IL
BARBARIGO
NUMERO 15
OTTOBRE-NOVEMBRE 2013
Pubblicazione informativa bimestrale dell’Istituto Barbarigo di Padova
DI NUOVO INSIEME! INIZIAMO L’ANNO CON UN SORRISO Quante idee, quante domande all’inizio di un nuovo anno scolastico! E anche quante novità da accogliere, persone nuove da inserire, progetti da avviare... Ma ancora una volta il Barbarigo è ripartito: è il nostro 95° anno scolastico! Un bel “benvenuti” intanto ai nuovi alunni che dalla prima media all’ultimo anno delle superiori hanno scelto di camminare con noi nell’avventura scolastica, ciascuno con la propria personalità, storia, obiettivi, progetti… e benvenuti ai genitori che li accompagnano in questo cammino! Benvenuti anche ai nuovi docenti che hanno accettato di porre le proprie capacità e competenze umane e professionali a servizio degli studenti del Barbarigo: sono parecchi, tra titolari e supplenti, e mi auguro che il loro impegno sia ripagato dalla risposta genero-
In questo numero
sa di tutti i ragazzi. Ogni nuovo arrivo – proprio perché crediamo all’unicità e irripetibilità di ogni persona – porta qualcosa di originale, aggiunge una tessera al variegato mosaico della nostra scuola: lavorando insieme si cresce, si esprimono i proprio talenti, si conosce meglio se stessi e gli altri, si realizza qualcosa di bello e di grande… Buon anno! Come sarà il 2013/14? Non ho la sfera di cristallo (non vorrei neppure averla…), ma immagino attività vecchie e nuove progettate per far crescere gli studenti; giornate meravigliose di scambi internazionali e splendide serate musicali e teatrali; ore di sudore sui compiti ma anche momenti di gioia comune, di uscite formative (come la prima già vissuta a Camposampiero dalle Medie); la fatica, forse, di assumere il ritmo (Continua a pagina 2)
- Inizio d’anno al Barbarigo e nelle scuole cattoliche padovane - Progetto Leonardo e Buono scuola regionale - Corsi e iniziative - Gli album fotografici del primo giorno di scuola e della festa dei maturati - Gli articoli degli allievi - Le pagine degli ex allievi
Passa parola! Questo notiziario viene inviato a circa 2000 indirizzi; invitiamo tutti a “passar parola” (=inoltrare la mail con il notiziario) a persone che potrebbero essere interessate a conoscere la vita del Barbarigo. Grazie!
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PRIMO PIANO
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FIDAE
UN NUOVO ANNO PER LE SCUOLE CATTOLICHE VENETE Lo scorso 12 settembre è iniziato il nuovo anno scolastico, al Barbarigo così come in tutte le 31 scuole cattoliche aderenti alla Fidae (Federazione Istituti Di Attività Educativa Veneto) di Padova. Qualche numero: oltre 4.500 gli studenti iscritti, 531 docenti e circa 900 lavoratori appartenenti al personale non docente, solo nelle scuole padovane. Un anno scolastico che parte sotto la spada di Damocle dei finanziamenti pubblici. «Sono passati 13 anni dalla Legge Berlinguer che ha sancito la parità scolastica – sottolinea la presidente Fidae Veneto Virginia Kaladich (nella foto) – e ancora oggi le scuole paritarie ricevono trasferimenti dallo Stato per 500 milioni di euro, pari all'1,2% della spesa relativa alle scuole statali e offrono servizi al 12% della popolazione scolastica».
Uno studio Agesc su dati 2012 dimostra che mentre lo Stato spende in media 7.319 euro per ogni studente di scuola statale, ne spende invece 476 per ogni studente di scuola paritaria. «Chiediamo soltanto una cosa: che si passi dalla logica del contributo a quella del finanziamento certo», conclude la presidente. Per quanto riguarda i dati per provincia, sono Verona e Treviso a far registrare il maggior numero di studenti (rispettivamente 7.059 e 6.396). Buoni risultati fanno registrare anche Padova con 4.525 iscritti, Vicenza con 3.254 e Venezia con 2.887. Rispecchiano infine i dati relativi alla popolazione generale le province di Belluno (824 studenti) e Rovigo (229).
PER 4° SUPERIORI
OPPORTUNITÀ PER LE FAMIGLIE
PROGETTO LEONARDO
BUONO STUDIO REGIONALE
Studio della lingua e un tirocinio lavorativo di quattro settimane in Germania, Francia, Spagna o nel Regno Unito: parte anche quest’anno al Barbarigo il progetto Leonardo. L’esperienza comporta anche un impegno a partecipare alle attività preparatorie linguistiche e pedagogiche in Italia nei mesi antecedenti la partenza, che rientrano nel finanziamento del progetto; a conclusione i partecipanti riceveranno delle attestazioni europee e nazionali. Le domande vanno presentate entro il 15 ottobre 2013: bando e moduli si trovano sul www.barbarigo.edu > Attività > Progetto Leonardo 2013.
Da diversi anni la Regione mette a disposizione delle famiglie un BuonoScuola diretto alla copertura parziale delle spese per iscrizione, frequenza e attività didattica di sostegno. La richiesta va fatta dal 1° al 31 ottobre (ore 12), compilando la domanda esclusivamente attraverso la procedura on line Buono-Scuola Web. Successivamente ci si dovrà recare presso la segreteria del Barbarigo muniti del documento di identità o di riconoscimento. www.regione.veneto.it/istruzione/ buonoscuolaweb.
SEGUE DALLA PRIMA
INIZIAMO L’ANNO CON UN SORRISO della settimana corta anche al triennio e lo stress verso gli esami di Stato… e chissà quant’altro! Quest’anno il Barbarigo vuole proporsi come “scuola smart”: nel senso di ambiente scolastico sveglio, abile, “furbo”, intelligente, brillante, dinamico, innovativo, magari elegante… Approfondiremo strada facendo, realizzando via via qualche iniziativa pensata appositamente per rendere la nostra scuola sempre più pronta a rispondere alle esigenze dei “ragazzi del Duemila”. Intanto partiamo bene: propongo come prima azione smart il sorriso. Smart perché? Perché – come spiega Mordecai Richler, scrittore
e sceneggiatore canadese – “ci vogliono settantadue muscoli per fare il broncio ma solo dodici per sorridere. Provaci per una volta”. Un sorriso una volta al
giorno almeno, meglio ancora ogni ora scolastica! don Cesare Contarini, rettore
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AMICI DI DON FLORIAN O
PARTONO I CORSI MUSICALI Con l'inizio dell'attività scolastica partono anche i corsi musicali dell'associazione Amici di don Floriano, diretti a bambini e adulti. Le lezioni si svolgono dal 1° ottobre al 15 giugno 2014, e sarà possibile iscriversi anche in corso d’anno. I docenti sono tutti diplomati al conservatorio e dispongono di una comprovata esperienza artistica e didattica, mentre gli strumenti saranno eventualmente messi a disposizione per il noleggio dalla stessa associazione. Ampia la scelta dei corsi disponibili: dal canto alla chitarra, dalla propedeutica musicale alle percussioni, con la novità quest’anno del coro giovanile. Per le iscrizioni è possibile recarsi presso l'istituto,. Per informazioni: tel. 346.6973949
OMBRE DI VERITÀ
NUOVO SPETTACOLO Le sere di venerdì 29, sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre si apre la stagione 2013/14 della Compagnia “Ombre di Verità”. Questa volta andrà in scena presso il teatro del Barbarigo Piazzetta dei leoni, inedita pièce teatrale scritta dal professor Toni Da Re e da Allegra Violante. Il nuovo ciclo di rappresentazioni continua un percorso nato anni fa dentro l’Istituto, che ha portato l’anno scorso alla messa in scena di ben due opere originali: Andrea, le crepe di un cinquantenne e Destinatario sconosciuto, tratto dal romanzo di Katherine Kressmann Taylor. www.ombrediverita.netii.net
AL BARBARIGO
SCUOLA DI ICONE La scuola diocesana di iconografia “S. Luca” quest’anno terrà al Barbarigo i nuovi corsi aperti a tutti, in collaborazione con l’Ufficio Liturgia della Diocesi. Le lezioni si svolgeranno il martedì, il mercoledì e il giovedì, con cadenza quindicinale, dalle ore 15 alle ore 18,30 a partire da ottobre, e propongono un percorso teorico e pratico che porta all’apprendimento del linguaggio e della tecnica pittorica necessari alla realizzazione concreta di un’icona. Appuntamento il 18 ottobre per la presentazione del programma, presso l’Istituto alle ore 16, e alla santa messa in onore di S. Luca, presieduta dall’arcivescovo di Padova, nella basilica di S. Giustina, alle ore 18,30. www.iconografi.it
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ALBUM
SI RIPARTE… PER LA 95° VOLTA!
INIZIA IL NUOVO ANNO SCOLASTICO
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NUMERO 15 APPUNTAMENTI… DELLA VITA
FESTA DEI MATURATI 2013 Come da tradizione, lo scorso sabato 21 settembre i diplomati di quest’anno si sono incontrati al Barbarigo per salutare ancora una volta il loro Istituto. Anche quella appena conclusa si è confermata un’ottima annata per il Barbarigo: sono stati infatti tutti promossi i 76 studenti ammessi agli esami di Stato. Varie le eccellenze in un quadro comunque molto positivo, in cui spiccano addirittura tre “100” al Liceo Classico. Durante l’incontro c’è stato un interessante intervento del professor Enrico Furlan, dell'Università di Padova, sulla bioetica clinica. Sono seguiti festeggiamenti, giochi allegri e “sorprese”, alcune prevedibili e altre più... sorprendenti. La conclusione con un aperitivo insieme, nel fermo proposito di restare in contatto anche per il futuro.
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PAROLA AGLI STUDENTI
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USCITE DIDATTICHE
A SPASSO NEI SOTTERRANEI DI PADOVA Il giorno 4 Aprile 2013 le classi V Ginnasio e II Liceo Musicale, accompagnate dalle professoresse Giordan e Lucisano e dalla guida di due archeologhe, si sono recate a visitare i sotterranei di Padova per scoprire le tracce ancora visibili della Padova di età romana e medievale. Il progetto è stato promosso dall’associazione culturale ARCADIA (Architettura, Ambiente, Didattica). La prima tappa del nostro itinerario è stata la visita del piano interrato della banca Antonveneta di via Verdi, nel quale è visibile un’antica strada romana, non particolarmente ampia, ma un tempo molto frequentata. La strada, pavimentata con basoli in trachite dei Colli Euganei e con carreggiata a schiena d’asino, presenta vistosi solchi provocati dal ripetuto passaggio delle ruote dei carri. È anche possibile ammirare una mezza anfora interrata che consente così di ipotizzare come l’edificio avesse funzione di magazzino o dispensa. Accanto a questa strada sono visibili le fondamenta di un’antica torre o comunque di un edificio di età bassomedievale. Al termine di questa prima visita, ci siamo successivamente recati presso il ponte san Lorenzo, ubicato all'altezza dell'odierna via S. Francesco, il cui tracciato potrebbe ricalcare quello di un decumano di vitale importanza per la
viabilità cittadina. Bisogna, infatti, tener presente che fino a qualche decennio fa a Padova, dove ora è situata la trafficata riviera dei Ponti Romani, scorreva un corso d’acqua, su cui insistevano i ponti romani che danno il nome alla via. Il ponte S. Lorenzo, in particolare, è a tre arcate ed edificato con blocchi di trachite euganea secondo la tecnica dell'opus quadratum. Sul ponte San Lorenzo è visibile anche un’iscrizione riguardante i lavori di costruzione e di collaudo del ponte eseguiti dagli ingegneri e operai romani: [..]L.CLO.C.ALBARENIVS.C.[..] POMPONIVS Q.. IDANDER [..]NIVS L.F.T. VLLA, C. POMPON[..] SCAPVLA. ADLEGATEI PONTEM.FACIENDUM.DD.S.LOCARV[..] IDEMQUE PROBARVNT L’ultima tappa del nostro itinerario è stata la visita ai sotterranei del Palazzo della Ragione, che ci ha permesso di apprezzare i resti romani e medievali della città. Per procedere alla visita di questa area archeologica, ci siamo lasciati guidare dalle indicazioni preziose di un autore, Giovanni da Nono, notaio padovano, che nella sua cronaca del 1340 descrive l’antica Padova e ci informa che quel luogo era una prigione, caduta poi in disuso.
Qui ci sono due tunnel, di cui uno porta in una zona nella quale è possibile notare vari strati di mattoni di diverse età romane, che costituiscono i resti delle antiche insulae. L’altro tunnel conduce ad ammirare i resti di un pozzo e di una cantina ad una quota inferiore rispetto alle gallerie, con una volta in mattoni e muri perimetrali appoggiati alle fondamenta del palazzo: forse le antiche galere, precedenti le Carceri delle Debite. Infine procedendo siamo giunti a una passerella in metallo, dalla quale si possono ammirare i resti di un pavimento musivo con tessere bianche e nere di una domus romana del I-II secolo d.C. (è stata trovata anche una moneta d’argento del II secolo). Sul pavimento si vedono i resti del tetto fatto di tegole e coppi, crollato in seguito ad un incendio che distrusse l’abitazione, già abbandonata. Per concludere, le guide hanno aggiunto che, della Padova romana, in superficie si osserva solo la parte restante dell’Arena e si vedrebbe anche il teatro, se al suo posto non fosse stato costruito il Prato della Valle. Dopo di questo, le classi sono ritornate a scuola e qui gli alunni hanno espresso i loro pareri riguardo l’uscita appena conclusa. Alberto Pastorello (V ginnasio)
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UN INCONTRO CHE HA LASCIATO IL SEGNO
NEI PANNI DEI RIFUGIATI… PER VINCERE L’INDIFFERENZA Durante l’anno scolastico appena trascorso (2012-13) il nostro istituto ha organizzato molte iniziative allo scopo di far crescere in noi studenti una maggiore consapevolezza delle realtà sociali più diverse. Per questo motivo il 29 aprile per alcune classi del biennio è stata proposta una conferenza sul tema dei rifugiati politici, dal titolo “Nei panni dei rifugiati”, promossa dal Centro Astalli. L’iniziativa, della durata di due ore, è stata strutturata in questo modo: dapprima due giovani volontarie hanno introdotto l’argomento, spiegando in modo approfondito il significato di “rifugiato politico”. Sono state evidenziate le diverse sfumature della terminologia a riguardo, che spesso viene usata con troppa leggerezza (extracomunitario, profugo, richiedente asilo, rifugiato). Ci è stato spiegato che alla base del fenomeno degli esodi forzati ci siano quasi sempre le violazioni dei diritti umani. A questo proposito è stata ricordata la Dichiarazione universale del 1948 che stabilisce come “tutti gli esseri umani nascano liberi ed eguali in dignità e diritti senza distinzione di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, ricchezza, nascita o altra condizione”.
La seconda parte dell’incontro è stata poi interamente dedicata alla testimonianza della signora Dativa, rifugiata politica proveniente dal Ruanda. Con un italiano quasi perfetto ci ha testimoniato la sua travagliata esperienza, iniziata nel 1994 con la guerra civile in Ruanda, che vedeva divise tra loro l’etnia Tutsi e quella Hutu. Qui l’attenzione di noi ragazzi è diventata molto più viva, perché riuscivamo a sentire tutta l’emozione di una signora che nella sua vita aveva sperimentato il dolore e la sofferenza nell’abbandonare i suoi cari per mettersi in salvo. Dativa, infatti, era fuggita con suo marito oltrepassando la frontiera della Repubblica Democratica del Congo e lì entrambi erano rimasti per due anni in un campo profughi, dove le condizioni di vita erano estremamente precarie. In seguito arrivarono in Italia, grazie ai contatti che il marito era riuscito a stringere e ottennero lo status di rifugiati. A questo punto la signora ci ha ricordato che, appena atterrata all’aeroporto in Italia, trovandosi in mezzo a tanti “bianchi”, per la prima volta si è sentita diversa e spaesata: una caratteristica fisica, che fino ad allora per lei era stata la normalità, ora si rivelava fonte di disagio. Agli inizi, infatti, è stato tutto molto difficile, anche per la necessità di trovare un lavoro; ma aiuta-
ta dalle persone generose che ha avuto la fortuna di incontrare è riuscita a integrarsi molto bene. Non solo ma, avendo ricevuto affetto e comprensione, ha sentito il bisogno di sfruttare al meglio le sue capacità per mettersi a sua volta a disposizione degli stranieri in Italia. Per questo si è messa a studiare con molto zelo e ha ottenuto una laurea presso l’università di Venezia. Ora lavora come mediatrice culturale. Questa è stata per noi la testimonianza preziosa di una donna che ha avuto il coraggio di salvaguardare la propria vita e quella dei propri figli, affrontando qualsiasi rischio. Pensiamo, perciò, che per tutto quello che i rifugiati hanno sofferto sia doveroso garantire loro il diritto di trovare la pace in un altro luogo. Per questo crediamo che si debba superare l’indifferenza, ma anche la paura che ancora dimostrano le nazioni che ricevono queste persone. Vorremmo inoltre che i politici si assumessero la responsabilità di stilare un serio programma di accoglienza e di protezione verso queste persone. Insomma, questa conferenza è stata per tutti noi una buona lezione di vita! Maria Chiara De Canale Filippo Marcato Damiano Terzo (II liceo scientifico)
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EX ALLIEVI
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ASSOCIAZIONE
NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO PER GLI EX ALLIEVI Lo scorso 21 giugno l'assemblea straordinaria dell'Associazione ex Allievi dell'Istituto Barbarigo ha eletto il nuovo consiglio direttivo, che si è poi riunito il 23 luglio per una prima programmazione delle attività. Nuovo presidente dell'Associazione è Chiara Pegge, che sarà coadiuvata dal presidente uscente Alberto Franceschi, che assume l'incarico di vicepresidente. Tesoriere è Marina Montecchio, segretario Maria Luisa Simonato; consiglieri: Veronica de Leo, Silvia Fattore, Maria Francesca Fortunato, Andrea Mastrangelo, Giorgio Mattaliano Belforti, Ilaria Solida, Giancarlo Passerini. Auguri ai rappresentanti vecchi e nuovi, nella speranza che riescano a catalizzare le energie e l’entusiasmo di tanti ex studenti!
SABATO 12 OTTOBRE
UN APERITIVO INSIEME Sabato 12 ottobre, a partire dalle 11 tutti, tutti gli ex allievi sono invitati all'aperitivo che si terrà presso l'Istituto, in via Rogati 17 (per le automobili ingresso e parcheggio da via del Seminario). L'incontro è organizzato dall'Associazione ex Allievi, che presenterà il nuovo consiglio direttivo, eletto quest'estate, e le attività culturali e benefiche di quest'anno. Saranno anche raccolte eventuali adesioni e proposte per il futuro. Per informazioni e prenotazioni scrivere a: comunicazione@barbarigo.edu Vi aspettiamo!
MUSICA
IL PIANO DI ANDREA Il 21 settembre, nella sala polivalente di Mestrino, si è esibito in un concerto di pianoforte il nostro ex allievo Andrea Azzolini, sempre più conosciuto a livello internazionale come uno dei più promettenti musicisti della sua generazione. Nato a Padova nel 1993, attualmente Andrea si sta perfezionando sotto la guida di Natalia Trull al conservatorio Statale Tchaikovsky di Mosca. Ha partecipato a numerose masterclass con i migliori artisti internazionali. Recentemente ha debuttato alla Wiener Saal di Salisburgo e alla Rachmaninov hall di Mosca, mentre i prossimi impegni lo vedranno esibirsi al Kammerorchester di Zurigo.
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EX ALLIEVI
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GIORGIO NOVELLO
DAL BARBARIGO AD AMBASCIATORE IN NORVEGIA L'ex allievo Giorgio Novello, diplomato al Liceo Classico Barbarigo, è stato appena nominato ambasciatore d’Italia a Oslo. Nato a Dolo nel 1960 e sposato con tre figli, Novello è entrato alla Farnesina nel 1986, ricoprendo successivamente numerosi incarichi di altissimo rilievo, sia presso il ministero che nelle più importanti rappresentanze all'estero. È anche cavaliere ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI). A Giorgio Novello e alla sua famiglia vanno le felicitazioni e gli auguri da parte di tutta la comunità del Barbarigo, rappresentata dal rettore don Cesare Contarini e dal presidente dell'associazione ex allievi Chiara Pegge.
ALESSANDRO D’AGNOLO
MEDICO A BEVERLY HILLS È tornato a trovarci, graditissimo ospite, Alessandro D’Agnolo, maturità Liceo Scientifico presso il nostro Istituto. Dopo la laurea in medicina, il dottor D’Agnolo si è specializzato in cardiologia con il professor Gallucci, pioniere delle cardiologia e dell’implantologia italiana. Partito per gli Usa per un periodo di formazione che avrebbe dovuto essere breve, il nostro ex allievo ha invece colto l’opportunità per specializzarsi in medicina nucleare e poi intraprendere una brillante carriera, che lo ha portato al Cedars-Sinai Medical Center, l’ospedale più conosciuto e apprezzato di Los Angeles, nel famoso quartiere di Beverly Hills.
A SAN PIETROBURGO
UN REGALO PER IL SANTO Lo scorso 8 settembre 2013 è stato un giorno speciale a S. Pietroburgo, dove è stata consacrata una nuova chiesa dedicata a S. Antonio di Padova. All’interno è stato infatti collocato come altare il sarcofago di marmo che ha ospitato tra il 2008 e il 2010 il corpo del Santo, durante i lavori di restauro. Ad accompagnare il prezioso dono c’erano padre Enzo Poiana, rettore della Basilica, e l’imprenditore Luigi Ometto, ex allievo del Barbarigo e presidente dell’Ance di Padova, l’associazione dei costruttori edili. Il sarcofago infatti è stato realizzato proprio dalla Ometto Srl con la vicentina Margraf e successivamente donato alla basilica.
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SPIRITUALITÀ
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PROGETTI E SPERANZE
UN NUOVO ANNO RICCO DI… SPIRITO Come all’inizio di ogni esperienza, anche all’inizio di un nuovo anno scolastico si sogna, si progetta, si spera. Con circa 250 giovani davanti, non puoi fare a meno di sognare, progettare e soprattutto sperare. Proprio questo mi è accaduto il 12 settembre, all’inizio del mio quarto anno di servizio pastorale al Barbarigo, incontrando gli studenti già conosciuti negli anni precedenti e i volti dei nuovi arrivati. Mi piacerebbe riuscire a raccontare la gioia grande che si prova nel poter condividere quei sogni, quei progetti e quelle speranze con un gruppo di docenti appassionati, interessati alle persone prima che ai programmi; con una piccola comunità presbiterale che, nonostante la media dell’età anagrafica, rimane giovane dentro perché costituita da sacerdoti che hanno fatto della passione di educare alla vita buona e bella del Vangelo l’imperativo della loro vita… poi ancora entrare nelle classi, celebrare l’Eucaristia nei primi giorni di scuola e scoprire negli sguardi di tanti ragazzi il desiderio di un incontro, di una Parola alta, di un senso, di un perché. Oh certamente, accanto a tutto questo sussistono la consapevolezza del limite, la paura di non riuscire a portare Gesù e il suo Vangelo, il timore di essere muro piuttosto che ponte ma, almeno all’inizio di un nuovo anno, desidero lasciare tutto questo in secondo piano! Perché sono convinto che lo Spirito lavora anche attraverso i sogni, i progetti e le speranze e che, prima ancora di realizzarli, io educatore devo imparare a lasciarmi educare da Lui.
Vi racconto allora quali sono alcuni dei miei sogni sul Barbarigo… Sogno una scuola che sappia attingere sempre più ai valori dell’umanesimo per creare e trasmettere cultura; una scuola che sia palestra di civiltà e di cittadinanza responsabile; una scuola che sia “laboratorio” non solo di idee ma anche e soprattutto di fede: una fede capace di dialogare con la ragione e con la scienza, che sproni a cercare, per arrivare a scoprire in Gesù l’autentico volto di Dio e, dunque, l’autentico volto dell’uomo. Una scuola che, proprio perché cristianamente ispirata, è aperta al mondo e sul mondo, secondo le indicazioni che il Concilio Vaticano II ci ha regalato nella Gaudium et spes. Da questi sogni nascono i progetti che vanno ad integrare la proposta formativa dell’Istituto e che trovano nel “Cantiere persona” il punto di raccordo; le varie proposte pastorali che vorrebbero aiutare tutti coloro che sono parte della comunità scolastica (alunni, famiglie, docenti e altro personale) a lasciarsi incontrare dal Mistero di Dio e a sentirsi parte della grande famiglia della Chiesa diocesana e universale. Tra questi progetti uno in particolare mi continua a girare per la mente: poter iniziare l’esperienza di un gruppo giovani che trovi casa al Barbarigo e renda presente il passato, non così remoto, di un faro culturale e spirituale che il Collegio Vescovile ha rappresentato per Padova e la nostra diocesi. Sogni e progetti accompagnati da alcune speranze: accenno solo a qualcuna. Che continuino ad esserci sempre più famiglie
che scelgono il Barbarigo per quello che esso costitutivamente è: scuola della persona, scuola cattolica e diocesana, paritaria, radicata nel territorio ma aperta al mondo e, abbracciando il suo progetto educativo, collaborino fattivamente con i docenti per il bene dei figli. Che la Comunità diocesana, nelle sue varie espressioni, continui a credere in questa opera educativa quale strumento prezioso di formazione umana e di evangelizzazione della persona e della cultura. Che gli studenti siano felici di far parte del Barbarigo e si approprino con consapevolezza dello stile di questa comunità educativa posta dalla Chiesa di Padova al loro servizio e ci mettano passione, grinta e gusto per rendere la nostra scuola sempre più “smart”, per riprendere lo slogan che il rettore ha scelto per questo nuovo anno. Sono certo che questi sogni, questi progetti e queste speranze non sono fantascientifici, perché, nella preghiera, li affido allo Spirito Santo che con noi continua a scrivere pagine stupende di Vangelo. Pagina a cura di don Lorenzo Celi, animatore spirituale
INIZIO D’ANNO PER LE MEDIE A CAMPOSAMPIERO
UNA GIORNATA SPECIALE INSIEME AD ANTONIO Venerdì 20 settembre le tre classi della Scuola media hanno vissuto una giornata davvero speciale, accompagnati da don Lorenzo e da alcune professoresse, a Camposampiero presso i Santuari Antoniani, per conoscere da vicino Sant’Antonio e la sua storia. Al loro arrivo sono stati accolti dal simpaticissimo Fra Fabio che li ha guidati alla scoperta delle splendide sculture del maestro Sandrin, che non solo abbelliscono il luogo ma rappresentano un vero itinerario di catechesi “plastica”, tutta costruita sul parallelo fra i momenti salienti della vita di Antonio e il Vangelo di Gesù. La sorpresa più grande per i ragazzi è stata
l’ultima scultura che riproduce l’evento della Pentecoste, attraverso i simboli dello Spirito: tra questi il vento che sfoglia il libro della vita nelle cui pagine si legge la storia di alcuni santi francescani (Francesco, Chiara, Antonio, Luca Belludi, Massimiliano Kolbe) e poi tante pagine ancora da riempire… non è stato difficile per i nostri ragazzi cogliere l’invito a riempire quelle pagine con la propria storia! Molto intenso è stato il momento della S. Messa a cui hanno partecipato anche don Floriano e don Alberto, giunti coraggiosamente in macchina da Padova. Non poteva poi mancare una bella partita a calcio per i ragazzi e una piacevole pas-
seggiata per le ragazze, ottimi antipasti in attesa che un cuoco di eccezione preparasse una deliziosa pasta con la pummarò… Il tempo è trascorso troppo in fretta, ma è stato sufficiente perché i ragazzi si conoscessero meglio anche se appartenenti a classi diverse, trascorressero un giorno di scuola speciale e si lasciassero avvicinare dall’esperienza straordinaria di Fernando da Lisbona, diventato Sant’Antonio di Padova, onorato in tutto il mondo… chissà che non dimentichino anche quel grande libro sfogliato dal vento dello Spirito e cresca in loro il desiderio di scriverlo con la loro vita! Buon anno, ragazzi!
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RITRATTI E TESTIMONI ANZE
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È MANCATO IL 1° SETTEMBRE
NEL RICORDO DI DON CRISTIANO BORTOLI Domenica 1° settembre 2013 è mancato al nostro affetto, in attesa della resurrezione, don Cristiano Bortoli, al Barbarigo per quasi trent'anni e fondatore nel 1969 del Centro Universitario di via Zabarella, di cui è stato a lungo assistente spirituale. Don Cristiano si è spento ad Asiago, dove era nato il 6 agosto 1925. Laureato in Lettere all'Università di Padova, il sacerdote entra nel 1954 al Barbarigo, dove insegna religione all'ITC. Dal 1959 al 1966 è vicepreside della Scuola Media. Dal 1961 al 1968 ha insegnato materie letterarie al Liceo Scientifico, per poi ricoprire la cattedra di religione al Liceo Classico dal 1968 al 1982. Di seguito Il ricordo di don Roberto Ravazzolo, successore di don Cristiano al Centro Universitario e attuale docente di lettere classiche al Barbarigo. Domenica 1° settembre alle ore 10.15 don Cristiano Bortoli è entrato nella Pasqua eterna, assecondando l'invito: amico, vieni più avanti. Dopo giorni sereni e di normalità era stato ricoverato sabato mattina per un dolore alla testa, che si è rivelato essere un'emorragia cerebrale. È entrato quasi subito in coma. Fino all'ultimo ha tenuto stretta nella destra la corona del rosario. Nato a Camporovere, era entrato in seminario a Thiene all'età di 10 anni, poi a Padova. Ordinato da mons. Carlo Agostini, gli venne affidato l'insegnamento di lettere in Seminario e al Barbarigo, dove scelse di risiedere. Per alcuni anni insegnò anche religione, al Barbarigo e in alcune scuole pubbliche della città. Chi l'ha avuto come docente lo ricorda per la competenza e la passione. Per molti anni fu assistente della Fuci, finché mons. Bortignon gli chiese di inventare e avviare il Centro Universitario. Spirito in perenne ricerca, ha seguito con interesse il nascere di alcune esperienze ecclesiali. Ecco le sue parole: “Sono stato presente agli inizi della comunità monastica di Bose, dove ho imparato l’amore alla Parola di Dio e ad una vita molto semplice. Ho avuto la fortuna di fare l’esperienza con le comunità di Spello dalle quali ho imparato la preghiera silenziosa, l’immersione nella natura, un lavoro attento pregando. A Viareggio sono stato tra le prime comunità di preti operai: l’esperienza mi ha sconcertato. Prima la vita mia era stesa sui libri, viaggiava sulle idee, sul tutto fatto e sulla testa. Lì ho incontrato la vita rovesciata, com’è dall’altra parte: la
vita di persone che venivano lì a proporre i problemi della famiglia, le falde dentro, le ferite del cuore, gli errori... e lì mi si è rovesciato un po’ tutto”. L'esperienza dalla quale si è lasciato interpellare maggiormente è quella del '68. Ecco ancora le sue parole: “Era un mondo di giovani irrequieto, variegato, che rifiutava tutto e tutti, in cui niente era dato per scontato. Erano giovani in ricerca, non inseriti nelle strutture ordinarie, insofferenti di tanti schemi e condizionamenti, tesi alla sperimentazione, amanti delle polemiche e delle infinite discussioni. In questo mondo entravo disarmato, sprovveduto, contraddetto dagli uni e dagli altri, incapace di accontentare gli uomini della legge, come pure quelli di una libertà gridata. La difficoltà era quella di capire, di far posto al nuovo senza svendere l’identità. Ho dovuto inventare esperienze nuove, diverse, oltre gli schemi tradizionali”. Nel suo ministero don Cristiano non ha dato vita ad iniziative particolari, lo stesso Centro Universitario non è mai stato un luogo del fare. “Ho dovuto andare all’essenzialità e ritrovare un messaggio che fosse carne e vita per
l’uomo, ricercare un linguaggio, al di là di quello ufficiale, fatto di formule antiche e gloriose, ma non significative e comunicanti. Ciò mi ha portato a ritrovare un confronto fedele e amato con la Parola di Dio, in un mondo rumoroso ed entusiasta del suo fare, a custodire il silenzio, la preghiera, la contemplazione, a restare davanti a Dio con una liturgia rinnovata e in modi semplici, belli. Qui trovo ancora, in un mondo sempre più complicato e che ti fa dimenticare il tuo profondo, il pozzo d’acqua viva che nello scorrere delle cose tiene la vita. È il centro, “l’anello che tiene” (Montale): l’interiorità unifica la vita, toglie il superfluo, il sovrapposto, l’eccessivo, e ti dà libertà e pace. Qui c’è lo Spirito che aspetta di essere ascoltato per far nascere le cose buone che lui sa e io no. Mi fa bene pensare che l’ascolto della Parola e dello Spirito mi permette di ascoltare molto l’altro per il donarsi reciproco di un dono che esiste in entrambi. Questa è la seconda nascita a cui io ogni giorno sono chiamato”. Il suo ricordo è benedizione per quelli che l'hanno avuto compagno di strada. Don Roberto Ravazzolo
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APPUNTAMENTI
OTTOBRE-NOVEMBRE 2013
OPEN DAY
VOCE PER COMUNICARE CALENDARIO
Avrà luogo la prossima domenica 24 novembre, dalle 16 alle 18.30, il primo Open Day di quest’anno scolastico. Il programma prevede la presentazione dell'Istituto e dei corsi di studio attivati, seguita da alcune attività dimostrative proposte dai ragazzi e da testimonianze di studenti e famiglie. I genitori potranno infine visitare gli ambienti e le strutture didattiche, oltre a poter conoscere e parlare direttamente con i docenti. Un'occasione preziosa per far conoscere il Barbarigo e il suo approccio, basato sulla qualità educativa e la centralità della persona. Per chi è impossibilitato, sarà sempre possibile domenica 19 gennaio, con lo stesso orario. Passate parola!
Giovedì 10 ottobre alle ore 21 presso l'Istituto, in Sala Ramin, il Comitato Genitori del Barbarigo organizza un incontro teorico-pratico sul tema: Comunicare, con passione ed emozione, con i tuoi figli, i tuoi collaboratori e le persone che ami. Migliorare la relazione grazie all’uso della voce e dell’analisi transazionale. Relatore è Giovanni Garavello, trainer e formatore (Isre) accreditato presso il Ministero delle Politiche Giovanili, doppiatore e speaker radiofonico, esperto di comunicazione non verbale (Boa) e trainer per la Voce (Voice Fondation). Ai presenti viene consegnato un Cd in omaggio. Tutti i genitori sono invitati a partecipare e a divulgare l’iniziativa.
OTTOBRE 10 Comunicare con la voce (21) 12
Aperitivo ex Allievi
14
Inizio ricevimento genitori
22
Elezioni rappresentati d’Istituto
29
Consiglio di Istituto
NOVEMBRE 1-2 Vacanza di tutti i Santi 20
Ricevimento Genitori (15-18)
24
Open Day (16 – 18)
L’ARCHIVIO DI DON FLORIANO
A sinistra: un momento del ritiro a Camposampiero (p.10) Sotto: la maglietta portata in pellegrinaggio a Santiago da Piero Tognazzo, nostro affezzionato volontario, sempre disponibile a dare una mano. ILB A R B A R I G O
pubblicazione informativa bimestrale dell’Istituto Barbarigo, scuola paritaria (Scuola Media, Ginnasio Liceo Classico, Liceo Scientifico, Liceo Musicale, Istituto Tecnico Economico). Direttore: Don Cesare Contarini Coordinamento di redazione: Daniele Mont D’Arpizio Via dei Rogati 17, 35122 Padova Tel. 049-8246911 - Fax 049-8246950 Hanno collaborato a questo numero: Lorenzo Celi, Margherita Coeli, Maria Chiara De Canale, Catia Giordan, Filippo Marcato, Chiara Pegge, Roberto Ravazzolo, Federica Rigobello, Damiano Terzo, Maria Pia Vallo.
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