Master Meeting nov-dic

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MASTER MEETING ITALY’S BEST MAGAZINE D’OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO

Communication Agency Int. srl Anno XVIII - N.11-12/2012 Sped. in A.P. 45% Art. 2 Comma 20 Lett. B Legge 23/12/96 N. 662 - Filiale di Milano Prezzo di copertina E 2,00

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20 RICETTE PER LA RIPRESA DEL TURISMO MANAGEMENT ENTRO IL 2015 IL 30% DEI CDA SARÀ IN ROSA GREEN WORK. LA FORZA DELLA NATURA ROMA. L’ANNO CHE VERRÀ

Andrea Farina Hyundai Future Solutions Spa

TUTT’ALTRA LUCE

PALAZZO MEZZANOTTE Perché organizzare qui il proprio evento

FLORENCE GUYOT IMPRENDITRICE Il mio “Bouquet d’Emotions”

ENRICO CORSI ASSESSORE AL TURISMO COMUNE DI VERONA La lezione di Goethe

SUCCESSION MANAGEMENT Talenti in fuga? Ecco come trattenerli


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Director of Sales and Marketing: Gaetano Rapisardi

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BIT 2013 - Rho (Mi) Cantina Sociale Santadi - Santadi (Ca)

Direttore: Raffaele Cani

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Cegalin Group - Milano

Direttore Commerciale: Pierantonio Pegoraro

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pag. 35

Energy Trading Int - Roma

Presidente: Avv. Flavio Termentini

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Direttore: Walter Pescara

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CEO: Milena Mineo

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pag. 125

Nero Hotel Group

Amministratore delegato: Gianluca Giglio

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Noberasco - Albenga (Sv)

Retail Business Mgr: Elena Noberasco

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pag. 93

Palace Hotel Bari - Bari

General Manager: Antonio Barbieri

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pag. 121

Palazzo Mezzanotte Congress Centre and Services - Milano

Events Manager: Paola Tinti

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Pedersoli - Assago (Mi)

Titolare: Martino Pedersoli

tel. 02 48844854 www.pedersoli.com

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Proprietari e Direttori: Salvo Vitale e Angelo Vitale

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General Manager: George Midleje

tel. 0583 7691

pag. 85

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President Park Hotel - Acicastello (Ct)

Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort&Spa Castelvecchio (Lu) Rhex - Rimini Roberto Naldi Collection - Roma, Lugano

Presidente: Roberto Naldi

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pag. 9

Saint Vincent Resort & Casino Saint Vincent (Ao)

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tel. 0166 5231 www.saintvincentresortcasino.it

pag. 113

Starhotels - Firenze

Corporate Event Department:

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The Westin Palace - Milano

General Manager: Francesco Brunetti

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pag. 7

Trenitalia - Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane

11-12 2012

www.mastermeeting.it

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sommario

5 11

Indice Cari lettori

HOTEL&FINANZA

13

Notizie su valori, espansioni, management alberghiero

COVER STORY

22

Sheraton Roma Hotel&Conference Center Villa Spalletti Trivelli Visconti Palace Hotel

SCENARI DEL TURISMO 20 ricette per la ripresa del turismo

82 84

Expo Generation

86 90 94

Welcome 2Venice. Convention Bureau Venezia

Entro il 2015 il 30% dei cda sarà in rosa

SPECIALE ROMA

42

Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel&Resort

Tutt’altra luce. Hyundai Future Solutions Spa

L’INCHIESTA

26 36

74 76 78 80

Roma e il nuovo anno che verrà

Bit 2013. Le risposte più efficaci per operatori e viaggiatori Vicenza è. Convention & Visitor Bureau Verona & Lago di Garda Convention Bureau

FOCUS ON VERONA E LAGO DI GARDA

98

La lezione di Goethe

SELECTED BY MM

SELECTED BY MM

50 52 54 56 58 60 62 64 66 70 72

Atahotel Villa Pamphili Barcelò Hotels&Resorts Grand Hotel de la Minerve Hotel Bernini Bristol Hotel Capo d’Africa Hotel Quirinale InterContinental De La Ville Polo Congressuale Bettoja Hotels Roberto Naldi Collection Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotels&Resorts Roscioli Hotels

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11-12 2012

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108 110 112 114 116 118 120 122

Aqualux Spa Suite & Terme Due Torri Hotel Gardaland Resort Hotel Caesius Thermae & Spa Resort Hotel Corte Valier Hotel Parchi del Garda Poiano Resort Verona Top Hotels



SOMMARIO

FINANCE CONFIDENTIAL

162

Globalizzazione in finanza: il prezzo della libertà

LA PAGELLA DI MM

164

A Milano diamo i voti a...

SAI L’ULTIMA?

MICE DESTINATION

126

Hilton Molino Stucky Venice

MICE & NATURA

130 136 138 140 144 146

Green work. La forza della natura Argentario Golf&Resort & Spa Cosmopolitan Hotels Group Radisson Blu Resort Terme di Galzignano San Donato Golf Resort&Spa

Palazzo Mezzanotte

SUITE EXPERIENCE

152

Suite Presidenziale e Parco Suite. Villa La Massa

DONNE AL TOP

Notizie dal mondo dei viaggi e dell’ospitalità In-Presa entra nella Fondazione Accor IT & CMA e CTW

AERONEWS

183 184

Notizie dal mondo Emirates Jet Airways

I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

186

Radicepura

PERCHÉ ORGANIZZARE UN EVENTO A...

148

166 180 182

Claudio Ceccherelli L’investimento più redditizio? La qualità

LE LOCATION DI MM

190 192

Move Hotel Ristorante Quartopiano

TECNOLOGIE

194

Aqualux Suite&Hotel Spa. Sempre connessi

TREND

196

Succession management per aziende previdenti

SERVIZI

202

Trenitalia e Boscolo: nasce il cofanetto all-inclusive

INSIDE THE CHARACTER

204

Elda Lanza

205

Libri

LA MIA CITTÀ, I LUOGHI DELL’ANIMA

154

“Il mio bouquet d’Emotions”. Florence Guyot

RISORSA UOMO

158

La doppia faccia dell’oro

UNA METAFORA PER CRESCERE

160

Qui e Ora. La mente è il nostro nemico

IL PARERE DEL LEGALE

161

Non solo relax nelle piscine d’albergo

8

11-12 2012

www.mastermeeting.it

206

“Solo quando perdi tutto, ti rendi conto di avere tutto” Giulia Niccolai


S c e n i c v i e w s , w h e r e v e r w e a r e .

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si fa in quattro

Il network dell’industria turisticoalberghiera che mette in contatto diretto una domanda accuratamente selezionata con una offerta qualificata. Attraverso i quattro canali della comunicazione contemporanea: carta stampata, internet, mobile, eventi live

Master Meeting Magazine di opinione e attualità sul mondo del turismo dedicato ai nuovi trend

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Cari lettori, Master Meeting, da questo numero, si presenta con una nuova veste grafica ma, soprattutto, con un nuovo claim: Italy’s Best. Una frase semplice, talvolta abusata, ma che in queste pagine – ve lo promettiamo – troverà un riscontro autentico e fattivo. La nostra volontà è infatti quella di fare emergere ancora di più le tante realtà eccellenti del Paese, ma anche quella di individuare trend e destinazioni emergenti, facendo opinione e contribuendo ad accelerare i progetti di valorizzazione turistica del territorio. Non ci soffermeremo pertanto solo sulla “bellezza” dell’Italia, di cui vi daremo testimonianza attraverso

immagini e testi ancora più evocativi. Andremo ancora più a fondo, per scoprire chi e cosa muove questa bellezza. Perché Italy’s Best non significa solo risorse – che, per fortuna, tra natura, storia, arte, cultura e buon gusto, non ci mancano – Italy’s Best vuol dire anche lavoro e capacità di unire a sistema le intelligenze che mettono a frutto queste risorse e che lo fanno attraverso sinergie e progetti capaci di guardare lontano. Saranno, dunque, soprattutto gli uomini e le loro idee a parlare e a far parlare le pagine di Master Meeting. Buona lettura

i n i c n a M o i r a M 11-12 2012

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VIENI A INCONTRARE UN MONDO DI BUSINESS. IL WORKSHOP CHE DÀ VALORE ALL’OFFERTA ITALIA Bit Buyitaly è il principale appuntamento del prodotto turistico italiano che quest’anno ti offre giornate suddivise per temi: potrai scegliere fra i workshop che dedicano maggiore attenzione al mercato MICE, settore che offre solide prospettive di guadagno, e quelli che si occupano di segmenti più consolidati, come il leisure, il lusso e il culturale/enogastronomico. Bit Buyitaly ti mette faccia a faccia con 700 top buyer internazionali provenienti da oltre 60 paesi, con un focus particolare sull’area BRIC. Non puoi perderlo: esserci ti apre un mondo di business opportunities. IN CONTEMPORANEA CON

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Notizie su valori, espansioni, management alberghiero

OSPITALITÀ

LA GUERRA DELLE CIFRE, TRA NUMERI DICHIARATI E SOMMERSI QUOTAZIONI

SCENDONO I PREZZI DEGLI HOTEL NEI CAPOLUOGHI ITALIANI COME VALUTARE UN BILANCIO “EFFETTIVO”

VOCE PER VOCE, I PARAMETRI DI RIFERIMENTO PER STIMARE UN HOTEL DI STANDARD INTERNAZIONALE AD APERTURA ANNUALE

ITALIAN HOTEL MONITOR

INVESTIMENTI

Occupazione in calo e prezzi medi in leggera crescita negli alberghi italiani

Sceicchi e tycoon russi e cinesi all’arrembaggio. Le mete più ambite: Sardegna, Roma, ma anche Campania, Calabria e Liguria

DALLE QUATTRO RUOTE ALLE CINQUE STELLE I brand iconici dell’auto guardano ora, con profitto, alla luxury hospitality


Editoriale di Aureliano Bonini*

Numeri e prospettive dell’industria dell’ospitalità Italiana

L’

Osservatorio Nazionale del Turismo sostiene che nel primo semestre del 2012 il 22,2% degli italiani ha ridotto le proprie giornate di vacanza. Gli arrivi sarebbero diminuiti del 6,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e le presenze del 7,5%. A settembre, secondo l’ONT, sarebbe diminuito anche l’indice R.O (occupazione camere) negli alberghi e negli esercizi ricettivi del 5,4% rispetto allo stesso mese del 2011. Anche gli arrivi internazionali, nei primi 8 mesi del 2012, sarebbero diminuiti (–1,5%) rispetto allo scorso anno, già critico. Anche UVET lancia la sua Business Travel Survey: le stime indicano crescita dei pernottamenti in alcune città italiane a fronte di un calo del prezzo medio nazionale del 4%. La logica deduzione è che crescono città come Milano (+3%), Firenze (+11%), Roma (+9%) e Napoli (+9%), grazie all’Alta Velocità ferroviaria. La mia personale opinione (che non è quella del giornale) è che la guerra delle cifre perpetua un sistema economico in cui tutti fanno finta di non sapere che il 40% di quello che accade è semi-sommerso, semi-registrato e semi-fatturato. In fondo l’economia turistica è sommersa ovunque. L’elusione fiscale è una caratteristica delle maggiori nazioni del mondo, un paradigma che confonde i redditi e i valori aziendali. Le capitali europee stanno “ufficialmente” perdendo occupazione camere, fatturati e incassi. Se guardiamo i numeri di Londra (–3%), Parigi (–10%), Madrid (–18%) e la contemporanea flessione di Bruxelles, Mosca, Mumbai e Pechino qualcuno potrebbe parlare di crisi planetaria dell’ospitalità, ma poi se si accede ai numeri veri, la crisi si ridimensiona. Sempre a proposito di crisi e recessione, mentre l’Europa in generale perde, tengono New York, Washington, Boston e Miami. E, se si vuole ridere, basta guardare all’occupazione camere di San Paolo (+111%) e di Rio de Janeiro (+55%) che crescono grazie alle allegre carovane italiane che a spese pubbliche stanno prepa-

Valutare, acquistare e vendere un hotel Master Meeting offre ai suoi lettori un nuovo servizio gratuito di consulenza e assistenza rivolto a chi desidera valutare, acquistare o vendere il suo albergo. Contattate la redazione di Master Meeting (tel. 02862327) e sarete richiamati il più rapidamente possibile dai nostri consulenti.

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11-12 2012

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randosi alla “conquista del Brasile” in vista dei Campionati del Mondo di Calcio 2014 e delle Olimpiadi 2016. C’è poco da dire, il Brasile è uno dei Paesi Bric sui quali tutti insistono che bisogna investire. Vediamo anche cosa dice l’Osservatorio di Trivago, che effettua comparazioni dei prezzi online. Nel mese di novembre le tariffe alberghiere risultano in netto calo in tutta Europa: gli hotel di 46 delle 50 principali destinazioni del Vecchio Continente hanno ridotto drasticamente le tariffe della camera doppia standard. L’offerta di camere standard a Venezia (–41%), a Roma (–31%), a Firenze (–28%), a Milano (–14%) secondo Trivago rientrerebbe in una contrazione media europea dei prezzi del 13% rispetto ai mesi scorsi. Questa raccolta di dati lancia un’ombra sinistra sull’andamento di vendite e redditi di gestione in tempi di recessione. Acquisire un albergo, spesso significa impegnarsi personalmente, quasi comprarsi un lavoro e senza un orizzonte speculativo la volontà di investire scarseggia. La situazione penalizza i valori immobiliari e le locazioni alberghiere. Chi compra non vuole accettare plusvalori e pagare l’avviamento commerciale, chi vende pretende di realizzare le cifre che avrebbe ottenuto nel 2007 prima della crisi. I prezzi orientativi delle città capoluogo sono bassi, spesso inferiori al mero costo di costruzione. A consuntivo 2012 la redazione ha ricevuto numerose richieste di valutazione, di stima e anche parecchie offerte di vendita di hotel di recente realizzazione. Devo dire che spesso si tratta di richieste senza volontà di alienazione, che diventano per lo più esercitazioni di “estimo”. L’offerta è mediamente orientata sui 120.000 euro/camera; la domanda, negli ultimi mesi, si è fermata a 1.500/2.000 euro al metro quadrato (il moltiplicatore medio di superficie negli alberghi di città è di 40 metri) quindi 60/80.000 euro camera. La divaricazione è forte e il pensiero corre ai fondi internazionali, agli sceicchi e ai tycoon russi. Le agenzie immobiliari citano anche i milionari armeni-azerbaigiani e cinesi, ma nessuno per ora li ha veramente visti. Il mondo è pieno di ricchi speculatori. Noi siamo in prima linea, pronti ad intercettarli.

*Aureliano Bonini è esperto di organizzazione alberghiera e hotel management, ha insegnato alle facoltà di Economia dell’Università di Perugia, di Rimini e alla Luiss di Roma. Dal 2007 è Lecturer di European Food&Beverage alla Hotel School della Cornell University di Ithaca, N.Y. (USA). Trademark Italia opera nel settore dal 1982 con un portafoglio attuale di 250 alberghi.


HOTEL TRANSACTION

2013. Sarà l’anno della svolta? Qualcosa si muove sullo scacchiere del mercato immobiliare turistico italiano. Le partite più interessanti si giocheranno in Sardegna, dove si parla di un miliardo di euro di investimenti da parte di Al Thani, e nella Capitale. Ma nuovi scenari si prospettano anche in Campania, Calabria e Liguria igliorano le aspettative del mercato in vista del nuovo anno. Numerosi sono i segnali che, nonostante il perdurare dell’incertezza sui mercati finanziari, fanno presagire un 2013 di svolta per il business immobiliare-turistico. Intanto dal Medio Oriente arriva una presa di posizione forte e ufficiale. Il Qatar, dopo l’acquisto del polo turistico di eccellenza della Costa Smeralda, con un investimento di circa 600 milioni di euro, è disposto a mettere sul piatto almeno un miliardo di euro di nuovi investimenti. Si tratta di una mossa estremamente importante in questo momento. Un segnale di fiducia che guarda a lungo termine e apre prospettive nuove all’Isola e all’intera Italia. È stato lo stesso Al Thani, che guida il paese del Golfo, ad assicurare il forte interessamento per la Sardegna e per le potenzialità turistiche della penisola nel suo complesso. Potenzialità che dovrebbero essere sfruttate tutto l’anno e non solo d’estate, ha sostenuto apertamente il leader arabo. Un miliardo di euro è una cifra molto consistente ed è probabile che saranno numerosi e molto qualificati in progetti in cantiere sui quali al momento sono si conoscono dettagli. Da un lato è sicuro che verranno portati avanti i piani di sviluppo della Costa Smeralda sui quali già la vecchia proprietà aveva avviato un confronto con le autorità locali. L’altro capitolo chiave riguarda l’accessibilità e una soluzione stabile per la gestione dei collegamenti e sotto questo profilo in agenda ci sono interventi probabilmente su compagnie aeree, traghetti e gli aeroporti. Ma, secondo quanto si sussurra tra gli operatori, un capitolo chiave del piano di sviluppo della Sardegna, targato Qatar, dovrebbe riguardare lo sviluppo di altre aree nell’Isola, tra investimenti

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turistico-immobiliari e sviluppi di iniziative in campo golfistico e thalassoterapico; fondi arabi stanno infatti concorrendo insieme con operatori immobiliari internazionali e del Medio Oriente a sviluppare un articolato network di centri thalassoterapici di fascia alta nei punti chiave del bacino del Mediterraneo. Da questo punto di vista verifiche sarebbero state avviate in vari punti dell’Isola con lo scopo di valutare nuovi interventi o acquisizioni di progetti già in fase più avanzata. Secondo indiscrezioni un’attenzione particolare sarebbe stata dedicata alla parte occidentale dell’Isola, ricca di opportunità che meglio soddisferebbero i criteri di selezione individuati dai manager degli investitori qatarioti. Non è ancora possibile dare tempi certi, ma è probabile che già all’inizio del prossimo anno inizieranno i primi annunci sulle varie iniziative. Qualcuno azzarda che pacchetti di accordi preliminari su terreni e piano di valorizzazione sarebbero stati già sottoscritti. Si mormora che dovrebbero essere almeno due i nuovi poli di sviluppo turistico-immobiliari nell’Isola con una forte proiezione sul turismo nautico di fascia altissima. Un pacchetto di iniziative di tale portata, che dovrebbe essere sviluppato ampiamente entro la fine del decennio, avrà un impatto prevedibilmente notevole sull’economia di una regione tormentata dalla crisi di diversi poli industriali. Questo sarà un fattore di accelerazione degli investimenti. La Regione Sardegna sta valutando infatti di sperimentare delle corsie preferenziali e semplificate per agevolare gli investimenti altamente qualificati in campo turistico per ammorbidire il declino di strutture produttive che genera tensioni sul piano sociale. Se attuato con queste

caratteristiche, il pacchetto sblocca-investimenti potrebbe portare benefici in maniera trasversale e rimettere in movimento in misura consistente il mercato turistico-immobiliare dell’Isola. Si creerebbero numerose opportunità anche nella fascia media del mercato e sarebbe anche un segnale importante a lungo termine per la stabilità delle operazioni. Quello della Sardegna è solo un punto, sia pure chiave e di gran lunga il più consistente in termini di investimenti, dello scacchiere del mercato immobiliare-turistico del Paese. L’altra partita importante si giocherà su Roma e su alcune importanti aree di interesse turistico. Si tratta del piano di dismissione di alcuni asset di Italia turismo, controllata da Invitalia, affidato alla società di consulenza Jones Lang LaSalle, che ne curerà la collocazione sul mercato. Il pezzo pregiato è il Palazzo Medici Clarelli di Via Giulia a Roma, già residenza in epica rinascimentale della famiglia alla guida di Firenze per anni. È già partita una gara internazionale che vede numerosi soggetti interessati vista la location e il prestigio dell’immobile e l’operazione segnerà il rilancio degli investimenti turistico-immobiliari nel cuore di Roma. Inutile specificare che in pole position ci sono ancora una volta investitori del Medio Oriente, ma si sarebbe fatto vivo con interesse anche un fondo di investimento cinese che da tempo valuta opportunità a Roma meta di un crescente flusso di turismo da Pechino. I cinesi sono a caccia di una opportunità di grande prestigio nella capitale italiana e vorrebbero avere a disposizione immobili di altissima rappresentanza. Nel pacchetto di dismissioni di Italia turismo vi sono anche terreni in Campania, Calabria e Liguria, l’ex mani11-12 2012

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fattura dei tabacchi di Sansepolcro e il complesso delle Saline di Volterra. Infine restano ancora da definire i dossier per la cessione di Atahotels e UNA hotels, pacchetti ampi di alberghi che suscitano l’interesse di

numerosi gruppi. Insomma per tutti questi motivi il 2013 si annuncia un anno all’insegna degli investimenti turistico-alberghieri e del rilancio delle operazioni strategiche in un settore chiave per l’economia italiana.

Come valutare un bilancio alberghiero er consentire una valutazione coerente ed efficace dei principali valori di bilancio “effettivo” di un albergo rispetto ai dati medi di strutture a 3-4-5 stelle di standard internazionale ad apertura annuale, Trademark Italia ha elaborato una tabella con i parametri di riferimento. Il cosiddetto “benchmark” è costruito sulle seguenti voci valutate in percentuale rispetto al fatturato totale: • personale (costo del lavoro): peso delle retribuzioni, dei contributi e degli oneri sociali complessivi delle persone occupate nelle diverse funzioni dell’albergo; • food & beverage (prodotti alimentari e bevande): peso degli acquisti di prodotti alimentari e bevande per l’attività di ristorante, bar, caffetteria, room-service, banqueting; • energia: peso dei costi per le utenze di energia elettrica, acqua e gas; • biancheria (affitto+lavaggio): per gli alberghi che dispongono di una lavanderia interna, si tratta del peso dei costi di lavaggio della biancheria delle camere (letti e bagni) e del tovagliato dei ristoranti e bar. In questo caso si computano i costi dei prodotti per la sanitizzazione (detersivi, chimici, etc.), della manutenzione dei macchinari (lavaggio e stiratura) e della manodopera necessaria (personale pro quota). Nel caso di alberghi che affittano e lavano la biancheria presso un fornitore esterno, invece, il conteggio risulta semplificato (fatturazione annuale); • provvigioni e commissioni: questa voce riguarda la percentuale di provvigione riconosciuta ai tour operator per l’intermediazione di clienti individuali e grup-

P

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11-12 2012

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pi (normalmente tra il 10 e il 20% del ricavo camere prodotto dall’operatore organizzato), agli Online Travel Agent (OTA), ai portali web di prenotazione alberghiera sulle vendite di camere online (dal 10% fino al massimo del 35% del ricavo camere ottenuto sulla rete), e le commissioni riconosciute ai gestori per i pagamenti con carte di credito (dall’1% fino ad un massimo del 3,5% degli importi incassati per le carte più diffuse); • altri costi: questo importo viene calcolato per differenza tra i Co-

sti Totali e le voci definite in precedenza; • margine operativo lordo (M.O.L.): si intende il peso della differenza tra i Ricavi Lordi (iva compresa) e i Costi Totali d’Esercizio (ossia i costi della gestione operativa, anch’essi iva compresa), rispetto al fatturato totale. Sono esclusi dal calcolo oneri patrimoniali, finanziari, ammortamenti, imposte e spese personali dei proprietari, in quanto indipendenti dalla sfera gestionale. Si tratta di un elemento strategico irrinunciabile per la valutazione della performance economica dell’albergo. Questa voce, definita nei Paesi anglosassoni G.O.P. (Gross Operating Profit), costituisce l’indicatore finale di ogni due diligence e di tutte le analisi di performance economica alberghiera. I parametri e i sistemi di calcolo interni, calibrati su numerosi casi aziendali, sono il frutto di trent’anni di lavoro di Trademark Italia sul mercato alberghiero nazionale.

GRANDI CITTÀ D’ARTE E D’AFFARI* Incidenza Costo/Fatturato

3 stelle

4 stelle

5 stelle

Personale

30-34%

29-34%

32-36%

Food & Beverage

4-7%

4-8%

5-9%

Energia

5-8%

5-9%

6-9%

Biancheria

3-6%

3-6%

4-7%

Provvigioni e Commissioni

2-9%

2-10%

3-12%

Altri Costi

12-15%

12-13%

13-15%

Margine Operativo Lordo

35-41%

34-42%

31-35%

* Si tratta delle maggiori città italiane, centri urbani ad alta densità di popolazione, caratterizzati da quote consistenti di movimento commerciale-d’affari, fieristico, congressuale e turistico. Normalmente dotate di una ricettività alberghiera di grande dimensione (a questa categoria appartengono le maggiori città d’arte e d’affari come Roma, Firenze, Milano, Brescia, Bergamo, Venezia, Torino, Napoli, Genova, Bologna, Palermo, Bari, Catania, Cagliari).

CENTRI ARTISTICI, CULTURALI, RELIGIOSI* Incidenza Costo/Fatturato

3 stelle

4 stelle

5 stelle

Personale

28-32%

28-33%

29-33%

Food & Beverage

4-7%

4-8%

5-9%

Energia

5-7%

5-7%

5-7%

Biancheria

3-6%

3-6%

3-7%

Provvigioni e Commissioni

3-12%

4-15%

4-18%

Altri Costi

10-11%

8-11%

7-12%

Margine Operativo Lordo

34-38%

33-37%

32-35%

* Si tratta delle città capoluogo e dei comuni caratterizzati da una dotazione artistica, culturale e religiosa di rilievo, in grado di attirare flussi di turisti ed escursionisti lungo l’intero arco annuale. In questa categoria rientrano numerosi capoluoghi di provincia (come Verona, Pisa, Perugia, Ravenna, Arezzo, Siena, Mantova, Trieste e Vicenza, ma anche città d’arte come Spoleto, San Gimignano, Pompei, Gubbio, Orvieto, Tarquinia, e mete religiose come Assisi, Padova, Loreto).


ITALIAN HOTEL MONITOR

Occupazione in calo e prezzi medi in leggera crescita negli alberghi italiani l consuntivo dei primi 10 mesi del 2012 tracciato dall’Italian Hotel Monitor di Trademark Italia, e relativo alle performance degli alberghi di 45 città capoluogo, evidenzia un calo dell’indice di occupazione camere degli alberghi italiani (–1,6%) accompagnato da una leggera crescita del prezzo medio camera (Average Daily Rate) dello 0,6% che si attesta sui 112,65 euro. L’analisi delle singole città rivela un incremento della Room Occupancy (R.O.) sui 10 mesi solo in 9 capoluoghi di provincia su 45 monitorati, con un dato medio nazionale che passa dal 66,7% dello scorso anno al 65,1% del 2012. Solamente 4 le città in cui viene superato il 70% di occupazione camere: Firenze (76,7%), Roma (71,6%), Venezia (70,6%) e Milano (70,3%); mentre in 22 è superata la soglia “psicologica” del 60%, che per gli addetti ai lavori significa solidità gestionale. Nel complesso siamo di fronte ad un andamento a macchia di leopardo con notevoli discrepanze di performance tra le varie città. Si notano più di altre: • la performance negativa di Ferrara, dove l’occupazione tra gennaio ed ottobre 2012 è calata rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del –7,4% (e il terremoto emiliano ha senza dubbio influito sul movimento turistico); • Genova che fa registrare un –4% di R.O. ma anche un calo dei prezzi del -4,5%; • l’andamento positivo di Napoli che mette assieme un +2,1% di R.O. nei 10 mesi; • la crescita dei prezzi medi del +3,2% a Torino e del +2,8% a Milano; • la diminuzione di 6,1 punti percentuali delle tariffe di Verona rispetto allo stesso periodo (gennaio-ottobre) dello scorso anno. Stesso discorso, più o meno, per quanto riguarda le tariffe: città più

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cara è sempre Venezia (tariffa media di 147 euro a notte in linea con lo stesso periodo 2011) seguita da Milano (131,64 euro), Firenze (122,52 euro a notte) e Roma (118,24 euro). Curioso trovare al 5° posto di questo ranking Como, con una tariffa media a notte di quasi 110 euro. Stabile anche il giro di affari degli

alberghi che, nonostante la fase recessiva, nel periodo gennaio-ottobre 2012 ha registrato una flessione di un solo punto percentuale, con due picchi particolari: il -5,5% fatto registrare dagli alberghi del Nord-Ovest e il +4,3% fatto segnare dalle città del Sud e Isole (Bari, Palermo, Catania, Messina, Cagliari e Sassari). 11-12 2012

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REPORT ITALIAN HOTEL MONITOR - GEN-OTT 2012 Occupazione e Prezzo per Città

Zoom sulle città Top Ten

Occupazione % Camere Gen-Ott Gen-Ott Var 2012 2011 12/11

Città

AOSTA TORINO GENOVA MILANO COMO BRESCIA BERGAMO PARMA REGGIO EMILIA MODENA TRENTO BOLZANO VENEZIA VERONA VICENZA PADOVA TREVISO UDINE TRIESTE FERRARA BOLOGNA RAVENNA RIMINI REP. SAN MARINO FIRENZE PISA SIENA ANCONA PESARO PERUGIA ROMA VITERBO LATINA RIETI PESCARA NAPOLI BARI FOGGIA TARANTO POTENZA REGGIO CALABRIA PALERMO MESSINA CATANIA CAGLIARI SASSARI TOTALE ITALIA

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54,0 58,9 60,6 68,0 60,4 45,8 64,5 58,5 51,0 51,8 58,1 60,3 69,5 62,4 52,0 58,4 57,3 54,6 62,3 50,4 54,6 63,6 66,7 60,4 73,1 65,5 67,3 59,1 64,5 49,0 70,3 49,8 48,3 49,1 54,8 62,2 59,4 43,9 55,1 45,3 53,2 60,9 55,5 59,1 57,9 55,0 65,1

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55,4 60,2 64,6 70,3 60,3 46,9 67,7 61,6 52,5 52,9 57,9 60,8 70,6 63,6 55,3 59,2 58,4 53,1 61,1 57,8 58,0 64,2 68,6 60,5 76,7 66,0 67,6 60,4 66,2 52,6 71,6 52,4 49,6 48,1 57,1 60,1 61,0 46,2 56,1 45,1 54,5 59,8 55,0 61,9 58,1 57,2 66,7

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-1,4 -1,3 -4,0 -2,3 +0,1 -1,1 -3,2 -3,1 -1,5 -1,1 +0,2 -0,5 -1,1 -1,2 -3,3 -0,8 -1,1 +1,5 +1,2 -7,4 -3,4 -0,6 -1,9 -0,1 -3,6 -0,5 -0,3 -1,3 -1,7 -3,6 -1,3 -2,6 -1,3 +1,0 -2,3 +2,1 -1,6 -2,3 -1,0 +0,2 -1,3 +1,1 +0,5 -2,8 -0,2 -2,2 -1,6

Gen-Ott 2012

87,55 106,05 97,29 135,30 110,87 89,25 94,83 94,65 88,08 89,39 92,35 90,93 147,41 101,19 87,03 85,56 85,87 88,74 94,94 95,39 99,40 90,63 93,71 70,56 124,17 92,61 98,88 89,63 88,48 90,73 119,97 85,88 85,76 84,96 91,80 103,89 93,74 84,58 82,74 78,64 83,56 97,13 84,11 94,09 94,95 87,97 113,37

Prezzo Medio Gen-Ott Var 2011 12/11

87,73 102,76 101,91 131,64 109,66 90,25 95,73 96,04 90,78 87,98 92,56 90,84 147,05 107,77 86,87 87,61 87,33 88,67 97,11 97,80 103,04 92,27 94,33 70,95 122,52 92,30 99,37 92,53 91,08 92,53 118,24 87,61 85,51 84,67 92,71 102,96 94,94 86,15 83,52 77,04 85,84 99,93 84,11 96,48 95,09 88,76 112,65

-0,2% +3,2% -4,5% +2,8% +1,1% -1,1% -0,9% -1,4% -3,0% +1,6% -0,2% +0,1% +0,2% -6,1% +0,2% -2,3% -1,7% +0,1% -2,2% -2,5% -3,5% -1,8% -0,7% -0,5% +1,3% +0,3% -0,5% -3,1% -2,9% -1,9% +1,5% -2,0% +0,3% +0,3% -1,0% +0,9% -1,3% -1,8% -0,9% +2,1% -2,7% -2,8% +0,0% -2,5% -0,1% -0,9% +0,6%

Città

VENEZIA MILANO FIRENZE ROMA TORINO NAPOLI VERONA BOLOGNA GENOVA BARI TOTALE ITALIA

Città

VENEZIA MILANO FIRENZE ROMA TORINO NAPOLI VERONA BOLOGNA GENOVA BARI TOTALE ITALIA

Occupazione % Camere Luxury Upscale Midscale

66,5 63,9 64,9 65,0 65,1

Luxury

409,46 321,56 385,50 307,08 341,76

69,5 68,0 73,1 70,3 58,9 62,2 62,4 54,6 60,6 59,4 65,1

69,4 67,0 67,9 70,6 59,0 62,4 65,5 58,3 62,6 61,2 63,7

Prezzo Medio Upscale Midscale

147,41 135,30 124,17 119,97 106,05 103,89 101,19 99,40 97,29 93,74 113,37

93,77 72,02 65,61 69,53 58,45 60,28 63,66 70,67 56,82 60,79 61,35

Occupazione e Prezzo per Tipologia Tipologia

Luxury Upscale Midscale

Tipologia

Luxury Upscale Midscale

Gen-Ott 2012

65,1 65,1 63,7

Gen-Ott 2012

341,76 113,37 61,35

Occupazione Camere Gen-Ott Var 2011 12/11

65,8 66,7 64,7

-0,7 -1,6 -1,0

Prezzo medio Gen-Ott Var 2011 12/11

337,42 112,65 62,38

Fonte: Italian Hotel Monitor - Trademark Italia

+1,3% +0,6% -1,7%


NUOVI SCENARI

Chateaux & Hotels Collection:

100 affiliati in Italia nei prossimi 5 anni li alberghi della francese Chateaux & Hotels Collection non risentono della crisi: dall’1 gennaio al 31 agosto 2012 registrano una crescita del business del 5% rispetto all’andamento del mercato francese in calo del 10%. Il volume d’affari annuo complessivo, generato dagli alberghi CHC, è di 900 milioni di euro. E l’affiliazione consente di incrementare il proprio business fino al 25%. Chateaux & Hotels Collection conta di accelerare il proprio sviluppo in Italia dove è già presente con 32 alberghi affiliati, di cui 8 ne sono entrati a far parte quest’anno, in 13 regioni. Ad annunciarlo è il vice direttore generale Timothée De

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della crisi e dal 1 gennaio al 31 agosto 2012 registrano una crescita del 5%». Inoltre, «il volume d’affari annuo complessivo è di 900 milioni di euro e l’affiliazione consente di incrementare il proprio business fino al 25%. Questo perché “abbiamo una clientela fidelizzata grazie al fatto che rispettiamo le promesse del nostro marchio», precisa. Dallo scorso gennaio, in Italia si sono affiliati a CHC 8 alberghi di charme: il Praia Art Resort, in Calabria dove le stanze, gli interni, come del resto l’intero resort, sono stati realizzati da Officine KR, una maison d’arte che ha sede nel territorio del marchesato crotonese, il Relais La Fontanina, in Puglia, con 12 camere dedicate al mondo del vino, il boutique hotel Botanico San Lazzaro, in Campania, nella pittoresca borgata del Lazzaro, mentre a Roma, il gruppo è presente con il Rose Garden Palace, l’Hotel Duca d’Alba e l’Hotel Britannia.

La forza del marchio Roux: «l’obiettivo è di arrivare nei prossimi 4/5 anni a un centinaio di hotel nel Belpaese secondo, per numero di affiliati, alla Francia che ne conta 550». Chateaux & Hotels Collection può contare su 700 hotel in 15 Paesi nel mondo e il suo interesse verso l’Italia, dove è presente da cinque anni con una rete integrata di alberghi di charme e golosi ristoranti, parte dal fatto che «c’è la garanzia di trovare lo stesso ambiente di charme». Il Belpaese, secondo De Roux, «possiede, con la sua arte di vivere e il suo ricco patrimonio culturale, indirizzi prestigiosi che ben si armonizzano con la filosofia CHC. E le prossime tappe entro la fine dell’anno saranno Milano, Venezia e la Sicilia». Una formula vincente quella del marchio francese visto che i suoi alberghi, secondo quanto afferma il direttore generale, «non risentono

Tutti hotel raffinati, i CHC, ma senza sfarzo, che offrono confort e fascino nelle città d’arte come nelle località di campagna o termali. «Parliamo di realtà che senza un marchio forte come il nostro, non riuscirebbero ad avere la giusta visibilità. Noi puntiamo anche a sollecitare la clientela dei mercati come, per esempio, Brasile e Russia mentre è costante la presenza di

clienti provenienti da Australia, Usa e Giappone». Châteaux & Hôtels Collection, guidata del suo presidente e famoso chef Alain Ducasse ha, infatti, sempre affiliato albergatori indipendenti – che consentono ai propri ospiti di vivere un’esperienza diversa da quella standard degli alberghi delle grandi catene – ed offre ai membri servizi come la commercializzazione, la comunicazione, il marketing; gli assicurata la presenza a eventi e alle fiere principali del settore, per citare qualche esempio, ma sempre salvaguardando la loro indipendenza. «Ci sono però rigorosi standard di qualità da rispettare», avverte De Rouxe, «e ogni 18 mesi l’albergo riceve una visita di controllo effettuata da un istituto indipendente’». L’ampio ventaglio dell’offerta Chateaux & Hotels Collection è presente in diverse pubblicazioni: CHC Event, guida dedicata al Mice; la guida tradizionale Chateaux &Hotels Collection 2012 che racchiude tutti gli affiliati e la CHC Signature, alla sua prima edizione, con 81 hotel suddivisi in sei categorie (Benessere, Design, Culinarie, Patrimonio, Natura, Urbane), In Italia, per esempio, in questa guida, CHC propone il Byblos Art Hotel Villa Amistà, a pochi chilometri da Verona. T.C.

TREND

Dalle quattro ruote alle cinque stelle I brand iconici dell’auto guardano ora, con profitto, alla luxury hospitality opo l’haute couture è il mondo dell’auto a investire con crescente interesse nell’ospitalità di lusso. Il trend è nato in Asia, dove – rivela l’ultimo report di World Travel Market Global – la domanda per i nomi icona del made in Italy ha registrato, nell’ultimo periodo, un vero e proprio boom. Un esempio per tutti è il Tonino Lamborghini Boutique Hotel,

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inaugurato lo scorso giugno nel quartiere antico di Suzhou, città della Cina Orientale, a pochi chilometri da Shanghai. L’hotel design, che sorge in posizione strategica sulle sponde del Lago Jinji, ha riscosso immediato successo tanto che, ora, il marchio ha annunciato l’apertura in Asia di altri cinque stelle (in tutto 40), i primi dei quali sorgeranno sempre in Cina a Sanya, Zhuhai, Hangzhou Xuzhou, Kunshan. La tendenza ha preso piede anche in India dove la Hero Motors, la più importante casa automobilistica del Paese, ha recentemente siglato un accordo con il brand Marriott per la realizzazione di un primo esclusivo boutique hotel che sorgerà a Gurgaon, su quattro acri di verde, e che porterà la firma di Ian Schrager, il noto designer dello Studio 54 di New York, già partner di Marriott International. Ma questo è solo un primo step, perché la Casa ha già pianificato la realizzazione, accanto all’hotel, di 28 appartamenti, sempre gestiti da Marriott, che saranno messi in vendita al prezzo di 300 crore di rupie, denaro che servirà a finanziare la costruzione nei prossimi anni di un secondo, e molto probabilmente, anche di un terzo albergo del Gruppo. E sul mercato dell’accoglienza si affaccia un altro mito delle quattro ruote: l’Aston Martin, icona intramontabile di stile grazie anche al suo guidatore più celebre, James Bond. La Maison ha infatti deciso di ampliare il proprio portfolio con ville, hotel e resort di alta gamma. Nel frattempo si è mosso anche il competitor Bentley che ha stipulato un agreement con Starwood Hotels per la realizzazione di una super suite all’interno del St Regis Hotel di New York: 1700 metri quadrati che ripropongono il design della Casa, con grande profusione di pelle, dettagli in legno prezioso e mobili di alto artigianato.

Breaking news In vendita il Four Seasons di New York? Il magnate dei giocattoli Ty Warner ha recentemente notificato a Four Seasons Hotels and Resorts che un acquirente non identificato (ma di origini asiatiche) gli ha offerto 900 milioni di dollari per l’acquisto del Four Seasons Hotel di New York. Adesso Four Seasons deve decidere se mantenere o meno il suo marchio sul prestigiosissimo hotel della 57th Street East nel cuore di Manhattan. Se il signor Warner riuscisse ad incassare quanto dichiarato, ovvero 2,4 milioni di dollari a camera, si tratterebbe della vendita più cara di sempre a Manhattan, visto che lo stesso Warner nel 1999 aveva comprato lo stesso albergo per 275 milioni di dollari. La tariffa media a notte del Four Seasons NY si aggira sui 1.000 dollari, mentre gli oltre 4.300 metri quadrati della Ty Warner Penthouse Suite vengono affittati per 35.000 dollari a notte. “È tra i primi tre o quattro alberghi in termini di prezzo medio a New York - dice John Fox, senior vice president di PKF Consulting USA - ma 900 milioni dollari mi sembrano un po’ al di sopra delle aspettative. Sarei molto sorpreso se l’affare si concludesse”.

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A favore del signor Warner c’è una clausola molto particolare e rara nel settore che gli consentirebbe di “licenziare” Four Seasons (che riceverebbe comunque decine di milioni di euro per la risoluzione anticipata del contratto) come management dell’hotel se lo stesso venisse venduto. Nella maggior parte dei contratti tra i proprietari di hotel e le compagnie di management che gestiscono le loro proprietà, un nuovo proprietario dovrebbe andare in un tribunale arbitrale per rescindere tale contratto.

Accor cerca di riequilibrare il proprio portfolio Accor sta cercando di aggiungere circa 5.000 camere al proprio portfolio attraverso una serie acquisizioni in tutto il mondo per riequilibrare i propri asset troppo “Europa-centrici”. Con circa 1,7 miliardi di euro di credito, Denis Hennequin, CEO del gruppo francese, sta cercando nuove opportunità negli Stati Uniti e in Asia. Il gruppo francese, che gestisce attualmente più di 4.400 hotel dal segmento economy a quello luxury, genera circa il 70% del suo fatturato nel Vecchio Continente. I progetti del gruppo prevedono l’apertura di 110.000 camere nuove camere nei

prossimi 12-24 mesi, il 70 per cento delle quali sono al di fuori dell’Europa, con l’obiettivo dichiarato di trovare un nuovo equilibrio: 50 per cento dei profitti provenienti dall’Europa e 50 per cento al di fuori dell’Europa entro il 2016. Per raggiungere questo target il gruppo francese sta però vendendo anche diversi asset negli Stati Uniti (es. la vendita di Motel 6 a Blackstone per 2 miliardi di dollari) e in Europa (es. diversi alberghi a marchio Formule 1 e alcuni MGallery).

Lunga vita al Four Seasons di Milano Il prestigioso cinque stelle di via Gesù, asset di punta del gruppo immobiliare Statuto Lux Holding, da oggi può guardare al futuro con maggiore tranquillità. Giuseppe Statuto ha infatti raggiunto un accordo sulla ristrutturazione del debito dell’hotel, 250 milioni nei confronti di Bank of America Merrill Lynch, con la Children’s Investment Fund Fundation, fondazione nota per i suoi progetti umanitari nel Terzo Mondo, che ha comprato titoli legati alla cartolarizzazione dei crediti risultanti dalla ristrutturazione del finanziamento concesso dalla banca Usa. La Fondazione, ha concesso un nuovo prestito per circa 200 milioni, riconoscendo un forte sconto al Gruppo di Statuto che potrà così garantire all’hotel solidità patrimoniale e gestionale. Un’operazione di grande rilievo anche per la particolare formula di finanziamento utilizzata, la Pik (pay in kind) che in sostanza non prevede il default: in caso di mancato rimborso delle rate per un anno l’importo dovuto viene automaticamente spostato al termine della durata del prestito stesso. Il prestito concesso dall’ente inoltre prevede una linea di credito di 7 milioni da destinare ai progetti di rinnovamento e sviluppo dell’albergo. Sempre nel capoluogo lombardo, Statuto sta portando avanti la realizzazione di due alberghi di lusso, il Mandarin Oriental e il Wu.

Il crescente successo dei ristoranti d’albergo I ristoranti d’albergo stanno crescendo ed evolvendo. Crescono in termini di importanza, evolvono dal punto di vista della qualità. Cibo eccellente, design distintivo e servizio memorabile sono i 3 elementi che determinano il successo del ristorante d’albergo. Dagli Stati Uniti all’Asia passando per l’Europa, dopo anni di appannamento, il ristorante oggi rappresenta un asset formidabile per gli alberghi, che puntano ad offrire la gestione


del loro servizio di ristorazione a chef di grido e fama internazionale. Gordon Ramsay, Heston Blumenthal, Alain Ducasse, Gualtiero Marchesi, Fulvio Pierangelini, Heinz Beck... sono solo alcuni dei grandi chef che nel corso degli ultimi anni hanno abbinato il loro nome a quello di qualche albergo in giro per il mondo, Italia compresa. Con l’evolversi del mercato, anche i ristoranti si sono integrati nell’offerta ristorativa locale abbattendo quelle barriere psicologiche che anni addietro tenevano i clienti lontani dagli alberghi. Menu à la carte, atmosfere piacevoli, eleganza in alcuni casi informalità in altri, prodotti tipici, carte dei vini ricche di produttori locali, ma soprattutto una qualità della cucina e del servizio che non sempre (per solidità economica) i ristoranti indipendenti riescono a garantire. Il ristorante d’albergo ha un ovvio supporto economico dalla presenza delle camere e dal banqueting connesso ad eventi, congressi e meeting aziendali che si volgono negli alberghi. Operare all’interno di un albergo è un vantaggio, anche per questo gli chef celebrati tendono ad accostarci il loro nome e a cedergli il proprio know how. E la Guida Michelin 2013 se n’è resa conto ancor più che in passato (sono una ventina i ristoranti stellati Michelin all’interno degli alberghi).

USA: tempi duri per chi vuole entrare nel business dell’hotellerie La recente crisi ha prodotto un cambiamento drastico nel sistema di finanziamento al settore alberghiero negli Stati Uniti. Se prima gli istituti di credito erano più flessibili nell’erogare prestiti agli imprenditori, anche a quelli che si affacciavano per la prima volta sul mercato – il finanziamento per la costruzione di un hotel con valore inferiore ai 6 milioni di dollari, arrivava fino al 90% dell’intera operazione, di cui il 50% di provenienza bancaria ed il 40% dal fondo SBA* – oggi, a seguito della pesante svalutazione del valore del prezzo d’acquisto, sceso in alcuni casi anche al di sotto del 25%, tendono ad essere molto più cauti. Gli stessi brokers che, fino a qualche anno fa, riuscivano a collocare facilmente progetti di ristrutturazione, oggi riescono a fare approvare soltanto progetti in cui gli acquirenti abbiano reale disponibilità finanziaria. Il problema è che, con la crisi, il numero di questi ultimi si è sensibilmente ridotto. In sintesi, ora, le banche tendono a mostrare interesse solo per i pro-

getti capaci di trainare forti flussi di cassa, preferendo erogare credito a realtà alberghiere consolidate, con un know how affidabile, o comunque in grado di garantire la copertura dei debiti con le proprie entrate. *SBA è un programma di prestiti generalmente destinato a favorire il finanziamento a lungo termine delle piccole imprese

La leadership alberghiera del Regno Unito Una recente ricerca condotta dalla società immobiliare di consulenza BNP Paribas-Real Estate conferma che il mercato britannico è il più dinamico ed interessante per gli investimenti alberghieri. In un contesto economico e finanziario piuttosto difficile per l’Europa più della metà (53%) di tutte le transazioni alberghiere avvenute nei primi 9 mesi del 2012 nei primi cinque mercati europei hanno avuto luogo nel Regno Unito. Ovviamente il peso specifico di una capitale mondiale come Londra (sede di diverse catene alberghiere mondiali) è evidente, il ruolo svolto dalle Olimpiadi altrettanto. Le transazioni alberghiere registrate nel 2012 valgono più del doppio di quelle avvenute nello stesso periodo del 2011, e Londra pesa per circa il 55% del valore complessivo delle compravendite.

Marriott International rafforza la sua presenza in Asia La compagnia annuncia un programma di sviluppo che prevede il raddoppio del portfolio nei prossimi cinque anni. Con 132 alberghi presenti e diversi accordi già firmati per la realizzazione di ulteriori 143 strutture, Marriott International si prefigge di raggiungere in Asia quota 265 hotel entro il 2016: «Siamo molto soddisfatti della popolarità del brand nel Paese e per i prossimi anni intravediamo grandi opportunità di crescita in tutti i segmenti, dal luxury al miscale», ha dichiarato il presidente e managing director del Gruppo in Asia, Simon Cooper, aggiungendo che «entro il 2014 apriranno nuovi alberghi del brand in India e a Bangkok, in Thailandia». Attualmente nell’area Asia Pacifico, Marriott International è presente con otto brand: Bulgari Hotels & Resorts, The Ritz-Carlton, JW Marriott, Renaissance Hotels & Resorts, Marriott Hotels & Resorts, Courtyard by Marriott, Marriott Executive Apartments. Recentemente il Gruppo ha lanciato anche il brand Autograph Collection con l’apertura a Bali di

The Stones Legian. A guidare la crescita del marchio in Asia, è la Cina dove, tra hotel già aperti e alberghi di prossima apertura, si contano 127 strutture, con una media di una inaugurazione al mese per i prossimi cinque anni, e dove il programma di fidelizzazione Marriott Rewards conta oltre un milione di membri. Di un certo rilievo anche il piano di sviluppo in India, dove apriranno presto 23 nuovi alberghi, con l’obiettivo di inaugurare 50 strutture entro i prossimi anni. E se Cina e India sono i mercati asiatici più importanti per la Compagnia, non mancano neppure progetti di espansione anche in altri paesi come Indonesia, Giappone, Malesia e Vietnam.

I migliori strumenti per fare business sono ancora quelli tradizionali Anche se il settore dei viaggi spende una quantità elevata di soldi su Google AdWords, un recente rapporto di Wordstream Inc. evidenzia che dei 10 settori esaminati per la pubblicità online di Google, l’industria dei viaggi e del turismo fa registrare il più basso tasso medio di conversione: pari all’1,45% della ricerca. Questo potrebbe essere perché le persone tendono a guardarsi molto intorno prima di acquistare una vacanza, un biglietto aereo o una camera d’albergo. Ma il dato di fatto è che il costo medio della conversione per l’industria dei viaggi di ricerca di Google è di 20 dollari, mentre il costo di conversione medio per l’industria dei viaggi sulla Rete Display di Google è di 9,36 dollari. Poco, molto, troppo? Dipende, come sempre, dai punti di vista. Certo è che sono sempre di più coloro che, dopo la sbornia iniziale di strategie 2.0 a ogni costo, iniziano a chiedersi quanto contano i social media nella formazione del revenue di un’impresa. E il dubbio sulla reale efficacia delle strategie 2.0 si sta diffondendo, così tornano in voga gli strumenti di web marketing utilizzati fino all’avvento della moda social. Lo dice una ricerca della Forrester Research (condotta su 77 mila consumatori online a livello globale) che ha dimostrato come i social media siano importanti per promuovere nuovi prodotti e brand, ma meno dell’1% delle transazioni è direttamente riconducibile ad indirizzi e siti della comunità 2.0. Gli strumenti maggiormente utilizzati per approdare al momento della transazione finale sono ancora quelli tradizionali del web ante 2.0: portali di ricerca, annunci a pagamento in stile AdWords ed e-mail.

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COVER STORY

Tutt’altra luce Grazie alla tecnologia LED e ad uno staff professionale, Hyundai Future Solutions Spa garantisce agli hotel over top un risparmio energetico di oltre il 50% dei costi fissi di utenza, aprendo infinite possibilità creative per un’illuminazione davvero su misura

✒Cristina Chiarotti Un nome è una garanzia. E questo è solo il punto di partenza. Hyundai è un marchio di elevata notorietà e di grande affidabilità, presente in 54 paesi in molti settori della produzione industriale. La sua forte vocazione alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie ha permesso la

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creazione di una società specifica, la Hyundai Future Solutions Spa che ha sede a Roma, un’azienda dedicata al settore dell’energia pulita e del risparmio ecosostenibile di grande consumo con strutture e tecnologie all’avanguardia. Oggi Hyundai Future Solutions si propone come nuovo interlocutore privilegiato per il mondo dell’hotellerie di lusso. Progettazione, installazione, collaudo e garanzia decennale di impianti a tecnologia LED, di cui è licenziataria in esclusiva per l’Italia, sono i quattro punti di forza dell’offerta al settore alberghiero d’elite,


COVER STORY

complice un rinnovato concetto di ecosostenibilità e una proposta commerciale fortemente competitiva.

Risparmio, durata, abbattimento costi Ne parliamo con Andrea Farina, Amministratore Unico della società romana. «Il primo abbinamento che si è soliti fare quando si pensa alla luce “fredda” è appunto con una sensazione di staticità e scarsa emozione, quasi un congelamento

dell’atmosfera. Spesso ci troviamo di fronte a dei veri e proprio luoghi comuni che accostano il concetto di illuminazione a luce fredda ad ambienti sterili o esterni. Questo è vero in parte. In realtà il concetto è molto più articolato. L’illuminazione LED stravolge i principi finora utilizzati per produrre luce. Sinteticamente, si può definire come una tecnologia elettronica che fa luce mantenendo gli stessi effetti di qualsiasi sorgente luminosa di lampade in commercio, come quelle ad incandescenza, per tutti i tipi di esigenze, siano esse domestiche o di arredo». La versatilità della tecnologia LED consente di intervenire su intensità, direzionalità e temperatura di colore ed ha il grande pregio di assorbire (consumare) una percentuale compresa tra il 60% e l’80% in meno di tutto ciò che viene utilizzato per l’illuminazione. «Inoltre», continua Farina, «è possibile scegliere tra varie colorazioni o creare lampade in grado di proporre un’ampia gamma di tonalità. La vita di una lampada LED non dipende dal numero di accensioni, né dal tempo in cui rimane accesa, ed è fino a 50 volte più duratura di una lampadina incandescente; ne consegue l’abbattimento verticale delle spese di manutenzione». Quindi, risparmio, durata, abbattimento dei costi di manutenzione, modularità del

In apertura, la sede della Hyundai Future Solutions Spa a Roma. Sopra, Andrea Farina, Amministratore Unico della società

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COVER STORY

lizzazione estrema del servizio, e una modularità degli interventi. Partiamo da una considerazione fondamentale: un grande albergo deve per necessità illuminare bene ogni suo spazio, valorizzandolo senza estremismi, ma incidendo in maniera bilanciata sull’ottimizzazione delle sue risorse».

Presenza sul territorio e competenza

Christian De Matteis, Marketing Development Manager, e Massimo Mannella, Financial&Controlling Director, insieme ad alcuni soci della Hyundai Spa. In basso, dettagli Led

colore. Oggi, forte di una eccezionale esperienza nel settore che l’ha portata a consolidare una posizione di leadership per la fornitura di energia pulita e sostenibile sul territorio nazionale, la Hyundai Future Solutions ha scelto di proporre la straordinaria tecnologia dell’illuminazione LED, ancora in gran parte poco conosciuta nelle sue vere potenzialità, al grande mondo dell’hotellerie di lusso italiano, una grande vetrina che, come tutte quelle piene di oggetti preziosi, va sapientemente illuminata. «Scegliere il grande mondo alberghiero», conferma il Marketing Development Manager Christian De Matteis, «dall’hotel di lusso al resort esclusivo, ci è sembrata in questo momento la scelta per noi più naturale, sia per competenza raggiunta che per una certa maturità dell’opinione comune. Prima di tutto vogliamo sfatare il concetto che equipara la luce LED all’idea di gravoso in termini economici, non è assolutamente così. La gamma delle soluzioni che siamo in grado di proporre è molto vasta, permette una persona-

Ma cosa garantisce La Hyundai Future Solutions? «Siamo licenziatari esclusivi del marchio Hyundai, per la produzione, distribuzione e vendita di illuminazione con tecnologia LED per l’Italia», continua De Matteis, «questo garantisce un rapporto diretto e preferenziale con il cliente. Inoltre, la capacità di questa Azienda si concretizza con la presenza sul territorio di oltre 100 agenti e 100 installatori gestiti da un’area manager, distribuiti su tutte le regioni italiane. La competenza tecnica è strutturata su una rete di 30 progettisti esterni presenti dal Nord a Sud che hanno il compito di visionare siti e strutture, progettare ed avere rapporti il cliente. Il tutto coadiuvato e gestito da una squadra di 15 collaboratori tra manager e tecnici, dotata di un purchase office interno, amministrazione e area segreteria». Con la stessa concretezza, l’Azienda analizza le necessità dell’hotel, progetta i propri corpi illuminanti a tecnologia LED e propone un’analisi attenta e dettagliata degli interventi con un preventivo di spesa gratuito, fino all’Audit finale. Per soddisfare al meglio la propria clientela, può realizzarla con partner selezionati su tutto il mercato mondiale, ne verifica la valenza tramite professionisti terzi di comprovata professionalità, crea il progetto illuminotecnico e, dopo l’installazione e il collaudo, li garantisce 50.000 ore di funzionamento.

Investire per risparmiare

LED LED è l’acronimo di Light Emitting Diode ovvero “Diodo ad emissione di Luce”. Il LED è un dispositivo semiconduttore che emette luce al passaggio della corrente elettrica attraverso una giunzione di silicio, opportunamente trattata. Può avere un’emissione continua o intermittente, nella quale emette luce a intervalli di tempo regolari.

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È ancora diffusa, però, l’idea che l’illuminazione LED abbia dei costi proibitivi, sia in termini di installazione che in termini di materie prime. «Il mercato dell’illuminazione LED», continua l’Amministratore Farina, «è già saturo di figure specializzate. La differenza è che noi la proponiamo come opportunità certificata e garantita di risparmio energetico. La sintesi della


COVER STORY LED E GRANDI ALBERGHI: 5 buoni motivi per scegliere Hyundai Future Solutions

nostra idea è data da un semplicissimo rapporto: costo del kWh di accensione-tipologia di lampade utilizzate. Questo ci consente, in pochissimo tempo, di fornire dati precisi e inconfutabili della convenienza della sostituzione dell’impianto illuminante con uno a tecnologia LED. Noi suggeriamo di investire per risparmiare. Per di più, nel gap del risparmio tra il LED ed altre fonti di luce, si possono affiancare come strumenti finanziari di investimento sia il leasing strumentale che il credito al consumo, quest’ultima un’ottima alternativa per gli alberghi di minor dimensione, fino 60 camere circa». Le lampade LED della Hyundai Future Solutions, grazie alla tecnologia Rfid che le rende tracciabili e quindi uniche, sono infatti una garanzia. La tracciabilità di ogni singola lampada LED le rende finanziabili con leasing strumentale per una durata estendibile fino a 8 anni (96 mesi). «Tenuto conto dell’imponente risparmio energetico», conclude De Matteis, «che raramente si attesta sotto il 60% e del leasing strumentale, che può incidere sui costi del progetto fino ad un massimo del 20-30% dell’importo finanziato, le nostre simulazioni dimostrano che il break even si attesta in media entro i 36 mesi. Ogni progetto ha le sue caratteristiche particolari, sia sotto il profilo tecnico che finanziario: non lavoriamo mai su uno standard di prodotto/progetto, riuscendo ad ottimizzare tutte le esigenze di grandi strutture, tipiche per esempio dei grandi alberghi, per tutto ciò che rende la luce uno strumento professionale e commerciale». Quindi efficienza e garanzia. In più, l’ot-

• Nome: competenza tecnologica abbinata ad una rete tecnicocommerciale qualificata. Quindi, un ottimo standard di affidabilità anche per il circuito degli alberghi branded. • Durata e modularità: la tecnologia LED ha la caratteristica di produrre un fascio luminoso di lunga durata privo di dispersioni, con un assorbimento della luce contenuto e modulabile su una vasta gamma di tonalità colore. Questo permette di personalizzare ogni esigenza di illuminazione dell’Hotel, dalla hall alle sale meeting, dalle camere alle Spa, fino ai ristoranti e ai lounge bar. Anche per gli esterni, il LED è in grado di creare effetti suggestivi. • Preventivo: un’analisi attenta e dettagliata degli interventi, con un preventivo di spesa, comprensivo all’Audit finale, garantisce una trasparenza unica e preziosa. • Risparmio: le soluzioni LED consentono significativi risparmi in termini di assorbimento energetico, manutenzione e maggiore efficienza, in un ambiente come quello alberghiero costantemente “in luce”, quantificabile in risparmi valutati fra il 50 e il 70%, con grande vantaggio sull’ottimizzazione dei costi di gestione di budget. • Assistenza e finanziamento: Ogni sistema di illuminazione è garantito per 10 anni. Un leasing strumentale o un credito al consumo personalizzato permette all’hotel un investimento già virtualmente abbattibile in pochi decine di mesi.

temperanza all’imperativo del risparmio energetico e gli obblighi legislativi europei, hanno permesso a Hyundai Future Solutions S.p.A. di essere nel settore delle energie rinnovabili uno dei più grandi realizzatori di impianti e tra i primi produttori mondiali di pannelli solari e pale eoliche, di avere nel settore dell’illuminazione LED un impatto positivo sulle scelte in materia di illuminazione, di progettare, infine, nel settore RFID soluzioni innovative per la salvaguardia dell’originalità, la sicurezza e la rintracciabilità dei prodotti. Questa è la mission aziendale della Hyundai Future Solutions S.p.A, il raggiungimento di grandi obiettivi, ecosostenibili e finanziariamente accessibili. ■

Alcuni esempi di illuminazione Led applicata all’interno degli ambienti di un hotel. In alto, la tecnologia Led è ideale anche per una suggestiva illuminazione degli spazi esterni.

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L’INCHIESTA

20per ricette la ripresa del turismo

Le soluzioni per dare nuova linfa al settore ci sono e Federalberghi le ha riassunte in un documento che ha fatto il giro delle sedi dei partiti che si confronteranno nelle prossime elezioni legislative. Ora manca solo la volontà e la capacità fattiva di metterle sul fuoco del mercato

✒Testo e foto di Barbara Ainis Governance, investimenti, visibilità, riqualificazione, innovazione... Non saranno forse gli ingredienti più tradizionali della cucina italiana, ma sono quelli più adatti per le ricette che intendano aiutare il turismo nostrano a crescere e diventare più competitivo, strategico, vantaggioso per tutto il sistema Italia. A scrivere que-

sto originale ricettario è stata Federalberghi, che ha inteso così sottoporre alle istituzioni e alle forze politiche e sociali spunti teorici e soluzioni pratiche per sostenere lo sviluppo dell’economia turistica italiana, generando importanti ricadute positive sulla produzione di reddito e sulla crescita dell’occupazione. 20 ricette e più di 60 misure, molte delle quali potrebbero essere realizzate in tempi brevi, in alcuni casi senza oneri a carico delle finanze pubbliche, sono state proposte, in vista delle prossime elezioni legislative, nella speranza che chi avrà l’onere e l’onore di governare il Paese voglia e sappia valorizzare e sviluppare uno dei settori più importanti della nostra economia.

1 Governare il sistema Con la modifica del Titolo V della Costituzione, entrata in vigore a fine 2001, il turismo, affidato alla competenza esclusiva delle regioni, si è trovato privo di una regia unitaria, che garantisca armonia di intenti, efficacia e competitività a livello in-

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L’INCHIESTA

ternazionale. Risulta assolutamente indispensabile dotare l’Italia degli strumenti istituzionali necessari per sviluppare una politica di sistema, volta a sostenere la competizione con i Paesi concorrenti. CosA fAre? • Inserire il turismo tra le materie attribuite alla competenza concorrente tra Stato e regioni, modificando l’articolo 117 della Costituzione. • Affidare la regia delle politiche nazionali a un Ministero con competenze specifiche, istituendo il Ministero del turismo o affidando le relative competenze ad un Ministero dei beni culturali e del turismo.

2 Investire per crescere Se non si semina non si raccoglie. E anche nel turismo è impensabile sperare in una ripresa concreta se non mettendo sul tavolo investimenti in grado di riportare il settore a competere con l’agguerrita concorrenza internazionale. Questo vale nel settore privato, dove le piccole e medie imprese, pur costituendo la parte più vitale del tessuto economico del nostro paese, stentano a reperire sul mercato i capitali necessari per riqualificare o espandere l’attività, come pure nel settore pubblico, nel quale gli enti che si occupano di turismo risultano spesso privi dei fondi necessari per attivare politiche di sviluppo. CosA fAre? Restituire al settore turismo una quota del gettito IVA prodotto da tutte le attività produttive, non solo terziarie, che traggono beneficio dall’economia turistica. • Migliorare la capacità di utilizzazione dei fondi europei e l’accesso alle informazioni concernenti le opportunità offerte da tali fondi. • Valorizzare le ricadute positive che investimenti effettuati in altri campi possono generare sul settore turismo.

3 farsi vedere, farsi sentire Mentre la domanda turistica mondiale è in costante aumento, con circa un miliardo di arrivi internazionali ogni anno, destinati a raddoppiare entro il 2030, l’Italia cattura quote sempre minori di questi flussi. Pur partendo da una posizione di vantaggio che da solo offre il brand Italia,

le politiche di promozione finora attuate hanno dimostrato scarsa efficacia. È tempo di stanziare le risorse per realizzare un grande piano strategico promozionale, da realizzarsi mediante un’azione corale, che veda tutti gli stakeholder impegnati in uno sforzo sinergico.

Per risollevare le sorti del turismo in Italia è necessario investire ma anche mettere mano alla gestione politica, burocratica e comunicativa del settore

CosA fAre? • Trasformare l’ENIT in spa (a capitale pubblico), per consentirne una più efficiente gestione, e dotarlo delle risorse necessarie per svolgere il proprio ruolo. • Impegnare i fondi pubblici per la promozione all’estero solo in favore di azioni coordinate, dalle regioni (per le azioni di medio raggio) o dallo Stato (per il lungo raggio). • Razionalizzare i costi di funzionamento degli uffici all’estero dell’ENIT, collocando in un’unica sede (Casa Italia) Ambasciata, Consolato, ENIT, ICE, Istituto di cultura, etc. 11-12 2012

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L’INCHIESTA

che pure in alcuni casi sarebbero necessarie. • Semplificare l’iter amministrativo per il cambio di destinazione d’uso degli immobili per le imprese non più remunerative.

5 offrire nuovi servizi

Per competere con le destinazioni internazionali è necessario puntare su qualità, nuovi servizi e infrastrutture

• Consentire all’ENIT di svolgere attività promozionale anche sul mercato domestico. • Inserire nel contratto di servizio tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la RAI l’obbligo di realizzare un canale satellitare tematico in chiaro destinato alla promozione del patrimonio turistico e culturale italiano. • Definire la mission del portale Italia.it e le conseguenti modalità di riorganizzazione.

4 riqualificare l’offerta Negli ultimi vent’anni l’offerta turistica italiana è sicuramente migliorata notevolmente e in modo costante, sia in termini di dimensione media degli alberghi, sia in termini di numero delle strutture appartenenti alle categorie medio alte. Questo è stato ed è l’unico modo per attrarre i turisti stranieri. Ma il miglioramento degli standard è un obiettivo in continua evoluzione che deve essere costantemente perseguito per dare i suoi frutti e mantenerli. È necessario sostenere il processo di riqualificazione del sistema di offerta turistica, premiando le imprese che intendono effettuare investimenti ed accompagnando l’uscita delle imprese che non sono oggettivamente in condizioni di rimanere sul mercato. CosA fAre? • Incentivare, con crediti d’imposta e premi di volumetria, gli investimenti mirati all’innovazione tecnologica, all’adeguamento agli standard e ai miglioramenti qualitativi. • Favorire, con un sistema di mutui agevolati, l’acquisto della struttura ricettiva da parte delle imprese che non ne sono proprietarie e che quindi non possono provvedere alle ristrutturazioni integrali

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Una camera accogliente e confortevole è essenziale, ma non può più esaurire l’offerta di un albergo che voglia rispondere alle attese dei clienti. Più informati, consapevoli ed esigenti, gli ospiti si aspettano di poter godere, dentro e fuori la struttura ricettiva, di tutti gli elementi necessari affinché il soggiorno si trasformi in un’esperienza gratificante. Creatività, passione, tecnologia devono caratterizzare la nostra offerta turistica e non possono, come invece accade, essere frenate e ostacolate da difficoltà indotte dagli oneri burocratici. È necessario ampliare la gamma dei beni e servizi che le imprese turistiche offrono alla clientela. CosA fAre? • Consentire alle strutture ricettive, senza aggravi di carattere burocratico, di vendere prodotti e servizi complementari. • Abrogare i residui vincoli che talvolta ancora impediscono alle strutture ricettive di somministrare alimenti e bevande anche ai clienti non alloggiati.


L’INCHIESTA

6 Liberare il lavoro La recente riforma del mercato del lavoro ha reso più difficoltoso il ricorso alle formule contrattuali flessibili e ha così compromesso alcuni degli equilibri raggiunti negli anni scorsi dalle parti sociali. La contrattazione collettiva deve poter definire forme di protezione alternative a quelle previste dalla legge, in modo da garantire un sistema di tutele modulato sulle caratteristiche dell’impiego del settore. CosA fAre? • Ampliare gli spazi rimessi alla contrattazione collettiva in materia di gestione della flessibilità dei contratti di lavoro e dei rapporti di lavoro. • Potenziare e rendere strutturali la detassazione e la decontribuzione delle erogazioni che la contrattazione collettiva istituisce per incentivare la produttività del lavoro. • Consentire agli studenti delle scuole superiori di lavorare nel turismo durante le vacanze scolastiche, come apprendisti stagionali.

7 sviluppare le infrastrutture Gli ostacoli alla mobilità – le condizioni di raggiungibilità di una destinazione – e alla comunicazione – molte località turistiche non sono raggiunte ancora dalla banda larga – influenzano quote consi-

stenti di mercato e rappresentano ostacoli allo sviluppo del turismo. CosA fAre? • Realizzare collegamenti stradali e ferroviari efficienti tra gli aeroporti e le località turistiche cosiddette minori. • Collegare i principali hub con la rete ferroviaria ad alta velocità. • Sbloccare le tariffe aeroportuali, vincolandone la destinazione allo sviluppo degli aeroporti. • Assicurare la disponibilità della banda larga in tutte le località turistiche, a servizio delle imprese e della clientela.

8 ridurre la pressione fiscale Con una pressione fiscale che si attesta come la più alta in Europa (pari al 54, 8%), le imprese ricettive del nostro Paese faticano ad essere competitive. Sul settore grava, infatti, anche il peso delle imposte locali, dall’IMU all’imposta sui rifiuti e all’imposta di soggiorno. Da parte degli operatori si alza unanime la richiesta che l’imposizione assuma una misura equa e ragionevole. CosA fAre? • Abolire l’imposta di soggiorno. • Ridurre il peso dell’IMU sugli immobili alberghieri e consentirne la deducibilità dall’IRES e dall’IRAP. • Commisurare l’entità della tassa sui rifiuti dovuta per le camere di albergo a quanto richiesto per le civili abitazioni. • Ampliare la possibilità di compensare i crediti IVA con debiti relativi a imposte e contributi di natura diversa. • Ridurre l’IVA che grava sulle attività ricettive al livello applicato dalla Francia (7%), principale competitor europeo. • Utilizzare la leva della defiscalizzazione per rilanciare le aree turistiche in crisi profonda, istituendo delle zone franche.

9 Puntare sulla cultura Turismo e cultura nel nostro Paese devono operare in sinergia per rafforzarsi l’un l’altra. Ma per far questo è necessario che si operi per la valorizzazione del potenziale turistico inespresso del patrimonio archeologico e culturale italiano. CosA fAre? • Destinare risorse adeguate alla manu11-12 2012

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L’INCHIESTA

Il turismo deve poter contare su formule contrattuali flessibili. La recente riforma del mercato del lavoro ha reso tutto questo più difficoltoso

tenzione e alla conservazione del patrimonio archeologico. • Valorizzare le potenzialità turistiche dei siti Unesco. • Realizzare un servizio di prenotazione e di biglietteria on line per i principali musei e siti archeologici italiani. • Liberare i milioni di pezzi sconosciuti che giacciono nei depositi dei musei, consentendone l’esposizione nelle hall degli alberghi e nei luoghi di grande transito dei turisti (aeroporti, stazioni, ecc.).

10 semplificare le procedure La mole di adempimenti burocratici richiesti alle imprese italiane, che non diminuisce nonostante l’e-government, grava pesantemente sulla competitività del settore turistico, frenando gli investimenti e la crescita. È necessaria e improrogabile una radicale semplificazione di questi adempimenti e un alleggerimento degli oneri burocratici. CosA fAre? • Rivedere le prescrizioni previste in ma-

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teria di prevenzione incendi, in particolare per le strutture fino a cinquanta posti letto in quanto attività a rischio non significativo. • Consentire di pubblicare i prezzi al netto dell’IVA, al pari di quanto accade nei Paesi concorrenti. • Consentire di comunicare con modalità semplificate (sms, e-mail, etc.) le informazioni connesse all’instaurazione di tutti i rapporti di lavoro. • Correlare gli adempimenti in materia di igiene degli alimenti e di sicurezza nei luoghi di lavoro alla dimensione delle imprese ed alle caratteristiche di erogazione del servizio, rivolgendo particolare attenzione alle peculiarità delle attività stagionali.

11 Presidiare la rete La rivoluzione operata da Internet ha coinvolto fortemente il settore del turismo. Oltre alle grandi opportunità esistono rischi e problematiche da non sottovalutare. Tra queste lo strapotere delle grandi OTA (on line travel agencies), che si traduce in un’esplosione delle commissioni, e i rischi connessi all’uso distorto e scorretto dei social network e delle recensioni online. CosA fAre? • Introdurre un vantaggio fiscale per i redditi prodotti mediante commercio elettronico. • Consentire agli alberghi di pubblicare


L’INCHIESTA

muovendo nel contempo la qualità dell’offerta alberghiera nei Paesi dell’Unione Europea. CosA fAre? • Applicare un unico sistema di classificazione valido per tutte le regioni italiane e coerente con i processi in corso negli altri Paesi europei, adottando il sistema di classificazione Hotelstars Union.

Un sistema di classificazione internazionale, come l’Hotelstars Union, garantirebbe ai clienti maggior trasparenza

13 Allargare le frontiere

sul proprio sito internet un prezzo finale di vendita inferiore a quello che viene pubblicato sui siti internet degli intermediari, prassi di fatto impedita dalle clausole contrattuali imposte dai grandi portali. • Impedire che le comunicazioni diffuse in rete in maniera anonima possano cagionare ad altri un danno ingiusto senza che il responsabile venga chiamato a risponderne. • Garantire alla struttura ricettiva un diritto di replica effettivo e immediato su tutti i canali internet.

12 Armonizzare la classificazione Il sistema di classificazione delle strutture ricettive attualmente in vigore in Italia fallisce l’obiettivo di orientare il turista nella scelta, perché non fornisce indizi chiari ed affidabili e confondendo, anzi, il visitatore con venti diverse leggi regionali. Questa è un’esigenza forte, sentita anche a livello europeo, come testimonia l’esperienza di Hotelstars Union, il sistema internazionale di classificazione alberghiera (attualmente utilizzato in Germania, Olanda, Austria, Svezia, Svizzera, Repubblica Ceca, Ungheria, Lettonia, Estonia, Lituania, Lussemburgo), elaborato sotto il patronato di Hotrec, la Confederazione europea degli imprenditori alberghieri e della ristorazione, alla quale Federalberghi aderisce, finalizzato a garantire ai clienti maggiore trasparenza, pro-

Nonostante i notevoli passi in avanti fatti negli ultimi decenni per facilitare i viaggi turistici, i visti (le spese, i tempi di attesa e le altre difficoltà connessi) rappresentano ancora un freno notevole al mercato. Si stima che, se i Paesi del G20 migliorassero i processi di rilascio dei visti, potrebbe aumentare il numero di turisti internazionali di 122 milioni, generando entrate valutarie aggiuntive per oltre 206 miliardi di dollari e creando più di cinque milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2015. L’Italia deve rivolgere particolare attenzione ai mercati emergenti, la cui vitalità potrebbe essere fortemente stimolata da una semplificazione della procedura di rilascio dei visti di ingresso. CosA fAre? • Assegnare alle delegazioni ENIT il compito di svolgere servizi connessi al disbrigo di pratiche amministrative volte a snellire l’iter burocratico previsto. • Consentire di presentare on line la richiesta di visto, prevedendo la possibilità di acquisire i dati biometrici direttamente alla frontiera. • Escludere dall’obbligo del visto per motivi turistici i cittadini di Russia, India, Cina e Sudafrica.

14 Calmierare il costo dell’e-money Il ricorso a strumenti di pagamento alternativi al danaro contante permette di effettuare in libertà i propri acquisti, consente l’accesso alle transazioni on line, garantisce sicurezza contro furti e rapine, efficienza e trasparenza dei trasferimenti. Insomma può generare benefici per tutti gli attori del sistema economico, ma la diffusione di tali strumenti non deve costituire il frutto di imposizioni. 11-12 2012

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L’INCHIESTA

Un punto debole del turismo in Italia è la carenza di iniziative volte a promuovere la destagionalizzazione

Sono necessarie, dunque, misure volte a calmierarne il costo e a evitare l’abuso di posizione dominante da parte dei gestori delle carte. CosA fAre? • Garantire una riduzione generalizzata del livello delle commissioni dovute dagli esercenti ai gestori delle carte di pagamento. • Applicare agli stranieri provenienti da paesi europei il medesimo limite di spesa in contanti previsto per i cittadini extraeuropei (15.000 euro). • Correlare il livello delle commissioni alle componenti di costo effettivamente sostenute da banche e circuiti interbancari. • Consentire all’esercente di applicare al consumatore che utilizza un carta di pagamento il costo delle relative spese.

15 Prolungare la durata delle stagioni L’accentuata stagionalità delle attività turistiche limita la capacità espansiva del settore e, insieme, la redditività delle imprese e l’occupazione. Con la crisi economica gli operatori hanno teso a ridurre ulteriormente il periodo di attività. Ma la stagionalizzazione non è un dato incontrovertibile, piuttosto il risultato di scelte

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imprenditoriali. Alle istituzioni si chiede di favorire il prolungamento dei periodi stagionali di attività attraverso iniziative in grado di accrescere i flussi turistici e di migliorare le condizioni economiche di operatività del settore. CosA fAre? • Accelerare la trasformazione del sistema dei buoni vacanza e rifinanziarne il funzionamento. • Promuovere l’organizzazione di grandi eventi. • Modulare i periodi di attività dei servizi pubblici e privati tenendo conto della necessità di garantire l’accoglienza dei turisti lungo tutto l’arco dell’anno. • Estendere ai contratti stagionali le agevolazioni IRAP attualmente riservate alle assunzioni a tempo indeterminato. • Incentivare il prolungamento della durata dei rapporti di lavoro stagionali, mediante la riduzione del prelievo contributivo e fiscale che grava sugli stessi.

16 Tutelare il turismo balneare Le imprese che operano sul demanio marittimo si trovano attualmente ad affrontare, oltre all’incertezza economica per il ciclo sfavorevole, un’incertezza normativa che pregiudica il rinnovo delle concessioni. Se venisse consentito il rinnovo delle


L’INCHIESTA

concessioni per un periodo significativo (es. dieci anni), richiedendo il pagamento anticipato di una parte del canone, le finanze pubbliche ne trarrebbero un beneficio sicuro ed immediato e, nel contempo, migliaia di posti di lavoro sarebbero salvaguardati. L’effetto sarebbe simile a quello che si spera di ottenere alienando immobili e società che appartengono allo Stato, con la differenza che in questo caso i terreni ceduti in uso alle imprese rimarrebbero di proprietà pubblica. CosA fAre? • Assicurare alle imprese concessionarie di beni demaniali il diritto al loro uso produttivo per un tempo sufficiente ad ammortizzare gli investimenti effettuati. • Istituire un diritto di prelazione in favore dei titolari delle concessioni. • Commisurare l’entità dell’indennizzo spettante al concessionario uscente al valore complessivo dell’attività e del danno che alla stessa viene arrecato e non unicamente al valore dei beni che insistono sull’area demaniale. • Definire una tutela rafforzata per i casi in cui la revoca della concessione determinerebbe una mutilazione dell’impresa, provocando alla stessa un danno grave e irreparabile. • Sdemanializzare le strutture fisse realizzate sulle aree demaniali.

17 Unire le forze Una delle prime questioni su cui interrogarsi nell’affrontare il tema dello sviluppo, è la praticabilità di uno strumento di organizzazione delle risorse diffuse sul territorio, tale da configurare una sorta di imprenditore collettivo. Ma mentre le forme di cooperazione ed integrazione che il settore turismo ha da tempo sviluppato si sono dimostrate efficaci e, quindi, da valorizzare, l’esperienza dei distretti turistici locali si è rivelata inconsistente e si sono incontrate notevoli difficoltà nel far decollare le reti così come concepite dall’attuale normativa. CosA fAre? • Incentivare anche forme di aggregazione leggera (associazioni, consorzi, franchising, etc.) tanto a fini gestionali (promozione, commercializzazione, formazione, acquisti collettivi, etc.), quanto a

fini di condivisione di informazioni e buone prassi (siti associativi, osservatori, etc.).

18 sconfiggere l’abusivismo

Lotta all’abusivismo e cooperazione tra le realtà imprenditoriali: sono gli strumenti per favorire la parte più sana del mercato turistico italiano

Grazie alla sostanziale assenza di controlli, il fenomeno dell’accoglienza turistica in contesti atipici (case private, aziende agricole, famiglie di pescatori, etc.) è proliferato in modo indiscriminato, dando luogo a fenomeni di concorrenza sleale, che danneggiano tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza. CosA fAre? • Riservare l’utilizzo della denominazione albergo (e di quelle analoghe: hotel, villaggio turistico, residence, etc.) unicamente ai soggetti in possesso delle prescritte autorizzazioni amministrative. • Svolgere controlli mediante internet, al 11-12 2012

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L’INCHIESTA

mento strategico per la competitività dell’offerta turistica italiana. CosA fAre? • Riformare le modalità di svolgimento dei tirocini curriculari, al fine di realizzare un’effettiva alternanza tra scuola e lavoro. • Subordinare l’erogazione dell’indennità di disoccupazione alla partecipazione ad attività formative. • Rimodulare i curricula formativi dei percorsi rivolti al settore turismo (dagli istituti professionali alle Università, passando per gli istituti tecnici e gli istituti tecnici superiori), attribuendo maggior peso allo sviluppo delle competenze tecniche e professionalizzanti. • Agevolare l’aggiornamento professionale del corpo docente, prevedendo la possibilità di esperienze lavorative in azienda. • Favorire l’affermazione di almeno un polo formativo tecnico-professionale di eccellenza in ogni regione d’Italia. • Realizzare in Italia una grande scuola di management alberghiero e della ristorazione.

20 Conoscere per decidere

Avvicinare il mondo della formazione a quello del lavoro rappresenta la vera opportunità per stimolare la crescita dell’occupazione e la competitività della nostra offerta turistica

fine di individuare e stanare gli abusivi che offrono i propri servizi anche on line. • Concentrare l’attività degli organi di vigilanza su coloro che svolgono attività turistica senza essere muniti delle necessarie autorizzazioni o oltre i limiti sanciti dalle stesse. • Riservare particolare attenzione al rispetto delle regole in materia di lavoro, fisco, sicurezza, igiene e sanità da parte delle attività esercitate in forma non imprenditoriale.

19 Apprendere per competere Il capitale umano rappresenta il maggiore asset dell’impresa turistica. Avvicinare la scuola e l’università al mercato del lavoro, riducendo la distanza tra i fabbisogni di competenze espressi dalle imprese e le competenze acquisite dai giovani durante il percorso formative, rappresenta un’opportunità per l’occupazione e uno stru-

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Dal 2012, le statistiche congiunturali prodotte dall’Istat non guardano unicamente al numero dei turisti, ma finalmente misurano anche le grandezze economiche che tali flussi generano. La disponibilità di una base di dati omogenea e autorevole costituisce lo strumento necessario per misurare l’efficacia delle politiche e lo stato di salute del settore. È necessario continuare a migliorare la qualità e la tempestività dell’informazione statistica sull’economia turistica. CosA fAre? • Sviluppare ulteriormente il conto satellite, al fine di misurare l’impatto prodotto dal turismo sugli altri settori dell’economia. • Concentrare presso un unico soggetto la raccolta delle informazioni sulla capacità e sul movimento degli esercizi ricettivi, affidando allo stesso il compito di distribuirle a tutti gli enti che a vario titolo oggi svolgono tale attività. • Sostenere la diffusione di strumenti che forniscano in tempo reale informazioni sull’andamento del mercato. ■


“ Filosofia del servizio”


L’INCHIESTA

Entro il 2015 il 30% dei cda sarà in rosa

Sempre più donne ai posti di comando, grazie alla legge bipartisan Golfo-Mosca. Ma a beneficiare di una leadership femminile in Italia saranno perlopiù le medie e grandi imprese

✒Gaia Fiertler

Marisa Montegiove di ManagerItalia

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Tutte sulla linea di partenza per scattare verso il traguardo, l’ingresso nei consigli di amministrazione (cda) delle oltre 260 aziende quotate italiane. È infatti in vigore da agosto la legge bipartisan Golfo-Mosca, per cui entro il 2015 tutti i cda delle quotate e delle controllate pubbliche dovranno avere un terzo di quote rosa (30%). Ad oggi il 93% di un cda è costituito da uomini ed è maschile il 90% dei sindaci dei collegi sindacali. Più in generale, guardando anche alle aziende non quotate, neanche un cda su due è misto (46%) e solo lo 0,5% è tutto femminile, in pratica solo 105 imprese hanno un cda di sole donne. Questa enorme sproporzione nella presenza di genere ha reso necessaria l’introduzione delle quote per legge, in passato contestate dalle stesse interessa-

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te ma che, per ragioni di immobilismo tutto italiano, alla fine si sono rese necessarie. «La nuova legge è senz’altro un segnale positivo, ma riguarda solo un numero limitato di medie e grandi aziende, mentre se guardiamo al mondo delle pmi c’è bisogno di un profondo cambiamento culturale per arrivare a una maggiore e più significativa presenza di donne nei posti di comando. Brave, capaci e tenaci. Perché il vero discrimine dovrebbe essere il merito», afferma Marisa Montegiove, presidente ManagerItalia servizi e coordinatrice del gruppo Donne Manager ManagerItalia, l’associazione dei dirigenti del terziario. In pratica saranno 618 le consigliere nel primo rinnovo dei cda contro le attuali 187 e rappresenteranno un quinto del


L’INCHIESTA

“Curricula eccellenti” che, dopo attenta selezione con la consulenza di Heidrick & Struggles e Beyond International, sono stati presentati in primavera al Presidente del Consiglio Mario Monti. E ora, entrata in vigore la legge, la Fondazione ha avviato un programma di aggiornamento fra Milano e Roma per completare la formazione delle future consigliere e integrare le diverse conoscenze (giuridica, economica, tecnologica). «Board Academy unisce mission, competenze, professionalità e credibilità della Fondazione Bellisario e della società di consulenza Deloitte. Nasce per rafforzare ulteriormente le competenze dei tanti talenti femminili affinché assumano un ruolo centrale nella governance. Gli incontri daranno un ulteriore strumento di approfondimento e specializzazione non solo per entrare in un cda, ma per far parte dei più importanti comitati interni. Le donne sono pronte a raccogliere la sfida e sono certa che l’affermazione di una solida leadership femminile rappresenterà uno straordinario acceleratore di crescita e benessere per le aziende e per il sistema Italia», sostiene Lella Golfo, presidente Fondazione Bellisario e promotrice della legge (foto).

Più competenze per i ruoli di governance

consiglio (20%), fino ad arrivare a 951 nel secondo e terzo rinnovo, pari al 30%, soglia da raggiungere entro il 2015 (dati Consob). Si scaldano quindi i motori per conoscere meglio i molteplici aspetti e meccanismi della «corporate governance», dal funzionamento di un cda ai compiti e responsabilità dei consiglieri, dal rapporto con gli azionisti al comitato esecutivo, di remunerazione e ambientale. Benché le nostre manager e docenti universitarie abbiano già competenze e seniority per sedere nei board delle aziende italiane, vogliono comunque prepararsi nello specifico per dare un contributo attivo e avere il giusto peso nei diversi comitati. Oltre 3.000 i curricula pervenuti alla Fondazione Bellisario per la campagna

E chissà che il loro impegno nel prepararsi a questi nuovi incarichi consiliari, da cui erano praticamente escluse (lo dicono i numeri) non possa influenzare positivamente, fuori da logiche di cooptazione, i criteri di nomina in generale, privilegiando merito e competenza. «La formazione di persone senior e con posizioni executive è un tabù da sfatare anche in Italia e non è un tema solo al femminile, ma vale altrettanto, se non di più, per gli uomini. È il mutato contesto dei mercati che lo richiede. Chi non si adegua, si assume dei rischi», sostiene Enzo Losito Bellavigna (foto), partner di Gea e responsabile del programma executive «Donne nei cda: rafforzare le competenze per ruoli di governance». A maggio partirà infatti la terza edizione che, per la prima volta, sarà aperta anche a consiglieri e potenziali consiglieri uomini. Il corso collega il più possibile teoria e pratica con casi e simulazioni, su temi che vanno dal ruolo del consigliere non esecutivo alla strategia, 11-12 2012

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L’INCHIESTA

Mentre in Italia si cerca di arrivare al 30% entro il 2015, lo scorso 14 novembre è stata approvata la direttiva Ue che chiede alle imprese di raggiungere una quota del 40% di donne nei Cda entro il 2020 e in particolare chiede, per raggiungere questo obiettivo, di assumere a parità di qualifica una donna

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dall’investor relations ai cambiamenti del board. Ha invece stretto una collaborazione con il numero uno dell’executive search Egon Zehnder International (ricerca e selezione del top management) l’associazione “Valore D - Donne al vertice per l’azienda di domani”, che ha avviato un programma dedicato alle future consigliere con Ge Capital, che a sua volta ha deciso di investire sulle donne in Italia. “In the boardroom”, prevede un incontro gratuito al mese per un anno per classi da 35 papabili consigliere e neo-consigliere, classi che partiranno ogni sei mesi per un totale di 270 in aula in tre anni (la prossima a gennaio). «Valorizzare la diversità di genere nei cda è un’opportunità straordinaria per migliorare la governance delle società italiane, grazie all’inserimento di consiglieri sempre più preparati e consapevoli. Una formazione dedicata è cruciale per diven-

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tare un buon consigliere indipendente», sostiene Tommaso Arenare di Egon Zehnder International, che ha strutturato i contenuti del corso insieme con lo studio legale Linklaters. Particolare attenzione sarà dedicata al ruolo dei social media per promuovere la propria immagine, con il contributo dell’agenzia web Hagakure e al self empowerment delle candidate, con un percorso di team coaching. È impegnata ad accompagnare le donne in questa nuova sfida anche l’associazione “Professional Women’s Association” (Pwa), con il progetto “Ready-for-board Women” e con una selezione di circa 200 profili disponibili sul sito. Per le future consigliere si è scelta la strada di incontri gratuiti di approfondimento, su temi delicati come i prezzi di trasferimento per le filiali all’estero; la gestione dell’immagine nei casi di dispute legali, con l’agenzia di comunicazione D’Antona & Partners; il nuovo


L’INCHIESTA

nerale, a posizioni apicali in strutture organizzative. E nei casi in cui non risultassero ancora pronte per incarichi di vertice, saranno assistite con percorsi di tutoring, mentoring e coaching per migliorare il proprio bagaglio esperienziale e comportamentale. «La legge è una riforma epocale per il management, utile a incrementare sensibilmente anche in Italia i risultati finanziari e organizzativi delle aziende, come dimostrano numerosi studi nazionali e internazionali sulla presenza delle donne in posti direttivi e all’interno dei cda. Il nostro appoggio alla legge però non deve essere inteso come una richiesta di percorsi preferenziali, ma come opportunità concreta di generare valore per

ArrivA in itAliA Wcd, l’AssociAzione mondiAle delle donne consiGliere

codice di autodisciplina con la società di revisione Ernst & Young e, col nuovo anno, le testimonianze delle executive che hanno già fatto il salto. «Vogliamo creare occasioni di confronto con professionisti e consigliere esperte, che diano utili consigli alle manager prossime a entrare nei cda perché siano davvero contributive», precisa la presidente di Pwa Italia Monica Pesce. E le associazioni di categoria dei dirigenti dell’industria (Federmanager) e del terziario (Manageritalia) come si stanno muovendo? Il gruppo donne di Federmanager Minerva ha messo a punto un progetto, “Minerva Women’s Leadership”, che comprende il bilancio delle competenze come strumento previsto dal ccnl dei dirigenti industriali. L’obiettivo è valorizzare l’esperienza delle proprie dirigenti, valutandone le competenze e preparandole sia all’ingresso nei board sia, in ge-

A ottobre si è costituito il chapter italiano di WomenCorporateDirectors (Wcd), l’associazione con sede a New York che riunisce oltre 1600 consigliere di amministrazione che operano in più di 1.850 consigli nei sei continenti (quello italiano è il 48° chapter nel mondo). La missione di Wcd è di sviluppare un network internazionale di professioniste con forti capacità e peso decisionale nei cda e di promuovere le best practice nella corporate governance. Le attività dell’associazione intendono generare un concreto, utile e strutturato dialogo sui temi rilevanti della governance nei board e creare momenti di incontro e discussione a livello nazionale e internazionale. Wcd in Italia è presieduta da marina Brogi, professore di Economia e Tecnica dei Mercati Finanziari presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma La Sapienza, consigliere di amministrazione di Impregilo, Banco Desio e della Brianza, Prelios, consigliere di sorveglianza di A2A e sindaco di società del Gruppo Branca; cristina Finocchi mahne, economista esperta di governance, docente di Advanced Business Administration presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma La Sapienza, Consigliere di Amministrazione di Pms Group, Anchorwoman di Class CNBC, già Senior Executive di gruppi bancari quotati e maurizio Panetti, ad e membro del cda di Heidrick & Struggles Italia, attivo in vari consigli no-profit italiani e internazionali. Il comitato direttivo di Wcd annovera alcune delle figure più autorevoli del mondo istituzionale e della business community italiana: Anna maria tarantola, Presidente Rai; livia Pomodoro, Presidente Tribunale di Milano; carla rabitti Bedogni, componente Autorità Garante della concorrenza e del mercato; lucia calvosa, consigliere di amministrazione Telecom Italia; lucrezia reichlin, consigliere di amministrazione UniCredit; cristina rossello, consigliere di amministrazione Mondadori; nicoletta spagnoli, ad Luisa Spagnoli; donatella treu, ad Il Sole 24 Ore. Heidrick & Struggles e Kpmg sono tra i soci fondatori dell’associazione a livello internazionale e, per la sezione italiana, la Fondazione Bellisario. 11-12 2012

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Elena Vecchio di Federmanager. Sotto: manager impegnate in un corso del centro di formazione Cfmt di ManagerItalia

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il tessuto industriale italiano, permettendo ai talenti nascosti di emergere, senza preclusioni di genere», commenta Elena Vecchio, coordinatrice Gruppo Minerva Federmanager. Da parte sua, invece, Manageritalia ha realizzato una ricerca con Cerved Group per fotografare la presenza di donne ai vertici anche nelle aziende non quotate. Ne è emerso che le imprese con un cda costituito da sole donne sono solo 105, lo 0,5% di quelle che superano i 10 milioni di euro di ricavi, contro una presenza maggioritaria di aziende con un board completamente maschile, al 53,3%. Le aziende rosa si trovano per la metà al nord, soprattutto in Lombardia e in Emilia Romagna e operano specialmente nel-

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la distribuzione, nei servizi, nei mezzi di trasporto e nel sistema moda. Nel complesso, nelle 28mila imprese con fatturato superiore a 10 milioni di euro sono donne solo 15.546 dei 109mila membri dei cda, in pratica il 14,3%. Una realtà in costante ma lentissima crescita: tra le 19 mila aziende che hanno sempre superato i 10 milioni di fatturato nel periodo 2008-2011, la percentuale di donne è passata dal 13,7% al 14,5%. Tuttavia la presenza di donne top executive, quelle che hanno la responsabilità operativa dell’impresa, è sostanzialmente stabile nel periodo esaminato, pari a circa il 9% del totale dei vertici. L’incrocio dei dati sui cda di Cerved Group con quelli dei 22.000 dirigenti


L’INCHIESTA

all’interno di oltre 9.000 aziende censite da Manageritalia mostra se la presenza di donne in cda o al comando dell’impresa favorisca anche quella tra i dirigenti. Alessandra Romanò, direttore operativo Databank di Cerved Group spiega che «al crescere del peso femminile nei cda, aumenta anche la presenza di dirigenti donne e, se almeno il 30% del board è costituito da donne, tale aumento delle dirigenti è significativamente maggiore». Tuttavia, «quando queste assumono la carica di amministratore delegato non sembrano fare scelte molto diverse dai loro colleghi uomini. Infatti la percentuale femminile tra i dirigenti nelle imprese guidate dalle donne è simile a quella osservata quando

Elena Vecchio, a destra, con il Gruppo Minerva di Federmanager

il capo è un uomo (16,6%)». La parità ai vertici insomma è ancora lontana e le donne executive faticano a incidere sulla cultura imperante. «Questo è un problema per il Paese e per il suo sviluppo economico e sociale, perché, come ormai assodato in tanti altri Paesi, le donne meritano una parità vera e la possibilità di giocarsi la partita per dare alle aziende e all’economia maggiore capacità di competere. Tra l’altro hanno capacità e caratteristiche indispensabili per dialogare efficacemente con i clienti, che per più della metà sono donne, e migliorare produttività e benessere del lavoro. Insomma, dobbiamo favorire l’aumento di aziende con vertici e management misto e una bilanciata presenza puntando sul merito. Un problema non solo per le donne!», conclude Marisa Montegiove. ■

PresenzA Femminile nei cdA delle Aziende quotAte (dati Borsa Italiana-Consob su 272 società quotate sul mercato telematico azionario, rielaborati da Fondazione Marisa Bellisario)

2 società:

4 donne

8 società:

3 donne

37 società:

2 donne

86 società:

1 donna

139 società:

0 donne

Su 333 ad solo 11 donne Su 284 presidenti solo 14 donne

cdA e colleGi sindAcAli (dati Borsa Italiana-Consob)

Cda

2837 consiglieri:

Collegi sindacali 1429 sindaci:

93% uomini 7% donne 90% uomini 10% donne 11-12 2012

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SPECIALE ROMA

Roma e il nuovo anno che verrà Il turismo a Roma continua a registrare numeri in crescita. Il 2013 vedrà la Capitale protagonista con nuovi spazi che hanno allargato l’offerta per il turismo congressuale e altri che lo faranno a breve

✒ a cura di Tiziana Conte

Il turismo congressuale a Roma è in movimento e trasformazione e nel prossimo futuro potrà essere importante elemento di sviluppo della città. Ne è estremamente convinto Antonio Gazzellone, delegato del sindaco Alemanno al turismo di Roma Capitale: «È un segmento di grande rilevanza per tutto il settore turistico e per l’indotto che ne deriva». Secondo i dati ICCA, in Italia lo scorso anno si sono contati 363 eventi di cui 92 a Roma che,

Antonio Gazzellone, delegato del sindaco Alemanno al turismo di Roma Capitale

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con più di 3 milioni di presenze congressuali, è prima nella classifica nazionale delle città congressuali per numero di eventi ospitati e diciannovesima a livello mondiale preceduta, ai primi posti, da Vienna, Parigi, Barcellona, Berlino, Singapore, Madrid, Londra, Amsterdam, «tutte destinazioni le cui amministrazioni hanno investito molto in questo settore avendo intuito le potenzialità di sviluppo del turismo d’affari», precisa Gazzellone. Il 2013 conta all’attivo molti congressi già prenotati oltre alla normale attività, ad esempio, della nuova Fiera di Roma che ospita anche Big Blu e Motodays che stanno raccogliendo grande favore. Ancora oggi registriamo che la dimensione dei congressi in Italia è contenuta con circa 210 partecipanti di media ben al di sotto di altri paesi europei, mentre Roma già ospita congressi internazionali di grande respiro. Tra ottobre 2012 e ottobre 2013 ci saranno diversi congressi internazionali


SPECIALE ROMA

scientifici che prevedono numeri di presenze che vanno dai 2mila cinquecento alle 7mila unità. A novembre 2012 l’OIPCInterpol celebrerà la sua Assemblea Generale. Grande attesa anche per il 110mo anniversario dell’Harley Davidson che per la prima volta ha scelto una località non americana per celebrare il suo importante anniversario con una serie di manifestazioni che si svolgeranno nella Capitale dal 13 al 16 giugno 2013. «Averli ospiti significa accendere i riflettori del mondo sulla Città eterna grazie ad un evento di risonanza mondiale che vedrà coinvolte anche molte zone del Secondo Polo turistico della Capitale, dall’Eur ad Ostia». Se qualche calo quindi c’è stato nel settore congressuale «riguarda più che la città di Roma, in generale l’Italia che ha perso circa il 10% del mercato, calo legato alla volatilità del settore in caso di crisi come quella attuale», fa sapere delegato del sindaco Alemanno al turismo di Roma Capitale.

La Fontana di Trevi è uno dei monumenti più visitati dai turisti italiani e stranieri

L’anno che verrà Il 2013 vedrà Roma protagonista con nuovi spazi che hanno allargato, e altri che lo faranno a breve, l’offerta per il turismo congressuale: verrà inaugurata la Nuvola di Fuksas, dell’Eur che si inserirà in un contesto caratterizzato da diverse centralità urbane rilevanti come il Palazzo dei Congressi, la fermata EUR Fermi, il laghetto dell’Eur, Piazzale Marconi e il nuovo Acquario di prossima apertura. L’intenzione è quella di utilizzare il Nuovo Cen11-12 2012

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SPECIALE ROMA

La nuova stazione di Roma Ostiense

Il sindaco Alemanno, Antonio Gazzellone e il presidente dell’Enit, Celli, firmano il protocollo d'intesa tra Roma Capitale ed Enit

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tro Congressi e il Palazzo dei Congressi simultaneamente in determinate occasioni proprio nell’ottica di ciò che diverrà il primo polo congressuale d’Italia ed il più grande d’Europa. «Roma si farà trovare pronta con un ventaglio di proposte culturali di altissimo livello che catalizzeranno l’attenzione dei congressisti», promette Gazzellone, «complice anche la bellezza della Città eterna che, come dimostrano tutti gli indicatori non ha eguali. L’offerta museale artistica è in rete, così da dare una maggior possibilità di pianificazione dell’evento». Ma il congressista vuole sfruttare tutte le possibilità del ter-

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ritorio, giocare a golf, ad esempio, sfruttare le potenzialità date dal mare, dal verde, dalle proposte di intrattenimento come quelle offerte dai parchi a tema: solo il 14% del turista europeo sceglie, infatti, la meta di vacanza per il patrimonio archeologico culturale, il restante 86% vuole lo shopping, giocare a golf, visitare i parchi a tema, seguire gli itinerari eno-gastronomici.

Guardando al futuro Riguardo alle linee di sviluppo per il turismo nella Capitale, il sindaco Gianni Alemanno considera strategici due progetti: il Waterfront di Ostia e Fiumicino 2. In particolare, il primo cittadino si è direttamente appellato al governo perché contribuisca all’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino. Per quanto riguarda la riqualificazione del litorale, Alemanno fa sapere che «la delibera per il Waterfront è pronta per essere discussa in assemblea capitolina: dobbiamo solo superare l’ostruzionismo che da mesi sta paralizzando il bilancio». Alemanno sottolinea l’importanza della delibera, definendola fondamentale perché «sviluppando il lungomare di Ostia diamo lavoro e sviluppo all’intera città». A breve il Campidoglio sarà chiamato a discutere del progetto. E a chi si dice contrario il Sindaco rispon-


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de: «Roma non può continuare a perdere posti di lavoro per vizi ideologici». Alemanno cita anche le accuse di cementificazione che pioverebbero ogni volta che l’amministrazione capitolina vuole intervenire per riqualificare il Mare di Roma.

Cresce l’interesse dai BRIC Il turismo romano continua, fortunatamente, a registrare un trend positivo. Negli ultimi due anni c’è stato un incremento di circa il +20% (dati EBTL), con due milioni di turisti in più. «In due anni è un risultato enorme, sicuramente frutto della magia di Roma, coadiuvata dalla strategia messa in atto da questa Amministrazione che per la prima volta, con il senatore Cutrufo, ha dato un impronta imprenditoriale ad un settore fino ad allora sottovalutato», sottolinea Gazzellone. «È evidente che alcuni mercati hanno risentito maggiormente della crisi: quello interno, ad esempio, ha subito una leggera flessione, ma dall’estero i flussi tengono e riscontriamo un grandissimo interesse da parte di nuovi mercati, Cina Russia e Brasile ad esempio, i cosiddetti paesi del BRIC. Anche dall’India i numeri iniziano a crescere. I primi otto mesi del 2012 certificano una crescita del +5%, a significare che in soli tre anni Roma avrà incrementato del +25% il turismo, un risultato davvero incredibile». Roma ha enormi potenzialità di crescita nel settore MICE. «Ogni cosa chiaramente è perfettibile e proprio per questo stiamo realizzando, all’interno del Secondo Polo turistico della Capitale, un

segmento così importante per il rilancio dell’economia come quello del turismo d’affari». Un’altra cosa sulla quale stiamo lavorando è la durata media che a livello europeo è di quasi 4 giorni mentre in Italia è circa 2. Con il completamento del secondo polo turistico della Capitale siamo certi che Roma si candida a destinazione congressuale per eccellenza, forte di ben cinque nuove tipologie di turismo da aggiungere a quello che Roma ha già in dote: il turismo archeologico monumentale e quello religioso.

In senso orario: vista dall'alto di Trinità dei Monti. Particolare della Fontana di Piazza della Rotonda con la suggestiva facciata del Pantheon. Il Colosseo domina la vista sui Fori Imperiali

Promozione avanti tutta Dalla fine del 2010 ha mosso i suoi primi passi in seno al Dipartimento Turismo, l’Ufficio Turismo Congressuale. La struttura ha visto definire nel corso di quest’anno il suo fondamentale ruolo per questa Amministrazione che si è posta, tra i suoi obiettivi, l’incremento dei flussi turistici legati anche ad eventi congressuali e convegnistici. «L’attività su questo specifico settore si è concretizzata con un proficuo e serrato confronto tra la nostra 11-12 2012

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SPECIALE ROMA

Sopra, il fascino della Roma by night. A destra, Palazzo della Civiltà (Colosseo quadrato) nel quartiere Eur

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Amministrazione, i promotori, gli organizzatori (italiani e stranieri) e le venue della nostra città», ci dice Gazzellone, aggiungendo che «grazie al supporto fornito dall’Ufficio Turismo Congressuale, l’amministrazione di Roma Capitale si è occupata di organizzare l’accoglienza turistica delle migliaia di delegati accorsi, favorendone gli spostamenti con mezzi pubblici grazie agli accordi con l’ATAC per il potenziamento delle linee interessate e predisponendo PIT (punti di informazioni turistica) aggiuntivi in accordo con promotori ed organizzatori. Sono stati inoltre raggiunti accordi di massima con i principali Poli Congressuali della nostra città registrando criticità, limiti e potenzialità degli stessi». Il miglioramento della mobilità, i trasferimenti tra aeroporti, stazioni ferroviarie e venue è una delle principali questioni affrontate negli incontri tra amministrazione e operatori del settore. Il turismo congressuale ha portato inoltre a termine alcuni importanti obiettivi prefissati a inizio anno: la predisposizione di materiale di propaganda, cartaceo e multimediale, specificatamente finalizzato all’attrazione di nuovi e futuri eventi da mette-

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re a disposizione degli Organizzatori; la creazione di un data base, con dettagliate informazioni, con l’elenco delle strutture congressuali e gli hotels di Roma Capitale che hanno a disposizione sale congressuali. Infine l’Unità organizzativa è impegnata nel lavoro degli eventi in programma per il prossimo anno e per supportare la candidatura di Roma Capitale come sede congressuale per eventi in programma dal 2014 in avanti. Fra le recenti iniziative c’è pure un protocollo d’intesa siglato da Roma Capitale ed Enit-Agenzia per avviare e rinforzare una collaborazione congiunta al fine di promuovere e favorire il turismo verso l’Italia e la Città di Roma attraverso la partecipazione alle più importanti fiere di settore, cosa che «con grandi sacrifici stiamo facendo anche da soli», sottolinea Gazzellone, e la realizzazione di azioni promozionali per acquisire elevata visibilità nelle maggiori metropoli del mondo e del mercato estero. Inoltre, «stiamo partecipando, con grande sforzo, alle fiere più importanti di settore, ma più in generale a quelle dove la promozione di Roma può avere un maggior ritorno». A questo proposito, il delegato del sindaco Alemanno al turismo di Roma Capitale ci fa sapere di essere stato recentemente a San Paolo del Brasile e in missione in Cina al World Tourism Cities Federation


SPECIALE ROMA

al quale hanno aderito più di ottanta città e regioni del mondo per mettersi in rete ed organizzare scambi turistico culturale ed azioni congiunte per lo sviluppo di un settore che prevede già per la fine dell’anno di superare il miliardo di turisti globali secondo le stime dell’organizzazione mondiale del turismo. «È ovvio che tutti i paesi diventano competitor tra loro per accaparrarsi una fetta di quel miliardo». A Roma arrivano già circa 14milioni di turisti ogni anno che sviluppano circa 30milioni di presenze. «Quello a cui puntiamo, più che aumentare gli arrivi, è allungare il periodo di permanenza e raddoppiare così le presenze e questo è il senso della realizzazione del secondo polo turistico della Capitale». Con la creazione di cinque nuovi turismi, come è ormai noto, si punta alla diversificazione dell’offerta, fino a pochi anni fa concentrata unicamente sul patrimonio archeologico monumentale e sulla città quale meta di pellegrinaggio in quanto culla della cristianità. «Aprendo al turismo business, ludico-familiare, nautico-diportistico-crocieristico, golfistico e naturalistico, andiamo ad intercettare turisti che fino ad ora hanno scelto mete che avevano già investito in queste tipologie: Vienna per il business, Parigi per i parchi a tema, l’Andalusia per il golf», spiega. «Roma, una volta termina-

to il Secondo Polo turistico, offrirà un così importante ventaglio di offerte da affiancare alla meraviglia del patrimonio che tutto il mondo ci invidia, da essere imbattibile. A questo bisogna aggiungere il ritorno economico in termini di sviluppo occupazionale. Con il Secondo Polo a regime sono previsti circa 100mila posti di lavoro, un’occasione unica di riscatto per l’economia della Città e, a mio avviso, dell’intero sistema Italia». Restando in tema di promozione, Tommaso Tanzilli, direttore Federalberghi Roma, stima che per la fine dell’anno l’incasso del contributo di soggiorno (da gennaio 2011 a dicembre 2012) dovrebbe ammontare a 140 milioni di euro. Federalberghi aveva chiesto di utilizzare il 5% per la promozione di Roma ma, “nonostante fosse stata approvata la delibera in Consiglio comunale, i soldi sono rimasti nelle casse del Comune», denuncia Tanzilli.

Tommaso Tanzilli, direttore Federalberghi Roma

Offerta post congress L’offerta culturale romana è talmente ricca che c’è l’imbarazzo della scelta anche per i post congress. I poli culturali per eccellenza, il teatro dell’Opera di Roma e

Il Colosseo, simbolo della Città eterna

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SPECIALE ROMA

Toccata & Fuga vacanze romane- kermesse itinerante di musica canto e ballo realizzata in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma. Sopra, piazza Navona

l’Auditorium con una ricca programmazione, le grandi mostre. Inoltre, è stato creato un prodotto ad hoc per i turisti, Toccata & Fuga vacanze romane: una kermesse itinerante di musica canto e ballo realizzata in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma. Uno degli strumenti utilizzato come mezzo di promozione all’estero come già fatto per New York, Tokyo, Buenos Aires, Shanghai, oltre che nelle più belle piazze della Capitale, incontrando fino ad ora circa un milione di turisti spettatori. La città eterna non smette di stupire turisti e cittadini. In continua evoluzione offre sempre volti nuovi. il quartiere Ostiense, nella zona sud, nato nei primi anni del secolo scorso come quartiere popolare e industriale, sta vivendo una completa rivoluzione e si rivela come polo di attrazione culturale e destinazione di una movida alternativa in continuo fermento. Dove prima i Mercati Generali ed il Gazometro erano i padroni del panorama, ponti di design, moderne stazioni, musei e un centro di alta gastronomia offrono ora ai visi-

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tatori interessanti possibilità. Il fermento è evidente negli svettanti tubi d’acciaio del nuovo ponte fra la circonvallazione Ostiense e via Ostiense, nei lavori di “Ex” (gli ex Mercati Generali), e nella riconversione dell’Air Terminal della Stazione Ostiense in Eataly, dedicato alle eccellenze agroalimentari italiane e luogo d’incontro per buongustai con i suoi spazi dedicati alla ristorazione, punti vendita di prodotti enogastronomici e aule didattiche con grandi chef, mastri birrai e pasticceri. E dalla Stazione Ostiense, oltre che dalla nuova stazione Tiburtina, da pochi mesi parte anche il “nuovo” Italo di NTV. Sede dell’Università Roma Tre e di locali preferiti dai giovani, il quartiere è anche il cuore di un nuovo concetto museale moderno: il Macro Testaccio, nato nel 2002 nel grande complesso ottocentesco dell’Ex Mattatoio, è una vivace area per manifestazioni culturali ed eventi artistici. E c’è pure un progetto per l’istituzione di un Museo della Fotografia nel padiglione 9d dell’Ex Mattatoio: servirà per la promozione della cultura del contemporaneo nella capitale. Attiva invece, dal 1997, la Centrale Montemartini, sede distaccata dei Musei Capitolini nella ex Centrale Termoelettrica Giovanni Montemartini, straordinario esempio di archeologia industriale riconvertito in sede museale. ■


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(anche per uomo) e massaggi, nonché un’area relax con tisaneria. La Spa è l’ultimo step del piano d’intervento iniziato nel 2011 e che ha visto il rinnovo di tutte le aree comuni, in particolare della hall – ripensata con enormi vetrate e tocchi di design contemporaneo – e di gran parte delle 247 camere contraddistinte dall’inconfondibile eleganza Atahotel, quindi particolarmente luminose e confortevoli, con balcone privato che si affaccia sulla splendida piscina semiolimpionica o sui giardini circostanti. Davvero, oggi, l’Atahotel Villa Pamphili è l’albergo ideale per chi desidera lavorare in una location tranquilla e godere delle bellezze della città e anche per chi ama la buona tavola. I buongustai qui trovano, oltre a un’ambientazione raffinata, una gastronomia innovativa e moderna: ci si può concedere un gradevolissimo light lunch a base di fantasiosi stuzzichini, con vista su verdi terrazze e giardini o un cocktail da scegliere tra l’ampia e originale selezione offerta del Quintessenza Bar, luogo perfetto dove sorseggiare anche un aperitivo prima di cenare al ristorante à la carte Anima. Con 80 coperti, quest’ultimo offre un ambiente intimo e raffinato dove poter gustare deliziosi piatti della tradizione tipica romana rivisitata. Per eventi o gruppi più numerosi c’è, invece, il ristorante Convivium che, insieme all’attiguo gazebo, può ospitare fino a 450 persone. Fiore all’occhiello della struttura è il centro congressi, funzionale, altamente tecnologico e oggi con facilities ancora più numerose, tra cui le nuove grandi porte di accesso dalla rampa del parcheggio privato che consentono di allestire anche car show. Le sale, in tutto,

sono 18, di cui 15 illuminate da luce naturale, e una sala plenaria per 550 persone. C’è inoltre la possibilità di sfruttare le ampie terrazze esterne, mentre per meeting più ristretti, è a diposizione l’esclusiva Suite Presidenziale con meraviglioso terrazzo panoramico. l.S.B. AtAhotel VillA PAmPhili Via della Nocetta 105 - 00164 Roma Tel. 0669646964 - fax 0666157747 - www.atahotels.it 11-12 2012

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Barceló Hotels & Resorts Servizio impeccabile e atmosfere uniche al Barceló Aran Mantegna, al Barceló Aran Park e al Barceló Aran Blu, capaci di soddisfare ogni viaggiatore

Quattro immagini del Barceló Aran Mantegna

Fondato a Maiorca, in Spagna, nel 1931, il Gruppo Barceló, con la sua divisione alberghiera Barceló Hotels & Resorts, è riuscito nel tempo a trasformare un’impresa di famiglia in un concetto di turismo vincente in 17 Paesi con ben 180 Hotel. Un’idea di turismo concepita per garantire al viaggiatore lusso e comfort, con un ottimo rapporto di qualità prezzo, capace di nuove sensazioni, sia nelle location che nelle strutture, e che lo hanno reso leader nel settore, sia in Spagna che nel mondo. Un successo reso possibile dalla determinazione di ben tre generazioni, oggi supportata da una forza lavoro di circa 25.000 persone e da una suddivisione intelligente dell’offerta: Barceló Premium per la fascia top di gamma, Barceló per la fascia medio-alta, e Barceló Comfort, per un’idea diversa di low cost. In tutti, però, l’elemento distintivo è un servizio impeccabile, personale qualificato e strutture d’eccezione, in linea con le aspettative del mercato specifico a cui ciascun hotel è destinato. Il concetto di catena alberghiera viene infatti arricchito dal valore

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aggiunto di ogni singolo albergo, combinando standard di qualità elevati ad una marcata unicità. In questo modo, il viaggiatore ha sempre la sensazione di un soggiorno unico, perfettamente corrispondente alle sue esigenze. In questa nuova filosofia sono entrati il Barceló Aran Mantegna, il Barceló Aran Park e il Barceló Aran Blu, con un unico modello di ospitalità, nuova e dinamica, fatta di alta qualità nella tradizione dell’accoglienza, ma anche di grande attenzione alle esigenze del cliente, vero destinatario di ogni servizio. La vocazione al congressuale, agli eventi e all’organizzazione degli incontri di lavoro caratterizza l’offerta in particolare di due alberghi del gruppo. Il Barceló Aran Mantegna mantiene un aspetto prestigioso grazie alle sue 323 camere, tra cui 5 suites e 1 presidential suite, tutte lussuosamente arredate, ed è situato in una posizione strategica, proprio dietro al nodo nevralgico di via Cristoforo Colombo. Due i ristoranti, “La Brasserie” con menù à la carte specializzato in pesce e cucina tipica romana, e “Il Parnaso“, dedicato esclusivamente a gruppi e con una vasta esperienza in congressi, che offre una svariata selezione di menù sia di cucina italiana che internazionale. Il centro congressi è disposto su due piani e offre ben 4 sale divisibi-


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li in 10 spazi con capacità complessiva fino a 1.000 persone, illuminate con luce naturale e completamente attrezzate. Particolare l’auditorium di 440 metri quadrati, con una capacità di 450 persone, una location ideale anche per organizzare ricevimenti e festeggiamenti privati. Il Barceló Aran Park Hotel è posizionato nella nuova area residenziale “Fonte Meravigliosa”, vicina ai palazzi ormai storici dell’EUR, ma ad un passo dal cuore della città. Dispone di 326 tra camere e junior suites dotate di ogni moderno comfort, e conta ben 7 sale riunioni modulabili, tra cui la sala Zeus, che si estende su una superficie di 224 mq e può ospitare fino a 300 persone a platea. Splendida la lobby, moderna e accogliente, ideale per un meeting di gruppo ma anche per momenti di relax. L’esclusivo ristorante dell’Hotel, il “Giardino delle rose”, specia-

lizzato in cucina italiana, si trova al 7° piano dell’albergo con una vista spettacolare. È il luogo ideale per l’organizzazione di eventi importanti, grazie alla sua capacità di accogliere fino a 700 persone, o alla possibilità di organizzare eleganti cene di gala fino ad un massimo di 500 persone. Infine, il Barceló Aran Blu, situato di fronte alla spiaggia nel Lido di Ostia, il porto turistico di Roma. Sia l’aeroporto internazionale di Fiumicino che il nuovo centro congressi “Nuova Fiera di Roma” si trovano a solo 10 minuti in auto. Il collegamento con il centro della città è garantito dalle vicine arterie principali. 68 le camere con balcone, luminose e con una magnifica vista mare, incastonate in una struttura moderna di acciaio e cristallo, in perfetta armonia con l’ambiente circostante. Raffinata l’offerta gastronomica del Ristorante “La vela blu”, specializzato in cucina mediterranea. C.C.

Barceló Aran Park Hotel

Barceló Aran Blu

ArAn Hotels s.a.r.l. Via Riccardo Forster, 24 - 00143 Roma Tel. 06520721 - fax 0651963976 www.barcelo.com - aranmantegna@barcelo.com aranpark@barcelo.com - aranblu@barcelo.com 11-12 2012

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Grand Hotel de la Minerve Uno splendido roof garden hot spot trendy in un cinque stelle esclusivo. Per un hotel che va oltre il comune concetto di lusso

Quando si è al centro di un cerchio magico che racchiude luoghi di importanza senza tempo conosciuti in tutto il mondo, come il Pantheon e Piazza Navona, solo per parlare di ciò che è raggiungibile con pochi passi a piedi, si accede di diritto ad un concetto di ospitalità superiore. Se a questo si aggiunge una direzione lungimirante e di grande esperienza come quella di Ezio Sacrini, il lusso trova la sua dimora ideale. Le cinque stelle lusso del Grand

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Hotel de la Minerve, con i suoi duecento anni di storia alle spalle, rappresentano un garanzia di comfort di difficile competizione. Complice negli ultimi tempi uno splendido Minerva Roof Garden, aperto tutto l’anno a pranzo e a cena, trasformato in uno spazio hot spot trendy anche d’inverno che lo rende un vero fiore all’occhiello di gourmandise frequentato dal jet set internazionale e romano. La sua meravigliosa terrazza seduce gli ospiti in maniera indimenticabile, rendendolo un loggione privilegiato dal quale godere appieno dei tramonti romani. Ad oggi, questa location è considerata tra le più belle della città, poiché l’unica a dominare la cupola del Pantheon in tutti i suoi particolari, mentre a poca distanza si profilano la cupola di S. Ivo e l’altana del Quirinale. L’Hotel, completamente rinnovato per meglio soddisfare le sofisticate e moderne esigenze della clientela, ha conservato nelle sue linee nobili il calore di una casa aristocratica, accogliente e confortevole. 135 lussose camere, di cui 51 classic, 40 superior, 33 deluxe, 8 junior suites, 4 suites. Splendide la hall, con i suoi soffitti a


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GIFT BOX DI LUSSO Se per Capodanno volete regalarvi un soggiorno davvero di lusso nella Capitale, il Grand Hotel de la Minerve ha studiato e creato dei pacchetti esclusivi. Tra questi, particolarmente invitanti sono l’offerta per il Capodanno 2013, con pernottamento in camera Superior e prima colazione americana a buffet per due persone, regalo di benvenuto, drink di benvenuto al Bar “Le Cupole” e Gran Galà di San Silvestro presso il Minerva Roof Garden con musica, vini e Champagne per il brindisi inclusi. Oppure, un’idea per una piccola fuga d’amore o dallo stress quotidiano, con il pacchetto Romantico, che include: pernottamento e prima colazione americana a buffet, drink di benvenuto al Bar “Le Cupole” e una Cena Romantica Afrodisiaca presso il Minerva Roof Garden per 2 persone. Menu ad hoc sono creati per ogni occasione.

volta nella sala principale e la Sala Olimpo, in perfetta armonia con un ambiente elegante e discreto, classico e senza tempo, sotto lo sguardo attento della magnifica “Minerva” del Rinaldi (uno dei più conosciuti allievi del Canova) custodita nella nicchia centrale. Ma è il Minerva Roof Garden che brilla per la sua unicità, location ideale dove organizzare eventi, matrimoni o ricevimenti esclusivi, ma anche appuntamenti ricorrenti, apprezzatissimi dal buon salotto romano e del mondo internazionale. Come ogni anno, grande attenzione al periodo delle festività, dove l’atmosfera diventa magica e si allarga la gamma delle emozioni. Il Gran Hotel offre un ventaglio di proposte molto ampio, tutte personalizzate e curate nei particolari, inclusi esclusivi eventi business come cene aziendali per salutarsi e augurarsi “buone feste” con modalità più tipiche di una festa che di un incontro di lavoro. Tutte le proposte culmineranno con il Gran Galà per la notte di San Silvestro, con scenografie magiche e suggestive, sempre accompagnate da musica dal vivo e da un servizio elegante e discreto. Per banchetti ed eventi speciali la cornice ideale è il salone Olimpo, in grado di accogliere fino a 120 persone in un’unica soluzione. Inoltre sono a disposizione altre quattro piccole sale che possono accogliere fino a 25 ospiti. Il Grand Hotel de la Minerve è inoltre una proposta impeccabile per un matrimonio indimenticabile, uno dei pochi alberghi al mondo a disporre di una Cappella privata dove è possibile celebrare gli anniversari. In più, per esempio, per l’organizzazione del matrimonio sono disponibili ottimi

consulenti che seguiranno l’evento personalmente e in ogni piccolo dettaglio, dalle decorazioni floreali alla torta nuziale. A queste atmosfere esclusive, ma con il calore innato del servizio tipico dell’hotel, si aggiunge la ricchezza e la creatività dell’offerta gastronomica, in grado di proporre piatti semplici e genuini dalle materie prime selezionatissime, con la creazione di menù tipici della cucina tradizionale ma rivisti in chiave mediterranea, senza perdere mai d’occhio le tendenze contemporanee. Il bar Le Cupole, progettato dall’architetto Paolo Portoghesi e un tempo “Giardino d’Inverno” del palazzo, accoglie invece gli ospiti con una vasta scelta di vini e liquori. Da non perdere dal 25 novembre, sempre sul Minerva Roof Garden, il Sunday Brunch, dalle 12:00 alle 15:00, per un costo di 35 euro a persona bevande incluse. C.C. Grand Hotel de la Minerve Piazza della Minerva 69 - 00186 Roma Tel. 0669520.1 - fax 066794165 reservations@grandhoteldelaminerve.com 11-12 2012

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Hotel Bernini Bristol Creatività, esperienza ed organizzazione sono solo alcuni dei punti di forza di questo vero cinque stelle lusso. Dove ogni evento è possibile

Elegante e raffinato, posizionato nel cuore storico di Roma, a due passi da piazza di Spagna e dalla Fontana di Trevi, l’Hotel Bernini Bristol è la meta ideale per scoprire i segreti della Capitale nel rispetto dell’armonia dei sensi, un luogo dove la cura dei dettagli rivela una classe senza tempo, un vero cinque stelle lusso, parte del prestigioso Gruppo Sina Hotels. Tutti gli ambienti rievocano un gusto artistico che richiama tradizione e storia, tra preziosi arazzi settecenteschi e mobili d’epoca, ma anche una sinergia con uno stile minimalista più moderno e più internazionale, grazie anche a un costante upgrade del prodotto offerto, un accurato controllo degli standard qualitativi e un’attenta personalizzazione del servizio. Ma quali sono le novità che il Bernini Bristol ha in serbo per la sua clientela? Ne parliamo con il general manager, Lorenzo Vivalda (foto a sin.). Quanto è importante oggi diversificare l’offerta, anche di un grande Hotel di lusso? «I nostri punti di forza, per competere con successo, ad alto livello, in questo settore, sono costituiti sempre più da competenze di tipo dinamico e flessibile.

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In uno scenario caratterizzato da rapide e spesso difficilmente prevedibili evoluzioni, queste caratteristiche ci consentono di ottenere un’adeguata agilità decisionale e una visione strategica, sia nel breve che nel medio periodo. A tale proposito, specialmente all’interno di un contesto estremamente competitivo come quello attuale, “diversificazione” è sicuramente una delle parole chiave. La nostra offerta deve, infatti, seguire e interpretare correttamente sia i flussi stagionali che i trend economici internazionali, nonché le molteplici esigenze dei vari segmenti del turismo. Tali variabili determinano mutamenti nella provenienza geografica e nella tipologia della Clientela, che è necessario saper intercettare ed anticipare».


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Che cosa privilegia il vostro cliente leisure? E il vostro cliente business? «Il Bernini Bristol è situato in una posizione privilegiata, davvero unica, nella centralissima e splendida Piazza Barberini. Questo plus, fra gli altri, premia certamente il cliente leisure che si trova immerso nella zona più bella ed interessante della città, a due passi da Trinità dei Monti, con musei, monumenti, opere d’arte e la shopping area più elegante raggiungibili a piedi in pochi minuti. Chi invece viaggia per affari, beneficia della location vicina, ad esempio, ai Ministeri e agli Uffici istituzionali più importanti e può contare inoltre su una assistenza business di prima qualità, con una serie di servizi di Concierge e di Segreteria che agevolano e risolvono ogni problema logistico ed organizzativo. Per tutti, la vista impareggiabile, la ottima cucina ed il servizio raffinato offerti dal Roof Restaurant L’Olimpo rappresentano validi motivi per scegliere il Bernini Bristol». Il Bernini Bristol offre grandi possibilità anche ai meeting... «L’albergo offre sale da 5 a 100 persone, attrezzate per ogni necessità, e in grado di soddisfare il meeting planner più esigente. Molte sale, inoltre, godono di ampie finestre con luce naturale, oltre ad

una completa insonorizzazione. Se aggiungiamo a questo la facilità con la quale si raggiunge l’albergo, il comfort offerto dalle camere, l’alta qualità della ristorazione, e i servizi disponibili nella ampio centro benessere dell’albergo, si crea un cocktail di sicuro successo per ogni tipo di meeting e di evento aziendale». Siete un punto di riferimento per grandi eventi, ma anche meta ricercata per feste private. A cosa si deve tanto successo? «Le qualità del nostro servizio e la raffinatezza della nostra cucina si fondono in un lavoro di team, caratterizzato sempre dalla personalizzazione di ogni evento e dalla cura dei dettagli, alla quale ci dedichiamo con entusiasmo genuino. Desideriamo infatti interpretare con la massima attenzione le mutevoli esigenze del cliente, offrendo la possibilità di rendere davvero unico e memorabile ogni evento. Creatività, esperienza ed organizzazione sono alcuni dei nostri punti di forza». M.C.

Hotel Bernini Bristol Piazza Barberini 23 - 00187 Roma Tel. 06488931 - fax 064824266 reservationsbb@sinahotels.com - www.sinahotels.com 11-12 2012

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Hotel Capo d’Africa Una posizione centralissima e un panorama a 360°, puntando sul settore Mice in maniera originale e trasversale. Perché il vero viaggiatore si conquista con stile

Unique Studio Suite

nuances accoglienti. Dispone di 65 camere, superior, de-luxe e premier tra cui la “Unique Studio Suite”, un’ampia camera dalle calde tonalità del legno, con pavimento in parquet e terrazza privata attrezzata. Curatissimi i dettagli d’arredo e le facilities dedicate, con connessione Internet, coffee and tea corner e una prestigiosa linea cortesia molto gradita dalla clientela femminile.

Proposte originali per un turismo di tendenza L’Hotel Capo d’Africa non tradisce la sua vocazione Mice, approfittando anche della sua posizione centrale. Dispone infatti di 3 sale riunioni polivalenti e multifunzionali, tutte con luce naturale per una Un boutique hotel dal design contemporaneo, all’interno di una struttura dei primi del secolo scorso, una facciata elegante cui fanno da cornice due scenografiche palme. Ecco una location di quelle da non perdere per godere delle ricchezze della Città Eterna, ad un passo dal cuore della Roma Imperiale, tra la Domus Aurea, il Foro Romano e il Colosseo. Perché l’Hotel Capo d’Africa è un luogo dove il tempo riprende il suo ritmo più naturale, complice soprattutto una terrazza godibile tutto il giorno, dalla colazione fino a tarda sera, incorniciata da piante di limoni, melograni e ulivi, da cui si gode da un lato un panorama della città antica, dall’altro una vista privilegiata dei monumenti medioevali e del verde nelle ville limitrofe. Un hotel pieno di fascino, oggi, punto di riferimento di uno dei quartieri più vivaci e alla moda della Capitale. Gli ambienti dell’Hotel sono contraddistinti da un design moderno, funzionale e dalle

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capienza massima di 60 persone. A questo si aggiunge, come accennato, lo spazio della Terrazza, una cornice ideale per eventi glam, feste private e ricevimenti grazie alla vista panoramica, dove ogni occasione viene curata nei minimi dettagli dallo staff dedicato dell’Hotel con la possibilità di variegate personalizzazioni nell’allestimento. La bella stagione si apre con “SpaghetTiamo”, pasta-bar con showcooking, un’iniziativa all’insegna del lifestyle alla riscoperta dell’eccellenza artigianale italiana, in collaborazione con pastifici rinomati, giacimenti della nostra tradizione gastronomica. È in questa direzione che il management dell’hotel continua a investire, in linea con quelli che sono i trend più apprezzati e dinamici del

turismo internazionale, complice un servizio di conciergerie estremamente efficiente. «Ci piace privilegiare strategie di marketing innovative, cucite su misura in base alle esigenze del turismo business e leisure che sceglie le nostre strutture», spiega il director of sales & marketing Alessandra Laterza. Particolarmente gradite dai meeting planner anche le proposte per visitare la Capitale, come un originalissimo “Servizio Risciò” per portare a spasso gli ospiti soprattutto per il centro storico, una zona altrimenti off limits, riprendendo il concetto del turista come viaggiatore e per apprezzare innumerevoli scorci delle strade del centro di Roma. «Andare incontro ai desideri dell’ospite», conclude Alessandra Laterza, «anzi, direi quasi anticiparli, rappresenta uno stimolo continuo a migliorare, un costante up grade del nostro servizio, garantendo per di più una forte fidelizzazione del cliente, sia corporate che leisure. Il Capo d’Africa è una piccola gemma, dalle infinite sfaccettature. A noi il compito di farle brillare tutte, sempre con un tocco di stile». S.l. Hotel CaPo d’afriCa Via Capo d’Africa 54 - 00184 Roma Tel. 06772 801 - fax 0677280801 Ufficio Prenotazioni: tel. 06594848 - fax 06 32111478 www.hotelcapodafrica.com - info@hotelcapodafrica.com 11-12 2012

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Hotel Quirinale Meeting d’atmosfera in ambienti eleganti per uno degli alberghi più raffinati della Capitale, complici strategie attente e lungimiranti nel valorizzare le proprie risorse

L’Hotel Quirinale è da sempre sinonimo di tradizione e grande ospitalità, indipendente e italiana, un’arte dell’hotellerie d’altri tempi fatta di cortesia e affabilità, respirata in ambienti d’eccezione in uno dei più antichi alberghi della Capitale, incastonato a metà di via Nazionale a pochissimi passi dalla Fontana di Trevi, via Veneto e Piazza di Spagna. Ma qual è il segreto che ha permesso all’Hotel di mantenere una qualità così alta, malgrado le dinamiche fortemente competitive del turismo di oggi? «Direi che due sono le cose fondamentali», ci risponde l’Amministratore Delegato Johanna Fragano (foto), «da una parte la grande fiducia che abbiamo avuto dagli azionisti della nostra società, che hanno continuato ad affiancarci in momenti difficili permettendoci di mantenere i nostri altissimi standard di qualità; dall’altra, ugualmente se non più importante, l’eccezionale supporto che

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abbiamo avuto da tutto il nostro staff, che si è molto adoperato per garantire ai nostri ospiti un servizio ricercato al di sopra delle aspettative, forse oggi il nostro reale punto di forza». Un dato oggettivo innegabile per un albergo di lusso come l’Hotel Quirinale, dove la vera differenza è il servizio. «Negli ultimi anni», continua la Fragano, «abbiamo scelto ed avuto la possibilità di fare molta formazione per il nostro personale, un’opportunità resa più concreta dal sostegno del Fondo For.Te, che ci ha permesso di rivitalizzare tutti i livelli del nostro staff, dai team building ai capi servizio, per esempio garantendo un’accoglienza multilingue, permettendoci oggi di avere un personale motivato e preparato, come ci confermano le ultime rivelazioni dal circuito brand reputation». Nei grandi saloni dell’Hotel spesso si ha la piacevole sensazione di tornare ad atmosfere di altri tempi: specchi, colonne, mobili antichi e velluti rossi lasciano trasparire con gusto cura e attenzione per ogni dettaglio. Lo stile Impero è protagonista assoluto delle 209 camere, con pavimenti in legno e alti soffitti, ma tutte sono modernamente attrezzate e rivisitate nell’arredamento, fornite di ogni comfort tecnologico con accesso ad internet veloce, televisione satellitare e pay tv, telefono diretto, saletta fitness a disposizione dei clienti, con una strategia vincente che ha scelto da tempo di mantenere la tradizione arricchendola di servizi destinati al mondo business e Mice. «La nostra vocazione meeting», sottolinea Johanna Fragano, «è caratterizzata da una atmosfera fortemente leisure. Prima di tutto, la posizione dell’Hotel è strategicamente vicina


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al centro della città; questo rende più forte e inaspettato il contrasto con l’atmosfera completamente rilassata e gradevole dei nostri ambienti, una vera oasi di pace, gratificata anche da un suggestivo giardino interno. Sembrerà paradossale, ma questo è diventato nel tempo un elemento piacevolmente distintivo. I nostri clienti business, specialmente stranieri, apprezzano di trovarsi nelle sale di un antico palazzo romano ed ogni evento diviene più gradevole. A questo, però, affianchiamo un’offerta fortemente differenziata, che ci permette di andare incontro in maniera trasversale alle dinamiche del turismo internazionale». L’Hotel Quirinale è infatti il luogo ideale dove organizzare cerimonie, meeting e congressi. Per favorire la clientela business, tutte le aree comuni, le sale meeting e le camere dell’hotel sono cablate con wi-fi gratuito. Una splendida sala d’epoca, nei colori del bianco e del verde tenue, funge da plenaria per eventi di rilievo con capienza fino a 250 persone, sempre in luce naturale e sempre con facile accesso. A questa si aggiungono un’ampia galleria, tre salette di sostegno fino a 35 posti e il Salone Impero, utilizzato generalmente per cocktail formali fino a 350 ospiti. Sia per i banchetti che per le cene di gala è a disposizione il “Ristorante Rossini”, un sofisticato spazio che si apre con un’ampia vetrata sul raffinato giardino interno. «Stiamo investendo molto sull’offerta gastronomica dell’hotel», continua la Fragano, «per mantenere vivo nella clientela il piacere di tornare nella nostra dimora durante le varie ore del giorno. Abbiamo una vasta scelta di menù alla carta, ma anche ideato snack

e quick lunches con idee semplici ma raffinate». Rinomata è l’organizzazione dell’Hotel Quirinale negli eventi enogastronomici, con serate di degustazione vini o eventi a tema su specialità regionali, stagionali o internazionali, complici appuntamenti culturali di prestigio grazie alla vicinanza e collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma. Tra questi, il tradizionale appuntamento in costume del “Ballo dell’800”, che annualmente riempie di fascino le grandi sale a tempo di valzer, polka, mazurka e quadriglie. «Siamo in una città che ha ancora grandi margini di miglioramento e potenziamento nel settore turistico», conclude l’ad, «uno sviluppo che, se qualificato e competitivo, potrebbe dare ancora più lustro a una delle mete più visitate al mondo». t.r.

Hotel Quirinale Via Nazionale 7 - 00184 Roma Tel. 064707827/804 - fax 064820099 - www.hotelquirinale.it booking@hotelquirinale.it - info@hotelquirinale.it 11-12 2012

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InterContinental De La Ville Un location esclusiva nel cuore di Roma, leader nell’ospitalità leisure e business grazie all’IC Meetings e alle proposte uniche della Insider Collection

Un soggiorno nella città eterna è sempre un viaggio nel tempo, tra emozioni, arte, cultura e incantevoli scorci. Ma se si sceglie la location esclusiva dell’InterContinental De La Ville, con la sua prestigiosa posizione sulla sommità della scalinata di Trinità dei Monti, ecco che Piazza di Spagna, via Condotti e il cuore della Capitale non hanno più segreti. L’albergo, con le sue 192 camere e suites, è situato in uno storico palazzo del sedicesimo secolo in stile neoclassico e offre numerose terrazze con giardini pensili, fino alla “Terrazza degli Imperatori” che, dal sesto piano, regala un panorama mozzafiato su Roma. Tutte le camere sfoggiano una raffinata

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eleganza neoclassica con l’aggiunta di motivi rinascimentali. Alcune stanze affacciano sul tranquillo giardino interno mentre altre, come le executive room, su splendidi scorci di panorama. Ancora più esclusive sono le suite con area salotto, terrazza, camino in marmo bianco e pianoforte a coda Bernstein, dettagli unici che impreziosiscono l’arredo. A questi ambienti raffinati, sempre accompagnati da un servizio esclusivo, l’Intercontinental De La Ville accosta un’eccellente proposta gastronomica che esalta la varietà e la genuinità dei prodotti italiani attraverso una cultura della tavola tipicamente mediterranea, naturale ed essenziale. Al secondo piano dell’albergo, in un ambiente riservato dalle ampie vetrate interne, si trova il ristorante “La Piazzetta”. Luogo ideale per momenti di lavoro e di piacere, vi si può degustare una ricca colazione, un pranzo a la carte o un’elegante cena. Da ricordare, il “Cafè De La Ville”, accogliente e raffinato salotto, ideale per intrattenersi per un piccola pausa pomeridiana. Un’offerta gastronomica più contemporanea e poliedrica si può gustare sulla “Terrazza degli Imperatori”. InterContinental Meetings è invece l’esclusivo valore aggiunto per il turismo business offerto alle aziende per raggiungere risultati ispirati dalla stretta sinergia tra sessioni di lavoro, partecipanti e location. La qualità, la posizione e la cura dei particolari fanno dell’InterContinental De La Ville la sede ideale per eventi di piccoli e medie dimensioni, di lavoro o di alta rappresentanza. Quattro sale completamente attrezzate sono a disposizione con i loro 300 metri quadrati di superficie: la “Sala Alessandra” e la “Sala Rotonda”, ideali per incontri prestigiosi con la loro


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architettura neoclassica, l’illuminazione naturale e l’apertura sulla terrazza-giardino dell’albergo; la “Sala Sistina” e la “Sala Europa”, più raccolte, per incontri improntati alla massima efficienza tecnica. Un team di esperti è sempre a disposizione per offrire un servizio efficiente e personalizzato. Rapido il controllo della disponibilità e la trasparenza dei prezzi; strumenti tecnologici innovativi, come quelli virtuali e interattivi, sono solo alcuni dei punti di forza messi a disposizione per la realizzazione di meetings su misura. «L’InterContinental Meetings», conferma il direttore Ciro Verrocchi, «è un progetto con il quale stiamo realizzando eventi unici, formativi e motivanti, sempre legati alle specificità del territorio. Un’idea innovativa e vincente, che ha aumentato l’interesse delle le aziende per la pianificazione di eventi chiavi in mano, una proposta che si pone come naturale trait d’union tra il turismo business e quello leisure grazie ad una serie di offerte uniche, le “Insider Collection”».

Cinque le “Insiders” da poter scegliere, pensate per creare un legame con la città e le eccellenze del made in Italy: Locations, vivere l’incanto dell’Alta Moda nella storica sede dell’atelier delle Sorelle Fontana, ammirando una collezione unica di duemila figurini e un ricco archivio fotografico; Breaks, scoprire “l’arte di fare il caffè” e i principi nutrizionali di genuinità e qualità dei prodotti della dieta mediterranea; Community, teambuiding di ispirazione greeen per la sostenibilità dell’ambiente nella Pineta di Castel Fusano; Speakers, scoprire i tesori archeologici con ricostruzioni di carattere storico in albergo o sul sito, scegliere lezioni musicali o performance dal vivo; Interactions, originali esperienze sul campo, come essere gladiatore per un giorno o girovagare per le vie di Roma su una Vespa d’epoca come Gregory Peck e Audrey Hepburn. Un soggiorno unico, in ambienti eleganti di massimo comfort, in grado di emozionare l’ospite con sensazioni uniche. C.C.

TRY INTERCONTINENTAL MEETING È un pacchetto promozionale disponibile per tutti gli eventi meeting in programma fino al 31 dicembre 2013 presso l’Hotel. L’offerta non solo include accessi internet per tutti i delegati, ma anche un’esperienza Insider Break, e l’adesione al Priority Club® Rewards con tre punti per ogni euro di spesa. Info a: romha.sales@ihg.com.

InterContInental De la VIlle roma Via Sistina 69 - 00187 Roma Tel. 0667331 - fax 066784213 - www.ichotelsgroup.com 11-12 2012

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Polo Congressuale Bettoja Hotels Un luogo di incontro e uno dei punti di riferimento del Mice nel cuore di Roma, al centro del mondo, all’avanguardia nei servizi tecnologici

Sopra, due ambienti dell’Hotel Massimo D’Azeglio. Sotto. l’Hotel Mediterraneo

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Il Gruppo Bettoja Hotels, forte di un’ospitalità di grande tradizione, si conferma come uno dei più importanti punti di riferimento per il turismo congressuale a Roma, grazie anche alla disposizione e alla logistica delle sue quattro strutture, tutte centralissime, adatte quindi non solo al turismo leisure, abituato alle ricercate e accoglienti atmosfere degli alberghi del Gruppo, ma anche al turismo d’affari, che trova nel Polo Congressuale Bettoja un’offerta unica, articolata e di grande attrattiva nel cuore della Capitale per ogni tipologia di evento. Il Gruppo Bettoja Hotels, uno degli ormai pochi esempi di catena totalmente privata, vede le sue origini nel 1875 quando la famiglia Bettoja, piemontese di origine, acquista il Ristorante Massimo D’Azeglio. In seguito, visto il grande e repentino sviluppo della zona della Stazione Termini, la famiglia decide di comprare il resto del palazzo trasformandolo in albergo, l’Hotel Massimo D’Azeglio. Il secondo acquisto è l’Hotel Mediterraneo, segue poi l’Hotel Atlantico

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ed infine l’Hotel Nord. Oggi, i quattro alberghi rappresentano un’offerta funzionale ed esclusiva. L’attenzione al cliente e la cura nella gestione dei servizi sono i tratti distintivi del Gruppo che, con 661 camere, 14 sale meeting&eventi, 2 ristoranti, 2 roof garden e una cantina storica, propone un’articolata offerta per riunioni e convegni a Roma. Le sale meeting possono ospitare da 8 a 180 persone con una capacità complessiva di circa 700 posti. Tutte le strutture sono dotate di connessione internet wi-fi gratuita per i propri clienti. La location, inoltre, è un altro punto di forza del Polo, grazie alla vicinanza con i maggiori snodi della viabilità capitolina, a pochi passi dalla Stazione Termini, in una zona non ZTL, ben servita dai mezzi di trasporto, con facile accesso alle zone business e leisure di Roma. Ma quali sono le caratteristiche degli Hotels Bettoja? Brilla, fra tutti, l’Hotel Massimo D’Aze-


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glio, che ha saputo mantenere nel tempo l’atmosfera di raffinata eleganza che ne costituisce la cifra distintiva. Per la clientela business mette a disposizione tre aree dedicate, tra cui la nuova “Sala d’Azeglio”, dotata di attrezzature tecnologiche all’avanguardia, in grado di ospitare fino a 90 persone. Nello stesso albergo si trova anche lo spazio più ampio disponibile nel Polo, il grande “Salone Risorgimento”, punto di incontro ideale per meeting e congressi: ha una superficie di 168 mq con una capienza massima di 180 persone ed è attrezzato con le ultime tecnologie audiovisive. La sala adiacente, “Umberto I”, infine, può ospitare colazioni o pranzi di lavoro riservati. Particolare, la Cantina Storica, con la sua pregiata collezione di vini, ambiente ideale per cene di gala o eventi conviviali immersi in un’atmosfera esclusiva. L’Hotel Mediterraneo è invece un’elegante edificio art decò di dieci piani, che ne fanno la struttura ricettiva più alta del centro storico e dalla cui terrazza, il Roof Garden, che può ospitare eventi conviviali fino a 100 persone, è possibile abbracciare con lo sguardo l’intera città. L’hotel è il punto di arrivo perfetto per organizzare meeting nazionali e internazionali. Qui si incontrano in armonia arte, storia e business. Struttura di punta del Gruppo, dispone di 6 sale polifunzionali per meeting ed eventi tra cui: la “Sala Mediterraneo”, 90 metri quadrati e capienza massima di 80 persone; la “Sala Lago Maggiore” 72 metri quadrati e capienza massima di 50 persone, chiamata così per via della sua forma ovale; la “Sala Tirreno” 38 metri quadrati e capienza massima di 30 perso-

Qui sopra, tre immagini dell’Hotel Nord. In basso, l’Hotel Atlantico

ne, usata per piccole riunioni d’affari o colloqui di lavoro; la “Saletta Savoia”, che può ospitare fino a 6/8 persone e viene utilizzata per piccoli progetti e riunioni d’affari riservate. Anche l’Hotel Atlantico, offre due sale riunioni funzionali e illuminate dalla luce naturale, la “Sala Gialla” e la “Sala Cavour”, entrambe a piano terra con rispettivamente una superficie di 35 e 46 metri quadri. La prima accoglie 20 persone, la seconda fino a 50. Godono di una luce naturale e i pavimenti sono tutti in pregiato parquet. Di più recente costruzione, infine, l’Hotel Nord, che dispone di un ampio Centro Convegni dal design contemporaneo, dotato di tre sale con diverse capienze: la “Sala Planetario”, di 45mq per 45 persone a platea; la “Sala Diocleziano” di 35mq per 30 persone a platea e la “Sala Massimo”, di 36mq per 30 persone a platea. Altro ambiente spesso utilizzato per pre e post congress o per l’organizzazione di aperitivi e buffet è il Roof Garden “La Limonaia”, con vista sul Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo e sulle Terme di Diocleziano. C.C. Bettoja Hotels Via Cavour 18 - 00184 Roma Tel. 064870270 - fax 064824976 Numero Verde Nazionale: 800 860004 E-mail: hb@bettojahotels.it - www.bettojahotels.it 11-12 2012

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Roberto Naldi Collection Ambienti regali e standard di qualità di livello internazionale negli Hotels di Roberto Naldi, dove il lusso è in armonia con location esclusive e delizie gastronomiche

Il Parco dei Principi Grand Hotel & Spa e, a destra, Roberto Naldi

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La Roberto Naldi Collection è un portfolio esclusivo di cinque alberghi lusso dal carattere fortemente italiano e dallo spirito internazionale, di cui Roberto Naldi è presidente: il Parco dei Principi Grand Hotel & Spa, l’Hotel Splendide Royal e l’Hotel Mancino 12 a Roma, lo Splendide Royal e il Grand Hotel Eden a Lugano, due location geograficamente distanti ma sinergicamente vicine, legate da una filosofia comune, basata sul perfetto connubio tra costante innovazione e forte legame con la tradizione.

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Imprenditore lungimirante e discendente da una famiglia che ha un posto di rilievo nella storia dell’hotellerie di lusso italiana, Roberto Naldi ha voluto che i suoi hotels si distinguessero per storicità delle strutture, eleganza negli arredi e ospitalità ricercata con il massimo comfort, avvalendosi di un team di professionisti con un’esperienza internazionale. Tre gli ele-


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menti fortemente distintivi: vista incantevole, ristorazione ad altissimi livelli, centralità logistica degli Hotels. La prima è la caratteristica più evidente, che contraddistingue il marchio del Gruppo, dalla posizione in prima fila degli Hotel di Lugano, quasi nobili case private con uno sguardo privilegiato sul Lago, fino alla vista panoramica degli alberghi di Roma, immersi nel verde e nella storia della Capitale. La ristorazione è un vero fiore all’occhiello del Gruppo, inteso non solo come esclusiva scelta delle materie prime elaborate da chef di rinomanza internazionale, ma anche come canale preferenziale per entrare in sintonia con il territorio, anticipando il desiderio dell’ospite a lasciarsi stupire e coinvolgere in emozioni gastronomiche ricercate. Infine, la centralità, intesa come posizione logisticamente strategica, ad un passo dal cuore pulsante delle rispettive località, per rendere l’ospite uno spettatore privilegiato di ogni happening di suo interesse.

Parco dei Principi Grand Hotel & Spa Cornice ideale per incontri ed eventi speciali, con una SPA premiata come migliore centro benessere, il Parco dei Principi Grand Hotel & Spa è un’oasi nel cuore urbano di Roma, affacciato su Villa Borghese e a pochi passi da via Veneto, in uno degli angoli più ricercati della Capitale. «Siamo un punto di riferimento unico», conferma il Direttore Gerardo Fruncil-

lo, «un rifugio amato da politici e celebrità di tutto il mondo, e una location ideale per un soggiorno esclusivo all’insegna del lusso e della discrezione». L’Hotel è anche il quartier generale della Roberto Naldi Collection. Grande attenzione anche alla gastronomia, grazie ad un raffinato ristorante con cucina mediterranea, e all’area benessere, con la Prince Spa, un esclusivo spazio di 2.000 mq concepito per garantire la tranquillità e l’intimità dei suoi ospiti, dotato di una maestosa piscina interna di 25mt depurata ad ozono. Il Parco dei Principi offre 179 camere eleganti e confortevoli. Particolari le 24 suites e unica nel suo genere la Royal Suite, un appartamento di 350 mq con terrazzo panoramico e cucina privata.

Due ambienti dell’Hotel Splendide Royal. In basso, a sinistra, Gerardo Fruncillo, direttore del Parco dei Principi

Hotel Splendide Royal - Roma Ambienti lussuosi e accoglienti e una terrazza mozzafiato con uno splendido panorama di Roma per lo Splendide Royal, frequentato da chi privilegia il servizio e le atmosfere che caratterizzano solo gli 11-12 2012

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mere, 7 junior suite, 9 suite e una Presidential Suite, di cui molte con spaziose terrazze con una splendida vista sul verde di Villa Borghese.

Hotel Mancino 12 - Roma Tre immagini dell’Hotel Mancino 12. In basso, Nicolaas Wiemeijer, Direttore dello Splendide Royal

hotel più esclusivi, un cinque stelle lusso in via di Porta Pinciana, a due passi da Via Veneto, nel cuore nobile e culturale della Capitale. Boiseries alle pareti, stucchi dorati, specchi e giochi di luce contribuiscono a creare una dimensione magica, avvolgente ed esclusiva, un fascino d’altri tempi. Rinnovato da una sapiente ristrutturazione, «lo Splendide Royal», afferma il Direttore Nicolaas Wiemeijer, «è un albergo simbolo della migliore tradizione dell’ospitalità italiana di livello internazionale. Il nostro punto di forza è senz’altro il Ristorante Mirabelle, una delle più belle ed eleganti terrazze gourmet di Roma». Portato tra i top della città dall’indiscussa professionalità di Bruno Borghesi, un vero maestro di stile. Il Ristorante Mirabelle dispone di 130 coperti di cui 40 sulla terrazza. Lo Splendide Royal di Roma mette a disposizione 52 ca-

Di recentissima apertura l’Hotel Mancino 12, nuova perla della Roberto Naldi Collection, a pochi passi dalla Fontana di Trevi, in una posizione unica del centro di Roma, vicino al rinascimentale Palazzo Guglielmi e a Piazza Venezia. Qui è la posizione strategica il vero punto di forza, perfetta per chi cerca un Hotel sia per soggiorni di lungo periodo sia per un weekend nel cuore della Capitale. All’ultimo piano, l’esclusiva Suite con balconcino panoramico è una location speciale per assaporare l’atmosfera della città dall’alto. Le camere dell’hotel accolgono l’ospite con eleganza e intimità, ideale per vivere il centro di Roma con grandi energie. «Negli alberghi del mio Gruppo», conclude Roberto Naldi, «l’ospitalità e l’accoglienza personalizzata tipiche degli hotel di proprietà si sposano nella massima armonia con l’alta professionalità e gli standard qualitativi elevati che caratterizzano le più prestigiose catene alberghiere internazionali. Per questo ho voluto creare alberghi lussuosi e regali, connotati allo stesso tempo da un’atmosfera calda e familiare». C.C. RobeRto Naldi ColleCtioN Via G. Frescobaldi 5 - 00198 Roma Tel. 06854421 - fax 068845104 www.robertonaldicollection.com info@robertonaldicollection.com

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Le favole oggi non terminano piĂš a Mezzanotte. Cominciano.

Organizza il tuo evento da favola a Palazzo Mezzanotte. Anche di giorno! In Piazza Affari, nel cuore di Milano, la storica sede della Borsa vi aspetta per valorizzare ogni vostro evento: congressi, presentazioni, corsi di formazione, cene di gala, sfilate di moda, concerti, in una cornice unica di eleganza e prestigio. L’ambiente polifunzionale e la grande capacità organizzativa sono a vostra disposizione per soddisfare ogni tipo di esigenza e rendere indimenticabile il ricordo di quel giorno.

Piazza degli Affari, 6 Milano palazzomezzanotte.it


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Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotels&Resorts Con il più grande, raffinato ed attrezzato spazio Mice nel centro di Roma il Resort rende ogni evento davvero speciale

Se si è alla ricerca della vera tradizione dell’ospitalità, ispirata alla raffinatezza e all’eleganza sofisticata, di una location d’eccezione, fatta di grandi spazi e di atmosfere uniche, ma soprattutto di un servizio impeccabile e curato nei particolari, un posto d’onore spetta al Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels&Resorts di Roma, vera e propria leggenda dell’hotellerie di lusso. Negli ultimi anni, l’Hotel è riuscito ad accrescere la sua offerta Mice in maniera costante, ricca e flessibile, i cui risultati in termini di ricezione e gradimento sono davvero senza precedenti. Questo, grazie alle eccezionali potenzialità del suo Centro Congressi. È infatti il più grande spazio Mice che un hotel di lusso possa offrire nel cuore di Roma, con saloni e spazi meeting tra i più eleganti, dinamici e tecnologicamente avanzati d’Europa. Oggi si conferma come scelta ideale per ogni business traveller – premiato di recente ai World Travel Awards 2012 nella categoria Leading Business Hotel per l’Italia – grazie alla perfetta combinazione di elevatissimi standard di servizio, all’ineguagliabile comfort di camere e suite, a spazi meeting flessibili oltre che ad una prestigiosa

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offerta gastronomica e alla cordialità e disponibilità dei suoi 400 team member. Situato all’interno di uno splendido parco mediterraneo di sei ettari, il Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels&Resorts è un’oasi privilegiata per il viaggiatore. L’Hotel, con il suo esclusivo panorama su Roma, è dotato di 370 camere, tutte con balcone privato, tra cui 25 sontuose suite. Dispone inoltre di due piani dedicati alle camere Imperial, che offrono accesso gratuito all’Imperial Club e che possono essere prenotate per gruppi incentive di alto livello, oppure riservate al top management delle grandi aziende che organizzano meeting prestigiosi. Inoltre, è dotato di un ampio parcheggio interno e uno esterno in grado di ospitare in totale 15 pullman e circa 150 automobili, risorse fondamentali per l’organizzazione logistica di grandi eventi. Cuore della struttura, il Centro Congressi. Con un ingresso indipendente, è articolato su più livelli e si estende su quasi 9.000 mq suddivisi in 25 sale meeting e breakout areas, che possono accogliere fino a 5.500 delegati. Ogni spazio offre una grande flessibilità di allestimento e con la possibilità di dotarlo della tecnologia più avanzata arrivando


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ad ottenere una grande personalizzazione delle sale. Inoltre, l’hotel rimane all’avanguardia sul mercato grazie alle ottime soluzioni commerciali “value for money” che coniugano il valore intrinseco del brand Waldorf Astoria con idee su misura per le aziende sempre più esigenti e attente ai costi di eventi e convegni. Posto d’onore al Salone dei Cavalieri, un’immensa area senza colonne di circa 1.600 mq, capace di accogliere fino a 2.100 ospiti in allestimento a teatro e suddivisibile all’occorrenza in 4 sezioni più piccole totalmente insonorizzate, con possibilità di creare ambientazioni a tema (come il “Toga Party”, in ambientazione Roma Antica, o il “Rugantino”, per ritrovarsi in una Trastevere del XIX secolo) e di installare strutture sospese. Grazie a luci Led Rgb a scelta e pannelli sulle pareti, il Salone può cambiare proporzioni e atmosfere a seconda delle esigenze: in più, alcuni servizi tecnici sono offerti gratuitamente, come l’impianto luci, gli schermi per proiezioni e le casse audio. Nel Salone si possono inoltre ammirare alcune importanti opere d’arte: 6 rarissimi arazzi fiamminghi risalenti al XVII e XVIII secolo, in una formula in cui l’arte incontra la tecnologia al servizio degli eventi. La Sala Michelangelo è situata invece accanto alla lobby principale, ed è il luogo ideale in cui organizzare un cocktail party, un pranzo o una cena a buffet. Ha un’area di 590mq e può accogliere fino a 500 ospiti in piedi e 400 in allestimento a teatro. Splendida ed elegante anche la Sala Belle Arti, che con un’area di 460mq può accogliere fino a 350 ospiti in allestimento a teatro e 430 persone a banchetto. Location esclusive anche: la Terrazza degli Aranci, una delle più famose e richieste soprattutto per il magnifico panorama che offre: dalla terrazza, cui si accede attraverso le vetrate scorrevoli, è possibile ammirare la Città Eterna, con la cupola di San Pietro che spicca tra i tetti. L’atmosfera della sala, elegante e raffinata, è perfetta per l’organizzazione di ricevi-

menti, cocktail-party e banchetti e che può accogliere fino a 300 ospiti per un ricevimento in piedi oppure fino a 200 serviti a tavola; e la Terrazza Monte Mario, impreziosita da raffinati dettagli di stile. Con un’area di 270mq, qui sono possibili ricevimenti fino a un massimo di 350 ospiti. Per piccoli gruppi Mice fino a 18 ospiti, si può provare l’esclusiva esperienza del Ristorante “La Pergola” regno dello chef Heinz Beck, situato all’ultimo piano ed unico a Roma ad essere stato premiato, per il settimo anno consecutivo, con 3 Stelle Michelin. Non c’è quindi da stupirsi se Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels&Resorts, sia una meta privilegiata anche per esclusivi “Wedding Party”. Glamour, romantico, minimal-chic o natural, le proposte dell’hotel si adattano ad ogni desiderio, complice una miriade di dettagli personalizzati e, come sempre, uno staff altamente qualificato e un team dedicato, per vivere una giornata indimenticabile. Perché il segreto del prestigio del Rome Cavalieri è proprio questo: rendere indimenticabile e speciale ogni evento, per una esperienza unica che rimane nel tempo. C.A.

Rome CAvAlieRi, WAldoRf AstoRiA Hotels&ResoRts Via Alberto Cadlolo 101 - Roma Tel. 0635091 - www.romecavalieri.it RomeCavalieri.Events@waldorfastoria.com

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Roscioli Hotels Una grande tradizione di famiglia che si appresta a festeggiare gli ottant’anni di attività, sempre nel segno dell’innovazione, dell’eleganza e di una eccezionale proposta Mice ne per l’hotellerie di lusso e per la grande ospitalità. Una tradizione di famiglia su cui il capostipite, Franco Roscioli, ha puntato fin dagli inizi.

Una storia italiana

Sopra, il BEST WESTERN Hotel Universo. In basso, a sinistra, il BEST WESTERN Hotel President e, a destra l’Hilton Garden Inn Hotel Claridge

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Se con “tradizione” si intende un servizio ad personam, in cui l’ospite è davvero protagonista, sempre con uno stile innovativo e nel rispetto di tutti i canoni di sicurezza, allora quella dei Roscioli Hotels – gruppo alberghiero capitolino di grande prestigio – è una tradizione che dura da tempo, da ben quattro generazioni, per l’esattezza. Presente nella capitale con 5 hotel a quattro stelle – tutti in posizione ideale, sia per il turismo leisure che per quello business e congressuale – il brand della famiglia Roscioli si appresta infatti a festeggiare gli ottant’anni di attività, quasi un secolo di autentica passio-

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È nel 1932 che il padre di Franco, Giuseppe Roscioli, dopo diverse esperienze in alberghi all’estero (Nizza e Zurigo) arriva a Roma in compagnia della moglie Annamaria PalIavicini e del piccolo Dario. Alcuni conoscenti fanno presente a Giuseppe la possibilità di acquistare una pensione, situata al secondo piano di un edificio in stile umbertino con altre attività in via Massimo d’Azeglio, vicino alla Stazione. L’acquisto però presupponeva per Giuseppe la vendita dell’Hotel Cyrnos a Nizza, e fu quindi Annamaria, con il marito lontano, ad acquistare le dodici camere che diventeranno nel 1933 la “Pensione Universo”, una delle poche che, allora, aveva il pregio di garantire acqua corrente calda e fredda. La nuova società proprietaria della “Pensione Universo” si chiamò quindi Roscioli-PalIavicini. Gli anni Trenta videro l’albergo molto frequentato da coppie di sposi in viaggio di nozze, ma non mancavano ospiti illustri, in particolar modo nel suo ristorante: fino a trent’anni fa i camerieri più anziani si ricordavano ancora del Principe Umberto a cena nel grande salone. Nel 1943 l’Universo, come molti grandi alberghi romani, fu requisito dalle


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CINQUE HOTEL PER UN UNICO STILE

forze militari tedesche durante l’occupazione nazista nella città, per ospitare il comando di tappa dell’esercito e più tardi, il tribunale militare. Nel 1944 fu, invece, occupato dagli Inglesi. Il dopoguerra, difficile nell’immediato, richiese un duro lavoro di restauri: i risultati furono all’altezza delle aspettative, e la vita dell’Universo riprese nel 1947 ancora più vivace di prima, con feste, banchetti, tè danzanti, veglioni, convegni, congressi. Le frequentazioni si fecero mondane, con attori e sportivi famosi, ma anche politici e personaggi della cultura italiana e internazionale. Nel 1956 l’Hotel Universo aprì l’ingresso principale in via Principe Amedeo e nel 1962 divenne di 1° categoria. Il suo ristorante diventò una meta fissa per gli amanti della cena dopo-teatro, soprattutto per gli artisti del vicino Teatro dell’Opera. Intanto, i quattro figli di Giuseppe iniziarono a lavorare, tutti come voleva il capostipite partendo dalla gavetta nell’albergo di famiglia, specializzandosi poi in lunghi soggiorni all’estero (Inghilterra, Francia, Svizzera, Austria, Germania), dove Franco ebbe l’intuizione della necessità di dotare l’albergo di sale-conferenza. La filosofia della catena alber-

Il Gruppo Roscioli Hotels vanta un’offerta Mice d’eccezione, con uno dei più grandi centri congressi in grado di ospitare fino ad un massimo di 800 partecipanti; 27 sale in totale, ideali per accogliere meeting, convention e banchetti. Lo storico Hotel Universo, oggi BEST WESTERN, offre 9 moderne sale business di varie dimensioni, assicurando un servizio personalizzato per un totale di più di 800 ospiti e un fitness center dove potersi rilassare. Non lontano dalla Stazione Termini, invece, si trova il BEST WESTERN Hotel President, business oriented, struttura attualissima del gruppo Roscioli recentemente ristrutturato. In una delle zone più eleganti di Roma, nel quartiere Parioli, ecco invece l’Hilton Garden Inn Hotel Claridge: a disposizione degli ospiti, fitness center, 93 camere e alcune splendide Junior Suite, tutte estremamente silenziose. L’Aris Garden Hotel è invece la cornice ideale per ricevimenti e feste, immerso com’è in uno splendido giardino con piscine e fitness center situato in posizione strategica vicino l’aeroporto di Fiumicino. Un particolare riguardo per il BEST WESTERN PREMIER Royal Santina, vicino alla Stazione Termini dove le scelte di design e l’utilizzo di materiali innovativi e sperimentali, lo rendono unico nel suo genere.

ghiera romana è stata sempre quella di creare un prodotto all’altezza degli standard richiesti dal mercato, in termini di efficienza e di qualità, e nel rispetto dell’ambiente. «Attenzione ai dettagli, standard di formazione elevati, ristorazione internazionale: sono questi i principi che guidano le nostre scelte professionali», ci conferma il presidente del Gruppo Franco Roscioli, «scegliere un nostro hotel significa non solo ricercare un prodotto di alto profilo, ma anche condividere un certo stile di vita, basato sulla qualità dei dettagli che lasciano un’emozione». m.F.

Sopra, Aris Garden Hotel. Qui sotto, BEST WESTERN PREMIER Royal Santina

Roscioli hotels Roma Direzione Commerciale: Via Marsala 22 - 00185 Roma Numero verde 800 840000 www.rosciolihotels.it - email: rhr@rhr.it 11-12 2012

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Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resort Anima green e grande offerta gastronomica per un Resort vivibile davvero ogni giorno alle porte della Capitale Lontano dal traffico e dal caos cittadino, lo Sheraton Golf Parco de’ Medici può rivendicare di diritto la sua natura di autentico golf resort. È il più grande branded hotel d’Italia, raggiungendo una offerta d’eccezione sia per il turismo leisure che business con le sue 836 camere accessoriate, 42 meeting rooms, 4 ristoranti, 4 bar e un splendido campo da golf da 27 buche di richiamo internazionale. Il tutto in 80 ettari di verde a pochi chilometri dal centro della città, dalla Nuova Fiera Di Roma e dall’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Festeggiato in primavera il ventennale della struttura (1992-2012), lo Sheraton Golf ha saputo diventare, complice una gestione dinamica e un grande lavoro di squadra, un vero punto di riferimento della Capitale, soprattutto come

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location natural trendy dove trascorrere una giornata in completa tranquillità. Ecco perché lo Sheraton Golf sta dedicando grandi energie al banqueting, arricchendo l’offerta gastronomica e mantenendone altissima la qualità. «L’esperienza e la grande quantità e varietà di ospiti serviti con soddisfazione», conferma il Direttore Paolo Bellè, «ci hanno spinto a rafforzare lo staff della ristorazione di Sheraton Golf, per risultati sempre più eccellenti. Da qualche mese, ogni quindici giorni, i nostri chef hanno messo a punto un ricco ventaglio di menu tematici, ispirati ora ai prodotti tipici regionali, ora alla scelta di qualche ingrediente particolare magari protagonista della stagione, oppure approfittando di ricorrenze storiche o artistiche che si svolgono nella Capitale. Tutto questo ha riscosso un notevole successo, permettendoci, grazie a varie collaborazioni, di estendere l’offerta anche ai clienti esterni del Resort, invitandoli a scoprire pian piano che mangiare in albergo non è un tabu, non è carissimo e non è troppo formale». La scelta ristorativa, ampia ed eccellente, è distribuita in ben tre ristoranti à la carte: il “Savoia” con il suo arredamento caldo e accogliente che propone cucina mediterranea; il “Rinascimento”, con spazi più luminosi e moderni e una cucina più internazionale; la “Club House”, un am-


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biente più rustico aperto solo a pranzo. Tra le varie iniziative ricorrenti che hanno riscontrato più successo (ogni domenica dal 25 novembre), il classico e ormai conosciuto appuntamento del “Green Brunch”, green sia in riferimento alla grande cornice verde di 80 ettari che circonda l’albergo, sia per ricordare che Sheraton Golf si fregia di avere un’anima verde. «Uno dei nostri fiori all’occhiello», continua Bellè, «oltre alla grande qualità del servizio e alla struttura d’eccezione, è una forte sensibilità verso il rispetto dell’ambiente e soprattutto la continua ricerca di emissioni zero». Lo Sheraton Golf, infatti, ha un impianto fotovoltaico che produce energia in maniera autonoma e completamente priva di emissioni (circa 2.000.000 di kw/h all’anno). Inoltre, si sta dotando di un impianto di cogenerazione per limitare l’utilizzo di gas ed ha reso operativo un programma di archiviazione digitale per lavorare sempre piu paper less. Partecipa inoltre ai programmi

Starwood per limitare gli sprechi di saponi, lavaggi e di corrente ed acqua. Insomma, Sheraton Golf continua la sua evoluzione, come hanno dimostrato gli eventi programmati fino alla fine di dicembre. Tra il 5 e l’11 novembre, si è svolto il “Roma Restaurant-Week” presso il ristorante “Rinascimento” con menu dedicato comprensivo di degustazione di vini da cantine esclusive, tutti abbinati alla singola portata, una vetrina molto importante, l’occasione adatta per Sheraton Golf per esprimere le sue potenzialità e aumentare la visibilità già acquisita. Il 24, il 25 e il 26 dicembre sono state invece tre giornate di festa molto ricche che il Resort propone ai suoi ospiti interni ed esterni, in una cornice estremamente accogliente che ha come base il concetto unico di famiglia, rispettando il valore ed il calore che si ritrova in questi giorni. Infine, il Veglione di Capodanno, per trascorre la serata più emozionale dell’anno in un’atmosfera magica e suggestiva. a.a.

Sheraton Golf Parco de’ Medici hotel & reSort Viale Salvatore Rebecchini 39 - 00148 Roma Tel. 0665288 - fax 0665287060 www.sheraton.com/golfrome - info@sheratongolf.it 11-12 2012

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Sheraton Roma Hotel & Conference Center Mice a grandi numeri per la storica struttura romana, con spazi congressuali totalmente rinnovati e nuove zone in grado di garantire ampie aree di relax, per un’idea di meeting diversa

Forte di una fase di totale ristrutturazione, che ha interessato vari aspetti della struttura, lo Sheraton Roma Hotel & Conference Center si appresta a fare la parte del leone nell’offerta Mice della Capitale. Totalmente rinnovato il suo imponente centro congressi, con le sue 30 splendide sale riunioni, estese su un totale di 4.180mq, tra cui l’immenso “Salone delle Signorie” di oltre 1.330 mq frazionabili in 7 sezioni insonorizzate, in grado di ospitare qualsiasi tipo di evento fino ad un massimo di 2000 persone. Completano l’offerta ulteriori 23 sale in grado di accogliere oltre 600 persone. La bellezza delle sale è amplificata dall’armonica disposizione degli ambienti, tutti arredati con eleganti combinazioni di colori, alcune illuminate da luce naturale, altre valorizzate da un sistema di illuminazione perfetta. «Abbiamo voluto utilizzare le risorse di investimento in maniera strategica», conferma il general manager, Emanuele Nasi (qui a fianco), «indirizzandole fortemente verso la nostra vocazione principe, l’accoglienza congressuale, un nostro punto di forza nel tempo. La nostra è una mission di rilievo del settore business meeting e incentive dai grandi numeri, proprio per la potenza dei nostri spazi». Il centro congressi propone non soltanto una scelta variegata di soluzioni, tutte funzionali e dinamiche, sia per favorire

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lunghe sessioni di incontro, che per eventi d’eccezione, ma soprattutto un servizio dedicato e personalizzabile di professionisti del catering, in grado di offrire una vasta gamma di proposte creative per colazioni di lavoro, cene di gala e feste a tema. La fase di investimento non ha interessato solo il centro congressi, ma anche altri punti di forza nella tradizionale offerta Mice di Sheraton Roma. «I nostri ospiti», continua Nasi, «troveranno completamente rinnovata anche l’area food&beverage con un nuovo concept per la distribuzione degli ambienti, in grado oggi di garantire ampi spazi di relax e occasioni diverse di meeting». Ecco allora il nuovo Ristorante “Bistro & Bar”, ideale anche per un cocktail, uno snack o un pranzo


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veloce, capace di diventare, la sera, un piacevole luogo dove ascoltare musica e rilassarsi. «L’ultima fase della ristrutturazioni sta interessando le camere», conclude Nasi, «che saranno rinnovate negli arredi e nel design. D’altronde, essere parte di un brand internazionale di così alto livello è un continuo stimolo, un costante upgrade in linea con la nostra mission di una crescita esponenziale, sempre con grande cura per i particolari, grande servizio e massimo comfort». Con le sue 640 camere, di cui 5 suite e 230 club room con club lounge dedicato, lo Sheraton Roma Hotel&Conference Center gode di una posizione ideale, circondato dalla rigogliosa vegetazione del quartiere EUR, vicino al centro storico della città, ma collegato in maniera diretta all’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino. Inaugurato all’inizio degli anni Ottanta, è una della strutture ricettive italiane pioniere nel settore congressuale fedele al “everything under one roof” (tutto sotto lo stesso tetto) che prevedeva la presenza all’interno dello stesso edificio di tutti i servizi e le strutture necessarie per un soggiorno di lavoro o di piacere all’insegna dell’all inclusive. Oggi, l’offerta Sheraton Rome viaggia al passo con i tempi e soprattutto con i ritmi del turismo business. Ecco allora affian-

carsi proposte innovative come by Core Performance, una partnership con rinomati esperti nel campo dell’attività fisica che, già da alcuni anni, ha ampliato l’offerta fitness esclusiva di Sheraton permettendo agli ospiti di provare sul campo le strategie sviluppate dai più importanti esperti di allenamento atletico, creando anche programmi alimentari e di training personalizzati per chi viaggia. L’obiettivo è mantenersi in forma e alimentarsi correttamente, nonché rigenerare, ricaricare e riorientare le proprie energie, mentali e fisiche. Con lo stesso spirito, “Color Your Plate” rappresenta l’ultimissima novità di Sheraton Fitness, sempre in sintonia con l’approccio natural all’alimentazione da sempre caro al brand. Particolare, per mantenersi in forma e allenarsi in modo originale, anche l’appuntamento del martedì “Meet with the runner”, in linea con altre molteplici attività di post lavoro proposte periodicamente dallo staff Sheraton, dove i clienti più sportivi possono unirsi al gruppo di jogging lovers composto dal management, tra cui anche il direttore Emanuele Nasi, e avventurarsi alla scoperta del quartiere EUR. G.P.

Sheraton roma hotel & ConferenCe Center Viale del Pattinaggio 100 - 00144 Roma Tel. 0654531 - fax 065940689 - www.sheratonrome.com 11-12 2012

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Villa Spalletti Trivelli Nell’atmosfera di lusso di una delle dimore più belle di Roma, grandi spazi e massimo comfort per una Luxury Beauty Lounge esclusiva

Una villa patrizia dei primi del Novecento affacciata su uno splendido giardino accoglie gli ambienti di Villa Spalletti Trivelli, la quintessenza della tradizione dell’ospitalità italiana, una delle soluzioni di accoglienza più originali ed esclusive tra i boutique hotel, le ville e gli hotel di lusso a Roma. Gli ospiti, circondati da antichi arredi provenienti dalla collezione privata della famiglia Spalletti Trivelli, possono vivere qui un’esperienza di un lusso senza tempo, immersi nella rilassante atmosfera di un’antica casa nobiliare, senza per questo rinunciare a tutti i più moderni comfort e ad un servizio discreto, personalizzato e attento ad ogni minimo dettaglio. A questo fanno da cornice il giardino della Villa, la gradevole terrazza solarium e l’esclusivo centro benessere con l’hammam e la palestra, immancabili in un hotel esclusivo di lusso, vera espressione

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del concetto di accoglienza e di benessere che Villa Spalletti Trivelli condivide con i propri ospiti. La stessa filosofia di ospitalità si ritrova nelle stanze, accoglienti ed eleganti, quasi a ricreare le atmosfere di una casa romana privata. Ciascuna delle 12 camere di Villa Spalletti Trivelli, sei affacciate sui giardini del Quirinale e sei sul giardino all’italiana della Villa, è arredata in maniera unica e sofisticata. Dai grandi bagni alle stoffe, dai quadri ai mobili, fino alle lenzuola di puro lino finissimo di manifattura artigianale riprese dai corredi di famiglia, tutto denota un’attenzione al dettaglio che fa sentire anche l’ospite più esigente a casa propria. Ampio il ventaglio di tipologia che è possibile scegliere per questo soggiorno dalle emozioni uniche, dalle “Romantic Double” alle “Prestige Deluxe”, dalle “Junior Suite” di 60 mq circa, con annesso un piccolo studio, alle “Grand Suite”, di 70 mq con salotto comunicante. Tutte hanno uno stile raffinato e confortevole declinato nei dettagli, come il letto king size o i letti gemelli, una sala da bagno di marmo pregiato con vasca e doccia, e una ricercata linea cortesia con prodotti naturali. Esclusive le due nuovissime “Garden Suite”, situate nel palazzo di fronte a Villa Spalletti Trivelli e collegate direttamente tramite i giardini della Villa. Ciascun ap-


SPECIALE ROMA

ELEGANTI SPAZI PER EVENTI UNICI La Sala da pranzo dei “Papiers Peints” di Villa Spalletti Trivelli può diventare la cornice ideale per eventi e banchetti privati ma anche per pranzi di lavoro, ai quali offre la giusta privacy e discrezione. Anche gli ampi Giardini all’italiana si possono trasformare in un piacevole ed esclusivo salotto estivo all’ombra dei gazebo, dove nella bella stagione è possibile accogliere pranzi all’aperto, cocktails o piccoli ricevimenti. Infine, la Biblioteca di Villa Spalletti Trivelli, location ideale per meeting d’eccellenza e di alto livello: allestita con il Tavolo imperiale or U-shape, può contenere fino a 25 persone che arrivano a 50 con l’allestimento a teatro. Molto ricercati anche i raffinati eventi di gourmandise, organizzati in collaborazione con chef di prestigio. Per ulteriori informazioni: m.merra@villaspallettitrivelli.com

partamento misura tra gli 80 e i 100 mq ed è composto da una camera doppia, due bagni, un salotto spazioso con divanoletto, cucina, e terrazza privata con arredi da esterno. Per un soggiorno all’insegna della vera privacy con la comodità dei grandi spazi quasi di un’abitazione privata, Villa Spalletti Trivelli mette a disposizione dei suoi ospiti anche un lussuoso “Appartamento” di 120 metri quadrati, sapientemente ristrutturato e sempre arredato con mobili e quadri della collezione dei Conti Spalletti Trivelli. Composto da una spaziosa cucina, due camere doppie, due bagni e un luminoso salone con travi a vista, anche l’appartamento è situato nel palazzo di fronte alla Villa, con affaccio sugli stessi giardini. Ma quello che rende un soggiorno unico in questa splendida Luxury Beauty Lounge, che arricchisce la naturale armonia dei suoi spazi e l’elegante accoglienza delle stanze, è il “Wellness Centre” della Villa, un ambiente molto generoso dedicato alla cultura del

benessere, più di 500 mq di marmo ocra dalle linee anni Trenta, che ricorda gli hammam classici, dove il tempo impara a seguire ritmi diversi. La filosofia del centro benessere di Villa Spalletti si dipana lungo un percorso depurativo, detossinante e rigenerante, fatto di ambienti caldo umidi, di bagni di vapore tiepidi e tonificanti, fedeli all’insegnamento galenico della sanità del corpo e della mente. «I nostri ospiti», conferma il general manager Maria Merra, «possono scegliere di affidarsi alla professionalità del nostro team che sceglierà per lui o per lei trattamenti e terapie personalizzate. L’idea fondante alla base del nostro wellness lifestyle è mettere al centro la persona, dove movimento, una sana alimentazione e un approccio mentale positivo sono i fondamenti del concept di benessere che caratterizza Villa Spalletti Trivelli». Sempre nella ricerca dell’armonia e dell’equilibrio della persona, il centro benessere propone anche un’area fitness d’eccellenza, offrendo un’attrezzatissima palestra con personal trainers su richiesta e programmi individuali di allenamento a cui far seguire equilibrati Wellness Lunch. C.C.

Villa Spalletti triVelli Via Piacenza, 4 - 00184 Roma Tel. 0648907934 - fax 064871409 www.villaspallettitrivelli.com - info@villaspallettitrivelli.com 11-12 2012

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SPECIALE ROMA SELECTED BY MM

Visconti Palace Hotel Una location privilegiata per il turismo Mice nel cuore della Capitale, dove affari e piacere viaggiano in perfetta armonia

Il Visconti Palace Hotel, quattro stelle design, vanta una posizione strategica in uno dei quartieri centrali della Capitale, vicino a Piazza del Popolo e a Piazza Navona, a soli due passi dal Vaticano e da Castel Sant’Angelo, un punto di partenza logisticamente ideale per ogni viaggio di piacere o di lavoro. Ottima location per il turismo business, l’Hotel è facilmente raggiungibile dall’aeroporto di Fiumicino anche grazie ad un servizio di navetta pubblico ed è capace di proporre un’offerta Mice davvero articolata. Innanzitutto, per i suoi ambienti, comodi e accoglienti, che lo rendono quasi una dimora privata, con arredi di gusto classico arricchiti da quadri d’arte contemporanea. Poi per gli spazi dedicati al turismo meeting, con 8 sale multifunzionali tutte modernamente attrezzate. Due le sale riunioni più grandi, la Sala Cavour, la più ampia dell’hotel, e la Sala Visconti, entrambe ideali per programmare una conferenza o un avvenimento di prestigio, la prima con una capienza massima di 150 persone l’altra fino a 100. La Sala Belli e la Sala Cesi offrono invece accoglienti spazi adatti ad organizzare piccoli meeting o cocktail aziendali fino ad un massimo di 50 persone. Infine, le sale Colonna, Farnese, Valadier e Virgilio, situate al pianterreno dell’Hotel, rappresentano la scelta miglio-

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re per pianificare degli incontri di lavoro riservati, e sono dotate di luce naturale. Ma il Visconti Palace Hotel è in grado di arricchire l’offerta MICE anche con spazi alternativi, come l’elegante “Roof Top Lounge Terrace”, godibile tutto l’anno, ottimo per colazioni di lavoro, ricevimenti e cocktail, il “Visconti Bar”, l’“Area Lounge” e soprattutto il “Patio” dove rilassarsi dopo una giornata di incontri, di visite turistiche o di piacevoli ore di shopping. Dal menu “à la petite carte” è possibile scegliere un aperitivo o delizie gastronomiche da gustare in completo relax, come è possibile approfittare anche del “light buffet lunch” per una pausa veloce. «La nostra è una vocazione fortemente meeting e incentive», ci conferma Alessandra Laterza, Director of Sales & Marketing, «che si realizza con un servizio eccellente e personalizzato e una cura attenta per ogni dettaglio, sempre nell’ottica di soddisfare al meglio le aspettative dei nostri ospiti e con l’obiettivo di rendere anche il soggiorno business qualcosa di più di un semplice periodo di lavoro». La stessa varietà di offerta caratterizza le tipologie delle 242 camere dell’hotel, pro-


SPECIALE ROMA

Camera De-luxe

gettate con gusto e raffinata eleganza, luminose e funzionali, e soprattutto attente alle più diverse esigenze del turismo leisure e business. Ambienti accoglienti definiti nei dettagli, come le particolari finestre cielo/terra che caratterizzano l’Hotel. Tra le stanze, particolarmente suggestive le “Suite 7th Heaven”, situate al settimo piano, ideate per il cliente più esigente che desidera appartamenti sobri nella comodità degli spazi. Le grandi vetrate si aprono su un terrazzino privato con una vista panoramica della città, rendendole ideali per i soggiorni prolungati. Sullo stesso piano, la Suite Visconti, composta da due camere comunicanti, una Executive Suite ed una camera De-luxe, una soluzione ideale per il turismo leisure vissuto con la famiglia. Al sesto piano della struttura ecco invece le nuovissime “Camere Premier”, ispirate allo stile della Dolce Vita di cui riprendono il design elegantemente retrò degli Anni ’50 e ’60. Gli ambienti sono freschi, giovani, con un accento su funzionalità e tecnologia. Per venire incontro al turismo corporate, il Visconti Palace Hotel ha pensato di arricchire l’offerta con nuove proposte, in linea con il suo concetto di ospitalità. Un esempio? La nuova collaborazione con “Coquis”, l’Ateneo Italiano della Cucina, una struttura dedicata alla gastronomia in maniera multifunzionale. Ecco che allora i clienti corporate dell’hotel possono godere di una iniziativa davvero unica nel suo genere, partecipando ad una lezione di ben 3 ore sulla cucina romana rimanendo poi a gustare i piatti realizzati, un

Camera Premier

7th Heaven Suite

modo per rendere il turismo business un viaggio nelle tradizioni della città. Una “ricetta” di turismo dedicato che il Visconti Palace Hotel propone con gusto ed originalità. Sempre con un obiettivo ben preciso che si è rivelato vincente: creare una location ideale dove affari e piacere viaggiano in perfetta armonia. a.Z.

Visconti Palace Hotel via Federico Cesi 37 - 00193 Roma Tel. 063684 - fax 063200551 Ufficio prenotazioni: tel. 06594848 - fax 0632111478 www.viscontipalace.com - info@viscontipalace.com 11-12 2012

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EXPO GENERATION Turismo, da passione a professione. A Milano, un incontro orientativo promosso da Assolombarda per illustrare ai giovani le possibilità di carriera nel mondo del turismo e dell’ospitalità in vista anche di Expo 2015

✒Linda Smiderle Barattieri Alcuni studenti delle scuole superiori durante il convegno. In basso: Renzo Iorio introduce l’incontro formativo

Lo scorso 25 ottobre all’Auditorium di via Pantano 9 a Milano, si è tenuto un incontro formativo per gli studenti delle scuole superiori del capoluogo lombardo, promosso da Orientagiovani di Assolombarda, programma che ha come obiettivo l’approfondimento di importanti tematiche per i giovani e la scuola come la cultura tecnico scientifica, l’educazione all’imprenditorialità, la transizione dalla scuola al lavoro e le competenze richieste ai giovani dal mercato.

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Organizzato dal Gruppo Terziario Turistico di Assolombarda e da FederturismoConfindustria in collaborazione con Laura Mengoni (responsabile area formazione scuola università e ricerca di Confindustria lombarda) l’evento ha messo in luce tendenze, professioni e percorsi di studio necessari per poter rispondere adeguatamente alle numerose opportunità di carriera che oggi l’industria turistica può offrire, con particolare attenzione alle reali prospettive offerte da Expo 2015. Dopo il saluto del Presidente di Assolombarda, Alberto Meomartini, sono state tre le sezioni che hanno visto impegnati capi d’azienda, giovani professionisti e docenti universitari: in primis il Presidente di Federturismo, Renzo Iorio, AD Accor Italia, che ha introdotto il tema del turismo quale motore di sviluppo e di crescita economica che oggi rappresenta il 10% del PIL nazionale grazie all’attrattiva del territorio, al suo patrimonio culturale, monumentale e paesaggistico. Patrimonio celebre sin dal Settecento quando un viaggio in Italia era, per i giovani di buona famiglia, un must irrinunciabile per la loro formazione. Iorio ha inoltre sottolineato come il turismo sia un prodotto in gra-


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do di generare valore aggiunto e nuovi posti di lavoro per i giovani, nonostante l’Italia sia attualmente al 33° posto nella classifica dei flussi turistici mondiali. Tra i cambiamenti positivi è stata segnalata la forza rivoluzionaria di internet che ha già creato 700 mila posti di lavoro. L’attenzione è ora puntata su Expo 2015, vista come vetrina delle eccellenze italiane – tra cui anche le capacità di accoglienza a livello locale – e come occasione di crescita per recuperare la competitività un po’ appannata del Paese, e per creare nuove opportunità di affermazione professionale per i giovani. Manuela De Caro, Direttore Master in Tourism Management Facoltà di Turismo dell’Università IULM di Milano, ha approfondito il tema spiegando il rapido cambiamento avvenuto nel turismo rispetto alla precedente generazione e il percorso di studi necessari per affrontarlo in maniera adeguata, seguendo le proprie inclinazioni e passioni. Passioni che hanno determinato il successo di tanti professionisti come rivelato dalle testimonianze dei personaggi introdotti da Carlo Montanaro-Direttore di Do-

ve, Style e i Viaggi del Sole: Eduardo Bosh, Direttore Commerciale NH Hoteles Italia, Ermanno Russo, Responsabile Piani e Programmi di Marketing Trenitalia, Gualtiero Marchesi, Presidente Gruppo Gualtiero Marchesi e Maestro di Cucina e Marco di Luccio, responsabile Sviluppo Turistico Fai. Ad illustrare le numerose opportunità di carriera per i giovani offerte oggi dall’hotellerie, Alessandro Arborio Mella, Direttore Risorse Umane di Accor Italia, che ha introdotto le testimonianze di: Paolo Ravelli, Front Office Novotel Milano Malpensa Aeroporto, Andrea Carrara, Direttore della ristorazione di Gualtiero Marchesi, Barbara Bertanza, Chef du Village Clubmed, Francesca Baù, Business Manager AIM Meeting Head e Fernanda Casiraghi, Responsabile Marketing e Comunicazione Leonard’s srl per Veneranda Biblioteca Ambosiana. ■

A sin. Gualtiero Marchesi, Presidente Gruppo Gualtiero Marchesi e Maestro di Cucina. A destra: Alberto Meomartini, Presidente di Assolombarda

Durante il convegno si è parlato in particolare delle nuove opportunità di carriera create da Expo 2015

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Le risposte più efficaci per operatori e viaggiatori Bit 2013 rinnova la formula multitarget, al passo con l’era dei social media e dell’internazionalizzazione

Countdown per Bit 2013, in fieramilano (Rho) da giovedì 14 a domenica 17 febbraio 2013: c’è grande attesa per la nuova edizione, con numerose novità per rendere ancora più efficace la visita per operatori e viaggiatori. Grande ascolto verrà dato agli operatori: a seguito di una survey condotta tra i visitatori professionali, si punterà sulle affinità di business. Per l’edizione 2013, in The World verrà potenziata la sinergia tra le destinazioni e gli operatori del Business Village, che sarà aperto solo agli operatori da giovedi 14 a sabato 16 febbraio per agevolare il contatto fra business affini e collocato in The World nella parte finale del percorso all’interno dei pad. 2/4. Il settore Italy ottimizza l’esperienza di visita, introducendo 4 macroaree di offerta: enogastronomica, culturale, naturalistica, sportiva. Con la stessa logica, sono situati in contiguità con i padiglioni Italy (pad. 1/3) i workshop Bit BuyItaly (14-16 febbraio), dedicato al prodotto Italia, e Bit BuyClub (14 febbraio), focalizzato sul turismo associativo, da sempre riservati a

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Buyer e Seller altamente profilati. Completano l’offerta gli eventi formativi e le sale ADUTEI, Destination e Travel Training, che hanno registrato un’affluenza di più di 2000 operatori nell’edizione 2012. Si rivolge invece ai viaggiatori l’innovativa app Facebook “Che viaggiatore sei?”. Grazie a un divertente quiz-test, gli utenti registrati scopriranno a quale “pianeta” corrisponde il loro profilo, Natura, Avventura, Cultura o Gusto. In Bit il

profilo diventerà una mobile guide che permetterà di costruire una visita personalizzata, insieme al concept con aree pensate per il pubblico: nel settore Italy, in particolare, i “pianeti” diventano 4 aree tematiche alla scoperta dell’offerta enogastronomica, culturale, naturalistica, sportiva. L’iniziativa è supportata anche da una campagna di engagement attraverso i media, tradizionali e social. Tra le destinazioni presenti, Argentina, Austria, Bangladesh, Cipro, Croazia, Cuba, Egitto, Etiopia, Giappone, India, Irlanda, Israele, Libano, Madagascar, Maldive, Malta, Namibia, Repubblica Dominicana, Russia, Serbia, Seychelles, Thailandia, Tunisia, Yemen, Ungheria, USA Va nella direzione della crescente internazionalizzazione l’iniziativa del Paese Ospite, che a Bit 2013 vede protagonista la Cina, partner sempre più importante dell’Italia tanto per l’outgoing quanto per l’incoming. Bit 2013 è presente su Facebook e Twitter (@bitmilano #Bit2013). Per informazioni: www. bit.fieramilano.it. P.T.


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Welcome 2Venice

Convention Bureau di Venezia

Il leone di San Marco, simbolo della Serenissima

Alla scoperta delle meraviglie di Venezia attraverso itinerari e proposte eccellenti. Oggi ancora più facilmente fruibili grazie al C.B di Venezia e della sua Provincia

✒Luce Bellato. Foto: archivio APT di Venezia Partiamo dal ponte che unisce Venezia alla terraferma: paradossalmente quando il ponte non c’era, lo spirito di Venezia era visibile ovunque, rappresentato dalle ville, circa 4000, e dai possedimenti delle aristocratiche famiglie, vero simbolo di civiltà e non certo solo espressione di potenza e ricchezza o di latifondi abbandonati e sfruttati senza criterio. Le Ville erano soprattutto un modello economico, di pace, di ospitalità e di laboriosità: l’eredità di questo modello è giunto a noi intatto e, oggi, le ville venete – fenomeno unico a livello mondiale – nate dopo la constatazione che fortezze e castelli fossero inutili e che valesse la pena di aprirsi verso l’esterno, rappresentano uno dei pilastri dell’economia turistica veneta. Già negli anni ’30 del XIX secolo un ponte ferroviario collegava Venezia alla Terraferma. Così da un lato la città ha sempre difeso la sua insularità e, dall’altro, ha continuato a incoraggiare, con l’inaugurazione nel

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1933 del Ponte della Libertà, il passaggio tra passato e futuro. Venezia, oltre che una città unica ed inimitabile, è un’occasione, un pretesto, uno spazio magico di affermazione di libertà individuale e universale, libertà di creare, immaginare, insomma libertà di essere. Proprio in questo contenitore, sempre in divenire ma sempre fedele a se stesso, è nato Welcome 2Venice Convention Bureau, che partecipa al progetto di eccellenza “Venice Region Convention Bureau Network”. Il suo ruolo è quello di individuare e valorizzare i punti di forza, le preziosità della città e del suo territorio, per proporli agli operatori del settore. Abbiamo chiesto al direttore Tullio Galfré di spiegarci più nel dettaglio la mission del C.B. «Il ruolo di Welcome 2Venice Convention Bureau è quello di “facilitatore” d’affari», spiega Galfré, «e in questo senso rappresenta un’attività economica tout court,


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volta a promuovere l’incontro tra domanda e offerta di qualità. Non dimentichiamoci che Venezia è una delle prime cinque destinazioni congressuali d’Italia, con un’offerta eccellente, che, però, fino ad oggi, era disomogenea, spesso lasciata all’intraprendenza dei singoli operatori, rappresentati da strutture congressuali, ricettive, DMC. Oggi si è finalmente in grado di far incontrare i vari attori dell’offerta congressuale con la meeting industry. Il C.B. non è un DMC, che è un’attività professionale, non è un’agenzia di incoming, non gestisce sale congressuali, non offre ricettività e servizi, ma unisce tutti insieme, in una sorta di network dell’offerta, per fare incontrare i fabbisogni con le singole opportunità. Nella funzione del facilitatore è contemplata anche la promozione: sin da quando era in corso di costituzione, il C.B. ha partecipato – prima da solo poi con gli altri C.B. di Venice Region – alle principali fiere». Ma è o no un’attività imprenditoriale? «Sì, è un’attività imprenditoriale che si regge economicamente. Nella fase di start up è stata adottata la formula di associazione temporanea di scopo; i soggetti sono la Provincia di Venezia, che rappresenta il motore applicativo dell’interesse della Regione e dei singoli operatori, le associazioni di categoria e la Camera di commercio. L’associazione avrà la durata di tre anni. Qualora non dovesse funzionare

si scioglierebbe in modo soft, senza passività». Attraverso quali iniziative vi fate conoscere? «Utilizziamo i classici canali, la rete e gli

Sopra, tramonto in Laguna. A sinistra, l’aeroporto Marco Polo di Venezia

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La spiaggia di Jesolo Lido. A destra, sopra, un moderno Hotel a Mogliano Veneto. Sotto, l’isola di San Servolo

Villa Widmann Rezzonico Foscari a Mira, Riviera del Brenta

eventi fieristici: se un operatore fa una richiesta al C.B., quest’ultimo risponde con una proposta strutturata, con indicazione di tempi, modi, soggetti e prezzi. Il C.B. è in grado anche di individuare candidature che garantiscano tempistica, dimensione e altre specifiche caratteristiche. Lo scopo è quindi quello di promuovere la congressualità ed il business degli associati. All’estero ci sono C.B. che funzionano diversamente, come sportello delle istituzioni, o come sindacati d’impresa o, ancora, come DMC...». Quanti soci hanno aderito? «Per ora 25, ma c’è un parterre di 700 potenziali interlocutori; oltre alla Provincia, socio capofila che si avvale dell’esperienza dell’APT (che non è socia), ci sono la Camera di Commercio, le Associazioni di categoria del settore, Confindustria, Confesercenti, AVA, i Consorzi di promozione turistica del territorio, Palaturismo di Jesolo, Caorle, San Servolo servizi, alcuni hotel che hanno una hospitality vocata al congressuale, DMC, PCO e il VTP. Chiunque può entrare purché risponda ai requi-

siti richiesti dal consiglio direttivo e paghi la quota associativa». Per quali eventi Mice Venezia e Provincia sono particolarmente adatte? «L’offerta del territorio è sicuramente ricca ed eterogenea, sia in termini qualitativi che quantitativi. Le strutture congressuali sono molte ma non sono numerose quelle ad alta capienza. C’è da sottolineare che le opportunità e le specificità di questo territorio sono date dall’ampia e diversificata rete delle strutture, tra congressuali e ricettive, non polarizzate in un’unica destinazione, Venezia, ma distribuite sul territorio, il che richiede grande capacità organizzativa: questo è il plus di una struttura qualificata come il C.B. Invece per convegni di piccole o medie dimensioni, garantiamo un eccellente livello di qualità e standard di sicurezza». E per il post congress? «Non c’è che l’imbarazzo della scelta: pesca nelle valli, cacce al tesoro nel centro storico, visite ai laboratori artigianali, balli in maschera, corsi di cucina, lezioni di minuetto, tour guidati nella Venezia nascosta, cene di gala in villa o in navigazione, a bordo delle navi che percorrono il Brenta e la laguna, spettacoli di compagnie del Teatro dell’arte, che rivisitano il repertorio classico attualizzandolo con ironia. Insomma le possibilità sono infinite e, cosa ancora più importante da sottolineare, Venezia e provincia hanno programmi per tutte le stagioni!». ■ info@welcome2venicecb.it www.welcome2venicecb.it

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ph. ales&ales


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VICENZA È

Convention & Visitor Bureau Accoglienza e formazione: ecco la ricetta di Vicenza per sedurre la Meeting Industry, nazionale ed internazionale. A questi due ingredienti si aggiungono le eccellenze della città, Patrimonio Unesco

✒Luciana Stella Individuare e valorizzare i punti di forza, le eccellenze della città e del suo territorio, per proporli agli operatori del settore. È questo il ruolo di Vicenza È Convention & Visitor Bureau, ramo d’azienda del Consorzio di Promozione Turistica di Vicenza che partecipa, in rappresentanza del Sistema Turistico Locale Vicentino, al progetto di eccellenza “Venice Region Convention Bureau Network”. Non solo Vicenza è “cuore del Veneto”, fortunato claim che sottolinea la centralità della posizione geografica e la varietà del territorio – si può spaziare infatti dalla pianura, alla collina e alla montagna – la città è anche patrimonio mondiale dell’Umanità, per l’incomparabile eredità di Andrea Palladio, e prima provincia italiana per l’export, punto d’incontro per le

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fiere legate all’oro e alla produzione di gioielli; infine è terra di buon gusto: il formaggio Asiago, la Grappa di Bassano, la sopressa, il baccalà alla vicentina, insieme con i vini dei Colli, sono apprezzati ovunque. Abbiamo incontrato il presidente del C.B. Vladimiro Riva, profondo conoscitore del territorio che, oltre a sottolineare la vocazione Mice della destinazione – le risorse a disposizione di questo settore sono tante e vanno valorizzate adeguatamente – ribadisce l’importanza della formazione per accogliere nel modo migliore l’operatore congressuale. «Il Veneto si è mosso in ritardo rispetto ad altri Paesi che, pur non avendo un patrimonio culturale, artistico, e paesaggistico come il nostro, hanno già da tempo attivato un C.B. per lo sviluppo del Mice, forti della


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constatazione che un giorno di congressuale rende quanto cinque giorni di mare!», spiega Riva, ricordando anche «che Vicenza È opera già da diversi anni e dispone di uno staff di professionisti, oltre che di strutture e servizi di qualità». Quali sono le potenzialità ricettive di Vicenza e provincia per il settore? «Possiamo contare su diverse strutture come i grandi spazi della Fiera di Vicenza – con una Sala plenaria di 800 posti e altri spazi espositivi adiacenti, di varie dimensioni –, le sale del Consorzio Universitario C.U.O.A; il Centro Congressi di Confartigianato. Accanto a queste strutture abbiamo i centri congressi degli hotel (come NH, ex Jolly, l’Alfa e il Viest), le dimore storiche istituzionali come Villa Cordellina, il nuovo Teatro Comunale, con un Foyer da 400 posti e la rinnovata Basilica Palladiana, oggi riaperta con un’importante mostra d’arte moderna “Raffaello verso Picasso” visitabile fino al 20 gennaio 2013. La Basilica, oggi un autentico gioiello polifunzionale, nel cuore

della città, si presta anche a fare da cornice a eventi culturali e sociali, grazie anche a una magnifica e ampia terrazza. Come location c’è anche il Viart, il Museo della produzione artigianale che offre un’esposizione della produzione artigianale artistica». Ci può raccontare la sua ”vision” per uno sviluppo Mice del territorio? «Quando si parla di congressi, e quindi anche di post congress, bisogna essere pragmatici: oggi le risorse a disposizione sono poche, e quindi è richiesto un maggiore sforzo di inventiva da parte dei convention bureau che dovrebbero studiare nuove strategie di finanziamento a formula mista (pubblico e privato), creando più sinergie, per esempio, mettendo a sistema le diverse strutture e governance del territorio: società di formazione, C.B. consorzi di promozione e cooperative dovrebbero arrivare a costituire un unico e snello strumento a disposizione degli operatori. Un altro problema riguarda la candidatura ai grandi congressi: Vicenza

In apertura, Santuario della Madonna di Monte Berico In questa pagina in senso orario: Caratteristico angolo con la Basilica Palladiana sullo sfondo. Skyline della città. Il Teatro Olimpico

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In senso orario: Villa Capra Valmarana La Rotonda. Una delle tante sale per eventi situata in un palazzo storico. Suggestivo scorcio di Vicenza. La facciata del Teatro Olimpico

può accogliere solo eventi fino a 800 persone». E per il post congress? Immagino le opzioni non manchino... «L’offerta è sconfinata, tra feste e spettacoli in villa, rappresentazioni al Teatro Olimpico, visite guidate al centro storico e ai tesori palladiani, come il Palladio Museum di Palazzo Barbarano e le attività open air, sui campi da golf, nei boschi,

La gastronomia è una delle numerose attrattive del territorio

sulla neve, in inverno. Molto suggestive sono anche le ricostruzioni storiche come “La storia di Giulietta” che viene organizzata a Montecchio e che ha ispirato Shakespeare, e poi i tour guidati a cantine, aziende agricole, caseifici e botteghe artigianali. Meritano una visita i laboratori di ceramica di Bassano e Nove. Ma l’offerta riguarda anche i dintorni: in poco tempo si è a Venezia, o a Verona e a tutto questo si aggiunge un network di servizi di alto livello, dal catering, alle società di forniture tecnologiche alle agenzie organizzatrici di eventi». Il messaggio per gli operatori? «Al C.B. sono iscritti circa 50 soggetti, tra strutture congressuali, dimore storiche, ville, hotel e società di servizi. Il compito di tutti deve essere quello di affiancare l’organizzatore in ogni fase dell’evento, e fare in modo che parta con la voglia di ritornare». ■

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Verona & Lago di Garda

Convention Bureau

Verona e Lago di Garda: due destinazioni complementari che offrono alla meeting industry lo scenario più affascinante che si possa immaginare

✒Luciana Sidari

Arena vista lago? Lago con vista sul balcone di Giulietta? Oppure dimore storiche che sono il cuore della produzione di Amarone e Valpolicella Classico? A Verona tutto è evocativo, immaginifico, perché la città – così come la sua provincia – è permeata da stratificazioni e contaminazioni di diverse civiltà ed epoche. Se il turista è conquistato dalla possibilità di trovare in un unico contesto mille sfaccettature, dalla Verona romana alla Verona medioevale, da quella rinascimentale a quella settecentesca, da quella risorgimentale a quella contemporanea, ancor più contento è l’operatore congressuale perché ha a disposizione infiniti plus, come sottolinea Renata Farina del Convention Bureau, elencandocene i principali.

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Facilità di accesso alla città e al Lago Verona è servita dall’aeroporto Valerio Catullo al quale fanno scalo le più importanti linee aeree; si accede al centro e alla zona Fiera dal casello di Verona sud lungo l’A4; mentre, dal casello di Verona nord, si accede all’A22 e all’aeroporto. Una moderna tangenziale alleggerisce il traffico cittadino e consente una buona viabilità verso Trento, le località gardesane e le vallate, la più famosa delle quali, la Valpolicella, è percorsa da gastronauti in cerca del mitico Amarone. Altrettanto facili gli accessi al Lago di Garda: si può percorrere la sponda orientale, la bella Gardesana, uscendo al casello di Peschiera sull’A4 o al casello di Affi


© FOTOPOLETTI.IT

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sull’Autobrennero. Infine, i caselli di Verona Est sulla A4 e di Nogarole Rocca sulla A22 conducono rispettivamente alle aree dell’est veronese, zona di produzione del Soave, e alla affascinante pianura.

A sinistra, l’Arena di Verona. Sotto, suggestiva vista notturna del Lago di Garda

Verona è sito Unesco La città è entrata nella lista dell’Unesco heritage dal 2000, in quanto splendido esempio di città che si è sviluppata progressivamente e ininterrottamente durante duemila anni, integrando importanti elementi artistici delle varie epoche storiche che si sono succedute.

Ma Verona non è solo “passato” Verona è anche una città moderna, produttiva, con aziende che esportano in tutto il mondo. Sono passati secoli, ma Verona ancora unisce le economie dei paesi del Nord con la Pianura Padana, continuando ad assolvere il ruolo di snodo tra Europa e Italia.

Il Congressuale a Verona La città offre 300 sale congressuali, alcune con più di 1000 posti; 55.000 camere di cui 20.700 in esercizi alberghieri e 56 destinazioni di pregio, collegate con voli diretti. Il congressuale veronese è a misura

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d’uomo, è una destinazione adatta ad eventi piccoli e medio-grandi, da 500 a 2000 persone. La Fiera di Verona offre anche 10.000 posti, in questo caso gli hotel della città e del lago si trasformano in ricettività alberghiera diffusa.

Il Congressuale sul Lago di Garda

© FOTOPOLETTI.IT

Verona. Il ponte in pietra, il più antico ponte sull’Adige

È evidente che gli hotel del Lago vivano una doppia vita: in estate sono frequentati da turisti e gruppi leisure che cercano divertimento, benessere, specialità enogastronomiche. In autunno, inverno e

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pre-primavera si trasformano invece in location ideali per il Mice, sfoderando tutta la creatività possibile e proponendo, oltre a sale e camere, anche un post congress raffinato, tra escursioni nei dintorni, degustazioni di vini e olii ed esperienze e serate a tema presso i parchi di divertimento.

I piccoli gioielli, borghi e castelli Verona è un incredibile scrigno di tesori artistici, ricca com’è di dimore storiche, ville venete e castelli di pregio, molti dei


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quali restaurati e messi disposizione per cene di gala, workshop ed eventi post congress. E tante sono le idee fresche e “saporite” proposte dalle micro destinazioni del territorio come, per esempio, Soave, bandiera arancione del Touring. Qui si trovano un hotel di qualità, con un numero di sale meeting adeguato all’offerta ricettiva, un borgo orlato da mura antiche, ben conservato e un magnifico castello che dà l’idea dell’importanza strategica rivestita dal luogo in passato. E poi ci sono diverse aziende vinicole dove si produce il famosissimo Soave, apprezzato in

tutto il mondo. Nelle colline circostanti si possono organizzare piacevoli escursioni – e non solo d’estate – grazie al particolare microclima che assicura giornate di sole per buona parte dell’anno e che porta a maturazione oliveti e vigneti: nella zona si producono oltre all’Amarone il Recioto e il Durello. Già da sola questa destinazione varrebbe dunque un meeting, ma, grazie all’intelligenza di alcuni operatori che si sono uniti per promuovere il territorio, le aziende possono contare oggi su un circuito di attrattive ancora più ampio che collega, ad esempio, il Castello di Bevilacqua a quello di Soave. Nel circuito virtuoso fanno parte ovviamente anche gli hotel di Soave e di Villa Bartolomea.

La casa di Giulietta con il celebre balcone

nel futuro di Verona anche i maxi eventi internazionali Tra gli obiettivi del Convention Bureau di Verona & lago di Garda, oltre a quello di garantire la qualità dei servizi offerti dalla filiera dei soci, c’è quello, ambizioso, di aprire la città ai grandi eventi e congressi internazionali. La capienza ricettiva non manca, seppur in modalità diffusa: la Fiera, dopo la ristrutturazione del padiglione 1 in linea con gli standard europei, mette a disposizione il Pala Expo in grado di accogliere fino a 10.000 persone. Il Convention Bureau Verona & Lago di Garda nel 2013 diventerà un ramo d’azienda del Consorzio di Promozione Turistica di Verona Tuttintorno e partecipa, in rappresentanza del Sistema Turistico Locale Veronese, al progetto di eccellenza “Venice Region Convention Bureau Network”. ■

Verona & LaGo dI Garda ConVentIon BUreaU c/o Consorzio Verona Tuttintorno Tel. 0458009461 - fax 0458013142 www.conventionbureau.biz – segreteria@conventionbureau.biz 11-12 2012

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La lezione di Goethe Verona e Lago di Garda. Una destinazione di fascino immortalata da artisti e intellettuali, con un’offerta Mice di prim’ordine. Da scoprire e riscoprire ✒Testo e foto di Luciana Sidari

Nella sua opera “Viaggio in Italia” Goethe racconta del suo arrivo a Malcesine e dell’avventura occorsagli. Si era sistemato, per disegnare, com’era sua abitudine, su un piccolo sedile di pietra in un angolo del cortile del Castello, dirimpetto all’antica torre che sorge sopra la roccia, quando fu accerchiato da una piccola folla. Un tipo poco raccomandabile gli chiese cosa stesse facendo e il poeta rispose “Prendo uno schizzo di questa vecchia torre, per conservare un ricordo di Malcesine”. Gli strapparono il foglio a pezzetti, accusandolo di essere uno spione dell’imperatore e chiamarono il podestà. Gli si obiettò che una rovina non meritava d’essere ritratta... Ma Goethe replicò che tanti andavano a Roma o a Verona per vedere le rovine dell’antichità, Arena compresa, e che per lui erano degne d’attenzione non solo le antichità greche e latine ma anche quelle medioevali, e che non era colpa sua se loro, gli abitanti del luogo, assue-

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fatti dall’infanzia, non apprezzavano tanta pittoresca bellezza. In quel punto il sole iniziò ad illuminare torri, rocce e mura e lui cominciò a descrivere con entusiasmo la scena superba: d’improvviso colpiti da tanta veemenza, tutti voltarono la testa come uno stormo d’uccelli e videro finalmente con i loro occhi quello che il poeta aveva decantato ai loro orecchi. Perfino il podestà si volse ad ammirare il paesaggio. A quel punto tutti capirono la sua lezione e la tensione si stemperò. Sono trascorsi più di due secoli da allora, ma la lezione del grande scrittore è ancora valida: delle straordinarie bellezze del luogo e dell’animo vivace e generoso dei veronesi è testimone chiunque oggi abbia l’occasione di visitare Verona. Ma Goethe non è l’unico illustre testimonial dell’unicità e della bellezza di questo territorio. Se Shakespeare oggi potesse vedere Verona dove ha ambientato la storia di Romeo e Giulietta o se Mann, Kafka e Gide potes-


FOCUS ON VERONA E LAGO DI GARDA Traghetto sul Lago di Garda © Matteo Camerani

l’altro una pianura fertile, ricca, abitata e contesa sin dall’antichità. Poi, monti a volte innevati e armoniose colline, da cui scendere verso vallate che, dal neolitico ai nostri giorni, sono state antropizzate da mani laboriose e sapienti capaci di far tesoro del clima e della bontà del terreno, adatto alla coltivazione di viti, di ulivi, di frutti deliziosi. In qualunque senso si percorra la provincia di Verona c’è del “bello” e c’è storia. Dal Castello di Lazise, si passa all’Arena di Verona, da qui si arriva a Villa Serègo Alighieri, in Valpolicella, o a Villa Allegrini della Torre, famose per la produzione dell’Amarone, oppure, in pochi chilometri di autostrada, si raggiungono il Castello di Soave e le sue cantine, da dove continuare il viaggio alla scoperta di “giacimenti” che tutto il mondo ci invidia. Ma ecco l’opinione di “testimonial” eccellenti che operano nel settore del turismo Mice e che si prestano ad essere fieri ambasciatori di questo magnifico territorio, in ogni situazione.

Enrico corSi Assessore al Turismo del comune di Verona «Città con oltre due millenni di storia, Verona è oggi il secondo centro del Veneto per vivacità e produttività economica. Ma anche per il fascino che esercita sui turisero ripercorrere le viuzze dei borghi che si affacciano sul lago, troverebbero molti buoni motivi per innamorarsene – e per fare innamorare il lettori – nuovamente. In queste pagine, tuttavia non troverete la testimonianza dei grandi artisti – testimonianza facilmente reperibile dai testi di arte e di storia – bensì quella di personaggi, altrettanto importanti, che qui vivono e lavorano con l’intento comune di promuovere la destinazione anche come meta Mice d’élite. E, davvero, visti con l’occhio selettivo di coloro che devono scegliere una location congressuale, Verona e il Lago di Garda reggono qualunque esame. Offrono infatti soluzioni così versatili, ambientazioni così ricche e sfaccettate, proposte culturali, artistiche, naturalistiche ed eno-gastronomiche così diverse che quando si sceglie un programma sembra di fare torto a quello che si tralascia per questione di tempo e budget. Da un lato, un lago grande come un mare, dal11-12 2012

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Tramonto sul lago visto da Torri del Benaco

sti di tutto il mondo: la città scaligera è tra le mete più visitate per via del suo patrimonio artistico – che nel 2000 le è valsa l’iscrizione alla Lista dei siti Patrimonio mondiale Unesco –, e in virtù anche dell’atmosfera romantica che vi si respira – il mito di Giulietta e Romeo è sempre presente – senza dimenticare, poi, il fascino dell’ Arena, teatro di una stagione lirica unica al mondo. Grazie a tutto questo, ma anche alla sua posizione strategica e a un’efficiente rete di servizi di supporto logistico e organizzavo, la città è una sede di prim’ordine per attività fieristiche e congressuali».

STEfAno GhELLi SAnTuLiAnA Presidente Verona Tuttintorno «Perché un Pco dovrebbe scegliere Verona o il Lago di Garda? Perché si tratta di due anime in un’unica destinazione, una location strategica per posizione e raggiungibilità, una situazione esclusiva e irripetibile, con una città patrimonio UNESCO che trasuda storia e cultura, ma che al tempo stesso mostra elementi di modernità ed efficienza. Una dimensione raccolta ma di ampio respiro, cui non manca-

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no tangibili vantaggi economici. Alla meeting Industry viene offerto un ampio ventaglio di soluzioni: dalle dimore storiche alle location alternative, dai contenitori per piccoli e medi eventi, agli spazi per i grandi numeri. Proposte per il post congress che abbracciano cultura, ambiente ed enogastronomia. Un aeroporto internazionale e uno snodo ferroviario e autostradale efficienti e moderni come pochi. E tutto ciò nel raggio di appena pochi chilometri! Il mio auspicio è che si possa avere presto un “osservatorio congressuale veronese” in grado di darci numeri precisi. Nel frattempo possiamo confermare, visti i dati del 2010-2011, che il comparto tiene, magari con qualche oscillazione di spesa da un capitolo ad un altro, ma con un trend costante».

SiLViA nicoLiS Presidente Sezione Turismo confindustria Verona «Verona, la sua provincia e il Lago di Garda sono destinazioni Mice poliedriche ed attive. L’appartenenza al Sistema Confindustria ci dà molte carte da giocare. Oltre alla possibilità di operare in networking regionale e nazionale e di condividere op-


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ronese. Oggi il numero di strutture propense ad aprirsi al Mice, come ottima alternativa di destagionalizzazione turistica, è in continua crescita. Le due anime – leisure e business – della destinazione si muovono all’unisono, l’una volàno dell’altra. In particolare la sponda veronese del Benaco offre condizioni particolarmente vantaggiose nel periodo autunno-inverno, durante il quale si mostra con una veste, se possibile, ancor più suggestiva che in estate».

GioVAnni MAnToVAni direttore di Veronafiere «Il Centro Congressi di Veronafiere è tra i primi poli congressuali del Nordest e ai portunità di promozione e di offerta congiunte – anche a livello internazionale – possiamo avviare progetti coinvolgendo trasversalmente diversi settori industriali come ad esempio quello agroalimentare. Non dimentichiamoci che molte delle nostre aziende sono vere e proprie eccellenze, ambasciatrici del brand “Verona” nel mondo. In virtù di una fitta rete di relazioni istituzionali, abbiamo poi la possibilità di avviare protocolli d’intesa con poli fieristici o aeroportuali e non solo veronesi. È inutile, infine, ribadire che la destinazione Verona e lago di Garda offre alla Meeting Industry un patrimonio culturale, artistico e paesaggistico di primo livello, unico nel suo genere, con un’offerta ricettiva e congressuale di grande qualità».

PAoLo ArTELio presidente consorzio Lago di Garda è... «Unendomi all’appello del Presidente Ghelli Santuliana, auspico anch’io la creazione di un osservatorio congressuale ve-

vertici in Italia, grazie ai suoi spazi all’avanguardia per funzionalità e tecnologia e in virtù della posizione strategica della città, servita molto bene da collegamenti autostradali, aeroportuali e ferroviari. Il Centro dispone di 8 sale da 30 a 600 posti, per un totale di 1.400, con la possibilità di allestire un ulteriore spazio plenario da 1.200 sedute. Nel 2011 ha ospitato oltre 100 iniziative (+14% sul 2010)».

PAoLo ArEnA Presidente catullo Spa, società che gestisce gli Aeroporti di Verona e Brescia «L’aeroporto di Verona è una porta di accesso privilegiata per chi vuole scoprire questo territorio. Si trova all’uscita di Verona Nord, a pochi minuti dall’Autobrennero e da Verona Sud, da dove si raggiun11-12 2012

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di pionieri del turismo come Europlan, fondata da mio padre Oswald Stocker, che ci ha lasciato un grande esempio di amore per il nostro bel Garda, al quale ha dedicato 50 anni della sua vita, individuandone l’immenso potenziale. È stato tra i primi a intuire che il turismo del Lago poteva essere destagionalizzato abbinando le risorse del territorio a strutture vocate al benessere come il Caesius, capaci di soddisfare anche le esigenze di un mercato business. Siamo aperti tutto l’anno, quindi l’attività congressuale diventa fondamentale, specialmente nel periodo autunno-inverno».

ge in poco tempo il centro storico di Verona. Grazie a comodi voli nazionali e internazionali, facilita l’arrivo di viaggiatori sia dall’Italia che dall’Europa. La città è collegata inoltre con i quattro hub europei di Lufthansa (Francoforte, Monaco, Vienna e Zurigo) attraverso voli giornalieri e, tramite questi hub, è raggiungibile facilmente anche da turisti provenienti da America, Asia e Africa. Voli di linea e charter agevolano l’arrivo di potenziali congressisti e su richiesta, possiamo anche prevedere desk dedicati agli organizzatori congressuali».

ELEonELLA riGhETTi cinquETTi di cogest «Difficile sintetizzare in poche righe quanto Verona e la sua Provincia hanno da offrire a chi vuole organizzare un evento, sia che si tratti di un convegno

ASTrid STockEr responsabile marketing e comunicazione di Europlan «La sponda Veronese del Lago, ha acquisito un appeal congressuale molto forte, consolidato negli anni grazie all’impegno scientifico, una convention aziendale, un piccolo o un grande incentive. Abbiamo tutto: dimore storiche, monumenti unici, spazi congressuali fino a 2.000 persone, cantine attrezzate per ospitare cene fino a 500 persone e, il nostro orgoglio, la Gran Guardia, posizionata di fronte all’Arena di Verona, con un auditorium di 680 posti. E vogliamo parlare del territorio? Città d’arte, lago, montagna, pianura... non manca nulla, senza tralasciare la facile raggiungibilità della destinazione dall’Italia e dall’Europa. E, oltre a tutto questo, i nostri amministratori, in questi ultimi anni, hanno finalmente capito l’importanza della meeting industry e, insieme agli operatori

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della filiera congressuale, stanno portando avanti importanti progetti per rendere sempre più appetibile il nostro territorio per chi deve scegliere la sede di un evento, piccolo o grande che sia».

cLAudio TAMMAro direttore di Gardaland hotel «Oggi le aziende ripongono una attenzione sempre maggiore al budget destinato agli eventi, preferendo affidare la gestione di questo comparto a un responsabile interno che, di conseguenza, diventa il nostro referente diretto. In un contesto del genere è fondamentale saper orienta-

re l’azienda nella scelta del format più adatto alle proprie esigenze di spesa e di obiettivi da raggiungere. Ed è proprio con l’intenzione di ottimizzare al massimo le risorse coinvolte nella realizzazione di un evento, che le aziende ci chiedono qualcosa in più rispetto al semplice format pernottamento-sala-coffee break-pranzo. Qui entra in gioco tutto ciò che il Parco può mettere a disposizione: artisti, scenografie, attrazioni, spazi... Il tutto con l’ob-

In alto, Lago di Garda © Credit Alessandro Poletti Fotografo. Qui sopa, l’Arena di Verona

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biettivo di rendere unica l’esperienza degli ospiti di Gardaland. Del resto chi ci sceglie, sceglie un modo non convenzionale di vivere il proprio meeting. Divertirsi lavorando, questo é il successo di Gardaland. A noi operatori del settore sono richiesti sorriso, empatia, dedizione, grande professionalità e tanta fantasia. Tutto questo per far sì che l’evento aziendale si trasformi in un’esperienza memorabile».

GiuLio BonizzATo Amministratore delegato di Benacus Spa, società di gestione di hotel Parchi del Garda di Lazise «Hotel Parchi del Garda, sulla sponda veronese del Lago, è un’eccellente location in ogni stagione dell’anno. Offriamo al cliente una soluzione completa “chiavi in mano”: posizione strategica e facilmente

raggiungibile, 233 camere, servizi ristorativi di ottimo livello, un congress center di oltre 2000 metri quadrati per eventi fino a 1000 persone. La nostra carta vincente è la versatilità di spazi e servizi che permette di personalizzare un incontro in tutte le sue declinazioni: meeting, incentive, convention, aste e mostre d’arte, tornei sportivi, piccole fiere e presentazioni di prodotti, anche di auto grazie all’accesso diretto alle sale dall’esterno. Chi ci viene a trovare sarà accolto da uno staff di professionisti “col sorriso”, pronti a soddisfare qualsiasi richiesta. E proprio la versatilità e il dinamismo rappresentano l’anima di Parchi del Garda, struttura, in continua evoluzione: la Benacus Spa, infatti, non solo si sta aprendo a nuovi mercati emergenti, ma sta sviluppando un proprio portfolio, prendendo in gestione hotel in Italia e all’estero».

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doMEnico ESPoSiTo direttore di hotel corte Valier di Lazise «Anche fuori stagione Lazise esercita un fascino speciale. E poi è davvero facile da raggiungere. Siamo a 120 km da Milano, 100 da Venezia, i nostri clienti vengono da Lombardia,Veneto e Alto Adige. Tante le attrattive offerte dal territorio, tra itinerari artistici, visite a frantoi e cantini e tour nei parchi tematici della zona. A Corte Valier, non c’è una camera che non abbia una vista panoramica, o sul lago o sul parco con piscina e, a piedi, si raggiungono il porticciolo di Lazise, il castello e i negozi. Un altro motivo di vanto è il nostro staff, professionale e disponibile, come dimostrano i punteggi lusinghieri su booking.com».

GiAcoMo SArnATAro general manager di caesius Thermae & Spa resort «Abbiamo la fortuna di essere in un territorio che offre molte opportunità di svago


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e di divertimento. Bardolino, in particolare, si distingue per l’ottima qualità di vita, tanto da essersi classificato al primo posto come il borgo con il più alto tasso di Bil (benessere interno lordo), secondo una recente ricerca statistica condotta dal Centro Studi Sintesi di Mestre. Ed è proprio questa sensazione di benessere diffuso che si respira all’Hotel Caesius. Chi desidera un soggiorno all’insegna di comfort e benessere, da noi, non resterà di certo deluso: il nostro di team di oltre 100 collaboratori ha un unico obbiettivo, far sentire l’ospite al centro dell’attenzione. Non è un caso che molte aziende abbiano scelto il Caesius per i propri meeting, sapendo che qui avrebbero potuto vivere un’esperienza ben più completa e appagante di un semplice soggiorno in hotel. L’ampia gamma dei nostri servizi – dal centro termale e beauty al baby club, fino a una ristorazione di alto livello – permette ai partecipanti di poter coniugare un impegno di lavoro con un soggiorno di svago in compagnia della propria famiglia. È questo il valore aggiunto che offriamo a chi sceglie di organizzare un meeting da noi».

frAncESco ciriLLo General manager di Aqualux hotel Spa Suite &Terme di Bardolino «La sponda veronese del lago di Garda offre un panorama naturale, una logistica di viabilità agevolata ed una varietà di escursioni e attività ideali per chi volesse offrire ai propri congressisti una valida alternativa alla destinazione cittadina. I nume-

rosi ristorantini tipici, la bellezza del paesaggio, il lago con i suoi itinerari, offrono all’ospite una atmosfera rilassante e piacevole. Qui è possibile organizzare un soggiorno di lavoro in un clima di vacanza. Uno dei fiori all’occhiello del panorama alberghiero della zona è senz’altro

La chiesa di San Nicolò che domina la darsena di Lazise. Sotto, passeggiata sul lungolago davanti all’ingresso di Hotel Corte Valier

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Panoramica Malcesine. Archivio Consorzio Lago di Garda è...

rappresentato da Aqualux hotel Spa: struttura assolutamente innovativa, concepita secondo i più moderni criteri di eco sostenibilità. La sensazione è quella di trovarsi in un’elegante oasi di verde, ad appena due passi dal centro di Bardolino, che offre generosi spazi sia per il lavoro che per lo svago. Grazie al clima mite del lago, c’è la possibilità di utilizzare tutto l’anno la bellissima corte interna dove spicca una lussureggiante vegetazione. Le piscine (interne ed esterne), il meraviglioso centro benessere e la squisita cucina, con buona parte di prodotti a km 0, contribuiscono a rendere indimenticabile il soggiorno».

LucA fErrAri direttore del Poiano resort a Garda «Il Poiano è una struttura in grado di offrire servizi di eccellente qualità sia per il segmento leisure che per quello business, disponendo di spazi e strutture di ottimo livello. Con ampie camere panoramiche, 160 appartamenti di varie tipologie, un servizio di ristorazione flessibile e di alto livello, strutture congressuali personalizzabili in base alle esigenze del cliente, grandi spazi all’aperto, una accoglienza professionale ed il nuovo

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centro benessere l’hotel garantisce la riuscita di ogni evento aziendale».

LuiGi LEArdini General Manager “Verona Top hotels” «Verona, città dell’amore per eccellenza conosciuta in tutto il mondo per l’opera Shakespeariana, per il Festival Lirico in Arena (il prossimo anno si celebrerà il


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centenario), per l’Amarone e i vini delle rinomate colline della Valpolicella, negli ultimi anni è stata protagonista di una crescita esponenziale in termini di offerta ricettiva e di servizi grazie all’apertura di hotels di charme come l’ormai noto Byblos Art Hotel Villa Amistà a cui si affiancano hotel business e congressuali sempre di alto livello come il nuovissimo Crowne Plaza Verona e l’Holiday Inn Verona Congress Centre, tutti e tre appartenenti al brand Verona Top Hotels. Ciò che ci differenzia rispetto ad altre location è la qualità e lo stile dei servizi offerti, oltre alla posizione strategica: siamo comodamente raggiungibili da aeroporto, autostrade e stazione ferroviaria. A questo si aggiungono il prezioso patrimonio storico, artistico e culturale della città e un fitto calendario di eventi, tutto l’anno, tra mostre, spettacoli e iniziative enogastronomiche. Non bisogna dimenticare infatti che a Verona la tradizione è cultura. E all’amore per la cultura si ispira anche la filosofia di Verona Top Hotels, un bacino di bellezza, comfort e soprattutto unicità, dove ogni evento (dal meeting al wedding party) è personalizzato e curato fin dai minimi particolari, con un’allure internazionale che si coniuga alla perfezione con l’amore tutto italiano per il dettaglio e per l’eccellenza».

stode di opere d’arte e mobili antichi che lo rendono ancor più prezioso dopo un imponente restauro conservativo, filologico, iniziato nel novembre del 2010 e conclusosi nel 2012. Agli organizzatori di eventi mette a disposizione cinque sale e, al quinto piano, un magnifico Roof Garden, location perfetta per entrare in sintonia con la bellezza della città. Il successo della struttura non può prescindere dallo staff, efficiente e molto preparato, a cominciare dal director sales&marketing Giovanna Fongaro e dal room division manager Gabriella Chiaranda». ■

Nella foto, il direttore Vittorio Morello con la director sales & marketing Giovanna Fongaro (a sin.) e la room division manager Gabriella Chiaranda

ViTTorio MorELLi direttore dell’hotel due Torri di Verona con Giovanna fongaro e Gabriella chiaranda «Il fascino e i plus di Verona sono sotto gli occhi di tutti: la città si è sviluppata ininterrottamente per 2000 anni, mantenendo preziose testimonianze delle diverse epoche, e oggi vanta una struttura urbana e architettonica unica al mondo. Ma è anche la sua vocazione di crocevia a rappresentarne la grandezza: sin dall’antichità Verona è stata punto d’incontro tra diverse civiltà ed economie. Ruolo che continua a interpretare anche oggi grazie all’aeroporto internazionale Valerio Catullo, all’alta velocità, che la collega a Roma in meno di tre ore, e alla rete autostradale che consente di raggiungere Venezia, Milano e Bologna in poco più di un’ora. l’Hotel due Torri si trova nel cuore della città antica, walking distance dall’Arena, da Piazza Bra, Piazza delle Erbe, ed è cu11-12 2012

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Aqualux Spa Suite & Terme Acqua e verde sono gli elementi chiave dell’innovativo quattro stelle di Bardolino, perla del lago di Garda veronese

In linea con i molti primati che Bardolino ha conquistato in questi anni – l’ultimo è il titolo di città con il più alto tasso di B.I.L (benessere interno lordo) – il nuovissimo Aqualux Hotel Spa Suite & Terme, quattro stelle superior precertificato ClimaHotel aperto la scorsa estate, ha già colpito al cuore molti operatori del mondo Mice in virtù della sua filosofia che coniuga bellezza, funzionalità e sostenibilità ai massimi livelli. Situato in una posizione leggermente sopraelevata rispetto al livello stradale della Gardesana, sul Monte Felice, alle porte del centro abitato di

Bardolino, l’Hotel si estende su una superficie di 17.000 mq, con una silhouette orizzontale, rispettosa del paesaggio e dell’abitato circostante. Aria, luce, verde sono gli elementi chiave del resort, dotato di ampie vetrate sul parco, ma è soprattutto l’acqua a fare da fil rouge alla struttura, firmandone il nome e caratterizzandone l’offerta. L’acqua scorre in piccoli rivoli, che rimandano ai rarefatti giardini giapponesi, nel cuore verde del complesso, il Parco AquaExperience, composto da 8 piscine termali, di cui quattro all’aperto e le altre quattro coperte.

Mondo Spa & Fitness E l’acqua è la protagonista indiscussa anche della Spa: 1000 metri quadrati dedicati al benessere, con 6 cabine, riservate ai trattamenti estetici, una Private Spa, cinque saune e 2 bagni turchi. Per la remise en forme, al pian terreno, c’è poi una moderna zona fitness di 130 mq, circondata da ampie vetrate che si affacciano sul magnifico giardino.

Camere & Suite Le 33 suite – da 50 a 60 mq di superficie – si trovano in parte in un’ala prestigiosa

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denominata “le Villette” sono arredate con colori naturali, e particolarmente confortevoli, sono tutte dotate di un sistema di eco climatizzazione all’avanguardia. Completano l’offerta ricettiva, altre 80 camere, altrettanto spaziose, luminose ed ecofriendly.

la proposta green meeting Dal capiente garage sotterraneo di 130 posti (particolare non trascurabile), si può accedere direttamente al centro congressi: 1200 mq di modernità ed efficienza, con due sale plenarie da 250 e 120 posti, tecnologie Crestron di ultima generazione e sistemi impiantistici certificati. Per i meeting più numerosi sono a disposizione le sale Colombara (273 mq), Riviera (107 mq), e la Bardo, quest’ultima è adatta anche per car launch. Come Excecutive board per incontri riservati, c’è invece la Sala Zerbetto. Infine, per piccoli meeting, si può usufruire della Gramole (50 mq). Tutte le sale sono servite da un foyer e da una cantina dove si possono organizzare degustazione di vini e di olii.

per le numerose attività post congress che offre tra escursioni, degustazioni, full immersion di relax in Spa, team building, serate a tema ed happy hour nel bellissimo bar. Anima di tutto l’hotel è il g.m. Francesco Cirillo, che ha curato lo start up e che, insieme alla sales manager Lara Udovini, ha conquistato l’attenzione degli operatori italiani e stranieri dando vita a un hotel straordinario, assolutamente innovativo, ma anche “easy” ed empatico, dove l’accoglienza è calorosa e hi tech: all’arrivo, l’ospite riceve in dotazione un tablet con il quale navigare wi fi, dialogare con tutti i reparti dell’albergo, incluso il direttore, ricevere informazioni, con possibilità di prenotare servizi e pacchetti (anche quando non è in albergo, attraverso il semplice download dell’App sul proprio smartphone), e lasciare un feedback sul soggiorno. ■

Non solo cucina, ma ricerca di sapori e bellezza I piatti proposti dallo chef e dalla sua brigata si distinguono per la freschezza dei sapori e per la notevole resa scenografica: oltre che buoni e genuini sono anche esteticamente ricercati. La sala Banchetti dispone di 160 posti, e durante la bella stagione si “estende” anche all’aperto, nel verde del parco.

l’offerta post congress A soli pochi mesi dall’apertura, Aqualux è già diventato una location di riferimento

AquAlux hotel SPA Suite & terMe Via Europa Unita 26 /B - 37011 Bardolino (Verona) www.aqualuxhotel.com - events@aqualuxhotel.com 11-12 2012

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Due Torri Hotel Un Hotel dove la Storia è di casa: dal ’300 ad oggi, viaggiatori del Grand Tour, principi, re, imperatori e personaggi illustri del mondo dell’arte e della letteratura hanno soggiornato in questo storico edificio, di fianco alla Chiesa di Santa Anastasia, per poi “perdersi” nel centro storico, a due passi dal balcone di Giulietta, da Piazza Bra e dall’Arena

Situato in Piazza Sant’Anastasia il Due Torri Hotel, cinque stelle lusso di recente affiliato a The Leading Hotels, ha origini antiche: fin dal Trecento era conosciuto come il Palazzo dell’Aquila e già nel 1674 fu adibito a locanda. Passato più volte di mano, a metà del 1800 fu acquistato dalla famiglia Arvedi e trasformato nel “Grand Hotel Imperiale”, diventando l’albergo più famoso della città. Nel ’700 vi alloggiarono, tra gli altri, Wolfgang Amadeus Mozart e Wolfgang Goethe e fu teatro di importanti eventi storici, come l’incoronazione in esilio di re Luigi XVII di Francia, così come la firma del Trattato di Villafranca tra Napoleone III, Vittorio Ema-

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nuele II, l’Arciduca Ranieri e il maresciallo Radetzky. Nel 1866 ospitò Giuseppe Garibaldi, che parlò ai veronesi dal balcone affacciato su Piazza Santa Anastasia. Dopo varie vicende, l’edificio tornò ad essere un albergo di lusso nel 1959. Recentemente sottoposto a un imponente lavoro di restyling conservativo che ha coinvolto la quasi totalità delle 89 stanze,


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mantenendone inalterato il fascino originario, oggi l’hotel si presenta con una facciata rinnovata, una lobby dai tocchi contemporanei, una nuova sala da pranzo, una esclusiva terrazza interna e di recente realizzazione una terrazza panoramica al 5°piano, con vista mozzafiato sui tetti e monumenti della città.

Camere e suites: un tuffo nella tradizione, nell’eleganza e nel comfort Arredate con mobili d’epoca, in stile Biedermeier o Impero e con dotazioni di ultima generazione, tutte le camere hanno pareti in marmorino veneziano, boiseries e preziose tappezzerie, pavimenti a parquet verniciati a mano e lampadari in vetro di Murano, tutte insomma sono personalizzate con estrema cura e passione per i particolari. Le Suite sono un omaggio a grandi personaggi della storia, della musica e della letteratura, e portano i nomi di “Romeo e Giulietta”, “Maria Callas”, “Mozart” – in quest’ultima l’omonimo compositore soggiornò nel 1770 –. A queste si aggiunge la nuova “Presidential suite Sant’Anastasia”, affacciata sull’omonima Piazza, che ripropone lo stile Impero originale del Palazzo: uno raffinato spazio di circa cento metri quadri, dalle delicate nuances pastello, in cui spiccano una boiserie in legno grigio perlato e soffitti riquadrati dalle tonalità del grigio e del bianco che ben si abbinano con l’oro e il nero dello stile Impero.

opere d’arte alle pareti o a soffitto, fanno da spettacolare cornice a cene raffinate e banchetti di gala.

Il fiore all’occhiello: la Lobby. E gli spazi meeting il cuore pulsante dell’hotel è la Lobby. Dopo il restyling si presenta come uno spazio di grande effetto scenografico, da sfruttare anche come zona espositiva. Una location ideale per cocktail e banchetti e per qualsiasi tipologia di business meeting o ritrovo mondano nel centro di Verona. Durante il periodo estivo per una cena romantica sotto le stell c’è l’incantevole terrazza panoramica. Agli organizzatori di eventi l’hotel mette, infine, a disposizione 7 eleganti meeting room da 20 a 180 persone, arredate con estrema cura e ■ dotate di tecnologie all’avanguardia.

un viaggio nei sapori d’altri tempi Sotto una maestosa serie di arcate trecentesche, il Due Torri Lounge & Restaurant propone un’interpretazione creativa della tradizione gastronomica regionale e nazionale, accompagnata da una scelta di vini di grande prestigio, espressione di una terra ricca di antiche tradizioni enologiche. Le proposte culinarie dell’executive chef Sergio Maggio sono autentici viaggi alla scoperta di sapori d’altri tempi, mentre i colori caldi, i marmi brillanti e le

DuE TorrI HoTEL Piazza S. Anastasia, 4 - 37121 Verona Tel. 045595044 - fax 0458004130 www.duetorrihotels.com - salesduetorrihotel@duetorrihotels.com 11-12 2012

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Gardaland Resort Be unconventional, be Gardaland! Che si tratti di un meeting, di un lancio di un prodotto o di un team building, a Gardaland Resort, location dove la fantasia è protagonista assoluta, non c’è evento che sia uguale a un altro

Unite business e divertimento. Regalate al vostro meeting una nuova atmosfera. Scegliete Gardaland Resort per un evento davvero indimenticabile che, fin dall’arrivo, invita al sorriso, per l’atmosfera allegra che vi si respira e per l’eccezionalità dell’offerta: 222 camere, di cui 14 a tema, 5 junior suite e 6 suite in una suggestiva ed elegante struttura in stile New England; tutte le camere sono particolarmente spaziose e curate in ogni dettaglio, oltre ad essere dotate dei comfort più moderni. A disposizione inoltre due raffinati ristoranti, due bar, un curiosity shop e una fantastica area acquatica, la Blue Lagoon, con piscine, solarium e zone relax.

Spazio e fantasia agli eventi Gardaland Hotel offre spazi meeting unici e perfettamente attrezzati, in grado di accogliere da 10 a 1.300 persone tra cui 5 sale meeting modulabili (da 10 a 300 persone), che si prestano ad accogliere ogni tipo di evento. Per i grandi numeri c’è il Gardaland Theatre, un ampio contenitore nel cuore di Gardaland park, con 1300 posti a sedere a platea; grazie alla particolare dotazione illuminoscenica, è

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adatto ad ospitare convention, spettacoli, fashion show ad alto impatto scenografico. A seguire ogni fase dell’evento, l’azienda troverà uno staff dedicato ed esperto pronto a soddisfare con estrema professionalità ogni esigenza. Ma veniamo all’offerta ristorativa. In hotel, al Wonder restaurant si possono organizzare banchetti all’insegna della migliore cucina veneta e italiana, mentre per cene esclusive, si può fruire della Locanda del Corsaro Nero, splendido spazio situato nel villaggio inglese all’interno del parco, cornice perfetta anche per cene a tema con spettacoli firmati Gardaland.

zione di spot e video: la fantasia e il divertimento non conoscono limiti a Gardaland Resort, e questo grazie al favoloso parco divertimenti che contribuisce a rendere memorabile ogni kick-off aziendale. La squadra viene coinvolta in avventure entusiasmanti, giochi e sfide adrenaliniche. E dopo il team building, il divertimento continua a cena con la magia e l’intrattenimento firmati Gardaland. ■

Il parco divertimenti: il valore aggiunto del Resort Attività ludico-motivazionali come cacce al tesoro e realizzaGaRdaland Hotel - GaRdaland MeetInGS & eventS Via Palù 11 - 37014 Castelnuovo del Garda (Verona) Tel. 0456404415 - www.gardaland.it - conventions@gardaland.it


PARC HOTEL BILLIA, CENTRO CONGRESSI, LE RASCARD. TRE ESPERIENZE DIVERSE, UN NUMERO INFINITO DI EMOZIONI. Il Saint-Vincent Resort & Casino è orgoglioso di presentarvi l’ultimo nato della famiglia: il ristorante Le Rascard Salon et Terrasse, dove il gusto impeccabile dell’arredamento incontra il gusto raffinato della buona cucina. Dopo il Parc Hotel Billia e il Centro Congressi, ecco il primo dei numerosi ristoranti del Saint-Vincent Resort & Casino: completamente immersa nel verde del parco secolare, la sala ampia e illuminata vi accoglierà, vi conquisterà, vi regalerà l’ennesimo momento di piacere all’interno del Saint-Vincent Resort & Casino. Il Saint-Vincent Resort & Casino sta crescendo, si sta ampliando ed è pronto a sorprendervi ancora. Alla prossima emozione!

www.saintvincentresortcasino.it - Tel. 0166 5231


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Hotel Caesius Thermae & Spa Resort

Il nome Bardolino evoca piacevoli sensazioni, spesso viene definita la città del vino e degli incontri e alcune manifestazioni, come il Palio del Chiaretto, la Festa dell’uva, la dicono lunga sulla fama e sulle tradizioni della città che dista solo 30 km da Verona La graziosa cittadina di Bardolino si affaccia sulla sponda orientale del Garda Veronese ed è circondata da un territorio di pendii dolcissimi, dove la vite, gli olivi ed altre piante mediterranee spiccano con il loro bel fogliame. A Bardolino si trovano anche molte tracce dell’antichità, un esempio tra tutti, la bella Chiesa di san Zeno, di epoca Carolingia, edificata nella seconda metà del IX secolo, risparmiata dal temibile terremoto del 1117. Tanta mitezza e ricchezza hanno fatto sì che la costa negli anni passati fosse “colonizzata” da camping e da piccoli hotels, tutti adatti

ad un turismo famigliare, estivo. Nel tempo alcuni pionieri attenti ai trend del turismo, per esempio Oswald Stocker fondatore di Europlan, hanno investito nella costruzione e gestione di residence ed hotel a quattro stelle, contando sulla fama dell’acqua termale di Bardolino, sulla passione dei popoli nordici, da secoli attratti dal lago, sulla possibilità di rispondere all’industria italiana bisognosa di hotel congressuali e dall’altra più recente richiesta di strutture dedicate al benessere.

Caesius Thermae & Spa Resort, un hotel per tutte le stagioni L’albergo, quattro stelle superiore, nel 2006, ha raddoppiato la sua ricettività e diversificato l’offerta, ponendosi come riferimento eccellente nel settore Mice in bassa stagione, investendo nella richiesta del mercato del benessere e offrendo alle famiglie opportunità poco praticabili altrove.

L’accoglienza empatica e la vocazione dell’hotel Il Caesius è uno dei pochi hotel dove ancora si possa trovare la guest relations manager, ogni ospite può contare su que-

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sta figura che ha una parola ed un’attenzione per tutti. Nella bella lounge una scritta, sulla quale scorre l’acqua termale, dice “Salus per aquam ut aquae animos tranquillent” rammentandoci dove siamo e cosa siamo venuti a fare. L’hotel ha la tipica struttura del resort: un bel giardino interno con piscine per grandi e piccoli, diversi blocchi nei quali sono situate le 185 camere, le aree interne ed esterne destinate alle colazioni, che scherzosamente vengono soprannominate “coc-colazioni” in quanto gli ospiti sono davvero più che coccolati, in ogni periodo dell’anno ed in particolare a Pasqua e Natale, quando le decorazioni si animano con luci, trenini, pupazzetti, coniglietti che inteneriscono tutti, grandi compresi. La Ristorazione è la passione, il fiore all’occhiello del direttore Giacomo Sarnataro che vanta una lunga esperienza nel settore avendo lavorato presso importanti ristoranti e alberghi in Italia e all’estero. C’è un ambiente per ogni occasione: il ristorante à la carte, intimo e accogliente, la sala per gli eventi aziendali, e quella per per gli ospiti residenti.

un’oasi di 3000 metri quadrati dove recuperare benessere con l’ayurvedica. ideale dopo un meeting L’Hotel Caesius è famoso per il centro benessere, un tempio del benessere di 3000 mq: in molti hotel sono offerti trattamenti ayurvedici ma solo il Caesius ha fatto una scelta filosofica totale. Il cliente che desidera affrontare un’esperienza ayurvedica, prima incontra il dottor Silvano Pomari, cardiologo specialista in medicina ayur-

vedica, per scoprire il proprio dosha, ovvero la propria costituzione, poi in base al risultato, inizierà un percorso di trattamenti e dieta personalizzato. Spesso, in occasione di convegni, il direttore dà la possibilità ai delegati di approcciare l’ayurvedica offrendo un massaggio alle mani e un menu della cucina ayurvedico.

Congress e post congress Costituito da 6 sale, di cui la più importante è la sala Gardenia capace di ospitare a platea fino 300 persone, il centro congressi è dotato di tutte le attrezzature congressuali ed è particolarmente adatto per cooking show, sfilate, feste e spettacoli. Insieme al foyer, le sei sale possono ospitare anche fiere leggere, presentazioni di prodotto, team building. Al centro congressi si accede dal garage interno, che offre 200 posti auto, e c’è anche un parcheggio esterno. Al Caesius tutto è occasione per socializzare, a partire da pranzi e cene, durante i quali lo chef si diverte a mettere alla prova gli ospiti, invitandoli ad indovinare gli ingredienti dei piatti e, nella bella stagione, si può salire a bordo del San Nicolò, uno splendido brigantino dei primi del 900, per un team building con musica e pranzo a bordo, oppure per serate con musica live. Ancora, si possono scegliere attività outdoor, per esempio biking tra i vigneti, visite guidate al Museo del Vino di Bardolino, escursioni a Verona o ai vicini parchi tematici, come Parco Sigurtà a Valeggio sul Mincio. Il ventaglio di proposte di Europlan è veramente ampio, è frutto di anni di selezione e sperimentazione e non lascia spazio a sorprese. ■ HoTeL CaeSiuS THeRmae &Spa ReSoRT Via Peschiera 3 - 37011 Bardolino (Verona) Tel: 0457219100 - fax 0457219700 www.hotelcaesiusterme.com - congresscaesius@europlan.it 11-12 2012

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Hotel Corte Valier A mister Hilton che diceva “location, location, location”, Domenico Esposito, gm di Hotel Corte Valier replica con “staff, staff, staff”

Camere con vista lago L’hotel offre 84 camere, 72 doppie comfort, 6 junior suite, e 6 spaziose suite, con letti a baldacchino. Tutte arredate con gusto – predominano le tinte naturali e una grande ariosità – con dotazioni moderne (tv satellitare, schermi al plasma e wi fi) e tutte munite di terrazza o giardino, con suggestiva vista sul Lago.

Le sale meeting e l’esclusivo foyer Aperto nella primavera del 2010, Hotel Corte Valier si è fatto notare e apprezzare fin da subito per l’ottima qualità della sua offerta. Anche per il suo giovane general manager, Domenico Esposito, napoletano d’origine ma trentino d’adozione, si è trattato di un colpo di fulmine. Questa solare struttura presenta infatti molte caratteristiche mediterranee come la luce, il giardino lussureggiante, incorniciato da pini marittimi ad ombrello, l’ampia piscina e le terrazze fiorite. La posizione è estremamente felice: dal giardino si raggiungono a piedi, in pochi minuti, il centro di Lazise e il graziosissimo porticciolo, caratterizzato dalla vecchia dogana veneziana e dalla chiesa di San Nicolò; mentre, in pochi minuti di auto, si raggiungono i principali parchi divertimento della zona.

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Corte Valier non offre un centro congressi asettico, impersonale, ma due belle e accoglienti sale meeting, da 10 a 190 posti, attrezzate con le migliori tecnologie e suddivisibili, all’occorrenza, in 4 salette di sottocommissione, alle quali si accede da un ampio foyer che garantisce lo svolgimento di coffee break e aperitivi nella più totale riservatezza ed esclusività. Gli or-


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ganizzatori di eventi avranno, inoltre, sempre a disposizione uno staff di giovani professionisti davvero molto preparati e in grado di suggerire originali attività post congress. Lo staff è il vero valore aggiunto dell’hotel, tanto che, alle celebri parole di mister Hilton “location, location, location!”, il gm Domenico Esposito non esita a rispondere “staff, staff, staff!”.

ristorante Dome: una certezza per la buona riuscita di un evento Tutti i congressisti, al ritorno di un viaggio business, si ricordano come hanno mangiato in hotel. Ebbene, i ricordi che i congressisti si portano a casa di Corte Valier sono esaltanti: lo chef Fabrizio Cattaino sa coniugare perfettamente creatività e tradizione, offrendo una ottima cucina del territorio e italiana, rielaborata con estro e grande maestria. In occasione di un evento, il momento aggregativo può iniziare al bar, accanto alla luminosa lounge, o in giardino, oppure nelle magnifiche terrazze, queste ultime sovrastate da scenografiche coperture, quasi artistiche cupole di intrecci metallici, fioriti tutto l’anno. Il Ristorante Dome offre menu di carne e pesce, sia di lago che di mare, squisiti dolci fatti in casa e una cantina con numerose etichette pregiate provenienti da tutta Italia e, in particolare, dalla vicina Valpolicella.

che fa da contraltare a quella esterna, incastonata come una preziosa acquamarina nel prato antistante l’hotel.

Perché scegliere l’Hotel Corte Valier L’Hotel si trova in un contesto paesaggistico, storico, artistico di grande pregio. E il suo valore non è dato solo dalla qualità della sua offerta, ma anche dalla capacità di fare sistema con le risorse e le eccellenze del territorio: chi organizza un meeting a Corte Valier sa di poter contare su suggerimenti, mai banali, per vivere esperienze piacevoli, imparare qualcosa sul territorio, e, magari portarsi via qualche eccellente souvenir gastronomico, come, per esempio, una bottiglia di olio gardesano di Ca’ Rainene, considerato uno dei 10 migliori oli al mondo, prodotto da Paolo Bonomelli, o una bottiglia di Amarone prodotto da Serègo Alighieri nella vicina Valpolicella. ■

La Spa, la piscina interna, il beauty center L’Hotel è “nato con la camicia”, ovvero con un’offerta perfetta per rispondere alle esigenze del cliente di oggi che, in albergo, desidera sempre più vivere un’esperienza di ben essere capace di andare oltre il semplice soggiorno. Non è un caso infatti che, per il turista leisure – ma anche per quello Mice – la Spa sia ormai un requisito fondamentale nella scelta di un hotel. E non è un caso che la Spa di Corte Valier sia stata pensata come un autentico tempio della remise en forme: bellissima, in particolare, la piscina interna

HoteL Corte VaLier Via della Pergolana 9 - 37017 Lazise (Verona) Tel. 0456471210 - fax 0456471223 www.cortevalier.com - info@cortevalier.com 11-12 2012

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Hotel Parchi del Garda Versatilità, professionalità e innovazione. Sono i must di questo giovane 4 stelle dalla doppia anima: Leisure e Mice. A 500 metri da Gardaland

Situato tra Peschiera e Lazise, nei pressi dei principali parchi tematici della zona – Gardaland è a soli 500 metri – l’Hotel Parchi del Garda è una destinazione di assoluto rilievo, capace di declinarsi al meglio, con grande versatilità, sia nell’offerta Leisure che in quella Mice. Le camere, in tutto 233, vantano una novità assoluta in Italia: le stanze a tema in 4D, ispirate ai vicini parchi tematici. Tre i ristoranti, con

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un capienza complessiva di 600 posti, e ben 2000 i metri quadrati destinati agli eventi. Il centro congressi è di fatto uno dei fiori all’occhiello della struttura «Ho deciso di costruire l’hotel dopo un’attenta analisi di mercato che ha fatto emergere quanto il Mice potesse essere un’ottima opportunità di destagionalizzazione turistica», spiega Giulio Bonizzato, costruttore ed Amministratore Delegato della società di gestione di Hotel Parchi del Garda. «Partendo dal centro congressi e dalla sala plenaria di 1000 posti ho sviluppato tutti i servizi funzionali alla realizzazione degli eventi, le camere e gli spazi ristorativi». Un’intuizione, quella di Bonizzato, che si è rivelata senz’altro vincente. Oggi la location offre 2.000 metri quadrati di flessibili spazi ed aree expo, articolati in 8 sale tecnologicamente avanzate, dotate di luce naturale e con una capacità totale di 1500 posti, tra cui la sala plenaria “Benacus”, vera punta di diamante del congress centre, con accesso diretto anche dall’esterno (comoda soluzione per Expo o Show Room). Inoltre 2 ampi foyer, 2 desk per le segreterie organizzative, 2 zone café interne e una magnifica area esterna, nei pressi della piscina bio design, ideale per coffee break e aperitivi en-plein-air. A


FOCUS ON VERONA E LAGO DI GARDA Perché scegliere Parchi del garda • Posizione strategica e facile da raggiungere (soli 5 km dal casello di Peschiera del Garda, 4 km dalla stazione ferroviaria di Peschiera del Garda, 15 km dall’aeroporto Catullo e 20 km da Verona) • Logisticamente conveniente: hotel e centro congressi in un’unica location • 233 moderne camere affacciate sul Lago • Oltre 2000 mq di spazi congressuali, flessibili e personalizzabili con accesso diretto anche dall’esterno • Tre sale ristoranti fino a 600 ospiti con menu stuzzicanti e originali • Ampie zone verdi e una piscina bio-design dove organizzare suggestivi cocktail • Uno staff Mice a completa disposizione

tutto questo si aggiungono un ampio parcheggio esterno e uno interno. La polifunzionalità di questa struttura apre davvero le porte ad ogni tipo di evento e ad ogni possibilità di personalizzazione, grazie anche alla presenza di un efficiente team Mice, sempre aggiornato sulle ultime tendenze (un plus molto apprezzato dalle aziende) in grado di affiancare l’organizzatore in ogni fase dell’evento. Non è un caso che tra i clienti dell’hotel ci siano nomi come Toyota, BMW, Peugeot, Mc Donalds’, Dulevo International, IPK Karting, Just, Douglas, Franke e Foot Locker Italy, e non è un caso che proprio il Regional President di quest’ultima, Luisa Romesi, abbia dichiarato, riferendosi all’accoglienza ricevuta «È da vent’anni che organizzo eventi ma non mi è mai capitato di incontrare uno staff così preparato e disponibile». Per l’occasione, la sala Benacus era stata trasformata in un campo da rugby con tanto di intrattenimento di cheerleaders, musica, panche e chioschi di hamburger e patatine. Ampia e di grande qualità anche l’offerta ristorativa con tre sale, per una capienza totale di 600 posti, in grado di soddisfare ogni richiesta: dalle colazioni di lavoro agli standing buffet, fino alle cene di gala e alle serate a tema. A Parchi del Garda le aziende troveranno infine un ricco ventaglio di soluzioni post-congress, all’insegna del divertimento, dello sport e della cultura. Per esempio, i parchi tematici della zona si prestano a fare da cornice ad emozionanti team-building. La zona offre poi suggestivi itinerari in mezzo alla natura, da percorrere a piedi o in bicicletta e si possono praticare anche wind-surf e sailing. E dall’hotel si può partire alla scoperta dei caratteristici borghi, veri gioielli del Lago di Garda, e delle meraviglio-

se città d’arte come Verona (20 km), Venezia (130 km) Milano (140 km) raggiungibili anche con treni veloci in partenza dalla stazione di Peschiera del Garda, a soli 5 minuti dalla struttura. E per i buongustai, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Infiniti sono infatti i tour di degustazione offerti dal territorio tra cantine, caseifici, frantoi e aziende agricole. ■ hotel Parchi del garda Via Brusà 16/17- 37017 Pacengo di Lazise (Verona) Tel. 0456499640 - fax 0456499600 www.hotelparchidelgarda.it - congress@hpdg.it 11-12 2012

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Poiano Resort A Garda, nello stupendo scenario della conca racchiusa tra Punta S.Vigilio e la Rocca, con una splendida vista sul lago, il Poiano Resort è la sede ideale per meeting, convegni, ricevimenti, sfilate di moda, team-building, con un post-congress ricco di sorprese

In un ampio anfiteatro naturale fra Punta San Vigilio e la Rocca, il Poiano Resort si estende su 60 ettari di parco con cipressi, palme, olivi, vigneti, oleandri, sulla riva orientale del lago di Garda e gode di una fortunata posizione che permette una splendida vista sulla baia. Le 120 camere ed i 160 appartamenti, immersi nel verde, donano una piacevole sensazione di tranquillità. Un elegante ristorante, un bar di alta classe, una splendida terrazza che domina il lago, una moderna cucina, ampi parcheggi riservati, costituiscono la dotazione esclusiva ed indipendente del Centro Congressi. La capienza è adattabile ad ogni tipo di richiesta, da 20 a 250 persone, con possibilità di videoconferenza fino a 500 persone e di traduzione simultanea; eventi di alta classe e di grande spettacolarità, in un ambiente dove natura, sport e relax si fondono in perfetto equilibrio, trovano al Poiano Resort la location ideale. Nell’edificio principale, il ristoran-

te Poiano, in grado di accogliere fino a 500 persone, con le sue vetrate apribili, in un tripudio di fiori e di colori, esalta la squisitezza della cucina. Le sale polifunzionali dotate di tecnologia all’avanguardia, l’impegno e la professionalità dello staff, l’eccellente rapporto qualità-prezzo, garantiscono la perfetta riuscita di ogni evento. Il punto di forza al Poiano Resort è la personalizzazione: ogni cliente è unico, come la sua storia, i suoi obiettivi, le sue esigenze ed il suo target. Ogni richiesta viene soddisfatta ed ogni evento studiato per offrire le migliori soluzioni. Il lavoro originale ed innovativo, la creatività e la ricerca del particolare garantiscono un’eccellente qualità organizzativa e logistica. Gli impianti sportivi offrono numerose possibilità di svago postcongressuale grazie ad una piscina olimpica, 6 campi da tennis con scuola americana PBI, palestra con personal trainer, parco giochi, campo di calcetto, tiro con l’arco, bocce, pallavolo, staff sportivo, serate musicali, sala giochi, noleggio bici ed il nuovo centro wellness. Il valore aggiunto del Centro Congressi è l’adiacente terreno agricolo di proprietà, adatto a dimostrazioni pratiche di ogni tipo. Le molteplici possibilità di teambuilding fanno del Poiano Resort una destinazione unica.

La fortunata posizione di Garda permette un ventaglio di iniziative, dalle visite alle città d’arte agli spettacoli lirici all’Arena di Verona, da tours gastronomici all’emozionante parco divertimenti di Gardaland, rendendo indimenticabile il post-congress.

Il plus del Resort e le novità per il 2013 L’adiacente terreno agricolo di proprietà, perfetto per attività motivazionali e di team building, e gli ampi parcheggi (in grado di accogliere vetture anche di grandi dimensioni) ad uso esclusivo e riservato dei congressisti, fanno del Poiano Resort una destinazione unica che non offre solo relax, sole e tranquillità, ma anche un contesto di grande appeal dove organizzare sfide e giochi di squadra, lontano dallo stress da ufficio.

Dalla prossima stagione il Resort offrirà anche un moderno e suggestivo Centro Benessere. Con ampie vetrate che guardano il lago, una laguna salata, sauna finlandese, bagno turco, tunnel, docce emozionali e una zona estetica per trattamenti corpo e viso. Il Poiano Wellness Centre sarà la ricompensa ideale dopo una giornata di lavoro. ■

PoIano ResoRt Via Poiano - 37016 Garda (Verona) Tel. 0457200100 - www.poiano.com - conference@poiano.com

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Verona Top Hotels Byblos Art Hotel Villa Amistà, Crowne Plaza Verona e Holiday Inn Verona Congress Centre: tre modi per declinare un’ospitalità al top

Nato nel 2011, il brand “Verona Top Hotels” si propone al mercato con un portfolio diversificato di hotel, situati sul territorio veronese, che conta 362 camere e si posiziona al primo posto in termini di qualità e stile. Tre sono le proposte di accoglienza del brand: il Byblos Art Hotel Villa Amistà, lussuoso 5 stelle situato in Valpolicella, il 4 stelle business oriented Crowne Plaza Verona, a due passi dal Polo Fieristico e l’Holiday Inn Verona Congress Centre, storico quattro stelle congressuale recentemente ristrutturato, a Verona Est.

BYBLOS ART HOTEL VILLA AMISTÀ Lo charme di una villa veneta con tocco art&design

Situato nel cuore della Valpolicella, a soli 12 km dalle bellezze di Verona, Byblos Art Hotel Villa Amistà è un cinque stelle lusso, affiliato a The Leading Hotels of the World, ricavato da un’antica villa veneta del XVI secolo. Sottoposto ad un accurato restyling conservativo, che ne ha mantenuto intatti l’allure e il pregio storico, l’albergo ha riaperto nel 2005 e, oggi, offre un’esperienza unica di art&design hotel, firmata dall’architetto Alessandro Mendini: al suo interno si può ammirare un’eccezionale gallery di opere d’arte contemporanea. A disposizione degli

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ospiti ci sono 60 magnifiche camere, 3 sale meeting dotate di luce naturale, da 10 a


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60 posti, l’esclusiva ESPACE Byblos e una zona fitness con attrezzature Technogym. Nei mesi estivi si può inoltre godere della piscina situata nel parco di 20mila metri quadrati disegnato dal green architect Franco Paghera. Assolutamente degna di nota la cucina del Ristorante Atelier, dove lo chef Giorgio Schifferegger

propone piatti del territorio rivisitati. A completare l’offerta ristorativa, una quattrocentesca cantina dove si organizzano degustazioni di vini e oli. Per la sua atmosfera suggestiva, la villa è una location perfetta per eventi di alto profilo – dal meeting al car launch – ma anche per feste private e soggiorni leisure.

CROWNE PLAZA VERONA Meeting in una bolla verde e dinner sotto le stelle

Inaugurato ad aprile 2011, il Crowne Plaza Verona è un moderno 4 stelle superior design, a pochi passi dal centro città e dal quartiere fieristico, affiliato a IHG. A firmarne il progetto è stato il noto architetto Mario Bellini con il contributo, per gli spazi verdi, di Gianfranco Paghera. Insieme, hanno saputo creare un ambiente di grande eleganza e originalità. Particolarissimo, per esempio, il Winter Garden, una leggiadra bolla trasparente di 680 metri quadrati, in cui è racchiuso un giardino lussureggiante, cinto da palme, perfetta location per workshop, meeting, cene di gala, sfilate ed eventi in cui si ricerchi un alto valore emozionale. Non mancano nemmeno le dotazioni tecnologiche più all’avanguardia: incastonato nella cornice di verde si trova un LED-wall di 18metri quadrati. A disposizione inoltre un centro congressi polifunzionale, articolato in 9 meeting room modulabili, di diverse metrature (da 17 a 210 mq), tutte dotate di luce naturale, con wi-fi, tv al plasma e lavagne mobili, alle quali si aggiungono 180 metri quadrati di spazi espositivi. Le camere, in tutto 160, sono arredate con

grande gusto e confortevolissime: da provare lo sleep advantage, per un sonno ristoratore. Due i ristoranti: il Plaza con cucina locale e internazionale, e al nono piano, la Byblos Sky Terrace con vista panoramica sulla Verona by night. Qui si trova anche la zona relax e fitness, con piscina idromassaggio, bagno turco, doccia emozionale e palestra Technogym.

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HOLIDAY INN VERONA CONGRESS CENTRE Un servizio al top, a partire dalla prima colazione a buffet e spazi meeting di ultima generazione

l’Orangerie: un’area polifunzionale di 80 mq con luce naturale, affacciata direttamente sul giardino. Per gustare i migliori piatti della tradizione veronese si va al Ristorante Catullo, mentre per lo shopping e il relax, a due passi dall’hotel, si trova il quartiere commerciale “Le Corti Venete” con decine di negozi e un centro benessere convenzionato. ■ A dieci chilometri dal centro città e vicino ai principali snodi autostradali, l’Holiday Inn Verona Congress Centre, affiliato a IHG, è un quattro stelle business oriented che si distingue per l’ottimo livello del servizio. E, a riprova, che il buon giorno si vede dal mattino, c’è la ricca colazione “american buffet” con prodotti naturali e dolci fatti in casa. L’hotel offre 132 camere in stile classico, dotate dei confort e delle dotazioni necessarie per lavorare in tutta privacy e tranquillità. Da poco ristrutturato, il congress centre mette a disposizione 4 sale polifunzionali, con capacità massima di 220 persone, corredate da impianti di ultima generazione come schermi elettrici a parete, videoproiettori a soffitto, microfonia, amplificazione e wi-fi. A questi spazi si aggiungerà a breve

BYBLOS ART HOTEL VILLA AMISTÀ Via Cedrare 78 - 37029 Corrubbio di Negarine, S. Pietro in Cariano (Verona) Tel. 0456855555 - fax 0456855500 www.byblosarthotel.com events@byblosarthotel.com CROWNE PLAZA VERONA Via Belgio 16 - 37135 Verona Tel. 0454933333 - fax 0454933000 www.crowneplazaverona.com meeting@crowneplazaverona.com HOLIDAY INN VERONA CONGRESS CENTRE Viale Del Lavoro 35-37 37036 S. Martino Buon Albergo (Verona) Tel. 045995000 - fax 0458781526 www.holidayinn.it/veronacongr events@hivrc.com

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Hilton Molino Stucky Venice In una città meta Mice per eccellenza, con un Centro Congressi d’eccezione, il più grande e il più attrezzato della città lagunare, Hilton Molino Stucky si conferma destinazione ideale

Gourmandise d’autore e grande accessibilità per una location Mice d’eccellenza

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Venezia rappresenta da sempre una delle mete più richieste e visitate dai turisti provenienti da ogni parte d’Italia e del Mondo. Ma negli ultimi anni la città è diventata anche una location prestigiosa e ambita per l’organizzazione di meeting, convention e congressi, tanto da essere stata sede di importanti eventi internazionali. Con uno sguardo lungimirante verso il futuro, rivelatosi determinante anche per lo sviluppo turistico della città, nel 2007 è stato inaugurato Hilton Molino Stucky Venice, la cui presenza oggi è diventata per il Gruppo una pietra miliare fondamentale capace di soddisfare le esigenze Mice provenienti dal mercato internazionale durante tutto l’anno.

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Mice, meetings, incentives, conventions, exhibitions. Quattro concetti di turismo diversi, ognuno colonna portante di strategie offerta-richiesta ad hoc. Vincente davvero solo quando confluiscono in un’unica idea di ospitalità e servizio. Come al cinque stelle Hilton Molino Stucky Venice.

Un Centro Congressi unico Situato sulla Giudecca, un gruppo di otto isolette collegate tra loro e disposte a forma di gondola, l’Hotel si trova solamente a pochi minuti da Piazza San Marco e dalle principali attrazioni della città, in uno splendido edificio del XIX secolo magnificamente restaurato. Con 379 camere, di


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cui 88 Executive, 44 splendide suites e una presidential suite sulla sommità della torre, due Ristoranti diretti dallo Chef Ivan Catenacci e il più grande centro benessere, l’ÈSPACE di 600 mq con Rooftop mozzafiato, l’albergo offre un’incomparabile e indimenticabile vista su Venezia. Considerata una delle strutture più imponenti e peculiari, l’hotel vanta soprattutto il centro congressi più grande e attrezzato della città, di ben 2.600 mq. Per gli eventi più grandi, la Venetian Ballroom è in grado di accogliere fino a 1.000 delegati e può essere anche suddivisa in cinque sale insonorizzate, tutte con accesso indipendente. Nel foyer di 700 metri quadrati, adiacente alla Ballroom, si possono allestire esposizioni o ambientare coffee break e cocktail fino a un massimo di 750 ospiti. L’hotel offre anche 14 sale riunioni, un business center e un’executive boardroom, tutti spazi dotati dei migliori confort e attrezzati con le tecnologie più avanzate, secondo gli elevati standard qualitativi Hilton. Ogni sala Hilton Meetings vanta infatti la certificazione Hilton Meetings Quality – benchmark dell’eccellenza per i meeting – che assicura la presenza di strutture di alta qualità e un servizio dedicato impeccabile nel soddisfare ogni esigenza. «La nostra capacità di un’offerta ampiamente diversificata e capace di accogliere grandi numeri», ci conferma il general manager Alessandro Cabella (nella foto a destra), «è solo uno dei nostri punti di

forza. A questo è stato sapientemente affiancato uno staff altamente qualificato e in grado di affrontare ogni fase nell’organizzazione di eventi, leisure o business. Ben due infatti gli uffici dedicati: uno specializzato nella fase di contrattualizzazione e preparazione generale e l’altro dedicato completamente allo svolgimento, con personale a disposizione per il prima, il durante, e il dopo evento, dedicando particolare attenzione alla cura dei dettagli, sempre estremamente personalizzata e supervisionata in ogni suo aspetto, nonché attenta soprattutto alla fase del feedback, su cui investiamo molte risorse». Altro punto di forza di questa splendida struttura è la grande accessibilità. L’Hilton Molino Stucky è situato a pochissimi minuti in barca da Piazza San Marco e a 10 km (40 minuti in barca) dall’aeroporto Marco Polo di Venezia. L’Hotel è raggiungibile sia con il vaporetto che con i taxi d’acqua da qualsiasi punto sulla terraferma o dalla stazione marittima. In aggiunta, esiste un servizio di navetta gratuito

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L’Hotel vanta il Centro Congressi più grande e attrezzato della città, ben 2.600 mq

che collega l’Hilton Molino Stucky a Piazza San Marco. È possibile anche usufruire di un servizio navetta gratuito, prenotabile anche privatamente per eventi speciali.

Gourmandise e banqueting L’Hilton Molino Stucky Venice è anche diventato un punto di riferimento gastronomico, offrendo una ricchissima selezione di prestigiosi ristoranti e bar. Primo fra tutti, il raffinato e raccolto Aromi Restaurant, a base di cucina mediterranea, che ha di recente rinnovato la sua proposta con una sorta di viaggio attraverso la riscoperta e la valorizzazione dei sapori veri della cucina mediterranea e la scelta di piatti legati alla tradizione dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. Per esaltare le prelibatezze della cucina, il Ristorante Aromi prepara prodotti semplici ma di altissima qualità, con menù in perfetta armonia con il ritmo delle stagioni. Nuovo concept anche per il servizio ai tavoli, che viene rivisitato secondo la tradizione della ristorazione più esclusiva di inizio Novecento, con piatti della cucina

flambé o cotti nelle tradizionali pentole di rame. Ancora, Il Molino Restaurant, ospitato in due edifici della struttura originale, adatto ai grandi eventi, in grado di accogliere fino a 218 invitati in un’atmosfera unica. Per una vista mozzafiato sulla Laguna e sulla città, da provare l’esclusivo Skyline Rooftop Bar, ubicato all’8° piano dell’Hotel, perfetto per sorseggiare un cocktail immersi in un’atmosfera magica. Ideale anche il Rialto Bar & Lounge, con le sue accoglienti poltrone e il Campiello Lounge, per gustare un drink o un caffè. Tutti i ristoranti e i bar dell’Hilton Molino Stucky Venice sono aperti sia agli ospiti interni che esterni. «Questa estrema attenzione all’offerta gastronomica», conclude Alessandro Cabella, «come momento importante per l’ospite durante il suo soggiorno, ci ha permesso di rinforzare in maniera diretta anche la nostra offerta banqueting, rendendola estremamente ricca di proposte, sempre tagliate su misura per ogni tipo di evento, sia business che privato, tutte garantite sempre dall’eccezionale qualità che contraddistingue Hilton nel mondo». Cristina Chiarotti

Hilton Molino Stucky Venice Giudecca 810 - 30133 Venezia Tel. 0412723 311 - fax 0412723308 venice.info@hilton.com www.molinostuckyhilton.com

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Green work

La forza della natura

Non più riunioni di lavoro dentro quattro mura, a volte illuminate da luce artificiale. Le tendenze stanno cambiando, con il verde sempre più protagonista anche negli incontri business e Mice. Ecco le iniziative più interessanti

✒Tiziana Conte La forza della natura rigenera la mente e il corpo, regala esperienze intense e costruttive diventando fonte d’ispirazione per superare le sfide che il mondo del lavoro impone. A confermarlo anche Catia Bruno, training & devolopment manager dell’InterContinental De La Ville di Roma, che già da cinque anni porta avanti una serie di iniziative rivolte ai manager. «Certe esperienze vissute nella natura sono una metafora della vita lavorativa di tutti i giorni e servono come spunto di riflessione». Partendo da questa premessa i manager dell’InterContinental de La Ville si sono cimentati in “avventure” come quella di orienteering (sport nei boschi), del rafting, per citare solo qualche esempio, poiché “natura fa spesso rima con sport e molti sport rafforzano pure lo spirito di squadra, fondamentale per chi lavora in equipe», precisa. Anche il confronto con gli animali può essere formativo. «Lo abbiamo sperimentato in un agri-

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turismo a Poggio Mirteto con la tecnica horse whisperer (sussurrare ai cavalli) per allenare le capacità di ascolto con il supporto della PNL (Programmazione Neuro-Linguistica) che raggruppa molte tecniche utili allo sviluppo personale, alla comunicazione efficace, allo sport, alle relazioni personali e lavorative».

Se manca il tempo di andar per parchi, il “verde” ce lo si può creare in azienda A dettare il cambiamento nelle aziende, verso un approccio più verde, anche le nuove regole sulla salute nei posti di lavoro che impongono una maggiore attenzione verso i propri dipendenti. «I manager hanno poche occasioni di stare a contatto con la natura e di rigenerarsi anche con lo sport: Noi gli creiamo un’occasione che unisca l’utile al dilettevole», conclude Bruno. Ma a cosa si deve il successo del green work? Secondo Antonella Tisi ti-


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Argentina, lo spettacolare ghiacciao Perito Moreno

tolare della Meeting Line, «le nuove tecnologie, primo fra tutti internet, hanno cambiato il comportamento delle persone nella nostra società. Da qui l’esigenza di creare momenti di coesione fra il personale anche con l’ausilio di giochi o sport aggreganti da svolgere a contatto con la natura. Purtroppo, e ho potuto constatarlo personalmente con le società multinazionali nostre clienti, gli italiani hanno più difficoltà a farsi coinvolgere rispetto, per esempio, agli americani che sono stati i primi a credere negli effetti benefici di queste iniziative». E c’è chi, non avendo il tempo di andar per parchi, il “verde” se lo crea all’interno della propria azienda. Una scelta adottata già da un decennio da molte grandi società estere e che sta prendendo sempre più piede in Italia. Proprio come ha fatto Marco Donduian – fondatore in epoca non sospetta di uno dei primi tour operator online, Newmillenniuntour.com – che otto anni fa ha

scelto di trasferire i propri uffici dal centro di Roma in un quartiere periferico, dando la possibilità ai propri dipendenti di lavorare in un ambiente più sano, in grandi spazi illuminati da luce naturale e dotati di giardini zen dove acqua, piante e pietre deliziano lo spirito di chi ci lavora.

Panamericano Bariloche, hotel cinque stelle immerso in uno scenario naturale di grande suggestione

Location ad hoc Ci sono posti che più di altri si addicono al green work. Per esempio gli agriturismi, le masserie, ma anche i Parchi naturali. Non a caso, la Regione Umbria ha dato il via al progetto “Parchi Attivi” che mira a far conoscere, oltre che le peculiarità legate alla conservazione della biodiversità – nel rispetto di quanto sancito dall’Unione Europea con il progetto

Antonella Tisi titolare della Meeting Line

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“Natura 2000” – soprattutto quelle attività legate al binomio sport-natura che rendono “attivi” e dinamici questi territori. «In un momento in cui l’ambiente, bene o male, è al centro dell’attenzione», sottolinea Paolo Papa, dirigente dell’Ufficio Parchi e Aree Protette della Regione, «vogliamo proporre ai tour operator e a tutti gli amanti della natura un pacchetto turistico innovativo». Grazie all’ausilio di un portale web e di tutte le possibilità offerte dai social media marketing sarà possibile, infatti, scoprire in tempo reale la fitta rete di eventi e manifestazioni che animano i Parchi, quindi, viverli in maniera diversa. Queste informazioni, afferma Papa, «costituiranno una risorsa non solo per quel turista poliedrico che vede nel bene naturale la sua meta vacanziera, ma anche un’opportunità per le strutture ricettive che sapranno in tempo reale come e dove indirizzare i propri ospiti nelle varie attività proposte». Il progetto, realizzato dagli Assessorati all’Ambiente e al Turismo della Regione Umbria e dal Consorzio ITACA, rappresenta, per quella che viene considerata il “Cuore verde dell’Italia”, un ulteriore tassello per la promozione turistica con particolare attenzione verso quelle aree che, a forte caratterizzazione ambientale, necessitano di una attenta valorizzazione soprattutto rispetto alla sostenibilità. «Si tratta di mettere in rete i sette Parchi regionali più uno nazionale per le bellezze che questi rappresentano in termini di naturalità e far si che ogni Parco venga identificato per un determinato sport a seconda della propria vocazione e in relazione alla struttura». Escursioni, trekking, ippoturismo, voli in deltaplano, nordik walking, vela, rafting fino al tarzaning, ma anche degustazioni a base di prodotti tipi locali e seminari, è quanto prevede la fase operativa del progetto. Quando si parla di natura non si può non citare la Toscana che abbonda di luoghi dove poter organizzare incontri business e Mice in strutture ricettive che offrono il massimo del confort. Inoltre, ci sono le terme. Come quelle di Petriolo, in un parco lussureggiante nella Val di Farma, con piscine termali con acqua che sgorga a 43°, dove alternare momenti di lavoro a momenti di relax e benessere nel cinque stelle Petriolo Spa Resort di Atahotels. Inserita in una riserva naturale, sopra le antiche terme

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medievali di Petriolo, la Spa e Medical Spa propone cure legate all’acqua termale, ricca di elementi oligominerali, e alla natura. Il tutto a 27 chilometri da Siena.

Nel ranch come veri cowboy Spostandosi oltre ai confini nazionali, un’esperienza davvero originale è quella che si può sperimentare nei ranch dove gli ospiti vivranno come dei veri cowboy, partecipando ad escursioni a cavallo e alle attività lavorative, incluso l’allevamento, l’addestramento del bestiame, il trasferimento delle mandrie e la manutenzione ordinaria del ranch in Arizona, nelle vicinanze del Saguaro National Park, il


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Tanque Verde Ranch (su 640 ettari di terra) offre varie opzioni di sistemazione in piena armonia con il paesaggio naturale dell’Ovest. Le camere consentono una vista sconfinata del deserto e delle montagne. Avventure a cavallo, seguire i percorsi in bici, pescare, nuotare, o partecipare alla vita del cowboy è quanto offre agli ospiti. Altra terra ideale per gli appassionati degli eventi a contatto con la natura è l’Argentina. Adrián Bertini, direttore commerciale del gruppo Panamericano Hotels & Resorts ci fa sapere che anche per le strutture da lui rappresentate «la domanda di green work risulta in ascesa soprattutto per quelle in Patagonia, preci-

samente a Bariloche e a Los Sauces che consentono agli ospiti di raggiungere in breve tempo le zone più turistiche e spettacolari, come il ghiacciaio Perito Moreno». Dal Panamericano Bariloche, resort cinque stelle fronte lago, è possibile l’attraversamento dei sette laghi dall’Argentina al Cile. L’albergo dispone di 300 camere, sei saloni in grado di contenere mille 300 persone, spa e casinò. «Los Sauces Casas Patagonicas (El Calafate) è ancora più indicato del primo», precisa Bertini, «perché, immerso nella natura selvaggia, nella capitale dei ghiacciai». Il boutique hotel è composto da 38 suite distribuite in cinque case patagoniche indipendenti,

El Calafate - Los Sauces Casas Patagonicas, il resort 5 stelle immerso nella selvaggia natura della Patagonia

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In Italia i percorsi di rafting suggestivi ed entusiasmanti sono molteplici

quattro master suite di 90 metri quadrati, una spa ottagonale totalmente costruita in pietra. Insomma una perfetta combinazione di lusso, tradizione e modernità. E non è un caso se sul versante europeo, l’Italia, anche per le sue affinità con l’Argentina rappresenta, insieme alla Spagna, il primo mercato di riferimento del gruppo, cui seguono Inghilterra e Francia.

Cifre alla mano Negli anni della crisi internazionale, il turismo della natura ha dimostrato una freschezza ed una dinamicità che confermano l’aumento della quota di mercato di un settore che nel 2010 ha registrato

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99.035.394 presenze (+0,46% rispetto all’anno precedente), una permanenza media di 3,84 e un fatturato di 10,67 miliardi di euro (+0,24%). E se il 2011 segna 10,7 mld di fatturato, per il 2012 il barometro dei tour operator indica un avvicinamento agli 11 miliardi di euro. Le ragioni di questa crescita, secondo il presidente di Ecotur, Enzo Giammarino, sarebbero principalmente due: «la prima è che il prodotto ha mantenuto una sua forte identità ed ha saputo al tempo stesso rinnovarsi, aprirsi a innesti preziosi come i borghi, l’enogastronomia di qualità, la sostenibilità; la seconda è il suo forte legame con il territorio, dove resta il 90 per


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cento del fatturato, e che fa sì che venga costruito un rapporto solido con gli abitanti e con i turisti, i quali, a causa anche della crisi, scelgono sempre di più vacanze a chilometro zero». I segmenti più rappresentativi si sono dimostrati i parchi e le riserve con una quota di mercato superiore al 35 per cento, seguiti dalla montagna (23 per cento), dal turismo rurale (18 per cento), e ancora dal turismo lacuale, dai borghi più belli d’Italia, dalle riserve marine e dall’agriturismo. Secondo il rapporto Ecotur, nel 2011 cresce la voglia di vivere a contatto con la natura (40 per cento contro il 38 del 2010) e l’esigenza di praticare sport e attività all’aria aperta

(24 per cento, +6 per cento), il che si ripercuote sulle attività dei turisti che durante la loro vacanza natura: preferiscono nel 23 per cento dei casi l’escursionismo, nel 21 per cento il trekking, nel 12 per cento il bird watching e la mountain bike, seguiti dalla bici su strada (11 per cento) e dunque da equitazione, sci di fondo, animal watching. Per gli stranieri le attività sportive, l’escursionismo, il trekking sono le preferite (36,7 per cento) seguite dalle visite ai centri storici (20,5 per cento) e dalle visite guidate nella natura (19,2 per cento). Il 52 per cento degli italiani che scelgono la vacanza natura chiede il prodotto “parchi naturali”, la graduatoria dei parchi più richiesti vede al primo posto, con ben 24 indicazioni da parte dei tour operator intervistato, il parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, seguito dal Parco del Gran Paradiso (22), dalle Cinque Terre (18), dallo Stelvio (16), e ancora dai parchi nazionali del Pollino (15), del Circeo (11), dell’Arcipelago Toscano (9), della Maiella (8) e della Sila (7). Analizzando i soli turisti stranieri, i parchi più richiesti sono Cinque Terre (23,1 per cento), Dolomiti Bellunesi (17,4 per cento), Appennino Tosco-Emiliano (10,4), Arcipelago Toscano (10,3), Vesuvio (10,1) e Abruzzo, Lazio e Molise (10,1). Il Rapporto Ecotur indica inoltre quali sono le strutture ricettive scelte dai turisti: gli alberghi sono al 23,5 per cento, in sostanziale stabilità rispetto al 2009, calano i bad and breakfast (21 per cento, –0,6) e gli agriturismi (20,7 per cento, –0,8) mentre tornano a crescere le case private (11,8 per cento, +1), i campeggi (8 per cento, +0,3) e i camper (6,5 per cento, +1). Se il 50,2 per cento dei turisti resta un giorno, i weekend rappresentano ormai il 19,5 per cento, il weekend lungo (3 giorni) il 13 per cento e la settimana il 12 per cento. Solo il 5,3 per centro resta più tempo. I borghi più belli d’Italia rappresentano un segmento innovativo del turismo natura che nel 2010 ha fatto registrare un fatturato di 1.058,8 miliardi di euro (+79,3 milioni rispetto al 2009) con un indice di internazionalizzazione che è arrivato al 35,9 per cento, fra le quote più alte dei segmenti turistici italiani: dal 2007, primo anno di rilevamento e primo anno della partnership con la borsa Ecotur, è cresciuto costantemente ogni anno. ■ 11-12 2012

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Argentario Golf Resort & Spa

Meta privilegiata del Mice, il Resort offre grandi spazi meeting e una cornice ideale per matrimoni ed eventi speciali Un Resort di lusso, in un’oasi naturale e protetta di rara bellezza dove la macchia mediterranea crea paesaggi unici dai dolci pendi, grazie anche ad un particolare microclima che caratterizza questo angolo di natura incontaminata. L’Argentario Golf Resort & Spa, a soli 4 km da Porto Ercole tra Talamone e Capalbio, affacciato su uno splendido litorale di fronte al-

l’Isola del Giglio e di Giannutri, offre 73 camere di cui 7 suite, 55 junior suite e 11 superior room, concepite dall’interior designer Andrea Fogli, tutte dotate di terrazze con vista sul campo da golf o del Monte Argentario.

Un campo da golf certificato Agri Cert Il Resort vanta uno splendido Golf Club, che ospita vari tornei di golf tra i più importanti in Toscana e in Italia, con 18 buche panoramiche per un totale di 6.218 metri e par 71. Il percorso è certificato “Agri Cert” bio eco-compatibile e tutti i prodotti usati per la sua manutenzione sono totalmente naturali. La Laguna di

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tività di post congress, approfittando anche di una più belle e moderne Spa del territorio, il centro benessere Espace, spazi bianchi interrotti dal nero e dai legni chiari che creano uno stile tra retrò e il contemporaneo. La Spa – di circa 3000 metri quadrati – include una palestra dotata di attrezzature Technogym di ultima generazione. L’area business è dotata, inoltre, di guardaroba e zone relax comuni. Il Resort offre parcheggio coperto per circa 100 vetture e parcheggio scoperto per 300 vetture. Su richiesta, può fornire personale di assistenza agli eventi e servizi di segreteria multilingue.

Per il giorno del “sì”

Orbetello, il mare e i pendi della zona offrono itinerari di gioco di straordinaria bellezza, percorribili in qualsiasi periodo dell’anno.

Per gli incontri di lavoro Meta privilegiata del Mice, il Resort ripensa anche il concetto di business, offrendo spazi dai materiali naturali, dalle luci calde e dalle atmosfere accoglienti. A disposizione, la Master Conference Room per 200 persone, l’Executive Conference Room per 100 persone e la Junior Conference Room per 24 persone, tutte dotate di video proiezione, impianti audiovisivi e di ogni servizio di telecomunicazione. All’interno della struttura sono disponibili, inoltre, la boardroom per riunioni private di 12 persone e il business centre con 5 postazioni private dotate di computer, accessi internet, fax e telefono. La ricchezza del ventaglio di proposte dell’Argentario Golf Resort&Spa offre numerose possibilità di creare eventi di team building personalizzati e numerose at-

L’Argentario Golf Resort & Spa rappresenta il luogo ideale anche per vivere un matrimonio da favola, avvolti nella natura scenografica della Maremma Toscana e vicino agli ambienti romantici e suggestivi di Porto Ercole e Porto Santo Stefano. A disposizione, una serie di menù nuziali, dal Classic al Prestige all’Exclusive Buffet Menu, che rievocano la grande tradizione gastronomica toscana con prodotti selezionatissimi, ma anche proposte per addobbi floreali e la possibilità di scegliere soluzioni alternative di tovagliato, stampa dei menu e decorazioni. Gli spazi dedicati al banchetto nuziale includono la panoramica Club Room, il Ristorante Dama Dama, il giardino e il bordo piscina. C.C.

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Cosmopolitan Hotels Group Lusso e comfort, anche all’insegna del benessere e della natura. Dagli ambienti caldi del Val di Luce Spa Resort all’offerta Mice del Continental e del Grand Hotel Bonanno

La Cosmopolitan Hotels Group (www. cosmopolitangroup.it) è una tra le più grandi realtà di gestione alberghiera del territorio pisano e una tra le più importanti della Toscana. Costituitasi nel 2009, la Società vanta nel suo portafoglio un insieme di strutture esclusive e di gran pregio, accomunate dalla singolarità della loro posizione geografica – in contesti paesaggistici di grande appeal – e dall’inconfondibile italian-style, che fa del gusto e dell’eleganza italiana, della qualità del servizio e

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dell’accoglienza il leitmotiv dell’operare del Gruppo. «La Società», commenta l’Amministratore Unico del Gruppo Stefano Bottai, «guarda con vivo interesse a tutto il territorio toscano e alle sue eccellenze e si propone di consolidare e riaffermare la posizione del turismo della regione Toscana sul mercato nazionale e internazionale, fornendo un’esclusiva combinazione di lusso moderno e di comfort». Vera chicca in alta quota, il Val di Luce Spa Resort, che riapre proprio in questa stagione invernale. Posizionato nel cuore del comprensorio sciistico dell’Abetone, sul versante dell’Appennino pistoiese, il Resort è immerso completamente nella natura. Con le sue 35 camere e 45 suite, il Val di Luce Spa si propone come luogo ideale per trascorrere una vacanza dedicata a se stessi in un contesto raffinato e dotato di tutti i comfort, portando avanti con successo un nuovo concetto di ospi-


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talità alberghiera all’insegna del relax e della full immersion nella natura. Particolare la scenografica piramide di vetro che ricopre la piscina dei cristalli, dalla quale lo sguardo può spaziare sulle cime dell’Abetone, in inverno completamente imbiancate di neve. L’energia e la vitalità del bosco sono il leit motiv del soggiorno e dei tanti trattamenti della Spa, che utilizza prodotti esclusivamente naturali come ribes nero, miele e farina di castagne. Si può scegliere tra un “Green Forrest Aroma & Energy Rituale”, uno scrub al sale di montagna ed estratti di pino mugo per un’azione tonificante, oppure una doccia orizzontale Evian o ancora trattamenti anti-age personalizzati. Se invece la giornata è trascorsa sugli sci (il comprensorio ha 60 km di piste distribuite in 21 moderni impianti di risalita), ecco che viene in aiuto il massaggio “Deep Tissue” che esercita pressioni profonde e benefiche sulla muscolatura contratta. Passeggiate nei boschi o relax sulle chaise long della relaxing room della Spa con una tazza di tisana fumante, permettono di gustare il panorama circostante, anche avvolti da una calda coperta di lana sulla terrazza. E, si può scegliere la montagna anche per meeting ed eventi – il Resort dispone infatti di un’area meeting di 60 posti – un’alternativa vincente che unisce lavoro, natura, sport e relax, aggiungendo divertimento e benessere ai tradizionali servizi business. Il tutto in un contesto dal fascino unico in ogni stagione, moderno e accogliente, silenzioso e dal sapore esclusivo. Val di Luce Spa Resort mette a disposizione una sala meeting accuratamente attrezzata con lavagna a fogli mobili, TV color 52 pollici con collegamento PC, radiomicrofono a gelato, rete Wi-Fi e, secondo vostra necessità, cancelleria e tavo lo relatori. Altri due hotel esclusivi completano la variegata offerta del Gruppo. Affacciato sul mare, con alle spalle un’immensa pineta

che mitiga il clima in ogni stagione, il Grand Hotel Continental è una delle location meeting privilegiate di Tirrenia e dell’intero litorale pisano, senz’altro la struttura del Cosmopolitan Hotels Group a maggiore vocazione congressuale. L’hotel offre 175 camere luminose e modernamente arredate, cui si aggiungono anche 50 appartamenti nel vicino Continental Resort che affianca l’albergo. Gli appartamenti sono raggiungibili attraverso il giardino, in modo da rendere ogni servizio dell’hotel facilmente accessibile in ogni momento della giornata. L’area congressuale dispone di ben 6 sale conferenze, di cui una sala convegni con una capacità ricettiva di 300 posti, e le altre 5 sale minori componibili da 10 a 80/100 persone, oltre a un’area espositiva di 320 metri quadri. Il Grand Hotel Bonanno, a pochi passi dal centro storico di Pisa, offre 84 camere e 6 junior suite. Elegante e funzionale, è la soluzione ideale per un soggiorno business o leisure nel centro della città. Gode di una posizione strategica, non in ZTL, e dista solo 3 km dall’Aeroporto. Adatto per incentives e riunioni di medie dimensioni, la Sala dei Profeti accoglie fino a 85 persone ed è attrezzata con i più avanzati supporti tecnologici. C.C.

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Radisson Blu Resort Terme di Galzignano Mai provato un coffee break a bordo piscina (termale)? Un briefing in beauty SPA? Un team building sul campo da golf? Al Resort di Galzignano tutto questo è possibile. Con il Parco Regionale dei Colli Euganei a cornice di ogni evento

Dicono che il campo da golf sia l’arena ideale per sperimentare le mosse del successo individuale e sincronizzare le strategie di squadra, specie quando il green è solcato da giochi d’acqua e laghetti progettati per rendere più avvincente il percorso. Ma giocare a golf significa anche poter godere del contatto con la natura e condividere delle esperienze in compa-

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gnia. Fare centro è un percorso di team building e outdoor training che aiuta a trasformare le idee in realizzazione facendo leva sulla focalizzazione dell’obiettivo, sulla valutazione delle risorse, sulla riscoperta del piacere di imparare. Al Radisson Blu Resort Terme di Galzignano anche chi si approccia per la prima volta al golf apprende questi tre segreti della di-


MICE & NATURA OspiTaliTà ecO-fRiendly

sciplina golfistica, utili non soltanto nel gioco, ma anche nel management e nella vita di tutti i giorni. 9 buche di 3908 metri par 62, sei buche par 3, due buche par 4 e una par 5, disegnate dall’architetto Marco Croze, invitano dunque alla prova, su un campo aperto tutto l’anno, dalla struttura originale che si sviluppa tra Putting, Pitching & Chipping Green e Driving Range, buche con tee in mezzo a un lago oppure green dall’effetto galleggiante.

ispirazione pre e post-congress L’alternativa può essere una pedalata lungo i sentieri limitrofi del Parco Regionale dei Colli Euganei, con biciclette o mountain bike fornite gratuitamente dal resort. Oppure una sessione di outdoor training, con percorsi tecnici o escursioni di trekking, ma anche orienteriing nei boschi o role play botanici. La sceneggiatura è fornita dai 35 ettari di verde secolare in cui è incastonato Radisson Blu Resort, Terme di Galzignano, una cornice idilliaca e distante anni luce dalla vita frenetica di tutti i giorni. All’interno vi risiedono 6 campi da tennis, un campo da beach vol-

L’Hotel Majestic è un elegante design hotel, che si ispira alla natura per offrire il meglio in ospitalità, comfort ed eleganza. Dispone di 97 camere inondate di luce che si aprono su terrazze da cui godere a 180°dello spettacolare scenario naturalistico circostante. Vanta pavimenti in parquet di bamboo, tendaggi ispirati al telo di lino, colori naturali e rilassanti, arredi di design. L’Hotel sporting gode di una posizione suggestiva all’interno del parco naturale del resort e offre ai propri ospiti una splendida vista dei Colli Euganei. Propone 110 camere arredate con gusto ed eleganza affiancando i colori caldi degli arredi a uno stile contemporaneo. Tutte le camere sono dotate di terrazze panoramiche e balconi privati, molte di esse godono di una vista unica sulla piscina esterna e sulla natura incontaminata del parco. L’Hotel splendid avvolge invece gli ospiti con il decoro, le atmosfere luminose, accoglienti e ricercate delle camere, ciascuna con la propria personalità, infondendo sensazioni di pura armonia e squisita eleganza. Le tonalità degli arredamenti classici si mescolano piacevolmente ai preziosi tessuti infondendo una piacevole sensazione di benessere.

ley, una palestra fitness e un circuito jogging, palcoscenico ideale per tornei a squadre e gare sportive. Anche le sei piscine termali, con acqua costantemente mantenuta a 36°C, forniscono un’ambientazione suggestiva per coffee break insoliti o per dopocena ad alto tasso emotivo: il bagliore della luna e i vapori dell’acqua fanno perdere ogni contatto con la realtà, trasportando gli ospiti in una dimensione magica e surreale. Al Revital Center, dove si associano l’efficacia delle cure termali a proposte benessere specifiche e innovative, si possono invece ambientare sessioni di formazione da parte di case cosmeceutiche oppure shooting. Un servizio di parrucchiere interno può

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addirittura accogliere la presentazione delle tendenze dell’anno in fatto di brushing, styling e cutting.

congressi con vista Più facile mantenere la concentrazione sulle sessioni di lavoro quando entra in gioco il trinomio sport, benessere e natura. Meeting per piccoli gruppi o convegni aziendali, seminari esperienziali o presentazioni di prodotto sono ospitati in due sale meeting all’interno dell’Hotel Sporting, uno dei tre hotel del Radisson Blu Resort, Terme di Galzignano. La Sala Petrarca, con una capienza di cento persone, ha una struttura a platea, valida per conferenze e videoproiezioni. La sala Giotto, con un tavolo unico e una ventina di posti a sedere, si propone per piccoli gruppi o riunioni di vertice aziendale. In

come raggiungere Radisson Blu Resort Terme di Galzignano • 5 aeroporti internazionali: Venezia a 45 minuti d’auto, Treviso a 45 minuti, Verona a 50 minuti, Bologna a 50 minuti, Padova a 15 minuti (per jet privati) • 4 autostrade con collegamenti europei: A9 Milano-Svizzera, A22 Brennero-Germania, A23 Udine-Austria, A4 Trieste-Slovenia-Croazia • 3 autostrade italiane: A4 Milano-Venezia, A13 Padova-Bologna, A1 Firenze–Roma. Il Resort dista 5 minuti dall’uscita autostradale Terme Euganee • Ferrovie: La stazione dei treni di Padova è a 15 minuti, la stazione Terme Euganee a 5 minuti. • A disposizione la prenotazione di auto private

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primavera è di prossima inaugurazione il nuovo centro congressi del Resort: accoglierà 330 persone sedute a platea in una sala da 315 metri quadrati. Ambiente estremamente luminoso, affacciato sulla cornice naturale del resort, e impiego di materiali estremamente performanti, assicurano la perfetta riuscita di ogni evento. Un impianto fotovoltaico, posizionato in copertura dell’edificio, alimenta un sistema illuminotecnico a basso consumo. La sala plenaria è inoltre affiancata da una terrazza banchettistica di 400 metri quadrati e servita da locali a disposizione del servizio catering. Un foyer e una reception indipendente gestiscono l’arrivo degli ospiti, il portone d’ingresso, dotato di luce da 2,50 metri, consente l’accesso anche a mezzi come automobili e motociclette, e spalanca le porte a lanci automobilistici o promozioni su nuovi modelli motociclistici. Una cabina regia, un sistema di impianti audiovisivi all’avanguardia e un servizio di connessione wi-fi supportano video-conferenze, proiezioni, interpretariato. Rendendo l’evento unico e memorabile sia dal lato tecnico che da quello emotivo. p.T.



MICE & NATURA

Radicepura Nel cuore di un parco botanico florovivaistico, un’inedita cornice per congressi ed eventi tra la natura e la cultura della Sicilia, a impatto zero

Un parco florovivaistico, attivo nella produzione e nella salvaguardia di piante mediterranee, si apre al mercato congressuale inserendo all’interno dei suoi giardini un centro congressi all’avanguardia. Il contatto con il verde e la natura diventa quindi immediato e il confine tra indoor e outdoor si fa sfumato, per ampliare il momento business e renderlo un’esperienza a tutto tondo. Tutto questo è Radicepura, congress center e banca dei semi allo stesso tempo, che si trova a Giarre, tra Catania e Taormina. Ma come è nato questo progetto? Lo abbiamo chiesto alla Famiglia Faro, che gestisce il complesso: «Radicepura», racconta Venerando Faro, «nasce dall’intuizione e dall’amore per la natura della nostra famiglia, che ci ha spinti a realizzare un parco florovivaistico per la produzione di materiale di propagazione e di semi da poter utilizzare nella nostra attività. A questo abbiamo aggiunto da pochi mesi un modernissimo centro congressi, per portare in Sicilia eventi internazionali in una cornice unica, incastonata tra l’Etna e il Mar Ionio. Per il futuro vorremmo anche creare una banca dei semi che salvaguardi la flora mediterranea e possa tramandare alle prossime generazioni il know-how del nostro lavoro».

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Quella di Radicepura è quindi una struttura unica nel suo genere, giardino e sede di incontri e convegni all’interno degli stessi spazi, il cui filo conduttore è l’attenzione e il rispetto per l’ambiente, anche per le caratteristiche degli edifici inseriti nel parco. «Il complesso», spiega infatti l’amministratore Mario Faro, «è stato progettato secondo le più moderne tecniche di costruzione per la difesa del pianeta, dai pannelli solari alle reti ombreggianti e al riciclo delle acque meteoriche. Abbiamo voluto creare la prima location per eventi a impatto zero». Tra gli spazi, il più originale è sicuramente la serra congressi da 1.500 posti, un cubo di vetro di 2.000 mq ricco di piante tropicali provenienti da tutte le parti del mondo, in cui inscenare eventi unici, immersi nella natura ma ad alta tecnologia, grazie alla connessione Wi-Fi, agli impianti audio-video, che permettono di gestire fino a 6 fonti audio contemporaneamente e creare diverse ambientazioni con l’uso del colore, alla filodiffusione che copre l’intero parco e a un’expertise tutta interna per gli addobbi floreali. Oltre alla serra, all’interno di Radicepura si apre anche un edificio storico, location più tradizionale che risale ai primi dell’800, ristrutturato per trasformare l’originario palazzo baronale in una struttura polivalente. Qui si trovano sia i saloni di rappresentanza, che possono essere adibiti anche a sale studio o ospitare piccoli workshop, sia il grande palmento, il luogo dove un tempo si pigiava l’uva per la produzione del vino e che oggi ha una capienza di oltre 200 posti, una sala suggestiva che è stata utilizzata come set cinematografico da Francis Ford Coppola, che qui girò alcune scene del Padrino, parte seconda, mentre la scuderia è stata riattata come welcome desk. L’avventura del centro congressi Radicepura è iniziata solo da alcuni mesi, ma, come racconta Carmela Faro: «abbiamo alle spalle una grande esperienza nel segmento turistico, dato che gestiamo l’Hotel

Donna Carmela, poco distante, e, nonostante la struttura stia muovendo i primi passi nel settore congressuale, siamo già stati coinvolti in alcuni grandi eventi che si svolgeranno in Sicilia la prossima primavera». «Con Radicepura», rincalza Michele Faro, «si colma un gap infrastrutturale della Sicilia. Questo è il nostro contributo per aprire le porte a nuovi eventi “made in Sicily”, facendo sistema con le strutture ricettive della provincia di Catania e della vicinissima Taormina e creando un’offerta qualificata in grado di soddisfare tutte le esigenze del mercato». «Ma», conclude, «sul congressuale c’è ancora una grande potenzialità inespressa. Bisognerebbe innanzitutto potenziare le tratte low cost sull’aeroporto di Catania nella stagione invernale, per permettere una connessione rapida con la aziende del Nord Europa, che già apprezzano la nostra regione per il clima, temperato anche nel periodo autunnale e primaverile, oltre che per il fatto di essere un mix perfetto tra ospitalità, cultura, storia ed enogastronomia». P.T.

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San Donato Golf Resort&Spa Un’offerta variegata e un servizio d’eccezione per un Resort immerso nella natura

La posizione strategica della struttura e la grande capacità di servizi offerti rendono il San Donato Golf Resort&Spa location ideale per soggiorni leisure e benessere, ricorrenze indimenticabili ed eventi Mice di grandi numeri. Circondato da un’oasi verde di circa 60 ettari, il San Donato Golf Resort & Spa sorge nel cuore dell’Abruzzo, a pochi passi dall’antico borgo di Santi, a soli 15 minuti dall’Autostrada dei Parchi e dalla città dell’Aquila e a poco più di un’ora dalle città di Roma e Pescara. Di nuovissima costruzione il Resort propone diverse tipologie residenziali, tutte caratterizzate da uno stile moderno e ricercato in grado di trasmettere un’immediata sensazione di calore ed eleganza senza trascurare la funzionalità dei più moderni comfort. La presenza a mo’ di cornice di un suggestivo campo da golf a 18 buche, la rende il luogo ideale per soggiorni all’insegna dello sport, del benessere e del relax, e un otti-

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mo punto di partenza per scoprire le bellezze e le curiosità della storia, dell’arte e dell’enogastronomia tipiche della regione. Da ottobre scorso Paolo Ferraro (foto) è il nuovo direttore del Resort, e si dedicherà in particolare al riposizionamento completo della struttura, puntando sulla creazione di diverse tipologie di marketing, su reparti dedicati specificamente al booking e su una gestione armonica delle risorse umane. Punto di forza e di bellezza è senz’altro l’offerta ampiamente variegata. 52 classic rooms, 13 junior suite, 4 senior suites sono disponibili nel corpo principale del Resort, insieme ad una presidential suite all’ultimo piano, un raffinato apartment bivani di circa 70 mq. Tutte le camere godono di un suggestivo panorama. Alcune affacciano direttamente sul campo da golf e sui monti del Gran Sasso, altre si rivolgono verso il parco della Club House regalando un’affascinante vista sull’antico borgo di Santi. Tutte le residenze sono dotate di Tv Led 32” con canali satellitari, aria condizionata con comando diretto, connessione wi-fi gratuita, cassaforte, minibar. Poco lontano, la Locanda del Golf offre 4 Village Golf Room, camere arredate secondo il tradizionale stile delle località di montagna, dove gli accoglienti spazi comuni permettono agli ospiti di sentirsi a proprio agio in qualunque momento della giornata. Per i sog-

giorni in un ambiente più intimo, il Resort dispone anche di una foresteria. Infine, la Villa con le sue sette “Park Room”, accoglienti camere, doppie triple o quadruple, che ricordano nei loro dettagli lo stile delle ville d’epoca, e offrono un’incantevole vista sulla piscina esterna e sul giardino della club house. Fiore all’occhiello, un conference center modernamente attrezzato, composto da 3 sale modulabili per ospitare meeting ed eventi di qualsiasi genere con una capienza massima di 500 persone; la sala ricevimenti “Il Ciliegio” capace di rendere indimenticabile ogni evento con una capienza fino a 300 posti a sedere; e soprattutto una Spa a disposizione dei clienti già dai primi di dicembre, un luogo dove il tempo perde ogni ritmo frenetico, che permetterà di vivere un’esperienza sensoriale unica in un panorama completamente immerso nella natura. C.C.



PERCHÉ ORGANIZZARE UN EVENTO A...

PALAZZO MEZZANOTTE Nella sede storica di Piazza Affari, a Milano, una location versatile e di grande appeal, per essere nel cuore degli scambi finanziari mondiali e al centro degli happening fieristici della città

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Nuova vita e nuova destinazione d’uso per la sede storica della Borsa Italiana. Nel cuore di Piazza Affari, Palazzo Mezzanotte è stato per decenni il centro nevralgico delle contrattazioni nazionali, fin dalla sua creazione negli anni Trenta dello scorso secolo. Come si può ancora oggi vedere negli spazi dell’Underground, dove è conservata la collezione di testi e fotografie che testimoniano la storia dell’edificio e delle attività che in esso si sono svolte, il Palazzo ha ospitato nel Parterre le negoziazioni azionarie con le aste a chiamata – cosiddette “alle grida” – e la corbeille, lo spazio nel salone centrale riservato agli intermediari finanziari per la compravendita dei valori mobiliari. Con il

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passaggio al più moderno sistema telematico, l’utilizzo tradizionale è venuto meno, e la costruzione si è trasformata in un centro congressi di prestigio, che attira non solo un target legato a Piazza Affari e alle contrattazioni di borsa, ma anche maison del lusso e grandi case automobilistiche, che qui hanno organizzato sfilate di moda, presentazioni di nuovi modelli di automobili ed esposizioni di prodotti. Palazzo Mezzanotte si presta anche a supportare le aziende nella creazione e realizzazione di momenti di incontro a margine delle grandi fiere che hanno sede a Milano, proponendosi come location alternativa d’appeal per eventi fuori salone. La profonda ristrutturazione di Palazzo


PERCHÉ ORGANIZZARE UN EVENTO A...

Foto grande: il Parterre A destra, in alto: la cerimonia di quotazione di Valentino Fashion Group. Sotto, concerto gospel

Mezzanotte, creato nel 1932 dall’omonimo architetto, che ne ha rispettato l’estetica e i valori artistici originali, ha dato vita a un grande Congress Centre and Services, che può accogliere oltre 600 persone tra lo storico Parterre, le Sale Convegni, la Training Room, l’Area Scavi e gli spazi di incontro e di ricreazione nell’Underground. L’ambiente più ampio, il Parterre, dove per anni si sono svolte le contrattazioni, oggi è un elegante auditorium da 1.500 metri quadrati, che accoglie fino a 440 persone sotto una suggestiva copertura in cristallo e acciaio, illuminata da uno dei lucernari di maggiori dimensioni presenti in Europa, da cui spaziare con lo sguardo fino alla parte alta dell’edificio, con tre ordini di finestre dietro le quali si aprono gli uffici di Borsa. Particolare la balconata che si apre sul piano ammezzato, che offre altri 500 metri quadri per coffee break e buffet. 11-12 2012

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Allestimento di una cena nell’Area Scavi. Sopra, un momento della Relazione Annuale Consob. A sinistra, la facciata di Palazzo Mezzanotte vestita per un evento Nike

Un edificio di prestigio che merita una visita Palazzo Mezzanotte, nella sua duplice veste di sede storica della Borsa Italiana e di centro congressi, è uno degli edifici storici cittadini che meritano una visita. Per questo è stato inserito nei circuiti del Fondo per l’ambiente italiano, che ogni anno, in primavera, organizza le giornate Fai, in cui si aprono le porte di oltre 600 beni in tutta Italia, per l’accesso gratuito di migliaia di persone.

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PERCHÉ ORGANIZZARE UN EVENTO A...

L’opera di rinnovamento dell’architetto Mezzanotte ha riportato alla luce anche i resti di un teatro romano, risalente all’epoca imperiale e distrutto, forse, da Federico Barbarossa. Oggi se ne possono ammirare le vestigia nella cosiddetta Area Scavi, dove la pavimentazione in vetro mette in risalto le fondamenta dell’edificio. Circondato da colonne di maioliche disegnate dall’architetto Giò Ponti, è uno spazio scenografico e di effetto, in cui allestire cene, buffet, esposizioni e sfilate. Inusuale anche l’adiacente Underground, un tempo salone per le contrattazioni del mercato dei cereali, che rivive nella Sala Convegni da 130 posti, ulteriormente divisibile in due sale da 70 e 60 persone, collegate ma indipendenti, e ciascuna con sistemi multimediali autonomi. Da citare infine due ambienti di minori dimensioni, ma altrettanto funzionali, la Sala Gialla con 35 desk o 50 posti a platea

utilizzabili per attività convegnistiche, e l’Aula Training, per corsi di formazione e lezioni interattive, dotata di 21 postazioni pc, utilizzabile anche per ospitare addetti stampa e giornalisti a margine di eventi e conferenze. Agli spazi si affiancano i servizi, in cui quello che per altri è un plus da offrire su richiesta, qui diventa lo standard: oltre agli impianti audio e video, controllati tramite una sala regia, l’assistenza tecnica e la reception con uno staff preparato per accogliere i clienti e risolvere sul momento ogni imprevisto, sono disponibili cabine per la traduzione simultanea, sistemi per il controllo automatico degli accessi e altri per la votazione elettronica e i questionari real time. Giulia Gagliardi

Parterre allestito per una sfilata di moda

5 buone ragioni per scegliere Palazzo Mezzanotte 1. 2. 3. 4. 5.

si trova in posizione strategica, nel cuore della finanza italiana e vicina al centro di Milano, comoda non solo per chi risiede in città, ma anche punto di incontro delle principali direttrici del Nord Italia è una sede prestigiosa, che racconta un pezzo della storia della città e dell’economia italiana ospita spazi con caratteristiche diverse, dal Parterre da 440 posti all’Area Scavi, più raccolta, ma molto suggestiva grazie ai resti del Teatro romano ancora visibili, per ogni tipologia di evento offre una cucina di livello, per allestire coffee break, cocktail o pranzi e cene di gala non mancano i servizi accessori, dalle postazioni attrezzate con pc e collegamento internet alla connessione satellitare in uplink e downlink.

PALAZZO MEZZANOTTE CONGRESS CENTRE AND SERVICES Piazza degli Affari 6 - 20123 Milano Tel. 0280287554 - Fax 0272426471 www.palazzomezzanotte.it servizioclienti@palazzomezzanotte.it

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scEltA PErchÊ Arredi in stile mediceo, pavimenti in cotto, bagni in marmo. E una magnifica vista sull’Arno e sul parco privato di ulivi. Per soggiorni romantici

Suite Presidenziale e Parco Suite VILLA LA MASSA - FIRENZE

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SUITE EXPERIENCE curiosità

Il Villino si trova a pochi passi dal neo nato giardino di Iris, fiore legato alla storia di Firenze, creato dall’incontro tra Villa La Massa e la paesaggista fiorentina Maria Chiara Pozzana, responsabile anche del restauro di Villa Bardini.

Parco Suite Atmosfere romantiche, paesaggio incantato e un lusso che rievoca i fasti dell’epoca medicea, quando tutto era improntato alla cultura del bello e dell’ospitalità. Sono questi la cornice e l’esprit che fanno da sfondo ai soggiorni di Villa La Massa, énclave di rara eleganza sulle rive dell’Arno, a due passi da Firenze, che promette – e mantiene – un’esperienza indimenticabile. E per chi cerca maggiore privacy e indipendenza, nel Villino (affittabile anche interamente) sono disponibili due “gioielli” dell’accoglienza: la Suite Presidenziale e la Parco Suite, entrambe perfette ambientazioni per una fuga romantica. Con una magnifica terrazza privata affacciata sull’Arno, la Presidenziale si compone di una suite executive di 60 mq e di una junior top di 50 mq, entrambe con bagni in marmo, ampio

Parco Suite soggiorno, camino e pavimento in terracotta. Arredi d’epoca con lini e sete nelle tonalità écru, ocra e rosso fiorentino scaldano l’ambiente, integrandosi con dotazioni di ultima generazione. E, la mattina, si può fare colazione nel gazebo del giardino privato che si estende su 150 mq all’interno del parco d’ulivi della Villa. Da poco inaugurata, la Parco Suite è ancora più intima e inserita nella natura, con vista mozzafiato sul fiume e sulle colline, godibile sia dalla camera doppia deluxe di 30mq che dalla suite exclusive di 60mq.

Note sulla location Membro di The Leading Hotels of the World, Villa La Massa dispone di 37 camere, tra doppie e suite, piscina esterna riscaldata, fitness center, possibilità di trattamenti di bellezza per viso e corpo, parcheggio privato, navetta gratuita dall’hotel a Ponte Vecchio ogni ora e cappella privata per celebrare piccoli matrimoni. Interessanti le iniziative proposte, tra degustazioni di vini con prodotti tipici, cooking lesson con lo chef Andrea Quagliarella e raccolta di erbe aromatiche e verdure nell’orto realizzato per lui all’interno del parco. I più sportivi possono usufruire dei vicini campi da tennis e maneggio. Per i golfisti, tariffe speciali presso il Golf Club Ugolino, a 10 km. Villa La Massa fa parte dei “Grandi Giardini Italiani” e organizza visite alle ville e ai giardini privati della Toscana. Possibilità di organizzare visite alle vicine città d’arte e musei.

Suite Presidenziale

Villa la Massa owned by Villa d’Este hotels Via della Massa 24 - Candeli - 50012 Firenze Tel. 05562611 - fax 055633102 reservations@villalamassa.it - www.villalamassa.com 11-12 2012

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DONNE AL TOP

Il mio

“Bouquet d’Emotions” Florence Guyot corona un sogno durato cinque anni, conquistando, con la Cuvée Extase 2002, il titolo di miglior Champagne tra 200 etichette

✒Patrizia Broggi Piccole donne crescono. E, qualche volta, diventano regine... È capitato a Florence Guyot (nella foto a destra), affascinante rampolla di un’antica dinastia francese di viticoltori, con un amour fou per lo champagne, già nota ai lettori di Master Meeting, che, oggi, torna a far parlare di sé per aver coronato un sogno. Un sogno coltivato con tenacia, entusiasmo e un pizzico di follia (nella vita bisogna osare, sempre!) per cinque anni, intensissimi, «a volte anche faticosi», dice Florence, «ma indimenticabili». Lo scorso ottobre, a Roma, la sua Cuvée Extase Blanc de Blancs Grand Cru, millesimato 2002, si è aggiudicata il primo posto assoluto tra quasi due-

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cento etichette di Champagne nella classifica stilata da Scatti di Gusto. Un successo più che meritato, che la consacra a pieno titolo “Signora delle bollicine”, ma anche un destino che si compie. Nata da mamma italiana e papà francese, Florence respira fin da piccola il frizzante nettare, la bevanda della gioia per antonomasia. Cresce tra i profumi dell’antica cave di proprietà del trisnonno e tra i ricordi della amata nonna Marguerite. Sarà proprio quest’ultima a ispirare, qualche anno dopo, il suo percorso di imprenditrice-artista dello Champagne. «La nonna è vissuta nei primi anni del Novecento», racconta, «nell’epoca dell’Art Nouveau, una cul-


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tura sensibile al bello e alla sensualità, che traeva spunto dalla natura, aperta alla dimensione simbolica dell’arte e alla ricerca dell’esotico, ma fedele alle proprie origini. È questo lo spirito che ha guidato il progetto Marguerite Guyot, un “Bouquet d’Emotions”, un percorso di condivisione appassionata in cui ciascuno ha messo la propria sapienza e creatività, inclusi gli artisti grafici che hanno realizzato l’abito di Marguerite, ovvero l’etichetta e il logo, ispirandosi all’opera dell’artista cecoslovacco Alphonse Mucha e riprendendone la sensualità e le linee floreali. Ma se “il Bouquet d’Emotions” ha preso vita, è anche grazie all’amico viticoltore Johan Casters: «Johan ha creduto in me, cedendomi parte della sua produzione», racconta Florence, aggiungendo di aver scelto con grande attenzione il dosaggio e il tempo di affinamento in cantina, «volevo ottenere uno champagne dalla bollicina fine, naturale e poco dosato, in cui fos-

se riconoscibile la provenienza di ciascun uvaggio. Così sono nati tre monovitigni in purezza – Pinot Meunier, Chardonnay e Pinot Noir – che rappresentano lo champagne in tutte le sue “sfumature ”, ai quali si sono aggiunti poi un Rosé e un Millesimato». Et voilà la “Margherita” a cinque petali di Florence, in cui ciascun petalo rappresenta una Cuvée e un’emozione precisa: la Cuvée Desir (100% Pinot Meunier), con la margherita verde, esprime la speranza e il desiderio, in sintonia con gli aromi fruttati e sensuali del Pinot Blanc de Noirs; la Cuvée Séduction (100% Chardonnay) rappresentata dalla margherita bianca, simbolo di purezza e seduzione, in cui si riconoscono gli aromi delicati del Blanc de Blancs; la Cuvée Passion (100% Pinot Noir), con la margherita rossa, simbolo di calore e passione, in armonia con gli aromi nobili del Blanc de Noirs; e poi la Cuvée Fleur de Flo (30% Pinot Noir, 30% Chardonnay, 30% Pinot Meunier e

La Cuvée Extase 2002 Marguerite Guyot, vincitrice del premio Scatti di Gusto con 4 scatti e un secchio. 10 anni sui lieviti per un elegante Champagne (100% Chardonnay), che unisce tono minerale a note di mandarino e mela. Sapido e strutturato. Chiude gessoso

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Per creare l’etichetta delle sue cuvée, Florence Guyot si è ispirata a un’opera dell’Art Nouveau di Alphonse Mucha, riprendendone le linee sensuali e trasformando il motivo dell’anello nel cerchio universale, simbolo della bollicina, ma anche del bocciolo di margherita. A destra, Florence Guyot

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10% Coteau Champenois affinato in barrique), un viaggio di emozioni tra colore e raffinatezza e, infine, la Cuvée Exstase (100% Chardonnay), nettare fruttato che riflette l’eleganza del Blanc de Blancs Grand Cru. Oggi Florence festeggia, insieme al suo team – ma anche insieme a noi, che l’abbiamo seguita fin dagli inizi – la prima tappa di una bellissima avventura che è soprattutto umana. «Per me», dice, «“Il Bouquet d’Emotions” è un momento di magia, un viaggio attraverso la cultura, l’arte, la poesia, il sogno e la convivialità». Un viaggio che parte dal piacere e

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ambisce ad arrivare lontano. «Il prossimo traguardo», ci rivela, «è portare le mie Cuvée nel Sud Est Asiatico, cominciando da Singapore». E, a noi, non resta che brindare al suo successo! ■



a cura di Alessandro Lazzaroni

RISORSA UOMO

ale.lazza@libero.it in collaborazione con Silvia Testi silviatesti@hotmail.com

La doppia faccia dell’oro

Bene rifugio per chi può, extrema ratio per chi non può Mai come in questi anni di crisi si è parlato così tanto di oro e questo metallo può essere un significativo vertice da cui osservare le dinamiche che una crisi economica come quella attuale mette in atto.

L’atteggiamento verso il risparmio Dagli anni 2000 diverse vicende economiche hanno minato il senso di fiducia dei risparmiatori: lo scoppio della bolla azionaria, la crisi dei mutui subprime, la crisi dei debiti sovrani ecc... Tutti questi episodi hanno amplificato quell’atteggiamento difensivo tipico del risparmiatore italiano, il quale, se anche nel recente passato si è affacciato ai mercati azionari abbacinato dalle prospettive di facili guadagni, è tornato oggi sui suoi passi, deluso e disilluso. Oggi l’atteggiamento prevalente che si ritrova, soprattutto nei meno abbienti, è molto cautelativo e volto a ricercare la massima sicurezza. Questo approccio si deduce sia dalle scelte di specifici prodotti finanziari, sia anche da come il risparmio viene soggettivamente vissuto e dai motivi che spingono a investire in prodotti di risparmio Se in passato il risparmio era visto anche – ottimisticamente – come mezzo per prepararsi a spese importanti (anche edonistiche) oggi i propri soldi sono impiegati con l’ottica prioritaria di non perderli e i prodotti finanziari sono vissuti sempre più come una ciambella di salvataggio a cui aggrapparsi in caso di imprevisti futuri. All’interno di questo contesto, la ricerca di ancoraggi materiali per le proprie finanze viene amplificato.

Una nuova corsa all’oro Negli ultimi decenni l’oro era un po’ passato di moda: il mondo finanziario proponeva strumenti di investimento sempre più sofisticati e moderni, veloci da vendere e da acquistare. La dematerializzazione del denaro sembrava inarrestabile: nella sua storia l’uomo è passato dal baratto al-

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la scambio dei metalli preziosi alle monete metalliche, e poi dalle banconote alla attuale moneta elettronica. Se come forma di scambio questo processo sembra tuttora in atto e in ulteriore sviluppo (ad esempio la tecnologia NFC ci consentirà di pagare attraverso il cellulare), quando si parla di risparmio o di investimento la prospettiva cambia. L’oro non è mai stato del tutto abbandonato come forma di investimento, ma è in particolare dal 2006 che la crescita dei prezzi dell’oro è stata – finora – inarrestabile: in questo fenomeno (mondiale) convergono valutazioni macroeconomiche razionali, ma anche aspetti emozionali. L’oro ha un valore simbolico molto forte, e nel momento in cui vacillano diverse certezze, non solo legate all’economia (il


RISORSA UOMO

valore incerto della propria valuta, la volatilità dei titoli, la vulnerabilità alla speculazione) ma anche alla politica e all’etica in generale, l’oro sembra aver catalizzato la ricerca di sicurezza che accomuna oggi il piccolo risparmiatore e il grande investitore. L’oro rappresenta, anche nel linguaggio, un valore, talvolta anche a livello morale, che nessuna crisi sembra mettere in discussione: pensiamo ad espressioni come “è un ragazzo d’oro” per indicare una brava persona o “l’età dell’oro” per indicare un momento di massimo splendore o perfezione. Se quindi il suo valore si innesta su caratteristiche intrinseche del metallo, il suo fascino affonda in dimensioni simboliche transculturali. Questo è un altro aspetto affascinante dell’oro: il suo valore è riconosciuto pressoché da tutte le culture nel mondo e così lo è stato attraverso i secoli (anche a Gesù, secondo la Bibbia, è stato donato dell’oro dai Magi!). Anche altri metalli incarnano l’eternità, la permanenza, l’atemporalità (il platino e il diamante, per esempio) ma nessuno si è

arricchito di valenze simboliche come l’oro. L’oro è purezza e perfezione, viene estratto con fatica e fuso; duro e inossidabile, si presta a rappresentare il concetto di eternità. A causa del suo inalterabile splendore richiama la simbologia del sole, come luce, calore, vita, benessere. Nella liturgia cristiana (ma non solo), l’oro è il metallo simbolico più presente.

La rinuncia all’oro Da un altro vertice di osservazione, l’oro è venuto alla ribalta del palcoscenico della crisi per l’esplosione dei negozi che lo acquistano da chi è in difficoltà e ha bisogno di liquidità. Vendere un oggetto d’oro assume soggettivamente diverse valenze, in parte legate al metallo in sé e in parte all’oggetto e a ciò che esso rappresenta (un regalo, un ricordo). Proprio per questo non è un atto immediato e freddo, puramente economico, ma comporta spesso ripensamenti e non di rado sensi di colpa, legati al fatto di (s)vendere un oggetto spesso ricevuto in dono. ■

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a cura di Leonardo Frontani

UNA METAFORA PER CRESCERE

edu@leonardofrontani.com

Qui e Ora.

La mente è il nostro nemico Cogito ergo sum. Geniale e simpatico, Cartesio, all’alba dell’età dei lumi riconosceva il primato alla ragione riponendo in essa tutta la sua fiducia in modo troppo acritico, senza domandarsi se essa abbia dei limiti o meno, facendola diventare unico strumento d’indagine, considerando unicamente rilevante ciò che nella vita dell’uomo, può essere misurato. Credo che abbia contribuito ad imbrigliare il nostro pensiero moderno nell’assunto che alla mente occorra dare fiducia e riconoscerle una abilità superiore rispetto alle emozioni. Tante volte ci siamo sentiti dire, in famiglia e a scuola ”ragiona!” Abbiamo imparato a considerare il pensiero cognitivo come strumento efficace per toglierci dai guai ed illuminarci il cammino. Abbiamo però anche dimenticato che il pensiero nasce in un organo: il cervello. Questi, pure nella sua insindacabile complessità ed efficienza è sempre un “organo”. Una parte del nostro corpo, come una mano, un rene, il fegato. Come tutti i nostri organi ha una sua funzione, delle capacità anche variabili a seconda del soggetto e dei limiti. Il cervello ha un suo copione da realizzare: far sopravvivere la persona che lo “indossa”. Farlo ad ogni costo andando a valutare, misurare, prevedere, costruendo categorie e soprattutto semplificando la complessità dell’esistenza. Tutto questo lo fa anche se non glielo chiediamo esplicitamente. Siamo portati ad identificarci con il nostro pensiero e a volte le nostre azioni tendono a confermare i nostri pensieri in un bisogno di coerenza tutto umano. Io sono ciò che penso. Ma qualcosa non mi torna. Siamo forse in grado di spegnere quest’organo ed escluderlo dalla nostra vita? Possiamo disattivarlo anche solo per un attimo? La meditazione con le sue diverse tecniche, insegna a farlo e la

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scoperta è sensazionale: a volte la mente ci imbroglia! Non siamo solo pensiero e non sempre quel pensare incessante ci crea benessere. Le immagini che costruiamo incessantemente nella mente, ci sfiancano, e ci mettono a dura prova in questo continuo bisogno di predisporci a ciò che verrà dopo ricordando ciò che è avvenuto prima. La mente, ci distacca dall’unica cosa che veramente possiamo gestire con consapevolezza: il nostro pre-

punto di vista della consapevolezza del nostro qui e ora, è un grande passo dal fare all’essere indispensabile nella vita, ma anche nel lavoro. Quando dobbiamo per diversi motivi, gestire risorse, prendere decisioni, influenzare gli altri positivamente, seguire la nostra vera voce interiore e valorizzare le nostre qualità autentiche, siamo chiamati a conoscere meglio il nostro tono emozionale rallentando ed ascoltando fino a cogliere il pre-

sente. Il presente è quell’istante in cui scriviamo il nostro futuro ed è il frutto dell’istante precedente ormai già passato. Il passato ci carica di illusioni, il futuro di tensione al risultato, di aspettative e di paure. La felicità è nel presente. Il maestro spirituale Eckart Tolle scrive che “La principale causa di infelicità è mai la situazione, ma i vostri pensieri su di essa”. Crescere dal

sente come l’unica possibile Verità a noi concessa. È vero, la matematica ha un rigore che alla filosofia manca nell’indagine delle cose umane. Ma questo non significa che esista solo ciò che si vede e che posso misurare, prevedere, pianificare. Spesso questo eccesso di tensione al dopo ci priva del vivere con profondità il presente ed i suoi doni. ■


IL PARERE DEL LEGALE

a cura dell’avvocato Roberta Borghini

Non solo relax

nelle piscine d’albergo Il conforto di una piscina regala senz’altro un plus alla struttura alberghiera e spesso è un fattore determinante per la sua scelta. D’altra parte, la messa a disposizione degli ospiti comporta gravosi oneri per il gestore d’hotel, tenuto all’osservanza di severe prescrizioni e normative sulla costruzione, la manutenzione e la vigilanza degli impianti. Nulla è lasciato al caso: occorre la pre-

bagno nella piscina incustodita, nonostante fosse stato ampiamente “pubblicizzato” l’orario di assistenza ai bagnanti con quattro chiari avvisi in lingua inglese e nonostante la scarsa dimestichezza con il nuoto: “quand’anche non si volesse appesantire il luogo con recinzioni o barriere fisiche, di qualsiasi natura, bastava incaricare un qualsiasi dipendente, anche non dotato di

senza di un numero adeguato di assistenti bagnanti, oltre alla disponibilità delle attrezzature salvavita. Persino gli spazi percorribili a piedi nudi intorno alla vasca e la forma dei gradini delle scalette di accesso alla piscina sono sottoposti a regole. Né il direttore d’albergo può esonerarsi da responsabilità con l’esposizione di cartelli contenenti il regolamento dell’uso della piscina l’indicazione degli orari di apertura: egli deve, proprio per la sua posizione di garante della sicurezza dei bagnanti, inibire materialmente l’accesso alla vasca nelle ore in cui l’uso della stessa non è garantito dal presidio di salvataggio (“mediante la collocazione di barriere architettoniche o vegetative”). Come insegna la Suprema Corte, che ha ritenuto colpevole il direttore di un albergo sardo per la morte da annegamento di due ospiti irlandesi che si erano immersi per fare un

specifiche competenze in materia di sorveglianza di una struttura acquatica, con il preciso compito di impedire l’ingresso in acqua dei clienti” (Cass. penale, sez. IV, 22 ottobre 2008, n. 45698). Stessa sorte toccata al gestore di un alber-

go e all’incaricato della ristorazione di un party del diciottesimo compleanno, dichiarati colpevoli del reato di omicidio colposo per aver consentito, nel corso di un buffet all’aperto, il bagno in piscina dei partecipanti alla festa, senza la presenza di un bagnino addetto al controllo ed all’eventuale salvataggio, che avrebbe potuto salvare un giovane, colpito da malore in acqua. Dalle risultanze processuali era emersa non solo la mancanza di personale addetto alla sorveglianza, ma anche di cartelli che vietassero l’uso della piscina o di ostacoli (recinzioni, transenne, catenelle o altro) che impedissero l’accesso alla piscina né il personale di servizio aveva diffidato i partecipanti alla festa di utilizzarla. Secondo la Corte di Appello di L’Aquila “la presenza di un assistente non solo era necessaria ed obbligatoria, ma la particolarità della festa, con la presenza di molti giovani, anche minorenni, rendeva assolutamente prevedibile la situazione di pericolo”; tra l’altro, i ragazzi presenti “tutti impegnati nel divertimento, non si accorgevano della tragedia che si consumava in acqua, anche a causa della fioca illuminazione della vasca” (25 febbraio 2011, n. 267). ■

Non solo lo specchio d’acqua, ma anche le zone circostanti alla piscina possono rappresentare un’insidia. Come è successo presso un noto villaggio turistico, ove una bambina di undici anni, mentre svolgeva le esercitazioni di ginnastica organizzate dal “miniclub” sui pericolosi bordi della piscina e sotto il solleone, è scivolata battendo violentemente il viso e si è procurata gravi lesioni (Cass. civ., sez. III, 20.8.2009, n. 18520). Ed ancora, sempre presso un villaggio turistico, una sfortunata turista milanese, mentre camminava lungo il vialetto che conduce alla propria camera, è inciampata nella gamba di uno dei lettini della piscina che occupava lo stesso vialetto ed è caduta a terra riportando la frattura del polso: “la contemporanea presenza in zona adiacente alla piscina di più lettini in ordine sparpagliato che occupavano anche il vialetto di passaggio obbligato per gli ospiti uno dei quali ostacolando con la sua collocazione il passaggio dell’attrice è stato causa del sinistro in esame” (Trib. Milano, 12.5.2011, n. 6417). Se volete rivolgere qualche domanda all’avvocato Roberta Borghini potete scrivere a: avv.borghini@alice.it 11-12 2012

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FINANCE CONFIDENTIAL

a cura di Andrea G. Moscatelli mag2063@yahoo.it

Globalizzazione in finanza:

il prezzo della libertà La vecchia Europa arranca nel nuovo sistema capitalistico allargato che lei stessa ha contribuito a creare con l’esportazione del concetto della libertà imprenditoriale e globalizzazione dei mercati, successivamente agli sconvolgimenti geopolitici auto determinatesi per volontà dei popoli. Negli ultimi anni stiamo assistendo a nuove dinamiche economiche innescate dallo sviluppo di Paesi in ritardo rispetto all’occidente che determinano creazione di nuova ricchezza nelle mani di soggetti differenti e lontani dall’ Europa occidentale. Se all’inizio degli anni ottanta qualcuno avesse ipotizzato che oggi in occidente si sarebbero moltiplicate le manifestazioni delle popolazioni provate da una profonda crisi economica con richieste di intervento più consone ad uno Stato socialista, mentre di contro i Paesi socialisti e comunisti avrebbero fatto pace con se stessi e la loro intransigenza ed i cittadini avrebbero scelto la proprietà privata e di viaggiare in Mercedes, ci sarebbe scappato un sorriso, ma tant’è. Negli ultimi 30 anni sono accaduti eventi che hanno modificato per sempre gli equilibri dei sistemi economici sino a quel momento conosciuti e che hanno innescato una diffusione della ricchezza con il seguente aumento dei flussi transazionali nei mercati finanziari. Il primo grande evento è stata la caduta del muro di Berlino e la disgregazione dei Paesi del ex Comecon. Sino al 1989 esisteva un mondo occidentale costituito da Nord America, e Europa dove insistevano mercati finanziari evoluti: in primis Borse azionarie, scambi obbligazionari; un mondo lontano ma altrettanto evoluto quale il

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Giappone diretto nel suo progressivo sviluppo post bellico e soprattutto nella sua apertura verso l’esterno dagli Stati Uniti, ed un mondo arabo moderato che forniva a tutti i Paesi industriali il proprio petrolio ad un prezzo libero ma calmierato dal mercato stesso. Un mondo arabo che accumulava enormi ricchezze e che le rein-


FINANCE CONFIDENTIAL

vestiva nel sistema capitalistico o le spendeva, in pericoloso equilibrio tra le regole dei mercati ed i vincoli religiosi. Con questo sistema economico finanziario e questi attori abbiamo vissuto dal dopoguerra per 40 anni, ma nel 1989 con la caduta del muro di Berlino è iniziata una silenziosa rivoluzione dei Paesi dell’est: hanno inizialmente acquisito la libertà dei diritti e quindi hanno accettato il concetto di proprietà privata con la libertà imprenditoriale innescata dalle grandi privatizzazioni soprattutto nelle repubbliche della ex unione sovietica. Per la popolazione in alcuni casi “proprietà privata”era un concetto difficile da comprendere e quindi, quando lo Stato distribuì le azioni delle principali aziende ai propri operai, molti di questi non sapendo che farsene, le scambiarono fuori dalle fabbriche con una bottiglia di vodka offerta dai connazionali che avevano trovato un modo semplice per rastrellare le azioni in un mercato non regolamentato. In pochi anni, anche se i Paesi dell’ex unione sovietica non si sono dotati di sistemi propri capitalistici, quali Borse valori, hanno sviluppato al loro interno grandi ricchezze individuali e quindi la possibilità di comprare e vendere nei sistemi occidentali e determinarne gli andamenti. Nel 1999 Hong Kong cessa di essere un protettorato della Gran Bretagna e diventa cinese, l’avamposto del capitalismo occidentale in Asia, nel cuore di uno dei Paesi più popolosi del pianeta, entra ad essere parte di uno degli ultimi grandi sistemi comunisti: c’è grande curiosità a riguardo: capire come le due anime socialista e capitalista riusciranno a convivere, se una prevarrà sull’altra quale sarà e che effetti potrebbe determinare. Ebbene, i primi passi del governo cinese nel gestire la situazione, furono determi-

nanti Hong Kong divenne la piattaforma e motore economico finanziario dell’intero Paese che inizia uno sviluppo infrastrutturale frenetico per poi allargarsi silenziosamente in uno sviluppo economico globale e ciò pur mantenendo la medesima struttura politica di controllo del Paese. In pochi anni sono tantissimi gli abitanti della Cina che diventano ricchi tanto che alcune stime occidentali di fine decennio appena trascorso, riportano come almeno 100 milioni di cinesi avrebbero conti correnti l’equivalente di oltre un milione di euro. Lo sviluppo economico della Cina richiede materie prime e quindi i Paesi arabi hanno un altro cliente da soddisfare per le forniture di petrolio: ecco come il prezzo del petrolio al barile aumenta dai 60 70 dollari degli anni ’80 agli oltre 100 dollari al barile. La concorrenza ora è davvero globalizzata. Così come accaduto nell’ex unione sovietica anche questi nuovi ricchi quindi producono e possiedono liquidità da investire nei mercati, comperare e vendere, ma anche investire internamente per aumentare le esportazioni, e poiché la domanda e l’offerta sono i principali elementi che determinano il valore delle azioni trattate nei mercati regolamentati e che tale valore consente alle imprese di poter fare o meno investimenti, svilupparsi o essere vendute, nel panorama mondiale entra una ulteriore variabile. 1989, 1999, globalizzazione dei mercati, e soprattutto informatizzazione dei sistemi transazionali, rivoluzioni silenziose che hanno spostato in mani differenti parte del potere della ricchezza prodotta, hanno consentito di aumentare la velocità delle transazioni e la capacità di incidere nelle economie dei Paesi occidentali che sono risultati deboli, troppo esposti nell’ offrire servizi interni e salvaguardie ai propri connazionali illudendosi di poter mantenere ancora una posizione dominante ed incapaci nel progettare ed avviare rapidamente nuove politiche di sviluppo e soprattutto di difesa nei confronti degli attacchi speculativi, tenendo conto di tutti gli attori sul palcoscenico. Questa è la globalizzazione e la re distribuzione della ricchezza e non si tratta di teorie purtroppo ma in termini di capacità di acquisto di lacrime e sangue. ■ 11-12 2012

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LA PAGELLA DI MM

A Milano diamo i voti a... l capoluogo lombardo eccelle per la sua offerta ricettiva che annovera diversi “top hotel”, meritatamente citati nelle classifiche internazionali per qualità del servizio, raffinatezza del design e innovazione tecnologi-

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ca. Abbiamo chiesto a dieci autorevoli ghost client di valutarne quattro, tutti rappresentativi, ciascuno a suo modo, del meglio dell’ospitalità made in Italy: Bulgari Hotel, Four Seasons, Park Hyatt e Hotel Principe di Savoia.

BULGARI

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ATMOSFERA

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QUEL “TOCCO IN PIÙ” DI CORTESIA

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CENTRO BENESSERE, PISCINA E SERVIZI ANNESSI

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UBICAZIONE (LOCATION)

BAR PROFESSIONALITÀ E DISPONIBILITÀ DEL PERSONALE SPONTANEITÀ DELLA CORTESIA

SERVIZI GENERALI*

*intendiamo con la voce “servizi generali” un insieme di elementi quali la pulizia, il servizio in camera, la reception e la qualità dell’accoglienza.

SCELTI PERCHÉ

Bulgari Hotel: è uno dei pochi alberghi in pieno centro inseriti nel verde. Si affaccia sul giardino botanico della città, e offre un’atmosfera rigenerante e unica.

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Four Seasons: è dotato di uno dei centri benessere più belli e moderni della città, ma soprattutto si distingue per la cortesia spontanea del personale, per quel gesto in più che non è mai scontato

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Park Hyatt: vanta la migliore ristorazione d’albergo di Milano con due ristoranti, il VUN e la Cupola. Per chi è alla ricerca di una raffinata esperienza gastronomica in un ambiente fashion, con affaccio sulla Galleria Vittorio Emanuele II

Hotel Principe di Savoia: è uno degli alberghi storici di Milano, strategicamente situato vicino alla Stazione Centrale, amatissimo, per la sua atmosfera vivace e cosmopolita, dalle star internazionali, ma anche dalla clientela business. Nonostante le dimensioni (le camere sono 400), garantisce un servizio efficientissimo e di alto livello


Abbonamento annuale al costo di soli 30 euro Per abbonarsi: • effettuare un versamento tramite bollettino postale sul c/c 55001911 intestato a: Communication Agency Int. Srl - via S. Simpliciano 4, 20121 Milano specificando nella causale: abbonamento annuale Master Meeting • fotocopiare e inviare per fax a Communication Agency, Milano

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SAI L’ULTIMA? N O T I Z I E DA L M O N D O D E I V I AG G I E D E L L’ O S P I TA L I T À

Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed eventi getto di internazionalizzazione per le aziende partner, per aiutarle a essere più competitive sui mercati internazionali e attrarre più business sul territorio. Info: www. awaytosicily2012.com

Elisabetta Fabri, Imprenditore dell’anno 2012 La Giuria del premio L’Imprenditore dell’Anno 2012, presieduta da Emma Marcegaglia, ha assegnato al presidente e amministratore de-

Accor: due resort premiati ai World Travel Awards 2012 Il Pullman Timi Ama Sardegna (nella foto) e MGallery Capovaticano Resort Thalasso & Spa sono stati rispettivamente premiati come EuropÈs Leading Island Resort (per il terzo anno consecutivo) e Italy’s Leading Thalasso Resort, nel corso dei WTA 2012. Questi riconoscimenti testimoniano la capacità dei due marchi di alta gamma del gruppo Accor di distinguersi nel campo del turismo e fare la differenza sui propri mercati.

Borgo dei Conti Resort entra in Relais & Châteaux A poco più di un anno di vita dalla sua nascita, Borgo dei Conti Resort, nel cuore della natura umbra, annuncia l’ingresso nel prestigioso circuito di Relais & Châteaux, che da sempre riunisce dimore esclusive che creano esperienze indimenticabili e uniche per i loro ospiti. Borgo dei Conti Resort nasce dalla trasformazione di un’autentica fortezza medioevale, esistente già nel 1200. Situato a Montepetriolo, a metà strada tra Roma e Firenze, si trova a pochi km da Perugia, e si articola su una vasta area di bosco secolare e uliveti. Sottoposta a un impegnativo restyling conservativo di undici anni, la struttura, diretta da Giorgio Mereu, conserva la caratteristica forma di Borgo, secondo la configurazione stilistica di Castello per la dimora nobiliare, e la rivisitata ispirazione medievale per il resto dell’abitato con le corti interne e il dedalo di percorsi, il giardino all’italiana e il bellissimo

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parco all’inglese. Il Borgo offre 58 camere (di cui 12 suites di pregio) tutte diverse l’una dall’altra e 8 appartamenti, anche questi ultimi “pezzi unici”, con soffitti dipinti, affreschi originali, camini, intarsi e vetri d’epoca. La struttura dispone anche di uno splendido anfiteatro all’aperto, due piscine, una chiesa dall’impostazione barocca e una monumentale “Limonaia” adibita a ristorante.

A way to Sicily Si è tenuto a Palermo lo scorso ottobre un evento btob ed educational tour che ha portato per tre giorni 36 qualificati buyer da Russia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Francia, Olanda, Belgio e Polonia a conoscere la Sicilia, le possibilità messe a disposizione dal territorio, gli alberghi e l’eccellenza dei fornitori di servizi. Ormai operativo da quasi 4 anni, il convention bureau finanziato nella sua fase di start up da Unicredit, in collaborazione con la Banca porta oggi avanti un pro-

legato di Starhotels Spa, Elisabetta Fabri (nella foto), il prestigioso riconoscimento nella categoria Trade & Services con la motivazione: “per aver dato vita ad una catena di alberghi a 4-5 stelle, unici nel loro genere, in grado di esprimere tutta l’eleganza e lo stile dell’accoglienza made in Italy nel mondo, coniugando un elevato servizio con risultati costantemente superiori alla media del settore”. L’Imprenditore dell’Anno 2012 è un premio al talento di chi ha dimostrato intraprendenza, creatività e impegno per lo sviluppo della propria azienda. Un premio, a chi si è distinto nel proprio ambito professionale, lasciando con il suo lavoro un’impronta significativa nel nostro Paese.

Lezioni di fitness in acqua tra zumba, lake e dance. All’Aqualake di Baveno Inaugurato lo scorso 3 novembre a Baveno, nel contesto di Lago Mag-


SAI L’ULTIMA?

giore Adventures Park, Aqualake offre 360 giorni di benessere in acqua. Tantissimi i corsi e a tutte le ore, divertenti ma soprattutto efficaci che, sfruttando il principio dell’idrodinamica tonificano, modellano la silhouette e attivano la circolazione drenante, sfiammando e rendendo più elastici i muscoli. Si può scegliere tra Acquazumba, Acqualake, Acquadance, Acquagym, Acquacircuit, Acquasoft, Hydrobike. Info: www.aqua-lake.com

Nuova affiliazione per Choice Hotels Europe Con il Quality Hotel Green Palace di Monterotondo, Choice Hotels offrirà agli ospiti in viaggio di affari, ma anche alla clientela leisure, un albergo confortevole, connesso con l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, e collegato, tramite navetta, anche alla stazione ferroviaria di Monterotondo, situata a soli 400 metri dall’hotel. Queste le dotazioni: 100 camere dal design moderno e tecnologie di ultima generazione (il wi-fi è gratuito), 4 sale conferenze, in grado di accogliere fino ad 180 persone, un ristorante, un bar e un ampio parcheggio.

Laura Brini approda all’Argentario Golf Resort&Spa Laura Brini è la nuova Promotion & Development Events Manager dell’Argentario Golf Resort & SPA, rinomato 5 stelle di Porto Ercole. Con un solido background maturato nel settore Mice presso impor-

tanti realtà alberghiere come Jolly Hotels a Roma, UNA Hotels & SPA Resorts a Viareggio e e Europlan Hotels sul lago di Garda, Brini è pronta a rilanciare i grandi eventi dell’Argentario, splendido resort che offre 63 junior e 7 suite, un lussuosissimo cottage con vista sulle colline, campo da golf e, ancora, campi da tennis, da calcetto, centro benessere, ristorante e un moderno centro congressi di cui la sala più grande in grado di accogliere fino a 200 persone; ci sono inoltre tre sale di sottocommissione per mini meeting e workshop.

Grandi Eventi e gastronomia ricercata allo Sheraton Golf di Roma Lo Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resort ha saputo diventare, complice una gestione dinamica e un grande lavoro di squadra, un vero punto di riferimento della Capitale, soprattutto come location natural trendy dove trascorrere una giornata in completa tranquillità. Ecco perché lo Sheraton Golf sta dedicando grandi energie al banqueting, arricchendo l’offerta gastronomica e mantenendone altissima la qualità, come hanno dimostrato gli ultimi eventi realizzati nel mese di dicembre tra degustazioni doc, menu speciale per gli ospiti Gold&Platinum e i Green Brunch: green sia in riferimento alla grande cornice verde di che circonda l’albergo, sia per ricordare che Sheraton Golf si fregia di avere un’anima verde.

Palmucci: «Il Paese soffre ma siamo fiduciosi nel lavoro del governo» Il 2012 è stato un anno difficile con una stagione turistica estiva che ha registrato un calo di presenze italiane negli alberghi compensato, in parte, dagli stranieri. «Il Paese soffre ma ci auguriamo un segnale di ripresa nel 2013, un bagliore in fondo al tunnel». Così ha dichiarato Giorgio Palmucci, presidente della neonata Associazione Italiana Con-

findustria Alberghi (nella foto), aggiungendo che «una sfida attende le aziende e l’intero settore in un contesto difficile e complesso e l’Associazione Italiana Confindustria Alberghi è chiamata a intervenire su tanti dossier, tutti urgenti e strategici e sul nuovo sistema dei servizi sempre più completo e capillare mirato alle concrete esigenze delle imprese. E i risultati saranno possibili se lavoreremo insieme tenendo sempre aperto un canale di dialogo tra il socio e l’Associazione. Il ministro Gnudi col il Piano nazionale del turismo conta di Portare a quota 20% l’incidenza del turismo sul PIL nazionale e la riforma del titolo V della costituzione consentirà di presentare l’Italia turistica all’estero con un’offerta non più frammentata per poter conquistare al meglio mercati come quelli del Bric».

Accor è un Great Place to Work La società di consulenza, Great Place to Work Institute, che ogni anno analizza le performance di numerose aziende in tutto il mondo per valutare la qualità dell’ambiente di lavoro e il livello di soddisfazione e motivazione dei dipendenti, ha premiato come Best Place to Work il Gruppo alberghiero Accor. Nel 1985 Accor è stato il primo brand a creare l’Académie Accor, la propria università aziendale, che oggi conta 17 sedi, oltre un centinaio di professionisti in 72 paesi, eroga in media 435.000 giorni di formazione all’anno (una media di tre giorni per dipendente), e investe ogni anno 45 milioni nella for11-12 2012

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SAI L’ULTIMA?

Nuova immagine per lo storico Hotel d’Inghilterra

Fonteverde “regina” tra le spa Ancora successi a livello internazionale per Fonteverde Tuscan Resort & Spa, l’esclusivo resort termale di San Casciano dei Bagni, che si porta a casa altri due prestigiosi riconoscimenti: il World Travel Awards, che premia l’eccellenza in tutti i settori dei viaggi e del turismo, e l’Italy’s Leading Spa Resort”, riconoscimento assegnato da una giuria, composta da 217.000 professionisti del settore turistico – tra agenzie di viaggi e operatori del trade, provenienti da 165 Paesi di tutto il mondo –. La giuria ha decretato il resort “miglior Spa in Italia”, per l’unicità dei suoi servizi. Opinione condivisa anche dall’autorevole magazine americano SpaFinder che, ogni anno, attraverso le scelte dei suoi lettori, nomina le migliori Spa in Asia, Sud America, Nord America, Caraibi e Europa e che ha eletto Fonteverde “The Best for Mineral or Thermal Spring 2012” dopo averla scelta, nel 2007, come “Migliore Spa in Europa”. La Spa di Fonteverde si estende su 5mila metri quadrati e dispone di ben sette piscine con acqua termale. Info: www.fonteverdespa.com.

mazione dei propri dipendenti. Il Gruppo inoltre è da sempre impegnato nel costruire opportunità di sviluppo manageriale e nel favorire la mobilità internazionale, considerati due asset fondamentali. Nel 2011 il sito ha registrato 4.700.000 visite, avviato la ricerca di oltre 20.000 posti di lavoro e offerte di stage ed ha ricevuto oltre 500.000 candidature. Il gruppo Accor inoltre sostiene una politica di multiculturalismo creando dei programmi specifici per ogni ambito di attività, dalle assunzioni, alla formazione, allo sviluppo delle carriere, alle retribuzioni cosi come per le relazioni personali all’interno dell’organizzazione.

L’Hôtel de Paris si rifà il look L’Hôtel de Paris si rinnova. Il Gruppo Monte-Carlo SBM ha fatto sapere che l’albergo monegasco situato nella piazza del Casinò sarà sotto-

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posto a un importante restyling che riguarderà sia gli spazi dedicati alla clientela sia quelli di servizio. In particolare, verranno ampliate le camere e le suite. Tra le novità principali del programma spiccano la creazione di un cortile con giardino al centro dello stabilimento e lo sviluppo dei tetti che accoglieranno un nuovo centro benessere, palestra, piscina e suite esclusive. I lavori avranno inizio a gennaio in concomitanza con i lavori allo Sporting d’Hiver, e dureranno 4 anni. È previsto che la costruzione avvenga in diverse fasi in modo che l’hotel possa rimanere parzialmente aperto ai clienti durante la costruzione. Conformemente all’impegno di S.B.M. per lo sviluppo sostenibile, il progetto rientra nel quadro BREEAM. Ad occuparsi del restyling saranno gli architetti Richard Martinet e Gabriel Viora. www.montecarlosbm.com.

Il prestigioso Hotel d’Inghilterra di Roma, fiore all’occhiello del gruppo Royal Demeure, prende nuova vita e sceglie Imagine Communication, agenzia di comunicazione internazionale, marketing e formazione, per annunciare le importanti novità che lo riguardano. Situata nel centro di Roma, a pochi passi da Piazza di Spagna, ispirata da una costante ricerca dell’equilibrio perfetto tra storia e modernità, l’antica dimora ha avviato, infatti, un percorso di profondo rinnovamento volto all’ottimizzazione dei suoi splendidi spazi e servizi. Gli eccellenti risultati della importante ristrutturazione saranno presentati a fine novembre 2012.Una nuova sfida per Imagine Communication, cui è affidato l’importante compito di testimoniare questo particolare momento.

Damiano De Crescenzo “Hotel Manager italiano dell’anno” Nel corso della riunione Ehma Italian Chapter, tenutasi a Roma lo scorso novembre, il General Manager del Gruppo Planetaria Hotels Damiano De Crescenzo si è aggiudicato il titolo “Hotel Manager Ita-


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liano 2012 per i risultati eccellenti conseguiti nella gestione complessiva dell’attività. La giuria del premio era composta da: Dr. Antonio Caneva (Job in Tourism); Dr. Fabio Cassani Pironti, docente di Cerimoniale nella “Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno” del Ministero dell’Interno; Dr. Mario Mancini (Communication Agency); Dr. Notaio Paride Marini; Dr. Piergiorgio Togni (Comitel & Partners). Damiano De Crescenzo, nella sua carriera ha svolto importanti ruoli manageriali nelle catene Kempinski, Intercontinental e Jolly Hotels. Nel 1997 ha assunto la direzione del Radisson SAS Bonaparte di Milano e, successivamente, la direzione dei due alberghi Radisson SAS di Bergamo e Brescia. Nel 2001 è diventato general manager del Marriott di Milano, mentre dal 2004 è general manager dell’Enterprise Hotel di Milano ed attualmente Direttore Generale del Gruppo Planetaria Hotels. È stato inoltre docente presso diversi Istituti Alberghieri, socio fondatore e presidente dell’A.I.C.R. Italia e membro della European Hotel Managers Association. In Manageritalia Milano è Consigliere e Coordinatore del Gruppo Expo 2015.

Nuova spa per il Relais Sant’Uffizio di Cioccaro di Penago Lo scorso settembre, il Relais Sant’Uffizio Wellness & SPA di Cioccaro di Penango (Asti) ha inaugurato il centro benessere Aquanatura Wellness & SPA. 500 metri quadrati di benessere tra area idro-piscina con acqua a 34 gradi, area umida con sauna affacciata sui vigneti, bagno mediterraneo, bagno di vapore, cascata di ghiaccio, docce emozionali, area massaggi con cabine per trattamenti firmati Comfort Zone, aree relax con oasi frutta, tisane e infusi. Magnifica la Private SPA Piemonte con materasso ad acqua e idromassaggio doppio. Il benessere

continua infine nel ristorante del Relais regno dello chef www.centrobenesserepiemonte.com.

Italy Leading Golf Resort per Borgo Egnazia Lo scorso ottobre, il resort del brand San Domenico Hotels Group ha ritirato l’Italy Leading Golf Resort ai World Travel Awards. Borgo Egnazia è la destinazione ideale per i golfisti, che hanno anche la possibilità di scoprire la bellezza del territorio e i trattamenti unici della VAIR Spa. Il campo da golf a 18 buche San Domenico Golf, progettato dall’European Golf Design,

è considerato uno dei migliori golf d’Italia e del Mediterraneo: 6300 metri di verde che si rincorrono tra gli ulivi secolari, lungo un tratto di costa adriatica ricco di scorci spettacolari sul mare. Costruito con il tufo, la tipica pietra locale, Borgo Egnazia si ispira all’architettura delle masserie e dei villaggi rurali pugliesi. Il complesso è strutturato in tre aree principali: la Corte, sofisticata ed elegante, il Borgo, vivace e dinamico, e le eleganti e confortevoli Ville. Le stradine di Borgo Egnazia, i suoi angoli e ogni singolo dettaglio incarnano un villaggio pugliese, che vive in una dimensio-

Ezio Indiani continua alla guida dell’EHMA Il general manager del prestigioso Hotel Principe di Savoia di Milano è stato riconfermato delegato nazionale del Chapter Italiano dell’EHMA, associazione che riunisce 436 direttori di albergo in 27 nazioni per 350 alberghi, 90mila stanze, 70mila dipendenti e un giro d’affari stimato sui 6 miliardi di euro. Nel corso della sua carriera Indiani ha maturato in ambito internazionale una grande esperienza nel campo dell’hôtellerie di lusso, lavorando per alcuni tra i più prestigiosi alberghi del mondo, dove ha raggiunto lusinghieri risultati grazie alle sue capacità manageriali, esaltate dall’italian style. Nel 2002 gli è stato attribuito il premio Hermes come migliore direttore d’albergo del mondo e nel 2009 ha ricevuto il Premio Excellent come manager alberghiero internazionale. Sotto la sua guida, l’Italian Chapter si prepara ora a fare gli onori di casa per l’importante appuntamento del prossimo anno con l’EHMA general meeting 40th anniversary: la riunione annuale dell’European Hotel Managers Association che si terrà a Milano dal 25 al 28 aprile prossimi, nella duplice cornice dell’Hotel Principe di Savoia e del Westin Palace. 11-12 2012

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ne senza tempo, sospesa tra tradizione e sobrietà, eleganza e cura dei particolari. www.borgoegnazia.com.

Nuova direzione per l’Hotel d’Inghilterra A dirigere il cinque stelle capitolino del Gruppo Royal Demeure è stato chiamato Marco Milocco. Classe 1959, con un’esperienza trentennale nel settore del turismo, il manager, dopo alcuni anni nel gruppo Baglioni Hotels, come gm del Regina Hotel Baglioni di Roma, guiderà una stimolante fase di rinnovamento che porterà l’Hotel d’Inghilterra a nuovi fasti. Una brillante carriera, nata e sviluppata in alcune delle aziende più importanti del settore, ha permesso a Marco Milocco di essere oggi uno dei direttori d’albergo italiani di maggior rilievo a livello internazionale. Numerose le sfide e i successi che hanno contributo alla sua crescita professionale, dalla direzione dell’Hotel Danieli di Venezia al Grand Hotel di Firenze, da compagnie come CIGA a Starwood Hotels & Resorts, che lo hanno portato a dirigere anche tutta l’area della Costa Smeralda in anni prestigiosi.

Hilton Garden Inn apre in Svizzera Hilton Worldwide ha annunciato l’apertura dell’Hilton Garden Inn Davos, il primo hotel del pluri-premiato marchio del segmento midmarket in Svizzera. Situato vicino al Davos Congress Centre, dove ogni anno si svolge il World Economic Forum, il quattro stelle si trova in una posizione unica, circondato

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Premio per l’innovazione e la creatività a Gianluca Picone Il trentatreenne imprenditore napoletano Gianluca Picone, dallo scorso gennaio alla guida di Royal Group Hotels & Resorts, è stato selezionato dalla giuria internazionale del World Travel Market Global Award come vincitore della categoria Innovation & Creativity. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato nell’ambito della cerimonia che si è tenuta a Londra lo scorso 5 novembre durante il World Travel Market. Dopo la laurea in Economia Aziendale alla Federico II di Napoli, Picone perfeziona gli studi presso l’Ecole Hoteliere de Lausanne, per poi entrare nel 2007 in Royal Group Hotels & Resorts. Nel 2011 fonda la Pik One Solutions, società di consulenza alberghiera, orientata alle soluzioni creative e sostenibili. Tra le iniziative vincenti da lui ideate merita una menzione il progetto ecosostenibile “Mr Royal - Rispettiamo e Salvaguardiamo l’Ambiente”, un divertente opuscolo a fumetti di 48 pagine nel quale il protagonista Mr Royal illustra le politiche adottate dal Gruppo a tutela dell’ambiente, basate sul rispetto della regola delle tre R: “riduzione, riutilizzo e riciclo”. Oggi l’albergo rappresenta un esempio virtuoso di impresa ecofriendly che ha già raggiunto importanti risultati in materia di risparmio energetico e rispetto per l’ambiente. «Oggi si raccolgono i frutti di questa sperimentazione grazie alla quale l’hotel Royal Continental di Napoli può fregiarsi di essere un’azienda etica con alti livelli di efficienza, nonché premiata dal mercato. Un risultato di per sé straordinario che assume ancora più valore alla luce della congiuntura economica mondiale e delle difficoltà intrinseche del contesto locale» ha dichiarato Gianluca Picone. Nella foto da sin. Fiona Jeffery, chairman WTM; Gianluca Picone; Barry J Gibbons, ex ceo e chairman Burger King; Cristina Ambrosini, direttore L’Agenzia di Viaggi.

dalle bellezze naturali delle Alpi svizzere, ed è stato realizzato secondo i più moderni criteri ecosostenibili: dispone di panelli solari sul tetto e di un sistema di riscaldamento a legna per minimizzare le emissioni CO2. Inoltre, si impegna nel riciclaggio dell’aria calda attraverso un processo di ventilazione meccanico. Offre 146 camere con tutti i confort del marchio, tra cui il Garden Sleep System, la sedia ergonomica Orange Box e il Wi-Fi. Il

ristorante The Grill, aperto tutto il giorno, propone un ampio menù di piatti saporiti, mentre si possono comprare snack e drink anche nel Pavilion Pantry aperto 24 ore su 24. Completano l’offerta un fitness centre, una sauna e un bagno a vapore.

Nuovi hotel Hilton in Turchia e in Spagna Hilton Worldwide continua la sua crescita in Europa. Il Gruppo ha in-


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fatti da poco firmato un accordo di management con IC Bomonti Uluslararasi Kongre Turizm Yatirimlari Ticaret A. per l’apertura, a Istanbul nel quartiere Sisli, di un hotel business oriented di fascia “upper upscale” a marchio Hilton. L’Hilton Istanbul Bomonti Hotel & Conference Center sarà situato all’interno di una torre di nuova costruzione di 35 piani con vista panoramica. A tre chilometri di distanza dalla piazza centrale di Taksim, con 829 camere, diventerà l’hotel più grande attualmente in costruzione nella città in termini di numero di stanze e di spazi meeting (11.000 metri quadrati). A disposizione degli ospiti ci saranno inoltre spa, fitness centre, due piscine, boutique, ristorante, lobby bar e roof top bar. Il Gruppo ha firmato anche un accordo di franchising con Urbano Rural Hotelera SL per l’apertura del primo hotel del marchio DoubleTree by Hilton in Spagna. Il DoubleTree by Hilton Hotel &

Spa Emporda sorgerà a Emporda, nella provincia di Girona, a soli cinque minuti dalle belle spiagge della Costa Brava e avrà 87 camere e un campo da golf di 18 buche disegnato da Robert von Hagge. Completeranno l’offerta un ristorante, un barbecue, nei mesi estivi, un fitness centre, una spa con piscina e diverse sale meeting flessibili, da 10 a 350 persone.

In Emilia Romagna, si riparte con il sorriso È il sorriso il tema della nuova campagna promozionale della Regione realizzata da Apt Servizi e rivolta ai mercati italiani e esteri (http://www.youtube.com/turismoer). Il claim “Emilia Romagna: terra con l’anima e col sorriso” verrà tradotto in 10 lingue. In tre filmati di 40 secondi sfileranno i “volti delle vacanze”, volti di persone autentiche, non attori, dal bagnino al maestro di sci, dall’azdora che prepara le tagliatelle, alla receptionist dell’hotel fino all’addestratrice di

delfini. I video verranno inseriti su tutti i siti internet di Apt Servizi e sui suoi canali nei principali social network (Facebook, Google, Youtube) e condivisi con il sistema turistico regionale. «La forza di questa nuova campagna sta nell’averci messo la faccia: la spontaneità e genuinità dei nostri abitanti è apprezzata ovunque. È un aspetto di quella italianità che tutto il mondo riconosce e che continua ad attirare vacanzieri nel nostro Paese. Per questo motivo guardiamo avanti, al 2013, con speranza e positività», dice Andrea Babbi, amministratore delegato di Apt Servizi Emilia Romagna. Info: www.aptservizi.com.

Nuova apertura a Roma per Louvre Hotels La compagnia alberghiera, presente in 41 paesi in tutto il mondo con più di 1000 strutture ricettive, si espande ancora, in Italia, grazie all’apertura del nuovo albergo Golden Tulip Isola Sacra Rome Airport. Moderno 4 stelle a soli 3 km dall’aeroporto di Fiumicino, a breve distanza dalla Nuova Fiera, il Golden Tulip Isola Sacra Rome Airport è la scelta ideale per trascorrere piacevoli vacanze all’insegna del relax e della cultura – il mare e gli scavi di Ostia Antica sono a circa 6 km -, ma anche per i soggiorni di lavoro. L’albergo dispone di 104 camere e 3 suite, la maggior parte delle quali si affacciano sul parco di 10.000 mq. che circonda la piscina, tutte finemente arredate e complete di ogni comfort e tecnologia compreso il wi-fi. Ci sono poi 5 sale riunioni che possono accogliere oltre 200 persone, un ristorante gourmet, l’Antico Porto, e un grande parcheggio privato.

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una propria identità a prescindere da chi ricopra gli incarichi», e lo ha ringraziato per il grande contributo dato alla costruzione di questa nuova realtà del trasporto ferroviario europeo.

Eventi di fascino all’Antico Borgo La Muratella

IHG Academy sbarca in Italia È stata presentata lo scorso 8 novembre, durante una conferenza stampa all’InterContinental De La Ville a Roma, IHG Academy Italia che porta a 100 le Accademie istituite dall’InterContinental Hotels Group nel mondo. Le Academy mirano a formare la nuova classe manageriale dei 1.300 hotel (3 dei quali solo a Roma tra il 2013 e il 2014) che IHG ha pianificato di aprire nei prossimi anni e per i quali prevede di reclutare 160.000 persone nel mondo. Grazie alla partnership tra la UET Italia, Università Europea per il Turismo e IHG Academy Italia, alla fine dei 4 mesi di lezioni presso la UET di Roma e i sei mesi di stage in alcuni degli hotel IHG a Roma, i migliori studenti riceveranno il Master in Management alberghiero. Il corpo docente sarà costituito prevalentemente da professionisti, manager e capi reparto che, coordinati anche da Catia Bruno, training and development manager di InterContinental De La Ville, porteranno in aula la propria esperienza presentando “case study” reali. «Con la IHG Academy offriamo ai giovani un’importante opportunità di formazione e di occupazione consentendogli una carriera internazionale», ha commenta il dg del cinque stelle romano e ad IHG Italia, Ciro Verrocchi, precisando che «nei prossimi tre anni il Gruppo IHG con le previsioni di espansione, avrà necessità di reclutare una media giornaliera di 146 profili fra management, middle management, capi servizio e personale operativo». PresentI alla conferenza stampa, oltre ad Anita De Marzo, coordinatrice didattica UET Roma, anche il direttore generale di Federalberghi Roma, Tommaso Tanzilli, Antonio Gazzellone, consigliere delegato per il Turismo di Roma Capitale, Mariella Zezza, assessore regionale alle Politiche per il Lavoro e Formazione professionale, istruzione e diritto allo studio. Nella foto da sin Ciro Verrocchi, ad IHG Italia, Catia Bruno,InterContinental De la Ville Roma, Tommaso Tanzilli, Direttore Federalberghi Roma, Anita De Marzo, UET Roma e Antonio Gazzellone, Consigliere delegato per il Turismo di Roma Capitale.

Perricone nuovo presidente di Ntv Luca Cordero di Montezemolo ha lasciato la Presidenza di Ntv e al suo posto il Cda, ha nominato Antonello Perricone, che assume anche le deleghe di Vice Presidente. Vincenzo Cannatelli, lascia poi la

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vice presidenza e rimane membro del Cda. Il Cda ha preso atto della decisione di Montezemolo di lasciare la presidenza, incarico, ricoperto fin dalla sua costituzione; condividendo la necessità di «evitare un’eccessiva personalizzazione di Ntv e che la stessa assuma

Affascinante corte del 1500, l’Antico Borgo La Muratella è una location ideale per eventi di prestigio. Al centro della pianura bergamasca, vicino all’aeroporto di Orio al Serio, la dimora ha mantenuto immutato il fascino originario, di quando era la residenza dei conti

Medolago e, oggi, offre 68 camere, tutte finemente ristrutturate, che abbinano arredi d’epoca con i più moderni comfort e tecnologie. Di grande appeal scenografico, il centro congressi – con soffitti affrescati, a cassettone e a volta e caminetto – che si articola in cinque sale ed è in grado di accogliere fino a 350 persone, ideale per meeting, conferenze ma anche per sfilate e team building. E, dopo l’incontro di lavoro, ci si può rilassare nel bellissimo centro benessere, dotato di sauna, bagno turco, idromassaggio, docce emozionali, cascata cervicale. A disposizione, infine, una sala fitness e un ampio parcheggio. Info: tel. 035482233; www.lamuratella.it.

Un gm italiano alla guida del Castille Paris 40 anni, un know how professionale maturato presso importanti compagnie internazionali, Maurizio Redaelli è pronto ad affrontare la sua nuova avventura parigina come general manager del Castille Paris, albergo della Catena Starho-


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tels che da poco ha conquistato la quinta stella. La carriera di Redaelli, dopo il diploma al Geneva Hotel Management School, comincia in Svizzera per poi proseguire a Londra, dove dal 1996 al 1999, lavora all’Hilton Heatrow Airport, diventandone Conference and Banqueting Manager. Successivamente approda prima all’Hilton Cardiff e poi al Celtic Manor Resort. Dal 2001 al 2003 ricopre il ruolo di F&B Manager al Jolly Hotel St. Ermin di Londra mentre a Parigi, nel 2005, assume la carica di Deputy General Manager del Jolly Hotel Lotti. Una parentesi di quattro anni a Brussels, al Jolly Hotel du Grand Sablon e in Nh e poi torna a Lotti di Parigi, per approdare infine in Starhotels: «Mi ritengo molto fortunato di essere entrato a far parte del mondo Starhotels e fiero di poter rappresentare una cosi bella realtà italiana all’estero, ha dichiarato Redaelli. Il Castille, albergo di prestigio nel più bel quartiere della capitale francese, rappresenta per me una grande sfida professionale il cui traguardo è mantenere alta la qualità di questo bellissimo e ancora giovane prodotto ».

Grand Hotel Savoia e Joan Mirò. A Genova Lo splendido cinque stelle nel cuore antico di Genova propone ai suoi ospiti uno speciale pacchetto legato alla mostra di Joan Mirò, a Palazzo Ducale fino al 7 aprile. In esposizione 80 tra quadri a olio, acquerelli e sculture degli ultimi 30 anni di vita dell’artista a Palma di Maiorca. L’offerta comprende: 2 biglietti per la mostra, welcome drink, sconto del 15% al ristorante dell’hotel, disponibilità di biglietti scontati per il Festival della Scienza (8 euro anziché 12).

Travel Blogger Elevator 2012 Il 19 e il 20 ottobre scorsi oltre 146 blogger turistici provenienti dall’Italia, dall’Europa e dagli Stati Uniti, guru del Web e operatori del settore si sono incontrati a Genova

Roberto Naldi Collection: i progetti coraggiosi funzionano Unire le forze può dare grandi risultati. Anche in tempi non certo facili come quelli attuali. Lo dimostra la Roberto Naldi Collection con il suo coraggioso progetto di rinnovamento e riorganizzazione, che ha portato i quattro hotel di lusso della compagnia a identificarsi in un unico brand dal carattere fortemente italiano e dallo spirito internazionale. Un’iniziativa che ha consentito a tutte le strutture di registrare pernottamenti in crescita in questo difficile 2012. «Alla base del successo», spiega Giuseppe Rossi (nella foto), direttore generale della collezione e general manager dello Splendide Royal di Lugano, «un’idea tanto semplice quanto efficace: creare sinergie di gruppo sia in termini di visibilità, sia in tema di azioni sales & marketing, offline e online». Il lancio del nuovo brand è coinciso in particolare con grandi investimenti sul web: è stato riprogettato il sito e sono state applicate mirate strategie di marketing e di brand reputation basate su feedback dei clienti, e recensioni on line. La forza della Roberto Naldi Collection, però, non sta solo nelle sue rinnovate politiche di marketing. 11-12 2012

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per il Travel Blogger Elevator, conferenza sul travel blogging per imparare, condividere e discutere tutti gli aspetti legati alle comunicazione turistica tramite i nuovi media come Facebook e Twitter. Un’occasione per la promozione di Genova, con attività esperienziali finalizzate a scoprire il territorio che ospita la conferenza, aumentando la notorietà di Genova all’estero. I blogger, infatti, hanno partecipato al primo Surfing Genova, un tour di 10 tappe durante il quale hanno potuto scoprire attrazioni e curiosità della città in autonomia con l’ausilio del proprio smartphone e l’applicazione mobile Foursquare. Grazie ai partner istituzionali come il Convention Bureau di Genova, l’Agenzia Regionale Promozione Turistica InLiguria, la Camera di Commercio di Genova e Comune di Genova i partecipanti hanno potuto vivere e condividere le eccellenze turistiche del capoluogo ligure e della Liguria.

Rome Cavalieri Leading Business Hotel per l’Italia Hilton Worldwide si conferma ancora una volta brand leader nel settore dell’ospitalità vincendo ben nove premi in diverse categorie alla finale europea dei World Travel Awards 2012, i riconoscimenti prestigiosi dell’industria dell’ospitalità assegnati dagli agenti di viaggio di tutto il mondo. Il Rome Cavalieri,

Atmosfere rurali e dolci sapori al Podere Papilio Podere Papilio è la location ideale per trascorre un weekend in completo relax. B&B creato in un’antica abitazione rurale a trulli sapientemente restaurata con materiali del luogo e immerso in una natura incontaminata, a soli da Alberobello e da Noci, Podere Papilio (il cui nome evoca le farfalle che volano leggere sui fiori di cui è ricco il territorio) offre ai suoi ospiti l’incanto di un paesaggio bucolico, con prati lussureggianti e querce secolari, un’aria purissima e un clima sempre gradevole in ogni periodo dell’anno grazie alle brezze marine e all’altitudine. Info: www.poderepapilio.it.

Waldorf Astoria Hotels & Resorts ha vinto nella categoria Leading Business Hotel per l’Italia a seguito degli eccellenti risultati ottenuti nel segmento business travel, grazie all’elevatissimo standard dei servizi offerti e alla straordinaria abilità dei Team Member nell’ offrire ai propri ospiti un soggiorno value for money pur mantenendo il valore intrinseco e il prestigio del brand Waldorf Astoria Hotels & Resorts. Altre tre strutture europee del Gruppo Hilton Worldwide hanno ritirato lo stesso premio nei rispettivi paesi di appartenenza: Hilton Copenhagen Airport (Dani-

marca), Hilton Templepatrick (Irlanda del Nord); Conrad Dublin (Irlanda). Serge Ethuin, da 4 anni General Manager del Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts, ha commentato, «È un grande piacere vedere che molti dei nostri brand hanno ricevuto importanti premi in altri mercati grazie all’altissimo livello dei servizi offerti nei rispettivi paesi. In particolare, siamo entusiasti di essere stati insigniti di questo riconoscimento per l’Italia che è il risultato dell’eccellente lavoro svolto dai nostri Team Member».

Cinque nuove strutture nella rosa di Pnp Hotels Promotion Pnp Hotels Promotion, Ufficio di Rappresentanza e Promozione Alberghiera con sede a Milano, amplia il suo portfolio nel settore Mice con l’acquisizione di 5 alberghi situati tra la Riviera di Levante e la Toscana. Tre le new entry sull’Isola d’Elba: l’Hotel del Golfo, l’ Hotel Hermitage e l’Hotel Biodola. In Liguria le novità riguardano l’Hotel Cenobio dei Dogi di Camogli e il Portofino Kulm. Le cinque strutture vanno ad aggiungersi a una selezione di luxury hotel situati nel Nord e Centro Italia, di cui l’agen-

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zia cura la visibilità sul mercato degli eventi aziendali. Attualmente PNP rappresenta: Hotel L’Approdo, Le Robinie Hotel Golf & Resort, Leardini Group, Locanda del Sant’Uffizio, Marina Place Resort & SPA, Parco San Marco Beach Resort, Principe di Lazise, Residenza Wellness Resort, Residenza Dolce Vita, Riserva Privata San Settimio, Marca Treviso Convention Bureau. Info: www.pnphotelspromotion.it.

L’Hotel Caesius rafforza il suo Staff L’Hotel Caesius Thermae & Spa Resort di Bardolino ha affidato l’incarico di congress manager alla gio-

vane e brava Maddalena Bellei. Maddalena avrà il compito di coordinare e sviluppare tutto il segmento Mice. Forte delle sue esperienze di marketing e organizzazione di eventi in Italia e all’estero saprà sicuramente tessere molte relazioni con il mondo della Meeting Industry e con le aziende, in particolare con quelle del territorio veronese.

Ospitalità e degustazioni d’autore a Villa Serego Alighieri Le nobili Possessioni Serego Alighieri sono la tenuta che in Valpolicella può vantare la più lunga storia e tradizione. La proprietà fu acquisita nel 1353 da Pietro Alighieri, figlio di Dante, che aveva seguito il padre durante l’esilio. Casa e terreni, dopo venti generazioni, sono oggi di proprietà del Conte Pieralvise di Serego Alighieri, discendente diretto del Poeta. La Villa, cir-

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“Ovunque musica” proposte musicali per eventi aziendali Violinista diplomato al conservatorio Cherubini di Firenze Enrico Martinelli (secondo da sin.) è il patron di “Ovunque musica”, agenzia nata sedici anni fa con l’obiettivo di valorizzare ogni tipo di evento aziendale, cena di gala o festa privata con il giusto intrattenimento musicale. Molteplici le proposte della società che spaziano dalla musica classica con varie formazioni orchestrali, al Jazz con band da uno a quattordici elementi e poi Blues, Dixieland, Dance, Country, Gospel, Rock, Irlandese. Martinelli, che si avvale di un team selezionato di musicisti di alto livello, segue anche i committenti nella scelta della location più adatta, del catering e del videomarker. Info: www.ovunquemusica.wix.com/ovunquemusica.

condata da vigneti, ospita un’elegante Foresteria con otto appartamenti, due sale eventi ed altri spazi comuni, oltre a una cucina professionale dove si organizzano degustazioni e corsi e di cucina. La tenuta è dotata di un’antica cantina e di un tradizionale fruttaio per l’appassimento delle uve. A fianco è presente una suggestiva Rivendita, aperta al pubblico, dove si possono degustare i prodotti della tenuta e la gamma dei vini Masi. www.seregoalighieri.it.

All’Hotel Quirinale un pacchetto speciale per i melomani Realizzato intorno al 1870, l’Hotel Quirinale fu costruito per dare alla Capitale un albergo e un teatro dell’opera degni della nuova nazione. Albergo e teatro sono collegati da un passaggio segreto, usato da tutti i grandi artisti che si esibiscono

all’Opera. Agli amanti della lirica l’hotel suggerisce il pacchetto Poltrona all’Opera (790,00 euro) valido per tutta la stagione teatrale che comprende: due pernottamenti in junior suite, buffet breakfast, frutta e spumante in camera, due biglietti di poltronissima all’Opera, e una cena (vini inclusi) a lume di candela al ristorante Rossini. Ispirandosi al nuovo programma del teatro lo chef del Rossini, Diego Colladon, ha creato un menù di 4 stuzzicanti portate. La nuova stagione del Teatro dell’Opera si aprirà il 27 novembre, con il Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi e si chiuderà il 31 ottobre 2013 con la Turandot di Giacomo Puccini. Info: tel. 064707; www.hotelquirinale.it.

Premiati i migliori Choice Hotels Premiati i migliori alberghi per il 2012 del gruppo Choice Hotels®.



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Sul podio, per l’Europa centrale, il Quality Hotel™ San Martino di Garbagnate Monastero, proclamato miglior Quality Hotel™ dell’Europa centrale, ma tra i finalisti si sono distinti anche il Comfort Hotel Gardenia di Sorrento, il Quality Hotel Michelino di Bologna e il Clarion Collection Arthotel & Park di Lecce. Gli altri due premi nella categoria Comfort e Clarion sono andati rispettivamente all’hotel tedesco Comfort Hotel Lichtenberg di Berlino e all’hotel ceco Clarion Congress Hotel di Praga. Nell’occasione è stato consegnato anche il premio “Miglior nuovo hotel in Europa centrale” che per il 2012 va al Clarion Collection Hotel Frankfurt City, a Francoforte, in Germania.

Nh Hoteles, nuova tattica per sviluppare il Mice in Italia La catena di hôtellerie spagnola ha scelto una nuova strategia per il segmento della meeting industry, che verrà potenziato grazie a un nuovo sistema di prenotazione per eventi e sale meeting: ci sarà un solo hub centrale, dal quale verranno gestiti i cinque uffici booking territoriali presenti nella Penisola. «Il Mice è il settore che ci permetterà di fare la differenza», dice Marco Gilardi, direttore Mice di NH Hoteles Italia, «puntiamo a offrire un servizio che possa contraddistinguerci ancora di più da tutti gli altri player». Un impegno che si concretizza nell’apertura, il prossimo anno, del nuovo NH Milano Congress, hotel 4 stelle con 193 camere e 11 sale meeting, che sorgerà alle porte di Milano. «Abbiamo studiato

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Brilla la solidarietà delle stelle sul lago d’Orta Grande successo lo scorso 22 ottobre per la settima edizione dell’evento Le Stelle sul Lago D’Orta tenutasi all’ Hotel Approdo. Durante la serata cinque grandi chef stellati e lo chef di un ristorante emergente del VCO si sono incontrati davanti ai fornelli per una cena di gala a scopo benefico. Hanno partecipato all’edizione 2012: Luisa Valazza de Al Sorriso di Sorriso, Antonino Cannavacciuolo di Villa Crespi di Orta San Giulio, Marta Grassi di Tantris di Novara, Paolo Gatta di Pascia di Invorio e Massimo Bottura de l’Osteria Francescana di Modena si sono avvicendati in cucina insieme con l’emergente Stefano Allegranza de La Stella di Borgata Baceno di Vagna di Domodossola. Tutti i proventi della serata sono stati devoluti alla Comunità di Sant’Egidio.

anche un nuovo concept, Meeting Moments, e un nuovo programma di fidelizzazione dedicato al Mice». Il gruppo procederà, anche per l’anno prossimo, al riammodernamento di NH President di Milano, NH Firenze e NH Vittorio Veneto di Roma. Nella foto, da sin. Marco Gilardi con Eduardo Bosch, Direttore Commerciale NH Italia.

Riva del Sole Resort & SPA a favore della solidarietà internazionale Complesso turistico di proprietà svedese situato in una bellissima pineta che si affaccia sul mare di Castiglione della Pescaia, Riva del Sole Resort & SPA si distingue oltre che per la sua politica green - il managing director Carlo Castelli per i prossimi anni ha in cantiere un ulteriore riduzione del carbon impact – anche per il suo impegno a favore della solidarietà. Il resort partecipa infatti al progetto di volontariato internazionale, racco-

gliendo importanti donazioni per la “Missione Ithanga”, località abitata da diverse tribù, che si trova in una zona molto arida del Kenya. Oltre alla scarsità dei raccolti dovuti alla grande siccità e alla denutrizione che ne consegue, la popolazione deve affrontare gravi problemi sanitari, primo fra tutti quello della malaria. La donazione di Riva del Sole è dunque un contributo molto importante per la popolazione di Ithanga. www.rivadelsole.it. ■

Errata corrigE Si precisa che la foto pubblicata a pag 61 all’interno del servizio “Toscana, avanti tutta!” (MM 9/10 - 2012) si riferisce a una copia in bronzo del David di Michelangelo e non a un’opera di Donatello come erroneamente riportato.


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Tutto in un solo desiderio? Hotel Parchi del Garda

Ampi e polifunzionali spazi MICE, con 1700 mq a completa disposizione per eventi di qualsiasi tipo e dimensione come Expo, Show-room, Sfilate, Convention, Meeting, Team-Building e Cene di Gala fino a 600 persone in un’unica sala. Il comfort e i servizi di un Hotel a pochi passi dal Lago di Garda e dalla sua straordinaria offerta turistica, con 233 moderne e accoglienti camere, 3 sale ristorante e una piscina esterna immersa nel verde. E ancora, uno staff di professionisti sempre al tuo fianco per garantirti tutto il supporto necessario, prima, durante e dopo l’evento.

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In-Presa entra nel progetto Tessere Legami della Fondazione Accor La Fondazione Accor ha donato 40.000 euro alla scuola di cucina gestita dalla cooperativa sociale “InPresa” di Carate Brianza, per la realizzazione di un laboratorio di pasticceria

Marie Caroline Bizet, Direttore Delegato della Fondazione Accor, Renzo Iorio, AD Accor Italia, Davide Bartesaghi, AD della Cooperativa Sociale In-Presa mentre consegnano l’assegno di 40.000 euro

Lo scorso 9 ottobre Marie Caroline Bizet, Direttore Delegato della Fondazione di Accor – il colosso alberghiero planetario con oltre 3500 hotel in 92 paesi – e Renzo Iorio, Ad Accor Italia, hanno consegnano un assegno di 40.000 euro a Davide Bartesaghi, Ad della Cooperativa Sociale In-Presa per la realizzazione del nuovo laboratorio di pasticceria progettato dal Centro Professionale di Carate Brianza. Il Centro – fondato nel 1997 da Emilia Vergani, assistente sociale scomparsa nel 2000, fortemente motivata dalla passione educativa e molto impegnata sul territorio di Carate – si occupa di formazione professionale con un percorso stu-

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Simpaticamente trasformati in allievi cuochi per la preparazione del buffet organizzato per la conferenza stampa: da sx Alessandro Scaccheri, Dirigente sede di Monza di Formaper, azienda speciale della camera di commercio di Milano- Alessandro Arborio Mella, Direttore Risorse Umane di Accor Italia, M.C.Bizet - Davide BartesaghiRenzo Iorio-Luigi Lima (direttore operativo Mercure, Ibis e All Seasons Italia) Jerome Lassara (direttore operativo Novotel Italia)


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Fabio Giacopelli, Chef e Docente di In-presa con alcuni allievi durante la preparazione dei piatti per il buffet organizzato per i giornalisti

dio-lavoro nell’ambito dell’hotellerie che offre ai ragazzi in pericolo di disagio sociale “una strada per scoprire che la vita ha un senso e che la realtà è una possibilità positiva” come amava sottolineare la stessa Vergani. L’occasione ha permesso di comunicare alla stampa il progetto Tessere Legami della Fondazione Accor che supporta, con assistenza tecnica e finanziaria, le iniziative di sensibilizzazione proposte dai suoi 5.500 collaboratori in 34 paesi del mondo dove il Gruppo è presente e che, ad oggi, ha già sostenuto 132 progetti. Tre le linee d’intervento della Fondazione nata nel 2008: know how locale, che persegue l’obiettivo della valorizzazione dell’artigianato e le tecniche locali con iniziative socio-economiche; formazione e inserimento, che favorisce l’integrazione e l’inserimento di giovani in difficoltà di età tra i 15 e i 30 anni; umanitario e di emergenza che aiuta le popolazioni in grande difficoltà e va in soccorso alle catastrofi umanitarie. Tutto nasce da una fortuita o, forse meglio dire provvidenziale, circostanza avvenuta 4 anni fa: durante una colazione di beneficenza, Renzo Iorio – all’epoca anche Presidente di Confindustria Aica – rimane colpito dall’ottima qualità del catering. Chiedendo informazioni viene a sapere che a fornirlo è una scuola alberghiera di Carate Brian-

za. È così che scopre il progetto di InPresa, la cui missione è quella di contribuire a circoscrivere il fenomeno dei Neet (not in education, employment and training) attraverso la formazione professionale di giovani dai 12 ai 20 anni e il loro inserimento nel mondo del lavoro, grazie anche a una rete di oltre 200 imprenditori coinvolti nel programma. Un progetto affascinante per Iorio che immediatamente si attiva per trasferire alla cooperativa la somma destinata da Novotel Italia ai tradizionali regali natalizi. È l’ini-

zio di un rapporto dinamico con la scuola attraverso stage negli alberghi e docenze da parte di alcuni professionisti della ristorazione di Accor Italia che riescono a coinvolgere direttamente gli studenti nella partecipazione a progetti concreti come, ad esempio, la realizzazione del menù a km zero attualmente offerto nel “banqueting by Novotel” che consente al Gruppo di devolvere alla scuola il 5% del ricavo della vendita del menu. Da lì, il passo è breve perché Iorio, come membro del Management Committee – vertice internazionale di Accor – coinvolge la Fondazione che, coerente alle politiche di responsabilità sociale d’impresa in cui crede fortemente, include InPresa nel programma Tessere Legami. «Una operazione», assicura Iorio, «che porterà a continuare nel tempo il progetto iniziato con la cooperativa di Carate:un fiore all’occhiello anche per la Camera di Commercio locale che la considera un esempio molto positivo sul territorio perché evidenzia quanto sia importante un modello di formazione scuola-lavoro così innovativo e di successo». Linda Smiderle Barattieri

Silvano De Rosa, direttore del Novotel Milano Nord Ca’ Granda

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IT & CMA e CTW Bilancio positivo per la fiera congressuale e incentive più importante del Sud Est Asiatico che quest’anno ha inaugurato anche una vetrina per il segmento luxury Asia-Pacifico, è arrivata anche la riconferma degli NTO (National Tourism Organizations). 12 le sessioni di formazione organizzate; tra queste hanno destato particolare interesse quelle sul business travel management, come il Global Management Forum e i workshop sulle previsioni economiche per i futuri viaggi d’affari in Asia e nel mondo.

Believe in Thailand

Si è conclusa con successo l’edizione 2012 di IT & CMA e CTW, la tre giorni di Bangkok dedicata al mondo Mice e organizzata da TTG Eventi del Gruppo TTG Asia Media, Singapore che ha generato un giro d’affari di 1.7 miliardi di Bath. L’evento si è confermato l’appuntamento più atteso dagli operatori del settore, con oltre 2600 partecipanti, provenienti da 60 paesi, tra espositori (che hanno potuto allestire i rispettivi stand su una superficie di 5000 metri quadrati), buyers, delegati CTW di 18 paesi dell’area Asia Pacifico, e 132 giornalisti della stampa internazionale, tra cui c’eravamo anche noi di Master Meeting come media sponsor. Grande consenso ha raccolto la novità di questa edizione, ovvero la vetrina dedicata ai “viaggi di lusso”, settore in continua crescita nell’area Asia Pacifico e quindi assolutamente strategico, come ha sottolineato anche Darren Ng, amministratore delegato di TTG Asia Media. Tra gli espositori erano presenti alcune importanti new entry come Dubai, Austria, Messico e Perù. Mentre la percentuale dei nuovi Mice buyers ha raggiunto il 63% con il 40% di nuovi Corporate Travel Manager. Ad attestare la validità della piattaforma economicopubblicitaria di IT & CMA e CTW

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Tra le destinazioni Mice più interessanti del Sud Est Asiatico si distingue in particolare la Tailandia, segnalata come la meta meeting &incentive preferita dell’Asia. Un successo che si deve anche alle iniziative virtuose di promozione e valorizzazione del portale TCEB (Thailand Convention and Exhibition Bureau) che riunisce il meglio dell’offerta della destinazione. Giusto per dare qualche numero, nel 2011, il turismo leisure e quello Mice hanno contribuito al GDP del Paese, rispettivamente con il 6.03% e il 9.49%, mentre il contributo più importante (60.09%) si è rivelato quello proveniente dai paesi del Sud Est Asia, seguito da Europa

(15.9%) e America (13.02%). Con percentuali nettamente inferiori hanno contribuito anche Oceania, Medio Oriente, Africa. Nei prossimi anni si darà ancora più impulso alla crescita del mercato della Meeting Industry del Paese, attraverso una strategia mirata, che si prefigge di: • Vincere gli appalti, mettendo a disposizione il necessario supporto alle aziende interessate a fare business nel Paese e nei mercati chiave dell’Asia, attraverso la creazione di un network di partner strategici; • Promuovere l’immagine della Tailandia, qualificandola centro regionale Mice del Sud Est Asia sui mercati mondiali, grazie al supporto delle associazioni locali e del settore privato (Thai). A tale riguardo si intensificherà la presenza alle fiere internazionali e ai road show nei mercati potenziali; • Sviluppare le risorse umane, il market intelligence, la rete delle associazioni come MPI, SITE, GBTA. Verrà dato inoltre maggior supporto alle industrie Mice locali. M.M.

I mercati principali e le fiere Ad oggi i mercati più interessanti per la Tailandia si confermano India, Cina, Singapore, Giappone e Korea del Sud, ma nei prossimi anni si prevede una crescita anche di Indonesia, Malesia, Filippine e Australia. Nel 2012 il Paese ha partecipato a IMEX America, EIBTM Barcellona, IME Tokyo, mentre per il 2013 sarà presente a AIME Melbourne-Australia, IT&CM China, Shanghai, IMEX Francoforte-DE, AIBTM Chicago-USA, KME-Seoul, Sud Korea, CIBTM Pekino-Cina.


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Notizie dal mondo Emirates www.emirates.com

Ogni giorno si vola in Yemen

Bilancio semestrale: utile netto del 68% nonostante la crisi Il Gruppo Emirates ha annunciato i risultati semestrali di bilancio, che restano solidi nonostante il protrarsi della pressione economica globale e il persistere dei prezzi alti del carburante. La Compagnia ha registrato un utile netto nei primi sei mesi dell’anno fiscale, che termina il 30 Settembre, pari a 2,1 miliardi di Dirham (equivalenti a 452 milioni di euro*), con un incremento del 68% rispetto agli 1,3 miliardi di Dirham (269,64 milioni di euro) dello scorso 30 Settembre, e un fatturato complessivo di 32,8 miliardi di Dirham (8,17 miliardi di euro*) pari ad un incremento del 16 per cento rispetto ai risultati dello scorso anno. Grazie a questo risultato, Emirates ha superato per la prima volta nella sua storia il traguardo di 10 milioni di dollari in un semestre.

Più collegamenti con il Vietnam

In concomitanza con i 16 anni di presenza nello Yemen, Emirates ha inaugurato un ulteriore volo settimanale per Sana’a. Il volo Emirates 961 parte da Dubai ogni giorno alle 07: 15 e arriva a Sana’a alle 9:00. Il volo di ritorno, EK962, lascia Sana’a alle 10: 15 per atterrare a Dubai alle 13:45. Quest’ulteriore collegamento offrirà una maggiore flessibilità per i passeggeri dallo Yemen diretti a Dubai e verso destinazioni come la Cina, Hong Kong, India, Malesia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti. Nei prossimi mesi, la compagnia lancerà ulteriori destinazioni: Lione il 5 dicembre, Phuket dal 10 dicembre, Varsavia dal 6 febbraio 2013 e Algeri dal 1° marzo.

EasyJet nuovo partner Skywards Grazie ad una partnership unica nel suo genere, che facilita gli spostamenti in giro per l’Europa, Emirates – la compagnia creatrice di Skywards, il pluripremiato programma per i frequent flyer – ed easyJet, quarta compagnia aerea più grande d’Europa, hanno siglato un accordo per il rimborso di miglia Skywards su voli easyJet connettendo le 31 destinazioni della fitta rete europea di Emirates con tutte le destinazioni easyJet. Da oggi i membri SKywards potranno utilizzare le proprie miglia per volare con easyJet in oltre 30 paesi in tutta Europa e Nord Africa. Oltre a supportare tutte le destinazioni easyJet, Emirates fornirà un imminente servizio per Lione e Varsavia dando ai membri Skywards opportunità ancora maggiori per esplorare l’Europa.

Dall’estate scorsa Emirates ha introdotto voli giornalieri, non stop, da Dubai per Ho Chi Minh a bordo dell’Airbus A330-200. Il volo Emirates EK 390 parte dall’aeroporto Internazionale di Dubai alle 9:25, per arrivare all’aeroporto internazionale di Tan Son Nhat alle 18:50. Il volo di ritorno EK 391 è previsto alle 20:25, con arrivo a Dubai alle ore 00:50 del giorno successivo.

Primo volo per l’Australia del Sud Grazie alla partnership con Tourism Australia, da oggi, sono disponibili quattro voli settimanali da Dubai ad Adelaide. Attualmente il volo Emirates EK440 è operativo 4 volte a settimana, e la rotta sarà effettuata con un Boeing 777-300ER. Voli giornalieri sono previsti dal 1° febbraio 2013. 11-12 2012

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Jet Airways La compagnia aerea, l’unica in Italia ad operare un volo diretto giornaliero tra Milano e Nuova Delhi, ha partecipato come sponsor ufficiale a Miss India Italy 2013

Jet Airways, la più grande compagnia aerea indiana internazionale, si è aggiudicata la sponsorizzazione ufficiale di Miss India Italy 2013. Il concorso di bellezza giunto alla terza edizione e organizzato in Italia dall’associazione Miss India Italy – che opera sotto il patrocinio di Miss India Worldwide, dell’Indian Association of Northern Italy e del Consul General of India per l’Italia del Nord – si rivolge a ragazze di origine indiana, di età compresa tra i 17 e i 27 anni, che vivono da almeno un anno in Italia. A vincere l’ambito titolo, lo scorso novembre, è stata la diciottenne Ashwaya Maheshwary, studentessa di moda residente a Milano. Oltre all’assegnazione del titolo, la Miss eletta si è aggiudicata due biglietti aerei per volare da Milano a New Delhi, offerti da Jet Airways, l’unica compagnia aerea in Italia che opera un volo diretto giornaliero verso l’India, collegando la capitale italiana della moda e del design alla storica capitale indiana.

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«L’evento è molto importante perché favorisce l’incontro e lo scambio tra la cultura italiana e quella indiana», ha commentato Gilles Ringwald (foto sotto), general manager di Jet Airways in Italia, aggiungendo che la comunità indiana in Italia è tra le maggiori in Europa, «il nostro volo, l’unico diretto giornaliero che collega i due Paesi, ne agevola con successo gli scambi economici e promuove il


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turismo». La mission di Jet Airways è pienamente condivisa da Maria Rindone, direttore dell’associazione Miss India Italy che dichiara: «è un concorso nel pieno rispetto della cultura indiana, dove i classici costumi da bagno lasciano il posto ai fascinosi abiti da sera indiani in un contesto decisamente italiano e con il coinvolgimento di attori della moda “made in Italy”. Un contest in cui non è solamente la bellezza a contare, ma anche il fascino, la disinvoltura, il talento e lo charme delle nostre candidate». «Miss India Italy è l’equivalente al nostro Miss Italia nel mondo», spiega il fondatore e chairman di Miss India Worldwide, Dharmatma Saran, «in 50 paesi diversi si svolgerà l’elezione della propria Miss India che parteciperà, la prossima primavera, alla grande finale di Miss India Worldwide (22ma. edizione) a Kuala Lumpur».

Tra le compagnie a più veloce tasso di crescita Jet Airways è la più grande compagnia aerea indiana internazionale e tra quelle a maggiore tasso di crescita al mondo. Dal 2010 opera un collegamento diretto da Milano Malpensa a Nuova Delhi. Gli arrivi dall’Italia trovano coincidenze immediate verso Bangkok, Kathmandu, Dhaka e altre 25 destinazioni in India. Gli aeromobili sulla rotta sono gli Airbus 330 di ultima generazione configurati in due classi, con 30 posti in Première (Business Class) e 190 posti in Economy. Jet Arways è in code-share con Alitalia con cui ha rafforzato la partnership siglando un accordo sui rispettivi programmi frequent flyer, JetPrivilege e Millemiglia: i membri Millemiglia potranno volare con Jet Airways, accumulando miglia, e riscattare il biglietto premio scegliendo tra le oltre 47 destinazioni locali in India raggiungibili comodamente da Milano, via Delhi, e mete internazionali come Kathmandu, Dhaka, Colombo e Bangkok. Di conseguenza, i membri JetPrivilege potranno accumulare e riscattare JPMiles volando su tutte le destinazioni offerte dal network globale di Alitalia.

Il secondo maggiore vettore europeo Con 13.138 posti disponibili a settimana, sui voli diretti dall’Europa per Mumbai,

Delhi e Chennai, Jet Airways si posiziona al secondo posto come vettore europeo (su 18 compagnie), con Bruxelles, principale hub. Alla flotta attuale di 105 aerei si aggiungeranno presto 10 nuovi aerei di maggiore capienza, quattro dei quali in consegna entro marzo 2013. La compagnia garantisce sette voli diretti giornalieri dai tre principali aeroporti europei (Bruxelles, Milano Malpensa e Londra Heathrow) verso le maggiori città indiane, Mumbai, Delhi e Chennai, offrendo al viaggiatore il miglior servizio in termini di collegamenti, frequenza e flessibilità. Il network si estende su 76 destinazioni, inclusi i voli operati dalla propria low cost Jet Konnect, attiva sulle principali rotte domestiche e internazionali. Insieme, Jet Airways e Jet Konnect contano una flotta di 121 aeromobili, con oltre 620 voli giornalieri. Le due compagnie hanno registrato inoltre la più alta performance di puntualità sul mercato aereo indiano, rispettivamente del 91,8% e del 89,7%. Mario Masciullo

Jet Airways Italia Via Albricci 8 - 20122 Milano Tel. 0249537150 reservationitaly@jetairways.com - www.jetairways.com 11-12 2012

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I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

L’investimento più redditizio?

La qualità

Non ha dubbi l’“Hotelier 2010” Claudio Ceccherelli, alla guida del miglior albergo al mondo per il servizio: il Park Hyatt di Milano

✒Linda Smiderle Barattieri

Dopo essere stato eletto quarto miglior City Hotel d’Europa nel 2011, il Park Hyatt Milano si è guadagnato, per l’eccellenza del servizio, il primo posto nella classifica dei migliori alberghi del mondo 2012, stilata dalla rivista americana Travel + Leisure. Niente male come biglietto da visita! A dirigere questo lussuoso 5 stelle sin dall’apertura, avvenuta nel 2003, è Claudio Ceccherelli (foto), anche lui premiato come “Hotelier of the Year” nel 2010. Personaggio dalla carriera tutta in ascesa nell’hotellerie di lusso che, sin dal 1976, ha lavorato in templi storici del-

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l’ospitalità internazionale tra cui il Principe di Savoia di Milano, il Danieli di Venezia, l’Excelsior di Roma, l’Hotel de Paris di Montecarlo e Villa d’Este di Cernobbio. «L’albergo che dirigo è oggi uno dei primi in Italia», dichiara Ceccherelli, «costruito in stile contemporaneo, sofisticato ma non pomposo, secondo la filosofia del lusso che identifica il brand Park Hyatt». Una filosofia espressa attraverso l’utilizzo di materiali e arredi artigianali provenienti dal territorio, scelti con estrema cura dal designer internazionale Ed Tuttle, famoso anche per aver effettuato un riusci-


I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

tissimo intervento sul Park Hyatt di Parigi oltre che in tanti altri lussuosi alberghi di grandi brand planetari, come Aman Resorts. Per il cinque stelle di Milano, il designer ha utilizzato travertino, la pietra italiana per eccellenza, stucco veneziano, alle pareti e ai soffitti, stoffe pregiate, sete di Como e vetri di Murano, esaltando, attraverso linee pulite, una eleganza tutta italiana. Non solo, è riuscito a rendere l’hotel estremamente luminoso, ricoprendo con una enorme cupola di vetro – mutuata da quella adiacente che sovrasta la Galleria Vittorio Emanuele II – il cortile interno, tipicamente milanese, cuore pulsante dell’hotel e punto di riferimento del jet set internazionale. Un gioiello, insomma, inserito in un complesso di grande prestigio nel cuore di Milano, con 106 camere, incluse 31 suite di varia metratura, che vanno dai 90 ai 160 metri quadrati, due ristoranti e un centro benessere con piscina e palestra. Qual è il motivo che l’ha convinta a lasciare la direzione del Villa d’Este per quella del Park Hyatt? «Per me si è trattato di una sfida. Dopo una lunga esperienza in alcuni dei più prestigiosi alberghi di lusso internazionale, approdare alla direzione di Villa d’Este è stato come raggiungere il top, ma dopo 6 anni ho ritenuto importante per la mia carriera fare l’apertura di un albergo di taglio e standards internazionali. Con il Park Hyatt, mi si offriva l’opportunità di confrontarmi con qualcosa di assolutamente innovativo. Tra l’altro, era la prima volta che mi capitava di vedere una came-

ra campione standard con un bagno in marmo di 16 metri quadrati rigorosamente illuminato da luce naturale con doppio lavandino, vasca, doccia e toilette tutti separati: una particolarità che ancor oggi ci contraddistingue. Infatti, dopo 10 anni, nonostante le aperture di tanti altri alberghi in Italia, siamo ancora tra i pochissimi hotel ad offrire questo tipo di bagno in tutte le camere. Il successo del nostro albergo dipende soprattutto dal servizio, dal design, dall’arredo e, non ultima anche dalla sua straordinaria posizione, proprio sotto la Madonnina, simbolo di Milano». La crisi che sta attraversando l’intera Europa ha toccato anche voi? «Onestamente possiamo dichiararci più che soddisfatti dei risultati: nel 2011 abbiamo raggiunto il 77% di occupazione, la percentuale più alta dall’apertura. Certamente nel biennio 2008-2009 anche noi abbiamo subito una flessione ma, contrariamente ad altre catene di lusso che hanno sofferto molto, essendo il nostro Brand ancora in ascesa, siamo riusciti ad arginare il calo di occupazione». Come chiuderà il 2012? «Le previsioni sono buone, ci aspettiamo di portare a casa gli stessi risultati dello scorso anno ed è sicuramente un dato po11-12 2012

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I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

sitivo considerato l’aumento dell’offerta cittadina. Dai dati forniti dall’istituto di statistiche Smith Travel & Research, da cui siamo monitorati, purtroppo risulta che il segmento extralusso del capoluogo lombardo continua a soffrire. Altre piazze come Londra e Parigi, ma anche la stessa Roma hanno una percentuale di occupazione molto più alta. E questo dipende dalle nuove aperture di alberghi degli ultimi anni alle quali non ha fatto riscontro un incremento della domanda». Come se lo spiega? «Parigi e Londra sono considerate le capitali artistiche, culturali ed economiche dei rispettivi Paesi, mentre Milano è conosciuta più che altro come capitale economica e, in Italia, deve competere con molte altre destinazioni quali Roma, Firenze, Venezia o la Costiera Amalfitana, tutte mete di grandissimo fascino per storia, arte e natura. Tuttavia, negli ultimi anni si è visto un leggero incremento del turismo d’arte anche nel capoluogo lombardo, soprattutto durante i weekend, e questo grazie a diverse iniziative promosse dalle istituzioni, come, ad esempio, l’importante ciclo di mostre organizzate a Palazzo Reale. Ma sono tantissime le cose belle da vedere in città, per esempio il Museo del Novecento o la Biblioteca Ambrosiana. Un’altra iniziativa intelligente è stata quella di tenere aperta la Rinascente del Duomo 7 giorni su 7, con un livello d’offerta per lo shopping che non ha nulla da invidiare ai malls della Fifth Avenue di New York». Quale strategia ha messo in atto per ottenere le ottime performance del Park Hyatt? «Questo è un albergo in management con, alle spalle, investitori che hanno deciso di affidarsi a un brand importante come il Park Hyatt. Per mia fortuna, si tratta di investitori particolarmente lungi-

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miranti perché, anche nei momenti più bui per l’economia mondiale, come il 2008, hanno continuato a investire in qualità, che significa più servizio e più personale dedicato. Una strategia vincente è stata, per esempio, quella di ridurre il numero delle camere, ampliando – rendendole ancora più confortevoli – il numero di suites disponibili». Come si prospetta il 2013 per Milano? «Stando agli ultimi report sul turismo, la città si trova in un momento di stallo; è attesa, forse, una leggera ripresa nel secondo semestre del 2013. Ciononostante sono previste aperture importanti nell’hotellerie di lusso, come quelle di Mandarin, Double W e Cosmos. Certo, c’è da domandarsi se a tanta offerta corrisponderà un’adeguata richiesta». Quanto conta la ristorazione nel successo di Park Hyatt Milano? «Molto e ne vado fiero. Il nostro ristorante VUN ha appena ricevuto il riconoscimento di una Stella dalla Guida Michelin, unico albergo a Milano. Un albergo di lusso deve essere in grado di offrire un servizio ristorativo eccellente e completo: dal breakfast, ricco e di grande qualità, al servizio in camera che garantisce, anche alle 11 di sera, un piatto di spaghetti al dente, una nizzarda perfetta alle 4 del pomeriggio e un ristorante in grado di offrire piatti che facciano “wow”». Sono previsti ulteriori investimenti nel prossimo futuro? «Dopo la spa, l’ampliamento delle suite e il rinnovo delle camere, abbiamo in programma il restyling integrale del bar con l’intenzione di trasformarlo in bacaro di lusso aperto a tutta la città». ■



LE LOCATION DI MM

Move Hotel Struttura di design nel cuore del Veneto industrioso, propone una nuova forma di ospitalità, che si riconosce nel concept del “lusso accessibile”

Mancava una struttura che unisse design, comfort e servizi nel cuore del Veneto. A questa lacuna rimedia il Move Hotel, struttura di nuovissima concezione inaugurata lo scorso anno, che si trova a Mogliano, nei pressi di Treviso. Realizzata in un’originale forma semicircolare, firmata dallo studio DHK di Johannesburg, gioca con la luce, che crea scenografie insolite, per accompagnare gli ospiti all’interno di ambienti allo stesso tempo ricercati, curati nei dettagli e confortevoli. L’uso prevalente del vetro permette un’ideale continuità tra l’interno e l’esterno, caratterizzato da un ampio giardino. Design e funzionalità sono le parole d’ordine anche per gli interni, che abbinano la ricerca dell’impatto estetico, tramite la presenza di materiali innovativi, quali l’archite e il teak a contatto con il vetro, alla praticità. Il complesso è articolato in tre edifici principali. In quello più grande si trova l’hotel vero e proprio, che ospita 203 camere di cui 18 suite, mentre il secondo, a esso collegato da uno spettacolare corridoio vetrato, permette di accedere al centro congressi, con una capienza di 800 persone. La terza struttura contiene il centro benessere con piscina. Il concept che ha guidato sia la realizzazione degli spazi, sia la definizione dei servizi è quello del lusso

accessibile, una forma di eleganza che si manifesta nei dettagli architettonici, nella cura per i particolari e nella presenza di elementi che caratterizzano il Move Hotel come struttura di categoria superiore. A partire dalle stanze, arredate in sintonia con lo stile contemporaneo dell’intero complesso, che offrono letti con materassi extralarge topper, piumino e 4 cuscini ipoallergenici e strumenti per lavorare comodamente. Ogni camera dispone infatti di accesso a internet veloce con connessione Wi-Fi gratuita e di un televisore di ultima generazione flat screen HD 32 pollici, con plugin collegato in grado di connetterlo al computer, per poter visualizzare sullo schermo tutti i contenuti digitali che si desidera condividere, dalle fotografie ai documenti di lavoro, dai file audio e video alle presentazioni. Ed è proprio al business che è dedicato il Centro Congressi, dieci sale interamente illuminate da luce naturale con possibilità di accesso dedicato, flessibili e versatili, fino a una capacità massima di 800 posti. Tutti gli spazi si trovano al piano

l’offerta dell’inverno Al Move Hotel il meeting è free! Se si prenota un minimo di 20 camere tra il 1 novembre 2012 e il 31 gennaio 2013, gli ospiti business potranno usufruire di una sala meeting offerta dall’albergo.

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terra e dispongono di controllo computerizzato dell’impianto di climatizzazione, collegamento alla rete, connessione in fibra ottica ad alta velocità nelle aree comuni, ampi spazi espositivi, impianti per la traduzione simultanea, Conference System e Business Center. Dal Centro Congressi si accede alla Sala Banchetti, in grado di ospitare fino a 350 persone, con vista sul giardino, in cui organizzare eventi privati e serate di gala. Separata da grandi pannelli semitrasparenti dal ristorante Arco, ampia sala da 500 posti, qui la gastronomia unisce creatività e genuinità. Tutti i piatti, che fanno uso di prodotti rigorosamente a chilometri zero, sono preparati secondo ricette semplici, che esaltano la qualità e i sapori degli ingredienti. A guidare la brigata di cucina lo chef Lorenzo Marinello, da poco entrato nello staff, dopo un’esperienza decennale presso molti altri alberghi di prestigio, tra cui l’Hotel Bauer, l’Hotel Cipriani e l’Hotel Castelbrando. G.G. Move Hotel Via Bonfadini 1 31021 Mogliano Veneto (Treviso) Tel. 041597700 fax 0415977400 www.movehotel.it info@movehotel.it


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Ristorante Quartopiano Centro congressi e alta gastronomia insieme per un connubio di successo a Rimini

Andrea Tani, direttore del Ristorante

Quali sono gli ingredienti che determinano la buona riuscita di un evento o di un incontro di lavoro? Cosa caratterizza un’offerta che sia allo stesso tempo completa e tailor made? Lo abbiamo chiesto al responsabile del ristorante Quartopiano, noto locale sulla Riviera Romagnola, e alla direttrice del Centro Congressi SGR di Rimini: due diverse strutture che collaborano all’interno di un unico complesso pensato per soddisfare tutte le esigenze della clientela business. Sono emersi due diversi punti di vista, accomunati però da una sola parola d’ordi-

ne: qualità. «Gli ingredienti e le materie prime sono basilari, quando vengono poi elaborate con mestiere, genialità artistica e passione, il tutto non può che regalare sensazioni straordinarie ai commensali e, al contempo, grande soddisfazione agli operatori», spiega Andrea Tani, direttore del Ristorante. Micaela Dionigi, responsabile del Centro Congressi, aggiunge: «Gli ospiti devono essere a loro agio, e il cliente vivere serenamente l’evento, senza preoccuparsi di nulla. Citare cura del cliente e qualità ed efficienza del servizio è scontato, parlerei piuttosto di condivisione di un’esperienza, di capacità di relazione e di attenzione al rapporto umano: questo è tutto ciò che serve per rendere un evento speciale».

Dalla gastronomia al territorio e ritorno Il ristorante offre, all’interno di una sala elegante, una cucina profondamente radicata nel territorio, ma contemporaneamente creativa e con tocchi insoliti. Lo chef, Silver Succi, «da sempre è molto legato alla tradizione delle sue terre, commenta Tani, «e, in quanto romagnolo doc, predilige i pesci, le carni e i primi locali, strizzando l’occhio, poi, ai vari condimenti e profumi che più esaltano l’ingrediente

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di base dei suoi piatti. Una cucina che ha origini “povere”, quindi, ma abbinata a proposte più ricercate». Oltre alla gastronomia, il locale si caratterizza per «un pizzico di informalità che permette a tutti di sentirsi a proprio agio» e per «una carta dei vini di alto profilo che vede la convivenza delle etichette più rinomate, assieme a prodotti di nicchia, di pari livello, ma provenienti da piccole produzioni. La cantina offre una selezione internazionale di eccellenze, che parte dalle migliori espressioni romagnole e che, attraverso la meticolosa ricerca del nostro direttore di sala, appassionato sommelier, si spinge oltre i confini, includendo denominazioni di prestigio, dalla Borgogna alla Germania. In questa proposta non mancano vini naturali e biodinamici, per completare un’offerta eterogenea di alto livello, sempre attenta al rapporto qualità-prezzo». Quartopiano non è però solo la cornice di pranzi di lavoro e cene di gala. Aperto anche alla clientela esterna, «nella sua veste quotidiana, per così dire, cerca di riservare la giusta privacy ai commensali, per serate speciali di coppia o con amici, contenendo i coperti fino a una cinquantina di persone, anche se la sala, allestita per eventi business, ne ospiterebbe fino a 150». Attorno al ristorante si trova il Centro Congressi SGR, oggi struttura polifunzionale da 1.500 mq e 8 sale, ma che ha grandi ambizioni. Come ci racconta la responsabile: «quello cui puntiamo è essere sempre all’avanguardia negli spazi e nelle tecnologie, ma abbiamo anche un sogno

nel cassetto: costruire un hotel ecosostenibile per poter offrire un pacchetto completo che comprenda anche l’ospitalità e che sia in linea con il nostro modo di vedere il mondo». «Già oggi», continua, «i nostri clienti ci scelgono per alcuni tratti distintivi, dalla vicinanza al mare e al centro storico, alla presenza di un ristorante raffinato e all’ampio parcheggio gratuito, senza dimenticare gli spazi interni ed esterni, modulabili e adatti a ogni tipologia di evento. A tutto questo si accompagna un servizio che ritengo sia tra i nostri punti di forza, per la flessibilità che ci permette di trasformare qualsiasi richiesta o esigenza dell’ultimo momento in un’occasione per dimostrare la nostra professionalità, e per la presenza costante di un responsabile evento che garantisce coordinamento, qualità ed efficienza. Di questi tempi, poi, il budget è un discrimine importante, ma il nostro rapporto qualità-prezzo ci rende assai competitivi sul territorio». E a proposito di territorio, conclude: «abbiamo la fortuna di lavorare in un’area ricca di bellezze paesaggistiche e culturali. Questo ovviamente rende possibile la definizione di moltissimi tipi diversi di attività a margine di un evento o di un congresso, dalle visite guidate al centro storico con i suoi monumenti, alle escursioni nelle località dell’entroterra romagnolo, tra borghi antichi e suggestivi come San Leo, Montefiore, Verucchio o Gradara. Per un fine settimana all’insegna dello svago o per team building originali siamo vicini ai parchi tematici della Riviera, mentre abbiamo più volte chiuso in bellezza una cena di gala in riva al mare con uno spettacolo pirotecnico, grazie alla storica collaborazione con uno dei leader nel settore». B.B.

Micaela Dionigi, responsabile del Centro Congressi

QuaRtopiano Via Chiabrera 34 47924 Rimini Tel. 0541393238 www.quartopianoristorante.com 11-12 2012

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TECNOLOGIE

AQUALUX SUITE&HOTEL SPA

Sempre connessi Il resort di Bardolino eccelle, oltre che per il suo innovativo concept ecosostenibile, anche per l’utilizzo di tecnologie intelligenti che consentono un dialogo diretto sia con gli ospiti, durante, prima e dopo il soggiorno, sia tra i vari reparti dell’hotel

✒Luciana Sidari

Francesco Cirillo, general manager Aqualux

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Non contento di essere nato con un corredo da far invidia all’hotellerie di pregio – è stato costruito secondo i più moderni criteri di ecosostenibilità ottenendo una pre-certificazione Climahotel – Aqualux Hotel, a pochi mesi dall’apertura e dopo un avvio entusiasmante, continua a stupire. Questa volta, a far parlare sono le sue dotazioni tecnologiche all’avanguardia. Ne parliamo con il general manager Francesco Cirillo, che, lo scorso aprile, ha partecipato al convegno E.H.M.A sull’“Hotel del futuro”, tema di grande interesse per l’hotel di Bardolino. «Aqualux ha aperto dopo un lavoro durato tre anni che ha portato alla realizzazione di un resort ecosostenibile e innovativo, orientato alla filosofia del benessere, che utilizza energie alternative e materiali riciclabili», spiega il gm. «Tutto questo è frutto di sofisticate tecnologie intelligenti: per esempio la termoregolazione nelle camere consente un microclima piacevole e, cosa importantissima, assolutamente naturale, grazie all’impiego di un particolare software che sfruttando il minimo quantitativo di energia riesce ad avere una resa massima,

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in virtù dello stoccaggio dei carichi elettrici che vengono distribuiti durante la giornata e, a seconda delle necessità, ai vari reparti». Al convegno E.H.M.A dello scorso aprile si è parlato di futuro. Cosa l’ha maggiormente interessata? «Il dibattito è stato molto stimolante. Mi ha fatto riflettere in particolare sul fatto che, spesso, strutture innovative dal punto di vista progettuale e architettonico hanno gestioni ancorate a vecchi sistemi. Ho provato a immaginare come poteva essere una camera d’hotel del futuro, perché è questa la strada che sta percorrendo il nostro resort: oggi, grazie a Giuseppe Lambiase della società svizzera BTOB SA, disponiamo di un software avveniristico ed interattivo – il GRM – (Guest Relations Management) che, sfruttando un’applicazione user friendly, disponibile sia per i dispositivi Apple che per il sistema Android, può fare dialogare direttamente il cliente con l’hotel anche quando l’ospite si trova fuori sede. Inoltre, all’arrivo, l’ospite riceve in dotazione un tablet con il quale navigare wi fi e interfacciarsi con tutti i reparti dell’albergo, per avere informazioni, visionare e prenotare servizi e pacchetti in anticipo, ma anche per lasciare un feedback sul soggiorno, inoltrare eventuali segnala-


TECNOLOGIE

zioni o lamentele al direttore. Una volta scaricata, l’applicazione sarà sempre disponibile sullo smart phone dell’ospite che potrà, in ogni momento dell’anno, ricevere, in tempo reale, per esempio, promozioni e offerte last minute. Il sistema è molto utile anche per lo staff dell’albergo: direttore e capiservizio hanno la possibilità di controllare le attività in corso, provvedere alle segnalazioni di guasti e problemi e avere una reportistica-statistica dei servizi utilizzati. Inoltre, la possibilità di rispondere direttamente al feedback (positivo o negativo) del cliente, ringraziando o rimediando all’eventuale défaillance, evita – o quanto meno riduce – il rischio che si lascino commenti negativi su siti come Tripadvisor». Il direttore può utilizzare l’applicazione anche fuori hotel? «Certamente. Attraverso lo smart phone, il direttore può interagire con l’hotel e con tutti i suoi reparti 24 ore su 24». Quali altre possibilità offre il sistema?

«Possiamo inviare offerte benessere direttamente dal nostro Wellness Center e promuovere iniziative e attività commerciali legate al territorio. Attraverso, poi, il “push messaging” è possibile, per esempio, avvisare l’ospite che, al Pool bar, dalle 17 alle 19, ci sarà l’happy hour col 20% di sconto. Senza contare la messaggistica da camera a camera, con controllo della privacy effettuato dal server centrale. È disponibile inoltre l’opzione My Stream, un social network che permette di essere sempre connessi». Tutto fantastico. Ma una domanda sorge spontanea: i clienti hanno tutti uno smartphone o un tablet? «Da una nostra ricerca interna emerge che oggi su 100 connessioni, 60 avvengono tramite smartphone e tablet. E sicuramente il cliente sarà sempre più tecnologico e più “social”. Sarà lui a stimolare e velocizzare l’offerta: all’hotel non chiederà più solo un menu cuscini o una colazione bio, ma anche tecnologia. E sarà la risposta a questa sua necessità a confermare – o meno – l’eccellenza dell’albergo, perché più tecnologia significa più servizi e più qualità». ■

Giuseppe Lambiase, BTOB SA

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Succession management per aziende previdenti Talenti in fuga? Il nuovo trend è trattenerli con strategie di “successione aziendale” che favoriscano l’avanzamento di carriera del personale più meritevole

✒Dante Daverio Con la definizione di percorsi di carriera chiari le aziende ottengono il massimo di fedeltà dai dipendenti

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Ogni giorno le imprese, in Italia e nel mondo, investono denaro e, soprattutto, prendono decisioni importanti per poter far crescere i profitti e diminuire i costi. Tanto più in un momento come quello attuale nel quale le incertezze portate dalla crisi mondiale rendono necessaria una politica aziendale quantomeno accorta. Riduzione dei costi, quindi, ma non certo riduzione delle potenzialità e delle capacità professionali dei principali collaboratori e manager. Come riuscire allora a far coincidere queste due necessità di risparmio e di qualità? Uno dei modi più intelligenti e utili è quello di riuscire a far crescere internamente alla propria azienda quei talentuosi

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dipendenti che sono in grado di dare un upgrade alle competenze e che, proprio in quanto già presenti in una società, dovrebbero garantire costi inferiori. Anche perché sono tante le analisi e le ricerche che mostrano come in un prossimo futuro le grandi imprese potrebbero trovarsi senza le figure professionali necessarie ad affrontare le sfide più impegnative. E quando manager e personale qualificato decidono di lasciare il loro posto di lavoro per cercare nuove opportunità di carriera, rischiano di non essere sostituiti per carenza di figure adeguate. Proprio in momenti difficili come questi allora, per un’azienda diventa fondamentale investire, con oculatezza magari, sulla crescita


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di questi importanti collaboratori. E sono quindi queste strategie di pianificazione e sviluppo del personale interno la ricetta per riuscire a unire riduzione dei costi e mantenimento, o persino aumento, della competitività. Progetti che vanno sotto il nome di succession management e che hanno il principale scopo di trattenere i talenti ed evitare il vuoto di competenze e di leadership. Strategie quindi davvero di “successione”, studiate per favorire l’avanzamento di carriera del personale interno più meritevole. Facciamo a questo punto un passo indietro e andiamo a dare un’occhiata a una di quelle ricerche che in questo periodo di crisi e di necessità hanno cercato di fotografare il fenomeno. Si tratta dello studio “International HR Best Practice Report Leadership Development and Succession Management”: condotto dall’istituto di ricerca CRF Institute, a livello internazionale su 653 aziende top mondiali, mostra come operano le realtà lavorative consapevoli di voler evitare questo futuro gap per gestire la successione. Migliorando i processi di selezione, motivazione e carriera del personale.

L’importanza della carriera Punto di partenza della ricerca è il generale ottimismo delle aziende “top employers” (ovvero certificate a livello nazionale e internazionale come eccellenti nelle pratiche di gestione del personal) riguardo alle performance di business nei prossimi tre anni: in media, il 71% degli intervistati prevede che la propria azienda assumerà nuovo personale. E la percentuale sale oltre il 90% per Cina e Brasile, mentre si riduce al 67% per l’Europa, un dato comunque positivo. La previsione di nuove assunzioni è legata alla carenza di figure professionali soprattutto nelle posizioni executive, sperimentata in particolare nei BRICS ma anche in Germania, Svizzera, Belgio e Olanda. Si tratta di un vuoto di figure professionali che è legato innanzitutto alle dimissioni del personale più qualificato, che lascia il posto di lavoro per diversi motivi: per cercare migliori opportunità di carriera, un migliore trattamento economico, una sede più vicina, un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro o maggiori riconoscimenti delle proprie competenze.

I quattro step per non far scappare i collaboratori talentuosi

Sarà il mercato dei BRICS quello a richiedere maggiori professionalità a breve termine

Torniamo quindi al punto di partenza: come devono fare le aziende per assicurarsi il mantenimento dei migliori talenti? Secondo la ricerca CRF Institute occorre attuare specifiche strategie di motivazione e di succession management. In particolare quattro sono le azioni principali che le aziende top stanno mettendo in campo per aumentare il livello di fidelizzazione dei dipendenti e favorire i percorsi di carriera interna. Vediamole una per una: • la definizione di percorsi di carriera chiari per tutte le posizioni e la necessità di comunicarli con trasparenza ai dipendenti. Chi lo fa (il 90% circa delle aziende cinesi, tedesche, inglesi e svizzere) registra livelli di fedeltà aziendale più alti (72%, contro il 65%); • la predisposizione e, quindi, la corretta comunicazione ai dipendenti delle 11-12 2012

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competenze richieste per tutte le funzioni aziendali. Chi dà libero accesso a queste informazioni interne, secondo la ricerca registra più alti livelli di “succession rate” (73%, contro una media del 64%), ossia riesce più facilmente a trovare figure professionali con le competenze necessarie al proprio interno, senza essere costretto assumere nuovo personale; • il monitoraggio delle competenze di tutte le funzioni chiave e di tutti i dipendenti, compilando anche un’analisi che evidenzi l’eventuale scollamento fra le skill necessarie in futuro e quelli attualmente a disposizione; • un maggiore investimento nella formazione interna: nel 2012 gli investimenti a riguardo sono aumentati in me-

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dia del 6,8%. Restando al focus della ricerca, è ben il 98% delle aziende certificate “top employers” che promuove corsi di formazione interna per preparare i dipendenti a svolgere nuove funzioni; il 92% rivede ogni anno le posizioni senior cercando di individuare possibili futuri successori; il 79% prevede progetti di mentoring, ossia di affiancamento e tutoraggio per preparare gli impiegati adatti a essere promossi; il 75% incentiva la job rotation, facendo sperimentare più ruoli ai dipendenti così da accrescere le loro competenze.

Un lavoratore su due si ritiene troppo qualificato Insomma, oggi più che mai bisogna sottolineare come la gestione dei talenti e la


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corrispondenza fra le competenze individuali dei dipendenti e le mansioni che sono loro affidate siano condizioni cruciali per migliorare il livello di motivazione e di produttività in azienda. Il mercato del lavoro sembra però essere affetto da un significativo problema di discrepanza delle competenze a spese del reperimento dei giusti talenti: almeno secondo quanto emerge dalla ricerca “Randstad Workmonitor: skills mismatches & finding the right talent”. Si tratta di un ampio studio condotto su 15mila lavoratori, in 32 paesi, dall’agenzia di selezione del personale Randstad. La scoperta a cui ha portato è paradossale: a livello globale, infatti, un lavoratore su due pensa di essere troppo qualificato rispetto ai compiti che gli vengono affidati, mentre soltanto uno su tre

svolge un lavoro per il quale ritiene ci sia corrispondenza fra le proprie competenze e ciò che gli viene richiesto. Analizzando più in profondità i dati, si vede poi che è quasi la metà (47%) dei lavoratori intervistati a ritenersi sovraqualificata rispetto alle mansioni affidate. La situazione è più evidente in quei paesi che risentono maggiormente degli effetti negativi della crisi, come in Grecia, dove ritiene di essere troppo qualificato per il lavoro che svolge il 69% degli intervistati, ma anche nei paesi dove il mercato del lavoro è ancora in via di sviluppo o solo parzialmente libero, come in Turchia (78%) o in Cina (84%). Sempre globalmente, soltanto un terzo della popolazione lavorativa ritiene di occupare la giusta posizione in azienda, quella per la quale ha competenze adeguate e pienamente utilizzate: ridurre questa discrepanza significherebbe invece incidere positivamente sulla produttività del lavoratore e quindi dell’azienda. Non a caso, la tendenza si inverte in paesi particolarmente efficienti, come Danimarca (80%) e Norvegia (68%), o in rapida crescita economica, come Hong Kong (78%) e India (82%). E in Italia? Anche da noi il problema si avverte. È più di un terzo (36%) infatti il numero di dipendenti che si sente troppo qualificato per la propria mansione, mentre è ancora maggiore la percentuale di coloro che si sentono inadeguati al lavoro che svolgono: ben il 46%, contro il 20% della media globale. Da ciò deriva che in Italia soltanto il 18% dei lavoratori ha competenze adeguate al lavoro che svolge. La discrepanza tra preparazione personale e ruolo affidato è confermata dal fatto che il 55% degli italiani ritiene che molti colleghi svolgano un lavoro che richiede competenze superiori a quelle del loro livello di istruzione.

Crisi? Ma le aziende “top employers” prevedono nuove assunzioni, entro tre anni, nel 71% dei casi

La crescita non è un costo La ricerca Randstad ha però mostrato anche un’altra difficoltà da parte delle aziende: quella di incrociare efficacemente domanda e offerta di lavoro. A livello internazionale, infatti quasi il 60% delle imprese ammette di avere difficoltà a trovare le persone giuste, e il 47% si attende una carenza di personale altamente qualificato entro i prossimi tre anni, soprattutto nei mercati emergenti come Brasile (58%), Cina (65%), Hong Kong (67%), In11-12 2012

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dia (65%) e Malesia (64%). Invece in Italia, nonostante si siano rilevati percentuali significative di skills mismatching, cioè di discrepanza fra competenze e mansioni effettivamente svolte, i lavoratori si dicono complessivamente soddisfatti (lo afferma il 69%) di quello che le stesse aziende propongono loro. Forse perché la preoccupazione maggiore in questo momento non è relativa alle qualifiche ma al mantenimento del posto di lavoro. Ognuno ha le sue ragioni insomma, ma a questo punto è necessario ritornare al quesito di partenza. Come può fare un’azienda

La ricerca della prestigiosa The European House Ambrosetti

a far coincidere le due diverse necessità di riduzione dei costi, ma non certo di riduzione delle potenzialità e delle capacità professionali dei principali collaboratori e manager? «Ogni giorno le aziende nel mondo investono tempo e denaro, prendono decisioni rivolte a far crescere i profitti e ridurre i costi. Se in particolare facciamo riferimento al momento attuale, attraversato da una crisi globale, le decisioni sono quasi sempre rivolte a come ridurre i costi. Sarebbe però errato considerare la crescita dei dipendenti e il loro sviluppo un costo. Proprio in momenti come questi è importante, in particolare quando parliamo di talenti, continuare gli

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investimenti su questi collaboratori, che possono essere la soluzione dei problemi dell’oggi e sicuramente le risorse per il futuro. Per questo è fondamentale per le aziende costituire un preciso processo di talent management, ovvero di strategia atte a individuare, valorizzare e trattenere i talenti». Sono queste le parole di un esperto: è Andrea Vettori, manager che ha lavorato in diverse aziende multinazionali, ricoprendo ruoli di primo piano nel marketing e nell’organizzazione e sviluppo delle risorse umane, è che un vero teorico di succession management. Tanto da avere scritto un libro, in compagnia dell’altro docente e manager Corrado Reho, che offre una completa panoramica sulle strategie di successione aziendale. Intitolato “Talent management e successione dei leader” (Franco Angeli, 2010), è una guida per la creazione di un processo di talent management, per la pianificazione e la gestione dei piani di successione.

Attenti al talento Allora, in conclusione, è importante chiedersi quanto le aziende italiane investano effettivamente in queste strategie, importantissime per il loro futuro? La risposta


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Formazione interna e job rotation permettono ai lavoratori di crescere e di essere soddisfatti in azienda

arriva da una recentissima ricerca condotta da The European House Ambrosetti e che ha avuto come tema di indagine proprio la gestione del talent management nelle aziende attive sul territorio italiano. I suoi risultati mostrano che il tema del talent management interessa molto da vicino il top management delle imprese, dimostrando una forte connessione tra gestione del talento e risultati di business. Nonostante ciò, a fronte di una discreta chiarezza sui costi dei processi di successione, c’è poca attenzione ai ritorni economici di questi investimenti. Non sempre infatti i processi di successione rispondono ad un progetto definito a priori, col rischio di rendere dispersiva la raccolta di informazioni ed il loro successivo utilizzo. Alla ricerca “Talent management survey 2012” hanno allora preso parte 78 aziende operanti sul suolo italiano. La maggior parte delle quali (87%) sottolineano il rapporto tra performance di business e gestione del talento nell’organizzazione. Il fatto che il top management e altre funzioni non-HR comprendano e sponsorizzino percorsi di successione conferma come la gestione delle persone sia considerata un elemento strategico per i risultati ed il successo delle aziende.

Però, a fronte dell’importanza riconosciuta, manca spesso una strutturazione di tali processi, non sempre allineati tra loro nelle diverse fasi e non chiari e trasparenti a tutte le risorse di un’impresa. Per quanto riguarda i programmi di sviluppo individuali poi vediamo come siano poche (6%) le aziende incluse nel campione, che non prevedano in assoluto un piano di sviluppo individuale con iniziative dedicate come coaching, corsi e seminari, stage, job rotation. Più della metà dichiara di non dedicare programmi di sviluppo individuale a più di una risorsa su cinque, il 24% non supera una persona su due, mentre il 20% ne prevede per la maggior parte delle proprie risorse, se non tutte. Si può concludere allora che solo 1 azienda su 5 è cosciente dei ritorni sull’investimento dell’attività di talent management nonostante ci sia buona consapevolezza sui costi sostenuti. Infatti, delle aziende che conoscono la redemption di queste strategie (20,3%), solo una su due è in grado di valutare l’efficienza di questi programmi. Ciò significa che solo il 10% delle aziende può affermare di sapere se i propri investimenti sono o meno ben remunerati. È ancora poco, ma la strada può dirsi segnata. ■ 11-12 2012

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SERVIZI

Nasce il cofanetto all-inclusive Trenitalia e Boscolo insieme creano “Città in viaggio”, l’ultimo nato tra i Boscolo Gift, il primo a offrire soggiorno e viaggio in treno insieme. Valido sempre, Natale e Capodanno inclusi

Il regalo d’eccellenza del Natale 2012? Sembra proprio che a conquistare il posto d’onore sotto gli alberi addobbati degli italiani sarà, quest’anno, il più nuovo dei Boscolo Gift: “Città in viaggio”. Un regalo personale e particolare, come gli altri cofanetti della serie dedicati all’arte, alle città, al relax, alla buona tavola e al romanticismo, ma con qualcosa in più. Per la prima volta nel pacchetto sono inclusi, oltre al soggiorno per due persone in camera doppia con colazione, presso uno degli hotel selezionati da Boscolo Travel, anche due biglietti di andata e ritorno con i Frecciarossa, Frecciargento o Frecciabianca di Trenitalia. «Boscolo sa fare viaggi e le Frecce di Trenitalia sono il miglior modo di muoversi in sicurezza ed eccellenza in Italia. Ecco il perché di questa partnership» ha chiarito Giorgio Boscolo, vicepresidente del Gruppo Boscolo, presentando in anteprima a Milano, insieme al responsabile marketing Trenitalia Emanuele Carando, il nuovo Boscolo Gift. Il segreto di questo successo annunciato sta tutto nella sua unicità e

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nella totale libertà di utilizzo. Libertà di partire da qualsiasi città d’Italia; libertà di scegliere tra 15 destinazioni: Torino, Milano, Genova, Trieste, Verona, Padova, Venezia, Bologna, Firenze, Ancona, Roma, Napoli, Bari, Lecce e Reggio Calabria; libertà di fare la propria vacanza quando si vuole (anche in periodi di alta stagione Boscolo Travel e Trenitalia garantiscono la di-

sponibilità negli hotel selezionati e sui treni) e anche libertà di cambiare idea all’ultimo momento. Chi riceverà questo gradito regalo non dovrà sostenere altre spese, ma solo prenotare hotel e treno telefonando al numero verde 800.33.38.38 e godersi il proprio weekend, sicuro dell’assistenza Boscolo Travel, prima, durante e dopo il viaggio (assicurazione medica, assicurazione dei bagagli, operatore telefonico disponibile 24 ore su 24 e, a richiesta, organizzazione di spostamenti, escursioni e notti aggiuntive). «Non si tratta del solito viaggio, ma della migliore opportunità, soprattutto in questo momento di crisi, per scoprire l’Italia senza pensieri e per vivere una vacanza che inizia appena parte il treno», ha commentato Emanuele Carando, di Trenitalia, presentando l’elegante cofanetto “Città in viaggio”. Il nuovo Boscolo Gift è venduto al prezzo di 259 euro (sconto del 5% ai titolari di CartaFRECCIA Trenitalia), distribuito in circa seimila agenzie di viaggio selezionate, ma anche presso la GDO, sui siti boscologift.com e trenitalia.com. B.A.


La gente dice che ciò che conta è vivere, ma io preferisco leggere. LOGAN PEARSALL SMITH


INSIDE THE CHARACTER

di Red Penugo Liberamente ispirato al questionario di Bernard Pivot rivolto agli artisti della trasmissione “Inside the Actor’s Studio”

Elda Lanza Il piatto che ti riesce meglio? La peperonata Il lavoro domestico che non ti annoia? Spolverare Un errore che non rifaresti? Coltivare la paura di essere respinta Il tuo ultimo acquisto? Un golf grigio L’oggetto più prezioso che possiedi? Un anello di mia madre Il vizio che non riesci a toglierti? Leggere a letto La tua peggiore abitudine? Fare domande La qualità di cui vai più fiera? Saper ridere di me stessa

Segni particolari? Rughe diffuse La parola che ami di più? Ascoltare La parola che ti piace di meno? Io La paura più grande? Perdere la memoria Hai mai pianto per amore? Qualche volta E al cinema? Sempre Il libro da tenere sul comodino? Ho il letto davanti alla libreria… Il sacrificio più grande? Rinunciare a leggere o a scrivere per impegni casalinghi Vai su tutte le furie quando? Non mi credono Il tuo tallone d’Achille? Parlare della mia infanzia La prima cosa che noti in un uomo? Come mi guarda Quanto tempo fai passare prima di richiamare qualcuno con cui hai avuto un primo appuntamento? Oltre sessant’anni, infatti non l’ho mai richiamato Da cosa dipende la tua felicità? Da me Il tuo rifugio? Un libro La tua sveglia? Un raggio di luce tra le griglie della finestra appena fa giorno Il tuo debole? Il buon uso della lingua italiana, parlata e scritta

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Il sogno che non hai ancora realizzato? Non aver visitato l’altra metà del mondo che ancora mi manca La tua passione privata? Sapere degli altri quello che loro non mi diranno mai Nel tuo frigorifero non può mancare? Il latte Cosa ti annoia di più? La stupidità Il gesto più romantico che hai fatto? Mettere la fede al dito di mio marito dopo cinquant’anni di matrimonio Il rimpianto più grande? Essere stata una madre intransigente, incapace di amorevoli debolezze Come ti diverti? Leggendo Umberto Eco L’invito più gradito? Da Umberto Eco a visitare la sua biblioteca

Felicità è? Abbracciare i miei nipoti Cosa ti emoziona di più? I miei nipoti che scrivono nel tema: la mia nonna scrive romanzi ed è famosa Il regalo che fai più spesso? Libri Un regalo che vorresti ricevere? Una crociera con mio marito Sei mai scappata da un albergo? Qualche giorno dopo la fine della guerra, da un albergo sul lago di Lecco: il letto invaso dalle cimici dei nostri valorosi soldati che l’avevano occupato. La cosa migliore che hai rubato in un albergo? Le matite e i blocks notes sulla scrivania Un vizio capitale? L’accidia Cosa vorresti che Dio ti dicesse una volta arrivata in paradiso? Sei stata la prima presentatrice della televisione italiana... qui non lo sa nessuno, rilassati E chi vorresti incontrare per primo? Mio padre per chiedergli: almeno tu sei stato felice?

Elda Lanza, milanese, classe 1924, è stata la prima presentatrice della tv italiana. Oggi, a 88 anni compiuti, debutta nel mondo della letteratura con un giallo arguto e intelligente ambientato a Milano, Niente lacrime per la signorina Olga (Salani, 15,00 euro). Un investigatore indaga sulla morte di una signora partendo da un quadro rubato. E la sua scorza d’uomo di quasi cinquant’anni cederà per la prima volta alle lusinghe dell’amore... Elda ci rivela che trae l’ispirazione dal titolo «comincio a scrivere da un titolo che mi nasce spontaneo nella testa, quasi a mia insaputa e mai consapevole: Niente lacrime per la signorina Olga sono state le prime parole che ho scritto e mi sono fermata a pagina 412»


LIBRI a cura di M.M. e C.M.

Autore: Meg Mitchell Moore Titolo: Mirtilli a colazione Casa editrice: Garzanti Costo: 16,40 euro William e Ginny hanno davanti a loro una lunghissima estate per ritrovare i propri figli e i loro problemi, ormai molto più complessi di una caduta dalla bicicletta o un ginocchio sbucciato... L’autrice, al suo esordio, dipinge con leggerezza e straordinario acume le difficoltà e le piccole gioie quotidiane di una famiglia in cui tutti possiamo trovare una parte di noi Autori: Jerker Eriksson - Hakan A.Sundquist Titolo: Una donna non dimentica mai Casa editrice: Corbaccio Costo: 17,60 euro Secondo volume della trilogia La debolezza di Victoria Bergmans (la donna di mezza età con sintomi di personalità multipla già incontrata ne La stanza del male). Ancora una volta protagonista è il commissario della polizia di Stoccolma Jeanette Kihlberg, stavolta alle prese con le indagini sulla morte di un uomo d’affari noto per le sue attività filantropiche. Jeanette si rivolge all’amica Sofia Zetterlund, psicologa e profiler dalla doppia personalità che, mentre collabora con la polizia, tenta disperatamente di liberarsi dai fantasmi del suo passato. Intanto, una serie di omicidi mette in luce un diabolico segreto di vendetta. Bellissimo Autore: Anita Nair Titolo: La ferocia del cuore Casa editrice: Guanda Costo: 18,00 euro Un serial killer si aggira per Bangalore: uccide solo uomini, dopo aver avuto con loro rapporti sessuali. Un ispettore – di genio – gli dà la caccia, muovendosi tra malavitosi, funzionari corrotti e la comunità dei transgender. Magnifico esordio nel noir di una scrittrice raffinata che ci aveva abituato a storie d’amore tragiche (L’arte di dimenticare) e sedute d’autocoscienza (Cuccette per signora) Autore: Gonzalo Giner Titolo: Il figlio del buio Casa editrice: Salani Costo: 14,90 euro Libro interessante che racconta la vita difficile di un ragazzo autistico in un’epoca in cui la diversità rappresentava un pericolo. Yago, nato dalla relazione tra un ricco proprietario terriero e un’umile serva è afflitto dalla sindrome di Asperger. Il ragazzo ha una nascita traumatica e un’infanzia difficilissima, il solo a dimostrargli amore è il monaco certosino Camilo, che si accorge del dono particolare del ragazzo: la capacità di capire e farsi capire dai cavalli... Autore: Gonzalo Giner Titolo: Il segreto della creazione Casa editrice: Salani Costo: 14,90 euro Sequel de “Il figlio del buio”, ora il destino di Yago s’incrocia con quello del padre naturale che, dopo aver cercato di liberarsi di lui, decide di andare a cercarlo. Nel frattempo il ragazzo inizia una nuova vita a Napoli, dove entra in contatto con il mondo dell’arte rinascimentale e scopre come mettere a frutto il suo talento con i cavalli... Un romanzo che è già un caso editoriale, paragonato a La cattedrale del mare di Ildefonso Falcones e in cima da settimane alle classifiche spagnole

Autore: Andrés Pascual Titolo: Il canto delle parole perdute Casa editrice: Corbaccio Costo: 16,40 euro Il romanzo si apre nel 1945 a Nagasaki, con Kazuo, un adolescente olandese adottato da giapponesi, e Junko una bellissima ragazza innamorata di lui. I due, vivono tutte le difficoltà della guerra, ma nulla li ha preparati alla devastazione della bomba atomica che annienterà tutto quello che amano. Separati e perduti i ragazzi non si dimenticheranno mai. In epoca più recente, Emilian conosce Mei, durante un viaggio in Giappone e decide di aiutarla nella ricerca della nonna... Emozionante Autore: Luisgé Martìn Titolo: La donna d’ombra Casa editrice: Guanda Costo: 15,00 euro Per Guillermo Julia è un’ossessione. Il rapporto sadomasochista che ha con lei lo attira e lo spaventa, ma non può farne a meno. Lo racconta al suo migliore amico, Eusebio, proprio pochi giorni prima di morire in un incidente automobilistico. Eusebio decide di rintracciare la donna, per darle la notizia, ma quando la trova scopre una persona molto diversa da quella che Guillermo gli aveva descritto... Autore: Sarah Rayner Titolo: Un attimo, un mattino Casa editrice: Guanda Costo: 17,00 euro Sentimenti e passioni che s’intrecciano con la vita di tutti i giorni, questo il leitmotiv del romanzo di Sarah Rayner. Legate da una tragica casualità, tre donne troveranno nella loro amicizia la forza per superare il dolore. Insieme scopriranno che, se davvero basta un attimo perché tutto vada in frantumi, la vita non si ferma e ci chiede di tenere il passo. Da leggere Autore: John Stephens Titolo: L’atlante di fuoco Casa editrice: Longanesi Costo: 17,60 euro Appassionante sequel de L’atlante di smeraldo, Kate è stata trasportata nel tempo e nello spazio dal libro del tempo, e non può aiutare il fratello sul quale incombe un terribile destino. Michael è infatti il custode del libro della vita, che permette a chi lo utilizza di salvare la vita di altre persone, ma a una terribile condizione: il predestinato dovrà assumere su di se tutto il dolore delle persone che vuole salvare Autore: Bernardo Stamateas Titolo: È facile liberarsi dei rompipalle se sai come farlo Casa editrice: Corbaccio Costo: 14,90 euro Stamateas, psicologo e life coach argentino, dedica ciascun capitolo a una categoria specifica di persone nocive e insegna una serie di tecniche da mettere in pratica per liberarsene e trovare la strada all’autonomia mentale, una strada sgombra da falsi sensi di colpa. Leggendo il libro sembra facile. Chissà...

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LA MIA CITTÀ, I LUOGHI DELL’ANIMA

quando perdi tutto, «Solo ti rendi conto di avere tutto » La scrittrice Giulia Niccolai torna in libreria con “Poemi & Oggetti” un’antologia che ripercorre le tappe più significative del suo percorso esistenziale e poetico: dall’arguta invenzione dei frisbees alle meditazioni. E racconta come è diventata monaca buddista

✒Teresa Broggi Sopra, Milano. Casa della poesia. Giulia Niccolai (qui di fianco a 29 anni) durante la serata dedicata alla “Repubblica dei poeti”

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Incontrare Giulia Niccolai è un po’ come ritrovarti nudo davanti a uno sconosciuto in un sogno. All’inizio provi imbarazzo – e non solo per l’indubbia levatura intellettuale del personaggio che ti sta di fronte, ma anche per il modo disincantato e nello stesso tempo curioso in cui ti guarda dritto negli occhi – poi, però, ti rendi conto che non c’è alcun motivo di sentirti a disagio, ne c’è necessità di schermarti o di difenderti. Tutto è naturale e, finalmente, ti rilassi. Con Giulia parlare di lei, del suo esordio nel mondo dell’arte come fotografa, della sua produzione letteraria, della malattia, devastante e liberatoria,e dei tanti viaggi in giro per il mondo e, poi di quello più importante, dentro l’anima, è emozionante come parlare con una vecchia amica che non si incontra da tempo ma con la quale il filo della confidenza non si è mai spezzato. La nostra chiacchierata ha luogo nella casa della sua nonna paterna in via San Michele del Carso a Milano, quella casa da cui lei era partita tanti anni fa, all’inseguimento di ambizioni e sogni (in gran parte poi realizzati) e in cui aveva timore di fare ritorno.

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«Avevo l’impressione di tornare indietro, di annullare tutta la strada che avevo fatto fino a quel momento. Pensavo che a cinquant’anni la vita “mondana”, dovesse finire. E per me, che avevo sempre vissuto di passione, questo era inaccettabile. Solo, poi, avrei capito che la passione è


LA MIA CITTÀ, I LUOGHI DELL’ANIMA

come il napalm, brucia tutto. E che qui mi attendeva in realtà un nuovo inizio», racconta con gli occhi che le brillano, circondata da libri, quadri e oggetti d’arte preziosi che, più che appartenere a lei, sembrano far parte di lei. «Adesso invece amo questo posto più di qualunque altro al mondo», dice. È qui che Giulia vive dal 1980, e poi dal ’90 come monaca buddista, accogliendo le persone che si rivolgono a lei per un aiuto o anche solo per ricevere una parola di conforto. Ed è qui che, dopo tanto silenzio, ha ripreso a scrivere. Va detto, per chi non la conoscesse, che Giulia Niccolai, traduttrice e scrittrice in prosa e in verso, è stata tra i protagonisti della neo avanguardia letteraria italiana: e stata l’unica donna a far parte del Gruppo 63, movimento anticonformista che riuniva intellettuali e artisti, tra cui Eco, Arbasino e Manganelli, alla ricerca di nuove forme di espressione capaci di rompere gli schemi tradizionali della letteratura degli anni Cinquanta. Ed è a lei che si deve la divertente e illuminante invenzione del frisbee (lazzo linguistico aperto in cui l’autore lancia una parolafrase provocatoria al lettore, lasciando che quest’ultimo “rilanci”con una propria libera interpretazione n.d.r.). Nata a Milano nel 1934 da madre americana e padre italiano, Giulia Niccolai comincia la carriera come fotoreporter (quando in Italia la fotografia nei quotidiani era ancora agli esordi). Un mondo che, se inizialmente la affascina, dandole l’illusione di poter catturare con l’obiettivo un pezzo di verità, ben presto la delude, «dietro l’obiettivo pensavo di avere una visione più autentica di ciò che mi stava davanti, in realtà ciò che vedevo era solo una piccola porzione, dice. Così come la delude il mondo della stampa: «non c’era verità neanche nelle notizie, quello che scrivevi veniva puntualmente stravolto a seconda della convenienza». E, allora, Giulia ci riprova, a cercare quella verità che non ha mai smesso di pungolarla come una promessa e inizia a scrivere, una passione-vocazione che è sempre stata nel suo dna. «A dieci anni mi innamorai di una poesia del Giusti», racconta, aggiungendo che, a stimolarla a giocare con le parole fin da piccola è stato anche il bilinguismo: combinando l’inglese con l’italiano o traducendo letteralmente una fra-

se da una lingua all’altra, è cosi che sono nati i suoi primi nonsense linguistici, i frisbee. «Se, per esempio, traduco in inglese la frase idiomatica “mangiare la foglia” ottengo un’espressione senza senso davvero esilarante». Spiega. Nel 1966 esce il suo primo romanzo “Il grande angolo” (Feltrinelli), dove si coglie tutta la sua straordinaria sensibilità di fotografa, sensibilità che non l’abbandonerà neanche negli scritti successivi, come in “Esoteri-

Giulia Niccolai nel Villaggio di Chumpa in Cina dove è nato Thamtog Rimpoche, maestro dell’istituto studi di buddismo tibetano a Milano Ghe Pel Ling

«Chi siamo? Dove andiamo? Noi, nei nostri abiti invernali, prendiamo il sole di primavera e ne godiamo anche... Il cielo alto e azzurro con un po’ di bianco: nubi appena accennate, senza spessore. Nessun suono, nessun rumore. Ci riposiamo. Ci crogioliamo...» (Hopper, People in the Sun, 1960) 11-12 2012

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Milano. Galleria Vittorio Emanuele. Il capoluogo lombardo è la città natale ma anche città dell’anima di Giulia Niccolai

A destra, in alto, Regione del Kham. Cina. Giulia Niccolai con i monaci Roberto Rustici e Tenzin Dagten. Sotto, Giulia all’ingresso delle terme di Litang nella regione del Kham

co biliardo” (Archinto, 2001), forse il suo libro più “epifanico”, l’opera che meglio esprime la scoperta di quell’intima coerenza che, come insegna il buddismo, compenetra tutto e tutti e che ribalta la casualità in causalità, rivelandoci il “reale”: «Viviamo nell’illusione e nell’apparenza delle cose. C’è una Realtà. Noi siamo quella Realtà. Quando la comprendiamo, vediamo che siamo niente. Ed essendo niente, siamo tutte le cose. Ecco tutto», scrive nel suo libro, citando il grande Lama Kalu Rimpoche. Ad aprirla al buddismo è un evento drammatico: nel 1985 Giulia viene colpita da un ictus. Perde completamente la parola e non riesce più a scrivere. Per lei, che fino a quel momento si era autodefinita attraverso la sua produzione letteraria, nutrendosi del consenso di colleghi e critici, è un’esperienza

«Come la penso la mia città? Come la vedo? Come me la sento? A che velocità mi ci muovo dentro col pensiero?» (2010 Milano)

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devastante, ma allo stesso tempo rivelatrice, perché «è solo quando perdi tutto che capisci di avere tutto. E senti che non sei solo,che esiste una interdipendenza nei confronti di ogni essere vivente e di ogni fenomeno». Sarà poi l’incontro con l’abate di un monastero tibetano in Svizzera a dare inizio al suo cammino spirituale. «Per me è stato come aver combattuto un’intera vita nella legione straniera ed essere finalmente tornata a casa», racconta e, adesso, di quella lotta, sul suo volto, bellissimo e senza età, davvero non c’è più traccia. Certo il percorso è stato


LA MIA CITTÀ, I LUOGHI DELL’ANIMA Quella Scala che non conduce da neSSuna parTe “...snob e compiaciuta, povera e scalcagnata, ma a tratti addirittura epica e grandiosa per brevi attimi felici...” Così Giulia Niccolai descrive, in una delle sue poesie, Milano, città natale ma anche città dell’anima. E qui che “passeggera di un mezzo, scivolo tra i pieni e i vuoti delle costruzioni e dal finestrino ne vaglio con sempre rinnovata meraviglia ogni fregio del passato, annotando ognidettaglio per una mia personale partitura”. Ma se è vero che il capoluogo lombardo è la “casa” che le ha dato la pace, in lei hanno lasciato una traccia indelebile anche altri luoghi come Boston, la città d’origine della mamma, dalla quale Giulia, ha preso la capacità di vedere lontano e la voglia di sperimentare: «quello che succedeva nell’arte e nella letteratura in America arrivava in Italia vent’anni dopo», dice. Nel suo cuore occupa un posto speciale anche Menaggio, sul lago di Como dove ha trascorso l’infanzia e dove per la prima volta ha preso coscienza dell’ambiente che la circondava. E poi c’è Jaipur, in India, il luogo del suo risveglio spirituale «qui c’è una piazza, costruita da un maharaja appassionato di astrologia, dove al centro sorge una scala che non conduce da nessuna parte. Una meravigliosa insensatezza poetica, un attimo di grazia che mi riconduce alla mia interiorità». difficile «quando mi ristabilii dall’ictus, e cominciai a meditare e pregare, l’abate che mi seguiva non mi lasciò più il tempo per scrivere. Dovevo “purificarmi”, disidentificarmi da ciò che era stata la cosa più importante della mia vita: la parola scritta. È stata durissima. Poi un giorno, l’abate, con estrema naturalezza, quasi con noncuranza, mi disse “perché non scrivi qualcosa?”». E Giulia l’alchimista, che si divertiva a trasformare le parole in qualcos’altro, ribaltando il senso comune, torna al lavoro: nel 2001 con “Esoterico biliardo”, e nel 2006, con “Le due sponde

(Archinto). Oggi, a quasi 78 anni, Giulia ha appena presentato, a Milano, la sua antologia “Poemi & Oggetti” (Le Lettere ed), voluta fortemente dall’amica e critica letteraria Milli Graffi: in pratica un’autobiografia che ripercorre (in straordinaria lievità) le tappe più significative del suo percorso esistenziale e letterario, con la missione impossibile – ma proprio per questo meritevole di essere tentata – di avvicinare le parole alle cose. Nel libro sono inserti anche degli oggetti, come uno spillo (spuntato!) e si ritrovano i frisbee, gli ironici nonsensi, le illusioni ottiche (in una gara retorica tra parole e immagini che non ha fine) e poi le meditazioni dell’ultimo periodo, frutto della sua ricerca interiore. E «dopo Poemi & Oggetti», ci rivela Giulia, con un sorriso birichino, «ho già pronto un nuovo libro». E ci fa anche un dono inaspettato: il suo libro “Esoterico biliardo” che leggeremo con grande piacere, avendo bene in mente, però, che la parola scritta, per quanto possa essere vicina all’anima, non sostituirà mai l’esperienza della verità, come lei stessa ci dice: «ricordo che quando lessi “violaceo mare” raccontato da Omero, rimasi affascinata.Ma fu solo quando andai in Grecia, in quel mare, che capii cosa intendesse l’autore. E lo capii perché lo attraversai». ■

“Poemi e Oggetti” (ed. Le Lettere, 38 euro), l’antologia che ripercorre le tappe più significative del percorso letterario dell’autrice

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