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ANCONA
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L’ACQUA: L’ACQUA: UNAUNA RISORSA RISORSA FONDAMENTALE FONDAMENTALE PER PER L’AZIENDA L’AZIENDA DA SAPER DA SAPER GESTIRE GESTIRE
Pubblicazionefinanziata finanziata nell’ambito delMarche PSR 2014-2020 1.2. Pubblicazione nell’ambito del PSR 2014-2020sottomisura sottomisura 1.2.A progetto id.39307 che prevede la partecipazione comunitaria
INDICE Introduzione
p. 1
I cambiamenti climatici
p. 2
L’acqua in agricoltura
p. 3
- L’acqua nelle piante
p. 3
- Funzioni dell’acqua nelle piante
p. 4
- Metodi e strumenti
p. 6
L’irrigazione
p. 8
- Funzioni dell’irrigazione
p. 8
- Quando irrigare
p. 9
- Metodi di irrigazione
p. 9
L’agricoltura .0
p.16
L’ACQUA: UNA RISORSA FONDAMENTALE PER L’AZIENDA DA SAPER GESTIRE
INTRODUZIONE Le persone hanno bisogno di acqua. La natura ha bisogno di acqua. L’economia ha bisogno di acqua. Questa, però, non è inesauribile ed è condizionata da fragili e delicati equilibri. Si pensi che solo il 3% delle risorse idriche del pianeta è costituito da acqua dolce, di cui soltanto l’1% è disponibile per le attività umane, inclusa l’agricoltura. Sono molti i fattori che hanno un impatto sull’agricoltura in termini di consumo d’acqua (cambiamenti climatici, aumento della domanda alimentare causata dall’aumento della popolazione e dei redditi reali,…) di cui occorre tenere conto. Ovviamente esistono situazioni diverse, nelle varie parti del mondo, che riguardano le caratteristiche delle aree geografiche, le differenti zone climatiche, la tipologia di culture, l’accessibilità all’acqua, gli strumenti tecnologici cui si può accedere,…ma il principio di base resta quello di gestire questa fondamentale risorsa nel modo più oculato possibile, senza sprechi e ottimizzando metodi e strategie.
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I CAMBIAMENTI CLIMATICI Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, a causa delle mutazioni del clima, entro la fine del XXI secolo i terreni agricoli dei paesi meridionali subiranno un crollo fino all’80% dell’attuale valore economico: questa eventualità potrebbe portare all’ulteriore abbandono delle campagne. Si potrebbero avvantaggiare alcuni paesi del nord dell’Europa dove, belle stagioni più lunghe associate a temperature più miti potrebbero favorire certe coltivazioni. Anche il comparto agricolo italiano, negli ultimi anni, ha risentito dei cambiamenti climatici che hanno portato un anticipo delle fasi fenologiche delle colture (legate alle alte temperature invernali, rispetto alle condizioni normali), ad una diminuzione delle disponibilità idriche nei suoli e delle portate dei corsi d’acqua e a bassi livelli di invaso dei bacini naturali e artificiali. Abbiamo assistito a forti ondate di calore primaverili-estive, alternate a brevi fenomeni temporaleschi di notevole intensità ed a una riduzione delle piogge e delle precipitazioni nevose nel periodo invernale che hanno determinato sia fenomeni siccitosi e alluvionali che di erosione e dissesti idrogeologici. Si è stimato che negli ultimi dieci anni gli eventi estremi sono costati al comparto agricolo 14 miliardi di euro, se si sommano danni a strutture, infrastrutture e produzioni.
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L’ACQUA IN AGRICOLTURA L’acqua nelle piante L’acqua è contenuta, in quantità variabili, in tutti i tessuti vegetali e, quindi, in tutte le cellule. Le cellule delle foglie, dei frutti e di quelle parti delle piante che sono più turgide, sono particolarmente ricche di acqua, mentre ne troviamo di meno, ad esempio, nei semi (le percentuali variano a seconda del tipo di vegetale).
A partire dal 75% di contenuto di acqua
A partire dal 70% di contenuto di acqua
Sotto il 10% di contenuto di acqua 3
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Funzioni dell’acqua nelle piante
in essa sono disciolti i sali minerali presenti nel terreno che possono, tramite le radici, essere assorbiti e utilizzati dalle piante; assorbita dal seme, ne consente la germinazione; è il componente principale della linfa, che ha la funzione di trasportare i principi nutritivi in tutti i tessuti; fornisce turgore e consistenza meccanica alle cellule per cui gli steli, ad esempio, riescono a rimanere eretti; permette agli enzimi di compiere la loro azione di facilitare l’accumulo delle sostanze di riserva e di ricambio cellulare; favorisce la moltiplicazione delle cellule e, quindi, la crescita della pianta; impedisce che, grazie alla traspirazione, le parti aeree delle pianta, in caso di elevate temperature e di sole battente, si riscaldino troppo.
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Germinazione dei semi
Sviluppo ottimale della pianta
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Metodi e strumenti
I maggiori elementi di criticità, individuati per i territori del centro Italia riguardano: • la pianificazione dell’uso e gestione delle risorse idriche a fini irrigui; • la prevalenza di metodi irrigui a bassa efficienza e alto consumo; • la frammentazione del servizio irriguo, a livello gestionale e territoriale; •l’aumento dei prelievi da falda; • lo stato delle reti irrigue; • lo scadimento qualitativo delle acque usate per l’irrigazione Come si è visto, la gestione della risorsa idrica, è un argomento estremamente complesso, dipendente da molte variabili e da fattori che si condizionano vicendevolmente. Di seguito si forniranno informazioni di base che vogliono proporsi come stimolo per una riflessione e per successivi approfondimenti, nell’ottica di intraprendere i passi giusti per una efficace gestione dell’acqua in agricoltura. Raccolta delle acque piovane Per la raccolta si possono utilizzare serbatoi/cisterne, interrati o esterni e bacini artificiali. A seconda delle situazioni ci si può orientare nel sistema di raccolta più adatto. 6
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Rotazione colturale Selezionando tipologie di piante che si susseguono nel piano colturale capaci di utilizzare nel modo migliore l’acqua che è disponibile (es. alternare colture con apparati radicali di diverso tipo, fascicolato e fittone, facilita il drenaggio dell’acqua). Adeguare le date di semina Valutare, per iniziare la semina, i valori delle temperature e la quantità delle precipitazioni del periodo. Scegliere le varietà più adatte Tenere conto, per tale scelta varietale, anche della durata del ciclo vitale (es. con un ciclo più corto può essere favorevole in certe condizioni climatiche) e della resistenza a stress idrici. Curare la gestione del suolo Tramite corrette lavorazioni, pacciamatura, sistemazioni idraulico agrarie (es. sgrondo acque) e mantenimento della sostanza organica nel terreno (per il miglioramento dello stato fisico-chimico) si ha la possibilità di trattenere l’acqua e di renderla disponibile per le colture. Impiantare fasce tampone Tramite l’impianto di specie erbacee poliennali, siepi e fasce boschive, si favorisce l'infiltrazione di acque di ruscellamento, si rallenta il flusso delle acque che scorrono in superficie, si limitano i fenomeni di erosione. 7
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Scegliere il sistema di irrigazione più idoneo e curarne la manutenzione argomento. Di seguito ci si soffermerà su quest’ultimo argomento
L’IRRIGAZIONE Funzioni dell’irrigazione L'irrigazione ha la funzione di: mantenere nel terreno lo stato di umidità ottimale per le necessità idro-fisiologiche delle colture (irrigazione umettante),; ; somministrare al terreno sostanze fertilizzanti (irrigazione fertilizzante o fertirrigazione); garantire, durante la stagione fredda, la temperatura necessaria per l'attività vegetativa delle colture, come nelle marcite (irrigazione termica); eliminare o ridurre la presenza nel suolo di sostanze nocive (irrigazione dilavante); provvedere alla disinfestazione del terreno da parassiti delle colture (irrigazione antiparassitaria).
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Quando irrigare
Si dovrebbe intervenire con l’irrigazione quando si esaurisce l’acqua disponibile o facilmente utilizzabile dalla coltura. Si ricorda che potrebbe essere presente nel terreno acqua che, però, le piante non riescono a raggiungere. Ogni coltura possiede una diversa capacità di raggiungere l’acqua che è presente nei pori del terreno e questo fattore si aggiunge a diverse altre variabili, come accennato in precedenza, che condizionano la gestione dell’irrigazione (caratteristiche fisico-chimiche del terreno-giacitura del terreno, clima, disponibilità di acqua, caratteristiche delle colture…).
Metodi di irrigazione In base a quanto indicato in precedenza, si ha la possibilità di scegliere, a seconda delle esigenze, tra diversi metodi di irrigazione.
In questo caso il terreno viene sommerso da uno strato di acqua di vario spessore, per un periodo di lunghezza variabile. In tal modo l’acqua penetra nel terreno, in modo continuativo, verticalmente. L’appezzamento, interessato da questo tipo di irrigazione, può essere sistemato in aiuole rettangolari, delimitate da piccoli argini o, nel caso di impianti arborei, da 9
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conche scavate alla base dell’albero in corrispondenza della chioma. Il caso delle risaie prevede la suddivisione del terreno in camere o scomparti rettangolari, più o meno livellati che possono essere dipendenti o indipendenti tra di loro. Questo tipo di sistema irriguo: ► richiede dei lavori di sistemazione dell’appezzamento particolari che implicano una certa onerosità; ► richiede corpi d’acqua elevati; ► ha una efficienza bassa.
Risaia
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In questo metodo di irrigazione, sulla superficie del terreno, dotata di una certa pendenza, scorre un velo di acqua che può andare dai 3 ai 5 cm di altezza, che consente l’infiltrazione dell’acqua su tutto l’appezzamento interessato. In tale situazione l’acqua si muove in orizzontale e in verticale. Questo tipo di sistema irriguo: ● solitamente esige delle sistemazioni del terreno piuttosto onerose (sistemazioni ad ala semplice, ad ala doppia, a spianata, a campoletto, a fossatelli orizzontali, ad infiltrazione laterale); ● è adatta per prati ed erbai ove si richiedono elevati volumi di adacquamento (1000 mc/ha) e superfici consistenti.
In questa soluzione, l’acqua viene immessa in solchi di appropriate dimensioni e fittezza e arriva alle radici delle piante sia con movimento verticale di penetrazione nel terreno che con moto laterale attraverso le pareti dei solchi. Questo tipo di sistema irriguo: ◊ si utilizza in terreni tendenzialmente argillosi con pendenze lievi e uniformi; 11
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◊ ha un uso modesto di corpi d’acqua per solco; ◊ ha una bassa efficienza.
In questa tipologia di sistema irriguo, si simula l’azione della pioggia tramite l’utilizzo di particolari attrezzature quali irrigatori di media o lunga gittata e di medio-grande portata disposti con avanzamento a triangolo, a quadrato o a rettangolo a seconda del grado di sovrapposizione. Tali irrigatori, in base alla pressione di esercizio, sono in grado di distribuire acqua sotto forma di minute goccioline. L’impianto può essere: FISSO SEMIFISSO MOBILE
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Questo tipo di sistema irriguo: consente interventi di soccorso; non richiede particolari sistemazioni del terreno e si può utilizzare anche in presenza di pendenza; permette un utilizzo di volumi d’acqua ridotti; necessita di poca manodopera; ha un costo iniziale relativamente alto; potrebbe non distribuire uniformemente l’acqua a causa della presenza di vento, non corretta frantumazione del getto, non corretta disposizione degli irrigatori,...; può causare erosione nei terreni in pendio; si possono verificare intralci nell’utilizzo di macchine per le lavorazioni in campo. Per questo tipo di irrigazione si possono utilizzare le GRANDI MACCHINE IRRIGUE
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Irrigatore gigante mobile
Ala semovente traslante
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Nella microirrigazione, l’acqua è erogata, attraverso gocciolatori, in piccole quantità e a basse pressioni. I gocciolatori vengono distinti in: ● gocciolatori on line ● gocciolatori in line I gocciolatori on line vengono inseriti su tubi posti sul terreno o ad una certa altezza lungo la fila delle piante. Questi erogatori posso essere possono essereaabottone bottone o a sigaro ed avere una portata da 2 a 16 l/h. I gocciolatori in line invece sono degli erogatori inseriti all’interno di tubi in polietilene, autopulenti grazie alla presenza di piccoli filtri in ingresso al gocciolatore stesso. Sia nei gocciolatori on line che in quelli in line esiste la possibilità di avere erogatori autocompensanti che all’aumentare della pressione mantengono la portata costante.
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AGRICOLTURA .0
Per una migliore efficienza dell’uso della risorsa idrica sarebbe buona norma utilizzare un approccio razionale, organizzare un piano di azione basandosi su informazioni e su una raccolta di dati reali e concreti, abbandonando una linea di pensiero esclusivamente legata a pratiche consolidate dalla tradizione. L’innovazione e la tecnologia possono essere utili alleate per una gestione dei vari processi legati alle produzioni agricole, compresa l’irrigazione. Grazie alla presenza di una moltitudine di strumenti di comunicazione e condivisione tecnologici, è possibile: ottenere informazioni e statistiche su dati meteo e climatici; ottenere informazioni sulle caratteristiche delle colture e sulle loro fasi fenologiche; ottenere informazioni sui più moderni ed efficaci strumenti e macchine per l’irrigazione, accedendo a dati tecnici e comparativi che ne possono facilitare la scelta per l’acquisto; accedere a chat o forum in cui è possibile scambiare opinioni con altri addetti ai lavori; venire a conoscenza di possibilità di accesso ad agevolazioni o novità in tema normativo/fiscale. L’accesso alle informazioni rappresenta il primo, importante passo, per valutare, in base alle proprie esigenze aziendali, le strade da intraprendere per ottimizzare l’uso dell’acqua. 16
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Il passo successivo prevede di selezionare metodi e mezzi tra quelli che la ricerca e la tecnologia mettono a disposizione. Esistono, ad esempio, HARDWARE e SOFTWARE che permettono di monitorare lo stato dei terreni e di gestire gli impianti di irrigazione automatizzati. Si può compiere una integrazione ad un impianto esistente, applicando dei sensori in grado di tenere sotto controllo il contenuto di acqua nel terreno e questi dati, assieme a quelli rilevati da stazioni metereologiche, forniscono input che un sistema informatico può elaborare per determinare o meno l’azionamento dell’impianto di irrigazione.
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La tecnologia permette agli addetti ai lavori di controllare costantemente lo stato del suolo, delle colture così da essere correttamente aggiornati sull’evolversi delle situazioni in sistema più“appariscente”, “appariscente”, tra quelli a disposizione, campo. Come Il sistema più si evidenzia il drone. Come già indicato in precedenza, il possesso di informazioni precise è la chiave di volta per una gestione efficace delle risorse. Con il volo dei droni si può:
► analizzare anche ampi appezzamenti di terreno ►fornire dati immediatamente ► distribuire prodotti sul campo ► rilevare stress idrici nella zona sottoposta a controllo e….molto altro ancora
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I droni rappresentano un investimento per l’imprenditore agricolo che deve ponderare e, nel caso, scegliere lo strumento più adatto a soddisfare le proprie esigenze gestionali. Il costo dei droni è variabile, così come la qualità delle prestazioni. Si possono trovare dei droni a partire da 50 euro, fino a modelli equipaggiati con la tecnologia più efficace e con una maggiore autonomia di volo che possono arrivare a varie decine di migliaia di euro. Alcuni esempi
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I droni rappresentano un investimento per l’imprenditore agricolo che deve ponderare e, nel caso, scegliere lo strumento note più adatto a soddisfare le proprie esigenze gestionali. Il costo dei droni è variabile, così come la qualità delle prestazioni. Si possono trovare dei droni a partire da 50 euro, fino a modelli equipaggiati con la tecnologia più efficace e con una maggiore autonomia di volo che possono arrivare a varie decine di migliaia di euro. Alcuni esempi
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