N. 21 - luglio-agosto 2015
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viaggi
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pranziamo all’aperto
1,00 Euro
Numero 21 - luglio-agosto 2015
Calabria Istria
sommario
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agenda
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fondazione veronesi Il caldo si combatte anche a tavola
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in cucina con marco bianchi
a tavola
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i freschissimi
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verdura di stagione Insalate. Mangiamo la foglia
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pesce Rosso gambero
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menu d’estate Pranziamo all’aperto
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centrifugati e frullati Sorsi di salute
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angolo vegetariano Passione verde
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ricetta gourmet
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ricetta della tradizione Da ieri... a oggi
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ricetta low cost
47
ricette -issime Facilissima, velocissima, leggerissima
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street food Viareggio e il fritto da passeggio
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degustando I crudi italiani
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guida pratica Cucinare senza sprechi
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scuola di cucina salata Conchiglie
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scuola di cucina dolce Cioccolato d’estate
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da bere Di nome e di fatto... Soave
i nostri prodotti
18
alival Formaggi tipici italiani
23
eurocompany Frutta secca di alta qualitĂ
in viaggio
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viaggio in italia Calabria. Un tuffo nella Magna Grecia
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viaggio nel mondo Istria, a tutta festa!
rubriche
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mondo junior Paure e fobie
86
mondo donna Cammina... che ti passa
88
pet care L’addestramento dei cani
90
home care Partire tranquilli
92
verde Agapanthus, un fiore nobile
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fai da te Porta bicchieri per le tavole estive
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Indice delle ricette
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Ricetta di copertina
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pranziamo all’aperto
Il cestino di vimini riempito di prelibatezze è un must dell’estate. Aggiungete anche una coperta su cui stendervi e qualche bevanda fresca: la stagione dei pranzi all’aperto è iniziata
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menu d’estate di Chiara Battistini e Sara Guarracino
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e temperature si alzano e i pranzi si trasferiscono all’aria aperta. Che siano nel giardino di casa, su un prato appena fuori città o in collina, sono amati già per l’attesa che li precede: iniziamo a pregustare il momento in cui ci godremo il nostro spuntino nel verde e al fresco fin dal mattino presto, quando ci svegliamo per incartare golosità e riempiamo i cestini. In questo numero vi suggeriamo un menu perfetto da trasportare, a cominciare dagli hamburger, proposti in una sfiziosa variante vegetariana. Lasciatevi tentare dall’insalata di orzo condita con un pesto goloso, dalle tartellette salate ai pomodorini e dalle baguette farcite con un’insolita frittata. Per concludere, sono perfetti i muffin addolciti da pezzetti di albicocca, soffici e leggeri, da provare anche per colazioni e merende.
hamburger di ceci x 4 | facile
preparazione 15 minuti cottura 20 minuti
4 panini da hamburger con semi di papavero, 200 g di ceci precotti, 1/4 di cipolla, 1 patata, 1 uovo, prezzemolo, coriandolo, pangrattato, 80 g di robiola, radicchio red chard, olio d’oliva extravergine, sale e pepe 1. Cuocete la patata in acqua salata fino a che sarà morbida, scolatela e lasciatela raffreddare. Tritate finemente al coltello la cipolla, il prezzemolo e il coriandolo. 2. Unite i ceci, la patata e il trito in una terrina, schiacciando bene con una forchetta per impastare tutti gli ingredienti. 3. Aggiungete l’uovo, il sale e il pangrattato amalgamando fino a ottenere un composto dalla consistenza morbida ma compatta. Con l’aiuto di un coppapasta create gli hamburger vegetariani regolandovi con la dimensione del panino. 4. Cuoceteli su entrambi i lati in una padella con un filo d’olio a fuoco dolce, oppure su una piastra. 5. Farcite i panini con l’hamburger di ceci, la robiola lavorata con un filo d’olio e sale e completate con qualche foglia di radicchio.
menu d’estate
orzo al pesto di rucola x 4 | facile | preparazione 10 minuti | cottura 25 minuti
250 g di orzo perlato, 300 g di rucola, 100 g di pecorino grattugiato, 40 g di mandorle, 30 g di pistacchi sgusciati, 1 spicchio d’aglio, olio d’oliva extravergine, sale 1. Frullate in un mixer la rucola, le mandorle e i pistacchi, aggiungendo olio per ottenere un pesto fluido e omogeneo. Aggiustate di sale. 2. Sciacquate l’orzo sotto acqua corrente e lessatelo in abbondante acqua salata per circa 20-25 minuti, quindi scolatelo e lasciatelo intiepidire. 3. Condite l’orzo con il pesto di rucola e decorate a piacere con pistacchi tritati grossolanamente, foglioline di rucola e fettine di ravanello.
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menu d’estate
baguette con frittata x 4 | facile preparazione 15 minuti | cottura 8 minuti
500 g di patate viola, olio di semi di girasole (bio e spremuto a freddo), 4 uova, 2 baguette, valeriana, crescenza, erba cipollina, olio d’oliva extravergine, sale e pepe
tartellette ai pomodorini confit (ricetta a pag. 98)
1. Lavate e pelate le patate, tagliatele a dadini e friggetele in abbondante olio di semi. Quando saranno dorate, scolatele e fatele asciugare su carta assorbente. 2. In una terrina sbattete le uova, aggiungete un pizzico di sale e pepe, unite le patate e mescolate bene. In una padella antiaderente scaldate 2 cucchiai di olio d’oliva, quindi versatevi il mix di uova e patate. Abbassate la fiamma e dopo pochi minuti girate la frittata per cuocerla sull’altro lato. Tenete da parte. 3. Lavorate la crescenza con l’erba cipollina tagliuzzata e una macinata di pepe fino a renderla cremosa. 4. Tagliate le baguette a metà in modo da ottenere 4 panini e farciteli con poca crescenza, la frittata di patate e le foglie di valeriana.
muffin alle albicocche x 4 | facile | preparazione 20 minuti | cottura 25 minuti
30 g di burro, 1 uovo, 80 g di zucchero, 150 g di yogurt bianco intero, 120 g di farina 00, 2 g di sale, 6 g di lievito per dolci, 70 g di albicocche fresche 1. Rivestite lo stampo da muffin con i pirottini di carta. Sciogliete il burro. Rompete l’uovo e sbattetelo con lo zucchero aiutandovi con una frusta, fino a ottenere un composto spumoso. Aggiungete anche il burro fuso e lo yogurt poco per volta, continuando a mescolare. 2. In un altro recipiente unite la farina setacciata con il lievito e il sale. Lavate le albicocche e tagliatele a pezzetti. Unitele al composto di farina, aggiungete anche gli ingredienti liquidi e mescolate bene per amalgamare. 3. Riempite i pirottini e cuocete i muffin in forno a 180°C per circa 25 minuti. Sfornate e servite i muffin spolverati a piacere con zucchero a velo o cannella.
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gi g Via viaggio in italia di Gilda Ciaruffoli
Un tuffo nella Magna Grecia Un’estate senza lunghi bagni in un mare placido, fondali da sogno e spiagge vivaci, che estate sarebbe? E se a tutto questo unissimo millenni di cultura, di miti, di fortezze, torri e borghi arroccati su irti spuntoni di roccia... Non sarebbe perfetto? E lo è, in Calabria, nelle terre del Crotonese. Tra la verde Sila e lo Jonio cristallino
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a quintessenza del Mediterraneo la trovi nelle acque limpide, nella “macchia” che disegna le coste di verde e dalla quale emerge il candido giglio marino, nelle estati lunghe, calde, asciutte. E nella storia, che ha lasciato il suo segno con generosità, raccontandoci di filosofi, miti, incontri, invasioni e imperi. La quintessenza del Mediterraneo la trovi nella Riserva Naturale di Isola Capo Rizzuto e nell’entroterra crotonese, tutto vigneti, castelli e giacimenti archeologici che ci raccontano di quando da queste parti “era tutta Magna Grecia”.
Un giacimento di tesori Trentasei km di costa, da Capo Colonna a Punta Le Castella: una riserva marina, integrale a nord, ma aperta alle visite e ai tuffi verso sud. Le acque di fronte a Capo Colonna non sono quindi balneabili, tutela necessaria per preservare la ricchissima fauna marina – dalle praterie di posidonia ai pesci pappagallo – che vive e si muove sotto il ciglio dell’acqua (e che si può ammirare presso l’Aquarium di Capo Rizzuto). Da vedere invece il parco archeologico della cittadina, che ci parla del culto di Hera Lacinia, protettrice delle don-
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Cosa fare nel crotonese in una settimana? • Immergersi nelle vestigia della Magna Grecia a Capo Colonna • Seguire itinerari archeologici sui fondali dello Jonio • Fare il bagno nelle acque della fortezza di Le Castella • Visitare il Museo Archeologico di Crotone • Inebriarsi dei vini di Cirò • Regalarsi un gioiello di artigianato locale • Scoprire una natura rigogliosa lungo il Neto e fino al parco della Sila • Ammirare panorami da sogno da Santa Severina e Caccuri • Organizzare una gita in barca a vela per esplorare la costa • Provare le ricette di terra, come il capretto, e quelle di mare, come la zuppa U Cuadaru
Terracotte di artigianato locale; peperoncini rossi a essiccare; uno splendido scorcio del mare calabrese. Nella pagina a fianco, dall’alto in senso orario: Torre Melissa; Le Castella, Crotone; area archeologica di Capo Colonna
viaggio in italia
Il nettare degli dei Sull’Olimpo greco si mangiava ambrosia e si beveva vino, quello della Magna Grecia. Di Cirò, in particolare, immersa nei vigneti di Gaglioppo, e di Torre Melissa, da visitare nella notte di San Lorenzo in occasione di Calici sotto le Stelle. La torre ospita un museo della civiltà contadina che, in occasione dell’evento, apre le sue porte ai curiosi, diventando tappa di un percorso tra cantine e degustazioni.
Oli e antiche tradizioni L’olio Dop dell’alto crotonese è delicato e leggero. Lo si può gustare visitando i borghi della Strada dell’Olio, come Cerenzia, dove scoprire i ruderi della Acerenthia bizantina, oggi palcoscenico di manifestazione estive o Carfizzi, tra i paesi della zona di origine albanese, dove ancora si parla l’arbëreshë e la cultura è ricca di rimandi “d’oltre Adriatico”, come ad esempio quelli alle tradizioni religiose ortodosse.
mito prosegue sott’acqua, con tour organizzati alla scoperta dei tesori sepolti, però più a sud, oltre Le Castella, nelle cui acque giacciono anche grandiosi relitti di navi e le statue di un presepe subacqueo. Da visitare la fortezza che sembra galleggiare sulle acque, legata alla costa da un sottile “filo” di terra. Per un bagno ristoratore in un contesto incontaminato raggiungete le dune di Sovereto, con la loro splendida pineta.
Il teorema della vacanza ne e della libertà, del cui grandioso tempio oggi non resta che una colonna. E dell’eroe Ercole che approdato qui uccise per sbaglio il giovane amico Kroton, in memoria del quale venne fondata la vicina Crotone; o ancora dell’oracolo di Delfi che, secondo un’altra leggenda, avrebbe ordinato la fondazione della città. Il viaggio nella storia e nel
Raggiungiamo dunque la città di Pitagora, Crotone, nel V secolo a.C. capitale della cultura e culla di filosofia e scienze. A dominare il panorama è il Castello di Carlo V, fortezza militare in una delle cui torri è ospitato il museo civico, e dalla quale si dipanano due braccia di mura. Palazzi nobiliari, vicoli e chiesette disegnano quin-
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di la parte antica della città, che gode anche di un notevole lungomare, dove rendere omaggio a Rino Gaetano, altro “mito” crotonese, al quale è dedicata una piazzetta nel rione che lo ha visto nascere. Proseguendo verso nord, vale la pena fare sosta a Strongoli, seguendo le tracce del suo castello normanno e ammirando il panorama incredibile, senza perdersi Punta Alice. Siamo a Cirò Marina, dove i resti del tempio di Apollo Aleo non godono esattamente di ottima salute ma sono comunque un patrimonio di importanza unica. Da visitare al tramonto i Mercati Saraceni, che rimandando a un passato di feroci invasioni ottomane e a un presente di spensieratezza grazie agli eventi estivi ospitati da questo fascinoso contesto. Sotto e a sinistra: scenografici vicoli calabresi, tra Morano e Rocca Imperiale
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viaggio in italia
Calabria da mangiare • Poseidon Provate l’aperitivo del pescatore: piattini di mare e buon vino. In leggerezza. Aperitivo da 10 € Località Le Castella – porto (Kr) https://it-it.facebook.com/ poseidon.lecastella • L’aquila d’oro Atmosfera tradizionale, come il cibo. Ricotta fritta e capretto in
umido. Prezzo medio: 20 € Via Sant’Elia, 7 Cirò Superiore (Kr) Tel. 0962.38550 • Agriturismo Aurea Da provare i pomodori secchi e il capretto. Tipicità con semplicità. Prezzo medio: 20 € Contrada Schino Crucoli (Kr)
Tel. 349.3699672 www.agriturismoaurea.com • Ristorante Teatro Tenda Ampollino Baita sulle sponde del lago, in cucina la tradizione silana. Si mangia con 25 € Località Trepidò Cotronei (Kr) Tel. 339.3752159
composta di cipolle rosse di Tropea x 1 kg di composta | media | preparazione 30 minuti | cottura 2 ore e 30 minuti 1 kg di cipolle di Tropea, 200 g di zucchero di canna, 1 foglia di alloro, 1 cucchiaino di sale, 30 ml di Cognac, 50 ml di vino bianco o rosato, 50 ml di aceto balsamico Lavate e affettate finemente le cipolle, ponetele in una casseruola con l’aceto balsamico, il cognac, il vino e metà dello zucchero. Lasciate macerare per un paio d’ore. Portate sul fuoco e appassitele dolcemente, poi aggiungete anche il restante zucchero, la foglia di alloro e il sale e portate ad ebollizione. Continuate a cuocere a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto, finchè la composta risulterà densa e omogenea. Sistematela ancora bollente nei vasetti di vetro già preparati e sterilizzati.
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Nella selva primordiale Raggiunto il bel borgo di San Giovanni in Fiore, il Parco Nazionale della Sila diventa a tutti gli effetti protagonista del paesaggio. Come i greci 25 secoli fa, anche voi resterete esterrefatti dalla magnificenza della natura silana, rigogliosa, ricca di acque e vissuta da una fauna selvaggia. Spingetevi sino a Fallistro, dove troverete a attendervi i Giganti della Sila, pini larici ultracentenari dalle dimensioni vertiginose.
Lungo la valle del Neto Altro itinerario denso di storia è quello che segue il corso del fiume Neto e che ci porta a Santa Severina, antico borgo che svetta dall’alto di uno sperone di tufo, e che i locali dicono compaia, nelle mattine di nebbia, come una nave di roccia tra le nubi spumose. Splendido il castello, opera militare cinta da mura che celano all’interno labi-
rinti sotterranei, saloni barocchi e un Museo che raccoglie il patrimonio archeologico della zona. Il maniero s’impone su un lato del “Campo”, la piazza principale, sulla quale affaccia anche la cattedrale di Sant’Anastasia. Da vedere il battistero, il più antico monumento bizantino di Calabria, ma anche la chiesetta di Santa Filomena e il quartiere Grecìa, con le sue case aggrappate
Consigli di viaggio Come arrivare e come muoversi • aereo – L’Aeroporto Sant’Anna collega Crotone con i principali scali italiani con voli nazionali o low cost (per esempio, Ryanair da Milano Orio al Serio, Roma Ciampino e da Pisa); www.aeroporto.kr.it Dall’aeroporto si raggiunge il centro città noleggiando un’auto (Europcar e Avis, all’interno della struttura) o con un taxi, la cui fermata è all’uscita dell’aeroporto. Utili anche le linee autobus extraurbane gestite dalla F.lli Romano, con partenze 3 volte al giorno (orario flessibile se il volo è in ritardo). Il viaggio dura circa 25 minuti. Il servizio non è attivo nei giorni festivi e la domenica. Le autolinee F.lli Romano collegano anche il territorio alle principali città italiane; www.autolineeromano.com • auto Per Crotone: da Nord – dall’A3 prendere l’uscita di Sibari in direzione SS 106 Jonica e proseguire in direzione sud. Da Sud – dall’A3 prendere l’uscita Lamezia Terme – Catanzaro e proseguire in direzione Catanzaro. Giunti a Germaneto seguire le indicazioni per Catanzaro Lido SS 106 Jonica, quindi attraversare la città e proseguire sulla SS 106 Jonica: la provincia crotonese dista circa 40 km. • treno – La stazione di Crotone ha collegamenti diretti con Roma e Milano oltre che con le principali città del territorio.
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Dove dormire • IB&b Milù In pieno centro, a pochi minuti dal mare. Prezzi da 40 € a persona Via Roma, 30 - Crotone www.milubb-kr.it • B&b Lullymia Vista panoramica sul mare. Tanta gentilezza. Prezzo medio per appartamento: 60 € Via Corradino Amatruda, 6 - Crotone Tel. 339.4429989 - www.lullymia.it • Villaggio L’Oasi Dimensioni ridotte, villette e ottima cucina. Doppia da 280 €, pensione completa. Località Fratte - Isola Capo Rizzuto (Kr) Tel. 0962.791628 - www.villaggiooasi.it Shopping Risente di echi greci, bizantini, arabi e albanesi l’artigianato nel crotonese. E prende la forma di pizzi, merletti o arazzi multicolore realizzati a mano, o anche di ceramiche. Ma è soprattutto l’oreficeria a raccogliere le tradizioni secolari di questa terra, che si trasformano in originali gioielli. Alcuni artigiani locali sono celebri nel mondo, come Gerardo Sacco che plasma con le sue mani la storia calabrese trasformandola in splendidi gioielli; www.gerardosacco.com
viaggio in italia
Veduta notturna del Castello di Caccuri
alla roccia. Su un’altra vetta, non troppo distante, c’è Caccuri. Anche lei col suo bel castello (per visitarlo è necessario contattare prima la Pro loco), ricco di tesori, con i vicoli stretti che si dipanano tra abitazioni in pietra, con la bella chiesa di Santa Maria delle Grazie. La vista da Caccuri è strepitosa, e racchiude in un solo viaggio il senso di un’intera vacanza. Da una parte le montagne verdi, dall’altra il mare limpido. Nel mezzo la storia: vestigia romane, greche e bizantine, castelli cinquecenteschi e fortezze militari. Fino alle grotte di Colle della Chiesa di Petilia Policastro o a quelle più distanti di Verzino e Casabona, insediamenti rupestri, villaggi preistorici. Per un viaggio nel tempo che, a pensarci bene, chissà quanto potrebbe portarci ancora lontano...