Il partner nelle scelte progettuali
Roma, Centro Congressi Rome Cavalieri
Pareti manovrabili insonorizzate Con le pareti manovrabili insonorizzate, le pareti manovrabili residenziali, le pareti manovrabili insonorizzate in vetro, le pareti manovrabili in cristallo e le partizioni mobili a pacchetto il progettista ha a disposizione un prodotto flessibile per tutte le soluzioni di gestione dello spazio congressuale e alberghiero. Lo spazio si trasforma, grazie a un componente d’arredo personalizzabile nelle finiture – legno, laminati, tessuti, specchi, materiali sintetici – e nelle texture, distintivo per qualità e praticità d’uso.
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Anaunia srl - Via Barbatorta, 247 47826 Villa Verucchio (Rimini) Tel. +39 0541 670108 - Fax +39 0541 679709 info@anaunia.it - www.anaunia.it
INDICE INSERZIONISTI
Ai lettori Anaunia srl - Villa Verucchio (Rn)
Titolare: Enzo Pezzi
tel. 0541 670108 www.anaunia.it
pag. 3
Antares Hotels - Milano
tel. 800 979377
pag. 163
Aran Hotels - Roma
www.aranhotels.com
pag. 141
BIT 2012 - Rho (Mi)
www.bit.fieramilano.it
pag. 10
tel. 080 2255000
III cop.
Borgo Egnazia Hotel Ville Spa Golf Savelletri di Fasano (Br)
General Manager: Alessandro Convertino
Castel Monastero - Castelnuovo Berardenga (Si)
Group & Banqueting Coordinator: Beatrice Biagiotti tel. 0577 570818
pag. 91
Centrale Ristotheatre - Roma
Responsabile: Cristina Inghilleri
tel. 06 6780501
pag. 149
Grand Hotel Continental - Tirrenia (Pi)
Direttore: Bruno Campana
tel. 050 37031
pag. 67
Grand Hotel Savoia - Genova
Direttore: Walter Pescara
tel. 010 27721 www.grandhotelsavoiagenova.it
pag. 145
Grand Visconti Palace - Milano
Direttore: Claudio Gnoni
tel. 02 540341
pag. 111
Hhonors Hilton Worldwide
Ufficio Vendite Italia:
tel. 02 69833000 hhonors.com/italia
II cop.
Hotel Corte Valier - Lazise (Vr)
General Manager: Domenico Esposito
tel. 045 6471210
pag. 37
Hotel Excelsior - Pesaro
Direttore: Elisa Giometti
tel. 0721 630011
pag. 99
Hotel Principe di Savoia - Milano
Direttore: Ezio Indiani
tel. 02 62307920
pag. 19
Hotel Quirinale - Roma
Direttore: Johanna Fragano
tel. 06 4707
pag. 143
Indel B - Sant'Agata Feltria (Pu)
Direttore commerciale: Gerardo Boschi
InterContinental Hotels Group
tel. 0541 848711
pag. 151
tel. 800 785589 www.ihg.com
IV cop.
Megaride srl - San Sebastiano al Vesuvio (Na)
Titolare: Enzo Miranda
tel. 081 7527716
pag. 12
Melià Genova - Genova
Responsabile commerciale: Arianna Cirigliano
tel. 010 5315714
pag. 9
Melià Milano - Milano
Direttore commerciale: Luca Barion
luca.barion@solmelia.com
pag. 135
Melià Roma Aurelia Antica - Roma
Direttore commerciale: Daniela Baldelli
daniela.baldelli@solmelia.com
pag. 135
MIL Marketing Incentive Leisure - Milano
CEO: Milena Mineo
tel. 02 8051822
pag. 93
Milan Marriott Hotel - Milano
Direttore: Linda Conforti
tel. 02 4852808 www.marriott.com/milit
pag. 153
Otel Varieté - Firenze
Direttore: Aldo Settembrini
tel. 055 650791
pag. 65
Palacongressi di Rimini - Rimini
Direttore: Stefania Agostini
tel. 0541 711500
pag. 139
Pedersoli - Assago (Mi)
Titolare: Martino Pedersoli
tel. 02 48844854 www.pedersoli.com
pag. 5
Ramada Plaza Hotel - Milano
Sales&Marketing Manager: Susanna Franz
tel. 02 28854831
pag. 121
RomaEnergie - Roma
Amministratore: Roberto Amiconi
www.romaenergie.com
pag. 173
Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Centre Aeroporto di Malpensa
Milan Area Managing Director: Francesco Brunetti
tel. 800 32535353
pag. 147
www.siarimini.com
pag. 155
Amministratore delegato: Fabio Formenti
www.simmons.it
pag. 47
Trenitalia - Gruppo Ferrovie dello Stato
www.trenitalia.com
pag. 7
Ufficio del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco
www.monacomeetings.com
pag. 25
Sia Guest 2011 - Rimini Simmons - Bovisio Masciago (Mi)
4 10 2011 | www.mastermeeting.it
SOMMARIO 58 Insoliti e contrapposti, dinamici e rurali. 2 eventi in Toscana Selected by MM
4 Indice inserzionisti 11 Gli argomenti del mese L’inchiesta
14 Italia. Pronta per i grandi eventi? 20 Hotel se ci sei batti un colpo. Anzi un click Green Report
26 L’etica del turismo Speciale Garda Gourmet
30 Alta cucina, benessere termale. E il fascino del lago Cover story
34 Hotel Corte Valier. Un amore a prima vista Selected by MM
38 Dogana Veneta 40 Hotel Parchi del Garda 44 Hotel Caesius Thermae & Spa Resort 48 Aqualux Hotel Spa Suite & Terme 50 Corte Cavalli
60 AC Hotels by Marriott 62 Castello del Nero 64 Castello Banfi 66 Hotel Centrale Dimora Storica 68 Fonteverde Collection 70 Hilton Florence Metropole e Hilton Garden Inn Florence Novoli
72 Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort 74 La Bagnaia Resort Tuscan Living Golf Spa 76 Lungarno Collection 80 Otel Varieté 81 Palazzo Borghese 82 The St. Regis Florence 83 The Westin Excelsior 84 Soft Living Places 86 Terme di Saturnia Spa & Golf Resort 88 Grand Hotel Villa Medici 90 Una Hotels & Resorts 92 Chiesa di Santo Stefano al Ponte Scenari del turismo
Speciale Toscana
52 Toscana for events
94 Turismo Organizzato. Il primo a ripartire 100 Wine Food Festival Emilia Romagna 104 FS Italiane. Sempre più presenti nel panorama ferroviario internazionale
106 Hilton cresce e punta sull’Italia 108 L’ospitalità verde di Starhotels 110 Royal goes green 6 10 2011 | www.mastermeeting.it
SOMMARIO
Educational Trip
112 Salerno, Costiera e Terme Fare business
116 Quanto vale un albergo? L’imprenditore del mese
118 Franco Ceccarelli. L’incontro che mi ha cambiato la vita Donne al Top
Le location di MM
156 Palazzo Mezzanotte Congress Centre and Services
160 Golf Hotel Campiglio 164 Radisson Blu Spa & Golf Resort Padova 166 Meta Luxury Hotel Bernina 168 Hotel Fiera 170 Antares Hotels Milano 172 Nova Yardinia Events & Spa 174 Palace Hotel Bari 176 Uptown Palace Servizi
122 Elena Palacios. Viaggiare è stata la mia scuola
178 Canina Santadi Itinerari curiosi
La parola alle aziende
180 Viaggio nell’Italia dei fantasmi
124 Il Sud e la forza delle donne
Le vie dell’incentive
Nuove tecnologie
186 Baden-Baden a 5 stelle
128 Oggi depurare l’acqua in Hotel è facile
Il libro
ed economico Risorsa Uomo
130 Il senso di colpa Una metafora per crescere
194 Solo un uomo Finance Confidential
196 Crisi finanziaria: la paura per il debito greco è giustificata?
132 Tra cinque minuti in scena
Il parere del medico estetico
Il parere del legale
198 Il mesobotox
133 Aerei sovraprenotati La parola al fiscalista
134 Redditi da locazione: il regime della cedolare secca Sai l’ultima?
136 Notizie dal mondo dei viaggi e dell’ospitalità. Aeronews
154 Notizie dal mondo Emirates 8 10 2011 | www.mastermeeting.it
Vetrine
199 Clockwise 200 Auto. Porsche Panamera diesel 202 Indirizzi
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GLI ARGOMENTI DEL MESE
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GLI ARGOMENTI DEL MESE Italia pronta per i grandi eventi?
Hotel, se ci sei batti un colpo anzi un click!
14 20 30 52 94 116
Qual è oggi la percezione che gli stranieri hanno dell’Italia come destinazione congressuale? Siamo ancora al centro dell’interesse degli investitori esteri, soprattutto di quelli che arrivano da molto lontano? Secondo una recente indagine che ha coinvolto oltre 300 responsabili eventi di aziende europee in vari settori merceologici, la propensione ad investire in Italia negli eventi registra un’area positiva dell’83%, di cui il 29% è rappresentato da società che hanno visto crescere il proprio budget in media del 21%. Tra le ragioni dell’incremento al primo posto spicca la soddisfazione per gli eventi realizzati in precedenza. Insomma un’Italia che piace soprattutto per i piccoli meeting, pianificati dal 73% degli italiani e dal 65% degli europei. Ma ancora molto resta da fare per incentivare i maxi eventi.
Cucina stellata, benessere termale e il fascino del Lago
Che lo si consideri nella sua interezza, o lo si suddivida nelle tre rive, trentina, veronese e bresciana, il Garda esercita fin dall’antichità uno charme non certo difficile da spiegare che tanto ha da offrire ad ogni tipo di turista: da quello bon vivant alla ricerca della chicca, a quello sportivo che può scegliere tra vela, surf, bike, arrampicata, nordic walking; dalla famiglia con bambini – qui ci sono i parchi divertimento più belli d’Italia – all’organizzatore di eventi che desidera trovare location e opportunità post congress di sicuro appeal. Ricca di storia, arte, natura e rinomata per le sue stazioni termali e le residenze esclusive, la destinazione è anche una tappa obbligata per buongustai, con un’infinità di itinerari golosi.
Turismo organizzato: il primo a ripartire
Nonostante le difficoltà, il sistema commerciale delle vacanze organizzate è stato in grado di reagire, dimostrando nei fatti come sia possibile recuperare rapidamente le quote di mercato a livello internazionale. In tutto il mondo, il 43,3% dei buyer indica che nel 2012 ci sarà un aumento globale dei viaggi organizzati. A trainare la ripresa sono soprattutto i mercati di Russia e India, seguiti da Paesi scandinavi e Stati Uniti (49%). In difficoltà, invece, si trova la Spagna, dove il 58% dei tour operator indicano un calo della domanda complessiva di viaggi organizzati.
Rispondere con tempestività a richieste di informazioni e prenotazioni pervenute via web è una questione di gentilezza ma talvolta anche un’occasione di business. Occasione che troppo spesso nel mondo dell’ospitalità va perduta. Secondo una recente indagine dell’Institute for Hospitality Management, gli alberghi perderebbero infatti significativi volumi d’affari, in particolare nel settore degli eventi, a causa di un atteggiamento poco friendly nei confronti delle nuove tecnologie: solo l’8% degli hotel contattati dagli organizzatori di eventi cercherebbe di cogliere l’opportunità, telefonando ai potenziali clienti per approfondire la richiesta, mentre addirittura il 30% non risponderebbe nemmeno a una email con dettagliata richiesta di preventivo. La parola ai protagonisti del settore.
Toscana for events
Arte, storia, cultura, gastronomia e natura. Sono le doti di una regione che è da sempre in cima alle preferenze di stranieri e italiani quando si tratta di pianificare un evento. E che la Toscana piaccia e sia adeguata a ospitare manifestazioni di prestigio, lo dimostrano i numeri: 42 milioni di turisti nel 2010, 2,5 milioni presenze nel congressuale, per un totale di 13mila congressi, 12.500 strutture ricettive (di cui 1.800 gli alberghi di fascia medio-alta), 300 sedi congressuali di alto livello, 31 centri convegni, oltre a 200 aree espositive attrezzate. Ma per restare in vetta, i numeri da soli non bastano. Servono anche strategie sempre nuove, e soprattutto sinergie tra pubblico e privato che i sette convention bureau della Regione stanno già mettendo in opera insieme con Toscana Promozione.
Quanto vale un albergo?
Un albergo ben gestito, con un indice di occupazione camere del 60%, ottiene un differenziale tra costi e ricavi attorno al 25% del fatturato. E con un’occupazione del 70%, il margine operativo si alza ulteriormente, fino al 35% dei ricavi. Insomma, un affare. A patto però che si sappia comprare bene, e non ci si affidi ad advisor scaltri o poco competenti. In Italia, in particolare, la compravendita di hotel è un business delicato, dove tra gli albergatori sopravvive ancora il pregiudizio su standard e parametri e dove la tendenza è quella di comprare e vendere muri e “tradizione” piuttosto che un’azienda produttiva. Come stimare allora il reale valore di un hotel? Compratore e venditore devono innanzitutto disporre di un’adeguata documentazione.
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L’INCHIESTA
Italia pronta
per i grandi eventi?
VOLUMI, COMPORTAMENTI D’ACQUISTO E MODALITÀ DI ORGANIZZAZIONE. ECCO COME I BUYERS INTERNAZIONALI VALUTANO L’OFFERTA MICE DEL NOSTRO PAESE Davide Deponti
Italia va. Parafrasando una famosa canzone pubblicata negli anni Ottanta dal cantautore Ron, è questo lo slogan che anche per il 2012 potrebbe raccontare la situazione del mercato congressuale nel nostro paese. Certo la crescita che per tanti anni prima della
L’
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recente crisi pareva inarrestabile oggi è solo un lontano ricordo, ma giocando in difesa con il proverbiale genio italico a supporto, anche il turismo business, come altri settori dell’economia tricolore, sta riuscendo a limitare le perdite e a ripartire verso un futuro che non può essere che migliore
del presente. A dare una mano all’industria turistica nostrana sono naturalmente anche i clienti stranieri, che da sempre, a tutti i livelli, apprezzano le bellezze dello stivale, ma che – si ha sempre paura – possano fuggire da un’Italia perennemente in bilico tra ripartenza e collasso, anche economico purtroppo, tra fascino per l’arte e la natura e paura per il lato (non troppo) oscuro fatto di carenza di servizi e criminalità. Ma qual è oggi insomma la percezione che gli stranieri hanno dell’Italia come destinazione congressuale? Siamo ancora al centro dell’interesse degli investitori esteri, soprattutto di quelli che arrivano da molto lontano? Cerchiamo di capirlo innanzitutto analizzando i dati di una recentissima ricerca realizzata dall’Istituto Piepoli che affronta proprio questo tema e
L’INCHIESTA
Lo stivale cresce nel volume di business congressuale grazie soprattutto alla qualità di servizi e strutture, posizionate oltretutto in luoghi unici al mondo come Pisa (foto sopra) e Roma (foto in basso a sin.)
poi facendone commentare i risultati ad alcuni esperti di settore.
Budget confermati o, addirittura, incrementati L’indagine ha presentato una serie di dati davvero interessante, risultato di oltre duecento interviste ad aziende italiane e di ben 100 ad aziende europee (effettuate tra maggio e giugno di quest’anno), fatte interloquendo con i responsabili aziendali a tutti i livelli (del settore eventi, del marketing, della comunicazione, amministratori delegati, direttori generali e direttori commerciali) nei vari settori merceologici (farmaceutico, banche e assicurazioni, elettrodomestici, elettronica, auto, agroalimentare, chimica e cosmetica, abbigliamento, servizi informatici, energia e utility, arredamento, meccanica, trasporti, largo consumo e distribuzione, telecomunicazioni, media, consulenza e marketing). Fin da subito si può notare che si tratta di dati com-
plessivamente positivi con budget confermati o addirittura incrementati sia in Italia che in Europa. Ed è buona anche la soddisfazione espressa per la destinazione Italia: la propensione ad investire in Italia negli eventi, da parte delle aziende europee, registra un’area positiva dell’83%. Tra queste imprese, che fanno parte del segmento positivo, poi ben il 29% ha visto crescere il proprio budget in media del 21%. Interessante andare a scoprire la ragione di questo aumento. Per il 42% il motivo è “la soddisfazione per gli eventi realizzati in precedenza”, per il 31% “le maggiori risorse a disposizione” e per il 27% “l’introduzione di nuovi servizi”. Mentre tra le cause di diminuzione spiccano le “minori risorse a disposizione” con il 66%. Insomma Italia che piace, in particolar modo alle aziende europee in grado di investire, che in percentuale rappresentano l’83%. Di queste, il 29% ha incrementato il budget in media del 21%. Oltretutto l’Europa
è più ricca dell’Italia: il 52% degli intervistati dichiara investimenti uguali o superiori ai 500 mila euro. Di questi poi, il 14% supera il milione di euro. Senza scordare che le aziende europee dedicano agli eventi il 31% del budget di marketing e comunicazione.
I piccoli meeting sono i più richiesti Per quanto riguarda invece l’analisi delle tipologie di eventi pianificati per il 2011, quest’ultima rivela una sostanziale uniformità di comportamento fra aziende italiane ed europee: i “piccoli meeting”, incontri di carattere operativo o formativo/informativo rivolti a risorse interne, sono la tipologia più ricorrente, pianificati dal 73% degli italiani e dal 65% degli europei. Seguono gli eventi speciali (cene aziendali, party, manifestazioni all’aperto, roadshow, premiazioni, promozioni sul punto vendita), con il 51% e 45%, e le convention (50% e 44%). Da un punto di vista tecnico è invece interessante no10 2011 | www.mastermeeting.it 15
컄
L’INCHIESTA
sporti. Gli alberghi sono il servizio più acquistato dagli europei (46%), ma non dagli italiani (22%).
Facile raggiungibilità e qualità di servizi e strutture: tra i fattori del successo Italia
tare come all’interno delle aziende è la direzione marketing il principale “committente” degli eventi: in Italia c’è però una maggiore diversificazione decisionale (direzione generale, commerciale, comunicazione, risorse umane, ufficio acquisti), mentre in Europa le decisioni si giocano soprattutto tra marketing e direzione generale. Sul fronte operativo poi, emerge che la maggior parte delle aziende organizza gli eventi internamente (59% in Italia e 60% in Europa), per ragioni di budget e di ottimizzazione delle risorse, e che i servizi più acquistati sono il catering, i servizi tecnologici, le hostess e i tra16 10 2011 | www.mastermeeting.it
Tornando però alla valutazione importante da desumere da questa ricerca, quella che riguarda l’utilizzo della destinazione Italia da parte delle aziende europee, i dati dell’Istituto Piepoli mostrano che ben il 46% di queste ha organizzato negli ultimi tre anni un evento nel nostro Paese. Tra i principali elementi di soddisfazione si citano la facilità nel raggiungere la destinazione, la qualità della struttura scelta come sede dell’evento, la professionalità degli interlocutori, la qualità degli alberghi, la qualità e il decoro della destinazione. Di contro, le aziende che invece non hanno mai organizzato eventi in Italia, hanno dichiarato che il nostro Paese non è per loro un mercato importante (39%), che non hanno avuto proposte/offerte per l’Italia (29%) e che in Italia non ci sono strutture o destinazioni adatte ai loro eventi (21%).
Convention Bureau Nazionale: la prima pietra è posata Fin qui la cronaca dei dati statistici a disposizione. Andiamo ora a sentire cosa pensano gli operatori sul campo. «Certo, i dati possono essere interpretati in modo positivo», spiega il direttore generale di Sicilia Convention Bureau Maja de’Simoni (foto in basso), «ma è altrettanto vero che, purtroppo, l’immagine dell’Italia non è proporzionale al pur notevole desiderio che gli stranieri hanno di visitare il nostro paese. E il trend emerso da questa ricerca conferma il risultato di altre indagini internazionali, ovvero, che la ripresa c’è ma tocca più che altro gli eventi di piccole dimensioni». Come incentivare allora i maxi eventi? «La questione ricorda
L’INCHIESTA
quella del cane che si morde la coda: in Italia, per investire su strutture medie e grandi ci vorrebbero investimenti più consistenti da parte sia dei privati sia delle istituzioni (Rimini è un’eccezione coraggiosa). Investimenti che però non vengono fatti finché c’è scarsa richiesta sul segmento medio-grande. Resta il fatto che per essere competitiva l’Italia deve promuoversi anche come destinazione dei grandi congressi, ma per far questo ci vogliono coesione nazionale e un progetto unitario. La speranza è che, con la partenza del neonato Convention Bureau Nazionale italiano, si possa fin da subito rimediare alla lacuna». «Poiché a mio avviso», chiosa il direttore generale di Sicilia Convention Bureau, «siamo in ritardo, non solo su una promozione coordinata e continuati-
va, ma persino sul rafforzamento di quel network di servizi necessario affinché qualsiasi cliente o committente veda soddisfatte le proprie aspettative non solo culturali, gastronomiche, artistiche, ma anche di efficienza nei trasporti e nelle tecnologie». Insomma il problema è anche strutturale. Ma può essere la messa in opera di un convention bureau la prima pietra sulla quale costruire una nuova e vincente strategia, anche e soprattutto in ottica di “seduzione” verso i mercati stranieri? «Quando un convention bureau fa una promozione mirata, funziona. Ovviamente», puntualizza Maja de’ Simoni, «rimangono molti margini di miglioramento, ma sono gli stessi stranieri a dirci quanto sia fondamentale per loro poter contare sull’aiuto concreto di un
Bureau, organo di intermediazione con il territorio, affidabile e super partes. I dati in Sicilia confermano questa tesi: nonostante ci sia ancora qualche pregiudizio a scegliere l’isola come meta Mice, solo nel primo trimestre 2011, abbiamo raddoppiato la quota di richieste dall’estero, mentre le conferme di eventi sono già aumentate del 26% rispetto all’anno passato». Interessante anche il pensiero di Adolfo Parodi vicepresidente Federcongressi (foto sopra). «L’Italia di
È stato addirittura il 29% delle aziende europee ad avere incrementato il budget dedicato alla pianificazione di eventi in Italia. Molte proprio per godere delle bellezze siciliane come Taormina (nella foto qui sopra) 10 2011 | www.mastermeeting.it 17
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L’INCHIESTA Catering, hostess e trasporti sono i servizi più acquistati dalle aziende europee che raggiungono il nostro paese per le loro riunioni business
fatto è già una destinazione ben conosciuta all’estero. Il 46% degli intervistati hanno già organizzato eventi in Italia, e solo un esiguo 18% ammette di non conoscere la nostra offerta. Dati incoraggianti che non ci devono però far dormire sugli allori». Certo offerta contro domanda è una dinamica che appartiene a ogni mercato: tuttavia, quello tricolore, come si vede dalla ricerca, sembra incontrare prevalentemente quella riferita ai “piccoli eventi”... «Il problema principale rispetto a questi dati», continua Adolfo Parodi, «non è tanto la crescita dei meeting piccoli, quanto la corrispondente diminuzione di quelli grandi. E i motivi principali sono due: la crisi economica, ancora in atto
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e non solo nel nostro paese, e un deficit culturale che ancora ci impedisce di riconoscere l’importanza dei meeting quale strumento di marketing territoriale. Resta poi la questione delle strutture, ma con quelle nuove e praticamente già pronte di Milano e Rimini, l’Italia potrà finalmente essere competitiva anche sul mercato dei “grandi eventi”».
Un settore che coinvolge circa 300 mila addetti ai lavori Considerato il giro d’affari complessivo del turismo Mice in Italia – circa 22 miliardi di euro l’anno su un totale di 170 miliardi nel settore turismo – è
evidente come i margini di crescita economica siano davvero interessanti. Si tratta oltretutto di un comparto che coinvolge quasi 300mila addetti ai lavori, che qualifica il settore turistico e crea posti di lavoro non a carattere stagionale. «Quando si tratta di organizzare congressi o meeting», spiega l’assessore regionale al turismo della Sardegna Luigi Crisponi (foto in basso), «la preferenza ricade su mete apprezzate per il patrimonio naturale e per la sensibilità dimostrata nel preservarlo. La Sardegna offre in questo senso una situazione ideale. Ma l’ambizione di chi opera nel settore deve essere anche quella di migliorare la qualità dell’offerta e l’efficienza dei servizi proposti. È importante inoltre puntare con maggiore convinzione sul Mice: la meeting industry rappresenta il segmento turistico col Pil più alto a livello mondiale, tra il 28 e il 32%, ed è quindi una via di sviluppo economico molto interessante anche per la Sardegna. Un punto fermo del piano triennale per il turismo è infatti quello di ampliare l’offerta e la qualità». Insomma, con la giusta quota di investimenti e la creazione di strutture e infrastrutture ad hoc, intercettare sempre di più un mercato straniero, nonostante tutto, già ben predisposto nei nostri confronti, potrebbe essere un’operazione meno ardua del previsto, anche in tempi di crisi. ■
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L’INCHIESTA
Hotel se ci sei batti un colpo
anzi un click! Secondo una recente indagine dell’Institute for Hospitality Management, il mondo dell’ospitalità sarebbe techno lazy, ovvero perderebbe significativi volumi di business a causa di una cattiva gestione dei tempi di risposta alle richieste pervenute via email, web e mobile. Insomma occasioni mancate, da recuperare con un atteggiamento più techno friendly Dante Daverio
omandare è lecito, rispondere è cortesia. Nella saggezza popolare degli antichi proverbi si trovano sempre delle risposte da piegare alla situazione che si vuole descrivere. In questo caso, visto che ci occupiamo di business legato a
D
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un rapporto commerciale classico di domanda e offerta, rispondere non è solo gentilezza ma anche cogliere un’occasione di business che si presenta da sola. E in questo delicato compito, ahimè, il settore alberghiero non mostra di essere sempre al passo coi tempi e,
anzi, fa vedere come spesso perde occasioni importantissime, in un momento storico economicamente delicato come quello attuale. Chi lo dice? Il britannico e importante Institute for Hospitality Management, ente che da vent’anni si occupa di formazione del per-
L’INCHIESTA Le nuove possibilità del web 2.0. permettono ma insieme costringono gli alberghi a puntare sempre di più sullo sviluppo dei servizi online, anche per i clienti business
sonale, controlli di qualità e supporto alle vendite per l’industria alberghiera, e che di recente ha reso noti i risultati della sua indagine condotta sulla gestione dei tempi di risposta degli hotel e delle catene internazionali alle richieste di informazioni e preventivi ricevute via email e web, attraverso i siti internet.
Tra i più penalizzati il settore degli eventi Per fare ciò in modo logico, i ricercatori hanno richiesto proposte commerciali agli hotel con la tecnica del “mystery shopping”, gli acquisti in incognito, e ne hanno monitorato le risposte. Che purtroppo non sono state in maggioranza positive: secondo questi dati infatti gli alberghi perdono significati-
vi volumi di business, anche nell’importante settore eventi, a causa di mancate risposte, offerte generiche e cattiva gestione dei tempi di reazione. Per fare qualche esempio, solo una minima percentuale (8%) degli alberghi contattati dagli organizzatori di eventi cercano di cogliere l’opportunità, telefonando ai potenziali clienti per approfondire la richiesta, mentre addirittura il 30% non risponde nemmeno a una email con dettagliata richiesta di preventivo. Salta allora subito all’occhio come buona parte di un ipotetico business vada quindi in fumo, a causa di questo completo silenzio, di questa mancanza di feedback elettronico. E se andiamo a spulciare ancora di più nel lavoro di ricerca possiamo capire ancora meglio il suo valore di campione di riferimento per il mondo dell’ospitalità: l’IFH ha contattato tramite finte e-mail aziendali un campione di 167 alberghi a livello mondiale – il 64% dei quali a cinque stelle e il resto a quattro stelle – costruendo, per rendere la situazione perfettamente plausibile, ad hoc un sito internet dell’ipotetica azienda che richiedeva informazioni sull’attività Mice dei diversi hotel.
La prova del nove Il “test” per i possibili fornitori consisteva in una richiesta di preventivo per un evento di tre giorni (con due pernottamenti) per 30 persone, in pensione completa, inclusa una cena speciale e un programma di attività collaterali. Il budget massimo era stato fissato in 30.000 euro. Il livello di dettaglio della proposta inviata era appena sufficiente, rendendo quindi in-
dispensabile, almeno in teoria, contattare il futuro cliente per ottenere ulteriori informazioni. I risultati sono stati sorprendenti, ma in negativo: il 70% delle strutture (cioè 117 hotel) ha risposto per via informatica, ma ben l’85% di essi non ha raggiunto al telefono i clienti per approfondire la richiesta e discutere le modalità di creazione dell’evento. Solo 26 alberghi, ovvero il 15%, si sono invece spinti fino ad avanzare una loro nuova offerta ritagliata su misura della richiesta del cliente, ma è ancora più bassa la quota di quelli che, secondo le analisi dell’istituto, sono stati in grado di formulare un’offerta convincente e incoraggiare la prenotazione. Senza contare che molte risposte via email, inoltre, contenevano un insieme disordinato di allegati o brochure standard senza ulteriori spiegazioni.
I perché della defaillance secondo gli albergatori Come spiegare, insomma, in un momento di crisi come questo in cui bisognerebbe sfruttare al meglio tutte le vie di risposta commerciale, tale cattiva gestione da parte degli alberghi? L’IFH, che ha condotto la ricerca tramite l’area Quality Performance Benchmarking, ha spiegato agli addetti ai lavori interessati che i risultati si giustificano soprattutto con le diffuse carenze nella supervisione delle procedure di vendita e in alcune situazioni con lo scarso numero di risorse umane dedicate. Noi abbiamo fatto un passo in più e abbiamo chiesto ad alcuni importanti professionisti del settore alberghiero e congres10 2011 | www.mastermeeting.it 21
L’INCHIESTA Contatti presi direttamente su internet, come è possibile fare sui siti di Starhotels (sotto) e Una Hotels (a destra), secondo gli addetti ai lavori vanno seguiti da rapporti “personali” che confermino il buon esito della trattativa. In alto, a destra, l’ultramoderna hall dell’Una Hotel Vittoria di Firenze
rappresenta un’ulteriore accelerazione della domanda. Oggi, oltre alle email tradizionali, le richieste ci arrivano dal nostro sito, che abbiamo reso recentemente ancora più funzionale
suale, di darci il loro punto di vista di addetti ai lavori e quindi, insomma, di confermare o di smentire tali conclusioni. «Oggi che siamo nell’era di internet è cambiato il nostro punto di vista operativo», dice Dorella Lazzarotto (sopra), Direttore Commerciale della catena alberghiera Starhotels «i tempi di reazione si sono sempre più contratti perché le richieste arrivano tramite email con una frequenza ed intensità che aumenta di anno in anno. Oggi, chi chiede un preventivo per un evento si aspetta un riscontro, almeno per quanto riguarda la disponibilità e una base tariffaria, praticamente in tempo reale, come se si affrontasse una prenotazione individuale. Tuttavia, per la naturale struttura delle richieste, che sono sempre molto articolate e complesse, la sfida che ci troviamo ad affrontare è dare un riscontro sempre più rapido al cliente sulla fattibilità, per poi lavorare sulla parte economica. Senza contare che una volta iniziato un dossier, mille sono le variabili in fasi di trattativa e negoziazione per arrivare alla possibile conferma. Internet per il nostro gruppo 22 10 2011 | www.mastermeeting.it
con un tool dedicato, nonché dai portali “marketplace mice”, dove le richieste devono essere evase tramite inserimento dati su template predisposti dai portali stessi. Questi format ri-
L’INCHIESTA
chiedono un grado molto alto di dettaglio ed un tempo maggiore per il completamento di tutti gli step, anche in fase di semplice invio del primo preventivo». Simile il pensiero di Angelo La Riccia (foto sopra), direttore commerciale Una Hotels&Resorts, secondo il quale «con l’avvento in internet c’è meno rapporto diretto col cliente, anche nel caso del
settore mice, ma c’è più velocità nei contatti e nella volontà di feedback. E non solo: con le infinite possibilità di internet 2.0, abbiamo la possibilità di far scaricare ai clienti business nuovi contenuti, come filmati e foto, che mostrano le location direttamente e in tempo reale. Certo, resta difficile monitorare la qualità interna delle nostre risposte, ma ogni giorno, anche con la formazione, operiamo per poter migliorare. In conclusione però, io penso che al rapporto via web debba comunque sempre seguire un contatto “reale”, magari anche solo telefonico, per chiudere l’offerta. Se si vuole è anche una questione culturale che vuole che una trattativa commerciale venga chiusa “di persona”». Si concentra sulle possibilità date dalla rete invece il pensiero di Gianluca Patruno (nella pagina seguente), General Manager dell’Atahotel Executive struttura di punta dell’offerta
congressuale del gruppo alberghiero italiano: «Oggi che siamo nell’era di internet, la tecnologia ha migliorato, sia il modo di lavorare, che di relazionarsi con gli ospiti. Il web in questo è sicuramente una grande opportunità e le occasioni perse ad oggi, sono, a mio avviso, soprattutto il non sfruttare la rete in azioni mirate per il turismo. Internet infatti rimane un contenitore colmo di idee e di informazioni, ma con poche soluzioni realmente pratiche sia per chi lo utilizza per lavoro sia per chi ne usufruisce come cliente».
La flessibilità è la chiave C’è poi l’importante questione, già citata anche nelle risultanze della ricerca IFH, della gestione interna di tutti i diversi tipi di feedback che un hotel o una catena alberghiera che operano nel settore mice devono sostenere. Secondo lo stesso Patruno, ad esempio, «in questo momento storico abbiamo una grande opportunità, che è quella di conoscere il nostro ospite prima che arrivi. Possiamo infatti scoprirne gusti, necessità e desideri e grazie a questo giusto mix di input essere in grado di rendere unico il suo soggiorno. Anche se il mio pensiero è quello di non tralasciare mai il contatto diretto: un’informazione in più è un input in più ed è pure un servizio migliore che forniamo». Analizzando la questione da un punto di vista più commerciale, con Dorella Laz10 2011 | www.mastermeeting.it 23
L’INCHIESTA
Il bar dell’Atahotel Executive di Milano, struttura di punta dell’offerta congressuale del gruppo alberghiero italiano
zarotto di Starhotels, vediamo invece come «occorra, sia a livello di Event Manager e Reservations Manager alberghieri che a livello di Event Desk, una grande coordinazione ed una attenta attribuzione delle pratiche nel team, oltre che ad un modello di archiviazione che consenta di recuperare velocemente per ogni pratica tutto lo storico. Idealmente un software mice dedicato aiuterebbe a monitorare il volume totale delle richieste, la loro storia e la loro redditività per cliente, sia in termini di conversione del business che di fatturato. Infine, anche se la gestione delle pratiche si sposta sempre di più sullo scambio di email, i momenti dedicati di comunicazione all’interno dei team sui vari progetti in elaborazione sono fondamentali per condividere informazioni, know how e valorizzare i singoli business in fase di follow-up. Altrettanto importante a mio avviso, quando si parla di attenta gestione delle nuove richieste pervenute, è valutarle insieme, stabilire le priorità per le deadline di risposta, analizzarle e poi assegnare ad ogni persona dello staff il compito di approfondire la richiesta». La questione dell’organizzazio24 10 2011 | www.mastermeeting.it
ne del personale è centrale anche nel pensiero di Angelo La Riccia, secondo il quale «bisogna dare vita a una nuova gestione delle risposte online e a nuovi dipartimenti che siano in grado di gestire autonomamente le pratiche. È assolutamente necessaria un’immediatezza che faccia risparmiare tempo a chi deve modulare un’offerta e che, nel contempo, permetta di diminuire pure il margine di errore nei feedback. Io credo che per una perfetta gestione delle offerte mice ci voglia una gestione globale che vede nell’interfaccia tecnologica la perfetta soluzione». E per tutti la risposta è di certo nella formazione. Spiega ad esempio Dorella Lazzarotto che «sicuramente le risorse più giovani avranno sempre maggior dimestichezza con il mondo informatico e con l’universo di nuovi tool, social networks e applicazioni che nascono ogni giorno. Ritengo che la formazione nel nostro settore debba richiedere come requisiti fondamentali una grande precisione, memoria e capacità di coordinamento di progetti diversi nello stesso momento. Se si dispone di queste qualità e le si sa sviluppare, si riescono a gestire le nuove sfide che comportano una sempre maggior capacità di reazione ed attenzione a questo segmento così complesso. Non esistono in so-
stanza soluzioni perfette, anche perché questo mercato è sempre in evoluzione, ma è importante che chi ne è specialista, si abitui ad essere flessibile e molto attento ad ogni nuova opportunità. Oggi ci sono i portali, domani la domanda mice potrebbe spostarsi in un modo che non riusciamo ancora a prevedere». Aggiunge Angelo La Riccia di Una Hotels&Resorts che «sono tali oggi le procedure tecniche da implementare anche per il personale, che bisogna non solo formare i collaboratori, ma garantire in ogni modo che la qualità del servizio rimanga elevata. Noi seguiamo l’adagio secondo cui “la formazione costa, ma non farla costa ancora di più”, poiché si perde business. Certo oggi che lo sviluppo della tecnologia va così veloce, la formazione diventa in pratica una procedura continua, da implementare costantemente». Tanto che, conclude Gianluca Patruno di Atahotels, «anche se le nuove leve sono molto portate a lavorare con la moderna tecnologia, la formazione deve essere fatta a 360° tra l’impatto con le nuove tecnologie e la conoscenza dell’ospitalità “classica”, quella nata ben prima dell’avvento di internet. Solo così, questa formazione porterà sicuramente oltre la crisi e, ogni occasione persa potrà essere recuperata». ■
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L’etica del turismo RISPETTO TRA POPOLI, SVILUPPO SOSTENIBILE, DIRITTI, LIBERTÀ. IL MONDO DEL TURISMO SI GUARDA ALLO SPECCHIO PER VALUTARE LA SUA CAPACITÀ DI CONIUGARE SUCCESSO, SVILUPPO ED ETICA Aura Marcelli
opo dieci anni dall’adozione del Codice Mondiale di Etica per il Turismo da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un congresso internazionale, il primo della storia dell’ONU su Etica e Turi-
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smo, ha fatto il punto sulla situazione, spingendo gli operatori del settore a interrogarsi sul tema. Quanto del codice è stato rispettato e reso efficace? Quanto i valori etici condivisi, almeno sulla carta, informano e condizionano le scelte del
mercato del turismo odierno? Cosa si può fare ancora? Queste domande, scomode ma fondamentali, hanno stimolato il dibattito a Madrid gli scorsi 15 e 16 settembre, coinvolgendo il Gota del turismo mondiale, oltre al top management del set-
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Il codice di etica per il turismo deve sostenere il rispetto tra i popoli e le società. Ovvero, garantire la salvaguardia dei valori etici universali, ma anche delle diverse fedi religiose
tore e a organizzazioni internazionali. «Un settore turistico senza coscienza etica può portare danno al nostro pianeta», ha commentato Taleb Rifai, segretario generale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo. «Dobbiamo far sì che l’etica, la responsabilità e la sostenibilità siano il midollo spinale di tutte le nostre azioni e garantire l’adozione dei principi del Codice Mondiale di Etica per il Turismo». Grande attenzione è
stata rivolta alla valutazione della situazione nei paesi emergenti, dove il turismo, come gli altri settori dell’economia, sta registrando crescita e sviluppo intensi e, talvolta, poco controllabili. «Nella contingenza economica attuale è più importante che mai che tutti i settori aderiscano ai principi etici», ha sottolineato il segretario generale del Turismo e Commercio Interno spagnolo Joan Mesquida inaugurando il congresso. «Abbiamo messo
tutto il nostro impegno perché i paesi nei quali il turismo si trova in una fase iniziale di sviluppo e con i quali abbiamo firmato accordi di cooperazione si attengano a questi stessi principi etici e ne pretendano l’applicazione da parte delle multinazionali che investono nel loro territorio». Uguaglianza tra uomini e donne, riduzione della povertà, sviluppo sostenibile, codici di condotta responsabile. Il turismo mondiale, coinvolgendo milioni di persone ogni anno, può svolgere un ruolo da protagonista non solo nel perseguimento di questi obiettivi, ma anche nella creazione di un sentimento comune di responsabilità, come sottolineato dall’ex presidente del Portogallo Jorge Sampaio, oggi alto rappresentante delle Nazioni Unite per la Alleanza delle Civiltà. E proprio durante il congresso, l’Organizzazione Mondiale del Turismo ha rafforzato le relazioni con questo programma – adottato dall’ONU nel 2007 per difendere il dialogo tra Occidente e mondo arabo e combattere il terrorismo mediante la cultura – firmando un accordo che ufficializza l’appoggio dell’OMT al mandato dell’Alleanza di migliorare la comprensione e le relazioni di cooperazione tra le nazioni e i popoli di diverse culture. In totale continuità con il congresso e con l’impegno dell’Alleanza si declina quest’anno anche il tema della Giornata Mondiale del Turismo: Turismo e avvicinamento delle culture. «Con quasi mille milioni di turisti che attraversano le frontiere internazionali, il turismo è la forma migliore per conoscere di prima mano altre culture, re10 2011 | www.mastermeeting.it 27
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uno strumento giuridico internazionale per la protezione dei turisti-consumatori, specialmente in casi di emergenza», ha affermato Michela Brambilla, ministro del Turismo del nostro Paese, che accoglie la sede del Comitato Mondiale per l’Etica del Turismo. «Con
Il turismo deve salvaguardare l’ambiente e le risorse naturali al fine di sostenere una crescita economica sana continua ed ecocompatibile
lazionarsi con esse e apprendere», ha commentato a proposito Taleb Rifai. «Questo scambio culturale sostiene il dialogo tra le nazioni e i popoli, favorendo la mutua comprensione, il rispetto e, in ultima istanza, la pace». L’Italia ha partecipato al congresso con un ruolo che va ben
oltre quello di semplice spettatore. «Nell’intenzione di avanzare nella direzione dei principi del Codice Mondiale di Etica, l’obiettivo principale della presidenza italiana del Consiglio Esecutivo dell’Organizzazione Mondiale del Turismo è stato quello di promuovere lo sviluppo di una guida pratica e di
Nasce la prima certificazione italiana per operatori responsabili Si chiama Csr Tourism (Corporate social responsibility in tourism) ed è promosso da Icea, l’Istituto per la certificazione etica e ambientale, TourCert, organizzazione tedesca no profit per la certificazione, e Aitr, Associazione italiana di turismo responsabile. Recentemente presentato al Sana 2011 di Bologna, il “bollino” del turismo responsabile italiano consentirà di sapere se il tour operator al quale ci si rivolge sia in grado di proporre vacanze sostenibili a livello ambientale e sociale. Per ottenerlo gli operatori dovranno rispettare precisi criteri dal punto di vista ecologico e sociale e fornire report sui progressi compiuti.
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Il Codice Mondiale di Etica per il Turismo
questo scopo, un gruppo di lavoro dedicato sta valutando le norme vigenti nei 154 stati membri dell’OMT. L’Italia si aspetta che i primi risultati possano essere disponibili per la prossima Assemblea Generale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo». ■
Approvato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre del 2001, il codice afferma la volontà degli stati membri di promuovere un sistema turistico mondiale equo, responsabile e sostenibile, i cui benefici devono essere condivisi da tutti i settori della società nel contesto di un’economia internazionale aperta e liberalizzata. I principi di cui si compone e che dovrebbero ispirare lo sviluppo del mercato globale del turismo sono: 1. Il turismo deve contribuire alla comprensione e al rispetto reciproco tra i popoli e le società. Dunque: deve garantire il rispetto dei valori etici universali, ma anche della diversità di credo religioso, filosofico e morale. 2. Il turismo deve svilupparsi come mezzo di soddisfazione individuale e collettiva. Dunque: deve rispettare l’uguaglianza degli uomini e delle donne, promuovere i diritti umani e i diritti individuali dei gruppi più vulnerabili, delle minoranze etniche e delle popolazioni autoctone. Deve inoltre rifiutare categoricamente ogni forma di sfruttamento degli esseri umani, in modo particolare quello sessuale, e specialmente quando si riferisce ai bambini. 3. Il turismo deve essere un fattore di sviluppo sostenibile. Dunque: deve salvaguardare l’ambiente e le risorse naturali, con la prospettiva di una crescita economica sana, continua e sostenibile. 4. Il turismo si deve intendere come mezzo per utilizzare il patrimonio culturale dell’umanità e per contribuire al suo arricchimento. Dunque: deve svilupparsi nel rispetto del patrimonio artistico, archeologico e culturale, investendo nella salvaguardia e nella valorizzazione. 5. Il turismo deve essere un’attività vantaggiosa per i paesi e le comunità di accoglienza. Dunque: le popolazioni locali devono poter condividere in modo equo i benefici economici, sociali e culturali generati. 6. Gli operatori del settore sono tenuti a fornire ai turisti informazioni chiare e complete riguardo alle destinazioni, a impegnarsi per la loro sicurezza, a contribuire alla soddisfazione culturale e spirituale dei turisti. 7. Il diritto al turismo deve essere riconosciuto e considerato come il corollario del diritto al riposo e del diritto a una limitazione ragionevole delle ore di lavoro e a congedi periodici retribuiti. 8. La libertà di spostamenti turistici deve essere garantita, nel rispetto del diritto internazionale e delle legislazioni nazionali. Dunque: le procedure amministrative (visti o le formalità sanitarie e doganali) dovrebbero essere adattate in modo da facilitare al massimo la libertà di viaggio e un ampio accesso al turismo internazionale, mentre imposte e tasse specifiche che penalizzano l’industria del turismo dovrebbero essere progressivamente eliminate o corrette. 9. I diritti dei lavoratori e degli imprenditori dell’industria turistica devono essere garantiti e tutelati dalle amministrazioni nazionali e locali. 10. I responsabili pubblici e privati dello sviluppo turistico dei paesi membri devono collaborare nell’applicazione di questi principi e controllare la loro effettiva applicazione. 10 2011 | www.mastermeeting.it 29
SPECIALE GARDA GOURMET
ALTA CUCINA, BENESSERE TERMALE
e il fascino del Lago TRA LAZISE E BARDOLINO, ITINERARI GOLOSI E OSPITALITÀ D’AUTORE. PER MEETING TUTTO L’ANNO a cura di Luciana Sidari
l Lago di Garda, che lo si consideri nella sua interezza, un Garda unico, o lo si suddivida nelle tre rive, quella trentina, veronese e bresciana, esercita fin dall’antichità uno charme non certo difficile da spiegare. Ogni periodo, dalla preistoria ai giorni nostri, ha lasciato infatti un suo segno tangibile. Se dovessimo fare un excursus storico,
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dovremmo parlare a lungo di storia romana, invasioni barbariche, dominazione franca, nascita del feudalesimo, lotte tra Guelfi e Ghibellini, nascita dei liberi comuni, dominazione veneziana, guerre, quelle tra Napoleone e l’Austria, e poi le due mondiali. Tutti gli imperi e stati europei, Francia, Spagna, Austria, hanno considerato questo territorio il terreno ideale per
scontrarsi. Le cittadine rivierasche del Garda, le campagne, i colli, le cime e i sentieri del Monte Baldo hanno visto dunque tempi duri, ma alla devastazione sono sopravvissute sempre, grazie al lavoro indefesso degli abitanti, attaccati al loro lago e alla loro campagna, fonte di vita e di certezza: pesce di lago, viti, ulivi, orti e frutteti, castagneti e noccioli,
SPECIALE GARDA GOURMET
Il fascino di una vela solitaria nelle acque del lago di Garda (ph Sidari)
Foto aerea del porticciolo di Lazise (concessa da Dogana Veneta)
sono i tesori grazie ai quali le popolazioni sono sopravvissute trovando la forza di guardare al futuro. Dopo la seconda guerra mondiale, il benessere sempre più diffuso e il desiderio di muoversi e viaggiare, ha fatto scoprire il Garda come destinazione turistica. In realtà si è trattato di una ri-scoperta, perché specie i popoli nordici, austriaci, tedeschi, inglesi, hanno sempre avuto nel cuore il clima mediterraneo di questo fantastico bacino idrico, alimentato da un immissario e regolato da un emissario che comunque non spiegano una tale abbondanza di acque. Gli antichi pensavano addirittura che ci fossero fiumi sotterranee ad alimentare la massa idrica, e a render-
la sempre pulita, dolce, quasi potabile. Era l’epoca del Grand Tour: imperatori, re, principi, nobili e ricchi borghesi, ma anche artisti e uomini di cultura, venivano qui a svernare, a “passare le acque”, o a curare il male del secolo, la tubercolosi. I nomi illustri dei “folgorati sulla via del Garda” sono tanti: gli imperatori Francesco Giuseppe e Sissi, gli scrittori Goethe, Kafka, Mann, Gide, solo per citarne alcuni. Allora si trattava di un turismo d’elite, oggi invece, oltre a questo, che continua a fare tappa nei resort e nei cinque stelle della zona, ce ne sono molti altri, in linea con le tendenze del mercato: c’è quello “sportivo” (si può scegliere tra vela, surf, bike, arrampicata, nordic walking), “nature” (per esempio nei campeggi), “per famiglie e bambini”, (con la visita ai parchi tematici), “terme e benessere”, “gourmet” e c’è, infine, il Garda dei meeting e degli eventi. In autunno, complice il clima mite, la bellezza dei luoghi e l’ottima offerta di hotel aperti tutto l’anno, tra Lazise e Bardolino, il Garda può essere davvero la destinazione ideale per aziende che cercano una location d’appeal dove ambientare i loro eventi, ma anche dove trattenersi per long week end.
LAZISE Lazise, in epoca romana Lasitium, è un pittoresco borgo ancora oggi circondato da antiche mura scaligere con torri merlate. Custodisce tanti ricordi del suo passato medievale ed è oggi una delle mete più caratteristiche del Lago di Garda. La “Corporazione degli Originari”, classe dominante del paese, fece costruire intorno al 1100 la chiesetta di San Nicolò, un gioiellino romanico. Sotto un portico, a lato della chiesetta, un notaio redigeva gli atti. Nell’XI secolo fu costruito il Castello, uno dei più interessanti del Garda, ove soggiornarono sovrani del Sacro Romano Impero. Il Castello fu ampliato dagli Scaligeri e dai Veneziani. Lazise ebbe particolare importanza durante la dominazione della Serenissima: qui Venezia teneva un importante arsenale, interrato insieme all’antico porto. Ridotto successivamente ad un rudere fu restaurato nel XIX secolo. Sul porticciolo si apre la Vecchia Dogana di epoca veneziana, alla quale non sfuggiva nessuna imbarcazione che fosse carica di merci né qualunque commercio, il Castello Scaligero visibile dall’esterno, può essere visitato su prenotazione. Lazise d’estate è un borgo molto animato, con bei negozi, pizzerie, 10 2011 | www.mastermeeting.it 31
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SPECIALE GARDA GOURMET
Municipio e lungolago di Bardolino (concessa da Europlan)
ristoranti, mercatini, se si vuole vivere l’atmosfera festosa dell’estate ci sono mille occasioni, ma anche le altre stagioni hanno fascino da vendere, i traghetti di Navigarda portano da una sponda all’altra del Lago, oppure seguendo la Gardesana si possono andare ad esplorare Peschiera e Sirmione, Bardolino e Garda. A Lazise per meeting gourmet si può contare sul servizio catering offerto dalla Dogana Veneta (vedi pag. 38), oppure sulla raffinata cucina gourmet (“disegnata”con impronte “stellate”) di Hotel Corte Valier (vedi pag. 34), una struttura elegante, armoniosa, affacciata sul lago, incorniciata dal verde
e dalle chiome dei pini mediterranei. A Lazise c’è lo straordinario Hotel Parchi del Garda (vedi pag. 40), inaugurato nell’estate del 2009, si è affermato per l’originalità del suo concept che ha dato spazio ai parchi tematici locali, ma anche per aver miracolosamente coniugato la struttura del Borgo gardesano con un Centro Congressi all’avanguardia che dà la possibilità ad aziende di organizzare eventi finora impensabili sul Garda.
PONTI SUL MINCIO Proseguendo da Lazise verso Peschiera, dopo pochi km si trova Ponti sul Mincio, dove
Piazza Matteotti a Bardolino e Chiesa di San Nicolò (concessa da Europlan)
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sorge il bellissimo Relais Corte Cavalli (vedi pag. 50). Siamo in territorio mantovano ma il Garda è a due passi e tutto, il clima, il paesaggio, la cultura enogastronomica è riconducibile al fascino del lago e alla sua tradizione enogastronomica.
BARDOLINO A pochi km da Lazise si incontrano il Lido di Cisano e il Borgo di Bardolino. Secondo alcune fonti, il nome deriverebbe dal tedesco Bardali o Pardali; così si chiamava la figlia del re Argonauta Auleto. Bardolino fu abitato da popolazioni che già conoscevano il famoso vitigno celebrato in epoca romana da Catone e Cassiodoro. Questo vino così facile da bere, godibile, conquistò anche la mensa di Cesare oltre che di Catullo. L’impronta romana si riconosce ancor oggi nelle vie di Bardolino e persino la toponomastica conserva voci latine. Il nome di Bardolino compare per la prima volta nell’807 in un documento firmato da Re Pipino, figlio di Carlo Magno, nella sua residenza veronese. Libero Comune nel Medioevo, passò agli Scaligeri e quindi a Venezia. Del periodo medioevale ri-
SPECIALE GARDA GOURMET
quella che piace per la sua semplicità e che terrà conto dei doni del Lago. Ma qual è il filo che unisce le strutture che si trovano tra Ponti del Mincio, Lazise, Bardolino? Se Bardolino ha ricevuto un ambito riconoscimento, non si può pensare che al di là del cartello, dove inizia Lazise ci siano caratteristiche differenti... Il filo conduttore è un filo giallo, dorato come l’olio, intrecciato con un filo rosso, a volte rosato come il vino Bardolino che in autunno, dopo la vendemmia, richiama appassionati italiani e stranieri che vengono a fare la cura dell’uva e del vino, ma anche delle mele e della zucca.
L’Antica chiesa di San Severo a Bardolino (ph. Sidari)
mane la testimonianza dei ruderi della Rocca scaligera. Ricordato in documenti è poi il passaggio dei Lanzichenecchi (1526) che seminarono lutti e distruzioni. Durante il periodo della dominazione veneziana, Bardolino conobbe un felice momento di sviluppo dell’agricoltura e in particolare della viticoltura. Da non perdere è la Chiesa di San Severo, antica costruzione romanica dell’XI secolo, che faceva parte dell’antichissima Pieve di Garda, ricordata nel diploma di Berengario del 983. Fu rinnovata nel XII, ha tre absidi disuguali, ai lati vi sono alcune finestrine a feritoia. Nell’interno, interessanti sono gli affreschi che risalgono al XIII secolo. Questa cittadina ha ricevuto nel corso dell’estate 2011 un ambito riconoscimento, è stata infatti nominata “Borgo più felice d’Italia”, sba-
ragliando altre città di piccola, media, grande caratura. A Bardolino si trova l’Hotel Caesius Thermae & SPA Resort (vedi pag. 44), nato là dove sgorga un’antica fonte termale, visibile sotto una lastra di vetro nel giardino dell’Hotel. La stessa, condotta nella SPA viene bevuta dai clienti e alimenta le piscine termali. I gourmand conoscono già l’Hotel Caesius Thermae & SPA Resort, famoso perché propone tre tipi di cucina. Poco più avanti, prendendo una laterale che si inerpica verso la collina che conduce ad Affi, sta per essere ultimato Aqualux (vedi pag. 48), un Hotel che aprirà la prossima primavera. L’acqua sarà il motivo dominante di questa struttura, in estate come in inverno. Qui i meeting avranno sapori di fantastiche grigliate e di una cucina senza eccessi, normale,
Per le aziende, tanti pacchetti tutti da gustare Novembre e dicembre sono i mesi durante i quali le aziende hanno piacere di invitare i propri clienti, premiare e motivare i propri collaboratori che hanno lavorato sodo, sono anche i mesi degli auguri e dei bilanci. Andiamo allora a scoprire quali offerte gourmet vengono riservate alle aziende e ai meeting planner da questi borghi felici. Tutte le strutture riservano proposte interessanti anche per il post congress, per esempio visite alle cantine di aziende agricole produttrici di vini rinomati, come quella di Zeni, che ospita il Museo del vino e del sale per degustazioni, oppure tour tra i frantoi o al Museo dell’Olio, per apprezzare i vari tipi di olio del Garda, famosi quello di Ca’ Rainene e di Viola, così fruttato, delicato, poco acido per non coprire i sapori che hanno dato vita a ricette che ritroveremo nelle prossime pagine. ■ 10 2011 | www.mastermeeting.it 33
SPECIALE GARDA GOURMET
COVER STORY
Il roof garden con vista mozzafiato sul lago. Sotto, una panoramica del lago al crepuscolo. A sin. Il gm dell’hotel Domenico Esposito
Un amore a prima vista DOMENICO ESPOSITO, GENERAL MANAGER DI CORTE VALIER, RACCONTA LA SUA SFIDA PIÙ EMOZIONANTE: FARE DELL’ALBERGO DI LAZISE UN’ICONA DELL’HOTELLERIE E DELLA RISTORAZIONE GARDESANA. DOVE TUTTO È A MISURA DELL’OSPITE. LEISURE E BUSINESS Luciana Sidari giovane – 38 anni – e, della sua età, Domenico Esposito, General manager di Hotel Corte Valier, ha tutto l’entusiasmo e l’energia. Napoletano trapiantato al nord, prima di entrare nel mondo alberghiero, Domenico fa, al pari di molti altri giovani del sud, la classica gavet-
È
ta, quindi approda al Grand Hotel Trento, all’epoca di proprietà di Boscolo Hotels, dove inizia la “scalata manageriale” all’interno del gruppo in cui resterà quasi 10 anni. Successivamente si trasferisce a Rovereto per occuparsi dello start up dell’albergo design Nerocubo Hotel. Poi, nel 2010, attratto anche dalla vivacità delle cittadine 34 10 2011 | www.mastermeeting.it
del Lago di Garda e dal loro clima felice, quasi mediterraneo, si trasferisce a Lazise dove viene incaricato dalla proprietà del quattro stelle Corte Valier di lanciare l’hotel e di farne un punto di riferimento d’eccellenza anche per la ristorazione, con l’obiettivo di raggiungere presto un altro importante traguardo: la quinta stella. Una sfida eccitante che, insie-
SPECIALE GARDA GOURMET PETTO DI PICCIONE BARDATO CON PANCETTA E VERDURE ALL’ACETO DI MELE CARAMELLATE Privarlo di petto e cosce. Condire le cosce con sale, pepe, olio e timo; metterle sottovuoto al 100% e cuocerle a vapore ad 80° per un’ora, successivamente raffreddarle, possibilmente in abbattitore in modo da bloccarne la cottura. Avvolgere il petto in due fette di pancetta e scottarlo a fuoco vivo in un sauté con un filo d’olio. Al momento di servirlo, cuocerlo a seconda del punto di cottura desiderata, in forno a 195°. Per le verdure: prendere del finocchio baby, una mini zucchina, delle taccole e delle baby rape, pulirle e sbianchirle in acqua salata (10g. di sale per litro); toglierle dall’acqua e passarle direttamente in un sauté molto caldo, condirle e sfumarle con aceto di mele. Per le mele: prendere una mela, farla a cubi abbastanza grandi, in modo che dopo la cottura rimanga leggermente croccante. Nel frattempo preparare un caramello con uguale quantità di acqua e zucchero, quando sarà caramellato aggiungere le mele e bagnarle con 100 g di Calvados. Cuocere le mele per 2 minuti e toglierle dal fuoco. Servire il tutto disponendo prima i vegetali e poi la carne.
me alla solarità del luogo, danno a Domenico lo sprint giusto per portare a casa, da subito, ottimi risultati: due stagioni felici «l’occupazione media in alta stagione è stata quest’anno del 98%», dichiara entusiasta il gm.
Un piccolo mondo in un grande hotel Le caratteristiche della struttura – che ad oggi rappresenta l’albergo ideale gardesano – spiegano certamente il suo successo. «A Corte Valier, esiste un perfetto equilibrio tra numero di camere, sale congressi e offerta ristorativa», continua il general manager, aggiungendo che il ristorante Dome, nella bella stagione si trasferisce sul Roof Garden regalando agli ospiti un’esperienza davvero magica. Ed è proprio con l’arrivo del bel tempo, che l’albergo dà il meglio di sé, mettendo a disposizione ariosi spazi verdi come le splendide terrazze fiorite e il giardino con piscina (c’è anche una piscina interna). La stessa percezione di ariosità e luce si ha negli spazi comuni: salotti, spa, bar e hall, su quest’ultima si affaccia un altro spazio conviviale molto bello, la scenografica terrazza-ballatoio. Tutto, all’interno – dall’uso del legno che conferisce preziosità e
calore all’ambiente, alla grazia delle capriate, e all’alto soffitto dell’ingresso – è studiato per infondere comfort e benessere ai massimi livelli, fin dal più piccolo dettaglio. Le 84 camere, con vista lago, si dividono tra comfort, junior suite, e suite, e sono autentici cocoon dove non mancano le dotazioni più attuali, tra cui tv satellitare e internet.
Un viaggio intorno al globo alla ricerca del benessere Spettacolare la Spa Laguna, uno spazio di oltre 1300 metri quadrati dove si è invitati a
compiere un viaggio multisensoriale per scoprire il meglio in tema di benessere e relax, attraverso i quattro angoli del globo: si possono sperimentare i migliori trattamenti della tradizione nordica, come la sauna finlandese con vasca di reazione, quelli tipici del sud, per esempio, la sauna mediterranea, quelli mediorientali, con il bagno turco, e gli ultimi ritrovati del fitness in cui si esprime la cultura del benessere occidentale. Non mancano poi l’angolo tisaneria, un altro viaggio nei sapori esotici e rilassanti del mondo, il beauty center e il solarium.
Vista mozzafiato e cucina d’autore
Una delle camere Comfort con vista sul lago
Ma è la vista il vero punto di forza di Corte Valier: al di là delle ampie vetrate, il panorama si dispiega, come una quinta teatrale, lasciando ammirare, oltre le cime dei pini ad ombrello, le acque del lago, che, a seconda della luce, si colorano di riflessi sempre diversi. «Amo questo luogo», dichiara 10 2011 | www.mastermeeting.it 35
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SPECIALE GARDA GOURMET
Idromassaggio e sauna finlandese nella spa. Sotto, Domenico Esposito (primo da destra) con il suo staff
con gli occhi lucidi di emozione, Domenico Esposito, confidando che per lui Corte Valier è come una seconda casa. Una casa che, indubbiamente dà molte soddisfazioni ma richiede anche molto lavoro. «Per raggiungere gli obiettivi richiesti dalla proprietà, io e il mio team abbiamo dovuto lavorare duramente», dice, «abbiamo investito, in particolare, sul servizio e sulla qualità, ricorrendo, per quanto riguarda l’avvio della ristorazione, alla consulenza di uno chef stellato». Scelta che si è rivelata premiante. Al ristorante Dome – oggi tappa gourmet obbligata del Gardesano – si può scegliere tra due linee: una à la carte, particolarmente raffinata e “audace”, e l’altra classica, che reinterpreta la tradizionale cucina lacustre. Domenico ci consiglia di provare, tra gli antipasti, le crudité di gamberi marinati al rhum, con uva passa, cavolo romano e nocciole, oppure il piccione bardato con guanciale romano, verdure all’aceto e mele caramellate. Tra i primi, suggerisce invece il raviolo ripieno di speck e noci, guanciale di vitello brasato, monte veronese e tartufo nero; oppure i tagliolini con astice alla menta, datteri e frutta secca. Mentre tra i secondi, ci raccomanda l’orata grigliata e laccata al miele, con buon Enrico (uno spinacio selvatico che si trova sul Baldo) e pomodorini confit; oppure il 36 10 2011 | www.mastermeeting.it
petto d’anatra con cappuccio rosso, stufato al lardo di montagna e lamponi. «Per gli appassionati di pesce di Lago», annuncia, «in autunno e in inverno, proporremo anche i piatti tradizionali gardesani. Un’occasione per promuovere e valorizzare i prodotti del luogo». Occasione di cui beneficeranno senz’altro anche le cene aziendali, tradizionalmente organizzate proprio nei mesi di novembre e dicembre. A dire il vero, l’albergo è una meta perfetta per la clientela business e congressuale, facilmente raggiungibile da Trento, da Verona, Modena, Mantova, Brescia, Milano, e con un’offerta davvero a 360 gradi, a partire dagli spazi congressuali, flessibili e dotati delle tecnologie più moderne. «Disponiamo di due sale meeting, la Space A e la Space B, in grado di ospitare fino a 100 persone, ognuna nella disposizione a platea» spiega Domenico, precisando che a queste si aggiungono altre aree, come la reception, il guardaroba, il foyer dove organizzare i coffee break, un ufficio pre e post congress. A proposito di
post congress, oltre ai piaceri della Spa e del ristorante, ci sono quelli – e sono davvero tanti – offerti dal territorio. Non c’è che l’imbarazzo della scelta, tra tour enogastronomici, alla scoperta dell’olio e del vino del Garda, escursioni lacustri a bordo dei traghetti di Navigarda, gite ai parchi tematici, e nelle città d’arte come Verona che, eccelle con il suo ricchissimo calendario di mostre e di spettacoli all’Arena. Tra novembre e dicembre il lago riserva poi molte altre sorprese,
come mercatini, sagre ed eventi a tema. «Vale la pena, infine, fare una capatina sul Baldo», dice Domenico, «ci si arriva con la funivia di Malcesine. Lo spettacolo che si gode da qui è incredibile: da un lato gli ulivi che evocano il tipico paesaggio mediterraneo, dall’altro le piste innevate dove si può sciare o ciaspolare, per poi ristorarsi in un caldo rifugio, come Malga Dossioli, e assaggiare i canederli e gli altri piatti tipici del Trentino». Insomma non solo un albergo, ma una vera e propria destinazione da godere 365 giorni l’anno. Questo, ma anche qualcosa ■ di più, è Corte Valier...
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DOGANA VENETA CONGRESSI, MEETING, CENE DI GALA, IMMERSI TRA LA STORIA E LA POESIA DEL LAGO. A LAZISE uando si entra in Lazise, passando dall’antica porta del Castello, si arriva in un delizioso borgo del 1300, affacciato direttamente sulle rive del Lago di Garda. I turisti che lo frequentato tutto l’anno rimangono ogni volta ammaliati dai colori mutevoli del lago e dalle storie che le viuzze raccontano. In questa suggestiva cornice sorge dal 1300 l’antica Dogana Veneta, situata a ridosso del porticciolo e della chiesetta romanica di San Nicolò. All’inizio del XVI secolo l’edificio ospitava la dogana che aveva il compito di controllare il pagamento delle merci che, dalle vicine terre di Lombardia, entravano nei territori governa-
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ti dalla Repubblica di Venezia: chi ha visto l’Arsenale di Venezia, riconoscerà nel manufatto e nelle belle capriate alcune reminiscenze veneziane. Prima di
accedere al porto, le barche dovevano passare sotto i grandi archi della facciata, per poi attraversare il possente edificio. La decadenza dell’edificio
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andò di pari passo con la decadenza di Venezia. La struttura fu successivamente interrata e trasformata prima in arsenale e, poi, in fabbrica di salnitro. Il primo restauro e riuso risale al ventennio fascista, ma è grazie al restauro del 2006 che la struttura riacquista la dignità dell’edificio originale, diventando una preziosa destinazione storica e una location per gli eventi più cool del Lago di Garda: il mondo della moda, dei gioielli, della tecnologia e della cultura scelgono spesso, per le loro presentazioni, questa affascinante struttura perché completa e polifunzionale, con una splendida terrazza-salotto sul lago, adiacente all’attracco di Navigarda, dal quale è possibi-
le far scendere gli ospiti direttamente dalla barca dopo un tour lacustre. Sulla facciata di pietra a vista, ingentilita da merli medioevali, sventolano le bandiere di numerosi Paesi, quasi ad evocare lo spirito internazionale degli eventi ospitati: mostre, manifestazioni, congressi, festival, concerti, meeting, sfilate di moda che utilizzano gli oltre 800 mq disponibili, con diversi allestimenti e configurazioni. A seconda delle necessità infatti si possono creare soluzioni da 100 a 400 persone sedute a teatro o con tavoli rotondi per una cena elegante. In occasione di un meeting è possibile anche suddividere lo spazio in due sezioni longitudinali, una riservata alla riunione e l’altra ai servizi di ristorazione. Le sale sono climatizzate, dotate di schermo 4x3mt, videoproiettore, impianto audio, microfoni e radiomicrofoni, tavolo relatori e connessione wi-fi. La struttura si estende interamente al piano terra, senza problemi di accessibilità, facilitando l’ingresso e l’utilizzo in caso di presentazioni di auto o allestimenti particolarmente complessi. Dogana Veneta è anche la cor-
nice ideale per ricevimenti di nozze. In questo caso si pranza o si cena sulla terrazza-salotto, dove la luce del sole che si riflette sulla superficie del Garda, dà spettacolo ad ogni tramonto. La qualità dei servizi ristorativi è garantita dal partner RistItaly Banqueting: l’eleganza si sposa ai prodotti del territorio come i vini Doc di Lugana e della Valpolicella o i formaggi veronesi e del Baldo, serviti con grande cura. Mentre welcome coffee, coffee break, aperitivi, colazioni di lavoro, cocktails e cene di gala sono preparati con maestria da chef e pasticceri. Tutti gli eventi sono coordinati personalmente da Omar Gastaldelli, general manager di D.event srl e della struttura, che saprà suggerire anche interessanti idee per team building e post congress come animazioni teatrali, serate in costume, rievocazioni storiche, cene a tema, wine tasting, e spettacoli. S.L.
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HOTEL PARCHI DEL GARDA
A UN ANNO E MEZZO DALL’APERTURA, IL RESORT DI LAZISE PORTA A CASA PIÙ DI 100MILA PRESENZE, DI CUI BEN IL 30% DAL MERCATO CONGRESSUALE. PROVA CHE LA DESTAGIONALIZZAZIONE DEL GARDA PASSA DAL MICE trascorso un anno e mezzo di intenso lavoro da quando l’Hotel Parchi del Garda di Lazise, nell’aprile del 2010, ha aperto al pubblico, concretizzando in due anni un autentico miracolo: un progetto realizzato con grande rigore formale dalla famiglia di imprenditori edili Bonizzato, parte attiva nel lancio e, oggi, nella gestione giornaliera, affidata in particolare a Giulio Bonizzato nel ruolo di amministratore delegato.
È
Una confortevole suite
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Luccio in salsa proposto dallo chef Paolo Baietta e dalla sua brigata
LUCCIO IN FUMETTO DELICATO DI ASPARAGI DI RIVOLI
Panorama aereo dell'Hotel a forma di borgo gardesano
4 stelle a due passi dal grande parco di divertimenti “Gardaland”, il complesso è costituito da 5 edifici disposti a corte intorno ad un ampio giardino interno, 233 moderne camere (di cui 15 suite e 4 camere tematiche), un’ampia piscina esterna bio-design, 3 sale ristorante, 2 zone caffè e il più grande centro congressi della provincia di Verona e del Lago di Garda. Senza dubbio una location in grado di soddisfare in un’unica soluzione soggiorni di qualità ed eventi di successo. HPDG è inserito all’interno di un contesto unico e privilegiato: dalle camere si scorgono le rive dello splendido lago di Garda, nella zona che ospita i più famosi e spettacolari parchi di
Lessare il luccio, preferibilmente di grosse dimensioni, in una pentola o pescera che lo contenga ben disteso. Ricoprire il luccio con acqua fredda, aggiungere vino bianco, 2 foglie di alloro, sedano, carote e cipolle tagliati a pezzetti, uno spicchio d’aglio, prezzemolo, un limone a spicchi, pepe in grani, due bacche di ginepro, sale. Nello stesso recipiente calare un bel mazzo di asparagi di Rivoli Veronese lavati, mondati, pelati e legati. Portare ad ebollizione, preoccuparsi di schiumare il fumetto di tanto in tanto; una volta cotto, togliere il luccio dalla pescera e metterlo a raffreddare su di una placca forata. Continuare la cottura degli asparagi, se necessario. A cottura ultimata creare una salsina con la parte finale degli asparagi, le verdure e il liquido di cottura, il tutto passato prima con il mixer immersore e poi filtrato con un colino a maglia fine per togliere gli eventuali filamenti rimasti; tagliare a rondelle la parte centrale e lasciare le punte ad una lunghezza di circa 2 cm che serviranno come guarnizione finale del piatto. Togliere la pelle e le lische al luccio, ridurlo in pezzettoni e porlo in un capiente contenitore, condire il tutto con le rondelle d’asparago e la salsina precedentemente preparata con il fumetto ed i fondi. Servire freddo come antipasto, come insalata tiepida o come secondo caldo guarnendo con le punte di asparago.
divertimento. L’hotel si posiziona all’incrocio tra le direttrici est-ovest e nord-sud, a pochi chilometri dai caselli autostradali e dagli aeroporti di Verona e Brescia, rendendosi così facilmente raggiungibile sia dalla clientela nazionale che internazionale: gruppi e famiglie che soprattutto d’estate scelgono questa splendida struttura come meta di vacanza. Giulio Bonizzato volentieri commenta questo anno e mezzo di gestione: «l’intuizione iniziale è stata giusta, in fase di progettazione ed in corso d’opera abbiamo privilegiato la
parte Mice, risolvendo il problema della destagionalizzazione, offrendo al segmento business, aziendale, una location dalle caratteristiche uniche sul lago». Cristina Bussola, meeting& events manager, sottolinea che il «“borgo” rende l’hotel una destinazione di qualità per eventi organizzati sia da PCO che da aziende private: la sala Benacus, con i suoi 870 mq senza colonne e con accesso diretto dal garage, le altre cinque sale da 30 a 315 persone, dotate di luce naturale, un desk dedicato alle se10 2011 | www.mastermeeting.it 41
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Cena di gala nella sala Benacus allestita per 500 persone
greterie e un foyer di 440 mq, si prestano all’ ideazione dei più svariati tipi di evento: congressi, convention aziendali, team-building, meeting, presentazioni di prodotti, expo e sfilate di moda». Il tutto supportato da moderne dotazioni tecnologiche, da efficienti sistemi audio-video, da ottimi servizi e da un team dedicato. «L’hotel interpreta e risponde alla richiesta del mercato di uno spazio a disposizione per expo, mini-fiere, car training che preludano a presentazione di auto e lancio di nuovi modelli oltre ad incontri B2B», interviene Bonizzato, aggiungendo che «in un anno e mezzo di gestione ci sono state più di 100.000 presenze, delle quali il 70% proveniente dal mondo leisure e il 30% dal mercato Mice. Un grande ritorno per un grande investimento costato nel 2007 cinquanta milioni di euro». C’è posto sul Garda per altri investimenti? «Sì ma con alcune accortezze sulla strategia di marketing. L’approccio deve essere industriale, di mass marketing: oggi il mercato è cambiato, i clienti vanno cercati non più solo nei mercati di lingua tedesca o olandese, ma an42 10 2011 | www.mastermeeting.it
che in quelli dell’Europa del Nord e dell’Est. Naturalmente poi il successo di una struttura è determinato dalla location: concept di partenza e posizione sono infatti determinanti». Tra i punti di forza dell’Hotel c’è poi l’offerta post congress, con i parchi tematici, i tour sul lago e la visita alle aziende che producono l’ottimo olio e i notissimi vini del Garda. In occasione degli eventi la cucina è particolarmente curata e valorizza i prodotti locali. Ecco alcune tra le più richieste e gustose ricette proposte dallo Chef Paolo Baietta e dalla sua brigata: sedanini al ragout di carni ubriacate al Bardolino, risotto all’Amarone insaporito al Monte Veronese, luccio in fumetto delicato di asparagi di Rivoli, mousse al cioccolato con crema alla melissa. All’interno del giardino dell’hotel è stato ricavato un piccolo orto, che fornisce le piante aromatiche, perfettamente a loro agio nel clima gardesano: timo, melissa, menta origano, rosmari-
no, salvia... insaporiscono in modo naturale i piatti proposti. Nella sala Benacus si possono ospitare in un unico scenario davvero suggestivo cene di gala fino a 500 persone. Non si tratta di cucina gourmet, ma di una buona cucina adatta alle diverse tipologie di ospiti: gruppi, famiglie, individuali che si possono servire tutti i giorni ai ricchi buffet proposti; mentre il mercato Mice si avvale di una cucina versatile, prelibata e creativa. Cosa pensa Bonizzato del concetto di Garda Unico? «Non credo sia da portare avanti. Ogni sponda del Lago ha una sua peculiarità. Brescia, Verona, Trento hanno storia, caratteristiche morfologiche, dialetti, tradizioni, enogastronomia differenti; le diversità sono da valorizzare e comunicare». E per concludere, chiediamo all’ad se sono previste novità per il 2012 «È in fase di valutazione un progetto di una zona relax che sarà dotata di piscina interna, sauna, bagno turco e area fitness». L.S.
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HOTEL CAESIUS THERMAE & SPA RESORT
La romantica terrazza Augustus per cene gourmet. Sotto, panoramica aerea dell’hotel
UNA CUCINA DA GAMBERO ROSSO, SPAZI FLESSIBILI E ALL’AVANGUARDIA E UNA SPA PLURIPREMIATA. INSOMMA UN MUST PER CHI CERCA IL MEGLIO Hotel Caesius Thermae & Spa Resort si affaccia sulla Gardesana, tra Cisano e il centro di Bardolino. Se ci si vuole concedere una passeggiata contemplativa sulla riva, si hanno, come “testimonial” della serenità e della bellezza del paesaggio, famiglie di germani, folaghe, cigni, svassi, che con i loro richiami e tuffi tra piante acquatiche, sassi e piccole insenature, rendono vivo il lago in ogni stagione. L’Hotel è un resort complesso e completo, dalla doppia vita turistica: tra giugno e fine settembre ospita prevalentemente turisti tedeschi, austriaci, inglesi ed italiani alla ricerca di una
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GUANCIALETTI DI VITELLO BRASATI ALLE VERDURINE CON PUREA DI ZUCCA ALLA CANNELLA full immersion nel relax. Relax garantito da una magnifica Spa – che ha ottenuto riconoscimenti importanti sia Italia che all’estero – dalle piscine esterne, dalle spaziose e confortevoli 185 camere e dall’ottima cucina. In autunno, inverno e primavera, l’hotel accoglie, invece, soprattutto clienti business che qui trovano convenienti pacchetti meeting e moderni spazi modulabili. Il centro congressi, tecnologicamente avanzato e funzionale, si articola in 6 sale da 5 a 300 persone, con la plenaria Gardenia perfetta anche per ospitare cooking show. Valore aggiunto dell’offerta del Caesius è il “fattore umano” rappresentato da uno staff altamente qualificato e, naturalmente, dal direttore, Giacomo
Pulire i guancialetti da eventuali nervi e residui, legarli stretti, infarinarli e rosolarli a fuoco alto in olio extravergine. Tenere in caldo a parte. Tritare finemente le verdure, il lardo e gli aromi tranne l’alloro. Sistemare il battuto in una brasiera con un cucchiaio d’olio e una foglia d’alloro e rosolare. Dopo qualche minuto, aggiungere i guancialetti e, quando riprende a rosolare, sfumare con il vino bianco. Quando il vino è asciugato, bagnare con il brodo fino a coprire i guancialetti. A questo punto abbassare la fiamma, mettere un coperchio e portare a cottura. Ci vorranno circa 2 ore. Una volta cotti, togliere i guancialetti, slegarli e tenerli a parte in caldo. Aggiungere alle verdure il fondo di vitello, portare a bollore, far restringere il tutto, regolare di sale e pepe e passare al passaverdure con la maglia fine. In un piatto di portata caldo mettere il guancialetto scaloppato e nappato con il suo sugo, sistemare accanto la purea di zucca con un sacchetto da pasticceria e guarnirla con cannella in polvere. Servire caldissimo con un filo di olio extravergine.
Gli chef Alessandro Salandini (a destra) e Emanuele Selvi. A sinistra, alcune preparazioni “d’autore”
Sarnataro, che in tre anni ha fatto compiere passi importanti alla struttura, in particolare per quanto riguarda la ristorazione. Napoletano, con esperienze in hotel e ristoranti prestigiosi (ha lavorato anche con il guru Marchesi), Sarnataro ha capito che l’ospite va vezzeggiato e guidato alla scoperta dei sapori, fin dalla colazione del mattino, che – come si dice – ha l’oro in bocca. Sono addirittura
tre le cucine offerte dall’Hotel Caesius: una naturale orientata al “ben- essere” consigliata dal dottor Faggionato, l’Ayurvedica, curata dal dottor Pomari (e qui proposta non come una moda, ma come un vero e proprio stile di alimentazione finalizzato a ritrovare o a mantenere un sano equilibrio psicofisico) e la cucina del territorio, a chilometro zero, suggerita dal dottor Formenti. Tutte tre recano la firma degli chef Alessan10 2011 | www.mastermeeting.it 45
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dro Salandini ed Emanuele Selvi e sono, ça va sans dire, all’insegna dell’eccellenza. Non a caso l’Hotel Caesius, già inserito nella Guida del Gambero Rosso 2011, si riconferma, anche per il 2012, l’unico hotel del Garda Veronese presente nel prestigioso vademecum con punteggio di 74/100, per avere valorizzato i prodotti del territorio, mentre quest’anno è stato scelto tra i finalisti per un premio a livello europeo, riservato a strutture congressuali affiliate a Condé Nast. Lo stesso Giacomo Sarnataro ha partecipato già due volte alle kermesse gastronomiche “Gourmet Hotel Collection” e “Mete Divine” di Luigi Cremona, rispettivamente tenutesi a Merano e a Roma, e quest’anno ha collaborato con il “viaggiatore gourmet” Claudio Sacco, patron di Altissimo Ceto, il portale dedicato alla ristorazione di livello, al quale possono iscriversi con una card tutti coloro che si sentono “viaggiatori gourmet”. Non solo recensioni e chiacchiere, ma anche vere e proprie iniziative sul campo: Sacco organizza team building tra brigate di chef, utilizzando ricette e fornelli per far emergere e valorizzare passioni e
Qui sopra, da sin. Claudio Sacco, associazione Viaggiatore Gourmet, con il gm dell’hotel Giacomo Sarnataro, anche a sinistra, mentre ritira l’Altissimo Ceto Award 2011 come migliore direttore di hotel resort relais (ph. Sidari)
capacità personali. Il 25 settembre scorso l’Hotel Caesius ha ospitato l’annuale “Altissimo Ceto Award 2011” mentre il giorno dopo è scesa in campo la nazionale di “Viaggiatore Gourmet” durante una “Celebration Awards” indimenticabile, che ha visto attribuire “Oscar” di eccellenza sia nell’enogastronomia che nell’hotellerie. Durante le due serate gli ospiti hanno potuto degustare autentiche prelibatezze come ostriche, salmone e formaggi rari, per l’occasione, esposti nel magnifico foyer del
centro congressi, dove si cucinava anche a vista, sui “fornelli” di KitchenAid”. I partecipanti hanno potuto cogliere anche la straordinaria flessibilità degli spazi che l’hotel offre agli organizzatori di eventi: le sale del centro congressi, così come i ristoranti Augustus e Le Vele, hanno fatto da cornice alla kermesse che è stata anche l’occasione per presentare l’ampia offerta benessere della Spa, da oggi arricchita da una nuova linea della casa, a base di acqua termale, olio del Garda e uva locale. L.S.
La sala plenaria Gardenia in grado di ospitare fino a 300 persone. A sin. un trattamento ayurvedico
HOTEL CAESIUS THERMAE & SPA RESORT Via Peschiera 3 - 37011 Bardolino Tel. 0457219100 - fax 0457219700 - www.hotelcaesiusterme.it congresscaesius@europlan.it - caesius@europlan.it 46 10 2011 | www.mastermeeting.it
La scienza migliora il riposo
Chi cerca la qualità sa dove trovarla. I migliori alberghi scelgono Simmons. Perchè i materassi non sono tutti uguali e per dormire bene c’è bisogno di
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AQUALUX HOTEL SPA SUITE & TERME A BARDOLINO, IL MEETING DIVENTA SOSTENIBILE E ANCORA PIÙ FUNZIONALE. GRAZIE ALL’INNOVATIVO QUATTRO STELLE SUPERIOR INTERAMENTE COSTRUITO SECONDO CRITERI GREEN
a prossima primavera sarà particolarmente “sostenibile” a Bardolino. Con l’apertura di Aqualux Hotel Spa Suite &Terme, prevista il prossimo marzo, questo aggettivo entrerà infatti sempre di più nel linguaggio e nelle aspettative di operatori e clienti, anzi si comincerà a parlare di “arte della sostenibilità” in quanto tutto il progetto dell’architetto Lino Rama, ideatore dell’innovativo Aqualux Hotel Spa Suite & Terme – in questo momento in fase di pre-certifi-
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cazione da parte di Climahotel – si basa sull’obiettivo di sposare la bellezza con la funzionalità e la sostenibilità: l’hotel, realizzato con materiali biocompatibili e naturali, come legno e pietra, è dotato di software gestionali per il risparmio energetico ed idrico. Situato tra le verdi colline del Monte Felice e il centro abitato di Bardolino, il quattro stelle superior si estende su 17.000 mq ed è a pianta quadrata irregolare al cui centro si apre una sconfinata Corte, cuore del complesso dove si trova il fiore all’occhiello della struttura: il Parco Aqualux, caratterizzato dalla presenza di 8 piscine – 4 esterne e 4
interne – tutte con acqua termale. Quelle esterne presentano forme lineari e misure diverse: c’è una vasca dedicata ai più piccoli, una piscina principale di ben 250 mq, la vera “perla” del parco acquatico, comunicante con una vasca interna, che si può raggiungere a nuoto. Quest’ultima è completata da un percorso di acqua corrente, stazioni di idro e aero massaggi e da una zona centrale dedicata al nuoto. Un’altra vasca, leggermente sospesa rispetto alla superficie, con acqua salina dedicata al relax e una piscina Whirpool, con sedute sagomate, completano questa avveniristica offerta. A fare da corollario alle piscine esterne, ci sono zone relax, spazi verdi e una serie di servizi dedicati. Anche le piscine interne hanno forme diverse: una, per esempio, è una T rovesciata con vasca Whirpool circolare a coppa che sembra emergere dalle acque, accessibile attraverso un ponticello dal piano sovrastante la piscina, arredato con graziosi salotti; ci sono poi una cascata d’acqua, postazioni idro e aero-
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massaggio, due doccioni cervicali, due piastre ad aria, un percorso massaggio, due ampie nicchie massaggio e quattro lettini aeromassaggio. La piscina interna è collegata con la vasca esterna di 250 mq; diversi sistemi permettono di controllare e illuminare tutta la zona ottimizzando il consumo energetico interno. L’acqua è decisamente il leitmotiv di tutta la costruzione e della filosofia che è alla base di Aqualux e del suo Mondo Spa: 1500 mq dedicati al benessere, con 6 cabine riservate ai trattamenti estetici, idro e fangoterapia, una Private SPA, quattro saune, due bagni a vapore, una fontana di ghiaccio, un calidarium, un solarium e un’ampia vasca idromassaggio in pietra di Prun, per 8 persone, illuminata da un fascio di luce che “piove” scenograficamente dal soffitto. Al piano terra del complesso si sviluppano le aree comuni dedicate alla ristorazione e all’accoglienza: hall, ristorante grill, con specialità di carne e di pesce, un ristorante con cucina tradizionale e un bar innovativo che si sviluppa su due piani. Sempre allo stesso piano si trova una zona fitness di 130mq, il cui perimetro è delimitato da una vetrata che si affaccia sulla corte interna. Le camere sono 113, di cui 33 suite, situate al primo e secondo piano ed un’area prestigiosa detta “Le Villette”. Suddivise in zone denominate Aria, Fuoco, Acqua, Terra, quasi tutte si affacciano sulla Corte e sono dotate di un sistema di eco clima-
tizzazione e arredate con un design moderno dalle linee essenziali e i colori della terra e della natura. I bagni sono in grès porcellanato beige e nelle suite (che misurano fino a 60 mq e sono dotate di letto rotondo, di 3,20 mt), ce ne sono addirittura due, uno con vasca Jacuzzi rotonda, l’altro con zona doccia e toilette. La proposta meeting di Aqualux consiste in 1200mq di moderno ed efficiente spazio congressuale, valorizzato da sistemi impiantistici certificati Clima Hotel, con due sale plenarie, per 250 e 120 persone, attrezzate con tecnologie di ultimissima generazione. La sala Colombara di 273 mq può essere suddivisa in sala Novello di 166 mq e Sala Riviera di 107mq mentre la Sala Barda, a forma di botte, si presta molto bene anche ad ospitare presentazioni di auto. La Sala Zerbetto di
54mq funge da Executive Board Meeting per incontri esclusivi, mentre la Sala Gramole di 49, 50 mq, può accogliere meeting di piccole e medie dimensioni. Ci sono anche un foyer e una cantina di vini e oli. Un cenno a parte merita la cucina, semplice, ma non banale con proposte anche bio. E per gli amanti della carne, c’è anche il grill dove verrà cucinata solo carne chianina o scottona. Un ampio parcheggio sotterraneo che può ospitare fino a 130 auto, parcheggi esterni di proprietà e zona sosta per pullman chiudono il cerchio dell’eccellenza di questo progetto affidato alla direzione di Francesco Cirillo, proveniente dal Suisse Diamond Hotel di Lugano e prima ancora dal Byblos Art Hotel Villa Amistà di Corrubbio. La proprietà, la famiglia Viola, dell’omonimo Oleificio Viola, ha scelto di affidare proprio a lui la direzione del quattro stelle, riconoscendone le spiccate doti manageriali e la capacità nel gestire lo start up. S.L.
AQUALUX HOTEL SPA SUITE & TERME Via Europa Unita - 37011 Bardolino (Verona) Tel. 0456229999 - fax 0456229900 www.aqualuxhotel.com - info@aqualuxhotel.com 10 2011 | www.mastermeeting.it 49
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Cortile interno del relais
orte Cavalli è un Relais Gourmet, situato a Ponti sul Mincio, nel verde delle colline Moreniche, a tre kilometri dalla storica Peschiera, quindi facile da raggiungere da Verona, Mantova, Brescia, e dall’Autobrennero. Si accede a questa cascina, la più grande ed antica dell’area, da un viale di sottili cipressi, che sembrano la citazione di un quadro rinascimentale e che introducono all’anima antica, che emana signorilità e serenità, di un complesso di edifici rurali eretti attorno al corpo padronale e all’ex aia. La parte più antica risale al XVI secolo, ma è nel XVII secolo che la Corte assume l’aspetto odierno grazie a Camillo Cavalli. Dopo un lungo restauro conservativo, oggi Corte Cavalli ospita un imponente complesso, al centro di una tenuta agricola verde e intatta, di 42 ettari, con piantagioni e boschetti,
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un albergo a quattro stelle, un ristorante gourmet e sale polifunzionali, adatte a meeting, degustazioni, ricevimenti di nozze, corsi di formazione. L’Hotel, quattro stelle, offre 22 camere dalle quali si gode una magnifica vista a perdita d’occhio. Lo stile delle camere è classico, con finiture di pregio; legno, bei tessuti e luminosi affreschi danno un tocco di clas-
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Allestimento per un matrimonio in sala Barchessa
SPECIALE GARDA GOURMET
TACCHINO LACCATO AL MIELE CON ZUCCA MARINATA Allestimento a platea in sala Barchessa
luzioni per meeting, seminari, esposizioni, cene di gala e aziendali, che trovano in Corte Cavalli un ambiente raffinato e una scenografia capace di dare un valore aggiunto ad ogni evento. Nel bar e nella cantina, in una cornice dove prevalgono cotto e pietra, si possono prolungare colazioni di lavoro o cene d’affari. L’eleganza della sala ristorante interna – che ospita il ristorante “La Dinastia” – si ritrova nella terrazza, molto utilizzata in estate ma che anche in autunno e in inverno, nelle giornate più tiepide (non dimentichiamo che siamo a 3 km dal lago!). In ogni caso nelle sale interne, o in estate sulla terrazza, si realizzano cene gourmet di tradizione veronese e mantovana, con qualche citazione di ricette regionali italiane a base di prodotti stagionali. In questa stagione per esempio, lo Chef Nunzio Radaelli e la responsabile della ristorazione Sonia Quaglia propongono il bianco di tacchino speziato e scaglie di rafano fresco, oppure ravioli di patate ripieni di formaggio o, ancora, il petto di faraona farcito con ricotta al ristretto di cioccolato e purea di sedano di Verona. Corte Cavalli è una location ideale anche per i ricevimenti di nozze – dispone di una piccola chiesa del XVI° secolo e di suggestivi angoli dove ambientare i servizi fotografici – e per team building, incentive,
Preparazione per la zucca: mondare, pulire, tagliare la zucca a quadrettoni di circa 1 cm. Infornare con sale, olio, aglio, pepe per 4 minuti a 200°. Preparare una riduzione con il vino bianco, aceto e acqua. Il liquido dovrà bollire diventando la metà di quello di partenza. Unire la riduzione alla zucca una volta cotta, facendo ben attenzione che il liquido sia freddo. Preparazione per il tacchino: ammorbidire il miele a bagnomaria finché risulterà liquido. Pennellare la fesa con il miele, sale, pepe e le spezie. Avvolgere la fesa in carta stagnola ben stretta e cuocere in forno a 140° per 45 minuti ogni kg di carne. Preparazione del piatto: predisporre la zucca al centro del piatto adagiandovi sopra le fette di tacchino (tagliato da tiepido) in senso orario e grattuggiarvi sopra il rafano fresco. Finire il piatto con una spruzzata di olio extra vergine e paprika dolce. dove l’enogastronomia del territorio è protagonista con i suoi pesci gardesani – presentati nel piatto della casa “le fantasie del lago”, i suoi corposi vini rossi o i freschi bianchi e rosé. Ma sono tante altre le specialità che si possono gustare nella cantina del Relais o direttamente nelle pregiate aziende agricole circostanti. Certo d’estate il lago offre molte opportunità di svago, ma anche nelle stagioni meno calde
non mancano le attrattive: le cittadine rivierasche, di Peschiera, Lazise, Bardolino, Sirmione o i musei del Vittoriale, di Verona e Mantova. Insomma, che si soggiorni d’estate o di inverno, per lavoro o per piacere, al Relais Corte Cavalli di sicuro non ci si annoia mai, e non mancano neppure le coccole, grazie a un servizio impeccabile, di cui l’operating manager Arianna Azzolin, si fa garante, senza tema di smentite. L.S.
Evento Porsche
RELAIS CORTE CAVALLI
Allestimento a platea in sala Cavalli
Strada Peschiera 73/2 - 46040 Ponti sul Mincio - Lago di Garda Tel. 037688489 - fax 0376803893 www.relaiscortecavalli.com - info@cortecavalli.it 10 2011 | www.mastermeeting.it 51
SPECIALE TOSCANA
TOSCANA for EVENTS...
Unici, sostenibili e hi-tech Cornice ideale per eventi di tutti i tipi, è tra le regioni più richieste in Italia e nel mondo per convegni, meeting e congressi. Arte, storia, cultura, paesaggi e gastronomia certamente hanno aiutato la Toscana, ma l’essere nata fortunata non basta per rimanere ai livelli più alti delle preferenze dei turisti. Per questo servono impegno (pubblico e privato), strategie creative, dinamiche e hi-tech Cristina Piccinotti 52 10 2011 | www.mastermeeting.it
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Incontrarsi in Toscana piace: 42 milioni i turisti nel 2010, 2.5 milioni le presenze legate al congressuale, delle quali il 15% di provenienza internazionale, per un totale di 13mila congressi
no per tutti, tutti per uno! Ma parlando di Toscana e della sua fiorente meeting industry, forse è meglio dire: sette per una, una per sette! Sette, infatti, sono i convention bureau (uno per ciascuna delle sette destinazioni toscane di maggior appeal per il segmento Mice), e una è mamma Regione che, con l’attività della sua
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agenzia di promozione economica, Toscana Promozione, promuove e mantiene l’offerta turistica toscana ai massimi livelli in termini di qualità, sostenibilità e innovazione. «Da anni sosteniamo il lavoro dei sette convention bureau (CB)» dice Cristina Scaletti, Assessore alla cultura, turismo e commercio della Toscana, «ma la Regione non fa parte di nessuno di questi. I CB coinvolgono, in vari modi, enti locali e imprese della filiera congressuale, e la Regione finanzia progetti e azioni congiunte verso i mercati esteri. Abbiamo avviato da un anno una riflessione sulle modalità per dar corpo ad un CB Toscana, proprio per migliorare questa azione di coordinamento». Al di là dei piani per il futuro, uno sguardo ai dati sui flussi turistici degli ultimi anni basta a capire che incontrarsi in Toscana piace: 42 milioni i turisti nel 2010 (con un giro d’affari che è tornato ai livelli pre-crisi), 2,5 milioni le presenze legate al congressuale, delle quali il 15% di provenienza internazionale, e un totale di 13mila congressi. 12.500 sono le strutture
ricettive del territorio (di cui 1.800 gli alberghi di fascia medio-alta), più di 300 le sedi congressuali di alta e altissima qualità e 31 i centri convegni nelle principali città, oltre a 200 aree espositive attrezzate, per un totale di 34mila mq di superficie complessiva. Un patrimonio, questo, interamente censito in un unico data base, che dà anche la misura della modernità e dell’operatività della meeting industry toscana. La desktop application Toscana for Events apre, infatti, una finestra interattiva sul territorio e illustra l’offerta dei siti congressuali, dei servizi pre e post congressuali, delle strutture per eventi, incentive, meeting. Un sistema integrato, che offre contenuti costantemente aggiornati e implementati, e consente agli operatori professionali individuali e del settore corporate l’individuazione di “chi fa che cosa” nella filiera degli eventi. Evoluzione tecnologica e aggiornamento dati in tempo reale, tutto in uno strumento semplice ed efficiente, messo al servizio degli addetti ai lavori. E se questo non fosse suffi10 2011 | www.mastermeeting.it 53
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Il punto su Firenze con Carlotta Ferrari E con Carlotta Ferrari – Direttore del FCB e delegato per la promozione del segmento congressuale della Toscana, oltre che, da poco, delegato regionale di Federcongressi per il centro Italia (Toscana, Umbria e Marche) – diamo uno sguardo al capoluogo toscano, ai progetti in corso e ai risultati raggiunti nel 2011 con la sua attività. Perché molte aziende internazionali scelgono Firenze come location per i propri meeting d’affari? «Firenze è una città che si visita a piedi, dotata di alberghi e ristoranti di prim’ordine, dove tutto è a portata di mano. È comoda sul fronte dei trasporti nazionali, con la stazione ferroviaria e due aeroporti (Firenze e Pisa). Ma quel che aiuta di più sono l’appeal e il grado di conoscenza del brand Firenze, noto in tutto il mondo». Parliamo di infrastrutture e progetti in corso di realizzazione. «Entro il 2014 sarà pronta la nuova stazione dell’alta velocità (progettata da Norman Foster), ma se da una parte il trasporto su treni veloci ci avvantaggerà rispetto all’incoming nazionale, rispetto ai flussi dall’estero ci sono ancora carenze aeroportuali, che stiamo cercando di colmare: al vaglio delle buone idee e progetti interessanti sull’aeroporto di Peretola. L’altro progetto riguarda il Parco della Musica (la cui inaugurazione è prevista per fine 2011): un nuovo grande spazio con una sala da 1.800 posti, una cavea all’aperto da 2.600, parcheggi, ristoranti e bar». Carlotta Ferrari Progetti per il futuro? «Molti! Aumentare, ad esempio, il numero di alberghi del capoluogo affiliati al FCB. Parallelamente ai Soci, gli alberghi potranno aderire al FCB in modalità dedicata e beneficiare dei servizi promozionali messi a disposizione dal consorzio, tra cui l’allocazione durante gli eventi acquisiti, il supporto in azioni di web marketing, l’accesso a materiale promozionale, l’adesione congiunta ad iniziative ed eventi organizzati, con conseguente aumento di visibilità durante fiere, eventi e pubblicità online e cartacea. Ad oggi sono partner del FCB il 30% circa delle 140 strutture di medio-alto standard presenti in città. Lanceremo entro la fine dell’anno l’App per iPhone e iPad, che con la Congress Card costituirà il fiore all’occhiello della promozione turistica congressuale fiorentina. Continueremo, inoltre, a partecipare a gare per aggiudicarci altri eventi, oltre a quelli che abbiamo già in casa, potenzieremo l’attività di comunicazione sul versante online, e svilupperemo nuovi programmi green e di social responsability». Una battuta sulla recente nomina a delegato regionale di Federcongressi? «Come delegato regionale di Federcongressi voglio sviluppare una membership tra i soci, sia affiliando categorie di soci attualmente in minoranza (come gli hotel), sia reclutando nuovi aderenti. Entro il 2011, FCB organizzerà un evento aggregativo, con un format che faciliti il networking, allo scopo di fare formazione agli operatori del territorio e inviterà anche degli opinion leader a presentare i propri casi di successo. L’evento sarà anche un’occasione per siglare un accordo di collaborazione fattivo tra gli assessori al turismo delle regioni rappresentate». 54 10 2011 | www.mastermeeting.it
ciente a promuovere la Toscana tra le regioni leader in Italia nell’organizzazione di eventi legati al segmento Mice, allora sarà l’appeal del suo patrimonio artistico, culturale e ambientale a fugare ogni dubbio: almeno il 50% del patrimonio artistico italiano si trova qui,
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ti termali (39) e il patrimonio di eventi e festival (63) musicali, rassegne di teatro, danza, arte e spettacolo di vario genere che in Toscana prendono vita ogni anno.
Incontrarsi in Toscana Le sette sorelle
La Chiesa di Santo Stefano al Ponte, in pieno centro storico a Firenze. In basso, l’auditorium del Palazzo dei Congressi, in grado di ospitare fino a 1.000 persone
un tesoro custodito nelle oltre 300 aree archeologiche etrusche, nei 479 musei, nei 160 giardini storici visibili e ville, nei 78 borghi storici, di cui 32 detentori della bandiera arancione del Touring Club. Nella regione sono presenti, inoltre, 211 aree protette, tra oasi natu-
rali e riserve, per un totale di 210 mila ettari (pari a circa il 10% dell’intera regione). Da non dimenticare gli stabilimen-
Firenze, Arezzo, Chianciano Terme, Lucca, Montecatini Terme, Siena, Versilia e Costa Apuana, sono sette le destinazioni congressuali di riferimento della Toscana. Sette aree, a cui corrispondono altrettanti CB, per un prodotto congressuale completo e variegato: dal mare alla montagna, dal termale alle città d’arte, passando per un’enogastronomia che ha pochi concorrenti al mondo. In queste sette destinazioni si concentra il 37% delle strutture ricettive regionali (per un tota-
FCB - i traguardi in pillole ➤ lancia Congress Card, il nuovo servizio gratuito e personalizzato che offre ai congressisti agevolazioni valide per l’intero soggiorno durante l’evento e sconti nei ristoranti, musei, taxi, mezzi con autisti, spa, golf ➤ si aggiudica il Site Emea Forum, l’associazione internazionale attiva da oltre 30 anni nello studio e nell’analisi dei processi psicologici che stanno dietro a viaggi di incentivazione ed esperienze motivazionali ➤ realizza FCB Branded App per iPhone e iPad, applicazione mobile appositamente pensata per i partecipanti ad eventi e congressi cittadini, che offre contenuti dinamici aggiornati e multimediali, informazioni logistiche e organizzative, video, schede e profili dei relatori durante e dopo l’evento (scaricabile gratuitamente dall’Apple Store) ➤ si aggiudica l’edizione di febbraio di Ex Meet Ex, con sede fissa a Firenze. Il workshop, fin’ora itinerante, strutturato in programmi di incontro tra buyer internazionali del settore Mice e le destinazioni e location italiane, dal 2012 raddoppierà il numero dei suoi partecipanti, e sarà affiancato da un evento aggregativo organizzato da FCB ➤ parteciperà all’organizzazione del contenitore MICE all’evento BTO Educational, che da quest’anno dedicherà un capitolo ad hoc alla meeting industry. Con la delegazione di Federcongressi ed il suo learning centre, FCB ideerà sessioni per presentare il settore MICE connesso alle nuove frontiere della tecnologia web 2.0 10 2011 | www.mastermeeting.it 55
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le di 140mila posti letto) e di queste più del 27% sono collegate a sale convegni. Con un plus tra tanti: essi si trovano tutti a walking distance rispetto ai principali alberghi 3-4-5 stelle. E se per ciascuna di queste destinazioni lavora in modo attivo un CB, per tutte, ovvero per l’intero prodotto Mice Toscana,
Una sala della Stazione Leopolda allestita per una cena di gala. Prima stazione ferroviaria costruita a Firenze, dagli inizi degli anni ’90 ospita manifestazioni ed eventi legati alla cultura, ai meeting, congressi, concerti e spettacoli teatrali. A sinistra, un’esibizione circense
lavora il Firenze Convention Bureau (FCB). A seguito del consenso unanime dei sette CB, infatti, Toscana Promozione ha assegnato al FCB il compito di promuovere versi i mag-
giori mercati internazionali l’offerta regionale di settore turistico congressuale: partecipazioni a fiere in tutto il mondo – dagli Stati Uniti alla Cina, dalla Russia a Francoforte –, sales
12.500 strutture ricettive, di cui 1.800 alberghi di fascia medio-alta, più di 300 sedi congressuali e 31 centri convegni nelle principali città per un totale di 34 mila mq
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Tre domande all’assessore Cristina Scaletti Quali sono i progetti della Regione per favorire il turismo? «Stiamo lavorando per una offerta toscana sempre più organizzata e orientata al turista. Sul versante della comunicazione online il sito regionale turismo.intoscana.it conta una media di 300.000 visitatori unici al mese, che si aggiungono all’ampia rete di contatti sviluppati giornalmente sui social network. Attraverso la creazione di una struttura unitaria, che sia in grado di ottimizzare gli investimenti e coordinare le attività dell’intero territorio toscano, lavoreremo verso la destagionalizzazione e il potenziamento di alcuni prodotti turistici come il termale, il cicloturismo, l’enogastronomico e il congressuale, e alla individuazione di nuove offerte culturali quali l’arte contemporanea, la riscoperta del mondo degli Etruschi e la progettualità legata alla Via Francigena. Infine, stiamo concentrando la nostra attenzione sui paesi BRIC». Come incoraggiate il turismo congressuale? «Con Toscana for Events la Regione è in prima linea sul versante tecnologico: Cristina Scaletti all’interno di questa piattaforma informatica confluiscono informazioni e dati dei soggetti che operano nel settore congressuale. Non solo ricettività e sale convegni, ma un database dove si possono ritrovare tutti quei servizi che vanno poi a completare l’offerta necessaria per organizzare un evento congressuale». Come opera la Regione per promuoverlo? Ci sono accordi con i privati? «La Regione, attraverso Toscana Promozione, opera su tre fronti: partecipando alle principali fiere internazionali del settore, estendendo la piattaforma informatica a tutti gli operatori del sistema congressuale e incentive, e aiutando i CB regionali a rafforzare la propria presenza internazionale e a coordinarsi fra loro per fare sistema».
mission in molte città Europee, attività di scouting verso i nuovi mercati dell’area BRIC. «Nel corso dei numerosi incontri e workshop a cui abbiamo partecipato insieme a Toscana Promozione», dice Carlotta Ferrari, direttore del FCB «abbiamo incontrato associazioni medico scientifiche e buyers di tutto il mondo, raccogliendo importanti informazioni in merito ai futuri convegni, seminari e congressi ai quali presenteremo le nostre candidature». ■
Una sala della Fortezza da Basso durante un convegno. Con i suoi 100.000 mq è la principale struttura del polo fieristico di Firenze. A sin. una delle meravigliose suite dell’hotel Four Seasons 10 2011 | www.mastermeeting.it 57
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Insoliti e contrapposti, dinamici e rurali…
2 eventi in Toscana Un tour in Ferrari o in Vespa, in quad o a bordo di un’auto d’epoca, una gara in dragon boat, regate veliche, visite culturali... per chi ama il dinamismo... Una caccia ai tartufi, un tête-à-tête con le api, una gara di anatre corritrici e una lezione per scoprire tutti i segreti della potatura e dell’innesto... per chi ama la campagna, ma vive in città... Cristina Piccinotti
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utto questo accade in Toscana. Al Parco delle Cascine di Firenze, dove si è svolta lo scorso ottobre la prima edizione di Expo Rurale. E
nelle provincie di Siena e Versilia, oltre a quella fiorentina, che sono state teatro lo scorso novembre del Dynamic Events Test Show.
Ferrari test drive tra le dolci colline toscane
Dynamic Events Test Show Si svolgerà dal 10 al 13 novembre in tre provincie della Toscana (Firenze, Siena e la Versilia) il grande show promozionale dedicato alla meeting & incentive industry italiana, volto a far “testare direttamente sul campo” i servizi speciali per eventi corporate. Protagoniste del Dynamic Events Test 58 10 2011 | www.mastermeeting.it
Show, evento organizzato in partnership col Firenze Convention Bureau e Toscana Promozione, le dieci società consorziate in Dynamic Events, che hanno offerto il proprio expertise a una consistente selezione di buyer italiani, principalmente professionisti d’agenzia e i loro prospect o clienti, più una quota di corporate meeting planner, ai quali è toccata la fortuna di sperimentare
il vasto ed eterogeneo range di soluzioni per eventi “dinamici”, unici e per tutti i gusti: dalla vela alla montagna, dai quad ai tour stradali. Nei giorni dell’evento le province di Firenze, Siena e la città di Viareggio si sono animate con tour in Ferrari, in quad, in Vespa e auto d’epoca, gare in dragon boat, regate veliche, visite culturali guidate in luoghi chiusi al pubblico, eventi sulla neve, tendo-
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strutture, truck hospitality per road show e illuminazione speciale. Per quanto riguarda Firenze, capoluogo e sede di riferimento del progetto, il Dynamic Test Show ha costituito anche una interessante occasione per scoprire, oltre alle famose bellezze artistiche, anche le potenzialità della città come destinazione ideale per ospitare eventi ed incentive. Con la possibilità, per i partecipanti, di sperimentare itinerari insoliti e location raramente accessibili con i tradizionali percorsi turistici, offrendo emozioni uniche grazie al supporto organizzativo del Firenze Convention Bureau e dei suoi partner. Oliviero Cappuccini, Presidente di Dynamic Events, commenta così: «Con questo evento abbiamo potuto mostrare la qualità dei nostri servizi e la loro grande complementarietà, dando vita ad un benchmark che davvero potrebbe cambia-
re il modo di intendere gli eventi promozionali. Dynamic Events è ormai un punto di riferimento riconosciuto nel mercato italiano e anche all’estero, per cui è giunto il momento di farne conoscere le potenzialità su vasta scala».
Expo Rurale Dedicata a tutti gli innamorati della vita rurale, la kermesse ha portato la campagna toscana nel cuore della città. L’evento, dal dress code decisamente informale, ha avuto come ospiti d’onore splendidi capi di bestiame e produttori eccellenti provenienti da tutta la Regione. Tra muggiti, ragli di asini, nitriti di cavalli e pecore belanti, sono state tante le presenze: famiglie con bambini, scolaresche, curiosi. Iniziativa rivolta sì al grande pubblico, ma con un programma di interventi scientifici – 10 i convegni che hanno approfon-
dito particolari aspetti delle produzioni tipiche toscane – che ha attirato oltre 1.000 tra addetti ai lavori e professionisti. Tra i momenti più divertenti della kermesse, la sfilata sul green carpet delle vacche più belle tra le tante razze che la Toscana può vantare, e ancora la parata di cavalli purosangue, in una girandola di appuntamenti, laboratori, dimostrazioni, degustazioni di prodotti a km 0. Con questa manifestazione la Toscana, prima Regione che ha saputo cogliere i segnali provenienti dal mondo rurale, si propone come capofila nella salvaguardia della qualità delle produzioni e nello sviluppo dell’innovazione di un comparto da salvaguardare anche per gli effetti che produce sulla salute e il benessere dei cittadini. Appuntamento, dunque, all’anno prossimo per la seconda edizione. ■
Meravigliosi esemplari di cavalli maremmani in esposizione alla prima edizione di Expo Rurale 10 2011 | www.mastermeeting.it 59
SPECIALE TOSCANA SELECTED BY MM
AC Hotels by Marriott La joint venture tra AC Hotels e uno dei gruppi alberghieri più prestigiosi al mondo garantirà ancora più servizi ai clienti business, sempre nello stile AC Hotels
AC Hotel Firenze
l Gruppo AC Hotels, catena spagnola presente in Italia con dieci strutture, ha stipulato nel giugno di quest’anno un accordo con Marriott International. Obiettivo della joint venture, che ha portato alla fusione in un unico progetto del prodotto AC e delle piattaforme di marketing e di vendita di Marriott, è diventare il gruppo leader nel settore dell’ospitalità urbana a 4 stelle. Lo stile AC Hotels rimarrà unico e inconfondibile, caratterizzato dalla combinazione tra qualità, comfort, design e tecnologia; miglioreranno, invece, i servizi al cliente grazie all’ingresso in un sistema che conta oltre 3.500 strutture in 70 Paesi e un programma di fidelizzazione unico al mondo come Marriott Rewards, che annovera oltre 35 milioni di membri. Tutti gli hotel appartenenti al nuovo brand si distinguono per l’innovativo concetto che trasforma radicalmente l’area de-
AC Hotel Firenze
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AC Hotel Firenze
dicata alla ristorazione e al relax, la Sala AC. Qui la zona bar, il ristorante e gli spazi per lavorare si concentrano in un unico
AC Hotel Pisa
ambiente, suddiviso in tre parti: l’Area Business, con poltrone e scrivanie, l’Area Bar, allestita con divanetti e tavoli bassi, e l’Area Ristorante, dove usufruire del servizio di ristorazione offerto da tutti gli hotel del Gruppo. Il risultato di questa trasformazione è uno spazio più informale e meno strutturato, che risulta molto funzionale sia per i clienti che desiderano rilassarsi consuman-
SPECIALE TOSCANA
AC Hotel Arezzo
do un aperitivo, sia per coloro che cercano un luogo in cui lavorare, incontrarsi o fare una pausa. E per la clientela d’affari è a disposizione anche un vasto assortimento di stampa nazionale e internazionale e riviste specializzate, oltre ai servizi del Business Center e all’accesso internet wi-fi. In Toscana la catena spagnola possiede tre strutture, a Firenze, Pisa e Arezzo. Nel capoluogo l’AC Hotel è stato recentemente rinnovato sia nell’arredamento sia nell’articolazione degli spazi dedicati ai meeting e agli incontri di lavoro, con la creazione di una nuova sala di circa 45 mq. Hotel di grande impatto visivo situato nei terreni dell’antica stazione Leopolda, nel quartiere di Porta al Prato, l’albergo offre 118 camere in posizione strategica ai confini della zona a traffico limitato e a pochi passi dal Polo Fieristico di Firenze e dal centro storico e commerciale della città. L’area business dispone di 3 sale meeting con luce naturale e facilities, in grado di accogliere fino a 150 partecipanti. Per gli eventi è possibile allestire la terrazza e organizzare pranzi informali o cene di gala nel ristorante Convivio. La struttura offre anche
numerosi servizi extra, come il minibar gratuito in camera, la connessione wi-fi e la possibilità di accedere al fitness centre con bagno turco, anche in questo caso gratuitamente. AC Hotel Pisa si caratterizza come punto di riferimento sia per la clientela d’affari sia per quella leisure, grazie alla posizione nel quartiere di Cisanello, a breve distanza dal centro storico e dall’aeroporto. L’hotel dispone di 2 sale meeting e 107 camere che offrono tutte le facilities presenti anche nella struttura fiorentina: minibar gratuito, connessione wi-fi, fitness centre e bagno turco. Elevati standard qualitativi anche per l’AC Hotel Arezzo che, con 79 camere e 2 sale meeting capaci di accogliere fino a 120 persone, si trova nella principale via d’accesso al centro della città e in posizione comoda per raggiungere il polo fieristico e il centro storico. Sempre con l’obiettivo di potenziare il settore MICE, tutta la catena ha predisposto un nuovo servizio on-line personalizzato per le aziende che vogliano organizzare eventi e convention all’interno delle sue strutture. Il Programma Imprese garantisce la possibilità di accedere a tariffe speciali,
Per celebrare il lancio del nuovo brand, fino all’8 gennaio 2012 AC Hotels by Marriott offre il 15% di sconto per le prenotazioni effettuate con almeno 14 giorni di anticipo rispetto alla data di arrivo. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito: www.ac-hotels.com (inserendo il codice promozionale ADV).
AC Hotel Arezzo
scegliendo nel portfolio AC Hotels uno dei circa 90 alberghi disponibili, situati in Spagna, Italia e Portogallo. Ogni azienda può così affidarsi a un’unica figura di riferimento, che non solo gestirà i preventivi e le prenotazioni delle sale riunioni, organizzerà i servizi accessori come coffee break e brunch di lavoro o definirà il materiale multimediale necessario, ma che si occuperà anche di concordare tariffe e metodi di pagamento su misura. Giulia Gagliardi
AC Hotel Firenze Via Luciano Bausi 5 50144 Firenze Tel. 0553120111 - fax 0553120112 www.hotelacfirenze.com acfirenze@ac-hotels.com
AC Hotel Arezzo Via Einstein 4 - 52100 Arezzo Tel. 0575382287 fax 0575382982 www.hotelacarezzo.com acarezzo@ac-hotels.com
AC Hotel Pisa Via delle Torri 20 - 56124 Pisa Tel. 050575395 - fax 050581039 www.hotelacpisa.com acpisa@ac-hotels.com 10 2011 | www.mastermeeting.it 61
SPECIALE TOSCANA SELECTED BY MM
Castello del Nero Antico maniero avvolto nell’abbraccio delle morbide colline toscane, a due passi da Firenze, Siena e San Giminiano. Una raffinata residenza signorile del XII secolo, che nelle sue mura medioevali custodisce tutta la pace e la quiete di olivi secolari, vitigni del Chianti Classico e magnifici giardini con cipressi n posizione dominante sulla Val di Pesa, a breve distanza dalle più importanti località e città storiche della Toscana, il Castello del Nero vive in completa simbiosi con il territorio in cui è immerso. La sua naturale bellezza, che gli deriva dall’esser stato una raffinata ed elegante residenza signorile – appartenne alla nobile famiglia
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Suite Deluxe
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Del Nero, Priori e Primi cittadini della città di Firenze, prima che la proprietà passasse alla nobile famiglia Torrigiani, nel 1825 –, si compie grazie anche alla dolcezza e alla sinuosità delle colline che lo abbracciano, stretto, e i cui colori, come l’ocra e il verde, si ritrovano, caldi e rilassanti, nelle stanze e negli ambienti comuni, a ri-
creare anche all’interno la suggestione offerta dal paesaggio circostante. Regale e maestoso, severo, all’apparenza, e “nero”, ma solo nel nome. «I nostri ospiti» racconta Alessio Nuzzi, General Manager del Castello, «amano stare da noi perché, pur essendo una struttura cinque stelle lusso, qui si sentono come a casa propria. Possono godere della semplicità di momenti trascorsi davanti a un caminetto scoppiettante, avvolti nell’abbraccio di comode sedute in stile provenzale; trascorrere giornate rilassanti in piscina o a passeggio lungo i sentieri circostanti; allenarsi in palestra o fare una partita a tennis, per poi rientrare al Castello e godere degli esclusivi trattamenti della nostra Spa, ESPA, brand inglese conosciuto in tutto il mondo e garanzia di qualità; o, ancora, lasciarsi andare ai piaceri della buona cucina del nostro Ristorante La Torre, che
SPECIALE TOSCANA
propone piatti tipici toscani a base di prodotti selezionati e, ove possibile, a km 0». A guardar bene, il Castello del Nero ha un palma res di primati che ne fanno davvero una struttura unica: è l’unico albergo cinque stelle lusso del Chianti, e il solo aperto anche d’inverno; è l’unico ad avere un centro benessere ESPA, che è il più grande della zona, con i suoi 1000 mq di spazio, e il solo nel quale viene eseguito lo speciale trattamento creato appositamente dalla casa madre inglese per il Castello del Nero, a base di olio extra vergine di oliva, lavanda e rosmarino coltivati nei campi della proprietà. A marchio Castello del Nero, oltre ad un servizio impeccabile ma sobrio, lussuoso ma sempre familiare, sono anche le etichette di vino e olio extra vergine di oliva prodotti nella pro-
The Bar
Il design contemporaneo si fonde con l’elegante tradizione fiorentina, e la naturalità dei materiali utilizzati, come il legno e l’ardesia combinati al vetro levigato, è anche quella dei principi attivi che sono alla base dei trattamenti praticati nella ESPA al Castello del Nero: oli essenziali, aromatici e puri; potenti estratti di piante ed elementi marini estremamente nutrienti; ingreESPA al Castello del Nero dienti coltivati e raccolti con cura al Castello del Nero, come l’olio extravergine di oliva, ricco di antiossidanti naturali. Prodotti di altissima qualità, che abbinati a tecniche avanzate e metodi antichi rinnovano corpo, anima e mente. Le confortevoli aree relax di ESPA offrono un’incantevole vista sulle sinuose colline toscane, così come la spettacolare vasca idromassaggio “Vitality”, un vero angolo di paradiso. ESPA, aperto agli ospiti del Castello ma anche agli esterni, è un centro benessere dove l’avanguardia dei trattamenti ha in sé anche il sapore antico di una struttura che affonda le sue radici nel XII secolo.
prietà per la cucina e per gli ospiti, che desiderano portarsi a casa i sapori tipici della Toscana. E due chiacchiere conclusive con Alessio Nuzzi, G.M. del Castello, ed Elisa Pepi, Sales & Marketing Manager, bastano per capire che al Castello del Nero l’accoglienza è tanto questione di location, quanto di calore e accoglienza riservata agli ospiti dal personale che ci lavora: «molti di coloro che lavorano al Castello sono, come me, arrivati prima dell’apertura, nel 2006, e questo ha contribuito alla creazione di un team molto affiatato ed efficiente», dice Alessio Nuzzi. «Il clima che si respira qui» aggiunge Elisa Pepi, «è quello di una grande famiglia: cerchiamo di
aiutarci tutti a vicenda, e questo attaccamento e affezione si traducono in un migliore servizio offerto al cliente». Ospiti per lo più stranieri, americani, inglesi e tedeschi, ma anche italiani, che soprattutto a primavera e in autunno scelgono il Castello per trascorrere soggiorni enogastronomici e week-end benessere. «Il mercato è cambiato moltissimo negli ultimi anni» dice ancora Nuzzi, «adesso le prenotazioni arrivano last minute, mentre un tempo arrivavano anche di anno in anno. Per noi conta molto anche il segmento congressuale, che riusciamo a soddisfare appieno per la naturale vocazione del Castello ad ospitare anche una clientela business che, oltre al lavoro, da noi può intrattenersi in degustazioni nella nostra cantina, corsi di cucina, passeggiate a cavallo, escursioni in mountain-bike o gite in mongolfiera». Cristina Piccinotti
Castello del Nero Hotel & Spa
Ristorante La Torre
Strada Spicciano 7 50028 Tavarnelle Val di Pesa - Firenze Tel. 055806470 - fax 05580647779 info@castellodelnero.com www.castellodelnero.com 10 2011 | www.mastermeeting.it 63
SPECIALE TOSCANA SELECTED BY MM
Castello Banfi Un Luxury Wine Resort elegante e raffinato, con 14 lussuose stanze, un’offerta food di altissima qualità e una tenuta di 2.830 ettari la cui produzione ha contribuito al rinascimento della grande tradizione vitivinicola toscana
ella tenuta di Castello Banfi, che si estende nella parte meridionale del territorio di produzione del Brunello, mani esperte coltivano i vitigni tipici della zona, il Sangiovese e il Moscadello, e alcuni tra i principali vitigni internazionali, come il Pinot Grigio, lo Chardonnay, il Sauvignon Blanc, il Cabernet Sauvignon, il Syrah e il Merlot, che nella zona si sono inseriti perfettamente. Da queste coltivazioni specializzate si ottengono quei vini eccellenti che, con la loro superiorità, hanno contribuito al rinascimento della grande tra-
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dizione vitivinicola toscana. L’azienda, nata per volontà dei due fratelli americani John e Harry Mariani alla fine degli anni ’70, è tutt’oggi di proprietà della famiglia, che nel 2007 ha trasformato l’antico borgo settecentesco, nato per alloggiare i lavoratori delle fattorie e i domestici in servizio al Castello di Poggio alle Mura, in un elegante e raffinato hotel. Un lavoro accurato, che ha portato alla conversione delle antiche case di pietra che ospitavano la scuola elementare, una bottega, le poste e altri locali adibiti a diversi usi per la collettività, in 14 camere, di cui 5 suites. Le stanze costituiscono oggi il cuore del centro di accoglienza dell’azienda, che ruota intorno alla produzione vinicola, vero core business della struttura. Nei suoi spazi, oltre alle stanze, si trovano il Museo del Vetro e del Vino dedicato al capostipite della famiglia, Giovanni F. Mariani, la Balsameria, dove il mosto d’uva viene fatto invecchiare sino a raggiungere la sua perfezione in barriques di dimensioni e legni diversi, la Taverna Banfi e l’enoteca Wine bar, per le degustazioni e l’acquisto delle bottiglie. Perseguendo la fi-
losofia della ricerca costante, la famiglia Banfi ha dato vita, qui, ad un modello di ospitalità a tutto tondo, che affonda le sue radici nei concetti di lusso, natura, sapori e atmosfera. Aperto da marzo a ottobre, l’intero Castello può trasformarsi in una location esclusiva e insolita per incontri di lavoro, congressi o study groups. Lo spazio dedicato agli eventi business è una sala-teatro interna al Castello con capienza di oltre 60 persone. Le cucine, i vigneti e la cantina possono poi ospitare originali soluzioni per attività post-congress o costituire le mete di giochi di ruolo o team building, soprattutto in vista della vendemmia nei mesi autunnali, o costituire una delle tappe salienti per incentive di argomento enogastronomico e culturale. C.P.
Castello Banfi il Borgo Località Poggio alle Mura 53024 Montalcino (Siena) Tel. 0577840111 info@banfi.it www.castellobanfi.it
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Hotel Centrale Dimora Storica Il restyling della hall e la nuova sala colazioni affrescata arricchiscono l’offerta di questa struttura dal fascino storico nel cuore di Firenze
ntica costruzione nel centro di Firenze, a un passo dal Duomo, dalla Stazione centrale di S. Maria Novella e dai principali monumenti, il Centrale Dimora rappresenta un pezzo di storia della città. Situato all’interno del prestigioso Palazzo Malaspina, diventato poi Palazzo de’Conti, di origine seicentesca, l’edificio non solo ha mantenuto intatta l’atmosfera che lo caratterizza, ma, a seguito dei lavori di rinnovamento e restauro che ne hanno consentito l’apertura, ha anche saputo ricreare il fascino dell’epoca cui risale. Sono di quest’anno le più recenti migliorie apportate alla struttura,
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che ha subito un’opera di completo restyling di quello che è il suo biglietto da visita, la hall. Caratterizzata dal soffitto a cassettoni, tipico dei palazzi nobili dell’epoca, e dalle pareti, che ospitano un’importante collezione di dipinti, ha visto il rifacimento della pavimentazione, che recupera il materiale originale, il cotto di Pietra Forte. All’interno del colonnato che cinge lo spazio centrale convivono lo spazio relax, con il salotto e il servizio bar, un Punto Internet gratuito con accesso alla rete senza fili e una libreria, dove consultare libri e guide dedicati a Firenze per chi volesse andare alla scoperta della città, dei suoi edifici e delle sue opere d’arte. Altra grande novità per la stagione 2011-2012 è la nuova sala colazioni, ampliata fino al doppio delle sue dimensioni originali per poter offrire un servizio ancora più in linea con le esigenze della clientela. Situata all’interno della Sala degli Affreschi, permette di rivivere la gloriosa storia della città to-
scana, mettendo a disposizione dei clienti però tutti i confort moderni, come un’area dedicata per l’accesso alla rete wi-fi e una selezione di quotidiani e riviste nazionali e internazionali. L’hotel, punto di incontro per raggiungere il Palazzo dei Congressi e la “Fortezza da Basso”, sede di molte tra le maggiori manifestazioni fieristiche italiane, che si trovano a pochi minuti di cammino, dispone anche di una sala meeting, destinata a incontri ed eventi di alto livello. Riunioni del top management, consigli di amministrazione o trattative riservate possono trovare nella sala Malaspina una cornice discreta ed elegante, così come convention e conferenze per un massimo di 50 partecipanti. Completamente affrescata e inserita in un contesto di interesse artistico e storico, dispone di accesso a internet, presente da quest’anno in tutta la struttura, monitor e videoproiettore. Servizio indispensabile nel centro di Firenze, offerto dal Centrale Dimora, è la possibilità di utilizzare il parcheggio convenzionato con autista che preleva e riconsegna l’auto all’arrivo e alla partenza del cliente. Giulia Gagliardi
Hotel Centrale Dimora Firenze Via dei Conti 3 - 50123 Firenze Tel. 055215761 - fax 055215216 www.hotelcentralefirenze.it info@hotelcentralefirenze.it
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10 km dall’Aeroporto di Pisa 15 Km dalla P.zza dei Miracoli 10 km dal Porto di Livorno 1 Km dal Cosmopolitan Golf & Country Club Largo Belvedere, 26 - 56128 Tirrenia - PISA - Italy Tel. +39 050 37031 - Fax +39 050 37283 www.grandhotelcontinental.it - info@grandhotelcontinental.it
SPECIALE TOSCANA SELECTED BY MM
Fonteverde Collection Nuovo brand e nuove strategie di mercato per un gruppo leader della Toscana na cornice adatta su un paesaggio naturale perfetto. Questo è il segreto del successo delle tre perle di Fonteverde Collection, nuovo brand di STB Group di cui fanno parte Fonteverde, Grotta Giusti e Bagni di Pisa. Ne parliamo con il General Manager Alessandro Schenone, alla guida del gruppo da quasi di un anno. Qual è il suo primo bilancio personale? «Direi che i risultati sono positivi, considerando anche la for-
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te crisi mondiale. Questa nuova denominazione del brand in Fonteverde Collection è una scelta forte che si prefigge di attingere con più mordente ai mercati internazionali, in particolare quelli dei paesi emergenti, tra cui Russia e Brasile, mercati oggi più consapevoli, meglio preparati e meno disattenti, per questo forse con migliore capacità di spesa». Questo richiede forte personalizzazione... «Assolutamente. Per noi il servizio personalizzato, la cura per il dettaglio e l’attenzione ad
L’esterno e le piscine di Grotta Giusti
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ogni particolare sono tutti elementi di ospitalità imprescindibili. Per noi l’ospite è un “re”, tale deve sentirsi nelle nostre strutture e tale sensazione deve avere quando parte. È anche per questo che lavoriamo molto e con grande attenzione su tutti i feed-back commerciali, sulla fidelizzazione del cliente e soprattutto sulla formazione del personale». Come? «Annotando scrupolosamente i commenti dei nostri ospiti, le classifiche di gradimento e i commentari. La formazione del
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Fonteverde Natural Spa Resort, boutique hotel a San Casciano dei Bagni In queste tre immagini Bagni di Pisa
nostro staff ha un monitoraggio interno periodico con training manager, e monitoraggi esterni con il supporto di società specializzate, molto attente alle caratteristiche di marketing del nostro territorio». Tornando al nuovo brand, quali sono i punti di forza della Fonteverde Collection? «Toscanità e qualità. Come dicevo, ci stiamo orientando verso il consolidamento di alcuni mercati esteri, studiando e adottando strategie di marketing più bilanciate. I nostri Resort hanno delle caratteristiche uniche, ognuna ha la sua peculiarità: Fonteverde è un elegante resort 5 stelle, affiliata a The Leading Hotels of the World; Grotta Giusti è una Natural Spa in una cornice di prestigiosa residenza ottocentesca; Bagni di Pisa è una residenza settecentesca dalle atmosfere innovative. E questi sono tutti elementi di forza, insieme alle ricchezze del territorio che ci permettono di anche di incuriosire una parte di mercato turistico prima assente o non interessata». Natura, benessere, gastronomia, tutto ai massimi livelli... «Diciamo grande offerta e massima qualità. Stiamo lanciando una serie di iniziative molto legate al territorio proprio per far passare il messaggio che centri termali come quelli del nostro Gruppo possono essere
anche il punto di partenza per esperienze diverse. Per esempio, una gita tra le colline toscane e i suoi splendidi paesaggi a bordo di una Ferrari, una passeggiata con Vespe d’epoca o macchine vintage alla scoperta del territorio, o anche l’organizzazione di matrimoni di clienti stranieri, magari italiani oggi in Sud America, che tornano a casa per un giorno importante. Lo sa? Abbiamo anche una piccola chiesetta dove è possibile celebrare matrimoni religiosi». Dicevamo anche un legame con il territorio... «Assolutamente. Chi viene a conoscere la Toscana non può non rimanere incantato dalla nostra gastronomia. La nostra attenzione a questo aspetto è massima, con prodotti selezionati e a chilometri zero. Abbiamo anche molte iniziative gastronomiche legate alla stagionalità, come la possibilità di andare a tartufi con guide esperte, o itinerari per la degustazione degli oli e dei vini locali». Ma il punto di forza di Fonteverde Collection rimane la sua
anima di centri per il benessere di grande livello. Anche sotto questo aspetto, grande differenziazione: a Grotta Giusti grande attenzione allo studio della prevenzione delle malattie della vecchiaia; i Bagni di Pisa sono invece all’avanguardia per lo studio e le strategie del dimagrimento e dell’obesità; Fonteverde riafferma la sua vocazione di Resort di benessere e salute. «I Resort della nostra Collection», conclude Schenone, «sono tutti centri benessere di altissima qualità in una regione splendida». Giulia Lusetta
Fonteverde Collection Via Dei Tigli 41 50013 Campi Bisenzi (Firenze) www.fonteverdespa.com
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SPECIALE TOSCANA SELECTED BY MM
Hilton Florence Metropole e Hilton Garden Inn Florence Novoli Ospitalità internazionale dall’inconfondibile stile italiano per le due strutture fiorentine contraddistinte dagli atout unici ed esclusivi del marchio Hilton Hotels
In questa pagina l’Hilton Florence Metropole
iretti da Luigi Cian (foto), che dalle sue radici venete trae la calda cordialità e il pragmatismo che lo contraddistinguono, gli hotel Hilton Florence Metropole e Hilton Garden Inn Florence Novoli rappresentano il meglio dell’accoglienza Hilton a 4 stelle nella magica città medicea. Lusso moderno e design, raffinata ospitalità, servizio dedica-
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to 24 ore su 24 e un’eccellente location per Hilton Florence Metropole, il polo congressuale fiorentino, strategicamente posizionato a soli 4 km dal centro storico al quale è collegato da un eccellente servizio navetta. Il fiore all’occhiello della struttura per flessibilità, capienza e luminosità, è decisamente il tecnologico centro congressi che può ospitare fino a 1000 persone con-
temporaneamente. Sono 2, infatti, le sale meeting da 500 metri quadrati ciascuna, modulabili a seconda delle esigenze, che possono essere suddivise in 10 sale di diverse dimensioni perfettamente insonorizzate, climatizzate e con entrate indipendenti. Privilegiata, per gli arredi, la provenienza dal territorio toscano di materiali nobili come il legno e il marmo, scelti per tutta la struttura e in particolare per le 212 camere dotate di ogni comfort, incluse
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Tre immagini dell’Hilton Garden Inn Florence Novoli
le eleganti executive room che permettono di accedere all’Executive Lounge, area esclusiva al 15° piano dell’albergo, da cui si gode una vista mozzafiato su tutta Firenze. Situato al pian terreno, vicino alla grande hall, l’American Bar con patio esterno è perfetto per snack veloci, cocktail e deliziosi antipasti ma, per un raffinato menu a la carte o appetitose proposte dei piatti della tradizione fiorentina, l’ideale è il luminosissimo ristorante Luci della Città. E per chi ama prendersi cura di sé, c’è un moderno centro fitness con palestra aperta giorno e notte, un’area benessere con ampia vasca idromassaggio e zona relax, cascata svedese e cromoterapia: un momento straordinario da trascorrere in completo rilassamento dopo una lunga passeggiata tra le bellezze artistiche di Firenze o dopo una intensa giornata di lavoro.
Immersa tra incantevoli giardini, la moderna struttura urban– chic dell’Hilton Garden Inn Florence Novoli si trova nel tranquillo quartiere residenziale di San Donato, strategicamente posizionato nella Firenze degli affari, di fronte al polo universitario, vicino al nuovo Tribunale e circondata dalle sedi di importanti multinazionali; non lontano dal centro storico di Firenze che si raggiunge comodamente in autobus, e a 3 chilometri di distanza dall’aeroporto di Firenze Peretola. L’albergo dispone di 121 camere dal design contemporaneo, molto confortevoli, con le immancabili icone del brand: i grandi letti Garden Sleep System, spaziose scrivanie con sedie ergonomiche by Herman Miller e con-
nessione internet gratuita con possibilità di stampare documenti direttamente dalla camera presso il business centre aperto a ogni ora del giorno e della notte. Atmosfera molto accogliente nella lounge bar con patio esterno, ottimo punto di ritrovo per una pausa veloce, un drink o per consumare un aperitivo prima di passare all’invitante City, il ristorante dalla ricca proposta di piatti internazionali e specialità tipiche toscane. Comodissimo invece, per chi ama l’informalità, il Pavilion Pantry con forni a microonde, aperto 24 ore su 24, dove si possono trovare drink e snack. L’albergo si propone anche come sede di eventi fino a 150 persone: sono disponibili, infatti, una sala modulabile di 156 metri quadrati – divisibile in 2 sottosale – con luce naturale e tecnologia d’avanguardia e una luminosa boardroom, perfetta per piccoli meeting fino a 18 persone. Molta apprezzata, infine, dagli amanti del fitness, l’accesso gratuito all’attrezzata palestra. L.S.B.
Hilton Florence Metropole Via del Cavallaccio 36 50142 Firenze Tel. 05578711 www.florencemetropole.hilton.com
Hilton Garden Inn Florence Novoli Via Sandro Pertini 2/9 50127 Firenze Tel. 05542401 www.florencenovoli.stayhgi.com 10 2011 | www.mastermeeting.it 71
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Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort Nuovo start up per una perla della Toscana, rebranding in Renaissance Tuscany by Marriott
mmerso in un parco naturale di 2000 ettari, nella Valle del Serchio in Garfagnana, a pochi chilometri da Lucca, Il Ciocco Tuscany Resort è una delizia per gli occhi e un ristoro per l’anima, disteso com’è tra le dolci colline toscane, in un luogo dove ci si può perdere in spazi aperti, passeggiare con ritrovata armonia in boschi silenziosi. Un luogo dove si respira un’aria frizzante e pulita, dolce come una carezza, un luogo dove ricaricare le proprie energie.
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Questo è ancora più vero ora che l’immagine de Il Ciocco Tuscany Resort è in una fase di rinnovato star up, una svolta importante in previsione del suo rebranding in Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & SPA, preceduta da un periodo di completa ristrutturazione degli ambienti interni ed esterni, a partire da quella già in corso delle camere, delle sale e dei servizi come annunciato da Lance T. Shaner Ceo Shaner nella scorsa primavera. Il grande processo di rinnovamento ha già al suo attivo la struttura or-
ganizzativa, con Georges Midleje (foto), General Manager, che ha già gestito la conversione del Courtyard by Marriott Central Park a Roma, a cui si è aggiunta il Direttore Commerciale Daunia Cesari che si è occupata del rebranding del Marriott Paris Charles de Gaulle Airport e dell’apertura del Renaissance Paris Arc de Triomphe. Dottor Midleje, quali sono le sue prime impressioni sull’operazione di rebranding della struttura? «Ottime, Marriott è una catena internazionale di grande prestigio e il marchio Renaissance rispecchia il nostro nuovo stile e la nostra filosofia. La nostra struttura sarà il primo Renaissance Resort & SPA in Toscana e abbiamo delle grandi aspettative e progetti da sviluppare ogni giorno con grande entusiasmo». Quando sarà completata la fase di ristrutturazione? «Tra il mese di marzo e Aprile 2012». Quali saranno i punti di forza di questo nuovo start up? «Elevati standard qualitativi di
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Meeting al Ciocco Hotel Il Ciocco Hotel&SPA offre una serie di pacchetti studiati per il meeting e per la clientela business, tra cui: full day meeting (low season 50 euro p.p. al giorno - high season 55 euro p.p. al giorno) con affitto sala meeting (allestimento a scelta, platea, ferro di cavallo, ecc.) attrezzature tecniche standard, 2 coffee break e colazioni di lavoro; half day meeting (low season 42 euro p.p. al giorno - high season 47 euro p.p. al giorno) sempre con affitto sala meeting, attrezzature tecniche standard, 1 coffee break e 1 colazione di lavoro. servizio, la visibilità che deriva dall’affiliazione a una catena internazionale, il nuovo look della struttura e una forte campagna di informazione e marketing sul territorio nazionale ed estero». Obiettivi futuri? «Non fermarsi mai e sviluppare questa fantastica esperienza per nuovi progetti a venire». Il Ciocco Tuscany Resort offre ben 180 camere, tra cui 11 suite e junior suite, con ambienti in perfetto equilibrio tra lo stile classico e quello moderno, un’area wellness d’eccezione con piscina termale, sauna, palestra, cascata di ghiaccio e doccia con cromoterapia, ma
soprattutto unisce alla sua posizione immersa nella natura una spiccata versatilità per il meeting e il congressuale, questo grazie soprattutto ai suoi spazi. Quattordici le meeting rooms e un Auditorium con capacità massima di quasi 900 persone. Tutti gli spazi interni ed esterni sono modulabili, adatti a raccogliere da poche unità sino a gruppi di 200 persone. Nell’offerta congressuale è incluso il servizio reception e il supporto dell’ufficio stampa interno. Tutti gli spazi congressuali dispongono
di connessioni di rete con accesso internet e dei più moderni dispositivi audio/video. Il Ciocco Tuscany Resort mette a disposizione anche una vasta serie di pacchetti, indirizzati al turismo business e non solo, come il Wellness Package, disponibile tutto l’anno, con due pernottamenti in camera doppia, due colazioni e due cene, sconti particolari sia sui package treatments che sui trattamenti singoli, a cui affianca tutta un’altra serie di offerte come il Magic Halloween o il Magic Christmas, in cui sono previsti eventi creati ad hoc a secondo dell’atmosfera. La ristorazione è un altro punto di forza della struttura, grazie al Ristorante Le Salette e la sua splendida terrazza, con menu a la carte ricco di prelibatezze raffinate e una carta di vini attentamente selezionata. Il Renaissance Tuscany il Ciocco Resort & Spa mantiene così la sua tradizione di un luogo di soggiorno e riferimento congressuale davvero esclusivo tra le colline toscane. C.C.
Il Ciocco Tuscany Resort Loc. Il Ciocco fraz. Castelvecchio Pascoli Barga, 55051 Lucca Tel. 05837191 - fax 0583719256 info@cioccohotel.com
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SPECIALE TOSCANA SELECTED BY MM
La Bagnaia Resort Tuscan Living Golf SPA Un Borgo sospeso nel tempo, con eccezionali risorse meeting, sportive e di benessere n cancello si apre sul viale dai cipressi allineati, intorno un verde accecante che fa parte della tenuta di 1100 ettari, si scorge un tetto... poi due... poi tre, poi un campanile e una chiesa! E sì, perché la Bagnaia è un vero e proprio borgo medievale, datato 1200, un piccolo paesino di un quadro che non appartiene a nessuna corrente. La struttura si sviluppa su due realtà diverse e complementari, l’antico villaggio La Bagnaia e la storica stazione di dogana di Filetta, impreziositi dal Centro Congressi incastonato nella collina “la terrazza sul mondo” e dal centro benessere Buddha Spa by Clarins. Completano il Resort, tre ristoranti, una meravigliosa piscina con vista e il nuovissimo campo golf 18 buche. Ci fa da guida il General Manager Antonello Buono, dandoci subito una buona notizia, «La stagione 2011 è stata sicuramente migliore rispetto al 2010 e quindi in inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni. Per portare però una struttura come La Bagnaia ai livelli
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che merita, dobbiamo ancora lavorare molto». Molti sono i punti di forza di La Bagnaia Resort. L’unicità della Tenuta e la sua estrema personalizzazione fanno di Bagnaia un posto che non teme concorrenza. La Bagnaia nasce infatti dalla volontà e dalla tenacia della proprietaria, Marisa Monti Riffeser, che ha deciso di trasformare quello che era il buen retiro voluto dal padre, Cavaliere del Lavoro Attilio Monti, negli anni Cinquanta, in un posto unico dove tutta l’elite mondiale potesse sentirsi a casa e dove tutto, il percettibile e l’impercet-
tibile, riporta a chi l’ha fortemente voluta. Quanto ai numeri basti pensare a 72 camere 5 stelle, 29 camere 4 stelle, tre ristoranti, dalla pizzeria, alla tipica Locanda Toscana, al ristorante Gourmet. Un Centro Benessere di 1.300 mq, un Centro Congressi fino a 450 delegati e una sala banchetti da 350 con sullo sfondo le torri di Siena e un campo da golf di18 buche. Tutto ciò a 12 km da Siena, un’ora da Firenze, due ore da Roma e con ingresso su una strada di grande comunicazione quale la Siena-Grosseto. Il Bagnaia Resort Tuscan Living na-
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sce però principalmente come posto dove rilassarsi e rigenerarsi, grazie al silenzio che vi regna sovrano, alla possibilità di fare lunghe passeggiate immersi nella natura o di farsi coccolare dalle sapienti mani delle operatrici del Buddha Spa by Clarins
e dalle sue acque termali, e ancora praticando il Golf sul nuovissimo campo da Golf 18 buche disegnato dal famoso architetto Robert Trent Jones Jr ed adagiato su 130 ettari di crete senesi. Uno dei segreti di La Bagnaia Resort Tuscan Living Golf Spa è anche la fidelizzazione della clientela. «La nostra prerogativa è quella di fare in modo che il cliente sia soddisfatto al 100%», afferma Buono, «questo è l’unico modo per far sì che ritorni e parli bene di noi e di questo posto incantato. Non siamo una struttura cittadina dove un’importanza rilevante possono averla anche le classiche forme di fidelizzazione utilizzate nel settore (dalle tessere per i
repeat guest, agli sconti alle convenzioni). La nostra forza è far sì che il cliente si trovi bene con noi come con nessun altro e per far questo posso solo contare su un ottimo lavoro di squadra». Se dovessimo condensare in un motto l’anima del Bagnaia Resort potremmo dire che si differenzia da qualsiasi altra struttura per il fatto che il suo frequentatore più che sentirsi cliente di un ottimo albergo ha costantemente la sensazione di essere l’ospite privilegiato di un caro amico che lo ha invitato nella sua tenuta in Toscana. È per questo che nella denominazione completa è stato fortemente voluto Tuscan Living. «In una regione come la Toscana è fondamentale anche il legame con il territorio», continua il gm, «del resto alla Bagnaia Resort i colori e i materiali, così come i prodotti della tavola, rendono costantemente omaggio a questa terra “benedetta dagli dei!». Oggi l’hotel
punta ancora in prevalenza sul mercato italiano, «ma», fa sapere Antonello Buono, «nel breve futuro ci rivolgeremo anche al mercato internazionale. Questo però non in competizione bensì in aggiunta. La struttura ha ampi margini di miglioramento che proprio questi mercati per noi nuovi possono colmare». Prima di congedarci chiediamo al general manager qual è la filosofia di lusso della Bagnaia: «il lusso per noi è rappresentato dall’unicità e allo stesso tempo dalla semplicità. Oggi sembra lecito pensare che per rispettarne i criteri sia necessario offrire la luna. Invece i concetti, semplici, del lusso nell’hotellerie sono sempre gli stessi: qualità, cortesia, efficienza, riconoscenza e costanza nell’offerta dei servizi. Qualsiasi struttura, con i migliori arredi, tecnologie o location, rischia di essere una bellissima scatola vuota se poi non ci sono le attenzioni ad animarla e renderla unica». C.A.
La Bagnaia Resort - Tuscan Living Golf Spa S.S. 223 Siena-Grosseto km 56 53016 Località Bagnaia (Siena) Tel. 0577813000 - info@labagnaiaresort.com
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SPECIALE TOSCANA SELECTED BY MM Vista notturna su Firenze dallo Sky Bar del Continentale. Lungarno Collection entra a far parte di Global Hotel Alliance, offrendo ai suoi ospiti esclusivi vantaggi di Loyalty Program
Lungarno Collection È il marchio con cui la famiglia Ferragamo si presenta nel mondo della ricettività d’élite. Un bouquet di strutture, una collezione di luxury & design hotels, dimore storiche, retreats e ristoranti in grado di accontentare ogni tipo di viaggiatore. E un obiettivo di fondo: guardare avanti per continuare ad arricchire la sua collection Cristina Piccinotti
avventura della casa di moda Ferragamo inizia nel 1995, in netto anticipo rispetto ad altre maison che, solo negli ultimi anni, si sono avventurate nel mondo alberghiero. E oggi, a sedici anni dall’ingresso nel settore della ricettività, la società di gestione alberghiera presieduta da Leonardo Ferragamo inaugura un nuovo corso
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di espansione, che strizza l’occhio al passato, in termini di continuità e coerenza con i valori insiti nel marchio di famiglia, e guarda al futuro, con l’ambizione di crescere ancora. «Siamo pronti a guardare avanti, forti di un bouquet di strutture più ampio e variegato, che non aspetta altro di crescere», afferma Valeriano Antonioli, COO Lungarno Collection, che
aggiunge: «siamo alla ricerca di luoghi rari e unici da valorizzare e con i quali condividere i grandi valori che vanta questo gruppo e che rappresentano il nostro fiore all’occhiello». Ed è proprio un Iris stilizzato che il gruppo ha scelto per presentare la sua collection, un simbolo della città di Firenze che, declinato nella sua veste moderna, coniuga tradizione e innovazio-
SPECIALE TOSCANA
ne e, con i petali, richiama l’immagine della fioritura di una prestigiosa collezione di hotels. Una collezione destinata ad arricchirsi di altre strutture in Italia e all’estero: «il settore turistico italiano» dice Leonardo Ferragamo «soffre della mancanza di promozione all’estero, dove invece bisognerebbe pubblicizzare il nostro valore di ospitalità e per questo noi guardiamo con attenzione anche a destinazioni fuori dall’Italia». E gli obiettivi del gruppo sono certamente ambiziosi: l’apertura di due strutture entro il 2013 e di altre due entro il 2014, per arrivare a dieci hotels entro il 2016.
Lungarno Collection sboccia un iris Cinque alberghi, tutti rigorosamente differenziati nell’offerta e nel servizio, quattro a Firenze, a due passi da Ponte Vecchio, e uno a Roma. Luoghi unici e rari, profondamente ca-
ratterizzati per stile e vocazione: dal Portraits Suites a Roma, un boutique hotel con 14 suites e studio vicinissimo a Piazza di Spagna, al Gallery Art Hotel di Firenze, apprezzato dal mondo della moda e dai giovani anche per le collezioni di arte fotografica internazionale che periodicamente trovano ambientazione nella sua hall, fino alle Lungarno Suites, un complesso di 44 ampie stanze dove una famiglia può alloggiare come a casa e godere, in più, di tutti i servizi offerti dall’hotel. Più tradizionale, invece, è l’Hotel Lungarno, la storica struttura diventata il salotto di charme sull’Arno, mentre di design è il Continentale Contemporary Hotel, antica torre del 500 dominante il Ponte Vecchio e oggi regno del total white e dello stile anni ’50. Ma uniche e rare sono anche le tre nuove destinazioni che arricchiscono la collezione di al-
berghi e ampliano il ventaglio di offerte firmate Ferragamo, un nome che è già garanzia di stile e raffinatezza: Villa Le Rose, una dimora cinquecentesca nella campagna limitrofa al capoluogo toscano; la Marina di Scarlino Yacht Club & Residences, composta da 9 esclusivi appartamenti con posto barca affacciati sul mare della Maremma; e i 2 splendidi Yacht Swan, vere e proprie residenze galleggianti che solcano il Mar Mediterraneo e dei Caraibi. A chiudere la collection, Lungarno Details, lo shop che raccoglie la selezione di complementi d’arredo e accessori pensato per gli ospiti che, oltre al ricordo del loro soggiorno, vogliono portare a casa anche tutti quei details che hanno trovato negli alberghi della collection.
Lungarno Collection www.lungarnocollection.com
Portrait Suites. Roma, nel cuore di Via Condotti, sopra la boutique Ferragamo, le suites 5 stelle sono un vero e proprio omaggio alla moda e al cinema degli anni ’50. Raffinate tonalità di grigio e rosa, ambienti ampi con letto matrimoniale o due letti, bagni in marmo, angolo cucina, e personale dedicato. E per un’emozione in più, una magnifica terrazza a un passo da Trinità dei Monti 10 2011 | www.mastermeeting.it 77
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SPECIALE TOSCANA
Gallery Art Hotel. Luxury design hotel è una vera e propria galleria d’arte contemporanea. A sin. la Library, salotto esclusivo per ritrovarsi a colazione o a pranzo. A destra, particolare di una terrazza con vista sulla cupola del Brunelleschi e San Miniato. Gallery Art Hotel è anche The Fusion Bar & Restaurant, ambiente caldo e minimale che propone le delicate suggestioni fusion dello chef Emanuele Cappellini
Lungarno Suites. Lusso e raffinatezza dei materiali, splendide terrazze e servizi dedicati nelle 44 suite con vista su Ponte Vecchio, tutte dotate di angolo cottura (foto a sin.) e delle più moderne tecnologie. Pensate anche per le famiglie: una parete scorrevole separa la zona notte e giorno (a destra un dettaglio dell’area living)
Hotel Lungarno. Primo 5 stelle hotel della collezione e vero salotto su Ponte Vecchio. A sin. Borgo San Jacopo, unico ristorante gourmet della città con terrazza sull’Arno, offre i sapori dell’alta cucina toscana e italiana nell’interpretazione dello chef Beatrice Segoni. A destra, il salotto dell’hotel, che ospita tra gli altri opere di Picasso, Cocteau, Cassinari, Fusi, Sironi, Tosi 78 10 2011 | www.mastermeeting.it
SPECIALE TOSCANA
Hotel Continentale. A sin. la moderna Penthouse suite Consorti, in cima alla torre medioevale dei Consorti. Divisa in due piani, al primo il letto a baldacchino e l’angolo salotto, al secondo il bagno con l’enorme vasca. A destra, il Roof Top Terrace and Lounge dello Sky Bar, dove fare colazione, consumare un cocktail o una lezione di yoga guardando la cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto, il Ponte Vecchio
Villa Le Rose. Splendida dimora del XVI secolo con un giardino di tredici ettari con piscina, saloni affrescati, sei lussuose suite aperte sulla campagna e sontuosi bagni in marmo nero e decori settecenteschi. Da affittare per una vacanza da sogno o un evento indimenticabile
Marina di Scarlino Yacht Club & Residences. Nel cuore della Maremma, nove appartamenti con terrazza e vista sul mare e nove splendidi yacht Swan (dei cantieri Nautor’s Swan di proprietà di Leonardo Ferragamo). Servizi di alta qualità, dalla “grocery list” per la colazione in camera al catering per una cena di puro fascino, da una crociera a un itinerario nell’arte della Toscana 10 2011 | www.mastermeeting.it 79
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Otel Varieté Una soluzione originale a Firenze dove la cena e gli spettacoli possono chiudere una giornata di convention o un meeting di lavoro
rea congressi, teatro e ristorante: tutto questo è l’Otel Varieté, un’originale combinazione di elementi alle porte di Firenze che ha fatto della versatilità il suo maggior punto di forza. Oltre a essere, in primo luogo, una proposta gastronomica elegante e offrire spettacoli dal vivo e cabaret sia durante l’aperitivo sia durante la cena, l’Otel ha voluto aprirsi al mondo del MICE grazie alla presenza dell’ampia sala per convention, cene di gala e cerimonie di qualsiasi tipo, fino a 900 persone in piedi, 450 al tavolo in un unico spazio e oltre 500 con sedie disposte a platea. Accanto a essa anche un’area congressi, in grado di accogliere fino a un massimo di 380 persone, ulteriormente suddivisibile in 3 sale modulabili, che portano nomi illustri della tradizione fiorentina: Raffaello, Michelangelo e Leonardo. La sala principale dell’Otel, denominata Theatre, è dotata di quasi 80 metri quadrati di schermo per video proiezioni, che funziona sia come quinta sia come scenografia, utilizzato per presentazioni aziendali e convention. Altro elemento insolito la passerella, interamente in cristallo, nascosta dentro il palco, che,
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una volta estesa completamente, raggiunge il centro del locale stesso, andando a formare un altro palco e spingendo lo spettacolo, l’evento o il relatore sempre più verso il pubblico, in modo da coinvolgerlo e stimolarlo. Accanto alla dotazione pensata per il business, ogni sera l’Otel Varieté propone una cena spettacolo, vera anima della struttura, con esibizioni di artisti, musica, balletti, cabaret, performance e coreografie di vario genere, che consapevolmente ricreano l’atmosfera dei caffè concerto e dei varietà in bianco e nero di un tempo. Per la stagione invernale 20112012 l’Otel Varieté si presenta al suo pubblico con molte novità, a partire dalla cucina, con il nuovo menù, e soprattutto con il nuovo spettacolo, Fancy4you, che celebra l’ideale continuità tra palco e platea e mira a coinvolgere sempre più attivamente gli spettatori. Ogni sera è previsto un diverso show, in cui buona parte dell’azione è lasciata all’immaginazione e all’estro di presentatori e artisti e che è continuamente ripensato in base alle reazioni del pubblico. Anche la struttura ha subito qualche cambiamento in vista della nuova stagione: il privée, spazio riservato che si
configura come un microcosmo all’interno del locale, si è trasformato in un salotto lounge di stile decò, mentre palco e pista sono stati oggetto di un’opera di restyling volta a integrare sempre più lo spazio scenico con quello destinato al pubblico. Monica Foglia
Otel Varieté Viale Generale Dalla Chiesa 9 50136 Firenze Tel. 055650791 - fax 0556507924 www.otelvariete.com info@otelvariete.com
SELECTED BY MM SPECIALE TOSCANA
Palazzo Borghese Location di alto livello per congressi e cene di gala, è un edificio ideato per le feste, che ancora oggi ne rappresentano il core business di ospitare fino a 300 convenuti. Negli anni Palazzo Borghese ha fatto da cornice per sfilate di moda, congressi e feste aziendali, che rappresentano il core business della struttura, come ci spiega il suo direttore, Claudio Baggiani: «il Palazzo è diventato una struttura di punta dell’offerta congressuale di alto livello a Firenze. In questi anni abbiamo organizzato eventi di varia natu-
ra il Palazzo della Signoria, sede dell’amministrazione della città, Piazza Santa Croce e il Duomo, si trova un’antica dimora storica che dalla metà degli anni Ottanta è diventata una location d’eccellenza per meeting, incontri e convention nel cuore di Firenze. Palazzo Borghese, costruito originariamente nel 1400, quando la città era nel pieno fulgore del Rinascimento, come palazzo gentilizio della Famiglia Salviati, passò tre secoli dopo tra le proprietà dei Borghese, da cui il nome attuale, che con il Principe Camillo, per breve tempo marito di Paolina Bonaparte, vide una grande opera di restauro e arricchimento sia della struttura, sia degli arredi. Per scommessa, infatti, con l’allora Granduca di Toscana, secondo cui non possedeva una dimora degna di un re, Borghese fece rinnovare completamente l’edificio, che, inaugurato nel 1822 alla presenza di tutta la nobiltà fiorentina, si era trasformato nell’unico palazzo dedicato esclusivamente alle feste di tutto il Paese. Oggi rappresenta uno egli esempi di arte neoclassica più interessanti del capoluogo toscano, arredato lussuosamente con mobili
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di stile barocco e in grado di riportare i suoi ospiti ai fasti dell’epoca napoleonica. Al suo interno si organizzano cene di gala, convention e meeting aziendali o feste, anche in costume. Ben si prestano a queste attività i suoi spazi: oltre allo scalone gentilizio che permette di accedere al primo piano dell’edificio, si apre il Salone degli Specchi, un’ampia sala da ballo, un tempo camera da letto di Paolina Bonaparte, cui fanno da cornice dieci enormi specchiere in oro zecchino, che illuminano l’ambiente e fanno risplendere in un suggestivo gioco di prospettive le 150 fiamme che compongono il lampadario centrale, in legno dorato e cristalli di Boemia. Questa sala si può trasformare in uno spazio esclusivo per congressi ed incontri, fino a 100 partecipanti. Al di là di questa si aprono sei salotti, per incontri da 5 a 40 persone, che prendono per lo più il nome dai colori dei preziosi tessuti sulle pareti, tutti collegati tra loro e con diverse soluzioni per eventi. Infine si arriva nella Galleria Monumentale, o Salone delle Feste, il cuore del palazzo, 200 metri quadrati di affreschi, stucchi, statue e nicchie, arredato con specchi e grandi lampadari, in grado
ra, ma sicuramente la nostra attività prevalente sono le feste, anche in esclusiva, abbinate a cene per massimo 280 commensali grazie al servizio di catering interno di cui disponiamo e al personale, che lavora con noi da 16 anni. Inoltre, siamo in grado di offrire ai nostri ospiti pacchetti incentive e team building di visita alla città e ai suoi monumenti, data la nostra esperienza trentennale come tour operator, che ci ha permesso di riunire guide esperte all’interno dell’Associazione Guide Firenze». Claudia Torta
Palazzo Borghese Via Ghibellina 110 50122 Firenze Tel. 0552396293 - 0552382041 fax 0552382042 www.palazzoborghese.it info@palazzoborghese.it 10 2011 | www.mastermeeting.it 81
SPECIALE TOSCANA SELECTED BY MM
The St. Regis Florence Dopo un meticoloso restauro, il Grand Hotel Firenze rinasce come icona del brand St. Regis
i siamo. Starwood Hotels & Resorts ha annunciato il debutto del primo hotel The St. Regis Florence. Situato nel centro della città, il Grand Hotel di Firenze è stato da sempre meta ambita da esperti viaggiatori sin dal XIX secolo. A pochi passi dai luoghi storici della città, offre un’immersione ineguagliabile nella culla del Rinascimento. Originariamente sotto il brand Luxury Collection di Starwood, oggi The St. Regis Florence rinasce nel suo splendore sottolineando il retaggio di edificio storico e di grande pregio architettonico, forte anche di una meticolosa ristrutturazione durata quasi un anno. «Stiamo investendo oltre 100 milioni di dollari per rinnovare e ristrutturare alcuni dei più prestigiosi alberghi», afferma Roeland Vos, Presidente Starwood Hotels & Resorts per Europa, Africa e Medio Oriente. «St. Regis Hotels & Resorts è sinonimo di lussuosa ospitalità, eleganza e servizio impeccabile. La riapertura di questa storica proprietà sotto il brand St. Regis è una perfetta integrazione nel sofisticato portfolio del brand». Creata da John Jacob Astor IV, con l’apertura del primo St. Regis Hotel a New
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York oltre un secolo fa, il brand di hotellerie St. Regis è noto nel mondo per la propria cifra stilistica legata al lusso esclusivo, al servizio altamente personalizzato e alla raffinata eleganza, tutti elementi che si ritrovano nel The St. Regis Florence. Il nuovo The St. Regis Florence dispone di 81 camere elegantemente arredate e 19 suites, inclusa la spettacolare designer suite di Bottega Veneta. Come fiore all’occhiello, The St. Regis Florence ha anche quello che può essere considerato uno dei più spettacolari ristoranti e lounge bar della città. “Etichetta Pinchiorri”, a cura del tri-stellato ristorante Enoteca Pinchiorri di Firenze, offre un’esperienza culinaria realmente innovativa, combinando una prestigiosa lista vini con creazioni gastronomiche di altissimo livello. Il ristorante è ospitato nello spettacolare Giardino d’Inverno dell’Hotel, sotto uno straordinario soffitto vetrato di inizio
’900 e un’imponente lampadario in vetro di Murano soffiato a mano. Riprendendo la tradizione del leggendario Hotel St. Regis di New York, il The St. Regis Florence offrirà i rinomati servizi del marchio, che includono l’esclusivo servizio Butler ed esperienze e programmi di soggiorno personalizzati, per soddisfare le più esigenti richieste di ospiti e viaggiatori internazionali. The St. Regis Florence è l’ultima, in ordine di tempo, apertura nel portfolio St. Regis, che ne include altre nelle più acclamate destinazioni al mondo, quali Punta Mita, Aspen, Singapore, New York, Washington D.C., San Francisco, Londra, Roma, Bora Bora, Bali, Pechino e Shanghai. Francesca Natanne
The St. Regis Florence Piazza Ognissanti 1 50123 Firenze Tel. 05527161 www.stregisflorence.com
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The Westin Excelsior La classe e il fascino senza tempo del più antico e prestigioso albergo fiorentino
ette secoli di storia sono legati al The Westin Excelsior e al luogo sul quale esso sorge. Sede di un antico palazzo patrizio, collocato nel cuore della Firenze rinascimentale, con vista incantevole su Ponte Vecchio, il The Westin Excelsior si distingue per l’armonia e la calibrata eleganza tipiche del gusto fiorentino. Preziosi arredi, oggetti di antiquariato, raffinate tappezzerie, marmi policromi, il tutto scrupolosamente restaurato,
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si sposano perfettamente con i nuovi decori ed arredi. Insieme al Grand Hotel, oggi The St. Regis Florence, il The Westin Excelsior può essere considerato senz’altro il più prestigioso della città. Le sue splendide 155 camere e 16 suites, dove hanno alloggiato negli anni illustri personaggi reali, politici internazionali e innumerevoli artisti di fama, sono tutte dotate di grande comfort, fornite di foyer separato
con pavimentazione in marmo arricchita da inserti in pietra dura a formare disegni in stile, e tutte dotate di Heavenly Bed e Heavenly Bath. Il fascino e la lussuosa eleganza del Westin Excelsior sono in grado di offrire agli ospiti servizi di grande qualità in un contesto di raffinata, elegante e storica bellezza, tra cui anche una eccezionale offerta gastronomica. ORVM è il ristorante e bar del The Westin Excelsior, in equilibrio fra la tradizione e uno spiccato stile Art Déco. Protagonisti del menu, i piatti italiani della cucina classica, il cui gusto è esaltato dal talento dello chef Giuseppe Dalla Rosa. Di prossima apertura, il Ristorante SE·STO on Arno, un’elegante struttura in vetro trasparente che racchiude il giardino pensile con vista su Firenze. L’albergo è dotato anche di 4 sale meeting multifunzionali situate al piano terra, tutte facilmente adattabili per ospitare convegni, sfilate, cocktails e banchetti. Le sale Vespucci e Intermedia, utilizzabili insieme in quanto contigue, hanno un omogeneo stile impero e sono state fornite di nuovi arredi e di nuove luminose tappezzerie. La sala Affreschi, con accesso diretto dalla hall, è in stile ottocento
toscano ed è illuminata da una grande lanterna in vetro policromo che lascia filtrare i raggi solari. Tutte le sale sono inoltre fornite delle più moderne tecnologie. Infine, il Westin Workout, un nuovissimo e moderno Fitness Centre aperto 24 ore, allestito con attrezzature altamente professionali, con personal trainer per tenersi in forma e rilassarsi. The Westin Excelsior vanta un personale professionale in grado di offrire un servizio impeccabile e strutture per il turismo business all’avanguardia. Non c’è da stupirsi che sia stato nominato nella Gold List della rivista Condé Nast Traveler. Francesca Natanne
The Westin Exclesior P.zza Ognissanti 3 50123 Firenze Tel. 05527151 - fax 055210278 www.westin.com/excelsiorflorence
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Soft Living Places Una filosofia dell’accoglienza, del comfort e del living. Lontano dai luoghi comuni. L’imprenditore Salvatore Madonna parla dei tre gioielli della Catena
In questa pagina l’Hotel Byron di Forte dei Marmi
oft Living Places è un’idea, una vera e propria filosofia di accoglienza che punta sulla relazione con l’ospite e sulla capacità di trasformare ogni soggiorno in un’esperienza unica di benessere e di stile. Intorno a questa idea si è formato un “metodo” di gestione della struttura alberghiera, che investe tutti i livelli: dall’atmosfera dei luoghi, alla scelta dei materiali e degli arredi, dalla composizione dei menù alla selezione del personale e alla comunicazione. Tre i gioielli del gruppo: l’Hotel Byron di Forte dei Marmi, l’Hotel Plaza e de Russie di Viareggio, il Green Park Resort di Tirrenia. Alla sua guida Salvatore Madonna, imprenditore brillante con il pallino dell’hotellerie living di lusso. Entrato nel settore dell’accoglienza alla fine degli anni Novanta, Madonna ha aspettato qualche anno prima di fondare la sua impresa: «mi sono guardato in giro, imparando sul campo e solo quando ho capito
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qual era il concept di lusso che volevo proporre nel mondo dell’ospitalità ho deciso di creare, nel 2004, Soft Living Places». Qual è il concept del brand? «La cura del cliente che ruota attorno ai valori della migliore accoglienza: lusso non ostentato, comfort, personalizzazione e originalità. Soft Living è tutto questo». Questo crea anche una forte fidelizzazione... «Assolutamente sì, abbiamo molta cura del servizio, ma sempre con quel tocco di atmosfera discreta e di personalizzazione unica. Il nostro impegno è far sì che il cliente riparta con il desiderio di tornare. Da noi e in Versilia: il forte legame con il territorio è un altro caposaldo della filosofia Soft living Places». Immagino ciò significhi anche grande attenzione alla gastronomia... «È una delle offerte di cui andiamo più orgogliosi. La buona cucina qualifica il valore del-
l’ospitalità. Non si tratta di un dettaglio, ma di un valore aggiunto fondamentale che deve risultare in armonia con tutti gli altri servizi, tanto più in una regione come la nostra. La Magnolia, La Terrazza, Le Ginestre e Lunasia sono i nostri ristoranti, affidati alla maestria di chef internazionali, premiati nelle guide specializzate, ognuno con le sue peculiarità, ma tutti ugualmente impegnati a valorizzare i prodotti del territorio e le materie prime di qualità». Gli alberghi del gruppo hanno ciascuno un’identità ben definita. Ce ne parla? «Senz’altro la possibilità di
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In alto l’Hotel Plaza e De Russie di Viareggio. Sotto il Green Park Resort di Tirrenia
grande diversificazione è un punto di forza del brand. Poter offrire l’eleganza e l’accoglienza di una splendida villa patrizia, quasi privata, come l’Hotel Byron, ma anche assecondare l’anima leisure, come negli ambienti liberty del Hotel Plaza e De Russie, e la vocazione al business in ambienti perfetti per il congressuale, a pochi passi dal mare, come per il Green Park di Tirrenia. Tutto sempre all’insegna della qualità e del servizio. L’Hotel Byron è il frutto della trasformazione di una gloriosa villa patrizia sul lungomare di Forte dei Marmi, quella dei Duchi di Zoagli. Offre un numero limitato di camere e mantiene tutto il suo fascino di residenza privata. Gli interni
sono ispirati a una sobria eleganza toscana. Il giardino a mare e quello interno invitano al riposo in una dimensione appartata. L’Hotel Plaza e de Russie è invece il più antico albergo di Viareggio, costruito sulla passeggiata a mare nel 1871 e inserito in un contesto architettonico in stile Liberty. L’atmosfera invita a un viaggio nella memoria del Grand Tour: salotti appartati, lampadari di Murano, mobili d’epoca, pregiati parquet nelle camere e travertino nei bagni, senza rinunciare alle tecnologie del comfort moderno. Il Green Park Resort è invece il luogo dove la bellezza della natura e il know how dell’ospitalità si incontrano. Spiaggia che ancora conserva
le dune di sabbia, pineta di cinque ettari, giardino mediterraneo... Il Resort è una cornice adeguata per celebrare il riposo e la cura del sé, rigenerandosi a contatto con la natura. Il cuore del resort è infatti il modernissimo Centro Benessere. I materiali sono ricercati, camere e suites hanno arredi diversi, i letti sono a baldacchino in ferro battuto, sul pavimento c’è il parquet. Da ogni scelta traspira il senso di una bellezza con misura. Soft Living è proprio questo: non oltrepassare la linea di un lusso pacato». Se dovesse condensare in un motto l’anima dei suoi alberghi, cosa direbbe? «Courtesy is our philosophy». Cristina Lorenzini
Soft Living Places Via dei Tulipani 1 56018 Calambrone (Pisa) tel.0503135711 - fax050384138 www,softlivingplaces.com info@softlivingplaces.com
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Terme di Saturnia SPA & Golf Resort
Oro, seta, zenzero e ambra: la nuova frontiera del benessere di lusso si fa “preziosa” erme di Saturnia SPA & Golf Resort, parte dei circuiti Leading Hotels of the World, Leading Spas of the World, Leading Golf e Virtuoso, non è solo uno dei più prestigiosi e noti wellness resort del mondo, dove ogni dettaglio è teso a interpretare le terme come luogo di piacere e di incontro, oltreché di salute e benessere fisico, ma soprattutto il luogo dove diventa realtà un concetto antico di rapporto con la natura e con il benessere, in perfetta coerenza con la filosofia della Salus Per Aquam (SPA) del mondo classico. Forte di numerosi riconoscimenti (SpaFinder Readers’ Choice Awards - Best for Medical Programs; World Luxury Hotel Award - Country Winner Luxury Golf Resort; Condé Nast Travel-
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ler UK - Readers’ Travel Awards tra le migliori Spa al mondo categoria Destination Spa; World Luxury Spa Awards - Best Luxury Mineral Spring Spa; Condé Nast Traveller Readers’ Spa Awards - Best Medical-ThermalNatural Spas), malgrado il 2011 non sia ancora terminato, Terme di Saturnia Spa & Golf e Resort lancia da ottobre due nuovissimi trattamenti esclusivi per il corpo, Golden Body Treatment e Saturnia Amber Massage sempre nell’area luxury relax “The Ultimate”, un mondo privato che supera la concezione stessa della Spa, dove poter effettuare
percorsi di rigenerazione (riti termali quali aspersioni di olii, terapie di massaggio) – anche in coppia – avvolti da melodie e profumi. Per entrambi i trattamenti due ore di puro relax. Il Golden Body Treatment sceglie oro, seta e ginger per questa nuova esperienza multisensoriale. Prima con l’applicazione di un innovativo gel all’oro 23 carati, caffeina, carnitina, escina e coenzima A per un effetto lipolitico; poi un rilassante massaggio Pindasweda che sprigiona aromi di camomilla, lavanda, calendula e melissa; a seguire l’avvolgi-
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mento dorato che copre di radiosi riflessi il corpo con una maschera a base di ginger e pagliuzze d’oro per un effetto riducente e rassodante; e infine una ricca crema dalla splendida texture alle proteine della seta che regala al corpo una sublime sensazione di benessere. Per il Saturnia Amber Massage la scelta cade invece su questa resina fossile per la sua potente azione detossinante e drenante. Il Saturnia Amber Massage, eseguito con sfere d’ambra baltica, è coinvolgente e rilassante e unisce i benefici della preziosa resina baltica con l’arte del massaggio; le sfere stimolano la circolazione e rimuovono lo stress fisico ed emotivo regalando un effetto “rémise en forme” e un benessere totale. D’altronde la forza di Terme di Saturnia SPA & Golf Resort risiede nella sua location che non fa che accentuare questa vocazione, situata com’è nel cuore della Maremma toscana, ai piedi del Borgo medievale di Saturnia, in provincia di Grosseto. Da 3000 anni, l’acqua termale di Saturnia sgorga all’interno di un cratere naturale, al ritmo di circa 500 litri al secondo e alla temperatura, sempre costante, di 37 °C, identica a quella del liquido amniotico. Il continuo ricambio permette all’acqua di mantenere intatte le sue caratteristiche chimico-fisiche, gli effetti biologici e terapeutici, le condizioni igienico-
sanitarie, senza bisogno di alcuna manipolazione esterna. Prima di sgorgare, l’acqua di Saturnia fa un lungo viaggio sotterraneo seguendo la formazione di calcari cavernosi che si estende nella parte pedemontana della bassa Toscana. Il percorso incomincia in una zona di ricarica alle pendici del Monte Amiata e l’acqua permane nel sottosuolo, filtrando attraverso le micro fessure della roccia, prima di emergere nella piscina di Terme di Saturnia Spa & Golf Resort. A questo fa da elemento di trade d’union con il territorio, la linea delle cucine dei due ristoranti, Aqualuce affacciato sulla piscina termale, e all’Aquacotta seguita da grandi nomi della ristorazio-
ne (Chicco, Bobo e Francesco Cerea delle tre stelle Michelin “Da Vittorio” di Bergamo) che utilizza prodotti provenienti da culture biologiche e biodinamiche, reinterpretando il meglio della tradizione gastronomica locale, secondo la filosofia del benessere. Inoltre Il clima mite della Maremma e le calde sorgenti termali rendono il campo da golf di Terme di Saturnia il luogo perfetto dove giocare tutto l’anno. Il campo 18 buche, par 72, di 6316 metri è un vero percorso da campionato; ricco di mount, ostacoli d’acqua e di sabbia e di green larghi e profondi, si sviluppa nel verde della valle di Saturnia circondato da paesaggi mozzafiato. Cristina Chiarotti
Terme di Saturnia SPA & Golf Resort Via delle Terme 1 - 58014 Saturnia (Grosseto) Tel. 0564600111 - fax 0564601266 info@termedisaturnia.it - www.termedisaturnia.it
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Grand Hotel Villa Medici 50° anniversario per il cinque stelle lusso a Firenze del Gruppo Sina Hotels, un successo costante nel tempo, all’insegna dell’energia contagiosa del suo direttore Gaetano Torino
alazzo storico del diciottesimo secolo, il Grand Hotel Villa Medici gode di una posizione invidiabile nel cuore di Firenze, a soli pochi passi dall’Arno. D’altronde Firenze è un salotto sospeso in una cornice rinascimentale senza tempo. Negli ampi saloni dell’anima settecentesca di Villa Medici, nel suo giardino con piscina, nelle camere con preziosi interior decors e nella terrazza a vista sulla città, c’è tutto un mondo di eleganza e riservatezza, fatto di servizio, qualità e cura per il dettaglio. Al timone del Grand Hotel Villa Medici, il primo delle dieci punte di diamante degli alberghi di lusso riuniti nel gruppo Sina Fi-
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ne Italian Hotels, c’è il General Manager Gaetano Torino, uomo di grande personalità dell’hotelliere, già alla fine del secondo anno della sua direzione. I risultati della scorsa stagione erano ottimi. Qual è il trend di quest’anno? «Se il 2010 è stato l’anno di un vero e proprio Rinascimento, anche nel 2011 abbiamo volutamente mantenuto aperte le vele per assecondare con decisione quest’onda lunga positiva, che premia un atteggiamento di maggior attenzione, di una equilibrata ed efficace virtuosità». Gioco di squadra a tutti i livelli, ma conta molto anche il capitano... «Assolutamente, il team spirit è fondamentale, è importante
creare un’ottima armonia di squadra a tutti i livelli, enfatizzando i risultati con un entusiasmo professionale contagioso. Mi sento come un timoniere di un 8 con». 8 con? Parliamo di canottaggio? «Vengo da una carriera sportiva, ottima palestra di vita, e nel canottaggio il concetto di squadra assume connotazioni quasi nobili: impossibile uscire se manca un vogatore. E poi, il timoniere nell’8 con è necessario per equilibrare la velocità della barca...». Il gruppo Sina Hotels da sempre dedica grande attenzione all’immagine e al rapporto qualità prezzo... «La nostra strategia è mantenere un atteggiamento di costante qualità ma di lungo respiro, massimizzando la formazione di una scuola commerciale altamente professionale e appli-
SPECIALE TOSCANA Un momento della festa per i 50 anni del Grand Hotel Villa Medici; da sinistra Valentina Simil, Direttore Vendite Sina Hotels, Bernabò Bocca Presidente del gruppo, Gaetano Torino, Direttore Generale del Grand Hotel Villa Medici e Matilde Bocca Salvo, Vice Presidente del gruppo
cando un costante monitoraggio con yield management, revenue management e soprattutto web marketing». Cosa vuol dire far parte del The Leading Hotels of The World? «Credo molto all’idea di far parte del marchio più prestigioso al mondo, un gotha dell’hotellerie internazionale. Questo ci sprona di continuo verso un’estrema qualità, per noi un “way of life”, attraverso l’implementazione teutonica di standard qualitativi elevati e periodici training interni, oltre a monitorare costantemente con ispezioni in incognito il servizio che offriamo. Chi ne trae assoluto vantaggio è il cliente». Al Villa Medici è iniziata anche una fase di restyling... «Esatto, per noi è un processo on going, che ridona luce a stanze e saloni senza stravolgere la vita quotidiana dell’hotel. D’altronde abbiamo festeggiato quest’anno il 50° Anniversario,
un periodo durante il quale l’Hotel non solo ha attraversato fasi storiche diverse, ma anche ospitato personaggi d’importanza internazionale come Liz Taylor, Bruce Springsteen, Pavarotti, Grace Jones, Tina Turner, Zucchero, Cherie Blair».
Firenze è diventata anche meta privilegiata del turismo business e Mice... «Forse a volte si pecca di autolesionismo, ma i risultati ci sono; è importante mantenere alta l’attenzione a questo settore differenziando i servizi con oculatezza. Per dire, con la nascita di Skype si temeva l’aumentare di videoconferenze, ma questo non ha intaccato l’esigenza fisiologica e il biso-
gno di incontrarsi per definire strategie e essere protagonisti in un mondo che cambia velocemente». Che cosa privilegia la vostra clientela business? «Senz’altro la location strategica, un’atmosfera classica in un ambiente di massimo lusso e comfort, grande privacy e la devozione per il servizio». Mercato americano o mercato cinese? «Il primo è insostituibile; il secondo è in grande ascesa, un mondo nuovo e di dimensioni immense. Richiede grande capacità di learning, in una parola change our attitude». Si dice che oggi il concetto di lusso sia diverso... «Con il tempo è cambiata l’idea del lusso, ma non la sostanza. Rimane la grande attenzione al dettaglio in ogni fase, ma con meno ostentazione. Il vero lusso è grande servizio e qualità con naturalezza e in punta di piedi». La sua filosofia nel lavoro? «L’individuo da solo non basta se non è supportato da un grande lavoro di squadra». C.C.
Grand Hotel Villa Medici
Una veduta ottocentesca della facciata dell’Hotel
Via Il Prato, 42 - 50123 Firenze Tel. 055277171 - fax 0552381336 www.villamedicihotel.com 10 2011 | www.mastermeeting.it 89
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UNAHotels & Resorts Villa Le Maschere e UNA Hotel Versilia. Due hotel, una filosofia: offrire il meglio dell’accoglienza made in Italy. Nel lavoro e nel piacere
arà perché le nuove tecnologie hanno annullato le distanze, o perché trovarsi in un contesto piacevole, dove sia possibile prendersi cura del proprio benessere psicofisico, rende più proficuo anche il business, sta di fatto che oggi il confine tra lavoro e tempo libero è sempre più flessibile. Un’esigenza che la catena UNA Hotels & Resorts ha recepito molto bene, coniugando spazi congressuali belli e ipertecnologici con aree benessere all’avanguardia. Tutto questo in contesti da sogno. Un esempio, anzi due? Villa Le Maschere e UNA Hotel Versilia, entrambi in Toscana ed entrambi dimore di grande charme e versatilità. Adagiata sulle colli-
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Villa le Maschere Via Nazionale 75 50031 Barberino di Mugello (Firenze) Tel. 055847431 - fax 0558471744 info@villalemaschere.it www.villalemaschere.it
UNA Hotel Versilia Via Sergio Bernardini 335/337 55041 Lido di Camaiore (Lucca) Tel. 0584012001 fax 0584012002 una.versilia@unahotels.it www.unahotels.it 90 10 2011 | www.mastermeeting.it
ne del Mugello, con vista sul lago di Bilancino, Villa Le Maschere (foto in alto) è un magnifico resort di campagna cinque stelle, in cui tradizione e innovazione convivono in perfetta armonia. Situata in una dimora del tardo Rinascimento fiorentino, la villa, grazie a un sapiente restyling, ha mantenuto inalterata l’atmosfera originaria. Agli organizzatori di eventi offre otto splendide sale meeting, di cui la più scenografica – in grado di accogliere fino a 80 ospiti – è la Sala Gerini, ricavata nell’antica cappella della villa, con volta affrescata, bianche colonne che circondano la sala, e un portone in legno che si apre sul giardino. Tutte le sale, tecnologicamente attrezzate e dotate dei comfort più moderni, sono affacciate sul magnifico giardino all’italiana dove si possono allestire presentazioni e cocktail. La medesima atmosfera raffinata si ritrova nei 350 metri quadrati del centro benessere, ricavato negli antichi sotterranei, con bagno turco, sauna, tre cabine, zona relax, bar, tisaneria e una vasca idromassaggio con vista spettacolare sul parco e sulle piscine. Chi cerca il comfort di un quattro stelle e la privacy
di una dimora privata, troverà nell’UNA Hotel Versilia (foto in basso) la sistemazione ideale. Situato sul lungomare di Lido di Camaiore, e caratterizzato da spazi moderni e luminosi, l’albergo è in grado di soddisfare tutte le diverse esigenze degli organizzatori di eventi. Vanta infatti il centro congressi d’hotel più moderno, grande ed elegante della Versilia. Dotato di un business center e di sette sale modulari, è in grado di accogliere complessivamente fino a 700 ospiti e nella bella stagione, si possono allestire eventi anche nel parco. Non mancano le facilities per il tempo libero: due campi da tennis, una piscina esterna e una Spa con piscina interna, sauna, bagno turco, docce emozionali, aroma e cromoterapia, e un ricco menu di massaggi per tutte le esigenze. Insomma due alberghi diversi ma “una” filosofia: offrire il meglio – nel lavoro e nel piacere – dell’accoglienza made in Italy. P.T.
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Chiesa di Santo Stefano al Ponte Notevole esempio di architettura romanica, il suo ampio corpo centrale ospita eventi business e convegni a pochi passi dal Ponte Vecchio
ostruita con ogni probabilità prima del Mille, la chiesa di Santo Stefano al Ponte, oggi sconsacrata, è diventata sede di concerti di musica classica, ospitando in particolare gli spettacoli dell’Orchestra Regionale Toscana. L’edificio si trova nell’omonima piazzetta accanto al Ponte Vecchio, a Firenze, cui mostra la sua facciata di impianto romanico. Insolita e suggestiva location, rappresenta una delle soluzioni più originali nel cuore del capoluogo toscano per ospitare eventi Mice. Da poco più di un anno, infatti, si propone anche quale cornice per incentive, congressi o cene di gala, grazie alla versatilità dei suoi spazi
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che ruotano attorno al grande open space centrale, di quasi 500 metri quadrati. Qui è possibile mettere in scena svariate tipologie di incontro, convention o festa, riadattando a seconda delle esigenze l’ambiente e avvalendosi della presenza di un servizio di catering dedicato. Più volte oggetto di lavori di rifacimento e arricchimento nel corso dei secoli, nella Chiesa convivono diversi stili: oltre all’originale romanico spiccano le successive aggiunte gotiche e del più decorato barocco fiorentino. Frequentata dalle famiglie più in vista della città durante il Medioevo, nel Seicento subì un’opera di restauro che unì le tre nava-
te che ne componevano il corpo centrale in una sola, attorno a cui si aprono ancora oggi le cappelle laterali. Nel Settecento, poi, venne posizionata una grandiosa scalinata con balaustra, che in origine apparteneva a un altro edificio religioso, creata da Bernardo Buontalenti nella seconda metà del XVI secolo, e fu inserito un nuovo altare, attribuito al Giambologna. Oltre alle opere pittoriche e alle pale d’altare conservate al suo interno, accanto alla chiesa è ospitato il Museo Diocesano di arte sacra, che espone, tra le altre, una tavola di Giotto raffigurante la Madonna col Bambino. Dopo la soppressione della parrocchia verso la metà degli anni Ottanta, infatti, confluirono nella sua sagrestia e nella cosiddetta Cappella degli Orafi molte opere d’arte provenienti dalle chiese non più utilizzate come edifici religiosi, opere che hanno costituito il primo nucleo del Museo diocesano. P.T.
Chiesa di Santo Stefano al Ponte Piazza Santo Stefano al Ponte 5 50122 Firenze Tel. 0552396293 - 0552382041 fax 0552382042 92 10 2011 | www.mastermeeting.it
SCENARI DEL TURISMO
Turismo organizzato:
il primo a ripartire CAPACITÀ DI ADATTARSI AI CAMBIAMENTI E DI ASSECONDARE LE RICHIESTE DEL MERCATO SONO I SEGRETI GRAZIE AI QUALI I TOUR OPERATOR INTERNAZIONALI CHE TRATTANO LA DESTINAZIONE ITALIA HANNO REAGITO ALLA CRISI. I RISULTATI? DOMANDA IN NETTA RIPRESA E IL NOSTRO PAESE AL PRIMO POSTO PER PRESENZA E INTERESSE, IN EUROPA E NEL MONDO Testo e foto di Barbara Ainis
li operatori se lo aspettavano. Il 2011 era atteso come l’anno del recupero definitivo per il turismo organizzato internazionale dopo i duri colpi della crisi. E, in effetti, le previsioni si sono rivelate corrette, corroborate dai dati rilevati da Unioncamere ed elaborati dall’Osservatorio Nazionale del Turismo per l’indagine annuale sul turismo organizzato. I primi 10 mesi del 2011 e le previsioni per il prossimo anno non la-
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sciano dubbi: la domanda per la destinazione Italia è in chiara ripresa, con il 40% dei buyers internazionali che indicano un aumento (il 3,5% in più rispetto allo scorso anno) e il 44,7% che segnalano stabilità. Solo il 15,3% degli operatori mondiali che trattano l’Italia come meta turistica rilevano un calo, mentre lo scorso anno questa percentuale era del 21,4%. Il nostro Paese resta, dunque, nel 2011, il più richiesto presso i tour operator di
tutto il mondo: per presenza e appeal rappresenta l’88,5% in Europa e il 95% negli USA. A seguire ci sono la Francia e la Spagna, entrambe destinazioni in notevole aumento rispetto al passato.
Il settore reagisce ai cambiamenti Eppure il mondo del turismo organizzato internazionale ha dovuto subire grandi mutamenti negli scorsi anni. Innanzi tutto l’effetto congiunturale della
SCENARI DEL TURISMO
Da Roma a Taormina, le più affascinanti destinazioni turistiche dello stivale tornano ad attrarre il settore del turismo organizzato, che spinge prima e più degli altri in direzione della ripresa
crisi economica, che ha determinato un processo di concentrazione delle destinazioni e dei prodotti, insieme con la tendenza della domanda a rivolgersi verso mete, soggiorni e operatori “sicuri”, che garantissero la riuscita della vacanza. A questa tendenza si è aggiunta la diversificazione degli strumenti di vendita, con la sempre più consistente quota di Internet: oltre il 75% degli operatori utilizza la Rete e oltre il 37% delle vendite com-
plessive di viaggi organizzati passa attraverso questo canale (una quota importante, ma che ha ancora margini di crescita). Siti e grandi portali (il 93% dei tour operator internazionali ha un proprio sito e il 30% è presente anche nei portali di promo-commercializzazione) hanno accresciuto l’importanza dei singoli brand, quali elementi determinanti di scelta per i turisti. Anche laddove il cliente ha continuato a rivolgersi al canale di vendita tradizionale,
l’evoluzione del sistema di distribuzione, prodotta dal processo di globalizzazione telematica, ha modificato il ruolo delle agenzie di viaggio, che, per sopravvivere, si sono dovute trasformare da venditori di offerte standard in veri e propri consulenti di viaggio. Nonostante le difficoltà e i cambiamenti, il sistema commerciale delle vacanze organizzate è stato in grado di reagire, adattandosi negli strumenti e negli obiettivi. Così proprio il turismo organizzato è stato il primo segmento del mercato a ripartire dopo la crisi e sta dimostrando nei fatti come sia possibile recuperare rapidamente le quote di mercato a livello internazionale. In tutto il mondo, il 43,3% dei buyers indicano che nel 2011 ci sarà un aumento globale dei viaggi organizzati. Il segnale è particolarmente positivo se si pensa che solo lo scorso anno la quota di previsioni positive non superava il 40,7%, che comunque il 39,7% oggi si aspetta un andamento stabile rispetto a 2010 e che la percentuale di pessimisti è scesa in un anno dal 22,7% al 10 2011 | www.mastermeeting.it 95
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SCENARI DEL TURISMO
17%. Sono soprattutto alcuni mercati a trainare la ripresa: la Russia, innanzi tutto, dove il 72,7% dei tour operator registrano aumenti, ma anche l’India, con il 67,8% di operatori in crescita, i Paesi scandinavi (57,5%) e gli Stati Uniti (49%). In difficoltà, invece, si trova la Spagna, dove il 58% dei tour operator indicano un calo della domanda complessiva di viaggi organizzati.
Destinazione Italia La crescita della domanda verso il nostro Paese beneficia del
deciso interesse in particolare da parte di alcuni dei mercati più importanti. In forte ripresa la domanda negli Stati Uniti, dove il 49% degli operatori che trattano i viaggi verso l’Italia rileva dati in crescita per l’anno in corso, come anche in Russia (con il 63,6% di indicazioni positive), in India (61,1%), in Corea (60%) e in Australia (70%). Prevedono stabilità, invece, la maggior parte degli operatori francesi (60,6%), tedeschi (57,1%) e britannici (54,3%). Maggiori difficoltà si riscontrano nel mercato spagnolo, nel
quale il 41,7% dei tour operator indica un calo della domanda verso l’Italia, e di quello giapponese, che per il 40% prevede un calo, in conseguenza degli effetti sull’economia e sulla società del recente disastro ambientale. Meno positivi i dati relativi al numero di pacchetti venduti. Nel 2011 il nostro Paese rappresenta il 31,2% del totale dei viaggi nel mondo, quando nel 2008 la quota italiana era del 35,6%. Fa eccezione il mercato statunitense, nel quale l’Italia rappresenta il 50% del venduto, mantenendo solidamente questa notevole quota nonostante 96 10 2011 | www.mastermeeting.it
SCENARI DEL TURISMO
Stati Uniti in testa, ma anche Russia, India, Corea e Australia dimostrano il maggiore interesse verso le mete naturalistiche e artistiche del nostro Paese
le difficoltà economiche. Un calo notevole si è registrato nel Regno Unito (di ben 16 punti percentuali) e in Germania (5% sempre dal 2008). Più in generale in Europa la quota di venduto riferita al nostro Paese rappresenta quest’anno il 29,2%. Ancora contenuta, la quota di venduto on-line in direzione dell’Italia si attesta nel 2011 sul 28,3%. Sono soprattutto statunitensi (36,6%), russi (44,4%), giapponesi (40,8%), coreani (41,7%) e svedesi (44,7%) a preferire l’acquisto in Internet. Al contrario Francia e Germania restano più legati ai canali tradizionali.
Risulta importante segnalare che il 39,1% degli operatori internazionali del turismo organizzato non hanno un referente di fiducia in Italia, cui rivolgersi per informazioni e logistica, oltre che per l’organizzazione delle proposte. Tra coloro che si avvalgono di un partner locale, sono preferite le agenzie di incoming, seguite dagli uffici e dalle rappresentanze dei singoli Paesi sul nostro territorio.
Tra città, mare e montagna Ma cosa amano dell’Italia i “turisti organizzati”? Le città d’ar-
te restano in assoluto i prodotti turistici più venduti nel mondo. In Europa sono commercializzati dal 51,7% dei tour operator, seguite dal mare (41,8%), dagli itinerari (27,9%), dall’archeologia (17,6%), dalla montagna (16,4%), dall’enogastronomia (15,2%), dall’agriturismo (12,7%) e dai laghi (12,4%). Negli altri continenti l’interesse dei turisti per il nostro Paese si concentra soprattutto sul turismo culturale. Negli USA il 64% dei TO vende le nostre città d’arte e il 36% i nostri siti archeologici, destinazioni seguite a una certa distanza da itinerari (24%), enogastronomia (18%) e laghi 10 2011 | www.mastermeeting.it 97
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SCENARI DEL TURISMO
Attese positive anche per il prossimo anno, quando saranno business, enogastronomia, montagna estiva e itinerari a trainare il settore del turismo organizzato
(14%). Ma anche Canada, Brasile, India, Cina, Corea e Australia puntano soprattutto sulla cultura made in Italy. Gli altri prodotti presentano spesso grandi margini di crescita e sono opportunità che il nostro Paese dovrebbe cogliere per potenziare la propria penetrazione sul mercato internazionale e la stessa brand awarness del marchio Italia.
Uno sguardo al futuro Le previsioni per il 2012 sono generalmente più caute, ma sempre positive, con il 62% dei tour operator mondiali che si aspetta stabilità nella domanda verso l’Italia, il 33% che prevede una crescita e solo il 5% che prevede diminuzioni. USA e Ci98 10 2011 | www.mastermeeting.it
na sono i più ottimisti, stimando variazioni in positivo del 20%. Sul mercato europeo ben il 50% dei protagonisti del settore attende una crescita della domanda dei viaggi legati al business. Positive le previsioni anche per l’enogastronomia (26% dei TO), la montagna estiva (25,8%) e gli itinerari (24,4%). Negli USA è lo sport a creare le maggiori aspettative: il 66,7% degli operatori lo indicano in aumento. Molto interessante per il mercato statunitense sono anche il turismo business (per il 50% dei TO) e l’enogastronomia (45%). La buona tavola italiana fa gola anche agli operatori indiani, che per il prossimo anno prevedono una crescita del 75% (ma ancora venduta solo dal 4,4% dei TO). A seguire: siti archeologici (+72,7%) e business (60%) con una presenza decisamente più capillare nel mercato. ■
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Wine Food Festival Emilia Romagna
Un autunno in punta di forchetta FUNGHI E TARTUFI, CASTAGNE, PESCE AZZURRO, ANGUILLA, E ANCORA CULATELLO DI ZIBELLO, MORTADELLA BOLOGNA, PARMIGIANO REGGIANO, PIADINA ROMAGNOLA, ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA E REGGIO EMILIA, LAMBRUSCO E SANGIOVESE, SENZA DIMENTICARE IL RICCO E VARIO PANIERE DI FRUTTA E VERDURA DI STAGIONE. TUTTO QUESTO, FINO A DICEMBRE, NELLA KERMESSE SULLA VIA EMILIA, GIÀ RIBATTEZZATA LA NOTTE ROSA DELL’ENOGASTRONOMIA Alberto Sabatini
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SCENARI DEL TURISMO
Tutte le immagini del servizio si riferiscono alla passata edizione del Festival
sitamente (www. winefoodfestival.it) presenta il calendario completo degli appuntamenti, i pacchetti soggiorno proposti, nonché le schede dei prodotti DOP e IGP dell’Emilia Romagna. La scommessa è stata quella di rendere l’enogastronomia regionale una motivazione di viaggio, spingendo così i turisti a fare la valigia solo per assaggiare un determinato prodotto tipico, scoprendone allo stesso tempo la storia e gli antichi processi produttivi, ma anche la terra d’origine, con la sua gente, i suoi monumenti e le sue tradizioni. E i dati della seconda edizione sembrano confermare che l’obiettivo è stato raggiunto: complessivamente gli appuntamenti hanno visto la partecipazione di 1,5 milioni di persone, con Il sito dell’evento www.winefoodfestival.it che ha ricevuto 223.482 visite in termini di visitatori unici, con 1.734 richieste di pacchetti turistici via mail (con più di 100 offerte di soggiorno proposte). «Wine Food Festival, con i suoi oltre 40 appuntamenti per i turisti del gusto», sottolinea Andrea Babbi (foto), amministratore delegato di APT Servion c’è davvero periodo migliore per andare alla scoperta della tavola emiliano romagnola e dei suoi sapori, dell’autunno, grazie anche ai tanti appuntamenti autunnali con l’enogastronomia che si tengono tra città d’arte, borghi storici e località balneari. Appuntamenti che, per un’iniziativa congiunta degli Assessorati regionali all’Agricoltura e al Turismo, in collaborazione con APT Servizi Emilia Romagna, sono stati
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concentrati in un unico cartellone congiunto, il primo vero e proprio Festival del Gusto dell’Emilia Romagna: “Wine Food Festival Emilia Romagna: Segui il Gusto!”. Oltre 45 gli eventi golosi in calendario, da settembre a dicembre; un ottimo pretesto per scoprire, grazie ai pacchetti soggiorno creati ad hoc per i singoli appuntamenti, anche le città d’arte, i borghi marinari, i castelli e i suggestivi paesi dell’Emilia Romagna. Un sito realizzato appo10 2011 | www.mastermeeting.it 101
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SCENARI DEL TURISMO
zi, «è nato per valorizzare il nostro ricco patrimonio enogastronomico, seguendo il connubio qualità convenienza alla base di tutti i nostri progetti turistici. E copre un periodo dell’anno, quello autunnale, da valorizzare, vista la ricchezza culturale, naturalistica ed eno-
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gastronomica del territorio. Si tratta di un Festival che potremmo definire la “Notte Rosa dell’enogastronomia” lungo tutta la via Emilia, vale a dire la proposta di una serie di eventi nati sotto un’unica regia e connotati da un forte legame con il territorio. È un evento attraverso il quale vogliamo che l’Emilia Romagna diventi la prima regione per motivazione di viaggio e di vacanza enogastronomica. I risultati che abbiamo ottenuto dalle prime due edizioni ci confortano, ma siamo decisi ad offrire sempre nuove opportunità turistiche all’insegna del gusto».
no, in formato da Guinness dei Primati, i prodotti tipici della norcineria parmense: il Mariolone più grosso (Sissa, 5-6 novembre); il Prete più Pesante (Polesine Parmense, 12-13 novembre); lo Strolghino da Guinness (Zibello, 19-20 novembre); la Cicciolata più Grande (Roccabianca, 26-27 novembre). Ad arricchire le giornate, stand gastronomici con tutti i prodotti tipici della bassa pamense, lavorazioni dei prodotti “in diretta” e intrattenimento musicale. Da non perdere anche le due fiere roma-
gnole dedicate ai formaggi di fossa: a Talamello, nell’entroterra riminese, i fine settimana del 12-13 e 19-20 novembre, appuntamento con la celebre “ambra” (dal colore che prende il formaggio una volta stagionato nelle fosse tufacee), mentre per assaporare il “fossa” di Sogliano al Rubicone, le date da mettere in agenda sono domenica 20 e 27 novembre e domenica 4 dicembre. Da non perdere anche Enologica, il Salone del vino e del prodotto tipico della Romagna, ospitato dal 18 al 21 novembre alla Fiera di Faenza, con cantine e artigiani in esposizione, degustazioni guidate, incontri e dibattiti e tanto altro ancora. ■
Da segnare in agenda Tanti e tutti imperdibili gli appuntamenti in cartellone dell’edizione 2011 di Wine Food Festival, con il mese di novembre che riserva numerosi eventi che faranno la gioia dei viaggiatori gourmand. Tutti i fine settimana del mese, nella bassa parmense, terra di Verdi e Guareschi, si tiene “November Pork”, la “Staffetta più golosa d’Italia” fra 4 città che realizza10 2011 | www.mastermeeting.it 103
SCENARI DEL TURISMO
FS italiane
sempre più presenti nel panorama ferroviario internazionale A GARANZIA DI UNO SVILUPPO OMOGENEO SONO PERÒ NECESSARIE REGOLE UGUALI PER TUTTI I PAESI DELLA COMUNITÀ EUROPEA Gianluigi Borzoni
a liberalizzazione del mercato ferroviario in corso in Europa ha aperto nuovi scenari e nuove sfide, anche se al momento manca della necessaria uniformità. I 25 Paesi della Comunità Europea con un sistema ferroviario hanno implementato le Direttive europee in 25 modi diversi. Questa situa-
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zione, tutt’altro che marginale, invece che creare un mercato unico, è sfociata in 25 mercati nazionali. Ciò nonostante, quello italiano è già oggi tra i più aperti del Vecchio Continente e nel 2012 segnerà un ulteriore passo avanti in questo senso con l’arrivo di altri operatori privati, diventando così il primo mercato in Europa ad esse-
re davvero concorrenziale in tutti i servizi. In campo internazionale, intanto, le Ferrovie Italiane consolidano la propria posizione di terzo operatore ferroviario europeo con acquisizioni e partnership. È del 7 settembre 2011 l’accordo stretto da Trenitalia Cargo con Europorte France per il trasporto merci
SCENARI DEL TURISMO Due rendering dell’ETR 1000, il nuovo treno Alta Velocità delle FS Italiane, al momento in costruzione
sul percorso francese Amberieu-Modane per un volume complessivo di 450.000 tonnellate l’anno. L’equivalente, su strada, di circa 30.000 camion. Ed entro fine anno è prevista l’implementazione del servizio. Nell’agosto 2011, le FS Italiane si sono affacciate anche al mercato dei Paesi Bassi, stringendo una collaborazione con l’azienda olandese di logistica Har Vaessen B.V. (Gruppo Jan de Rijk) per garantire i collegamenti merci tra Italia e Olanda. Co-protagonista della partnership internazionale in questo caso è stata TX Logistik, società di Trenitalia (Gruppo FS Italiane), specializzata nel trasporto merci nel Nord Europa
e sul corridoio Nord-Sud, attraverso le Alpi. Ma la scalata di FS Italiane ai mercati europei era partita già nel dicembre 2010 con l’acquisto, in partnership con il fondo lussemburghese Cube Infrastructure, del Gruppo Arriva Deutschland. L’acquisizione, perfezionata nel febbraio 2011 con il giudizio favorevole della Commissione Europea, si è conclusa in marzo con il cambio del nome della società in Netinera Deutschland. La nuova compagnia, secondo operatore privato in Germania, produce ricavi per oltre 470 milioni di euro e ha più di 3.100 addetti. FS detiene il 51 per cento della Holding e entra direttamente in un mercato particolarmente dinamico, quello tedesco, conquistandone – sempre in partnership con Cube Infrastructure – una quota pari al 5 per cento. Nel gennaio 2011, grazie all’accordo paritetico Trenitalia-Veolia Transved, le FS Italiane hanno anche dato vita in Francia a un nuovo player, che si propone di operare in tutta Europa con treni transfrontalieri, regionali e anche Alta Velocità. Proprio il 6 ottobre è nata TVT (acronimo di Trenitalia Veolia Transdev), dopo che il 30 set-
tembre il Ministero dei Trasporti francese aveva rilasciato la licenza. TVT, prima impresa ferroviaria privata autorizzata a operare in Francia nel trasporto passeggeri, ha già lanciato il suo primo servizio, Thello, sulla rotta notturna Parigi-Milano-Venezia. Le FS Italiane continuano a guardare con interesse al Vecchio Continente, ma chiedono al Parlamento e al Consiglio europei, oltre a uniformità di regole per il trasporto ferroviario, anche l’inserimento dei Corridoi TEN–T nel Multiannual Financial Framework 2014-2020, per rinforzare l’idea che un network transeuropeo ad Alta Velocità servirà a completare l’integrazione dei singoli mercati ferroviari sia dal punto di vista tecnico sia commerciale. Il budget richiesto dalla Commissione per la Connecting Europe Facility (E 21,7 miliardi per il trasporto) e per la Cohesion/Structural Funds (E 10 miliardi per il trasporto) deve essere garantito dal Parlamento Europeo poiché rappresenta un investimento altamente produttivo per il futuro dei cittadini europei e uno dei migliori modi di investire i fondi dell’Unione per affrontare l’attuale crisi economica. ■ 10 2011 | www.mastermeeting.it 105
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Hilton cresce
e punta sull’Italia DUE NUOVE APERTURE A BREVE, CONSOLIDAMENTO DEGLI HOTEL DI SUCCESSO E CRESCITA NEI SERVIZI PER LA CLIENTELA: LA CATENA ALBERGHIERA INTERNAZIONALE MIRA A UN FUTURO TRICOLORE Dante Daverio
Un romantico scorcio del Villa Igiea Hilton di Palermo, hotel su cui il gruppo internazionale punta anche per l’offerta business
resce in Europa, il gruppo Hilton Worldwide, e cresce soprattutto in Italia, nonostante il periodo di crisi economica globale sia tutt’altro che alle spalle. In concomitanza con l’annuncio del raggiungimento di 50mila camere operative in 210 hotel di 30 paesi del vecchio continente, tra i quali ovviamente c’è l’Italia, abbiamo chiesto all’Area VicePresident Western & Southern Europe Jean Faivre di raccontarci nel dettaglio cosa bolle nella pentola della nota catena alberghiera internazionale. Avete annunciato il target di stanze operative, ma la situazione economica gene-
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rale resta in bilico: cosa prevede per l’immediato futuro del Gruppo? «La premessa è che Hilton Worldwide sta tuttora attraversando una fase di crescita straordinaria, la più rapida dei suoi 93 anni di storia, con numerose nuove aperture in tutto il mondo. Il raggiungimento delle 50mila camere operative in Europa è stato un traguardo molto importante e attualmente l’azienda presenta anche una delle più considerevoli pipeline nel settore, con oltre 100 nuovi contratti firmati, tutti in apertura entro la fine del 2014. Va sottolineato poi che questa performance in Europa è legata soprattutto all’andamento ma-
cro-economico dei diversi paesi e infatti la nostra crescita rimane stabile nella maggior parte degli Stati dell’Europa Occidentale. Registriamo poi un buon recupero dei nostri mercati chiave, tra i quali l’Italia che rappresenta uno dei più importanti tassi di crescita RevPAR in Europa». A proposito dell’Italia: cosa ci può dire sul futuro di Hilton Worldwide nel nostro paese? «Senza dubbio l’Italia è un mercato di crescita strategico per noi e da anni stiamo lavorando per sviluppare ulteriormente il nostro portfolio sul territorio con un team di sviluppo dedicato, portfolio che negli ultimi
SCENARI DEL TURISMO Secondo Jean Faivre (nella foto), area vicepresident Western & Southern Europe di Hilton Worldwide, l’Italia sarà un mercato sempre più interessante per il settore mice
cinque anni è quadruplicato potenziando la presenza dei nostri marchi con l’introduzione dei brand Waldorf Astoria Hotels & Resorts, DoubleTree by Hilton, Hilton Garden Inn e a breve Hampton by Hilton. Sicuramente continueremo ad espanderci con ulteriori accordi e aperture nei prossimi anni. Dopo la new entry Hampton by Hilton Genova, per esempio, ci sarà quella del Doubletree by Hilton Resort Siena-Chianti prevista entro il 2012». Quali sono le vostre strategie per il segmento Mice in Italia? «Come in molti altri mercati in cui operiamo, anche in Italia c’è sempre più attenzione per offerte speciali e promozioni. Con la recente “the Great Getaway” offrivamo, per esempio, il 40% di sconto sulle prenotazioni effettuate tra il maggio e il settembre scorsi. Attualmente è attiva “Hilton HHonors Millionaire”, che consente, a chi organizza un meeting o un evento, di guadagnare fino a un milione di punti HHonors a patto che si prenotino più di 800 room nights entro il 30 novembre 2011. Il fatto poi che i viaggiatori si affidino sempre più a internet per ottenere informazioni sulla destinazione e per cercare le offerte migliori non fa che confermare gli sforzi da noi già fatti per implementare la presenza online. Oltretutto, abbiamo notato che le tempistiche della prenotazione si sono ridotte parecchio e ciò dimostra che i viaggiatori aspettano fino all’ultimo per prenotare. Così, un buon utilizzo della tecnologia mobile è fondamentale per rimanere sempre sulla cresta dell’onda e ampliare il target di riferimen-
to: dal 2009 siamo presenti, con diversi brand sul mercato delle App per iPhone». Adesso che è responsabile delle operazioni del Gruppo anche in Italia, che idea si è fatto del nostro mercato? «L’Italia è una destinazione magnifica. Non a caso alcune delle nostre proprietà più prestigiose sono qui, come il Cavalieri Waldorf Astoria di Roma e il Molino Stucky Hilton di Venezia. Ma soprattutto, come ho già detto poc’anzi, è una destinazione con un grande potenziale di crescita, come dimostrano le performance degli ultimi anni». Nel 2012 Hilton Worldwide inaugurerà un DoubleTree a Siena e un Hampton by Hilton a Genova... «Esatto e rappresenteranno un grande valore aggiunto per il portfolio italiano che attualmente conta 19 strutture aperte e due di prossima inaugurazione». Che cosa si aspetta di ottenere come prestazioni dal mercato italiano nel prossimo futuro? Continuerete a investire nei servizi offerti? «Mi auguro che l’andamento positivo dei nostri hotel italiani prosegua anche nel prossimo anno. Ovviamente l’intenzione è quella di continuare a investire in innovazione e servizi: recentemente, per esempio, Hilton Hotels & Resorts ha lanciato “Eforea: Spa at Hilton”, un nuovo concetto di spa, destina-
to a diventare uno dei marchi del benessere a più alto tasso di crescita a livello globale. Non vediamo l’ora di poterlo introdurre anche in Italia quando se ne presenterà l’occasione. Inoltre, Waldorf Astoria Hotels & Resorts ha anche lanciato una nuova gamma di comfort firmati Ferragamo, che sono stati presentati durante un evento al Cavalieri di Roma». E invece lei di persona quanto conosce l’Italia e gli italiani? «Direi molto bene. Ho viaggiato moltissimo in Italia, e me ne sono innamorato. Considero gli italiani un popolo passionale e orgoglioso delle proprie tradizioni, qualità che ho riscontrato in particolare nel settore alberghiero». In quali aree vi aspettate il maggiore incremento del mercato Mice? «Sicuramente Roma, Firenze, Venezia e Milano sono destinazioni di sicura potenzialità, ma stiamo valutando anche l’espansione in regioni come la Sicilia, la Toscana, il Veneto e la Campania. Per quanto riguarda, invece, il segmento del business travel ci sono opportunità di crescita regionali nei capoluoghi di regione come Torino e Napoli, e in altre città come Palermo, Catania, Bergamo e Verona, dove registriamo una richiesta sempre più forte di hotel con marchi internazionali». ■ 10 2011 | www.mastermeeting.it 107
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L’ospitalità verde di Starhotels NUOVO LOOK E MOOD DI TENDENZA PER LO STARHOTELS SPLENDIDO DI MILANO. RIBATTEZZATO CON L’ACRONIMO E.C.HO. DOPO UN IMPONENTE RESTYLING COSTATO OLTRE 13 MILIONI DI EURO E ISPIRATO AI TEMI DELL’ECOSOSTENIBILITÀ E DELL’ARTE Linda Smiderle Barattieri
ensibilità ambientale e lusso contemporaneo. Sono queste le linee guida che hanno ispirato il restyling dello Starhotels Splendido di Milano, ora ribattezzato con l’acronimo E.C.HO. (Ecological Contemporary Hotel), ultimo nato della collezione alberghiera Starhotels e presentato alla stampa lo scorso 12 ottobre dall’amministratore de-
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legato del Gruppo, Elisabetta Fabri, e il direttore generale Fabrizio Gaggio. Un’operazione importante, costata oltre 13 milioni di euro e nove mesi di lavoro, che ha permesso anche di valorizzare uno straordinario pezzo – quasi dimenticato – del patrimonio artistico milanese (la Cascina Pozzobonelli), e che oggi risponde pienamente alle moderne esigenze di ecososte-
nibilità. «In un momento in cui le tematiche ambientali sono una priorità per tutti», spiega Elisabetta Fabri (foto sopra), «la catena Starhotels lancia un segnale importante: anche nel mondo dell’hôtellerie si possono applicare tecnologie in grado di ridurre l’inquinamento atmosferico e l’impatto sull’ecosistema». L’impiantistica è stata infatti completamente rivista per consentire il riciclo e il riutilizzo dell’acqua, un più intelligente consumo energetico – grazie al fotovoltaico e a uno speciale sistema di copertura dell’intera struttura – e la raccolta differenziata dei rifiuti. L’edificio, severo e rigoroso all’esterno, con numerose finestre e terrazze che ne accentuano la geometria, si affaccia sull’incrocio di via Andrea Doria con Piazza Duca d’Aosta proprio sulla destra della Stazione Centrale. La zona oggi è considerata importante punto di riferimento commerciale grazie anche ai recenti lavori di re-
SCENARI DEL TURISMO
styling. All’uscita dalla Stazione, il colpo d’occhio è immediato: si vedono subito l’albergo e, proprio lì, di fianco, immersi in una piccola oasi di verde recintato, i resti della Cascina Pozzobonelli, dimora di campagna dell’omonima, antica famiglia milanese, risalente alla fine del Quattrocento, con cappella a pianta quadrata realizzata su progetto del Bramante e collegata all’edificio padronale tramite un porticato dove ancora oggi si possono ammirare graffiti e affreschi originali. Impensabile per Starhotels – che da sempre ha nel suo Dna una particolare attenzione all’arte – non mettere a disposizione della collettività questo piccolo tesoro precedentemente nascosto da un parcheggio, oggi trasformato in elegante dehors. All’interno l’albergo si presenta con volumi e spazi nuovi molto luminosi e un design innovativo basato su colori e materiali naturali: legno, pelle, tessuti eco per gli arredi e gres effetto legno per i pavimenti, con alcune zone rivestite in eco-moquette. Luminosa e accogliente la hall, alla destra della reception, arredata con grandi divani in pelle verde nelle varie sfumature con qualche tocco di marrone, pouf a forma di sasso e tavolini in legno di cedro profumato. La sorprendente gigantografia retroilluminata di un bellissimo orto fa da sfondo e si allunga fino al bar, realizzato
in marmo grigio dall’effetto seta, e al ristorante. Spazi tutti in vetro nella conservatory, il giardino d’inverno che si apre sul bellissimo dehors con vista sull’arte bramantesca. Tendenza green anche per il ristorante Orto: pavimenti sempre in gres effetto legno, ampie vetrate schermate da brise-soleil in cui si intravedono deliziose sagome di uccellini, lampadari fatti con sottili listelli in legno che sembrano gomitoli e che scendono su tavoli allestiti con tovagliette e cestini per il pane in cellulosa riciclata e riciclabile. Non solo, la cucina accanto ai piatti tradizionali, si arricchisce di speciali menu preparati con ingredienti a chilometro zero mentre l’acqua diventa minerale con l’esclusivo procedimento home made. Raffinato design contemporaneo e grande comfort anche nelle 143 camere e suite, alcune delle quali con ampio terrazzo privato, sempre ristrutturate con particolare attenzione all’impatto ambientale: luminosa la palette dei colori esaltati dalle gigantografie con tema floreale alle pareti che, a seconda del piano, cambiano il tipo di fiore. Pavimenti e bagni interamente in gres effetto legno e color lavagna con finiture in acciaio lucido. Minibar con prodotti anche bio e l’immancabile Starbed - letto in vera piuma d’oca con materasso ecologico. All’ultimo piano, la
stanza fitness, un must per Starhotels, immersa in una serra con vista panoramica su tutta Milano. Sono cinque le sale riunioni del centro congressi, per una capacità totale fino a 240 persone, tutte arredate nei toni del verde, con particolare attenzione ai consumi e dotate di tecnologia high tech. Situata al pian terreno e illuminata da luce naturale la sala Elementi può diventare una prosecuzione del ristorante, mentre le altre quattro – Acqua, Fuoco, Aria, Terra – si trovano al piano inferiore che si raggiunge attraverso una scenografica scala elicoidale in pietra scura, spaccata da un fascio di luce o direttamente dal dehors. Atmosfere eco-chic incluse. ■ 10 2011 | www.mastermeeting.it 109
SCENARI DEL TURISMO
Royal goes
green
LA CATENA DELLA FAMIGLIA NALDI PRESENTA LE BEST PRACTICES REALIZZATE IN UN ANNO GRAZIE AL PROGETTO “MR. ROYAL RISPETTIAMO E SALVAGUARDIAMO L’AMBIENTE”
o scorso 27 settembre, all’Hotel Royal Continental di Napoli, il presidente di Royal Group Hotels & Resorts, Teresa Naldi, ha presentato alla stampa il progetto “Mr. Royal Rispettiamo e Salvaguardiamo l’Ambiente”. «Il turismo», ha ricordato Teresa Naldi, «è la più grande industria globale, e come tale consuma molte delle risorse naturali della Terra, ma, al contempo, può contribuire a preservarle. Lo sviluppo del turismo sostenibile deve saper coniugare il rispetto dell’ambiente, la cultura del luogo, lo sviluppo economico locale e la soddisfazione del turista». Questa la premessa che ha introdotto il piano green pensato ad hoc dalla Catena per sensibilizzare l’opinione pubblica, gli stakeholders e i lavoratori dipendenti riguardo l’uso di tecnologie, prodotti e comportamenti volti alla salvaguardia dell’ecosistema come la raccolta differenziata, la gestione sostenibile delle risorse energetiche ed
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idriche e la sensibilizzazione ambientale. A mostrare le regole del green code, un simpatico personaggio dei fumetti, Mr Royal – ideato da Cesare Naldi, Gianluca Picone e Marco Zuppetta – che in un opuscolo di 11 colorati e divertenti sketch illustra le best practices messe in atto dall’azienda per minimizzare il
proprio impatto ambientale: introduzione di dispenser di acqua, stampanti condivise e di distributori centralizzati di detersivi biodegradabili, illuminazione a basso consumo, ristorazione a km 0, check-in elettronico, stampa su carta ecologica, bottiglie di vetro in sostituzione di quelle di plastica, cancelleria ecosostenibile. G.B.R.
I risultati In un anno, il piano Mr Royal ha permesso di risparmiare: ✓ 100.000 bottiglie di plastica da 33cl. Grazie all’utilizzo di naturizzatori di acqua. ✓ 480.000 fogli di carta con il nuovo sistema di check-in elettronico. ✓ 440 toner con l’utilizzo di stampanti condivise. 7.600 flaconi con l’utilizzo di distributori centralizzati di detersivi concentrati e biodegradabili. Ha permesso inoltre di: ✓ riciclare 54.300 bottiglie di vetro ✓ eliminare gli imballaggi di detersivi ✓ ridurre l’80% degli imballaggi di succhi di frutta ✓ ridurre notevolmente l’utilizzo di carta
EDUCATIONAL TRIP
Salerno, Costiera e Terme
VIAGGIO INSOLITO NELLA TERRA DEI MITI, ALLA SCOPERTA DEI TESORI ARTISTICI DELLA CITTÀ DI SALERNO, E DELLE PERLE DELLA COSTIERA AMALFITANA, CON FULL IMMERSION HEALTH & BEAUTY... Piera Carlomagno
oraggioso l’itinerario scelto dalla Provincia di Salerno e dalla Camera di Commercio di Salerno per presentare una nuova destinazione turistica alle 40 aziende di livello internazionale che sono state ospiti del fam trip Salerno-CostieraTerme a fine settembre. Tre giorni per scoprire la “terra dei miti” da angolazioni diverse e senza ripercorrere ossessivamente tutto quanto in provincia di Salerno c’è di più turistico e conosciuto. Non solo perle della Costiera Amalfitana, templi di Paestum e Cilento, dunque, ma la scoperta di strutture di accoglienza e monumenti collocati in luoghi che
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sono veri e propri gioielli ancora tutti da scoprire. Quaranta tra events manager, direttori marketing aziendali, pco, incentive house e tour operators sono stati accolti in maniera calorosa all’aeroporto “Costa d’Amalfi”, in località Pontecagnano, a soli 4 chilometri dal capoluogo. Tre arrivi in tre momenti diversi della giornata, con volo Alitalia da Milano e Roma. L’aeroporto, che, grazie anche all’impegno e agli investimenti della compagnia di bandiera Italiana, punta al potenziamento sia per quanto riguarda il numero dei voli, che la capacità di accoglienza, è stato uno dei punti di forte interesse da parte dei buyers nei
confronti del territorio salernitano. I pullman della Buonotourist, di Buonocore Group, che è leader, nell’Italia meridionale, nel settore viaggi e servizi per il trasporto persone e turismo, hanno accompagnato i manager durante tutto il tour. Prima tappa Salerno, la città che cambia, ma che offre percorsi storico-artistici di valore altissimo. Gli ospiti hanno visitato il Duomo di San Matteo con una guida d’eccezione, lo storico funzionario della Soprintendenza Bap Antonio Braca. La cattedrale di Salerno sorge nel cuore del centro antico, a ridosso dei vicoli longobardi e dell’antica reggia di Arechi II, e fu costruita subito dopo la
EDUCATIONAL TRIP
L’Hotel Raito
Il Castello di Arechi
conquista della città da parte di Roberto il Guiscardo nel 1076. Gli ospiti del fam trip sono rimasti incantati dalla Cripta, in cui sono custodite le reliquie dell’evangelista Matteo. Dal cuore della città alle verdi colline, l’altra tappa cittadina è stata il Castello intitolato proprio ad Arechi, in realtà una fortificazione bizantina realizzata su un impianto romano.
Da lì si gode la vista di tutta la città e i buyers hanno potuto assaggiare i piatti tipici della zona, tra cui la milza, il piatto di San Matteo, patrono della città, la cui festa è celebrata il 21 settembre, ma anche pesce, dolci al limone e limoncello. Poi partenza alla volta di una piccola località meno nota, ma ricca di sorprese. A Cava de’ Tirreni gli ospiti hanno visitato l’Abbazia benedettina che quest’anno festeggia il Millennio: dalla chiesa, alle stanze arredate, alle celle dei monaci, il tutto avvolto nel silenzio maestoso della valle Metelliana. La sera, momento di incontro con le istituzioni locali all’hotel Raito, un cinque stelle del gruppo Ragosta Hotels Collection, che sorge aggrappato alla roccia all’imbocco della Costiera
Amalfitana. Raito di Vietri sul mare, borgo da favola, domina il mare illuminato dai raggi della luna, e l’hotel che porta lo stesso nome dispone di 77 lussuose camere e suite, due sale ristorante panoramiche, un ristorante à la carte, un grill, due bar, due piscine panoramiche, una piscina interna riscaldata, ExPure SPA con solarium panoramico, Area fitness, Centro Congressi. All’incontro con le istituzioni hanno accolto gli ospiti il presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli (a sinistra) e il presidente della Camera di Commercio di Salerno Guido Arzano (foto a destra) La cena con i prodotti al km 0 e le ricette originali dello chef Francesco Russo hanno reso indimenticabile il primo giorno del tour.
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EDUCATIONAL TRIP
La ceramica di Vietri
Oltre all’Hotel Raito, ha aperto le proprie stanze agli ospiti, per la prima notte, il Lloyd’s Baia Hotel del gruppo Marinelli, un quattro stelle, sempre a Vietri sul Mare, in cui sale meeting e congressi attrezzate con le più moderne tecnologie, ristoranti lussuosi con menù ricercati ed una carta di vini selezionati offrono la cornice ideale per appuntamenti di prestigio. E il Grand Hotel Salerno, la prua di nave dell’architetto Nicola Pagliara, sul mare del capoluogo. La seconda giornata è stata dedicata alla Costiera Amalfitana. A Raito sorge Villa Guariglia, residenza dell’ambasciatore d’Italia dell’Ordine di Malta e ministro degli esteri del governo Badoglio, ora proprietà dell’amministrazione provinciale che in un’ala della casa ha allestito il museo della ceramica vietrese. Per l’occasione, la Provincia di Salerno, ha fatto aprire anche l’ala in cui restano intatti i fastosi arredamenti dell’epoca, generalmente chiusa al pubblico. A seguire Focus su Amalfi. Visita e pranzo nello splendido hotel cinque stelle Santa Caterina, un’antica villa di mare in stile Liberty circondata dalla naturale bellezza della Costiera Amalfitana, dal mare e dal cielo sempre azzurro, dalle lussureggianti bouganville, dagli orti ancora coltivati da chi apprezza i frutti della terra, con camere, suite e ville annesse da so114 10 2011 | www.mastermeeting.it
gno. Nel pomeriggio visita al Duomo di Sant’Andrea, con la guida Bonaventura Esposito, che ha lasciato in tutti un ottimo ricordo. Poi passeggiata tra i vicoli alla ricerca di souvenir. La sera tutti ospiti per cena e
Il Duomo di Amalfi
pernottamento all’Holiday Inn di Cava de’ Tirreni, 8 chilometri da Salerno e 5 dalla Costiera Amalfitana, eleganza e praticità a quattro stelle che, dalla lobby e dalle sale congressi si estende al ristorante e alle camere. Ed è stato ancora l’Holiday Inn ad ospitare, la mattina dopo, il workshop con gli operatori turistici locali e gli stake holders del territorio. Grande scambio di informazioni per un ritorno sicuro dei buyers con le loro aziende o i propri clienti in provincia di Salerno. Sempre al-
EDUCATIONAL TRIP
Panoramica di Amalfi
l’Holiday Inn, un coffee break e il pranzo hanno chiuso la laboriosa mattinata. Nel pomeriggio partenza per Contursi, una località sulle sponde del Sele, là dove il fiume diventa importante. E infatti è la città delle acque, questo centro di cure idrotermali famoso fin dai tempi dell’imperatore Augusto. Visita alle terme Cappetta, Vulpacchio, Forlenza; conferenza e buffet alle terme del Tufaro; infine bagno alle terme Rosapepe, straordinaria struttura a quattro stelle, dove gli ospiti, dopo un cocktail di benvenuto, hanno cena-
Le Terme Capasso
to, ballato e pernottato. In un’atmosfera incantata il complesso Rosapepe si sviluppa in tre corpi distinti, l’elegante albergo, le moderne terme ed il village con piscine termali. I tempi sono ormai maturi, ritengono gli organizzatori dell’evento, perché della provincia di Salerno si inizi a parlare come di un territorio omogeneo in cui tradizioni, identità, economia, turismo, agricoltura, tutela ambientale e promozione costituiscano un unico patrimonio sociale e culturale. Il Fam Trip viene considerato un’occasione in più di promo-
I pomodori San Marzano
zione delle attività locali e di entrare in contatto con nuovi possibili acquirenti. Obiettivo del progetto è infatti comunicare direttamente con gli esperti del settore e gli stake holders. Hanno collaborato Alitalia e Trasporti Marittimi Salernitani. ■
Le Terme Rosapepe 10 2011 | www.mastermeeting.it 115
Fare business
Quanto vale un albergo? La compravendita di hotel è un business delicato, specie in Italia dove molti albergatori hanno ancora il pregiudizio su standard e parametri e dove la tendenza è quella di comprare e vendere i muri e la tradizione piuttosto che un’azienda produttiva. Ecco cosa bisogna sapere per mandare a buon fine una trattativa, evitando il rischio di finire nelle mani di advisor poco esperti
gni anno passano di mano 300 alberghi, circa l’1% del totale. Di solito quello che si viene a sapere non è il vero prezzo pagato, ma lo stipulato. Capita infatti che si cedano quote di società, che si acquistino porzioni di immobile per cui i valori di vendita non sono quasi mai un riferimento affidabile. Ad esempio, le transazioni alle quali abbiamo assistito recentemente sono state influenzate dalla velocità dei pagamenti e dalle discussioni sull’importo da registrare. E ancora, se si vendono le quote di una società immobiliare ad esempio senza l’arredamento e gli equipaggiamenti il valore diventa incomparabile e fuori
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standard, difficile da considerare come riferimento per altre transazioni. Supponiamo che un istituto, uno studio commerciale, un equity fund, un privato interessato, voglia acquistare un albergo chiavi in mano. Gli alberghi sono normalmente vincolati e non è consentito trasformarli in civili abitazioni, per cui se lo si vuole correttamente valutare è necessario entrare in possesso di una valutazione esperta e indipendente (in gergo “una valutazione a reddito”). Per stimare il valore di un albergo valgono i parametri di ricavo ma soprattutto vale il G.O.P (Gross Operating Profit) un parametro diverso dall’ebitda e dal 3° o 4° MOL.
Gli alberghi si comprano e si vendono in base al valore della camera (unità produttiva di base) e al reddito che ciascuna camera può produrre. I valori del terreno, del parcheggio, del giardino, della piscina, della cucina, dei corridoi, e dei servizi in genere, non hanno senso compiuto, perché non essendo l’albergo utilizzabile e vendibile come immobile, tutte queste dotazioni e i servizi vengono ricompresi nel valore della camera. E il valore della camera come si calcola? Sempre e solo sulla performance economica attuale e futura, sempre e solo sul reddito che può produrre. L’Italia alberghiera è tuttora convinta che gli alberghi inter-
Fare business
nazionali siano peggio di quelli nostrani. L’albergatore disprezza le catene, gli standard, gli indici, i parametri e non crede mai ai dati forniti da chi vende, quasi quasi non crede nemmeno al suo commercialista. La tendenza del decennio appena trascorso è quella di comprare e vendere i muri, i mattoni, il cemento, i metri quadrati, la posizione, il design. Insomma il sentimento, l’affetto, la storia ... non un’azienda produttiva. Raramente si vende “la rendita”, che invece è la sola cosa che conta per chi compra. E’ la rendita che può dirti se da quell’acquisto rientrerai, se otterrai un ritorno del tuo investimento in almeno 15 anni. Tutto qui.
Allora come si fa per non sbagliare? Il mercato degli alberghi è piccolo, locale, funziona meglio quando chi vende e chi compra sono del medesimo ramo, vengono dalla stessa esperienza. Quando si vende un albergo noto e appetibile sul mercato nazionale si accentua la presenza degli immobiliaristi (e intermediari in genere). La prima regola, se si entra sul nazionale, è non esagerare con le proprie valutazioni e ascoltare chi cerca di calcolare la fair share e la market share, chi sa stimare l’indice di occupazione e il prezzo medio. Se l’advisor che rappresenta una delle parti non è esperto, come minimo farà il conto dei metri quadrati di superficie e moltiplicando per 2.500 - 3000 euro ciascun metro quadrato stabilirà un valore che non corrisponde però a quello dell’impresa alberghiera. Se l’albergo è situato in zona
turistica, in posizione privilegiata, sul mare o in prima linea l’acquirente potenziale cercherà di valutare la stagionalità, le quote di clienti d’affari e di vacanza, le percentuali di ospiti stranieri e italiani, l’indice di occupazione letti, la web reputation, etc etc etc., tutti dati che lo aiutano a capire la produttività dell’albergo. Chi intende vendere deve fare altrettanto insomma essere preparato su quello che conta in termini di reddito. Il punto è sempre uno: stimare il valore dell’albergo anziché il freddo “immobile” senza la gestione. Il bravo venditore e l’albergatore in gamba devono quindi disporre di una documentazione che riporta dati come questi: • il movimento degli alberghi simili e/o concorrenti; • la posizione, l’accessibilità; • lo stato della facciata, della pensilina, del tetto; • lo stato complessivo dell’immobile (soggetto a verifica degli ingegneri del compratore); • la data dell’ultima ristrutturazione • l’elenco di coloro che nell’area dispongono di parcheggio, di giardino e di piscina (o solo una di queste 3 dotazioni) • la qualità dei servizi accesso-
ri, della manutenzione, delle sale, delle cucine, dei letti; • il ristorante (averlo significa essere full service, altrimenti si è limited service (una grande differenza); • il prezzo medio mensile ma anche il prezzo praticato al cliente migliore e peggiore (ADR); • la presenza dell’albergo su Internet, sui Portali e sulla guida Michelin; • la web reputation (i punti assegnati da Tripavisor, Booking, etc.) Alcuni consigli per coloro che intendono acquistare un albergo per gestirlo personalmente e non per farne un business immobiliare. Un albergo ben gestito, con un indice di occupazione camere del 60%, ottiene un differenziale tra costi e ricavi attorno al 25% del fatturato. Con un’occupazione camere del 70% il margine operativo si alza fino al 35% dei ricavi. Morale: gestendo un albergo in buona posizione, al mare, in città, in montagna di circa 50 camere acquistato al prezzo di 5 milioni di Euro (100.000 euro x camera) si può ottenere una rendita perenne di 350 milioni di Euro all’anno e quel che più conta un’eccellente qualità della vita. P.T.
ALBERGHI VENDUTI •11 alberghi venduti recentemente a un valore medio di 120150.000 euro camera •4 alberghi a 4 stelle di città capoluogo passati di mano a 180.000-200.000 euro camera •1 albergo di 110 camere venduto per 250.000 euro camera (Lombardia) •1 albergo di 30 camere a Venezia venduto per 400.000 euro camera (12 milioni di Euro) 10 2011 | www.mastermeeting.it 117
L’IMPRENDITORE DEL MESE
L’incontro che mi ha cambiato la vita FRANCO CECCARELLI, AMMINISTRATORE DELEGATO DEL GRUPPO IMMOBILIARE CECCARELLI, TRA GLI IMPRENDITORI PROTAGONISTI DEL RECUPERO DEL QUARTIERE BOVISA DI MILANO, RACCONTA DEL SUO INCONTRO CON IL LAMA TIBETANO GANGCHEN RINPOCHE. DA LUI HA IMPARATO LA STRATEGIA DEL WIN-WIN E L’ARTE DEL DISTACCO, CHE METTE IN PRATICA IN TUTTE LE SUE ATTIVITÀ, LAVORATIVE E NO PROFIT Gaia Fiertler
Franco Ceccarelli con il Lama Gangchen, suo maestro di vita
ai palazzi del quartiere Bovisa firmati dall’architetto Mendini agli acquedotti in Tibet e alle scuole in Nepal. Franco Ceccarelli è un imprenditore milanese di seconda generazione che, insieme al fratello Maurizio, è costruttore e investitore in passato nel settore alimentare, meccanico e chimico-farmaceutico. Fisiopharm, che produce antibiotici, è stata venduta due anni fa a un gruppo polacco. Il brillante imprenditore, oggi sessantenne, ha vissuto in mezzo mondo, a New York per dieci anni, in Venezuela, Brasile, Nepal e Italia, ma è soprattutto in Sudamerica che si è fatto le ossa da ragazzo, dopo la laurea in economia alla Bocconi. «Mio padre mi mandava a
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risollevare aziende in perdita. Ero il capo ma facevo di tutto, dal ragioniere al meccanico. Dovevo capire dall’interno come funzionavano le cose, facendole per primo. Mi diceva
infatti di basare la mia autorevolezza sulla professionalità e non sulla ricchezza, perché questa può sfumare, mentre impegno, dedizione, sacrificio ed entusiasmo non te li porta via nessuno. Inoltre mi incoraggiava ad avere rapporti friendly con i dipendenti, guardando più alle qualità umane che non alla preparazione tecnica che è più facile da imparare», racconta Franco Ceccarelli, amministratore delegato Gruppo immobiliare Ceccarelli. Se il primo maestro è stato il padre Luigi, il secondo è stato ed è tuttora il Lama tibetano Gangchen Rinpoche, conosciuto in Tibet nel 1986, 25 anni fa. Da quell’incontro sono nate tantissime iniziative umanitarie, nonché la sua crescita per-
Una cerimonia con il Lama Gangchen al centro spirituale di Albagnano sul lago Maggiore
L’IMPRENDITORE DEL MESE
I fedeli buddisti festeggiano il decimo anniversario dell'Healing Meditation Centre di Albagnano sul lago Maggiore (2010)
sonale e spirituale con una guida d’eccezione. Da allora Ceccarelli non ha più lasciato il suo maestro e gli è sempre stato al fianco con il proprio sostegno economico e umano. Per prima cosa, ha finanziato il Centro buddista tibetano di via Marco Polo a Milano, tempio per i fedeli e casa del Lama fino all’apertura del centro di meditazione e guarigione ad Albagnano, vicino a Verbania, sul Lago Maggiore, dove il Lama vive da diversi anni. Ceccarelli aveva già seguito prima pratiche di meditazione con la dinamica mentale e il guru Maragi quando viveva in Brasile, ma l’incontro con il buddismo tibetano diventa per lui un vero e proprio stile di vita. La mattina puoi incontrarlo al parco mentre medita cantando e nel we nel ritiro di Albagnano, ma anche il suo modo di essere capo e di fare business è cambiato. «Con la meditazione ho imparato a concentrarmi e a cono-
Il Lama Gangchen inaugura una delle vie del centro
scere i meccanismi della mia mente e delle mie emozioni. Sul piano pratico sono diventato meno iroso e meno impulsivo con i collaboratori e meno mosso dall’avidità negli affari», ammette Ceccarelli. Che ogni giorno cerca di mettere in pratica la logica win-win, ossia collaborativa e soddisfacente per tutti gli attori in gioco e non uno stile conflittuale, dove uno vince e l’altro perde. «La meditazione mi fa emergere l’energia necessaria, la fiducia e la saggezza e mi rende più lucido nello smascherare l’affare non buono, dove c’è l’inganno, mentre prima mi sarei buttato per sete di guadagno, ma senza saggezza. Ho invece imparato
che serve la passione per il proprio lavoro, mentre i soldi sono solo un mezzo per continuare a svilupparla e non un fine», spiega Ceccarelli che, pur con i piedi per terra, sostiene di essere abbastanza libero da attaccamenti, a parte l’inseparabile sigaretta. «Non è necessario essere monaci e rinunciare a tutto, ciò che conta è non avere attaccamento e non identificarsi con ciò che si ha. In pratica, non diventare tronfi. Così, quando sento sorgere in me un po’ di arroganza, volo in Tibet a pulire i gabinetti dei monasteri frequentati dai fedeli», aggiunge Ceccarelli. Come dicevamo, dall’incontro con il buddismo sono iniziate anche 10 2011 | www.mastermeeting.it 119
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L’IMPRENDITORE DEL MESE
Help in action in numeri 900 bambini le sue opere alternative in giro per il mondo per sostenere la missione umanitaria del Lama Gangchen, che ha fondato la Lama Gangchen World Peace Foundation (Ceccarelli è presidente della fondazione italiana), Ong affiliata all’Onu dal 1997. Il Lama è anche cancelliere per l’Italia dell’International Association of Educators for World Peace, anch’essa affiliata alle Nazioni Unite e nel 1992 ha fondato a Milano l’associazione onlus Help in action per portare aiuto alle popolazioni più povere delle regioni himalayane attraverso adozioni a distanza e la costruzione e la manutenzione di scuole, cliniche, acquedotti e monasteri, nonché lo sviluppo di progetti agricoli, di recupero delle tradizioni mediche e artistiche e di riabilitazione dei disabili. «Vivere accanto a quest’uomo è per me l’esperienza più importante come buddista: sentire la sua condizione di libertà interiore, di gioia assoluta e di impegno concreto per la pace, benché lui stesso dipenda dagli altri per vivere. È lui che mi ha
a Kathmandu, capitale del Nepal, inseriti negli asili e scuole dell’area, alimentati e curati con l’adozione a distanza
1 struttura scolastica costruita a Kathmandu, in grado di ospitare 800 di quei 900 bambini
26 villaggi del Tibet riforniti di denaro, abiti, scarpe, materiale di studio, riserve di cibo e sementi ogni estate
15 monasteri in Tibet-Cina, Nepal e India sostenuti con l’adozione a distanza dei monaci
3 acquedotti a Gangchen, Singma e Namling. Sono in corso progetti analoghi per altri villaggi dove manca l’acqua per irrigare e dove la scarsità di piogge costringe d’inverno a bere dalle pozze che si formano nel terreno
25mila alberi piantati nelle stesse zone 2 ambulatori medici a Gangchen e Shigatze 1 ospedale l’Himalayan Healing Center Clinic a Kathmandu insegnato a meditare facendo seguire l’azione coerente, libera da attaccamenti. Così io mi impegno a realizzare progetti che facciano stare bene le persone», racconta Ceccarelli. Come imprenditore è tra i protagonisti del recupero del quartiere Bovisa di Milano con la ristrutturazione e cambio di destinazione d’uso di numerosi siti industriali, in collaborazione con lo studio degli architetti Mendini. E, sempre nello spirito di solidarietà che lo caratte-
Franco Ceccarelli, imprenditore di fede e di pratica buddista
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rizza, ha contribuito alla rinascita dell’area con la concessione in comodato d’uso gratuito di spazi propri. Come il capannone di via Cevedale che, da quattro anni, ospita il Trinity Skatepark, primo centro sportivo al coperto in Italia dedicato alla pratica di skateboard, rollerblade e Bmx (biciclette da salto): ben 900 metri quadri di rampe e strutture per fare salti, discese e acrobazie. Mentre The Bag Art Factory sorge in un altro capannone del Gruppo concesso gratuitamente. È un luogo d’arte in progress, nato dall’idea di alcuni studenti dell’Accademia di Brera, che sono partiti dalle periferie della città per dare vita a realtà artistiche eclettiche e dinamiche. Partendo quindi da un contenitore, riedito e modificato, The Bag è il risultato dell’esperienza di tutte le persone che vi sono passate, in una logica open source, potenzialmente modificabile all’infinito, con la volontà di condividere mezzi, esperienza e arte, perfezionandone la struttura e alimentando l’energia creativa della fabbrica. ■
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DONNE AL TOP
Viaggiare
è stata la mia scuola DUE LAUREE, DUE MASTER, QUATTRO LINGUE PARLATE FLUENTEMENTE, MA È GIRANDO IL MONDO CHE ELENA PALACIOS, AMMINISTRATORE UNICO DELLA SOCIETÀ DI MONITORAGGIO MEDIA SELPRESS, HA IMPARATO LA LEZIONE PIÙ IMPORTANTE: PENSARE SECONDO UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE. E SENZA PREGIUDIZI Riccardina Corgnati
Qui sopra, Roma. Elena Palacios con il figlio Lucas il giorno del battesimo. A destra, con l’amato chihuahua Pat e la gattina Maggie
rentotto anni, spagnola di nascita (ma cittadina del mondo in trasferta in Italia), sposata con il fondatore del Gruppo PMS, Patrizio Maria Surace e
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mamma da due anni di Lucas, Elena Palacios, dal 2008, è amministratore unico di Selpress, società del Gruppo PMS specializzata nel monitoraggio e nell’analisi dei media. La sua
carriera di manager inizia molto presto e, da subito, le dà grandi soddisfazioni. Dopo due lauree (in Business Administration e in Turismo e Pubbliche Relazioni), e due master (in Executive Business Administration and Marketing e in International Commerce) nel 2000 diventa responsabile dell’Ufficio Commerciale a Bruxelles della Mudanzas Devila, occupandosi dello sviluppo della Società nell’Europa centrale e dell’est. Successivamente si trasferisce a Madrid dove lavora come Marketing Consultant in Allianz Seguros. Nel 2002 vola in Gran Bretagna per gestire le risorse umane e le relazioni internazionali di Forno Vivo – sarà lei a seguire lo start up del ristorante a Tring – e nel 2003 entra come Finance and Administration Director nella società di servizi integrati per la comunicazione PMS. Un percorso da globe trotter, che si può dire appartenga al suo dna: «viaggio da quando avevo 15 anni», racconta Elena Palacios, «mi è capitato anche di cambiare città ogni anno, e questa è stata l’esperienza formativa più importante della mia vita: mi ha aperto la mente, insegnandomi a pensare secondo una prospettiva internazionale». Oggi Palacios – che parla fluentemente 4 lingue – si divide tra Milano, dove si trova la sede di Selpress e Roma, la cit-
DONNE AL TOP
Vis à vis con Elena Palacios
tà in cui vive, ma appena può, rifà la valigia e, insieme alla famiglia, torna in Spagna o parte per un viaggio in giro per il mondo. D’altronde, fare nuove conoscenze e parlare con le persone, le viene naturale, proprio come viaggiare. La grande capacità comunicativa è l’altro tratto forte del suo carattere, complici un bellissimo sorriso e limpidi occhi chiari. Non a caso il punto di forza della società in cui lavora è la capacità di ispirare fiducia, una fiducia costruita con i fatti e confermata dai risultati: in dieci anni di attività, grazie anche alla acquisizione di Selpress, PMS è oggi advisor della comunica-
La prima regola di una buona comunicazione? Giocare d’anticipo. I settori più innovativi nella comunicazione? Digital PR e social corporate responsibility. E quelli invece che avrebbero bisogno di svecchiarsi un po’? Eventi e uffici stampa. La sua soddisfazione professionale più grande? La guida della Selpress. Il maestro sul campo dal quale ha imparato di più? Mio marito, che avendo più di 35 anni di esperienza nel settore, mi ha trasmesso competenze e soprattutto un metodo di lavoro. Le qualità del suo carattere che più l’hanno aiutata nella carriera? Forza, determinazione e tanta pazienza. Ci racconta la sua giornata di lavoro tipo? Ogni giornata è diversa, diciamo che in settimana mi divido fra Roma, dove abito e Milano, dove lavoro. La sua forza? Credere in quello che faccio. Cosa invece la demotiva? La stupidità. Che tipo di viaggiatrice si considera? Sempre pronta a partire. Il tipo d’albergo che preferisce? I boutique hotel per il loro ambiente intimo e accogliente. Mi ci sento come a casa. Il viaggio che rifarebbe domani? Il mio viaggio di nozze: il giro del mondo. Il viaggio che non ha ancora fatto? Una settimana a cavallo in qualche posto sconosciuto. Il sogno nel cassetto? Avere un cavallo tutto mio e il tempo per cavalcare ogni giorno.
un “peso” e fa opinione «Penso che oggi i canali più efficaci per veicolare la propria comunicazione, oltre al web, siano i gior-
nali autorevoli, quelli capaci di stimolare il pensiero». Dice, e noi non possiamo fare altro che sottoscrivere. ■
zione integrata per i principali gruppi finanziari ed economici. «La nostra forza», continua la top manager, «sta proprio nell’attenzione e nella personalizzazione del servizio che, per Selpress, si traduce in rassegne stampa tailor made, piattaforme informatiche all’avanguardia e user friendly, su tutti i device». Sui new media, secondo Palacios, si gioca la partita della comunicazione moderna, ma senza nulla togliere al valore della carta stampata, quando ha 10 2011 | www.mastermeeting.it 123
LA PAROLA ALLE AZIENDE
Ile la Sud forza delle donne TRE STORIE DI SUCCESSO RACCONTATE DA TRE CORAGGIOSE E ACUTE IMPRENDITRICI CHE HANNO SCELTO DI TORNARE AL SUD, DOPO LE ESPERIENZE GIOVANILI DI STUDIO E DI LAVORO AL NORD, INVESTENDO LE PROPRIE ENERGIE IN DIFFERENTI SETTORI: L’ARTIGIANATO, L’AGRICOLTURA, L’INFORMATION TECNOLOGY, PREFERENDO IL VIVERE SLOW ALLA VITA DELLE GRANDI CITTÀ E RIAPPROPRIANDOSI DI QUEI VALORI CHE COMPONGONO L’ESSENZA STESSA DELLA VITA a cura di Tiziana Conte
ecessità fa virtù” recita l’antico detto popolare. E se chi ha necessità vive al Sud allora le virtù si moltiplicano. E sì, perché nel Mezzogiorno tutto è più difficile quando si parla di lavoro e lo è ancora di più se a cercare di emergere sono le donne. Ecco allora che entrano in gioco le molteplici virtù femminili che consentono alla ingegnose e creative donne meridionali di sopravvivere anche in tempi di crisi come que-
“N
sti. Un esempio? Tre storie di successo che ci piace raccontare; quelle di tre imprenditrici che hanno scelto di restare al Sud, in Puglia, investendo le proprie energie in differenti settori: l’artigianato, l’agricoltura, l’information tecnology, preferendo il vivere slow alla vita delle grandi città, riappropriandosi di quei valori che compongono l’essenza stessa della vita. Come hanno fatto Annalisa Surace, Margherita Diviccaro e Antonella Palumbo.
Design antico e tecnica innovativa: così ho rilanciato l’artigianato di Ostuni Annalisa Surace, salentina di nascita, dopo aver studiato al Politecnico di Milano e trascor-
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so nove anni a Bologna, è tornata nella sua terra e vive in una masseria, ad Ostuni, da do-
ve dirige la sua azienda che opera con il marchio IJO. Dopo aver conseguito una laurea in architettura e un master in design management alla Domus Accademy, Annalisa ha iniziato un percorso sul recupero dell’artigianato, adottando un design moderno, di stile mediterraneo, su materie da trasformare in prodotti funzionali per l’arredamento. «Sono convinta che oggi, più che mai, è la qualità che dura nel tempo a vincere sulla quantità». Insomma comprare meno ma bene. «Ci siamo lasciati alle spalle l’epoca dell’usa e getta stiamo affrontando l’era del recupero». Partendo da questo concetto, la giovane imprenditrice ha da-
LA PAROLA ALLE AZIENDE
to alla luce il marchio IJO che tradotto dal grico, l’idioma della Grecia salentina, significa sole. «Ho scelto un marchio che si rifacesse alla cultura messapica ma che fosse moderno, quindi breve e immediato», spiega. Ed è con IJO che Annalisa ha messo sul mercato la sua prima collezione per la casa nel 2006 quando ha anche partecipato al MCEF di Firenze nella sezione ricerca e innovazione. Dopo i numerosi oggetti ed utensili per la tavola, il bagno e la cucina, lavorati in ferro e pietra come vuole la tradizione pugliese, la creativa imprenditrice ha iniziato a concentrarsi sul tessile. «Mi piace disegnare il tessuto partendo dalla scelta dei fili. Faccio uno lavoro sulla trama con uno studio sul disegno di tradizione popolare, antica, per poi ren-
derlo contemporaneo anche con contaminazioni di fili gommati, metallici o di pietre dure». Anche il disegno antico subisce rivisitazioni per diventare pezzo unico. E stiamo parlando di capi fatti su telai antichi a quattro o a otto licci. «La differenza con le altre aziende “competitor” sta nel fatto che la maggior parte di queste tessono sul telaio e poi stampano sul tessuto mentre i miei disegni nascono direttamente dai fili, dalla trama e dall’ordito». La tessitura antica pugliese, quella classica del corredo, è ordito di cotone e trama in lino; Annalisa oltre a questo e dopo una serie di sperimentazioni, è riuscita a realizzare l’ordito con fili di cachemire e la trama di fibre particolari come, per esempio, la ginestra o il filo d’acciaio per modellare
tessuti naturali. Ecco allora asciugamani, strofinacci, copriletto, ma anche abiti, sciarpe, stole. Veri e propri capolavori d’arte. La seta cruda che sposa il punto ad ago, il lino che si intreccia ad un chiacchierino o ad pizzo macramè. Gli scialli di lana o cachemire con pietre dure da indossare come gioielli e trame preziose come quelle ad arazzo per un’avvolgente sciarpa di cachemire a quattro fili. Le sciarpe ma soprattutto gli scialli sono il pezzo forte di Ijo: «Sono il simbolo della donna del sud ed oltre ad essere di grande femminilità sono da sempre un’arma di seduzione». E pensate che occorrono 3 giorni soltanto per montare l’ordito e che con 50 metri di ordito si possono fare massimo 20 scialli. Ognuno di loro è cifrato e riporta le iniziali della tessitrice e il logo. Semplicità delle forma ed esclusività del tessuto anche per gli abiti Le collezioni Ijo sono in vendita a Milano e Roma, ma anche ad Ostuni e se ne può avere un assaggio anche al sito internet. www.ijodesign.com. «Quando ho avviato la mia attività l’ho fatto anche pensando alle donne del sud, pensando di creare nuovi posti di lavoro riscoprendo l’artigianato. E spero che la mia azienda, crescendo, possa dare il suo contributo in questo senso». 10 2011 | www.mastermeeting.it 125
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LA PAROLA ALLE AZIENDE
Tutta colpa di un’opunzia Al Sud, in Puglia, è ritornata anche Margherita Diviccaro, nativa di Foggia ma vissuta a Trieste con la sua famiglia, almeno fino a quando un’opunzia non le ha cambiato la vita. Ero in vacanza nel Salento quando incidentalmente sono inciampata in un’opunzia, non il fico d’india che siamo abituati a vedere nelle nostre tavole, ma l’opunzia paraguajeniss, quella dal frutto più scuro quasi violaceo e dalle tante e lunghe spine a forma di uncino. Il fico spinoso era caduto su una falesia inondandone l’abbagliante biancore di un rosso tutto da assaporare. E le è piaciuto talmente tanto quel colore e quel sapore che Margherita, ecologista ed appassionata di botanica, a più di quarant’anni ha deciso, quattro anni orsono, di trasferirsi vicino a Tricase, a Marina di Tiggiano proprio in quel tratto di costa dove questa specie di cactus è particolarmente presente, anche come ornamento di ville e palazzi nobiliari. Qui, Margherita, da poco più di un anno ha creato l’impresa artigianale “Le Opunzie”, lavorando su una pianta che lei definisce “tosta”, che resiste nonostante la gente del posto non la ami anche per via delle sue molteplici spine e le dia spesso fuoco. Tosta proprio 126 10 2011 | www.mastermeeting.it
come la tenace Margherita che prima di iniziare la sua attività, si era consultata e confrontata con alcuni contadini del posto che però le avevano dato della matta. Ma lei non aveva desistito e si era messa a fare ricerche sul frutto. «Avevo scoperto che ha incredibili proprietà terapeutiche e nutrizionali: è ricco di vitamina C, manganese, potassio, calcio e non solo». Le opunzie di Margherita crescono in fazzoletti di terreno incontaminato, all’ombra dei grandi alberi di quercia, carrubo e mirto o tra scogli di falèsia, allori e ulivi. La raccolta avviene quando il frutto è rosso, dal magenta al cremisi, a seconda dell’esposizione solare, a novembre, dicembre, gennaio e maggio. Estrarre il frutto dal suo involucro è una vera e propria impresa e ci vuole grande pazienza, un po’ per via delle spine lunghe e ad uncino, un po’ perché bisogna fare attenzione a non ammaccarlo. «Dopo aver pulito i fichi dalle spine, anche con l’ausilio della sabbia, dell’erba o della juta, si sbuccia e si tolgono i semi: il tutto con gesti decisi ma molto delicati», ci spiega, precisando che «la lavorazione è sempre eseguita manualmente e la spremitura avviene a freddo». Tutto questo lavoro per ottene-
re le squisite marmellate, le prelibate composte ma anche i gustosi ratafià. Ecologista ed appassionata di botanica Margherita ama il suo lavoro anche perché, «mi consente di arrivare alle persone attraverso la pancia, il gusto», tiene a sottolineare. «È una scelta di vita che ho fatto a quarant’anni anche per l’amore che nutro verso la natura», aggiunge. Non è un caso, infatti, se abita in campagna dove ha un vero e proprio zoo e ben 18 gatti. Ma la piccola imprenditrice agricola si occupa anche del recupero di questa opuntiae paraguajensis così bistrattata dai locali. E a questo proposito porta avanti progetti e azioni mirate con il Centro di Educazione Ambientale di Andrano e l’Ente Parco Naturale Regionale Costa Otranto - S.Maria Leuca Bosco Tricase. «Quando trovo un’opunzia ridotta male la raccolgo e la pianto in un luogo più sicuro, all’ombra di grandi cespugli di lentisco». E ha in progetto anche la ristrutturazione di un vecchio pagliaio per didattiche su questa naturale e preziosa risorsa. Intanto continua il suo lavoro di ricerca e ci fa sapere di essere in contatto con il Museo Bischi di Pesaro, «quello dei colori, per cercare di estrarre da questo fico un colore naturale per tingere i tessuti, seguendo l’antico lavoro artigianale, proprio come già accadeva nell’antichità per tingere le lenzuola».
LA PAROLA ALLE AZIENDE
Voglio diventare il partner Microsoft di riferimento per il centro sud
Con uno sguardo rivolto molto di più al futuro lavora, invece, Antonella Palumbo, che dopo aver conseguito una laurea in Scienze politiche ad Urbino e dopo svariate esperienze lavorative a Milano e Modena, a 33 anni, nel 2001, seguendo più la logica del cuore che quella del mercato, rientra in Puglia, a Francavilla Fontana, dove incomincia a lavorare in un’azienda di information tecnology. «Certo con le scienze politiche quel lavoro non c’entrava nulla ma con la disoccupazione che c’è, in pochi hanno il privilegio di scegliere soprattutto dalle mie parti», ci fa sapere. Quel lavoro, però, le è piaciuto da subito e a distanza di qualche anno, con l’esperienza maturata, Antonella decide di aprire un’azienda tutta sua, la Vision Consulting S.r.l., dopo un’attenta valutazione del mercato che «rivelava uno spazio interessante di sviluppo potendo contare su numerose medie e piccole aziende». Ma se al Sud non si può parlare di concorrenza come nel Nord, almeno per questo settore, «il mercato è difficile da penetrare per la mancanza di cultura de-
gli imprenditori locali verso le nuove tecnologie». Tanta fatica, quindi, ma anche molte soddisfazioni. «La più grande quando il cliente, inizialmente scettico, ci ringrazia per avergli ottimizzato il lavoro. Perché la gestione è importante: fa risparmiare tempo e il tempo è denaro». La Vision Consulting S.r.l. di Francavilla Fontana, è Microsoft gold certified partner. Un particolare non indifferente. «Significa che devi aver competenze specifiche, fare spesso corsi di aggiornamento e mantenere standard elevati per i clienti e per la stessa Microsoft». Antonella ci fa sapere che per far crescere il suo business punta sulle aziende che erogano servizi pubblici (acquedotti, gas), su quelle agroalimentari e retails. Il lavoro della Vision Consulting consiste nel fornire, possibilmente con un pacchetto chiavi in mano, gli strumenti utili per gestire, con l’ausilio delle nuove tecnologie e del software Dinamics Nav di Microsoft, un’azienda dalla A alla Z, dalla fase della produzione alla fatturazione. «Certo, per un imprenditore, oggi come oggi, l’inve-
stimento può sembrare troppo impegnativo: si parte da un minimo di 50 mila euro e sette mesi per l’implementazione dei servizi, ma è necessario per far crescere il business». E se la crisi si fa sentire anche in casa Vision Consulting «è sicuramente nei pagamenti sempre più dilazionati da parte dei clienti», precisa l’amministratore unico, Antonella, «mentre il lavoro è aumentato». E lei non solo non si scoraggia ma gioco al raddoppio e costituisce la Dynamo Solution Srl dove ricopre il ruolo di amministratore delegato. «Questa nuova realtà imprenditoriale, che nasce dalla sinergia di cinque società specializzate nell’information tecnology consentirà di penetrare il mercato in modo più aggressivo», ci confida, «potendo contare anche su una maggiore forza lavoro come, per esempio, i nostri 25 consulenti in Puglia, Matera e Roma. E il tutto con un unico obiettivo: diventare il partner Microsoft di riferimento per il centro sud». Insomma, ha le idee chiare la giovane imprenditrice, moglie e mamma, che riesce a conciliare il lavoro con la vita famigliare in un settore solitamente tutto maschile. «Mi è capitato spesso di dover battere i pugni per farmi ascoltare dall’interlocutore maschio, non solo qui al Sud. Nel mondo del lavoro, l’approccio alla donna, soprattutto quando questa riveste ruoli importanti è spesso, per molti uomini, difficile da gestire». Ma lei va avanti per la sua strada. «Non ragioniam di lor, ma guarda e passa», come direbbe il Sommo Poeta. ■ 10 2011 | www.mastermeeting.it 127
NUOVE TECNOLOGIE
Oggi depurare l’acqua in hotel
è facile ed economico UNA TECNOLOGIA INNOVATIVA BASATA SULLA MECCANICA QUANTISTICA PERMETTE DI RISOLVERE DEFINITIVAMENTE IL PROBLEMA DEL CALCARE E DELLE CARICHE BATTERICHE Luigi Vantangoli
iamo entrati nel terzo millennio, sarà il millennio dei grandi cambiamenti per l’umanità. La fisica convenzionale sta mostrando i primi cedimenti su paradigmi che sembravano incontrovertibili, come tavole dei comandamenti scolpite nella pietra. La legge di Einstein sulla relatività, la legge sulla gravità (in realtà questa teoria, assunta dalla fisica convenzionale come certa, non ha mai avuto una conferma) sono state messe in crisi dai recenti esperimenti, svolti ancora una volta grazie alla genialità di ricercatori italiani, sulla velocità dei neutrini (particelle sub-atomiche) maggiori della velocità della luce. Di fronte a questi esperimenti,
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messi in discussione (i cambiamenti dei paradigmi e la perdita di certezze fanno paura a tutti) ma indiscutibilmente veri
e non casuali perché ripetuti per mesi, la fisica convenzionale sta cominciando, finalmente, a prendere timidamente in considerazione la meccanica quantistica. Cos’è la meccanica o fisica quantistica? È un enorme contenitore in cui sono messe regole e formule che utilizzano principi quasi non logici, non ancora certificate da strumenti costruiti dall’uomo ma, in realtà, dimostrate dalla continuità dei risultati. L’approccio alla quantistica deve essere quasi un atto di fede, in quanto non si capisce perché ma i risultati si ottengono, in modo continuativo e non casuale e, aggiungerei, anche stupefacente (in realtà di spiegazioni ne sono state date moltissime, anche da grandi scienziati come
NUOVE TECNOLOGIE
I benefici che il dispositivo Quantum Hotel produce per una struttura ricettiva Nikola Tesla, Max Plank o George Lakhowsky). La nostra ricerca parte dal principio che la materia è costituita da energia (Albert Einstein) e quindi da particelle in continuo movimento (si pensi agli elettroni che girano vorticosamente attorno al nucleo atomico). Questa energia in perenne movimento emette delle piccolissime radiazioni, con lunghezza d’onda specifica secondo la “materia” a cui appartiene. È possibile captare queste frequenze, misurate in Åmströng (che è un 10–9 di millimetro) e memorizzarle in appositi computer, trasformati per questo particolare utilizzo. Emettendo queste frequenze possiamo lavorare sulla materia specifica, oggetto del nostro trattamento.
IL MAGNETISMO TERRESTRE Il magnetismo terrestre, normalmente sottovalutato e non percepito nella nostra quotidianità è, in realtà, una grande e immensa energia a disposizione di tutti. Enti internazionali come la NASA basano tutte le proprie analisi e teorie sulle emissioni di energia magnetica ed elettromagnetica della Terra e dei corpi celesti in genere. Pensiamo inoltre all’energia elettrica alternata, ormai indispensabile alla nostra vita e, che senza l’apporto dei magneti, posti all’interno dei generatori, non potrebbe esistere. È quindi un’energia primaria, fondamentale per la vita umana e biologica in genere. Persone, animali e piante vivono in pieno equilibrio magnetico. Un organo del corpo che si squilibra magneticamente, depolarizzandosi o inver-
1. Elimina il problema del calcare. Il calcare viene trasformato dalla forma cristallina tipica delle incrostazioni (Calcite) ad una forma cristallina semplice che non è più in grado di aggregarsi né di attaccarsi alle superfici (Aragonite). Dal primo istante si risolve il problema del calcare e, nel giro di poche settimane, si dissolvono tutte le incrostazioni che otturano parzialmente le tubazioni e riducono l’efficienza e la funzionalità degli impianti, ricoprendo le serpentine, le flange, i gomiti, ecc. con spessori che a volte superano anche i due centimetri. Gli impianti di riscaldamento recuperano fino al 30% di efficienza, con evidenti risparmi economici. Chi ha inserito addolcitori per ridurre le problematiche del calcare, con conseguenti schiavitù, dovute al consumo di sale, alla manutenzione, alla stessa gestione che può portare a forti sviluppi di flora batterica se non regolare, può spegnerli, risparmiando considerevoli cifre annuali. 2. Elimina nel giro di poche settimane le cariche batteriche, prima tra tutte la temibile Legionella (in tutti i sierotipi esistenti). La ionizzazione negativa dell’acqua, fenomeno indotto dal Quantum Hotel, porta alla creazione di un ambiente ostile alle cariche batteriche che, da quel momento, si riproducono sempre più lentamente fino a scomparire nel giro di poche settimane. Altri batteri che scompaiono sono Pseudomonas, Salmonella, Escherichia Coli. 3. Armonizza tutte le perturbazioni magnetiche (acque sotterranee, rete di Hartmann) ed elettromagnetiche. Le persone che dormono all’interno del raggio d’azione del Quantum Hotel dormono meglio perché non “disturbate” dalle perturbazioni che troviamo ormai in ogni struttura ricettiva. 4. Rapida installazione, in pochi minuti e senza fare alcuna opera idraulica, elettrica o muraria.
tendo la giusta polarità, diventa un organo potenzialmente aggredibile da malattie.
L’UTILIZZO DELLA FISICA QUANTISTICA E DEL MAGNETISMO NEL TRATTAMENTO DELLE ACQUE Freebioenergy ha provveduto ad analizzare l’acqua e le sue specifiche frequenze. È stato quindi messa a punto, dopo anni di prove, una tecnologia miniaturizzata che, in modo apparentemente semplice, lavorando sulle specifiche frequenze dell’acqua, è in grado di portare enormi migliorie all’acqua contenuta negli impianti idrici e termoidraulici, senza che ci sia un contatto diretto.
Non solo, questi dispositivi utilizzano per il funzionamento solo energie naturali e, in particolar modo, il magnetismo terrestre. Non sono cioè alimentati né dall’impianto elettrico né da batterie. Si applicano in parete, installati da un tecnico di fiducia, e cominciano immediatamente a funzionare, migliorando le caratteristiche dell’acqua che scorre negli impianti all’interno del suo raggio d’azione, che è di ben 30 metri! Non devono essere installati sulle tubazioni e neanche vicino alle stesse; funzionano infatti a livello ambientale, creando una sfera dal raggio di 30 metri (60 di diametro!) all’interno della quale avvengono una serie di migliorie nell’acqua e ■ nell’ambiente. 10 2011 | www.mastermeeting.it 129
RISORSA UOMO
IL SENSO
a cura di Alessandro Lazzaroni ale.lazza@libero.it in collaborazione con Silvia Testi silvia testi@hotmail.com
DI COLPA
TRA ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ E ECCESSI DI COLPEVOLIZZAZIONE l senso di colpa ci coglie quando abbiamo la sensazione di aver violato regole che per noi sono importanti o non ci siamo sentiti all’altezza dei nostri standard. È quindi un’esperienza molto soggettiva, variando da persona a persona dove viene posta l’asticella per valutare una propria prestazione. Legato al senso di colpa è spesso il senso di vergogna, cioè la sensazione di qualcosa di sbagliato, da tenere segreto, altrimenti chissà che cosa succederebbe. Come tutti i sentimenti umani, come la rabbia o la tristezza, anche il senso di colpa fa parte della fisiologia della vita emotiva di ciascuno di noi, ma può diventare un problema se arriva a dominare costantemente la vita psichica di una persona. Chi si lascia tiranneggiare dal senso di colpa può arrivare a paralizzarsi senza fare nulla, ripensando continuamente ai propri errori. Rimuginare sul passato può presentare alcuni vantaggi secondari: martirizzarsi rende possibile evitare il pre-
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sente e può evocare empatia in chi ama mostrarsi confortante, ma non porta a niente altro: non si può cambiare il passato, mentre è possibile agire per il futuro. Il senso di colpa patologico si collega spesso a una sensazione di onnipotenza: un’ illusione di controllo che porta a sentirsi responsabili di tutto. Nel cosiddetto pensiero magico ci si sente come se i propri pensieri (soprattutto quelli cattivi) possano tradursi immediatamente in realtà: ad esempio, a tutti può essere capitato di sentirsi in colpa se succede qualcosa di brutto a una persona a cui abbiamo augurato qualcosa di male, pur senza che ci sia nessun nesso causale oggettivo tra il nostro pensiero e l’evento accaduto. La radice di questa modalità arcaica di pensiero può essere ricondotta all’esperienza infantile in cui il desiderio di cibo del lattante si realizza spesso quasi immediatamente con la nutrizione da parte della madre. Anche questa modalità distorta di pensiero, presente
in tutti noi, può generare un senso di colpa irragionevole se viene amplificata. Altri esempi di sensi di colpa a sproposito sono quelli a sfondo ricattatorio, come quello del privilegiato: a tutti sarà capitato di sentirsi dire, da piccoli: “Mangia tutto perche c’è gente povera che non ha da mangiare”, senza avere la brillantezza di rispondere “Invece se mangio tutto i poveri del mondo staranno meglio?” Altrettanto irragionevole – ma più complicato da gestire – è il cosiddetto senso di colpa del sopravvissuto, che colpisce spesso i superstiti di gravi eventi in cui altri perdono la vita (es. un incidente d’auto o un attentato). Spesso il tema del senso di colpa si ricollega a quello dell’autostima, quando la persona, per effetto della propria colpa, arriva a sentire di non meritare di essere felice. In questi casi la persona si espone anche facilmente ad atteggiamenti manipolatori: se troverà magari qualcuno disposto a consolarla, più spesso, in particolare sul lavoro, potrà incontrare persone propense ad approfittare di lei facendo leva sul ricatto morale.
Come gestire il senso di colpa senza farsi paralizzare Che fare allora di fronte al senso di colpa? È legittimo cerca-
RISORSA UOMO
re di superarlo, il che non significa condonarsi sempre tutto ma piuttosto assumersi la giusta parte di responsabilità. Il primo passo è quindi quello di accertare l’effettiva gravità delle proprie azioni che non sempre è proporzionale alla propria sensazione di disagio: può essere utile confrontarsi con altre persone simili (es. per ruolo lavorativo) e chiedersi se loro considererebbero l’evento grave come noi; o che cosa avremmo provato se altri ci avessero fatto quello che noi abbiamo fatto a loro; o che cosa noi stessi tra un mese, a mente più fredda, penseremmo di questa situazione. Questo potrebbe contribuire a ridi-
mensionare l’ansia dovuta all’errore. Appurata l’effettiva entità del danno, un secondo step potrebbe essere quello di soppesare le proprie responsabilità personali nell’evento, cercando di capire quanto è dipeso da noi e quanto da altre variabili che possiamo elencare. Anche una disamina delle proprie effettive intenzioni può aiutare a fare chiarezza.
Una volta appurate le proprie responsabilità, chiedere scusa sembra banale ma non è sempre scontato; e poi proporsi di riparare i danni provocati, laddove è possibile, è dimostrazione di coraggio e di riconoscimento del proprio errore. Alla fine di questo processo, siamo giustificati a perdonarci: nessuno è perfetto e la vita va avanti. ■
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UNA METAFORA PER CRESCERE a cura di Leonardo Frontani mm@twt-team.it
Tra 5 minuti
in scena
n Teatro, poco prima d’iniziare lo spettacolo, gesti rituali tendono a far concentrare la compagnia sull’energia di tensione al risultato. L’augurarsi che ci sia tanta m... per tutti sembra risalire al ’700 cioè quando la borghesia e la nobiltà si recavano a teatro in carrozza e cavalli pasciuti si rilassavano nelle adiacenze della struttura lasciando, a ricordo di una serata di applausi e successo, tale frutto del loro ricambio fisiologico. Se le equine deiezioni, davanti al teatro erano generose, probabilmente lo spettacolo profumava di successo e valeva la pena andarlo a vedere. Il teatro, nelle sue varie epoche è lo specchio della sua civiltà contemporanea. È nei tempi, forse la più alta espressione di modernità della società umana. Incarna la soddisfazione di un bisogno
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sofisticato: guardarsi dall’esterno, utilizzando la scena e gli attori come strumenti di autovalutazione della propria esistenza. Interessante la visione dell’attore che percepisce il valore del suo mestiere solo grazie al consenso che ottiene sulla scena. L’attore non riesce a valutare se stesso e se lo fa spesso si affida a percezioni limitanti. Un po’ lo stesso che accade a tutti noi che affrontiamo incessantemente dalla nascita il palcoscenico della vita, attendendo, temendo, affidandoci al giudizio dello spettatore. Alcuni si trascinano dietro la loro pesante platea nel corso della loro esistenza, chiedendo continuamente conferma su ”come sto andando ?”, “me la sto cavando ? Io ce la metto tutta”. Si sa che non sempre il pubblico è magnanimo in teatro co-
me nella vita e allora cerchiamo altre strade, personaggi diversi, indossiamo maschere alternative con il solo innato bisogno di essere apprezzati. Il teatro è un affascinante strumento di formazione. Il palcoscenico è metafora calzante della vita, il copione è il legame con i nostri vissuti, i personaggi le maschere esistenziali che a volte indossiamo. Nella formazione comportamentale attraverso il teatro, si tende a lavorare su 3 dimensioni di crescita personale: percezione dell’altro, dello spazio, del tempo. Infatti, una compagnia incarna le dinamiche di un qualunque team di lavoro con la performance nel cuore e nella mente. Il regista a volte è il burattinaio del gruppo con la pretesa di ottenere l’effetto scenico che solo lui conosceveramente; un po’ come un manager autorevole che non riesca a condividere completamente la sua visione. Il teatro è mezzo per crescere, per conoscersi, per esplorare ed imparare uscendo dalla propria zona di comfort ed affrontando la paura antica del pubblico in attesa: il sapore aspro di essere soli efare qualcosa per chi in silenzio ti guarda e attende che tu faccia il tuo dovere. “Il teatro è quel luogo dove si entra adulti e si esce bambini”, frase attribuita al grande Totò che incarna il senso di una catarsi delle emozioni favorita dalla scena, assolutamente confermata dall’esperienza di conduzione di percorsi di crescita personale grazie a questo strumento affascinante e caledoscopico. ■
IL PARERE DEL LEGALE a cura dell’avvocato Roberta Borghini
Aerei
sovraprenotati uno è il presupposto dell’altro: senza overselling, non si verifica overbooking. Tutte le compagnie aeree vendono un numero superiore di biglietti rispetto ai posti realmente disponibili, determinando ex ante, mediante complicati calcoli statistici, la quota di passeggeri che saranno assenti alla partenza. Non deve trattarsi, però, di regole dotate di valenza scientifica, se ogni giorno in tutti gli aeroporti del mondo diversi viaggiatori vengono lasciati a terra. Per assurdo, il mancato imbarco potrebbe non tradursi in un vero inadempimento del vettore; basti pensare al caso di un passeggero colpito da overbooking e “riprotetto” su un volo successivo che, per via della tratta o degli scali, giunga addirittura a destinazione prima del previsto. Non la pensano così i giudici, per i quali “il c.d. overbooking costituisce il risultato tipico di una cattiva organizzazione del tour operator che non giustifica l’esonero da responsabilità ma costituisce invece inadempimento specifico e pienamente imputabile” (Trib. Monza, 15 febbraio 2005). Il regolamento CEE 11 febbraio 2004 n. 261 cerca di ovviare ai “gravi disagi e fastidi” che seguono al negato imbarco, con un livello minimo di tutela che consiste nella compensazione pecuniaria, nel rimborso del prezzo del biglietto, nel “riavviamento” verso la destinazione finale e nell’assistenza gratuita durante le ore di attesa. Nulla vieta, però, al
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passeggero che provi di aver subito un maggior danno, anche di natura esistenziale, di chiedere in giudizio un eventuale “risarcimento supplementare” (art. 12 reg.). Casi da manuale, la mancata partecipazione ad improrogabili impegni familiari – giuramento del figlio militare – (Giudice di Pace di Cagliari, 27 giugno 2003, n. 1139) o il mancato rispetto di un importante appuntamento di lavoro: imprevisto, quest’ultimo, che “determinava incontestabilmente nell’attore un senso di frustrazione, quasi di impotenza per l’impossibilità di onorare un appuntamento professionale di indubbia rilevanza” e che gettava “indubbio discredito” sulla sua immagine (Giudice di Pace di Cagliari, 25 marzo 2005). Dato che risulta difficoltoso, per il “cittadino medio”, conoscere il coacervo delle norme esistenti, il legislatore ha imposto una serrata pubblicità degli obblighi delle compagnie aeree e dei diritti dell’utente, che devono
essere portati palesemente a conoscenza di quest’ultimo sia prima che durante l’acquisto del biglietto, in modo particolare quando si verifica il fenomeno del deliberate overbooking (art. 14 reg. n. 261/2004). Solo pochi mesi fa il Consiglio di Stato ha ribadito questi principi, confermando la legittimità di una pesante sanzione pecuniaria comminata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato ad una compagnia aerea per pratiche commerciali scorrette. Il tribunale amministrativo ha, infatti, giudicato del tutto insufficiente allo scopo l’informazione preventiva sul sito web, osservando che “la collocazione (una diversa sezione del sito di non agevole fruibilità, ovvero le condizioni generali di acquisto che il consumatore è chiamato a scorrere integralmente) ed il contenuto (che si risolve in un richiamo alla normativa comunitaria) dell’informativa inerente i diritti dei passeggeri in caso di mancato imbarco, volo cancellato o ritardato, non consentono ai consumatori di venire a conoscenza con chiarezza dei diritti loro riconosciuti dalla normativa comunitaria in tali circostanze” (sez. VI, 30 giugno 2011, n. 3897). ■
Sull’obbligo di informare i passeggeri in merito ai loro diritti, l’art. 14 del regolamento CEE n. 261/2004 dispone: “1. Il vettore aereo operativo provvede affinché nella zona di registrazione sia affisso, in modo chiaramente visibile e leggibile per i passeggeri, un avviso contenente il testo seguente: «In caso di negato imbarco [...], rivolgersi al banco di accettazione o alla porta di imbarco per ottenere il testo che enumera i diritti del passeggero, in particolare in materia di compensazione pecuniaria e di assistenza». 2. Se nega l’imbarco o cancella un volo, il vettore aereo operativo presenta ad ogni passeggero interessato un avviso scritto contenente le regole in materia di compensazione pecuniaria ed assistenza ai sensi del presente regolamento. [...] 3. Per quanto concerne i non vedenti o gli ipovedenti, le disposizioni del presente articolo si applicano facendo ricorso a mezzi alternativi adeguati. Se volete rivolgere qualche domanda all’avvocato Roberta Borghini potete scrivere a: avv.borghini@alice.it 10 2011 | www.mastermeeting.it 133
LA PAROLA AL FISCALISTA a cura di Giuseppina Dipierro
Redditi da locazione: il regime della cedolare secca partire dal 2011 è entrato in vigore un nuovo regime di tassazione dei redditi derivanti da locazione per finalità abitative di immobili ad uso abitativo e relative pertinenze. Si tratta di un regime di imposizione facoltativo, riservato alle persone fisiche titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento di unità immobiliari abitative locate, che non agiscono nell’esercizio di un’attività d’impresa o di arti o di professioni. Quindi, al regime della cedolare secca non possono accedere le società di persone, le società di capitali né gli enti commerciali o non commerciali. Restano anche esclusi dal regime gli imprenditori ovvero i lavoratori autonomi nel caso in cui concedano in locazione un immobile abitativo ai propri dipendenti, essendo irrilevante la circostanza che l’immobile sia utilizzato dal dipendente per finalità abitative. Per gli immobili abitativi locati posseduti pro quota l’opzione per il regime della cedolare secca può essere esercitata disgiuntamente da ciascun titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento ed esplica effetti solo in capo ai locatori che l’hanno esercitata. Il regime della cedolare secca può, quindi, essere applicato anche in relazione ad una quota dell’immobile locato. Esercitare l’opzione significa assoggettare il canone di locazione ad un’imposta operata nella forma della cedolare secca. In sostanza viene applicato un sistema di tassazione alternativo a quello ordinario. Infatti, l’opzione da parte del locatore dell’immobile per il regime della cedolare secca esclude
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l’applicazione per il periodo di durata dell’opzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, secondo le aliquote progressive per scaglioni di reddito, e delle relative addizionali sul reddito fondiario prodotto dall’immobile locato; dell’imposta di registro dovuta sul contratto di locazione, generalmente prevista nella misura del 2% del canone pattuito; dell’imposta di bollo sul contratto di locazione dovuta nella misura di euro 14,62 per ogni foglio. La cedolare secca sostituisce le imposte di registro e di bollo, ove dovute, anche sulle risoluzioni e sulle proroghe del contratto di locazione. In linea generale l’opzione per la cedolare secca consente al locatore di applicare un regime di tassazione agevolato e semplificato; l’opzione da parte del locatore per l’accesso a detto regime esplica, tuttavia, effetti anche nei confronti del conduttore che non è più tenuto, per il periodo di durata dell’opzione, al versamento dell’imposta di registro sul contratto di locazione concluso. Per il periodo di durata dell’opzione, inoltre, è sospesa per il locatore la facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone, anche se detta facoltà è prevista nel contratto di locazione. A tal fine il locatore è tenuto a comunicare preventivamente con lettera raccomandata al conduttore l’intenzione di esercitare l’opzione e la rinuncia all’aggiornamento del canone. Con riferimento all’aliquota, è fissata nella misura del 21 per cento. Mentre è ridotta al 19 per cento per i contratti a canone concordato disciplinati dall’art. 2, comma terzo, della legge 9 dicembre 1998, n. 431 e per i contratti contemplati
nell’art. 8 della medesima legge relativi ad abitazioni site nei comuni con carenze di disponibilità abitative individuati dall’art. 1, comma primo, lett. a) e b) del decreto legge 30 dicembre 1988, n. 551 e negli altri comuni ad alta tensione abitativa individuati dal CIPE. In merito ai contratti di locazione per i quali è possibile esercitare l’opzione, deve trattarsi di contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo locati per finalità abitative e relative pertinenze. L’opzione può essere esercitata anche per i contratti di locazione di durata inferiore a trenta giorni nell’anno, per i quali non sussiste l’obbligo di registrazione in termine fisso. Si ricorda, infine, che l’opzione va esercitata in sede di registrazione del contratto di locazione ed esplica effetti per l’intera durata del contratto, salvo revoca. Infatti resta vigente l’obbligo di registrazione per i contratti di locazione di immobili esistenti nel territorio dello Stato nel termine fisso di trenta giorni, decorrente: per i contratti scritti, dalla data di formazione dell’atto o, se antecedente dalla data di esecuzione; per i contratti verbali, dalla data di inizio della loro esecuzione. Qualora non sia stata esercitata l’opzione in sede di registrazione del contratto ovvero di proroga, è possibile accedere al regime della cedolare secca per le annualità successive, esercitando l’opzione entro il termine previsto per il versamento dell’imposta di registro dovuta annualmente sull’ammontare del canone relativo a ciascun anno, vale a dire entro trenta giorni dalla scadenza di ciascuna annualità. ■
SAI L’ULTIMA? N O T I Z I E DA L M O N D O D E I V I AG G I E D E L L’ O S P I TA L I T À
Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed eventi
Hilton Worldwide “sbanca” ai World Travel Awards 2011 Hilton Worldwide ha vinto in ben sette categorie alla finale europea dei prestigiosi World Travel Awards 2011, assegnati attraverso i voti degli agenti di viaggio di tutto il mondo. Il Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts, è stato nominato Italy’s Leading Conference Hotel 2011 per la prima volta – già lo scorso luglio, era stato premiato Miglior Hotel Spa in Europa e uno tra i Top 5 nel mondo da “Travel and Leisure” – mentre numerosi altri hotel del portfolio di Hilton Worldwide in Europa si sono classificati primi in altre sei categorie: il Miglior Resort in Europa per Matrimoni e Viaggi di Nozze è risultato Hilton Dalaman Resort & Spa; come Miglior Hotel in Croazia è stato scelto ancora Hilton Imperial Dubrovnik. Anche l’Hilton Copenhagen Airport è stato eletto per la seconda volta consecutiva, Miglior Business Hotel in Danimarca. Il riconoscimento di Miglior Business Hotel in Irlanda del Nord è andato, per la terza volta, all’Hilton Templepatrick Hotel & Country Club, mentre quello di Miglior Hotel in Portogallo all’Hilton Vilamoura As Cascatas Golf Resort & Spa. Infine come Miglior Beach Resort in Turchia è stato nominato, per la seconda volta, l’Hilton Dalaman Resort & Spa. La finale della 18esima edizione di World Travel Awards si terrà a Doha, in Qatar, il 29 novembre prossimo. Info: www.hiltonworldwide.com.
Il nuovo board di Atahotels La catena alberghiera del Gruppo Fondiaria Sai rinnova la squadra manageriale puntando
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al rilancio. Giulio Carlo Dell’Amico (a sin.), già presidente di Atahotels, è stato nominato anche amministratore delegato, mentre Roberto Franchi (a destra) è il nuovo direttore generale. Dell’Amico, 43 anni, ha iniziato a marzo di quest’anno la collaborazione con il Gruppo Sai come responsabi-
le delle Società Diversificate non Assicurative e, in aprile, ha assunto la carica di presidente di Atahotels. Dal giugno scorso ha acquisito anche la carica di amministratore delegato della catena. In precedenza è stato partner di McKinsey Italia e ha ricoperto ruoli manageriali in Boston Consulting Group e Kpmg Corporate Finance. Il nuovo direttore generale, Roberto Franchi, 42 anni, vanta un’esperienza ventennale nel settore alberghiero. Dal 2003 al 2007 è stato direttore generale della catena Ac Hotels e, successivamente, di Max Hotels & Resorts. Info: www.atahotels.it.
Sofitel Villa Borghese ambasciatore della cultura internazionale Fino al 20 novembre, l’esclusivo albergo capitolino Sofitel Rome Villa Borghese ospita “On-set / Off-set, Des istants de cinema”, suggestiva rassegna fotografica dedicata al mondo del cinema. Dopo il successo registrato lo scorso anno dalla mostra fotografica internazionale “Fashion Stills la mode m’etait conteè”, si rinnova quindi la preziosa collaborazione tra Sofitel Luxury Hotels e la francese Polka Galerie, galleria parigina fondata nel 2007 dai fratelli Adélie de Ipanema e Edward Genestar al 12, rue SaintGilles, che si fa portavoce nel mondo dei più grandi fotografi sostenendo quelli emergenti. Protagonisti della mostra “Onset / Off-set, Des istants de cinema”, i volti celebri di Johnny Depp, Sophie Marceau, Woody Allen e Jane Birkin, accanto a meravigliosi scatti rubati nei backstage o durante le più importanti manifestazioni dedicate alla Settimana Arte, come il
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World Tourism Day 2011
Festival del Cinema di Cannes. La mostra impegna tutti gli spazi comuni dell’albergo, partendo dalla hall per poi proseguire verso il bar “Club Le Boston”, il foyer, le sale riunioni e il ristorante e cocktail bar “La Terrasse Cuisine & Lounge”. Situato tra via Veneto, Piazza di Spagna, Villa Borghese e Villa Medici, l’albergo dispone di 107 raffinate camere in stile neoclassico, un cocktail bar “La Terrasse Cuisine & Lounge”, con un ineguagliabile vista su Roma, un elegante ristorante “Le 49”, riservato alla colazione e agli eventi speciali; il bar “Club Le Boston”, in stile inglese e per i meeting: 3 sale riunioni lussuosamente arredate e con le ultime tecnologie multimediali. C’è anche una sala fitness, attrezzata con i macchinari più avanzati. Info: www.sofitel.com.
A Natale tutti sono più buoni. Parola di Rocco Forte Rocco Forte Hotels prende molto seriamente il motto secondo cui “a Natale si è tutti più buoni”. Durante l’intera alta stagione natalizia – dal 19 dicembre 2011 all’8 gennaio 2012 – la seconda camera per i bambini verrà offerta con uno sconto promozionale del 100%. Non solo, ai piccoli fino a 3 anni sarà concesso il capriccio di pasti ad hoc completamente gratuiti; La Christmas Family Celebration di Rocco Forte Hotels si conferma dunque un inno alla famiglia e alla gioia di celebrare insieme la festività per eccellenza. Babbo Natale ha già fissato un appuntamento al Verdura Golf & Spa Resort di Sciacca, dove incontrerà tutti i bambini al Kids Club. A Firen-
Si è celebrata lo scorso 27 settembre, in tutto il mondo la Giornata mondiale del turismo (World Tourism Day), una data scelta in coincidenza con un‘importante pietra miliare per il turismo mondiale, l’anniversario dell’adozione dello statuto dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, il 27 settembre 1970. Benché le celebrazioni ufficiali quest’anno si siano svolte ad Aswan in Egitto, diverse sono state le iniziative su tutto il territorio nazionale per celebrare l’evento. Significativa, soprattutto per la partecipazione internazionale, è stata quella che si è svolta a Roma, promossa dall’Associazione VAS Onlus in collaborazione con ACTItalia, Upter e UPI con il patrocinio del UNWTO e del Ministero del Turismo, dove a discutere sul tema “Turismo quale collegamento tra culture” erano presenti ambasciatori, addetti culturali e Enti del turismo di ben 24 paesi tra cui: Albania, Argentina, Bosnia Erzegovina, Bolivia, Brasile, Bulgaria, Colombia, Cuba, Ecuador, Egitto, Ghana, Kenya, Iraq, Libano, Lituania, Perù, Polonia, Romania, Federazione Russa, Slovenia, Sud Africa,Tunisia e Turchia. Dopo gli ultimi anni difficili, il turismo sta vedendo una forte ripresa. Nel primo semestre di quest’anno il turismo internazionale è cresciuto di quasi il 5% raggiungendo il nuovo record di 440 milioni di arrivi internazionali, 19 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2010. Da qui l’esigenza di un turismo di qualità, sia ambientale, che sociale e culturale, che permetta attraverso i flussi turistici un vero e duraturo scambio di tradizioni. A rappresentare l’Italia, l’Assessore alle Politiche del Turismo dello Sport della Provincia di Roma, Patrizia Prestipino. Grande assente il ministro Brambilla, che ha preferito presenziare l’importante manifestazione milanese “L’Arte della ristorazione come protagonista dell’offerta turistica italiana”, dove è stato premiato Gualtiero Marchesi e dove è stato presentato il protocollo di regole per la ristoraC.C. zione.
ze e Roma il welcome gift del Savoy e del de Russie sarà tutto ludico: tombola, caleidoscopi o scacciapensieri, senza dimenticare il tocco dolce di un pandoro formato mignon. A Francoforte i bambini ospiti di Villa Kennedy riceveranno un voucher spendibile al bar per il loro primo cocktail, analcolico. All’Augustine di Praga i più piccoli saranno omaggiati con un biscotto gigante personalizzato con il proprio nome. Nel Pacchetto Christmas Family Celebration sono inclusi: 2 camere comunicanti o adiacenti per un soggiorno minimo di 2 notti, gratuità nella II camera dei fi-
gli, per un massimo di 2 bambini di età inferiore ai 16 anni, colazione per 2 adulti e 2 bambini, F&B gratuito per i bambini di età inferiore ai 3 anni, sconto del 50% su pasti e bevande&n bsp; per i bambini dai 4 ai 12 anni, regalo natalizio di benvenuto e dolcetti, albero di natale, solo nelle suite e solo in alcuni alberghi della catena. Info: www.roccofortehotels.com.
Rigenerarsi non è mai stato così bello e conveniente alla Locanda la Pieve Per l’inverno La Locanda la Pieve, hotel di charme immer10 2011 | www.mastermeeting.it 137
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Gli ospiti di Hilton Worldwide sostengono la beneficenza per i bambini so nella Maremma Toscana, a due passi da Saturnia, propone un eccezionale pacchetto per una pausa rigenerante, valido fino al 28 febbraio 2012, (esclusi ponti e festività) al prezzo di 435 euro a coppia vengono offerti: 3 pernottamenti in camera doppia con prima colazione,1 aperitivo di benvenuto, 2 cene, per persona, dall’antipasto al dolce (bevande escluse),1 biglietto di ingresso, per persona, alle piscine delle terme di Saturnia. Ma la maremma non è solo benessere. È anche parchi del WWF, enogastronomia con le strade del vino e dei sapori del Morellino di Scansano e del Montecucco, le città del Tufo di Pitigliano, Sorano e Sovana con le vie cave e i vari siti Etruschi, giardini d arte come Nicki de Saint Phalle a Capalbio e Daniel Spoerri a Seg giano e tanto altro ancora. w w w. l o c a n d a l a p i e v e . i t ; info@locandalapieve.it.
Eventi high level chiavi in mano Oggi le aziende che sono alla ricerca del massimo della qualità e di un servizio tailor made trovano nell’agenzia Art & Profession di Sorrento un partner qualificato, giovane e dinamico in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza riguardo all’organizzazione di congressi, mee138 10 2011 | www.mastermeeting.it
Nei prossimi mesi chi sceglierà di soggiornare presso alcuni hotel Hilton Worldwide in Italia potrà offrire il proprio piccolo contributo a favore di un’associazione a sostegno dell’infanzia. L’iniziativa fa parte della campagna annuale di raccolta di fondi della fondazione benefica di Hilton Worldwide in Europa, Hilton in the Community Foundation. Alla campagna “Small Change, Big Difference”, che si svolgerà nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, hanno aderito in Italia il Molino Stucky Hilton Venice, l’Hilton Milan e l’Hilton Florence Metropole. Sul conto del proprio soggiorno, gli ospiti degli hotel potranno liberamente donare un euro a favore della causa. Un milione di euro è quanto si è raccolto a favore delle diverse istituzioni benefiche dall’inizio della campagna fino ad oggi, grazie alla grande generosità e all’impegno che tutti hanno dimostrato. Ogni hotel ha scelto liberamente un ente a cui devolvere i fondi raccolti. Il Molino Stucky Hilton Venice supporterà per esempio il Centro Aiuti per L’Etiopia e, in particolare, quanto raccolto sarà destinato all’acquisto di una macchina per elettrocardiogramma destinata alla piccola clinica del villaggio-orfanotrofio Areka (nella regione di Wollayta in Etiopia). L’Hilton Florence Metropole ha deciso di aiutare la Fondazione Ospedale Pediatrico Anna Meyer O.N.L.U.S., mentre l’Hilton Milan utilizzerà i fondi raccolti per il supporto dell’OBM - Ospedale dei Bambini Milano Buzzi Onlus.
ting, seminari, mostre, presentazioni, workshop ed eventi post congress.Grazie a un pool di professionisti con consolidata esperienza nel settore, l’agenzia fornisce servizi e tecnologie all’avanguardia come gli ologrammi e le proiezioni architetturali attraverso le quali è possibile modificare, secondo le esigenze, l’immagine esterna e interna di spazi architettonici. A disposizione anche pc, mac, stampanti copiatrici e multifunzione, traduzione si-
multanea, proiettori, schermi LCD, amplificazione sala, teleconferenza e videoconferenza. L’agenzia offre inoltre servizi per tour personalizzati, multilingue, audio e video guide, noleggio auto, e dotazioni di ultima generazione per quanto riguarda l’entertainment come consolle dj complete, mixer VJ, proiettori (3TFT e DLP, da 2000 a 15000 ANSI Lumen), schermi LCD (da 19” a 103”) full HD, impianti audio, maxischermi e videowall, lettori BLU-RAY,
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Molino Stucky Hilton Venice 5*: più vantaggi per i grandi eventi in Laguna L’Hotel Molino Stucky Hilton Venice 5*, il centro congressi più ampio e all’avanguardia di Venezia, situato sull’isola della Giudecca, insieme ad altri hotel Hilton, lancia una promozione valida per i grandi eventi organizzati presso la struttura fino al 6 aprile 2012 con prenotazioni effettuate entro il 30 novembre 2011. L’azienda potrà guadagnare: 1 milione di punti Hhonors* prenotando camere per almeno 800 room night; 500.000 punti Hhonors prenotando camere per almeno 400 room night. Per dare un’idea dei vantaggi della raccolta punti HHonors, organizzando un evento di grandi dimensioni l’azienda potrà scegliere tra: 10 notti all’Hilton New York con 500.000 punti; 7 notti all’Hilton Wailea, Waldorf Astoria Resort, Hawaii con 560.000 punti; Ferrari weekend a Vienna con 827.000 punti. Info: tel. 0412723525 venice.events@hilton.com www.hhonors.com/italia; www.molinostuckyhilton.com.
impianto cinema Dolby Surround. Info 081 8782788; info@artprofession.it.
Bit 2012 sempre più social Bit 2012 sarà profondamente rinnovata all’insegna del motto New Bit, New Business, e crescerà sui social media. Saranno sempre più popolari la pagina Facebook di Bit – Borsa Internazionale del Turismo e l’account Twitter @bitmilano (in particolare l’hashtag di questa edizione, #Bit2012), mentre da qualche giorno è attivo anche il gruppo LinkedIN dedicato ai professionisti del mondo del turismo. Bit 2012 aggiorna in modo co140 10 2011 | www.mastermeeting.it
stante Facebook e Twitter, dando ampio spazio alle novità presentate dagli espositori. Tra le nuove tendenze, si segnalano anche le Wiki, le “enciclopedie condivise”, come Wikitravel. E la geo-localizzazione: dal proprio pc è possibile condividere le proprie esperienze di viaggio con il resto del mondo, localizzando su una mappa i propri contenuti – inclusi video – sulla destinazione del viaggio. Cresce anche il numero delle applicazioni mobile, e di realtà aumentata (Augmented Reality, AR), tecnologia che permette di sovrapporre livelli informativi diversi (elementi virtuali, multimediali, dati geo-localizzati, in-
formazioni provenienti dalla Rete) alla scena reale che si sta guardando, inquadrandola con il proprio smartphone. In grande crescita i Foursquare o Gowalla, social network che permettono di fare ricerche su ciò che si trova nel luogo in cui si è localizzati (locali, musei, ristoranti, alberghi) Info: www. bit.fieramilano.it.
L’aperitivo è trendy al Lebar novotelcafè Un concept tutto nuovo per l’aperitivo serale al Lebar novotelcafé. Presentato in anteprima il 12 ottobre scorso al Novotel Milano Linate Aeroporto, che ha fatto da test pilota, sarà
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presto esteso a tutti i Novotel italiani. Dalle 18 alle 20.00 l’aperitivo diventa piacevole occasione d’incontro con atmosfera creata ad hoc da luci soffuse, candele led sui tavoli e sul banco del bar, una nuova carta dei vini con numerose etichette di pregiati spumanti e champagne. Ma anche liquori, distillati,birre e menu dedicato, che propone crostini tostati in forno guarniti con pancetta coppata, pomodoro e origano, grana padano, ridotto di balsamico e fegatini toscani; una tris selection con olive nere Mammouth, chips mixed roots vegetables e tortilla cips. E tutto a costi decisamene leggeri.
La Terrazza dell’Eden nella top ten dei migliori ristoranti d’albergo Hotels, la rivista ufficiale della International Hotel & Restaurant Association, ha eletto la Terrazza dell’Hotel Eden di Roma tra i migliori 10 ristoranti d’albergo del mondo del 2011. Il riconoscimento, attribuito da una giuria di 19 esperti, è l’unico assegnato in Italia, a significare che l’hotel Eden e il suo ristorante sono una meta obbligata se ci si trova a visitare la Capitale. Questi gli atout che hanno decretato l’inserimento dell’albergo nella rosa dei top: posizione prestigiosa, panorama mozzafiato, design, qualità dei servizi e della cucina, accoglienza garbata ed efficiente, l’utilizzo di ingredienti di stagione e locali nel menu. L’hotel Eden è stato tra i primi a Roma ad avere previsto il ristorante nel piano più alto dell’hotel e ad aprirlo anche alla clientela esterna. La sua cucina, oggi, è diretta da Fabio Ciervo, che ai sapori mediterranei conferi142 10 2011 | www.mastermeeting.it
All’Acanto un inverno di delizie... E giovedì ostriche e champagne Nel mese di novembre il ristorante Acanto dell’Hotel Principe di Savoia di Milano delizia i palati degli ospiti con un menu gourmet firmato, come sempre, dallo chef Fabrizio Cadei: vellutata di pastinaca con tartufo bianco, uova di quaglia poché e cialda di Parmigiano Reggiano, carpaccio di vitello con crema di crescenza, consommé con cappelletti al ragù di vitello e tartufo nero, rollè di vitello con la sua gremolata e impreziosito dal tartufo nero di Norcia, mela renetta della Val di Non farcita al tartufo in salsa di nocciole e vaniglia delizia delicata. A seguire, caffè e coccole dolci nella migliore tradizione di Acanto. Il menu è disponibile fino al 30 del mese a 80 euro a persona, bevande escluse. Info: tel. 026230 3458. Mentre il giovedì, al Principe Bar, va in scena un classico intramontabile dell’eccellenza enogastronomica: “ostriche e champagne” con raffinato sottofondo musicale live a cura del dj della Casa. Si potranno gustare, al prezzo di 40 euro a persona, sei ostriche Tsarskaya e una flûte di champagne Moët&Chandon. «Le ostriche Tsarskaya devono il loro nome agli Zar di Russia, sopraffini estimatori del genere», spiega il Food & Beverage Manager Raffaele Longo, «e sono particolarmente apprezzate per il gusto pieno e la carne bianca, compatta, corposa». www. dorcherstercollection.com.
sce un tocco di internazionalità, grazie anche alle numerose e importanti esperienze conseguite all’estero, riservando grande attenzione alla cottura e alla leggerezza. A completare il quadro perfetto, pane e pasta rigorosamente fatti a mano tutte le mattine, uno staff garbato, e un servizio davvero impeccabile. Info: tel. 06478121; www. edenroma.com.
Il turismo in Egitto è in piena ripresa «La situazione della sicurezza in Egitto è stabile. Tutte le località balneari del Mar Rosso sono sempre state tranquille e sicure. Proprio a Sharm El
Sheikh lo scorso 16 settembre si è svolta la presentazione dei World Travel Awards Africa & Indian Ocean, con la partecipazione dell’élite del turismo mondiale e il 27 settembre ad Aswan si è svolto il World Tourism Day» ha dichiarato Mohamed Abd El Gabbar, Direttore dell’Ente del Turismo Egiziano in Italia, aggiungendo che il Ministro del Turismo sta attualmente lavorando a un grande progetto: la ripresa della crociera sul Nilo nel tratto CairoAswan, che non è più stata effettuata dagli anni Ottanta. «Il turismo rimarrà parte integrale dell’evoluzione del “nuovo Egitto”, grazie non solo alla sua
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fenomenale gamma di attrazioni, dalle Piramidi di Giza ai templi di Luxor e alle spiagge del Mar Rosso, ma anche alle sue potenzialità ancora inespresse, come il deserto, le oasi e la costa mediterranea». Info: tel. 064827985; www. egypt.travel.
Al Leonardo da Vinci tutte le macchine del Genio del Rinascimento
Nella foto l’ambasciatore austriaco Christian Berlakovits (con il microfono) con Vincenzo Falcone, hotel manager del St Regis
Specialità austriache e viennesi al St Regis e al Vivendo di Roma Dal 19 al 28 ottobre, in onore della festa nazionale austriaca, la cui ricorrenza coincide con la dichiarazione di neutralità il 26 ottobre 1955, Francesco Donatelli, executive chef del ristorante Vivendo dell’Hotel St Regis, Hansuk Kuehr e Isabella Groeller – rispettivamente sous chef e pastry chef dell’Hotel Bristol – hanno invitato all’assaggio, di piatti tipici della tradizione locale tra cui: mousse di petto d’anatra affumicata con zucca in agrodolce, crema di radice nera con strudel di animelle di vitello e pesto al prezzemolo, straccetti di omelette dolce con un uvetta Kaiserschmarrn con composta di prugne tiepide e sorbetto di mele. Per gli amanti del te, invece, al Grand Bar, dalle ore 15 alle 18, in accompagnamento agli infusi, gli ospiti hanno potuto gustare una raffinata selezione di pasticceria viennese. Alla serata inaugurale si sono esibiti l’artista austriaca Kammersangerin Sono Ghazarian, accompagnata dal Maestro Denis Volpi e la coppia internazionale di dieci balli Andrea Pacelli e Miriana Quint. Il festival si è concluso con una cena di gala sabato 29 ottobre su invito, accompagnata dalla Johann Strauss Capelle di Vienna. Info: www.ristorantevivendo.it. 144 10 2011 | www.mastermeeting.it
Lo scorso 12 ottobre, presso il Terminal 1 - partenze dell’aeroporto Leonardo da Vinci, ha aperto i battenti la prima esposizione completa delle 21 macchine e degli strumenti per il volo ideati da Leonardo da Vinci e realizzati dalla Fondazione Anthropos nei materiali originali e a grandezza naturale. Lo spazio dedicato all’evento diventerà una vera e propria Galleria d’Arte permanente che vedrà sfilare nomi e personaggi che hanno fatto grande l’Italia nel mondo. La mostra (visitabile fino al 12 aprile 2012) è aperta a tutti, passeggeri e accompagnatori. «È con grande piacere – ha dichiarato Fabrizio Palenzona, Presidente di ADR – che la società Aeroporti di Roma, in occasione dei 50 anni di attività dello scalo, inaugura uno spazio espositivo permanente con una mostra di grande prestigio». l’aeroporto è anche sviluppo: con il suo piano di crescita che vede come tappe fondamentali il 2020 e il 2044, si propone di diventare la più grande opera infrastrutturale in Italia e in Europa.
Hosteria contemporanea all’Overhall Una location unica, aperta anche alla clientela esterna, dove l’arte riempie il minimalismo
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delle linee e diventa cornice dei sapori autentici di Roma. È il nuovo ristorante romano, Overhall del The First Art in via del Vantaggio, diretto da Danilo Primerano. Per l’inverno, la cucina della casa – a base di prodotti stagionali e materie prima di produzione limitata scovate da un taste setter sguinzagliato in tutta Italia – ripropone le vecchie ricette della nonna, invitanti ed introvabili, come le polpettine al sugo, le lasagne delle domenica, le seppie con piselli servite nel coccio ed il carciofo alla romana o alla giudia, il tutto, integrato da una proposta del giorno che segue il corso delle stagioni. Tra gli antipasti sono da provare ricottine con ragù di melanzane, alicette gratinate, tonnarelli con menta, trittico romano, guanciale fichi e pecorino, penne all’arrabbiata, fracosta di manzo o baccalà in umido. Ricco e alla moda l’aperitivo serale, che permette di assaporare il magnifico tramonto sui tetti di Roma tra hot finger food e dry snack e le diverse etichette della cantina. Overhall è aperto agli ospiti esterni tutti i giorni. Info: tel 0645617070 - www. thefirsthotel.com
Vacanze romane firmate Choice Hotels Ancora più soluzioni di soggiorno nella Città Eterna firmate Choice Hotels International che amplia il suo portfolio con un nuovo affiliato. Il Quality Hotel
Excel Ciampino Airport. L’hotel, che dispone di 76 camere ed è immerso in un grande e curatissimo giardino, si trova ai piedi dei Castelli Romani, a pochi chilometri dall’Aeroporto di Ciampino e dal Grande Raccordo Anulare, in una posizione strategica per visitare sia la capitale che i dintorni, come il suggestivo Lago di Albano. Info: www.choicehotels.it.
Premio alla carriera a Johanna Fragano Si chiude con soddisfazione l’anno per Johanna Fragano. La manager, di origini maltesi, ha ottenuto infatti il prestigioso riconoscimento internazionale Worldhotels Leadership Award 2011 per la sua lunga carriera nel mondo dell’hôtellerie, in cui ha saputo esprimere, oltre che una forte personalità, notevoli qualità di management. Il premio le è stato consegnato, in occasione del Congresso mondiale Worldhotels svoltosi a Las Vegas, USA. La lunga carriera di Johanna Fragano è costellata da nomi e marchi prestigiosi, iniziando dall’Hotel Hilton di Malta per proseguire a Roma con il Cavalieri Hilton e poi con l’Hassler, l’allora Grand Hotel, l’Excelsior e infine, nel 1990, l’Hotel Quirinale in veste di general manager e, successivamente di amministratore delegato. Dal 2004 al 2010 è stata anche national delegate per Italia e Malta dell’EHMA (European Hotel Managers Association) e prima
Errata corrige Sul numero di settembre, nella didascalia a pag.48, riferita al teatro del Grimaldi Forum di Monte Carlo si precisa che si tratta della Salle des Princes da1800 posti e non della Prince Pierre.
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donna in carica come presidente nel 2007. Attualmente, oltre ad essere tesoriere dell’EHMA, Fragano è vice presidente di Federalberghi Roma, nonché membro dello Europe China Hotel Management Experts Council.
Borsa Mediterranea del Turismo Archeologo Dal 17 al 20 novembre 2011 a Paestum (Salerno) avrà luogo la XIV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, promossa e realizzata dalla Provincia di Salerno, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero degli Affari Esteri, dell’ICCROM, Centro Internazionale di Studi per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali, dell’OMT, Organizzazione Mondiale del Turismo e dell’UNESCO in collaborazione con l’Enit e con il patrocinio del Consiglio d’Europa, del Ministro del Turismo, della Conferenza delle Regioni delle Province Autonome, dell’Automobile club d’Italia, di Federturismo, Confturismo, Assoturismo. Unico Salone espositivo al mondo del patrimonio archeologico e prima mostra internazionale di tecnologie virtuali, l’evento ideato e diretto da Ugo Picarelli della Leader sas, si propone di favorire la commercializzazione di prodotti turistici specifici e l’approfondimento di temi inerenti la tutela, la fruizione, la valorizzazione dei beni culturali e la cooperazione tra i popoli. Strategico per la promozione del prodotto turistico culturale sarà il Work-
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Il viaggio è un’esperienza da condividere Gli hotel Sheraton sono un punto d’incontro per chi viaggia. Prenota allo Sheraton Milan Malpensa con tariffe che includono la colazione, 500 bonus SPG e il biglietto di andata e ritorno per il Treno Malpensa Express
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Destagionalizzare, la nuova prospettiva meeting&incentive in Riviera A chiusura lavori del TTG e dopo il Forum sulla stagione turistica 2011, durante il quale si è parlato di redditività, riqualificazione delle strutture e del territorio, l’hotel Le Méridien Rimini trae un bilancio positivo sul settore meeting&incentive: «per noi la stagione estiva ha dato sicuramente risultati molto tranquillizzanti con un +15% di fatturato e un settembre con ben +33%.» ha dichiarato il direttore Piero Marini (foto), «Rimini si è rivelata una destinazione adatta a fare meeting&incentive, complice anche un tempo particolarmente favorevole. Ad esempio, abbiamo organizzato numerosi corsi di team building sulla spiaggia. È comunque fondamentale puntare sulla destagionalizzazione: Le Méridien Rimini è a tutti gli effetti un’azienda che opera attivamente tutto l’anno portando nuovo fatturato anche all’indotto turistico: a chiusura di TTG e dopo il Forum del 26 settembre scorso, credo che questa possa essere la chiave di lettura per le imminenti prospettive di business nel settore congressuale». www.lemeridienrimini.com; lemeridienrimini@lemeridien.com. 148 10 2011 | www.mastermeeting.it
Achille Colombo Clerici presidente dell’Istituto Italo Cinese Il Consiglio Direttivo dell’Istituto Italo Cinese ha eletto presidente l’avv. Achille Colombo Clerici che aggiunge il nuovo incarico a quello di presidente di Assoedilizia, della Federazione Regionale della Proprietà Edilizia e di numerosi enti e istituzioni, nonché di vice presidente di Confedilizia. Dopo l’elezione Colombo Clerici ha dichiarato in Consiglio: «Questo incarico rappresenta il punto di partenza di uno stimolante impegno ad operare in un campo, in una “missione” che presenta, giorno dopo giorno, una sempre crescente attualità e pregnanza dal punto di vista geopolitico,sociale, culturale ed economico, soprattutto per il futuro del nostro Paese. Agli amici cinesi io credo dobbiamo confermare che l’Italia può diventare sempre più un interlocutore privilegiato in campo culturale, sociale ed economico».
Il futuro del turismo è sul web Si svolgerà dal 23 al 25 novembre la manifestazione fieristica virtuale www.mhdays.com, che si occupa del settore turistico nell’area di Milano sia in 3D sia in alcune strutture alberghiere nelle province di Monza, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Sondrio, Lodi e Pavia. www.mhdays.com si qualifica come un innovativo evento commerciale di incontro tra domanda ed offerta attraverso una formula espositiva e di matching profilata per far incontrare buyer con operatori dell’offerta turistica e fornitori di servizi collegati. Ciò sarà
possibile all’interno di un ambiente tridimensionale diviso in aree tematiche nel quale sellers e buyers, possono fare matching, generare leads e fare business, configurando il proprio avatar e interagendo con gli altri partecipanti alla fiera. Sarà possibile scambiarsi biglietti da visita, chattare, comunicare con Skype, raccogliere contatti e archiviare il materiale visionato. Info: tel. 0341 1764291; www.mhdays.com info@mhdays.com
Successi firmati Ascalone all’UNA Hotel Regina Bari Francesco Ascalone, da poco alla direzione dell’UNA Hotel Regina di Bari, ha rivoluzionato il sistema operativo della struttura e in soli 8 mesi ha incrementato i ricavi del 60%. Questo risultato è frutto di un’attenta analisi delle esigenze di mercato e del riposizionamento dell’ hotel, che è stato potenziato e migliorato grazie ad un’azione sinergica tra i reparti e ad un’attenta applicazione delle nuove procedure operative. Il futuro prossimo vedrà un aumento significativo delle attività primarie della struttura, business e congressuale – nell’ultimo periodo cresciute con incrementi mensili fino al 100% – con la nascita di una nuova sala polifunzionale da 500 posti vista mare che porta gli spazi meeting da 12 a 13. Il segmento leisure, soprattutto proveniente dal Regno Unito, Francia e Germania, è presente con numeri consistenti e destinato ad aumentare grazie ad azioni programmate di promozione e vendita previste in loco. Il concetto di City Resort prende vita e si trasforma in una nuova dimensione di ospi-
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SAI L’ULTIMA?
talità, insolita per i mercati Mice e business, ma evidentemente molto apprezzata dagli ospiti che cercano “quel qualcosa in più”.
Con Gulf Air voli diretti tra Bahrain e Roma La compagnia di bandiera del Bahrain, Gulf Air, dal 30 novembre aprirà un nuovo collegamento diretto con Roma: quattro voli la settimana nei giorni di domenica, lunedì, mercoledì e giovedì alle 6,00 e alle 18,15 con tariffe a partire da 200 euro andata-ritorno, tasse escluse. Info: tel. 0266987898; +971 17335777, www.gulfair.com o attraverso la pagina Facebook di Gulf Air.
Sorprese Hilton sotto l’albero In occasione delle prossime festività natalizie, Hilton Worldwide lancia una serie di pacchetti speciali disponibili negli alberghi italiani: “Musei milanesi a Natale” al Doubletree by Hilton Milan: valido dal 22 dicembre 2011 all’8 gennaio 2012 per un minimo di due notti, offre pernottamento in camera doppia, un biglietto di ingresso a uno dei seguenti musei della città: Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Castello Sforzesco, Villa Reale, Museo del 900, Museo del Risorgimento a partire da 99 euro a camera a notte. Info: sales@dtmilan.com; www.dtmilan.com. Per un Capodanno romantico l’Hilton Sorrento Palace propone l’offerta “Cenone e Veglione”, valida dal 27 dicembre all’8 gennaio, a partire da 299 euro b&b a persona a notte (notti aggiuntive a partire da 75 euro a perso150 10 2011 | www.mastermeeting.it
Georges de Latour a Milano Dal 26 novembre all’8 gennaio, nella sala Alessi di Palazzo Marino, verrà esposta per la prima volta in Italia, l’Adorazione dei pastori di Georges de Latour (nella foto in basso), accompagnata, nella ormai tradizionale mostra natalizia di Palazzo Marino da uno dei più celebri capolavori del pittore lorenese, il San Giuseppe falegname (nella foto qui sotto). Le due straordinarie opere del “Caravaggio francese”, provenienti dal Museo del Louvre, potranno essere ammirate gratuitamente collocate come in una scenografia all’interno di un allestimento ricercato e pieno di fascino. La visione e la percezione delle opere, della loro storia e del contesto culturale che le ha generate, sarà supportata da video e dalla presenza in sala di storici dell’arte e restauratori che seguiranno il pubblico, rispondendo alle domande e alle curiosità di ciascuno. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30, giovedi e sabato aperto fino alle 22.30. info: tel. 800149517; www.eni.com.
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na a notte) che comprende: notte in camera doppia con ricca colazione buffet, gran galà, veglione di San Silvestro con cena raffinata, seguita a mezzanotte da champagne e lenticchie di buon augurio, musica, giochi intorno al camino e, naturalmente vista sugli spettacolari fuochi d’artificio del Golfo di Napoli. Info: www.sorrento.hilton.com; sorrento_reservations@hilton.com. Al Molino Stucky Hilton Venice, prestigioso hotel ricavato da un antico mulino di fine 800 sull’isola della Giudecca, sono addirittura 3 le offerte: Pacchetto di Natale (dal 7 al 27 dicembre 2011): 2 notti, buffet breakfast, cena al Rialto, ingresso Spa, regalo di Natale al prezzo di 249 per camera a notte, e per i bimbi tour in gondola con Babbo Natale. New Years Eve Skyline: 2 notti, buffet breakfast, dinner buffet, due cocktail al bar panoramico Skyline a partire da 379 euro. E per finire il New Year Eve Molino: 2 notti, buffet breakfast, cena al ristorante Molino a partire da 289 per camera a notte. Info: www.molinostuckyhilton.com; venice.info@hitlon.com. L’Hilton Garden Inn Venice Mestre San Giuliano (foto in alto) lancia invece il pacchetto Christmas Romance, valido dal 14 dicembre al 31 gennaio per 152 10 2011 | www.mastermeeting.it
un minimo di due notti: pernottamento in camera doppia, ricca colazione a buffet, spumante in camera all’arrivo, 20% di sconto su una romantica cena per due a lume di candela, a partire da 132 euro a notte in camera doppia. Info: www.venicemestresangiuliano.hgi.com ; info@hgivenice.com; all’Hilton Garden Lecce (foto sotto), si può approfittare dell’offerta Ponti invernali, dall’8 all’11 e dal 23 dicembre e dal 6 all’8 gennaio 2012: pernottamento in camera matrimoniale, ricca prima colazione a buffet, cena con specialità gastronomiche della tradizione salentina, 1 percorso benessere plus al giorno: idromassaggio, docce vitali, seduta in bagno turco, grotta di sale, libero accesso al fitness center, check-in anticipiato dalle ore 11. A partire da 180 euro per persona per due notti in camera doppia, mezza pensione. Pacchetto Capodan-
no, dal 30 dicembre al 1 gennaio: pernottamento in camera matrimoniale, rica colazione a buffet, gran galà di San Silvestro, Pranzo di Capodanno, percorso benessere plus, ingresso fitness center a partire da 199 euro per persona, per notte, in camera doppia, pensione completa. Info: www.lecce.hgi.com; info@hgilecce.com. Al Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort Lecce, il pacchetto Capodanno 2012, valido dal 31 dicembre al 2 gennaio 2012, include: soggiorno in camera doppia, ricca colazione a buffet, cena tipica salentina, cenone e gran gala di Capodanno, ingresso spa ai prezzi di 470 euro per persona per 3 notti in camera matrimoniale, e di 335 euro per persona per due notti. Info: www.acayagolfresort.it; ■ info.acaya@hilton.com.
AERONEWS
Notizie dal mondo Emirates Emirates è pronta a inaugurare il primo servizio giornaliero dell’A380 in Germania, portando a Monaco di Baviera il suo superjumbo a partire dal prossimo 25 novembre. L’aeromobile a due piani sarà utilizzato per il volo EK49, uno dei due servizi giornalieri per Monaco.
Superjumbo atterra a Johannesburg Johannesburg ha accolto il primo A380 di Emirates, con l’atterraggio del volo EK761 proveniente da Dubai presso l’OR Tambo International Airport. Johannesburg, capitale economica del Sud Africa, è la prima destinazione africana del superjumbo, la sedicesima del network dell’A380 di Emirates.
Skycargo pluripremiata anche in Italia ANAMA, Associazione Nazionale Agenti Merci Aeree, ha insignito Emirates SkyCargo del Quality Overall Performance Award, come miglior compagnia aerea in assoluto, e del Flown as Booked quale vettore che più degli altri garantisce la partenza delle spedizioni nei tempi previsti. La premiazione è avvenuta durante i Quality Award Italy alla presenza di 250 partecipanti, tra spedizionieri merci di tutta Italia, GSA (agenti generali di vendita), Handling Agents e i rappresentanti di tutti i vettori.
Più voli sul Pakistan
Dal 1 novembre sono attivi i collegamenti Emirates verso la città russa. Alla inaugurazione svoltasi all’Ice Palace, hanno partecipato 800 ospiti del mondo imprenditoriale e del governo locale che hanno avuto la possibilità di visitare una replica perfetta delle Suite di First Class del superjumbo A380.
Emirates ha annunciato importanti piani di espansione sul Pakistan con l’introduzione di nuovi voli per Islamabad, Lahore e Peshawar. L’Allama Iqbal International Airport di Lahore e il Benazir Bhutto International Airport di Islamabad saranno entrambi serviti da sette voli nonstop settimanali a partire rispettivamente dal 31 ottobre 2011 e dal 2 novembre 2011. Il Peshawar International Airport sarà servito da tre voli settimanali a partire dal 5 novembre 2011.
Mercator annuncia cambiamenti nella struttura gestionale di Mercator Asia
Emirates sponsorizza la nuova funicolare di Londra
World Low Cost Congress - Mercator, il ramo commerciale di Emirates Group IT, ha annunciato che Rolf Eichenberger sostituirà Roland Heller nel ruolo di Chief Executive Officer di Mercator Asia. Heller, fondatore dell’azienda prima che fosse acquisita da Mercator, passerà allo studio sullo sviluppo dei prodotti e della strategia tecnologica, in qualità di Head of Development.
A Londra è attualmente in costruzione la nuova funicolare che attraverserà il Tamigi e sarà operativa entro la prossima estate. L’impianto è frutto di un accordo di sponsorizzazione, il più importante siglato da Emirates nel Regno Unito dopo quello con l’Arsenal.
Dal 1° novembre scalo a San Pietroburgo
Emirates si espande in Africa e inaugura di voli su Zambia e Zimbabwe Il già ampio network di Emirates in Africa verrà ulteriormente potenziato con il lancio di due nuove destinazioni - Lusaka, capitale dello Zambia, e Harare, capitale dello Zimbabwe. Zambia e Zimbabwe, che condividono un confine sulle Victoria Falls, a partire dal 1° febbraio 2012 saranno collegate con cinque voli settimanali da Dubai.
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Nuova rotta su Baghdad Dal 13 novembre sono operativi i voli su Baghdad. Per l’inaugurazione Emirates ha organizzato una cena di gala nella città irachena presso l’hotel Sheraton, per dare un assaggio dell’accoglienza che contraddistingue la compagnia aerea di Dubai. Gli ospiti sono stati invitati a festeggiare con Emirates e ad assistere ad una presentazione ufficiale del vettore.
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Palazzo Mezzanotte Congress Centre and Services UNA LOCATION DI GRANDE EFFETTO, CON TECNOLOGIE E SERVIZI ALL’AVANGUARDIA NEL CUORE DELLA MILANO FINANZIARIA. PER EVENTI CHE LASCIANO IL SEGNO e a mezzanotte le fiabe finiscono, a Palazzo Mezzanotte gli eventi cominciano. E cominciano in grande stile. Ci troviamo nel cuore della Milano finanziaria, in cui sorge il Palazzo della Borsa, in una location di charme dove business, arte, storia e tecnologia si uniscono davvero ai massimi livelli. Costruito nel 1932 da Paolo Mezzanotte, l’edificio, nel corso del tempo, ha subito diverse modifiche che, ancora oggi, si possono ripercorrere in una galleria di immagini allestita nell’Underground. A impreziosire pareti e colonne, le
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scenografiche decorazioni in ceramica di Giò Ponti che richiamano, alcune, i simboli dell’antico mercato dei grani e dei cereali, altre alberi stilizzati da cui germogliano fiori, pesci e volatili, altre ancora, frecce, spade e bastoni, oppure rappresentazioni arabescate di sport e giochi. Di grande effetto il Parterre – la vecchia Sala delle Grida – uno spazio open di circa 1000 metri quadrati sormontato da una balconata di 500 mq che può essere utilizzata come area espositiva o per coffe break, aperitivi, lunch a buffet, ma anche cene di gala esclusive o presentazio-
ni di prodotti che richiedano scenografie di particolare impatto. Situata nell’Underground si trova invece la Sala Convegni, zona con aree comuni di particolare fascino storico e artistico, in grado di accogliere fino a 130 ospiti a platea, e divisibile in due sale – le Sale Blu – da 70 e 60 posti, ciascuna dotata di autonomi sistemi multimediali. Per incontri più ristretti, c’è la Sala Gialla che può ospitare fino a 50 posti e un massimo di 35 desk, mentre per workshop e momenti di formazione c’è l’Aula Training, con 21 postazioni Pc e moderni sistemi di
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1000 metri quadrati modulabili per una capienza di 440 posti a platea. Il Parterre è lo spazio più grande e versatile del Palazzo. Ideale per meeting, conferenze, ma anche sfilate, cene di gala e presentazioni di prodotti. Ad arricchire lo spazio, una balconata di 500 metri quadrati
Circondata da colonne di maiolica disegnate da Giò Ponti, l’Area Scavi è lo spazio più suggestivo, grazie anche alla pavimentazione in vetro che consente di ammirare le vestigia di un antico edificio di epoca romana e i resti di un teatro dell’età Imperiale 10 2011 | www.mastermeeting.it 157
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La sala Gialla è indicata per incontri ristretti e riunioni al vertice, ma anche per attività didattiche
Situata nell’Underground, la sala Convegni può accogliere fino a 130 ospiti a platea ed è divisibile in due sale da 70 e 60 posti 158 10 2011 | www.mastermeeting.it
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Adibita a sala formazione o stampa, l’Aula Training è dotata di 21 postazioni pc
La location per la particolarità dell’ambiente, si presta a fare da cornice a eventi glam, come sfilate o presentazioni di automobili
didattica interattiva. Per gli eventi più esclusivi è a disposizione invece l’Area Scavi, lo spazio più affascinante e scenografico del Palazzo, perfetto anche per sfilate e cene di gala. Tutte le sale sono dotate di tecnologie di ultima generazio-
ne in grado di garantire la massima resa audiovisiva: audio controllato da sistema computerizzato integrato, regia di controllo, impianti multimediali e luci. Si può usufruire anche dei servizi di web straming, videoconferenza, uplink e down
link satellitare, wi fi, catering, interpretariato, allestimento, hostess e security. Insomma, a Palazzo Mezzanotte ogni evento è orchestrato alla perfezione dall’A alla Z. E il lieto fine garantito, come nelle fiabe. P.T. 10 2011 | www.mastermeeting.it 159
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Golf Hotel Campiglio UNA RESIDENZA STORICA TRASFORMATA IN UNO DEI GIOIELLI PIÙ APPREZZATI DI ATAHOTELS. PERFETTO PER IL MONDO DEL MICE, MA NON SOLO: È UN PARADISO PER GLI SPORTIVI, UN’OASI PER GLI AMANTI DEL RELAX E DEL BENESSERE E SI TROVA IN UN CONTESTO PIÙ UNICO CHE RARO o sovrastano le Dolomiti, che si ergono maestose nella loro magnificenza, regalandogli una vista mozzafiato sulle montagne più belle del mondo. Golf Hotel Campiglio, fiore all’occhiello di Atahotels, sorge in quello che era un antico chalet di caccia costruito a fine Ottocento, a 1.650 metri d’altitudine nell’attuale Parco Nazionale Adamello Brenta. Abituale dimora di vacanza della corte Asburgica, l’edificio rinnova la sua fama negli anni Venti trasformandosi nel Golf Hotel, albergo esclusivo con campo da golf progettato da Sir Henry Cotton. Immerso nella foresta di abeti che circonda la località Campo Carlo Magno di Madonna di Campiglio, l’hotel è stato poi ristrutturato da Atahotels che l’ha ampliato nei volumi e negli spazi rendendolo moder-
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no, pur mantenendone intatto l’antico fascino. Il contesto paradisiaco in cui sorge e le dotazioni di cui dispone, rendono oggi il Golf Hotel Campiglio meta ideale per ogni tipo di turismo all’insegna dell’esclusività: dal soggiorno sportivo, a quello di relax o di lavoro, interpreta al meglio il must della filosofia Atahotels che unisce il business al leisure: è affascinante per incentive, eventi e meeting; è speciale per chi, d’estate, sceglie la montagna per passeggiate, escursioni e trekking; è splendido d’inverno per chi ama gli sport di stagione e i 150 chilometri di piste per cui il territorio di Madonna di Campiglio è conosciuto nel mondo. E tutto, impianti inclusi, si trovano a pochi metri di distanza dall’entrata del grande parco di proprietà dell’hotel che ingloba, tra l’altro, una sce-
nografica pista da fondo, il celebre campo da golf a 9 buche con vista sulle Dolomiti e un campo pratica. Sono 109 le camere e suite di
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cui dispone il Golf Hotel Campiglio, di varia tipologia e grandezza, molte delle quali con terrazzo o balcone privato, rivisitate in chiave moderna dotate di ogni comfort con avanzata tecnologia up to date: appositamente studiate per rendere piacevole il soggiorno anche a famiglie con bambini ai quali è riservata una speciale accoglienza con parco giochi e mini club. Calda l’atmosfera che aleggia nell’accogliente hall, con l’affaccio sul laghetto antistante l’hotel, che si allarga su quasi tutto il pian terreno, un ampio
open-space elegantemente arredato con comodi divani e poltrone dalla linea contemporanea, che arriva fino all’American Bar Rododendro, famoso per le sue specialità e il lungo elenco di cocktail personalizzati dal barman: un ambiente raffinato dove non mancano un pianoforte a coda per un sottofondo musicale dal vivo e un suggestivo caminetto davanti al quale trascorrere una piacevole pausa dopo le attività svolte nella giornata, leggendo, chiacchierando con gli amici o sorseggiando un aperitivo.
Una ristorazione per tutti i gusti Una menzione a parte merita la ristorazione, versatile e di ottima qualità. Si può scegliere tra il raffinato ristorante à la carte
Carlo Magno in grado di ospitare fino a 260 persone – con vista sulle montagne e sul campo da golf, che offre piatti tipici, nazionali e internazionali e una cantina ben fornita con pregiate etichette – il più informale Stube del Golf, in grado di accogliere fino a 60 persone all’interno con un terrazzo panoramico e altri 50 posti all’esterno: da provare i piatti della tradizione alpina preparati con le ricette delle valli montane trentine secondo le antiche tecniche di cottura. Un’offerta molto gradita specialmente nella pausa pranzo, quando le pietanze tipiche vengono servite in recipienti di rame e disposte al centro della tavola così come si usava un tempo nelle famiglie. Ma non finisce qui perché nella Club House c’è un
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piccolo bar con dehor estivo sul campo da golf dove si può sostare per un light lunch senza interrompere a lungo l’attività di gioco e che, d’inverno, offre anche un servizio snack direttamente sulle piste da sci e sul campo scuola di Campo Carlo Magno. E di speciale, per chi ama la gastronomia bio e senza grassi, al Bar Rododendro c’è anche una ricco menu di proposte benessere.
Business e sport Luogo incantevole, il Golf Hotel è perfetto per gli incontri di lavoro. Dispone di un centro congressi al pian terreno, con
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grandi finestre e vista superba sul verde. Oltre alla sala plenaria per 180 persone, ci sono tre sale, da 25 a 50 posti e un’area espositiva di quasi 80 metri
quadrati. Per cene di gala con menu personalizzati c’è, invece, il Carlo Magno. Ineguagliabile, infine la vista sulle Dolomiti che si gode dal centro benessere. Circondato di vetrate, quest’ultimo è un autentico tempio del relax con amplissima vasca idromassaggio, due vasche individuali, sauna finlandese, bio sauna, bagno turco, doccia tropicale, doccia nebbia fredda con olio essenziale di pino e applicazioni kneipp. Immancabile una piccola palestra con attrezzature Technogym e, per chi non trascura la propria bellezza, cabine per i trattamenti estetici, massaggi e lampade abbronzanti. Linda Smiderle Barattieri
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Progetto Grafico: Studio Cancelli, Milano
Milano Categoria: ★★★★ 20155 Milano - Viale Certosa, 68 Tel. 02 39211122 Fax 02 33103878 Numero Verde 800 979377 E-mail: accademia@antareshotels.com Sito web www.hotelaccademiamilano.it Direttore: Diego Brachetti Stazione di Milano Centrale a km 4 Aeroporto: Linate km 9 - Malpensa km 40 Autostrada A4, A8, A9, A50: uscita Milano Viale Certosa a km 2
Categoria: ★★★★ 20127 Milano - Viale Monza, 132 Tel. 02 26112020 Fax 02 26147879 Numero Verde 800 979377 E-mail concorde@antareshotels.com Sito web www.hotelconcordemilano.it Direttore: Stefano Picarelli Stazione di Milano Centrale a km 2 Aeroporto: Linate km 7 - Malpensa km 50 Autostrada A51: uscita Milano Lambrate km 5; A52: uscita Sesto San Giovanni
Categoria: ★★★★ 20148 Milano - Via Rubens, 21 Tel. 02 40302 Fax 02 48193114 Numero Verde 800 979377 E-mail rubens@antareshotels.com Sito web www.hotelrubensmilano.it Direttore: Gianmario Bertini Stazione di Milano Centrale a km 6 Aeroporto: Linate km 9 - Malpensa km 45 Autostrada A4, A8, A9, A50: uscita Fieramilanocity km 3
DATI CONGRESSUALI N. sale: 2 con luce naturale Capacità: da 10 a 50 persone Attrezzature: lavagna luminosa, audiovisivi, videoproiettore, TV circuito interno, amplificazione, accesso Internet con tecnologia wireless, telefono diretto, staff tecnico, servizio segreteria, aria condizionata, possibilità di organizzazioni post-congress, serate, spettacoli. Aree espositive: mq 40
DATI CONGRESSUALI N. sale: 5 di cui 3 con luce naturale Capacità: da 10 a 200 persone Attrezzature: saletta segreteria, lavagna luminosa, audiovisivi, videoproiettore, cabina regia, amplificazione, accesso Internet con tecnologia wireless, telefono diretto, Tv a circuito chiuso, teleconferenza, traduzione simultanea in 2 lingue, registrazione video e audio, staff tecnico, servizio segreteria, aria condizionata, possibilità di organizzazioni post-congress, serate, spettacoli. Aree espositive: mq 60
DATI CONGRESSUALI N. sale: 3 con luce naturale Capacità: da 10 a 35 persone Attrezzature: lavagna luminosa, audiovisivi, videoproiettore, amplificazione, accesso Internet con tecnologia wireless, telefono diretto, Tv a circuito chiuso, teleconferenza, staff tecnico, servizio segreteria, aria condizionata, possibilità di organizzazioni post-congress, serate, spettacoli. Aree espositive: mq 30
DATI ALBERGHIERI N. camere: 66 Junior suite: 3 Servizi camere: frigobar, televisore, TV via satellite, accesso ad Internet con tecnologia wireless, cassaforte, aria condizionata Servizi alberghieri: garage 70 posti auto, servizio transfer, bar, noleggio auto, fitness Ristoranti: 2. Fino a 70 posti, cucina nazionale Carte di credito: American Express, Carta Si, Diners, Master Card, Visa
DATI ALBERGHIERI N. camere: 120 Junior suite: 28 Servizi camere: frigobar, televisore, TV via satellite, accesso ad Internet con tecnologia wireless, cassaforte, aria condizionata Servizi alberghieri: garage 30 posti auto, servizio transfer, noleggio auto, bar, fitness Ristoranti: 2. Fino a 120 posti, cucina nazionale Carte di credito: American Express, Carta Si, Diners, Master Card, Visa
DATI ALBERGHIERI N. camere: 87 Junior suite: 12 Servizi camere: frigobar, televisore, TV via satellite, accesso ad Internet con tecnologia wireless, cassaforte, aria condizionata Servizi alberghieri: fitness, garage privato e parcheggio esterno con 15 posti auto, servizio transfer, noleggio auto, bar Ristoranti: 1. Fino a 70 posti, cucina nazionale Carte di credito: American Express, Carta Si, Diners, Master Card, Visa
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Radisson Blu Spa & Golf Resort padova UNA CERTEZZA NEL PANORAMA DEL BENESSERE TERMALE ABBINATO AL GOLF sempre un piacere immergersi in spazi aperti, dove le colline celebrano l’autunno con colori che un pittore per quanto bravo non potrebbe riprodurre, ma arrivare a Galzignano, la città del termalismo e del golf, è un piacere che supera le aspettative. Un panorama a perdita d’occhio, quello del Parco Regionale dei Colli Euganei, fatto di boschetti, prati, colline vulcaniche, nel quale scavati come smeraldi sorgono sterminati campi da golf.
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A tre km dal Resort c’è il Golf di Padova, che si trova nel comune di Galzignano, con 27 buche; nel raggio di 10 km sorgono quelli di Montecchia con 27 buche, quello di Frassanelle con 18, ed ovviamente quello dell’Hotel Radisson Blu a 9 buche. Siamo ad un totale di 81 buche, una specie di paradiso per i golfisti, non a caso un cartellone stradale indica Galzignano Terme come “Il paese del Golf”. Michele Zanconato il g.m. del Resort ci tiene a precisare che «il golf non è l’unica attrattiva
di questo meraviglioso territorio, che ha una sterminata ricchezza. Il Radisson Blu SPA & Golf Resort infatti poggia su acqua, terra e fango, fondamenta naturali del benessere, tutta la struttura è un’enorme, autentica, inimitabile Salus per Aquam (acronimo per indicare la SPA) costruita su una sorgente naturale, che già gli antichi romani consideravano il luogo dell’eccellenza. L’acqua salso-bromo-iodica di Galzignano nasce dagli incontaminati bacini delle piccole Dolomiti e dei Monti Lessini
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nelle Prealpi. Scende fino a 3000 metri sotto la roccia e durante il percorso sotterraneo di 80 km si arricchisce di sostanze minerali benefiche. Dopo 30 anni riaffiora nelle terme ad una temperatura di 87°, che naturalmente viene raffreddata nelle terme e portata ad una temperatura tiepida e piacevole. Acqua e argilla danno luogo al fango termale, che sta in incubazione sei mesi e quindi viene utilizzato per le terapie termali, non solo curative ma soprattutto preventive, da fare quando si è giovani per stare bene in età matura». Nel Resort sono a disposizione 6 piscine d’acqua termale a 36°, le due sportive sono a 28°, si aggiungono le vasche Whirpool e quelle Kneipp per un totale di 2400 mq dedicati alla balneazione, tra interno ed esterno, praticabile anche in inverno con grandi effetti scenografici. A questo si aggiunge un grande beauty center, con servizi estetici e curativi. Golf e benessere sono gli elementi trainanti dell’offerta del resort, che dal gennaio 2011 a settembre ha visto un 50% di ospiti di lingua tedesca, un 30% di Italiani (e
questa è la novità rassicurante) e un 20% di presenze create dal Mice. Il tutto con un average stay di 5, 6 giorni. Sono risultati! Tenendo conto che la clientela è quasi tutta individuale e che non ci sono gruppi di serie. Per la prossima primavera dovrebbero finire i lavori che porteranno ad una comfort zone e a un importante Congress Center nel Radisson Blu Majestic e il restyling dello Sporting, anch’esso entrato nella famiglia Radisson Blu, da marzo 2012 si ripresenterà con una veste più fresca e con una sala meeting da 100 pax. Nel Resort trova posto anche
Hotel Splendid Alain Messegué Hotel & Spa, indipendente da questo autunno 2011. «Le aziende o le società che organizzano meeting, incentive, team building sono benvenute», dice Zanconato, «un full day meeting varia da 45 a 65 euro per persona, con menu personalizzati e molti benefit, per esempio in tutto il resort persino nei campi da golf, c’è il wifi gratuito. Sul sito www.galzignano.it sono già pubblicati i pacchetti speciali 2012 riguardanti il leisure, il benessere e bellezza, lo sport... ognuno, potrà trovare il periodo e l’offerta ideale». P.T.
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Meta Luxury Hotel Bernina ENTRATO A FAR PARTE DEL GRUPPO ORA HOTELS E COMPLETAMENTE RINNOVATO, È UNA DELLE PROPOSTE PIÙ INTERESSANTI VICINO A ST. MORITZ l Meta Luxury Hotel Bernina di St. Moritz, in Svizzera, è stato interamente rinnovato nella struttura e negli arredi lo scorso anno. L’albergo, che si trova nel centro di Samedan, storico borgo engadinese a due chilometri dal centro di St. Moritz circondato dallo scenario maestoso delle Alpi, è una delle proposte ricettive più antiche dell’area: la data di inaugurazione del suo primo nucleo risale al 1865. Oggi, completa-
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mente ristrutturato, offre ospitalità in 48 camere, che hanno mantenuto intatto il fascino della dimora storica soprattutto negli arredi, tutti mobili d’epoca. Per chi preferisce essere completamente libero, ma con la possibilità di utilizzare tutti i servizi dell’hotel, è possibile soggiornare negli appartamenti, dai 2 agli 8 posti letto, di fronte all’albergo, arredati e dotati di cucina attrezzata. Il paesaggio dell’Egandina che
si apre fuori dalle finestre regala un’atmosfera calda e accogliente perfetta per le famiglie e le coppie in viaggio romantico, senza però dimenticare chi cerca il massimo del confort, assicurato dalla vasca idromassaggio di cui sono dotate quasi tutte le camere, la TV con schermo piatto e la connessione Internet. L’albergo, molto attento alle esigenze dei suoi ospiti, offre anche una serie di servizi a misura di bambino, dalle Grand Family Room al miniclub, dai 3 ai 12 anni, dove giocare e disegnare o guardare i cartoni animati in DVD. Tutti i pomeriggi è organizzata la merenda, mentre è possibile usufruire gratuitamente dell’attrezzatura per portare i figli durante le escursioni, come slittini, bob, zaini e passeggini da trekking. L’hotel è anche meta degli appassionati degli sport invernali, data la sua vicinanza con le pi-
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ste da sci di St. Moritz. In inverno, infatti, la fanno da padrone gli sport sulla neve: sci, snowboard, slittino, pattinaggio, curling, grazie alle strutture che sorgono accanto all’hotel e ai 350 chilometri di piste, distribuiti in quattro comprensori che si spingono oltre i 3 mila metri di quota. L’albergo offre a tutti gli sportivi una Ski room e la possibilità di affittare le attrezzature o di imparare con un maestro di sci a prezzi convenzionati. Inoltre mette a disposizione un servizio shuttle alla volta delle Ski Areas, mentre i più piccoli possono fare i loro primi tentativi sugli sci, con lo snowboard o la slitta nella zona che sovrasta il paese, servita da uno skilift. D’estate, invece, l’area è una tra le più frequentate dai turisti in Svizzera per escursioni e ascensioni alpinistiche nelle valli laterali, dalle grandiose
pendici del Bernina, sul filo dei quattromila metri, alle selvagge valli del Parco Nazionale Svizzero. Grazie all’apertura anche durante i mesi caldi di molti impianti di risalita si può scoprire la montagna e la sua natura, tra percorsi rurali e ampie gole scavate nella roccia. Il borgo di Samedan offre inoltre una pista per il pattinaggio in linea e un campo d’aviazione per gli appassionati del volo. Struttura che coniuga la tranquillità necessaria per un viaggio di piacere, l’adrenalina delle attività sportive e i servizi per chi viaggia per lavoro, il Meta Luxury Hotel Bernina mette a disposizione ai suoi ospiti diverse tipologie di facilities. Due le sale ristorante interne all’hotel: la Sala Imperiale, dove degustare una cucina di alto livello, che fonde la modernità con la tradizione locale all’interno di un ambiente ele-
gante e raffinato, caratterizzato da lampadari scenografici e vista panoramica, e, più informale, la Pizzeria, che vanta la migliore pizza di tutta l’Engadina, preparata da un pizzaiolo napoletano. La sera è poi attivo il piano bar con musica dal vivo, mentre per il relax è in fase di apertura un centro benessere, che si estenderà su una superficie di circa 400 metri quadrati e si articolerà su tre piani, per offrire sauna, bagno turco, idromassaggio e trattamenti estetici. Tutta la struttura, inoltre, è coperta da rete ADSL. Dario Dappiano
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Hotel Fiera MODERNI SPAZI CONGRESSUALI CON TECNOLOGIE ALL’AVANGUARDIA, UN CENTRO BENESSERE PANORAMICO E UN’ECCELLENTE OFFERTA RISTORATIVA. MA SOPRATTUTTO UNA CURA DEL CLIENTE CHE NON TRASCURA IL PIÙ PICCOLO DETTAGLIO. TUTTO QUESTO A 100 METRI DA UNO DEI POLI FIERISTICI PIÙ IMPORTANTI D’ITALIA. ECCO UN ALBERGO DALLA MULTI VOCAZIONE. A RIMINI
due anni dall’apertura, il quattro stelle Hotel Fiera di Rimini si conferma indirizzo di riferimento per il mercato congressuale, apprestandosi a chiudere l’anno con un bilancio più che soddisfacente. «Il 2011 è stato per noi sicuramente positivo», dichiara il general manager Giovanni Derosas, «nonostante la crisi, abbiamo registrato una crescita a due cifre, e questo grazie anche a un’efficace campagna marketing e a un’attenta customer care – il nostro punto di forza –. Anche per il 2012 ci aspettiamo buone performance, con l’obiettivo di acquisire nuovi target». A 100 metri da uno dei poli fieristici più importanti d’Italia, e vicino ai principali snodi autostradali, con ampio parcheggio fino a 150 posti, l’albergo del Gruppo Malavolta è una struttura di moderna concezione con 120 camere di cui 8 suite e 6 camere per diversamente abili, e spazi congressuali versatili, in grado di ospitare qualsiasi
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tipo di evento, anche quello più impegnativo. La struttura è già stata scelta da importanti multinazionali come Coca Cola, che qui ha festeggiato i suoi primi 125 anni: «siamo stati scelti come unica location in
Riviera nell’ambito di una kermesse che ha coinvolto contemporaneamente 26 città italiane», precisa Derosas, aggiungendo che l’hotel ha fatto inoltre da cornice agli eventi di Amadeus, Eraclea, Kuoni & Ga-
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staldi, e Fondazione Meeting, aziende che hanno tutte usufruito anche degli gli altri servizi della struttura. Due sono le sale congressuali – l’Imperium e la Mytoh – entrambe con luce naturale, in grado di accogliere complessivamente fino a 150 persone e dotate di tecnologie all’avanguardia (tra cui videoproiettore a soffitto, schermo a scomparsa e sistema di amplificazione), le stesse apparecchiature utilizzate dalle principali reti televisive per le loro trasmissioni. «Al cliente offriamo un servizio chiavi in mano e tailor made, supportandolo in ogni fase dell’evento», continua il gm, «il nostro personale è altamente qualificato e in grado di rispondere con tempestività ad ogni richiesta». Ottima anche l’offerta ristorativa. L’Isola Restaurant è un raffinato ambiente ideale per pranzi e cene di lavoro, ma anche per occasioni più intime.
Una menzione a parte meritano i ricchi buffet di insalate, carne, pesce e dolci, abbinati a un’eccellente carta dei vini. Ma Hotel Fiera non è solo un indirizzo privilegiato per il business. Grazie alla piacevolezza degli ambienti – eleganti e molto confortevoli – all’ottima cucina e a un esclusivo centro benessere panoramico, si presta molto bene a soddisfare anche le esigenze della clientela leisu-
re. «Il nostro centro benessere è un’autentica spa», prosegue il gm, «all’ultimo piano con vista ad effetto sulla città, è dotato di vasca idromassaggio, sauna panoramica, bagno turco, docce emozionali, insomma di tutto quanto serve oggi al relax e alla remise en forme». Da albergo congressuale, a location di vacanza, nel segno della personalizzazione del servizio, l’Hotel Fiera ha adesso anche un’altra ambizione: aprirsi al territorio, facendosi promotore di eventi ricreativi e culturali, «stiamo studiando una serie di progetti e iniziative per far conoscere tutto ciò che di eccellente ha da offrire la città di Rimini», conclude il general manager. E a noi non resta che complimentarci per gli ottimi risultati raggiunti in appena due anni, con la promessa di tornare a parlare dei successi futuri. P.T.
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ANTARES HOTELS MILANO CON L’HOTEL RUBENS GIUNGE A COMPIMENTO IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE (DURATO 5 ANNI) DEI 3 HOTELS DEL GRUPPO MILANESE ANTARES. UN INVESTIMENTO TOTALE DI 9 MILIONI DI EURO CHE «CI FARÀ VINCERE LA SFIDA DEL DOPO CRISI», DICE SODDISFATTO IL PRESIDENTE REMO EDER opo una ristrutturazione che ha interessato la hall, i bagni e alcuni particolari delle camere, e un investimento di 4 milioni di euro, l’Hotel Rubens riapre i battenti per offrire, nella sua nuova veste rimo-
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dernata ed eco-friendly, l’ospitalità familiare che da sempre contraddistingue le strutture del Gruppo Antares Hotels, che nel capoluogo meneghino gestisce anche l’hotel Concorde e l’Accademia. «Nell’attuale situazione di crisi
economica abbiamo voluto esprimere un atto di fiducia verso Milano. Grazie alla mia lunga esperienza ho capito che è proprio quando la giostra rallenta che bisogna attrezzarsi. E quando il mercato si riprenderà, i nostri hotels saranno pronti per vincere la sfida!». Esordisce così Remo Eder, Presidente del Gruppo Antares Hotels, nel corso della conferenza stampa organizzata in occasione della presentazione ufficiale dei nuovi spazi dell’Hotel Rubens. E a supporto di questa coraggiosa dichiarazione, una cifra altrettanto ardita: 9 milioni di euro, tanto infatti è l’investimento che, dal 2006 ad oggi, è stato messo in campo per ammodernare i 3 hotels del gruppo. «Abbiamo cominciato con l’Accademia (2.5 milioni di euro), poi
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è toccato al Concorde (altri 2.5 milioni di euro) e infine il Rubens, dove io ho anche il mio headquarter ufficiale». E attraverso un mix di elementi strettamente combinati e tra loro complementari il Gruppo guarda al futuro: personalizzazione costante del servizio offerto ai clienti, massimo rispetto per l’ambiente, formazione continua del personale, organizzazione mirata a fare sistema con il territorio (attraverso il dialogo con la città per la promozione degli eventi culturali, artistici e mondani alla sua clientela internazionale), evoluzione continua dei servizi tecnologici. Questo, accompagnato da un’attenzione privilegiata al rapporto umano, tanto verso i clienti quanto nei confronti dei propri dipendenti, e dall’esaltazione della migliore tradizione culturale italiana.
HOTEL RUBENS Magie di luci e scenografie d’artista Non è stata una semplice operazione di maquillage, ma un intervento radicale, che ha portato a reinventare integralmente gli spazi e all’ideazione di nuovi ambienti, pensati per garantire agli ospiti il massimo confort e la più calda accoglienza. A partire dalla creazione del Wine Bar Pandia, un ambiente ampio e fluido, con comode sedute in pelle colorata capitonnè disposte in modo da
creare anche angoli appartati: «quest’area si pone rispetto agli ospiti come “il salotto di casa”, ma più fashion e tecnologicamente attrezzato. Da quando abbiamo reinventato la hall e realizzato il Wine Bar, sono pochi i clienti che rimangono in camera a leggere e a lavorare al pc», chiosa Eder, che aggiunge: «la maggior parte di loro si mette comoda nelle belle poltrone di design e chiacchiera o lavora indisturbata, consumando un cocktail o uno snack, come e quando vuole». Anche la zona ricevimento si presenta radicalmente reinterpretata, sfoggiando un elegante “look da sera”: a farla da padroni sono i toni del bianco, del nero e dell’argento, insieme alla riproduzione gigante della Marchesa Brigida Spinola Doria, opera del grande Peter Paul Rubens, che accoglie all’arrivo gli ospiti. E ancora specchi, petali luminosi che diffondono sequenze e giochi di luce che variano in modo dinamico la loro tonalità in funzione dell’orario, secondo cromatismi che vanno dal bianco all’ambra, facendosi più soffuse la sera. Scenografie di forte impatto emotivo, oltre che visivo. Dice Eder: «la luce modifica lo spazio molto più di quanto possano fare gli arredi stessi. L’illuminazione del Rubens, così come quella degli altri due alberghi, è stata progettata tenendo conto di due aspetti per noi imprescindibili: il desiderio di
creare atmosfere accoglienti e scenografici, e la necessità di garantire, a parità di standard qualitativi, il massimo risparmio energetico, che nella fattispecie si concretizza in un 40% in meno di energia consumata». E un vero e proprio omaggio al buon nome dell’hotel sono le vetrate di cristallo della hall che, spogliate dei classici tendaggi, si “vestono ad arte”: decorate con pellicole trasparenti che riproducono in bianco e nero alcuni tra i più bei capolavori di Rubens, costituiscono una sorta di galleria museale (per ogni opera viene indicato il nome, l’anno di realizzazione e la pinacoteca che lo ospita), oltre a creare continuità tra l’interno – silenzioso e confortevole – e l’esterno – brulicante di persone e della frenesia della vita cittadina –. Infine, importanti lavori hanno interessato i bagni di tutte le 87 camere: in grès porcellanato e resina, grazie alle tecnologie più avanzate anche questi ambienti si sono arricchiti con docce emozionali, cascate ad acqua cervicale e vasche da bagno con idromassaggio. Cristina Piccinotti
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Nova Yardinia Events & Spa IL KALIDRIA AND THALASSO SPA RESORT ENTRA A FAR PARTE DELLA COLLEZIONE DEGLI HOTEL DI LUSSO MGALLERY DEL GRUPPO ACCOR
l Kalidria and Thalasso Spa Resort, una delle quattro strutture interne al Resort Nova Yardinia, di Castellaneta Marina, nella Puglia jonico salentina, è entrato a far parte di recente della collezione di alberghi di lusso MGallery del gruppo Accor. La catena ha scelto di inserire nella selezione delle sue strutture esclusive presenti in vari Paesi al mondo uno dei fiori all’occhiello del Resort italiano, grazie alla sua spiccata identità e all’unicità sia della location che dei servizi. Inserito all’interno del più grande convention & spa resort d’Italia, che si sviluppa nella riserva biogenetica di Stornara, il Kalidria and Thalasso Spa Resort si caratterizza per la scelta di accostare al design contemporaneo l’innovativo concept della bio-architettura. Oltre alle 110 camere, fra cui 10 suite, offre due ristoranti, due bar e tre sale riunioni. Inoltre, a conferma dell’attenzione al benessere e alla forma fisica del Nova Yardinia, al suo interno si trova il Thalasso Centre, una raffinata Spa dove rigenerare mente e corpo attraverso il percorso at-
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trezzato: piscina di acqua di mare riscaldata, sauna e bagno turco, e tramite i trattamenti di idroterapia e cromoterapia, i massaggi tonificanti, energizzanti o rilassanti. L’offerta business è quindi in grado di coniugare il momento dell’incontro di lavoro, anche di piccole e medie dimensioni, con la possibilità di usufruire dei servizi del centro benessere. L’enorme complesso, situato in piena Magna Grecia, a Castellaneta Marina, in provincia di Taranto, si estende su più di ottomila metri quadrati. Il Nova Yardinia è una struttura in cui sono i numeri a parlare del sua unicità: 4 sistemazioni residenziali, tra cui due village-hotel, per un totale di quasi 800 camere, 30 sale meeting, 7800 mq di aree espositive e spazi non convenzionali, 14 ristoranti, 5 km di spiaggia privata e 3500 mq di centro benessere e Spa. Il resort, cinque stelle, offre la possibilità di organizzare eventi MICE in uno scenario insolito, quello di una riserva naturale protetta, un’immensa pineta per la conservazione delle specie vegetali del luogo. Qui gli
spazi business associano alle tradizionali soluzioni per ospitare meeting e convention, anche sale polifunzionali, saloni modulari, teatri e contesti scenografici indoor e outdoor, disponibili tutto l’anno, con una capacità ricettiva unica nel nostro paese, tra cui una location originale e inedita, il Teatro dei colori. Il Teatro dei colori, un unicum nel suo genere in Italia, costruito sul modello di un anfiteatro a gradinate, con palco e platea, è in grado di ospitare fino a 700 persone sedute e trasformarsi all’occorrenza in un grande spazio all’aria aperta grazie al tetto panoramico che si può aprire per ricevere la luce del giorno o per creare una suggestiva vista sul cielo stellato la notte. Il palco, utilizzato per video proiezioni, rappresentazioni ed esposizioni degli oratori, dietro cui si apre il maxi schermo, è solo una delle dotazioni di questo spazio versatile, dove è possibile mettere in scena diversi tipi di eventi, dalla più tradizionale conferenza, fino a team building, serate di intrattenimento o cene di gala sotto le stelle. Carla Castellini
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Palace Hotel Bari È IN ATTO UN’IMPORTANTE OPERA DI RESTYLING CHE MIGLIORERÀ L’OFFERTA MEETING E GLI SPAZI DEDICATI AL BANQUETING ALL’INTERNO DELLA STORICA STRUTTURA PUGLIESE
Da sin. Luca Cordero di Montezemolo e il gm dell’hotel Antonio Barbieri, durante l’esposizione della tavola di Leonardo
o storico albergo di Bari, il più grande della città con le sue 200 camere, sta completando un’importante opera di restyling, che è partita dalla zona lobby e che oggi sta interessando sia l’area meeting che l’area dedicata al banqueting. Il centro congressi ed esposizioni con le sue 16 sale, articolate su tre piani, raggiunge una capienza complessiva di 1500 delegati e ha il suo fulcro nel Salone degli Specchi, in grado di ospitare eventi fino a 450 partecipanti a platea. Dotato di luce naturale e di tutti i supporti tecnici, è una delle più grandi sale congressi in Italia interna a un hotel di centro città. Il Salone delle Feste è invece il cuore pulsante della ristorazione del Palace Hotel di Bari. Sapientemente trasformato, nel rispetto dello stile e della tradizione, è tornato a splendere e a proporsi come una location elegante ed esclusiva per cene di gala, cerimonie e banchetti nuziali. Il ristorante Murat, al settimo piano, è in questi giorni oggetto di un’opera di trasformazione che sarà conclusa a dicembre, in tempo per i festeggiamenti di Natale e Capodanno, che prevedono un fitto programma di Cocktail Party, Pranzi e Cene di Auguri. Grazie allo splendido panorama sul mare e sulla città vecchia, è la più bella terrazza di Bari e la location più inusuale ed esclusiva per cene o eventi.
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Un servizio indispensabile connesso all’offerta MICE è la possibilità di parcheggiare comodamente. Oltre al garage interno che garantisce fino a 50 posti auto, l’Hotel dispone di un parcheggio per circa 400 vetture, a 800 metri di distanza, con servizio shuttle dedicato ai soli partecipanti agli eventi e ai congressi del Palace. Situato nel cuore della città, tra il centro storico e la City istituzionale, finanziaria, politica e dello shopping, il Palace è uno dei punti di riferimento dell’hotellerie della città di Bari. La struttura ha sviluppato un expertise specifica nella gestione e organizzazione di eventi e incontri aziendali, che possono contare su un team di professionisti dedicati. Una sola figura di riferimento accompagna il cliente in tutte le fasi della scelta e della definizione delle sale e dei servizi, un unico interlocutore dal momento della richiesta sino al termine dell’evento, in grado di consigliare circa la migliore logistica, le attività postcongress o i menu da proporre. Inoltre, fiore all’occhiello del Palace è e resta la prima colazione, servita ogni mattina con cura
e attenzione da Patrizia Matera, che si dedica quotidianamente alla selezione, alla varietà e alla qualità del primo pasto della giornata. Infine, l’Hotel ha ideato speciali pacchetti meeting e congressi da 8 (Half Day) e 24 ore (Full Day), che prevedono un’offerta pensata per il prossimo inverno, nel periodo compreso tra novembre e febbraio e durante i fine settimana. Claudia Torta
La tavola di Leonardo Il Palace Hotel di Bari ospita in questi giorni un’opera di grande valore, ma da poco conosciuta, un autoritratto di Leonardo da Vinci (in basso) su tavola che appartiene a una collezione privata. Scoperta solo nel 2008 e attribuita al genio fiorentino dopo due anni di indagini e studi internazionali volti a certificarne l’autenticità, il cosiddetto Autoritratto Lucano di Leonardo è stato oggetto di un’esposizione esclusiva davanti a Luca Cordero di Montezemolo e a una ristretta cerchia di invitati. La tavola sarà poi esposta dal 5 al 21 dicembre a Parigi nei locali del Petit Palais, con presentazione al Louvre, e nella prima parte del 2012 al Castello di Praga.
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Uptown Palace UNA NUOVA STRUTTURA, APPENA NATA NEL CUORE DI MILANO, IN CUI CONVIVONO COMFORT ED ELEGANZA pochi metri dal Duomo di Milano e dal cuore pulsante del business e dello shopping cittadini, è nato Uptown Palace. L’hotel, la cui posizione centrale permette di vivere a 360 gradi tutto ciò che il capo-
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luogo lombardo offre, si propone come nuovo ed esclusivo punto di incontro della capitale economica d’Italia. In questo spazio coesistono l’eleganza degli arredi e delle soluzioni estetiche con la sobrietà di un design che varia
dai toni del bronzo e del marrone, fino ad arrivare alle delicate nuance del sabbia. Le sue 158 camere, di svariate tipologie, dalle Classic alle Superior, dalle Deluxe alle Suite, totalmente insonorizzate e alcune con una suggestiva vista panoramica sul Duomo e sui tetti circostanti, sono frutto di una attenta selezione dei materiali e degli accessori. La biancheria, in particolare, è di LinoVivo, puro lino di alta qualità, in grado di accompagnare e di favorire il riposo. L’attenzione nei confronti del momento del sonno è evidente anche nella scelta di dotare tutte le stanze di materassi di ultimissima generazione, studiati per il benessere del corpo durante la notte. Al terzo piano dell’hotel è stato da poco aperto per gli ospiti
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anche l’Uptown Restaurant, uno spazio dal concept moderno che offre tutti i giorni i piatti della tradizione italiana, abbinati alle migliori ricette della cucina internazionale, nati da un’attenta mescolanza di materie prime di qualità. Un cenno a parte merita il primo pasto della giornata, frutto di una precisa scelta che accosta gusto e salute. In particolare, il buffet dispone di healthy corner a base di prodotti a chilometri zero e senza glutine. Oltre alla ristorazione all’interno dell’hotel si trova anche un bar: l’Up Cafè, un’area riservata e confortevole che serve aperitivi e cocktail in spazi delimitati da morbidi pouf e arredati con poltrone, in cui fermarsi per una pausa prima di uscire per vivere la notte milanese o dove rilassarsi dopo un’intensa giornata di lavoro. Tra i servizi spiccano, oltre alla
connessione Wi-Fi gratuita di cui dispongono tutte le aree comuni, anche la scelta di personale multilingue, per acco-
gliere la clientela internazionale che frequenta la città sia per turismo sia per lavoro. G.G.
10 buone ragioni per scegliere Uptown Palace • Posizione strategica nel cuore di Milano, a pochi passi dal Duomo e dalle più note vie dello shopping. • Albergo 4 stelle con un servizio da 5 stelle. • L’attenzione nei confronti degli ospiti, resa possibile da un personale multilingue, selezionato e altamente qualificato. • Ambienti e arredi caratterizzati da un concept design “all-day”, grazie al quale vivere all’interno degli spazi dell’hotel ogni momento della giornata. • Camere totalmente insonorizzate. • Presenza in tutte le stanze di un corredo di LinoVivo per garantire il massimo del comfort e un riposo rigenerante. • Dotazione di materassi di ultimissima generazione, studiati per il benessere assoluto degli ospiti. • Vista suggestiva sul Duomo di Milano e sui tetti della città. • Cucina gourmet a base di prodotti a km 0 e materie prime di elevata qualità. • Connessione Wi-Fi gratuita nelle aree comuni.
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SERVIZI
Cantina Santadi UNA COOPERATIVA CHE IN POCO PIÙ DI 50 ANNI DI STORIA HA PERMESSO AL MONDO DI CONOSCERE IL NOME E LA QUALITÀ DEL VINO DELLA REGIONE SARDA DEL SULCIS Gianna Bellotto Rosa
nserita dall’autorevole rivista internazionale dedicata al settore enologico Wine & Spirits tra le “Top 100 Wineries of 2011”, la cantina Santadi è una delle migliori espressioni del connubio tra imprenditoria e rispetto del territorio della Sardegna. L’azienda, nata nel 1960 grazie all’iniziativa di un gruppo di produttori di uva che si sono riuniti in
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Il presidente Antonello Pilloni
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cooperativa, si trova nel Sulcis, nella parte sud-occidentale dell’isola, una delle sue aree meno dinamiche dal punto di vista economico. Qui, inizialmente, si produceva dalle uve locali solo vino messo in vendita sfuso. Ancora oggi i vigneti si estendono tutti nell’arco di circa 30 chilometri dalle Cantine, ma la qualità della produzione è cambiata drasticamente, tan-
to che le sue bottiglie sono ora vendute in Europa, in America, in Australia e in Giappone, con la prospettiva di aprirsi sempre di più al mercato asiatico e in particolare alla Cina. Come ci racconta il direttore delle Cantine, Raffaele Cani: «lo scorso anno abbiamo festeggiato i primi 50 anni di attività. La nostra storia è stata in crescendo, da piccola cooperativa locale ad azienda che, grazie al lavoro di squadra di tutta la dirigenza e delle maestranze, ha saputo produrre un vino di qualità, che esporta i gusti del Sulcis nel mondo. Oggi i consumatori sono sempre più attenti alla qualità di ciò che bevono e la nostra produzione va incontro a questa esigenza di bere poco, ma bene». Il successo delle Cantine Santadi arriva solo negli anni Ottanta, sotto la guida, con la carica di presidente, di Antonello Pilloni, ruolo che ancora oggi
SERVIZI
Sala barriques
Vigneti in prossimità del mare
ricopre a testimonianza del suo impegno e della stima di cui gode nel territorio. Con lui avviene la svolta: chiama, in qualità di consulente, l’enologo di fama internazionale Giacomo Tachis, che accompagna l’azienda verso una produzione più selezionata e prestigiosa. I suoi vini, a partire dal Carignano, che è il primo vitigno piantato e rimane ancora oggi il più ampio, entrano nei mercati nazionali e internazionali, che riconoscono in queste produzioni un prodotto non massificato, ma di qualità e forte identità, per un segmento di livello medio-alto. Complici del successo dei suoi vini alcuni fattori importanti, a partire dal territorio, il Sulcis, l’area geologicamente più antica della Sardegna, caratterizzata dall’alternarsi tra rilievi collinari di modesta altitudine, vasti tratti pianeggianti, e, più all’interno, rilievi montuosi che conservano un grande patrimonio di biodiversità. Inoltre, la cooperativa, e questo ne rappresenta un tratto distintivo, è stata gestita in questi anni con spirito imprenditoriale, unendo la componente del rispetto del territorio e della responsabilità sociale con l’obiettivo del creare ricchezza per i produttori. Continua Cani: «siamo consapevoli di avere un ruolo nella comunità, ma non vogliamo dimenticarci che come azienda abbiamo anche il dovere di fare profitto, da ridistribuire a
tutti i nostri soci produttori. Il successo che oggi ci arride lo dobbiamo soprattutto alle nostre maestranze e al lavoro di squadra, che coinvolge produttori, amministratori e commerciali, un patrimonio di professionalità che ci accompagna e ci sostiene da anni». Nei suoi quasi 600 ettari di vigneti, distribuiti tra circa 200 produttori, si producono quasi due milioni di bottiglie di vino l’anno. Tra queste spicca il Carignano, vino che ha ottenuto il marchio DOC quaranta anni fa e che oggi rappresenta il prodotto di punta delle Cantine Santadi. Ultimi premi in ordine di tempo: quelli per il Carignano del Sulcis DOC Superiore
Terre Brune 2007, che ha ricevuto quest’anno i Tre Bicchieri assegnati dal Gambero Rosso, i 5 Grappoli assegnati dall’A.I.S e la corona nella Guida Vinibuoni D’Italia 2012, il massimo del riconoscimento attribuito da questa guida realizzata dal Touring Club italiano. Si tratta di un vino di colore rubino scuro e dal bouquet intenso e complesso, che unisce il Carignano del Sulcis Superiore con una piccola percentuale di uve Bovaleddu, sempre più rare, per cui le Cantine ne stanno salvaguardando la produzione. Oltre all’etichetta Terre Brune, nelle sue barrique invecchia anche il Rocca Rubia per dieci mesi. Dai vitigni autoctoni nascono inoltre il Grotta Rossa e alcuni bianchi, come il Cala Silente, dalla selezione di Vermentino, e il Villa Solais. ■
Festeggiamenti per i 50 anni dell’azienda
Panoramica della sede di Cantina Santadi 10 2011 | www.mastermeeting.it 179
ITINERARI CURIOSI
Viaggio nell’Italia
dei fantasmi UN VIAGGIO NELL’ITALIA DEI MISTERI, ATTRAVERSO I RACCONTI DI STUDIOSI E APPASSIONATI, MEDIUM E GUIDE CHE CI RIVELANO STORIE LEGATE AI FANTASMI CHE ABITANO CASTELLI, ANTICHI PALAZZI, MANIERI, CHIESE DI CUI IL NOSTRO BELPAESE ABBONDA a cura di Tiziana Conte
aese che vai, fantasma che trovi. Il nostro viaggio inizia da Napoli, una città ricca di antichi palazzi nobiliari che hanno, oltre a una lunga e affascinante storia, anche un numero rilevante di leggende popolari legati ai loro abitanti o al loro
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legame con i diversi quartieri. E il nostro tour inizia con una guida d’eccezione, Annamaria Ghedina giornalista e scrittrice, da molti definita la Signora dei fantasmi. Nata e vissuta a Milano si è trasferita a Napoli negli anni ’70 dove risiede e scrive soprattutto vicende legate all’occulto di cui è una studiosa: “Guida ai Fantasmi di Napoli e dintorni” (Gallina Editore) “Fantasmi a Napoli” (nella foto), “Il fantasma dell’Impiccata della Vicaria”, “Il dizionario dei fantasmi, dalla A alla Z”, “Il ritorno del principe di Sansevero” (Adriano Gallina editore). «Il mio interesse per i fantasmi è incominciato da un’inchiesta sui ghostbuster napoletani che conducevo per il giornale dove lavoravo. La città dove vivo abbonda di “presenze”: la maggior parte si manifestano nel centro antico, anche se ogni quartiere ha il suo fantasma».
Fra i luoghi in cui la Ghedina ha avuto occasione di raccogliere testimonianze di presenze occulte c’è Palazzo San Severo dove «in una notte di ottobre del 1590 fu compiuto uno dei più efferati delitti d’onore che la tradizione napoletana ricordi: quello di Maria d’Avalos e del suo amante, il duca d’Andria Fabrizio Carafa, per mano del marito di lei, il madrigalista Carlo Gesualdo, principe di Venosa», narra Ghedina. «A tale efferatezza si aggiunse anche l’oltraggio di un monaco domenicano, un gobbo, il quale violò il corpo esanime della d’Avalos. Condannato al dolore eter-
ITINERARI CURIOSI
no, il fantasma della bellissima Maria vaga da allora, ogni notte, tra l’obelisco di S. Domenico Maggiore ed il portale del palazzo di S. Severo, afflitta e alla ricerca del suo amante», ci informa la scrittrice. Acquistato dalla famiglia Sangro di Sansevero, fu volontà del famoso principe Raimondo de Sangro operare una restaurazione del palazzo che cancellasse il tragico episodio. Nel 1889 un’ala dell’edificio crollò e l’incidente fu messo in relazione con il delitto in questione, in seguito al quale il palazzo e chi vi abitava erano stati maledetti fino alla settima generazione. Sul tanto
chiacchierato principe De Sangro, Ghedina ha molto da raccontare. «Il mitico alchimista, scienziato delle Macchine Anatomiche, custodite nella splendida cappella di Sansevero, ogni notte a mezzanotte arriva con la carrozza davanti al portone di quella che fu la sua ultima dimora». La cappella Sansevero a Napoli è un luogo imperdibile, è il museo più frequentato della città: 150mila visitatori paganti nel 2009. Qui sono conservati il Cristo velato di Giuseppe Sammartino, capolavoro di scultura tardo-barocca e due macchine anatomiche, oggetti che destano stupore
per la loro realizzazione: due scheletri che si trovano nella cripta della sua cappella, sui quali riprodusse quasi fedelmente l’apparato circolatorio. E sull’“entità” del principe e il suo “ritorno” in terra, Ghedina ha molto da raccontare visto che ci ha anche scritto il libro “Il ritorno del Principe di Sansevero”. «Voleva essere riabilitato perché non era uno stregone come molti lo hanno definito anche per via delle sue macchine anatomiche; non aveva pietrificato i cadaveri con sostanze chimiche ma voleva ricostruire il sistema arterioso, come ha fatto, con il ferro e la 10 2011 | www.mastermeeting.it 181
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ITINERARI CURIOSI
resina». Così come scrive nel suo libro, dopo varie apparizioni, tramite una medium di Napoli, il Principe scelse per la sua riabilitazione, anche quello che all’epoca era il suo direttore del giornale, Mimì De Simone. Dopo varie vicissitudini e con tanto di prove documentate, il principe è stato riscattato e come lui stesso ha fatto sapere allo stesso De Simone, è potuto passare “d’altra parte”. Altra presenza napoletana, è Giuditta Guastamacchia, il fantasma degli avvocati che appare con un vento gelido nei corridoi di Castelcapuano (vecchio Tribunale dove c’era la Gran Corte della Vicaria e si processavano gli assassini), e scompiglia le carte ai cancellieri. La spietata assassina, il cui teschio e quello dei suoi complici è esposto nel Museo di Anatomia di Napoli a via L. Armanni. «Ha una storia molto speciale che ho raccolto nel volumetto “L’impiccata della Vicaria”, ci fa
Il ritorno del Principe di Sansevero. Sette storie paranormali ambientate a Napoli che celebrano i trecento anni dalla nascita di Raimondo de Sangro, considerato alchimista/stregone e oggi anche rivalutato scienziato. A destra le Macchine anatomiche del Principe
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Milanese di nascita, ma cortinese da parte di padre, la scrittrice e giornalista esperta di esoterismo Annamaria Ghedina vive a Napoli, città protagonista dei suoi libri di maggior successo e da lei definita meravigliosa e dai mille segreti
sapere la scrittrice. Il volume racconta l’evento delittuoso che portò all’impiccagione della giovane donna, bellissima e spietata, con documentate cronache dell’epoca. Fu impiccata nell’aprile del 1800 e i fatti si svolsero alla fine del 1700, nel periodo della Repubblica Partenopea e di Luisa Sanfelice. Palazzo Spinelli di Laurino, invece, custodisce la storia di Bianca: l’orfana di buona famiglia che il duca Trojano Spinelli pensò di accogliere in casa e di affidare alla consorte, donna Lorenza, come damigella. Aveva diciassette anni, la fanciulla, quando fu fatta murare viva da
Lorenza Spinelli, accecata di gelosia. Ma Bianca riappare spesso nel cortile e chi la vede può essere certo che dietro l’angolo la disperazione è già pronta ad accoglierlo. Altro racconto della Ghedina che ci piace ricordare è quello del cavaliere dal braccio spezzato. Il suo fantasma vagherebbe per i sotterranei del Castel dell’Ovo, dove la leggenda vuole che il
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Napoli. L’Arco d’ingresso del Palazzo Sansevero, a destra un particolare di Palazzo Spinelli di Laurino. Sotto una veduta suggestiva di Castel Sant’Angelo a Roma
cavaliere fosse stato rinchiuso e incatenato in una delle celle della prigione, destinato a morire di fame. Come molti dei prigionieri rimase, però, vittima della marea e annegò con il braccio incatenato al muro mentre l’acqua riempiva la sua cella. Molti sostengono di aver visto il suo spirito vagare senza riposo per le sale del Castello alla ricerca del suo braccio.
Storie di donne dell’aldilà A Roma il fantasma più popolare è sicuramente quello di una giovane dama, Beatrice Cenci, di una potente famiglia tardo-rinascimentale. Si dice che compaia nella notte fra il 10 e l’11 settembre, lungo il ponte che conduce a Castel Sant’Angelo. «La sua storia ha ispirato anche il grande pittore Guido Reni, oltre a famosi romanzieri», ci fa sapere Fabiola Pietrobon, che di professione fa la guida nella “città eterna”, e ci racconta che «Francesco Cenci era un nobile dal temperamento violento e discussa condotta immorale» e che «la famiglia viveva in un palazzo della metà del XVI secolo, situato nel Rione della Regola». Si dice che il padre di Beatrice avesse avuto rapporti incestuosi con la figlia, che per questo lo aveva denunciato. Ma Francesco corruppe i giudici e Beatrice, con la madre Lucrezia, com-
missionarono l’omicidio di Francesco Cenci che costò la condanna a morte di tutta la famiglia tranne di un fratello, Bernardo. Beatrice aveva appena sedici anni quando venne condannata da Papa Clemente VIII e decapitata l’11 settembre del 1577, sulla piazza di Ponte Sant’Angelo. «Ogni anno in quella data c’è chi è pronto a giurare di aver visto il suo fantasma con la testa mozzata tra le mani, aggirarsi lungo il Ponte Sant’Angelo dove fu giustiziata», fa sapere la nostra guida. Un altro famoso fantasma romano, quello di Olimpia Maidalchini, ci fa sapere Pietrobon: «apparirebbe nel cuore della notte, lungo Ponte Sisto, a bordo di una carrozza nera che corre all’impazzata». Donna Olimpia che veniva da una famiglia di Viterbo, di modeste condizio-
ni, si sposò molto giovane ma rimase presto vedova. A vent’anni si risposò con Pamphilo Pamphili, il fratello di colui che, pochi anni dopo, sarebbe diventato papa Innocenzo X. Quando anche il secondo marito che era più grande di lei di 30 anni, morì, il potere di Donna Olimpia raggiunse l’apice per la sua forte influenza sul cognato papa. La sua residenza era Palazzo Pamphili, all’estremità meridionale di piazza Navona. Nel 1655, poche ore prima della morte di Innocenzo X, Donna Olimpia caricò due casse di monete d’oro su una carrozza e fuggì via senza fare più ritorno. Al popolo romano la nobildonna non era mai piaciuta, tanto che la soprannominarono Pimpa. Il
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Milano: la facciata del Teatro Alla Scala, in basso Castello Della Rotta di Moncalieri
papa successore di Innocenzo, Alessandro VII, dopo averla invitata a restituire l’oro rubato, che lei non restituì, la esiliò a San Martino al Cimino dove morì di peste due anni dopo. Un altro fantasma, quello della giovane nobile Costanza Conti, infesterebbe Palazzo De Cupis dove nel 600 la nobildonna si trasferì dopo aver sposato il nipote del cardinale De Cupis. Il Palazzo in questione si trova in via dell’Anima, il cui retro si affaccia su piazza Navona, a lato della chiesa di Sant’Agnese in Agone. La donna era particolarmente ammirata per le sue mani, talmente belle che un artista le chiese di poterne fare un calco, che realizzò e mise in mostra nella sua bottega. Un giorno un passante predisse che la donna a cui appartenevano quelle mani le avrebbe perdute molto presto. E così fu perché Costanza, cucendo, si punse con l’ago e le venne un’infezione che la costrinse a farsi amputare l’arto e subito dopo morì. Si dice che quando la luna risplende sulle finestre della sua casa, riveli la forma di una mano visibile dalla piazza sottostante. Anche Milano ha le sue storie di fantasmi. A svelarcele è Cristina De Paolis, appassionata di scienze esoteriche. «Pare che una donna, vestita di nero, vaghi sconsolata davanti al 184 10 2011 | www.mastermeeting.it
Duomo apparendo spesso, nelle foto, alle spalle degli sposi: sarebbe il fantasma di una certa Carlina, vissuta nei dintorni di Como, dove le spose vestivano a lutto per ingannare gli uomini del feudatario che si arrogava il diritto di consumare la prima notte di nozze con le giovani donne (jus primae noctis). A Milano, Carolina c’era andata in viaggio di nozze ma giunta sul Duomo, sentendosi in colpa per essere rimasta incinta di un altro uomo, e spaventata dalle grottesche figure dei doccioni, si gettò nel vuoto. Il suo corpo non venne mai trovato». Famoso è anche il fantasma del teatro La Scala: «Qualcuno afferma di averlo visto spaventare gli spettatori, chi dice sia lo spettro della Callas che apparirebbe al mattino e chi, invece, è convinto si tratti di Maria Malibran, famoso soprano dell’Ottocento», ci informa De Paolis. Fin dall’Ottocento invece, si tramanda la leggenda che racconta di una bellissima Dama Velata, che si aggirerebbe nel parco del Castello Sforzesco vestita di nero e profumata di violetta alla ricerca di qualche uomo che le faccia compagnia. E sempre nel parco del Castello sembra vaghi il fantasma di Isabella da Lampugnano, presunta strega bruciata sul rogo come nel 1519 e che ora si diverte a schernire le persone. Inoltre, nella Villa Simonetta si
dice che si vede il fantasma di Celia Simonetta e dei suoi amanti, sedotti e poi misteriosamente scomparsi. Nel mercato di Porta Romana, poi, si aggirerebbe il fantasma di una strega bruciata viva nel XVI secolo che, nelle sembianze di una mendicante, manda maledizioni a chi rifiuta l’obolo.
Il castello più infestato Si trova a Moncalieri, il castello della Rotta, costruito nel IV secolo e dimora, dal 1196, dei Cavalieri di Malta che vi rimasero fino a quando, nel 1500, divenne proprietà della famiglia dei Savoia. Tra queste mura venne imprigionato, da suo figlio, Vittorio Amedeo II di Savoia che per questo impazzì e morì folle.
ITINERARI CURIOSI La strada che porta al Castello di Fumone. Secondo la leggenda la dimora sarebbe infestata dal fantasma di Emilia Caetani Longhi e da quello di suo figlio il marchesino Francesco, designato unico erede, ucciso all’età di cinque anni dalle sorelle
Negli anni Settanta il castello fu acquistato da Augusto Oliviero, che lo restaurò. Il castello è divenuto famoso soprattutto per una grande quantità di foto scattate da passanti e curiosi, in cui apparirebbero spettri, episodi che hanno colorato la cronaca degli ultimi tempi. E si racconta pure che qui si aggirerebbe il fantasma del cavaliere e del suo cavallo. In effetti, in quei luoghi avvennero numerosi scontri armati con conseguenti morti violente. Gli scavi condotti nei campi hanno riportato, infatti, alla luce numerosi scheletri, tra i quali quelli di un cavaliere ancora con il suo cavallo e con una croce di ferro al collo, i cui resti sono stati datati tra il XV e il XVI secolo. Il suo ritrovamento scosse molti poiché si era sempre narrato di un fantasma cavaliere a cavallo vagante per il maniero, con la stessa croce di ferro al collo, fatto dichiarato da testimonianze oculari di residenti della zona. Il cavaliere potrebbe apparire anche perché vagherebbe alla ricerca della sua amata. Si narra, infatti, che in questo luogo giunse una marchesina francese destinata a sposare il padrone del maniero. Lei però innamorata e corrisposta da un cavaliere crociato lo rifiutò e il promesso sposo la gettò dalla torre. Il cavaliere appena apprese la notizia partì per la Terra Santa a combattere. E si dice che tornò per farsi seppellire accanto alla sua amata. Ma il cavaliere pare non sia stato avvistato da solo ma con altri spettri: frati, suore, soldati, personaggi morti in situazioni tragiche che nelle notti tra il 12 e il 13 giugno, marcerebbero in processione in queste zone. E si racconta di
spettri come quello di un bimbo travolto da cavalli imbizzarriti, di un sacerdote murato vivo nel 1400 e di un decapitato che vagherebbe con la sua testa sotto il braccio.
La Rocca Longhi De Paolis Per rimanere in tema di castelli, merita di essere citata anche la Rocca Longhi De-Paolis (IX ed X sec.) famosa per essere stata la prigione di Celestino V e luogo della sua morte, ma anche per il suo splendido giardino pensile: è il più alto d’Europa ed è conosciuto come “la terrazza della Ciociaria” per lo spettacolare panorama che abbraccia l’intera provincia di Frosinone. La Rocca, ad un’ottantina di chilometri da Roma, è anche conosciuta come Castello di “Fumone” e custodisce antichi arcani e segreti. Sede fin dall’XI secolo di una piccola prigione della Chiesa, questo luogo era noto per le atroci torture praticate. Inoltre, all’interno dell’edificio, si trova il “Pozzo delle Vergini” legato alla pratica dello Jus primae noctis, diffusa nel Medioevo. Qui venivano gettate le inadempienti e “impure” donne. Sempre nel Castello si racconta siano stati murati vivi anche dei monaci. Ma passando di sala in sala, arrivati all’archivio, ci attende una sorpresa in assoluto più inaspettata: improvvisamente la guida aprirà lo sportello di un mobile che custodisce un bambino imbalsamato con la cera a ricordo di una triste storia avvenuta nel XIX secolo, legata alla figura del marchesino, Francesco Longhi. Unico figlio maschio con sette sorelle, il piccolo marchese avrebbe dovuto ereditare tutti i
beni di famiglia se non fosse che le perfide sorelle, per nulla intenzionate a perdere le proprie ricchezze, decisero di ucciderlo mettendo quotidianamente nella sua scodella minuscoli pezzetti di vetro. In poco tempo, in una terrificante agonia, il bimbo morì alla tenera età di cinque anni. La madre, Emilia Caetani Longhi, straziata dal dolore ordinò che le sue spoglie fossero “imbalsamate” con la cera e poste in una teca di cristallo per poterne eternarne la memoria. E così è stato. Aperto lo sportello della credenza, l’impressionante salma viene offerta alla vista, allo stupore e al raccapriccio dei visitatori. E si narra che il fantasma di Emilia Caetani Longhi si manifesti ogni notte, con passo riecheggiante, per recarsi da figlioletto, prenderlo in braccio e cullarlo tra nenie e lamenti. Ma pare che anche lo stesso “marchesino” non abbia abbandonato il castello, e che il suo spirito si diletti in dispetti. Inoltre, saltuariamente, dai sotterranei si udirebbero le urla e i gemiti degli spettri dei prigionieri dei sotterranei, la cui anima non trova ancora riposo. ■ 10 2011 | www.mastermeeting.it 185
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Eleganza e glamour al galoppatoio, ovvero la mecca dell’ippica tedesca. A destra, il parco Lichtentaler Allee, con le sue rare specie arboree e arbustive ©Baden-Baden Kur & Tourismus GmbH
UN ITINERARIO SPECIALE TRA BELLEZZA, RELAX E PIACERI Alessandra Caputo
radizionalmente sensibile all’argomento salute e dotata di ottime infrastrutture, la Germania ha fatto del wellness uno dei suoi punti di forza. L’offerta di alberghi con Spa e beauty farm è estremamente vasta e variegata accontentando tutte le categorie: dai resort più lussuosi alle fattorie che propongono trattamenti di antica tradizione a base di fieno o di birra. Si va dalla salute al relax, dal lifestyle alla vacanza attiva, puntando l’attenzione anche su diete e alimentazione. I trattamenti delle Spa tedesche seguono le terapie tipiche come le cure Kneipp e Schroth oltre ai massaggi orientali con oli profumati, stone therapy, bagni rilassanti, applicazioni di cosmetici naturali seguendo le usanze dei rituali importati da terre esotiche. Certamente uno dei vantaggi di una vacanza benessere tedesca è anche il privilegio di godere di una bellezza dei paesaggi particolarmen-
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te unica che stimola l’attività all’aria aperta e le passeggiate. Tra le tante destinazioni wellness in Germania vi presentiamo Baden-Baden, una località immersa nella Foresta Nera dove già in passato venivano a rimettersi in forma dive come Marlene Dietrich. Oggi questa cittadina si avvalora di ulteriori sviluppi e viene corteggiata anche come destinazione incentive, basti pensare che due dei top hotel tedeschi si trovano proprio qui: il Brenner’s Park Hotel & Spa (miglior hotel della Germania) e lo Schlosshotel Bühlerhöhe (al 4° posto tra i top ten).
Mondanità e cosmopolitismo nella Foresta Nera In una posizione paesaggistica incantevole, ai piedi della Foresta Nera, nel soleggiato sud ovest della Germania, BadenBaden con le sue fonti benefiche, gli hotel esclusivi e i rigogliosi parchi e giardini offre una raffinata cornice all’insegna del 10 2011 | www.mastermeeting.it 187
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Scorcio della cittadina con le terme Friedrichsbad e l’abbazia ©German National Tourist Board
benessere. Questa deliziosa stazione termale è completamente immersa nel verde più opulento e caratterizzata da un’atmosfera suggestiva, un vero e proprio paradiso dove scappare e la188 10 2011 | www.mastermeeting.it
sciarsi coccolare in una pausa di un soggiorno d’affari o durante una fuga dai ritmi frenetici della quotidianità. Nel corso degli anni Baden-Baden ha sviluppato le applicazio-
ni del suo rimedio naturale fino a proporre offerte medico-terapeutiche altamente innovative nel settore della salute, della bellezza e del benessere evolvendosi in una località nota a
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I giochi d’acqua della fontana di fronte al Kurhaus ©German National Tourist Board
livello internazionale come città termale e di cultura, dallo stile di vita elegante e con una notevole reputazione in campo medico. Ciò che la rende speciale è il perfetto connubio tra antico e moderno e la possibilità di respirare il fascino e l’esclusività di una metropoli in una cittadina a misura d’uomo. Un polo d’arte e di cultura internazionale che seduce ospiti da tutto il mondo. Le strade del centro storico, definite dalla sontuosa architettura della belle époque, sono ricche di raffinate boutique e ristoranti gourmet. Le grandi griffe sono presenti nella zona pedonale, tempio della moda, dell’oreficeria, dell’antiquariato e del design. Uno dei punti di forza della città si trova nel cuore del parco Lichtentaler Allee ed è il museo Frieder Burda, progettato dall’architetto newyorkese Richard Meier. La nuova sede della collezione è un gioiello nel verde del Kurpark di Baden-Baden e ospita una raccolta di arte moderna e contempo-
ranea di livello mondiale: oltre cinquecento dipinti, opere grafiche e sculture, il tutto valorizzato dalla perfetta illuminazione naturale. Da segnalare: le opere di maestri dell’espressionismo tedesco come Beckmann, Kirchner e Macke, opere del tardo periodo di Picasso, l’espressionismo astratto americano con l’action painting di Pollock, le creazioni di Still e Rothko e infine la raccolta degli artisti tedeschi del dopoguerra come Baselitz, Polke e Richter. Anche il Festspielhaus, ovve-
ro la seconda sala per concerti più grande d’Europa che propone un programma eterogeneo di spettacoli musicali con i migliori artisti internazionali, fa di questa città un importante polo della cultura internazionale. L’edificio, ottenuto nel 1998 dalla trasformazione della neoclassica stazione ferroviaria, è sede di una miscela armoniosa di stili architettonici e vanta un avveniristico auditorium provvisto di una delle migliori acustiche al mondo. Il teatro della città, in stile tardo barocco, con la sua facciata
Frieder Burda, il museo di arte moderna e contemporanea ©Baden-Baden Kur & Tourismus GmbH
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Il teatro in piazza Goethe, edificato secondo lo stile dell’Opera di Parigi ©German National Tourist Board
Panorama della città ©Baden-Baden Kur & Tourismus GmbH
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Le luci notturne sul Kurhaus, centro della vita sociale e tra le sedi per eventi più esclusive di Baden-Baden ©Baden-Baden Kur & Tourismus GmbH
belle époque, che richiama l’Opéra di Parigi, è affascinante come lo storico porticato Trinkhalle, un suggestivo colonnato corinzio, edificato nel 183942, decorato con quattordici affreschi, lungo il quale sono disposte le fontanelle di mescita per la cura delle acque. Qui potrete fermarvi per una pausa al Trinkhalle Café-Bar e sarete accolti da un invitante aroma di caffè accompagnato da pasticceria golosa. Per conoscere meglio la storia della città, dall’epoca romana alla vocazione termale, dal XIX secolo ai nostri giorni,visitate Stadtmuseum, il museo civico con importanti sculture, varie collezioni, giocattoli storici, monete rare e singolari medaglie. Tra i tanti nomi noti che soggiornarono a Baden-Baden
spicca il grande maestro Brahms che rimase incantato dalla cittadina e, dal 1865 al 1874, nei mesi estivi, al numero 8 nella Haus Lichtenthal scrisse molte composizioni (casa di Brahms: www.brahms-badenbaden.de). Nelle vostre escursioni non dimenticate di recarvi all’abbazia medievale Lichtenthal, fondata nel 1245. Dal tardo pomeriggio a notte fonda, il centro della vita sociale è l’elegante Kurhaus che nei suoi saloni ospita numerose manifestazioni, concerti, esposizioni, conferenze e banchetti esclusivi. L’edificio è la sede dello storico Casinò che, progettato a immagine dei castelli reali francesi, si distingue per il suo stile classicistico e le sfarzose sale da gioco decorate
con statue e centenari vasi cinesi. Il Casinò oggi, dopo 250 anni, mantiene intatta la sua definizione di tempio del divertimento e tappa obbligata, se non altro perché è il più antico della Germania nonché «il più bello del mondo», secondo Marlene Dietrich. Soggiornando in questa zona tedesca in ogni stagione vi troverete così immersi nel verde, in una varietà infinita di sfumature e profumi, che avrete voglia ogni giorno di passeggiare e rilassarvi all’aria aperta in uno dei tanti parchi e giardini. L’incantevole Lichtentaler Allee è una splendida oasi di tranquillità nel cuore della città, facendo jogging, andando in bicicletta o soltanto passeggiando il parco si presenterà ai vostri occhi come un’opera 10 2011 | www.mastermeeting.it 191
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Le terme di Caracalla, il grandioso complesso termale con circa 1000 metri quadrati di piscine ©Baden-Baden Kur & Tourismus GmbH
d’arte con 350 anni di storia testimoniati da antiche sequoie, fontane, statue e giardini. Sono tanti gli sport che vi conquisteranno: dal golf al tennis, 192 10 2011 | www.mastermeeting.it
dall’equitazione al parapendio, dalle arrampicate alle gite in mongolfiera. Invece, se siete attratti dalla mondanità andate ad assistere alle corse di galop-
po internazionale all’ippodromo di Iffezheim, uno dei luoghi più prestigiosi della città. Infine, nei dintorni è da scoprire l’area vinicola, una delle più
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I colori splendenti e la vegetazione rigogliosa dei giardini di Lichtentaler Allee ©Baden-Baden Kur & Tourismus GmbH
note per la produzione del Riesling diventato famoso grazie alla posizione soleggiata del Rebland di Baden-Baden, apprezzata dai buongustai e amanti del vino.
L’armonia dell’acqua Duemila anni fa i Romani scoprirono gli effetti benefici delle dodici sorgenti termali e costruirono qui le prime splendide terme. Da una profondità di 2mila metri ogni giorno scorgano 800mila litri di acqua sorgiva termale deliziando gli ospiti dei due stabilimenti termali: le moderne Terme di Caracalla e lo storico Friedrichsbad romano-irlandese. Nel percorso attraverso la roccia per raggiungere la superficie, l’acqua termale si arricchisce soprattutto di cloruro di sodio ma contiene anche almeno un grammo per litro di preziosi minerali: litio, cesio, acido silicico, acido borico, manganese, magnesio e tracce di cobalto, zinco e rame. Le virtù benefiche delle sorgenti stimolano il benessere individuale e il miglioramento duraturo dello stato di salute. Gli Spa e wellness hotel e le oasi di benessere propongono un’offerta differenziata di trattamenti esclusivi e su misura per ogni singolo ospite: massaggio classico e asiatico, Lomi-Lomi e Pantai-Luar, thalasso-termalismo e Ayurveda, aromaterapie e giornate anti-
stress, perfino trattamenti al caviale o Coffee Chips & Scrubs. Le Terme di Caracalla offrono più di 900 mq di relax e dispongono di una grande piscina interna con una parte riser-
vata alla terapia, due piscine all’aperto, una grotta con acqua calda e fredda, canali di corrente, idromassaggio e un’elegante area sauna. Un ambiente unico è anche lo storico Friedrichsbad romano-irlandese: in 16 stazioni si combinano perfettamente i bagni termali e di vapore a diverse temperature della cultura romana con i bagni di vapore irlandesi. Ovviamente numerosi wellnesshotel esclusivi garantiscono relax, benessere e trattamenti di bellezza a cinque stelle. ■
Dove dormire Aqua Aurelia Suitenhotel Vincentistraße 1, 76530 Baden-Baden www.aquaaurelia.de L’hotel, costruito su un terreno storico degli antichi bagni romani, è caratterizzato da un’eleganza moderna ed è situato in uno dei luoghi più belli della città termale, per soddisfare il desiderio del lusso e del classico postmoderno.
Dove mangiare Le Jardin de France Lichtentaler Str. 13, 76530 Baden-Baden www.lejardindefrance.de Creatività e individualità, sono questi gli ingredienti del successo di questo ristorante gourmet premiato con una stella Michelin. In un ambiente raffinato sarete accolti con professionalità per assaporare piatti classici ma allo stesso tempo rivoluzionari, accompagnati da ottimi vini.
Restaurant Kurhaus Kaiserallee 1, 76530 Baden-Baden www.kurhausrestaurant.de Questo ristorante vanta una gastronomia sofisticata ed è circondato da un bel parco con vista sul pittoresco centro storico. Da uno spuntino leggero a un pasto abbondante, il menù soddisfa ogni palato con l’abilità culinaria dei suoi chef.
Restaurant Rizzi Augustaplatz 1, 76530 Baden-Baden www.rizzi-baden-baden.de Cucina mediterranea e vini esclusivi in uno dei ristoranti gourmet e alla moda della città. 10 2011 | www.mastermeeting.it 193
IL LIBRO a cura di Massimo Pezzatti
Solo un uomo UN VIAGGIO LUNGO LA STRADA DEI RICORDI CHE RESTITUISCE A UN UOMO, FERITO NELL’ANIMA E NEL CORPO DALLA VITA, LA SPERANZA DI UN AMORE E DI UN FUTURO. QUESTA “IN NUCE” LA TRAMA DEL ROMANZO DI GIANNI MARTINO, AUTORE ESORDIENTE DI GRANDE SENSIBILITÀ E FORZA
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ovente quando sono a Vallecrosia, mi ritrovo a sera inoltrata, ad ammirare il mare dal mio terrazzo. Pensieri e riflessioni iniziano ad affollare la mia mente e i ricordi si intrecciano... Così, tra una serata e l’altra», racconta Gianni Martino, «è nata l’idea del mio racconto “Solo un uomo”». Protagonista del romanzo d’esordio dello scrittore to-
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IL LIBRO Il racconto dello scrittore torinese Gianni Martino (nella foto a destra) Solo un uomo (Ilmiolibro.it - 9,00 euro) è ambientato per la maggior parte sull’isola greca di Koufonissi, un piccolo paradiso dove il protagonista, Peter Hock, torna per rivedere il grande amore della sua giovinezza e dove troverà la serenità perduta
rinese è un uomo di quarant’anni, Peter Hock, che torna nei luoghi della sua giovinezza dove riaffiora il rimpianto per un primo grande amore interrotto dagli eventi della vita. Una sorta di Odissea, in cui c’è molto dell’autore, a partire dal rapporto particolare con gli amori passati e i ricordi. «Il primo amore lascia sempre, nel bene o nel male un ricordo indelebile che può con-
dizionare il proprio futuro cammino sentimentale, ma che può diventare anche un rifugio a cui tornare nei momenti difficili». La storia si ambienta tra le isole greche di Koufunissi e Santorini, luoghi dal fascino senza tempo... «Ho sempre amato i racconti di Omero e la mitologia greca. All’età di diciannove anni con alcuni amici sono andato per la prima volta in Grecia e me ne sono innamorato. Lì ho conosciuto anche il mio primo amore. Mi è venuto naturale ambientare il mio romanzo in questa terra». Il libro racconta una sorta di “chiusura del cerchio”. È una esperienza che vorrebbe vivere anche lei o pensa che, a volte, sia meglio lasciare le cose come stanno anche se rimangono incompiute? «Purtroppo non sempre si ha la possibilità di portare a compimento le situazioni. Semplicemente si lasciano le cose così, in balia del tempo, nella speranza che si risolvano da sole. Poi, invece, ecco che la vita, te le ripropone inaspettatamente, obbligandoti a chiudere il cerchio: il protagonista del mio libro, fugge da una separazione difficile, che ha minato il suo corpo al punto da farlo ammalare di tumore, quando, dopo un lungo cammino di sofferenze, la vita gli offre una tregua, facendolo tornare nei luoghi felici della sua giovinezza». Fantasia e realtà. Cosa rappresentano per lei? «La vita senza fantasia per me
è vuota, proprio come una vita senza speranza. La realtà è il campo dove si ha la possibilità, se fortunati, di mettere in pratica le proprie fantasie». Lei scrive in apertura “Questo mio racconto è rivolto alle persone, perché le persone sono uniche come le storie che raccontano”. Quando una persona che abbiamo conosciuto in passato o che frequentiamo nella quotidianità diventa storia? «Chiunque abbia un passato ha una storia. Ma la storia è anche il nostro presente». Come lettore, qual è il suo autore preferito? «Non ne ho uno in particolare. In generale, prediligo i classici, per la loro capacità di raccontare grandi storie e di suscitare riflessioni importanti». Esiste un luogo che lei considera un rifugio per l’anima? «Un rifugio per l’anima può essere un luogo dell’infanzia, oppure, per chi crede, la fede e la preghiera. Ma lo si può trovare anche negli occhi delle persone che amiamo. Per me sono gli occhi dei miei figli». Tre parole per descriverlo... «Amore, tenerezza e speranza». 10 2011 | www.mastermeeting.it 195
FINANCE CONFIDENTIAL a cura di Andrea G. Moscatelli mag2063@yahoo.it
Crisi finanziaria:
la paura per il debito greco è giustificata? n questi mesi i paesi dell’eurozona, già colpiti in misura rilevante dalla crisi finanziaria internazionale che in un anno ha pressoché dimezzato i valori di borsa delle aziende quotate, è emerso un problema ben più grave, ossia l’ammontare del debito pubblico di alcuni paesi membri e la sua dinamica in proiezione futura.
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Un vecchio detto popolare recita “se hai un debito di 1.000 euro, dormi preoccupato, ma se hai un debito di 1.000.000, dorme preoccupato il tuo creditore”. È proprio ciò che sta avvenendo, forse per la prima volta nella storia dell’unione europea assistiamo alla valutazione del rischio che non solo un Paese bensì diverse nazioni
potrebbero non essere in grado di rimborsare il proprio debito pubblico, tale rischio tecnicamente viene chiamato rischio emittente, anche se in questo caso l’emittente sia un Paese con milioni di persone sembrerebbe paradossale. Eppure, soffermandoci sulla Grecia sono molti i dubbi riguardo al debito pubblico an-
FINANCE CONFIDENTIAL
che perché le cifre che cercano di definirne l’entità sono piuttosto “ballerine”. I dati ufficiali del bilancio dello Stato parlano di un debito di 146 miliardi di euro in titoli e 60 miliardi di euro in derivati al 31 dicembre 2010; un autorevole giornalista inglese Andrew Marshall ha stimato che a fine settembre in realtà il debito greco complessivamente tra titoli, e derivati ammonta a 330 miliardi di euro, per effetto di alcune alchimie contabili che hanno sottratto dal computo
alcune forme di derivati. Sono cifre molto rilevanti per un Paese di circa 11.000.000 di abitanti: se dividiamo il debito complessivo pro capite, risulta che ogni abitante della Grecia, dal neonato all’ottuagenario, ha un debito da saldare verso qualcuno di un ammontare da 18.000 euro a 30.000 euro nel caso peggiore: una famiglia di 4 persone dunque potrebbe dover rimborsare 120.000 euro. È una tipica situazione nella quale si preoccupa ovviamente il debitore ma ancor di più il creditore. Chi sono i creditori? Chi sono i paesi che hanno acquistato i titoli che la Grecia potrebbe non rimborsare? Al 31 dicembre 2010 erano Francia con 65 miliardi di euro tra titoli e derivati; Germania con 40 miliardi di euro, su un totale di 206 miliardi; l’Italia è creditrice di soli 5,7 miliardi di euro. Possiamo quindi ben capire come Francia e Germania si stiano prodigando per salvare il debito greco, se i greci non saldano (vedi Argentina) non possono farsi compensare con il Partenone o le Cicladi a titolo di indennizzo, e l’azzeramento del credito innescherebbe un effetto domino dai contorni indefiniti. Bisogna infatti considerare che i titoli greci non sono stati acquistati solo dai governi dei paesi creditori, ma anche dalle banche di questi paesi ed essendo titoli obbligazionari di un Paese dell’Unione Europea, spesso sono stati venduti dalle banche ai propri clienti, come investimenti remunerativi e sicuri o immessi in gestioni patrimoniali o in fondi comuni di investimento o infine in portafogli assicurativi vita.
Anche in dipendenza della concentrazione avvenute negli ultimi anni delle partecipazioni bancarie e finanziarie SGR incluse, e della complessità degli strumenti finanziari ed il loro utilizzo nella composizione dei portafogli, non è escluso che una parte rilevante dei titoli obbligazionari greci possano comporre il saldo dei risparmi di cittadini dell’Unione Europea, acquistati direttamente o indirettamente. Non conoscendo quanto sia realmente il debito greco, è pressoché impossibile stimare quanto di esso sia inserito nei risparmi delle famiglie europee, è quindi consigliabile per tutti i risparmiatori che abbiano investito i propri risparmi in gestioni patrimoniali, pronti contro termine, fondi comuni di investimento ed altri prodotti finanziari non escludendo le polizze vita assicurative vita, rivolgersi ai propri consulenti o alla propria banca per farsi spiegare la composizione della propria posizione all’ultima data conosciuta. Un’accortezza che dovremmo avere sempre riguardo ai nostri risparmi, ossia verificare il paniere di titoli obbligazionari o azionari che i gestori inseriscono nel portafoglio, per poi non trovarci brutte sorprese. Nel caso della Grecia non ritengo sia interesse di qualcuno spingere il governo di quel Paese a dichiarare di non poter rimborsare il debito, anche perché, l’Unione europea non è solo una bandiera blu con delle stelle, semmai la crisi greca alimenta le perplessità riguardo all’opportunità di allargare ad altri Paesi la partecipazione all’Unione Europea o addirittu■ ra all’euro. 10 2011 | www.mastermeeting.it 197
IL PARERE DEL MEDICO ESTETICO a cura della dottoressa Ilaria Brunamonti
Il Mesobotox samento del derma papillare con armonizzazione e distensione della parte trattata. Agisce anche sul complesso pilo sebaceo diminuendo la secrezione di sebo e sulle ghiandole sudoripare riducendo la sudorazione locale come sulla fronte.
Come avviene Il trattamento avviene ambulatorialmente. Si utilizzano aghi piccolissimi e non c’è bisogno di anestesia.
Quando farlo Si può cominciare anche in giovane età per prevenire la formazione delle rughe e in età più avanzata per distendere quelle già formate e per dare luminosità e turgore ai tessuti. Il Mesobotox serve anche a potenziare altri trattamenti estetici come le iniezioni di filler, il laser, la radio frequenza e gli interventi di chirurgia plastica.
Quanto dura e quanto costa irettamente da Miami, il Mesobotox è una tecnica innovativa per rilassare la micro muscolatura di viso, collo, decolté ma anche di tutte le altre parti del corpo dove si voglia migliorare l’elasticità cutanea senza bloccare i muscoli. È particolarmente indicata per le rughe della fronte, le periorbicolari inferiori, le pieghe naso-labiali e le rughe peribuccali, la pelle delle mani e quella sopra le ginocchia. L’effetto estetico è simile a quello del botox, ma molto più naturale, diffuso e senza
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complicanze. Il trattamento consiste nell’iniezione di bassissime quantità di tossina botulinica di tipo A iniettata nella zona interessata per via intradermica come avviene per la mesoterapia.
Come funziona Il piccolo deposito di farmaco viene rilasciato gradualmente nei giorni successivi al trattamento, determinando un rilas-
Il trattamento è veloce e si può tranquillamente effettuare in pausa pranzo e tornare subito al lavoro in quanto non determina alterazioni visibili se non un lieve arrossamento locale temporaneo. Bisogna soltanto evitare di massaggiare la zona trattata e di utilizzare cosmetici nelle 12 ore successive al trattamento. L’effetto dura circa 3 mesi e costa dai 70 ai 250 euro a seconda delle zone trattate. ■
Se volete rivolgere qualche domanda alla dottoressa Ilaria Brunamonti Studio Ambrosmedica, via Vittor Pisani 13, Milano - tel. 0266984100; cell. 3355727003 - oppure potete scrivere a: i.brunamonti@gmail.com
VETRINA OROLOGI a cura di Riccarda Corgnati
Clockwise Audemars Piguet Millenary 4101. A metà strada tra un modello tradizionale e uno scheletrato ha la cassa in oro rosa che racchiude un movimento meccanico a carica automatica di manifattura, quadrante guilloché decentrato e organo regolatore a vista, bilanciere a ore 9. Vetro zaffiro anche sul fondello. 29.400 euro per un segnatempo raffinato ed elegante
Patek Philippe Gondolo 7041. La cassa coussin di ispirazione art déco in oro rosa (30×33,8 mm) nasconde un movimento meccanico a carica manuale calibro 215 PS visibile dal fondello in cristallo zaffiro. Quadrante grené con piccoli secondi al 6, cifre romane brune e réhaut con diamanti incastonati posti sotto il cristallo zaffiro. Cinturino in alligatore con impunture crema. Impermeabile fino a 30 metri. Splendore iperfemminile a 25.210 euro
Hublot Big Bang Apple. Cronografo a tre contatori con cassa in oro rosa che nasconde un movimento meccanico a carica automatica. Quadrante bianco con indici e cifre dorate applicate rodiate e satinate, datario a finestrella tra 4 e 5, lunetta in oro rosa con 48 tsavoriti incastonati, corona e pulsanti con inserti in caucciù verde. Cinturino in alligatore foderato in caucciù. Impermeabile fino a 10 atmosfere. 26.000 euro
Rm 030. Cassa in oro rosso, datario a ore 7, movimento automatico Calibro RMAR1 con indicazione dell’autonomia residua di 55 ore e dell’innesto del rotore di carica, visibili anche dal fondello in vetro zaffiro. Impermeabile fino a 5 atmosfere. Cinturino in caucciù. Alta orologeria a 80.000 euro
Urwerk 110 Torpedo. Cassa in titanio grado 5 di 47x51 millimetri. Movimento automatico con indicazione delle ore a satelliti mobili – mediante ingranaggi a rotazione planetaria – funzione giornonotte, piccoli secondi e cambio olio. Vetro zaffiro. Un investimento sicuro nel medio e lungo termine a 80.600 euro 10 2011 | www.mastermeeting.it 199
AUTO
Porsche Panamera Diesel
porschisti duri e puri storceranno il naso: un modello della casa di Stoccarda con motore diesel non si era mai vista. E mai si sarebbe dovuta vedere. Eppure... i tempi cambiano. Così, la Panamera è approdata al gasolio. Trattandosi di una quattroporte con vocazione da stradista, il turbodiesel può anche starci ma bisogna fare attenzione a non trasformare un‘ immagine sportiva in uno strumento da lavoro, in cui si punta solo a consumi, percorrenze e costi di gestione. I porschisti pos-
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Scheda tecnica
Porsche Panamera Diesel Motore: turbodiesel, 6 cilindri a V, 2967cc, 250 cv (184 kW) a 3800 giri • Trasmissione: trazione posteriore, cambio automatico sequenziale a 8 marce • Dimensioni: lunghezza 497 cm, larghezza 191 cm, altezza 141 cm; bagagliaio da 445 a 1260 litri • Prestazioni: velocità massima 242 km/h, accelerazione da 0 a 100 km/h in 6.8 secondi, consumo medio 6,5 litri/100 km • Prezzo: da 82.049 euro
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sono dormire sonni tranquilli, i tecnici hanno fatto miracoli per conciliare le due facce estreme della Panamera Diesel: sportività elevata e ridotti consumi. Infatti, la nuova Panamera Diesel, disponibile esclusivamente con trazione posteriore, ha un serbatoio di 80 litri e un’autonomia di oltre 1200 chilometri. Consuma soli 6,3 litri/100 km (valore dichiarato dalla Casa), ed emissioni di CO2 pari a 167 g/km. Tanto per fare un esempio, la prima Porsche Gran Turismo con motore diesel V6 può coprire il tragitto da Berlino a Bologna senza mai fermarsi per fare rifornimento. Con i
pneumatici di serie invece i consumi registrati sono pari a 6,5 l/100 km (CO2 172 g/km) e si mantengono, comunque, ad un livello molto basso. Concepita rigorosamente come una quattro posti, questa Gran Turismo si distingue anche per il design dell’abitacolo e il comfort studiati su misura per ogni passeggero. E, nonostante la tipica silhouette Porsche bassa e filante, con i suoi 4,97 metri di lunghezza e soli 1,42 metri di altezza, gli interni della Panamera Diesel offrono ampio spazio per tutti i quattro passeggeri. Il nuovo modello è riconoscibile dalla scritta diesel sulle porte anteriori. La nuova Panamera Diesel non rinuncia alle prestazioni grazie al silenzioso motore V6 da 250 CV di potenza (tra 3.800 e 4.400 giri/min) e 550 Nm di coppia massima disponibili in modo costante tra 1.750 e 2.750 giri/min. In combinazione con l’efficiente Tiptronic S a 8 rapporti, il motore turbodiesel V6 della nuova Gran Turismo accelera da 0 a 100 kmh in 6,8 secondi e raggiunge la velocità massima a 242 kmh. È in vendita a un prezzo di base di 82.049 euro. Cri. Mar
Esempio di leasing per Porsche Panamera Diesel Prezzo: 105.916 euro Sconto dealer: 5.295 euro Prezzo fattura: 100.620 euro Anticipo: 10% pari a 10.062 euro Rata: 1.431 euro Riscatto: 37.123 euro Spese istruttoria: 242 euro Incasso rata: 4,84 euro Durata: 48 mesi Tasso: 3,39
Da sempre il partner di fiducia della vostra comunicazione Direttore responsabile Manuela Mancini - Tel. 02862327 int. 113 - 3382884281 - manuela.mancini@communicationagency.it Caporedattore Cristina Marina - Tel. 02862327 int. 211 - 3332473731 - cristina.marina@communicationagency.it Coordinamento Elisabetta Grimaldi - Tel. 02862327 int. 102 - 3803074565 - elisabetta.grimaldi@communicationagency.it Responsabile traffico pubblicitario Ilaria Invernizzi - Tel. 02862327 int. 111 - 3336060736 - ilaria@communicationagency.it Grafica Gianluca Ubezzi Stampa Pinelli Printing srl - Gessate (Mi) Servizi Speciali Linda Smiderle Barattieri Direzione, redazione, amministrazione Via San Simpliciano, 4 - 20121 Milano Tel. 02862327 - Fax 02863856 - info@communicationagency.it - www.communicationagency.it Editore Communication Agency Int. srl A QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATO
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