Agricoltura Blu

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COLDIRETTI MACERATA

AGRICOLTURA BLU L’ABC

OPUSCOLO REALIZZATO "IL RIO-RIENTAMENTO

NELL'AMBITO DEL PROGETTO DI CONSULENZA ALLA GESTIONE AZIENDALE

DELL'IMPRESA AGRICOLA TRAMITE L'ANALISI ECONOMICA

P.O. 2007 - L.R. N° 37/99

-

COD.

"C09",

DELL’AGRICOLTURA CONSERVATIVA


OORDINAMENTO:: Coordinamento LAUDIO GM AGLIARDINI -- Coldiretti arche COLDIRETTI MARCHE VICEDIRETTORE C laudio Gagliardini ED elaborazione ELABORAZIONEtesto TESTO PROGETTAZIONE rogettazione ed : : PETRELLI -- S CAURO oldiretti Macerata (Tauro ECNICO CONSULENTE - COLDIRETTI MACERATA) S Petrelli

SI

CERMIS "CENTRO RICERCHE E SPERIMENTAZIONE MIGLIORA MENTO VEGETALE -" N. STRIMPELLI" , PER LA MESSA A

RINGRAZIA IL

PER IL

DISPOSIZIONE DEI DATI OTTENUTI DALLA SPERIMENTAZIONE ESEGUITA DALL'ENTE.


AGRICOLTURA BLU: L’A-B-C DELL’AGRICOLTURA CONSERVATIVA


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AGRICOLTURA BLU L’A-B-C DELL’AGRICOLTURA CONSERVATIVA

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INDICE Prefazione

4

Presentazione

5

Premessa

6

Scopi e obiettivi delle lavorazioni del terreno

7

Obiettivi perseguiti con l’adozione di tecniche di agricoltura conservativa

11

Conservazione e/o incremento del contenuto di humus negli strati superficiali del terreno

12

Limitazione e contrasto dell’erosione

14

Limitazione del compattamento del suolo

14

Miglioramento della biologia del terreno

15

Agevolazione dell’infiltrazione dell’acqua lungo il profilo del terreno

16

Adeguata preparazione di un “buon letto di semina”

16

Miglioramento dell’efficienza della concimazione

17

Ottenimento di una struttura porosa del terreno

17

Tratti salienti delle tecniche conservative di lavorazione del terreno

18

Controllo del compattamento del suolo

19

Adozione degli avvicendamenti colturali

26

Utilizzazione di colture di copertura (Crover crops)

26

Adeguamento delle lavorazioni del terreno

27

Aratura superficiale

28

Lavorazione a due strati

30

Lavorazione minima

35

Semina su sodo

45

Adattamento delle colture alla semina su sodo

49

Macchine per la semina su sodo

53

Aspetti economici

54

Cereali autunno- vernini

55

Adattabilità delle varietà di grano duro alle tecniche conservative

66

Colture primaverili – estive

67

Girasole

67

Mais

68

Considerazioni conclusive

70

Bibliografia

72

3


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PREFAZIONE L’iniziativa di questo opuscolo rientra negli obiettivi che Coldiretti si è posta per promuovere una crescita delle imprese coerente con la salvaguardia

delle risorse

naturali, insistendo

sull’innovazione tecnologica e su modelli organizzativi che sappiano favorire questo processo. La tutela di acqua e suolo e la valorizzazione di una agricoltura produttiva e di qualità sono gli ambiti di lavoro che proponiamo in sintonia con i documenti di programmazione regionale e comunitari. L’”agricoltura Blu” è una forma di agricoltura conservativa, innovativa, rispettosa dell’ambiente, in una parola è l’agricoltura “dolce” che si pone tra gli obiettivi quello di migliorare la gestione del suolo e delle pratiche agronomiche, con tecniche innovative che consentano di raggiungere e mantenere elevati standard qualitativi e di rese garantendo risparmi sulla produzione. La tecnica richiede un approccio ragionato che consenta di optare per la scelta giusta in funzione delle condizioni climatiche, del terreno, della precessione colturale e dei residui colturali con l’obiettivo della salvaguardia e del progressivo incremento della fertilità, lo sviluppo più equilibrato delle piante, la riduzione delle operazioni colturali con conseguente riduzione dei costi mantenendo il livello di produttività. A questi benefici aziendali fanno riscontro anche benefici “indiretti” di cui tener conto relativi soprattutto agli aspetti ambientali, su cui il mondo agricolo deve sempre più puntare per avere maggior peso politico e finanziario e per vedersi finalmente riconosciuto il ruolo sociale di tutela e salvaguardia dell’ambiente, con in particolare la riduzione delle emissioni e il migliore e più razionale utilizzo delle risorse naturali quali acqua e suolo. Le esperienze condotte ormai in diverse aree del Paese appaiono convincenti e meritano attenzione da parte del mondo agricolo per dare un contributo significativo alla conservazione dei nostri territori per le future generazioni.

Il Direttore Coldiretti Macerata Gabriel Battistelli

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PRESENTAZIONE La lavorazione dei terreni destinati alla coltivazione delle piante di interesse agrario è stata una delle prime attività svolte dal genere umano, quando è avvenuta la trasformazione da società itinerante, basata soprattutto sulla raccolta di ciò che la natura era in grado di fornire, in società agricola stanziale. Ciò è avvenuto per la consapevolezza che era necessario mettere le piante agrarie nelle migliori condizioni di sviluppo, giustificando quindi il lavoro a loro dedicato. Per millenni, queste operazioni sono state effettuate solo grazie alle energie messe in gioco dall’uomo, coadiuvato efficacemente da alcuni animali domestici. Si trattava, quindi, di lavorazioni che interessavano, in genere, solo uno strato molto superficiale di suolo. Nell’ultimo secolo, l’avvento dell’industrializzazione ha interessato massicciamente anche l’agricoltura, con un impiego generalizzato di macchine e attrezzature per tutte le operazioni colturali, prime fra tutte le lavorazioni del terreno. Questo cambiamento epocale è stato visto da tutti con estremo interesse, tenuto conto dei rilevanti vantaggi che nell’immediato sembravano comportare, senza inconvenienti inizialmente visibili. Le lavorazioni dei suoli agrari sono diventate quindi sempre più intensive, senza grandi considerazioni sulla loro effettiva utilità. Ciò è avvenuto soprattutto in Italia, in particolare per il progressivo aumento della profondità di aratura, che non trova paragoni confrontabili in nessuna altra nazione. Negli ultimi quaranta anni sono stati più frequenti studi che mettono in discussione quanto stava avvenendo, anche in seguito alle ripetute crisi petrolifere, che imponevano una riflessione sui consumi energetici in agricoltura, da molti giudicati eccessivi, e ad una maggiore consapevolezza ambientale, che porta a considerare il suolo agrario come un anello indispensabile per gli equilibri complessivi del globo terrestre. Il lavoro predisposto dal Dott. Petrelli può essere considerato un importante contributo a questa riflessione, nonché un utile sintesi, pur non esaustiva, delle considerazione da fare da parte degli agricoltori nel momento in cui si arriva a mettere in atto le tecniche previste nell’”agricoltura blù”. Prof. Rodolfo Santilocchi Docente di “Agronomia e Coltivazioni erbacee” presso la Facoltà di Agraria di Ancona Vice Presidente di A.I.G.A.Co.S. (Associazione italiana per la gestione agronomica e conservativa del suolo)

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PREMESSA Dalla fine dell'ultimo conflitto mondiale lo scopo principale dell'agricoltura italiana e mondiale è stato quello di aumentare la produzione per rispondere alla domanda crescente di prodotti alimentari, derivante sia dall’aumento della popolazione mondiale, sia dal crescente benessere di ampie fasce di persone. Ciò è potuto avvenire per l’azione sinergica tra la ricerca, che ha messo a disposizione dell’agricoltore piante migliorate, sementi ibride, concimi di sintesi, diserbanti, antiparassitari, e l’industria meccanica, che ha studiato macchine sempre più complesse e sofisticate, capaci di eseguire efficienti lavorazioni del terreno, consentendo alle piante di esprimere il loro massimo potere produttivo. Da alcuni anni il mondo agricolo mostra segni di difficoltà per la contrazione della redditività delle colture, che costringe l’imprenditore alla ricerca di un aumento dell’efficienza tecnica, economica e ambientale per migliorare e consolidare i risultati economici del suo lavoro. I margini di aumento della potenzialità produttiva delle colture sono abbastanza limitati perciò molto del mantenimento della loro economicità passa attraverso la riduzione dei costi di produzione. Tra questi i costi di meccanizzazione sono oggetto di un’attenta osservazione da parte della ricerca e del mondo agricolo. Nell’ambito della meccanizzazione la voce che maggiormente pesa negativamente sul bilancio colturale è il costo dei carburanti che spinge alla ricerca delle opportunità di semplificazione degli interventi mantenendo inalterate le aspettative economiche. E’ proprio questo l’argomento oggetto del presente opuscolo che, senza pretendere di essere esaustivo di tutti gli aspetti che abbraccia l’esecuzioni delle operazioni meccaniche nelle coltivazioni agricole, vuole illustrare alcuni aspetti delle operazioni colturali sui quali la ricerca sta incentrando la sua attività in un settore molto complesso e non standardizzabile.

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interrompere la capillarità del terreno

SCOPI E OBIETTIVI DELLE LAVORAZIONI DEL TERRENO

(che rappresenta uno dei meccanismi

Gli obiettivi che l’agricoltore si prefigge di

per il quale l’acqua dalle profondità del

raggiungere con l’esecuzione delle lavora-

terreno risale fino agli strati più superfi-

zioni del terreno, sono sintetizzabili nel se-

ciali), per limitare le perdite per evapo-

guente elenco:

razione;

limitazione dello sviluppo della flora in-

migliorare le condizioni di vita della mi-

festante attraverso la distruzione delle

croflora e della microfauna;

piante e l’interramento dei semi a pro-

preparare il letto di semina.

fondità superiore a quella di germina-

Nel corso dei decenni, le lavorazioni del

zione;

suolo non hanno fatto emergere grossi in-

interramento della sostanza organica

convenienti, perché si interveniva su terre-

(residui colturali, letame ecc.,) che si

ni poco sfruttati e ricchi di sostanza organi-

trasforma in composti umici stabili sot-

ca,

traendoli ad una rapida mineralizzazio-

(continuamente

ripristinata

con

l’apporto di letame e con l’adozione di ro-

ne;

tazioni colturali lunghe), capaci pertanto di

interramento dei concimi minerali fosfa-

reagire con efficacia alle sollecitazioni e-

tici e potassici ad una profondità che

sterne.

consenta alle piante coltivate di assor-

Però

l’industrializzazione

dell’agricoltura, ha portato alla diminuzione

birli con facilità;

degli allevamenti zootecnici, alla semplifi-

interramento dei concimi minerali azo-

cazione degli ordinamenti colturali, all'ado-

tati, limitando le perdite per volatilizza-

zione di rotazioni strette o addirittura alla

zione dell’azoto;

monocoltura che, insieme al mantenimento

modifica della struttura del terreno e

della tecnica tradizionale di preparazione

quindi della porosità (1);

del terreno, hanno fatto emergere problemi

facilitare la presenza dell’aria nel terre-

ai quali per molti anni non è stato dato mol-

no;

to peso. Primo tra tutti il contenuto di so-

consentire l’infiltrazione e la penetra-

stanza organica, che inesorabilmente ten-

zione dell’acqua nel terreno aumentan-

de a diminuire causando la riduzione della

do la capacità del suolo di trattenere a

fertilità. A ciò si deve aggiungere il manife-

lungo l’acqua a disposizione delle pian-

starsi sempre più frequente di fenomeni

te;

erosivi e franosi. Tutto ciò fa affermare che

aumentare la massa di terreno esplo-

la gestione del suolo basata sulle lavora-

rabile dalle radici;

zioni meccaniche intense può causare, e 7


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ha già causato, gravi problemi ai delicatis-

sono sotto osservazione, il loro numero e

simi meccanismi che sono alla base del

la loro intensità, sono ritenute responsabili

funzionamento

pianta-

delle conseguenze negative sul piano eco-

suolo da cui derivano tutte le produzioni.

nomico, agronomico e ambientale, che

Tali meccanismi fanno considerare il terre-

possono essere sintetizzate in:

no agrario come un “essere vivente” che

è formato da quattro componenti principali:

di combustibili fossili (2).

sostanze minerali, sostanza organica, ac-

qua e aria che possono variare percen-

tura naturale e stabile del terreno (struttura

tualmente ma sono intimamente connessi

glomerulare) con formazione di una struttu-

tra loro a formare un tessuto poroso, per-

ra artificiale meccanica che collassa facil-

meato da acqua e aria che determina un

mente dopo le piogge.

ambiente favorevole alla vita delle piante,

dei microrganismi e degli animali.

trazione dell'acqua una volta distrutta la

dell’ecosistema

Forti consumi di energia sotto forma Distruzione di gran parte della strut-

Impedimento o diminuzione dell'infil-

struttura artificiale. Intensa aerazione del terreno, con

una rapida mineralizzazione dell’humus (processo di trasformazione che porta alla distruzione dell’humus, liberando elementi nutritivi, gas, acqua ecc.), specie in presenza di alte temperature e quindi con una perdita del principale fattore della fertilità fisico-chimico-biologica

del

terreno

(Derpsch, 1999; Derpsch e Moriva, 1999) (3)

. Diminuzione della fertilità del terreno

dovuta alla diluizione dell’humus in un elevato volume di terreno che genera una di-

Percentuale media di composizione del terreno agrario.

minuita fertilità generale (4).

Interramento della sostanza organi-

ca a profondità eccessiva dove non avLe lavorazioni, soprattutto quelle profonde,

vengono i processi positivi di umificazione

interagiscono in maniera pesante su tali

(trasformazione della sostanza organica

meccanismi e proprio le lavorazioni 8


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grezza in humus stabile) a causa della limi-

peratura e dell’umidità del terreno negli

tata presenza della flora batterica(5).

strati più superficiali

Creazione di una notevole macropo-

Disturbi negativi sulla popolazione di

rosità, provocata dall’aratura profonda, che

lombrichi che; attraverso la loro azione di

può condizionare la capacità di ritenzione

movimento, nutrimento e rimescolamento

idrica del terreno, con effetti negativi sulla

delle particelle di suolo; giocano un ruolo

resistenza delle colture allo stress idrico in

importante nel ciclo di decomposizione del-

ambienti a scarsa piovosità con terreni ar-

la sostanza organica e nel rilascio di nu-

gillosi (Giraldez et al., 1986) o ad elevata

trienti minerali. Inoltre la loro azione miglio-

piovosità con terreni sabbio-limosi (Bonari

ra la porosità, l’aerazione, l’infiltrazione, il

et al., 1995).

movimento dell’acqua nel terreno, nonché

Aumento temporaneo della macro-

la dimensione e la stabilità degli aggregati. L'innesco di fenomeni erosivi che

porosità che impone il ripetersi incessante

di interventi meccanici costosissimi in ter-

possono essere causati dalle piogge (nei

mini di energia.

terreni in pendio), e dal vento (nei terreni

mal strutturati e polverizzati) (Fao, 1998;

Influenza negativa sulla sofficità del

terreno che può risultare soffice nello stra-

Borselli

et

alt.

2002),

soprattutto

se

to lavorato per diventare improvvisamente

l’aratura avviene in estate e la semina nel-

compatto in corrispondenza della suola di

la primavera successiva (6).

lavorazione. Questa disformità condiziona

l’accrescimento degli apparati radicali che

reno a causa dei numerosi passaggi delle

crescono con ritmo sostenuto nei primi

macchine necessario per l’affinamento del-

strati per poi arrestarsi in prossimità della

lo strato superficiale del terreno.

zona compatta. Inoltre impedisce la perco-

lazione dell'acqua nelle falde, favorendo

numerosi passaggi necessari con diverse

fenomeni franosi.

macchine per affinare il terreno e con tem-

Un maggior compattamente del ter-

Alti costi di produzione dovuti ai

Disturbo dei cicli di vita della micro-

pi di lavoro da 2,5 a 5,5 volte superiori ri-

fauna e microflora del terreno, soprattutto

spetto a tecniche conservative a semina

a seguito dell’interramento in profondità,

diretta (Giordani et al., 2000; 2001).

dove le condizioni di arieggiamento non

sono le più favorevoli al loro sviluppo e

strati di terra inerte, sulla quale occorre in-

mantenimento.

tervenire con notevoli apporti di fertilizzanti

Ampie variazioni dell’attività micro-

Rischio di riporto in superficie di

soprattutto organici.

bica dovuta alle forti oscillazioni della tem9


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Quanto sopra riportato, non vuole demo-

suolo. La possibilità di ridurre drasticamen-

nizzare le lavorazioni classiche profonde

te le lavorazioni meccaniche del suolo a-

che in certe situazioni sono ancora insosti-

grario fino ad arrivare in certi casi alla loro

tuibili, ma vuole mettere in evidenza che

completa eliminazione potrebbe essere

l’evoluzione dell’agricoltura attuale abbrac-

un’importante carta nelle mani degli agri-

cia anche aspetti di protezione dell'am-

coltori per abbattere i costi di produzione,

biente (espressi nella comunicazione “Ver-

che potrebbe risultare decisiva in una fase

so una strategia tematica per la protezione

di elevata competitività del mercato dei

del suolo” (COM (2002) 179), che impone

prodotti agricoli. In questo campo gli sforzi

un cambiamento degli interventi colturali

della ricerca si concentrano nel mettere a

adottati, tra questi sono soprattutto le lavo-

punto tecniche di lavorazione conservative

razioni del terreno che vanno riconsiderate

(termine coniato negli USA per definire tut-

in termini economi, ambientali e di fertilità

te quelle tecniche in grado di conservare il

generale del suolo. Si ritiene che in questa

terreno coperto da residui colturali per al-

fase il mondo agricolo debba approfittare

meno il 30% della superficie e quindi svol-

degli aiuti accordati in sede europea per

gere una concreta azione antierosiva), che

perseguire, studiare e provare nuove tec-

permettono di ottenere risultati positivi dal

niche produttive, con l’obiettivo di “allena-

punto di vista agronomico, economico e

re” il terreno a ristabilire quei meccanismi

degli investimenti di capitale.

naturali

Le tappe salienti nella revisione delle lavo-

che

sono

alla

base

di

un’agricoltura meno invasiva e di alterare il

razioni del terreno possono essere sche-

meno possibile l’equilibrio presente nel

maticamente indicate:

Agricoltura convenzionale

Lavorazione ridotta “Minimun Tillage”

Non lavorazione “No Tillage” “Semina su sodo”

Aratura Frangizollatura Estirpatura

Estirpatura

Semina

Semina

Sarchiatura

Sarchiatura

Semina con macchina speciale

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In sintesi si tratta di passare dell’agricoltura

OBIETTIVI PERSEGUITI CON L’ADOZIONE DI TECNICHE DI AGRICOLTURA CONSERVATIVA

convenzionale basata sull’aratura profonda ad un’agricoltura che preveda meno inter-

Il concetto di “agricoltura conservativa”,

venti meccanici sul terreno. L’adozione

in Italia espresso con la terminologia “Agricoltura

blu”

(temine

delle tecniche semplificate di lavorazione

coniato

del terreno richiede un salto di professio-

dall’A.I.G.A.Co.S. – Associazione Italiana

nalità e di capacità tecnica da parte

per la Gestione Agronomica e Conservati-

dell’imprenditore agricolo, che potrà e do-

va del Suolo), abbraccia una filosofia a-

vrà compiere scelte diverse in anni diversi,

gronomica volta a diminuire gli effetti nega-

nella consapevolezza che in agricoltura

tivi degli interventi colturali sul terreno e

non esiste un solo modo di trattare il terre-

contemporaneamente a mantenere un ele-

no. Le sue decisioni dovranno tener conto

vato standard produttivo e competitivo sul

sempre di più delle condizioni del suolo in

mercato globalizzato per assicurare una

cui interviene e dei problemi gestionali del-

giusta remunerazione agli operatori agrico-

le specie coltivate, perché la loro risposta

li. Essa è basata su: •

produttiva sarà direttamente influenzata

Lavorazioni del terreno in presenza di

dalla tecnica di lavorazione e dal tipo di

residui colturali. •

terreno, che, a loro volta, influenzeranno

Mantenimento in superficie dei residui

l’uso dei mezzi tecnici, direttamente in-

colturali. •

fluenzati dall’andamento climatico, ecc. Il

Riduzione della richiesta di potenza

perno fondamentale attorno al quale ruota

(Cv) per metro di larghezza di lavoro. •

l’Agricoltura blu è la gestione del residuo

Diminuzione dell’intensità e del numero

colturale della coltura precedente, che

degli interventi. •

deve rimanere in superficie per assolvere

Utilizzazione di macchine di elevata

ad importanti funzioni conservative capaci

capacità di lavoro.

di determinare tutte le scelte di tecnica col-

L’adozione di tecniche di agricoltura

turale e di acquisto delle macchine azien-

conservativa non deve essere conside-

dali. I residui colturali devono essere uni-

rata come un semplice cambiamento di

formemente distribuiti sul terreno; siano di

attrezzature, ma un diverso metodo di

piccole dimensioni, per facilitare il proces-

gestione del terreno e conseguente-

so di umificazione; creino una pacciamatu-

mente di tutto il sistema di coltivazione

ra naturale del terreno proteggendolo

volto a rispettare il suolo (essere viven-

dall’azione compattante delle piogge; osta-

te) e l’ambiente, considerati nel loro più

colino la crescita delle erbe infestanti;

ampio significato. 11


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interferiscano il meno possibile con gli or-

agevolazione

dell’infiltrazione

gani lavoranti delle seminatrici ecc.. I resi-

dell’acqua lungo il profilo del terreno;

dui colturali possono essere gestiti diret-

adeguata preparazione del letto di se-

tamente durante la raccolta della coltura se

mina;

sulla mietitrebbiatrice è montato un trincia-

miglioramento dell’efficienza della con-

spargipaglia; oppure direttamente in cam-

cimazione;

po tramite l’uso di trinciatore operante pos-

ottenimento di una struttura porosa del

sibilmente a cassone aperto, meglio anco-

suolo.

ra se dotato di elementi ripartitori e convogliatori della paglia.

CONSERVAZIONE E/O INCREMENTO DEL CONTENUTO DI HUMUS NEGLI STRATI SUPERFICIALI DEL TERRENO

La conservazione e l’incremento di humus negli strati superficiali del terreno è favorita dalla maggiore presenza dei residui colturali in superficie e dall’opera dei microrganismi in grado di trasformarli in humus stabile. A ciò si unisce, in senso favorevole, anche un rallentamento delle perdite per mineralizzazione dei residui radicali per effetto del minor arieggiamento e della minoUtilizzare

le

tecniche

re temperatura del terreno. Concentrare

identificabili

l’humus

nell’agricoltura blu significa perseguire il

in uno strato di terreno dove è

molto intensa la vita e dove si sviluppano

raggiungimento dei seguenti obiettivi:

gli apparati radicali delle piante è di fon-

conservazione e incremento del conte-

damentale importanza, perché esso espli-

nuto di sostanza organica nel terreno,

chi effetti positivi sulla struttura del terreno,

soprattutto negli strati superficiali del

agendo come elemento cementante delle

suolo;

particelle minerali; sulla stabilità nel tempo

limitazione e controllo dell’erosione;

della stessa; sulla formazione e manteni-

limitazione del compattamento del suo-

mento della porosità; sulla lavorabilità del

lo;

terreno; sulla nutrizione delle piante; sullo

miglioramento della biologia del terre-

sviluppo e sulla vita della flora microbica

no;

del suolo; sulla reazione chimica del terre12


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no; sul trattenimento degli elementi utili alla

care un ruolo non trascurabile nel contene-

vita delle piante (che vengono rilasciati len-

re l’inquinamento ambientale dovuto ai re-

tamente consentendo alle stesse di assor-

sidui dei fitofarmaci. Ciò a causa del con-

birli limitando l’inquinamento delle falde);

tenimento dei fenomeni erosivi, ma anche

nell’assorbimento e nel trattenimento dei

perché l’humus sembra sia in grado di au-

pesticidi; sull’attività enzimatica che con-

mentare l’assorbimento della maggior par-

sente l’assorbimento di molte macro mole-

te dei principi attivi utilizzati in agricoltura,

cole; sull’assorbimento dell’acqua che vie-

riducendone le probabilità di un loro tra-

ne messa a disposizione delle piante nei

sporto da parte delle acque piovane (ov-

periodi non piovosi; sul colore del terreno e

viamente condizionata dalla solubilità del

di conseguenza sulla facilità di riscalda-

principio attivo). La presenza elevata dei

mento; sull’erosione del suolo ecc..

residui colturali sulla superficie del suolo

Negli strati superficiali del terreno sono

(in particolare nel caso di non lavorazione),

presenti contemporaneamente residui ve-

e lo svolgersi del loro processo trasforma-

getali e animali indecomposti e in via di

tivo, può indurre un progressivo incremen-

trasformazione, il cui processo di modifica-

to dell'acidità del terreno (pH), che può de-

zione in composti umici può avvenire più o

terminare la riduzione dell'attività della flo-

meno rapidamente in rapporto al contatto

ra microbica in grado di degradare i residui

degli stessi con il terreno. In assenza

di fitofarmaci. La modificazione del pH può

dell’aratura, infatti, i residui colturali si pos-

costituire inoltre un fattore favorevole alla

sono trovare solo parzialmente a contatto

riduzione del rischio di inquinamento ad

del terreno (come nel caso della discissura

opera di quei prodotti chimici che, in condi-

e della lavorazione minima), o risultare

zioni

quasi totalmente scoperti sulla superficie

maggiormente assorbiti dal terreno, anche

del suolo (come per la semina diretta). In

se qualche volta, l’aumento dell’acidità del

caso di minore contatto i fenomeni di de-

suolo,

gradazione e mineralizzazione della so-

dell’attività della flora microbica in grado di

stanza organica in elementi minerali risul-

degradare i residui dei fitofarmaci. Un a-

tano più lenti rispetto alla situazione di

spetto negativo, legato alla massiccia pre-

completo interramento (aratura profonda).

senza di residui colturali sulla superficie

La più elevata concentrazione di humus

del terreno, è rappresentato dalla riduzione

negli orizzonti più superficiali del terreno e

dell'attività di alcuni erbicidi (residuali di

la formazione di uno strato di residui coltu-

pre-emergenza), sia per effetto dell'inter-

rali sulla superficie del suolo, possono gio-

cettazione della miscela erbicida operata 13

tendenzialmente

può

causare

acide,

la

risultano

diminuzione


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dai residui stessi (anche oltre il 60% nel

una superficie coperta da residui colturali

caso della semina diretta), sia per la mag-

per il 20 e 30% riduce l’erosione rispetti-

giore incidenza dei fenomeni di volatilizza-

vamente del 50 e dell’80% rispetto ad un

zione e decomposizione legata alla luce.

terreno nudo. Il fenomeno erosivo è tanto

LIMITAZIONE E DELL’EROSIONE

più grave se consideriamo che il processo

CONTRASTO

di formazione del terreno agrario è lentissimo (la cui durata è valutabile in centinai

I fenomeni erosivi sono molto condizionati

di anni) e può essere vanificato nel giro di

dalle tecniche di lavorazione del terreno u-

poche ore, a causa dell’asportazione di ter-

tilizzate. L’erosione del terreno non si veri-

reno fertile. Sul fenomeno erosivo e

fica solo in collina, ma può manifestarsi

sull’entità del ruscellamento dell’acqua ha

anche in pianura, con pendenze appena

una notevole influenza il tipo di lavorazione

superiori al 2%, rappresentando un grave

come è dimostrato dalla tabella seguente:

pericolo per la fertilità del suolo, perché per

Tipo di lavorazione

piogge di elevata intensità possono verificarsi perdite di terreno molto elevate (anche superiori a 10 t/ha per evento piovoso), con notevole perdita di fertilità e rischio di inquinamento delle acque. Il fecausa dell’impatto delle gocce di pioggia all’intensità

Aratura

70

29,40

Discissura (coltivatori pesanti) Semina diretta

57

20,40

52

3,80

LIMITAZIONE DEL COMPATTAMENTO DEL SUOLO

sul terreno, il cui effetto negativo è direttaproporzionale

(Tonnellate/ettaro)

Da Mannering 1979

nomeno erosivo si innesca inizialmente a

mente

Ruscellamento Terreno (% di pioggia) Eroso

Il compattamento del terreno è uno dei fe-

della

nomeni più negativi tipici dell’agricoltura

pioggia e alla grandezza delle gocce. Le

convenzionale causato principalmente dal

gocce che cadono violentemente al suolo,

passaggio dei mezzi agricoli e degli organi

generano un distacco delle particelle di ter-

di lavorazione delle macchine sul terreno.

reno, che, se l’acqua non si infiltra nel suo-

E’ un aspetto molto importante nella ge-

lo, vengono trascinate a valle, innescando

stione del terreno con risvolti negativi sulla

il processo erosivo la cui gravità è tanto

circolazione dell’acqua e dell’aria, con ef-

maggiore quanto più il terreno è lavorato e

fetti deleteri sull’attività biologica del suolo

privo di ostacoli superficiali. Uno degli

che spesso si manifesta con la diminuzio-

strumenti che l’agricoltore dispone per il

ne dell’attività dei microrganismi che vivo-

suo contrasto è quello di lasciare sulla su-

no in presenza di ossigeno, ed un aumento

perficie del terreno i residui della coltura

dell’attività dei microrganismi che vivono in

precedente. E’ opportuno ricordare che 14


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ambienti poveri di ossigeno, con effetti di

l’aumentata attività microbica, diminuisca

solito negativi sulla fertilità del terreno.

l’azoto nitrico (cioè, l’azoto soggetto a dila-

L’aumento della compattezza del suolo è

vamento) rispetto alle lavorazioni conven-

la causa dell’aumento dell’erosione e delle

zionali. Le stesse analisi hanno messo in

difficoltà dello sviluppo degli apparati radi-

evidenza

cali, particolarmente preoccupante quando

dell’immobilizzazione

vengono coltivate piante con apparato ra-

nell’humus, riducendo il pericolo del dila-

dicale fittonante (es. la barbabietola da

vamento dei nitrati. La maggiore attività

zucchero), che non riescono adeguata-

biologica di un terreno coltivato per alcuni

mente a svilupparsi. L’adozione delle tec-

anni con tecniche di “agricoltura blu” è di-

niche di agricoltura conservativa consente

mostrata dall’aumento della popolazione di

di rispettare maggiormente il terreno met-

lombrichi che, oltre a prendere parte alla

tendo nelle migliori condizioni di vita il si-

trasformazione dei residui colturali, sono

stema suolo.

attivi per rimescolare e rendere poroso il

un

aumento dell’azoto

terreno anche in profondità. Ciò crea un

MIGLIORAMENTO BIOLOGIA DEL TERRENO

complesso sistema verticale di biopori (gal-

DELLA

lerie di lombrichi) che conferisce al terreno

La tipologia delle lavorazioni adottate han-

un’elevata funzionalità (meccanica, idrica,

no un’elevata influenza sulla quantità di

biochimica), la quale permette un migliore

fauna del terreno, specialmente sui lombri-

sgrondo in profondità dell’acqua piovana,

chi. L’adozione di tecniche conservative di

riducendo il ruscellamento superficiale, che

lavorazione del terreno hanno messo in e-

è causa di erosione.

videnza che la popolazione numerica di organismi e la loro biomassa risultano aumentare con il diminuire dell’intensità delle lavorazioni del terreno, a tutto vantaggio della funzionalità del sistema suolo. Ciò è importante anche per il contenimento dei fenomeni inquinanti dovuti all’azoto, che viene rilasciato in misura inferiore rispetto ad altre situazione, come dimostrano le risposte delle analisi dei suoli coltivati da anni con lavorazioni conservative, che hanno messo in evidenza come, nello strato

superficiale,

in

correlazione

con 15


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crosta superficiale dovuta all’azione bat-

AGEVOLAZIONE DELL’INFILTRAZIONE DELL’ACQUA LUNGO IL PROFILO DEL TERRENO

tente della pioggia. Per valutare il grado di zollosità del suolo ci si può affidare al test dell’orologio di seguito illustrato

Con l’adozione di tecniche di agricoltura conservativa si favorisce la possibilità per il

Il test dell’orologio: L’affinamento del letto di

suolo di immagazzinare acqua lungo il suo

semina può essere analizzato direttamente sul

profilo che rimane a favore della coltura,

campo utilizzando il “test dell’orologio” elaborato da Luigi Sartori dell’Università di Padova.

mentre si evita nello stesso tempo la for-

Questo test permette di valutare la qualità del

mazione di ristagno in superficie. Tutto ciò

lavoro

risulta possibile perché in un terreno non

e

regolare

in

modo

corretto

l’attrezzatura. Gli strumenti necessari per il

lavorato, essendo i pori di dimensioni me-

controllo sono un orologio da polso e un dop-

dio-piccole e con diametro inferiore rispetto

pio metro rigido con il quale si forma un quadrato di 40 cm di lato e lo si depone casual-

a quelli di un suolo lavorato, si crea una

mente sul terreno, successivamente, con un

maggiore umidità negli strati superficiali. In

dischetto di cartone rigido del diametro di 4 cm

caso di carenza idrica un terreno lavorato

(oppure con l’orologio da polso che orientati-

ed uno non lavorato avranno comporta-

vamente ha la stessa dimensione), si contano

menti diversi: nella non lavorazione le

le zolle che hanno una superficie maggiore del dischetto. Ripetendo l’operazione 2 o 3 volte,

piante manifestano precocemente sintomi

l’operatore

di deficit idrico ma, nel caso di una prolun-

è

già

in

grado

di

avere

un’indicazione, sufficientemente precisa e so-

gata assenza di acqua, queste sopportano

prattutto oggettiva, sul grado di affinamento ot-

in maniera migliore la carenza idrica rispet-

tenuto. Nei letti di semina caratterizzati da un

to a piante coltivate in un terreno lavorato.

grado di affinamento intermedio, il numero di zolle con diametro > 4 cm si dovrebbe aggirare

In terreni sabbiosi non sembrano sussiste-

2

attorno alle 15-20 unità (pari a 133 zolle/m ).

re differenze tra i due tipi di lavorazioni.

Valori inferiori indicano un eccessivo affinamento e quindi la regolazione della macchina

ADEGUATA PREPARAZIONE DI UN BUON “LETTO DI SEMINA”

dovrà essere rivista. E’ opportuno che ogni agricoltore, sulla base della sua esperienza, va-

Un buon letto di semina è composto da

luti anno per anno qual’è il numero di zolle ot-

una strato superficiale, compreso tra 2 e 6

timale per la propria condizione.

cm di terra fine in quantità tale da facilitare il contatto del seme con il terreno e dalla

Con l’adozione di tecniche di agricoltura

presenza di piccole zolle delle dimensioni

conservativa, la preparazione del letto di

di 3-5 cm che proteggono il suolo sia

semina spesso risulta più agevole perché

dall’erosione che dalla formazione della

la zollosità del terreno è poco marcata, o 16


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inesistente rispetto alle lavorazioni con-

risultare di estrema importanza per la nu-

venzionali. Inoltre, il miglioramento delle

trizione delle piante. Il mancato rivoltamen-

condizioni di funzionalità del sistema suolo

to del terreno porta ad una diversa stratifi-

facilitano la preparazione del letto di semi-

cazione lungo il suo profilo di alcuni fertiliz-

na.

zanti poco solubili e molto assorbiti dal terreno. Esperienze condotte in suoli tipici del litorale toscano hanno messo in evidenza

MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA DELLA CONCIMAZIONE

un discreto accumulo del fosforo nei primi 15 cm di terreno ripetutamente erpicato

L’adozione delle tecniche di agricoltura conservativa

ha

sull’efficienza

della

un’influenza

per 10 anni ed un relativo impoverimento

positiva

concimazione,

negli strati più profondi. Ciò non sembra

che

creare nessun problema colturale; anzi in

passa anche attraverso una valorizzazione

alcune esperienze è stato osservato un

delle funzioni agronomiche del terreno, che

maggiore sviluppo vegetativo delle colture

sono rese possibili solo mediante un in-

estive nelle fasi iniziali di crescita, molto

cremento della presenza di humus negli

probabilmente per la maggiore concentra-

strati superficiali del suolo, che sono i più

zione del fosforo negli strati superficiali.

intensamente esplorati dalle radici. La maggiore efficienza dei concimi è legata

OTTENIMENTO DI UNA STRUTTURA POROSA DEL TERRENO

anche al miglioramento della capacità di scambio cationico (che è la misura della

Il suolo agrario si compone di particelle di

capacità che ha il terreno di scambiare gli elementi fertilizzanti con la soluzione circo-

diverso diametro che si dispongono nello

lante dalla quale le radici traggono nutri-

spazio in maniera complessa e articolata

mento), garantendo una dinamica più rapi-

(struttura del terreno), che può assumere

(7)

e la soluzio-

aspetti variabili nel tempo e può repenti-

ne circolante del terreno, permettendo così

namente modificarsi. Un terreno può pre-

di diminuire le occasioni di carenza nutri-

sentarsi senza struttura – “astrutturato”-, o

zionale delle piante.

L’incremento della

con una struttura più o meno stabile nel

dotazione di sostanza organica potrebbe

tempo. Si dice che un terreno è senza

consentire una riduzione del livello di ferti-

struttura quando le particelle più piccole

lizzazione azotata, a seguito di un aumen-

occupano gli spazi lasciati dalle particelle

to della quota di azoto potenzialmente mi-

più grandi, fino ad arrivare ad ottenere una

neralizzabile che, grazie anche ad una su-

struttura compatta, che non consente o o-

periore e costante attività microbica, può

stacola in maniera significativa, la circola-

da degli scambi fra i colloidi

17


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zione dell’aria e dell’acqua. Un terreno così

za l’opera dell’uomo, e l’adozione di tecni-

formato risulterà invivibile da parte delle

che di agricoltura conservativa contribuisce

piante e degli esseri viventi, soprattutto

alla sua creazione e al suo mantenimento

quando sono le particelle argillose, le più

nel tempo con innegabili vantaggi econo-

piccole, ad essere predominanti. Quando

mici per l’imprenditore agricolo.

invece le particelle sono raggruppate in grumi o in aggregati porosi irregolari, soffici, con diametro variabile da qualche millimetro a pochi centimetri, si dice che il terreno è

“strutturato”. La disposizione dei

grumi nello spazio consente la formazione di grandi pori, o macropori, di dimensioni superiori ai 10 micron (unità di misura della lunghezza corrispondente a un milionesimo di metro), che favoriscono un rapido al-

Schema delle strutture dello stesso terreno prima e dopo la distruzione degli aggregati (da Rotini, modificato)

lontanamento dell’acqua eccedentaria durante i periodi piovosi (permeabilità) senza

TRATTI SALIENTI DELLE TECNICHE CONSERVATIVE DI LAVORAZIONE DEL TERRENO

creare ambienti asfittici. Tutto ciò assicura la presenza di aria nel terreno che consente la respirazione del sistema radicale, la

La decisione di utilizzare tecniche di “agri-

formazione di humus, lo sviluppo di un’adeguata

flora

microbica,

coltura blu” non deve essere presa a cuor

ecc..

leggero, o utilizzata quando le condizioni di

Nell’interno dei grandi grumi troviamo pic-

gestione aziendale o di clima non hanno

coli pori (micropori - pori o interstizi di di-

consentito di seguire la tecnica tradiziona-

mensioni inferiori a 10 micron), capaci di

le. Se un imprenditore decide di adottare

trattenere l’acqua con sufficiente energia,

tecniche di agricoltura conservativa deve

per contrastarne l’evaporazione durante i

affrontare non solo gli aspetti legati alla la-

periodi asciutti. Lo stato strutturale del ter-

vorazione del terreno, ma anche aspetti di

reno influenza in maniera diretta la sua po-

tecnica colturale e di gestione aziendale

rosità, che è l’insieme degli spazi vuoti,

che subiranno più o meno rilevanti modifi-

dove circola aria e acqua e che influenza

che. Ciò non deve spaventare e far matu-

direttamente la vita del terreno e la produt-

rare la decisione che coltivare in modo

tività delle piante. Sulla porosità, diretta-

conservativo è troppo difficile ed economi-

mente o indirettamente, ha grande influen-

camente non sostenibile, anzi, deve far ri18


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flettere ed evitare facili entusiasmi che po-

CONTROLLO DEL COMPATTAMENTO DEL SUOLO

trebbero portare a grandi delusioni e a giu-

La compattazione, o il costipamento, del

dizi affrettati che non rispondono al vero.

terreno si manifesta con una riduzione de-

Occorre avvicinarsi alle tecniche di agricol-

gli spazi vuoti che comporta la diminuzione

tura blu con cautela ragionata, e inizial-

dell’infiltrazione dell’acqua, della circola-

mente provare su piccole superfici la ri-

zione dell’aria, dell’aumento dei fenomeni

sposta produttiva ed economica, nella

erosivi, della limitazione dell’attività biolo-

convinzione che non è possibile procedere

gica del suolo e una maggior difficoltà di

ad una generalizzata introduzione sul terri-

penetrazione degli apparati radicali delle

torio, come avvenuto per l’agricoltura con-

piante. La compattazione del terreno av-

venzionale. Considerazione fondamentale

viene per vie naturali, ma è fortemente in-

è che con l’adozione di tecniche di agricol-

fluenzato dall’opera dell’uomo, soprattutto

tura conservativa spesso si dispone di una

attraverso il transito della macchine agrico-

limitata possibilità di intervenire per rime-

le. Il compattamento superficiale del suolo

diare ad errori effettuati nelle coltivazioni

è direttamente proporzionale alla pressio-

precedenti. Tutti gli sforzi dell’imprenditore

ne specifica dei pneumatici che si scarica

saranno rivolti alla conservazione e al mi-

sulla superficie del terreno ed al tempo del-

glioramento dello stato di fertilità del suolo

la durata della pressione, mentre la pro-

nel suo complesso, programmando gli in-

fondità a cui si risente tale sollecitazioni è

terventi da lontano e pertanto non potran-

in funzione della massa applicata.

no non riguardare il compattamento del suolo, il mantenimento o l’introduzione delle rotazioni colturali, dell’introduzione delle colture di copertura (crover crops), unitamente alla modifica nella gestione dei fertilizzanti, degli agrofarmaci, della scelta delle varietà e nell’adozione di tecniche di lavorazione del terreno diverse da quelle tradizionali.

Il pneumatico ed il cingolo sono gli organi di propulsione delle trattrici, ma sono anche le zone in cui il peso del mezzo agricolo si scarica a terra ed è importante considerare il peso complessivo del mezzo, ma soprattutto deve essere considerato il peso 19


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che arriva al suolo per unità di superficie, e la superficie dell’organo di propulsione che entra in contatto con il terreno. A questi aspetti ne vanno aggiunti altri come lo slittamento e le vibrazioni. Una ruota motrice che slitta sul terreno provoca una lavorazione del suolo con notevole aumento del calpestamento rispetto alla situazione di non slittamento e un’azione di lisciatura sugli strati di terreno subito sottostanti a

La compattazione del terreno può avvenire

quelli smossi dalle costole. La valutazione

anche con l’uso scorretto dei ripuntatori e

dell’influenza delle vibrazioni sulla compat-

dei discissori, i quali se usati ad una pro-

tazione di un terreno, invece, è più com-

fondità superiore a quella critica provocano

plessa e di difficile quantificazione. Tale

una compattazione profonda a cui molto

azione interessa in modo particolare le

difficilmente si potrà porre rimedio. Infine

macchine che si muovono tramite cingola-

risulta anche dannoso l’eccessivo affina-

ture che hanno un lungo tempo di scarico

mento superficiale del terreno che non è

a terra del peso ed una non trascurabile

capace di reagire alla compressione dovu-

azione vibrante, non essendo dotate di

ta al passaggio delle macchine. Tale situa-

ammortizzatori. Tra le principali cause dì

zione, se unita alla presenza negli strati

compattamento del suolo va annoverata

superficiali di un basso tenore di humus,

l’esecuzione sbagliata delle lavorazioni, sia

assume aspetti molto rilevanti perché il

nei termini, che nei modi di realizzazione.

suolo mostra una limitata capacità di rea-

Tra queste c’è l’aratura profonda che se

zione elastica alle sollecitazione che gra-

eseguita in tempi non corretti, determina

vano su di esso. Limitare la compattazio-

un’eccessiva zollosità, che costringe il col-

ne è una delle condizioni per non perdere

tivatore ad effettuare un numero elevato di

redditività da parte delle colture, come di-

passaggi per

del suolo.

mostrato da ricerche sperimentali nella col-

L’aratura provoca sempre un certo grado

tivazione del mais, dove sono state rilevate

di compattazione del fondo del solco, a

riduzioni di produzione variabili tra l'8 e il

causa

esercitata

25% in terreni argillosi e tra il 4 e il 12% in

dall’aratro, aggravata ulteriormente nella

terreni sciolti, a seconda dell'intensità del

situazione in cui viene eseguita con il pas-

compattamente. Inoltre prove effettuate

saggio delle trattrice dentro il solco.

sempre su mais hanno dimostrato che un

della

l’affinamento

pressione

20


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aumento della densità di 10 Kg/m3 provoca

in relazione alla pressione di gonfiaggio del

una diminuzione di resa della granella di

pneumatico e delle caratteristiche costrut-

130 Kg/ha. Il compattamento, se non con-

tive dello stesso. A parità di carico, una

trastato, comporta quasi sempre un ab-

pressione di gonfiaggio elevata di un

bassamento delle rese nelle annate suc-

pneumatico genera una riduzione della su-

cessive, tanto più marcato quanto più fre-

perficie di contatto tra lo stesso ed il terre-

quente ed incontrollati sono i passaggi in

no, con un conseguente aumento della

campo delle macchine motrici ed operatri-

pressione specifica. La diminuzione della

ci. In Italia ad es. il compattamento durante

pressione, entro i limiti consentiti dalla

le lavorazioni di raccolta si sono rilevate

struttura del pneumatico, porta ad una di-

particolarmente dannose per la produzione

stribuzione del carico su una maggiore su-

delle foraggere leguminose, nelle annate

perficie. Le soluzioni per ridurre il compat-

successive, con riduzioni produttive fino al

tamento del terreno durante il passaggio

15% rispetto al traffico normale. Sulla soia

delle macchine possono essere:

cresciuta su tracce di terreno compattato è

stato rilevato che sull’apparato radicale i

sa pressione (0,4-0,6 bar) che rispetto ai

noduli radicali erano inferiore del 30% ri-

pneumatici standard consentono di quintu-

spetto al terreno non compattato provo-

plicare la superficie di contatto. Le sezioni

cando minore assorbimento di azoto da

più larghe dei pneumatici in condizioni di

parte della pianta.

prova assai critiche per il terreno (passaggi

utilizzare pneumatici “larghi” a bas-

ripetuti e carichi elevati) permettono sensiLe soluzioni

bili diminuzioni di compattamento, soprat-

Tra i possibili rimedi adottabili per limitare

tutto negli strati superficiali fino a 15 – 20

la compattazione del suolo si può incentra-

cm di profondità. Il loro campo di impiego

re l’attenzione su alcuni aspetti.

è soprattutto indicato nella preparazione

Riduzione del numero dei passaggi.

del letto di semina, nell’erpicatura, nella

Ciò può essere ottenuto utilizzando mac-

semina, nei trattamenti e nella fase di rac-

chine combinate, che svolgono in un solo

colta e di trasporto dei prodotti agricoli che

passaggio più lavori, e con l’adozione della

non richiedono grossi sforzi di trazione ma

semina diretta delle colture.

un’attenzione particolare al “galleggiamen-

Riduzione della pressione specifica sul

to” in campo delle trattrici. Nella semina

terreno

vengono evitate le carreggiate per cui risul-

La pressione media che il suolo sopporta

ta più omogenea la profondità di deposi-

nel caso dell’uso di macchine gommate è

zione del seme. Nelle operazioni di raccol21


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ta e di trasporto, che implicano l'uso di

aumentare la forza di trazione e di ridurre

macchine molto pesanti, l'adozione di

lo slittamento contribuendo anche alla ri-

pneumatici a bassa pressione rende più

duzione del costipamento.

facili e meno onerose le successive opera-

Particolari vantaggi si ottengono con l’uso

zioni di lavorazione del terreno.

di pneumatici a larga sezione o gemellati insieme al sistema del traffico controllato. Esperienze condotte dal Dipartimento Territorio

e

Sistemi

Agro

forestali

dell’Università di Padova hanno evidenziato, rispetto ai sistemi convenzionali, diminuzione dei costi del carburante di circa il 40% e una uguale capacità di lavoro utilizzando trattrici con potenza inferiore del 30%. In sostanza, qualora venga messa in atto la sinergia tra l’uso di tecniche di lavorazione ridotta del terreno e trattrici equipaggiate con pneumatici per il controllo della compattazione si riescono ad ottenere non trascurabili risparmi nelle operazioni

del terreno.

La gemellatura dei pneumatici, che

consente a parità di carico sopportato di ridurre la pressione di gonfiaggio (ma non a valori dimezzati rispetto all’uso della singola copertura) da 1,2 bar a 0,8 bar, non riesce a limitare drasticamente l’entità del compattamento che viene distribuito su superfici più ampie. L’inserimento di un pneumatico supplementare consente di ridurre il carico che grava su ciascun pneumatico per un 57 – 60% e pertanto rappresenta

un

buon

compromesso

tra

l’esigenza di ridurre il compattamento e gli elevati investimenti di un pneumatico a larga sezione. La gemellatura consente di 22


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Utilizzo dei cingoli che consentono

equipaggiate con lo stesso tipo di pneuma-

di aumentare la superficie di contatto ridu-

tico e devono circolare secondo i principi di

cendo la pressione media esercitata. Basta

una bassa compattazione. Ad esempio, ha

pensare che una trattrice a ruote, a parità

ben poco significato effettuare le lavora-

di peso, crea un compattamento del suolo

zioni con macchine opportunamente equi-

superiore al 60% rispetto ad una trattrice

paggiate per ridurre il compattamento del

cingolata. Il cingolo realizzato con elementi

suolo, se poi si fanno transitare sugli ap-

in ferro crea una pressione non uniforme

pezzamenti, al momento della raccolta,

che presenta dei picchi in prossimità dei

mezzi di trasporto come i camion.

rulli tendicingolo e sotto le costole, cosa

che avviene in maniera più limitata con

guate al lavoro che si deve compiere e non

l’uso di cingoli di gomma.

di potenza (e quindi massa) eccessiva ri-

Utilizzare trattori di dimensioni ade-

spetto alle esigenze.

Se si pratica l’aratura con trattrice

gommata è preferibile utilizzare aratri che consentono di operare fuori solco.

Le zavorre devono essere usate so-

lo quando servono e nella misura necessaria e non, come spesso accade, essere montate la prima volta e rimanere poi stabilmente Per non compromettere i positivi effetti di riduzione del compattamento ottenuti con l’uso di macchine cingolate o equipaggiate con pneumatici gemellati o a bassa pressione, anche le macchine per la raccolta ed il trasporto dei prodotti devono essere 23

fissate

sul

trattore.


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Adottare successioni colturali adat-

Il controllo della compattazione deve coin-

te, evitando l’adozione di rotazioni strette

volgere l’agricoltore sotto l’aspetto psicolo-

che spesso impongono l’effettuazioni delle

gico e culturale essendo il fattore più im-

operazioni colturali anche in situazioni non

portante per consentire un’agricoltura so-

favorevoli.

stenibile e salvaguardare il bene più pre-

Intervenire nei momenti migliori (terreni

zioso e irriproducibile: la fertilità dei ter-

in tempera).

reni agricoli. Recenti studi vanno eviden-

Adottare tecniche colturali che pre-

ziando il concetto di livello ottimale di com-

vedono la copertura del suolo con residui

pattamento del terreno per lo sviluppo del-

colturali o vegetazione.

le colture, che naturalmente varia in fun-

Ricorrere a tecniche di semina diretta.

zione del tipo di suolo, di coltura, di clima e

Controllare il traffico delle macchine sul

di altre condizioni, e rappresenta il giusto

terreno prevedendo di concentrare tutti i

equilibrio per favorire l’interazione fra radici

passaggi delle attrezzature su determinate

e terreno. Infatti gli apparati radicali posso-

aree di transito destinate a permanere per

no incontrare un ostacolo insormontabile

tutto il ciclo colturale o per più anni. Le zo-

negli strati di terreno compattato, che ne

ne diventano compatte, migliorano la tra-

limitano la capacità di diffusione. Per con-

zione delle macchine e la resistenza al

tro un giusto livello di compattamento favo-

compattamento, consentendo la tempesti-

risce

vità di esecuzione delle operazioni; mentre

l’assorbimento di acqua e sostanze nutriti-

la zona non calpestata, se inizialmente ben

ve da parte delle radici delle piante. Nella

coltivata, tende a mantenere il proprio sta-

tabella che segue vengono elencati alcuni

to strutturale.

dei problemi causati all’apparato radicale

la

germinabilità

dei

semi

e

da un troppo basso o alto livello di compattamento.

PNEUMATICI STRETTI L’uso di pneumatici stretti deve essere limi tata esclusivamente a quelle operazioni colturali che si svolgono con la coltura in atto e per le quali è di fondamentale importanza la riduzione dei danni alle piante. Il loro utilizzo più adeguato lo si individua nelle aziende che adottano le tecniche di traffico controllato.

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Alto compattamento

Basso compattamento

Anaerobiosi del terreno, che porta a un ac- Ridotta germinabilità dovuta allo scarso cumulo di etilene, mancanza di ossigeno e

contatto tra seme e terreno. Scarsa possibilità di risalita di acqua per

perdita di azoto per denitrificazione. Penetrazione radicale ridotta e distribuzione

capillarità.

irregolare delle radici, che causa un ridotto Crescita della pianta penalizzata dallo assorbimento di acqua e di elementi nutritivi.

scarso contatto tra radici e terreno

Elevato contatto tra suolo e radici, che porta Deficienza di assorbimento di microelea un ridotto assorbimento di ossigeno,

menti (es. manganese per l’orzo)

Nitrificazione e attività della fauna del suolo ridotte. I vantaggi economici ed ambientali di una

dimensioni delle stesse, dalla uniforme di-

riduzione del compattamento sono ascrivi-

stribuzione sul terreno e dalla maggiore

bili a:

resistenza alle malattie. Minori influenze

– risparmio energetico per il minore impie-

negative si hanno anche sul contenuto di

go di forza di trazione perché, gli attrezzi

sostanze come zuccheri, proteine ecc. che

che penetrando nel terreno non compatta-

influenzano negativamente la commercia-

to, incontrano meno ostacoli rispetto alla

lizzazione delle produzioni;

situazione opposta; – minor traffico necessario per la prepara-

– migliore infiltrazione dell’acqua nel terre-

zione del terreno per la semina;

no;

– risparmio nei costi di manutenzione, per-

– vengono favoriti i processi chimici di os-

ché gli attrezzi vanno incontro ad una mi-

sidazione e la vita della flora microbica,

nore usura;

ambedue decisivi per la trasformazione dei

- risparmio di fertilizzanti dovuto al maggio-

residui colturali interrati in sostanze umi-

re assorbimento delle radici dei nutrienti,

che;

che è caratteristico dei suoli non compatta-

– attenuazione nei terreni in pendio dei fe-

ti;

nomeni di erosione e di asportazione loca-

- minor rischio di ottenere produzioni quali-

lizzata del terreno a seguito di intense pre-

tativamente inferiori rispetto alla situazione

cipitazioni.

di terreno compattato, a causa della probabile non disformità del periodo di maturazione delle piante, dall’uniformità delle 25


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ADOZIONE DEGLI AVVICENDAMENTI COLTURALI

UTILIZZAZIONE DI COLTURE DI COPERTURA (Crover crops)

condo i principi ispiratori dell’agricoltura blu

specie erbacee che inserite negli ordina-

non può non considerare l’adozione di un

menti agrari come colture intercalari senza

adeguato avvicendamento fra le colture,

fini produttivi, contribuiscono a conservare

con lo scopo di favorire un miglioramento

e aumentare la fertilità fisica, chimica e mi-

generale delle condizioni del terreno. Que-

crobiologica del terreno agrario. Il loro ruo-

sto concetto lo troviamo già presente nei

lo è quello di mantenere coperto il terreno

testi degli scrittori georgici dell’epoca greca

tra due colture. I loro effetti positivi posso-

e romana, ed è sintetizzato nella massima

no essere così sintetizzati:

“la terra si riposa producendo cose diver-

a. riduzione dell’erosione idrica ed eolica;

se”. L’avvicendamento di colture diverse

b.

sullo stesso appezzamento ha un’influenza

dei nutrienti derivanti dalla mineralizzazio-

positiva:

ne della sostanza organica, altrimenti persi

1 - sulla struttura del terreno, che si mani-

per lisciviazione o scorrimento superficiale;

festa attraverso l’azione di differenti appa-

c.

rati radicali che disgregano il terreno; sulla

che, nel caso di utilizzo di leguminose, sa-

diversa tipologia dei residui colturali lasciati

rà mediamente disponibile per circa il 40%

dalle colture; sul miglioramento dell’attività

per la coltura successiva, mentre una mi-

della flora microbica;

nor quantità verrà utilizzato dalle specie

2 - sulle caratteristiche chimiche del suolo,

coltivate nella seconda e terza stagione.

che risultano migliorate;

d.

3 - sulla diminuzione della possibilità di

zione dell’acqua sul terreno;

trasmissione di malattie alla coltura suc-

e.

cessiva (particolarmente pericoloso in caso

ficiale dell’acqua sul suolo;

di monocoltura o se si avvicendano specie

f.

simili);

dell’energia solare;

4 - sulla lotta alla flora infestante, nel sen-

g.

so che si evita la costituzione di una flora

sione della flora spontanea;

specializzata.

h.

L’imprenditore che conduce l’azienda se-

Per colture di copertura si intendono quelle

accumulo nella biomassa prodotta

fissazione

dell’azoto

atmosferico

incremento della capacità di infiltralimitazione dello scorrimento supermiglioramento

dello

sfruttamento

controllo dello sviluppo e della diffuaumento della diversità biologica

all’interno dell’agroecosistema. In base al tipo di lavorazione preparatoria destinata

alla

coltura

immediatamente

successiva alla cover crops, il destino dei 26


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residui colturali sono assai diversi. Se si

bassi costi d’impianto.

effettua un’aratura i residui verrebbero in-

Nella coltivazione di una coltura di copertu-

terrati formando un deposito di humus mi-

ra occorre tener presente:

neralizzabile nel tempo, nel caso di ado-

zione della tecnica di non lavorazione i re-

bassa piovosità la sua gestione deve esse-

sidui della cover crops vanno a formare

re particolarmente accorta per non togliere

una pacciamatura naturale (mulch) sulla

acqua alla coltura principale;

superficie del terreno che può avere i se-

guenti effetti:

specialmente se la specie produce semi

1) regolare la temperatura del terreno;

”duri”, cioè capaci di germinare scalarme-

2)

ne in anni successivi, come es. le veccie.

conservare un più adeguato tenore

che se ci troviamo in una zona a

non deve essere mandata a seme

di umidità nel suolo;

L’utilizzazione di una cover crop pone tre

3)

problemi fondamentali dai quali dipende

mantenere o incrementare nello

strato più superficiale del terreno la quanti-

l’ottenimento dei benefici sopra descritti:

tà di humus e quindi migliorare la struttura

del suolo;

vicendamenti;

4)

riduzione della possibilità di forma-

la sua posizione all’interno degli avla scelta della specie;

zione di croste superficiali;

5) aumento dell’infiltrazione dell’acqua;

porto alla coltura principale.

6)

L’uso delle colture di copertura risulta par-

diminuzione dei flussi superficiali e

la sua successiva gestione in rap-

l’erosione idrica del terreno.

ticolarmente problematico nei terreni argil-

Una coltura di copertura deve avere le se-

lo-limosi e quando precedono le colture a

guenti caratteristiche:

ciclo primaverile-estivo, a causa delle diffi-

possedere un’elevata energia ger-

coltà dell’effettuazione delle lavorazioni in

minativa e rapidità di emergenza di campo;

condizioni ottimali.

adeguato adattamento alle condi-

zioni pedoclimatiche;

ADEGUAMENTO DELLE LAVORAZIONI DEL TERRENO

rapido sviluppo;

L’adozione di tecniche di lavorazione sem-

buona capacità di fissare azoto at-

plificate del terreno porta con sé effetti po-

mosferico o assorbire azoto nitrico;

sitivi a carico del terreno, in particolare sul-

buona capacità di competizione nei

la sua fertilità in senso generale, che è

confronti delle piante infestanti;

strettamente commisurata alle diverse tipo-

facilità di interramento, sfalcio, trin-

logie di intervento e soprattutto alla corret-

ciatura o disseccamento;

ta programmazione delle lavorazioni del 27


COLDIRETTI MACERATA

terreno,

condizione

necessaria

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per

temporanee alla semina prevedono gradi

l’utilizzazione di tecniche molto vantaggio-

successivi di semplificazione fino ad arriva-

se, ma altrettanto delicate nella gestione.

re alla semina diretta.

Nella logica di questi interventi, le lavora-

Le possibili linee operative, in un crescen-

zioni possono essere classificate secondo

do di semplificazione, possono essere

un criterio temporale che comprende le la-

classificate in:

vorazioni differite e le lavorazioni contem-

a) - Aratura superficiale.

poranee alla semina. Le lavorazioni differi-

b)

te dalla semina, dette anche “lavorazioni

ara-ripuntatura o come discissura più o

delle stoppie”, sono specifiche per inter-

meno profonda e successiva aratura a pic-

venti di falsa semina e controllo meccanico

cola profondità.

delle malerbe, ripristino della porosità e

c)

della buona struttura. Sono auspicate dopo

“minimum tillage”), riducendo la prepara-

la raccolta dei cereali a ciclo autunno-

zione del letto di semina alla lavorazione

vernino, perché le paglie hanno una lenta

dei pochi centimetri superficiali necessari e

degradazione e richiedono nel terreno la

sufficienti per il regolare funzionamento

presenza di azoto, quasi sempre disponibi-

delle seminatrici ordinarie;

le in questi periodi a seguito della minera-

d)

lizzazione della sostanza organica. Con la

ta o “semina su sodo”: in inglese “no til-

lavorazione delle stoppie si contribuisce a

lage”, “zero tillage”, “direct drilling”, con

preservare le risorse idriche del terreno at-

semina fatta con apposite seminatrici.

traverso l’interruzione dei vasi capillari del

Le tecniche ritenute più consone al nuovo

terreno e la creazione di un microambiente

concetto di agricoltura sostenibile (discis-

nei primi strati del terreno povero di umidi-

sura, lavorazione minima, non lavorazione)

tà, che non favorisce gli scambi di vapore

si differenziano sostanzialmente dall'aratu-

acqueo tra il suolo e l’atmosfera. Le lavo-

ra per il mancato rovesciamento dello stra-

razioni autunnali, invece, hanno come o-

to superficiale del terreno e per il minor

biettivo la ristrutturazione del suolo, il rime-

grado di frantumazione dello stesso.

- Lavorazione a due strati, come

- Lavorazione minima (in inglese

- Non lavorazione o semina diret-

scolamento e l’incorporamento dei residui colturali e dei fertilizzanti organici, il con-

ARATURA SUPERFICIALE

trollo delle malerbe, specie quelle rizoma-

L’aratura superficiale è la semplice ridu-

tose, e lo sfruttamento degli agenti atmo-

zione della profondità di intervento, che

sferici (acque e gelo) per lo sgretolamento

non deve scendere al di sotto dei 20 – 30

delle zolle di terreno. Le lavorazioni con-

cm. L’aratura superficiale garantisce un in28


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terramento dei residui vegetali in una zona

vede il rivoltamento della fetta del suolo e

non troppo profonda, dove si possono tro-

pertanto permette solo di attenuare i difetti

vare le condizioni per una buona umifica-

insiti in questa operazione. Nella scelta

zione. Con questa tecnica si ha anche un

degli aratri da utilizzare non è da sottovalu-

minimo effetto di sopralzo, si può aumenta-

tare la scelta del versoio, perché può con-

re sensibilmente la frantumazione del ter-

sentire un risparmio di tempo e di energia

reno, interrare i concimi e la vegetazione

nell’esecuzione dei successivi lavori di

presente sulla superficie del suolo. E’ un

preparazione del letto di semina.

intervento meccanico del terreno che preCATEGORIE DEI VERSOI

Forma del Terreno adatto per l’utilizzazione dei versoio

versoio / note per la loro utilizzazione

Cilindrica

Medio impasto argilloso, argilloso.

Semi-

Ottimo sui terreni umidi e pesanti che ri-

elicoidale

chiedono solchi uniformi unendo i pregi dei 2 sistemi elicoidali e cilindrico, ottenendo un buon sminuzzamento del terreno.

Elicoidale

Consigliato nelle arature invernali e per terreni umidi

29


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CATEGORIE DEI VERSOI

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Forma del Terreno adatto per l’utilizzazione dei versoio

versoio / note per la loro utilizzazione

Fenestrato Terreni tenaci e di medio impasto in condizioni di plasticità, consentono rispetto ai corpi ”tradizionali”, di diminuire la forza di trazione del 20% circa e di aumentare la disgregazione del suolo riducendone la zollosità.

Losanga

Consentono una apprezzabile riduzione della forza di trazione del 15 – 30%, permettono di operare con un numero maggiore di corpi a parità di lunghezza del telaio rispetto ad altri tipi di aratri. Assicura una buona frantumazione e lascia il fondo del solco aperto per poter lavorare “entro-solco” con trattrici equipaggiate con pneumatici “larghi”, senza compattare il terreno appena lavorato.

Versoi Teflonati

Riducono l’adesione del terreno e quindi la forza di trazione.

LAVORAZIONE A DUE STRATI

Con la fessurazione del terreno si cerca di:

La lavorazioni a due strati, detta anche

ripristinare una idonea struttura del

terreno in profondità ottenendo una ma-

“doppia lavorazione”, è una lavorazione

croporosità più stabile nel tempo nei con-

che richiede una elevata potenza, comun-

fronti di quella ottenuta con l’aratura pro-

que inferiore a quella richiesta dall’aratura

fonda;

profonda per rovesciare la fetta di terreno,

produce meno zollosità e richiede minore

favorire l’infiltrazione dell’acqua di-

muniendo i rischi di ristagni superficiali e

energia nelle lavorazioni successive. Se si

l’avvio di fenomeni rosivi;

adotta la lavorazione a due strati, si inizia

garantire l’accumulo di riserve idriche;

con l’esecuzione di una fessurazione pro-

fonda del terreno (40-50 cm ed oltre) se-

ottenere

la

risalita

capillare

dell’acqua dallo strato profondo del terreno

guita da un’aratura o da un affinamento del

verso la superficie, a tutto vantaggio di una

terreno alla profondità di 5 - 20 cm.

30


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maggiore resistenza alla siccità delle pian-

“invaso” naturale. L’estremità del dente o

te;

coltello è spesso sagomato in modo da fafacilitare gli scambi gassosi tra il ter-

cilitare la penetrazione nel suolo ed eserci-

reno e l’atmosfera e quindi la presenza nel

tare un’azione di sgretolamento del terreno

suolo dell’ossigeno;

in profondità. Per garantire un’efficace di

eliminare la suola di lavorazione;

rompimento del terreno lungo tutto il profilo

ridurre la spesa energetica per le la-

interessato dalla lavorazione è da tenere in

vorazioni successive.

considerazione il rapporto tra lo spessore

Per i cereali nei terreni argillosi e limosi è

del piede del ripuntatore e la profondità cri-

stato accertato che la fessurazione del

tica di lavoro che dovrà essere di 1:5 – 1:7.

suolo favorisce lo sviluppo delle piante a

Es. se si lavora a 60 cm di profondità lo

causa del miglioramento delle caratteristi-

spessore del piede può variare tra 9 e 12

che

cm. Gli elementi di lavoro di questi stru-

fisiche

del

terreno

che

facilita

l’espandersi del denso apparato radicale, il

menti sono le ancore che possono essere:

quale penetra più profondamente nel ter-

reno favorito dalla variazioni graduale della

di penetrazione senza

densità del suolo, rispetto a quello lavorato

sconvolgimento

con tecniche tradizionali, che è sciolto su-

eccessivo dello strato

perficialmente e divenuta improvvisamente

lavorato; sono partico-

compatto a una certa profondità. Gli stru-

larmente adatte per

menti utilizzati per il dirompimento degli

terreni tenaci e compatti

strati profondi del terreno sono i ripuntatori

in quanto il sopralzo

e coltivatori pesanti nelle loro diverse ver-

lasciato dopo la la-

sioni proposte dalle ditte costruttrici.

vorazione è minimo;

Diritte: hanno una buona capacità

richiedono un’elevata Ripuntatori (ripper) e coltivatori pesanti

disponibilità di energia

(chisel).

e per questo spesso vengono utilizzate per

Si tratta di attrezzi composti da una o più

lavori straordinari.

ancore, aventi forma diversa, capaci di lavorare su terreno sodo. Un passaggio di

ripuntatore

necessario

di ridurre lo sforzo di trazione consentendo

quando si inizia ad applicare le tecniche di

un risparmio di energia, ma provoca un no-

agricoltura

rompere

tevole sollevamento del terreno e in parti-

l’eventuale suola di aratura e creare un

colari situazioni può portare alla formazio-

è

sicuramente

conservativa

per

31

Ricurve: il profilo ricurvo consente


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ne di un’eccessiva zollosità. Sono partico-

larmente adatte sui terreni sciolti e nella

re, rispetto alle altre soluzioni, lo sforzo di

preparazione del letto di semina senza che

trazione, ma genera la formazione di zolle

venga eseguita l’aratura;

superficiali.

Ancora inclinata: consente di ridur-

Profilo misto tra l’ancora diritta e

Per ottenere un elevato grado di dirompi-

ricurva: è costituita da un’ancora compo-

mento del terreno, le ancore e il dente

sta nella parte superiore da una porzione

spesso sono dotate di alette laterali che

diritta, che diminuisce il sollevamento del

eseguono un taglio orizzontale della mas-

terreno in superficie, e una parte ricurva

sa terrosa,

(parte terminale), che consente di migliora-

dell’attrezzo durante il lavoro, favorendo un

re la capacità di penetrazione nel terreno e

elevato grado di disgregazione del suolo e

diminuire la richiesta di energia. Tale anco-

operando un più efficace controllo sulle ra-

ra agisce in maniera differenziata lungo il

dici delle piante infestanti.

profilo del terreno mostrando un effetto più energico in profondità e un basso disturbo del suolo in superficie.

32

facilitando l’approfondimento


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Se le alette sono vicino al puntale eseguo-

te essa arriva ad una profondità di lavoro

no una maggiore azione di dirompimento

non superiore a 30 cm. L’effetto dirompen-

in profondità, se vengono collocate a metà

te e la formazione di macrozolle all’interno

della lunghezza dell’ancora, effettuano un

del terreno, che garantiscono gli scambi

rimescolamento più in superficie della

gassosi e l’infiltrazione dell’acqua, può es-

massa terrosa. Il risultato che si ottiene dal

sere regolato agendo sulla velocità di a-

passaggio di un ripuntatore o di un coltiva-

vanzamento, la quale non dovrebbe scen-

tore pesante è una fessurazione del terre-

dere sotto i 4 – 6 km/h. Esiste una profon-

no a forma di “V”

dità critica di lavoro al di sotto della quale Con

mag-

gior

produ-

zione di terra fine

si verifica il taglio e la compattazione del terreno, piuttosto che la sua fenditura. Tale profondità dipende dalle caratteristiche geometriche dell’ancora, quali lo spessore, l’inclinazione e l’altezza del piede, oltre che

generalmente nella zona di passaggio del-

dall’umidità e densità del suolo e della ve-

la punta, mentre si creano zolle più o meno

locità di avanzamento. Nell’esecuzione

grandi verso la superficie. La distanza tra

della ripuntatura, fondamentale è la tem-

le ancore è in relazione al tipo di lavoro e

pestività di intervento che deve essere

della sua profondità, come dimostrato dalla

sempre eseguita con il terreno in tempera.

seguente tabella:

Infatti, quando si opera su terreni umidi, non si ha alcun effetto dirompente ma solo

Profondità di lavoro (cm)

30

40

azione di taglio, mentre se si opera su di

50

un terreno secco aumenta in modo eccessivo lo sforzo di trazione e la zollosità.

Distanza tra le 30 - 45 40 - 60 50 – 75

L’ampiezza della sezione di terreno smos-

ancore (cm)

so dall’ancora del ripuntatore varia in fun-

Distanza tra le 45 - 60 60 - 80 75 - 100

zione

ancore aletta-

della

tessitura(8)

del

terreno,

te (cm)

dell’umidità e del grado di calpestamento.

I ripuntatori generano il sollevamento più o

terreni tendenzialmente tenaci e argillosi;

Gli effetti più evidenti sono stati ottenuti in infatti questi terreni sono caratterizzati da

meno accentuato del terreno valutabile

una capacità di mantenimento più a lungo

mediamente in circa 1/3 della profondità di

nel tempo della condizione prodotta dalla

lavoro. Perciò, se un’ancora si approfondi-

lavorazione, rispetto a quelli sciolti o di

sce nel terreno per 40 cm, quasi certamen33


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medio impasto. Per quanto riguarda la

perpenticolarmente alla linea di avanza-

terminologia, a rigore, si usa il termine di

mento della trattrice, oppure montate su un

ripuntatura per fare riferimento ad una la-

telaio a forma di “V”, che richiede minori

vorazione con attrezzo discissore che

sforzi di trazione e un migliore assetto ope-

rompe la suola di lavorazione lasciata da

rativo della macchina.

un'aratura o, in generale, quando il taglio verticale profondo integra un lavoro di aratura. Il termine di rippatura è usato anche per indicare un lavoro di scasso, eseguito con attrezzo discissore pesante. Scarificatura e rippatura sono usati per indicare il lavoro quando si esegue come alternativa all'aratura con attrezzo discissore in grado di penetrare in profondità. Infine, per fare riferimento alla lavorazione eseguita come lavoro di coltivazione, si usa il termine di scarificatura leggera o, semplicemente, coltivazione. Rispetto all’aratura la ripuntatura e la scarificatura hanno i seguenti vantaggi:

Decompattatori

• a parità di profondità richiede uno sforzo

I decompattatori si distinguono dai ripunta-

di trazione inferiore; •

tori per la capacità di sollevare il terreno in

non altera il profilo del terreno e non

modo quasi uniforme grazie alla loro con-

porta in superficie terreno indesiderato;

formazione che determina, oltre a un taglio

non lascia la suola di lavorazione,

verticale, anche uno orizzontale. Ciò è ot-

anzi la rimuove qualora la ripuntatura sia

tenuto per la particolare conformazione

effettuata

dell’ancora curvata lateralmente avente

come

lavoro

sostitutivo

dell’aratura.

uno spessore ridotto e un’ampia larghezza

Gli svantaggi possono essere individuati

(che la rende più simile ad una lama piut-

nel modesto interramento dei concimi e di

tosto che a uno scalpello). La capacità di

altri materiali e nella scarsa efficacia nelle

effettuare un taglio orizzontale in profondi-

lotta contro le erbe infestanti. Le ancore

tà del terreno consente di utilizzare queste

dei ripuntatori possono essere disposte su

attrezzature con scopi diversi che possono

una o due file e ancorate a travi disposte

essere, oltre a quella di arieggiare in pro34


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fondità il terreno aumentandone la porosità

Considerazioni economiche

e la circolazione dell’acqua, anche di ag-

L’adozione della forma di lavorazione a

gredire meglio i residui colturali, inattivare

doppio strato consente un risparmio ener-

la flora infestante e livellare il terreno. Il ter-

getico e spesso l’utilizzazione delle mac-

reno rimane sufficientemente assestato in

chine

superficie e quindi adatto per essere suc-

l’imprenditore a nuovi acquisti. Può essere

cessivamente lavorato con aratro o con at-

considerato il primo stadio di un procedi-

trezzature per la lavorazione ridotta.

mento decisionale dell’imprenditore non

aziendali,

senza

costringere

ancora deciso a optare per soluzioni conservative e soprattutto è facilmente adottabile nella generalità delle aziende.

LAVORAZIONE MINIMA La lavorazione minima, detta anche “minima lavorazione superficiale”, è una tecnica di lavorazione intermedia tra la lavorazione a doppio strato e la semina su sodo, che riesce ad assicurare un buon risultato economico e un risparmio energetico non trascurabile. Quando si parla di lavorazione minima, si intende che la preparazione del terreno viene effettuata utilizzando attrezzature in grado di operare su terreno non lavorato ad una profondità non superiore a 20 cm. circa. Con questa tecnica i residui colturali rimangono quasi completamente o in buona parte sulla superficie del terreno, miscelati allo strato superficiale del suolo. Prima della lavorazione sarebbe opportuno che i residui siano distribuiti uniformemente sulla superficie del terreno. Nella minima lavorazione, fondamentale è la scelta della profondità di lavorazione, che è in stretto rapporto con gli obiettivi che ci si prefigge 35


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di raggiungere e che possono essere sin-

antagonismi naturali. Le macchine dispo-

tetizzati nel seguente elenco:

nibili per l’effettuazione delle operazioni

I.

facilitare la semina delle colture at-

sono molte e di varie tipologie e il fattore

traverso la creazione di uno idoneo strato

che le accomuna tutte è quello di dover a-

superficiale del suolo ;

gire su terreno non lavorato, di dover gesti-

II.

favorire la degradazione dei residui

re quantità anche notevoli di residui coltu-

colturali presenti sul terreno attraverso

rali e spesso di preparare in un unico pas-

l’intimo contatto tra suolo e residui;

saggio il letto di semina. Le macchine uti-

III.

garantire le migliori condizioni del

lizzabili posso essere usate singolarmente

terreno per accogliere il seme e contempo-

o in forma combinata; possono essere do-

raneamente creare le condizioni per lo svi-

tate di ancore, di dischi, di elementi a molle

luppo iniziale delle piante;

e di organi mossi dalla presa di potenza

IV.

contrastare efficacemente lo svilup-

delle trattrici. La minima lavorazione sem-

po delle erbe infestanti anche attraverso

bra una tecnica molto semplice da com-

l’utilizzazione della tecnica della “falsa se-

prendere e da mettere in pratica, ma in re-

mina”;

altà anche essa richiede competenze da

V.

favorire la formazione di una buona

parte dell’agricoltore ben superiori a quelle

struttura del terreno che faciliti la circola-

che erano necessarie nel passato.

zione dell’aria e dell’acqua nel suolo; VI.

evitare la formazione di suole di la-

Macchine combinate con 2 utensili

vorazione;

Le macchine combinate per la lavorazione

VII.

del terreno possono essere composte da

ridurre le perdite d’acqua da parte

del terreno per evaporazione.

una serie di ancore accoppiate o meno a

Le osservazioni pluriennali che sono state

elementi mossi dalla presa di potenza della

effettuate non hanno confermato l’ipotesi

trattrice che svolgono il compito di affinare

che le stoppie non sufficientemente interra-

il terreno e di livellare la superficie del suo-

te favoriscono infezioni di mal del piede e

lo per consentire la semina delle colture.

di carbone dei cereali. Persino nel caso di

Le combinazioni più frequentemente pro-

presenza di coltivazione di cereali autunno

poste dai costruttori hanno come elementi

- vernini nella rotazione fino all’85%, i casi

posteriori alle ancore una serie di dischi,

di manifestazione delle malattie sono dimi-

che possono avere diversi tipi di

nuiti con la riduzione dell’aggressività delle lavorazioni, probabilmente per la più elevata resistenza della coltura e lo sviluppo di 36


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profilo, quali:

Un’alternativa a quest’ultima soluzione è

a. liscio: ha la funzione

rappresentata dall’adozione di un rullo po-

di taglio del terreno;

steriore. I rulli più utilizzati sono: a gabbia, che sono in grado di pareggiare e affinare il terreno

b. dentato: capace di

in modo grossolano

effettuare un’azione energica di disgre-

packer: esegue un ottimo pareggiamen-

gazione delle

to del terreno ed è efficace nella riduzione

zolle di terreno e un’azione molto inci-

della zollosità del suolo.

siva di taglio e gestione dei residui colturali;

c. stellati;

a spirale o spiropacker: capace in condizioni umide di pareggiare e comprimere le zolle in profondità;

d. lobati: disgregano con una certa facilità le zolle del terreno, consentendo però

solo una lavorazione grossolana del terre-

di avere un notevole

no;

effetto di sbriciola-

e. ondulati: mostrano

mento del terreno;

ad anelli: capace

una elevata aggressività sulle zolle di terreno f. con palette.

a spuntoni: capace

di frantumare efficacemente le zolle di terreno.

37


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Nella scelta del tipo di rullo deve esserci

Il rullo pneupacker è capace di lasciare

una correlazione con il lavoro svolto dalle

sul terreno delle strisce compatte in cui

ancore come avviene ad es. nell’utilizzo

viene depositato il seme. Esso è capace di

delle ancore ricurve, dove sarà necessaria

lavorare senza slittamenti anche in terreni

la presenza di un rullo a spuntoni per rom-

sciolti e garantisce una scorrevolezza otti-

pere le zolle che si sono formate. Inoltre,

male dei corpi seminanti

deve essere tenuta in considerazione la condizione del terreno su cui si vuole intervenire,

perché,

se

fosse

presente

un’eccessiva umidità, il passaggio con un rullo packer comporterebbe un compattamento eccessivo del terreno. Altri tipi di rulli proposti dai costruttori, generalmente accoppiati a zappatrici rotanti, erpici rotanti e a seminatrici combinate, sono i rulli ad anelli e i rulli pneupacker. I primi creano solchi ben preparati nei quali vengono depositati facilmente i semi. In

Zappatrici rotative ed erpici rotanti L’utilizzazione delle zappatrici rotative (fre-

condizioni di terreno pesante ed umido, ri-

satrice) e degli erpici rotanti consentono di

mane una notevole quantità di terra suffi-

eseguire lavori superficiali con i quali è

ciente a coprire i semi in maniera ottimale.

possibile l’interamento dei concimi, la di-

Questo tipo di rullo è ugualmente

struzione, almeno apparente, della flora in-

adatto per lavorare in condizioni di umidità

festante e il parziale interramento e smi-

e siccità.

nuzzamento dei residui della coltura precedente. La zappatrice rotativa è più efficace rispetto agli erpici rotanti, anche se nel loro utilizzo occorre considerare alcuni aspetti negativi nei confronti del terreno. L’utilizzazione delle zappatrici rotative deve avvenire dopo un attento esame della situazione del suolo, perché hanno il difet-

Rullo ad anelli

to di essere molto aggressive sulla struttura del terreno, creando uno strato superfi38


COLDIRETTI MACERATA

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ciale eccessivamente affinato, in certi casi addirittura polverulento, con forti rischi di formazione della crosta superficiale in caso di eventi piovosi. Inoltre, un terreno troppo soffice con il passaggio delle macchine tende a formare profonde carreggiate che vanno a creare notevoli problemi di gestione del suolo. Inoltre le zappe rotanti con il profilo ricurvo, se usate su terreni pesanti e umidi comprimo il terreno in profondità, formando una suola di lavorazione. Non bisogna dimenticare che con la zappatura si favorisce lo sviluppo delle erbe infestanti rizomatose. Molti costruttori, allo scopo di alleviare alcuni degli inconvenienti citati, propongono zappatrici rotative con zappe inclinate rispetto all’asse di rotazione che

L’erpice rotante, invece, non mostra gran

non migliorano molto la situazione, per cui

parte degli aspetti negativi descritti per le

questo attrezzo può essere utilizzato con-

zappatrici, salvo nel caso di uso su terreno

venientemente solo su terreno molto sciol-

bagnato, perché i suoi denti incidono il ter-

to. L’impiego convenzionale delle zappatri-

reno dall’alto verso il basso e nell’avanzare

ci con scudo posteriore chiuso ed elevato

disegnano cerchi concentrici che danneg-

regime di rotazione degli utensili, determi-

giavano limitatamente la struttura del ter-

na un affinamento omogeneo e un pareg-

reno.

giamento spinto in tutto lo strato lavorato. Utilizzando però queste operatrici con scudo aperto e basso regime del rotore si può ottenere un’apprezzabile rugosità superficiale e un affinamento diversificato tra gli strati di terreno con caratteristiche simili a quelle presenti nel caso dell’adozione degli erpici rotanti.

39


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Rispetto alla zappatrice rotante, a parità di

coltivatori pesanti e sono capaci di lasciare

condizioni, l’erpice rotante lascia il terreno

una copertura sul terreno di residui coltura-

in superficie più grossolano. In termini ge-

li cha va dal 40 al 70%.

nerali è possibile affermare che gli erpici rotanti sbriciolano maggiormente il terreno in profondità e meno in superficie, consentono di “proteggere” il terreno dall’azione battente della pioggia e dalle sue conseguenze negative (ruscellamento ed erosione, formazione di crosta). Ambedue comunque sono macchine lente che richiedono una elevata energia e pertanto poco compatibili con le moderne tecniche agricole. Estirpatori Gli estirpatori sono composti da una serie di ancore capaci di lavorare su terreno sodo, contenere il rovesciamento del terreno e favorire il rimescolamento del terreno con il residuo colturale. Il profilo delle ancore può essere ricurvo, diritto o sigmoidale, dotate di alette laterali fissate alla base dell’ancora. Le alette possono essere molto pronunciate “a zampa d’oca larga”, capaci di tagliare orizzontalmente il terreno contribuendo allo sradicamento delle piante presenti nel suolo. Le alette dovrebbero essere posizionate con una leggera inclinazione verso l’alto per evitare il lisciamen-

Erpici a dischi

to del terreno sottostante. Sono attrezzi

Gli erpici a dischi sono attrezzature com-

capaci anche di sostituire l’aratro per la la-

poste da una o più serie di dischi capaci di

vorazione del terreno. Gli estirpatore lavo-

eseguire i lavori principali e i lavori secon-

rano ad una profondità inferiore rispetto ai

dari. I fattori che influiscono sulla qualità 40


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della loro azione sono: il peso, la forma e la dimensione del disco, la profondità di lavoro, la velocità di avanzamento. Il peso dell’attrezzo è importante perché spesso si opera su terreno sodo. La convessità del disco e la sua inclinazione rispetto alla linea di avanzamento determina la penetrazione nel terreno e il grado di frantumazione delle zolle. La profondità di lavoro non dovrebbe essere maggiore di 1/3 del diametro del disco. La velocità di lavoro deve essere la più elevata possibile per facilitare la frantumazione delle zolle. Uno degli inconvenienti attribuibili all’erpice a dischi è la tendenza a formare la suola di lavora-

Coltivatori combinati pesanti a più u-

zione, soprattutto in terreni argillosi e/o u-

tensili

midi. L’erpice a dischi, quindi, non è un at-

I coltivatori combinati pesanti si caratteriz-

trezzo ideale per l’agricoltura conservativa

zano per avere un numero elevato di orga-

che, tuttavia, se è presente in azienda può

ni lavoranti di diverso tipo che in un solo

essere utilizzato con alcune accortezze.

passaggio riescono a preparare il letto di semina. Sono macchine di grandi dimen-

Coltivatori combinati con 3 utensili

sioni con pesi notevoli che hanno la possi-

I coltivatori a tre utensili generalmente so-

bilità di modulare il lavoro delle sezioni del-

no composti da ancore, dischi e un rullo.

la macchina consentendo una notevole

Con un solo passaggio si riesce a ottenere

versatilità di interevento. La semina delle

un affinamento e un pareggiamento del

colture può avvenire con seminatrice nor-

terreno.

male perché si opera su di un letto di semina quasi convenzionale. Fondamentale è la scelta della profondità di lavorazione che è in riferimento alla granulometria del terreno e alla presenza di carreggiate sul terreno e al suo compattamento.

41


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con erpici rotanti, talvolta accoppiate ad ancore, capaci di intervenire anche sugli strati più profondi del terreno, nonché con attrezzature passive costituite nella maggior parte dei casi da erpici a dischi, da erpici composti da elementi elastici di varia forma, da rulli gommati e altri utensili dalle caratteristiche particolari. La combinazione delle macchine che richiede maggiore disponibilità di energia è quella con l'erpice rotante che impone velocità di avanzamento ridotte (di solito inferiori ai 7 km/h). La seminatrice combinata può essere utilizzata per tutte le colture, ma ha trovato grande diffusione soprattutto nel caso dei cereali autunno-vernini, dal momento che in liSemina delle colture

nea generale si prestano meglio alla sem-

La semina delle colture su terreno prepara-

plificazione dei cantieri di lavoro. I vantaggi

to può avvenire utilizzando le comuni se-

ottenibili dall’uso delle seminatrici combi-

minatrici meccaniche o pneumatiche, uni-

nate consistono in:

versali a righe o di precisione, preferibil-

mente dotate di assolcatori a disco che, ri-

che possono essere utilizzate singolar-

spetto a quelli a falcione, scarpetta o stiva-

mente (es. erpice rotante);

letto, sono in grado di lavorare meglio in

presenza di residui colturali superficiale. È

una macchina combinata si riesce a domi-

anche possibile utilizzare la seminatrice

nare una superficie di terreno superiore ri-

accoppiata con altri attrezzi, così da con-

spetto alla situazione di una lavorazione a

sentire contemporaneamente la prepara-

cantieri separati, pertanto si riducono i co-

zione del terreno e la semina permettendo

sti di manodopera e l’intensità di mecca-

l’ottenimento un risparmio di tempo e nel

nizzazione dell’azienda;

contempo depositare il seme su di un ter-

reno “fresco di lavorazione” a tutto vantag-

sta ambientale intervenire solo sul primo

gio di una buona e rapida germinazione.

strato di terreno permette di conservare i

Le seminatrici possono essere combinate

residui in superficie, di aumentare la quan42

vantaggi di gestione delle macchine

vantaggi economici: con l’utilizzo di

vantaggi ambientali: dal punto di vi-


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tità di humus, limitare l’erosione superficiale del terreno, diminuire la compattazione del terreno, migliorare la resistenza del terreno alle sollecitazione esterne (maggiore portanza nei confronti del calpestamento, migliore infiltrazione dell’acqua ecc.). Le seminatrici combinate, però, richiedono sempre elevate potenze delle trattrici, non sempre compatibili con le dimensioni aziendali, e sono poco utilizzabili nei terreni

Considerazioni sulla minima lavorazio-

argillo-limosi, nei quali le condizioni di umi-

ne L’adozione di tecniche di minima coltiva-

dità dei suoli richiedono la necessità di avere

un

certo

lasso

di

tempo

zione comporta ripercussioni sugli altri a-

tra

spetti della tecnica colturale, quali:

un’operazione e quella successiva.

Il terreno deve essere rispettato

quanto più possibile a partire dalla coltivazione e raccolta della coltura precedente, adottando opportuni accorgimenti, quali ad es. il limitare la compattazione del suolo.

Il ciclo produttivo delle colture: qua-

lora sia economicamente sostenibile, coltivare specie non a ciclo lungo, per non far avvicinare la data di raccolta alla data ottimale di semina della coltura successiva.

La semina delle colture: se sul ter-

reno c’è la presenza di un’abbondante quantità di residuo colturale che copre il terreno, si provoca una minore perdita di acqua, che determina un minor riscaldamento del suolo che per quanto riguarda le colture primaverili sposta leggermente in avanti la data di semina, mentre la anticipa per i cereali a semina autunnale.

43


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La lotta alle erbe infestanti. In caso

ducono per stoloni (es. gramigna). Grande

di ridotta lavorazione del terreno sono fa-

attenzione deve essere posta nella scelta

vorite le specie che si riproducono per se-

e nell’impiego degli erbicidi nella coltura

me, che germinano con facilità a contatto

che precede la semina con la minima lavo-

del terreno. Dalle indagini eseguite emerge

razione, onde evitare che si accumulino

che nei primi anni di applicazione delle mi-

residui di diserbanti sul terreno, anche se

nime lavorazioni, le infestanti tendono ad

vengono utilizzati formulati a basso dosag-

aumentare, mentre decrescono sensibil-

gio

mente dopo alcuni anni di applicazione, fa-

cendo prevedere una probabile diminuzio-

sempio, tra le colture erbacee di pieno

ne nell’impiego degli erbicidi. Le spiega-

campo, i cereali autunno-vernini hanno di-

zioni di quanto segnalato non sono ancora

mostrato di adattarsi molto bene alle tecni-

scientificamente chiarite, ma, con molta

che che non prevedono il rivoltamento del

probabilità, sono da attribuirsi alla limitata

terreno.

o mancata reintroduzione della riserva dei

semi nello strato superficiale del terreno,

mente. Nella scelta delle varietà è oppor-

contrariamente a quanto avviene con

tuno

l’aratura che ogni anno riporta in superficie

un’elevata energia germinativa ed uno svi-

i semi interrati negli anni precedenti. Per-

luppo sostenuto per primi periodi di vita. E’

tanto in presenza di infestanti è obbligato-

prudente utilizzare semente trattata con

rio effettuare un intervento in pre-semina

antifungicidi ad azione sistemica, che deve

con erbicidi ad applicazione fogliare non

essere effettuata con particolare attenzio-

selettivi, sistemici e non ad attività residua-

ne.

le per non correre il rischio di danneggiare

la coltura successiva. La lotta alle erbe in-

da le concimazioni non si riscontrano parti-

festanti verrà poi proseguita con erbicidi

colari problemi in quanto gli elementi meno

distribuiti in pre o in post-ermerganza. Con

mobili nel terreno (fosforo, potassio ecc.),

l’adozione della minima lavorazione super-

possono essere incorporati nei primi strati

ficiale sul medesimo terreno per anni si

di terreno alla profondità delle lavorazioni.

deve temere la possibilità che si verifichi

Se la minima lavorazione segue una coltu-

una specializzazione della flora infestante

ra che ha richiesto lavori più approfonditi è

a favore delle graminacee, delle specie vi-

opportuno somministrare fosforo e potas-

vaci (con maggiore rischio negli avvicen-

sio in misura più elevata e non sommini-

damenti stretti), e delle specie che si ripro-

strare questi elementi alla coltura seminata

44

L’adattabilità delle colture. Ad e-

La scelta delle varietà e della seutilizzare

varietà

che

hanno

Le concimazioni. Per quanto riguar-


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con la minima lavorazione. Le concimazio-

nella minore potenza richiesta e nei

ni azotate non pongono particolari proble-

minori consumi energetici riscontrati ri-

mi e possono essere eseguite secondo i

spetto alle tecniche tradizionali;

canoni della tecnica colturale consolidata.

La regimazione delle acque: non si

nella maggiore tempestività delle

operazioni dovuta alla semplificazione del

può prescindere da una efficiente sistema-

cantiere di lavoro.

zione idraulico - agraria dei campi; è infatti

L’elevata tempestività della semina su so-

di fondamentale importanza che, sia du-

do, rispetto alla tradizionale, rende questa

rante il periodo invernale che in quello pri-

tecnica interessante per la messa a dimora

maverile, le acque in eccesso vengono al-

delle colture in secondo raccolto, o dei ce-

lontanate rapidamente al fine di mantenere

reali quando questi seguono una coltura

un sufficiente franco di coltivazione e per-

raccolta tardivamente.

mettere un rapido riscaldamento del terre-

La semina su sodo non può essere lascia-

no. Tutto ciò particolarmente per le colture

ta al caso e all’improvvisazione ma segue

a ciclo primaverile estivo.

precisi concetti agronomici, quali:

La minima lavorazione non può essere una

tecnica improvvisata, ma deve essere pro-

reno: un terreno di medio impasto o sciolto

grammata per tempo, perché sono molte-

si presta molto meglio alla semina su sodo

plici i fattori che influenzano la sua riuscita

rispetto a uno argilloso nel quale i periodi

tecnica ed economica che può dare molte

di intervento sono più limitati.

soddisfazione, ma con la stessa facilità

può portare a profonde delusioni e non per

lavoro impegnati nelle colture prece-

colpa sua.

denti (ad es. raccolta, diserbo, concima-

Il tipo e le caratteristiche del ter-

Le caratteristiche dei cantieri di

zione), che possono aver influenzato il

SEMINA SU SODO

compattamento

del

terreno,

La semina su sodo consiste nella deposi-

nell’esecuzione delle operazioni (terreno

zione del seme direttamente sul terreno

più o meno in tempera ecc.).

non lavorato, ma con la lavorazione limita-

l’epoca

La quantità e tipologia di residuo

colturale rimasto in superficie: altezza di

ta alle strisce di deposizione del seme. I

taglio delle specie raccolte che possono

vantaggi principali ascrivibili alla riunione

facilitare la riuscita della semina su sodo

in un solo passaggio degli interventi di

(es. il mais), presenza o meno di residuo

preparazione del terreno e di semina pos-

colturale trinciato che può o meno agevola-

sono essere indicati:

45


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re l’azione degli elementi di semina delle

to superficiale del terreno, contrariamente

macchine.

a quanto avviene con l’aratura che ogni

Tipo di coltura: le specie in grado

anno riporta in superficie i semi interrati

di accestire (es. frumento, orzo ecc.) sono

negli anni precedenti. Con l’adozione della

meno sensibili alle eventuali fallanze ri-

semina su sodo sul medesimo terreno per

spetto alle colture seminate a file e che

anni si deve temere la specializzazione

non accestiscono. Non solo, non tutte le

della flora infestante a favore delle grami-

varietà rispondono allo stesso modo, al-

nacee e delle specie vivaci con maggiore

meno nel primo periodo (3-5 anni), a un

frequenza negli avvicendamenti scarsa-

cambiamento di tecnica colturale che mo-

mente diversificati fino al limite della omo-

difica l’equilibrio a carico del terreno.

successione. Grande attenzione deve es-

• Andamento climatico: tale aspetto inte-

sere posta nella scelta e impiego degli er-

ragisce con tutti gli aspetti precedenti e ri-

bicidi nella coltura che precede la semina

veste un ruolo chiave nel condizionare il

su sodo, onde evitare che si accumulino

successo della semina su sodo, al punto

residui di principi attivi (in tal senso atten-

che una sua adozione deve essere atten-

zione anche ad eventuali impieghi ripetuti

tamente ponderata anche in funzione dei

seppur a bassi dosaggi) in grado di in-

principali parametri climatici (es. precipita-

fluenzare negativamente lo sviluppo della

zioni, temperature).

coltura seminata. La maggiore presenza di

Sviluppo delle erbe infestanti: le

uccelli sui campi seminati su sodo (che

indagini compiute hanno messo in risalto

vengono preferiti per la loro nidificazione),

nei primi anni di passaggio dalle lavorazio-

presenta effetti controversi sullo sviluppo

ni convenzionali a quella su sodo una ele-

della flora infestante perché, se da un lato

vata percentuale di germinazione dei semi

facilitano la diffusione dei semi di alcune

presenti nel terreno con uno sviluppo di

specie, dall’altro esercitano una notevole

una copertura diffusa. Appena terminata la

pressione sui semi della flora infestante ri-

fase di conversione il potenziale di semi in-

ducendone il loro numero, soprattutto dei

festanti è calato molto e nel lungo periodo

più grandi. E’ assodato comunque che le

non è stato necessario un impegno mag-

specie che si riproducono per via stolonife-

giore di erbicidi. Le spiegazioni di quanto

ra (es. gramigna) trovano un ideale am-

segnalato non sono ancora scientificamen-

biente per svilupparsi. In caso di presenza

te chiarite, ma, con molta probabilità, sono

di infestanti, anche debole, è obbligatorio

da attribuirsi alla limitata o mancata rein-

effettuare un intervento in pre-semina con

troduzione della riserva dei semi nello stra-

erbicidi ad azione totale, con prodotti si-

46


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stemici senza attività residuale, per poi in-

no meno il rischio di allettamento. La dimi-

tervenire sulla coltura con interventi in pre

nuzione della taglia è stata osservata prin-

e/o post-emerganza.

cipalmente dopo mais, sorgo e soia che

Temperatura del terreno: la coper-

asportano molto azoto. Anche per le coltu-

tura vegetale e la maggiore percentuale di

re primaverili estive è consigliabile aumen-

acqua che rimane nel terreno non lavorato

tare di un 20% la dose di azoto da sommi-

rallenta di solito il riscaldamento in prima-

nistrare principalmente nei primi anni di

vera ed il raffreddamento autunnale (da 1

adozione della semina su sodo. Sia per il

a 3° C) del suolo. Tutto ciò va considerato

fosforo che per l’azoto si ritiene che porti

e può determinare un anticipo delle semine

un certo vantaggio la localizzazione alla

per i cereali autunno-vernini ed un postici-

semina di una quota parte posizionando il

po di alcuni giorni per le semine primaveri-

fertilizzante, per quanto riguarda il fosforo,

li, per mettere i semi nelle migliori condi-

a lato della fila e sotto la fila per quanto ri-

zioni di germinazione e consentire un rapi-

guarda l’azoto.

do sviluppo nelle fasi iniziali.

Contenuto di acqua: in un terreno

Concimazioni: relativamente al fo-

non lavorato si ha un maggior contenuto di

sforo ed al potassio la stratificazione degli

acqua a causa della maggiore microporosi-

elementi nel terreno in funzione della pro-

tà, che trattiene l’acqua a disposizione del-

fondità di lavorazione e del grado di rime-

le piante, soprattutto quando c’è la presen-

scolamento degli strati, non risulta incidere

za di residui colturali in superficie, che faci-

sostanzialmente sulla nutrizione delle pian-

lita la penetrazione dell’acqua, riducendo-

te, che può anzi essere agevolata nelle fa-

ne la velocità di scorrimento superficiale e

si iniziali dall’accumulo degli elementi

le perdite per evaporazione. Ciò è stato

(specialmente per il fosforo) nello strato

ampiamente dimostrato in una prova com-

superficiale. Per quanto riguarda l’azoto

parativa tra la semina su sodo e la semina

occorre considerare che un terreno più

tradizionale nella coltivazione di grano du-

freddo può portare a un ritardo dello svi-

ro nelle zone collinari dell’Alta Murgia ba-

luppo iniziale delle piante, pertanto sui ce-

rese.

reali autunno vernini è consigliabile un aumento di circa il 20% di apporto di azoto nella prima dose, distribuito con anticipo rispetto alle concimazioni normali, così da fornire una buona spinta iniziale. Le piante di grano essendo di taglia più bassa corro47


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Il grano duro seminato su sodo si presen-

limacce sul lato inferiore: la soglia di inter-

tava di un colore più verde soprattutto della

vento è di 2 – 3 animali per tavoletta.

foglia a bandiera

che fornisce inte-

cedente: per le colture che precedono la

ressanti esiti posi-

semina su sodo è consigliabile utilizzare

tivi sulla produzio -

varietà a ciclo breve (precoci) al fine di li-

ne della coltivazio-

berare anticipatamente il terreno ed evitare

ne del grano duro.

che un autunno piovoso possa essere

Essa, caratterizzata

causa di gravi problemi di calpestamento

dall’ampia superfi-

(situazione che con certi ibridi di mais può

cie fogliare, è l’ultima a seccare ed è quella

risultare frequente).

che opera la fotosintesi più a lungo e che

riempie la cariosside. La semina su sodo

sono differenze nei quantitativi di acqua

ha assicurato un tempo più lungo di fun-

necessari alle colture, è da considerare

zionalità delle foglie a bandiera, rispetto al-

che la non lavorazione favorisce un uso

la lavorazione tradizionale, che si riflette

più efficiente dell’acqua, ad iniziare dalla

positivamente sulla produttività.

sua conservazione grazie alla presenza

Ciclo colturale della coltura pre-

Irrigazione: sostanzialmente non ci

Limacce: le limacce sono molluschi

sulla superficie dei residui colturali. In an-

che nella mancata lavorazione del terreno

nate in cui si manifestano carenze idriche il

trovano un ambiente favorevole al loro svi-

vantaggio dei sistemi conservativi si fa più

luppo e che in particolari condizioni posso-

evidente, mentre nelle annate umide la la-

no causare danni anche notevoli alle coltu-

vorazione convenzionale mostra maggiori

re. In particolare dopo medica o girasole

vantaggi. Nella distribuzione dell’acqua oc-

sono da temere importanti invasioni di

corre evitare intensità di pioggia eccessiva,

questi

sia per la forza d’impatto, sia per il supe-

organismi,

che

consigliano

l’aggiunta alla tramoggia della seminatrice,

ramento della capacità di infiltrazione.

di principi attivi pellettati in grado di colpirle

(es. Metiocard e Metaldeide). Prima di in-

mina su sodo non può prescindere da una

tervenire con sostanze chimiche sarebbe

efficiente sistemazione idraulico - agraria

opportuno valutare il rischio di attacco del-

dei campi; è infatti di fondamentale impor-

le limacce che potrebbe essere eseguito

tanza che, sia durante il periodo invernale

distribuendo casualmente sul terreno delle

che in quello primaverile, le acque in ec-

tavolette delle dimensioni di 15 x 30 cm e

cesso vengano allontanate rapidamente al

dopo 2 – 3 giorni controllare la presenza di

fine di mantenere un sufficiente franco di 48

Regimazione delle acque: la se-


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coltivazione e permettere un rapido riscal-

damento del terreno. Tutto ciò, in particola-

erbicidi di post-emergenza;

re, per le colture a ciclo primaverile - esti-

vo.

lato, denso, ramificato, con radici di diame-

La semina diretta non deve essere consi-

tro ridotto, in possesso di una elevata ca-

derata sempre un’alternativa al sistema

pacità di esplorare il terreno dovuta alla

tradizionale, perché in certi casi, da valuta-

possibilità di sfruttare i così detti “biopori”,

re con attenzione, può essere utile arare a

ossia i canalicoli aperti dagli apparati radi-

profondità contenuta ogni 4-5 anni, o utiliz-

cali delle precedenti colture, nonché quelli

zare anche il ripuntatore, allo scopo di eli-

lasciati dagli animali terricoli;

minare o attenuare le problematiche coltu-

rali legate al compattamento del suolo e

lemento che distribuito in superficie scende

avere un’azione positiva sulle malerbe, so-

lungo lo strato di terreno e pertanto facil-

prattutto su quelle rizomatose.

mente intercettabile dall’apparato radicale;

ADATTAMENTO COLTURE ALLA SODO

dell’ampia gamma ed efficacia degli del tipico apparato radicale, fascico-

delle discrete esigenze di azoto, e-

delle limitate esigenze di fosforo e

potassio i quali anche se non interrati pro-

DELLE SEMINA SU

fondamente e concentrati negli strati superficiali del terreno, perché poco mobili,

Tra le colture erbacee di pieno campo, i

influenzano poco la produzione;

cereali autunno-vernini hanno dimostrato

del fatto che non ha avuto conferme

l’ipotesi che le stoppie lasciate in superficie

di adattarsi bene alle tecniche della non la-

generano infezioni di mal del piede e di

vorazione, fornendo rese produttive del tut-

carbone dei cereali.

to paragonabili a quelle ottenute con la

Per una ottima riuscita economica della

tradizionale aratura in ambienti anche mol-

coltivazione dei cereali autunno-primaverili

to diversi tra loro. Ciò deriva soprattutto dal loro ciclo biologico e colturale (Calandro et

occorre rispettare tre elementi chiave:

al., 1992; Toderi et al., 2000) che, svol-

lo industriale per garantirsi una adeguata

gendosi prevalentemente in autunno e in

protezione alle sue più comuni patologie

inverno, rende queste specie scarsamente

ed in particolare alle fusariosi, che vengo-

sensibili ai problemi di stress idrico (Toderi

no incentivate dai residui delle colture pre-

e Bonari, 1986b) in virtù:

Il seme deve essere conciato a livel-

cedenti. Inoltre è consigliabile aumentare

della loro capacità di accestimento,

la dose di seme impiegata, perché alcuni

che consente di colmare le fallanze;

organismi dannosi (elateridi e limacce) si 49


AGRICOLTURA BLU L’A-B-C DELL’AGRICOLTURA CONSERVATIVA

COLDIRETTI MACERATA

avvantaggiano della non lavorazione ed

sciolti, o su colture in secondo raccolto

aumentano così la loro incidenza negativa

(soia, mais), o in particolari condizioni di

sulla coltura. La percentuale di aumento

stress idrico, esse hanno talvolta eviden-

del seme è in funzione della precessione

ziato livelli produttivi simili a quelli raggiunti

colturale: 15-20% dopo mais, sorgo e me-

con le tecniche di lavorazione convenzio-

dica; 10-15% dopo bietola e girasole.

nali. Tale situazione è stata anche aggra-

Concimazione: da diverse osserva-

vata dalla limitata disponibilità di seminatri-

zioni è scaturito un significativo vantaggio

ci appositamente costruite per la semina

nella distribuzione di una maggior quantità

su sodo o con limitate lavorazioni delle

di azoto, orientativamente del 10-20%, per

specie monocaule, quali ad es.il girasole e

garantire alla coltura una buona “spinta”

il mais.

iniziale. Questo aspetto assume particolare

Di seguito vengono sinteticamente tratteg-

rilevanza dopo colture come mais, sorgo e

giate le linee guida della tecnica colturale

soia che asportano molto azoto.

del mais e del girasole, che tra le colture

Varietà: le condizioni colturali della

primaverili sono le più diffuse in sede pro-

semina su sodo sono ideali per esaltare le

vinciale.

qualità dei frumenti con maggiori caratteristiche di rusticità. Si evidenziano dei van-

Mais

taggi nell’uso di varietà anche a taglia rela-

In genere l’adozione dell’Agricoltura Blu

tivamente alta, che in queste condizioni ri-

non si improvvisa, questo vale ancora di

mangono più basse rispetto al loro stan-

più per il mais per il quale occorre valutare

dard in coltura tradizionale.

attentamente le condizioni podologiche e climatiche di coltivazione. Uno dei fattori

Specie da rinnovo

negativi per il mais e di cui ne soffre a di-

Le specie da rinnovo come mais, sorgo,

smisura è il compattamento del terreno e il

soia e girasole, nell’ambiente italiano, han-

suo cattivo drenaggio, pertanto per questa

no

problemi

coltura l’adozione di tecniche conservative

nell’applicazione dell’agricoltura conserva-

deve essere programmata per tempo e

tiva, legati soprattutto alla difficoltà di ga-

non essere una tecnica di ripiego. Certa-

rantire una densità ottimale e al rallenta-

mente le maggiori esigenze sono per la

mento delle prime fasi di accrescimento,

non lavorazione, rispetto alla minima lavo-

causate da una maggiore lentezza nel ri-

razione, perché con quest’ultima si posso-

scaldamento del terreno. Soltanto in am-

no correggere parzialmente le anomalie

bienti irrigui, o su terreni tendenzialmente

del terreno. Molto importante è la scelta

evidenziato

alcuni

50


COLDIRETTI MACERATA

AGRICOLTURA BLU L’A-B-C DELL’AGRICOLTURA CONSERVATIVA

dell’ibrido da coltivare perché, oltre agli

mente rispetto alla coltivazione convenzio-

aspetti da prendere in considerazione nella

nale. La lotta alla flora infestante è molto

coltivazione tradizionale, l’ibrido deve pos-

importante e va praticata con oculatezza

sedere una elevata energia di germinazio-

soprattutto perché il mais è poco competi-

ne ed una spinta rusticità principalmente

tivo rispetto alla flora spontanea. Per quan-

nei primi stadi di sviluppo, soprattutto a

to riguarda l’irrigazione non sono state evi-

basse temperature caratteristiche dei ter-

denziate differenze sostanziali nei quanti-

reni a non lavorazione. In riferimento alla

tativi necessari, ma occorre considerare

scelta della classe di maturità dell’ibrido è

che i sistemi conservativi e principalmente

da considerare che i terreni non lavorati, e

la semina su sodo, favoriscono un uso più

con minore incidenza quelli a lavorazioni

efficiente dell’acqua a partire dalla sua

ridotte, si riscaldano lentamente determi-

conservazione, facilitata dalla presenza di

nando un ritardo della semina, un accor-

residui colturali sulla superficie del terreno.

ciamento della stagione vegetativa e di

Nelle annate meno piovose o in carenza

conseguenza della classe dell’ibrido. Per

idrica il vantaggio dei sistemi conservativi è

quanto riguarda la concimazione fosfatica

più evidente, mentre nelle annate umide

e azotata è consigliabile eseguire un inter-

sono maggiormente favorite le coltivazioni

vento di concimazione localizzata alla se-

convenzionali.

mina e limitatamente per l’azoto, quanto

dell’acqua occorre utilizzare modalità che

meno nei primi anni di adozione delle tec-

non generano compattamenti superficiali.

niche conservative, di aumentare la dose

Se

di un 15 - 20%. Il periodo di semina della

dell’agricoltura conservativa non sono e-

coltura deve essere stabilito a seconda

mersi particolari problemi di ordine fitosani-

delle condizioni in cui si presenta il terreno,

tario, tranne che sulla coltivazione su sodo

delle condizioni climatiche e delle caratte-

in particolari condizioni di umidità e di ab-

ristiche dell’ibrido scelto, in media essa

bondante presenza di residui colturali, è

viene posticipata di 10 – 15 giorni rispetto

stata notata lo sviluppo di popolazioni di

al convenzionale. La dose di sementi me-

limacidi, che vanno monitorate ed effica-

diamente viene aumentata di un 10-15%

cemente contrastate.

vengono

Nella

applicati

distribuzione

gli

aspetti

per assicurare l’investimento voluto, anche se con l’evolversi dell’efficienza delle se-

Girasole

minatrici, l’aumento della dose di semente

Nell’adozione delle tecniche di agricoltura

viene sempre più ridimensionata. La pro-

conservativa nel girasole è necessario te-

fondità di semina non cambia sostanzial-

nere in debita considerazione le peculiarità 51


COLDIRETTI MACERATA

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della specie, la quale si caratterizza per

la coltura. Nessun problema è emerso

possedere un ciclo colturale relativamente

dall’impiego corretto di ripuntatori o erpici

breve grazie alle minori esigenze di tempe-

pesanti utilizzati per la lavorazione princi-

rature in fase di germinazione e di emer-

pale. Altro aspetto da considerare è che il

genza, che consente l’anticipo dell’epoca

girasole presenta dei consumi idrici stagio-

di semina e quindi della raccolta, rispetto

nali molto elevati (simili a colture notoria-

alle altre specie a ciclo primaverile - estivo.

mente molto esigenti in fatto di umidità del

Nel complesso le caratteristiche fenologi-

terreno) che influenzano decisamente la

che lasciano pensare ad un minore rischio

sua produttività. Pertanto le tecniche di a-

di stress idrico rispetto alle atre specie da

gricoltura conservative si ritengono in gra-

rinnovo. Tra le caratteristiche della specie,

do di favorire l’infiltrazione dell’acqua nel

che influenzano la scelta del tipo di coltiva-

terreno e di limitare i processi di evapora-

zione, occorre tenere in debita considera-

zione a tutto vantaggio della disponibilità di

zione il robusto e profondo apparato radi-

acqua per la coltura. Fondamentale per il

cale, costituito da un fittone capace di rag-

girasole risulta la regimazione delle acque

giungere profondità di oltre 1 m e dalle ra-

e l’allontanamento di quelle in eccesso,

dici secondarie sempre più piccole, fino ad

che rallenterebbero il processo di riscal-

arrivare ad un capillizio che presenta un

damento del terreno fattore particolarmen-

diametro medio superiore a quello dei ce-

te importante per una coltura a semina

reali vernini. Questo potente sistema radi-

precoce che deve nascere e superare i

cale ha il tallone di Achille nella scarsa ca-

primi stadi di sviluppo nel più breve tempo

pacità di penetrazione degli strati compatti

possibile. Se ciò non avviene la coltura va

del terreno. Alle prime valutazioni la colti-

soggetta a maggiori rischi di danneggia-

vazione del girasole su sodo potrebbe cre-

mento da parte degli uccelli e pertanto un

are difficoltà nell’approfondimento delle ra-

leggero ritardo dell’epoca di semina su so-

dici a causa di una ridotta dimensione dei

do potrebbe permettere una rapida e uni-

pori del terreno e ad una accresciuta resi-

forme emergenza delle piante. Molta at-

stenza alla penetrazione. Anche l’impiego

tenzione occorre porre nella fase di semina

di minime lavorazioni realizzate con attrez-

sia per quanto riguarda il terreno che la re-

zi che possono causare un compattamento

golazione della seminatrice, fattore deter-

sottosuperficiale del terreno (erpici a di-

minante per mettere i semi nelle migliori

schi, frese ecc) potrebbe provocare un ri-

condizioni di germinabilità. Anche la scarsa

dotto sviluppo dell’apparato radicale con

attenzione alla tecnica del diserbo può es-

ripercussioni negative sulla produttività del-

sere un limite, soprattutto nella fase di pre52


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semina e di pre-emergenza, perché sul gi-

del seme, perché il contatto tra i residui

rasole il controllo delle infestanti in post-

colturali in decomposizione ed il seme, può

emergenza non è sempre facile per la limi-

dare luogo a fenomeni di fitotossicità;

tata disponibilità di erbicidi di contatto e la

loro non sempre completa selettività nei

solco di semina, senza eccessive lisciature

confronti della oleaginosa.

delle zone laterali, e dalla capacità di rico-

dalla capacità di creare un adatto

prire il seme depositato per rendere veloce la sua germinazione;

MACCHINE PER LA SEMINA SU SODO

La scelta di adottare la semina su sodo

stante della profondità di semina (2 – 5

impone inevitabilmente l’impiego di mac-

cm), per garantire una corretta e contem-

chine operatrici con caratteristiche costrut-

poranea emergenza della coltura;

tive particolari, anche con notevoli diffe-

renze in funzione delle condizioni operative,

che spesso mettono

ai lati del solco e a maggiore profondità del seme;

re. La seminatrice su sodo deve essere

una macchina che riesce a seminare in

dall’opportunità di lasciare il residuo

colturale uniformemente distribuito sul ter-

presenza di residuo colturale sulla superfi-

reno, allo scopo di garantire un importante

cie del terreno e deve riuscire ad adeguar-

effetto pacciamante.

si alle variazioni delle condizione del terre-

Le seminatrici a righe presenti sul mercato

no, che possono essere diverse anche

sono generalmente di tipo trainato e dotate

nell’interno dello stesso appezzamento. Il

di organi lavoranti a disco zavorrato (den-

livello di precisione della semina su sodo è

tato o liscio), assolcatori a stivaletto (posto

dato:

direttamente sul disco) o a disco (posizio-

dall’interazione tra l’organo lavoran-

nato posteriormente ad una certa distanza

te e il terreno nella fase di deposizione del

dal disco) e chiudi solco a disco inclinato o

seme che deve seguire l’andamento del

a rullo.

terreno garantendo un costante appoggio sulla superficie del suolo;

dall’efficiente localizzazione del ferti-

lizzante, che dovrebbe essere posizionato

in difficoltà

l’imprenditore nella scelta di quali acquista-

dalla necessità di mantenimento co-

dalla gestione del residuo colturale,

che è di estrema importanza per la creazione di una zona priva di biomassa, nella striscia di semina al fine di eliminare o limitare problemi nella fase di germinazione 53


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che di coltivazione non deve avvenire tra il confronto delle produzioni unitarie, ma tra i Prodotti Netti Aziendali delle colture e ancora meglio a livello di sistema colturale, prima ancora che per una sola specifica

coltura,

per

tenere

conto

dell’effetto residuo che una tecnica di lavorazione utilizzata può avere anche sulla coltura che segue. Negli ultimi anni le categorie di spesa che sono fortemente sotto osservazione sono le lavorazione del terreno perché sono le pratiche colturali più costose. Non è raro che le lavorazioni del terreno per la semina del grano in collina rappresentano il 30% ed oltre della produzione lorda vendibile (PLV); così come per il mais e il girasole è molto frequente un costo delle lavorazioni oscillante fra il 20 e

ASPETTI ECONOMICI

il 30%. Risparmiare è possibile e nella

I problemi di reddito con i quali gli impren-

scelta della strategia da utilizzare occorre tenere presente le dotazioni aziendali di

ditori devono giornalmente confrontarsi

macchine che possono essere utilizzate

possono essere racchiusi in due categorie:

nelle lavorazioni ridotte, a tutto vantaggio

l’aumento delle rese e la diminuzione dei

dell’economicità delle colture. Cosa diver-

costi di produzione. L’aumento delle rese è

sa invece è quando ci si riferisce all’utilizzo

da sempre l’obiettivo principe ma occorre

di tecniche di semina diretta poiché, visto

considerare che spesso si è arrivati

l’alto costo di esercizio delle macchine uti-

all’ottenimento della massima espressione

lizzate, la loro gestione resta prevalente-

produttiva delle piante, pertanto la sua

mente limitata alle imprese di noleggio. Il

evoluzione appare molto difficile e potrà

risparmio energetico può essere notevole

avvenire in tempi non brevi, mentre sem-

sia per le tecniche di minima lavorazione

bra praticabile con maggiore facilità la

che di semina su sodo. Per quanto riguar-

strada della diminuzione dei costi di produ-

da l’adozione di tecniche di minima lavora-

zione modificando le tecniche di coltivazio-

zione i risultati della sperimentazione ese-

ne. Un confronto reale tra le diverse tecni54


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guita su terreno argilloso caratterizzato da

CEREALI AUTUNNO – INVERNALI

un’umidità media negli strati superficiali (0

Nonostante la tecnica convenzionale per la

– 30 cm), del 17% e, in quelli più profondi

preparazione del terreno per la coltivazio-

(60 – 90 cm) del 22%, la lavorazione a due

ne dei cereali autunno vernini ancora resi-

strati (discissura eseguita con mono anco-

sta, da alcuni anni si sono diffuse progres-

ra a 60 cm più aratura superficiale a 30

sivamente anche alcune tecniche più sem-

cm) ha evidenziato un risparmio del con-

plificate di lavorazione del suolo come la

sumo ad ettaro del 45% nei confronti

“discissura a media profondita” amplia-

dell’aratura tradizionale eseguita alla me-

mente collaudata, la “minima lavorazione”

desima profondità. Il risparmio si è poi ri-

spesso effettuata con l’uso di erpici e la

dotto al 30% con la discissura a 75 cm ri-

“non lavorazione” basata sulla semina su

spetto sempre all’aratura a 60 cm di pro-

sodo.

fondità, per passare a valori negativi

Nello specifico a livello nazionale è iniziata

(-20%) con l’ancora a 90 cm. Tutto ciò sot-

da molti anni l’attivià di ricerca e di con-

tolinea il vantaggio dell’operazione a due

fronto tra le varie tecniche coinvolgendo in

strati anche nel caso di un intervento più

sede provinciale il CERMIS “Centro ricer-

profondo rispetto a quello dell’aratura tra-

che e sperimentazione per il miglioramento

dizionale. Si è inoltre messa in evidenza

vegetale – N. Strampelli”, che insieme

una tendenza alla riduzione dei consumi

all’Assam “Agenzia Servizi e Sviluppo nel

per ettaro nella discissura con la velocità operative più elevate,

Settore Agricoltura nelle Marche” ha effet-

sino a quando

tuato prove comparative sulla coltivazione

l’incidenza dello slittamento non si fa senti-

del grano duro a partire dal 1996. Le prove

re pesantemente e allora i consumi tendo-

sono state eseguite a Tolentino (MC) su

no ad aumentare. Il risparmio di energia

terreni di varia natura (argilloso, ricco di

della lavorazione a due strati rispetto

scheletro e franco-limoso) di diversa giaci-

all’aratura profonda su terreno più sciolto è

tura (pianeggiante e collinare) e con diffe-

risultato invece dell’11% e del 13%,

renti precessioni colturali (bietola e giraso-

nell’ordine per la profondità di lavorazione

le) che sono rappresentative della situa-

di 50 e 60 cm, evidenziando così che i

zione produttiva della zona. Le tecniche di

maggiori vantaggi energetici del ripuntato-

coltivazione messe a confronto sono state:

re si hanno con i suoli tenaci.

Discissura (ripuntatura a 30-40 cm

di profondità (ripuntatore a 5 ancore) e affinamento del terreno con erpice rotante o 55


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erpice a dischi, semina con seminatrice a

San Carlo. La semina è stata effettuata

righe (tecnica di controllo);

contemporaneamente per tutte le tesi in macchina

epoca normale, il diserbo è stato effettua-

combinata, erpice rotante, seminatrice a

to in post-emergenza (nella lavorazione

righe;

minima sono stati eseguiti interventi speci-

Lavorazione

minima:

Semina diretta: effettuata con semi-

fici), preceduto da un intervento disseccan-

natrice specifica.

te in pre-semina nella semina su sodo.

Le varietà di frumento duro utilizzate negli

I risultati produttivi ottenuti con precessio-

anni sono state: Neodur, Grazia, Colosseo,

ne girasole sono stati:

Produzione di granella (T/ha) Anno

1996/97

1998/99

1999-2000

Media

Discissura

4,96

4,31

5,23

4,83

Minima lavorazione

4,18

3,90

5,12

4,40

Semina su sodo

4,33

3,99

5,21

4,51

Media

4,49

4,06

5,18

4,58

Lavorazione

I risultati produttivi ottenuti con precessione barbabietola da zucchero sono stati: Produzione di granella (T/ha) Anno

1996/97

1998/99

1999-2000

Media

Discissura

4,48

5,36

4,92

Minima lavorazione

4,64

5,21

4,92

Semina su sodo

4,20

5,03

4,61

Media

4,44

5,20

4,82

Lavorazione

Anno 1996/97

Motivazioni: minore accestimento, minore

Ubicazione prova: collina

spighe alla raccolta, incompleto controllo

Precessione colturale: Girasole

delle infestanti, soprattutto nella tesi di se-

Produzioni ottenute con la minima lavora-

mina diretta.

zione e la semina su sodo, rispetto alla produzione ottenuta con la discissura:

Anno 1998/99

Minima lavorazione: -16% (-0,78 T/ha);

Ubicazione prova: collina

Semina su sodo -13% (-0,63 T/ha). 56


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Precessione colturale: Barbabietola da

erpice a dischi, semina con seminatrice a

zucchero

righe (tecnica di controllo);

Ubicazione prova: pianura

Precessione colturale: Girasole

saggio con erpice rotante;

Il risultato produttivo a vantaggio della di-

scissura evidenzia minime differenze nei

natrice specifica, senza trinciatura dei resi-

confronti della lavorazione minima pari al

dui colturali del girasole, preceduta da un

3% (-0,12 t/ha), e per la semina su sodo

trattamento

pari al 7% (-0,30 t/ha). Dopo bietola la tesi

Glyfosate.

della lavorazione minima è risultata la più

Per ogni tecnica di lavorazione sono state

produttiva, mentre nella precessione gira-

messe a confronto tre diverse epoche di

sole la produzione è stata simile a quella

semina: anticipata (fine ottobre); normale

della semina su sodo.

(metà novembre); ritardata (prima metà di

Minima lavorazione: un solo pasSemina diretta: effettuata con semi-

disseccante

eseguito

con

dicembre). Le varietà utilizzate sono state Anno 1999/200

nell’anno 2001 il Colosseo (dopo bietola); il

Ubicazione prova: collina

Rusticano

Precessione colturale: girasole e bietola.

nell’anno 2002 e nel 2003 Grazia (dopo

Produzione ottenuta con la minima lavora-

barbabietola da zucchero) ed Iride (dopo

zione e la semina su sodo rispetto alla

girasole). La dose di seme delle specie

produzione ottenuta con la discissura:

sono state leggermente aumentate nella

Minima lavorazione: -2% (-0,13 T/ha);

semina diretta. Nell’anno 2001 nella mini-

Semina su sodo: -3% (-0,17 T/ha).

ma lavorazione si è evidenziata la presen-

(dopo

girasole),

Creso

za di piante infestanti superiore alla media Le prove sono proseguite negli anni suc-

perché non è stato possibile eseguire il di-

cessivi su terreni collinari di natura argillo-

serbo chimico.

sa, con dotazione di sostanza organica

I risultati ottenuti sono stati:

medio-bassa, e con precessione di barbabietola da zucchero e girasole. Sono state messe a confronto tre diverse tecniche di lavorazione: •

Discissura (ripuntatura a 30-40 cm

di profondità (ripuntatore a 5 ancore) e affinamento del terreno con erpice rotante o

57


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COLDIRETTI MACERATA

Produzione ((t/ha) al 13% di umidità) di granella di frumento duro, in funzione della tecnica di lavorazione e delle tre diverse epoche di semina (media delle due precessioni) Anno

Anno 2000/2001

Anno 2001/2002

Anno 2002/2003

Epoca di semina

Media

2001/2003

Discissura (Control- 2,24

2,75

4,31

4,27

4,90

4,73

4,73

4,65

4,40

4,11

Minima lavorazione 2,48

2,98

4,44

4,80

5,09

4,83

4,91

4,80

3,78

4,23

Semina diretta

2,75

2,90

4,85

4,84

4,87

4,27

5,40

5,57

4,75

4,46

Media

2,49

2,88

4,53

4,63

4,95

4,61

5,01

5,01

4,31

4,27

lo)

1° = anticipata

2° = normale

3° = ritardata

Sono stati indicati i valori medi tra le sei

spiegabile con il fatto che con la discissura

precessioni perché le differenze produttive

è stato ottenuto un letto di semina più a-

riscontrate sono state abbastanza mode-

sciutto e grossolano rispetto alle altre due

ste.

tecniche che smuovono meno o per niente il terreno in superficie.

Considerazioni

Semina in epoca normale (metà novem-

I risultati ottenuti hanno messo in evidenza

bre). Con la semina in epoca normale ne-

che:

gli anni 2001 e 2002 non sono stati rilevate

Semina anticipata (fine ottobre): i risul-

sostanziali differenze. Nel 2003 è stata fa-

tati migliori sono stati ottenuti con la semi-

vorita la semina diretta (+20%) rispetto alla

na diretta, mentre il peggiore risultato è

discissura la quale è stata eseguita con

stato rilevato con la discissura. Gli incre-

terreno asciutto o abbastanza compattato

menti di resa ottenuti con la semina diretta,

e l’emergenza è stata ostacolata dalla sic-

rispetto alla discissura sono stati:

cità. La semina su sodo ha consentito di

Anno

sfruttare l’umidità del terreno.

Percentuale di in-

Semina in epoca ritardata (da inizio di-

cremento

2001

+ 23 %

2002

+ 13 %

2003

+ 14 %

cembre). Negli anni 2001 e 2002 la minima lavorazione e la discissura hanno fornito sostanziali risultati produttivi, mentre nel 2003 è stato registrato un calo delle produzioni della minima lavorazione (-14%)

La

minima

lavorazione

ha

consentito

rispetto alla discissura perché le semine,

l’ottenimento di risultati intermedi alla altre

causa piogge persistenti, sono state effet-

due tecniche di lavorazione. Tutto ciò è

tuate nel mese di gennaio su terreno ba58


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gnato. Con la semina diretta i risultati rile-

CERMIS, per alcuni anni ha eseguite inda-

vati rispetto alla discissura sono stati:

gini sui costi di produzione per valutare a pieno la validità delle tecniche a confronto.

Anno

I risultati ottenuti vengono indicati nelle ta-

Variazione di produzione

belle che seguono:

della semina diretta rispetto alla discissura

2001

+ 13 %

2002

- 10 %

2003

+8%

Le variazioni percentuali sono condizionate dall’andamento climatico. In linea generale le tre tecniche di lavorazione non modificano sostanzialmente la produttività del grano duro. Perciò che riguarda l’epoca di semina nelle semine anticipate è sicuramente da preferire la semina diretta. In merito alla qualità della granella, questa sembra molto più legata all’andamento stagionale che alla tecnica di lavorazione impiegata. I risultati ottenuti dalla sperimentazione mettono in chiara evidenza che tecniche di agricoltura conservativa possono essere utilizzate nella coltivazione del grano duro in quanto non influenzano in modo negativo la produzione ettariale e non hanno diretta influenza sulla qualità della granella. Al di là di tutto ciò, la validità di una tecnica colturale rispetto ad un’altra va indagata anche in relazione ai costi di produzione che un imprenditore deve sostenere che è il fattore determinante nella scelta imprenditoriale, ed è per questo motivo che

il 59


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COSTI prova tecnica di gestione anno 1996 Semina diAratura Discissura retta Girasole 45.000 70.000

DESCRIZIONE Trattamento disseccante Prodotto dissecante Aratura leggera Scarificatura (rippatura) Estirpatura Erpice a dischi (morgano) Erpicatura Semina Semente Rullatura

125.000 155.000 70.000 168.000 35.000 553.000

TOTALE SPESE IMPIANTO DIFFERENZA SPESE IMP.

150.000 200.000 465.000 88.000

Costi % rispetto all'aratura superf.

100

Costi % rispetto alla discissura

Riduzione rispetto discissura % Trebbiatura trasporto TOTALE COSTI COLTURALI DIFFERENZA COSTI COLT. TOTALE PRODUZIONE Differenza Reddito lordo % su discissura Risultato scelta Val. della Prod. - Costi Colt. Diff % val. prod.-costi colt. Produzione Produzione in% su discissura

206.700 63.600 823.300 1.749.000 100 925.700 100 53,0 100,00

Fonte CERMIS

60

84,09 15,91 167.700 47.300 680.000 143.300 1.419.000 -330.000 81,13 -186.700 739.000 80 43,0 81,13


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COSTI prova tecnica di gestione anno 1996/97 dopo girasole Lav. Min. Diretta DESCRIZIONE Aratura Discissura Girasole Girasole Trattamento disseccante 50.000 Prodotto dissecante 81.250 Aratura leggera 230.000 Scarificatura (rippatura) 145.000 Estirpatura Erpice a dischi (morgano) Erpicatura 263.000 135.000 Semina 50.000 50.000 200.000 160.000 Semente 139.750 139.750 156.000 175.500 Rullatura 40.000 40.000 722.750 509.750 356.000 466.750 TOTALE SPESE IMPIANTO 213.000 366.750 256.000 DIFFERENZA SPESE IMP. 100,00 70,53 49,26 64,58 Costi % rispetto all'aratura superf. 100,00 69,84 91,56 Costi % rispetto alla discissura Riduzione rispetto aratura % 29,47 50,74 35,42 Trebbiatura 272.800 229.900 238.150 trasporto 54.560 45.980 47.630 TOTALE COSTI COLTURALI 837.110 631.880 752.530 DIFFERENZA COSTI COLT. 205.230 84.580 TOTALE PRODUZIONE 1.835.200 1.546.600 1.602.100 Differenza -288.600 -233.100 Reddito lordo % su discissura 100,00 84,27 87,30 Risultato scelta -83.370 -148.520 Val. della Prod. - Costi Colt. 998.090 914.720 849.570 Diff % val. prod.-costi colt. 100,00 91,65 85,12 Produzione 49,6 41,8 43,3 Produzione in% su discissura 100,00 84,27 87,30 Fonte CERMIS

61


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Lavorazioni conservative - Analisi costi 1998/99 DESCRIZIONE Trattamento disseccante Prodotto (lit.25.000/l) Aratura leggera Scarificatura (rippatura) Estirpatura Erpice a dischi (morgano) Erpice rotante (Verticalfresa) Erpice a denti rigidi Semina Semente (lit.60.000/q) Rullatura TOTALE SPESE IMPIANTO DIFFERENZA SPESE IMP. Costi % rispetto all'aratura superf. Costi % rispetto alla discissura

Riduzione rispetto aratura % Distr. Concime (n° 2 int.) Concime (Urea Kg.320*L.375) Diserbo Diserbante (Topik gr.200+Pointer gr.10) Trebbiatura (Lit. 3.500/q) Trasporto (lit.1.000/q) TOTALE COSTI COLTURALI DIFFERENZA COSTI COLT. TOTALE PRODUZIONE Differenza Reddito lordo % su discissura Risultato scelta Val. della Prod. - Costi Colt. Diff % val. prod.-costi colt. Produzione q/ha Produzione in% su discissura

Aratura Discissura Lav. Minima

220.000 120.000 130.000

130.000

50.000 126.000 40.000 496.000 190.000 100,00 72,30 100,00 27,70 84.000 120.000 50.000 107.400 229.005 55.979 1.142.384 1.526.700 100,00 384.316 100 50,89 100,00

62

40.000 50.000

150.000

50.000 126.000 40.000 686.000

Fonte CERMIS

Semina diretta

120.000 50.000 50.000 138.000 40.000 398.000 288.000 58,02 80,24 41,98 84.000 120.000 50.000 107.400 226.485 55.363 1.041.248 101.136 1.509.900 -16.800 98,90 84.336 468.652 122 50,33 98,90

140.000 138.000 368.000 318.000 53,64 74,19 46,36 84.000 120.000 50.000 107.400 218.340 53.372 1.001.112 141.272 1.455.600 -71.100 95,34 70.172 454.488 118 48,52 95,34


COLDIRETTI MACERATA

AGRICOLTURA BLU L’A-B-C DELL’AGRICOLTURA CONSERVATIVA

Lavorazioni conservative - Analisi costi 1999/2000 DESCRIZIONE Trattamento disseccante Prodotto (lit.25.000/l) Aratura leggera Scarificatura (rippatura) Estirpatura Erpice a dischi (morgano) Erpice rotante (Verticalfresa) Erpice a denti rigidi Semina Semente (lit.60.000/q) Rullatura TOTALE SPESE IMPIANTO DIFFERENZA SPESE IMP. Costi % rispetto all'aratura superf. Costi % rispetto alla discissura

Riduzione % Distr. Concime (n°2 int.) Concime (Urea Kg.320*L.310) Diserbo Diserbante (Topik gr.200+Pointer gr.10) Trebbiatura (Lit. 4.700/q) Trasporto (lit.900/q) TOTALE COSTI COLTURALI DIFFERENZA COSTI COLT. TOTALE PRODUZIONE Differenza Reddito lordo % su discissura Risultato scelta Val. della Prod. - Costi Colt. Diff % val. prod.-costi colt. Produzione q/ha Produzione in % su discissura

Aratura Discissura Lav. Minima

260.000 135.000

Semina diretta

60.000 50.000

148.000

170.000

170.000

170.000

80.000 126.000

80.000 126.000

80.000 138.000

190.000 138.000

524.000 247.000 100,00 67,96 100,00 32,04 100.000 99.200 60.000 107.400 194.580 37.260 1.122.440

388.000 383.000 50,32 74,05 49,68 100.000 99.200 60.000 107.400 171.550 32.850 959.000 163.440 1.095.000 -147.000 88,16 16.440 136.000 114 36,50 88,16

438.000 333.000 56,81 83,59 43,19 100.000 99.200 60.000 107.400 185.650 35.550 1.025.800 96.640 1.185.000 -57.000 95,41 39.640 159.200 133 39,50 95,41

771.000

1.242.000 100,00 119.560 100 41,40 100,00

Fonte CERMIS

63


COLDIRETTI MACERATA

AGRICOLTURA BLU L’A-B-C DELL’AGRICOLTURA CONSERVATIVA

Lavorazioni conservative: analisi costi 2002/2003 (1)

DESCRIZIONE Trattamento disseccante

Aratura

Erbicida a base di glyphosate 4 lt/ha (euro/lt 5,68) + attivatore 4 lt/ha (1,29 euro/lt) Aratura 0,3 m a una mano Scarificatura a 0,3-0,4 m Estirpatura Erpice a dischi Erpice rotante Erpice a denti rigidi Semina Semente (0,35 euro/kg) Rullatura

131,00 68,00

Discissura Lav. Minima Sem. Diretta

30,00

27,90 75,00

71,00

71,00

71,00

40,00 88,55 22,00 420,55 100,00

Distr. concime organico pellettato Distr. concime minerale (n° 2 interventi)

40,00 88,55 22,00 296,55 70,51 100,00 36,00 50,00

40,00 88,55 22,00 221,55 52,68 74,71 36,00 50,00

243,20 57,83 82,01 36,00 50,00

Conc. organico 8-21-5 kg 330 a euro/kg 0,25 nitrato ammonico kg 130 a euro/kg 0,16 urea kg. 285 a euro/kg 0,24) Trattamento diserbante

75,00 20,80 68,40 30,00

75,00 20,80 68,40 30,00

75,00 20,80 68,40 30,00

50,75 12,39 15,75 111,17 20,67 490,94 787,49 100,00 4,6 803,94

50,75 12,39 15,75 108,75 20,22 488,06 709,61 90,11 4,5 786,41

50,75 12,39 15,75 127,36 23,59 510,03 753,23 95,65 5,2 917,20

TOTALE SPESE IMPIANTO Costi % rispetto all'aratura superf. Costi % rispetto alla discissura

(2)

Diserbanti p.a clodinafop-propargile 240 g/l + p.a. cloquintocet-mesile 60 g/l = 250 g/ha p.a carfentrazone-etile 50% = 25 g/ha p.a. triasulfuron 20% = 37 g/ha Trebbiatura (euro/t 24,20) Trasporto (euro/t 4,50) TOTALE ALTRE SPESE COLTURALI TOTALE COSTI COLTURALI Costi colturali % rispetto a discissura Produzione t/ha Valore della produzione (3)

Aiuto compensativo ai seminativi RICAVO Ricavo % su discissura REDDITO LORDO (Ricavo - Costi colt.) Reddito lordo % rispetto a discissura

569,59 1.373,53 100,00 586,05 100,00

569,59 1.356,00 98,72 646,39 110,30

95,00 90,30

569,59 1.486,79 108,25 733,55 125,17

(1) per le operazioni colturali si fa riferimento a lavori svolti da imprese agro-meccaniche in base alle tariffe APIMAI per l'anno 2003; per l'impiego di mezzi tecnici e le rese si fa riferimento alla media delle tecniche (3 epoche di semina e 2 diverse precessioni); i prezzi sono quelli medi rilevati nella zona di coltivazione; tutti i prezzi si intendono al netto di IVA (2) viene assunto, per semplicità, un "intervento tipo" a largo spettro d'azione, comunemente impiegato nella zona in esame (3) Comune di Urbisaglia, area omogenea "collina interna"; escluse eventuali decurtazioni dell'aiuto supplementare al frumento duro per superamento della superficie massima garantita

VOCE Totale spese impianto Totale altre spese colturali Reddito lordo (Ricavo - Costi colturali) Fonte CERMIS

Discissura Lav. Minima Sem. Diretta

296,55 490,94 586,05

64

221,55 488,06 646,39

243,20 510,03 733,55


COLDIRETTI MACERATA

AGRICOLTURA BLU L’A-B-C DELL’AGRICOLTURA CONSERVATIVA

Lavorazioni conservative: analisi costi 2001/2002 (a prezzi 2003) (1)

DESCRIZIONE Trattamento disseccante

Aratura

Erbicida a base di glyphosate 4 lt/ha (euro/lt 5,68) + attivatore 4 lt/ha (1,29 euro/lt) Aratura 0,3 m a una mano Scarificatura a 0,3-0,4 m Estirpatura Erpice a dischi Erpice rotante Erpice a denti rigidi Semina Semente (0,35 euro/kg) Rullatura

131,00 68,00

TOTALE SPESE IMPIANTO Costi % rispetto all'aratura superf.

Discissura Lav. Minima Sem. Diretta

30,00

27,90 75,00

71,00

71,00

71,00

40,00 89,83 22,00 421,83 100,00

40,00 89,83 22,00 297,83 70,60 100,00 36,00 50,00 87,50 24,00 43,20 30,00

40,00 89,83 22,00 222,83 52,82 74,82 36,00 50,00 87,50 24,00 43,20 30,00

242,73 57,54 81,50 36,00 50,00 87,50 24,00 43,20 30,00

50,75 12,39 15,75 112,05 20,84 482,47 780,30 99,09 4,6 810,25

50,75 12,39 15,75 118,66 22,07 490,32 713,15 90,56 4,9 858,08

50,75 12,39 15,75 113,16 20,96 483,70 726,43 92,25 4,7 814,92

Costi % rispetto alla discissura

Distr. concime organico pellettato Distr. concime minerale (n° 2 interventi) conc. organico 6-15 kg 350 a euro/kg 0,25 nitrato ammonico kg 150 a euro/kg 0,16 urea kg. 180 a euro/kg 0,24) Trattamento diserbante (2)

Diserbanti p.a clodinafop-propargile 240 g/l + p.a. cloquintocet-mesile 60 g/l = 250 g/ha p.a carfentrazone-etile 50% = 25 g/ha p.a. triasulfuron 20% = 37 g/ha Trebbiatura (euro/t 24,20) Trasporto (euro/t 4,50) TOTALE ALTRE SPESE TOTALE COSTI COLTURALI Costi colturali % rispetto a discissura Produzione t/ha Valore della produzione (3)

Aiuto compensativo ai seminativi RICAVO Ricavo % su discissura REDDITO LORDO (Ricavo - Costi colt.) Reddito lordo % rispetto a discissura

569,59 1.379,84 100,00 599,54 100,00

569,59 1.427,67 103,47 714,53 119,18

95,00 89,83

569,59 1.384,51 100,34 658,07 109,76

(1) per le operazioni colturali si fa riferimento a lavori svolti da imprese agro-meccaniche in base alle tariffe APIMAI per l'anno 2003; per l'impiego di mezzi tecnici e le rese si fa riferimento alla media delle tecniche (3 epoche di semina e 2 diverse (2) viene assunto, per semplicità, un "intervento tipo" a largo spettro d'azione, comunemente impiegato nella zona in esame (3) Comune di Urbisaglia, area omogenea "collina interna"; escluse eventuali decurtazioni dell'aiuto supplementare al frumento duro per superamento della superficie massima garantita

VOCE Totale spese impianto Totale altre spese colturali Reddito lordo (Ricavo - Costi colturali) Fonte CERMIS

Discissura Lav. Minima Sem. Diretta

297,83 482,47 600,82

65

222,83 490,32 715,81

242,73 483,70 657,60


COLDIRETTI MACERATA

AGRICOLTURA BLU L’A-B-C DELL’AGRICOLTURA CONSERVATIVA

Considerazioni

che conservative porta necessariamente

I risultati ottenuti confermano la validità dei

con sé una modifica complessiva del si-

sistemi innovativi di lavorazione sperimen-

stema colturale.

tati che permettono una maggiore tempestività delle operazioni di semina e una per unità lavorativa. Ogni azienda, comun-

ADATTABILITÀ DELLE VARIETÀ DI GRANO DURO ALLE TECNICHE CONSERVATIVE. Il confronto produttivo tra varietà di grano

que, in relazione al costo della manodope-

duro in semina diretta non ha visto ancora

ra, del gasolio agricolo, della costituzione

la realizzazione di specifici programmi plu-

del parco aziendale può facilmente valuta-

riennali di indagine. Un primo tentativo è

re i costi delle tecniche e operare un con-

stato realizzato nella campagna 2001-02 in

fronto specifico tenendo in debita conside-

sede nazionale con il coinvolgimento an-

razione anche l’impatto ambientale sia a

che del CERMIS di Tolentino (MC) otte-

livello locale che globale. Con l’adozione

nendo i risultati produttivi di seguito indicati

della semina su sodo del frumento duro

che, essendo di un solo anno, non posso-

non possono non essere prese in conside-

no essere rappresentativi delle condizioni

razione la capacità di contenimento dei fe-

di uno specifico ambiente pedoclimatico,

nomeni erosivi sui terreni in collina, la di-

ma con tutti i limiti del caso si può interpre-

minuzione dell’inquinamento delle falde

tare la risposta varietale come la predispo-

acquifere da nitrati, la più lenta degrada-

sizione e/o adattabilità alla tecnica agro-

zione della sostanza organica, la maggiore

nomica.

maggiore quantità di superficie dominata

stabilità strutturale del terreno, l’aumento

Produzione di granella al 13% di umidità, T/ha

della trattenuta dell’umidità negli strati su-

Precessione

perficiali ecc.. Anche a livello globale, con

colturale

l’adozione della semina su sodo, si favorisce il contenimento dell’immissione di ani-

Soia

Varietà

dride carbonica in atmosfera. Non bisogna

Canyon

6,0

Claudio

5,0

Colosseo

4,7

Mongibello

4,0

parte, della tradizionale tecnica di coltiva-

Orobel

5,3

zione con tecniche conservative. Occorre

Rusticano

4,9

Simeto

4,5

Media di campo

4,9

cedere a facili ottimismi ed è necessario che in ogni azienda vengano verificate le reali possibilità di sostituzione, in toto o in

tenere sempre ben presente che non bisogna improvvisare e che l’adozione di tecni66


AGRICOLTURA BLU L’A-B-C DELL’AGRICOLTURA CONSERVATIVA

COLDIRETTI MACERATA

COLTURE PRIMAVERILI-ESTIVE

Ambientali

dell’Università

di

Perugina

Negli ultimi anni le tecniche di lavorazione

(1986-1990) hanno messo in evidenza, su terreni pesanti ben strutturabili, una ridu-

ridotte hanno visto l’avvio di una sperimen-

zione media della produttività del girasole

tazione anche sulle colture a ciclo primave-

di circa il 9-13% rispetto all’aratura profon-

rile - estivo per mettere a punto strategie

da. Anche nella pianura pisana, su terreni

tecniche che siano in grado di ridurre i co-

sabbio-limosi, la lavorazione minima, ri-

sti colturali e mantenere una buona redditività delle colture.

spetto all’aratura profonda, realizzata con

Girasole

duzione delle rese di circa l’11%. Sempre

Le ricerche sull’influenza delle tecniche di

nello stesso ambiente una ricerca (1987-

erpice a dischi, ha fatto registrare una ri-

1990) effettuata su terreni pianeggianti ma

coltivazione sulla produzione del girasole

pesanti, poco autustrutturanti, ha eviden-

hanno riguardato la messa a confronto dei

ziato una riduzione delle rese di circa il

risultati ottenuti dalla tecnica convenziona-

18%. E’ comunque da considerare che la

le che prevedeva l’aratura profonda a 30 –

contrazione della produzione non significa

50 cm con la discissura. Gli studi condotti

automaticamente la perdita di redditività

dal Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-Ambientali

“Enrico

della coltura in quanto la semplificazione

Avanzi”

delle lavorazioni porta con se una riduzio-

dell’Università di Pisa hanno evidenziato

ne dei costi che spesso compensa il calo

una sostanziale equivalenza tra le due

produttivo. Le prove sperimentali eseguite

tecniche con un incremento medio produt-

dall’Università degli studi di Pisa hanno ri-

tivo nel triennio 1983-1985 di circa il 5% a

guardato il confronto tra il sistema di colti-

favore della discissura su terreno franco-

vazione convenzionale e la semina su so-

limoso e un decremento di produzione, nel

do utilizzando una seminatrice a cui sono

quadriennio 1987-1990 del 3% su terreno argillo-limoso.

Per

quanto

state aggiunte delle ancore per favorire la

riguarda

creazione di un ambiente idoneo alla ger-

l’utilizzazione della lavorazione minima nei

minazione e all’approfondimento del fittone

confronti dell’aratura convenzionale, i risul-

radicale del girasole, obiettivo che, da pre-

tati mettono in evidenza un calo del livello

cedenti esperienze, non risulta raggiungibi-

produttivo, probabilmente legato anche alla

le utilizzando le macchine senza ancore.

mancanza di un adeguato parco macchine

Nel quadriennio di sperimentazione (1999

capace di superare le difficoltà della tecni-

– 2002) la semina su sodo ha consentito

ca conservativa. Le ricerche realizzate

mediamente la riduzione dei tempi di lavo-

presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e 67


COLDIRETTI MACERATA

AGRICOLTURA BLU L’A-B-C DELL’AGRICOLTURA CONSERVATIVA

ro del 60% e i consumi di gasolio dell’86%

Mais

relativamente alle operazioni complessive

La limitazione degli interventi nella lavora-

di impianto della coltura. Se si analizzano i

zione del terreno ha dimostrato che il mais

tempi di lavoro delle sole operazioni per la

si adatta adeguatamente alle lavorazioni

lavorazione del terreno si riscontra che per

superficiali, a condizione di non provocare

la semina su sodo sono risultati necessari

la formazione di strati compatti nel suolo.

mediamente 0,9 ore/ha, mentre per la la-

Per valutare la possibilità di utilizzare tec-

vorazione convenzionale sono state ne-

niche di coltivazione ridotta per il mais nel-

cessarie 5,1 ore/ha (+ 82%). Analogamen-

le Marche (in comune di Agugliano (AN) e

te il consumo di gasolio è passato da 6,4

Castelfidardo (AN)) sono state realizzate

Kg/ha per la semina su sodo a 135,6

due prove sperimentali che hanno messo a

Kg/ha per le lavorazioni convenzionali (+

confronto

95%). Nel quadriennio di prove la semina

gugliano), lavorazione tradizionale (aratura

su sodo ha consentito mediamente un ri-

a 30 – 35 cm più due passaggi di prepara-

sparmio di circa l’80% dei costi d’impianto,

zione del letto di semina); lavorazione ri-

che su terreno argillo-limoso sono risultati

dotta (scarificatura a 20 cm più un solo

più bassi (85% circa), come sono anche

passaggio con vibrocoltivatore ; semina su

diminuiti i costi variabili totali necessari per

sodo. Nella seconda prova (comune di Ca-

la semina su sodo, i quali hanno presenta-

stelfidardo) lavorazione tradizionale con

to una riduzione media del 37% (pari a

aratura a 30 cm e relativi interventi di raffi-

300,00 /ha), rispetto a quelli della lavora-

nazione del terreno; semina su sodo. In

zione convenzionale. Sono stati rilevati ri-

ambedue le prove sono stati utilizzati ibridi

sultati positivi del reddito lordo della coltura

precoci (classe FAO 300 e 400). I risultati

mediamente pari a poco meno del 50%

prodotti ottenuti sono da considerare inco-

(corrispondente a poco più di 200,00 /ha)

raggianti in quanto mettono in evidenza

rispetto alla tecnica di impianto convenzio-

che nel mais coltivato nelle Marche è pos-

nale basata sull’aratura. Le limitate ricer-

sibile ottenere risultati soddisfacenti con la

che condotte in Italia sull’utilizzo di tecni-

riduzione delle lavorazioni del suolo e per-

che conservative non consentono di e-

fino con la semina su sodo, anche se ci

sprimere un giudizio definito sulla loro ap-

sono dei problemi da risolvere. Un aspetto

plicabilità alla coltura del girasole, è ne-

negativo emerso dalle sperimentazione è

cessario proseguire nelle indagini , impe-

stato il danno provocato dalle lumache sul-

gnando in uno sforzo comune la ricerca

le particelle seminate su sodo, che hanno

agronomica e l’industria meccanica.

danneggiato la coltura nelle prime fasi di 68

rispettivamente (comune di A-


COLDIRETTI MACERATA

AGRICOLTURA BLU L’A-B-C DELL’AGRICOLTURA CONSERVATIVA

sviluppo, quasi certamente favorite dalla

stata inferiore del 28% rispetto alla produ-

presenza sulla superficie del terreno di re-

zione ottenuta dalla tesi coltivata con la

sidui vegetali. Buoni risultati sono stati ot-

minima lavorazione, mentre la produzione

tenuti anche nelle prove agronomiche con-

della singola pianta non ha mostrato diffe-

dotte nell’ambito della manifestazione “A-

renze significative. Segno evidente che la

gricoltura Blu in campo” presso l’azienda

produzione complessiva è stata influenzata

dimostrativa Saae Rami di Veneto Agricol-

negativamente dal mancato raggiungimen-

tura a Ceregnano (Rovigo), dove la minima

to dell’investimento ottimale raggiunto dalla

lavorazione è stata messa a confronto con

prova su sodo, rispetto alla coltivazione

la semina su sodo nella coltivazione del

con minima lavorazione. I minori costi di

mais. La minima lavorazione del terreno è

produzione ottenuti (284,00 /ha) nelle tesi

stata eseguita con un coltivatore combina-

non lavorate sono dovuti alla riduzione del-

to dotato di ancore che hanno lavorato alla

le lavorazioni del terreno (circa 100,00

profondità di 33 cm. Nelle condizioni di o-

/ha), ma principalmente al minor numero

peratività è stata riscontrata la minore pre-

di trattamenti diserbanti necessari rispetto

stazione della seminatrice utilizzata su so-

alla minima lavorazione dovuto all’effetto

do rispetto alla seminatrice utilizzata su

pacciamante positivo dei residui colturali

terreno lavorato. A parità di investimento

della coltura precedente e al mancato affi-

teorico le deposizioni regolari sono state

namento del terreno che hanno ridotto

inferiori e di conseguenza ci sono state

l’emergenza delle infestanti. La minore

superiori fallanze nella parcelle seminate

produzione ottenuta sul non lavorato è

su sodo, rispetto al quelle interessate alla

quantificabile in circa 293,00 /ha (ipotiz-

minima lavorazione. I costi colturali rilevati

zando un prezzo della granella di 180,00

nella lavorazione minima hanno mostrato

/t) ed è stata controbilanciata dalla ridu-

un consumo di gasoli di 79,1 Kg/ha, contro

zione dei costi che rende le due tecniche

i 44,6 Kg/ha nella semina su sodo con un

paritetiche dal punto di vista del reddito

risparmio di 34,50 Kg/ha, pari al 44%. Per

lordo che è ammontato a 245,00 /ha nella

quanto riguarda la richiesta di manodope-

minima lavorazione (Plv 1.315,00 -

ra, la semina su sodo ha consentito il ri-

1.70,00 costi) e 237,00 /ha nella semina

sparmio di circa 1 ora/ha, pari al 33% nei

su sodo (Plv 1.022,00 - 785,00 costi). Il

confronti della minima lavorazione. La ri-

limite di convenienza economica tra le due

sposta produttiva ottenuta ha messo in e-

tecniche colturali lo definisce il prezzo di

videnza che la produzione complessiva

vendita

della tesi coltivata con semina su sodo è

l’elemento fondamentale della scelta. Dai 69

della

granella

che

diventa


COLDIRETTI MACERATA

AGRICOLTURA BLU L’A-B-C DELL’AGRICOLTURA CONSERVATIVA

dati emersi dalla sperimentazione eseguita

et al., 2005) e infine, dalla capacità tecnica

in Italia sul confronto tra le tecniche di col-

dell’agricoltore. La valutazione della soste-

tivazione del mais non è agevole trarre del-

nibilità di una tecnica agricola non può

le conclusioni definitive, ma pur con alcune

prescindere dalla valutazione complessiva

differenze registrate nei vari tipi di terreno

del suo impatto sia a livello locale, sia glo-

e per diversi ambienti climatici possono re-

bale. A livello aziendale, basti ricordare la

alizzarsi produzioni simili con le tecniche

capacità di contenimento dei fenomeni e-

conservative, rispetto alle tecniche tradi-

rosivi dei seminativi di collina (Bonari et.

zionali. Relativamente alla profondità delle

Al., 1996; Basso et al,1997; Giambalvo et

lavorazioni appare senz’altro proponibile

al., 1999; Rossi et al., 2000), della riduzio-

per il mais di non superare la profondità di

ne dell’inquinamento delle falde da nitrati,

circa 25 – 40 cm, soprattutto negli ambienti

della più lenta degradazione dell’humus

poco piovosi e nei terreni che non hanno

del suolo (Borin et al., 1997; Bonciarelli et

particolari problemi di sgrondo delle acque

al., 2000; Mazzoncini et al., 2004) con

in eccesso. Risulta chiaro che la riduzione

conseguente aumento della stabilità degli

delle lavorazioni è proponibile, ma è altret-

aggregati (Pagliai et al., 1995), della capa-

tanto evidente che le scelte devono essere

cità di ritenzione idrica e dell’attività biolo-

fatte a livello aziendale valutando di volta

gica del terreno, che sono state riconosciu-

in volta la situazione e adeguandosi alle

te alle tecniche di lavorazione ridotta del

specifiche situazioni pedoclimatiche in cui

terreno (Toderi, 1995; Giordani et al.,

si opera.

2004; Sartori e Benvenuti, 2004). Quel che è certo è che un tempo l’aratura profonda

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

era l’unico mezzo che l’imprenditore aveva

Come quasi sempre accade in agricoltura,

a disposizione per ripristinare la struttura di un terreno degradato. Oggi invece è stato

i vantaggi ottenibili da un diverso percorso

assodato che la fessurazione è il sistema

di tecnica colturale dipendono dalle speci-

migliore per ripristinare la porosità di un

fiche caratteristiche dell’ambiente in cui si

terreno senza alterare l’equilibrio stratigra-

opera (terreno e clima), dall’adattabilità

fico e microbiologico del suolo. La sempli-

della specie coltivata, dalla disponibilità di

ficazione di una tecnica di lavorazione del

mezzi tecnici per una corretta esecuzione

terreno deve avvenire in maniera graduale

della semina e per il conseguente adegua-

e progressiva per ridurre l’impatto che tra-

to controllo della flora infestante (Toderi e

scina con se, in quanto considerazioni di

Bonari, 1986°; Calandro et al., 1992; Bon-

aspetti gestionali se non adeguatamente

ciarelli et al., 2001; Assirelli, 2004; Bonari 70


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approfonditi potrebbero portare ad annulla-

La riduzione delle lavorazioni del terreno

re gli effetti positivi ipotizzati. Aspetti che

ha importanti ripercussioni anche a livello

abbracciano ad esempio: la corretta scelta

globale nel contenimento dell’immissione

della trattrice alle esigenze dell’azienda

di anidride carbonica (CO2) in atmosfera.

senza eccedere in potenze elevate, che

Ciò

portano con se pesi elevati, con maggiori

l’accumulo di carbonio organico che la

rischi di compattamento per il terreno, cor-

non-lavorazione

retto accoppiamento alla trattrice delle

(Reicosky, 1995; Lal et al., 1999; West e

macchine operatrici, preferenza per mac-

Post, 2002; Smith, 2004); e dalla riduzione

chine operatrici con elevata larghezza di

della quantità di CO2 immessa in atmosfe-

lavoro, meglio se di tipo semiportato o trai-

ra a seguito della riduzione delle operazio-

nate che consentono spesso l’uso di orga-

ni colturali, considerando che la combu-

ni lavoranti di tipo passivo (denti, dischi),

stione di 1 kg di gasolio all’interno di motori

regolazione precisa e puntuale della mac-

endotermici libera circa 3,14 kg di CO2

china operatrice, che migliora la prestazio-

(IPCC-EFDB).

ne delle trattrici, sia in termini di energia richiesta, che di consumo di carburante ecc.

71

potrebbe

avvenire determina

attraverso nel

terreno


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Bibliografia ° Umbria: esperienze di lavorazione ridotta – Francesco Bonciarelli - Terra e Vita – n. 29/1988 – 44. ° Sistemi di lavoro e gestione dei residui – Michele Cera e Francesco Cera – Terra e Vita (Dipartimento – Territorio e sistemi agroforestali – Università di Padova) n. 27/1996 – 59. ° Le lavorazioni del terreno che rispettano l’ambiente – Uberto Frondoni – Terra a Vita n. 41/1995 – 70. ° Terreno: dall’aratura alla semina su sodo – Andrea Peruzzi – T.V. n 27/2002 – 46. ° Lavorazioni secondarie il giusto sta nel mezzo – Lorenzo Benvenuti – T.V. n 27/2005 – 58. ° Le attrezzature ad ancora – Lorenzo Benvenuti – T.V. n 27/2005 – 53. ° Le tradizionali sono insostituibili – Mauro Maliardi – T.V. n 27/2005 – 42. ° Un intervento risolutore - Dario Friso – T.V. n 43 supplemento 1990 – 25. ° Il compattamento del terreno agrario – Pierluigi Febo (Dipartimento di ingegneria e tecnologie agroforestali Università degli studi di Palermo), Domenico Pessina (Istituto di ingegneria agraria – Università degli studi di Milano) – I.A. n 40/99 – 51. ° Speciale pneumatici “E’ importante rispettare il terreno” – Michele Cera e Francesco Cera (Dipartimento Territorio e sistemi agroforestali – Università di Padova) – Terra e Vita n. 33/1993 – 51. ° Il compattamento del terreno agrario - Ettore Rizzato (Istituto di ingegneria agraria Università degli sudi di Milano) I.A. n 34/90 – 29. ° Rispettiamo la fertilità – Raffaele Cavalli (Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali – Università di Padova) – Enrico Bortolin – Alberto Valzer (Agrorm – Costa (Ro), T.V. n 43 supplemento 1990 - 13. ° Vantaggi economici e ambientali per il grano duro su sodo – Enrico Bonari, Claudia Di Bene (Scuola Superiore Sant’Anna – Pisa) – Marco Mazzoncini (Università di Pisa) – I.A. n 36 - 47. ° Alla ricerca della versatilità – Lorenzo Benvenuti –T.V. n.27/2007 – 44. ° Combinate, consigli per gli acquisti – Stefania Mara Rizzo – T.V. n. 27/2007 – 49. ° I coltivatori combinati pesanti – Matteo Rota, Matteo Bertocco – Dipartimento territorio e sistemi agroforestali – Università di Padova – I.A. n° 24/2006 – 34. ° Prospettive delle nuove tecniche di lavorazione del terreno – Pietro Piccarolo – I.A. n 47/88 ° Seminatrici combinate – Matteo Bertocco – I.A. n 29/2007 – 51. ° Semina su sodo del frumento una strategia da programmare – Mario Casagrandi e Luca Marzocchi – T.V. n. 34/2006 – 86. ° Tecniche di lavorazione del terreno a supporto della vitalità dei suoli – Michele Cera, Francesco Cera – I.A. n° 12/93 – 33. ° Interazione degli attrezzi con il suolo – Luigi Sartori – T.V. n° 27/2001 – 37. ° Lavorazioni conservative del terreno – Matteo Bertocco, Matteo Rota. I.A. n° 24/2006 – 27. ° Un intervento risolutore – Dario Friso – T.V n° 43 supplemento 1990; ° Maggior reddito dal girasole seminato su sodo – A. Peruzzi, M. Raffaelli, M. Ginanni, M. Fontanelli – I.A. n. 4/2006 – 71. ° Mais su sodo: nelle Marche funziona – Rodolfo Santilocchi (Università Politecnica delle Marche) –Michele Bianchelli – Azienda agraria didattica – sperimentale “Pasquale Rosati” – Università Politecnica delle Marche – I.A. n. 16/2006 – 51. ° I sistemi di gestione integrata per l’adozione dell’Agricoltura Conservativa – Girasole - Marco Mazzoncini – Agricoltura Blu - 108.

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° I sistemi di gestione integrata per l’adozione dell’Agricoltura Conservativa – Mais – Vincenzo Tabaglio – Agricoltura Blu – 91. ° Le tecnologie meccaniche – Lorenzo Benvenutii – Agricoltura Blu – 187. ° Reddito in aumento con la minima lavorazione – Luigi Sartori e Matteo Rota – T.V. n. 6/2008 – 68. ° Aratura del terreno più danni che svantaggi – C. Giordani – P, Sani – S. Cecchi – C.Zanchi – I.A. n. 2/04 – 35. ° Lavorazioni conservative del frumento duro in centro Italia – M. Antonelli – A. Petrini – R. Santilocchi – materiale CERMIS. ° Semina su sodo conviene – G.F.S. – T.V. n. 36/2002 – 89. ° Grano duro, tiene la resa riducendo le lavorazioni – Andrea Guzzini – Marino Antonelli – Rodolfo Santilocchi – T.V. n. 39 /2003 – 69. ° Confronto varietale in semina diretta – Michele Pisante, Marino Antonelli, Giovanni Fecondo, Antonio Gallo - T.V. n. 36/2002 – 79. ° Vantaggi economici e ambientali per il grano duro su sodo – Ernrico Bonari – Marco Mazzoncini – Claudia Di Bene – I.A. n. 36/07 – 47.

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1

Porosità: Insieme di spazi vuoti nel terreno dove circola aria e acqua. Sia tratta di un parametro che influenza direttamente la vita della microflora e della microfauna. 2

Ad esempio, per eseguire un’aratura di un terreno tendenzialmente argilloso sono necessari più di 100 kg di sforzo per la trazione di un aratro per ogni decimetro quadrato di sezione lavorato. Con una profondità di 2 lavoro di 50 cm ad es. pari a circa 30 dm di sezione lavorata, un vomere assorbe uno forzo medio di trazione superiori a 3.000 Kg; che dovrà essere assicurato da una trattrice che eroga una potenza al motore di 80 Kw e più. Il tempo di aratura è in questo caso di almeno 6-8 ore per ogni ettaro e l’energia impegnata è pari o superiore ai 500 Kw/ora/ha. 3

L'importanza della sostanza organica nel terreno è accresciuta anche dal fatto che tiene «sequestrato» il carbonio organico, impedendo la sua dispersione nell'atmosfera e contribuendo a contrastare l'effetto serra (Lai, 2002); ad esempio la perdita dell’1% di carbonio organico nei 30 cm di terreno superficiale equivale a una emissione nell'atmosfera di 166 t/ha di anidride carbonica (CO2), (Bash e Tebrugge, 2001). 4

Aumentando la profondità di aratura il volume di terra smossa diluisce la fertilità presente nello strato superficiale che invece alle piante serve più concentrata e che l’uomo cerca di mantenere e arricchire con le concimazioni organo – minerali. Ebbene con un aumento del volume di terra rivoltato si compie l’operazione opposta alla concimazione: infatti, passando dai 30 ai 40 cm di profondità si diluisce del 30% circa quello che c’è di buono in quello strato. Di conseguenza l’abbassamento del solco esige sempre un adeguato apporto organico-minerale per restaurare la primitiva fertilità. L’approfondimento delle lavorazioni genera una diluizione della sostanza organica come di seguito viene dimostrato. Ipotizzando di avere un terreno con un contenuto di sostanza organica del 2% che subisce una mineralizzazione al ritmo annuo del 2-3% nei terreni leggeri, e dell’1-1,5% nei terreni pesanti (argillosi), possiamo fare un bilancio umico e calcolare quanta sostanza organica va distrutta e deve essere reintegrata. Per semplicità prendiamo in considerazione un suolo 3 avente uno spessore dello strato attivo di 30 cm., una densità apparente 1,3 (peso del terreno = 13 q.li/m ), contenuto di sostanza organica 2% (0,02), tasso annuo di mineralizzazione annuo 2%. Perché si abbia pareggio nel bilancio umico, ogni anno va apportata una quantità di sostanza organica capace di dare una resa 2 in humus di almeno 1.600 kg/ha. Infatti: cm 0,30 x 10.000 m (ha) x 1,3 = 4.000 t/ha circa di materiale terroso. 4.000 x 0,02 = 80 t/ha di sostanza organica; - kg 80.000 x 0,02 = 1.600 kg di sostanza organica mineralizzata in un anno. Ogni anno a quel terreno si deve restituire tanta sostanza organica da dare una resa in humus di 1.600 kg/ha. Se approfondiamo il solco di 10 cm e ammettiamo che questo strato di 10 cm portato in superficie sia povero e contenga 1% di sostanza organica, avremo per questo strato: - 0,10 x 10.000 x 1,3 = 1.300 t/ha di materia terrosa; - 1.300 x 0,01 = 13 t/ha di sostanza organica, che sommata a quella dello strato superiore (30 cm) darà 80 t + 13 = 93 t di sostanza organica. Se a questa quantità applichiamo un tasso di mineralizzazione leggermente più elevato pari al 2,5%, proprio per le condizioni che si creano in uno strato più ampio avremo: - t 93 x 0,025 = 2.325 kg di sostanza organica mineralizzata in un anno. Sono dunque nello strato di 40 cm ben 725 kg di humus che si distruggono in più (45%) rispetto a quello di 30 cm e che bisognerà restituire con apposita quantità di sostanza organica. L’impoverimento della sostanza organica significa sottrarre sostanze umiche al sistema suolo che sono il “cemento” che lega le particelle di terreno rendendo più stabili gli aggregati. 5

E’ stato osservato in diversi terreni sottoposti ad aratura profonda per otto anni consecutivi una diminuzione del contenuto di sostanza organica che è passata dal 2,24% all’1,75%; 6

L’asportazione del materiale terroso ha come conseguenza il trasporto delle sostanze ad esso legate (fosforo, potassio, azoto, pesticidi ecc.) che vanno a finire nei corsi d'acqua causando fenomeni di inquinamento delle falde (erosione idrica), oppure su altri terreni (erosione dovuta al vento). 7

Colloide: materiale organico (humus) o inorganico (forme argillose ecc.), costituito da particelle di piccolissime dimensioni con elevata superficie di scambio per la presenza di cariche elettriche. 8

Tessitura o grana: composizione granulometrica delle particelle solide del terreno composto da scheletro, sabbia grossa, sabbia fina, limo e argilla

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OORDINAMENTO:: Coordinamento LAUDIO GM AGLIARDINI -- Coldiretti arche COLDIRETTI MARCHE VICEDIRETTORE C laudio Gagliardini ED elaborazione ELABORAZIONEtesto TESTO PROGETTAZIONE rogettazione ed : : PETRELLI -- S CAURO oldiretti Macerata (Tauro ECNICO CONSULENTE - COLDIRETTI MACERATA) S Petrelli

SI

CERMIS "CENTRO RICERCHE E SPERIMENTAZIONE MIGLIORA MENTO VEGETALE -" N. STRIMPELLI" , PER LA MESSA A

RINGRAZIA IL

PER IL

DISPOSIZIONE DEI DATI OTTENUTI DALLA SPERIMENTAZIONE ESEGUITA DALL'ENTE.


COLDIRETTI MACERATA

AGRICOLTURA BLU L’ABC

OPUSCOLO REALIZZATO "IL RIO-RIENTAMENTO

NELL'AMBITO DEL PROGETTO DI CONSULENZA ALLA GESTIONE AZIENDALE

DELL'IMPRESA AGRICOLA TRAMITE L'ANALISI ECONOMICA

P.O. 2007 - L.R. N° 37/99

-

COD.

"C09",

DELL’AGRICOLTURA CONSERVATIVA


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