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MASTER MEETING • 3 2016
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MAGAZINE D’OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO
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MAGAZINE D’OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO
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UN’ECCELLENZA NEL DIGITAL MARKETING Pagina 74
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3 Cari lettori 3 16_Layout 1 29/03/16 13.44 Pagina 6
Cari lettori, dalla Bit di Milano sono arrivati segnali estremamente importanti per lo sviluppo del turismo. I protagonisti del settore hanno indicato obiettivi e strategie. Il bilancio è ampiamente positivo. L’Expo di Milano ha dato una carica eccezionale a tutto il Paese. L’Italia è tornata, come dice il premier Renzi. È tornata ed ha tutta l’intenzione di accelerare giocando fino in fondo la sua partita. Dai sondaggi tra i protagonisti del complesso settore turismo emergono a chiare lettere le potenzialità eccezionali del nostro Paese. L’Expo ci ha fatto riscoprire elementi chiave di competitività che finora erano rimasti nell’ombra. E ci ha fatto riflettere ancora una volta sugli elementi di debolezza. Elementi sui quali d’ora in avanti dobbiamo lavorare convinti ancora una volta delle grandi potenzialità che abbiamo. Cultura, mare, offerta congressuale, eno-gastronomia: un sistema che non teme confronti ma che, ancora una
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volta, deve mettere a profitto tutte le sinergie possibili. Questa la grande sfida che ci attende ora, dopo l’eccezionale bilancio dell’Expo e l’abbrivio di una vetrina mondiale per Milano e per l’intero Paese. Infrastrutture, promozione, marketing, inefficienza locali: questi i nodi da sciogliere. Ma oggi abbiamo ben chiara la strada. Dopo l’Expo sappiamo bene come vincere le sfide strutturali. E allora riprendiamo la corsa lungo la direttrice strategica che abbiamo imboccato e siamo consci delle nostre potenzialità. Possiamo, anzi, dobbiamo tornare a essere il Paese leader al mondo per accoglienza, ospitalità e proposta in ambito turistico. Puntiamo tutto sulla qualità, non facciamoci distrarre dai falsi miti. L’Italia ha una grande identità e dobbiamo rilanciare sui nostri punti di forza che tutto il mondo finalmente ci ha invidiato in questi mesi.
Mario Mancini
2O17
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sommario
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Indice
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Cari lettori
HOTEL&FINANZA
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Notizie sui valori, espansioni, management alberghiero
SCENARI DEL TURISMO COVER STORY
26
Consorzio Seaman. Dinamismo e collaborazione per un servizio al top
REPORTAGE PREMIO EXCELLENT 2016
32
L’eccellenza del turismo pronta ad accogliere la sfida del dopo Expo
43 51
I premiati 2016 The Glam Night
Alberghi e crisi di redditività
MARKETING & COMUNICAZIONE
68
La guerra dell’Adv: Stampa vs Web
L’ALTRA COPERTINA
74
Mice, le catene servono
98
Mice World, un business matching di successo, a Bit 2016
100
2016, un anno di opportunità per l’hotellerie Il Mice gode di discreta salute Choice Hotels: nuovi obiettivi per il mercato italiano
Best Western Italia punta sul Mice. E vince
FOCUS BOLOGNA
L’INCHIESTA
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84 88 94 96
Titanka! Un’eccellenza nel digital marketing
L’IMPRENDITORE DEL MESE
76
Roberto Bernardone, ad GSC Servizi. La qualità è il modello del mio business
80
Giulio Bonazzi, CEO Aquafil. Una vision che guarda lontano e punta sul valore delle diversità
102 110 112 114 115 116 118 120 122 124 126
Ospitalità ed eventi a cinque sensi Grand Hotel Majestic “già Baglioni” Bologna Art Hotels Hotel Corona d’Oro Hotel al Cappello Rosso Palazzo Isolani Palazzo de’ Rossi Palazzo di Varignana Resort & Spa Bologna Congressi AC Hotel Bologna by Marriott CDH Hotel Bologna
FOCUS CERVIA
128
Cervia Milano Marittima. Non solo mare
FOCUS BENESSERE
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134 142
A ciascuno il suo benessere
144 146 148
Grand Hotel Terme Roseo
150
Hotel Acquaviva del Garda
Grand Hotel Imperiale di Moltrasio Resort & Spa Grand Hotel Tremezzo Hilton Molino Stucky Venice e Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels&Resorts
4 Sommario 3 16_Layout 1 29/03/16 13.45 Pagina 10
SOMMARIO
198 200 202
Holiday Inn Nola Naples Vulcano Buono Milan Marriott Hotel Westin Palace Milan
LE LOCATION DEL MESE
152 154
Hotel Salus Terme Viterbo Lefay Resort & Spa Lago di Garda
BEAUTY CORNER
156
NBL: il professionista della bellezza senza bisturi
LA SCELTA
158
5 ragioni per scegliere il Winter Garden Hotel
204 206
Kolbe Hotel Rome Hotel Firenze
TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ
208 210
Hotel Volver Gruppo Leardini
TREND
212 216
Il futuro dell’ospitalità oltre la condivisione Il profumo dell’accoglienza
WEDDING LOCATION
AROUND THE WORLD
160 164 166
220
Ciak mi sposo. E scelgo l’hotel Borgo Condé Wine Resort The Gritti Palace
RISORSA UOMO
168 172
Le nuove tendenze. In hotel, in viaggio e al ristorante
PORTRAIT
224
Happy business
Sulla tela trasformo e reinvento me stessa. Cristina Contini
Human Resource oggi
LA PAROLA AL FORMATORE
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Tribù o non tribù
UNA METAFORA PER CRESCERE
179
Si fa presto a dire “insieme”
FINANCE CONFIDENTIAL
180
Alternative Investments: chi acquista il rischio che nessuno vuole
IL PARERE DEL LEGALE
182
La reputazione digitale
TOP MICE HOSPITALITY
184 186 188 191 192 194
Aqualux Hotel Spa & Suite - Bardolino Astoria Park Hotel Spa Resort Riva del Garda Ca’ Sagredo Hotel Venice Double Tree by Hilton Venice North Hotel Caesius Thermae & Spa Resort JW Marriott Venice Resort & Spa
LE VIE DELL’INCENTIVE
228
Lisbona per Business Traveller
HOSPITALITY NEWS
TOP BLEISURE HOSPITALITY
236
Notizie dal mondo dei viaggi e dell’ospitalità
196
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Indirizzi
Grand Hotel de la Minerve
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Federico II 5_2012_Layout 1 29/05/12 15.42 Pagina 1
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5 Hotel & Finanza 3 2016_Layout 1 29/03/16 13.45 Pagina 13
OSPITALITÀ
IL NUOVO CHE IRRIMEDIABILMENTE AVANZA MA NON SEMPRE LUCCICA HOTEL TRANSACTION
UNO SGUARDO DI LUNGO TERMINE SULLE COMPRAVENDITE ALBERGHIERE SCENARI
QUANDO L’AUMENTO DELL’INFLAZIONE È UNA BUONA NOTIZIA
LE RISTRUTTURAZIONI PIÙ ATTESE DEL 2016 Tra le 15 ristrutturazioni più interessanti del 2016, la rivista americana Forbes cita quella dell’Eden di Roma, acquistato nel 2013 dal Sultano del Brunei (per circa 105 milioni di euro) ed entrato a far parte della Dorchester Collection. Grande attesa, dunque, per il nuovo look di questa icona dell’ospitalità capitolina, il cui restyling è stato affidato all’interior designer francese Bruno Moinard.
ITALIAN HOTEL MONITOR Il 2015 si chiude con una lieve ripresa del movimento d’affari a conferma del trend iniziato a fine 2013. Il settore alberghiero italiano evidenzia una piccola crescita (+0,9) degli indici di occupazione camere (R.O.) e un più marcato aumento dei prezzi (+2,4%). A registrare le performance migliori sono ancora i grandi centri urbani con Milano, Venezia e Roma, in testa.
LA FEDELTÀ DEI CLIENTI È UN VALORE FINANZIARIO Spesso si dimentica che chi viaggia “frequentemente” ha accumulato esperienze soddisfacenti in determinati hotel per cui non crede più alle offerte civetta e preferisce scegliere i brand che conosce e di cui si fida. Se l’obiettivo è dunque conquistare un vantaggio finanziario (aggiungere valore al proprio nome e al proprio immobile) è importante conoscere bene i propri clienti e creare un fidelity program friendly&easy, nel quale la lealtà venga premiata in modo chiaro e onesto, con benefit tangibili.
5 Hotel & Finanza 3 2016_Layout 1 29/03/16 13.45 Pagina 14
Editoriale di Aureliano Bonini*
Il nuovo che irrimediabilmente avanza utto cambia, non sempre in meglio, talvolta in peggio. E dobbiamo adeguarci. Sbiadiscono i nostri landmarks, anche quelli morali, compriamo online qualsiasi tipo di cosa senza alcuna assistenza umana. Milioni di persone vivono incollate davanti ad uno schermo come eremiti: adoratori della tastiera. Scarpe, libri, dischi, prodotti alimentari e camera d’albergo... tutto ormai si può comprare online e quello che fa più male, in perfetta solitudine. Un consiglio: se potete prenotare una camera d’albergo con il telefono fatelo e usate la vostra esperienza (anche se non l’avete) per ottenere una migliore sistemazione. Nella mia vita ho sistemato, raddrizzato, ristrutturato, cambiato e persino contribuito alla costruzione di alberghi di successo. Ma aldilà dell’esperienza alberghiera degli ultimi 30 anni, come tutti, ho assistito all’esplosione del web, di una ragnatela che attualmente mi pare dominata da minacce commerciali e da inviti martellanti all’uso di supporti pornografici gratuiti (la recente chiusura di Playboy ne è chiara evidenza). Il vantaggio di internet c’è, è l’ideale per fare ricerca, studiare, verificare, controllare, ma internet purtroppo negli ultimi anni ha “sbattuto” sul mercato decine di giovani consulenti con laurea triennale che nemmeno parlano bene l’italiano e che stanno spostando tutto il valore dell’ospitalità dal prodotto, dalla qualità dell’esperienza, alla vendita di camere a tutti i costi. È la peste del revenue management. Booking, Expedia, Travelocity, Trivago, Tripadvisor e adesso Airbnb. L’era del World Wide Web ha finito per influenzare l’industria dell’ospitalità più di qualunque altro fenomeno sociale ed economico. La conseguenza che tutti possiamo vedere è che oggi i viaggiatori hanno smesso di utilizzare il telefono per prenotare, lo usano solo per digitare! E se internet ha costretto Playboy a chiudere, ed era un fenomeno storico di comunicazione mondiale, niente di più probabile che internet contribuisca alla chiusura di migliaia di hotel italiani. Parlo ovviamente di gestori storici che, se vogliono sopravvivere, devono accettare la quotidiana pressione sul pricing delle online travel agency. Bisogna certamente ammettere che le OTA hanno cambiato il modo di interpretare il viaggio, il mezzo di trasporto, l’albergo e gli standard di comfort. Ora stanno “arruolando” la generazione dei millennials, i giovani (18-32 anni) nati con il computer in casa che vivono costantemente connessi. I millennials e non solo loro, an-
T
*Aureliano Bonini è esperto di organizzazione alberghiera e hotel management, ha insegnato alle facoltà di Economia dell’Università di Perugia, di Rimini e alla Luiss di Roma. Dal 2007 è Lecturer di European Food&Beverage alla Hotel School della Cornell University di Ithaca, N.Y. (USA). Trademark Italia opera nel settore dal 1982 con un portafoglio attuale di 250 alberghi.
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che numerosi over ’40 purtroppo, guardano all’ospitalità come un oggetto meccanico, non come qualcosa di emotivo, confortevole quindi piacevole. Quando l’albergo smette di essere simbolico di affezione e diventa emblematico di convenienza economica, in termini di marketing la fine è vicina. A questo proposito se gli hotel, le catene, le organizzazioni, gli investitori non raggiungono certi target di occupazione e di revpar, se calano le vendite, cosa possono fare gli investitori, i proprietari e i gestori di hotel? Le opzioni sono scarse. Possono convertire gli hotel in residenze, in condomini, e in alloggi da affittare. Possono darli in pasto ad Airbnb. Per evitare la catastrofe, che imminente non è, dal punto di vista manageriale per chi ancora ama l’ospitalità si trova a suo agio nell’hotellerie, c’è una sola vera alternativa: fare una decina di passi indietro e guardare ai nati negli anni ’40 e ’50 che ancora capiscono e apprezzano l’ospitalità eccellente, ma in più sanno valutare la cordiale accoglienza e la buona ristorazione. Conviene dedicarsi ai milioni di persone benestanti che non vogliono diventare troppo moderni e disprezzano gli eremiti del web e i loro santuari. Il cambiamento di atteggiamento è necessario. Mi pare che continuando così sulle autostrade digitali la vita terrena sarà sempre più simile a quella stupendamente descritta nel film “Blade Runner”.
Valutare, acquistare e vendere un hotel Master Meeting offre ai suoi lettori un nuovo servizio di consulenza e assistenza rivolto a chi desidera valutare, acquistare o vendere il suo albergo. Contattate la redazione di Master Meeting (tel. 02862327) e sarete richiamati il più rapidamente possibile dai nostri consulenti.
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HOTEL TRANSACTION
Uno sguardo di lungo termine sulle transazioni alberghiere osa facevate nel febbraio 1997? Da allora il mondo è cambiato radicalmente, anche il settore alberghiero. Questa è una lista delle 30 transazioni che in questi 19 anni hanno fatto la storia dell’industria alberghiera. L’ha compilata Ed Watkins, uno dei giornalisti-analisti più rispettati del settore. È una vera e propria tabella di marcia dell’ospitalità mondiale in cui non è presente l’Italia, un dato del quale tenere conto perché si tratta di una questione cruciale per chi guarda il settore alberghiero come una vera e propria industria. • Febbraio 1997: Marriott International cede la DoubleTree Corporation e acquista per circa 1 miliardo di dollari la Hong Kong Renaissance Hotel Group. L’acquisizione comprende 150 alberghi a marchio Renaissance e Ramada International operanti a livello mondiale in franchising. • Settembre 1997: Promus Hotel Corporation si fonde con DoubleTree Corporation diventando così la sesta compagnia alberghiera del mondo per dimensione con un setup di marchi che comprendono Embassy Suites, Hampton Inn, Red Lion e DoubleTree. • Dicembre 1997: Patriot American Hospitality negozia l’acquisto, per 1,3 miliardi di dollari, di Interstate Hotels Corporation, la più grande società indipendente di management alberghiero. Interstate possiede e/o gestisce 182 alberghi. • Gennaio 1998: Starwood Lodging completa l’acquisizione di Westin Hotels and Resorts per circa 540 milioni di dollari in contanti e un miliardo di debito. I venditori erano Starwood Capital e Goldman Sachs & Company che avevano precedentemente (1995) acquistato Westin da Aoki Corporation per circa 537 milioni
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di dollari. Dopo l’operazione, la società cambia il suo nome in Starwood Hotels & Resorts. • Gennaio 1998: Meditrust acquista La Quinta Inns a 2,1 miliardi di dollari tra contanti e azioni lasciando ai vecchi proprietari un debito di 900 milioni. La Quinta dopo la transazione arriva a possedere e gestire 270 hotel. • Febbraio 1998: Starwood Hotels & Resorts completa il percorso con l’acquisizione di ITT Sheraton Corporation per 14,3 miliardi di dollari. Il suo competitor per l’acquisto era Hilton. • Febbraio 1998: Bass PLC, produttore di birra con sede a Londra e già proprietario della catena Holiday Inn, acquista InterContinental Hotels per 1,4 miliardi di dollari, al tempo di proprietà di Saison Group di Tokyo. Bass PLC ha vinto un’asta alla quale partecipavano d’anche Marriott International e American Patriot. • Marzo 1998: FelCor Suite Hotel acquista le proprietà di Bristol Hotel Company per 1,2 miliardi di dollari assorbendo anche 700 milioni di debito. Con questa acquisizione FelCor diventa il maggiore proprietario di alberghi a brand Holiday Inn nel mondo. FelCor si trasforma subito dopo in un trust di investimenti immobiliari. • Aprile 1999: Park Place Entertainment acquista il brand e la proprietà del Cesar Palace Hotel & Casino’s di Las Vegas e di Atlantic City da Starwood Hotels & Resorts per 3 miliardi di dollari (in contanti). All’inizio del 1999 Hilton Hotels aveva scorporato le sue partecipazioni nel settore gambling & casinos per rendere possibile la nascita di Park Place. • Settembre 1999: Hilton Hotels Corporation si espande ed acquista Promus Hotel Corporation per 3,1 miliardi di dollari tra con-
tanti e azioni. L’acquisizione permette a Hilton di consolidarsi e diffondersi riducendo la dipendenza dai suoi 10 alberghi di grande dimensione dai quali dipendeva circa il 60% dei ricavi (prima della fusione). • Dicembre 2003: Lehman Brothers Holdings e Starwood Hotels & Resorts acquistano per circa 1,3 miliardi di dollari il debito di Le Méridien Hotels & Resorts prendendo il controllo della società. Al momento della transazione, Le Méridien possedeva 126 hotel. • Giugno 2005: Una società del gruppo Blackstone acquista Wyndham international per 1,440.milioni di dollari in contanti dal Fondo di investimento immobiliare American Patriot Hospitality che aveva acquistato Wyndham nel 1998 per 1 miliardo di dollari (440 milioni di dollari di profitto in meno di 7 anni). • Febbraio 2006: Hilton Group PLC vende la sua divisione alberghiera Hilton International. Dopo 70 anni dalla creazione della catena, nasce Hilton Hotels Corporation la somma di due marchi di calibro mondiale. • Febbraio 2006: Blackstone Group acquista MeriStar Hospitality Corporation per circa 2,6 miliardi di dollari (1 miliardo cash e 1,6 di debiti). Il portafoglio MeriStar comprende 57 hotel con i marchi Holiday Inn, Sheraton, Ritz-Carlton e Westin. • Aprile 2006: Royal Bank of Scotland paga circa 1,8 miliardi di dollari per i 46 alberghi Marriott del Regno Unito. L’operazione consente al venditore Whitbread di uscire dal mercato degli hotel a 4 stelle. Marriott International continuerà a gestire gli alberghi con un contratto di management a lungo termine. Il London County Hall Hotel è stata una delle 3 2016
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proprietà decisive per concludere la transazione. • Febbraio 2007: Four Seasons Hotels, catena di lusso fondata da Isadore Sharp, il principe Al Waleed bin Talal (Kingdom Hotel Company) e Cascade Investment Holding (fondata da Bill Gates), investono 3.370 milioni di dollari per trasformare Four Seasons in società privata. Alla chiusura della transazione, Four Seasons gestisce 74 proprietà in 31 Paesi. • Luglio 2007: Blackstone Group acquista Hilton Hotels per 26 miliardi di dollari (tra contanti e 7,5 miliardi di debito). Il prezzo di vendita è un premio del 40% per ciascuna azione Hilton quotata in Borsa (NYSE) al momento dell’annuncio. • Maggio 2010: un gruppo di investitori tra cui Centerbridge Partners, Paulson & Company e Blackstone Real Estate Associates acquista Extended Stay America per 3.930 milioni di dollari. La società, che comprende 700 hotel, aveva presentato istanza di fallimento nel 2009. • Agosto 2012: Sahara India Pariwar acquista per 575 milioni di dollari una partecipazione di controllo del Plaza di New York, albergo simbolo dell’ospitalità newyorchese e mondiale. Il valore per camera è di 2 milioni di dollari (282 camere). Elad Properties e Kingdom Holdings erano i venditori; Kingdom Holdings (del principe saudita Al-Waleed bin
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Talal) mantiene ancor’oggi una partecipazione nel Plaza del 25%. • Ottobre 2012: AccorHotels vende Motel 6 e Studio 6 per 1,9 miliardi di dollari ad una società del gruppo Blackstone Real Estate Partners VII. I due marchi di standard “economy” controllano 1.102 hotel e 107,347 camere tra Stati Uniti e Canada. • Novembre 2012: BRE Select Hotels Corp, società affiliata a Blackstone Group, acquista Apple REIT 6 per 1,2 miliardi. Il portafoglio di Apple REIT 6 comprende 66 brand alberghieri selfcatering per lunghi soggiorni con 7.658 camere. • Maggio 2014: Blackstone Real Estate Partners VII paga 1.730 milioni di dollari per il Cosmopolitan di Las Vegas, un resort di 2.995 camere con casinò sulla Strip di Las Vegas. Blackstone si è impegnata a investire altri 200 milioni per riqualificare la proprietà. • Gennaio 2015: InterContinental Hotels acquista la catena di boutique hotel Kimpton Hotels & Restaurants per 430 milioni di dollari. Alla chiusura della transazione, Kimpton gestisce 62 alberghi con 11.300 camere in 28 città americane. • Febbraio 2015: Insurance Company del Gruppo Anbang di Pechino acquista l’iconico Waldorf Astoria di New York da Hilton Worldwide Holdings per circa 1,9 miliardi di dollari. (1,3 milioni per camera). Hilton mantiene la
gestione dell’hotel per ulteriori 100 anni. • Febbraio 2015: la vendita del Waldorf Astoria di New York ad Anbang Assicurazioni permette a Hilton Worldwide Holdings di acquistare cinque alberghi per 1,76 miliardi di dollari con una transazione che include la proprietà e la gestione diretta del Park 55 (1.024 camere) a San Francisco. • Marzo 2015: Starwood Capital Group vende Groupe du Louvre e la sua unità operativa Louvre Hotels Group a Shanghai Jin Jiang International Hotels Development Company per 1,3 miliardi di euro. Louvre Hotel Group ha 1.100 hotel suddivisi in 7 brand con più di 90.000 camere in 40 Paesi. • Novembre 2015: Marriott International investe 12,2 miliardi tra azioni e contanti per Starwood Hotels & Resorts Worldwide. Questa transazione produce la più grande compagnia alberghiera globale, con oltre 5.500 alberghi, 1,1 milioni di camere e 30 brand internazionali. • Dicembre 2015: BTG Hotels Group (Cina) annuncia l’acquisizione dell’operatore alberghiero di classe economy Home Inns Hotel Group per circa 11 miliardi di yuan (1,7 miliardi di dollari). Home Inns Hotel gestisce 2.787 immobili con cinque diversi marchi. • Dicembre 2015: Blackstone Real Estate Partner VIII LP acquista per 6 miliardi di dollari in contanti Strategic Hotels & Resorts società di real estate del gruppo Blackstone con quote di partecipazione in 16 alberghi (per oltre 7mila camere) di fascia upper-upscale e luxury negli Stati Uniti. • Dicembre 2015: Accor acquista FRHI Holdings Limited per 840 milioni di dollari in contanti e azioni per altri 2 miliardi. I venditori sono Qatar Investment Authority; Kingdom Holding Company e Oxford Property una società appartenente alla Ontario Municipal Employees Retirement System. I brand sotto l’ombrello FRHI includono Fairmont, Raffles e Swissôtel. L’accordo, non ancora definito in tutti i suoi dettagli, arriverà a conclusione nel secondo trimestre del 2016.
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Quando l’aumento dell’inflazione è una buona notizia e recenti turbolenze nei mercati azionari e obbligazionari si stanno ripercuotendo sui valori alberghieri e sull’andamento attuale dell’ospitalità? Il pessimismo tipico di fasi incerte come questa non aiuta certamente il mondo dei viaggi e dei servizi fuoricasa. Ma non tutti gli investitori si limitano a stare alla finestra. Molti si guardano intorno, studiano e analizzano gli alberghi di Milano, Roma, Bergamo, Bologna e Torino per capire se è possibile metterli a reddito. Sono parecchi gli advisor finanziari che prevedono il ritorno al sereno e che guardano con grande interesse agli immobili alberghieri, in location di prestigio. Ma le nubi della recessione non sembrano destinate ad andarsene in fretta. Da un lato ci sono infatti gli analisti più ottimisti che prevedono “crescita economica” entro il 2016 e il ritorno alla prosperità nel 2018, dall’altro lato si sente invece il brontolio di un consistente numero di operatori fi-
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turismo leisure, le proprietà alberghiere nel 2015 hanno prodotto livelli di EBIT molto positivi che non pochi amministratori vanno comprimendo per motivi fiscali. Forse è questa una ragione che allontana decine di investitori internazionali già spaventati dalla incredibile burocrazia necessaria per i cambi di gestione. Il momento difficile delle borse europee, la volatilità, la liquidità perennemente in cerca di soluzioni proficue, mobilitano il mondo della finanza e gli investitori stanno guardando anche ai rendimenti inferiori alle due cifre. La buona notizia è che una certa quota di investitori europei vede in prospettiva un aumento dell’inflazione che risolverebbe tutti i problemi immobiliari facendo salire anche i valori alberghieri. Le banche europee - si mormora - hanno già “in pancia” 380 miliardi di mutui alberghieri, sono contratti che andranno in scadenza poco dopo il 2020 e che non fanno dormire sonni tran-
nanziari impegnati a sottolineare che nessuno può prevedere con assoluta certezza l’inizio e la fine delle fasi di crescita e ribasso. Il valore degli alberghi in Italia è tornato di pochi punti sopra ai minimi del 2011, anche perché i bilanci, per un vecchio vizio italico, sono poco trasparenti e inducono alla sottovalutazione della redditualità che, invece, per l’investitore italiano medio è praticamente tutto. Gli sceicchi comprano alberghi e i cinesi pure, ma sono gli Stati Uniti a gonfiare il petto. Fanno finanza con immobili alberghieri da 500 camere in su e per aumentarne rapidamente il reddito studiano ogni giorno nuovi brand e nuove format. Da noi raramente si guarda al reddito, si investe guardando prima di tutto all’aumento del valore immobiliare dell’hotel. Oggi gli immobili alberghieri hanno valori e prezzi ottimi che però, nel breve termine, dovrebbero stabilizzarsi, non crescere. In Italia, specialmente nelle città che sommano affari e
quilli a creditori, proprietari e fondi d’investimento. Se crescesse l’inflazione, come tanti auspicano, il finanziamento del debito subirebbe una salutare crescita dei tassi di interesse e tutti, anche le società di gestione, otterrebbero nuove garanzie di redditività. Chissà perché l’inflazione non parte? Ci sono variabili che gli investitori non vogliono affrontare: cosa stanno progettando i veri padroni dei mercati finanziari mondiali? Fermeranno i conflitti e le tensioni che influenzano il Nord Africa e il Medio Oriente? In attesa che torni il denaro sugli alberghi di medi e piccole dimensioni (90-120 camere) c’è un’altra buona notizia: negli USA gli immobili alberghieri - parola degli advisor più accreditati - nel medio periodo danno più garanzie e redditi di quelli commerciali e ne forniscono di ancora maggiori rispetto agli immobili direzionali destinati ad uffici. E in meno di 12 mesi sappiamo che i trend americani si riverberano anche in Europa. 3 2016
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SCENARI
Le ristrutturazioni più attese del 2016 a prestigiosa rivista americana Forbes ha pubblicato, grazie al contributo dei suoi numerosi collaboratori, la lista delle 15 ristrutturazioni alberghiere più attese e interessanti del 2016. Tra queste c’è anche un albergo italiano: l’Eden di Roma. Acquistato nel 2013 dal Sultano del Brunei (per circa 105 milioni di euro) ed entrato a far parte della Dorchester Collection, l’albergo è attualmente sottoposto ad un intervento di ristrutturazione guidato dall’interior designer francese Bruno Moinard che lo renderà ancora più contemporaneo (soprattutto negli spazi comuni). Lo doterà di un nuovissimo centro benessere per riportarlo tra gli alberghi più belli di Roma a walking distance da Piazza di Spagna. Gioverà all’Eden e al Sultano l’annuncio che il 26 Marzo l’Intercontinental de la Ville (Reale Mutua) chiuderà (will cease to trade as a
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hotel) con grandi vantaggi competitivi per il mitico Grand Hotel Hassler e l’Eden stesso. Le altre grandi ristrutturazioni che segneranno il panorama alberghiero internazionale nel 2016 riguardano il Ritz di Parigi, due hotel di
La pubblicità tra tradizione e innovazione uanti alberghi fanno pubblicità? E quanti sentono il bisogno di investire in una campagna pubblicitaria tradizionale? Gli strumenti tradizionali sono la stampa (giornali e riviste), la radio e la televisione, i manifesti, fino agli spot al cinema. Oggi tra gli albergatori va di moda il digitale, la pubblicità online, i programmi web come Google AdWords e la comunicazione su portali e canali digitali. La fuga dai media tradizionali non
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AFFARI IMMOBILIARI - GESTIONALI HOTEL IN VENDITA Categoria
Camere
Location
5 stelle
68
Roma
4 stelle
70
Treviso
4 stelle
110
Rimini
4 stelle
130
Giulianova
4 stelle
100
Bari
4 stelle
70
Brindisi
4 stelle
38
Madonna di Campiglio
3 stelle
60
dintorni Verona
3 stelle
42
Salice Terme (PV)
3 stelle
30
Rimini Viserbella
3 stelle
53
Bormio
4 stelle
54
Milano (stazione Centrale)
HOTEL IN LOCAZIONE 5 stelle
160
Salsomaggiore (PR)
4 stelle
90
Venezia – Mestre
3 stelle
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Riviera Romagnola
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Chicago (il Peninsula e il Ritz Carlton), l’Ermitage di Beverly Hills, l’InterContinental Barclay di New York e il Caesar’s Palace di Las Vegas. Il significato di “ristrutturazione” sarà un tema che affronteremo prossimamente.
impedisce però che numerosi albergatori leggano giornali e riviste alla ricerca di immagini, presentazioni, promozioni e tendenze, anche perché chi ha più di 50 anni sa che una vasta fascia di viaggiatori ama ancora prestare tempo e attenzione alla lettura della carta stampata. La fuga dalla pubblicità tradizionale è anche frutto della scarsa esperienza delle nuove agenzie pubblicitarie verso questo modo vintage di comunicare. Essere giovani e innovativi significa allontanarsi dalla tradizione e, allora, meglio sarebbe guardarsi attorno con attenzione per capire chi sono i reali destinatari della comunicazione alberghiera e ristorativa. Distinguere il marketing alberghiero da quello legato al mondo del fashion e della musica è fondamentale, purtroppo capita spesso che i giovani professionisti della comunicazione non abbiano una specifica competenza nel campo dell’ospitalità. I miei cento amici e collaboratori sono frequent traveller, seguono con grande attenzione la pubblicità via internet, facebook e twitter, sanno tutto di adwords e SEO, ma se devono prenotare un albergo non lo prenotano via internet. Loro guardano, analizzano, commentano ma non comprano. Loro per prenotare chiamano un collega, un amico, un albergo dal quale c’è qualcosa da imparare. Ed è così che fanno viaggi e vacanze. Quindi è probabile che il tuo annuncio web sia visto, piaccia e prenda tanti like, ma non venda niente.
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MARKETING & CUSTOMER SATISFACTION
Riscoprire l’uso della voce
er decenni abbiamo cercato il coinvolgimento emotivo dei receptionist e dei manager d’albergo nella comunicazione. Abbiamo lanciato esempi eccellenti di testi e-mail, di messaggi per agganciare chi semplicemente chiedeva informazioni sull’hotel. Abbiamo insegnato nelle Università come si deve approcciare un ospite, come ci si deve vestire per servire i clienti e ospitare con uno stile adeguato la clientela abbiente. Comunicare serviva ovviamente per costruire e mantenere i rapporti sia ospitali che commerciali. Parlare con i clienti e ai clienti al telefono è sempre stato essenziale per costruire il “portafoglio” dell’albergo. Fine. Quando incontriamo i moderni receptionist degli hotel di città a 4 stelle e ci sentiamo dire che e-mail e sms sono strumenti di comunicazione più veloci, essenziali ed efficaci, ci sentiamo esclusi dalla buona ospitalità. È come nuotare controcorrente. Appartenere alla “vecchia scuola” significa valorizzare la parola, la voce, il sorriso per inviare al probabile ospite segnali sottili e favorevoli, non solo, anche per comprendere i desideri nascosti del cliente e anticiparne le aspettative. Con la
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voce è più facile entrare in contatto diretto con i clienti, ma soprattutto è più naturale e gradevole accogliere ed ospitare. Dal nostro osservatorio privilegiato ci pare chiarissimo che il proliferare della comunicazione digitale spersonalizzi il servizio sottraendo valore all’ospitalità. Ma quanti la pensano come noi? Quanti vorranno ricominciare a parlare al telefono, ad usare il più possibile la voce, a sfruttare i contatti online per riportare tutto alla parola con l’obiettivo di restaurare un’accoglienza, un servizio e un’ospitalità su misura del cliente? Per entrare in contatto con le persone il telefono resta la via di comunicazione migliore e l’ascolto della voce consente di interpretare segnali che i freddi strumenti digitali non potranno mai fornire. Dopo tutto, l’ospitalità è ancora costruita dalle persone che entrano in contatto con altre persone. Escludendo gli eremiti per i quali comunicare per sms è la norma, utilizzare il telefono diventa cosa buona, un lusso, un valore, un modo per rientrare tra i migliori hotel della gamma. La parola rende gli alberghi più redditizi che mai.
La fedeltà dei clienti è un valore finanziario rovate a vendere un albergo con un portafoglio del 30% di clientela fedele e un altro con il 60% di clienti leali e repeaters. Per chi intende comprare la differenza è evidente. Con il 50% di clienti fedeli l’impianto finanziario risulta di gran lunga più interessante. E se l’hotel può contare sul 70% di clientela abituale significa che il cambio di gestione non sarà cruento e che il cash flow resterà intatto. L’importante è che il programma e tutta l’attività di fidelizzazione siano seri ed offrano benefici tangibili.
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Tutti sappiamo che i frequent travellers tendono a spostarsi con i loro fidelity program e non sono interessati a cercare sconti e occasioni altrove. Spesso però si dimentica che chi viaggia “frequentemente” ha accumulato esperienze soddisfacenti in determinati alberghi per cui non crede alle offerte civetta e preferisce continuare a fare affari con i brand che conosce e di cui si fida. Ovviamente chi si occupa di marketing nel settore dell’ospitalità dovrebbe conoscere bene i propri clienti 3 2016
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ti aiuterà gli albergatori ad allontanare i viaggiatori dalle Online Travel Agency portandoli a prenotare direttamente senza perdere il 15-20% di commissioni. Un passo facile e fondamentale per migliorare la performance e soprattutto il valore del proprio albergo!
10 MUST PER AVERE SUCCESSO ONLINE E OFFLINE
e creare per loro programmi semplici nei quali la lealtà venga premiata in modo chiaro. Pochi lo fanno. La fedeltà d’altra parte trascende il reddito del cliente, la sua propensione alla spesa, è una questione di sentiment e riguarda sia i viaggiatori che frequentano gli hotel midscale sia quelli che utilizzano gli hotel upscale. Se l’obiettivo è conquistare un vantaggio finanziario (aggiungere valore al proprio nome e al proprio immobile) è importante fare in modo che i viaggiatori leali possano arrivare alla tanto agognata “notte gratis” il più velocemente possibile e che quella notte non faccia parte del pacchetto “secondo disponibilità”, traducibile in un poco simpatico “ti ospito quando mi fa comodo”. Così facendo il vantaggio non c’è e si può perdere la lealtà del cliente. Pochi alberghi italiani premiano la fedeltà, se lo fanno è perché hanno siglato contratti “corporate”. Per migliorare la competizione anche gli hotel indipendenti possono cercare di fidelizzare i loro ospiti attraverso una serie di azioni che premiano la loro fedeltà. Ecco alcuni servizi che qualunque hotel può riservare in via esclusiva ai propri ospiti più fedeli: – check-in anticipato e late check out alle 14.00 oppure “quando vuoi”; – upgrading effettivo all’arrivo; – un segnale di benvenuto speciale della direzione; – connessione internet gratuita; – free soft drinks al minibar; – 5 fragole fresche in camera, sulla scrivania. Suggerire agli albergatori di rendere friendly and easy il proprio “programma fedeltà” può sembrare anacronistico visto che in Italia il 90% degli alberghi un programma non ce l’ha. Senza dimenticare che nel nostro Paese a stento i clienti vengono chiamati per cognome anche al momento della consegna della carta di credito. Quindi siamo ancora agli inizi e c’è molto da fare per valorizzare l’albergo. Nei prossimi anni essere friendly, generosi e trasparen-
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Larry Mogelonsky, guru del marketing alberghiero, ha ripercorso in un suo recente speech in Italia tutti i punti forti di una buona strategia online: 1. Ricordate che il viaggio comincia dal sito web: bisogna avvalersi del sito convincendo l’ospite a stare da voi e chiamarvi. Mostrate l’immagine della stanza prima di tutto, fate capire dove siete con le Mappe di Google. Investite nell’organic SEO; sviluppate una strategia di content marketing. Investite nelle foto e nei contenuti in modo da dare una visione reale e corretta della destinazione. Investite in modo professionale nei social media, affidandovi a dei professionisti, non alla segretaria del direttore! 2. Analizzate come siete descritti sulle OTA: immaginate di avere pochissime parole per descrivervi. Ecco, ottimizzate questi contenuti come se fossero le uniche parole che avete a disposizione. 3. Siate empatici col personale: il personale vi rappresenta... dovete conoscere i vostri collaboratori ed entrare in sintonia con loro. Date al vostro staff la possibilità di decidere. Date loro responsabilità. Analizzate cosa scrivono sulle recensioni per capire cosa va e cosa non va. Parlate con loro e imparate a capirli. 4. Abbracciate il vostro territorio, valorizzatelo: “La gente viene in Italia per i luoghi straordinari, non per i suoi grattacieli. E il vostro compito è quello di valorizzarli come e quanto il vostro hotel”. 5. Assicuratevi che il wi-fi sia efficiente e veloce: fate in modo che tutto faccia sentire il cliente confortevole, come i letti, la luce, l’ambiente. Fate in modo che tutto sia “instagrammabile”. 6. Ricordate che il vostro ristorante è il vostro cuore: conquistate la gola e conquisterete il cuore dei vostri clienti. Valorizzate i prodotti e i vini locali. Questo favorisce lo storytelling più di ogni altra cosa. 7. Mobile wallet: presto le carte di credito saranno andate e i soldi anche. La gente vorrà pagare con il telefonino. Rendetelo possibile anche nel vostro hotel. 8. Sfruttate i big data che avete a disposizione. 9. Riesaminate le strategie di revenue management: ricordate che le revenue non dipendono solo dalle camere ed è importante valorizzare ogni aspetto della struttura e monetizzare ogni servizio, come il ristorante e la SPA. 10. Sorprendete le persone: “siamo nel business dei ricordi”. Le persone vogliono raccogliere bei ricordi. Dateglieli!
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IL BORSINO DELLE CATENE Starwood Hotels & Resorts Worldwide (NYSE)
Accor Hotels (Bourse de Paris)
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Intercontinental Hotels Group (NYSE)
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Hilton Worldwide (NYSE) $23,00
$40,00
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Choice Hotels International (NYSE)
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Hyatt Hotels (NYSE)
$54,00
$50,00
52,00
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50,00
46,00 44,00
48,00
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46,00
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Morgans Hotel Group (Nasdaq)
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Millennium & Copthorne (London Stock Exchange)
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NH Hoteles (Bolsa Madrid)
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MeliĂĄ Hotels International (Bolsa Madrid) E12,50
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Italian Hotel Monitor© Il 2015 si chiude con una lievissima ripresa del movimento d’affari che, seppur non entusiasmante, garantisce comunque una prosecuzione del trend iniziato a fine 2013. Il settore alberghiero italiano chiude l’anno con una piccola crescita (+0,9) degli indici di occupazione camere (R.O.) e un più marcato aumento dei prezzi (+2,4%). Le performance migliori le fanno registrare come sempre i grandi centri urbani, quelli attivi tutto l’anno e capaci di attrarre sia il movimento leisure legato all’arte e cultura che quello business. Le migliori città: Milano, Venezia e Roma, tutte con segno più rispetto allo scorso anno, sia per occupazione camere che per prezzo medio giornaliero (ADR). l bilancio dell’anno da poco concluso presenta per gli alberghi italiani numeri complessivi in crescita, con un andamento però disomogeneo tra le varie città oggetto di monitoraggio. Le città capoluogo divaricano soprattutto a livello di prezzi: in 20 città si rileva un incremento, mentre in 25 su 45 il sondaggio indica tariffe medie più “leggere” rispetto al 2014. Discorso diverso per la R.O. che risulta in crescita in ben 36 città, un dato che fa chiaramente presupporre la scelta strategica di molti albergatori: maggiore flessibilità delle tariffe pur di mantenere un elevato tasso di occupazione. L’elasticità dei prezzi, spesso tendente verso il basso, è chiaramente dovuta alla crescente competizione tra strutture accentuata dalla progressiva presa di potere sul mercato delle Online Travel Agency (OTA). A questo va aggiunta la comparsa sul mercato di un altro competitor dotato di “armi non convenzionali”: Airbnb, la piattaforma che vende alloggi privati in tutto il mondo che ha nell’Italia il suo terzo mercato con addirittura oltre 150 mila alloggi offerti, il 99% in più dell’anno precedente. Nonostante queste “avversità”, le 45 città capoluogo monitorate da Italian Hotel Monitor registrano una “ripresina” per il terzo anno consecutivo. In un’alternanza di flessioni ed incrementi di performance, lo scenario complessivo vede emergere positivamente Milano che grazie ad un evento come EXPO registra +2 punti di R.O. e addirittura un +11,1% di prezzo medio. Bene anche Venezia (+0,4 di R.O. e +3,1% di prezzo medio), Perugia (+2,1 di R.O. e +1,4% di prezzo medio), Como (+0,9 di R.O e +1,2% di prezzo medio) e Roma (+0,3 di R.O e +1,2% di prezzo medio). A consuntivo si evidenzia dunque un ulteriore leggero passo in avanti per il sistema alberghiero italiano che migliora la Room Occupancy annuale nell’80% dei capoluoghi di provincia monitorati, con 20 città (2 in più dello scorso anno e 4 in più del 2013) nelle quali è stata superata la soglia “psicologica” del 60% di occupazione camere, sinonimo di “solidità gestionale”. Firenze con il 74,4%, Roma con il 72,4% e Milano con il 71,7% sono le uniche città a superare la media del
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70% di R.O.. Si avvicina Venezia con il 69,7% di occupazione. Nel 2015 si riducono a 3 le città (erano 8 nel 2014) nelle quali l’occupazione camere si attesta al di sotto del 50%. Per quanto riguarda il prezzo medio camera (a quota 113,06 euro su base nazionale), la città più “cara” rimane Venezia con 152,11 euro (+3,1% rispetto al 2014), seguita da Milano (140,26 euro, +11,1% sul 2014), Firenze (124,10 euro, +0,2%), Roma (118,95 euro, +1,2%), Como (110,88 euro, +1,2%) e Torino (108,43 euro, ma –1,7%).
Analizzando le diverse tipologie aIberghiere, IHM evidenzia che • gli hotel di lusso (5 stelle e 5 stelle L) migliorano ulteriormente la loro performance con +1,5 punti di occupazione camere e tariffe in crescita del +2,5%; • la fascia Upscale (4 stelle) continua la ripresa, con +0,9 punti di occupazione camere ed un incremento dei prezzi del 2,4%; • le strutture Midscale (3 stelle) continuano a evidenziare le difficoltà in fatto di tariffe (-0,5%), compensate parzialmente dalla crescita di +0,7 punti del tasso di occupazione;
Le prospettive per il 2016 Secondo gli operatori storicamente aderenti a IHM, le prospettive per il 2016 sono positive. La previsione si basa sulla lenta ma graduale ripresa economica e sulla assenza di minacce terroristiche immediate. Si lamenta l’eccessiva dipendenza dalle OTA che diventano ogni anno più potenti ed aggressive. L’aumento dei prezzi medi non è sufficiente per tamponare le imposte che gravano sulla proprietà e minacciano la remuneratività aziendale. Si prevede un aumento di domanda internazionale e un leggero aumento dei prezzi di alloggio. Il miglioramento previsto dell’occupazione camere negli hotel dei grandi poli turistici riguarda in particolar modo le città più ricche di eventi che attirano il turismo internazionale leisure.
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REPORT ITALIAN HOTEL MONITOR - GEN-DIC 2015 Occupazione e Prezzo per Città Città
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TORINO GENOVA MILANO COMO BRESCIA BERGAMO PARMA REGGIO EMILIA MODENA TRENTO BOLZANO VENEZIA VERONA VICENZA PADOVA TREVISO UDINE TRIESTE FERRARA BOLOGNA RAVENNA RIMINI REP. SAN MARINO FIRENZE PISA SIENA ANCONA PESARO PERUGIA ROMA VITERBO LATINA RIETI PESCARA NAPOLI BARI FOGGIA TARANTO POTENZA REGGIO CALABRIA PALERMO MESSINA CATANIA CAGLIARI SASSARI TOTALE ITALIA
Zoom sulle città Top Ten
Occupazione % Camere Gen-Dic Gen-Dic Var 2015 2014 15/14
62,0 65,4 71,7 62,6 48,3 65,7 60,6 52,3 53,5 56,3 62,6 69,7 61,1 54,1 61,8 57,0 57,1 61,9 54,6 60,0 61,8 63,7 58,0 74,4 63,7 65,6 59,1 59,9 51,4 72,4 50,6 50,5 50,4 54,7 67,6 58,0 44,5 53,3 45,9 50,0 60,8 55,1 61,5 59,2 54,7 67,0
61,7 65,5 69,7 61,7 45,4 64,1 58,2 51,3 52,1 56,4 60,9 69,3 59,8 52,7 60,1 57,1 55,5 60,5 51,4 58,3 62,2 62,8 56,7 75,0 62,6 66,5 58,1 59,4 49,3 72,1 48,5 48,8 49,4 53,5 64,6 57,3 46,1 54,0 43,9 47,7 60,3 53,6 60,4 59,7 54,6 66,1
0,3 -0,1 2,0 0,9 2,9 1,6 2,4 1,0 1,4 -0,1 1,7 0,4 1,3 1,4 1,7 -0,1 1,6 1,4 3,2 1,7 -0,4 0,9 1,3 -0,6 1,1 -0,9 1,0 0,5 2,1 0,3 2,1 1,7 1,0 1,2 3,0 0,7 -1,6 -0,7 2,0 2,3 0,5 1,5 1,1 -0,5 0,1 0,9
Gen-Dic 2015
Prezzo Medio Gen-Dic Var 2014 15/14
108,43 99,58 140,26 110,88 85,82 90,60 87,69 84,03 85,08 87,22 85,64 152,11 94,38 84,87 85,16 85,04 87,01 89,96 90,00 96,78 85,86 88,40 86,42 124,10 88,11 96,72 84,41 84,18 87,62 118,95 84,13 83,92 82,90 85,94 100,39 87,18 82,64 82,72 81,02 83,75 90,74 83,81 91,06 85,27 84,23 113,06
110,27 96,34 126,27 109,52 85,63 90,19 90,43 84,92 86,99 88,75 87,59 147,56 96,39 85,81 85,34 84,82 86,75 91,68 92,09 96,63 87,15 88,15 73,03 123,81 88,40 97,23 85,29 83,61 86,39 117,56 84,52 85,28 82,65 87,35 102,39 88,22 83,39 75,28 80,55 84,22 90,52 84,84 89,56 88,87 85,45 110,37
-1,7% 3,4% 11,1% 1,2% 0,2% 0,5% -3,0% -1,0% -2,2% -1,7% -2,2% 3,1% -2,1% -1,1% -0,2% 0,3% 0,3% -1,9% -2,3% 0,2% -1,5% 0,3% 18,3% 0,2% -0,3% -0,5% -1,0% 0,7% 1,4% 1,2% -0,5% -1,6% 0,3% -1,6% -2,0% -1,2% -0,9% 9,9% 0,6% -0,6% 0,2% -1,2% 1,7% -4,1% -1,4% 2,4%
Occupazione % Camere Luxury Upscale Midscale
Città
VENEZIA MILANO FIRENZE ROMA TORINO NAPOLI GENOVA BOLOGNA VERONA BARI TOTALE ITALIA
Città
67,6 65,1 67,2 67,2 66,9
Luxury
VENEZIA MILANO FIRENZE ROMA TORINO NAPOLI GENOVA BOLOGNA VERONA BARI TOTALE ITALIA
424,67 332,71 387,38 311,77 349,34
69,7 71,7 74,4 72,4 62,0 67,6 65,4 60,0 61,1 58,0 67,0
66,8 69,4 69,7 71,2 57,2 64,8 63,4 61,2 60,6 57,4 62,6
Prezzo Medio Upscale Midscale
152,11 140,26 124,10 118,95 108,43 100,39 99,58 96,78 94,38 87,18 113,06
90,58 71,98 61,28 66,33 56,68 56,00 54,10 64,64 57,48 54,46 57,99
Occupazione e Prezzo per Tipologia Tipologia
Luxury Upscale Midscale
Tipologia
Luxury Upscale Midscale
Gen-Dic 2015
Occupazione Camere Gen-Dic Var 201A 15/14
66,9 67,0 62,6
65,4 66,1 61,9
1,5 0,9 0,7
Gen-Dic 2015
Prezzo medio Gen-Dic Var 201A 15/14
349,34 113,06 57,99
340,68 110,37 58,30
Fonte: Italian Hotel Monitor - Trademark Italia
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2,5% 2,4% -0,5%
5 Hotel & Finanza 3 2016_Layout 1 29/03/16 13.45 Pagina 24
Breaking news Gennaio con il segno + per gli hotel europei Buono l’inizio anno per il mercato europeo che, rispetto allo stesso periodo del 2015, ha registrato un aumento dell’1,4% di occupazione, con una crescita dell’1,5% del prezzo medio giornaliero. A rivelarlo è il report STR. In particolare, a mostrare segnali di ripresa nel mese di gennaio, dopo il calo determinato dagli attacchi terroristici di novembre a Parigi, è il Belgio con un aumento dell’ADR pari al 3,1% (97.34 euro) e del RevPar pari allo 0,9% (54.04 euro). Soddisfacenti anche le performance del mercato russo – la debolezza del rublo, secondo gli analisti, avrebbe favorito un incremento della domanda interna – dove si segnalano ben tre “più”: +2,0% di occupazione, +11,0% nell’ADR e +13,2% del RevPAR. In calo invece i dati della Svizzera: occupazione -1,7%, ADR -3,3% e RevPAR -4,9%. L’occupazione è diminuita anche in Turchia, a causa dei problemi di sicurezza legati ai recenti attacchi terroristici, calo compensato, però, dalla crescita a due cifre dell’ ADR (+10,0%) e del RevPar (+3,2%). In aumento, invece, tutti i tre indici nelle piazze di Budapest (con un +1,8% dell’occupazione, +6,3% dell’ADR e un +8,3% del RevPAR), e di Dublino (+7,3% di occupazione, +19,4% ADR e +28,0% del RevPAR), mentre Belgrado ha registrato un sostanziale aumento in occupazione (+55,2%) e nel RevPAR (+31,0%) ma un calo dell’ADR pari al 15,6%.
Primo InterContinental in Bulgaria InterContinental Hotels Group (IHG) ha annunciato l’apertura del primo hotel del brand in Bulgaria: L’Inter Continental Sofia. L’albergo opererà nell’ambito di un accordo di gestione con InterHotel Grand - Hotel Sofia AD. La struttura preesistente – la cui apertura con il brand di lusso è prevista nel 2017 – sarà soggetta ad un accurato restyling per adeguarsi agli alti standard della Catena InterContinental e offrirà 182 camere, un moderno conference center con 7 sale meeting, un lobby bar, una spa con centro fitness e un roof restaurant con vista sulla principale piazza. A 20 minuti dall’aeroporto internazionale di Sofia, situato nel cuore della città – di fronte alla Cattedrale Alexandar Nevski – l’InterContinental So-
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fia sarà walking distance dalle principali attrattive della destinazione, tra cui il Teatro Nazionale, le vie dello shopping e i ristoranti più trendy. Con 184 hotel in tutto il mondo e 52 di prossima apertura, IHG si conferma marchio leader nel segmento della luxury hospitality con un carnet di premi importanti tra cui il titolo, conquistato per sei anni consecutivi, di migliore catena alberghiera al mondo di World Travel Awards. Attualmente, in Europa, il brand conta 32 strutture esistente e 5 in cantiere.
Apre nel cuore dell’Aia The Hague Marriott Hotel Dopo quattro mesi di lavori, The Hague Hotel Marriott International apre i battenti nella capitale diplomatica olandese con 306 camere e suite arredate nel tipico stile della costa ed eleganti spazi dinamici dove rilassarsi, lavorare e socializzare. Per eventi esclusivi è a disposizione anche una magnifica terrazza giardino. Diverse e tutte di qualità le proposte ristorative, tra cui quella del ristorante Galleria con menù internazionale. Completano l’offerta, l’Executive Lounge al nono piano con spettacolare vista panoramica sul mare, il Cocktail bar aperto tutto il giorno e servizi eccellenti per viaggiatori d’affari e aziende che qui trovano spazi riunioni flessibili ed eleganti, tra cui una sala plenaria multifunzionale in grado di accogliere fino a 700 persone. L’hotel è dotato, infine, di una palestra e di un servizio di noleggio biciclette.
Le Méridien Visconti Rome inaugurato entro l’anno Starwood Hotels & Resorts Worldwide ha recentemente annunciato l’apertura, entro l’anno, de Le Méridien Visconti Roma. Di proprietà e gestito dal Gruppo Toti, Le Méridien Visconti di Roma sarà totalmente rinnovato e segnerà l’ingresso del marchio Le Méridien in una piazza, quella romana, che per la catena è assolutamente strategica. Situato nel quartiere di Prati, vicino al Vaticano, a Castel Sant ‘Angelo e a breve distanza da una delle principali strade dello shopping romano, Via Cola di Rienzo, l’hotel si trova anche a pochi passi da Piazza di Spagna, Piazza del Popolo, Villa Borghese, Piazza Navona e il Pantheon. «Siamo certi che la collaborazione con Starwood, brand noto per la sua grande esperienza e capacità, rafforzerà il nostro know-how nel campo della gestione alberghiera», ha detto
Pierluigi Toti, Presidente della Silvano Toti S.p.A., «Le Méridien Visconti Roma diventerà un esempio trainante per il settore alberghiero di Roma, comparto fondamentale per la ripresa economica del nostro Paese». Gli ospiti potranno sperimentare servizi di firma del marchio parigino, tra cui Le Méridien Hub, una reinterpretazione innovativa del tradizionale lobby dell’hotel concepito come spazio esperienziale dove socializzare e rilassarsi, mentre al Latitude Bar, oltre a sorseggiare il caffé del partner storico Illy, potranno fare spuntini e aperitivi anche di notte. Le camere saranno 240, aggiornate in chiave moderna e funzionale sia nelle tecnologie sia negli spazi in modo da consentire anche il massimo comfort per il lavoro, mentre, per eventi e cocktail, ci sarà anche la magnifica terrazza panoramica. A disposizione infine una palestra attrezzata con i migliori macchinari per il fitness. Starwood è presente in Italia con 23 alberghi dei brand St. Regis, The Luxury Collection, Sheraton, Westin e Four Points by Sheraton. Le Méridien Visconti sarà il quinto hotel Starwood di Roma, oltre al The St. Regis Rome, The Westin Excelsior Rome, Sheraton Roma Hotel & Conference Center e Sheraton Golf Parco de’ Medici.
Villa Pliniana, nuova luxury location sul Lago di Como Sereno Alberghi ha annunciato l’acquisto di Villa Pliniana, lussuosa location situata a Torno, in un palazzo del sedicesimo secolo, immerso in 18 acri di verde lungo le sponde del lago di Como. L’hotel offre 19 camere gioiello ed eleganti sale per eventi esclusivi. «Siamo entusiasti di aggiungere Villa Pliniana al vicino “Sereno Lago di Como”», ha dichiarato Luis Contreras, proprietario di Sereno Hotels, «Gli ospiti avranno così la possibilità di scegliere tra una location di grande pregio storico artistico e una moderna, entrambe, lussuose e di grande appeal». Per il design, Sereno Hotels si è avvalso della collaborazione di Patricia Urquiola che ha sapientemente mantenuto inalterato il fascino storico, combinandolo con i più elevati standard di comfort. All’interno della dimora, si possono ammirare affreschi, boisieries, terrazzos e caminetti, ma soprattutto, il fiore all’occhiello, il pianoforte al quale Gioachino Rossini compose l’Opera Tancredi nel 1813 e che, da allora, non è mai stato cambiato di posto.
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COVER STORY
Dinamismo e collaborazione
per un servizio al top
Consorzio Seaman integra servizi di house keeping con professionalità di alto profilo, proponendosi come partner affidabile anche nella gestione alberghiera
✒Cristina Chiarotti Nato nel 2013 dall’incontro di professionalità diverse e qualificate nel mondo dell’outsourcing alberghiero, il Consorzio Seaman è una realtà sempre in crescita e dinamicamente competitiva su territorio nazionale. Con un portfolio di circa 20 società consorziate in continuo aumento e quasi mille dipendenti in pianta stabile presso le strutture seguite, l’azienda sta in poco tempo raccogliendo i frutti di una sapiente miscela di proposte e servizi, estremamente personalizzate.
Esperienze decennali al servizio del cliente «Esternalizzare i servizi non vuol dire escluderli dalla gestione di una struttura, in particolare quella alberghiera», ci rac-
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conta Alessandro Cetti, general manager del Consorzio, «anzi, il rapporto di lavoro più efficiente e costruttivo lo stiamo realizzando con quelle realtà che ci permettono un costante up grade delle problematiche giornaliere. Grazie alla varietà dei servizi offerti dalla nostra azienda, siamo in grado di eseguire lavori di diversa tipologia a prezzi adeguati per ogni tipo di clienti all’interno degli alberghi, tra cui l’allestimento e la pulizia camere, la pulizia e la sanificazione dei bagni e, più in generale, degli ambenti comuni, oltre a servizi di reception e prime colazioni, nonché di manutenzione di giardini e zone esterne. Consorzio Seaman è nato dalla fusione di esperienze decennali nel campo, matura-
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COVER STORY
te nei settori dei servizi alle imprese e nei servizi di supporto gestione integrata di strutture pubbliche e private. Insieme agli altri tre soci fondatori, Andrea Coccia, Sergio Rondina e Amedeo Farina, la società dà oggi, alla clientela, l’opportunità di usufruire di servizi a 360° in ogni settore dell’housekeeping, con una modalità che abbatte i costi e ne moltiplica la buona gestione».
Programmi personalizzati, servizio ineccepibile Il Consorzio Seaman, grazie all’impiego di risorse umane qualificate, all’efficienza, alla flessibilità organizzativa e all’utilizzo di risorse strumentali d’avanguardia, può proporre ai propri clienti programmi personalizzati e ben calibrati sulle specifiche esigenze. «In questi anni», continua Alessandro Cetti, «abbiamo acquisito esperienza nel settore alberghiero collaborando con grandi strutture. La nostra dinamicità ci permette di essere un partner affidabile nella consulenza della gestione dell’hotel, sia ordinaria che legata ad eventi particolari, fino ad assicurare una gestione in completa autonomia, spesso con un nostro referente in struttura che ne garantisce periodicamente l’alto livello di qualità in ogni momento. Per questo abbiamo studiato una strategia di formazione che ci permette di attingere a mol-
teplici profili professionali in massima sicurezza, garantendo un servizio ineccepibile. Il nostro ufficio selezione personale può proporre pacchetti di formazione da una settimana a due mesi per le figure quadro, come direttori vendite o general manager, che prevedono dove necessario anche una fase di affiancamento. Tenga presente che, a differenza di altri, da noi non c’è obbligo di iscrizione».
Sopra, Alessandro Cetti, general manager del Consorzio Seaman. L’azienda offre servizi di alto livello a grandi strutture alberghiere
Global Service «Il nostro intento», conferma Cetti, «è offrire, sia a enti pubblici che privati e, più di recente, a grandi strutture alberghiere, una varietà di servizi di alto livello a costi competitivi e in tempi davvero ristretti. Siamo tutti professionisti con un back-
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COVER STORY ConSorzio SEaman in numEri Ecco i numeri del Consorzio Seaman:
2013 20
anno di costituzione
20.000,000
fatturato del gruppo in euro
1000
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ground nel settore molto forte, un capitale di esperienze preziose che, messo insieme, sta davvero facendo la differenza. L’idea del consorzio è nata, infatti, per rispondere alle evoluzioni imposte da un mercato dinamico e profondamente cambiato rispetto al passato. L’obiettivo di fondo del Consorzio è quello di offrire un
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dipendenti in forza stabile
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dipendenti addetti alla logistica interna
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ispettori della qualità in tutta Italia
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Consorzio Seaman propone strategie di formazione per molteplici profili professionali, garantendo un servizio ineccepibile
società consorziate in continuo aumento
legali dello studio interno
“global service”, liberando il committente dal doversi affidare a più ditte e offrendo la trasparenza del rapporto con un unico interlocutore dotato di una organizzazione multifunzionale. L’esperienza e il know-how tecnologico, le capacità professionale e l’operare in sinergia caratterizzano il nostro approccio come un prezioso mosaico di preparazione tecnica e amministrativa, capace di assumere il ruolo di interlocutore esclusivo e risolutore di ogni incombenza del committente». Grazie alla vastità dei servizi offerti dal Consorzio Seaman, l’azienda è in grado di portare a termine ogni tipologia di gestione, dalle strutture più piccole a quelle più complesse, tutto con un alto rapporto qualità prezzo e con un positivo feed back di gradimento da parte della clientela. ■
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Attrazione Profonda MILANO • GENOVA • TORINO • VENEZIA • FIRENZE • ROMA • NAPOLI • COSTA SMERALDA • COSTA AZZURRA • GINEVRA • FRANCOFORTE • BERLINO
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XXI EDIZIONE
Premio
Excellent 2016
o t n e m i c Il Riconosl Turismo a o n a i l a it
e g a t r o p e r Il
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REPORTAGE PREMIO EXCELLENT 2016
L’eccellenza del turismo pronta ad accogliere la sfida del dopo Expo Consegnati, lo scorso febbraio a Milano, i Premi Excellent 2016. Unanime il motto delle 12 personalità eccellenti che hanno ricevuto il riconoscimento per la valorizzazione del brand Italia: “andiamo oltre Expo e continuiamo a promuovere le capacità uniche di accoglienza del nostro Paese”
✒Davide Deponti Come sta il turismo italiano? “Bene, grazie, anche se potrebbe andare meglio...”. Questo, in estrema sintesi, il senso delle dichiarazioni rilasciate dalle grandi personalità del settore che, lo scorso 12 febbraio, all’Hotel Principe di Savoia di Milano, hanno ricevuto il Premio Excellent, riconoscimento che da 21 anni gratifica chi, nel proprio ambito, si adopera per valorizzare e promuovere il brand Italia nel mondo. Quest’anno sono stati premiati, oltre ai principali esponenti dell’industria turisti-
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co alberghiera, anche prestigiosi nomi del mondo delle istituzioni, della cultura e dell’imprenditoria, come il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, il Sindaco di Milano (città di Expo 2015) Giuliano Pisapia, il giornalista e scrittore Gennaro Sangiuliano, l’imprenditore Giuseppe Statuto e il Presidente del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo di Vinci, Giuliano Urbani. Novità di questa edizione, il premio alla solidarietà conferito a Padre Maurizio Annoni, Presidente dell’Associazione Opera di
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REPORTAGE PREMIO EXCELLENT 2016
In apertura, il pianista Giuseppe Scagliola. Qui a fianco, da sinistra, Ezio Indiani, gm Hotel Principe di Savoia Milano, Mario Mancini, editore Communication Agency, Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attivitĂ culturali e del turismo, Ombrella Fumagalli Carulli, presidente di giuria Premio Excellent
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REPORTAGE PREMIO EXCELLENT 2016
Sopra, Padre Maurizio Annoni, responsabile Opera San Francesco per i Poveri. In basso, da sin. Damiano De Crescenzo, Planetaria Hotels, Giuseppe Mariano, Vestas Hotels & Resorts Lecce, Ezio Indiani, Principe di Savoia Milano, Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, Dario Franceschini, Ivan Artolli, Verdura Resort Sciacca
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San Francesco per i Poveri, a dimostrazione che si può eccellere anche nel fare del bene, e il Bit Award, promosso da Fiera Milano in collaborazione con Communication Agency, andato a Cortina Marketing.
2015 un anno di rilancio Tutti concordi sul fatto che il 2015 sia stato un anno di rilancio, grazie soprattutto a Expo e alla visibilità che ne è derivata
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per il Paese e in particolare per la città di Milano. E tutti concordi nel pensare che, adesso, non bisogna dormire sugli allori, anzi. Proprio questo è il momento giusto per insistere, a tutti i livelli – economico, politico, sociale, imprenditoriale... – e per far crescere un’industria, quella turistica, che nel prossimo futuro sarà sempre più determinante per la crescita e lo sviluppo di tutto il Paese. Come dimostrano anche i dati recentemente elaborati da Trademark Italia, secondo i quali l’importanza sempre più strategica del settore dell’accoglienza per l’economia nazionale è testimoniata dalla presenza di 7 milioni e 950mila posti letto (tra hotel e strutture ricettive di vario genere) che attualmente generano un giro d’affari diretto di 103 miliardi di euro, pari al 6,7% del PIL, alimentato al 67% dai flussi turistici interni e al 33% da quelli internazionali. Senza contare che, oggi, il comparto dei viaggi e delle vacanze nella sua interezza genera un volume d’affari da capogiro e pari a 165 miliardi di euro. Tanto che su 100 euro prodotti dal Paese, circa 11 sono attribuibili a quella filiera turistica che dà occupazione a 2 milioni e 600mila persone, ovvero al 12% della forza lavoro italiana totale.
Accoglienza metafora del presente Dire che il turismo è oggi asset strategico di un’Italia ricca di eccellenze di tanti tipi,
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REPORTAGE PREMIO EXCELLENT 2016
insomma, corrisponde a verità. E lo testimoniano, con la loro opera e il loro spessore umano e imprenditoriale, anche i vincitori di questa ventunesima edizione, scelti come sempre da una qualificata giuria presieduta dalla professoressa Ombretta Fumagalli Carulli. Ma è altrettanto vero che le sfide che si profilano all’orizzonte futuro sono sempre più impegnative e richiedono un sforzo ancora più partecipe e congiunto che non può prescindere anche da un impegno etico. «Quando parliamo di turismo», dice Padre Maurizio Annoni, parliamo di persone che si muovono per incontrare popoli diversi, scoprire nuovi luoghi e culture. Nei fatti però questo non è sempre così. Basta guardare cosa sta accadendo ai nostri giorni. In Italia e in Europa arrivano sempre più persone in fuga dai loro Paesi, mosse dal desiderio di trovare rifugio da situazioni difficili. Un esodo che riguarda l’intera umanità, perché non c’è destino di un popolo che non sia legato al destino di un altro popolo. La stessa Esposizione Universale ha scelto come tema una riflessione corale sul futuro del pianeta e dell’uomo, ricordando, in particolare, le persone meno fortunate. Milano ha risposto bene e, personalmente, non posso che rallegrarmi di questa opportunità di conoscenza reciproca e di relazione tra i popoli. Come diceva Papa Giovanni Paolo II “chi va in giro per il mondo deve avere gli occhi capaci di vedere le realtà più disagiate e anche la volontà di contribuire a cambiarle”. Tante volte quelle realtà che incontriamo nei Paesi che visitiamo come turisti, le rincontriamo qui, vissute in modo drammatico. Che il turismo ci aiuti, allora, a sensibilizzarci e renderci migliori anche verso gli altri».
Fare cultura significa fare turismo Turismo e cultura sono il filone d’oro dell’Italia, da riscoprire oggi anche in chiave business, come dice il ministro Dario Franceschini, premiato per aver dato nuova linfa a questo binomio in Italia. «Il nostro paese vanta una serie di location “naturali” e storiche uniche al mondo, attraenti non solo per le vacanze ma anche per eventi, congressi e incentive: dai piccoli borghi alle città d’arte, fino alle grandi metropoli, l’offerta di qualità non manca.
Così come non manca l’apprezzamento dall’estero. Dalle ultime ricerche emerge che la maggioranza dei turisti internazionali, alla domanda “quale è il Paese che vorresti visitare?” risponde l’Italia. Grazie anche a Expo, la città di Milano, nel 2015, si è qualificata in pole position nelle classifiche delle mete turistiche e culturali più appealing del mondo. Ma occorre che l’offerta, per accogliere i grandi flussi – e quindi anche quelli derivanti dal comparto Mice – si organizzi sempre meglio, attraverso una strategia di valorizzazione e promozione integrata, e che si continui a investire nei servizi e nelle infrastrutture. L’auspicio, che per noi deve essere una certezza, è che la crescita iniziata nel 2015, continui nei prossimi anni, a beneficio dell’intera economia del Paese».
Principe di Savoia Milano. Welcome desk Premio Excellent
Milano esempio per il Paese Come Franceschini, anche il Sindaco uscente di Milano, Giuliano Pisapia cre-
IL MOVIMENTO TURISTICO IN ITALIA (Numeri in .000) ITALIANI Arrivi Presenze
ALBERGHIERO EXTRALBERGHIERO TOTALE
43.500 11.400 54.900
127.600 63.400 191.000
Arrivi
STRANIERI Presenze
40.800 10.900 51.700
127.400 59.400 186.800
TOTALE Arrivi Presenze
84.300 22.300 106.600
255.000 122.800 377.800
(Elaborazioni e stime Trademark Italia)
DISTRIBUZIONE DEL MOVIMENTO PER TIPO DI LOCALITÀ Destinazione
Quota %
MARE CITTÀ D’ARTE E CULTURA MONTAGNA LAGHI TERME COLLINA ALTRE LOCALITÀ
30% 27% 12% 8% 3% 4% 16%
(Elaborazioni e stime Trademark Italia)
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REPORTAGE PREMIO EXCELLENT 2016
Da sin. Mario Mancini, Ombrella Fumagalli Carulli, padre Maurizio Annoni, Achille Lineo Colombo Clerici, presidente Assoedilizia e Istituto Europa-Asia, Dario Franceschini. Sotto, la conduttrice Tessa Gelisio con lo chef Fabrizio Cadei e la brigata di cucina del Principe di Savoia Milano
de nel futuro dell’Italia e, in particolare, in quello di Milano città che è entrata a pieno titolo nel novero delle grandi capitali internazionali, come destinazione da vivere, non solo in chiave business ma anche leisure, meta di tanti turismi complementari, tutti di qualità: da quello culturale a quello business e dello shopping. «L’appeal di Milano», dice Pisapia, «proseguirà grazie anche a una serie di iniziative culturali e non solo, di altissimo livello, come la XXI Triennale intitolata “Design after design” che attirerà di nuovo, a Milano, turisti da ogni paese. E che la città abbia una vocazione worldwide lo dimostra anche il fatto che oggi ospita il maggior numero di Consolati al mondo, battendo addirittura New York!». Allo stesso modo la pensa Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano, che ha ritirato il premio per il Presidente Giuliano Urbani: «L’anno appena concluso è stato straordinario: al Museo abbiamo avuto un incremento di presenze del
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27%. Presenze che Milano ha saputo accogliere bene, grazie all’alto livello della sua ospitalità». Concetti che riconferma anche Carlo Gallia, Head of Asset Management del Gruppo Statuto, ritirando il premio assegnato al Presidente Giuseppe Statuto. «Per l’ospitalità d’alta gamma Expo è stata un’inaspettata iniezione di vitalità. Quasi nessuno si attendeva l’incremento che c’è stato e soprattutto il livello di gradimento: il turismo d’elite ha riconosciuto in Milano il “place to be” del 2015, molto apprezzato anche dai giovani, per via del nuovo skyline urbano sviluppatosi tra Brera e piazza Gae Aulenti e per i numerosi eventi culturali. Da sottolineare che la durata dei soggiorni in città è cresciuta, raggiungendo una media di due /tre giorni, prospettiva, quest’ultima, interessante per tutti».
Aprirsi al turismo, aprirsi al mondo Milano aperta al mondo e il mondo presente a Milano. «Oggi i flussi di turismo sono globali e vanno scrutati con cura», dice Gennaro Sangiuliano, giornalista, scrittore e vicedirettore del TG1, recentemente autore di un bestseller dedicato a Putin. «Il futuro della Russia in Europa, per esempio, si può declinare anche in un’ottica turistica. Oggi la Russia è un Paese in crescita che si è fatto carico con orgoglio del compito di portare avanti tutta una serie di valori che appartengono tradizionalmente al mondo occidentale. Mai dimenticare, infatti, che la Russia è Europa e che i russi amano molto l’Italia dal punto di vista turistico, sia come imprenditori - basti pensare agli investimenti fatti per riqualificare l’offerta in desti-
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nazioni importanti come la Riviera Romagnola, la Versilia e la Calabria sia come turisti big spender. Lo stesso Putin è stato artefice di questa rinascita avendo contribuito con la sua politica a creare un nuovo ceto medio economico, con buona capacità di spesa e in espansione: attualmente i russi sono 200 milioni e rappresentano un target interessante per la nostra economia». Una visione internazionale del turismo è anche quella di un altro “Eccellente 2016”, Alessandro Rosso, titolare di Town House Hotels e di Alessandro Rosso Group, che dichiara di aver quasi raddoppiato il fatturato nel 2015, annunciando grandi progetti per il futuro: «La nostra azienda lavorerà anche per gli Expo futuri: siamo già ad Antalya e presto lavoreremo per Astana e Shanghai. Senza dimenticarci dell’Italia, dove, nel settore delle convention e degli incentive e in generale del business travel, stiamo notato rassicuranti segnali di ripresa. L’auspicio è tornare, nei prossimi tre anni, ai risultati eccezionali del 2007». L’onda lunga di Expo è arrivata anche fino a Cortina come dichiara Valerio Tabacchi, amministratore di Cortina Marketing premiato col Bit Award, «il bilancio è buono e non solo per noi, che già eravamo un’eccellenza del turismo montano, ma anche per tutti gli altri operatori del settore che hanno potuto dimostrare che l’Italia, come “sistema Paese” funziona». Anche per Cortina, dunque, prova superata, che fa presagire successi futuri: «a breve», ricorda Tabacchi, «ci sarà la corsa per l’assegnazione dei Mondiali di Sci».
Qualità dell’offerta, sigillo sul futuro Una cultura del lavoro e dell’accoglienza che premi chi si impegna seriamente: questa è la sfida con la quale sempre più si dovranno confrontare, domani, gli imprenditori dell’ospitalità. A sostenerlo è Guido Della Frera, Presidente GDF Group, che dice: «Expo è stata la dimostrazione pratica che l’Italia, se si attiva e si dà da fare nel modo giusto, può attrarre non solo tantissimi turisti ma anche importanti investitori internazionali. Adesso occorre che anche la politica tuteli e incentivi maggiormente chi, facendo impresa nell’ospitalità, contribuisce a far
crescere il Pil dell’Italia. Per il 2016 siamo ottimisti e ci aspettiamo, in particolare, una ripresa del Mice». Positive anche le previsioni di Paolo De Santis, titolare del Gruppo Meta SpA: «Expo ha lasciato al Paese un’offerta alberghiera più ricca, sia in numero che in qualità delle strutture. Ora bisogna non fermarsi e continuare ad evolversi per stare al passo con un mercato che sarà sempre più fluido ed esigente nelle richieste». Puntare alla qualità è anche la strategia di Antonella Ferro, AD Gruppo Ferro e General Manager Courtyard by Marriott Rome Central Park: «Per la Capitale, Expo è stata un’ulteriore opportunità di farsi conoscere e apprezzare nel mondo anche per l’alto livello dell’accoglienza», dice Ferro, «la crisi non è ancora passata, ma, dopo l’Esposizione Universale, si può e si deve guardare al futuro con rinnovata fiducia». E qualche turista in più, Expo l’ha portato anche in Sicilia, come conferma Ivan Artolli, Managing Director del Verdura Resort Golf & Spa, sottolineando l’importanza di continuare a puntare su un target di alto livello come quello del turismo business, facendo sistema. «Noi imprenditori dell’accoglienza dobbiamo fare squadra con l’obiettivo di valorizzare le risorse che abbiamo in un’ottica di innovazione e miglioramento continuo dell’offerta turistico alberghiera che include, anche e soprattutto, le infrastrutture». ■
Champagne cocktail al Principe di Savoia
Gli sponsor
Al successo della serata, svoltasi all’interno della prestigiosa cornice dell’Hotel Principe di Savoia di Milano, ha contribuito un parterre eccellente di aziende come Pedersoli, Simmons, Hotel Volver, Amoretti, Indel B, Necta, Pellegrini, Schönhuber Franchi, EHSI Group, Cantine Santadi, Champagne Marguerite Guyot, Culti, Hotel Photography, MIL, Trademark Italia e il Cavaliere di Gran Croce Achille Lineo Colombo Clerici.
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1 Da sinistra a destra: Maria Carmela Colaiacovo, Direttore Generale Park Hotel ai Cappuccini; Giorgio Palmucci, Presidente Associazione Italiana Confindustria Alberghi ed Elena David, CEO UNA Hotels & Resorts. 2 La squadra Necta, da sin.: Emanuele Bianchi, agente; Roberto Soldani; Responsabile Commerciale Italia; Maurizio Chiecchi; Responsabile Italia; Oliviero Castelli, agente. 3 Da sinistra a destra: Giorgio Palmucci, Presidente Associazione Italiana Confindustria Alberghi; Elena Zanlari, PR Consorzio Parmigiano Reggiano; Maurizio Faroldi, General Manager Hotel Scala Milano. 4 Nelcya e Fabrizio Cantoni di Cc-Tapise e Florence Guyot, titolare Champagne Marguerite Guyot. 5 Alessandra Laterza, Direttore Hotel Capo d’Africa con, da sin, Michele Murano, Revenue Manager; Andrea Delfini, Presidente; Piergiorgio Schirru, Vice Presidente; Giacomo Grossi, Revenue Manager di Blastness. 6 Da sin: Palmiro Noschese, Managing Director Italy at Meliá Hotels Internationals; Daniela Baldelli, Direttore Commerciale Meliá Milano e Meliá Italia; Nicola Terlizzi, General Manager Meliá Milano; Luca Barion, Direttore Meliá Campione; Andrea Giorgi, Resident Manager Me Milan Il Duca; Alessandro Misani, General Manager Me Milan Il Duca; Francesco Ascani, General Manager Gran Meliá Roma; Alessio Previde, Resident Manager Meliá Milano. 7 Isabel De Coninck Cabella; Cristina Rotunno, Carla Polverini, Communication Agency; Alessandro Cabella, General Manager The Waldorf Astoria Rome Cavalieri. 8 Paolo Lorenzoni, General Manager Hotel Gritti Palace Venezia; Carla Polverini, Communication Agency; Daniel Barr, General Manager Grand Hotel Palazzo della Fonte
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1 Pippo Russotti, Director Sales&Marketing Russotti; Cristina Paini, AD LHM Management Company srl; Marco Giovidelli, Sales Manager Ramada Plaza Milano. 2 Justine D’Angelo, Hotel Volver; Pierantonio Pegoraro, Presidente Hotel Volver. 3 Milena Mineo, CEO MIL; Elisabetta Grimaldi, Communication Agency. 4 Pasquale Borghesi, Area Manager; Gerardo Boschi, Direttore Commerciale; Emiliano Giuliani, Area Manager; Roberta Rigoni, Marketing Manager; Michele Crociani, Business Development Manager di Indel B. 5 Simone Argenti, Area Manager; Claudio Crisà , Head of Sales & Field Customer; Ivano Airoldi, Direttore Business; Denise Zanin, Communication & Market Relations Manager di SKY. 6 Patrick Guyot; Florence Guyot, Titolare Maison Marguerite Guyot e Martino Pedersoli, CEO Gruppo Pedersoli. 7 Mario Mancini, Presidente Communication Agency; Raffaele Cani, Direttore Commerciale Cantina di Santadi; Antonello Pilloni, Presidente Cantina di Santadi. 8 Emiliano Giuliani, Area Manager Indel B; Tessa Gelisio, presentatrice televisiva; Gerardo Boschi, Direttore Commerciale Indel B; Andrea Campaner, Direttore Commerciale Simmons Gruppo Industriale Formenti; Fabio Formenti, Presidente Simmons Gruppo Industriale Formenti
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Scopri tutti i protagonisti della serata Excellent nel reportage completo disponibile sul sito www.mastermeeting.it nella sezione Premio Excellent - Fotogallery
La giuria del Premio Ombretta FUMAGALLI CARULLI, Presidente Direttore Istituto Giuridico, Università Cattolica del Sacro Cuore
Magda ANTONIOLI CORIGLIANO Direttore MET (Master in Economia del Turismo), Università Bocconi di Milano
Paolo BISCIONI Hôtelier
Aureliano BONINI Presidente, Trademark Italia
Francesco Saverio BORRELLI Procuratore Generale onorario presso la Corte Suprema di Cassazione
Claudia BUCCELLATI Titolare CB Marketing&Consulting
Paolo CASELLA Professore Ordinario di Diritto Commerciale, Facoltà di Giurisprudenza, Università degli Studi di Milano-Bicocca
Achille Lineo COLOMBO CLERICI Presidente, Istituto Europa-Asia - Presidente, Assoedilizia - Vice Presidente, Confedilizia
Maria Pia D’ANGELLA Director, Deutsche Bank - Deutsche Asset & Wealth Management
Jean Marc DROULERS Imprenditore
Federico FALCK Presidente, Gruppo Falck
Guglielmo GUIDOBONO CAVALCHINI Delegato di Lombardia, Sovrano Militare Ordine di Malta
Ezio INDIANI General Manager, Hotel Principe di Savoia
Mario MANCINI Presidente, Communication Agency Int. Srl.
Clemente MIMUN Direttore Responsabile TG5
Paolo PIRAS Presidente, Acentro Turismo S.p.A. - Presidente, GEBTA (GildEuropean Business Travel Agent)
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Dario Franceschini Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Il turismo è cultura e la cultura è turismo. Un binomio che il ministro Dario Franceschini ha saputo interpretare e valorizzare con nuove strategie, come quella della modernizzazione del sistema museale, per il rilancio del turismo italiano.
Da sin, Francesco Sabatini, Presidente Onorario Accademia della Crusca, Dario Franceschini e Tessa Gelisio
Padre Maurizio Annoni Presidente Associazione Opera di San Francesco per i poveri Ogni giorno la comunità dei frati cappuccini di Milano dona conforto e presta soccorso ai più bisognosi, distribuendo pasti, abiti e mettendo a disposizione docce e assistenza sanitaria. Un gesto quotidiano d’amore cristiano e di solidarietà che dimostra come, anche nell’impegno umanitario, si possa eccellere, umilmente e senza clamori, ma con risultati concreti.
Da sin. Ombretta Fumagalli Carulli, Francesco Saverio Borrelli, Padre Maurizio Annoni
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Ivan Artolli Managing Director Verdura Resort Con 37 anni di esperienza nell’ospitalità di lusso – di cui 16 alla guida di strutture alberghiere della Rocco Forte Hotels in vari paesi Europei – Ivan Artolli, da due anni al Verdura Resort, porta avanti la scommessa della famiglia Forte nel fare dell’esclusivo comprensorio di Sciacca non solo una destinazione unica per la sua architettura, il campo da golf 45 buche, la grande SPA, le numerose attività sportive e l’azienda agricola biologica di proprietà, ma anche e soprattutto la base a cinque stelle da cui partire alla scoperta dei numerosi – e ancora poco conosciuti – tesori della Sicilia Occidentale. Da sin. Claudia Buccellati, Ivan Artolli, Ezio Indiani, Tessa Gelisio
Guido Della Frera Presidente GDF Group Il cavaliere Guido Della Frera è tra gli imprenditori che nell’anno di Expo più hanno creduto e investito nella Milano dell’ospitalità bleisure, contribuendo a definirne lo scenario in chiave global. In particolare, con il re-opening dell’Hilton Garden Inn Milan North, Della Frera ha dotato la città di un nuovo polo Mice per 800 posti. Oggi GDF Group, da lui presieduto, conta 425 camere, con l’obiettivo di raggiungere quota 1000 entro il 2018, puntando su un’offerta alberghiera multi target di qualità.
Da sin. Tessa Gelisio, Guido Della Frera, Claudia Buccellati e Paolo Pasini
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Antonella Ferro Amministratore Delegato Gruppo Ferro e General Manager del Courtyard by Marriott Rome Central Park
Da sin. Tessa Gelisio, Elisabetta Falck, Paolo Biscioni e Antonella Ferro
Alla guida del Gruppo di famiglia, Antonella Ferro ha dato un decisivo apporto alla valorizzazione degli asset aziendali. In particolare, forte della sua lunga esperienza nel settore manageriale, ha rilanciato sulla scena capitolina il Courtyard by Marriott Rome Central Park, primo business hotel del marchio a Roma, sviluppandone le potenzialità inespresse e portandone l’accoglienza ai più elevati standard internazionali di qualità. Come General Manager dell’Hotel, Antonella Ferro è inoltre impegnata in prima linea in importanti progetti di solidarietà e di sviluppo sostenibile.
Famiglia De Santis - Mallone Proprietaria del Gruppo Meta SpA Una famiglia di imprenditori alberghieri che, da tre generazioni, contribuisce a valorizzare e a promuovere l’alta ospitalità comasca nel mondo, facendosi appassionata interprete dei valori della tradizione, ma sempre con la volontà di innovare e il coraggio di osare. È grazie alla visione di questa famiglia comasca se oggi la destinazione Lago di Como accresce il suo prestigio con due indirizzi d’eccellenza: lo storico e raffinato Grand Hotel Tremezzo e il moderno e cosmopolita Sheraton Lake Como Hotel, primo albergo del brand internazionale ad essere approdato sulle rive del Lario. Da sin. Magda Antonioli Corigliano, Guglielmo Guidobono Cavalchini consegnano il premio per la Famiglia De Santis-Mallone a Paolo De Santis
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Giuliano Pisapia Sindaco di Milano Nel suo mandato di Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia ha dimostrato che “cambiare Milano si può”, vincendo la sfida da lui stesso lanciata di “un Sindaco nuovo per una città migliore, più ricca e capace”. In particolare, con l’evento Expo 2015, ha saputo mettere a sistema tutte le risorse della città, rilanciando Milano tra le grandi capitali, non solo del business e della moda, ma anche del turismo e della cultura.
Da sin. Giuliano Pisapia, Ombretta Fumagalli Carulli
Alessandro Rosso Proprietario del brand TownHouse Hotels Grande amante dei viaggi e del bien vivre, Alessandro Rosso ha saputo fare delle sue passioni un’attività imprenditoriale di successo e di respiro internazionale. Prima fondando un network di agenzie con sedi in tutto il mondo, l’Alessandro Rosso Group. E, poi, creando un brand alberghiero, il TownHouse Hotels, che ha ridefinito l’esperienza del lusso in hotel. I suoi TownHouse Hotels sono luoghi non convenzionali, capaci non solo di offrire i più alti livelli di comfort e di ricercatezza, ma anche, e soprattutto, di generare emozioni. Da sin. Achille Lineo Colombo Clerici, Maria Laura Borelli, Alessandro Rosso
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Gennaro Sangiuliano Giornalista e Scrittore Dal 2009 Vice Direttore del TG1 presso la Rai, Gennaro Sangiuliano, con la sua valente attività di giornalista, editorialista e saggista storico, contribuisce a diffondere e a sviluppare in Italia la cultura e l’informazione in tutti i suoi ambiti, offrendo sempre interessanti spunti di riflessione sulla storia e sull’evoluzione della società moderna. Firma prestigiosa de “Il Sole 24 Ore”, “Il Foglio”, “Il Giornale” e “L’Espresso”, è anche autore di libri e biografie di successo tra cui l’ultimo best seller Mondadori “Putin. Vita di uno zar”.
Da sin. Mario Mancini, Ombretta Fumagalli Carulli, Elena David, Ernesto Pellegrini e Gennaro Sangiuliano, Tessa Gelisio
Giuseppe Statuto Presidente Gruppo Statuto La profonda conoscenza del settore immobiliare, unita alla grande esperienza in asset management e gestione ha permesso al Gruppo Statuto di contribuire in maniera rilevante a dare valore all’ospitalità di lusso italiana. È grazie anche ai suoi alberghi esclusivi, situati in immobili di grande valore storico e architettonico, se oggi destinazioni come Milano possono competere a pieno titolo con le principali capitali del mondo.
Mario Mancini, Ombretta Fumagalli Carulli, consegnano il premio per Giuseppe Statuto a Carlo Gallia
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Giuliano Urbani Presidente Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Nel suo ruolo di Presidente del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, Giuliano Urbani ha concorso a dotare la città di Milano di una struttura di servizi, al servizio del Paese. Un luogo moderno di crescita, dove tecnologia, scienza, educazione, etica e dialogo multiculturale si incontrano per sviluppare percorsi di scoperta, esperienza e conoscenza accessibili a tutti.
Da sin. Ombretta Fumagalli Carulli, Federico Falck consegnano il premio per Giuliano Urbani a Fiorenzo Galli
Bit Award 2016 Cortina Marketing Per la capacità di promuovere una destinazione facendola diventare un brand, puntando ad una clientela multi target e alla destagionalizzazione del prodotto.
Tessa Gelisio e Joyce Vittoria Bigio consegnano il premio a Valerio Tabacchi Amministratore Cortina Marketing
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Chi cerca la qualità sa dove trovarla. I migliori alberghi scelgono Simmons. Perchè i letti non sono tutti uguali e per dormire bene c’è bisogno di
Simmons. Nient’altro.
Dedicate la giusta attenzione al valore del riposo: un sonno di qualità è un fattore determinante per la salute ed assicura un effetto benessere che il Vostro ospite sicuramente apprezzerà. Simmons, produttore internazionale di materassi, sommier e accessori per il letto, si distingue per la riconosciuta capacità di soddisfare tutte le esigenze del dormire bene con prodotti dall’elevata qualità e dall’ottimo comfort in grado di assicurare ai Vostri ospiti un riposo impareggiabile.
Simmons - Gruppo Industriale Formenti Via Desio, 47/49 - 20813 Bovisio Masciago (MB) Tel. 0362 6481 - Fax Uff. Vendite 0362 558333 www.simmons.it - hotel@simmons.it
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1 Da sin., Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle AttivitĂ culturali e del Turismo; Ombretta Fumagalli Carulli, Direttore Istituto Giuridico, UniversitĂ Cattolica del Sacro Cuore; Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano. 2 Federico Falck, Presidente Gruppo Falck; Francesco Saverio Borrelli, Procuratore Generale Onorario presso la Corte Suprema di Cassazione; Maria Laura Borrelli. 3 Carlo Gallia, Director of Asset Management Italy Gruppo Statuto e Signora. 4 Cinzia Sasso Pisapia con Adolfo Carulli. 5 Ezio Indiani, General Manager Hotel Principe di Savoia; Gennaro Sangiuliano, Giornalista, Vicedirettore TG1. 6 Ivano Airoldi, Direttore Business Sky Italia; Ernesto Pellegrini, Presidente Pellegrini SpA. 7 Joyce Vittoria Bigio, Consigliere Fiera Milano Spa; Claudia Buccellati, Titolare CB Marketing&Consulting. 8 Claudia Buccellati, Titolare CB Marketing&Consulting; Martino Pedersoli, CEO Gruppo Pedersoli
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1 Da sin., Francesco Sabatini, Presidente Onorario Accademia della Crusca; Padre Maurizio Annoni, Opera San Francesco Per i Poveri. 2 Antonella Ferro, AD Gruppo Ferro, GM Courtyard by Marriott Rome Central Park; Carla Polverini, Communication Agency; Ezio Sacrini, GM Grand Hotel De La Minerve. 3 Carla Polverini, Communication Agency, con (da sin.) Ivan Artolli, Managing Director Verdura Resort; Damiano De Crescenzo, General Manager Enterprise Hotel e Planetaria Hotels; Giuseppe Rossi, General Manager Splendide Royal Lugano; Pippo Russotti, Director Sales & Marketing Russotti. 4 Cav. Guido Della Frera, Presidente GDF Group SpA; Monica Anita Santambrogio, Vice Presidente GDF Group SpA; Andrea Caniggia, Direttore Finanziario Grand Hotel Tremezzo e Sheraton Lake Como. 5 Antonella Mallone e Paolo De Santis, Titolari Gruppo Meta SpA. 6 Elisabetta Falck con Fiorenzo Galli, Direttore Generale Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. 7 Cristina Tasselli, Direttore BIT; Valerio Tabacchi, Amministratore Cortina Marketing SE.AM. 8 Laura D’Ambrosio, CEO GDF Sales & Marketing; Fabio Formenti, Presidente Simmons - Gruppo Industriale Formenti
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1 Camillo Paveri Fontana, Presidente ADSI Lombardia Dimone Storiche; Laura Perego di Cremnago; Achille Lineo Colombo Clerici, Presidente Assoedilizia e Istituto Europeo Europa Asia. 2 Angelo Vignola, International Sales Director Eleganzia Hotels&Forte Village; Aldo Sansone, Direttore Commerciale Bologna Fiere e Direttore Operativo Bologna Congressi; Luca Finardi, General Manager Mandarin Oriental Milano. 3 Paolo De Santis, Titolare Gruppo Meta SpA; Valentina De Santis, CEO Grand Hotel Tremezzo; Tiziano Garbo, press office GDF Group. 4 Cristiano Cabutti, Responsabile Marketing JW Marriot Venice Resort and SPA; Heike Hoerdemann, Business Development at AllegroItalia Hotels & Resorts; Gaetano Torino, General Manager SINA Fine Italian Hotels. 5 Un ospite con Vincenzo Finizzola, General Manager Seven Stars Galleria. 6 Elena David, CEO UNA Hotels & Resorts; Enzo Casati, Direttore Generale Starhotels Group; Chema Basterrechea, CEO Nh Hoteles Italia. 7 Luca Finardi, General Manager Mandarin Oriental Milano; Attilio Marro, General Manager Bulgari Hotels and Resort; Elena De Santis, General Manager Grand Hotel Tremezzo. 8 Patrizia Poli, titolare studio di architettura Poli; Achille Di Carlo, General Manager Villa La Massa; Danilo Zucchetti, Direttore Generale Villa d’Este Hotels
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1 Laura Perego di Cremnago; Achille Colombo Clerici, Presidente Assoedilizia e Istituto Europa Asia; Maria Antonietta Paveri Fontana. 2 Antonia Guidobono Cavalchini; Cesare di Castelbarco Albani, presidente Carige; Elke Landi di Chiavenna. 3 Guglielmo Guidobono Cavalchini, Delegato Lombardia SMOM, Sovrano Militare Ordine di Malta; Antonia Guidobono Cavalchini. 4 Manfredi Landi di Chiavenna, Presidente Asages; Iria Bonzi Cornaggia Medici; Gianluigi Maragliano. 5 Gianluigi Maragliano; Emilia Bonzi Dal Pozzo; Guglielmo Guidobono Cavalchini, Delegato Lombardia SMOM, Sovrano Militare Ordine di Malta. 6 Giancarlo Mazzuca, Direttore de “Il Giorno” e Consigliere RAI; Patrizia Signorini, Vice Decano Corpo Consolare. 7 Claudia Farina; Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi e titolare di SINA Fine Italian Hotels; Micaela Gioia. 8 Maria Carmela Colaiacovo, Direttore Generale Park Hotel ai Cappuccini; Magda Antonioli Corigliano, Direttore MET (Master in Economia del Turismo), Università Bocconi di Milano
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1 Da sin., Raffaele Panariello, Direttore Marriott Milano; Alessandra Bragoli, Corporate Director for Special Projects Starhotels SpA; Carla Polverini, Communication Agency; Danilo Ferrandino, Direttore Sales & Marketing VOI Hotels; Davide Grilli, Direttore Crowne Plaza St.Peter’s. 2 Alan Mantin, Senior Director Development Southern Europe&North Africa; Carla Polverini, Communication Agency; Linda Conforti, Cluster General Manager Russotti. 3 Franco Vanetti, General Manager Due Torri Hotels; Davide Sinibaldi, Direttore Hotel Santa Barbara; Giovanni Ferrando, General Manager Hotel Bristol Palace. 4 Signora Pellegrino; Antonio Pellegrino, General Manager Golden Tower Hotel&SPA; David Foschi, General Manager Hotel Bernini Palace. 5 Silvano De Rosa, General Manager Due Torri Hotel Verona; Tiberio Biondi, General Manager Grand Hotel Majestic “già Baglioni”; Chiara Caliceti, Direttore Generale Omnia Relations. 6 Gianfranco Masiero, Director of Purchasing Rome & Florence Starwood; Carla Polverini, Communication Agency; Paolo Lorenzoni, General Manager Gritti Palace Venezia. 7 Nadia Doardo, Direttore Commerciale Starwood; Carla Polverini, Communication Agency; Serafino Lo Piano, Trenitalia; Alessandra Ravasi, Hotel Volver. 8 Alessandro Cabella, General Manager The Waldorf Astoria Rome Cavalieri con la moglie Isabel De Coninck Cabella
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1 Da sin., Elisabetta Grimaldi, Communication Agency; Valerio Ciceri, National Key Account Manager Direzione Business SKY; PierCarla Delpiano, Direttore Comunicazione Fiera Milano e Presidente Fondazione Stelline. 2 Signora Bonasegale; Piero Bonasegale, General Manager Villa Erba. 3 Rita Leardini, Titolare Leardini Group; Carla Solari, Responsabile comunicazione e marketing Grand Hotel Villa Serbelloni; Francesco Cirillo, General Manager Swiss Diamond Hotel. 4 Patrick Recansens, Managing Director Pullman & Thalasso Leisure Division Italy, Direttore Pullman Timi Ama Sardegna; Lorenza Radrizzani, Titolare Quadrifoglio Comunicazione agenzia di Culti Milano e SchรถnhuberFranchi. 5 Cristina Paini, AD LHM Management Company srl con Paola Rotelli Cavalca. 6 Enzo Casati, Direttore Generale Starhotels Group con Marco Nereo Rotelli. 7 Silvestro De Bolfo, Direttore Grand Hotel Imperiale Resort & SPA; Gian Paolo Fumagalli, Direttore Generale Mizar srl; Simone Argenti, Area Manager Sky. 8 Carla Solari, Responsabile comunicazione e marketing Grand Hotel Villa Serbelloni; Denise Zanin, Communication & Market Relations Manager Sky, Luca Finardi, General Manager Mandarin Oriental Milano
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1 Da sin., Piergiorgio Schirru, Vice Presidente e Giacomo Grossi di Blastness con Carla Polverini, Communication Agency e Cristina Rotunno. 2 Gaetano Rapisardi, Director Sales & Marketing Double Tree by Hilton Milano; Vittorio Scarpello, Manager Franchise Development Italy Choice Hotels Europe; Domenico Miloni, Direttore Hotel Quirinale Roma. 3 Justine D’Angelo, Hotel Volver; Pierantonio Pegoraro, Presidente Hotel Volver. 4 Valeria Albertini, CEO and General Manager Villa Torretta; Alberto Garbo, Communication Marketing and Revenue Manager. 5 Florence Guyot, Titolare Maison Marguerite Guyot; Valeriano Antonioli, Chief Executive Officier Lungarno Collection. 6 Lucilla Bianchi, Director of Sales Park Hotel ai Cappuccini; Paolo Perelli, Sales Director Quadriga e MEA Southern Regio. 7 Luigi Nardi, Proprietario Hotel de la Ville Monza; Icilio Amoretti, Presidente Amoretti SpA. 8 Barbara Rohner, General Manager Hotel Magna Pars Suites; Tany Nardi, General Manager Hotel de la Ville Monza
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1 Annamaria De Fano, Responsabile Commerciale E.H.S. srl; Marco Di Pinto, Direttore Operativo E.H.S. srl. 2 Emanuele Bianchi, agente Necta; Roberto Soldani, Responsabile Commerciale Italia Necta. 3 Lorenza Lain, General Manager Ca’ Sagredo Hotel; Mario Mazzoleni, Presidente Fondazione Mazzoleni; Luciana Sidari, Communication Agency. 4 Luigi Leardini, General Manager Byblos Art Hotel Villa Amistà Verona; Marina Bottura e Alice Laini, rispettivamente Responsabile e Vice Responsabile Eventi di Crowne Plaza Verona. 5 Luigi Torelli, Presidente Consiglio Comunale Comune di Sermoneta. 6 Bartolo D’Amico, General Manager Masseria Santa Lucia e Signora, al centro Delia Danese, Communication Agency. 7 Marianne Dorsche, MDA Managing Director e Luciano Pandolfini, General Manager Golftours. 8 Paola Pittaluga, Meeting e Congressi Manager Hotel Vis à Vis, accompagnata da Simone De Vincenzi
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1 Giuseppe Mariano, General Manager Grand Hotel Risorgimento con Manuela Indiani e (al centro) Delia Danese, Communication Agency. 2 Antonio Ladisa, General Manager Tenuta Monacelle con la famiglia; al centro Delia Danese. 3 Delia Danese, Communication Agency; Giuseppe De Benedetto, Sales Manager Borgo Egnazia; Aldo Melpignano, Proprietario Borgo Egnazia. 4 Alberto Tita, Direttore Hotel Rossini al Teatro; Delia Danese, Communication Agency; Alessandro D’Andrea, General Manager Hotel Senato Milano. 5 Maurizio Manzoni, Cegalin Group; Michele Crociani, Business Development Manager Indel B; Andrea Giorgi, Resident Manager Me Milan. 6 Davide Spriano, Direttore Sheraton Lake Como Hotel. 7 Delia Facchini, PR Manager Grand Hotel Tremezzo e Sheraton Lake Como Hotel. 8 Marcello Cicalò, Director of Sales & Marketing Italian Hospitality Collection
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1 Elisabetta Grimaldi, Communication Agency; Andrea Babbi, Segretario Generale Confcommercio Emilia Romagna; Daniela Ciccardi Babbi, Titolare Hotel Accademia. 2 Ingegner Donato Rossi, Hospitality Transaction Real Estate Advisory Services presso EY; Aldo Confalonieri, Gruppo Pedersoli. 3 Architetto Elisa Ferrari, Purchasing Agent Elisa&Gabriele Ferrari Studio; Architetto Fabio Curcio Valentini. 4 Architetto Federica Bettocchi; Andrea Campaner, Direttore Commerciale Simmons Gruppo Industriale Formenti. 5 Alessandro Confalonieri, Gruppo Pedersoli; Gerardo Boschi, Direttore Commerciale Indel B. 6 Stefano Bonini, Partner Trademark Italia; Antonio Norante, Consigliere Delegato al Turismo Comune di Roseto degli Abruzzi. 7 Architetto Lorenzo Comoletti, Titolare Eco Contract srl con Valentine Vaghi. 8 Emiliano Giuliani, Area Manager Indel B; Antonella Lanari, Titolare Il Quadrifoglio comunicazione agenzia di Culti Milano e SchรถnhuberFranchi; Mino Pugliese, Area Manager SchรถnhuberFranchi
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1 Da sin., Marco Montagnani, General Manager Hotel Caesius Thermae &SPA Resort; Angelo La Riccia, Director of Sales & Marketing UNA Hotels&Resorts e Fulvio Gaglione, Direttore Generale Hotel Punta Molino di Ischia. 2 Elena Sgrò, Director of Sales & Marketing Principe di Savoia; Cornelia Giordani, General Manager AC Hotels Bologna; Sara Di Giesi, Chief Marketing Officer Best Western Italia S.c.p.a. 3 Giorgio Bianchi, Amministratore Unico R&D Hospitality; Carla Pellini, Director of Sales & Marketing Sheraton Lake Como Hotel; Antonio Ducceschi, Regional Director, sales & marketing Europe, FRHI Hotels & Resorts. 4 Manuela Celestini, Director of International Sales AC Hotels by Marriott; Marco Giovidelli, Sales Manager Ramada Plaza Milano. 5 Barbara Puritani, Sales & Marketing Manager Hotel Cruise, Hotel Como, Hotel Centrale; Roberta Rigoni, Marketing Manager Indel B. 6 Massimo Dorino, Resident Manager Villa d’Este; Silvestro De Bolfo, Direttore Grand Hotel Imperiale. 7 Robert Webber, General Manager Palace Hotel & Hotel Barchetta Excelsior Villa d’Este Hotels; Signora Webber. 8 Michele Piazzolla, General Manager Hotel Corona D’Oro; Alessandro Lepri, Partner Trademark Italia; Pasquale Borghesi, Area Manager Indel B
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1 Da sin., Giuliano Nardiotti, Director of Operations SINA Fine Italian Hotels; Eugenio Rigo, General Manager Baglioni Hotel Carlton. 2 Enzo D’Elia, Titolare Delia agenzia letteraria; Giacomo Fusillo, Direttore Commerciale Hotel Il Melograno e Hotel La Peschiera; Claudia Farina, Assistente di Giacomo Fusillo; Micaela Gioia, Public Relations. 3 Antonello Pilloni, Presidente Cantina di Santadi; Alessandro Meroni, Titolare Meroni Vini. 4 Raffaele Cani, Direttore Commerciale Cantina di Santadi; Iolanda Bergna, Titolare Meroni Vini. 5 Roberta Rigoni, Marketing Manager Indel B; Alessandro Agrati, Direttore artistico Culti Milano. 6 Bianca Muresan, Docente di Estetica; Rosanna Severino, Senior Account Il Quadrifoglio Comunicazione agenzia di Culti Milano e SchönhuberFranchi. 7 Ivano Airoldi, Direttore Business Sky; Rita Sellitri, Communication Agency; Elisabetta Grimaldi, Communication Agency. 8 Paolo Gamberale; Roberta Ferrario del quotidiano IlGiornale.it; Anna Genzano, collaboratrice di Dolp’s Studio; Lina Dolcini, Titolare ufficio stampa Dolp’s Studio, Ruben Razzante, inviato del quotidiano Il Giorno.
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L’INCHIESTA
Alberghi
e crisi di redditività
Lo stato di salute di un importante comparto dell’economia turistica italiana, quello alberghiero, che deve fare i conti con la concorrenza sleale di troppe strutture para ed extralberghiere che non pagano le tasse compromettendone la redditività
✒TiCo Complice anche l’Expo di Milano, da gennaio a dicembre 2015 le presenze nelle strutture alberghiere dello Stivale sono aumentate del 3,6% rispetto al 2014 ma gli effetti sull’occupazione sono deboli. «Una ripresa precaria», la definisce il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca (foto) «Bisognerà vedere se il 2016 riconfermerà l’andamento positivo, anche se le aziende», rassicura, «affrontano l’anno da poco iniziato con ottimismo, pur consapevoli che se non ci fosse la concorrenza sleale di troppe strutture para ed extral-
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berghiere che non pagano le tasse, le cose andrebbero meglio». Sì, perché «le regole dovrebbero essere uguali per tutti». A riprova dell’incertezza che ancora grava pesantemente sull’intero settore e che affligge i bilanci delle imprese ricettive, emergono i dati sull’occupazione che chiudono l’anno con una flessione dei lavoratori dello 0,7%: nel dettaglio +0,3% di lavoratori a tempo indeterminato cui ha fatto da contraltare una flessione dell’1,7% di lavoratori a tempo determinato. Un dato che «denota quanto le aziende siano state costrette a limitare il coinvolgimento di collaboratori part time, proprio per cercare di tenere fermo e salvaguardare il fattore umano e professionale di quelli assunti a tempo indeterminato», spiega il Presidente degli albergatori italiani. L’anno da poco archiviato sarà probabilmente ricordato come l’anno della riscoperta dell’Italia da parte dei connazionali che hanno registrato +3,2% di pernottamenti e «lo hanno fatto scoprendo o riscoprendo le tante ricchezze di cui la nazione dispone, senza dimenticare l’Expo di Milano».
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L’INCHIESTA
Nel 2015 gli alberghi dello Stivale hanno registrato un aumento del 3,6% di presenze sul 2014
Interessante anche l’incremento del 4,1% di pernottamenti degli stranieri che si sono mossi in modo pressoché omogeneo nelle aree d’affari/shopping, d’arte maggiore/minore, marine, lacuali, termali e montane. Insomma il comparto dell’hotellerie gode di buona salute. E se continua lo shopping dei cinque stelle italiani da parte delle società estere, «non è perché ci sono le svendite ma perché chi vende lo fa a cifre molto alte e chi compra sa che l’investimento darà i suoi frutti». Per
far sì che questi segnali di ripresa possano consolidarsi, ma anche per riconquistare posizioni nella classifica mondiale dei Paesi a vocazione turistica «occorre anche», fa sapere Bocca, «che il nuovo piano strategico nazionale conferisca attenzione prioritaria alla promozione del prodotto Italia, aumenti le risorse destinate alle imprese che investono nella riqualificazione dell’offerta, promuova la realizzazione delle infrastrutture di supporto allo sviluppo turistico». Sul fronte
Il turismo a Venezia registra 26 milioni di visitatori annui e si prevede una crescita anche per le iniziative legate ai festeggiamenti dei 500 anni del Ghetto
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L’INCHIESTA
Da sin., Giuseppe Roscioli e Giancarlo Mulas
della governance “sarà essenziale la ridefinizione delle competenze che dovrà seguire il nuovo assetto del titolo V della Costituzione, così come la necessità di presidiare sempre più le istituzioni comunitarie, dove quotidianamente vengono assunte decisioni di importanza vitale».
Flussi in frenata a Roma
La paura del terrorismo ha creato una frenata dei flussi previsti per il Giubileo, ma ci sono segnali positivi per la primavera
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Nella Capitale, però, la situazione tanto rosea non è. A confermarlo i dati dell’Osservatorio dell’Ente Bilaterale del Turismo del Lazio (EBTL), che rivelavano 216.500 arrivi e 490.000 presenze a Natale con un calo rispettivamente del 1,45% e dell’1% sullo stesso periodo del 2014. Numeri al di sotto delle aspettative anche
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per Capodanno con 202.000 arrivi e 536.000 presenze e un calo rispettivamente dello 0,49 e dello 0,37 sul 2014. «I segnali di una brusca frenata erano arrivati a novembre all’indomani degli attentati di Parigi che avevano fatto registrare numerose cancellazioni e 21.000 presenze in meno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso», fa sapere il presidente dell’EBTL, Giancarlo Mulas, precisando che «le più penalizzate sono state le strutture a 3, 2 ed 1 stella». Il trend di crescita generale degli ultimi 11 mesi in tutti gli esercizi ricettivi (alberghi, RTA, B&B, Case per ferie, Camping) di Roma, fa comunque presagire 14 milioni di arrivi totali per il 2015. Stando ai dati dell’Osservatorio, infatti, da gennaio a novembre 2015 si registrano 12.839.457 arrivi e 31.400.439 presenze (rispettivamente +4,36% e +3,75% sullo stesso periodo del 2014). «La paura del terrorismo ha creato una frenata ai flussi previsti per il Giubileo anche se ci sono segnali positivi con richieste per il periodo primaverile» ci confida Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma che auspica per la città ed il Giubileo, la replica di Milano con Expo: una partenza tiepida per chiudere
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L’INCHIESTA Un esempio a cui ispirarsi
con grandi risultati e recuperare quanto perso in partenza. «Roma si trova a fare i conti con un presente che vede in decisa crisi la redditività del suo tessuto imprenditoriale, specie per ciò che riguarda il turismo. L’invito che rivolgiamo a noi stessi è di rimboccarci le maniche per porre le basi di un futuro migliore, ma alle istituzioni diciamo che i cambiamenti strutturali e di programmazione vanno fatti subito perché l’elezione del nuovo sindaco porterà fisiologicamente almeno sei mesi di ritardo nella soluzione dei problemi più pressanti, un tempo che ormai non possiamo permetterci».
La stretta sull’abusivismo Altro problema che danneggia le tasche degli albergatori romani è la vasta offerta di strutture ricettive. «È triplicata a discapito della redditività». Solo a Roma il sito Airbnb conta 18 mila appartamenti: se la media è di 3 posti letto, si tratta di 55 mila posti letto totali contro i 120 mila delle strutture alberghiere. Segnali positivi arrivano però dal lavoro contro l’abusivismo che sta iniziando a dare i suoi frutti dopo che lo scorso dicembre alla Prefettura di Roma era già stato firmato il protocollo d’intesa per contrastare il fenomeno. «I carabinieri hanno chiuso 17 attività alberghiere abusive», ci racconta Roscioli, «in assenza di abusivismo oggi le aziende avrebbero una redditività superiore». Una battaglia contro l’abusivismo che continuerà con un accordo, che coinvolgerà Airbnb, annunciato dal prefetto di Roma, Franco Gabrielli.
Anno boom per Venezia Esulta, invece, Claudio Scarpa (foto a fianco), direttore dell’Associazione veneziana albergatori (AVA). «Per Venezia è stato l’anno migliore da sempre con gli americani che costituiscono il 20% dei flussi turistici ma incidono per il 30% sul nostro fatturato», ci fa sapere ma «troppi i visitatori da gestire: ben 26 milioni contro i 6/7 milioni l’anno di pernottamenti». Scarpa suggerisce di dividere i flussi (pendolari, residenziali e alberghieri) che ad oggi arrivano sullo stesso terminal a Piazzale Roma, spalmandoli su tutta la città e riservando il Canal Grande a chi pernotta». Insomma una selezione che punta sulla qualità. Attualmente l’AVA
Una realtà, quella veneziana dell’hotellerie, che continua a raccogliere frutti, ma anche un esempio di come l’unione fa la forza. A sostenerlo anche Lorenza Lain consigliere Hotel Cinque stelle dell’AVA che sottolinea l’importanza di «fare sistema e sostenersi anche nei rapporti con le istituzioni e nel mettere a punto iniziative che attraggano un turismo di qualità” come, per esempio, quelle a cui si punta con il programma delle manifestazioni che si terranno quest’anno a Venezia, in occasione dei 500 anni della nascita del ghetto e di cui Ava è partner privilegiato. «Un tributo alla storia della città e alla memoria del popolo ebraico. Le strutture ricettive dell’Ava promuoveranno i pacchetti nei propri siti così come i tour operator», ci spiega Lain. I pacchetti sono improntati al soggiorno, alla visita del ghetto, del museo, del cimitero e dei più importanti luoghi protagonisti della storia della comunità ebraica. Inoltre è stata avviata una raccolta fondi per il restauro delle vetrate e del portone della Scola Spagnola. Nel ghetto, dove è viva la tradizione ebraica anche nell’arte culinaria, sono presenti tre splendide sinagoghe ma anche il ristorante Ghimel Kosher che sta pensando ad un servizio take-away e ad un accordo con gli alberghi dell’Ava per la consegna di pasti kosher ai turisti ebrei italiani e stranieri. A breve sarà pronta una mappa turistica in italiano e in inglese dei luoghi più importanti della storia ebraica di Venezia.
rappresenta circa 450 strutture ricettive dell’area veneziana che comprende:Venezia centro storico, Lido, Cavallino Treporti, Mestre, Marghera, Riviera del Brenta, Terraglio e altre aree della Terraferma. Possono aderirvi tutte le strutture alberghiere, le residenze turistiche e gli affittacamere. Sullo shopping dei cinque stelle che da qualche anno vede protagoniste società estere soprattutto a Roma, il direttore dell’Associazione veneziana lo vede come un segnale positivo pur precisando che «sarebbe bello se a comprare fossero gli italiani». ■
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La guerra dell’Adv:
Stampa vs Web Dai dubbi sull’attendibilità dei web ranking alla poca efficacia di alcune soluzioni di digital marketing, la pubblicità in Rete non sempre è la soluzione. E la carta stampata, sebbene ancora destinata a vivere momenti duri, ha ancora molto da dire a chi voglia raccogliere reali benefici dalla propria campagna di comunicazione
✒Barbara Ainis Siamo ancora nel pieno del processo di cambiamento, di quella brusca sterzata che, complice la crisi economica internazionale, ha accelerato l’evoluzione dei media e ne ha scardinato, anche nel nostro Paese, le logiche e le dinamiche, producendo una violenta selezione naturale nel mondo dell’editoria. La spesa pubblicitaria totale ha subito un calo importante a partire dal 2011, un trend che si dovrebbe essere concluso con lo scorso anno e che dovrebbe ora tendere ad una
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lenta crescita, stando all’ultimo rapporto di PwC “Entertainment & Media Outlook Italy 2015-2019”. A soffrirne maggiormente, com’è noto, sono stati i media tradizionali, a beneficio del Web che ha vissuto anni di entusiastica crescita, ora in parte ridimensionata. Questo vuol dire, come sostengono alcuni pasdaran del digitale a tutti i costi, che la carta stampata è destinata a farsi da parte? Assolutamente no. Anzi, una fonte di ottimismo sul futuro dell’editoria cartacea deriva proprio dalle
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MARKETING & COMUNICAZIONE
cia della pubblicità nei canali digitali dipende da un ampio spettro di variabili, non facilmente valutabili. La misurazione della visibilità dell’inserzione pubblicitarianei formati display (banner) e Video ads è spesso oggetto di discrepanza tra i vari operatori. Il dialogo tra investitori, concessionarie di pubblicità online e gli stessi grandi Centri Media è spesso faticoso e causa di spreco di risorse economiche e cognitive.
L’alta qualità della stampa rende più piacevole l’esperienza di lettura, anche nel caso della pagina pubblicitaria. Questo diventa particolarmente rilevante per gli inserzionisti
Sistemi di web ranking poco attendibili
previsioni sulla spesa pubblicitaria, che a partire dal 2018 dovrebbe recuperare, per quanto riguarda i periodici, il segno più anno su anno. Forse questa era glaciale della comunicazione sta tendendo a un nuovo equilibrio e forse, a guardar bene, ci si sta accorgendo che lo scintillio apparentemente più a buon mercato della pubblicità in Internet non dà sempre i risultati sperati.
Si sta cercando di fare chiarezza, con alcuni anni di ritardo rispetto agli USA, ed è appena stato presentato, da parte di UPA - Utenti Pubblicità Associati e FCPAssointernet, un documento che suggerisce le linee guida in tema di viewability. Ma l’argomento è ancora spinoso e i risultati delle campagne pubblicitarie online
Pubblicità online: le criticità
Oggi la caRta stampata tORna aD EssERE un suppORtO pREvalEntE E impREscinDibilE nEl maRkEting mix Di una campagna pROmOziOnalE EfficacE
Nessuno qui vuole, né può negare che il digitale sarà protagonista del futuro della comunicazione. Il Web sta rapidamente conquistando importanti quote del fatturato pubblicitario totale, di fatto trainando la lenta ripresa del settore anche in Italia, sebbene i dati disponibili non siano agilmente confrontabili, in quanto si basano su fonti e stime differenti, spesso non del tutto attendibili. Ma l’effettiva effica-
spesso non sono quelli desiderati. Ancor meno trasparenti nella loro attendibilità sono i sistemi di Web ranking, Alexa ranking il più diffuso. Questi sistemi, negli ultimi anni presi come punti di riferimento per la valutazione della visibilità offerta da siti web e blog, oggi vengono progressivamente messi da parte. Sono gli 3 2015
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per il momento ancora molto tollerante verso questo modello di pubblicità, all’estero i software di Ad-block (disponibili anche su Play Store per Android e su AppStore per IOS) stanno mettendo in crisi il sistema: solo negli USA sono oltre 198 milioni gli utenti attivi che usano software per il blocco della pubblicità online, con una crescita del +41% dal 2013 al 2014 (fonte PageFair/Adobe).
Più fiducia nella Carta stampata
Il traffico in rete è in molti casi drogato e pompato, fino a far stimare solo un 20% di impression reali, prodotte da utenti in carne e ossa, attribuendo il restante 80% a visualizzazioni generate in diversi altri modi
stessi operatori del settore, in molti casi, a rinunciare a questo strumento, in quanto ritengono sia basato su rilevazioni considerate parziali e prive di rilevanza.
Il sovraffollamento in rete L’entusiasmo degli scorsi anni negli investimenti nell’advertising online ha prodotto un sovraffollamento pubblicitario della rete, oggi evidente nell’esperienza di ogni utente, costretto a dribblare un numero eccessivo di pop-up sempre più grandi e invadenti, che appesantiscono la navigazione, o a sopportare con una frequenza eccessiva le interruzioni da parte dei Video ads che spesso, anziché interessare, provocano fastidio. E se l’Italia si mostra
Le previsioni sulla spesa pubblicitaria annunciano a partire dal 2018 un recupero per i periodici cartacei
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Ma come viene percepita dall’utente la comunicazione pubblicitaria online? La fiducia espressa dagli utenti è, in effetti, un altro punto critico, stando alla ricerca “Trust in advertising”, recentemente condotta da Nielsen su un campione di 30mila persone in 60 Paesi, inclusa l’Italia. La survey ha indagato la credibilità percepita delle diverse tipologie di comunicazione pubblicitaria sui media tradizionali e digitali. Ne è emerso che, mentre la carta stampata mantiene un alto livello di fiducia da parte dei lettori (60% per l’Adv sui quotidiani e 58% per l’Adv sulle riviste), la maggior parte delle soluzioni di advertising on line sono risultate scarsamente efficaci: i sempre più presenti e invadenti Video Ads, risultano credibili solo per il 48%, la pubblicità nei social media, al 46%, i Search Engine Results, al 47%. In coda si trovano la pubblicità sui device
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MARKETING & COMUNICAZIONE NAtIve e ProgrAmmAtIC AdvertISINg
sono l’evoluzione più recente della pubblicità online, le soluzioni che cercano di superare software di blocco, l’indifferenza degli utenti e la carenza di inserzionisti. “il native adv è l’evoluzione dei publiredazionali della carta stampata”, ci spiega Pier Luca Santoro, project manager ed esperto di marketing, comunicazione e sales intelligence presso DatamediaHub. «si tratta di realizzare un prodotto editoriale più sofisticato, che ha il vantaggio di non essere identificato dagli ad-block e che offre agli editori un contributo supplementare. nella stragrande maggioranza gli utenti non lo identificano come un contenuto pubblicitario, anche perché alcune testate online non sono chiare nella distinzione». il programmatic advertising, invece, è il processo di automazione dell’acquisto, posizionamento e ottimizzazione degli spazi pubblicitari multimediali, che sta progressivamente sostituendo la vendita non automatizzata. «si tratta di una modalità di acquisto a base d’asta», continua santoro, «che, se da un lato permette di riempire gli spazi pubblicitari rimasti vuoti, crea agli editori problemi non indifferenti di redditività per i prezzi ancora più bassi». a complicare la situazione, sostiene una recente inchiesta di bloomberg, interviene il fenomeno delle false impression: sembra, infatti, che il traffico attuale sia in molti casi drogato e pompato, fino a far stimare solo un 20% di impression reali, prodotte da utenti in carne e ossa, attribuendo il restante 80% a visualizzazioni generate in diversi altri modi. E il programming advertising non è in grado (o non ha intenzione) di distinguere tra queste tipologie di traffico.
re, deve difendersi più dal mercato che dai gangster. Eppure ci sono ancora molti aspetti che rendono competitiva l’offerta degli spazi pubblicitari, in particolare quelli proposti da riviste e periodici, facendo della carta stampata un supporto prevalente e imprescindibile nel marketing mix di una campagna promozionale efficace. Tra i vantaggi principali che sono riconosciuti ai magazine vi è senz’altro la capacità di raggiungere un target profilato e definito, in particolare nel caso delle riviste di settore e specializzate. Questo tipo di riviste offre, inoltre, un alto livello di recettività da parte del pubblico, in proporzione all’autorevolezza e alla credibilità della testata, valori che si tra-
Il digitale traina la lenta ripresa del settore anche in Italia, sebbene i dati disponibili si basino su fonti e stime differenti, molte volte non del tutto attendibili
In coda, per quanto riguarda la credibilità espressa dagli utenti, si trovano la pubblicità sui device mobili, al 43%, come pure i banner, il cui tasso di fiducia raggiunge il 42%, e la pubblicità testuale sugli smartphone, addirittura al 36%
mobili, al 43%, come pure i banner, il cui tasso di fiducia raggiunge il 42%, ela pubblicità testuale sugli smartphone, addirittura al 36%.
Questa è la stampa, bellezza... “...E tu non ci puoi fare niente”, sentenziava Humphrey Bogart, diretto da Richard Brooks nella pellicola L’Ultima Minaccia del 1952. Molto è cambiato in oltre 60 anni e oggi la stampa, per sopravvive3 2015
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più piacevole l’esperienza di lettura, anche nel caso della pagina pubblicitaria. Questo diventa particolarmente rilevante per tutti gli inserzionisti, compresi naturalmente quelli del settore turistico, per i quali il fascino trasmesso dalle immagini risulta fondamentale. La varietà del formato pubblicitario all’interno delle pagine patinate di una rivista consente, inoltre, di realizzare svariati dispositivi di promozione e vendita integrati all’inserzione. Anche per quanto riguarda gli elementi che sono identificati come svantaggi da parte degli inserzionisti è opportuno fare valutazioni adeguate caso per caso. Innanzi tutto le tariffe, che per le riviste generaliste sono spesso elevate rendendone
I risultati delle campagne pubblicitarie online spesso non sono quelli desiderati. Ancor meno trasparenti nella loro attendibilità sono i sistemi di Web ranking, come Alexa che oggi vengono progressivamente messi da parte
smettono, come già detto, anche alla pubblicità pubblicata sulle sue pagine. Non solo la fiducia dei lettori nei confronti delle inserzioni è alta (il 58% già menzionato), ma anche la loro disposizione a far seguire all’informazione pubblicitaria una azione, di approfondimento o di acquisto, pari al 62%. L’annuncio pubblicitario pubblicato su una rivista, inoltre, può contare sulla durata di esposizione più ampia di tutti i mezzi di comunicazione. Una rivista di qualità viene conservata come riferimento, consultata da diverse persone in momenti diversi e può non essere mai eliminata. L’alta qualità della stampa rende
marketing mix
al di là della competizione, i canali e i contenuti della proposta pubblicitaria si influenzano a vicenda e sono indissolubilmente legati. per massimizzare il ritorno sull’investimento la soluzione più adeguata ed efficace è quella dell’advertising integrato, nel quale i media tradizionali si integrano con i canali digitali, web e mobile. la pagina pubblicitaria sulla carta stampata invita il lettore a visitare e a navigare sul sito internet dell’inserzionista e in questo modo rafforza e potenzia il messaggio e la sua eco mediatica. il canale tradizionale della carta stampata si presenta così ancora una volta fondamentale e la comunicazione online, accessibile anche da device mobili, assume una funzione di approfondimento efficace e disponibile, svincolata da limiti di spazio e tempo, che facilita il processo decisionale d’acquisto.
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l’offerta non comparabile con quelle di altri media, in relazione al pubblico raggiunto. Questo aspetto, però, cambia quando si prendono in considerazione riviste con un target profilato e segmentato, nel qual caso gli investimenti pubblicitari, comunque generalmente più ridotti, possono raggiungere con maggiore efficacia il pubblico di riferimento. Così pure nel caso della distribuzione, generalmente il problema consiste nel numero limitato di copie che arrivano realmente al lettore, rispetto alle copie dichiarate nella tiratura. Questo inconveniente però non sussiste nel caso, più frequente per le riviste di settore, di magazine su abbonamento e indirizzati direttamente a un target di lettori certificato. ■ Tra i vantaggi principali dei magazine vi è la capacità di raggiungere un target profilato e definito, in particolare nel caso delle riviste di settore e specializzate
Pop–up, video Ads, lungi dal destare interesse nell’utente, vengono sempre più percepiti come un fastidioso intralcio alla navigazione in rete
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L’ALTRA COPERTINA
TITANKA!
Un’eccellenza nel digital marketing 15 anni di attività, 2500 clienti in tutta Italia, e oltre 50 giovani professionisti della rete. Queste le credenziali della web company di San Marino che, oggi, si aggiudica una posizione di assoluta leadership sul mercato, per affidabilità e innovazione delle proposte
✒Annarita Maggi Solo pochi minuti di auto separano San Marino dall’Italia: è in questa zona di confine che sorge TITANKA! S.p.A. (www.titanka.com) una delle più apprezzate Web Company esistenti tra la Repubblica di San Marino e la Romagna. Una Terra di confine che è anche terra di innovazione. Proprio dalle diversità dei due territori in cui opera maggiormente,
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TITANKA! ha saputo trarre, nei suoi 15 anni di attività, solo il meglio, diventando una delle più fiorenti e attive realtà nel panorama del web marketing italiano.
Da quattro appassionati geek a 60 specialist del web Tutto cominciò 15 anni fa con un gruppo di quattro ragazzi a cui venne l’idea di creare sul web portali turistici su cui vendere spazi pubblicitari. Da lì ad oggi sono cambiate molte cose: la società conta attualmente più di 2500 clienti in tutta Italia, al suo interno lavorano ogni giorno più di 60 professionisti web specializzati, giovani – l’età media è di 37 anni – e dinamici. Nel tempo, la corporate si è ampliata inglobando altre società come Social + – divisione Social Media Marketing di TITANKA! – Semplify – Server Engineering Management – Newanda – web Marketing per il Turismo Plein Air – e allo stesso tempo creando nuove società come la nuova arrivata BE-Wizard! S.r.l. dedicata al mondo degli eventi di formazione.
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L’ALTRA COPERTINA TITANKA! in 4 punti
• Location: a cavallo tra San Marino e Rimini, nel cuore dell’Emilia Romagna • Prodotti di Punta: Realizzazione di siti web, il nuovissimo arrivato MY REPLY – Engage your Guest (www.myreply.net) e l’Evento Internazionale di Digital Marketing più atteso dell’anno, il BE-Wizard! (www.be-wizard.com) • Parole chiave: Specializzazione, Strategia, Assistenza. Ambizione, Innovazione, Responsabilità e Sacrificio. • Numeri: 2500 clienti in tutta Italia, 2870 progetti web Realizzati, più di 60 professionisti del web dedicati ai nostri clienti; 4 aziende fanno parte del gruppo: Social +, Semplify, Newanda e BE-Wizard S.r.l.
TITANKA! non ha mai smesso di innovarsi, di investire in ricerca e sviluppo ma anche di fare esperienza sul campo, tant’è che oggi rappresenta un’eccellenza per tutte le tematiche connesse al mondo del Digital Marketing e questo grazie anche alla diversificazione dei suoi servizi in due aree principali: mercato aziende e mercato turistico. Ma qual è il segreto della sua crescita esponenziale? L’abbiamo chiesto al presidente fondatore, Enrico Pozzi (foto), 38 anni e tanta, tanta esperienza sul campo. «Il segreto è l’entusiasmo, la voglia continua di sperimentare, che ci ha accompagnato fin dal primo giorno e che ci auguriamo di non perdere mai e di riuscire a trasmettere sempre anche a tutti i nostri collaboratori e ai nostri partner. Il nostro
TITANKA! si presenta
Da più di 15 anni forniamo servizi web di qualità superiore. Cosa ci guida? Ambizione e innovazione, la voglia di scoprire nuove realtà. In cosa crediamo? Nel cambiamento come opportunità. Le nostre parole d’ordine? Esperienza e flessibilità. La soddisfazione più grande? Premiare il valore delle risorse e dei nostri partner. La regola quotidiana? Lavorare fianco a fianco con ciascun cliente. Cosa ci piace? Prenderci cura con professionalità delle esigenze di ciascuno. Il nostro slogan? Semplice quanto incredibile. Il web per noi? Non ha segreti.
mantra è: guardare il mondo con gli occhi di un bambino, ovvero mantenere la voglia e la curiosità verso ciò che ci circonda, e crescere ogni giorno diventando più forti». Come mantenersi a passo coi tempi in un settore dove l’oggi è già ieri? «Non bisogna perdere la capacità di reagire agli stimoli. Il web è un mercato in costante evoluzione dove chi si ferma è perduto. In TITANKA! ci aggiorniamo costantemente, studiamo nuove soluzioni, pronti a cavalcare il cambiamento senza farci travolgere e anche ad invertire la rotta in corso d’opera, quando occorre. E poi ascoltiamo sempre i nostri clienti, cerchiamo di capire le loro esigenze, accogliendone i suggerimenti. In fondo è grazie a loro se oggi siamo arrivati fin qui». Un suggerimento che si è rivelato particolarmente utile? «Quello di creare uno strumento che permettesse ai gestori di hotel di implementare in modo mirato le vendite della propria struttura. E’ così che è nato il nostro nuovo CRM: MY REPLY – Engage Your Guest». L’iniziativa di cui va più fiero? «Tante, la più recente è il BE-Wizard! S.r.l., la nuova società del gruppo TITANKA! nata dopo ben 8 anni di esperienza nell’organizzare uno degli eventi internazionali di formazione sul digital marketing più apprezzato in Italia: il BE-Wizard!» Qual è oggi la sfida più difficile per chi opera in questo settore? «Innovarsi, avendo una visione a 360 gradi del mercato e non solo del prodotto, senza mai tradire i propri valori, perché, anche nel Marketing, l’etica è fondamentale per meritarsi la fiducia e la fedeltà dei clienti, nostri partners». Ha un sogno nel cassetto? «Tanti, ora non resta che tirarli fuori, uno a uno, dal cassetto!» ■ 3 2016
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L’IMPRENDITORE DEL MESE
La qualità è il modello del mio business Roberto Bernardone, amministratore unico della GSC Servizi, leader nell’housekeeping alberghiero, non ha dubbi: solo standard elevati e massima professionalità garantiscono il successo nel tempo di ogni impresa
✒Cristina Natanne
Competenza, servizio e controllo qualità. Sono queste le tre semplici ma fondamentali regole che Roberto Bernardone si è imposto di seguire con la sua GSC Servizi Roma, una società strutturata e fortemente competitiva nel campo dell’housekeeping su tutto il territorio nazionale. Un’impresa professionale specializzata in pulizie e servizi di igienizzazione per strutture alberghiere, centri commerciali e sportivi – ma anche grandi industrie e capannoni industriali – che ha, come obiettivo unico, la soddisfazione del cliente attraverso l’utilizzo di tecniche all’avanguardia, e che deve molto al carattere del suo creatore.
Dalla musica all’housekeeping Nato a Marsala, classe 1969, Roberto Bernardone può senza dubbio essere consi-
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derato un classico un self made man. Lasciata la Sicilia, pur con qualche rimpianto, Roberto arriva a Roma, complice una grande passione per la musica, nella speranza di realizzarsi in questo campo. È nella Capitale che le qualità imprenditoriali di Bernardone, trovano un terreno fertile che ha bisogno di spazi più ampi. Dopo molte esperienze lavorative, Roberto decide di aprire un’attività nel campo del pulizie professionali e forniture di materiale igienico sanitario. Un settore che richiede competenza, grande organizzazione e soprattutto altissimi livelli di standard qualità, elementi imprescindibili per un feedback positivo e continuo da parte della clientela. «Quando sono arrivato a Roma», racconta Bernardone, «ho voluto mettermi alla prova, tentare strade diverse per arricchi-
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L’IMPRENDITORE DEL MESE GSC Servizi, qualità nel tempo
La GSC Servizi si occupa prevalentemente di servizi di pulizia nel comparto alberghiero. Nel corso degli anni ha acquisito le certificazioni UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001 ed OHSAS
18001 che attestano e dimostrano una organizzazione aziendale conforme al sistema qualità. Orientata alla ecosostenibilità attraverso l’utilizzo di prodotti ecologici e macchinari a basso impatto ambientale, l’azienda è molto sensibile e presta grande attenzione alle normative sulla sicurezza del lavoro. Ciò garantisce non solo elevati standard di efficienza e qualità, ma anche una solidità imprenditoriale nel tempo, a tutto vantaggio della clientela.
re il mio bagaglio di esperienze. Sono sempre stato bravo nel marketing, in tempi in cui il valore aggiunto era proprio l’iniziativa personale e soprattutto il coinvolgimento in prima persona. Questo talento insieme alla mia buona capacità relazionale mi hanno aiutato a concretizzare il sogno di mettere su un’impresa». A Roberto Bernardone non sono mancati neppure la determinazione e il rigore. Già da musicista curava in maniera quasi maniacale ogni piccola nota di ogni singolo accordo, fin quando non raggiungeva l’armonia perfetta che aveva in mente. Il medesimo rigore lo ha applicato anche all’azienda, dove, con il tempo, è riuscito ad ottenere la perfetta sintonia. «Mi piace pensare alla mia azienda come a una grande orchestra, dove ogni elemento ha la sua precisa funzione all’interno della melodia», dice l’imprenditore aggiungendo che, come per la musica, anche per gli affari ci vuole, oltre che il fiuto e il talen-
to, anche l’orecchio. «Ascoltare è fondamentale per cogliere e correggere eventuali “stonature”».
Ambienti curati, un plus per ogni core business
In apertura, lo staff della GSC Servizi. Sopra, Roberto Bernardone, amministratore unico della società
Le strutture ricettive sono un banco di prova importante per ogni azienda di pulizie. Diverse per location, numero stanze, capacità ricettive, hanno spesso peculiarità a cui bisogna prestare un’attenzione mirata. «Considero uno dei nostri punti di forza», continua Roberto Bernardone, «la capacità di analizzare, prevenire i problemi e intervenire con soluzioni ad hoc, senza mai essere d’intralcio all’attività del cliente. L’hotel deve percepire il nostro intervento come un valore aggiunto. Delegare i servizi di pulizia e housekeeping a terzi è una questione molto delicata: igiene, pulizia, cortesia del personale sono tutte attività cruciali per la customer sati3 2016
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L’IMPRENDITORE DEL MESE Sanificazione e sanitizzazione
GSC Servizi basa i suoi interventi di pulizia e housekeeping su due fasi ben distinte: la sanificazione e la sanitizzazione. La prima è la rimozione meccanica dello sporco, mediante il suo riconoscimento con una procedura consolidata di analisi dello stato degli ambienti. Tale operazione deve sempre precedere le operazioni di disinfezione e sterilizzazione. La sanitizzazione, è invece la metodica utilizzata per ridurre la carica microbica su oggetti o superfici sino ad un livello di sicurezza costante monitorandone l’efficienza e garantendo la costante sicurezza nel tempo, una fase fondamentale per la corretta manutenzione di ambienti e tessuti. La combinazione di queste due fasi fondamentali rende le tecniche utilizzate dalla GSC Servizi ineccepibili».
A destra, Roberto Bernardone con la moglie
sfaction, ragione per cui è fondamentale instaurare un rapporto di fiducia e di stima reciproca. Noi forniamo efficienza, precisione, cura dei dettagli, cortesia e flessibilità: un mix di qualità virtuoso che ci è valso il riconoscimento di clienti importanti, oggi nostri partner fidelizzati. In ciascun hotel, il nostro team – guidato da un house keeper e da un area manager con il compito di controllare gli standard – dispone del know how necessario per far fronte a qualsiasi evenienza con la massima tempestività e professionalità. Fattore tanto raro quanto indispensabile nelle imprese di pulizie». Tutto questo sempre nel pieno rispetto delle certificazioni e delle norme di sicurezza e di formazione sul lavoro. «Ogni giorno lavoriamo a stretto contatto con i nostri fornitori», conclude Bernardone, «per trovare soluzioni a basso impatto ambientale e ridurre gli sprechi, garantendo il miglior risultato possibile. Il nostro
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personale frequenta periodicamente corsi di formazione, di aggiornamento e per la sicurezza, come quelli di Primo Soccorso e Antincendio, oltre al corso Haccp, se richiesto, e siamo sempre disponibili a inserirne di nuovi. Fondamentale è farsi trovare sempre preparati, meglio ancora se con un “asso nella manica” da proporre nell’offerta. La ricerca continua della qualità – nella scelta del personale, dei servizi e delle metodiche – è la linea guida che ci ha sempre ispirato e che continua a farlo, consentendoci di distinguersi dalla concorrenza». ■
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L’IMPRENDITORE DEL MESE
Una vision che guarda lontano
e punta sul valore delle diversità
16 stabilimenti nel mondo, con un fatturato di 500 milioni di euro. È il sogno imprenditoriale di famiglia che Giulio Bonazzi, presidente e ceo di Aquafil, ha trasformato negli anni in realtà, posizionandosi tra i leader globali della produzione di fibre sintetiche per il tessile. Il segreto del suo successo? Avere una mente aperta, viaggiare e imparare da culture diverse e, poi, tanta dedizione e umiltà
✒Gaia Fiertler Quando ha iniziato a lavorare, l’azienda di famiglia aveva una sola sede ad Arco di Trento dove produceva filati per moquette e tappeti. Oggi sono 16 gli stabilimenti di Aquafil, primo produttore europeo e secondo al mondo di fibre sintetiche per pavimentazione tessile e abbigliamento. Con siti in Slovenia, Croazia, UK, Germania, Stati Uniti, Cina e Tailandia, ha più di 2.700 dipendenti e 500 milioni di euro di fatturato, di cui la maggior parte all’estero. Tutto questo anche grazie a lui, Giulio Bonazzi, presidente e ceo di Aquafil. Spirito viaggiatore, fin da ragazzo aveva sempre cercato di stare lontano da casa. Prima con gli studi in economia alla Università Ca’ Foscari di Venezia, poi con uno stage presso un produttore di tappeti e moquette loro cliente in Georgia, di cui ancora ricorda la lingua incomprensibile: «Il georgiano è una lingua dentro un’altra lingua straniera!». Quindi un breve periodo in Belgio e poi il trasferimento per tre anni a Lubiana per seguire l’avvio del secondo stabilimento, a seguito di un’importante acquisizione nel periodo di privatizzazione dell’economia slovena. «Mia moglie
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non ebbe dubbi a partire con me e a portare i bambini che erano ancora piccoli. Quando tornammo in Italia le dispiacque e i bambini proseguirono con la scuola inglese per mantenere lo spirito internazionale». Una moglie di sostegno e di stimolo a fare sempre meglio: «Dopo il secondo figlio, decise di rimanere a casa benché fosse architetto e questo mi ha sempre dato la tranquillità di concentrarmi sullo sviluppo dell’azienda perché i bambini erano in buone mani!», aggiunge Bonazzi. Che iniziò a girare il mondo in lungo e in largo per avviare nuove produzioni e stringere partnership e accordi commerciali. Fino ai 16 stabilimenti di oggi.
Il viaggio come scuola di formazione L’incontro con culture e abitudini diverse è qualcosa che lo appassiona e lo sorprende ancora oggi: «Non si finisce mai di fare gaffe, ma anche di imparare cose nuove. Per esempio, sono stato in India diverse volte, ma questa volta a gennaio ero invitato a una cena in una famiglia di
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L’IMPRENDITORE DEL MESE
Mumbai e volli prepararmi bene. È stata una cena meravigliosa, tutta vegetariana, con l’accortezza da parte mia di non portare mai il cibo alla bocca con la mano sinistra. Non chiedetemi il perché, basta non farlo! La parte più bella del lavoro è quando si mettono le gambe sotto il tavolo. In Giappone ho sempre mangiato cose buonissime e a dicembre ho provato uno stile nuovo di tempura, con il pesce prima sbollentato e poi passato nell’uovo crudo, anziché nella pastella. Pensate che in un ristorante stellato a Tokyo ci sono 21 diversi tipi di tempura. Poi certo su alcuni piatti noi occidentali facciamo fatica, come le uova annerite da due settimane sotto terra, o quelle rondelle grigie fritte in Cina, che erano topo fritto. Questo accadeva nel ristorante di proprietà di un nostro cliente, non per strada». Ma differenze e accorgimenti riguardano tutte le fasi del soggiorno all’estero. In Corea, per esempio, un capo azienda è trattato da tutti come un re, quindi dev’essere lui a dare il via su qualsiasi argomento di conversazione. Per noi è impensabile avere questo tipo di deferenza, perché ci consideriamo tutti uguali, ma se si vuole fare affari bisogna tenerne conto. In Cina le trattative vanno per le lunghe, perché vogliono capire bene chi hanno di fronte ed è sempre previsto l’interprete. E sono pure superstiziosi: una volta avere lo stesso anno di nascita del cliente mi ha aiutato a chiudere il contratto! Anche in Giappone non bisogna mai avere fretta, perché devono avere il tempo di valutare. Se invece si forza si innervosiscono».
ché sono le convinzioni che ci guidano, e quando riesco a fare una cosa che pensavo di non saper fare, poi è normale prenderci ancora più gusto. Come insistere, ogni volta che vado in Australia, con il cliente più difficile che abbiamo. Ma io non mollo e ogni volta ci riprovo».
«Sono le convinzioni che ci guidano»
Uno sportivo abituato a competere e a rialzarsi sempre
Ma Bonazzi non si è mai fermato davanti a nulla, si adatta dove necessario, fa qualche gaffe quando gli mancano le informazioni, ma il suo spirito competitivo l’ha sempre guidato in giro per il mondo. Per esempio, ammette di non amare la parte commerciale, preferendo produzione e ricerca e sviluppo. Eppure, negli ultimi anni ha dovuto anche vendere e allora non si tira indietro se c’è da andare a stanare il cliente più riottoso per fargli comprare i suoi prodotti. «Non mi piace vendere ma se è necessario lo faccio, e come in tutte le cose dove mi impegno anche se non mi piacciono, alla fine ci prendo gusto. Per-
Quello che si respira parlando con Bonazzi è un forte senso di responsabilità unito a una scattante determinazione. «Sono competitivo, prima di tutto con me stesso. Voglio superare i miei competitor e dove non riesco voglio capire il perché. Per questo vado a cercare i clienti più resistenti». Lo sport fin da ragazzo l’ha formato in modo da guardare sempre avanti e ad agire con risolutezza e coraggio: nuoto a livello agonistico, tennis, sci, paracadutismo, wakeboard e ciclismo. Tutti sport individuali, che lo hanno abituato a impegnarsi e dedicarsi: «Credo che siamo tutti uguali, che di geni e di stupidi ce ne
Giulio Bonazzi, presidente di Confindustria Trento, nello stabilimento di Arco di Trento
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L’IMPRENDITORE DEL MESE
In alto a sinistra e nella pagina a fianco stoccaggio delle reti da pesca nello stabilimento in Slovenia che produce fibra rigenerata con tecnologia ECONYL®. Sotto, nello stabilimento croato in occasione della visita del Ministro dell’economia croato, Ivan Vrdoljak, nella primavera del 2014
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siano pochi e che, per il resto, abbiamo solo differenze di contesto. Per questo con l’impegno, nella media delle nostre capacità, possiamo fare cose straordinarie, ma ci vuole dedizione e umiltà», racconta Bonazzi. Proprio come nello sport, dove si impara a rialzarsi sempre. «Credo di aver imparato di più da un grande insuccesso che dai successi. In quel caso ho avuto il coraggio di fermarmi e di ammettere di aver sbagliato. Per risparmiare, pensavo di poter fare anche il lavoro dei miei fornitori di materie prime. Così abbiamo avviato due stabilimenti, abbia-
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mo imparato tanti processi che poi ci sono tornati utili con la linea ECONYL® in tempi più recenti, ma intanto nel 2001 era arrivata la crisi, i prezzi erano crollati e i nostri costi di produzione non erano sostenibili. È durata tre anni l’esperienza e ho imparato che ognuno deve fare il proprio mestiere, mentre talvolta noi imprenditori cerchiamo la via più facile, che alla fine si rivela controproducente», rileva l’imprenditore. Umiltà anche nel non perdere mai la curiosità per ciò che accade intorno: «Se c’è da andare a visitare uno stabilimento, anche il più vecchiotto, io vado, perché c’è sempre qualcosa da imparare dagli altri».
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L’IMPRENDITORE DEL MESE VIaGGI e alberGhI
E da buon sportivo, individuale e non di gruppo, come gestisce emozioni e conflitti? «Ho i miei trucchi per non perdere le staffe e non essere colto impreparato: mi sfogo prima dell’appuntamento, uso la lamentela per sbollire, la butto fuori (i miei collaboratori sanno che è funzionale), oppure simulo tutti gli scenari che potrebbero capitarmi, per essere pronto a ogni evenienza». Ancora una volta, visualizzazione e focalizzazione, che sono due tecniche sportive.
la sostenibilità ambientale come sistema e non come azione spot Anche l’attenzione all’ambiente viene da lontano: da una regione autonoma, il Trentino, che ha sempre avuto parametri stringenti sulle emissioni e dalla Slovenia, dove Aquafil ha aperto il suo secondo stabilimento, paese con una cultura ambientale molto forte e dove la raccolta differenziata, per esempio, è stata introdotta prima ancora che in Germania. «Avere avuto clienti sfidanti, già molto avanti sul fronte della responsabilità sociale d’impresa, ci ha dato un vantaggio competitivo quando ha iniziato a diffondersi la ricerca di prodotti più sostenibili, perché eravamo già abituati a ragionare in termini di sostenibilità ambientale come sistema e non come azioni spot. La sostenibilità si costruisce nel tempo, con pazienza e determinazione», racconta Bonazzi. L’investimento che li ha resi noti in tutto il mondo è la tecnologia ECONYL® Regeneration System, 25 milioni di euro e cinque anni di lavoro tra ricerca, sviluppo, progettazione e realizzazione, per produrre fibra rigenerata da rifiuti a base di poliammide 6, in particolare reti da pesca. Gli oceani sono pieni di reti dismesse che intrappolano delfini, tartarughe e uccelli e sembra rappresentino un decimo di tutti i rifiuti nei mari. Il primo impianto è stato inaugurato a Lubiana nel 2011 e oggi la linea di prodotti ECONYL® rappresenta il 33% della produzione aziendale, quota destinata ad aumentare se aumen-
Una vita su e giù dagli aerei, Bonazzi è un gran conoscitore di aeroporti, meno delle città dove va per lavoro. Non per pigrizia, però. «Devo ammettere che ovunque vada non trovo mai concentrate tante bellezze storiche e architettoniche come in Italia, quindi sinceramente quando allungo il viaggio preferisco immergermi in sorprendenti paesaggi naturalistici, come il Gran Canyon, una foresta tropicale o una spiaggia esotica. La muraglia cinese, per esempio, è bella dall’alto ma da vicino è un po’ deludente, come pure la città proibita di Pechino o i palazzi imperiali di Bangkok, che alla fine sono tutti uguali, tutti finti». Anche in fatto di hotel, nel tempo è diventato sempre più esigente: silenzio, king size bed e cuscini morbidi. E non è tutto: «Odio dormire con il piumino che ti danno anche d’estate per ripararti dall’aria condizionata. Il fatto è che io odio anche l’aria condizionata! E poi vi prego, mettete le tende alle finestre. Nei Paesi dell’Est Europa non hanno la tradizione e alle 3 e mezzo del mattino c’è già l’alba! La qualità del riposo è fondamentale per chi viaggia tanto come me». Come la possibilità di fare un po’ di moto nelle ore più disparate. «Lasciate aperte le palestre!».
terà la disponibilità di materia prima. La produzione è vantaggiosa da un punto di vista economico ed efficiente da quello ambientale, con meno scarti di una produzione fossile, meno risorse impiegate, meno materie prime e meno impiego di energia. E la fibra rigenerata ha una prestazione identica a quella prodotta in modo tradizionale, utilizzabile per moquette, costumi da bagno, parti di auto motive, materiali da costruzione. Bonazzi è soddisfatto della sua ultima creatura: «Questa linea di prodotti ha trainato il nostro fatturato negli ultimi 4 anni, con una crescita del 15% nonostante la crisi. Posso affermare con certezza che la sostenibilità conviene». ■
Giulio Bonazzi, con la moglie Roberta Previdi, in occasione della sua nomina a Cavaliere del Lavoro il 2 giugno 2013
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SCENARI DEL TURISMO
Mice,
le catene servono Un recente studio di settore conferma che l’attuale attività di riqualificazione del comparto alberghiero sta trainando positivamente le aziende del segmento up-scale, luxury e Mice, mentre continuano a diminuire le strutture 1 e 2 stelle
✒Dante Daverio La più alta concentrazione di alberghi di catena si trova a Roma, Milano (sopra il Diana Majestic), Firenze e Venezia, che insieme ne detengono piu di un terzo
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Sono stati oltre una dozzina i protagonisti del settore Mice e alberghiero italiano che hanno accettato di confrontarsi tra loro, e con gli addetti ai lavori, partecipando alla tavola rotonda intitolata “Mice, ci vogliono le catene?” che è andata in scena durante l’ultima edizione di Bit. L’evento è stato l’occasione per divulgare gli esiti di una recente ricerca di settore (realizzata da Horwath HTL “Hotel Chains in Italy 2016” in collaborazione
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con Associazione Italiana Confindustria Alberghi e RES) finalizzata a fotografare lo stato dell’arte del panorama ricettivo italiano e le possibili evoluzioni future, in particolare in riferimento alla penetrazione dei grandi brand internazionali nel settore del lusso e in quello Mice. Per prima cosa è emerso che, benché inferiore rispetto alle dato medio europeo, dal 2003 ad oggi il numero di camere dei gruppi alberghieri italiani è cresciuto pas-
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SCENARI DEL TURISMO
sando dal 6% al 14% rispetto all’offerta complessiva. «Soprattutto si prevede un ulteriore margine di crescita che, nel biennio 2017-2018, potrebbe raggiungere il 15%.» specifica Giorgio Ribaudo, Project Manager di Horwath HTL «Interessante notare come la dimensione di una struttura alberghiera di catena, conti mediamente 109 stanze mentre in Italia il dato è pari a 33 unità. Di certo va detto che l’aumento delle catene nel Belpaese è segno del processo di rigenerazione del nostro sistema alberghiero: i grandi brand possono portare beneficio ad alcune destinazioni e in specifici segmenti di offerta, soprattutto quando rinnovano e riposizionano quanto già esiste. A determinare maggiore attenzione da parte delle Catene internazionali per l’Italia è poi anche la crescita della componente estera nella domanda alberghiera».
In Italia cresce il luxury Lo studio conferma che l’attuale attività di riqualificazione del comparto alberghiero sta trainando positivamente le aziende del segmento up-scale e luxury, mentre le strutture 1 e 2 stelle sono diminuite del 32,6% rispetto al 2004. «Il settore alberghiero italiano» continua Giorgio Ribaudo, «sta, insomma, cambiando, ma occorrerà attendere ancora qualche anno prima che si profili un assetto nuovo e
più vicino agli standard europei. Va sottolineato comunque che nell’arco dell’ultimo decennio le catene alberghiere presenti in Italia, considerando sia brand nazionali che internazionali, hanno più che raddoppiato il numero di camere, passando dal 6% del totale registrato nel 2003 all’attuale 14%, pari a circa 148mila camere. E sempre nell’ambito di questo graduale processo di riqualificazione dell’offerta alberghiera nazionale, le catene continueranno nei prossimi anni, anche se lentamente, a espandere la propria presenza.
Anche se in aumento, in Italia, gli alberghi di catena rappresentano oggi solo il 4,1% del mercato contro il 40% del Regno Unito, il 28% della Spagna, il 23% della Francia e l’11% della Germania
Terzo paese per numero di strutture in Europa Altro dato emerso dallo studio è che l’Italia, oggi, con i suoi 33mila hotel, è il Nell’arco dell’ultimo decennio le catene alberghiere presenti in Italia, considerando sia brand nazionali che internazionali, hanno più che raddoppiato il numero di camere, passando dal 6% del 2003 all’attuale 14%, pari a circa 148mila camere. Qui una proposta per famiglie creata dall'italiana Starhotels
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SCENARI DEL TURISMO
Un’opportunità per il Mice
Per AccorHotels, il Mice rappresenta una dimensione importante che si concretizza nel 20% circa di quota del mercato globale
A determinare maggiore attenzione da parte delle Catene internazionali per l’Italia è poi anche la crescita della componente estera nella domanda alberghiera
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terzo paese per numero di strutture dopo Regno Unito e Germania, seguita da Francia e Spagna, ma è anche quello dove la penetrazione delle catene è minore: in Italia solo il 4,1% degli alberghi è di catena, contro il 40% del Regno Unito, il 28% della Spagna, il 23% della Francia e l’11% della Germania. «Attualmente», spiega Ribaudo, «gli hotel di catena in Italia sono 1.361 e hanno netta prevalenza fra le strutture di fascia alta: sono di catena, infatti, il 49% delle camere a 5 stelle esistenti in Italia, il 30% di quelle a 4 stelle e il 5% di quelle a 3 stelle. Il 60% delle camere di catena fa capo a brand italiani e il 40% a brand internazionali. La più alta concentrazione di alberghi di catena si trova a Roma, Milano, Firenze e Venezia, che insieme ne detengono più di un terzo. Interessante anche il modello di business degli hotel di catena italiani, che vede ancora prevalere le strutture di proprietà col 41% su quelle in affitto col 27% e in franchising, ferme al 24%, con solo una percentuale residuale dell’8% di alberghi sotto contratto di management. Infine, dando uno sguardo ai maggiori gruppi alberghieri, ovviamente ognuno con i propri eventuali diversi brand, presenti in Italia, in termini di numero di camere, si scopre che al primo posto c’è Best Western, che conta 172 alberghi e 12.523 camere; al secondo posto c’è Accor con 77 alberghi e 9.953 camere; quindi ecco NH Hotels, che ha 55 strutture per complessive 8.660 camere. Seguono in “classifica” Atahotels, InterContinental, Starwood, Hilton, Orovacanze, ITI Hotels e Starhotels».
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Oltre al luxury, le catene guardano con interesse crescente al segmento Mice. Dice Silvia Desideri, direttore commerciale di AccorHotels «il settore rappresenta una dimensione importante per AccorHotels, che si concretizza nel 20% circa di quota del mercato globale, grazie a un’attività strategica sempre più finalizzata ad aumentarne le presenze». Desideri fa notare anche che «fondamentale è imparare ad organizzare sempre meglio la destinazione Italia in un’ottica di sistema, rendendo le mete più attrattive e mettendo in condizione gli operatori di rispondere nei modi e nei tempi richiesti dal mercato». Pienamente d’accordo Roberto Ferretti, clients service director di Alessandro Rosso Group, che dichiara «all’interno del nostro gruppo abbiamo una figura dedicata, il Contracting Manager, che segue i rapporti e sigla accordi quadro con le più importanti catene presenti in Italia. Sono inoltre convinto che il rapporto con i brand non debba essere quello tra cliente e fornitore ma quello tra due partners: la nostra relationship va oltre i confini italiani e i rapporti con gli uffici sales in Italia delle catene internazionali ci aiutano ad avere contatti ed offerte anche da ■ strutture alberghiere estere».
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SCENARI DEL TURISMO
2016, anno di opportunità per l’hotellerie Dopo un 2015 in netto miglioramento rispetto al passato, il comparto alberghiero si chiede come non smettere di crescere: il segreto sarà concentrarsi sulla qualità e la personalizzazione dei servizi
✒Dario Ducasse La preferenza dei meeting planner andrà agli alberghi più accessibili, sia in termini di trasporti che di disponibilità camere, a quelli che consentono di contenere i costi di alloggio e ristorazione e a quelli che utilizzano sistemi di prenotazione e gestione più snelli. Nella foto in alto, l’eleganza senza tempo dell’Excelsior Gallia di Milano, hotel che da sempre è sinonimo di ospitalità di qualità. In basso, Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi
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«Mostra finalmente interessanti segnali di ripresa quello che resta il principale comparto del sistema economico-turistico del Belpaese, ovvero quello alberghiero; ma per recuperare il terreno perduto negli anni precedenti ci vorrà almeno un lustro di risultati col segno positivo». È realista, come sempre, ma ottimista, il commento del Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura del consuntivo dell’Osservatorio turistico-alberghiero della Federazione che è già in grado di tracciare l’andamento dell’intero 2015 appena trascorso. I dati infatti spiegano come da gennaio a dicembre dello scorso anno le presenze nelle strutture alberghiere italiane siano aumentate del 3,6% rispetto al 2014. Nel dettaglio i pernottamenti degli italiani sono cresciuti del 3,2% e quelli degli stranieri hanno registrato un incremento del 4,1%. «E infatti il 2015 sarà probabilmente ricordato», aggiunge Bocca, «come l’anno della riscoperta dell’Italia da parte degli italiani, in quanto i nostri connazionali non hanno perso la voglia di viaggiare e lo hanno fatto scoprendo o riscoprendo le tante ricchezze paesaggistiche, del be-
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nessere, artistico-culturali ed ambientalistiche di cui la nazione dispone, senza dimenticare l’incredibile successo dell’Expo di Milano. Mentre gli stranieri hanno continuato a scegliere in numero sempre maggiore lo stivale». Per seguire quindi le indicazioni e gli auspici di Bocca, e di tutto il settore dell’hotellerie tricolore, sarebbe necessario capire come il settore alberghiero dovrebbe comportarsi in questo 2016 per far sì che i segnali di ripresa possano consolidarsi e costituire il trampolino di lancio per una lunga serie di incrementi, con l’obiettivo di riconquistare posizioni nella classifica mondiale dei Paesi a vocazione turistica. Insomma, prendiamo in prestito la domanda di Bocca per concentrarci su un ragionamento più ampio: quali possono essere le sfide da vincere per l’hotellerie nel 2016 in modo da continuare la rincorsa positiva presa lo scorso anno?
Tante sfide da vincere Una prima mano ce la possono dare i risultati di una veramente interessante ricerca che è stata da poche settimane rilasciato dal fornitore americano di tecnolo-
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gia Social Tables, che lo ha realizzato sulla base di studi di settore e integrato con le previsioni di alcuni professionisti dell’hospitality e degli eventi. È il report intitolato “The 9 Ways Meetings Will Impact Hotels in 2016” ed in pratica è un documento programmatico che si sforza di elencare i nove punti salienti e le opportunità da sfruttare proprio per crescere nel 2016. Gli esperti della società americana infatti hanno inizialmente pensato di porsi delle questioni sul futuro del comparto e ad esse dare risposta: domande
che in modo esteso ricalcano la ricerca preannunciata da Bernabò Bocca sulle sfide da vincere. Domande che suonano come: quali sono i trend di miglioramento dell’offerta che coinvolgeranno le strutture alberghiere nel 2016? Come deve evolversi il settore dell’hotellerie per restare competitivo sul mercato Mice? Quali sono le nuove esigenze di organizzatori e partecipanti? Su quali temi gli hotel business devono concentrarsi per assicurare dotazioni e servizi in linea con le aspettative della domanda?
Cosa attendersi dai clienti del futuro? Di certo, spiegano gli esperti, aspettative di servizio più elevate. Sotto: gli spazi raffinati di Palazzo Montemartini, accogliente cinque stelle sito nel cuore di Roma.
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punti individuati dai ricercatori americani riguarda la richiesta da parte dei meeting planner di location e servizi sempre più organizzati per avere il proprio lavoro semplificato al massimo. In particolare gli organizzatori chiedono agli alberghi processi di prenotazione più snelli e più fluidità nel comporre il puzzle dei servizi necessari all’evento. I principali fattori di scelta dell’albergo, ovvero comodità, prezzo e attrattiva, rimarranno immutati, ma le aspettative saranno più elevate. La preferenza andrà quindi agli alberghi più accessibili, sia in termini di trasporti che di disponibilità camere, a quelli che consentono di contenere i costi di alloggio e ristorazione e a quelli che investono nel proprio “look”, nella pulizia e nell’attrattiva generale della struttura, meglio se rinnovata di recente.
L’anno dei beacon
Sopra: in futuro anche un “classico” hotel business come l’NH Concordia dovrà investire su tecnologia e formazione del personale ad hoc. Qui sotto, una sala Mice del Grand Hotel Villa Igiea di Palermo, esempio di location ben organizzata per semplificare al massimo il lavoro dei meeting planner
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E proprio quella delle aspettative di chi organizza un evento pare una delle questioni cruciali, tanto che il primo dei nove
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Come è ovvio che sia e che sempre più sarà, l’elemento tecnologia risulterà basilare nelle richieste degli organizzatori e quindi basilare per il successo commerciale degli alberghi a vocazione business. Oggi che la tecnologia è imprescindibile, quindi, spiega la ricerca, gli hotel non solo devono dotarsene, ma anche capirla e sapere spiegare ai meeting planner dove e come potranno utilizzarla e con quali vantaggi. Con un particolare focus sul tema della connettività: poiché oramai la presenza di una connessione wi fi sicura in
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SCENARI DEL TURISMO RivoLuzione anche neL maRkeTing DegLi hoTeL È stata recentemente pubblicata la quarta edizione del report “Hotel sales & marketing trends 2016”, uno studio preparato dagli esperti del settore alberghiero di Profitroom con la finalità di informare gli albergatori sulle previsioni del mercato e sulle tendenze del settore per il 2016. Cosa porterà il 2016 al settore alberghiero? La risposta di Profitroom si articola in ben 14 tendenze che influenzeranno il mercato dell’ospitalità portando un’ulteriore crescita e sviluppo generale dell’hospitality. 1. “Reviews are king”: opinioni e recensioni degli utenti sono sempre più importanti 2. Boom dello sharing: da combattere proponendo esperienze sempre più di qualità 3. Crescono i siti commerciali 4. Re targeting sempre più da usare per targettizzare al meglio la propria pubblicità 5. Realtà virtuale “reale”: la comunicazione visiva e video impatterà sempre di più 6. Usare i “Big data”: sfruttare i dati ricavati dal web per indirizzare il proprio business 7. Posizionamento online: per essere visibili oltre al Seo serve Cro (conversion rate optimization)
8. Informazioni sugli ospiti: avere profili completi del cliente aiuta marketing e vendite 9. Customized experience: l’esperienza in hotel dovrà essere sempre più personalizzata 10. Meno intermediari: per aumentare il ROI meglio aumentare le vendite dirette 11. Più “messagging”: il contatto diretto e veloce con l’ospite genera fiducia 12. Internet delle cose: arriva in hotel e aiuta per servizi e migliore customer experience 13. Automazione del marketing: calcola prezzi ottimali di vendita e aiuta profitti 14. Coinvolgimento: rapporto con ospiti più stretto e interazione social aumenta soddisfazione
Conclusione: Secondo Profitroom la personalizzazione della comunicazione e dell’offerta diventerà nel 2016 una necessità.
un centro congressi di qualsiasi tipo è data per scontata, la capacità degli albergatori deve essere quella di fornire una connessione funzionale al numero di partecipanti all’evento e alle esigenze tecnologiche dell’evento stesso. E, sempre in tema di tecnologia, spiega la ricerca, il 2016 sarà probabilmente l’anno dei “beacon”. Di che si tratta? Di piccoli trasmettitori che si connettono agli smartphone tramite bluetooth fino a una distanza di 50 metri e che consentono di raccogliere o inviare
informazioni in base alla posizione dell’utente. Secondo il report la loro progressiva diffusione negli alberghi che ospitano eventi sarà dovuta alla loro grande versatilità di utilizzo: i “beacon” ad esempio possono inviare messaggi di benvenuto o lanciare in automatico la stampa del badge quando il partecipante varca l’ingresso dell’albergo. Senza contare che tramite loro l’albergo e l’organizzatore possono monitorare in tempo reale i flussi di partecipanti e intervenire se rilevano Il Royal Hotel Carlton di Bologna: gli alberghi business italiani nel futuro si apriranno sempre più alle aree EMEA e APAC
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Un’elegante sala dello Chateau Monfort di Milano, location nella quale tecnologia e ospitalità high level si fondono. In basso: uno spazio business del Gallia, hotel che punta forte sulla brand awareness
code o blocchi alla registrazione, al buffet o all’entrata di una sala specifica. E ancora: negozianti, ristoratori e operatori di destinazione possono inviare ai partecipanti coupon di sconto o offerte specifiche. Senza esagerare ovviamente: altrimenti, come spesso accade oggi, la tecnologia troppo invasiva diventa ”spam” e viene quindi “disattivata” dall’utente.
investire sull’human factor per rafforzare la brand awareness Nel 2016 la cultura aziendale sarà sempre più elemento determinante per lo sviluppo del business alberghiero. Secondo la ricerca, infatti, sarà sempre più necessario per gli alberghi e in particolare per la compagnie alberghiere puntare su una cultura aziendale forte, formando i propri dipendenti e investendo nello sviluppo delle risorse umane. Non per nulla le 100
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aziende che Forbes indica come i “migliori posti dove lavorare” hanno fatturati mediamente superiori del 22% rispetto ai competitor. E tra queste non mancavano esempi dell’hotellerie come Marriott, Four Seasons e Hyatt. Per quanto riguarda i trend Per quanto riguarda lo scenario geografico, si prevede che nel 2016 la domanda Mice internazionale aumenterà nell’area EMEA (Europe, Middle East, and Africa) e in quella APAC (Asia del Sud, estremo oriente e Oceania). In particolare cresceranno i mercati congressuali delle capitali europee ma anche delle grandi città dell’est Europa e dell’Asia, soprattutto nell’area sudorientale.
Focus sulla personalizzazione Per gli hotel business il “perché” di un evento, vale a dire il motivo e gli obiettivi che spingono il committente a organizzarlo, conterà sempre più del “cosa” ovvero di tariffe, contratti, spazi e servizi necessari: se le motivazioni del cliente non si conoscono – sostiene il report – è molto difficile per una location massimizzare l’impatto di un evento. Ecco perché nel porfolio di servizi messi a disposizione dagli hotel acquisirà importanza lo “strategic meeting planning”, strumento che aiuta a focalizzare e a realizzare gli obiettivi in modo mirato e personalizzato Infine, rivela lo studio, gli hotel diventeranno più social e punteranno sul co-working: si lavorerà attraverso reti sempre più aperte e integrate. E chi è più capace di essere social e friendly con gli “altri”, di noi italiani? ■
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Il Mice gode di discreta salute Nell’ultimo biennio l’Osservatorio Italiano dei Congressi evidenzia un trend positivo del settore, con 309mila eventi di cui 9% internazionali solo nel 2014. Ma i margini di crescita restano ampi
✒Tiziana Conte
Le immagini del servizio si riferiscono alla conferenza dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi
Un comparto con significativi volumi di attività e un evidente impatto sull’economia del Belpaese, piuttosto frammentato e ancora poco internazionale. È la fotografia scattata dall’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi dopo una ricerca condotta tra giugno e ottobre 2015 sulla base di un questionario distribuito online a 5.786 sedi per congressi ed eventi. I risultati dello studio promosso da Federcongressi&eventi e realizzato dall’Alta Scuola in Economia e Relazioni Internazionali (Aseri), con il coordinamento di Roberto Nelli, sono stati presentati a Roma nella sede dell’Agenzia Nazionale del Turismo. Nel 2014 si sono svolti in circa 6 mila strutture sparse sul territorio nazionale, quasi 309mila eventi – il 9% dei quali internazionali – che hanno coinvolto 25,5 milioni di partecipanti per un totale di 38,2 milioni di presenze. La durata media è stata di 1,5 giorni (in linea con quella di Germania e Regno Unito) e la dimensione media, pur nell’estrema eterogeneità delle casistiche, di 83 partecipanti per evento.
Un settore strategico per il Pil «Dati significativi quelli snocciolati da Roberto Nelli, dai quali si evince l’importanza di un settore in grado di far crescere il Pil e dare occupazione. «E da questi dati vor-
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remmo partire per riaprire un dialogo con le istituzioni, Enit in primis, e quindi pianificare la promozione all’estero e agire sulle leve soprattutto fiscali», ha auspicato il presidente di Federcongressi&eventi Mario Buscema, annunciando che il prossimo studio dell’Osservatorio, relativo al 2015, analizzerà anche il peso economico e i trend del mercato. «Ci piacerebbe presentarlo durante la nostra convention prevista per il 31 marzo 2016».
Digitalizzazione e networking di imprese per migliorare l’offerta Dalla ricerca svolta emergono due fotografie: la prima sul grande patrimonio di strutture e risorse del nostro territorio e la seconda sulla tipologia delle attività che si svolgono all’interno. «Un’analisi importante per gli operatori che possono ricavarne indicazioni anche per politiche di marketing e prezzi», ha aggiunto, durante il suo intervento, Gabriella Ghigi, Meeting Consultants. «Dai dati snocciolati si evince che abbiamo lavorato nella direzione giusta, su un’offerta migliore, tutti insieme, ma si può fare di più: per esempio, puntando maggiormente sulle nuove tecnologie, perché la meeting industry può portare ancora benefici, abbiamo molte opportunità ma dobbiamo mi-
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SCENARI DEL TURISMO
gliorare le sedi dotandole di nuove attrezzature tecnologiche, su personale qualificato, ed una offerta diversificata» ha ribadito. E le fa eco Buscema: «Federcongressi&eventi, stimolando la crescita professionale e favorendo il networking tra imprese, deve apportare un miglioramento complessivo dell’offerta di strutture e servizi per rendere più efficiente e competitiva la destinazione Italia soprattutto sul mercato internazionale».
Il Nord capofila degli eventi Importante in questo quadro anche il ruolo del Convention Bureau la cui nascita, precisa il presidente Carlotta Ferrari (sopra), «era necessaria e il suo rafforzamento lo è ancora di più. Possiamo già contare su una sede in ben 108 comuni». Dall’analisi condotta si evince che il 57,5% degli eventi individuati nel 2014 si è svolto al Nord, il 26,1% al Centro e il 16,4% nel Sud e nelle Isole. Il 60% del totale degli eventi ospitati in Italia (il 56% dei partecipanti complessivi) ha avuto un ambito di riferimento locale, il 31% un orizzonte nazionale, il 9% (l’ 11% dei partecipanti totali) internazionale.
Alberghi congressuali: i preferiti per gli eventi
A concentrare invece la maggior parte degli eventi sarebbero gli alberghi congressuali (il 70,9% di tutte le sedi analizzate) con il 76,3% del totale, pur realizzando una percentuale non altrettanto elevata di partecipanti (il 46,4%) e di presenze (37,7%). Seguono le dimore storiche (6,5%) e i centri congressi e fieristico congressuali (5,9%). Ben il 71,2% delle sedi che hanno preso parte all’indagine ha dichiarato di non aver modificato nel 2015 le proprie tariffe rispetto al 2014, con differenze statisticamente significative in base alla tipologia: gli alberghi a cinque e quattro stelle più degli altri hanno dichiarato (rispettivamente nel 50% e nel 21,5% dei casi) di aver aumentato nel 2015 le proprie tariffe; le sedi fieristico congressuali costituiscono la tipologia di sede che in percentuale maggiore (nel 90% dei casi) ha dichiarato di averle lasciate invariate, mentre i centri congressi quella che in percentuale maggiore ha dichiarato (nel 15,6% dei casi) di averle diminuite. ■
Mario Buscema e Gabriella Ghigi
Gli eventi promossi da associazioni, aziende e istituzioni hanno rappresentato nel loro insieme il 77,3% di quelli complessivamente ospitati in Italia. In particolare, le aziende promuovono il 56% degli eventi totali (con il 40% dei partecipanti e il 38% delle presenze); le associazioni il 33% (il 48% dei partecipanti totali e il 50% delle presenze); enti e istituzioni di tipo governativo, politico, sindacale e sociale l’11% (con il 12% dei partecipanti e il 12% delle presenze). Solo il 26% degli eventi che si sono svolti nel Paese è stato contrattualizzato da agenzie. In particolare il coinvolgimento delle agenzie è risultato percentualmente maggiore per eventi ospitati negli alberghi ( al 31%) e nelle dimore storiche (al 22%). 3 2016
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Choice Hotels: nuovi obiettivi per il mercato italiano Choice Hotels Europe rafforza la sua presenza nel Continente, e mette le basi di una forte e rapida crescita nelle più importanti città del Bel Paese
✒Cristina Chiarotti
Ascend Hotel Collection, grazie ad un portfolio di strutture indipendenti situate in destinazioni primarie.
Sopra, Clarion Congress Hotel Prague, Praga. A destra, The Howard, a member of Ascend Hotel Collection, Edimburgo
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Choice Hotels è uno dei più grandi gruppi alberghieri al mondo con 6.400 alberghi affiliati in 35 diverse nazioni. In particolare, il portfolio di alberghi in franchising di Choice Hotels Europe offre sia al viaggiatore d’affari sia a quello dal profilo leisure una gamma completa di soluzioni che varia dall’hotel vivace con atmosfera accogliente a sistemazioni di prima classe. Al momento, Choice Hotels ha affiliato quasi 500 hotel in tutta Europa e altri sono in fase di sviluppo. I brand in franchising di Choice Hotels Europe includono Clarion, che si rivolge a chi esige una sistemazione di prima classe e attenzione al dettaglio; Clarion Collection, con hotel di design o dimore storiche con un carattere che riflette il territorio locale; Quality, con strutture generalmente situate in grandi città ed aree commerciali, pensate per tutti i profili di viaggiatori; Comfort, il brand particolarmente apprezzato dai viaggiatori per il rapporto qualità /prezzo e l’affidabilità. Choice Hotels, inoltre, offre ai suoi ospiti boutique hotel ed alberghi unici di fascia alta con il soft-brand
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Il mercato italiano, una sfida da raccogliere con successo Anche il Bel Paese, complice una domanda sempre alta per le nostre città d’arte e una ripresa dell’economia su scala nazionale, è uno degli obiettivi di crescita del Gruppo alberghiero. «In Italia», afferma Vittorio Scarpello, Manager franchise development Italy, «contiamo su 16 alberghi con marchio Comfort, Quality e Clarion Collection e abbiamo trattative avanzate per ulteriori affiliazioni sia al Nord che al Centro-Sud. Il nostro obiettivo è quello di svilupparci nelle città principali, con un occhio particolare a Milano, Firenze, Venezia, Bologna e Napoli, dove ad oggi non siamo rappresentati e quindi i nuovi potenziali affiliati non si ritroverebbero “concorrenti” interni,ma anche in quelle location dove Choice c’è già, come Roma e Torino. Inoltre, guardiamo a tutte le destinazioni di respiro business, non soggette quindi a eccessive variazioni stagionali della domanda. Entrare nel mondo di Choice Hotels è un’opportunità da non perdere per gli albergatori italiani, vuoi per la visibili-
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SCENARI DEL TURISMO
tà che solo una catena internazionale può garantire, vuoi per il supporto della nostra forza vendite internazionale, senza tralasciare i vantaggi ottenuti grazie ai nostri contratti preferenziali. A questo si affianca, con successo, il nostro programma di fidelizzazione reward Choice Privileges®, che conta ad oggi più di 25 milioni di soci, un circuito sempre più in crescita e che porta già numeri straordinari ai nostri affiliati in location conosciute a livello internazionale come Roma, Sorrento e Lecco, e vicine agli aeroporti come l’hotel di Fiumicino. Infine, Choice è anche disponibile a prendere in considerazione il supporto finanziario di nuovi potenziali hotel, di dimensioni medio-grandi e situati nel centro delle città principali, anche (e non solo) per esigenze di ristrutturazione».
Choice Hotels in Europa centrale Tra le novità del 2016, c’è la recente firma di un accordo di co-branding con Garai Consulting GmbH, la società che guiderà la conversione di 16 Star Inn Hotel in Germania, Austria e Ungheria ai marchi Comfort e Quality e, successivamente, lo sviluppo di altri 20 hotel entro il 2022. Gra-
lo ci permette di mantenere il nostro nome, ma ci consente di concentrare i nostri sforzi negli ambiziosi progetti di crescita, beneficiando della esperienza del Brand nel revenue management, nel marketing e nella distribuzione. Siamo certi che trarremo beneficio anche dal programma reward Choice Privileges e dai suoi 25 milioni di soci fidelizzati». Mark Pearce, Senior Vice President International Division di Choice Hotels ha invece sottolineato come il nuovo partner può trarre vantaggio dal profilo forte e globale di Choice, mentre il Gruppo può beneficiare della propria consolidata reputazione nel mercato locale. «Gli Star Inn Hotel», conferma Pearce, «sono conosciuti per gli alti standard del servizio clienti, per il valore e la qualità del prodotto: quindi, sono perfettamente in linea con i brand Choice. Inoltre, non solo espanderemo il nostro portfolio chiave in Germania, ma stabiliremo anche un fondamentale punto d’appoggio nelle città capitali dell’Europa Centrale come Vienna e Budapest, due importanti nuovi mercati per Choice». ■
Sopra, Clarion Collection Hotel Griso, Malgrate (Lecco). A sin., Comfort Hotel Roma Airport Fiumicino. In basso, Quality Hotel San Martino, Garbagnate Monastero (Lecco)
zie a questo accordo, ben 11 strutture Star Inn saranno trasformate in “Star Inn Hotel, by Comfort”, mentre 5 hotel, attualmente conosciuti come “Star Inn Premium”, prenderanno il nome di “Star Inn Hotel Premium, by Quality” entro il primo trimestre del 2016. Con questa operazione ulteriori 2.217 nuove camere saranno aggiunte al portfolio Choice Hotels in Europa. L’accordo comprende, inoltre, altri 3 hotel, per un totale di 500 camere, al momento in fase di costruzione ad Heidelberg e Hannover, in Germania e a Linz, in Austria. «La nostra collaborazione con Choice», ha dichiarato Paul Garai, Managing Partner di Garai Consulting Hotels, «non so3 2016
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Mice World,
un business matching di successo.
A Bit2016
Oltre 1.000 gli incontri b2b organizzati alla Borsa Internazionale del Turismo, l’unico evento internazionale in Italia dedicato a Meeting, Incentive, Conference Eventi Grande riscontro per l’edizione 2016 di Bit per l’area dedicata al Mice, segmento che ha rappresentato uno dei fiori all’occhiello della Kermesse, grazie anche ai numerosi eventi che hanno arricchito il calendario durante i tre giorni di manifestazione. Oltre 60 seller Mice hanno preso parte a Bit2016, e hanno potuto usufruire di una vetrina esclusiva nel panorama nazionale, con l’opportunità di incontrare 478 buyer profilati, selezionati da Bit con il supporto di partner autorevoli come HTMS, MCI-Ovation, Bedouk, ACTE Russia provenienti da 41 Paesi del mondo.
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La segmentazione per macro aree di business (Leisure, Luxury, Sport e Mice) ha costituito un vantaggio per gli operatori del settore e ha permesso di identificare facilmente i segmenti d’interesse, migliorando la propria esperienza nella tre giorni di fiera. Proprio in riferimento all’area dedicata al Mice, positivi i riscontri dei buyer internazionali; è il caso di Misha Radulovic, Unique World Tours (USA), che ha commentato: «Sono venuto in Bit per preparare i nostri programmi per il 2017, comprando principalmente l’Italia ed in particolare i laghi del Nord (Garda, Como e Maggiore) per la quale per il prossimo anno avrò un budget che si aggira intorno ai 2 milioni di dollari. Sono molto soddisfatto dalla mia partecipazione a Bit2016, penso sia l’unica manifestazione in Italia dove trovare prodotti di alta qualità». Due giorni di agenda con 28 appuntamenti prefissati della durata di 30 minuti, oltre ai Saturday Morning Speedy Meetings, incontri informali che si sono svolti nella Buyers Lounge, hanno permesso agli espositori di MICE WORLD di ampliare il proprio business e ottimizzare la propria partecipazione alla manifestazione, incontrando interlocutori profilati. Il calendario di eventi in programma nella sala
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conferenze dedicata al Mice ha inoltre garantito agli operatori di assistere alle presentazioni di interessanti osservatori e studi di settore, attraverso i quali è stato delineato un quadro dello stato attuale della industry e dei suoi protagonisti.
Business travel: +3,3% nel 2015 Tra gli studi presentati, i dati della quindicesima edizione dell’Osservatorio Business Travel (OBT), che hanno evidenziato come i viaggi d’affari delle imprese italiane siano cresciuti nel 2015 del 3,3% rispetto al 2014 raggiungendo quota 31,8 milioni. Un segnale positivo dunque, che fa ben sperare anche per il 2016, anno per il quale, secondo i travel manager, continueranno a registrarsi performance positive. Inoltre, in occasione dell’evento “Mice, ci vogliono le catene?” organizzato da QualityTravel, si è tenuta la presentazione dello studio di Horwath HTL Hotel Chains in Italy 2016. I protagonisti del settore Mice hanno discusso non soltanto i risultati dello studio, ma anche le esigenze del settore, al fine di individuare le aree di miglioramento e le possibili sinergie da mettere in atto. Proprio alcune tra le più importanti catene alberghiere e hotel internazionali sono state protagoniste come espositori a Bit2016, come Starwoods Hotels & Resorts, NH Hotels, Terme e Grandi Alberghi Sirmione, Concerto Fine Italian Hotels, Ramada Plaza, Flemings Hotels, JSH Hotel Group, UNA Hotels, Barceló, Star-
hotels, AtaHotels, GDF Group, Magna Pars e Choice Hotels International. I big player del settore, come Bologna Congressi Spa, Pit Lane RedPassion Srl, Fiera Roma Srl, non hanno rinunciato all’opportunità unica offerta da MICE WORLD, così come i Convention Bureau espositori, tra i quali ad esempio Padova Terme Euganee Convention & Visitors Bureau, Apulia2meet, e il neonato Convention Bureau Napoli, che hanno sfruttato le occasioni offerte dalla manifestazione per intrecciare nuove relazioni di business ed espandere il proprio mercato. Evento unico nel panorama fieristico italiano, MICE WORLD chiude dunque l’edizione 2016 con un bilancio positivo e buone previsioni per l’andamento futuro del mercato: tutti segnali che permettono di guardare con ottimismo al 2016 e alla prossima edizione. P.T.
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SCENARI DEL TURISMO
Best Western Italia punta sul Mice. E vince Il Gruppo chiude il 2015 con una crescita del fatturato meeting pari al 30% effetto del rafforzamento dell’ ufficio dedicato e dell’offerta tailor made “MICE with US”
✒Annarita Maggi
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Il Mice gode di buona salute ed è anche salutare per gli alberghi. A dirlo – numeri alla mano – è Best Western Italia, gruppo che, oggi, è il brand più strategicamente diffuso nel Paese. L’offerta ricettiva e congressuale in particolare soddisfa ogni tipo di esigenza: dalla riunione al vertice, al maxi evento con oltre 500 partecipanti, fino all’incentive in location appealing e complete di ogni servizio. «Nel 2015 il fatturato meeting movimentato da BW è cresciuto del 30%, con picchi massimi a Milano e nelle destinazioni dove più forte è stata l’influenza di Expo», dichiara Sara Digiesi, Chief Marketing Officer di Best Western Italia, ag-
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giungendo che «la crescita è stata sia in termini di eventi confermati sia in termini di valore delle singole transazioni». In particolare, nell’ultimo biennio, Best Western, forte dei risultati, ha deciso di puntare sul segmento Mice, dedicando al comparto una serie di iniziative mirate tra cui la proposta “MICE with Us”, presentata in anteprima lo scorso novembre, nelle città di Milano e Roma, a un parterre di top buyers italiani. «Per supportare gli hotel affiliati e offrire un servizio sempre più attento», spiega Digiesi, «tra il 2014 e il 2015, abbiamo promosso una serie di eventi b2b volti a favorire l’incontro diretto tra i nostri alberghi e i buyers, tra cui i due “Meet to be” organizzati a Roma e a Milano. A disposizione del comparto c’è anche un ufficio altamente qualificato
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130 destinazioni in tutta Italia dove organizzare i propri eventi e avvalersi di un ufficio dedicato e la garanzia di una consulenza efficace, preventivi dettagliati in tempi rapidi e senza impegno. Con Best Western non resta che scegliere la location più adatta alle proprie esigenze tra: 36 hotel con capienza fino a 50 persone; 37 hotel per un massimo di 100 ospiti; 46 hotel fino a 250 posti e 3 hotel con una capacità di oltre 500 persone. info: www.bestwestern.it/meeting; meeting@bestwestern.it; tel. 02.83108507.
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SCENARI DEL TURISMO MICE with US
BW PREMIER Milano Palace Modena
che ci consente di potenziare ulteriormente di nuove competenze e capacità consulenziali il supporto operativo, da sempre noto per la sua efficienza». Punto di forza della proposta “MICE with Us”, oltre a un’assistenza tecnico-strategica, è l’eccezionale opportunità di scelta offerta alla clientela. Fattore, quest’ultimo, oggi sempre più discriminante per poter emergere in un contesto competitivo e in continua evoluzione. «Da noi è il cliente che sceglie la location che preferisce. Vantiamo un’offerta di spazi e servizi meeting ampia e variegata su tutto il territorio nazionale. Offerta che, negli ultimi anni, si è ulteriormente arricchita di strutture specificamente dedicate alla gestione di eventi», continua Sara Digiesi, certa che la proposta Mice sarà sempre più un elemento differenziante del settore alberghiero rispetto all’ospitalità alternativa: «nella nostra esperienza» afferma, «l’offerta Mice si conferma una leva esclusiva
Tutte le novità Mice di Best Western Italia sono state presentate, lo scorso novembre, nel corso dei due “Meet to be” organizzati da Communication Agency che hanno visto coinvolti una rosa di buyers selezionati di primarie aziende italiane. Il 4 novembre Al NooN di Milano erano presenti con la loro offerta le seguenti strutture: • BW PREMIER BHR Treviso Hotel - Quinto di Treviso (www.bhrhoteltreviso.com); • BW Blu Hotel - Roma (www.bluhotel-roma.it); • BW PREMIER CHC Airport - Genova (www.chcairport.it); • BW Hotel Classic - Reggio Emilia (www.classic-hotel.it); • BW Hotel Cristallo - Rovigo (www.cristallorovigo.com); • BW Hotel Farnese - Parma (www.farnesehotel.it); • BW Hotel Galles - Milano (www.galles.it); • BW Hotel Genio - Torino (www.hotelgenio.it); • BW Grand Hotel Guinigi - Lucca (www.grandhotelguinigi.it); • BW Hotel Modena District - Modena, Campogalliano (www.modenadistrict.it); • BW Hotel Palladio - Bassano del Grappa (www.hotelpalladiobassano.com); • BW Hotel Paradiso - Napoli (www.hotelparadisonapoli.it); • BW Park Hotel - Piacenza (www.parkhotelpiacenza.it); • BW Hotel Regina Elena - S. Margherita Ligure (www.reginaelena.it); • BW Valle di Assisi - Assisi, S. Maria degli Angeli (www.hotelvallediassisi.it); • BW PREMIER Villa Fabiano Palace Hotel - Cosenza, Rende (www.villafabiano.it); • BW Villa Pace Park Hotel Bolognese - Preganziol (www.parkhotelbolognese.it). Il 25 novembre al BW PREMIER Hotel Royal Santina di Roma, i buyers hanno potuto conoscere i responsabili di: • BW Grand Hotel Royal - Viareggio (www.hotelroyalviareggio.it); • BW Hotel City - Bologna (www.cityhotelbologna.it); • BW Hotel David Palace - Porto S. Giorgio (www.hoteldavidpalace.it); • BW Hotel Europa - Giulianova (www.htleuropa.it); • BW Hotel Globus - Roma (www.globushotel.com); • BW Hotel Marmorata - Amalfi, Ravello (www.marmorata.it); • BW Hotel Quattrotorri Perugia - Perugia (www.hotelquattrotorriperugia.com); • BW Hotel Rocca - Cassino (www.hotelrocca.it); • BW PLUS Hotel Genova - Torino (www.albergogenova.it); • BW PLUS Hotel Le Favaglie - Cornaredo (www.lefavaglie.it); • BW PLUS Hotel Leone di Messapia - Lecce (www.leonedimessapia.com); • BW PLUS Hotel Milton Roma - Roma (www.hotelmiltonroma.it) • BW Hotel Milton Milano - Milano (www.miltonmilano.com); • BW PLUS Hotel Perla del Porto - Catanzaro Lido (www.hotelperladelporto.it); • BW PREMIER Hotel Monza e Brianza Palace - Cinisello Balsamo (www.monzaebrianzapalace.it); • BW PREMIER Hotel Royal Santina - Roma (www.hotelroyalsantina.com); • BW Hotel Universo - Roma (www.hoteluniverso.com); • BW Hotel President - Roma (www.hotelpresident.com).
e premiante per gli hotel che decidono di investire per qualificare la propria proposta, puntando sul servizio, sull’F&B, sul comfort degli spazi e sull’integrazione tecnologica». ■
BW PLUS Tower Hotel Bologna
BW PREMIER Villa Fabiano Rende
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BoloGna ospitalità ed eventi a cinque sensi Riconoscibile per i suoi forti tratti identitari e per la straordinaria varietà dell’offerta, la città “dotta e ghiotta” è una destinazione icona del turismo esperienziale. Con grandi potenzialità nel sistema d’accoglienza e di servizi, capace di proporsi in chiave “diffusa” anche per il Mice
✒Giulia Broggi A 35 minuti da Firenze, un’ora da Milano, due da Roma e mezza da Venezia, Bologna è un crocevia dell’Italia ma anche dell’Europa e del mondo grazie all’aeroporto internazionale Marconi (4° in Italia per connettività mondiale) che la collega ai principali hub del continente. Posizione privilegiata che ne accresce il fascino “accessibile” e ne promuove il dinamismo, in tutte le declinazioni – cultura, arte, bien vivre – collocandola in prima linea tra le destinazioni più appealing e vitali del turismo esperienziale di oggi. I suoi forti tratti identitari traggono linfa
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da una tradizione antica, un patrimonio storico e sapienziale che non si è perso, rinnovandosi e ridefinendosi di volta in volta in chiave moderna, in continua interdipendenza con il territorio, senza tradire il proprio Animus, ovvero quell’universo culturale che non è dato solo dalle stratificazioni di ciò che l’uomo ha fatto, ma anche di ciò che ha immaginato, sognato e creduto attraverso i millenni. Da qui la vocazione della città a rimanere “giovane”, ad ampliare i propri orizzonti, guardando al futuro. Un futuro dove l’innovazione è anche recupero e dove l’ac-
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FOCUS BOLOGNA
coglienza è sì istinto ospitale ma anche capacità di proporre e osare qualcosa di diverso, di fare tendenza. È in questa chiave che vogliamo presentare Bologna, nella sua peculiarità che si compone di un sistema di accoglienza che, per le caratteristiche stesse della città, ha tutte le potenzialità per fare network con le realtà eccellenti del territorio e proporsi come una destinazione Mice e Bleisure (Business + Pleisure) “diffusa”, dove a guidare il turista è un’esperienza ai cinque sensi appagante e, soprattutto, unica. Scopriremo così la Bologna Dotta, quella Ghiotta, la Bella, la Musicale, ma anche la Bologna Vivace degli eventi e della movida.
studenti, ha avuto Dante, Petrarca e Boccaccio e che, ancora oggi, richiama giovani da tutta Europa. Molto bello il Palazzo dell’Archiginnasio, antica sede del rettorato dell’Alma Mater Studiorum, che ospita l’impressionante teatro anatomico e che per secoli è stato uno dei principali e più ferventi punti di riferimento del sapere europeo. Altra importante istituzione culturale è l’Opificio Golinelli (vedi box a pagina 105) tra i più grandi centri sperimentali e didattici al mondo. Ma a Bologna la cultura non si esprime solo all’interno di edifici, vive in ogni angolo del centro storico, uno dei meglio conservati d’Europa con antichi palazzi e chiese ricchi di opere d’arte, famoso per i suoi 40 chilometri di portici, questi ultimi luoghi di aggregazione, commercio e movida dove urbanistica, architettura e tradizione si incontrano in un connubio unico e affascinante. Un must per godere l’atmosfera della dotta Bologna, è senz’altro una passeggiata lungo il portico di San Luca, il più lungo
In apertura, Piazza Maggiore in festa. Qui sopra, Palazzo Re Enzo in Piazza Nettuno. In basso, la statua di San Petronio ai piedi delle due Torri
“la DoTTa” L’appellativo “la Dotta” nasce da un primato. Bologna è stata la prima città in Occidente a dotarsi di una Università nell’anno 1088. Università che, tra i suoi 3 2016
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Le Torri di Bologna. A destra il negozio di specialità enogastronomiche Tamburini e (sotto) una delle tante botteghe di prodotti alimentari tipici in città. In basso, la Pescheria Brunelli nel Mercato di Mezzo. Nell’altra pagina, via Saragozza, il portico più lungo del mondo
al mondo (3.796 metri e 666 arcate), che collega la città al santuario del Colle della Guardia. Nel percorrerlo, Stendhal scriveva nel “Voyages en Italie” (1826): “mi succedeva di fermarmi, oppresso dalla felicità, per dirmi: Com’è bello!”. Imperdibile oggi il percorso museale nel centro della città di Genus Bononiae che si articola in diverse tappe: il museo della storia di Bologna a Palazzo Pepoli, Palazzo Fava, affrescato dal Carracci, con le sue grandi mostre, il museo di strumenti musicali antichi del Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini a San Colombano, la Biblioteca di San Giorgio in Poggiale con un ricco patrimonio librario a partire dal 500.
“la GRaSSa” Vicino alla famosa basilica di San Petronio, tra via Clavature, via Pescherie Vecchie e via Drapperie, la zona che per i Bo-
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lognesi è il Quadrilatero, c’è un sacro luogo per buongustai: il Mercato di Mezzo, espressione più tipica della tradizione gastronomica bolognese. Riaperto nel 2014 dopo un’importante ristrutturazione, è un punto di ritrovo non stop, dalla prima colazione all’ultimo drink che ha restituito ai bolognesi e ai turisti – che questa città scelgono di viverla e non semplicemente di visitarla – la piacevolezza di abbinare il buon cibo al gusto dell’incontro. Vi si trovano specialità artigianali che vanno da salumi e formaggi d’ogni tipo, ai famosi turtlen, e alle tagliatelle, lasagne e ragù. Ma anche i prodotti di prima fascia della
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FOCUS BOLOGNA TRe eccellenze Della ciTTà la Fondazione MaST È un’istituzione internazionale, culturale e filantropica, la cui mission è stimolare l’imprenditorialità tra le giovani generazioni, favorendo lo scambio di idee e la connettività in partnership con altre realtà del territorio. L’istituzione, in particolare, sostiene le nuove iniziative che fanno leva sull’identità nei campi dell’innovazione, della tecnologia e dell’arte. www.mast.org
Coop Adriatica, Fior Fiore e Alce Nero, etichette diverse – compresi i vini biologici – dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna e, ad assicurare la quota vegetariana, frullati, centrifugati, insalate e macedonie preparati con i prodotti del Consorzio ortofrutticolo Agribologna. Nel celebre trattato “La scienza in cucina e l’arte del mangiar bene”, non a caso, Pellegrino Artusi dedicava alle delizie della tavola di Bologna uno spazio di tutto rispetto. Spazio, più che meritato, che la ghiotta città non ha mai perso né nelle guide gastronomiche più importanti né tanto meno nell’immaginario del gourmand. Nel mondo, Bologna è nota, infatti, per tante eccellenze, prima fra tutti e vera star, la mortadella, legata a doppio filo al suo territorio. Ma non si deve pensare che l’appellativo “grasso” strida con l’attenzione allo stile alimentare e ai prodotti ortofrutticoli. Oggi la grassa Bologna esprime soprattutto l’amore per il buon cibo, i suoi segreti e le sue tradizioni e per la convivialità che qui è ingrediente essenziale. Prova ne è l’ambizioso progetto “FICO” di Eataly World Bologna, che sarà il primo Parco Tematico dell’Eccellenza del Cibo Italiano, punto di riferimento nel mondo (vedi box a fianco). Un esempio di come l’alimentazione possa essere motore di sviluppo sostenibile ed espressione di eccellenza.
la Bella È indubbio che il capoluogo emiliano regali grandi emozioni anche alla vista oltre
Nata a Bologna nel 1988 per volontà dell’imprenditore e filantropo Marino Golinelli, rappresenta un esempio unico in Italia di fondazione filantropica privata totalmente operativa, ispirata al modello americano, che promuove, in maniera integrata, educazione, formazione e cultura dei giovani e della società, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese. In particolare, l’Opificio Golinelli, che si estende su 9mila metri quadrati e la cui realizzazione è costata 12 milioni di euro, si presenta oggi come nuovo punto di riferimento worldwide della cultura di Bologna, centro di sperimentazione e didattica d’eccellenza nel campo della tecnologia e delle scienze, in grado di accogliere oltre 150.000 visite l’anno. www.fondazionegolinelli.it
Fico eataly World Sarà l’ambizioso progetto “FICO” di Eataly World a raccogliere il testimone di Expo 2015 e a prendersi l’incarico di promuovere la centralità della risorsa “cibo” negli equilibri globali e, in particolare, di portare avanti la mission di valorizzazione dell’agroalimentare di qualità italiano attraverso percorsi narrativi in cui territorio e tradizione diventeranno opportunità non solo di cultura ma anche di crescita economica. In questa prospettiva, la continuità con l’Esposizione Universale è la dimostrazione di come la terra e i suoi prodotti siano risorse fondamentali per lo sviluppo sostenibile del pianeta. Il parco tematico metterà a sistema le principali aziende italiane eccellenti del settore, dai Consorzi dei prodotti Dop e Igp come il Parmigiano e il Grana Padano, alle grandi aziende del made in Italy come Lavazza e Granarolo, fino agli artigiani celebri nel mondo come la calabrese Liquirizia Amarelli e, dalle Marche, la Campofilone. E non mancheranno neppure il Prosciutto di Parma di Ruliano, i salumi calabresi di Madeo, quelli di cinta senese di Savigni e la mortadella di Bologna dell’omonimo Consorzio.
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la Fondazione Golinelli
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FOCUS BOLOGNA
che al palato. All’alba e al tramonto i riflessi dei mattoni rossi, con i quali nel medioevo sono stati costruiti palazzi e torri, si accendono di nuances che nessun obiettivo potrebbe cogliere nella loro eterica bellezza. Solo l’occhio “vivo” è capace di coglierne l’essenza, nel qui ed ora. Il colore rosso è fil rouge che lega la città al suo passato glorioso e, allo stesso tempo, è la direttrice che guarda al futuro, partendo da un presente di primati importan-
GIOVANNI ZAMPIGA
Qui sopra, la Basilica di Santo Stefano. A destra, la facciata di Palazzo d’Accursio. In basso, musicisti si esibiscono nelle strade della città
ti: rosse sono infatti anche la Ducati e la Ferrari che, insieme a Lamborghini e Maserati, fanno di Bologna e della sua regione la “terra dei motori”. A pochi minuti dal centro si trovano il Museo e la Fabbrica Ducati, mentre a Sant’Agata Bolognese ha sede la mitica Lamborghini, e, nella vicina Modena, si può visitare la storica Galleria Ferrari, con la nuova casa-museo Enzo Ferrari. Infine, per i più temerari, a Maranello, si può provare su pista la F430! E sempre rosso è lo sfondo su cui si staglia il patrimonio artistico del centro storico, custodito in oltre 50 musei, tra chiese, torri, palazzi, lungo i 40 km di portici. Si può scegliere tra reperti etruschi e mummie egizie, dipinti di Giorgio Morandi e Guido Reni, arte contemporanea e spade medievali.
la MUSicale Restando in tema di eccellenze, la città vanta un altro importante primato, quello di essere stata riconosciuta dall’UNESCO “città creativa della musica” per antonomasia. Una nomea che ha radici lontane, quando Bologna richiamava grandi compositori come Mozart e Farinelli che l’avevano eletta a loro meta di studi privilegiata. Fascino che tuttora continua ad attrarre cultori e amanti della buona musica, provenienti da tutto il mondo. Dall’Orchestra Mozart, fondata dal Maestro Abbado, alla Music Academy, fino al Museo Internazionale e alla Biblioteca della Musica, con collezioni di oggetti di inestimabile valore e rarità, tra cui flauti, violi-
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FOCUS BOLOGNA la Bella STaGione Della cUlTURa
ni e ghironde, ma anche testi e spartiti originali di grandi musicisti come Mozart, Bach e Vivaldi, senza dimenticare il “Giovanni Battista Marini”, il primo conservatorio pubblico italiano, che tra i suoi studenti ha avuto anche Rossini. Ma Bologna è anche Jazz Festival, kermesse che ogni anno attira migliaia di turisti e trasforma la città in un grande palco open air dove si canta e si suona dal vivo non solo nei locali ma anche nelle piazze.
Grandi mostre, eventi all’aria aperta, tour tematici, happening musicali. La bella stagione ha in serbo un calendario ricco di eventi per tutti i gusti. A partire dalla mostra (in scena fino al 17 luglio) di “Egitto. Splendore millenario. Capolavori da Leiden a Bologna al Museo Civico Archeologico e da quella di Giorgio Morandi al MAMbo fino al 26 giugno, che dedicherà un focus su un periodo poco conosciuto del percorso artistico del pittore bolognese con quattro suoi capolavori, realizzati tra il 1913 e il 1915, e provenienti dalla collezione d’arte milanese di Gianni Mattioli, in deposito presso la Peggy Guggenheim. Alla mostra realizzata da Arthemisia in collaborazione con Genus Bononiae a Palazzo Fava, si potranno visitare le opere (oli, acquerelli, carboncini e gessetti) dell’artista newyorkese Edward Hopper, icona dell’arte americana del XX secolo. Ma per il nono centenario del Comune di Bologna sono previsti molti altri appuntamenti tra cui una mostra al Museo Civico Medievale dal titolo Bologna 1116. Dalla rocca imperiale alla città del Comune (fino al 17 luglio), dove verrà dato particolare rilievo alla città delle Quattro Croci, al castello imperiale che i Bolognesi distrussero nel 1115 all’indomani della morte di Matilde di Canossa e alla storia dello Studium (Università) da Irnerio ai monumenti dei dottori presenti in museo. Al Museo del Risorgimento, invece, si potranno ammirare 78 scatti del grande fotografo ungherese Robert Capa, con Robert Capa in Italia (dal 2 aprile al 22 maggio), un percorso che racconta la guerra in Italia, dallo sbarco alleato in Sicilia nel 1943 sino alla risalita della penisola nell’estate del 1944. Per gli amanti della musica all’Auditorium Manzoni, si esibiranno invece Niccolò Fabi, il 26 maggio e Elvis Costello, il 28 maggio. Da non perdere, infine, dal 20 al 22 maggio, la manifestazione Diverdeinverde - Giardini aperti della città e della collina, che consentirà di visitare i giardini “segreti” della collina bolognese eccezionalmente aperti al pubblico.
la ViVace Il fermento a Bologna non manca mai. Musica, arte, cultura, scienza, innovazio-
ne, buon cibo: tutto è materia per eventi ed happening che fanno tendenza. E non mancano i luoghi della movida, tra ristoranti, caffè, locali notturni e teatri, concentrati, tra l’altro, in pochi chilometri. Perché qui, tutto, anche l’entertainment, è a misura d’uomo. Oltre ad ospitare famo-
In alto a sin., performance musicale nel Portico di San Luca. A sin. La Fontana del Nettuno nell’omonima piazza. Qui sotto, il Teatro Comunale
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Cinema sotto le stelle in Piazza Maggiore In basso, cena in un ristorante tipico con vista sulla Basilica
si festival di arte e di musica, la città è una meta privilegiata per il turismo slow, luogo ideale dove passeggiare e godersi ogni angolo, girare tra i mercati, le botteghe artigiane, le boutique griffate e concedersi una pausa relax e conviviale in uno dei tanti caffè nel centro storico, proprio come insegna la filosofia di vita del bolognese doc, amante della socialità e del buon vivere in tutti i suoi aspetti. ■
il nUoVo conVenTion anD ViSiToRS BUReaU Di BoloGna
Si è costituito lo scorso 21 gennaio, il Convention and Visitors Bureau di Bologna. Nato come divisione di Bologna Welcome, il nuovo Organo avrà il compito di posizionare e promuovere la destinazione nel mercato Mice a livello nazionale e internazionale e di coordinare l’attività dei singoli operatori nella realizzazione di candidature per attrarre nuovi eventi e si occuperà anche della partecipazione a fiere del settore e workshop tematici.
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FOCUS BOLOGNA
Grand Hotel Majestic “già Baglioni” Lo storico 5 stelle lusso dell’Emilia Romagna, affiliato a The Leading Hotels of the World, celebra l’arrivo della bella stagione con un tour “sensoriale” tra i sapori, i profumi e i capolavori di Bologna, città d’arte e cultura
La primavera è un piacevole risveglio dei sensi: Bologna emerge dall’inverno indossando nuovi colori, carica di energia e vitalità, con tante proposte per vivere appieno l’essenza più profonda della città. Il Grand Hotel Majestic “già Baglioni”, l’unico 5 stelle lusso dell’Emilia-Romagna, offre l’opportunità di scoprire attraverso i sensi questo luogo speciale, crocevia di arte, cultura e storia.
Un percorso “illuminato” dagli chef Un viaggio che non può non partire dal gusto: Bologna “la grassa” è la capitale italiana della gastronomia. Claudio Sordi, classe 1979, è l’executive chef del ristorante I Carracci: un giovane talento contagiato dalla passione materna per la cucina, e formatosi grazie a una lunga gavet-
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ta. Un percorso “illuminato” dagli chef stellati che considera i suoi maestri, come Stefano Durante, Paolo Bertolier, Sergio Sentimenti, Andrea Samà, Dario Picchiotti e Andrea Bignami. Una tavolozza di esperienze che l’hanno arricchito di sapori e colori, nutrendo la sua ispirazione.
Shopping food nei mercati medievali Sarà lo stesso Claudio Sordi a condurre gli ospiti del Grand Hotel Majestic in un tour tra gli antichi mercati medievali di Bologna, vestendo i panni del “Personal Food Shopper”, una guida esperta e appassionata che propone un’esperienza del tutto personalizzata, calibrata sulle esigenze del cliente. Una visita al Mercato del Quadrilatero, al Mercato di Mezzo e al Mercato delle Erbe è un’immersione nella Bologna più autentica, dove le botteghe storiche si alternano ai chioschi di finger food, tra banchi di frutta e verdura, panifici, macellerie, drogherie e altre attività portate avanti da generazioni, in un co-
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FOCUS BOLOGNA
stante confronto con le nuove tendenze gastronomiche. Un mosaico di colori e profumi che rende unica Bologna, per un’esperienza da toccare, annusare e gustare, a caccia di profumi, spezie, materie prime e aromi particolari.
Cena d’autore al ristorante I Carracci Segue una cena al Ristorante I Carracci, naturalmente a base dei prodotti acquistati in compagnia dello chef: tante prelibate ricette da gustare con gli assaggi di prodotti tipici e i piatti della tradizione, abbinati ai migliori vini della cantina. Il viaggio sensoriale prosegue nel segno della vista, sempre all’interno dell’hotel: la sala del ristorante è impreziosita dagli affreschi della scuola dei fratelli Annibale e Agostino Carracci. Da ammirare, egualmente, il “Camerino d’Europa”, un altro capolavoro dei Carracci, sotto al soffitto ligneo a cassettoni. Un’opera originale del XVI secolo che racconta, per immagini, attraverso fregi ed affreschi – in uno stile nato a Roma nella cerchia di Raffaello e importato a Bologna con successo – la storia di Europa e Giasone, tratta dalle Metamorfosi di Ovidio, illustrata nel riquadro centrale. A fianco, pannelli decorati con coppie di satiri, motivi grotteschi e trompe l’oeil con statue di bronzo dorato.
Sulle tracce della Storia Il Majestic è uno scrigno di tesori, di esperienze da vivere e da poter “quasi” toccare con mano: al piano inferiore sono conservati resti di pavimentazione dell’epoca imperiale romana: un tratto di strada romana, un decumano minore della città, risalente al 189 a.C. Si tratta della cosiddetta Flaminia Militare, arteria fatta costruire dal Console Caio Flaminio, per ordine del Senato romano, che dall’antica Bononia arrivava ad Arretium (Arezzo) passando per Faesulae (Fiesole). Un eccezionale e recente ritrovamento che permette di ammirare le pietre poligonali, dette basoli, su cui si sono impresse le tracce delle ruote dei carri, e un tratto del
bordo sopraelevato del marciapiede. Questa via conduceva a un grande tempio romano, situato nell’attuale via Manzoni, e alla prima cerchia difensiva cittadina, una cinta nota come muraglia di selenite.
Un’ospitalità che è la quintessenza della raffinatezza Anche soggiornare all’hotel è un’esperienza sensoriale completa, grazie alla cura minuziosa dei dettagli che caratterizzano l’unico 5 stelle lusso dell’Emilia Romagna. Camere e suite conquistano al primo sguardo: un mondo raffinato dove regnano armonia di forme, luce e colori. Ognuna delle 109 camere vanta meravigliosi drappeggi e tessuti, marmi finemente levigati, mobili antichi ed oggetti d’arte che convivono con i più moderni comfort. Un’atmosfera capace di stregare i grandi nomi del cinema italiano e hollywoodiano, scrittori, artisti e personalità di spicco che negli anni hanno soggiornato nell’hotel, da Clark Gable a Hugh Grant, passando per Lady Diana, Pavarotti, il Principe Alberto di Monaco, Maria Callas, Ava Gardner, Frank Sinatra, Jean Paul Sartre, Woody Allen, Sting, Paul McCartney, i Deep Purple, i Simple Minds e molti altri. E.A.
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FOCUS BOLOGNA
Bologna Art Hotels Raffinate dimore per vivere appieno le suggestioni del centro storico della città dotta. E assaporarne il vero way of life Varchi la soglia di un Art Hotels e sei nel cuore della Bologna più vera, la Bologna della storia, dell’arte e del buon gusto. Curati in ogni dettaglio, questi quattro gioielli dell’ospitalità – l’Art Hotel Commercianti, l’Art Hotel Novecento, l’Art Hotel Orologio e De Luxe Apartments Corte e Palazzo – offrono un’esclusiva experience a cinque sensi nel centro storico della città, a un passo dai monumenti, dai musei, ma anche dalle vie dello shopping e dai ristoranti più tipici e rinomati. A connotare gli Art Hotels sono i particolari unici, la passione per la qualità e la bellezza. In particolare, le Suite de luxe, fiore all’occhiello del lifestyle brand, sono un vero e proprio museo privato con affreschi e soffitti lignei del XVI, ma anche statue e quadri contemporanei provenienti da importanti gallerie cittadine.
Sopra, due immagini dell’Art Hotel Commercianti. In basso, un salotto dell’Art Studio Commercianti
Art Hotel Commercianti Sede dell’antico Comune di Bologna, con vista spettacolare sulla Basilica di San Petronio e su Piazza Maggiore, l’Art Hotel Commercianti è uno dei quattro alberghi
Convegno diffuso
Alle aziende che organizzano congressi e meeting, l’Agenzia d’incoming del brand, “Bologna Incoming Italy & D.M.C” offre la possibilità di realizzare il proprio evento non in un’unica cornice bensì in tutto il centro storico, grazie a un network di servizi e strutture di alto livello a km 0 tra alberghi, sale, palazzi, teatri, boutique artigianali, ristoranti e musei. In particolare, Art Travel Point ha studiato un software per personalizzare al massimo il convegno diffuso ma anche eventi privati come matrimoni, serate di gala ed esposizioni nei più suggestivi palazzi e ville, mettendo a disposizione anche speciali pacchetti che includono “posti in prima fila” per tutti gli eventi artistici e culturali più importanti in città (come quelli del Teatro Comunale, della Cineteca), tour enogastronomici, di artigianato e sportivi: non dimentichiamo che siamo nella motorvalley!
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in Italia che possono fregiarsi del titolo di “Stanze Italiane” del Touring Club. Dal Medioevo ad oggi, il Palazzo ha mantenuto il fascino della storia, interpretandone però l’evoluzione in chiave dinamica e appealing anche per il viaggiatore contemporaneo più sofisticato. Qui il passato si respira mai disgiunto dal futuro. E per chi cerca la privacy di una dimora privata con tutti i servizi dell’Hotel, ci sono gli eleganti appartamenti Art Studio Commercianti in una elegante palazzina nella pedonale via D’Azeglio con vista sui principali monumenti della città e ingresso indipendente.
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l’Art Hotel Orologio è un albergo di charme dall’atmosfera calda e accogliente: nella sala da thè si ritrovano le suggestioni tipiche del palazzo nobiliare bolognese, do-
Art Hotel novecento A pochi metri da Piazza Maggiore, questo raffinato Hotel design dallo stile inconfondibile sorge in un palazzo del Novecento, trasformato in albergo nel 2003. Le sue 25 camere e suite, sobrie nella forma e preziose nella sostanza, regalano scorci bellissimi sulla Bologna antica e un tuffo nell’Europa degli anni 30: il design reinterpreta in chiave moderna lo stile Art Nouveau.
Art Hotel orologio Situato nella piazzetta a lato della Torre civica dell’Orologio – da cui prende il nome – con magnifica vista su Piazza Maggiore, ve tutto è improntato ad aristocratica tranquillità. Al primo piano dell’Hotel, con ingresso autonomo, si trova l’esclusivo Art Studio Orologio, composto da salotto, bagno in marmo e angolo cottura, in grado di accogliere fino a 4 persone. P.T.
Qui sopra, Suite House Corte. In alto, Art Hotel Novecento. Sotto, Art Hotel Orologio
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Hotel Corona d’Oro A pochi passi dalle due torri, in pieno centro storico, questa struttura regala un’esperienza di pace e bellezza, all’interno di un antico palazzo aristocratico trasformato in un elegante boutique hotel
L’eleganza dell’edificio e il silenzio dei suoi spazi: l’Hotel Corona d’Oro, 4★ lusso nel cuore di Bologna, rappresenta un’oasi di bellezza e tranquillità che calma i sensi e rilassa la mente. L’edificio che lo ospita, costruito nel Duecento come evidente ancora oggi dal porticato medievale, ha subito nei secoli molte trasformazioni: prima fu il palazzo della famiglia degli Azzoguidi che possedeva anche una torre nei dintorni, a dimostrazione della loro potenza nella città, poi, dal 1890, un raffinato albergo. Nella struttura convivono ancora oggi elementi di tutte le epoche che ha attraversato, dai soffitti a cassettoni dipinti, ancora in ottimo stato, all’elegante hall, di evidente ispirazione liberty, con la sua cupola in vetro che non solo permette di inondare lo spazio di luce, ma anche di essere aperta durante la bella stagione per trasformarlo in una suggestiva corte interna.
Ambienti raffinati e autentici Così come gli spazi comuni, anche le camere sono state ristrutturate e decorate per creare un’atmosfera avvolgente, in cui ogni dettaglio è frutto di un attento studio, tra marmi, legno e pregiati tessuti alle pareti. Da ogni camera, poi, si può
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spaziare con la vista sugli scorci più caratteristici della parte medievale della città, mentre le tre suite mantengono intatti alcuni elementi dello stile rinascimentale, come i soffitti affrescati e i mobili in stile. Una simile impronta caratterizza anche gli ambienti dedicati al business. Tre sono le sale meeting: la Sala Azzoguidi, 40 posti, collocata nella parte più antica del palazzo di cui racconta la storia tramite i suoi
arredi originali e le opere d’arte; la Sala Asinelli, la più ampia (da 90 posti), modernamente decorata e circordata di grandi vetrate; la Sala S. Alò, per incontri riservati, sottogruppi o coffee break.
Gastronomia e cultura Il Corona d’Oro intende offrire un’esperienza a contatto con gli aspetti, i sapori e i luoghi più autentici di Bologna e dell’Emilia. Per questo collabora con partner in grado di fornire catering da gour-
met per eventi, cene di gala e banchetti ospitati nei suoi spazi, con guide turistiche esperte per la creazione di itinerari personalizzati e con tour operator che organizzano attività su tutto il territorio, dalle degustazioni nei luoghi dove nascono i prodotti tipici emiliani come l’aceto balsamico, il parmigiano reggiano e il prosciutto di Parma (non a caso l’area è definita come la “food valley” d’Italia) a quelle nei musei e nelle fabbriche degli storici marchi dell’automobilismo del nostro Paese (Ducati, Ferrari, Lamborghini, Maserati). G.G.
Il più silenzioso dei 5 sensi Non è solo la vista a essere protagonista tra i sensi nell’Hotel Corona d’Oro. Nonostante si trovi nel cuore, affollato e rumoroso, di Bologna, la struttura rappresenta un’oasi di pace e silenzio, dove l’atmosfera rilassata e ovattata regala un soggiorno all’insegna del benessere.
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FOCUS BOLOGNA
Hotel Al Cappello Rosso Una storia che inizia oltre 600 anni fa, quando l’attuale hotel, un elegante edificio con poco più di 30 stanze, era un’osteria con locanda “benedetta” da un cardinale che le attribuì quel cappello rosso che ancora oggi ne è il simbolo
A pochi passi da Piazza Maggiore, in un palazzo storico che è sinonimo di ospitalità a Bologna da oltre 600 anni (il più antico ancora attivo), si trova quello che è oggi un boutique hotel da 33 camere, dall’atmosfera raccolta ed elegante. La storia di Al Cappello Rosso è suggestiva: menzionato per la prima volta nel 1375 come osteria dalla buona cucina nel cuore di Bologna, ospitava su volere del vescovo gli ebrei di passaggio, dato che era appena al di fuori della mura ma accanto all’ufficio cui spettava la sorveglianza dei forestieri, soprattutto quelli visti con sospetto come erano gli ebrei al tempo. Il suo nome, e il simbolo, lo ottenne nel Quattrocento, attribuito dal Cardinale Albornoz in quanto la locanda era alloggio di coloro che lavoravano alla costruzione della Chiesa di
San Petronio. Dopo alterne vicende (fu palazzo nobiliare, spezieria e trattoria) da metà Ottocento divenne un hotel con tutti i più moderni, per l’epoca, comfort. Completamente ristrutturato nel 2001, oggi è uno degli alberghi più eleganti e prestigiosi della città.
La trasformazione e le camere a tema: la vista e l’udito Gli spazi interni sono stati oggetto di un’opera di restyling che li trasformati in ambienti di design. Su 33 camere una decina ha anche un tema dominante, grazie alla decorazione da parte di artisti e scenografi. L’Hotel collabora infatti con il Festival Internazionale del Fumetto BilBOlBul e con il Biografilm, che hanno lasciato negli anni una forte impronta nella struttura, con camere dedicate a qualche perso-
naggio o illustrate dai suoi concorrenti. Ci sono così l’originalissima Lettera 305 Typewriting Room, che rende omaggio a un oggetto iconico come la macchina da scrivere, e la camera del silenzio, Silent Cage Room 4’33”, dedicata al compositore americano John Cage e alla sua controversa composizione 4’33”, circondata di pannelli fonoassorbenti, o ancora quella a stelle e strisce nel nome di JFK. Ma anche le soluzioni più tradizionali hanno un carattere peculiare, come le camere per signora, quelle pet friendly, o i 5 appartamenti per soggiorni più lunghi, utilizzabili anche per piccoli incontri di lavoro e meeting grazie agli spazi separati tra giorno e notte, la Wi-Fi e la collocazione nella caratteristica corte della Galleria Falcone e Borsellino.
La storica osteria: il gusto L’omonima osteria, uno dei punti di riferimento nel corso della storia di Bologna per la sua cucina casalinga e la selezione di vini regionali, rimane ancora oggi uno dei fulcri dell’attività dell’hotel. Gusti tradizionali e ricette del territorio ne compongono la carta, tra taglieri, tortellini e tagliatelle, tigelle e crescentine, carni o zuppe. Per chi vuole anche portare a casa questi sapori si organizzano lezioni di cucina per imparare a realizzare la regina della gastronomia emiliano-romagnola, la pasta fresca all’uovo. M.L. 3 2016
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FOCUS BOLOGNA
Palazzo Isolani Questa prestigiosa dimora bolognese dispone di molteplici sale per eventi di grande prestigio, tutte riccamente decorate e affrescate. Si aggiungono alla proposta anche due storiche strutture site nella campagna circostante: Villa Isolani e la Rocca di Minerbio Villa Isolani
Nel cuore del centro storico bolognese, a pochi passi dalle celebri Due Torri, sorge Palazzo Isolani, una sfarzosa dimora del ’700 che con le sue sale riccamente affrescate è il luogo perfetto per ricevimenti, cocktail, pranzi di gala e cene congressuali. Gli spazi sono attrezzati anche per ospitare convegni, convention, meeting ed altri eventi aziendali. Il tutto sotto la sapiente regia organizzativa della Isolani Meeting, la società costituita dai discendenti della nobile famiglia Isolani che ha aperto al pubblico altre due storiche dimore nel territorio bolognese: Villa Isolani e la Rocca di Minerbio.
Complessivamente Palazzo Isolani, che è aperto tutto l’anno, offre al Piano Terreno 700 metri quadrati di spazi suddivisi in 10 saloni, a cui si aggiungono altri 250 mq ospitati nelle antiche cantine. Le sale settecentesche sono riccamente affrescate e decorate con tappezzerie damascate e arredi originali di proprietà della famiglia, che conferiscono al tutto un’atmosfera esclusiva e unica. Conferenze stampa, meeting e workshop, sfilate e presentazioni di prodotto, cocktail e ricevimenti potranno così acquisire una dimensione di prestigio e solennità indimenticabili.
Nella campagna bolognese sorge, invece, Villa Isolani, romantica residenza in stile neoclassico di 260 mq a cui si aggiungono altri 400 mq di tensostruttura. Le dolci scenografie del parco secolare di oltre sei ettari e la bellezza antica degli interni sono la cornice ideale per matrimoni all’aperto e cerimonie private. La Villa si presta non solo ad appuntamenti romantici ma anche a convegni, congressi, conferenze, concerti e qualsiasi altro evento. Le sue sei sale affrescate nello stile “pompeiano” possono accogliere fino a duecento ospiti seduti. Per eventi di importanti dimensioni, come grandi convention o balli e ricevimenti, è possibile allestire ulteriori gazebo per ospitare fino a duemila persone.
La Rocca di Minerbio Fiore all’occhiello della Isolani Meeting è senza dubbio la splendida Rocca di Minerbio (Bologna), una struttura del XV secolo che
racchiude un tesoro inaspettato: gli affreschi del maestro rinascimentale Amico Aspertini, realizzati fra il 1538 e il 1542, che impreziosiscono la Sala di Marte, la Sala dell’Astronomia e la Sala di Ercole. Racchiusa nel silenzio di un parco immenso, la Rocca incanta i suoi ospiti per il suo fascino intatto di corte rinascimentale. M.L.
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Palazzo de’ Rossi Alle porte di Bologna, immersa in un contesto paesaggistico di grande suggestione, questa antica dimora nobiliare si presta a far da cornice ad eventi aziendali e privati di prestigio, offrendo un’aristocratica accoglienza che rende “nobile” chiunque vi acceda
Una sontuosa dimora privata del XV secolo, dove storia e arte si sono intrecciate nei secoli, mantenendo intatta quell’atmosfera di aristocratica accoglienza che si respira ancora oggi non appena se ne varca la soglia. È questo, ma anche molto altro, che Palazzo de’ Rossi, splendida dimora di proprietà del marchese Ippolito Bevilacqua Ariosti, offre alle aziende e ai privati che cercano una location di prestigio per i loro eventi esclusivi. Il contesto è davvero unico per bellezza e charme. A partire dal giardino all’italiana di 16mila metri quadrati circondato da alberi secolari e mura merlate – cornice scenografica per cocktail, concerti, cene romantiche e team building – fino alla corte d’onore cinquecentesca (777 mq), senza tralasciare gli spazi del piano nobile e quelli dell’Ala Nord (300 mq) con ricche sale affrescate e lampadari di Murano e dell’Ala Sud (350 mq), quest’ultima composta dal Salone de’ Rossi, dalla Loggia superiore e da alcune sale attigue.
La Storia Bartolomeo de’ Rossi, un ricco mercante di Bologna, verso la fine del XV secolo, scelse con molta cura il luogo dove far sorgere la sua sontuosa dimora, pensata
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come un buen retiro per aristocratici, lontano dagli affanni della guerra: alle porte di Bologna, sulle rive del fiume Reno, circondata da una ricca tenuta agricola, nella valle sotto le ultime colline dell’Appennino dove si trova un suggestivo calanco più volte immortalato da celebri pittori. Il Borgo e il Castello – quest’ultimo costruito vicino all’acqua, su due livelli in modo da avere una parte più soleggiata ed una parte ombrosa e fresca – erano entrambi autonomi. Possedevano, infatti, bellissimi raccolti, peschiere, scuderie, stalle, frutteti, mulini e segherie e acqua a volontà. Sulla piazza del Borgo, dominata dalla dimora padronale e dalla Torre Colombaia, si affacciavano le case bottega degli abitanti. Ancora oggi lo scenario resta di immutata bellezza, con il Castello unito alla natura circostante con i caldi colori della pietra e del cotto, con le sue leggere volte a vela, il suo grandioso e armonioso cortile d’onore e la campagna che si perde a vista d’occhio e che, nei secoli, ha sedotto grandi personaggi come Giovanni II Bentivoglio, il pontefice Giulio II (immortalato con il corteo papale in un imponente quadro) e papa Leone X che dichiarò Pontecchio feudo dei Rossi cui conferì titolo di Contea. Ospiti dei Rossi furono anche Paolo III Farnese
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FOCUS BOLOGNA
pontefice del Concilio di Trento e lo scrittore Torquato Tasso. In parte andato distrutto nel 1527 a causa del passaggio dei Lanzichenecchi, il Castello fu ripristinano da Ludovico de’ Rossi, e modificato alla fine del Settecento da Camillo Turrini de’ Rossi che eliminò l’antica Torre a lato del Castello e creò l’attuale giardino all’italiana. Nel XIX secolo, il Palazzo è pervenuto per eredità ai marchesi Bevilacqua Ariosti. Utilizzato nella II Guerra Mondiale come ospedale militare fu pesantemente trasformato nell’uso, ma almeno si salvò dai bombardamenti. Gianluigi Bevilacqua Ariosti, con pazienza e passione, lo riportò gli antichi fasti, lasciandolo così ai suoi eredi che ancor oggi occupano un appartamento privato al piano superiore del Palazzo. Di recente, un imponente progetto ha interessato un piano di restauro globale del Borgo, per riportare quest’ultimo a nuova vita, inserendovi un albergo diffuso, una ristorazione gourmet al posto della osteria locale, e un’area benessere. Ad accompagnare questo nuovo corso del Palazzo e del suo borgo ci saranno molte interessanti iniziative nel campo dell’arte e della cultura, ma anche della scienza e della tecnica. P.T.
Palazzo de’ Rossi è un ambiente prestigioso e solenne, infinitamente versatile ed accogliente, in grado di rendere l’atmosfera magica ed incantata di una corte del ‘500. A disposizione diversi servizi di alto livello tra cui: assistenza pre, durante e post evento; servizio di banqueting (brunch party, cocktail party, gran galà); allestimenti d’interni ed esterni (gazebo, illuminazione suggestiva con candele, lanterne e padelle romane, color-led); servizi fotografici; riprese video; intrattenimenti musicali; spettacoli e animazione. 3 2016
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Palazzo di Varignana Resort & Spa Inaugurata meno di tre anni fa, questa suggestiva struttura, immersa nel verde delle colline bolognesi, è un progetto in continuo divenire, con spazi, servizi e proposte sempre nuovi. Di qualità e variegata l’offerta per incentive e team building Adagiato sulle colline bolognesi e concepito come un antico borgo, il cui fulcro è la settecentesca Villa Bentivoglio, Palazzo di Varignana Resort & SPA è un luogo di benessere e ristoro in continua evoluzione. A meno di tre anni dall’inaugurazione, con le sue 90 camere e la splendida VarSana SPA, il resort ha arricchito ad ogni stagione la propria offerta di servizi ed è già diventato meta ideale sia per chi vuole realizzare un evento esclusivo, sia per chi cerca una pausa di quiete rigenerante in un contesto territoriale ricco di risorse e bellezze tutte da scoprire.
Work in Progress Nel corso del 2016, il resort vedrà il completamento di un nuovo piano a scomparsa nel cielo nella Sala Belvedere, l’area
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dedicata alla banchettistica, con pareti di cristallo affacciate sullo skyline di Bologna. La riapertura, prevista per giugno, porterà la capienza degli spazi dagli attuali 550 a 770 mq, consentendo così di ospitare più eventi contemporaneamente. Anche l’attuale piscina esterna si arricchirà di due nuove soluzioni: da un lato un’ampia vasca con acqua salata aperta tutto l’anno grazie a una cupola di cristallo che, in inverno, consentirà bagni caldi; dall’altro una piccola piscina per bambini. L’area wellness verrà completata da un suggestivo percorso vita della lunghezza complessiva di 1880 metri, che percorrerà tutta la proprietà sino ad arrivare al Giar-
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FOCUS BOLOGNA Team Building al centro
Accanto ai progetti di ampliamento e miglioramento continuo della struttura, la proprietà sta puntando molto sull’affinamento dei servizi dedicati al mercato incentive. In particolare, le attività e i programmi di team building, fiore all’occhiello della proposta, stanno diventando sempre più “su misura” dei clienti e puntano in particolar modo sul benessere e sull’enogastronomia. Gli spazi verdi che circondano il resort, per esempio,sono l’ambiente ideale per le attività di benessere outdoor, come il Nordic Walking, pianificabile in compagnia di qualificati istruttori, o sessioni di Yoga, Do-in, Risveglio muscolare, Stretching Zen (su richiesta), effettuabili con un minimo di 1-5 partecipanti fino a un massimo di 20-30 persone, a seconda della specifica disciplina. I nuovi campi da tennis, squash e paddle, adagiati sul dolce pendio della collina e immersi nel verde secolare del parco, sono a disposizione degli ospiti per allenamenti e tornei, così come le comode city bikes e mountain bikes con cui affrontare itinerari contrassegnati da diversi livelli di difficoltà. Interessanti anche le proposte legate al “food”, programmabili con un minimo di 10 fino a un massimo di 100 partecipanti in contemporanea: dalle lezioni di cucina tradizionale, con l’esibizione delle celebri “sfogline” che mostreranno come preparare le principali paste regionali, alle gare in stile “Masterchef”, fino ai corsi di degustazione e a quelli per la preparazione dei cocktail più famosi, il tutto sotto la guida di chef e critici gastronomici preparati e qualificati.
dino di recente realizzazione e alla splendida struttura annessa, Villa Amagioia, dimora dotata di un parco di 5 ettari con piscina privata e composta da due lussuosi appartamenti, che verranno inaugurati proprio questa estate. Anche VarSana SPA, pura oasi di benessere, riaprirà, dopo i tre mesi di chiusura estivi, nell’ottobre del 2016 arricchita di due nuovi ambienti: uno interamente marocchino con Hammam e un’area relax giapponese. Tra spazi interni ed esterni,
VarSana raddoppierà sostanzialmente l’attuale metratura, accogliendo gli ospiti in un totale di 3700 mq di comfort. Ma le novità non finiscono qui. Nel 2017 sarà inaugurato anche un nuovo elegante complesso con 44 camere, di cui tre Suite esclusive, e un campo pratica/executive a 4 buche da golf. E ancora, entro il 2020, una decina di poderi dei dintorni, recuperati e riuniti nella Società Agricola Varignana, diventeranno 50 ettari di uliveti (in totale saranno 20 mila piante, una delle quali, già messa a dimora, millenaria), vigneti, frutteti e orti la cui produzione rifornirà di prodotti a km 0 i ristoranti del resort e il catering. S.F.
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Bologna Congressi Grazie ad un team di esperti nell’organizzazione e nella gestione di eventi congressuali e non solo, Bologna Congressi è in grado di proporre servizi di assoluta qualità e soluzioni su misura per ogni singolo cliente
Realtà di riferimento per gli organizzatori di convegni, congressi e meeting in città, Bologna Congressi offre, oltre a un’offerta diversificata di sedi con spazi ampi, flessibili e tecnologicamente avanzati, una gamma completa di servizi di accoglienza, che va dall’organizzazione dei trasporti all’ospitalità alberghiera, al social program per godere appieno del tempo libero, fino al supporto nelle attività di marketing e comunicazione sia tradizionali sia 2.0.
La location I grandi congressi internazionali e non solo trovano un’accoglienza perfetta a Bologna, e in particolare nel Nuovo Polo Congressuale, la sede più grande della città con una plenaria che può ospitare fino a 4.000 persone. Il polo congressuale, che si trova all’interno dell’area fieristica di Bologna, tra le più importanti d’Europa, è formato da tre strutture direttamente collegate che possono essere utilizzate in modo indipendente e in contemporanea: Palazzo dei Congressi, Sala Maggiore e il Padiglione 19-20. Costruito nel 1975 su progetto degli architetti Melchiorre Bega e Lieuwe Op’t Land, il Palazzo della Cultura e dei Congressi è un autorevo-
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le esempio di architettura contemporanea. Al suo interno, tra sale di varie dimensioni, l’Europauditorium rappresenta una plenaria a capienza variabile da 530, 850, fino ad arrivare a 1.350 posti, caratterizzata da un palcoscenico tecnologicamente attrezzato e da un’acustica perfetta. Completano l’offerta gli ampi foyer che accolgono spazi espositivi e momenti conviviali in un’atmosfera prestigiosa. La Sala Maggiore – edificio che ospitava la Galleria d’Arte Moderna di Bologna – è oggi una struttura moderna e versatile che può accogliere oltre mille persone per lo svolgimento delle attività congressuali, oppure offrire una superficie di 2.500 metri quadrati per la realizzazione di esposizioni e servizi catering di alto profilo. Un accurato restauro ne
ha esaltato le caratteristiche di configurabilità e flessibilità, al fine di soddisfare le esigenze delle differenti tipologie di evento. Il Padiglione 19-20, infine, è una location articolata su due livelli, che può essere modellata per diverse esigenze: dalle fiere ai congressi, dalle mostre agli spettacoli. È la sede ideale per eventi di grandi dimensioni grazie ai 9.800 metri quadrati di aree espositive e a una sala plenaria capace di accogliere fino a quattromila persone, libera da ingombri strutturali. P.T.
Alcuni numeri
Con una capienza complessiva di 11mila persone, il Polo Congressuale è il fiore all’occhiello dell’importante quartiere fieristico di Bologna con quattro sale congressi, in grado di accogliere da trecento a quattromila persone, nove sale meeting da venti a duecento persone e ben 13.750 metri quadrati di area espositiva.
Bologna The Meeting City - Progetto Ambassador
Per favorire lo sviluppo di “Bologna The Meeting City”, Bologna Congressi, in linea con quanto già avviene in diverse città nel mondo, ha deciso di lanciare il progetto Bologna Ambassador Club, strumento importante per promuovere il City Branding ed espandere il mercato del turismo congressuale. Il programma, che verrà sviluppato in collaborazione con il nascente Convention Bureau, punta a sostenere i professionisti che vogliono rappresentare Bologna come destinazione congressuale presso le proprie associazione. Aderire a Bologna Ambassador Club significa costruire sinergie, condividere esperienze, diventare portavoce dei valori di Bologna nel Mondo.
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AC Hotel Bologna by Marriott Situato a 15 minuti a piedi dal centro convegni Fiera di Bologna, questo Urban design hotel nel cuore della città offre camere spaziose, 3 sale meeting, un attrezzato centro fitness e un ristorante dove gustare le specialità del territorio preparate con materie prime a km “0”
L’AC Hotel Bologna by Marriott è un urban design hotel 4 stelle che fa parte del Gruppo Marriott, un legame che ha creato per l’hotel numerose opportunità di respiro internazionale. Ammirato per il suo stile contemporaneo, oggi l’AC Hotel Bologna è in grado di proporre pacchetti meeting particolarmente competitivi con i quali, inoltre, è possibile accumulare punti riutilizzabili in tutte le strutture del Gruppo Marriott. La sua posizione è ideale per chi è in viaggio di affari, ma vuole anche vivere la città di Bologna e le ricchezze del suo territorio. La struttura, infatti, dista 15 minuti a piedi dalla zona della Fiera e dalle strutture congressuali della città e a pochi minuti dalla Stazione Centrale servita dall’Alta Velocità. Le sue 121 camere dal design elegante e accogliente offrono ogni ti-
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po di comfort: minibar, TV satellitare, wi-fi, sala bagno con welcome kit. L’ospite ha a disposizione anche una sala fitness, un garage video-sorvegliato a pagamento per il quale non occorre la prenotazione, posti auto esterni liberi e il comodissimo My Market adiacente la reception, aperto 24 ore, per gli acquisti dell’ultimo minuto e per tutte le necessità di chi viaggia. Le tre sale meeting dell’hotel, tutte sullo stesso piano e illuminate da luce naturale, offrono un totale di 300 mq e tutte le tecnologie per la realizzazione di un evento. La Sala
più grande, con i suoi 140 posti a platea, è la location ideale per meeting di ampio respiro. Su richiesta l’hotel fornisce un supporto completo: dai servizi di cancelleria e segreteria, a quelli di interpretariato e traduzione simultanea, all’assistenza audio video. Fiore all’occhiello è la ristorazione, grazie a un servizio espresso di alta qualità «con proposte che spaziano dalla gastronomia regionale a quella italiana e internazionale», precisa Cornelia Giordani, General Manager della struttura. «Dal coffee break, alla colazione di lavoro fino alla cena di gala, il nostro tratto distintivo è l’accurata selezione delle materie prime per le quali si punta su prodotti a km 0 e a rotazione stagionale». Il menu è studiato per rispettare anche chi ha specifiche esigenze alimentari, con proposte attente al benessere e a chi segue una dieta vegetariana. P.T.
THE BRANDING CREW
FEEL THE ITALIAN PASSION UNAWAY Hotel Bologna Fiera Quello che aspettavi oggi c’è. A pochi passi dalla Fiera di Bologna, l’hotel, completamente rinnovato, offre 211 camere, un centro congressi da oltre 300 posti e il ristorante “Il Bolognese” con piatti della tradizione emiliana e cucina internazionale.
UNAWAY Hotel Bologna Fiera Piazza della Costituzione, 1 - Bologna Informazioni e prenotazioni: Tel. 051 41666 - una.bolognafiera@unawayhotels.it Numero verde 800 60 61 62 www.unawayhotels.it
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FOCUS BOLOGNA
CDH Hotel Bologna Quattro stelle del Gruppo “Compagnie Des Hotels” a soli 3 chilometri dall’aeroporto internazionale G. Marconi, l’hotel mette a disposizione 96 moderne ed eleganti camere e un’area meeting polifunzionale adatta ad ogni tipo di evento, con un’interessante offerta di pacchetti
Giovane gruppo alberghiero made in Italy fondato nel 2011 dai fratelli Mastagni, CDH (Compagnie Des Hotels) annovera 6 strutture di livello business e leisure, ciascuna caratterizzata da una propria per-
sonalità e in forte sintonia con il territorio circostante per un’offerta complessiva di 608 camere, distribuite tra Milano Nord, Bologna, Parma Centro, Parma Ovest, La Spezia, Chianti.
CDH Hotel Bologna Ad appena 3 km dall’aeroporto internazionale G. Marconi ed in prossimità dell’uscita autostradale A1 di Bologna, Borgo Panigale, il CDH Hotel Bologna è il luogo perfetto per chi si sposta per lavoro, ma anche per chi è in viaggio verso altre destinazioni o per chi semplicemente vuole godersi la città, con le sue tante bellezze, artistiche, culturali ed enogastronomiche. La struttura moderna e funzionale, si compone di 96 camere, tutte finemente arredate e complete di tutti i comfort, una nuova area eventi con due sale meeting, wi-fi gratuito in tutte le aree, bar, Bistrò, garage e parcheggio
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esterno. Punto di forza è la ricca prima colazione a buffet con un’ampia scelta di prodotti freschi, dolci e salati, prelibatezze tipiche del territorio. Il Bar, dal design originale, è a disposizione durante tutta la giornata con drink e snack, aperitivo dal tardo pomeriggio fino a sera con buffet di stuzzichini; al “Bistrò” dell’Hotel si possono assaggiare ottimi piatti tipici emiliani.
L’offerta meeting Agli organizzatori di eventi l’hotel propone moderni spazi polifunzionali nei quali poter usufruire di più servizi, per tutte le esigenze. In particolare le sale “La Turrita” e “La Rossa” – rispettivamente 96 e 41 mq e con una capienza massima di 80 e
Pacchetti post congress
30 posti a platea – consentono diversi allestimenti, grazie all’assenza di pilastri o colonne e godono di luce naturale; sono dotate di aria condizionata, attrezzatura tecnica con videoproiettore, materiale didattico, amplificazione e microfoni, lavagna a fogli mobili e collegamento wi-fi gratuito. La hall molto ampia e luminosa offre la possibilità di allestire piccoli stand, cartellonistica, hospitality desk; inoltre nell’area Bar è possibile organizzare coffee break e pranzi di lavoro. P.T.
Il CDH Hotel Bologna offre la possibilità a tutti i clienti di usufruire di offerte speciali e pacchetti promozionali legati ad attività del territorio all’interno del sito di compagnia (www.compagniedeshotels.com), come la “promo concerti” in occasione di eventi musicali e sportivi presso qualsiasi teatro o palazzetto di Bologna; l’hotel è vicino allo Stadio Dall’Ara, ed è a pochi chilometri dal Palazzetto Unipol Arena. Per chi assiste ad eventi e spettacoli l’hotel offre una maggiore flessibilità nei servizi, come late check-out o orario posticipato della prima colazione. Sono presenti anche pacchetti legati alle attività eno-gastronomiche, come tour presso acetaie o salumifici con visita e degustazione oppure visite presso il museo di Lamborghini e di Maranello con attività legate al mondo Ferrari. In poco tempo si raggiunge anche il centro storico di Bologna, con i suoi magnifici portici, i suoi vivaci locali e ristoranti, lasciando l’auto al parcheggio gratuito dell’albergo e prendendo la Linea 19 dell’autobus urbano.
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Cervia Milano Marittima
Non solo mare
Una destinazione dall’offerta variegata e sorprendente con un sistema d’accoglienza di qualità, per tutti i target. Da scoprire e riscoprire in chiave B-leisure ✒Annalisa Canali Meta vacanziera della costa Adriatica tra le più apprezzate in Europa, con oltre 3 milioni di turisti in estate, Cervia Milano Marittima è una destinazione che molto ha da offrire anche alle aziende che cercano proposte non scontate per meeting, eventi e post congress. La città vanta infatti strutture ricettive di livello e un’offerta sorprendentemente ricca tra buon cibo, benessere e natura, con itinerari interessanti, da vivere tutto l’anno e declinabili in chiave B-leisure (business+pleisure). A renderla particolarmente appealing è in particolare l’elemento culturale legato alla storia e alla tradizione: la località, in passato, era famosa soprattutto per la
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produzione del sale. Senza dimenticare che, a pochi chilometri, si trovano i mosaici bizantini di Ravenna, Patrimonio dell’Umanità. Il fascino della storia si coglie in particolare nel centro antico, a pianta rettangolare, costruito alla fine del Seicento sulla base di un progetto predefinito e dall’aspetto di città fortificata: le mura di protezione racchiudevano le abitazioni degli “artigiani” del sale. È qui che il felice connubio di storia, natura e vitalità degli abitanti si esprime al suo massimo e si rinnova di continuo nell’immagine, nelle idee e naturalmente nella proposta turistica, oggi risorsa primaria della destinazione, grazie anche alla proverbiale accoglienza dei suoi abitanti sempre
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solo il calore dell’ospitalità ma anche l’eccellente produzione vitivinicola, riscoperta in particolare nell’ultimo decennio, del territorio. Ma il prodotto che maggiormente connota l’identità della città è il sale. A scandire il paesaggio cervese sono infatti gli antichi luoghi adibiti alla produzione e al commercio del prezioso “oro bianco” da cui la città trae le sue origini. E poi ci sono il mare, la spiaggia accogliente, le zone verdi curate e personalizzate, le pinete, le aree sportive, i luoghi caratteristici della pesca, i ristoranti, e le strutture di accoglienza, molte delle quali di grande charme con servizi all’avanguardia e aperte tutto l’anno.
A sinistra, la rotta del sale. Qui sopra: un’aiuola di Cervia città Giardino. In basso: la spiaggia
Gli antichi magazzini del sale per eventi (aziendali e privati) speciali pronti a dare il benvenuto all’ospite con un buon bicchiere di vino. Non a caso, a sottolineare da millenni la vita dei romagnoli è il motto “e bè” che sottolinea non
A pco e organizzatori di eventi alla ricerca di location inusuali, la città offre una cornice affascinante e originale: i magazzini del sale, imponenti opere di fine
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L’Area Protetta
Cervia è conosciuta per l’area naturalistica delle sue saline. Area protetta dalla convenzione di Ramsar, stazione sud del Parco del delta del Po, offre la possibilità di escursioni in barca, a piedi o in bicicletta alla scoperta della storia locale e dell’avifauna caratteristica delle zone umide. Qui si può praticare il bird watching, si possono osservare le stelle, carpire i segreti della produzione del sale e godere di splendidi tramonti.
In alto, tramonto in salina. Qui a fianco, il centro di Milano Marittima (Foto di Sandra e Urbano)
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1600, nel cuore antico di Cervia, la cui struttura richiama quella di una cattedrale. L’aspetto è grezzo e genuino con mat-
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toni a vista che, ancora oggi, trasudano sale. Luoghi di particolare suggestione, che raccontano il passato del luogo ma anche il suo presente e il suo futuro, ospitando vivaci kermesse tra incontri culturali, mostre, convegni ed eventi, sia aziendali che privati. L’atmosfera romantica che vi si respira è adattissima anche ai matrimoni. Ma i magazzini del sale non sono gli unici luoghi di fermento culturale. Tutta la città è vitale – e non solo durante l’estate – grazie a un fitto calendario di appuntamenti che spaziano dall’arte figurativa alla musica, dal teatro alla fi-
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losofia, fino alla storia, senza dimenticare la letteratura. Non dimentichiamo che legati alla città ci sono nomi di grandi scrittori, poeti e cantautori, come Grazia Deledda, Giuseppe Ungaretti, Mario Luzi, Roberto Vecchioni, Giovannino Guareschi e Giosuè Carducci, molti dei quali eletti cittadini onorari. Tra Milano Marittima e Tagliata si possono anche visitare strutture museali, alcune davvero particolari. Ad esempio, il MUSA, il Museo del Sale di Cervia, propone un accattivante percorso etnologico, una sorta di viaggio a ritroso nel tempo, che racconta il mondo della salina, spiegando i complessi equilibri idrici del territorio ed esponendo documenti e attrezzi dell’antica attività salinara. Da vedere è poi il teatro comunale, un gioiello architettonico dall’acustica perfetta, decorato dal pittore Giovanni Canepa, che ospita ogni anno una stagione teatrale di alta qualità.
Terra bella, patria del buon cibo e del benessere La natura, qui, è straordinariamente generosa nella sua varietà. Si passa dal mare alla pineta, dalla salina alla campagna e, in pochi minuti di auto, si raggiungono Ravenna, Rimini, e l’area collinare, perfetta per escursioni fuori porta e itinerari del gusto, fra rocche, castelli e tenute vinicole. I gourmand, in particolare, avranno pane, anzi pasta, per i loro denti. È sì perché questa è la terra della pasta tirata a mano con tagliere e mattarello e della piadina IGP: non semplici pietanze, ma veri e propri riti che ruotano intorno all’“oro bianco”, il dolce sale di Cervia, presidio Slow Food, proposto in tutte le sue versioni – integrale, pregiato e delicato – per esaltare tutti i piatti, carne, pesce, verdure e dolci e sempre con un occhio di riguardo al wellness, aspetto che, nella Riviera di Romagna, non è certo secondario. L’area cittadina è scandita, infatti, da un’ampia rete di piste ciclabili che permettono di godersi passeggiate in bicicletta, in tutta sicurezza e tranquillità, in mezzo alla natura. Per i più attivi sono disponibili percorsi jogging e, nella pineta, una vera e propria palestra all’aria aperta con attrezzi che utilizzano il peso corporeo per esercizi su misura. Infine non mancano i centri wellness e lo stabi-
limento termale, dove provare trattamenti con fanghi e acque madri provenienti dalle saline, famose per le loro ottime proprietà estetiche e terapeutiche. Per gli amanti del golf, a pochi passi dal centro di Milano Marittima, vicinissimo alla pineta, si trova l’Adriatic Golf Club, con campo 27 buche, uno dei percorsi più apprezzati in Italia e all’estero, con green spettacolare, aperto tutto l’anno, che si estende su 100 ettari.
Panoramica dal Campo da Golf al mare
La costa cervese Lungo ben 9 chilometri, il litorale offre davvero tutto per il relax, lo sport e il divertimento, un’offerta che garantisce massima sicurezza e accessibilità anche per famiglie e bambini, con stabilimenti balneari dotati di servizi di prim’ordine, wifi (rete Galileo), campi da beach tennis, beach volley, bocce, palestre, dove fare anche Zumba, Kizomba. La spiaggia, come il resto del paesaggio, può inoltre fare 3 2016
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La salina Camillone (foto di Angela Raggi)
da sfondo a meeting, incontri, convegni, team building e, perché no, anche a matrimoni. Per gli appassionati del diving, a poca distanza da Cervia, si trovano dei fondali unici e sorprendenti.
Eventi da non perdere
L’anno cervese è contrassegnato da un calendario di importanti appuntamenti di rilievo nazionale ed internazionale tra concerti, kermesse gastronomiche e naturalistiche, eventi sportivi e culturali. Tra questi si segnalano il festival internazionale dell’aquilone (22 aprile - 1 maggio), di Filosofia (19-22 luglio), il World Master di sculture di sabbia (8-10 agosto), la manifestazione internazionale di architettura del verde, Cervia città Giardino, (da maggio a settembre), oltre a tornei, gare ippiche internazionali, incontri e manifestazioni sportive non competitive per ogni età. Per un tuffo nella tradizione, ci sono lo Sposalizio del Mare (7-8 maggio), La Rotta del Sale (luglio), Sapore di Sale (8-11 settembre) mentre per i buongustai: Chocolat (25-29 marzo), Borgomarina vetrina di Romagna (maggio/settembre), Milano Marittima International Bar Tender (4 agosto), il Mercatino dei Sapori d’Europa (16-18 settembre).
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Meeting e matrimoni A fare da cornice al giorno del sì, oltre ai luoghi tradizionali – chiese e palazzo comunale – c’è anche l’ultimo piano della torre San Michele, ex fortezza di controllo del commercio del sale di Cervia, oggi luogo accogliente e suggestivo con una meravigliosa vista panoramica che spazia sulla città fino al mare e alle saline. La torre, che risale al 1691 viene spesso utilizzata anche per corsi, incontri e meeting. Sempre per gli incontri di lavoro, nel verde della pineta di Milano Marittima sorge un Centro Congressi con tecnologie e servizi all’avanguardia in grado di accogliere ogni tipologia di evento, dal convegno al meeting alla sfilata di moda.
Un’accoglienza multi target e di livello Il sistema ricettivo delle località si è sviluppato intorno al concetto dell’accoglienza e dell’offerta personalizzata. Le
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Il centro congressi
strutture, quasi tutte dotate di sale attrezzate per meeting e convegni, nella maggior parte dei casi, mettono a disposizione anche centri benessere. La tipologia dell’offerta soddisfa le esigenze di vari mercati garantendo sempre la qualità di strutture e servizi, valore sul quale la città crede profondamente. Il sistema imprenditoriale locale, capace di innovarsi di continuo, si compone di un’importante rete di ristoranti, pub, bar e discoteche trendy. E non mancano neppure gli indi■ rizzi dello shopping di alto livello.
Per informazioni
www.turismo.comunecervia.it Iatcervia@cerviaturismo.it +39 0544 974400 Prenotazioni www.cerviaturismo.it info@cerviaturismo.it Tel. +39 054472424
Area magazzini del sale (foto di Carlo Croatti)
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A ciascuno il suo benessere
Millenial, Baby Boomers, Foodies, Relax, 4 profili, 4 modi diversi di vivere la remise en forme nei centri benessere e nelle spa d’hotel. Con un unico comun denominatore: l’alta qualità dell’offerta
✒Simona Lovati La primavera? È il simbolico giro di boa dell’anno professionale. Sono stati raggiunti i primi obiettivi, si realizzano le prime stime e ci si prepara ad affrontare il periodo più hot dell’anno, prima di arrivare al periodo estivo. Per chi può concedersi il lusso di staccare la spina per qualche giorno (o anche solo per qualche ora), l’ideale è abbandonarsi a rituali e percorsi per rigenerarsi sul piano psicofisico con trattamenti che si prendono cura della persona sotto ogni aspetto. L’importante è che ciascuno scelga il proprio tempio del benessere in base a inclinazioni e gusti personali, per riuscire a vivere un’esperienza totalizzante. Per questo, abbiamo individuato quattro profili di clien-
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tela e per ciascuno abbiamo selezionato una rosa di strutture ad hoc.
Ai MiLLenniAL piAce SperiMentAre Detti anche Energy, i Millenial in hotel e nella Spa amano sperimentare, sempre alla ricerca di nuove experience sensoriali meglio se vissute in contesti inusuali, e disposti a provare i trattamenti più d’urto per una remise en forme ad effetto wow.
La réserve In una riserva protetta nel Parco Nazionale della Majella, in Abruzzo, questa oasi immersa nel verde invita a scoprire percorsi Spa, servizi di medicina estetica e
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ForteVillage
la zona dai venti freddi, il resort gode di un clima senza pari in tutta Europa. Qui, circondati da un mare cristallino, è di rigore abbandonarsi ai trattamenti thalassoterapici. Per chi non teme di provare nuove esperienze, Selam è un macchinario fitness che sfrutta le proprietà dell’acqua ad alta densità salina di Acquaforte Thalasso Spa per esercitarsi nel mezzo liquido. Utile anche per le donne in dolce attesa. www.lhw.com
relais San Maurizio
QC Terme Spas and Resorts
Con una storia relativamente recente (nasce nel 2002), il resort, in provincia di Cuneo, può vantare una tradizione di accoglienza ed eleganza di tutto rispetto. La Spa, accanto a vinoterapia, massaggi, skincare e alla suggestiva grotta di sale, propone non solo trattamenti tradizionali e olistici, ma anche device di ultima generazione, che assicurano ottimi risultati senza essere invasivi. www.relaischateau.com
La Réserve
cure termali, senza trascurare i rituali d’ispirazione orientale. Dedicato ai più avveniristici, il taping estetico, ovvero l’applicazione di cerotti elastici e anallergici sulla pelle, per migliorare il funzionamento degli organi interni, la circolazione venosa e linfatica e ottenere benefici a livello muscolo-scheletrico. www.lareserve.it
ForteVillage Grazie alle montagne di Santa Margherita di Pula, nel Cagliaritano, che proteggono
Relais San Maurizio
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Boomers/Seniors piace, invece, la sicurezza, garantita anche da un ambiente “cocoon” in cui ci sia il giusto equilibrio tra alta professionalità, qualità del trattamento e privacy.
capri palace Hotel & Spa
Palace Merano Espace Henri Chenot
palace Merano espace Henri chenot Fermarsi, rilassarsi e ripartire. Nel contesto raffinato del Palace Merano, gli ospiti possono usufruire del concept di cura Henri Chenot, come la Biontologia, che significa “studio dell’essenza della vita e dell’evoluzione della stessa vita” e che cerca di approfondire i cambiamenti dell’organismo con il passare degli anni per mantenere la salute sia sul piano fisico sia psichico. www.palace.it
Un AMbiente cocoon per i bAby booMer
Ricorda un antico palazzo napoletano del Settecento e assicura ai suoi ospiti un mix di relax, privacy, eleganza e cultura, grazie a una selezione di opere d’arte contemporanee. La Capri Beauty Farm, premiata come miglior Spa medica al mondo, propone l’esclusiva Scuola delle gambe, ideata dal professor Francesco Canonaco, un insieme di programmi per prevenire e trattare inestetismi della cellulite e problematiche vascolari degli arti inferiori. www.lhw.com
Grand Hotel Alassio Il cinque stelle lusso ospita un centro thalassoterapico di alto livello: 1.500 mq sviluppati su tre piani, che sfrutta le virtù dell’acqua di mare raccolta a 200 metri di distanza dalla riva, per garantirne purezza e conservarne le proprietà. Tra i percorsi, che possono essere seguiti per una setti-
Altrimenti detti Seniors, in genere molto amati dagli hotel perché quasi sempre turisti repeaters, i Baby Boomers prediligono Spa tradizionali dove sono certi di trovare quel determinato trattamento ma anche quel personale dedicato diventato oramai familiare. E se ai Millennials/Energy le sorprese non bastano mai anche a costo di correre qualche rischio, ai Baby
Grand Hotel Alassio
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mana o per tre giorni, il Programma Stress Management, dedicato a chi percepisce un sovraccarico psicofisico e desidera ritrovare la propria potenziale vitalità. www.grandhotelalassio.it
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Hotel Caesius Thermae & Spa Resort
Hotel caesius thermae & Spa resort Grand Hotel des Iles Borromées & Spa
Grand Hotel des iles borromées & Spa Destinazione Stresa, Lago Maggiore, per apprezzare una realtà alberghiera con una storia lunga oltre 150 anni. La sua Spa nel 2014 ha festeggiato i 30 anni di attività. Le proposte sono pacchetti bellezza e benessere personalizzati per soggiorni dai due ai sette giorni oppure in Day Spa, guidati da un’equipe medica d’alto livello. Quattro i programmi principali: Salute e Bellezza, Wellness-Riabilitativo, Antistress, Equilibrio Energetico. www.borromees.it
Villa paradiso clinical beauty Sulle sponde del Lago di Garda, la parola d’ordine di questa incantevole struttura è prevenzione, secondo la filosofia del Well Aging. Si tratta di un percorso di medicina preventiva – messo a punto in collaborazione con il Premio Nobel per la Medicina, Luc Montagnier – in grado di rallentare i processi di invecchiamento, in base all’analisi dello stress ossidativo e alla lettura del dna, che consente di prevedere lo sviluppo di eventuali patologie. www.villaparadiso.com
A Bardolino, sulle sponde veronesi del Lago di Garda, la mission è quella di fare vivere agli ospiti un’esperienza da protagonisti assoluti. L’offerta wellness spazia dalle cure termali ai massaggi, dai percorsi Spa alla medicina estetica, dai programmi detox alla medicina ayurveda. Fiore all’occhiello, la proposta culinaria per tentare anche i palati più esigenti. A disposizione menu dietetici-curativi, cene gourmand, alta pasticceria e cucina ayurveda, basata sul sapiente uso di erbe e spezie. www.hotelcaesiusterme.com
Adler balance Ad Ortisei, l’obiettivo è prendersi cura degli ospiti secondo un approccio olistico, che prevede diagnosi, alimentazione, equilibrio interiore, attività fisica e trattamenti specifici, per raggiungere il balance, cioè l’armonia di corpo e spirito. La maestria e la creatività dello chef stellato Armin Mairhofer parte dalle materie pri-
DA prenDere per LA GoLA, MA non SoLo Ai Millennial e agli Energy si affiancano poi i Foodies: i viaggiatori per i quali la cura di sé comincia dalla cura dell’alimentazione, e prosegue con tutto ciò che è naturale, bio e a filiera ridotta anche in Spa.
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L’Albereta
me delle Dolomiti e si declina in cene à la carte e menu su misura concepiti dallo staff medico. www.adler-balance.com
L’Albereta Abbracciato dalle colline della Franciacorta e circondato da un meraviglioso parco costellato da sculture di arte con-
temporanea, il resort ha fatto dell’accoglienza e della raffinatezza il fil rouge della sua storia. Gli ospiti possono scegliere un soggiorno dedicato alla remise en forme grazie all’Espace Henri Chenot Health Wellness Spa di 2mila mq, oppure stuzzicare il palato al ristorante gastronomico Leonfelice o al Vistalago Bistrò. www.albereta.it
Villa eden Leading Health Spa
Villa Eden Leading Health Spa
breVe GLoSSArio DeL beneSSere
Diciamo, anzi ripetiamolo, perché, come dicevano i latini, repetita iuvant. C’è ancora un po’ (tanta) confusione quando si sente parlare di centri benessere, spa, strutture wellness, hammam, centro massaggi … Complice anche l’assenza in Italia di una normativa adeguata che definisca in modo inequivocabile i parametri di differenziazione tra le varie strutture deputate alla remise en forme. «Per esempio da noi», fa notare la professoressa, esperta del settore elisabetta reggio, «manca la tutela sui nomi. Una struttura può chiamarsi Spa – parola che deriva dal latino Salus per Aquam – anche se la sua offerta comprende l’elemento acqua solo in minima parte. E questo perché in America il termine Spa viene abitualmente usato per
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A Merano, professionisti della salute e del wellness sono a disposizione per aiutare i clienti ad allentare la tensione e a migliorare i punti deboli, come cellulite, chili di troppo e un sovraccarico di stress. Ogni soggiorno settimanale inizia con visita medica e specialistica per studiare un percorso di successo. Imprescindibile un’alimentazione ad hoc, con menu per-
indicare in modo generico i beauty center; si considerino per esempio le Nail Spa. Ma è bene ricordare che in una vera Spa è l’acqua, in tutti i suoi usi e in tutte le sue forme (liquida, vaporizzata, calda e fredda) a fare la parte del leone. Il reparto estetica e massaggi possono esserci, e oggi in genere ci sono, ma non sono determinanti». A dire il vero, qualcuno in Italia ci ha anche provato a fare una distinzione più chiara, in maniera, però, ufficiosa. «Tempo fa», ricorda Reggio «la Bocconi pubblicò una ricerca secondo la quale una spa non avrebbe dovuto superare i 300 mq di grandezza e avrebbe dovuto offrire tutti i servizi fondati sull’acqua: idromassaggi, percorsi Kneipp con acqua calda e fredda alternate, trattamenti con fanghi e alghe terapeutiche. In realtà può capitare ancora di tro-
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la dei Relax. Ma attenzione non si pensi che quest’ultimo target abbia meno pretese rispetto agli altri. Se è vero che per il viaggiatore Relax, in un centro benessere, non può mancare tutto ciò che favorisce la distensione e il buon umore, è vero anche che non ci deve essere la monotonia. Sì quindi a un’offerta variegata che cambi, seguendo, per esempio, le stagioni, le feste e le ricorrenze.
La bagnaia resort
Masseria San Domenico
sonalizzati che associano gusto e leggerezza. www.villa-eden.com
Nella campagna toscana, mèta evergreen per gli amanti di pace e tranquillità, il recupero di un antico borgo medioevale ha dato vita a una destinazione di grande fascino, dove il tempo sembra essersi fermato. Oltre al divertimento sul campo da golf, gli ospiti possono caricarsi di ener-
Masseria San Domenico Nel brindisino, il resort è in perfetta sintonia con l’ambiente circostante. Ne è dimostrazione la sua filosofia culinaria, che ha reso la dieta Mediterranea, con menu curato dal nutrizionista Agostino Grassi, una vera e propria art de vivre, per promuovere il benessere psicofisico, senza eccessive rinunce. Il pacchetto Remise en forme con la dieta Mediterranea propone sei notti in FB con due trattamenti thalasso al giorno e uno viso all’olio d’oliva. www.masseriasandomenico.com
coMFort Sì, noiA no E infine c’è la categoria trasversale, quel-
La Bagnaia Resort
vare un albergo cinque stelle segnalato sulla brochure con Spa, che offra solo una piccola area sauna con hammam annessa al beauty center». Se nella Spa, protagonista assoluta è l’acqua – meglio se sorgiva, proveniente da una fonte termale con particolarità curative – nel Centro Benessere a contare maggiormente è, invece, la parte dedicata all’estetica con cabine per messaggi e trattamenti, «che», spiega Reggio «possono seguire diverse filosofie, avere diversi obiettivi e contemplare anche l’utilizzo dell’acqua». Tutt’altro discorso per le Medical Spa, ambienti di cura, dove il percorso non è mai giornaliero ma si articola in più giorni, è seguito da medici e persegue diversi obiettivi: ritrovamento della salute, dimagrimento, antiaging. «Il programma è personalizzato e viene stilato
previa un’analisi scrupolosa dello stato di salute generale della persona in base agli scopi che si vogliono raggiungere», precisa Reggio, aggiungendo che «solo in una Medical Spa ci si può sottoporre – seguiti sempre dal medico e coadiuvati spesso da un mental coach – al digiuno di una settimana, pratica terapeutica molto in voga anche tra i manager perché, oltre ad arrecare benefici al fisico, pare, migliori le prestazioni mentali, esercitando un’ azione disintossicante sul cervello che, “purificato”, funzionerebbe più velocemente». Che si tratti di spa, centro benessere o medical Spa, «in generale», conclude Reggio, «oggi la tendenza è quella di proporre ovunque percorsi naturali, si pensi a Chenot, Messegue e Castrocaro Terme che da tempo hanno introdotto linee bio specifiche». 3 2016
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FOCUS BENESSERE LA pAroLA A...
Abbiamo chiesto a tre manager d’azienda che frequentano abitualmente Spa d’hotel di raccontarci le loro esperienze. iL MUSt: MASSAGGi DA Dieci e LoDe! Per viaggi di relax (purtroppo non quanto vorrebbe), ma anche per convention aziendali in Italia. Sofia cortesi, direttore finanziario di Hays Italia, è un’attenta conoscitrice di Spa e centri termali. Per lei, con problemi alla schiena, l’obiettivo è trovare una struttura in grado di offrire massaggi decontratturanti e rilassanti. «Preferisco le terme alle Spa», racconta la manager, «in quanto anche se si trovano in hotel extra lusso, l’area benessere è a volte troppo angusta e non fa per me. Di norma, non scelgo trattamenti o rituali, ma prediligo il massaggio, anche se, in base alla mia esperienza, non sempre il livello del trattamento è quello che ci si aspetta, perché manca un professionista che dia indicazioni specifiche. Un po’ di attenzione in più anche per le famiglie. In molti centri, l’età richiesta per accedere alle piscine o alla zona umida è over 16. Quel che è certo è che i servizi proposti dai centri benessere italiani sono decisamente superiori a quelli che si trovano all’estero». obiettiVo: SpAeSAMento Le Spa? Potrebbero essere considerate come un aspetto strumentale al lavoro. Un luogo dove ammorbidire lo stress generato da attività professionali molto intense. Parola di Massimo Melis, managing director dell’agenzia Melismelis, che frequenta i templi del wellness solo per evadere dalla frenesia quotidiana, con moglie e figlia al seguito. «Trovo che le Spa d’hotel del nostro Paese siano di buon livello, sia quelle situate in luoghi di villeggiatura, sia quelle in città. Anche se non ho mai scelto una struttura alberghiera in base al fatto che disponesse oppure no di un centro benessere. E, soprattutto, la mia richiesta non ricade su hotel o centri ultra glam e di design, perché ritengo che entrare in una Spa sia un po’ come varcare la soglia di una stanza artificiale, una sorta di uscita di sicurezza, dove abbandonarsi a un benefico isolamento. Per questo, apprezzo anche hotel e centri wellness “datati”: sembra di entrare in una macchina del tempo». L’eSperienzA in SpA? Un SApiente cocktAiL DA GUStAre Medical sì, ma senza dimenticare la necessità di respirare un’atmosfera high quality anche in hotel. «Penso che la cosa più importante per questo tipo di struttura», chiosa Daniel Holl, Head of Global Hotel Sales at Trivago, «sia offrire il giusto mix tra i servizi e l’ospitalità di un ottimo hotel, con il plus di un’offerta salutistica. Inoltre, è necessario preparare molto bene lo staff alla reception, nel caso in cui si debbano chiedere informazioni più dettagliate sulla tipologia di trattamenti da seguire».
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Victoria Terme Hotel - Terme di Roma
gia alla Buddha Spa by Clarins, grazie alle sue acque minerali terapeutiche. Tra le proposte, trattamenti aromatici firmati Clarins, massaggi, estetica, soin per le future mamme. www.labagnaiaresort.com
Victoria terme Hotel - terme di roma Un viaggio sensoriale per scoprire le virtù dell’acqua, tanto care agli antichi Romani. Saune, bagno turco, idromassaggio lombare, vasche Kneipp, docce a vela e molto altro sono a disposizione degli ospiti per accompagnarli verso una simbolica rinascita. Accanto a cure termali tradizionali, massaggi e rituali orientali, anche trattamenti ringiovanenti e modellanti di medicina estetica. www.termediroma.org
Qc terme Spas and resorts Erano i lontani Anni ’80, quando il brand inaugurava il suo primo complesso alberghiero termale a Bormio, riproponendo la cultura delle terme romane, tratto distintivo di tutte le strutture, da Milano a Ro-
QC Terme Spas and Resorts
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Grand Hotel San Marino Centro Mességué
ciata, attività fisica su consiglio del medico e integrazione di tisane tailor made – solo assecondando i ritmi e le indicazioni della natura, corpo e spirito possono beneficiare di una ritrovata e rinnovata armonia. www.ghsmgroup.sm ma, da Torino a Pré Saint Didier, passando per San Pellegrino. Gli ospiti vengono accompagnati da esperti professionisti in un mondo di evasione e relax, per staccare la spina dalla routine e ripartire con nuovo input. Prossime aperture, Pozza di Fassa (TN), Chamonix e New York. www.qcterme.it
Grand Hotel San Marino centro Mességué È la natura che ha ragione. È questa la filosofia che ruota attorno ai trattamenti di uno dei centri che ha fatto la storia della medicina del benessere. Secondo il Metodo Mességué – basato su una dieta bilan-
Falisia, a Luxury collection resort & Spa portopiccolo Attraverso le più moderne soluzioni e un’offerta su misura, in un’oasi di relax immersa fra suggestivi giochi architettonici in pietra di Aurisina e vetro, lasciatevi guidare attraverso l’esperienza del benessere.Molti i servizi offerti: relax corner e tisaneria, fitness center dotato delle più moderne attrezzature Technogym e ampia area wet con sauna, bagno turco, vasca idromassaggio, docce emozionali con cascate d’acqua luminose e bacile di ghiaccio. Medical Spa e la Beauty Spa apriranno entro metà del 2016. www.falisiaresort.com
Falisia, a Luxury Collection Resort & Spa Portopiccolo
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Grand Hotel Imperiale Resort & Spa Il restyling del ristorante gourmet Imperialino e una suite che domina dall’alto il Lago di Como sono le novità 2016 dell’elegante complesso di Moltrasio, che si conferma Spa destination d’eccellenza anche per l’anno nuovo
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arà inaugurato a fine aprile il nuovo Imperialino, il ristorante gourmet del Grand Hotel Imperiale, elegante destinazione in stile liberty sulle rive del Lago di Como, nel borgo di Moltrasio. Oggetto di un completo restyling, sarà dotato di una nuova e spaziosa cucina con tutte le più moderne attrezzature e della veranda, interamente rifatta, da 90 posti, affacciata sullo specchio d’acqua grazie alle grandi vetrate che ne sostituiscono le pareti, mentre all’esterno si continuerà a poter sfruttare lo spazio che costeggia il lago, vera e propria riva che include il Tempietto di Cupido, dove inscenare cerimonie, cocktails e cene romantiche. Al di sopra una nuova sala ristorante panoramica da 60 posti anch’essa con veranda. A non cambiare sarà invece la qualità della cucina, che abbina le ricette della tradizione italiana alla creatività dello chef e che gli ha permesso di essere segnalato dalla Guida Michelin 2015 con tre forchette rosse nella categoria “ri-
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storanti ameni”. Una seconda proposta gastronomica è il ristorante interno La Cascata, immerso nel giardino fiorito, dove gustare i sapori del territorio lariano. Al terzo piano della struttura che ospita l’Imperialino l’altra novità 2016: la creazione della lussuosa Suite omonima, con un terrazzo da 30 mq e vista mozzafiato sullo specchio d’acqua. In tutto l’albergo offre 121 soluzioni abitative, suddivise tra l’edificio principale e la Villa Imperiale. Quest’ultima, subito dietro la piscina panoramica, è una villa storica sulla riva del lago che dispone di dieci camere deluxe, un raffinato hotel nell’hotel nel tipico stile liberty del complesso ma con tutti i caratteri di una residenza privata, per il massimo della tranquillità e del confort, incluso l’attracco privato per motoscafi e battelli.
Spa destination sulle sponde del Lago di Como Un soggiorno di puro piacere: oltre alla buona cucina il Grand Hotel
ha destinato parte dei suoi spazi alla creazione di un centro wellness e beauty che fosse al contempo innovativo nel concept e radicato nella tradizione locale nella struttura. La I-Spa nasce infatti dall’incontro tra due elementi naturali, la pietra di Moltrasio in cui è stata costruita e l’acqua, che è il fil rouge dei percorsi benessere proposti, dalle piscine, alle docce emozionali, fino alla sala relax con lettini a immersione (anche all’esterno si trova una piscina, a filo del lago). Il centro offre poi diversi trattamenti, dai classici a quelli di ispirazione orientale. Da provare il massaggio Lomi Lomi, di origine hawayana, eseguito su tutto il corpo utilizzando non solo le mani ma anche l’avambraccio per un effetto più intenso. Agli sportivi, infine, sono riservati il campo da tennis, il campo pratica golf con putting green nove buche e due driving range, oltre a trekking e sport acquatici. G.G.
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SPA EXPERIENCE
Grand Hotel Terme Roseo Un antico ed elegante palazzo settecentesco, immerso nel verde dell’Appennino Tosco-Romagnolo, dove sgorgano acque sulfureo-bicarbonato-alcaline dalle proprietà curative ed estetiche. Al suo interno un reparto termale classificato a Livello Super e un moderno centro benessere e beauty farm
bile dell’acqua termale e l’utilizzo di una linea cosmetica naturale.
Ambienti storici e calda ospitalità
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ul confine tra Toscana e Romagna, all’interno di uno scenario naturalistico incontaminato, si trova il Grand Hotel Terme Roseo, destinazione d’obbligo per chi è alla ricerca di acque dalle proprietà curative insieme alla possibilità di vivere un’esperienza tra gastronomia, spiritualità e benessere. Bagno di Romagna è circondato dai lussureggianti boschi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, con la loro fitta rete di sentieri, piccoli borghi storici e luoghi di alto valore spirituale.
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Le terme e il centro benessere Le terme sono convenzionate con l’U.S.L. e, fiore all’occhiello, con l’Ente Spaziale Russo per la riabilitazione degli astronauti dopo il rientro da lunghe permanenze nello spazio. Devono la loro notorietà alle acque sulfureo-bicarbonato-alcaline che sgorgano alla temperatura di 45°C. La piscina termale, con acqua fluente, è dotata di ben 46 tipi di idromassaggi. Il centro benessere & beauty farm offre molteplici trattamenti Viso e Corpo alla base dei quali c’è il valore imprescindi-
L’opera di conservazione dello storico palazzo che ospita il Grand Hotel ha permesso di mantenerne intatta l’atmosfera, sia nelle hall sia nelle camere, che si affacciano sulla piazza di fronte alla Basilica Romanica, cuore pulsante di Bagno di Romagna. G.G.
Cucina tipica e proposte vegetariane
Salute e benessere si conquistano anche a tavola: al Grand Hotel Terme Roseo ogni giorno si può scegliere non solo tra i migliori piatti della tradizione culinaria toscana e romagnola, ma anche tra diverse ricette vegetariane. Per regimi alimentari specifici è possibile richiedere un programma dietetico personalizzato.
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Dal Congresso ... al Benessere
PROFESSIONISTI IN OSPITALITÀ
Camere e suite
Business • Gusto • Benessere • Servizi • Storia • Arte
Centro congressi
Sale ristoranti
Benessere e terme
Scoprite il nostro Centro Congressi a due passi dalla Capitale 342 camere (di cui 12 suites) divise su due strutture a 500 m di distanza 5 sale convegni da 130 a 450 posti 8 salette per meeting o sottogruppi di lavoro 1 area espositiva di 600 mq 5 sale ristorante, il più grande con capienza massima fino a 600 posti
Come raggiungerci
Ospitalità •
Tivoli e le sue ville
Situati direttamente sulla via Tiburtina, a 500 metri dalle Terme di Roma e a meno di 10 km dalle famose Ville di Tivoli, l’Hotel vanta una raggiungibilità ottimale: Uscita Tivoli A2 (Roma - L’Aquila) a soli 7 km
Capacità totale fino a 1.400 posti
Uscita Guidonia A1 (Milano - Napoli) a soli 5 km
1 area gazebo con capienza massima fino a 300 posti
G.R.A. di Roma a soli 10 km
Grand Hotel Duca D’Este **** S Via Tiburtina Valeria, 330 00011 Tivoli Terme ( Roma )
info@siriohotel.com www.siriohotel.com
TEL.
0774 388552
Victoria Terme Hotel **** Via Tiburtina Valeria Km 22,700 00011 Tivoli Terme ( Roma )
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SPA EXPERIENCE
Grand Hotel Tremezzo Storico hotel di lusso sulle sponde del Lago di Como, si conferma Destinazione Spa 2016 grazie all’ampliamento della T Spa che include oggi i tre piani della settecentesca Villa Emilia in più a questo rifugio per due. A disposizione per le coppie più romantiche anche la T Spa Suite, segretamente custodita nel verde del giardino, una vera “spa privata” pensata solo per due. Oltre alle coccole per la coppia, la T Spa propone un’ampia varietà di rituali disegnati in esclusiva da ESPA per offrire il massimo benessere a misura di lago, come ad esempio il Lake Como Relaxing Ritual, due ore di profondo relax
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on oltre 105 anni di storia – il Grand Hotel Tremezzo ha accolto i suoi primi ospiti nel 1910 – questo iconico palazzo Belle Epoque continua a rinnovarsi, per offrire sempre, stagione dopo stagione, un’esperienza di assoluta eccellenza. L’ultima novità della stagione è l’ampliamento della ormai affermata T Spa, che oggi include anche i tre piani dell’adiacente Villa Emilia, di origine settecentesca. Disegnata dallo studio Venelli Kremer, che si è occupato anche di altri spazi iconici dell’hotel come le Rooftop Suites, la nuova T Spa include cinque cabine per i trattamenti, un prezioso hammam, un’area umida con sauna, bagno turco, bagno mediterraneo, cascata di ghiaccio e docce emozionali, un nail studio hollywoodiano e varie aree relax tra interno ed esterno. La piscina
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con effetto infinity rappresenta poi il fulcro della Spa, con i suoi diversi effetti idromassaggio e le grandi vetrate che la circondano e che, una volta immersi nelle sue acque, danno il senso della continuità con il lago.
T Spa per due e rituali di benessere All’interno della Villa è stata creata anche una nuova suite con accesso privato alla T Spa, l’elegante Suite Emilia, in cui dominano i toni calmi e delicati dell’azzurro, del verde e del grigio, dedicata agli amanti del benessere e caratterizzata da un prezioso bagno principesco rifinito con pregiato marmo Lasa. Al centro della scena si trovano la grande vasca idromassaggio, doppia doccia a cascata e bagno turco, mentre la vista panoramica aggiunge un tocco
per mente e corpo a base di erbe e fiori tipici dell’area, oppure il Grand Garden Ritual, massaggio aromaterapico ispirato al profumo dei fiori che sbocciano nel giardino dell’hotel.
Un edificio tra cielo e lago Il Grand Hotel Tremezzo, storico palazzo liberty che si affaccia sulla Riviera delle Azalee, è un luogo magico dove il viaggiatore ritrova l’accoglienza e il fascino di una villeggiatura di altri tempi. Ancora oggi si possono scoprire molteplici richiami all’indimenticato passato di questo grand hotel, come le suite storiche dedicate alle donne del lago, ma si percepisce anche un costante desiderio di rinnovarsi, sia negli ambienti, come dimostrano le moderne Rooftop Suites con vista mozzafiato sul lago, sia nelle proposte culinarie (il menu del ristorante La Terrazza è firmato da Gualtiero Marchesi), sia nelle esperienze proposte per scoprire le meraviglie del lago, come la lancia veneziana d’epoca, Ruy, una vera e propria limousine d’acqua. P.T.
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SPA EXPERIENCE
Hilton Molino Stucky Venice Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts Attrezzati, funzionali e tecnologicamente super accessoriati, ma anche suggestivi ed emozionali, ecco i fiori all’occhiello del benessere in stile Hilton WorldWide
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e dire Hilton è da sempre garanzia di lusso e servizio ad altissimo livello, mai come visitando i centri benessere di due delle sue più esclusive location in Italia se ne ha la conferma. Ritemprarsi nelle Beauty Spa dell’Hilton Molino Stucky Venice e del Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts assicura un viaggio nell’armonia dei sensi, grazie ad un’idea di wellness globale che privilegia qualità, privacy e relax.
Hilton Molino Stucky Health Club Con i suoi 600mq l’eforea Spa dell’Hilton Molino Stucky Venice è il secondo più grande centro benessere a Venezia. Dotata di vasca idromassaggio Jacuzzi, bagno turco aromatizzato, area relax con musicoterapia e saune, di un’Area Fitness con attrezzature cardio-fitness Precor e Kinesis by Technogym, oltre che di 5 cabine per una linea completa di trattamenti viso, corpo e massaggi della raffinata linea “Elemis”, questo è il luogo ideale dove ricaricare i propri sensi, riconquistando armonia e benessere. Le linee ispiratrici dell’Hilton Molino Stucky Health Club sono spesso trattamenti unici che ricordano le culture orientali con le loro antiche tera-
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pie, qui reinterpretate grazie all’esperienza firmata eforea Spa, che garantisce un viaggio emozionale nelle tecniche di massaggio più leggendarie al mondo. Uno staff internazionale di professionisti al servizio della bellezza è a disposizione degli ospiti interni ed esterni che potranno provare l’ampio ventaglio di trattamenti, come il “romanticismo Veneziano” che con i suoi movimenti profondi e rilassanti rimanda al dolce andamento di una gondola veneziana. I nostri clienti potranno rigenerarsi dalle fatiche in qualsiasi momento della giornata, anche nella privacy della propria camera. Per restare sempre in forma si può approfittare anche del Centro Fitness aperto 24 ore su 24.
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SPA EXPERIENCE
Cavalieri Grand Spa Club Il Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts è stato uno dei primi alberghi Cinque Stelle Lusso di Roma a dotarsi di un Centro Benessere funzionale e tecnologicamente super accessoriato. Il Cavalieri Grand Spa Club, con una superficie di 2.200mq dedicati al benessere e alla bellezza, si può senz’altro considerare la più lussuosa e affascinante delle Spa e Fitness in Italia. L’area benessere è un’oasi di riservatezza, ideale per la clientela internazionale esigente, ma è molto apprezzata anche dagli ospiti esterni, che possono agevolmente ritagliarsi qualche ora di relax in un’atmosfera ovattata, concedendosi gli esclusivi trattamenti dimenticando così lo stress quotidiano della vita urbana. Il Cavalieri Grand Spa Club è un luogo privilegiato, un centro benessere sensoriale, un rifugio ideale dove riequilibrare energie fisiche, emotive e mentali, dove il fisico ricerca i suoi tempi naturali e ritrova armoniosamente l’equilibrio del benessere. In un ambiente dall’eleganza funzionale e minimalista, si celebra un autentico “rito del sé”, irrinunciabile per gli amanti della forma fisica, del relax e della bellezza, affidandosi alle cure e ai consigli di personale altamente qualificato. Un’attenzione particolare è stata dedicata all’Area Beauty, 10 meravigliose sale in cui i trattamenti estetici si avvalgono della prestigiosa e sofisticata linea “La Prairie”, universalmente conosciuta per le sue proprietà scientifiche e per il suo approccio globale nei trattamenti di bellezza. Un’ampia scelta di massaggi manuali – dall’Ayurvedico allo Shiatzu, dal Linfodrenaggio Estetico alla Riflessologia Plantare,
al Defaticante, per chi pratica molto sport – garantisce un’offerta a tutto tondo. Ogni massaggio può essere amplificato da pause che ne completano i benefici, come una sosta nelle due saune, nel bagno turco o nella vasca idromassaggio, fino a rilassarsi piacevolmente nell’area relax in stile romano, con un raffinato servizio bar a disposizione. Una palestra, suddivisa in vari ambienti e attrezzata completamente Technogym con macchinari “Personal Luxury Selection” e macchine vascolari “Visioweb”, offre l’assistenza di personal trainer, su richiesta. Per gli irriducibili amanti del jogging, forma fisica assicurata anche dal percorso di 800 metri che si snoda all’interno del parco privato, attrezzato con “stazioni ginniche” specifiche. La piscina interna, in alternativa alle altre tre all’esterno, gode di una spettacolare cupola di vetro con veranda a giorno e vista sul parco, con cascata e vasca idromassaggio. Un percorso calidarium e frigidarium, un “cammino giapponese” e un grande camino a legna completano il percorso esclusivo dedicato al benessere del Cavalieri Grand Spa Club. C.C.
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SPA EXPERIENCE
Hotel Acquaviva del Garda Attorno alla struttura di Desenzano, direttamente affacciata sul lago, un intero sistema variegato e flessibile come l’acqua, motivo conduttore di proposte benessere, occasioni business, wedding ed eventi
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esenzano e Sirmione: due borghi storici incastonati sulle rive del Lago di Garda che oggi sono sinonimo di benessere e soggiorni a tutto relax. Qui si trovano le strutture gestite da Terme e Grandi Alberghi Sirmione, che offrono diverse soluzioni, tra centri termali e Spa, meeting venue di grandi dimensioni (come il PalaCreberg Sirmione, ampio centro congressi con sala principale da 500 posti, attigua saletta da 50 e due altri due ambienti polifunzionali, lo spazio espositivo di 200 mq e la terrazza vista lago) e strutture ricettive di varie tipologie. La prima destinazione, di recente acquisizione, è l’Hotel Acquaviva del Garda 4★, una perfetta sinergia di business e wellness tra gli spazi per congress e post
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congress, il centro benessere e l’eccellente cucina, offerta dal ristorante Caravaggio, che propone piatti realizzati con ingredienti selezionati e in linea con le più recenti indicazioni scientifiche nel campo della nutrizione, per seguire un’alimentazione sana e bilanciata anche durante gli incontri di lavoro.
Spa destination con vocazione Mice Struttura dal design contemporaneo, adagiata sulle rive dello specchio d’acqua e con 80 camere panoramiche che guardano o al lago o al parco che la circonda, l’offerta dell’hotel ruota attorno a due punti fondamentali: da una parte il centro congressi da sette sale ad alta tecnologia e capienza fino a 250 posti in un unico ambiente, dall’altra gli spazi per gli eventi. In particolare, l’Acquaviva offre tre grandi soluzioni all’aperto: la roof terrace panoramica con vista a 360° tra il lago, il borgo e le colline, la spiaggia privata e il parco da 8 mila mq, da allestire per incontri, cocktail, matrimoni, o buffet con le proposte gastronomiche del Caravaggio, che prepara piatti dalle salde radici territoriali e catering personalizzati. Lo stesso ristorante offre tre diversi ambienti: la sala interna, elegante e raccolta per cene di lavoro o intime, la terrazza e il giardino d’inverno. Tante e diverse location permettono di scegliere la cornice più adatta
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SPA EXPERIENCE
per il proprio evento approfittando dei vari spazi e avvalendosi di un team dedicato per consigliare, ideare e gestirne ogni aspetto. All’interno dell’Hotel anche il reparto termale da 800 mq, con due piscine, una interna e una all’aperto. La Spa si presta bene all’organizzazione di momenti di relax e distensione dopo l’incontro di lavoro, tra la piscina con diversi effetti idromassaggio, l’area umida che comprende sauna, bagno turco e docce emozionali e i trattamenti per la bellezza e il benessere (dai massaggi shiatsu all’ayurveda). Da non perdere durante la bella stagione la spiaggia privata sul lago, cui si accede attraverso un passaggio privato e sotterraneo, dove si trovano solarium, lettini e idromassaggio in un giardino di 1.500 mq.
Occasioni esclusive ad Aquaria Anche Aquaria, la Spa termale direttamente affacciata sul lago di Garda, con 10
La Spa come wedding location
Non solo business: le strutture che fanno capo a Terme e Grandi Alberghi Sirmione rappresentano una cornice ideale anche per eventi privati. In particolare Aquaria racchiude tanti spazi, sia all’interno che nel grande parco da 6,5 mila mq, dove si possono inscenare occasioni come feste, banchetti e matrimoni. Con la formula in esclusiva si può infatti riservare l’intera Spa termale, personalizzarla e costruire eventi da qualche ora a un’intera giornata, sempre all’insegna di eleganza, benessere e ristoro di mente e corpo. Al di là della cerimonia vera e propria, non potrà poi mancare una coccola romantica per gli sposi nella Spa oppure un soggiorno più lungo nelle diverse strutture ricettive del Gruppo (come il Grand Hotel Terme 5* o gli Hotel Acquaviva o Sirmione 4*), o attività nella natura, come regate e golf, shopping o intrattenimento puro in un parco divertimenti.
mila mq interamente dedicati al benessere, può diventare lo scenario per eventi aziendali unici grazie alla formula in esclusiva, che permette di abbinare all’articolato percorso Spa diversi spazi e servizi per il business. Inoltre è la location ideale per matrimoni da favola, grazie alla possibilità di sfruttare il grande parco prospiciente il lago, con pontile e terrazza, e le tante eleganti soluzioni al coperto. Polo termale del Gruppo, l’offerta di Aquaria ruota attorno alle proposte per il benessere, come le aree polisensoriali, che includono la Stanza del Sale, la Sala della Musica e del Cielo Stellato, la grande sauna finlandese esterna e, come trattamenti, il rituale a base di fango termale, l’Argillarium. Naturalmente il percorso wellness è molto più vario, spaziando dal circuito tra saune, bagni di vapore e docce emozionali, che alternano l’effetto detox e rilassante del caldo intenso con quello rivitalizzante delle cascate a base di acqua fredda, alle due piscine termali, una interna e una esterna, con diversi getti idromassaggio, lettini effervescenti e percorso vascolare, fino alle stanze per i massaggi, inclusa una Suite Spa con jacuzzi. P.T.
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SPA EXPERIENCE
Hotel Salus Terme Viterbo Lontano dalla frenetica città, ecco un luogo perfetto per rinascere e trovare nuove sinergie con l’ambiente che ci circonda, in perfetta armonia con la natura
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e abbiamo anche solo un giorno da dedicare a noi stessi, una delle mete ideali per ritemprarci dalla frenetica vita di ogni giorno è senz’altro l’Hotel Salus Terme di Viterbo, a pochi chilometri dalla Capitale, eppure totalmente immerso in un’atmosfera senza tempo, dai colori caldi e rilassanti. Salus Terme è un’oasi di benessere unica e di lusso, una piacevole abitudine da ripetere nel tempo, per regalarsi momenti di puro relax alternati alla possibilità di conoscere ed esplorare luoghi integri, dal fascino indiscusso e dal sapore antico gelosamente custodito.
Un territorio tutto da scoprire In posizione strategica nel centro d’Italia,
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tra percorsi artistici e storici che non smettono mai di stupire, la vicina Viterbo è immersa nel territorio della Tuscia, una zona vulcanica ricchissima di antiche vestigia archeologiche, ma anche di scorci naturali suggestivi, da sempre zona di preziose acque termali accompagnate da una tradizione gastronomica semplice ma ricca di sapori antichi. Da qui si possono visitare luoghi davvero magici nel raggio di pochi chilometri, come appunto Viterbo o Bagnaia con la sua Villa Lante: passeggiare nel suo giardino significa entrare nell’armonia perfetta del Rinascimento, un trionfo di geometrie disegnate da siepi, statue in peperino, fontane e giochi d’acqua. Grande protagonista anche dell’Hotel Salus Terme è appunto l’acqua, elemento purificatore per eccellenza, dalle mille forme e dal suono ritmico e ancestrale, l’acqua che sempre scorre permettendo agli ospiti di ricongiungersi con l’energia vitale della natura e per donare, a chi lo desideri, una piacevole chance per una facile rinascita del corpo e della mente. Il confort dell’hotel di lusso, di cui ormai non si può fare a meno, passa dalla comodità di un ampio parcheggio riservato, all’irrinunciabile wi-fi, fino ad proposta gastronomica appositamente studiata per soddisfare le più diverse richieste, dal capriccio all’esigenza vitale.
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SPA EXPERIENCE Salus Hammam e Savonnage
Fuga di benessere, anche solo per un giorno Grazie ad una serie di proposte, tra cui “Day Spa” e “Salus per Aquam”, l’Hotel Salus Terme si propone inoltre come meta ideale per fughe veloci, anche solo di un giorno, per chi ha bisogno di evadere dalla monotonia e dallo stress, senza fare viaggi impegnativi. Approfittando di un breve soggiorno infrasettimanale, per esempio, si può avere la piacevole sensazione e il privilegio di sentirsi padroni di casa con una Spa di oltre 6.000 mq, coccolati dal personale qualificato del Centro Termale che saprà ascoltare e consigliare il trattamento più efficace e più adatto alle proprie esigenze. Qui all’Hotel Salus il concetto di benessere è tutt’uno con la struttura. Sperimentando il suo “Percorso termale etrusco”, l’ospite ha l’opportunità di vivere un itinerario virtuoso, un sapiente alternarsi di attività e di pause per preparare il corpo e la mente al passo successivo, attraversando senza fretta varie tappe che ridonano equilibrio e armonia, anche attraverso i sensi. Tutto in completa autonomia. La prima impressione è il verde, quello dei Giardini di Turan, seguito dal celeste opalescente e fumante dei ruscelli termali che guidano fin dentro Menerva e Nethuns, due nuove vasche esterne in cui ci si può abbandonare in un’atmosfera sospesa tra acqua e cielo. Turan, nume tutelare di Vulci, era per gli etruschi la dea dell’amore. E scegliere il Percorso Etrusco significa in effetti questo: amarsi. Il Percorso prevede una sosta nel Calidarium termale nella Grotta Etrusca, l’accesso ai Giardini con
Per un trattamento al top, da non perdere l’Hammam e il Savonnage. Il primo è un antico rituale di origine marocchina di 80 minuti, utile per purificare in profondità la pelle. Si esegue nel Salus Hammam ricorrendo a prodotti originali marocchini come il sapone nero, l’argilla Rhassoul, l’olio d’Argan e il guanto di seta kassa. Il tutto con la possibilità di condividere questo momento anche in coppia. In alternativa, si può provare il Savonnage, trattamento per la pelle d circa 50 minuti, effettuato con pasta vegetale naturale al 100%, ottenuta dalla saponificazione dell’olio d’oliva, ricca di vitamina E. Questo trattamento prepara la pelle all’esfoliazione successiva con il guanto di seta kassa e all’oliazione su tutto il corpo, lasciando la pelle morbida e vellutata.
balneoterapia nella nuove vasche termali Menerva e Nethuns o nella Piscina Termale San Valentino, preceduta da una doccia emozionale cromoterapica. Indicato anche il percorso vascolare Kneipp con passaggio caldo/freddo per 8/10 cicli oppure la sauna finlandese da 12 posti esterna con frigidarium in vasca di reazione Evan, per finire con una piacevole tisana in una delle sale relax o con una pausa in sala Fitness Vita Spa per sfruttare al meglio le energie riattivate. C.C.
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40 Spa Exp Lefay Resort_Layout 1 29/03/16 14.46 Pagina 154
SPA EXPERIENCE
Lefay Resort & SPA Lago di Garda Da tempo questo marchio dell’hotellerie promuove un nuovo modello di vacanza, all’insegna del lusso, del benessere globale e della sostenibilità. Per questo il fulcro dell’offerta è la meravigliosa SPA, dove l’ospite può vivere un’esperienza unica
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l Lefay Resort & SPA Lago di Garda è un gioiello di design ecosostenibile ideale per una pausa rigenerante grazie a una SPA dove il benessere è al centro di tutto. La struttura si affaccia sulle rive del Lago di Garda, a Gargnano, e in pochi anni ha saputo conquistare molti riconoscimenti internazionali, non solo come “Resort sostenibile”, ma anche come una delle migliori SPA per vacanze rigeneranti: dalla certificazione Ecocert, che riconosce Lefay SPA come prima SPA organica ed ecologica in Italia, al premio come “Migliore SPA” al Mondo” ricevuto ai World SPA & Wellness Awards lo scorso 28 febbraio.
Una Destination SPA Il Resort è una vera Destination SPA che pone gli spazi wellness al centro del proprio concept: il marchio Lefay SPA, infatti, raggruppa tutte le strutture interessate da piscine, saune, grotte e laghetti. Ciascuna è un vero e proprio tempio del benessere che si fonda su Lefay SPA Method, il metodo creato dal team di medici, riconosciuti a livello internazionale nelle diverse discipline olistiche, che fonde i principi della medicina classica cinese con la ricerca scientifica occidentale, per riportare gli ospiti al completo riequilibrio e ringiovanimento di corpo, anima e spirito attraverso il recupero dell’energia vitale e la riscoperta di uno stile di vita sano e consapevole. Lefay SPA Method si compone di programmi salute, trattamenti correttivi e rituali di estetica energetica, massaggi energetici e percorsi di benessere e bellezza. Tutti questi trattamenti prevedono l’utilizzo di tecniche, cure e terapie occidentali abbinate a quelle proprie della medicina classica cinese quali l’agopuntura, la moxibustione e la digitopressione.
Programmi personalizzati Lefay SPA offre ai propri ospiti programmi benessere innovativi, realizzati secondo le singole necessità per riportare un completo benessere psicofisico ed aiutare a superare stress, stanchezza, postura scorretta, sovrappeso, insonnia e invecchiamento
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SPA EXPERIENCE Le novità 2016
Quest’anno, dalla ricerca del Comitato Scientifico Lefay SPA Method, nascono i nuovi trattamenti viso (aculifting) e corpo di Medicina Estetica Energetica, finalizzati a contrastare l’invecchiamento cutaneo e a combattere la cellulite. Inoltre, il perseguimento del benessere olistico si arricchisce del nuovo programma Detox “Purezza ed Equilibrio”, volto alla purificazione del corpo e all’eliminazione delle tossine. Infine, grazie a “I Profumi del Lago”, i rituali e i massaggi effettuati con la cosmesi dermatologica Lefay SPA incontrano le essenze del territorio: l’olio extravergine di oliva, la lavanda, gli agrumi e l’uva dei vigneti del Lago diventano così i protagonisti di un viaggio sensoriale per un’esperienza totalizzante e unica.
precoce. Ogni programma prevede una visita medica iniziale, trattamenti energetici, idroterapie energetico-costituzionali, attività di riequilibrio fisico-energetico, fitoterapia personalizzata, percorso dietetico e colloquio finale.
SPA, oltre ad aver confermato il rispetto dei 50 rigidi criteri previsti per il raggiungimento del livello base della certificazione, ha conseguito il livello Excellence grazie al suo innovativo concetto di benessere globale, che si contraddistingue per tre aspetti fondamentali: l’unicità dei trattamenti e dei programmi salute Lefay SPA Method e l’impegno dedicato alla formazione e allo sviluppo professionale dello Staff; l’eccezionale comfort delle cabine SPA e le misure messe in pratica per una gestione sostenibile della struttura. P.T.
Prima SPA organica ed ecologica in italia Lefay SPA è la prima in Italia ad ottenere la nuova prestigiosa certificazione “Being Organic and Ecological SPA” Livello Excellence di Ecocert. Ecocert, l’ente francese riconosciuto a livello mondiale per la certificazione di prodotti cosmetici, ha introdotto “Being Organic and Ecological SPA” per le strutture benessere che si distinguono nell’ambito della sostenibilità e assicurano ai propri ospiti un luogo di rilassamento, unendo l’esperienza del benessere naturale ad un grande impegno verso l’ecologia del pianeta e delle sue risorse. L’esclusivo tempio di benessere Lefay
L’area benessere
La SPA è suddivisa in tre aree principali – “Acqua e Fuoco”, “Natura e Fitness” e “Nel Silenzio e tra le Stelle: Trilogia nell’Aria” –, per offrire agli ospiti la possibilità di rigenerarsi in ogni momento della giornata in base alle proprie necessità. L’area “Acqua e Fuoco” comprende la zona delle saune – cinque e con diversi gradi di umidità – e quella delle piscine, che unisce la vasca salina interna ed esterna riscaldata, la vasca sportiva da 25 metri riscaldata, l’idromassaggio Fonte Roccolino, il lago salino “La Luna nel Lago” alle aree di relax con vista lago, alla Grotta Turchese e all’area Sunset Relax. Negli spazi “Natura e Fitness” gli ospiti del Resort trovano una grande palestra con attrezzature Technogym e una sala ginnastica predisposta per corsi di fitness. Il tutto circondato da un parco dove, tra alberi secolari e un panorama incantevole, sono stati disegnati un circuito running, un percorso vita e un giardino energetico e terapeutico. Per un’immersione totale nella natura, tra dolci colline, ulivi e terrazze che si affacciano sullo specchio del lago. 3 2016
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BEAUTY CORNER
NBL: il professionista della bellezza senza bisturi Una linea di prodotti all’avanguardia, con formule innovative uniche per il ringiovanimento del viso e del corpo, creata dalla biologa ricercatrice Joanna Hakimova. Per prevenire e curare gli inestetismi cutanei, in modo naturale
✒Manuela Broggi re, il che vuol dire rispetto di sé ma anche dell’altro e dell’ambiente. Ecco perché affidarsi in questo campo a mani esperte, anche nella scelta dei prodotti, è fondamentale. Oggi, grazie alla continua innovazione nel campo della tecnologia cosmetica, si ha a disposizione una vasta gamma di creme e di trattamenti, di cui però non sempre ci si preoccupa di conoscere i componenti e i loro effetti reali a lungo termine sulla cute (e, di conseguenza, sul corpo), soffermandosi perlopiù sui risultati estetici immediati.
Non un semplice laboratorio, ma un vero e proprio atelier della bellezza
Prendersi cura della propria bellezza significa prima di tutto adottare uno stile di vita sano – senza salute non c’è bellezza – ma anche sposare una filosofia di pensiero che non si fermi all’apparenza, che sia capace di andare all’essenza del benesseLinea nutriente
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La Dottoressa Joanna Hakimova (foto) – biologa e ricercatrice in fisiologia umana presso l’Accademia della Scienze di Mosca, nonché Vip Facialist e autrice di esclusivi metodi naturali di ringiovanimento del viso e del corpo – ha creato
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BEAUTY CORNER Linea botoeffetto
una linea di prodotti professionali che nasce da una profonda passione e conoscenza per la materia, in grado di restituire turgore, luminosità e salute alla pelle, in modo del tutto naturale e sano. Senza, dunque, il bisogno di ricorrere a filler e a botox. La cura che c’è dietro ogni crema rivela un approccio d’artista dove, al centro, c’è sempre la persona, nella sua integrità e nella sua particolarità, e che, allo stesso tempo, si avvale degli ultimi ritrovati certificati nel campo della bellezza. «La linea NBL», spiega la dottoressa Hakimova, dal 1996 in Italia e autrice di una trilogia sull’auto ringiovanimento di grande successo (vedi box), «nasce da anni di studio dei diversi effetti dei composti biochimici sulle cellule nervose, con l’obiettivo di prevenire gli inestetismi della cute, e curare quelli esistenti». L’offerta dei prodotti a marchio NBL si declina in modo estremamente mirato, a seconda del tipo di pelle, «ovvero», spiega la dottoressa, «tenendo in considerazione la predisposizione genetica individuale all’invecchiamento. Ad esempio, una persona più portata ad avere rughe di mimica, avrà bisogno di prodotti a base di estratti di alghe che hanno un effetto simile al Botox, ma che non avvelenano la cute. Chi ha invece una propensione al
La linea scelta da Spa e Centri benessere d’eccellenza
La linea NBL contiene un’elevata concentrazione dei principi attivi (in quantità simile a quella dei cosmetici a uso medico), ed è utilizzata nei centri benessere e nelle Spa d’eccellenza che propongono i trattamenti NBL. Inoltre, contiene una concentrazione minima di conservanti e di emulsionanti e si inserisce nella categoria della cosmesi naturale: «secondo le norme europee», spiega la dottoressa, «in cosmesi naturale, si accettano dal 5 al 10% di sostanze che non derivano direttamente dalla natura, come conservanti e solventi. In tutti i cosmetici NBL tale livello è inferiore all’1%». L’alta qualità è garantita dall’accurata ricerca e dalla continua analisi microbiologica. I prodotti sono tutti nichel tested e paraben e petrolatum free.
Linea lumaca
gonfiore del viso, dovrà scegliere creme con acido alfa lipoico (Perlage). È bene inoltre sapere quali prodotti vanno applicati al mattino e quali alla sera e in quale periodo dell’anno. ■
Nei suoi tre best sellers “Self lifting. Come cancellare le rughe da soli”; “300 e più rimedi naturali per ringiovanire viso e corpo” e “Self lifting per lui”, la dottoressa Joanna Hakimova propone un percorso semplice e naturale di auto-ringiovanimento, con esercizi di ginnastica, e massaggi specifici, sia per donne che per uomini. 3 2016
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LA SCELTA
5 ragioni per scegliere il
Winter Garden Hotel
Al Winter Garden Hotel l’ospite potrà gustare il meglio della cucina locale e internazionale nel ristorante interno, rilassarsi nella magnifica cornice della Spa e approfittare delle attività che la struttura mette a disposizione dei suoi ospiti
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truttura quattro stelle di nuovissima concezione e di prestigio, il Winter Garden Hotel è concepito come luogo dal benessere diffuso. È stato, infatti, progettato per trasmettere ai propri ospiti un’intensa sensazione di calma e relax fin dal primo ingresso, come sottolinea anche il suo pay off: Hi-Comfort, Low-Stress. Grande l’attenzione anche nella progettazione dell’arredo: i sistemi letto di alta qualità, i desk spaziosi ed ergonomici e le cabine doccia con funzione idromassaggio sono solo alcune delle soluzioni adottate per rendere ancora più piacevole il soggiorno. La struttura del Winter Garden Hotel dispone, inoltre, di un incantevole centro benessere, un ristorante elegante, un vivace lounge bar e un curato giardino esterno. A disposizione, inoltre, diversi servizi gratuiti come colazione a partire dalle 4 del mattino, reception 24h, navetta di collegamento fra l’hotel, l’aeroporto e il centro di Bergamo, wi-fi gratuito. La vocazione business dell’Hotel si riassume nell’esclusiva Low-Stress Event formula, pensata per l’organizzazione a 360 gradi di meeting ed eventi. «Rendere unica l’esperienza dei propri ospiti è un compito difficile, di cui spesso le aziende si fanno carico con risultati non sempre ottimali e aggravati da costi difficilmente quantificabili quanto elevati», afferma la direzione dell’hotel. «Per questo offriamo un servizio completo e tagliato su misura del cliente in modo da sollevarlo da qualsiasi incombenza progettuale e organizzativa». Ma vediamo nel dettaglio le cinque ragioni per scegliere la struttura...
LA POSIZIONE. Posto proprio nel cuore della Lombardia, a soli 2 km dall’aeroporto di Milano/Bergamo, l’hotel è prossimo ai suoi principali centri economici (Milano e Brescia distano 50 km) e, allo stesso tempo, alle maggiori attrazioni dell’Italia settentrionale (Franciacorta, Lago d’Iseo, Lago di Garda, Lago di Como, Verona). La struttura è facilmente raggiungibile anche per chi si sposta in auto: il casello autostradale dell’A4 è a soli 3 km di distanza, e il parcheggio è gratuito.
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CENTRO CONGRESSI SU MISURA. L’albergo è dotato di 3 sale meeting in grado di accogliere fino a 250 per-
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sone. Gli allestimenti offrono le migliori soluzioni tecnologiche, dall’impianto di diffusione sonora di qualità superiore, al sistema di regia audio/video automatica con pc touch-screen, fino al sistema di videoconferenza. Gli ambienti sono tutti modulabili grazie a un sistema pannellare capace di ridisegnarne le forme secondo le esigenze del momento: presentazioni, showroom, workshop, seminari, spettacoli, meeting, degustazioni. Inoltre, all’interno del centro congressi (di circa 300 m 2 complessivi), sono disponibili spazi per l’organizzazione di guardaroba, uffici di segreteria organizzativa e accoglienza.
IL RISTORANTE. Il Winter Garden Hotel soddisfa anche il palato dei suoi ospiti, grazie al prestigioso ristorante L’Officina che punta sul concetto di “Nuova cucina italiana” proponendo piatti tradizionali rivisitati in chiave moderna e creativa, arricchiti dalla ricerca accurata di materie prime di qualità. Assieme all’Onyx Café offre la propria competenza per coffee break, colazioni di lavoro, brunch, light lunch, cene di gala e a tema. A corredo di tutto, lo scenografico giardino esterno ideale per aperitivi, rinfreschi, cene e spettacoli.
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LA SPA. Tra le molte proposte postcongress del Winter Garden Hotel spicca l’offerta benessere. Per chi vuole concedersi una pausa rigenerante, la soluzione è l’affascinante centro benessere “The Spa” perfetto per le aziende che vogliono ricompensare i propri ospiti. Su richiesta è possibile disporre in esclusiva dell’intero centro benessere o godere di attività complementari quali massaggi rilassanti ed energizzanti.
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EVENT MANAGER DEDICATO. Per la pianificazione e l’organizzazione nel minimo dettaglio di qualsiasi attività (interna o esterna all’hotel) il Winter Garden mette a disposizione dell’azienda un Event Manager dedicato, affiancato da uno staff specializzato e multilingue. A completamento dell’offerta congressuale la struttura organizza golf clinic, visite guidate, degustazioni, team building, sotto la guida di personale competente che accompagna il gruppo fornendo nuovi stimoli alla crescita personale e professionale.
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LA SCELTA
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LA POSIZIONE
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CENTRO CONGRESSI SU MISURA
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IL RISTORANTE
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LA SPA
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EVENT MANAGER DEDICATO 3 2016
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Ciak mi sposo. E scelgo l’hotel
Attori protagonisti: gli sposi. Nel cast: invitati & co. Effetti speciali: la location, che deve essere unica e degna di un film
✒Simona Lovati In apertura, il Mandarin Oriental Bangkok
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Scene da un matrimonio? Certo che sì. Nella storia del cinema il giorno “più bello” può vantare un vero e proprio chilometraggio di pellicola dedicato. Si va dalle commedie romantiche alla Julia Roberts ne il “Matrimonio del mio migliore amico”, girato a Chicago, a quelle più irriverenti stile “Una notte da leoni”, con addio al nubilato al Caesars Palace di Las Vegas, fino ad approdare al musical, con il campione di incassi “Mamma Mia!”, sotto il sole di Santorini. La costante di tutte le nozze di celluloide è un’ambientazione mozzafiato. Lo stesso accade nella vita reale. Perché sì, l’amore, i fiori e gli abiti fanno la loro parte, ma la location del ricevimento – menu gour-
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mand incluso – riveste un ruolo di primordine. Se si decide di salpare per Paesi lontani, l’importante è tenere in considerazione alcuni aspetti fondamentali: il clima che troveremo a destinazione, un dress code per non lasciare nessuno impreparato e il booking del volo per gli invitati. Partiamo alla scoperta di luoghi da sogno attorno al mondo per celebrare il più emozionante dei wedding day. Azione!
Mandarin Oriental Bangkok Più che un hotel, un’icona del lusso dal quale ammirare il corso del Chao Phraya River, in una delle città più entusiasmanti di sempre. Un servizio a cinque stelle che vanta come fiore all’occhiello ristoranti e
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una Spa rinomata in tutta l’Asia. Qui, e in tutti i wellness centre del gruppo, per festeggiare l’anno lunare cinese della scimmia (iniziato il 7 febbraio 2016), caratterizzato da forza, agilità e cambiamento – di buon auspicio anche per gli sposi – è stato messo a punto un trattamento ad hoc, per eliminare l’energia negativa e accendere il sistema di difese naturali, regalando nuova energia. www.mandarinoriental.com/bangkok
Ice hotel Jukkasjärvi Dedicato a chi vuole vivere un’esperienza fuori dagli schemi. In Svezia, 200 chilometri a Nord del Circolo Polare Artico, il grande giorno è un momento da brivido. L’incantevole Ice Church, che si scioglie ogni anno al disgelo e viene ricostruita ex novo da abili designer, offre un’atmosfera mistica e unica nel suo genere. Per il ricevimento, il ristorante propone piatti tipici del territorio. La prima notte di nozze? Si trascorre in un sacco a pelo “matrimonia-
le”, realizzato per le spedizioni polari. Ça va sans dire. www.icehotel.com
Ariana Sustainable Luxury Lodge Con vista mozzafiato sulla Uchisar Valley, in Cappadocia, la struttura deve il suo nome a un’antica divinità del sole. I giardini che si sviluppano sui fianchi delle colline invitano a immergersi in una delle regioni più affascinanti della Turchia. All’interno, il boutique hotel è il connubio perfetto tra design senza tempo e stile contemporaneo, grazie alle sue vetrate che inondano di luce gli spazi. Il massimo del romanticismo è dirsi di “sì” al tramonto in terrazza, con alle spalle lo spettacolo delle mongolfiere. www.slh.com
Sopra, l’Ice hotel Jukkasjärvi © Asaf Kliger. A sin., Couple in Ice by Anna Sofia Måå - Ph. Martin Smedsen. In basso, Ariana Sustainable Luxury Lodge
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Laucala Island Resort
Nelle foto in alto, Les Sources de Caudalie. In basso, Laucala Island Resort
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Les Sources de Caudalie Dimenticatevi la frenesia dell’organizzazione. In questo luogo di relax immerso tra i filari, alle porte di Bordeaux, la parola d’ordine è ritrovare la tranquillità perduta. I ristoranti, il due stelle Michelin La Grand Vigne e il più rustico La Table du Lavoir, sono pronti a deliziare gli invitati, mentre i soin della Spa, firmati Caudalie, sfruttano i benefici dell’uva. Per le coppie amanti della natura, L’ile aux Oiseaux Suite è celata nel cuore delle vigne, ma all’interno il design è assolutamente avanguardista. www.slh.com
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Destinazione Fiji, una delle mète più gettonate per la luna di miele. Per i futuri sposi che non vogliono perdere nemmeno un minuto di vacanza, il resort è la location ideale. Si sviluppa su 1.400 ettari ed è circondato da piantagioni di cocco, spiagge sabbiose, montagne e bellezze naturali. I villini regalano un’atmosfera elegante senza ostentazione e i cinque ristoranti preparano piatti a base di prodotti coltivati con metodi sostenibili nelle fattorie dell’isola. Oltre alle attività sportive, golf e immersioni subacquee in testa, gli ospiti possono avventurarsi in un tour guidato allo scoperta della foresta pluviale. www.lhw.com
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Ponta dos Ganchos Resort Matrimonio on the beach. Il relais è stato edificato su di una penisola privata ed è circondato dalle splendide acque della Costa Smeralda, nel sud del Brasile. A poca distanza, i villaggi di pescatori abitati dai discendenti dagli immigrati provenienti dalle Azzorre, insediatesi per primi a Santa Catarina. Per un relax a regola d’arte prima o dopo le nozze, sono allestite tre tende all’estrema punta della penisola, immerse in un meraviglioso giardino con vista sulle acque di Ganchos Bay, dove deliziarsi con un’ampia scelta di rituali e massaggi. www.lhw.com
Ol Donyo Lodge Abitudinari, astenetevi. Ai piedi delle cime innevate del Kilimanjaro, in Kenya, questa dimora è pioniera del turismo ecosostenibile. L’intesa con le popolazioni Masai consente la salvaguardia e la sussistenza del territorio e delle tradizioni locali. Sebbene immerso nella natura, l’attenzione al dettaglio è il suo marchio di fabbrica, con villini in legno arredati da tessuti impalpabili in toni neutri. Per una prima notte degna di Indiana Jones, un safari con pernottamento su di un baldacchino en plein air, sotto il cielo stellato dell’Africa. www.relaischateaux.com
Sol y Luna Lodge Spa Dedicato agli sposi più attivi sul fronte del sociale. Nel cuore della Valle Sagrado, sacra agli Incas, la struttura sorge a 2.800 metri di altitudine ed è una porta di accesso verso la storia e la cultura peruvia-
na. La sua filosofia è di fare vivere agli ospiti un’esperienza genuina, alla scoperta della bellezza del Paese e, allo stesso tempo, di migliorare lo stile di vita delle comunità locali. L’architettura richiama lo stile primitivo peruviano, con muri in argilla, pietre e mattoni originari della valle circostante. La cucina trae ispirazione dai piatti tipici, con un pizzico di contemporaneità. www.relaischateaux.com
Dall’alto: Ponta dos Ganchos Resort e Ol Donyo Lodge In basso, due immagini del Sol y Luna Lodge Spa
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WEDDING LOCATION SELECTED BY MM
Borgo Condé Wine Resort Una location immersa nel verde dei vigneti romagnoli in cui inscenare un evento unico: il tuo matrimonio, curato nei particolari e personalizzato in ogni aspetto
Un’oasi di tranquillità e bellezza, in cui ogni dettaglio si può trasformare in un inno all’amore: Borgo Condé, Wine Resort a Predappio, vicino a Forlì, è una destinazione non solo per soggiorni di piacere o business traveller, ma anche per coppie in cerca di una scenografia inedita per il proprio matrimonio. Il paesaggio è quello delle dolci colline romagnole, dove la vasta distesa di vigneti è destinata alla produzione del Sangiovese, vino simbolo di questa terra. Qui si trova il complesso del Resort, affiancato da 4 ville storiche, dove organizzare cerimonie e banchetti all’insegna di cucina d’eccellenza, servizio attento e personalizzazione di spazi e addobbi.
carte ricercate basate su creatività e accostamenti audaci. Qualsiasi sia la scelta rimangono fermi alcuni capisaldi: ricette che seguono l’alternarsi delle stagioni, prodotti a km 0 e, naturalmente, una particolare attenzione alle proposte vinicole, incentrate sulle etichette Condé, che ogni anno produce 350 mila bottiglie e ha concentrato i suoi sforzi sulla valorizzazione del cultivar locale per eccellenza, il Sangiovese. Non mancano naturalmente tutti i servizi accessori ma necessari per una cerimonia indimenticabile: dagli addobbi floreali agli shooting fo-
tografici, dal noleggio di auto d’epoca o di lusso all’accoglienza di sposi e ospiti, fino all’organizzazione di intrattenimenti musicali e pirotecnici. E per il dopo cerimonia? Il Borgo offre la Spa, dove rilassarsi tra piscina e area umida e provare la vinoterapia a base delle uve della tenuta, corsi di wine tasting e cucina tradizionale romagnola o tour personalizzati alla volta di città d’arte e borghi storici oppure spiagge e shopping. G.G.
Tra il verde smeraldo del parco e il rosso rubino del Sangiovese A livello di spazi si possono sfruttare sia le soluzioni al coperto sia l’ampio parco esterno. Oltre alle due sale che possono ospitare fino a 200 persone e agli ambienti da allestire per il buffet o l’accoglienza degli ospiti, gli spazi en plein air sono sicuramente i più suggestivi, sia per ricevimenti all’aperto durante la bella stagione sia per aperitivi, feste danzanti o intrattenimenti all’aperto. Altrettanto variegate le proposte ristorative, che spaziano dai piatti della tradizione romagnola ai menu a base di grandi grigliate, fino alle
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Borgo Condé: ospitalità tra i vigneti
Il Wine Resort è nato dalla passione enologica di Francesco Condello, che ha trasformato un terreno incolto in un’azienda agricola modello. Nel complesso l’ospitalità è offerta solo in soluzioni di lusso, tra le suite del complesso principale e le ville che punteggiano il Borgo, tutte arredate con pezzi unici e opere dell’artigianato locale.
Abbonamento MM 2015_Layout 1 17/03/15 09.20 Pagina 1
MAGAZINE D’OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO Abbonamento annuale al costo di soli 30 euro Incluso supplemento annuale a Master Meeting “Guida Excellent” e spese di spedizione Per abbonarsi: • effettuare un versamento tramite bollettino postale sul c/c 55001911 intestato a: Communication Agency Int. Srl - via S. Simpliciano 4, 20121 Milano specificando nella causale: abbonamento annuale Master Meeting • fotocopiare e inviare per fax a Communication Agency, Milano
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WEDDING LOCATION SELECTED BY MM
The Gritti Palace Un luogo dove si incontrano tradizione e gusto, emozioni e atmosfere suggestive. Un’icona di stile che parla di Venezia nel mondo. Perfetta location per matrimoni ed eventi esclusivi
Soggiornare al Gritti Palace, un hotel Luxury Collection, è come concedersi il lusso di fare un salto nel tempo in un’atmosfera nobile e ricercata, fatta di dettagli di gusto e di arredi preziosi, che richiamano la grande tradizione del nostro Paese e in particolare l’arte dei più importanti mae-
stri veneziani. D’altronde, già prima residenza ufficiale della famiglia Gritti, il palazzo è stato da subito utilizzato quale sede degli ambasciatori della Santa Sede a Venezia e successivamente da nobili famiglie e da illustri visitatori che ne hanno apprezzato l’eleganza e la raffinatezza, tra cui lo scrittore John Ruskin che qui scrisse “Le pietre di Venezia”. Forte di secoli di storia e di un fascino che ha incantato generazioni di ospiti, non stupisce che il Gritti Palace abbia vinto innumerevoli premi, confermando di essere il luogo in laguna in cui storia e cultura si incontrano sotto il segno di una tradizione veneziana rinnovata.
Emozioni magiche per il wedding day The Gritti Palace è un vero simbolo, un’icone di stile. È il punto di riferimento per eventi esclusivi di respiro internazionale, come ad esempio la Biennale d’Arte contemporanea, la Biennale di Architettu-
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WEDDING LOCATION Esperienze uniche sulle Terrazze Gritti
ra o la Mostra del cinema di Venezia. Unica nel suo genere, in particolare come wedding location, la struttura regala – grazie alle sue atmosfere – emozioni magiche. Che si tratti di una cena di gala o di un’occasione speciale, The Gritti Palace mette a disposizione saloni storici, servizio personalizzato e incredibili spazi adiacenti al Canal Grande. Il prestigioso Salone Gritti, facilmente adattabile per ospitare cerimonie, cocktail e banchetti, è un ambiente elegante perfettamente attrezzato per accogliere i bisogni della clientela più esigente con l’obiettivo di rendere ogni evento tailor-made. A questo si aggiungono soluzioni ricercate ed esclusive, come la splendida e sontuosa Suite Terrazza Redentore, strutturata su due piani, con un’ampia camera da letto, un salottodining room e una spettacolare terrazza sul tetto di 250mq – dotata di mini pool e chaise longue – che si affaccia a perdita d’occhio sul panorama della città e della Laguna, per celebrare un’occasione davvero da non dimenticare.
Grandi novità per la primavera al Gritti Palace. A partire da aprile, infatti, la Riva Lounge Experience verrà estesa ad entrambe le terrazze sul Canal Grande offrendo, a partire dalle ore 12.00 e fino alle 18:00, la possibilità di godersi un tè, un caffè, uno snack oppure un lunch informale, arricchito da drink e cocktail speciali, in un ambiente che richiama lo stile Riva e la Dolce Vita. Dalle 18:00 in poi la Terrazza del Bar Longhi tornerà ad essere la Riva Lounge, servendo cocktails – incluso il cocktail Riva – aperitivi, champagne, night-cap e signature soufflé fino a tarda notte. La Terrazza del ristorante, invece, a partire dalle 19:00 proporrà la Fine Dining Experience per la quale il Ristorante Club del Doge è da sempre conosciuto. Tutti i servizi sono disponibili sia per i clienti che pernottano al Gritti sia per ospiti esterni.
un viaggio nel gusto sempre attento alle esigenze dei suoi ospiti; da vivere al Ristorante “Club del Doge”, dove si celebra la storia dell’arte culinaria veneziana, o ancora presso lo splendido “Bar Longhi”, con la famosa parete lavorata a specchio, dove assaggiare alcuni dei migliori cocktail di Venezia insieme agli ambìti cicchetti, perfetti per l’aperitivo o per uno snack serale. C.C.
Al Club del Doge, la Storia dell’arte culinaria veneziana Il vero spirito di questa struttura è rafforzato anche da una proposta gastronomica di rango, che attinge alla grande tradizione veneta arricchita di nuove invenzioni,
Riva style per escursioni in Laguna
Esclusivamente per i clienti che pernottano al Gritti, e in particolare nelle Suite, a partire dal 25 aprile al Gritti arriva la Riva Boat Experience. Il Gritti Palace avrà infatti il suo proprio Riva Yacht, simbolo della Dolce Vita e del made in Italy, e i clienti potranno prenotare delle escursioni sia nella Laguna nord che nella Laguna sud, andando alla scoperta delle isole, tra rovine e natura, tradizioni e cucina lagunare, con gite di 4 ore o di un’intera giornata a seconda delle loro preferenze.
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Happy Business Non stiamo scherzando: ridere può essere lo strumento migliore per rendere al massimo, nella vita e nel lavoro ✒Aura Marcelli
Qui sotto e a destra: Terenzio Traisci durante le sue divertenti lezionispettacolo insegna come portare anche in azienda i benefici della risata
Siamo abituati a pensare che una risata o un sorriso sincero siano solo “l’effetto” di qualcosa di piacevole che ci accade, una bella notizia, una buona giornata o un gesto gradito rivoltoci da qualcuno che ci sta simpatico. E così, quando le notizie non sono un granché, le giornate cominciano e finiscono col piede sbagliato e le persone che incontriamo o con cui lavoriamo, nella migliore delle ipotesi, non ci
degnano di uno sguardo, ci guardiamo bene dal sorridere e il nostro viso non fa che riflettere la tensione e l’abbattimento del nostro umore. Magari, per necessità relazionali e lavorative, siamo anche costretti a stamparci un falso sorriso sulla faccia, ma questo non fa che aumentare il nostro stress e la nostra frustrazione. L’unica speranza per tornare a sorridere davvero è che qualcosa di buono, dall’esterno, venga a cambiare in positivo il nostro umore. Eppure sembra esserci un’altra via, un modo diverso per condizionare i nostri stati d’animo e quindi la nostra energia creativa e la nostra produttività sul lavoro. E in questo caso noi non saremmo più gli spettatori passivi di ciò che accade, ma gli attori di un cambiamento che parte dall’interno. A suon di risate.
L’ingegneria del buonumore «La risata o anche semplicemente il sorriso possono essere lo strumento per conquistare uno stato d’animo sereno, si tratta solo di invertire i nostri preconcetti e imparare a utilizzare una risorsa persona-
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RISORSA UOMO CosA suCCede quAndo ridiAMo?
le e gratuita», ci ha spiegato Terenzio Traisci, il cui curriculum già di per sé non può che strappare un sorriso: Terenzio è uno psicologo del lavoro, comico di professione, esperto in Comico Terapia e Yoga della Risata, nonché creatore del metodo dell’Ingegneria del Buonumore. «Mi piace pensare che il mio lavoro aiuti le persone a diventare capaci di usare se stessi per stare meglio, sciogliere tensioni, creare connessioni con gli altri, facilitare l’apprendimento e la concentrazione. Per farlo, utilizzo le tecniche di visual comedy che ho imparato nella mia carriera da comico [da Zelig al palco di Italian’s Got Talent, come finalista nel 2012, ndr.], vale a dire che utilizzo il corpo, modificando leggermente il modo di respirare o la postura. Già solo così le persone si ritrovano a ridere in autonomia».
Benefici sul lavoro Se il ridere, e soprattutto imparare a farlo in autonomia, ci permette di stare meglio e avere un umore migliore, ovviamente avrà degli effetti positivi anche in ambito lavorativo. Ma se guardiamo in dettaglio questi effetti ci rendiamo conto che la ri-
Recenti studi scientifici, ultimo in ordine di tempo quello del 2015 condotto da Willibald Ruch, professore dell’Università di Zurigo e capo della sezione Personalità e Assessment del Dipartimento di Psicologia, hanno indagato gli effetti che la risata ha sul nostro corpo. Riassumendo, i benefici fisiologici del ridere sono almeno sette: 1. Incrementa i linfociti NK o Natural Killer, cellule del sistema immunitario capaci di riconoscere e distruggere le cellule tumorali. 2. Produce endorfine migliorando l’elasticità dei vasi sanguigni con un effetto vasodilatatore. 3. Produce serotonina e dopamina che regolano il nostro umore e il ciclo sonno veglia. 4. Produce stamina che rilassa i muscoli del corpo e li fa tornare elastici. 5. Riattiva la riproduzione cellulare, il sistema immunitario, quello gastro-intestinale e quello riproduttivo. 6. Riduce gli ormoni dello stress e abbassa la pressione. 7. Porta più ossigeno nel corpo e muovendo il diaframma attiva il sistema nervoso parasimpatico.
sata è davvero uno strumento formidabile per far fare al proprio business un salto di qualità. Arriva un momento, infatti, in cui la qualità e il rendimento del nostro lavoro dipendono dall’umore. Essere di buon umore al momento giusto permette di aumentare l’ossigenazione del cervello e i livelli di energia. Non solo. Consente anche
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RISORSA UOMO Lo YogA deLLA risAtA
Il Laughter Yoga o Yoga della Risata è una declinazione relativamente nuova dello Yoga. È stato ideato nel 1995 dal Dott. Madan Kataria, un medico indiano, che scrisse un articolo intitolato: “La risata: la miglior medicina”. Certo del potere curativo del ridere, il medico sviluppò un metodo per ridere senza alcuna ragione, con esercizi di gruppo di respirazione yogica, esercizi di allungamento, applausi e semplici giochi di mimo. La risata, inizialmente indotta, si trasforma in risata spontanea. In entrambi i momenti i benefici fisiologici del ridere vengono ugualmente percepiti. Lo Yoga della Risata è a tutti gli effetti un esercizio di meditazione, una disciplina dalle grandi potenzialità, che richiede grande motivazione e impegno.
La difficile gestione dello stress nei picchi di lavoro, in particolare sperimentata nelle aziende del turismo e della ristorazione, si può affrontare e risolvere al meglio con il sorriso, inteso come strumento e risorsa preziosa, di cui disporre in autonomia
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di creare maggiore sintonia nel gruppo di lavoro, migliorando la comunicazione tra le persone, e permette di creare un ambiente più costruttivo e collaborativo. In particolare chi lavora nelle vendite sa che per conquistare la fiducia e la simpatia del cliente una buona attitudine e un sorriso sincero sono fondamentali: saperli generare in autonomia consente di migliorare la comunicazione e le abilità motivazionali. Ultimo, ma non ultimo, ridere è una attività affine al gioco. Una buona attitudine al gioco stimola l’attività dell’emisfero destro del cervello, centro della creatività. Questo aiuta a generare nuove idee e a incrementare le capacità di problem solving.
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LA sCienzA deLLA risAtA
La Gelotologia è la disciplina che studia il fenomeno del ridere e le sue potenzialità terapeutiche. Il suo precursore fu il famoso Dott. Norman Cousins, che sperimentò su se stesso l’efficacia delle risate per curare addirittura una patologia cardiaca, e oggi viene portata in campo da un esercito di Clown Dottori, attivi soprattutto in pediatria, ma non solo. La base scientifica della Gelotologia è fornita dalla Psico Neuro Endocrino Immunologia, ossia la branca della medicina che studia le correlazioni tra emozioni e sistema immunitario.
«Le aziende mi chiamano per affrontare problematiche diverse», dice ancora Terenzio Traisci, che per importanti aziende italiane conduce corsi, team building, lezioni spettacolo ed eventi di edutainment in generale. «Spesso si rivolgono a me per affrontare problemi legati alla gestione dello stress nei picchi di lavoro, in particolare aziende del turismo e della ristorazione, ma anche per intervenire in caso di conflitti interni, clima lavorativo negativo o per lavorare sulla motivazione. In realtà io non sono un motivatore, ma dando gli strumenti per ridere in modo attivo, aiuto
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RISORSA UOMO i falsi miti del buonumore Distrae e deconcentra
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Aumenta la serotonina che aumenta la capacità visiva e la concentrazione
È da stupidi
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Aumenta la lucidità, la capacità di risolvere problemi e l’autostima
È da persone poco serie
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Aumenta la concentrazione, le capacità cognitive e la generosità verso gli altri
Crea isolamento al lavoro
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Ispira e guida soprattutto in un contesto pieno di stimoli negativi
Fonte: ingegneriadelbuonumore.it
a comprendere e interpretare meglio, ad esempio, il rifiuto e le non-risposte». Certo è che in certi casi, soprattutto sul lavoro, non è facile pensare che un sorriso possa risolvere problemi oggettivi ed esterni. La reazione ad una simile prospettiva può perfino essere il fastidio e il disagio. Ma anche in questo caso Terenzio ha la risposta pronta: «La maggior par-
te delle persone, in effetti, sono da convincere. Io non faccio altro che invitarli a ricollegare il problema lavorativo con lo stato d’animo, anziché con gli eventi che vengono da fuori. Le alternative sono due: o aspetti che le cose migliorino dall’esterno, o cambi tu imparando a usare la risata come uno strumento. Deve diventare un’abitudine, una sorta di preparazione atletica al buon umore, in modo da saperla utilizzare anche nel momento critico, quello in cui dobbiamo gestire le difficoltà». Insomma, non resta che provare e vedere se funziona. Del resto, cambiamo comunque la realtà con il nostro atteggiamento. Meglio provare a influenzarla positivamente. ■
L'e-book di Terenzio Traisci, “Ingegneria del Buonumore”
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RISORSA UOMO
Human Resource oggi Uffici del personale più snelli e sistemi di reclutamento e formazione più efficaci, anche grazie ai mezzi offerti dal web. È questa la tendenza nell’HR, settore in cui la competenza chiave sarà sempre di più l’agility organizzativa, ovvero la capacità di analizzare, decidere e agire rapidamente a stimoli, opportunità e cambiamenti continui
✒Gaia Fiertler La parola d’ordine è per tutti efficienza. Anche per la struttura HR, quella che gestisce il personale in azienda, che tende ad affidare sempre più all’esterno le attività di formazione e sviluppo (55%), i sistemi informativi del personale (46%) e il payroll (40%). Con punte nelle aziende in crescita e in quelle private, che esternalizzano ogni fase, dal reclutamento all’uscita, per il 42% (rispetto al 31% di
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quelle non in crescita) e soprattutto nel manifatturiero (51%). Anche l’outsourcing delle pratiche amministrativo-retributive prevale nelle aziende che crescono (45%), mentre le aziende in ristrutturazione tendono a gestirle all’interno. L’avvento dei social professionali, invece, sta disintermediando, e quindi portando all’interno, l’attività di selezione e reclutamento, ma senza appesantire l’organico
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RISORSA UOMO HR Ratio
Due risorse al personale ogni 100 dipendenti. Questa è l’attuale media nelle aziende italiane con oltre 200 dipendenti, dove l’HR ratio, l’indice di efficienza che esprime il rapporto tra le persone della funzione HR e il numero totale della forza lavoro, si riduce all’aumentare dell’outsourcing. Scende infatti a 1,7 nelle imprese in espansione che tendono ad affidare all’esterno parte dei processi, contro il 2,1 di quelle stabili o in perdita e il 2,4 delle aziende del settore pubblico. In particolare poi, l’intero comparto manifatturiero ha un indice molto basso (1,5) rispetto al 2,4 del settore finanziario e innovativo e il 2 nei servizi di base e infrastrutturali. Questo si può spiegare con una funzione meno strategica della divisione HR nell’industria, rispetto al mondo dei servizi, dell’innovazione e delle banche, dove la capillarità sul territorio e il contatto con la clientela rendono la struttura HR una risorsa chiave su cui investire per lo sviluppo del personale.
grazie al potere di connessione dei social network, dei siti aziendali con l’area dedicata e dei siti specializzati in cerca lavoro. Anche le relazioni sindacali sembrano in declino (e questo spiegherebbe il calo di laureati in giurisprudenza nella funzione (vedi box Identikit), a favore di una maggiore gestione diretta da parte del management. Gli uffici del personale sono dunque snelliti, con una media di due collaboratori ogni 100 dipendenti (vedi box HR Ratio). Lo rileva la seconda edizione italiana del Cranet (20142015), un’indagine comparata a livello mondiale sulla funzione HR, che si svolge ogni 4 anni (a livello mondiale è alla ottava edizione), nata da una iniziativa dell’Università di Cranfield in Gran Bretagna, che ora riunisce università e business school di 46 Paesi. In Italia è curata dal Bicocca Training and Development Centre dell’Università Bicocca di Milano e da Aidp (Associazione italiana per la direzione del personale).
Cresce la presenza HR nei piani di M&A In questi anni di efficientamento e revisione degli assetti organizzativi è aumentato il coinvolgimento della direzione HR nella elaborazione di piani strategici so-
Identikit del direttore del personale
Il direttore del personale continua a essere uomo nel 68% dei casi e donna nel 32%, con il raddoppio di presenza femminile dal 2009. La popolazione della direzione è invece a prevalenza femminile (65%), che arriva al 76% nel pubblico e al 70% nei servizi di base e infrastrutturali. Nella maggior parte dei casi è laureato (86%), con prevalenza in discipline giuridiche (36%), facoltà umanistiche e sociali (27%) ed economiche (22%), mentre nel pubblico i laureati in legge sono uno due (51%). L’alta percentuale evidenzia gli aspetti giuridico-amministrativi della funzione, ma il fatto che la percentuale sia più bassa nel privato è spiegabile con la perdita di potere delle relazioni sindacali, una volta compiute le ristrutturazioni necessarie. Inoltre con il digitale è in corso una disintermediazione delle relazioni anche sul fronte sindacale, con una comunicazione più diretta da parte dei capi e, a volte, per iniziativa dei dipendenti stessi.
prattutto per le iniziative di carattere straordinario, come fusioni e acquisizioni (66%). In generale viene coinvolta nelle decisioni strategiche fin dall’inizio per il 54%, mentre per il 27% nelle fasi successive o nell’implementazione del piano (15%), mentre solo il 4% non viene consultata. Rispetto al rapporto con la linea, l’HR è totalmente autonoma nelle relazioni sindacali, benché queste stiano perdendo quota ed è più autonoma nei processi di reclutamento e selezione (54%), formazione e sviluppo (51%) e retribuzione e benefit (44%), mentre la linea ha più influenza nei processi di aumento e riduzione del personale.
Formazione sì, ma operativa Negli ultimi 4 anni si è assistito anche a una rinnovata attenzione alla formazione e sviluppo del personale, soprattutto con il metodo del “learning by doing”, ossia “on the job” per le figure più operative, per rinforzare le abilità necessarie per rispondere alle esigenze immediate del mercato. Le giornate di formazione sono infatti aumentate del 39% per i ruoli più esecutivi, impiegati e operai, mentre si contraggono gli investimenti in percorsi strutturati di sviluppo di carriera, o basati su relazioni e network. Sono soprattutto le aziende in crescita a investire: il 71% investe più dell’1% del costo retributivo annuo in formazione, che è solo il 49% di quelle che non hanno aumentato l’organico. Cresce in modo significativo anche l’utilizzo dell’elearning che passa dal 33% nel 2009 a oltre il 50% nel 2015 e raggiunge il 74% nelle aziende finanziarie e innovative, che lo usano in modo intenso. I picchi si hanno soprattutto nelle aziende con almeno 1000 dipendenti. 3 2016
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RISORSA UOMO
Sopra, la presentazione dei risultati della Ricerca Cranet all’Università Bicocca, raccontata in tempo reale dalla visualizzazione grafica di Sara Seravalle (@sketchapensieri), una traduzione in immagini di pensieri complessi. A destra, un momento del convegno
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Cala il work-life balance L’orientamento alla riduzione dei costi si conferma anche nella contrazione nelle misure di welfare aziendale riguardanti congedi per studio e formazione (-15%), congedo di paternità (-13%) e congedo parentale (-12%), dimostrando che la ricerca di efficienza prevale sull’attenzione al benessere dei dipendenti e sul bilanciamento vita privata-lavoro. In crescita invece gli asili aziendali (+4%), soprattutto nelle banche e assicurazioni e nelle imprese innovative (46%). Le cose non cambiano al variare delle dimensioni aziendali, segno che la presenza di misure di attenzione e flessibilità sono più legate alla cultura delle risorse umane dell’azienda e alla mancata tradizione in Italia del work-life balance che non alla struttura organizzativa. Così lo smart working abilitato dalle tecnologie a distanza è motivo di interes-
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se, ma è usato ancora poco: solo il 26% per una certa percentuale e nel 21% dei casi sotto il 5% della popolazione aziendale. Il mancato utilizzo è legato, in parte, all’assenza di sistemi operativi integrati
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RISORSA UOMO
In Italia sono poche le aziende che hanno compreso l’importanza di una comunicazione formale e informale nei processi di cambiamento, con effetti anche sull’engagement delle persone. Circa il 30% non rende noti ai suoi dipendenti né le ragioni del cambiamento né gli obiettivi. E solo quasi un’azienda su quattro (24%) veicola i risultati a cambiamento avvenuto
per la gestione delle risorse umane perché, dove ci sono, anche lo smart working è più presente e, in parte, alla percentuale limitata di manager nelle aziende, che sono la fascia più interessata a usare forme agili di lavoro. Infine il tema dell’aging, pur non essendo più trascurabile per la compresenza di più generazioni in azienda, prevede programmi specifici per i lavoratori over 50 solo nel 17% dei casi.
Agility, il futuro tra efficienza ed engagement Dopo anni di riorganizzazione aziendale, i direttori del personale ora si trovano da un lato a dover consolidare la nuova macchina (allineando le competenze e continuando ad affinare i processi per incrementare efficienza e produttività), dall’altro a recuperare motivazione ed engagement nei dipendenti e a svilupparne i potenziali. La competenza chiave che farà da trait d’union è l’agility organizzativa, ossia la capacità di analizzare, decidere e agire rapidamente a stimoli, opportunità e cambiamenti continui. «L’agility è la capacità di rispondere in modo rapido anche ad aspetti non pianificati, in un’ottica emergenziale», spiega Cristiano Ghiringhelli dell’Università Bicocca di Milano, «Significa saper cogliere delle opportunità, avere dei processi decisionali fluidi per competenze e non solo per processi e favorire una maggiore partecipazione e capacità di innovazione anche attraverso la lettura degli analytics. La sfida per l’HR è interpretare e sostenere il passaggio
dalla pianificazione strategica tradizionale allo strategic management, che dovrà tenere allineati un pensiero strategico in continua ridefinizione e l’execution operativa necessaria per realizzarlo, agendo sia sulla dimensione People che su quella Business. C’è dunque la necessità di tornare a occuparsi di pratiche di sviluppo che tengano conto del cambiamento continuo, per cui non bastano i sistemi, ma serve una competenza diffusa di gestione del cambiamento. Non ci si può affidare solo alla programmazione, non basta l’affinamento del processo, serve un lavoro delle persone per i fabbisogni di oggi e domani, e competenze non solo operative portate al massimo, ma capacità di analisi strategica e propositività con obiettivi al di là della gerarchia». Soprattutto le
Cristiano Ghiringhelli, ricercatore di Organizzazione aziendale nel dipartimento di Scienze Umane per la formazione “Riccardo Massa”, Università di MilanoBicocca
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RISORSA UOMO Outsourcing dei processi HR (Cranet 2015) Formazione e sviluppo
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Reclutamento
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Selezione
29%
Riduzione del personale/outplacement
14%
Amministrazione paghe e stipendi
40%
Pensioni
37%
Benefit
15%
Sistema informativo HR
46%
Area delle pratiche HR
34%
Area amministrativoretributiva
31%
Area dei sistemi informativi
27%
Gestione di richieste di routine dei dipendenti 0
aziende in crescita evidenziano la necessità di affrontare le sfide di allineamento delle competenze alla strategia e al business, di motivazione/engagement e di sviluppo dei potenziali. Mentre le aziende in recessione sentono maggiormente le sfide di diagnosi organizzativa, di recupero di efficienza/produttività e di gestione della diverse generazioni in azienda.
HR e direttori della comunicazione fuori dal cambiamento Due su tre i processi di cambiamento falliscono o non portano del tutto a termine
8% 5
10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 %
i propri obiettivi. I progetti di change negli ultimi tre anni hanno riguardato per quasi la metà riassetti organizzativi, processi di lavoro più efficaci ed efficienti (12%), trasformazione della cultura organizzativa per renderla più coerente con le sfide del contesto (10%) e ridefinizione della mission o strategia (10%). Per quasi una su due, le necessità principali sono ancora la riduzione dei costi e l’aumento di efficienza. A seguire, il bisogno di rispondere alle nuove esigenze dei clienti (stabile al 32%) e di integrarsi con altre realtà, in calo rispetto al 2014 (19% versus
Coinvolgimento della direzione HR nella definzione della strategia (Cranet 2015)
Coinvolgimento dell’HR nel piano strategico di business
54% 27% 15% 4%
Coinvolgimento dell’HR nelle situazioni di fusione, acquisizione, delocalizzazione
66% 17% 14% 3%
0
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■ Fin dal principio ■ Attraverso successive consultazioni ■ In fase di implementazione ■ Non è consultato
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RISORSA UOMO
34%). Per quali motivi i progetti di change falliscono? Per mancanza di cultura del cambiamento, comunicazione a singhiozzo e assenza di approccio metodologico, indicate dalle aziende stesse come principali cause di insuccesso. E tra le meno coinvolte risultano proprio le figure che, per funzione, hanno più relazioni con le persone per portarle ad agire nuovi comportamenti: i direttori del personale, chiamati in causa fin nella progettazione solo in un caso su tre, e i responsabili della comunicazione che, solo in un caso su quattro, sono chiamati a coinvolgere gli stakeholder e a realizzare un piano di comunicazione ad hoc. Sono i risultati dei dati raccolti dall’Osservatorio di Assochange su oltre un centinaio di aziende mediograndi nel 2015. Come l’anno precedente, le carenze culturali restano un nodo critico. «Favorire una cultura diffusa del cambiamento, comunicare puntualmente il progetto nei vari passaggi, valorizzare gli influencer informali e locali dotandoli di più strumenti e lavorare sulla capacità di leadership dei capi intermedi sono quattro leve che, se integrate fra loro, possono aiutare a superare le resistenze che rallentano i processi, aumentano i costi e spesso non fanno portare a termine i progetti», spiega Alessio Vaccarezza, vicepresidente Assochange e responsabile dell’Osservatorio. Eppure sono poche le aziende che hanno compreso l’importanza di una comunicazione formale e informale nei processi di cambiamento, con effetti anche sull’engagement delle persone. Nonostante i contenuti maggiormente veicolati siano “le ragioni del cambiamento” (71%) e “gli obiettivi” (68%), invertendo le percentuali circa il 30% non li rende ancora noti ai suoi dipendenti. E solo quasi un’azienda su quattro (24%) veicola i “risultati a cambiamento avvenuto” e i
“risultati conseguiti durante il percorso”. «Data la durata dei cambiamenti superiore a un anno, e l’importanza di avere persone motivate che sostengano la sfida, sorprende la poca attenzione a generare engagement e fiducia delle persone attraverso la condivisione dei risultati durante il processo. Insomma far sapere a che punto siamo, grazie al contributo di tutti, e le difficoltà che a volte richiedono aggiustamenti in corsa sarebbe d’obbligo per far funzionare l’intera macchina», spiega Vaccarezza. Anche sul fronte del monitoraggio si trascurano gli aspetti legati alle persone, soprattutto in termini di attivazione di ruoli e competenze (31%) e di reale supporto alle attività necessarie per cambiare (28%), privilegiando invece gli aspetti quantitativi: risultati di business (65%), tempi (49%) e costi del progetto (37%). Non mancano però le eccezioni. Assochange nel 2015 ha premiato Pirelli per aver usato in modo efficace e integrato tutte le leve a disposizione per gestire il cambiamento nello stabilimento di Settimo Torinese, centrando gli obiettivi di un ambizioso progetto industriale di radicale trasformazione: la costruzione di un polo tecnologico di eccellenza in termini di prodotti e di processi, sostenuto da valori fondamentali per Pirelli, come la sicurezza e la qualità del servizio al cliente. L’approccio ha fatto leva sul cambiamento culturale e comportamentale, su un importante piano di training e sul coinvolgimento e il monitoraggio (change platform). ■
La ricerca di efficienza prevale sull’attenzione al benessere dei dipendenti e sul bilanciamento vita privata-lavoro
Alessio Vaccarezza, vicepresidente Assochange e responsabile dell’Osservatorio
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LA PAROLA AL FORMATORE
a cura di Paolo Mazzaglia di Otherwise srl pmz@otherwise.it
Tribù o non tribù?
Fuggire da meccanismi antichi ed edonistici Avete un amico o collega con una convinzione forte e radicata? Come ad esempio che i soldi siano l’unico e solo modo per motivare le persone? Avete cercato di spiegargli che non è così, magari perché voi stessi non vi riconoscete in questa affermazione o magari perché avete letto un articolo a riguardo eppure
consiste nel ricercare, selezionare e interpretare informazioni in modo da porre maggiore attenzione, e quindi attribuire maggiore credibilità, a quelle che confermano le proprie convinzioni o ipotesi, e viceversa, ignorare o sminuire informazioni che le contraddicono. Il fenomeno è più marcato nel contesto di argomenti che suscitano forti emozioni o che van-
lui non desiste e vi porta a rinforzo delle sue opinioni un mucchio di esempi? Talmente precisi che magari anche a voi comincia a venire il dubbio? Cosa c’è dietro questo meccanismo? È lui che è ben documentato e voi no, viceversa oppure c’è qualcosa di più complesso? Innanzitutto bisogna tirare in ballo il “bias di conferma”. Wikipedia lo definisce un processo mentale che
no a toccare credenze profondamente radicate. Ora che ci piaccia o no noi funzioniamo così. Si potrebbe obiettare che nell’era di internet e dell’informazione disponibile sia difficile però prendere cantonate. Per tornare alla discussione con l’amico sarebbe bastato leggere uno dei tantissimi studi fatti per capire che il suo punto di vista è sbagliato. E invece no. Perché purtroppo la re-
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te invece di aiutarci ad allargare le nostre vedute pare funzioni all’opposto. Secondo recenti studi (fatti nello specifico sul tema delle bufale, ovvero chi ci crede e chi le smonta) il network più che per informarsi serve per avere confermare quello in cui già crediamo e consolida il nostro sentirci parte di una tribù e rimanere protetti all’interno del gruppo dei propri simili. E visto che parliamo di tribù pare sia di grande soddisfazione portare avanti battaglie contro la tribù nemica e scatenare polemiche che consolidano la diversità di opinione. Penso a tutte le volte in cui, navigando su facebook, ho letto qualcuno dichiarare “ed oggi faccio pulizia” con conseguente cancellazione di tutti quelli che non la vedono come lui: mi pare di scorgere la volontà di consolidare la tribù ed arroccarsi per lanciare un nuovo attacco. Peccato. Perché gli strumenti e le informazioni ci sono ma il nostro cervello ancora fa fatica ad uscire da meccanismi antichi (utili per la sopravvivenza) ed edonistici (creare un’immagine grandiosa di sé screditando gli altri pare sia irresistibile). Quale antidoto? Forze sforzarsi di tenere tra i contatti sui social anche persone che la vedono diversamente da noi? Difficilissimo soprattutto sui temi caldi del nostro tempo. Eppure potrebbe essere un modo per non cedere troppo alla relatività del nostro sentire e pensare. Richiede sforzo, ovviamente, e non tutti hanno voglia di farlo. Credo che cancellerò dai miei contatti tutti quelli che non si sentono di fare questo tentativo. Era una battuta si è capito... Vero? ■
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a cura di Leonardo Frontani edu@leonardofrontani.com
UNA METAFORA PER CRESCERE
Si fa presto a dire “insieme”
Chi lavora con i gruppi, nella formazione, nella facilitazione, nella relazione di cura, sa bene che il gruppo costituisce un luogo sicuro, un nido nel quale fare scoperte e condividere emozioni. Nonostante questo si fa presto a dire insieme e la formazione alle soft skills, il mio campo, è pieno della retorica del “team”. “Uniti vinceremo” è frase di rito senza tempo di qualunque area politica. Le squadre sportive si mettono in cerchio e ritualizzano il loro comportamento in campo con abbracci e tocchettini a volte molto intimi. Il girotondo dei bambini è un simbolo di unita ed uguaglianza, ma tutto questo è fortemente in contrasto con un concetto a me ben chiaro: dal punto di vista strettamente biologico, all’essere umano, non occorre altro essere umano se non per riprodurre se stesso. Pertanto “Io” non ha bisogno di nulla. Poi però, 40.000 anni fa i nostri progenitori, per esigenze dovute al pericolo di estinguersi in un contesto molto aspro, hanno adottato comportamenti sociali. Si tratta di opportunismo della specie, come quello osservabile nei pesci che si abbrancano per difendersi dagli attacchi degli squali. È nata la logica del “Noi” in contrapposizione all’egoismo dell’“Io”. Stare in-
sieme agli altri è utile, per chi cerca sostegno, competenze, persino divertimento. Se scopro che non mi è più utile, divento fortemente insofferente e tutto si complica. Nelle organizzazioni, quelli che fanno il mio mestiere, vanno a ricordare la forza del team. Le resistenze sono tante ed ovvie. Se ho una convenienza, se ne capisco il motivo, mi dedico alla costruzione di una squadra; se invece a me non cambia nulla e riesco a fare il mio lavoro anche senza affidarmi o fidarmi dell’altro, allora, team, questa parola abusata perde di significato. Ma come fare a lavorare in questo contesto? Ci sono a mio giudizio due aspetti fondamentali da tenere in considerazione. Il primo riguarda i bisogni dell’individuo. Il collante di un gruppo che vuole comportarsi da team sta nel riconoscere i reciproci bisogni e lavorare alla soddisfazione degli stessi, se possibile in contemporanea. Per capirci, l’esigenza di velocità di azione richiesta da un manager, può confrontarsi con la necessità di riconoscimento e valutazione da parte del collaboratore; la mia esigenza di lavorare con un processo definito, senza stare a cambiare in continuazione il metodo, può incontrare la tua esigenza di uscire dalla routine e provare a fare le co-
se in maniera diversa. Se riusciamo a farlo ci “uniamo” in uno sforzo comune. Altro aspetto è quello del giudizio. Occorre uscire dalla logica del “mi piace non mi piace”. Questo modo di pensare tende a dividere piuttosto che ad unire e crea partiti e fazioni all’interno delle organizzazioni, sia che ci si riferisca, al capo, al prodotto, agli obiettivi, alla nuova macchina distributrice del caffè. Abbiamo altre strade percorribili, per esempio porsi davanti ad una questione con un “mi piace non mi piace” e aggiungendo altre due possibilità: «ho dei dubbi, ho bisogno di altre informazioni, ma non mi metto di traverso, anzi collaboro con il gruppo comunque» ed ancora, «non sono d’accordo, non mi piace, non collaborerò attivamente, ma sicuramente non vi ostacolerò in nessuno modo». Questo nuovo modo di vedere con 4 diverse opzioni di giudizio, che si nutre di buon senso, consente di evitare la separazione tra chi sta di qua e chi sta di là ed offre altre due possibilità e quindi molto di più alla ricerca del consenso; consenso è cemento di un gruppo di persone, che significa appunto sentire insieme. Ecco, un gruppo diventa un team quando comincia a sentire insieme. ■ 3 2016
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a cura di Andrea G. Moscatelli mag2063@yahoo.it
Alternative Investments:
chi acquista il rischio che nessuno vuole La maggior parte dei risparmiatori desidera ottenere un rendimento dai propri investimenti senza assumersi rischi eccessivi sul capitale, rientrando in quella fascia di persone che vengono classificate con una propensione al rischio cosiddetta prudente. Forse non tutti sanno che gli investimenti con rendimento garantito sono illegali e per avvicinarsi ai desideri dei risparmiatori i professionisti del settore si orientano a proporre ciò che ritengono in quel momento e con ragionevole proiezione a rischio contenuto, ma con inevitabili rendimenti bassi, che lasciano scontenti chi sogna di poter ottenere alti interessi a rischio zero. Per massimizzare i rendimenti, spesso le grandi case di investimento sono portate alla costruzione di prodotti, che da un lato si orientano ad acquistare titoli obbligazionari o azionari rischiosi e contemporaneamente sottoscrivono contratti derivati di copertura sui rischi collaterali imprevedibili quali le fluttuazioni del cambio o degli indici globali a cui i titoli fanno riferimento, sostenendo dei costi che inevitabilmente riducono il rendimento finale atteso, pur mantenendo un fattore di rischio sul capitale investito, ancorché più contenuto. Esistono però realtà finanziarie che oltre ad offrire formule di investimento per la generalità dei propri clienti che non hanno una propensione del rischio elevata, si sono specializzate nel costruire prodotti che seguono dinamiche totalmente opposte rincorrendo il rischio e quindi ipotizzando rendimenti elevati, e ciò per soddisfare una clientela per lo più facoltosa a cui piace allocare parte dei propri risparmi su tali assets consapevoli che potrebbero guadagnare somme importanti ma anche perdere tutto. Queste offerte sono inserite in quella gamma di prodotti che si definisce alternative investments (investimenti alternativi). Quasi tutte queste case di investimento sono di matrice estera ed i prodotti che confezionano spesso non sono regolati
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nei mercati di scambio tradizionali. I loro prodotti quindi non sono facilmente negoziabili ma devono essere portati a scadenza ed i capitali investiti rimangono vincolati per tutto il tempo preordinato, rilasciando eventualmente delle cedole di interesse se questo viene generato dalla gestione del patrimonio. Tra gli alternative investments, troviamo società con prodotti che finanziano soggetti che hanno piccole imprese in fase di sviluppo le cui richieste sono state rifiutate dalle banche per varie ragioni: ad esempio società appena costituite senza una storia, o che hanno avuto problemi di liquidità in precedenza, generalmente società che non rispondono a requisiti minimi bancari per essere finanziate. La scommessa degli alternative investors si fonda sul fatto che a dispetto delle valutazioni del sistema bancario i progetti di queste società procedano speditamente, gli interessi sui finanziamenti siano regolarmente pagati ed il capitale a medio periodo rimborsato. Altra categoria di alternative investments riguarda chi finanzia operazioni cosiddette di M&A (merger & acquisition): è il caso di società che nel corso della loro storia si trovano a realizzare fusioni con altre società o essere cedute o infine acquistare altre realtà ritenute necessarie per una crescita dimensionale. Spesso per condurre queste operazioni servono capitali liquidi che le società stesse non hanno, sia per gli importi rilevanti determinate dalla stima degli avviamenti, sia per la durata necessaria all’operazione stessa, che può corrispondere alle volte a pochi mesi, giusto per regolare le posizioni di acquirente o venditore, o a medio termine in caso si debba sostenere la prima fase di sviluppo della nuova realtà che si andrà a costituire. In ultima analisi un alternative investment nasce da un’idea che viene proposta agli investitori: si costruisce un cosiddetto veicolo, come un fondo di investimento chiuso, o una società ad hoc che
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FINANCE CONFIDENTIAL
raccoglie i fondi presso i risparmiatori e quindi affida a dei gestori professionisti nel settore, lo studio delle opportunità di investimento e quindi l’erogazione. Ultimamente si è notato come ci sia stata una ripresa nella ricerca da parte di questi gestori del rischio di quelli che vengono definiti non performing assets che poi sono sostanzialmente crediti ritenuti di difficile esigibilità. Mentre imperversa il dibattito per la creazione delle bad bank, ossia delle banche costruite ad hoc, che si prendano in carico tutti i crediti in sofferenza, con la partecipazione o meno dello Stato nell’offrire la garanzia almeno sulle tranches senior, alcuni investitori sono andati ad acquistare questi crediti difficili da incassare, strappando prezzi molto bassi rispetto al valore dei crediti per poi procedere nel tempo a vedere se effettivamente devono considerarsi persi o se fossero ritenuti tali solo perché la banca non aveva tempo e liquidità per mantenerli ancora nel proprio portafoglio. Si tenga conto che tali crediti spesso sono garantiti da beni immobili, e chi li acquista scontati beneficia anche la garanzia sottostante, la loro convinzione è che con un po’ di tempo e di lavoro si recuperi o il credito complessivo o parziale ovvero un ammontare inferiore derivante dalla vendita della garanzia, che auspicano possa essere superiore a quanto hanno sborsato per il loro acquisto. La famosa crisi del Subprime americana in fondo è stata generata per effetto di grandi operazioni cosiddette di cartolarizzazioni ossia vendite a blocchi di milioni di euro di finanziamenti immobiliari sul mercato: blocchi che venivano a loro volta spezzettati e ricomposti con altri analoghi, ad ogni passaggio concedendo uno sconto; ed alla fine inseriti in prodotti venduti ad ignari risparmiatori, tutto a fronte di altri guadagni sotto forma di commissioni ma che quando il mercato immobiliare è collassato per via della crisi, hanno disseminato di perdite l’intero sistema bancario e finanziario. In questi giorni il Governo Italiano sta proponendo la creazione di bad banks
che procedano ad assorbire i crediti deteriorati delle banche che intendono disfarsene a pacchi di milioni di euro per ri attivare il sistema delle cartolarizzazioni di massa, questa volta sotto la supervisione dello Stato e, come si diceva in precedenza con una garanzia su una parte di essi, che però non deve rientrare nelle fattispecie di aiuti di Stato vietata dalla normativa europea. Siamo curiosi di capire come il tutto verrà tecnicamente realizzato, visto che anche se la sostanza è piuttosto chiara, e come abbiamo visto esiste l’interesse di investitori che amano sottoscrivere il rischio, la realizzazione tecnica ed il controllo del mercato non lo è. Per concludere con una nota di curiosità, si evidenzia come si stiano sviluppando alternative investments per persone facoltose che uniscono la passione verso determinati settori con un impegno finanziario: ci si riferisce a prodotti che investono in auto d’epoca, o in vini pregiati, arte e orologi, ma l’elenco è lungo. Queste società acquistano oggetti esclusivi per poi rivenderli in aste riservate ad appassionati, o nel caso di opere d’arte affittarle a Musei per mostre tematiche. Con lo sviluppo dei Paesi emergenti si sono formate nuove classi di milionari che si accostano solo ora al settore dei ricchi e che ovviamente sono interessati all’acquisto di beni di lusso estremo. Certamente da parte dei gestori ad esempio, c’è il rischio che la Bentley del 1936 oggi non venga venduta a nessuno e quindi non possano restituire interessi sui soldi ricevuti per l’acquisto, ma questa è un’ipotesi illustrata chiaramente nel contratto iniziale e chi si rivolge agli alternative investments ne è consapevole. ■ 3 2016
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a cura dell’avvocato Roberta Borghini
IL PARERE DEL LEGALE
La reputazione digitale
Alzi la mano chi, prima di recarsi in un ristorante o di scegliere un albergo, non ha navigato in “rete” per conoscere le opinioni degli altri. Per ogni operatore comparire in cima ad una lista di recensioni on line con una buona reputazione digitale diventa indispensabile per acquisire nuovi clienti. In questo contesto, per ogni sito di recensioni si pone il problema dell’anonimato, ma soprattutto della credibilità dei propri contenuti e della veridicità dei giudizi dei propri utenti. Insomma, si apre il dibattito sul “web responsabile”, sulla tutela del contraente debole (il consumatore) e sulla eventuale responsabilità del titolare del sito in caso di recensioni fasulle. La questione si è posta per il noto sito www.tripadvisor.it che ha per oggetto la diffusione di informazioni turistiche, consistenti in recensioni di utenti, registrati sul medesimo sito, che rilasciano giudizi sui profili di strutture ricettive (di ristorazione, alberghiere, di “bed and breakfast” e natura simile), dopo averne usufruito. In seguito ad alcune segnalazioni, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dato avvio ad un formale procedimento, ad esito del quale ha irrogato una multa di 500 mila euro al portale online internazionale TripAdvisor per pratiche commerciali giudicate non corrette, dato che nel pubblicizzare la propria attività “enfatizza il carattere autentico e genuino delle recensioni, inducendo così i consumatori a ritenere che le informazioni siano sempre attendibili in quanto espressione di reali esperienze turistiche”. A giudizio dell’Autorità, le condotte contestate
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violano gli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo “risultando idonee a indurre in errore una vasta platea di consumatori in ordine alla natura e alle caratteristiche principali del prodotto e ad alterarne il comportamento economico” (Provvedimento AGCM del 19 dicembre 2014). Sottoposto al giudizio del Tar, il provvedimento di condanna dell’Autorità è stato annullato. Secondo il Collegio, non ricorre alcuna responsabilità in capo al responsabile del sito su cui sono pubblicate le recensioni, quando sul medesimo sito è presente “una sorta di
istruzione per l’uso, che illustra agli utenti […] la corretta modalità di utilizzo delle informazioni, che deve essere collegata alla quantità e alla media ponderale delle stesse al fine di verificarne l’efficacia e non alla semplice lettura di una sola” . Tale modalità di descrizione appare efficace e chiarisce cosa un utente “medio” debba attendersi dalla “navigazione”: dopo vent’anni di diffusione della “rete” informatica dovrebbe conoscere le insidie insite nella particolare struttura che i “siti aperti” possono contenere sull’attendibilità dei singoli apporti, relativi alle opinioni personali espresse da utenti di ogni tipo (TAR, LazioRoma, sez. I, sentenza 13/07/2015, n. 9355). In altre parole, occorre scongiurare il rischio di generare un tipo di viaggiatore non più in grado di scegliere con la propria testa, ma con quella altrui. ■
Negli articoli presi in esame dall’Autorità antitrust, il Codice del Consumo prevede: “Art. 20 Divieto delle pratiche commerciali scorrette 1. Le pratiche commerciali scorrette sono vietate. 2. Una pratica commerciale è scorretta se è contraria alla diligenza professionale, ed è falsa o idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico, in relazione al prodotto, del consumatore medio che essa raggiunge o al quale è diretta o del membro medio di un gruppo [...]. Art. 21 Azioni ingannevoli 1. È considerata ingannevole una pratica commerciale che contiene informazioni non rispondenti al vero o, seppure di fatto corretta [...] induce o è idonea ad indurre in errore il consumatore medio riguardo ad uno o più dei seguenti elementi [...]: a) l’esistenza o la natura del prodotto; b) le caratteristiche principali del prodotto; c) la portata degli impegni del professionista, i motivi della pratica commerciale e la natura del processo di vendita; d) il prezzo o il modo in cui questo è calcolato; e) la necessità di una manutenzione, ricambio, sostituzione o riparazione; f) la natura, le qualifiche e i diritti del professionista o del suo agente; g) i diritti del consumatore [...]. Art. 22 Omissioni ingannevoli 1. È considerata ingannevole una pratica commerciale che nella fattispecie concreta, tenuto conto di tutte le caratteristiche e circostanze del caso, nonché dei limiti del mezzo di comunicazione impiegato, omette informazioni rilevanti di cui il consumatore medio ha bisogno in tale contesto per prendere una decisione consapevole di natura commerciale e induce o è idonea ad indurre in tal modo il consumatore medio ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso. Se volete rivolgere qualche domanda all’avvocato Roberta Borghini potete scrivere a: avv.borghini@alice.it
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Aqualux Hotel Spa & Suite - Bardolino Un Hotel di recente costruzione e concezione, secondo i parametri di Klima Hotel, che si è imposto nell’offerta della destinazione Garda
Situato a pochi metri dalla Strada Gardesana, Aqualux offre all’ospite la piacevolezza di un soggiorno che è anche un viaggio nei sensi grazie ad alcuni elementi, come luce, acqua, verde, che ne sono parte integrante e distintiva. Aperto tutto l’anno offre agli ospiti un comodo garage coperto, un bar molto elegante e social, aperto anche alla clientela esterna, una Spa, piscine interne ed esterne, un verde giardino in stile zen, per il relax, attorno alla piscina e al Bar estivo. A questa ricchezza si aggiungono il Centro congressi, il Ristorante Italian Taste e il ristorante à la carte Drops Food & Wine.
La novità Aquafitness Lara Udovini, resident manager della magnifica struttura, quattro stelle, affiliata per il secondo anno a Worldhotels, offre agli ospiti e agli operatori diverse novità: l’allestimento di una nuova zona fitness, con attrezzature by Panatta, all’ingresso della zona Aqua Spa & Wellness, un vero percorso di risveglio muscolare che conduce successivamente alla zona umida, il Rotharium a 70°, quella finlandese secca a 80°, alla stanza del sale con 80° e quindi
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TOP MICE HOSPITALITY Una struttura con il cuore
Lara Udovini, oltre ad essere una perfetta padrona di casa è anche donna di una spiccata sensibilità per il sociale. Suo è il progetto benefico che partirà ad aprile, un protocollo firmato con l’Associazione Italiana Persone Down con sede a Roma che prevede stage, nei mesi di aprile e ottobre finalizzati ad una possibile assunzione.
alla Sala Relax. A questa ricchezza di proposte si aggiungono una Sauna divano pensata per le signore, due bagni turchi, uno per signore e uno per la coppia, un calidarium a 60/65°. Un vero paradiso per mantenere la linea e scaricare le tensioni che si accumulano a causa dello stile di vita.
La novità Italian Taste Restaurant Tra le news più interessanti c’è anche l’ampliamento del Ristorante Italian Taste che permetterà pranzi e cene di gala in occasione di eventi aziendali per un numero interessante, 180 posti, in pratica lo stesso numero che permette la Sala meeting, che così fa diventare Aqualux sempre più interessante per la richiesta Mice, soprattutto da ottobre a metà aprile. La cucina sarà in linea con quella già proposta agli ospiti, mediterranea con predilezione per quella locale, della quale si sposano in pieno i tradizionali risotti e specialità come l’ossobuco alla veronese. Non mancheranno i buffet, ricchi e ampi, preparati con la maestria e la raffinatezza che caratterizza Aqualux. Alcune novità riguardano i servizi durante i meeting: le pause caffè saranno sempre più green e bio, e non poteva essere che così dal momento che si è in una struttura ecosostenibile, così come alle ricche colazioni del mattino si affiancheranno spremute e centrifugati fatti all’istante, yogurt fresco, frutta di stagione e brioches vegane.
suite di 60mq, 8 garden suites al piano terra, da 50mq, nelle “Villette”, e 4 family distribuite tra primo e secondo piano.
Gli eventi di Aqualux Gli eventi culturali sono sempre ben accetti dalla direzione dell’hotel A giugno ci sarà, per esempio, “Parole sull’acqua”, un Festival di poesia, mentre a ottobre il Festival internazionale di Geografia senza confini, dedicato alle Scuole e organizzato dal Comune di Bardolino, durante il quale verrà trattato il tema dell’agricoltura bio. Ma non c’è solo cultura. All’Aqualux Sparkling Lounge si vivono serate con musica live legate a esperienze gustative divertenti e dinamiche. E, restando in tema di appuntamenti golosi, ci sono poi i Sunday Brunch, tutte le domeniche fino al 23 aprile, con diversi pacchetti anche per famiglie. L.S.
Le camere luminose Le camere sono state progettate e realizzate con gli stessi materiali e sistemi che hanno portato al successo il Klima hotel. Qui l’attenzione all’ambiente e alla salute è massima. Dalle tisane al cassetto per la raccolta differenziata, dalla biancheria per camere da letto e bagni alle amenities, senza dimenticare la climatizzazione, piacevole e salutare in tutte le stagioni. Le camere sono in tutto 125, incluse 18 suites, queste ultime suddivise in 6 round
Come arrivare
L’Hotel si raggiunge facilmente sia dall’Autobrennero A22, uscita Affi, sia dall’A4; dista mezz’ora dall’aeroporto Valerio Catullo di Verona e altrettanto dalla stazione ferroviaria di Peschiera.
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Astoria Park Hotel Spa Resort Riva del Garda Momenti speciali e molte novità a Riva, la destinazione più elegante del Garda Trentino
A Riva del Garda tra montagna e acqua, c’è un continuo affascinante dialogo, opera di tre venti: il Peler, vento del nord, l’Ora, vento del sud e il Balin, che scende dall’omonimo Monte che sovrasta Riva. Da sempre questi “soffi” a volte impetuosi, a volte leggeri, giocano con le nuvole, l’acqua e la luce, contribuendo a dare a Riva un clima mediterraneo, che nel passato come nel presente ha attirato turisti d’élite. Qui soggiornavano la corte asburgica, scrittori famosi come i fratelli Mann, Kafka, Nietzsche, la borghesia della Belle Epoque, in cerca non solo di aria salubre, ma anche di mondanità e divertimento.
Una città elegante Riva in un certo senso rappresenta il primo punto d’incontro tra il nord Europa e
il “paese dove fioriscono i limoni”. Ad Arco, Torbole e Riva, si riconoscono i segni dell’Impero, un’eleganza che si ritrova solo nelle grandi stazioni climatiche della Mitteleuropa e che si condensa nello spazio metafisico di Piazza Catena, Torre Apponale, Lungolago Marinai d’Italia e Fraglia della Vela. A pochi minuti dal centro storico si trova, un punto di riferimento dell’ospitalità del luogo: l’Astoria Park Hotel Spa Resort, del Gruppo Miorelli Hotels.
L’architettura L’Hotel offre una doppia opzione: una struttura architettonica che valorizza il passato in quella parte che viene detta “La Villa”e una struttura più contemporanea, dal design razionale, di recente costruzione. Nell’insieme l’offerta è di 118 camere, dotate di tutti i comfort di un quattro stelle superior.
Uno spirito socievole All’Astoria Park Hotel Spa Resort tutto invita alla socialità, a partire dalla posizione, a poche centinaia di metri dal Polo
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fieristico e vicino al centro storico, raggiungibile in pochi minuti, fino alla Social Spa, uno spazio davvero ricco e piacevole in termini di offerta benessere. Senza tralasciare il fantastico Centro Congressi, con la Sala Segantini di 300mq che ospita 300 posti comodi a teatro (4,50 m di altezza, 16 di larghezza e 18,50 di lunghezza) configurabile in diverse soluzioni e dotata di tutte le tecnologie più moderne. La sala, perfettamente oscurabile, prende luce naturale dal giardino sul quale si affaccia la struttura, in acciaio, rame e cristallo. Vi si accede da un luminoso Foyer, con guardaroba e caffetteria. Un’altra soluzione per riunioni è offerta dalla Sala Liberty.
Il post congress A complemento dell’offerta congressuale viene proposto alle aziende un ventaglio di esperienze, legate alla destinazione, team building e attività adatte a incentive. Già il parco sul quale si affacciano gli edifici principali dell’Hotel offre una cornice per giochi all’aperto ma tra le attività indoor sicuramente si distinguono le degustazioni guidate dei migliori vini e oli e le lezioni di cucina non competitive. Non dimentichiamo che siamo in Trentino, una delle regioni italiane più suggestive e attrezzate per le attività outdoor, dalle più tranquille come il nordic walking, l’orienteering e il biking, a quelle più emozionanti come le ciaspolate, il rafting, il canyoning, l’arrampicata, il surfing, naturalmente con istruttori esperti che tengano conto del grado di preparazione dei partecipanti. Se invece, nella bella stagione, ci si vuole immergere nel fascino dei giochi di luce delle acque del Garda, seguendo tutte le increspature create dai capricci
dei venti, che abbiamo chiamato sempre per nome per familiarizzare con loro, ecco una crociera a vele spiegate sul Lago di Garda. Per gli amanti di arte e cultura ci sono il MART di Rovereto, che ospita importanti mostre moderne e il nuovissimo MUSE di Trento, museo progettato da Renzo Piano, che è riuscito ad affascinare grandi e piccoli.
Ristorazione e ricevimenti di nozze Nei primi mesi dell’anno sono state apportate grandi novità, definendo e valorizzando la cucina del territorio con menu studiati con lo Chef Emanuele Selvi, sia per pranzi e cene di lavoro, sia per i menu à la carte del Ristorante Peler, dove c’è spazio anche per cene romantiche; mentre per veloci snacks, c’è il Vinessa Caffè, che prende il nome da un altro vento di Riva. L’Astoria Park Hotel Spa Resort si presta anche a fare da cornice a esclusivi ricevimenti di nozze: dal primo contatto, i futuri sposi saranno accompagnati fino alla data fissata, con tutta l’attenzione e la sensibilità dello staff, sapendo che al loro ricevimento potranno dare la forma e lo spazio che vorranno, scegliendo tra diverse location tra cui anche la Sala Segantini per un party divertente, oppure il garden del palmeto, dove è incastonata la piscina, perfetto per romantici cocktail a lume di candela. L.S.
Come si arriva
Con l’auto dall’A22 si esce a Rovereto sud e quindi si segue la direzione Riva del Garda; l’aeroporto più vicino è il Valerio Catullo di Verona, a nemmeno un’ora di distanza; un’altra possibilità è il treno austriaco OBB che unisce in modo veloce e senza cambi Venezia, Verona, Rovereto, Trento, Bolzano. Da Rovereto comodi bus gran turismo possono essere noleggiati per un percorso breve che introduce alla bellezza del lago e della montagna. 3 2016
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Ca’ Sagredo Hotel Venice Un hotel cinque stelle lusso, dove ancora si percepisce l’anima del palazzo nobiliare veneziano. E che, dopo un sapiente restauro filologico, conservativo, torna ad essere un luogo di mirabilia Un po’ di storia. Il Palazzo risale al XIII° secolo: edificato per conto della famiglia Morosini, è stato più volte rimaneggiato negli ambienti interni. Intorno alla metà del 1600 il Palazzo divenne proprietà dei
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Sagredo, una delle più illustri famiglie del patriziato veneto, presenti nel Maggior Consiglio della Repubblica fin dal IX secolo. Nel 1661 il palazzo venne venduto a Nicolò Sagredo, già ambasciatore di Venezia a Roma e futuro Doge, oltre che primo grande collezionista d’arte della famiglia. Nei primi tre decenni del Settecento, il Palazzo subì importanti lavori di ristrutturazione degli interni. Zaccaria Sagredo, vissuto nella seconda metà del secolo XVIII, raccolse nel Palazzo una collezione composta da oltre 800 dipinti realizzati dall’epoca del Rinascimento ai suoi giorni e da circa 2000 fra disegni (anche di Leonardo) e incisioni, oltre ad una preziosa biblioteca. Alla caduta della Repubblica, la famiglia Sagredo alienò gran parte delle sue proprietà, mantenendo però il Palazzo sul Canal Grande. Nelle stanze di Ca’ Sagredo fu ospite anche Galileo Galilei, intimo amico
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di Gianfrancesco Sagredo, uno dei tre protagonisti del “Dialogo sui massimi sistemi” che lo scienziato ambientò proprio in questo Palazzo sul Canal Grande. Tra le opere artistiche di Ca’ Sagredo che per molte vie se ne sono allontanate, ricordiamo la pregiatissima Alcova ora esposta al Metropolitan Museum di New York.
Una responsabilità nei confronti dei Sagredo Sin dall’apertura dell’Hotel, affacciato, con belle quadrifore, sul Canal Grande,
tra la Ca’ D’Oro e il ponte di Rialto, la G.M. Lorenza Lain (foto) – un cursus honorum trascorso in prestigiosi Hotel – si è sentita responsabile non solo del compito di dirigere un albergo cinque stelle lusso, ma di preservare l’eredità morale, l’amore per la cultura e l’arte della famiglia Sagredo. Quindi ogni ospite può richiedere un tour personalizzato all’interno del Palazzo. Presto verrà inaugurato l’albero genealogico della Casada dei Sagredo, in collaborazione con la Fondazione Mazzoleni di Bergamo, realizzata dal Maestro Verdi e, in contemporanea, saranno organizzati 3 seminari e conferenze a tema. Ca’ Sagredo è stato scelto anche dall’Università Ca’ Foscari, per il progetto Alta Gamma, grazie al quale i luoghi istituzionali che rappresentano la cultura tout court, dialogheranno con gli alberghi veneziani, nell’ottica di promuovere “Spazi della Cultura” insoliti e inusuali.
Un crogiuolo di creatività Memorabili gli eventi che si svolgono nel Palazzo, ad esempio durante il periodo di
Shakespeare in Veneto
Con entusiasmo Lorenza Lain ha deciso di partecipare al progetto Shakespeare In Veneto, facendo rappresentare Othello per la prima volta in un Hotel, in lingua originale nei saloni di Ca’ Sagredo, per rendere onore al grande Bardo, a 400 anni dalla morte. Tra marzo e dicembre, in date prestabilite, verrà replicata la tragedia (prenotazioni on line)
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TOP MICE HOSPITALITY Un’indimenticabile Venice Experience
Questo magnifico Palazzo, riconosciuto Monumento Nazionale del XV secolo, offre 42 sontuose camere (11 Suites Grand Canal, Heritage, Sagredo; 9 junior suites, Grand Canal, Sagredo; 22 Double rooms, Grand Canal, Sagredo) dove vivere un’indimenticabile Venice Experience, che può comprendere una visita guidata in gondola al Mercato di Rialto, in compagnia dello Chef, una visita privata all’Atelier Rubelli, storici tessitori di damaschi e sete, e alle botteghe che hanno conservato i segreti della lavorazione. Carnevale, creati in collaborazione con l’Associazione internazionale Carnevale di Venezia. Ogni anno il corteo del Corpo Consolare, in gondola si reca dalla Biennale a Ca’ Sagredo, le maschere salgono per la scalinata d’onore, opera del Tirali, resa solenne dagli affreschi del Longhi, e nel Portego o nella splendida Sala della musica affrescata dal bellunese Gaspare Diziani. Come Ambasciatore del Principato di Monaco per il Turismo d’Affari o come Vice President International Columbia Association di New York, Lorenza Lain è lieta, nel primo caso di ospitare altre se-
Non solo Storia
A Ca’ Sagredo non mancano neppure passione e competizione. Per il terzo anno consecutivo, dieci maxi yacht si sfideranno, sabato 15 ottobre, tra virate e giri di boa nel cuore di Venezia, tra il bacino di San Marco, Lido e Canale della Giudecca, in occasione della terza edizione del Venice Hospitality Challenge, che lo scorso anno 2015, ha visto Ca’ Sagredo al primo posto con Maxi Jena e Furio Benussi come skipper. Un altro evento velico davvero glamour, è la Regata delle Vele d’epoca del Principato di Monaco, per la quale, come partner e Ambasciatore per il turismo d’affari, parteciperà Lorenza Lain, dal 25 al 28 giugno.
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rate importanti. Ad esempio lo scorso 10 febbraio 2016 alla presenza del Console del Principato di Monaco a Venezia e del Ministro del Turismo Monegasco, ha avuto luogo un pranzo preparato a quattro mani dagli chef, Davide Fanti di Ca’ Sagredo, un vero Marco Polo dei sapori, e Alessandro Surano del Fairmont Hotel. Il tema era “A munegasca”, per far conoscere i nuovi progetti del Principato, l’hotellerie e la gastronomia; nel secondo caso, ogni anno Ca’ Sagredo, in occasione dell’Independence day del 4 luglio, festa nazionale Americana, diventa la casa degli Americani, ospiti di Ca’ Sagredo, ma anche di altri hotel in città e delle case di illustri americani che da anni risiedono in Venezia. Luciana Sidari
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Double Tree By Hilton Venice North Un hotel di design immerso nel giardino di Venezia, dove regnano luce, eleganza e stile
A otto minuti dall’aeroporto Marco Polo di Venezia e a 25 minuti dall’aeroporto Antonio Canova di Treviso, il DoubleTreee by Hilton Venice North, rappresenta il luogo d’incontro ideale per qualsiasi tipo di evento, a pochi minuti dalla città lagunare. Le 203 camere, di cui 16 junior suite e 2 suite, sono dotate dei maggiori confort: letto Sweet Dreams, TV LCD 32”, cassaforte, collegamento Wi-Fi, frigobar, regolazione autonoma dell’impianto di climatizzazione. Le ampie metrature sono in grado di soddisfare le esigenze di ogni tipo di ospite, dall’uomod’affari, agli adulti con bambini. Il centro congressi, collegato all’hotel da una galleria in vetro, è disposto interamente al piano terra ed è dotato di accesso indipenden-
te. La superficie di 1800 mq è modulabile in 10 sale, caratterizzate da luce naturale, altezze fino a 5 m, attrezzatura multimediale all’avanguardia. Gli spazi sono ideali per lancio di prodotto, eventi automotive, corsi di formazione, meeting aziendali. Il foyer del centro congressi e il Ristorante Arco si affacciano sul Campiello, ampia area esterna che in primavera verrà inaugurata dopo un profondo intervento di rifacimento. Il nuovo ARCO Dehor sarà un angolo elegante e rilassante. Un bar centrale, gazebi e salottini circondati da verde e fiori, faranno da cornice perfetta a aperitivi, degustazioni, serate musicali, sfilate e party esclusivi. Nei Ristoranti Arco e Brasserie si possono accomodare rispettiva-
mente 70 e 360 persone; entrambi sono adatti sia per cene romantiche che per cene di gala. La cucina esalta i sapori della tradizione veneta, con particolare attenzione all’utilizzo di prodotti tipici, ricercati e a km 0. L’offerta è completata dal centro benessere dotato di piscina scoperta, sauna, bagno turco, percorso Kneipp e palestra aperta 24 ore su 24 dotata delle più moderne attrezzature. A soli 500 metri si trova il prestigioso Golf Club Villa Condulmer: 27 buche circondate da un ambiente naturale unico e suggestivo. L’hotel è facilmente accessibile dalle principali reti autostradali: A27 (Belluno - Venezia) e A4 (Milano Venezia - Trieste. La posizione strategica della struttura garantisce una veloce percorrenza verso Venezia, Treviso, Portogruaro, Pordenone, Belluno, Cortina, Padova e Rovigo. A disposizione della struttura due Shuttle da otto posti ciascuno utilizzabili per collegamenti da e per l’aeroporto Marco Polo di Venezia, la stazione ferroviaria di Mestre Venezia, l’aeroporto di Treviso e Venezia Piazzale Roma. L.S.
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Hotel Caesius Thermae & Spa Resort
Un Hotel solare e accogliente come la località nella quale è situato: Bardolino, sul Lago di Garda Hotel Caesius Thermae & Spa Resort è sempre alla ricerca dell’empatia totale con i propri ospiti: siano ospiti individuali, gruppi selezionati, in genere del nord Europa, oppure ospiti che giungono per un convegno, tutti trovano una calda accoglienza.
Un’accoglienza personalizzata L’Hotel Caesius è dinamico, sempre in divenire, lo staff del Ricevimento guidato dalla R.M. Valentina Liberati è formato al problem solving. Il bimbo si annoia a tavola? Ecco cappellini, menu da cowboy o da fate, matitine e disegni da colorare, e se non basta un baby club, una Sala piena
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di giocattoli, con una signorina che tiene testa a tutti i capricci. E se i genitori vogliono ritagliarsi tre ore di libertà, il servizio di baby sitting. C’è la persona delicata che senza il suo cuscino soffre e non prende sonno? Ebbene all’arrivo si può chiedere il Pillow Menu e scegliere il cuscino dei propri sogni. C’è un’importante cena aziendale, ma come succede sempre più spesso, ci sono vegani, vegetariani, crudisti? Niente paura, per il Restaurant manager Filippo e lo Chef Alessandro Salandini è un piacere accontentare tutti. Grazie a una capacità da strateghi – fanno arrivare puntualissimi piatti deliziosi ben presentati che destano invidia – e grazie alla versatilità delle tre linee di ristorazione: cucina del territorio, cucina ayurvedica, cucina Detox con le indicazioni di Evelina Flachi, la famosa nutrizionista. Marco Montagnani, direttore da pochi mesi, punterà sempre di più sulla qualità e sulla varietà dei prodotti del territorio,
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da lui conosciuto, in quanto nato in provincia di Verona, poco lontano dal Lago. Nei prossimi mesi, l’Hotel Caesius celebrerà due importanti anniversari, ai quali il direttore si sta dedicando con entusiasmo: il decennale dell’Hotel Caesius & Spa Resort e il 53° anniversario di Europlan!
Un Hotel che valorizza gli eventi Mice Hotel Caesius ha molte anime e soprattutto è una tra le poche strutture gardesane aperte tutto l’anno, con una spiccata vocazione oltre che per il turismo leisure anche per quello dei meeting e dell’incentivazione. Per la richiesta congressuale, l’Hotel mette a disposizione 185 spaziose e comode camere di diversa tipologia, 8 sale meeting, la competenza di Maddalena Bellei e, da pochi mesi, anche l’esperienza nell’organizzazione di grandi eventi di Fabio Turrini. Dallo staff provengono offerte post congress interessanti, e, per i meeting che lo richiedano, si può contare anche su una palette di opportunità, messe a punto da Europlan, tour operator e proprietario dell’Hotel; tra queste: visite di mezza giornata a Verona, escursioni di Nordic walking, e gite a bordo del Veliero San Nicolò nelle acque del Garda.
Un mondo d’acqua benefica Hotel Caesius ha la classica struttura del resort con 5 edifici, collocati in 40.000 mq di verde fronte lago. Alla passeggiata del fronte lago si accede attraversando, sulle strisce pedonali, la strada Gardesana. Fiore all’occhiello del resort è la struttura termale, dove scorre una sorgente che alimenta la fontana della Spa, benefica per cure idropiniche e per balneazione. Le virtù dell’acqua e le cure vengono assegnate dopo le visite mediche del Dottor Gino Faggionato e del Dottor Silvano Pomari, cardiologo e medico ayurvedico
che, dopo un’anamnesi generale e la diagnosi del polso basata sulla millenaria medicina indiana, consiglia un percorso di detossinazione e di attenzione al sé più profondo, che prevede anche una dieta speciale e trattamenti benessere ayurvedici, mirati al ri-equilibrio del dosha di appartenenza. Anche i trattamenti del Beauty Center – fa sapere il direttore Montagnani – saranno uno dei punti di forza, grazie al contributo della brava Spa Manager Irene Coato e alla maestria di Sabina Bonvissuto, capace di far rifiorire anche le pelli più problematiche, dopo una consulenza personalizzata e gratuita.
Le eccellenze del territorio Hotel Caesius è situato in un territorio famoso per la qualità di due suoi prodotti: i vini doc e l’olio dop. Dal basso Garda, famoso per il vino Lugana, si passa ai vigneti del Bardolino e del Chiaretto, per giungere alla Valpolicella, famosa per l’Amarone, ormai apprezzato in tutto il mondo; Ugualmente il territorio è coltivato a uliveti, famosi per la produzione di un olio dolce e fruttato che esalta i sapori della cucina locale. Luciana Sidari
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JW Marriott Venice Resort & Spa La laguna di Venezia non è più la stessa, da quando, lo scorso anno, nel suo panorama, si è inserito questo Resort gioiello: un cinque stelle, nato da un magistrale progetto architettonico conservativo, che oggi vanta un design raffinato e servizi al top
Inaugurato nel marzo 2015, nell’Isola delle Rose, il JW Marriott Venice Resort & Spa, può trarre il suo primo bilancio con soddisfazione. Non per nulla ha fatto scoprire delle meraviglie che a Venezia erano impensabili. Cosa che non stupisce considerata la caratura delle persone che hanno lavorato e lavorano all’impresa. L’ar-
chistar Matteo Thun che ha firmato un progetto architettonico di rivalutazione e design, lo chef veronese Giancarlo Perbellini che ha fatto da consulente per l’avvio del ristorante, la Spa Manager Giorgia Bogoni alla quale è stata affidata l’avveniristica Spa, e Cristiano Cabutti, direttore Sales & Marketing, presente in tutte le fasi della start-up. Come buoni padrini e madrine, tutti si sono messi a disposizione della neonata struttura, che si dondola nella culla della Laguna, e il risultato è stato fantastico. A tirare le somme, dopo un anno di attività è Cristiano Cabutti. «È stata», dice, «una delle più importanti aperture del Gruppo Marriott in Europa, sia come impegno strutturale che per il prestigio che viene quando si parla e si opera a Venezia; se poi si tiene conto che il Resort si sviluppa su un’Isola privata, il valore, la fama, sono ancora più grandi».
Amatissimo dagli stranieri Il JW Marriott ha un allure internazionale. piace agli stranieri e in particolare agli
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TOP MICE HOSPITALITY L’isola che... c’è
L’Isola delle Rose è il luogo dove valorizzare eventi indimenticabili. Per il massimo della privacy e dell’esclusività, l’isola può essere affittata in esclusiva, anche per ricevimenti di nozze da sogno. Ai convegni è dedicato il centro congressi – dotato di 14 sale meeting provviste di tecnologia di ultima generazione – mentre la chiesetta neoromanica è perfetta per organizzare cene di gala in un contesto elegante e raffinato. Ora l’attenzione è rivolta alla nuova stagione 2016, che si prospetta già entusiasmante. Diverse le proposte per attività di team building: da sport e sfide di gruppo nel verde del parco secolare, a corsi di cucina, percorsi nella Spa Day con la possibilità di riservare in esclusiva la GOCO Spa per gruppi di 40 persone e la possibilità di organizzare un aperitivo nei giardini della spa, abbelliti da una vera da pozzo veneziana originaria e impreziositi dalla vista mozzafiato sullo skyline di Venezia.
americani che rappresentano almeno un terzo delle presenze. Il brand vanta più di 54 milioni di soci attivi ed è frequentato molto anche dagli europei la maggior parte inglesi, tedeschi, francesi, italiani, ma anche da ospiti asiatici, mediorientali e provenienti dall’Est Europa.
Accomodation per molte esigenze Il Resort cinque stelle lusso offre 266 tra camere e suites immerse nel verde di un parco storico, un edificio esclusivo, la “Maisonette” che può essere prenotata in esclusiva in caso si desideri una privacy assoluta, appartamenti residenziali sempre firmati Mattheo Thun, luminosi, costruiti col concetto a lui caro della “scatola nella scatola” e che, quindi, mantengono qualcosa dell’architettura del passato.
forme proclamata Best New European Spa dagli Senses Wellness Awards, Best for Wow Factor e Best Beauty & AntiAging da Spafinder Wellness Travel Awards. Ma non solo: il resort stesso è stato premiato come Europe’s Leading New Hotel 2015 dai World Travel Awards, facendo concludere il 2015 davvero in bellezza. L’altro gioiello è un edificio del XX secolo, in mattoni rossi sormontato dal classico leone di Venezia, trasformato in santuario della cucina e già decorato di una stella Michelin, oggi nostalgicamente battezzato “Dopolavoro Dining Room” firmato da Giancarlo Perbellini e coordinato da Federico Belluco. Insieme con altri tre ristoranti, l’accademia di cucina, l’area rooftop con piscina e vista a 360 gradi su Venezia e sulla laguna, soddisfa tutte le esigenze e abitudini degli ospiti. L.S.
Spa e ristorazione d’eccellenza In questo paradiso trova posto la GOCO Spa Venice, la più grande di Venezia grazie ai suoi 1.750 metri quadri di remise en
JW Marriott, luxury brand di Marriott International
Comprende splendide proprietà in città e località di tutto il mondo ma Venezia sarà sempre di più amata e ambita, grazie anche alla sua raggiungibilità, dall’aeroporto internazionale Marco Polo, con treni veloci o dalle autostrade di tutta Europa.
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Grand Hotel de la Minerve Hotel walking distance per eccellenza, unisce lusso e comfort esclusivi ad una terrazza mozzafiato affacciata sul cuore di Roma, quasi a sfiorare con lo sguardo la maestosa Cupola del Pantheon Un hotel walking distance nel cuore di Roma
A Roma ogni pietra ha la sua storia. E così ogni strada, ogni palazzo, ogni piazza del cuore antico della Città Eterna raccontano ai viaggiatori mille sfaccettature di questa città, sempre uguale e sempre diversa. In una di queste piazze, affaccia con discrezione il Grand Hotel de la Minerve, un gioiello nel centro pulsante della Capitale, un albergo 5 stelle lusso che ha saputo confermarsi nel tempo come una location unica per incontri importanti e per eventi da non dimenticare.
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Pochi alberghi al mondo vantano una tradizione tanto preziosa come il Grand Hotel de la Minerve. L’edificio venne costruito nel 1620 come residenza urbana della famiglia Fonseca e nel 1700 divenne la residenza romana preferita da molti aristocratici viaggiatori europei, intellettuali e artisti, ideale punto di partenza per scoprire la città, a pochi passi dal Pantheon e nel cuore della Roma barocca. Un giardino d’inverno, costruito nella corte interna, nell’Ottocento, costituisce ora la magnifica hall dell’albergo. Ristrutturato nel 1990 dalla Famiglia Billi – che ne cura ancora oggi l’attività – grazie ad un progetto dell’architetto Paolo Portoghesi, l’hotel è da sempre fulcro di incontri internazionali, una dimora che sa accogliere – con lusso e ospitalità di classe – celebrità del mondo artistico, politico, culturale ed economico senza rinunciare ad essere meta preferita di un turismo leisure ricercato ma discreto. Gli ospiti che lo scelgono sono sicuri di trovare grande servizio, cura per i particolari, comfort assoluto e atmosfere accoglienti. La dimora ideale per scoprire la Capitale. «Quasi il 30 per cento dei nostri ospiti», ci racconta il direttore Ezio
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Sacrini, «proviene da Stati Uniti, Canada e Australia, oltre che dai paesi asiatici, famosi per le loro immense distanze. Arrivando in una città come Roma, così ricca di tesori artistici e culturali, i turisti stranieri desiderano visitarla da protagonisti, girare per le stradine del Rione Monti, scoprire angoli nascosti o magari fare shopping nelle ricercate boutique del centro. Ed è questo il vero punto di forza del Grand Hotel de la Minerve: avere tutto a pochi metri, tutto a portata di mano, un valore aggiunto impagabile per i nostri ospiti che consente di vivere un’esperienza unica tra le bellezze della Capitale, ad ogni ora del giorno».
Un Roof Garden da non perdere Da assaporare con massima libertà anche gli spazi interni dell’Hotel. Molte delle 135 camere, tra Superior, Deluxe, Junior Suite e Suite, godono di una doppia vista su piazza della Minerva con il Pantheon sullo sfondo e propongono spazi vivibili all’insegna del comfort più lussuoso ed esclusivo, dalle sistemazioni family alle camere comunicanti. Per eventi business di rango, è invece ideale lo splendido Salone Olimpo,ampio ed elegantemente arredato, in grado di accogliere fino a 150 persone e impreziosito con le bellissime opere in marmo dello scultore Rinaldo Rinaldi, allievo del Canova della seconda metà dell’800. Ed ancora la Sala Iside, la Sala Cavour, e la Galileo per piccoli meeting da 10 fino a 25 persone. Da non perdere in assoluto, invece, la Terrazza del Roof Garden, un palcoscenico di 650mq open space a 360° di recente attrezzato con una tensostruttura che permette di godere tutto l’anno della sua straordinaria veduta e che ospita il Bar e il Ristorante sia d’estate che d’inverno. Un loggione affascinante dal quale godere appieno dalla colazione, gustando la pasticceria della casa, fino ai tramonti e alle serate romane, assaporando i piatti tipici
della cucina locale firmati dallo Chef, un luogo davvero incantato per un breakfast rilassante, un pranzo veloce, un aperitivo al tramonto o una cena romantica. Sul Roof è possibile organizzare eventi esclusivi – fino a 160 persone a cocktail e fino ad 140 sedute – dalle ricercate convention aziendali alle cerimonie private d’atmosfera, sempre con un menù personalissimo. «Qui al Grand Hotel de la Minerve», conclude Sacrini, «amiamo cambiare, mantenendo la tradizione. Abbiamo innovato il servizio, includendo figure più giovani per un approccio più dinamico e sorridente, abbiamo ampliato i servizi di ospitalità, creando anche con gli ospiti stranieri un rapporto esclusivo, e reso i nostri ambienti, lussuosi ed esclusivi, vivibili tutto l’anno e in ogni momento della giornata. Tutto senza perdere il senso vero dell’ospitalità, in particolare quella più ricercata, una scelta che continua a fare la differenza». C.C.
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Holiday Inn Nola Naples Vulcano Buono Innovativo e confortevole sia per businessmen che per famiglie, l’hotel vanta una posizione strategica, a poca distanza dalle vie di comunicazione delle principali località della Campania
L’Holiday Inn Nola è un hotel moderno dai grandi ambienti living, una vera sorpresa per chi visita il territorio. Quattro stelle della catena internazionale Holiday Inn, è posizionato sul versante sud del centro polifunzionale “Vulcano Buono”, a pochi minuti dallo snodo autostradale di Nola sulla A3, equidistante dai maggiori centri della Regione quali Napoli Capodi-
chino (25 km), Caserta (20 km), Pompei (35 km). Progettato armoniosamente all’interno del paesaggio circostante dall’architetto Renzo Piano per volontà del Cavaliere Gianni Punzo, il Centro Servizi “Vulcano Buono” nasce nel 2007 con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento del territorio, sia dal punto di vista commerciale che dell’aggregazione sociale. All’interno, la struttura ricettiva del brand Holiday Inn, con le sue 143 tra family room e suite (tutte con wi-fi free, frigorifero, cassaforte, TV satellitare e aria condizionata), costituisce uno strategico punto di partenza per visitare le bellezze artistiche e culturali della Regione. L’Hotel è dotato di una zona parcheggio riservata dalla quale si entra nell’ampio spazio a tutta altezza della Lobby.
Un polo distributivo unico per vastità e assortimento Il Centro Servizi è presente su un territorio dalle grandi opportunità di investimento servito da importanti ed efficienti
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infrastrutture. È posizionato in prossimità del CIS di Nola, polo distributivo esteso su una superficie di 1 milione di mq, caratterizzato da una varietà ed un assortimento unico in Europa per quantità di merce disponibile con oltre 100 settori merceologici no food; Vicino si trova anche l’Interporto Campano, unico per rilevanza nazionale operativo nel CentroSud. Il Centro attrae tutte le tipologie di merci, grazie alla combinazione tra le diverse modalità di trasporto e alla interconnessione tra i quattro vettori di traffico (acqua, ferro, gomma e volato), ed è inserito nel contesto della Zona ASI (Pomigliano D’Arco, Acerra, Nola) dove grandi realtà imprenditoriali quali Fiat e Alenia sono ormai consolidate.
fetteria italiana e una vasta scelta tra birre, vini, cocktail, soft drink and hot drink. «Soggiornare all’Holiday Inn Nola è una soluzione ideale per una vacanza rilassante, tra lusso e convenienza, anche per eventi mice dai grandi numeri», conferma Roberto Riccio, GM & Amministratore Holiday Inn Nola Naples Vulcano Buono. L’albergo dispone di 213 m di sale riunioni, tra cui 3 moderne e ampie sale riunioni con proiettore, schermi rimovibili, supporto IT, servizi banqueting e una zona PC. Uno staff professionale è a disposizione direttamente in Hotel per studiare insieme al cliente il miglior allestimento. C.N.
Ristorazione e relax, anche per eventi Mice Vasta la proposta gastronomica dell’hotel. Al suo interno vale la pena fermarsi al Vesevo Restaurant per una piacevole pausa, dove è possibile cenare in tranquillità con vista sulla piazza del centro. Aperto dalle 12:00 alle 14:30 e dalle 19.00 alle 22.30, permette di concludere la giornata offrendo ai propri ospiti un menù con pietanze scelte con attenzione attingendo alle materie prime di qualità che offre il territorio, per unire il piacere del palato ad una cucina semplice e ricercata. Inoltre, offre una ricca prima colazione a buffet e, in qualsiasi momento della giornata, è possibile gustare dolci fatti in casa e caffè. Il Vesevo Lounge Bar, aperto tutto il giorno, saprà invece deliziarvi con la classica caf-
Nola e dintorni, un territorio da scoprire
La zona di Nola è anche un territorio incastonato tra bellezze storiche e artistiche da non perdere. Qui, dove morì l’imperatore Augusto il 19 agosto del 14 d.C., si trova il Museo Storico Archeologico di Nola, il Museo Civico di Maddaloni, la splendida Cattedrale della città e le Basiliche Paleocristiane di Cimitile. Nola è anche vicina al vulcano Vesuvio e ai resti dell’antica Pompei, una gita imperdibile che è possibile fare, al riparo dal caos delle grandi città. A poca distanza si trovano anche la Reggia di Caserta, il palazzo reale più grande al mondo, dal 1997 dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, caffè, ristoranti tipici e locali storici, dove si può scegliere tra un pranzo informale, una cena deliziosa o una notte emozionante.
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Milan Marriott Hotel Una location strategica, ideale per scoprire il fascino della capitale della moda, ma anche nuove soluzioni del brand per rendere ogni evento davvero tailor made
“Ci sono città di evidente bellezza, e altre segrete, che amano essere scoperte”. Scriveva Carlo Castellaneta, scrittore e giornalista milanese doc che, per il capoluogo lombardo, nutriva una vera devozione. Città dalle mille sfaccettature mai arroganti, Milano è una metropoli internazionale che va scoperta a piccoli passi. Ecco perché il Milan Marriott Hotel, situato nel cuore di Milano a poca distanza dal Milan International Congress Centre (MiCo), in un’elegante zona residenziale
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ben servita dai mezzi pubblici, può essere la soluzione ideale sia per eventi leisure che business.
Spazi multifunzionali e offerta culinaria al top Qui il comfort è di casa, specie nelle 313 camere e 8 suite, lussuosamente arredate e tutte dotate del letto Marriott Revive®Collection. Tutte le suite, inoltre, dispongono di vasca idromassaggio, doccia e terrazzo privato. Uno standard di
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qualità altissimo e fondamentale, specie per chi durante il giorno decide di visitare i luoghi di maggior fascino della città, dal Duomo alla Galleria Vittorio Emanuele II e alle strade della moda, dal Castello Sforzesco alle collezioni della Pinacoteca di Brera e della Pinacoteca Ambrosiana, fino al Museo della Scienza e della Tecnica e al Design District con la Fondazione Prada e i caratteristici Navigli. Ottima anche la capacità ricettiva per eventi Mice. Il Centro Congressi del Milan Marriott Hotel è uno dei più grandi ed eleganti di Milano, con oltre 2.300 mq di spazi multifunzionali per eventi e 21 sale meeting (dalla Washington, sala modulare, con soffitti alti 7,5 metri e una capienza massima di 1.200 persone, alla Le Baron, sala modulare, ideale per i servizi ristorativi ed espositivi). Fiore all’occhiello del Milan Marriott, è il Ristorante La Brasserie de Milan, con cucina a vista, per un’offerta culinaria ricca dei sapori dei prodotti nazionali e internazionali dove il menù stagionale à la carte esalta l’unicità della cucina mediterranea e regionale, valorizzando i prodotti del territorio ed esaltando gusti e sapori. La cucina a vista permette un contatto diretto con le creazioni degli chef in cucina, per un concetto moderno e dinamico di living che dona a tutta la struttura un piacevole senso di internazionalità. Ricca anche la carta dei vini, disponibili anche al bicchiere. Per un break veloce, ideale il
Nell’ottica di una continua innovazione della propria offerta, Marriott Hotel &Resort ha sviluppato un nuovo metodo di concepire, pianificare e organizzare gli eventi. «Il modo di lavorare sta cambiando», conferma la Direzione, «e la nostra catena sta trasformando l’esperienza dell’evento grazie a tecnologie innovative, spazi flessibili che ispirino collaborazione, e soluzioni ristorative personalizzate e creative per tutti i meeting planner». Dopo una lunga ricerca dell’Innovation Team di Marriott, ecco la nuova piattaforma online del brand, MeetingsImagined.com, che presenta – sotto la voce Meeting Purpose – 7 tipologie di evento: Celebrare, Decidere, Educare, Ideare, Networking, Produrre, Promuovere. Un’idea innovativa che va incontro alle nuove esigenze del turismo globale. Non è più il budget a dettare le regole della scelta della location, ma al contrario il concetto che si vuole perseguire. Tutte le variabili saranno poi ottimizzate per ottenere il risultato voluto. La scelta concettuale del viaggio o del soggiorno di affari viene come sempre seguita dallo staff Marriott nei minimi particolari. Sul sito è possibile trovare idee e ispirazioni per ogni aspetto dell’evento, dalle idee per l’integrazione con i social alle tipologie di drink più trendy, corredate da una gallery che permette di “vedere” l’idea proposta e di una pagina che riassume in breve le caratteristiche principali degli alberghi della catena. Basterà scegliere, aiutati dalla semplice navigazione del sito, il tipo di evento desiderato per trovare nell’immediato e con una comoda slide di filtri le soluzioni alle proprie necessità, che saranno poi integrate da alcuni suggerimenti sempre da concordare con il cliente. Una modalità smart per rendere ogni evento davvero tagliato su misura per ogni cliente, rendendolo unico ed estremante personalizzabile.
Bar 66 offre un’ampia selezione di cocktail e light menu in un ambiente accogliente. Per ritemprarsi e rilassarsi, l’Area Fitness è a disposizione della clientela 24 ore su 24, con attrezzature moderne e all’avanguardia. C.C.
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Westin Palace Milan Un’atmosfera di eccellenza, servizio e ospitalità, un punto di riferimento di lusso dell’hotellerie milanese e internazionale, ma anche un luogo ideale per organizzare eventi in grande stile
Costruito intorno al 1920, ristrutturato negli anni Cinquanta e oggi rinnovato da lavori di ampliamento e di restyling esterno e interno che ne hanno accresciuto lo splendore, The Westin Palace di piazza della Repubblica è un edificio imponente, complice una facciata in marmo rosso di Assuan, che gode di una vista mozzafiato della città grazie ad una splendida terrazza di ben 700 mq all’ultimo piano, ideale nella bella stagione per ospitare eventi privati da ricordare.
Food e giardini, esperienze di viaggio made in Westin In linea con le nuove proposte leisure del marchio, che inaugura un rinnovato per-
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corso di posizionamento nell’eccellenza e nel lusso, Westin propone degli opportunities tours da non perdere, delle esperienze di viaggio uniche ed emozionali, come ad esempio Secret Gardens e Personal Food Shopper. Il primo programma, attivo anche nei Westin di Venezia, Firenze e Roma, combina la passione per il viaggio e per la natura con la scoperta di percorsi cittadini nuovi e particolarmente suggestivi, fuori dalle rotte più conosciute, luoghi segreti e spesso non aperti al pubblico, sempre accompagnati da guide esperte che condurranno gli ospiti in diverse oasi di bellezza e tranquillità nel cuore di Milano. Nel secondo, personal shopper dedicati accompagneranno i clienti alla scoperta della migliore tradizione artigiana del made in Italy, tra mercati tipici e negozi storici, bistrot rinomati e grocery particolari di Milano. Rinomati foodie expert forniranno utili suggerimenti gastronomici, ricette sane e gustose, consigli sul valore nutrizionale degli alimenti e assistenza nell’acquisto e nel trasporto dei prodotti. Rientrati nell’atmosfera del Westin Palace, ricca di elementi decorativi neoclassici e rinascimentali combinati con uno stile moderno, in perfetta armonia con i viaggiatoripiù esigenti peri quali questo hotel è un punto di riferimento in città, si può godere di piacevoli pause di relax, tra cui spicca nella bella stagione la Roof Terrace dell’8 piano, con una zona solarium riservata ai clienti, ideale anche per un piacevole cocktail o per eventi privati esclusivi. A disposizione degli ospiti business, invece, la zona meeting del Westin Palace propone un ricco ventaglio di pro-
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poste, ben 14 sale modulari dalla capienza massima di 400 persone attrezzate con tecnologia di ultima generazione.
Camere e Suite come oasi private Sempre nella direzione di accrescere il massimo comfort, gli spazi delle camere sono stati ripensati e resi più ampi. Durante l’estate del 2014 l’hotel ha completato la ristrutturazione delle sue 227 camere e 20 suite, dotate dell’inconfondibile Heavenly Bed® e Heavenly Bath® per un riposo memorabile e un risveglio pieno di energia, tutte rinnovate prendendo ispirazione dal glamour degli anni Cinquanta quando il palazzo fu ricostruito. Tra queste, spicca la Suite Presidenziale, più di 200mq per una suite d’angolo su due livelli che si snoda dall’ottavo al nono piano, dotata di bagno turco e di una magnifica terrazza privata con una mini-piscina Seaside di Teuco, un’oasi multisensoriale di puro piacere da cui gli ospiti possono godere di una splendida vista di Milano e del Duomo. Diverse, inoltre, le camere e le suite comunicanti, una soluzione ideale per le famiglie che viaggiano con bambini e che vogliono condividere uno spazio comune nella massima libertà.
Il ristorante PanEVO Situato all’interno del Westin Palace, il ristorante PanEVO è aperto anche agli ospiti esterni che hanno imparato ad apprezzare questo ambiente giovane e dinamico, una "trattoria" di lusso famosa per la sua cucina essenzialmente mediterranea. Il menù propone piatti della cucina regionale italiana, con incursioni speciali sulla cucina lombarda. Gli ingredienti di base sono sempre la semplicità, leggerezza, freschezza e genuinità, magistralmente mescolati dal fantasioso chef Augusto Tombolato che crea ogni giorno ricette insolite. Anche qui gli ambienti sono stati ripensati per rafforzare le sensazioni legate al concetto di cibo e incoraggiare l’interazione e l’empatia con gli ospiti, sia negli arredi che nella scelta dell’illuminazione del locale. Durante la primavera e l’estate, il ristorante apre la sua incantevole terrazza privata, una vera e propria oasi verde all’ottavo piano dell’hotel immersa in una cascata di gelsomino in fiore, che si affaccia sul lato opposto di Piazza della Repubblica, una posizione unica nel cuore della città ma piacevolmente lontana dal suo battito frenetico. C.C.
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LE LOCATION DEL MESE
Kolbe Hotel Rome Punto di riferimento di una clientela elegante e raffinata, il Kolbe Hotel raccoglie un gradimento sempre crescente nei viaggiatori business e leisure che visitano la Capitale
Grande successo per l’albergo romano, a due passi dai Fori Imperiali. Non solo il prestigioso premio Best World Luxury Hotel&Conference Centre 2015 lo scorso anno, ma di nuovo una importante nomination ai prossimi World Luxury Hotel Awards 2016. Il Kolbe Hotel Rome è situato in una posizione unica e centralissima, proprio sotto il Palatino, ideale per visitare la città a piedi immergendosi un luogo magico dove godersi il lusso in uno scenario antico. La cornice che accoglie l’ospite infatti, discreta e luminosa, ha il sapore e il fascino della storia, soprattutto grazie alle sapienti scelte di design della ristrutturazione che hanno mantenuto a vista alcuni elementi architettonici originari del Collegio Serafico di San Francesco, una scelta che regala all’ospite un piacevole contrasto arricchito da un servizio e uno stile tipico delle strutture più moderne e prestigiose.
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Numerosi i servizi offerti dal Kolbe Hotel Rome, tra cui le camere, particolarissime, di cui alcune con vista mozzafiato sui Fori, dall’atmosfera davvero unica: una spaziosa sala colazione, un lounge bar dove è possibile rilassarsi gustando cibi e cocktail e l’ampio ed elegante Garden Restaurant “Al Palatino”, che fonde i sapori della tradizione
romana con le nuove tendenze culinarie. Gli ospiti, durante la bella stagione, possono anche fruire di una suggestiva oasi di verde, il chiostro del convento, un incantevole giardino interno con ulivi secolari e alberi di agrumi, perfetta cornice per pasti all’aperto, romantici matrimoni e per eventi indimenticabili. C.C.
Location unica per eventi Mice da ricordare
Attrezzato con le più moderne tecnologie, il Centro Congressi Kolbe Hotel Rome è in grado di ospitare eventi personalizzati, dalla riunione privata al classico meeting, dal corso di aggiornamento alla grande convention. Le 19 sale riunioni sono infatti in grado di adattarsi perfettamente alle esigenze del cliente per ospitare un numero variabile di persone, da un minimo di 8 fino ad arrivare a 150. Al Kolbe Hotel Rome la parola chiave è “modularità”. In base al numero di partecipanti e alle necessità specifiche dell’incontro è possibile stabilire il layout migliore della sala: a ferro di cavallo, platea, classe, board, cabaret o banchetto.Fiore all’occhiello la Biblioteca Kolbe, situata al secondo piano dell’edificio storico, un antico convento francescano. Unica nel suo genere, l’antica biblioteca è oggi una sala plenaria di 136mq con soffitto alto circa 7m impreziosito da volte a crociera, che può ospitare fino a 150 persone a platea, una sala perfetta per convention, riunioni istituzionali o conferenze stampa di alto rango. L’incantevole giardino interno dell’hotel può essere invece un ambiente romantico ed emozionante per una cerimonia nuziale in una location esclusiva, una proposta wedding unica nel suo genere complice la Sala Colosseo, che affaccia sul chiostro, dai preziosi soffitti a mattoni originari del Seicento. L’hotel dispone poi di ulteriori 7 sale, di dimensioni variabili, adatte per piccoli incontri o riunioni del top management. Infine le 8 sale Garden View, di dimensione variabile dai 18 ai 24mq possono ospitare 25 persone a platea in ambienti raccolti ed estremamente funzionali. All’ampio ventaglio di spazi estremamente personalizzabili si aggiunge l’eccellente proposta gastronomica degli chef del Kolbe HotelRome, fatta di delizie culinarie che attingono alla tradizione, ma anche di piatti internazionali preparati con attenzione e sapienza, per un banqueting sempre di grande prestigio.
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LE LOCATION DEL MESE
Hotel Firenze
A Ospedaletti, sulla costa ligure di Ponente: offre tutto l’anno una raffinata accoglienza, in una struttura dove vista mozzafiato, buon gusto, cucina inarrivabile, tradizione e rarità botaniche si mescolano dal 1957
Grazia Grazzini raffinata proprietaria dell’Hotel Firenze
Ospedaletti è una piccola località in provincia di Imperia, sulla Riviera dei Fiori, ma il suo nome ha respiro internazionale sin dalla fine dell’Ottocento, quando vennero scoperti i suoi tesori: la baia a semicerchio circondata da dolci colline perfette per intrappolare il sole e riparare dai freddi venti del nord, l’aria mite anche d’inverno impreziosita dal profumo dei fiori, i parchi per passeggiare e ammirare tra le pieghe della vegetazione lussureggiante l’orizzonte sconfinato sul mare sino alla costa francese. In tanti sono stati sedotti dalla sua bellezza e si sono fermati per sempre in questo “incantevole piccolo paese”, come amava definirlo la scrittrice di origine neozelandese Katherine Mansfield, che vi ha felicemente soggiornato nell’inverno del 1919. Tra questi, la famiglia Grazzini che dalla Toscana, passando per Milano, è approdata ad Ospedaletti negli anni Cinquanta e qui ha messo radici.
Dalle origini Il nome Hotel Firenze non è casuale. I Grazzini sono noti ristoratori toscani, attirati in quest’angolo di Liguria dalla gradevolezza del clima e dalla salubrità dell’aria. «Papà soffriva di enfisema polmonare», racconta Grazia Grazzini, charmant padrona di casa «e i medici gli suggerirono un soggiorno a Ospedaletti per il salutare
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microclima, da sempre prodigioso per bambini ed anziani. Il beneficio fu immediato e si decise per un trasferimento permanente». Terminato il “rodaggio” con la gestione dell’Albergo Italia, nel 1957 la famiglia Grazzini acquisisce un terreno in prossimità della scuola materna Principe Lubomirsky e affida ad un architetto milanese il progetto per una nuova struttura, sulla passeggiata Regina Margherita con vista a 360° sulla baia. Il nuovo albergo si contraddistingue da subito per la sua funzionalità: le camere ai piani superiori sono sorprendentemente spaziose e quelle rivolte a sud godono di una vista mozzafiato, mentre i tre piani sottostanti sono composti da camere multiple o comunicanti per le famiglie, che possono accedere anche ad una confortevole sala giochi; la sala da pranzo riserva una vista imperdibile, così come la terrazza-solarium, arricchita da lettini e da una piccola palestra circondata da fiori e piante profumate.
Ad oggi Della struttura originaria e dei suoi punti di forza, nulla si è perso. Fiore all’occhiello dell’albergo, da sem-
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LE LOCATION DEL MESE L’Hotel Mas de Vence, l’approdo provenzale
pre, la cucina che porta avanti un felice connubio tra la tradizione gastronomica toscana e quella ligure, rendendo omaggio alla Signora Luisa, madre di Grazia, che all’Hotel Firenze ha trasferito intatta la propria conoscenza della ristorazione milanese di alto livello. Il personale è attento e premuroso, con una gentilezza d’altri tempi verso gli ospiti. Alcuni dipendenti, come la signora Eugenia, hanno compiuto tutto il proprio percorso lavorativo all’interno dell’hotel. Il ricevimento aperto 24 ore su 24, caratteristica introvabile anche in strutture di categoria superiore, dona una sensazione di benessere e tranquillità. A disposizione degli ospiti wi-fi e Internet Point. Appassionata di arte, Grazia, ha disseminato l’albergo di oggetti d’arte e design: «La passione per l’arte», racconta, «è nata spontaneamente con la frequentazione di alcuni amici galleristi e pittori. La vicinanza con la costa francese e con la sue suggestioni artistiche ha fatto il resto». Anche l’altra passione della Signora Grazia, la botanica, ha dato una forte impronta all’hotel che sembra un giardino tropicale preannunciato, all’ingresso, da fioriere con salvia di ogni varietà e camomilla: «la vegetazione è talmente rigogliosa ad Ospedaletti che è impossibile non esserne contagiati: dietro l’apparente semplicità delle mie scelte c’è uno studio attento e l’impagabile consulenza di Libereso Guglielmi, giardiniere di Mario Calvino, insigne scienziato e padre dello scrittore Italo. Libereso è un gradito amico del nostro albergo e l’ha scelto anche come location per alcune conferenze».
Si può godere della speciale accoglienza dell’Hotel Firenze anche oltre frontiera, a Vence, che dista circa un’ora di auto da Ospedaletti, presso l’Hotel Mas de Vence, gestito dalla famiglia Grazzini con la stessa cura e professionalità. Si tratta di una tipica confortevole casa di campagna, immersa in un parco di ulivi arricchito da una piscina, da cui si può raggiungere comodamente a piedi lo splendido borgo provenzale. Spiega non senza una punta di orgoglio la Signora Grazia: «l’Hotel Mas de Vence rappresenta un sicuro approdo Oltralpe e un comodo punto di riferimento per organizzare una visita della Provenza: gli ospiti dell’Hotel Firenze possono recarsi nella nostra struttura francese e soggiornavi per qualche giorno, naturalmente a condizione di reciprocità».
Le manifestazioni Rai (una su tutte, il Festival di Sanremo), hanno portato – e ancora portano – all’Hotel Firenze tecnici e artisti. Ogni mese di luglio, passano musicisti e musicofili per la rassegna internazionale di musica jazz che si tiene nell’anfiteatro all’aperto cittadino. Ad anni alternati, nel mese di settembre, si radunano gli appassionati di motociclismo per la rievocazione del Trofeo Internazionale Motociclistico Sanremo del circuito di Ospedaletti: Giacomo Agostini non manca mai. Il libro degli ospiti è zeppo di ricordi, di parole e di disegni, tutti legati da un filo rosso: la volontà di non lasciare l’albergo o di tornarci molto presto. Roberta Borghini Vinelli
Giacomo Agostini (a destra) all’Hotel Firenze negli anni ’70 e, qualche anno dopo, sempre al Firenze con Marco Lucchinelli
Il libro degli ospiti La nuova pista ciclabile, che si allunga per più di venti chilometri sino a San Lorenzo al Mare, si innesta nella tradizione della Milano-Sanremo e favorisce la presenza di motivati sportivi, in prevalenza stranieri e provenienti dal nord Europa. Si aggiungono ad una variegata clientela di ogni età che frequenta l’albergo in tutti i periodi dell’anno e contribuisce alla creazione di un nutrito libro degli ospiti. 3 2016
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TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ
Hotel Volver L’azienda leader nella fornitura di servizi di alta qualità rivolti al settore alberghiero, annuncia nuove collaborazioni, nuovi progetti e una strategia ancora più mirata per i mercati italiano e spagnolo
«Per un’azienda come la nostra», dice Vincent Spaccapeli, direttore marketing del Gruppo Hotel Volver, «è sempre più importante fornire un servizio integrato, arricchire costantemente l’offerta in termini non solo di qualità e competitività ma anche di contenuti e valori». Per questo l’azienda, oggi leader sul mercato, approccia da sempre l’hotel in tutte le sue sfaccettature, mettendosi al suo fianco e fornendogli un servizio tailor made, customizzato in base alle diverse esigenze. «Lavoriamo con il management dell’hotel non solo nell’immediato ma anche su obiettivi a medio e lungo termine», precisa Spaccapeli, «non possiamo limitarci ad essere partner, dobbiamo aiutare i nostri clienti a interpretare i trend del mercato ed anticiparne i bisogni. Il concept dei nostri workshop è proprio questo: condividere contenuti di qualità sull’outsorucing e sui servizi integrati, stimolando il confronto con i general manager e i nostri relatori». Fedele a questa mission, il Brand sta stringendo partnership con leader del comparto, come Teamwork, ed è sempre più presente agli eventi che coinvolgono il mondo dell’ospitalità come il premio
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Excellent, «dove», continua il direttore marketing del Gruppo, «abbiamo potuto incontrare un parterre di personalità del settore di grande prestigio».
I nuovi progetti Molti i nuovi progetti che vedranno coinvolta l’azienda nel 2016. «A breve», fa sapere Alessandra Ravasi, Marketing Manager del gruppo, «partirà il tour “Hotel Dream Room” che punta lo sguardo sul restoring della camera, visto come strumento per incrementare le vendite e non come semplice servizio fine a se stesso. L’occupazione è importante per gli hotel; per questo stiamo realizzando progetti in partnership anche a supporto delle strategie di vendita dei nostri clienti albergatori. Per esempio, siamo stati partner di Teamwork nel grande evento del 1 Aprile, “Matching China”, per aiutare i nostri clienti a conoscere ed aprirsi a nuovi mercati. Altro evento, momento di aggregazione più ludico, che ci vede protagonisti nella bella stagione è il nostro “Golf Challenge”, un tour in diverse tappe
dove i nostri direttori si sfidano sino all’ultima buca». Quest’anno, tra le novità del Gruppo, c’è inoltre l’house organ Volver Paper, un magazine che interpreta perfettamente lo stile Hotel Volver non limitandosi a riportare le novità del brand ma arricchendosi anche di rubriche e collaborazioni, «nell’ultimo numero», spiega Vincent Spaccapeli, «possiamo vantare una partecipazione di alto profilo, questo ci fa piacere e premia il nostro impegno». Anche sul web, l’attività di Hotel Volver sarà sempre più intensa: «oltre a un refresh che renderà il sito maggiormente user friendly e responsive, quindi fruibile anche da smartphone e device mobile, incrementeremo ulteriormente l’attività sui social e sul nostro canale youtube, che, tra l’altro, sta registrando ottimi consensi». Con un fatturato in continua crescita, Hotel Volver punta, dunque, al futuro con fiducia e ottimismo, anticipando novità senza precedenti per il 2017. P.T.
4 STELLE AD IMPERIA Piazza Rossini, 14 18100 Imperia Tel. +39 0183 74000 www.hotel-rossini.it
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TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ
Gruppo Leardini Eventi a 360 Gradi. Il Gruppo offre in Emilia Romagna una struttura di hotel, ristoranti e aziende di catering per eventi e vacanze a 360 gradi
Il Gruppo Leardini è in grado di soddisfare a 360 gradi le esigenze di chi cerca una vacanza leisure sulla Riviera Adriatica, così come di chi pianifica un viaggio business o un meeting. Eventi aziendali o privati, ricevimenti di nozze, gran galà, sfilate o presentazioni possono essere declinate attraverso una serie di proposte altamente diversificate ed esclusive. Il Gruppo, infatti, dispone di hotel 4 stelle e di una serie di ristoranti e società di catering in grado di rispondere a qualsiasi richiesta.
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Proprio nel cuore di Riccione, sorge l’Hotel Lungomare, un elegante quattro stelle affacciato sul mare e dotato di una spiaggia privata condue piscine riscaldate, circondato da un’atmosfera accogliente e riservata al tempo stesso. Più appartato, ma sempre centralissimo, è invece l’Hotel Suite Maestrale, 4 stelle, elegante e accogliente con le sue 26 camere, di cui 10 suite dotate di ogni comfort. Sempre a Riccione, si trovano gli appartamenti dei Residence Lungomare, arredati con gusto, perfetti per chi vuole essere libero da orari e vincoli. Sono complessivamente nove strutture, con diverse tipologie dal Prestige (70-80 metri quadrati di superficie) fino al Confort (40-50 metri quadrati), passando per le categorie Executive e Superior. Tutti sono dotati di cucina attrezzata, climatizzatore, lenzuola ed asciugamani, Tv satellitare, posto auto, cassaforte e lavatrice. Se invece si preferisce la tranquillità delle prime colline di Riccione, Leardini propone un’oasi di pace ed eleganza, la Locanda I Girasoli. Si tratta di un vecchio casolare, di fine Ottocento, completamente ristrutturato, immerso nel verde degli ulivi
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TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ Catering I Girasoli
Il fiore all’occhiello del Gruppo è sicuramente la società di catering I Girasoli. Lo staff si occupa non solo di fornire menù accuratissimi, ma anche di progettare allestimenti in grado di donare a ogni evento l’unicità che merita. Le prestigiose locations del gruppo Leardini, poi, offrono soluzioni ogni volta originali: dal parco secolare, all’eleganza di saloni affrescati, dallo charme di una dimora antica al glamour di un allestimento in riva al mare. La proposta gastronomica veste di innovazione ed estro la rinomata tradizione romagnola. Dalle formule slim per il giorno, adatte ai tempi di un pranzo di lavoro o di un meeting, agli aperitivi e alle cene di gala per le serate, ogni proposta sarà realizzata con stile esclusivo in base alle necessità del cliente.
e nella tranquillità della prima campagna. Con le sue sei camere da letto e la suite, la Locanda accoglie gli ospiti in un’atmosfera quieta e riservata, dove il fascino antico e rurale è sapientemente mescolato ai servizi più moderni. Grandi sale, ristrutturate con garbo, con travi a vista, romantiche cene a lume di candela, rilassanti colazioni a bordo piscina sono solo alcuni dei dettagli che rendono piacevoli e indimenticabili le ore trascorse nella Locanda.
Spazi su misura L’Hotel Lungomare mette a disposizione ampi spazi a geometria variabile per ogni esigenza di incontro aziendale: meeting, convention, presentazioni o piccole riunioni. È possibile scegliere la soluzione migliore in base alle specifiche necessità tra le differenti disposizioni logistiche delle sale congressi: grandi, piccole, modulabili, ma soprattutto ambienti accoglienti a cui è stata riservata la cura di
ogni dettaglio. Uno staff professionale offrirà una sola regia in grado di fondere sinergicamente tutti gli aspetti dell’evento proponendo anche un ricco programma di attività post congress, in collaborazione con importanti realtà del territorio.
Location inedite Chi sceglie Leardini potrà utilizzare per propri momenti business inedite location distribuite tra riviera e collina. Nella bella stagione, ad esempio, l’area espositiva potrà essere organizzata nell’esclusivo spazio della spiaggia Le Palme, di fronte all’hotel Lungomare: una suggestiva cornice dove ambientare momenti speciali, brunch, aperitivi, cene di gala e grigliate sotto le stelle. Per eventi di grande portata, Leardini si avvale di due importanti realtà del territorio: il nuovo e modernissimo Palacongressidi Riccione, che può ospitare fino a 1800 partecipanti, e il Parco Oltremare, con la sua sala IMAX, disposta ad anfiteatro e con uno schermo di oltre 600 mq e sistema sonoro in surround digitale composto da 44 altoparlanti (la sala ospita fino a 500 persone). M.L.
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TREND
Il futuro dell’ospitalità oltre la condivisione Siti come Airbnb (per affitto breve di case tra privati via web), oggi sembrano imbattibili: il futuro invece, dicono gli esperti, sorride all’hotellerie. Vediamo perché...
✒Dario Ducasse
Secondo gli esperti la concorrenza dell'ospitalità in "sharing" farà bene all'hotellerie che sarà costretta sempre più a migliorare ad esempio il rapporto tra qualità e prezzo dell'offerta
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L’internet delle cose e il web 2.0; la dittatura dei social e la “sharing economy” via internet. Oggi tutti si riempiono la bocca, con rispetto parlando, dei temi del futuro, ma pochi sanno concretamente che cosa sta succedendo e, soprattutto, che cosa succederà davvero al mondo dell’ospitalità italiana. In particolare, pensando al macro trend della “condivisione”, ovvero a quello che davvero sta già andando a impattare con forza sull’economia dell’hotellerie, poche cose si sanno e spesso molto confuse. Se, come è ovvio, non c’è alcun dubbio che proprio internet abbia contribuito a trasformare radicalmente negli ultimi anni l’industria dell’ospitalità alberghiera, ad esempio offrendo agli hotel nuovi strumenti e opportunità per su-
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perare i propri competitor e fidelizzare gli ospiti, è anche vero che alcuni di questi nuovi servizi nati sul web hanno permesso ai viaggiatori business di pianificare in maniera più oculata e mirata i propri viaggi, scegliendo le destinazioni e le location più vantaggiose. Risultato? Non solo calo dei ricavi per gli albergatori a causa di una concorrenza più serrata sui prezzi, ma anche riduzione in termini di ampiezza della fetta del mercato disponibile. Una recentissima release di Isnart – Unioncamere, stima infatti che oggi il volume d’affari delle iniziative basate sulla “sharing economy” sia arrivato nei Paesi occidentali già al 2, 3% del Pil. Certo, ancora una quota modesta del business totale, ma con una progressione impressio-
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TREND Tabella 1. Come valuta la competizione tra la tradizionale offerta alberghiera e quella generata dalla sharing economy? (una sola risposta)
nante, considerato che i primi casi concreti sono apparsi sul mercato 4 o 5 anni fa. E il turismo è proprio uno dei settori dove i nuovi modelli di offerta basati sulla logica della “condivisione” hanno avuto una diffusione più ampia ed economicamente rilevante: il successo mondiale di Airbnb è il caso emblematico in tal senso.
Positiva, come in altri settori, anche nel turismo, la sharing economy aumenta il benessere del consumatore e costringe le imprese a ridurre i prezzi e migliorare la qualità
22,2
Né positiva, né negativa; la sharing economy è un fenomeno della nostra epoca che genera alcuni vantaggi e alcuni problemi; comunque non si può fermare 55,8 Negativa; le offerte legate alla sharing economy distorcono la competizione e mettono in crisi anche strutture ricettive tradizionali che danno il meglio al giusto prezzo
20,5
Come sta cambiando l’offerta turistica?
Non so
1,5
Totale
100,0
Se allora questo successo di un sito di condivisione di ospitalità come Airbnb può essere considerato l’esempio forte legato al mondo dell’accoglienza (tanto che il sito in pochissimi anni, è diventato forse il più serio concorrente delle tradizionali strutture ricettive, rappresentando un’alternativa generalmente meno costosa, almeno sulla carta) vale la pena innanzitutto indagare quale sia la percezione che il mondo del turismo ha di questo fenomeno e del suo possibile impatto sulle dinamiche competitive e di mercato. Se infatti il successo dei siti “alla Airbnb” risiede in primis nella possibilità di essere ospite, anche se pagante e non poco, nella casa di un “residente”, si tratta di un successo che riguarda soprattutto le fasce di domanda di ospitalità più sensibili ai costi ma meno esigenti in termini di servizi e di sicurezza. Quindi non parlia-
Casi
1.207
Fonte: Isnart
mo di business traveller. Ma resta il fatto che quello della sharing economy è un fenomeno con il quale l’hotellerie dovrà sempre più fare i conti nei prossimi anni. Secondo una recente indagine Isnart, su un panel di oltre 1.200 esperti ed addetti ai lavori, il 55,8% degli intervistati ritiene infatti che si tratti di un fenomeno ineluttabile della nostra epoca.
Crescono le opportunità di business L’altra faccia della medaglia? La esprime correttamente la parte rimanente del panel, che si divide in maniera quasi equivalente tra coloro (poco più del 22%) che ritengono la “sharing economy” un fenomeno positivo, perché aumenta le opportuni-
I business travellers continuano a preferire l’hotel ad altre sistemazioni per l’attenzione personalizzata e puntuale che ricevono
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TREND Tabella 2. Di fronte al crescente fenomeno della sharing economy nel turismo, cosa pensa che il legislatore nazionale dovrebbe fare? (Una sola risposta) Approntare sistemi di controllo che riducano al minimo il rischio di truffe
28,4
Proteggere il sistema ricettivo “tradizionale”, creando vincoli e limiti ai nuovi sistemi di offerta
24,8
Prevedere anche per i nuovi sistemi di offerta adempimenti e costi fiscali analoghi a quelli richiesti per il sistema ricettivo tradizionale
39,2
Nulla
5,6
Non so
2,0
Totale
100,0
Casi
1.207
Fonte: Isnart
La ricetta giusta per battere i siti “alla Airbnb”? Continuare a puntare sulla qualità elevata dell'offerta e sui servizi unici
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tà per il turista e costringe le imprese tradizionali a migliorare il rapporto tra prezzo e qualità della loro offerta, e coloro (poco più del 20%) che ne danno, invece, una valutazione negativa, ritenendo che l’offerta basata sullo scambio tra ”peers” di fatto distorca la competizione, e determini la crisi delle aziende che invece mettono il massimo impegno nella soddisfazione del cliente. Interessante osservare che la percentuale degli intervistati che si esprime in questo senso, sale (ovviamente) nel caso dei soli operatori turistici, ma in maniera molto limitata; arriva infatti a poco meno del 25%. Il comparto turisticoricettivo si mostra insomma molto più
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aperto di altri settori alla concorrenza, essendo ben conscio di vizi e virtù propri e altrui. Apertura e concretezza anche per quanto riguarda le aspettative di intervento legislativo: solo il 25% del campione, infatti, auspica interventi a protezione del sistema ricettivo tradizionale, volti a limitare lo sviluppo dei nuovi modelli di offerta (vedi tabella 2). Più diffusa (oltre il 28%) è, invece, la giusta attesa che si approntino sistemi di controllo efficaci per ridurre il rischio di truffe al turista. E ancor più ampia (39%) è comunque la convinzione che il legislatore debba garantire equilibrio di trattamento, in particolare sul piano degli adempimenti burocratici e del peso fiscale. Su questo punto, recentemente, alcune tra le principali piattaforme di “condivisione online” hanno preso l’impegno per fare in modo che anche i loro clienti paghino la tassa di soggiorno.
Lavorare per potenziare il valore della specificità dell’offerta alberghiera Arriviamo allora al nocciolo del problema per quanto attiene l’interesse degli imprenditori dell’ospitalità italiani: che co-
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TREND Tabella 3. Di fronte al crescente fenomeno della sharing economy nel turismo, cosa pensa che le tradizionali strutture ricettive dovrebbero fare? (Una sola risposta) Migliorare ulteriormente il rapporto “prezzo/qualità” della loro offerta
24,8
Aumentare la pressione sul legislatore per beneficiare di misure protettive
18,7
Modificare il proprio modello di business per “avvicinarsi” ai sistemi offerta basati sulla share economy
11,7
Rafforzare (in chiave positiva) la diversitè della loro offerta rispetto a quella basata sulla sharing economy
41,8
Non so
3,0
Totale
100,0
Casi
1.207
Fonte: Isnart
Investire in comunicazione e tecnologia
sa, secondo gli esperti, dovrebbero fare concretamente le strutture ricettive tradizionali per combattere con successo il modello “sharing”? Molto chiara, secondo gli esperti Isnart, la risposta che il sistema ricettivo tradizionale dovrebbe dare alla competizione rappresentata dalle nuove tipologie di offerta ricettiva. Ben il 42% degli intervistati infatti ritiene che si debba spingere sul tasto della differenziazione, rafforzando la comunicazione degli aspetti positivi che sono propri dell’offerta alberghiera e che quindi non sono disponibili in quelle sistemazioni alternative alle quali si accede attraverso le piattaforme “social”. In questa stessa direzione va tutto sommato anche quel 25% che suggerisce la strategia del miglioramento del rapporto tra qualità e prezzo dell’offerta alberghiera. Dunque, la strada maestra sembra essere quella di lavorare per potenziare il valore insito nelle specificità della tipica offerta alberghiera. E infatti, solo l’11,7% del campione ritiene che si dovrebbe modificare il business model alberghiero per renderlo più compatibile con le logiche della “sharing economy” (vedi tab. 3). Perciò pare evidente che anche in questo ambito gran parte del mondo del turismo si dimostri aperto alle sfide del cambiamento, dato che solo il 18,7% pensa che la cosa migliore per il settore alberghiero sia rafforzare la lobby per beneficiare di misure protettive.
Che futuro ci aspetta? In parte hanno già risposto gli esperti di Isnart: la vera risposta del mondo dell’hotellerie deve essere una competizione forte, basata sulla differenziazione e sulla ricchezza della propria offerta rispetto a quella “sharing”. Ma bisogna anche investire di più nella comunicazione utilizzando tutti i media (riviste e siti di settore) e facendo risaltare il più possibile i propri punti di forza, come ad esempio la breve distanza della struttura da un’attrazione turistica o da un locale frequentato. Ricordandosi sempre che l’hotel non è un semplice prodotto da vendere a un prezzo migliore. ■
Per vincere il modello sharing, gli imprenditori dell’ospitalità italiani dovrebbero spingere sul tasto della differenziazione, rafforzando la comunicazione degli aspetti positivi che sono propri dell’offerta alberghiera, come un'accoglienza diretta e personalizzata (vedi foto a sinistra) Per potenziare il valore della propria offerta è bene puntare sulle specificità della tipica ospitalità alberghiera, anche di lusso, come fa il Parco dei Principi di Roma
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TREND
Il profumo dell’accoglienza
Il senso più trascurato di tutti si sta trasformando in un efficace strumento di marketing. Loghi olfattivi, brand scent e fragranze esclusive contribuiscono a rendere indimenticabile l’esperienza di soggiorno
✒Barbara Ainis Entrando in un albergo, l’ospite è avvolto, forse più che in ogni altra occasione, da molti e diversi stimoli. I suoi sensi si attivano e viene catturato da quel che vede, dalla musica e dai rumori di sottofondo che giungono al suo udito, dalla piacevolezza dei materiali con cui viene a contatto quando si siede o si distende. Spesso, però, si tende a dimenticare che un altro senso è immediatamente coinvolto fin dal primo momento dell’esperienza di soggiorno, il senso più antico e immediato, quello che più degli altri agisce a livello
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emozionale e si fissa, indelebile, nella memoria, ossia l’olfatto. Odori e profumi, se utilizzati in modo attento, possono diventare così la base di una vera e propria strategia di marketing e fidelizzazione, adottata oggi da un numero sempre più rilevante di catene alberghiere e hotel. Ecco che una fragranza esclusiva si trasforma in una firma olfattiva, unica e riconoscibile, efficace alla stregua di un buon logo o di un’attraente insegna. E forse di più, stando a recenti ricerche scientifiche.
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TREND
intermediari che trasportano il messaggio sensoriale, e in particolare è collegato al sistema limbico emozionale. In altre parole, gli odori si riconoscono non in base al pensiero razionale, ma per associazione e confronto con esperienze emozionali già percepite in precedenza. Così i profumi ci attraggono o ci respingono, in un sistema binario molto vicino ai Like del nostro vivere Social di oggi, in relazione a un vasto database emozionale e olfattivo che il nostro cervello è in grado di immagazzinare.
Perché gli odori funzionano? Molti sottovalutano il potenziale dell’olfatto. Si è portati a considerarlo un senso di serie B, una percezione fuggevole, evanescente, del tutto passiva e involontaria. Di fatto queste connotazioni sono reali, ma non costituiscono i limiti dell’olfatto, bensì i suoi punti di forza. Gli odori, infatti, agiscono su un canale sensoriale che si definisce “non ancora saturo”, vale a dire, in un mondo dove una sovrabbondanza di messaggi colpisce la vista e l’udito, all’olfatto si dedica un’attenzione ancora scarsa e questo rende il campo d’azione libero e disponibile. L’olfatto, e in questo avevano ragione i filosofi suoi detrattori (da Aristotele a Hegel e Kant), non ha molto a che fare con l’aspetto cognitivo, con la razionalità. Questo perché è l’unico senso collegato direttamente al cervello, senza
Sempre di più catene e hotel di lusso utilizzano fragranze esclusive per attivare emozioni e ricordi positivi, il St. Regis, per esempio ha realizzato un profumo per l’ambiente ispirato allo stile ottocentesco e ai bouquet floreali tanto amati dalla fondatrice Caroline Astor
I risultati proposti da studi scientifici sono davvero sorprendenti: il senso dell’olfatto può riconoscere fino a 10mila diversi aromi, mentre la vista distingue unicamente 200 diversi colori e il gusto è composto di quattro sapori; a distanza di un anno il nostro cervello dimentica solo il 20% dei ricordi olfattivi, contro il 50% dei ricordi visivi perso nel giro di tre mesi; sul lungo periodo, poi, possiamo ricordare il 35% di ciò che abbiamo annusato, mentre solo il 5% di ciò che abbiamo visto, il 2% di ciò che abbiamo udito e l’1% di ciò che abbiamo toccato (secondo il Rockfeller University Smell Study). A riprova del fatto che gli odori possono condizionare le nostre emozioni è intervenuta una recente ricerca condotta dal professor Charles Claudianos, genetista e ricercatore presso la Monash University di Melbourne, in Australia, e pubblicata su Nature Communication. Il professore australiano ha studiato su centinaia di api da miele l’effetto degli odori, evidenziando come, ad esempio, il profumo di lavanda inducesse in loro una maggiore calma, mentre altri odori floreali attivassero la memoria dei piccoli animali inducendo comportamenti specifici: il ricer3 2016
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TREND
catore è riuscito a far reagire le api a un odore, precedentemente associato per vicinanza temporale a uno sciroppo dolce, addirittura facendo tirare fuori loro la lingua in attesa del desiderato nettare. In altre parole, la ricerca ha dato credibilità scientifica all’aromaterapia, che, lungi dall’essere solo una moda passeggera da appassionati del benessere naturale, rappresenta uno strumento importante al servizio della salute psicofisica e della comunicazione.
Marketing olfattivo Le potenzialità dell’olfatto come mezzo di comunicazione non sono passate sotto il naso, è proprio il caso di dirlo, agli esperti di marketing sensoriale, che ne hanno fatto la base di una vera e propria branca di studio e applicazione. Il Marketing Olfattivo ha l’obiettivo di stimolare determinate emozioni nelle persone (clienti, ospiti e utenti), utilizzando come strumento particolari fragranze studiate ad hoc per agire positivamente sull’umore e sulle risposte emotive. Attraverso le strategie di Marketing Olfattivo aziende di diversi settori già oggi influenzano il comportamento d’acquisto dei clienti, li inducono a permanere per un tempo maggiore e con maggiore piacere in un determinato luogo, producono in loro esperienze gradevoli da associare al brand in questione
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per generare fidelizzazione. Queste strategie trovano applicazione in molti settori, ma sicuramente sono particolarmente efficaci in ambito turistico. L’accoglienza è il punto focale su cui si gioca il successo di una struttura ricettiva e anche la sua reputazione. Chiunque lavori nel settore sa bene che, al di là del fascino dell’hotel o della bellezza dei luo-
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TREND Gli errori da evitare
Il gusto di ognuno può influire nell’apprezzare o meno il profumo di un ambiente. Ma certamente a nessuno piace trovarsi aggredito da una fragranza troppo intensa o diffusa in maniera invadente. In questo modo anche la più gradevole delle profumazioni diventa fonte di fastidio. A volte, invece, a creare un effetto spiacevole può contribuire il non aver tenuto nella giusta considerazione il target di riferimento dell’hotel nella formulazione del logo olfattivo: un profumo che sollecita emozioni positive negli Stati Uniti, può non essere gradito in Giappone o in Italia. Infine, anche il profumo, come ogni altro aspetto rilevante dell’identità di un hotel, deve avere la giusta coerenza con il suo intorno, con la decorazione e con lo stile dell’albergo: una fragranza dolce e fresca può risultare contrastante e quindi sgradevole in un ambiente dal design sofisticato.
ghi, ciò che induce l’ospite a valutare positivamente l’esperienza di viaggio, a ricordarsela positivamente e a desiderare di ritornare sono proprio le emozioni che ha provato durante la sua permanenza. Gli odori e la loro capacità di associarsi e suscitare emozioni diventano allora uno strumento prezioso in mano ai professionisti dell’accoglienza. Molte catene alberghiere e hotel di lusso hanno raccolto la sfida del profumo e l’hanno declinata in molti modi differenti, tutti orientati ad attivare emozioni e ricordi positivi: ogni hotel Four Seasons ha scelto un proprio profumo esclusivo per le amenities, abbinate a contenitori ispirati all’artigianato locale; gli hotel St. Regis hanno appena realizzato una fragranza per l’ambiente ispirata allo stile ottocentesco e ai bouquet floreali che decoravano i party organizzati dalla madre del fondatore della catena, Caroline Astor; la catena Ritz-Carlton ha realizzato profumi diversi per le diverse aree geografiche e nell’hotel di Berlino ha perfino realizzato il primo bar multisensoriale al mondo, nel quale i cocktail sono combinati con profumi e fragranze di brand prestigiosi; gli Starwood Hotels propongono il W sensory Meetings, durante i quali i partecipanti alle riunioni sono stimolati positivamente da musica, odori e sapori, per incrementare la concentrazione e la produttività. Ma la
ricerca del Marketing olfattivo va oltre e giunge anche a sperimentare soluzioni più originali e ardite per attrarre e soddisfare i clienti.
L’odore di casa in hotel In Francia, una catena alberghiera sta sviluppando un progetto pilota che prevede la possibilità di proporre in hotel l’odore di casa: fragranza di pane caldo, caffè e marmellata, all’ora della sveglia; negli Stati Uniti si cerca di ricreare il benessere dell’infanzia riproducendo in determinati ambienti l’odore confortante della plastilina, delle matite colorate o dei giocattoli di plastica; in Spagna, una regione a vocazione turistica ha incentrato la sua campagna pubblicitaria sugli odori che caratterizzano il territorio, applicando alle affissioni nella metropolitana della capitale dei dispenser di fragranze capaci di trasportare nel tempo e nello spazio chi le annusa, verso ricordi piacevoli di vacanze lontane. ■
«Gli odori, infatti, agiscono su un canale sensoriale che si definisce “non ancora saturo”, vale a dire, in un mondo dove una sovrabbondanza di messaggi colpisce la vista e l’udito, all’olfatto si dedica un’attenzione ancora scarsa e questo rende il campo d’azione libero e disponibile»
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AROUND THE WORLD
Le nuove tendenze In hotel, in viaggio e al ristorante, ecco i trend che promettono di conquistare un numero sempre maggiore di clienti, nel mondo e in Italia
✒Aura Marcelli
Il Book and Bed di Tokyo, un design hostel di concezione prettamente giapponese, dove una biblioteca di 2000 libri accoglie trenta letti, ricavati in nicchie della boiserie
All’inizio dell’anno fioccano le liste, più o meno autorevoli, delle tendenze più interessanti e promettenti nel settore dei viaggi e dell’ospitalità. Noi abbiamo preso tempo e ne abbiamo studiate molte, in giro per il mondo, per tirar fuori il meglio di ognuna. Ecco la “nostra” Top 10, divertente, stimolante e piena di ottimismo.
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Grande è bello. In un mondo metropolitano che ci costringe spesso in claustrofobiche soluzioni abitative e lavorative, lo spazio si trasforma nel vero lus-
so da cercare in un hotel. Grandi bagni, grandi letti, grandissime docce walk-in diventano gli elementi sui quali gli hotel, che vantano questo il privilegio, possono scommettere per competere con altri alberghi, magari più famosi e centrali. Stando a quello che dice la versione spagnola della rivista Traveller CondeNast, sembra proprio sia questa la direzione verso la quale si muovono le strategie di prestigiose strutture in giro per il mondo: a New York l’hotel Boro, nel Queens, ruba clienti agli alberghi dell’isola di Manhattan a colpi di metriquadri; l’isola della Giudecca e i suoi hotel dalle ampie stanze e i giardini privati competono con il centro storico, dove il lusso spesso deve fare i conti con la mancanza di spazio; e poi c’è la catena alberghiera indiana Oberoi Hotels che ha appena annunciato di voler aprire nel 2016 a Marrakech un hotel nel quale la stanza più piccola misurerà 140 metri quadri.
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Amenities take away. Se fino ad ora si è parlato di set di cortesia di benvenuto, il prossimo futuro punta sull’arrivederci. L’idea, secondo il sito canadese htrends.com, è quella di lasciare il segno con amenities che possano diventare la ciliegina sulla torta a conclusione della
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AROUND THE WORLD
vacanza, quei doni che si portano via con sé dopo il check out e che faranno venir voglia di tornare. Si va dalla tavoletta di cioccolata su misura, coperta di polvere d’oro e confezionata secondo il segno zodiacale degli ospiti VIP dell’Hotel Plaza Athenee, agli hotel newyorkesi di Dream Downtown e Dream Midtown dove i clienti vengono salutati con un cadeau degno della Grande Mela: biglietti per Broadway per il soggiorno successivo o una bottiglia del vino preferito.
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Hotel e libri. Tra tanto digital e tante App, torna la voglia di leggere libri di
carta. Così alcuni hotel hanno scelto di puntare proprio sul piacere vintage di una buona lettura, proponendo il binomio letto-libro come elemento caratterizzante della propria offerta. A raccontare questa raffinata tendenza del 2016 è l’italiano Booksblog.it, che propone 5 hotel per bibliofili: il Book and Bed di Tokyo, un design hostel di concezione prettamente giapponese, dove una biblioteca di 2000 libri accoglie trenta letti, ricavati in nicchie della boiserie; più tradizionale ma ugualmente suggestivo, il Library Hotel di New York propone agli ospiti delle sue sessanta stanze una sala di lettura, reading, preLe grandi catene internazionali diventeranno sempre più grandi. Marriott ha acquistato Starwood, raggiungendo il primato mondiale, ma anche Accor Hotels ha comprato i brand di lusso Fairmont, Raffles e Swisshotel
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AROUND THE WORLD
Tra tanto digital torna la voglia di leggere libri di carta anche in albergo. E c’è persino chi, della buona lettura, ne fa un plus identitario, come il Book and Bed di Tokyo e il Library Hotel di New York
mers.com, ma attenzione a non confondersi: oggi i viaggi del benessere non sono più solo le settimane passate a rimettersi in forma in una Spa, ma includono ritiri yoga e meditazione, viaggi d’avventura e sport adrenalinici, healthy cruising e wellness-festival, persino vacanze wellness per bambini e famiglie stressate.
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sentazioni e pranzi letterari; il The Library sull’isola di KohSamui, in Thailandia, è membro dei Desing Hotels e propone agli ospiti momenti di relax nella fornita libreria in stile minimal, affacciata al mare magnifico e alla sorprendente piscina rosso fuoco; il Gladstone’s Library, oggi hotel suggestivo e raffinato e un tempo libreria d’epoca vittoriana, accoglie nelle ventisei stanze, in passato destinate a studiosi e ricercatori, i propri esigenti ospiti, sommergendoli tra oltre 250mila libri, tra i quali prime edizioni e copie rare.
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Matrimoni e viaggi di nozze. Questo trend riguarda in particolare l’Italia, visto che il nostro Paese è considerato la prima destinazione per le coppie internazionali in cerca di lune di miele e location esclusive per il fatidico giorno. Ad attribuire questo primato è la rete di agenzie di viaggi di lusso Virtuoso, ma anche i numeri lo confermano. Per il secondo anno consecutivo, infatti, l’Italia ha superato tutti, compresa la Francia, quanto a wedding tourist, con inglesi, americani e russi, in primis, ma anche giapponesi, irlandesi e arabi, che scelgono il Bel Paese come cornice ideale per il loro amore. Le location più ambite? Verona, Venezia, Firenze, Roma, la campagna senese, la costiera amalfitana con Capri e in costante crescita il Salento. Per un giro d’affari di oltre 350 milioni di euro.
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Wellness Travel. Una crescita nell’ordine del 50% non passa inosservata, soprattutto al magazine americano From-
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Viaggi eno-gastronomici e multisensoriali. Il cibo ha la capacità di trasmettere il valore dei luoghi. Lo afferma Greg Oates a commento dello Skift Megatrends 2016, le previsioni annuali del magazine newyorkese. Sempre più persone acquistano un viaggio con l’obiettivo di scoprire una nuova cultura attraverso il cibo, oppure per poter sperimentare nuovi orizzonti culinari in giro per il mondo. Gli hotel raccolgono la sfida e si aprono a sperimentare per attirare nuovi clienti. Come al The Dolder Grand di Zurigo, dove l’executive chef del ristorante collabora con un noto pianista e concertista per creare un menù da cinque portate ispirato e accompagnato da composizioni esclusive. O come al Sofitel Paris Le Faubourg, dove i cocktails serviti al bar sono ispirati alla bellezza e alle texture della haute couture francese.
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Servizi personalizzati. Bando all’offerta valida per tutti. Gli hotel vanno verso la customerizzazione più spinta e si dimostrano pronti ad adeguarsi ai gusti e alle necessità di ogni ospite. Così alcuni gruppi alberghieri come Peninsula, Patina e Yotel, ci suggeriscono Fox News e il New York Times, stanno sperimentando politiche di flessibilità totale al check out per consentire più spazio di manovra agli itinerari dei loro clienti. Altri hotel, come sottolinea ancora il sito canadese htrends.com, puntano all’ibridazione di due modelli di ospitalità per offrire il massimo in tutti i sensi: è il caso del gruppo spagnolo Room Mate Hotels che con bemate.com offre accoglienza flessibile e conveniente in appartamenti glamour e immersi nella cultura locale, ma con i servizi di un hotel, come il deposito bagagli, i transfer all’aeroporto, il servizio di house keeping e di concierge.
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Evoluzione del concierge. Un tempo il concierge aiutava l’ospite con le
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AROUND THE WORLD
prenotazioni di ristoranti e servizi, raccomandava locali e hot spot della città, organizzava trasferimenti e visite alle attrazioni locali. Oggi, benché ci sia ancora chi gli si affida per queste esigenze, molte delle sue funzioni sono a portata di smartphone e si risolvono egregiamente in pochi click. E allora che ne è della figura del concierge? Naturalmente evolve per non estinguersi, suggerisce ancora la lista dei trend di Traveller Condé Nast Spagna, e si trasforma in un nuovo ibrido umanoide con molte e diverse declinazioni, oppure si specializza per offrire quel che non si trova facilmente online: all’NH Collection Eurobuilding di Madrid il concierge risponde attraverso lo schermo del tablet; ai James Hotel di Chicago e New York una App permette di ricevere in ogni momento informazioni riguardo all’hotel e garantisce la possibilità di comunicare con lo staff per trovare locali, attrazioni e per ogni altra esigenza; ai Thompson Hotel sempre di New York è attivo il servizio di Food Truck Concierge, pronto a dare i migliori suggerimenti sullo streetfood della Grande Mela.
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Viaggi di lusso. Negli ultimi anni il comparto del Luxury Travel è cresciuto del 48% e tutto lascia pensare che anche nel 2016 il trend di crescita dovrebbe continuare, stando alle indicazioni del World Travel Monitor di IPK International. In Ita-
lia Federalberghi stima per l’anno in corso un incremento del turismo di alta gamma tra il 10% e il 20%. Le città d’arte del nostro Paese, in particolare, Firenze e Roma, sono tra le prime destinazioni mondiali per questo settore. In cima alle richieste ci sono quelle dei turisti provenienti dai Paesi Arabi, attratti dall’esperienza di lusso che si può vivere nella patria della Ferrari, di Gucci e Dolce&Gabbana.
Tra i principali travel trend del momento c’è anche il benessere, sempre più inteso come esperienza multidisciplinare e sensoriale
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Hotel Chain vs Indie. Le grandi catene internazionali diventeranno sempre più grandi. Marriott ha acquistato Starwood, raggiungendo il primato mondiale, ma anche Accor Hotels ha comprato i brand di lusso Fairmont, Raffles e Swisshotel. È la risposta dei grandi al peso sempre maggiore degli intermediari, suggerisce l’italiano Bookingblog.com, per acquisire maggiore forza contrattuale. Anche in Italia, come in tutta Europa, il peso dei grandi gruppi è in netta crescita, specialmente nella fascia alta di mercato. Si parla però pur sempre di percentuali dell’ordine del 12,8% sul totale e del 29% sui 5 stelle (dati 2014). Una parte ancora fondamentale dell’hotellerie nel mondo e, in particolare, nel nostro Paese è rappresentata dagli hotel indipendenti. Che hanno ancora molto da dire. Soprattutto se non si prestano alla guerra dei prezzi con Airbnb e puntano sulla qualità e l’originalità dell’offerta. ■ 3 2016
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Sulla tela trasformo e reinvento me stessa Osservatrice curiosa e sperimentatrice, Cristina Contini è un’artista a tutto tondo: oltre a dipingere, canta jazz, balla, restaura mobili e crea gioielli. La sua arte è un’esplosione surreale di vita e colore che rimanda a un lirismo onirico dove “presenza” e “pienezza” sono incisive tanto quanto “mancanza” e “vuoto”
✒Manuela Mancini C’è chi sta comodo, abbarbicato sulle illusioni delle proprie certezze, ritagliandosi un rifugio nella routine, e chi ha il coraggio di scegliere di essere uno spirito libero, anche se questo può voler dire camminare sul filo intricato delle contraddizioni, verso una meta che, al pari dei sogni, non è mai definita: è sempre un po’ più in là, in un orizzonte sconosciuto, ad aspettare di essere raggiunta. Cristina Contini (foto), nata a Milano il 20 novembre del ’75, appartiene a questa seconda categoria. Anche se, a lei – artista nell’anima, prima ancora che nel lavoro – le categorie, vanno decisamente strette. Così come non le piacciono le cose di un
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solo tono. Basta vedere i suoi quadri in acrilico per capirlo: un’esplosione surreale e incontenibile di vita, movimento e colore, capace di irretire lo sguardo e di inghiottirlo in un vortice magico, dove quello che vedi è molto più di quello che è in realtà, un po’ come accade per il vaso di Rubin o l’illusione di Ehrenstein. «Nei mie quadri c’è tutto ciò che conosco e che amo», dice «la natura, la moda, la musica, i viaggi, la spiritualità (sono buddista), mio padre...». Una realtà composita che, nelle opere di Cristina Contini, trascende il particolare e assume una connotazione olistica e simbolica, dove presenza e pienezza sono incisive tanto quanto mancanza e vuoto. «Nei miei quadri c’è anche l’assenza di ciò che mi ha ferito nella vita: i dolori, le frustrazioni, i sogni
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tenuti chiusi nel cassetto», racconta Cristina, nata e cresciuta a Quarto Oggiaro, quartiere di periferia a Nord di Milano che, fino a poco tempo fa, tutti chiamavano il Bronx. È qui che la giovane artista ha imparato in fretta che la vita non fa sconti e che la fortuna, se non arriva da sola, te la devi andare a cercare. «Ho avuto un’infanzia e un’adolescenza travagliate, in una famiglia per certi versi disfunzionale, dove però, insieme ai problemi e alle incomprensioni, non è mai mancato l’amore. In particolare papà, artista talentuoso ma anche un gran lavoratore avvezzo alla fatica – tra i vari lavori, ha fatto anche il facchino di giorno mentre, di notte, scolpiva e dipingeva con la perseveranza di un monaco benedettino – è stato, forse senza saperlo e senza voler-
lo, il mio mentore. Pur con tutti i suoi sbagli, il suo carattere chiuso e il suo sguardo ferito da una vita non facile, mi ha fatto capire che l’arte non è una cosa che fai, ma una cosa che hai dentro, un demone che ti possiede e ti guida. È un modo di osservare, assimilare, interpretare, tradurre ogni esperienza che fai in una creazione che racconta di te ma anche di tutti gli altri, dell’esistenza in generale».
La fabbrica degli spermatozoi 120x100
Per Cristina il “demone” si fa vivo molto presto. «Ho cominciato a disegnare quando ero all’asilo. Ero l’unica bambina che preferiva restare in aula a scarabocchiare su un foglio piuttosto che giocare in cortile. La maestra mi adorava», ricorda, ma, a differenza di quanto accaduto a papà Paride (più chiuso e introverso), il suo demo3 2016
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In senso orario: Specchi 120x120 Madre Natura 45x76 Spaccata di Trombe 52x86 Regine di Cuori 57x45
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ne la spinge ad uscire dal guscio, ad andare incontro alla vita «mi è sempre piaciuto stare in mezzo alla gente, darmi da fare, aiutare. Da piccola portavo a casa tutti i bambini in difficoltà e gli animali abbandonati o feriti. E poi sono sempre stata un’osservatrice curiosa e una sperimentatrice. Canto jazz, ballo, restauro mobili, creo gioielli – ho fatto la scuola di moda “Marcello Dudovich” – e ho lavorato persino come vetrinista», dice, aggiungendo che, tra le sue passioni, ci sono i viaggi, zaino in spalla e all’avventura, «perché un creativo le cose del mondo le deve toccare con mano». Ma Cristina sta anche bene
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da sola, a casa sua, nella sua tana «non ho paura della solitudine», dice. Grintosa, risolutiva – il suo è certamente un approccio del fare – ma anche sensuale, misteriosa e trasformista. È così che l’artista si racconta nel suo alter ego su tela. Le donne che dipinge sprigionano
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una vitalità cosmica, che richiama l’archetipo della dea, riporta al tempo del Mito e della narrazione simbolica, dove tutto è danza, armonia e coraggio di osare. «Sulla tela trasformo e reinvento me stessa», spiega. A ispirarla sono anche le letture, «sul comodino tengo il libro “Il Budda, Geoff e io”, mentre a mio papà regalerei volentieri “Un calcio in bocca fa miracoli” ride, aggiungendo che tanto deve anche al cinema «Blade Runner è il mio film del cuore» e ai fumetti, ai manga in particolare. Ma prima di tutto, ovviamente, ad ispirarla, ci sono i suoi artisti preferiti: Edgar Degas, Frida Kalo, Salvador Dalí, Van Gogh. Quando le chiedi di confessare un suo difetto, ti risponde «il perfezionismo. Ci
metto tantissimo a fare un quadro, perché sono ipercritica e c’è sempre un momento in cui mi blocco, ma, superato questo limite, non mi fermo più e do il meglio». Determinata – «porto sempre a termine quello che inizio» – ha solo una cosa che la spaventa: «il nulla, il non esistere», confessa «Ma a questo, per fortuna, non ci credo». ■
Sopra, Paride e Cristina Contini. A sin. Donna Gufo 50x70. In basso, Paride Contini, L'aquila Ferita, circa 100x90
Paride Contini
Pittore e scultore affermato, noto in particolare per i suoi lavori a cesello, gli intarsi in legno e gli assemblaggi, Paride Contini nasce a Colorno, in provincia di Parma, il 14 gennaio del 1943. Il suo nome figura nella pubblicazione “Il Quadrato”, tra i pittori e gli scultori più importanti del Novecento. La sua passione per l’arte lo accompagna come un daimon fin dalla prima infanzia. «A otto anni costruiva già carriole con i legni che trovava in giro», racconta la figlia Cristina, aggiungendo con orgoglio che papà Paride, diplomato in grafica pubblicitaria, non ha frequentato nessuna scuola d’arte. «Si è fatto da solo. Per lui dipingere e scolpire sono sempre stati una necessità. Non ha mai smesso di creare le sue opere, neppure quando, per mantenere la famiglia, si alzava alle tre del mattino e andava a lavorare al mercato orto fruttifero». Come spesso accade, la vita dei grandi artisti è costellata di difficoltà. Dopotutto si sa, il daimon si oppone ai facili compromessi, alla normalità, obbligando il suo “padrone” alla bizzarria, specie quando si sente trascurato. «In famiglia non era capito», racconta sempre Cristina, ma questo, se da un lato l’ha reso più introverso nel carattere, dall’altro l’ha reso più determinato nell’arte». Nei quadri di Paride Contini, realizzati con varie tecniche a volte mischiate tra loro, così come nei suoi assemblaggi, si percepisce un espressionismo onirico la cui forza trae origine dalla materia: «utilizza varie essenze abbinandole ad interventi metallici e a materiali di recupero», spiega Cristina, raccontando che, per lei, papà Paride più che un artista è un inventore, capace di abbinare al genio un grande senso pratico. Nel chiederle di raccontarci un difetto di suo padre, esita, ma poi risponde «la testardaggine. Dovrebbe ascoltarmi di più. Perché, come gli dico sempre, i figli insegnano».
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Lisbona per Business Traveller L’altra città dei sette colli, da scoprire sempre più anche in chiave Mice, grazie a un’offerta ricettiva moderna e dinamica, in linea con le ultime tendenze del bleisure ✒Aura Marcelli
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È la città della luce, che tutto il giorno la inonda con il riverbero dell’ampio estuario del fiume Tago e, più in là, dell’Oceano Atlantico, e dell’ombra fresca nel saliscendi romantico di strade e vicoli. È la patria del Fado, della nostalgia del passato, ma è anche una delle città europee più giovani, dinamiche, divertenti e aperte al futuro. Lisbona sa offrire tutto e il suo contrario. Così pure nell’accoglienza, che fino a pochi anni fa era orientata prevalentemente al turismo leisure, e oggi vede la capitale lusitana reinventata come una delle più interessanti destinazioni per il Mice e i Business Traveller, perfettamente declinata alla più attuale tendenza bleisure.
La vista sul fiume dal Lisboa Congress Center, nel quartiere di Belém. Credit: Barbara Ainis
Su e giù lungo il Tago
Lo storico tram 28 sale e scende per le vie del centro di Lisbona, dall’Alfama al Bairro Alto. Credit: Turismo de Lisboa
Proprio come i ben più noti colli romani, così pure Lisbona è stata costruita su sette colline e le sue strade e i suoi quartieri più affascinanti seguono le pendenze scenografiche di questi declivi affacciati sul 3 2016
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I tetti dell’Alfama dal Miradouro de Santa Luzia. Credit: Barbara Ainis. Sotto, la grande piazza della piazza do Commercio o Terreiro do Paço. Credit: Turismo de Lisboa
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Tago. Su uno di questi colli sorge il Castello São Jorge, che domina con le sue fortificazioni l’antico quartiere arabo dell’Alfama, con l’imponente Cattedrale, le rovine del Teatro Romano e le tante fontane che diedero nome al bairro (alhamma in arabo). Ma l’Alfama è soprattutto un luogo affascinante dove passeggiare e perdersi: nella luce del mattino, affacciati a una delle sue terrazze panoramiche (come il Miradouro de Santa Luzia), per godere dello scenario da favola
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sui tetti rossi che scendono fino al fiume; oppure nell’oscurità della notte, rischiarata dai caratteristici lampioni, dalle insegne delle tascas illuminate e dalla musica che invade la strada. Molti di questi locali propongono le tradizionali cene accompagnate da intense interpretazioni di cantanti e musicisti al ritmo struggente del Fado, sicuramente un’attrazione per i turisti, ma molto amate anche dai lisboetas. Il termine deriva da fato, destino, e non serve conoscere il portoghese per com-
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Sintra, Cascais ed Estoril
A pochi chilometri da Lisbona, collegata alla capitale da una comoda linea ferroviaria, si trova la piccola e bellissima cittadina di Sintra. È un vero e proprio gioiello, un luogo che sembra uscito da una favola, soprattutto se si alza lo sguardo verso l’eclettico Palácio da Pena, un castello costruito a partire dal 1840 per il re Ferdinando II in una mescolanza di stili, gotico, manuelino, arabo, rinascimentale e barocco, che è Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1995, come tutto il centro storico di Sintra. Ma anche la riviera alle porte di Lisbona non è meno affascinante e conserva due gemme preziose del turismo internazionale, Cascais ed Estoril. Votati al turismo di lusso da sempre, queste due destinazioni sono state nell’ultimo secolo luogo di vacanza, di incontro e di rifugio per re e regine (fu l’esilio dorato del re di maggio Umberto II), personaggi del jet set internazionale, spie doppiogiochiste e scrittori famosi. Golf e Casinò, ottimi ristoranti di pesce, eleganti passeggiate a mare, belle spiagge e, naturalmente i prestigiosi hotel, fanno di questi due paesini di pescatori un vero paradiso di relax ed eleganza.
prendere tutta la saudade delle sue storie di emigrazione, separazione e povertà.
La luxury hospitality di Baixa La zona pianeggiante della città è la Baixa, il quartiere ricostruito dal marchese di Pombal dopo il terremoto del 1755. L’Avenida da Liberdade è il corso più elegante, sul quale si affacciano prestigiosi hotel e boutique di brand internazionali. La passeggiata sui marciapiedi bianchi e neri che dalla piazza Restauradores passano per le belle piazze di Figueira e Rossio, fino alla piazza do Comércio, permette di calarsi nello spirito allegro e dinamico della città e magari di fermarsi
In alto: L’arco sulla Rua Augusta. Credit: Turismo de Lisboa. In basso, il lungo corridoio del Palacio Estoril Hotel golf & Spa è decorato con le foto dei reali e dei potenti del mondo, che hanno dato lustro all’hotel. Credit: Barbara Ainis
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In alto, l’imponente facciata del Palacio Estoril Hotel golf & Spa. Sotto: si affaccia direttamente sull’Oceano Atlantico il Grande Real Villa Italia Hotel & Spa
in uno dei suoi raffinati caffè, come il classico Café Suiça, famoso per la varietà dei suoi dolci, o in uno dei suoi ottimi ristoranti, come il Restaurante Lisboeta, del bellissimo hotel Pousada de Lisboa, recentemente aperto sullo scenografico Terreiro do Paço.
Bairro Alto e il Chiado, i due quartieri della movida Giusto accanto alla Baixa, quasi arroccati sopra le sue lunghe strade pianeggianti, si
LE SCELTE MigLiori nEi dinTorni grande real Villa itália Hotel & Spa www.granderealvillaitaliahotel.com Affacciato direttamente allo spettacolo ipnotico dell’Oceano Atlantico, questo magnifico hotel si sviluppa intorno a quella che fu la residenza del re Umberto II durante il suo esilio a Cascais. Offre accoglienza impeccabile nelle sue 124 stanze e suite, mentre per la clientela business riserva 19 sale meeting che possono ospitare fino a 400 persone. Palacio Estoril Hotel golf & Spa www.palacioestorilhotel.com Dal 1930 a oggi questo hotel ha ospitato l’élite internazionale, attratta dalla sua eleganza impeccabile, dal lusso esclusivo e dal fascino mondano delle sue feste indimenticabili. Completamente rinnovato, ma ancora fedele allo stile che lo ha reso celebre tra i reali di tutto il mondo, oggi offre 161 stanze, due eccellenti ristoranti, una prestigiosa Spa BanyanTree e 9 meeting room con capacità fino a 500 persone.
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trovano il Bairro Alto e il Chiado, due quartieri, la cui separazione non è definita né definibile, che sanno regalare tutto il fascino autentico della antica Lisbona. Il primo era il quartiere popolare del XVI secolo, rifugio, oggi come nel passato, per artisti, scrittori e turisti affascinati dalla sua aria bohemien. Di giorno e di notte il quartiere è pieno di vita, pullula di
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LE LoCATion PEr ConVEnTion Ed EVEnTi Lisboa Congress Center - CCL www.lisboacc.pt È il centro congressi più grande di Lisbona, perfettamente ubicato nella zona monumentale di Belém, sulle sponde del fiume Tago. Progettato per ospitare convention internazionali, congressi, seminari, fiere ed esibizioni, si presta in modo flessibile anche per meeting di diverse dimensioni (fino a 8mila persone). Con un’area totale di 15mila metri quadrati, conta su otto auditorium, cinque padiglioni, 33 sale e tre grandi hall, oltre che con due parcheggi per 1100 veicoli.
bar, locali e ristoranti, come pure di negozi dal sapore alternativo. Per raggiungerlo basta lasciarsi da una parte la stazione del Rossio e salire per le scale a zig zag che offrono, tra l’altro, scorci suggestivi sulla Baixa, o salire sul caratteristico tram giallo della linea 28. Oppure si può prendere l’antico ascensore della fine dell’Ottocento, l’Elevador de Santa Justa, che con la sua struttura in ferro e le cabine in legno e ottone porta direttamente dietro le suggestive rovine gotiche del Convento del Carmo, proprio lì dove
rovine del Carmo www.museuarqueologicodocarmo.pt Questa suggestiva location un tempo fu la magnifica chiesa gotica dedicata a Nostra Signora del Monte Carmelo, costruita nel 1389. Il terremoto del 1755 la danneggiò facendone crollare il tetto, ma la struttura svettante rimase integra come la possiamo vedere oggi. Si tratta di uno dei pochi monumenti gotici sopravvissuti a quel terribile evento. Oggi è sede del Museu Arqueológico do Carmo e ospita eventi (fino a 500 persone per i cocktail) nel suo spettacolare scenario durante tutto l’anno grazie alla copertura trasparente che può essere installata sul tetto. Patio da galé http://www.venues.askmelisboa.com In un antico edificio sul lato ovest della piazza più grande di Lisbona, la piazza do Comercio o Terreiro do Paço, si trovano questo spettacolare patio e la adiacente Sala do Risco. Sono due venue che si prestano molto bene per diversi tipi di eventi, disponibili anche separatamente, in grado di ospitare in totale fino a 3000 persone per i cocktail. Convento do Beato www.conventodobeato.com Questo convento del XVI secolo è uno dei più grandi edifici religiosi della città. Oggi ospita eventi di grandi dimensioni – con una capacità di oltre 2500 persone per i cocktail – nel chiostro coperto dalla struttura in vetro e metallo, nel refettorio, nelle sale e nel porticato del piano superiore.
Bairro Alto e Chiado si mescolano e si fanno indistinguibili. Il Chiado è il quartiere dei teatri, delle librerie e dei caffè old-style, dei negozi art-nouveau e dei ristoranti amati dalla Lisbona intellettuale, da Fernando Pessoa, Luis de Camões, Eça de Queiroz.
In alto: tra antico e moderno, la scalinata monumentale del Convento do Beato
La Lisbona del design, tra modernità e tradizione Scendendo di nuovo verso il fiume Tago si trova la Lisbona più moderna, la Lisbona del design e della creatività, che negli ultimi anni ha fatto della cultura la sua bandiera, tra eventi, musica, teatro, cinema, biennali d’arte e architettura. Nella zona del Cais do Sodré bar e ristoranti 3 2016
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ghesi dei secoli XV e XVI, con l’imponente Monastero Dos Jerónimos, il Museo Colecção Berardo e il nuovo e interessante Museo delle Carrozze.
Un imperdibile peccato di gola Forse non sarà un monumento vero e proprio, ma una visita al Pastéis de Belém è assolutamente imprescindibile. Si tratta di un’antica pasticceria, fondata nel 1837 e da allora detentrice gelosa della ricetta originale e del segreto esclusivo dell’omonimo dolce. In tutta Lisbona e in tutto il Portogallo potrete gustare ottimi paQui sopra, una via del centro di Sintra. Credit: Barbara Ainis. A destra, i deliziosi Pasteis de Belém, una istituzione del quartiere. Credit: Barbara Ainis. In basso: la facciata dell’InterContinental Lisbon
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si alternano a negozi dallo spirito innovativo, giusto accanto al tradizionale Mercado da Ribeira. Il quartiere di Alcântara ospita la LX Factory, una vecchia fabbrica convertita di recente in un tempio dell’industria creativa. E infine si giunge alla zona monumentale di Belém, con la sua Torre, il Monumento alle Scoperte, che celebra l’epoca dei navigatori porto-
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stel de nata, ma solo qui si può provare la delizia di questa piccola creazione, tale e quale usciva dalle mani delle monache del vicino monastero secoli orsono. La differenza? Possiamo dire che stia nella sfoglia friabile e fragrante nella freschezza della crema, nel suo tiepido profumo. Ma dopotutto non c’è che provare, o fidarsi dei clienti che ogni giorno acquistano qui oltre 20mila Pastéis de Bélem.
Eventi, congressi e mostre internazionali nel Parco delle nazioni Dall’altro capo della città, sempre sulla riva del fiume Tago, si trova la zona del Parco delle Nazioni (Parque das Nações), realizzata per l’Esposizione Universale del 1998, laddove c’era una zona industriale degradata, con l’intenzione di lasciare alla città qualcosa di concreto e di utile. E così è stato. I padiglioni ospitano oggi il Museo della Scienza e l’Oceanário, il secondo acquario più grande al mondo, un complesso polifunzionale per congressi ed eventi di grandi dimensioni e un centro per mostre d’arte contemporanea, architettura e fotografia. Nella stessa occasione dell’EXPO 1998 furono realizzate la Gare do Oriente, progettata dal famoso architetto spagnolo Calatrava, e il ponte Vasco de Gama. ■
Four Seasons Hotel ritzLisbon www.fourseasons.com/lisbon Un classico intramontabile del lusso nella capitale lusitana, affacciato al Parque Eduardo VII, alla fine della Avenida da Liberdade, offre l’accoglienza impeccabile della catena nelle sue 282 stanze, oltre a molte, flessibili soluzioni per meeting ed eventi: dalle sale di più piccole dimensioni, alla ballroom, che può ospitare fino a 450 persone, oltre ai raffinati spazi esterni del giardino. interContinental Lisbon www.ihg.com Con 331 eleganti stanze, di cui 16 suite, con vista spettacolare sulla città e sul parco Eduardo VII, questo hotel accoglie gli ospiti con l’atmosfera calda e raffinata di Lisbona. I servizi orientati al business includono 14 sale modulari per una capienza massima di 450 persone. Corinthia Hotel Lisbon www.corinthia.com A poca distanza dal centro, ma facilmente raggiungibile in pochi minuti, questo lussuoso hotel accoglie i suoi ospiti in 518 stanze e suite. Si tratta dell’albergo di Lisbona con la più ampia offerta business: 18 sale modulabili per eventi di ogni dimensione (fino a 1400 persone), con illuminazione naturale e un’entrata privata per i partecipanti. Dal 20° al 23° piano si trovano se stanze dell’Executive Club. Lisbon Marriott Hotel www.marriott.com A dieci minuti dall’aeroporto e dal centro di Lisbona, l’hotel offre il lusso delle sue 577 stanze con vista impressionante sulla città, esclusivi Executive Floors e l’eccellente ristorante Citrus. Per i viaggiatori business riserva 1.950 metri quadrati di spazi modulari per meeting ed eventi, la consulenza di meeting planner professionali e un impeccabile servizio tecnico. Myriad by Sana Hotels www.myriad.pt Il design avveniristico e sorprendente, il servizio eccellente e la spettacolare posizione sul fiume Tago fanno di questo hotel una scelta molto interessante. Si trova nella zona del Parco delle Nazioni e offre 186 stanze ultra moderne, due ristoranti e un bellissimo Meeting Event Center da 1690 metri quadrati, collegato alla hall da una suggestiva passerella.
Qui a fianco: l’elegante Corinthia Hotel Lisbon. A sin. Il design originale e la spettacolare posizione del Myriad by Sana Hotels
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Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed eventi Iberotel Apulia capitale mondiale dell’antistress
Nuovo look per il Worldhotel Ripa Roma L’hotel capitolino (199 camere) ha scelto di sorprendere i suoi ospiti con il restyling di 26 camere, che verranno rinnovate nella struttura e negli arredi in un mix di tradizione e contemporaneità, dagli architetti Simone Micheli e Maurizio Papiri, rispettivamente specializzati nella progettazione di spazi dedicati all’ospitalità e al benessere e nella decorazione moderna nonché in ristrutturazioni storiche. Il restyling fa del settimo piano dell’hotel protagonista indiscusso della nuova stagione al Worldhotel Ripa Roma. Accedendo al piano il visitatore si tuffa nel passato romano attraverso i suoi corridoi dove con fascino emerge per immagini la storia dell’Urbe, per poi entrare nelle nuove camere dove il grigio ed il bianco degli arredi, delle pareti e della pavimentazione contribuiscono a dare vita ad un’atmosfera luminosa ed accogliente. Il letto ampio e soffice è il fulcro spaziale della camera, mentre a dare un tocco di colorata e stravagante modernità sono i graffiti sui balconi che con ironia sorprendono l’occhio del visitatore sedotto dall’arsenico Lupin e dall’intrigante Diabolik.
New Entry per l’Hotel Caesius Thermae di Bardolino L’arrivo del nuovo anno ha dato il benvenuto a due importanti figure manageriali all’interno del rinomato Hotel Caesius Thermae & Spa Resort, albergo che punta a valorizzare e rafforzare la qualità dei servizi leisure e Mice in chiave sempre più internazionale. La prima new entry è Marco Montagnani, nuovo generale manager e membro dell’Ehma che vanta un’affermata conoscenza dell’Hotellerie di lusso grazie ad esperienze di prestigio presso strutture 5 stelle affiliate ai brand quali Sol Meliá, Swiss Dia-
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mond, The Leading Hotels e Planetaria Hotels. L’altra novità è data dall’inserimento di Fabio Turrini come nuova leva commerciale per il settore Mice & Events all’interno dell’hotel e del gruppo Europlan. Il suo apporto nel sales & marketing scaturisce da due significativi startup di dinamiche realtà ricettive sul lago di Garda oltre ad una collaborazione con il mondo del Luxury Shopping. Hotel Caesius Thermae & Spa Resort si riconferma anche per il 2016 una location di fascino e notorietà capace di deliziare i suoi ospiti con il suo “Caesius Life Style”.
Tra il 14 maggio e il 4 giugno e tra il 10 e il 30 settembre 2016 tutti gli ospiti del resort potranno usufruire di trattamenti benessere gratuiti e all inclusive. Situato nel cuore del Parco regionale litorale di Ugento e, costruito in pietra leccese dura, il carparo (da distinguersi dalle pietra morbida del barocco), Iberotel Apulia interpreta l’anima del Salento: tutte le camere – dalla standard alla suite – si affacciano sulla tipica corte salentina dove, un tempo, si faceva vita di vicinato e sono immerse nel silenzio di una pineta lussureggiante, che fa da chioma al mare limpido e cristallino. Iberotel Apulia è anche un eco resort: utilizza prodotti a chilometro zero, ricicla delle acque, fa la raccolta differenziata e non fa uso di plastica. Anche la cucina è bio e a km zero. Comportamenti sostenibili che gli hanno fatto meritare il titolo di Campione ambientale Tui (Tui Umwelt Champion) e Gold TraveLife Award. Per godersi il contesto paradisiaco in cui è immerso non c’è che l’imbarazzo della scelta, tra passeggiate in spiaggia, nel parco piscine con acqua riscaldata, idromassaggi e scivoli, corsi di yoga, pilates, meditazione, fitness e lifting gym®, Tai Chi, nordic walking, easy line (ginnastica corpo libero con attrezzi), smovey (tecnica di rilassamento che utilizza la musica e gli anelli vibranti per armonizzare gli emisferi cerebrali). A proposito di tecniche antistress, Iberotel è sede dell’Antistress Academy, cui fanno riferimento altri 14 resort cinque stelle nel mondo (www.antistressresorts.com). Per chi è interessato il prossimo appuntamento è il 22 maggio con i massimi esperti mondiali del benessere, guidati dall’antistress coach Simon Elliot.
Al Grand Hotel Ritz di Roma la nuova “chiave d’oro” Al Grand Hotel Ritz di Roma sono state consegnate le prestigiose “Chiavi d’Oro” alla giovane France-
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Société Européenne d’Hôtellerie
sca Marzullo del Front Office. A premiare Francesca il vicepresidente della Faipa (Federazione delle Associazioni dei Portieri d’Albergo) “Le Chiavi d’Oro”, Enzo Lucidi e Michele Grottadauria, presidente dell’Associazione Romana. Dopo aver percorso la carriera lavorativa nei più importanti gruppi alberghieri italiani del brand “The Leading Hotels of the World” Marzullo approda al Grand Hotel Ritz, cinque stelle diretto dal capace General Manager Filippo Tomaselli. Il Premio delle Chiavi d’Oro è la conferma del progetto di un team professionale ed accogliente adatto a soddisfare le esigenze di una clientela estremamente raffinata ed esigente.
Eventi al top al Best Western Premier Bhr. Treviso Una moderna struttura alberghiera 4 stelle Superior con Centro Congressi situata a Treviso nelle immediate vicinanze del centro storico e a meno di mezz’ora da Venezia. Si trova in posizione strategica ad appena 2 km dall’aeroporto Antonio Canova di Treviso e a venti minuti dallo scalo internazionale Marco Polo di Venezia. Grazie al collegamento autostradale, in meno di due ore si arriva da Milano e in mezz’ora da Padova e Venezia. La location assicura il successo per gli organizzatori di eventi e convention. La struttura imponente del BHR Treviso Hotel dispone di 133 camere tra Classic, Superior, Junior Suite e Suite Presidenziale. Il Centro Congressi mette a disposizione 13 sale illuminate a luce naturale, modulari e perfettamente insonorizzate, capaci di ospitare oltre 1.200 partecipanti; in più delle superfici espositive di oltre 1.500 metri quadrati per eventi di ogni genere, da convention a lanci prodotto a congressi. All’interno si trova il ristorante “DiVino Osteria Trevigiana” che serve colazioni, lunch e cene all’interno e all’esterno della struttura. Le specialità della cucina sono i piatti della tradizione trevigia-
Forti valori e ambizione europea: sono questi due dei capisaldi su cui si basa la filosofia di SEH, la Société Européenne d’Hôtellerie, fondata nel 1967 grazie all’iniziativa di un gruppo di albergatori indipendenti del sud ovest francese. Oggi SEH è il primo brand alberghiero cooperativo multimarchio in Francia e in Europa, con 529 alberghi da 2 a 5 stelle per un totale di 19.500 camere in alcuni dei principali paesi europei. In Italia è presente con i brand Relais du Silence e Qualys-Hotel nelle seguenti località: Qualys-Hotel Royal Torino: 4 stelle in ottima posizione, con 75 camere, moderne meeting room e ristorante tipico. Qualys-Hotel Nasco: 4 stelle business oriented a pochi passi dall’uscita della metropolitana Lilla M5 che consente di raggiungere facilmente il nuovo polo Fieristico di Rho e lo stadio di San Siro, con 83 camere. Relais du Silence Villa Sassolini, Montevarchi: 4 stelle nel tranquillo borgo di Moncioni, vicino a Montevarchi con 12 spaziose camere e suites, SPA con piscina, hamman, sauna e cucina toscana a chilometro zero. Relais du Silence Albergo Villa Marta, Lucca: splendido 4 stelle circondato da uliveti e con una bella piscina, a soli 4 km dal centro di Lucca, con 15 camere e un ristorante, il Botton d’Oro, rinomato nella regione per la sua cucina tradizionale. Relais du Silence Naturalis Bio Resort, Martano: una fattoria del XVIII secolo ospita questa residenza di lusso a 4 stelle, con otto camere e suite elegantemente arredate. La struttura offre prodotti biologici, sia in cucina sia nella SPA, questi ultimi di produzione propria a base di aloe. Nella fattoria si producono vino, olio, aloe e diverse erbe officinali. Nelle foto, una delle sale riunioni del Qualys Hotel Torino, una delle camere del Qualys Hotel Nasco di Milano e l’esterno del Relais du Silence Naturalis Bio Resort di Martano. Info: tel. 0231951 - www.seh-hotels.com - www.qualys-hotel.com www.relaisdusilence.com.
na, ma lo Chef Fabio Mariuzzo propone squisitezze anche per celiaci, intolleranti, vegani e vegetariani. Il Gioja Lounge Bar, limitrofo alla grande Hall, si presta per coffee break, brunch e serate a tema. Durante il periodo estivo mette a disposizione anche la terrazza. Tutta la struttura è stata progettata con la massima accessibilità per le persone con disabilità. Tra i servizi: un centro Wellness & Fitness al panoramico sesto piano e, a disposizione per gli ospiti dell’hotel, connessione wi-fi, parcheggio interno
ed esterno con 600 posti auto, garage video sorvegliato, servizio transfer per centro città e aeroporti. Per il post-congress BHR propone una serie di attività culturali e sportive e team building nel territorio, per esempio visite e degustazioni in prestigiose cantine di aziende produttrici del Prosecco, itinerari cicloturistici sul Montello e lungo il fiume Sile, gite in canoa sul fiume di risorgiva più lungo d’Italia, visite guidate a ville venete e alla Treviso sotterranea, flight experience per gli ospiti vip. Tra i 3 2016
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maggiori eventi e congressi ECM ospitati nell’inverno 2015/16 si segnalano il 54esimo Congresso Nazionale Adoi – Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani e il sesto Congresso Nazionale Siccr con una partecipazione, in entrambi gli eventi, di oltre trecento delegati.
A Matera per il restauro della Cattedrale Dici Palazzo Gattini e subito pensi a Matera. In Piazza Duomo il Palazzo realizzato interamente in mazzaro, la pietra locale utilizzata per i rivestimenti interni, riavvicina l’ospite alla materia e lo riporta a un passato ancestrale, facendolo immergere nella storia degli antichi quartieri cittadini. I colori vivi dei tendaggi, in pieno contrasto con la pietra calcarea, ricordano gli addobbi fastosi di cui la famiglia dei conti Gattini amava circondarsi. Ancora oggi il Palazzo offre ai suoi ospiti un soggiorno in un’ atmosfera ricca di arte, design e comfort dove le raffinate camere tutte diverse una dall’altra regalano un’experience unica. A cominciare dal risveglio con la ricca colazione a buffet di prodotti tipici proseguendo a Il Duomo Cafè, luogo intimo e ricercato dove poter fare una pausa ad ogni ora della giornata. Per assaporare il meglio dei sapori e profumi del territorio è d’obbligo poi una sosta al ristorante Don Matteo. E per il relax, alla Gattini SPA ci sono hammam, massaggi, trattamenti e percorsi benessere tra cisterne e grotte scavate nella pietra. Anche gli eventi trovano al Gattini un luogo insolito con angoli incantevoli fatti per stupire. E, in previsione dell’estate e della bella stagione, sono tante le novità per chi decide di soggiornare a Matera; lo scorso marzo sono terminati i lavori di restauro della Cattedrale ed è oggi possibile visitarla. Proprio per questo evento, Palazzo Gattini ha messo a punto imperdibili offerte e pacchetti speciali. Info: tel. +39 0835334358 - info@palazzogattini.it - www.palazzogattini.it
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La nuova facciata del Principe Il gioiello di Dorchester Collection, l’Hotel Principe di Savoia, affacciato su Piazza della Repubblica a Milano, presenta la nuova illuminazione della facciata, ideata da Marco Nereo Rotelli, noto artista della luce i cui lavori hanno illuminato tra gli altri il Petit Palais di Parigi il Field Museum di Chicago e il Pavillon di Yang Zhou in Cina. Al Principe di Savoia, l’artista ha lavorato in stretta collaborazione con lo staff di ERCO, creando una équipe capace di “fondere” arte e tecnica e di suggerire una rilettura architettonica dell’edificio attraverso la luce, vero sentire della bellezza dello storico hotel di Milano. Il Principe di Savoia viene plasmato, modellato con fasci luce differenti, raccontando così la sua storia attraverso una rete luminosa sagomata dall’utilizzo di apparecchi con tecnologia a LED e distribuzioni ottiche particolari: si passa dai wallwasher per luce radente (Focaldlfood) con temperatura colore neutra a 4000K che illuminano con luce diffusa la facciata, ai proiettori (Grasshopper) con fascio di distribuzione della luce stretto (Narrow Spot) 6 e con fasci Spot da 16, che grazie alla loro estrema precisione accentuano perfettamente gli elementi verticali, valorizzando il ritmo compositivo dell’architettura neoclassica della facciata dell’Hotel.
Restyling per il Grand Hotel Riviera Riapre il Grand Hotel Riviera, storico albergo del Salento riportato allo splendore originario dopo un accurato restauro. L’hotel, dotato di tutti i comfort più moderni, si trova in magnifica posizione, su una suggestiva scogliera che digrada sul Golfo di Gallipoli, nel cuore del Salento. Tutto intorno pinete rigogliose e macchia mediterranea fanno da cornice al pittoresco paesino di Santa Maria al Bagno. Offre 98 ampie camere e suite, piscine, pineta, spiaggia privata, due sale ristorante e bar panoramico. Per gli eventi la location mette a disposizione due sale conferenze e tre terrazze panoramiche mentre per post congress e incentive si possono organizzare corsi di vela e molte altre attività all’aria aperta. Il Grand Hotel Riviera è la quarta apertura in Puglia del gruppo CDSHotels, cate-
na alberghiera rinomata nel panorama leisure e mice. Nel Salento oltre al Grand Hotel Riviera il Gruppo ha aperto il Costa del Salento Village, mentre il Riva Marina Resort è a 18 km dall’aeroporto di Brindisi e il Pietrablu Resort & SPA si trova invece a Polignano a Mare. Info: WWW.cdshotels.it.
Toulouse Lautrec a Roma Henri de Toulouse Lautrec, geniale interprete del passaggio fra il XIX e il XX secolo, è in mostra a Roma all’Ara Pacis fino all’8 maggio con l’esposizione “Toulouse-Lautrec. La collezione del Museo di Belle Arti di Budapest”. Aristocratico e bohémien, l’artista era un gran viveur, edonista ed esteta, come testimoniano le opere provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest: momenti quotidiani e di divertimento della borghesia del tempo fra locali, vita notturna, spettacoli teatrali
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e passeggiate in campagna. In mostra 170 opere che ripercorrono la vita dell’artista e permettono di conoscerne l’opera grafica a tutto tondo: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine, Henri de Toulouse-Lautrec è considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Nel percorso sono esposte anche rare immagini (fotografie e riprese cinematografiche) d’inizio Novecento che evocano la Parigi della Belle Époque. Inoltre, un’applicazione interattiva guida il visitatore alla scoperta della tecnica litografica e delle tecniche di stampa di fine Ottocento. Chi decidesse di visitare l’esposizione potrà soggiornare all’Hotel Visconti Palace nel cuore del quartiere Prati. L’Hotel mette a disposizione 240 camere luminose, tra Premier, Premier Suite, Studio Suite e le Suite ‘7th Heaven’ all’ultimo piano. Durante la bella stagione si può poi godere della vista sui tetti di Roma sulla grande terrazza panoramica e rilassarsi per un drink presso il “Roof 7 Bar”. L’albergo dispone anche di una palestra equipaggiata con le più sofisticate attrezzature e di uno spazio polifunzionale di nuova ristrutturazione per convegni, congressi e conferenze. Info: tel. 063684 - www.viscontipalace.com
trollo preciso ed efficiente del patrimonio aziendale. Molti i vantaggi immediati: dal controllo del budget di manutenzione all’ottimizzazione dell’efficienza operativa, nell’ottica di estendere la durata e le prestazioni delle apparecchiature. I punti di forza delle soluzioni proposte sono l’assoluta compatibilità con qualsiasi settore di attività, la possibilità continua di aggiornamento, l’implementazione rapida, la facilità d’uso e la gestione multilingue. Il team di PG Management, grazie ad uno sviluppo integrato, arricchisce il servizio con applicazioni ad hoc, gateway tra il software, per rendere il sistema informativo davvero “comunicante”. Info: www.pgmanagement.tn - contact@pgmanagement.tn
Aperta la seconda Arrival Lounge Emirates a Malpensa Emirates, ha aperto l’Arrival Lounge di Milano Malpensa, dedicata ai passeggeri di First e Business Class, nonché ai membri Gold e Platinum di Skywards - il programma frequent flyer della compagnia aerea. Dopo Londra Heathrow, questa è la seconda Lounge Arrivi nella rete Emirates in tutto il mondo. Situata al livello 0 del Terminal Internazionale 1, tra le porte di uscita 9 e 10, la lounge offre posti a sedere per 17 clienti su una super-
ficie coperta di 94 metri quadrati. L’Arrival Lounge di Milano è stata costruita in una nuova posizione nel terminal degli arrivi, sulla base del nuovo design per le lounge Emirates. Ha un design contemporaneo e molto fresco. Con i suoi 8 parcheggi dedicati, che forniscono ai clienti un servizio completo ed esclusivo all’arrivo, l’area Lounge offre ai clienti un’area confortevole dove attendere il loro Chauffeur Drive per poi procedere con facilità verso la loro auto, che li porterà alla loro destinazione finale o a casa. Il servizio di auto con autista è una delle caratteristiche più apprezzate dai passeggeri Emirates Premium; è stato esteso fino a 100 km dall’aeroporto (in precedenza erano 60 km), al fine di garantire il massimo comfort ai clienti. I passeggeri potranno beneficiare del servizio a buffet di snack e bevande. Il salone è un rifugio per la nostra clientela premium all’arrivo all’aeroporto di Milano e offre un ambiente rilassante appena prima di procedere verso il loro Chauffeur Drive Service. Oltre alla Arrival Lounge, i passeggeri Emirates Premium a Malpensa possono anche usufruire della lounge principale Emirates, che si trova nel terzo satellite, e permette di accedere all’imbarco diretto. Info: www.emirates.com. ■
PG Management audit e consulenza hardware Un vero management dei sistemi di informazione che inizia da un approfondito audit, per poi proporre la soluzione più strategica in termini di hardware e software. E’ questo il core business della PG Management, società tunisina partner della società Dimo Software, che distribuisce soluzioni di manutenzione per tutti i tipi di aziende, incluse attività alberghiere, industriali e centri benessere, offrendo una vasta gamma di soluzioni personalizzate. Programma di riferimento, il GMAO, connesso a Microsoft Dynamics NAV e SAGE, per un con-
Errata Corrige Si precisa che nel servizio “Lago di Garda e dintorni” (MM 1 2016 pag 88) la denominazione corretta dell’ Orto botanico è G.E. Ghirardi e non Ghilardi come erroneamente indicato.
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PUBBLICITÀ Direzione Marketing e Commerciale Communication Agency Int. srl Tel. 02862327 - direzionemarcom@communicationagency.it Lombardia, Abruzzo, Toscana e Umbria Barbara Troilo - Tel. 02862327 - barbara.troilo@communicationagency.it Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia Luciana Sidari, Edy Longato - Tel. 02862327 - direzionemarcom@communicationagency.it Liguria, Puglia e Basilicata Delia Danese - Tel. 02862327 - 3356311177 - delia.danese@communicationagency.it Emilia Romagna, Marche e Sardegna Elisabetta Grimaldi - Tel. 02862327-3803074565 - elisabetta.grimaldi@communicationagency.it Lazio Carla Polverini - Via Valle Scrivia, 8 - 00141 Roma - Tel. 068103883 - 3355249624 carla.polverini@communicationagency.it - polverini.carla@gmail.com Campania Rosanna Palazzolo (Napoli, Caserta, Benevento) - Tel. 3398665413 - rosanna.palazzolo@communicationagency.it Pacifico Marinato (Salerno, Avellino) - Tel. 3455821822 - pacifico.marinato@communicationagency.it Sicilia e Calabria Direzione Marketing e Commerciale Communication Agency Int. srl - Tel. 02862327 - direzionemarcom@communicationagency.it Piemonte, Valle d’Aosta, Molise e Enti del Turismo Stranieri Direzione Marketing e Commerciale Communication Agency Int. srl - Tel. 02862327 - direzionemarcom@communicationagency.it Austria, Croazia, Germania, Montenegro, Serbia, Slovenia Direzione Marketing e Commerciale Communication Agency Int. srl - Tel. 02862327 - direzionemarcom@communicationagency.it
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INDIRIZZI
In questo numero abbiamo parlato di... Consorzio Seaman
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Strada degli Angariari 46 47891 Falciano (Repubblica di San Marino) Tel. 0549905302 - fax 0549909296 www.titanka.com - info@titanka.com
Grand Hotel Terme Roseo
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Grand Hotel Tremezzo
Piazzale Baracca 10 - 20123 Milano Tel. 0239448818 www.naturalbiolifting.com info@naturalbiolifting.com
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Hilton Molino Stucky Venice
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Via Alberto Cadlolo 101 - 00136 Roma Tel. 390635091 www.romecavalieri.it
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P.za Ricasoli 15 - Bagno di Romagna (Forlì Cesena) Tel. 0543911016 www.termeroseo.com - info@termeroseo.it
Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts,
Hotel Acquaviva Del Garda Hotel Corona d’Oro Via Oberdan 12 - 40126 Bologna Tel. 0517457611 - fax 0517457622 www.hco.it - corona@hco.it
Viale Francesco Agello 84 25015 Desenzano del Garda (Brescia) Tel. 0309901583 booking@termedisirmione.com sales@termedisirmione.com
Hotel Al Cappello Rosso Via de’ Fusari 9 - 40123 Bologna Tel. 051261891 - fax 051227179 www.alcappellorosso.it - info@alcappellorosso.it
Palazzo Isolani Corte Isolani 5 - 40125 Bologna Tel. 051230579 - fax 051261492 www.isolani.it- info@isolani.it
Palazzo de’ Rossi Sede organizzativa: Via Massimo D’Azeglio 31 - 40123 Bologna tel. 051234666 - fax 0512914091 www.palazzoderossi.it - info@palazzoderossi.it
Strada Provinciale Tuscanese 26/28 01100 Viterbo Tel. 07611970004 - fax 0761253282 www.hotelsalusterme.it - info@hotelsalusterme.it
Via Angelo Feltrinelli 136 25084 Gargnano (Brescia) Tel. 0365241800 - fax 0365241899 www.lefayresorts.com res.garda@lefayresorts.com infomarkerting@lefayresorts.com
Via Padergnone 52 24050 Grassobbio (Bergamo) Tel. 035587011 www.wintergarden-hotel.com meeting@wintergarden-hotel.com
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Borgo Condé Wine Resort
Piazza Costituzione 4/a - 40128 Bologna Tel. 0516375111 - fax 0516375170 www.bolognacongressi.it
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CDH Hotel Bologna Viale Palmiro Togliatti 9/2 - 40132 Bologna Tel. 0514380027 - fax 051565879 www.compagniedeshotelsbologna.it bologna@hotelcdh.com
Via Bonfadini 1 - 31021 Mogliano Veneto Tel. 0415977401 - fax 0415977400 www.VeniceNorth.DoubleTree.com venicenorth.events@hilton.com
Hotel Caesius Thermae & Spa Resort Via Peschiera 3 - 37011 Bardolino (Verona) Tel. 0457219100 - fax 0457219100 www.hotelcaesiusterme.com - caesius@europlan.it
JW Marriott® Venice Resort & Spa Isola delle Rose Laguna di San Marco P.O. Box 731 - 30133 Venezia Tel. 0418521300 www.jwvenice.com info.venice@jwmarriotthotels.com
Grand Hotel de la Minerve Piazza della Minerva 69/A - 00186 Roma Tel. 0669520787 www.grandhoteldelaminerve.com events@grandhoteldelaminerve.com
Holiday Inn Nola Naples - Vulcano Buono Centro servizi Vulcano Buono Località Boscofangone - 80035 Nola - Napoli Tel. 0813642100 - sales@hotelvulcanobuono.it www.holidayinn.com/naplesnola
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Winter Garden Hotel Palazzo di Varignana
Campo Santa Sofia 4198-99 Ca’ d’Oro 30121 Venezia Tel. 0412413111 - fax 0412413521 www.casagredohotel.com info@casagredohotel.com
The Gritti Palace Campo Santa Maria del Giglio 2467 30124 Venezia Tel. 041794611 - fax 0415200942 www.thegrittipalace.com
Milan Marriott Hotel Via G. Washington 66 - 20146 Milano Tel. 39.02.48521 - fax 39.02.4818925 www.milanmarriotthotel.com
The Westin Palace Milan Piazza della Repubblica 20 - 20124 Milano Tel. 0263361 www.westinpalacemilan.com
Kolbe Hotel Rome Via Di San Teodoro 48 - 00186 Roma Tel. 066798866 - fax 066794975 www.kolbehotelrome.com info@kolbehotelrome.com
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