relazione

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gruppo di progettazione Barra/A progetto rewind relazione illustrativa



indice

1. introduzione: Il contesto, il sisma e il doposisma

2. obiettivi

2.1 Generare una visione post sisma innovativa: Futuro, IdentitĂ , Memoria

3. La proposta progettuale 3.1 Residenza diffusa 3.2 I Landmark 3.3 Gli Eventi

4. Il processo partecipato 5. La valutazione di sostenibilitĂ


1. introduzione Il contesto, il sisma e il doposisma

Inserito nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo Diano, Auletta è un Comune montano ubicato nella valle del Tanagro. Con i suoi circa 2500 abitanti rappresenta un modello di abitato che si sta perdendo: è una comunità montana legata alla qualità del proprio territorio, della propria agricoltura (soprattutto per l’olio) e della sua tradizione. Auletta è uno dei 506 comuni che dal 23 novembre 1980 hanno modificato fortemente la propria connotazione. La forza del sisma che ha colpito l’Irpinia ha trasformato il territorio di Auletta, rendendo buona parte del centro storico del Paese inagibile per molti anni. È possibile affermare che il sisma ha lasciato un segno evidente e INDELEBILE nel territorio. Un segno che attraverso il bando si è deciso di non mascherare, ma anzi di rendere evidente, valorizzando l’area del parco a ruderi. Come anticipato precedentemente, il sisma ha causato danni in 506 comuni sui 679 presenti nelle province di Avellino, Benevento, Caserta, Matera, Napoli, Potenza, Salerno e Foggia. A ormai 30 anni di distanza dall’evento alcuni elementi restano cruciali e sono essenzialmente legati a un altro tipo di sisma, questa volta di tipo “antropico” a causa del quale non si è stati in grado in prima battuta di identificare la gravità della situazione e successivamente a gestire il percorso per riportare alla normalità un’area colpita da una calamità simile. “L’entità drammatica del sisma non venne valutata subito; i primi telegiornali parlarono di una «scossa di terremoto in Campania» dato che l’interruzione totale delle telecomunicazioni aveva impedito di lanciare l’allarme. Soltanto a notte inoltrata si cominciò ad evidenziarne la più vasta entità. Da una prospezione effettuata nella mattinata del 24 novembre tramite un elicottero vennero rilevate le reali dimensioni del disastro. Uno dopo l’altro si aggiungevano i nomi dei comuni colpiti; interi nuclei urbani risultavano cancellati, decine e decine di altri erano stati duramente danneggiati. Nei tre giorni successivi al sisma, il quotidiano Il Mattino di Napoli enfatizzò la descrizione della catastrofe. Il 24 novembre il giornale titolò «Un minuto di terrore - I morti sono centinaia», in quanto non si avevano notizie precise dalla zona colpita, ma si era a conoscenza del crollo di via Stadera a Napoli. Il 25 novembre, appresa la vastità e gravità del sisma, si passò a «I morti sono migliaia - 100.000 i senzatetto», fino al titolo drammatico del 26 novembre «Cresce in maniera catastrofica il numero dei morti (sono 10.000?) e dei rimasti senza tetto (250.000?) - FATE PRESTO per salvare chi è ancora vivo, per aiutare chi non ha più nulla»” Rileggere queste parole a 30 anni di distanza deve portare a riflettere non solo sulle modalità attraverso le quali è stata gestita la vicenda nelle prime battute, ma anche e soprattutto negli anni successivi. Un meccanismo di totale inefficienza che ha portato Auletta (ma molti comuni non lo hanno ancora fatto) a interrogarsi solo 30 anni dopo su quale debba essere la visione del dopo sisma per il territorio dell’Irpinia. Se l’uomo è stato parte attiva di questo evento la proposta del gruppo di lavoro prevede di mettere l’uomo al centro della scena: per non dimenticare come ha gestito la vicenda, ma anche e soprattutto per trovare un modello di gestione del territorio, di vita all’interno del Comune di Auletta che sia in grado di ricordare a tutti che l’uomo è artefice del proprio futuro.


2. obiettivi

Il concorso mette chiaramente in evidenza gli obiettivi dei soggetti promotori e parte dal presupposto che alcune attività sono quasi concluse (e che presto Auletta avrà una parte del centro storico nuova e potenzialmente molto attraente): “I lavori di restauro e risanamento conservativo dei caseggiati a bordo rupe sono iniziati nel 2002 e si avviano alla conclusione. Le possibili utilizzazioni della zona restaurata sono svariate, museo della cultura materiale, albergo diffuso, città laboratorio per attività di ricerca e studio e tante altre declinazioni... tutto questo vorrà essere il Parco a Ruderi, senza soluzione di continuità tra la memoria, la fruizione e la ricerca… La caratteristica tranquillità del borgo sarà l’ambiente ideale per chi volesse unire ad un soggiorno tra la natura le escursioni nei centri vicini. L’altra peculiarità del Parco è il suo essere inserito in un contesto sociale che, nonostante tutto, si è mantenuto quasi intatto; passeggiando per i vicoli e le scalinate del centro storico ci s’imbatterà nei cordiali abitanti di Auletta e si impareranno a conoscere i loro simboli ancorati alla cultura contadina.” In questo contesto il Comune di Auletta vuole > completare il processo di riqualificazione > creare un modello di recettività e valorizzazione territoriale, trovare un modello sostenibile e duraturo di recupero delle aree terremotate La Fondazione MIDA mira a > creare un modello di gestione, basato su un tessuto coerente a livello locale e territoriale, che sia da alternativa ai modelli tradizionali di “dopo-sisma” > creare una best practice che rilanci a livello internazionale il sud d’Italia. La Rete per l’eccellenza nazionale RENA è interessata a > determinare dal punto di vista economico un utilizzo innovativo delle strutture che sono state recuperate e conservate dopo il sisma > preservare la paternità locale dell’iniziativa e assicurare la sostenibilità del progetto nel medio-lungo periodo > trasformare Auletta e il Parco a Ruderi in un territorio riconosciuto come patrimonio culturale italiano > rispettare e mettere a sistema la cultura, le tradizioni e le professionalità locali > promuovere lo sviluppo economico territoriale > mantenere vivo l’elemento della memoria storica del sisma. Tutti questi obiettivi si scontrano però con una forte criticità che potrebbe vanificare gli sforzi dei promotori e dei progettisti che decideranno di partecipare al concorso. Per presentare un progetto realmente realizzabile per il Comune di Auletta occorre porsi una domanda: perché andare (a visitare o a vivere) ad Auletta? Dai materiali di analisi risulta evidente che già oggi le risorse naturali e culturali del territorio potrebbero rendere attrattivo il Comune dal punto di vista turistico.


La domanda allora assume ancora maggior forza, impegnando i progettisti a costruire uno scenario in cui Auletta assume un ruolo rilevante, in cui il comune diventa un caposaldo. Solo in questo modo è possibile definire una strategia di rilancio che permetta di superare finalmente il trauma del sisma, identificando una nuova identità per il territorio. Occorre identificare un modello che sia capace di mettere al centro gli aulettesi. Il gruppo di lavoro ha quindi deciso di mettere questa domanda alla base dell’intera proposta progettuale. Auletta può diventare un polo attrattore a livello nazionale se riuscirà a comunicare cosa è stato il terremoto dell’Irpinia e come è stato (male) affrontato nei 30 anni successivi. Auletta può diventare un “Museo della denuncia”, può mettere in evidenza gli effetti di quello che è stato uno dei terremoti più distruttivi della recente storia italiana, ma anche gli effetti di una mala - gestione che in 30 anni non ha ancora portato a termine un processo di trasformazione necessario per superare lo status quo. Bisogna sottolineare con forza che il “terremoto umano” ha prodotto danni incalcolabili, causando l’abbandono di molti dei territori e sprecando un’ingente quantità di aiuti messi a disposizione non solo dall’Italia Per farlo è necessario inserire Auletta in un contesto più ampio, quello dell’Irpinia, per mettere in luce gli elementi fondamentali della gestione del post-sisma, senza però perdere i riferimenti con il territorio. È quindi fondamentale mettere al centro gli abitanti, le persone che hanno subito sulla propria pelle gli effetti del sisma e soprattutto quelli del dopo sisma, con la progressiva perdita di memoria rispetto a una parte importante del centro di Auletta. Abitanti che devono essere il motore per la trasformazione vera e propria. L’obiettivo finale è quindi quello di permettere agli aulettesi di vivere il proprio comune (permettendo eventualmente il ritorno a chi se n’è dovuto andare), di conciliare i momenti di vita con attività economiche radicate nel territorio e con una particolare attenzione ai temi della valorizzazione del parco a ruderi, dell’ambiente e del turismo in generale. La spinta verso il futuro è fondamentale: non è possibile pensare di rilanciare un paese guardando solo al passato, a quello che è stato, a ciò che ha significato il terremoto. Occorre immaginare un futuro che sia in grado di valorizzare la memoria del territorio ma che sia anche capace di partecipare alle sfide imposte dalla contemporaneità. Occorre immaginare un futuro basato sull’innovazione, declinandola in tutti gli ambiti possibili. Occorre immaginare un turismo “particolare”, che richiami un certo tipo di possibili utenti e che lo faccia in modo del tutto innovativo. La vera sfida è mettere a sistema tutte le “eccellenze” della zona in modo tale da far diventare l’area ben riconoscibile


2.1 Generare una visione post sisma innovativa: Futuro, Identità, Memoria

Auletta è uno dei comuni dell’entroterra salernitano in cui sono ancora visibili i segni del sisma che nel 1980 colpì la Campania e la Basilicata. Gli strascichi della ricostruzione trovano in questo paese, caso originale nel suo genere, la volontà degli amministratori locali di preservare un’area distrutta del centro storico a imperituro ricordo del proprio passato. Nasce da qui l’idea del Parco a Ruderi, un parco urbano che custodisca non solo le pietre, ma anche la memoria di Auletta.” La proposta è strutturata intorno a 3 temi fondamentali: 1. disegnare e condividere il futuro di Auletta 2. valorizzare l’identità 3. costruire un futuro che abbia un forte radicamento nella memoria degli aulettesi. Questi tre cardini permettono di rispondere alle richieste del bando di gara e di immaginare un futuro per Auletta inteso in una nuova accezione. Parlare del futuro del territorio significa individuare elementi che permettano di oltrepassare i segni lasciati dal terremoto per proporre un nuovo modo di vivere Auletta, basato sulla gestione comunitaria degli spazi e dei servizi da offrire ai residenti e ai turisti. Identificare un modello gestionale innovativo e condividerlo con gli abitanti significa per prima cosa dare una risposta alla criticità legata all’abbandono del territorio da parte dei giovani. Significa proporre un modello di albergo diffuso che necessita di nuova forza lavoro.

Identità significa definire e proporre un meccanismo che metta a sistema luoghi e attività, che permetta di sviluppare l’attrattività di Auletta, che l’ospitalità e il turismo possano incontrare le esigenze e le possibili offerte dei residenti, che si possa costruire un sistema di recettività per un turismo diverso, un turismo “dei luoghi”.

Luoghi che sono al centro della memoria, della possibilità di mettere in evidenza “il positivo e il negativo” di Auletta, luoghi che sono spazi liberati e contemporaneamente ruderi. Il tema della memoria serve per riutilizzare “il cancellato”, oppure per osservare come la natura e l’uomo sono in lotta per la riappropriazione del territorio.


3. La proposta progettuale

La proposta intende fornire ai cittadini una visione di sviluppo post sisma e una metodologia partecipativa per decidere quali elementi valorizzare per la rinascita di Auletta. Intervenire su Auletta significa proporre una lettura del sisma, del dopo-sisma, del passato e del futuro riferita a tre ambienti specifici: 1. il Parco a Ruderi 2. il Comune di Auletta 3. il territorio significa proporre una modalità di lavoro improntata sulla definizione di un processo di ricostruzione. Partendo dal REWIND gli aulettesi arriveranno a decidere quali interventi realizzare, dove realizzarli, come definire le regole di attuazione e di gestione. L’intervento prefigura delle soluzioni che tuttavia potranno essere modificate, eliminate o arricchite attraverso il confronto con i cittadini. Non possono essere i progettisti a dire cosa gli aulettesi vogliono e come dovranno gestire il proprio territorio. Compito dei progettisti è quello di dare gli strumenti opportuni per costruire un proprio futuro. Il tema della memoria sarà alla base della riappropriazione degli spazi “liberati”dal sisma: seguendo le esperienze degli eco-musei sarà possibile coinvolgere i cittadini nella scelta di cosa fare degli spazi, degli eventi e degli itinerari. La partecipazione permetterà di definire sia gli interventi da finanziare e realizzare attraverso il bando che le successive modalità di gestione. I cittadini saranno coinvolti per identificare i luoghi di massima trasformazione (attraverso interviste, video, messaggi che rimarranno sul territorio come Landmark), per definire il modo di mettere in relazione i diversi luoghi, per disegnare itinerari che possano evidenziare manufatti da toccare (avvicinamento) e sistemi da vedere da punti di osservazione precisi (allontanamento), per identificare .

Il gruppo di lavoro ha identificato tre ambiti sui quali occorrerà lavorare in modo particolare: • il tema della residenza diffusa, della relazione tra residenti e visitatori, in modo da identificare non solo spazi adatti a ospitare le persone, ma anche e soprattutto temi e storie da raccontare, affinché chi deciderà di stare ad Auletta (per un giorno, per una settimana, per la vita) abbia chiaro che una storia è stata scritta e grazie alle persone ora se ne scriverà un’altra; • l’identificazione dei landmark, dagli attrattori, che permettano di leggere il racconto del terremoto e di poterlo aggiornare costantemente. Identificare questi segni significa costruire un vero e proprio “museo” del terremoto (nell’accezione più ampia possibile), significa saper leggere il territorio e saperlo comunicare


*biennale del terremoto:

ipotesi di manifestazione che si ponga come punto di riferimento e discussione sul tema dell’emergenza e della gestione della stessa

attraverso mappe (fisiche e interattive) e percorsi capaci di raccontare la natura, la storia, la cultura e la memoria; • la realizzazione di eventi sul territorio che vadano al di là della stagionalità e che permettano di raccontare Auletta e l’Irpinia in un modo costantemente nuovo. La storia di Auletta deve evolvere e la realizzazione di questi eventi (biennale del terremoto*) permetterà al comune di avere un lascito che con il passare degli anni permetterà di non dimenticare quello che è stato e contemporaneamente di valorizzare quello che sta divenendo. I tre temi saranno affrontati proponendo una serie di soluzioni che saranno comunque scelte ed eventualmente modificate con il supporto dei cittadini. Il gruppo di lavoro non intende quindi presentare interventi da realizzare a tutti i costi, ma un abaco di soluzioni progettuali attraverso il quale sarà possibile iniziare il confronto con il territorio. L’abaco cercherà per ogni ambito di definire il grado di “pesantezza” degli interventi per permettere di ragionare al meglio in termini di investimenti da effettuare, di modelli gestionali da seguire. Tutte le soluzione individuate dopo il confronto con i cittadini saranno valutate anche sulla base dei possibili impatti che andranno a creare (quali processi virtuosi sono innescati?). l’impact assessment permetterà di identificare il grado di sostenibilità complessivo dell’intervento. La fase di gestione metterà i cittadini al centro, valorizzando le conoscenze e i ricordi rispetto a ciò che è avvenuto. Significa mettere la memoria a disposizione di spazi e eventi che possano essere un elemento di attrattività di Auletta ma anche un segno per la comunità locale. Significa identificare modelli di gestione di recettività leggera (bivacchi**) o pesante (b&b, alberghi diffusi) attraverso i quali i cittadini propongono un modo di vivere il territorio e il sisma in modo più intenso e diretto, entrando in contatto con le persone che hanno visto le proprie vite influenzate, direttamente o indirettamente, dagli effetti del terremoto.

**rete di bivacchi:

L’intenzione è quella di disseminare all’interno di un sistema territoriale dalla forte valenza paesaggistico-naturalistica una serie di punti di approdo per il bivacco notturno; tali postazioni, in grado di accogliere un numero minimo di 3-4 persone non sono pensate come dispositivi unici, ma come parte integrante di una rete utilizzabile in occasione di un percorso, di un viaggio itinerante. e’ molto importante sottolineare che non si tratta di interventi puntuali; l’idea è quella di coinvolgere il territorio e i turisti stessi per promuovere un’idea di parco naturale. nello specifico, ci si immagina che la presenza dei dispositivi sia legata ed assistita dalla presenza di un sito internet sul quale è ben visibile una mappa che evidenzi la dislocazione dei bivacchi sul territorio. Sul sito internet vengono esplicitate le specifiche tecniche dei bivacchi stessi e fornite indicazioni su come procurarsi le chiavi che ne consentano l’apertura e dunque l’utilizzo. Le linee guida per la stesura del progetto sono la sostenibilità ambientale ed economica dei dispositivi stessi, la loro realizzabilità attraverso tecniche costruttive semplici e localmente rintracciabili , e la volontà di creare un’offerta inedita attraverso un intervento leggero, integrato, e ad ogni modo rimovibile dal paesaggio senza che alcuna traccia venga lasciata.


3.1 Residenza diffusa

Abitare e ospitare Intervenire sulla recettività significa valutare un ampio ventaglio di soluzioni progettuali e di modelli gestionali possibili. Il gruppo di progettazione ha quindi deciso di proporre una serie di possibili soluzioni che i cittadini stessi saranno chiamati a valutare e selezionare. Come è possibile vedere nella tavola allegata la riflessione è stata fatta per i tre principali ambiti spaziali si intervento: il parco a ruderi, la città di Auletta e il territorio circostante. Nel definire le soluzioni il gruppo di lavoro si è interrogato sulla: • Valutazione dell’esistente • Relazione con gli abitanti Appare infatti evidente che andare a realizzare interventi importanti per quanto riguarda la recettività locale, significa individuare uno o più soggetti (a seconda della soluzione) che decidano di investire risorse private in un percorso di valorizzazione turistica di Auletta. Per questo motivo è fondamentale valutare attraverso il confronto con gli attori locali qual è l’attuale patrimonio residenziale che potrebbe essere destinato a realizzare un sistema orizzontale di ospitalità diffusa***. Significa confrontarsi per capire se è davvero necessario investire risorse in questa direzione oppure se potrebbe essere meglio veicolare queste risorse verso altri obiettivi. Gli abitanti, un po’ come per tutto il percorso, devono essere al centro delle decisioni per realizzare un intervento con un elevato grado di efficacia nelle successive fasi di implementazione e di gestione (una volta a regime).

**rete di ospitalità diffusa:

L’obiettivo è quello di creare una rete di abitazioni potenzialmente disponibili ad accogliere una recettività occasionale, in grado di gestire picchi di presenza, senza intervenire in maniera “pesante” creando nuove strutture.


3.2 I Landmark

I segni del territorio Il parco a ruderi, così come è stato pensato rappresenta già oggi un segno indelebile che rimarrà nel territorio. Un segno che deve raccontare quello che ha significato il sisma, a partire dai primi attimi drammatici dell’evento per proseguire con quel processo di attesa e quasi di abbandono che ha caratterizzato il trentennio successivo. Oltre al parco a ruderi esistono altri segni che oggi raccontano il paese. Segni che sono strettamente collegati all’evento (l’abbandono di alcune abitazioni, il lavoro della natura che tenta di cancellare le trasformazioni introdotte dal’uomo), segni che si sono evidenziati nel corso degli anni, che sono legati alla memoria. Auletta ha molto da raccontare. Compito del gruppo di progettazione non è preparare uno scenario nuovo in cui inserire gli aulettesi, ma è saper ascoltare il racconto che già c’è e provare a identificare insieme agli attori locali una visione del futuro. Mettere nero su bianco i segni che non possono essere *ecomuseo: dimenticati, i segni che raccontano la memoria. Significa si concretizza in una serie di interventi quali realizzare una mappatura del territorio che aiuti alla sua l’installazione di dispositivi informativi / interpretazione, che aiuti alla sua evoluzione. Auletta città museo? L’ecomuseo* è uno strumento che un’Istituzione e una popolazione concepiscono, fabbricato e utilizzano insieme. Uno specchio in cui la popolazione si guarda. Un’espressione dell’uomo e della natura. Un’espressione del tempo. Un’interpretazione dello spazio. Un laboratorio nella misura in cui contribuisce allo studio della storia e del presente della popolazione nonché del suo ambiente, stimolando la formazione di specialisti in tali campi, cooperando con le organizzazioni esterne di ricerca. Un luogo per la conservazione, nella misura in cui contribuisce a custodire e dare valore al patrimonio naturale e culturale della popolazione. Una scuola. Laboratorio, museo, scuola non si richiudono in se stessi, ricevono e danno. (Definizione Evolutiva dell’Ecomuseo di Georges-Henri Rivière, 1980) L’ecomuseo è un processo dinamico attraverso il quale le comunità raccolgono, conservano, interpretano e valorizzano il proprio patrimonio paesaggistico e storico in funzione dello sviluppo sostenibile. Questa dinamicità, questo processo ha come fondamento la valorizzazione dell’identità del luogo da parte degli abitanti e, contemporaneamente, l’identificazione con la comunità alla quale appartengono, con lo scopo non solo di apprendere quello che è stato, ma guidare la conservazione e la trasformazione dei suoi beni comuni nella direzione di un futuro migliore. (Raymond A. Lorenzo, “Parabiago allo specchio: ecomuseo del paesaggio di Parabiago”, 2009) Auletta può essere l’epicentro geografico della terza fase del sisma, della ripartenza. A partire dalla memoria e dalle macerie, gli aulettesi possono costruire un futuro capace di valorizzare le peculiarità territoriali per divenire eccellenza.

didattici, apertura al pubblico di abitazioni abbandonate (previa messa in sicurezza) come testimonianza della cultura materiale del tempo, installazioni temporanee in occasione di eventi particolari o permanenti. può essere predisposto un centro di riferimento e coordinamento per tutte le attività che si potranno svolgere sul territorio


Pignola

Savoia di Lucania Tito

burni

Le mappe Le mappe sono uno degli strumenti principali identificati dal gruppo di progettazione per raccontare Auletta, il suo territorio, l’evoluzione del dopo sisma. Sono uno strumento in continuo aggiornamento attraverso il quale segnalare i Landmark, gli eventi, i racconti, le memorie e le storie del comune. Possono essere utilizzate per dare indicazioni, per raggiungere posti o per seguire itinerari. Se gli aulettesi lo vorranno potranno essere utilizzate per fornire informazioni ai turisti su dove alloggiare e dove mangiare, su dove recarsi per avere informazioni dirette sul comune e sul territorio. Nusco

Caggiano

Aiello del Sabato

Contrada

Auletta

Pertosa

Teora

Volturara Irpina

Sant'Angelo Le Fratte

Serino

Petina

Montella

Sant'Angelo a Fasanella

Castelgrande Calabritto

Laviano

Giffoni Valle Piana

Sant'Arsenio

Corleto Monforte

*mappe metaprogettuali

Marsico Nuovo

San Rufo Castiglione del Genovesi

Baronissi

uardo

Pellezzano Teggiano

Roscigno

Sala Consilina

San Cipriano Picentino

Cava de' Tirreni

San Mango Piemonte

Sacco

Salerno

Montecorvino Rovella

Piaggine

Sassano

Pontecagnano Faiano

Contursi Terme

Valle dell'Angelo

Sanza Sorbo Serpico

APOLLO 11

Monteforte Irpino O'PAGLIARONE

VILLA ROSA

MONTEMARANO

Sant'Angelo dei Lombardi

Cesinali

Cairano Santo Stefano del Sole

MORRA DE SANCTIS-TEORA

STAZIONE DI CONZA DELLA CAMPANIA

LA FORCHETTA

SAN MICHELE DI SERINO

Santa Lucia di Serino

CONZA-ANDRETTA-CAIRANO

Casalbuono

IL CAMINO

SERINO

Forino

LE MASSERIE DI CORONA/AGRITURISMO

pop2000

Sant'Andrea di Conza

Altavilla Silentina

MONTORO SUPERIORE

Montoro Inferiore

Solofra

Montoro Superiore

MONTORO-FORINO

Siano

Alfano

Cuccaro Vetere

Montano Antilia

EA BLU

O MULINO

Caselle in Pittari

AMICO GAETANO FUCITO GAETANO FUCITO-PRONTO SOCCORSO Universit� degli Studi di Salerno

Fisciano

FISCIANO

Roccapiemonte

UNIVERSIT? DEGLI STUDI DI SALERNO

GA STELLO

T'ANDREA STADIO AGRO T'ANTONIO NOCERINO D'ORO

BARONISSI

NOCERA SUPERIORE

Baronissi

MONTECARUSO

ANTICO BORGO

Nocera Superiore

LAZZO VESCOVILE

LUNA GALANTE

IL CAVALLINO

LA COLLINA

San Mango Piemonte

CITT? CREATIVA

LA COLOMBACCIA

AQUILA D'ORO AL BUCANIERE

LA CASCINA

Pellezzano

LA TALPA AI DUE PINI

VIA VENETO CAVA DE' TIRRENI VICTORIA MAIORINO NAPOLEON DA SAVERIO

ALEMAGNA

Vietri sul Mare

VIETRI SUL MARE-AMALFI

BRISTOL

TEATRO DELLE ARTI NUOVO MUSEO DELLE CASTELLO CERAMICHE DI ARECHI DEL CASTELLO AL RIDOTTO SCACCIAPENSIERI CHIESA S.MARIA CHIESA DI SANT'ANNA E S.DOMENICO CONSERVATORIO GIUSEPPE MARUTCCI EX CONVENTO DI SAND.PORTA LORENZO APOLLO CHIESA SANTA DI SANTA MARIA MARIA DELLE DELLE GRAZIE GRAZIE IMMACOLATA T. TASSO GIARDINO PALAZZO PALAZZO PALAZZO DELLA RUGGI CONFORTI COPETA MINERVA D'ARAGONA MUSEO DIOCESANO DEL GIULLARE BENCIVENGA IL VELIERO ACQUEDOTTO MEDIOEVALE CHIESASANTISSIMA DELLA CHIOSTRO SANTISSIMA SAN MATTEO ANNUNZIATA GRATIA CHIESA ANNUNZIATA MINORE PENA DI SAN MINOR MICHELE GIOVANNI CANALONE DUOMO FONTANA DEL CAMPO AVE GRATIA PENA MINOR LO SQUALO AL CENACOLO CICIRINELLA STUZZICO BOCCON SANT'ANDREA BACCO Salerno CHIESA DI CHIESA SANTA CHIESA CHIESA DI LUCIA SAN DEL DI DE GIORGIO CROCIFISSO SAN JUDAICA BENEDETTO MUNICIPIO DI SALERNO PALAZZO PINACOTECA PINTO MUSEO ARCHEOLOGICO TERRACENA PROVINCIALE GIUSEPPE SAN AUGUSTEO VERDI GENESIO LA PIAZZETTA DA FIERAVECCHIA MAMMA ROSA DONNA MARGHERITA MIMMO IL GALLEON VECCHIA PEPPE CAMINETTO SANTA DA ECASTEL RENATO LUCIO BILLIONAIRE 'A LUCIA SALERNO SECCIA MELAN? CHIESA DI SAN FELICE IN FELLINE COMUNITA CHIESA DI SAN CRISTIANA PIETRO EVANGELICA IN VINCULIS CHIESA SANTA DIIL LUCIA SANT'AGOSTINO GIOVANNI GENNARO XXIII BARRA REGINA MARGHERITA SAN SAN DEMETRIO DEMETRIO MASUCCIO RISTORO PADRETERNO CICCIO DEGLI ANGELI L'ARCHETTO SAN SAN PIETRO PIETRO ININ VINCULIS CAMERELLIS GIACINTO VICINANZA MONTESTELLA STUZZICO SAS? Stazione ferroviaria Salerno ITALIA CINZIA STUZZICO LA TOMBOLA ROSSO POMODORO SACRO CUORE DISALERNO GESU PLAZA SALERNO SANTA ROSA PIAVAN SITAPINOCCHIO AUTOLINEE SALERNO SALERNO SITA ITALIA SERENELLA REGIONE CAMPANIA SALERNO KEBAL

SALERNO/MOLO PONENTE

Aquara

Roccadaspide

Senerchia

Villa D�Ayala a Valva

Pietragalla

Bella

Muro Lucano

PIETRAGALLA

MOCCARO

Senerchia

LA FORESTA

Giffoni Valle Piana

Capaccio

San Rufo

Collianello

LA MASSERIA

LA RUOTA/ACQUABIANCA

Castel San Lorenzo

Colliano

Cancellara

AVIGLIANO DI LUCANIA

Ruoti

Bellosguardo

Riserva naturale Foce Sele Tanagro

BELLA

CONCORD

SANTA CROCE GRAND HOTEL SALERNO SCAPRICCIATIELLO SANTA MARIA POSIDONIA DEI MARTIRILANZARONE TORRIONE IL PICCOLO SERGIO

L'ARANCETO

QUO VADIS FERRAIOLO VITTORIO FIORENZA IL CIGNO CUPIDO

Cetara

Oliveto Citra

Aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi

MEDITERRANEA S. GIOVANNI DI DIO RUGGI D'ARAGONA S. GIOVANNI DI DIO-PRONTO SOCCORSO FUORIPORTA MEDUSA

CIRO

Roscigno

Trentinara

LA BERSAGLIERA A'Chiena di Campagna

Contursi Terme

Felitto

Sacco

Balvano

Monti Saracino-Mojo-Cucuzzone - Itinerario del Brigante Angiolillo

BALVANO

CHIESA DICLOCHARD SANSOCCORSO FRANCESCO MARIAMARIA SS ADDOLORATA-PRONTO SANTISSIMA ADDOLORATA LE IL PANIGACCIO

IL SIMPOSIO

MEDITERRANEO BONZAI S.M. NUOVO DELLA SPERANZA-PRONTO SOCCORSO BELVEDERE SANTA MARIA DELLA SPERANZA BOTERO

ITALIA

SENTA CRUZ

Magliano Vetere

BUCCINO-SAN GREGORIO MAGNO Stazione ferroviaria Buccino-San Gregorio Magno

Prignano Cilento

PARCO DE

TITO

Vietri di Potenza

Savoia di Lucania

Sicignano degli Alburni

Azienda agricola Soldovieri DonatoHotel Azienda agricola Cafaro Vincenzo Miramonti Panificio"Scherzi HOTEL MIRAMONTI di grano"

Azienda agrituristica Locanda Severino "Il Capitano" Albergo Il Pino

Orria

Lustra

TAVERNA NOVA

Controne

Auletta

Pertosa

Cooperativa"Colline del Tanagro" Bont� srl Bianco di Pertosa Consorzio Carciofo Ristorante Pizzeria Villa Della Rose Ristorante Pizzeria Villa Delle Rose oleificio Curcio MIdA 1 B&B La Rtenna

Perito

Anzi

SELLATA

Catena Montuosa degli Alburni

MOTEL TEMPIO FORUM

Castelcivita

Gioi

Osservatorio astronomico di Petina

Sanza

Istituto Professionale Di Stato Per Servizi Alberghieri E Ristorazione Istituto di Istruzione Superiore" A.Sacco"

GROTTA SAN MICHELE ARCANGELO

Atena Lucana

Roccadaspide

San Mauro Cilento

PAESTUM NAZIONALE MUSEO ARCHEOLOGICO PAESTUM

2400

Sant'Arsenio

Castelnuovo Cilento

PARCO NAZ. CILENTO E VALLO DI DIANO

Castel San Lorenzo

NETTUNO

Trentinara

Novi Velia

KRISTAL PALACE

San Pietro al Tanagro

DI ROCCADASPIDE-PRONTO DI ROCCADASPIDESOCCORSO

Paestum

2450

Vallo della Lucania

Corleto Monforte

Stella Cilento

Aquara

Montecorice

Sasso di Castalda

Brienza

Sant'Arsenio

Sant'Angelo a Fasanella

PARCO NAZ. CILENTO E VALLO DI DIANO

2500

LA BAITA PIERFAONE

Moio della CivitellaCannalonga

Salento

Ottati

ARISTON

Capaccio

Ipsc

Area industriale di Polla

Omignano

Serramezzana

CAPACCIO-ROCCADASPIDE

Polla

Grotte di Castelcivita

PARCO NAZ. CILENTO E VALLO DI DIANO

Castellabate

2600 2550

Abriola

LE TRE STELLE BELVEDERE LUIGI CURTO-PRONTO LUIGI CURTO SOCCORSO

Sessa Cilento

Perdifumo

Santuario rurale di Demetra e Kore

Albanella

ALBANELLA

Valle dell'Angelo

Satriano di Lucania

Tito

Sant'Angelo Le Fratte

Negro Festival Grotte dell'Angelo Inferno di Dante

Castelcivita

Museo Narrante di Hera Argiva

2650

Campora

Azienza agrituristica "I 2 Boschi"

Albergo Ristorante Zi Marianna MIdA 2 Ristorante Bar Venosa ZI MARIANNA

Agriturismo LONTRANO

Petina

SANTA CECILIA

LE NINFE

Caggiano Ranch del caliboy

Festa del fiume

Rutino

Laureana Cilento

Altavilla Silentina

VILLA ANTICA

AMICI MIEI

Stio

Ristorante"Reginella" Agriturismo La Tenuta dei AULETO Ciliegi Olearia Aulettese - Di Pucciarelli Figli S.N.C. Olearia PucciarelliAntonio& Snc L'orto della Tradizione Panificio Saporito Mangiamo con i contadini Castello Marchesale - XII secolo F.I.L. Festival ll sentimento dei sul luoghi Eremitaggio Jesus / Osservatorio doposisma Parco adello Ruderi / Museo della Cultura Materiale

CLUB SABBIADORO

Bellosguardo

Calvello

Rofrano

San Rufo

Marsico Nuovo

VALLISDEA

Casal Velino L'ACQUARIO

Ceraso

Pollica

AUTOGRILL

Teggiano

ALEMAGNA

Sala Consilina Liceo Classico Ipsia Istituto tecnico ITIS statale

Alfano

Felitto

2350

Sacco

I.I.S. Pomponio Letto CASTELLO MACCHIAROLI Teggiano Alla Tavola della Principessa Costanza

Oasi WWF delle Gole del Calore

Monteforte Cilento

2006

Agropoli

MARE

AGROPOLI-CASTELLABATE

Cicerale

Magliano Vetere

2007

Cuccaro Vetere

Ascea

Ogliastro Cilento

1990

Caselle in Pitta

Roccagloriosa

Roscigno

Roscigno Vecchia

Giungano

2300 1991

Pignola

FATTORIA SOTTO IL CIELO

Tito

Laurino

Olearia Maltempo Teresa

Torchiara

Serre

AL CAVALLINO ROSSO

Brindisi Montagn

VECCHIA FATTORIA/AGRITURISMO

CLUB PAESTUM

S

Monte San Giacomo

RANIERI

Salvitelle

Area industriale di Buccino

BAREVA

Postiglione

TAKE AWAY LA PINETA

Piaggine

ROMAGNANO-VIETRI-SALVITELLE

Agropoli

CAMPAGNA SERRE PERSANO

LA PRIMULA

POTENZA INFERIORE

DUE PIOPPI

O' CAMIONISTA

SICIGNANO DEGLI ALBURNI

TORRE BLU DEL GROSSO

TRIMINIEDD PARK

DA ANTICA MIMMO IL OSTERIA CICLISTA MARCONI

VITTORIA

Cicerale

EBOLI

MISERIA E NOBILT? LOCANDA BATTIPAGLIA MARA

COMMERCIO HAPPY HOTEL

PARCO DEL SEMINARIO DELLA BASILICATA PARCO PUBBLICOUNIVERSIT? MONTEREALE

PUNZI MARIA/AGRITURISMO

Romagnano al Monte

GAROFALO

SANTESE

IL QUADRIFOGLIO

LA SELVA

BOUGANVILLE DELLE ROSE EIT? PALACE

Santuario bizantino Santa Maria di Sperlonga

Ogliastro Cilento

CATHERIN CORSAIRE

SORRISO GRAZIA COXI MAGNUM ROSOLIA

CONVIVIO BERTONI PALACE

Romagnano al Monte

PARCO SAN ANTONIO LA MACCHIA

LA FATTORIA MIRAMONTI DUOMO GERARDO MONTICCHIO DUESAN TORRI TOURIST MOZART CONSERVATORIO GESUALDOCHIESA DA VENOSA SAN FRANCESCO GRANDE ALBERGO FUORI LE LA MURA TETTOIA AL LAFILO BUCA D'ORO Stazione ferroviaria Centrale CHIESA SAN MICHELE ARCANGELO GOBLIN'S POTENZA DA MIM? Potenza TAVERNA ORAZIANA LA BELLA NAPOLI

PICERNO

Pastificio "La sfoglia d'oro" Area industriale di Palomonte

PARCO COMUNALE VILLA SANTA MARIA

LA TIGRE

Picerno TRE PINI

Liceo Scientifico Assteas Museo Archeologico Nazionale"Marcello Gigante"

Monteforte Cilento

CONTURSI TERME

n6 AUTOGRILL AUTOGRILL

AL POGGIO

SAN CARLO-PRONTO SAN CARLOSOCCORSO

Universit� MUSEO ARCHEOLOGICO PROVINCIALE UNIVERSIT? DELLA BASILICATA SARRICCHIO POTENZA SUPERIORE

Buccino

HOTEL CAPITAL

CHIESA DI SAN PIETRO ALLI MARMI AL CASTELLO MONASTERO DELLE BENEDETTINE

Bellizzi

LA PERGOLA

VAGLIO BASILICATA

LE ARCATE

PONTECAGNANO

AERO CLUB SALERNO

Vaglio Basilicata

LA PANORAMICA

LA ROULETTE

Palomonte

HOTEL EUROPA

Pontecagnano Faiano

Potenza IL PICCHIO

Ricigliano

Terme di Contursi

ELITE

AL NORD

San Gregorio Magno

Giungano

Campagna

Olevano sul Tusciano

MASCHERANOVA

Teggiano

Baragiano

SAN FRANCESCO-PRONTO SAN FRANCESCO D'ASSISI SOCCORSO

Montecorvino Pugliano

O'LIDO SCUORZO MIRAMARE SEA GARDEN

O

BARAGIANO

PARCO REGIONALE DEI MONTI PICENTINI

Montecorvino Rovella

VILLA CARRARA MODERNISSIMO TRAMPUS LA CAMBUSETTA PUB IL TUCANO FATIMA VOLTO SANTO N. MONTERISI LA FENICE HOTEL K I PUTTINI PARCO DEL MERCATELLO

Maiori

Senerchia

ACERENZA

Sant'Arsenio

Corleto Monforte

CASTELLO MEDIOEVALE

Valva

Senerchia

PARCO REGIONALE DEI MONTI PICENTINI

PICCOLO PARADISO

San Pietro al Tanagro

SANTUARIO DI MONTE CARMINE

Senerchia

San Cipriano Picentino

FRATTE

LA SIESTA

IL GIARDINO S.SANTA MARIAMARIA DELL'OLMO-PRONTO INCORONATA DELL'OLMO SOCCORSO

LE TERRAZZE

SCAPOLATIELLO VECCHIE FORNACI ABBAZIA SANTISSIMA TRINIT?

PAR

POSSIDENTE

Avigliano

PIETRA DEL SALE

Giffoni Film Festival

AL RIFUGIO

LA TAVERNA DEL POZZO ELLEN

Atena Lucana

CASTEL LAGOPESOLE

Sant'Angelo a Fasanella

Laviano

Senerchia

Acerno

Castiglione del Genovesi

PELLEZZANO

ARCOBALENO

Cava de' Tirreni

Sant'Arsenio

Calabritto

Giffoni Sei Casali

L'ARZACHENA

AUTOGRILL AUTOGRILL

ACOLI

Brienza

IL CASONE

CASTEL LAGOPESOLE LA TAVERNA DEI BRIGANTI

Castelgrande

Lo strumento “mappa” è parte integrante dell’Abaco progettuale proposto dal team di progetto. Ogni argomento di interesse diffuso e/o utile alla progettazione partecipata degli interventi può individuare specifici indicatori che lo strumento di mappatura permette di visualizzare in modo diretto e comprensibile. Le Battipaglia mappe prodotte per la partecipazione al bando si limitano Eboli quindi a inquadrare le risorse del territorio e a presentare le potenzialità dello strumento in chiave di interazione condivisa con la comunità. Esempi di informazioni “mappabili”: localizzazione dei residenti che hanno esperienza diretta del terremoto, “mappa dell’abbandono”, destinazioni raggiungibili per unità di tempo, età POPOLAZIONE AULETTA 1990-2008 degli abitanti rispetto alle residenze, 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 altro. Torre Orsaia

alerno

feriore

Albanella

DEI CASTELLI

Atella

Morigerati

Roccagloriosa Calvanico

VALLE DI MERCATO SAN SEVERINO

pop2008

Santomenna

Filiano

San Fele

Ottati

Castelnuovo di Conza

Atella

TEATRO COMUNALE MERCATO SAN SEVERINO

Futani

pop2005 Castelcivita

Controne

DI MASI

SANTUARIO DI SAN GERARDO PAFLAGONE

Irpino CasalettoBagnoli Spartano

GRISONE LA PIAZZETTA

Forenza

Polla HEMINGWAY Atella

IMPERIAL

SAN FRANCESCO SAN FRANCESCO DI PAOLA-PRONTO DI PAOLASOCCORSO

Lagonegro Caposele

PARCO REGIONALE DEI MONTI PICENTINI

Laurito

Mercato San Severino

Castel San Giorgio

Montella

LA FAIA

Roccagloriosa

Atella

Rapone

Pescopagano

BAGNOLI IRPINO

Serino

Bracigliano

DUOMO DI ATELLA

FORENZA SCALO

Lioni

MONTELLA

LANDOLFI SOLOFRA-PRONTO LANDOLFI SOLOFRA SOCCORSO SOLOFRA

Petina

Ruvo del Monte

Teora

CONVENTO SAN FRANCESCO LA FOLLONELLA/AGRITURISMO

Rofrano

Quindici

Eboli

Volturara Irpina

Conza della Campania

LIONI

NUSCO

IL GARGONE

CASSANO IRPINO

Novi Velia

O

Ripacandida

pop1995

NUOVO

Nusco

Le mappe permettono di dare informazioni, di raccontare una storia la cui sceneggiatura deve essere scritta dagli aulettesi*. Cassano Irpino

San Michele di Serino

a Bruca

Sant'Angelo Le Fratte

Pertosa

CALITRI-PESCOPAGANO

Aiello del Sabato

Contrada

LA CARABINA

CASTEL SAN GIORGIO-ROCCAPIEMONTE

AMBASCIATORI

Atella

STAZIONE DI SANZANO

RICOMINCIO DA TRE

Moschiano

Roccapiemonte

Caggiano Auletta

pop1990 GAGLIANO

urano

tellaCannalonga

Savoia di Lucania Sicignano degli Alburni

Postiglione

Serre

GOLETO ABBAZIA SAN GUGLIELMO AL GOLETO

Salvitelle

74.000

Montesano sulla Marcellana

Salza Irpina

MUSEO ZOOLOGICO DEGLI INVERTEBRATI COMUNALE DA MIM? VILLA MUSEO IRPINO VILLA COMUNALE DELLE ROSE

GRAND HOTEL IRPINIA

Vietri di Potenza

AULETTA

Bellizzi

Battipaglia

CINEPLEX

PARCO REGIONALE DEL PARTENIO

Picerno

Romagnano al Monte

Buccino

Legend

Tramutola

Buonabitacolo

Campora

Barag

Palomonte

Montecorvino Pugliano

Monte San Giacomo

Laurino

Paterno

Olevano sul Tusciano Campagna

Padula

Muro Lucano

.strumento progettuale: attraverso una raccolta di dati mirata sono Senerchia in grado di fornire un supporto molto utile al progettista .strumento di sintesi: Colliano le informazioni raccolte sono rappresentate in maniera immediata e comprensibile Oliveto Citra .strumento interattivo: in tempo reale posssono restituire un San Gregorio Magno Ricigliano determinato spaccato tematico Balvano

Acerno

Giffoni Sei Casali

Bella

Valva

Calvello

Atena Lucana

Fisciano San Pietro al Tanagro

San Fele

Bagnoli Irpino

Brienza

Sant'ArsenioCalvanico

Rapone

Santomenna

Caposele

Sasso di Castalda

ati

Pescopagano

Castelnuovo di Conza

Abriola

Solofra

MontoroPolla Superiore

Conza della Campania

Lioni

Satriano di Lucania

2008

San Mauro la Bruca

Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano

Montano Antilia

Laurito

Marsicovetere

Roccagloriosa

Futani

VILLA D'AGRI-PRONTO SOCCORSO VILLA D'AGRI

Viggiano

SAN MICHELE/AGRITURISMO

Paterno

LA FONTE/AGRITURISMO

Morig

Torre Orsaia OSTERIA DEL SIRIO GALLO

Padula

Certosa di Padula Casa Museo "Joe Petrosino"

CERTOSA DIDELLA SAN LORENZO LA TAVERNA CERTOSA CERTOSA

Piaggine Prignano Cilento

Queste mappe potranno essere realizzate solamente a valle di un workshop con gli attori locali, per individuare gli indicatori da georeferenziare (storia, memoria, elementi geografici, …) per raccontare Auletta.

Sassano

Monte San Giacomo

Tramutola

Torchiara

Stio

Laurino

LYKOS

Laureana Cilento

Valle dell'Angelo

PARCO NAZ. CILENTO E VALLO DI DIANO

PARK GRUMENTUM

Campora

Rutino

Grumento Nova

Perito

Orria

PARCO ARCHEOLOGICO DI GRUMENTUM

LA TAVERNA DEL PESCATORE

Buonabitacolo

APOLLO 11

Castellabate

Lustra

Perdifumo

MUSEO NAZIONALE DELLA VAL D'AGRI

Gioi

AVIOSUPERFICIE GRUMENTUM

Montesano sulla Marcellana

Sessa Cilento

Castellabate

Moio della Civitella

IL FAGIOLO D'ORO AGRITURISMO

Sanza Monte Cervati

Omignano

Salento

Cannalonga

MOJOCA FESTIVAL Artisti di Strada

PINA CASTELLO DI MOLITERNO

Montecorice

Serramezzana

Novi Velia

VALLO DELLA LUCANIA-CASTELNUOVO

Vallo della Lucania SAN LUCA-PRONTO SOCCORSO SAN LUCA

Stella Cilento

Sarconi

San Mauro Cilento

Casalbuono

Moliterno

Castelnuovo Cilento

Rofrano

Casal Velino

CASAL VELINO

Pollica

LE GIARE

PARCO NAZ. CILENTO E VALLO DI DIANO Ceraso Alfano

Caselle in Pittari

Roccagloriosa

PARCO NAZ. CILENTO E VALLO DI DIANO Cuccaro Vetere

Alfano

Z? FILUMENA Laurito

Casaletto Spartano

Montano Antilia Parco archeologico di Elea-Velia

Lagonegro

CREME CARAMEL

Ascea Morigerati

Futani

ASCEA

Casaletto Spartano

MIDI HOTEL Torre Orsaia

PARCO NAZ. CILENTO E VALLO DI DIANO SAN GIOVANNI-PRONTO SAN GIOVANNISOCCORSO Stazioni del tratto ferroviario Sicignano-Lagonegro. linea in disuso dal 1987

San Mauro la Bruca

BASILEA Roccagloriosa

NUOVO CINEMA IRIS LAGONEGRO


3.3 Gli Eventi

Palazzo San Gervasio

Banzi

Genzano di Lucania

Richiamare sul territorio: chi? Auletta presenta già oggi un ricco calendario di eventi. Continuando a ragionare in termini di potenziamento del servizio e contemporaneamente di invasività delle scelte, anche in questo caso il gruppo di lavoro ha cercato di individuare una serie di soluzioni da sottoporre alla valutazione degli aulettesi. Gli eventi possono infatti essere un valido strumento per valorizzare il territorio, ma la loro riuscita è spesso determinata dall’effettiva volontà di esporsi e partecipare da parte delle comunità locali. Ognuna delle tipologie proposte potrebbe richiedere un impegno da parte degli abitanti di Auletta, che potrebbero essere coinvolti più o meno direttamente nella loro organizzazione e gestione.

PARCO DELLE RIMEMBRANZE

Acerenza

Alcune delle tipologie pensate (che riguardano sia la valorizzazione di Auletta che delle qualità del proprio territorio) sono: l’istituzione di workshop a tema urbano o paesaggistico** (in collaborazione con istituti universitari o con ordini professionali) • la realizzazione di percorsi culturali cittadini • la realizzazione di manifestazioni di eccellenza • la realizzazione di un evento annuale sulla gestione delle emergenze in Italia (o in Europa) • …

GENZANO DI LUCANIA

RCO PUBBLICO COMUNALE

Oppido Lucano

LA CASCINA/AGRITURISMO

Tolve

San Chirico Nuovo

IL RIFUGIO TRE CANCELLI

Tricarico

DELLA GRANCIA

na

Albano di Lucania

TRIVIGNO

ALBANO DI LUCANIA

Campomaggiore

Trivigno

CAMPOMAGGIORE

LA FORESTERIA DI SAN LEO

Castelmezzano

CASTELLO DI PIETRAPERTOSA

Ognuna delle soluzioni proposte per dare un contributo fattivo al miglioramento della qualità di vita di Auletta e dei propri abitanti necessita il coinvolgimento più o meno evidente di diversi attori.

Pietrapertosa

Attraverso gli eventi è possibile favorire la trasformazione della città e di conseguenza il cambiamento della visione dei propri abitanti: alcuni di questi eventi possono a loro volta lasciare sul territorio dei Landmark, come segno di quello che è avvenuto nel corso dell’evento stesso (si pensi ad esempio a un workshop sulla città in cui si richiede ad architetti o ad artisti di raccontare il dopo sisma attraverso installazioni)

Laurenzana

Corleto Perticara

Per questo motivo una parte importante della proposta è dedicata alla definizione di un processo partecipato che metta al centro delle soluzioni progettuali Auletta e gli Aulettesi.

Montemurro

Armento

LA ROMANTICA

COCAL

San Martino d'Agri

Spinoso

San Chirico Raparo

Castelsaraceno

Carbone

workshop a tema urbano o paesaggistico**

.coinvolgimento di soggetti qualificati .riflessione su temi specifici .innesco di processi di autocostruzione, manutenzione e gestione condivisa .creazione di piccoli team di lavoro che agiscono puntualmente su ambiti diversi (scuole, parchi, strade, mercati,ecc)


“La maggior parte di noi ha vissuto da allora l’intero spettro delle emozioni umane, dalla soddisfazione alla tristezza e viceversa, ma sotto a tutte queste emozioni si avverte qualcosa di nuovo, si sente una gioia silenziosa che attende di esprimersi. Ed è quella novità che fa sì che le nostre perdite abbiano un senso” Pauline Jacobson, sopravvissuta al terremoto di S. Francisco 1906. Racconto tratto da R. Solnit “Un Paradiso all’inferno” “La pianificazione è l’organizzazione della speranza”. Se accettiamo questa definizione, allora, una pianificazione ben fatta rinforza la nostra capacità di immaginare le nostre comunità così come vorremmo viverle veramente”. John Forrester (2004) “Lo scopo della partecipazione locale non è soddisfare aspettative egoistiche e individuali; lo scopo è raggiungere obiettivi collettivi che si risolvano in un vantaggio per tutti soggetti in campo e per la comunità”. Susanne Langer (1976)


4. Il processo partecipato

La proposta progettuale REWIND individua nel processo di coinvolgimento locale la forma di attivazione e realizzazione dell’intervento di valorizzazione del territorio. A tal fine le proposte progettuali sono proposte attraverso la strutturazione di un “abaco progettuale” capace di prefigurare le soluzioni di intervento in modo chiaro e parallelamente arricchirsi e implementarsi grazie al contributo degli abitanti e delle realtà locali aulettesi. L’abaco, a seguire sintetizzato dalla tabella “SCHEMA INTRODUTTIVO ALL’ABACO PROGETTUALE”, diverrà quindi strumento di progettazione partecipata e nelle fasi del progetto sarà oggetto di informazione, consultazione e interazione.

Fatto saldo l’obiettivo centrale del progetto: rendere il terremoto dell’Irpinia (la sua memoria, la sua storia dal 1980 a oggi e la sua reinterpretazione futura) occasione di attrattività per Auletta e per il suo territorio, il progetto mira ad attivare un percorso di ascolto locale che prevede due fasi distinte: Fase 01: ATTIVAZIONE DEL PROCESSO PARTECIPATO “Dalle idee individuali alla mappa condivisa” Fase 02: FACILITAZIONE DELLE AZIONI LOCALI - “Dalla mappa condivisa ai gruppi di lavoro“ Le fasi si articolano in azioni definite che per la loro realizzazione si avvalgono di un supporto di esperti nella conduzione di processi partecipati e di una serie di strumenti volti a supportare gli abitanti, le realtà locali e l’amministrazione nella scelta delle soluzioni progettuali più adatte al contesto, alle risorse, ai tempi. Le tabelle a seguire illustrano sinteticamente il percorso di progettazione partecipata:


Fase 01: ATTIVAZIONE DEL PROCESSO PARTECIPATO

Fase 02: FACILITAZIONE DELLE AZIONI LOCALI “dalla mappa condivisa ai gruppi di lavoro”


Fase 01: ATTIVAZIONE DEL PROCESSO PARTECIPATO “Dalle idee individuali alla mappa condivisa” L’indagine etnografica preliminare da svolgere con i testimoni della Comunità locale rappresenta un primo lavoro di ascolto e restituzione delle idee e delle opinioni sul territorio di Auletta. Costituisce l’avvio di un percorso di partecipazione con la comunità locale finalizzato alla realizzazione in Auletta di un polo attrattore a livello nazionale capace di comunicare cosa è stato il terremoto dell’Irpinia e come è stato affrontato l’evento nei 30 anni successivi con uno sguardo attento al futuro dell’area. Le aree tematiche oggetto dell’indagine conoscitiva sono: • L’identità del territorio di Auletta; • Il ricordo “tangibile” del terremoto e del post terremoto (i trent’anni fino a oggi); • Le risorse, i valori e le criticità del territorio nell’ottica della sua valorizzazione futura; • L’idea di sviluppo responsabile e di Bene Comune; • La definizione della mappa della memoria e dell’abbandono; • Una prima consultazione sull’Abaco Progettuale come forma di progettazione condivisa; • La presentazione e implementazione del processo partecipato come modalità di intervento. Obiettivi della prima fase di lavoro: •

Verificare le condizioni di collegialità e visione condivisa per l’intero percorso partecipato, favorendo il processo di comunicazione tra Attori decisionali e Attori della comunità locale, attraverso la costruzione di mappe semantiche che facilitino il confronto tra le diverse idee emerse dalle interviste.; Creare una lavagna delle idee condivise dalla comunità locale sui temi che riguardano la costruzione partecipata del presente e del futuro di Auletta, con particolare riferimento alla realizzazione di un sistema di spazi ed eventi capaci di “raccontare” cosa è stato il terremoto e come è stato affrontato nei trent’anni successivi (questa visione d‘insieme rappresenta un primo bagaglio di conoscenza condivisa, il punto di partenza per costituire i successivi tavoli di lavoro); Fissare in maniera condivisa alcuni temi chiave da trattare nell’avvio del percorso partecipato, rivelando problematicità evidenti e segnali di criticità che necessitano di ulteriori discussioni; Tratteggiare una visione complessiva di Auletta sulla base di una prospettiva temporale, costruendo una mappa dei beni tangibili e intangibili di carattere sociali, economici e ambientali che costituiscono nel tempo (ieri, oggi e domani) l’identità della comunità locale; Individuare e attivare un primo gruppo di Attori (il “Comitato dei Saggi”) da coinvolgere come primi referenti locali del processo partecipato: un comitato locale che affiancherà i progettisti e gli Amministratori locali nella gestione e organizzazione del percorso partecipato; Presentare, integrare e sviluppare l’Abaco Progettuale come strumento interattivo e nello specifico delle azioni/


soluzioni proposte. LE AZIONI PREVISTE NELLA FASE 01

L’intera equipe di progetto sarà coinvolta da subito nella realizzazione di una indagine etnografica volta all’ascolto locale. Le tematiche oggetto di azione saranno verificate e integrate da un primo gruppo di stakeholder che l’equipe di progetto individuerà in collaborazione con l’Amministrazione di Auletta e lo staff attivato dal bando. Tematiche proposte: • L’identità del territorio di Auletta; • Il ricordo “tangibile” del terremoto e del post terremoto (da trent’anni fino a oggi); • Le risorse, i valori e le criticità del territorio; • La definizione della mappa della memoria e dell’abbandono; • La consultazione sull’Abaco Progettuale e prima interazione; • L’idea di sviluppo responsabile e di Bene Comune. La percezione locale e le informazione raccolte orienteranno la progettazione partecipata del centro di “narrazione” del terremoto dal 1980 ad oggi e la programmazione delle successive fasi di coinvolgimento attivo della cittadinanza. Ciclo di n°50 interviste a stakeholder locali - (50%) individuati a partire dalle indicazioni dell’Amministrazione e dallo staff di lavoro attivato dal bando (50%) individuati a partire dalle segnalazioni dei primi intervistati. Ogni intervista sarà sintetizzata in una restituzione scritta. Altre possibilità per l’individuazione del target: con riferimento a L. Bobbio “Dilemmi della Democrazia Partecipativa”, (1) il metodo del “microcosmo” (in relazione alla composizione sociale del quartiere si procede alla costruzione di un campione rappresentativo), (2) “campione casuale” (il microcosmo è costruito selezionando casualmente i referenti per le categorie individuate), (3) combinazione dei metodi di selezione. Le singole interviste, realizzate sulla base di un temario comune, saranno riprodotte fedelmente in una restituzione scritta e in un documento di sintesi che fornirà la base per le azioni a seguire. Out-reach - Attività di ascolto locale, a integrazione dell’indagine etnografica, finalizzata a raccogliere informazioni riguardanti il contesto e la percezione del progetto. Con riferimento al lavoro del M. Sclavi (“la signora va nel Bronx”), l’azione prevede l’individuazione di luoghi strategici di ascolto e la presenza di uno o più facilitatori per una indagine partecipante. Incontri informali, ma strutturati, orientati a informare e consultare i cittadini nel loro ambiente di vita/lavoro. L’attività di out-reach si attiva in particolari momenti dell’anno in relazione agli stati di avanzamento del progetto (dopo l’informazione locale, parallelamente all’indagine etnografica – in seconda battuta durante il processo di coinvolgimento e la fase di “cantiere”).


Il documento di sintesi risultante dall’analisi delle informazioni raccolte sarà oggetto di restituzione in un incontro/workshop da realizzarsi presso un luogo significativo del progetto con la partecipazione degli intervistati. I partecipanti saranno chiamati a un confronto diretto e potranno riflettere in modo condiviso sulle tematiche in gioco e sul proprio contributo alla luce del contributo degli altri. Il report dell’incontro implementerà il documento di sintesi che sarà consegnato all’amministrazione e costituirà la base del progetto urbanistico-architettonico e del processo di coinvolgimento della cittadinanza.

L’incontro di restituzione locale permette l’individuazione (sulla base di una adesione spontanea dei partecipanti) di un gruppo di referenti locali motivati a seguire lo sviluppo del progetto e a impegnarsi in prima persona per l’attivazione di iniziative locali a esso connesse. Con riferimento a M. Sclavi “Confronto Creativo” (2011) e al caso descritto da S. Potziba in “Chealse Story” (2009), si intende costituire un gruppo di persone autorevoli e rappresentative della realtà locale che, supportate dai facilitatori professionisti dell’equipe di progetto, si riunirà costantemente in forma plenaria e/o per sottogruppi tematici con l’obiettivo di affrontare in modo creativo e non conflittuale gli argomenti di progetto. Risultati attesi: • Attivare una relazione di conoscenza e fiducia tra equipe di progetto e realtà locali; • Indagare e integrare le tematiche proposte; • Presentare il progetto (attraverso l’Abaco progettuale) e consultare la cittadinanza sulle sue caratteristiche e potenzialità; • Coinvolgere gli abitanti nell’ambiente di vita e relazione locale raccogliendo, anche in modo informale, istanze e proposte; • Costituire un gruppo, riconosciuto localmente, di referenti locali da coinvolgere attivamente nelle fasi successive sui vari focus.


Fase 02: FACILITAZIONE DELLE AZIONI LOCALI “Dalla mappa condivisa ai gruppi di lavoro“ La seconda fase del progetto si caratterizza per il coinvolgimento diretto della comunità locale. il passaggio da idee e narrazione individuale a racconto collettivo e idee condivise della comunità è cominciato con l’incontro di restituzione e presentazione delle mappe semantiche che hanno facilitato il confronto tra le diverse idee emerse dalle interviste dei testimoni privilegiati. Ora questo primo contributo viene arricchito da tutta la comunità locale, con incontri di workshop finalizzati alla costruzione condivisa dell’immagine passata, presente e futura di Auletta e alla definizione di gruppi di lavoro per promuovere e sviluppare le azioni locali e le soluzioni progettuali proposte dall’Abaco progettuale. Una volta stabiliti alcuni temi che si ritengono prioritari, scelti principalmente sulla base delle indicazioni emerse dalla fase di indagine preliminare, si darà avvio ai Gruppi di lavoro sulle Azioni Locali, ai quali parteciperanno una significativa rappresentanza dei cittadini e delle varie realtà presenti nella comunità locale. Gli obiettivi di questa seconda fase di lavoro sono: • Riappropriarsi dei segni fondamentali della propria storia e i nodi cruciali della propria identità (elementi ambientali, artistici, architettonici, storici – tra cui il sisma - e religiosi, enogastronomici, lavorativi, ecc.); • Favorire la conoscenza locale del patrimonio diffuso (materiale e immateriale) sul territorio di Auletta, in particolare delle opere e dei progetti già in corso o conclusi dopo il terremoto, di recupero e conservazione culturale, storico-architettonica e ambientale; • Focalizzare l’attenzione dell’operato e della progettazione del percorso partecipato sulla valorizzazione delle culture e delle tradizioni popolari locali e la conservazione dei saperi viventi, tra cui la narrazione dell’evento sismico; • Sensibilizzare alla lettura dei valori del paesaggio le popolazioni locali, ma soprattutto a promuovere un “patto di comunità” che impegni abitanti, operatori e istituzioni a prendersi cura del paesaggio; • Progettare e utilizzare uno spazio/centro che racconti il terremoto, dall’evento sismico alla sua gestione negli anni, che al contempo sia un mezzo per agevolare la partecipazione e un risultato concreto per la comunità; • “Dare forma” attraverso l’uso dell’Abaco progettuale a uno spazio/centro progettato con gli abitanti che sia uno “specchio” del terrirotio, ma anche uno strumento che permetta ai visitatori di conoscere meglio il paese e la sua comunità, compresa la testimonianza storica del terremoto che li ha duramente colpiti.


LE AZIONI PREVISTE NELLA FASE 02

Le attività di ascolto messe in campo nella fase precedente (indagine etnografica e Out-reach) permettono l’individuazione dei temi di interesse diffuso e/o di potenziali conflitti da affrontare attraverso Workshop/Laboratori e Focus group. Si tratta di “Incontri di Lavoro / Laboratori” che prevedono la conduzione e la facilitazione esperta e professionale per la discussione argomentata relativa al progetto e/o a suoi ambiti tematici specifici. Si tratta di incontri puntuali o di cicli di incontri che prevedono il coinvolgimento attivo degli stakeholder e/o dei cittadini interessati e/o invitati sulla base di un campione specifico o delle competenze/saperi evidenziati durante le altre azioni. Alcuni incontri possono prevedere la presenza di esperti e/o referenti istituzionali politici e/o tecnici che attraverso la facilitazione possono collaborare con i partecipanti in modo pro-attivo.

Workshop/Laboratori e Focus group hanno carattere di interculturalità e intergenerazionalità (coinvolgo gli adulti e parallelamente, con le dovute attenzioni, i giovani, i ragazzi e i bambini). Le attività e gli strumenti da utilizzare per la conduzione degli incontri variano a seconda del tema e allo stesso modo si possono prevedere diversi criteri di costruzione del target per ogni attività. La stessa composizione del gruppo in termini numerici può spaziare da un focus group ristretto (510 persone) a un Forum Locale (anche 100-150 persone). Risultati attesi: • Informare e coinvolgere la cittadinanza locale a partire dagli stakeholder; • Riflettere in modo costruttivo e non conflittuale sul tema di progetto; • Promuovere il senso di appartenenza e l’identità locale; • Dare priorità, promuovere e sviluppare le proposte progettuali dell’Abaco; • Costruire forme alternative e creative di gestione di attività/iniziative locali integrabili/previste nel/dal progetto.


4. L’innovazione del modello

Tecnologia e interazione con la comunità locale Per rispondere in modo appropriato ai contenuti del bando ci è sembrato fondamentale lavorare con l’obiettivo di individuare il giusto equilibrio tra partecipazione e innovazione tecnologica, dando maggior peso sicuramente alla prima. Se è infatti un elemento qualificante investire sulla dematerializzazione e sull’utilizzo di tecnologie che riducano al minimo l’impatto ambientale degli interventi proposti (particolare attenzione deve essere prestata al tema dell’efficienza energetica, del ricorso alle fonti rinnovabili, dove posibile) è altrettanto evidente che la mancata condivisione del percorso con la comunità locale causerebbe un inutile spreco di risorse (economiche e relazionali), procrastinando nel tempo la soluzione che più fa al caso della comunità locale. Si rischierebbe di costruire nuove cattedrali nel deserto, energeticamente efficienti, ma davvero poco fruibili. Per questo motivo la tecnologia e la comunità aulettese devono incontrarsi fin dai primi momenti, per capire qual è l’effettivo supporto che la seconda può dare alla prima. La proposta di mappare il territorio va in questo senso: se infatti permette in prima istanza di individuare i segni da valorizzare, contestualmente indica la strada da seguire per favorire una trasformazione nel territorio. Trasformazione che può essere realizzata attraverso il ricorso alla tecnologia che tuttavia deve essere declinata nel modo più corretto.


5. La valutazione di sostenibilità

Modello 4 capitali Valutare la sostenibilità di un intervento, significa valutare quanto l’intervento abbia permesso un miglioramento delle condizioni ambientali, sociali, economiche del territorio in cui si va a inserire. Il Modello 4 Capitali è uno strumento di rendicontazione e valutazione, elaborato da Avanzi, che permette di comprendere in maniera coerente le dinamiche di sviluppo locale, con particolare riferimento alla capacità del territorio di auto-sostenersi e di crescere in maniera equilibrata. Il modello consiste in un set di indicatori organizzati secondo quattro capitali: manufatto, umano, naturale e sociale. Le fasi principali dell’intervento comprendono: • Definizione spaziale e temporale dell’ambito di analisi • Identificazione di indicatori per ciascuna tipologia di capitale • Definizione di soglie critiche e del grado di “sostituibilità” tra capitali • Analisi e valutazione delle sinergie, dei trade-off, degli ambiti di ottimizzazione, dell’esposizione al rischio • Revisione del set di indicatori e ponderazione sulla base delle percezioni locali in termini di sostenibilità • Messa a punto di un sistema informativo, eventualmente informatizzato • Predisposizione e pubblicazione di un rapporto Il rapporto e lo studio si prestano alla discussione con i rappresentanti di interessi locali, alla presentazione pubblica, all’identificazione di obiettivi e responsabilità, alla valutazione ex ante. La proposta del gruppo di progettazione è quella di sottoporre a valutazione le scelte fatte dagli abitanti di Auletta, per comprendere il livello di sostenibilità delle stesse ed eventualmente per definire nuove soluzioni.


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