Rumori e vibrazioni

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COLDIRETTI MACERATA

UNIONE EUROPEA

REGIONE MARCHE

PSR MARCHE 2007-2013

MACCHINE E ATTREZZATURE AGRICOLE: RISCHIO VIBRAZIONI E RUMORI Nelle aziende agricole, l’impatto delle vibrazioni e del rumore sugli addetti sono spesso sottovalutati e, per la loro pericolosità, e anche alla luce della recente evoluzione normativa, necessitano di una maggiore attenzione da parte dei datori di lavoro e degli operatori.

RISCHIO VIBRAZIONI

La valutazione dell’influenza delle vibrazioni sull’operatore richiede un approccio complesso in quanto il loro effetto sull’uomo è multiplo perché possono essere contemporaneamente interessati, in maniera diversa, molti organi del corpo, con differenti livelli di soglia e con diversi effetti dannosi. Quando parliamo della valutazione del rischio da vibrazioni ci si riferisce a due tipologie : a) – vibrazioni trasmesse al corpo intero; intese come le vibrazioni meccaniche che comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e traumi del rachide (art. 200 – capo III – D.Lgs n° 81/2008); b) – vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio; intese come vibrazioni meccaniche che comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari (art. 200 – capo III – D.lgs n° 81/2008). Per valutare il rischio delle vibrazioni sul corpo dell’operatore occorre principalmente prendere in considerazione quattro parametri: a. L’INTENSITA’: si determina quasi sempre in termini di accelerazione (m/s 2) e fornisce un’idea di quanto ampio è lo scuotimento; b. LA FREQUENZA: indica quante oscillazioni del corpo che vibra avvengono in 1 secondo. Questo tipo di oscillazioni possono essere utilmente classificate in tre categorie: • A bassissima frequenza che generalmente interessano il corpo intero. Si tratta di un movimento oscillatorio ellittico del capo, che porta a disturbi quali: vertigini, sonnolenza, sudorazione fredda e, soprattutto nausea, nonché il disturbo cosiddetto “mal dei trasporti” (es. mal di mare, mal d’auto, ecc). Gli effetti di tipo acuto scompaiono entro breve tempo dalla fine del moto vibratorio; • A bassa frequenza, interessano il corpo intero e sono prodotte da superfici vibranti delle macchine. Sono le più diffuse e dannose nel settore delle macchine agricole. Provocano danni osteo-articolari, contribuiscono all’insorgenza di problemi all’apparato digerente e circolatorio, disturbi neuropsichici, ecc. • A frequenza medio-alta sono prodotte da utensili e attrezzature (anche motorizzate) spesso ad uso manuale. I danni possono essere sia di tipo acuto, che di tipo cronico. c. L’ASSE DI PERCEZIONE: sulle macchine agricole si avvertono in particolare le oscillazione verticali dovute all’impatto degli organi di propulsione con le asperità del terreno; d. TEMPO DI ESPOSIZIONE: tanto più lungo è il tempo di esposizione dell’operatore, tanto più gravi e duraturi saranno gli effetti negativi sul corpo umano. Le sorgenti di vibrazioni sulle macchine e sugli attrezzi agricoli dipendono dal tipo di macchina e dalla composizione del cantiere di lavoro. Sui trattori e, sulle macchine agricole semoventi, le principali sorgenti di vibrazioni ad alta frequenza sono il motore e il cambio, Le suddette categorie di macchine generano anche vibrazioni a bassa frequenza principalmente generate dalle sollecitazioni a cui i mezzi sono sottoposti che dipendono dalla velocità di lavoro a dal tipo di terreno. Terreni duri generano vibrazioni di intensità più elevata rispetto a terreni soffici e uniformi. Sulle grandi macchine operatici semoventi (es. mietitrebbiatrici, raccoglitrici, ecc), oltre alle vibrazioni sopra illustrate, si generano vibrazioni legate al movimento degli organi operatori (rotori, battitori, ecc), che spesso hanno influenza significativa sulle vibrazioni totali cui l’operatore è sottoposto.

VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO INTERO

La valutazione delle vibrazioni trasmesse al corpo intero è molto complessa in quanto sono molteplici i fattori di natura fisica, fisiologica e psicofisica, quali ad es. intensità, frequenza, direzione delle vibrazioni incidenti, costituzione corporea, postura, suscettibilità individuale. 1


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