Valutazioni rischi sul lavoro

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Impresa Verde

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VALUTAZIONE DEI RISCHI SUL LAVORO Il Rischio definito come “la probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione”, è un fattore correlato a tutte le attività umane e non separabile da esse con il quale l’uomo deve confrontarsi e mettere in atto le strategie ritenute più opportune per cercare di salvaguardare la sua salute. Ai fini della gestione della sicurezza, un rischio può essere: • Eliminabile o eludibile alla fonte. Eludere od eliminare un rischio alla fonte significa mantenere integro il sistema operativo modificandone la pianificazione del lavoro. Es. sostituzione di sostanze pericolose impiegate nel processo produttivo, con altre meno pericolose, anche se può comportare variazioni al sistema operativo. • Riducibile. Ridurre un rischio significa intervenire sull’interazione uomo – processo produttivo. Es. ridurre l’esposizione di un operatore attraverso la delimitazione delle aree di accesso, di parti di macchine pericolose, intervenire sul “fattore uomo” con la formazione, informazione e addestramento. • Trasferito. Nel trasferimento del rischio si fa ricorso ad assicurazioni che coprono tutto o in parte le conseguenze economiche se si verifica un evento dannoso. • Ritenuto. Entro certi limiti l’mpresa si assume gli oneri delle conseguenze di un evento dannoso. Rappresenta una scelta imprenditoriale più o meno giustificabile e per rischi di bassa o bassissima entità. La valutazione dei rischi è uno degli elementi fondamentali del Testo Unico (TU) sulla sicurezza sui luoghi di lavoro (D.Lgs n. 81/2008 e s.m.i.), che rappresenta il perno dell’organizzazione in materia di tutela della salute dei lavoratori e che risulta essere come definito dall’art. 17 un obbligo del datore di lavoro non delegabile. L’applicazione del (TU) non da nessuna elasticità al datore di lavoro nell’applicazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro, che pertanto devono essere obbligatoriamente rispettate. Fermo restando che le norme sulla sicurezza, vanno applicate ed osservate sempre e comunque, la valutazione del rischio aziendale (sopralluoghi e Documento Valutazione Rischi (D.V.R.)) non deve essere vista come la scelta di quali vincoli normativi sono più o meno opportuni e convenienti da adottare, ma la determinazione di quali strategie e di come applicarle per eliminare o limitare il verificarsi di eventi infortunistici, che può essere uno sforzo organizzativo tutt’altro che semplice. La necessità di mettere in atto azioni operative volte alla prevenzione dei rischi persegue l’obiettivo di progettare la realizzazione di un “lavoro sicuro” come è chiaramente esplicitato tra le misure generali di tutela sul lavoro indicate all’art. n. 15 del D.Lgs n. 81/2008 e s.m.i.. Tale articolo richiama anche l’attenzione che per ottenere un’efficace prevenzione occorre integrare le condizioni tecniche, produttive ed organizzative dell’azienda, con l’influenza dei fattori del luogo di lavoro. Al fine di una corretta valutazione dei rischi occorre procedere ad un’attenta ricognizione delle caratteristiche dell’attività lavorativa anche tenendo nella debita considerazione che nel luogo di lavoro ci sia la possibile coesistenza di attività esterne che possono essere di servizio e a supporto all’attività in maniera costante (es. pulizia dei locali) ed occasionali (es. manutenzioni) con presenza di personale dipendente da altre aziende. Nella fattispecie il datore di lavoro secondo quanto stabilito dall’art. 26 del (TU) valuta l’eventuale necessità di predisporre un Documento Unico di Valutazione Rischio di Interferenze lavorative (D.U.V.R.I.) contenente lo scambio di informazioni sui rischi reciproci tra le aziende operanti sul luogo di lavoro. Metodologicamente la valutazione dei rischi dovrà seguire un percorso logico confacente alla realtà che si sta valutando, ed in maniera esemplificativa e a titolo di esempio, può essere il seguente: Ø Raccolta di informazioni in merito alla sequenza delle fasi di lavorazioni del ciclo produttivo. Ø Sopralluogo per la verifica degli ambienti di lavoro utilizzati nell’attività e l’organizzazione del lavoro in essi realizzata. Ø Acquisizioni e organizzazione delle informazioni e delle conoscenze disponibili riferibili ai probabili fattori di rischio. A titolo di esempio le informazioni o le fonti informative che possono essere utili possono essere: planimetrie dei locali, numero di lavoratori, descrizione delle attività svolte, acquisizione delle autorizzazioni, registri di manutenzione ordinaria e straordinaria, schede tecniche di sicurezza delle sostanze, apparecchiature, impianti utilizzati, ecc. Ø Identificazione dei fattori di rischio. Una corretta valutazione dei rischi prevede l’acquisizione di dati in merito ai rischi: - conosciuti, per i quali è facile l’individuazione e relativamente semplice definire e porre in atto le misure di controllo;

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