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L A B O R AT O R I O PERMANENTE DI AUTOSUFFICIENZA

AL U Q

AL LA

OGIC B E

...alla ricerca di un nuovo equilibrio tra uomo e natura.


CONCEPT_ “AUTOCOSTRUIAMOCI IL FUTURO”

PRIMA FASE

SECONDA FASE

TERZA FASE

ORGANIZZAZIONE

APPRENDIMENTO

REALIZZAZIONE

Gestione delle risorse

Educazione Ambientale

Gestione degli spazi

Autocostruzione

Comune di Auletta

EQUALOGICAL LAB

ABITANTI artigiani

studenti

Strutture temporanee

Studiosi PROFESSIONISTI

AUTOCOSTRUTTORI

TURISTI ECOLOGICI

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EQUALOGICAL LAB - TAV_01


I LABORATORI_ “EDUCAZIONE AMBIENTALE”

IL GIOCO DEL RICICLO - LA FORMA DEL MONDO Scuole Elementari del XV Municipio_ROMA_2009

Le installazioni che intendiamo realizzare insieme ai ragazzi di Auletta nascondono un obiettivo certamente ambizioso: dimostrare che è sempre possibile assumere iniziative per restituire una vita migliore alla propria terra. Puntare sulla sensibilizzazione dei bambini può essere una strategia vincente per creare un modello di sviluppo innovativo, sostenibile ed equo. Introdurre le tematiche ambientali attraverso il gioco e la manualità significa accompagnare i più piccoli in un processo di sensibilizzazione e crescita attraverso un linguaggio a loro familiare. L’obiettivo materiale è la riqualificazione del territorio, liberandolo dai detriti accumulati e inutilizzati dagli abitanti; si propone la loro riutilizzazione in spazi aperti e di uso temporaneo. Attraverso sopralluoghi sul territorio si potrá definire con piú precisione che tipo di detriti utilizzare e in che modo. SOGGETTI COINVOLTI: - BAMBINI E RAGAZZI DELLE SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE - GLI INSEGNANTI E LE FAMIGLIE ATTIVITÁ: - LABORATORI DI RICICLO E RIUSO - CAMPI SCUOLA CON I BAMBINI DI AULETTA E DI ALTRE CITTÀ - ESPOSIZIONE DEI LAVORI REALIZZATI

COPERTURA PER IL MERCATINO Scuola Media “G.Falda”_MORANO CALABRO_2005

STRUMENTI: - IL GIOCO COME STRUMENTO DI APPRENDIMENTO CREATIVO ATTRAVERSO ESERCIZI DI MANUALITÀ CON MATERIALI DI RIUSO, RICICLO O MATERIALI NATURALI

FINALITÁ: - INSEGNARE ALLE NUOVE GENERAZIONI IL RISPETTO PER L’AMBIENTE - FORNIRE GLI STRUMENTI PER UN APPROCCIO SOSTENIBILE AL CONSUMO DELLE RISORSE - VALORIZZARE LA MANUALITÀ COME FORMA DI APPRENDIMENTO E DIFFUSIONE DELLA TECNOLOGIA

LUOGO D’INTERVENTO: - LE SCUOLE, COME SPAZIO DI LABORATORIO - ALLESTIMENTO DI DIFFERENTI SPAZI ALL’INTERNO DELLA CITTÀ

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I LABORATORI_ “ A U T O C O S T R U Z I O N E ”

COPERTURA PER UNO SPAZIO COMUNITARIO VILLA CARLOS GARDEL, BUENOS AIRES _2008

Proporre l’autocostruzione significa voler rispondere alla necessità da parte degli abitanti di riscoprire il loro legame con il territorio. Un legame che si trova in parte rotto per la storia recente e per la presenza fisica di rovine architettoniche, ancora non reinterpretate per far parte della memoria collettiva. Il progetto propone di coinvolgere abitanti e studenti nella costruzione di strutture effimere che siano capaci di rispettare il contesto ambientale senza essere invasive per il territorio. La nostra attenzione è rivolta a creare spazi capaci di relazionare le persone con il luogo per mezzo della sua stessa costruzione, scoprendo le caratteristiche e le potenzialità dei materiali, sviluppando modelli tecnologici attraverso la sperimentazione del comportamento strutturale e dalla loro reperibilità. Si prediligono materiali leggeri, reperibili nella zona d’intervento, a basso costo o di riciclo. SOGGETTI COINVOLTI: - STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI - STUDENTI UNIVERSITARI E GIOVANI PROFESSIONISTI - GLI ABITANTI DI AULETTA

ATTIVITÁ:

PORTALE D’INGRESSO PER IL CENTRO SPORTIVO DI MAIPÙ

- FASE DI ANALISI DEL TERRITORIO E DELLE ESIGENZE DEGLI ABITANTI - INTRODUZIONE AI SISTEMI TECNOLOGICI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE - RICERCA DEI MATERIALI APPROPRIATI (RISORSE DEL TERRITORIO, MATERIALI DI RICICLO E RIUSO) - PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI STRUTTURE LEGGERE NEGLI SPAZI PUBBLICI

MENDOZA_2007

FINALITÁ: - PROMUOVERE UN MODO DI COSTRUIRE CHE COINVOLGA ATTIVAMENTE I FUTURI UTENTI - GENERARE UNA COSCIENZA CRITICA SU I PROCESSI COSTRUTTIVI ED IL LORO IMPATTO SULL’AMBIENTE - ESPLORARE LE POSSIBILITÀ OFFERTE DALLE NUOVE TECNOLOGIE ATTRAVERSO LA SPERIMENTAZIONE DIRETTA

LUOGO D’INTERVENTO: - DA STABILIRE A SEGUITO DELLA FASE DI ANALISI DEL TERRITORIO E DELLE ESIGENZE DEGLI ABITANTI

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REALIZZAZIONI_ “ MANUFATTI TECNOLOGICI”

BANCHI PER IL MERCATO ITINERANTE NEI QUARTIERI DEL PIANO C.A.S.E L’AQUILA _2011

Gli oggetti architettonici rappresentano la nostra maniera di relazionarci con l’ambiente e il nostro modo di interagire con gli altri. Nell’ottica di voler improntare un modello di società sostenibile e dare un segnale di cambiamento, bisogna ripensare le tecnologie e progettare modelli innovativi coinvolgendo nelle scelte progettuali i futuri utenti. Una maniera di ripensare l’architettura in chiave sostenibile è lavorare su leggerezza e temporaneità. Sviluppare tecnologie altamente efficienti al fine di diminuire la necessità di risorse, scegliere materiali ecologici che alleggeriscano il nostro impatto sull’ambiente. Allo stesso tempo la leggerezza permette la trasportabilità e ripetibilità degli interventi facilitando quindi la diffusione delle attività e dinamiche che le strutture accolgono. I due casi prensentati raccontano due esperienze di progettazione partecipata, volte a rispondere alle esigenze di due gruppi ben definiti: - i produttori e gli abitanti dell’ Abruzzo, in cerca di nuove forme di sviluppo e momenti d’incontro - le donne Mmakaunyane, per rispondere alla necessità di uno spazio dove portare avanti le loro attività per l’autosviluppo e l’autonomia economica. SOGGETTI COINVOLTI:

LA CASA DELLE DONNE

MMAKAUNYANE, PRETORIA, REPUBBLICA SUDAFRICANA_2007

- TECNICI E PROFESSIONISTI - I FUTURI UTENTI

ATTIVITÁ: - SVILUPPO DI UN MODELLO TECNOLOGICO ATTRAVERSO UN PROCESSO PARTECIPATO TRA PROGETTISTI ED UTENTI - ANALISI DEGLI OBIETTIVI E DELLE ESIGENZE SPECIFICHE IN BASE ALLA DESTINAZIONE D’USO E ALLE CARATTERISTICHE DEL CONTESTO

FINALITÁ: - COINVOLGERE GLI UTENTI NELLE SCELTE PROGETTUALI - PROMUOVERE MODELLI ARCHITETTONICI APPROPRIATI SIA ALLE ESIGENZE ANTROPICHE CHE A QUELLE AMBIENTALI

LUOGO D’INTERVENTO: - DA STABILIRE A SEGUITO DELLA FASE DI ANALISI DEL TERRITORIO E DELLE ESIGENZE DEGLI ABITANTI

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POSSIBILI SCENARI_ “TENSEGRITYâ€? Le tensegrity sono strutture formate da elementi resistenti alla compressione all’interno di una rete tesa di cavi. Offrono un ottimo comportamento alle forze sismiche perchĂŠ la struttura risol ve al proprio interno tutte le relazioni di forza, non ha quindi bisogno di fondazioni nel terreno per trovare stabilitĂ . Delle tante configurazioni che si posso incontrare, quella cubica offre un buon equilibrio tra dimensioni generali e spazio interiore, dando la possibilitĂ di ospitare l’uomo e le sue molteplici attivitĂ . Può essere utilizzata per moduli abitativi o viceversa può essere una bancarella del mer cato, dove esporre le merci. Dipendendo della geometria, le dimensioni e i materiali utilizzati, le tensegrity offrono la possibilitĂ di sperimentare nuovi modelli per vivere lo spazio sia esteriore che interiore.

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POSSIBILI SCENARI_“TENSOSTRUTTURE” Le tesnostrutture sono un sistema costruttivo che si ispira alle ragnatele e per loro natura offrono il vantaggio di adattarsi all’ambiente circostante. Come i ragni costriscono le loro “case” così l’uomo può generare spazi capaci di integrarsi e dialogare con l’ambiente circostante per proteggersi dal sole o la pioggia. Le configurazioni morfologiche delle tensostrutture sono molteplici così come i materiali utilizzabili. Tessendo nello spazio una trama di cavi e puntali possono essere coperte con differenti tipi di tele o generando superfici rigate per mezzo di elementi rigidi.

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POSSIBILI SCENARI_“GUSCI LEGGERI” I gusci sono strutture b idimensionali ch e assumono configurazioni tridimensionali nello spazio, come volte o superfici curve. In natura si trovano molti esempi come le conch iglie o la struttura interna dei coralli, dove uno stesso elemento è ripetuto più volte pero con variazioni dimensionali o di orientazione. Q ueste reiterazioni, non perfettamente identich e, danno luogo a molteplici forme autoportanti capaci di adattarsi alla vita. I gusci possono essere costruiti tramite la ripetizione di elementi capaci di auto-organizzarsi tra loro per mezzo di una variazione della forma o delle unioni. In q uesto modo assumono geometrie variab ili per adattarsi alle necessità degli usuari e allo spazio in cui si installano.

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CHI SIAMO_ “EQUALOGICAL LAB” PIERGIORGIO ROSSI Roma, Italia

DINO GIGLIO Mazara del Vallo, Italia

LAURA TALLARIDA Berlino, Germania

LUDOVICA ROSSI Barcellona, Spagna

ELISABETTA GAGLIO Marrakech, Marocco

ROBERTO FARDELLI Roma, Italia

Equalogical Lab è nato nel giugno del 2011, con l’intenzione di continuare a portare avanti gli studi e gli esperimenti progettuali e culturali iniziati nel 2004 all’interno del DIS (Dipartimento di Strutture) della Facoltà di Architettura dell’Università RomaTre, dove, grazie all’iniziativa del professore associato in Tecnologia dell’Architetture arch. Piergiorgio Rossi, sono stati realizzati manufatti architettonici e ricerche sperimentali su tecnologie a basso impatto ambientale, strutture leggere e l’applicazione di geometrie naturali. I nostri lavori hanno un forte valore sperimentale, dove uniamo la ricerca tecnologica delle strutture achitettoniche alla diffusione della cultura ambientale dialogando con il contesto umano, sociale e geografico. In particolare possiamo individure nei lavori fino ad oggi realizzati due ambiti di ricerca principali: la sperimentazione di tecnologie a basso impatto e la diffussione di una cultura ambientale. In alcuni casi uno emerge sopra l’altro in altri si fondo e si incontrano. Mentre in modo trasversale incontriamo l’applicazione di principi ecologici come il riciclaggio.

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