Master Meeting Italy's Best 5-2014

Page 1

MAGAZINE D’OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO Communication Agency Int. srl Anno XX - N. 5/2014 Sped. in A.P. 45% Art. 2 Comma 20 Lett. B Legge 23/12/96 N. 662 - Filiale di Milano Prezzo di copertina E 2,00

www.mastermeeting.it

MASTER MEETING • 5 2014

“LUXURY HOTEL MONITOR” CRESCE IL DESIDERIO DI LUSSO IN HOTEL ENGAGEMENT QUANDO IL LAVORATORE SI “FA IN QUATTRO” LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA IN ALBERGO

DAVID MORAN CWT L’importanza del meeting planner

VITO GULLI ASDOMAR Quando prevedere conta più di promuovere

Stephan Killinger Mazagan Beach & Golf Resort

CROCEVIA TRA ORIENTE E OCCIDENTE

GRAND HOTEL GARDONE Vacanze top quality per business travellers

VILLA SPALLETTI TRIVELLI In Italia piace piccolo e di charme



ICONIC HOTELS IN ICONIC PLACES

L’ELEGANZA SENZA TEMPO UN INGRESSO TRIONFALE. IL PIÙ CALOROSO DEI BENVENUTI. UN’ATMOSFERA RICCA DI FASCINO. UN SENSO UNICO DELLO STILE. IMPERIAL SUITE. HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA.

MILAN

I

+39 02 62301

I

DORCHESTERCOLLECTION.COM


INDICE INSERZIONISTI

Blastness srl - La Spezia

Presidente: Andrea Delfini

tel. 0187 599737 blastness.com

pag. 153

BTC 2014 - Firenze

www.btc.it

pag. 165

Champagne Marguerite Guyot - Damery (Fr)

www.champagnemargueriteguyot.com

pag. 63

Energy Ti Group - Roma

Presidente: Carlo Pochy Rianò

www.energyti.it

pag. 11-12

G. Novaro & C. srl - Imperia

Titolare: Giorgio Novaro

tel. 0183 272195 olionovaro@uno.it

pag. 139

tel. 02 69833000 iso.italy@hilton.com

IV cop.

tel. 0731 211079 www.wellnessfederico2.it

pag. 135

tel. 02 62301 dorchestercollection.com

pag. 3

tel. 0183 74000 www.hotel-rossini.it

pag. 76

Hhonors Hilton Worldwide

Hotel Federico II - Jesi (An)

Hotel Principe di Savoia - Milano

Hotel Rossini al Teatro - Im

Ufficio Vendite Italia:

Direttore: Andrea Ferrari Acciajoli

Direttore: Ezio Indiani

Direttore: Alberto Tita

India Tourism Milan - Milano

Direttore: Chilka Gangadhar

www.indiatourismmilan.com

pag. 133

La Plage Resort - Taormina (Me)

Direttore Generale: Giuseppe Marchese

tel. 0942 626095 www.laplageresort.com

pag. 5

Masseria Traetta Exclusive - Ostuni (Br)

Responsabile Meeting: Serena Lobbene

masseriatraetta.com

pag. 143

Nero Hotel Group

Amministratore delegato: Gianluca Giglio

www.nerohotels.com

pag. 163

Nuovo Trasporto Viaggiatori - Roma

Resp. Marketing e Servizi N.T.V: Gianluca Pinto

tel. 06 3636 italotreno.it

III cop.

Direttore: Robert Webber

tel. 031 23391 www.palacehotel.it

pag. 129

tel. 02 48844854 www.pedersoli.com

II cop.

tel. 06 444841 www.radissonblu.com/eshotel-rome

pag. 137

tel. 0184 5391 www.royalhotelsanremo.com

pag. 145

tel. 0362 6481 www.simmons.it

pag. 23

Numero verde 800 232828 www.hotel.sky.it

pag. 9

tel. 070 47405070 www.thotel.it

pag. 141

tel. 0832 452447 www.vestashotels.it

pag. 147

Palace Hotel - Como

Pedersoli - Assago (Mi)

Radisson Blu es. Hotel - Roma

Royal Hotel Sanremo - Sanremo (Im)

Simmons - Bovisio Masciago (Mb)

Titolare: Martino Pedersoli

Direttore Generale: Gianluca Capone

Direttore Generale: Marco Sarlo

Amministratore delegato: Fabio Formenti

Sky TV

T Hotel - Cagliari

Responsabile Commerciale: Jaime Berria

Vestas Hotels&Resorts - Lecce

4

5 2014

www.mastermeeting.it

Sales Representative: Marta Inguscio



Cari lettori, Il Governo ha dato un segnale forte sul turismo e la difesa dei beni cuturali. Un binomio da sempre al centro del confronto e che, stando a quanto messo in campo dal ministro Franceschini, dovrebbe costituire il cardine dell’offerta turistica italiana e la leva per la promozione dei grandi asset del nostro paese: arte, storia, cultura ma anche genio e creatività. Il recente varo del pacchetto di iniziative per cultura e turismo rappresenta certamente una svolta, un cambio di passo e, ciò che più conta, il recupero di un impegno di tipo strategico. Finora di discorsi se ne sono fatti tanti, di promesse ancor di più, ma di fatti concreti pochi. Certo, l’imminenza dell’Expo non poteva essere passata in second’ordine. Tutt’altro. E così bene a fatto il Governo a varare quel pacchetto di misure che da tempo gli operatori chiedevano, visto che lo scenario internazionale è buono. Ci sono alcune cose che meritano una riflessione. Intanto va detto che ci sono misure per rinnovare il parco alberghiero italiano e si spera che sia anche l’occasione per la promozione di moderne reti alberghiere che, pur salvaguardando la tipicità della offerta italiana, ne accrescano la competitività in campo internazionale. La presenza online è strategica, lo ha riconosciuto anche il Governo che ha messo in campo progetti ad hoc in questo settore, ed è auspicabile che si arrivi alla definizione di contratti migliori tra operatori turistici e grandi portali visto l’intervento dell’Antitrust in materia. Insomma, bene il web ma ci vogliono anche regole trasparenti

6

5 2014

www.mastermeeting.it

per tutti e soprattutto largamente condivise. Molto importante poi il fatto che si ritorni a parlare di risorse sia pure per macroaree di spesa. Il pacchetto Franceschini, che riprende alcuni spunti già da tempo avanzati dalle associazioni degli operatori, vale nel complesso circa 500 milioni di euro, una cifra che in questo periodo fa strabuzzare gli occhi a molti. Ma va riconosciuto che si riprende a spendere per quello che, finalmente, si riconosce per davvero essere il petrolio italiano. La competitività dell’offerta turistica italiana passa necessariamente dalla intersezione tra cultura, ospitalità sostenibile e territorio. Non potremo mai fare concorrenza alle tante nuove cattedrali dell’industria turistica mondiale. Siamo diversi e dobbiamo sviluppare un nostro modello. Tanto più che non possiamo contare su un grande vettore aereo come invece possono fare nel Golfo persico dove sono in corso investimenti nel comparto viaggi e turismo per centinaia di miliardi di dollari. Infine la governance. Se saremo in grado di risolvere il nodo del rapporto con le amministrazioni regionali, avremo fatto un altro salto di qualità. Sulla promozione si gioca molto. La promozione è il veicolo per incrementare la competitività dell’offerta. E finora l’Italia ha perso la partita perché le regioni vanno ognuna per proprio conto. Si ritorni invece a fare promozione sul larga scala e con risorse degne di un paese come l’Italia.

Mario Mancini

Buona lettura


Special Edition

EXPO 2015

Master Meeting Italy’s Best, magazine b2b leader nel target del turismo business, incentive e congressuale, si rivolge anche alla domanda Mice internazionale, attraverso speciali iniziative editoriali. Master Meeting offre ad hotel, aziende e destinazioni turistiche italiane, l’opportunità di promuovere la propria offerta nei principali Paesi stranieri partecipanti a Expo 2015 e nelle più importanti fiere di settore europee. La rivista – primo numero in distribuzione nel 2015 – uscirà in edizione bilingue, italiano e inglese. Oltre alla tradizionale distribuzione in Italia (7.426 copie/35.000 lettori mese tra event manager corporate, organizzatori con-

gressuali e incentive house), sarà inviata, grazie a speciali accordi, a Camere di Commercio, Ambasciate, Consolati, esteri in Italia. La distribuzione di Master Meeting Special Edition Expo 2015, verrà fortemente amplificata con l’invio, nella versione on line sfogliabile, al nostro data base estero: 26.500 nominativi profilati, event manager di primarie aziende situate in Germania, Inghilterra, Spagna, Francia, Stati Uniti e Cina.

Special Edition

EXPO 2015

THE DIRECTORY

EXCELLENT La Directory Excellent Expo 2015: cartacea, web e mobile. La Directory Excellent 2015, versione cartacea, godrà di un importante restyling, sarà bilingue con schede ad hoc molto chiare anche per l’utente straniero. Oltre alla tradizionale diffusione si avvarrà dei canali distributivi privilegiati instaurati con Camere di Commercio, Ambasciate, Consolati esteri in Italia e sarà presente nelle principali fiere europee di settore, Bit, Mitt, Imex, Wtm, Btc ed Eibtm. La nuova versione mobile Business Hotels (BizHotels) Dal mese di luglio 2014, la Directory Excellent versione mobile verrà proposta nella nuova applicazione “BizHotels”. Editata in inglese, sarà scaricabile da tutti gli smar-

tphone (non solo dai dispositivi Apple come era prima). Verrà inviata, in fase di lancio, attraverso un link, alle 26.500 aziende presenti nel nostro data base estero, che potranno scaricarla gratuitamente. Il servizio internazionale di direct email marketing Germania, Inghilterra, Spagna, Francia, Stati Uniti e Cina a portata di click. Da oggi, i clienti di Master Meeting potranno promuovere la propria offerta anche nel mondo, attraverso l’invio di newsletter personalizzate a oltre 26.500 decision makers di primarie aziende estere, situate in Europa, America, Asia e Paesi Emergenti.

www.mastermeeting.it


SOMMARIO

4

Indice

6

Cari lettori

HOTEL&FINANZA

13

Notizie su valori, espansioni, management alberghiero

LUXURY HOTEL MONITOR

24

Cresce il desiderio di lusso in hotel

L’INCHIESTA

28 34

Se il lavoro è smart

Vito Gulli. Un imprenditore deve saper prevedere, non promuovere

COVER STORY

44

Mazagan Beach & Golf Resort. Crocevia tra Oriente e Occidente

PICCOLO E DI CHARME

48

In Italia, piace piccolo e di charme

SELECTED BY MM

60 62 64

Canne Bianche Masseria San Domenico e Masseria Cimino Villa Spalletti Trivelli

8

66

Le destinazioni 2014 più appealing nel mondo

LA SCELTA DI MM

74

Grand Hotel Gardone

LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA IN HOTEL

Quando il lavoratore è pronto a “farsi in quattro”

L’IMPRENDITORE DEL MESE

40

VACANZE TOP QUALITY PER BUSINESS TRAVELLERS

5 2014

www.mastermeeting.it

78 79 80 82 84 86 88 90 92 94

Atahotel Capotaormina Atahotel Naxos Beach Grand Hotel Excelsior Vittoria Grand Hotel Continental Grand Hotel de La Minerve Grand Hotel di Como Hilton Worldwide Hotel Mediterraneo Sheraton Diana Majestic Splendide Royal

MEETING & COMUNICAZIONE

96

Le 100 aziende con la migliore brand reputation

START UP

98

Nasce Artrooms. Piattaforma per collezionisti e artlovers


Solo su Sky tutte le 64 partite dei Mondiali di Calcio FIFA Brasile 2014

800 23 28 28

www.hotel.sky.it


SOMMARIO

UNA METAFORA PER CRESCERE

102

Do the right thing

LA PAROLA AL FORMATORE

103

Gli obiettivi, Deming e la ricerca della Via

FINANCE CONFIDENTIAL

104

Golden shares? Golden power?

AERONEWS IL PARERE DEL LEGALE

106

148

Notizie dal mondo Emirates

Il reclamo del turista? Entro dieci giorni

I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ SCENARI DEL TURISMO

108

150

Vis à Vis. Qui, dove tutto è un incanto

Turismo e sviluppo: il punto della discontinuità

LA LOCATION DI MESE

152

Palace Hotel San Marino

NUOVE VIE DELL’OSPITALITÀ

154

Hotel Bonotto Desenzano

LE VIE DELL’INCENTIVE

156

Viaggio ad Assam, lungo le sponde del Brahmaputra

MI PIACE

112 116 122 124 128

Il lato femminile del viaggio d’affari L’importanza del meeting planner Golden Tulip. Un nuovo progetto per l’Italia Metti un’estate al Principato È Parigi la capitale europea dei congressi

SAI L’ULTIMA?

130

Notizie dal mondo dei viaggi e dell’ospitalità

160

Maddalena Corvaglia. Rock nella vita, in vacanza scelgo le comodità

INSIDE THE CHARACTER

162

Katia Kettu

LA MIA CITTÀ, I LUOGHI DELL’ANIMA

10

5 2014

www.mastermeeting.it

164

“Era nell’aria” il beau geste di Sergio Vila San Juan

169

In questo numero abbiamo parlato di...




Notizie su valori, espansioni, management alberghiero

HOTEL TRANSACTIONS

LA CACCIA AGLI AFFARI È APERTA SCENARI

CI RISIAMO CON LE OTA TREND

IL CAMBIO DEL BRAND È DAVVERO NEFASTO?

ITALIAN HOTEL MONITOR Occupazione e prezzi medi in crescita nel primo quadrimestre dell’anno. La performance migliore è di Milano, con 68% di R.O. seguita da Roma (65,2%). Venezia, la più cara con 146,03 euro a camera

IL CARO PREZZO DELLA “PIGRIZIA” COMMERCIALE L’idea, condivisa da molti albergatori, che le prenotazioni arrivino senza fare, che il mondo dei clienti sia a portata di mano, anzi di click, ha gradualmente tarpato le prospettive di portafoglio e di redditività, spianando ulteriormente il terreno alle OTA.

GLI HOTEL D’EUROPA NEL MIRINO DEGLI INVESTITORI INTERNAZIONALI Negli ultimi 2-3 mesi tra operazioni reali e rumors il Vecchio Continente è tornato a stuzzicare l’appetito dei grandi investitori internazionali. A cominciare dalla mastodontica operazione di Accor, che ha acquistato 97 hotel per un investimento globale di circa 900 milioni di euro.


Editoriale di Aureliano Bonini*

Lo speciale servizio di assistenza alla compravendita di Master Meeting è gratuito! a circa un anno Master Meeeting espone nelle pagine dedicate a “Hotel&Finanza” con il titolo “Compravendite”, un elenco di alberghi con indicazioni del numero delle camere, delle stelle e della location disponibili sul mercato. Lo facciamo senza citare il nome dell’esercizio per ovvie ragioni di riservatezza. Da quando abbiamo creato questo servizio, abbiamo ricevuto moltissime offerte di vendita ma poche di acquisto, anche se i valori immobiliari sono scesi sui livelli del 1990. Cosa facciamo per agevolare il rapporto di compravendita che, lo ricordo, è un servizio gratuito di Master Meeting? Studiamo innanzitutto il profilo dell’azienda e con l’aiuto del gestore, proprietario, titolare cerchiamo un valore di mercato oggettivo e comprensibile, per non perdere la faccia. Sentiamo telefonicamente la proprietà e ne chiediamo l’assenso per realizzare – se ritenuto necessario – una “valutazione a reddito” perché solo quando c’è reddito qualcuno è interessato a comprare. L’esperienza ci insegna che chi ha qualche sostanzioso risparmio in banca non compra un albergo per andarci a lavorare, ma per il reddito che produce. Quando la rendita c’è allora ci sentiamo autorizzati a trasmettere le cifre in gioco ai potenziali acquirenti dopo averli incontrati e selezionati. E questo lo facciamo per scoraggiare i “curiosi”, anche se non sempre ci riusciamo. Il servizio di Master Meeting è impegnativo. Di solito comincia facendo circolare l’offerta tra i nostri lettori dai quali nasce e si espande l’interesse per l’acquisto e/o la locazione. Quando questo si verifica, e noi riteniamo interessante il profilo dell’acquirente, indichiamo il volume dei ricavi annuali e il prezzo di vendita suggerito dalla proprietà, non senza un informale confronto tra valutazioni nostre e sue. Niente cifre ridicole, siamo esperti e di solito offriamo, a chi si mostra interessato,

D

14

5 2014

www.mastermeeting.it

un ventaglio di valori, seguito – se richiesto – da documenti e informazioni affidabili sull’immobile. Frequentemente dobbiamo esporci sulla teorica rendita della gestione, sapendo che tali informazioni sono ufficiose e quindi accessibili solo per acquirenti che abbiamo fisicamente incontrato, selezionato e “validato”. Auguriamoci che nel 2014 aumenti il numero di quelli che vogliono comprarsi un albergo e con l’albergo un’ottima qualità di vita. L’occasione è buona per fare un appello allargato: se volete cedere, vendere, affittare un esercizio ricettivo, dovete ringiovanirlo, riqualificarlo ristrutturarlo per fare in modo che vada a reddito il giorno successivo al rogito. Nessuno dei potenziali compratori vuole tribolare con la burocrazia e i permessi amministrativi ed è raro che qualcuno sia interessato ad alberghi da ristrutturare che richiedono tempo, carte bollate, architetti e designer. Anche se si annuncia un “credito d’imposta governativo” che non manca di generare sospetti, gli alberghi ristrutturati prima del 2000 hanno uno scarso appeal commerciale. *Aureliano Bonini è esperto di organizzazione alberghiera e hotel management, ha insegnato alle facoltà di Economia dell’Università di Perugia, di Rimini e alla Luiss di Roma. Dal 2007 è Lecturer di European Food&Beverage alla Hotel School della Cornell University di Ithaca, N.Y. (USA). Trademark Italia opera nel settore dal 1982 con un portafoglio attuale di 250 alberghi.

Valutare, acquistare e vendere un hotel Master Meeting offre ai suoi lettori un nuovo servizio di consulenza e assistenza rivolto a chi desidera valutare, acquistare o vendere il suo albergo. Contattate la redazione di Master Meeting (tel. 02862327) e sarete richiamati il più rapidamente possibile dai nostri consulenti.


HOTEL TRANSACTION

La caccia agli affari è aperta L’Italia continua ad attrarre investitori internazionali. Dopo l’operazione Club Med di Pragelato, acquistato dai francesi di HSBC, si profilano nuovi interessanti business, legati soprattutto alla presenza di big investors arabi, ma anche cinesi, russi e spagnoli l mercato degli investimenti alberghieri sta via via ripartendo, grazie anche al rinnovato interesse degli investitori istituzionali che rinforza il dinamismo degli operatori del settore. Un segnale importante è dato dall’operazione che ha interessato il Club Med di Pragelato, una delle strutture di più alto livello del gruppo francese, rilevata dal gruppo Hsbc per un valore di 50 milioni. La transazione è stata seguita da Jones Lang La Salle e Roberto Galano, responsabile del Gruppo Hotels & Hospitality di JLL in Italia, ha dichiarato: «questa transazione conferma l’importanza di collocare sul mercato il prodotto giusto. Inoltre conferma il fatto che l’Italia continua ad attrarre investitori istituzionali internazionali. L’Italia resta infatti una delle principali destinazioni turistiche a livello globale e negli ultimi anni il nostro mercato alberghiero ha registrato una significativo incremento della domanda. Con la crescita delle performance alberghiere ai livelli di picco registrati prima della crisi ed il progressivo incremento del turismo internazionale, ci aspettiamo un ulteriore aumento dell’interesse per gli investimenti alberghieri in Italia». I dossier aperti sono molteplici. Intanto va considerato l’effetto Expo e il crescente interesse dei gruppi cinesi per l’Italia. Sono stati già siglati accordi di massima per portare nel nostro paese almeno un milione di cinesi sul traino dell’Expo e già ci sono realtà a caccia di investimenti. Capitali cinesi e di Taiwan stanno infatti facendo rotta sulle città d’arte italiane, in prima battuta, ma interessano anche posizioni in aree minori in Umbria, Liguria e Toscana. Inoltre ai cinesi interessa sempre di più il vino. Finora hanno scommesso su Bordeaux, ma tra le

I

prossime tappe ci sono sicuramente le aree vinicole italiane a maggior vocazione globale. Accanto ai cinesi vi sono i russi, anche se il clima in campo internazionale in questo momento non è dei migliori a causa della crisi ucraina. Ma in silenzio i russi si muovono e le recenti mosse sul parterre industriale di grandi gruppi russi si associano a un aumento della presenza di turismo russo in Italia e a una buona dinamica di investimenti. Cosa interessa ai russi? Strutture alberghiere in Toscana, Sardegna ed Emilia-Romagna. Probabilmente saranno proprio i russi a ridare ulteriormente smalto alle performance della Riviera romagnola. Ma la platea dei protagonisti è ampia anche perché i dossier sono diversi. Gli spagnoli sono in movimento. Da Iberostar a Meliá, da Barceló a Nh (che ha an-

che investitori cinesi e italiani nell’azionariato) tutti sono a caccia di affari in Italia per ampliare le posizioni. Immobili di pregio e agriturismi di qualità, nuovi progetti da sviluppare e iniziative da mettere in cantiere, strutture obsolete da rilanciare: gli spagnoli guardano tutto. Ma la grande sfida si giocherà sul filo degli scenari futuri legati alla presenza degli investitori arabi. Il Qatar ha puntato molto sull’Italia e crescerà ancora. Da Abu Dhabi fanno sapere che sono pronti, attraverso l’Italia, a investimenti ancora più ingenti sul mercato turistico europeo. Di dossier in agenda nel nostro paese ve ne sono diversi: da Boscolo, a Una e ad Acqua Marcia ad esempio. Nei prossimi mesi il mercato alberghiero sarà pirotecnico. Annarita Maggi

5 2014

www.mastermeeting.it

15


COMPRAVENDITE HOTEL

HOTEL TRANSACTION

Accor acquista 97 hotel per 900 milioni di euro na mastodontica operazione di ristrutturazione finanziaria è quella portata recentemente a termine da Accor che ha acquistato, tramite il polo Hotel Invest, 97 hotel per un totale di 12mila 838 camere e un investimento globale di circa 900 milioni di euro. I 97 alberghi fanno parte di due diversi “pacchetti”. Il primo si compone di 86 alberghi per un totale di 11.286 camere, di questi 67 sono in Germania e 19 in Olanda. Sono gestiti dal 2007 da Accor in base a contratti di locazione variabile con i marchi Ibis (29 hotel), Ibis Budget (31 hotel), Mercure (17 hotel) e Novotel (9 hotel). Gli alberghi sono stati acquisti dai fondi, Moor Park Fund I e II ai quali, paradossalmente, Accor aveva venduto gli hotel nel 2007 per 747 milioni di euro e ora li ricompra con un ricarico del 20% circa Parallelamente, Accor ha negoziato con il fondo Axa Real Estate la cessione di un secondo “pacchetto” di 11 alberghi (1.592 camere) in Svizzera, anch’essi già gestiti dal 2008 mediante contratti di locazione variabile con i brand Ibis, Ibis Budget, Novotel e MGallery. Da notare che il prezzo di acquisizione pagato da Accor per unità-camera è di circa 70.000 euro, una cifra incredibile rispetto ai parametri del 2007. La ristrutturazione del portafoglio, afferma il nuovo presidente e amministratore delegato di Accor, è allineato con selettivi criteri di acquisizione: “hotel situati nelle principali città europee che offrono eccellenti performance operative nei nostri segmenti di mercato più redditizi”.

U

16

5 2014

www.mastermeeting.it

Categoria

Camere

Location

4 stelle

78

Firenze

Asset di 4 ALBERGHI a 4 stelle

206

Firenze

4 stelle

110

Rimini

4 stelle

100

Bari

4 stelle

70

Treviso

4 stelle

107

Lamezia Terme (CT)

4 stelle

50

Bisceglie (BT)

4 stelle

70

Brindisi

4 stelle

85

Martina Franca (TA)

3 stelle

60

prossimità Verona

3 Stelle

45

Zocca (Mo)

3 stelle

27

Lido di Camaiore

3 stelle

42

Salice Terme (PV)

3 stelle

38

Rimini

3 stelle

53

Bormio

3 stelle

54

Milano

LOCAZIONI HOTEL 5 stelle

168

Salsomaggiore T. (PR)

3 stelle

38

Torino

3 stelle

56

Riviera Romagnola

informazioni riservate daniela.raffaldi@communicationagency.it

Intesa San Paolo cede ai cinesi quote di Nh Hoteles l gruppo bancario Intesa Sanpaolo ha raggiunto un accordo per cedere circa 29,1 milioni di azioni ordinarie della catena alberghiera NH Hoteles (quarto gruppo alberghiero europeo con 59 mila camere) alla cinese Hna Group Co. LTD e a Tangla Spain, società sussidiaria controllata dalla stessa Hna, già azionista di Nh con il 24% delle quote. Il corrispettivo pagato è pari a 132,7 milioni di euro. Con questa cessione, Intesa Sanpaolo cede l’8% del capitale scendendo così dal 16 al 7,6 percento della compagine azionaria, mentre Hna e Tangla (entrambe società il cui core business è l’aviazione) salgono al 29,5% delle azioni, evitando così che scatti l’obbligo di Opa. Il contratto di compravendita sarà vincolante per Intesa Sanpaolo solo a seguito dell’approvazione dell’operazione di compravendita da parte del suo consiglio di gestione, entro il 17 giugno 2014. L’efficacia del contratto di compravendita è condizionata anche dall’approvazione da parte dell’assemblea dei soci di NH dell’aumento di capitale della stessa.

I


SCENARI

Gli hotel d’Europa nel mirino degli investitori internazionali egli ultimi 2-3 mesi tra operazioni reali e rumors il Vecchio Continente è tornato a stuzzicare l’appetito dei grandi investitori internazionali. A parte la citata operazione di Accor, a Londra e New York si rumoreggia che Starwood Investments abbia fatto un’offerta di acquisto a InterContinental Hotels Group che avrebbe respinto l’offerta perché insufficiente. Si parla di un’offerta di 6 miliardi di sterline (7,4 mld. di euro) ma secondo alcuni insider analyst di Borsa la cifra è insufficiente.

N

In quanto sul London Stock Exchange IHG ha una capitalizzazione di mercato pari a 5,8 mld. di sterline. Negli stessi giorni Starwood ha avviato una trattativa per l’acquisto (a 2,25 euro per azione) della catena Design Hotels che rappresenta e commercializza oltre 250 alberghi in più di 40 Paesi. L’accordo garantirebbe al colosso americano (che già gestisce oltre 1.200 alberghi in tutto il mondo con 9 marchi diversi) di aggiungere il brand dei “Design Hotels” al proprio portafoglio alberghi.

SCENARI

Si comprano e si vendono alberghi a valori incredibili... purché assicurino reddito ones La Salle Lang ha fatto da intermediario tra la società immobiliare Ivanhoe Cambridge e la società di investimenti Apollo Management International per l’alienazione di un portfolio di 18 hotel sparsi per l’Europa. Il valore dell’affare si aggira sui 425 milioni per un totale di 3.878 camere (mediamente 109.000 euro camera) distribuite in 14 città europee. I 18

J

alberghi, tutti operativi sotto brand del gruppo Intercontinental (IHG: Crowne Plaza, Holiday Inn, Holiday Inn Express), sono così distribuiti: 11 in Germania, 2 in Spagna e in Olanda, 1 in Austria, Belgio e Francia. Altri 14 alberghi, per un totale di 2.430 camere, sono passati di mano tra le società svedesi Fastighets AB Balder e Pandox per circa 243 mi-

lioni di euro (100 mila euro camera). Gli alberghi operano nella maggior parte dei casi con il marchio Scandic (Nordic Choice e Winn Hotel sono gli altri brand). Il Vecchio Continente sta tornando in auge? Forse, ma a che prezzi? Dalle transazioni che vediamo gli hotel sembrano passare di mano a cifre più basse di quelli investite per costruirli.

SCENARI

Ci risiamo con le OTA e prenotazioni online hanno consentito ai viaggiatori di verificare sui siti web le migliori offerte e le OTA stanno usando i loro formidabili budget di marketing per assicurarsi che questo modo di scegliere gli alberghi continui e non finisca mai. Possono farcela se gli alberghi smettono, come hanno già parzialmente fatto, di cercare clienti propri. Per contrastare questo fenomeno ed evitare di pagare le grandi commissioni che in città come Milano e Roma hanno ampiamente superato il 20%, numerose compagnie alberghiere stanno utilizzando una miriade di metodi per cercare di aumentare le prenotazioni dirette sui loro siti web. Qualcuno però sostiene che il costo di acquisizione di un cliente privato, indipendente, attraverso un programma di fidelizzazione integrato con un programma ope-

L

rativo di gestione, impone del personale specializzato e alla fine quel cliente costa di più del 20% di commissione riconosciuto alle OTA... quindi conviene sfruttare una prenotazione OTA. I manager dei grandi brand internazionali così come quelli indipendenti che hanno studiato il problema negano questa ipotesi e affermano invece che la lealtà a lungo termine renda l’investimento per disintermediare poco costoso. La propaganda che parla di alti costi per la prima prenotazione viene dalle OTA e se il brand vale qualcosa, se l’albergo non vuole essere omologato e messo al medesimo livello dei peggiori allora entra in gioco il valore di un cliente fedele, del portafoglio clienti, degli amici che ti fanno un positivo passaparola non una volta, ma sempre. 5 2014

www.mastermeeting.it

17


SCENARI

Gli albergatori pagano a caro prezzo la loro “pigrizia” commerciale na recente ricerca della Hospitality Asset Managers Association mostra come le commissioni delle Online Travel Agency siano aumentate nell’ultimo anno del 37% rispetto ad un aumento del 20% dei ricavi. Come si può far fronte a questa squilibrio? Le OTA stanno investendo per migliorare la customer experience nella fase di acquisto, investono per valorizzare i propri siti web. E’ qui che gli albergatori devono migliorarsi per anticipare i giganti! La “pigrizia” e gli errori commessi dagli albergatori hanno consentito alle OTA di arrivare dove sono. La pigrizia commerciale, le prenotazioni che arrivano senza fare nulla, l’idea che il mondo dei clienti sia a portata di mano ha gradualmente tarpato le prospettive di portafoglio e di redditività. Tre sono gli elementi su cui investire secondo gli esperti del panel: 1. un pricing dinamico. Sono necessari almeno 4 livelli di tariffe e le camere devono essere prezzate in base a domanda, segmento di mercato e tipo di alloggio; ma senza infierire sui clienti inesperti!

U

2. il talento delle persone e il loro dinamismo. Un revenue manager bravo se lasciato andare può costare perdite ingenti, fino a 200 mila euro di ricavi; 3. la customer experience. Occorre riprendere in mano i passi cruciali dell’ospitalità, rivedere i rapporti con i clienti sia a livello personale che a livello web. Molti albergatori stanno permettendo alle OTA e ad altri soggetti di entrare in relazione con i loro ospiti. Gravissimo! Ma prima di fare tentativi a casaccio, farvi consigliare da un amico bisogna avere una visione del mercato, studiare le tendenze, sentire un consulente di marketing indipendente che sappia interpretare i cambiamenti della domanda e indicarvi la strada giusta per migliorare l’offerta. Conclusione: bisogna fare in modo che i clienti si emozionino, si fidino, siano disposti a pagare un po’ di più per quella ottima occasione che state loro proponendo

ITALIAN HOTEL MONITOR

Prosegue il trend positivo Occupazione e prezzi medi in crescita nel primo quadrimestre dell’anno. La performance migliore è di Milano, con 68% di R.O. seguita da Roma (65,2%). Venezia, la più cara con 146,03 euro a camera l primo quadrimestre dell’anno conferma i segnali positivi che l’industria alberghiera manda dall’inizio del 2014. L’Italian Hotel Monitor registra, infatti, che, nel periodo gennaio-aprile, l’occupazione delle camere negli alberghi italiani cresce di 2,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2013 (dal 57,1% al 59,4%), così come il prezzo medio camera che, sebbene non si riporti sui livelli del 2012 (quando superava quota 111 euro), sale dello 0,4%. La performance migliore in termini di crescita occupazionale la fanno registrare: Foggia +4,5%, Padova +4,4%, Venezia +3,6%, Napoli +3,9 e Roma +3,5%. In numeri assoluti invece sono invece Milano con il 68% di R.O., Roma (65,2%) e Firenze (64,5%) a guidare la classifica. A livello di prezzo medio da segnalare il risultato della Repubblica di San Marino, con le tariffe alberghiere in

I

18

5 2014

www.mastermeeting.it

salita di oltre 9 punti percentuali. Per quanto riguarda invece i prezzi assoluti si conferma al vertice del ranking Venezia, con un prezzo media camera di 146,03 euro, seguita da Milano (130,19 euro), Firenze (116,13 euro), Roma (112,04 euro) e Torino (103,05 euro)... le uniche città con un prezzo medio a tre cifre. Analizzando le tipologie ricettive, i dati confermano il buon andamento del settore luxury che nei primi quattro mesi del 2014, hanno visto crescere sia occupazione che prezzo, rispettivamente del 2,3% e dell’1,1%. Tiene anche il segmento upscale (4 stelle) con una R.O. in salita di 2,3 punti percentuali e i prezzi praticamente stabili (+0,4%). Contenute le difficoltà commerciali degli alberghi a 3 stelle che crescono dell’1,3% come occupazione camere, ma vedono calare il prezzo medio camera di un altro 0,5%.


REPORT ITALIAN HOTEL MONITOR - GEN-APR 2014 Occupazione e Prezzo per Città Città

+ + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + +

TORINO GENOVA MILANO COMO BRESCIA BERGAMO PARMA REGGIO EMILIA MODENA TRENTO BOLZANO VENEZIA VERONA VICENZA PADOVA TREVISO UDINE TRIESTE FERRARA BOLOGNA RAVENNA RIMINI REP. SAN MARINO FIRENZE PISA SIENA ANCONA PESARO PERUGIA ROMA VITERBO LATINA RIETI PESCARA NAPOLI BARI FOGGIA TARANTO POTENZA REGGIO CALABRIA PALERMO MESSINA CATANIA CAGLIARI SASSARI TOTALE ITALIA

Zoom sulle città Top Ten

Occupazione % Camere Gen-Apr Gen-Apr Var 2014 2013 14/13

57,0 57,1 68,0 44,4 40,2 62,2 53,0 48,1 48,0 48,4 52,1 58,6 49,5 46,5 52,5 50,4 50,6 50,4 45,6 56,8 56,1 52,3 46,8 64,5 54,0 55,3 50,0 50,4 39,4 65,2 46,6 44,1 46,8 48,8 56,3 51,5 42,7 51,7 42,9 42,1 52,3 45,8 53,7 53,0 49,1 59,4

55,2 55,2 66,1 42,0 39,4 60,3 50,7 45,6 46,1 47,9 50,1 55,0 48,3 43,9 48,1 48,4 51,4 52,4 43,5 54,6 55,4 50,3 48,8 64,3 53,2 55,6 52,0 48,0 36,9 61,7 44,7 41,8 45,7 48,4 52,4 51,7 38,2 49,2 43,0 42,3 49,5 43,7 55,3 49,6 48,0 57,1

1,8 1,9 1,9 2,4 0,8 1,9 2,3 2,5 1,9 0,5 2,0 3,6 1,2 2,6 4,4 2,0 -0,8 -2,0 2,1 2,2 0,7 2,0 -2,0 0,2 0,8 -0,3 -2,0 2,4 2,5 3,5 1,9 2,3 1,1 0,4 3,9 -0,2 4,5 2,5 -0,1 -0,2 2,8 2,1 -1,6 3,4 1,1 2,3

Gen-Apr 2014

Prezzo Medio Gen-Apr Var 2013 14/13

103,05 88,34 130,19 99,46 81,91 87,92 87,01 83,70 82,98 86,59 87,60 146,03 90,62 85,30 83,70 83,86 86,46 90,10 91,56 95,96 85,48 86,53 65,21 116,13 87,33 89,96 84,83 80,61 83,06 112,50 81,96 83,21 80,06 85,72 98,33 84,72 83,14 61,51 79,09 83,05 88,33 82,75 84,41 89,51 83,98 107,48

102,27 90,66 129,52 97,03 82,27 88,41 87,77 84,09 82,42 88,28 89,69 143,59 93,12 84,54 82,21 83,09 86,93 91,77 91,90 96,57 86,08 85,47 59,79 117,43 85,10 90,01 84,85 77,69 84,54 112,04 82,11 81,86 78,79 88,91 97,13 84,14 81,33 77,50 76,20 82,19 89,88 80,37 88,70 90,35 84,38 107,07

0,8% -2,6% 0,5% 2,5% -0,4% -0,6% -0,9% -0,5% 0,7% -1,9% -2,3% 1,7% -2,7% 0,9% 1,8% 0,9% -0,5% -1,8% -0,4% -0,6% -0,7% 1,2% 9,1% -1,1% 2,6% -0,1% 0,0% 3,8% -1,8% 0,4% -0,2% 1,6% 1,6% -3,6% 1,2% 0,7% 2,2% -20,6 3,8% 1,0% -1,7% 3,0% -4,8% -0,9% -0,5% 0,4%

Occupazione % Camere Luxury Upscale Midscale

Città

VENEZIA MILANO FIRENZE ROMA TORINO NAPOLI BOLOGNA VERONA GENOVA BARI TOTALE ITALIA

Città

55,2 60,8 56,2 56,5 57,0

Luxury

VENEZIA MILANO FIRENZE ROMA TORINO NAPOLI BOLOGNA VERONA GENOVA BARI TOTALE ITALIA

398,94 351,37 382,70 282,05 335,26

58,6 68,0 64,5 65,2 57,0 56,3 56,8 49,5 57,1 51,5 59,4

58,6 65,1 60,9 67,2 54,8 56,1 55,3 49,9 56,4 52,6 55,3

Prezzo Medio Upscale Midscale

146,03 130,19 116,13 112,50 103,05 98,33 95,96 90,62 88,34 84,72 107,48

86,78 66,98 63,36 62,81 58,11 54,71 59,69 53,84 52,46 52,85 55,82

Occupazione e Prezzo per Tipologia Tipologia

Luxury Upscale Midscale

Tipologia

Luxury Upscale Midscale

Gen-Apr 2014

Occupazione Camere Gen-Apr Var 2013 14/13

57,0 59,4 55,3

54,7 57,1 54,0

2,3 2,3 1,3

Gen-Apr 2014

Prezzo medio Gen-Apr Var 2013 14/13

335,26 107,48 55,82

331,65 107,07 56,11

Fonte: Italian Hotel Monitor - Trademark Italia

5 2014

www.mastermeeting.it

19

1,1% 0,4% -0,5%


TREND

Investire nel digital marketing è consigliabile Un recentissimo studio del Digital Council dell’associazione internazionale Hospitality Sales and Marketing Association International (HSMAI) realizzato con un panel di oltre 300 operatori specialisti del settore alberghiero evidenzia che le prenotazioni online negli alberghi a livello mondiale sono generate nel 33% dei casi direttamente dal proprio sito web (lo afferma 1 rispondente su 3). Gli hotel con la quota di prenotazioni dirette più elevata spendono a livello di digital marketing mediamente il doppio degli altri alberghi. Questi gli altri dati salienti dell’indagine del HSMAI: 1. il 51 % dei siti web degli hotel genera 10.000 visitatori al mese o meno, il 25% genera tra 10.001 e 25.000 pagine visitate al mese. Si tratta di cifre utili per capire la performance del proprio sito web; 2. i motori di ricerca generano una notevole quantità di traffico web verso gli hotel. Il 28% degli intervistati afferma che oltre il 60% del loro traffico web totale arriva attraverso la ricerca online. 7 intervistati su 10 dichiarano che il 30% del loro traffico totale proviene dai motori di ricerca. Un dato che evidenzia la necessità di un’efficace attività SEO per il proprio web site; 3. crescono le cifre relative al traffico web generato dalla telefonica mobile (smartphone e tablet)... ma

20

5 2014

www.mastermeeting.it

non come si crede! Il 62% degli intervistati afferma infatti che le prenotazioni effettuate via smartphone sono solo il 5% o meno delle loro prenotazioni totali. Secondo Google la metà dei possessori di smartphone inizia la ricerca di un viaggio sul proprio telefonino, poi però prenota utilizzando un altro dispositivo.

La qualità dell’ospitalità oltre il polverone dei brand internazionali L’obiettivo di ogni brand (marca o marchio), piccolo grande che sia, è quello di assicurare al cliente un prodotto collaudato, sicuro e approvato da altri consumatori. L’obiettivo di ogni viaggiatore è quello di assicurarsi una notte di riposo fuori casa senza sorprese. Il viaggiatore solitamente odia avventurarsi ogni notte in alloggi alberghieri dei quali non conosce le caratteristiche, preferisce le garanzie e le rassicurazioni di un brand. In sostanza, afferma Larry Mogelonsky, le catene alberghiere tendono ad eliminare la parte inaspettata e indesiderata di un viaggio, e scegliere un brand alberghiero riconosciuto aiuta ad avere ben chiaro quello che accadrà quella notte. Il marchio (non le banali iniziali dell’hotel come AH, HBC, HC etc. etc.) è una cosa importante, riguarda la reputazione internazionale dell’albergo, quindi può essere pericoloso. Qualcuno potrebbe:


a. pasticciare con le aspettative dei consumatori; b. non mantenere la “promessa” del brand e così penalizzare il marchio. Uno strumento spesso utilizzato dai brand internazionali è il programma di fidelizzazione che garantisce vantaggi economici e di comfort ai clienti leali. È uno strumento di marketing che facilita il dialogo tra ospite e management, genera commenti preziosi su accoglienza, servizi e comfort che la domanda si aspetta. Il programma “clienti fedeli” ti dice se la promessa del brand è stata confermata o disattesa. Il brand è anche influente sul prezzo dell’alloggio e sulla tariffa media giornaliera. Ad esempio, se un albergo è percepito come upscale (Hilton o Marriott) può applicare una tariffa adeguata a chi ha un’alta propensione alla spesa. Se invece è percepito come midscale (Holiday Inn, Mercure, Ramada), il prezzo deve tendenzialmente essere inferiore ai 100 euro a notte, perché questa è la percezione internazionale di quel brand. Qualcosa di nuovo sta accadendo: se dire Holiday Inn garantisce una certa esperienza di comfort e di servizio, dire Aloft ne rappresenta un’altra, dire Element un’altra ancora e così via. Nell’ultimo decennio sono nati una decina di nuovi brand, chi li ha realizzati ha però “dimenticato” che nella mente dei viaggiatori si sono consolidati determinati standard di riferimento e parametri di value for money che non è facile cancellare. Anzi quando sulle OTA compaiono nuove offerte di alloggio e di prezzo appartenenti a brand diversi ma della stessa catena nella medesima location, i clienti fedeli al brand non sanno cosa aspettarsi. Sono questioni che pesano sulla remuneratività e quindi sugli investimenti alberghieri. Ne parleremo ancora.

Il cambio di brand è davvero nefasto?

a 4 stelle e 5 stelle (dove probabilmente non ha mai alloggiato). Sebbene il campione di Bernstein fosse ben calibrato, gli intervistati hanno dimostrato di confondere i brand misdscale con quelli upscale e anche di non sapere riconoscere i brand di lusso. Osservando gli estremi dell’offerta di ospitalità – dice Bernstein – ovvero i due poli lusso - economy, si riesce a notare che solo il 50% dei partecipanti al sondaggio era in grado di identificare in modo corretto le classificazioni più riconoscibili e famose come quella del RitzCarlton (super luxury). Anche la confusione sui brand upscale (4 stelle) e sulla gamma 5 stelle (upper upscale è altamente diffusa, ad esempio: • Sheraton Hotels & Resorts e Westin Hotels & Resorts sono stati classificati come brand Upper Upscale vicine al De Luxe, mentre il Four Points by Sheraton è stato classificato semplice Upscale (accettabile); • gli intervistati hanno però erroneamente identificato tutti 3 i brand nel segmento a 4 stelle (Upscale): • W Hotels viene considerato dagli intervistati un brand di lusso; • Starwood Hotels & Resorts Worldwide, quarta catena nella classifica mondiale del comfort è stata giudicata/percepita sia come offerta a 4 stelle che a 5 stelle. La presenza nel brand di hotel “Luxury Collection” e St. Regis ha portato a valutare Starwood anche come brand 5 stelle de luxe. • JW Marriott International (che Marriott considera di lusso) e Renaissance Hotels by Marriott (altra offerta alberghiera di lusso) secondo la maggioranza degli intervistati sono stati giudicati di gamma Upscale ovvero tra 4 e 5 stelle (al massimo); • InterContinental Hotels & Resorts (la gamma di lusso di IHG) e Crowne Plaza Hotels & Resorts di IHG (InterContinental Hotels Group) sono stati considerati simili per gamma e prezzo... Ma non lo sono.

Un nutrito team di ricercatori guidati dal prof. Lawrence Bernstein ha intervistato 398 frequent travellers di diverse provenienze e reddito, utilizzatori frequenti di brand internazionali. È stato chiesto loro di classificare i 13 brand alberghieri più importanti per segmenti, per prezzo e classificazione a stelle (economy, 3 stelle, 4 stelle, 5 stelle e 5 stelle De Luxe). Le risposte (posizionamento empirico, casuale o realistico) sono state poi confrontate con le classificazioni dei brand (marchio) per stabilire delle percentuali utili e capire quante persone hanno correttamente valutato o sopravvalutato o sottovalutato ogni brand. L’obiettivo era capire se il posizionamento del brand di un certo hotel era più o meno in sintonia con il posizionamento reale, empirico, percepito, frequentemente soggettivo. Se i posizionamenti coincidevano, il senior management dell’albergo poteva dormire sonni tranquilli, altrimenti... I risultati della ricerca hanno rivelato che la realtà è molto complessa e “oscura” e che la maggior parte dei brand del segmento luxury e super luxury non coincidono con la percezione popolare e soprattutto che un elevato numero di intervistati ha sopravvaluto gli hotel

5 2014

www.mastermeeting.it

21


Breaking news Cosa facciamo per farci amare e convincere i clienti a tornare? Nel mare magnum dell’omologazione alberghiera, è fondamentale fare qualcosa per distinguersi, per dare al cliente segnali di amore e fiducia, per rendere indimenticabile la sua esperienza di soggiorno. Va bene offrire un eccellente breakfast, mele, cioccolatini, bagni schiuma speciali, etc.. Anche fare regali speciali ai clienti di Booking e delle altre OTA può essere un’idea per “marcare” la memoria di questi clienti mandati dagli intermediari online. Un’accoglienza speciale e un up-grading sempre più spesso non bastano. Non vengono percepiti come segnali di generosità ma come gesti commerciali “dovuti”. Bisogna tornare ai regali, ai gadget, alle cose che si toccano. Se ieri certi gadget erano esclusivi, dedicati agli ospiti VIP, oggi bisogna smarcarsi facendo però attenzione alla sensibilità dell’ospite, che senza un’attività di “profiling” è difficile da valutare. Alcuni esempi di gadget poco visti in Italia: • Midnight snack box (qualcosa di buono per chi arriva dopo le 22.00); • Box di 5 matite marcate con il nome dell’hotel; • Complimentary coupons (mai meno di 50 euro) per la Spa; • Bonus da 20 euro per aperitivi, vini e liquori al ristorante; • Calzettoni da relax per lui e per lei; • Confezione di 3 ceri profumati per un bagno speciale; • Ombrello portatile marcato (di buona marca); • Penna in acciaio con luce d’emergenza (flashlight); • Spazzola da abiti in legno con manico + calzascarpe lungo in legno; • Portachiavi con pila di cortesia; • Carica batterie universale per cellulare; • Portacarte di credito; • Scatola di due bottiglie di acqua minerale; • Campioni di fragranze del territorio; • Spazzolino da denti in metallo con astuccio. E per i bambini... • un kit di bubble bath; • anatroccoli galleggianti, di colori diversi a seconda delle stagioni; • accappatoi per i più piccoli; • pesci rossi in una bowl di vetro.

Meliá Hotels International pubblica i risultati finanziari Lo scorso maggio, Meliá Hotels International ha pubblicato i risultati finanziari per il primo trimestre del 2014. Sono straordinariamente positivi, con un incremento del 99% dell’utile netto nel 2013 e un in-

22

5 2014

www.mastermeeting.it

cremento del 10 % nel RevPAR. Questi risultati positivi per la società sono in linea con le più recenti relazioni del governo spagnolo e della Banca centrale europea, che evidenziano un aumento della domanda in Spagna. La crescita del fatturato complessivo (+12%, congiuntamente alla crescita del RevPAR (+10,1%), indica un miglioramento in tutte le aree aziendali e commerciali. Si riscontra una significativa crescita anche nel margine operativo lordo, escludendo la plusvalenza (+22%) e del margine operativo lordo nel settore alberghiero (136 punti base). Il Gruppo ha aperto cinque nuovi alberghi internazionali nell’ultimo trimestre, e firmato altri cinque contratti di gestione, confermando la sua vocazione di società di gestione globale, con l’obiettivo di includere 30 nuovi alberghi nel 2014. Nel complesso, l’azienda mantiene la prospettiva di una crescita complessiva del RevPAR medio-alta, della quale oltre il 50 % si basa sull’aumento dei prezzi.

Apre Shangri La at The Shard Lo scorso 6 maggio, a Londra, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell’ hotel Shangri La at the Shard, nella centrale St. Thomas Street. Si tratta della prima struttura aperta dalla famosa catena nel Regno Unito. È ospitata dal palazzo più alto dell’Europa Occidentale, opera del famoso architetto italiano Renzo Piano, e si estende dal 34esimo al 52esimo piano, con 202 tra camere e suites (grandi in media 42 mq), un ristorante, una pasticceria, un cocktail bar, e al 52esimo piano una palestra e una piscina di prossima apertura. Il 34esimo piano è riservato agli eventi, con una capienza di 200 persone circa. La spettacolare vista a 360° gradi, l’atmosfera lussuosa e ricercata dal sapore tipicamente orientale e la particolarità degli arredi, moderni ma chiaramente ispirati al design asiatico fanno dell’hotel un must to visit per chiunque si trovi a passare nella capitale inglese. Le tariffe partono da £450 per camera a notte.

Le camere degli alberghi di Stoccolma sono le più costose d’Europa Il sito hotel.info ha pubblicato i risultati delle analisi effettuate sui prezzi medi delle camere degli alberghi nelle capitali europee. Stoccolma, con un prezzo medio di circa 124£ per camera a notte, è attualmente la città più cara in Europa, e con Oslo e Helsinki, altre due capitali del Nord, costituisce la Top 3. La città di Mosca, che negli anni scorsi è stata in cima alla classifica, ora si colloca al quarto posto, con prezzi intorno a 119,29£; Praga e Sofia risultano le capitali con le camere d’albergo meno care, rispettivamente 54.75£ e 54.21£. Il rublo e la moneta ucraina hanno perso valore nei confronti della sterlina a causa della crisi di Crimea; questo è il motivo per cui gli ospiti provenienti dal Regno Unito ora pagano il 19 % in meno a Mosca rispetto allo scorso anno, e addirittura il 32% circa a Kiev. L’aumento più significativo proviene dalla Grecia. Durante la crisi dell’economia ellenica, e la conseguente crisi della domanda, i prezzi delle camere sono scesi drasticamente, ma quest’anno la situazione cambia notevolmente. Rispetto all’anno scorso, chi desidera soggiornare in Grecia spende molto di più: ad Atene, per esempio, si nota un incremento del 19% (67,61£ rispetto alle 56,88£ del 2013). Anche Roma registra un aumento nei prezzi, seppur di pochissimo: le camere degli alberghi della Città Eterna costano in media 80,71£, rispetto alle 78,76£ dell’anno scorso (con un incremento del 2,5% circa). Città

Marzo 2014

Marzo 2013

Δ 2013/2014 (in %)

1 Stoccolma 2 Oslo 3 Helsinki 4 Mosca 5 Londra 6 Copenhagen 7 Parigi 8 Bruxelles 9 Amsterdam 10 Roma 11 Vienna 12 Berlino 13 Atene 14 Varsavia 15 Budapest 16 Kiev 17 Lisbona 18 Madrid 19 Praga 20 Sofia

123.93 123.25 122.24 119.29 116.77 113.57 106.57 105.84 101.12 80.71 72.62 69.38 67.61 66.17 63.78 61.32 60.82 59.73 54.75 54.21

131.65 117.39 109.43 146.50 115.66 101.81 103.64 103.01 91.85 78.76 75.16 72.41 56.88 67.75 62.55 89.58 57.73 62.76 58.01 65.74

-5.86 +4.99 +11.71 -18.58 +0.96 +11.54 +2.82 +2.75 +10.09 +2.47 -3.38 -4.19 +18.86 -2.32 +1.97 -31.55 +5.34 -4.83 +5.62 -17.53


Chi cerca la qualità sa dove trovarla. I migliori alberghi scelgono Simmons. Perchè i letti non sono tutti uguali e per dormire bene c’è bisogno di

Simmons. Nient’altro.

Dedicate la giusta attenzione al valore del riposo: un sonno di qualità è un fattore determinante per la salute ed assicura un effetto benessere che il Vostro ospite sicuramente apprezzerà. Simmons, produttore internazionale di materassi, sommier e accessori per il letto, si distingue per la riconosciuta capacità di soddisfare tutte le esigenze del dormire bene con prodotti dall’elevata qualità e dall’ottimo comfort in grado di assicurare ai Vostri ospiti un riposo impareggiabile.

Simmons - Gruppo Industriale Formenti Via Desio, 47/49 - 20813 Bovisio Masciago (MB) Tel. 0362 6481 - Fax Uff. Vendite 0362 558333 www.simmons.it - hotel@simmons.it


LUXURY HOTEL MONITOR

Cresce il desiderio di lusso in hotel In Italia, buone le performance del mercato upscale che si conferma in crescita grazie all’aumento della clientela leisure e alla diminuzione dei prezzi. Nei prossimi mesi i turisti big spender continueranno a preferire gli hotel di lusso, l’alta moda, i prodotti di élite e il benessere È uno scenario dinamico e in evoluzione quello che emerge dal recente sondaggio sull’ospitalità uspcale in Italia, realizzato da Trademark Italia in collaborazione con Master Meeting. L’indagine che ha coinvolto 380 gestori e manager di hotel a 5 stelle e 5 stelle de luxe, rivela che negli ultimi cinque anni, la perfomance economica del settore è stata positiva ed è in continuo miglioramento. I principali motivi di questa congiuntura positiva vanno individuati nell’aumento della clientela leisure e nella diminuzione apparente del livello medio dei prezzi. Emerge quindi l’idea che il lusso sia più “abbordabile” e possa aver consentito il recupero delle perdite del segmento business che, notoriamente legato alle fasi del ciclo economico, ha risentito dei tagli dei rimborsi ai manager in atto nel lungo periodo di crisi.

Secondo lei quali sono le ragiorni di questa crescita?

l’espansione dell’offerta che ha generato più domanda internazionale il desiderio da parte di alcuni turisti di regalarsi un momento di lusso altro

Meno rilevanti sembrano essere sia l’apporto della domanda internazionale che cresce grazie alle OTA, sia l’espansione di questo tipo di offer-

completamente d’accordo

11%

9%

abbastanza d’accordo

poco d’accordo

23%

24

57%

5 2014

www.mastermeeting.it

43%

la diminuzione dei prezzi

La performance economica degli alberghi di lusso nel quinquennio appena trascorso ha fatto registrare costanti miglioramenti. Lei, in base alla sua esperienza è... per niente d’accordo

48%

l’aumento della clientela leisure

33% 24% 14% ta che ieri appariva poco accessibile e proibitiva. Notevole appare l’emergere, secondo le risposte degli intervistati, dell’idea che esista un nuovo e crecente “desiderio” di accedere ai brand di lusso da parte di chi il lusso non l’ha mai sperimentato. Le barriere fiscali e le minacce che hanno prodotto la nota riduzione dei consumi vistosi in questi sette anni di crisi ha ovviamente represso la domanda di superfluo che, in termini di marketing, è l’identità dell’ospitalità di lusso. Da questo lungo periodo di rinunce scaturisce l’attuale interesse per ciò che è palesemente “costoso” da parte di numerosi italiani abbienti che in questi anni hanno contratto le spese vistose ma che ora vogliono riscoprire, capire, condividere quello che il lusso rappresenta in termini di differenze tra hotel di classe Upscale e Upper-Upscale. Questi ultimi,


LUXURY HOTEL MONITOR

“INVITO AD ADERIRE A ITALIAN LUXURY HOTEL MONITOR”

per chi non li ha mai provati, risultano emblematici di servizi irripetibili, spesso superflui, ma originali e appunto “di lusso”. Immagini, facciate, luci, comfort e servizi straordinari si sommano alle suggestioni che dicono alla clientela italiana che ci sono grandi, enormi differerenze tra un hotel a 4 stelle e un hotel 5 stelle e 5 stelle De Luxe. Proprio gli italiani, secondo l’indagine, stanno diventando indulgenti con se stessi e cominciano a vezzeggiarsi con gli hotel a 5 stelle per arrivare gradualmente alle esperienze estreme della top class. Gli europei invece – dicono gli intervistati – conoscono il lusso e scelgono le 5 stelle per proteggere se stessi dai pasticci della classificazione a stelle italiana dove proliferano falsi 4 stelle S e numerosi 4 stelle de luxe che non sono in grado di soddisfare la domanda internazionale. Dall’indagine e dai dati di Italian Hotel Monitor, nel primo quadrimestre 2014 la voglia di conoscere il lusso è quasi raddoppiata, senza che i potenziali clienti facciano il passo decisivo: la prenotazione. La barriera dei 250 euro a notte è ancora robusta anche se gli hotel a 5 stelle civettano con gli inviti e le offerte speciali a prezzi inferiori. Il lusso italiano in fondo riguarda solo qualche centinaio di hotel sugli oltre 30.000 esistenti e questo significa che il top dell’ospitalità nazionale si concentra in poco meno di 40.000 camere (lo 0,03% della ricettività alberghiera italiana), una quota piccolissima non facile da intercettare, anche perché nel 90%

Master Meeting e Trademark Italia invitano i professionisti del settore alberghiero (presidenti, proprietari, direttori e manager) ad aderire al prossimo ITALIAN LUXURY HOTEL MONITOR, primo sondaggio sull’ospitalità 5 stelle e 5 stelle De Luxe realizzato in Italia. Il monitor nasce con l’obiettivo di fotografare trimestralmente lo scenario della fascia più alta dell’industria alberghiera, fornendo agli operatori di questo segmento uno strumento utile per intercettare nuovi bisogni e tendenze. L’adesione richiede solo qualche minuto e garantisce l’assoluto anonimato. Per aderire inviare una email a excellent@communicationagency.it.

delle città turistiche gli hotel a 5 stelle non ci sono. Sei anni di crisi hanno rafforzato il valore dell’ospitalità alta di tono e di comfort, e sorprendentemente – ci dicono alcuni interventi – i turisti europei hanno accentuato tra il 2011 e il 2014 il bisogno di trovarsi fuori casa in un’atmosfera rassicurante, circondati da ospiti compatibili tra loro, capaci di vivere e godere del lusso. L’interesse per le 5 stelle non è una moda passeggera, ma un vero e proprio trend in via di consolidamento, del quale si dovrà tenere conto quando le ambasciate allargheranno le maglie e si moltiplicheranno i visti d’ingresso e i clienti europei, viaggiando in Italia, vorranno sperimentare il meglio della nostra ospitalità. Se questo dato è condiviso, visto che la maggioranza degli intervistati dichiara la crescita dell’indice di occupazione degli hotel a 5 stelle e 5 stelle L, i manager dovrebbero ridurre la pratica del downselling, prassi tipica del revenue management che scambia spesso un’elevata occupazione delle camere con una positiva performance economica di medio periodo. Il 37% dei gestori interpellati afferma di essere costretto a fare downselling per rastrellare quella clientela che basa tutto il viaggio sul prezzo, clientela senza la quale è

Voglia di sperimentare il lusso

Bisogno di valori alti e rassicuranti

Pretesa di alloggiare in ambienti frequentati da persone rassicuranti

difficile superare il 50% di R.O. (Room Occupancy). Hanno ben chiaro che questa clientela, veicolata in particolar dalle OTA. è “una tantum”, infedele, scarsamente sensibile all’upgrading gratuito di una camera de luxe al prezzo di una camera classic. Alcuni manager intervistati suggeriscono di pensare comunque con generosità ai clienti, offrendo sempre le camere più belle per aggiungere valore all’esperienza del cliente, non per competere e vincere la guerra delle OTA: aggiungere valore all’esperienza del cliente, anche se prenotato da Booking, può generare quella essenziale “lealtà” senza la quale in pochi mesi gli alberghi perdono RevPAR. Sono stati registrati anche consigli manageriali commercialmente aggressivi: fare upselling sfruttando il timing della prenotazione, assegnando un valore all’intervallo tra prenotazione e data d’arrivo, premiando la fedeltà, il numero delle persone, la durata del soggiorno, cercando quella “fiducia” che elimina gli spigoli e trasmette l’idea che l’albergo sia davvero un 5 stelle affidabile, friendly, nel quale “torrnare sempre”. Tutti gli intervistati concordano sul fatto che gli ospiti potenziali dovrebbero capire il valore dell’albergo e della camera al momento della prenotazione, non dopo. Solo 5 manager su 51 però hanno risposto che “non si dovrebbe mai vendere una camera al prezzo minimo”. La tipologia di camere entry level (classic, standard, basic, etc.) sono sempre finite e dichiarate indisponibili. Gli ospiti prospect vanno convinti che l’albergo è generoso e sta per assegnare loro una camera più ricca, più alta, più nuova, più “fresca”... insomma migliore e superiore a quella che avrebbero ottenuto 5 2014

www.mastermeeting.it

25


LUXURY HOTEL MONITOR Quali sono i servizi extra più utilizzati dalla sua clientela?

94%

ristorante

58%

centro benessere servizi estetici servizio limousine biglietti teatro, concerti. mostre, ecc. personal shopper altro

29% 16% 13% 3% 16%

pagando la tariffa normale. La prenotazione deve apparire un evento vantaggioso e senza trucchi. La maggioranza dei rispondenti ha tenuto a precisare che differenziare camere e prezzi non è mai un “raggiro,” perchè fare scegliere il meglio dell’albergo al cliente è sempre normale prassi per i receptionist. “Fare upselling non vuol dire stangare i clienti od omettere l’integrità dei prezzi – dice la maggior parte dei manager – ma suggerire l’occasione speciale che tutti vorrebbero”. L’esperienza insegna infatti che quando la camera De Luxe è disponibile, se costa 15 euro di più per il cliente non c’è mai problema. Venendo alle tipologie di servizi extra a pagamento preferiti dalla clientela, il ristorante è il servizio più utilizzato: è citato dal 94% dei manager interpellati. È essenziale. Otto manager su 10 segnalano l’esigenza di almeno due ristoranti con menu diversi. Anche il tema della remise en forme e delle SPA costituisce un plus commerciale: una quota significativa di manager (58%) afferma infatti che la presenza del centro benessere in hotel è determinante alla luce delle richieste dei clienti. Sorprende in parallelo anche il dato sulla domanda di servizi estetici e coiffeur (29%) che viene spesso ricompreso nel servizio SPA. La richiesta di autovetture con autista (limousine), di prenotazioni per eventi, spettacoli e biglietti di teatri è stata citata solo dal 13% il 16% delle strutture che hanno ri-

26

5 2014

www.mastermeeting.it

sposto (la richiesta di limousine cresce evidentemente negli hotel dove si ospitano clienti russi, arabi e asiatici). La domanda di personal shopper appare invece molto limitata (3%).

mento (quasi 6 gestori su 10 aspettano una soluzione esterna) si sono appannate dopo il recente passo indietro dell’affaire Costa Smeralda. A proposito di trend della domanda, gli interpellati prevedono un aumento della concorrenza sia per l’arrivo sul mercato del lusso di numerosi 4 stelle “up-graded”, per l’avanzare di una domanda di qualità (che ancora non c’è) e che richiederà investimenti e risorse a scapito dei margini operativi. Nessuno degli interpellati ritiene probabile la diminuzione dei prezzi e dei costi, ma due interpellati su 10 (il 16%) temono una contrazione della domanda italiana e un insufficiente incremento di quella internazionale.

L’ANNO IN CORSO I TREND DELL’IMMEDIATO FUTURO In uno scenario di breve termine in cui né i prezzi né i costi diminuiranno (la quasi totalità di gestori e manager condivide queste previsioni), l’arrivo di nuovi investitori stranieri (58,1%) e l’ulteriore espansione della domanda internazionale (51,6%) sono i trend che caratterizzeranno l’immediato futuro del segmento alberghiero di lusso. Le previsioni di chi sta aspettando l’arrivo di emiri, sultani, sceicchi e fondi d’investi-

Quanto al 2014, considerate stagnazione e deflazione, il primo trimestre si è chiuso con valori positivi: • il 35% dei manager intervistati dichiara una crescita del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2013 (per il 16% addirittura superiore al +5%); • il 48% ha chiuso il trimestre sui livelli del 2013; • il 17% ha registrato un inatteso e imprevedibile calo della performance economica.

Secondo lei, quali trend caratterizzeranno l’immediato futuro del segmento alberghiero di lusso? la crescita della presenza di investitori stranieri

58,1%

l’ulteriore espansione della domanda internazionale

51,6%

più concorrenza, più qualità ma meno profitti progressiva contrazione della domanda italiana la diminuzione dei prezzi la diminuzione dei costi

38,7% 16,1% 6,5% 4,5%


LUXURY HOTEL MONITOR

Cosa prevede per il 2014 in termini complessivi di prezzi? un anno di forte contrazione

una crescita superiore al +5%

1%

10%

un anno di leggera contrazione

7% una leggera crescita, inferiore al +5%

un anno simile e in linea con il 2013

53%

29%

La previsione per il secondo trimestre dell’anno (a luglio verificheremo) è ancora migliore, con oltre la metà dei manager che nutrono aspettative di crescita per i ricavi delle loro strutture. L’ottimismo non manca e il risultato elettorale potrebbe facilitare i rapporti internazionali e i viaggi diplomatici intra-europei. Sui prezzi, la previsione di manager e gestori indica crescita: • superiore ai 5 punti percentuali per il 10% dei rispondenti; • inferiore ai 5 punti percentuali per il 53%. Solo 3 intervistati su 10 prevedono tariffe in linea con il 2013; uno su 10 si aspetta contrazioni della domanda determinate da eventuali turbolenze politico-sindacali. Concludendo l’indagine, dai risultati di questo studio si evince che più persone rispetto al 2012-2013 si

sentono di nuovo ricche. Non può essere altrimenti visto che il mercato azionario europeo presenta un aumento medio del 20%, tendenza che rassicura chi ha dei risparmi, chi ha dei capitali, chi può contare su un patrimonio mobiliare e chi ha abitudini esclusive. Pure se i valori immobiliari hanno perso la metà del valore rispetto al 2007, tuttavia gli europei possono permettersi di alloggiare nel lusso. Si può quindi prevedere, insieme a quanti hanno risposto al sondaggio, che i consumatori abbienti nel 2014 torneranno a guardare avanti, a sperimentare gli alberghi a 5 stelle in quanto “beni distintivi”. Vorranno tornare alla ristorazione più cara, preferiranno i viaggi di lusso, i vini e i liquori rari, l’alta moda e il benessere personale, molto personale. Il lusso è sempre stato uno stato

Com’è variato e come varierà il fatturato 2014 rispetto all’anno scorso? I trimestre 2014 (CONSUNTIVO)

16%

19%

48%

3%

13% 2%

II trimestre 2014 (CONSUNTIVO)

17%

34%

■ crescita superiore al +5% ■ stabilità (intorno al +/–2%) ■ diminuzione superiore al -5%

46% ■ crescita inferiore al +5% ■ diminuzione inferiore al –5%

1%

d’animo indipendente dall’andamento dell’economia e nel 2014 beneficierà di una ulteriore scossa positiva. L’indagine conferma che è in atto una crescita del pensiero positivo verso i prodotti elitari, speciali, costosi ed esclusivi. Per tutti i manager che producono servizi di lusso in Italia senza una catena di riferimento, diventa essenziale scambiare informazioni e idee per spostare in avanti la qualità delle proprie esperienze e per cercare di catturare “lo spirito elettivo” degli ospiti più che in solitario giocare al “lusso conveniente”. Il 2014 è cruciale per verificare se questo trend riguarda anche i competitors, anche le catene, anche i brand più celebrati.

NOTA METODOLOGICA Luxury Hotel Monitor è una rilevazione semestrale condotta sui gestori e manager delle 393 strutture alberghiere a 5 stelle e 5 stelle lusso italiane, fra le quali è stato selezionato un campione rappresentativoi di 180 hotel tra i più storici, affidabili e con attività annuale. L’obiettivo di questa indagine periodica è analizzare l’andamento di mercato del segmento alberghiero 5 stelle e 5 stelle di lusso, che dovrebbe essere il meno mutevole in fatto di stili di consumo della propria clientela. Questa prima rilevazione condotta con tecnica CAWI (Computer Assisted Web Interview) ha elaborato le risposte del 28,3% dei gestori e manager di alberghi a 5 stelle e 5 stelle lusso interpellati, così suddivisi: • il 74,5% di categoria 5 stelle e il 25,5% di categoria 5 stelle lusso; • il 37,3% localizzate nel nord-ovest, il 27,4% nel nord-est, il 13,7% nel centro Italia, il 21,6% nel sud e nelle isole; • il 64,7% con una prevalente attività leisure, il 35,3% con una prevalente attività business. La rilevazione è stata effettuata tra il 17 aprile e il 22 maggio 2014, dopo 3 solleciti di partecipazione a coloro che non avevano risposto ai primi contatti.

5 2014

www.mastermeeting.it

27


L’INCHIESTA

Quando il lavoratore

è pronto a “farsi in quattro” Anche per i manager italiani sembra giunto il momento di occuparsi di più della gestione delle persone, cercando di favorirne l’engagement, ovvero l’attaccamento fisico, intellettuale ed emotivo all’azienda. Con vantaggi per tutti

✒Gaia Fiertler Farsi in quattro per la propria azienda ed essere orgogliosi di contribuire alla sua missione, sentirsi valorizzati ogni giorno e avere concrete opportunità di crescita sembrano un miraggio in un periodo storico ed economico così difficile e turbolento. Eppure, da una ricerca dell’Università Carlo Cattaneo - Liuc di Castellanza, risulta che il 38,84% dei dipendenti delle aziende italiane sarebbero altamente “engaged”, pienamente coinvolti nel proprio lavoro e disposti a fare più del necessa-

28

5 2014

www.mastermeeting.it

rio; il 58,73% moderatamente “engaged” e solo il 2,43% “disingaged”, con scarso interesse per il lavoro e l’impresa. In sostanza, due su tre i lavoratori italiani sarebbero mediamente coinvolti, in linea con i risultati inglesi, ma quel tiepido 58% rappresenta un bacino critico su cui le aziende dovrebbero concentrarsi per non perderne l’energia, la disponibilità e la creatività. «È giunto il momento per i manager, finora troppo interessati al business e poco alla gestione delle persone, di occuparsi di loro, agendo sulle leve giuste per aumentarne l’engagement, che noi traduciamo con l’attaccamento fisico, intellettuale ed emotivo al proprio lavoro e all’azienda per cui lavorano», commenta Vittorio D’Amato (a sin.), direttore del centro di ricerca Liuc CeRCA e responsabile della laurea in management delle risorse umane. Il “farsi in quattro” rende bene l’atteggiamento personale positivo, proattivo ed entusiastico a dare più del dovuto, a essere flessibili e ad adattarsi a


L’INCHIESTA

situazioni mutevoli, in base alle esigenze e alle circostanze. È quello sforzo discrezionale che misura l’engagement di una persona e che attinge a motivazioni anche personali, non solo traducibili in compenso economico. «La leva economica, come le ricerche dimostrano da anni, non è un fattore di motivazione forte. Non basta infatti per trattenere le risorse e favorire il benessere personale e organizzativo, se poi manca un clima di fiducia e di rispetto reciproco, se non c’è ascolto e non ci sono valori e obiettivi chiari e condivisi», precisa D’Amato. È una trappola in cui si è caduti spesso, ma mai come ora che la carta economica non si può più giocare, le aziende iniziano a interessarsi al livello di engagement delle persone, una su quattro per ora, secondo una recente ricerca di Aidp (Associazione italiana per la direzione del personale) con Gso, raccolta nel volume I sistemi di valutazione del personale, a cura di Carlo des Dorides e Paolo Iacci (Guerini e associati 2013).

Strategia, obiettivi chiari e sviluppo individuale sono fattori di engagement Per Massimiliano Pozzi (foto), direttore risorse umane delle due divisioni italiane di Kone Supply Operation e Kone Technology, 500 persone tra operai che producono componentistica per ascensori, impiegati e manager, «l’engagement è un comportamento affettivo verso l’azienda, un sentimento di appartenenza che spinge a volerne far parte e a compiere il cosiddetto “extra mile”. Certo il comportamento deve essere bidirezionale e si costruisce giorno dopo giorno. Se l’azienda è trasparente, rispettosa e coinvolgente, allora anche il dipendente farà la sua parte. L’azienda dà le opportunità e le persone fanno la differenza». Kone, multinazionale finlandese con 43mila dipendenti nel mondo e circa 7 miliardi di euro di fatturato, svolge annualmente nei Paesi in cui opera un’analisi di clima con una sezione dedicata all’engagement. In Italia, risulta “del tutto engaged” oltre il 70% della popola5 2014

www.mastermeeting.it

29


L’INCHIESTA

zione aziendale, il doppio della media italiana. Qual è la strategia vincente di Kone? «Abbiamo una politica di massima trasparenza lungo tutta l’organizzazione: la strategia, i programmi di sviluppo a supporto e i valori sono trasmessi a tutti i livelli, con incontri e una massiccia comunicazione che rende possibile la divulgazione e la chiarezza degli obiettivi su cui ciascuno è chiamato a contribuire. Tra le altre cose, costruiamo piani di sviluppo individuale, monitorati con sistemi integrati di analisi delle competenze e delle performance; incoraggiamo la “job rotation” anche degli operai, dando la possibilità di arricchire il bagaglio di competenze e avere più chance di crescita. Chi vuole può proporsi per fare esperienze all’estero e poniamo una particolare attenzione alla formazione continua e alla cultura della sicurezza e della qualità».

Le persone ingaggiate sanno di essere ascoltate Per le persone è cruciale sapere di poter crescere e svilupparsi: la mancanza di questa opportunità è infatti la seconda paura che emerge dalla ricerca Liuc dopo quella di perdere il posto, ed è seguita dalla paura di non avere chiari i risultati, la strategia e la visione aziendali. Anche nella survey sull’engagement svolta nel 2013 a livello mondo da Page Personnel, società di ricerca e selezione del personale di PageGroup, i principali bisogni emersi in Italia sono di poter avere una

Principali elementi di motivazione al lavoro (fonte Liuc) Sicurezza del posto di lavoro (posto fisso)

4,48

Una vita lavorativa e privata bilanciata

4,45

Riconoscimento per il mio contributo

4,36

Stipendio

4,35

Stimoli intellettuali

4,27

Lavorare con dei colleghi stimati Indipendenza (libertà di decidere come eseguire il proprio lavoro) Livello di responsabilità

4,27

4,11

Contributo alla collettività

4,01

Opportunità di avanzamento

3,98

Altri benefit

3,76

Scala 1-5: 1 = nessuna importanza, 5 = molta importanza

30

5 2014

www.mastermeeting.it

4,15

visione del proprio percorso professionale a 3-5 anni, un supporto formativo continuo, la conciliazione lavoro-famiglia e la possibilità di fare carriera. «Abbiamo messo in pista una serie di azioni per andare incontro in modo più efficace alle richieste dei collaboratori, perché avere professionalità ingaggiate e trattenerle per noi è un valore», commenta Francesca Contardi (sopra), ad di Page Personnel. «Alla base di tutto ci vuole un ascolto continuo. Noi incontriamo ogni tre mesi le risorse e facciamo il punto della situazione, ma io dedico molto tempo anche in modo informale. Non è mai tempo perso, perché sono le persone che fanno la differenza». A volte si possono risolvere situazioni di stress e dubbio, anche solo con un po’ di buon senso. «Di recente, ho diluito in più tempo le responsabilità di una neomamma promossa a manager al suo rientro dalla maternità, perché rischiava di vivere male entrambe le condizioni. Per fortuna me ne ha parlato!». Da novembre, per esempio, 24 manager donne hanno un mentor, anche uomo, che le guida nella loro crescita professionale e vengono organizzati incontri con donne in carriera per raccogliere testimonianze e confrontarsi sulla difficile conciliazione tra famiglia e crescita professionale. Proprio il work-life balance risulta essere il secondo fattore di motivazione al lavoro, dopo la sicurezza del posto fisso e prima del riconoscimento del proprio contributo. Solo al quarto posto appare lo stipendio. «Di un premio o di un aumento di stipendio ci si dimentica dopo poco. Per


L’INCHIESTA

avere le persone ingaggiate nel tempo bisogna puntare, come confermano questi dati, su altri aspetti più intrinseci alla persona», precisa Contardi. Il tema stipendio risale comunque la china rispetto a ricerche ante crisi (prima sarebbe stato in fondo alla graduatoria), segno che la compensation economica non è la leva principale, ma con l’attuale crisi e incertezza le si dà più valore di prima.

laboratori ci riconoscono, benché dobbiamo comunque stare sul mercato ed essere competitivi. Abbiamo un sistema di valutazione delle performance con obiettivi sfidanti ma raggiungibili, non impossibili». I risultati più alti della survey riguardano proprio la fiducia, il coinvolgimento e la possibilità di sviluppo professionale. Dove il gruppo ammette di avere da potenziare i propri interventi è la comunica-

Workshop organizzato da Bosch Italia

Formazione a tutto campo Il gruppo tedesco Bosch, presente in Italia con 6mila persone (281mila nel mondo) e 21 società, ogni due anni dal 2005 realizza una indagine di clima con domande specifiche sul livello di engagement del personale. «I risultati sono sempre molto soddisfacenti, come conferma anche il basso turn-over volontario che è sotto il 2%, e in aree molto competitive come la Lombardia», racconta Roberto Zecchino (a destra), direttore del personale di Bosch Italia. «Noi offriamo tantissima formazione a ogni collaboratore, 4 giornate all’anno a testa, dall’ingresso del neolaureato in poi in tutte le fasi di vita aziendale. Investiamo in formazione tecnica e comportamentale e i nostri si sentono motivati a migliorarsi, c’è una reciprocità. Inoltre far parte di una Fondazione ci dà più respiro, potendo pensare a piani di sviluppo medio-lunghi, che i col5 2014

www.mastermeeting.it

31


L’INCHIESTA Engagement Research: cosa fare per permettere alle persone di lavorare al meglio La ricerca è stata condotta dal CeRCA - Centro di ricerca sul cambiamento e apprendimento organizzativo dell’Università Carlo Cattaneo - Liuc in partnership con la London Business School. Le aziende intervistate in Italia sono state Unicredit Group, Epson Italia, MapaSpontex, Acraf, Isem Group e Magazzini Gabrielli e sono stati coinvolti 1.071 tra operai (19%) e impiegati (81%) e 372 tra quadri e dirigenti. Tra gli operai c’è una maggiore presenza di soggetti (63,77%) “moderately engaged”, rispetto agli impiegati (57,52%). In entrambi i campioni circa 2 persone su 5 sono “highly engaged” e meno di 1 su 5 è “disengaged”. I risultati tra quadri e dirigenti, rispetto agli operai e impiegati, sono i seguenti: il 37,75% è “highly engaged” (rispetto al 38,73% di operai e impiegati), il 58,61% è “moderately engaged” (rispetto al 58,73%) e il 3,64% è “disingaged” (contro il 2,43%).

Elementi costitutivi dell’engagement nelle aziende italiane (fonte Liuc)

Sono sempre pronto a “farmi in quattro” per questa azienda

4,28

Sono consapevole di ciò che “questa” azienda si aspetta da me sul lavoro

4,02

Al lavoro ho l’opportunità di dimostrare ogni giorno ciò di cui sono capace

3,74

La “missione” aziendale mi fa apprezzare l’importanza del mio lavoro

3,65

I miei colleghi sono determinati ad eccellere nel proprio lavoro

3,44

Nell’ultimo anno in azienda, ho avuto l’opportunità di imparare a crescere

3,41

Sul lavoro le mie opinioni vengono considerate

3,39

Ritengo che il mio talento venga pienamente utilizzato da questa azienda

3,15

Scala 1-5: 1 = completo disaccordo, 5 = completo accordo

zione interna, sia tra reparti, sia tra casamadre e divisioni di business locali. «Intanto abbiamo realizzato una piattaforma interna, “Bosch connect”, per scambiare informazioni in modo veloce e immediato e poi, quello che cerchiamo di trasmette-

re è che ciascuno si senta protagonista e proattivo in azienda. Dire “Non lo sapevo” non è più ammissibile, perché gli strumenti per recuperare i dati ci sono». Anche la restituzione dei risultati della survey sono sempre un’occasione per la direzione del personale per coinvolgere tutti in attività e workshop in modo che, ascoltando la base, si trovino le soluzioni migliori.

Surplus di energia anche nei momenti difficili Quando un’organizzazione è “engaged” è anche più facile ottenerne il supporto nei momenti difficili. È l’esperienza di Isem, tra le aziende campione della ricerca di Liuc, che produce confezioni per il mercato del lusso, con 35 milioni di euro di fatturato, 160 dipendenti diretti e circa 160 stagionali. È un caso di passaggio da gestione tipica di pmi familiare a manage-

I PRIMI TRE FATTORI MOTIVANTI Per operai e impiegati • Sicurezza del posto di lavoro • Work-life balance • Riconoscimento per il proprio contributo

Per quadri e dirigenti • Stimoli intellettuali • Riconoscimento per il proprio contributo • Work-life balance

PAURE E INCERTEZZE Per operai e impiegati • Perdere il posto di lavoro • Mancanza di opportunità di sviluppo e avanzamento carriera • Mancanza di chiarezza circa i risultati, la strategia e la visione aziendale

32

5 2014

www.mastermeeting.it

Per quadri e dirigenti • Mancanza di chiarezza circa i risultati, la strategia e la visione aziendale • Mancanza di opportunità di sviluppo e avanzamento carriera • Perdere il posto di lavoro


L’INCHIESTA L’engagement migliora le performance aziendali

riale con l’entrata del fondo Apep nel 2008 che, secondo l’approccio dei fondi di private equity prima della crisi, aveva ipotizzato un piano di crescita molto aggressivo per sostenere il debito di 27 milioni di euro acceso per finanziare l’operazione. Nel 2010, sulla base della situazione economica critica, il fondo chiama, nella posizione di ad, Riccardo Bianco (a sin.), con il compito di operare un vero e proprio turnaround. Focus particolare la ridefinizione di ruoli, responsabilità e organizzazione del lavoro, puntando su un modello snello e flessibile, con turnazione e rotazione del lavoro. Non senza incontrare resistenze. «Erano abituati a straordinari continuativi e pagati al 50%, quando noi abbiamo introdotto l’orario flessibile e i doppi turni per adeguare il modello organizzativo a un business stagionale: i tre mesi estivi valgono il 50% della produzione annuale». Inoltre, poiché le entrate di cassa sono concentrate nel secondo semestre, l’azienda ha concordato con quasi tutti i dipendenti, grazie a 152 accordi individuali e senza il supporto e l’accordo del sindacato, di spostare il pagamento del 15% delle retribuzioni del primo semestre a settembre e ottobre 2014, con in cambio un piccolo premio a luglio. «L’adesione volontaria di quasi tutti è la prova che siamo riusciti a tirarli a bordo. Finalmente siamo una

L’ultima in ordine di tempo è la ricerca del 2013 di Dale Carnegie Training, in collaborazione con Msw Research, che dimostra che una organizzazione “engaged” è più performante di una “disengaged”: più produttiva, più efficiente, più innovativa, meno conflittuale, con minor turn-over, meno assenteismo e meno incidenti sul lavoro. «Dove c’è pieno engagement delle risorse», commenta Peter Handal, ceo Dale Carnegie Training, «le performance aziendali migliorano dal 40 al 200%, al di là della situazione economica. Gli azionisti hanno un alto ritorno sugli investimenti (+19%) e il turn-over dei dipendenti si abbassa. In pratica, chi è felice e soddisfatto lavora meglio e produce di più». È lunga la lista di ricerche che dimostrano la stessa cosa, da quella di Gallup del 2006 (produttività +18% e profittabilità +12%,) a quella di Aon-Hewitt Engagement del 2010 (tassi di qualità, efficienza e risultati di business di molti multipli superiori rispetto a organizzazioni disengaged).

squadra che opera per un obiettivo comune e c’è una consapevolezza diffusa sulla necessità di certi interventi». Il segreto di Bianco? «Sono stato chiaro nel descrivere la situazione, li ho ascoltati uno a uno all’inizio della mia avventura, vado in fabbrica a trovarli, ho definito una base valoriale condivisa, ho fissato obiettivi e strategia e spiegato le priorità e le necessità derivanti dall’avere sì un gran potenziale commerciale e produttivo, ma anche una problematica finanziaria importante a causa del debito iniziale. Oggi il mio ruolo principale è di coach, al servizio della organizzazione, per sostenere energia e motivazione, trovando forza personale nella responsabilità sociale che abbiamo come manager, persone e imprese». ■

Fattori che generano preoccupazione sul lavoro (fonte Liuc) Paura di perdere il lavoro

3,54

Mancanza di opportunità di sviluppo e avanzamento professionale

3,11

Mancanza di chiarezza circa i risultati, la strategia e la visione aziendali

3,04

Eccesso di cambiamenti e incertezza nell’ambiente lavorativo

2,87

Incompetenza e/o atteggiamento negativo dei colleghi

2,85

Paura di non essere all’altezza delle aspettative

2,81

Mancanza delle risorse necessarie per eseguire il lavoro che ci si attende da me

2,77

Discrepanza tra valori e codici di comportamento aziendali e quelli personali

2,77

Scarsa comprensione di ciò che ci si attende da me nel mio lavoro

2,73

Paura di sfigurare di fronte ai colleghi (se qualcosa non andasse come previsto)

2,68

Mancanza degli skill/capacità di eseguire il lavoro che ci si attende da me

2,56

Eccessiva interferenza nel mio lavoro da parte del mio manager e/o colleghi

2,37

Pressioni a lavorare più a lungo (più ore) di quelle che vorrei

2,32

Paura di venir messi in imbarazzo o intimiditi dai colleghi

2,09

Scala 1-5: 1 = non è una mia preoccupazione, 5 = mi preoccupa e causa grande ansia

5 2014

www.mastermeeting.it

33


L’INCHIESTA

Se il lavoro

è Smart La flessibilità sul lavoro paga. Non solo in termini di qualità della vita e tempo ritrovato, ma anche di aumento della produttività e riduzione dei costi

✒Barbara Ainis In media, 112 minuti guadagnati per ogni lavoratore, 23 km in meno negli spostamenti, 32 tonnellate di CO2 risparmiate: ecco i risultati della prima Giornata del Lavoro Agile svoltasi a Milano, lo scorso 6 febbraio. Un progetto pilota, promosso dall’assessore al Tempo libero, Benessere e Qualità della Vita del Comune meneghino Chiara Bisconti, che ha visto partecipare 6mila dipendenti (58% donne e 42% uomini) di 97 aziende private e 7 pubbliche amministrazioni. Le aziende coinvolte hanno adottato la possibilità di lavorare ovunque e ne hanno misurato i vantaggi in termini di riduzione dell’inquinamento e risparmio di tempo per le persone. Perché questo è lo Smart Working: una nuova forma di telelavoro, flessibilità oraria, riorganizzazione degli spazi e utilizzo

34

5 2014

www.mastermeeting.it

di device digitali per la comunicazione e la collaborazione in azienda. Si tratta, in altre parole di mettere in discussione i vincoli tradizionali del lavoro dipendente e di ricercare nuovi equilibri basati su una maggiore libertà e sulla maggiore responsabilizzazione dei lavoratori. Il tema non è nuovo, ma oggi in Italia, dove la sua attuazione soffre di un notevole ritardo rispetto ad altri Paesi europei, è tornato alla ribalta anche grazie alla proposta di legge bipartisan presentata lo scorso 29 gennaio dalle deputate Alessia Mosca (PD), Barbara Saltamartini (Ncd), e Irene Tinagli (Sc).

La sperimentazione milanese Milano ha raccolto immediatamente la sfida. E sono state in particolare le azien-


L’INCHIESTA Alle aziende milanesi lo smart working piace. Tra coloro che hanno aderito alla prima Giornata del Lavoro Agile è stato registrato il gradimento di 4,7 su 5. Per il 69% degli intervistati, l’esperienza ha comportato vantaggi per la persona, per il 19% il lavoro agile ha avuto effetti sull’organizzazione del lavoro, mentre il 9% ha riconosciuto possibili effetti positivi su mobilità e ambiente

de di piccole e medie dimensioni ad aderire alla Giornata del Lavoro Agile: 40 quelle con meno di 100 lavoratori, 33 enti

e aziende tra 100 e 1.000 lavoratori, e 31 grandi aziende. L’adesione nelle piccolissime aziende, sotto i 10 dipendenti, è stata pari al 73,4% dei lavoratori; 29,2% nelle imprese tra gli 11 e i 100 dipendenti. Per la stragrande maggioranza dei lavoratori che hanno partecipato, benl’81%,si è trattato della prima esperienza di Smart Working. Tra coloro che hanno risposto al questionario è stato registrato un alto gradimento dell’iniziativa: voto 4,7 su 5. Le motivazioni di questo gradimento sono legate, in prevalenza, proprio all’uso del tempo e degli orari (risparmio di tempo, più tempo dedicato alla famiglia, più tempo per sé e maggiore flessibilità degli orari). Per il 69% l’esperienza ha comportato vantaggi per la persona, per il 19% il lavoro agile ha avuto effetti sull’organizzazione del lavoro, mentre il 9% ha riconosciuto possibili effetti positivi su mobilità e ambiente. Solo il 3% del totale delle motivazioni espresse hanno segnalato criticità, quali l’inadeguatezza della strumentazione informatica in dotazione o la lentezza di alcuni collegamenti, il rischio di isolamento e di riduzione dei rapporti umani con i colleghi. Se è vero che lo Smart Working non è esente da alcune criticità, risulta difficile non comprendere gli evidenti vantaggi: complessivamente sono state risparmiate in un solo giorno circa 2.600 ore, circa Il lavoro agile può favorire l’occupazione, recando grandi vantaggi, in particolare, alle donne, alle prese con una gestione non facile tra oneri di ufficio e familiari

5 2014

www.mastermeeting.it

35


L’INCHIESTA

Nel 2013, in Italia la percentuale dei telelavoratori era ancora solo pari al 6,1%, dato molto inferiore rispetto a quello degli altri Paesi europei. Il gap è dovuto anche a un limite culturale: i manager italiani tendono a valutare il lavoro dei dipendenti in base a regole e adempimenti piuttosto che in base a obiettivi e risultati

36

5 2014

108 giorni lavorativi; ogni dipendente si è riappropriato di ben 112 minuti (i lavoratori provenivano per il 90% dalla Lombardia, ma erano anche piemontesi, liguri, veneti ed emiliani, e sono stati evitati anche spostamenti particolarmente lunghi dalla Puglia, da Chiasso (CH) e da Nizza (F) verso Milano). Il tempo guadagnato è stato speso prevalentemente a casa dall’83% dei “lavoratori agili” e utilizzato fuori casa nella propria città dal 16%, dedicato al riposo e alle attività domestiche dagli under 30, diviso tra la cura della famiglia, le attività domestiche e il lavoro dagli over 35 anni. La gran parte dei partecipanti alla sperimentazione milanese ha lavorato da casa propria (89%), mentre il 7% lo ha fatto presso sedi distaccate. Tenendo conto del fatto che la Giornata

www.mastermeeting.it

del Lavoro Agile ha intercettato prevalentemente gli spostamenti di scambio fra Milano e il mondo esterno, si può affermare che l’iniziativa ha contribuito a ridurre soprattutto gli spostamenti casa-lavoro di media-lunga percorrenza effettuati con auto o moto, per una lunghezza media di 23 chilometri, con una conseguente riduzione delle emissioni non indifferente: circa 6 kg di PM10; circa 87 kg di ossidi di azoto (di cui 32 kg di biossido di azoto); circa 32 tonnellate di anidride carbonica.

Verso un’Italia più flessibile «Il successo è stato tale e i vantaggi che si ottengono, a tutti i livelli, così rilevanti che ci poniamo come città capofila per sperimentare una Giornata Nazionale del


L’INCHIESTA

Lavoro Agile», ha dichiarato l’assessore Chiara Bisconti, al termine del convegno dello scorso 3 aprile, durante il quale sono stati presentati in dettaglio gli esiti della sperimentazione. «L’esperienza milanese ha insegnato che il mondo del lavoro non solo è pronto, ma ne ha bisogno». E in effetti l’adozione di modelli di lavoro orientati allo Smart Working, in linea con quella dei Paesi avanzati, potrebbe far risparmiare al Paese 37 miliardi di euro, grazie ad un aumento della produttività per 27 miliardi di euro (+5,5%) e alla riduzione dei costi per ulteriori 10 miliardi di euro (riorganizzazione degli spazi di lavoro e riduzione delle spese delle trasferte con strumenti di web/video conference). È quanto emerso dall’ultima Ricerca dell’Osservatorio Smart Working

della School of Management del Politecnico di Milano. Ai risparmi per le aziende si sommerebbero i vantaggi per cittadini e ambiente: la riduzione degli spostamenti per lavoro potrebbe comportare risparmi economici pari a circa 4 miliardi di euro, circa 550 euro per lavoratore all’anno, e una riduzione di CO2 pari a circa 1,5 tonnellate. E, invece, sempre stando alla ricerca dell’Osservatorio Smart Working, in Italia poca strada è stata fatta in questa direzione: nel 2013 la percentuale dei telelavoratori (per più di un quarto del loro tempo lavorativo) era ancora pari solo al 6,1%, dato in netto aumento rispetto agli anni scorsi, ma molto inferiore a quelli degli altri Paesi europei. Alla base di questo gap rispetto alle altre nazioni del Vecchio Continente, vi è stata fino ad oggi una visione miope e rigida nelle relazioni industriali, una cultura del lavoro pesantemente gerarchica e una normativa pesante e restrittiva che ingabbia e interpreta il telelavoro come una sorta di trasferimento della location lavorativa in un luogo esterno all’ufficio, lasciando però inalterati vincoli e rigidità proprie del lavoro subordinato normalmente inteso (orari e postazione fissa). Con l’intenzione di porre rimedio all’inadeguatezza della legge sul telelavoro è stata di recente presentata la proposta di legge bipartisan sullo Smart Working, definito come forma flessibile e semplificata di telelavoro. «Credo moltissimo in questa nuova possibilità di lavoro, una realtà diffusa in molti paesi d’Europa, che da tempo ritengo potrebbe recare grandi vantaggi nella vita di chi lavora, e le moltissime lettere ricevute da quanti hanno sperimentato forme di lavoro agile o, al contrario, da quanti – soprattutto donne – affrontano ogni giorno le difficoltà di gestire i tempi e gli oneri

Ad oggi, in Italia, la flessibilità è quasi esclusivo appannaggio dei manager (in prevalenza uomini) che, lavorando per obiettivi e risultati, acquisiscono un elevato livello di autonomia

5 2014

www.mastermeeting.it

37


L’INCHIESTA

in un solo giorno di lavoro smart sono state risparmiate circa 2.600 ore e 108 giorni lavorativi e ogni dipendente si è riappropriato di ben 112 minuti, spesi per la maggior parte a casa (83%)

dell’ufficio e della propria vita familiare, mi confermano essere oggi, anche in Italia, più che mai urgente e necessaria anche per favorire l’occupazione, in primis quella femminile», ha commentato sul suo blog la deputata Alessia Mosca. Proprio il tema di eventuali squilibri di genere è spesso citato tra i potenziali rischi del lavoro flessibile. Vale a dire: questo strumento potrebbe contribuire all’aggravarsi della discriminazione delle donne sul lavoro e nella carriera, qualora fosse

utilizzato soprattutto dalle lavoratrici? Ma le cose proprio non stanno in questi termini. Ad oggi, in Italia, la flessibilità è quasi esclusivo appannaggio dei manager (in prevalenza uomini) che, lavorando per obiettivi e risultati, acquisiscono un elevato livello di autonomia. Le donne, come del resto i giovani, pertanto, fruiscono molto meno del lavoro flessibile, quando, invece, una gestione smart dell’attività lavorativa garantirebbe loro una migliore conciliazione tra vita familiare e profes-

CASE HISTORY Mars Italia Caso vincitore Smart Working Awards Mars Italia è la consociata italiana della multinazionale americana tra i leader del settore alimentare. L’azienda italiana, che ha sede ad Assago e impiega circa 230 dipendenti, grazie al respiro internazionale e a esperienze effettuate in altri paesi del mondo, ha precorso i tempi proponendo già negli anni ’90 in Italia delle modalità di lavoro innovative. Dal 2009 sono cresciute le iniziative di Smart Working, promosse principalmente dalla funzione HR, ma supportate e favorite anche dal vertice aziendale. Tra le iniziative realizzate: introduzio-

38

5 2014

www.mastermeeting.it

ne dell’orario di lavoro flessibile; flessibilità del luogo di lavoro per tutti i dipendenti con una certa autonomia e coordinandosi con il proprio responsabile e i colleghi; progressiva dotazione, a tutti i dipendenti interessati di computer portatili e di adeguati strumenti per favorire la comunicazione a distanza; riorganizzazione degli spazi in azienda, restyling delle sale riunioni finalizzato a migliorarne il confort, predisposizione di isole al centro dell’open space per riunioni più informali e di un’area relax con musica e divanetti; progetto, “Scegli il miglior modo per raggiungere l’ufficio” per ridurre emissioni di CO2, tempi e stress da viaggio.


L’INCHIESTA

sione, senza dover trascurare né l’una né l’altra (–70% di assenteismo nelle aziende che attuano il “lavoro agile”).

La rivoluzione Smart del lavoro «Accanto a un limite normativo c’è in Italia un limite culturale che non ha permesso uno sviluppo dello Smart Working, simile a quello dei Paesi del Nord Europa o della Repubblica Ceca, ad esempio», ci ha spiegato Mariano Corso, professore del Politecnico di Milano e responsabile scientifico dell’Osservatorio Smart Working della School of Management dello stesso Politecnico. «Più che nel sindacato o nei lavoratori, il limite va cercato soprattutto nel management. I manager fanno fatica a valutare e gestire le persone al di là di un rapporto faccia a faccia quotidiano. Quella dello Smart Working è in questo senso una rivoluzione copernicana dello stile di leadership. Si deve smettere di valutare il lavoro dei dipendenti in base a regole e adempimenti, per estendere a tutti una valutazione per obiettivi e risultati. Oltre a garantire una migliore conciliazione tra vita privata e lavoro, lo Smart Working ha come effetto un aumento della produttività dei lavoratori fino al 40% per determinate tipologie di lavoro». I maggiori benefici si hanno con chi svolge attività altamente programmabili, chi lavora in autonomia e dedica molto tempo a comunicare. Ma anche lavoratori di settori come l’amministrazione e gli acquisti, secondo la survey dell’Osservatorio, possono aumentare la propria produttività del 10-15% con formule di lavoro flessibile. «Questi grandi benefici sono dovuti an-

che all’inefficienza e all’inadeguatezza degli ambienti di lavoro e degli spazi aziendali», continua il prof. Corso. «Quattro cose si devono fare durante il lavoro: ci si deve concentrare, si deve comunicare, si deve collaborare e si deve socializzare. Gli openspace non rispondono adeguatamente a nessuna di queste attività. Gli stessi lavoratori ritengono che il 40% del proprio lavoro potrebbe essere svolto altrove con maggiore efficienza. Ciò non vuol dire che in futuro non ci sarà più l’ufficio, ma che dovrà cambiare. Non dovrà più essere inteso come “fabbrica”, ma come luogo per la comunicazione e la socializzazione. Riorganizzando lo spazio di lavoro si ottengono riduzione dei costi tra il 30 e il 50%. Insomma lo Smart Working non è una bella concessione per i lavoratori, ma soprattutto un ottimo affare per le aziende». ■

Tetra Pak - Caso vincitore Smart Working Awards Tetra Pak è una multinazionale di circa 22mila dipendenti presente in oltre 170 Paesi. Nella sede di Modena lavorano oltre 800 dipendenti. Tetra Pak ha attivato da alcuni anni numerose iniziative di Smart Working. Nella sede di Modena il progetto si articola in diverse iniziative: riprogettazione degli spazi fisici e completa ristrutturazione degli edifici con la realizzazione di open space e spazi per il lavoro individuale o di gruppo (silent e meeting rooms), un’organizzazione degli spazi per moduli con l’introduzione di pareti mobili, sistemi di “building automation” che permettono di auto-regolare i diversi impianti in base al numero delle persone presenti

L’adozione di modelli di lavoro orientati allo Smart Working, potrebbe far risparmiare al Paese 37 miliardi di euro, grazie ad un aumento della produttività per 27 miliardi di euro (+5,5%) e alla riduzione dei costi per ulteriori 10 miliardi di euro

nei diversi spazi; flessibilità di orario di lavoro per tutti i dipendenti, compresi gli operai; abolizione degli strumenti marca tempo in favore di autocertificazioni mensili del monte ore complessivo lavorate; flessibilità rispetto al luogo di lavoro; disponibilità di strumenti e device mobili. Tetra Pak in questo modo dà piena fiducia ai propri dipendenti, stabilendo regole per coloro che se la meritano e non per i pochi che trasgrediscono. Tale approccio, accompagnato ad un sistema di valutazione per obiettivi, favorisce la creazione di un clima di fiducia tra azienda e dipendente con impatti positivi sulla produttività e sulla soddisfazione delle persone. 5 2014

www.mastermeeting.it

39


L’IMPRENDITORE DEL MESE

Un imprenditore deve saper prevedere, non promuovere

Lo stabilimento di Olbia che produce il tonno Asdomar. Sotto, un ritratto di Vito Gulli, presidente e ad del Gruppo

Per Vito Gulli, presidente e ad di Generale Conserve, azienda con il marchio Asdomar, creare valore nel tempo è una sfida da portare avanti ogni giorno con creatività e intraprendenza. Ancor più se l’obiettivo è difendere il mercato italiano, oggi, fortemente penalizzato dalla delocalizzazione

✒Gaia Fiertler Ama la condizione di stato nascente, quella forza creativa che fa innamorare di una idea e porta alla nascita di un nuovo movimento, la stessa che fa innamorare le persone. È quella fase creativa dove tutto è possibile, prima di trovare forma in una qualche istituzione. Vito Gulli, presidente e ad di Generale Conserve e vicepresidente di Ancit (Associazione nazionale conservieri ittici e delle tonnare) spera proprio che il suo strenuo impegno nella pesca sostenibile diventi una pratica diffusa, seguita dalle flotte sui mari e pretesa da ogni industria di trasformazione. «Se sopravviverà, il tonno ci sfamerà tutti», afferma con forza l’imprenditore visionario, in grado di vedere più in là di quello che altri ancora non vedono. Generale Conserve è un’azienda italiana leader nel mercato delle conserve ittiche premium con il marchio Asdomar e, dal 2013, è proprietaria dei marchi Manzotin e De Rica, con cui ha creato una realtà multimarca nazionale.

40

5 2014

www.mastermeeting.it


L’IMPRENDITORE DEL MESE

Il presidente snocciola numeri sulle enormi possibilità di riproduzione dei tonni, ma anche sul loro rischio di estinzione se continueranno a essere catturati con l’inganno, prima che si siano riprodotti almeno una volta. «Un imprenditore deve saper prevedere, non promuovere, e fare scelte conseguenti a medio-lungo termine. È il value for money che mi hanno insegnato gli americani, non speculare, bensì creare valore nel tempo». L’altra sua grande battaglia è la difesa del mercato italiano. Se il consumatore non avrà più potere d’acquisto, l’industria a chi venderà i propri beni? Gulli propone il baratto di beni e servizi per uscire finalmente dalla crisi: «Se tu ci dai il lavoro, noi ti compriamo i prodotti, potrebbe essere il ragionamento delle mogli dei cassintegrati. E così rimettiamo in moto l’economia, perché il vero flagello è stata la delocalizzazione, non la crisi finanziaria». Come Cassandra, Gulli vedeva i rischi della disoccupazione da spostamento della produzione già prima del 2008: «C’è un equivoco sulla produzione italiana. Vengono riportati i dati dell’export che vanno bene, ma se il mercato interno muore, la produzione non sopravvive, perché abbiamo ancora una manifattura con tante piccole imprese che non hanno la forza di internazionalizzare». È proprio una sua dote quella di intercettare i segnali deboli e di prevedere i trend di mercato, facendo le scelte giuste anche se controcorrente. Per esempio, nel 2008 acquista a poco uno stabilimento di Olbia

che aveva cessato la produzione, diventando così produttore di tonno e non solo distributore. Investe 25 milioni di euro e, nel 2010, inaugura uno stabilimento ittico tra i più innovativi d’Europa, dove convivono tecnologia e sapiente manodopera locale, perché tante fasi della lavorazione sono ancora manuali. «Il tonno arriva intero, non già semilavorato, e in questo modo faccio lavorare la nostra gente e salvo un prezioso sapere artigianale, garantendo il controllo della qualità sull’intero processo», spiega l’imprenditore genovese, che ha fatto della Sardegna la sua seconda casa, dove si ritira anche nei momenti di relax. E i dipendenti, quei 180 originari in cassa integrazione nel 2008, non solo hanno avuto salvo il posto ma oggi sono quasi raddoppiati, tra contratti a tempo indeterminato e determinato. Da un punto di vista commerciale, con il nuovo stabilimento lancia la linea medium, sempre rispettando la qualità della linea premium. Generale Conserve era di proprietà portoghese, finché Gulli non rileva l’intera proprietà nel 2005. Era infatti entrato come socio, presidente e ad nel 2001, dopo una lunga esperienza da “tonnaro” ai vertici di Nostromo e Palmera. Oltre al nuovo stabilimento di Olbia, nel 2010 completa l’acquisizione di uno stabilimento in Portogallo, che era già fornitore di sgombri per il gruppo e lì avvia anche la produzione di salmone. La missione del manager diventato imprenditore, che si descrive con spirito imprenditoriale anche da dirigente, proattivo e respon5 2014

www.mastermeeting.it

41


L’IMPRENDITORE DEL MESE

Vito Gulli. Sotto in fabbrica a Olbia

42

5 2014

sabile verso i propri collaboratori, si muove quindi sul doppio binario della tutela della domanda e dell’offerta: la difesa, insieme, del prodotto e del consumatore-lavoratore. Non per filantropia, ma

www.mastermeeting.it

per business. Gulli ha scelto il rischio di impresa, ha investito e assunto, perché senza investimenti non si mette in moto l’economia. «Siamo anche capaci di perdere, fa parte del rischio d’impresa. D’altronde chi fa sbaglia, e dell’errore si fa tesoro, si fa esperienza». A chi gli pone la domanda su come faccia, mantenendo prezzi competitivi a parità di qualità, a produrre in un Paese come l’Italia che ha costi di energia e forza lavoro più alti che altrove, così risponde: «Per fortuna abbiamo il genio italico, la creatività e l’ingegno del fare che ci fanno trovare le soluzioni giuste per stare in equilibrio. Certo, non ho l’obiettivo di quotarmi in Borsa perché ogni discorso cadrebbe, e accetto di ridurre i margini». Scegliere oggi di produrre in Italia è uno stato nascente, una controtendenza, nei confronti della quale, però, c’è una crescente sensibilità. «Non siamo ancora un coro di voci, ma lo diventeremo». E intanto da Bruxelles arriva un primo segnale positivo per la tutela dei tonni piccoli con la campagna che, giocando un po’ sulle parole, dice: «Size does matter», ossia


L’IMPRENDITORE DEL MESE

LA SOSTENIBILITÀ ASDOMAR NELLA PESCA E NEL LAVORO Nel 2013 Asdomar ha pubblicato il primo bilancio di sostenibilità, benché sia un gruppo da sempre attento all’ambiente, certificato “Friend of the Sea” già dal 2006. In pratica, l’azienda ittica acquista solo tonni adulti, pescati su banchi liberi senza l’utilizzo di Fad (Fishing aggregating devices), che ingannano i piccoli che si ammassano all’ombra di questi galleggianti e poi vengono catturati in massa. Inoltre Asdomar trasforma solo la specie di tonno a pinne gialle di almeno 20 kg e di un metro di lunghezza (è dimostrato si siano riprodotti almeno una volta), oppure il tonnetto striato certificato “pescato a canna”, sempre certificato Friend of Sea. In pratica, su un centinaio di flotte Asdomar acquista solo da una manciata di pescherecci certificati, con osservatori a bordo che, via via, verranno sostituiti da telecamere per proteggersi dalla pirateria. Il ciclo produttivo si svolge interamente in Italia, dove il pesce arriva intero e, con un mix di alta tecnologia e tradizione artigianale (un lavoro tramandato di madre in figlia in Sardegna, a Olbia), viene tagliato e lavorato fino alla scatoletta, e si riducono al minimo gli scarti producendo anche farine di pesce per gatti. Il prossimo passo saranno i brodi di cottura per non sprecare proprio nulla. Tutto il ciclo produttivo nello stabilimento di Olbia utilizza anche energia da fonti rinnovabili. E, per una ulteriore garanzia ai lavoratori, il gruppo è certificato SA8000.

«Le misure contano». Un altro stato nascente. Ultimo colpo da maestro stringere una partnership con un operatore di primo piano nel settore ittico come Adolfo Valsecchi, membro fondatore dell’Issf, l’International seafood sustainability foundation e presidente di Iat, l’unica compagnia di pesca di tonno con bandiera italiana operante nell’Oceano Indiano. L’accordo strategico va nella direzione di un finanziamento convertibile in una significativa partecipazione azionaria, che permetterà di proseguire la crescita ininterrotta da 12 anni in modo sostenibile, perché accompagnata da una forte capacità di autofinanziamento e da un’adeguata crescente capitalizzazione, in grado di garantire lo sviluppo del progetto nel lungo termine e in coerenza con il posizionamento di made in Italy, sostenibilità e responsabilità sociale dell’azienda. ■

5 2014

www.mastermeeting.it

43


COVER STORY

Mazagan Beach & Golf Resort

Crocevia tra Oriente e Occidente Imponente complesso a 90 km da Casablanca, il resort punta sull’unione tra ospitalità marocchina e alti standard di qualità internazionali per affermarsi come polo di attrazione turistica nel paese, rivolto sia ai clienti business che leisure

✒a cura di Elena Corti Una struttura giovane, ma che ha già raccolto numerosi successi. Dalla sua apertura, nel 2009, Mazagan Beach & Golf Resort ha registrato un progressivo trend di crescita, ottenendo anche diversi premi e riconoscimenti. La location sorge su un’area di 250 ettari nelle vicinanze della città portuale di El Jadida, lungo la costa atlantica del Marocco dove il clima è mite tutto l’anno. La sua realizzazione fa parte del piano di sviluppo “Plan Azur”, avviato dal governo marocchino per favorire l’incremento del turismo nella regione di Doukkala, e ha comportato un investimento di 370 milioni di dollari da parte della proprietà, Kerzner International

44

5 2014

www.mastermeeting.it

Holdings Limited, leader nell’ospitalità a livello internazionale. «L’impatto positivo di Mazagan», spiega Stephan Killinger, presidente della struttura con alle spalle una vasta esperienza nel settore alberghiero, «è presente in tutta la regione di Doukkala, che ha beneficiato di 1.500 posti di lavoro all’interno del resort e 2.000 nella provincia di El Jadida». Il complesso si presenta come una meta ideale per chi ama sport, divertimento, relax, ma anche cultura, ristorazione di alta qualità e servizi d’eccellenza per l’organizzazione di meeting ed eventi. «Con le sue pareti ocra e i tetti di tegole verdi realizzate artigianalmente a Fez», continua


COVER STORY

Stephan Killinger, presidente del Mazagan Beach & Golf Resort

Il resort si sviluppa intorno al Grande Riad con piscina

Killinger, «il resort assomiglia a una medina autentica, aggiungendo un tocco contemporaneo al tradizionale riad. Ispirato all’architettura araba e moresca, Mazagan ha camere dal design caldo e sofisticato, con arredi moderni che evidenziano l’art de vivre marocchina attraverso pezzi di artigianato locale. Inoltre, al centro della struttura, dove si trova il Gran Riad, è stata costruita una grande piscina circondata da palme che invita al relax». Il resort mette a disposizione degli ospiti 500 camere, suddivise tra Guest room, Mazagan Suite, Executive Suite e Ambassador Suite, oltre a due Royal Suite di 342 mq, situate al quinto piano con una vista mozzafiato sull’Oceano. Le occasioni di svolgere numerose attività sono rese possibili dalle molte iniziative ideate dalla proprietà. «Grandi esperienze culinarie», commenta Killinger, «un rinomato campo da golf, 7 km di spiaggia perfetti per attività di gruppo e

team building, una vasta area per meeting ed eventi dotata di moderne tecnologie, una SPA che usa ingredienti al 100% marocchini e il più grande casinò del Nord Africa sono tra i principali motivi che rendono Mazagan unico non solo nella regione, ma anche in tutto il paese». «Mazagan», prosegue il manager «è un resort all’avanguardia. Ogni anno vengono arricchite le attrazioni, come il nuovo concetto di beach bar Chiringuito, che diventa anche sushi bar d’estate, o il ristorante Jockey Club appena rinnovato all’interno del casinò». Il ventaglio di proposte per lo sport e il divertimento è davvero ricco, tanto che – sottolinea il presidente Killinger – «si può trascorrere un intero periodo nel resort senza fare le stesse attività per due volte consecutive». Solo per citare qualche esempio, sono possibili corse in quad, sport sull’acqua, passeggiate in mountain bike, escursioni a cavallo, tennis e ping pong, nordic walking, beach soccer, calcio, yoga e pilates, paint ball, lezioni di cucina ecc. La struttura offre anche l’opportunità di effettuare svariate escursioni nei dintorni. «Il Marocco della regione di Doukkala», spiega Killinger, «è abbastanza diverso dalle città più conosciute del paese e merita di essere scoperto. A Mazagan, per esempio, organizziamo visite turistiche a El Jadida, originariamente chiamata Mazagan, una città fortificata costruita dai portoghesi nel XVI secolo con una bella cisterna in pietra, una medina autentica e un souk pittoresco. El Jadida, il cui nome in arabo significa “la nuova”, è patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2004. Il soggiorno al Mazagan, inoltre, può anche includere una visita ad Azemmour, la cui 5 2014

www.mastermeeting.it

45


COVER STORY

Il ristorante Morjana è ideale per gustare le specialità della cucina marocchina. A destra, il centro congressi del Mazagan offre spazi modulabili per eventi di diverse dimensioni. In basso, un’immagine del Club House Restaurant, affacciato sul campo da golf.

medina è dipinta con vari graffiti di artisti locali che si amalgamano al bianco e al color sabbia delle case in stile tradizionale e alle porte di legno intagliato, oppure a Oualidia, famosa per le sue lagune bellissime e per le ostriche. Altre escursioni, infine, sono possibili a Casablanca ed Essaouira».

Una location a misura di evento Facilmente raggiungibile grazie al vicino aeroporto di Casablanca (distante un’ora di auto dalla struttura), il Mazagan Beach & Golf Resort propone spazi flessibili, servizi impeccabili e personale qualificato per soddisfare le richieste del settore Mice tutto l’anno. «Disponiamo di un ampio

46

5 2014

www.mastermeeting.it

centro congressi modulare di 2.000 mq», dichiara Killinger, in grado di ospitare fino a 1.000 persone e di adattarsi a tutti i tipi di eventi: incontri di lavoro, seminari, riunioni. La sala principale è di 1.130 mq, di fronte alla quale un ampio salone e grandi giardini possono essere utilizzati per coffee break o feste private». La modularità degli spazi è uno degli assi nella manica del centro congressi: la sala principale può essere suddivisa in tre aree da 375 mq, mentre un’altra meeting room di 277 mq può essere ripartita in tre stanze di 92 mq. Inoltre, la zona congressi include anche uno spazio di 84 mq e altre sale


COVER STORY ATTENZIONE ALL’AMBIENTE Mazagan Beach & Golf Resort ha ricevuto il prestigioso ALM Ecology trophy per il suo Environmental Friendly Management nel 2010. Prima della progettazione e dell’apertura del resort, è stato condotto uno studio sull’eco-sostenibilità, che ha permesso alla proprietà di rispettare la propria policy di tutela ambientale declinandola su diversi fronti: il coefficiente di occupazione del suolo pari a 0,11, il campo da golf irrigato con acqua depurata, 3.630 alberi piantati in tutta la location, trattamento delle acque reflue, pulizia regolare dei 7 km di spiaggia del resort, sensibilizzazione degli ospiti e del personale.

per meeting fino a 12 persone. Grazie poi agli otto ristoranti presenti nel resort – dove si possono gustare le migliori ricette della tradizione culinaria marocchina, con menu dal sapore mediterraneo rielaborati con un tocco di internazionalità – le location per organizzare cene di gala e momenti conviviali sono estremamente varie. «Oltre alle cene di gala formali nella sala da ballo», spiega il presidente, «offriamo una grande varietà di soluzioni dalle atmosfere locali: per esempio, si può cenare presso il Morjana, il nostro ristorante marocchino, o all’aperto nella nostra foresta di eucalipti presso AL Firma, la nostra fattoria berbera con un sorprendente allestimento da “1001 notte”. Naturalmente, alcuni ospiti preferiscono un classico cocktail dinner nel nostro nightclub Alias o un vivace Beach Party al Chiringuito, il nostro beach bar. La cosa più importante per noi è riuscire a proporre la cena giusta a seconda delle richieste dei clienti, cosa che possiamo tranquillamente fare dato che disponiamo di oltre 10 tipi di offerta culinaria nel resort». E non meno varie sono le proposte per incentive e team building, realizzate sulla base delle esigenze della clientela. Come spiega Killinger, «è possibile, per esempio, organizzare gare di paint ball nella foresta di eucalipti della proprietà o altri giochi di squadra (come le olimpiadi sulla spiaggia), finalizzati alla creazione di energia positiva nel gruppo di lavoro, a motivare le persone e a migliorare la comunicazione. C’è anche un vasto pro-

gramma culturale con workshop sui prodotti tradizionali del Marocco, visite agli artigiani locali, manifestazioni folkloristiche come le danze tradizionali o lo spettacolo “fantasy” con i cavalli sulla spiaggia. Inoltre, può essere organizzata una caccia al tesoro nella città di El Jadida o all’interno del resort». Tra le altre iniziative possibili, infine, ci sono prove di golf, tornei di Go Kart, calcetto e beach soccer, equitazione, attività acquatiche (come surf e jet ski), corse sui quad, laboratori artistici, corsi di cucina e lezioni di ballo. ■

Dettagli della SPA, dove vengono effettuati trattamenti che combinano le tradizioni del Marocco con le tecniche occidentali. Sotto, il campo da golf da 18 buche è stato disegnato dal campione sudafricano Gary Player

5 2014

www.mastermeeting.it

47


PICCOLO E DI CHARME

In Italia

piace piccolo e di charme Design e lifestyle. È questo il connubio vincente che fa di uno small hotel un boutique hotel, scelta privilegiata dei viaggiatori top quality ✒Simona Lovati

S

e è vero che anche in questo caso la nouvelle vague arriva dagli States, dove nei primi decenni del nuovo Millennio è nato il concept dei boutique hotels, ad opera di Ian Schrager, imprenditore e proprietario di night club come lo Studio 54, è altrettanto vero che la storia gioca un punto a favore del Belpaese. Proprio così, perché nel DNA della lunga tradizione alberghiera italiana, il gene predominante è dato da piccole strutture, di massimo 70-80 camere, a conduzione familiare e, di preferenza, non appartenenti ai grandi gruppi dell’hôtellerie. «Il capostipite di tutti i boutique hotels», commenta Valeriano Antonioli (foto), AD di Lungarno Collection, la compagnia di gestione alberghiera di proprietà della famiglia Ferragamo, «può essere considerato il

48

5 2014

www.mastermeeting.it

Mondrian di Schrager a Los Angeles, progettato da Philip Stark, dove il bianco regna sovrano, dagli arredi delle camere alla divisa dello staff, passando per l’asfalto antistante la porta della hall, anch’esso dipinto con questa tonalità. Il suo valore aggiunto è lo Skybar, un luogo esclusivo e riservato, oltre alla clientela, solo a selezionati (e invidiati) happy few». Ciò che rende un hotel di modeste dimensioni un boutique hotel a tutti gli effetti sono appunto queste due caratteristiche: una decisa connotazione di design e il lifestyle, ovvero la possibilità di vivere un’esperienza unica, che rimane impressa nella memoria, associate – ça va sans dire –, alla professionalità nella gestione. «Dal canto suo, l’Italia», continua il manager, «ha una coscienza di “small” molto forte. Basti pensare che la

nostra Penisola, da nord a sud, è costellata da prestigiosi alberghi di dimensioni contenute, a quattro e cinque stelle non brandizzati. Un esempio fra tutti sono le masserie in Puglia, una delle eccellenze del made in Italy».

La clientela tipo Sono travellers esperti e self-confident, per i quali il prezzo di camera e servizi non sono un problema, che conoscono molto bene la loro destinazione o si affidano nella scelta ad amici residenti nella zona, oppure ad agenzie di viaggi che consigliano gli hotel più cool del momento. È un po’ l’antitesi di quanto accadeva nel Dopoguerra, quando il viaggiatore per antonomasia era l’americano, abituato a soggiornare nei grandi hotel di catene alberghiere internazionali, che tendevano tutti ad omologarsi a certi standard, per non “spiazzare” i loro ospiti in qualsiasi angolo del globo si trovassero. Ma già da 20 anni dopo quel periodo, l’obiettivo è stato quello di mantenere elevati i criteri di lusso, valorizzando anche location e territorio. «I boutique hotels», conclude Antonioli, «sono il presente per quanti desiderano lanciarsi nel mondo del turismo. In primis, perché al giorno d’oggi è quasi impossibile trovare uno spazio per costruire una struttura di ampia portata. In secondo luogo, perché i viaggiatori di alta gamma tendono a privilegiare questi unbranded hotels».


PICCOLO E DI CHARME

Hotel Nettuno È un trionfo di bianco puro, di blu profondo e di delicate nuances color tortora, che si intrecciano con la morbidezza degli arredi in legno e con le ampie vetrate cristalline, creando continuità tra la leggerezza degli interni e l’infinita bellezza del mare, sul quale si affacciano ristorante e camere. Di proprietà di Ricci Hotels e completamente rinnovato lo scorso anno, grazie a un restyling nel mood esclusivo degli Hamptons newyorkesi, l’hotel, in posizione privilegiata sul lungomare di Cesenatico, oltre a valorizzare gli elementi di design, pone l’accento sul rispetto dell’ambiente tramite un piano di ristrutturazione di bio-edilizia con impianti solari, laccature e vernici ad acqua senza solventi, rubinetteria a basso consumo, materiali biodegradabili e sistema di domotica per il risparmio e l’ottimizzazione energetica. Il tutto senza trascurare l’appeal di un quattro stelle: un fresco giardino, la piscina a sfioro, l’idromassaggio, il solarium, la palestra e persino una sala cinema. www.riccihotels.it

Chalet Fogajard Faggio Gagliardo. È questo il significato letterale di Fogajard. E se è vero che Nomen omen (il nome è un presagio), come dicevano gli antichi Latini, questo agriturismo d’incanto circondato dalle meravigliose Dolomiti del Brenta a Madonna di Campiglio (TN) ha tutte le carte in regola per mantenere le sue promesse. Immerso in un’ambientazione fiabesca, dove gli unici suoni percepibili sono quelli della natura, lo chalet è un gioiello di architettura sostenibile. Quattro delle sei camere godono di una vista mozzafiato sulle montagne, mentre le altre due, con letto in una nicchia, sono realizzate in legno di cirmolo, noto per le sue proprietà benefiche e rilassanti sul corpo e sulla mente. Immancabile il centro benessere con sauna, bagno turco e fontana di ghiaccio. La cucina è un mix di tradizione e innovazione, grazie all’impiego di ingredienti genuini e a chilometri zero, provenienti dall’azienda agricola dei proprietari. E per vivere un’esperienza davvero intima con parenti e amici, la struttura può essere riservata in esclusiva. www.chaletfogajard.it 5 2014

www.mastermeeting.it

49


PICCOLO E DI CHARME

Poecylia Resort Less is more, come sosteneva l’architetto di origine tedesca Ludwig Mies van der Rohe. Potrebbe essere questa la parola d’ordine del retreat situato sull’isola di San Pietro, a Carloforte (CI), in Sardegna, abbracciato da una tenuta di sette ettari a picco sul mare. Un “eremo” tech free dove il vero lusso risiede nella semplicità e nella libertà, merce rara nella società contemporanea. Qui, gli ospiti possono spezzare l’incantesimo che li lega a doppio filo con apparecchi elettronici di ogni specie, e per questo motivo le sei suite sono prive di tv, frigobar e wi-fi, per garantire un’ideale rigenerazione. L’hotel è progettato secondo gli insegnamenti degli antichi, per garantire temperatura piacevole e isolamento termico tutto il giorno. E per non rubare la scena al cielo punteggiato di stelle, gli esterni sono illuminati da lanterne solari. A disposizione, una spiaggia privata, zone solarium e la possibilità di apprezzare sulla suggestiva Punta uno dei tramonti più indimenticabili del Mediterraneo. www.poecyliaresort.it

Portrait Firenze Inaugurato lo scorso 1 maggio, è il nuovo indirizzo di Lugarno Collection, che si ispira, proprio come il Portrait Roma aperto nel 2006, a una filosofia innovativa, che invita l’ospite a costruire un ritratto di sé, dei propri desideri, della propria abitazione ideale, grazie a un servizio 100% tailor-made. La residenza si compone di 34 suite, che riproducono l’atmosfera degli Anni Cinquanta e della Dolce Vita, con vista impagabile sull’Arno e su Ponte Vecchio. Le camere, disegnate dall’architetto fiorentino Michele Bonan, dotate di tecnologia di alto livello, hanno una dimensione che spazia dai 40 ai 130 metri quadrati, e sono realizzate con dettagli in oro, mobili in legno liscio vellutato, bagni in marmo di Carrara, e dispongono di un’elegante kitchenette, dove prepararsi un cocktail, un tè o uno snack. Al piano terra, si trova il Caffè dell’Oro, bar e ristorante aperto anche alla clientela esterna. www.portraitfirenze.com

50

5 2014

www.mastermeeting.it


PICCOLO E DI CHARME

duoMo Hotel Firmato dal celebre architetto e designer di fama mondiale Ron Arad, la struttura riminese può vantare un concept inedito. A partire dall’ingresso, che si apre sulla reception, incorniciata da uno spettacolare anello in acciaio, affusolato a una colonna. E cosa dire del noMiclub&bar, rivestito fino al soffitto da una lamina in bronzo, dove il bancone richiama una grande isola con ampie insenature per sedersi e gustare un aperitivo gourmet. Le camere minimal chic sono accessoriate con ogni comodità e dispongono di una wet room, racchiusa da pareti a guscio, una delle quali in corian, che si affaccia sulla stanza tramite un grande oblò, mentre un’altra coincide con il guardaroba in vetro. E per soddisfare la voglia di shopping, gli ospiti possono acquistare ciò che li circonda a prezzi vantaggiosi, come pezzi unici e complementi d’arredo realizzati da prestigiosi brand. www.duomohotel.com

Hotel Home Florence Solo all’apparenza colore neutro per eccellenza, il bianco, in realtà, è la nuance dalla quale prendono vita tutte le sfumature dell’arcobaleno, che svelano e racchiudono la sua complessità. E così, tutti gli ambienti dell’hotel, nel cuore pulsante della città del giglio, dalle camere al ristorante, passando per l’ingresso, sono un inno all’incontaminata bellezza del bianco, riscaldato da tocchi di nero e decori in oro. Questo palazzo in riva all’Arno, che un tempo ospitava un dormitorio, vuole essere vissuto come un’esperienza intima, dove il passato si incontra con la contemporaneità, in grado di fare percepire ai propri ospiti l’accoglienza di casa. Fiore all’occhiello è la stanza numero mille (anche se le camere sono solo 39), che dà accesso a una terrazza panoramica con vasca idromassaggio privata, che domina i tetti della città e la cupola della cattedrale di Santa Maria del Fiore. www.hhflorence.it 5 2014

www.mastermeeting.it

51


PICCOLO E DI CHARME

The Gray Il nome della strutturadel gruppo SINA hotels richiama il “grigiore” della città di Milano, ma solo a una lettura superficiale. Una volta varcata la soglia di un palazzo in stile liberty di primo Ottocento, al quale è stata aggiunta un’ala moderna rivestita in diorite verde e cristalli, la nebbia della capitale meneghina diventa solo un lontano ricordo, da lasciarsi alle spalle per assaporare un vero e proprio viaggio sensoriale, concepito dall’architetto fiorentino Guido Ciompi. Il design si fa interprete e motore di emozioni, grazie a soluzioni che hanno l’intento di stupire i clienti. In testa, il grande puff-altalena sospeso al soffitto della lobby e i tavolini della zona bar, che sono lampade dalla forma conica sormontate da piani di cristallo sabbiato. E, ancora, pareti con inserti in paglia e led colorati, e giochi di stucco che rimandano alle onde del mare. Allo stesso modo le 21 camere, una diversa dall’altra, sono arredate con letti a baldacchino sospesi, palestra e bagno turco, vasche idromassaggio con TV ai bordi e ogni genere di comfort e raffinatezza. www.sinahotels.com

Pfösl Nature & Spa È uno scrigno di legni naturali rivestito da vetrate che si specchiano sui boschi e le valli circostanti. A Nova Ponente, il paese più soleggiato dell’Alto Adige, l’hotel è costruito con materiali ecologici e vanta un design alpino, ma moderno, valorizzato appunto da legno, vetro e pietre naturali. Il concetto di natura avvolge tutti gli ambienti, dalle camere dalle linee pure ed essenziali, con mobili realizzati in corteccia di cembro, alle proposte benessere, per rigenerarsi a contatto con le meraviglie di Madre Natura, grazie alla sauna panoramica, a quella al pino mugo, alle erbe aromatiche, alla stanza di meditazione alle rose, ai lettini ad acqua e alla nuova outdoor whirlpool, con vista sullo scenario delle Dolomiti. La cucina è curata nei minimi dettagli e sorprende gli ospiti con piatti a base di ingredienti bioregionali e locali, molti dei quali coltivati nell’orto di proprietà. www.pfoesl.it

52

5 2014

www.mastermeeting.it


PICCOLO E DI CHARME

Palazzo Ruschioni È un’antica dimora trasformata oggi in un boutique hotel dall’eleganza contemporanea. Situata nel centro storico di Camerano (AN), la struttura è un punto di partenza privilegiato per scoprire lo straordinario territorio marchigiano, dove il mare e la natura del Conero si incontrano con la storia, la spiritualità e la cultura di borghi, quali Loreto e Recanati. Le nove suite, nei toni neutri del bianco e del sabbia, illuminate da punti luce e specchi, hanno uno stile moderno e raffinato e sono state pensate per chi ama viaggiare con il cuore e con la mente tra fascino e bellezza. La sala colazioni, rischiarata da un lampadario dal design avveniristico, è un tripudio di trasparenze, esaltate dall’ampia vetrata e dai tavoli in cristallo. www.palazzoruschioni.it

Palazzo Sant’Angelo Elegantemente ristrutturato e arredato seguendo la tipica allure della Serenissima, Palazzo Sant’Angelo è un piccolo gioiello tra il Ponte di Rialto e San Marco, che può vantare l’ingresso principale sul Canal Grande tramite il proprio pontile privato, una vera rarità in città. Una residenza patrizia dall’atmosfera lussuosa, per vivere al meglio l’incanto romantico ed evocativo di Venezia. Come fossero tele del Canaletto, dalle finestre di camere e suite si ammirano immaginifici affreschi delle languide acque della laguna o del lussureggiante giardino. Gli arredi hanno un décor che strizza l’occhio alla Belle Epoque, senza trascurare però le comodità di impianti high tech. Le sale da bagno sono in marmo di Carrara e tutte dotate di vasca idromassaggio. Anche dalle vetrate delle stanze comuni, quali il salotto, la sala colazioni e il bar, è possibile ammirare come spettatori in prima fila il mondo sospeso e fuori dal tempo del Canal Grande e delle sue gondole. www.sinahotels.com 5 2014

www.mastermeeting.it

53


PICCOLO E DI CHARME

Hotel Capo d’Africa Nel quartiere Celio, all’ombra del Colosseo e del Foro Romano, sospeso tra i fasti dell’antichità e l’allegria della modernità, in un armonico edificio di inizio Novecento, che ospitava la scuola superiore del quartiere, si trova l’Hotel Capo d’Africa, a pochi passi dalla casa di Jep Gambardella, il protagonista del film Premio Oscar “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino. Le camere, disposte su tre piani, sono avvolte nelle calde nuances dell’ocra, del sabbia e dello zafferano. A disposizione degli ospiti una palestra equipaggiata con le migliori attrezzature e tre sale conferenze. Fiore all’occhiello, è lo splendido roof, da dove si può ammirare un suggestivo scorcio della città eterna, un vero must della bella stagione capitolina. Qui si trova la novità inaugurata agli inizi del 2014, il Bistrot L’Attico, guidato dallo chef Davide Lombardi, che propone piatti dal sapore romanesco e classici italiani rivisitati in chiave contemporanea. www.hotelcapodafrica.com

Castello del Nero Membro dei Leading Hotels of the World, questo cinque stelle lusso si trova nel cuore del Chianti. Emblema delle residenze signorili della campagna toscana del XII secolo, circondato da una distesa di vigneti e uliveti, è stato sottoposto a un’accurata ristrutturazione, che ha conservato intatta l’architettura dell’epoca, portando alla luce una collezione di tesori d’arte, come blasoni, camini, pavimenti in cotto antico e soffitti a volta in legno pregiato. L’interior design è stato curato da Alain Mertens, che ha associato complementi d’arredo in stile toscano con oggetti originali. Nell’antica scuderia si trova il ristorante La Torre, che esalta i sapori locali in una veste inedita. Nella tenuta si produce anche il vino e un extra-vergine di oliva di categoria superiore. A disposizione, una cappella privata per cerimonie nuziali, oltre 1.000 mq di Spa a marchio ESPA, palestra, piscina semi-olimpionica esterna riscaldata con bordi a sfioro, due campi da tennis e molto altro. www.castellodelnero.com

54

5 2014

www.mastermeeting.it


PICCOLO E DI CHARME

Zash Country Boutique Hotel Nella Sicilia orientale, in provincia di Catania, sorge una casa di campagna, dove ancora oggi, dopo un attento restyling, è possibile respirare le tracce del passato, che si sposano in un equilibrio senza pari con i volumi puri e razionali aggiunti per soddisfare le esigenze contemporanee. Zash è un intimo rifugio immerso in un agrumeto, un’antica cantina e un giardino mediterraneo. La maestosità dell’Etna e la trasparenza del mare sono un forte contrasto, gli estremi di due micro-territori di questa parte dell’isola. Nella vasca dove un tempo si fermentava il vino è stato inaugurato un intimo e accattivante ristorante, caratterizzato da soffitti a volta in pietra calcarea e pietra pomice. Le stanze sono state progettate con l’intenzione di stupire il visitatore, non con decorazioni o effetti speciali, ma tramite la distribuzione degli spazi e le sorprendenti vetrate che si affacciano sul giardino e sulla natura siciliana. www.zash.it

Miramonti Boutique Hotel A un’altitudine di 1230 metri, arroccato su un massiccio roccioso alle pendici di un bosco di 30 ettari sull’altipiano dello Tschögglberg, a Merano, questo buon ritiro gestito dai proprietari, Carmen e Klaus, si propone come un idilliaco rifugio tra cielo e terra. Realizzato nell’architettura alpina degli Anni Settanta, l’hotel ha una personalità decisa e discreta, che s’inserisce con rispetto nell’ambiente circostante, come se ne facesse parte da sempre. L’ingresso con bar e caminetto rappresenta il trait d’union tra gusto metropolitano e calore montano. Le 36 camere dispongono dei migliori comfort e offrono ampi spazi, privacy e una visuale a 360 gradi sul paesaggio circostante. Proprio come i due Ristoranti – il Panorama, dedicato al fine dining, e il Miramonti Klassik, per scoprire i sapori della montagna –, e la Vitalis Spa, inondata di luce, con piscina coperta, saune e vasche idromassaggio en plein air e solarium benessere in terrazza. www.hotel-miramonti.com 5 2014

www.mastermeeting.it

55


PICCOLO E DI CHARME

Hotel Punta Tragara Il disegno preliminare di questa villa caprese, residenza estiva del marchese Vismara, viene attribuito a Le Corbusier. Negli anni ’60 fu acquistata e ristrutturata dal conte Manfredi che dapprima la trasformò in appartamenti privati e negli anni ’80 in un hotel di lusso, mantenendo inalterata un’atmosfera raffinata ma informale. L’ultimo programma di rinnovamento è terminato nel 2013, con uno stile classico e sofisticato. Gode di una strabiliante posizione a picco sul mare, di fronte ai faraglioni, visibili da quasi tutte le sue 44 camere e suite. Sotto l’albergo, il Belvedere Tragara, e dalla stradina che costeggia la terrazza si accede alla passeggiata del Pizzolungo. Gli ospiti possono rigenerarsi nei 300 mq della Spa Unica (con rituali firmati Pevonia) e assaporare le prelibatezze del ristorante Monzù, curato dalla chef Luigi Lionetti, che propone a pranzo menu light con pesce, verdura e frutta fresca e a cena piatti locali rivisitati. www.hoteltragara.com

Mezzatorre Resort&Spa È abbracciato da un parco di sette ettari di macchia mediterranea e si affaccia su un baia privata a picco sul mare dell’isola d’Ischia, tra Lacco Ameno e Forio. L’albergo, restaurato secondo il disegno originale, prende il nome da una delle torri di avvistamento del XVI secolo, costruite per difendere la popolazione dalle incursioni dei saraceni. All’interno della torre si trovano parte delle camere e delle suite, alcune delle quali con terrazza vista mare e piscina privata. E per gli amanti della natura e della tranquillità, è disponibile un bungalow immerso nel verde per quattro o più persone. Immancabili due atout fondamentali per questo luogo magico, due ristoranti – Chandelier e Sciuè Sciuè –, che rispecchiano la tradizione culinaria isolana con un pizzico di innovazione, e la Medical Spa, un vero tempio della salute e del benessere, dove la fangoterapia e la balneoterapia, accanto a un ampio ventaglio di trattamenti, sono i rituali vedette per una remise en forme a regola d’arte. www.mezzatorre.it

56

5 2014

www.mastermeeting.it


PICCOLO E DI CHARME

Villa Marina Capri Hotel&Spa Non solo vacanze rilassanti di charme e serate mondane sotto le stelle, Capri è una delle isole italiane con il maggiore patrimonio culturale e artistico, che si riflette nell’atmosfera di questa incantevole struttura di Marina Grande, immersa in un parco secolare e con vista mozzafiato sul Golfo di Napoli, Punta Campanella e la vicina Ischia. L’arte è il leitmotiv che abbraccia idealmente tutti gli ambienti dell’hotel, grazie ai dipinti, ai pezzi unici e all’attenzione ai dettagli. Le camere spaziano dalla tipologia classica alla pool suite e sono arredate con le opere dei maestri che hanno caratterizzato la vita intellettuale del luogo. La Stai-Spa è un’oasi di pace per corpo e spirito, dedicato a chi desidera concedersi un lusso in più. Il quid che fa la differenza è il giusto mix della calorosa ospitalità meridionale e di professionalità ai massimi livelli, per vivere un soggiorno dove comfort e relax sono protagonisti indiscussi. www.villamarinacapri.com

Masseria San Domenico Spa Thalasso&Golf Restaurata nel rispetto delle antiche forme e dei materiali originali, nel 1996, la Masseria San Domenico Spa Thalasso&Golf (vedi pag. 62) è diventata un prestigioso resort, circondato da 100 ettari di ulivi secolari lungo il litorale tra Bari e Brindisi. Al centro, una sorprendente piscina dalla forma irregolare, alimentata da acqua salmastra sorgiva, l’emblema di uno degli elementi cardine attorno al quale ruota la filosofia della struttura, l’acqua, che viene raccolta a 400 metri al di sotto il livello del mare, purificata, filtrata e riscaldata prima dell’impiego nel centro di talassoterapia. Gli ospiti sono deliziati anche dalla cucina regionale del ristorante San Domenico, che propone piatti a base di pesce e menu detossinanti, con un occhio di riguardo ai principi della nostra dieta mediterranea, intesa come uno stile di vita che promuove la conservazione e lo sviluppo delle tradizioni, obiettivi del progetto sviluppato con il dottor Grassi, nutrizionista che collabora con la struttura e Segretario della Fondazione Dieta Mediterranea Onlus. Completano il servizio, spiaggia privata e attrezzata, la possibilità di escursioni nei dintorni, due campi da tennis e, a tre chilometri di distanza, un campo da golf di proprietà con un percorso di 18 buche. www.masseriasandomenico.com

5 2014

www.mastermeeting.it

57


PICCOLO E DI CHARME

Hotel Concordia Nell’isola pedonale di Livigno, questo confortevole quattro stelle – che fa parte del gruppo alberghiero Lungolivigno –, ha festeggiato i suoi primi 50 anni di attività. La struttura si è rinnovata nel tempo, conservando intatta la sua spiccata identità alpina, senza trascurare, però, il lato fashion e glamour. Ne sono dimostrazione le tre suite, ciascuna dedicata a un volto femminile del cinema e dello star system del Novecento, Jackie Kennedy, Grace Kelly e Audrey Hepburn, arredate con elegante ricercatezza. Per il relax degli ospiti, è stata pensata una piccola ma accogliente area wellness con vasche idromassaggio, sauna, bagno turco e doccia emozionale. La cucina del ristorante propone piatti mediterranei e ricette valtellinesi D.O.C., come gli “sciatt”, da degustare nella stube, dove le forme contemporanee creano un intreccio con i materiali della tradizione montana. www.lungolivigno.com

Auener Hof Luxury Gourmet Resort Una casa più che un hotel. A 1.622 metri di quota in Val Sarentino, nei pressi di Bolzano, la struttura, gestita direttamente dai proprietari, Heinrich e Gisela, conta solo dieci camere. Con un design in puro stile altoatesino, l’Auener Hof è riscaldato con pellet naturale e utilizza energia idraulica locale per la corrente elettrica. Al suo interno si trova il ristorante Terra – una contraddizione in termini per un luogo che sembra avvicinarsi al cielo –, una finestra sui monti dove tutto è preparato dallo chef Heinrich Schneider con prodotti coltivati in loco, comprese la grande varietà di erbe aromatiche che caratterizzano i suoi piatti. Per i più esigenti, è disponibile lo Chefs Table, per due persone, collocato all’ingresso della cucina, al quale viene servito il menu degustazione di 12 portate. E dopo escursioni e passeggiate tra i boschi, niente di meglio che immergersi nella vasca panoramica whirlpool, situata nella torre, oppure in un bagno di fieno di montagna. www.auenerhof.it

58

5 2014

www.mastermeeting.it


PICCOLO E DI CHARME

Abitart Art Hotel “L’arte fa crescere e nobilita l’essere umano”. È questo il pensiero della famiglia Smiraglia, che nella parte più pittoresca della capitale, Trastevere, ha concepito un albergo dove arte e cultura si incontrano con quotidianità e familiarità. Tra le 65 eleganti camere ci sono otto esclusive suite che riprendono temi e colori dell’arte contemporanea: dalla stanza Anni ’70, alla Pop Art, dalla Metafisica a quella Cubista, passando per la Neoclassica, Fotografica o del Poeta. Anche nelle zone comuni si possono ammirare opere ispirate a Matisse e Mirò, che si affiancano a scatti fotografici inediti realizzati all’apertura dell’hotel. Il ristorante Estobar è il punto di ritrovo per quanti desiderano una location di tendenza, ma informale, arredata con pezzi d’arte e di design, dove assaporare una cucina sperimentale e ricercata o semplicemente sorseggiare un drink in buona compagnia. www.abitarthotel.com

Relais Villa Vittoria Destinazione Laglio, sulle sponde del Lago di Como. In un’atmosfera elegante e curata nei minimi dettagli sorge un’antica dimora dalla storia singolare. Nella seconda metà dell’Ottocento i suoi giardini di gelsi furono utilizzati per allevare i bachi da seta, indispensabili per realizzare i preziosi tessuti per i quali il territorio è famoso in tutto il mondo. Dopo essere stata residenza estiva di una nobile famiglia milanese, oggi, è una deliziosa struttura dove trascorre un soggiorno indimenticabile. Le camere, ciascuna con il proprio stile, sono spaziose, luminose e confortevoli. Il ristorante e wine-bar La Barrique, una caratteristica cantina scavata nella roccia, gode di un’eccezionale panorama. E oltre alla Spa con decori orientali e un’ampia proposta di rituali, per assaporare un istante di evasione pura, il plus è l’Infinity Pool, simbolico trait d’union con le acque del lago. www.relaisvillavittoria.it 5 2014

www.mastermeeting.it

59


PICCOLO E DI CHARME SELECTED BY MM

Canne Bianche Boutique hotel in cui gli elementi del paesaggio pugliese si fondono armoniosamente con atmosfere raffinate per un’esperienza di ospitalità spiccatamente mediterranea e mai seriale

B

ianco e azzurro: questi sono i colori che incantano l’occhio e rilassano lo spirito non appena si arriva al Canne Bianche, boutique hotel da 55 camere e un nuovo spazio meeting da 140 posti, lungo la costa che si affaccia sulle dune naturali della Valle d’Itria e che collega Savelletri e Ostuni. Tutto qui parla di mediterraneità: non solo le tonalità dominanti delle stanze e degli

60

5 2014

www.mastermeeting.it

ambienti comuni, ma anche l’eleganza minimalista dell’intera struttura e l’accoglienza mai standardizzata. Abbiamo chiesto ad Annabella Cariello, Resident Manager, quale sia stata la visione che ha ispirato la creazione di questo luogo unico: «la base è il contesto in cui Canne Bianche si trova e che ci permette di proporre molto di più di un semplice soggiorno. Quella che offriamo è un’esperienza


PICCOLO E DI CHARME

Canne Bianche senza la Puglia non sarebbe quello che è, non solo dal punto di vista estetico, ma anche per lo spirito che lo anima, frutto di un luogo dai tratti autentici, ma in continuo divenire, con la sua vocazione di crocevia di popoli e culture. Il territorio è quindi il vero protagonista dell’offerta Mice, pensata per team building, board meeting e viaggi incentive: escursioni, da Ostuni ad Alberobello ai parchi naturali, attività sportive e di intrattenimento, come cooking lesson e battute di pesca, ma anche degustazioni e visite alle cantine e alle aziende gastronomiche, sono le attività che possono più valorizzare un evento al Canne Bianche.

diversa di hôtellerie, l’immersione in un microcosmo dall’anima fortemente pugliese, in cui l’accoglienza è sempre personalizzata, perché il nostro tratto distintivo è la cura maniacale di ogni singolo dettaglio. L’attenzione riservata ed esclusiva per ogni nostro ospite, che si manifesta in ambito Mice nella scelta di costruire eventi e momenti di lavoro tailor made, nasce da un’impostazione “artigianale”, favorita anche dalle nostre dimensioni». «A distinguerci e a farci apprezzare, quindi, non sono tanto la bellezza del contesto naturalistico (siamo a 20 metri dal mare, su un tratto di costa protetto dal Ministero dell’Ambiente) e dell’hotel o i suoi servizi, ma la possibilità di entrare in un luogo che si anima, “respira” e quindi si trasforma e si adatta alle esigenze. Rendiamo quotidianamente gli spazi vivi, valorizzando e modificando pezzi di arredamento, decorazioni e complementi, elementi

cha abbiamo scelto uno a uno, attingendo al patrimonio artigianale pugliese. Lo stesso avviene in cucina: il menu del Ristorante T_imo segue fedelmente la stagionalità delle materie prime del territorio, cucinate al momento e dalla cottura breve per mantenerne le qualità originarie, con pesce che arriva fresco tutti i giorni e prodotti come pane, taralli, focacce, dolci e biscotti home made». C.C.

5 2014

www.mastermeeting.it

61


PICCOLO E DI CHARME SELECTED BY MM

Masseria San Domenico Masseria Cimino - San Domenico House Location diverse per uno stesso stile di ospitalità, improntato all’eccellenza e alla cura dei dettagli. Dalla Puglia a Londra, le tre strutture hanno preservato intatto il fascino degli edifici storici che ne costituiscono il nucleo originario, fondendo tradizione e moderni standard qualitativi

I

mmerse in un contesto naturalistico di grande suggestione, Masseria San Domenico e Masseria Cimino sorgono a Savelletri di Fasano, tra Bari e Brindisi. La prima struttura fa parte dei “Leading Hotels of the World” ed è nata intorno a una torre d’avvistamento del XV secolo. Un attento restauro ha permesso di trasformare gli antichi edifici in un esclusivo albergo, con camere estremamente curate nei dettagli, Medical Spa basata sui

principi della talassoterapia, sale meeting e un ristorante che propone i piatti della cucina mediterranea con materie prime a metro zero. Altre quattro camere sono disponibili presso il San Domenico a mare, splendida location in cima a una scogliera, a un chilometro dalla masseria. Lì si trova anche il ristorante “la Nassa”, dove assaporare gustosi piatti di pesce. Non mancano, poi, gli spazi per svolgere attività culturali o sportive, come il

sito romano di Egnatia del V secolo e il San Domenico Golf, un green con 18 buche vista mare, che si snoda tra la vegetazione mediterranea e gli ulivi secolari. E proprio all’ottava buca si incontra Masseria Cimino, un’elegante costruzione caratterizzata da una torre settecentesca. La struttura, che si trova a pochi metri dal mare e all’interno degli scavi di Egnatia, ha 15 camere, di cui alcune ubicate nella torre e altre nei casolari ristrutturati che si affacciano sul sito archeologico. Tra i plus dell’hotel, ci sono anche piscina, ristorante e bar&lounge. La stessa cura, tipica delle location del gruppo San Domenico Hotels in

Puglia, si ritrova anche nella San Domenico House di Londra, situata nel cuore di Chelsea. Costruita nel 1887 come residenza privata, è un mix di stili, con specchi vittoriani e oggetti d’antiquariato. L’albergo, a due passi dalla vivace King Cross, ha una splendida terrazza panoramica e dispone di 17 stanze e suites, una diversa dall’altra e arredate con gusto italiano. Elena Corti

62

5 2014

www.mastermeeting.it



PICCOLO E DI CHARME SELECTED BY MM

Villa Spalletti Trivelli Per un soggiorno davvero esclusivo, all’insegna della vera privacy, ecco un boutique hotel unico, centralissimo e sofisticato, accogliente negli spazi e nel servizio

V

illa Spalletti Trivelli, la quintessenza della tradizione dell’ospitalità italiana, è una delle soluzioni di accoglienza più originali ed esclusive di lusso a Roma, proprio dietro il palazzo del Quirinale, un boutique hotel ideale per immergersi nella rilassante atmosfera di un’antica casa nobiliare, senza rinunciare a tutti i più moderni comfort, grazie anche ad un servizio discreto, personalizzato e attento ad ogni minimo dettaglio. Premiato come “Best

64

5 2014

www.mastermeeting.it

City Hotel” agli Awards for Excellence 2014, Villa Spalletti è una costruzione patrizia dei primi del Novecento affacciata su uno splendido giardino all’italiana che offre diverse possibilità di soggiorno, a partire dalle 12 camere, sei affacciate sui giardini del Quirinale e sei sul giardino all’italiana interno, è arredata in maniera unica e sofisticata. Dai grandi bagni alle stoffe, dai quadri ai mobili, fino alle lenzuola, di puro lino finissimo di manifattura artigianale, riprese dai corredi di famiglia, tutto denota un’attenzione al dettaglio che fa sentire anche l’ospite più esigente a casa propria. Per chi cerca, invece, spazi più ampi ci sono le “Junior Suite” di 60 mq circa, con annesso un piccolo studio e le “Grand Suite”, di 70 mq con salotto comunicante. Tutte hanno uno stile raffinato e confortevole declinato nei dettagli, come il letto kingsize o i letti gemelli, una sala da bagno di marmo pregiato con vasca e doccia, e una ricercata linea cortesia con prodotti naturali. E, per un soggiorno davvero esclusivo, all’insegna della privacy, imperdibili le due “Garden Suite”, situate nel palazzo di fronte a Villa Spalletti e collegate direttamente tramite i Giardini della Villa. Ciascun appartamen-


PICCOLO E DI CHARME

to misura tra gli 80 e i 100 mq ed è composto da una camera doppia, due bagni, un salotto spazioso con divanoletto, cucina, e terrazza privata. Villa Spalletti è anche un luogo ideale dove organizzare ogni tipo di evento. La sala da pranzo dei “Papiers Peints” può diventare la cornice ideale per banchetti privati ma anche per pranzi di lavoro, ai quali offrire la giusta privacy e discrezione. Anche gli ampi Giardini all’italiana possono trasformarsi in un piacevole ed esclusivo salotto estivo, all’ombra dei gazebo, dove, nella bella stagione, è possibile accogliere pranzi all’aperto, cocktails o piccoli ricevimenti. La proposta gastronomica è estremamente sofisticata, nel rispetto di una filosofia wellness che predilige l’armonia e il rispetto di ritmi i vita più naturali: la cucina della Villa attinge ai sapori locali, offrendo pietanze delicate e al tempo stesso intense. I piatti, inoltre, sono accompagnati da una prestigiosa selezione di vini italiani nonché di famiglia, tra cui il Sariano e l’Arale provenienti dall’Azienda Pomario dei conti Spalletti. Secondo la tradizione della Villa, la prima colazione è offerta a buffet, con una vasta scelta fra i migliori

Vini e oli biologici, Pomario DOC Dalla tenuta agricola Pomario di proprietà della famiglia Spalletti provengono i vini Arale e Sariano e la produzione di olio pregiato, ottenuti secondo i dettami dell’agricoltura biologico-biodinamica contadina a ciclo chiuso. Le principali varietà di olio, che ha ottenuto le “3 foglie” dal Gambero Rosso, sono le classiche presenti in Umbria con predominio di Frantoio e Moraiolo, Leccino e impollinatori vari. L’alta qualità dell’olio extravergine di oliva biologico di Pomario è garantita dalle tecniche colturali tradizionali, dalla raccolta manuale e soprattutto dalla molitura a freddo a ciclo continuo, direttamente in azienda, entro le prime tre ore dalla raccolta. Stessa cura per la qualità dei vini, ottenuta daun’attenta selezione delle uve già in vigna. Sia il bianco Arale che il rossoSariano sono entrati con giudizi lusinghieri nella Guida dei Vini dell’Espresso 2013.

prodotti italiani e biologici, una varietà di dolci della casa e proposte calde preparate al momento. Molto ricercati anche i raffinati eventi di gourmandise, organizzati in collaborazione con chef di prestigio, che possono usufruire, oltre che degli spazi esterni, anche della Biblioteca, location ideale per meeting d’eccellenza e di alto livello, in allestimento a tavolo imperiale or U-shape o a platea. Cristina Chiarotti

5 2014

www.mastermeeting.it

65


VACANZE TOP QUALITY PER BUSINESS TRAVELLERS

Le destinazioni 2014

più appealing nel mondo

Sono veri stakanovisti da ombrellone i manager italiani. Ma quando allentano del tutto la presa (o quasi), come e dove preferiscono rilassarsi, specie all’estero? Ecco gli indirizzi più glam ✒Simona Lovati Qui sopra, la piscina esterna del The Split Apple Retreat a pochi passi dall’Abel Tasman National Park in Nuova Zelanda

66

5 2014

Instancabili e ligi al dovere. Si delinea così l’identikit del professionista italiano in vacanza, secondo un sondaggio del gruppo Hays, specializzato nella selezione in top e middle management, che ha intervistato 300 manager sull’argomento. I dati non mentono: per il 77% di loro le tanto agognate ferie non saranno sinonimo di totale relax. Tra questi, il 46% si limiterà a un check periodico della casella di posta elettronica aziendale, mentre il 12% dovrà occuparsi di pianificare budget e programmare veri e propri progetti di lavoro. In questo caso, i compagni di viaggio insostituibili sono smartphone, pc, netbook e tablet. Ma quali sono le destinazioni privilegiate quando un businessman decide di lasciare la città, pur accompagnato dai fidati device, per godersi, in media, un paio di settimane di riposo? «Innanzitutto», commenta Sofia Cortesi (foto), direttore finanziario Hays Italia, «è

www.mastermeeting.it


VACANZE TOP QUALITY PER BUSINESS TRAVELLERS

pre performanti e organizzate, il problema è coniugare le esigenze professionali con la vita privata e la famiglia. «In qualità di donne», conclude Cortesi, «il rischio principale è quello di essere meno “autorizzate” rispetto al nostro partner a lavorare fuori casa, perché si sa, gli uomini richiedono maggiore impegno personale da parte delle compagne. E questo è vero anche se si guadagna di più del proprio compagno o marito. Una situazione che, se possibile, è sempre meglio evitare».

Le mète oltre confine A ogni manager la sua vacanza ideale. Abbiamo tracciato il profilo tipo di sei business travellers, ipotizzando quale potessero essere le loro location predilette all’estero. Si passa dall’infaticabile che ne approfitta per trovare strutture adatte ad ospitare meeting, a chi vuole godersi la vacanza in libertà con la famiglia, dagli appassionati di arte e cultura alle esigenze delle donne in affari, da chi desidera isolarsi completamente a chi invece non rinuncia all’high-tech.

Professionisti “in rosa”: nulla è lasciato al caso PALAIS NAMASKAR opportuno sottolineare che il manager, nonostante la crisi, non rinuncia a un periodo di vacanza. Detto questo, in base anche alla mia personale esperienza, una volta preparata la valigia, le parole d’ordine sono tranquillità e comfort, possibilmente in un luogo ameno e isolato. In genere, il professionista tende a prediligere una struttura in grado di organizzare ogni cosa, dalla cena all’escursione, per liberarsi, almeno per qualche settimana, dal giogo della gestione e dallo stress, acutizzato dell’aumento della complessità del mondo del lavoro in questi ultimi anni, dovuta senza dubbio alla difficile congiuntura economica, che impone di garantire massimi standard di qualità, ma a costi sempre più competitivi».

Disteso su quasi cinque ettari di giardini incontaminati, tranquilli specchi d’acqua e panorami mozzafiato, questo resort ultra chic – uno dei Masterpiece Hotels della Oetker Collection –, arricchisce il pittoresco ambiente della splendida area della Palmeraie di Marrakech, tra la catena montuosa dell’Atlante e le colline di Dje-

I palazzi d’acqua con piscina del Palais Namaskar di Marrakech

Donne manager: una difficoltà in più E se la vita per le capitane di azienda è molto dura, in quanto devono essere sem5 2014

www.mastermeeting.it

67


VACANZE TOP QUALITY PER BUSINESS TRAVELLERS

bilet. Il retreat esplora una nuova dimensione di ospitalità, offrendo ai clienti spazi di ampio respiro, per consentire loro di apprezzare appieno l’incanto di questo luogo da mille e una notte. Con le sue 41 unità abitative, declinate in camere, suite, ville e palazzi, l’hotel è stato concepito seguendo i principi del Feng Shui. Il décor coniuga stile orientale e moderno, con tocchi moreschi e andalusi. Per fare fede alla tradizione dei rituali di bellezza orientali, non poteva mancare la Spa Namaskar, con soin termali che ruotano attorno a tre elementi: purezza, energia ed equilibrio. Sempre in forma anche in vacanza grazie al centro fitness, che dispone di attrezzature all’avanguardia, al percorso di jogging che si snoda lungo i giardini, e ai seminari di yoga, sullo sfondo di una natura verdeggiante che invita all’armonia. E dopo un’escursione alla scoperta delle meraviglie di Marrakech, è d’obbligo una sosta per apprezzare il prelibato mix di cucina francese con influenze marocchine degli chef, da gustare, oltre che al ristorante, su una terrazza privata, in riva al lago o nel lussureggiante parco a mo’ di pic-nic. www.oetkercollection.com

CANYON RANCH HOTEL&SPA

Qui sotto, la piscina termale del Canyon Ranch Hotel & Spa di Miami Beach. A destra, l’esterno dell’Hotel Santa Marta di Lloret de Mar in Spagna

68

5 2014

È la destinazione ad hoc per coniugare relax, vita mondana, itinerari inediti e voglia di shopping. Situato a pochi passi dalla spiaggia di Miami Beach, accessibile dalla terrazza, il resort ridefinisce il concetto di lusso. A partire dalla lobby, con pavimenti realizzati in pietra e gusci di conchiglia, alle balconate con vista mozzafiato di cui

www.mastermeeting.it

sono dotate tutte le suite, avvolte in un’atmosfera di contemporanea eleganza. La spiaggia è una delle più deliziose e meno affollate di tutta la Florida del Sud. Qui si svolgono numerose attività en plein air durante tutto il corso dell’anno, corsi di yoga, Beach Boot Camp, stretching. A disposizione, quattro outdoor pool, ciascuna situata in un diverso piano dell’hotel. Al centro benessere, gli ospiti hanno libero accesso all’esclusiva thermal suite Aquavana®, oppure possono concedersi preziosi trattamenti Spa, seguire lezioni di fitness e persino scalare una parete di roccia. Per deliziare il palato, lo chef Giovanni Arias cura nei minimi dettagli il menu del Canyon Ranch Grill, valorizzato da vini derivati da agricoltura sostenibile e biodinamica. Il plus è la possibilità di crearsi un cocktail rinfrescante e su misura. www.lhw.com

In viaggio con la famiglia HOTEL SANTA MARTA Vietato annoiarsi. È questo il motto dell’Hotel Santa Marta, in Spagna, membro dei Condé Nast Johansens, una struttura family friendly immersa nel verde, dove la clientela internazionale può apprezzare il sole, il comfort e la calorosa accoglienza tipica del territorio. Affacciata sulla splen-


VACANZE TOP QUALITY PER BUSINESS TRAVELLERS

dida baia di Santa Cristina, una delle più belle della vivace cittadina di Lloret de Mar in Costa Brava, l’hotel e la sua spiaggia, raggiungibile tramite un sentiero di 200 metri, garantiscono relax e qualche istante di evasione ai genitori, grazie a indimenticabili esperienze romantiche nella Spa, così come tanto divertimento on the beach per i piccoli ospiti. I piatti della tradizione mediterranea sono realizzati con ingredienti genuini acquistati al mercato locale e prendono vita dalla mani esperte dello chef Francisco Saez e del suo team. E per arricchire la vacanza, si possono programmare gite nei vicini giardini botanici, oppure escursioni nelle più belle capitali andaluse. www.johansens.com

CLAYOQUOT WILDERNESS RESORT Le ore di volo valgono il viaggio per raggiungere questo luogo pensato su misura per gli amanti dell’avventura. Lo scenario da cartolina è quello della British Columbia, provincia occidentale del Canada, dove lasciarsi ammaliare dagli spettacolari panorami delle Rocky Mountains e dell’Inside Passage.Il resort, sulla costa più a ovest dell’isola di Vancouver, è un paradiso nel cuore della Clayoquot Sound Biosphere Reserve, 865 acri di foresta pluvia-

le, fiumi, insenature e isolette. La sua particolarità è essere stato concepito come un eco-safari esclusivo composto da tende sia per gli ambienti comuni sia per gli alloggi, tra i quali le Ensuite Bathroom Tents, dotate di servizi con riscaldamento a pavimento e adatte a famiglie di cinque persone. In un luogo così, le attività per antonomasia sono quelle a contatto con la natura, come equitazione, kayak, passeggiate, tiro con l’arco, scalate, pesca, avvistamento orsi e balene e l’escursione alla Hot Spring Cove, sette piscine naturali geo-termali. Completano l’offerta, corsi di yoga, sauna, vasche idromassaggio e una cucina cinque stelle a base di prodotti coltivati nel giardino della struttura, carne e pesce locali ed eco-sostenibili. www.johansens.com

Obiettivo: evasione pura FREGATE ISLAND PRIVATE A quattro gradi a sud dell’equatore, a Seychelles, si trova un luogo da sogno, dove concedersi un lusso rilassato in totale pri-

Columbia Britannica (Canada). L’atmosfera ecosafari del Clayoquot Wilderness Resort

Seychelles. Fregate Island Private. Costruito su un’isola selvaggia e bellissima il resort è un vero e proprio Eden con spiagge di sabbia borotalco e una fauna intatta tra uccelli multicolori, paguri, tartarughe e mante giganti

5 2014

www.mastermeeting.it

69


VACANZE TOP QUALITY PER BUSINESS TRAVELLERS

vacy. È un rifugio di straordinaria bellezza con natura verdeggiante e rigogliosa, che può vantare sette spiagge di sabbia finissima e bianca, una delle quale è stata decretata “Migliore spiaggia del Mondo” da The Times. I suoi 1.219 chilometri quadrati di costa ospitano 16 villini vista mare, distanti l’uno dall’altro e arroccati sulle rocce, ciascuno con piscina a sfioro e vasca idromassaggio. Gli interni sono semplici ma curati e rispecchiano il modello architettonico coloniale. Grazie a un buggy privato ogni giorno si parte alla scoperta della natura tropicale e delle sue spiagge, ma senza rinunciare al comfort: in qualunque momento è possibile chiamare il proprio maggiordomo personale. E se l’esigenza sono relax e intimità assoluta, non resta che prenotare tutta l’isola. Fregate Island Private promuove un ambizioso progetto per la tutela della flora e della fauna locale. Ne sono un esempio il Magpie Robin, un esemplare di pettirosso salvato dell’estinzione, la tartaruga embricata e le tartarughe giganti di Aldabra, che passeggiano liberamente per tutto l’atollo. La struttura è uno dei Masterpiece Hotels della Oetker Collection. www.oetkercollection.com

THE SPLIT APPLE RETREAT

Una delle lussuose camere affacciate sull’Oceano del The Split Apple Retreat in Nuova Zelanda

Dall’altro capo dell’emisfero, in Nuova Zelanda, questa oasi di pace a soli 15 minuti di elicottero dall’aeroporto di Nelson si propone come un’autentica fuga dalla realtà per quanti desiderano farsi affascinare dal paesaggio ancora incontaminato della terra degli aborigeni e riscoprire il piacere di prendersi cura di sé. Il resort è costruito su una scogliera affacciata sul-

l’oceano, nei pressi del Parco Nazionale Abel Tasman di South Island. Gli ambienti e gli alloggi sono stati concepiti in stile giapponese, sobrio ed elegante, con l’impiego di materiali naturali, quali la pietra e il granito, sublimati dalla presenza di pezzi di antiquariato originali. Le attività spaziano dal trekking, al kayak in mare, dalla pesca all’equitazione, passando per il nuoto con le foche e l’avvistamento dei delfini, oltre che a tanto rilassamento sulle spiagge private e nella piscina di acqua salata in terrazza. I piatti gourmet sono il risultato della collaborazione tra un medico nutrizionista, uno chef e un artista culinario. E per ritemprare le membra dopo un anno di lavoro, è d’obbligo una visita alla Spa, che propone rituali tailor-made dall’azione anti-age, che aiutano a smaltire lo stress accumulato e rilanciano la circolazione, migliorando anche il sistema immunitario. Da provare il massaggio Deep Tissue, per alleviare le tensioni. www.lavithotels.com

Esclusività e site inspection THE PIERRE È l’icona dei Taj Hotels americani a New York e la sua filosofia può essere riassunta nelle parole del suo patron, Charles Pierre Casalasco: “L’hotel si dovrà contraddistinguere per semplicità e raffinatezza”. E così, con una spettacolare visuale su Central Park, all’angolo della famosa Fifth Avenue, in Midtown Manhattan, il 1 ottobre

70

5 2014

www.mastermeeting.it


VACANZE TOP QUALITY PER BUSINESS TRAVELLERS

1930 The Pierre aprì i battenti delle sue prime 700 camere per una clientela business. L’imponente edificio in stile georgiano è realizzato in granito color crema, sovrastato da una torre con tetto in rame, ispirata a un castello francese. La famosa Rotunda è considerata la signature room, con i suoi murali tromp l’oeil creati dall’artista Edward Melcarth, che riproducono scene della mitologia classica. Ancora oggi, la struttura segna il passo in materia di eleganza e di un’accoglienza senza pari. Dopo un recente programma di rinnovamento, guestrooms e suites sono state dotate di televisore a schermo piatto, salotti, sistema di home theatre con stazione iPod, accesso a Internet wireless ad alta velocità ed executive desks con connessioni per i device elettronici. Neanche a dirlo, il tratto distintivo dell’hotel e avere a disposizione grandi spazi funzionali per ospitare ogni genere di corporate meeting, dal piccolo evento aziendale a conferenze di ampia portata. www.lhw.com

diverse che associano piatti della tradizione asiatica a contaminazioni fusion, e la Mizuki Spa per infondere una sferzata di energia prima di un meeting importante, oppure per cercare un istante di tranquillità dopo una giornata frenetica. Le 290 camere e suite hanno linee pure ed essenziali, nei toni caldi del beige e del marrone e sono tutte attrezzate con le più moderne tecnologie. I tappeti sono un inno a uno dei simboli del Paese del Sol Levante, i rami degli alberi dei ciliegi in fiore. Il business centre è equipaggiato con attrezzature audio-video di ultima generazione, ottimo per organizzare eventi o ricevimenti in un’atmosfera raffinata ma professionale. www.johansens.com

Qui sopra, uno dei 5 ristoranti di haute cuisine con magnifica vista sulla baia del The Conrad Tokyo, hotel di lusso nel cuore di Shiodome. A sinistra, lo storico hotel di New York The Pierre di fronte a Central Park. In basso il campo da golf di Casa Velha do Palheiro, a Funchal sull’isola di Madeira (Portogallo)

Technology no stop! CASA VELHA DO PALHEIRO L’isola di Madeira, al largo dell’Oceano Atlantico, accanto a Porto Santo forma un arcipelago di origine vulcanica di rara bellezza. Sopra Funchal, il capoluogo, sorge questa storica struttura, circondata

THE CONRAD TOKYO Situato nel quartiere di Shiodome, a Tokyo, il distretto d’affari della città, dove hanno sede le più prestigiose società giapponesi, grattacieli vertiginosi, negozi griffati e ristoranti eleganti, il Conrad è un hotel contemporaneo dal quale affacciarsi per ammirare un ammaliante skyline. Segni particolari? I suoi cinque ristoranti e lounges, ciascuno con proposte culinarie 5 2014

www.mastermeeting.it

71


VACANZE TOP QUALITY PER BUSINESS TRAVELLERS

La piscina del The Inn At English Harbour, esclusivo hotel affacciato su uno dei luoghi più suggestivi di Antigua. Immerso in oltre 19 acri di vegetazione tropicale è un autentico paradiso naturalistico

72

5 2014

dal verde della Tenuta Palheiro. È un’antica tenuta da caccia, costruita dal primo conte di Carvalhal nel lontano 1801 come resistenza estiva e l’edificio attuale ne conserva inalterato il fascino. Non lasciamoci ingannare però da questa atmosfera di altri tempi: in tutte le zone comuni, interne ed esterne, è attivo un servizio wi-fi gratuito per connettersi in ogni momento della giornata ai propri dispositivi mobili. I tre ristoranti della dimora propongono menu variegati e originali. The Casa Velha Restaurant è un inno alla cucina gourmet, che reinventa la tradizione portoghese con sapori che si ispirano alla cucina sud europea, il Palheiro Golf Clubhouse Restaurant è dedicato a piatti light, mentre Casa de Chà è un piacevole corner con vista sui giardini e il campo da golf. E proprio il golf è lo sport per eccellenza, con pacchetti soggiorno dedicati e rituali Spa per dare sollievo a muscoli e articolazioni dopo una partita sul green, come il Golfers Massage. www.lavithotels.com

sione pura. Gli altri, grazie ad allacciamento ad Internet, stazioni iPod e televisori a schermo piatto in ogni stanza possono rimanere ancorati alla terra ferma e “non” perdere il vizio di collegarsi a posta elettronica e social network in ogni momento. English Harbour è una delle zone più pittoresche e ricche di storia del luogo, che deve il suo nome al passaggio dell’ammiraglio Nelson nel Settecento. Le stanze hanno un décor in stile coloniale, che associa il candore e la freschezza dei tessuti nelle tonalità del bianco agli arredi in legno. Le due Beach Cabana Rooms hanno accesso diretto alla spiaggia. E per staccare la spina dalla tecnologia (almeno per qualche ora), sono a disposizione una palestra, due campi da tennis, un campo da golf di 18 buche, una Spa con due cabine da massaggio e tutto quello che può offrire un rifugio dove i tesori di Madre Natura sono protagonisti indiscussi. www.johansens.com

THE INN AT ENGLISH HARBOUR

THE TORCH

Ha un’allure romantica e sognatrice questo boutique hotel di Antigua, l’isola soprannominata “il cuore dei Caraibi”, per la sua posizione strategica che le consente di essere collegata con i principali aeroporti del Nord America ed Europei, così come con le altre perle caraibiche. Circondati dalle acque cristalline, quanti lo desiderano possono estraniarsi dalla realtà e vivere un soggiorno all’insegna dell’eva-

Non solo business e grandi Mall. L’Emirato del Qatar è una terra ricca di fascino, dove gli abitanti condividono la loro cultura e le loro tradizioni in una destinazione più che contemporanea. A 300 metri di altezza e con vista a 360 gradi su tutta Doha, la capitale, si erge maestoso il The Torch, l’hotel più alto di tutta la città, a fianco dell’Aspire Zone, il simbolo dell’eredità sportiva del Qatar, che ha ospita-

www.mastermeeting.it

Arte e cultura


VACANZE TOP QUALITY PER BUSINESS TRAVELLERS

to nel 2006 gli Asian Game, e al quale gli ospiti hanno accesso per alcune attività. Da questa struttura iconica composta da camere deluxe e suite, che rispecchiano appieno la voglia di modernità e lusso di questa regione, si parte per un safari verso la riserva naturale di Khor al Adaid, conosciuta anche come Inland Sea, circondata da dune di sabbia. E ancora, si può esplorare il souq waquif, dove contrattare per l’acquisto di stoffe, tappeti spezie, oro, profumi e strumenti musicali locali, oppure passeggiare lungo la Corniche, la promenade che costeggia la baia di Doha e visitare il Museo della arti islamiche. www.lhw.com

COUNTRY CLUB LIMA HOTEL

no dotate di Jacuzzi, mentre le suite dispongono anche di una comoda zona living. I tre ristoranti, tra i quali spicca il Perroquet Restaurant, che propone autentici piatti della cucina peruviana e specialità internazionali, sono apprezzati sia dagli ospiti interni sia dalla clientela locale. E per lasciarsi trasportare dal mistero che avvolge questo Paese, oltre ad ammirare le attrazioni di Lima e dintorni, come la Plaza de Armas – il centro amministrativo della città con i suoi edifici dalle balconate in legno –, dove si trovano il Palazzo del Governo, la City Hall e la cattedrale, oppure i numerosi musei, il Country Club è il punto di partenza per addentrarsi nel vivo della cultura e della natura di questa terra. Un esempio tra tutti è il santuario di Pachacamac (dedicato a un’antica divinità), a 31 chilometri di distanza, nella valle del fiume Lurin, il più importante sito archeologico pre-ispanico della costa peruviana centrale, che ospita i resti di palazzi, strade e templi. www.lhw.com ■

Sopra, e a sinistra, il The Torch di Doha nel Qatar. In basso una suite e l’esterno del Country Club Lima Hotel, nel quartiere Sant’Isidro di Lima in Perù

A Lima, nel prestigioso quartiere residenziale San Isidro, a circa 20 minuti dal centro, la struttura, che rappresenta il perfetto equilibrio tra classe, storia e comfort moderno, è stata costruita nel 1927 e dichiarata Monumento Culturale. Tutte le camere e le suite, spaziose e luminose, sono arredate con il calore del legno e alcune so-

5 2014

www.mastermeeting.it

73


VACANZE TOP QUALITY PER BUSINESS TRAVELLERS LA SCELTA DI MM

130 candeline per il Grand Hotel Gardone Da 130 anni meta di un turismo sofisticato e amante del bello, l’Hotel incarna i più alti valori dell’ospitalità gardesana, regalando ai suoi ospiti una life experience a tutto tondo. E per i manager in vacanza con famiglia, l’occasione è perfetta anche per una site inspection Scegliere il Grand Hotel Gardone come meta di vacanza non equivale soltanto a regalarsi un soggiorno all’insegna dell’esclusività, nella quiete di una residenza raffinata dove il bello e l’innovazione si coniugano secondi i più alti e moderni standard internazionali. Significa anche immergersi nella Storia: La storia di una Paese, di una destinazione - il Garda - e di una secolare dimora in cui gli stilemi della grande accoglienza vengono custoditi dalla famiglia Mizzaro come una preziosa eredità. Proprio quest’anno il Grand Hotel Gardone festeggia i suoi primi 130 anni. Era il gennaio del 1884 quando i suoi battenti si aprivano al bel mondo mitteleuropeo, accogliendo i più importanti artisti, intellettuali, uomini di stato e aristocratici del Novecento. Oggi come ieri, il Grand Hotel resta il buen retiro di un turismo sofisticato ed esigente, nei cui ambienti si respira ancora l’inconfondibile atmosfera da belle epoque e ci si sente ospiti speciali,

74

5 2014

www.mastermeeting.it

anche quando si sceglie la dimora per un evento aziendale. Ecco che, allora, prenotare una vacanza nella bella stagione - magari in una delle 8 junior suite appena restaurate, brindando ai 130 anni dell’hotel con un calice di champagne Pol Roger – diventa, per il manager, l’occasione di regalare a se stesso, e perché no, a tutta la famiglia (c’è anche un servizio baby sitter), una raffinata pausa relax. Ma, allo stesso tempo, può essere anche l’opportunità per fare una site inspection e testare l’alto standard di servizio offerto alla clientela Mice. Le “chicche” – in e outdoor – da assaporare sono tante. A cominciare dalla magnifica vista lago che si gode dalla terrazza e dal ristorante gourmet “Il giardino dei limoni”, i cui colori, profumi e suggestioni evocano le atmosfere glamour di Montecarlo. Qui peccare di gola è d’obbligo: i migliori piatti della tradizione locale vengono proposti in abbinamento a oltre 100 pregiate

Site inspection Al Grand Hotel Gardone il meeting è molto più di un momento di lavoro. È un’experience dove non manca mai l’elemento relax. Qui il manager trova eleganti sale conferenza, in grado di accogliere fino a 300 persone, tutte con riposante vista lago, e dotate delle tecnologie più attuali per eventi: impianto audio, microfoni fissi, puntatore laser, lavagna a fogli mobili, schermo fisso e mobile, video proiettore, lettore DVD, VHS e CD, podio, internet ad alta velocità in modalità wi fi. Per ricevimenti, pranzi e cene di gala, si può scegliere tra il Salone delle Feste del primo piano aperto sulla terrazza e il ristorante bordo lago, entrambi contesti di grande suggestione. A disposizione anche coffee break, brunch, business lunch e happy hour. L’hotel è infine dotato di wifi in tutte le aree e comuni e di internet point.


etichette. E di sera si cena romanticamente al chiaro di luna e a lume di candela. Sempre d’estate, per un relax en plein air, si può approfittare della spiaggia privata o della bella piscina nel parco. Mentre per aperitivi e cool after dinner con musica dal vivo, a bordo lago, c’è il Winnie’s Bar. Infine, chi desidera rimettersi in forma ha a disposizione un’area benessere con vasca idromassaggio, sauna, bagno turco e cabina per massaggi e trattamenti di bellezza. Altra chicca, il pontile privato che consente l’arrivo anche in motoscafo.

Tutto quello che si può fare nei dintorni.

I suggerimenti del Grand Hotel Gardone ai manager in vacanza Direttamente dal pontile dell’hotel si può partire alla scoperta delle bellezze del lago di Garda e delle sue isole, facendo tappa per esempio a Salò, Isola del Garda, Isola dei Conigli, Gargnano, Malcesine, Limone, Riva del Garda, Desenzano, Sirmione, Peschiera, Lazise, Torri del Benaco. A Gardone è d’obbligo anche una visita al monumento simbolo della città, il Vittoriale degli Italiani, una vera e propria cittadella che si estende su nove ettari tra giardini lussureggianti, edifici, vie, piazze e un rinomato teatro, che fu costruita tra il 1921 e il 1938 dall’architetto Gian Carlo Maroni per volere di Gabriele D’Annunzio. Il teatro del Vittoriale (teatrodelvittoriale.it), ispirato a quello di Pompei, è un’autentica “conca marmorea sotto le stelle” come soleva definirlo il poeta. Sorge infatti in un punto panoramico del parco, da cui si ammirano l’Isola del Garda, il Monte Baldo, la penisola di Sirmione e la Rocca di Manerba. D’estate, il calendario degli eventi è particolarmente ricco, con importanti spettacoli di musica, danza e opere teatrali. Infine, meritano una visita con degustazione le tante cantine bio, e non, del territorio. Qui si producono ottimi Chiaretto, Groppello e Valtenesi Rosso.

5 2014

www.mastermeeting.it

75



La grande cucina si racconta in hotel

C’è lo chef che nei propri piatti racconta della sua infanzia o dei viaggi che più l’hanno ispirato. C’è il prodotto tipico che, oltre ai sapori e ai profumi, fa rivivere le tradizioni di un territorio. E c’è la location in cui le creazioni culinarie acquistano quel carattere di unicità capace di legare indissolubilmente un piatto a un luogo. È così che la grande cucina d’hotel si racconta, creando un connubio felice tra cibo, viaggio e contesto e stimolando, oltre al palato, la fantasia. Perché, sempre più, da un soggiorno, l’ospite si aspetta un’esperienza capace di farsi ricordare anche per i suoi elementi intangibili, come, per esempio le emozioni che sa suscitare un grande menu. Ecco che, allora, un buon piatto gustato in un bell’ambiente e, magari in buona compagnia, diventa per l’ospite una storia da raccontare e ricordare, proprio come un film, e per l’hotel un modo per esprimere la propria unicità e vocazione all’accoglienza. Siamo andati alla ricerca delle migliori cucine d’hotel, quelle più capaci di far vivere, attraverso sapori, ambientazioni, territorio e iniziative speciali, grandi emozioni. Ecco gli indirizzi scelti per voi.


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA AL

Atahotel Capotaormina Cene romantiche, di gala, pranzi d’affari e banchetti di nozze. Nell’esclusivo resort che domina la Baia di Naxos, la cucina è un’arte che si declina in una rosa di ambienti e proposte raffinate na trovano ideale collocazione sulla terrazza panoramica del bar Svevo dove, la sera, si è anche accompagnati da musica live. Non mancano infine i corner food outdoor, come il Salad bar a bordo piscina, in cui gustare fresche e salutari light menu. LSB

I

mmerso tra profumati pini secolari, scenograficamente situato a strapiombo sulla scogliera che domina la Baia di Naxos, ai piedi di Taormina, e con, all’orizzonte, l’Etna, l’Atahotel Capotaormina (190 camere) sa bene come regalare emozioni indimenticabili ai suoi ospiti. A cominciare dall’accoglienza, in puro italian style. E dalla cucina, qui, un’arte che attinge saperi e sapori dalle antiche tra-

78

5 2014

www.mastermeeting.it

dizioni dell’isola di Sicilia. Che si tratti di un banchetto di nozze, di un business lunch o di una romantica cena a lume di candela, le proposte gourmet del resort non pongono limiti all’estro creativo della brava brigata di chef, diretta dal maestro Giovanni Scimone. Si può scegliere tra diversi ambienti, in e outdoor: per esempio, la Scogliera, ristorante con ampie terrazze a bordo mare, per il lunch, propone ricchi buffet dai sapori siciliani e specialità di pesce appena pescato, mentre, la sera, apre anche alla clientela esterna, proponendo menu à la carte con i migliori piatti del territorio e delicati suggerimenti dello chef. Da provare: sformatino di alici in tartara di pomodorini di Pachino, tentacoli di polpo alle Eoliane con panelle di ceci, pasta reginette padellata con carciofi di Ramacca e laccettini di cernia gialla, millefoglie di pesce spada con melanzane e pomodori secchi al salmoriglio di capperi in terra di Sicilia, caponatina modicana, bianco mangiare agli agrumi di Ribera. Per chi ama le proposte culinarie territoriali con richiamo alla Tradizione Italiana, c’è il Ristorante Naxos, con vista panoramica sul Golfo ed Etna, mentre gli aperitivi e dopoce-

Ristorante Naxos Pranzo 13.00-15.00 Cena 20.00-22.00

La Scogliera Cena: 20.00-23.00 dal 7 giugno 2014 Business lunch: sì Possibilità di riservare una sala per eventi o per società: sì Via Nazionale 105 98039 Taormina (Messina) Centralino: tel. 0942572111 Prenotazioni: tel. 0942572800/02 www.atahotels.it/capotaormina/ info.capotaormina@atahotels.it


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA AL

Atahotel Naxos Beach Una ricca cucina gourmet firmata Nico Scalora, chef medaglia d’oro internazionale 2014. Si può scegliere tra il ristorante Oasys, il Del Parco, e la Stella di Mare, con vista sull’Etna

U

na posizione incantevole, a pochi chilometri da Taormina, con vista sull’Etna, mare cristallino, spiaggia privata, e un lussureggiante parco naturale di uliveti e agrumeti. L’Atahotels Naxos Beach è il villaggio resort ideale (642 camere tra l’hotel e le villette con giardino privato) sia per una vacanza da sogno, che per un incentive emozionale: dispone di modernissimo centro congressi. Ma il resort è anche una tappa gourmet rinomata, dove provare le migliori specialità siciliane. Dalle 8 a mezzanotte, i buongustai sono serviti! Qui

schettato, carnaroli mantecato con gambero rosso di Mazzara e finocchietto selvatico, crostatina di spatola su vellutata di finocchio e sedano, cuoricino di sarda steccato, con fettuccine di ortaggi e pralina di gelato al pistacchio su crema di fichi d’india e cialda di cioccolato. Per gli amanti della pizza, che non si accontentano di mangiarla ma vogliono anche imparare a farla, c’è la Casa del Massaro, antico casolare siciliano, mentre, ai bimbi, è dedicato il ristorante il Cucciolo. Ma le divagazioni gourmet sono disseminate in tutto il resort, in e outdoor, grazie ai gradevolissimi punti bar e café. LSB Nico Scalora, eccellente maître cuisinier ed esperto intagliatore, Medaglia d’oro internazionale 2014, sorprende anche i palati più esperti con i suoi coreografici buffet, proposti nel ristorante interno, l’Oasys e al Del Parco, e con i suoi fantasiosi menù di pesce serviti al Stella di Mare, romantico ristorante in riva al mare, con vista sull’Etna, dove la sera si cena a lume di candela. Da provare: gamberone imperiale su arancia caramellata al miele di acacia, insalatina di stoccafisso scottato con capperi di Pantelleria, pomodori secchi e cialdina di pane bru-

Via Recanati 26 98035 Giardini Naxos (Messina) Centralino: tel. 09426611 Prenotazioni: tel. 0942662445 www.atahotels.it/naxos/ info.naxosbeach@atahotels.it Orari cucina: Pranzo 12.30-14.00 cena 19.30-21.15 Giorni chiusura: no Business lunch: no Possibilità di riservare una sala per eventi o per società: sì

5 2014

www.mastermeeting.it

79


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA AL

Terrazza Bosquet

dell’Excelsior Vittoria Premiato dalla guida Michelin il ristorante di Sorrento, a conferma di un percorso le cui parole d’ordine sono qualità e territorialità. Importanti riconoscimenti anche da I Ristoranti d’Italia de l’Espresso e dalla rivista Gambero Rosso

Oltre al Terrazza Bosquet, con terrazza panoramica affacciata sul Golfo, l’hotel propone L’Orangerie, immersa nell’aranceto, uno spazio tranquillo in cui gustare il meglio dei sapori campani, incluso il suo piatto-icona: la pizza, e la Sala Vittoria, con ampie vetrate e soffitto a volta affrescato, un ambiente elegante e di grande impatto emotivo

I

l Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento, struttura di lusso a picco sul mare di fronte al Golfo di Napoli e al Vesuvio, compie 180 anni, ma non perde la capacità di innovarsi e raggiungere sempre nuovi traguardi. Ultimo in ordine di tempo il prestigioso riconoscimento della Guida Michelin 2014, che ha attribuito una stella al suo ristorante, il Terrazza Bosquet.

80

5 2014

www.mastermeeting.it

La sua cucina, guidata da Luigi Tramontano, fonde in un mix sapiente tradizione e creatività, partendo dagli ingredienti tipici campani, in omaggio a un territorio la cui gastronomia è rinomata in tutto il mondo, rivisti attraverso l’estro dello chef, per piatti in cui il contrappunto di consistenze, l’accostamento dei colori e l’attenzione nella presentazione offrono un’esperienza culinaria in grado di appagare palato e vista. I sapori e i profumi del mare sono assoluti protagonisti della carta del Terrazza Bosquet: alla classica zuppa di pesce si accompagnano proposte come l’astice gratinato al profumo di agrumi e il dentice affumicato al tabacco con spugna di pan brioche salato alla cannella, servito con salsa di yogurt di bufala e aneto. Non mancano le ricette di terra, come l’insolito filetto di bufalo sposato agli scampi al guanciale, carciofi croccanti e salsa alla liquirizia Amarelli. Tra i dessert meritano un cenno gli originali sorbetti, alla rosa canina, glicine o menta, che utilizzano ingredienti locali per un fine pasto semplice, ma in linea con la ricerca di piatti in grado di abbinare gusti antichi a idee nuove. Il Terrazza Bosquet, però, non è solo un ritrovo per gustare della buona cucina, come conferma l’inserimento anche nell’edizione 2014 de I Ristoranti d’Italia de l’Espresso e nella rivista Gambero Rosso. Sotto la guida dello chef Tramontano e del suo staff si possono apprendere i segreti di alcuni piatti della tradizione, in cooking lesson che diventano un’occasione per stupire gli ospiti più esigenti, o amanti della buona tavola, a margine di incontri di lavoro o convention. P.T.


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA

RISTORANTE TERRAZZA BOSQUET GRAND HOTEL EXCELSIOR VITTORIA Piazza Tasso 34 - 80067 Sorrento Tel. 0818777836 - fax 0818771206 www.exvitt.it/it/sorrento_ristorante-bosquet - terrazzabosquet@exvitt.it Orari cucina: 19,30-22,30 Giorni chiusura: lunedì Business lunch: no, il ristorante è aperto solo a cena. È possibile però riservare l’intero locale per eventi di max 40 partecipanti

5 2014

www.mastermeeting.it

81


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA AL

Grand Hotel Continental Conosciuto per la raffinatezza della cucina internazionale e per il sapiente recupero della tradizione gastronomica toscana, il quattro stelle sul lungomare di Tirrenia offre ampie possibilità per scegliere l’ambiente più adatto ad ogni occasione

I

l Grand Hotel Continental è una delle location alberghiere leisure e meeting che meglio armonizza la sua posizione con le bellezze del territorio italiano e toscano in particolare, grazie ad una splendida vista mare dai colori turchini e ad un’immensa pineta che mitiga il clima in ogni stagione. Qui lo Chef Massimiliano Nori arricchisce i piatti della cucina internazionale con uno stile fedele alla sua filosofia gastronomica, creativa e ricercata, rivisitando le ricette tipiche della tradizione toscana e mediterranea in chiave moderna sempre caloricamente equilibrata. In menù, da non perdere, la ribollita fiorentina, lo scottato di branzino con cips di verdure e salsa al pepolino e il carrè di agnello in crosta di mandorle e limone.

82

5 2014

www.mastermeeting.it

Diversi gli ambienti a disposizione per gustare le delizie gourmet proposte, tutti aperti anche ai clienti esterni, dal ristorante “Atlantico”, spazioso e raffinato, ideale per ricevimenti e banchetti fino a 200 persone, al nuovo ristorante “Continental”, con un ampio salone arredato in stile moderno per chi non sa fare a meno di un tocco di stile, fino alla saletta ristorante “La Polena”, contraddistinta da un’atmosfera intima, colorata e accogliente, ispirata alla tradizione rustica marinaia, con una capacità massima di 30 persone e adatta a cene di lavoro o eventi privati. Nella stagione estiva, il Grand Hotel Continental propone un particolare buffet all’aperto accanto alla piscina olimpionica, la dimensione ideale per godere di momenti di relax durante il giorno e di piacevoli serate accompagnate dalla musica.L’hotel offre 175 camere luminose e modernamente arredate, cui si aggiungono 50 appartamenti nel Continental Resort che affianca l’albergo. Per gli amanti della montagna, riapre nel mese di luglio l’altra struttura del gruppo Cosmopolitan Hotels, il Val di Luce Spa Resort posizionato nel cuore del comprensorio sciistico dell’Abetone, che porta avanti con successo un nuovo concetto di ospitalità alberghiera all’insegna del relax, del benessere e dello sport. C.C.


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA

GRAND HOTEL CONTINENTAL Largo Belvedere 26 56128 Tirrenia (Pisa) Tel. 05037031 Fax 05037283 www.grandhotelcontinental.it info@grandhotelcontinental.it

5 2014

www.mastermeeting.it

83


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA AL

Minerva Roof Garden

Grand Hotel de La Minerve Uno dei 15 Roof più belli al mondo, dove vivere sublimi esperienze di gusto, grazie alle creazioni dello chef Antonio Falco

A sinistra, lo Chef Antonio Falco, e a destra la splendida veduta della Terrazza del Grand Hotel de la Minerve. Il Ristorante Roof Garden gode di una vista magica e unica delle cupole di Roma

ve, da poco annoverata tra i 15 roof più belli al mondo. La Terrazza è l’unica a dominare la cupola del Pantheon in tutti i suoi particolari, mentre, a poca distanza, si

“L’

arte culinaria deve essere praticata con semplicità, valorizzando al meglio sapore e nutrimento dei cibi”, diceva Auguste Escoffier, fondatore del Ritz di Londra e maestro di Antonio Falco, chef del ristorante del Minerva Roof Garden. Una filosofia che l’allievo Falco ha fatto propria, rivisitando, con un pizzico di vintage d’autore, la cucina mediterranea, in particolare quella napoletana. Tra le sue “solari” specialità: la mozzarella dorata e ripiena di salsiccia e friarielli, presentata nella rubrica “Eat Parade” del TG2, che continua a riscuotere un grandioso successo. Ma tante altre sono le gustose proposte in menù da provare, dai classici “menu mare” e “menu terra” ai “menu senza glutine” e “intenti di stagione”, in cui assaggiare, tra gli altri, speak di ricciola affumicato e stagionato in casasu, misticanza di sedano, limone e frutti rossi, terrina di foie gras con croccante di segale e spuma di citronette e lamponi servita con cipollotto caramellato, oravioli agli scampi e caviale di melanzane fumè con ciuffetti di calamari e finocchietto su cremoso di bufala. Al piacere della buona cucina si aggiunge la vista mozzafiato che si gode dalla splendida Terrazza del Grand Hotel de La Miner-

84

5 2014

www.mastermeeting.it


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA

MINERVA ROOF GARDEN

profilano la cupola di S. Ivo e l’altana del Quirinale. Il Ristornate Minerva Roof Garden è aperto a pranzo e a cena, sia d’estate che d’inverno, rinomato anche per la professionalità, la discrezione e il savoir faire del Restaurant Manager Marco Forcina. Frequentato dal jet set internazionale e romano, rappresenta un’alternativa di classe per ogni tipo di incontro o di evento speciale, ma anche, semplicemente l’occasione per rilassarsi gratificando vista e palato. C.C.

Piazza della Minerva 69 - 00186 Roma Tel. 06695201 - 0669520714 - fax 066794165 info@grandhoteldelaminerve.com banqueting@grandhoteldelaminerve.com www.minervaroofgarden.it Aperto a pranzo dalle 12:00 alle 15:00, e a cena dalle 19:00 alle 23:00. Costo medio orientativo: 80,00 euro (vini esclusi).

5 2014

www.mastermeeting.it

85


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA AL

Kitchen

del Grand Hotel di Como Per la stagione 2014 il Kitchen, ristorante gourmet nel parco del Grand Hotel di Como, riapre in una veste rinnovata e con un nuovo concept che propone una reinterpretazione creativa e innovativa della tradizione locale. Chef d’eccezione: Paolo Lopriore

A

partire dalla prima colazione, un piccolo capolavoro studiato da una nota food designer per iniziare la giornata con la giusta energia, fino alla cena (si può scegliere tra tre ristoranti) tutto al Grand Hotel di Como sembra predisposto a viziare ad arte gli ospiti. In particolare, il nuovo ristorante Kitchen, immerso nello splendido parco dell’hotel, ha recentemente riaperto con un ambiente ancora più accogliente e un nuovo concept culinario che si prefigge di diventare un punto di riferimento della cucina italiana sul lago di Como. Ad aprire la stagione del Kitchen è Paolo Lopriore, uno degli chef più apprezzati in Italia e nel mondo e allievo di Gualtiero Marchesi che oggi torna ai suoi luoghi d’origine. Nato a Como nel 1973, Lopriore inizia a lavorare con Marchesi, di cui diventa allievo prediletto grazie alle sue doti innovative e fantasiose. Dal 2002 e per oltre dieci anni Lopriore è al Canto della Certosa di Maggiano, a Siena, dove si fa notare per la sua originale interpretazione della cucina senese, che suscita da subito grandi entusiasmi, confermando il suo ruolo di primo piano nel panorama culinario internazionale. Passione, innovazione, rispetto per la stagionalità e per

86

5 2014

www.mastermeeting.it

“Chi l’avrebbe mai detto, sono a Como. Qualcosa ho portato con me e qualcosa di nuovo arriverà. Sicuramente in questa carta troverete “a mano libera” la lettura della nostra giornata. Augurandovi un momento sereno” Paolo Lopriore

la tradizione sono alla base della sua cucina, votata alla ricerca, alla prova, all’ascolto dei prodotti per catturarne l’essenza e trasmetterne il gusto vergine in ricette che sono feste di sapori schietti e decisi. Al Kitchen Paolo Lopriore riscopre un territorio ricco di suggestioni dove forte è il legame con la tradizione. Dalle erbe aromatiche delle montagne circostanti agli alpeggi, dai produttori e allevatori della zona al profumo del lago e al sapore dei suoi pesci: lo chef accoglie la nuova sfida esplorando con il coraggio e la curiosità che lo contraddistinguono le materie prime del posto – grano saraceno, tuorlo d’uovo, lardo affumicato, erba cipollina, riso (da provare nella versione in “cagnoni”), pesce di lago, per valorizzarle e riproporle secondo il suo inconfondibile stile fresco, puro e sorprendente –. Nuove e stimolanti prospettive attendono gli amanti del gusto nel salotto del Kitchen. P.T.


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA

KITCHEN Nel Parco del Grand Hotel di Como Via per Cernobbio, 41A - 22100 Como Tel. 031516460 info@k-como.com - www.k-como.com Orari cucina: Pranzo 12:00 - 14:30 Cena 19:30 - 22:30 Brunch (solo la domenica) 11:30 - 14:30 Giorni chiusura: Lunedì tutto il giorno, Domenica sera Business lunch: sì Possibilità di riservare una sala per eventi o per società

5 2014

www.mastermeeting.it

87


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA AL

Hilton Worldwide Da Milano a Venezia, fino a Firenze, Roma e Sorrento, l’offerta ristorativa di Hilton Worldwide racconta la tradizione gastronomica italiana con un pizzico d’internazionalità

O

gni hotel del Gruppo Hilton può essere interpretato come un viaggio nei sapori. A partire dall’Hilton Milan la cui proposta F&B è davvero versatile con la prima colazione Hilton che comprende piatti da ogni latitudine, servita nel Ristorante Pacific Milano, dove lo Chef prepara al tavolo specialità come “waffels” o “pancake”. E non mancano piatti caldi, come la “Congee Soup”, minestra di riso della tradizione asiatica. Per l’ora di pranzo, innovativo il pacchetto “Lunch@Hilton” con un’insalata o una zuppa del giorno, un primo a base di pasta o una pizza infornata al momento. A completare l’offerta dello Chef Paolo Ghirardi e dell’F&B Manager Dario Ottino, ci so-

88

5 2014

www.mastermeeting.it

no i menù di tre o quattro portate, buffet o finger buffet, tra cui tonno marinato alle erbe con brunoise di verdure spadellate all’olio d’oliva extra vergine o tris di risotti, venere con fonduta di parmigiano giovane, alla milanese e con gamberi di fiume e pesto di zucchine. Chi ama, invece, i sapori tipici della vera cucina veneziana, il ristorante giusto è il “Bacaromi”, la Cicchetteria dell’Hilton Molino Stucky Venice, dal design contemporaneo e raffinato, dove l’Executive Chef Ivan Catenacci, propone deliziosi menù in dialetto come il Fritto Misto & Pasta e Fasoi. Durante la stagione estiva, gli ospiti possono godere anche della magnifica terrazza esterna sul Canale della Giudecca. Altra novità la riapertura del Ristorante “Aromi”, oggi parte della rinomata Associazione Chaine des Rotisseurs, con una ricca scelta di piatti preparati con materie prime di altissima qualità. Da provare la fantasia di granchio del litorale veneziano con bottarga e filetto di manzo ma-


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA

cerato e cotto al vapore, salsa verde e verdurine al miele millefiori. Esclusiva la Wine Library, una biblioteca di etichette e di vini da degustare. Hilton Florence Metropole propone, invece, un viaggio tra i piatti della tradizione toscana con il raffinato ristorante Luci della Città, offrendo ai clienti piatti Hilton Classics legati all’antica storia gourmandise del territorio, tra cui – creati dallo Chef – pici bianchi alle briciole di pane toscano e tortino croccante alle pesche. Dal 15 giugno sarà aperta la terrazza esterna Al Fresco per una cena grill style o per un gustoso happy hour all’aperto. Immerso nel lussureggiante parco del Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts, il ristorante L’Uliveto propone una scelta di cucina mediterranea e internazionale, grazie alle creazioni dello Chef Franco Verrucci. Qui viene servita l’esclusiva colazione dell’hotel, con menù scandinavo, americano, continentale e giapponese, con un angolo biologico, energetico e celiaco. La terrazza de L’Uliveto affacciata sulla piscina è ideale per una cena a lume di candela con sottofondo di musica dal vivo. Da non perde-

re anche il pluristellato ristorante La Pergola, regno incontrastato dello chef di fama mondiale Heinz Beck.Vista del Golfo di Napoli, per il ristorante dell’Hilton Sorrento Palace, dove lo chef propone cannelloni alle verdure e polpo alla Luciana con crostone di pane casareccio e scarola stufata, oltre a due menù speciali legati alla grande tradizione gastronomica sorrentina, il Due Golfi e il Piedigrotta, con postazioni live per la preparazione della pasta e della mozzarella. C.C.

HILTON MILAN www.milan.hilton.com - Tel. 02 69831 HILTON MOLINO STUCKY VENICE www.molinostuckyhilton.it - Tel. 041 2723 311 HILTON FLORENCE METROPOLE www.florencemetropole.hilton.com - Tel. 055 78711 ROME CAVALIERI, WALDORF ASTORIA HOTELS & RESORTS www.romecavalieri.it - Tel. 06 3509 1 HILTON SORRENTO PALACE www.sorrentopalacehotel.it - Tel. 081 8784141

5 2014

www.mastermeeting.it

89


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA AL

Ristorante 21

dell’Hotel Mediterraneo Un vero gioiello art decò dove gustare la ristorazione romana firmata Bettoja, in perfetta linea con gli ambienti classici e accoglienti dell’albergo, per assaporare la cucina tradizionale italiana con un tocco di internazionalità ne è impreziosito da mosaici, tra cui spicca quello di D’Urso ispirato alla caccia, ma anche da boiserie e busti marmorei di imperatori romani. L’ambiente è raffinato e ha volutamente mantenuto lo stile originario di un tempo. Ma l’Hotel Mediterraneo gode di altri spazi dove assaporare la sua proposta gastronomica. Al decimo e ultimo piano dell’hotel, una magnifica terrazza e una vista mozzafiato di Roma dal suo colle più alto accoglie gli ospiti del Roof Garden Restaurant&Bar: qui è un vero piacere pasteggiare ammirando a 360 gradi, da questo punto di vista privilegiato, le meraviglie

Q

uando il ristorante dell’albergo è prima di tutto un luogo dove ritrovare la tradizione dei sapori e solo dopo il punto più comodo per mangiare, la differenza si vede, anzi si gusta. All’Hotel Mediterraneo, parte del Gruppo Bettoja Hotels, la ristorazione è un’arte, a cominciare dalla colazione: accompagna l’ospite al mattino e lo aspetta a qualsiasi ora, fino a tarda sera, in spazi diversi, sempre eleganti e accoglienti. Pranzi e cene sono esperienze di gusto, in particolare al “Ristorante 21” dove la proposta gourmet è attenta ai piatti della tradizione italiana pur con richiami a quella internazionale, arricchita da una scelta accurata delle materie prime. Da provare, le conchiglie con capesante e pomodori pachino aromatizzate all’origano e una vasta scelta di pesce pregiato servito con salsa aromatizzata agli agrumi e spezie. Altra chicca, la cartadei vini, in perfetta armonia con i sapori proposti, curata personalmente dalla famiglia Bettoja. Il Ristorante è un esempio di puro stile art decò: il salo-

90

5 2014

www.mastermeeting.it


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA

RISTORANTE 21 - HOTEL MEDITERRANEO Via Cavour 15 - 00184 Roma Numero Verde: 800 860 004 Tel. 064884051 - fax 064744105 mediterraneo@bettojahotels.it Orario: pranzo 12,00 - 15,00 cena 19,00 - 23,30

della Città Eterna: S. Pietro, il colle del Quirinale, l’Altare della Patria, il Colosseo. Per un gradevole fuori orario c’è il Lobby Bar, con piano in alabastro e intarsi con figure di Bacco in compagnia di vendemmiatori, realizzato negli anni Trenta. D’inverno è aperto dalle 06,30 a mezzanotte, mentre nella bella stagione, si trasferisce, dalle 12.30, sul Roof Garden. C.C. 5 2014

www.mastermeeting.it

91


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA AL

h club>diana

Sheraton Diana Majestic Social tables e raffinate proposte gourmet per una delle location più trendy nel centro di Milano. Dove, ad ogni ora del giorno, si può ritrovare il gusto del cibo e del vero green relax

Ambienti dal design elegante e social tables per l’h club>Diana. Nel mese di maggio riapre il suo incantevole giardino privato, il “Diana Summer Garden”. A sinistra, lo chef Paolo Croce

U

n ambiente living, dal design elegante e di tendenza è senz’altro il principale appeal dell’h club>diana, il salotto glamour firmato dal brand Baxter dello Sheraton Diana Majestic di Milano, primo hotel Starwood in Italia ad offrire un servizio bar e ristorante in ogni momento della giornata, con un mood diverso a seconda dell’ora e della stagione. Da maggio l’h club>diana ha riaperto il suo incantevole giardino privato, il “Diana Summer Garden”, un’isola glamour nel cuore dell’urban resort più amato dai milanesi, in una veste ancora più ricca grazie ai nuovi arredi del Gazebo Lounge sempre firmati Baxter. Un’occasione unica, quindi, per scoprire una delle green location più ricercate di Milano, vuoi per una power breakfast d’affari, per un easy lunch dal gusto ricercato (a soli 16 euro), fino all’aperitivo prima e dopocena, o all’ultimo snack della notte, senza dimenticare il brunch domenicale. Anima dell’h club>diana è lo chef Paolo Croce, che propone una personalissima cucina, innovatrice ma sapientemente legata alla tradizione. Piatti e ingredienti semplici ritrovano tra le sue mani eleganza e raffinatezza, sapori nuovi e originali, ma sempre rispettosi dell’italianità e del territorio. Tra i suoi piatti, le mezze maniche cacio e pepe servite co-

92

5 2014

www.mastermeeting.it

nuna tagliata di manzo “cube roll” irlandese, o gli spaghetti bottarga di muggine di Carloforte con insalata polpo verace, capperi e pomodori agli agrumi, e l’evergreen come il “Club Sandwich Diana”, tutti accompagnati da un’ottima carta dei vini, specie per i bianchi. Una speciale formula è attiva dalle 12.00 alle 15.00, e offre alla clientela la possibilità di scegliere un qualsiasi piatto dal menu con acqua e caffè a soli 16 euro (wifi compreso). Ricco anche il calendario estivo degli eventi gastronomici, tra cui il “Summer Grill” (ogni giorno barbeque con specialità mediterranee e carne alla griglia a partire dalle 19.30), e il “Caipirinha Bar” in concomitanza con l’inizio dei Mondiali di Calcio Brasile 2014, realizzato in collaborazione con Cachaca 51, per brindare agli eventi sportivi in puro stile carioca. Nel weekend si riconfermano gli appuntamenti del Saturday e Sunday Brunch. Mentre, una domenica al mese, ritorna il “Kid’s brunch”, in collaborazione con l’Asilo Nido Join, per un pranzo in famiglia pensato per i più piccoli, con un’area del Gazebo espressamente dedicata a loro. C.C.


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA

H CLUB>DIANA Viale Piave 42 - Milano Tel. 022058 2004 - fax 0220582058 www.sheratondianamajestic.it www.hclub-diana.it - email: hclub.diana@sheraton.com Orari: dalle 7.00 del mattino all’una di notte - giorni chiusura: nessuno Aperitivo: ogni giorno dalle 19 alle 22 Possibilità di riservare una sala per eventi privati o business

5 2014

www.mastermeeting.it

93


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA AL

Ristorante Mirabelle Splendide Royal

Ecco tutti gli ingredienti per vivere una preziosa esperienza sensoriale in un ambiente di gran pregio, curato fin nei dettagli, un viaggio nei sapori su una delle terrazze gourmet più belle di Roma

A destra, il Ristorante Mirabelle e la sua splendida terrazza su Roma. A sin., l’Executive Chef Stefano Marzetti. Sopra, il Direttore Bruno Borghesi, con il maitre Luca Costanzi

C

i sono solo pochissimi luoghi a Roma che possono considerarsi davvero il top della ristorazione e del servizio. Una di queste isole del gusto è il Ristorante Mirabelle, elegante terrazza gourmet dell’Hotel Splendide Royal in via di Porta Pinciana, proprio ad un passo da via Veneto, oggi portato ai massimi livelli dall’indiscussa professionalità del direttore Bruno Borghesi, vero maestro di stile. Al settimo piano dell’albergo, le grandi vetrate si aprono su una vista mozzafiato che spazia dagli edifici umbertini del Pinciano spazia al cuore di Roma e da Villa Medici a Trinità dei Monti fino alla cupola di San Pietro e al Gianicolo. E se l’occhio è appagato, nel menù si trovano proposte gastronomiche per un’esperienza di gusto unica. Un viaggio nei sapori ideato dall’Executive Chef Stefano Marzetti, di origini umbre, qui al Mirabelle già da cinque anni, che propone una cucina diretta, fatta di materie prime esaltate nelle loro qualità primarie, senza stravolgerle con mirabolanti alchimie, ma recuperando il senso di una tradizione di alta cucina, stagionale e legata ai prodotti del territorio. “Golavagando” ne è l’esempio calzante, un viaggio gourmet sempre in evoluzione, fatto di percorsi regionali con un pizzico di originalità. Tra i piatti da provare (in una scelta di menù molto variegata che comprende quello à la carte, quello da degustazione, fino a una vasta e ri-

94

5 2014

www.mastermeeting.it

cercata scelta di dessert) la “scaloppa di foie-gras con rabarbaro al porto pan di spezie e salsa di mandarini cinesi”, il “tonnato a modo mio con sorbetto al bloodymary”, i “paccheri di kamut farciti di baccalà di morro, olive taggiasche e salsa datterini alla cacciatora” e, tra i dolci, il “settimo cielo - cioccolato con cuore di nocciola e pepite d’oro” e una “zuppetta di fragole al pepe rosa con sorbetto di avocado e crumble al basilico”. Al Mirabelle ci sono tutti gli ingredienti per vivere una preziosa esperienza sensoriale: un ambiente di gran pregio, curato fin nei dettagli da Borghesi, dove sentirsi a proprio agio coccolati da un servizio impeccabile, grazie anche al maitre Luca Costanzi, per gustare piatti eccellenti ammirando un panorama incantevole. Le luci soffuse, i fiori, le collezioni nelle grandi vetrine colme di cristalli, vasi di vetro soffiato e porcellane antiche, tutto contribuisce a rendere unico questo luogo, il meglio di uno stile d’accoglienza tutto italiano unico al mondo. C.C.


LA GRANDE CUCINA SI RACCONTA

RISTORANTE MIRABELLE - SPLENDIDE ROYAL Via di Porta Pinciana 14 - 00187 Roma Tel. 0642168837 - 0642168838 - fax 0642168870 www.mirabelle.it - info@mirabelle.it Orari: 12.30 -15.00 e dalle 19.30 - 23.00

5 2014

www.mastermeeting.it

95


MARKETING & COMUNICAZIONE

Le 100 aziende

con la migliore brand reputation Terza sul podio mondiale, dopo Walt Disney e Google, BMW si conferma l’azienda più conosciuta e apprezzata in Italia, seguita da Ferrero e Luxottica

✒Rita D’Auria Reputation Institute, società di consulenza basata sull’analisi della reputazione aziendale, ha recentemente pubblicato i risultati delle analisi condotte a livello internazionale su 15 paesi (corrispondenti alle 15 più grandi economie mondiali), tra le 100 aziende top per familiarità e considerazione tra il pubblico. In cima alla classifica internazionale, a pari merito, si trovano The Walt Disney Company e Google: a seguire, Gruppo BMW e Rolex (3° posto a pari merito), Sony (5°), Canon (6°), Apple (7°), Daimler (8°), Lego (9°), Microsoft e Samsung (10° a pari merito). Chiudono la classifica, a pari merito in 100esima posizione, Lenovo e Carlsberg. Dallo studio è inoltre emerso che anche le migliori aziende non sono riuscite ad ottenere il massimo del punteggio in tutti e quindici i mercati di riferimento; inoltre, solo dieci delle cento aziende analizzate sono riuscite a posizionarsi tra le top 10 in sei o più paesi. I brand italiani che si trovano nella classifica generale salgono dai quattro del 2013 a sei: Ferrero (21°), Giorgio Armani (24°), Pirelli (37°), Barilla (55°), Lavazza (68°, new entry) e Benetton (86°, new entry). Particolare è il caso di Barilla, passa dal

La top 10 nel mondo Rank Company

1

The Walt Disney Company

77.3

1

Google

77.3

3

BMW

77.2

3

Rolex

77.2

5

Sony

75.9

6

Canon

75.7

7

Apple

8

Daimler

9

96

5 2014

Score

75.6 75.4μ

Lego

75.1

10

Microsoft

75.0

10

Samsung Electronics

75.0

www.mastermeeting.it

La botton ten nel mondo Rank Company

90 Suzuki Motors

Score

66.2

91 Air France - KLM

66.1

91 PepsiCo

66.1

93 Bacardi

66.0

93 Virgin Group

66.0

93 Starbucks

66.0

93 Zara (Inditex)

66.0

97 General Mills

65.7

97 PSA Peugeout - Citroen

65.7

99 Fujitsu

65.5

100 Lenovo

65.4

100 Carlsberg

65.4

34esimo al 55esimo posto, registrando una perdita di ben 21 posizioni. Forbes, che è partner di Reputation Institute nello studio, ritiene che ciò sia accaduto a causa delle affermazioni rilasciate da Guido Barilla sulle famiglie omosessuali.

Cresce la reputazione per il settore turismo Oltre a quello generale, sono stati pubblicati i risultati per singolo Paese. Lo studio sul territorio italiano è stato condotto tra le 100 aziende TOP per fatturato come da classifica di Mediobanca (2013), che presentano elevata familiarità presso l’opinione pubblica. La raccolta dei dati, eseguita conducendo circa 2.800 interviste su un campione selezionato, è stata effettuata nei mesi di gennaio-febbraio 2014. Dallo studio si evince dunque che è aumentata in generale, seppur di poco, la reputazione media delle aziende in Italia per quanto riguarda i settori produttivi. Il settore retail è al primo posto, seguito da automotive e da prodotti di consumo. Si nota un buon piazzamento del settore turistico, che registra un incremento della reputazione di circa 3 punti rispetto al-


MARKETING & COMUNICAZIONE La top 10 in Italia Rank

Company

1

BMW

2

Ferrero

3

Luxottica

4

Wolkswagen

5

Giorgio Armani

6

Barilla

7

Michelin

8

De Longhi

9 10

MediaWorld DeAgostini

l’anno precedente, assestandosi al 4° posto (con un punteggio PULSE di 71,1 sopra la media secondo la classificazione RepTrak®). In fondo alla classifica, come l’anno scorso, il settore dei trasporti. Per quanto riguarda le singole aziende, in cima alla classifica troviamo ancora il gruppo BMW. A seguire Ferrero (2°), Luxottica (3°), Wolkswagen (4°), Giorgio Armani (che scende dalla prima alla quinta posizione rispetto al 2013), Barilla (6°), Michelin (7°), De Longhi (8°), MediaWorld (9°) e DeAgostini (10°), queste ultime due new entries rispetto alle classifiche degli ultimi due anni. In fondo alla classifica Ferrovie dello Stato, con un risultato decisamente sotto la media (35,1).

Impatto sul CRM

IL METODO DI RICERCA La ricerca è stata condotta secondo il metodo RepTrak®. Si tratta di un framework internazionale che permette di misurare la reputazione di un’azienda, di identificare i fattori che la guidano e di confrontare la propria performance rispetto ai competitors. Il metodo esamina la relazione tra la connessione emozionale, o impulso (Pulse) degli stakeholders e l’azienda, in base a quattro attributi fondamentali: stima, fiducia, ammirazione e atteggiamento positivo. Al di sotto di questi quattro attributi vengono individuate 7 connessioni razionali o dimensioni, identificate come: prodotti/servizi, innovazione, ambiente di lavoro, eticità, responsabilità sociale, leadership e performance. Queste sono le basi sulle quali si può intervenire per modificare le percezioni, e quindi i comportamenti, degli stakeholders. I punteggi ottenuti dall’azienda vengono poi elaborati e formano il punteggio Pulse, su una base da 1 a 100.

beni/servizi del 70% per i brand nella top 10, e del 25% per i brand della Bottom 10, con un divario di ben 45 punti percentuali. Pressappoco lo stesso divario è osservabile per quanto riguarda la disponibilità a diventare promotori dell’azienda (27% per i bottom 10 rispetto al 68% per i top 10). Dallo studio emerge anche che le aziende di servizi fanno più fatica a trattenere/acquisire clienti: inoltre, la perdita di fiducia genera molti più danni sia in fase di mantenimento della clientela sia in fase di acquisizione di nuovi clienti. Ne consegue che in un mondo in cui i consumatori hanno aspettative sempre maggiori, dovute anche all’aumentata capacità di accedere alle informazioni attraverso i nuovi canali di comunicazione, si avverte il bisogno, da parte delle aziende, di rafforzare la propria credibilità, in quanto è sempre più difficile mantenere il controllo sulla corrispondenza tra ciò che l’azienda è e ciò che appare all’esterno. ■

È stato dimostrato dallo studio in oggetto che il processo d’acquisto è radicalmente cambiato: il prodotto/servizio in sé conta solo per il 45%, mentre il restante 55% dei fattori che influenzano i consumatori sono attinenti alla dimensione reputazionale. Occorre quindi lavoReputazione media e performance dei settori rare parallelamente e in maniera integrata, sia sul prodotto che Media 2013 2014 2013 67,2 sulla reputazione, per poter ottenere risultati significativi. MiglioConsumer Products 77,3 Retail - General rare di soli 5 punti il punteggio Automotive Retail - General 75,5 Pulse consente, inoltre, di accreConsumer Products Automotive 73,9 scere del 6,3% la possibilità che i Tourism Retail - Food 71,8 clienti diventino promotori delIndustrial Products Pharmaceuticals 71,1 l’azienda, e che quindi siano diRetail - Food Tourism 69,0 Pharmaceuticals sposti a raccomandarla a terzi. Information, Media... 66,4 Financial - Bank In caso di crisi legata ad un evenEnergy 63,5 Information & Media to negativo per l’azienda, inoltre Financial - Insurance 63,1 Financial - Insurance la perdita media di reputazione è Financial Bank 59,9 Energy più bassa per le aziende che preTelecommunications 58,6 Telecommunications sentano un punteggio Pulse più Transport 57,7 Utilities alto. Utilities 56,3 Transport & ... I consumatori/utenti mostrano una disponibilità ad acquistare i 5 2014

www.mastermeeting.it

Media 2014 67,4

76,2 76,1 75,5 71,1 70,2 70,1 68,5 66,6 64,6 64,4 63,4 60,5 59,4 56,1

97


START UP

Nasce ArtRooms

una piattaforma innovativa per collezionisti e ArtLovers Giuseppe Autorino e Diego Ciotola, rispettivamente CEO e ArtHunter Director di ArtRooms, raccontano come dall’incontro fra sensibilità artistica e capacità manageriali può nascere un progetto all’avanguardia per rendere più accessibile il mondo dell’arte

✒a cura di Elena Corti Metti insieme passione per l’arte e capacità manageriali e otterrai la ricetta per un business più che promettente. Lo dimostra il progetto ArtRooms, piattaforma web (www.artrooms.it/beta) per la vendita e il noleggio di opere d’arte contemporanea, pensata per dare visibilità agli artisti emergenti e per offrire un servizio ai cosiddetti ArtLovers, privati o aziende che desiderano collezionare o investire in opere d’arte anche senza avere esperienza del mercato. Il tutto sfruttando le potenzialità di Internet e dei social media. Ma chi c’è dietro questo innovativo progetto? Un team di cinque giovani manager, provenienti da Napoli e Roma, che hanno unito le loro professionalità sotto il comune obiettivo di creare qualcosa di nuovo. Ne abbiamo intervistati due: Giu-

98

5 2014

www.mastermeeting.it

seppe Autorino, 37 anni, CEO di ArtRooms; e Diego Ciotola, 38 anni, ArtHunter Director. Autorino e Ciotola raccontano che il progetto è nato tra le aule dell’Executive Master of Business Administration (EMBA) del Mip-Politecnico di Milano, dove si incontrano per la prima volta Autorino, Giuseppe D’Aniello (attuale CFO di ArtRooms) e Guido Ilardi (CIO della società). Sempre nel capoluogo lombardo avviene l’incontro con Diego Ciotola e Alisia Mariani, che diventerà Artblogger Director di ArtRooms. «Una sera del dicembre 2012», spiega Autorino, «durante il periodo in cui dovevamo presentare una proposta per il project work del percorso EMBA, ero a Milano per un aperitivo con amici e colleghi. Parlai a lungo con Diego Ciotola, giovane artista emer-


START UP Il team dei soci di ArtRooms. Da sinistra: Diego Ciotola, ArtHunter Director; Giuseppe Autorino, CEO; Alisia Mariani, Artblogger Director; Guido Ilardi, CIO; e Giuseppe D’Aniello, CFO

il mercato dell’arte è democratico?». Da qui l’idea di fare qualcosa che agevolasse l’incontro tra domanda e offerta. Il team partecipa a VulcanicaMente2, iniziativa del Comune di Napoli dedicata a selezionare idee innovative da trasformare in start-up. Durante il TechGarage Day, evento finale di VulcanicaMente2, ArtRooms viene scelta tra i vincitori della manifestazione: si aprono così le porte dell’Incubatore Napoli Est, primo passo verso la realizzazione del progetto. «Siamo arrivati all’Incubatore», commenta Autorino, «dopo aver partecipato al nostro primo elevator pitch pubblico: 5 minuti per convincere la giuria di VulcanicaMente2. Il

gente, intraprendente e di talento. Tornai a casa chiedendomi come si definisce il valore di un’opera d’arte e perché non sempre un artista riesce a valorizzare se stesso e le opere che crea. In quel momento capii che c’era un vuoto in quel settore e che trovare uno strumento per colmarlo poteva diventare un business. Fondare una start-up, tra l’altro, è stato il mio pallino da sempre. Così proposi a Pino (Giuseppe D’Aniello, ndr) e Guido di studiare il mercato dell’arte. A gennaio 2013 presentammo il napkin sketch alla direzione del Mip. Piacque molto. Con Pino e Guido abbiamo lavorato per sei mesi sul modello di business da sviluppare. Il bando “smart & start” di Invitalia (incentivo per le nuove imprese del Mezzogiorno che puntano sull’innovazione) era un’occasione da prendere al volo. Quando pensammo a come completare il team, cercammo persone che sposassero l’idea, la visone, gli obiettivi. Diego non ha esitato ad accogliere il progetto, ricoprendo il ruolo di ArtHunter per curare il portafoglio artisti. Infine, Alisia, compagna di Guido, scrittrice creativa, era l’anima che mancava al gruppo per poter raccontare storie, emozioni fatte di particolari, che colpiscano l’attenzione del potenziale acquirente». «È vero che le gallerie», aggiunge Ciotola, «possono rappresentare una garanzia sulla qualità delle opere d’arte e degli artisti, ma allo stesso tempo, molte volte, rappresentano una barriera all’entrata per una fetta cospicua di potenziali acquirenti. Ci chiedevamo quindi:

Due immagini dell’evento TechGarage di VulcanicaMente2. A sin. Autorino e D’Aniello

5 2014

www.mastermeeting.it

99


START UP

L’aula Workshop dell’Incubatore Napoli Est

La mostra di LegamINtenzione all’HC Art Factory di Milano

100

5 2014

premio riscosso è stato usufruire, per tre mesi, di servizi di tutoraggio e mentoring, un desk in coworking space insieme agli altri dieci gruppi selezionati dal concorso». Un successo, questo, reso possibile grazie anche al mix delle cinque diverse personalità dei membri del team. Autorino si definisce calmo, determinato e creativo. «Di me», spiega, «amo di più la parte creativa e dinamica, ma gli amici mi invidiano soprattutto la capacità di analizzare le situazioni in modo freddo... sono sempre un ingegnere». Ciotola, invece, si è laureato in Economia e Commercio a Napoli e poi ha frequentato un master in Management dell’Innovazione presso la Scuola di Studi e Perfezionamento Sant’Anna di Pisa. Ha un’esperienza decennale in area sales trade marketing, acquisita in aziende multinazionali che operano nel

www.mastermeeting.it

mercato consumer goods. «Per quanto riguarda l’“altro me”», afferma, «dipingo ormai da più di dieci anni e sono sempre stato appassionato d’arte. Ho cominciato da bambino: disegnavo a china, poi sono passato alla pittura». Tra i suoi artisti preferiti, ci sono Paul Klee, Calder, Anish Kapoor, Jonathan Guaitamacchi e la street art, in particolare Banksy. Ciotola, in arte LegamINtenzione, dice di essere molto esigente con se stesso. «Non amo farmi sconti», dichiara, «mi chiedo di continuo: ho fatto il massimo, potevo fare meglio? Vado avanti per la mia strada, ho sempre fatto sport quindi non mi piace perdere, sono sempre stato super competitivo». Proprio la voglia di vincere ha portato il gruppo a dare vita a un modello di business all’avanguardia. «L’idea», spiega Autorino, «è di lanciarlo in Italia entro settembre e di renderlo internazionale in 18 mesi». Parlando degli aspetti più innovativi del progetto, Autorino cita la certificazione digitale dell’opera e il noleggio, ulteriore opzione offerta agli ArtLovers. Il rental è una possibile opportunità anche per arredare hotel, ristoranti e caffé che vogliono offrire alla propria clientela un ambiente unico senza necessariamente l’obbligo di acquisto dell’oggetto d’arte scelto. «Il servizio di noleggio minimo», afferma Autorino, sarà di sei mesi. A chi


START UP INSPIRING YOUR SPACE

chiede soluzioni a lungo termine daremo la possibilità di una formula leasing». A proposito di alberghi, l’ultimo che Autorino ricorda con piacere è l’Ace Hotel di Palm Springs. Sia lui che Ciotola amano viaggiare. «Mi piace scoprire cose nuove», spiega Autorino, «fare esperienze emozionanti e sfidanti, come i 750 km che nel 2001 ho percorso a piedi per il Cammino di Santiago». «Se devo essere sincero», afferma Ciotola, «ho ancora tantissimi viaggi da fare! Prossima tappa a giugno: Portogallo. Non ho un hotel di riferimento, cambio spesso. Ma ce ne sono alcuni che adoro a Londra e Barcellona, due città di cui sono innamorato. Non mi piacciono gli hotel di design, li trovo freddi, preferisco quelli che hanno storicità (forse sono sempre più rari), e quelli non troppo grandi. Prediligo le atmosfere intime e romantiche». Restando sul tema atmosfere, abbiamo chiesto a Ciotola tre location dove vorrebbe esporre le proprie opere. «Puntiamo alto», spiega, «la prima

Questo è il claim di ArtRooms, un monito – come sottolinea Giuseppe Autorino – rivolto agli ArtLovers che possono, attraverso la piattaforma, acquistare un’opera unica secondo il proprio gusto. Il sito, realizzato dalla web agency Gaff Strategy, comprende in particolare le sezioni Shop, Artisti e Blog, oltre a Ispirami dove è possibile selezionare le opere in base a una serie di parametri. La sezione Come funziona si rivolge invece alle diverse tipologie di utente. Tra queste gli ArtHunter, persone con passione ed esperienza nel mondo dell’arte, alla ricerca di talenti emergenti. «Nel primo anno di attività», afferma Ciotola, «abbiamo l’obiettivo di aggiungere alla nostra piattaforma 100 artisti. Stiamo lavorando attivamente alla costruzione del network di ArtHunter e curatori che ci aiuteranno a raggiungere questo target».

è senz’altro la Tate Modern di Londra. Ma torniamo alla realtà, dipende dal progetto. Mi piacerebbe contestualizzare le mie opere in uno spazio industriale abbandonato e dismesso. Sono napoletano, sarebbe bello un giorno veder rinascere dalle ceneri quella che è un’eterna promessa di riscatto, l’ex area industriale di Bagnoli, e organizzare lì una personale. A Milano mi piace molto l’Hangar Bicocca». ■

Sopra, a sin., Diego Ciotola, in arte LegamINtenzione. Sotto, LegamINtenzione, “Notturno”, tecnica mista e LegamINtenzione, “Sazio”, acrilico e cartone

5 2014

www.mastermeeting.it

101


UNA METAFORA PER CRESCERE

a cura di Leonardo Frontani edu@leonardofrontani.com

Do the right thing!

Pensaci bene, fai la cosa giusta per te. E se il problema fosse proprio questo? Spesso i partecipanti a corsi di formazione, specialmente aziendali, parlano di fare la scelta più giusta. Ma giusta per chi? E poi cosa occorre per saper che cosa è giusto? Certamente fare una valutazione accurata di rischi ed opportunità, costi e benefici può avere senso. Ma veramente possiamo misurare ciò che è “giusto”. La mia opinione nasce dall’esperienza. Per 45 anni ho cercato di fare la cosa giusta. Nelle mie fantasie di bambino, pensavo addirittura che idealmente si potesse addestrare un team di uomini talmente educati in tutti i settori, da prendere le decisioni con un margine minimo di errore. Uno scenario da film di fantascienza. Invece ho fatto spesso errori o comunque mi sono accorto che scegliere è cosa impegnativa. Infatti chi fa si sporca, chi sceglie sbaglia. Ogni volta che scegliamo tra diverse opzioni lasciamo morire altre opportunità. Scegliere è un’attività del nostro presente che cambia il nostro futuro. Ciò che faccio oggi, farà di me ciò che sarò domani. Nel momento che scelgo escludo altre

102

5 2014

www.mastermeeting.it

opportunità. L’effetto di ogni scelta è quindi una perdita, un lutto da elaborare; la vita è una storia di lutti e questa è una parola che non vorremmo mai sentire. Eppure il costo della scelta è questo e poi comunque vada occorre accettare l’effetto della stessa. Non credo esista una cosa giusta da fare. Ci sono persone dotate di lucida capacità di analisi che lavorando in maniera ragionata sulla possibilità di errore e prendono buone decisioni. Ci sono persone che affidandosi al loro “sentire” arrivano a risultati eclatanti; ci sono i fortunati che scelgono on the spote spesso gli dice bene; ci sono i positivi, che scelgono sempre e se gli effetti non gli sono favorevoli non recriminano, ma guardano incessantemente al futuro come un’opportunità. Infine ci sono quelli che per scegliere bene non scelgono affatto o tergiversano al punto di lasciar passare una vita intera con tutte le sue occasioni.

Quale metodo vogliamo usare? Dal punto di vista manageriale, un noto esperto di leadership J. Adair, confida in un modello di manager capace di essere centrato cioè equidistante dal perseguimento degli obiettivi, dalla cura delle persone e dall’implementazione dei processi. Praticamente un genio con una sensibilità spiccata che quando decide e vuole farlo bene, sceglie tenendo in considerazione quanto sopra. Le filosofie orientali e alcune scuole psicologiche occidentali, parlano di centratura delle emozioni rispetto alle capacità di giudizio, una sorta di equilibrio tra ciò che penso e ciò che sento, che si esplicita nella capacità di definire ciò che è significativo ed importante per me in quell’istante. Ma anche questo è difficile; spesso quando ci domandiamo ciò che è importante per me interviene la nostra coscienza che non è immune dal subire i condizionamenti educativi e le spinte sociali. Insomma un’impresa ardua fare la cosa giusta. E se ci rinunciassimo dal principio. Se evitassimo di perderci in analisi sovradimensionate, se evitassimo di chiederci cosa farebbero altri nei miei panni, se anche evitassimo di lasciarci condizionare dagli effetti che pensiamo questo possa avere e chiedessimo a noi stessi: cosa voglio in questo specifico momento? Molti penseranno che la mia è una visione superficiale ed anche io non sono completamente convinto del contrario. Una cosa è certa, scegliere è logorante, ma è l’unica opportunità che ci consente di essere causa di ciò che ci circonda anziché effetto. Mettere a tacere le emozioni per dare sempre un significato alle cose e tentare di misurare tutto non è forse la via meno dolorosa. ■

Esistere significa poter scegliere, anzi, essere possibilità. Ma ciò non costituisce la ricchezza, bensì la miseria dell’uomo. SØREN KIERKEGAARD


a cura di Paolo Mazzaglia di Otherwise srl pmz@otherwise.it

LA PAROLA AL FORMATORE

Gli obiettivi, Deming

e la ricerca della Via Per chi non lo conoscesse, Deming è stato un consulente Statunitense famoso per il suo lavoro sulla qualità. In particolare aiutò l’industria giapponese a diventare supercompetitiva insegnando come con l’adozione di opportuni principi di gestione, le aziende possono aumentare la qualità e contemporaneamente ridurre i costi e aumentando la fidelizzazione dei clienti. La chiave è quella di praticare un continuo miglioramento (in giapponese “Kaizen”). Il peso di quest’uomo nella storia dell’industria è stato fondamentale, anche se solo alla fine della sua carriera il suo valore è stato riconosciuto in patria. Deming identificava 14 punti fondamentali che i “total quality managers” avrebbero dovuto seguire. Il punto 11 suggeriva, in sintesi, di eliminare il “management by objectives”. Ebbene si, uno dei più grandi geni della storia industriale sosteneva come ogni tecnica motivazionale con eccessivo focus sulla “quantità” fosse organizzativamente disfunzionale. Attimo di silenzio. Chiunque abbia ricevuto un minimo di formazione “manageriale” potrebbe sentirsi destabilizzato dalle affermazioni di Deming poiché sarà sicuramente stato indottrinato sull’ importanza di un “management by objectives”. Se alle persone non vengono dati obiettivi quantitativi, non è possibile il controllo, loro non saranno motivate, l’annual appraisal non avrà senso etc etc. Il discorso in realtà diventa più ampio e filosofico. Anche perché un modello di pensiero basato sulla “quantità” è alla base del pensiero occidentale. Ma scendiamo di livello e vediamo con un esempio concreto come concentrandoci solo sugli obiettivi può essere disfunzionale. Immaginiamo Evaristo, un giovane commerciale assunto da poco. La sua principale attività è quella di fissa-

re appuntamenti telefonici con potenziali clienti che poi dovrà incontrare per vendere il suo prodotto. Il suo capo giustamente si siede con lui e discutono del come e del quanto. In particolare si concentrano su quante telefonate al giorno Evaristo potrà fare e conseguentemente quanti appuntamenti ci si aspetta che prenda entro la fine del mese. Un mese dopo i due si re incontrano e il capo verifica immediatamente il numero di appuntamenti presi. Evaristo mogio dichiara di non aver raggiunto l’obiettivo e il capo si mostra indispettito, mettendo in discussione la sua “motivazione”. Infine vengono fissati nuovi obiettivi per il mese successivo. Nuovo incontro e questa volta Evaristo è raggiante. Stavolta c’è l’ha fatta; complimenti del capo e tutti sono felici e contenti. Qual è il problema? Che per raggiungere l’obiettivo Evaristo ha preso appuntamenti con “cani e porci” (passatemi il francesismo), insomma con aziende con palese potenzialità commerciale nulla. Appuntamenti a cui comunque dovrà andare e che impegneranno moltissimo tempo. Sprecato. Dove è il problema qui? Nella capacità o motivazione del ragazzo nel prendere appuntamenti? Forse no perché per raggiungere l’obiettivo ha comunque

dovuto telefonare e far valere se sue capacità comunicazionali al telefono. E allora forse ci si sarebbe dovuti concentrare meglio sul processo: innanzitutto verificando “on the job” la possibilità di migliorare la strategia di approccio di Evaristo ai clienti con potenziale. E se non si fossero evidenziate aree critiche, pensare di rimettere in discussione tutta la strategia, magari modificando la comunicazione dell’azienda all’esterno, cambiando la targettizzazione etc etc. Insomma un lavoro molto più impegnativo sia a livello di tempo che di “capacità di messa in discussione” del manager in questione. Molto più comodo contare il numero di appuntamenti. Risultato: il processo disfunzionale di approccio al mercato rimane tale e quale, nessun apprendimento organizzativo e un gran spreco di energie. Insomma, gli obiettivi vanno bene, ma attenzione perché possono portarci fuori strada. Come ci fa capire in modo fulminante questa antica storiella orientale. Un giovane attraversò tutto il Giappone per raggiungere una famosa palestra di arti marziali. Arrivato al cospetto del maestro disse “voglio studiare con te e diventare il più abile combattente del Giappone. Quanto tempo mi ci vorrà?”. “Almeno dieci anni” rispose il maestro. “E se studiassi il doppio dei tuoi allievi?” continuo il giovane. “Allora ci vorranno vent’anni”, rispose il maestro. “Vent’anni? E se io mi mettessi a praticare giorno e notte con tutte le mie forze?”. “Trent’anni”, fece il maestro. “Ma come è possibile che ogni volta che ti dico che ci metterò più impegno, mi dici che ci vorrà più tempo?”, chiese il ragazzo sconcertato. “La risposta è semplice. Se un occhio è continuamente fisso sulla destinazione finale, resterà solo l’altro occhio per cercare la Via”. ■ 5 2014

www.mastermeeting.it

103


FINANCE CONFIDENTIAL

a cura di Andrea G. Moscatelli mag2063@yahoo.it

Golden shares?, golden power?:

fatti gli europei, per favore, facciamo l’Europa Partendo dalla citazione di M. D’Azeglio “fatta l’Italia, facciamo gli Italiani”, in questi giorni in cui milioni di europei sono stati chiamati ad esprimersi per nominare i propri rappresentati in seno al Parlamento Europeo, viene evidente constatare come nella costruzione dell’Europa si è agito prima a voler chiamare europei popoli differenti che sino a sessanta anni prima si massacravano in guerre aberranti, tralasciando di formare l’Europa nella sua interezza, pur rappresentandola con una bandiera a corona di stelle su campo blu per quello che gli europei immaginavano diventassero gli Stati Uniti d’Europa. I più fervidi antieuropeisti affermano che si è costruita l’Europa delle Banche e non delle persone, il sottoscritto che ha viaggiato abbastanza per lavoro ed ha vissuto in Paesi europei non solo i periodi di vacanza estiva, si sente di affermare che tra i comuni cittadini europei non si evidenziano delle evidenti differenze nel tenore di vita e tantomeno riguardo le preoccupazioni sul futuro, ed inoltre più o meno tutti guardano con sospetto le altre Na-

104

5 2014

www.mastermeeting.it

zioni ritenendo che se la passino meglio in quanto se ne approfittano. La grande confusione che si percepisce sull’argomento e la mancanza di un’identità federale europea determina una debolezza strutturale, alimentata dalla diffidenza dei cittadini che cercano la causa del malessere additando il sistema finanziario come il principale indiziato, e guardando nostalgicamente al passato piuttosto che costruire il proprio futuro. I sistemi finanziari e monetari sono per loro natura in evoluzione e seguono l’andamento dell’economia e dei popoli; i cosiddetti “mercati” si sviluppano solo in presenza di soggetti che hanno la capacità di acquistare beni e servizi, oltre che produrli, quindi è naturale che se popoli numericamente rilevanti come Cina ed India aumentano la loro capacità produttiva (sviluppo) e la loro capacità acquisitiva (mercato) determinano dei cambiamenti planetari di tale dimensione che ipotizzare un ritorno al vecchio mondo pre avvento dell’euro e dell’Europa per una nazione piccola come l’Italia non garantisce un futuro migliore dall’attuale. I mercati finanziari di origine capitalistica ragionano asetticamente sull’opportunità di guadagno, ovunque esso sia, sempre che sia realizzato con fondi e mezzi leciti, e quindi diventano giudici implacabili nel premiare o meno una politica economica sana e uno sviluppo concreto delle attività produttive e di servizi: compito di chi fornisce le direttive e di chi ha il potere/dovere di attuarle è rendere con esse attrattivi e sicuri i progetti e quindi creare i presupposti di arricchimento sia degli investitori che degli attori dello sviluppo: le persone. Guardando gli accadimenti degli ultimi anni e senza esprimere un giudizio sulle ragioni, è evidente che siamo distanti dall’essere Stati Uniti d’Europa, in quanto ogni stato pensa principalmente a sé, alla propria politica alla propria economia per


FINANCE CONFIDENTIAL

poi dover intervenire a contribuire ai fondi salva stati a favore di altre nazioni che alle volte proprio certe politiche economiche interne miopi hanno determinato: sembra folle ma è così, ed a riguardo porto un esempio che parte da lontano. Negli anni ’80 in Gran Bretagna imperversava una crisi profonda, economica, finanziaria, sociale, talmente grave che il governo di allora decise di procedere a vendere (privatizzare) parte delle aziende di proprietà statale, tuttavia volendo evitare che pezzi di Gran Bretagna ritenuti strategici venissero ad essere posseduti da stranieri, introdusse le cosiddette golden shares (azioni d’oro), in sintesi una serie di norme che impedivano a soggetti estranei agli interessi nazionali di acquisire parte di quelle attività. Sulla stessa lunghezza d’onda si sono comportate le altre nazioni europee che hanno varato il loro piano di privatizzazioni come la Francia e l’Italia alla fine degli anni ’90 che però ha coinciso con l’introduzione dell’Euro ossia della moneta unica e della libera circolazione di capitali e persone in seno all’unione, concetto questo astrattamente corretto in presenza delle stesse leggi nazionali, tuttavia poiché il perimetro di ciò che è strategico per ogni singolo Paese dell’Unione pare non sia uguale o semplicemente i legislatori non hanno messo mano contemporaneamente alle normative vigente, questo paradosso, se filosoficamente può essere materia di dibattito, concretamente nelle economie e nella finanza determina importanti effetti di disequilibrio. L’Italia più volte richiamata dall’Unione Europea per definire i suoi interessi strategici (?), nel maggio del 2012 con il Governo Monti mette mano alla questione ed interviene a definire ciò che è strategico e di interesse nazionale coperto dalle norme della golden share; tuttavia nell’estate dell’anno successivo il colosso spagnolo telefonica tenta di acquisire la rete distributiva di Telecom e ciò fa gridare allo scandalo perché la rete distributiva non era all’interno del perimetro definito strategico. Si blocca l’operazione e si preannuncia per settembre 2013 un decreto immediato su energia e distribuzione, che non viene approvato ed è tuttora in fase di approvazione. È indubbio che la rete telefonica sia stra-

tegica per una singola Nazione, ma se esistessero gli Stati Uniti d’Europa, non interesserebbe a nessuno chi partecipa o possiede una rete, basta fosse società degli Stati Uniti d’Europa, quindi c’è ancora diffidenza tra le Nazioni dell’Unione, c’è ancora il confine invisibile, non delle persone che viaggiano liberamente da Roma a Lisbona senza incontrare una frontiera, ma della diffidenza dei Governi Nazionali verso gli altri popoli europei, le identità politiche, e l’identità nazionale inclusa la sua difesa. Qualche anno fa parlavo con un rappresentante sindacale che mi rappresentava la triste notizia della messa in cassa integrazione degli operai impiegati in un’azienda che produceva i telefoni per la pubblica amministrazione: lanciata la gara europea se l’era aggiudicata un’azienda francese. Bene, alla luce dell’esperienza, chiesi se la nostra azienda si fosse mossa per partecipare alla gara per aggiudicarsi la produzione dei telefoni dell’amministrazione francese, mi venne risposto che non era stato possibile perchè la Francia riteneva la fornitura dei telefoni della pubblica amministrazione attività strategica e quindi affidabile solo ad aziende francesi (golden share), risultato centinaia di lavoratori italiani in cassa integrazione per essere stati europeisti, o perché non siamo stati capaci sino ad ora di realizzare gli Stati Uniti d’Europa?. Quanto tempo perso all’interno dei confini dell’Unione Europea ad arroccarci su posizioni differenti per piccole prese di posizione, al posto di impiegarlo nello sviluppo economico e finanziario di tutti gli abitanti dell’Unione, proiettandolo all’esterno. Forse ci serve più coraggio che diffidenza. Gli Stati Uniti d’Europa avrebbero ed hanno un potenziale enorme dal punto di vista economico e finanziario come dal punto di vista sociale, probabilmente quello che stiamo vivendo, ossia una strategia che alimenti l’indeterminatezza è un tentativo di minare il processo di integrazione da parte di chi non ha interesse affinché venga realizzato un futuro di stabilità, benessere e convivenza civile, tuttavia nel lungo periodo questa strategia verrà sconfitta e se dovessi scegliere dove allocare i miei risparmi su questo orizzonte temporale, non avrei dubbi a scegliere gli Stati Uniti d’Europa. ■ 5 2014

www.mastermeeting.it

105


IL PARERE DEL LEGALE

a cura dell’avvocato Roberta Borghini

Il reclamo del turista?

Entro dieci giorni

Al diritto del viaggiatore-consumatore ad essere risarcito nel caso in cui non gli siano stati forniti gli standard qualitativi promessi, fa da necessario corollario il dovere dello stesso di segnalare con tempestività le proprie doglianze. In altre parole, nei cosiddetti viaggi con formula “tutto compreso”, secondo il D. Lgs. n. 111 del 1995 (art. 19) e poi ancora secondo il codice del consumo (art. 98), il turista è tenuto a comunicare senza particolari formalità, ma con solerzia, in loco proprio mentre sta trascorrendo il periodo di vacanza, eventuali disservizi quali, ad esempio, il mancato utilizzo della piscina, un guasto all’impianto di aria condizionata nella stanza, l’inadeguatezza dei pasti oppure la mancata fruizione della vista mare promessa. Lo scopo della previsione normativa è lampante: la tempestiva segnalazione permette un immediato intervento dell’organizzatore del viaggio per porre rimedio ai disagi denunciati. Nel contempo, è preferibile che il viaggiatore insoddisfatto provveda a documentare le disfunzioni subite (mediante foto, ricevute o scontrini di spese aggiuntive impreviste, dichiarazioni di testimoni), anche in vista di un futuro probabile contenzioso.

106

5 2014

www.mastermeeting.it

Secondo le stesse norme, il turista ha anche l’onere di presentare reclamo con raccomandata o altri mezzi in grado di assicurare la prova dell’avvenuto ricevimento entro dieci giorni dalla data del rientro. La ratio di tale previsione normativa è altrettanto lampante: consente all’organizzatore o al venditore del pacchetto turistico, chiamati a rispondere delle lamentele del viaggiatore, di raccogliere elementi di prova a propria discolpa, essendo impossibile farlo a distanza di molto tempo dalle circostanze denunciate. Si è a lungo discusso in dottrina circa il valore da attribuire all’onere di presentare detto reclamo: in altre parole, ci si interrogava sulla sorte di una richiesta risarcitoria non “corredata” dal reclamo scritto nei rituali dieci giorni. Anche la giurisprudenza sul punto era divisa: secondo molti giudici, non poteva essere considerata vessatoria, ed era quindi efficace, la clausola contenuta nelle condizioni generali di vendita di un pacchetto turistico che connota il termine per sporgere reclamo come decadenziale (cfr. Giudice di Pace Roma, 27 settembre 2001); altri giudici sono giunti alla diversa conclusione che il mancato – o il tardivo – invio della raccomandata entro il termine di dieci giorni non comportano alcu-

na limitazione alla tutela risarcitoria del consumatore. La diatriba è stata risolta recentemente dalla Suprema Corte che ha ritenuto di condividere l’interpretazione più favorevole al consumatore: ha, infatti, stabilito che l’art. 98 codice del consumo “lungi dallo stabilire oneri e decadenze a carico del consumatore-viaggiatore, è a favore di quest’ultimo nel senso che (punto 1) la contestazione delle mancanze deve avvenire senza ritardo proprio per consentire all’organizzatore di eventualmente porvi rimedio, e nel senso che (punto 2) l’invio di una raccomandata, da parte del consumatore, con ricevuta di ritorno entro e non oltre dieci giorni lavorativi dalla data del rientro, è facoltativa ed ha la chiara funzione di denuncia degli inadempimenti al fine di favorire una soluzione della controversia in via stragiudiziale” (Cass. civ., sez. III, 10 gennaio 2011, n. 297; ed in senso conforme: Cass. civ., sez. III, 2 marzo 2012, n. 3256). Ogni questione, comunque, viene superata con l’aggiunta del comma 3 alla norma (vedi box), che di fatto esplicita la non necessarietà della proposizione del reclamo ai fini risarcitori e la sua valutabilità solo ai fini della quantificazione del danno. ■

Relativamente al reclamo del consumatore per le mancanze nell’esecuzione del contratto di viaggio, l’attuale Codice del Turismo (D. lgs. 79/2011) prevede all’art. 49: “1. Ogni mancanza nell’esecuzione del contratto deve essere contestata dal turista, mediante tempestiva presentazione di reclamo affinchè l’organizzatore, il suo rappresentante locale o l’accompagnatore vi pongano tempestivamente rimedio. 2. Il turista può altresì sporgere reclamo mediante l’invio di raccomandata o di altri mezzi che garantiscono la prova dell’avvenuto ricevimento, all’organizzatore o all’intermediario, entro dieci giorni lavorativi dalla data di rientro nel luogo di partenza. 3. La mancata presentazione del reclamo può essere valutata ai fini dell’articolo 1227 del codice civile (n.d.r.: concorso del fatto colposo del creditore)”.

Se volete rivolgere qualche domanda all’avvocato Roberta Borghini potete scrivere a: avv.borghini@alice.it


THE WAY AHEAD FOR YOUR QUALITY BUSINESS

INFORMAZIONE, SCAMBIO E INCONTRO NEL MONDO DEL TURISMO

Home

Rubriche

Pubblicazioni

Registrati al MARKET PLACE su www.mastermeeting.it, la piazza affari GRATUITA per gli event manager

Servizi

Eventi

Premio Excellent

Ricerca strutture

Market place

OFFERTE DEL MESE Sono presenti 26 offerte

Clicca e registrati

REGISTRATI ADESSO

Servizio esclusivo e gratuito per:

BOLZANO Bolzano ★★★★

• Opzionare offerte meeting di qualità a prezzi confidenziali

48 H

a persona Fino a sabato 27 settembre 2014

+ +

LUCCA Castelvecchio Pascoli ★★★★

• Consultare il motore di ricerca con informazioni dettagliate su strutture d'eccellenza • Richiedere un preventivo direttamente alle strutture selezionate con un click

SPECIAL SPRING 2014 - FULL DAY MEETING

PALERMO Palermo ★★★★

VERONA Soave

SPECIAL PRE-OPENING MEETING RATE - FULL DAY PACKAGE Un resort immerso nel verde di 2000 ettari di parco, 180 camere esclusive con centro benessere, sauna, calidarium, piscina interna ed esterna con vista mozzafiato sulla valle, 2 ristoranti per scoprire i gusti locali e una longe per rilassarsi assaporando intriganti cocktails, 11 sale meeting, un Salone con capacità massina di 900 persone perfetto per qualsiasi tipo di evento.

GRANDI EVENTI DEL SOLE A pochi metri dal porto di Palermo ed a soli 15 minuti a piedi dal centro è uno dei maggiori centri congressuali della città con le sue 8 sale meeting da 10 pax fino alla plenaria da 600 posti. Dotato di 306 camere (di cui 9 junior suite) con connessione internet, tv, sky, safe.

MEETING & EDUCATIONAL CON GLAMOUR 4 * A SOAVE (VR) L’hotel offre ai suoi ospiti un ambiente raffinato e ricco di stile ed elegante. La comodissima uscita autostradale A4 di Soave - San Bonifacio è l’accesso alla zona enogastronomica più ricca dell’Est Veronese, dove il Vino Bianco Soave è tradizione

50 H

a persona Fino a sabato 27 settembre 2014

+ +

78 H

a persona Fino a sabato 27 settembre 2014

+ +

80 H

a persona Fino a sabato 27 settembre 2014

+ +

Communication Agency Int. Srl 20121 Milano - Via San Simpliciano, 4 - tel. 02/862327 - fax 02/863856 cod. fisc./p. iva 13057080155 - r.e.a. 1613718 reg. imprese milano - info@communicationagency.it - www.mastermeeting.it


SCENARI DEL TURISMO

Turismo e Sviluppo: il punto di discontinuità Le proposte delle imprese, gli impegni delle Istituzioni. Confcommercio, Sangalli: «ripensare il turismo in 3D, o ancora meglio in 4D»

✒Tiziana Conte In un momento non facile per la nostra economia, un segnale di ottimismo arriva dalla prima Conferenza Italiana del Turismo (destinata a diventare un appuntamento annuale) sotto l’egida di Confturismo, che si è svolta lo scorso mese a Roma nella sede di Confcommercio con gli interventi di Carlo Sangalli, presidente Confcommercio, Francesca Barracciu, sottosegretario ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Luca Pa-

Diversificare, destagionalizzare, distinguere e digitalizzare. Sono questi i punti cardini attorno ai quali ruota la riqualificazione del turismo in Italia

108

5 2014

www.mastermeeting.it

tanè, presidente Confturismo, Nicola Piepoli, presidente dell’omonimo Istituto, Piero Galli, direttore generale gestione evento Expo 2015 ed Enrico Gasperini, presidente Digital Magics SpA. Si è parlato di progetti e nuove proposte imprenditoriali per lo sviluppo del turismo ma anche di risultati positivi sulla propensione degli italiani a viaggiare. Un incontro-confronto tra associati e istituzioni, su vari temi. Ad aprire i lavori, il presidente Confcommercio, Carlo Sangalli, che ha sottolineato la necessità di un ripensamento del turismo italiano in 3D. «La prima D si riferisce alla diversificazione del prodotto che possa consentire al turista di poter tornare per scoprire nuove realtà», ha


SCENARI DEL TURISMO

spiegato, «la seconda D alla destagionalizzazione, perché i picchi stagionali non fanno bene né alle imprese né al consumatore»; la terza D alla distinzione che si traduce in turismo di qualità e sostenibile, «perché se non conserviamo la nostra bellezza il turista non ci sceglie più». Ed ha poi aggiunto: «In realtà ci sarebbe anche una quarta D, la digitalizzazione». Ma per tutto questo occorrono azioni da parte del governo perché «il nostro non è un settore da cui si può soltanto prendere. E mi riferisco alla tassa di soggiorno il cui denaro incassato è attualmente bloccato nelle casse dei Comuni per via del Patto di stabilità e non c’è investimento sul territorio». Gli fa eco Luca Patanè che rimprovera al Governo le troppe tasse imposte al settore e lo esorta ad un maggiore slancio nella promozione Italia con stanziamenti adeguati. «E le risorse per il turismo vanno trovate subito perché è il futuro che darà da mangiare ai nostri figli». Il presidente di Confturismo ha chiesto inoltre la possibilità di essere coinvolti nelle decisioni e nelle scelte pubbliche inerenti al comparto. Disponibilità accordata dal Sottosegretario Francesca Barracciu che per l’occasione ha voluto ricordare che «esiste un Ministero e che

l’accorpamento del Turismo con i Beni Culturali non ha un sapore logistico ma politico e strategico. E il Governo intende occuparsi del rilancio del settore, obiettivo comune di pubblico e imprese». Barracciu ha poi ricordato che il Decreto Turismo intende dare risposte concrete: la riforma dell’Enit, che prevede la chiusura delle sedi estere e l’utilizzo delle risorse nella promo commercializzazione; il miglioramento della digitalizzazione dell’offerta turistica, il credito d’imposta per le imprese che sapranno essere innovative sul web; la tutela delle imprese ricettive dall’accerchiamento delle Olta estere, in-

Carlo Sangalli, presidente Confcommercio

UN PORTALE OPEN PER L’INCOMING La Conferenza è stata l’occasione per la presentazione, a firma Confturismo, Uvet e Digital Magics, del progetto Tripitaly.it. Il portale open per l’incoming nasce dalla necessità di dare uno strumento utile per la promozione e la fruizione dell’Italia turistica al fine di poter competere al meglio sui mercati internazionali. La piattaforma, creata da Digital Magics con il contributo di innovative startup, raggrupperà in un solo hub le informazioni, i servizi e le diverse offerte commerciali consentendo ai turisti in modo semplice e veloce di pianificare e acquistare il pacchetto vacanza personalizzato comprensivo di biglietti di aerei, treni e autobus. Al sito internet sarà affiancata anche un’applicazione mobile che accompagnerà i turisti stranieri durante il loro soggiorno in Italia. «Credo molto nel supporto della tecnologia per favorire lo sviluppo e l’innovazione nel nostro settore che, più di tutti, può proprio grazie a internet cogliere nuove opportunità di business», ha commentato il Presidente di Confturismo e di Uvet, «Il digitale non rappresenta una minaccia per il nostro comparto, bensì un potenziale fonte di nuovi ricavi per le imprese». E un fattore di competitività «Paesi europei come Spagna e Francia sono molto più avanti di noi» ha sottolineato Enrico Gasperini, fondatore e presidente di Digital Magics Spa, aggiungendo che « il portale Tripitaly.it, operativo per Expo 2015, si svilupperà tenendo conto del progetto tecnologico “E015” nato per dare un forte impulso in termini di innovazione e di apertura a tutti i soggetti interessati a Expo 2015».

5 2014

www.mastermeeting.it

109


SCENARI DEL TURISMO

Luca Patanè, presidente Confturismo, e Francesca Barracciu, sottosegretario del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo

vestimenti per la riqualificazione degli alberghi, attenzione alla tematica degli stabilimenti balneari e alla semplificazione dei visti. Sull’argomento Olta, Patanè ha sottolineato che «le battaglie contro i colossi mondiali possono essere lunghe e portare a poco» e che «dovremmo piuttosto chiederci come mai non c’è un’azienda italiana nel campo del digitale applicato al turismo. Dobbiamo essere noi a creare, innovare ed imprimere ottimismo. E questo è un dovere che la politica deve portare a casa».

Visibilità e opportunità di business con Italy&You Patanè ha poi annunciato la costituzione, su impulso del gruppo Uvet, polo distributivo del turismo con un giro d’affari di 2,2 mld di euro, la rete di imprese “Italy & You” cui hanno già aderito 100 piccole realtà della filiera turistica presenti in 19 regioni italiane. Ne fanno parte aziende del

Tra le risposte attese dal Decreto Turismo ci sono: la riforma dell’Enit, una più adeguata promo commercializzazione, il miglioramento della digitalizzazione, il credito d’imposta per le imprese web più innovative, la tutela dalle Olta estere, la riqualificazione degli hotel e la semplificazione dei visti

110

5 2014

www.mastermeeting.it

comparto distributivo, dell’hotellerie, del tour operating, ma anche dell’ambito tecnologico, dei trasporti, della formazione, delle assicurazioni e della comunicazione. «L’obiettivo è creare occasioni di visibilità e di business, specie all’estero, utilizzando azioni e strumenti ai quali ciascuna realtà da sola non riesce ad acce-


SCENARI DEL TURISMO

dere», ha spiegato. Le regioni rappresentate nella rete d’impresa “Italy&You” sono Lombardia (24), Liguria (14), Piemonte (11), Toscana (10), Puglia (9) Lazio (6), Campania (5), Sicilia (4), Veneto (3), Friuli Venezia Giulia (2), Sardegna (2), Emilia Romagna (2), Umbria (2), Abruzzo (1), Basilicata (1), Marche (1), Trentino (1), Molise (1), Calabria (1). Nelle prossime settimane si svolgeranno incontri sul territorio per confrontarsi con gli aderenti e per presentarsi ai nuovi potenziali associati. Subito dopo verranno messi a punto i primi passi operativi da svolgere dalla partecipazione a fiere internazionali alle creazione di prodotti ad hoc.

Quest’estate gli italiani viaggeranno di più Un dato incoraggiante arriva dalla ricerca sulla propensione al viaggio degli italiani realizzato dallo Studio Piepoli: un termometro che dovrà essere costante per scegliere strategie e orientamenti. Il sondaggio condotto su un campione di mille italiani dai 18-74 anni, rivela che quest’anno ci sarà un 12% di potenziali nuovi viaggiatori rispetto allo scorso anno. L’indice di propensione al viaggio, infatti, risultato di

un algoritmo che combina le risposte date ad una serie di domande sulle previsioni di viaggio nei successivi tre e dodici mesi, si attesta a 56 (su scala 0-100) ed è sensibilmente più elevato tra i giovani (18-34 anni), tra chi vive al nord o risiede nelle grandi città. Tra maggio e luglio un italiano su due prenoterà la propria vacanza estiva sul web: ormai la rete è un mezzo trasversale rispetto all’età del turista. Più di un italiano su due (54%) è solito organizzare il viaggio con largo anticipo e questa abitudine è preponderante soprattutto fra i più giovani. Per quanto concerne le destinazioni, quasi 8 italiani su 10 opteranno per l’Italia tra maggio e luglio ed in particolare per Toscana, Puglia ed Emilia Romagna fra i primi posti e preferendo il mare (60% degli intervistati), le città d’arte (25%) per le quali le destinazioni estere ottengono un buon posizionamento e la montagna (14%), citata soprattutto da chi ha più di 55 anni. Tra le destinazioni fuori dai confini nella stagione estiva dominano Spagna, Grecia e Francia per il medio-corto raggio, Egitto, Usa e Sud America per il medio-lungo raggio. La maggior parte degli intervistati viaggerà in coppia (44%) mentre il 37% di loro con la famiglia. Più basse le percentuali di chi sceglie il viaggio con amici (22% ma sale al 36% tra i più giovani) o da solo (7%). Nel corso dell’evento è stato sperimentato il televoto: gli associati hanno infatti avuto modo di votare alcune linee strategiche future, tra le quali la dotazione di un osservatorio permanente sui trend delle vacanze (approvato dal 70% dei votanti) e di avere monitoraggi trimestrali con dati su comportamenti turistici (voluto dal 56% dei partecipanti). ■

Nicola Piepoli, presidente dell’omonimo Istituto

5 2014

www.mastermeeting.it

111


SCENARI DEL TURISMO

Il lato femminile

del viaggio d’affari Sempre più ricerche internazionali stanno indagando il female business traveller. Per scoprire che le donne mostrano una maggiore propensione alla pianificazione e che, in Italia, il divario tra i sessi si misura anche contando le carte d’imbarco

✒Aura Marcelli Quando si parla di donne in viaggio di lavoro il rischio è sempre quello di ridurre identità e differenze di genere alla richiesta di migliori courtesy set o alla disponibilità in albergo di trattamenti Spa. Senza nulla togliere al valore aggiunto offerto da amenities di buon livello e massaggi rilassanti, accessori ormai bipartisan, apprezzati dagli uomini tanto quanto dalle donne, le peculiarità del mondo femminile nell’ambito del business travel sono sicuramente molto più articolate e interessanti. Ne è prova il fatto che siano diverse le ricerche indipendenti che negli ultimi

112

5 2014

www.mastermeeting.it

mesi hanno indagato proprio il tema dei viaggi di lavoro al femminile, delineando un panorama articolato e tutt’altro che scontato.

Le italiane in viaggio Un’analisi appena presentata da AirPlus International, società multinazionale leader nelle soluzioni di pagamento e analisi delle spese di viaggio aziendali, è stata condotta su 145 milioni di transazioni effettuate nel 2013 dalle aziende clienti nel mondo. I dati che emergono dipingono un quadro non molto positivo, soprattutto


L’INCHIESTA

Mentre in Italia, nel 2013, solo il 2,2% dei biglietti aerei emessi per viaggi business è stato destinato a donne, a livello globale, si registra un numero crescente di viaggiatrici d’affari

per l’Italia: solo il 2,2% dei biglietti aerei emessi per viaggi business nel 2013, infatti, sono stati destinati a donne, percentuale questa che colloca l’Italia all’ultimo posto in Europa dietro a Benelux (19,9%), Germania (17,5%), Svizzera (15,1%), Paesi Bassi (15%), Gran Bretagna (13,9%) e Francia (10,4%). Questo dato si contrappone, ma solo a un primo sguardo, a quello riportato da un’altra ricerca piuttosto recente presentata lo scorso ottobre, condotta da TNS per Amadeus (tra i leader nella fornitura di soluzioni IT per il settore globale del turismo e dei viaggi), che individua nel nostro Paese proprio una delle maggiori incidenze di donne tra i viaggiatori d’affari, che addirittura rappresenterebbero il 51,5% del totale, contro una media europea pari al 36%. Il paradosso si risolve se si tiene in considerazione la grande variabilità nel numero dei viaggi effettuati durante l’anno da business traveller occasionali (anche solo 2

all’anno) o abituali (almeno 21 all’anno, per gli standard della ricerca di Amadeus). Resta il fatto che il rapporto tra le trasferte di lavoro in aereo che coinvolgono uomini e donne in Italia è del tutto sproporzionato, indice questo di un divario tra i sessi nel nostro Paese assolutamente anacronistico. «Il fatto che in Italia solo 2 donne ogni 98 uomini volino per lavoro è un’ulteriore conferma del ruolo ancora marginale delle donne in azienda», ha commentato Diane Laschet, Amministratore Delegato di Air Plus International Italia, in occasione della conferenza stampa dello scorso 1 aprile. «Il rapporto Eurofound 2013 mette in luce come in Italia esista una segregazione di genere con le donne ancora relegate in ambiti professionali considerati femminili quali i lavori di assistenza, istruzione, pulizie, vendita al dettaglio. E, anche se in altri settori la situazione è più equilibrata, appare evidente dai dati presentati oggi che nel nostro Paese resta ancora molta strada da fare nella maggior parte delle professioni e dei settori». A conferma di quanto detto, una recente indagine OCSE

Il 28% delle donne in viaggio d'affari, secondo bmiregional, si sente al sicuro quando si trova all’estero per lavoro, mentre il 15% preferisce le trasferte con un compagno di viaggio

5 2014

www.mastermeeting.it

113


sce

Una recente indagine OCSE riporta come sia solo il 47% delle donne italiane a lavorare, contro il 67% degli uomini. Un divario che continua ad aumentare, anziché diminuire, e che ci porta lontani dalla media OCSE del 60%

114

5 2014

riporta come sia solo il 47% delle donne italiane a lavorare, contro il 67% degli uomini. Un divario che continua ad aumentare, anziché diminuire, e che ci porta lontani dalla media OCSE del 60%.

Nel mondo più donne e più viaggi A livello globale, al contrario, l’accresciuto ruolo delle donne nelle aziende si riflette nella crescita del numero delle viaggiatrici d’affari. E il mondo del turismo,

www.mastermeeting.it

ancor prima di quello corporate, se ne sta rendendo conto e si sta attivando per comprendere il fenomeno e per rispondere in modo adeguato. Mentre, infatti, stando all’AirPlus Travel Management Study 2014, a livello globale solo il 30% dei travel manager considera che questa tendenza possa avere un impatto sulle politiche di viaggio aziendali, la compagnia aerea inglese bmiregional ha commissionato una ricerca condotta su un panel di oltre 1.000 business traveller per comprendere i comportamenti e le richieste specifiche delle donne nei loro viaggi di lavoro, o, in altre parole, ciò che le distingue davvero dai colleghi maschi. La ricerca indipendente ha rivelato che un quarto delle donne intervistate hanno aumentato negli ultimi 5 anni la frequenza dei loro viaggi in aereo e che le signore del business travel tendono a pianificare le trasferte con maggiore anticipo rispetto agli uomini: il 39% delle donne organizza il viaggio con almeno 4 settimane d’anticipo, mentre tra gli uomini a farlo è solo il 20%. Le donne italiane, inoltre, quando pianificano un viaggio di lavoro difficilmente lo annullano: nel 2013 solo lo 0,03% ha cancellato la propria trasferta rispetto al 2,84% dell’altro sesso.


BARBARA AINIS

L’INCHIESTA

BARBARA AINIS

La sicurezza è senz’altro un tema importante per le donne in viaggio d’affari, ma il 28% delle intervistate da bmiregional ha affermato di sentirsi al sicuro quando si trova all’estero per lavoro, mentre il 15% preferisce le trasferte con un compagno di viaggio. Le donne si sono dimostrate maggiormente capaci di adattarsi alle condizioni di viaggio, meno preoccupate dei colleghi maschi di questioni concernenti lo status, come ad esempio viaggiare in prima classe. Sempre in tema di voli aerei, un quarto delle intervistate ritiene che la distinzione tra toilette per donne e quelle per uomini sarebbe una buona idea anche a bordo degli aeromobili, ma solo il 6% sarebbe pronta a pagare qualcosa in più per questo beneficio. Più alta, ma pur sempre contenuta, la percentuale di donne che apprezzerebbero settori separati in cabina con posti a sedere per sole donne. «Questa ricerca mostra come lievi diver-

genze possano davvero fare la differenza», ha affermato Cathal O’Connell, CEO di bmiregional. «Ci sono sfumature diverse nel modo in cui uomini e donne viaggiano... Il settore dei viaggi ha provato ad attrarre le donne con piani femaleonly negli hotel e guest room su misura, ma i risultati della nostra ricerca mostrano che l’attuale offerta di aerei, hotel e ristoranti non scoraggia le donne business traveller dal viaggiare da sole. Piuttosto, risulta chiaro che non tutto va bene per tutti – uomini e donne». La ricerca ha fornito alla compagnia spunti per migliorare il loro servizio a bordo, tenendo conto, ad esempio, del fatto che le viaggiatrici quando sono in aereo apprezzano e preferiscono pasti più leggeri, soprattutto nei voli mattutini, o che minori limitazioni sul bagaglio a mano possono facilitare le cose in termini di convenienza e risparmio di tempo. «È importante che si investighi con simili ricerche sul tema delle donne in viaggio d’affari», ha affermato Debbee Dale, Vice Chair della Association of Women Travel Executives (AWTE). «Le donne giocano un ruolo vitale nel business e con passare del tempo vediamo sempre più donne occupare ruoli dirigenziali nelle aziende internazionali. Ci piace credere che le imprese più lungimiranti sapranno aver cura delle esigenze e delle priorità delle donne business traveller». ■

Piani female-only negli hotel e guest room su misura sembrano non essere la soluzione per attrarre le viaggiatrici business. Le donne si sono dimostrate maggiormente capaci di adattarsi alle condizioni di viaggio e meno preoccupate dei colleghi maschi di questioni concernenti lo status.

5 2014

www.mastermeeting.it

115


SCENARI DEL TURISMO

L’importanza del meeting planner

Per molti manager l’ecosostenibilità è un tema strategico, ma sono pochi quelli che si attivano per il calcolo e la relativa compensazione delle emissioni di CO2 generate dall’evento

Sottovalutata, soprattutto nel mercato delle aziende italiane, la figura dell’event manager è cruciale invece per garantire allo stesso tempo successo nell’organizzazione di eventi e una migliore politica di controllo dei costi

✒Davide Deponti Solo l’11% delle aziende italiane prevede nel proprio organico la figura di un meeting planner o di un event manager ai quali affidare l’organizzazione di incontri business e di eventi. E nelle altre? Purtroppo domina soprattutto il sovrapporsi delle competenze con il risultato che molto spesso si generano grossi problemi nella realizzazione dei meeting. Ed è proprio la carenza di questo tipo di professionista in seno all’azienda, la difficoltà primaria che emerge da due recenti ricerche sull’argomento: una, “Il mondo corporate”, realizzata da Cisalpina Tours, e l’altra “CWT Travel Management Priorities”, a cura di Carlson Wagonlit. Proprio in quest’ultima indagine, che ha coinvolto 970 travel ma-

116

5 2014

www.mastermeeting.it

nager nel mondo, è emersa la necessità di una maggiore collaborazione tra le varie funzioni aziendali coinvolte nella gestione di un meeting. Secondo gli intervistati, se da un lato la tecnologia amplia le aspettative dei partecipanti agli eventi, dall’altro apre anche nuove opportunità per gli event manager: sono disponibili big data, proliferano applicazioni per i dispositivi mobili, i social network offrono l’opportunità di assistere i viaggiatori d’affari in tutte le loro esigenze come mai finora. Allo stesso tempo la necessità di garantire sicurezza – intesa come protezione non solo dei dipendenti in trasferta, ma anche delle informazioni sensibili contenute sui dispositivi – rimane un aspetto chiave.


SCENARI DEL TURISMO

Senza dimenticare che, per quanto riguarda in particolare proprio i manager italiani, tra le priorità c’è l’applicazione di una travel policy che favorisca il controllo dei costi (65%), considerata – al pari della ricerca di nuove modalità per ottenere risparmi (65%) e alla ottimizzazione di processi end-to-end – al terzo posto, con il 60% dei rispondenti.

Professionisti al top Dai dati della ricerca Cisalpina Tour emerge anche l’esigenza di una cultura aziendale in tema di eventi più flessibile e rispondente ai cambiamenti del mercato. Secondo gli intervistati un meeting planner interno, quale unico punto di riferimento, agevola e velocizza l’organizzazione di un evento, mettendo al riparo dal rischio della sovrapposizione di ruoli, problema che spesso si verifica quando si decide di affidare a un esterno questo tipo di servizio. Dalla survey, realizzata da Cisalpina Research e condotta su un campione di 500 aziende italiane di medie e grandi dimensioni (le aziende organizzano il 64% degli eventi che hanno luogo in Italia, NDR), si scopre anche come i professionisti dell’organizzazione eventi evidenzino in diverse aziende una forte scollatura fra chi progetta gli eventi e chi detiene il processo decisionale. Nell’82% a decidere sono i top manager, i quali però non sempre partecipano alla fase progettuale e di definizione degli obiettivi e quindi non sempre sono in grado di fare valutazioni appropriate. Risultato? L’evento rischia di non rispondere perfettamente alle finalità per cui era stato organizzato. Non stupisce quindi che la sovrapposizione di ruoli e funzioni aziendali, la lentezza dei processi di approvazione, e la mancanza di formazione specifica e di cultura professionale sulla gestione degli eventi siano visti come elementi critici dagli intervistati che, per il 19%, vorrebbe un maggior coinvolgimento del top management nella definizione degli obiettivi.

Quanti eventi? Continuando a scorrere i numeri forniti da Cisalpina vediamo ancora che le aziende che investono in maniera decisa sugli eventi, realizzandone più di 10 l’anno, sono il 30% del totale, mentre la mag-

gioranza, il 43%, scende a un range tra 1 e 5: organizzano prevalentemente eventi interni (42%), seguiti da quelli B2B come congressi, meeting e incentive (32%) e da quelli dedicati al consumer come i roadshow, 11%, gli eventi sociali, 8%, e i lanci di prodotto, 7%. Pare chiaro insomma che le aziende non sembrano ancora del tutto consapevoli delle peculiarità e dell’importanza strategica degli eventi. Certo, il raggiungimento degli obiettivi di comunicazione prefissati rimane fondamentale, ma solo il 17% vede nel coinvolgimento dei partecipanti una vera priorità, preceduta dalla riduzione dei costi (19%) e seguita dall’ottimizzazione della logistica (12%) e dal miglioramento del ritorno sull’investimento (12%). Una buona percentuale di intervistati, il 26%, vorrebbe inoltre “osare di più”, dando vita a format innovativi e sperimentando nuove forme di coinvolgimento e comunicazione, ma si scontra con tre ostacoli: i budget limitati (43%), una cultura aziendale poco propensa ai cambiamenti (26%) e la crisi economica (22%). «Ottenere risparmi è sempre stata la principale priorità richiesta agli event manager e il 2014 non fa eccezione», afferma David Moran (fo-

Una buona percentuale di intervistati, il 26%, vorrebbe “osare di più”, dando vita a format innovativi e sperimentando nuove forme di coinvolgimento e comunicazione, ma si scontra con tre ostacoli: i budget limitati (43%), una cultura aziendale poco propensa ai cambiamenti (26%) e la crisi economica (22%)

5 2014

www.mastermeeting.it

117


SCENARI DEL TURISMO Cinque buone ragioni per utilizzare un’App Facilita il lavoro degli organizzatori e migliora l’esperienza dei partecipanti: sono queste le due ragioni principali per cui ogni evento dovrebbe essere dotato di una propria applicazione mobile. Ma non sono le sole: ecco i 5 motivi per creare un app di un evento. (fonte: Certain) 1. Soddisfa le aspettative dei partecipanti: la diffusione degli smartphone (in Italia presso quasi metà della popolazione, con punte del 70% fra chi ha meno di 30 anni) crea l’aspettativa di poterli utilizzare anche per accedere ai contenuti di un evento. 2. Coinvolge i partecipanti: ovvero fa in modo che le persone prestino attenzione alle informazioni (pratiche, logistiche, di contenuto, di opportunità) sull’evento e le facciano proprie. 3. Riduce i costi e aumenta la sostenibilità: insomma abbassa le spese. È sufficiente calcolare quanto costa stampare programmi, materiali e agende degli eventi per tutti i partecipanti, per rendersi conto di quanti soldi può fare risparmiare un’app. 4. Semplifica il lavoro dell’organizzatore: un’applicazione mobile elimina il lavoro manuale di editing di programmi e materiali perché tutti i cambiamenti vengono aggiornati istantaneamente e sono subito disponibili per tutti. 5. Facilita la raccolta dei feedback: attraverso le app, i partecipanti possono esprimere la propria opinione su una miriade di aspetti dell’evento e in tempo reale addirittura. E la raccolta degli stessi feedback è immediata e senza difficoltà post evento.

to), executive vice president Global Marketing & Enterprise Strategy di CWT e responsabile della seconda ricerca che stiamo prendendo in esame. Per le aziende che hanno una gestione già avanzata del comparto Mice, è sempre più importante valutare nuove possibili opportunità e ampliare lo spettro di attività. Molte società, ad esempio, stanno guardando con sempre più interesse agli online booking tool per tenere sotto controllo le spese legate al trasporto via terra». In particolare, spiega lo studio Carlson Wagonlit, le voci di spesa sulle quali i manager cercheranno di porre maggiore attenzione riguardano, in particolare, i servizi ancillari legati ai trasporti acquistati, da integrare nella travel policy ed eventualmente negoziare con i fornitori.

Tra aziende e agenzie Tornando poi nuovamente a scorrere i risultati della ricerca di Cisalpina Tours non si può non soffermarsi sul rilevante capitolo dedicato al rapporto fra aziende e agenzie di organizzazione eventi. Gli intervistati spiegano di selezionare l’agenzia prima di tutto in base alla professionalità (33%), poi all’affidabilità e alla capacità di realizzazione dei progetti (23%) e alla creatività/innovazione (18%). Le tariffe applicate dalle agenzie sembrano essere

118

5 2014

www.mastermeeting.it

il fattore meno influente, indicato soltanto dall’8% del campione. L’indagine evidenzia inoltre le nuove aspettative che i committenti aziendali hanno verso le agenzie, sempre più identificate come partner e non come meri fornitori di servizi: un ruolo più attivo nella comunicazione, più coinvolgimento nella fase del meeting design, cioè nella costruzione dell’architettura dell’evento, e un maggiore apporto nello stabilire i criteri di misurazione e valutazione dell’evento. Inoltre, le aziende richiedono a tutti i fornitori, alberghi in primis, maggiore flessibilità e un approccio più personalizzato, con soluzioni pensate su misura. Infine non poteva mancare un accenno all’importanza sempre crescente del ruolo della sostenibilità degli eventi che si realizzano. Si scopre così che il trend della ecologicità degli eventi non vede ancora la piena consapevolezza da parte dei planner italiani. Se, infatti, il 35% lo ritiene un tema


SCENARI DEL TURISMO

strategico, è anche vero che solo il 13% si attiva per il calcolo e la relativa compensazione delle emissioni di CO2 generate dall’evento, mentre il 33% concentra le energie esclusivamente nell’utilizzo di materiali eco-compatibili, a scapito di una vera e propria strategia di sostenibilità a lungo termine.

La giornata tipo di un event planner Secondo un’altra recente ricerca, realizzata da QuickMobile, (società canadese specializzata nello sviluppo di app per eventi) ed effettuata tra un gruppo di professionisti nordamericani, il meeting planner viene percepito come una figura rilevante in azienda, estremamente dinamica (alle prese con priorità che cambiano di giorno in giorno, scadenze che incalzano, e variabili spesso inaspettate), la cui attività si misura soprattutto prima, durante e dopo un evento. Ma quanti

eventi organizza e quanto viaggia in media un event planner? In genere un professionista organizza fra i 5 e i 9 eventi l’anno e trascorre mediamente due settimane l’anno in viaggio. Il tempo impiegato per l’organizzazione di un evento è una variabile che non sottostà ad alcuna regola: la maggior parte lavora su un periodo minimo di 30 giorni, ma c’è anche chi si trova a dover mettere in piedi un incontro business in 2 giorni. In genere in fase di pianificazione, sono necessarie una o due

Evento al Firenze Convention Bureau. Un manager di successo deve avere occhio per i dettagli in modo da evitare che una piccola svista si trasformi in un grande problema

Il 43% delle aziende organizza in media tra 1 e 5 eventi all’anno

5 2014

www.mastermeeting.it

119


SCENARI DEL TURISMO Le 10 doti di un event manager di successo 1. Le capacità relazionali Deve capire gli obiettivi dell’evento e, per garantirne il successo, lavorare bene con il proprio team. Ciò significa che deve essere capace di ascoltare le persone e di comunicare con loro efficacemente. 2. La flessibilità Nel campo dell’organizzazione di eventi niente è statico: tutto può cambiare all’improvviso o all’ultimo minuto, e la capacità di affrontare e gestire le situazioni nuove è fondamentale. 3. Il dinamismo Organizzare un evento è lavoro non da poco: occorre essere dinamici per gestirne tutte le fasi, essere sempre presente e saper trasmettere energia al proprio staff. 4. Pensare fuori dagli schemi In un mestiere dove niente è mai uguale a se stesso – perché ogni evento è unico e perché ogni situazione è diversa dall’altra – la creatività trasforma ogni problema in un’opportunità. 5. L’occhio per il dettaglio Chi ha l’occhio per il dettaglio evita che una piccola svista si trasformi in un grande problema. 6. La gestione del tempo L’organizzazione di eventi è “multitasking”: occorre occuparsi contemporaneamente di mille aspetti. Dare le giuste priorità e gestire efficacemente il proprio tempo significa maggiore produttività. 7. La passione Appassionati ed entusiasti si nasce, ma si può anche, in certa misura, diventarlo. Per un event manager la passione è una qualità importante, perché permette di non lasciarsi scoraggiare. 8. La leadership Il meeting planner deve avere capacità di leadership per condurre il team, generare consenso e guidare le persone verso il raggiungimento del comune obiettivo, il successo dell’evento. 9. Organizzare tutti e tutto In questo mestiere il talento organizzativo è tutto. Oltre a sapere organizzare se stesso, un buon event manager deve essere in grado di organizzare il lavoro di tutte le persone coinvolte. 10. Il feeling con la tecnologia È imprescindibile la tecnologia perchè consente di fare più cose e più in fretta, ottimizza i tempi, migliora l’efficienza e la produttività.

riunioni operative alla settimana, per decidere per esempio la location. Nella scelta di quest’ultima, sempre secondo lo studio di QuickMobile, risultano determinanti il prezzo (per il 47% degli intervistati) e l’ubicazione, che deve essere in target con il tipo di evento e facilmente accessibile (per il 43%). Infine una curiosità: per il 74% dei planner anche l’offerta enogastronomica gioca un ruolo importante nella scelta della sede. Interessante è anche la questione relativa

120

5 2014

www.mastermeeting.it

al rapporto tra le ore di sonno e quelle di lavoro. Nella fase di pianificazione, il 51% dei planner dorme in media 5-6 ore per notte: secondo QuickMobile, le scadenze sono così pressanti che il 41% degli intervistati ha dichiarato di arrivare a lavorare anche 15-20 ore nei giorni che precedono l’evento. Altro tema fondamentale per misurare l’operatività di questi professionisti è il rapporto con la tecnologia. La fase pre-evento infatti ne comporta un utilizzo intensivo da parte della maggior parte dei meeting planner: il 64% dichiara di fare uso di 4-7 diverse tecnologie, il 29% ne usa da 1 a 3 e il restante 7% ne utilizza 10 o più. Quelle più ricorrenti sono i software di event management e le applicazioni web per la gestione dei contenuti. Le problematiche più comuni nell’utilizzare le tecnologie sono i costi e la larghezza di banda a disposizione. ■


SCENARI DEL TURISMO

Sopra, meeting organizzato dal Convention Bureau Tedesco. Anche nei grandi eventi, mettere a disposizione dei partecipanti un app, permette di aumentare il livello di coinvolgimento al meeting. Qui a fianco, nell’ambito dell’organizzazione di eventi niente è statico: tutto può cambiare all’improvviso e per questo la flessibilità è un valore determinante

5 2014

www.mastermeeting.it

121


SCENARI DEL TURISMO

Golden Tulip,

un nuovo progetto per l’Italia La nuova partnership tra Louvre Hotels Group e LCG World per il brand Golden Tulip punta ad espandere il marchio di proprietà di Starwood Capital nel nostro Paese grazie ad un franchising dinamico, realmente attento alle esigenze dell’albergatore

✒Cristina Chiarotti

Torna alla ribalta del mercato italiano uno dei brand storici del mondo del turismo, Golden Tulip, rinnovato nelle strategie di mercato e nelle dinamiche gestionali. Protagonista Louvre Hotels Group, il secondo gruppo alberghiero europeo, che ha di recente firmato una partnership strategica con LCG World, azienda italiana attiva da più di 10 anni nel settore dell’ospitalità. LCG ha come core business il supporto professionale nelle attività di rappresentanza commerciale, marketing e nella consulenza alberghiera. L’accordo è stato siglato nelle scorse settimane a Parigi tra il CEO di LCG, Gerardo Forestiero, e Matthieu Evrard, Chief Development Officer di Louvre Hotel, dando vita ad una partnership che ha come obiettivo quello di ampliare la presenza dei marchi “Royal Tulip”, “Golden Tu-

122

5 2014

www.mastermeeting.it

lip” e “Tulip Inn” sul mercato italiano attraverso la formula del franchising. Ma quali sono state le ragioni di questa partnership? Lo chiediamo a Paolo Tedeschi (foto sotto), D.G. di LCG World e Responsabile dello Sviluppo Golden Tulip in Italia. «La nostra», ci conferma Tedeschi, «è un’azienda con una profonda conoscenza del mercato alberghiero italiano, delle sue aspettative e degli obiettivi di lungo termine degli hotel. Questo è stato senz’altro uno degli elementi che ci ha reso interlocutori preferenziali di Louvre Hotels Group, alla ricerca di un partner commercialmente affidabile e strategicamente rappresentato in alcune delle città di primaria importanza del mercato turistico italiano. D’altro canto, l’aspetto che ci ha convinto a rappresentare Golden Tulip in Italia è aver incontrato un’azienda dinamica, giovane, al passo con i tempi, che ha come obiettivo finale quello di affiancare l’albergatore, aiutandolo nella competizione internazionale, con la precisa volontà di mantenere intatta l’unicità e identità di ogni singola struttura affiliata». Gli Hotel “Tulip Inn” sono costituiti da strutture 3 stelle situate in centro città o nei pressi di importanti snodi dei trasporti pubblici urbani, i “Golden Tulip” sono di categoria 4 stelle, situati nelle maggiori città e in località di vacanza, mentre i “Royal Tulip Hotels & Resorts” si riferiscono a proprietà di lusso. Tutti e tre i brand offrono strutture con livelli di comfort e di servizio di tipo internazionale ma a cui aderire con gradualità, nell’ot-


SCENARI DEL TURISMO SISTEMA DISTRIBUTIVO & E-COMMERCE

tica di permettere a ogni singola struttura di mantenere la propria personalità. «Tra i fattori davvero innovativi», continua Paolo Tedeschi, «che caratterizzano il franchising Golden Tulip c’è senz’altro la flessibilità; per affiliarsi non sono infatti richiesti all’albergatore rilevanti investimenti per nuovi arredi o adeguamenti strutturali. Questo consente all’Hotel sia di mantenere la sua identità e, soprattutto, alla proprietà di non avventurarsi in investimenti iniziali che possano rappresentare dei veri e propri ostacoli per la firma del contratto. Altro aspetto inedito per il mercato Italia è quello della durata contrattuale che è stata portata a 5 anni, la vera innovazione del Franchising Golden Tulip se pensiamo che i contratti odierni hanno una durata media di 15 anni». Un valore aggiunto fondamentale per l’albergo che aderisce al progetto, come ci conferma Francesca Fotia, coordinatrice dello sviluppo operativo del progettoper LCG World: «Siamo molto soddisfatti di quest’accordo soprattutto perché, per la prima volta in Italia,viene proposto un contratto di franchising che fornisce all’albergatore una capillare rete distributiva per i mercati internazionale e allo stesso tempo una rete vendite di sales manager dedicata allo sviluppo di azioni commerciali sul mercato Italia». ■

Il punto di forza del brand Golden Tulip è l’elevata attenzione dedicata alla distribuzione elettronica e all’e-commerce. Questa è infatti l’area in cui sono state investite ingenti risorse negli ultimi mesi; lo scorso 28 aprile è stata rilasciata l’ultima versione di GoldRes 4, il Sistema unico di distribuzione elettronica con il quale l’Hotel può gestire con grande semplicità tutti i canali commerciali (GDS, Internet, Call Center, RFP, applicazioni mobile).

LOUVRE HOTELS GROUPS: PARLANO I NUMERI Affiliato del Groupe du Louvre, di proprietà della Starwood Capital Group, Louvre Hotels Group ha attualmente un portafoglio di 6 brand che vanno da 1 a 5 stelle. Dopo l’alleanza strategica con Golden Tulip Hospitality Group nel 2009, Louvre Hotels Group è diventata uno dei principali attori a livello mondiale nel settore alberghiero, al secondo posto in Europa, con più di 1100 hotel in 47 paesi. 6 i suoi brand: Première Classe Hotels, con 248 hotels e 17.684 stanze; Campanile, con 399 hotels e 27.595 stanze; Kyriad Hotel, con 234 hotels e 13.959 stanze; Tulip Inn, con 80 hotels e 7.953 stanze; Golden Tulip, con 141 hotels e 20.678 rooms; Royal Tulip, con 11 hotels e 2.814 stanze (dati http:// www.louvrehotels.com/en).

5 2014

www.mastermeeting.it

123


SCENARI DEL TURISMO

Metti un’estate

al Principato Un ricco calendario di appuntamenti imperdibili a Montecarlo la location più glamour del mondo e nuova capitale della movida estiva per il jet set internazionale

✒Linda Smiderle Barattieri Come sempre Monaco, per la bella stagione, mette in campo una fitta agenda di spettacoli, eventi, incontri, concerti e mostre rivelandosi, tra l’altro, punto di riferimento per raffinati buongustai grazie alla sua eccellente ristorazione anche d’hotel e a mode culinarie particolari come “Le perle di Monaco”, l’allevamento di ostriche inaugurato tre anni fa a Fontvieille e che ora spopola tra i ristoratori monegaschi. La girandola di manifestazione, iniziata a maggio con concorsi ippici, opere, concerti dell’Orchestra Filarmonica di Monte Carlo e trofei velistici, continua per tutta l’estate con un crescendo di A destra e sotto, superyacht in mostra al Monaco Yacht Show di Porto Hercule

eventi sempre più accattivanti come la seconda edizione del Monte Carlo Polo World Cup prevista ai primi di luglio e che quest’anno vedrà, tra quelle internazionali, anche la partecipazione della squadra di Flavio Briatore. Sempre a luglio inizierà il Monte Carlo Sporting Summer Festival nella cornice dello Sporting Monte-Carlo che quest’anno compie 40 anni e li celebra alla grande con un’edizione straordinaria della sua kermesse: a partire dal 4 luglio fino al 23 agosto il festival musicale dell’estate mo-

124

5 2014

www.mastermeeting.it


SCENARI DEL TURISMO

di Monte-Carlo che andranno in scena alla Salle Garnier dell’Opera di Monte-Carlo e, nella Corte d’Onore del Palazzo del Principe, continuerà la bella serie di concerti sinfonici con l’Orchestra Filarmonica di Monte Carlo. Ancora, dall’1 al 24 agosto nell’Espace Fontvieille, sarà possibile partecipare al Circus Dinner Show Monte-Carlo presentato dal Festival del Circo di Monte-Carlo: una cena-spettacolo con animazioni lungo tutto il corso della serata (www.visitmonaco.com). Non mancheranno festival internazionali di organo, incontri di atletica e regate organizzate dallo Yacht Club di Monaco che anticiperanno l’edizione 2014 prevista dal 24 al 27 settembre del 24esimo Monaco Yacht Show: il salone di riferimento della nautica di diporto che quest’anno presenterà un format ancor più affascinante perché sarà il primo appuntamento mondiale con 118 super yachts da 25 a 120 metri che si potranno ammirare nelle acque di porto Hercule.

A sin. veduta aerea del Principato. Sopra, cambio della guardia a Palazzo Grimaldi. In basso, un gioioso momento al Festival del Circo

negasca per eccellenza ospiterà, infatti, i concerti di grandi celebrità mondiali di ogni tendenza musicale come Lana Del Rey, Elton John, Bryan Adams, Laura Pausini, Neil Young & The Crazy Horse, o ancora, Julio Iglesias, Tom Jones , Paul Anka, Liza Minnelli e molti altri (programmazione: www. sportingsummerfestival.com). Da luglio a tutto agosto, a Quai Albert Ier, ci saranno animazioni estive organizzate dal Comune di Monaco, concorsi internazionale di fuochi artificiali piro-melodici, inizieranno i Balletti 5 2014

www.mastermeeting.it

125


SCENARI DEL TURISMO

Dall’alto in senso orario, Hanging Heart di Jeff Koons © Jeff Koons. Scultura di Urs Fischer Untitled © Urs Fischer. Courtesy of the artist, Segalot, and Pinault Collection. Foto Stefan Altenburger. Installazione video di Douglas Gordon Through a Looking Glass © 1978 Columbia Pictures Industries, Inc. All Rights Reserved © Studio lost but found/ADAGP, Paris 2014

126

5 2014

L’arte che ispira l’arte, al Grimaldi Forum Monaco E non mancheranno nemmeno mostre fotografiche e permanenti nelle varie sale di esposizione e nei musei. La più attesa e prestigiosa è senza dubbio l’annuale mostra organizzata dal Grimaldi Forum: ArtLovers, quest’anno dedicata a Pinault. Il Grimaldi Forum Monaco, nella sua duplice veste di punto di riferimento culturale e di avveniristico centro congressuale monegasco, ospiterà una quarantina di opere della collezione del noto magnate del lusso François Pinault (Gruppo Kering il cui portfolio ingloba Gucci, Yves Saint-Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Sergio Rossi, Boucheron, Stella McCartney, Alexander McQueen, Pomellato, Puma e Artemis che controlla, tra tanti altri marchi, anche la Casa d’Aste Christiès), uno dei più grandi collezionisti di arte contemporanea del mondo, la cui raccolta vanta oltre 3.000 opere. Per esporre al pubblico i tesori della sua col-

www.mastermeeting.it

lezione, Pinault ha ottenuto in concessione due icone veneziane: Palazzo Grassi e Punta della Dogana. “L’arte che ispira l’arte”, è il fil rouge della mostra che verrà aperta al pubblico il 12 luglio con l’accensione di una grandiosa scultura di cera che riproduce in scala reale un monumento fiorentino del Giambologna e che continuerà ad ardere fino alla chiusura prevista per il 7 settembre. ArtLovers, proporrà 33 autori internazionali moderni (Adel Abdessemed, Maurizio Cattelan, Jake & Dinos Chapman, Chen Zhen, Marlene Dumas, Urs Fischer, Dan Flavin, Paul Fryer, Cyprien Gaillard, Douglas Gordon, Subodh Gupta, David Hammons, Damien Hirst, Jeff Koons, Bertrand Lavier, Louise Lawler, Sherrie Levine, Paul McCarthy, Jonathan Monk, Takashi Murakami, Giulio Paolini, Richard Prince, Rob Pruitt, Charles Ray, Rudolf Stingel, Elaine Sturtevant, Hiroshi Sugimoto, Javier Téllez, Piotr Uklanski, Rachel Whiteread, Yan Pei-Ming, Zeng Fanzhi, Zhang Huan). La mostra valorizzerà la contaminazione delle forme creative (pittura, scultura, installazioni, video e disegni) e il confronto generazionale: «L’idea forte della mostra è che l’arte si nutre di arte, che l’arte trasforma l’arte, e che da sempre gli artisti traggono ispirazione da opere di altri artisti, loro precursori o contemporanei», ha detto il curatore della mostra Martin Bethenod, Direttore di Palazzo Grassi e Punta della Dogana. (Spazio Ravel dal 12 al 7 settembre. Orari d’apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00; apertura serale tutti i giovedì fino alle 22.00. Biglietto di ingresso: inte-


SCENARI DEL TURISMO

ro:10 euro; ridotto: gruppi (oltre 10 pax) 8 euro; studenti (con meno di 25 anni, su presentazione di un documento di identità) 8 euro; anziani (con più di 65 anni) 8 euro; gratuito per i minori di 18 anni. www.grimaldiforum.com.

La grande ristorazione alberghiera di Monaco In quest’estate 2014, notevole è l’ospitalità offerta dagli hotel monegaschi che puntano su una ristorazione di tendenza, stellata e bio. Dopo aver offerto un “posto in prima fila” per assistere all’ultimo Gran Premio di F1 grazie alle splendide suite e alla sua terrazza al 7° piano con vista sulla famosa curva Fairmont Hairpin del circuito, il Fairmont Monte Carlo dà appuntamento per tutto ciò che è fashion, glamour e mondanità. Per tutta l’estate, ai bordi della piscina, tra cielo e mare, sarà possibile apprezzare il primo NOBU lounge aperto nel mondo, luogo perfetto dopo una cena al ristorante Nobu: dallo scorso gennaio infatti, Nobuyuki Matsuhisa, proprietario della catena di ristoranti Nobu (28 ristoranti presenti in 4 continenti), bravissimo a mixare i piatti della tradizione giapponese con gli ingredienti speziati del Sudamerica si è installato nell’albergo monegasco. A lanciare il locale nel firmamento degli hot spot cool del Principato ha contribuito la grande serata di inaugurazione che ha visto la partecipazione dei sovrani monegaschi e di oltre 200 ospiti illustri tra cui Robert De Niro, socio di Nobu. Nastro azzurro, o meglio verde, anche per il Monte Carlo Beach del gruppo Monte Carlo SBM con il ristorante Elsa che si aggiudica la prima stella Michelin 100% biologica al mondo. Lo storico ristorante aperto negli anni Trenta in onore della scrittrice Elsa Maxwell, è il primo della

regione PACA (Provenza Alpi Costa Azzurra) ad ottenere la certificazione a tre stelle Ecocert .Qui lo chef italiano Paolo Sari ha saputo rinnovare sapientemente la cucina scegliendo la filiera corta negli approvvigionamenti: utilizzando soltanto i migliori ingredienti locali e provenienti dai suoi orti personali, offre così un’ottima cucina bio, creativa e stagionale. Intanto il Gruppo Monte-Carlo SBM sta portando avanti un impegnativo piano di rinnovamento: l’Hotel de Paris, verrà ampiamente rivisitato negli interni e nelle camere a partire da ottobre, e le Thermes Marins Monte-Carlo, parzialmente aperte al pubblico nelle aree trattamenti, dal marzo scorso sono in pieno rinnovamento fino al 1 ottobre 2014, per offrire ancora più spazio, modernità, tecnologia e benessere. ■

Nobu, il ristorante del Fairmont Monte Carlo dove il celebrity chef Nobuyuki Matsuhisa propone una cucina fusion che unisce alle specialità della tradizione nipponica ingredienti tipici dell’America del Sud. Il risultato è un’armonica combinazione di profumi, spezie e aromi. Tra le specialità più conosciute: il merluzzo yuzu mizu, la tartarre di manzo wagyu e il granchio delle nevi in salsa speziata

Paolo Sari, executive chef dei ristoranti e delle cabanas del Monte-Carlo Beach. Per i suoi ristoranti, Sari vuole tutto bio al 100% compresi pepe e champagne. Un rispetto per la natura che è stato premiato: l’Elsa è il primo ristorante del Paca ad aver ottenuto la certificazione Bio Ecocert

5 2014

www.mastermeeting.it

127


SCENARI DEL TURISMO

È Parigi la capitale europea dei congressi È quanto emerge dalla classifica ICCA per l’anno 2013. Roma solo 19esima

✒Rita D’Auria

Vienna perde il primato a favore di Parigi. È quanto emerge dalla classifica ICCA 2013, il ranking annuale dell’International Congress and Convention Association che quantifica l’attività congressuale di città e Paesi, divulgato in data 12 maggio. La classifica considera soltanto i congressi con più di 50 partecipanti internazionali, ed è basata sulle segnalazioni delle venues associate all’ICCA. Non è dunque da considerarsi avente validità statistica assoluta, ma come indicatore di un trend. Si nota un aumento del numero dei congressi associativi internazionali nel 2013 (11.685, 535 in più rispetto al 2012). La top 10 internazionale è costituita dagli stessi paesi del 2012, ma con alcune differenze rispetto alle posizioni. Stati Uniti, Germania e Spagna, rimangono rispettivamente 1°, 2° e 3°. Il divario tra USA e la Germania si è però ristretto significativamente; da una differenza di 184 convegni nel 2012 a 107 nel 2013. Francia e Regno

128

5 2014

www.mastermeeting.it

Unito hanno scambiato le proprie posizioni: la Francia ora è 4° e il Regno Unito 5°. L’Italia, come nel 2012, è 6°. Il Giappone guadagna Rank Paese

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

USA Germania Spagna Francia Regno Unito Italia Giappone Cina Brasile Olanda Canada Repubblica di Corea Portogallo Austria Svezia Australia Argentina Turchia Belgio Svizzera

#Meetings

829 722 562 527 525 447 342 340 315 302 290 260 249 244 238 231 223 221 214 205

un posto (7°), mentre la Cina sale di due posti (8°), a discapito del Brasile, che scende dal 7 al 9° posto, e dei Paesi Bassi, che perdono una posizione (10°). Per quanto riguarda la classifica delle città, Vienna, in cima alla classifica dal 2005, cede la prima posizione a Parigi, che era seconda lo scorso anno e prima a parimerito con Vienna nel 2008. Madrid, 4° nel 2012 ora è seconda, mentre la capitale austriaca scivola in terza posizione. Barcellona guadagna una posizione (4°), mentre Berlino scende dal 3° al 5° posto. Singapore rimane 6°, mentre Londra perde una posizione (7°). Istanbul guadagna una posizione (8°) e Lisbona e Seoul, new entries nella top 10, condividono il 9° posto. Roma si attesta solo al 19° posto, con 99 meeting. ■ Rank Città

1 2 3 4 5 6 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

Parigi Madrid Vienna Barcellona Berlino Singapore Londra Istanbul Lisbona Seoul Praga Amsterdam Dublino Buenos Aires Bruxelles Copenhagen Budapest Beijing Roma Bangkok Bangkok Sydney, NSW

#Meetings

204 186 182 179 178 175 166 146 125 125 121 120 114 113 111 109 106 105 99 93 93 93



SAI L’ULTIMA? N O T I Z I E DA L M O N D O D E I V I AG G I E D E L L’ O S P I TA L I T À

Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed eventi pulsante Book on TripAdvisor”, gli utenti potranno prenotare la camera scelta inserendo semplicemente i propri dati personali e gli estremi della carta di credito, senza uscire dal portale di viaggi. Al termine della prenotazione, i clienti riceveranno via mail il numero di conferma come se avessero prenotato direttamente dal sito www.choicehotels.com o attraverso il numero verde. Superato il test di prova, l’Instant Booking, il cui lancio è previsto nel corso dell’anno, sarà disponibile inizialmente solo negli Stati Uniti.

Certificato Green Key a The Westin Palace Milan Il The Westin Palace Milan ha ottenuto la prestigiosa certificazione Green Key, a riconoscimento dell’impegno profuso nelle diverse iniziative eco-sostenibili. Si tratta del primo hotel 5 stelle lusso in Italia a ricevere la prestigiosa certificazione ambientale internazionale. L’albergo si impegna costantemente a rivedere i propri processi al fine di adottare metodi più rispettosi dell’ambiente e di fornire agli ospiti il miglior servizio possibile. Come parte del programma di iniziative Green, il Westin Palace promuove il “Make A Green Choice” che dà l’opportunità al cliente di fare una scelta ecologica, riducendo i consumi idrici, energetici, di gas e l’utilizzo di prodotti chimici: l’hotel offre un credito di 5 euro da utilizzare presso il ristorante Casanova o un bonus di 500 Starpoints SPG® per per ogni notte in cui si rinuncia ai servizi di pulizia in camera.

Blogville: filo diretto tra Emilia Romagna e Lombardia Blogville, l’innovativo format creato da Apt Servizi Emilia Romagna insieme a iAmbassador.net, rivolto ai travel blogger internazionali alla scoperta dell’Emilia Romagna, si “allea” con la Lombardia nel segno del Patrimonio Unesco. Grazie ad un protocollo d’intesa interregionale tra gli Assessorati al Turismo di Emilia Romagna e Lombardia, i 30 blogger accreditati quest’anno (provenienti da Europa, Sud e Nord America ed Estremo Oriente) avranno la possibilità di conoscere e promuovere, oltre al patrimonio artistico culturale ed enogastronomico dell’Emilia Romagna, anche le attrattive Unesco della Lombardia, in particolare di Milano, Mantova, Sabbioneta e Cremona. A fare

130

5 2014

www.mastermeeting.it

da base ai blogger saranno le città di Bologna e Milano. Per il suo format innovativo, BlogVille (www.blog-ville.com) si è recente aggiudicato il primo premio al SoMet – Social Media Tourism Symposium (Finlandia) – il più autorevole appuntamento internazionale per l’utilizzo dei social media come strumento di promozione e marketing nel comparto turismo.

Book on TripADvisor per Choice Hotels Choice Hotels International usufruisce della nuova funzione per cellulari di TripAdvisor, Instant Booking che consente ai fruitori il completamento della propria prenotazione senza dover necessariamente uscire dall’applicazione o dal sito di Tripadvisor. Grazie al

Risultato a cinque stelle per il Grand Hotel de La Minerve Spa Il Grand Hotel de La Minerve Spa, cinque stelle lusso nel cuore di Roma ha chiuso l’anno con un indice di gradimento dei clienti in forte rialzo, un successo, il cui merito va anche al direttore finanziario amministrativo dell’hotel Marco Lanfredi (nella foto), che vanta un’esperienza ultra decennale negli hotel più esclusivi di Roma e Milano. Nel 2003 ha seguito l’apertura dell’Hotel St. George con mansioni di responsabile amministrativo, acquisti e del personale, due anni dopo è passato all’Hotel Crowne Plaza Milan Malpensa Airport come responsabile finanziario, amministrativo e acquisti, nel 2008 si è occupato invece della gestione di un hotel del brand Holiday Inn. E dal 2010 è direttore finanziario amministrativo e acquisti del Grand Hotel de la Minerve Spa. «I nuovi sistemi di controllo dei costi adottati da Marco Lanfredi» dice il direttore dell’hotel Ezio Sacrini, «sono


SAI L’ULTIMA?

stati determinanti per una attenta ottimizzazione delle risorse di tutta la struttura, sia nell’operatività interna che nella crescita dell’offerta proposta ai clienti, offerta sempre più esigente e ricercata. Il suo apporto strutturale ci ha permesso di mantenere lo stesso fatturato garantendo ottimi risultati nel servizio e nell’ospitalità».

Gianfranco Castagnetti, nuovo presidente Best Western per il triennio Il consiglio di Amministrazione di Best Western Italia ha eletto all’ unanimità in data 4 giugno il suo nuovo Presidente. Si tratta di Gian-

franco Castagnetti, proprietario del Bet Western Hotel City e del Best Western Porto Antico a Genova e Socio del Gruppo alberghiero dal 1989. Classe 1963, sposato e padre di due figlie, Castagnetti è stato Consigliere di Amministrazione dal 2003 al 2011 e membro di una delle più importanti commissioni strategiche di Best Western International fino al 2010. Succede a Celso De Scrilli, a lungo applaudito dalla platea, che diventa Presidente ad honorem. In merito all’incarico, il neo Presidente ha dichiarato: «Il mandato mi onora e voglio ringraziare chi ha riposto in me una grande fiducia. Best Western è un marchio

forte in Italia e nel mondo, i suoi Soci sono ambasciatori di qualità nell’ospitalità e, insieme, rappresentiamo la più grande realtà alberghiera del Paese fatta di tante unicità in cui le differenze sono la vera ricchezza. Ci aspetta un triennio importante e grandi obiettivi da raggiungere insieme ai colleghi albergatori e allo staff di Best Western Italia».

Team building a Villa Gregoriana Alle aziende che organizzano team building il Grand Hotel Duca d’Este propone qualcosa di veramente speciale, grazie alle diverse

Grande successo per il WorkShow di Besteam Lo scorso 3 giugno, il Milan Marriott Hotel di Milano ha ospitato la seconda edizione del WorkShow di Besteam, la kermesse b2b finalizzata a favorire l’incontro – e il confronto – tra gli affiliati del Gruppo (attualmente 700) e i più importanti fornitori del settore Ho.Re.Ca. Con una formula innovativa, a metà strada tra il networking e la formazione, l’evento ha visto il succedersi di diversi e interessanti interventi, tutti a cura di esperti del settore, su i principali temi di attualità come web e social marketing, distribuzione e pricing. A dare il benvenuto, Giovanna Manzi, Consigliere delegato Besteam e Ceo Best Western Italia, che ha sottolineato come sia oggi indispensabile adeguarsi ai cambiamenti dello scenario internazionale, sfruttandone i vantaggi, «l’influenza delle OTA è destinata a crescere», ha detto, «ed è bene puntare su un rapporto di cooperazione piuttosto che di passiva dipendenza». Ha evidenziato anche come in Italia il tessuto alberghiero sia prevalentemente costituito da realtà di piccole dimensioni anche di natura extra alberghiera (B&B-appartamenti etc.) che creano mercati paralleli spesso in feroce competizione tra loro, perché senza regole e senza burocrazia. Quando invece, basterebbe aggregarsi, affiliandosi a un marchio forte come Best Western per contrastare con efficacia lo strapotere delle Ota e avere più visibilità, attraverso mirate strategie di web marketing, anche sui mercati emergenti quali Giappone, Australia, Stati Uniti e Canada. Manzi ha aggiunto inoltre che il momento è favorevole per l’Italia «il nostro paese continua ad essere la meta preferita dagli stranieri, nel 2012 l’incoming ha raggiunto la cifra record di 54 milioni di notti, compensando il calo della domanda interna. Tendenza confermata anche nel 2013 e che continua anche per quest’anno».

Pensiero condiviso da Giancarlo Carniani – co-fondatore di BTO Buy turism online – che ha segnalato come l’impatto del turismo sul Pil (156 miliardi di euro pari al 10.3% del totale) sia oggi superore a quello di altri settori importanti come comunicazioni, industria

chimica e manifatturiera, educazione, «il WTTC prevede nel 2014 una crescita del pil del 2.1% per arrivare a 198 miliardi nel 2024», ha ricordato Carniani, evidenziando però la necessità in Italia di una maggiore innovazione tecnologica. Durante l’evento si è parlato anche di brand reputation, nuove opportunità di business on line, e delle ultime frontiere nel mondo dell’igiene e pulizia. Ampio spazio è stato riservato, infine all’area espositiva, dove gli operatori del settore hanno presentato le loro ultime novità. Momento clou dell’evento è stata la cena di gala in cui si sono festeggiati i primi dieci anni di Besteam e sono stati premiati, con uno speciale riconoscimento, i fornitori e i gli staff degli hotel Best Western che hanno svolto le migliori azioni di customer care. 5 2014

www.mastermeeting.it

131


SAI L’ULTIMA?

attività proposte dal FAI presso la Villa Gregoriana, situata a soli 10 km dall’hotel e circondata da un magnifico parco che si sviluppa ai piedi dell’acropoli romana di Tivoli e che vanta un ingente patrimonio naturalistico, storico e archeologico (vi si trovano anche i ruderi di una villa romana). Tante le iniziative proposte tra tour culturali a tema, attività educative e di intrattenimento anche per famiglie accompagnatrici, team building di gruppo o individuali, attività art-based learning e di volontariato per la conservazione del patrimonio del Parco Villa Gregoriana. L’Hotel mette a disposizione un centro benessere con sauna, bagno turco, piscina e palestra, un giardino tropicale e una bellissima piscina esterna. Infine, a soli 400 metri, ci sono le rinomate Terme di Roma, dove è possibile usufruire di una moderna SPA. www.ducadeste.com.

In estate l’evento conviene all’Uptown Palace

François Delahaye manager of the year 2013

A un anno dall’inaugurazione del suo centro congressi, l’elegante struttura ricettiva nel centro di Milano a tutti coloro che prenoteranno un meeting entro e non oltre il 30 giugno 2014, offrirà uno sconto sulle tariffe di listino del 20% per eventi organizzati nei mesi di giugno, luglio e agosto. Composto da 5 sale meeting modulabili, completamente insonorizzate, con illuminazione personalizzata in base alla tipologia dell’evento e dalla capienza che varia da 4 a 130 posti a sedere, il centro congressi è dotato dei più moderni e sofisticati sistemi di supporto audio-video. Gli arredi moderni dalle nuances delicate nei toni del beige e del tortora danno vita ad un ambiente estremamente elegante ed accogliente. La location dispone, inoltre, di un ampio ed esclusivo foyer dove organizzare coffee break ed accogliere gli ospiti che possono raggiungerlo direttamente dalla lobby. events@extrohotels.com

Con alle spalle un’ultra ventennale carriera nell’hôtellerie di lusso, culminata nel 1999 con la nomina a Direttore Generale del Plaza Athénée Hôtel di Parigi, carica che ricopre tuttora, François Delahaye si è detto onorato di ricevere un premio da un’associazione che esprime, attraverso i suoi membri, la ve-

ra eccellenza alberghiera in Europa. Oltre alle sue indubbie qualità manageriali, a Delahaye è stata riconosciuta una grande sensibilità umana sia nei confronti dello staff

132

5 2014

www.mastermeeting.it

che dei clienti. Oggi, a 58 anni, François Delahaye dirige uno staff composto da oltre 500 persone, sempre fedele al suo motto: “Il personale soddisfatto soddisfa i clienti”. «Mi emoziono quando, passato un po’ di tempo, vengono a ringraziarmi per tutto ciò che ho insegnato e trasmesso loro», ha dichiarato, «Nella nostra professione il rispetto è fondamentale, viene prima di tutto». Dopo aver portato al successo il Plaza Athénée di Parigi - si devono a lui il grande rinnovamento e l’apertura in hotel del ristorante di Alain Ducasse – nel 2006 Delahaye è stato eletto anche Chief Operating Officer di Dorchester Collection. Nel 2013, inoltre, ha ricevuto un altro prestigioso riconoscimento, quello di Hotelier of the Year assegnato da “Virtuoso”, network statunitense di agenzie di viaggio.


Rifletti sulla pochezza dell’uomo

Lago Pangong, Ladakh, un’esperienza indimenticabile. Per saperne di più, accedi a www.indiatourismmilan.com - info@indiatourismmilan.com

Emozioni per una nuotata Trova quello che cerchi


SAI L’ULTIMA?

Inaugurato l’Holiday Inn Rome-Pisana by JSH Group Debutto, lo scorso 21 maggio, per l’Holiday Inn Rome-Pisana di JHS Hotels & Resorts. In posizione strategica, a un passo dal grande raccordo anulare e a 9 chilometri dal centro città, l’hotel offre 229 eleganti e moderne camere, tutte molto luminose e dotate di ogni comfort, un attrezzato centro congressi cablato wifi composto da 8 sale modulari in grado di ospitare fino a 200 delegati, un fitness centre e due ristoranti: per colazioni di lavoro e cene a tema c’è il moderno The Hub mentre per eventi privati l’ideale è il ristorante The Terminal. Infine, nella hall, il Lounge Bar offre spazi social per rilassarsi con un cocktail o un fast lunch. www.jshotels.it/holidayinnromepisana Nella foto, da sin. Gianluca Capone, gm Radisson Blu Roma, Marco Gambella, gm Holiday Inn Pisana Rome, Ferruccio Cruciani, direttore commerciale Holiday Inn Rome-Pisana, e Luisa Beiro, pr JSH Hotels & Resorts.

Va alla Francia il premio Ehma sulla sostenibilità Pensato per valorizzare l’operato di quei manager dell’ospitalità particolarmente impegnati nella salvaguardia dell’ambiente attraverso iniziative innovative, “out of the box”, il premio Ehma Sustainability Award by Diversey Care, quest’anno, è andato a Fabrice Moizan, direttore generale del parigino Hotel Fouquet’s Barrière. “Un impatto misurabile e trasparente per un progetto consistente e di lungo termine, in grado di coinvolgere, formare e motivare l’intero team alberghiero”. Questa, in sintesi, la motivazione che ha convinto la giuria della terza edizione dell’award – organizzato in collaborazione con il Gruppo sponsor Diversey Care a premiare Moizan. L’annuncio è stato dato in occasione dell’ultimo General Meeting Ehma, intitolato,

134

5 2014

www.mastermeeting.it

non a caso, “Hospitality, Sustainability... what’s next?”.

Nuovo Waldorf Astoria Hotels & Resorts ad Amsterdam Situato lungo il canale Herengracht, patrimonio dell’Unesco, il Waldorf Astoria Amsterdam – nuova struttura esclusiva del prestigioso marchio di Hilton – è costituita da sei residenze storiche del XVII e XVIII secolo. Un tempo dimora di alcune tra le più facoltose e influenti famiglie residenti nel centro cittadino, oggi l’hotel, sapientemente restaurato, mette a disposizione 93 eleganti camere ricche di arte e di storia (gli arredi d’epoca ricordano l’Olanda cara a Vermeer) tutte con vista spettacolare: sulle acque del canale, sui tetti della città o sul giardino privato. Di grande livello la ristorazione firmata da due chef di fama internazionale;

Jonnie e Thérèse Boer. Oltre al nuovo ristorante, gli ospiti hanno la possibilità di scegliere tra il Maurer Room, superbo esempio di interno Rococò, ideale per una cena privata o riunioni esclusive, e La Peacock Alley, l’elegante lounge nel tipico stile Waldorf Astoria, perfetta per drink e pasti leggeri. A disposizione anche un raffinato bar, il Vault, e un conferenze center con spaziosa e luminosa Hooft Ballroom, affacciata sul canale. L’hotel offre anche una magnifica Spa Guerlain con sauna, bagno turco e piscina interna riscaldata. www. waldorfastoria.com/amsterdam.

Nasce “Enjoy your star” «In questo momento storico, abbiamo sentito fortemente il desiderio di dare voce alla passione per il nostro paese, per comunicare le eccellenze delle nostre città, dei nostri personaggi, della nostra gente, dei nostri prodotti, delle nostre aziende». Con queste parole Elisabetta Fabri, Presidente Amministratore Delegato di Starhotels, ha presentato lo scorso mese, durante un evento a Palazzo Strozzi, il magazine “Enjoy your Star”, rivista che racconta il lifestyle, il gusto e le eccellenze del Made in Italy nelle 14 destinazioni, in Italia e all’estero, dove sono presenti i gioielli della Catena.

Parte il Laboratorio digitale del turismo Con la nascita del Laboratorio del turismo del MiBACT (Tdlab), l’Italia fa un passo avanti nel progetto di digitalizzazione turistica, indispensabile al paese per poter competere in uno scenario internazionale. Composto da rappresentanti del Touring Club, Agenzia per l’Italia digitale, Enit, Aci, Expo 2015, Trentorise e da autorevoli esperti in materia di turismo ed innovazione digitale, il laboratorio avrà tra i numerosi compiti quello di ricognire e analizzare i sistemi di digitalizzazione della filiera turistica allo scopo di ottimizzarne le attività di



SAI L’ULTIMA?

promozione e commercializzazione in Italia e all’estero. Tutti gli operatori sono coinvolti, attraverso il web, nella formulazione di suggerimenti e proposte operative

Inaugurato a Berlino il City Cube Inaugurato a Berlino lo scorso maggio, il City Cube è la nuova modernissima location, che va a sostituire l’ormai obsoleto ICC Berlin, proponendosi nella doppia veste di centro congressi (11.000 posti) e spazio espositivo. Due piani, pareti divisorie flessibili, 47 sale meeting e i 12.000 mq del centro fieristico adiacente offrono l’ambiente ideale per tutti i tipi di congressi e fiere. Il successo della struttura è stato notevole sin dai primi giorni di apertura: vi sono infatti pianificati eventi fino al 2021.

Metti un congresso sul Lago Maggiore... A Stresa, affacciato sulle sponde del lago Maggiore di fronte alle isole Borromee Villa & Palazzo Aminta è un cinque stelle lusso di incomparabile bellezza che, fino a maggio 2015, propone ad aziende e pco per un minimo di 20 camere il pacchetto (219 euro al giorno a persona) “Meeting & Congressi Sul Lago Maggiore”. Oltre alla sala meeting attrezzata l’hotel offre: welcome cocktail, camera doppia uso singola con vista sul parco, prima colazione a buffet al ristorante Le Isole, lunch a buffet, unlimited wi-fi, percorso wellness Grotta Camelia, parcheggio auto. Info: www.villa-aminta.it.

A Aldo Werdin e Piero Sattanino il premio 1/2 Stella “Direttore Top Class” Lo scorso 23 maggio, nell’elegante cornice del Ristorante Zeffirino di Genova, l’Assessore Regionale Regione Liguria Angelo Berlangeri, Alberto Tita Presidente A.D.A. (Associazione Direttori Albergo) Liguria e Adriana Wu Vice Presidente A.D.A hanno consegnato la 1/2 Stella “Direttore Top Class “ a Aldo Werdin, direttore dell’Excelsior Palace di Rapallo e a Piero Sattanino, gm dell’Hotel Parigi di Bordighera. I due candidati, eletti all’unanimità,

sono stati i primi direttori d’albergo a ricevere il prestigioso award, nato dall’ iniziativa dell’assessorato al Turismo Regionale e di A.D.A. Liguria. Nella foto, da sin. Alberto Tita Presidente A.D.A. Liguria, Aldo Werdin Direttore Excelsior Palace Rapallo, Angelo Berlangeri Ass. Turismo Liguria, Adriana Wu Vice Presidente A.D.A. Nazionale.

3 for 2 Summer Offer Fino al 1 settembre, negli hotel del brand Dorchester Collection sarà attiva la promozione 3 for 2 Summer Offer che prevede la terza notte gratuita per soggiorni di almeno tre notti. Le prenotazioni possono essere effettuate collegandosi a www.dorchestercollection.com entro il 31 luglio. La promozione non è valida per il The Dorchester e il 45 Park Lane fino al 6 luglio e dal 14 luglio al 20 luglio.

Stefano Santo è il nuovo executive chef di Borgo Egnazia Appassionato viaggiatore e profondo conoscitore delle cucine thai e giapponese, Stefano Santo, il nuovo Executive Chef di Borgo Egnazia, propone al ristorante Due Camini una innovativa cucina del territorio rivisitata. Tra le specialità proposte: fritto di gamberi rossi alla mandorla con puntarelle stufate

136

5 2014

www.mastermeeting.it


RADISSON BLU es. HOTEL, ROMA Via Filippo Turati 171, 00185 Roma Tel. +39 06 444 841 | Fax +39 06 444 843 97 info.rome@radissonblu.com www.radissonblu.com/eshotel-rome


SAI L’ULTIMA?

vetrate e vista mozzafiato sulla città vecchia e sul lungo mare, un’area wellness con saune e sale massaggi, una terrazza esterna con piscina e palestra, 4 sale meeting per 200 persone.

Nuova acquisizione per Starwood Hotels & Resorts

Design rinnovato e happening esclusivi al Rooftop Bar Hilton Molino Stucky Sedute di diverse altezze e forme, pavimento color piombo in grès porcellanato che ricorda le cupole delle chiese veneziane, tappeti e dettagli di design che mescolano stili e materiali. Lo Skyline Rooftop Bar dell’Hilton Molino Stucky si presenta quest’ estate con un’immagine ancora più glamour e con nuove bellissime iniziative come Sunset, un ciclo di aperitivi a bordo piscina con musica dj set che, ogni giovedì sera, fino a settembre vedrà cocktail e drink accompagnati ai deliziosi finger food dello chef Ivan Catenacci. Per il terzo anno consecutivo, poi, la Champagnerie Ice Sky, in collaborazione con Moët & Chandon proporrà Moët Ice Impérial, il primo champagne al mondo servito on the rocks. Info: www.skylinebarvenice.com.

e crema di ceci, orecchiette integrali agli scampi e zafferano con essenza di dragoncello, dentice con guazzetto di zenzero e carota al forno di Polignano e friggitelli. Dotato di grande passione e curiosità, Santo vanta un’importante esperienza presso realtà internazionali di grande prestigio tra cui The Square Restaurant di Londra (due stelle Michelin), il Peacock Alley (una stella Michelin) del Fitzwilliam Hotel di Dublino e il Relais & Chateaux Villa La Vedetta di Firenze, dove ha ottenuto il riconoscimento come Promessa Michelin 2011. www.borgoegnazia.com

Piazza di Spagna View acquisisce la gestione dell’Albergo delle Nazioni di Bari Dopo i Relais & Chateaux di Monopoli, “Il Melograno” e “La Pe-

138

5 2014

www.mastermeeting.it

schiera”, Piazza di Spagna View accresce il suo portfolio con un altro prestigioso hotel: l’Albergo delle Nazioni di Bari. L’ex Boscolo Hotel, sul lungomare del capoluogo pugliese, rappresenta per il popolo barese un vero e proprio punto di riferimento. Inaugurato nel 1935 come palazzo di rappresentanza, l’hotel è stato per oltre 40 anni la destinazione preferita di aristocratici, star del cinema e capi di stato (negli anni Settanta venne scelto come set cinematografico del film “Polvere di stelle”, con Alberto Sordi e Monica Vitti). Nel 2012, è stato completamente ristrutturato e rinnovato secondo contemporanei criteri di design. Oggi, l’Albergo delle Nazioni offre 115 camere, quasi tutte con vista mare, tra cui una Presidential Suite di 120 metri quadrati, 2 ristoranti, di cui uno situato all’ultimo piano, con ampie

Starwood Hotels & Resorts ha annunciato ieri che l’Excelsior Hotel Gallia entrerà a far parte della The Luxury Collection®. L’hotel, che riaprirà a novembre di quest’anno dopo un massiccio intervento di ristrutturazione, è di proprietà di Katara Hospitality. Considerato come un luogo storico della vecchia Milano, nella centralissima piazza Duca D’Aosta, l’hotel viene aperto nel 1932. Il sapiente restauro, curato dallo studio Marco Piva che si è aggiudicato per questo il premio “Tourism for Italy” in occasione della fiera Expo Italia Real Estate, opera una fusione tra design contemporaneo e stile Liberty. Con 235 tra camere e suite, un ristorante e un bar con terrazza panoramica, lounge bar e cigar room, una Spa, una piscina coperta e un centro fitness, oltre a ben 1000 mq di centro congressi, l’Excelsor Gallia si prepara a ritornare un punto di riferimento per la Milano che conta.

Niente più file in reception Con l’arrivo del 2015, gli ospiti delle catene Aloft e W Hotel saranno in grado di bypassare il normale check in ed entrare nelle loro camere utilizzando il proprio smartphone come chiave. Starwood hotel & Resorts, che possiede i due brand boutique, sta collaborando con Assa Abloy, fornitore di servizi di sicurezza, per sviluppare la tecnologia check-in keyless che permetterà agli ospiti di effettuare check-in e check out con il proprio cellulare. Sulla scia di Starwood, altre grandi catene alberghiere stanno cercando modi per ridurre le code in Reception. Gli hotel Marriott, ad esempio, offrono il mobile check-in per membri selezionati


DAL 1860 LA RICERCA DELLA QUALITÀ SULLE MIGLIORI TAVOLE ITALIANE

Dal 1860 Olio Novaro, l’Olio di famiglia G. Novaro & C. srl - Via XXV Aprile, 77 - 18100 Imperia tel. 0183 272195 - fax 0183 766106 - olionovaro@uno.it


SAI L’ULTIMA?

che possono effettuare la registrazione tramite una app, e ritirare la propria chiave presso una apposita reception. Finora l’app è stata implementata nelle proprietà Marriott a Bangalore, Goa e Jaipur, e in fasi successive verrà estesa alle altre proprietà della catena. Allo stesso modo, il gruppo francese Accor prevede di implementare all’inter-

no delle sue strutture la tecnologia mobile check-in/out, e di permettere anche i pagamenti tramite smartphone. La compagnia lancerà questa soluzione in 1000 hotel per la fine del 2014. L’App Concierge permette agli ospiti di gestire un’ampia gamma di servizi quali il room service, trasporti, attrazioni locali, prenotazioni SPA, richieste al re-

parto house keeping, sveglie mattutine e molto altro.

A Ibiza, il primo Hard Rock Hotel in Europa Ha aperto lo scorso maggio l’Hard Rock Hotel Ibiza, 5 stelle, frutto di una collaborazione tra Palladium Hotel group e Hard Rock Cafè. Situato nella splendida Playa d’en Bossa, mette a disposizione degli ospiti 493 camere, tra cui 235 suites, divise in nove tipologie e dotate dei più moderni confort, ovviamente all’insegna della musica: con il programma “the sound of your stay”, ciascun ospite può creare la colonna sonora del proprio soggiorno, mentre per gli amanti del wellness c’è un’attrezzata Rock Spa. Rivoluzionato anche il modo di accesso alle camere: scompare la chiave tradizionale e arriva uno speciale braccialetto RFID (Radio Frequency Identification) che consente anche di connettersi automaticamente ai social network e di pagare i servizi alberghieri. Il calendario eventi è già fittissimo, e pieno di grandi nomi del mondo della musica, tra i quali Snoop Dog e Robin Thicke.

Frecciarossa 1000: primo treno AV interoperabile

Villa Reale di Monza apre al mercato degli eventi Villa Reale di Monza, uno dei gioielli della grande architettura italiana, apre le sue porte al mondo degli eventi aziendali e privati con il marchio Gli Eventi di Villa Reale, dell’event agency monzese Vision Plus. La Villa offre 1000 mq di spazi per meeting, ripartiti in sei sale affrescate, in aggiunta al foyer e al meraviglioso Salone delle Feste (nella foto). Spazi d’eccezione, un tempo riservati ad illustri ospiti come il viceré Eugenio de Beauharnais, che oggi ospitano meeting, conferenze e serate di gala. www.villarealedimonza.it.

140

5 2014

www.mastermeeting.it

Un investimento importante, quello di Trenitalia: 1,5 miliardi di euro per 50 treni, con l’obiettivo di rimodernare la flotta e di coprire la tratta Milano – Roma in 2 ore e 20 minuti, con una velocità massima di 400 km/h. Il Frecciarossa 1000 sarà il primo treno AV completamente interoperabile: grazie alle sue caratteristiche tecniche potrà viaggiare su tutte le reti AV d’Europa, superando le limitazioni di carattere infrastrutturale. Un’attenzione particolare sarà data al confort dei passeggeri: la ridotta resistenza aerodinamica comporterà una riduzione delle vibrazioni e dei rumori. Il treno, battezzato con il nome Pietro Mennea in onore del campione olimpico recentemente scomparso, entrerà gradualmente


subtitle.it

ISOLA DELLE MERAVIGLIE

www.thotel.it

Alta ospitalità in un mondo fantastico dedicato al relax e al benessere: percorso acqua journey, trattamenti e massaggi, party esclusivi. Centro Esclusivo

[ comfort zone ]

T Hotel, sempre vicino a te.

/Ê Ìi Ê Ê >} >À ÊÊUÊ/i \ÊäÇäÊ{Ç{ääÊUÊ > \ÊLi iÃÃiÀiJÌ Ìi ° Ì


SAI L’ULTIMA?

in servizio con l’orario ferroviario invernale 2014-2015. Continuano intanto i test di velocità: il convoglio si è spostato dagli stabilimenti di Napoli a Milano, per coprire la tratta Milano – Bologna in orario notturno.

Dormire in una botte di vino francese Può capitare di addormentarsi dopo aver bevuto un buon bicchiere di vino francese, ma addormentarsi all’interno di una botte che non molto tempo prima ne conteneva circa 14.500 litri è sicuramente inusuale. È ciò che accade all’hotel De Vrouwe van Stavoren, in Olanda, dove quattro botti che contenevano vino francese Beujoulais, provenienti dalla Svizzera, sono state

adibite a piccole camere per due persone, dotate persino di bagno e salotto (a cui si accede direttamente dal retro). L’iniziativa ha riscosso molto successo e una gran quantità di turisti da tutto il mondo è giunta fino alla pittoresca città portuale di Stavoren, nel nord dell’Olanda, per soggiornare in una di queste particolari camere. Le tariffe per soggiornare in una delle camere-botte variano da 74 a 119 euro a notte, con sconti fino al 75% a seconda della stagione: se vi si soggiorna in inverno, infatti, il prezzo può scendere fino a 18 euro a notte, molto più economico rispetto alla maggior parte degli ostelli. La colazione è inclusa, e gli animali sono ben accetti. L’hotel sta inoltre lavorando alla costruzione di ca-

Hotel restyling by Consonni International Contract La compagnia di luxury hotel Sheraton, affiderà a Consonni International Contract la realizzazione degli arredi e delle finiture d’interni di un nuovo albergo nello Sri Lanka. La commessa sarà di circa 5 milioni di dollari, il 90% dei quali rimarranno in Italia. Si tratta di un grande progetto all’estero, ma anche un’importante investimento che Consonni – lavorando soprattutto con fornitori locali – riverserà per massima parte sul territorio circostante l’azienda, conosciuta in Brianza per i suoi arredi di alta qualità. Recentemente, Consonni, si è occupata con formula “design & build anche del restyling delle 300 camere e delle aree comuni del Marriott Rahat Palace di Almaty in Kazakhstan. Attualmente l’azienda è presente in India, UAE, Svizzera, Congo e Kazakhstan. Nella foto una delle camere del cinque stelle The Chedi Andermatt in Svizzera arredate da Consonni International Contract. Info: tel. 0234530468 - fax 0234531710 - www.ghenos.net; info@ghenos.net.

142

5 2014

www.mastermeeting.it

mere ancora più capienti, utilizzando 8 botti di Beujoulais da 23.000 litri, per rispondere alla forte richiesta da parte dei turisti.

Careers@Hilton Live promuove la carriera dei giovani nel mondo dell’ospitalità Lo scorso maggio Hilton Worldwide ha promosso per il terzo anno Careers@Hilton Live: Youth in Hospitality Month, un mese intero, segnato da eventi sul tema delle opportunità di lavoro per i giovani nel settore dell’ospitalità. L’iniziativa, che fa parte del programma global Bright Blue Futures, offre informazioni dettagliate sulle opportunità di lavoro a chi è alla ricerca di un’occupazione. Momento clou del progetto, il Signature Event, al quale hanno partecipato oltre 70 studenti che hanno seguito un Master presso Bocconi, Luiss, Ge.Ma, Lumsa, Sida Group, Ciset, Ihma, Unifi. Agli studenti è stato chiesto di sviluppare un progetto in grado di trasmettere i valori del Gruppo tra i nuovi e potenziali manager. Al team vincitore della Business School Ge.Ma è stato consegnato un certificato di partecipazione e un soggiorno premio in uno degli hotel Hilton Worldwide in Italia. A tutti gli studenti partecipanti sono state messe a disposizione 15 posizioni di stage semestrali presso l’Hilton Milan, il Molino Stucky Hilton Venice, l’Hilton Rome Airport, il Rome Cavalieri e l’Hilton Florence Metropole. Inoltre, nel corso dell’evento, una squadra di top manager di Hilton ha dato agli studenti una serie di consigli sulle diverse opportunità e le competenze necessarie per intraprendere al meglio il loro inserimento nel mondo dell’ospitalità. www.hiltonworldwide.com/youth - www.hiltonworldwide.com/careers.

Atlantis, The Palm lancia la nuova Sea Lion Discovery Sea Lion Point, l’ultima nata fra le attrazioni di Atlantis, The Palm,



SAI L’ULTIMA? Nasce ibis Milano Fiera, la nuova stella economy di Accor Sorge a un chilometro dal Polo fieristico di Milano, nelle immediate vicinanze del sito che ospiterà Expo 2015, esattamente nell’ex area Pirelli di Lainate che è stata riqualificata, urbanizzata e resa produttiva con attività commerciali e ricettive: un progetto iniziato, non senza difficoltà, 5 anni fa in prospettiva dell’esposizione universale. «Nonostante le banche non mi abbiano sostenuto nell’impresa» ha dichiarato Guido della Frera, Presidente GDF Group e proprietario dell’area in cui sorge l’albergo , «ho voluto scommettere sull’Expo e, aiutato solo dalla Pubblica Amministrazione locale, ho costruito un albergo di 120 camere a impatto 0, con tecnologie eco-sostenibili, fonti rinnovabili e completamente insonorizzato che ha ottenuto la classificazione energetica in classe A e che ho affidato, in franchising, ad Accor, Gruppo garanzia di successo». E di successi, nel mondo, il marchio ibis ne sta veramente mietendo molti: «basta pensare che per l’ottimo rapporto qualità/prezzo il marchio economy formato da ibis rosso, accostato al verde degli Ibis styles (strutture ristrutturate) e al blu degli ibis budget, (non ancora operativo in Italia per cavilli burocratici), rappresenta il 50% del margine operativo dell’intero Gruppo Accor», ha affermato Renzo Iorio, Ad Accor Italia, Grecia, Israele e Malta che, a sua volta, può vantare nei primi 4 mesi del 2014 un incremento di fatturato del 50%, riferito però a tutti i marchi presenti in Accor, rispetto allo stesso periodo in Grecia e di un + 7 in Italia rispetto, secondo dati AICA, al + 4 della media nazionale. «ibis Milano Fiera», ha, inoltre, sottolineato Iorio – «è il primo ibis europeo totalmente progettato con i nuovi concept ibiskitchen (grandi superfici unite e multifunzionali che incorporano il ristorante, aperto 24 ore su 24 anche alla clientela esterna, e spazi comuni che si aprono verso il bar favorendo l’interazione degli ospiti in una atmosfera accogliente ed easy) e ibisRoom (elegante semplicità, luminosità,

144

5 2014

www.mastermeeting.it

arredi di design ed ergonomici come il sweet-bed TM, la nuova icona di Accor). Un marchio che unisce comfort, design, economicità e sostenibilità, caratteristiche che, oltre a legare perfettamente con Expo, sono il must di una ricettività moderna che ancora mancava al territorio». «Come vicina di casa», ha commentato Marina Geri direttore marketing e commerciale - padiglione Italia - Expo Milano 2015 «non posso che applaudire all’ apertura di una struttura ricettiva come l’ibis che risponde ad un segmento di mercato molto ricercato dalla clientela (in particolare da quella cinese) che ama viaggiare ma non spendere troppo, situata in posizione strategica e costruita con criteri green in linea quindi con le tematiche di Expo. Sicuramente ha continuato Geri - Expo sarà una grande opportunità per Milano e per l’Italia, non solo durante i 184 giorni di manifestazione ma anche per il turismo di ritorno dei 20 milioni di visitatori che ci si aspetta». Precisando, inoltre, che i paesi espositori sono 147, ha sottolineato che «solo l’Italia avrà un padiglione stabile mentre gli altri stand verranno allestiti – come peraltro avviene in ogni fiera, dagli altri Paesi partecipanti, rassicurando così che tutto sarà pronto nei tempi previsti». Il sindaco di Lainate, Alberto Landonio, ha rivolto parole di encomio al Presidente Della Frera per il coraggio dimostrato nell’investire oltre 12 milioni di euro per la costruzione dell’albergo che, unitamente al progetto messo in atto dal comune con un piano di completa riqualificazione dell’area, permette alla cittadina di essere inclusa nei circuiti turistici d’interesse culturale grazie all’ulteriore valorizzazione di Villa Borromeo Visconti Litta, un capolavoro di inestimabile valore artistico. Nella foto, da sx: Guido Della Frera, Gdf Group- Renzo Iorio, Ad Accor Italia Grecia, Israele e Malta- Marina Geri, Padiglione Italia Expo- Alberto Landonio, Sindaco di Lainate- Elena Valentini, direttrice ibis Fiera Milano


Corso Imperatrice, 80 I-18038 Sanremo (IM) Tel. +39 0184 5391 Fax +39 0184 661445 reservations@royalhotelsanremo.com royalhotelsanremo.com royalwellness.it


SAI L’ULTIMA?

Look tutto nuovo per il ristorante dell’Hilton Molino Stucky Venice Riapre completamente rinnovato il Ristorante Aromi dell’Hilton Molino Stucky Venice. Su tutto domina il blu nelle sue diverse nuance in omaggio al mondo della navigazione. Le pareti in mattoni a vista e il pavimento in resina cementizia uniti ad un’illuminazione concentrata in particolare sui piani di degustazione rendono l’ambiente elegante e suggestivo. Molto interessante anche la proposta gastronomica con una selezione di piatti semplici preparati con materie prime di altissima qualità. Qualche esempio? La fantasia di granchio del litorale veneziano con bottarga e filetto di manzo macerato e cotto al vapore, i tagliolini fatti in casa in ragout di scampi e filetto di maialino con latte alle nocciole, bieta novella e tortino di piselli. Altra novità è la wine library, una biblioteca di vini da degustare che potranno anche essere scelti tramite iPad, dove protagonista indiscusso è il Prosecco. La degustazione avviene ad un tavolo speciale, quello della produzione Riva 1920, realizzato riutilizzando le briccole in disuso della laguna di Venezia.

propone un nuovo programma: il Sea Lion Discovery che permette agli ospiti di sperimentare un’autentica interazione acquatica con uno dei mammiferi più affascinanti del mondo, il leone marino del Sud Africa. Sotto la supervisione di esperti (Marine Mammal Specialists), gli ospiti sono invitati ad immergersi nell’acqua fino alla vita per divertirsi in acqua a tu per tu con questi baffuti, teneri mammiferi. Ciò che rende questi animali così unici è la loro capacità di apprendimento. Poiché l’interazione avviene in acque poco profonde, anche coloro che non sanno nuotare possono partecipare in tutta sicurezza. Ogni sessione di Sea Lion Discovery accoglie un massimo di 10 partecipanti. Gli ospiti possono scegliere fra una vasta gamma di divertenti interazioni per avvicinarsi ai leoni

146

5 2014

www.mastermeeting.it

marini al Sea Lion Point: Sea Lion Discovery al prezzo di AED 495 (circa 97 euro) per gli ospiti interni e AED 595 (circa 117 euro) per i visitatori giornalieri; Sea Lion Photo Fun, al prezzo di AED 425 (circa 84 euro) per i visitatori giornalieri e

AED 275 (circa 54 euro) per gli ospiti interni e Sea Lion Observor Pass al prezzo di AED 100 (circa 20 euro) per gli ospiti interni e AED 300 (circa 60 euro) per i visitatori interni. Ogni prenotazione include l’accesso per tutto il giorno all’Atlantis Aquaventure Waterpark, e lo sconto, nello stesso giorno, del 25% sull’entrata al Lost Chambers Aquarium, lo spettacolare acquario del resort, oltre a una simpatica foto ricordo gratuita. s team +971 4 426 1030 - DolphinBay@atlantisthepalm.com; atlantisthepalm.com

“Ciak si gira” nei Select Hotels Da oggi, alle aziende, Select Hotels Collection riserva alle aziende che organizzano meeting lo speciale pacchetto 5 stelle “Ciak si gira”, un’iniziativa che consente ai partecipanti di un evento aziendale di essere ripresi in un vero e proprio film, da portarsi a casa come ricordo tangibile. Proposto a partire da 180 euro a persona in camera doppia, il pacchetto “Ciak si gira” comprende: pernottamento e prima colazione, brunch buffet, coffee breakfast, outsider aperi-cena, utilizzo spiaggia a titolo gratuito, cena di gala, per 20 partecipanti confermati viene omaggiato un upgrade in suite, utilizzo gratuito degli spazi congressuali, water & fruit corner, utilizzo sala fitness, wi-fi gratuito. www.selecthotels.it - www.selectbusiness.it - tel. 0544 977 071. ■



AERONEWS

www.emirates.com

Angela Merkel sale a bordo dell’A380 di Emirates

Emirates sponsor dei BNL Internazionali d’Italia

Lo scorso 20 maggio, all’inaugurazione dell’ILA - Berlin Air Show, fiera dell’aeronautica che si è conclusa domenica 25, c’era anche la Cancelliera tedesca Angela Merkel (nella foto) tra i visitatori che hanno potuto salire a bordo dell’Airbus A380 n.44 della flotta Emirates. Si tratta del velivolo più grande mostrato quest’anno al Berlin ExpoCenter Airport di Schönefeld. All’ultima edizione della fiera, nel 2012, sono stati oltre 2.000 i visitatori che nei primi due giorni hanno fatto un tour sull’A380. L’A380 di Emirates opera attualmente verso 27 destinazioni ed ha trasportato, dal 2008, oltre 25 milioni di passeggeri. Nella foto Thierry Antinori, Executive Vice President e Chief Commercial Officer di Emirates con la Cancelliera Angela Merkel

Emirates è sponsor e official airline dei BNL Internazionali d’Italia, uno dei tornei di tennis su terra battuta più prestigiosi del circuito ATP. La Compagnia ha avviato il suo terzo anno di sponsorizzazioni lanciando

148

5 2014

www.mastermeeting.it


AERONEWS

Notizie dal mondo Emirates una serie di iniziative interessanti, tra cui l’ingresso allo chalet dove gli ospiti potranno provare un “assaggio” di first class, con snack e bevande come il caffè Arabico, oltre alla possibilità di giocare con la web app nell’ Emirates World Tour Challenge (l’app è disponibile durante la stagione), il giocatore che accumulerà il maggior numero di punti vincerà 180.000 miglia Skywards. Anche i giocatori più celebri del torneo andranno a visitare il booth. Dopo il grande successo dello scorso anno, per la gioia di tutti gli appassionati di tennis, lo scorso 16 maggio si è svolto sul Centrale durante l’Emirates Day, l’Emirates Ball Flight. Rafa Nadal, vincitore dei quarti di finale, ha firmato cinque palline rosse Emirates, e le ha lanciate tra il pubblico. I cinque fans che le hanno raccolte sono stati invitati a scendere in campo e a scegliere uno tra i cinque modellini raffiguranti un velivolo Emirates. Il fortunato che, sotto il proprio modellino ha trovato la scritta “hai vinto” si è aggiudicato un soggiorno a Dubai. Info: www.emirates.com Nella foto il Country Manager Italia Emirates Airlines Fabio Lazzerini premia il vincitore del viaggio a Dubai

Quinto volo giornaliero Emirates per Singapore Dal primo agosto Emirates inaugurerà un quinto volo giornaliero tra Dubai e Singapore con un Boeing 777300 da 364 posti, di cui 12 posti in First Class, 42 posti in Business Class e 310 posti in Economy Clas. Arriverano quindi a 35 i voli settimanali della compagnia aerea tra le due città, con 28 servizi non-stop e sette voli via Colombo, in aggiunta ai servizi giornalieri da Singapore verso Brisbane e Melbourne. Il volo EK352 partirà ogni giorno da Dubai alle 21,15 (ora locale) e arriverà a Singapore alle 09,00 del giorno successivo (ora locale).

Il volo di ritorno – EK 353 – partirà tutti i giorni da Singapore alle 10,35 (ora locale) e arriverà a Dubai alle 13,45 (ora locale).

Due voli settimanali in più sulla tratta per le Seychelles

Dal 28 ottobre, Emirates, intensificherà di due voli settimanali la tratta per le Seychelles per un totale di 14 voli. Il percorso sarà effettuato con un Airbus A340500 e offrirà 12 suite in first class, 42 sedili reclinabili in business class e 204 posti in economy class.

Emirates e Frecce Trenitalia insieme per N.Y. AI viaggiatori che, dal primo luglio al 31 agosto, sceglieranno Emirates nelle classi Business e First tra Milano e New York, sarà offerto un biglietto andata e ritorno (in coincidenza con il volo da Malpensa) con Frecce Trenitalia da e per Milano. I biglietti treno più aereo sono in vendita fino al 30 giugno. La promozione include tutti i Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca che collegano le principali città italiane a Milano. Arrivati a Milano, i passeggeri Emirates-Trenitalia potranno usufruire del servizio chauffeur dalla Stazione Centrale all’aeroporto di Malpensa. «Questa nuova intesa con Emirates» dice Gianfranco Battisti Direttore Divisione Passeggeri e Alta Velocità (nella foto) «consolida la strategia di Trenitalia che punta a rendere sempre più capillare l’integrazione treno-aereo». Info: emirates.it - trenitalia.com 5 2014

www.mastermeeting.it

149


I grandi protagonisti dell’ospitalità

Qui, dove tutto è un incanto Un’atmosfera magica e sospesa. Un luogo fuori dal tempo che coniuga con armonia la brezza marina al contatto con la terra, sulla quale affonda le sue radici. Tutto questo, e molto altro, è l’hotel Vis à Vis di Sestri Levante, che quest’anno brinda ai suoi primi 50 anni di attività

✒SIMONA LOVATI

U

na perla incastonata sulla collina che domina la Baia del Silenzio di Sestri Levante, che invita a un idilliaco tuffo nelle acque blu del Mar Ligure. Un veliero che da 50 anni segue la rotta tracciata dal suo comandante, che nel lontano 1964 ha avuto la lungimiranza di abbandonare i vecchi schemi mentali del passato, per concepire un hotel che ha fatto la storia della città dei due mari, affascinando i suoi ospiti con atout esclusivi e raffinati, senza però perdere mai di vista il contatto umano. Una prerogativa che lo rende degno del nome che porta, Vis à Vis – letteralmente “faccia a faccia” – e che lo ha fatto conoscere e apprezzare anche a una clientela internazionale. «Mio padre ha sempre svolto questa professione», spiega FlaFlavia De Nicolai e, a destra, la figlia Paola Pittaluga via De Nicolai, appartenente alla seconda generazione di proprietari, «lavorando nei più grandi alberghi di tutto il mondo e navigando poi come maggiordomo di prima classe all’epoca dei transatlantici per Società Italia. Fu in quel periodo che decise di costruire una villetta in un terreno di sua proprietà, dove oggi sorge il nostro albergo. Quando iniziarono i lavori, dai ponteggi si scoprì che da questa posizione si poteva ammirare un paesaggio mozzafiato e, di conseguenza, grazie al suo intuito, papà decise che la location era ideale per la realizzazione di una struttura ricettiva di alto livello”. Così, dopo avere ottenuto il permesso delle Belle Arti sono iniziati i la-

150

5 2014

www.mastermeeting.it

vori, un vero e proprio work in progress, che anno dopo anno ha ottimizzato l’allure di questo incantevole quattro stelle.

Un progetto sempre in movimento «Al momento dell’apertura non c’era l’ascensore, costruito poi nel 1970», continua la signora Flavia, «pertanto, abbiamo attivato un servizio navetta per accompagnare i clienti. Successivamente, negli Anni ’80 è stata concepita la piscina, immersa negli ulivi, per la quale i muratori hanno dovuto trasportare il materiale necessario a braccio in collina». Nel ’92 è nato il centro congressi, con ben tre sale. Nel 2002, è stato compiuto un restyling con la terrazza Ponte Zeus, dove gustare un aperitivo a buffet alla presenza di personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura. Mentre l’anno scorso, ultima ma non per ordine di importanza, è stata allestita una Spa con quattro cabine, una caratteristica


sempre molto gradita dagli ospiti. «Ci tengo a sottolineare», prosegue la manager, «che il nostro hotel, nonostante la sua ubicazione, è accessibile a tutti, anche ai portatori di handicap, grazie all’ascensore e alle passerelle di collegamento». La cucina è uno dei punti di orgoglio della struttura, tanto che il ristorante è il primo segnalato dalla Guida Michelin in Sestri. Lo chef propone menu di pesce e prodotti locali, cercando di rivisitare e rinnovare i piatti tipici con fantasia e originalità, mantenendone intatti i sapori. Basti pensare che pane, pasta e dolci sono tutti home made. Da quattro anni, la famiglia ha aggiunto anche il Ristorante Portobello, direttamente sulla spiaggia della Baia del Silenzio.

Una finestra sul futuro Nel dna del Vis à Vis è sempre vivo l’input di migliorarsi, per soddisfare ogni desiderio e necessità della clientela. Una fra tutte, quella di avere a disposizione un numero maggiore di suite. «L’intento per i prossimo anni», conclude De Nicolai, «è la realizzazione di nuove suite per poter fare fronte a richieste da parte di una clientela più esigente, e che negli ultimi anni manifesta un crescente interesse verso la nostra struttura e verso Sestri Levante in genere».

con le news della zona, gli itinerari più interessanti, la programmazione di spettacoli teatrali e la possibilità di leggere gratuitamente i maggiori quotidiani internazionali». L’imprenditore sottolinea l’importanza del servizio per una struttura top quality, che deve fungere un po’ come un’agenzia, organizzando eventi, escursioni inedite, magari non segnalate nelle guide turistiche tradizionali, studiando la mise en place su misura per un soggiorno esperienziale. «A nostro favore», conclude Mori, «gioca lo spettacolare territorio di Sestri Levante, che fino a qualche anno fa è stato considerato un punto di riflesso tra Portofino e le Cinque Terre. Oggi, invece, in controtendenza rispetto al resto della Liguria, è una città che suscita molto interesse, in quanto ha conservato inalterata la sua originalità, uno spaccato di Italia vera, ancora gradito dal turista, soprattutto straniero». ■ Simona e Nicolò Mori con Paola Pittaluga

Nuova generazione, più tecnologia e savoir-faire Nicolò Mori, nipote di Flavia De Nicolai, ci racconta come il passaggio di testimone all’interno dalla famiglia sia vissuto con continuità dai clienti, sebbene la new generation sia orientata verso l’innovazione, specie nel campo high tech: «abbiamo da poco concepito un sistema legato al wi-fi – che offriamo free ormai da anni – e che prevede la connessione alla rete in tre velocità, a seconda della tipologia del cliente che ne usufruisce, sia esso diretto, oppure esterno all’hotel. Inoltre, è disponibile un business journal on line, curato da uno studio di comunicazione, sempre aggiornato 5 2014

www.mastermeeting.it

151


LA LOCATION DEL MESE

Palace Hotel San Marino Struttura moderna e funzionale a pochi minuti dal centro storico della Repubblica di San Marino, l’hotel propone ampi spazi e soluzioni per il business traveller

Ampi spazi eleganti per soddisfare tutte le esigenze, sia leisure che business: questa è la caratteristica distintiva del Best Western Palace Hotel, in una posizione strategica, a pochi minuti dal centro storico della Repubblica più antica del mondo, vicino al polo fieristico e congressuale di Rimini. Il Best Western Palace Hotel è sito in una posizione ideale per andare alla scoperta della storia, della cultura e dell’arte. La scelta di rendere gli ambienti versatili è funzionale sia per un soggiorno di piacere che business e permette di entrare in un microcosmo completo di servizi, articolato in zone relax e svago e ambienti lavorativi, aperti anche all’esterno. L’hotel, con 91 camere, 3 ristoranti,

152

5 2014

www.mastermeeting.it

area Benessere, swimming pool con Jacuzzi e un grande roof garden, dispone di un ampio centro congressi, dove da due anni ha luogo il San Marino Film Festival, alla presenza di tante star internazionali. In grado di ospitare fino a 650 persone nella sala plenaria, ha un totale di 5 sale con capacità differenti e un’area espositiva, l’expò, che si estende per 2.000 mq ed è dedicata a incontri, lancio di nuovi prodotti, show room ed esposizioni. Dotato di total Internet e servizi accoglienza, segreteria e assistenza tecnica, offre altre 4 sale modulari fino ad 80 posti, più raccolte. In evidenza l’offerta ristorativa dell’hotel, che trova nel Ristorante Palace il perfetto connubio tra la modernità degli ambienti, con ri-

chiami storici, e la cucina del territorio. La gastronomia tipica romagnola regna sovrana, servita in tre ambienti: la principale, da 80 coperti, la lobby per 30 persone e una saletta riservata da 16. Con la bella stagione si apre anche lo spazio esterno, il roof garden, con la piscina panoramica e un giardino pensile, American Bar, Gazebo e luoghi per il relax, che possono diventare la cornice di aperitivi, rinfreschi e cene a tema. Sempre per il relax e per tenersi in forma, il centro benessere interno all’hotel offre la zona umida, con sauna, bagno turco e docce emozionali, l’area trattamenti e la palestra. Il Palace di San Marino: un hotel per tante esigenze, un insieme gradevole di affari e piacere! P.T.



NUOVE VIE DELL’OSPITALITÀ

HOTEL BONOTTO DESENZANO Un mix vincente tra modernità e autentica ospitalità, degna delle vere tradizioni italiane, per questa struttura centralissima e a pochi passi dal Lago di Garda

(R)EVOLUTION: READY TO TAKE OFF?

Desenzano del Garda è una suggestiva cittadina affacciata sul Lago, dove l’ospitalità ha un nome nuovo ma conosciuto allo stesso tempo. Il sogno di Emanuele Bonotto (foto), nato in una famiglia dalle salde tradizioni alberghiere di Bassano del Grappa, era quello di proporre un nuovo concept di hotellerie: un vero 4 stelle per servizio e comfort vestito da 3. Come racconta lui stesso: «fin dai primi anni ho vissuto e mi sono formato alla migliore delle scuole possibili, quella della pratica sul campo. Fortemente spinto anche da mio padre, ho completato la mia istruzione all’estero, dove ho avuto modo di conoscere le regole del marketing internazionale, per poi applicarle, una volta tornato a casa, nell’azienda di famiglia. Poi il challenge: lasciare le certezze costruite con gli anni per dare forma concreta al mio personale concetto di ospitalità, all’interno di un territorio turisticamente importante, ma proprio per questo molto competitivo. Qui ho voluto coniugare sia le mie radici che il know-how acquisito con una visione decisamente moderna, ma basata su un principio sempre valido e secondo me imprescindibile: l’ospite è il re attorno a cui ruota tutto il nostro impegno». Premiato come miglior giovane albergatore Federalberghi nel 2006 e con un’im-

154

5 2014

www.mastermeeting.it

portante esperienza nel campo associativo, Bonotto ha creato, dal 2011, l’omonimo hotel, in cui ha impresso la sua precisa impronta, fatta di management e staff giovane, tutti coinvolti attivamente nella gestione: servizio e cortesia a 5 stelle, comfort totale, design e tecnologia, location centralissima e una politica di positioning e pricing molto aggressiva, flessibile, in grado di trovare il miglior equilibrio tra qualità e prezzo, per dare a tutti la possibilità di vivere il Garda. L’hotel, con 46 camere domotiche, si trova a pochi minuti a piedi dal porto e dalle piazze centrali, oltre che dalla spiaggia e dall’uscita autostradale ed è un punto di riferimento sia per visitare le cittadine del Garda, sia per raggiungere facilmente città di storia, arte e cultura come Verona, Brescia, Bergamo, Mantova e la stessa Venezia. Il territorio è infatti un elemento essenziale dell’accoglienza firmata Bonotto, che propone un vero sistema di ospitalità diffusa. Qui, attraverso partner affidabili, il cliente trova un microcosmo al suo servizio, come un’ampia offerta ristorativa in locali selezionati, itinerari e attività ludiche (i parchi di divertimento o le terme di Sirmione), enogastronomia e sport, o solo shopping e relax. Un sistema pensato anche per accompagnare incentive e team building di medio-piccole dimensioni “tailor made”. Disponibile anche free wi-fi, sala panoramica per circa 40 posti, parcheggio e comodo garage. P.T.


L’Immaginazione non conosce né inizio né fine, ma vive con gioia le proprie stagioni, scompaginandone l’ordine a piacere (William Carlos Williams)


LE VIE DELL’INCENTIVE

Viaggio ad Assam, lungo le sponde del Brahmaputra

Una destinazione dell’India ancora poco conosciuta ma straordinariamente ricca di fascino e attrattive. A partire dal fiume che l’attraversa, definito per origini, dimensioni e percorso, il Mighty River

✒testo e foto Mario Masciullo Tra le mete turistiche emergenti, l’Assam, il più esteso degli stati del nordest indiano, si connota sempre più sul mercato internazionale come destinazione vocata all’ospitalità, grazie al suo ricco patrimonio di storia, arte, cultura e natura e all’innata propensione all’accoglienza dei suoi abitanti. Nel novero delle numerose attrattive dell’Assam, spicca, in primis, il fiume Brahmaputra definito, per le sue origini, le dimensioni e il percorso, il Mighty River (l’immenso fiume). Un fiume dalla forza prorompente, generatore di vita e di morte. Nei paesi che attraversa – Tibet, India, Bangladesh – è chiamato con nomi

156

5 2013

www.mastermeeting.it

diversi: Tsangpo, Brah, Jammu; tre nomi, tre paesi, tre religioni, un solo fiume, una sorgente mitologica nascosta tra i ghiacciai di una delle più sacre regioni del mondo. Sono tante le leggende che raccontano di questo fiume misterioso: storie di uomini che si sono avventurati alla scoperta delle sue origini, eserciti che l’hanno attraversato, pellegrini che si sono purificati nelle sue acque, divinità che si sono sfidate sulle sue sponde, storie di tribù selvagge e di pionieri del tè. Ma anche storie delle lontre che si nutrono dei suoi pesci e delle tigri del Bengala. Il Brahmaputra è un mi-


LE VIE DELL’INCENTIVE

stero che può affascinare tanto quanto il Palazzo dei Venti di Jaipur o il Taj Mahal di Agra. È attorno alle sue sponde, che si svolge la vita degli Assamesi, ma la sua popolarità travalica i confini geografici: unico fiume in India ad avere un nome maschile il cui significato è “Figlio di Brahma”, il Mighty River evoca riverenza a oltre un miliardo di induisti sia nel subcontinente Indiano che nel mondo. Si dice che è in grado di raccontare la storia di intere generazioni dallo Yunan (Cina) all’Hindustan fino al Bangladesh, a partire dalla sua nascita dal ventre della catena montuosa del Kailash nell’Himalaya, a sud del lago Kanggye Tso nel sud est del Tibet a un’altitudine di 5.300 metri. Il suo tortuoso percorso di oltre 3.000 chilometri attraversa una delle più inospitali regioni della Terra e, per un lunghissimo tratto del suo percorso è il fiume più alto della terra, scorrendo da ovest verso est, sui quattromila metri d’altitudine. Da qui

percorre ancora circa 2000 chilometri fino a unirsi al sacro Gange e terminare la sua corsa nella Baia del Bengala. Tra sentieri tortuosi e sceniche cascate, si acquieta nella regione dell’Assam solo nella stagione secca, quando le sue dimensioni in larghezza, da un chilometro, nelle vicinanze di Guwahati, arrivano anche in alcune zone fino a 20 chilometri. Impressionante inoltre è la profondità massima: 3600 metri. Unico fiume navigabile a est dell’Himalaya, il Brahmaputra si affianca allo Zambesi per la sua potenza alluvionale: durante il periodo dei monsoni sommerge immensi territori, costringendo uomini e animali (compresi gli abitanti della riserva del Parco Kaziranga) a rifugiarsi sulle alture per mesi. Al rientro delle acque, il territorio non è più lo stesso. Le sue sponde appaiono ogni volta modificate, spuntano nuovi isolotti e nuovi corsi, ed è facile scorgere anche barche da pesca incagliate tra le dune sabbiose. Mentre, a valle, gli abitanti ricostruiscono, instancabilmente, interi villaggi.

Fedeli al Kamakya Temple a Guwahati

5 2013

www.mastermeeting.it

157


LE VIE DELL’INCENTIVE IL RITO DEL TÈ AD ASSAM

Fedeli che interrogano il veggente nel Tempio Sivadol a Sibsagar

I piccoli mondi dell’Assam Sull’Isola Majuli, la più grande isola fluviale al mondo (circa 450 chilometri), le inondazioni annuali, da maggio a agosto, portano distruzione, ma il rientro delle acque lascia un prezioso fertilizzante naturale che permette rigogliosi raccolti in particolare di riso (circa un centinaio di varietà). Tra le risorse economiche, oltre al riso, ci sono la pesca, la carpenteria navale e l’artigianato: notevole la produzione di maschere, ceramiche, tessuti in lana e in seta lavorati a telaio. I Satras (monasteri), sparsi tra i tanti villaggi, elevano Majuli a centro della cultura dell’Assam. Ogni anno, qui, si celebrano festival che producono un buon indotto economico e che rappresentano il patrimonio di varie etnie: mongoli e indo-ariani, soprattutto, a cui si aggiunge l’eredità di altre culture

Dettaglio delle architetture Ahom a Sivasagar

158

5 2013

www.mastermeeting.it

Il tè di Assam è rinomato per essere uno dei migliori al mondo. Le piantagioni costellano l’intero territorio, ognuna con la sua storia che riconduce al colonialismo e al passaggio di proprietà a facoltosi locali. All’Haroocharai Tea Estate, si possono degustare miscele deliziose e cucina raffinata assamese, accolti dalla proprietaria Indrani Barooah. Spettacoli di danza allietano il pranzo all’aperto, mentre, nei campi vicini, le donne, nei loro tradizionali abiti variopinti, raccolgono le foglie della Camellia sinensis che serviranno a preparare il pregiato tè di Assam, rubando per un attimo la scena ai danzatori.

che, da 500 anni, si sono amalgamate in questa terra. Sull’isola, il tempo scorre slow con la stoica consapevolezza che tutto è impermalente, alla mercé di una natura imprevedibile e indomabile che sa essere tanto distruttiva quanto generosa. Le piene del fiume possono piegare ma mai spezzare gli animi di questa gente fiera e laboriosa: le donne continuano a tessere i loro telai nelle capanne di bambù su palafitte, gli uomini coltivano i campi e i bambini crescono in un clima di serena condivisione. Ed è proprio il grande senso di letizia e di ospitalità che si respira nell’Assam a colpire maggiormente i visitatori occidentali. E poi, naturalmente, c’è la Storia: dietro agli affabili sorrisi dei locali, esiste una ricca e antica cultura,


LE VIE DELL’INCENTIVE

testimoniata anche da numerosi templi che, ogni anno, conclusa la stagione dei monsoni, richiamano milioni di pellegrini da tutto il mondo. Tra i siti più interessanti c’è il Kamalabari Satra, il tempio dei monaci danzanti che si trova sull’Isola di Majuli. I monaci vengono ordinati in giovane età, si lasciano crescere una fluente chioma ed apprendono l’arte della danza nel ruolo femminile in onore del Dio Shiva. Solo al compimento dei 18 anni, potranno, se lo vorranno, lasciare la vita monastica. Altro tempio da vedere è quello di Kamakhya a Guwahati che simboleggia la “fusione di fedi e pratiche ariane, e non, nello stato di Assam. Qui, quasi ogni giorno, vengono sacrificati animali, in particolare capre, alla presenza di una moltitudine di fedeli. Merita poi una visita il Parco Nazionale Kaziranga Patrimonio Mondiale dell’Umanità, una delle maggiori riserve tra le tante in India, che si trova nelle pianure alluvionali. All’alba, si parte in groppa agli elefanti sulle tracce del rinoceronte indiano, all’interno della grande savana. il Parco è sede di ben 180 diversi mammife-

ri tra cui elefanti, tigri, cervi, bisonti, e una ricca varietà di uccelli. Altra tappa è Sibsagar – l’antica capitale del potente impero dei re Ahom, patria dei Thai di lingua Ahoms venuti dallo Yunnan (Cina) nel 13esimo secolo d.C. – dove si possono ammirare monumenti dell’epoca imperiale ancora ben conservati. ■

Giovani monaci nel Kamalabar Satra sull’Isola di Majuli. Impersonano il ruolo femminile nelle danze dedicate a Shiva. Foto di Davide Della Penna. A sin., preparazione dei monaci per la loro esibizione sacra (Tempio Kalamabari). Sotto, Un esemplare di rinoceronte nel Parco Nazionale Kaziranga. In basso, escursione nel Parco Nazionale Kaziranga

Per visite guidate nell’Assam ci si può rivolgere a Far Horizon Tours proprietaria della MN Mahabaahu, moderno luxury hotel galleggiante (www.farhorizonindia) curatrice anche delle escursioni con guide locali. Il viaggio stampa organizzato dal Turismo Indiano di Milano (www.indiatourismmilan.com) in collaborazione con Far Horizon Tours si è svolto in sette notti/otto giorni incluso le escursioni. Molto bella la crociera fluviale, in grande stile e comfort, valida alternativa al soggiorno in hotel (le infrastrutture così come l’organizzazione turistica sono ancora in via di sviluppo). L’Assam è raggiungibile dall’Italia con Air India da Milano e da Roma con voli diretti. Il periodo migliore per visitare l’Assam è da marzo a ottobre. Luoghi di interesse: Sivasagar, dove si possono ammirare gli antichi edifici degli Ahom (la popolazione Thai che, insediatasi a partire dal 1228 nell’Assam, si induizzò nel sec. XVI), Haroocharai, nota per le piantagioni del tè, l’Isola Majuli, il villaggio Luitmukh, Bishwanath Ghat, Koliabor con le tipiche fattorie per la lavorazione del tè, il Kaziranga National Park e Silghat e Guwahati dove, rispettivamente si trovano i templi di Hatimura e di Kamakhya.

5 2013

www.mastermeeting.it

159


MI PIACE

MADDALENA CORVAGLIA

PH. DANIELE TENCONI

Rock nella vita, in vacanza scelgo le comodità Conduttrice tv, speaker radiofonica, editore di un web magazine, moglie e mamma. Maddalena Corvaglia, storica velina di Striscia la Notizia al fianco di Elisabetta Canalis, nella vita ama gli estremi: «o sono donna o sono motociclista, se devo essere scomoda, viaggio in moto, con uno zaino e via, ma quando vado in vacanza non rinuncio ai miei comfort»

✒Cristina Piccinotti

Appassionata di sport, motori e biking, ma anche di stile e moda, benessere e viaggi. Forte, ma molto femminile, Maddalena Corvaglia è una donna a tutto tondo, alla ricerca costante di esperienze nuove ad alto tasso adrenalinico e al tempo stesso fedele ai principi di una volta, la famiglia e la tranquillità. Moglie del chitarrista di Vasco Rossi, Stef Burns, di lui dice: «è la parte forte della coppia», e mamma di una bambina di tre anni, Jamie Carlyn, Maddalena pratica paracadutismo, wake board e, recentemente, ha cominciato il Krav Maga, una sofisticata tecnica di autodifesa, e la pole dance, un’attività che coniuga sensualità e forza muscolare. Iperattiva anche nella vita professionale, ha da poco debuttato come editore e direttore di Maddyctive, il primo web magazine, costruito sulle sue passioni e dedicato ad una femminilità rock e metropolitana. Rock’n’Roll nella vita, capace di comprimere tutte le sue cose in uno zaino quando viaggia in moto, è totalmente incapace di rinunciare alle comodità quando l’occasione è una vacanza all’insegna del relax. I tuoi viaggi del cuore? «I più belli sono quelli fatti con papà. Per anni siamo partiti all’improvviso, senza una meta. O almeno io, bambina, vivevo ogni partenza in questo modo. Viaggiavamo in macchina tutta la notte e al risveglio mi trovavo a destinazione. Ricordo una volta che, arrivati in

160

5 2014

www.mastermeeting.it

Inghilterra, dopo due ore e tanto scompiglio per la difficoltà di guidare a sinistra e il clima uggioso, facemmo marcia indietro e ripartimmo per la Francia». Quali viaggi ricordi con maggior affetto? «A Parigi, Amsterdam, Barcellona. Il più memorabile fu in Andorra, un microstato nei Pirenei tra la Catalogna e la Francia con paesaggi montani suggestivi, fiumi serpeggianti e le piste da sci migliori di tutti i Pirenei. Avrò avuto dodici anni, dell’albergo in cui dormimmo ricordo che mi sembrava un posto magico». Mai fatto viaggi “zaino in spalla”? «Ogni volta che viaggio in moto porto con me solo uno zaino». Intendevo all’avventura... «Più che all’avventura, fu un viaggio da paura! Qualche anno fa partii da sola in moto per Presicce, la mia città natale in Puglia. Da Milano dista 1200 km. A metà strada mi fermai, in preda alla disperazione: non sapevo se tornare indietro o proseguire. In un caso o nell’altro mi aspettavano 600km. Arrivai stremata. Rientrai a Milano in aereo e spedii la moto con un corriere. Promisi a me stessa che non avrei più ripetuto un’esperienza tanto devastante». Da allora, viaggi ancora in moto? «Sì, non potrei farne a meno. Ma dopo quell’on the road devastante mi godo brevi giri fuori porta in montagna o al mare e mi muovo in città». La tua vacanza tipo? «In tema di vacanze amo gli estremi: se devo essere scomoda viaggio in moto, con un bagaglio ridotto al minimo, altrimenti non rinuncio a portare con me tutto ciò che mi serve per il giorno e per la sera, scelgo alberghi vicini al mare, dotati di tutti i comfort e servizi,


MI PIACE

dal ristorante alla piscina, dalla palestra al lounge bar per un dopo cena rilassante». È cambiato il tuo modo di viaggiare da quando hai una famiglia? «Non pensavo l’avrei mai detto, ma adesso che Jamie Carlyn sta crescendo, dovremo optare per la classica vacanza in villaggio, un microcosmo in cui tutto è a portata di mano. Finché era piccola l’abbiamo portata con noi dappertutto, credo abbia preso già 40 aerei da quando è nata». Cosa conta di più per te in un albergo? «Discrezione, attenzione alle esigenze del cliente e atmosfera: odio gli alberghi tetri e, ogni volta che posso, scelgo hotel di design, moderni, sobri e arredati con stile». E in camera? «Non deve esserci la moquette, il bagno deve essere luminoso e più grande è, meglio è. Un’altra cosa importante è il frigobar: controllo sempre che prodotti contiene e se c’è la cioccolata (al latte) di cui sono una consumatrice accanita». Quanto conta la Spa? «Non sono una patita di Spa e centri benessere, in vacanza mi rilasso al mare, vado in palestra, ma se il mood è il riposo, mi abbandono volentieri al dolce far niente. Diverso, invece, se organizzo un viaggio all’insegna dello sport». Qualche posto in cui sei stata? «A Sharm El Sheik al Domina Coral Bay e presto andrò a Capo Verde per imparare a fare kyte surf: non so an-

Veduta aerea del Gangehi Island Resort, nell'atollo maldiviano di Ari, unico con i suoi bungalow direttamente sul mare. In basso: Vista mozzafiato sui tetti di Roma dalla spettacolare piscina all’aperto della terrazza del Boscolo Hotel Exedra Roma

cora dove alloggerò, ma sarà un soggiorno all’insegna dello sport!». Chi prenota le tue vacanze? «Da quando sono sposata ho un’agenzia di viaggi perfetta: mio marito! È lui che si occupa di tutto e, conoscendomi bene, sa cosa scegliere per farmi felice». Il tuo albergo preferito in Italia? «Il Boscolo Exedra Roma, dalla cui piscina si gode una vista spettacolare sulla capitale». E nel mondo? «Il Mondrian di Los Angeles, un boutique hotel glamour proprio nel cuore di West Hollywood e il Gangehi Island Resort, nell’atollo di Ari, con i suoi bungalow direttamente sul mare immersi nella rigogliosa vegetazione maldiviana». I posti che hai nel cuore? «La mia Puglia e San Francisco, città di mio marito». ■

5 2014

www.mastermeeting.it

161


INSIDE THE CHARACTER

di Red Penugo Liberamente ispirato al questionario di Bernard Pivot rivolto agli artisti della trasmissione “Inside the Actor’s Studio”

PHOTO © OFER AMIR / WSOY, FINLAND

Katja Kettu

Segni particolari? Naso buffo La parola che ami di più? Amore La parola che ti piace di meno? Brutto La paura più grande? La solitudine Il film che non consiglieresti mai? Eyes Wide Shut Il libro da tenere sul comodino? La Bibbia Il tuo tallone d’Achille? La timidezza La prima cosa che guardi in un uomo? Il naso L’uomo ideale? Passionale e divertente L’uomo che più ti annoia? Quello snob Cosa ti deve dire un uomo per conquistarti? “Sei perfetta” Da cosa dipende la tua felicità? Dal sentirmi voluta bene La cosa che ami di più del tuo lavoro? Le parole

162

5 2014

www.mastermeeting.it

La cosa di cui faresti a meno? L’automobile La persona verso la quale ti senti debitrice per quello che sei oggi? Il mio ex fidanzato Il tuo rifugio? La mia mente La tua sveglia? La luce Il tuo debole? La musica Se potessi mettere qualcosa in una macchina del tempo e farla trovare ai tuoi discendenti tra duecento anni, cosa metteresti? I miei libri Il piatto che ti riesce meglio? Il tofu al curry Il lavoro domestico che non ti annoia? Dare da mangiare ai gatti La cosa più stravagante per cui hai speso dei soldi? La navicella spaziale di plastica di Tin Tin L’oggetto più prezioso che possiedi? Un ciondolo d’argento dono della mia madrina di battesimo Il vizio che non riesci a toglierti? Fumare La tua peggiore abitudine? Dormire troppo La qualità di cui vai più fiera? La determinazione Il sogno che non hai ancora realizzato? Vincere il Premio Nobel per la letteratura Sei invisibile. Qual è la prima cosa che fai? Guardo dormire gli uomini che mi piacciono Nel tuo frigorifero non può mancare... Lo yoghurt

Che cosa proprio non ti riesce? Essere una donna d’affari Cosa ti annoia di più? La gente pretenziosa Mai più senza? Telefonino Felicità è? Amare ed essere amati Cosa ti emoziona di più? Ricevere gentilezze dagli sconosciuti Il regalo che fai più spesso? Libri La tua migliore nemica? Me stessa Vacanza in albergo 5 stelle o in sacco a pelo? In cinque stelle Una vacanza memorabile... In Islanda per scrivere uno dei miei romanzi La tua serata preferita? Cena in casa al mare con il mio fidanzato Un vizio capitale? L’avarizia Cosa vorresti che Dio ti dicesse una volta arrivata in paradiso? “Sei stata brava” E chi vorresti incontrare per prima? Mia nonna

Nata a Muhos in Finlandia il 10 aprile del 1978, Katja Kettu, una laurea in lettere, insegna, scrive sceneggiature per il cinema e realizza video musicali. In Italia, per il festival Caffè Helsinki, ha presentato il suo primo bellissimo e insieme terribile romanzo L’amore nel vento (Salani, 15,90 euro) ambientato nella violenza spietata della seconda guerra mondiale. Narra la storia di un amore impossibile tra una levatrice e un ufficiale tedesco delle SS, che irrompe nel suo destino facendole scoprire la magia della passione e gli abissi a cui può condurre...



LA MIA CITTÀ, I LUOGHI DELL’ANIMA

Un beau geste

nel mondo letterario spagnolo Nel romanzo “Era nell’aria”, ambientato a Barcellona negli anni Sessanta, il giornalista catalano Sergio Vila San Juan ridà vita a un’epoca, colorandola attraverso i ricordi di un’infanzia dorata, ma anche mettendone a nudo le tante contraddizioni che ne hanno decretato grandezza e declino

✒Riccardina Corgnati

Sergio Vila San Juan, dal 1994 alla guida del supplemento culturale de La Vanguardia, quotidiano pubblicato in lingua spagnola e catalana ha recentemente presentato in Italia il suo ultimo romanzo Era nell’aria (Salani, 14,90 euro). Ambientato nella Barcellona (nell’altra pagina la Sagrada Familia) dei felici e promettenti anni Sessanta tuffa con garbo e intrigante malizia il lettore nella cronaca rosa di quegli anni tra giochi amorosi, ricevimenti estivi al chiaro di luna e languidi aperitivi al tennis club, ma racconta anche di un mondo pieno di contraddizioni e ideologicamente ambiguo

164

5 2014

Penna tra le più sensibili nel panorama culturale spagnolo, Sergio Vila San Juan, con il suo romanzo “Era nell’aria”, vincitore del Premio Nadal, regala un ritratto magnetico della Barcellona degli anni Sessanta (gli anni del “miracolo spagnolo”), facendo rivivere atmosfere e personaggi con un’acutezza e un’umanità davvero rare. L’abbiamo intervistato a Milano. Il romanzo descrive un mondo contradditorio, in cui si respira un’aria nuova, di progresso industriale e commerciale – siamo in pieno boom economico – ma dove esiste anche un regime che limita e censura. Come viene vissuto il conflitto tra autorità e liberta? «Viene vissuto principalmente attraverso il personaggio di Juan Ignacio Varela, ispirato alla figura di mio padre. Un combattente, con valori e principi da cui non è disposto a derogare. Nonostante le tante pressioni subite da parte del titolare dell’emittente per cui lavora – il quale non vuole disobbedire alle imposizioni del governo e preme, anche contro il suo stesso interesse, affinché la trasmissione

www.mastermeeting.it

radiofonica sui dispersi della guerra civile venga sospesa – Juan decide lo stesso di mandare in onda la storia di Antonio Luna, un ragazzo che, durante la guerra civile, ha perso la mamma e il fratello». Cosa di quel mondo l’ha affascinata maggiormente, spingendola a scriverne un romanzo? «L’atmosfera di quegli anni. Da piccolo sentivo raccontare tante storie sulla vita sociale e imprenditoriale di Barcellona che a me, allora, sembravano incredibili, piene di fascino. È questa la Barcellona che ho voluto ritrarre: al di là di alcuni fatti veri di cronaca, come il programma “Rinomicina ti cerca”, e di personaggi realmente esistiti, mi interessava ricreare quel mio “sentire” di bambino così intriso di magia». C’è un personaggio in cui si riconosce? «No, ma sicuramente mi sono molto divertito a creare Casimiro Pladevall, il prototipo dell’industriale catalano, uomo d’affari scaltro, capace di adattarsi ad ogni circostanza, persona e partito, ma anche un personaggio autentico nella sua umanità che non si tira indietro quando si tratta di fare una buona azione. Ho amato anche far rivivere Antonio Luna, persona realmente esistita. Nel ricrearlo mi sono ricordato di quello che diceva Anton Cechov ovvero che l’intera storia e l’ “essenza” di un essere umano si possono condensare anche in un unico momento significativo». All’atmosfera frizzante, foriera di belle intenzioni e promesse degli anni Sessanta, si contrappone la malinconia del “tramonto” degli anni Ottanta, come se alla fine di un’intera epoca facesse riscontro una sorta di fine anche nella vita personale di ciascuno dei protagonisti... «È così, ma non si tratta di una virata al pessimismo. È una presa di coscienza che le cose, prima o poi, finiscono, lasciando


/$ ),(5$ '(*/, (9(17,


LA MIA CITTÀ

dentro quella malinconia che spesso però è un’ispirazione, un pungolo a tramutare un fatto ordinario e transitorio in una storia che resta». Alla fine, davanti all’ineluttabilità del destino, l’unica possibilità di riscatto sembra essere affidata a un beau geste... Anche nella sua vita c’è stato un beau geste capace di riscattare un dolore, una perdita o una delusione? «Il bel gesto è il centro morale dal quale si dipana l’intera storia di “Era nell’aria”. Credo che, a un certo punto della vita, dobbiamo tutti essere capaci di fare del bene, fa parte della crescita esistenziale. Personalmente, nella vita di tutti i giorni, cerco sempre di fare dei “beau geste”, ma un gesto grande come quello compiuto da Casimiro non l’ho mai fatto. Sicuramente, qualora se ne presentasse l’occasione, cercherei di seguire il suo esempio». Lei racconta, nel 2014, di un mondo che non c’è più. In questo ritratto, cosa è visto attraverso gli occhi del Sergio bambino di allora e cosa invece è lasciato allo sguardo del Sergio di oggi? «Gli occhi di Sergio bambino mi sono serviti per ricreare il mood di un’epoca, che è molto più di una somma di accadimenti. È una percezione, uno spirito che, per essere colto nella sua interezza, deve essere vissuto con l’apertura di cuore e di pensiero che solo i bambini possiedono. Gli occhi del Sergio adulto giornalista mi sono, invece, serviti per conferire alla storia una visione che rispecchiasse, non solo lo svolgimento dei fatti, o la magia di un’epoca, ma anche una interpretazione morale». Cos’era nell’aria nella Barcellona degli anni Sessanta e cos’è nell’aria della Barcellona di oggi? Negli anni Sessanta, la Spagna era come passata dal “bianco e nero” al “colore”: c’erano allegria, voglia di sperimentare, di rischiare. Oggi invece paghiamo le spese di un’economia fasulla. Il gigante aveva i piedi di argilla e adesso, che ne ab-

166

5 2014

www.mastermeeting.it

biamo preso tutti coscienza, quello che possiamo augurarci è uno stato che sia capace di riorganizzarsi. Di sicuro, rispetto a un tempo, oggi in Spagna c’è un livello generale di cultura e di consapevolezza molto più alto». A un certo punto, lei fa dire a Casimiro, la frase di Seneca “Il destino guida chi lo segue, trascina chi si ribella”... Un invito a non ribellarsi ma anche a non subire passivamente ciò che la sorte ci riserva, bensì a vederne sempre i lati positivi. C’è stato anche nella sua vita un momento in cui si è lasciato guidare dal destino? «Più che il destino, è stato il cuore a guidarmi. Dopo la laurea, ho trovato lavoro in un’importante agenzia pubblicitaria. Guadagnavo benissimo, ma sentivo che non era la mia strada. E, contro il parere di tutti, mi sono licenziato, pur non avendo nessun altra alternativa, e ho iniziato a scrivere. Come diceva Joseph Campbell, ogni “chiamata” persa è destinata a ripresentarsi nel corso della vita sotto forma di crisi. Ecco perché, talvolta, sono proprio i momenti più difficili a “riportarci a casa”, facendoci capire chi siamo veramente e cosa vogliamo». A proposito di casa, c’è un luogo al quale sente di appartenere con l’anima? «Sì è la mia casa nella valle della Cerdaña, sui Pireni. Apro le finestre e respiro la bellezza». ■


MAGAZINE D’OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO Abbonamento annuale al costo di soli 30 euro Incluso supplemento annuale a Master Meeting “Guida Excellent” e spese di spedizione Per abbonarsi: • effettuare un versamento tramite bollettino postale sul c/c 55001911 intestato a: Communication Agency Int. Srl - via S. Simpliciano 4, 20121 Milano specificando nella causale: abbonamento annuale Master Meeting • fotocopiare e inviare per fax a Communication Agency, Milano

Master Meeting: Fax 02 863856..

Buono d’ordine d’abbonamento Desidero abbonarmi a MASTER MEETING al costo di 30 euro NOME

COGNOME

ABITAZIONE VIA

N.

CITTÀ

PROV.

CAP

TEL.

FAX

E-MAIL

AZIENDA

PROFESSIONE

VIA

N.

CITTÀ

PROV.

CAP

TEL.

FAX

E-MAIL

Desidero ricevere Master Meeting:

presso la mia abitazione

presso l’ufficio

Tutela dei dati personali. Communication Agency garantisce la massima riservatezza dei dati da lei forniti. I dati saranno trattati e utilizzati per la gestione degli abbonamenti da Communication Agency e potranno inoltre essere utilizzati dalla nostra società esclusivamente per inviarle proposte, informarla su iniziative della Casa Editrice e per sondaggi d’opinione. Ai sensi della legge 675/96 lei potrà in qualsiasi momento richiedere la modifica, l’aggiornamento o la cancellazione dei suoi dati.

Data

Firma


Stanco di inseguire le notizie? follow us

Entra nella Community di Master Meeting Iscriviti alle nostre pagine sui social: troverai i migliori contenuti, i consigli, le idee più innovative, le notizie più fresche, e tutto quello che c’è da sapere per organizzare al meglio i tuoi eventi:

PER INFORMAZIONI: info@communicationagency.it www.mastermeeting.it

Cerchi una struttura o un’offerta per il tuo evento? Accedi al MARKETPLACE


INDIRIZZI

In questo numero abbiamo parlato di... Mazagan Beach & Golf Resort

ArtRooms

24000 - El Jadida (Casablanca) Marocco Tel. +212 5 2338 8000 - fax +212 5 2338 8003 www.mazaganbeachresort.com reservations@mazaganbeachresort.com

Via Bernardino Martirano 17 - 80146 Napoli c/o CSI - Centro Servizi Incubatore d’Impresa Tel. 3383362826 (Napoli) - 3471802827 (Milano) 3382423753 (Roma) - fax 0818997274 www.artrooms.it - contact@artrooms.it

Canne Bianche Via Appia 32 - 72010 Torre Canne di Fasano (Brindisi) Tel. 0804829839 - fax 0804828098 www.cannebianche.com - info@cannebianche.com

Luxury Consulting Group Srl Viale Gorizia, 52 - 00198 Roma Tel. 0696843722 - fax 0696843721 www.lcg-world.com- info@lcg-world.com

Masseria San Domenico Strada litoranea 379 72015 Savelletri di Fasano (Brindisi) Tel. 0804827769 - fax 0804827978 www.masseriasandomenico.com info@masseriasandomenico.com

Hotel Vis à Vis

Masseria Cimino

Hotel Bonotto Desenzano

Contrada Masciola - 72010 Savelletri di Fasano (Brindisi) Tel. 0804827886 - fax 0804827950 www.masseriacimino.com - info@masseriacimino.com

Viale Antonio Gramsci, 40 25015, Desenzano Del Garda (Brescia) Tel. 0309121021 - fax 0309142408 www.ospitalitabonotto.com www.hotelbonottodesenzano.it info@hotelbonottodesenzano.it

San Domenico House 29-31 Draycott Place - Londra Tel. +44 (0) 20 7581 5757 - fax +44 (0) 20 7584 1348 www.sandomenicohouse.com info@sandomenicohouse.com

Villa Spalletti Trivelli via Piacenza, 4 - 00184 Roma, Italia Tel. 0648907934 - fax 064871409 www.villaspallettitrivelli.com info@villaspallettitrivelli.com

Via della Chiusa 28 16039 Sestri Levante (Genova) Tel. 018542661-480801 - fax 0185480853 visavis@hotelvisavis.com

Best Western Palace Hotel Repubblica di San Marino Via Cinque Febbraio 47899 Serravalle (Repubblica di San Marino) Tel. 0549900190 - fax 0549960125 www.palacehotelsanmarino.com info@palacehotelsanmarino.com

Grand Hotel Gardone Corso Zanardelli, 84 25083 Gardone Riviera (BS) Tel. 036520261 - fax 036522695 www.grandhotelgardone.it - info@grandhotelgardone.it

Il Vostro indirizzo è utilizzato esclusivamente per l’invio di questa rivista. Il Titolare del trattamento dei dati è: Communication Agency Int. Srl. Ricevete la rivista perché i Vostri dati sono presenti sul nostro data base e perché abbiamo individuato in Voi e nella Vostra Azienda il target del lettore più consono ai contenuti della nostra testata. È Vostro diritto richiederne la modifica o la cancellazione, secondo l’art. 7 del d.Lgs 196/2003, mediante una richiesta via email a: info@communicationagency.it.

5 2014

www.mastermeeting.it

169


Da sempre il partner di fiducia della vostra comunicazione Direttore Responsabile Manuela Mancini - Tel. 02.862327 int. 110 - manuela.mancini@communicationagency.it Caporedattore Cristina Marina - Tel. 02.862327 int. 110 - cristina.marina@communicationagency.it Responsabile traffico pubblicitario Daniela Raffaldi - Tel. 02.862327 int. 111 - daniela.raffaldi@communicationagency.it Responsabile Internet Ilaria Invernizzi - Tel. 02.862327 int. 114 - ilaria@communicationagency.it Segreteria/Abbonamenti Daniela Raffaldi - Tel. 02.862327 int. 111 - daniela.raffaldi@communicationagency.it Grafica Gianluca Ubezzi Stampa AG Printing srl - Via Milano 3/5 - 20068 Peschiera Borromeo (MI) Servizi Speciali Linda Smiderle Barattieri Commmunication Agency Int. srl - Direzione, redazione, amministrazione Via San Simpliciano,4 - 20121 Milano Tel. 02.862327 - Fax 02.863856 - www.mastermeeting.it - info@communicationagency.it A QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATO

Simona Lovati, Elena Corti, Gaia Fiertler, Annarita Maggi, Aureliano Bonini, Cristina Chiarotti, Davide Deponti, Paolo Mazzaglia, Barbara Ainis, Giulia Gagliardi, Linda Smiderle Barattieri, Leonardo Frontani, Cristina Piccinotti, Roberta Borghini, Andrea Moscatelli, Tiziana Conte, Mario Masciullo, Rita D’Auria, Riccardina Corgnati PUBBLICITÀ Piemonte, Valle d’Aosta Carlo Cermelli c/o Communication Agency Int. srl - Tel. 02862327 - Fax 02863856 - carlo.cermelli@communicationagency.it Lombardia Direzione - Elisabetta Grimaldi - Carlo Cermelli - Tel. 02862327 - direzionemarcom@communicationagency.it Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia Luciana Sidari - Tel. 3476404360 - luciana.sidari@communicationagency.it Liguria, Puglia e Basilicata Delia Danese c/o Communication Agency Int. srl - Tel. 02862327 - Fax 02863856 - delia.danese@communicationagency.it Emilia Romagna, Marche e Sardegna Elisabetta Grimaldi - Tel. 02862327-3803074565 - elisabetta.grimaldi@communicationagency.it Toscana Marzia Brioschi c/o Communication Agency Int. srl - Tel. 02862327 - Fax 02863856 - marzia.brioschi@communicationagency.it Carla Polverini - Via Valle Scrivia, 8 - 00141 Roma - Tel. e Fax 068103883 - 3355249624 carla.polverini@communicationagency.it - polverini.carla@gmail.com Maria Grazia Vagnetti - Tel. 0755842017 - 345582877 - mariagrazia.vagnetti@communicationagency.it Umbria Maria Grazia Vagnetti - Tel. 0755842017 - 345582877 - mariagrazia.vagnetti@communicationagency.it Lazio e Abruzzo Carla Polverini - Via Valle Scrivia, 8 - 00141 Roma - Tel. e Fax 068103883 - 3355249624 carla.polverini@communicationagency.it - polverini.carla@gmail.com Campania Rosanna Palazzolo (Napoli, Caserta, Benevento) - rosanna.palazzolo@communicationagency.it Pacifico Marinato (Salerno, Avellino) - pacifico.marinato@communicationagency.it Sicilia e Calabria Giuseppe Milone c/o Communication Agency Int. srl - Tel. 02862327 - Fax 02863856 - giuseppe.milone@communicationagency.it Enti del Turismo Stranieri Direzione Communication Agency Int. srl - Tel. 02862327 - Fax 02863856 - direzionemarcom@communicationagency.it

Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento CSST Certificazione Editoria Specializzata e Tecnica • Per il periodo 1/1/2013-31/12/2013 • Periodicità: bimestrale (8 numeri) • Tiratura media: 7426 copie • Diffusione media: 7396 copie • Certificato CSST n. 2013-2412 del 25/02/2014 • Società di Revisione: PKF Italia

Associato a

A.N.E.S.

Tiratura del presente numero: 7500 copie Gli articoli firmati esprimono unicamente il pensiero degli autori. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono © by Communication Agency, Milano 2002 · È VIETATA LA RIPRODUZIONE DEGLI ARTICOLI Reg. Trib. Milano n. 447 del 09/8/95


LA SCELTA ARRIVA ANCHE A ROMA TERMINI. DAL 15 GIUGNO ITALO NO STOP MILANO-ROMA COLLEGA ANCHE LA STAZIONE DI ROMA TERMINI. SCOPRI I 4 TRENI AL GIORNO DAL 15 GIUGNO. E DA DICEMBRE L OFFERTA AUMENTA. ROGOREDO GARIBALDI

INFO E BIGLIETTI: ITALOTRENO.IT E PRONTO ITALO BUSINESS 06.36.36

TIBURTINA TERMINI

Lo amerai come se fosse tuo.


METTITI COMODO E RILASSATI… WI-FI E AFFITTO SALA SONO OFFERTI ! Organizza il tuo prossimo evento con noi entro la fine dell’anno e prenota entro il 30 settembre 2014. Ti offriamo internet Wi-Fi e affitto della sala Ottieni il massimo dal tuo evento. Contatta gli hotel partecipanti indicati sul retro, o visita ConnectAtHiltonWorldwide.com/EMEA

OFFERTA SPECIALE Wi-Fi e affitto sala gratuiti!

Email: ISO.italy@hilton.com

Termini e Condizioni: Offerta disponibile presso una selezione di hotel partecipanti del gruppo Hilton Worldwide in Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Italia, Grecia, Malta e Cipro. Offerta soggetta a disponibilità, ai termini e condizioni completi e ai termini e condizioni di prenotazione di ogni hotel. Offerta valida solamente per nuove richieste/prenotazioni, con un minimo di 25 participanti, e che sono prenotate e confermate entro il 30 settembre 2014 per eventi che si svolgono entro il 31 dicembre 2014. L’offerta si applica solamente a riunioni e/o eventi che prevedono anche pernottamenti in hotel. Per avere diritto a questa promozione, la riunione/l’evento deve prevedere almeno un servizio F&B giornaliero di 2 pause caffè e un pranzo leggero. L’internet WI-FI è offerto limitatamente alla connessione presente in hotel. Questa offerta non è cumulabile con nessun’altra offerta e/o sconto speciale. L’offerta puo’ non essere disponibile in alcune date. Ogni hotel dispone dei propri termini e condizioni per l’organizzazione di un evento nei propri locali; pertanto, per i dettagli completi si prega di chiedere informazioni all’hotel prima della prenotazione. È necessario firmare un contratto con l’hotel per stabilire i termini dell’evento. I dettagli dell’evento, compresa la qualificazione dell’offerta, devono essere descritti nel contratto. © 2014 Hilton Worldwide


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.