relazione

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AULETTA PAESE CHE PARLA


incipit

Mettersi a nudo Il terremoto con le sue oscillazioni improvvise, rapide e più o meno potenti, della crosta terrestre tira giù i muri, deforma, cambia i volti, alleggerisce, mette a nudo lo stato delle cose. Auletta ne ha fatto un punto di forza, con la volontà degli amministratori locali di preservare un’area distrutta del centro storico. è a perenne ricordo del proprio passato che ne ha congelato gli effetti dichiarando una porzione di paese Parco Urbano a Ruderi.

Memoria diffusa

Panel 2: Nothing Better Than a Touch of Ecology and Catastrophe to Unite the Social Classes. Martin Beck è un artista newyorkese. Il titolo dell’opera è la citazione di una frase che Jean Baudrillard scrisse nel 1970 all’International Design Conference di Aspen.

Fino a venti anni fa si pensava che i nostri ricordi giacessero in un unico “serbatoio” nella parte più antica del nostro cervello e precisamente dentro l’Ippocampo, una struttura sottocorticale a forma di cavalluccio marino. Recentemente grazie all’avvento delle neuroscienze e ai formidabili studi di Kandel – che nel 2000 gli sono valsi il premio Nobel – abbiamo osservato che l’Ippocampo svolge sì una importante funzione per rievocare i ricordi ma che durante le attività mnemoniche si verifica l’attivazione di molteplici aree del cervello. Questo spiega quello che la letteratura, con Proust per esempio, racconta in modo molto più poetico rispetto alla famosa madeleine: un sapore, un odore, uno scorcio, una musica, un pensiero rievocano e sono rievocati assieme ad una nuvola di altri ricordi, sensazioni, idee, stati d’animo. Si può quindi essere certi che la nostra memoria è sempre una “memoria diffusa” ovvero che nessun ricordo se ne sta isolato in qualche angolo della nostra testa ma che a tutti i ricordi sono solidali numerosi altri frammenti di memoria. Anche nel caso delle manifestazioni più oscure del ricordo, per esempio il trauma, si devono tenere in considerazione numerosi altri portati di memoria che affiorano assieme alla scena traumatica, magari veicolate attraverso altri codici, ma indissolubilmente collegati all’evento traumatico. Ad Auletta emerge da sola la mirabolante metafora della memoria come memoria diffusa. Il Parco Urbano a Ruderi rappresenta l’Ippocampo del paese, il cuore centrale del trauma, ma non è l’unico testimone della distruzione del sisma del novembre del 1980. Esso si rafforza con le storie individuali e collettive racchiuse nei ricordi delle persone.

Il “mettersi a nudo” e la “memoria diffusa” hanno guidato il progetto e lo hanno portato a guardare al racconto come narrazione in prosa dai contenuti realistici della vita: Auletta, paese che parla. 2


STRATEGIE 01

diversificare

L'Antologia di Spoon River è una raccolta di poesie che il poeta americano Edgar Lee Masters pubblicò tra il 1914 e il 1915 sul Mirror di St. Louis. Ogni poesia racconta, in forma di epitaffio, la vita di una delle persone sepolte nel cimitero di un piccolo paesino immaginario della provincia americana. <http://it.wikipedia.org/wiki/ Antologia_di_Spoon_River>

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Auletta vuol fare la differenza senza essere esclusiva. Sceglie il tema del racconto come risposta per trovare una nuova identità con un aspetto competitivo, per dare voce alla memoria dei luoghi, per creare interesse verso il territorio ed attirare un turismo di qualità. La trasformazione del paese di Auletta non può essere pensata come un normale processo di rigenerazione urbana. Auletta, non è una città. Auletta non è Torino, Bristol, Belgrado, Catania, tanto meno New York. Qui non ci sono archeologie industriali da riconvertire, onde trip-hop, artisti in cerca di fortuna, porti dismessi. Il Parco Urbano a Ruderi deve diventare l’Highline di un paese di 2500 abitanti sulle pendici di un costone roccioso lambito a valle dall’alto corso del fiume Tanagro, ma le soluzioni per il rilancio devono diversificarsi. è necessario prevedere non solo un percorso di sviluppo mirante ad una riqualificazione fisica ed estetica, necessaria per rilanciare l’immagine urbana, ma anche interventi di natura culturale, sociale, economica ed ambientale, finalizzati ad un incremento della qualità della vita, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale e di partecipazione sociale.


STRATEGIE 02

coinvolgere

Il titolo CO/A ci suggerisce fin da subito di indagare sul prefisso co-. Nel Dizionario Enciclopedico Italiano Treccani si legge: co-. <kò> [dal lat. co- (per cum “con”) di coadiuvare, coharere, e sim.]. Prefisso indicante unione, compagnia. Si dovrebbe usare solo davanti a vocale e a s impura, altrimenti come con- secondo i casi. Ma in alcuni neologismi (cogarante, ecc. ) si trova anche davanti a semplice consonante. co-. Prefisso che, in alcuni nomi composti della matematica e dell’astronomia (coseno, cotangente, ecc.) è abbreviazione di complemento (di un arco o di un angolo).

Nel bando leggiamo che: “l’economia degli spazi ha prodotto portoni condivisi, abitazioni comunicanti, entrate anguste in cui le abitazioni si ammassano l’una sull’altra, lasciando che penetrino poche sferze di sole [...] vi si ritornava solo per dormire poi si scendeva a valle nei campi dove si lavorava fino al tramonto del sole”. Il concetto della co-munione, co-operazione, co-ndivisione e di tutti i co- che ci vengono in mente ritorna in continuazione: nella storia (portoni condivisi, abitazioni comunicanti, ecc.), nell’origine della cultura contadina, comunitaria per necessità, nel ruolo che gli attori locali vogliono nella fase ideativa (organizzazione del lavoro di gruppo, ecc.), nel ruolo che esigono anche nella fase attuativa (partecipazione delle attività produttive locali, cooperazione delle famiglie, ecc.), nella ricerca di un turismo che non sia mordi e fuggi ma quello autentico di un turista permeabile che si lasci toccare dallo spirito del luogo, dai problemi, dagli imprevisti, che non si limiti a scattare foto, ma perda tempo a parlare con le persone (condivisione di esperienze). Il turismo ed il modo di viaggiare e visitare i luoghi è cambiato dalla fine dello scorso secolo: accanto allo standard è nata la domanda turistica di terza generazione, caratterizzata da una diversa maturità e capacità di scegliere composta da persone alla ricerca dell’autentico, diffidenti rispetto a tutto ciò che è palesemente artefatto, che preferiscono auto organizzarsi o chiedere servizi molto mirati, ma soprattutto sono attratti dalla condivisione del paesaggio umano, almeno tanto quanto amano il contesto storico-ambientale. Ad Auletta il racconto diventerà l’elemento complice per coinvolgere ed essere coinvolti. Gli attori (la popolazione residente, la popolazione non residente, le PA e i turisti) saranno i soggetti attivi nei processi economici di valorizzazione del territorio su scala locale ed extra territoriale.

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STRATEGIE 02

coinvolgere

azioni Ristorazione Ospitalità Intrattenimento Beni di consumo

attori ADauletta/AD2 Aulettese residente Aulettese over 65 Aulettese under 18 Aulettese di rientro Turista italiano Turista straniero Turista consapevole Soggetti di passaggio Comune di Auletta Fondazione MIDA RENA Provincia di Salerno Regione Campania

Produzione agricola Aziende agrituristiche Produzione artigianale Piano pilota Concorso Workshop RadioAuletta Gestione

risorse

ad Fiume Laghi Boschi Palazzi Castello Ruderi Grotte Chiese Punti panoramici Terme Certosa Tradizione agricola Tradizione artigiana Feste religiose Tradizioni popolari Patrimonio umano Racconti Festival Attività culturali

azioni

racconto attori

Auletta, paese che parla è un percorso di sviluppo basato sul coinvolgimento di attori e risorse che, sotto il tema trasversale del racconto, daranno nuova identità ai luoghi verso la definizione di una meta di interesse specifico ed al tempo stesso piattaforma di rilancio per un turismo differente.

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risorse


STRATEGIE 03

interagire

L’idea di paese che si basa sulla relazione serve per sviluppare una forma di ricettività nuova, a partire dalla reciproca influenza tra individui e luoghi attraverso la comunicazione. L’interazione può avvenire mettendo a frutto il calore umano, l’allegria, il buon umore e la vitalità che qui la gente possiede. Scegliere il racconto significa scegliere un canale attraverso il quale interagire: racconti riferiti a storie di vita e di viaggio, che i residenti e i passanti potranno depositare e scambiare, per approfondire e avvicinarsi alla cultura e allo spirito dei luoghi. “I will talk with anyone about anything” - Friendliness is contagious, Steve Lambert (2007), visitsteve.com “Parlerò con chiunque di qualsiasi cosa (gratis)” è quello che professa ironicamente Steve Lambert, artista americano contemporaneo, che lavora anche nel campo pubblicitario e nell’uso di spazi pubblici. “Of course, you can do this yourself. Some guys in Germany did it. And Mitch in Philly. And Samuel Peck changed it up a bit and did it in Australia. And many others.”

cfr. A. Valli, Natural Interaction White Paper (2007)

L’interazione naturale è definita in termini di esperienza: le persone comunicano naturalmente attraverso gesti, espressioni, movimenti, e scoprono il mondo guardandosi attorno e manipolando oggetti fisici. Ma l’interazione naturale è anche una vera e propria disciplina della Human-Computer Interaction e dell’Interaction Design. Tale disciplina ha riscosso particolare interesse negli ultimi anni e sarà con ogni probabilità l’oggetto di studio delle prossime tecnologie, mirate a semplificare l’uso dei computer, tentando di nascondere la tecnologia stessa. Il presupposto chiave è che la gente sia fatta per interagire con la tecnologia nello stesso modo in cui è abituata ad interagire col mondo reale. Storicamente, il linguaggio tra le persone e le macchine è stato determinato da costrizioni tecnologiche e gli umani hanno dovuto adattarsi a tale linguaggio; adesso è possibile rendere le macchine capaci di adattarsi al linguaggio umano, in termini di percezione, presentazione e narrazione. Questo richiede un nuovo paradigma di linguaggio. Come la tecnologia diviene invisibile a tutti i livelli, da un punto di vista percettivo e cognitivo, l’interazione diventa completamente naturale e spontanea. È una sorta di magia. Una delle caratteristiche di un’interfaccia naturale di successo è difatti la riduzione del carico cognitivo sulle persone che interagiscono con essa.

Negli ultimi anni i concetti relativi allì’interazione naturale sono stati sviluppati ed hanno portato alla realizzazione di sistemi tecnologici evoluti che si integrano con l’ambiente circostante, fornendo informazioni preziose a chi visita un territorio e gli elementi architettonici che lo costituiscono. Inoltre queste piattaforme tecnologiche sono adesso in grado di dialogare con i fruitori (e non solo di fornire informazioni) creando così situazioni dove i contenuti che appartengono ad un luogo sono continuamente arricchiti dalle esperienze delle persone che lo visitano.

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STRATEGIE 03

interagire

Attenzione: 1-informazioni video proiettate permettono all’edificio di raccontare le proprie storie 2-fonti sonore invisibili permettono all’edificio di raccontare le proprie storie. Interazione: 1-la possibilità di interagire direttamente con una parete di un edificio su superfici interattive permette una fruizione immediata delle informazioni relative al luogo. 2-l’interazione tramite smartphone o tablet consente di orientarsi e di ricevere informazioni contestualmente alla posizione in cui ci troviamo. Collaborare: La possibilità del confronto diretto fra due o più persone viene supportata da artefatti interattivi digitali che permettono la condivisione e la creazione della conoscenza e delle esperienze 7

La tecnologia come strumento per coinvolgere i visitatori (Attenzione), per permettere la fruizione bi-direzionale (Interazione) e, più importante, la tecnologia interattiva come luogo di incontro fisico in un mondo di network digitali (Collaborazione). un’offerta di servizi basata sull’esperienza Le proposte turistiche e culturali sono solitamente fatte in base a criteri generali, che non tengono conto delle esperienze fatte dai visitatori. Per questo riteniamo interessante l’idea di rendere l’offerta turistica e culturale profilabile in base non solo alle esperienze turistiche fatte ma anche in base alle esperienze di vita o storie, sia ascoltate che raccontate ad Auletta e nel suo territorio, che faranno parte del bagaglio di conoscenza di ogni visitatore. L’idea è quella di associare a ciascun visitatore un profilo che tenga conto del percorso, dei modi, dei tempi di fruizione e dei luoghi oggetto della fruizione stessa. L’analisi dell’interazione con i contenuti di approfondimento servirà inoltre ad operare una ulteriore profilazione adattiva in modo da accrescere la capacità del sistema di valorizzare i beni artistici e culturali presenti. Partendo da questi presupposti si può pensare ad Auletta come una nuova realtà territoriale dove l’ambiente e l’architettura si fondono in maniera impercettibile con la tecnologia, al servizio dei seguenti obiettivi: - permettere ai visitatori e agli abitanti di Auletta di ascoltare e di raccontare le loro storie arricchendo il patrimonio di conoscenza del luogo; - poter consigliare ai visitatori la miglior scelta fra le offerte culturali del luogo in base alle esperienze fatte. E inoltre: - sviluppare sistemi interattivi che, essendo interconnessi fra di loro, permettono di collegare digitalmente il centro di Auletta con i luoghi di interesse turistico circostanti; - fornire ai visitatori piattaforme interattive che permettono la fruizione di cartografie, sistemi di trasporto, eventi relativi al territorio.


STRATEGIE 04

comunicare

Auletta è un gruppo musicale indie rock tedesco. Il nome è tratto da Auletta (SA), che il gruppo ha visitato nel 2006. Il nostro viaggio verso Auletta parte quindi da Mainz in Germania, con un sottofondo teutonico post rock, passando dalla neutrale Svizzera - senza pedaggio ma con vignetta - per giungere sulle Autostrade per l’Italia fino a Salerno con gli aggiornamenti sul traffico di Isoradio. Pensiamo all’inizio di Lisbon Story.

autostrade, vie di comunicazione e mass media La comparsa del nome di Auletta sull’uscita dell’A3 sarà il primo elemento, a livello di marketing territoriale, per la promozione turistica. Fin dalla nascita, la più grande infrastruttura a scorrimento veloce che attraversa la penisola segna il destino dei luoghi. Il celebre politico Amintore Fanfani (1908-2008) lavorò affinché l’Autostrada del Sole passasse per Arezzo, sua provincia natale, escludendo così l’Umbria. La stessa uscita fiorentina di Scandicci, sotto sua pressione, venne denominata Firenze-Signa - e tale sarebbe rimasta fino al 2006 - in riconoscenza del vicino Comune a maggioranza democristiana. Così come gli insediamenti industriali hanno le loro vetrine lungo le varie A1-A4-A11-A14-ecc., anche i Comuni vogliono investire in visibilità segnalandosi nei cartelli di uscita. Operazioni analoghe sono state attuate o sono in corso trattativa negli ultimi 10 anni a:

Firenze–Signa / Firenze–Scandicci Firenze–Certosa / Firenze–Impruneta Incisa–Reggello Piacenza Nord / Guardamiglio-Basso Lodigiano Caserta Sud / Marcianise ecc.

Cambiare un nome ad un’uscita equivale a scrivere il titolo di una nuova storia.

AULETTA SPOT Durante l’avvicinamento ai luoghi abitati qualche segnalazione sui bordi delle strade incuriosisce e chiama i visitatori: Auletta what else? I cartelloni Auletta spot recano messaggi sintetici e allusivi con lo scopo di creare curiosità e spingere il visitatore a scoprire cosa lo aspetta ad Auletta. Auletta what else? Pensiamo ai tori Osborne, le enormi sagome nere di tori sparse per tutta la Spagna. La loro origine è curiosa: furono installati nel 1956 ai lati delle più importanti strade spagnole come trovata pubblicitaria del gruppo commerciale Osborne (produttore di vino, brandy, sherry e acqua minerale). Dopo tanti anni, i particolarissimi cartelloni vennero considerati beni culturali d’interesse estetico e così, dopo non poche critiche, furono eletti monumenti-simbolo non ufficiali della Spagna. 8


STRATEGIE 04

comunicare

Candid conversation. La scelta che determinò il grande salto di qualità per Playboy, facendolo uscire dal novero delle riviste pornografiche, fu quella di Hugh Hefner, il fondatore del magazine delle conigliette. Nel 1962 affidò al giornalista Murray Fisher una sezione di pagine culturali; Fisher creò una rubrica appassionante intitolata “Candid Conversation”, i cui protagonisti erano personaggi celebri del momento. Accettarono di “mettersi a nudo’’ con confessioni a tutto tondo personaggi come Bertrand Russell, Jean-Paul Sartre, ma anche i Beatles, Fidel Castro e Malcom X.

radioAuletta, emittente radiofonica DEl racconto Sull’onda del racconto si aggiungono le frequenze radio di radioAuletta. Sintonizzandosi su fm87.6 si ascoltano le storie di Auletta e non solo. Sono di riferimento le trasmissioni di Marco Caccia che nel 2008, comincia la prima puntata di Amnèsia su Radio2. Il programma si è fatto conoscere per la sua incredibile storia: Matteo Caccia un anno prima mentre si trova in teatro viene colpito da un’amnesia retrograda globale. Nel programma Matteo tiene un diario in cui ricostruisce i pezzi della sua vita. Anche se è tutto non vero, Amnèsia ottiene migliaia di fan, consensi e ascolti. Dal 2010 lo stesso Marco Caccia inizia la trasmissione Vendo tutto in onda in fascia pomeridiana su Radio 24. Ogni giorno, dichiarandosi volenteroso di cambiare completamente la propria vita in seguito all’abbandono da parte della propria ragazza, vende su eBay un oggetto che gli è appartenuto e in trasmissione descrive come è entrato in possesso dell’oggetto e cosa ha rappresentato per lui. Dal 2011 Matteo Caccia conduce Io sono qui su Radio 24, un programma in cui racconta ogni giorno un episodio della sua vita.

storytelling La pratica dello storytelling consiste nella narrazione di storie mediante l’uso di parole, immagini e suoni. I racconti sono stati condivisi in ogni continente con il fine di intrattenere, educare e preservare la cultura. L’evoluzione tecnologica ha messo a disposizione dell’uomo nuovi strumenti che hanno cambiato radicalmente l’originale forma di storytelling. Dalla scrittura, alla possibilità di registrare materiale sonoro e video, oggi non ci sono più limiti per la narrazione di una storia. Con il personal computer e l’evoluzione dei software si è potuto cominciare a discutere di storytelling digitale, che semplifica il più possibile il processo di creazione e narrazione di storie andando però a enfatizzare l’impatto del racconto studiando anche interfacce intuitive che guidino il narratore attraverso il processo e siano in grado di stimolarlo. Cowbird è una community di storyteller che sperimenta forme di giornalismo partecipato. My Auletta, una storia raccontata immaginando il futuro di Auletta, è disponibile su: http://cowbird.com/story/8914. 9

Storytelling è anche una tecnica di marketing che ha l’obiettivo di creare una fidelizzazione verso un brand o un ente tramite la narrazione per rivolgersi al target al quale è destinato il prodotto. Quello che si richiede è l’identificazione del messaggio che si intende trasmettere e si cerca di creare una storia semplice ed interessante con cui i clienti possano immedesimarsi.


strategie VERSO LE AZIONI

diversificare coinvolgere interagire comunicare

AULETTA PAESE CHE PARLA

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strumenti eD azioni

Strumenti ed azioni vengono qui presentati come una saga di storie. Ciascuna azione è raccontata attraverso i punti raccolti in legenda. Ad Auletta e nel suo territorio chiunque potrà ascoltare, leggere, navigare le storie che ogni rudere, abitazione o luogo sarà in grado di raccontargli e potrà aggiungerà la propria.

categoria Autore tema sviluppo rilevanza

storie di strada

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ANAS S.p.A. Cambio della denominazione dell’uscita dall’autostrada A3 L’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria è l’infrastruttura principale per il raggiungimento di Auletta. è stato proposto di inserire il nome di Auletta in una delle uscite. Di AULETTA parlerà Isoradio tutte le volte che consiglieranno l’uscita sull’A3 Salerno-Reggio Calabria di PetinaAuletta per chi proviene da nord o Polla-Auletta per chi proviene da sud.

storie di autostop • • • • •

La didascalia nasce dalla volontà di toccare la sensibilità delle persone che abitano la città. Racconta la responsabilità dell’artista quando decide di scendere dal piedistallo e mettersi al servizio del pubblico. Aiuta a catturare l’attenzione, a mettere in contatto il cittadino con l’opera d’arte. Ma attenzione, la didascalia non vuole far scivolare l’operazione verso una forma di populismo demagogico; infatti il linguaggio utilizzato nell’opera ha sempre un profilo alto, molto elaborato, che rimanda sempre ad altro”. Alberto Garutti, artista 11

Ad2 Creazione di un sistema di trasporto a chiamata Alla stazione di Buccino-San Gregorio Magno - che dista circa 10 km e 17’ di macchina da Auletta e può essere raggiunta in 1h40’ con treni regionali o IC da Napoli C.le - quando non ci sono autobus è attivo un servizio di trasporto locale a chiamata per andare a prendere e/o accompagnare i turisti e tutti coloro che viaggiano con i mezzi pubblici, in bici o a piedi. Il servizio offerto fa parte dell’albergo diffuso diffuso. Si tratta di un servizio complementare alla ferrovia, il costo è conveniente, l’affidabilità garantita da un sistema di feedback .

storie dei ruderi • • • • •

Rudere I ruderi in quanto tali si raccontano Ad Auletta è stata preservata una porzione del centro storico distrutto del terremoto dell’Irpinia. Il Parco Urbano a Ruderi di Auletta è tutt’altro che un frammento: offre i servizi di un albergo diffuso ed esprime un forte legame con il territorio dano eco al suo racconto. Anche un numero civico sembra una didascalia.


storie dei viandanti • • • •

Avventore Racconto della visita ad Auletta Le storie passeggere possono essere condivise in modo da creare un diario diffuso.

storie dei residenti • • • • •

Aulettese Storie di vita degli abitanti di Auletta Arrivando ad Auletta o prima di arrivarvi si possono ascoltare o leggere le storie che gli aulettesi offrono ai viandanti. Abbinato alla storia l’aulettese può offrire anche un servizio all’interno della propria abitazione: colazione, pranzo, cena o pernottamento. La disponibilità di storie o servizi è segnalata da un simbolo apposto sui numeri civici, individusaata su una mappa distribuita da infobox o presente nel sito www. adquadro.org o scaricando l’apposita app . La scelta dell’alloggio avviene anche in base alla storia da cui si è più attratti. I servizi offerti dagli aulettesi fanno parte dell’albergo diffuso diffuso.

Ecco la persona che cercavo. Salve, persona! Non mi sente. Forse, se il futuro esistesse in modo concreto e individuale, come qualcosa che può essere percepito da un cervello superiore, il passato non sarebbe così seducente: le sue esigenze risulterebbero controbilanciate da quelle del futuro. Le persone potrebbero allora stare a cavalcioni sul punto centrale dell’asse in bilico mentre contemplano questo o quell’oggetto. Potrebbe essere divertente. Ma il futuro non possiede questa realtà (contrariamente al passato rivisto nel ricordo e al presente percepito); il futuro non è che una figura retorica, un fantasma del pensiero.” Vladimir Nabokov, Cose trasparenti (1972) 12

storie dei mobili • • • • •

Proprietario dell’arredo Romantica descrizione del passato appartenente all’arredo con cui viene allestita la ricettività diffusa Le stanze di Auletta si riempiono degli oggetti e degli arredi degli aulettesi, tornano ad essere spazi della cultura materiale vissuta, lontano dai musei. A cascia, l’abbasciur, a seggia di forme ed epoche diverse permettono di vivere immersi nello stile del luogo innescando un meccanismo virtuoso per cui i cittadini, affittando beni di proprietà, si sentono partecipi del progetto di ospitalità. La storia dei mobili apparirà in una didascalia applicata sugli stessi o nel sito www.adquadro.org o scaricando l’apposita app .


storia del paesaggio • •

Paesaggio Narrativa del paesaggio naturale e antropico circostante Presenza di punti panoramici (mirador) segnalati dai cartelloni spot con disponibilità di storie e servizi consultabili su cartellonistica o su realtà aumentata.

storie geologiche • •

Ho dipinto con pittura fosforescente le sedie dei custodi: solo nella foto riprodotta in catalogo era possibile vederle nella loro luce particolare. Allo spettatore si chiedeva lo sforzo di cercare e riconoscere un’opera che si poteva solo immaginare, pensare, attendere, prendendosi la responsabilità del proprio sguardo”. Alberto Garutti, artista

Mida Siti ambientali e dati dai sismi La terra trema e parla. Nel territorio si trovano informazioni accessibili (anche attraverso proiezioni dai lampioni) e in continuo aggiornamento.

storie sedute • • • •

Anyone Arredi urbani letterali/letterari Sparsi per gli spazi pubblici di Auletta come ausili a disposizione della relazione, da spostare e comporre a piacimento. Tutti scrivono I love ju.

storie fosforescenti • • • •

Anyone Composizione di SMSWall - Short Message Service Wall Sui muri di Auletta compaiono messaggi murali con lettere in rilievo su supporti di guide e ganci. Le storie si aggiornano ogni mese, le lettere cambiano e il senso sarà un altro. Le lettere trattate con vernice fosforescente catturano la luce del giorno e la rimandano di notte.

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I racconti che stiamo scegliendo per essere mandati in onda sono proprio quelli che rispondono ad una semplice e complicata richiesta: una storia minuscola della vostra vita che dica qualcosa di voi. Quando i racconti seguono questa semplice regola accade una cosa strana, leggendoli ci sembra di capire qualcosa di più della persona che l’ha scritto, storie che segnano un punto rosso su una mappa, quel punto che indica Voi siete qui.” Radio24

radio storie • • radioauletta

Radio specializzata in storie Direttore: Leonardo Sacchetti Regia: Tiziano Bonini Conduce: Matteo Caccia Dal 2012 Matteo Caccia ed i suoi colleghi, si trasferiscono al SUD ed aprono radioAuletta fm87.6, la prima emittente radiofonica interamente dedicata al racconto.

storie di formazione • • •

Istituti di formazione pubblica e privata (Università, aziende, ecc.) Workshop annuali: gli studenti come veicolo di promozione - MObilcamp: un laboratorio in collaborazione con le grandi aziende per raccogliere idee dagli arredi, dalle loro storie e dal loro diverso utilizzo (in collaborazione con IED) - STORYcamp: giornate formative di workshop sul racconto (sfruttando l’albergo diffuso e creando la possibilità, ad esempio, di accogliere le classi durante le settimane “stop” di lezione - in collaborazione con IULM) - C’era una volta Auletta: favole raccontate ai bambini in occasione di visite, premi dei migliori racconti per l’infanzia e delle migliori app italiane per bambini (in collaborazone con SCUOLA HOLDEN); - PSYCHOLAB: ascolti di storie difficili con esperti da ogni dove. - ecc.

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modello gestionale albergo diffuso diffuso = ad2

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Leggi “Ad-quadro”.

01

La proposta gestionale parte dalla considerazione che tante Auletta da sole possano non essere notate, mentre se messe a sistema e caratterizzate da un’offerta di servizi specifici proposti in maniera unitaria (come il tema di Auletta, paese che parla) possano rafforzare l’offerta turistica del territorio. Il target di riferimento della proposta è stato delineato sul confronto di Auletta con altri piccoli borghi italiani, i quali risultano interessati da flussi di turismo culturale e in cui il visitatore ha provenienza prevalentemente italiana, oltre ad una buona componete di visitatori di provenienza estera, generalmente dal Nord Europa - il pernottamento medio ha lunghezza in genere di 3/7 giorni - o anche di più lungo periodo da parte di soggetti di provenienza straniera. L’Albergo Diffuso viene tattato come struttura ricettiva mista pubblicoprivata gestita da soggetti locali e non, rivolta ad un’utenza allargata interessata al reale contatto con il territorio, per abitare in maniera diversa. L’idea di Ad2 è il risultato del concetto di albergo diffuso elevato al quadrato = albergo diffuso diffuso per generare un sistema di ricettività allargata che, dall’esperienza di albergo diffuso e dai servizi offerti dagli aulettesi, vuole estendersi a tutto il territorio. In questo sistema i servizi, da quelli nel Parco Urbano a Ruderi a quelli nel territorio, sono differenziati in IN e OUT: IN indica i servizi all’interno dell’albergo diffuso del Parco Urbano a Ruderi di Auletta, OUT indica i servizi offerti nelle case sparse. In particolare:

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- servizi ricettivi accettazione 24h pernottamento IN/OUT colazione IN/OUT pasto IN/OUT lavanderia

- servizi nel paese SMS Wall Info box ABCD Siedi sulla S Nav-Auletta Ascolta una storia.


modello gestionale 02 consorzio, rete e coop

Il modello del ‘city district’ è stato preso come riferimento e traslato alla ‘rete turistica’.

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Si propone la creazione di un ente di gestione dell’Albergo Diffuso di Auletta, Adauletta coop, che consorziandosi agli altri operatori turistici della zona dà vita all’Ad2, Albergo Diffuso-Diffuso nel territorio.

Ad2 - Il consorzio e la rete Ad2 è un modello di gestione consorziato delle piccole medie imprese turistiche, e non, del territorio con il patrocinio delle istituzioni. Ad2 coinvolge: Regione Campania- Provincia di Salerno- Comuni- ADauletta- fondazione Mida-operatori tursitici- ecc. Ad2 gestisce in maniera unitaria e per conto dei soci del consorzio, le prenotazioni, il servizio di trasporto a chiamata e le offerte legate al sistema della ricettività. Ad2 organizza l’aggiornamento della comunicazione. Ad2 gestisce gli aspetti amministrativi e fiscali legati della ricettività. Ad2 raccoglie le storie, le ascolta e le trascrive (le storie dei vecchi e dei nuovi abitanti, le storie dei viandanti, le storie dei ruderi, le storie degli oggetti, la storia geologica del luogo, ecc.). Ad2 affianca alle storie un censimento fotografico delle persone che vogliono essere abbinate ad una storia o ad un luogo. Ad2 gestisce l’info box e cambia mensilmente le storie sul SMS Wall. Ad2 ordina e mantiene i cartelloni Auletta Spot Ad2 inoltra periodicamente le storie e le fotografie raccolte all’Osservatorio Permanente del Post-Sisma, che ha il ruolo di archiviarle e divulgarle. Ad2 crea eventi che hanno un’affinità con il target di utenza individuato, propone un calendario di appuntamenti mensili con il tema trasversale del racconto. Ad2 dà eco a tutti gli eventi che il territorio già propone. Ad2 finanzia le proprie attività attraverso anche delle sponsorizzazioni esterne. ADauletta - La coop locale ADauletta è il soggetto gestore delle Stanze del Parco Urbano a Ruderi ADauletta è una cooperativa. ADauletta è parte della rete di Ad2. ADauletta si occupa della manutenzione delle stanze e dei ruderi. ADauletta cura la biancheria e l’arredamento delle stanze, raccogliendo i mobili che vengono affittati dai cittadini, i quali hanno un ritorno economico da questa operazione. ADauletta invita gli ospiti a lasciare una storia ad Ad2. ADauletta racconta l’eperienza dell’albergo diffuso su Radioauletta. 16


modello gestionale 03

MIDA

visitatore

raccolta dei racconti

Comune di Pertosa

calendario eventi

servizi prenotazioni trasporto offerte

abitante

Comune di Auletta

ADauletta coop

popolazioni racconti patrocinio INFO servizi

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iter

- 15 20

- -

en

di ia t a ed et m Aul a un ad 3 o o 01 rn tiv l 2 gio at TTA ne al so LE ri ria ffu U to di A to ta s 2 o dio si a g r vi ra ad im 4 be i di pr al e d la ne on io ta tta si t z i is u le sc tit au sm 14 D tra os c A 20 tra a op ra im co ga e pr di di tion ne do es zio an g - ta b to itu ci A - st en us N co a TI am ri - ov PE fid de nu Aaf la TT Ru er - E p a a L ic o p: 2 rc un : AU ho d Pa om A3 ks /a ia - @ c or etta ziar to t A. w l n n 2 er p. au na r ve ad nz S. 13 Ko AD o-fi te to AS A 20 so ne ic l’in en TT AN or io m el LE st no d lam nc ge co lit à go co AU di e e ibi re - n lo n el zio ste od ra so m ttu to tru s -

am - fin af

12 20

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C

i chiese informazioni. Non ci parve il vero di spiegarle tutto quello che sapevamo. Iniziammo offrendole da bere e poi continuammo raccontandole i mille modi in cui si può bere un caffè. Per dormire, le spiegammo, non c’erano problemi. Neanche per mangiare. Ma neanche per spostarsi! Ci avremmo pensato noi. Ingrid forse non capiva tutto, i gesti si alternavano ai sorrisi.

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riferimenti

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