CO/AULETTA LE TUE IDEE ABITANO QUI “Da qui bisogna partire, dal buon uso delle nostre rovine” Partire da quello che abbiamo lasciato o che c’e’ stato tolto o distrutto, senza dimenticarlo; partire con un processo di ri-costruzione e sviluppo del territorio; partire per una nuova destinazione che non sia solo una meta da raggiungere ma un modello da seguire. Per questo la Mongolfiera diviene quasi il simbolo del progetto che riguarda il Parco a Ruderi, il comune Auletta e il suo territorio. La Mongolfiera come mezzo di trasporto sostenibile del “viaggio” verso un nuovo modello di vita e sviluppo del territorio, come simbolo di “idee e innovazione”, ma allo stesso tempo di memoria e rispetto, quel rispetto per la natura e i suoi ritmi lenti, che ormai sono spesso accellerati o interrotti dall’attivita’ dell’uomo. Un mezzo di trasporto “slow”, come il processo di sviluppo sostenibile che dovrebbe investire Auletta e il suo territorio,che con le proprie e ingenti richezze Naturali e’ lo scenario perfetto per un armonico rapporto tra uomo e natura. Un rapporto che deve poggiare su solide basi e che parta dalla storia e dalle proprie radici per un’interazione simbiotica, continua e duratura.
LE NOSTRE IDEE ABITANO QUI Come gruppo di lavoro ci siamo posti l’obbiettivo di dare ad Auletta un carattere peculiare e distintivo, che porti il territorio ad essere un luogo preferito rispetto ad altri e che richiami persone ed attenzione per i suoi pregi o difetti che lo contraddistinguono da altri luoghi simili, e che allo steso tempo incentivi le attivita’ e la qualità della vita per le persone che vi risiedono. Per far questo siamo partiti da un lavoro di indagine per esclusione su una domanda: Che cos’e’ che puo’ portare le persone a scegliere Auletta rispetto ad altri luoghi per una vacanza o per risiederci!? Di certo non sara’ per il fatto che e’ una “zona post-sismica”, ve ne sono altre presenti vicino in Irpinia ( o in Italia, vedi Sicilia, Calabria), non sara’ il fatto che vicino ci sono le Grotte dell’Angelo o il fiume o la Certosa di Padula o Paestum , perchè vi sono altri comuni nelle vicinanze dove poter andare ad alloggiare o risiedere che offrono carattericstiche simili , non sara’ per il cibo o la natura in genere, visto che la cultura culinaria e molto simile nei comuni del Vallo di Diano con leggere differenze e sfumature , e che solo per alcuni prodotti portano ad una peculiarita’ (pomodori gialli di Auletta). Sarà la vicinanza al Parco nazionale del Cilento, o all’autostrada, o perche’ e’circondato da campagne e luoghi dove potersi rilassare immersi nella natura ?! Alla fine siamo giunti alla conclusione che Auletta non ha nessun carattere veramente distintivo (rispetto ad altri paesi nelle vicinanze), ma se prese tutti insieme, questi pregi e difetti, riescono a identificarlo come un paese unico dal punto di vista della posizione e delle ricchezze naturali. Quindi preso atto dei punti di forza, abbiamo considerato Il Parco a Ruderi e il progetto in se’,come simbolo della memoria e della catastrofe ma anche di un nuovo inizio, con le destinazioni d’uso, le attivita’ proposte (ristorazione, Museo), le possibilita’ di sviluppo, e l’idea economica principale di proporre Auletta come Paese Albergo. Ottima idea, vista la posizione e il facile raggiungimento del territorio (autostrada A3), e viste le risorse che la Natura offre, ma allo stesso tempo abbiamo pensato che ci sia il rischio di trasformare Auletta nel solito “Paese-Albergo” dove ci sia il ricircolo e il ristagno di un unico tipo di risorse legate al turismo naturalistico e culturale delle tradizioni.
Alla fine abbiamo pensato che l’unico modo di proporre il territorio di Auletta in questo settore economico (turismo culturale-maturalistico) e’ quello di caratterizzarlo come unico e differente da tanti altri simili e di renderlo dinamico e continuo nel tempo, accorgendoci del fatto che il Parco a Ruderi e il suo intorno sono una grossa opportunità per identificare Auletta come caso eccezionale a livello nazionale. Per questo il progetto del nostro gruppo si e’ incentrato sulle destinazioni d’uso e possibili idee da sviluppare all’interno e nell’intorno del Parco a Ruderi, proponendo un sistema di attivita’ da svolgersi nel territorio aulettese che siano connesse al Turismo naturalistico-culturale ma che allo stesso tempo diano il via ad altri tipi di attività e meccanismi in vari campi che una volta azionati divengano autonomi e distinti, tutto questo nel rispetto dei ritmi naturali e delle tradizioni territoriali. Siamo partiti dai ruderi di Auletta, dalle risorse naturali del territorio, dalle attivita’ e dalle tradizioni dell’uomo (produzione dell’olio, lavorazione del ferro, del legno, del vimini) per capire che l’uomo ha bisogno di idee e di progetti concreti per costruire il suo futuro nel rispetto della natura e dei suoi ritmi. Ed ecco il nuovo inizio a partire da alcuni ruderi, simbolo della memoria ma anche del nuovo inizio, dove sviluppare le proprie idee e renderle concrete, costruiamo dei laboratori (di artigiani, artisti, professionisti), “ I LABORATORI DI IDEE”. In questi Laboratori (Botteghe) si svolgeranno varie attivita’ legate al territorio e alla cultura del paese, ma vi sara’ anche spazio all’innovazione e alla creativita’; non ci sara’ un limite e tutte le idee verranno prese in considerazione se apporteranno sviluppo al territorio, oltre a ciò vi si potranno svolgere mostre, convegni spettacoli e tant’altro. Abbiamo fatto degli esempi come i Laboratori delle arti e dei mestieri dove i lavori tradizionali saranno protagonisti, prendendo in considerazione la lavorazione del vimini, appunto un anziano dedito ad intrecciare vimini ad Auletta vorrebbe intraprendere un nuovo viaggio con pazienza che lo farebbe uscire dalla monotonia del paesino e si ingegna per intrecciare una cesta per Mongolfiera. (Manifesto del progetto). Ed è da questo piccolo laboratorio, questa piccola aula (‘Auletta’), che si ‘parte’ per costruire una rete di ‘laboratori di idee’ che faccia da da spalla ad un sistema di sviluppo territoriale piu’ ampio.
INQUADRAMENTO Si considera Auletta come centralita’ in un sistema territoriale vasto, che comprende il Parco del Cilento, con le sue risorse, Padula, Paestum, il fiume Tanagro e il suo sistema fluviale, i comuni limitrofi e i rilievi montani piu’ vicini, Monti Alburni e Serra Sangiacomo. La vicinanza all’autostrada A3 e alla SS19 e’ una gradissima potenzialità, rendendo facile l’accesso e la fruizione del territorio di Auletta, di cui questo paese ha sempre goduto (e’ sempre stata una zona di passaggio, di scambi e collegamento attraverso la via Popilia e la Strada delle Calabrie). Il territorio ha una forte vocazione agricola fin dall’antichita’ e oggi puo’ vantare di alcuni prodotti tipici come i pomodori gialli, i carciofi, i fagioli,e l’olio. Oltre a cio’ puo’ contare di varie risorse naturali: Le Grotte dell’Angelo, Grotte dell’acqua, Grotte della Signora, e del sistema fluviale del fiume Tanagro. Proprio queste risorse naturali sono un evidente sistema di interconnessione naturalistica ed economica con i comuni limitrofi, prima di tutti il comune di Pertosa. Ed e’ su queste interconnessioni naturali che si basa l’attivita’ di proposizione e progettazione di un sistema integrato di sviluppo che focalizzi la sua attenzione su Auletta e il suo intorno a diversi tipi di scala. Il Tanagro e la campagna di auletta sono fattori predominanti per una buona progettazione a scala territoriale che possa aumentare le potenzialità economiche di un territori, quello tra Auletta e Pertosa, gia’ ricco di risorse naturali. Insieme al Parco a Ruderi vengono identificati altri due Parchi che avranno il compito di rilanciare e proporre diversi tipi di iniziative e attività nel territorio: Il Parco Tematico, Il Parco Fluviale del fiume Tanagro.
MASTERPLAN Si individuano cosi’ diverse zone dove sono previste una serie di attività e di interventi atti a rilanciare il territorio. Prima di tutto viene preso in considerazione il ruolo fondamentale delle Grotte dell’Angelo, ed e’ attraverso queste che il rapporto di interazione tra i comuni di Auletta e Pertosa dovra’ essere incentivato; questo avverra’ con: la creazione di un Parco fluviale del fiume Tanagro (che non ha nulla a che vedere con la Riserva) come sistema di collegamento naturale Auletta-Grotte dell’AngeloPertosa La creazione di un sistema di percorsi pedonali e ciclabili (a cavallo) Auletta-Grotte dell’Angelo Pertosa La creazione di un Parco Tematico come collegamento Auletta-Grotte dell’AngeloPertosa, che interessi le zone agricole e che abbia come fondamento lo sviluppo ecosostenibile e le attivita’ tradizionali del territorio. Sia nel Parco tematico, che nel paro Fluviale e lungo i sentieri ed i percorsi saranno previste aree di sosta, giardini e nel caso Laboratori (riguardanti la natura e le attività agricole) ed una serie di attività ad essi legate. Nello specifico riguardo il Parco Tematico nella zona prettamente agricola di questo territorio sono previste interventi ed attività legati ad i seguenti campi: ecostenibilita’ energie rinnovabili, produzione agricola, slow food, rete di aziende agrituristiche, maneggi, sport alternativi, sentieristica naturalistica (pedonale, ciclabile, a cavallo) , aree di sosta, laboratori. Nel Parco Fluviale: rafting, kayak, canoa, pesca, birdwatching, aree di sosta, giardini, sentieristica naturalistica, laboratori. Sentieri e percorsi: sentieristica (pedonale, ciiclabile, a cavallo), noleggio, maneggio, aree di sosta, giardini, piazze, laboratori. In tutto questo il Parco a Ruderi sara’ una centralita’ e un punto di riferimento per il coordinamento di tali attivita’, come simbolo della memoria della catastrofe e come inizio di un nuovo modello da seguire per lo sviluppo, la ricerca, l’innovazione sostenibile attraverso una rete di botteghe e di Laboratori di idee (‘Aulette’) e di creativita’ che affiancheranno le attività gia’ presenti nel progetto esecutivo, già redatto ed avviato, del Parco a Ruderi (Albergo diffuso, Museo delle culture locali, Punto informazione, Punto Ristorazione, giardini, orti).
SISTEMA D’INTERVENTO Prendendo come punto di partenza i Ruderi si e’ sviluppato una rete di percorsi e sentieri che colleghino Auletta con il prorio intorno precisamente con il fiume Tanagro e con la campagna circostante. Lungo questa rete si hanno dei punti snodali e dei percorsi didattici dove ci sono delle semplici aree di sosta o giardini, oppure dei laboratori all’aperto o al chiuso che mettono in relazione il Centro abitato con le attività presenti sul territorio. Questo avviene facendo partecipare direttamente le aziende agricole , altri partner come associazioni o liberi professionisti, attraverso le attività previste nelle zone indicate ed i laboratori ad esse collegate. Un esempio potrebbe essere l’utilizzo del fiume per gli sport ad esso connessi (rafting,pesca) e l’attivazione di laboratori sulla gestione e la sicurezza dell’ambiente fluviale, con la possibilita’ di avere degli spazi autonomi previsti (chiusi o all’aperto); lo stesso potrebbe accadere per percorsi che riguardino la produzione agricola locale, come quella dell’olio, quindi avere degli spazi interconnessi (laboratori) al Parco a Ruderi e al Museo delle Culture Locali e alla ristorazione, dove avvengano corsi di formazione o di apprendistato o siano direttamente delle Botteghe che promuovano la produzione locale sia essa agricola o artigianale. Il progetto e’ basato su questa rete di “aulette” dove i soggetti attivi sul territorio trovino uno spazio per interloquiare con la pubblica amministrazione come con il privato, attivando corsi di formazione e progetti di partenariato sociale, oppure proponendo ed incentivando direttamente la propria attività. Proprio dalla zona di Parco a Ruderi ancora da ristrutturare e a cui si dovrebbe dare una destinazione d’uso oltre a quella di memoria storica, si parte per la localizzazione di alcune ‘aulette’ (Laboratori di Idee) che riguardano la memoria e i lavori artiginali del territorio aulettese. Ed e’ qui che questa ‘Rete’ prende connotazione di Land-mark della memoria per divenire simbolo di cooperazione e innovazione, punto fermo per un nuovo sviluppo sostenibile basato su solidarietà e partecipazione. Una Rete di persone, attivita’ e percorsi che verosimilmente ci riconduce come disegno puramente concettuale alla rete rappresentata dal fitto intreccio di crepe e screpolature nei "Cretti" di Alberto Burri del 1973; ed e’ questo disegno di fitti intrecci delle crepe dei Cretti (simile alla rete dei percorsi intorno Auletta) che diviene ad Auletta simbolo delle rovine, della Rete e del processo da cui partire per la costruzione di un futuro migliore.
IL PARCO A RUDERI Il Parco a Ruderi diviene simbolo della memoria, ma anche di un nuovo inizio. L’idea fondamentale e’ quella di dare un’ identita’ a questo luogo, facendolo diventare una centralita’ del territorio e che sia sempre in interazione con il sistema territoriale cirocostante; per questo si e’ scelto la ‘rete’ dei Cretti come Land-mark di questo luogo a significare un punto di rottura con il passato (Simbolo della catastrofe), ma allostesso tempo una partenza per lo sviluppo attraverso una rete tra le diverse parti (come la rete delle fessure che in un certo senso collegano i diversi punti di rottura, il rione sul Torrente Cretazzaro va ricollegato al sistema territoriale dopo l’ abbandono)
Cretti di Alberto Burri
- Rete di percorsi ed aree intorno Auletta
Per dare quest’identità verranno eseguite delle Opere Murarie sulle facciate di alcuni edifici del Parco a Ruderi, che riprendano il disegno del reticolo dei Cretti. Non c’e’ un limite alla colorazione o alla dimensione dell’opera, nel progetto e solo presentato come idea, ma solo dopo un accurata indagine e un rilievo attento si potra’ procedere all’identificazione degli edifici da designare; questo dipenderà dalla destinazione d’uso e dalla zona e lo stato in cui si trova l’edificio. Ricordiamo che il Land-mark serve a dare un identità al luogo, e un sotegno piu’ marcato all’intera idea progettuale che si basa su una rete di Laboratori e attività su tutto il territorio, quindi non si puo’ escludere l’utilizzo di questo simbolo per la rete di interventi del progetto, sia nel totale che per singoli casi.
Oltre la catterizzazione delle facciate, si preve l’estensione del Parco dei Ruderi attraverso la creazione di giardini e di un Parco della creatività per sottolineare l’importanza del processo di ideazione e di progettazione nello sviluppo economico di un territorio. Anche in quest’aree sono proposti i laboratori che saranno delle strutture permanenti o temporanee dove poter svolgere attività riguardanti il campo culturale e ambientale, ma sempre disponibili per qualunque uso interdisciplinare. Sempre i quest’area si prevede la costruzione di un anfiteatro per spettacoli da integrare alla rete dei laboratori che potrebbero essere utilizzati anche come botteghe per fiere, Musei all’aperto, o altri tipi di manifestazioni simili. Un esempio simile ai laboratori all’aperto e’ dato dalle ‘Stanze a cielo aperto’ Hortus conclusus (già in progetto), che saranno utilizzati come Laboratori di Botanica e Ambiente. L’offerta del tipo di attività da svolgere in queste ‘aulette’ e’ molto ampia, e il numero e la disponibilità di queste farà si ad avere una maggior possibilità di realizzazione delle stesse. Motlo importante e’ l’uso mutevole, temporaneo e poliedrico che se ne puo’ fare, per questo la progettazione dei laboratori e’ legata ad una loro versalita’ dal punto di vista funzionale. Ne abbiamo pensati diversi tipi, ma se ne potrebbero pensare molti altri e a secondo del loro utilizzo (identificativo o versatile). In pratica il progetto si propone di trasformare Auletta e il suo Territorio in un grande Laboratorio Creativo, dove le idee diventino realtà e il buon uso delle rovine sia un punto di partenza e non un monumento alla sofferenza. Sarà questa rete di laboratori a rendere partecipi e protagonisti gli abitanti di Auletta ma anche tutte le persone e turisti che si trovino a passare da queste parti, non piu’ come semplici osservatori ma come attori di una scena reale.
AULETTE Abbiamo presentato alcuni modelli di laboratori da poter realizzare: Aulette delle arti e dei mestieri Aulette dell’ecosostenibiltà Aulette della memoria Le aulette delle arti e dei mestieri sono localizzate nel parco a Ruderi, dove alcune stanze degli edifici in rovina verranno utilizzate come laboratori o botteghe, risaltando e ponendo l’attenzione sui mestieri tradizionali del territorio e sul processo creativo e pratico che ne consegue; l’esempio principale che ha dato anche vita al manifesto e al concept progettuale e appunto la lavorazione del vimini intensa non solo come semplice produzione di oggettistica ma come una forma di arte, e vi sono altri tipi di artigianato locale come la lavorazione del ferro, del legno, il ricamo etc. Si cerca in questo modo di affiancare il Museo delle culture locali con un intervento il cui ruolo fondamentale e’ interagire con le attività del luogo dando opportunità di sviluppo sostenibile. I materiali utilizzati sono locali e la carattrizzazione delle stanze avverra’ attraverso l’uso del Land-mark della Rete dei Laboratori di Idee. Allo stesso tempo si possono affiancare aulette dove i temi centrali siano la protezione e la salvaguardia del territorio, visto che questo luogo e’ stato teatro di gravi eventi naturali, della progettazione dello stesso, delle politiche di sviluppo sostenibile, come energie rinnovabili, al turismo, alla ristorazione e slow food, tutti temi su cui Il Parco dei Ruderi e’ stato fondato. E’ questo il tema del secondo modello che puo’ essere localizzato nel Parco della creatività, ma anche un altra zona del comune di Auletta come il Parco Tematico o quello fluviale o lungo un sentiero che porta alle Grotte della Signora..... Si possono pensare a vari utilizzi di queste aulette: per il noleggio di biciclette elettriche (per es. percollegare Auletta-Parcodei Ruderi con le Grotte dell’angelo), una semplice bottega, un laboratorio sugli sport alternativi e sulla loro sotenibilità (deltaplano, parapendio, aliante). I materiali utilizzati sono locali e sostenibili e si da’ spazio alla creativita’, in questo caso sono stati pensati in vimini. Il terzo modello non ha una localizzazione, potrebbe essere vicino un casolare abbandonato e utilizzato come punto di sosta, oppure come piazza nel centro abitato di auletta e fare da quinta scenica per un teatro all’aperto, o essere semplicemente una scultura che ricorda il punto di partenza del progetto: “le rovine”.
CONCLUSIONI
Come gruppo non abbiamo redatto un progetto, ma abbiamo espresso un modello, un’idea di gestione da seguire, ed un modo di intervenire in questa zona terremotata, partendo dal progetto esistente e completandolo di quei processi che servono a farla interagire nelle sue diverse parti (abitanti e fruitori), dando nuovi utilizzi, mettendo a sistema la cultura le professionalità e le tradizioni locali per uno sviluppo economico territoriale non solo di Auletta ma anche del suo territorio circostante del Vallo di Diano. Cosi’ da proporre Auletta come esempio di sviluppo alternativo attraverso un modello sostenibile e duraturo di recupero per la valorizzazione e fruizione del territorio, mantenendo vivo l’elemento della memoria storica del sisma.