PROBLEMI AMBIENTALI NELLA DISTRIBUZIONE DEGLI AGROFARMACI -20936

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PROBLEMI AMBIENTALI NELLA DISTRIBUZIONE DEGLI AGROFARMACI.

/ ŐŝŽǀĂŶŝ ŝŶ ĂŐƌŝĐŽůƚƵƌĂ ĚŽǀĞ͗ ŝŶǀĞƐƚŝƌĞ Ğ ŐƵŝĚĂ ATTUALI SOLUZIONI TECNICHE ĂůůĂ DŝƐƵƌĂ ϲ͘ϭ͘

WƌŽŐĞƚƚŽ ϮϭϬϮϲ W͘^͘Z͘ DĂƌĐŚĞ ϮϬϭϰͲϮϬϮϬ DŝƐƵƌĂ ϭ͘ ^ŽƚƚŽŵŝƐƵƌĂ ϭ͘Ϯ͘ KƉĞƌĂnjŝŽŶĞ

dĞƐƚŝ Ğ ŽŶƚĞŶƵƚŝ

Žƚƚ͘ &ĂďŝŽ WĂƐƐĂŵŽŶƚŝ

Progetto 20936 - P.S.R. Marche 2014-2020 - Misura 1. Sottomisura 1.2. Operazione B


I fitosanitari (agrofarmaci) sono uno dei principali mezzi utilizzati nella protezione dei vegetali, e loro prodotti, dagli organismi nocivi, compresi gli infestanti, per migliorare la produzione agricola. Tuttavia, se non opportunamente valutati o se utilizzati in modo scorretto, possono costituire un rischio per la salute degli operatori agricoli e di altri gruppi di popolazione esposti. Al vantaggio derivante dall'utilizzo dei fitosanitari si contrappongono, pertanto, le problematiche legate all’impatto sull’ambiente e sulla salute umana. Così, la conoscenza approfondita delle caratteristiche chimico/fisiche, delle quantità dei prodotti fitosanitari utilizzati nel territorio e il controllo dei loro residui nelle acque e negli alimenti costituiscono un aspetto fondamentale per la valutazione degli impatti ambientali e sanitari e per la pianificazione di adeguate WƌŽŐĞƚƚŽ ϮϭϬϮϲ misure di prevenzione.

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W͘^͘Z͘ DĂƌĐŚĞ ϮϬϭϰͲϮϬϮϬ DŝƐƵƌĂ ϭ͘ ^ŽƚƚŽŵŝƐƵƌĂ ϭ͘Ϯ͘ KƉĞƌĂnjŝŽŶĞ Prevenzione La prevenzione si attua innanzitutto attraverso il contenimento dell’uso dei

tecniche di buona pratica agricola e prodotti fitosanitari, con l’adozione delle sistemi di lotta integrata (uso di tecniche agronomiche a basso impatto ambientale) nonché l’utilizzo, se necessario, di prodotti capaci di agire selettivamente sull'organismo bersaglio, di degradarsi rapidamente in sostanze non tossiche nel dĞƐƚŝ Ğ ŽŶƚĞŶƵƚŝ ciclo naturale di decomposizione della materia, evitando ogni tipo di accumulo nell’ambiente. Žƚƚ͘ &ĂďŝŽ WĂƐƐĂŵŽŶƚŝ Le azioni preventive devono interessare tutte le fasi del ciclo di produzione ed utilizzo degli agrofarmaci - dalla ricerca e sperimentazione, al commercio e utilizzo in campo - coinvolgendo i diversi soggetti interessati (aziende produttrici, commercianti, agricoltori, organi di controllo, ecc.). Come limitare i livelli di concentrazione degli inquinanti? Per limitare i livelli di sostanze attive potenzialmente inquinanti, è possibile adottare alcune strategie: Favorire la conoscenza degli effetti legati all’uso degli agrofarmaci: formazione e sensibilizzazione dei venditori ed utilizzatori di prodotti fitosanitari, relativamente alla tipologia di miscela, al suo impiego ed alla sua pericolosità, per una maggiore consapevolezza dei rischi potenziali connessi all’uso;


Adottare tecniche agronomiche e mezzi meccanici a basso impatto ambientale: utilizzo di mezzi in grado di ridurre l’effetto di deriva dei prodotti fitosanitari durante la distribuzione, esecuzione dei trattamenti in condizioni climatiche ottimali, scelta mirata dei prodotti fitosanitari in base alla coltura ed al patogeno, ecc.

/ ŐŝŽǀĂŶŝ ŝŶ ĂŐƌŝĐŽůƚƵƌĂ ĚŽǀĞ͗ ŝŶǀĞƐƚŝƌĞ Ğ ŐƵŝĚĂ ASPETTI AMBIENTALI ĂůůĂ DŝƐƵƌĂ ϲ͘ϭ͘ I fitosanitari, sono un gruppo estremamente eterogeneo di sostanze organiche e

inorganiche utilizzate nel settore agricolo per la difesa delle piante, delle derrate

alimentari, per il diserbo delle coltivazioni o per favorire o regolare le produ zioni vegetali. Dal punto di vista della loro funzione si distinguono: i fungicidi, ad azione preventiva o curativa contro le infezioni da agenti patogeni; i prodotti WƌŽŐĞƚƚŽ ϮϭϬϮϲ utilizzati contro insetti, acari, nematodi ed altri organismi che si nutrono delle W͘^͘Z͘ DĂƌĐŚĞ ϮϬϭϰͲϮϬϮϬ piante o ne impediscono il loro normale sviluppo; i prodotti contro le piante DŝƐƵƌĂ ϭ͘ ^ŽƚƚŽŵŝƐƵƌĂ ϭ͘Ϯ͘ KƉĞƌĂnjŝŽŶĞ infestanti - diserbanti ed alghicidi. Sono considerati prodotti fitosanitari anche

quelli che contengono sostanze utilizzate per trattare le patologie vegetali non parassitarie (fisiopatie) e gli eventi traumatici - come i fisiofarmaci, i cicatrizzanti e i disinfettanti - e quelli utilizzati per migliorare le funzioni fisiologiche delle piante - come i fitoregolatori. L’impiego degli agrofarmaci nella difesa delle colture agrarie, in forte aumento dĞƐƚŝ Ğ ŽŶƚĞŶƵƚŝ a partire dal dopoguerra per l’ottenimento di un incremento produttivo a fronte di un minore impiego di manodopera, ha visto nel tempo un notevole conteni Žƚƚ͘ &ĂďŝŽ WĂƐƐĂŵŽŶƚŝ mento. Pur riconoscendo il beneficio legato ad una migliore produzione in termini quali/quantitativi, l’uso di queste sostanze, in prevalenza molecole di sintesi, ha evidenziato una serie di problematiche legate all’impatto sull’ambiente, sull’integrità degli ecosistemi e sulla salute umana da esse derivato. Le sostanze introdotte nell’ambiente entrano in relazione con tutte le componenti ambientali, per effetto di processi di ordine fisico, chimico e biologico, quali ad esempio il ruscellamento superficiale, la lisciviazione, l’adsorbimento da parte del terreno, la volatilizzazione, la foto decomposizione, la decomposizione chimica, la degradazione biologica. Il loro comportamento nelle matrici ambientali è influenzato da diversi fattori legati alle caratteristiche del prodotto stesso (in particolare la tossicità e la degradabilità), a quelle del terreno (tessitura, composizione organica, pH), alle condizioni climatiche ed alle complesse


relazioni tra tutti questi diversi fattori. Il secondo aspetto di particolare rilevanza riguarda gli effetti negativi dell’impiego dei fitosanitari nei confronti della stessa pratica agricola e dell’ambiente. I metodi di difesa chimica delle colture, attuati per molto tempo con prodotti a largo spettro, hanno provocato una notevole semplificazione dell’agroecosistema - riduzione della biodiversità - con la significativa contrazione numerica di alcune popolazioni che hanno favorito la prevalente comparsa di specie dannose, in precedenza meno presenti, o la tendenza di specie occasionalmente dannose a mutarsi in infestanti stabili. Un altro problema rilevante riguarda la comparsa di fenomeni di resistenza dei parassiti alle sostanze chimiche , limitabile ad esempio con opportune tecniche di alternanza, che impone un continuo impegno nell’individuazione di nuove molecole in grado di contenerli. WƌŽŐĞƚƚŽ ϮϭϬϮϲ

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W͘^͘Z͘ DĂƌĐŚĞ ϮϬϭϰͲϮϬϮϬ RISCHI PER LA SALUTE DŝƐƵƌĂ ϭ͘ ^ŽƚƚŽŵŝƐƵƌĂ ϭ͘Ϯ͘ KƉĞƌĂnjŝŽŶĞ L’utilizzo dei fitosanitari se da un lato migliora la quantità e la qualità delle

produzioni agricole contenendo i parassiti, dall’altro è una delle cause della diffusione di sostanze dannose nell’ambiente e nel ciclo biologico degli organi smi viventi (accumulo nella catena alimentare), con possibili effetti su “bersagli indesiderati” - uomo compreso. L’uso improprio può portare a dĞƐƚŝ Ğ ŽŶƚĞŶƵƚŝ forme di intossicazione acuta e cronica. Per quanto riguarda i rischi per la salute umana, la tossicità acuta dei fitosanitari costitu Žƚƚ͘ &ĂďŝŽ WĂƐƐĂŵŽŶƚŝ isce un rischio in particolare gli operatori del settore quando, ad esempio, eseguono i trattamenti senza l’adozione di adeguate precauzioni comportamentali ed opportuni accorgimenti tecnici. Mentre nei paesi in via di sviluppo prevalgono le intossicazioni professionali, nei paesi industrializzati le intossicazioni si verificano prevalentemente in ambito domestico, spesso per cause accidentali o dolose. Le sostanze chimiche tossiche, assunte per via cutanea o inalatoria, tramite l’apparato circolatorio vengono veicolate verso i tessuti e gli organi di deposito (tessuto adiposo) o verso altri bersagli come il sistema nervoso, il fegato, il rene, il polmone, ecc.. La tossicità cronica, vale a dire quello che le sostanze contenute negli agrofarmaci possono determinare a seguito di esposizione protratta a basse dosi, è oggetto di attenta valutazione e studio. Essendo la cute la via di esposizione primaria, gli effetti più frequenti legati all’uso di prodotti fitosanitari sono rap-


presentati dalle dermatiti di contatto; si aggiungono anche effetti neurologici, effetti sulla riproduzione, effetti genotossici, effetti sul sistema immunitario ed endocrino ed effetti cancerogeni. Le informazioni di cui disponiamo derivano soprattutto da indagini effettuate nell’ambito agricolo mentre meno conosciuti sono gli effetti sulla popolazione generale. Di particolare rilevanza dal punto di vista sanitario è la presenza dei residui dei prodotti fitosanitari nella catena alimentare (falde acquifere, alimenti ed organi smi non bersaglio). I gruppi di sostanze chimiche contenute nei prodotti fitosanitari, in prevalenza fungicidi, insetticidi ed erbicidi, particolarmente a rischio per la salute umana sono i carbammati, gli organofosforici, gli organoclorurati, le triazine e i pire troidi. WƌŽŐĞƚƚŽ ϮϭϬϮϲ

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W͘^͘Z͘ DĂƌĐŚĞ ϮϬϭϰͲϮϬϮϬ La nostra agricoltura, detiene il record europeo di quantità d’impiego di DŝƐƵƌĂ ϭ͘ ^ŽƚƚŽŵŝƐƵƌĂ ϭ͘Ϯ͘ KƉĞƌĂnjŝŽŶĞ fitosanitari:

5,6 chili per ettaro (dati Istat), 350 sostanze tossiche diverse, 140mila tonnellate all’anno, che da sole fanno il 33 per cento del totale usato in tutta l’Unione Europea.

I dati recentemente divulgatidĞƐƚŝ Ğ ŽŶƚĞŶƵƚŝ relativi al monitoraggio delle acque effettuato dall’Ispra hanno rilevato la presenza di residui di fitofarmaci e di biocidi nel 55,1% dei 1.297 punti in cui sono stati fatti prelievi di acque superficiali e nel Žƚƚ͘ &ĂďŝŽ WĂƐƐĂŵŽŶƚŝ 28,2% dei 2.324 punti di quelle sotterranee, per un totale di 166 tipi di sostanze tossiche (erano stati 118 del biennio 2007-2008) individuate nella rete delle acque italiane. Da qui l’esigenza di norme che garantiscano la salute dei consumatori e la protezione dell’ambiente, che passa obbligatoriamente dall’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.


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Žƚƚ͘ &ĂďŝŽ WĂƐƐĂŵŽŶƚŝ

L’utilizzo inquinamento che che può può essere suddiviso in due L’utilizzo di di agrofarmaci agrofarmacigenera genera inquinamento essere suddiviso in categorie: due categorie: PUNTIFORME:Che Chepuò puòavvenire avvenire nelle trasporto, stoccaggio, preparaPUNTIFORME. nelle fasifasi di di trasporto, stoccaggio, preparazione zione miscela, distribuzione, miscela, distribuzione, lavaggiolavaggio irroratrice.irroratrice. DIFFUSO:Quando Quando verificano fenomeni di deriva e ruscellamento. DIFFUSO. si si verificano fenomeni di deriva e ruscellamento.


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WƌŽŐĞƚƚŽ ϮϭϬϮϲ W͘^͘Z͘ DĂƌĐŚĞ ϮϬϭϰͲϮϬϮϬ DŝƐƵƌĂ ϭ͘ ^ŽƚƚŽŵŝƐƵƌĂ ϭ͘Ϯ͘ KƉĞƌĂnjŝŽŶĞ

INQUINAMENTO PUNTIFORME Per quanto concerne l’inquinamento puntiforme, si stima che circa il 50% della INQUINAMENTO PUNTIFORME contaminazione delle acque superficiali è dovuta ad una non corretta gestione Per prodotti quanto concerne dei reflui del l’inquinamento trattamento. puntiforme, si stima che circa il 50% della contaminazione delle acque superficiali è dovuta ad una non corretta gestione dei Se noi partiamo un a dose didĞƐƚŝ Ğ ŽŶƚĞŶƵƚŝ principio attivo di 2,5 kg/Ha, in media 7 grammi prodotti reflui delda trattamento. di p.a. finiscono nelle acque di falda (circa il 30% tale quantitativo provienedi Se noi partiamo da un a dose di principio attivo di 2,5dikg/Ha, in media 7 grammi dal p.a. lavaggio finisconodelle nelleirroratrici). acque di falda (circa il 30% di tale quantitativo proviene dal Žƚƚ͘ &ĂďŝŽ WĂƐƐĂŵŽŶƚŝ lavaggio delle irroratrici). Molto probabilmente tutto ciò dipende dal fatto che l’aria adibita a questa opeMolto probabilmente tutto sempre ciò dipende dal fatto l’aria adibita alimitata. questa operazione razione è, generalmente, la stessa e hache una superficie è, generalmente, sempre la stessa e ha una superficie limitata.

Al fine di dilimitare limitare i rischi di inquinamento puntiforme essere appliAl fine i rischi di inquinamento puntiforme devonodevono essere applicate una serie una di buone agricole: cate seriepratiche di buone pratiche agricole: Ø Utilizzo di un area attrezzataper per preparazione preparazione della e riempimento • Utilizzo di un area attrezzata dellamiscela miscela e riempimento dell’irroratrice; dell’irroratrice; Ø Trasporto dei fitofarmaci in campo in maniera sicura; • Trasporto dei fitofarmaci campo in maniera sicura; Ø Assicurarsi che non ci in siano perdite di prodotto dall’irroratrice durante il • Assicurarsi che non ci siano perdite di prodotto dall’irroratrice durante il tratrasferimento in campo; Ø Magazzini con armadi specifici per lo stoccaggio dei fitofarmaci; sferimento in campo; Ø Corretto smaltimento dei contenitori vuoti. • Magazzini con armadi specifici per lo stoccaggio dei fitofarmaci; • Corretto smaltimento dei contenitori vuoti.


INQUINAMENTO DIFFUSO Deriva Per deriva si intende il movimento del fitofarmaco nell’atmosfera dell’area trattata verso qualsivoglia sito non bersaglio, nel momento in cui viene operata la distribuzione.

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Normalmente la deriva si genera quando durante l’irrorazione parte dello spray

trasportato dalla corrente d’aria generata dall’irroratrice, oltrepassa la coltura e viene dispersa nell’ambiente. Quindi la quota di miscela che non viene intercettata dalla coltura viene detta WƌŽŐĞƚƚŽ ϮϭϬϮϲ “deriva”. W͘^͘Z͘ DĂƌĐŚĞ ϮϬϭϰͲϮϬϮϬ DŝƐƵƌĂ ϭ͘ ^ŽƚƚŽŵŝƐƵƌĂ ϭ͘Ϯ͘ KƉĞƌĂnjŝŽŶĞ Fattori che influenzano la deriva:

• Grado di polverizzazione delle gocce (le gocce più piccole vengono trasportate più lontano dal vento) • Alte temperature e bassa umidità relativa (per questo motivo si consiglia di effettuare i trattamenti nelle ore più fresche della giornata) • Maggior pressione di utilizzo, maggior polverizzazione delle gocce; dĞƐƚŝ Ğ ŽŶƚĞŶƵƚŝ • Dimensione delle gocce (i tipi di ugelli utilizzati sono importanti al fine di uniformare la dimensione Žƚƚ͘ &ĂďŝŽ WĂƐƐĂŵŽŶƚŝ delle gocce); Negli ultimi anni la meccanica agraria ha introdotto l’utilizzo di vari sistemi al fine di evitare il più possibile il fenomeno di deriva. Ad esempio barre irroratrici con manichetta d’aria, oppure atomizzatori con dispositivi elettrostatici. Questi accorgimenti vanno messi in atto onde evitare i fenomeni di deriva, che hanno effetti tangibili nel “corto raggio” Mentre è più difficile evidenziare i problemi che la deriva genera nel “lungo raggio”.


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WƌŽŐĞƚƚŽ ϮϭϬϮϲ W͘^͘Z͘ DĂƌĐŚĞ ϮϬϭϰͲϮϬϮϬ DŝƐƵƌĂ ϭ͘ ^ŽƚƚŽŵŝƐƵƌĂ ϭ͘Ϯ͘ KƉĞƌĂnjŝŽŶĞ

La principale di precauzione di mitigazione) che viene indicata nelle rag Mentre è piùmisura difficile evidenziare i(oproblemi che la deriva genera nel “lungo etichette per tutelare gli organismi acquatici, e le piante non bersaglio è rappre sentata dall’obbligo di lasciare una fascia di rispetto non trattata fra la coltura e l’ambiente nel quale vivono gli organismi da tutelare. dĞƐƚŝ Ğ ŽŶƚĞŶƵƚŝ

Mentre è più difficile evidenziare i problemi che la deriva genera nel “lungo rag

Žƚƚ͘ &ĂďŝŽ WĂƐƐĂŵŽŶƚŝ

La principale misura di precauzione (o di mitigazione) che viene indicata etichette per tutelare gli organismi acquatici, e le piante non bersaglio è rappres dall’obbligo di lasciare una fascia di rispetto non trattata fra la coltura e l’am nel quale vivono gli organismi da tutelare.


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ALTRE MISURE DI PRECAUZIONE


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ALTRE MISURE DI PRECAUZIONE Le fasce non trattate, di rispetto o vegetate, non sono le uniche misure di precauzione (mitigazione).

Esistono ulteriori misure di mitigazione dei fenomeni di deriva e di ruscella/ ŐŝŽǀĂŶŝ ŝŶ ĂŐƌŝĐŽůƚƵƌĂ ĚŽǀĞ͗ ŝŶǀĞƐƚŝƌĞ Ğ ŐƵŝĚĂ mento. ĂůůĂ DŝƐƵƌĂ ϲ͘ϭ͘ Per quanto riguarda la deriva ulteriori misure sono costituite da:

• l’uso di ugelli antideriva;

• la realizzazione di barriere, naturali o artificiali, che si interpongono fra la col tura e, ad esempio, il corpo idrico superficiale (es. siepe); • la realizzazione del trattamento nell’ultima porzione del campo coltivato adiaWƌŽŐĞƚƚŽ ϮϭϬϮϲ cente al corpo idrico solo dall’esterno verso l’interno; W͘^͘Z͘ DĂƌĐŚĞ ϮϬϭϰͲϮϬϮϬ • l’uso di coadiuvanti antideriva. DŝƐƵƌĂ ϭ͘ ^ŽƚƚŽŵŝƐƵƌĂ ϭ͘Ϯ͘ KƉĞƌĂnjŝŽŶĞ

Rispetto ai fenomeni di ruscellamento le ulteriori misure sono rappresentate da: • solchi che si interpongono fra il bordo del campo coltivato e il corpo idrico da proteggere realizzati parallelamente a quest’ultimo; • interramento dei prodotti da dĞƐƚŝ Ğ ŽŶƚĞŶƵƚŝ applicare al terreno mediante leggera fresatura o con un intervento irriguo per aspersione di 5-10 mm; • riduzione, laddove possibile, delle dosi di diserbanti (es. tecnica delle micro Žƚƚ͘ &ĂďŝŽ WĂƐƐĂŵŽŶƚŝ dosi nel diserbo della barbabietola da zucchero); • localizzazione del trattamento, in questo caso il trattamento interessa solo una porzione dell’intero campo coltivato come ad esempio i trattamenti lungo la fila. Il ricorso a queste ulteriori misure di mitigazione può consentire di ridurre l’ampiezza della fascia. Alcune etichette di prodotti fitosanitari indicano l’entità di questa riduzione in funzione del tipo di misura (es. utilizzo di ugelli antideriva, esecuzione del trattamento nell’ultima porzione del campo coltivato solo dall’esterno verso l’interno). Per alcuni prodotti è obbligatorio rispettare sia il vincolo della fascia che le ulteriori misure di precauzione (ad esempio utilizzo ugelli antideriva).


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WƌŽŐĞƚƚŽ ϮϭϬϮϲ W͘^͘Z͘ DĂƌĐŚĞ ϮϬϭϰͲϮϬϮϬ DŝƐƵƌĂ ϭ͘ ^ŽƚƚŽŵŝƐƵƌĂ ϭ͘Ϯ͘ KƉĞƌĂnjŝŽŶĞ

dĞƐƚŝ Ğ ŽŶƚĞŶƵƚŝ

Žƚƚ͘ &ĂďŝŽ WĂƐƐĂŵŽŶƚŝ


Impresa Verde Marche srl Via Matteotti n° 7 60121 Ancona (An) e.mail impresaverde.marche@coldiretti.it Tel 071 - 207991 Fax 071-205796 Unità Operativa di Ascoli Piceno Via Asiago n° 2 63100 Ascoli Piceno Telefono 0736-344994- Fax 0736-344985

/ ŐŝŽǀĂŶŝ ŝŶ ĂŐƌŝĐŽůƚƵƌĂ ĚŽǀĞ͗ ŝŶǀĞƐƚŝƌĞ Ğ ŐƵŝĚĂ ĂůůĂ DŝƐƵƌĂ ϲ͘ϭ͘ Unità Operativa di Fermo Via Ragazzi del 99 n° 61/d 63900 Fermo Telefono 0734-622092- Fax 0734-622832

Unità Operativa di Montegiorgio WƌŽŐĞƚƚŽ ϮϭϬϮϲ Via Calatafimi n° 8/a W͘^͘Z͘ DĂƌĐŚĞ ϮϬϭϰͲϮϬϮϬ 63833 Montegiorgio DŝƐƵƌĂ ϭ͘ ^ŽƚƚŽŵŝƐƵƌĂ ϭ͘Ϯ͘ KƉĞƌĂnjŝŽŶĞ Telefono 0734-962286- Fax 0734-965014

Unità Operativa di Offida Via IV Novembre n° 8/a 63073 Offida Telefono 0736-888445 - Fax 0736-888635

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Unità Operativa di Valtesino Largo del Risorgimento n° 1 63065 Ripatransone Telefono 0735-907067- Fax 0735-90190

Žƚƚ͘ &ĂďŝŽ WĂƐƐĂŵŽŶƚŝ Unità Operativa di Petritoli Zona Artigianale Paganelli 63848 Petritoli

Telefono 0734-655487- Fax 0734-658885

Pubblicazione realizzata con il contributo dell’Unione Europea.

Il contenuto della presente pubblicazione non riflette necessariamente la posizione o l’opinione della Commissione Europea.

Testi a cura di: Andrea Torquati, Luigi Troiani, Valerio Di Buò


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