Rivista Prèmiaty Novembre - Dicembre

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N. 17 - NOVEMBRE-DICEMBRE 2014

L A R I V I S TA D I C U C I N A , B E N E S S E R E , T E M P O L I B E R O E C A S A

IN

Cuocere la carne

VIAGGI

MAGG O Matita p -u make

IO

GUIDA PRATICA

menu, regali, decori

8 004348 134092

Magico Natale

1,00 EURO

NUMERO 17- NOVEMBRE-DICEMBRE 2014

Copenaghen, la città fatata


SOMMARIO

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AGENDA

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RICETTA VEGETARIANA

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FONDAZIONE VERONESI Tumore al seno, riduciamo i rischi

MENU DI NATALE Il sapore delle feste

RICETTE -ISSIME Facilissima, velocissima, leggerissima

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IN CUCINA CON MARCO BIANCHI

REGALI DI NATALE Pensieri buoni fatti da te

A TAVOLA

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RICETTA GOURMET

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RICETTA DELLA TRADIZIONE Da ieri... a oggi

I FRESCHISSIMI

VERDURA DI STAGIONE Riscopriamo le nostre radici

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FRUTTA DI STAGIONE Gusto esotico

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STREET FOOD Un cono di... cuoppo napoletano

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DEGUSTANDO Senza pudore lo chiamiamo culatello

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OCCHIO AL PRODOTTO Tofu, il formaggio vegetale


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I NOSTRI PRODOTTI

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GUIDA PRATICA Cuocere la carne

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SCUOLA DI CUCINA SALATA Pesce farcito

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SCUOLA DI CUCINA DOLCE Dolci del riciclo

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DA BERE Brachetto, una rosa nel bicchiere

IN VIAGGIO

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VIAGGIO IN ITALIA Un magico inverno torinese

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VIAGGIO NEL MONDO Copenaghen, un Natale tra elfi e sirene

RUBRICHE

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MONDO JUNIOR Il valore della punizione

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MONDO DONNA Un inverno rosso fuoco

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PET CARE Cani e neonati, una serena convivenza

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VERDE Il colorato mondo dei bulbi primaverili

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FAI DA TE Confeziona il tuo Natale

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Indice delle ricette

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Ricetta di copertina

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MENU DI NATALE di Barbara Torresan

il sapore delle feste

È un rito che si perpetua ogni anno. E il pranzo rimane il momento culminante di una giornata carica di emozioni. Da trascorrere con i propri affetti e con una totale indulgenza per il palato

O

gni anno arriva puntuale, con il suo carico di gioia ma anche di stress. Bisogna addobbare la casa, scegliere i regali e, soprattutto, decidere il menu. Perché, alla fine, ci sono tanti modi di dire Buon Natale, ma sicuramente il più gradito è quello di farlo attorno a una tavola imbandita. E a quello ci abbiamo pensato noi, cercando di soddisfare le esigenze di chi ama i sapori robusti della tradizione e, allo stesso tempo, di chi invece preferisce la leggerezza dei piatti a base di pesce, senza dimenticare che tra i vostri ospiti potrebbe esserci un vegetariano convinto. Nessuno poi rinuncerà al dolce in chiusura. Oltre a quello proposto potete trovare degli spunti nella Scuola di dolci o replicare lo scenografico - e buonissimo - dolce di copertina. Tanti piatti tra cui scegliere per rendere indimenticabile il giorno più magico dell’anno e, perché no, anche i festeggiamenti per il 2015 che sta arrivando. Per ogni piatto abbiamo scelto il vino da abbi-

nare, le classiche bollicine in apertura, un rosso per le portate di terra e un bianco aromatico per quelle di pesce. La stessa attenzione che ponete in cucina, naturalmente dovete riservarla anche all’allestimento della tavola. Quella che vi suggeriamo è un’apparecchiata caratterizzata da una nota di calda accoglienza grazie al servizio vintage di piatti e posate. Una coreografia elegante e tradizionale che potete completare con un semplice centrotavola verde con vischio, agrifoglio e pino e qualche pigna dorata.

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MENU DI NATALE

cestini con formaggio di capra (ricetta a pag. 32)

mazzancolle con salsa di avocado (ricetta a pag. 32)

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mousse di lenticchie con chips di carote al miele (ricetta a pag. 32)


MENU DI NATALE

anolini di carne x 4 | media | PREPARAZIONE 2 ore | COTTURA 40 minuti | VINO Gutturnio Frizzante 2 l di brodo di carne, parmigiano Per la pasta 350 g farina bianca “00”, 150 g di semola rimacinata, 5 uova, 1 cucchiaio di olio d’oliva extravergine, sale Per il ripieno 400 g di macinato misto (manzo, maiale e gallina), 1 cipolla bionda, 1 carota, 1 costa di sedano, 60 g di burro, 1 rametto di rosmarino, 1 uovo (2 se piccole), 250 g di parmigiano, 100 g di pangrattato, chiodi di garofano, noce moscata, sale e pepe 1. In una casseruola rosolate nel burro a fuoco medio la cipolla, la carota, il sedano e il rosmarino tritati finemente. Una volta imbionditi, aggiungete il macinato, un pizzico di noce moscata e di chiodi di garofano, sale e pepe e cuocete per circa 30 minuti. La carne deve essere molto morbida. Unite il pangrattato per assorbire l’umidità, poi lasciate raffreddare. Aggiungete il parmigiano grattugiato e l’uovo, mescolate, regolate di sale, se necessario, e fate riposare. 2. Mescolate la farina e la semola formando una fontana con un buco ampio e profondo al centro, rompetevi le uova, unite l’olio e il sale. Amalgamate uova e farina con una forchetta, poi iniziate a impastare con le mani aggiungendo, se necessario, qualche cucchiaio di acqua fredda. Impastate per almeno 10 minuti fino a ottenere una pasta liscia e vellutata. Copritela con pellicola trasparente e lasciatela riposare per 30 minuti a temperatura ambiente. 3. Tirate la pasta con un mattarello o con l’apposita macchinetta il più finemente possibile. 4. Formate delle strisce di sfoglia dove poggiare a distanza di 4 cm dei mucchietti di impasto grandi come una nocciola. Coprite con una seconda striscia di pasta, comprimendo con le dita e facendo in modo che intorno alla carne non si fermi “aria”. 5. Con un taglia pasta ritagliate gli anolini, sigillate i bordi e sistemateli su un vassoio spolverizzato di semola. Cuoceteli per pochi minuti in brodo bollente e servite con parmigiano grattugiato a parte.

pappardelle alle uova di salmone

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sformatini di zucca e patate

x 4 | facile

x 4 | facile

PREPARAZIONE 10 minuti | COTTURA 10 minuti VINO Alto Adige Gewürtraminer

PREPARAZIONE 30 minuti | COTTURA 50 minuti VINO Alto Adige Gewürtraminer

400 g di pappardelle all’uovo fresche, 2 vasetti di uova di salmone, 1 limone non trattato, 50 g di burro, 4 cucchiai di olio d’oliva ev, 1 mazzetto di aneto fresco, 1 mazzetto di finocchietto, sale e pepe bianco

600 g di zucca pulita, 2 patate americane arancioni, 1 cipolla bionda, 4 uova, 250 g di panna (anche vegetale), 4 cucchiai di parmigiano, 4 cucchiai di aceto balsamico in crema, 50 g di nocciole, sale e pepe

1. Mettete a bollire dell’acqua salata per cuocere le pappardelle. In una padella ampia, fate sciogliere il burro con l’olio d’oliva, un pizzico di sale e di pepe bianco. Aggiungete la scorza grattugiata del limone e lasciate insaporire, poi unite le uova di salmone e spegnete il fuoco. 2. Fate cuocere la pasta e scolatela molto al dente, mantenendo 1 mestolo di acqua di cottura. Trasferite la pasta nella padella, mescolate, riaccendete il fuoco per spadellare e amalgamare i profumi. Unite il succo del limone e, se necessario, un po’ di acqua di cottura. 3. Servite la pasta calda spolverizzando con aneto e finocchietto fresco tritati.

1. Imburrate e infarinate degli stampini monoporzione. Mondate le verdure, tagliatele a pezzetti e cuocetele finché saranno morbide, poi frullatele. Aggiungete le uova, la panna, il parmigiano grattugiato, il sale e il pepe e mescolate bene. 2. Riempite gli stampini monoporzione per 2/3 con il composto. Posizionateli dentro una teglia da forno e aggiungete acqua calda fino a metà dell’altezza degli stampini. Infornate per 30 minuti in forno caldo a 200°C. 3. Togliete gli stampini dall’acqua e lasciate raffreddare per 5-10 minuti. Sformateli nei piatti e serviteli completando con 1 cucchiaio di crema di aceto balsamico e le nocciole, precedentemente tostate e spellate. Decorate, a piacere, con chips di carote (vedi pag. 32).


Le feste sono un momento di indulgenza totale per il palato. Coscienti che poi si dovra' ricominciare con un po’ di regime, in questi giorni lasciate che la tavola vi alletti con i suoi profumi e le sue texture meravigliose. Nessun senso di colpa!


filetto di maiale alle arance x 4 | media | PREPARAZIONE 1 ora COTTURA 15 minuti | VINO Gutturnio Frizzante

800 g di filetto di maiale, 150 g di pancetta tesa affettata, 4 arance non trattate, 2 spicchi d’aglio, 50 g di burro, olio d’oliva extravergine Per il ripieno 400 g di macinato di manzo e maiale, 200 g di salsiccia, 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, 80 g di parmigiano grattugiato, sale e pepe 1. Fate rosolare la cipolla e l’aglio tritati, uniteli alla carne macinata e alla salsiccia e mescolate bene. Aggiungete il parmigiano e regolate di sale e pepe. Posizionate l’impasto al centro della fetta di carne ben battuta. Arrotolate l’arrosto e rivestitelo con la pancetta. Fermatela legandolo con spago da cucina. 2. In una casseruola da forno sciogliete il burro con 2 cucchiai di olio d’oliva e l’aglio. Rosolate la carne su tutti i lati a fiamma vivace. Grattate la scorza di 2 arance e spremetene il succo, poi bagnate con 2/3 del succo e metà scorza, infine mettete la casseruola in forno a 200°C. Cuocete per circa 30 minuti. 3. Portate nuovamente la casseruola sul fuoco vivace, spolverizzate con la scorza rimanente e bagnate con il succo rimasto. Se necessario riducete il sugo di cottura. 4. Servite l’arrosto con fettine d’arancia fresca e il fondo di cottura. A piacere, completate con qualche fogliolina di timo e una spolverizzata di pepe fresco.

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filetto di salmone con zucchine, porri e mandorle x 4 | media | PREPARAZIONE 30 minuti COTTURA 20 minuti | VINO Alto Adige Gewürtraminer

4 tranci di salmone fresco (150 g l’uno), 2 zucchine grandi, 1 porro, 1 cucchiaio di pepe rosa, 1 cucchiaio di pepe giamaicano, olio d’oliva ev, 1 lattina di latte di cocco, 1 pezzetto di zenzero (3 cm), 3 cucchiai di mandorle a filetti, 1/2 bicchiere di succo di lime, sale e pepe 1. In una ciotola versate il latte di cocco, grattugiatevi lo zenzero fresco e mettete a marinare le fettine di salmone per almeno 6 ore. 2. Pulite il porro e tagliatelo per la lunghezza a metà. Ricavate delle strisce e fatele sbollentare in acqua salata per qualche minuto; scolatele e tenetele su un vassoio. Con un pelaverdura tagliate a nastro le zucchine per tutta la lunghezza. 3. Togliete il pesce dalla marinata, tamponatelo con carta assorbente e fatelo cuocere, prima dal lato della pelle, su una piastra a fuoco vivace. Sfumate con il lime lasciandolo evaporare, quindi togliete la pelle e massaggiate un lato con olio, sale, pepe, pepe rosa e giamaicano ridotti in polvere. Avvolgetelo prima in una striscia di porro e poi nelle zucchine, creando una sovrapposizione di colori. Spennellate con un po’ d’olio e nuovamente con gli insaporitori e mettete in forno a 200°C per 15 minuti. Togliete dal forno, distribuite sui tranci i filetti di mandorle e rimetteteli in forno con modalità grill per farle tostare. 4. Servite il pesce accompagnando, a piacere, con cubetti di patate al forno e decorando con una rosellina di porro cotto al vapore.


MENU DI NATALE

semifreddo goloso (ricetta a pag. 32)

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Il menu completo

Cestini con formaggio di capra Mazzancolle con salsa di avocado Mousse di lenticchie con chips di carote al miele Anolini di carne Pappardelle alle uova di salmone Sformatini di zucca e patate Filetto di maiale alle arance Filetto di salmone con zucchine, porri e mandorle

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Semifreddo goloso


cestini con formaggio di capra x 4 | facile | PREPARAZIONE 20 minuti | COTTURA 30 minuti | VINO Valdobbiadene Superiore di Cartizze 1 confezione di pasta fillo, 1 chevre morbido (250 g), 3 cucchiai di ricotta fresca, 1 cucchiaino di harissa, latte, burro, 2 cucchiai di pistacchi, 2 cucchiai di olio d’oliva extravergine, sale e pepe 1. Stendete la pasta fillo e, con un coppapasta o un bicchiere, ricavate alcuni cerchi di pasta. Rivestite gli stampi di una teglia da muffin (o pirottini in alluminio precedentemente imburrati) facendo attenzione a passare una pennellata di burro fuso fra un disco e l’altro (ne serviranno 3 o 4 per porzione). Lavorate al cucchiaio i formaggi, unite l’harissa, l’olio, una macinata di pepe e, a piacere, un pizzico di sale. 2. Una volta ottenuta una crema consistente (se necessario aggiungete un po’ di latte), riempite i cestini di fillo. Infornate a 200°C sino a quando la pasta diventerà dorata. Mentre sono ancora caldi, spolverizzate con i pistacchi tritati.

mazzancolle con salsa di avocado x 4 | facile | PREPARAZIONE 15 minuti | COTTURA 15 minuti | VINO Valdobbiadene Superiore di Cartizze 300 g di mazzancolle pulite, 1 cucchiaio di Brandy, fleur de sel, 1 avocado maturo, 1/2 cetriolo, 4 lime, 1 spicchio d’aglio, 1 spicchio di cipolla rossa, olio d’oliva extravergine, peperoncino, sale e pepe 1. Aprite l’avocado, togliete il nocciolo e scavatene la polpa con un cucchiaio mettendola in una ciotola. Schiacciatela con una forchetta, aggiungete un po’ d’olio, l’aglio grattugiato, il succo e la scorzetta di 2 lime, la cipolla rossa e il cetriolo tritati finissimi, un pizzico di peperoncino, fleur de sal e pepe. Mescolate e lasciate riposare al fresco o in frigorifero per far amalgamare i sapori. 2. Scaldate in una padella un po’ d’olio, unite le mazzancolle e fatele rosolare per 1-2 minuti a fuoco vivace e spadellando in modo che si coloriscano su tutti i lati. Sfumate prima con il Brandy e poi con il succo degli altri 2 lime. Aggiustate di sapore. Servitele accompagnando con la salsa di avocado.

mousse di lenticchie con chips di carote al miele x 4 | facile PREPARAZIONE 20 minuti | COTTURA 1 ora | VINO Alto Adige Gewürtraminer 250 g di lenticchie di Castelluccio, 4 carote, 1 cipolla, 1 costa di sedano, 1 cucchiaio di curry madras, 1 bustina di zafferano, 1 cucchiaino di pepe rosa, 1 l di brodo vegetale (o acqua), 2 cucchiaini di miele d’acacia (o miele allo zafferano), olio d’oliva extravergine, sale e pepe 1. Rosolate nell’olio 1 carota, la cipolla e il sedano tritati finemente. Unite le lenticchie e le spezie, mescolate e coprite il tutto con il brodo. Portate a cottura, lasciate raffreddare qualche minuto e poi frullate. Aggiungete il pepe rosa, regolate di sale e pepe e completate con un po’ d’olio a crudo. 2. Preparate le chips tagliando le carote con un pelaverdure. Posizionatele su una placca da forno con poco miele e passatele in forno a 230°C fino a doratura. Fatele raffreddare e utilizzatele per accompagnare le lenticchie.

semifreddo goloso x 6 | media | PREPARAZIONE 40 minuti | COTTURA 15 minuti | VINO Moscato Passito di Pantelleria 4 tuorli, 220 g di zucchero, 2 bicchierini di Marsala, 1/2 l di panna fresca, 6 bignè 1. Lavorate i tuorli con 120 g di zucchero fino a ottenere un composto bianco e spumoso. Sempre mescolando, aggiungete poco alla volta il Marsala. Mettete sul fuoco e cuocete a bagnomaria, a fiamma molto bassa, continuando a mescolare e senza far raggiungere l’ebollizione fino a quando il composto comincerà a montare. Quindi, toglietelo dal fuoco e lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente. 2. Montate 400 ml di panna e incorporatela allo zabaione ormai freddo mescolando dal basso verso l’alto, facendo attenzione a non smontare il tutto. Versatelo in 6 bicchieri e metteteli a raffreddare in freezer per almeno 2 ore. Montate la panna rimanente e riempite i bignè. In un’ampia padella antiaderente fate sciogliere i 100 g di zucchero rimasto con un po’ d’acqua per preparare il caramello e immergetevi la punta dei bignè. Con il caramello avanzato potete preparare delle ulteriori decorazioni. 3. Servite il semifreddo ben freddo accompagnandolo con un bignè e, a piacere, frutti di bosco.

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i g g Via

VIAGGIO NEL MONDO di Gilda Ciaruffoli

Un Natale tra elfi e sirene Capitale a misura d’uomo, dove anche l’inverno è più mite di quello che si potrebbe immaginare, Copenaghen in dicembre si trasforma in una città fatata, dove teste coronate e artisti, vichinghi e marinai festeggiano insieme l’arrivo del nuovo anno

L

i riconosci dal cappello rosso dalla punta affusolata. Sono piccoli e iperattivi. Costruiscono giocattoli, preparano il glogg (caldo vino speziato) e le aebleskiver (frittelle di zucchero e marmellata). Sono i nisser, gli gnomi che animano il Natale danese. Per incontrarli basta recarsi presso il Nissekobing, villaggio fatato dove gli elfi vi aspettano nella loro casetta nel cuore dei Giardini di Tivoli. Siamo nel centro di Copenaghen, in un parco divertimenti storico, attivo dal 1843, con le sue montagne russe in legno costruite nel 1914, le piante esotiche, i giochi d’acqua, i suoi teatri e gli edifici storici (su tutti la torre cinese del 1900). Solitamente aperto da aprile a settembre, in occasione del Natale torna protagonista con il più suggestivo “villaggio dell’Avvento” della Scandinavia. Qui, magari con la testa un po’ leggera per aver

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esagerato con la Julebryg, speciale birra di Natale, perdetevi tra le bancarelle di artigianato tipico, assistete alla messa in scena de “Lo Schiaccianoci”, o divertitevi a scivolare sul lago di Tivoli ghiacciato, immersi in uno scenario reso ancora più scintillante dai fuochi d’artificio del Tivoli Fireworks Festival, che illumina la città dal 26 al 30 dicembre.

Aria di mare Restando in centro, imperdibile il mercatino natalizio allestito lungo il canale Nyhavn, nella zona del vecchio porto. Da sempre rifugio di artisti e scrittori – come Hans Christian Andersen, autore della fiaba dedicata alla Sirenetta, che qui ha vissuto – questa era un tempo zona malfamata, dove i marinai venivano a bere e tatuarsi, mentre oggi le sue casette colorate fanno da cornice a un quar-


In queste pagine, cartoline del Natale a Copenaghen. In particolare in alto l’albero di Natale nella piazza del Municipio e, a sinistra, uno scorcio dei Giardini di Tivoli


Copenaghen da mangiare • Dop Botteghini bio specializzati in hot-dog “sperimentali” (anche veg). Prezzo medio 35 kr (ca. 5 €) - Presso la Torre Rotonda e la chiesa del Santo Spirito www.xn-dp-lka.dk • Cap Horn Cucina danese, materie prime bio. Si cena con 210 kr (ca. 28 €) - Nyhavn, 21 Tel. +45 33.128504 - www.caphorn.dk • Skindbuksen Cucina della tradizione. Un pianista allieta le serate con musiche tradizionali. Si cena con 200 kr (ca 26 €). Lille Kongensgade, 4 Tel. +45 33.129037 www.skindbuksen.dk • Restaurant Zeleste Cena a tutto pesce. Specialità: crostacei. Piatto con mezza aragosta: 245 kr (ca. 32 €) - Store Strandstræde, 6 - Tel. +45 33.160606 - www.zeleste.dk

Peace & love Non si possono scattare foto, tanto meno parlare al cellulare. Lo chiarisce un cartello all’ingresso della “città libera” di Christiania, nata nel ’71 sul terreno di una zona militare abbandonata e vissuta oggi da un migliaio di persone. Sono poche, al di fuori di quelle citate, le cose che qui non si posso fare: in questo angolo di anni Settanta tutto murales, negozietti e arte il clima è davvero surreale. A Natale vivace il mercatino in stile bazar.

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Nessuno mi ama Il suo cuore infranto è il simbolo della città. La statua della Sirenetta, bronzea bellezza di 1 metro e 25 per 175 chili, ha compito un secolo nel 2013. Voluta da Carl Jacobsen, fondatore del Birrificio Carlsberg, in 100 anni è stata maltrattata in ogni modo (l’hanno mutilata, colorata, coperta con della biancheria intima e volevano persino farla saltare in aria!). Ma lei resiste, impassibile e sconsolata, madrina degli amori infelici.

tiere vivace e accogliente. Fermatevi presso la barca di pescatori nei pressi del ponte e gustate un po’ di “street food” alla danese: lo spuntino di polpette di merluzzo e pane di segale vi darà la carica per proseguire il vostro tour lungo i vicoli di questa zona dalle atmosfere medievali. Da vedere il Radhus, il municipio, un grandioso mix di stili architettonici la cui antistante piazza si fa teatro, nella notte di Capodanno, di una festa sfrenata. Da qui parte anche una delle arterie dello shopping più lunghe d’Europa: lo Stroget. Poco distante il Quartiere Latino, dove passeggiare senza meta godendo dell’atmosfera leggera di una zona giovane, nata attorno all’Universi-


Nella pagina accanto, sopra la Sirenetta, sotto il canale Nyhavn, nella zona del vecchio porto, qui una suggestiva panoramica.

Cosa fare a Copenaghen in un week end?

Copenaghen a tavola Non c’è posto migliore dove assaporare pesce fresco come a Copenaghen: salmone, aringhe e crostacei cucinati vi conquisteranno per sapore e freschezza davvero unici. Per chi ama la carne non può mancare di provare la renna marinata o le frikadeller (polpette di carne) ma anche preparazioni a base di carne di maiale. Come da tradizione nei paesi freddi, la zuppa ha un ruolo chiave nei menu. Ce ne sono di tantissime varietà, da quella di verdure a quella di anguille per arrivare all’originalissima a base di frutta o alla zuppa dolce di pane e birra (kresesuppe). Per chi preferisce uno spuntino veloce può scegliere tra le oltre 300 varietà di smorrebrod, tartine di pane di segale ricoperte di burro e havarti, il tipico formaggio danese spalmabile, e farcite con carne, salumi, verdure o pesce. Si pasteggia e si cena con abbondante birra fresca danese, come la Tuborg o la Carlsberg, e si chiude in dolcezza con una fetta di dolce con panna e mele (æblekage), o di ciambella spolverata di zucchero (æbleskiver) o del buonissimo dolce a forma di anello, ripieno di frutta cotta (floderand). Ci sono sempre, ma sono usati soprattutto nel periodo natalizio, i tipici peppernode, biscotti di cannella e zenzero.

• Rendere omaggio alla Sirenetta • Godersi una cena al Noma • Tornare bambini ai Giardini di Tivoli • Scoprire i vichinghi al Museo Nazionale • Visitare il palazzo reale di Amalienborg • Guardare le stelle dalla Torre Circolare • Passeggiare lungo il canale Nyhavn • Sentirsi “liberi cittadini” di Christiania • Festeggiare capodanno in Piazza del Municipio • Fare una gita al Castello di Kronborg, dove Shakespeare ambientò l’Amleto

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VIAGGIO NEL MONDO

tà, e fare tappa alla Cattedrale di Nostra Signora e alla Torre Rotonda, sede del più antico osservatorio astronomico europeo. Dopo aver sostato nel parco pentagonale della cittadella di Kastellet, gli appassionati d’arte e storia non potranno perdere il Museo di Charlottenborg, uno dei centri più interessanti per il contemporaneo in Europa, e il Museo Nazionale, dove ripercorrere le vicende danesi. Ma una visita è d’obbligo anche alla moderna Biblioteca Reale, con la sua sterminata collezione di opere antiche, situata sull’isolotto di Slotsholmen, centro nevralgico della politica cittadina. Trionfo del Rococò è infine Palazzo Amalienborg, dimora dei reali danesi sorvegliata dalla Guardia Reale.

La città delle arti Ed è proprio la Guardia Reale che ci accompagna alla scoperta del Norrebro, il quartiere più multietnico della città. E lo fa perché da qui, o meglio dal castello Rosenborg (che ospita i gioielli della corona) muove in gran parata ogni giorno alle 11.30 per

raggiungere Palazzo Amalienborg a mezzogiorno. Per conoscere davvero il Norrebro però si deve raggiungere la piccola Jægersborggade, stradina di negozietti e caffè dove le parole d’ordine sono relax e creatività. In realtà a Copenaghen si respira un po’ dappertutto un’atmosfera anticonformista: basti pensare alla storia della “città libera” Christiania! Siamo nel quartiere di Christianshavn, disegnato dai canali. A farsi notare qui sono gli antichi bastioni, un mulino a vento del XVIII secolo, la chiesa-teatro Christians Kirke, quella del Salvatore, con la sua vertiginosa guglia e uno dei carillon più grandi d’Europa, e il Noma, il celebre ristorante noto come il migliore al mondo. Non andatevene infine senza aver fatto tappa nel Vesterbro, quartiere un tempo malfamato e oggi soggetto di un importante recupero che lo sta trasformando nel cuore modaiolo della città. Boutique e caffè creativi si alternano a gallerie d’arte realizzate all’interno di strutture industriali e ci regalano uno sguardo sulla Copenaghen che verrà.

Consigli di viaggio Come arrivare • aereo – Varie le compagnie che garantiscono voli diretti dall’Italia (2 ore circa). I principali aeroporti di partenza sono Milano, Bologna, Roma, Venezia, Pisa e Firenze. L’aeroporto Kastrup si trova a 8 km dal centro, al quale è collegato da metro (ca. 15 minuti), treni, bus e un servizio navetta gratuito; www.cph.dk • bus e metro – La città è percorsa dalla metropolitana e da un efficiente servizio bus, gestito dalla compagnia Movia. Il servizio CityBus permette di fare il giro del centro con partenza ogni 7 minuti dalle principali attrazioni. Alternative panoramiche sono l’Harbour Bus, ovvero i battelli del servizio pubblico, o la bicicletta per la quale esistono svariati noleggi o da utilizzare gratuitamente grazie al servizio free bicycle token. Dove dormire • Copenhagen Admiral Hotel In pieno centro storico, in una struttura del XVIII secolo, 4 stelle. Doppia da 1600 kr (ca. 214 €) Toldbodgade, 24-28 - Tel. +45 33.741414 www.admiralhotel.dk • Hotel CPH Living Dodici camere per un boutique hotel all’interno di un battello. Doppia da 1000 kr (ca. 134 €) Langebrogade, 1 C; www.cphliving.com

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• B&B Naturly A 30 minuti dalla città, nel verde. Doppia da 400 kr (ca. 54 €); Kirkeltevej, 152 – Allerod; www.naturly.dk Shopping Lo stile danese ha influenzato le più moderne tendenze del design internazionale. Impossibile quindi non portarsi a casa una ceramica (tradizionali quelle della Royal Copenhagen) o uno degli ironici bijoux o soprammobili dei quali i negozi, dai grandi magazzini come Illum e Magasin, alle piccole boutique, sono pieni. Tra queste ultime segnaliamo Liebe, al 23 di Kompagnistrasse, e Maduro, al 39 di Frederiksborggade. www.liebeshop.dk; www.maduro.dk • Sconti & pass giornalieri: Copenaghen card. Dà diritto a viaggiare gratis sui mezzi pubblici e molte altre agevolazioni. A partire da 48 € per 24 ore. www.copenhagencard.com • Per percorsi e orari di treno e bus: www.rejseplanen.dk • Info generali: www.visitcopenhagen.com www.visitdenmark.it • Cambio: 1 € - ca. 7,45 kr (corone danesi)




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