graphic storytelling

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Luca-comunicatore pubblico

Roberta-giornalista

Silvia-designer dei sistemi

INTRODUZIONE

Francesco-garden designer

Giampiero-economista dello sviluppo locale

Lorenzo-product designer

Giulia-architetto del paesaggio

Davide-architetto

8A+

8A+ è un gruppo interdisciplinare di professionisti, ognuno attivo nel proprio ambito di interesse, creato ad hoc per rispondere alle molteplici esigenze del concorso Co/Auletta. 8A+ ha accolto con entusiasmo la sfida lanciata dal comune di Auletta e dalla fondazione MiDa, che con questo bando hanno dato vita a qualcosa di inedito in Italia: un progetto incentrato interamente sul concetto di democrazia partecipativa. Scoprire Auletta, il suo territorio, la sua gente e i suoi antichi mestieri è stato necessariamente il punto di partenza di 8A+, il cui obiettivo è restituire a questo antico borgo collinare il suo passato di “città dell’accoglienza”. Il terremoto dell’Irpinia e le sue conseguenze di certo hanno danneggiato le risorse di Auletta, che gode di bellezze paesaggistiche e naturali di indubbio valore. Ma oggi, a vent’anni dal sisma, le parole del poeta campano Franco Arminio riescono a cogliere appieno la voglia di “non-ricostruzione”, insita nel concetto di Parco a Ruderi: “Da qui bisogna partire, dal buon uso delle nostre rovine”. Attivare un processo virtuoso che riqualificherà il territorio, dunque, non può prescindere dal valorizzare ogni singolo “sistema” che compone Auletta. Ecco perché 8A+ ha cercato di individuare nel territorio aulettese qualunque elemento in grado ridare forza e vitalità non solo all’economia, ma anche e soprattutto al suo capitale sociale.

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ANALISI DEL SISTEMA

8A+

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8A+

AMBITI DI PROGETTO

L’idea che 8A+ presenta è costituita da tre ambiti di progetto, definiti set. Ognuno degli interventi delineati andrà a creare quel circolo virtuoso tanto auspicato senza alterare il landscape aulettese, al fine di armonizzare e rendere funzionali gli elementi esistenti nel nome della sostenibilità.

mappa multimediale

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AMBITO DI PROGETTO::: Set A

Piano di Colore

8A+

STORYBOARD

fig.1 Non vi è coerenza tra il borgo (tra cui il Parco a Ruderi) e il paese di più recente edificazione: mentre all’interno del Parco a Ruderi vi è un’evidente identità cromatica, riassumibile in una paletta di quattro colori principali, nel restante paese vige una disomogeneità di colore; fig.2 Gli operatori di settore saranno incaricati di tinteggiare porzioni di pareti nel paese cosiddetto “nuovo”;

fig. 1

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fig. 4

case studies Street-painting Vercorin A Vercorin, in Svizzera, ogni estate vengono invitati degli artisti per creare opere che comprendano l’intero villaggio, nel 2010 Lang/Baumann hanno dipinto le strade in modo molto coinvolgente sia per gli abitanti che per i visitatori. “Abbiamo pensato che sarebbe stato interessante lavorare sulla superficie delle strade, perché era una sorta di zona franca, La maggior parte delle case e le loro facciate sono molto vecchie, mi sembrava interessante il contrasto dei materiali antichi con i colori vivaci per strada. In seguito molti degli abitanti del villaggio passavano e seguivano la pittura, la usavano in modo molto giocoso, soprattutto i bambini l’hanno usata per pattinare, camminare o andare in bicicletta sulle linee. “

fig.3 Vengono definiti dei percorsi tra i punti notevoli del paese di nuova costruzione, ed il borgo. Questi percorsi, saranno distinti grazie ai diversi colori tipici del borgo; si andranno così a definire delle passeggiate “cromatiche”, in grado di amplificare fortemente l’impressione di continuità tra il paese nuovo ed il borgo, a fronte di una spesa contenuta; fig.4 Quest’intervento si propone di seminare negli abitanti di Auletta l’idea di continuità tra il borgo e il paese nuovo, attraverso il colore. In un secondo momento il comune potrà dotarsi di un piano del colore, che definisca i canoni cromatici per l’edilizia dell’intero territorio comunale.

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AMBITO DI PROGETTO::: Set A

Brani di Cielo

8A+

STORYBOARD

fig.1 Il comparto 4b del Parco a Ruderi è messo in connessione con l’osservatorio astronomico “Aresta “ a Petina; fig.2 Tramite personale specializzato verranno proposte delle serate a tema sull’osservazione delle stelle, tali eventi saranno aperti agli studenti e a tutte le persone interessate;

fig. 1

fig. 2

fig. 3

fig. 4

case studies Osservatorio di Petina L’osservatorio astronomico Aresta di Petina si trova in cima agli Alburni, a 1300 metri di altitudine, nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. L’osservatorio si avvale della collaborazione dell’associazione “Astrofili degli Alburni”. La struttura è nata da un vecchio “casone” dell’Aresta, immerso nel verde dei pianori degli Alburni, ricovero di pastori e mandriani. Fatto costruire trent’anni fa dalla Comunità montana di Postiglione, è diventato ora, uno dei più grandi osservatori amatoriali d’Italia. Esperti astrofili hanno formato giovani componenti dell’associazione che sono in grado di far funzionare l’osservatorio e di tenere corsi e spiegare l’astronomia nelle serate di osservazione.

fig.3 All’interno dei ruderi saranno predisposte delle postazioni per l’osservazione delle stelle per mezzo di telescopi; fig.4 I ruderi interessati dall’intervento si trasformeranno in vere e proprie aule all’aperto dove potranno svolgersi attività didattiche sul tema dell’osservazione delle stelle e di temi attinenti.

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Museo degli Oggetti

8A+

AMBITO DI PROGETTO::: Set A

STORYBOARD

fig. 1 Presenza d’oggetti sparsi nei locali del Parco a Ruderi, a testimonianza del terremoto del 1980; fig. 2 8a+ intende ricercare questi oggetti per il loro valore evocativo; fig. 3 La catalogazione avverrà per tipo di oggetto, ed area di rinvenimento;

fig. 1

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fig. 4

fig. 5

case studies Museo della Valle a Zogno

fig. 4 Messa in rete degli elementi e definizione di un percorso museale; fig. 5 Allestimento ed esposizione degli oggetti postazioni, label e illuminazione-

Il museo ha sede in un edificio seicentesco che ospito’ illustri personaggi. Gli oggetti catalogati sono 3.500; gli esposti, suddivisi in una cinquantina di temi e dislocati in dodici sale, sono 2.500. La ricerca dei reperti fu’ avviata nel 1970 da un gruppo di appassionati della Valle, spronati da Vittorio Polli. Nella prima sala del Museo di Zogno, sita a piano terra, e’ collocata la Sezione Archeologica dove sono conservati, in affidamento dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia, i reperti preistorici rinvenuti nel territorio di Zogno.

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Atelier artigianato

AMBITO DI PROGETTO::: Set A

8A+

STORYBOARD

fig.1 Nel Parco a Ruderi si vuole ripristinare l’antica tradizione artigianale; fig.2 Agli artigiani presenti sul territorio verrà offerta la possibilità da parte dell’Amministrazione Pubblica, di avere uno spazio/vetrina dove effettuare l’ultima lavorazione e poter esporre i propri prodotti;

fig. 1

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fig. 4

case studies Via Calderai- Palermo

fig.3 Codesti laboratori/atelier saranno collocati nei pian terreni; fig.4 Queste “vetrine” caratterizzeranno una parte del Parco a Ruderi come shopping street.

Via Calderai è piena di botteghe le cui esposizioni offrono una ricchezza d’ oggetti tale da portare líacquirente allíimbarazzo della scelta: tazze, lanterne, vasi da notte, pentole, caldaie, bilance, padelle, focolari, ecc. Una vasta esposizione di questi prodotti, ovviamente costruiti altrove se non addirittura díimportazione, si trova in alcuni posti strategici ad alta densit‡ di traffico (più gente, più clienti potenziali), alla Cala, lungo il Foro Italico, negli spazi adiacenti la Fiea del Mediterraneo e, in alcune occasioni come la fiera di Pasqua, anche in piazze più interne della città.

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Racconta il Territorio

AMBITO DI PROGETTO::: Set A

8A+

STORYBOARD

fig.1 Auletta come ogni paese ha una memoria legata a i suoi luoghi ed a i suoi abitanti che caratterizzano il paese stesso; fig.2 Attraverso video/interviste 8A+ vuole raccogliere tali testimonianze;

fig. 1

fig. 2

fig. 3

fig. 4

case studies Portobeseno Ogni anno scolastico i bambini e le bambine di quattro classi delle scuole primarie della Vallagarina hanno intervistato alcuni testimoni portatori di saperi, di tradizioni e di memorie, ospitati in luoghi specifici. Giovani e vecchi si sono incontrati nelle piazze, nelle vie del paese, lungo i torrenti, in campagna, presso una cascata. Gli allievi hanno imparato a riconoscere il luogo che abitano attraverso le storie di chi li ha preceduti. I giovani si sono così sintonizzati sull’ascolto delle voci degli anziani e dei suoni di quell’ambiente. Essi hanno così attivato altri canali sensoriali, arricchendo la loro conoscenza con una visione più complessa e stratificata del territorio lagarino. Alla ricerca della biografia dei luoghi attraverso le storie e l’esperienza di vita della gente.

fig.3 Le storie raccolte verranno registrate su vari supporti multimediali e verranno riproposte all’interno del Parco a Ruderi attraverso degli schermi, mentre nel sito web verranno collocate nella mappa multimediale; fig.4 Gli schermi con le storie di Auletta accompagneranno i suoi visitatori creando dei “percorsi di memoria”.

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Arte partecipata

8A+

AMBITO DI PROGETTO::: Set A

STORYBOARD

fig.1 All’interno del Parco a Ruderi si trovano le suite dell’albergo diffuso. Per caratterizzare e sponsorizzare il progetto, si chiede all’amministrazione locale di fornire vitto e alloggio ad artisti; fig.2 La scelta degli artisti avverrà attraverso la fondazione Mida che deciderà insieme al comune di Auletta quali artisti emergenti potranno accedere all’iniziativa;

fig. 1

fig. 2

fig. 3

fig. 4

case studies Gibellina Per la ricostruzione della cittadina l’ex sindaco della città Ludovico Corrao ebbe l’illuminata idea di “umanizzare” il territorio chiamando a Gibellina diversi artisti di fama mondiale come Pietro Consagra e Alberto Burri, quest’ultimo si rifiutò di inserire una sua opera nel nuovo contesto urbano che si stava costruendo e realizzò un “Grande Cretto” nella vecchia Gibellina, a memoria del sisma che la distrusse. All’appello risposero, altresì, Mario Schifano, Andrea Cascella,Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Franco Angeli, Leonardo Sciascia. La città divenne subito un immenso laboratorio di sperimentazione e pianificazione artistica, in cui artisti e opere di valore rinnovarono lo spazio urbano secondo una prospettiva innovativa.

fig.3 -Gli artisti dovranno comunicare il tempo stimato per la realizzazione dell’opera - La Pubblica Amministrazione si riserva di accettare le tempistiche proposte -Gli artisti accettati dovranno produrre e lasciare nel Parco a Ruderi almeno un’opera, a testimonianza della loro permanenza; fig.4 L’opera entrarà a far parte del Parco a Ruderi nella posizione che l’artista riterrà più idonea.

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AMBITO DI PROGETTO::: Set B

8A+

Tutte le proposte di 8A+ trovano spazio nel sito web in specifiche sezioni: MAPPA DEI PRESIDI PERMANENTI: una rappresentazione grafica interattiva permetterà di localizzare i presidi permanenti e di apprendere le informazioni necessarie per usufruire dei servizi erogati; NEWS DEGLI EVENTI: per mezzo di una bacheca sarà possibile pubblicizzare tutte le iniziative che avranno luogo ad Auletta e nel territorio circostante[2]. Inoltre, in questa sezione del sito saranno pubblicati i bandi di concorso degli eventi previsti da 8A+, di cui parleremo nel prossimo paragrafo, relativo al set c; CATALOGO INTERATTIVO DEL MUSEO DEGLI OGGETTI: con l’ausilio di foto “navigabili” sarà possibile seguire un tour del Museo degli Oggetti capace di trasportare l’utente all’interno della quotidianità scomparsa del borgo antico. FORM PARTECIPATIVO: un adeguato form darà la possibilità di avanzare proposte e critiche a quanti lo vorranno; MAPPA MULTIMEDIALE: in questa sezione sono raccolti contributi multimediali di vario genere.

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Arreda il Rudere

8A+

AMBITO DI PROGETTO::: Set C

STORYBOARD

fig.1 All’interno del Parco a Ruderi si predispongono luoghi per l’allestimento di uno show off del design d’interni: ad Auletta infatti vi è una tradizione artigianale legata alla lavorazione del legno e del vimini; fig.2 Attraverso un bando di concorso sono chiamati ad allestire degli spazi espositivi tutte quelle realtà attinenti alla progettazione d’interni - università, industrie, studi di progettazione;

fig. 1

fig. 2

fig. 4

fig. 3

case studies Glocal 9 artigiani, 37 designer, 8 regioni italiane e 3 nazioni europee, 4 giorni di studio, 28 progetti, 17 prototipi, una la coppia protagonista: design e artigianato. Questi sono solo alcuni numeri del workshop Glocal Handmade che ha fatto incontrare/rincontrare design e artigianato. Artigiani, docenti e tutors si sono alternati raccontando le loro testimonianze che hanno ispirato la creatività dei partecipanti.Glocal Handmade si è proposto come un vero e proprio laboratorio di riscoperta, ridistribuzione, riappropriazione e rielaborazione dell’artigianato tradizionale con l’obiettivo di approfondire la relazione tra locale e globale nel design, nell’industria e nella società.

fig.3 Il vincitore del bando allestirà l’intero show-off, mentre gli altri partecipanti potranno esporre all’interno degli spazi predisposti; fig.4 La fiera sarà composta da diversi padiglioni dove sarà possibile visionare e acquistare i prodotti esposti.

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Ruderi Ruderi in in Fiore Fiore

AMBITO DI PROGETTO::: Set C

8A+

STORYBOARD

fig.1 L’evento si svolgerà principalmente nel comparto 4b nel periodo Aprile-Ottobre; fig.2 Verranno contattati e messi in rete i principali operatori del settore florovivaistico; fig.3 Sarà redatto un bando di concorso con tema annuale, rivolto alle università di progettazione ed ai liberi professionisti che si occupano di paesaggio;

fig. 1

fig. 2

fig. 3

fig. 4

case studies

fig.4 Ai primi tre posti verrà data la possibilità di realizzare il giardino progettato.

Chamount sur Loire

Dal 1992 il Festival dei giardini offre una straordinaria panoramica della creazione paesaggista nel mondo. In 20 stagioni sono stati creati quasi 500 giardini, prototipi dei giardini di domani. Allo stesso tempo miniera di idee e vivaio di talenti, il festival dinamizza l’arte del giardino catturando l’interesse del pubblico e dei professionistidel settore grazie alla presentazione di composizioni floreali inedite, materiali, idee e approcci innovatori. La varietà, la creatività e la qualità dei progetti hanno contribuito ad accrescere la fama mondiale del festival.

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Food Auletta

AMBITO DI PROGETTO::: Set C

8A+

STORYBOARD

fig.1 Nel borgo vi è l’antico forno dove storicamente ogni famiglia portava il proprio pane a cuocere; fig.2 La fondazione Mida e l’Amministrazione Pubblica pubblicheranno attraverso il sito la possibilità di partecipare a dei workshop legati ai prodotti tipici della valle del basso Tanagro. A tale proposito verranno chiamati gli operatori nel settore culinario che vorranno offrire le loro maestranze agli iscritti;

fig. 1

fig. 2

fig. 3

fig. 4

case studies Impara L’arte Intorno al grande bancone centrale della cucina di Tricolore, 13 postazioni comprensive di tutto líoccorrente per apprendere i segreti dellíarte della cucina sotto la guida dello chef. Le lezioni prevedono il coinvolgimento diretto e immediato degli allievi che eseguiranno in tempo reale le ricette proposte, protagonisti assoluti della propria postazione completa di tutti gli strumenti e gli accessori professionali per lavorare le pietanze fino alla cottura finale. I corsi si articolano in una o pi˘ lezioni, con la possibilit‡ di degustare direttamente da Tricolore i piatti preparati, per pranzare o cenare piacevolmente insieme.

fig.3 I workshop con durata max di tre giorni sono aperti oltre che ai singoli partecipanti anche alle scuole alberghiere ed altri istituti interessati; fig. 4 Alla fine del corso ci sarà una degustazione aperta a tutti e segnalata come evento dal sito e comunicato attraverso i canali tradizionali.

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Teatro nel Rudere

AMBITO DI PROGETTO::: Set C

8A+

STORYBOARD

fig.1 Alcune stanze del Parco a Ruderi sono delle scenografie naturali; fig.2 Si invitano compagnie teatrali al fine di proporre performance itineranti; fig.3 I biglietti per partecipare agli spettacoli si potranno acquistare attraverso il sito ed al botteghino allestito all’interno del punto informativo all’interno del Parco a Ruderi;

fig. 1

fig. 2

fig. 3

fig. 4

case studies Campomaggiore Città dell’utopia È un piccolo gioiello di avanguardia sociale, oggi diventato, in seguito all’abbandono da parte della popolazione nel 1885 a causa di una frana, un borgo fantasma di grande suggestione. L’intero abitato fu pensato e progettato per dar vita a una convivenza perfetta. Con l’obiettivo di creare appunto una città utopica dove non ci fossero più poveri. Aggirarsi fra i suoi ruderi in aperta campagna immersi nel silenzio più assoluto è un’esperienza assolutamente da fare: l’impatto scenografico è notevole e non a caso tutti i fine settimana di luglio e agosto fa da cornice allo spettacolo La città dell’utopia: danza aerea, luci e performance teatrali di grande appeal.

fig.4 La conformazione del Parco a Ruderi offre la possibilità di accogliere più spettacoli contemporaneamente, creando dei veri e propri festival del teatro indipendente.

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TARGET DI RIFERIMENTO

8A+

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8A+

MAPPA FLUSSI

ruderi in fiore

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M

2014

breve periodo medio periodo

no

Pia

2018

off

in-

e

ni

rdi

gia

lor

co

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di

ei

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te

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1980-2013 Ar

At rea tivaz liz ion za e zio alb ne er de go lle diff Re su uso ali ite zz az ion ed el Co sit e d mu ow ell nica eb ei z niz ion iat e d Ra ive eg tra li e tes cco mi ve tim nta te nti on re il s ian il te ito ze rri au tori Re dio o da vis zio ive ne de ib an Fe di sti va l te atr ali Mu se od eg li o gg ett i Br an id ic iel o

CRONOPROGRAMMA 8A+

A RT 2023

lungo periodo

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