,

valutazioni tecnico-agronomiche dell’annata vinicola in cor-

attenti e informati su questi argomenti. Obiettivi, questi, cer-

so, il dott. Bartolini ha esposto un’interessante disamina sul

tamente meno facili da raggiungere se non viene incentivata

legame tra concimi organo minerali e viticoltura di qualità,

e trasmessa agli agricoltori la volontà di perseguire un con-

precedendo l’intervento di Zampieri sulle tipologie di inerbi-

tinuo avanzamento nello sviluppo tecnologico e concettuale

menti controllati, temporanei e permanenti per il suolo vita-

del criterio di lavoro, avvalendosi della messa in campo di

to. Al centro l’incontro ha messo il rischio di una riduzione di

nuovi strumenti e conoscenze che il settore dei mezzi tecnici

fertilità dei suoli vitati, segnando una problematica connes-

attualmente è in grado di offrire.

sa tanto alle tecniche di gestione, quanto ai processi erosivi superficiali. Un problema di sostenibilità economica e am-

L’importante, appunto, sarà riuscire ad abbinare e confron-

bientale che ha reso necessario un inquadramento adeguato

tare con le moderne soluzioni in materia agronomica la tra-

della concimazione organo-minerale e dell’inerbimento dei

dizione e l’esperienza pluriennale – all’interno della filiera

vigneti: da un punto di vista agronomico, infatti, sono ormai

viticola – acquisita nel tempo dai nostri soci conferitori.

evidenti gli effetti positivi delle sostanze umiche sulla “salu-

Evoluzione e innovazione devono quindi essere racchiuse

te” complessiva dei suoli, nonché le limitazioni all’erosione e

all’interno della sfera d’impostazione del comparto di gestio-

alla perdita di nutrienti dettate dai miglioramenti apportati

ne agronomica, in comunione con le linee operative – neces-

da questi procedimenti alla struttura e alla biodiversità del

saria per crescere – che ciascun socio dovrebbe poi attuare

suolo. Come ricordato dal dott. Zampieri, «nel corso degli

e adattare, dimensionandole in base alle proprie potenziali-

ultimi anni sono state effettuate diverse sperimentazioni di

tà strutturali. Tutti i nostri soci potrebbero così prefiggersi

concimazione con formulati organo minerali e inerbimenti

obiettivi sempre più ambiziosi, mantenendo viva e prospera

permanenti per valutare gli effetti quali-quantitativi sulle

la coltivazione della vite nel nostro areale di competenza».

Pagina 42


n° 57

CONSIGLI PER LA CONCIMAZIONE DELLE COLTURE DICEMBRE 2019- GENNAIO - FEBBRAIO 2020 A cura dell' Ufficio Agronomico Terre dell'Etruria

OLIVO (Convenzionale) Concime

Epoca/Fase

VERDEOLIVO BIOLIVIS BELFRUTTO DERMAZOTO BIOLIVIS OLIVETO 15-5-5 NOVATEC 24-5-5

Fine raccolta (Dicembre) Fine riposo vegetativo (Febbraio)

FRONTIERE MC EXTRA

Post raccolta (Dicembre)

Tipo Concimazione suolo Concimazione suolo

Dose a ettaro

n° interventi

8-10 q.li/ha 12-15 q.li/ha 8-10 q.li/ha 5-6 q.li/ha 12-15 q.li/ha 8-10 q.li/ha 6-8 q.li/ha

1

1

FOGLIARE aumento resistenza basse temperature e malattie

100 ml/ha 100 gr/ha

2

n° interventi

OLIVO (Biologico) Epoca/Fase

Concime

Tipo

Dose a ettaro

Fine raccolta (Dicembre)

Concimazione suolo

Fine riposo vegetativo (Febbraio)

VERDEOLIVO BIOLIVIS DERMAZOTO BIOLIVIS

Concimazione suolo

8-10 q.li/ha 12-15 q.li/ha 6-8 q.li/ha 12-15 q.li/ha

Post raccolta (Dicembre)

FRONTIERE MC EXTRA

FOGLIARE aumento resistenza basse temperature e malattie

100 ml/ha 100 gr/ha

2

Nuovi impianti

MICOSAT OLIVO + AGROSIL ALGIN

aumento radicazione

20 gr/Pianta 50 gr/Pianta

2

Tipo

Dose a ettaro

n° interventi 1 1

1

VITE (Convenzionale) Epoca/fase

Concime

Fine riposo vegetativo (Febbraio)

VIGNAFRUT 10-5-15 NOVATEC CLASSIC 12-8-16 DERMAFERT 10-10-15

Concimazione suolo

5-6 q.li/ha 3-4 q.li/ha 3-4 q.li/ha

Nuovi impianti

MICOSAT F VITE NEW

inzaffardatura

4 gr/Pianta

-

Concime

Tipo

Dose a ettaro

n° interventi

Concimazione suolo inzaffardatura

5-6 q.li/ha 6-8 q.li/ha

1 1

4 gr/Pianta

-

Dose a ettaro 10-12 q.li/ha 8-10 q.li/ha 8-10 q.li/ha

n° interventi

VITE (Biologica) Epoca/fase Fine riposo vegetativo (Febbraio)

FERTIFIELD 5-10-15 CAROSELLO PLUS 4-4-8

Nuovi impianti

MICOSAT F VITE NEW

POMACEE (MELO, PERO) Epoca/fase

Concime

Tipo

Fine riposo vegetativo (Febbraio)

AGROFERT 10-5-15 NPK GOLD 15-9-15 DERMAFERT 10-10-15

Concimazione suolo

1

DRUPACEE (PESCO, SUSINO, CILIEGIO) Epoca/fase

Concime

Tipo

Dose a ettaro

n° interventi

Fine riposo vegetativo (Febbraio)

AGROFERT 10-5-15 NPK GOLD 15-9-15 DERMAFERT 10-10-15

Concimazione suolo

10-12 q.li/ha 8-10 q.li/ha 8-10 q.li/ha

1

N.B.: le raccomandazioni riportate nelle precedenti tabelle hanno valore indicativo per colture in buon equilibrio vegeto-produttivo e devono necessariamente essere adattate alle specifiche condizioni di utilizzo, quali le caratteristiche del terreno, le condizioni climatiche, le varietà ed altri fattori. Il servizio agronomico di Terre dell’Etruria rimane a disposizione per eventuali analisi fogliari e del suolo che si rendessero necessarie. Per informazioni: lulli@terretruria.it

Pagina 43

Difesa e Nutrizione

1


Dicembre 2019 - Febbraio 2020

Colture orticole: ORTAGGI A FOGLIA (spinacio, bietola, cicoria, lattughe, radicchi) Epoca/fase

Concime

Tipo

Dose a ettaro

n째 interventi

Pre - semina

CAROSELLO

Organico in pellet

1000 kg

1

Pre - trapianto

SUPERALBA MAX

Organo - minerale granulare

600 - 800 kg

1

Copertura

AZOTOP 30

Organo - minerale granulare

200 - 300 kg

1

Tipo

Dose a ettaro

n째 interventi

Colture orticole: FAVA

Difesa e Nutrizione

Epoca/fase

Concime

Pre - semina

SUPERALBA MAX

Organo - minerale granulare

300 - 400 kg

1

Rincalzatura

NUTRIGRAN TOP S 10-20-0

Organo-minerale granulare

200-300 kg

1

Colture orticole: CAVOLI (cavolfiore, cavolo verza, cavolo cappuccio, cavolo nero, ecc. ) Tipo

Dose a ettaro

n째 interventi

CAROSELLO oppure BIOSULF 50

Organico in pellet

1000 kg

1

SUPERALBA MAX

Organo - minerale granulare

600 - 800 kg

1

AZOTOP 30

Organo - minerale granulare

200 - 300 kg

1

Tipo

Dose a ettaro

n째 interventi

CAROSELLO

Organico in pellet

1000 kg

1

Pre - trapianto

SUPERALBA MAX

Organo - minerale granulare

600 - 700 kg

1

Copertura

AZOTOP 30

Organo - minerale granulare

200 - 300 kg

1

Epoca/fase

Pre - trapianto

Sarchiatura

Concime

Colture orticole: FINOCCHIO, PORRO, CARDO Epoca/fase

Pagina 44

Concime


n° 57

Colture orticole: CARCIOFO (nuovo impianto) Epoca/fase

Concime

Tipo

Dose a ettaro

n° interventi

Trapianto

NEWFERSTIM 6-12

Organo-minerale per fertirrigazione

25 kg

2

Accrescimento pianta

MASTER 20-20-20

Minerale per fertirrigazione

25 kg

2

Colture orticole: CARCIOFO (vecchio impianto) Epoca/fase

Concime

Tipo

Dose a ettaro

n° interventi

Rincalzatura

NITROPHOSKA SPECIAL 12-12-17

Minerale granulare

700-800 kg

1

Tipo

Dose a ettaro

n° interventi

Epoca/fase

Concime

Trapianto

NEWFERSTIM 6-12

Organo - minerale per fertirrigazione

25 kg

2

Accrescimento Pianta

MASTER 20-20-20

Minerale per fertirrigazione

25 kg

2

Colture cerealicole: FRUMENTO TENERO e DURO, ORZO, AVENA, FARRO Epoca/fase

Concime

Tipo

Dose a ettaro

n° interventi

Pre-semina

NUTRIGRAN TOP S 10-20-0

Organo-minerale granulare

300 kg

1

In alternativa, alla semina localizzato sulla fila: UMOSTART CEREAL (microgranulare) 30-40 kg/ha.

Colture cerealicole: FRUMENTO TENERO e DURO, ORZO, AVENA, FARRO

in agricoltura biologica

Epoca/fase

Concime

Tipo

Dose a ettaro

n° interventi

Pre-semina

CAROSELLO oppure BIOSULF 50

Organico in pellet

1.000-1.500 kg

1

In alternativa, alla semina localizzato sulla fila: UMOSTART BIOS (microgranulare) 30-50 kg/ha

Colture industriali: COLZA Epoca/fase

Concime

Tipo

Dose a ettaro

n° interventi

Copertura

LUX 38

Minerale granulare

150 kg

1

N.B.: Le raccomandazioni riportate nelle precedenti tabelle hanno valore indicativo per colture in buon equilibrio vegeto-produttivo e devono necessariamente essere adattate alle specifiche condizioni di utilizzo, quali le caratteristiche del terreno, le condizioni climatiche, le varietà ed altri fattori. Il servizio agronomico di Terre dell’Etruria rimane a disposizione per eventuali analisi fogliari e del suolo che si rendessero necessarie. Per informazioni: lulli@terretruria.it - raggi@terretruria.it

Pagina 45

Difesa e Nutrizione

Colture orticole: FRAGOLA


Dicembre 2019 - Febbraio 2020

Approfondimento LA NUOVA NORMATIVA SUI FERTILIZZANTI: REGOLE UNICHE IN TUTTA EUROPA, ATTENZIONE ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE A cura di Leonardo Lulli

Difesa e Nutrizione

Responsabile commerciale settore mezzi tecnici Il 25 giugno 2019 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento (UE) 2019/1009, che rivede le norme relative alla messa a disposizione sul mercato di prodotti fertilizzanti dell’UE, abrogando il precedente Regolamento (CE) n. 2003/2003, e che rappresenta una novità importante per il panorama agricolo. I fertilizzanti* sono mezzi tecnici strategici per l’agricoltura in quanto, se correttamente utilizzati, contribuiscono a modificare positivamente la fertilità del terreno e migliorano la resa e la qualità delle produzioni. I fertilizzanti comprendono un’ampia varietà di prodotti che hanno caratteristiche fisico-chimiche e funzioni diverse (solidi, liquidi, ammendanti, concimi, correttivi, ecc.) e vengono ottenuti secondo processi che prevedono l’utilizzo di numerose tipologie di materie prime, sia organiche sia inorganiche (minerali). Rispetto ai prodotti fitosanitari, però, le leggi che disciplinavano l’immissione sul mercato dei fertilizzanti non sono state particolarmente stringenti fino ad oggi e il Reg. (UE) 2019/1009 è stato approvato proprio con lo scopo di stabilire regole armonizzate a livello europeo che fossero più chiare e in linea con le esigenze attuali del comparto agricolo rispetto a quelle precedenti. Alla base del nuovo regolamento c’è un nuovo approccio nell’identificazione dei fertilizzanti che passa dal “tipo” ai “costituenti”, che vengono raggruppati in 11 famiglie di Categorie di Materiali Costituenti (CMC) per un totale di 7 Categorie Funzionali di Prodotto (PFC): CATEGORIE DI MATERIALI COSTITUENTI • Sostanze e miscele a base di materiale grezzo • Piante, parti di piante o estratti di piante • Compost • Digestato di colture fresche • Digestato diverso da quello di colture fresche • Sottoprodotti dell’industria alimentare • Microrganismi • Polimeri nutrienti • Polimeri diversi dai polimeri nutrienti • Prodotti derivati ai sensi del reg. CE 1069/2009 • Sottoprodotti ai sensi della direttiva 2008/98/Ce

CATEGORIE FUNZIONALI DI PRODOTTO • Concimi • Correttivi • Ammendanti • Substrati • Inibitori • Biostimolanti • Miscele di PFC

Una delle principali novità di questo provvedimento è l’introduzione tra i PFC della categoria dei biostimolanti, che sono definiti come prodotti fertilizzanti con la funzione di stimolare i processi nutrizionali delle piante indipendentemente dal tenore di nutrienti del prodotto, con l’unico obiettivo di migliorare una o più

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delle seguenti caratteristiche delle piante o della loro rizosfera: a) efficienza dell’uso dei nutrienti; b) tolleranza allo stress abiotico; c) caratteristiche qualitative; d) disponibilità di nutrienti contenuti nel suolo o nella rizosfera. Il provvedimento prevede anche l’introduzione dei biostimolanti a base di microrganismi (“biostimolante microbico delle piante”). L’aggiunta dei biostimolanti tra i PFC è stata effettuata in contemporanea con l’aggiornamento del regolamento sui prodotti fitosanitari (1107/2009), che comprendeva una categoria “borderline”– quella dei fitoregolatori – che adesso è chiaramente distinta senza possibilità di equivoco. Oltre a fare chiarezza sulla funzione dei biostimolanti – che viene ribadita essere nutritiva e non curativa – il nuovo regolamento definisce numerosi altri aspetti tecnici quali: • il limite del cadmio contenuto nei fertilizzanti, fissato in maniera univoca a 60 mg/kg, così come quelli di altri elementi come l’arsenico, il piombo, il cromo, il mercurio, il nickel e del biureto; • il divieto di aggiunta di fosfonati ai concimi con limite a quelli presenti non intenzionalmente a non più dello 0,5% in massa (questo limiterà la presenza sul mercato di concimi PK che hanno un’azione più fungicida che nutrizionale ma che, proprio perché fertilizzanti, non devono essere registrati come prodotti fitosanitari); • il divieto di proporre in etichetta indicazioni mediante dichiarazioni o rappresentazioni visive secondo cui il prodotto fertilizzante controlla le fitopatie o protegge le piante dagli organismi nocivi; • la disciplina a livello europeo dei concimi organici e organo-minerali, precedentemente normati a livello nazionale, avendo come scopo quello di stimolare l’economia circolare permettendo la produzione di fertilizzanti a partire da quei materiali che fino ad oggi erano considerati rifiuti ma che, se in possesso di determinate caratteristiche, possono continuare a creare valore attraverso un altro processo produttivo. In sintesi, quindi, il nuovo Regolamento allarga notevolmente lo spettro dei fertilizzanti disciplinati aprendo così le porte alla libera circolazione all’interno della UE di prodotti che prima non potevano fregiarsi del marchio CE, come ad esempio i concimi organici, organo-minerali e biostimolanti, offrendo una maggiore scelta agli agricoltori e una maggiore attenzione alla tutela dell’ambiente e della salute. La data individuata per la piena applicazione del Reg. (UE) 2019/1009 e abrogazione del Regolamento (CE) n. 2003/2003 è il 16 luglio 2022, ma già dal 15 luglio 2019 sono entrate in vigore le regole concernenti la parte relativa alla modifica al regolamento 1107/2009 in materia di biostimolanti e a partire dal 16 luglio 2020 quelle relative agli organismi di certificazione. * Definizione di «prodotto fertilizzante» secondo il Reg(UE) 2019-1009: una sostanza, una miscela, un microrganismo o qualsiasi altro materiale, applicato o che si intende applicare alle piante o alla loro rizosfera oppure ai funghi o alla loro micosfera, o destinato a costituire la rizosfera o la micosfera, da solo o in associazione ad un altro materiale, allo scopo di fornire nutrienti alle piante o ai funghi o di migliorarne l’efficienza nutrizionale.


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