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Communication Agency Int. srl Anno XVIII - N. 4/2012 Sped. in A.P. 45% Art. 2 Comma 20 Lett. B Legge 23/12/96 N. 662 - Filiale di Milano Prezzo di copertina E 2,00

MAGAZINE DI OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO

MASTER MEETING • 4 2012

Stefano Ronchi POLITECNICO DI MILANO IL MASTER CAMBIA PELLE E SI RINNOVA

ROBERTO MICCIULLI CHIA LAGUNA RESORT

Siamo pronti per i grandi eventi FOCUS

Speciale Golf HOLE IN ONE, TUTTO L’ANNO PER POST CONGRESS E TEAM BUILDING

Turismo: risorsa enorme sfruttata male INCHIESTA

Chi ha paura delle recensioni on line? VIAGGIARE SICURI E ASSICURATI

AAA cercasi nel turismo LE FIGURE PROFESSIONALI CHE NON SI TROVANO PIÙ

Le polizze più convenienti per il traveller VIAGGI

San Pietroburgo

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4 4 2012 | www.mastermeeting.it



SOMMARIO

4 Indice inserzionisti 11 Argomenti del mese Cover story

14 Il Chia Laguna Resort si apre ai grandi eventi Focus on

18 Turismo: urge riordino normativo L’inchiesta

22 Recensioni on line. A chi fanno paura?

58 JSH Hotels & Resorts Management 61 Radisson Blu Spa & Golf Resort 62 La Bagnaia Resort Tuscan Living Golf Spa 64 Palazzo Arzaga 66 Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resort

68 Tanka Village 70 Terme di Saturnia Spa & Golf Resort 72 Verdura Golf & Spa Resort

Scenari del turismo

28 L’Europa riparte, l’Italia arranca 32 Meeting & eventi: il settore cresce ed è dinamico

37 Federcongressi&Eventi 38 Il ritorno del Grimaldi Forum all’arte contemporanea

40 BTC 2012. Parola d’ordine: formazione Speciale Golf

42

“Hole in one”, tutto l’anno

Travel Tips

74 Vacanza sicura su misura Risorsa Uomo

80 AAA cercasi nel turismo 86 Trappole cognitive 88 Mba anche nel weekend Una metafora per crescere

93 Haiku: la poesia della perfezione Finance Confidential Selected by MM

50 Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort 52 San Vigilio Chervò Golf Hotel Spa & Resort 54 Grand Hotel Gardone Riviera 6 4 2012 | www.mastermeeting.it

94 L’Ivie, imposta sul valore degli immobili all’estero La parola al fiscalista

96 Le società immobiliari. La non operatività nella fase di liquidazione ordinaria



SOMMARIO

150 Hotel Terme Rosapepe 152 Vestas Hotels & Resorts 154 Zacchera Hotels 158 We-B. Il nuovo servizio online di Digital Paesi Emergenti

98 Riflettori puntati sull’Angola

Pr & Content Management di Blastness Le vie dell’incentive

Suite Experience

104 Premier Resort 106 Grand Hotel Tremezzo People

108 In viaggio con Eleonora Brigliadori Sai l’ultima?

112 Notizie dal mondo dei viaggi e dell’ospitalità Aeronews

128 News dal mondo Emirates La parola alle aziende

130 Meeting Line Le location di MM

132 Hilton Giardini Naxos 134 Grand Hotel de la Minerve 136 Grand Hotel Eden 138 Grand Hotel Imperiale Resort & Spa 140 Lloyd’s Baia Hotel 142 Lungarno Collection... di alberghi e di persone

146 Ora Hotels

160 Turismo culturale e congressi a San Pietroburgo Educational Trip

164 Viaggio nella Terra dei Patriarchi Tecnologie

168 What’s App nel turismo La mia città. I luoghi dell’anima

172 Una seduzione immortale Inside the Character

174 Patrizia di Carrobio

Vetrine

176 Libri 178 Indirizzi

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T N E V IE L G E D A R E I LA F

LA FIERA DEGLI EVENTI

I


GLI ARGOMENTI DEL MESE

4 2012 | www.mastermeeting.it 11


The 20th IT&CMA and 15th CTW Asia-Pacific 2 - 4 October 2012 ting

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GLI ARGOMENTI DEL MESE Turismo: urge riordino normativo

Recensioni on line. A chi fanno paura?

18 22 28 32 42 74

«In Italia normare il settore turismo è diventata un’impresa quasi impossibile». Questo il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale che ha abrogato 19 articoli del Codice del Turismo, cancellando, tra le altre, le norme in materia di classificazione e standard qualitativi delle strutture ricettive, la disciplina delle agenzie di viaggio e dei tour operator, le norme sui sistemi turistici locali e quelle sulla gestione dei reclami da parte del Dipartimento del turismo. A fare eco alla voce di Bocca, il coro unanime delle associazioni di categoria e degli imprenditori che hanno lanciato un appello al ministro del Turismo e degli Affari regionali Piero Gnudi e a tutte le forze politiche affinché il comparto sia finalmente assunto come priorità. «Anche perché», ha ricordato Roberto Barbieri, responsabile del settore Turismo del Movimento Consumatori - «il turismo rappresenta un banco di prova per gli obiettivi di crescita del Paese, e ulteriori ritardi sarebbero deleteri, oltre che incomprensibili».

Efficaci strumenti di marketing o boomerang pericolosi? Gli operatori del turismo non hanno ancora le idee chiare sulla on line reputation. In particolare, a destare preoccupazione è la gestione degli eventuali giudizi negativi del popolo del web 2.0, giudizi sottoposti a una platea praticamente mondiale. Le domande, tutte lecite e motivate, sono più o meno sempre le stesse: come fare a monitorare le recensioni negative? Chi garantisce sull’onestà di questi pareri? Come rispondere, quando e a chi? Certo conoscere i rischi a cui si va incontro e imparare a difendersi è fondamentale, ma è anche fondamentale comprendere i molti lati positivi del web, i vantaggi competitivi che può fornire, se ben compresa e valorizzata, l’occasione che i social offrono di instaurare con clienti acquisiti e potenziali un canale per comunicare in maniera sincera e personale. Ecco i consigli degli esperti per capire le logiche della rete nell’era dei social network ed evitare gli errori più comuni.

L’Europa riparte, l’Italia arranca

Meeting & eventi: il settore cresce ed è dinamico

Torna a crescere il turismo europeo, riconquistando, dopo quattro anni, i livelli pre-crisi in quanto a numero di pernottamenti. Secondo l’ufficio Statistico delle Comunità Europee i pernottamenti registrati nelle strutture ricettive europee sono aumentati, nello scorso anno del 2,7% rispetto al 2010 e il dato sale al 3,8% se si prendono in considerazione le sole strutture alberghiere. Sono in particolare i rinnovati flussi internazionali a trainare la crescita della destinazione Europa, ma anche i residenti nell’Unione hanno viaggiato di più, facendo registrare un se pur lieve +1,2%. A riportare le migliore performance i paesi dell’Est Europa, come Bulgaria, Lituania e Estonia. Positivo il trend anche per Spagna, Germania e in Francia, mentre per l’Italia c’è stata, secondo l’Istat, una riduzione del 16% delle presenze che ha riguardato tutte le tipologie di viaggio, da quello leisure, calato del 17%, a quello business che ha registrato una flessione un po’ più lieve, ma pur sempre rilevante, del 13,1%. Tuttavia c’è chi non conferma i dati Istat: l’analisi campionaria svolta da Federalberghi su un gruppo di oltre mille imprese ricettive italiane mostra un +2,3% di presenze turistiche, attribuibili in piccola parte (+0,3%) ai turisti italiani e soprattutto (+5,3%) ai turisti stranieri.

Nonostante la crisi mondiale, il comparto M&E continua a muovere un giro d’affari importante, presentando prospettive di sviluppo interessanti. Per cogliere queste ultime è importante però comprendere i cambiamenti che stanno rimodellando il settore, esaminando tendenze e strumenti. Proprio di questo si è parlato a un recente workshop organizzato da Carlson Wagonlit Travel intitolato “Riding the change: events that make the difference, today”. In particolare, gli esperti hanno sottolineato la necessità di valorizzare e stimolare il coinvolgimento emozionale degli ospiti, in modo che l’evento sia davvero d’impatto e porti a significativi ritorni degli investimenti. In questo senso, un importante supporto può venire dalle tecnologie digitali, che offrono nuove opportunità per amplificare l’effetto degli eventi, e ampliare i confini spaziali e temporali. Nel prossimo futuro, si organizzeranno sempre più eventi in Italia, in un’ottica di riduzione dei costi, e aumenteranno anche le dimensioni medie dei meeting per compensare la riduzione del numero di appuntamenti.

“Hole in one”, tutto l’anno

Vacanza sicura su misura

Ogni anno, nel mondo, il turismo legato al golf cresce in media dell’8% con un giro di affari di 40 miliardi di dollari. In particolare in Europa, negli ultimi 15 anni il numero di giocatori ha registrato un incremento del 108%. Da qualche anno, anche in Italia, si guarda sempre più al settore come a un importante elemento di sviluppo e crescono gli alberghi, sia al nord che al sud, che alla propria struttura annettono un campo da golf o un campo pratica. Il golfista è infatti un turista molto ambito, con ottima capacità di spesa, un alto livello di fidelizzazione e di lunga permanenza in hotel, anche nei periodi di bassa stagione. Senz’altro, un’opportunità per gli alberghi leisure che vogliono destagionalizzare la propria offerta, ma anche per gli hotel a vocazione business, che possono integrare le proposte Mice con il golf. Sono infatti numerose le aziende che nelle proprie attività di post congress e team building inseriscono il green, prediligendo gli alberghi con un proprio campo o con golf course nelle vicinanze.

Il turista, un consumatore di tipo speciale. A stabilirlo è il nuovo codice che regola il settore e che riconosce a chi si muove per diletto o per lavoro il diritto di essere indennizzato da qualsiasi rischio connesso al viaggio. Non solo. Anche le imprese turistiche hanno il dovere di essere sollevate dalle conseguenti possibili ricadute economiche. Insomma la stipulazione di “congrue polizze assicurative” è d’obbligo e conviene ad entrambi: al viaggiatore, che vede aumentare la propria sicurezza attraverso la copertura dei rischi legati al viaggio e in particolare ad alcune destinazioni borderline; agli operatori, che rendono più attraente il pacchetto turistico aggiungendo l’offerta della polizza alle molteplici prestazioni (grazie ad un ulteriore limitato esborso) e al contempo si tutelano da eventuali coinvolgimenti nelle azioni giudiziarie promosse dagli sventurati turisti. Da un punto di vista economico, il Codice del turismo ha il merito di stimolare una salutare concorrenza fra gli operatori, che vedrà ragionevolmente premiati quelli in grado di proporre al cliente prodotti con copertura a 360 gradi contro ogni evento, anche quelli imprevedibili. La scelta tra le polizze oggi è davvero vasta, per tutti i tipi di rischio e per tutte le tasche. Eccone una panoramica.

4 2012 | www.mastermeeting.it 13


COVER STORY

IL CHIA LAGUNA RESORT SI APRE AI GRANDI EVENTI

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COVER STORY

UN NUOVO CENTRO CONGRESSI ALL’AVANGUARDIA PER OLTRE 800 PERSONE E UNA FORMULA VINCENTE CHE CONIUGA BUSINESS E LEISURE. IL RESORT DI CHIA SI CANDIDA A DIVENTARE DESTINAZIONE D’ELITE A LIVELLO INTERNAZIONALE. CE NE PARLA IL GENERAL MANAGER ROBERTO MICCIULLI Giulia Broggi

i sa, quelli attuali non sono tempi facili per il turismo. Tra difficoltà economiche generali, vecchi problemi e la mancanza di una normativa chiara a sostegno del comparto, lo sviluppo del settore – benché considerato imprescindibile per la ripresa italiana – è ancora fermo allo start. A soffrire, in particolare, è il settore dei viaggi d’affari. Se è vero, infatti, che gli italiani alla vacanza di piacere non rinunciano, semmai la fanno più breve, le aziende stringono invece la cinghia su eventi e trasferte, in attesa di tempi migliori, dimenticandosi che è proprio in questi momenti che

S

bisognerebbe investire di più, principio che dovrebbe valere per tutti gli operatori della filiera. Fortunatamente c’è anche chi, anziché stare a guardare, fa, dimostrando lungimiranza imprenditoriale. È il caso di uno dei complessi più esclusivi del Sud della Sardegna: il Chia Laguna Resort, da sempre location privilegiata per coniugare tempo libero e lavoro – grazie a un’offerta su misura di alto livello, spazi e tecnologie all’avanguardia – che ha aperto la stagione lo scorso 24 aprile con importanti novità. «Nei momenti di crisi economica», dichiara il General Manager del Resort Rober4 2012 | www.mastermeeting.it 15


COVER STORY

to Micciulli, «le aziende hanno due strade: arrestare il motore, o spingere sull’acceleratore. Noi abbiamo scelto la seconda strada, investendo, per la riqualificazione del comples-

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so, circa 20 milioni di euro, dei quali 6 solo per il restyling del Centro Congressi». Da quest’anno infatti il Chia Laguna si presenta con un look totalmente rinnovato e soprat-

tutto con il nuovo Chia Conference Center, uno spazio all’avanguardia, con 830 posti, suddivisi tra sala plenaria (in grado di accogliere fino a 660 persone) e sottosale modulari, ciascuna delle quali autonoma, in modo da poter ospitare qualsiasi tipo di evento. «L’area meeting è stata migliorata sia esteticamente che funzionalmente», spiega Micciulli, «oggi possiamo vantare sistemi multimediali e impianti audio e video di ultima generazione, oltre a spazi ampi e flessibili». Ma ad essere flessibile al Chia


COVER STORY

A “TU PER TU” CON ROBERTO MICCIULLI

Laguna non sono solo gli ambienti. È anche la formula di lancio, che unisce business e leisure, rendendo il Resort ancora più competitivo: «da noi i clienti trovano un’intera destinazione ad accoglierli e le aziende possono contare su un ventaglio di proposte post congress, legate al territorio, sempre nuove. Come direttore generale sono fortemente convinto che questa sia la vera forza del Chia Laguna Resort, una strategia che ci sta già premiando, visti i segnali di ripresa in arrivo dal mercato congressuale».

Le novità dell’estate Oltre al nuovo Chia Conference Center, gli ospiti troveranno molte altre sorprese al Chia Laguna Resort, come il nuovo Spazio Oasi, 4 stelle prestige, con 34 nuove camere nella zona più panoramica e riservata del Village e magnifica vista sul complesso e sul mare. Per l’Hotel Laguna, raffinato 5 stelle, equilibrio perfetto tra

Nato a Roma il 23 settembre 1964, Roberto Micciulli (foto) è approdato alla direzione del Resort di Chia due anni fa, dopo esser stato Direttore Operativo per il Club Med per l’Italia e la Svizzera. Una sfida che ha subito colto con grande entusiasmo e importanti traguardi da raggiungere. A giugno, lei festeggia i suoi primi due anni come General Manager al Chia Laguna Resort. Quali momenti ama ricordare di più? «Senz’altro il mio arrivo in questa terra meravigliosa, dove ho conosciuto persone straordinarie capaci di lavorare in team con passione e determinazione. La soddisfazione più grande è quella di aver visto il Chia Laguna cambiare giorno dopo giorno ...e lo sarà ancora di più’ quando porteremo a termine il piano di sviluppo iniziato nel 2010 e che ci permetterà di realizzare, dopo gli interventi del 2011 e di quest’anno, la nuova Spa e la riqualificazione del Baia portandola a un 5 stelle extra lusso.» La sfida che, invece, è pronto a raccogliere per il prossimo anno? «Desidero portare Chia ancora più in alto, tra le destinazione top non solo del Sud Sardegna ma anche di tutto il Mediterraneo e lanciare il suo nome a livello internazionale. Il paesaggio, la natura e le spiagge di Chia sono semplicemente unici, un paradiso unico». C’è una kermesse, in particolare, che le piacerebbe ospitare al Chia? «Ora che il nuovo Centro Congressi è terminato, mi piacerebbe ospitare un grande car launch. La location è perfetta (tra le richieste prioritarie fatte agli architetti nel ridisegno del lay-out, c’era proprio quella di poter disporre di grandi spazi espositivi) e il territorio si presta in modo ineguagliabile alle prove su strada di macchine di alta gamma: il tratto che da Chia corre verso Teulada offre uno degli scenari più entusiasmanti di tutto il Sud Sardegna». Se dovesse condensare il mondo Chia in una frase? «Chia, patrimonio da salvaguardare e proteggere. Uno scenario incontaminato, in cui ogni angolo che andrete a scoprire vi regalerà esperienze indimenticabili».

design e tradizione, il 2012 è invece l’anno dell’ampliamento del ristorante La Terrazza. Si completa infatti il rinnovo del ristorante dell’hotel, che permetterà alla totalità degli ospiti di cenare all’aperto, ammirando l’incantevole baia di Chia. Dopo l’intervento di riqualificazione del 2011, che ha interessato i giardini del Village, 4

stelle, e il ristorante Bouganville, gli ospiti troveranno come novità anche il design di tutte le camere e l’ampliamento delle terrazze. Nuovo anche il Club House & Pool Restaurant, un’area ricreativa con bar e ristorante a bordo piscina, ed il centro fitness con palestra, bagno turco e percorso ■ emozionale. 4 2012 | www.mastermeeting.it 17


FOCUS ON

Turismo:

urge riordino normativo

LE REAZIONI DEL COMPARTO ALL’INDOMANI DELLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE CHE HA ABROGATO 19 ARTICOLI DEL CODICE DEL TURISMO. SECONDO LA CORTE LO STATO AVREBBE COMMESSO UNA SORTA DI “INVASIONE DI CAMPO” SU COMPETENZE CHE IN BASE ALLA COSTITUZIONE SONO IN MANO ALLE REGIONI a cura di Tiziana Conte 18 4 2012 | www.mastermeeting.it


FOCUS ON

«LA COMPETENZA ESCLUSIVA IN MATERIA TURISTICA AFFIDATA ALLE REGIONI DALLA CARTA COSTITUZIONALE È UN PRINCIPIO AL QUALE I GIUDICI DELLA CONSULTA NON POSSONO CHE ATTENERSI, MA È ANCHE UN SEGNALE CHE IL MONDO POLITICO DEVE COGLIERE» BERNABÒ BOCCA biare approccio e sfruttare l’innovazione», aveva ribadito, ricordando che in Italia il turismo ha un valore aggiunto di 40 miliardi (nel 2010) e che, purtroppo, la nostra quota di mercato si sta riducendo e i ricavi dal turismo sono più bassi di quelli di Francia e Spagna. Ed è proprio a lui che lanciano un appello le associazioni di categoria e gli imprenditori del turismo, all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale che ha abrogato diversi articoli del Codice del Turismo. Accogliendo il ricorso delle Regioni Puglia, Toscana, Veneto e Umbria, la Corte ha, infatti, di-

urismo risorsa enorme sfruttata male». Aveva esordito così alla sessione del Forum di Cernobbio su innovazione, turismo e cultura, il ministro del Turismo e degli Affari regionali Piero Gnudi (a destra), indicando i gravi problemi del settore. «Bisogna cam-

«T

chiarato incostituzionali ben 19 articoli per eccesso di delega e per violazione delle competenze esclusive delle Regioni in materia turistica. «Con ciò si è posta sostanzialmente nel nulla un’operazione, dilettantesca nel metodo e nel merito, voluta con troppa superficialità dall’ex ministro Brambilla», spiega Roberto Barbieri, responsabile del settore Turismo del Movimento Consumatori. Sono state cancellate, tra le altre, le

norme in materia di classificazione e standard qualitativi delle strutture ricettive, la disciplina delle agenzie di viaggio e dei tour operator; le norme sui sistemi turistici locali e quelle sulla gestione dei reclami da parte del Dipartimento del turismo. «Lanciamo un appello al ministro Gnudi e a tutte le forze politiche affinché il settore turistico, strategico per l’economia nazionale, sia finalmente assunto come priorità», continua Barbieri. «Si convochi la Conferenza nazionale del turismo; ci si confronti con le Regioni, gli Enti locali e le parti sociali e si coordini finalmente una politica organica di riordino normativo e di rilancio economico del settore», esorta, «si tratta di un settore economico vitale per la nostra economia e rappresenta un banco di prova per gli obiettivi di crescita complessiva del nostro Paese: ulteriori ritardi, sommati con quelli passati, sarebbero deleteri, oltre che incomprensibili».

Il ruggito delle Associazioni La sentenza non ha colto di sorpresa la Fiavet (Federazione che associa agenzie di viaggi e tour operator aderenti a Confcommercio Imprese per l’Italia). Le motivazioni che hanno 4 2012 | www.mastermeeting.it 19


FOCUS ON

portato alla clamorosa bocciatura del Codice del Turismo sono le stesse che Fiavet aveva posto all’attenzione del Ministero quando lo stesso Codice era stato presentato alle imprese. Nel dettaglio, con riferimento alla parte relativa alle agenzie di viaggi ed al tour operating, la Corte Costituzionale ha reso illegittimi l’art. 18 (Definizione di Agenzia di Viaggio), l’art. 20 comma 2 (Non necessità del direttore tecnico nelle filiali) e l’art. 21 comma 1 e 2 (Semplificazione degli adempimenti amministrativi delle agenzie). «Questa è una sconfitta per il Governo che, nonostante i ripetuti appelli delle associazioni di categoria, ha respinto con superficialità le nostre istanze, le stesse espresse dalla Corte costituzionale», commenta il pre-

sidente Fortunato Giovannoni (sopra), «ed è pure una sconfitta per le imprese – che ancora una volta si trovano a scontare una incapacità di governance nel nostro Paese – oltre che per tutto il comparto turistico che perde un’occasione di rilancio», spiega il Presidente Fiavet. «L’impasse in cui ora ci troviamo non ce la possiamo assolutamente permettere. I dati di Pasqua hanno registrato un fortissimo calo delle presenze turistiche e le previsioni estive 20 4 2012 | www.mastermeeting.it

sono, se possibile, ancora più negative». Fiavet è dunque pronta ad assumersi le proprie responsabilità come associazione di categoria di fronte all’insipienza e all’approssimazione con cui si continua ad affrontare il tema del turismo. «Ci faremo carico di presentare un modello di riordino del settore dell’intermediazione e del tour operating a tutti gli assessorati al turismo regionali per cercare, in uno spirito di massima collaborazione, almeno dal punto di vista legislativo, una soluzione ai numerosi problemi che affliggono in questo momento le imprese. Dobbiamo aprire una fase nuova che porti a valorizzare le eccellenze locali sul mercato nazionale e internazionale».

La rabbia di Assoviaggi «Eravamo arrabbiati prima, quando non siamo stati coinvolti nella fase di elaborazione del codice, ed abbiamo manifestato anche pubblicamente e nelle sedi istituzionali tutta la nostra contrarietà e preoccupazione per il settore delle agenzie di viaggio. Ma siamo ancor più arrabbiati ora perché oltre al danno (economico) si aggiunge anche la beffa che i responsabili la faranno franca», afferma il presidente Assoviaggi Confesercenti, Amalio Guerra (in alto a destra). «È quindi ora ancora più urgente aprire una fase di dialogo e di collaborazione tra i vari soggetti preposti e trovare presto una soluzione per il turismo, settore di primaria importanza per l’economia del Paese e non un’appendice da richiamare a piacimento a seconda del politico di turno», ribadisce, com-

mentando la sentenza che ha generato di fatto una fase di confusione normativa, con 19 leggi regionali diverse a regolare la materia; leggi regionali che comunque dovranno adeguarsi alle norme del Codice del Turismo dichiarate valide. «La bocciatura di alcuni articoli del Codice del Turismo è la prova più tangibile di come in Italia normare il settore sia diventata una impresa quasi impossibile», fa sapere il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca (foto in basso). «La competenza esclusiva in materia turistica affidata alle Regioni dalla Carta costituzionale è un principio al quale i giudici della Consulta non possono che attenersi, ma è anche un segnale che il mondo politico deve cogliere; ogni qualvolta che lo Stato prova a dotare il settore di regole univoche, dunque più orientate alle esigenze del mercato, una sempli-


FOCUS ON

ce opposizione delle Regioni cancella di diritto quanto proposto, facendo di fatto arretrare il nostro sistema che di tutto ha bisogno tranne che di confusione». E gli fa eco Renzo Iorio (sopra), presidente di Federturismo Confindustria: «La sentenza della Corte costituzionale è la dimostrazione di come l’attuale sistema di governance che attribuisce in via esclusiva alle Regioni la competenza in materia turistica non permette allo Stato di intervenire concretamente sul settore. Sarebbe necessaria una chiara suddivisione dei ruoli, dando più competenza strategica allo Stato e snellendo la burocrazia locale». Iorio auspica che il Ministro «convochi al più presto un tavolo di coordinamento con tutti i soggetti pubblici e privati per ridare al settore strumenti chiari e utili al suo sviluppo nel rispetto delle deleghe e delle competenze legislative» e precisa che «l’incostituzionalità del Codice del Turismo è una mancata occasione per il riordino del settore».

Abrogato l’art. 8 Tra gli articoli abrogati anche l’art.8 per cui le strutture ricettive (alberghi, affittacamere, campeggi, ecc.) non potranno più somministrare alimenti e bevande, se non sono in possesso dei requisiti necessari per

tale attività, a clienti che non alloggiano nella struttura. «Una decisione in linea con il buon senso e con il mercato stesso”, commenta Esmeralda Giampaoli, presidente nazionale delle Fiepet-Confesercenti. «La nostra Federazione aveva già evidenziato e confutato tale anomalia al Ministero del Turismo, in occasione degli incontri con i responsabili del dicastero, ritenendo arbitrario un provvedimento che consentiva di esercitare una attività così delicata per il consumatore, con requisiti differenti tra medesimi operatori”. Giampaoli conclude quindi, il suo commento sulla Sentenza, sottolineando che «si è persa, ancora una volta, una buona occasione per meglio disciplinare un comparto di estrema delicatezza come quello della somministrazione di prodotti alimentari, già pesantemente colpito da una sfrenata liberalizzazione e da un mancato controllo sui requisiti professionali di chi lavora in questo settore». La Federazione si dice pronta a «riaprire un dialogo con l’attuale governo e le Regioni per costruire insieme un provvedimento quadro capace di fornire le giuste indicazioni a chi vuole operare con professionalità e rigore».

Sentenza scontata «La sostanziale bocciatura del cosiddetto Codice del Turismo,

presentato dall’ex ministro Brambilla come la riforma epocale del settore, era ampiamente prevedibile», afferma Armando Cirillo, responsabile Turismo del Pd. «Hanno chiamato impropriamente Codice del Turismo un testo confuso e largamente illegittimo dal punto di vista costituzionale, che è la perfetta metafora del nulla prodotto dal precedente esecutivo in questo settore decisivo dell’economia italiana. Abbiamo chiesto più volte il ritiro del testo, criticato dalle organizzazioni degli imprenditori e approvato con il parere negativo delle Regioni. E oggi vediamo perfettamente confermata la nostra analisi», prosegue Cirillo. «L’Italia deve sviluppare un progetto Paese per il turismo, trovando un equilibrio possibile tra competenze regionali e forme di coordinamento nazionale. Nella precedente stagione guidata dall’ex ministro Brambilla questo equilibrio non è stato trovato. La forzatura del Codice del turismo e questa ampia bocciatura non devono però scoraggiare. Bisogna aprire una fase nuova e condivisa per il turismo italiano basata sul dialogo costruttivo tra governo, regioni, organizzazioni degli imprenditori e dei consumatori, sindacati, per dare le giuste risposte ad un settore che ha delle enormi potenzialità di crescita». ■

«LA SOSTANZIALE BOCCIATURA DEL COSIDDETTO CODICE DEL TURISMO, PRESENTATO DALL’EX MINISTRO BRAMBILLA COME LA RIFORMA EPOCALE DEL SETTORE, ERA AMPIAMENTE PREVEDIBILE» ARMANDO CIRILLO 4 2012 | www.mastermeeting.it 21


L’INCHIESTA

RECENSIONI ON LINE.

A CHI FANNO PAURA? 22 4 2012 | www.mastermeeting.it


L’INCHIESTA

Il cliente ha sempre ragione? Nel caso delle recensioni online può non essere vero, ma ciò che importa è che gli operatori del settore turistico imparino a gestire al meglio questo strumento di comunicazione

ALBERGATORI E OPERATORI DEL TURISMO NON SANNO ANCORA BENE SE CONSIDERARE LE RECENSIONI ON LINE COME STRUMENTI DI COMUNICAZIONE, DI MARKETING O DI TORTURA. PER CHIARIRE I DUBBI E COMPRENDERE COME SFRUTTARE AL MEGLIO IL GIUDIZIO DEI CLIENTI DEL WEB 2.0 ABBIAMO CHIESTO CONSIGLI AD ALCUNI TRA I MAGGIORI ESPERTI ITALIANI DI WEB REPUTATION. ECCO COSA CI HANNO RACCONTATO... Barbara Ainis

n fondo non c’è niente di nuovo. I clienti prenotano l’albergo o il ristorante, ne provano il servizio e, quando tornano a casa, ne parlano ad amici e conoscenti, elencando pregi e difetti della loro esperienza. Niente di diverso dal passato, dunque, se non che la platea pronta ad ascoltare questi commenti, più o meno benevoli, non è più formata da qualche decina di potenziali clienti, ma da svariati milioni di utenti, navigatori della rete e viaggiatori del mondo, attenti ascoltatori dei pareri espressi da altri e pubblicati sui siti di recensioni, sulle pagine dei social network o su autorevoli blog di viaggio. Non è difficile comprendere allora il timore che questa nuova vetrina, sempre aperta e sempre ben illuminata, suscita negli addetti ai lavori. Quanto pesano le recensioni negative? Come fare a monitorarle? Chi garantisce sull’onestà di questi pareri? Come rispondere, quando e a chi? Tante domande, tutte lecite e

I

motivate, rischiano però di confondere e di far perdere di vista i (molti) lati positivi della reputazione online, i vantaggi competitivi che può fornire se ben compresa e valorizzata, l’occasione che offre di instaurare con clienti e potenziali clienti un canale per comunicare in maniera sincera e personale.

Il giudizio degli utenti Tra tanti dubbi una cosa è certa: le opinioni espresse in rete influenzano le scelte dei turisti molto più che la pubblicità, mentre i tentativi di censura della spontanea diffusione delle opinioni si sono rivelati dei pericolosissimi boomerang. «Guadagnarsi un’immagine positiva è oggi un obiettivo fondamentale e imprescindibile per tutti gli operatori del settore», ci spiega Rodolfo Baggio, esperto ict del turismo, docente della Bocconi di Milano e moderatore di una sessione dedicata al tema nel recente

DILETTO SOVRANO, IL TESORO PIÙ PURO CHE CI DÀ LA VITA È UNA REPUTAZIONE SENZA MACCHIA: PERDUTA QUELLA, GLI UOMINI NON SONO CHE ARGILLA DORATA O CRETA DIPINTA. W. SHAKESPEARE, RICCARDO II (ATTO I, SCENA I) 4 2012 | www.mastermeeting.it 23


L’INCHIESTA

evento riminese Be Wizard. «Il web è un luogo di percezioni e con l’esplosione dei social media questa caratteristica si è amplificata esponenzialmente, anche in Italia dove Facebook ha il più alto numero di utenti attivi. Per comprenderne le logiche ed evitare gravi errori (atteggiamenti duri e permalosi, vengono sempre “puniti” dalla comunità) è necessario partecipare,frequentare i social network e i siti di recensioni, far parte del giro, insomma. Solo così si può capire come rispondere alle opinioni degli utenti e come farlo nel modo giusto per non subire passivamente, ma neppure rovinare le relazioni con i clienti». È molto importante, infatti, comprendere come la gestione della propria reputazione online non sia un’attività di marketing con lo scopo primario di vendere. Non per questo meno importante, si tratta, piuttosto, di mantenere e favorire le relazioni con il proprio pubblico. Come prima era indispensabile, per chiunque lavorasse nel turismo, conoscere i propri clienti e sapere ciò che cercavano, ciò che apprezzavano e cosa, invece, trovavano poco gradito (chiarimento che avveniva perlopiù al desk dell’accoglienza), così oggi è fondamen24 4 2012 | www.mastermeeting.it

tale ascoltare e rispondere (sempre) al più esteso palcoscenico della rete.

Ma come si risponde alle recensioni online? Un atteggiamento troppo aggressivo, come già detto, è assolutamente controproducente. «Perfino nel caso della diffamazione è sempre meglio agire in modo moderato, senza pubblicizzare le proprie intenzioni legali in rete, ma piuttosto attirando la discussione in privato o almeno sulla propria pagina Facebook», ci consiglia Fabio Sutto, Seo/Sem specialist, relatore durante l’evento Be Wizard sul tema della web reputation, ricordando il caso emblematico di un famigerato mobilificio di Ancona protagonista di un clamoroso autogol nella gestione della reputazione online. «In ogni caso, bisogna mettersi nella psicologia di chi critica: nel 90% dei casi non lo fa per nessun altro motivo, se non perché ha vissuto un reale disagio. Molto spesso la critica è giustificata e il modo corretto di rispondere è scusarsi e proporsi di migliorare. A volte invece la critica non è giustificata e deriva da aspettative errate, allora, in questo caso, la risposta deve essere

orientata a sottolineare quelle che invece sono le caratteristiche proprie della struttura turistica. Bisogna rispondere sempre e in maniera personale (niente risposte standard), ricordandosi che non si risponde per chi ci critica (probabilmente un cliente già “perso”), ma per chi legge la recensione e la risposta». Secondo Tripadvisor, il sito di recensioni di viaggio più grande del mondo, infatti, il 71% degli utenti considera positivamente le strutture che rispondono puntualmente alle opinioni dei clienti. Una recensione negativa, sempre che si capisca come gestirla correttamente, non rappresenta un problema così grave come si teme. «Le persone che usano Tripadvisor guardano solo parzialmente al popularity index [classifica data da un mix di criteri: volume e qualità delle recensioni, frequenza e ranking su altri siti, ndr]», ci rivela Lorenzo Brufani, portavoce Tripadvisor per l’Italia. «Piuttosto prendono in considerazione le prime venti strutture in classifica, ne leggono le recensioni (più sono, meglio è) e le risposte, escludendo quelle troppo belle e quelle troppo brutte e, quindi, fanno la loro scelta».

FakeReviews Proprio questa capacità critica dell’utente dei siti di recensio-

Lorenzo Brufani, portavoce Tripadvisor per l’Italia


L’INCHIESTA Oltre al colosso Tripadvisor, altri siti di recensioni rappresentano un importante strumento di scelta per milioni di turisti nel mondo: da Booking.com a Trivago, senza dimenticare i social network come Facebook

ne deve rassicurare gli operatori del settore, permettendo loro di guardare con maggiore serenità alla web reputation e con minor timore ai rischi connessi con le false recensioni.Non c’è dubbio che ci sia chi pubblica ad hoc opinioni fasulle, nella stragrande maggioranza positive e volte a favorire una particolare struttura. Si tratta spesso degli stessi proprietari che cercano più o meno goffamente di aumentare il proprio ranking, o, talvolta, di terzi che le utilizzano come merce di scambio. Una delle ultime notizie in merito (davvero curiosa) racconta di un’azienda di amenity per hotel che prometteva recensioni positive a fronte di un acquisto di ciabattine per gli ospiti. Gli anglosassoni questa pratica la chiamano astro turfing e negli Stati Uniti è considerata illegale e sanzionata pesantemente. Anche in Europa e in Italia le false recensioni sono considerate reato, ma la loro regolamentazione,all’interno della più ampia normativa relativa alle pratiche commerciali sleali, ne lascia nella pratica alquanto indefinito l’ambito di applicazione. Dunque, è vero, qualcuno gioca sporco, ma gli operatori del settore non devono attribuire a questo un’importanza eccessiva. Innanzi tutto, come si è detto, perché il pubblico della rete è molto più maturo di quanto si creda e

nella maggior parte dei casi è in grado di riconoscere le recensioni false o dubbie e non le prende in considerazione. In secondo luogo, i proprietari e manager delle strutture turistiche serie possono contare su strumenti e strategie per minimizzare l’impatto delle false recensioni. «Filtri automatici, un software che verifica le variazioni sospette e un team antifrode sono destinati al controllo delle opinioni fasulle», continua Brufani di Tripadvisor, azienda che negli ultimi tempi si sta dimostrando decisamente più sensibile al problema. «Ma soprattutto l’albergatore può segnalare al nostro centro

servizi le recensioni sospette, sottolineando, magari, le palesi incongruenze nel modo più oggettivo possibile. Il nostro consiglio è quello di rispondere in ogni caso, senza alzare i toni, contando sul fatto che le risposte vengono pubblicate entro 24/48 ore (o poco più) e che l’albergatore ha sempre l’ultima parola. Attualmente, inoltre, abbiamo avviato un tavolo di lavoro con Confindustria Alberghi e Aica, proprio per migliorare i servizi offerti agli albergatori». Ma la strategia migliore per isolare e rendere inefficaci le false recensioni negative resta quella di ottenere il maggior numero possibile di recensioni (veritiere!) con la maggior frequenza possibile. «Lavorare bene e stimolare le recensioni, soprattutto in chi è visibilmente soddisfatto è senza dubbio la strada giusta», continua Fabio Sutto. «Un cliente trattato bene e coccolato raccoglierà 4 2012 | www.mastermeeting.it 25


L’INCHIESTA Le recensioni false si contrastano stimolando la produzione del maggior numero possibile di recensioni veritiere e spontanee. E, naturalmente, lavorando sempre al meglio per far sentire ogni cliente soddisfatto

maggiori siti, inoltre, mettono a disposizione strumenti e widget come locandine, adesivi, card e marchi di qualità (garantita dalle opinioni degli utenti), reali o virtuali.

Chi parla di me, quando e dove?

l’invito a commentare la sua esperienza su uno dei siti di recensioni, Tripadvisorper prima, ma anche Trivago e Ciao.it, sono molto interessanti».

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Ma come fare a stimolare le recensioni? Innanzi tutto facendo bene il proprio lavoro di ospitalità e poi partecipando attivamente alla vita del web 2.0. I

Una volta innescato un virtuoso flusso di recensioni è importante monitorarlo costantemente. Strumenti come Google Alert e Technorati permettono di fare un follow-up dei commenti online sulla propria struttura sui siti di recensioni, ma anche su Facebook, Twitter e gli altri social network, come pure nella galassia dei Blog. Certo questo lavoro prende tempo e impegno. Quando possibile si dovrebbe incaricare un responsabile interno, opportunamente preparato, del compito di controllare le recensioni e i commenti, nonché di rispondere con tempestività e correttezza. Si può restringere il campo operando delle scelte e valutando quali canali siano più interessanti per la propria attività: inutile avere un profilo Facebook o Twitter se poi non li si aggiorna costantemente e non si utilizzano al meglio. «Ma soprattutto si deve distinguere tra le cose che si possono fare internamente e ciò che si deve affidare ad altri», spiega Rodolfo Baggio, riferendosi non solo all’opportunità di rivolgersi a professionisti, ma anche e soprattutto a quella di unire le forze e collaborare con altre strutture del territorio. «Se ci si mette insieme tutto diventa più semplice, incluso pagare una persona per occuparsi solo di Web Reputation. La concorrenza eccessiva è deleteria. Biso-


L’INCHIESTA

COME GESTIRE AL MEGLIO TRIPADVISOR • Registrare la propria struttura • Aggiornare con foto e video (i viaggiatori sono catturati da profili con almeno 20 foto) gna ricordare che il viaggiatore prima sceglie la località turistica e poi la struttura dove alloggiare. Perciò la destinazione è la prima cosa da promuovere ed è la sua reputazione, innanzi tutto, a dover essere monitorata e gestita al meglio». Esempi come quelli della regione Toscana, dell’Apt della Maremma, o della catena Best Western fanno capire come una struttura centrale possa gestire al meglio la reputazione di un marchio, commerciale o territoriale che sia.

• Arricchire la pagina personale frequentemente • Evidenziare le proprie caratteristiche distintive (wi-fi gratuito, parcheggio, pet-friendly...) • Incoraggiare gli ospiti a scrivere recensioni • Frequentare i forum per vedere cosa vogliono i turisti e ideare azioni di direct marketing • Monitorare le recensioni, le performance e la loro evoluzione • Confrontarsi con i concorrenti • Rispondere sempre alle recensioni sia negative sia positive. Rispondere se possibile nella lingua del cliente o almeno in inglese • Evitare atteggiamenti aggressivi • Segnalare le recensioni sospette • Partecipare ai corsi online gratuiti attraverso il centro servizi

Diffondere la propria web reputation Una volta raggiunta una buona reputazione è importante far sì che il più gran numero di persone possibile sia messo a conoscenza dell’opinione positiva espressa sulla struttura turistica. In rete, si sa, la diffusione è virale e proprio come un virus le idee si propagano incontrando e infettando individui suscetti-

bili, ossia pronti ad accettarle, capaci a loro volta di diffondere il virus. Questi sono i cosiddetti influential, opinion leader la cui opinione pesa più di quella di altri membri della comunità perché hanno dimostrato un alto grado di partecipazione, per la frequenza dei loro interventi (post, tweet e

recensioni), per la loro capacità di persuasione e il loro stile di comunicazione, per la loro competenza e la loro indipendenza. Identificare questi utenti, mediante servizi come PeerIndex o Klout, vuol dire trovare i nodi attraverso i quali scorre il flusso di informazioni in Internet verso molte direzioni. Questi web-opinion leader, infatti, sono attivi sui siti di recensioni, hanno una loro pagina Facebook molto frequentata, postano costantemente commenti e informazioni con Twitter e, molto spesso sono autori di blog apprezzati e seguiti. Il modo in cui coinvolgere questi utenti e viaggiatori influenti resta un discorso aperto, in un precario equilibrio tra la comunicazione pura e una deriva commerciale. Un caso sicuramente positivo è quello di Can’tforget Italy (www.cantforget.it), un proget-

to nato da un’idea di MikaelaBandini come risposta chip &smart a certi carissimi e fallimentari siti istituzionali per la promozione turistica del nostro Paese e realizzato, fino ad ora, in collaborazione con la regione Basilicata. Si tratta di un diario digitale del Bel Paese realizzato da sette video maker e creativi internazionali, invitati a visitare una destinazione turistica (la Basilicata per prima) e a provarne ogni suo aspetto in libertà. In cambio gli ospiti hanno realizzato video racconti autentici e assolutamente indipendenti (di grande qualità), pubblicati sul sito del progetto, ma anche e soprattutto sui seguitissimi blog di questi opinion leader, sui loro profili Facebook e attraverso molti altri canali social. Insomma, non il solito educational, ma un’esperienza vera con una cassa di risonanza globale e indipendente. ■ 4 2012 | www.mastermeeting.it 27


SCENARI DEL TURISMO

L’Europa riparte,

l’Italia arranca

ono i dati ufficiali Eurostat a decretare la fine della crisi per il turismo europeo. Dopo i cali che nel biennio 2008-2009 avevano messo in seria difficoltà gli operatori, il settore turistico è tornato a crescere nel 2011 con percentuali di tutto rispetto, confermando i dati già positivi del 2010 e tornando, finalmente, ai livelli pre-crisi del 2007. Secondo l’ufficio Statistico delle Comunità Europee i

S

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pernottamenti registrati nelle strutture ricettive europee sono aumentati, nello scorso anno del 2,7% rispetto al 2010 e il dato sale al 3,8% se si prendono in considerazione le sole strutture alberghiere. Sono in particolare i rinnovati flussi internazionali a trainare la crescita della destinazione Europa, con numero di notti in hotel in aumento del 7,3% (trend ancora migliore di quello del 2010, che era del +5,5%), ma

anche i residenti nell’Unione hanno viaggiato di più, facendo registrare un se pur lieve +1,2%. Sono alcuni dei paesi dell’est europeo ad aver riportato le migliori performance: la Bulgaria +18,3%, la Lituania +19,8%, la Estonia 14,6%. Ma il trend positivo ha coinvolto, alcuni più di altri, anche i nostri tradizionali competitor: la Spagna con un +7,8% (ben il 14,7% se si guarda solo ai non residenti), la Germania con +5,4%


SCENARI DEL TURISMO

TORNA A CRESCERE IL TURISMO EUROPEO, RICONQUISTANDO, DOPO QUATTRO ANNI, I LIVELLI PRE-CRISI IN QUANTO A NUMERO DI PERNOTTAMENTI. IN TESTA I PAESI DELL’EST EUROPA, IN CODA, AHIMÈ, L’ITALIA CHE NELLO SCORSO ANNO HA ULTERIORMENTE RIDOTTO LE PRESENZE TURISTICHE SUL SUO TERRITORIO Testo e foto di Barbara Ainis

Il turismo nel Vecchio Continente torna a navigare in acque tranquille. Gli alberghi registrano nel 2011 i livelli di crescita più rilevanti in quanto a presenze praticamente in tutta Europa. Ma l’Italia fa eccezione e segna un calo del 16%

e Francia, in misura minore ma pur sempre registrando un buon +3,0%. È l’Italia, purtroppo, a far registrare un ulteriore segno meno. I dati riportati da Eurostat, basati sui primi nove mesi del 2011, parlano di un – 1,2% in quanto a numero di notti negli alberghi italiani, risultato determinato dal forte calo del turismo interno (–5,1%), compensato solo in parte dalle presenze dei non residenti, in aumento del 3,9%. A questo si

aggiunga che gli ultimi tre mesi del 2011 non sono serviti a risollevare le sorti del nostro turismo, stando a quanto rilevato da Unioncamere-Isnart.

Gli italiani in viaggio nel 2011 Chiude con un bilancio di quasi 27 milioni di vacanzieri il 2011 del turismo italiano, in Italia e all’estero, secondo l’Osservatorio Nazionale del Turismo e Unioncamere-Isnart. Decisa-

mente non abbastanza visto che così il settore segna un calo del 16% rispetto al 2010. A far crollare le percentuali è stato soprattutto il risultato del secondo semestre del 2011, quando è rimasto a casa quasi 1 italiano su tre di quelli che avevano viaggiato nello stesso periodo dell’anno precedente. Un calo del 29,3%, dunque, che ha peggiorato la già non rosea situazione dei primi sei mesi dell’anno che avevano fatto segnare un –3,3%. Un dato un po’ più confortante è quello relativo al numero di vacanze svolte dagli italiani: 96 milioni di viaggi, pari al 2,6% in meno rispetto al 2010. Anche qui il primo semestre era andato decisamente meglio del secondo, dal momento in cui da gennaio a giugno i viaggi erano cresciuti del 5%. Le motivazioni: la scelta di periodi alternativi (+34,4% in marzo) e i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. A soffrire maggiormente sono 4 2012 | www.mastermeeting.it 29


SCENARI DEL TURISMO

Un turista italiano su tre è rimasto a casa lo scorso anno. Segno meno da record per il turismo leisure, ma anche i viaggi di lavoro hanno registrato un calo a due cifre

state le destinazioni estere, calate nel 2011 dell’8,6%. Gli italiani in viaggio all’estero hanno preferito il breve-medio raggio, scegliendo l’Europa nell’81,2% dei casi e segnando un aumento, in questo caso sì, rispetto allo stesso periodo dell’anno

precedente (secondo semestre 2010). Francia, Regno Unito e Grecia tra le destinazioni preferite, mentre perdono punti Germania e Spagna. L’Italia è stata scelta dai turisti nostrani nell’80% dei casi. Da luglio a dicembre 2011, in particolare, il

36% dei viaggiatori rimasti entro i confini nazionali ha preferito il nostro meridione, in crescita rispetto al 2010. Il mare tradizionalmente in testa (47,4% del totale nel secondo semestre) seguito da città d’arte e montagna (in calo a causa della neve tardiva). La vacanza media è stata di una settimana circa, segnando un trend in crescita rispetto all’anno precedente. In totale, stando ai dati Unioncamere-Isnart, il giro d’affari generato dai turisti italiani nel secondo semestre dello scorso anno ammonta a quasi 34,8 miliardi di euro, il 65,3% dei quali speso in Italia.

Il leisure italiano soffre di più La conferma del trend decrescente dei viaggi degli italiani arriva dall’Istat. Un calo rilevato del 16,5% sui viaggi con pernottamento effettuati nel 2011 rispetto all’anno precedente. Si tratta purtroppo di un valore record (in negativo) e la diminuzione ha riguardato un po’ 30 4 2012 | www.mastermeeting.it


SCENARI DEL TURISMO

tutte le tipologie di viaggio: le vacanze (l’87% del totale) sono calate del 17%, mentre i viaggi di lavoro hanno registrato una flessione un po’ più lieve, ma pur sempre rilevante, del 13,1%. Sono stati viaggi entro i confini nazionali nell’81,7% dei casi e hanno privilegiato il Nord del Paese per il 38,1% (in testa Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Lombardia e Veneto). All’estero gli italiani hanno visitato innanzi tutto la Francia, il Paese più visitato con il 17,1% dei viaggi oltre confine, quindi Regno Unito, Germania e Grecia (6,2%). Quanto a numero di viaggi, secondo l’Istat, è il primo semestre del 2011 ad aver subito cali più rilevanti, pari al 20%, contro il –13% della seconda parte dell’anno. Ma anche i pernottamenti hanno dato risultati niente affatto positivi: il calo è del 15% rispetto al 2010, mentre la durata media (6,4 notti) è rimasta immutata. Sono in particolare i pernottamenti leisure a patire un pesante –15,6%, cui corrisponde un

calo del numero medio di viaggi pro-capite dall’1,7 del 2010 all’1,4 del 2011, mentre le notti passate fuori casa per lavoro sono rimaste pressoché stabili.

Ma gli alberghi italiani non ci stanno Una voce fuori dal coro, quella di Federalberghi. Le rilevazioni dell’organizzazione nazionale maggiorente rappresentativa degli albergatori italiani parlano di risultati positivi in controtendenza rispetto all’anda-

mento dell’economia mondiale. L’analisi campionaria svolta su un gruppo di oltre mille imprese ricettive italiane mostra un +2,3% di presenze turistiche, attribuibili in piccola parte (+0,3%) ai turisti italiani e soprattutto (+5,3%) ai turisti stranieri. Alberghi italiani competitivi, dunque, sul mercato internazionale per Federalberghi, capaci di rispondere all’aumentato costo della vita stimato al 2,8% con un aumento delle tariffe di solo 1,8 punti percentuali. Altro dato importante rilevato dall’analisi di Federalberghi riguarda i dati relativi all’occupazione. Come sottolineato dallo stesso presidente Bernabò Bocca, dal 2009 il settore aveva assistito ad una progressiva emorragia di occupati (–4,7% nel 2009, –2,4% nel 2010), mentre il 2011 ha chiuso solo con una lieve diminuzione dello 0,3%, nonostante le criticità che hanno coinvolto tutti i settori del mercato del lavoro. ■

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SCENARI DEL TURISMO

Meeting & eventi: il settore cresce ed è dinamico

NONOSTANTE LA CRISI, IL COMPARTO M&E ITALIANO NON SOFFRE DI FLESSIONI SIGNIFICATIVE E IL MERCATO CONTINUA IL SUO SVILUPPO: È ESSENZIALE PERÒ CHE GLI ADDETTI AI LAVORI COLGANO I CAMBIAMENTI DEL COMPARTO, PLASMANDO IL BUSINESS DEL FUTURO Dante Daverio

ome costruire eventi di successo in un mercato che si trasforma rapidamente e in un contesto nel quale gli stessi incontri business sono sempre più utilizzati come leva imprescindibile del “marketing mix”? Importanti professionisti del settore Mice e studiosi universitari esperti di turismo, hanno provato a dare la loro risposta durante un recente convegno organizzato a Milano da Carlson Wagonlit Travel, società leader nella ge-

C

32 4 2012 | www.mastermeeting.it

stione dei viaggi d’affari e dell’organizzazione di meeting ed eventi aziendali. Intitolato “Riding the change. Events that make the difference, today”, questo workshop ha messo a confronto diverse e importanti esperienze, fornendo indicazioni sulle tendenze, le ricerche, le metodologie e i controlli da porre in essere per centrare gli obiettivi e “fare la differenza”. Proprio per questo, quindi, il tema centrale dell’incontro è stato il forte cambiamento che

sta caratterizzando il settore M&E, sia sul fronte della domanda che dell’offerta. Gli esperti invitati da Carlson Wagonlit Travel hanno infatti approfondito, ognuno dal loro punto di vista, proprio questo argomento, sottolineando la necessità di valorizzare e stimolare il coinvolgimento emozionale degli ospiti, in modo che l’evento sia davvero d’impatto e porti a significativi ritorni degli investimenti effettuati, in termini sia di immagi-


SCENARI DEL TURISMO

Roberto Bacchi, amministratore delegato di Carlson Wagonlit Italia, apre il workshop “Riding the change”

portanti flessioni nonostante le difficoltà economiche del nostro Paese in particolare. Gli eventi sono infatti sempre più numerosi e di diversa tipologia: è un mercato che presenta positive prospettive di sviluppo, ma per coglierle è importante comprendere i cambiamenti che stanno rimodellando il comparto, esaminando le tendenze e gli strumenti, anche se non soprattutto quelli tecnologici, che plasmeranno le iniziative del futuro. Si è voluto intitolare “Riding the change” questo incontro per sottolineare come rappresenti lo studio di una nuova pagina che s’aggiunge a una storia di condivisione del know how professionale, di aggiornamento e formazione continua che, noi come Carlson Wagonlit, portiamo avanti da tempo». ne e di efficacia del messaggio proposto, sia economici. In questo senso, un importante supporto può venire anche dalle tecnologie digitali, che offrono nuove opportunità per amplificare l’effetto degli eventi, ampliandone anche i confini spaziali e temporali. Aprendo i lavori del workshop, l’amministratore delegato di Carlson Wagonlit Italia Roberto Bacchi, ha voluto proprio sottolineare la crescente rilevanza assunta dal comparto M&E nel complesso settore del business travel. «Si tratta di un ambito professionale che si sta trasformando a una velocità superiore rispetto ad altri contesti. È importante poi dire che è un settore che in Italia, nonostante la crisi mondiale, continua a muovere un giro d’affari importante, considerando anche l’indotto, e che non ha subito im-

Il ruolo delle agenzie Una prima analisi del comparto M&E a livello internazionale è stata poi proposta ai professionisti presenti al convegno da Joseph-Antoine Hervé, vice president CWT Meetings & Events per l’area EMEA, secondo il quale il futuro del Mice passa attraverso il consolidamento delle agenzie di eventi da fare tramite fusioni e acquisizioni, centralizzazione delle attività, suddivisione dell’operatività fra più agenzie per un evento, riduzione dei tempi di programmazione e organizzazione, introduzione di momenti virtuali all’interno degli eventi reali. «Se confrontiamo la percentuale di eventi svolti nel 2011 entro i confini domestici e all’estero», ha spiegato il manager, «si nota che la maggioranza di essi si è tenuta sul territorio nazionale. Nel prossimo fu-

turo, il numero di questi eventi è previsto in crescita del 10% come conseguenza di una più forte attenzione ai costi da parte delle aziende. Aumenteranno anche le dimensioni medie dei meeting, perché si sceglie di ridurre il numero di appuntamenti compensandolo con un maggior numero di partecipanti. C’è stato un +7% nel quarto trimestre del 2011 in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente. In linea con l’esigenza delle imprese di diminuire i costi, anche la spesa per invitato si riduce, passando dai 480 euro del 2008 ai 380 del 2011. E per la fine del 2012 questo parametro dovrebbe scendere ulteriormente di 5-6 punti percentuali. In termini di destinazioni, poi, i trend mostrano Germania e Italia in crescita, così come Londra che quest’anno ospiterà le Olimpiadi». Parlando invece del ruolo delle agenzie di M&E, sono in particolare cinque gli ambiti che le coinvolgono identificati da Hervé e che, già da qualche tempo e ancor più faranno nel prossimo futuro, contribuiscono a determinare una progressiva metamorfosi del mercato. «Il primo step per continuare la crescita è un consolidamento delle agenzie stesse, che porta a una crescente concentrazione del mercato a seguito sia di fusioni e acquisizioni, anche per la richiesta da parte della clientela di partner internazionali, sia della chiusura di piccole strutture piegate da problemi finanziari. Dagli Stati Uniti, inoltre, sta prendendo piede la tendenza ad affidare i diversi aspetti che compongono un evento, come il concept design, il project management, la logi4 2012 | www.mastermeeting.it 33


SCENARI DEL TURISMO

Joseph-Antoine Hervè, vice president Carlson Wagonlit M&E per l’area EMEA, ha focalizzato il suo intervento sul ruolo delle agenzie

stica o i servizi onsite, a più agenzie che operano parallelamente. Tra gli altri trend in corso c’è poi la riduzione dei tempi per l’organizzazione degli eventi ed è sempre più frequente», ha sottolineato Hervè, «che il cliente chieda all’agenzia di realizzazione un evento in 2 o 3 settimane. I tempi si restringono sempre di più e anche questo fatto porta a un consolidamento dei player, perché non tutti sono in grado di lavorare rapidamente, garantendo nel contempo elevati standard qualitativi. Ulteriori importanti trasformazioni sono legate da un lato alla tecnologia, con lo sviluppo sempre più diffuso di momenti virtuali all’interno degli eventi reali; dall’altro, alla centralizzazione di attività da parte di alcune agenzie a livello EMEA, secondo differenti modelli operativi che prevedono un’autonomia locale più o meno ampia».

Emozione e motivazione Sociologo e presidente di AstraRicerche, Enrico Finzi ha invece tracciato, durante il suo intervento al workshop, un 34 4 2012 | www.mastermeeting.it

interessante quadro dell’evoluzione degli eventi in Italia, sottolineando come questo comparto abbia registrato tassi di crescita più elevati di tutti gli altri comparti della comunicazione, con la sola eccezione del web. «Nonostante abbia anch’esso risentito della crisi, il mercato è in ottima salute», ha spiegato Finzi, «poiché le aziende vedono negli eventi la possibilità di ottenere vantaggi chiave per catturare l’attenzione del proprio target. Questo grazie all’eccezionalità e non replicabilità degli eventi stessi, al doppio impatto, cognitivo ed emozionale, sui partecipanti e alla speciale dinamica che lega il coinvolgimento del gruppo a quello del singolo individuo. Gli eventi infatti hanno un fortissimo potere motivante perché parlano alla testa e al cuore delle persone e lasciano un forte ricordo nella memoria, pari, secondo recenti ricerche sociologiche, alla visione per 19 volte di uno spot gradito. Nel contempo, però, il dato negativo è che risulta alta la percentuale di insoddisfazione dei committenti. Le aziende sono infatti sempre più attente alla

qualità del servizio offerto, che deve riguardare ogni aspetto, perché un evento è qualcosa di estremamente complesso, che si brucia in un tempo brevissimo e dove diversi elementi devono convergere e armonizzarsi. La molteplicità degli eventi


SCENARI DEL TURISMO

spesso non va a vantaggio della loro originalità: c’è un crescente rigetto nei confronti di fenomeni di banalizzazione e omologazione, che penalizzano la possibilità delle aziende di distinguersi. Agli specialisti del settore – ha sottolineato ancora il sociologo – i clienti chiedono creatività ed efficienza. La maggiore attenzione ai costi fa sì che si punti ad avere meno eventi ma di più alta qualità. Dal loro punto di vista, le aziende si attendono una vera e propria regia dell’evento e la capacità di gestire tutti i possibili imprevisti, coordinando non solo gli aspetti operativi ma anche quelli relativi alla comunicazione del messaggio che sta alla base dell’iniziativa. Ne risulta una selezione “darwiniana” dei fornitori: le agenzie dovranno sempre più lavo-

rare in partnership con le imprese per comprenderne a fondo le esigenze e gli obiettivi strategici, mostrando altresì di saper operare a livello internazionale, poiché sono molte le società multinazionali o che hanno attività all’estero». Secondo Finzi, insomma, le nuove necessità dei clienti porteranno a una selezione delle agenzie al termine della quale sarà vincente non tanto un abbassamento dei prezzi quanto piuttosto un aumento della qualità. «E sempre più», ha concluso il sociologo, «gli eventi vivranno il passaggio “from over to sober”, superando gli anni dell’iper-retorica, dove tutto era spettacolo, per puntare su una sobria ed elegante creatività. Non c’è niente che assomigli più a un evento di una favola, una bolla di sa-

Il parterre del convegno organizzato Carlson Wagonlit Italia a Milano ascolta il discorso del sociologo Enrico Finzi

pone che è a metà tra verità e magia, tra ragione e piacere».

L’event manager ideale Successivamente all’intervento di Finzi, il workshop messo in scena grazie a da Carlson Wagonlit Travel ha previsto una tavola rotonda nella quale diversi importanti professionisti del settore hanno portato le loro testimonianze “dal campo” in relazione al futuro del settore M&E. È stata per prima Arianna Baldanzi, responsabile eventi di Fastweb, a voler sottolineare come «il primo grande elemento di cambiamento nel settore stia nell’engagement. Bisogna infatti sempre di più creare un progetto di comunicazione basato su valori comuni all’azienda e al target. Gli ospiti devono sentirsi protagonisti di questo progetto, che deve toccare le corde razionali e allo stesso tempo quelle emozionali dell’individuo. Non a caso uno degli ultimi eventi organizzati da Fastweb aveva come leit motiv proprio lo slogan “Senza passione non sarebbe successo”. «C’è oggi un’attenzione fortissima ai contenuti», ha aggiunto Maja de’ Simoni, direttore di Sicilia Convention Bureau, «e va sottolineato come il nostro mercato sia sempre più focalizzato sulla logistica ma meno sulla diffusione del messaggio. L’evento non è soltanto far muovere le persona, ma muovere cuori e menti». E proprio in base a questo pensiero innovativo, la stessa de’Simoni ha tracciato il profilo dell’event maker ideale, in grado d’impiegare a fondo le tecnologie per raggiungere i suoi fini e razionale architetto di realtà com4 2012 | www.mastermeeting.it 35


SCENARI DEL TURISMO

La tavola rotonda che ha chiuso il workshop “Riding the change”, ascolta il discorso di Ruud Janssen

plesse, ma soprattutto umanista, quasi un filosofo, capace di parlare all’essenza dell’uomo. E proprio a questa visione che considera l’uso della tecnologia centrale per il futuro del M&E, si è agganciato il fondatore di TNOC, The New Objective Collective Ruud Janssen, che ha illustrato le importanti opportunità che possono nascere proprio dall’interazione tra eventi reali e virtuali. «La tecnologia», ha raccontato agli ospiti del convegno, «non è un pericolo per il settore M&E ma un’occasione per prolungare la vita degli eventi. Questi infatti non hanno più un’unica forma, una platea che ascolta un relatore fisicamente presente, ma diventano ibridi, perché possono allargarsi anche al di fuori della sala meeting». Janssen ha quindi passato in rassegna le diverse modalità con cui si può creare una vera e propria community attorno a un evento, che tenga viva l’attenzione sia prima che dopo la sua realizzazione creando un effetto onda. Strumenti come i social network consentono di estendere il meeting, includen36 4 2012 | www.mastermeeting.it

do più persone e aumentando l’interazione tra i partecipanti. Inoltre, nuovi tool tecnologici permettono di creare piattaforme di collaborazione online, coinvolgendo in un evento persone che si trovano in luoghi diversi. Non solo. «Con alcuni mobile device», ha aggiunto il manager, «è possibile addirittura scambiare dei dati direttamente dal badge, con l’obiettivo di creare più rapidamente un legame tra due persone e favorirne l’interazione. È poi sempre più chiaro come l’ele-

mento emozionale sia essenziale per la riuscita di un evento, ponendo l’accento sul fatto che le persone ricordano più facilmente le sensazioni. È quindi importante stimolare questo aspetto, domandandosi chi è il proprio pubblico e quali sono le sue caratteristiche, in modo da riuscire a ottenere un forte coinvolgimento. Se questo avverrà, si avrà una vera creazione di valore che si tradurrà in un cambiamento del comportamento di chi è stato coinvolto ■ nell’iniziativa».

La kermesse è andata in scena allo Spazio Revel di Milano, innovativa location per eventi


SCENARI DEL TURISMO

Federcongressi&Eventi AL VIA LA CAMPAGNA DI MEMBERSHIP 2012 DELL’ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA PER GLI OPERATORI E LE AZIENDE CHE OPERANO NEL SETTORE MICE

ssere il principale punto di riferimento di chi opera nella meeting industry in Italia. Questo l’obiettivo della prima campagna di affiliazione, lanciata a metà marzo e attiva fino alla fine dell’anno, di Federcongressi&eventi, una delle realtà più note e strutturate di questo segmento economico. Federcongressi&eventi, organizzazione senza fine di lucro nata nel 2004, e dal 2010 associazione di primo livello, rappresenta infatti a livello nazionale le imprese pubbliche, quelle private e i professionisti che svolgono attività connesse con il settore dei congressi, convegni, seminari ed eventi, in una parola il mondo Mice. Per rafforzare la propria posizione e la capacità di agire sia nei rapporti con le istituzioni sia all’estero, punta, in modo deciso, da quest’anno, a fare sistema con tutti gli operatori del comparto, aumentando il numero complessivo dei soci. L’incremento atteso è di almeno il 20% nel corso di quest’anno e una particolare at-

E

tenzione è riservata all’affiliazione degli under 35. La campagna è stata presentata nel corso della quinta Convention nazionale dell’associazione, che si è svolta a Torino il 15 e 16 marzo scorsi. Qui, oltre alla nomina di Giovanni Bastianelli quale Coordinatore delle Attività Associative di Federcongressi& eventi, il presidente Paolo Zona ha ricordato gli step principali del percorso che ha portato a questo imponente sforzo. La creazione della campagna ha infatti coinvolto 15 creativi e si è espressa attraverso un’azione on line e off line, tramite il sito web dedicato e con tre concorsi di creatività, di cui uno riservato ai giovani talenti. Dopo aver introdotto il contesto, che ha visto la nascita nell’ultimo anno di due importanti strumenti per la categoria, il Convention bureau nazionale e il progetto interregionale di eccellenza (Mice in Italia), «naturale prosecuzione del progetto Italia for Events, che per primo ci diede negli scorsi anni la possibilità di presentarci unitariamente all’estero», Zona ha ricordato le attività realizzate dall’associazione. «In questi dodici mesi si sono moltiplicate le nostre azioni. Abbiamo rilevato da Meet in Italy (una delle associazioni di catego-

ria confluite in Federcongressi&eventi due anni fa) il know how degli incontri promo-commerciali per i soci della categoria destination marketing & venues e aperto otto delegazioni regionali, molto attive nelle loro porzioni di territorio». Le mutate condizioni economiche hanno poi imposto all’associazione una nuova definizione degli obiettivi da perseguire, per affrontare le difficoltà e potenziare i servizi per i soci: «ci siamo resi conto che nei primi due anni del mio mandato avevamo lavorato molto sul marketing. Ora abbiamo deciso di focalizzarci sulla comprensione e sulla progettazione. Tre le categorie di obiettivi. Il primo è la membership, il secondo sono i servizi ai soci, con speciale riguardo alla carta dei servizi e a un sistema di consulenze professionali e tecniche, mentre il terzo consiste nella reputation e nella rappresentanza, specie per quanto concerne il riconoscimento da parte delle istituzioni e le partnership internazionali e strategiche con le associazioni affini al nostro comparto». Tutte le informazioni relative alle modalità, e ai perché, dell’affiliazione si trovano all’indirizzo: www.seciseitiassoci.it, nome che riprende l’headline scelta per tutta la campagna. G.G. 4 2012 | www.mastermeeting.it 37


Il ritorno del Grimaldi Forum all’arte contemporanea Extra Large. In mostra gli spettacolari capolavori delle collezioni d’arte moderna del Centro Pompidou trasferiti per due mesi nel principato di Monaco Linda Smiderle Barattieri

uest’estate dal 13 luglio al 9 settembre saranno le opere Extra Large del Centro Pompidou di Parigi le protagoniste della tradizionale mostra tematica del Grimaldi Forum Monaco, la punta di diamante del Principato dalla duplice vocazione di centro congressuale e punto di riferimento per affascinanti incontri culturali. Mostre, esposizioni, musica e danza sono appuntamenti annualmente in programmazione grazie agli enormi spazi che caratterizzano la struttura e alla perfetta organizzazione interna di cui dispone. Sono atout riconosciuti dai più importanti musei, gallerie e fondazioni del mondo che collaborano volentieri col

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Grimaldi Forum Monaco prestando i loro più preziosi tesori d’arte. Il celebre Centro Pompidou di Parigi, con le sue oltre 70.000 opere, oggi è considerato il tempio dell’arte moderna e Ariane Coulondre è la responsabile delle sue collezioni; per questo ha curato in prima persona la mostra di Monte Carlo. La scenografia di Extra Large, firmata da Jasmin Oezcebi – dal 2002 all’interno del servizio Architettura e iniziative Museografiche del Centro Pompidou – e tutta puntata sul senso del mistero che la grandiosità delle opere esposte esprime. È un percorso sensoriale che porta il visitatore, attraverso una straordinaria atmosfera empatica, ad approfondire il concet-

to di monumentalità con l’incontro dei grandi nomi dell’arte moderna e contemporanea.

La mostra in piccoli spot Un’ottica inconsueta consente di poter ammirare 50 opere tra le più significative del Pompidou che spaziano dai quadri alle sculture, dalle fotografie alle istallazioni spettacolari: Nel Gabinetto dei disegni – una sorta di prologo moderno che vede riuniti bozzetti per progetti monumentali, scenografie teatrali e opere murali di Henri Matisse, Robert e Sonia Delaunay, Fernand Léger, Marc Chagall, Raoul Dufy e Théo Van Doesburg – la mostra evidenzia la dimensione storica dell’avanguardia degli artisti del

CREDIT JC VINAJ

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SCENARI DEL TURISMO

L’imponente rinoceronte rosso – oltre 4 metri di altezza – di Xavier Veilhan. Crédit photographique: © Centre Pompidou, MNAMCCI/Georges Meguerditchian. © Veilhan / ADAGP, Paris, 2012.

XX secolo che volevano passare dal piccolo al grande per competere con il gigantismo delle immagini cinematografiche e pubblicitarie.

Dopo Monet, il coinvolgimento totale dello spettatore È l’effetto immersione – iniziato con le Ninfee di Monet – che cattura il visitatore e con cui hanno giocano gli artisti: lo spettatore, inglobato in una opera grandiosa in cui s’immerge, entra in relazione con l’autore in una continua spirale di percezione e interazione come accade davanti alle tele di Jean Dubuffet, Sam Francis, Matta, Juan Mirò, Joan Mitchell, Franck Stella continuando poi nella visione dell’installazione di Giuseppe Penone.

Giochi di scala, la stranezza della dismisura Il gioco di scala modifica l’aspetto di personaggi od oggetti rappresentati: passare dal piccolo al grande distorce la realtà della rappresentazione suscitando fascino ma anche perplessità come accade davanti alle monumentali tele di Tony Gragg, Gilbert and Georges, Thomas Shütte, Xavier Veulhan, Franck Scurti, Valérie Belin e Tobias Rehberger.

L’opera e la sua sede È negli anni Sessanta che l’opera d’arte comincia ai misurarsi col luogo in cui viene esposta

mettendo in evidenza i volumi architettonici, espandendosi su pareti o raso terra. A questo punto entrano in gioco le opere di Dan Grahan, Donald Judd, Anish Kapoor, Sol Le Witt, Richard Long, Cildo Meireles, Pierre Soulanges, Daniel Buren, Xavier Veilhan e Claude Viallat che rimandano alle dualità interno/esterno, vuoto/pieno, tempo/spazio per attirare lo spettatore in una esperienza sensibile dello spazio reale in ogni sua dimensione.

Immagini spettacolari, proiezione e attrazione Pubblicità e cinema sono in grado di costruire modelli di una nuova dinamica di comunicazione che conquista il pubblico: lo schermo di proiezione e il cartellone con il primo piano, il fermo immagine, la frammentazione, la drammatizzazione del sonoro rappresentano un modello che cambia le tecniche di comunicazione: qui entrano in gioco le affascinanti opere non prive di ambiguità di

La scatola di sardine di Franck Scurti. Crédit photographique: © Centre Pompidou, MNAMCCI/Philippe Migeat/Dist. RMN-GP. © ADAGP, Paris 2012

Barbara Kruger, Andreas Gursky, Jeff Wall, Jacques Monory, Alain Séchas e James Coleman.

Monumenti alla memoria È la stessa parola monumentale, dal latino monumentum, che ingloba concetti quali ricordo e memoria perché da sempre è chi o cosa viene rappresentato che rende grande l’opera dell’artista. «Nonostante sia uscita dai dogmi tradizionali», afferma Jasmin Oezcebi, «l’arte moderna continua, ora come allora, a riferirsi a soggetti esistenziali politici o sacri e le opere di Joseph Beuys, Eva Aeppli, Christian Boltamski, Cai Guo Qiang, Chen Zhen, Yan Pe-Ming e Bill Viola, per l’importanza delle loro dimensioni, vanno lette come altrettanti omaggi a una storia universale in cui convergono la memoria individuale e la rilevanza collettiva». ■

La mostra Extra Large è prodotta dal Grimaldi Forum in collaborazione con il Centro Pompidou e la sponsorizzazione della Compagnie Monégasque de Banque. Si terrà dal 13 luglio al 9 settembre nello Spazio Ravel del Grimaldi Forum Montecarlo: 10, avenue Princesse Grace -. 98000 Monaco - www.grimaldiforum.com. Prezzo dei biglietti: intero 12 euro; ridotti per studenti e gruppi e anziani: 8 euro; gratuità per i minori di 18 anni. Prevendita internet sul sito grimaldiforum.com a 8 euro per tutti. Sconti per il biglietto combinato con lo spettacolo Sequence durante Monaco Dance Forum il 2021-22 22 luglio. Ufficio relazioni pubbliche per la mostra: Hervé Zorgniotti 0037799992502 - hzorgniotti@grimaldiforum.mc; Nathalie Varley 0037799992503 - nvarley@grimaldiforum.mc.

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SCENARI DEL TURISMO

BTC 2012

Parola d’ordine: formazione Le immagini del servizio si riferiscono alla passata edizione di BTC

UN HOSTED BUYER PROGRAMME ANCORA PIÙ RICCO E FLESSIBILE. UN CALENDARIO DI SEMINARI DIVERSIFICATO, PER OGNI TARGET E CON ORARI ACCESSIBILI A TUTTI. E I PRIMI DATI DELL’OSSERVATORIO CONGRESSUALE ITALIANO. QUESTE ALCUNE DELLE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2012 DI BTC. ALLA FIERA DI RIMINI DAL 21 AL 22 GIUGNO Gianna Bellotto Rosa

venti di crisi non soffiano su BTC, che, anzi, grazie a un programma intenso e ricco di novità importanti per il settore, procede a vele spiegate verso il 21 giugno, data in cui domanda e offerta della meeting industry si incontreranno alla Fiera di Rimini per sviluppare business, fare network e trovare nuovi spunti e strumenti per la propria professione. Obiettivo della prossima edizione è quello di portare in fiera 300 hosted buyer, di cui il 50% rappresentanti di azien-

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SCENARI DEL TURISMO

de e associazioni e il restante 50% agenzie e intermediari. Da quest’anno, inoltre l’Hosted Buyer Programme sarà più flessibile consentendo agli hosted buyer italiani la partecipazione anche per un solo giorno, con un solo pernottamento oppure senza pernottamento. Basterà segnalare se si desidera essere presenti il primo giorno (21 giugno), il secondo (22 giugno), oppure tutti e due, con l’ospitalità per due notti. La formula degli appuntamenti prefissati rimarrà invariata, e chi deciderà di venire a BTC per un solo giorno potrà comunque fissare fino a 12 appuntamenti nella singola giornata. Tra le novità principali, si segnala anche l’articolato calendario di formazione a 360 gradi, ovvero un programma di seminari e convegni in grado di coprire tutti i temi e soddisfare tutti i target: corporate, agenzie, alberghi, destinazioni, fornitori di servizi. Gli eventi di formazione saranno resi più accessibili grazie a un palinsesto orario che ne consentirà la fruizione anche ai titolari di stand impegnati negli appuntamenti prefissati con gli hosted

buyer. Si sviscereranno gli argomenti legati al web, dal marketing alla comunicazione ai nuovi strumenti e applicazioni digitali per l’organizzazione di eventi, ma anche ai temi del coaching e alla crescita personale. Come scegliere una destinazione in base agli obiettivi e contenuti di un evento, o come presentare le candidature per ospitare e organizzare congressi associativi. È confermata inoltre la presenza di relatori internazionali: interverrà il noto analista britannico, docente di event management alla University of Greenwich, Rob Davidson che spiegherà come sono cambiati i comportamenti d’acquisto dei buyer in questi ultimi anni e darà anche suggerimenti su come posizionare efficacemente prodotti e servizi per renderli più competitivi. Un’altra novità riguarda la presentazione del nuovo Osserva-

torio Congressuale Italiano, l’unico studio di settore in Italia che tradizionalmente monitora l’andamento del mercato di meeting ed eventi in Italia. Lo studio è stato acquisito da BTC su incarico di Federcongressi&eventi lo scorso anno: in fiera saranno presentati i dati del primo modulo relativi a numero, durata, dimensioni e provenienza degli eventi. A una fase successiva, probabilmente il prossimo anno, è riservata la presentazione del nuovo ambito di indagine introdotto da BTC, quello relativo ai dati di impatto economico del settore. Infine, BTC rafforza il proprio ruolo di trait d’union tra gli operatori del settore e le istituzioni, preparandosi a organizzare nel 2013, in collaborazione con Imex (la fiera europea del settore meeting ed eventi di Francoforte), il primo Politicians Forum italiano, programma da svolgere in fiera e dedicato a formare e sensibilizzare politici e amministratori locali sul valore degli eventi e sui benefici economici, sociali e imprenditoriali che portano alle destinazioni. ■

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SPECIALE GOLF

“Hole in one”,

tutto l’anno BIG SPENDER, CON ALTO LIVELLO DI FIDELIZZAZIONE E DI LUNGA PERMANENZA IN HOTEL. QUELLO DEL GOLF È UN TURISMO DALLE POTENZIALITÀ D’ORO. CAPACE DI FARE OCCUPAZIONE PERSINO NEI PERIODI DI BASSA STAGIONE. DA SFRUTTARE ANCHE COME OPPORTUNITÀ FORMATIVA E APPASSIONANTE PER TEAM BUILDING E POST CONGRESS AZIENDALI Cristina Piccinotti

l golf è lo sport più praticato al mondo. Bastano i numeri per capirlo: sono 70 milioni i giocatori (30 milioni in Usa e 7 in Europa) che popolano i 35 mila campi sparsi in tutto il mondo (di cui 16 mila in Usa e 6.800 in Europa), generando un giro d’affari che supera i 70 miliardi di euro l’anno. I turisti-golfisti che, sacca in spalla, viaggiano con drive e ferri alla ricerca di nuove destinazioni a 18

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buche sono circa 25 milioni ogni anno, per un movimento turistico che produce un fatturato mondiale di oltre 40 miliardi di euro. Numeri che ben spiegano la progressiva aper tura di nuove location: dalla Cina, sempre più competitiva (se nel 1984 esisteva un solo percorso, oggi se ne sono aggiunti circa 400 e altri 500 sarebbero in fase di progetto o già in costruzione), al Brasile, dove, dal 2016, il golf

tornerà ad essere disciplina olimpica a tutti gli effetti. Considerando poi che un golfista, quando parte, ha una presenza media in albergo di sette giorni – contro i tre-quattro dei turisti normali – e spende tre volte di più rispetto agli altri, è facile capire perché il fenomeno dei viaggi golfistici cominci ad interessare anche paesi che storicamente, politicamente e filosoficamente sono sempre stati “ostili” al


SPECIALE GOLF

Il green del Donnafugata Golf Resort & Spa, 5 stelle lusso siciliano a dieci minuti dal centro storico di Ragusa

Il Golf Hotel Campiglio. Il suo campo, disegnato nel 1924 da Henri Cotton, fu uno dei primi realizzati in Italia

green. Primo tra tutti Cuba, dove Raul Castro, insieme a José Marrero, ministro cubano del turismo, hanno recentemente dichiarato il golf “asset strategico del governo”. E nel mirino di Castro un progetto del valore di 1.5 miliardi di dollari, che prevede la costruzione a Playa Guardalavaca, sulla costa nord orientale dell’isola, di due campi a 18 buche, una club house, un hotel a cinque stelle, un centro commerciale e 200 appar tamenti e ville (che per la prima volta nella storia potranno essere acquistati anche da stranieri). Guardando all’Europa, il leader del comparto turistico-golfistico continentale rimane sempre la Spagna, dove l’industria legata alle buche genera un giro di affari di 4.2 miliardi di euro all’anno. In particolare è l’Andalucia la regione iberica

con la maggior vocazione a 18 buche: qui sono presenti 132 percorsi e di questi ben 59 sono nei pressi di Malaga. Complici le sue calde temperature, qui ogni anno vengono giocati 2 milioni di giri del campo (il 76% dei quali è effettuato da stranieri, che spendono in media 246 euro al giorno). Risente, invece, del clima meno favorevole la stagione turistica di quella che è storicamente considerata la “house of golf ”, ovvero la Scozia, dove l’impatto economico annuale dei viaggi legati al green è di 319 milioni di euro. Cifre che, per il 2020 cresceranno, stando alle stime, addirittura del 30%. Tra i 540 percorsi scozzesi, l’erba dell’Old Course viene calpestata da ben 44 mila visitatori ogni anno, mentre altri 200 mila sono i giocatori che si divertono tra le buche degli altri sei percorsi del St. Andrews Links Trust. Tra questi, va per la maggiore il recente The Castle, che nei primi sei mesi di attività ha totalizzato oltre 20 mila presenze. A calamitare frotte di appassionati sui green scozzesi sono anche i grandi eventi: l’Open Championship del 2010, ad esempio, ha generato un fatturato di ben 145 milioni di euro (30 in più rispetto alle aspettative). E secondo le stime della BBC, nella settimana della Ryder Cup 2014, che si disputerà a Gleneagles, ci sarà un altrettanto buon movimento di persone e denaro. E ha avuto fiuto per gli affari

il magnate americano Donald Trump, che sulle dune del litorale di Aberdeen ha costruito, per un miliardo di dollari, un mega resort, il Trump International Golf Links, la cui apertura è prevista per il 2012. E in Italia?

ITALIA. QUEST’ANNO SARANNO UN MILIONE I “GREEN FEE” PAGATI DAI VILLEGGIANTI È il binomio golf-turismo il più promettente in termini di sviluppo del business. Ma il Bel Paese sembra essersene accorto solo parzialmente. E dire che, per natura e vocazione, l’Italia par te con enormi vantaggi: il suo clima ideale, ad esempio, che potrebbe attrarre tra ottobre e aprile numerosi golfisti nordeuropei, spinti oltre che dalla passione per il gioco, anche dal ricco patrimonio storico-artistico ed enogastronomico. Perché il turistagolfista, si sa, è merce preziosa: si

I NUMERI DEL GOLF Europa, 7.500.000 golfisti Germania, 553.000 golfisti Svezia, 532.000 golfisti Francia, 378.000 golfisti Olanda, 330.000 golfisti Austria, 104.000 golfisti Italia, 100.000 golfisti Svizzera, 72.000 golfisti 4 2012 | www.mastermeeting.it 43


SPECIALE GOLF VIAGGI PER GOLF EFFETTUATI DAGLI ITALIANI

Sì - al di fuori della mia regione 67%

Sì - all’estero 20%

Base: totale golfisti italiani intervistati (60) Valori espressi in %

No 13%

VIAGGI PER GOLF EFFETTUATI DAGLI STRANIERI

No 21%

Sì 79%

Base: totale golfisti stranieri intervistati (240) Valori espressi in %

PERIODO PRIVILEGIATO PER IL TURISMO GOLFISTICO novembre-dicembre 3% Non saprei 1%

seembre-oobre 20%

gennaio-marzo 7%

giugno-agosto 33% aprile-maggio 36%

Base: totale golfisti intervistati (189) - Valori espressi in %

VIAGGI PER GOLF NEI PROSSIMI 2 ANNI Italiani

Stranieri

Sì - al di fuori della mia regione 29% Sì - all’estero 28%

Non saprei 43%

Base: totale italiani intervistati (120) Valori espressi in %

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Sì - all’estero 41% Sì - al di fuori della mia regione 29%

Non saprei 30%

Base: totale stranieri intervistati (480) Valori espressi in %

trattiene sette giorni rispetto ai tre-quattro del turista medio, spende di più e dedica solo il 10% della spesa totale al golf. Il restante 90% lo spende in extra (fonte: Protiviti, Federgolf). Sicuramente il cliente ideale per molti alberghi e resor t – con o nelle vicinanze di un campo da golf – che si assicura occupazione anche in periodi di bassa stagione. Ma nonostante l’evidenza dei dati, in Italia il comparto è ancora oggi poco sfruttato. È del 2010 il disegno di legge relativo a “Misure per incentivare il turismo sportivo tramite la diffusione del gioco del golf e la realizzazione di impianti golfistici”, promulgato per dare slancio al settore. Nonostante questo tentativo del mondo politico italiano, l’iter burocratico per la realizzazione di un progetto serio è ancora fermo a cinque-dieci anni. Tempi troppo lunghi, che vanno a discapito dello sviluppo integrato di golf e turismo. Che, come detto, rappresenta un’oppor tunità vera, soprattutto sul versante della destagionalizzazione delle strutture. Studi recenti hanno quantificato l’introito diretto del golf in Italia in 350 milioni di euro annui (tenendo conto solo del fatturato prodotto dalle attività dei circoli). E stando alle stime, nel 2012 i green fee legati al turismo golfistico supereranno il milione. Una ricchezza da non sottovalutare, 295 milioni di euro, dovuta in buona parte alle nuove destinazioni sorte nel Sud. In Sicilia, per esempio, dove fino a qualche anno fa c’erano solo le 18 buche del Picciolo Golf Club, sono in cantiere cinque nuovi percorsi entro il 2011, a cui nel 2012 se ne aggiungeranno altri tre. Un amore, quello siciliano per il green, iniziato con l’inaugurazione a luglio 2010 del 36 buche di Verdura Golf e delle 36 del Donnafugata Resor t (teatro, quest’ultimo, del recente Sici-


SPECIALE GOLF

GOLF, IN CRESCITA IN ITALIA Dopo 20 anni di incremento continuo, il golf in Europa segna per la prima volta nel 2011 un calo del numero di praticanti. E forse la crisi ha abbattuto la sua scure anche su questo sport, notoriamente – ed erroneamente – considerato “per soli ricchi” e quindi, a buon titolo, ritenuto esente, per diritto naturale, da influenze economiche negative. Dal report di KPMG (un Network globale di società di servizi professionali, attivo in 152 paesi nel mondo con 145 mila utenti) emerge, infatti, un netto calo sul numero di effettivi praticanti (ben 46.000 golfisti in meno rispetto al 2010). Un dato che non ha risparmiato neppure i due mercati più floridi del vecchio continente, l’Inghilterra e l’Irlanda che, da sole, contano 1.326.663 golfisti su 4.389.740 totali, cioè oltre il 30%. Numeri da capogiro, strettamente legati alla natura stessa di questi mercati cosiddetti “fortunati”, dove, si dice, “giocano tutti” e “giocare costa poco“. Cosa che, a quanto pare, in un contesto di grande crisi globale, non basta più, visto il 3.1% di praticanti in meno nel 2011 rispetto al 2010. Ma anche in altri mercati importanti come Svezia (–4.1%) e Spagna (–2.9%) s’è registrato un netto calo degli iscritti. Per contro, giungono segnali postivi da Germania (+1.8%), Olanda (+2.2%) e Finlandia (+3.6%). Sempre secondo il report, a tradire le aspettative positive degli analisti è stata anche la poco significativa crescita del mercato golfistico dell’Europa dell’est, sulla quale erano stati in molti a contare. Giungono invece segnali positivi dall’Italia, dove sono stati 100.548 i golfisti registrati nel 2011, pari allo 0.2% in più rispetto al 2010. Un dato confortante, almeno apparentemente, se non fosse per l’annoso e controverso problema delle tessere “inattive”, cioè dei tesserati che, di fatto, non giocano mai.

lian Open, trasmesso in 50 Paesi attraverso 40 diverse emittenti televisive). La stagione ha premiato anche il golf del San Domenico, in Puglia, dove sono state venduti circa 12 mila green fee nel 2011 e registrate molte nuove presenze, soprattutto straniere, in particolare inglesi e tedeschi. Così come in Sardegna dove, qualche mese fa, è nato un Consorzio Golf che rappresenta 15 gruppi

aziendali sardi allo scopo di favorire sull’isola la creazione di una filiera di campi, sulla base dell’approvazione della legge regionale n. 83, la cosiddetta “Provvidenza per lo Sviluppo del Turismo Golfistico”. Obiettivi di breve termine del neonato Consorzio: 20 progetti, tra nuovi campi e semplici ampliamenti, tutti connotati da un minimo di 18 buche per un investimento di circa 2 miliardi di euro, interamente finanziato da privati.

CRESCE IN MEDIA DELL’8% OGNI ANNO IL TURISMO GOLFISTICO MONDIALE, CON UN GIRO DI AFFARI DI 40 MILIARDI DI DOLLARI E UN FLUSSO DI PERSONE CHE TOCCA QUOTA 25 MILIONI. IN PARTICOLARE IN EUROPA NEGLI ULTIMI 15 ANNI IL NUMERO DI GIOCATORI HA REGISTRATO UN INCREMENTO DEL 108%

Il campo di Kingsbarns in Scozia affacciato sull’oceano

A par te l’entusiasmo per questi neonati progetti e per i prossimi in cantiere, l’Italia deve fare ancora molto: prima su tutti è necessaria una revisione dei prezzi, ancora poco concorrenziali rispetto agli altri paesi del Mediterraneo con la vocazione delle 18 buche (come Spagna, Marocco e Portogallo).

GOLF&BUSINESS: PUNTI DI UNIONE TRA DUE MONDI In Italia il concetto di golf legato al business è arrivato in ritardo. Ma nel resto del mondo il campo da golf – e più in generale il circolo di golf – è da tempo considerato un luogo privilegiato per condurre trattative e sviluppare contatti di lavoro. E che questi due mondi, il golf e il business, abbiano molto in comune, è cosa ormai nota. Lo dicono tutti: sul green si fanno affari d’oro! Basti considerare le quattrocinque ore necessarie per 18 buche, insieme all’abitudine di darsi del “tu” sul campo, che facilita la conoscenza tra i compagni di gioco. Ma sul green si realizza qualcosa di più del semplice contatto tra businessmen. E a dirlo è la recente ricerca di Genwor th Financial, il par tner ufficiale per le statistiche dello European Tour, secondo cui il rapporto tra mondo del golf e del business non si limita soltanto agli 4 2012 | www.mastermeeting.it 45


SPECIALE GOLF

GENTLEMEN ONLY, LADIES FORBIDDEN. MA SARÀ VERO? La più alta adesione al golf del pubblico femminile si registra nei paesi di lingua germanica e in Olanda. Complice forse il fatto che in questi paesi ci sono regole di accesso che facilitano l’apprendimento delle “ladies”, come un limite di handicap più alto. Tuttavia, è risaputo che le donne non considerano il golf una cosa seria. Almeno non quanto esso sia per gli uomini. A detta di qualcuno, nella parola stessa “golf” si nasconde la natura più autentica dello spirito di questo gioco. Oltre alla riprova che si tratti davvero di un affare di maschi, di un gioco per maschi (con le dovute eccezioni, naturalmente). Parlando delle origini del golf, ogni volta si sente la stessa storia: il golf è un gioco codificato dagli scozzesi, la parola deriva dall’olandese medioevale “kolf” o “kolve” (che significa bastone, in senso generico), e per la prima volta fu scritta in un proclama promulgato nel 1457 da re Giacomo II di Scozia, che ne vietò la pratica perché la passione per il gioco distraeva la popolazione maschile dall’addestramento nel tiro con l’arco (un’abilità più utile in tempo di guerra). Ma a guardare i fatti, questa storia potrebbe essere la solita menzogna del politically correct. E la verità potrebbe celarsi altrove. Nella parola stessa, golf, per esempio, che secondo una teoria tanto curiosa quanto spiritosa, è l’acronimo di “gentlemen only, ladies forbidden”. Non fa una piega! Anzi, fornisce una spiegazione in più che spiega perché per numerosi decenni le donne, sulla scia del conformismo dilagante, siano state escluse dalla pratica di questo gioco. Il che le ha portate, a torto o a ragione, a considerare il golf una cosa per nulla seria. Ma, come detto, vanno fatte le debite eccezioni: in Scozia, ad esempio, a Lundin Links, e a Toronto, in Canada, da quasi un secolo ci sono due club per sole donne, dove gli uomini non vengono accettati come soci o sono ammessi al campo con limitazioni di orario.

affari siglati sul campo. La ricerca, come riportato da Golf Business, è stata condotta intervistando gli uomini d’affari che hanno partecipato a 5 pro-am in tutta Europa. Il 68% degli intervistati crede che il golf aiuti a costruire nuove conoscenze ed ad allargare la propria rete di contatti nel mondo degli affari. Il 37%, che sul campo sia più semplice parlare d’affari. Il 33% dei businessmen svedesi ritiene che il golf

abbia un ruolo fondamentale nel liberare la mente dagli affari. Il 31% dei portoghesi sostiene che sia un valido mezzo per imparare a coltivare la pazienza. Il 29% degli spagnoli pensa che il golf sia un ottimo metodo anti-stress. Il 31% dei businessmen inglesi ed irlandesi vedono il golf come uno strumento fondamentale per accedere a nuovi percorsi di self-coaching e miglioramento personale. E se

IL TURISTA-GOLFISTA È MERCE PREZIOSA: SI TRATTIENE SETTE GIORNI RISPETTO AI TRE-QUATTRO DEL TURISTA MEDIO, SPENDE DI PIÙ E DEDICA SOLO IL 10% DELLA SPESA TOTALE AL GOLF. IL RESTANTE 90% LO SPENDE IN EXTRA (FONTE: PROTIVITI, FEDERGOLF) 46 4 2012 | www.mastermeeting.it

l’universo sportivo in generale offre alle aziende un bacino di metafore significative cui attingere per motivare e portare i propri professionisti a raggiungere elevate prestazioni – e a mantenerle nel tempo –, il golf occupa, in tutto ciò, un posto unico. Differentemente da altri sports, i giocatori di golf devono adattarsi a condizioni di gioco sempre diverse, a gestire handicap e difficoltà impreviste. Come succede, oggi più che mai, nel mondo del business. Il golf, inoltre, è uno dei pochi sport nel quale il coach


SPECIALE GOLF St. Andrews, in Scozia. Conosciuta come la “casa del golf”, qui ha sede il Royal and Ancient Golf Club, che dal 1754 esercita l’autorità legislativa del gioco del golf in tutto il mondo (fatta eccezione per Stati Uniti e Messico). Su questi campi si svolge ogni anno l’Open Championship, il più antico e uno dei quattro Open più importanti al mondo

non può intervenire subito durante il gioco per aiutare il giocatore, aspetto che pone ulteriore enfasi sul giocatore stesso, che deve mostrare forza mentale per adattarsi e affinare il tiro. Un altro parallelismo interessante tra golf&business: il golf è, probabilmente, l’unico sport in cui ciascun giocatore è arbitro di se stesso. Onestà e rispetto, insieme a sacca, ferri e palline, devono dunque far parte del bagaglio di ogni golfista, per il quale esistono procedure, regole e, durante le gare ufficiali, osservatori

preposti al rispetto di queste ultime, ma dove ognuno è arbitro di se stesso. Ragione per cui tutti i giocatori sono tenuti, in pratica, ad auto-controllarsi o meglio auto-disciplinarsi. Una “buca” che tutti i businessmen e business women dovrebbero annoverare nel decalogo dei loro principi etico-deontologici professionali.

GOLF SENZA FRONTIERE NÉ BARRIERE Al mare o in montagna, sulla sabbia o sul ghiaccio, tra le vigne nei

territori dei grandi vini italiani o all’ultimo piano di un grattacielo metropolitano. A bordo di una nave da crociera, tra i coccodrilli o i canguri. Gli appassionati di golf giocano ovunque. E i creatori di campi si sbizzarriscono nella ricerca di nuove location dove realizzare i progetti più strampalati. Solo per dirne qualcuno: a nord di Pretoria, nella spettacolare Sun City, a due ore di macchina da Johannesburg, sorge Lost City Golf, un campo da golf immerso nella savana, disegnato dall’ ex campione sudafricano 4 2012 | www.mastermeeting.it 47


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Lost City Golf Court, in Sud Africa, disegnato da Gary Player è immerso nella savana. A destra, dettaglio della buca 13, adiacente a un laghetto abitato da 38 coccodrilli

Gary Player. La vera attrattiva del percorso è la buca numero 13, adiacente ad un laghetto abitato da 38 coccodrilli. E neanche a dirlo, anche i golfisti più coraggiosi, rinunciano a recuperare le palline tirate per sbaglio nella piscina dei rettili. Sempre in Sud Africa, nazione dove il golf è popolarissimo, oltre al Lost City Golf troviamo altre due suggestive proposte: lo Skukuza Golf Course, in pieno Kruger National Park, dove la mancanza del recinto autorizza le frequenti incursioni in campo di giraffe, impala e facoceri, evidentemente incuriosite dallo swing dei giocatori; e ancora il Soweto Golf Club, al centro del ghetto nero di Johanne48 4 2012 | www.mastermeeting.it

sburg, che ha fatto la storia del Sud Africa per la celebre rivolta del 1976, la prima spallata al regime bianco dell’apar theid. In questo club, aperto a metà anni Settanta, potevano giocare solo i neri. Anche i colored e gli indiani non avevano accesso al club. Con la fine dell’apartheid è ora aperto a tutti e conta più di 200 iscritti di tutte le razze. E dedicati agli amanti dello sport a contatto con la natura – più selvaggia – sono anche il Rio Colorado Golf Course di bay City, in Texas, dov’è facile avvistare degli alligatori vicino alle buche 13 e 15, e l’Anglesea Golf Club, a Por t Campbell, a 300 km da Melbourne, in Australia, il cui campo è let-

teralmente occupato dai canguri, che si spostano da una buca all’ altra, cercando di evitare di essere colpiti dalle palline. Per chi ama paesaggi meno bucolici – e può pagare cifre esorbitanti – c’è il ricchissimo Dubai Country Club, dove si gioca sulla sabbia del deserto. E a dimostrazione che il golf si adatta a qualsiasi ambiente, nell’isola di Aruba, nel Mar delle Antille, ci si sfida tra cactus, salamandre, rettili e uccelli rari; mentre a Tokyo, dove lo spazio è quello che è, si gioca sui tetti dei grattacieli. Al Green Zone Golf Course di Haparanda, dove il percorso attraversa il confine tra Svezia e Finlandia, si gioca con il jet-leg visto


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che tra i due Paesi c’è un’ ora di fuso orario. Per gli amanti del freddo il green ideale – per nulla erboso e molto ghiacciato – è a Uummannaq, in Groenlandia, dove, (mal)tempo permettendo, si gioca sul ghiaccio lungo un percorso che cambia in continuazione, a seconda degli spostamenti degli iceberg e del movimento del ghiaccio. Elemento distintivo – a parte tutto il resto, naturalmente – è che qui si gioca con palline rosse. E per i giocatori che cercano il paradiso terrestre (del golfista), Mir-

tle Beach, Sud Carolina, negli Stati Uniti, è la risposta. Un solo dato basta a rendere l’idea: 120 campi da golf allineati uno dopo l’altro lungo una striscia di costa atlantica di un centinaio di chilometri (più o meno la metà di quelli che si incontrano percorrendo l’Italia intera). Ed è qui che, da 20 anni, si svolge il Dupont World Amateur Handicap Championship, il più grande festival golfistico mondiale (www.playdupont.com), un torneo che attira ogni anno più di quattromila dilettanti. ■

Myrtle Beach Golf, Sud Carolina, uno dei 120 campi da golf allineati uno dopo l’altro lungo i cento chilometri di costa atlantica 4 2012 | www.mastermeeting.it 49


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Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort NEL RESORT SALENTINO UN CAMPO DA GOLF PER PROFESSIONISTI, TAPPA DEL CHALLENGE TOUR, E PACCHETTI MEETING&CONGRESS DEDICATI A CHI VUOLE AVVICINARSI ALLA DISCIPLINA appa di impor tanti competizioni professionistiche, disegnato dal principale studio di progettazione di campi da golf al mondo, il green ospitato dalla struttura salentina Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort è una delle destinazioni più interessanti nel Sud Italia per coniugare eventi e pratica della disciplina. Accanto al Resort, infatti, che sorge a ridosso dell’oasi naturalistica WWF Le Cesine in un contesto naturale unico, si trova il percorso di golf, opera del noto studio americano Hurdzan-Fry, con accanto la Golf Academy di Costantino Rocca. Il campo è entrato ormai a far

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parte del circuito mondiale della disciplina. Attivo da soli tre anni è stato la sede di numerose manifestazioni di rilievo nazionale e internazionale, ospitando il ritiro delle quattro nazionali partecipanti al Quadrangolare Internazionale Boys (Italia, Scozia, Francia e Svezia), gli Internazionali d’Italia Senior e una tappa del Circuito Professionistico ALPS Tour. Nel 2011 si è tenuto per la prima volta l’Acaya Open dell’European Challenge Tour, che ha attirato rappresentative da 24 nazioni, dai giovanissimi dilettanti sino all’esperto Costantino Rocca, per contendersi un montepremi da 160 mila euro. Quest’anno è prevista la seconda edizione del

trofeo, che si disputerà dal 18 al 21 luglio.

Il green fIrmaTo Hurdzan-fry Proprio il famoso studio americano di progettazione ha effettuato il restyling del percorso, puntando a creare una cornice che unisse la bellezza dello scenario naturale all’impegno nella pratica della disciplina. Il design del campo è infatti volutamente molto vario, per permettere ai giocatori di cimentarsi in ogni genere di colpo. Il green, da 18 buche par 71, si estende per più di 6 chilometri, alternando scorci di macchia mediterranea a laghetti e ruscelli, collocati in punti strategici e con una cascata che, tagliando in due lo


specIale golf

spazio che va dalla buca 11 alla 12, offre uno spettacolo inusuale. Le strategie di gioco si fanno quindi sempre diverse: alcune buche sono state progettate all’interno di grandi farway e con bunker’s a difesa della macchia mediterranea, altre prevedono il superamento di ostacoli, come gli specchi d’acqua che rendono insidiosi alcuni colpi. Oltre che per il professionista, già esper to di tecniche di gioco, la struttura è aper ta anche a chi si sta avvicinando alla disciplina. Comprende infatti un nuovo campo pratica con postazioni coperte e scoperte, pitching green e putting green.

stichezza con il golf si potrà programmare un vero e proprio torneo, che copra tutto il percorso a 18 buche e si concluda con una premiazione per i migliori. Quando invece si tratta di persone che si stanno avvicinando alla disciplina, offriamo la possibilità di seguire un golf stage con i nostri maestri. Questa formula prevede lezioni in driving range e un mini torneo a 9 buche sul putting green». Per quanto riguarda gli altri plus della struttura aggiunge: «i nostri ospiti ci scelgono perché diamo loro la possibilità di lavorare in un centro congressi tutto illuminato con luce naturale, le cui vetrate si

aprono sulla piscina interna al complesso e al parco. Il Conference Center si articola in 9 spazi modulabili, tra cui la Sala Ginestra, con una capienza fino a 800 par tecipanti e altre 8 soluzioni da poco più di 30 fino a quasi 500 posti. Attorno al Resort, da 88 camere e 9 suite, si sviluppa poi un territorio ricco di cultura e tradizione, che proponiamo per organizzare gare di orienteering e percorsi naturalistici. All’interno della struttura ci sono altri spazi utilizzabili per team building e incentive, dalle cucine in cui mettersi alla prova ai fornelli al campo da calcio di dimensioni regolamentari in erba, in cui alcune squadre di serie A hanno scelto di trascorrere parte del loro ritiro, fino all’area wellness&beauty, dove seguire il percorso che si snoda tra sauna, bagno turco, piscina interna riscaldata, calidarium e frigidarium ed effettuare trattamenti e percorsi di bellezza, tutto all’insegna del relax». Giulia Gagliardi

golf ed evenTI: un’accoppIaTa vIncenTe Il golf però non è solo un’attrattiva tra le tante offerte dal Resort salentino. Il campo può essere utilizzato anche per organizzare tornei, incentive e team building dedicati alle aziende, che abbinano così il momento lavorativo alla pratica della disciplina o che organizzano intere giornate destinate a trasformare le capacità che si possono apprendere con questo sport, dalla attitudine alla pianificazione allo spirito competitivo, in valori spendibili nel mondo del lavoro. Come ci racconta la Congress Manager Antonella Perrone: «Ogni proposta di team building o di incentive si costruisce su misura, in base al tipo di azienda che ospiteremo e alle sue esigenze. Se abbiamo a che fare con chi ha già dime-

acaya golf resorT lecce Strada Comunale di Acaya Km 2 Località Masseria S. Pietro - 73029 Acaya (Lecce) Tel. 0832861385 - fax 0832861384 www.acayagolfresort.com - mice.acaya@hilton.com 4 2012 | www.mastermeeting.it 51


speciale golf Selected by MM

San Vigilio Chervò Golf Hotel Spa & Resort GOLF E OSPITALITÀ DI QUALITÀ PER QUESTA NUOVA STRUTTURA CHE SORGE NEL CONTESTO DEL LAGO DI GARDA E PROPONE TEAM BUILDING E INCENTIVE SUL GREEN

iglior Club House Del Decennio e tra i Top 20 Golf & Hotel Resort in the world: questi gli ultimi due riconoscimenti in ordine di tempo assegnati al San Vigilio Chervò Golf Hotel Spa & Resort, che si trova a Pozzolengo, tra Sirmione e Desenzano. Qui, nello scenario spettacolare del Lago di Garda, tra le colline moreniche e lo specchio d’acqua gardesano, si apre un campo da golf destinato a professionisti e principianti, in cui abbinare sport, natura ed eventi. Il complesso, struttura polifunzionale inserita in un parco, ospita sia

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una zona residenziale e riservata costruita attorno all’abbazia benedettina di San Vigilio, che risale al 1104, utilizzata per cerimonie, sia un hotel con 59 camere elegantemente arredate. Accanto un campo da golf, da 27 buche divise in 3 percorsi, Benaco, Solferino e San Martino, destinate a chi pratica abitualmente la disciplina. Per giocatori neofiti a disposizione ulteriori 9 buche executive, studiate appositamente per chi sta apprendendo i rudimenti di questo spor t, ma aperte anche agli esperti che possono utilizzare il tracciato per migliorare la propria capacità. Immer-

so in un contesto naturale suggestivo, il green è stato progettato per mettere alla prova le abilità tecniche dei giocatori, che si possono cimentare in ogni genere di colpo. Il design del campo è infatti molto vario, in modo che l’esperienza di gioco sia sempre diversa: si possono scegliere non solo diverse partenze e percorsi, ma ogni singola buca presenta varianti e difficoltà, dalla presenza di ostacoli d’acqua, ai bunker strategicamente posizionati fino al profilo delle piste contornato da ampi rough. Come ci racconta il Presidente della struttura, Pietro Apicella: «La nostra offer ta per i golfisti comprende innanzitutto il campo, con i tracciati per gli esperti, un ampio driving range con 50 postazioni, sia coper te che scoper te, pitching e putting green. Per coloro che si stanno avvicinando alla disciplina diamo la possibilità di provare i primi colpi nell’area pratica. Non mancano poi i servizi, da quello di caddy master e noleggio di golf car t e attrezzatura, fino alla club house, cuore pulsante del campo da golf, in cui ci si può ritrovare nella lobby al piano terreno, pran-


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zare nel ristorante interno, che durante la bella stagione apre i suoi spazi esterni, o fare shopping. Inoltre soci e ospiti dell’hotel possono accedere ad alcuni ambienti riservati, dalla cantina in cui si organizzano degustazioni al fumoir, mentre sono aper ti anche verso la clientela esterna le sale riservate per eventi privati e un centro congressi da 350 posti».

il golf coMe plus degli eventi aziendali «La presenza del campo da golf», continua Apicella, «non è solo un’occasione per i nostri ospiti leisure, ma costituisce uno degli elementi di punta dell’offer ta Mice del Resort. Essendo aperti dodici mesi l’anno, per noi il golf rappresenta un plus per tutte le stagioni. Il piacevole influsso del Lago mitiga sensibilmente le temperature, per cui siamo in grado di proporre team building, incentive o semplicemente attività collaterali a incontri e meeting aziendali sul green in ogni periodo dell’anno». «Oltre alla possibilità di organizzare team building con maestri professionisti, la conformazione e la varietà del campo permette di utilizzare il green per prove di tiro lungo e di tiro in buca, oltre alla pianificazione di gare vere e proprie, che coprono uno o più percorsi e si concludono con le premiazioni dei primi in classifica», spiega il Presidente. E aggiunge: «Abbiamo poi ampliato la nostra

offerta per il mondo business con spazi e servizi dedicati. A par tire dalle sale congressi, sette in tutto, che si trovano nel corpo principale, con capienza massima di 350 persone». Particolare la sala degustazioni, 60 posti a sedere all’interno di una cornice che abbina al momento lavorativo la possibilità di assaggiare i vini della cantina. Ed è proprio la ristorazione uno dei tratti salienti del San Vigilio. Il ristorante, all’interno della club house, propone piatti della cucina tipica locale e regionale, accompagnati da importanti etichette locali. Articolato su quattro sale con terrazze esterne, una veranda e un ampio soppalco, ospita sia cene di gala che feste aziendali, coffee break, buffet o light lunch. Ogni giovedì e sabato sera, poi, la cena si trasforma in spettacolo grazie alla musica dal vivo.

Per il benessere e il relax anche una Spa, dove effettuare il Complete wellness pathway, un percorso tra sauna, bagno di vapore, grotta salina, vitarium, doccia emozionale, cascata di ghiaccio, panca riscaldata, percorso kneipp e relax su lettino ad acqua riscaldato, all’interno di un ambiente costruito secondo i principi della cromoterapia o entrare nella cabina natura per trattamenti speciali in una vasca di legno. Per ritrovare la forma fisica, o per passare un’ora di svago, anche campi da tennis, pallacanestro, pallavolo e beach volley, oltre alla palestra e al percorso ciclabile. In un’area tranquilla, e panoramica, si trova la piscina Bionatura, 1.000 metri quadri per nuotare e rilassarsi. A disposizione anche residenze in vendita di varie tipologie per godere nel tempo di un ambiente davvero unico. G.G.

chervò golf hotel spa & resort san vigilio Loc. San Vigilio - 25010 Pozzolengo (Brescia) Tel. 03091801 - fax 0309180999 info@chervogolfsanvigilio.it 4 2012 | www.mastermeeting.it 53


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Grand Hotel Gardone Riviera

Golf ed enoGastronomia sono solo due tra i plus destinati al turismo meetinG & convention della struttura ricettiva affacciata sul laGo di Garda

truttura storica, albergo di lusso e meta di appassionati del golf: un soggiorno al Grand Hotel Gardone Riviera, affacciato direttamente sul Lago, abbina agli spazi e ai servizi per il turismo Mice la possibilità di praticare la disciplina nei molti circuiti che si trovano attorno al complesso. L’hotel è situato infatti in un’area che ospita alcuni dei più bei campi da golf di Europa, sui cui green si possono organizzare team building, incentive o attività post congress. Provare i primi tiri, apprendendo i rudimenti della disciplina con i maestri, o partecipare a un vero e proprio torneo con punteggio, classifica e premiazione rap-

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Il Golf Club Arzaga a circa 20 km dall’hotel

presentano due delle alternative possibili, offerte grazie alla convenzione che l’albergo ha stipulato con le strutture che lo circondano, tutte nel raggio di massimo 60 chilometri.

La scelta di abbinare al momento lavorativo la pratica di questo spor t costituisce non solo una possibilità per coloro che amano cimentarsi in questa disciplina, ma è anche in linea con la sempre


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Il Gardagolf di Soiano, uno dei migliori green realizzati negli ultimi 15 anni

maggiore attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale, perché permette di trascorrere qualche ora immersi nella natura divertendosi. Tra i campi da golf che si aprono nel territorio attorno al Lago di Garda il più vicino è il Golf di Bogliaco a 10 km con 18 buche, in una conca tra le montagne dell’Alto Garda che circondano lo specchio d’acqua. Il campo, caratterizzato dalla tipica vegetazione mediterranea, tra oleandri, lauri, cipressi e ulivi, consente un gioco di precisione. Poco distante il Gardagolf di Soiano, a 15 km, considerato uno dei migliori green realizzati negli ultimi 15 anni. Il percorso da 27 buche si snoda tra la Rocca di Maner-

ba, il Castello di Soiano e le colline della Valtenesi, su un’area di 110 ettari. Il campo è stato studiato per sfidare il golfista, che qui può cimentarsi in ogni genere di colpo. Tre i percorsi, tra buche in salita e tracciati tecnici con green piccoli difesi da profondi bunker e ostacoli d’acqua. Nell’entroterra si aprono il Golf Club Arzaga, che dista poco meno di 20 km, un’oasi verde tra le colline da 27 buche, il Chervò Golf San Vigilio, che dispone di un percorso a 27 buche per gli esperti e di un campo pratica con 9 buche executive, e il Golf Club Paradiso. Da qui si può partire alla scoperta della cosiddetta “Strada dei vini e dei sapori del Garda”, che si snoda tra le colline della Valtenesi, da Bedizzole a Calvagese. Immerse in una paesaggio punteggiato da campi coltivati e piccoli boschi, si trovano le cantine, che meritano

una sosta, per apprezzare i vini locali Groppello e Chiaretto e assaggiare l’Olio Dop del Garda Bresciano. Per gli appassionati di questo sport che soggiornano nell’hotel sono inoltre previste tariffe preferenziali sul green fee dei campi da golf convenzionati.

tra sport e itinerari nella cultura e nella natura Ma un meeting, un incentive o semplicemente un incontro business presso il Grand Hotel di Gardone possono essere accompagnati anche da altre attività sportive. Accanto al complesso si trovano infatti il Tennis Club con 5 campi in terra rossa, i circoli vela di Salò, Maderno e Bogliaco, la scuola di Windsurf con noleggio delle attrezzature e kite surf e i maneggi per escursioni a cavallo. Per soggiorni di

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maggiore durata lo staff propone alcuni itinerari da mezza giornata, adatti a tutti, in cui andare alla scoperta della storia e della cultura locale. Per esempio, si possono seguire le tracce del poeta e romanziere David H. Lawrence, che visse sulle sponde del Lago tra il 1912 e il 1913 e trasse dal paesaggio lacustre ispirazione per molti scenari descritti nei suoi libri, oppure arrivare fino alla valle del torrente Barbarano, con le sue curiosità geologiche, e passeggiare tra i terrazzamenti di ulivi e le ville storiche del territorio di Morgnaga, o, ancora, conoscere uno dei siti manifatturieri più attivi dell’area, almeno fino a 50 anni fa, la valle delle cartiere. Qui si trova uno dei siti di archeologia industriale più importanti del Nord Italia, tra vecchi opifici, centrali idroelettriche e antichi mulini. All’interno dell’albergo, per chi preferisce concludere una giornata di lavoro con un momento di totale relax, la spiaggia privata, una pi-

scina riscaldata, la vasca idromassaggio, la zona wellness con sauna, bagno turco, massaggi e piccola estetica.

a tavola con sir Winston cHurcHill L’altro tratto distintivo dell’Hotel è la ricchezza, la varietà e la qualità dell’offerta di ristorazione. A partire dalla prima colazione: vista sul Lago, buffet con dolci home made e ingredienti naturali, angolo con frutta fresca, yogur t, muesli e cereali, pane fatto in casa. La cena è servita nel ristorante principale, che prevede un dress code informale ma elegante, mentre Il Giardino dei limoni, ristorante à la carte con selezionata carta dei vini, aperto la sera, offre i piatti e le ricette tipiche del territorio del Garda, reinterpretati con creatività. Il loca-

le, inaugurato nel 2000, si trova a bordo Lago, e dispone di 45 posti totali. Coffee break, aperitivi e cocktail, organizzati durante o a conclusione di un evento, si possono ambientare nel giardino a bordo Lago, mentre la sera si apre il Winnie’s Piano Bar, locale con musica dal vivo, che prende il nome da uno degli ospiti che nei suoi quasi 150 anni di storia ha alloggiato nell’hotel, Sir Winston Churchill, che proprio al bar si fermava a sorseggiare il suo champagne preferito, il “Pol Roger”. A lui è dedicata anche la Churchill Junior Suite, composta da un letto matrimoniale e un’area living arredati in stile, con due balconi affacciati sul Lago. Oltre a questa soluzione, le camere sono 166, tutte con vista sullo specchio d’acqua. P.T.

Grand Hotel Gardone Via Zanardelli 84 - 25083 Gardone Riviera (Brescia) Tel. 036520261 - fax 036522695 www.grandhotelgardone.it - info@grandhotelgardone.it 56 4 2012 | www.mastermeeting.it



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JSH

Hotels & Resorts Management RIVIERAGOLFRESORT, GOLF HOTEL PUNTA ALA, PARADISE RESORT, DONNALUCATA RESORT E RADISSON BLU TERME DI GALZIGNANO RESORT. CINQUE GIOIELLI DELL’ACCOGLIENZA, CINQUE ANIME DIVERSE. CON UN COMUNE DENOMINATORE: UNA FORTE COESIONE CON IL TERRITORIO CIRCOSTANTE E UNA SPICCATA PASSIONE PER IL MONDO DEL GOLF ata due anni fa, dalla sinergia di un team di giovani professionisti dell’ospitalità, la società di gestione alberghiera JSH annovera nel suo carnet diverse tipologie di alberghi, dai resort ai boutique hotel fino ai city business, gestiti con la medesima filosofia improntata alla valorizzazione della struttura e del territorio. Particolarmente interessante l’offer ta destinata agli appassionati di golf che si declina in cinque resort, unici per l’esclusività del contesto e l’alto standard dei servizi: il rivieragolfresor t di San Giovanni in Marignano, il Golf Hotel Punta Ala, nella maremma

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toscana, il Paradise Resor t nel nord ovest della Sardegna, il Donnalucata Resort, a Marina di Ragusa e il Radisson Blu Terme di Galzignano Resort.

Una camera del rivieragolfresort

Golf, resort, Spa, restaurant, events. Sono questi gli elementi dominanti del rivieragolfresort di San Giovanni in Marignano (Rimini). Un gioiello di design immerso nel ver-


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Una buca del rivieragolfresort

La hall del Golf Hotel di Punta Ala

de, frutto della creatività di architetti, ingegneri e paesaggisti. Al suo interno è possibile soggiornare in 32 suites di design, farsi coccolare nel centro benessere rivierabeauty dotato di piscina, nuoto controcorrente, idromassaggio, sauna, bagno turco, percorso defaticante, palestra cardio-fitness by Technogym. E,

una volta terminati i percorsi benessere, si possono gustare le prelibatezze del Tee Restaurant & Lounge. Fiore all’occhiello del resor t, il campo da golf 18 buche championship, più nove buche executive pitch and put (par 72, 6.412 metri), è un percorso davvero avvin-

cente che si dipana in un susseguirsi di dolci saliscendi,tra uliveti, vigneti, boschi ed aree naturali. rivieragolfresort offre molteplici combinazioni a tutti coloro che intendono avvicinarsi al mondo del golf proponendo corsi colettivi di avviamento al golf a par tire da 99 euro. Mentre, per giocatori esperti, vengono proposti corsi di consolidamento dei principi fondamentali e del gioco corto. Inoltre, vengono periodicamente organizzate golf clinic con i professionisti della golfprogram per approfondire e migliorare il proprio gioco. Fresco di un accurato restyling – che ha riguardato le aree comuni, in particolare hall, ristorante e bar – il quattro stelle Golf Hotel Punta Ala è un indirizzo Mice d’elite che sorge all’interno di un parco naturale di 50.000 metri quadrati, a soli 700 m dal mare e a solo 1 km dal famoso Golf Club Punta Ala. Dispone di 106 suite, di 5 diverse tipologie e di 24 confortevolissime camere matrimoniali. Ampio e flessibile, il Centro Congressi si compone di un grande salone con pareti scorrevoli in grado di accogliere fino a 280 posti a platea. Ci sono poi tre room-office, ugualmente modulari che possono accogliere un massimo di 20 persone ciascuna. Merita una menzione a parte il Wellness Centre: 800 metri quadrati con un’ampia zona umida dotata di piscine e vasche idromassaggio ed una ricca offerta di trattamenti. L’hotel dispone inoltre di due ristoranti (uno interno e l’altro sul mare per una capienza complessiva di 500 posti), una spiaggia privata molto bella, una scenografica piscina esterna, 2 campi da tennis, che possono essere adibiti a campi da calcetto e un fitness center. Resort 4 stelle superior all’interno dell’Area Marina Protetta di Tavolara, sulla costa nordorientale della 4 2012 | www.mastermeeting.it 59


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Una veranda del Paradise Resort Punta di l’Aldia

Sardegna, il Paradise Resort Punta di l’Aldia è un’oasi di ricercatezza e natura, circondato com’è dal verde della macchia mediterranea che scivola dolcemente verso l’incantevole spiaggia fino ad immergersi nelle acque turchesi di Lu Impostu. Particolarmente confortevoli le soluzioni abitative: 111, tra camere suite suddivise in Villas, Suite Prestige, Junior Suite, Deluxe e Superior, arredate in tipico stile sardo, ognuna con la sua veranda e alcune con una torretta al piano superiore dalla quale poter godere sia di un panorama ammaliante sul mare cristallino della Sardegna sia dell’intimità più totale, immersi nella quiete della natura circostante. Un verdeggiante giardino privato si snoda lungo i vari edifici del resort, arricchito di piscine e vasche idromassaggio, con un’ampia zona solarium dove rilassarsi e lasciarsi cullare dal sole e dal silenzio mentre l’esclusivo ristorante fa da corollario a un soggiorno da sogno, proponendo un’eccellente cucina mediterranea con specialità sarde. E per le aziende che scelgono la location come sede dei propri eventi, sono a disposizione due sale meeting. Per i golfisti, a soli 2 chilometri dal resort si trova il Golf Club Puntaldia, curatissimo 9 buche e, a 55 chi60 4 2012 | www.mastermeeting.it

lometri, il Golf Club Pevero, 18 buche. Il quattro stelle è, ça va sans dire, un vero e proprio paradiso per gli appassionati della vita all’aria aperta. Si possono praticare immersioni e snorkeling, canoa e kajak, pesca, wind, kite e surf da onda. Ma anche escursioni a cavallo o in mountain bike, trekking e jogging. Nella cittadina di San Teodoro c’è inoltre un campo di volo per ultraleggeri, un’opportunità per chi vuole ammirare dall’alto quello che è uno dei paesaggi più suggestivi del-

la Sardegna. E per finire un’importante anteprima: entro la primavera 2013 è prevista l’apertura di un’esclusiva Paradise Spa. Edificio rurale in tufo nello stile tipico delle antiche masserie, il Donnalucata Resort è un beach resort raffinato inserito in una zona splendida della Sicilia: Marina di Ragusa, da cui partire alla scoperta del territorio autentico scrigno di tesori artistici. Nelle vicinanze si possono infatti ammirare le perle del barocco siciliano come Ragusa Ibla, Scicli, Noto e Siracusa. Il resort, che si affaccia sul mare ed è immerso nel verde, dispone di 109 camere. E per i golfisti, a 15 chilometri dal resort si trova il famoso Donnafugata Golf Club con due campi da campionato 18 buche, practice range da 70 postazioni con Golf Academy. Completa la collezione di JSH Hotels & Resor ts, una new entry: il Radisson Blu Terme di Galzignano Resort, importante struttura ricettiva nella zona più suggestiva dei Colli Euganei e uno dei siti termali più importanti d’Europa. P.T.

La facciata del Donnalucata Resort

JsH Hotels & Resorts Management Via Giovanni XXIII 131 - 47921 Rimini Tel. 0541620122 - fax 05411780882 info@jshotels.it - www.jshotels.it


Selected by MM SPECIALE GOLF

Radisson Blu Spa & Golf Resort ACQUA, TERRA, ARIA, FUOCO: LA FORTUNA DI GALZIGNANO, A POCHI KM DA PADOVA pochi km da Padova, percorrendo l’autostrada A13 in direzione Bologna, se si esce al casello di Terme Euganee, si entra nel fantastico mondo dei Colli Euganei. Che siano colli di origine vulcanica lo denunciano la loro forma tondeggiante, con cime a cratere e soprattutto il verde lussureggiante, fatto di prati e boschi di corbezzoli, di castagni, di olivi che qui sono rigogliosi grazie alla mitezza del clima. Ma non sono solo questi i punti di forza del territorio che ogni anno attrae migliaia di visitatori, la sua fortuna, invidiata da tutto il mondo è costituita dal fango e dall’acqua.

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ACQUA, TERRA, ARIA E FUOCO Acqua e terra, con aria e fuoco sin dall’antichità sono gli elementi base che costituiscono la materia e plasmano il carattere dell’uomo. Ebbene qui ci sono tutti, l’acqua arriva dalle sorgenti dei Colli Euganei, nelle piccole Dolomiti, ricca di cloruro, bromo, iodio; la terra arriva da un impasto di argilla e acqua, il prezioso fango, che viene incubato per sei mesi nelle vasche del Radisson Blu Majestic di Galzignano; l’aria è quella pulita del Parco dei Colli Euganei, il fuoco è quello de-

gli antichi vulcani e del cuore della terra, infatti l’acqua che proviene dai Colli, si scava un percorso che scende nella roccia fino a 3000 metri di profondità per affiorare dopo 30 anni, ad una temperatura naturale di 87 gradi C, ricca di benéfici sali minerali e che viene poi raffreddata per accogliere e dare sollievo agli ospiti nelle grandi piscine termali dell’Hotel, agendo sul sistema immunitario, rendendo

l’organismo più resistente, tonificandolo e detossinandolo.

BENESSERE TERMALE E OFFERTA GOLFISTICA ECCEZIONALE NEL “PAESE DEL GOLF” Al Radisson Blu Spa & Golf Resort di Padova, si pensa solo al benessere, i suoi 2400 mq di piscine d’acqua termale a 36 gradi dedicati alla balneazione sono introvabili in altre località, ma è introvabile anche l’alta concentrazione di campi da golf che sono fruibili e praticabili nello spazio di pochi km, che hanno fatto di Galzignano la Città del Golf. Nello stesso Resort c’è un bellissimo campo panoramico. Il Galzignano Resort è costituito dal Radisson Blu Majestic, un design hotel contemporaneo molto elegante, dall’Hotel Sporting, dotato anche di Sala Meeting e dall’Hotel Splendid dove si trova anche l’Alain Mességué Hotel & Spa. Luciana Sidari

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speciale golf Selected by MM

La Bagnaia Resort Tuscan Living Golf SPA UN ROYAL GOLF TUTTO DA SCOPRIRE NEL BORGO TOSCANO, TRA PROPOSTE MEETING, SPORTIVE E BENESSERE a Bagnaia Resort nasce principalmente come posto dove rilassarsi e rigenerarsi, grazie al silenzio che vi regna sovrano, alla possibilità di fare lunghe passeggiate immersi nella natura in quell’ottica di Tuscan

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Living e di legame con il territorio che in una regione come la Toscana è fondamentale. Vero e proprio borgo medievale duecentesco che si distende in una tenuta di 1100 ettari, la struttura si sviluppa su due realtà diverse e complementari,

l’antico villaggio La Bagnaia e la storica stazione di dogana di Filetta, affiancati dal maestoso Centro Congressi capace di ospitare fino a 450 delegati con una sala banchetti da 350 posti, e dal Centro Benessere Buddha Spa by Clarin di 1300mq.


speciale golf

Completano il Resort tre ristoranti – dalla pizzeria, alla tipica Locanda Toscana, al ristorante Gourmet – una meravigliosa piscina con vista e il nuovissimo Royal Golf da 18 buche. Tutto ciò a 12 km da Siena, un’ora da Firenze, due ore e 30 minuti da Roma con ingresso su una strada di grande comunicazione quale la Siena-Grosseto. Proprio il percorso Golf, inaugurato lo scorso autunno, sarà il protagonista della prossima stagione, intorno al quale ruoteranno iniziative di post congress e team bulding. Il percorso consta di 18 buche disegnate lungo colline alberate e paesaggi rilassanti, il cui prestigioso progetto è stato firmato dal celebre Golf Architect Rober t Trent Jones Jr. ed ideato per accordarsi sapientemente alla melodia antica del territorio circostante. Si tratta di un Par 71 lungo 6.101 metri che si estende su una superficie di 120 ettari, perfettamente armonizzato nel contesto delle dolci colline senesi. La morfologia toscana rappresenta un tipico esempio di Inland Links, che rimanda alle Highland Scozzesi con il suo Rough che ondeggia al vento. Il campo è

impreziosito da suggestivi laghi e da una maestosa Club House, dalla quale è possibile godere un’esclusiva vista su tutte le 18 buche e sulle torri di Siena. Inoltre offre un ampio campo pratica con oltre 60 postazioni scoper te e 6

vorare o programmare un insieme di attività formative, come team games o team experience. La Bagnaia Resor t Tuscan Living Golf Spa propone in questa direzione programmi espressamente dedicati sia alla clientela business

coper te, della lunghezza di 300 metri disegnato con target green e target bunkers, una perfetta zona di gioco cor to con 2 buche pitch&putt ed un interessante putting-green che completano una struttura adatta davvero a ogni full immersion di golf. Il luogo ideale dove allenarsi e svolgere Golf Clinic di altissimo livello, ma anche la-

che agli appassionati di golf: per esempio, soggiorni da cinque a sette giorni che comprendono un accesso illimitato al Royal Golf La Bagnaia e al Centro Benessere Buddha Spa by Clarins. Un’offer ta esclusiva e stimolante che coniuga tutte le preziose e ineguagliabili risorse del Resort in un panorama incontaminato. C.C.

la Bagnaia ResoRt - tuscan living golf spa S.S. 223 Siena-Grosseto km 56 - 53016 Località Bagnaia (Siena) Tel. +39 0577 813000 - info@labagnaiaresort.com 4 2012 | www.mastermeeting.it 63


speciale golf Selected by MM

Palazzo Arzaga PER L’ANTICA DIMORA DEL XV SECOLO TRASFORMATA IN UN HOTEL DI LUSSO SULLE COLLINE DEL LAGO DI GARDA, LE NOVITÀ DELL’ESTATE SONO: UNA SPA ANCORA PIÙ ESCLUSIVA CON PROGRAMMI AD HOC DI REMISE EN FORME. E, PER IL MONDO DEL GOLF, DUE STRAORDINARIE PARTNERSHIP INTERNAZIONALI el resor t a 5 stelle immerso in un’oasi naturalistica che si estende per 144 ettari sulle colline moreniche del Garda, l’incontro tra storia, stile e nuovo relax si

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fondono in un unicum straordinario nel contesto esclusivo creato dalla famiglia Lanni della Quara. 84 camere raffinate ed eleganti, grandi spazi interni – dove la storia rivive negli antichi affreschi recuperati,

nelle opere d’arte e negli arredi – un ristorante affidato a uno chef della scuola di Gualtiero Marchesi che interpreta con nuova creatività la cucina tradizionale italiana e una sala convegni per 180 persone.

Due campi Da golf tra i migliori D’italia e uNa partNership coN missioN hills All’esterno, una dolce campagna che offre percorsi naturalistici dove l’ospite può incontrare fagiani, scoiattoli, cervi e lepri, ma, soprattutto, due campi da golf considerati tra i migliori d’Italia: uno di 18 buche e uno di 9, rispettivamente disegnati da due tra i più grandi giocatori golfisti di tutti i tempi, Jack Nicklaus II e Gary Player, una guest house dedicata e un campo pratica. «Sono campi par ticolarmente tecnici ma nello stesso tem64 4 2012 | www.mastermeeting.it


speciale golf

po si adattano benissimo anche al golfista non professionista», assicura Michele Pani, gm della struttura, aggiungendo che una novità di quest’anno sarà proprio il rafforzamento del gemellaggio iniziato nel 2011 tra Palazzo Arzaga e Mission Hills, il più grande marchio di golf resort del mondo (4 alberghi e 12 campi da golf per 216 buche) che si trova a Shenzhen in Cina, al confine con Hong Kong. La par tnership», spiega Pani, «prevede, oltre ad azioni di co-marketing e di gare nei rispettivi campi con in premio soggiorni gratuiti anche di settimane, la possibilità per gli ospiti di entrambi, di soggiornare e giocare a condizioni estremamente vantaggiose e introvabili altrove. Inoltre abbiamo siglato una par tnership con Catay Pacific, compagnia aerea di Hong Kong, che prevede per i nostri ospiti, tariffe preferenziali da e per Hong Kong e istituito il Cathay Pacific Trophy un torneo tutto giocato sui nostri campi” Fa sapere Pani, decisamente soddisfatto di condurre una location così affascinante per golfisti e non «da sempre Palazzo Arzaga attira, oltre i golfisti, i viaggiatori amanti della tranquillità e del relax che desiderano stare al centro di una località turistica di eccellenza con tutte le seduzioni che offre il lago di Garda e le molte località d’appeal vicine, come Verona, Modena o Mantova. Attualmente stiamo registrando anche una notevole crescita del turismo d’affari. Oggi il Palazzo è una eccellente sede congressuale per meeting di medie dimensioni:

oltre agli enormi spazi disponibili all’interno e all’esterno dell’albergo, è dotato di una modernissima sala con tecnologie all’avanguardia in grado di accogliere fino a 180 persone, alla quale ben presto ne verranno aggiunte altre visto il progetto della Proprietà di continuare a investire a 360 gradi sulla struttura».

uNa spa tutta Nuova Una scelta, quella di investire, sicuramente coraggiosa e contro tendenza: in un momento non facile per l’economia mondiale, in cui anche il turismo sta soffrendo – tanto che molti, anziché programmare investimenti, preferiscono stare alla finestra e vedere come si evolverà la situazione – «a Palazzo Arzaga

l’atteggiamento al riguardo è decisamente diverso», assicura Pani, «durante l’inverno abbiamo completato il restyling della nostra SPA. Un progetto importante, realizzato dall’architetto Silvia Giannini, vero punto di riferimento del settore, che ha completamente rivoluzionato gli spazi con soluzioni di grande impatto estetico». Sono 400 metri quadrati, tutti ispirati ai colori dei fiori e delle piante tipiche del lago di Garda con vasche, sedute, pavimenti e rivestimenti realizzati in materiali preziosi come il marmo e moderni mosaici in vetro. Oltre alle varie cabine per i trattamenti, ci sono saune, cabina per rituali Hammam, vasca idromassaggio, docce, due piscine e aree relax che compongono i percorsi di bellezza e di benessere, con trattamenti personalizzati Clarins, le Nuvole, la Campagna, la Fiamma e l’Acqua, che si rifanno ai quattro elementi. «Una particolare creatività», spiega il gm «è stata riservata alla spettacolare Spa Suite, un’area privata dedicata per esclusivi trattamenti di coppia. Ma sono previsti ancora tanti altri lavori per renderlo sempre più accogliente anche per incentive e congressi». Linda Smiderle Barattieri

palazzo arzaga Hotel Spa & Golf Resort 25080 Cavalgese della Riviera - Lago di Garda (Brescia) Tel. 030 680600 - www.palazzoarzaga.com 4 2012 | www.mastermeeting.it 65


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Sheraton Golf

Parco de’ Medici Hotel & Resort BEN 27 BUCHE PER IL GOLF CLUB PARCO DE’ MEDICI, META PRIVILEGIATA PER EVENTI MEETING E POST CONGRESS, QUEST’ANNO AL SUO 20° ANNIVERSARIO il più grande branded hotel d’Italia, raggiungendo un’offerta d’eccezione sia per il turismo leisure che business con le sue 836 camere accessoriate, 42 meeting rooms, 4 ristoranti, 4 bar e uno splendido campo da golf con 27 buche di richiamo internazionale. Il tutto in 80 ettari di verde a pochi chilometri dal centro di Roma. Quest’anno poi celebra una ricorrenza particolare, il Ventennale della struttura (19922012), festeggiato con grande entusiasmo lo scorso 15 marzo da tutto lo staff, una vera grande famiglia Sheraton che ha brindato con orgoglio ai traguardi raggiunti, guardando fiduciosa alle sfide future. E in questo Lo Sheraton Golf Parco de’ Medici di Roma è leader, sia per la grande offerta di cui è capace, sia per la grande dinamicità che ha dimostrato in un periodo estremamente mutevole e incerto, in grado di ampliarsi a nuove fette di mercato nazionale e internazionale.

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Il complesso è una vera oasi per il congressista. Lontano dal traffico e dal caos cittadino può rivendicare la sua natura di autentico Golf Resort. Quarantadue sale meeting, delle quali tre con una capienza di 600 posti, illuminate tutte da luce naturale e che possono essere amplificate nella stagione più mite anche dagli spazi esterni circostanti. Fiore all’occhiello il Golf Club Parco

de’ Medici, ideale location anche per attività di post congress e di team building, con ben 27 buche (percorso bianco par 35, blu par 37 e rosso par 35; course rating 72,9, slope rating 135) 3 Putting Greens, campo pratica con 12 postazioni coperte e 30 scoperte, ma altresì come rinomato salotto e punto di incontro per il jet set romano e internazionale. Il Golf Club è ubicato


speciale golf

all’interno del complesso alberghiero e circonda e decora tutti gli spazi comuni e ricettivi: è un percorso tecnico di grande interesse, che ogni anno accoglie diversi tornei e gare nazionali e internazionali e che ha infatti ospitato gli Open femminili degli ultimi tre anni. È dotato di un pratico Pro Shop, di un accogliente bar e di un ristorante con servizio buffet a pranzo. La segreteria – con personale multilingue – è a disposizione per la prenotazione dei Tee Time; i Pro supportano la clientela per l’organizzazione di lezioni private, di gruppo, golf clinique, ed in oltre nella consulenza e nel supporto tecnico per gare e tornei. Lo Sheraton Golf Parco de’ Medici privilegia una clientela fortemente meeting e congressuale, che costituisce quasi il 62 % delle affluenze, una tendenza volutamente assecondata affiancandola con iniziative più leisure, come ad esempio il progetto “Sheraton Fitness”, con attrezzature Technogym d’avanguardia e possibilità di un personal trainer dedicato. Lo Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resor t si trova nel business district di Roma, il quar tiere Eur, a poca distanza sia della Nuo-

va Fiera Di Roma che dall’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Il centro della Capitale è facilmente raggiungibile da un comodo servizio di navetta messo a disposizione dall’Hotel con corse regolari. Le 836 camere sono suddivise in diverse categorie, quali: Superior, chalet e villini, Deluxe, Executive,

Junior Suites, Senior Suites e Presidential Suites. La maggior par te delle camere ha il parquet, alcune piccoli balconcini, patio o giardinetti. La vista delle camere è vasta e rilassante, la maggior parte affaccia sulle piscine, le aree comuni verdeggianti o sul campo da golf. Ampia ed eccellente la scelta ristorativa con ben tre ristoranti à la carte: il “Savoia” con il suo arredamento caldo e accogliente che propone cucina mediterranea; il “Rinascimento”, con spazi più luminosi e moderni e una cucina più internazionale; la “Club House”, un ambiente più rustico aper to solo a pranzo. F.L.

sheraton golf parco de’ Medici hotel & resort Viale Salvatore Rebecchini 39 - 00148 Roma Tel. 0665288 - fax 0665287060 www.sheraton.com/golfrome - info@sheratongolf.it 4 2012 | www.mastermeeting.it 67


SpeCIale golf Selected by MM

Tanka Village UNA BAIA INCANTATA CON SPLENDIDE SPIAGGE DI SABBIA BIANCA, UN CAMPO DA GOLF INSERITO IN UN CONTESTO NATURALISTICO UNICO E UN VILLAGGIO RESORT IMMERSO IN 43 ETTARI DI VERDE LUSSUREGGIANTE CON CENTRO CONGRESSI PER 1.600 PERSONE: UN SOGNO PER VACANZE, INCENTIVE ED EVENTI iamo nel sud-est della Sardegna, a soli 50 chilometri da Cagliari, a Villasimius, proprio di fronte all’area marina protetta di Capo Carbonara con le sue cristalline acque blu e la celebre baia di Simius. È in

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quest’angolo di Polinesia mediterranea che si trova una delle perle più preziose del gruppo Atahotels, il Tanka Village. Un resort sorprendente che si estende su 43 ettari di rigogliosa macchia mediterranea, più volte acclamato, in questi ultimi

anni, “The best Resort of the Mediterranean See” dalla prestigiosa rivista statunitense Traveller e, recentemente insignito sempre da Traveller, quale “Italy’s Leading Conference & Golf Resort”

Il golf Club, un grande valore aggIunto anChe per la Sardegna Riconoscimenti meritati a pieno titolo per i numerosi atout che può vantare il resort primo tra tutti, il Tanka Golf Club, un campo da 18 buche con un percorso di gioco decisamente fuori dal comune per la bellezza del paesaggio in cui è inserito con vista panoramica mozzafiato sull’area marina protetta, delimitata dall’Isola dei Cavoli da una par te e l’isola di Serpentara dall’altra. Disegnato da Luigi Rota Caremoli, uno dei più noti proget-

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SpeCIale golf

tisti italiani, il percorso di gioco si sviluppa su circa 40 ettari del verde promontorio che sovrasta Villasimius ed è da affrontare, come raccomandano gli esper ti, con concentrazione, precisione e tecnica perché la prima parte è piuttosto impegnativa. Perfetto anche per i non professionisti, il campo pratica con dodici postazioni coperte e quindici scoperte, affiancato da uno splendido putting green, ha un impianto di illuminazione che permette di giocare fino a tarda sera. «Oltre a rappresentare un grande valore aggiunto per il resort», assicura Sergio Balistreri, gm del Tanka Village Resort, «il Tanka Golf Club promuove il golf a servizio dell’intero comparto turistico del sud della Sardegna e dei residenti della zona, garantendo giornalmente un certo numero di tee times».

l’eCCellente CoCktaIl dI SuperlatIve bellezze naturalI e ServIzI dedICatI Le soluzioni abitative del villaggio sono oltre 900, tutte dotate di ogni comfort e suddivise in diverse tipologie in grado di soddisfare esigenze di qualunque tipo con ampiezze che vanno dai 30 ai 50 metri quadrati con terrazza, balcone o giardino e distribuiti in massima parte su terreno pianeggiante. Distano tutte a poche centinaia di metri dalla spiaggia e sono collegate tra loro e le zone comuni da vialetti e stradine esclusivamente pedonali e ciclabili. Ci sono le Do-

mus, le raffinate ed eleganti camere e junior suite della struttura 4 stelle situata in una zona riservata e molto tranquilla del resort, con reception, caffetteria privata e un giardino coperto dove consumare la ricca piccola colazione del mattino. Le casbah, deliziose villette con giardino per 2 o più persone situate in zona centrale, mentre, in posizione collinare e panoramica, si trovano le dimore e i bungalow con camere e appartamenti ideali per i nuclei familiari. La ristorazione, un vero must per Atahotels, è superlativa e diversificata: 7 i bar disponibili a tutte le ore e nelle posizioni più strategiche e 6 i ristoranti, tra cui uno riservato esclusivamente ai bambini, che consentono agli ospiti di gustare i diversi tipi di cucina proposta dagli chef. L’Oasys è il più grande e può accogliere fino a 1.800 persone con servizio a buffet ogni giorno diverso con specialità mediterranee e sarde mentre, direttamente sulla spiaggia, un raffinato menu a la car te con specialità alla griglia lo offre lo Stella di Mare; il Mirto con la sua scenografica terrazza e il suo regale buffet è riservato esclusivamente agli ospiti delle Domus e delle Dimora Superior mentre la Pizzeria con forno a legna piace in particolare ai giovanissimi. E c’è anche il Biobar che permette un naturale approccio a una dieta bilanciata si-

tuato nell’area riservata della SPA. Una zona, quest’ultima, di 1.500 metri quadrati dedicati al benessere suddivisi in due grandi aree, una interna con cabine dedicate ai trattamenti e una esterna, la Dream Bay con 2 piscine di thalassoterapia, 3 di acqua dolce con idromassaggio, sauna, bagno turco, docce emozionali e zona relax.

l’offerta MICe Ma una grande attenzione è riservata anche al mondo del Mice, seguendo sempre la filosofia del Gruppo che, in tutte le sue strutture, offre servizi dedicati a tutti i segmenti del turismo. Al Tanka Village, oltre a vacanze indimenticabili e divertenti per le innumerevoli attività ricreative e spor tive che si possono praticare, il turista Mice trova un’area congressuale, proprio al centro del resort, composta da 5 sale da 5 a 500 persone con ampio foyer segreteria e sala regia e dotazioni di alta tecnologia e il Palacongressi una tensostruttura polifunzionale con dimensioni variabili che presenta una capacità complessiva di 1.600 pax massimo. Linda Smiderle Barattieri

tanka vIllage Via degli Oleandri 7 - 09049 - Villasimius (Cagliari) Tel. +390707951 - fax +39070797008 - www.atahotels.It/tanka 4 2012 | www.mastermeeting.it 69


speciaLe goLf Selected by MM

Terme di Saturnia SPA & Golf Resort UN CAMPO GOLF IN ARMONIA CON LA NATURA E UN’OFFERTA SWING&SPA UNICA, TUTTO IN UN AMBIENTE COMPLETAMENTE ECOSOSTENIBILE ocation ideale per una vacanza o per un semplice week-end rigenerante, ma anche destinazione incentive unica e di grande impatto, Terme di Saturnia Spa & Golf Resort apre le porte alla nuova stagione con un programma ricco e innova-

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tivo di proposte “meeting&incentive” tutto da scoprire e incentrato sull’attività sportiva, catalizzatore di energie. Fiore all’occhiello e parte del prestigioso circuito Leading Golf, il Campo Golf del Resort toscano por ta la firma prestigiosa dell’architetto Ronald Fream dello

studio Golfplan. Un percorso da campionato, 18 buche di 6316 metri, par 72, che dista solo 100 mt dall’hotel e si estende per 70 ettari. Tra numerosi ostacoli d’acqua e con green ondulati e profondi, il campo da golf si sviluppa nel verde della valle di Saturnia. Ecco il luogo ideale dove ritrovare se stessi, in un ambiente votato all’ecosostenibilità, tra un massaggio rilassante e una sessione golfistica, completamente immersi in un panorama mozzafiato. Questa l’idea innovativa e vincente, una SPA per ottimizzare i risultati, come momento di aggregazione capace di rinnovare team spirit o nuove leadership, attraverso un autentico percorso destress e cogliendo la grande opportunità di integrare le eccellenze salutari del Resor t – conosciute in tutto il mondo – come elemento di potenziamento per eventi mee-


speciaLe goLf

“swing e spa”

ting, in un ambiente esclusivo e prestigioso, capace di rendere anche un soggiorno di lavoro un’occasione originale e personalizzata di team-building e corporate bonding. Le virtù dell’acqua termale e un approccio al benessere olistico davvero distintivo, rappresentano un reale valore aggiunto per la riuscita di ogni tipo di mission, con attività post congress e programmi relax/remise en forme tagliate su misura. In occasione del quarto anniversario dalla sua nascita, il Terme di Saturnia Golf Club propone lo special contest “Happy Birdie” che prevede un pernottamento di una notte in camera De Luxe e la partecipazione ad una delle gare golf in programma il 6 e 20 maggio, il 10, 16, 17 e 24 giugno e i giorni 1, 7 e 12 luglio. Il programma viene arricchito da una serie di eccezionali proposte benessere e rigeneranti, come uso della sorgente ter-

male con acqua sulfurea a 37°, del Bagno Romano con sauna e bagno turco, delle vasche Jacuzzi “en plein air”, dell’idromassaggio naturale in cascata, oltre al set per piscina, sdraio riservata, uso della palestra e passeggiata mattutina. Proprio nel rispetto più vero della natura locale, le 18 buche di Terme di Saturnia Spa & Golf Resort sono totalmente ecosostenibili: grazie infatti alle particolari essenze d’erba che vengono utilizzate lungo il percorso, il campo vanta un minor fabbisogno d’acqua, con un risparmio idrico che si attesta addirittura al 30%. Nella salvaguardia della flora e della fauna locale, inoltre, va sottolineato come l’utilizzo di fertilizzanti e prodotti chimici sia ridotto al minimo, tanto che non è raro incontrare lungo il tracciato diversi esemplari di caprioli, istrici e fagia-

Terme di Saturnia Spa & Golf Resort propone una serie di trattamenti innovativi dedicati ai golfisti. Golfer Back Massage: studiato per donare scioltezza ed elasticità ai movimenti della schiena e delle braccia. (40 min); Hole in One Treatment: impacco di fango di Saturnia, ad alta capacità antiossidante decongestionante e rilassante, seguito da un massaggio rivitalizzante effettuato con olio aromatico. Attenua i segni di stanchezza e le tensioni muscolari donando vitalità e benessere per un ritorno in piena forma. (80 min); Bendaggio Funzionale: utile prima di effettuare attività sportiva per proteggere le articolazioni dalle sollecitazioni del movimento (25 min).

ni, tartarughe, lepri. Sì, perché il Resor t Terme di Saturnia sorge in uno dei luoghi più suggestivi dell’intera penisola: la Maremma toscana. Un luogo senza tempo dove ogni sasso, ogni foglia, ogni albero raccontano una storia lunga tremila anni. Da 3000 anni, ininterrottamente, l’acqua termale di Saturnia sgorga all’interno di un cratere naturale, al ritmo di circa 500 litri al secondo ed alla temperatura, sempre costante, di 37 °C, temperatura identica a quella del liquido amniotico. F.L.

Terme di saTurnia spa & goLf resorT Via delle Terme 1 - 58014 Saturnia (Grosseto) Tel. 0564600111 - fax 0564601266 info@termedisaturnia.it - www.termedisaturnia.it 4 2012 | www.mastermeeting.it 71


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Verdura Golf & Spa Resort GOLF DI LIVELLO INTERNAZIONALE E GRANDI SPAZI DAI COLORI UNICI, TRA INFINITE PROPOSTE DI RELAX E GREEN BUSINESS ituato lungo la costa meridionale della Sicilia, il Verdura Golf & Spa Resort è una delle location più esclusive tra i nuovi resort europei, come sempre quando si parla delle strutture luxury della Rocco For te Collection. Il Resor t è posizionato in una riserva naturale, su 230 ettari di splendido paesaggio e gode di circa 2 km di costa orlata dallo scintillante mare turchese. Poco distante, la località di Sciacca e soprattutto la maestosa Valle dei Templi agrigentina. Il Verdura dispone di 203 camere,

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di cui 47 suite, ognuna delle quali offre un reale senso di spazio e privacy. Tutte le camere sono dotate di terrazza o patio privato: gli interni – firmati dal design Olga Polizzi – combinano eleganza moderna ad autentici decori siciliani. Ma la particolarità del Verdura risiede anche nel suo aspetto “green” e in par ticolare all’offer ta legata al mondo del golf. Sir Rocco For te, da sempre sportivo e golfista appassionato, per costruire e progettare il suo primo Golf Resort si è affidato al famoso architetto californiano Kyle Phillips, che ha crea-

to due percorsi links in una zona totalmente differente dalla tradizionale costa britannica, sia per condizioni climatiche che paesaggistiche. Oggi il Verdura Resort è la nuova destinazione mondiale per il golf che ha avuto l’onore di ricevere il punteggio più alto in Italia per uno dei suoi due campi da golf dall’autorevole guida “Rolex World’s Top 1.000 Golf Courses”. Le buche costiere rimangono sicuramente il suo punto di forza, in un indimenticabile susseguirsi di colpi giocati in uno scenario mozzafiato. Secondo Sir Rocco For te, CEO della Rocco Forte Hotels, nessun altro Golf Resor t in Europa può essere paragonato al Verdura. Proprio recentemente, dal 29 marzo al 1 aprile 2012, il Verdura Golf & Spa Resort ha ospitato il prestigioso Sicilian Open 2012, tappa del PGA European Tour. Al Verdura si è quindi assistito alla prima vittoria del giovane danese Thonbjorn Olesen. Sir Forte ha così commentato: «Siamo lieti che solo due anni dopo la sua aper tura il Verdura


speciale golf Sir Rocco Forte e Thonbjorn Olesen, il vincitore del Sicilian Open 2012 svoltosi al Verdura Golf

Golf & Spa Resort sia stato scelto dal PGA European Tour per ospitare il siciliano 2012 Open. È un riconoscimento alla squadra del Resort e al lavoro fatto. Non avrebbe potuto esserci una destinazione più appropriata rispetto alla splendida isola della Sicilia, scelta che sembra destinata a consolidare ulteriormente la reputazione dell’isola come luogo ideale per le vacanze di golf». Mentre Il Sicilian Open vedeva i golfisti più importanti al mondo e le nuove leve scontrarsi sui magnifici campi del Verdura, lo chef Fulvio Pierangelini ha realizzato due proposte gastronomiche pensate proprio alle necessità dei professionals, un’insalata di finocchi, arance, olive e gamberi rossi in salsa di arance prima di scendere in campo – leggera ma altamente energizzante – e una palamita marinata e speziata, adatta a riparare la carenza di zuccheri tipica dei grandi sforzi sportivi.

centive e post congress. Un luogo dove poter combinare in maniera ottimale lavoro e piacere, tenendo riunioni mentre si gioca una partita di golf su uno degli spettacolari campi del Resort, oltre alla possibilità di gustare pranzi e cene in sale private con una splendida vista sugli uliveti circostanti. Le sale meeting sono state allestite rispettando gli stessi elevati standard che caratterizzano ogni ambiente del Resort, spaziose e con grandi finestre a luce naturale con vista dei giardini. Dieci le sale meeting disponibili, di cui sette dai 43 ai 112 metri quadri, una sala da ballo in grado di ospitare sino a 300 invitati e divisibile in tre distinte sale, due ampie sale in grado di ospitare

ognuna sino a 150 invitati e un anfiteatro all’aper to di 1.000 metri quadri da utilizzare per le proiezioni. Il Business centre è operativo 24 ore su 24: wi-fi nelle sale meeting, sistema di videoconferenza, servizio di segreteria sono inclusi nell’offerta dei servizi. A completare l’atmosfera esclusiva del Verdura Golf&Resort Spa si aggiungono 6 campi da tennis in terra battuta, un campo da calcio, una magnifica piscina a sfioro di 60 metri, una palestra attrezzata e piste da jogging. Infine, la Spa del Verdura, recentemente premiata come “Best Hotel Spa in Europa, Asia Minore e Federazione Russa”, sul “Condé Nast Traveller Readers’ Spa Awards 2012”. C.A.

green meeting e post congress in relax La bellezza generosa della costa meridionale della Sicilia e gli splendidi spazi del Verdura Golf & Spa Resor t rendono questa location ideale per l’organizzazione di meeting, conferenze e programmi in-

Verdura golf & spa resort S.S. 115 Km 131 - 92019 Sciacca (Agrigento) Tel. 390925998001 - fax 390925998038 www.verduraresort.it - www.roccofortecollection.com 4 2012 | www.mastermeeting.it 73


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VACANZA SICURA SU MISURA È passata l’epoca del giro del mondo in ottanta giorni assistiti solo dal fido Passepartout. Forse oggi non si viaggia di più, ma sicuramente si viaggia più sicuri. E soprattutto assicurati: il turista è più consapevole, ha una massiccia offerta di strumenti per non correre rischi ed è aiutato da una nuova normativa che pretende di non lasciare nulla al caso, imponendo all’origine forme di tutela assicurativa contro ogni tipo di imprevisto ed emergenza a cura di Roberta Borghini

n filo rosso percorre tutto il nuovo codice del turismo: una concezione del viaggiatore come consumatore di tipo speciale. Che, come tale, deve essere tenuto indenne da qualsiasi rischio connesso al viaggio. Non solo. Anche le imprese turistiche hanno il dovere di essere sollevate dalle conseguenti possibili ricadute economiche. Si pensi, tanto per fare un esempio, agli operatori “travolti” dall’espansione della nube di ceneri proveniente dal vulcano islandese Eyjafjallajökull che ha raggiunto i cieli di mezzo mondo e paralizzato il traffico aereo. La stipulazione di “congrue polizze assicurative” conviene ad entrambi: al viaggiatore, che vede aumentare la propria si-

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74 4 2012 | www.mastermeeting.it

curezza attraverso la copertura dei rischi legati al viaggio e in particolare ad alcune destinazioni borderline; agli operatori, che rendono più attraente il pacchetto turistico aggiungendo l’offerta della polizza alle molteplici prestazioni (grazie ad un ulteriore limitato esborso) e al contempo si tutelano da eventuali coinvolgimenti nelle azioni giudiziarie promosse dagli sventurati turisti. Per questo, il Codice del Turismo introduce prima di tutto un perentorio obbligo di assicurazione: “Per lo svolgimento della loro attività, le agenzie di viaggio e turismo stipulano congrue polizze assicurative a garanzia dell’esatto adempimento degli obblighi assunti verso i clienti con il contratto di viaggio in relazione al co-

sto complessivo dei servizi offerti” (art. 19). Obbligo che più avanti viene meglio specificato ed investe gli organizzatori e gli intermediari, costretti a munirsi di contratto di assicurazione per la “responsabilità civile a favore del turista” finalizzato al risarcimento dei danni alla persona, dei danni diversi da quelli alla persona e dei danni da vacanza rovinata, sempre derivanti dall’inadempimento o dall’inesatta esecuzione delle prestazioni che formano oggetto del pacchetto turistico. Ma non basta. A questa “tutela base” il nuovo codice affianca la possibilità di potenziare la copertura assicurativa per tenere indenne il globe trotter nelle ipotesi, tutt’altro che infrequenti, di insolvenza o fallimento degli operatori oppure di imprevisti durante spedizioni in zone disagiate. In caso di “rovina” dell’intermediario o dell’organizzatore, tali polizze valgono a garantire il totale rimborso del prezzo versato per l’acquisto della vacanza “tutto compreso”. Mentre, in caso di difficoltà che insorgano durante un viaggio all’estero


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(“imputabili o meno al comportamento dell’organizzatore o dell’intermediario”), sarà garantito al consumatore non solo il rimpatrio immediato, ma anche un’“assistenza di tipo economico” per far fronte alle eventualità più disagevoli, che in pratica si traduce nella predisposizione dei più importanti servizi di emergenza ed al ristoro delle spese di sussistenza (art. 50). Il tutto amplificato da specifici doveri di informazione, che entrano in gioco nel corso delle trattative per la

vere un contratto di assicurazione a copertura delle spese sostenute dal turista per l’annullamento del contratto o per il rimpatrio in caso di incidente o malattia” (art. 37). L’obbligo informativo si completa con l’opuscolo messo a disposizione del turista (al quale viene equiparato qualsiasi materiale illustrativo “divulgato su supporto elettronico o per via telematica”), che deve anch’esso contemplare in modo chiaro e preciso tutte le notizie sulle polizze (art. 38). In

vendita di un viaggio all inclusive. Prima di tutto, il contratto di vendita di pacchetti turistici deve contenere gli “estremi della copertura assicurativa obbligatoria e delle ulteriori polizze convenute con il turista” (art. 36). Ed ancora, prima dell’inizio del viaggio, l’organizzatore e l’intermediario comunicano al cliente per iscritto “la facoltà di sottoscri-

questo modo, al momento della firma del contratto, il turista è messo preventivamente al corrente anche dei rischi effettivi che si assume l’operatore proponendo sul mercato dei viaggi organizzati. Da un punto di vista economico, il Codice del turismo ha il merito di stimolare una salutare concorrenza fra gli operatori, che vedrà ragionevolmente

premiati quelli in grado di proporre al cliente prodotti con copertura a 360 gradi contro ogni evento, anche quelli imprevedibili.

Atti vandalici e catastrofi naturali: le polizze per gli operatori Sulla scia degli obblighi imposti dal nuovo Codice del turismo, le maggiori compagnie hanno messo sul piatto prodotti assicurativi studiati appositamente per le imprese turistiche, senza i quali sarebbe in-

concepibile affrontare i rischi congeniti alla loro attività. A tutte le strutture ricettive (compresi gli alberghi diffusi) Allianz Ras dedica Benvenuto!, una polizza all risk che protegge l’esercizio in caso di danni (anche vandalici e dolosi) e furto; per tutti i danni subiti dai clienti, offre una garanzia di responsabilità civile che interviene anche quando gli avventori 4 2012 | www.mastermeeting.it 75


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NEGLI ULTIMI ANNI I COSTI DELLA RC CATASTROFALE SONO AUMENTATI: IN PRIMIS, PERCHÉ STORICAMENTE ERANO MOLTO BASSI ED INOLTRE POICHÉ SONO CRESCIUTE LE RICHIESTE DANNI DERIVANTI DA UN AUMENTO DELLE CATASTROFI NATURALI si trovano all’esterno della struttura, per una gita o un’escursione. In caso di interruzione forzata dell’attività, prevede persino un indennizzo per ogni giorno di chiusura, fino a un massimo di 180 giorni. La tutela del cliente è talmente centrale nella polizza Alberghi di Zurich da aver ispirato la garanzia “Cliente Sicuro”, che rimborsa i fruitori dell’albergo in casi di particolare necessità, quali: scippo e rapina del bagaglio, interruzione del soggiorno, assistenza e baby sitting. Una curiosità: la polizza sarà scontata del 30% sulle garanzie responsabilità civile, incendio e furto per tutti gli hotel in regola con le normative di settore che potranno fregiarsi della qualifica di “Albergo Sicuro”. Secondo recenti studi, il 67% dei comuni italiani si trova in zona sismica e il 50% delle imprese in aree a pericolo frane e alluvioni, mentre sono circa due milioni le persone che vivono in aree ad alto rischio vulcanico. La ricerca è tutta italiana, ma anche nel resto del mondo, purtroppo, le calamità naturali sono all’ordine del giorno. Da qui nasce l’idea di Allianz Ras, riservata ai tour operator: affiancare alla polizza minimale di responsabilità civile obbligatoria per legge, una polizza RC Catastrofale che copre tutti i danni alla persona con un massimale fino a 50 milioni di euro (talora appena sufficienti, come nel caso di incidenti aerei o nel recente naufragio della Costa Concor76 4 2012 | www.mastermeeting.it

dia). «Negli ultimi anni i costi della RC Catastrofale sono aumentati: in primo luogo, perché storicamente erano molto bassi ed inoltre poiché sono effettivamente cresciute le richieste danni derivanti da un aumento delle catastrofi naturali» , spiega Gianluca Ruggiero, agente Allianz a Milano. Nella RC Catastrofale, infatti, i tassi sono legati alla localizza-

zione del rischio (terremoti, inondazioni, franamenti, allagamenti) che deve essere costantemente monitorato (risale a qualche anno fa la completa rimappatura del rischio sismico sul territorio nazionale). Considerata l’elevata “sinistrosità” dei villaggi turistici, occorre un make up annuale della polizza per ricalcolare il rischio.

Agli esercizi commerciali ha pensato Mondo Commercio di Toro che di recente ha introdotto la garanzia terremoto e alluvione, oltre a specifiche coperture per i dipendenti stagionali: con circa 900 euro all’anno si può assicurare uno stabilimento balneare a Bordighera completo di bar. Generalmente tutte le polizze a garanzia dell’attività professionale degli operatori turistici possono essere stipulate sia in Italia su Italia che da Italia su estero, ad eccezione di alcune nazioni del mondo arabo-musulmano che pretendono l’assi-

curazione in loco del rischio. Cosicché un villaggio alle Maldive non potrà mai essere assicurato in Italia.

Le polizze per i viaggiatori, tra web e agenzie tradizionali Secondo Luisa De Grada, Group Product Manager Busi-


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ness Line Travel di Europ Assistance «L’assicurazione in viaggio rappresenta, forse oggi più che mai, la risposta al bisogno del viaggiatore di sentirsi protetto in qualsiasi evenienza soprattutto per quanto riguarda eventuali problemi di natura sanitaria, di impossibilità ad effettuare il viaggio, di perdita del bagaglio». Un dato è certo: il volume d’affari del settore ha fatto registrare un deciso incremento e sembra non conoscere soste. Fatto che si spiega con la crescita marginale delle polizze sul singolo viaggio, dato che,

verso le agenzie viaggi chiede una maggiore copertura di garanzie assicurative». Tale è la diffusione delle polizze web che Mondial Assistance vi ha dedicato addirittura due linee. Il prodotto di punta si chiama Globy, una polizza internet-based distribuita attraverso il canale delle agenzie di viaggio (business to business to consumer). Dal 2008 la compagnia si rivolge direttamente anche al consumatore finale, utilizzando sempre internet come canale di vendita, con il sito www.emondial.it nel quale i viaggiatori fai-da-te possono facilmente

complice la crisi, il numero dei trasferimenti non è affatto lievitato. Insomma, i viaggiatori si assicurano di più e sempre più spesso lo fanno via internet. «È diminuita l’intermediazione dell’agenzia», sostiene Gianluca Ruggiero, «mentre è aumentato l’acquisto on line con offerta di polizze basiche; chi, invece, viaggia ancora attra-

trovare la polizza più adatta alle loro esigenze. Le coperture base sono ricomprese nei pacchetti all inclusive, ma l’organizzatore di viaggi normalmente offre al consumatore la possibilità di integrare le garanzie minime con polizze complementari per i rischi non coperti, a condizioni di particolare vantaggio (tra queste, par-

ticolarmente gettonata l’assicurazione contro le penali di annullamento del viaggio). Per le polizze su richiesta le compagnie hanno dato libero sfogo alla fantasia, declinando l’offerta in mille sfumature sino alla creazione di prodotti tailor made. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

Quando si viaggia per lavoro L’offerta è talmente variegata da potersi permettere polizze cucite addosso alle varie tipologie di professionisti. Viaggi Nostop Lavoro di Europ Assistance offre un pacchetto di assistenza per risolvere le emergenze che potrebbero compromettere i viaggi d’affari di liberi professionisti e piccole-medie imprese (dagli imprevisti di carattere sanitario ad un supporto per la riorganizzazione del viaggio). Anche Globy Business è stata pensata per gli imprenditori, i commercianti, i liberi professionisti e contempla addirittura una centrale informativa specializzata. Business Pass, invece, sempre di Europ Assistance, è dedicata ai lavoratori dipendenti, manager, agenti o consulenti. E se il personale viaggia tutto l’anno? Interviene Mondial Assistance con Easy Biz che è un prodotto modulabile per tipologia di missione (trasferte brevi, fino a 90 giorni continuativi e trasferte lunghe, fino a 365 giorni), è proposto con tariffe specifiche a seconda della destinazione (Italia, Europa, Usa & Canada, Mondo) e garantisce copertura spese mediche fino a 350 mila euro per Usa e Canada. Persino lo smartphone, strumento irrinunciabile per ogni business man, può essere mes4 2012 | www.mastermeeting.it 77


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so al sicuro: Mondial SafeMobile offre un indennizzo se diviene oggetto di rapina, furto o danno accidentale. E se il lavoratore si ammala in viaggio? Niente paura. Globy Business prevede l’invio di un collaboratore in sostituzione e Easy Biz il rimpiazzo dell’assicurato con un collega. Alcuni dati sull’utente medio: l’82% dei clienti business traveller della compagnia Mondial Assistance è composto da uomini, il restante 18% da donne, con un’età compresa tra i 40 e i 45 anni. È superfluo ogni commento.

Quando si viaggia per viaggiare Complice l’incertezza su molte destinazioni a medio raggio, il trend dei vacanzieri italiani per la prossima stagione sembra il soggiorno nel Belpaese. Ed Europ Assistance ha pensato ad un prodotto ad hoc per la destinazione “Italia”, con pacchetti che a partire da 10 euro assicurano una settimana libera da imprevisti. Si tratta della polizza Viaggi Nostop Vacanza che strizza l’occhio ai viaggiatori “in erba” (le tariffe sono modulabili per fascia d’età), a quelli atletici (si possono assicurare le attrezzature sportive) e a quelli che amano i soggiorni brevi (con la garanzia “pay as

you travel” si paga solo quanto si viaggia). Ce n’è davvero per tutti i gusti. Se insorgono problemi sulle piste innevate d’Europa, Sci Noproblem di Europ Assistance tiene indenne lo sciatore spericolato per i danni involontariamente cagionati a terzi sino al limite di 250.000,00 euro; prevede il rimborso delle spese mediche ed un’indennità giornaliera da ingessatura in caso d’infortunio, mentre interviene con il rimborso dello skipass e delle lezioni di sci in caso di ri-

È DIMINUITA L’INTERMEDIAZIONE DELL’AGENZIA MENTRE È AUMENTATO L’ACQUISTO ON LINE CON OFFERTA DI POLIZZE BASICHE; CHI, INVECE, VIAGGIA ANCORA ATTRAVERSO LE AGENZIE VIAGGI CHIEDE UNA MAGGIORE COPERTURA DI GARANZIE ASSICURATIVE 78 4 2012 | www.mastermeeting.it

covero. E se manca la neve? Esiste un’assicurazione anche per questo rischio, Globy Sci, che rifonde i costi per i servizi pagati. È stato rivolto un pensiero anche ai nostri amici a quattro zampe: la copertura “Micio e Bau” del pacchetto Globy Rosso mette a disposizione una centrale operativa che fornisce tutte le informazioni su strutture private – e relativi costi – attrezzate per ospitare cani e gatti. Mentre i genitori di studenti vivaci possono dormire tra due guanciali con Globy Student – Mondial/Student, prodotto creato per chi viaggia o soggiorna in Italia o all’estero per motivi di studio, che copre gli eventuali danni causati a terzi fino a 50.000,00 euro. Infine, un occhio al portafoglio: il premio della polizza Genertel Viaggi – acquistabile on line – può essere comodamente pagato in dieci rate mensili da


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tutti i possessori della carta di credito Genertel Visa.

Quando si resta a casa Le compagnie hanno pensato proprio a tutti, anche a quelli che non partono. È vivamente consigliata la garanzia “Parti sereno” della polizza Viaggi Nostop Vacanza a chi lascia a casa parenti da proteggere 24h su 24 in caso di emergenza. Stesso target per il pacchetto Globy Rosso con la copertura “Famiglia sicura” che assicura assistenza medica ai familiari in caso di infortunio o malattia (invio di un’ambulanza, organizzazione di accertamenti diagnostici, ecc.) e assistenza all’abitazione sino all’invio di una guardia giurata in caso di furto o tentato furto. Anche i business traveller possono stare tranquilli. Mondialhomeassist di Mondial Assistance copre da ogni spiacevole imprevisto i familiari dei la-

voratori in trasferta con assistenza completa all’abitazione e accesso ad un network di artigiani (idraulici, elettricisti, fabbri, ecc.) con tariffe agevolate. Così come Viaggi Nostop Lavoro che addirittura si fa carico delle spese di viaggio di un familiare convivente per raggiungere il lavoratore trattenuto in trasferta da un ricovero superiore a sette giorni. E se dobbiamo rinunciare al

viaggio/soggiorno prenotato? Ecco il pacchetto Globy Giallo che si attiva per motivi oggettivamente documentabili: si passa dalla revoca delle ferie alla malattia di cani e gatti di proprietà. Comunque, se il cliente-viaggiatore non sarà soddisfatto da alcuna proposta del mercato, potrà sempre affidarsi a Globy “La Carte” per confezionare una po■ lizza davvero su misura. 4 2012 | www.mastermeeting.it 79


RISORSA UOMO

AAA cercasi nel turismo MENTRE LA DISOCCUPAZIONE AUMENTA DRAMMATICAMENTE IN ITALIA, IL SETTORE TURISTICO CONTINUA A CERCARE FIGURE PROFESSIONALI IN PARTICOLARE DI MEDIO BASSO LIVELLO. CHE SPESSO NON TROVA. ECCO COME FORMAZIONE, ESPERIENZA E PROFESSIONALITÀ SI DECLINANO NEL TURISMO DELL’ANNO 2012 testo e foto di Barbara Ainis

i parla spesso di puntare sulla qualità nel turismo: qualità dell’offerta, qualità del servizio, qualità dell’esperienza di viaggio proposta. Ma alla base di tutto questo ci sono le persone e la loro professionalità. Revenue manager e camerieri, esperti di webmarketing e portieri d’albergo, cuochi e assistenti turistici, addetti alle vendite e al ricevimento, tutti contribuiscono in maniera fondamentale alla co-

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struzione di un’offerta recettiva competitiva nel panorama internazionale. Ed è forse per questo che la quota di imprese turistiche che assumono è sempre maggiore della media di tutti gli altri settori dell’industria e dei servizi, anche durante la crisi. Le percentuali dello scorso anno, riportate nel documento Impresa Turismo 2012 appena pubblicato, confermano questa vocazione: il 33% delle imprese del settore

hanno programmato assunzioni nel 2011, mentre la media nazionale non supera il 23%. Ma non rischiamo fraintendimenti: certamente,come tutti, anche il settore del turismo ha sofferto pesantemente gli effetti della crisi sul fronte occupazionale, ma ha saputo risollevarsi prima e meglio di altri lasciandosi alle spalle (con il 2010) il momento di maggior difficoltà. I più recenti dati Excelsior, quelli relativi al primo


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Sono le persone a fare la differenza nel mondo del turismo. Dai camerieri ai manager, la professionalità e la formazione di chi lavora nel settore è la misura della qualità dell’offerta turistica

Più valore al lavoro trimestre 2012, parlano di 20mila assunzioni legate al turismo, di cui 8.200 a carattere stagionale. Si tratta di una percentuale importante del totale di assunzioni previste nel nostro Paese nei primi tre mesi di quest’anno, pari a 150mila. Certo, questi numeri non tengono in considerazione i licenziamenti, ma danno ugualmente una misura (positiva) dell’andamento occupazionale del settore. Sono cuochi, camerieri e personale amministrativo ad essere i più richiesti, ma le professioni del turismo sono molte e possono rappresentare un’opportunità interessante da cogliere per chi cerca lavoro, come per le imprese che vogliano crescere. Sempre che si vada incontro al mercato.

Sembra un paradosso, ma il problema delle imprese turistiche oggi, in molti casi, è quello di non riuscire a trovare le figure professionali di cui hanno bisogno. Si tratta di profili professionali definiti “bassi” o “medio-bassi” e che per questo motivo hanno perso appeal nella nostra società del benessere. Fare il cameriere ai piani o il portiere d’albergo è sempre più di rado nei desideri dei giovani italiani, rimpiazzati fortunatamente da “volenterosi” stranieri. «Il problema è che non si è lavorato per dare un valore aggiunto a queste professioni, vere e proprie strutture portanti dell’accoglienza», sottolinea Ugo Picarelli, direttore di FareTurismo, l’evento nazionale dedicato alla formazione, al la-

voro e alle politiche turistiche che si è tenuto a Roma alla fine dello scorso mese di marzo e che ha fatto incontrare e parlare imprese, istituti professionali, università e giovani in cerca di un lavoro nel turismo. «Il sistema scolastico deve dare continuità attraverso percorsi scolastici specifici post-diploma, per professionalizzare al massimo. Cameriere, addetto al ricevimento, portiere e governante ai piani non sono lavori di secondo piano e devono essere svolti da persone preparate e formate adeguatamente per rispondere alle esigenze del turismo di oggi. Si tratta di recuperare la cultura dell’accoglienza che è propria del nostro Paese. Nell’attuale congiuntura è necessario creare valore aggiunto alla competiti4 2012 | www.mastermeeting.it 81


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culturali e tecnico-scientifiche. Tra questi vi è il corso biennale per “Tecnico superiore per la valorizzazione delle risorse culturali, delle produzioni tipiche e della filiera turistica”, un profilo professionale specializzato, che intende rispondere alle reali esigenze attuali del turismo in Italia e all’estero. Questa figura si può inserire lavorativamente nel campo dell’hotellerie e delle aziende termali, nei club di prodotto, in società di servizi e di produzione collegate, negli enti pubblici e privati di promozione turistica. Utilizzando le innovazioni tecnologiche, gli strumenti di marketing e le competenze linguistiche, contribuisce allo sviluppo dell’offerta turistico-culturale di un territorio. Si tratta di un professionista in grado di ope-

vità delle strutture, anche e soprattutto attraverso la qualità delle risorse umane e la capacità di accoglienza, per rendere appetibili e indimenticabili le vacanze di chi vorrà visitare il nostro Paese. In questo quadro, FareTurismo continua annualmente a offrire il proprio contributo a quanti desiderano progettare seriamente il proprio futuro professionale nel turismo, oltre ad una serie di occasioni di confronto e aggiornamento per gli operatori e gli addetti ai lavori del pubblico e del privato».

Alta formazione post-diploma Nella direzione della professionalizzazione dei giovani si muovono i nuovi corsi post-di82 4 2012 | www.mastermeeting.it

ploma Its-Alta Formazione erogati da sette istituti tecnici superiori a Roma, Jesolo, Rimini, Ferrara, Caltagirone, Matera e Napoli. Presentati nel corso di FareTurismo a Roma dal direttore generale del MIUR Raimondo Murano e da Natalia Barbato della direzione MIURFormazione Tecnica, si tratta di un nuovo canale formativo post-secondario che non si identifica con i corsi di formazione professionale regionali di II livello, né con i percorsi universitari tradizionali, ma risponde all’esigenza di creare percorsi di formazione professionale finalizzati ad assicurare una formazione tecnica e professionale approfondita e mirata, con in più un elevato grado di conoscenze e competenze

Corsi post-diploma e universitari preparano i professionisti del turismo di domani. Ma sono soprattutto i profili definiti bassi e medio-bassi a rappresentare la maggior parte dell’offerta lavorativa del settore


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Una nuova professione: il comunicatore museale

rare in contesti orientati alla valorizzazione del territorio a fini culturali e turistici, affiancando il management nella pianificazione e sviluppo dell’offerta culturale e turistica, provvedendo alla ricerca delle fonti informative e alla elaborazione dei dati per pianificare e promuovere progetti, organizzare eventi, nelle aree di comunicazione e commercializzazione.

Pochi universitari e molti stagionali Sebbene le assunzioni nel settore del turismo che prevedessero la laurea come titolo di studi non abbiano superato l’1% del totale durante il 2011, vi sono ambiti nei quali l’alto profilo può trovare una sua collocazione, specie se correttamente orientato alle necessità del mer-

Museum Communicator (Mu.Com.) è un progetto formativo del dipartimento di Studi Europei Americani e Interculturali, Università di Roma La Sapienza, incentrato sullo sviluppo di una figura professionale che sta diventando strategica all’interno dei musei e delle associazioni culturali che gestiscono musei, quella del Comunicatore in ambito museale. È a questa figura, infatti, che viene ormai affidata buona parte del successo dell’impatto sul pubblico delle iniziative proposte da un museo e della sua messa in rete con gli attori e le risorse locali. Il progetto formativo si rivolge a due distinte tipologie di soggetti: adulti occupati in ambito museale che hanno necessità di sviluppare competenze specifiche nel campo della comunicazione, e giovani in ingresso nel mercato del lavoro, ai quali occorre una solida formazione di base per rispondere alle attuali sfide di un mercato peculiare come quello “dell’impresa culturale”. Il corso è basato su una metodologia innovativa che si serve anche delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione, forte di strumenti didattici ad hoc messi a punto da una rete costituita da prestigiose Istituzioni educative e museali di quattro diversi paesi (Italia, Bulgaria, Regno Unito e Romania), e permette ai fruitori di acquisire competenze standard di alto livello e riconosciute internazionalmente, formando o aggiornando professionisti in grado di elaborare e mettere in atto strategie e tecniche efficaci per rendere produttiva la comunicazione con il vasto pubblico, con i mass media e con le reti degli attori territoriali.

cato. Naturalmente non sono le strutture di più piccole dimensioni ad assumere laureati, quanto piuttosto le catene alberghiere, gli operatori di maggiori dimensioni e i consorzi su base territoriale che richiedono professionalità specifiche, in particolare in ambito di marketing e comunicazione turistica. Prodotto turistico, mondo imprenditoriale e formazione rappresentano oggi tre aspetti di un unico mercato complesso al quale deve guardare anche l’Università. «La formazione universitaria oggi deve orientarsi verso la creazione di competenze più mirate al mercato del lavoro», ci spiega Nicola Boccella, presidente del corso di laurea in Scienze Turistiche presso l’Università La Sapienza di Roma, che quest’anno ha visto iscritte 300 matricole, e della Società Italiana di Scienze del Turismo (Sistur). «La do4 2012 | www.mastermeeting.it 83


RISORSA UOMO Dai laboratori dei corsi professionali alle aule universitarie, la formazione nel turismo deve conciliare teoria e pratica, in stretta collaborazione con le imprese e il mercato

manda turistica cambia e devono cambiare di conseguenza tanto l’offerta ricettiva, quanto quella formativa, in risposta alle mutate esigenze delle imprese del settore. Non si può parlare di uno solo di questi mercati (prodotto, impresa e formazione) svincolato dagli altri». Imprese, associazioni e università devono collaborare sempre più attivamente per giungere ad una relazione istituzionalmente consolidata, compiendo un salto qualitativo importante, come già avviene in altri paesi nostri competitor, se si vuole vincere questa scommessa. Una scommessa, quella della formazione, da verificare sul campo. Sono, infatti, in particolare i giovani a correre i maggiori rischi occupazionali e il comparto turistico deve saper dare loro risposte concrete. A maggior ragione, in un momento come questo, mentre le regole del mercato del lavoro sono sottoposte a modifiche e ripensamenti, il settore si trova nuovamente di fronte alle proprie specifiche caratteristiche e necessità. Prima fra tutte la forte incidenza del lavoro stagionale, che, pur fisiologico per consentire di ge-

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Arriva il nuovo apprendistato Federalberghi ha raggiunto un’intesa con le organizzazioni sindacali per la disciplina contrattuale dell’apprendistato. Oggi gli apprendisti dipendenti da imprese turistiche sono circa 60.000. L’accordo prevede la possibilità di assumere apprendisti con contratti fino a 36-48 mesi e iscrizione al fondo di assistenza sanitaria del settore turismo. La retribuzione iniziale sarà pari all’80% di quanto previsto per il lavoratore qualificato e crescerà fino a raggiungere, al quarto anno, il 95%. Si potranno assumere apprendisti stagionali, con contratto a tempo determinato, i quali beneficeranno del diritto di precedenza nella riassunzione per la stagione successiva.

stire le oscillazioni dei flussi turistici nell’arco dell’anno, certamente lascia i lavoratori pesantemente esposti alla precarietà e dequalifica le professioni. Un problema questo al quale gli operatori e le destinazioni turi-

stiche possono rispondere positivamente solo stimolando e tentando di favorire la destagionalizzazione. Ma per farlo c’è bisogno di un sostegno concreto da parte dello stato e delle amministrazioni, sgravi alle imprese e lotta all’abusivismo. «Bisognerebbe creare incentivi», aggiunge Picarelli, «venendo incontro alle imprese aperte oltre i sei mesi l’anno. Altro discorso quello relativo a stage e tirocini. Una loro riforma è necessaria, ma deve tendere a valorizzare queste esperienze sul campo, evitando abusi. Ad esempio si potrebbero consentire entro un anno dalla laurea. La loro eliminazione, al contrario, rappresenterebbe un danno grave per il settore e i giovani che intendono inserirsi professionalmente». ■



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TRAPPOLE

a cura di Alessandro Lazzaroni ale.lazza@libero.it in collaborazione con Silvia Testi silviatesti@hotmail.com

COGNITIVE GLI OSTACOLI IRRAZIONALI AL BENESSERE E ALL’EFFICACIA l nostro cervello è una macchina meravigliosa e l’uso del pensiero razionale è considerato una delle massime funzioni dell’uomo. Solitamente, con la parola razionale si sottintende il pensiero logico-deduttivo, che parte da premesse iniziali per giungere a conclusioni, che a loro volta sono premesse per ulteriori conclusioni. In realtà molto spesso noi utilizziamo, in maniera automatica e il più delle volte inconsapevole, una versione semplificata di tale modello, che ci permette di risparmiare tempo ed energia. Nella vita quotidiana usiamo molte scorciatoie cognitive che automatizzano i nostri procedimenti di pensiero, le nostre scelte e i nostri comportamenti: questo sistema il più delle volte risulta efficace per il nostro adattamento al mondo e alla società. Ma ci sono dei casi o dei momenti in cui certi pensieri o certi automatismi possono creare disagio nelle nostre

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relazioni con noi stessi e con gli altri. In questi casi, quelle che normalmente sono scorciatoie si trasformano in trappole cognitive, che può essere utile riconoscere ed evitare.

Le trappole cognitive La più nota trappola cognitiva è forse la cosiddetta “profezia che si auto avvera”: essa consiste nell’impostare – spesso inconsapevolmente – il proprio comportamento nei confronti di altre persone secondo le aspettative di quello che accadrà in base alle proprie convinzioni, senza accorgersi che questo modo di porsi renderà più probabile che le nostre aspettative più temute si avverino. Rimuginare sul fatto che il capo sicuramente non mi darà quel permesso che voglio chiedere può portarmi a domandarglielo in modo tale da rendere quella risposta negativa più probabile; iniziare una partita pensando di avere già

perso non è il miglior modo per provare a vincerla. Altri cosiddetti pensieri irrazionali sono riconducibili alla difficoltà che talvolta abbiamo a distinguere tra fatti e pensieri. A volte l’assenza di alternative che percepiamo nelle nostre scelte viene da noi vissuta come un fatto oggettivo e inamovibile, quando invece può essere frutto della mancata analisi di alternative possibili. Altri tipici pensieri semplificatori sono tutti quelli che chiamiamo generalizzazioni o stereotipi: dare delle etichette a categorie di persone ci serve per orientare i nostri compor-


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tamenti: se pensiamo che “le donne non sanno parcheggiare”, posizioneremo la nostra auto a debita distanza da quella di una signora. E la ricerca della conferma alle proprie convinzioni (il cosiddetto “bias della conferma”) ci porta spesso a selezionare le informazioni che sono coerenti con le nostre opinioni (per es. ricordare episodi di donne in difficoltà con un parcheggio). La realtà è complessa e incerta,

per cui ci troviamo spesso a prendere decisioni e a dare giudizi sulla base di informazioni incomplete, da qui l’utilizzo delle scorciatoie cognitive cosiddette euristiche. Una delle più significative è l’euristica della disponibilità, che ci porta a stimare la probabilità di un evento sulla base delle informazioni che ci vengono più facilmente in mente. Se nonostante i giudizi positivi di tante persone abbiamo personalmen-

te una cattiva esperienza in un ristorante, probabilmente non ci ritorneremo anche se un caso negativo su centinaia di casi positivi pesa statisticamente poco. Il mondo del gioco d’azzardo ci offre poi molti esempi di distorsioni cognitive: per esempio, il concetto di numero ritardatario nel Lotto si basa sull’assunto che un numero che non esce da tanto tempo su una ruota abbia più probabilità di essere estratto, quando invece statisticamente la probabilità di un numero di essere estratto è la stessa in ogni nuova estrazione: ogni nuova estrazione è un evento statisticamente indipendente dalla precedente. Noi possiamo convivere benissimo con questo tipo di pensieri senza preoccuparci necessariamente di essere più razionali: infatti essere più razionali non significa sempre essere più felici o stare meglio con gli altri (se portiamo un nostro amico in un ristorante dove abbiamo mangiato male – solo noi su un migliaio di clienti –, il nostro amico potrebbe dubitare della nostra amicizia, alla faccia della statistica). Se però ci accorgiamo che certi nostri automatismi ci creano disagio in alcuni contesti della nostra vita (es. non ci presentiamo mai ad un esame perché siamo sicuri che saremo bocciati), la prima cosa utile da fare è riconoscerli come tali: cioè considerarli non come imposizioni di una forza oscura che ci obbliga ad agire in un certo modo, ma come comportamenti automatici che restano tali finché non decidiamo, consapevolmente, di comportarci diversamente. ■ 4 2012 | www.mastermeeting.it 87


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Mba anche nel weekend IL MASTER PER ECCELLENZA DELLA CLASSE DIRIGENTE CAMBIA PELLE E SI RINNOVA PER RISPONDERE ALLE NUOVE ESIGENZE DEI MERCATI E DEGLI ASPIRANTI TOP MANAGER, CHE OGGI HANNO PIÙ CARICO DI LAVORO IN AZIENDA E MINORI POSSIBILITÀ DI ALLONTANARSI PER TROPPI GIORNI Gaia Fiertler

l master in business administration (mba) resta un percorso unico e inconfondibile nel panorama dell’alta formazione, ma in tempo di crisi si presenta con nuovi formati, nuovi contenuti e nuovi sbocchi. Per esempio, gli italiani sono sempre meno propensi a lasciare il posto di lavoro per dedicarsi un anno intero all’alta formazione, visto che l’mba è consigliato dopo qualche anno di esperienza professionale, e

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non subito dopo la laurea, per aver già toccato con mano la complessità aziendale. Così, in assoluto, la presenza di italiani nelle classi a tempio pieno è diminuita: oggi è solo il 15% nelle due aule di Sda Bocconi su un centinaio di persone, il 25% al Mip Politecnico di Milano, mentre al Mib School of Management di Triste gli stranieri salgono al 35%. «Sono loro che fanno tenere i numeri delle iscrizioni agli mba full-time del-


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che per il classico mba. Oggi gli stranieri lasciano più facilmente il lavoro rispetto agli italiani, anche perché in molti casi il master rappresenta un “cancello di uscita” dal proprio Paese, ma per noi è diverso», afferma Stefano Ronchi (sopra), direttore programmi mba del Mip Politecnico di Milano. Così, accanto all’mba serale, quest’anno la business school milanese ha introdotto anche il formato weekend con un’aula di 40 persone da tutta Italia (+30% rispetto al serale).

Più scelta tra full o part time, mista, serale, e fine settimana Gli italiani continuano comunque a farla da padroni negli La nuova sede del Mip, la business school del Politecnico di Milano, al quartiere Bovisa

le ultime edizioni», spiega Vladimir Nanut (foto a sinistra), direttore scientifico Mib di Trieste e presidente dell’associazione italiana per la formazione manageriale (Asfor), rieletto a gennaio per il triennio 20122014. Tuttavia, gli italiani ricompaiono più numerosi nei formati part-time, più concilianti con il lavoro, come il serale o la formula week-end, introdotta di recente. «Cerchiamo soluzioni più flessibili an-

Esultanza tra i neodiplomati al Mib di Trieste 4 2012 | www.mastermeeting.it 89


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rettore servizi corporate Escp Europe, Torino Campus. Un'aula della Fondazione Cuoa in Provincia di Vicenza

executive mba, la versione modulare per chi ha maggiore seniority e lavora mentre frequenta il corso, che è in forma mista («blended») tra presenza in aula ed «e-learning» (apprendimento a distanza). Ma anche in questo caso si affinano soluzioni ancora più agevoli e flessibili per l’impegno di tempo. Così Sda Bocconi nell’executive mba in italiano sta dando più spazio ai week-end rispetto alla settimana ogni due mesi (il master è l’unico italiano entrato nella classifica di ottobre del Financial Times sugli executive mba, 22° in Europa e 5° nella lingua nazionale). «Con la crisi, i manager rimasti in azienda hanno maggiori responsabilità e più carico di lavoro, così diventa sempre più difficile allontanarsi per troppi giorni», com-

menta Bruno Busacca (in basso), direttore divisione master Sda Bocconi (partito a fine marzo l’executive mba, mentre si sono chiuse a fine aprile le iscrizioni per l’mba full-time e per il serale di ottobre). Al campus di Torino di Escp Europe, poi, è molto apprezzata la formula dell’mba diluibile nel tempo, con un primo anno in general management part-time (in crescita le iscrizioni degli ultimi due anni) che poi, eventualmente, si integra con un altro anno di executive mba itinerante in Europa. «In questo modo si alleggerisce la spesa e l’impegno di tempo sia per le aziende che per i privati», afferma Silvio Marenco (sopra) di-

A lezione al Mip Politecnico di Milano

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Le nuove specializzazioni Ma come cambiano e di cosa si arricchiscono i classici programmi di finanza, strategia, risorse umane e marketing? Sempre più gli mba prevedono moduli di specializzazione nei settori che oggi richiamano profili altamente qualificati, come l’energia (introdotta per esempio nell’edizione mba che parte a maggio al Mip di Milano), il lusso e l’innovazione, cui sta pensando Sda Bocconi dopo la partnership con Bulgari nel fashion. Più focalizzazione sul risk management e sui mercati del far east e del medio oriente, invece, al Mib di Triste e workshop per conoscere i Paesi del middle east e del Bric al campus di Torino dell’Escp


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Loro l’hanno fatto... Mba «evergreen»: sono anticiclici, danno grandi speranze e, in molti casi, si traducono in nuove opportunità di lavoro. Sempre più autofinanziati, ormai per oltre i due terzi delle iscrizioni, i master in business administration servono per diventare forti nell’approccio interfunzionale e strategico e fare salti di carriera; per cambiare azienda e colmare lacune gestionali dopo il passaggio da una funzione tecnica a una gestionale, da una unità di business alla direzione generale. Giuseppe Martelli, per esempio, attuale ad della farmaceutica Haupt Pharma Latina, nel 2009 ha deciso di frequentare l’executive mba di Luiss business school a seguito della cessione di Pfizer dello stabilimento produttivo di Latina, dove era direttore delle operation, al gruppo tedesco sopracitato. «Nell’incertezza, ho deciso di investire sulla gestione e pianificazione finanziaria e sulla business strategy», racconta il manager, cui poi nel 2010 è stato proposto l’attuale incarico. Arturo C., partecipante all’executive mba di Mib school of management, da project coordinator è diventato head of internal communication del gruppo Bnl Bnp Paribas e Pauline E. è passata da project manager a general manager real estate in Wärtsilä corporation. Alberto Arena, invece, ha concluso da poco l’executive mba alla business school Escp Europe. Era product manager in Mcm, azienda familiare e, ora, è direttore tecnico e production manager: «La mia capacità di analisi e la visione strategica stanno facendo progressi notevoli. Oggi vedo più facilmente la linea da seguire per mantenere profittabilità e sostenibilità anche in condizioni difficili». Vera Barro (foto), allieva dell’ultimo executive mba part time della Fondazione Cuoa di Vicenza (20102012), è ingegnere gestionale nel distretto del mobile che, in questi anni, sta cercando di passare da

Europe. In generale poi le business school italiane stanno potenziando l’area imprenditoriale. «Si contribuisce allo sviluppo del sistema paese con nuove idee di business», aggiunge Ronchi. Per favorire una mentalità imprenditoriale aiuta anche un’altra novità dei nostri master: più esperienze sul campo e meno aula. «Si è capito che non basta più solo studiare

una realtà artigiana e padronale a soluzioni di tipo manageriale, con nuove strategie e una maggiore attenzione ai costi, al controllo di gestione, alla gestione delle risorse con profili dedicati. «Nel 2009 ho sentito l’esigenza di aggiornare le mie competenze e capacità e per questo ho scelto l’emba part time», spiega Vera Barro. Che in poco tempo è passata da un ruolo operativo a una funzione trasversale di gestione e da una direzione tecnica di un’azienda di cento persone a un ruolo di operation e direzione acquisti di un’azienda di un grosso gruppo industriale. «Nonostante i sacrifici soprattutto in termini di tempo ne vale la pena, anche perché la struttura del master viaggia in parallelo alle problematiche quotidiane dell’azienda (finanza, gestione hr in periodi di crisi, controllo gestione, analisi investimenti). Mi sta aiutando a capirne le dinamiche e a interpretarne e/o anticiparne gli sviluppi, oltre al confronto con gli altri colleghi, tutti molto preparati.» Marta Barbieri, laurea in ingegneria gestionale e due esperienze in Benetton e Fiamm spa, nel 2009 sceglie l’mba part time della Fondazione Cuoa, in collaborazione con l’Università del Michigan, Dearborn (Usa). Sedici mesi di lezioni, laboratori e confronti con manager di chiara fama per approfondire i campi delle operation, finance, human resource e marketing. «Il master di respiro internazionale, con specializzazione nel campo del global operation management, mi ha permesso di maturare una visione a 360 gradi del panorama aziendale nazionale, oltre che estero. Un bagaglio indispensabile per fare carriera all’interno del gruppo Fiamm di Montecchio come purchasing and supply chain manager per la B.U. Group strategic development e in Svizzera per la Fz Sonick come Industrial supply chain manager. Oggi, a 28 anni, rivesto un ruolo di responsabilità nell’area acquisti per la B.U. Burners dell’Ariston Thermo Group, leader mondiale nel settore del comfort termico. Se mi guardo indietro la strada percorsa è già molta. Non c’è evoluzione senza formazione», conclude Marta Barbieri.

i grandi casi di Harvard per affrontare la complessità aziendale, ma serve sfidarsi in project work reali per aziende più accessibili sul territorio. In questo modo si riduce la distanza fra modelli teorici e gestione delle problematiche aziendali perché le si affronta dall’interno, e poi il confronto reale aiuta lo spirito imprenditoriale sempre più necessario»,

spiega il presidente Nanut. Negli mba ed executive mba italiani c’è inoltre un’attenzione crescente alle «soft skill», come la leadership, la negoziazione, la comunicazione e l’apprendimento continuo, anche con metodi nuovi, proprio per gestire le aree aziendali per processi non più per funzioni. Così la Luiss Business school, per esempio, oltre ai già conso4 2012 | www.mastermeeting.it 91


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Neodiplomati al Mip di Milano

nomico-finanziaria e organizzativa, come la filosofia, l’arte e la scienza», commenta Gabriele Gabrielli, direttore dell’executive mba Luiss business school.

Gli sbocchi privilegiati

Il campus di Torino di Escp Europe

lidati coaching e team building teatrali, sviluppa le capacità di leadership con tecniche di mindfulness (consapevolezza e presenza a se stessi), su cui sta facendo ricerca e investimenti. Inoltre sta mettendo a punto un ciclo di seminari, tipo colloqui filosofici, sui rapporti tra etica ed economia. «L’obiettivo è di sostenere e sviluppare il pensiero critico, costruendo occasioni di confronto con prospettive diverse da quella eco-

Infine, negli ultimi due anni c’è stato un crollo dei classici sbocchi in finanza e consulenza strategica per gli mba, con più spazio per l’industria (in particolare i «consumer goods» e l’energia) e per i servizi, come le telecomunicazioni e il mondo digitale. Non solo in questo momento c’è meno competizione da parte dei mercati elettivi che assorbivano la maggior parte dei diplomati, ma cresce anche la sensibilità degli altri settori per la differenza che possono fare figure manageriali più preparate grazie al master. Tuttavia, «finanza

La sede di Sda Bocconi, la business school dell'ateneo milanese

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e consulting restano gli sbocchi elettivi e privilegiati degli mba, per la velocità di crescita e carriera e per le opportunità di incremento salariale, anche a giustificare il forte investimento», afferma Gianmario Verona (foto in basso), direttore mba full time Sda Bocconi. E da più parti si è convinti che riprenderanno ad assumere di più, anche se non ai ritmi precrisi. Non che nomi come Goldman Sachs, Bank of America, Nomura, Ge Capital e Banca Imi siano spariti dal placement di Sda Bocconi, ma si sono ridotti i numeri. Infatti, se prima gli sbocchi erano suddivisi equamente fra finanza, consulenza e industria e servizi, nella classe mba del 2010 questi ultimi sono saliti al 40% , contro il 24% di finanza e il 22% del consulting. Mentre al Mib di Trieste il finance da oltre il 30% è sceso al 17%. Benché però i centri finanziari di Londra e Francoforte abbiano dimezzato le assunzioni, Escp Europe inizia a riscontrare un leggero recupero a Londra per ruoli da rimpiazzare. Ma se torneranno ad assumere in modo più consistente, lo vedremo solo nei prossimi anni. ■


UNA METAFORA PER CRESCERE a cura di Leonardo Frontani mm@twt-team.it

Haiku: la poesia della perfezione

eduto sul pavimento di legno levigato, il vecchio monaco guerriero, traccia il suo “Se” con l’inchiostro di china sulla carta di riso: “Tra gli alberi il ciliegio, samurai tra gli uomini”. Versi belli, profondi, ermetici, ricercati? Questa è l’arte dell’Haiku un antico componimento poetico nato in Giappone, composto da tre versi per complessive diciassette sillabe. L’Haiku non è una sentenza, un giudizio o un commento con scopi didattici o morali, né tantomeno un qualunque sillogismo. L’Haiku in realtà è più vicino ad una ricercata pittura o ad una melodia ipnotica che a una mera operazione intellettuale. L’Haiku è una ricerca di perfezione, orientata ad alleggerire a svuotare il pensiero espresso, pur mantenendo po-

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tere evocativo ed incisività. Haiku è energia e creatività, quella delle giuste parole e del loro giusto valore. Le parole si assemblano tra loro quasi in maniera naturale, ognuna delle 17 sillabe è preziosa per cogliere l’essenza stessa della natura. Navigando in rete trovo molti link a come scrivere un Haiku, ma nessuno al perché scriverlo. Sì, perché qui stiamo parlando di poesia e forse questa forma di espressione è quella che più perde consenso nella civiltà della velocità e della “iperconnessione”. Per scrivere una poesia occorre forse prima sentire o vedere oltre le immagini; occorre trovare il tempo ed il luogo per coltivare l’ispirazione; occorre altresì avere tecnica e passione. Rimane aperto quindi il quesito sul perché l’uomo digitale debba oggi conside-

rare l’Haiku una opportunità? A cosa mi serve? A chi interesserà? A mio modesto giudizio, è proprio il sorgere di questa necessità di dare una funzione alle cose che facciamo e riconoscergli un’utilità, ad impoverire l’uomo e rilegare la Bellezza in stereotipi e categorie. Il bello è una condizione umana a cui ambire, è obiettivo di crescita e fonte d’ispirazione non solo a livello culturale. Steve Jobs era un maniaco dell’estetica; era convinto che uno strumento bello, fosse anche più efficace oltre che apprezzato. Molti grandi uomini nella storia, ma non abbastanza, si sono accorti che, sebbene non ci si faccia caso, c’è così tanta bellezza intorno a noi che necessita una sorta di mediazione per essere colta dai più distratti. Comporre un Haiku è come riprodurre il processo naturale della creazione e dell’evoluzione in tutto il suo splendore e manifestare il Bello. Il poeta si fa mezzo, affinché l’essenza di ciò che ci circonda possa trovare espressione, con la consapevolezza che il linguaggio non potrà comunque mai testimoniare realmente l’energia di tutto ciò che ci pervade; il processo di miglioramento e di crescita è inarrestabile in un Haiku e nel suo autore: entrambe per loro natura meriteranno infinite e minute revisioni. Forse i terribili samurai, praticavano questa disciplina, per alleggerire la loro anima sanguinaria. Magari i terribili uomini moderni, potrebbero trovare lo stesso giovamento. ■ 4 2012 | www.mastermeeting.it 93


FINANCE CONFIDENTIAL a cura di Andrea G. Moscatelli mag2063@yahoo.it

ivie ovvero l’imposta sul valore L’

degliimmobili all’estero ra le novità assolute delle nuove imposte definite a fine anno nel decreto denominato “salva Italia”, si segnala l’imposta sul valore degli immobili all’estero, definita una “mini patrimoniale”, che però scorrendo il disposto lascia alcuni dubbi soggettivi ed oggettivi nell’ambito della sua applicazione, almeno sino al momento

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viene stabilito che un’imposta pari allo 0,76% del valore dell’immobile all’estero deve essere pagato annualmente da chi possiede a vario titolo immobili all’estero: 760 euro ogni 100.000 euro di valore, con applicazione retroattiva già dal 2011. Viene automatico considerare che l’aliquota indicata dello 0,76% è identica all’aliquota “base” indicata per la tassazio-

positivo la norma prevede che è soggetto all’imposta il residente nel territorio italiano, tale residente può essere proprietario dell’immobile, o che ha su di esso diritti reali incluso l’usufrutto: l’aliquota viene applicata sul valore di acquisto del rogito oppure sul valore di mercato dell’immobile stesso rilevabile nel luogo in cui è situato l’immobile, rimanendo

in cui vengono espresse le seguenti riflessioni. Tutto nasce dal recente Decreto Legislativo 201/2011 convertito nella Legge 214/2011 e più precisamente l’articolo 19, comma 13 e seguenti nei quali

ne delle seconde abitazioni ai fini IMU, e quindi parrebbe che l’estensore abbia voluto equiparare a tassazione IMU le seconde case dei residenti sia che si trovino in Italia che all’estero. Nella ricerca del soggetto im-

oscuro il meccanismo ed il metodo da utilizzare, e soprattutto come verranno predisposte le verifiche. Dall’imposta infine è detraibile l’eventuale imposta patrimoniale versata nello Stato in cui è sito l’immobile.

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FINANCE CONFIDENTIAL

Il possesso di un immobile all’estero per un contribuente residente in Italia, ossia un soggetto che predispone e paga la dichiarazione dei redditi nel nostro Paese tuttavia è molto varia soprattutto se si considera i lavoratori residenti stranieri con immobili nel Paese di origine, ai lavoratori italiani all’estero che presentano dichiarazione in Italia. Se si è proprietari di un immobile all’estero si era e si è tenuti a dichiararlo compilando il quadro RW del modello Unico e quindi pagare le imposte sulla

Ne deriva che, i contribuenti che abbiano dichiarato gli immobili all’estero compilando il quadro RW nelle precedenti dichiarazioni pagheranno dal 1 gennaio 2012 la patrimoniale “una semper” come del resto i possessori delle seconde case italiane. Ma cosa accadrà per i lavoratori stranieri che possiedono un immobile nel loro Paese di origine nel quale possono risiedere i propri congiunti e che sino allo scorso anno hanno presentato magari solo il 730 quali lavoratori dipendenti? In quanto

base della rendita reale, ossia gli affitti percepiti, ossia presunta sulla base della rendita catastale definita dal Paese in cui si trova l’immobile che in alcuni casi è tutt’altro che semplice se non totalmente assente.

residenti in Italia dovrebbero compilare il quadro RW determinando il valore catastale della loro abitazione, abbandonare il 730 e compilare il modello Unico: quindi auto denunciare al fisco di essere proprietari

nei Paesi più svariati di unità immobiliari presumendo dei valori di acquisto o rendite da immobili. Ritornando alla ratio della norma che era quella di voler colpire con la medesima tassazione IMU le seconde case all’estero dei residenti italiani, si apre una difficile applicazione del concetto di eguaglianza nell’applicazione della norma stessa tra i residenti, infatti non è chiaro come l’Amministrazione Finanziaria procederà non solo a verificare che tutti contribuenti procedano a dichiarare le proprietà all’estero ma anche i valori che vengono dichiarati per tali immobili. Forse l’amministrazione ha in animo di procedere ad una verifica ispettiva internazionale, ovvero sulla base della nazionalità dei residenti, invierà delle informative a tutti i Paesi per farsi confermare l’esistenza o meno di immobili di proprietà, la presenza di diritti reali (sempre che la fattispecie sia prevista nei rispettivi ordinamenti) e la valutazione di tali immobili. Tuttavia potrebbero esserci dei veti, magari proprio legislativi, da parte di alcuni Paesi a non voler trasmettere tali dati in assenza di procedure a carico dei singoli loro connazionali. La situazione al momento attuale pare piuttosto ingarbugliata, ci si deve affidare alla speranza che prima dello scadere dei termini per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi vengano emanate delle circolari che definiscono meglio sia gli aspetti soggettivi che gli aspetti oggettivi, anche se, comunque verranno regolati, determineranno un trattamento differenziato tra i residenti contribuenti. ■ 4 2012 | www.mastermeeting.it 95


LA PAROLA AL FISCALISTA a cura di Giuseppina Dipierro

Le società immobiliari la non operatività nella fase di liquidazione ordinaria l panorama delle società immobiliari è particolarmente composito. Infatti le società immobiliari si suddividono in società di costruzione, la cui attività esclusiva o prevalente è la costruzione o ristrutturazione di immobili per la vendita, immobiliari di compravendita che si occupano dell’acquisto e della rivendita di immobili e immobiliari di gestione, caratterizzate dalla gestione di patrimoni immobiliari, effettuata per lo più tramite la loro concessione in locazione a terzi. Quest’ultima tipologia viene utilizzata da molti imprenditori per salvaguardare il patrimonio immobiliare detenuto in regime d’impresa. Nella specie viene realizzata una scissione della società, attribuendo il compendio immobiliare ad una società di nuova costituzione e continuando a svolgere l’attività commerciale e/o industriale a rischio d’impresa. In questo modo la società beneficiaria di nuova costituzione si limiterà a gestire il complesso immobiliare preso in carico. La distinzione tra le società in parola assume rilievo sotto il profilo della fiscalità diretta, in quanto sia l’attività di compravendita che quella di costruzione, per esplicito richiamo fatto dall’art. 2195, cod. civ., sono qualificabili come attività commerciale, assoggettata al reddito d’impresa, per cui gli immobili di proprietà della società non sono tassati autonomamente ma concorrono a formare il reddito complessivo come componenti del reddito d’impresa seppure con criteri diver-

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96 4 2012 | www.mastermeeting.it

si a seconda della categoria di appartenenza. Diversamente, i redditi derivanti dagli immobili posseduti dalle immobiliari di gestione divengono, ai sensi del comma secondo, lett. a) dell’art. 55 del TUIR, reddito d’impresa qualora l’attività sia organizzata in forma d’impresa ancorché non sia esercitata in forma societaria. In sostanza, non tutte le immobiliari di gestione realizzano reddito d’impresa. In tale ipotesi, gli immobili sono tassati come redditi fondiari, a condizione che siano determinabili su base catastale, o come redditi diversi ai sensi dell’art. 67 del TUIR. Tanto premesso, una delle problematiche connesse alla fiscalità diretta delle società immobiliari è l’applicabilità a queste ultime della disciplina prevista per le cosiddette società di comodo. La disciplina sulle società non operative, contenuta nell’articolo 30 della legge 23 dicembre 1994 n. 724, nasce con l’obiettivo di contrastare quelle società che si costituiscono esclusivamente per gestire il proprio patrimonio nell’interesse dei soci, senza svolgere, in tal modo, un’effettiva attività commerciale. In linea generale, la disciplina prevede l’effettuazione di un test di operatività mediante il quale la società individua il proprio status di operatività. Nell’ipotesi in cui la società risulti non operativa, l’articolo 30 prevede determinate conseguenze rilevanti ai fini delle imposte sui redditi, IRAP e IVA. L’intera disciplina delle società non operative può essere, in

tutto o in parte, disapplicata attraverso il c.d. interpello disapplicativo: con tale strumento il contribuente può dimostrare all’Agenzia delle Entrate le oggettive situazioni che non gli hanno consentito di raggiungere i ricavi, gli incrementi di rimanenze, i proventi e il reddito nelle misure minime previste dal medesimo articolo 30. Il ricorso all’interpello disapplicativo non è sempre necessario. A partire dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2007, sono state introdotte situazioni che determinano l’automatica disapplicazione della disciplina sulle società di comodo. Tra queste, un cenno particolare merita la messa in liquidazione ordinaria e l’inizio delle procedure di liquidazione coatta amministrativa o fallimento, trattandosi di momenti della vita societaria in cui l’attività posta in essere non può essere considerata normale, in quanto finalizzata alla definizione dei rapporti della società con i terzi per consentire la ripartizione del patrimonio residuo tra i soci. In particolare, la disapplicazione automatica opera purché nella dichiarazione dei redditi sia stata manifestata la volontà di richiedere la cancellazione dal registro delle imprese entro il termine di presentazione della dichiarazione successiva a quella in cui hanno assunto l’impegno. In tal caso, la disapplicazione automatica opera sia con riferimento al periodo d’imposta in cui è assunto l’impegno che a quello precedente e successivo. ■


L’uccellino che vedete in alto a sinistra diceva sempre: “Per me niente stormi, io volo da solo”. Secondo voi, come è andata a finire?

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PAESI EMERGENTI

Riflettori puntati

sull’Angola DAL 2002, DOPO UNA GUERRA DURATA 30 ANNI, È INIZIATO IL PROCESSO DI RICOSTRUZIONE E LA STABILITÀ POLITICA ED ECONOMICA HA APERTO NUOVE ED ECCELLENTI OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO. DAL SETTORE SOCIALE A QUELLO ECONOMICO E POLITICO SI RESPIRA VENTO DI PROGRESSO. ED ORA IL GOVERNO SPINGE SULL’ACCELERATORE PER IL RILANCIO DEL TURISMO E CERCA NUOVE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS CON GLI IMPRENDITORI ITALIANI A cura di Tiziana Conte

Angola sta vivendo il momento più florido della sua storia. «Dal 2002, dopo 30 anni di guerra civile, abbiamo iniziato la ricostruzione del Paese ancora sconosciuto al turismo di massa, ma con molte potenzialità», ha esordito Floriano de Almeida da Conceiçao (a destra), ambasciatore della Repubblica di Angola in Italia, alla conferen-

L’

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za organizzata lo scorso febbraio alla Bit di Milano. L’Angola per la prima volta era presente con uno spazio espositivo e una nutrita delegazione, fra cui tour operator di Luanda, al fine di creare partnership con società italiane e promuovere l’offerta turistica agli agenti di viaggi. Un chiaro segnale che conferma quanto previsto dal nuovo piano

d’azione del Ministero da Hotelaria & Turismo, più che mai intenzionato a sviluppare un comparto che potrebbe rivelarsi molto importante per lo sviluppo occupazionale. Un obiettivo cruciale del Governo è, infatti, la creazione di posti di lavoro e ce la mette tutta, visto che il tasso di disoccupazione al 43% nel 2002, nel 2010 si era già attestato intorno al 26%. Se-


PAESI EMERGENTI

La capitale Luanda con la Fortezza di San Miguel, che domina la città dall’alto

Le cascate di Kalandula, vicino alla città di Malanje, sono uno spettacolo magnifico, soprattutto al termine della stagione delle piogge

condo i dati dell’Organizzazione mondiale del turismo tra il 2006 e il 2010 il contributo medio annuo del turismo, all’occupazione, è stato dello 0,5%, con circa 139mila lavoratori occupati, un volume di affari cumulato pari a 2,1 miliardi di

dollari e fondi pubblici allocati al settore per 747 milioni di dollari. Sono numeri decisamente sottodimensionati rispetto alle potenzialità del Paese che ora più che mai si sta dando da fare per diventare una meta d’eccellenza. E le premesse perché il turismo possa decollare ci sono tutte. L’Angola, nella regione occidentale dell’Africa Australe, è costituita da varie zone che hanno caratteristiche estremamente diverse, anche climatiche: dalla giungla tropicale del nord, all’altopiano centrale freddo e secco, alla regione arida del sud vicina al deserto del Kalahari e offre, insieme alla sua tradizionale cultura, un originale artigianato, suggestive danze rituali e una natura ancora incontaminata: spiagge sulla costa atlantica e un grande altopiano solcato da fiumi, cascate maestose e vaste pianure, habitat di una ricca fauna e di una rigogliosa flora. Tra i luoghi più suggestivi ci sono le cascate Calandula (Duque de Bragança) sul fiume Lucala, un affluente di destra del Cuanza, ma anche l’altopiano del Bié, della zona rocciosa di Pungo Andongo, dell’area desertica di Namibe. Nel 2010 è stato aperto ai turisti il Parco naturale di Chimalavela a Baia Farta. Un’area apposita è stata allesti-

ta per consentire ai turisti di osservare le diverse specie di animali ospitate e che risultano in netta crescita proprio grazie alla nuova politica di gestione e preservazione. Il Parco naturale regionale era stato dichiarato tale nel 1974 e costituisce, con la sua superficie di 150 kmq, la principale riserva naturale della provincia di Benguela. Il territorio ancora vergine dell’Angola si presta in particolare all’ecoturismo, attento alla sostenibilità ambientale degli investimenti. Fra le mete che certamente potrebbero risultare allettanti a chi vuole investire nel turismo, rientrano le spiagge tra Luanda e Benguela con scenari assolutamente incantevoli; il deserto del Namibe (che segna l’inizio del deserto che dà il nome alla limitrofa Namibia); le montagne mozzafiato dell’Altopiano nella provincia della Huila (capitale Lubango) la cui area offre cascate, spettacolari fenditure vulcaniche.

40 nuovi alberghi in due anni «L’Angola è un Paese con importanti risorse naturali: petrolio, diamanti e gas naturale e che», come sottolinea l’Ambasciatore in Italia, «è aperto agli investitori esteri per i quali sono previsti interessanti incenti4 2012 | www.mastermeeting.it 99


PAESI EMERGENTI

vi – in particolare per la costruzione di infrastrutture come porti turistici, aeroporti, strade ma anche alberghi – e per sviluppare il turismo balneare, nautico e culturale ma anche per promuovere itinerari ecosostenibili finalizzati allo sviluppo di alcune aeree e del mondo rurale, secondo il Piano Nazionale per lo Sviluppo del Turismo messo a punto dal Governo». Data la crescente domanda interna ed il potenziale turismo straniero gli investimenti nell’ alberghiero e turistico in generale, assumono un crescente interesse. Obiettivo del governo mettere al passo le infrastrutture e inserire gradualmente il Paese negli itinerari turistici dell’Africa Australe. Nel 2010 (ultimi dati disponibili), sono state registrate circa 425.000 presenze, di cui 170.000 dall’Europa, 88.000 dall’Asia, 82.000 dal Continente americano e 80.000 dall’Africa. «Dal 2066 al 2010 l’Angola ha ricevuto 15 mila turisti dall’Italia», precisa Pascoal Santana (in alto), direttore del Ministerio de Hotelaria e Turismo. «I segmenti che tirano di più sono sicuramente quelli d’affari e Mice», ci confida, «non solo per le moderne e nuove strutture ricettive ad essi dedicate, ma anche perché in grado di sostenere i prezzi elevati delle grandi città». Il costo medio di 100 4 2012 | www.mastermeeting.it

un pernottamento a Luanda si aggirerebbe, infatti, sui 450 dollari. Sulla base dei progetti esistenti, che prevedono, tra l’altro, la costruzione di 200 alberghi, il Governo stima che entro il 2015 gli arrivi dei turisti potranno arrivare a 2,5 milioni, per poi raggiungere i 4,5 milioni nel 2020, con un contributo al PIL almeno del 4%. Per quanto riguarda la capacità ricettiva, nel Paese alla fine del 2010 si contavano 146 alberghi per un totale di 370.000 camere e 600.000 posti letto, a cui si aggiungevano altre 996 unità ricettive (pensioni e altre sistemazioni) per un totale di 439.000 camere e 715.000 posti letto. «Negli ultimi due ani sono stati costruiti 40 nuovi alberghi di catene internazionali», sottolinea il Direttore del Ministero e ci informa che «nel 2013 è prevista, a Luanda, l’apertura dell’InterContinental Hotel & Casino». L’albergo, nei pressi del quartiere Miramar che ospita la maggior parte delle ambasciate estere, disporrà di 389 camere disposte su 25 piani ed offrirà viste spettacolari sul porto e della costa atlantica. Non mancheranno i servizi e gli spazi per conferenze tra cui una sala di 600 metri quadrati con una zona foyer, 810 sale riunioni flessibili (per un totale di 500 metri quadrati). Other amenities will inclu-

de a fully-equipped gym, indoor and outdoor pools, and a 300-square-metre retail space. Per il rilancio del turismo, il Governo di Luanda punta di estendersi al mercato SADC (Southern Africa Development Community) ed ottenere infine l’inserimento dell’Angola negli itinerari turistici internazionali seguendo l’esempio di altri Paesi dell’area tra cui Kenya, Mozambico, Botswana e Tanzania. In questo contesto sono stati identificati una serie di poli turistici dove si dovrebbero concentrare le nuove iniziative (alberghi, servizi escursionistici ecc): il Parco naturale di Quissama, alle porte di Luanda; Le Cascate di Kalandula nella provincia di Falange – La Riserva naturale di Okwango a Kuando Kubango – Baia Azul di Benguela; Deserto e costa del Namibe. Rientrano in questo progetto anche il ripristino della navigabilità del fiume Kwanza sia per scopi turistici che di trasporto merci e la creazione di una vasta zona turistica transfrontaliera tra Angola, Zambia e Botswana. In crescita, se pur lenta, il numero dei turisti italiani anche grazie all’incremento dei tour operator che inseriscono pacchetti ad hoc sulla destinazione africana. Da questa estate anche I Viaggi di Maurizio Levi ha deciso di introdurre in catalogo una programmazione che comunque si addice al turista con un grande spirito di adattamento. Si visita il Parco di Iona, una zona selvaggia di montagne e vallate aride dove antilopi, orici, struzzi, zebre e gazzelle vivono indisturbati, piccoli agglomerati di capanne abitate da gruppi di pastori nomadi Himba, Mundimbas e Macawa-


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na, le cui donne si spalmano il corpo con una pasta di argilla rossa mescolata a grasso e si passa per la selvaggia foce del fiume Kunene, che segna il confine con la Namibia, dove si corre su spiagge sterminate abitate solo da uccelli e forse da qualche foca; si costeggiano le enormi dune striate della Baia dos Tigres che terminano nelle agitate acque dell’oceano Atlantico e si risale sull’altopiano attraverso lo spettacolare Leba Pass fra savane e grandiosi baobab. E si finisce a Lubango, la città più importante dell’Angola del Sud. E questo è solo un assaggio.

Prima e dopo. Ecco come sarà l’Intercontinental Hotel & Casino di Luanda al termine dei lavori previsto nel 2013

Piatto ricco per le Compagnie aeree La crescita d’interesse da parte dei Tour operator italiani si spiega anche con la potenziata offerta di collegamenti aerei messa in atto dai vettori che già da un paio d’anni hanno incrementato gli investimenti sull’Angola. A cominciare da Tap, la compagnia di bandiera del Portogallo, il paese legato per storia, cultura e dinamiche socio-economiche. Non a caso Luanda è stata la destinazione che ha registrato il più forte incremento nel volume di traffico fra tutte le città africane servite da Tap. L’aumento degli operativi tra il Portogallo e l’Angola è confermata dal +162% sul numero totale dei passeggeri trasportati. Un successo dovuto anche all’incremento dei portoghesi che vanno a cercare fortuna data la crisi economica che attraversa il paese, nella ex colonia africana. Non a caso, in una delle nemesi storiche più inaspettate del secolo, l’Angola si sta comprando il Portogallo, il coloniz-

zato è diventato colonizzatore. Klm, che continua a rafforzarsi sul continente africano, da fine marzo 2012 opera due nuovi voli diretti, con Airbus A330200 da 243 posti, tutti i martedì e giovedì, da Amsterdam a Luanda. Gli orari sono studiati per permettere comode coincidenze dall’Italia e si distribuiscono nell’arco della settimana in maniera complementare rispetto ai voli già operati da Air France. L’offerta globale permetterà una maggiore scelta di frequenze tra l’Europa e l’Angola, per rispondere alle esigenze dei clienti. L’economia dell’Angola continua la sua rapida crescita, e con essa è sempre più alta la domanda di traffico aereo. Si spiega, così, l’accordo del 2 aprile scorso tra

Boeing e TAAG Angola Airlines per l’acquisto di tre ulteriori aerei 777-300 ER. L’ordine, per un valore di 895 milioni di dollari, include anche i diritti di acquisto per altri tre 777-300 ER. «Nel lavoro svolto per soddisfare la crescente domanda di viaggi da e per l’Angola, l’aggiunta di 3 ulteriori 777 ER alla nostra flotta, che attualmente detiene 5 Boeing 777, contribuirà a posizionarci tra le principali compagnie aeree africane», dichiara Antonio Luis Pimentel Araujo, presidente della TAAG. Il vettore continuerà ad accrescere la propria rete di collegamenti utilizzando i nuovi aerei per l’espansione delle rotte, inclusi collegamenti diretti con Rio de Janeiro e Sao Paulo in Brasile; Lisbona e 4 2012 | www.mastermeeting.it 101


PAESI EMERGENTI

Il Cristo Re di Lubango, capitale del distretto di Huila

La strada che conduce a Leba Pass è verde e rigogliosa, ma quando ci si spinge a valle il deserto inizia a far sentire la propria influenza

Oporto in Portogallo e altre destinazioni europee. Attualmente i voli sono operati con tre 777-200ER e due 777-300ER da Luanda a Lisbona dieci volte alla settimana, da Luanda a Pechino una volta alla settimana, da Luanda a Dubai due volte a settimana, a Sao Paulo quattro volte alla settimana, e a di Rio de Janeiro tre volte alla settimana. «L’aggiunta di questi aerei alla flotta metterà la Compagnia nella condizione di competere efficacemente con tutti i vettori esteri che intendono servire il mercato angolano e contribuirà ulteriormente ad attirare investimenti stranieri», fa sapere Augusto da Silva Tomas, ministro dei Trasporti.

Opportunità per le imprese italiane L’Angola ha conquistato l’invidiabile primato di avere avuto la maggiore crescita economica al mondo nell’ultimo decennio. Le ragioni di questa impetuosa crescita sono da ricercare innanzitutto nella stabilità politica e nelle riforme economiche varate dopo la fine della guerra civile ma anche nell’aumento del prezzo del petrolio e nella scoperta di nuovi giacimenti off-shore che ne hanno accelerato lo sviluppo (le esportazioni sono costituite al 90% da petrolio greggio). Il Paese ha così potuto investire 102 4 2012 | www.mastermeeting.it

in infrastrutture anche se ancora c’è molto da fare. Il settore petrolifero rappresenta la spina dorsale dell’economia del paese. Ma il Paese è pure il quarto produttore mondiale di diamanti, con un’estrazione totale che avrebbe raggiunto 10 milioni di carati nel 2008, destinata ad aumentare fino a 15 milioni di carati nei prossimi anni. L’ultimo sondaggio economico pubblicato da Reuters stima un ritorno della crescita a doppia cifra, nel 2012, spinta dall’aumentata produzione di petrolio. Ma bisogna puntare anche su altri settori, diversificare. “Il nostro Paese ha una politica fiscale che favorisce gli investitori esteri”, fa sapere Pascoal Santana e “la Legge per l’Investimento Privato prevede quindici anni di esenzione fiscale, oltre a tanti altri vantaggi. Il Governo angolano non applica criteri burocratici che danno luogo a tempi lunghi per chi voglia investire, ma stabilisce alcuni presupposti che portano dei vantaggi”. Ne sanno qualcosa le numerose aziende italiane presenti come, fra quelle che vi operano da più anni, il gruppo Cremonini, rappresentante dell’Inalca, produttrice di carne bovina e gigante a livello mondiale, che con un movimento d’affari intorno ai 30 milioni di dollari annui ha intenzione di estendere ancora

di più il commercio nel Paese, sfruttando anche il settore agricolo e dell’allevamento. Anche l’Eni continua a sviluppare la sua attività sul territorio. Josè Severino, presidente dell’Angolan Industrial Association (Aia) e Fausto Aquino, presidente di Assafrica & Mediterraneo-Confindustria hanno siglato, a gennaio scorso, l’accordo Quadro per sviluppare una collaborazione commerciale e industriale tra Angola ed Italia, assicurando al sistema privato italiano l’accesso commerciale ed industriale ad un paese il cui tasso di crescita del Pil, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, nel 2012 dovrebbe raggiungere il 10,8% e stabilizzarsi anche per gli anni successivi attorno a livelli del 6%. L’Accordo rappresenta un’opportunità per lo sviluppo delle imprese italiane in un Paese che è altresì piattaforma d’ingresso ad un mercato di 500 milioni di consumatori per i suoi rapporti di integrazione con gli altri paesi della SADC, l’organizzazione regionale africana di cui fa parte l’Angola. Fornire alle imprese angolane beni e servizi italiani on demand, secondo le effettive necessità del mercato angolano e soddisfare la domanda interna di un Paese tra i più importanti dell’Africa subsahariana è il senso dell’accordo in base al quale la Confindustria angolana segnalerà direttamente le necessità delle sue imprese associate ad Assafrica & Mediterraneo, che diventa


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Villaggio Himba, nel nord est del Paese

così il punto di ingresso italiano del settore privato per fare business con il Paese africano. Sarà l’AIA ad indicare le banche angolane interessate all’apertura di linee di credito “open” con banche italiane per finanziare l’acquisto di beni e servizi italiani, con copertura Sace se richiesta, tipicamente sotto forma di conferme di crediti documentari anche a pagamento dilazionato, strumentazione finanziaria concreta per dare certezza ai pagamenti da

Luanda, oggi, un cantiere a cielo aperto

parte delle imprese angolane. Una forte scelta di campo del sistema imprenditoriale angolano, che sceglie il sistema industriale e il modello di sviluppo italiano per far crescere il suo tessuto imprenditoriale ed il suo mercato interno. Ma anche un nuovo strumento per avvicinarsi a mercati che si stanno rivelando sempre di più la locomotiva di sviluppo mondiale. A fronte di un sistema nazionale ancora fortemente incentrato sugli idrocarburi

che però sta dedicando una crescente attenzione a infrastrutture e servizi, l’Angola sta puntando su aumento della spesa pubblica e attrazione degli investimenti esteri, attraverso incentivi al settore privato e vetrine commerciali multisettoriali che permettano la conoscenza diretta delle potenzialità come leva di sviluppo del Paese che punta su agricoltura e pesca, ambiente, arredamento e illuminazione, infrastrutture, moda, marmi e pietre, turismo, infrastrutture e trasporti. L’accordo prevede infatti anche lo sviluppo di progetti specifici nel settore Agribusiness e la partecipazione delle imprese italiane alle due principali manifestazioni fieristiche del Paese, la Fiera Internazionale di Benguela-FIB a maggio e la Fiera Internazionale di LuandaFILDA a luglio, che Assafrica & Mediterraneo si è impegnata a promuovere in Italia. Fondata nel 1930, l’AIA-Angolan Industrial Association ha sede a Luanda e conta circa 5000 imprese del settore privato di tutti i settori. ■ 4 2012 | www.mastermeeting.it 103


SCELTA PERCHÉ Affacciate sulla spiaggia di Milano Marittima, località glam dell’estate italiana, le suites del Waldorf e del Premier & Suites sono un must della Riviera. Design minimalista e alta tecnologia, per un lusso moderno che si sposa con la tradizionale ospitalità romagnola

LE SUITE DEL

Premier Resort MILANO MARITTIMA

HOTEL WALDORF 104 4 2012 | www.mastermeeting.it

PREMIER & SU

HOTEL WALDORF


UITES

SPECIALE SUITE EXPERIENCE Curiosità Nel 2013 verrà inaugurata la Diamod Suites: 120 metri quadrati con tecnologie all’avanguardia, luci laser, touch screen 60 pollici interattivo e al piano superiore, un idromassaggio con fondo in vetro.

P PREMIER & SUITES

arlando di Riviera Romagnola il termine “suites” potrebbe suonare un po’ strano, ma non se ci si riferisce a Milano Marittima, nota località à la page della Riviera, e ancor meno se le suite citate appartengono a Premier Resort (della catena Premier Hotels), brand sinonimo di luxury contemporaneo e cosmopolita che comprende il cinque stelle lusso Hotel Waldorf, il cinque stelle Hotel Premier & Suites e il quattro stelle superior Hotel Le Palme. Le 6 suites del Waldorf e Premier & Suites, tutte con magnifica vista sul mare, non deludono le aspettative degli ospiti più esigenti: dal servizio, davvero impeccabile, alle tecnologie di ultima generazione, questi appartamenti sono ambienti design minimal chic, in cui si riconoscono la firma dell’architetto Francesca Valzania, che ha curato tutti gli arredi interni, e la passione del gm del Gruppo Andrea Astolfi. «Cornice di una clientela raffinata e di tendenza, il Premier Resort è l’emblema di una progettualità alberghiera contemporanea, dove il design ruota attorno alla persona che lo abita», spiega Andrea Astolfi. Disposte su due livelli, con ampio living adatto anche a piccole riunioni, sono tutte dotate di terrazzi panoramici in tek con chaises longue e tavolo per la prima colazione, vasca Jacuzzi e bagno turco. Al secondo piano, che si raggiunge salendo una scenografica scala in cristallo, spiccano i pavimenti in madreperla. Ogni camera da letto ha il proprio bagno, rivestito in mosaico Swarovsky con vasca multifunzione, ed è interamente inondata di luce, grazie alle grandi vetrate panoramiche. M.B.

Note sulla location Premier Resort è un concept nuovo di ospitalità attento alle ultime tendenze, ideale punto di riferimento per soggiorni leisure e congressi. Offre: 164 camere, 8 junior suite, 6 luxury suite, 7 ristoranti, 5 bar, centro congressi con sale da 10 a 1.000 posti, centro benessere, 3 piscine, spiaggia privata, piano bar, garage. PREMIER RESORT Hotel Waldorf ★★★★★L Premier & Suites ★★★★★ Le Palme ★★★★S Via VII Traversa Mare 48015 Milano Marittima premier@premierhotels.it Numero verde 800773328 4 2012 | www.mastermeeting.it 105


SCELTA PERCHÉ La scelta “definitiva” per un soggiorno 7 stelle sul Lago di Como. Atmosfera di charme, arredi pregiati, servizi esclusivi e magnifiche terrazze panoramiche con Jacuzzi

Rooftop Penthouse GRAND HOTEL TREMEZZO LAGO DI COMO

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SPECIALE SUITE EXPERIENCE Curiosità Per un soggiorno da mille e una notte c’è la possibilità di privatizzare l’intero Rooftop con butler per un massimo di 8 camere da letto.

C

ent’anni di storia e uno stile d’ospitalità che è ambasciatore nel mondo del Made in Italy d’eccellenza. Questo è il Grand Hotel Tremezzo, albergo in stile Liberty inaugurato nel 1910 sulle sponde del Lago di Como, di fronte a Bellagio, che oggi rinnova la sua vocazione all’esclusività, proponendo agli ospiti la quintessenza del lusso: la Rooftop Penthouse. Situata al quinto piano, appena inaugurato – dove si trovano 5 suite super lusso e 3 junior suite, ognuna con terrazza privata e Jacuzzi riscaldata – la Rooftop Penthouse è un magnifico appartamento modulare, la cui versione base si estende su 110 metri quadrati ed è composta dall’unione di due suite: la Corner e la Front. Atmosfera di charme, mobili pregiati, stoffe preziose e servizi esclusivi, ma soprattutto la più bella vista sul lago di Como, costituiscono il fil rouge che lega ciascun ambiente. Qui l’ospite può scegliere la vista che preferisce tra Punta Balbianello e Bellagio. In posizione angolare, la Corner offre una suggestiva visione del lago e del parco secolare dell’hotel. Un corridoio in boiserie, all’ingresso, introduce alla camera da letto, con balcone, dotata di bagno in marmo Cedarstone, caratterizzato da una scenografica isola centrale, con vasca idromassaggio “panoramica” e doccia separata. Altrettanto esclusiva la Front Suite, con una spettacolare zona living panoramica che si affaccia direttamente sulla grande terrazza con Jacuzzi. A quest’ultima si accede anche dalla camera da letto master, dotata di un’ampia cabina armadio, che si apre su un bagno in marmo Imperiale, anche questo con vasca idromassaggio e doccia separata. L.C.

Note sulla location Albergo icona sulle sponde del lago di Como, da sempre meta di un turismo d’elite, il Grand Hotel Tremezzo sorge all’interno di un parco secolare di oltre 20.000 metri quadrati ed offre: 98 tra camere e suite, il ristorante gourmet La Terrazza, curato da Gualtiero Marchesi, il Fondue & Wine Bar “L’Escale”, il raffinato T Bar, più due deliziosi snack bar sulla spiaggia privata e nel parco, tre piscine, una spa e un elegante conference centre con sale illuminate da luce naturale. GRAND HOTEL TREMEZZO Via Regina 8 - 22019 Tremezzo - Lago di Como Tel. 034442491 - fax 034440201 www.grandhoteltremezzo.com info@grandhoteltremezzo.com 4 2012 | www.mastermeeting.it 107


PEOPLE

IN VIAGGIO CON

Eleonora Brigliadori “BISOGNA PARTIRE DA SÉ PER ANDARE INCONTRO AL MONDO” Tiziana Conte

l viaggio più importante? «È quello dentro sé stessi, Salgari insegna. Bisogna partire da sé per andare incontro al mondo». Parola di Eleonora Brigliadori, attrice, pittrice e scrittrice: insomma un’artista a 360 gradi, nata con la valigia in mano. E il suo primo volo lo ha fatto quando era ancora nel ventre materno. «Sogno sempre nuovi percorsi

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ed è sempre come se la terra la vedessi dall’alto», ci dice. In fondo è una volovelista ed è stata la prima donna, nel 1976 ad avere il brevetto a vela. Le piace ricordare che suo padre è un pioniere dell’aria: «Mi ha portato con l’aliante da quando era nella pancia di mia madre. Ed è con il volo a vela che ho conosciuto fin da bimba l’Italia». Una vera viaggiatrice,

Eleonora, con una grande capacità di adattarsi, come ha dimostrato partecipando all’Isola dei Famosi. «Un’esperienza bellissima», la definisce quella vissuta in Honduras: «Per la prima volta mi sono veramente integrata con le radici di un luogo». E le crediamo visto che fra il soggiorno in un albergo di lusso e quello in una capanna ci dice di preferire la seconda


PEOPLE

soluzione. Fra gli ultimi viaggi che le piace ricordare c’è quello in Egitto: «non ci sono arrivata per caso ma invitata dall’Ufficio del Turismo Egiziano, come testimonial dell’iniziativa “Con l’Egitto nel cuore”. Il destino mi ha portato nella terra dei Faraoni ed esprimo tutta la mia solidarietà agli egiziani per questa nuova avventura che il paese sta vivendo. Un’esperienza che mi ha dato molto, non solo dal punto di vista spirituale e che ha suscitato in me grandi curiosità tanto che al ritorno in Italia mi sono messa a studiare i geroglifici, ma non solo: mi piacerebbe anche portare qualche testo antico egiziano in teatro». Secondo l’attrice il viaggio è anche un elemento di rischio rivoluzionario per un cambia-

mento di vita. Proprio come le è accaduto quando, poco più che ventenne, decise di andare, da sola, a Saint-Barthelemy (San Bart) una piccola isola nel nord-ovest della Guadalupa. «Ho sentito che dovevo fare quel viaggio e ho incontrato persone che hanno dato un senso alla mia vita, come un navigatore solitario con il quale ho condiviso alcuni mesi». Un incontro “karmico”, lo definisce, e non c’è da stupirsi detto da chi interpreta il viaggio anche «come possibilità di incontrare il proprio passato (le anime delle vite precedenti), ma anche di andare verso il futuro». E ci racconta che, per tornare in Italia, fu costretta a falsificare il biglietto scaduto. Fra le esperienze di viaggio che

l’artista ha fatto e che l’hanno colpita in modo particolare c’è quella vissuta ad Harare, nello Zimbabwe, mentre girava il film Mal d’Africa: «Ho avuto la possibilità di parlare con gli uomini medicina che mi hanno aperto un mondo facendomi capire come l’Africa rappresenti il deposito alchemico fitoterapico planetario. E se potessi perdermi in un luogo vorrei che fosse una foresta del Congo con i pigmei che conoscono i segreti delle piante e il loro uso per fini curativi». Se invece Eleonora dovesse scegliere un posto dove vivere quello è Roma, la città dove ormai abita da tanti anni e che ama perché «ti dà la sensazione di essere sempre in vacanza», mentre la città dove le piace tornare è New

Eleonora Brigliadori mentre aspetta di prendere un aereo passa il tempo in una sala giochi per bambini all'interno di un aeroporto internazionale

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PEOPLE

Eleonora Brigliadori è nata a Milano il 18 febbraio 1960 da padre milanese e madre triestina. Nei primi anni ‘80 comincia a lavorare come modella, poi ha le prime esperienze televisive con Portobello di Enzo Tortora, il teatro, lo sceneggiato Rai con De Bosio e finalmente diventa il volto ufficiale nonché annunciatrice di Canale 5. Fa il suo debutto sul grande schermo nel 1983 nel film “I guerrieri dell’anno 2072” per la regia di Lucio Fulci. Nel 1985 diretta da Sergio Corbucci sarà la protagonista femminile di “Sono un fenomeno paranormale”. Il film è la storia di un giornalista interpretato da Alberto Sordi, che di ritorno da un viaggio in India scopre, appunto, di essere dotato di poteri paranormali. Nel 1987 arriva il successo di “Rimini Rimini”. Diretto da Sergio Corbucci, il film è un intreccio di storie in cui la Brigliadori interpreta la parte di Liliana. Nel 1988 interpreta Ada Malfenti, al fianco di Johnny Dorelli nella parte di Zeno Cosini, nello sceneggiato televisivo “La coscienza di Zeno” diretto da Sandro Bolchi con la sceneggiatura di Dante Guardamagna e Tullio Kezich. Nel 1989 sarà la protagonista de La cintura, un softcore italiano diretto da Giuliana Gamba e ispirato a una commedia di Alberto Moravia. A partire dagli anni Novanta la Brigliadori inizia a far parte di numerosi sceneggiati per la televisione fra i quali (Delitti imperfetti, Cherchez la femme e Villa Maltraversi) riuniti sotto il titolo “Tre passi nel delitto” andato in onda nel 1993 con una buona media di ascolti. Tre anni dopo farà parte della miniserie “Senza cuore” trasmessa da Raiuno e nel 1998 di una miniserie, Provincia segreta, di tre puntate. Nel 2001 Silvano Agosti la sceglie come protagonista del suo “La ragion pura”, al fianco di Franco Nero. Ritorna al cinema nel 2006 per “Notte prima degli esami”, dove interpreta la mamma di Simona, una delle studentesse che si portano dietro un pesante groviglio emotivo. Inoltre, diretta da Claudio Malaponti farà parte del cast di 7 km da Gerusalemme con un cast di attori italiani molto noti (Luca Ward, Rosalinda Celentano e Alessandro Haber).

Cairo: Eleonora Brigliadori insieme a Mohamed Abd El Gabbar, direttore dell’Ente del Turismo Egiziano, in Italia, durante la sua visita in veste di testimonial dell'iniziativa “Egitto nel cuore”

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York: «perché consente di evolvermi». C’è un’isola, invece, che ha segnato il suo percorso di pittrice: «A Formentera, parecchi anni fa, ho iniziato a lavorare su una tela immensa, un’opera in continua evoluzione che rappresenta me stessa, una figura che viaggia nel cosmo tra un’incarnazione e l’altra». Lo ha fatto perché pensava che sarebbe morta di cancro e «volevo che i miei figli mi ricordassero come una persona allegra», precisa. E i suoi dipinti sono stati anche esposti al Vittoriano di Roma con una mostra che ha riscosso molto successo. Per la scrittrice Brigliadori anche i libri sono dei viaggi: «Romanzi in evoluzione continua che crescono con me, e sono tutti interlacciati, storie trasportatori di contenuti spirituali». E i libri, Eleonora, non soltanto li scrive ma ne legge tanti e sono fra le cose che non devono mai mancare nella sua valigia. Sì, perché anche se ci confessa che detesta fare i bagagli e che se potesse viaggerebbe senza, il momento in cui è costretta a farli, allora, la valigia diventa la sua casa. Ma quale sarà il suo prossimo viaggio? «Mi piacerebbe andare in Israele, nei luoghi dello spirito e poi in Brasile, ma», ci annuncia, «per un business che ho intenzione di intraprendere e che ha a che fare con la noce di cocco». Viene spontaneo pensare che l’idea le sarà venuta dopo tutto il cocco che le è toccato mangiare durante l’esperienza televisiva in Honduras. E lancia un appello attraverso il nostro giornale: «Sto cercando soci finanziatori per aprire una sorta di Cocco fast food per vegetariani». ■



SAI L’ULTIMA? N O T I Z I E DA L M O N D O D E I V I AG G I E D E L L’ O S P I TA L I T À

Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed eventi

All’Hotel Principe di Savoia apre Il Principe Champagne Bar L’Hotel Principe di Savoia, gioiello italiano della Dorchester Collection, ha da poco riaperto la sua splendida veranda inaugurando il Principe Champagne Bar. Un angolo esclusivo dal design moderno con tessuti preziosi e nuance avorio valorizzate da tocchi delicati di verde e glicine come a dare il benvenuto alla bella stagione. Il Principe Champagne Bar è aperto dalle 18.00 fino a mezzanotte, ma la serata prosegue sino alle ore piccole con musica e drink all’interno del Principe Bar. Aperto tutti i giorni dalle 18.00 all’1.30, con DJ Set dalle 18:30 dal martedì al sabato. Lo storico cinque stelle milanese si è fatto promotore con il suo ristorante gourmet Acanto, anche di un’importante iniziativa benefica: “Il piatto solidale d’artista”, un originale connubio di arte e cucina. L’evento, giunto alla diciassettesima edizione, è organizzato con il patrocinio della Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e Commissione Expo 2015. Fino a metà giugno nell’incantevole veranda di Acanto verrà esposta l’opera “Primavera”, quadro creato appositamente dall’artista milanese Orisol ed ispirata al prelibato piatto dell’Executive Chef Fabrizio Cadei “Risotto con astice, asparagi bianchi e germogli di crescione”, piatto solidale dell’iniziativa. Per ogni “Piatto solidale” servito nel ristorante, un euro sarà devoluto alla Onlus Tazzinetta Benefica, storica onlus milanese, nata il 14 giugno 1893 per aiutare le famiglie più bisognose.

Marina Place Resort & Spa entra in Pnp Pnp Hotels Promotion, ufficio di rappresentanza e promozione alberghiera con sede a Milano, allarga la rosa delle strutture promosse nel settore Mice con l’ingresso del Marina Place Resort & SPA, moderno hotel 4 stelle su una delle tre Darsene 112 4 2012 | www.mastermeeting.it

della Marina Aeroporto di Genova. A pochi minuti dall’Aeroporto e dall’imbocco autostradale, questo boutique hotel di 28 camere, premiato dai commenti degli utenti di Tripadvisor, può ospitare, in un’elegante cornice marina, meeting fino a 100 persone. L’hotel va ad aggiungersi ad una selezione

composta da alberghi situati nel Nord e Centro Italia, di cui PNP cura la visibilità sul mercato degli eventi aziendali, in particolare presso agenzie di organizzazione eventi e meeting planners. Attualmente PNP rappresenta: Le Robinie Hotel Golf & Resort, Solieve Hotels (Locanda del Sant’Uffizio, Principe di Lazise, Residenza Dolce Vita), Marina Place Resort, Leardini Group e Riserva Privata San Settimio. www.pnphotelspromotion.it.

Best Western inaugura una nuova era all’insegna della Green Responsibility Best Western Italia, da sempre attenta all’impatto ambientale, ha ufficialmente inaugurato un nuovo corso all’insegna dell’ecosostenibilità, aderendo al progetto “Stay for the Planet” di LifeGate, grazie al quale sono già stati mappati i consumi e le attitudini di circa 80 dei 180 alberghi affiliati alla catena in cinque ambiti: energia, acqua, rifiuti, approvvigionamenti e comportamenti. Scopo dell’iniziativa definire per ogni hotel il rating di sostenibilità attraverso l’assegnazione di foglie (da 1 a 5) a garanzia dell’impegno nella sostenibilità ambientale del singolo albergo. «L’iniziativa fornisce alle strutture aderenti una valutazione della propria situazione e indicazioni utili per ridurre sprechi, inefficienze e costi, a favore di una gestione più sostenibile e competitiva. L’esperienza ci ha dimostrato che il margine di intervento è ampio: un albergo può agevolmente ridurre i propri consumi di energia anche del 40%, avvicinandosi al benchmark di riferimento dei migliori hotel europei (11kWh


SAI L’ULTIMA?

a presenza)” spiega Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate. Con questo progetto il gruppo Best Western si fa dunque promotore – per primo nel mondo dell’ospitalità italiana – di una nuova era nella gestione di un hotel, in cui il profitto non può prescindere dalla responsabilità sociale e ambientale come ha dichiarato il presidente della Catena Celso De Scrilli, sottolineando come tutto il suo CDA da tempo si sia dato un codice etico di responsabilità sociale che contempla valori quali integrità, rispetto, responsabilità ed impegno verso tutti i soci e i clienti (www.consapevoli.bestwestern.it). Il presidente ha anche già reso noti i prossimi step del programma «entro il 2014 ridurremo del 20% le emissioni di CO2 ultimando entro pochi mesi la mappatura di tutti i Best Western italiani».

Denise Fiandre alla guida dell’Hotel Bel-Air di Los Angeles Nata a Pittsburgh, una laurea in scienze sociali e psicologia, Denise Fiandre è il nuovo direttore generale dell’Hotel BelAir, albergo di Dorchester Col-

Grotta Giusti: rifugio ideale per gli sportivi Lo scorso 23 aprile, Grotta Giusti Resort, Golf & Spa ha ospitato il workshop b2b di ACF Fiorentina, un modo nuovo di fare squadra tra l’eccellenza delle realtà toscane«Si tratta di un’iniziativa di qualità legata allo sport, in una terra di sportivi, la Val di Nievole, e di persone che tengono alla cura del proprio benessere», ha dichiarato l’Amministratore Delegato del gruppo Fonteverde Collection, di cui fa capo Grotta Giusti, Walter Bucelli, «questa, per noi, è un’importante partnership. Siamo certi che ci darà l’opportunità di far conoscere la nostra offerta di cura e di benessere a tutti coloro che seguono e amano lo sport». Non è un caso, infatti, che Grotta Giusti, da sempre, sia rifugio di molti sportivi che la scelgono come meta di recupero fisico e mentale. L’acqua termale, i fanghi e i massaggi risultano di grande sollievo anche per chi vive difficili situazioni fisiche post traumatiche. Info: tel. 057290771; www.grottagiustispa.com.

lection che ha riaperto i battenti lo scorso ottobre, dopo due anni di importanti lavori di ristrutturazione seguiti dal team del famoso interior designer Alexandra Champalimaud e dal Rockwell Group. Prima di approdare al Bel-Air, Denise ha diretto il Four Seasons Chicago e in precedenza è stata direttore del Four Seasons Atlanta, del Four Seasons Olympic a Seattle e del Four Seasons a Houston. Ha lavorato inoltre come direttore ricevimento presso The Pierre New York e The Helmsley Palace New York. «Sono felice di entrare a far parte del Bel-Air e accompagnare questo iconico hotel in una nuova era di glamour e di eccellenza, dopo i grandiosi lavori di ristrutturazione», ha dichiarato Denise. Il Bel-Air offre 103 tra camere e

suite, molte delle quali con vedute panoramiche del canyon, con caminetti interni ed esterni, pianoforti a coda e spaziosi terrazzi. Inoltre, è stato inaugurato un nuovo centro fitness e, la Bel-Air Hotel Spa by La Prairie. Mentre a curare la ristorazione è Wolfgang Puck che propone un’eccellente cucina californiana, con suggestioni europee e mediterranee.

Gli alberghi del futuro al centro del congresso EHMA a Vienna Oltre 150 manager di strutture alberghiera 4 e 5 stelle in Europa soci dell’European Hotel Managers Association si sono riuniti lo scorso mese nell’elegante capitale dell’impero austro ungarico per fare il punto della situazione e tracciare nuovi percorsi per lo sviluppo 4 2012 | www.mastermeeting.it 113


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futuro del settore. «Gli alberghi sono coinvolti molto più di quanto si possa immaginare nello sviluppo incalzante di dispositivi hi-tech sempre più interattivi» ha sottolineato Peter Bierwirth, presidente dell’EHMA, «anche perché turisti e viaggiatori d’affari scelgono in modo crescente l’albergo dove soggiornare sulla base della qualità delle tecnologie disponibili». Gli oggetti di uso quotidiano come cellulari, PC portatili, iPhone, iPad, tablet, Kindle si moltiplicano ma hanno dimensioni sempre più ridotte ed anche il design nella camera d’albergo si adegua e si rinnova: dimensioni maggiori, scrivanie evolute, letti più grandi e comodi. E, per quanto riguarda i social network, per il management degli alberghi è ormai impensabile prescindere dall’eco – positivo e non – derivante dalle segnalazioni postate sulla rete con cui giornalmente è chiamato a confrontarsi. Pensiero condiviso da Ted Teng, CEO di The Leading Hotels of the World, che ha ribadito come oggi il concetto stesso di lusso sia imprescindibile dalle nuove tecnologie che consentono una gestione più user friendly delle dotazioni in hotel. Per esempio, iPhone, carte di credito e riconoscimento vocale sostituiscono le chiavi elettroniche per aprire la porta, azionare i telecomandi di temperatura, illuminazione, tende e serrande, cassaforte, scegliere ed acquistare prodotti del minibar o ricevere messaggi dalla Reception.

Novità a Palazzo Manfredi Lo scorso 19 aprile, il cinque stelle lusso Palazzo Manfredi, raro gioiello di eleganza e ospi114 4 2012 | www.mastermeeting.it

Nasce Extro Hotels Una “E” capovolta, sinonimo di estrosità, e un accostamento di colori raffinato ed essenziale. È questo il logo che contraddistingue Extro Hotels, nuovo gruppo alberghiero – l’ad è Leonardo Groppelli – che promuove l’eccellenza e l’estro dell’ospitalità italiana di qualità a livello nazionale ed internazionale. Del brand fanno parte oggi tre strutture, tutte caratterizzate da una posizione strategica e centrale, un ottimo servizio e ambienti ricercati: il Grand Visconti Palace, unico city resort di Milano situato a pochi minuti dal centro della città dallo stile classico ma contemporaneo, con 172 camere (tra cui 10 esclusive suite), ampio giardino all’italiana, centro benessere con piscina coperta di 120 mq, centro congressi all’avanguardia dotato di 14 sale meeting di cui molte a luce naturale, un garage da 70 posti auto e il ristorante gourmet “al V piano”; l’Uptown Palace, di recentissima apertura è, invece, situato nel cuore di Milano, ed è uno spazio esclusivo con 158 camere design, un nuovo ristorante raffinato, l’ Uptown Restaurant, e l’Up Cafè, dove prendersi una rilassante pausa di piacere. Infine, il Best Western Hotel Mozart, a pochi minuti a piedi da Fieramilanocity, MiCo Milano Congressi, offre 119 camere, e spazi comuni particolarmente intimi ed accoglienti, a partire dagli arredi della hall in legno di ciliegio, fino alla sala colazione, decorata con suggestivi trompe l’oeil e vetrate in stile liberty.

talità affiliato al circuito Relais&Chateaux e unico albergo della Capitale situato proprio di fronte al Colosseo, alla Domus Aurea e al Colle Oppio, ha presentato le novità di stagione: la Suite Colosseo con area wellness privata e il business light lunch firmato Giuseppe Di Iorio. Situato in via Labicana 125, sopra il “Ludus Magnus”, antica palestra dei gladiatori, l’hotel fa parte di Manfredi Fine Hotel Collection, nuova collezione di alberghi dei conti Goffredo e Leonardo Ceglia Manfredi e si compone di camere e suites tutte con vista panoramica, e di un ristorante gourmet Aroma – inaugurato a maggio 2010 e insignito del 5

Stars Diamond Award” da The American Academy of Hospitality Sciences – la cui terrazza all’ultimo piano domina tutta la città. A firmare i piatti è lo chef Giuseppe Di Iorio con, alle spalle, una brillante carriera nei più rinomati ristoranti di Londra e di Roma (tra cui l’Hotel Parco Principi e l’Hotel Splendid di Roma, e l’Hyde Park, e il Grosvenor House di Londra) e una prima stella Michelin conquistata nel 2005, insieme a Giuseppe Sestio, con il ristorante Mirabelle. Apprezzatissima anche dal jet set internazionale, la sua cucina combina le nuove tendenze con le ricette tipiche della tradizione romana e della sua infanzia. Un


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aneddoto curioso: George Bush, durante un soggiorno romano, rimase talmente impressionato dalla cucina di Di Iorio, che gli chiese di preparare la cena sull’Air Force One durante il suo viaggio di ritorno in America. Ad accompagnare i menu dello chef, ci sono oltre 300 pregiate etichette. Tel. 0677591380; www.palazzomanfredi.com; www.aromarestaurant.it.

MGallery cresce MGallery, presente con oltre 50 hotel in 18 paesi nei cinque continenti, prosegue la sua politica di espansione, arricchendo il proprio portfolio di tre nuovi alberghi di charme nel sud ovest della Francia raggiungendo un totale di 11 strutture con l’obiettivo di arrivare a 30 entro il 2015. le new entry sono: l’hotel De La Cité a Carcassonne, l’hotel Burdigala a Bordeaux e l’hotel Parc Beaumont A Pau. Costruito nel 1906 in stile neo-gotico, l’Hotel de la Cité è un raffinato cinque stelle che offre 61 camere e due ristoranti, di cui uno, La Barbacane, gestito dallo chef stellato Jérôme Ryon con una cantina pregiata. Prende il no-

me dalla antica città romana, oggi conosciuta come Bordeaux, l’Hotel Burdigala (nella foto), costruito secondo i canoni stilistici del diciottesimo secolo di Bordeaux e rinnovato di recente offre 75 camere e 8 splendide suite e un ristorante gourmet con cantina, “LeJardin de Burdigala. L’ultimo, l’Hotel Parc Beaumont, perfettamente inserito nel panorama mozzafiato di Pau, città rinomata per i suoi giardini e la sua urbanistica sostenibile, dispone di 80 camere e suite con magnifica vista sui Pirenei, l’ottimo ristorante Le Jeu de Paume, una Spa e un conference center con luminose sale affacciate sul parco.

Accor sposa l’ecosostenibilità con Planet 21 Lo scorso mese il gruppo alberghiero Accor ha lanciato il programma di sviluppo sostenibile Planet21 che coinvolgerà 4400 hotel del brand nel mondo, 145.000 dipendenti e tutti i clienti. PLANET 21 significa 21 impegni ed altrettanti obiettivi da raggiungere entro il 2015, tra cui: formare i collaboratori nel 95% degli hotel sulla pre-

venzione delle epidemie, promuovere pasti bilanciati nell’80% delle strutture, utilizzare prodotti ecolabel nell’85% degli hotel, ridurre l’uso di acqua ed elettricità rispettivamente del 15% e del 10% negli hotel filiale. Iniziativa importante che risponde a una domanda del mercato sempre più eco oriented, come dimostra una recente indagine condotta da Ifop per Accor su un campione di circa 7.000 ospiti dei vari marchi del gruppo appartenenti a sei Paesi, Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna. Dalla ricerca è emerso che il 70% dei clienti si dichiara sensibile alle tematiche eco, mentre un cliente su due dice di prendere in considerazione questo criterio nella scelta di un hotel. A porre maggiore attenzione sono gli uomini (82%), tra i 18-34 anni – la percentuale delle donne è il 72% – che frequentano maggiormente strutture low-cost e di alta gamma, cioè i 5 stelle. L’indagine evidenzia inoltre che i viaggiatori d’affari sono più sensibili ai temi ecologici rispetto a quelli leisure.

All inclusive hotels: un pacchetto a prova di sorprese 54 alberghi tra 3 e 4 stelle, sparsi tra l’Emilia Romagna, le Marche, la Campania e la Lombardia, che offrono pacchetti tutto compreso al mare, alle terme e in montagna rivolti alle famiglie, coppie, giovani, sportivi, amanti del benessere e della buona tavola. È l’offerta di All Inclusive Hotels (www.allinclusivehotels.it): alberghi integrati nel territorio che offrono ai propri ospiti numerose occasioni per conoscere usi, cultu4 2012 | www.mastermeeting.it 115


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ra, arte ed enogastronomia della destinazione attraverso escursioni, visite guidate e degustazioni di prodotti tipici fuori e dentro l’hotel. Collegandosi al portale www.allinculsivehotels.it, si sceglie il tipo di vacanza sulla base della classificazione (famiglie, coppie, benessere, giovani, attiva, enogastronomia) o della destinazione di vacanza, e si accede all’elenco delle offerte speciali tutto compreso che indica prezzo, servizi e periodo di validità. In ogni periodo dell’anno ci sono offerte speciali per vacanze al mare, terme o in montagna, sia in estate che in inverno che si possono prenotare direttamente on line.

Alessandro Cabella nuovo gm del Molino Stucky Hilton Venice «Il Molino Stucky Hilton Venice è uno dei fiori all’occhiello del Gruppo Hilton in Italia. È per me è un vero onore ricoprire questo prestigioso incarico. Mettendo a frutto le mie precedenti esperienze e potendo contare su un team di professionisti molto affiatati, sono sicuro che renderemo la struttura ancora più importante e pre-

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stigiosa». Questa la dichiarazione di Alessandro Cabella subentrato, nella direzione del cinque stelle dell’isola della Giudecca a Mario Ferraro, attualmente gm del Conrad di Dubai. Alessandro Cabella, 47 anni, vanta un’esperienza di oltre 15 anni nel settore dell’ospitalità. Dopo essersi occupato nel 2006 del pre opening dell’Hilton Vilamoura – portandolo ad aggiudicarsi importanti premi come il World Travel Awards: nel 2011, il Portugal’s Best Resort Hotel, il Portugal’s Best Golf Resort Hotel, il Portugal’s Leading Hotel, e Best Luxury Hotel 2009 in Portugal – si è occupato anche dell’apertura del Conrad Algarve Resort nel ruolo di Cluster General Manager Algarve. Nella sua carriera vanta esperienze in hotel di lusso in Francia, Italia, Portogallo e in Francia, a Monte Carlo.

Visitate l’Italia Lo scorso maggio Poste Italiane ha emesso due francobolli celebrativi dedicati all’“Europa 2012: visitate l’Italia”. I francobolli sono stati stampati dall’Officina Carte Valori dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Le immagini dei Manifesti storici – editi dall’ENIT nel corso della sua storia lunga novant’anni – sono stati già pubblicati in corrispondenti francobolli adesivi nel biennio precedente dalle Poste Italiane, in occasione del tradizionale appuntamento delle emissioni in tema turistico. «L’Europa ha confermato il suo ruolo di maggiore area di interscambio di viaggiatori, di attrazioni e di produzione di domanda turistica e soltanto il progresso segnato dalle altre aree continen-

tali ha prodotto una progressiva riduzione della sua quota sul mercato globale dei viaggiatori», ha dichiarato il direttore generale dell’ENIT, Paolo Rubini nel bollettino illustrativo che ha accompagnato l’emissione filatelica. Ma in termini di valori assoluti l’Europa si è confermata come bacino di straordinaria solidità, sia per quanto riguarda l’industria turistico-alberghiera, sia per quanto riguarda la dimensione del turismo interno, outgoing ed incoming. Nell’ambito di un progresso così generalizzato e a maglie geografiche sempre più larghe – continua Rubini – l’Italia ha rilanciato non soltanto il suo ruolo “storico” di Paese che tradizionalmente attrae, ormai da più di venti secoli, tutte le componenti più dinamiche della società dei viaggiatori, ma anche la sua capacità di proporsi come grande destinazione primaria per le nuove generazioni delle domande turistiche che sono espresse da decine di paesi nei quali le condizioni politiche, socio economico, culturali, producono motivazioni e bisogni sempre più impellenti a favore della mobilità turistica».

Il Regina Hotel Baglioni di Roma entra in Relais & Châteaux Situato in uno dei palazzi storici più importanti della città, in via Veneto, dove nel passato hanno soggiornato celebri per-


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sonaggi come la Regina Margherita di Savoia, il Regina Hotel Baglioni di Roma entra in Relais & Châteaux, associazione che riunisce dimore uniche nel mondo che celebrano i valori dell’art de vivre. «Siamo orgogliosi di essere parte di Relais & Châteaux, con cui condividiamo gli elevati standard qualitativi, la bellezza della nostra location e la continua ricerca di esperienze uniche. Un soggiorno al Regina Hotel Baglioni richiama valori autentici, è un tuffo nella storia, è scoperta di una tradizione di ospitalità puramente Made in Italy, è calore umano nel servizio e nella dedizione all’ospite», ha commentato il general manager Marco Milocco. L’hotel alterna lo stile classico e art Déco delle camere e delle aree comuni al design contemporaneo del Brunello Lounge & Restaurant, locale alla moda aperto anche alla clientela esterna. Con splendide terrazze private e suite – bellissima quella panoramica con vasca jacuzzi all’aperto, a seguito dell’inaugurazione della suite Ludovisi, oggi dispone anche di un vero e proprio appartamento di 300 mq, dagli ambienti modulabili e personalizzabili. Per incontri di lavoro ed eventi high level, oltre alle meeting room c’è la Sala Belvedere al piano attico dell’hotel con vista mozzafiato sulla città. Info: www.baglionihotels.com.

Cinema ed eleganza trionfano al Sofitel Rome Villa Borghese Grande passione per il mondo culturale e cinematografico del Sofitel Rome Villa Borghese: è questa la filosofia che ha portato l’albergo romano a stringere,

Italo il nuovo treno ad alta velocità di Ntv Grande debutto per Italo, il treno di Ntv, primo competitor privato di Trenitalia sull’alta velocità, che ha inaugurato il servizio lo scorso 28 aprile sulla tratta Napoli-Roma-Firenze-Bologna-Milano, per poi gradualmente incrementare i collegamenti fino a completare l’offerta sulle due linee Salerno-Torino e Roma–Venezia, per fine anno quando l’intera flotta dei 25 treni sarà a disposizione. I biglietti prevedono tre fasce di prezzo con diversa flessibilità (Base, Economy e Low Cost) su tre ambienti di viaggio (Smart, Prima, Club). Non mancano poi le riduzioni per ragazzi e sconti per gruppi anche da 3 a 5 persone. Previsti anche rimborsi da 30 a 70 euro al mese per chi spende ogni mese fra 150 e 350 euro in biglietti. Per quanto riguarda l’operatività delle stazioni, entro maggio è prevista l’apertura della stazione di Roma Ostiense mentre ad agosto, sarà operativa la tratta fino a Salerno; seguiranno, da settembre la no-stop Roma-Milano, da fine ottobre, la tratta per Padova e da dicembre quella per Torino.

per il secondo anno consecutivo, la collaborazione con il festival del cinema francese contemporaneo, “Rendez Vous”, organizzato a Roma dall’Amba-

sciata di Francia in Italia dal 17 al 22 aprile scorso. Per l’occasione, lo storico hotel ha ospitato la serata esclusiva d’inaugurazione del festival, cui hanno partecipato personalità del cinema e del panorama culturale francese e italiano tra cui Carole Bouquet, madrina del festival (foto), Marco Muller, Alessandro Haber, Monica Scattini, Massimo Ghini, Giorgio Pasotti, Ilaria Spada, Carolina Crescentini, Sergio Assisi, Luca Lombardi, Danilo Brugia, Nicola Canonico, Daniele La Leggia, Cecilia Miniucchi, Chiara Conti, Cinzia TH Torrini. A fare da cornice agli incontri con la stampa è stata la panorama Terrasse Cuisine & Lounge. Durante la serata di gala, organizzata 4 2012 | www.mastermeeting.it 117


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Careers@HiltonLive sbarca a Milano e a Roma Lo scorso 16 aprile Hilton Worldwide ha presentato, all’Hilton Milan (nella foto) e al Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts, le iniziative di Careers@HiltonLive create per dare consigli pratici e idee a chi è alla ricerca di un lavoro nel settore dell’ospitalità. L’iniziativa, aperta a persone di tutte le età interessate a incontrare con esperti del settore e a ricevere informazioni utili è stata anche l’occasione per scoprire cosa accade dietro le quinte di un hotel Hilton.

in ogni minimo dettaglio, sono stati allestiti diversi corner gastronomici con specialità sia francesi che italiane. Infine, a scandire la serata, le note di pianoforte, sax e contrabbasso.

Emilia Romagna-Corea del Sud ai fornelli Grande cucina e leggende dei motori: è con questa accoppiata vincente che l’Emilia Romagna è stata lo scorso 20 aprile la protagonista di una serata a Fuorisalone, costola collaterale del Salone del Mobile di Milano. All’Area Pergolesi (un nuovissimo contenitore di 550 mq) in pieno centro, è andato in scena “Time to Unite”, una serata-spettacolo che ha messo sotto i riflettori la cultura dell’Emilia Romagna e quella della Corea del Sud (undicesi118 4 2012 | www.mastermeeting.it

ma potenza del mondo, paese super tecnologico e avanzatissimo). Momento clou: un cooking show vale, realizzato da cuochi dell’Emilia Romagna e cuochi coreani. La squadra è stata coordinata dall’emiliano romagnolo Igles Corelli, una stella Michelin, considerato un maestro geniale della cucina italiana d’autore. Emilia Romagna e Corea del Sud sembrano, soprattutto per la cucina, due mondi lontani. Una è imbattibile nelle tagliatelle e nella pasta sfoglia. L’altra si vanta della bontà del proprio piatto nazionale, il Kimki, cioè un cavolo fermentato cucinato in varie maniere. Ad attirare i flash dei fotografi anche una Ferrari 330 GTC del 1967 che ha rappresentato la Motor Valley dell’Emilia Romagna e in partico-

lare una della corse più leggendarie di questo territorio: la Bologna Raticosa. L’evento “Time to Unite” ha voluto essere uno scambio soprattutto culturale fra Italia e Corea. Obiettivo: avvicinare i due paesi in un mondo sempre più piccolo in piena era globalizzata, far scoprire l’Emilia Romagna a un mercato lontano e far nascere buone relazioni future. A sostenere l’evento, l’Apt Servizi Emilia Romagna. www.aptservizi.com.

Fabio Datteroni approda alla guida del Castello del Nero Hotel & Spa Castello del Nero Hotel & Spa – residenza signorile di campagna del XII secolo convertita in hotel di lusso e membro di The Leading Hotels of the World situata a Tavarnelle Val di Pesa, nel cuore del Chianti – dà il benvenuto al nuovo gm Fabio Datteroni. Datteroni vanta un’esperienza consolidata nel settore dell’ospitalità di lusso: per oltre 20 anni ha lavorato in strutture alberghiere di prestigio maturando expertise specifiche in diversi settori tra cui food & beverage, rooms division, sales & marketing. Prima di approdare a Castello del Nero, è stato general manager/hospitality director all’acclamato


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Castello Banfi a Montalcino dove era responsabile anche dell’Enoteca Wine Shop e della ristorazione e della banchettistica. «La direzione di una struttura così prestigiosa e ricca di fascino è una grande opportunità per me e una sfida al tempo stesso», afferma Fabio Datteroni, «l’obiettivo è quello di perseguire la mission aziendale con il continuo incremento della qualità e gli standard di servizio che l’ospite si aspetta da Castello del Nero». Info: www.castellodelnero.com.

La bella stagione nel menu dell’Hassler Carciofi, cedro, cannellini freschi, amarene, gelato, basilico e mandarinetti sono solo alcuni degli ingredienti che Francesco Apreda, chef del ristorante Imàgo, 1* Michelin, e fiore all’occhiello dell’Hassler Hotel Roma, ha scelto per colorare i piatti che compongono il suo nuovo menù. Una vasta scelta di proposte à la carte si affianca a sfiziosi piatti del menù vegetariano (110 euro) e a i classici in degustazione (140 euro) che porteranno in tavola il meglio di cinque anni di successo di Imàgo. I buongustai potranno invece scegliere di affidarsi alla creatività dello chef optando per il menù ispirazione (100 euro) o per i gran tour dei formaggi, sette percorsi studiati dallo chef, per assaporare i migliori formaggi italiani e francesi. Infine per i più golosi sarà difficile resistere alle dolci tentazioni create dallo chef, come il cilindro di cioccolato e frutto della passione, le sfogliatelle calde di pasta di riso, salsa di ciliegie e gelato al tè verde, e il ricordo di uovo allo zabaione e

90 maestri italiani del Divisionismo in mostra a Tortona Dal 25 maggio a Tortona la Fondazione Cassa Risparmio di Tortona offrirà al pubblico negli spazi della propria Pinacoteca, annessa al Palazzotto Medioevale, in corso Leoniero. sede dell’ente, la preziosa collezione di «Pittura Divisionista», un patrimonio che raccoglie 90 opere tra le più importanti della corrente con pezzi di Carlo Fornara, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Plinio Nomellini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati, Giovanni Segantini, e molti altri, proponendo una grande varietà di linguaggi pittorici legati alla teoria divisionista della miscela ottica dei colori complementari per ricreare l’effetto della luce. Nella foto Il seminatore di Carlo Fornara 1895. Info: www.fondazionecrtortona.it.

granita di orzata alla crema di caffè.

Hospitality Group per la nuova hotellerie Il comparto del turismo, nonostante il momento di crisi che sta attraversando l’Italia, rappresenta ancora un elemento di grande forza, anche perché, per l’economia del prossimo futuro, potrà essere molto importante rendere finalmente l’Italia una destinazione turistica d’eccellenza. Già oggi quindi la sfida degli operatori e dei territori è quella di affrontare al meglio le nuove dinamiche di sviluppo del mercato mondiale, puntando sull’innovazione nei servizi turistici. Così, otto aziende, delle quali tre storiche e due di nascita recente, tutte operanti nel settore turismo, si sono rag-

gruppate sotto il brand unico di Hospitality Group (www.hospitalitygroup.it) per dare risposte concrete e complete nel mondo dell’hotellerie, grazie a una squadra di professionisti che sono nati, o comunque si sono formati, nella capitale del turismo Rimini. Alle storiche TeamWork, che offre servizi di consulenza, formazione e marketing territoriale, e Hospitality Marketing, che propone servizi di marketing applicati al turismo e gestisce diversi club di prodotto come Italy Bike Hotels, Evergreen Hotels, Family Hotels, si sono affiancate altre realtà. Tra queste c’è ad esempio Hospitality Project, società leader nella consulenza e pianificazione di progetti per la costruzione e ristrutturazione di hotel, resort e villaggi turistici. 4 2012 | www.mastermeeting.it 119


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Pullman sceglie MeetingMatrix Pullman, brand internazionale del segmento upscale di Accor, ha siglato un accordo con MeetingMatrix International, leader mondiale nelle soluzioni per meeting planner. Grazie a questa partnership, i clienti business degli hotel Pullman usufruiranno dei servizi offerti da MeetingMatrix, tra cui l’applicazione iPlan accessibile dal sito pullmanhotels.com che consente di localizzare l’hotel attraverso una mappa digitale integrata, consultare le specifiche delle sala riunioni e scegliere il proprio sistema metrico e il linguaggio, opzione, quest’ultima che permette di soddisfare la clientela cosmopolita del marchio Pullman.

Chicago a Monte Carlo Gli eleganti spazi del Grimaldi Forum dal 21 al 24 giugno ospitano il celeberrimo musical Chicago. La storia si impernia su un episodio di cronaca vera degli anni Venti, Roxie Hart, una giovane corista uccide il suo amante. In cella incontra la famosa cantante jazz Velma Kelly, condannata per doppio omicidio. Riuscirà a sfuggire all’ergastolo grazie all’aiuto di Billy Flynn, celebre avvocato dell’epoca e utilizzerà il suo processo per diventare una star dello spettacolo. Scritto da affermati talenti della commedia musicale come John Kander, Fred Ebb e con le coreo120 4 2012 | www.mastermeeting.it

grafie firmate da Bob Fosse, Chicago e la sua troupe sexy e sfacciata, presentano uno show che sfoggia pezzi classici come All That Jazz, Funny Honey, Il sig. Cellophane, Nowadays e Razzle Dazzle.

Stagione invernale disastrosa. Si spera nella ripresa estiva Un consuntivo nero con flessione di arrivi e presenze a due cifre, soggiorni più brevi e riduzione della spesa pro-capite. Quella del 2011-2012 è stata una stagione invernale negativa aggravata oltre che dalla crisi, da circostanze infelici, quali la mancanza di neve, lo

sciopero dei Tir e il gelo a cui ha fatto seguito un caldo decisamente fuori stagione. Insomma una stagione turistica da dimenticare, la “peggiore degli ultimi dieci anni”, dicono 6 operatori su 10. I dati dell’Osservatorio della Montagna elaborati da Trademark confermano che cali di presenze e fatturato si sono registrati ovunque, con la sola eccezione della Valle d’Aosta, favorita dalla posizione geografica e dalle maggiori precipitazioni nevose. Per il resto, dal Trentino al Piemonte, dal Veneto all’Appennino Emiliano Romagnolo fino all’Abruzzo, la flessione è stata rilevante. A flettere è stata soprattutto la clientela italiana. In cifre, il 68,6% di albergatori ha chiuso la stagione invernale registrando una flessione compresa tra il –5% e il –15%. Solo il 3% degli alberghi dichiara performance positive, mentre il 28,4% parla di stabilità rispetto all’inverno passato. 6 operatori turistici su 10 dichiarano un contenimento della spesa da parte dei propri clienti che, per contenere il budget, hanno tagliato le spese extralberghiere (ristorazione,


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shopping, divertimento) e ridotto la durata dei soggiorni Le preoccupazioni degli operatori per la caduta dei budget di spesa e dei loro ricavi sono evidenti: il 74,2% degli operatori del Panel dichiara di aver registrato una flessione (di almeno 5 punti) del giro d’affari diretto rispetto allo scorso inverno, pure in presenza di ritocchi di prezzi tra il +2 e il +3%. Anche le festività pasquali, seppure non così disastrose, hanno registrato performance discrete solo per alcune località, mettendo in allarme gli operatori per l’imminente stagione estiva.

Torino Incontra festeggia i suoi primi venti anni Nato nel marzo del 1992 per volontà dell’allora Presidente della Camera di commercio

Enrico Salza, Torino Incontra, si pone l’obiettivo di valorizzare la città di Torino sia come sede congressuale che come meta turistica. In questi 20 anni il centro ha ospitato più di 7.500 convegni con un passaggio di 850mila persone. Da sempre partecipe agli eventi e ai progetti che hanno coinvolto il capoluogo piemontese, in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006, per esempio, dopo un restyling, fu utilizzato come centro media per i giornalisti non sportivi. Un rinnovamento che ancora oggi permette di ospitare eventi particolarmente impegnativi, grazie alle tecnologie all’avanguardia di cui il centro è dotato. L’attività congressuale di Torino Incontra è oggi coperta per il 50% dalle iniziative della camera di commercio e di tutto il

sistema camerale e per il 50% da soggetti esterni. L’attività nel tempo è cresciuta e le prenotazioni, previste fino al 2014, evidenziano come sia utile e richiesto questo centro congressi nel cuore della città: comodo, vicino a numerosi alberghi, musei e negozi e con un ampio parcheggio adiacente. Nonostante i dati lusinghieri, la società non si ferma. La camera di commercio di Torino ha infatti avviato il progetto di ristrutturazione della Borsa Valori, progettata negli anni ’50 dagli architetti Gabetti, Isola e Raineri, un edificio di grande valenza architettonica. Il suo Salone delle Grida, dovrebbe diventare, nel giro di qualche anno, una sala da 800 posti: proprio la capienza di cui al momento si sente la mancanza in città. La sala avrà una su-

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perficie di 1200 metri quadrati, completamente liberi e senza colonne. Sarà uno spazio polivalente, destinato ad ospitare mostre, eventi, convention e convegni. Il collegamento con il centro congressi attraverserà il giardino esterno, totalmente riprogettato e risistemato.

Genova: un turismo sempre di qualità e all seasons Grande successo per l’educational organizzato ad aprile dal Convention Bureau Genova per far conoscere, a una delegazione di 20 buyer, l’offerta congressuale della città e promuovere la destinazione sul mercato della meeting industry. CBG ha offerto un variegato programma di tre giorni durante i quali i partecipanti hanno incontrato le aziende socie del consorzio, hanno visitato il Centro Congressi dei Magazzini del Cotone, Palazzo

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Ducale, l’Acquario, le location storiche e le strutture ricettive della città e hanno avuto modo di apprezzare Genova nelle sue eccellenze turistiche d’arte e di cultura. L’organizzazione dell’evento è stata resa possibile grazie al supporto della Camera di Commercio di Genova e alla collaborazione dei Soci del Convention Bureau Genova. Ad aprire i lavori è stato neo Presidente di CBG, Carla Sibilla che ha sottolineato la forza e l’unicità del Consorzio che, nato nel 1998, è riuscito a raggruppare tutte le maggiori aziende private operanti nel settore dei congressi e degli eventi in città. Nel suo intervento di benvenuto, ha sottolineato come il segmento congressuale rappresenti un elemento di forte crescita per il territorio e sia considerato un segmento altamente qualificato dell’intero comparto turisti-

co regionale. «L’obiettivo è quello di sviluppare sempre più un turismo di qualità all Seasons», ha affermato l’Assessore Regionale al Turismo, Cultura e Spettacolo Angelo Berlangieri, «e la promozione del MICE è da anni tra le priorità delle politiche turistiche regionali e si traduce in proficue collaborazioni con le realtà congressuali liguri attraverso azioni mirate di promo commercializzazione».

Villa San Michele ad Anacapri: tra i dieci parchi più belli Anche per il 2012 il concorso “Il parco più bello d’Italia” ha inserito la storica Villa San Michele di Anacapri nella prestigiosa “top ten” dei giardini più amati della penisola, tra gli oltre 550 che ormai fanno parte del network. Il vincitore sarà decretato entro l’estate. Quale



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conferma dell’apprezzamento, non solo delle centinaia di migliaia di visitatori, ma soprattutto di una prestigiosa giuria di esperti, la residenza del medico e scrittore svedese Axel Munthe (che volle creare questo parco chiamandolo santuario della natura), oggi sede permanente delle istituzioni svedesi a Capri, ancora una volta, si impone come gioiello architettonico e naturalistico, fiore all’occhiello dei luoghi simbolo del turismo non solo campano. La villa aveva già vinto il riconoscimento nel 2009 e nel 2011. Lungo tutto il percorso visitabile di Villa San Michele sono disposte bordure di cinerarie, viole e petunie e gruppi di azalee, ortensie e magnolie. Fra le piante arboree si trovano varie specie di pini e palme, cedri e un antico tipo di Melaleuca armillaris. Esiste anche un esemplare di granata rupicola Kochia saxicola che cresce spontaneamente sull’isola azzurra e che, fatta eccezione per alcuni rari casi, si è estinta nel resto del mondo. Grazie al microclima che esiste dove è situata la villa, il giardino resta sempreverde in tutto l’arco dell’anno.

Vacanze su misure per i bikers Da oltre 10 anni il consorzio Riccione Bike Hotels realizza soggiorni ad hoc per gli amanti della bicicletta, proponendo sempre nuove soluzioni e itinerari, e mettendo a disposizione una serie di strutture e servizi di alta qualità tra cui 14 alberghi, personale di assistenza, guide esperte e cartine cicloturistiche dettagliate, 344 cartelli stradali che facilitano l’orientamento e le escursioni in bici al124 4 2012 | www.mastermeeting.it

l’interno di 2000 chilometri di itinerari cicloturistici mozzafiato realizzati tra Romagna, Marche e Toscana. Da oggi, inoltre, nella home page di www.riccionebikehotels.it gli amanti delle due ruote, troveranno le percorrenze, le descrizioni, le altimetrie, oltre ai consigli sulle immagini panoramiche e punti d’interesse per i tragitti con bici da strada e percorsi in MTB. Tutto questo grazie alla nuova piattaforma GPS, moderno sistema tecnologico che consente al cicloturista di vivere gli itinerari in bicicletta in modo del tutto nuovo. Con la creazione di questi percorsi scaricabili dal portale bike su proprio GPS o su quello fornito dall’hotel, ma anche sul proprio smartphone, il cicloturista ha dunque una duplice possibilità di vivere l’emozione del percorso: da una parte può partecipare all’esperienza all’interno di un gruppo assistito e seguito dalla guida, e dall’altra può selezionare e studiare l’itinerario da casa o da una postazione internet in hotel, analizzare ogni dettaglio del tragitto avvalendosi di una mappa virtuale arricchita da commenti ai luoghi che si attraversano: per ogni itinerario c’è una presen-

tazione e per ogni punto di interesse dislocato lungo la traccia sono inserite immagini, link ai siti web ufficiali, l’eventuale audioguida e molte altre informazioni. Gli itinerari prevedono anche la possibilità di visitare aziende agrituristiche dell’entroterra e di partecipare a degustazioni di prodotti tipici, di visitare ville e giardini, rocche e castelli, borghi, musei, luoghi sacri, aree ristoro.

Comfort a quattro zampe negli Space Hotels Da oltre dieci anni il gruppo Space Hotels riconosce il valore che gli animali hanno per l’uomo e garantisce un trattamento di prima qualità anche agli ospiti a quattro zampe. Per orientarsi nella scelta dell’albergo più indicato, la home page del sito www.spacehotels.it fornisce un sistema di ricerca rapida ed intuitiva che aiuta il viaggiatore a indirizzarsi verso la destinazione più adatta alle proprie esigenze. Alcuni alberghi affiliati dispongono di ampi giardini recintati e spazi esterni dove è possibile passeggiare con gli animali in tutta tranquillità o di un balcone per stare all’aria aperta. Tante le dotazioni pensate per i pet: brandina,



SAI L’ULTIMA?

ciotola e giochi, nonché una brochure dedicata, consegnata ai padroni all’arrivo, in cui sono segnalati su una cartina i giardini pubblici con aree in cui i cani possono passeggiare senza guinzaglio, gli ambulatori veterinari, i negozi di articoli ed alimenti per animali, i servizi toletta e pet-sitting. In alcuni alberghi come l’Hotel Continental di Genova, c’è anche una lounge per cani: uno spazio dedicato con comoda cuccia-cuscino e un kit che comprende ciotola da viaggio, tovaglietta americana, snack selezionati per cani o gatti, sacchetti igienici dentro un simpatico contenitore a forma di zampina. Non manca ovviamente il welcome gift dedicato, con ciotole con acqua e cibo, tappetino per il riposo e le salviette per la pulizia del pelo. E al Green Park Resort di Tirrenia su richiesta si può avere un pasto che soddisfi i gusti e le abitudini del cane o del gatto. www.spacehotels.it.

European Challenge Tour 2012 a UNA Poggio dei Medici Dopo il successo delle edizioni 2010 e 2011, si disputerà per la terza volta il Mugello Tuscany Open presso il Golf Club di UNA Poggio dei Medici a Scarperia. Il torneo, che si svolgerà dal 18 al 21 ottobre, è promosso da UNA Hotels & Resorts, congiuntamente a Regione Toscana e alla Federazione Italiana Golf che, anche quest’anno, sono affiancate dalla preziosa collaborazione del Comune e della Proloco di Scarperia e dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello, a cui si aggiunge per il primo anno anche l’importante supporto di Iccrea 126 4 2012 | www.mastermeeting.it

BancaImpresa. Come da tradizione, la gara sarà preceduta da una PRO AM, che verrà disputata il 17 ottobre. Quest’anno, il Mugello Tuscany Open sarà l’ultima tappa del circuito prima del Grand Final, offrendo a pubblico e giocatori, un livello agonistico ancora più appassionante di quello degli anni precedenti. Il prestigioso campo accoglierà quest’anno i migliori giocatori dell’European Challenge Tour 2012 che si appresteranno a disputare il Grand Final la settimana successiva. Elena David, AD di UNA Hotels & Resorts ha dichiarato «abbiamo nuovamente confermato e rinnovato il nostro impegno nella promozione del Mugello Tuscany Open perché per noi rappresenta un elemento fondante nella nostra politica di promozione e valorizzazione del territorio, insieme ad altre numerose attività intraprese, come fiere, workshop, eventi nazionali e internazionali. Gli effetti di questa nostra intensa attività emergono ogni anno più evidenti dai dati relativi ai flussi turistici della zona, con particolare riferimento al turismo internazionale. UNA Poggio dei Medici e Villa le Maschere valgono infatti, da soli, il 64% delle presenze straniere nei comuni di Scarperia e Barberino del Mugello e hanno portato dal 2008 al 2010 un incremento di oltre 11000 presenze straniere.

Il turismo è certamente tra le industrie strategiche su cui far leva per far ripartire il Paese, e la valorizzazione della nostra offerta golfistica può contribuire ad accelerare l’incremento dei flussi legati ad un turismo alto livello e proprio alla ricerca di eccellenze e particolarità di cui l’Italia è ricca».

Gli Hotel Giardino spiccano il volo Giardino Hotel Group rende la sua offerta ancora più completa con la flotta di aeromobili Fly Giardino: dopo la rapida espansione nel settore immobiliare ed alberghiero nel corso dell’ultimo anno, con le aperture del Giardino Mountain di St. Moritz e del Giardino Lago di Minusio, il gruppo ha infatti deciso di debuttare nel mercato delle compagnie aeree. L’idea che anima il progetto è quella di proporre un concetto di vacanza di altissima gamma, che inizia ancora prima di arrivare in hotel. Al momento, Giardino Hotel Group è l’unico gruppo alberghiero con una propria compagnia aerea. La flotta Fly Giardino consiste di due Beechcraft da 4 e 8 posti e, per i gruppi più grandi, sono a disposizione un Dash da 72 posti e un Dornier da 32 posti. Giardino Hotel Group si occupa delle prenotazioni, mentre la parte operativa rimane a capo della nota compagnia aerea Skywork di Berna. ■



AERONEWS

Notizie dal mondo Emirates www.emirates.com

Emirates lancia due nuove rotte: Lisbona e Washington DC

Aumenta l’offerta di voli per il Medio e l’Estremo Oriente

Emirates continua a crescere in Europa e guarda alla terra di Vasco de Gama annunciando il nuovo servizio giornaliero per Lisbona a partire dal 9 luglio. La capitale del Portogallo sarà servita con un moderno Boeing 777-200ER, dalla configurazione a tre classi. Il volo EK 192 partirà da Lisbona alle ore 17:55 e arriverà a Dubai alle 04:35 del giorno successivo; mentre il volo EK 191 partirà da Dubai alle ore 09:15 ogni giorno e arriverà a Lisbona a 14:45. Un nuovo collegamento non-stop per Washington Dulles International Airport verrà invece inaugurato il prossimo 12 settembre 2012, aggiungendo al network globale della compagnia aerea anche la capitale americana. Il collegamento sarà effettuato a bordo di un Boeing 777-300 che offrirà la possibilità di prenotare 8 suite private in Prima Classe, 42 posti in Business Class e 304 in Economy Class. Il volo EK 232 partirà da Washington DC alle 10:55 ora locale e arriverà a Dubai alle 08:00 del giorno seguente, mentre il volo EK 231 partirà da Dubai alle 02:20 e atterrerà a Washington Dulles alle 08: 50 ora locale.

A partire da agosto, Emirates amplia l’offerta di voli per il Medio Oriente aumentando la sua capacità giornaliera per il Qatar e il Kuwait. Saranno sei i voli giornalieri diretti a Doha – il più alto numero di frequenze giornaliere nella regione del Medio Oriente – e cinque quelli diretti in Kuwait. Inoltre, dal 1 agosto, la Compagnia rafforzerà il suo impegno in Pakistan annunciando l’aggiunta di un quinto volo giornaliero da e per la città di Karachi portando a 54 i collegamenti settimanali verso il paese. Il volo EK609 partirà da Karachi Jinnah International Airport alle 19:35 ora locale e arriverà a Dubai alle 20:50, mentre il volo EK608 partirà da Dubai ogni giorno alle 14:55 ora locale e arriverà a Karachi alle 18:05. Il servizio sarà operato con un Boeing 777-300ER con una configurazione a due classi.

Servizio di cambio prenotazione on line I passeggeri che preferiscono gestire autonomamente i propri piani di viaggio, cambiando il periodo o la data della prenotazione, aggiungendo voli, o facendo un upgrade a Emirates First Class o Business Class, potranno farlo online direttamente dal sito: www.emirates.com, indipendentemente dalla modalità con cui è stata effettuata la prenotazione: biglietteria Emirates, telefonica, agenzia viaggi oppure online. La funzionalità è stata implementata in tutti i siti Emirates nella lingua locale così che ogni passeggero possa avere rapido accesso al proprio programma di viaggio.

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Scelto il vincitore Frequent Flyer Skywards 2012 L’annuale lotteria Thanks a Million, organizzata da Skywards il programma di premi per i Frequent Flyer di Emirates, è giunta quest’anno alla sua 12a edizione e ha raccolto alla Dubai World Cup poco più di 95.000 euro (quasi 350.000 AED)*, circa 14.000 euro (50.000 AED)* in più rispetto allo scorso anno. I proventi raccolti andranno a tre associazioni di beneficenza: Senses, Red Crescent e il World Food Programme delle Nazioni Unite. Il fortunato vincitore del primo premio, il Millionaire Skywards, è Mats Karlsson, di origini svizzere e oggi residente a Dubai e membro di Skywards Blue. Mats e sua moglie potranno utilizzare le miglia vinte a loro scelta per il giro del mondo o 22 biglietti per il loro paese di origine, entrando a far parte di un gruppo esclusivo che comprende meno dell’1% dei 6 milioni di membri Skywards in tutto il mondo con oltre un milione di miglia.



LA PAROLA ALLE AZIENDE

Meeting Line col vento in poppa “NON SCORAGGIARSI MAI” IL MOTTO DI ANTONELLA TISI CHE, AL TIMONE DELL’AZIENDA ROMANA DA LEI FONDATA NEL 1998, CONTRASTA LA CRISI CON L’OTTIMISMO, TANTO LAVORO E CREATIVITÀ TiCo

on scoraggiarsi mai. Potrebbe essere questo il motto di una manager di successo come Antonella Tisi (nella foto) al timone di Meeting Line, la società che dal 1998 opera nel settore dei congressi e degli incentive principalmente per aziende farmaceutiche e medico-scientifiche. Motto che, visto il difficile momento di congiuntura economica, l’imprenditrice tiene impresso nella mente da quando al mattino presto prende possesso della sua scrivania per poi staccarsene quando la maggior parte delle persone è già a casa per la cena. «La crisi non ci ha toccato più di tanto», ci fa sapere, «non è il numero degli eventi che è calato – le aziende hanno mantenuto lo stesso impegno degli altri anni – quanto il numero dei partecipanti che risulta ridotto insieme alla durata dell’evento». Fattori, questi, che hanno determinato per Meeting Line un 20% in meno di fatturato sul 2010. Ma lei non si

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scoraggia, non a caso è del segno del leone, nata per stare al comando. E si considera fortunata. Una grande stakanovista, Antonella, appassionata del suo lavoro tanto da trasformare gli uffici dove ha recentemente trasferito l’azienda, a due passi da Piazza del Popolo (Via passeggiata di Ripetta 22), in un luogo caldo e accogliente, come fosse un salotto di casa: una grande stanza dove trovano posto tutte “le sue” giovani e determinate collaboratrici. «Ho voluto creare un ambiente e un’atmosfera giusti che favorissero il lavoro di squadra», ci dice con entusiasmo. Uno staff tutto rosa «perché le donne sono perfette organizzatrici e abbondano di fantasia: due qualità che nel nostro settore sono considerate determinanti per un evento di successo». Secondo la titolare della Meeting Line il mercato è cambiato molto in questo ultimo decennio anche perché «i budget delle aziende si sono sempre più ridotti, soprat-

tutto quelli dedicati ai viaggi incentive. E mentre prima a fare la parte del leone erano le mete lungo raggio, ora più che mai si scelgono le classiche città dell’Europa e sempre più spesso si resta entro i confini italiani per risparmiare sulle spese del viaggio. Per la scelta dell’albergo a differenza degli anni passati in cui le aziende erano orientate sul lusso, si preferiscono i quattro stelle. Insomma, come ci tiene a sottolineare, «tocca fare i salti mortali per poter continuare ad offrire ai clienti un servizio che corrisponda ad un giusto rapporto qualitàprezzo poiché la crisi, nel nostro Paese, ha portato le aziende fornitrici di servizi (alberghi, ristoranti, vettori,) al contenimento dei costi causando inevitabilmente un abbassamento della qualità del servizio». E ora ci mancava anche la difficile situazione politica che stanno vivendo Egitto, Tunisia e Marocco: mete che «comunque venivano prese in considerazione per l’ottimo rapporto qualità-prezzo», e che ora «non proponiamo più perché ancora considerate poco sicure». In alternativa Meetin Line è tornata a proporre quelle città consolidate per il Mice, come Parigi, Praga, Barcellona, per citare qualche esempio, e «ultimamente abbiamo anche riscontrato un certo interesse per Vienna». Fra le soluzioni più richieste e di tendenza, per l’incentive di piccoli gruppi, ci sono gli alberghi dotati di centri benessere, ma anche i centri termali, i soggiorni in masseria o negli agriturismo. ■



LE LOCATION DI MM

Hilton Giardini Naxos

Tra natura, mare, montagna, relax e benessere, mito e storia. Qui il lavoro diventa un piacere rima colonia greca in Sicilia. Culla di antiche civiltà mediterranee e stazione turistica d’avanguardia nel panorama ricettivo del meridione d’Italia. Giardini Naxos è davvero un luogo incantevole, che assomma nel suo paesaggio molte delle tipi-

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che bellezze di Sicilia. L’ampia zona archeologica, con annesso il relativo museo, il mare cristallino, che bagna spiagge di sabbia finissima, la montagna, con sua maestà l’Etna. Conosciuto anche come “Mongibello”, l’Etna è tra i vulcani più attivi nel mondo (e forse il più

grandioso), non solo per le sue eruzioni e colate di lava incandescente, ma anche per l’ambiente unico e impareggiabile, ricco di suoni, profumi e colori, che è quel parco naturale che lo abbraccia. Raggiungibile in meno di un’ora dall’aeroporto di Fontanarossa (che collega Giardini di Naxos con voli diretti dalle principali città italiane – Milano, Roma, Napoli, Venezia – ed europee – Monaco, Barcellona, Atene, Malta), Giardini Naxos è anche il punto di partenza per escursioni di straordinaria bellezza: Taormina (distante solo cinque chilometri), Siracusa, Agrigento, Palermo, le Isole Eolie, l’Etna (a soli quaranta chilometri), la pineta di Lingua-


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glossa e la vallata dell’Alcantara, con le suggestive gole. In alternativa all’aereo, i più tradizionalisti possono optare per un rail-tour da Milano, Torino e Roma, passando per Napoli e per l’area di Amalfi e Capri. La fermata consigliata è la stazione ferroviaria di Taormina, considerata una delle più belle d’Italia, grazie al suo elegante stile liberty siciliano.

centro benessere per trattamenti e massaggi. Fiore all’occhiello dell’hotel è la nuova piscina al coperto con acqua salata e vista sul mare e giardino interno, recentemente inaugurata. E se sul fronte del business il paesaggio e la brezza marina sono già una garanzia di successo per qualsiasi tipo di evento, nella struttura sono disponibili sale riunioni e sale più ampie per congressi, serate da ballo, mostre e conferenze. La struttura, inoltre, dispone di due ristoranti, Panarea e La

Sciara, quest’ultimo propone il meglio della cucina tipica siciliana, in chiave gourmet. Completano l’offerta un bar lounge e un beach bar. Le camere – 296 in tutto tra guest room, family room, suites e superior siutes – sono tutte dotate di balconi da cui, non serve dirlo, gli ospiti possono godere di una spettacolare veduta panoramica che va dall’antica colonia greca di Naxos fino al vulcano Etna, oltre che inebriarsi dei profumi del giardino mediterraneo che avvolge l’hotel. C.P.

E una volta giunti qui... L’indirizzo di riferimento dove alloggiare è Hilton Giardini Naxos, il quattro stelle del Gruppo Russott Hotel Collection, che gestisce anche il Milan Marriott di Milano, il Rome Marriott Park Hotel di Roma e il Russott Hotel Venezia. Elegante palcoscenico sul mare, con spiaggia privata e piscina all’aperto, l’hotel dispone anche di una palestra e di un 4 2012 | www.mastermeeting.it 133


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Grand Hotel de la Minerve Al via la nuova stagione estiva del Roof Garden, tra arte e suggestioni gourmet, che celebra i suoi 200 anni di hotellerie nel cuore di Roma

no splendido gioiello incastonato nel cuore di Roma, un masterpiece di difficile competizione, un palazzo ricco di storia e valore artistico, un hotel di lusso capace di regalare emozioni davvero coinvolgenti. Questi i tratti essenziali e di innegabile fascino con cui può essere dipinto il Grand Hotel de la Minerve, l’esclusivo 5 stelle lusso situato a pochi passi dal Pantheon, Piazza Navona, Fontana di Trevi e Piazza di Spagna. Passione e lungimiranza della direzione, unita ad una grande esperienza e affabilità, hanno saputo immaginare scenari nuovi per valorizzare ulteriormente un hotel di questo livello. Tra questi, lo splendido Roof Garden con il Ristorante Gourmet che inaugura la nuova stagione estiva, in uno spazio hot spot trendy vero fiore all’occhiello di gourmandise frequentato dal jet set internazionale e romano.

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La sua meravigliosa terrazza con vista a 360° su Roma, con una parte coperta dove è possibile cenare e pranzare tutti i giorni – sia d’estate che d’inverno – è un loggione dal quale godere appieno dei tramonti e delle serate romane, una loca-

tion ideale considerata uno dei luoghi più belli della Capitale, e l’unica a dominare la cupola del Pantheon in tutti i suoi particolari, mentre a poca distanza si profilano la cupola di S. Ivo e l’altana del Quirinale. Qui è possibile organizzare eventi di esclusiva raffinatezza, ma anche aperitivi, momenti di gastronomia ricercata, serate private. Un luogo ricco di fascino e di magia reso ancora più incantevole dalle luci della capitale che si stagliano tutt’intorno, per un viaggio nelle emozioni del gusto grazie anche alla creatività dello chef Antonio Falco. È lui la mente creativa di un itinerario tra i sapori del Mediterraneo con graditissime variazioni sul tema ispirate alla cucina tradizionale locale: «Sono portato per la cucina artistica», conferma lo chef e, in modo particolare per il Gran Buffet imperiale, essendo un intagliatore e scultore. Il tutto sen-


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za perdere d’occhio la cucina contemporanea con metodi classici rivisitati. Cerco di far diventare il tradizionale innovativo, secondo il nostro punto di vista coinvolgendo tutta la mia équipe, assemblando con creatività i nostri piatti». L’Hotel, completamente rinnovato per meglio soddisfare le sofisticate e moderne esigenze della clientela, ha conservato nelle sue linee nobili ed eleganti il colore di una casa aristocratica, accogliente e confortevole. 135 lussose camere, di cui 51 Classic, 40 Superior, 33 Deluxe, 8 Junior Suites, 4 Suites. In un palazzo storico tra i più raffinati e prestigiosi della Capitale, che ha celebrato di ricente i suoi 200 anni dalla nascita, c’è la possibilità non solo di soggiornare all’insegna del lusso e del comfort più esclusivo, ma anche di organizzare riunioni e incontri d’affari a 5 stelle. Per esempio nella splendida Sala Olimpo, ampia ed elegantemente arredata, impreziosita con le bellissime opere in marmo dello scultore Rinaldo Rinaldi, allievo del Canova della seconda metà dell’800 molto ammirato anche dalla Regina Margherita di Savoia. Ed ancora nella Sala Iside, la Sala Cavour e la Galileo per piccoli meeting, circondati sempre dallo stile neoclassico e da quell’atmosfera legata ai numerosi personaggi illustri che ne sono stati ospiti nel

corso dei secoli e che riecheggia solenne tra gli ambienti unici dell’Hotel. Tutte le sale dispongono di attrezzature e materiale tecnico ad altissimo livello, come sistema A/V, microfoni “conference system” e proiettore LCD, connessione Internet Wi-fi, impianti per teleconferenze e cabine di tradu-

zione simultanea, aree riservate per coffee-break e segreteria e un’attenta assistenza tecnica. In concomitanza con l’apertura della stagione estiva sul Roof Garden e nell’ottica di ottimizzare al meglio le risorse online, è stato anche inaugurato alla fine di Aprile il nuovo sito web (www.minervaroofgarden.it), di facile e immediata consultazione, di impatto fortemente visivo, dove i contenuti lasciano spazio alla bellezza e suggestione delle immagini, espressamente dedicato al Roof Garden e alle sue innumerevoli emozioni. Cristina Chiarotti

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Grand Hotel Eden

Con i suoi mille metri quadri di spazi meeting, il Grand Hotel Eden vanta il miglior Centro Congressuale d’elite nella svizzera italiana soli cinque minuti dal centro di Lugano, situato in una posizione incantevole, il Grand Hotel Eden non è solo il luogo più naturale ed elegante per trascorrere una vacanza all’insegna del relax e del riposo, godendo del panorama che domina il lago Ceresio e con una vista eccezionale sulla città di Lugano e sulle Alpi, ma anche la location ideale per organizzare meeting e congressi in un’atmosfera silenziosa e proficua di concentrazione, fondamentale negli incontri di lavoro, che in una città come Lugano – centro di importanza finanziaria – diventano comodamente accessibili, tranquilli e riservati. Con oltre 1000 metri quadri di spazi meeting, l’Hotel vanta il più grande e completo Centro Congressuale a 5 stelle di tutta la Svizzera italiana. Il vasto complesso è distribuito su due aree: il Main Building Center e il Front Lake Center. La struttura congressuale è composta dalla Sala Ceresio, capace di accogliere fino a 300 posti, dalla Sala Panorama,

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dalla Sala San Salvatore e da altre 3 sale più piccole. L’insieme della struttura dispone di attrezzature tecnologiche d’avanguardia, di spazi modulari e flessibili, nei quali poter organizzare conferenze, seminari, congressi o riunioni aziendali di alto livello. Tutte le sale del Centro Congressi del Grand Hotel Eden sono dotate di luce naturale oscurabile e di aria condizionata. Quando presente, la luce artificiale, ben calibrata, dispone di un sistema di regolazione per ottimizzare la visione di presentazioni infor-

matiche e video. L’offerta di servizi a sostegno dell’attività congressuale si completa con sistemi d’informazione, comunicazione e media, tra cui i sistemi di video conferenza e gli impianti TV a circuito chiuso, totalmente compatibili con eventuali elementi supplementari forniti dagli ospiti o da società esterne specializzate. Le 6 sale di diverse dimensioni si adattano con flessibilità alle diverse necessità di meeting e conferenze e possono accogliere fino a 600 persone. In più, le due aree congressuali, l’edifi-


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cio fronte lago e quello principale, possiedono due ingressi indipendenti che agevolano enormemente gli spostamenti e la messa in opera di grossi volumi di materiale per stand e decorazioni. Il Grand Hotel Eden offre alla clientela business un ufficio manifestazioni dedicato con uno staff di collaboratori competenti e professionali, che assiste l’organizzatore dell’evento dalla fase preliminare, attraverso quella di pianificazione fino alla riuscita finale della manifestazione. Sempre nell’ottica di un’accoglienza completa, l’offerta meeting e business è completata da programmi collaterali leisure e incentive che possono essere legati ai contenuti dell’evento. Anche la parte gastronomica può essere espressamente dedicata: lo chef Alessandro Fu-

magalli sarà a disposizione per offrire proposte menu per pranzi o cene aziendali con piatti raffinati e al tempo stesso leggeri.

Eventi e banchetti Ma il Grand Hotel Eden è anche la cornice ideale per una riuscita cena di gala, per esempio nel salone Ceresio o nel salone Panorama che godono di un incantevole scenario del lago, di un banchetto di nozze indimenticabile o di un esaltante festa da ballo fino ad un massimo di 300 persone. Anche qui lo chef ha personalmente realizzato un’ampia selezione di menu per banchetti, ma su richiesta è ovviamente possibile personalizzare con scelte a tema o creare soluzioni su misura. L’Hotel dispone inoltre di 2 terrazze che si affacciano diret-

tamente sul lago, con una capienza fino a 100 persone. Nel periodo estivo, possono essere utilizzate, oltre che per la piccola colazione, anche per pranzi e cene “à la carte”. Le terrazze possono essere riservate per gruppi fino a 50 persone e sono inoltre utilizzabili per pause caffè e aperitivi. Altro spazio prezioso, il ristorante Oasis, utilizzabile nella sua prima parte, chiamata comunemente “Oasis 2”, per pranzi e cene d’affari o privati fino ad un massimo di 40 ospiti. Con la sua vista sul lago è un ambiente raccolto e raffinato che permette di godere appieno del panorama esterno in massima tranquillità. La parte “Oasis 1” invece resta sempre a disposizione dei clienti esterni e dei clienti dell’albergo. Vera chicca, la Zattera che, per tutto il periodo estivo diventa il luogo ideale per uno spuntino sul lago oppure per un aperitivo elegante, o, ancora, un buffet da cerimonia fino ad un massimo di 180 persone. Gli ospiti che arrivano via lago possono ormeggiare direttamente sul pontile privato dell’albergo. La Zattera è inoltre riservabile “in esclusiva” tutto l’anno, tranne durante i mesi di giugno, luglio ed agosto. C.C.

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Grand Hotel Imperiale Resort & Spa Il Centro Benessere I-SPA Wellness & Beauty, 21 camere Deluxe Spa, la sala polifunzionale Bassanini da 250 mq, sono le principali novità per la primavera di una delle destinazioni più glamour del Nord Italia, affacciata direttamente sul lago di Como

l Grand Hotel Imperiale ha iniziato la stagione 2012 con alcune novità, che vanno a potenziare e ad arricchire i servizi che offriamo ai nostri ospiti», racconta il general manager della storica dimora Liberty affacciata sul Lago di Como, Silvestro De Bolfo. A Moltrasio si trova infatti una delle location per eventi e incontri più raffinate e innovative della zona, che accoglie una clientela sia leisure che business in 121 camere. Qui l’anno è cominciato all’insegna di due aperture, quella del campo da tennis di dimen-

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sioni regolamentari in erba sintetica, che va a completare l’offerta di attività sportive della struttura, e la nuova I-Spa, all’interno di un’ala dell’edificio interamente dedicata al benessere e alla remise en forme. «Questo nuovo spazi», spiega De Bolfo, «prevede nei suoi 400

metri quadrati alcune aree specifiche. Articolato su due piani ospita sia il percorso benessere, tra sauna finlandese, bagno a vapore, docce emozionali, bagni di reazione, piscina indoor con idromassaggio e grotta del sale, sia una sala relax, chiamata la sala del silenzio, in cui ritrovare se stessi e il proprio equilibrio psicofisico al termine di una giornata di lavoro, per esempio, oltre allo spazio fitness attrezzato con apparecchiature Technogym e le salette per i trattamenti. Abbiamo anche pensato a chi è ospite del nostro albergo per un fine setti-


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mana romantico o per una vacanza a due, con la Sweet Private Spa, la suite interna al centro benessere, che abbina ai trattamenti per la coppia la possibilità di seguire i percorsi con la necessaria privacy». «Nell’ala dell’I-Spa», continua il manager, «abbiamo inserito anche 21 camere doppie Deluxe Spa, dotate di docce emozionali, cromo e aromaterapia. Anch’esse sposano la filosofia che è alla base della costruzione del nostro nuovo centro benessere: il legame con il territorio, che si concretizza nella scelta di materiali locali, come la pietra di Moltrasio, il rispetto per l’ambiente, attraverso l’uso di prodotti naturali, e la tensione all’innovazione». Il centro benessere sarà una delle facility più interessanti da abbinare all’organizzazione di eventi e congressi sul Lago. Per quanto riguarda gli spazi, da quest’anno il Grand Hotel Imperiale dispone di due nuove location, la Sala Bassanini, polifunzionale, affacciata sul verde e divisibile in due sale da 100 persone con pareti completamente insonorizzate, e la Villa Imperiale. «Si tratta di una residenza in stile Liberty situata dentro il parco che circonda l’hotel, un edificio quindi connesso al corpo principale, ma al contempo riservato, che proponiamo sia per banchetti di nozze sia per eventi in esclusiva. La Villa di-

spone anche di 11 camere Deluxe e di una Junior Suite con terrazzo coperto affacciato sul Lago». Inoltre, tra i plus della struttura, anche il campo pratica golf, per chi si sta avvicinando alla disciplina o per organizzare momenti di team building orientati alla sua pratica. Nel complesso dell’hotel si trovano un putting green da nove buche e due driving range. Per chi è più esperto è invece possibile scegliere tra nove diversi campi

da golf che distano tutti massimo 50 chilometri e che offrono a chi soggiorna nell’albergo la prenotazione gratuita e un green fee a prezzo scontato. «La presenza dello specchio d’acqua su cui l’hotel si affaccia è per noi l’elemento distintivo. Non solo offre la possibilità di arrivare direttamente dal Lago, grazie al molo con attracco privato di motoscafi e battelli, ma anche di utilizzarne la scenografia per pranzi e cene di gala nel nostro ristorante gourmet Imperialino, tre forchette rosse Michelin 2012. La sua terrazza dà infatti direttamente sul panorama lacustre e offre piatti regionali e ricercati nella sala da 90 coperti» conclude De Bolfo. G.G.

Il panorama suggestivo del Lago di Como e le attrattive del circondario caratterizzano il pacchetto The best of the lake, che include 3 pernottamenti, un viaggio in battello per andare alla scoperta di Tremezzo, con visita ai giardini botanici di Villa Carlotta, e di Lenno, con ingresso alla Villa del Balbianello, e un’intera giornata a Como, da raggiungere sempre via lago, per conoscere la città e fare shopping. Oltre alle due cene in cui degustare sia i piatti del ristorante gourmet Imperialino sia le ricette del Giardino, che si trova nella veranda affacciata sul parco e offre una cucina caratterizzata dai sapori mediterranei, è disponibile anche la connessione internet wi fi gratuita per tutta la durata del soggiorno. 4 2012 | www.mastermeeting.it 139


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Lloyd’s Baia Hotel

Spazi e servizi taylor made per incontri, convegni ed eventi sulla Costiera Amalfitana in questa raffinata struttura del Gruppo Marinelli uova proprietà, restyling degli spazi, panorama mozzafiato, la cura nell’organizzazione di cerimonie e banchetti e servizi ad hoc pensati per il turismo congressuale e business. Questi i tratti salienti del Lloyd’s Baia, hotel che si trova sulla Costiera Amalfitana, accanto alla cittadina di Vietri sul Mare, costruito sullo sperone roccioso che domina lo specchio d’acqua. Struttura tra le più eleganti presenti nell’area, amata dai vacanzieri ma anche destinazione meeting&congress in piena affermazione, ha visto nel

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2010 l’arrivo alla direzione di Maria Marinelli, del Gruppo Marinelli che ne ha acquisito la proprietà. Il gruppo, attivo da molti anni nella zona e in diversi settori economici, ha investito nel potenziamento dei servizi e delle strutture del Lloyd’s, progetto in cui crede anche per via del profondo legame con il territorio che caratterizza tutte le sue attività. Nel complesso 130 camere, di cui 8 Suite e 4 Junior Suite, con ampi balconi da cui godere della vista del mare sottostante, e la possibilità di adattare le soluzioni alle esigenze di chi viag-

gia per affari. Un cenno a parte meritano le 4 Suite Belvedere, in una posizione riservata rispetto al corpo dell’hotel, caratterizzate da due ampi ambienti, vasca idromassaggio e soprattutto affaccio sul simbolo della città di Vietri, i cosiddetti Due Fratelli, gli scogli gemelli che, narra la legenda, sono ciò in cui il re del mare, Nettuno, ha trasformato due giovani pastori annegati nel tentativo di salvare una ragazza che stava affogando, insieme con tutto il loro gregge. All’interno della struttura si apre il centro congressi da 6 sale, spazi modulabili che permettono di ospitare convegni, riunioni aziendali o incentive di più giorni, da 250 a 15 persone. La sala plenaria, in particolare, offre una superficie di 140 metri quadrati, ed è a disposizione per eventi di grandi dimensioni. È inoltre possibile accogliere incontri fino a 500 partecipanti attraverso un sistema di videoconferenza in grado di aggiungere alla sua disponibilità anche i posti della sala adiacente.


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Tutto il centro congressi è coperto da rete internet wi-fi, mentre l’attrezzatura, dai videoproiettori al pc per il tavolo dei relatori, dall’impianto di amplificazione alla microfonia fissa e mobile, è inclusa nel noleggio della sala. Ma l’organizzazione di un evento non si limita ormai più alla sola sala. Aziende e tour operator richiedono progetti più ampi, che sappiano includere dalla cena di gala alla possibilità di pernottamento, dalle attività post congress al momento di team building. Per ideare un pacchetto complessivo la responsabile dell’area congressuale del Lloyd’s, coadiuvata dallo staff, segue l’evento in tutte la sue fasi, ideando con il cliente le migliori soluzioni per l’ospitalità, pranzi e coffee break e offrendo un’ampia gamma di alternative per intrattenere i partecipanti. Per quanto riguarda la ristorazione, la cucina del Lloyd’s Baia Hotel ha scelto di puntare sul recupero e la valorizzazione dei prodotti regionali, alla ricerca delle ricette e dei piatti tradizionali, in cui la fa da padrone il pesce fresco, abbinati a suggestioni internazionali. Cene di gala, light lunch o aperitivi sono serviti nelle quattro sale interne, affacciate sul panorama circostante, mentre nella Hall Bar ci si può incontrare per un momento coffee break a metà giornata. Per eventi che si articolano su

più giorni o per incentive aziendali, la scelta delle attività è molto vasta. A partire da quanto offre la Costiera Amalfitana, Patrimonio dell’Umanità, che si estende da Vietri sul Mare a Positano, punto di partenza per escursioni in barca alla volta delle isole di Capri e Ischia. Via terra si possono raggiungere invece Capo d’orso, a metà strada tra Salerno e Amalfi, da cui ammirare l’intero panorama del Golfo di Salerno, Maiori e Minori, località note per la loro marina, ma anche per alcune specialità gastronomiche, fino alla stessa Amalfi, gioiello architettonico della costa. Tutta l’area alterna poi alle spiagge suggestivi paesi che

hanno conservato il fascino del piccolo borgo rurale. All’interno della struttura, invece, relax e divertimento sono garantiti dalla presenza di alcune facilities, dalla spiaggia privata, cui si accede con due ascensori panoramici riservati, al Club Rocce Rosse, uno spazio dedicato al by night accanto al mare. C.P.

Dal primo maggio sarà on line il nuovo sito del Lloyd’s Baia Hotel. Il restyling dello spazio web destinato a presentare strutture e servizi dell’albergo salernitano ha avuto tra gli obiettivi anche quello di potenziare la sezione destinata al mondo meeting&congress. Qui, infatti, si potranno trovare non solo le descrizioni delle sale e le relative planimetrie, ma sarà offerta anche la possibilità di prenotare direttamente la soluzione più adatta alle proprie esigenze. 4 2012 | www.mastermeeting.it 141


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Lungarno Collection...

di alberghi e di persone

Un “bouquet” di luxury & design hotels, dimore storiche, retreats e ristoranti profondamente diversi tra loro, accomunati dai valori e dallo stile raffinato della Famiglia Ferragamo, che li rappresenta tutti. E dietro le quinte, una squadra di persone che punta a far crescere la compagnia alberghiera in Italia e nel mondo, secondo un modello “di ospitalità di famiglia”

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LE LOCATION DI MM inque alberghi esclusivi, uno a Roma, nella via più trendy della capitale, quattro a Firenze, a due passi da Ponte Vecchio, e tre location-destinazioni, altrettanto uniche in Toscana. Questi i gioielli della collezione Lungarno, in cui si indovina la cifra dell’ospitalità della famiglia Ferragamo. Il Portraits Suites, vicino a Piazza di Spagna, è un complesso di quattordici suites e studio riservate ed esclusive. A Firenze, il Gallery Art Hotel è, con il suo ristorante Fusion, un luogo molto apprezzato dal mondo della moda e dai giovani. Lì, accanto, ci si sente come a casa nelle ampie stanze (quarantaquattro) con vista sull’Arno del Lungarno Suites, e godere di tutti i servizi offerti dall’hotel. Sempre a Firenze, per i più tradizionalisti è di scena l’Hotel Lungarno, la storica struttura della collezione diventata il salotto di charme sull’Arno; mentre per gli amanti del design total white il posto giusto è il Continentale Contemporary Hotel. In campagna, appena fuori Firenze, Villa Le Rose è una dimora cinquecentesca disponibile per eventi esclusivi. E per gli amanti del mare, la Marina di Scarlino Yacht Club & Residences mette a disposizione nove esclusivi appartamenti affacciati sul mare della Maremma con posto barca, e in più due splendidi Yacht Swan, vere e proprie residenze galleggianti che solcano il Mar Mediterraneo e dei Caraibi. A chiudere la collection, Lungarno Details, lo shop che raccoglie i details che arredano gli alberghi.

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E, dietro le quinte di questa compagnia tutta italiana, lavora la squadra di persone selezionate con cura da Valeriano Antonioli, CEO della Lungarno Collection, al quale, poco meno di un anno fa, è stato affidato il compito di ricostituire il team operativo. Veri professionisti, ciascuno nel proprio settore, che con passione e motivazione puntano a far crescere la compagnia in Italia e nel mondo, secondo il “modello di ospitalità della Famiglia Ferragamo”.

Valeriano Antonioli CEO della Lungarno Collection, prima di mettersi alla guida del ricostituito management ne è stato l’headhunter. 45 anni («anagrafici», precisa lui), 30 dei quali trascorsi nel mondo alberghiero. Diverse esperienze in giro per il mondo – Newcastle, Monaco, Francoforte, Berlino, San Pietroburgo, Los Angeles, Phoenix, Milano (dov’è stato il più giovane GM della Starwood nel 2000) –, l’hanno aiutato nell’apprendimento di quattro lingue, offrendogli una preparazione a 360 gradi sul fronte dell’hotellerie internazionale. Dice di se di non annoiarsi mai: «sarà per la mia inesauribile voglia di imparare e di crescere». Creativo e multi-culturale, si definisce una sorta di alchimista: «quando accolgo un ospite in albergo mi piace sentirmi anche un po’ artefice del suo “sogno di vacanza”, realizzando ogni suo desiderio» e aggiunge «essere ospitali significa saper coccolare

ogni cliente come se fosse il più importante. E trattarlo come un amico invitato a casa propria: fondamentali saranno il menu e i dettagli, ma più importante sarà accoglierlo sulla porta con un gran sorriso». Tra gli alberghi favoriti, il Costes a Parigi, Chateau Marmont a Los Angeles, Santiburi a Koh Samui. «Non dimenticherò mai il Diana di Milano, per l’esperienza di crescita professionale che mi ha permesso di vivere». A parte l’hotellerie, ama sciare, leggere, fare kickboxing, joga e ha una passione per il cioccolato. Più tecnologico che filosofo, elegante o sportivo a seconda delle circostanze, è sicuramente più moderno che antico. Cos’è per lei Lungarno Collection? Esclusività e buongusto.

Francesco Roccato 37 anni, direttore dell’Hotel Lungarno, ha lavorato come executive chef per InterContinental Hotels Group a Valencia, Cleveland, New York, e poi come F&B manager in Arizona, a Montelucia e COO di Julia Baker Con-

fections a Scottsdale. La sua irrefrenabile passione per la ristorazione, «che è scoperta e sperimentazione», lo ha portato a creare concepts innovativi «che molte volte sono stati copiati», sottolinea, «e, quando me ne sono reso conto, devo ammettere, ho provato una certa soddisfazione». Quando non lavora, la sua passione più grande è godersi la vita. Ama viaggiare, leggere, scrivere (ha in cantiere un libro autobiografico) e giocare a tennis. A volte lo penalizza il suo sarcasmo, mitigato, tuttavia, dalla saggezza che gli viene dall’esperienza. Più filosofo che geek, si definisce una persona classico-eclettica, ed elegante «ma a modo mio». Motivazione, dedizione e una buona dose di sense of humor sono i valori alla base del suo modo di lavorare. La sua mission? «Migliorare sempre». Per lui l’ospitalità è l’arte di saper anticipare la soddisfazione di ciascun ospite, con eleganza, discrezione, sobrietà e un pizzico di brio. 4 2012 | www.mastermeeting.it 143


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Le tre cose che rendono uniche il suo albergo sono la collezione d’arte che vede tra i suoi protagonisti nomi celebri come Picasso, Cocteau, Bueno, Rosai...; le stanze con la migliore vista su Ponte Vecchio; il ristorante Borgo San Jacopo. Hotel Lungarno a parte, i suoi alberghi preferiti sono il Castello di Monterone a Perugia e il boutique hotel La Chevred’or di Eze, in Francia. Cos’è per lei la Lungarno Collection? Una management company giovane con moltissime idee e tanta voglia di lavorare, che esprime i propri valori nell’eleganza del servizio, nell’accoglienza calorosa e nell’innovazione.

Alessio Ianna 44 anni, direttore dell’hotel Continentale, Gallery Hotel Art e Lungarno Suites. Mezzo friulano e mezzo veneto, professionalmente cresce a Londra, nell’allora Thrust House Forte. Rientrato in Italia, dal F&B passa al Mice, diventando responsabile meeting e convention del Grand Hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi. «Faccio ogni cosa con passione, non amo la burocrazia e i processi decisionali troppo lunghi. Mi ritengo una persona moderna, che però strizza l’occhio alla tradizione. E ogni tanto vesto i panni dell’eclettico». Per Ianna ospitalità significa regalare agli ospiti ricordi indimenticabili. Degli alberghi che dirige apprezza soprattutto la posizione privilegiata e la vista mozzafiato. in Italia il suo albergo preferito è 144 4 2012 | www.mastermeeting.it

il Portrait Suite di Roma, mentre nel mondo il Machu Picchu Sanctuary Lodge. Cos’è per lei la Lungarno Collection? Una compagnia unica in Italia con un potenziale di crescita internazionale.

Thomas Schmidt 37 anni, da settembre 2011 F&B manager della Lungarno Collection, inizia la sua carriera professionale come chef de partie sulle navi da crociera. Gira il mondo e lavora a Londra, in Svizzera, a Milano, dove ricopre prima il ruolo di F&B manager al Crowne Plaza di Malpensa e poi di docente all’ALMA, la Scuola di cucina di Gualtiero Marchesi. Di sé dice: «sono bravo a coinvolgere colleghi e amici nei miei progetti, anche se a volte sono troppo impulsivo». Confessa di aver riscoperto il fascino e il valore vero dell’eleganza da quando lavora per la famiglia Ferragamo, «un’icona di stile in Italia». Dinamico, sportivo, appassionato di viaggi e di giardinaggio, del suo lavoro lo appassiona soprattutto il fatto di incontrare

ogni giorno persone diverse, ciascuna con la propria storia. Stile, design e location sono tra le cose che rendono unici gli alberghi della Lungarno Collection. Cour Maison, a Pre Saint Didier, in Valle d’Aosta e il Cocoa Island Resort, a Asdu Maledives sono i suoi alberghi preferiti in Italia nel mondo. La sua mission professionale oggi? «Sbaragliare la concorrenza!». Cos’è per lei la Lungarno Collection? È come la Cina, una compagnia di alberghi e di persone in grande espansione con progetti entusiasmanti.

Phillip Haller 47 anni, Vice President of Marketing della Lungarno Collection, ha alle spalle diverse esperienze nel mondo su progetti di branding e lanci di nuovi alberghi e destinazioni. Canadese di nascita, di madre austriaca e di padre israeliano, ha l’internazionalità nel dna. Creativo e determinato, pragmatico e intuitivo, si rimprovera il fatto di voler fare sempre troppe cose e tutte insieme. Alla totale dedi-


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zione al lavoro, associa la passione per il sassofono. Il suo stile, una via di mezzo tra eleganza e sportività, esprime anche il suo modo di essere: misurato, sempre vigile, e attento a tutto. La sua mission, oggi, è quella di portare il brand Lungarno Collection in tutto mondo: «la nostra è una collezione di strutture di rara bellezza, in cui si realizza la perfetta simbiosi tra prodotto unico e servizio di qualità». Il suo albergo preferito in Italia è proprio l’Hotel Lungarno, mentre tra i tanti nel mondo sceglie il Raffles di Singapore. Cos’è per lei la Lungarno Collection? Un esempio perfetto della maestria fiorentina.

Cristina Fogliatto 35 anni, dallo scorso aprile è PR manager della Lungarno Collection. Inizia la sua carriera come giornalista, «il mio sogno fin da bambina», e poi passa sul fronte degli uffici stampa: segue alcuni tra i brand più importanti dell’hotellerie di lusso internazionale e nazionale, a cui si aggiunge una parentesi di 3 anni nell’ufficio stampa dei Laboratoires Boiron. Solare, naturalmente elegante, è eclettica e da vera esteta ricerca sempre il bello. Lo sport, i viaggi, l’arte e lo shopping sono tra le sue più grandi passioni, accanto al lavoro, ma, ci dice, «sono una pessima donna di casa». La appassiona «scovare storie curiose e segreti sulla nostra collezione di alberghi da raccontare a ospiti e a

giornalisti», accolti con calore umano e un sorriso smagliante. Per la posizione su Ponte Vecchio e il colore bianco, il Continentale è tra i suoi alberghi preferiti in Italia. Per un weekend fuori porta suggerisce, invece, il Metropole di Montecarlo e per una vacanza più lunga, il Qasr Al Sarab Desert Resort, nel deserto di Abu Dhabi. Cos’è per lei la Lungarno Collection? Una bella scoperta che voglio raccontare al mondo intero.

Elena Cipollini 44 anni, HR & Quality Manager, inizia a lavorare nel mondo alberghiero nel 1999, contestualmente all’apertura del Gallery Hotel Art: «mi sono innamorata subito di questo albergo, il primo di design in Italia, anche perché venivo dal settore moda e design». Empatica, testarda, elegante o, come si definisce lei, «casual-chic», è appassionata di tango argentino e di grafologia e attratta da tutto ciò che è tecnologico. Ospitalità per lei significa «andare oltre le aspettative degli ospiti». Amante delle terme e dei centri benessere, tra i suoi alberghi preferiti in Italia cita l’Hotel Fonteverde, insieme al Portrait Suites di Roma «un posto magico che mi emoziona ogni volta».

Cos’è per lei la Lungarno Collection? Location magnifiche ma anche un team di persone straordinarie.

Caroline Courteau 33 anni, dal 2011 è Director of Sales della Lungarno Collection, scopre e riconosce la sua passione per il sales marketing alberghiero sin dagli inizi della sua carriera professionale, cominciata al ricevimento di un albergo 5 stelle lusso a Roma. Dopo alcuni anni e altre esperienze nella capitale, diventa Director of Sales & Marketing al Capri Palace Hotel & Spa, sull’isola di Capri. Appassionata del suo lavoro, ama molto viaggiare e scoprire culture nuove. Elegante, moderna e molto attenta ai dettagli, della Lungarno Collection apprezza particolarmente la raffinatezza italiana. In Italia il palmares lo assegna al Gallery Hotel Art di Firenze (per la sua vivacità), mentre nel mondo al The Sukhothai di Bangkok. La sua mission è far crescere la presenza e la visibilità della Lungarno Collection nei nuovi mercati. Cos’è per lei la Lungarno Collection? Un omaggio alla storia di una grande famiglia e al loro stile dell’ospitalità. Cristina Piccinotti

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In questa pagina tre immagini dell’Ora Luxury Catania

Ora Hotels Strutture dal design contemporaneo nelle maggiori città italiane ed europee, che offrono servizi di qualità a prezzi accessibili: questo il concept del brand urbano del Gruppo Ora sportare l’ospitalità italiana nel mondo: il tratto distintivo, e il valore fondante, del Gruppo Ora caratterizza tutti i brand con cui è presente sul mercato internazionale, Luxury, City, Domus e Resort. Le quattro diverse tipologie di strutture ricettive sono accomunate dalla qualità del servizio e dalla capacità di accogliere gli ospiti con tutto il calore che viene riconosciuto a

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chi è nato nel Bel Paese. Ora Hotels conta oggi quasi 40 alberghi tra Italia, Spagna, Estonia, Messico, Brasile, Kenya, Zanzibar, Madagascar e Mozambico. Il concept dei City Hotels si riconosce dal connubio tra alcu-

ni elementi: di nuovissima concezione e dal design moderno, offrono plus e facilities, dalla Spa al centro congressi, dalla cura per la cucina ai servizi per le famiglie, a prezzi accessibili, e sono collocati in posizioni strategiche, accanto al centro


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In alto, l’Ora City Milano-Bresso

storico o vicino alle aree di maggiore interesse turistico e commerciale dei capoluoghi di provincia. In Italia si trovano, per esempio, a Milano-Bresso e Caserta, mentre l’ultimo nato del Gruppo è a Tallinn, in Estonia. Un cenno a parte merita il Grand Hotel Villa Itria Congress Resort & Spa di Catania, una struttura che ha costruito la sua identità sul concetto di lusso accessibile, ma che si caratterizza anche per essere un albergo metropolitano.

Meeting, ma non solo Tutte le strutture City Hotels sono state pensate non solo per una clientela business, ma anche per il segmento leisure. Ognuna delle location dispone di diversi spazi congressuali, con soluzioni di varia tipologia e metratura, in cui ambientare convegni, seminari, riunioni aziendali, corsi di formazione, convention e team building. Le sale, dal design curato e moderno, con attrezzature tecnologiche d’avanguardia, connessione Internet wireless, videoproiettore VGA, lettore multimediale DVD/VHS, impianto audiovisivo e di amplificazione, offrono la possibilità di registrare ogni meeting su DVD. Accanto agli spazi non mancano i servizi. L’evento si trasforma infatti in un’occasione di business che può abbinare al momento lavorativo attività di

intrattenimento o di team building. Per quanto riguarda la ristorazione, si possono organizzare Ora Coffee Break, Ora Business Lunch e Ora Dinner, con servizio e proposte gastronomiche calibrate in base alla tipologia e alla durata dell’incontro. Ogni struttura prevede al suo interno uno staff che si dedica in modo esclusivo all’organizzazione di incontri e convegni, e che può definire un pacchetto completo di ospitalità a seconda delle esigenze delle aziende. Nell’Ora Luxury Catania esiste anche il centro Wellness & SPA Arabia, vero fiore all’occhiello della struttura, con piscina interna riscaldata e area fitness. Usufruire dei suoi trattamenti, legati al territorio, dallo scrub a base di sabbie vulcaniche ai massaggi e alla cosmesi con utilizzo di prodotti per il corpo a base di agrumi di Sicilia, può diventare il coronamento e la conclusione di una giornata di lavoro, permettendo agli ospiti di rilassarsi al termine dell’evento.

A Nord e a Sud Struttura di punta del Gruppo Ora, nei pressi della capitale economica d’Italia, l’Ora City Milano-Bresso è un hotel di design di nuova costruzione che si trova in una posizione strategica, comodo sia per raggiungere il polo fieristico di Rho Pero sia per l’aeroporto di Linate, ma al contempo defilato

rispetto al caos della città. 106 le camere, arredate in stile contemporaneo, all’interno di una struttura circondata dal verde. Qui è a disposizione una sala meeting con una capienza complessiva di 40 posti, utilizzata per colloqui, meeting aziendali, esposizioni e corsi. Accanto ad essa il ristorante L’Aviatore, che offre una cucina nazionale ed internazionale ed è in grado di ospitare fino a 100 commensali per cene di gala e party aziendali, con la possibilità, durante la bella stagione, di trasferirsi all’aperto, nel patio che dà sul giardino. Indispensabile il posto riservato alle auto, che è permesso o all’interno del garage seminterrato da 60 posti, o all’esterno comodo anche per i pullman. Per chi invece preferisse spostarsi con i mezzi pubblici, l’hotel offre, su richiesta, un servizio navetta, in grado di portare l’ospite sia fino alla più vicina fermata della metropolitana, quella di Sesto Rondò, sia di raggiungere gli aeroporti milanesi, la Fiera e le stazioni ferroviarie di Milano. Spostandosi verso sud, si arriva in Campania, dove il Gruppo ha aperto un ampio complesso alberghiero che si trova a un chilometro dalla Reggia di Caserta, vicino alle molte attrazioni che il territorio offre. Non lontano dall’hotel si aprono infatti il borgo medioevale di Caserta vecchia e il noto Real Belvedere di San Leucio, castello di caccia dei principi di Acquaviva, trasformato poi nel XVIII secolo in un centro di produzione della seta, unico esempio in Europa di una fabbrica all’interno di una dimora reale. 4 2012 | www.mastermeeting.it 147


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Tre scatti dell’Ora City Caserta

Uno dei punti forti della struttura è certamente la sua cucina: i prodotti del territorio campano e il pesce fresco sono gli ingredienti dei piatti offerti sia ne La Tavernetta, ristorante intimo e raccolto con un’atmosfera familiare, sia nel Salone Reggia, che ospita serate di gala e ricevimenti per 450 persone. All’interno della struttura anche una discoteca privata, in cui organizzare feste e party aziendali. L’hotel dispone poi di un centro congressi di ampie dimensioni, articolato in una sala plenaria, l’Auditorium, per convegni, presentazioni ed esposizioni, che conta 500 posti, e in altre 6 sale meeting di diversa capienza, da 10 a 80 persone. Per eventi della durata di più giorni l’ospitalità è garantita dalle 162 camere, tra cui Junior Suite e Family Room, bilocali per accogliere fino a 5 persone. Alcune sono attrezzate anche per ospitare l’amico a quattro zam148 4 2012 | www.mastermeeting.it

pe: avrà a disposizione un materasso per dormire, shampoo per la toeletta e croccantini.

Un viaggio nel lusso... Un albergo metropolitano la cui offerta è centrata sul concept del lusso accessibile, rivolto a tutti coloro che vogliono spazi e servizi d’eccellenza, ma a prezzi Ora. Il Grand Hotel Villa Itria Congress Resort & Spa è una struttura di nuovissima costruzione, da 91 camere, che si trova all’interno di una cornice naturale unica, il parco dell’Etna. Con solo un anno di attività alle spalle, è diventata una destinazione di richiamo sia per il turismo leisure sia per quello congressuale, e si trova a Viagrande, a circa 15 chilometri dal centro storico di Catania e dal mare. La collocazione in un territorio in ascesa quale destinazione Mice come quello siciliano premia una struttura che offre un

centro congressi con una capacità complessiva di oltre 1.100 posti a sedere. Lo spazio più ampio, la sala plenaria Etna per 560 partecipanti, è affiancato da altre cinque sale meeting, in grado di ospitare eventi di varia natura e dimensione, utilizzate per convegni, congressi medici, meeting di aziende internazionali, conferenze stampa, presentazioni di prodotto e sfilate di moda. Particolare attenzione è stata dedicata all’organizzazione di team building, incentive e attività post-congress. Si passa dall’adventure con percorsi su jeep 4X4 all’interno del parco alle pendici dell’Etna, allo sport, e in particolare alle discipline acquatiche. Le gole e le rapide del fiume Alcantara, per esempio, permettono di praticare il river tubing, in cui a bordo di ciambelloni gonfiabili ci si lascia trasportare dalla corrente, mentre per chi ama attività più movimentate si può discendere il corso d’acqua facendo rafting con l’accompagnamento delle guide della Federazione Italiana Rafting, o il


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In questa pagina, l’Ora My City Hotel di Tallin

canyoning, una miscela di trekking, nuoto ed alpinismo all’interno dei selvaggi canyon delle gole. Il territorio attorno all’Etna è in realtà molto variegato. Qui si alternano la montagna, con le piste da sci di Nicolosi e Linguaglossa, il mare, da solcare con le barche a vela, e la costa, con la possibilità di visitare città e borghi di arte e di storia come Catania, Taormina, Messina, Noto e Siracusa. Altro elemento distintivo è la cucina: nei due ristoranti dell’hotel, Penelope e Nausicaa, il giovane Chef Pietro Arezzi, campione nazionale di finger food nel 2010, propone menu raffinati basati sulle ricette e gli ingredienti locali.

...e uno in una destinazione da scoprire Tallinn, Estonia, una meta di vacanza scoperta da poco, che

abbina al fascino della capitale del Nord Europa la particolare cultura del mondo baltico. Il suo centro storico, di origine medievale, è diventato patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Meta di fine settimana romantici o di soggiorni all’insegna del divertimento, la città è affacciata sul mare, ma, caratteristica insolita, nell’area urbana si contano anche diversi laghi, che ricordano il paesaggio della vicina Finlandia, la cui capitale Helsinki dista circa 80 chilometri. L’Ora My City Hotel si trova proprio nella Città vecchia, quindi in una posizione comoda per visitare i monumenti e le attrazioni della capitale estone. L’albergo, dal design contemporaneo, si inserisce armoniosamente nella struttura urbana, caratterizzata da stretti vicoli circondati dalla cinta muraria originale, ancora in

buona parte conservata. 68 le camere, spaziose e rinnovate di recente, dalle tenui tonalità pastello, tutte dotate di connessione internet Wi-Fi. Tra queste le soluzioni Family, composte da due camere comunicanti, e le Superior Room, alcune delle quali si affacciano sui tetti della città. Tra i servizi offerti, oltre al My Cafè per pranzi informali e lunch leggeri, anche un’area wellness e relax con sauna e vasca idromassaggio Jacuzzi. Il dinamismo economico del Nord Europa, basti pensare che a Tallinn è stata definita la Silicon Valley del Baltico e che qui è nata una delle aziende IT più note al mondo, Skype Tecnologies, si traduce per l’hotel del Gruppo Ora nella necessità di offrire ai propri clienti business anche uno spazio per meeting e incontri, una sala da 40 posti con luce naturale e la possibilità di organizzare coffee break e aperitivi a buffet. Cinzia Tarello

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Hotel Terme Rosapepe Accanto alla nota stazione termale di Contursi, una struttura ricettiva con servizi e spazi da Resort per accogliere chi è in cerca di relax e svago

Contursi, nella Valle del Sele, cuore del territorio salernitano, fin dall’epoca romana si riunivano coloro che cercavano il benessere grazie alla acque curative delle terme. Dalle fonti locali sgorgano infatti acque note per le loro proprietà nella cura di patologie dermatologiche, lesioni cutanee, psoriasi e vasculopatie. L’abbondanza dei sali minerali disciolti, grazie all’operazione di sedimentazione che avviene in apposite vasche, permette anche di utilizzare i fanghi, altro prodotto naturale delle sorgenti di Contursi. Caratterizzati da un insolito colore bianco, sono raccolti e usati per effettuare trattamenti terapeutici e per quelli cosmetici. Accanto alle Terme sorge una struttura ricettiva, l’Hotel Terme Rosapepe, che offre ospitalità in 75 camere e si compone di due costruzioni. L’albergo, quattro stelle, è il punto di incontro principale, grazie alla presenza di spazi comuni, dal salone all’ampio terrazzo, dalle sale di lettura a quelle per il re-

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lax, che accolgono gli ospiti durante la giornata. Al suo interno, plus insolito per una struttura termale, anche un centro congressi, con diverse sale modulabili, in cui inscenare eventi di varia natura e dimensione, riunioni operative, colazioni di lavoro, conferenze stampa, convention aziendali e convegni scientifici. La vicinanza con le Terme permette di organizzare attività post congress all’insegna del benessere e della remise en forme. Come ci spiega il direttore, Ge-

rardo Viola: «il complesso è stato pensato sia per il turismo termale, con l’albergo, un elegante edificio rinnovato di recente, sia per soggiorni di maggiore durata. Proponiamo infatti servizi e spazi da resort nel Village, un complesso che contiene le piscine termali, distribuito su quattro livelli». Per ogni piano del Village un filo conduttore. Nel primo livello, denominato Solarium, si trovano due vasche termali a idromassaggio naturale, mentre nel secondo, il Tepidarium, è possibile nuotare, tuffarsi o rilassarsi nelle cinque piscine con acqua che deriva direttamente dalle fonti. Aperte ai principianti, possono essere utilizzate anche dai bambini. Nel Gastridarium ci sono il ristorante, che propone le specialità gastronomiche locali, e lo shop per l’acquisto dei prodotti di bellezza. Al piano superiore il Calidarium, dove l’acqua termale è utilizzata per le inalazioni, l’idromassaggio e il percorso vascolare. g.g.


studiobrand.it

Tutto in un solo desiderio? Hotel Parchi del Garda

Ampi e polifunzionali spazi MICE, con 1700 mq a completa disposizione per eventi di qualsiasi tipo e dimensione come Expo, Show-room, Sfilate, Convention, Meeting, Team-Building e Cene di Gala fino a 600 persone in un’unica sala. Il comfort e i servizi di un Hotel a pochi passi dal Lago di Garda e dalla sua straordinaria offerta turistica, con 233 moderne e accoglienti camere, 3 sale ristorante e una piscina esterna immersa nel verde. E ancora, uno staff di professionisti sempre al tuo fianco per garantirti tutto il supporto necessario, prima, durante e dopo l’evento.

Realizza il tuo desiderio. Tutto in un’unica location. Hotel Parchi del Garda Lazise, Verona • Italy • Tel. +39 045 6499611 • congress@hpdg.it • www.hotelparchidelgarda.it


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Vestas Hotels & Resorts A LECCE, LA “CULLA DEL BAROCCO”, IL GRUPPO È IL BRAND DI RIFERIMENTO PER IL SEGMENTO MICE aleidoscopio di tradizioni, paesaggi ed emozioni, il Salento è un territorio dalla forte identità storico-culturale e geografica, dove la cosiddetta salentinità è genius loci, appartenenza, che si rivela in un innato spirito di accoglienza e di ospitalità. Questo estremo lembo di Puglia è diventato, negli ultimi anni, una delle destinazioni più apprezzate tanto dal turismo nazionale quanto internazionale, che giunge fino al “tacco d’Italia” per scoprirne i simboli e le tradizioni. In tutte le loro espressioni: dall’arte alla natura, dalla storia alla cultura, al folklore fino alla cucina, povera ma bella, autentico paradiso per i gourmet. Cuore pulsante del Salento – scrigno di uliveti secolari, campi di tabacco, vigne e carrubi – è la sua cittàcapoluogo, Lecce, patria del barocco con le sue case e i palazzi in pietra bianca (leccese), le strade strette e tortuose che si svelano pian piano, un dettaglio alla volta, lentamente e in modo quasi sacro. E poi c’è

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quella piscina naturale che è il suo mare, turchese, con le torri saracene a vigilare da una parte e la terra rossa e viva dall’altra. Con un clima mite tutto l’anno, questo mare, già in primavera, è generoso e regala le prime occasioni di farsi godere. Grazie ad un notevole miglioramento dei collegamenti aerei (aeroporto nazionale e internazionale Papola Casale di Brindisi) e delle infrastrutture, il Salento è ora più facilmente raggiungibile. E allo sviluppo di questo contesto, Ve-

stas Hotels & Resorts contribuisce, traendo a sua volta le basi del suo modello di accoglienza unico e autentico. Facendosi promotore di un’ospitalità d’eccellenza, e di stimolo ad una hôtellerie salentina di qualità, l’offerta Vestas è competitiva e adeguata a rispondere con professionalità a qualsiasi tipo di clientela. Attraverso le sue tre strutture – Risorgimento Resort***** Deluxe, Hotel President**** Superior e Eos Hotel***, tutte a Lecce – Vestas Hotels & Resorts sostie-


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In alto due immagini del Risorgimento Resort. Al centro l’Hotel President. In basso due scatti dell’Eos Hotel

ne il Salento come destinazione, enfatizzando ciò che lo rende unico e proponendo esperienze impossibili da replicare in altri luoghi. Negli alberghi di questa hotel management company è riservata particolare attenzione alla ristorazione, che è espressione della miglio-

re enogastronomia locale: all’ospite il prodotto non è solo fatto degustare, ma viene anche raccontato e spiegato. Tra gli eventi di successo più recenti ci sono state le cene “Salento inedito a Tavola” de “Le Quattro Spezierie” del Risorgimento Resort, dove i parteci-

panti hanno potuto apprezzare piatti preparati con materie prime locali, reinterpretate dallo chef Donato Episcopo e presentate in abbinamento ai vini delle più rappresentative cantine pugliesi. Non solo gastronomia, ma tanto altro ancora. A partire dalla cultura: Vestas Hotels & Resorts partecipa a importanti progetti culturali – Festival del Cinema Europeo, Stagione Sinfonica di Primavera, esposizioni artistiche – offrendo agli ospiti delle sue strutture la possibilità di partecipare a queste iniziative, favorendo così una relazione diretta con la città e la sua creatività. In quest’ottica, il Salento è certamente una location che può rivelarsi inedita e interessante per il settore meeting e congressi: infatti, Vestas Hotels & Resorts sta lavorando, con professionalità e con prodotti adeguati, a promuovere Lecce come destinazione di riferimento per il segmento Mice, a livello sia nazionale che internazionale. C.P.

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LE LOCATION DI MM

Zacchera Hotels U

n Grand Hotel a Stresa, il Bristol, e uno a Baveno, il Dino, due alberghi 4 stelle, il Simplon e lo Splendid, un Residence, il Carl&Do e il Lago Maggiore Adventure Park: è questa l’offerta globale del gruppo Zacchera, oggi decisamente il più grande complesso turisticocongressuale della sponda piemontese del lago Maggiore. Si-

Andrea Zacchera

154 4 2012 | www.mastermeeting.it

tuate in posizione strategica con uscite dirette dalle più importanti autostrade del nord e a soli a 45 km dall’aeroporto internazionale di Malpensa, sono tutte strutture stagionali che fronteggiano il lago, immerse in lussureggianti giardini con alberi secolari che offrono la garanzia della vera ospitalità italiana con un servizio dedicato e unico, perché le antiche

tradizioni dell’accoglienza nella famiglia Zacchera sono tramandate da padre in figlio da oltre centocinquant’anni.

Il versatile fascino del Grand Hotel Dino Con 361 camere, 20 suite e 2 suite presidenziali, dotate di ogni comfort e arredate con gusto, il Grand Hotel Dino gode di una splendida vista panoramica sulle celebri isole Borromee e sulle montagne circostanti. L’hotel coniuga in maniera eccellente i privilegi del grande albergo dall’eleganza tutta italiana – con il susseguirsi dei grandi saloni, del lounge bar, dei numerosi ristoranti e sale banchetti che si affacciano sul lago e sui giardini – con le dotazioni più all’avanguardia del centro congressi, uno tra i migliori in Europa: 4.500 metri quadrati, 38 sale meeting modulabili con capienza da 5 a 1.200 persone e 40 room-studio. Una luminosa galleria di cristallo porta alla Sporting


LE LOCATION DI MM L’Hotel Splendid

Storico gruppo alberghiero posizionato direttamente sul lago Maggiore, caratterizzato da strutture che offrono confortevoli soggiorni di lavoro e di relax con oltre 900 camere e suite, ristoranti, bar, centri benessere e sale congressuali d’eccellenza tra cui una plenaria per 1.200 persone hall, uno spazio molto gradevole caratterizzato da pregevoli rifiniture in pietra e legno dal quale si accede al giardino d’inverno e all’elegante Grandballroom Carlo. Al piano interrato l’area dedicata al benessere e al relax con palestra Technogym, solarium, sauna, bagno turco e cabine massaggi. Tantissime, inoltre, le attività sportive all’aperto che gli ospiti del Grand Hotel Dino possono praticare: dalla piscina al calcetto,

Il Grand Hotel Dino

dai giochi da tavolo al biliardino e, dato l’attracco privato diretto di cui gode il Grand Hotel, agli sport acquatici.

Hotel Simplon Una galleria d’arte di pregevoli falsi d’autore collega il Grand Hotel Dino all’Hotel Simplon, il 4 stelle dotato di 113 raffinate camere con ristorante, bar e un’elegante sala riunioni per 20 persone, circondato dal grandioso parco secolare. Una

struttura che vive di vita propria ma ideale anche per ampliare l’offerta del Grand Hotel Dino il quale, agli ospiti del Simplon, mette a disposizione tutta la propria offerta congressuale e di benessere e relax.

Hotel Splendid È nata qui, nel1873, la tradizione dell’ospitalità alberghiera della famiglia Zacchera. Oggi l’affascinante albergo, completamente restaurato nel 2011, dispone di 92 camere e 10 suite, tutte con balcone e vista stupenda sul lago o sulle montagne circostanti. C’è un ristorante modulabile per 250 persone con vista panoramica e un bar. Nella sua nuova area wellness e relax, particolarmente studiata per ritrovare l’armonia di corpo e anima, ci sono vasche jacuzzi, bagno turco, sauna salina, salette riservate a trattamenti di bellezza o massaggi e palestra. Anche all’Hotel Splendid c’è un centro congressi di 7 sale riunioni illuminate da luce naturale e capienza fino a 120 persone. La coreografica piscina con gazebo a bordo lago, il campo da tennis, la spiaggia privata con pontile rendono lo Splendid un luogo piacevolissimo per soggiorni di vacanza e d’affari. E non stupisce che – come successo anche lo scorso febbraio – importanti aziende portino ad anticipare l’apertura dell’hotel Splendid: «possiamo veramente offrire alberghi in esclusiva, e grazie al rinnovamento dell’Hotel Splendid con l’aggiunta di nuovi spazi congressuali, assicuriamo l’apertura e l’organizzazione di eventi anche al di fuori della stagionalità alberghiera; questo era il nostro obiettivo», assicura Andrea 4 2012 | www.mastermeeting.it 155


LE LOCATION DI MM

illuminate da luce naturalecon tecnologia up to date in grado di ospitare da 10 a 250 persone. Inoltre, data la posizione, proprio di fronte all’attracco dei motoscafi e a pochi passi dal centro cittadino, è la soluzione migliore per chi desidera spostarsi a piedi e visitare Stresa e le sue bellezze o per esercitare il proprio swing nei 7 campi da golf sparsi sul territorio.

L’Hotel Simplon

Non solo Hotels

Il Grand Hotel Bristol

Zacchera, il titolare responsabile del settore Mice del gruppo.

Grand Hotel Bristol Gode di una splendida posizione sul lungolago di Stresa, la mitica perla del lago Maggiore. È una residenza nobile trasformata in uno splendido Grand Hotel in stile neoclassico. Sfarzoso e dall’atmosfera particolarmente elegante, il Grand Hotel Bristol propone 253 camere, incluse 13 splendide suite, tutte molto ampie e arredate in stile, con boiserie e tessuti di pregio, dotate di ogni comfort e di balcone privato. Il ristorante con servizio a la carte e vista sulle Isole Borromee, che ospita più di 500 persone, è noto per il servizio di altissimo livello e l’ottima cucina proposta, mentre il bar e il delizioso giardino d’inverno sono ideali per un cocktail o per incontrarsi 156 4 2012 | www.mastermeeting.it

con gli amici in un ambiente particolarmente ricercato. Anche il Bristol è immerso in un magnifico giardino con una suggestiva piscina e dispone di un’area benessere con sauna, piscina interna , idromassaggio e angolo palestra per una perfetta remise en forme. Atout che lo rendono molto appetibile al mondo del Mice disponendo di un centro congressi di 14 sale riunioni – molte delle quali

L’Adventure Park

Inaugurato nel 2006 a Baveno, il residence Carl&Do offre una scelta di 62 appartamenti che possono ospitare fino a 7 persone, alcune con una splendida vista del Lago Maggiore. Ma non solo, l’offerta ricettiva del Gruppo Zacchera è decisamente completa con il Lago Maggiore Adventure Park: un parco di cui la famiglia Zacchera è azionista, dedicato agli appassionati di sport e della natura dove gli adulti possono effettuare attività molto impegnative come la scalata su parete o i percorsi sospesi mentre per i più piccoli ci sono l’acrojump, i percorsi per mountain-bike e il campo da beach volley. Entro giugno saranno inaugurate, inoltre, la piscina aperta con scivoli e la spiaggia con solarium. L.S.B.


Chi cerca la qualità sa dove trovarla. I migliori alberghi scelgono Simmons. Perchè i materassi non sono tutti uguali e per dormire bene c’è bisogno di

Simmons. Nient’altro.

Dedicate la giusta attenzione al valore del riposo: un sonno di qualità, oltre che assicurare un effetto di benessere, è un fattore determinante per la salute che il Vostro ospite sicuramente apprezzerà. Simmons, produttore internazionale di materassi, sommier e accessori per il letto, si distingue per la riconosciuta capacità di soddisfare tutte le esigenze del dormire bene con prodotti dall’elevata qualità e dall’ottimo comfort in grado di assicurare ai Vostri ospiti un riposo impareggiabile.

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SERVIZI

We-B

Quando “la chiacchiera” conta COME SCOPRIRE LA REALE PERCEZIONE (BUZZ E SENTIMENT) CHE I CLIENTI IN RETE HANNO DI UN HOTEL O DI UN’AZIENDA? COME AMPLIFICARE LA PROPRIA COMUNICAZIONE IN RETE E SU TUTTI I MEDIA E INTERAGIRE CON CHI PUBBLICA INFORMAZIONI SULLA PROPRIA STRUTTURA? E COME RIUSCIRE A INDIRIZZARE GUSTI E SCELTE DI CUSTOMERS ACQUISITI E POTENZIALI? LA SOLUZIONE VIENE DAL NUOVO SERVIZIO DI BLASTNESS DISTRIBUTION: WE-B CHE CONSENTE DI ANALIZZARE SEMANTICAMENTE GRANDI VOLUMI DI DATI PROVENIENTI DA BLOG, FORUM, SOCIAL NETWORK E SITI DI INFORMAZIONE. MA NON SOLO Davide Deponti

e nuove prospettive 2.0 del web ci portano a guardare con sempre maggiore attenzione al modo in cui l’utente si rapporta al brand e viceversa; l’hotel grazie a We-B è in grado di verificare se la percezione che il cliente ha dell’hotel è simile a quella che l’albergo comunica come strategia non solo commerciale ma anche di identity», spiega Cristina Raso (foto), web marketing ma-

«L

nager per Blastness (www.blastness. com), azienda leader nella fornitura di alta tecnologia, servizi e consulenza per lo sviluppo del business delle aziende alberghiere. «Oggi le persone hanno almeno due 158 4 2012 | www.mastermeeting.it

identità, fisica e virtuale, ed esprimono le proprie idee contribuendo alla creazione di contenuti on line per lo più non moderabili. Da user, l’utente diventa quindi anche producer. Da qui nasce la necessità sempre più importante di seguire il buzz, ovvero il “chiacchiericcio” dei navigatori». Dalle parole di Cristina si capisce bene come sia fondamentale, per esempio, per una struttura turistica, avere la corretta percezione della valutazione del soggiorno che l’ospite pubblica attraverso i vari social network e più in generale nei luoghi della rete. «È necessario compren-

dere il peso che ogni citazione ha sul web», prosegue Cristina Raso, «dall’analisi semantica


SERVIZI

A cosa serve We-B e come funziona Digital Press Release, Sentiment Analysis e Article Marketing & Social Networking sono i moduli che compongono We-B. Il Digital Press Release è una piattaforma on-line di raccolta e gestione interattiva delle “clip” (porzioni di testo in cui il brand/hotel viene citato in rete) su oltre 3 milioni di fonti social, 50.000 siti d’informazione e oltre 500 tra quotidiani e periodici cartacei. I dati raccolti nella piattaforma sono filtrabili per data, periodo, tipologia di fonte, lingua etc. Ogni “clip” intercettata potrà essere verificata e letta direttamente alla sorgente, e se la fonte lo consente, sarà possibile presidiare il contenuto in cui il brand/hotel analizzato è stato citato, commentando e/o rispondendo (per. es su facebook, forum di viaggi, blog a tema). La piattaforma inoltre consente di verificare nel tempo l’andamento del volume di citazioni, tenendo sotto controllo la propria reputazione on line. Il Sentiment Analysis è invece il modulo che analizza in chiave semantica le “clip” raccolte tramite la piattaforma di Digital Press Release. È in grado, attraverso algoritmi e sistemi di intelligenza artificiale, di “comprendere” e di interpretare i contenuti per poterli poi classificare secondo i parametri e gli “argomenti” desiderati. Le clip raccolte vengono, ad esempio, organizzate e interpretate dal sistema assegnando il “sentiment” positivo, negativo o

neutro nei confronti della struttura contenuto in ogni “clip”. La piattaforma infatti è in grado di differenziare e comprendere, in tempo reale ogni singola porzione di testo in cui l’hotel è citato. Oltre all’analisi, il sistema organizza le “clip” in modo strutturato consentendo di vedere velocemente tutte le citazioni sulla struttura presa in esame: la reputazione non passa solo da Facebook, Tripadivor e Booking.com, potremmo infatti scoprire che un utente all’interno di un blog o di un forum comunica il “sentiment” verso quella struttura. Inoltre, in aggiunta all’analisi semantica dei contenuti in rete, la piattaforma consente di comparare le “clip” dell’hotel analizzato con hotels competitors. Tale modulo quindi consente di verificare punti di forza e di debolezza dei competitor, attività, rumors e eventi che strutture sulla stessa destinazione mettono in atto. Infine per Article Marketing & Social Networking, si intendono i moduli di We-B più avvicinabili ad un ufficio stampa 2.0. Redazione e ottimizzazione di contenuti per conto dell’hotel, distribuzione su i Consumer Generated Media (blog, forum, social network, portali, maintsream, newsgroup ecc.), utilizzando i linguaggi adatti ad ogni singolo luogo, configurazione ed ottimizzazione dei profili sociali della struttura e attività di formazione sui social media.

dei contenuti in rete, dal loro sentiment e dall’analisi comparativa, si può presidiare la rete, far nascere occasioni, e trarre spunti per informare e catturare l’interesse delle persone. La nuova sfida per un’azienda è quindi essere presente nel modo giusto in rete, avere il polso esatto della percezione del proprio pubblico, intercettando i differenti bisogni professionali,

familiari, relativi a tempo libero e relax». La forza di We-B è proprio il suo motore semantico che consente di raccogliere, selezionare ed interpretare il significato di grandi volumi di dati provenienti dal web, in particolare da blog, forum, social network e siti di informa-

zione. Lavorando sul web in questa modalità è possibile anche individuare e analizzare il vero “buzz” (quanto si parla) degli internauti, oltre al sentiment (come si parla) online. E si può farlo quasi in tempo reale sempre grazie alle capacità della piattaforma. ■ 4 2012 | www.mastermeeting.it 159


LE VIE DELL’INCENTIVE

Turismo culturale e congressi a San Pietroburgo SORPRENDENTE CITTÀ D’ARTE, SAN PIETROBURGO È UNA META SEMPRE PIÙ D’APPEAL PER INCENTIVE E CONGRESSI, FACILMENTE RAGGIUNGIBILE DALL’ITALIA, ANCHE CON VOLI LOW COST, E NON PIÙ SOLO UNA SOSTA DURANTE UNA CROCIERA SUL MAR BALTICO Testo e foto di Leonardo Felician

La cattedrale dei Santissimi Pietro e Paolo, al cui interno riposano le spoglie dei Romanov

a spettacolare architettura di San Pietroburgo è molto familiare per i turisti italiani: non a caso fu progettata da architetti italiani a partire dal 1702 per volere di Pietro il Grande, che qui volle costruire il porto della Russia sul golfo di Finlandia. Il nucleo originale su un’isoletta della foce del fiu-

L

160 4 2012 | www.mastermeeting.it

me Neva è costituito dall’elegante Fortezza dei Santissimi Pietro e Paolo: ben presto però gli zar che si susseguirono fecero a gara per abbellire la parte monumentale della città con opere dapprima rococò nel Settecento, poi di forme neoclassiche secondo il gusto dell’Ottocento per giungere al liberty di

inizio Novecento. L’evoluzione del gusto non presenta discontinuità e l’effetto delle vie del centro e lungo i diversi canali come Moika e Fontanka è molto armonico, anche per l’opera di pianificazione degli architetti Rastrelli, Quarenghi e Rossi. Il Palazzo d’Inverno sulle rive della Neva più di ogni altro riassume in sé tutti i canoni stilistici: ospita il museo dell’Ermitage, uno dei più grandi e più ricchi al mondo, in cui solo per citare i capolavori bisognerebbe scrivere un trattato, al punto che a rotazione una piccola parte delle sue opere è esposta in mostre tematiche all’Ermitage di Amsterdam. Fuori dal centro vero e proprio vanno visti il complesso monumentale dello Smolny e il monastero di Alexander Nevski: le chiese della città, in prevalenza ortodosse, meritano visite accura-


LE VIE DELL’INCENTIVE

Panoramica del centro cittadino dove spiccano l’elegante costruzione neoclassica del Museo Russo e le cupole della chiesa della Resurrezione

te, compresa la cattedrale di Kazan che assomiglia a San Pietro in Vaticano con il colonnato antistante, la cattedrale di Sant’Isacco e la chiesa della Resurrezione, ottocentesca ma inconfondibilmente russa nel suo profilo di cupole slanciate. Un’escursione da non perdere, anche da parte dei visitatori più affrettati, porta allo stupendo villaggio degli zar, in russo Tsarskoye Selo, a Puskin, una trentina di chilometri a sud della città, raggiungibile anche con i caratteristici minibus, specie di taxi collettivi: qui il Palazzo di Caterina la Grande contiene tesori d’arte ineguagliati, e nel suo salone dorato possono essere organizzati balli ed eventi di atmosfera “imperiale”. All’inizio del ‘900 in epoca di Belle Epoque San Pietroburgo era indubbiamente tra le città più importanti d’Europa e proprio qui nel 1917 scoppiò la rivoluzione russa. Il XX secolo si è dimostrato assai difficile per la città, prima con il trasferimento della capitale a Mosca, poi con il terribile assedio di quasi 3 anni durante la seconda guerra mondiale: con la perestroika la città è tornata a fiorire e poco a poco sono stati ristrutturati palazzi pubblici e privati, ridonando loro i vivaci colori originali, azzurri, gialli, verdi e rossi. Una lungimirante regola urbanistica impone che

La scenografica facciata del Palazzo d’Inverno, che ospita le collezioni d’arte dell’Ermitage

le facciate siano mantenute identiche, ma dà mano libera all’interno: è così che sono stati ricavati moderni alberghi dentro a palazzi d’epoca.

Gli hotels L’offerta nella categoria cinque e quattro stelle non manca ed è assolutamente di alto livello: sono presenti molte grandi catene internazionali ed altre, come Four Seasons, stanno per aprire. L’albergo di più lunga storia e tradizione in posizione centrale vicino alla cattedrale di Kazan è il Grand Hotel de l’Europe (www.grandhoteleurope.com), originario del 1824, il primo con ascensori e luce elettrica già all’epoca della sua ristruttu-

razione del 1872-75. Riaperto nel 1991 con la prima joint venture nel settore tra imprenditori russi e svedesi, fu il primo albergo della città a riportarsi al livello degli standard internazionali del lusso: oggi fa parte della catena Orient Express. Gli interni non hanno perso nulla del fascino e dell’atmosfera di un tempo, grazie a lavori accurati basati su studi dell’epoca. Le sale riunioni sono 10, con capacità da 15 a 250 persone e un ristorante all’aperto sul tetto aperto in estate. Le camere sono 301, suddivise in 13 tipologie diverse, comprese le suite uniche a tema, dedicate a personaggi famosi. Tra diverse possibilità, la ristorazione al massimo livello 4 2012 | www.mastermeeting.it 161


LE VIE DELL’INCENTIVE

La facciata del Grand Hotel Europe, il più antico albergo della città

si trova al ristorante gourmet Europe al primo piano, in un raffinato ambiente liberty allietato da musica dal vivo, con un executive chef italiano. Festeggia a dicembre 100 anni il Grand Hotel Astoria della

da 150 persone e sala da ballo da 80 persone) e tre più piccole. Le camere sono 188, ristrutturate piano per piano. Al ristorante Davidov al piano terra si assaggiano raffinati piatti con sapori russi e al tempo stesso europei in un ambiente elegante e raccolto. Nello stesso isolato e della stessa proprietà è anche lo storico Hotel d’Angleterre con 193 stanze di categoria 4 stelle. L’hotel manager dell’Astoria e lo chef dell’Angleterre sono italiani. Il Kempinski Moika 22 (www.kempinski.com) è gestito dal 2006 dalla catena tedesca: il nome è l’indirizzo, in pieno centro, con vista sull’Ermitage. La ricostruzione dell’edificio fatta da imprenditori russi ha mantenuto solo le facciate

Grand Hotel Astoria. Al piano terra, oltre al ristorante Davidov si aprono le sale meeting, con ingresso separato dalla strada

catena Rocco Forte (www.roccofortecollection.com), un edificio di 7 piani di fronte alla cattedrale neoclassica di Sant’Isacco, in centro a pochi passi dal fiume Neva, dal Palazzo d’Inverno e dall’Ammiragliato. Vicino agli ascensori targhette dorate costituiscono il palmarès di una lunga lista di nomi famosi che sono passati in queste sale cariche di storia: regnanti, politici, artisti, uomini dello sport e dello spettacolo. Al piano terra in un’ala separata si trovano due sale conferenze grandi (giardino d’inverno 162 4 2012 | www.mastermeeting.it

La facciata dell’hotel Kempinski Moika 22

originali di due grandi palazzi progettati dall’architetto Van Vittel nel 1853 connessi con cortili. Gli interni sono nuovi e contemporanei, tranne il bar e la sala da tè a piano terra che hanno conservato vestigia d’epoca. Le camere sono 197 con arredo in stile marina classico, dominato dai colori mogano e blu; nelle suite c’è qualche pregiato mobile antico originale. Le sale riunioni sono due, la Neva da 150 posti e la piccola Fontanka da 20 posti. Viene usato per i trattenimenti anche l’ampio cortile interno rialzato. I ristoranti sono due, il Beau Rivage a piano terra e la luminosa Brasserie Bellevue al nono piano dell’edificio retrostante, con cucina francese e russa e un’ottima scelta di vini. Una cantina da degustazioni nel seminterrato offre 4 tavoli esclusivi e una ricca raccolta di bottiglie. Compie invece cinquant’anni nel 2012 il Corinthia Hotel Saint Petersburg (www.corinthia.com), in precedenza chiamato Nevski Palace Hotel.


LE VIE DELL’INCENTIVE

L’albergo con la sua facciata classica del XIX secolo è un imponente palazzo situato sulla Nevski Prospekt, la più importante arteria del centro cittadino non lontano dalla stazione ferroviaria per Mosca: da poco è entrato a far parte della catena maltese di alberghi di lusso. Le camere di categoria business ed executive sono 388, con arredo contemporaneo e colori tenui. I primi due piani ospitano sale riunioni, 15 in totale con capienza complessiva di 1000 persone, a sottolineare la vocazione business dell’albergo. La più grande è la sala Nevski al secondo piano, che può contenere fino a 700 persone ed è separabile in tre sale più piccole. I ristoranti sono due: il Bierstube al primo piano, che ricrea l’atmosfera di una birreria bavarese, e il più formale ristorante à la carte Imperial al secondo piano, con vetrate sul traffico della Nevski Prospekt, con cucina mediterranea e internazionale. Aperto recentemente il Domina Prestige Saint Petersburg (www.dominarussia.com) è un hotel moderno di design ed è l’ultima inaugurazione del gruppo di alberghi che fanno capo all’imprenditore italiano Ernesto Preatoni, lo scopritore di Sharm El Sheik. Dieci anni di lavori e ristrutturazioni hanno cambiato i due palazzi privati del XVIII secolo oggi riuniti, preservandone però le facciate: le 108 camere hanno tre affacci diversi, strada, Moika e patio. A destra si apre il bar “9”, che con i suoi colori arancioni cita la magnifica Camera d’Ambra del palazzo di Tsarskoye Selo: la presenza del volto di Dostoievsky e di altri letterati citano la poesia russa,

La facciata del Domina Prestige Saint Petersburg, appena inaugurato, fa capo al gruppo di Ernesto Preatoni

così come il “fantasma” del bar tenuemente illuminato, che s’intravede dietro gli specchi. Dalla parte opposta due sale riunioni, “Atelier 99” da 60 persone e “Office 99” da una decina di persone, dove il numero 9

richiama l’indirizzo, che è Moika 99. Anche il ristorante Arcobaleno che propone piatti e vini italiani è un omaggio alla sala dei 300 dell’Ermitage; colori, cornici ed elementi sono sovradimensionati. ■

Indirizzi Ente Turismo San Pietroburgo Sito: www.visit-petersburg.ru Grand Hotel Europe Mikhailovskaya Ulitsa 1 - San Pietroburgo Tel. 007 812 329 6000 hotel@grandhoteleurope.com - www.grandhoteleurope.com Grand Hotel Astoria Piazza Sant’Isacco - San Pietroburgo Tel. 007 812 4945757 reservations.astoria@roccofortehotels.comwww.roccofortecollection.com Kempinski Moika 22 Moika River Embankment 22 - San Pietroburgo Tel. 007 812 3359111 reservations,moika@kempinski.com - www.kempinski.com Corinthia Hotel Saint Petersburg Nevskij Prospekt 57 - San Pietroburgo Tel. 007 812 3802001 stpetersburg@corinthia.ru - www.corinthia.com Domina Prestige Saint Petersburg Moika 99 - San Pietroburgo Tel. 007 812 3859900 welcome@dominarussia.com - www.dominarussia.com

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EDUCATIONAL TRIP

Federico Orso Testimonial della Terra dei Patriarchi, nella Piazza di Udine

Viaggio nella Terra dei Patriarchi 30 BUYERS SONO PARTITI DA MILANO PER SCOPRIRE LE MERAVIGLIE DEL TERRITORIO DI UDINE, IDEALE META PER UN TURISMO MICE DI NICCHIA Luciana Sidari

etti 30 buyer, un territorio ancora poco conosciuto, tre Consorzi e due Strade del vino, metti la volontà della Provincia di Udine di favorire un turismo slow e di far testare un itinerario adatto a piccoli meeting e incentive ad operatori Mice e metti una segreteria organizzativa, quella di Terra dei Patriarchi incaricata di fare conoscere alcune eccellenze del territorio. Così il 13-14-15 aprile, circa 30 buyers sono partiti da Mila-

M

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no accompagnati da Federico Orso, testimonial e responsabile insieme con Emanuele Zorino del programma dell’educational e del Club di prodotto “Terra dei Patriarchi”. Nel Palazzo della Provincia il Presidente Pietro Fontanini e l’Assessore al Turismo Franco Mattiussi hanno illustrato il progetto e sottolineato la volontà di superare, anche grazie ai consigli degli stessi operatori ai quali hanno dato il benvenuto, le innegabili difficoltà per

lo sviluppo del settore Mice. Entrambi hanno ribadito che il carattere fiero dei Friulani, la loro coscienza di essere stati protagonisti un tempo ed eredi oggi di un crogiuolo di identità, culture, lingue, religioni ecc, farà sì che nei prossimi mesi, anni, grazie anche al progetto Terra dei Patriarchi, il territorio di Udine e quindi il Friuli vengano apprezzati e scelti come destinazione per eventi Mice di nicchia. Il magnifico Castello di Villalta,


EDUCATIONAL TRIP

una veduta dal ponte del Diavolo, di Cividale del Friuli

a Fagagna, ha ospitato i buyer per due notti: situato a 6 km da Udine, ornato con merli ghibellini è stato restaurato con interventi solo conservativi dalla famiglia dei conti di Caporiacco. È il più importante castello medioevale del Friuli, il documento più antico che lo descrive è del 1158. La sua storia, illustrata agli ospiti dalla Contessa Marina Gelmi di Caporiacco, si dipana tra distruzioni, riedificazioni, il dominio da parte della Serenissima, l’occupazione da parte del generale napoleonico Bernadotte, futuro re di Norvegia, quella del comando Austro-Ungarico eccetera, eccetera... I castelli erano questo, il loro fascino deriva proprio dalla loro mole, dal ponte levatoio, dai merli, dai cortili romantici e dai giardini incastonati come gemme nei severi spazi. Il Castello è stato scelto proprio perché in passato i signori

Il Castello di Villalta

di Villalta ramo dei Caporiacco, dettero alla Chiesa di Aquileia il patriarca Gillo, mentre i conti della Torre, successivi proprietari ne dettero addirittura quattro. Il piano nobile del Castello, decorato con affreschi del ’600 è composto da varie Sale, tra le quali appunto il Salone dei Patriarchi. Il Castello di Villalta offre 24 camere, sale e spazi interni ed esterni per convegni, meeting, cene di gala, cene e pranzi aziendali. Da questa magnifica dimora storica ha preso il via l’educational che ha portato gli operatori ad apprezzare l’enogastronomia del territorio: la polentina morbida con il salame cotto nell’aceto, il frico, il formadi frant, l’orzotto con asparagi, il prosciutto di San

Il benvenuto da parte del presidente Fontanini e dell'assessore Mattiussi nella sala consiliare della provincia di Udine

Daniele e di Sauris accompagnati da magnifici vini, selezionati dai consorzi partners dell’iniziativa. Un lungo e tortuoso percorso lungo le valli del Torre e del Natisone e la visita a Tribil Superiore hanno fatto conoscere l’albergo diffuso, piccoli agglomerati di abitazioni rustiche, adatti ad ospitare famiglie, associazioni, gruppi organizzati che amino vivere in luoghi solitari, a contatto con la natura. I buyers hanno apprezzato la bellissima Cividale del Friuli ed una passeggiata serale lungo il famoso ponte e per le vie longobarde ha regalato un ricordo indelebile: tutto qui è storia e i segni delle varie dominazioni, cioè di popoli celti, romani, longobardi, slavi, germanici, veneti, ovvero friulani, convivono con rara eleganza. La terza giornata ha riservato diverse emozioni: si è entrati in Aquileia, nel cuore della Terra dei Patriarchi. Una passeggiata lungo la Via Sacra, i resti romani e una visita alla cripta, sotto allo svettante campanile, illustrata da Daniele Pasini responsabile per il restauro del Museo Archeologico di Aquileia hanno affascinato i partecipanti che purtroppo non hanno potuto ammirare, quanto avrebbero voluto, il grande “mare” di mosaico all’interno della Basilica, par4 2012 | www.mastermeeting.it 165


EDUCATIONAL TRIP

La torta per festeggiare il progetto Terra dei Patriarchi

Una camera di Villa Iachia

zialmente appunto chiusa alle visite. L’educational è terminato nell’ospitale Villa di Andrea ed Erica Iachia, situata a Ruda, a pochi km da Aquileia: qui il consorzio Friulalberghi, Carnia Welcome Travel, il Consorzio di promozione turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e di passo Pramollo, la Strada del vino di Aquileia e la Strada del Vino e

Un esterno - Albergo diffuso

dei Sapori dei Colli Friulani, hanno accolto gli ospiti con i prodotti tipici del territorio, una selezione di eccellenze che andava dai salumi, al pane, ai formaggi, ai vini ed altre specialità. Meritano un elogio i proprietari di Villa Iachia che hanno fatto rifiorire una proprietà di famiglia con gusto e rispetto delle memorie degli antenati. Oltre a mobili e suppellettili eleganti hanno valorizzato i documenti di varie generazioni, esponendoli alle pareti, offrendo così al visitatore e all’ospite la possibi166 4 2012 | www.mastermeeting.it

lità di “leggere” lettere ed altri documenti che sono diventati così quasi di proprietà di tutti, perché non esiste solo la storia con la “S” maiuscola, esiste anche quella con la minuscola, fatta di lavoro, di partecipazione e condivisione. La Villa offre magnifiche camere, arredate con mobili antichi e con suppellettili di famiglia, le finestre si affacciano su un suggestivo viale alberato. Nel parco risuonano piacevoli note, i rami secolari offrono un’oasi, un rifugio a molte specie di uccelli e non è difficile immaginare quanto possano essere piacevoli un soggiorno ed un risveglio in un luogo così curato, dove c’è da parte dei padroni di casa anche il piacere di stare con gli ospiti e di raccontare le storie di queste terre meravigliose e di antenati illustri, per esempio di Italo Svevo che qui soggiornò e lavorò. Mentre il Castello di Villalta, in particolare la misteriosa cucina ispirarono Ippolito Nievo, il

grande autore de “Le confessioni di un Italiano” che tutti abbiamo amato e studiato. Così l’educational iniziato sotto l’ombra di un imponente castello si è chiuso in una villa dove il restauro conservativo ha messo in luce sassi, pietre, materiali e tecniche costruttive di tempi molto lontani e che oggi rappresentano la scenografia rustica ma nello stesso tempo raffinata, per eventi, meeting, cene aziendali. Il viaggio di ritorno è stato sicuramente l’occasione per riflettere su quanto visto, il Friuli è una terra generosa, che apre i suoi tesori senza ostentazione, va capita, perché qui si entra non attratti dal lusso o dalla routine di percorsi rodati ma dalla scoperta di marginalità esclusive. Qui si stanno costruendo percorsi e destinazioni e le persone ci stanno lavorando con passione. Il prossimo anno Milano ed Aquileia ospiteranno una grande mostra sull’imperatore Costantino e sul suo famoso editto del 313 d.C., sarà quindi un’altra splendida occasione per riparlare della Terra dei Patriarchi. Per informazioni sulla Terra dei Patriarchi, sulle sedi, sulle strutture ospitanti e sull’enogastronomia si può contattare la segreteria organizzativa e di progetto che metterà in contatto con i cinque consorzi protago■ nisti.

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TECNOLOGIE

WHAT’S APP NEL TURISMO LA NOSTRA VITA QUOTIDIANA È SEMPRE PIÙ DIGITALE E ANCHE MOLTE REALTÀ LEGATE AL TURISMO CONGRESSUALE HANNO SCOPERTO LE APPLICAZIONI PER TELEFONI, SMARTPHONE E TABLET. ECCO UNA PANORAMICA DELLE APP PIÙ RECENTI E INTERESSANTI, PER MEETING PLANNER E VIAGGIATORI D’AFFARI Davide Deponti

a filosofia delle app ha finalmente preso piede anche nel mondo del business travel e, visto il successo che questi piccoli software dedicati da installare su tablet, pocket pc e telefonini di ultima generazione, stanno

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avendo in tutti i settori della società e dell’economia, c’era proprio da aspettarselo. Tutti gli esperti del settore stanno quindi analizzando la situazione attuale per capire dove andrà il mercato e in che modo crescerà. Tanto è vero che, ad

esempio, al recente il forum della comunicazione digitale andato in scena a Palazzo Mez-

Il parterre del convegno “Punto sull’innovazione, visioni e trend della mobile economy”, andato in scena a Palazzo Mezzanotte di Milano

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TECNOLOGIE Gli strumenti creati da Apple sono gli hardware perfetti per sfruttare le app

zanotte di Milano lo scorso febbraio ha puntato molta della sua attenzione sul tema dell’economia digitale e persino il convegno di apertura è stato intitolato “Punto sull’innovazione: visioni e trend della mobile economy”. Ne hanno discusso insieme vari esperti del settore, tra i quali c’era anche Carolina Gerenzani, Sector Head Tecnology di TNS Italia, società leader mondiale nelle ricerche di mercato ad hoc e nella consulenza di marketing. La sua analisi, partita dal fatto che «oggi gli internauti da mobile sono una punta avanzata dello spaccato sociodemografico, ma soprattutto sono un target molto attivo in rete, a livello di ricerca informativa da un lato e di elaborazione dell’informazione dall’altro. Sono persone che conoscono la tecnologia e la utilizzano per migliora-

re la loro vita. Tre su quattro, secondo le statistiche, hanno già fatto almeno un acquisto tramite app scaricate su telefono o tablet. Questo dimostra che, con l’abilitazione che oggi si ha ad essere sempre connessi, ogni utente legge, scrive e in pratica diventa egli stesso produttore di contenuti oltre che fruitore. Coinvolgerlo ed ingaggiarlo sarà, perciò, per le aziende, la sfida del futuro». Molte sono le imprese turistiche che però si sono già portate avanti verso il futuro della comunicazione e dell’e-commerce e che hanno già lanciato sul mercato le loro app. Ecco quindi una piccola panoramica delle più recenti e interessanti, sia per il pubblico dei meeting planner sia per quello dei viaggiatori business.

Speciali per meeting Si chiama semplicemente Unsocial (www.unsocial.mobi) ed è l’applicazione mobile pensata specificatamente per chi vuole allargare il proprio network business anche proprio mentre sta partecipando a un evento aziendale o tematico come una fiera. Scaricando a attivando Unsocial infatti è possibile connettersi in tempo reale con tutte quelle persone che si trovano in uno stesso luogo, sia esso un convegno, un meeting aziendale, ma anche un aeroporto o una fiera. Collegabile anche a LinkedIn, il maggiore social network professionale che ha superato nel 2011 la soglia dei 100 milioni di utenti (è

possibile infatti fare il login a Unsocial con il proprio nome utente e la password), Unsocial permette di compilare dei “metatag”, ovvero le parole chiave che definiscono il nostro profilo e quello che facciamo. Sono questi i veri strumenti utili a far visualizzare e incontrare gli altri potenziali networker in cerca di connessioni. Il software permette inoltre di scambiare documenti con gli altri partecipanti a un evento, per esempio l’agenda dei lavori e le biografie dei relatori, e di accedere a notifiche in tempo reale, eventualmente predisposte dagli organizzatori. Un ottimo sistema insomma per cogliere delle opportunità di business che a volte si mancano perché non si conosce chi si trova al proprio fianco. Passando invece “dall’altra parte della barricata” ecco che si scopre una interessantissima app pensata proprio per gli organizzatori di eventi. Il suo nome è Conference2go (www.amiando.com) ed è stata realizzata da Amiando, società tedesca specializzata in software per la gestione delle registrazioni e del ticketing online. Realizzata in collaborazione con Trippe: Beratung GmbH, questa nuova applicazione permette agli organizzatori di personalizzarla per eventi e meeting molto specifici, in modo tale da poter fornire tutti i dettagli e le informazioni ai partecipanti, favorire il networking e dare visibilità a partner e sponsor. Al momento è per questo molto scaricata da PCO e agenzie di eventi, che la utilizzano anche come nuovo strumento di marketing dell’evento: il software infatti permette di rimanere in contatto con i partecipanti o 4 2012 | www.mastermeeting.it 169


TECNOLOGIE

L’avveniristico store Apple di New York

con i delegati, non solo prima e durante, ma anche dopo l’evento o il congresso.

Catene alberghiere: come farsi conoscere in rete Tra gli attori del segmento Mice e business travel che non pote-

vano fare a meno di puntare sullo sviluppo delle applicazioni mobili ci sono poi le grandi catene alberghiere. Ecco allora che Marriott, ad esempio, si segnala per avere appena lanciato una nuova app gratuita in grado di poter pianificare e prenotare i soggiorni in hotel in

tempo reale. Chiamata Marriott Mobile App, e sviluppata grazie a una partnership con AT&T, questo software dà la possibilità a chi lo usa di localizzare gli hotel della catena più vicini, di prenotare una stanza, di visualizzare tutte le prenotazioni e, ovviamente, di acquisire i detta-

La platea della kermesse milanese sull’innovazione, durante l’intervento di Carolina Gerenzani, Sector Head Tecnology di TNS Italia

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TECNOLOGIE

APP QUESTA SCONOSCIUTA gli su ogni struttura. Sempre grazie a questa app, oltre che alla versione mobile del sito internet istituzionale della catena alberghiera, gli ospiti dei Marriott potranno iscriversi al programma di fidelizzazione Marriott Rewards. E i dati statistici raccolti dallo stesso gruppo parlano chiaro: a partire dallo scorso giugno, la versione mobile del sito Marriott ha ricevuto, mediamente, 2,6 milioni di visite al mese, generando un introito mensile di 21 milioni di dollari, il triplo rispetto allo stesso dato dello scorso anno. Secondo gli esperti di eMarketing, inoltre, nel 2012 aumenteranno del 50% i viaggiatori che pianificheranno i viaggi attraverso l’utilizzo di smartphone, tablet o cellulare. Così come vale per gli hotel il fatto di poter comunicare in modo diretto ed efficace per mezzo delle nuove tecnologie mobili, la strategia è importante anche per gli enti del turismo. Molti uffici di rappresentanza di paesi e regioni del mondo hanno infatti realizzato interessanti applicazioni legati al mondo del turismo. La Serbia, grande paese europeo in sviluppo economico, ne ha creata una focalizzata addirittura totalmente sul mondo congressuale. Sviluppata dal Serbia Convention Bureau (www.scb.travel), la app chiamata Serbia Destination è in primo luogo un’avveniristica operazione di promozione della stessa nazione come sede per meeting ed eventi. Dopo avere pubblicato una più “classica” guida per meeting planner e organizzatori di eventi, infatti, il convention bureau serbo ha estratto dal cilindro anche l’applicazione per cellulari e smartphone, scaricabile

Cos’è un’app? Non è altro che un software creato per essere utilizzato su dispositivi mobili come telefoni, smartphone e tablet e che sono utilizzate sia per navigare in internet sia per utilizzare la rete e le sue risorse. In pratica ogni app aggiunge un servizio al proprio strumento. Da dove si scarica? Di norma da un’app store. Si tratta di un luogo virtuale raggiungibile via internet e nel quale sono catalogate una enorme serie di applicazioni, suddivise in base allo strumento di riferimento. Ci sono quelle per telefono e smartphone e quelle per tablet. Con quali strumenti (telefono, tablet, smartphone) è compatibile? Con tutti quelli griffati Apple, ovvero iPhone e iPad, ma anche con Android e Blackberry. Non tutte le app sono invece oggi compatibili con altri sistemi sul mercato, come Windows Mobile e Ovi Nokia.

gratuitamente dall’Apple Store. Ottimizzata per tutte le piattaforme elettroniche mobili, l’applicazione, una volta scaricata, è consultabile anche off line e fornisce informazioni utili per poter organizzare un meeting o un evento: centri congressi, location e hotel con dati relativi alla capacità ricettiva e congressuale, fornitori di servizi e agenzie, programmi e proposte incentive. Tra le funzioni c’è anche quella

che consente agli organizzatori di fornire ai partecipanti tutte le informazioni relative all’evento. Il lancio dell’applicazione mobile rientra in una campagna più ampia di destination marketing digitale che utilizza le potenzialità dei social network e del web per promuovere il paese e la capitale Belgrado: l’app è infatti integrata con la pagina ufficiale su Facebook del Serbia Convention Bureau e con la ver■ sione mobile del sito. 4 2012 | www.mastermeeting.it 171


LA MIA CITTÀ. I LUOGHI DELL’ANIMA

Una seduzione

immortale Una fredda cittadina del Maine ai confini della foresta, una ragazza giovane e bellissima con un terribile segreto e un uomo di oltre duecento anni, che non riesce a morire. Alma Katsu racconta come è nato il suo romanzo d’esordio, “Immortal”. Salutato da critica e pubblico come il nuovo capolavoro della letteratura gotico-neo romantica Riccardina Corgnati

rofiler della Cia, con una passione per i fantasmi e il mistero, Alma Katsu ha deciso di diventare scrittrice per poter leggere le storie che più la intrigavano. Così, tra lo stupore di agenti letterari e amici, ha messo da parte la sua esperienza professionale (che farebbe gola a tanti scrittori di thriller), ma non la sua conoscenza dei recessi più torbidi dell’ani-

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mo umano, e si è tuffata nel Maine più selvaggio e misterioso – uno dei pochi territori degli Stati Uniti ricoperto ancora da grandi e impenetrabili foreste, dice Katsu – alla ricerca di una storia “spaventevolmente” bella. Uscito nel 2012 in Italia, il suo romanzo d’esordio (il primo di una trilogia) Immortal (Longanesi, 17,60 euro), è diventato subito un caso, facendole guadagnare l’appellativo di

Stephenie Meyer per adulti. Ma le sue storie sono ben più dark di quelle dell’autrice di Twilight così come i suoi immortali sono diversi dai vampiri della Meyer. «Il vampiro è un prototipo del gotico», spiega Alma Katsu, «e obbedisce a regole precise: non entra in casa se non è invitato, si nutre esclusivamente di sangue, passa attraverso i muri. I miei immortali invece sono uomini che non possono


LA MIA CITTÀ Nella foresta di St Andrew (Maine), la polizia arresta una giovane bellissima che ha appena ucciso un uomo, abbandonandone il cadavere nel bosco. Ma la ragazza è immortale e ha oltre duecento anni... Inizia così Immortal, il thriller gotico della scrittrice americana Alma Katsu (nella foto in basso) ed è il primo volume di un’avvincente trilogia che parla di bene e male, amore e morte

morire ma che non hanno particolari poteri: mangiano e bevono come gli esseri umani e provano dolore». La storia di Immortal comincia nel piccolo paese di St. Andrew, nel Maine, durante un inverno di neve e gelo. Luke, un giovane medico di turno al pronto soccorso, si ritrova davanti una ragazza dall’apparente età di diciannove anni e dalla bellezza eterea e struggente. È atterrita e chiusa nel silenzio, ma i suoi occhi sembrano gridare. Ha appena ucciso un uomo, abbandonandone il cadavere nel bosco. Si chiama Lanny e sostiene di aver ucciso quell’uomo perché era stato lui a chiederglielo. Prega Luke di aiutarla a

scappare. Quando il dottore rifiuta, Lanny afferra un bisturi e si squarcia il petto nudo. La sua ferita incomprensibilmente si rimargina all’istante, perché Lanny è una creatura speciale, arrivata lì con una missione ben precisa... L’idea del romanzo nasce da un breve racconto che l’autrice scrisse oltre vent’anni fa, in cui il protagonista, Jonathan, era un uomo che, a causa di un crimine terribile era stato imprigionato per 200 anni. «Mi piaceva l’idea di sviluppare meglio questo racconto per indagare sui misteri del male, che non è sempre così nettamente separabile dal bene: il lettore non sa da dove provenga il potere di Adair (il nobile immortale affascinante e crudele che cambierà la vita di Lanny) e soprattutto non sa come fermarlo». Ma Immortal è anche un’avvincente storia d’amore impossibile: Lanny amerà Jonathan di una passione assoluta senza mai essere ricambiata. Come Alma, Lanny viene da una piccola città di provincia, con genitori iperprotettivi e una visio-

ne della vita e dell’amore molto ingenua che dovrà fare i conti con una realtà molto meno romantica, fatta di tradimenti e delusioni. Altro tema del romanzo è la bellezza, intesa come valore assoluto, e allo stesso tempo come dannazione: l’ossessione di Adair per la perfezione lo porterà a commettere ogni genere di turpitudine. E in questo l’autrice ha voluto trasporre una delle grandi ossessioni della società contemporanea: la paura del decadimento fisico, che riguarda sempre più anche i giovanissimi: «oggi c’è una grande fame di storie di vampiri e immortali proprio perché, mai come adesso, invecchiare e morire vengono visti come grandi ingiustizie. Un tempo, invece, il vampiro veniva rappresentato, nel cinema e nella letteratura, come l’incarnazione del male e della deformità». A decretare il grande successo del libro è stato proprio il fascino che Alma Katsu ha saputo conferire ai suoi immortali: Adair, Lanny, Donatello, Tilde, Alejandro, Jude, Uzra e soprattutto Jonathan, un seduttore quasi inconsapevole ma “fatale”. E, ai fan di Jonathan, l’autrice ha voluto regalare un’anteprima: nel secondo volume The Reckoning, in uscita a giugno in Gran Bretagna e Usa, Jonathan tornerà e la storia verrà raccontata dal punto di vista di Adair. E noi, non vediamo l’ora di leggerlo. ■

COPY TIM COBURN

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INSIDE THE CHARACTER di Red Penugo Liberamente ispirato al questionario di Bernard Pivot rivolto agli artisti della trasmissione “Inside the Actor’s Studio”

CREDITI PUCCI SCAFIDI

Patrizia di Carrobio

Segni particolari? Capelli sale e pepe La parola che ami di più? Sogni La parola che ti piace di meno? Impossibile La paura più grande? L’incognito e per questo mi ci lancio ogni giorno Hai mai pianto per amore? Sì E al cinema? Poche volte Il libro da tenere sul comodino? Uno dei romanzi di Andrea Camilleri Il sacrificio più grande? Rinunciare al cioccolato Vai su tutte le furie per? Le stupidaggini Il tuo tallone d’Achille? Sentirmi “in gabbia” La prima cosa che guardi in un uomo? Le mani La tua ultima notte scatenata? Sabato scorso Quanto tempo fai passare prima di richiamare qualcuno con cui hai avuto un primo appuntamento? Se mi piace, poco L’uomo ideale? Jack Nicholson in “Tutto può succedere” Cosa ti deve dire un uomo per conquistarti? Niente, mi basta il suo modo di essere Da cosa dipende la tua felicità? Da me stessa Ottimista o pessimista? Ottimista Vendetta o perdono? Perdono

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Avara o prodiga? Prodiga Meglio l’uso o il possesso? L’uso Il tuo rifugio? Pantelleria La tua sveglia? Un bicchiere d’acqua bollente Il tuo debole? Il mio cane Passatempo preferito? Il dolce e meritato far niente Il piatto che ti riesce meglio? Il risotto con la zucca e il gorgonzola Il lavoro domestico che non ti annoia? Cucinare Un errore che non rifaresti? Nessuno, da ognuno di essi ho sempre imparato qualcosa Il tuo ultimo acquisto? Una Victoria di Hermès La cosa più stravagante per cui hai speso dei soldi? Un servizio di piatti particolare per una cena L’oggetto più prezioso che possiedi? La matita che era sulla scrivania di mio papà Il vizio che non riesci a toglierti? Dire spesso “ascolta” mentre parlo La tua peggiore abitudine? “Tormentare” le mie mani La qualità di cui vai più fiera? Il coraggio L’indumento a cui non puoi rinunciare? Una pashmina leggerissima che mi accompagna estate e inverno Il sogno che non hai ancora realizzato? Pubblicare i miei libri in inglese Sei invisibile. Qual è la prima cosa che fai? Osservo il quotidiano di una persona di successo La tua passione privata? Passare ore sotto il picco del sole su un gommone in mezzo al mare mangiando ricci... rassicuratevi munita di capello! Nel tuo frigorifero non può mancare? Il Parmigiano

Che cosa proprio non ti riesce? Fingere Cosa ti annoia di più? La routine La tua ispirazione? Le donne di successo Il gesto più romantico che hai fatto? Spedire per posta un dolce preparato da me dall’altra parte del mondo Mai più senza? Una torcia tascabile L’invito più gradito? Una serata piena di musica Felicità è? Svegliarsi ogni mattina con il sorriso Cosa ti emoziona di più? Il sole e i suoi colori al sorgere e al calare Il regalo che fai più spesso? Minuscole torce per “illuminare la vita” Un regalo che vorresti ricevere? Un libro Il tuo miglior nemico? La bilancia Dici basta a cosa? Alle buone cose in quantità Quanto è apprezzabile per te il superfluo? È importante ma sempre senza esagerazioni Una vacanza memorabile? Nel 1972 in Turchia, un viaggio in caicco con la famiglia Sei mai scappata da un albergo? Quasi, quando ho trovato un topolino nel bagno dell’Hotel Ritz di Parigi La cosa migliore che hai rubato in un albergo? Un asciugamano da spiaggia celeste Un vizio capitale? La gola Cosa vorresti che Dio ti dicesse una volta arrivata in paradiso? “Welcome!” E chi vorresti incontrare per primo? Mio papà

La contessa Patrizia di Carrobio, è oggi, una delle massime esperte di gioielli del mondo occupandosi di diamanti, pietre preziose e monili vintage con una propria attività commerciale. Nel suo secondo libro Conoscere i gioielli (Salani, 15 euro), (il primo fu Diamanti), oltre ai principi di galateo – contenuti in un agile capitolo strutturato a domanda e risposta – offre, in ogni paragrafo, informazioni, consigli, aneddoti e curiosità. Qua e là, anche brevi racconti di episodi di vita dell’autrice, legati alla pietra preziosa di cui parla. Una lettura piacevole e ricca, consigliata a tutte le ragazze – dall’infanzia all’età più avanzata – che non sanno resistere al bagliore di una pietra preziosa.


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INSIDE THE CHARACTER LIBRI a cura di M.M. e C.M.

Autore: Julia Crouch Titolo: Finché vita non ci separi Casa editrice: Garzanti Costo: 18,60 euro Polly è la migliore amica di Rose, e quando le telefona per dirle che il marito è morto, quest’ultima non esita a invitarla nella bella casa dove vive col marito e le figlie. Rose è una brava moglie, e una buona amica. Eppure, l’arrivo di Polly manda in frantumi l’equilibrio familiare. Pagina dopo pagina il libro si tinge di nero, sempre di più. E i ruoli si invertono... Thriller psicologico agghiacciante e avvincente scritto magistralmente della sceneggiatrice teatrale inglese Julia Crouch, che si diverte a terrorizzarci sui rapporti morbosi Autore: Jean Giono Titolo: Il nocciolo dell’albicocca Casa editrice: Salani Costo: 10,00 euro Scritti nei primi anni Venti, questi quattro racconti brevi sono ispirati alla narrazione orale, di cui hanno il ritmo, e sono ambientati in un universo mediorientale di cui restituiscono le atmosfere. Nel primo racconto, che dà il titolo alla raccolta, un genio viene tramutato nel nocciolo di un’albicocca nel giardino del Califfo... Autore: James Patterson Titolo: L’istinto del predatore Casa editrice: Longanesi Costo: 16,40 euro Quattordicesima puntata del ciclo di Alex Cross, lo psicologo cacciatore di serial killer reso celebre sul grande schermo da Morgan Freeman. Questa volta il cattivo di turno si chiama Tigre, uno psicopatico signore della guerra a capo di un manipolo di manigoldi. Quando la scrittrice Ellie Cox viene massacrata insieme a marito e figli, Cross prende di petto l’indagine: Ellie era la sua ragazza ai tempi del college. Parte così una caccia serrata, che spingerà l’ex profiler della polizia di Washington nel cuore più profondo dell’Africa Autore: Jenny Wingfield Titolo: Una mano piena di nuvole Casa Editrice: Garzanti Costo: 16,40 euro Romanzo delicato e toccante ambientato nell’Arkansas degli Anni ’50 che racconta l’amicizia tra una ragazzina coraggiosa e originale e un bambino vittima di un padre violento. Impossibile non affezionarsi alla famiglia Moses e alla sua autentica imperfezione. Toy, Swan, Blade, Samuel, sono tutti personaggi che restano nel cuore. Decisamente consigliato Autore: Riikka Pulkkinen Titolo: L’armadio dei vestiti dimenticati Casa editrice: Garzanti Costo: 16,40 euro Secondo romanzo della scrittrice finlandese Riikka Pulkkinen che da vita a una storia di sentimenti, narrata con partecipazione e ottima analisi dei personaggi, ciascuno dei quali viene presentato con i suoi lati positivi ma anche con quelli negativi. Famiglia, amore, amicizia, malattia, morte: tutto è incluso in questa semplice storia, storia come ce ne sono tante, eppure unica come tutte le altre 176 4 2012 | www.mastermeeting.it

Autore: Philippe Pozzo di Borgo Titolo: Il diavolo custode (Quasi amici) Casa editrice: Ponte alle Grazie Costo: 13,90 euro Racconto autobiografico di Philippe Pozzo di Borgo, paralizzato in seguito a un incidente e della relazione d’amicizia con il suo badante. Il racconto ha il merito di farci vedere i disabili sotto una luce diversa, lontana da pietismi e luoghi comuni. E di farci rivalutare la forza delle relazioni umane come vera ricchezza, un patrimonio di cui spesso ci dimentichiamo. Da questo libro, è stato tratto il film Quasi Amici Autore: Carlotta Zavattiero Titolo: Poveri Padri Casa editrice: Ponte alle Grazie Costo: 14,00 euro Inchiesta a 360 gradi sulla situazione dei padri italiani: privati del loro diritto alla genitorialità, vittime di gigantesche ingiustizie, protagonisti di clamorosi gesti di protesta o costretti a fronteggiare la povertà. In questo libro vengono riportate storie di padri, spesso drammatiche, in certi casi eroiche oltre a una robusta documentazione che mette in rilievo lacune e arretratezze della giustizia e dell’ordinamento italiani. Da leggere Autore: Nicole C. Vosseler Titolo: La luna color zafferano Casa editrice: Corbaccio Prezzo: 17,60 euro Maia Greenwood sogna una vita di avventure, così coglie al volo una proposta di matrimonio con un ufficiale inglese di stanza nello Yemen, ma viene rapita da una banda di predoni... Rimarrà affascinata da Rashad, il capo dei banditi con il quale ha trascorso molto tempo nel deserto, e che per lei ha messo tutto in gioco, e le ha cambiato la vita per sempre. Intrigante Autori: Monica Morganti Sara Eba Di Vaio Titolo: Se il tuo lui è sposato. Istruzioni per l’uso Casa editrice: Franco Angeli Costo: 14,50 euro Un libro scritto a quattro mani che in maniera ironica e dissacrante, fornisce alcune “istruzioni per l’uso” per non farsi del male: piccoli strumenti di consapevolezza, utili per vivere le storie difficili alla giornata. Senza lasciarci la pelle Autore: Jean M. Auel Titolo: La terra delle caverne dipinte Casa editrice: Longanesi Costo: 19,90 euro Sesto volume della spettacolare saga preistorica I figli della Terra (ambientato nell’Europa di 30.000 anni fa) tra fantasia, ricostruzione storica, avventura di respiro epico e amore. Una narrazione che ha accompagnato i lettori per lunghissimo tempo (il primo volume risale al 1980) e che, dopo un’attesa di 10 anni, arriva finalmente a conclusione


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PUBBLICITÀ Piemonte, Valle d’Aosta Paolo Bovina c/o Communication Agency Int. srl - Tel. 02862327-3356942914 - Fax 02863856 - paolo.bovina@communicationagency.it Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Luciana Sidari - Tel. 3476404360 - luciana.sidari@alice.it Lombardia Cristina Piccinotti - Elisabetta Grimaldi - Carla Polverini - Barbara Guglielmana Toscana Cristina Piccinotti c/o Communication Agency Int. srl - Tel. 02862327 int. 101 - Fax 02863856 - cristina.piccinotti@communicationagency.it Campania Lina Cappiello - Via degli Aranci, 155 - 80067 Sorrento - Tel. 0818073559 - Fax 0818782023 - linacappiello@virgilio.it Lazio Carla Polverini - Via Valle Scrivia, 8 - 00141 Roma - Tel. e Fax 068103883 - 3355249624 carla.polverini@communicationagency.it - polverini.carla@gmail.com Emilia Romagna e Marche Elisabetta Grimaldi - Tel. 02862327-3803074565 - elisabetta.grimaldi@communicationagency.it Sicilia Finny De Luca - Tel. 3395299129 - finnydeluca@gmail.com Enti del Turismo Straniero e altre Regioni Coordinamento Communication Agency Int. srl - tel. 02862327 - fax 02863856 - info@communicationagency.it

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INDIRIZZI

In questo numero abbiamo parlato di... Lungarno Collection

Ora City Caserta

Tel. 055 2726 4000 - fax 0552726 4444 www.lungarnocollection.com reservations@lungarnocollection.com

Viale Carlo III 81 - 81100 Caserta (San Nicola La Strada) Tel. 0823421033 - fax 0823457113 www.oracitycaserta.com - oracitycaserta@orahotels.com

Vestas Hotels & Resorts

Ora Luxury Catania

Via Assisi 1 - 73100 Lecce Tel. 0832456111 - fax 0832.456632 www.vestashotels.it - info@risorgimentoresort.it

Via Aniante 3 - 95029 Viagrande (Catania) Tel. 0957899850 - fax 0957899646 www.oraluxurycatania.com - oraluxurycatania@orahotels.com

Grand Hotel Dino

Ora My City Hotel

C.so Garibaldi 20 - 28831 Baveno (Verbania) Tel. 0323922201 - fax 0323 924515 info@grandhoteldino.com

Vana Posti 11/13 - Tallinn (Estonia) Tel. +3726220900 - fax +372 6220901 www.mycityhotel.ee - info@mycityhotel.ee

Grand Hotel Bristol

TY Hotel

C.so Umberto I 73 - 28838 Stresa (Verbania) Tel. 032332601 - fax 032333622 info@grandhotelbristol.com

Vana Posti 11/13 - Tallinn (Estonia) Tel. +372 6220900 - fax +372 6220901 www.mycityhotel.ee - info@mycityhotel.ee

Hotel Simplon

Grand Hotel Imperiale Resort & Spa

C.so Garibaldi 20 - 28831 Baveno (Verbania) Tel. 0323924656 - fax 0323916507 info@hotelsimplon.com

Via Regina Vecchia 24-26 - 22100 Moltrasio (Como) Tel. 031346111 - fax 031346120 www.imperialemoltrasio.it - info@imperialemoltrasio.it

Hotel Splendid

Lloyd’s Baia Hotel

Via Sempione 12 - 28831 Baveno (Verbania) Tel. 0323924127 - fax 0323922200 info@hotelsplendid.com

Via E. De Marinis 2 - 84019 Vietri sul mare (Salerno) Tel. 0897633733 - fax 0897633633 www.lloydsbaiahotel.it - meeting@lloydsbaiahotel.it

Residence Carl & Do

Federcongressi & Eventi

Via Sempione 13/15 - 28831 Baveno (Verbania) Tel. 0323922846 - fax 0323922979 res@carldo.com

P.le Konrad Adenauer 8 - 00144 Roma Tel. 0689714805 - fax 065922649 www.federcongressi.it - federcongressi@federcongressi.it

Hilton Giardini Naxos

Grand Hotel Eden

Via Jannuzzo 47 - 98035 Giardini Naxos (Messina) Tel. 094251931 - fax 094256128 www.hilton.com/GiardiniNaxos

Riva Paradiso 1 - 6900 Lugano (Svizzera) Tel. +41(0)919859200 - fax +41(0)919859250 www.edenlugano.ch - welcome@edenlugano.ch

Hotel Terme Rosapepe

Grand Hotel de la Minerve

Via Nazionale 10 - 84024 - Contursi Terme (Salerno) Tel. 0828995663 - fax 0828995826 www.termerosapepe.it - info@termerosapepe.it

Piazza della Minerva 69 - 00186 Roma Tel. 06695201 - fax 066794165 reservations@grandhoteldelaminerve.com

Ora City Milano Bresso

Blastness

Via XXV Aprile 49/51 - 20091 Bresso (Milano) Tel. 026101422 - fax 0261039813 www.oracitymilano.com - oracitymilano@orahotels.com

Piazza John Fitzgerald Kennedy 27 - 19124 La Spezia Tel. 0187599737 - fax 0187020349 www.blastness.com

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