UNIONE EUROPEA
REGIONE MARCHE
PSR MARCHE 2007-2013
Aspetti igienico-sanitari in ambito della produzione delle uova La politica sulla sicurezza alimentare dell’Unione Europea nel 2002 ha avuto un impulso notevole con l’emanazione del Reg. (CE) n° 178 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002 che “stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa le procedure nel campo della sicurezza alimentare”. Il regolamento introduce il principio che la sicurezza alimentare è un obiettivo a cui concorrono tutti i componenti della filiera produttiva e pertanto anche l’azienda agricola in quanto produttrice di prodotti alimentari che entrano direttamente, o dopo manipolazioni, nella catena alimentare umana. Tra i microrganismi pericolosi per la salute umana sono da annoverare le Salmonelle che sono i batteri più comunemente isolati in caso di infezioni trasmesse dagli alimenti. I dati diffusi dall’Autorità Europa per la Sicurezza Alimentare (EFSA) mostrano che nel 2008 ci sono stati 131.468 casi di salmonellosi umana confermata nei 27 Paesi membri dell’U.E. (26,4 casi su 100.000 abitanti) con differente distribuzione nei singoli Stati membri. In Italia si contano circa 20 decessi all’anno dovuti a salmonellosi, generalmente in fasce d’età superiore ai 55 anni. Le salmonelle sono state segnalate per la prima volta nel 1886 ad opera del dott Daniel Salmon e si ritiene che siano presenti in natura con più di 2000 varianti (definiti sierotipi) e si distinguono in due grandi raggruppamenti: salmonelle adattate all’ospite che sono in grado di infettare determinati gruppi di ospiti come la forma tifoide, in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo; salmonelle non adatte all’ospite, che sono i ceppi più frequentemente diffusi nell’uomo e nelle specie animali in grado di infettare sia l’uomo, sia gli animali come polli, tacchini, maiali, bovini, fagiano, pavone, faraona, cani, gatti, animali selvatici come uccelli, rettili, anfibi; rettili domestici (es. iguane e tartarughe d’acqua) ecc. Tra gli animali i carnivori sono poco ricettivi. Le Salmonelle maggiormente riscontrate sono le Salmonelle Enteriche, le principali delle quali sono la Salmonella enterica sierotipo Enteredis e la Salmonella enterica sierotipo Typhimurium (chiamate anche salmonelle minori) , che sono forme non tifoidi, ma responsabili di forme cliniche che provocano principalmente gastroenteriti e sono classificate come salmonelle zoonotiche perché interessano l’uomo e l’animale. La Salmonella enterica sierotipo Typhimurium (chiamata anche Salmonella Typhimurium o in forma abbreviata S.Typhimurium) provoca negli esseri umani malattie che normalmente non sono fatali. La Salmonella enterica sierotipo Enteritidis (anche chiamato Salmonella Enteritidis o in forma abbreviata S. Enteritidis) negli ultimi anni è diventata la causa più comune di intossicazione alimentare. Le principali infezione per l’uomo avvengono per via oro-fecale, per assunzione di prodotti animali contaminati: “carne, latte e in principale modo uova e ovoprodotti se non adeguatamente cotti o pastorizzati”, nonché dall’ambiente come ad es. può avvenire tramite l’uso di acqua non potabile. Inoltre qualsiasi alimento manipolato da persone infette (che potrebbero anche non manifestare sintomatologia clinica “portatori sani”) può rappresentare fonte di infezione. Il cibo contaminato con salmonella non presenta generalmente alterazioni delle caratteristiche organolettiche (colore, odore, sapore, consistenza). I sintomi con cui un’infezione di salmonella si manifesta sull’uomo sono: diarrea, vomito, dolori addominali, nausea, mal di testa e febbre che possono comparire da 12 a 72 ore dopo il contagio. I sintomi possono durare per 4-7 giorni e nella maggior parte dei casi si ha la guarigione senza ricovero ospedaliero anche se in alcuni soggetti ,soprattutto debilitati, possono portare anche al decesso. SALMONELLE NEGLI ALLEVAMENTI DI POLLI La Salmonella Enteritidis infetta con molta facilità gli allevamenti di polli e la diffusione da gallina a gallina avviene con estrema facilità e in modo molto rapido. Quando decine o centinaia di polli vivono a stretto contatto, vengono uccisi e trasformati nello stesso ambiente, se non vengono adottate strategie molto rigorose, una infezione di Salmonella può diffondersi rapidamente in tutta l’intera catena alimentare, fino a raggiungere l’uomo anche a notevole distanza. Il ciclo di diffusione delle salmonelle è molto complesso e comprende un rilevante intreccio di passaggi tra animali, ambiente e uomo. In assenza d’interventi di pulizia e disinfezione nei vari settori: allevamento, incubatoi, macello,
1