REPORT SULLA CONTAMINAZIONE DELLE ACQUE MARCHIGIANE - 21026

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REPORT SULLA CONTAMINAZIONE

DELLE ACQUE MARCHIGIANE

I giovani in agricoltura dove: investire e guida alla Misura 6.1. Progetto 21026 P.S.R. Marche 2014-2020 Misura 1. Sottomisura 1.2. Operazione A

Testi e Contenuti Dott. Fabio Passamonti

TESTI E CONTENUTI

DOTT. FABIO PASSAMONTI Progetto 21026 - P.S.R. Marche 2014-2020 - Misura 1. Sottomisura 1.2. Operazione A


Premessa: Alla presente pubblicazione hanno collaborato il Dott. Luigi Colletta, il Dott. Andrea Torquati e il P.a. Luigi Troiani. L’acqua è un bene prezioso che occorre difendere dalle possibili fonti di inquinamento. I tipi di inquinamento idrico sono: 1 Inquinamento industriale: quotidianamente vengono scaricate sostanze inquinanti in quantità elevate da parte delle industrie, provocando danni all'intero ecosistema acquatico. 2 Inquinamento urbano: è causato dagli scarichi di abitazioni, uffici e altre strutture non sottoposti a trattamenti di depurazione. 3 Inquinamento degli oceani: causato da plastiche e microplastiche galleggianti che tendono ad entrare nel ciclo dell'acqua e poi direttamente nella catena alimentare degli organismi acquatici marini 21026 e di conseguenza in quella umana; 4 Inquinamento agricolo: deriva dall'utilizzo di Progetto fertilizzanti pesticidi in quantità notevoli, e dai liquami provenienti dagli allevamenti. 5 P.S.R. Marche e2014-2020 Misura 1. Sottomisura 1.2. Operazione A Inquinamento naturale: è una fonte di inquinamento quasi irrilevante in quanto provocata da eventi atmosferici stagionali, alluvioni e frane. 6 Inquinamento da idrocarburi: causato dal petrolio che fuoriesce dalle petroliere, danneggiate o naufragate, o da quello presente negli scarichi delle acque usate per lavare le cisterne petrolifere. 7 Inquinamento termico: ne è causa l'eccessivo impiego dell'acqua per raffreddare gli impianti di industrie, in particolar modo nelle centrali termoelettriche.

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Testi e Contenuti

Dott. Fabio Passamonti


Nella presente pubblicazione soffermiamo l’attenzione sull’inquinamento di origine agricola con un focus sui pesticidi. L’uso più antico dei pesticidi risale all’incirca al 2500 a.c. quando i Sumeri si cospargevano con composti di zolfo nella convinzione che l’odore avrebbe allontanato gli insetti. Il papiro di Ebers, il più antico documento medico noto (1550 a.c.), descrive oltre 800 ricette degli Egizi, molte contenenti sostanze riconoscibili come veleni e pesticidi. Omero descrive come Ulisse abbia "fumigato l’ingresso, la casa e il cortile bruciando zolfo", attestando che l’uso dei pesticidi era noto anche nell’antica Grecia. Per secoli l’uomo ha utilizzato sostanze chimiche per difendersi da agenti patogeni, e successivamente, soprattutto dal 1800, nelle pratiche agricole. Il ricorso massiccio alla chimica di sintesi, dopo la seconda guerra mondiale, ha sostituito quasi del tutto altre pratiche di controllo delle avversità agronomiche. La presa di coscienza delle conseguenze negative dell’uso delle sostanze chimiche: persistenza ambientale, trasporto nel lungo raggio, tossicità anche per gli organismi non Progetto 21026 bersaglio e per l’uomo, ha portato in tempi recenti allo sviluppo della difesa fitosanitariaMarche integrata, con il ricorso a pratiche più ecosostenibili riducendo al minimo l’uso di P.S.R. 2014-2020 sostanze chimiche. Misura 1. Sottomisura 1.2. Operazione A I pesticidi si distinguono in prodotti: fitosanitari, utilizzati per la protezione delle piante e per la conservazione dei prodotti vegetali, e biocidi, impiegati in vari campi di attività (disinfettanti, preservanti, pesticidi per uso non agricolo, ecc.). In Italia, solo in agricoltura si utilizzano circa 130.000 tonnelate all’anno di prodotti fitosanitari, che contengono circa 400 sostanze diverse. Per monitorare lo stato di salute delle acque sono stati individuati 1284 punti di osservazione per le acque superficiali Testi e 2463 eper quelle sotterranee. Contenuti Le concentrazioni delle sostanze inquinanti misurate sono confrontate con i limiti di qualità ambientale stabiliti a livello europeo e nazionale: gli Standard di Qualità AmFabio bientale (SQA) per le acque Dott. superficiali [Dir.Passamonti 2008/105/CE, D.Lgs. 152/2006], le norme di qualità ambientale per la protezione delle acque sotterranee [Dir. 2006/118/CE]. Per le acque sotterranee, i limiti sono uguali a quelli per l’acqua potabile, pari a 0,1 μg/l e 0,5 μg/l, rispettivamente per la singola sostanza e per i pesticidi totali. Per le acque superficiali, invece, sono stabiliti in base alla tossicità delle sostanze per gli organismi acquatici. Ampio spazio, come sempre, è riservato al tema delle miscele di sostanze. La valutazione di rischio, infatti, nello schema tradizionale considera gli effetti delle singole sostanze, e non tiene conto dei possibili effetti delle miscele presenti nell’ambiente. La tossicità di una miscela è sempre più alta di quella del suo componente più tossico. Si deve, pertanto, tenere conto che l’uomo e gli altri organismi sono spesso esposti a miscele di sostanze chimiche, di cui a priori non si conosce la composizione. Anche lo schema di valutazione basato sulla singola sostanza non è adeguato. È necessario prendere atto di queste evidenze, confermate a livello mondiale, con un approccio più cautelativo in fase di autorizzazione. Nelle acque superficiali sono stati trovati pesticidi nel 63,9% dei 1.284 punti di monito-

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raggio controllati (nel 2012 la percentuale era 56,9). Nelle acque sotterranee sono risultati contaminati il 31,7% dei 2.463 punti (31% nel 2012). Le concentrazioni misurate sono in genere frazioni di μg/L (parti per miliardo), ma gli effetti nocivi delle sostanze si possono manifestare anche a concentrazioni molto basse. Il risultato complessivo indica un’ampia diffusione della contaminazione. I livelli sono generalmente più bassi nelle acque sotterranee, ma residui di pesticidi sono presenti anche nelle falde profonde naturalmente protette da strati geologici poco permeabili. Gli erbicidi sono ancora le sostanze più rinvenute, soprattutto a causa dell’utilizzo diretto sul suolo, spesso concomitante con i periodi di maggiore piovosità di inizio primavera, che ne determinano un trasporto più rapido nei corpi idrici superficiali e sotterranei. Rispetto al passato è aumentata notevolmente la presenza di fungicidi e insetticidi, soprattutto perché è aumentato il numero di sostanze cercate e la loro scelta è più mirata agli usi su territorio. Nelle acque superficiali, 274 punti di monitoraggio (21,3% del totale) hanno concenProgetto trazioni21026 superiori ai limiti di qualità ambientali. Le sostanze che più spesso hanno deP.S.R. Marcheil 2014-2020 terminato superamento sono: glifosate e il suo metabolita AMPA, metolaclor, triciclazolo, oxadiazon, terbutilazina e il suo Misura 1. Sottomisura 1.2. Operazione A principale metabolita, desetil-terbutilazina. Nelle acque sotterranee, 170 punti (6,9% del totale) hanno concentrazioni superiori ai limiti. Le sostanze più frequentemente rinvenute sopra il limite sono: bentazone, metalaxil, terbutilazina e desetil-terbutilazina, atrazina e atrazina-desetil, oxadixil, imidacloprid, oxadiazon, bromacile, 2,6-diclorobenzammide, metolaclor. La frequenza complessiva di pesticidi riferita ai punti di monitoraggio, indica un aumento progressivo della diffusione territoriale della contaminazione, nel periodo di osservazione che va dal 2003 al 2014, una correlazione diretta all’estensione della Testicon e Contenuti rete e al numero delle sostanze cercate. Nelle acque superficiali la percentuale di punti contaminati è aumentata di circa il 20%, in quelle sotterranee di circa il 10%. Dott. Fabio Passamonti I dati ISTAT indicano una sensibile diminuzione delle vendite di prodotti fitosanitari nel periodo 2001-2014, da 147.771 a 129.977 tonnellate/anno (-12%), con un calo ancora più marcato per i principi attivi, passati da 76.343 a 59.422 tonnellate (-22,2%). Indubbiamente c’è un più cauto impiego delle sostanze chimiche in agricoltura, cosa peraltro incentivata dalla politica comunitaria e nazionale e dall’adozione di tecniche di difesa fitosanitaria a minore impatto. Nel biennio 2013-2014, ancora più che in passato, sono state trovate miscele di sostanze nelle acque. Con un numero medio di 4 sostanze e un massimo di 48 sostanze in un singolo campione. Nel biennio 2013-2014 complessivamente 19 regioni/province autonome hanno trasmesso le informazioni del monitoraggio dei pesticidi: non sono disponibili i dati di Calabria e Molise, ma in altri casi le informazioni sono parziali in quanto riguardano solo uno dei due anni considerati. La copertura del territorio nazionale è ancora largamente incompleta, soprattutto per quanto riguarda le regioni centro-meridionali, e in maniera più accentuata per le acque sotterranee, dove, oltre a quelli di Calabria e

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correlazione diretta all’estensione della rete e al numero delle sostanze cercate. Nelle acque superficiali

percentualei di punti contaminati Campania è aumentata die circa il 20%, in quelle sotterranee di circa il 10%. Molise, mancano dati Basilicata, Puglia. I dati ISTAT indicano una sensibile diminuzione delle venditesecondo di prodotti criteri fitosanitari nel periodole 2001-20 La maggior parte delle regioni pianificano ora le indagini di priorità: da 147.771 a 129.977 tonnellate/anno (-12%), con un calo ancora più marcato per i principi attivi, passati sostanze utilizzate nel territorio, la pericolosità e le proprietà che determinano il destino 76.343 a 59.422 tonnellate (-22,2%). ambientale e la capacità le acque. Indubbiamente c’è di un contaminare più cauto impiego delle sostanze chimiche in agricoltura, cosa peraltro incentiv politica e nazionale e hanno dall’adozione di tecniche di difesa fitosanitaria a minore impatto. Nel 2014,dalla le reti dellecomunitaria acque superficiali in media 4,5 punti ogni 1.000 km2. SenNel biennio 2013-2014, ancora più che in passato, sono state trovate miscele di sostanze nelle acque. sibilmente più bassa della media è la densità di Basilicata, Lazio, Friuli Venezia-Giulia, Con un numero medio di 4 sostanze e un massimo di 48 sostanze in un singolo campione. Sicilia e provincia Bolzano. Si pongono 19 invece ben al diautonome sopra della nazioNel biennio di 2013-2014 complessivamente regioni/province hanno media trasmesso le informazi nale la densità delle reti dei di monitoraggio dell’Emilia-Romagna, Lombardia, e casi del monitoraggio pesticidi: non sono disponibili i dati di Calabria e Molise, Veneto ma in altri in quanto riguardano solo uno dei due anni considerati. La copertura del territo provincia informazioni di Trento.sono La parziali frequenza media di campionamento è di 7,4 campioni/anno, nazionale è ancora largamente incompleta, soprattutto per quanto riguarda le regioni centro-meridionali, e con scostamenti in basso per Abruzzo, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Valle maniera più accentuata per le acque sotterranee, dove, oltre a quelli di Calabria e Molise, mancano i d D’Aosta, Basilicata, Toscana Campania e Veneto. La sola provincia di Bolzano esegue 12 campionamenti e Puglia. all’anno. La maggior parte delle regioni pianificano ora le indagini secondo criteri di priorità: le sostanze utilizzate territorio, la pericolosità e le proprietà determinano destinopunti/1.000 ambientale e lakm2, capacità contaminare Nelle acque sotterranee la densità mediache delle reti è diil 10,9 condi scoacque. stamenti in basso peracque Lazio, Sardegna, provincie di punti Trento Bolzano; nettamen- più ba Nel 2014, elevati le reti delle superficiali hanno in media 4,5 ognie 1.000 km2. Sensibilmente te sopra21026 ladella media sono densità delle retiLazio, di Friuli-Venezia Giulia,Sicilia Liguria, Piemonte, media è laledensità di Basilicata, Friuli Venezia-Giulia, e provincia di Bolzano. Progetto invece La benfrequenza al di sopra della media nazionale la densità di monitoraggio le dell’Emil Umbria e pongono Lombardia. media di monitoraggio è didelle 2,4 reti campioni/anno, P.S.R. Marche 2014-2020 Romagna, Lombardia, Veneto e provincia di Trento. La frequenza media di campionamento è di regioni che eseguono un numero di campionamenti al di sopra della media nazionale Misura 1. Sottomisura campioni/anno,1.2. conOperazione scostamenti inAbasso per Abruzzo, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Va sono: Abruzzo, e Sicilia. D’Aosta,Lazio Toscana e Veneto. La sola provincia di Bolzano esegue 12 campionamenti all’anno. Per quantoNelle riguarda le sostanze, unomedia sfasamento sforzo di ricerca, che si con- in ba scostamenti acque sotterranee la c’è densità delle reti ètra di lo 10,9 punti/1.000 km2, con elevati per su Lazio, Sardegna, provincie Trento e Bolzano;metaboliti, nettamente sopra la media sono lepiù densità de centra soprattutto alcuni erbicidi e suidiloro principali e sulle sostanze reti di Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Umbria e Lombardia. La frequenza media di monitoraggi frequenti di nelle acque, gran parte delle quali non figurano tra le più cercate. Le regioni 2,4 campioni/anno, le regioni che eseguono un numero di campionamenti al di sopra della me cercano innazionale mediasono: 73 sostanze nelle acque superficiali e 72 in quelle sotterranee. Per Abruzzo, Lazio e Sicilia. Per quanto riguarda le sostanze, c’è cercano uno sfasamento tra lo sforzo di ricerca, molto che si concentra soprattutto le acque superficiali Marche e Puglia un numero di sostanze al di sotto alcuni erbicidi e sui loro principali metaboliti, e sulle sostanze più frequenti nelle acque, gran della media nazionale; Sicilia e provincie di Trento e Bolzano si pongono invece ben alparte de Testi Contenuti quali non figurano tra le più cercate. Leeregioni cercano in media 73 sostanze nelle acque superficiali e 72 di sopra della Le Per sostanze cercate nelleMarche acquee sotterranee in numero limi-molto al quellemedia. sotterranee. le acque superficiali Puglia cercanosono un numero di sostanze tato per Liguria e Marche; mentre sonoe provincie notevolmente la media per Sicilia, Emilia sotto della media nazionale; Sicilia di Trentosopra e Bolzano si pongono invece ben al di sopra de Dott. Fabio Passamonti Le sostanze cercate nelle acque sotterranee sono in numero limitato per Liguria e Marche; men Romagnamedia. e provincie di Bolzano e Trento. sono notevolmente sopra la media per Sicilia, Emilia Romagna e provincie di Bolzano e Trento. Nei graficiNeidigrafici figura 4.3 è sintetizzata l’efficacia del monitoraggio con riferimento ai di figura 4.3 è sintetizzata l’efficacia del monitoraggio con riferimento ai valori medi nazion valori medi nazionali, rapportati singole regioni italiane. rapportati alle singole regioni alle italiane.

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Negli anni 2013 e 2014 sono stati analizzati 29.220 campioni, per un totale di

Negli anni 2013 e 2014 sono analitiche, stati analizzati 29.220 pertipologia un totaledi di 1.351.718 1.351.718 determinazioni suddivisi percampioni, anno e per acque analitiche, per anno e peritipologia di acque3.747 comepunti in tabella 5.1. Nel 2014 i dati r come insuddivisi tabella 5.1. Nel 2014 dati riguardano di campionamento, punti di campionamento, 14.718 campioni e 732.567 determinazioni analitiche. 14.718 campioni e 732.567 determinazioni analitiche.

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Negli anni 2013 e 2014 sono stati analizzati 29.220 campioni, per un totale di 1.351.718 determinazio analitiche, suddivisi per anno e per tipologia di acque come in tabella 5.1. Nel 2014 i dati riguardano 3.74 punti di campionamento, 14.718 campioni e 732.567 determinazioni analitiche.

Progetto 21026 P.S.R. Marche 2014-2020 Misura 1. Sottomisura 1.2. Operazione A nel 2014 sono 365: 354 nelle acque superficial Le sostanze cercate complessivamente Le sostanze cercate complessivamente nel 2014 sono 365: 354 nelle acque susotterranee. sostanze trovate sono in totale 224: 205trovate nelle acque 171205 in quelle perficiali,Le331 in quelle sotterranee. Le sostanze sonosuperficiali, in totale 224: Gli erbicidi e alcuni loro metaboliti sono ancora la tipologia di sostanze più trovate, in parti nelle acque superficiali, 171 in quelle sotterranee. acque superficiali (fig. 5.1). Rispetto agli anni passati aumenta la presenza di fungicidi e in Gli erbicidi e alcuni loro metaboliti ancora la tipologia piùacque significativo. L’incremento percentuale deisono fungicidi rispetto al 2012 èdidelsostanze 72% nelle trovate, in particolar modo nelle acque superficiali (fig. 5.1). Rispetto agli anni 11% in quellecercate sotterranee, per quantonelriguarda gli insetticidi, gli incrementi relativi331 sono del Le sostanze complessivamente 2014 sono 365: 354 nelle acque superficiali, in quel passati aumenta la presenza di fungicidi e insetticidi in modo significativo. L’insuperficiali e del 30% in quelle sotterranee. e Contenuti sotterranee. Le sostanze trovate sono in Testi totale 224: 205 nelle acque superficiali, 171 in quelle sotterranee.

cremento percentuale dei fungicidi rispetto al 2012 è delpiù72% nelle acque suGli erbicidi e alcuni loro metaboliti sono ancora la tipologia di sostanze trovate, in particolar modo nel acque superficiali 5.1).inRispetto agli anni passati per aumenta la presenza di fungicidi e insetticidi in mod perficiali e del(fig. 11% quelle sotterranee, quanto riguarda gli insetticidi, gli Dott. Fabio Passamonti significativo. L’incremento percentuale dei fungicidi rispetto al 2012 è del 72% nelle acque superficiali incrementi relativi sono del 53% nelle acque superficiali e del 30% in quelle e d 11% in quelle sotterranee, per quanto riguarda gli insetticidi, gli incrementi relativi sono del 53% nelle acqu sotterranee. superficiali e del 30% in quelle sotterranee.

Nella tabella 6.1 sono riportati i livelli di contaminazione. La ripartizione percentuale nazio monitoraggio nelle tre categorie definite è riportata in figura 6.1. A livello nazionale, nel 2014 su 1.284 punti di monitoraggio delle acque superficiali, 27 livelli di concentrazione superiore Standard diLaQualità Ambientale. La Lombardia, Nella tabella 6.1 sono riportati i livelli diagli contaminazione. ripartizione percentuale nazionale dei punti c punti che superano gli SQA, ha il livello più elevato di non conformità. Va detto che monitoraggio nelle tre categorie definite è riportata in figura 6.1.


Nella tabella 6.1 sono riportati i livelli di contaminazione. La ripartizione percentuale nazionale dei punti di monitoraggio nelle tre categorie definite è riportata in figura 6.1. A livello nazionale, nel 2014 su 1.284 punti di monitoraggio delle acque superficiali, 274 (21,3%) hanno livelli di concentrazione superiore agli Standard di Qualità Ambientale. La Lombardia, con il 55,4% dei punti che superano gli SQA, ha il livello più elevato di non conformità. Va detto che le sostanze che determinano il maggior numero di casi di superamento dei limiti sono glifosate e il metabolita AMPA. La percentuale dei punti con livelli di contaminazione superiori ai limiti è elevata in Lazio (40,0% dei casi), Sicilia (25,6% dei casi), Veneto (21,3% dei casi). Nell’anno 2013 su 1.410 punti di monitoraggio delle acque superficiali, 281 (19,9%) superano gli SQA. Anche per il 2014 la Lombardia ha il livello più elevato di non conformità con il 51,3% Progetto 21026 dei punti, seguono il Lazio (40,0%), la Provincia Autonoma di Trento (23,3%) e P.S.R. Marche 2014-2020 l’Emilia Romagna (19,2). Nelle acque sotterranee, nel 2014 su 2463 punti, 170 Misura 1. Sottomisura 1.2. Operazione Asuperiore agli SQA. La Sicilia con il 22,3% (6,9%) hanno una contaminazione dei punti di monitoraggio sopra i limiti è la Regione con la più elevata frequenza di casi di non conformità. Seguono la Lombardia con 13,2%, il Friuli-Venezia Giulia con il 9,5%, l’Abruzzo con l’8,4% dei punti di monitoraggio sopra i limiti. Nell’anno 2013 su 2518 punti di monitoraggio delle acque sotterranee, 176 (7,0%) superano gli SQA. Anche per quest’anno la Sicilia ha il livello più e Contenuti elevato di non conformità conTesti il 17,3% dei punti, seguono l’Abruzzo (14,9%), il Piemonte (10,6%) e la Lombardia (10,0).

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Una particolare attenzione meritano le acque sotterranee. La presenza di pesticidi nelle acque sotterranee è determinata dalle proprietà fisico-chimiche delle sostanze, dall'assetto eologico / geomorfologico / idrogeologico del territorio, dalle precipitazioni, ma anche dalle modalità del rilascio, che può essere di tipo diffuso o puntiforme e dai processi di degradazione che subiscono le sostanze. Tale presenza, inoltre, è influenzata dagli stessi percorsi delle acque sotterrane e dalle interazioni dei vari acquiferi tra loro, per cui la contaminazione può anche verificarsi in aree molto distanti da quelle in cui le sostanze sono state rilasciate nell’ambiente.


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E’ stata fatta una valutazione separata della contaminazione delle acque sotterranee, distinguendo le varie tipologie di falda, in base alle Testi e Contenuti informazioni disponibili. Sono state considerate separatamente le falde freatiche, quelle confinate o semiDott. Fabio Passamonti confinate e gli acquiferi carsici. Nel 2014, la valutazione ha riguardando complessivamente 1.924 siti su un totale di 2.463 siti delle acque sotterraUna particolare attenzione meritano le sotterranee. La di sotterrane Una nee, particolare attenzione meritano le acque acque sotterranee. La presenza presenza di pesticidi pesticidi nelle acque sotterrane distribuiti su 13 regioni / province autonome. Di questi, 652 nelle sonoacque riferiti determinata dalle proprietà fisico-chimiche delle sostanze, dall'assetto eologico / geomorfologic determinata dalle proprietà fisico-chimiche delle sostanze, dall'assetto eologico / geomorfologic a falde confinate o semiconfinate (Tab.anche 6.4). La modalità contaminazione è di può poco idrogeologico idrogeologico del del territorio, territorio, dalle dalle precipitazioni, precipitazioni, ma ma anche dalle dalle modalità del del rilascio, rilascio, che che può essere essere di di più diffusa nelle falde freatiche (33,6%, con il 7,8% dei casi sopra i limidiffuso o puntiforme e dai processi di degradazione che subiscono le sostanze. Tale presenza, diffuso o puntiforme e dai processi di degradazione che subiscono le sostanze. Tale presenza, inoltr inoltr ti) rispetto alle falde semiconfinate, dove interessa 30,8%tra influenzata dagli percorsi delle ee dalle dei acquiferi loro, influenzata dagli stessi stessi percorsiconfinate delle acque acqueo sotterrane sotterrane dalle interazioni interazioni dei vari vari il acquiferi tra(nel loro, per per cc contaminazione può anche verificarsi in aree molto distanti da quelle in cui le sostanze sono state 4,4% dei casi sopraverificarsi i limiti).inL’informazione sugli acquiferi riguarda 6 rilasc contaminazione può anche aree molto distanti da quelle in cuicarsici le sostanze sono state rilasc nell’ambiente. regioni/province autonome, con evidenze della contaminazione in 3 regioni, nell’ambiente. E’ fatta una valutazione della delle sotterranee, distinguendo E’ stata stata unasuperamento valutazione separata separata della contaminazione contaminazione delle acque acque sotterranee, distinguendo le le v v ma fatta senza degli SQA. Le mappe, riportate in figura 8.1, rivelano tipologie tipologie di di falda, falda, in in base base alle alle informazioni informazioni disponibili. disponibili. Sono Sono state state considerate considerate separatamente separatamente le le ff comequelle la contaminazione delle acque sia principalmente dovuta alla presenza freatiche, confinate freatiche, quelle confinate o o semiconfinate semiconfinate ee gli gli acquiferi acquiferi carsici. carsici. Nel 2014, la valutazione ha riguardando complessivamente 1.924 siti su totale 2.463 contemporanea pesticidi.complessivamente Nel 45,3% dei1.924 puntisitidelle superficiali Nel 2014, la valutazionedihapiù riguardando su un unacque totale di di 2.463 siti siti delle delle ac ac sotterranee, distribuiti su 13 regioni / province autonome. Di questi, 652 sono riferiti a falde confina sotterranee, distribuiti su 13 regioni / province autonome. Di equesti, 652 sono riferiti ci a falde confina monitorati, infatti, ci sono almeno due sostanze, nel 7,8% dei punti sono semiconfinate 6.4). semiconfinate (Tab. 6.4). La La contaminazione contaminazione èè di di poco poco più più diffusa diffusa nelle nelle falde falde freatiche freatiche (33,6%, (33,6%, con con il il 7 7 piùsopra di 10i(Tab. sostanze. dei casi limiti) rispetto alle falde confinate o semiconfinate, dove interessa il 30,8% (nel 4,4% dei

dei casi sopra i limiti) rispetto alle falde confinate o semiconfinate, dove interessa il 30,8% (nel 4,4% dei sopra sopra ii limiti). limiti). L’informazione L’informazione sugli sugli acquiferi acquiferi carsici carsici riguarda riguarda 6 6 regioni/province regioni/province autonome, autonome, con con evide evide


I giovani in agricoltura dove: investire e guida Nel 17,6% dei punti delle acque sotterranee ci sono almeno 2 sostanze, e nel 2% più di 10. Il fenomeno è probabilmente sottostimato, in quanto il 6.1. numero di sostanze cercate, non è alla Misura

abbastanza rappresentativo di tutte quelle usate nel territorio. Analizzando la frequenza di miscele nei campioni (Fig. 8.2), si osserva che nel 2014, nelle acque superficiali, a fronte di una contaminazione del 34% dei campioni, è stata riscontrata la presenza di almeno due sostanze nel 22,7% degli stessi, con un massimo di 44 sostanze in un singolo campione e una media Progetto 21026di 4,1 sostanze. Nelle acque sotterranee la contaminazione è presente nel 25,5% dei campioni e nel 15% sono presenti almeno due sostanze, con un massimo di 48 P.S.R. Marche 2014-2020 sostanze in un solo campione la media risulta di 4,1 sostanze. Misura 1. Sottomisura 1.2. Operazione A Le sostanze più frequenti nelle miscele (Fig. 8.3) sono gli erbicidi, con una presenza significativa in particolare nelle acque sotterranee, di fungicidi e insetticidi. Questa tendenza è stata riscontrata sia nelle acque superficiali che in quelle sotterranee. I componenti rilevati con maggior frequenza nelle miscele sono gli erbicidi triazinici e alcuni loro metaboliti (terbutilazina, terbutilazina-desetil, atrazina, atrazina-desetil) e il metolaclor. Si segnala inoltre, nei corpi idrici superficiali, la presenza degli erbicidi oxadiazon, glifosate e Testi elaContenuti AMPA. Nelle acque sotterranee è rilevante presenza di vari fungicidi, tra cui metalaxil, oxadixil e pirimetanil. L’insetticida imidacloprid è riscontrato sia nelle acque superficiali sia sotterranee. Dott. Fabio Passamonti


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I dati di monitoraggio riportati evidenziano dunque la presenza di più sostanze nei campioni. Come conseguenza, non solo gli organismi acquatici, ma anche gli altri organismi, compreso l’uomo, per esempio attraverso la catena alimentare, sono esposti a miscele di pesticidi. Esistono lacune conoscitive riguardo agli effetti di miscele chimiche e, conseguentemente, risulta difficile realizzare una corretta valutazione tossicologica in caso di esposizione contemporanea a diverse sostanze. La determinazione sperimentale della tossicità delle miscele è poco praticabile, in quanto non si conosce la reale composizione delle miscele presenti nell’ambiente, formate da una moltitudine di possibili combinazioni chimiche, sia volontarie che casuali. I componenti della miscela, d’altra parte, hanno un diverso destino nei comparti ambientali, nei tessuti e negli organi il che rende difficile determinare sperimentalmente gli effetti cronici. La valutazione degli effetti delle miscele si basa pertanto essenzialmente su stime indirette della tossicità a partire dai dati tossicologici delle singole sostanze. Generalmente miscele di pesticidi appartenenti alla stessa classe chimica e che presentano modalità di azione biologica molto simile mostrano con maggiore probabilità un effetto tossicologico di tipo additivo, dove la tossicità complessiva è il risultato della somma delle concentrazioni dei singoli componenti; in altri casi si utilizza il valore NOEC cioè la Progetto 21026 concentrazione massima P.S.R. Marche 2014-2020 che non produce alcun effetto. Si parla di azione indipendente, invece, le modalità d’azione sono Misura 1. quando Sottomisura 1.2. Operazione A differenti e una sostanza non influenza la tossicità dell’altra. Si ha interazione, infine, quando l’effetto combinato di due o più sostanze è più (sinergia) o più debole di quello Le forte sostanze più frequenti nelle (antagonismo) miscele (Fig. 8.3) sono additivo. gli erbicidi, con una presenza significativa Per quanto concerne i dati della Regione Marche, nel 2014 indagini èhanno riguardatosia ne particolare nelle acque sotterranee, di fungicidi e insetticidi. Questaletendenza stata riscontrata 184 campioni per un totale di 1.090 misure analitiche. La rete di monitoraggio comprende acque superficiali che in quelle sotterranee. I componenti rilevati con maggior frequenza nelle miscele so 30 puntitriazinici per le acque superficiali e 46 (terbutilazina, per quelle sotterranee. La densitàatrazina, della rete risulta gli erbicidi e alcuni loro metaboliti terbutilazina-desetil, atrazina-desetil pertanto al di sotto della media nazionale. Il numero di sostanze cercate, in particolare nelle il metolaclor. Si segnala inoltre, nei corpi idrici superficiali, la presenza degli erbicidi oxadiazon, glifosate acque sotterranee (5), è inadeguato a rappresentare il potenziale impatto dei pesticidi, che AMPA. Nelle acque sotterranee è rilevante la presenza di vari fungicidi, tra cui metalaxil, oxadixil

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pirimetanil. L’insetticida imidacloprid è riscontrato sia nelle acque superficiali sia sotterranee.

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I dati di monitoraggio riportati evidenziano dunque la presenza di più sostanze nei campioni. Com


dovrebbe tenere conto degli usi presenti sul territorio. Nelle acque superficiali ci sono residui nel 46,7% dei punti e nel 20,5% dei campioni investigati. Sono state trovate 4 sostanze: metolaclor, terbutilazina, atrazina e diuron. Il metolaclor è un diserbante selettivo per mais, soia, barbabietola da zucchero, girasole e tabacco. La sostanza è stata revocata nel 2003 ed è stata sostituita dall'S-metolaclor, in cui è maggiore la presenza dell’isomero S (biologicamente attivo). I laboratori analitici, tuttavia, non differenziano le due forme, in quanto gli stereoisomeri non sono distinguibili mediante le tecniche analitiche disponibili; le concentrazioni misurate, pertanto, possono essere riferite a tutte e due le sostanze. L’erbicida non ha una classificazione armonizzata. Le notifiche nell'inventario dell’ECHA evidenziano un pericolo intrinseco della sostanza per la salute umana e per l’ambiente. La sostanza è largamente presente in tutta l’area padana, ma anche in regioni del centro-sud. Nelle acque superficiali è presente nel 38,3% dei 849 punti campionati, in 51 casi (6,0%) a livelli superiori allo SQA. Nelle acque sotterranee è presente nel 4,3% dei 1.892 pozzi conProgetto trollati,21026 in 14 punti la concentrazione è superiore al limite ambientale di riferimento.Nelle P.S.R. Marche 2014-2020 acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di metolaclor. Misura 1. Sottomisura 1.2.uno Operazione A più utilizzati in Italia (mais, sorgo). È un erbicida La terbutilazina è tuttora degli erbicidi selettivo ad azione sistemica che viene assorbito per via radicale. Essendo poco solubile resta localizzato negli strati superficiali. Persiste nel terreno per 4-12 mesi. Nel 2014 la terbutilazina e il suo metabolita terbutilazina-desetil sono i principali contaminanti delle acque superficiali e sotterranee, anche con concentrazioni superiori a 0,1 μg/L. La contaminazione è presente in gran parte del territorio nazionale, ma nelle regioni dell’area padano-veneta la sua diffusione superae largamente la media nazionale, interessando la Testi Contenuti maggioranza delle stazioni di monitoraggio delle acque superficiali e gran parte di quelle sotterranee. Dott. Fabio Passamonti La sostanza è stata riscontrata nelle acque superficiali nel 39,1% dei 1.016 punti di monitoraggio, e nelle acque sotterranee nel 5,9% su 2.063 punti di monitoraggio. Il suo metabolita è stato riscontrato nel 31,4% in 962 punti di monitoraggio delle acque superficiali. Nelle acque sotterranee, la terbutilazina-desetil è stata rinvenuta nel 12,7% dei 2.030 punti di monitoraggio. Nelle acque superficiali la terbutilazina e il suo metabolita in 6 casi hanno superato gli SQA, mentre nelle acque sotterranee hanno superato gli SQA rispettivamente in 8 casi e in 11 casi. L’atrazina non è più utilizzata dagli anni ’80, ma il monitoraggio evidenzia ancora una contaminazione importante, soprattutto nelle acque sotterranee. Nel 2014, in particolare, è stata rinvenuta nel 4,1% dei 1.065 punti di monitoraggio delle acque superficiali in cui è stata cercata; in nessun caso c’è il superamento degli SQA. Nelle acque sotterranee la sostanza è presente nel 5,6% dei 2.068 punti controllati, in 2 casi con valori superiori agli SQA. Il suo metabolita atrazina-desetil è stato rinvenuto nelle acque superficiali nel 5,1% dei 959 punti di monitoraggio senza superamento degli SQA. Nelle acque sotterranee è presente nel 9,9% dei 2.050 punti di monitoraggio; in 8 casi con valori superiori agli SQA.

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L’atrazina-desetil non presenta una classificazione armonizzata ai sensi del regolamento 1272/2008. Nelle acque superficiali circa il 3,3% dei punti di monitoraggio sono contaminati sopra i limiti di qualità e per le acque sotterranee 2,2% dei punti la contaminazione è superiore agli SQA. Un’attenzione particolare lo merita il BACINO DEL TRONTO, in esso ricadono 15 corpi idrici, elencati nella tabella seguente.

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Le 8 stazioni di monitoraggio ricadenti nel bacino del fiume Tronto sono indicate nella tabella seguente.


Le 8 stazioni di monitoraggio ricadenti nel bacino del fiume Tronto sono indicate nella tastazioni diseguente. monitoraggio ricadenti nel bacino del fiume Tronto sono indicate nella tabella se bella nitoraggio degli indicatori biologici è statoèeffettuato neglinegli annianni 2013-2014. Il monitoraggio degli indicatori biologici stato effettuato 2013-2014.

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Un’attenzione particolare lo merita il BACINO DEL TRONTO, in es nella tabella seguente.

L’obiettivo del monitoraggio dei corpi idrici fluviali è quello di stabilire un quadro generale ettivo del monitoraggio dei corpi idrici fluviali è quello di stabilire un quadro generale Progetto coerente21026 ed esauriente dello stato ecologico e dello stato chimico delle acque all’interno di iente dello stato 2014-2020 ecologico e dello stato chimico delle acque all’interno di ciascun bacino i P.S.R. Marche ciascun bacino idrografico e permettere la classificazione dei corpi idrici come previsto dal ettere la classificazione dei corpi come previsto dal D.M. Misura Sottomisura 1.2.ECOLOGICO Operazione Adei corsiidrici D.M.1. 260/2010. Lo stato d’acqua è suddiviso in: ELEVATO, BUOato ECOLOGICO dei corsi d’acqua è suddiviso in: ELEVATO, BUONO, SUFFICIENTE NO, SUFFICIENTE, SCARSO e CATTIVO, mentre lo stato CHIMICO dei corsi d’acqua è TIVO,suddiviso mentre lo CHIMICO dei corsi d’acqua è suddiviso in: BUONO, NON BUONO. in:stato BUONO, NON BUONO. mo ciclo triennale di monitoraggio si è concluso al al termine 2012,permettendo permettendo d Il primo ciclo triennale di monitoraggio si è concluso terminedell’anno dell’anno 2012, a classificazione corpi idrici fluviali ai sensi 260/2010, di ottenere la dei prima classificazione dei corpi idrici della fluvialinuova ai sensinormativa della nuovaDM normativa DM com ato. 260/2010, come di seguito riportato. Dalla tabella si evince come lo stato ECOLOGICO del tabella si evince come loritenersi stato ECOLOGICO del del Tronto puo’ ritenersi sufficien Bacino del Tronto puo’ sufficiente lo Bacino stato chimico è al di sotto della sufficienza. Testi mentre e Contenuti chimico è al di sotto della sufficienza.

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Conclusioni

Un ambiente contaminato costituisce certamente un rischio per l’uomo, che può venire a contatto co ostanze chimiche attraverso l’aria, l’acqua e il suolo, ma anche attraverso l’alimentazione, nel cas rodotti contaminati. L’UE dispone di un corpus normativo in materia di pesticidi fra i più comple vanzati a livello mondiale, tuttavia i dati di monitoraggio dimostrano chiaramente che le valutaz reventive e le misure messe in atto per evitare impatti negativi su ambiente e salute non sono sem deguati. ’esposizione dell’uomo attraverso l’ambiente dipende dalle caratteristiche delle sostanze e dai loro poss ercorsi nelle diverse matrici ambientali (aria, suolo e acqua). Dalle caratteristiche delle sostanze dipend apacità di trasferimento nelle catene alimentari, attraverso la predazione, in un processo defi biomagnificazione”, fenomeno consistente nell’aumento della concentrazione dei contaminanti redatori, loro prede, con di livelli piùinalticui di contaminazione alla isom Le rispetto acque alle superficiali e illeraggiungimento acque sotterranee, confluiscono pe


Conclusioni Un ambiente contaminato costituisce certamente un rischio per l’uomo, che può venire a contatto con le sostanze chimiche attraverso l’aria, l’acqua e il suolo, ma anche attraverso l’alimentazione, nel caso di prodotti contaminati. L’UE dispone di un corpus normativo in materia di pesticidi fra i più completi e avanzati a livello mondiale, tuttavia i dati di monitoraggio dimostrano chiaramente che le valutazioni preventive e le misure messe in atto per evitare impatti negativi su ambiente e salute non sono sempre adeguati. L’esposizione dell’uomo attraverso l’ambiente dipende dalle caratteristiche delle sostanze e dai loro possibili percorsi nelle diverse matrici ambientali (aria, suolo e acqua). Dalle caratteristiche delle sostanze dipende la capacità di trasferimento nelle catene alimentari, attraverso la predazione, in un processo definito “biomagnificazione”, fenomeno consistente nell’aumento della concentrazione dei contaminanti nei predatori, rispetto alle loro prede, Progetto 21026 con il raggiungimento di livelli più alti di contaminazione alla sommità della rete trofica. P.S.R. Marche 2014-2020 Diverse sono le vie di esposizione da parte dell’uomo: l’ingestione, il contatto cutaneo e Misura 1. Sottomisura 1.2. Operazione A l’inalazione. L'uomo può assimilare sostanze chimiche pericolose attraverso gli alimenti e l'acqua, ma anche attraverso le vie respiratorie e la pelle. L’esposizione per via orale dipende dalla presenza di residui della sostanza nel cibo e nell’acqua potabile e dalle quantità di cibo e acqua consumata. La concentrazione della sostanza nel cibo dipende dalla concentrazione della sostanza nell’acqua, nel suolo e nell’aria e dal potenziale di bioaccumulo o biotrasferimento tra i comparti. Le acque superficiali e le acque sotterranee, in cui confluiscono i pesticidi, Testi e Contenuti possono essere fonte di approvvigionamento di acqua potabile. Anche i prodotti della terra costituiscono fonte di alimentazione uominiPassamonti ed animali. La presenza di pesticidi nell’acDott.perFabio qua e negli alimenti è confermata da indagini svolte a livello comunitario. La valutazione del rischio per la salute umana e per l'ambiente, connesso alla presenza dei pesticidi, non è un processo facile e deve tener conto dei tipi di pesticidi usati (per quanto riguarda tossicità e persistenza), e anche delle condizioni operative di utilizzo (differenze nei periodi e livelli di esposizione, delle modalità di applicazione), delle misure di prevenzione e protezione adottate e delle caratteristiche climatiche e ambientali delle aree in cui i pesticidi vengono utilizzati. Inoltre la valutazione del rischio deve considerare le esposizioni combinate attraverso vie d’esposizione diverse o sorgenti di rischio diverse. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) si occupa della valutazione dei rischi cronici e acuti per i consumatori derivanti dall’esposizione ai pesticidi, e predispone e aggiorna a tal fine strumenti e linee guida. Attraverso tale processo è possibile valutare se le sostanze attive presenti nei pesticidi possono avere eventuali effetti dannosi sulla salute umana o sull’ambiente.

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Pubblicazione realizzata con il contributo dell’Unione Europea. Il contenuto della presente pubblicazione non riflette necessariamente la posizione o l’opinione della Commissione Europea.


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