MasterMeeting Aprile 2018 (ed.bilingue)

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MASTERMEETING IL MEGLIO DEL TURISMO BUSINESS&LEISURE

Communication Agency Int. srl Anno XXIV - N. 4/2018 Prezzo di copertina E 2,00

International

LORENZO GIANNUZZI

Forte Village

Always stronger ITALY: IT IS TIME FOR CHAINS VENICE, THE SHAPE OF WATER BOLOGNA WITH WINGS

HOTEL SPORTING PORTO ROTONDO

PALAZZO MONTEMARTINI

HOTEL BRISTOL PALACE

ZACCHERA HOTELS

for fabulous weddings and exclusive events

The iconic Roman hotel becomes part of Radisson Collection

Top bleisure location in Genova

A symbol of hospitality on Lake Maggiore


CODICI ETICI

Monte-Carlo, paese dove i congressi medici sono affetti da una sindrome d’integrità. I rapporti tra l’industria ed i professionisti della salute sono attualmente ben regolati. Esistono diversi codici deontologici che regolamentano le relazioni tra l’industria, i professionisti della salute, le associazioni medico - scientifiche e le istituzioni sanitarie, che hanno un notevole impatto, in particolare, nell’ambito dell’organizzazioni di congressi medico - scientifici. Dal momento che la Salute e la Ricerca hanno da sempre un ruolo primario nel Principato, Il Convention Bureau ha anticipato e segue tale cambiamento sin dal 2014 accompagnando i propri clienti nel percorso necessario per essere in linea con queste norme.

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Scegliere Monaco, significa quindi beneficiare di una esperienza consolidata che garantisce la conformità ed il successo del vostro evento medico scientifico.

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Svegliarsi in una camera d’albergo sarà ancora più piacevole!

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1 Indice inserzionisti 4 2018.qxp_Layout 1 16/05/18 08:15 Pagina 4

INDICE INSERZIONISTI Blastness srl - La Spezia

Presidente: Andrea Delfini

Bologna Congressi - Bologna

tel. 0187 599737 www.blastness.com

pag. 117

tel. 051 6375111 www.bolognacongressi.it

pag. 115

Cantina Sociale Santadi - Santadi (Ca)

Direttore: Raffaele Cani

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pag. 297

Chateau d’Ax

General Manager: Alessandro Colombo

tel. 0362.530.1 www.chateau-dax.it

III cop

Cosmopolitan Hotels Group – Tirrenia (Pi)

Congress Manager: Francesco Voltini

Tel. 050 37031 www.chgroup.eu

pag. 299

Direzione del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco (in Italia)

Direttore: Gloria Svezia

tel. 02 86458480 www.monaconventionbureau.com

II cop

Ecofin Group Soc Cons arl - Roma

Amministratore: Marco Massarut

tel. 06 87678307 www.ecofingroup.it

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pag. 135

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pag. 315

Galleria Cavour - Bologna

Responsabile Marketing: Maurizio de Vito Piscicelli

Giardino di Costanza Resort – Mazara del Vallo (Tp) Grand Hotel De La Minerve - Roma

Sales&Marketing Director: Elena Zavagli Ricciardelli

tel. 06 695201 www.grandhoteldelaminerve.com

pag. 12

Grand Hotel Ritz - Roma

General Manager: Gianluca Capone

tel. 06 802291 www.grandhotelritzroma.com

pag. 301

tel. 06 30993939 www.gscservizi.it

pag. 59

Gsc Servizi - Roma Hotel Excelsior Venice Lido Resort Lido di Venezia (Ve)

General Manager: Alessio Lazazzera

tel. 041 5260201 www.hotelexcelsiorvenezia.com

pag. 81

Hotel Federico II - Jesi (An)

Direttore: Andrea Ferrari Acciajoli

tel. 0731 211079 www.wellnessfederico2.it

pag. 91

tel. 041 5200211 www.hotelmonaco.it

pag. 65

tel.06 4707 825 /827 www.hotelquirinale.it

pag. 311

Hotel Monaco & Grand Canal - Venezia Hotel Quirinale - Roma

Direttore Generale: Domenico Miloni

Hotel Savoy Palace - Gardone Riviera (Bs)

Owner: Silvia Dalla Bona

tel. 0365 290588 www.savoypalace.it

pag. 163

Kolbe Hotel Rome - Roma

General Manager: Carlo Izzo

tel. 06 6798866 www.kolbehotelrome.com

pag. 309

tel. 035 606251-265 www.nwglobalvending.com

IV cop

N&W Global Vending Spa (marchio NECTA) / Vendite Horeca Italia - Valbrembo (Bg) Nero Hotel Group - La Spezia

Amministratore delegato: Gianluca Giglio

www.nerohotels.com

pag. 321

Palacongressi di Rimini (Ri)

Event & Conference Director di Italian Exhibition Group Spa: Stefania Agostini

tel. 0541 711500 www.riminipalacongressi.it

pag. 37

tel. 0365 441137 www.palazzoarzaga.it

pag. 11

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pag. 7

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Palazzo Arzaga Hotel Spa & Golf Resort Cavalgese della Riviera (Bs) Pedersoli - Assago (Mi)

Titolare: Martino Pedersoli

Per Dormire - Pistoia Residenza di Ripetta - Roma

Director of Sales & Marketing: Cristina Baldi

tel. 06 3231144 www.residenzadiripetta.com

pag. 305

Russott Hotel - Venezia

Resident Manager: Alessandro Burgarella

tel. 041 5310500 www.russotthotels.com

pag. 85

Sheraton Roma Hotel & Conference Center - Roma

Director of Sales: Nino Polito

tel. 06 54537382 www.sheratonrome.com

pag. 191

Sky TV

tel. 02 49545102 www.hotel.sky.it

pag. 5

Tenuta di Castelfalfi - Montaione (Fi)

tel. 0571 891000 www.castelfalfi.com

pag. 303

Villa Erba Spa - Cernobbio (Co)

Project coordinator: Federica Marinoni

tel. 031 3491 www.villaerba.it

pag. 137

Zeus Energy Group - Roma

Assistant Manager: Simona Randazzo

tel. 06 81153986 www.zeusenergygroup.com

pag. 9

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2 Cari lettori 4 2018.qxp_Layout 1 04/05/18 09:56 Pagina 6

Cari lettori, l’Italia resta il Paese dei contrasti che spesso diventano paradossi. Il punto è che, per essere competitivi, certi nodi vanno sciolti. E oggi, più che mai, visto che siamo in un periodo assai favorevole per il turismo nel mondo e nel nostro Paese. Partiamo dai paradossi. Siamo il Paese leader in Europa per numero di camere in hotel, quindi siamo i primi per capacità ricettiva, in generale. Però se guardiamo alla composizione dell’offerta, scopriamo che la media delle camere per hotel non ci vede ai primi posti. Così come non siamo leader neppure in un altro campo: gran parte delle grandi catene alberghiere internazionali è presente in Italia. Non tutte però. E la quota dei grandi gruppi sul totale resta contenuta. Punto di forza o di debolezza? Punto caratterizzante della storia alberghiera italiana. Punto su cui lavorare per rendere l’offerta ancora più competitiva, tenendo ben presente che il settore turistico pone di fronte a sfide impegnative, come la vicenda Valtur ha dimostrato in questi ultimi tempi. La forza dell’Italia è stata la classe di albergatori di qualità, altissima quali-

tà. Hotel piccoli sì, ma di eccezionale charme e rilevanza. Le catene sono auspicabili? Certamente sì, anzi, offrono l’opportunità di movimentare il fronte degli investimenti su larga scala. Insomma, voglio dire che il modello alberghiero italiano è talmente particolare che trae la sua forza proprio da questa condizione che va tutelata e soprattutto sviluppata sotto ogni profilo. Offerta, intrattenimento, business, leisure, servizi alla persona ed alle aziende sono gli elementi chiave della miscela del successo dell’offerta ricettiva italiana, mescolati con capacità di innovazione di marketing, tecnologica e di servizio. Questa è la nuova frontiera sulla quale peraltro siamo chiamati a esprimerci. La qualità dei servizi è fondamentale in un mondo caratterizzato da una competizione globale. E l’Italia ha competenze elevatissime che vanno mobilitate e sostenute. L’esperienza offerta dagli hotel italiani è unica, inimitabile. Battiamoci per questo, allora, con l’orgoglio di chi sa fare scuola nel mondo.

Mario Mancini

Dear readers, Italy is still the country of contrasts that often become paradoxes. To stay competitive some issues should be solved, now, more than ever, because it is a very favourable time for tourism in our country and in the world. Let’s start from paradoxes. We are among the leading countries in Europe for the number of available rooms per hotel, so we are first for accommodation capacity. However, if we look at the offer, we find out that we are not on the top of the hit parade for the average rooms per hotel. As well as we are not leading in another speciality: several big international hotel chains are in Italy. However, not all of them. And the number of big groups, compared to the number of hotels in Italy, is still limited. Is this a strength or a weakness? This is a very important issue in the Italian hotelier history. An issue to face to make the offer even more competitive, not forgetting that tourism industry puts companies in challenging situations, such as what lately happened to Valtur. The strength of Italy is the high quality, the very high quality, of hoteliers. We have small hotels, but they are exceptionally charming and important. Is it good to hope for more involvement of the big chains? Yes, of course. They offer the chance to move large-scale investments to our country. In order words, I would like to underline that the Italian hotel model is so unique that keeps its strength right from this condition that needs to be preserved and above all developed under every profile. Offer, entertainment, business, leisure, services for people and companies are the key factors of the successful recipe of Italian hotel offer, mixed with the ability to marketing, technological and service innovation. This is the new frontier we are called to conquer. Quality of services is essential now that competitors come from all over the world. Italy is highly competent, and we should use and sustain this competence. The experience offered by Italian hotels is unique. So, let’s fight for this with proud, without underestimating our value. Mario Mancini

6

4 2018 www.mastermeeting.it


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Attrazione Profonda MILANO • GENOVA • TORINO • VENEZIA • FIRENZE • ROMA • NAPOLI • COSTA SMERALDA • COSTA AZZURRA • GINEVRA • FRANCOFORTE • BERLINO


3 Sommario 4 2018.qxp_Layout 1 07/05/18 12:05 Pagina 8

SOMMARIO (SUMMARY)

4

Indice (Index)

6

Cari lettori (Dear readers)

HOTEL&FINANZA

13

Notizie sui valori, espansioni, management alberghiero (News on values, expansions, hotel management)

HOTEL RESTAURANT TRENDS

34

Le stelle Michelin illuminano gli hotel. The Michelin stars illuminate the hotels

Un Forte fortissimo. Forte Village, always stronger

54

Italia: è tempo di catene (Italy: it’s time for chains) Napoli al centro del mondo

VENEZIA E L’ALTRA VENEZIA (VENICE & THE OTHER VENICE)

60 66 68

La forma dell’acqua (The shape of water) Scuola Grande della Misericordia. La scuola dell’Abate Zanetti (The School of the abbot Zanetti)

SELECTED BY MM

72

Hilton Molino Stucky Venice

Isola di San Servolo (San Servolo Island) Villa Widmann Rezzonico Foscari DHotels

Hotel Sporting

DESTINAZIONE ROMAGNA (ROMAGNA DESTINATION)

98

SCENARI DEL TURISMO (TOURISM SCENARIOS)

46

Vela S.p.A.

WEDDING SARDEGNA

93

COVER STORY

38

76 78 82 86

104 106

Dici Romagna e sorridi (Say Romagna and smile) Rimini. Palancongressi Italian Exhibition Group Yes Hotel Touring

FOCUS BOLOGNA

110 118 122 126 130 132

Bologna con le ali (Bologna with wings) Grand Hotel Majestic “già Baglioni” Bologna Bologna Art Hotel Gruppo UNA Royal Hotel Carlton Galleria Cavour

TOP MICE HOSPITALITY

138

Centro Espositivo Villa Erba

GRANDI LOCATION PER EVENTI

140 142

Four Points by Sheraton Bolzano Loano 2 Village

TOP BLEISURE HOSPITALITY

146 150 152 156 160

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4 2018 www.mastermeeting.it

Blu Hotels Hotel Bristol Palace Genova Cardinal Hotel St. Peter Excelsior Palace Hotel Rapallo Hotel Park Hyatt Paris-Vendome



3 Sommario 4 2018.qxp_Layout 1 04/05/18 15:18 Pagina 10

SOMMARIO

LE VIE DELL’INCENTIVE (INCENTIVE ROUTE)

164 168 172 176

224

Slow Drive. Emozionanti esperienze on the road (Slow Drive. Emotional “on the road” experiences)

226

Incantevole Oman (Enchanting Oman)

Is Arenas Village Palazzo Montemartini Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel SHG Hotel Strategie di ospitalità (Hospitality strategies)

GOURMET EXPERIENCE

180

Zacchera Hotels

TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ (TOP QUALITY AT THE SERVICE OF THE HOSPITALITY INDUSTRY)

184 188

236

Il prezzo del turismo (Tourism costs)

Blastness

PARADISI DIETRO L’ANGOLO (HEAVENS AROUND THE CORNER)

Gueed

ECONOMIA DELLA BELLEZZA ( ECONOMY AND BEAUTY)

190

BUSINESS TRAVEL

Invito a un dialogo sul turismo (An invitation for a discussion on tourism)

242 248

I magnifici borghi della Valle del Treja Brisighella

TREND INSIDER

192

Direttori d’albergo, professione al crepuscolo? (Hotel managers, a profession in its twilight?)

ITINERARI D’ARTE E CULTURALE (CULTURAL AND ARTISTIC ITINERARIES)

196

Il 900 italiano, un patrimonio scomodo (The Italian twentieth century, a thorny heritage)

202

La Sicilia del Barocco (Baroque Sicily)

256

Quel Salento dimenticato… (The forgotten Salento…)

264

Piccoli giardini crescono (Little gardens grow up)

ART&LUXURY

274

LE VIE DEL GUSTO (GASTRONOMIC TRAILS)

280

MONDO IMPRESA (BUSINESS WORLD)

212

Qualcosa è cambiato (Something has changed)

NUOVI MODELLI DI BUSINESS (NEW BUSINESS MODELS)

220

Scozia da intenditori (Scotland for connoisseurs)

In tour a Marta, tra sacro e profano (A tour to Marta. Between the sacred and the profane)

MI PIACE (I LIKE IT)

288

Il Temporary Store

Flavio Fidani. Dalle cucine locali ci sono sempre cose interessanti da imparare (There are always interesting things to learn from local cooking)

PEOPLE

294

Arianna Greco. L’artista che trasforma il vino in arte (The artist who transforms wine into art)

SLOW TOURISM

10

4 2018 www.mastermeeting.it

306

Imperdibile Val di Non (Unmissable Val di Non)

322

Indirizzi (Adress)


Palazzo Arzaga Hotel Spa & Golf Resort Calvagese della Riviera (BS) Lago di Garda - Italy Il resort, immerso in una tenuta di 144 ettari, possiede due meravigliosi campi da golf disegnati dai famosi Jack Nicklaus II e Gary Players e si trova a pochi minuti dal Lago di Garda.

Nestled in a 144 hectares park, it provides 2 stunning signature golf courses designed by the famous Jack Nicklaus II and Gary Player and located just few minutes from Garda Lake.

'LVSRQH GL FDPHUH LQFOXVH FRQ DÎ?UHVFKL RULJLQDOL GHO ;9r secolo e 3 Suite, una Club House con una fantastica vista sui campi da Golf e l’elegante ristorante gourmet “Il Morettoâ€? all’interno del Palazzo. Un totale di 10 sale tutte a luce naturale, sono disponibili per i vostri meeting ed eventi. La sala principale, possiede una capacitĂ massima di 180 posti a platea.

7KH KRWHO RÎ?HUV URRPV IHDWXULQJ URRPV ZLWK VWLOO RULJLQDO ;9 Century fresco paintings and 3 Suites, a Club House restaurant, which enjoys a fantastic view on the golf courses and the gourmet restaurant “Il Morettoâ€? inside the palace. $ WRWDO DPRXQW RI PHHWLQJ URRPV DUH DYDLODEOH IRU PHHWLQJV DQG events, the main natural daylight congress room, can host up to 180 people theatre style.

Una corte interna cinquecentesca, il giardino del parco, un ampia terrazza sui campi da golf, una spettacolare piscina esterna, sono alcune delle suggestive ambientazioni per party privati, FHQH GL JDOD ULFHYLPHQWL QRQ PDQFD XQD UDÉ?QDWD 63$ E\ &ODULQV per rigenerarsi ed una esclusiva cappella privata, dove poter celebrare momenti memorabili.

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GH de la Minerve 4_2018.qxp_Layout 1 07/05/18 15:38 Pagina 1

Il Grand Hotel de la Minerve è ospitato in un magnifico palazzo Seicentesco situato in Piazza della Minerva, nel cuore del centro storico di Roma a pochi passi dal Pantheon, Piazza Navona e Piazza di Spagna. L’Hotel ha 135 camere ampie e lussuose molte delle quali con una vista incantevole sui tetti di Roma. La proposta meeting include quattro sale di diversa capienza: per eventi aziendali e ricorrenze particolari è ideale lo splendido salone Olimpo mentre per incontri piĂš riservati le sale Iside, Cavour e Galileo. Il fiore all’occhiello della struttura è senza dubbio la bellissima terrazza con vista a 360° sulla cittĂ eterna dove è ospitato il ristorante ‘Minerva Roof Garden’ aperto tutto l’anno a colazione, pranzo e cena. Sulla terrazza dell’Hotel è possibile inoltre organizzare eventi esclusivi, dalle cene di gala eleganti e suggestive agli eventi privati con un servizio sempre ricercato e personalizzato.

Piazza della Minerva, 69 00186 Roma Tel. 06 695201 - Fax 06 6794165 Email: info@grandhoteldelaminerve.com www.grandhoteldelaminerve.com www.minervaroofgarden.it


4 Hotel & Finanza 4 2018 (2).qxp_Layout 1 04/05/18 09:57 Pagina 13

HOTELLERIE

LA LEALTÀ È TRADITA LOYALTY HAS BEEN BETRAYED SCENARIOS

BOOM DI NUOVI HOTEL IN EUROPA... MA NON IN ITALIA BOOM OF NEW HOTELS IN EUROPE... BUT NOT IN ITALY TREND

LA DURA BATTAGLIA DEI VIAGGI ONLINE THE ARDUOUS BATTLE OF ON-LINE TRAVEL

6 CONSIGLI PER PERSONALIZZARE IL SOGGIORNO DEGLI OSPITI IN HOTEL Personalizzare il soggiorno dei propri ospiti è un imperativo per qualunque hotel. Bisogne evitare esperienze di viaggio fotocopia, tutte uguali tra loro tra standard, servizi, comfort e accoglienza mediocri. Ecco alcuni spunti per rendere il soggiorno memorabile

6 TIPS FOR CUSTOMISING GUESTS’ HOTEL STAYS Customising guests’ stays is imperative for any hotel. You need to avoid identical travel experiences, which all offer the same standards, services, comfort and mediocre welcome. Here are some ideas to ensure that your guests’ stay is memorable

ITALIAN HOTEL MONITOR Occupazione camere e prezzo medio in crescita per gli alberghi italiani nei primi due mesi del 2018. Le città più performanti in termini di RO sono Milano, l’unica a superare il 70%, Roma e Bergamo

ITALIAN HOTEL MONITOR Room occupancy and average rate increasing for Italian hotels in the first two months of 2018. The best performing cities in terms of RO are Milan, the only one to exceed 70%, Rome and Bergamo

SE L’ANTITRUST IMPEDISCE LO SVILUPPO Una nuova class action sembra abbattersi su alcune grandi catene alberghiere, tra cui Choice Hotels, Hilton, Hyatt, InterContinental, Marriott e Wyndham. L’accusa è quella di aver cospirato per ridurre la concorrenza e aumentare i prezzi di alloggio

IF THE ANTITRUST PREVENTS DEVELOPMENT A new class action seems to have hit some of the major hotel chains, including Choice Hotels, Hilton, Hyatt, InterContinental, Marriott and Wyndham. The allegation is that they conspired to reduce competition and increase accommodation prices


4 Hotel & Finanza 4 2018 (2).qxp_Layout 1 04/05/18 09:57 Pagina 14

Editoriale /58&.16457238%32525

La lealtà è tradita

T

utte le compagnie alberghiere delle quali Master Meeting si occupa stanno mettendo a punto le loro strategie per il 2018-2019 nell’ottica di mantenere o acquisire la lealtĂ dei viaggiatori. Ogni gruppo alberghiero ha un programma di fidelizzazione per clienti repeaters che, generalmente, premia la preziosa lealtĂ degli ospiti con benefit poco brillanti o scarsamente interessanti per i frequent travellers. Una formidabile operazione di marketing sarebbe quella di offrire, ai frequent travellers che ritornano (repeaters), un riconoscimento tangibile anzichĂŠ la solita e scontata promessa di “upgrading (when available)â€?. Ci piacerebbe sentire che, al decimo o ventesimo soggiorno in un hotel del medesimo gruppo, i benefici siano reali ed emblematici di umana reciprocitĂ perchĂŠ, in fondo, tutte le catene e tutti quelli che hanno piĂš di un albergo spendono tempo e parole per esaltare la propria sensibilitĂ per l’ospitalitĂ usando false simbologie commerciali. Per distinguersi è arrivato il momento di dare ai programmi di fidelizzazione “evidenti contenuti di impronta umanaâ€?. Ritornare nello stesso hotel piĂš volte non è solo una questione di soldi, ha a che fare con i rapporti umani, significa “reciprocitĂ â€? e i punti di un programma fedeltĂ devono portare con sĂŠ contenuti piĂš alti di un semplice “upgrading (when available)â€?, dell’ingresso alla spa o il breakfast complimentary (qualora non lo sia giĂ ). Queste sono cose dovute o contrattate. Gli ospiti fedeli, dopo dieci, quindici, venti passaggi, da un hotel, preferirebbero ricevere un premio tangibile: una sterlina d’oro se l’albergo è a 5 stelle, un piumino d’oca per il proprio letto matrimoniale se l’albergo costa piĂš di 500 euro a notte; una medaglia d’argento per chi è tornato dieci volte e ha speso “soloâ€? 1.500 euro. Ăˆ chiaro che si tratta di proposte improponibili per i giganti dell’ospitalitĂ spesso quotati in Borsa, ma di tattiche accessibili per chi non ha a che fare con l’alta finanza. E in Italia ci sono tanti gruppi indipendenti che potrebbero dare vita a una tattica pre &.16457238%325258 86,'61038/5831-725 7 5326874 61-*5617868*30648+727 -6+620"8*7852,6-2703874468 7)340 8/58 )323+578/644 !25 61,50 8/58 61.-57" /58 5+5258 68 74478 .5,,8 /58 3+7(8 748 $## 8 8 6)0.1618 /58 .13'672 33/ %6 617-6874478 30648 )*3348/64478 3126448!25 61,50 8/58 0*7)7"8 ( ( ! & (8 17/6+71 8 0745783'61782648,6003168/748 $8)328.28'3107 3-453870 0.7468/58$ #874 61-*5(

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4 2018 www.mastermeeting.it

miante anzichĂŠ proporre agli ospiti delle premialitĂ banali e insignificanti per fidelizzare gli ospiti. Curare i clienti repeaters – che sono l’anima del business alberghiero – non è una delle tante azioni promo-pubblicitarie, è la prioritĂ . Non vorrei mai che la mia lealtĂ venisse riconosciuta e premiata con due bottiglie di vino locale in confezione takeaway. Vorrei piuttosto che fosse fatto con un’intensitĂ tale da portare quel premio alla fedeltĂ sui media perchĂŠ si tratta di un gesto che aggiunge valore anche alla migliore qualitĂ dell’ospitalitĂ e che costituirebbe un vero premio al cliente fedele al posto di promesse senza valore percepito. Ma, soprattutto, sarebbe un atto sincero di reciprocitĂ della compagnia verso chi la premia con la sua preferenza. In un mondo sempre piĂš competitivo, presidiato da centinaia di migliaia di alberghi, la fedeltĂ ad un hotel è un grande valore. E questa fedeltĂ non può essere pagata con buoni benzina, buoni spesa al supermercato o con un “truccoâ€? che mi costringe a tornare per usufruire di un week end scelto dal gestore. Purtroppo non esiste ancora una catena al mondo che ti regali qualcosa di veramente prezioso in cambio della tua fedeltĂ . Una miopia commerciale inaccettabile, destinata prossimamente a cambiare quando le catene internazionali scopriranno che il cliente che, per la decima volta, dorme di un hotel del gruppo spendendo da 2.000 a 5.000 euro, merita un lingottino d’argento o una sterlina d’oro, anzichĂŠ una notte per regalo “se e quando disponibileâ€?. Nel 2017 i migliori programmi di fidelizzazione sono stati vittime di tentativi di frode, di hacker e di furbastri che rubano punti e vantaggi ai clienti leali. Per ora vediamo solo moltiplicarsi gli imbrogli, le frodi sui punti fedeltĂ e la dispersione globale degli stessi da parte di catene che hanno migliaia di esercizi sparsi per il mondo. Questo si chiama zero marketing.

Valutare, acquistare e vendere un hotel Master Meeting offre ai suoi lettori un nuovo servizio di consulenza e assistenza rivolto a chi desidera valutare, acquistare o vendere il suo albergo. Contattate la redazione di Master Meeting (tel. 02862327) e sarete richiamati il piĂš rapidamente possibile dai nostri consulenti.


4 Hotel & Finanza 4 2018 (2).qxp_Layout 1 04/05/18 09:57 Pagina 15

Loyalty has been betrayed by Aureliano Bonini

All the hotel companies that Master Meeting deals with are developing their strategies for 2018-2019 with a view to maintaining or winning the loyalty of travellers. Every hotel group has a loyalty program for repeaters, which, however, generally rewards the guests’ loyalty with lacklustre or uninteresting benefits for frequent travellers. A powerful marketing operation, on the other hand, would be to offer returning frequent travellers (so-called repeaters), a tangible recognition instead of the standard, predictable promise of an “upgrade (when available)”. On the tenth or twentieth stay in a hotel of the same group, we would much rather hear that the benefits are real, a symbol of human reciprocity because, after all, all chains and all multiple hotel owners spend a lot of time and words on extolling their sensitivity to hospitality with misleading commercial strategies.

instead of offering guests banal and insignificant bonuses to retain their loyalty. Taking care of repeaters – who are the lifeblood of the hotel business – is not simply one of many promotional, advertising actions, it is the priority. I would never want my loyalty to be recognised and rewarded with two bottles of local wine in a take-away package. I would rather that it be done with such intensity that it would bring the loyalty reward to the attention of the media because it is a gesture that adds value to the best quality of hospitality and would be a genuine reward to loyal customers, instead of promises void of any perceptible value. But above all, it would be a sincere act of reciprocity by the company towards customers who reward it with their preference. In an increasingly competitive world, presided over by hundreds of thousands of hotels, loyalty to a hotel is ex-

To set themselves apart, the time has come to for them to introduce “clear content with a human stamp” into loyalty programs. Returning to the same hotel several times is not just a question of money, it has to do with human relationships, it means “reciprocity” and the points on a loyalty program must bring with them something more than just a simple “upgrade (when available)”, spa entry or complimentary breakfast (if not already included). These aspects are due or part of the contract. After staying ten, fifteen or twenty times in a hotel, loyal guests would much rather receive a tangible reward: a gold coin if the hotel is 5 stars, a goose down duvet for their double bed at home if the hotel costs more than 500 Euros per night or a silver medal for those who have returned ten times and “only” spent 1,500 Euros. Obviously, these are unrealistic proposals for hotel giants often listed on the stock exchange, but are, however, tactics open to those who do not have to deal with high finance. And in Italy, there are plenty of independent groups that could implement a rewards strategy,

tremely valuable. And this loyalty cannot be rewarded with petrol vouchers, supermarket grocery coupons or with a “trick” that forces you to return to take advantage of a weekend chosen by the manager. Unfortunately, there is not yet a chain anywhere in the world that gives you something worthwhile in exchange for your loyalty. An unacceptable commercial oversight, destined to change in the near future when the international chains realise that a customer who stays at a hotel of their group for the tenth time, spending anything from 2,000 to 5,000 Euros, deserves a silver ingot or a gold coin, instead of a free stay “if and when available”. In 2017, the best loyalty programs fell prey to fraudsters, hackers and crooks who stole points and benefits from loyal customers. For now, all we see is the burgeoning of scams, frauds on loyalty points and the global dispersion of points by chains that have thousands of businesses around the world. This is called zero marketing. 4 2018 www.mastermeeting.it

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HOTEL TRANSACTION

Altri capitali investiti su nuovi brand

U

n nuovo brand sta arrivando sul mercato. Lo lancerà la prossima estate il gruppo Red Lion Hotels, si chiamerà “Signature” e sarà caratterizzato da tratti retrò e vintage. La prima apertura è prevista a San Francisco ma, secondo Amanda Marcello, vice presidente operativo del marchio Signature, lo sviluppo del marchio prevede di arrivare a 15-20 hotel entro il 2018, dal momento che la ricerca di proprietà “adattabili” alle caratteristiche del brand Signature sembra abbastanza facile. Secondo le prime dichiarazioni e informazioni, si tratta di un marchio divertente e audace, con una struttura tariffaria piuttosto piatta e poco complessa, visto che gli alberghi Signature saranno di dimensioni ridotte. La partenza di Signature sembra ricalcare i passi dei primi Kimpton, un format originale e quasi artigianale, che si complicherà certamente quando dovrà nascere la centrale manageriale. Intanto, aspettiamo con interesse e curiosità questo primo Signature hotel di 34 camere arredate con mobili moderni della metà del XX secolo. Alcuni sospettano che si tratti di una nuova forma di shabby chic che, negli Stati Uniti, riesce ancora ad avere appeal e ad attrarre numerosi curiosi. Vedremo!

More capital invested in new brands A new brand is arriving on the market. It will be launched next summer by the Red Lion Hotels group and will be called “Signature”, with a retro and vintage style. The first opening will be in San Francisco, but according to Amanda Marcello, the executive vice president of the Signature brand, brand development predicts reaching a total of between 15 and 20 hotels by the end of 2018, given that the search for properties that can be “adapted” to the Signature brand appears fairly straightforward. According to the initial statements and information, this is a fun, bold brand with a fairly flat, uncomplicated pricing structure as the Signature hotels will be quite small. The starting point for Signature seems to follow in the footsteps of the first Kimpton boutique hotels; an original, almost artisanal format which will undoubtedly become more complex when the time comes to introduce a central management system. In the meantime, we will sit back and wait with interest and curiosity for the first thirty-four room Signature hotel to be opened, furnished in the modern style of the mid-twentieth century. There are those who suspect that it is simply a rehash of the shabby chic style which still has a certain appeal in the USA and attracts many curious customers. We shall see!

IHG ha forse trovato il suo nuovo marchio di lusso

I

ntercontinental Hotels Group ha acquisito per 39 milioni di dollari il 51% di Regent Hotels & Resorts (attualmente 6 strutture di lusso), un’operazione che potrebbe far diventare, secondo quanto affermato dal CEO di IHG Keith Barr, il marchio Regent il nuovo brand di lusso della catena. Nel solco dell’operazione di ristrutturazione del brand Sheraton e Crowne Plaza, IHG sta dunque perseguendo una strategia di riposizionamento verso l’alto della propria immagine, che ha sempre avuto la sua punta di diamante nel marchio, ormai datato, InterContinental. Il primo step di questa nuova acquisizione è rappresentato dalla trasformazione dell’InterContinental Hotel di Hong Kong in Regent all’inizio del 2021. Successivamente. il marchio Regent arriverà a brandizzare 40 hotel e oltre 10.000 camere, secondo un progetto di

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sviluppo internazionale di un marchio fino ad ora localizzato prevalentemente in Estremo Oriente, fatta eccezione per il Regent di Berlino e di Porto Montenegro. IHG guiderà dunque l’espansione del brand di lusso di Taiwan ovunque ad eccezione di Taiwan, paese sede della catena, dove sarà FIHC a conservare i diritti a sviluppare e gestire i futuri hotel a marchio Regent. Questa “alleanza” consentirà a tutte le proprietà Regent di entrare nel sistema di prenotazione online globale e del programma di fidelizzazione di IHG. Da segnalare che il Regent Hotel di Singapore, è attualmente gestito (ma lo sarà per un periodo di tempo ancora limitato) da Four Seasons Hotels & Resorts, che, un tempo, possedeva l’intero portafoglio, prima di venderlo a Carlson Hotels nel 1997. Con questa acquisizione, IHG raffor-

za la propria posizione nel segmento luxury, rinnovando anche strategicamente la propria immagine.

Maybe IHG has found its new luxury brand Intercontinental Hotels Group has purchased 51% of Regent Hotels & Resorts (currently six luxury properties) for thirty-nine million dollars; an operation which, according to Keith Barr, CEO of IHG, could turn the Regent brand into the chain’s new luxury category. In the process of renovating the Sheraton and Crowne Plaza brand, IHG is, therefore, pursuing a strategy of repositioning at the top of its image, traditionally occupied by its flagship brand hotel, the Intercontinental, which is now outdated. The first step in this new acquisition is the transformation of the InterContinental Hotel in Hong Kong into the Regent at the start of 2021. Sub-


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sequently, the Regent brand will be applied to forty hotels with over 10,000 rooms, based on a project for the international development of the brand which until now has been limited mainly to the Far East, with the exception of the Regent in Berlin and Porto Montenegro. IHG will, therefore, oversee the expansion of the Taiwan luxury brand

everywhere except for Taiwan, where the chain’s headquarters are located. The FIHC will retain the right to develop and manage any future Regent brand hotels. This “alliance” will allow all the Regent properties to become part of the global on-line booking system and the IHG loyalty program. It should be noted that the Regent

Hotel in Singapore is currently managed (but only for a brief period of time) by the Four Seasons Hotels & Resorts which at one time, owned the entire portfolio, before selling it to Carlson Hotels in 1997. With this acquisition, IHG strengthens its position in the luxury segment, strategically renewing its image.

Boom di nuovi alberghi in Europa... ma non in Italia

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resce del 22% la pipeline delle nuove costruzioni alberghiere in Europa. Un recente rapporto di Lodging Econometrics evidenzia che, nel nostro continente, ci sono in campo 1.228 progetti per nuovi hotel (per un totale di 189.490 camere). Si tratta di un dato che sottolinea il dinamismo dell’industria dell’hotellerie e l’attrattività che l’Europa ha a livello di investimenti.

Tra progetti in costruzione, progetti programmati e progetti in pianificazione, il Paese più dinamico è il Regno Unito, con 228 progetti, seguito dalla Germania (185 progetti) e dalla Francia (116 progetti). Le città europee maggiormente attive sono Londra (79 progetti alberghieri), Parigi (37 progetti) e Mosca (28 progetti). Purtroppo non c’è traccia dell’Italia ai vertici di queste classifiche,

Compravendite e gestioni - marzo 2018 HOTEL IN VENDITA CATEGORIA

CAMERE

LOCATION

4 stelle - prima linea

130

Giulianova (TE)

4 stelle standard internazionale

45

Montebelluna (TV)

4 stelle

70

Verona

4 stelle

90

Sestri Levante

4 stelle

70

Savelletri - Salento

4 stelle

50

Genova

4 stelle

54

Milano (Stazione Centrale)

4 stelle - Marina Centro

105

Rimini

4 stelle Hotel Ristorante

27

Rieti

3 stelle

45

Ancona

3 stelle sup.

90

Igea Marina/Bellaria

3 stelle - sul mare

30

Rimini – Viserbella

3 stelle - country house

20

Sant’Omero (TE)

in rosso le vere occasioni di MM

HOTEL IN LOCAZIONE 4 stelle

60

Firenze

3 stelle

56

Riviera Romagnola

CATENA ITALIANA IN ESPANSIONE CERCA HOTEL (AFFITTO-LOCAZIONE) almeno 80 camere di standard internazionale in città capoluogo

un dato che evidenzia lo scarso dinamismo del settore alberghiero nazionale, la limitata attrattività del nostro Paese per i grandi investitori internazionali e la ridotta remunerazione degli investimenti a causa dell’elevatissimo costo del lavoro, dei ritardi burocratici e della pressione fiscale.

Boom of new hotels in Europe... but not in Italy The number of new hotel constructions in the pipeline in Europe has grown by 22%. A recent report by Lodging Econometrics showed that there are 1,228 new hotel projects (for a total of 189,490 rooms) ready to be rolled out in Europe. This figure highlights the buoyancy of the hotel industry and the lure that Europe represents in terms of investment. Among the building work under way, scheduled projects and projects being planned, the most active country is the United Kingdom with 228 projects, followed by Germany (185 projects) and France (116 projects). The European cities that are most heavily involved are London (79 hotel projects), Paris (37 projects) and Moscow (28 projects). Unfortunately, there is no sign of Italy at the top of these classifications, a fact that highlights the lack of energy in the Italian hotel industry, the limited attraction of our country for major international investors and the drop in return in investments due to the high cost of labour, bureaucratic delays and fiscal pressure. 4 2018 www.mastermeeting.it

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IL BORSINO DELLE CATENE Accor Hotels (Bourse de Paris)

InterContinental Hotels Group (NYSE)

E49,00

$70,00

48,00 67,50 47,00 65,00

46,00 45,00

62,50 44,00 60,00

43,00

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Hilton Worldwide (NYSE)

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Choice Hotels International (NYSE)

$90,00

$87,50

87,50

85,00

85,00 82,50 82,50 80,00 80,00 77,50 77,50

2018

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1 apr

Hyatt Hotels (NYSE)

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ÂŁ4.200

80,00

4.100

78,00

4.000

76,00

3.900

74,00

3.800

72,00

3.700

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21 gen

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Millennium & Copthorne (London Stock Exchange)

$82,00

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5 apr

NH Hoteles (Bolsa Madrid)

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MeliĂĄ Hotels International (Bolsa Madrid)

E6,60

E12,50

6,50 6,40

12,00

6,30 6,20

11,50

6,10 11,00

6,00 5,90

10,50

5,80

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SCENARI/SCENARIOS

Se l’antitrust impedisce lo sviluppo na nuova class action sembra abbattersi su alcune delle principali catene alberghiere, tra cui Choice Hotels, Hilton, Hyatt, InterContinental, Marriott e Wyndham. L’accusa, secondo Hagens Berman, il legale degli accusatori, è quella di aver cospirato per ridurre la concorrenza e aumentare i prezzi di alloggio. La causa, depositata il 19 marzo 2018, presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto settentrionale dell’Illinois, sostiene che le catene imputate si sono impegnate in un accordo anticoncorrenziale per eliminare l’impatto di certi annunci pubblicitari online a discapito di altri a) privando i consumatori del libero flusso di informazioni sulle offerte della concorrenza; b) aumentando i prezzi delle camere d’albergo; c) aumentando il costo della ricerca per coloro che volevano cercare camere d’albergo in hotel diversi da quelli imputati. Quali sono gli hotel chiamati a rispondere in giudizio? Circa il 60% di tutto il portafoglio camere d’albergo negli Stati Uniti: Choice, Hilton, Hyatt, InterContinental, Marriott, Starwood, Wyndham e tutti i brand di queste grandi compagnie. Questa class action mira ad ottenere: 1. il rimborso per i consumatori che hanno pagato prezzi elevati per le camere d’albergo; 2. un’ingiunzione da parte del tribunale per costringere le catene alberghiere a porre fine alle loro ingannevoli pratiche di marketing. In sostanza se hai prenotato una camera d’albergo online nel 2015, 2016 o 2017, potresti aver pagato troppo, quindi si indaga su quali siano i tuoi diritti e si calcola un possibile compenso. L’accusa afferma che ogni imputato alberghiero ha accettato di astenersi dall’utilizzare determinati metodi pubblicita-

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Marriott Rome

ri online per competere (facendo cartello), danneggiando quindi i consumatori. Hagens Berman rappresenta i consumatori contro le principali società alberghiere che hanno cospirato per ridurre la concorrenza e aumentare i prezzi al consumo. Chissà che una class action simile non possa essere avviata anche in Italia chiedendo l’intervento dell’authority sulla concorrenza?

If the antitrust prevents development A new class action seems to have hit some of the major hotel chains, including Choice Hotels, Hilton, Hyatt, InterContinental, Marriott and Wyndham. The allegation, according to Hagens Berman, lawyer for the plaintiffs, is that they conspired to reduce competition and increase accommodation prices. The lawsuit, filed on 19 March 2018, at the United States district court for the northern district of Illinois, claims that the chains in question engaged in an anti-competitive agreement to eliminate the impact of certain on-line ads to the detriment of others, a) depriving consumers of the free flow of information on offers by competition; b) increasing the prices of hotel rooms; c) increasing the cost of research

for anyone who wanted to look for rooms in hotels other than those of the accused. Which hotels have been taken to court? About 60% of the entire portfolio of hotel rooms in the United States: Choice, Hilton, Hyatt, InterContinental, Marriott, Starwood, Wyndham and all the brands of these large companies. This class action seeks to obtain: 1. reimbursement for consumers who have paid high prices for hotel rooms; 2. an injunction by the Court to force the chains to put an end to their misleading marketing practices. Basically, if you booked a hotel room on-line in 2015, 2016 or 2017, you may have paid too much for it, so your rights are being looked at and a possible compensation is being calculated. The accusation does not state that every hotel indicted agreed to refrain from using certain methods of online advertising to compete (creating a cartel), thus damaging consumers. Hagens Berman is representing consumers against the main hotel companies that conspired to reduce competition and increase consumer prices. Who knows if a similar class action could also be launched in Italy, with the intervention of the competition authority? 4 2018 www.mastermeeting.it

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2017 positivo per le città europee ultimo rapporto dell’Osservatorio Europeo delle Destinazioni ECM-MKG evidenzia che, nelle principali città europee, il reddito per camera disponibile (RevPAR) ha fatto registrare, nel 2017, una crescita del +6% rispetto al 2016. Il tasso di occupazione è aumentato di +2,2 punti e il prezzo medio giornaliero (ADR) del +2,9%. In linea con quanto rilevato anche da Italian Hotel Monitor nel nostro Paese, sono gli hotel di lusso europei a mostrare l’andamento più dinamico con un incremento del RevPAR del +6%. Dal rapporto emerge anche che, dopo un intero anno dal referendum sulla Brexit nel Regno Unito, il RevPAR è cresciuto del 5,6%. E, addirittura, Edimburgo e Londra sono tra le prime 3 città europee con il miglior tasso di occupazione. Altro dato interessante è il migliore andamento delle città italiane rispetto a quelle tedesche. Come evidenzia anche IHM, la performance italiana è trainata soprattutto da 3 delle 4 grandi città turistiche (Milano, Firenze e Venezia) con Roma che, nel 2017, non ha fatto registrare un andamento troppo positivo. Nel complesso, per l’Osservatorio ECM-MKG, il RevPAR delle città italiane mostra una crescita del +5,8%, mentre quello delle città tedesche si ferma al +2,1%, condizionato dal calo di Düsseldorf, Lipsia, Monaco e Norimberga. Performance positiva anche per le città della penisola iberica, nelle quali gli arrivi turistici (soprattutto internazionali) continuano a crescere. Tutte le città della Spagna (+9,6%) e del Portogallo (+18,8%) hanno visto aumentare il proprio RevPAR: non solo Madrid (+17,2%) e Barcellona (+7,7%), ma anche Valencia, Bilbao e Malaga dove il RevPAR è cresciuto tra il +11% e il +14%. Performance molto positiva anche per Lisbona, che, grazie ad alcuni incontri (anche politici) di livello internazionale, ha registrato un aumento del RevPAR del +24,5%. Incrementi interessanti, inoltre, per le città dell’Europa centrale e orientale: a Varsavia, nel 2017, RevPAR in rialzo del 9,2%, a Budapest, addirittura, del 12,6%, a Praga del 9,6%. In netta ripresa anche Bruxelles, dopo i difficili momenti legati al terrorismo islamico. La capitale belga, nel 2017, ha fatto registrare un aumento del RevPAR del +17,4% e del tasso di occupazione di 9,5 punti. In Francia performance positiva soprattutto per la capitale Parigi (room occupancy +5,5 punti e RevPAR +6,2%) e per Bordeaux (RevPAR +7,8%).

L’

2017: positive for European cities The latest report by the ECM-MKG European Destinations Observatory highlights that the income per available room (RevPAR) in major European cities recorded a growth in 2017 of +6% compared to 2016. The employment rate increased by +2.2 points and the average daily rate (ADR) by +2.9%. In line with the report by the Italian Hotel Monitor in

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Italy, it is the European luxury hotels that are showing a more dynamic trend with an increase in the RevPAR of +6%. The report shows that even a year after the referendum on Brexit in the United Kingdom, the RevPAR grew by 5.6%. And even that Edinburgh and London are among the top three European cities with the highest rate of employment. Another interesting fact is the improved performance of Italian cities compared to their German counterparts. As IHM also shows, the Italian performance is mainly driven by three of the four major tourist cities (Milan, Florence and Venice), whereas Rome did not record a particularly positive trend in 2017. Overall, for the ECM-MKG Observatory, the RevPAR of Italian cities shows a growth of +5.8%, while that of German cities stops at +2.1%, influenced by the decline of Düsseldorf, Leipzig, Munich and Nuremberg. A positive performance for Spanish cities as well, where tourist influxes (especially from abroad) continue to grow. All the cities in Spain (+9.6%) and Portugal (+18.8%) have recorded an increase in their RevPAR: not only Madrid (+17.2%) and Barcelona (+7.7%), but also Valencia, Bilbao and Malaga where the RevPAR grew between +11% and +14%. A very positive performance for Lisbon too, that recorded an increase in RevPAR of +24.5% thanks to several international meetings (including political summits), Significant increments also for cities in central and eastern Europe: in 2017, RevPAR rose in Warsaw by 9.2%, in Budapest by 12.6% and in Prague by 9.6%. Brussels also bounced back after a difficult period linked to Islamic terrorism. In 2017, the Belgian capital recorded an increase in RevPAR of +17.4% and the employment rate rose by 9.5 points. In France, a positive performance, especially for the capital Paris (room occupancy +5.5 points and RevPAR +6.2%) and for Bordeaux, RevPAR (+7.8%).


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Affittare senza vincoli, le lobby di Airbnb in azione Londra un deputato labourista si è esposto chiedendo al sindaco della città, Sadiq Khan, di fare pressione affinché le notissime piattaforme come Homeaway, Airbnb (ma anche Booking.com), che gestiscono gli affitti chiamati nobilmente “sharing economy”, mettano a disposizione delle autorità locali “volontariamente” i propri dati. Il deputato ha insistito chiedendo che «qualora le misure volontarie non fossero sufficienti e rispettate, il sindaco dovrebbe fare immediatamente una campagna stampa e spingere sulle relazioni pubbliche affinché il Governo urgentemente cambi la legge per costringere i siti web a consegnare i dettagli e i nomi dei proprietari di immobili sospettati di fare affittanze di breve termine anziché affitti minimi di 90 giorni, perché», dice il deputato, «bisogna prevenire le frodi possibili nella “condivisione domestica”, risolvere le controversie, indagare sui reclami e informare le forze dell’ordine su chi sono e quanti sono gli ospiti alloggiati e le persone che creano carico antropico supplementare». Un lobbista all’opera nella democratica Londra. Trasferiamo il problema in Italia. Cosa accadrebbe se un ministro di turno improvvisamente avvertisse il bisogno di fare una campagna stampa per sensibilizzare il Governo a fare qualcosa per limitare o regolare la sharing economy? Il deputato lobbista proporrebbe ad esempio una leggina che esclude gli affitti brevi e la farebbe accettare dal ministro, il quale, per la presentazione e la discussione della legge, per l’esecutività e l’operatività, per le risorse e per l’ok della ragioneria di Stato, per la cifra da porre sul bando di gara, dovrebbe occuparsene per almeno un anno. Ovviamente il bando passerebbe attraverso la Consip di Roma che, con la scusa della trasparenza (il dott. Cantone), richiederebbe almeno sei/otto mesi. Poi, fatta la gara e trovata la migliore agenzia per realizzare la campagna stampa, servirebbero altri mesi. Due anni e

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mezzo. Una proposta di questo tipo può provenire solo da un lobbista di Airbnb, una compagnia di San Francisco che fattura (stime Usa) 35 miliardi di dollari all’anno e che di lobbisti può permettersene parecchi. E infatti ce li ha. Prevediamo, inoltre, che nessuna delle autorità europee vorrà esporsi cercando di reprimere “in chiaro” la sharing economy. Tutti i politici cercheranno di arginare, tuttavia, continuando a far scorrere il fiume delle affittanze. Possiamo anticipare anche che nessun politico, sindaco o ministro del turismo si esporrà per scoraggiare le finte affittanze “condivise”. Dal punto di vista economico-finanziario, il gigante di San Francisco può continuare a contare sugli affitti liberi per molti anni ancora. Vediamo cosa c’è di positivo. Si tratta di una opportunità formidabile per tutti coloro che ora affittano case e appartamenti a studenti, impiegati e ordinari inquilini pagando il 20% di cedolare secca. Ora potranno, con la scusa degli affitti lunghi, incassare gli affitti senza pagare tasse e riconoscendo a Airbnb il 5%. In conclusione la sharing economy è un affare per chi possiede appartamenti ed è l’ennesima dolce, snella, piccola truffa ai danni dei Comuni.

Renting without constraints, Airbnb lobbies in action In London, a Labour minister went out on a limb by asking the mayor of the city, Sadiq Khan, to exert pressure on well-known platforms like Homeaway and Airbnb (but also Booking.com), that manage rents nobly called “sharing economy”, to “voluntarily” allow access to their data to local authorities. The minister insisted, requesting that “if the voluntary measures were not sufficient and respected, the mayor should immediately launch a press campaign and lever public relations to ensure that the government

urgently changes the law, forcing web sites to hand over details and names of property owners suspected of favouring short-term rents over minimum 90-day rental periods, “because”, says the minister, “we must prevent any possibility of fraud in ‘home sharing’, to resolve disputes, investigate complaints and inform the police of their identities and the number guests staying and people who create an additional anthropic burden”. A lobbyist at work in democratic London. Let’s transfer the problem to Italy. What would happen if a minister suddenly felt the need to launch a press campaign to raise awareness in government to do something to restrict or regulate the sharing economy? The lobbying MP might propose, for example, a law that excludes short rentals and might get the minister to accept it, who, in order to present and discuss the law, to enforce it and make it operable, to obtain resources and approval by the State’s accounting office for the sum to include in the call for tender, would have to look into it for at least a year. Obviously, the tender would have to pass through the Consip in Rome that, under the pretext of transparency (the magistrate Raffaele Cantone), would take at least six to eight months. Then, following the tender and identifying the best agency to run the press campaign, several more months would be required. Two and a half years. A proposal of this kind can come only from a lobbyist for Airbnb, a San Francisco company that invoices (USA estimates) 35 billion dollars per year and can afford to have a large number of lobbyists. And, indeed it does have them. We also predict that none of the European authorities will want to expose themselves by trying to “clearly” suppress the sharing economy. Politicians will all simply try to stem the tide, however, whilst continuing to allow the flood of rentals. We also expect that no politician, mayor or minister of 4 2018 www.mastermeeting.it

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tourism will take a stand to discourage the false “shared” rentals. From an economic and financial point of view, the San Francisco giant can continue to count on unregulated rents for many years to come. Let’s take a look at the positive

side. This is a tremendous opportunity for anyone who currently rents out houses and apartments to students, office workers and regular tenants, paying a 20% flat rate tax. Now, with the excuse of long-term leases, they can collect rent with-

out paying taxes and give 5% to Airbnb. In conclusion, the sharing economy is an excellent deal for anyone who owns apartments and it is the umpteenth, clever little fraud committed to the detriment of local councils.

I vantaggi dell’home sharing a livello immobiliare chiaro: se vendo un appartamento che si affitta per 200 giorni all’anno a 90 euro al giorno, quell’appartamento vale diciottomila euro in più di una proprietà identica che non produce né ricavi né affittanze. Su questa lunghezza d’onda le case pubblicizzate da Airbnb sono fonti di reddito e stanno influenzando in modo significativo la vision dei costruttori e dei compratori di case da mettere a reddito. Negli USA è notizia recentissima che Fannie Mae, la public company che sostiene i mutui per la casa degli americani, ha riconosciuto addirittura il reddito da Airbnb come leva per rifinanziare il mutuo. In questo contesto, i vantaggi sono molteplici sia per il viaggiatore, perché gli alloggi sulle piattaforme di home sharing si trovano spesso in quartieri e location migliori rispetto a quelli in cui si trovano gli hotel a tre stelle e perché gli “host professionisti” che assistono chi affitta la casa sono spesso molto professionali, gentili e disponibili. Sia per i proprietari, perché Airbnb li supporta tutte le volte che devono investire per migliorarne la qualità ma soprattutto perché con Airbnb riescono ad affittare lo stesso bilocale a un prezzo 5 volte superiore rispetto ai normali affitti a prezzi di mercato.

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The advantages of home sharing at property level It is clear: if you sell an apartment that is rented out for 200 days a year at 90 Euros per day, that apartment is going to be worth eighteen thousand Euros more than an identical property that produces neither revenue nor rent. In this logic, houses advertised by Airbnb are sources of income and have a significant effect on the outlook of builders and buyers of houses to generate income. In the USA, it was recently reported that Fannie Mae, the public company that finances the mortgages of American house owners, has even acknowledged income from Airbnb as a lever to refinance a mortgage. In this scenario, there are many advantages, not only for the traveller, because the accommodation on home sharing platforms is often found in better neighbourhoods and locations than those of a three-star hotel, and because “professional hosts” who assist house renters are often very professional, helpful and friendly. But also for owners because Airbnb supports hem whenever they have to invest in improving the quality of their property, but above all, because with Airbnb they can rent the same apartment for five times the price compared to standard rents at market prices.


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MARKETING & MANAGEMENT

6 consigli per personalizzare il soggiorno degli ospiti in hotel ersonalizzare il soggiorno dei propri ospiti è un imperativo per qualunque hotel. Bisogna evitare esperienze di viaggio fotocopia, tutte uguali tra loro tra standard, servizi, comfort e accoglienza mediocri. Ecco allora alcuni spunti per fare in modo che il soggiorno dei vostri ospiti sia qualcosa di speciale e memorabile:

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Mail personalizzate. I contenuti della mail devono essere utili e piacevoli per stuzzicare la curiosità degli ospiti. Fondamentale inviare una mail di pre-stay con informazioni e consigli utili per conoscere il territorio, le previsioni meteo per il soggiorno, ma anche richiedendo preferenze e desideri (temperatura stanza, prodotti frigobar, tipo di cuscino, etc.). Poi si può inviare una mail durante il soggiorno degli ospiti, calibrando i contenuti in base alle informazioni che siete riusciti a raccogliere per ciascuno di loro. Se sono una giovane coppia, perché non indicare i migliori ristoranti romantici?

1.

CRM. In Italia, finalmente, si sta diffondendo l’utilizzo del CRM (Customer Relationship Management), strumento utilissimo per personalizzare il soggiorno dell’ospite, perché permette di archiviare qualsiasi informazione riguardante i clienti, poi utilizzabile per migliorare il servizio, stupire il cliente e fare azioni di direct marketing.

2.

Dynamic Packaging. È importante dare ai clienti la possibilità di personalizzare il soggiorno in modo autonomo fin dalla prenotazione sul sito. Il booking engine deve essere dotato di modulo per il dynamic packaging che consente di scegliere i vari servizi aggiuntivi che l’hotel offre oltre all’alloggio. Si tratta, tra l’altro, di infor-

3.

mazioni funzionali alla profilatura del cliente. Instant messaging. Dinamismo e personalizzazione hanno nell’instant messaging un alleato ideale. Avere un canale aperto su Facebook, Messenger e WhatsApp è ormai imperativo. Per gestirlo ci vuole, però, una persona dello staff opportunamente formata per dare informazioni, rispondere a richieste, etc..

4.

5.

Cortesia e assistenza in hotel. Dal concierge al personal assistant... una persona che si muova per l’albergo e che sia a disposizione dei clienti per dare consigli e informazioni di qualsiasi genere. Che abbia capacità relazionali ed empatiche, che conosca talmente bene il territorio così da poter anche accompagnare gli ospiti alla sua scoperta... sono le doti richieste al personal assistant. Quanto costa costa.

6.

Formazione dello staff. Nessuna tecnologia può battere la capacità dello staff di intuire, capire e riconoscere i bisogni del cliente. Pagate meglio le 5 persone chiave che fanno parte del vostro staff e addestrate tutti con il loro supporto. Organizzate il lavoro facendo squadra, ma servono incentivi economici perché sia efficace.

6 tips for customising guests’ hotel stays Customising guests’ stays is imperative for any hotel. You need to avoid identical travel experiences, which all offer the same standards, services, comfort and mediocre welcome. Here are some ideas to ensure that your guests’ stay is special and memorable:

1.

Personalised emails. The contents of the emails must be in-

formative and interesting, so they whet the curiosity of the guests. It is essential to send a pre-stay email with useful information and advice about the area and the weather forecast for the stay, but also requesting preferences and requirements (room temperature, minibar products, type of pillow, etc.). Then, you can send an email during the guests’ stay, adjusting the content based on the information that you have garnered for each of them. If your guests are a young couple, why not suggest the best romantic restaurants?

2.

CRM. In Italy, the use of Customer Relationship Management (CRM) is finally gaining a foothold. This is a very useful tool for customising visitors’ stays because it allows you to store any kind of information about your customers, which can then be used to improve service, impress the customer and perform direct marketing actions.

3.

Dynamic Packaging. It is important to give guests the possibility of independently customising their own stay, starting with the reservation on the website. The booking engine must have a dynamic packaging module that allows customers to choose the various additional services that the hotel offers, in addition to the accommodation. This is, after all, information that can be used to profile customers.

4.

Instant messaging. Instant messaging is the perfect ally for a dynamic and personalised approach. Having an open channel on Facebook, Messenger and WhatsApp is now imperative. To manage it, however, you need a member of staff who has been properly trained to give information, respond to requests, etc. 4 2018 www.mastermeeting.it

23


4 Hotel & Finanza 4 2018 (2).qxp_Layout 1 04/05/18 09:57 Pagina 24

5.

Courtesy and assistance in the hotel. From the concierge to the personal assistant... a person who moves around the hotel and is on-hand to give advice and information of any kind to guests. Someone who possesses people skills and empathy, who knows the area

so well that he or she can take guests out to explore it... these are the qualities that a personal assistant should have. No matter how much it costs.

6.

Staff training. No technology can beat the staff’s ability to

perceive, understand and recognise the needs of the customer. Pay the five, key people in your staff at a higher rate and train everyone with their support. Organise tasks by forming teams, however, economic incentives are also required to get the work done effectively.

Google, Facebook e le recensioni dei viaggiatori el Global Benchmark Report 2018 gli analisti di Revinate hanno analizzato 77 milioni di recensioni pubblicate dai viaggiatori nel corso del 2017 che hanno riguardato 138.000 hotel situati in oltre 200 Paesi. Al di là dei problemi che la maggior parte degli hotel manifesta nella gestione della propria reputazione online secondo Revinate, è interessante notare come le recensioni siano cresciute a livello globale del 20% nel 2015, del 22% nel 2016 e del 27% nel 2017. Guardando più da vicino i numeri però ci si accorge che questa crescita è avvenuta principalmente su due piattaforme piuttosto nuove per il settore alberghiero: Google e Facebook, che non sono certo siti specializzati in viaggi e vacanze come Expedia, Hotels.com, Booking o TripAdvisor.

N

Nel 2017, i primi quattro player Booking, Google, TripAdvisor e Facebook hanno assorbito il 74% delle recensioni complessive. Nel 2016 questa quota era pari all’80% ma al posto di Facebook c’era Hotels.com. Nel 2015 invece Google non era nemmeno nella top 4. Evoluzione dei post dei primi 10 siti di recensioni online per hotel Evolution of posts of the top 10 sites of on-line hotel reviews Review Site

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Booking Google TripAdvisor Facebook Hotels.com Ctrip IHG Expedia Agoda Others

2015

2016

2017

Variation 2017 vs 2015

38.7% 2% 25.4% 3.0% 5.0% 5.5% – 4.5% 2.5% –

39% 7.8% 24.6% 3.6% 6.9% 4.2% – 3.2% 1.8% –

29.5% 19.8% 16.5% 8.3% 4.8% 4.0% 3.4% 2.7% 1.3% 9.7%

–24% 1138% –35% 173 –3% –27% n/a –41% –47% n/a

È evidente come sia Google (e poi Facebook) a guidare la crescita delle recensioni online e che d’altra parte

24

4 2018 www.mastermeeting.it

stiano diminuendo in maniera sensibile quelle su piattaforme classiche di reviews come Booking e TripAdvisor. Per gli alberghi si tratta di un trend che potrebbe anticipare un cambiamento epocale: a questo ritmo infatti Google è sulla buona strada per diventare il principale sito di recensioni alberghiere al mondo nel 2018. Tasso di risposta media globale, 2017 Average global response rate, 2017

Il rapporto di Revinate ci dice anche che gli albergatori rispondono con percentuali piuttosto elevate, se tenia-

mo conto che numerose recensioni non richiedono una risposta o addirittura non la meritano. A fronte di un tasso medio di risposta del 29,7% (era il 28% nel 2016 e il 25% nel 2015), gli alberghi rispondono in misura maggiore alle recensioni molto positive, quelle a 5 stelle, e a farlo sono soprattutto gli alberghi dell’area Asia-Pacifico, mentre i meno inclini a rispondere alle reviews sono proprio gli alberghi europei, appena il 25%.

Google, Facebook and traveller reviews In the 2018 Global Benchmark Report, Revinate analysts examined 77 million reviews published by travellers in the course of 2017, covering 138,000 hotels located in over 200 countries. Beyond the problems that most hotels have in managing their on-line reputation according to Revinate, it is interesting to note how reviews increased globally by 20% in 2015, by 22% in 2016 and by 27% in 2017. A closer look at the numbers, however, reveals that this growth occurred mainly on two fairly new platforms for the hotel industry: Google and Facebook, which are by no means sites specialising in travel and vacations like Expedia, Hotels.com Booking or TripAdvisor. In 2017, the four major players, Booking, Google, TripAdvisor and Facebook, accounted for 74% of all reviews. In 2016, this share was 80% but there was Hotels.com instead of Facebook. In 2015, Google was not even in the top four.


4 Hotel & Finanza 4 2018 (2).qxp_Layout 1 04/05/18 09:57 Pagina 25

It is clear that Google (and then Facebook) is leading the rise in on-line reviews, whereas they are decreasing significantly on classic review platforms, such as Booking and TripAdvisor. For hotels, this is a trend that could signal a change of epic proportions: indeed, at this rate Google is well on the way to becoming the main site for hotel reviews worldwide in 2018. The Revinate report also reveals that hoteliers respond

with fairly high percentages, if one takes into account that many reviews do not require a response or even do not deserve one. In the face of an average response rate of 29.7% (28% in 2016 and 25% in 2015), hotels are more likely to respond to very positive reviews, those with five stars, and the ones which do so are, above all, hotels in the Asia Pacific area, while those less inclined to respond to reviews are, in fact, European hotels, just 25%.

L’importanza delle analisi e dei consulenti quando si affronta un nuovo mercato acquisizione di un hotel o l’assunzione di una nuova gestione per alcuni operatori può essere una routine, per altri può essere un disastro. È meglio prevenire brutte sorprese analizzando con attenzione il mercato sul quale si va ad operare. Operare in un mercato non familiare genera sempre elementi di incertezza, anche per società di gestione consolidate con anni di esperienza nel settore alberghiero. Quando si esplora un nuovo investimento in un nuovo mercato ci sono diversi passaggi da intraprendere, a partire dall’attenta ricerca della location. È opportuno quindi informarsi e studiare il mercato. Da questo punto di vista Italian Hotel Monitor di Trademark Italia (e Master Meeting) può essere uno strumento utilissimo insieme con business plan, analisi di redditività, SWOT e attività di scouting per brand e management. Dopo aver individuato la location, che porta con sé l’elemento della stagionalità o dell’annualità dal punto di vista operativo, se il progetto alberghiero prevede la costruzione di un nuovo edificio o si tratta di una ristrutturazione bisogna determinare i costi di costruzione e per farlo si inizia dal layout, passo fondamentale per definire le dimensioni degli spazi comuni, delle camere, la classificazione con cui si andrà ad operare e i servizi che prevedibilmente l’hotel fornirà. Poi si devono prendere in considerazione anche i costi storicizzati delle utenze e delle tasse locali. Ma, soprattutto, per un business

L’

plan solido e affidabile, bisogna analizzare il set competitivo con gli alberghi di prossimità e l’andamento consolidato dei flussi turistici sia leisure che business. Conviene diffidare o, comunque, guardare con estrema cautela i dati che vengono forniti dal precedente gestore o dall’attuale proprietà, nel caso si debba trattare l’acquisto o la gestione di una struttura già operativa. Per questo è fondamentale affidarsi a consulenti indipendenti (di terze parti) per verificare le proprie ipotesi. Che abbiate una catena o che siate un albergatore indipendente non esitate dunque a rivolgervi a Trademark Italia, la società giusta per fungere da “cassa di risonanza” del vostro progetto e investimento alberghiero.

The importance of analyses and consultants when tackling a new market The acquisition of a hotel or taking on new management for some operators may be routine, whereas for others it may be a disaster. It is better to prevent unpleasant surprises by carefully analysing the market in which you are going to operate. Operating in an unfamiliar market always generates elements of uncertainty, even for consolidated management companies with years of experience in the hotel industry. When you are exploring a new investment in a new market, there are several steps that must be taken, starting with a careful search for the location. It is, therefore, advisable to make inquiries and study the market. In

this case, the Italian Hotel Monitor by Trademark Italia (and Master Meeting) can prove to be very useful tools, along with a business plan, profitability analysis, SWOT and scouting activities by brand and management. After you have identified the location, which brings with it the aspect of seasonality or annuality from an operational point of view, if the hotel project calls for the construction of a new building or renovation, it will be necessary to determine the building costs. To do so, you should start from the layout, a fundamental step in defining the size of communal areas and rooms, as well as the operating classification and the services that the hotel is likely to provide. Then, you must also take into account the historical costs of utilities and local taxes. But, to ensure that your business plan is solid and reliable, you must analyse the competitive set with the hotels in the area and the consolidated trend of tourist flows for both leisure and business. You should be wary of or, at least, take great care when looking at data supplied by the previous operator or by the current owners, in case you need to negotiate the purchase or management of a structure which is already operational. This is why it is important to rely on independent consultants (third parties) to check your assumptions. Whether you own a chain or you are an independent hotelier, do not hesitate to contact us at Trademark Italia, the right company to act as “sounding board” for your project and hotel investment. 4 2018 www.mastermeeting.it

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4 Hotel & Finanza 4 2018 (2).qxp_Layout 1 04/05/18 09:57 Pagina 26

ITALIAN HOTEL MONITOR©

Primo bimestre 2018 positivo per gli alberghi italiani Occupazione camere e prezzo medio in crescita per gli alberghi italiani nei primi due mesi del 2018. Lo rileva il monitor elaborato da Trademark Italia da cui emerge come le città più performanti in termini di RO (Room Occupancy) siano Milano, l’unica a superare il 70%, Roma e Bergamo, le sole altre al di sopra del 60% - RO in crescita in 32 delle 39 città rilevate da Italian Hotel Monitor, con 6 città oltre i 3 punti percentuali - Prezzi medi in aumento del +1,3% nei 4 stelle, del +0,7% nei 3 stelle e del +0,7% nei 5 stelle e 5 stelle L.

I

l primo bimestre del 2018, pur condizionato dalla negativa componente meteo che ha “bloccato” l’Italia per alcuni giorni nel mese di febbraio, fa registrare una performance complessivamente positiva per gli alberghi italiani, con l’occupazione camere media della categoria upscale (4 stelle) al 58,1% (più 1,5 punti rispetto a gennaio-febbraio 2017) ed il prezzo medio camere a 102,95 euro (+1,3%). Nelle 39 maggiori città italiane, Italian Hotel Monitor rileva numeri positivi sia per il turismo business che leisure in 32 città; 7 le città in cui la RO risulta in flessione (leggera) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In termini di Room Occupancy, 3 città ottengono un risultato superiore al 60%, con Milano al vertice della graduatoria (72,4%) seguita da Roma (60,9%) e Bergamo (60,6%). Da segnalare anche la crescita di 6 città con incrementi superiori ai 3 punti percentuali: Genova, Palermo, Siena, Vicenza, Perugia, Brescia. La progressiva e continua crescita del settore è supportata anche dall’incremento dell’ADR (Average Daily

Rate, prezzo medio camera): il dato medio nazionale per la categoria upscale (4 stelle) registra un lieve incremento complessivo del +0,6%, con 8 città con prezzi in discesa rispetto allo stesso periodo del 2017 e 31 città con prezzi in aumento, fra le quali si distinguono Catania (+6,1%), Napoli (+5,2%), Milano (+4%), Siena (+2,8%). In termini assoluti, Venezia, la città con il maggior numero di camere in hotel di lusso e storicamente la città più cara, si conferma al vertice del ranking, con un ADR nella categoria upscale di 135,00 euro a notte, in calo del -1,8% rispetto allo stesso periodo del 2017. Seguono Milano (124,28 euro), Firenze (119,92 euro), Roma (101,80 euro), tutte al di sopra dei 100,00 euro. Il prezzo medio per i 4 stelle è di 102,95 euro a notte. Per quanto riguarda gli hotel midscale (3 stelle) l’occupazione camere raggiunge il 54,2%, in aumento di 1,3 punti sul 2017, mentre il prezzo medio si attesta sui 54,72 euro, in crescita (+0,7%) rispetto al 1° bimestre 2017. Occupazione camere al 50,4% (+1,0 punti) e prezzo medio di 340,33 euro (+0,7%) per la categoria luxury.

Positive first two months in 2018 for Italian hotels Room occupancy and average rate increasing for Italian hotels in the first two months of 2018. The data was collected by the monitor developed by Trademark Italy which shows that the best performing cities in terms of RO (Room Occupancy) are Milan, the only one to exceed 70%, Rome and Bergamo, the only other ones above 60% - RO increasing in 32 out of 39 cities measured by Italian Hotel Monitor, with 6 cities over 3% - Average rates increasing by +1.3% in four-star hotels, +0.7% in five-star and five-star luxury hotels. The first two months of 2018, although affected by bad weather which “blocked” Italy for several days in February, recorded an overall positive performance for Italian hotels, with an average room occupancy in the upscale category (4 stars) at 58.1% (up 1.5 points compared to JanuaryFebruary 2017) and an average daily rate of 102.95 Euros (+1.3%). In 38 major Italian cities, Italian Hotel Monitor recorded positive figures for both the tourism and leisure business in 32 cities; there were 7 cities with a (slight) downturn in RO compared to the same period the previous year. In terms of Room Occupancy, 3 cities achieved a result above 50%, with Milan taking top spot (72.4%), followed by Rome (60.9%) and Bergamo (60.6%). It should be noted that growth was registered in 6 cities with increases of over 3%: Genoa, Palermo, Siena, Vicenza, Perugia, Brescia. The progressive and continuous growth of the sector is also supported by the increase in ADR (Average Daily Rate): the national average for the upscale category (4 stars) shows a slight overall increase of +0.6%, with 8 cities recording a price drop compared to the same period in 2017 and 31

26

4 2018 www.mastermeeting.it

cities with rising prices, most notable of which were Catania (+6.1%), Naples (+5.2%), Milan (+4%), Siena (+2.8%) In absolute terms, Venice, the city with the highest number of luxury hotel rooms and historically the most expensive city, confirms its spot at the top of the ranking, with an ADR in the upscale category of 135.00 Euros per night, down by -1.8% compared to the same period in 2017. Milan (124.28 Euros), Florence (119.92 Euros) and Rome (101.80 Euros) follow, all above 100 Euros. The average price for a four-star hotel room is 102.95 Euros per night. With regard to midscale hotels (3 stars), room occupancy reached 54.2%, up 1.3 points on 2017, while the average rate stood at 54.72 Euros, up (+0.7 %) compared to the first two months in 2017. Room occupancy at 50.4% (+1.0 points) and average price of 340.33 Euros (+0.7%) for the luxury category.

For information: Press Office of Trademark Italia +39 0541 56111 - 335 6139208 – 335 6520085 press@trademarkitalia.com


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REPORT ITALIAN HOTEL MONITOR - GENNAIO-FEBBRAIO 2018 Occupazione e Prezzo per Città

Zoom sulle città Top Ten

Occupazione % Camere Città

Gen-Feb 2018

Gen-Feb 2017

Var 18/17

Prezzo Medio Gen-Feb 2018

Gen-Feb 2017

Var 18/17

+ TORINO

59,7

59,4

0,3

95,21

97,02

-1,9%

+ GENOVA

58,1

53,2

4,9

91,56

92,72

-1,3%

+ MILANO

72,4

70,2

2,2

124,28

119,53

4,0%

- COMO

44,1

45,3

-1,2

94,29

93,34

1,0%

+ BRESCIA

45,8

42,8

3,0

83,52

83,56

0,0%

+ BERGAMO

60,6

58,1

2,5

85,77

85,54

0,3%

- PARMA

48,9

49,5

-0,6

85,64

85,13

0,6%

+ REGGIO EMILIA

47,4

46,7

0,7

83,54

83,33

0,3%

+ MODENA

48,8

48,2

0,6

84,23

85,02

-0,9%

Occupazione % Camere Upscale Midscale

Città

Luxury

VENEZIA MILANO FIRENZE ROMA NAPOLI TORINO BOLOGNA GENOVA VERONA BARI TOTALE ITALIA

+ TRENTO

49,3

48,4

0,9

82,57

83,95

-1,6%

- BOLZANO

53,4

53,6

-0,2

85,82

86,24

-0,5%

Città

+ VENEZIA

52,0

51,3

0,7

135,00

137,48

-1,8%

VENEZIA MILANO FIRENZE ROMA NAPOLI TORINO BOLOGNA GENOVA VERONA BARI TOTALE ITALIA

- VERONA

47,4

47,5

-0,1

91,51

93,75

-2,4%

+ VICENZA

52,5

48,9

3,6

87,58

86,74

1,0%

+ PADOVA

56,5

54,5

2,0

85,32

84,51

1,0%

+ TREVISO

48,7

48,7

0,0

84,23

84,07

0,2%

+ UDINE

53,2

51,9

1,3

87,42

87,31

0,1%

- TRIESTE

49,2

49,3

-0,1

86,65

87,73

-1,2%

+ FERRARA

44,5

41,7

2,8

84,89

88,42

-4,0%

+ BOLOGNA

56,0

53,5

2,5

93,08

92,60

0,5%

+ RAVENNA

50,1

48,1

2,0

85,04

83,34

2,0%

+ RIMINI

48,7

46,6

2,1

83,97

83,72

0,3%

+ REP. SAN MARINO

46,7

45,3

1,4

85,36

83,88

1,8%

+ FIRENZE

58,2

57,1

1,1

109,92

108,49

1,3%

+ PISA

54,4

52,4

2,0

91,27

89,30

2,2%

+ SIENA

56,2

52,5

3,7

88,16

85,78

2,8%

+ ANCONA

50,8

49,3

1,5

87,50

85,75

2,0%

+ PESARO

43,8

43,4

0,4

81,78

80,76

1,3%

+ PERUGIA

34,9

31,7

3,2

83,23

82,60

0,8%

+ ROMA

60,9

59,8

1,1

101,80

100,77

1,0%

- PESCARA

46,3

47,1

-0,8

81,71

83,76

-2,4%

+ NAPOLI

54,3

52,9

1,4

98,79

93,93

5,2%

+ BARI

48,4

47,7

0,7

85,91

84,76

1,4%

+ TARANTO

50,8

50,8

0,0

82,88

82,50

0,5%

+ PALERMO

49,9

46,0

3,9

85,66

84,15

1,8%

+ MESSINA

49,3

48,3

1,0

83,26

83,55

-0,3%

- CATANIA

56,2

57,2

-1,0

87,38

82,38

6,1%

+ CAGLIARI

51,4

50,1

1,3

84,46

83,43

1,2%

+ SASSARI

50,9

49,3

1,6

85,18

83,85

1,6%

+ TOTALE ITALIA

58,1

56,6

1,5

102,95

101,60

1,3%

45,3 59,7 52,0 47,9 50,4

Luxury

456,39 345,74 392,19 269,16 340,33

52,0 72,4 58,2 60,9 54,3 59,7 56,0 58,1 47,4 48,4 58,1

52,9 64,2 61,4 63,2 52,7 56,6 58,4 53,2 46,9 48,6 54,2

Prezzo Medio Upscale Midscale

135,00 124,28 109,92 101,80 98,79 95,21 93,08 91,56 91,51 85,91 102,95

76,77 71,51 58,17 63,42 50,61 52,09 55,46 50,33 52,72 47,61 54,72

Occupazione e Prezzo per Tipologia Tipologia

Luxury Upscale Midscale

Tipologia

Luxury Upscale Midscale

Gen-Feb 2018

Occupazione Camere Gen-Feb Var 2017 18/17

50,4 58,1 54,2

49,4 56,6 52,9

1,0 1,5 1,3

Gen-Feb 2018

Prezzo medio Gen-Feb Var 2017 18/17

340,33 102,95 54,72

338,10 101,60 54,34

Fonte: Italian Hotel Monitor - Trademark Italia

4 2018 www.mastermeeting.it

27

0,7% 1,3% 0,7%


4 Hotel & Finanza 4 2018 (2).qxp_Layout 1 04/05/18 09:57 Pagina 28

TREND

I migliori hotel italiani di Forbes Travel Guide orbes Travel Guide, l’unico sistema di valutazione globale indipendente per hotel, ristoranti e SPA di lusso, ha annunciato i vincitori del prestigioso “2018 Star Award” dalla stimata Forbes Travel Guide. Da 60 anni, Forbes manda in giro per il mondo i suoi ispettori, che anonimamente alloggiano 2 notti nelle strutture analizzate e pagano il loro conto per “verificare direttamente il lusso” basandosi su circa 900 elementi oggettivi. Il sistema di punteggio Forbes si basa su un “algoritmo proprietario” in cui il servizio pesa per il 75% mentre la qualità della struttura incide per il 25%. Il sistema valorizza la gentilezza, la professionalità e la personalizzazione del servizio. In competizione con le liste pubblicate da Condé Nast Traveler e Elite Traveler, Forbes si sta ritagliando uno spazio sempre più importante ed un ruolo sempre più affidabile come “guida” di riferimento per l’hotellerie di lusso. La lista 2018 degli hotel “Five Star” comprende 199 proprietà e comprende 27 nuovi hotel a 5 stelle. Interessante notare che solo 4 alberghi sono presenti in tutte e tre le liste: La Réserve di Parigi, il Grand-Hôtel di Cap-Ferrat, il Belmond Hotel Cipriani di Venezia e il Royal Mansour di Marrakech. Forbes Travel Guide ha analizzato 1.609 strutture in 50 Paesi, ma solo 24 ospitano i 199 hotel premiati con le “5 stelle” presenti in lista, la maggior parte dei quali si trovano negli Stati Uniti. 10 le strutture “Five Star” italiane presenti: • Belmond Hotel Cipriani, Venezia • Four Seasons Hotel, Firenze • Hotel de Russie, a Rocco Forte Hotel, Roma • Hotel Eden, Roma • Hotel Hassler, Roma • Hotel Savoy, a Rocco Forte Hotel, Firenze • J.K. Place, Roma • Mandarin Oriental, Milano • Portrait - Lungarno Collection, Firenze • Portrait - Lungarno Collection, Roma Analizzando la lista di Forbes emerge la vera differenza rispetto alle altre: la premialità nei confronti degli hotel di catena o di gruppo. Oltre i tre quarti delle proprietà premiate (78,4%) appartengono, infatti, ad una catena o ad un brand. Gli alberghi indipendenti sono solamente il 21,6%. Tra i marchi più presenti: Four Seasons (classico esempio di monolithic brand) con 33 strutture, Mandarin Oriental (18), Ritz-Carlton (11) e The Peninsula (9).

F

The best Italian hotels in the Forbes Travel Guide Forbes Travel Guide, the only independent global assessment system for luxury hotels, restaurants and spas, has announced the winners of the prestigious “2018 Star Award” by the respected Forbes Travel Guide. For sixty years, Forbes has sent its inspectors around the

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Hotel Eden Rome

world to stay incognito for two nights in the hotels they are assessing and pay their bill to “check out the luxury first-hand” based on approximately 900 objective factors. The Forbes scoring system is based on a “proprietary algorithm” in which service counts for 75% while the quality of the premises counts for 25%. The system takes into account the courtesy, professionalism and personalisation of the service. In competition with the lists published by Condé Nast Traveler and Elite Traveler, Forbes is carving an increasingly important niche and creating a reputation for itself as an increasingly reliable “guide” for luxury hotels. The 2018 list of “Five Star” hotels consists of 199 properties and includes 27 new five-star hotels. Interestingly only 4 hotels have made it onto all three lists: La Réserve in Paris, the Grand-Hôtel in Cap-Ferrat, the Belmond Hotel Cipriani in Venice and the Royal Mansour in Marrakech. Forbes Travel Guide has analysed 1,609 facilities in 50 countries, but only 24 of them host the 199 hotels awarded “5 stars” in the list, most of which are located in the United States. Ten Italian “Five Star” hotels are mentioned: • Belmond Hotel Cipriani, Venice • Four Seasons Hotel, Florence • Hotel de Russie, in Rocco Forte Hotel, Rome • Hotel Eden, Rome • Hotel Hassler, Rome • Hotel Savoy, in Rocco Forte Hotel, Florence • J.K. Place, Rome • Mandarin Oriental, Milan • Portrait - Lungarno Collection, Florence • Portrait - Lungarno Collection, Rome A closer look at the Forbes list reveals the real difference with respect to the others: hotel chains or groups are the major recipients of the awards. More than three quarters of the award-winning properties (78.4%) belong to a chain or a brand. Only 21.6% of the hotels are independent. The brands that figure most frequently are: Four Seasons (classic example of a monolithic brand) with 33 hotels, Mandarin Oriental (18), Ritz-Carlton (11) and The Peninsula (9).


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Meglio vivere locale o godersi gli standard di un hotel? uno dei grandi dilemmi di questi tempi: optare per vivere local (native) e affidarsi ad Airbnb, oppure affidarsi alla professionalità di un hotel con tutti i comfort e servizi? I viaggiatori d’affari sembrano avere ancora pochi dubbi e preferiscono l’albergo, soprattutto per evitare brutte sorprese. Perché gli alloggi disponibili sulle varie piattaforme di home sharing non sono tutti della stessa qualità. Anzi, qualcuno non ne ha proprio: scarsa pulizia, mancanza di asciugamani e carta igienica in bagno, rumorosità interna, confusione esterna, televisione di dimensioni ridotte. Se è vero che le tariffe pagate per l’home sharing sono inferiori a quelle alberghiere è altrettanto veritiera l’affermazione “ottieni quello per cui paghi”. Nonostante, dunque, la proliferazione delle piattaforme di home sharing abbia avuto un impatto negativo sull’industria dell’alloggio e resti una minaccia soprattutto nelle aree urbane di grandi dimensioni, la loro disomogeneità qualitativa in fatto di comfort e servizi continua a

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far preferire ai business travelers la soluzione dell’alloggio alberghiero. Recentemente, Ian Schrager, guru mondiale dell’hotellerie, ha dichiarato: «L’unico modo per competere con Airbnb e altre tecnologie future è fare quello che loro non possono fare. E non possono offrire forme di intrattenimento in comune». I servizi di food & beverage saranno quindi sempre più strategici per gli hotel per vincere la sfida con l’home sharing.

Is it better to live like a native or enjoy the comforts of a hotel? It is one of the great dilemmas of our times: whether to opt for living like a local (native) and rely on Airbnb or depend on the professionalism of a hotel with all its inherent comforts and services. Business travellers continue to have little doubt and opt for hotels, mostly to avoid unpleasant surprises. Because the accommodation available on the various home sharing platforms is not all of the same quality. Indeed, some of them are

void of any quality whatsoever: lack of cleanliness, no towels and toilet paper in the bathroom, noisy interiors, external disturbances and small televisions. If it is true that the fees charged for home sharing are lower than those of hotels, it is also true to say that “you get what you pay for”. Therefore, even though the proliferation of home sharing platforms has had a negative impact on the accommodation industry and still poses a threat, especially in major urban areas, the difference in the level of quality in terms of comfort and services means that business travellers continue to opt for hotel accommodation. Recently, Ian Schrager, global hotelier guru, stated, “The only way to compete with Airbnb and other future technology is to do what they can’t do. And they can’t provide communal forms of entertainment”. Food & beverage services will, therefore, always be of increasing strategic importance for hotels in winning the challenge against home sharing.

La dura battaglia dei viaggi online econdo il fondatore di Airbnb, Brian Chesky, nel 2028, gli ospiti che dormiranno nelle case messe a disposizione dagli utenti della piattaforma californiana saranno un miliardo, ovvero un cittadino del mondo su otto. Forse si tratta di un dato poco credibile, ma, nel 2017, intanto, le persone che hanno visitato il sito o l’app di Airbnb sono state ben 330 milioni di persone. La società si guarda bene, però, dal fornire maggiori dettagli sulla percentuale di utenti che ha effettivamente prenotato una casa su Airbnb che, però, incrociando alcuni numeri che Airbnb fornisce con quelli di altre ricerche, possono essere stimati in circa cento milioni (il 30% dei visitatori totali della piattaforma). Questi numeri, tuttavia, non bastano al management di Airbnb che vuole espandersi ulteriormente ed entrare con decisione nel mercato alberghiero puntando a diventare l’Amazon dei viaggi. La battaglia per il dominio dei viaggi online, iniziata tempo fa, si fa, dunque, sempre più dura. Airbnb sta di-

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cendo agli albergatori, con una comunicazione ad hoc, che loro possono essere più efficaci ed efficienti delle altre OTA nella vendita delle loro camere. In sostanza, Airbnb per sostenere la propria posizione racconta agli albergatori che • “possiede” gli ospiti che l’albergatore sta cercando: millennials e viaggiatori internazionali. La società cita statistiche che mostrano come il numero di viaggiatori non statunitensi che utilizzano Airbnb nel 2017 è cresciuto del 30%; • dispone degli strumenti di cui l’albergatore ha bisogno e ne sta aggiungendo altri, ma, soprattutto, evidenzia che le sue prossime categorie di alloggio (case per le vacanze, spazi unici, b & b e boutique hotel) permetteranno agli host di classificare ancora meglio le loro sistemazioni. La cosa renderà più facile agli utenti la ricerca del giusto tipo di alloggio che stanno cercando. Entro l’estate Airbnb lancerà il nuovo programma di fidelizzazione “Superguest”; 4 2018 www.mastermeeting.it

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• ha le tariffe più basse rispetto alle agenzie di viaggio online per gli hotel indipendenti. La struttura commissioniale di Airbnb prevede, infatti, per ogni prenotazione, l’addebito all’host (in questo caso gli hotel) di una fee del 3-5% e poi di una fee variabile tra il 5% e il 15% all’ospite. Non c’è confronto con le percentuali di OTA come Booking e Expedia che, spesso, applicano commissioni che possono arrivare anche al 25-30% per prenotazione; • non richiede agli albergatori di firmare contratti e loro non devono neppure preoccuparsi di competere con Marriott e Hilton sulla piattaforma Airbnb; • sta crescendo il numero, soprattutto negli Stati Uniti, di proprietari di boutique hotel che nell’ultimo anno hanno scelto Airbnb per pubblicizzare le proprie proprietà soprattutto per i motivi legati alle elevate commissioni che piattaforme come Booking.com e Expedia richiedono. Alcune recenti ricerche mostrano anche che le commissioni degli alberghi indipendenti sono mediamente più alte di quelle pagate dagli hotel a marchio e dalle grandi catene che hanno un potere contrattuale indubbiamente maggiore e possono trattare sulla percentuale delle fees. Cameron Houser, responsabile del programma alberghi di Airbnb, afferma che proprio le commissioni più basse per gli hotel e l’assenza di un contratto da sottoscrivere rendono più fluida, flessibile e accattivante la proposta di Airbnb per gli alberghi. Attualmente Airbnb afferma di avere circa 24.000 hotel in vendita sulla sua piattaforma (Booking.com ha circa 400.000 hotel presenti sulla sua piattaforma), una piccola percentuale, inferiore all’1% dei complessivi 4,5 milioni di alloggi disponibili in tutto il mondo, ma la crescita è esponenziale: gli alberghi in vendita su Airbnb nel 2017 sono cresciuti del +520%. Andando avanti così, se Airbnb si strutturasse davvero per essere un vero e proprio channel manager di vendita aggiuntivo per gli hotel indipendenti, anche Booking.com ed Expedia dovrebbero iniziare a preoccuparsi.

The arduous battle of on-line travel According to the founder of Airbnb, Brian Chesky, in 2028, there will be one billion guests staying in the houses offered by users of the California-based platform, i.e. one out of eight people in the world. This may well be a somewhat improbable prediction, but in the meantime, in 2017, no less than 330 million people visited the Airbnb site or app. The company, however, refrains from providing further details on the percentage of users who actually booked a house on Airbnb. If, however, you cross check some of the figures provided by Airbnb with those of other surveys, the number can be estimated at approximately one hundred million (30% of the total visitors to the platform). The management of Airbnb, however, is not content with these numbers and wants to expand further by making a deci-

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sive entry into the hotel market, aiming to become the Amazon of travel. The battle to dominate on-line travel, which started some time ago, is, therefore, becoming increasingly arduous. Airbnb is telling hoteliers, via an ad hoc communication, that they can be more effective and efficient than other OTAs in selling their rooms. In short, to maintain its position, Airbnb tells hoteliers that • it “possesses” the guests that the hotelier is looking for: millennials and international travellers. The company cites statistics that show how the number of non-American travellers using Airbnb in 2017 rose by 30%; • it has the tools the hotelier needs and is adding new ones, but, above all, it shows that its future categories of accommodation (holiday houses, unique spaces, B&B and boutique hotels) will allow hosts to classify their accommodation more efficiently. This will make it easier for users to find the right kind of accommodation they are looking for. Before the summer, Airbnb is launching a new loyalty program, called “Superguest”; • it has lower rates compared to on-line travel agencies for independent hotels. The commissions set-up for Airbnb, in fact, charges the host (in this case the hotels) a fee of 3-5% for every reservation, and then a variable fee ranging between 5% and 15% to the guest. There is no comparison with the percentages of OTAs, such as Booking and Expedia that often apply commissions that can be as high as 25-30% per booking; • it does not require hoteliers to sign contracts and they do not even have to worry about competing with the Marriott and Hilton on the Airbnb platform; • it is increasing the number of owners of boutique hotels, especially in the United States, who in the past year have chosen Airbnb to advertise their properties, especially due to the high commissions that platforms like Booking.com and Expedia demand. Some recent studies also show that the commissions paid by independent hotels are on average higher than those paid by brand hotels and big chains because they have a greater contractual power and can negotiate the percentage on fees. Cameron Houser, the manager of the Airbnb hotel program, says that it is the lower commissions for hotels and the absence of a binding contract that makes the Airbnb proposal more fluid, flexible and appealing to hotels. Currently, Airbnb claims to have about 24,000 hotels for sale on its platform (Booking.com has about 400,000 hotels on its platform), a small percentage, less than 1% of the 4,5 million apartments available all over the world, but the growth is exponential: hotels for sale on Airbnb in 2017 grew by +520%. If this trend continues and Airbnb really does set itself up to be a true channel manager of additional sales for independent hotels, then Booking.com and Expedia should start worrying.


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Breaking news Nuovo marchio per espandere e riposizionare Steigenberger Steigenberger Hotels and Resorts da quest’anno inizierà ad operare con un nuovo soft brand, il cui nome suona tedesco e familiare: Maxx. In effetti, la società aveva già usato questo nome negli anni Ottanta come marchio anglo-americano ispirato ad Humphrey Bogart. Purtroppo il brand durò solo pochi anni. La nuova declinazione di Maxx sarà quella di un marchio di lusso “morbido” che andrà a colmare la lacuna presente nel portafoglio di Steigenberger con urban hotel di fascia medio-alta. Thomas Willms, entrato a far parte di Steigenberger nel giugno 2017 come direttore operativo e diventato CEO a gennaio 2018, afferma che questo soft brand darà alla società tedesca l’opportunità di firmare nuovi accordi e di sviluppare un marchio con standard più flessibili e senza i legami tipici dei marchi in franchising: «siamo più aperti alle imprese familiari e ai partner commerciali» ha affermato Thomas Willms. Gli standard ineludibili del marchio Maxx sono: biancheria di qualità premium, colazione internazionale e ampia offerta di caffè, fitness e WiFi gratuito, uno spazio lobby multifunzionale, tutto finalizzato a un’espansione dinamica soprattutto in Germania secondo un modello di impronta molto newyorchese. Nessuna località è stata ancora annunciata. Con il lancio e lo sviluppo del marchio Maxx Steigenberger punta a rinforzare e ristrutturare anche i propri programmi di fidelizzazione.

A new brand to expand and reposition Steigenberger As of this year, Steigenberger Hotels and Resorts will begin operating under a new soft brand with a familiar, German-sounding name: Maxx. The company had, in actual fact, already used this name back in the 1980s as an Anglo-American brand name inspired by Humphrey

Bogart. Unfortunately, the brand only lasted a few years. The new version of Maxx will be that of a “soft” luxury brand to fill the gap in the Steigenberger portfolio with a city hotel in the mediumhigh range. Thomas Willms, who joined Steigenberger in June 2017 as operations director and took over as CEO in January 2018, maintains that this soft brand will give the German company the opportunity to sign new agreements and develop a brand with more flexible standards, without the typical ties of a franchise. “We are more open to family-run businesses and commercial partners”, Thomas Willms stated. The essential standards of the Maxx brand are: premium quality bed linen, international breakfast and a wide selection of coffee, fitness facilities, free WiFi and a multi-purpose lobby, all aimed at a dynamic expansion, especially in Germany, based on a model with a very New York feel to it. The locations have yet to be announced. With the launch and development of the Maxx brand, Steigenberger aims to reinforce and revamp its own loyalty programmes as well.

Philippe Starck e la sua visione alberghiera Metz non è mai stata città da luci della ribalta. Ma ora c’è. Nonostante disponga di un interessante patrimonio storico, culturale e religioso, il capoluogo della Lorena ha

sempre registrato flussi turistici moderati. E né l’imponente cattedrale gotica né la succursale del Centre Pompidou parigino o la ristorazione stellata l’hanno mai proiettata agli onori delle cronache turistiche come sta invece facendo negli ultimi giorni l’ultima fantasmagorica creazione alberghiera del geniale Philippe Starck: Maison Heler è infatti qualcosa di mai visto, un monolitico hotel di 9 piani sormontato da una tradizionale casa alsaziana del 18° secolo. Primo albergo in Europa interamente progettato e sviluppato dal celebre designer, Maison Heler ha, almeno guardando le prime immagini che circolano dopo 3 anni di soli “rumors”, qualcosa di cinematograficamente fantascientifico e surrealistico, che rimanda a visioni modello Blade Runner e High-Rise. Destinato a diventare non solo il simbolo della cittadina lorena ma un vero e proprio “must see” alberghiero per tutti gli addetti ai lavori dell’hotellerie internazionale, Maison Heler (apertura prevista nel 2020) costerà circa 22,5 milioni di euro e si svilupperà su un’area totale di 6.830 mq. Avrà una terrazza panoramica e un giardino su cui svetterà l’incredibile casa alsaziana che ospiterà ristorante e lounge bar. Oltre alle 119 tra camere e suite, ci saranno anche una palestra e ampi spazi meeting. Opererà sotto il brand Curio Collection by Hilton.

Philippe Starck and his hotel vision Metz has never been a city in the spotlight. But it is now. Even though it has an interesting historical, cultural and religious heritage, the capital city of the Lorraine region has never had a particularly high influx of visitors. Neither have the imposing Gothic cathedral, the branch of the Paris Centre Pompidou or the Michelin-starred restaurants succeeded in pushing it to the top of tourist destinations, in contrast to what has occurred recently with the latest otherworldly hotel created by the eccentric Philippe 4 2018 www.mastermeeting.it

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Starck: Maison Heler is, in fact, something quite extraordinary - a monolithic nine-storey hotel topped by a traditional 18th century Alsace-style house. The first hotel in Europe entirely designed and developed by the famous designer, Maison Heler appears to be straight out of a sci-fi film, reminiscent of Blade Runner and High Rise, judging by the initial images that have emerged after three years of rumour-mongering. Destined to become not just the symbol of Metz, but an authentic “must-see” hotel for all international hotel operators, Maison Heler (scheduled to open in 2020) will cost approximately 22.5 million Euros and occupy a total area of 6,830 square metres. It will have a panoramic terrace and rooftop garden in which the incredible Alsacestyle house will be built, housing a restaurant and lounge bar. In addition to a total of 119 rooms and suites, there will also be a gym and spacious meeting rooms. It will be run under the Curio Collection by Hilton brand.

I migliori breakfast in albergo del mondo Condè Nast Traveler pubblica classifiche in maniera quasi compulsiva, ma questo nulla toglie alla loro affidabilità e al fatto che rappresentino un punto di riferimento per gli addetti ai lavori dell’hotellerie internazionale. Una delle più interessanti recentemente pubblicate riguarda i migliori breakfast hotel mondiali, un elenco di alberghi selezionati dai redattori della rivista a seguito di prova diretta, nei quali l’esperienza della prima colazione è assolutamente indimenticabile e imperdibile per varietà e qualità delle materie prime, servizio, stile e atmosfera: • The Peninsula, Parigi • The Norman, Tel Aviv (Israele) • Ett Shem, Stoccolma • Hotel de Russie, Roma • Thompson, Playa del Carmen (Messico) • Baccarat Hotel, New York • Brae Suites, Birregurra - Victoria (Australia) • Le Bristol, Parigi

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• Babylonstroren, Simondium (Sud Africa) • Aman Hotel, Tokyo • Chiltern Firehouse Hotel, Londra • The Upper House, Hong Kong • Hotel d’Angleterre, Copenhagen • Hotel du Palais, Biarritz (Francia) • Park Hyatt, Saigon (Vietnam) • Otahuna Lodge, Christchurch (Nuova Zelanda) • Masseria Potenti, Manduria - Taranto

The best hotel breakfasts in the world Condè Nast Traveler has a habit of publishing off-the-cuff classifications, but this does not make them any the less reliable. They are, in fact, a benchmark for international hotel operators. One of the most interesting classifications published recently concerns the best hotel breakfasts in the world, a list of hotels chosen by the magazine’s editors following on-site testing in which the breakfast experience was deemed unforgettable and not-tobe-missed in terms of the variety and quality of the food, service, style and atmosphere: • The Peninsula, Paris • The Norman, Tel Aviv (Israel) • Ett Shem, Stockholm • Hotel de Russie, Rome • Thompson, Playa del Carmen (Mexico) • Baccarat Hotel, New York

• Brae Suites, Birregurra - Victoria (Australia) • Le Bristol, Paris • Babylonstroren, Simondium (South Africa) • Aman Hotel, Tokyo • Chiltern Firehouse Hotel, London • The Upper House, Hong Kong • Hotel d’Angleterre, Copenhagen • Hotel du Palais, Biarritz (France) • Park Hyatt, Saigon (Vietnam) • Otahuna Lodge, Christchurch (New Zealand) • Masseria Potenti, Manduria Taranto (Italy)

Airbnb plus, il servizio per chi “odia” Airbnb È davvero stimolante leggere il giudizio di Meredith Carey, giornalista e contributor di Condè Nast Traveler, sui recenti sviluppi di Airbnb e in particolare su Airbnb Plus. Il nuovo servizio sviluppato dalla piattaforma di home sharing è pensato, infatti, per tutti quei viaggiatori che in realtà preferirebbero soggiornare in un hotel di alta qualità piuttosto che in uno degli oltre quattro milioni di alloggi sparsi per il pianeta e presenti sulla piattaforma. Cos’ha allora di speciale Airbnb Plus? E cosa lo rende adatto ai normali haters di Airbnb? Innanzitutto offre ai viaggiatori una scelta selezionata di case, appartamenti e stanze “certificati”: appena 2.000


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A Torino il primo albergo di una società calcistica

sparse in 13 città tra cui anche Milano. Sono alloggi che hanno superato un’accurata ispezione da parte dei collaboratori di Airbnb (oltre 100 nella checklist di qualità) che offrono biancheria di qualità sia in camera da letto che in bagno, un wifi veloce e garantito, una cucina fornita di tutte le stoviglie necessarie per cucinare, un frigorifero pulito senza macchie o danni, asse e ferro da stiro. Nel bagno, oltre al set di cortesia, gli armadi sono privi di oggetti personali, la doccia, le piastrelle e i pavimenti non presentano crepe o muffa. Agli host che vogliono diventare “Plus” Airbnb fornisce una consulenza sull’interior design per migliorare l’alloggio e soddisfare il nuovo standard. Ovviamente più comfort significa prezzi più alti: il prezzo medio giornaliero di un alloggio certificato “Airbnb Plus” è infatti superiore ai 200 dollari contro i circa 100 dollari di un alloggio normale.

Airbnb Plus, the service for those who “hate” Airbnb It is truly uplifting to read the reviews by Meredith Carey, journalist and contributor to Condè Nast Traveler, on the recent developments of Airbnb and especially on Airbnb Plus. The new service developed by the home sharing platform has, in fact, been conceived for those travellers

who would rather stay in a highclass hotel rather than one of over four million accommodation sites spread across the planet and featured on the platform. What’s so special about Airbnb Plus? And what makes it suitable for habitual Airbnb haters? Firstly, it offers travellers a carefully chosen selection of houses, apartments and “certified” rooms: just 2,000 spread between thirteen cities including Milan. They are lodgings that have passed a stringent inspection by Airbnb collaborators (over 100 items in the quality check list) which offer good quality bed and bathroom linen; a fast, guaranteed WiFi connection and a kitchen equipped with all the pots and pans required for cooking; a clean, stainfree, undamaged fridge; ironing board and iron. In the bathroom, in addition to the courtesy set, the cupboards are free from personal items; the shower, tiles and floor have no cracks or mould. Airbnb provides consultancy advice to hosts, who want to become Airbnb “Plus”, on interior design to improve the accommodation and meet the new standards. Obviously, more comfort means higher prices: the average daily price of certified “Airbnb Plus” accommodation, in fact, costs over 200 dollars compared to about 100 dollars for standard accommodation.

Si chiamerà J Hotel e sarà il primo albergo di una squadra di calcio in Italia. La struttura di proprietà della Juventus, attraverso il fondo J Village, sarà un hotel a quattro stelle e sorgerà vicino all’Allianz Stadium di Torino. Detto che un’intera ala sarà a disposizione della prima squadra che lo utilizzerà parallelamente al nuovo Juventus Training Center, l’albergo, che si svilupperà su un’area di oltre 11 ettari, disporrà di 138 camere, un ristorante con 140 posti interni e 60 posti nell’area esterna, 4 sale meeting da 20 posti e una sala da 93 posti. A disposizione degli ospiti, tifosi o meno che siano, anche una SPA e un parco di circa 2.175 mq. funzionale a garantire accoglienza per le zone bar, ristorazione e relax. La gestione della struttura che aprirà presumibilmente tra il 2019 e il 2020 sarà affidata a B&W Nest, società partecipata al 60% da Eden Travel Group e al 40% da Juventus F.C.

The first football club hotel in Turin It will be called J Hotel and will be the first of its kind in Italy. The hotel owned by the Juventus football club, through the J Village fund, will be a four-star hotel and be built near the Allianz Stadium in Turin. There will be an entire wing reserved for the first team which will use it at the same time as the new Juventus Training Center. The hotel, which will be built on over 11 hectares of land, will feature 138 rooms, a restaurant with seating inside for 140 and 60 outside, 4 meeting rooms for 20 people and one meeting room with 93 seats. Guests, whether they are fans or not, will have the use of a spa and parkland of about 2,175 square metres on which cafés, restaurants and relaxation areas will be constructed. The hotel, which is scheduled to open between 2019 and 2020, will be managed by B&W Nest, an investee company with a 60% stake held by Eden Travel Group and 40% by Juventus F.C. 4 2018 www.mastermeeting.it

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HOTEL RESTAURANT TRENDS

a cura di Stefano Bonini sbonini@trademarkitalia.com

Le stelle Michelin illuminano gli hotel

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Per certi ristoranti vale la pena fare un viaggio, altri meritano una deviazione, alcuni “solamente” la tappa!. Sono le indicazioni classiche che contribuiscono a definire la qualità dei ristoranti variamente stellati Michelin nei quali è possibile godere di un’esperienza gastronomica di elevata qualità. Quando però questi “giudizi” sono associati al ristorante di un hotel il valore è ancora maggiore, perché contribuiscono a rendere un intero soggiorno (breve o lungo che sia) più gustoso e piacevole. Mettere insieme alta qualità alberghiera ed eccellenza gastronomica è oggi uno dei nuovi doveri del turismo in Italia. Fino a qualche anno fa pochissimi ospiti avrebbero pensato di rimanere a mangiare in albergo, se non ingabbiati nella formula di pensione (mezza o completa). Ancora meno ci sarebbero andati di proposito convinti di mangiare in maniera eccellente. Oggi invece proporre una ristorazione di alto livello all’interno di un albergo è sempre più opportuno e “normale”. Lo dimostrano anche i numeri della Guida Michelin 2018 che ha premiato ben 101 ristoranti d’albergo con le sue stelle. Un dato incredibile visto che nel 2017 erano 84 e sembravano già molti. Un’incredibile crescita percentuale, anno su anno +20%, che racconta una “rivoluzione” epocale, economica e culturale, che sta spingendo sempre più alberghi, sia indipendenti che di catena (Mandarin Oriental ha ben 14 ristoranti stellati in giro per il mondo per un totale di 21 stelle Michelin), ad investire in maniera decisa sulla propria offerta gastronomica, ormai definitivamente considerata un asset strategico, non solo in fatto di promozione e comunicazione ma anche di commercializzazione. Il percorso di svecchiamento della ristorazione alberghiera italiana è

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intrapreso, favorito dalla crescente popolarità degli chef e dall’attenzione del pubblico per la qualità in tavola. E non si tratta più di un fenomeno che riguarda unicamente gli alberghi metropolitani o i grandi alberghi di vacanza, volti ad investire nella ristorazione puntando ad un futuro culinario stellato. Ad essere coinvolte sono anche strutture ricettive più piccole, talvolta a gestione famigliare, che hanno metabolizzato il cambiamento e adesso lo interpretano, proponendo una cucina di qualità, genuina e alla carta, in un’ottica meno alber-

ghiera e con un servizio più professionale e personalizzato. Il tentativo degli albergatori è quello di rendere più produttivo il ristorante, spesso al di sotto tanto delle aspettative economiche dei gestori quanto gastronomiche degli ospiti. Per raggiungere questo obiettivo, qualora non ci siano le possibilità e i tempi per “far crescere in casa” uno chef stellato attraverso un percorso più lungo e lento, un numero sempre maggiore di alberghi, soprattutto a 5 stelle, hanno deciso di bruciare le tappe e affidarsi a nomi di prestigio. Chef già celebri che


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HOTEL RESTAURANT TRENDS

possono fare la differenza e far dimenticare quel pregiudizio per cui in albergo non si mangia mai a meno che non si sia costretti... o si sia da soli. È grazie dunque al lavoro degli chef e della cucina se sempre più spesso anche persone residenti della stessa città varcano la soglia degli alberghi per fare un’esperienza gastronomica insieme agli stessi ospiti dell’hotel. Stanno cambiando non solo le percezioni ma anche e soprattutto le abitudini e il risultato è la progressiva de-alberghizzazione del ristorante dell’hotel. E non c’è bisogno di chiamare in causa Heinz Beck, unico tre stelle Michelin della Capitale (all’interno di un albergo per di più), premiato quest’anno proprio

da Master Meeting con il Premio Excellent. A Roma, come a Milano, Firenze e Venezia, i grandi alberghi, ormai, non possono fare a meno di essere dotati di un ristorante stellato. E’ nata una sinergia virtuosa tra gli albergatori e gli chef, che in questa collaborazione hanno trovato reciproca soddisfazione, dove i primi condividono il rischio imprenditoriale di un ristorante con i secondi, i quali, a loro volta, si alleggeriscono delle odiate questioni amministrative e gestionali. O, addirittura, grazie all’opportunità di essere ospitati in un albergo, non devono neppure reperire le risorse per aprire un ristorante partendo da zero. La presenza della ristorazione stellata permette realmente all’hotel di

distinguersi sul mercato offrendo una proposta gastronomica originale che contribuisce, grazie alla reputazione dello chef, ad attrarre un numero crescente di ospiti (alloggiati e non). Per lo chef stellato che, in questi contesti, è anche responsabile food&beverage della struttura le cose però non si limitano al servizio del pranzo e della cena. Ha la responsabilità di proporre e gestire un’idea culinaria di qualità che va dalla colazione al cioccolatino della buonanotte: non solo il ristorante quindi, ma un’offerta food a 360 gradi che possa trasmettere emozioni agli ospiti in ogni momento secondo una precisa filosofia, condivisa tra proprietà, management e staff di cucina. I

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HOTEL RESTAURANT TRENDS

The Michelin stars illuminate the hotels by Stefano Bonini

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ome restaurants are worth a trip, some deserve a change of course, some “just” a stop! These are the classical indications that help defining the quality of the restaurants starred by Michelin, where it is possible to enjoy a top quality gastronomic experience. However, when these “opinions” are given to the restaurant of a hotel the value is even bigger, because they help to make tastier and more pleasant the entire stay (no matter how short or long it may be). Putting together top quality hotel and gastronomic excellence is one of the new must of Italian tourism. Until a few years ago, only a few guests would have thought to stay in the hotel to eat, if they weren’t forced into the half or the full board. Even less they would have chose an hotel with the idea of eating excellent food. Indeed, nowadays, it is always more advisable and “normal” to propose top level restaurants inside hotels. This is confirmed by the 2018 Michelin Guide that awarded with its stars 101 hotel restaurants. This is incredible since they were 84 in 2017 and they seemed a lot already. An incredible per cent growth, +20% year after year, that tells a historical, economic and cultural “revolution”: both independent hotels and hotels of chains (Mandarin Oriental has 14 star restaurants all around the world for a total of 21 Michelin stars) invest always more strongly on their gastronomic offer, definitely considered a strategic asset, not only for better promotion and communication but also for marketing. The path to the renewal of the Italian hotel restaurants has begun, helped by the growing popularity of chefs and by the growth of the public attention for quality on the table. This phenomenon doesn’t concern only the hotels of big cities

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or the big holiday hotels, willing to invest in restaurants aiming to a starry restaurant future. It also involves smaller receptive facilities, sometimes family run, who accepted the change and who are now interpreting it, proposing a quality, genuine and a la carte menu, in a less hotelier way and with a more professional and more customized service. Hotel owners’ goal is to make the restaurant more productive, often under the economic expectations

of the runners as well as under the guests’ gastronomic expectations. To reach this goal, if there is no possibility or time to “make grow” a star chef “in house” (a long and slow path), an always bigger number of hotels, mostly 5 stars ones, decide to skip steps and entrust their kitchens to prestigious names. Chefs, who are popular already, can make the difference and they can make forget that prejudice that says: people eat in hotels only if they are forced... or alone.

So, it is thanks to the chefs’ work and to the work of the kitchen, if always more locals walk through the door of hotels to have a gastronomic experience together with the guests of the hotel. Not only the awareness is changing, but also, and mostly, the habits and the outcome is a completely new approach to hotel restaurants (de-alberghizzazione). And there is no need to mention Heinz Beck, the only three Michelin stars of the Capital (inside a hotel, not less), awarded this year right by Master Meeting with the Excellent Award. In Rome, as well as in Milan, Florence and Venice, the biggest hotels can not be without a star restaurant. A virtuous synergy has started between hotel runners and chefs, who in this cooperation found mutual satisfaction, where the first share the business risk of a restaurant with the second, who alleviate his/her administrative and managing issues. Or, even, thanking to the chance to be hosted in an hotel, must not find the resources to open a restaurant from nothing. The presence of star restaurants allows the hotel to really distinguish itself on the market, offering an original gastronomic offer that contributes, thanks to the chefs reputation, to lure a growing number of guests (staying for the night or not). In these places, the star chef is also in charge of food&beverage of the facility, he/she isn’t only in charge of lunch and dinner. He/she works to propose and to manage a top quality gastronomy that goes from breakfast to the goodnight chocolate: so not only the restaurant, but a 360 degrees food offer that may transmit emotions to the guests at any moment in accordance to a definite philosophy, shared among the owners, the management and the kitchen staff. I


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Un Forte fortissimo Il General Manager del Forte Village Lorenzo Giannuzzi ha come sempre le idee chiare: siamo una destinazione e un resort unico e riscuotiamo successo anche nel mercato business e Mice. Vi spiego perché...

✒Davide Deponti

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L’incredibile bellezza del Forte Village, tra mare, bosco e montagne. Forte Village, a stunning beauty between sea, trees and mountains

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La Sardegna, si sa, è una terra bellissima e unica al mondo. Custodisce tanti tesori, di diverso genere, storico, naturalistico, culturale, enogastronomico. E ne contiene anche uno prettamente turistico che in sé racchiude le tante sfaccettature di quell’anima magica che è l’isola sarda. È il Forte Village, una realtà ricettiva davvero unica nel suo genere, un compendio di alta ospitalità e animus loci. Il resort si trova immerso in 47 ettari di splendidi giardini, affacciato su una spiaggia di sabbia bianca, posta sulla soleggiata costa meridionale della Sardegna, a poca distanza da Santa Margherita di Pula. E offre un’ampia e variegata scelta di sistemazioni: 728 camere, suddivise fra cinque hotel a cinque stelle, tre hotel a quattro stelle e undici ville di lusso. La sua offerta di luxury hospitality si declina, inoltre, nella ristorazione con, addirittura, 21 ristoranti disponibili in alta stagione, nella magnifica Acquaforte Thalasso & SPA,

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che regala trattamenti e programmi unici, e in tutto ciò che ruota attorno al cuore del resort, come le numerose piscine, l’affascinante piazza con boutique di alta moda e le svariate iniziative cool proposte nelle serate sotto le stelle. E non manca neppure una vasta gamma di impianti sportivi all’avanguardia. «La nostra vocazione di resort a cinque stelle», spiega il direttore generale Lorenzo Giannuzzi, che nel corso degli anni ha fatto del Forte la sua casa elettiva, «ci permette di essere destinazione sia leisure che Mice, ma, soprattutto, ci obbliga a un impegno costante per essere sempre up to date. Lavoriamo con una tipologia di clientela che sa cosa vuole, molto esigente e continuamente alla ricerca di nuove emozioni e suggestioni».

lità sul mercato turistico nazionale e internazionale. «Negli ultimi anni», continua Giannuzzi, «sono stati fatti grandi investimenti sia per il restyling delle parti esistenti sia per la creazione delle prestigiose Ville, oggi la punta di diamante dell’offerta del Forte Village. Due anni fa, abbiamo inaugurato, poi, la Forte Arena, teatro sotto le stelle che ha già ospitato importanti nomi dello spettacolo nazionale ed internazionale. E, oggi, proseguiamo in questo percorso di innovazione, presentando la nostra nuova Meeting Room. Che possiamo dire essere la più spettacolare di tutto il Mediterraneo: realizzata interamente in vetro, si trova nella parte più alta del resort, con vista mozzafiato a 360 gradi che spazia dal magnifico mare sardo alle montagne che circondano, alle spalle, Santa Margherita di Pula e che, ovviamente, dà anche sulla straordinaria vegetazione del Forte Village. Entrando nella sala si avrà l’impressione di essere sospesi nel cielo. È una location pensata per ospitare eventi Mice e business di altissimo livello, incontri che necessitano di un’elevata qualità di accoglienza e di un’ambientazione di grande impatto scenografico, oltre che delle migliori tecnologie oggi a disposizione. A completamento della Meeting Room c’è una terraz-

Il Forte Village è un resort incredibile nel quale è possibile trovare tutto quello di cui si ha bisogno, come piscine, Spa con talassoterapia, 21 ristoranti, innumerevoli impianti sportivi... Forte Village, a luxury resort where you could find everything you need: pools, Spa, 21 restaurants, sports facilities...

La sala meeting più spettacolare del Mediterraneo Impegno che è stato senz’altro premiato. Oggi la spettacolare struttura, creata negli anni 70 da Lord Charles Forte, non solo è diventata, a partire dal 1998, secondo la World Travel Awards, il miglior resort di lusso al mondo, ma, grazie al lavoro del suo consolidato management team, si è imposta anche come modello di ospita4 2018 www.mastermeeting.it

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Lorenzo Giannuzzi: «il segreto per avere successo con i clienti Mice è di trattarli come se fossero tutti ospiti individuali...». Lorenzo Giannuzzi: «the secret to succeeding with Mice customers is to treat everyone of them as if they were individual guests...»

za panoramica open air, ideale per coffee break e aperitivi. È stata la richiesta di esclusività da parte del mercato di nicchia, quello d’élite, a indurci a realizzare un simile progetto. Il Forte ha sempre ospitato numerosi eventi Mice, mancava però uno spazio unconventional ed esclusivo per accontentare la fascia più alta del comparto».

La cultura del servizio Il Forte Village ospita 728 camere, divise tra cinque hotel a cinque stelle, tre a quattro stelle e undici ville di lusso. At Forte Village there are 728 rooms, divided among five five-stars hotels, three four-stars hotels and eleven luxury villas

Nel panorama attuale il Forte Village è tra le strutture italiane che meglio delineano gli standard del turismo di lusso contemporaneo e worldwide. E questo grazie all’innovazione nella proposta di accoglienza e alla qualità del servizio offerto. Il resort presta da sempre molta attenzione alla formazione. «È fondamentale», spiega Giannuzzi, «che ciascuno sia ben con-

sapevole del proprio ruolo e coinvolto con passione e senso di responsabilità in quello che fa, avendo sempre cura della personalizzazione del servizio. Questo vale tanto per l’ospitalità leisure quanto per quella Mice. Il segreto per avere successo con i clienti Mice è proprio quello di trattare questi ultimi come se fossero ospiti individuali desiderosi di ricevere un trattamento di lusso. La qualità del servizio deve essere pertanto al massimo grado ed è ciò che fa la differenza, insieme, ovviamente, al luogo. Essere in questo angolo di Sardegna è senza dubbio un grande plus: godiamo di un microclima unico in Europa. Le montagne a ridosso di Santa Margherita di Pula proteggono, infatti, la costa dai venti freddi del nord dell’isola e garantiscono un clima “subtropicale” con più di 300 giornate di sole all’anno. Un regalo della natura che ci permette di estendere la nostra stagione da marzo a novembre e, quindi, anche di essere una destinazione ideale per le richieste Mice».

“One of a kind” Sole, mare, natura, ma anche benessere. Altra novità del 2018 al Forte Village è, infatti, è una nuova Spa privata che si aggiunge all’Acquaforte Thalasso & SPA: «si tratta di uno spazio wellness e thalasso che può essere privatizzato su richiesta per eventi esclusivi», spiega il GM, «gli ospiti possono vivere l’esperienza unica di una talassoterapia miniaturizzata e provare terapie rilassanti e disintossican-

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ti». L’unicità del resort riguarda anche la ristorazione. Non a caso la stampa inglese ha recentemente descritto il Resort come “one of a kind”, unico nel suo genere, rimanendo piacevolmente stupita dalla varietà e dalla qualità dell’offerta della cucina. Dove altro si riescono a trovare in un’unica location 21 ristoranti con tanto di chef stellati? Senza dimenticare le facilities sportive, tra le quali la Chelsea Football Academy o quella di tennis, che si alternano proponendo un portfolio di allenatori e leggende di spessore internazionale. Una lista molto ricca che, con le nuovissime accademie di scherma e hockey, è in grado di esaudire qualsiasi desiderio di adulti e bambini».

La location preferita dai grandi brand Tornando a parlare del Forte come location congressuale, vale la pena ricordare che, nel corso degli ultimi anni, vi sono stati organizzati, tra gli altri, i convegni di Porsche, Ferrari, Vodafone, Volkswagen, Mondadori, Generali, Audi, Siemens, Mastercard, Nielsen, Chiesi, Pfizer e Boehringer-Ingelheim, senza contare i ritiri delle migliori squadre di calcio e nazionali più famose che si sono riposate nella pace e nella discrezione del resort. Convention, congressi ma anche tantissimi incentive, perché durante un soggiorno al Forte Village ogni business diventa speciale. Tutto questo grazie a spazi e strutture di altissimo livello, a partire dal Cen-

tro Congressi con 20 sale conferenze, la più ampia delle quali, all’occorrenza suddivisibile in due aree separate, può ospitare fino a 1000 persone, a cui si aggiungono altri grandi sale meeting, la Sala Panorama può ospitare fino a 350 persone, la Sala Baldacchino fino ad un massimo di 180 persone e la nuova Sala Naturista, con la sua caratteristica conformazione a forma di teatro, in grado di accogliere fino a 100 persone. Il Centro Congressi dispone inoltre di 45 breakout rooms, perfette per incontri fino a 30 partecipanti, e di una spaziosa area per esposizioni e coffee break. E quando all’evento si vuole unire un team building o un’escursione? Il Forte Village è perfetto anche in questo caso perché si trova vicino a numerosi siti di grande interesse culturale, archeologico e naturale, raggiungibili noleggiando auto, jeep, city bike o mountain bike. E per chi vuole il massimo del comfort, il resort mette a disposizione anche un’auto con tanto di autista o uno yacht con equipaggio. «Sono tantissime le possibilità che offriamo anche in chiave Mice qui al Forte. Siamo una “b-leisureland” per team building emozionali e diverse attività sportive agonistiche», conclude Giannuzzi, aggiungendo una considerazione generale sul turismo in Italia: «dovremmo vivere di turismo ma, purtroppo, non siamo ancora capaci di fare sistema e di battere la concorrenza straniera, che, rispetto a noi, offre molto meno. Bisognerebbe incentivare gli investimenti esteri, porterebbero sicuramente un valore aggiunto in visibilità e competitività. E non farebbe male, neppure, un bel ricambio a livello istituzionale...». Comunque sia, oggi, la lezione del Forte Village dimostra che in Italia si può essere al top mondiale nell’ospitalità di lusso sia per qualità del servizio sia per concept d’accoglienza. I

La nuova spettacolare Meeting Room è fatta completamente in vetro ed è situata nel punto più elevato del resort con una vista mozzafiato sul mare e le montagne. The spectacular new Meeting Room is made entirely of glass and is put in the highest part of the resort, with a breathtaking view from the sea to the mountains

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Forte Village, always stronger The General Manager of Forte Village Lorenzo Giannuzzi is as confident as ever: we are a unique destination and resort and we have success even on the business and Mice markets. I’ll explain why... Davide Deponti

Un momento di relax nei magnifici spazi della Aquaforte Thalasso & Spa. Relaxing at the magnificent Aquaforte Thalasso & Spa

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S

ardinia, as everyone knows, is a beautiful and unique land in the world. It holds many treasures of different kinds, historical, naturalistic, cultural, food and wine. And it also holds a tourist one that contains the many facets of that magical soul that is the Sardinian island. It is the Forte Village, a truly unique accommodation facility, a compendium of high hospitality and animus loci. The resort is set in 47 hectares of splendid gardens, overlooking a white sand beach, located on the sunny southern coast of Sardinia, not far from Santa Margherita di Pula. And it offers a wide and varied choice of accommodation: 728 rooms, divided among five five-star hotels, three four-star hotels, and eleven luxury villas. Its offer of luxury hospitality is also available for the catering, with 21 restaurants available in high season, in the magnificent Aquaforte Thalasso & SPA, which offers unique treatments and programs, and everything that revolves around the heart of the resort, such as the numerous pools, the charming square

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with high fashion boutiques, and the various cool initiatives offered in the evenings under the stars. And there is also a wide range of cutting-edge sports facilities. «Our vocation as a five-star resort», explains the general director Lorenzo Giannuzzi, who over the years has made the Forte his home, «allows us to be a destination for both leisure and Mice, but above all obliges us to a constant commitment to always be up to date. We work with a type of clientele who knows what they want, very demanding, and continuously looking for new emotions and suggestions».

The most spectacular meeting hall in the Mediterranean Sea Commitment that has certainly been rewarded. Today the spectacular structure created in the 70s by Lord Charles Forte, has not only become, since 1998, according to the World Travel Awards, the best luxury resort in the world, but, thanks to the work of its consolidated management team, also a model of hospitality on the


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national and international tourism market. «In recent years», continues Giannuzzi, «great investments have been made both for the restyling of existing parts and for the creation of the prestigious Villas, today the spearhead of the Forte Village offer. Two years ago, we also inaugurated the Forte Arena, a theatre under the stars that has already hosted important names of the national and international scene. And today we continue in this path of innovation by presenting our new Meeting Room, which we can say is the most spectacular in the whole Mediterranean Sea: made entirely of glass, it is in the highest part of the resort, with a breathtaking, 360 degree view ranging from the magnificent Sardinian sea to the mountains that surround Santa Margherita di Pula and that, of course, also overlooks the extraordinary vegetation of the Forte Village. By entering the hall, you will have the impression of being suspended in the sky. It is a location designed to host Mice and business events of the highest level, meetings that need a high-quality hospitality and a setting of great scenographic impact, as well as being equipped with the best technologies available today. To complete the Meeting Room there is a panoramic, open-air terrace ideal for coffee breaks and aperitifs. It was the demand for exclusivity from the niche market, the elite one, that led us to realise such a project. The Fort has always hosted numerous Mice events, but it lacked an unconventional and exclusive space to satisfy the highest segment of the sector».

The culture of service In the current landscape, Forte Village is among the Italian facilities that best define

the standards of contemporary, worldwide luxury tourism. And this is thanks to the innovation in the accommodation and the quality of the service offered. The resort has always paid close attention to training. «It is fundamental», Giannuzzi explains, «for everyone to be well aware of their role and to be involved with passion and sense of responsibility in what they do, always taking care of the personalisation of the service. This applies in equal measure to both leisure and Mice hospitality. The secret to succeeding with Mice customers is precisely to treat the latter as if they were individual guests eager to receive a luxury treatment. The quality of the service must therefore be at the highest level and that is what makes the difference, obviously together with the place. Being in this corner of Sardinia is undoubtedly a great plus: we enjoy a unique microclimate in Europe. The mountains near Santa Margherita di Pula, in fact, protect the coast from the cold winds of the north of the island and guarantee a subtropical climate with more than 300 sunny days a year. A gift from nature that allows us to extend our season from March to November and, therefore, to be also an ideal destination for Mice requests».

Forte Arena è la nuova location pensata come un teatro sotto le stelle che ha già ospitato importanti nomi dello show business mondiale. Forte Arena is a real theatre under the stars that has already hosted important names from the international show biz

“One of a kind” Sun, sea, nature, but also wellness. Another novelty of 2018 at the Forte Village is, in fact, a new private spa added to the Aquaforte Thalasso & SPA: «It is a wellness and thalassic space that can be privatised on request for exclusive events», explains the GM, «guests can enjoy the unique experience of a miniaturised thalassotherapy and try relaxing and detoxifying therapies». The uniqueness of the re4 2018 www.mastermeeting.it

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Il Centro Congressi del Forte Village ospita 20 sale conferenze la più ampia delle quali può ospitare fino a 1.000 delegati. In the Forte Village Congress Centre there are 20 conference rooms, the largest of which can accomodate up to 1.000 people

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sort also concerns catering. It is no coincidence that the English press recently described the resort as “one of a kind», pleasantly surprised by the variety and quality of the food offer. Where else can you find 21 restaurants with a host of starred chefs in one location? Not to mention the sports facilities, including the Chelsea Football Academy, or the tennis court, which alternate by offering a portfolio of coaches and legends of international importance. A very rich list that, with the newest fencing and hockey

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academies, is able to fulfil any desire for adults and children».

The preferred location by the big brands Returning to talk about the Forte as a conference location, it is worth mentioning that, in recent years, it has hosted, among others, the conferences of Porsche, Ferrari, Vodafone, Volkswagen, Mondadori, Generali, Audi, Siemens, Mastercard, Nielsen, Chiesi, Pfizer and Boehringer-Ingelheim, not to mention the training camps of the best national football teams that have rested in the peace and discretion of the resort. Convention, conferences, but also many incentives, because during a stay at Forte Village every business becomes special. All thanks to environments and facilities of the highest level, starting from the Congress Centre with 20 conference rooms, the largest of which can accommodate up to 1000 people, if necessary divided into two separate areas, to which are added other large meeting halls; the Panorama Hall can accommodate up to 350 people, the Baldacchino Hall up to a maximum of 180 people, and


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the new Naturista Hall, with its characteristic theatre-like configuration, capable of accommodating up to 100 people. The Congress Centre also features 45 breakout rooms perfect for meetings up to 30 participants, and a spacious area for exhibitions and coffee breaks. And when you want to add a team building experience or an excursion to the event? The Forte Village is perfect even in

this case because it is close to numerous sites of great cultural, archaeological, and natural interest, reachable by renting cars, jeeps, city bikes, or mountain bikes. And for those who want maximum comfort, the resort also offers a car with a driver or a crewed yacht. «Many are the possibilities that we also offer in a Mice key here at the Fort. We are a “b-leisureland” for thrilling team building experiences and various competitive sporting activities», concludes Giannuzzi, adding a general consideration on tourism in Italy: «we should be able to live on tourism but, unfortunately, we are not yet able to manage properly and to beat the foreign competition, which, compared to us, has much less to offer. Foreign investments should be incentivised, they would certainly bring added value in visibility and competitiveness. And it would certainly not hurt to have a nice change at the institutional level...». Anyway, today, the lesson of Forte Village is that in Italy you can be at the world top in luxury hospitality both for quality of service and for accommodation concept. I Al Forte Village c’è un ampio ventaglio di attività sportive di alto livello: si hanno a disposizione “academy” di calcio, tennis, scherma e hockey grazie alle quali si può giocare, migliorare e imparare a operare in team. At Forte Village there is an huge portfolio of sports facilities: football, tennis, fencing and hockey academies where you can learn, play and build a team

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SCENARI DEL TURISMO

Italia:

è tempo di catene Lo scenario attuale dell’industria turistica italiana inizia a fare gola agli investitori dell’hôtellerie e in particolare a quelli stranieri. Ecco cosa dicono i numeri e i pareri degli esperti

✒Davide Deponti La magica terrazza dell’Hotel degli Artisti, nel centro di Roma. The amazing terrace of Hotel degli Artisti, in Rome

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I

I dati dell’ultimo rapporto Horwath HTL “Hotels and Chains 2018– Investimenti, Scenari e Strategie”, presentato da Confindustria Alberghi e Cassa Depositi e Prestiti presso la sede dell’Università Bocconi di Milano, parlano chiaro: le catene alberghiere sono in crescita sul mercato italiano e i loro modelli di business sono destinati a permeare il tessuto imprenditoriale dell’hospitality della Penisola. I motivi sono diversi e possono essere ritrovati proprio in questo rapporto che analizza il settore italiano dell’ospitalità e le dinamiche delle catene alberghiere nel 2017, con l’analisi di scenari e tendenze per gli investimenti alberghieri per il 2018. Si parte naturalmente con l’analisi dei numeri: se fino al 2016 il turismo in Italia contribuiva per l’11,1% del Pil,le prossime previsioni, secondo i dati rilasciati dal WTTC, indicano una crescita del 2,2% anno su anno nei prossimi dieci anni, raggiungendo circa il 12% entro il 2027; con anche la conseguenza che il peso sull’occupazione raggiungerà il 12,5%. Da sottolineare poi che i numeri del turismo in Italia sono in linea con i dati dell’UNWTO che vedono a livello globale

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nel 2017 gli arrivi internazionali aumentare del 7% rispetto al 2016, raggiungendo quota 1,32 miliardi. Allo stesso modo il dato Eurostat conferma il medesimo trend con un +4,7% nei primi 10 mesi del 2017 rispetto all’analogo periodo 2016. Proprio durante lo scorso 2017 invece, gli arrivi internazionali in hotel italiani sono aumentati del 4,3%. E anche il dato dell’Osservatorio di Confindustria Alberghi, elaborato sul campione delle compagnie alberghiere, riporta a fine 2017, un incremento medio del “Tasso di Occupazione Camere” pari al +3,2% rispetto al 2016; cifra che porta l’indice al 68,9%. Si consolida quindi il ruolo del turismo quale settore chiave dell’economia italiana, ma non solo: è uno scenario insomma, quello dell’industria turistica italiana attuale, che, con questi numeri, inizia a fare gola in particolare agli investitori stranieri dell’hôtellerie, ai grandi fondi di investimento e agli istituti bancari, come dimostra anche il recente accordo triennale “Patto per il turismo 4.0” siglato tra Intesa Sanpaolo e Ministero della Cultura e del Turismo. Queste sono realtà che vedono nella forte frammentazione del mercato e nella


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SCENARI DEL TURISMO Tab. 1. Primi dieci Paesi Europei per numero di hotel e camere (numero camere x000). Top ten European countries by number of hotels and rooms (number of rooms x000) 1.091

Catena sì, ma non basta... Ma la notizia più interessante che si scorge analizzando la ricerca “Hotels and Chains 2018” è che, oggi, nel nostro Paese, si parla sempre più spesso di sviluppo degli hotel di catena come “soggetti” imprenditoriali utili a garantire una maggiore valorizzazione del brand della struttura affiliata, sistemi gestionali collaudati, ingegnerizzazione dei processi e una forte focalizzazione sul comparto management. Fattori che il singolo proprietario alberghiero non può sostenere con le sue sole risorse. Va anche detto che la trasformazione da hotel familiare a hotel di catena non è per forza la chiave di una formula di successo: una struttura di accoglienza di successo, dice la ricerca, deve oggi

952

916 656 413 121

Switzerland

Czech Republic

4.949

6.022

9.987 Greece

Austria 12.366

France 18.424

Spain 19.524

Germany 33.061

I Hotels

158

Netherlands 3.585

140

137

Poland 3.965

291

Italy 33,166

gestione ancora familiare della maggior parte delle strutture un terreno fertile. E già lo scorso anno il valore delle transazioni di investimenti alberghieri ha raggiunto un volume di circa 1,6 miliardi di euro. A ciò fa seguito un aumento dell’interesse degli operatori internazionali e dei fondi immobiliari verso la nostra destinazione e, in particolare, verso il settore dell’ospitalità. Tante le operazioni chiuse nel 2017, ma ancora di più ne sono in cantiere a breve: oltre 12mila camere saranno coinvolte in progetti greenfield, di branding e re-branding e in partecipazioni di fondi interessati al settore. E, in questo contesto di grandi aspettative, anche Cassa Depositi e Prestiti, come già noto, ha colto le opportunità del turismo immobiliare italiano: innanzitutto nel 2016, quando ha introdotto una piattaforma di real estate chiamata Fit, Fondo di investimenti per il turismo, con la specifica mission di attrarre capitali, nazionali ed esteri, per rinnovare e innovare l’ospitalità nel nostro Paese, costruendo un portfolio di immobili per favorire una separazione tra gestione e proprietà. Successivamente ha iniziato a investire per l’acquisto di strutture ricettive leisure e city hotel, partendo da un esborso di 92 milioni di euro. Primi acquisti sono stati due villaggi del gruppo Th Resorts e tre strutture Valtur. Nel dettaglio, si tratta delle location a Marina di Sibari e Marina di Pisticci per il gruppo padovano Th Resort e delle strutture di Marilleva, Ostuni e Pila per il Gruppo Valtur.

G Rooms

(fonte/source Horwathe Eurostat 2016)

Tab. 2. Numero medio di camere in hotel nei primi dieci Paesi in Europa. Average number of hotel rooms in the top ten countries in Europe Czech Republic Austria Switzerland Germany Italy Netherlands EU France Poland Greece Spain

23 24 28 29 33 34 36 36 40 41 47

(fonte/source Horwathe Eurostat 2016)

puntare sulla personalizzazione del soggiorno e sull’unicità del servizio al cliente. Ma, soprattutto, le grandi catene sanno bene che, oggi, per avere successo, è assolutamente necessario creare per il cliente esperienze sempre più tailor made. Formule di ospitalità che siano insomma in grado di arricchire la permanenza di una persona in un albergo al di là del semplice “affitto” di una stanza: il segreto sarà quello di essere in grado di trattenere il cliente all’interno della struttura, offrendogli luoghi unici e servizi che al di fuori non troverebbe. Altro elemento molto interessante sviscerato dallo studio Horwath HTL è il fatto che sul mercato attuale gli hotel di catena rispondono sempre più e sempre meglio anche a quella domanda di clientela up4 2018 www.mastermeeting.it

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SCENARI DEL TURISMO Tab. 3. Primi dieci Paesi Europei per numero di camere di hotel di catena. Top ten European countries by number of chain hotel rooms Rank Destination

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Rome Milan Venice Florence Bologna Naples Turin Genoa Budoni Taormina

Room 2017

Hotels 2017

Hotels 2016*

Hotels 2015

Hotels 2014

Hotels 2013

20.167 14.924 5.257 4.627 3.188 2.354 2.337 2.039 1.924 1.786

175 115 54 60 24 16 21 19 11 14

168 108 55 58 23 15 23 19 12 13

149 116 51 62 23 15 23 20 6 14

151 127 49 59 26 16 26 19 6 12

146 123 46 58 27 16 24 21 6 12

zia – restano nel mirino degli investitori. In più, gli esperti spiegano che si guarda con crescente interesse anche verso quelle destinazioni “balneari” del sud Italia,

(fonte/source Horwath 2017)

Location unica e servizi al top per il Grand Hotel Tramezzo, sul Lago di Como. Unique place and luxury services for Grand Hotel Tremezzo, near Como Lake

scale e upper upscale luxury, oggi in crescita sulla scia del crescente aumento di arrivi internazionali nel nostro Paese e delle necessità delle nuove generazioni di turisti come i millennials. Nel 2016 si è, ad esempio, registrato un incremento di hotel a 4 e 5 stelle, sia in termini di strutture che di camere disponibili; nello stesso periodo invece i 3 stelle, comparto base del panorama alberghiero italiano, continuano a rimanere numericamente stabili. Numeri che giustificano l’aumento negli ultimi cinque anni degli hotel di catena in Italia: più di 200 unità, per una quota di 20mila camere e un peso sul comparto alberghiero del 4,5%. Solo nel 2017 sono stati 64 quelli aperti, per un totale di 277 brand, di cui 137 nazionali e 90 internazionali. Tutto ciò porta quindi a vedere che le grandi città turistiche italiane – su tutte Roma, Milano, Firenze e Vene-

OPPORTUNITÀ DA SFRUTTARE. LA PAROLA AGLI ESPERTI «Le sfide derivanti dalla crescente domanda turistica», spiega Magda Antonioli Corigliano, professore di Macro Economia e Economia del Turismo all’Università Bocconi e direttore del Master in Economia del Turismo, «impongono un dinamismo attivo lungo tutta la filiera dell’offerta ricettiva, peraltro ancora in buona parte frammentata e tradizionale, e costituita principalmente da PMI. Dalle catene, soprattutto da quelle internazionali, vanno mutuati diversi spill over, in termini manageriali, tecnologici e qualitativi, così come è oramai chiaro che gli investitori istituzionali debbano indirizzarsi, anche grazie ai nuovi strumenti a loro disposizione, come private equity e venture capital, verso forme efficaci di supporto di nuovi investimenti, in ambito immobiliare, di gestione e di competenze. A questi temi l’Università Bocconi dedica un’intensa attività di ricerca e di formazione con diversi corsi dedicati a Executive e professionisti del comparto in Sda

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Bocconi e in Università con il Master in Economia del Turismo, programma pensato per i più giovani e per chi ambisce a diventare imprenditore o manager in questo settore». Imprenditore e albergatore, oltre che grande esperto del settore, Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, aggiunge che: «in questo ultimo anno, il settore alberghiero ha vissuto forti accelerazioni. La possibilità di avere a disposizione ricerche complesse ed efficaci come questa di Horwath, rappresenta un’opportunità interessante di confronto e di approfondimento per chi vuole dotarsi di strumenti capaci di leggere i repentini cambiamenti in atto sul mercato. Innovazione e capacità di rinnovare sono un binomio in continua evoluzione: siamo sicuri che sul mercato del futuro avrà successo chi, catena o albergo indipendente, sarà capace di anticipare i nuovi trend». «L’infrastruttura turistica italiana», sostiene Marco Sangiorgio, Diretto-


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SCENARI DEL TURISMO Tab. 4. Primi trenta brand alberghieri di catena in Italia nel 2017. First thirty chain hotel brands in Italy in 2017 Rank Chains

che attraggono sempre più turisti stranieri, anche in virtù del perdurare dell’instabilità politica di altri Paesi del Mediterraneo e del Middle East. I

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

Best Western Accor Marriott International NH Hotels Gruppo UNA Valtur IHG Hilton ITI Hotels Starhotels Blu Hotels Aeroviaggi TH Resorts Bluserena B&B JSH Aurum Geturhotels Parc Hotels Gruppo Studio Vacanze Chincherini Holiday G Alpitour Apogia Hotels Group Club Med Club Esse Uappala Hotels Piazza di Spagna View Delphina Giorgio Mazzella G. I Grandi Viaggi

Hotels

Rooms

Market share

149 79 51 50 43 14 30 21 37 24 30 14 17 8 30 12 15 14 13 12 21 9 26 4 14 17 16 8 5 5

11.386 10.283 9.673 7.748 5.516 4.711 4.681 4.639 4.356 3.669 3.369 3.183 3.137 3.130 2.889 2.517 2.132 2.004 2.004 1.976 1.969 1.815 1.700 1.684 1.677 1.651 1.575 1.527 1.510 1.383

6,5% 5,9% 5,6% 4,5% 3,2% 2,7% 2,7% 2,7% 2,5% 2,1% 1,9% 1,8% 1,8% 1,8% 1,7% 1,4% 1,2% 1,2% 1,2% 1,1% 1,1% 1,0% 1,0% 1,0% 1,0% 0,9% 0,9% 0,9% 0,9% 0,8%

(fonte/source Horwath 2017)

re generale di CDP Investimenti SGR, «va rafforzata e questa è l’ambizione del Gruppo CDP, attivo attraverso il private equity, la rigenerazione di immobili del passato ed un fondo del Turismo che acquisisce strutture turistiche dai privati». Secondo Zoran Bacic, Senior Partner e Managing Director di Horwath HTL: «aver monitorato per 6 anni le catene alberghiere ci ha permesso di leggere la loro crescita e tracciarla su tutto il territorio nazionale. Ne è emersa allora una fotografia chiara: le catene sono in crescita ed i loro modelli di business sono destinati a permeare sempre di più il tessuto imprenditoriale dell’hospitality italiana. D’altra parte poi i fondi di investimento sempre più spesso si troveranno a collaborare con le catene ed uno dei modelli in maggior crescita, secondo i risultati di quest’ultimo rapporto del 2018, è la locazione. Sarà notevole, per i prossimi anni, anche la diffusione del franchising. Va segnalato inoltre che le catene italiane continuano, seppur lentamente, ad espandersi all’estero e questo è un segnale positivo che dimostra

modelli sani ed ambizione a crescere, ma nello stesso tempo prova che i fondamenti della redditività sono solidi». «Non bisogna però dimenticare», conclude il curatore dello studio Horwath Giorgio Ribaudo «che per capire veramente dove si annideranno davvero le opportunità del prossimo futuro è necessario focalizzare la proprio attenzione anche fuori dai nostri confini, per guardare i trend più forti di portata mondiale. Come ad esempio il fatto che, climaticamente, le temperature annue in media sempre più alte registrate potrebbero essere destinate a generare ricadute benefiche soprattutto sugli affari di chi opera in una località balneare. Un altro fattore molto importante sarà la tecnologia, poiché per il futuro si presume che si andrà probabilmente verso due direzioni apparentemente contraddittorie: da una parte l’uso invasivo di device e internet spingerà ancora di più sull’aumento dei soggiorni brevi, dall’altra si svilupperà ancora di più anche il ritorno delle vacanze lunghe, ma declinate sempre più in funzione benessere, detox e slow». 4 2018 www.mastermeeting.it

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SCENARI DEL TURISMO TOURISM SCENARIOS.

Italy: it is time for chains The current scenario of the Italian tourism industry begins to appeal to the investors of the hospitality industry and in particular foreign ones. Here is what the numbers and opinions of experts say Davide Deponti

T

he data from the latest Horwath HTL report “Hotels and Chains 2018- Investments, Scenarios, and Strategies”, presented by Confindustria Alberghi and Cassa Depositi e Prestiti at the Bocconi University in Milan, is clear: hotel chains are growing on the Italian market and their business models are destined to permeate the entrepreneurial fabric of the hospitality of the Peninsula. The reasons are several and can be found in this report that analyses the Italian hospitality sector and the dynamics of hotel chains in 2017, with the analysis of scenarios and trends for hotel investments for 2018. It starts naturally with the analysis of numbers: if until 2016 tourism in Italy contributed 11.1% of GDP, the next forecasts, according to data released by the WTTC, indicate a 2.2% growth per year for the next ten years, reaching about 12% by 2027; with the consequence that the weight on

Tab. 5. Prime venti catene alberghiere per crescita in Italia nel 2017. Top twenty hotel chains for growth in Italy in 2017 Entry Rooms in 2017

Rank Chains

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

Marriott International TH Resorts B&B ITI Hotels Gruppo Studio Vacanze SHG (Salute Hospitality Group) IH Hotels Fattal Accor CDSHotels Hilton Alpitour Uappala Hotels Veratour Hotusa Rimini Residence Cosmopolitan Hotels Groups Tridente Collection Barceló Hotels ASHotels

783 872 568 532 340 373 320 300 640 251 337 154 424 104 98 98 96 91 84 82

(fonte/source Horwath 2017)

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Exit Rooms in 2017

Room increase in 2017

0 207 0 0 0 46 0 0 383 0 97 0 274 0 0 0 0 0 0 0

783 665 568 532 340 327 320 300 257 251 240 154 150 104 98 98 96 91 84 82

employment will reach 12.5%. It should also be noted that the numbers of tourism in Italy are in line with the UNWTO figures, which see global arrivals in 2017 increase by 7% compared to 2016, reaching 1.32 billion. In the same way, the Eurostat data confirms the same trend with a +4.7% in the first 10 months of 2017 compared to the same period of 2016. Last year, instead, international arrivals in Italian hotels increased by 4.3%. And even the figure of the Confindustria Alberghi Observatory, elaborated on the sample of hotel companies, reports at the end of 2017 an average increase in the “Rooms Occupation Rate” equal to +3.2% compared to 2016; figure that brings the index to 68.9%. The role of tourism is therefore consolidated as a key


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SCENARI DEL TURISMO Tab. 6. Classifica per Paese d’origine del numero di camere delle catene alberghiere. Ranking by country of origin of the number of rooms in the hotel chains Rank Country Headquarter

sector of the Italian economy, and not just that: it is a scenario, that of the current Italian tourism industry, which, with these numbers, begins to appeal particularly to foreign investors of the hospitality industry, to large investment funds and banking institutions, as evidenced by the recent three-year agreement “Pact for Tourism 4.0” signed by Intesa Sanpaolo and the Ministry of Culture and Tourism. These are businesses that see a fertile ground in the strong fragmentation of the market and in the still family-based management of most of the facilities. Already last year the value of hotel investment transactions reached a volume of around 1.6 billion euros. This is followed by an increase in the interest of international operators and real estate funds towards our destination and, in particular, towards the hospitality sector. Many were the transactions closed in 2017, but even more are to come: more than 12 thousand rooms will be involved in greenfield, branding, and rebranding projects and in participations of

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

ITALY U.S.A. France Spain U.K. Germany Austria Belgium Israel Taiwan Switzerland Canada Turkey Hong Kong Russia Singapore

Rooms

Hotels

107.823 27.576 16.042 11.498 6.165 1.320 898 766 430 379 349 234 181 133 28 24

1.033 242 121 77 45 6 13 3 2 5 2 2 2 2 1 1

(fonte/source Horwath 2017)

funds interested in the sector. And, in this context of great expectations, even Cassa Depositi e Prestiti, as already known, has seized the opportunities of Italian real estate tourism: first in 2016, when it introduced a real estate platform called Fit, In-

Hotel di catena: comodità, eleganza e stile minimale. Chain hotel room: a great mix of comfort, elegance and contemporary style

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SCENARI DEL TURISMO

Marco Sangiorgio, Direttore generale di CDP Investimenti SGR. Marco Sangiorgio, General Director of CDP Investimenti SGR

Mascagni Luxury Dependance, nel cuore di Roma. Mascagni Luxury Dependance, at the heart of Rome Park Hotel Ai Cappuccini, accoglienza tipicamente italiana. Park Hotel Ai Cappuccini offers typical italian hospitality

vestment Fund for Tourism, with the specific mission of attracting capital, both domestic and foreign, to renew and innovate the hospitality in our country, building a

portfolio of properties to promote a separation between management and property. Then it started to invest in the purchase of leisure and city hotel accommodation, starting with an outlay of 92 million euros. First purchases were two villages of the Th Resorts group and three Valtur facilities. In detail, these are the locations in Marina di Sibari and Marina di Pisticci for the Paduan group Th Resort, and the facilities of Marilleva, Ostuni, and Pila for the Valtur Group.

Chain, sure, but it’s not enough... But the most interesting news that can be seen by analysing the “Hotels and Chains 2018” research is that, today, in our coun-

OPPORTUNITIES TO SEIZE. FLOOR TO THE EXPERTS «The challenges deriving from the growing tourist demand», explains Magda Antonioli Corigliano, professor of Macro Economics and Economics of Tourism at Bocconi University and director of the Master in Tourism Economics, «impose active dynamism along the entire supply chain of the hospitality industry, still largely fragmented and traditional, and consisting mainly of SMEs. From the chains, especially from international ones, several spillover effects must be adopted, in managerial, technological, and qualitative terms, as it is now clear that institutional investors, also thanks to the new tools at their disposal like private equity and venture capital, should go towards effective forms of support for new investments in real estate, management, and competences. To these themes Bocconi University dedicates an intense research and training activity with different courses dedicated to executives and professionals of the sec-

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tor in SDA Bocconi and in the University with the Master in Tourism Economics, a program designed for the young and for those who aspire to become entrepreneurs or managers in this sector». Entrepreneur and hotelier, as well as great expert in the field, Giorgio Palmucci, President of Associazione Italiana Confindustria Alberghi, adds that: «Last year, the hotel industry has experienced strong accelerations. The possibility of having complex and effective research such as this by Horwath represents an interesting opportunity for comparison and analysis for those who want to equip themselves with tools capable of reading the sudden changes taking place on the market. Innovation and ability to renovate are a continuously evolving combination: we are sure that on the market of the future there will be success for those who, chain or independent hotel, will be able to anticipate new trends». «The Italian tourism infrastructure», says


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SCENARI DEL TURISMO

try, there is more and more talk about the development of chain hotels as entrepreneurial “subjects” useful to guarantee a greater enhancement of the brand of the affiliated facility, proven management systems, process implementation, and a strong focus on the management section. Factors that the individual hotel owners cannot support with their own resources. It must also be said that the transformation from a family hotel to a chain hotel is not necessarily the key to a successful formula: a successful accommodation facility, says the research, must now focus on the customisation of the stay and on the uniqueness of the service to the customer. But above all, the big chains know very well that today, to be successful, it is absolutely necessary to create increasingly tailor-made experiences for the customer. Formulas of hospitality that are able to enrich the permanence of a person in a hotel beyond the simple “rent” of a room: the secret will be being able to retain the customers within the structure, offering unique places and services they would not find outside. Another very interesting element examined by the Horwath HTL studio is the fact that in the current market chain hotels are increasingly responding to the demand of upscale and upper upscale luxury customers, which is growing today in the wake of the growing increase in inter-

Il Best Western Mirage Hotel Fiera a Milano. Best Western Mirage Hotel Fiera in Milano

national arrivals in our country and the needs of new generations of tourists like the millennials. For example, in 2016 there was an increase in 4 and 5-star hotels, both in terms of facilities and rooms available; in the same period the 3 stars, the basic segment of the Italian hotel scenario, continue to remain numerically stable. Numbers that justify the increase in chain hotels in Italy in the last five years: more than 200 units, for a total of 20 thousand rooms and a weight on the hotel sector of 4.5%. Just in 2017 there were 64 new ones, for a total of 277 brands, of which 137 national and 90 international. All this leads us to see that the big Italian tourist cities – above all Rome, Milan, Florence, and Venice – remain in the crosshairs of the investors. In addition, the experts explain that there is an increasing interest also towards those seaside destinations in southern Italy, which attract more and more foreign tourists, also because of the continuing political instability of other Mediterranean and Middle Eastern countries. I

Marco Sangiorgio, General Director of CDP Investimenti SGR, «must be strengthened and this is the ambition of the CDP Group, active through private equity, the regeneration of real estate of the past, and a Tourism fund that acquires private tourist facilities». According to Zoran Bacic, Senior Partner and Managing Director of Horwath HTL: «Having monitored the hotel chains for 6 years has allowed us to read their growth and trace it throughout the country. A clear picture emerged then: chains are growing and their business models are destined to permeate more and more the entrepreneurial fabric of Italian hospitality. Investment funds will increasingly find themselves collaborating with the chains, and one of the fastest growing models, according to the results of this latest report of 2018, is leasing. The spread of franchising will also be of significance for the coming years. It should also be noted that Italian chains continue, albeit slowly, to expand abroad and this is a positive sign that demonstrates healthy models and growing

Zoran Bacic, Senior Partner e Managing Director di Horwath HTL. Zoran Bacic, Senior Partner and Managing Director of Horwath HTL

ambition, but at the same time it proves that the fundamentals of profitability are solid». «But we must not forget», concludes the curator of the Horwath study Giorgio Ribaudo «that to truly understand where the opportunities of the near future will lie it is necessary to focus our attention even outside our borders, to look at the strongest global trends. For example, the fact that, climatically, the higher and higher annual average temperatures recorded could be destined to generate beneficial effects especially on the business of those who work in a seaside resort. Another very important factor will be technology, since in the future it is presumed that we will probably go towards two apparently contradictory directions: on the one hand the invasive use of devices and the internet will push even more on the increase of short stays, on the other the return of long holidays will develop even more, but increasingly in terms of wellness, detox, and relaxation».

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SCENARI DEL TURISMO

Napoli

al centro del mondo Con la ventesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo, la città si conferma meta internazionale di grande appeal turistico e culturale

✒a cura di TiCo

V

Piazza Plebiscito, una delle piazze più famose di Napoli. Piazza Plebiscito one of the most famous square in Naples

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Ventimila presenze, gran parte agenti di viaggi; 500 espositori, 400 buyers arrivati dall’Italia e dall’estero per partecipare a cinque workshop. A snocciolare i numeri della scorsa edizione – la ventesima – della Borsa Mediterranea del Turismo, che dalla Mostra D’Oltremare ha acceso i riflettori per tre giorni su Napoli, è il Presidente Angelo De Negri a chiusura della manifestazione sempre più internazionale. Al taglio del nastro, quest’anno, Gustavo Santos Ministro del Turismo dell’Argentina, paese “Special Guest”, accompagnato dai sottosegretari ai Beni Culturali, Dorina Bianchi e Antimo Cesaro. Presenti anche l’assessore al Turismo della Campania, Corrado Matera e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che sull’importanza dell’evento non ha dubbi: «Queste

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iniziative servono per far conoscere sempre di più Napoli e le possibilità che offre e i dati confermano che negli ultimi due anni è la città che più cresce in cultura e turismo. Risultati frutto di un buon lavoro fatto dall’Amministrazione e dai napoletani. Siamo solo all’inizio. Napoli è tra le prime 5 città in Italia per startup innovative e sono molti i giovani che investono in attività imprenditoriali, rimanendo in questa città». E di giovani ha parlato anche Dorina Bianchi: «Il turismo è sicuramente uno di quei settori che pur rappresentando ancora soltanto il 20 per cento delle imprese al sud rispetto al nord, dà la possibilità di una grande crescita anche in termini di occupazione e può quindi rappresentare un futuro per i tanti giovani del


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SCENARI DEL TURISMO

meridione che spesso sono costretti a emigrare in altre parti d’Italia e del mondo. E per la prima volta, nell’ambito del turismo, il sud cresce più del nord: 1,5 punti». Una fiera collaudata, motore dello sviluppo del turismo e per la quale, come sottolineato da De Negri, «il ruolo della Regione che ci ha affiancato, è stato importante e ha consentito al nostro territorio una più ampia visione sul mercato internazionale con la presenza di migliaia di buyers esteri che in questi anni sono arrivati. Allo stesso modo, grazie all’Enit e alle regioni abbiamo favorito la promozione del “prodotto” Italia, mentre gli Enti del Turismo hanno potuto beneficiare della vetrina BMT per promuoversi sul nostro territorio».

Protagoniste le Adv «Le trasformazioni che si sono succedute negli anni, sia dal punto di vista del prodotto che delle sue modalità di commercializzazione, non prescindono da un dato: il turismo lo può esercitare e vendere

solo un professionista ed al professionista ci rivolgiamo ogni anno per raccontare e far vedere come e cosa vendere». Ne è convinto De Negri che tiene a sottolineare l’interesse per la manifestazione dimostrato anche quest’anno dagli agenti di viaggi. Non a caso erano presenti la Fiavet, massima espressione sindacale delle agenzie italiane insieme ad ASTOI. soddisfazione per la riuscita della Fiera lo hanno espresso anche le delegazioni estere, a partire da quella dell’Argentina, di Israele e quelle invitate in occasione del workshop Adutei. Nell’area Incoming si è respirato un clima di grande ottimismo con le regioni presenti in fiera: la Campania in un ampio spazio da 600 mq, Trentino, Umbria, Calabria, Basilicata, Emilia Romagna, Abruzzo e tante realtà locali come Roma Capitale, le Terre di Pisa o gli operatori locali di Pistoia.

All’affollata conferenza stampa, in prima fila da sinistra: la sottosegretaria Dorina Landi, il ministro del turismo argentino Gustavo Santos e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. At the crowded press conference, in the front row from the left: the undersecretary Dorina Landi, the Argentinian tourism minister Gustavo Santos and the mayor of Naples Luigi De Magistris

La Campania al centro «Forti dei numeri delle statistiche nazionali che ci collocano al secondo posto in Italia per turismo culturale», spiega l’assessore Corrado Matera, «vogliamo intensificare il turismo di ritorno e potendo contare su milioni di connazionali in Argentina, che sognano di poter rivedere l’Italia e la Campania stiamo programmando azioni concrete con il ministro argentino Gustavo Santos». Un’occasione, la Fiera, per presentare “I percorsi dell’anima”, che mette in rete, attraverso la collaborazione con tutte le diocesi della Campania, i luoghi di culto più importanti della Regione, tracciando nuovi itinerari turistici della spiritualità. «La programmazione strategica della Regione è partita dall’ascolto dei territori. In questo senso la Borsa è stata un’impor4 2018 www.mastermeeting.it

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SCENARI DEL TURISMO

Protagonista l’Argentina, Paese ospite d’onore, con uno stand e iniziative che hanno offerto spunti per un viaggio. The star was Argentina, host of honor, with a stand and some activities, offering ideas for trips

tante occasione di confronto e abbiamo parlato dell’importanza dei 24 distretti turistici della Regione con i sindaci, i rappresentanti delle associazioni e gli operatori privati che vorranno, insieme alla parte pubblica, chiudere accordi di collaborazione».

Sempre più internazionale

Nell’area Incoming si è respirato un clima di grande ottimismo con le Regioni presenti in fiera. In the Incoming area there was a great optimism among the Regions coming to the fair

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Dopo 22 anni BMT non ha mai visto un reale calo di interesse. L’edizione 2018 della borsa targata Progecta ha avuto una forte connotazione internazionale grazie alla presenza di numerosi enti del turismo e all’offerta dei tour operator sempre più proiettati verso mete di lungo raggio, in uno scenario che vede comunque anche il recupero di destinazioni storiche del Mediterraneo finite recentemente ai margini del mercato a causa delle tensioni sociali. Protagonista l’Argentina, Paese ospite d’onore, con uno stand e iniziative

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che hanno offerto spunti per un viaggio alla scoperta di colori, sapori e natura, unici, come ha ricordato lo stesso Ministro del Turismo Gustavo Santos, che ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa tesa a saldare i rapporti fra il suo Paese e il sud Italia. «Il legame con l’Italia è da sempre molto forte: la metà della popolazione argentina, 22 milioni di persone, ha origini italiane. Abbiamo tanto in comune tra cui la passione, il calcio e anche il turismo. Nel 2016 sono stati 140 mila i turisti italiani e se lo scorso anno abbiamo registrato un incremento del 15% quest’anno chiuderemo l’anno con +20 per cento». Oltre alla delegazione governativa, lo stand argentino ha ospitato otto fra tour operator, compagnie aeree e destination marketing organization e ha intrattenuto gli ospiti con degustazioni di prodotti della gastronomia locale ed esibizioni di tango. Per l’occasione il Ministro ha annunciato il lancio de la “Giornata del cugino argentino”: la campagna finalizzata a incrementare i flussi dal Belpaese che coinvolgerà i canali social del Ministero del Turismo e sarà rivolta alla comunità italiana in Argentina e agli italiani in tutto il mondo. Hashtag ufficiale sarà #CuginoArgentino, che farà da traino anche alla viralizzazione in rete del video realizzato per l’occasione e che invita italiani e argentini a ricercare i propri legami di parentela e a fare un post, un tweet o una fotografía contente l’hashtag. Alla Giornata del cugino argentino sarà associata una landing page con promozioni e offerte. I


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SCENARI DEL TURISMO TOURISM SCENARIOS.

Naples at the centre of the world After the twentieth edition of the Mediterranean Tourism Fair, the city is confirmed international destination of great touristic and cultural appeal By TiCo

T

wenty thousand guests, mostly travel agents; 500 exhibitors, 400 buyers came from Italy and foreign countries to participate to 5 workshops. The president Angelo De Negri quoted the numbers of the Tourism Mediterranean Fair last edition – the twentieth –, that from the Mostra D’Oltremare put the spotlight on Naples for three days. This year, Gustavo Santos, Minister of Tourism of Argentina, Country considered as “Special Guest”, participated to the tape-cutting celebration, together with the Undersecretaries for Cultural Heritage, Dorina Bianchi and Antimo Cesaro. There were also Corrado Matera, the council member for Tourism of Campania, and Luigi de Magistris, the mayor of Naples, who has no doubts on the importance of this event: «These events are crucial to make always more popular Naples and its beauties, as confirmed by the data, showing that in the last two years it became a city with growing culture and tourism. These outcomes are due to a good work made by the Administration and by the Neapolitans. We have just started. Naples is among the first 5 cities in Italy for innovative start-ups and a lot of young people is investing in enterprises staying in this town». Dorina Bianchi also spoke about young people: «Even if tourism represents only the 20% of the enterprises in the South compared to the North, it is definitely an opportunity for big growth, even in terms of occupation, and so it can be the future for a lot of young people who are often forced to emigrate in other parts of Italy and of the world. Today, for the first time in the tourism industry, the South of Italy is growing more than the North: 1,5

points». A tested fair, a driving force for the development of tourism also thanking to the Region, as underlined by De Negri: «the role of the Region, that worked with us, was crucial, it allowed to give our territory a bigger exposure on the international market with the coming of more than thousand foreign buyers who came here all these years. In the same way, thanks to Enit and to the Regions we focused on the promotion of Italy as a whole, while the Tourist Boards could benefit of the BMT as a showcase to promote themselves on our territory».

A sinistra, in alto, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e a destra l’affollata conferenza stampa. On the left Luigi De Magistris, the mayor of Naples; on the right the croweded press conference

The Stars of the Fair: Adv «The transformations, coming throughout the years, either from the point of view of the product either of its marketing ways, are linked to a fact: tourism can be done and sold only by professionals and we address to them every year to tell and to show how and what to sell». This is what De Negri believes in and he wants to underline the interest for the event showed by travel operators also this year. It’s not a case that there was Fiavet, the greatest union of Italian agencies together with ASTOI. Foreign delegations also manifested satisfaction for the Fair, starting from Argentina, Israel and the ones who were invited to participate to the Adutei workshop. In the Incoming area there was a great optimism among the Regions coming to the fair: Campania in a wide area of 600 sqm, Trentino, Umbria, Calabria, Basilicata, Emilia Romagna, Abruzzo and 4 2018 www.mastermeeting.it

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SCENARI DEL TURISMO

districts of the Region with the mayors, the members of associations and with private operators who desire to close cooperation deals with the Public Administration».

Always more international

I sellers che hanno partecipato ai workshops. The sellers who participated in the workshops

a lot of local organizations such as Roma Capitale, Terre di Pisa or the local operators of Pistoia.

The focus on Campania «The outcome of national statistics showed that we are on the second destination in Italy for cultural tourism. », as explained by the council member Corrado Matera, «We want to intensify the tourism of people coming back to their roots and being able to count on million compatriots in Argentina, who dream to see again Italy and Campania, we are scheduling activities with the Argentinian minister Gustavo Santos». So, the Fair is a chance to present “I percorsi dell’anima” (Spiritual paths), that, thanking to the cooperation of the dioceses of Campania, takes to the web the most important churches of the Region, designing new itineraries for spirituality tourism. «The Regional strategic planning started listening to the territory. This is the way the Fair has been an important chance for confrontation and we spoke about the importance of the 24 tourism

L'assessore al turismo Corrado Matera con Angelo De Negri. The councilor for tourism, Corrado Matera, with Angelo De Negri

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After 22 years, BMT has never registered a loss of interest. 2018 edition of the fair, signed by Progecta, had a strong international trait thanks to the presence of several tourism boards and to the tour operators’ offers, always more focuses toward long distance destinations, in addition to those historical Mediterranean destinations that has been recently on the fringes of the market because of social tensions. The star was Argentina, host of honor, with a stand and some activities, offering ideas for trips to discover unique colors, savors and nature as remembered by the Minister of Tourism Gustavo Santos, who underlined the importance of this event aiming to weld the relationship between his Country and the South of Italy. «The bond with Italy has always been very strong: 22 million people, half of Argentinian population has Italian origins. We have so many things in common such as passion, soccer and also tourism. In 2016 there has been 140 thousand Italian tourists and if last year we registered an increase of the 15% this year we will close with +20%». The Argentinian stand hosted not only the government delegation, but it also hosted tour operators, airlines and destination marketing organizations and it entertained the guests with tastings of local gastronomic products and tangos shows. During the fair the Minister announced the launch of the “Day of the Argentinean cousin”: This campaign is directed to increase the incomings from the “Belpaese” that will involve social channels of the Tourism Ministery and will be aimed to the Italian community in Argentina and to all the Italians all over the world. The official hashtag will be #CuginoArgentino, that will train the virilization on the web of the video filmed for the occasion and that invites Italians and Argentinians to look for their family ties and to write a post, a tweet or a picture with the hashtag. A landing page with promotions and offers will be created for the Day of the Argentinian cousin soon. I


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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

Sempre la stessa nella sostanza, eppure sempre diversa nella percezione, la Serenissima, da secoli conserva intatto il suo fascino, senza rinunciare però alla modernitĂ âœ’testo e foto di Luciana Sidari

Ponte di Rialto dopo il recente restauro. Rialto Bridge after the recent restyling

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Vista dall’alto, Venezia è magnifica. Tra i riflessi cangianti delle acque della laguna intervallate dalle barene, si disegna una “forma piscisâ€?, un pesce rutilante di colori e scaglie di materiali eterogenei, marmi, pietre d’Istria, rossi laterizi, tra i quali, un po’ alla volta, mano a mano, riconosci, tra testa, pinne e coda, i campanili, Piazza San Marco, Rialto, Palazzo Ducale, la punta della Dogana,la serpentina del Canal Grande, le isole nell’Isola: è Venezia, la Serenissima che da secoli resiste imperturbabile a tutto, immagine che ci si porta via la prima e le mille volte successive, sempre la stessa e sempre diversa. Ma qual è la vera Venezia? Esiste indubbiamente una Venezia aulica e ieratica come i suoi mosaici bizantini, superba

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come il suo Palazzo Ducale, con monumenti che rappresentano il suo passato glorioso di Repubblica marinara, per esempio l’Arsenale, ma basta uscire dalle zone realtine o marciane e subito l’atmosfera cambia. In alcuni sestieri, come Cannaregio o Castello, incontri i veneziani, una specie quasi estinta, a causa degli affitti stratosferici, dall’afflusso davvero incontenibile di turisti provenienti da tutto il mondo e dalla continua trasformazione di case private in B&B e affittacamere. In questi quartieri non si trovano negozi di lusso ma bambini che giocano, pochi, pochissimi, per la verità , e anziani, molti, moltissimi, e poi fruttivendoli, bacari, panettieri, macellai e tutto quello che serve ai comuni mortali che resisto-


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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

no in questo ritmo lento di Venezia, per molti impensabile. Qui, però, si trova anche un edificio straordinario, che da un paio d’anni si distingue nel panorama delle strutture veneziane messe a disposizione per mostre ed eventi: la Scuola Grande della Misericordia, due piani di bellezza e tecnologia.

Eventi. Il valore aggiunto del brand Venezia A Venezia e nelle isole maggiori – il Lido di Venezia, San Giorgio, la Giudecca, San Servolo, Murano, Burano, Torcello – si svolge una vita in un certo senso “bipolare”, tranquilla per la maggior parte dei mesi e frenetica, durante i periodi di richiamo turistico come la Biennale d’Arte

e di Architettura o durante il Festival del Cinema, o in occasione di grandi eventi. Chi ha dimenticato i fuochi di artificio e il concerto dei Pink Floyd? E le immagini di Venezia durante il Redentore del 1989? Qualunque evento organizzato a Venezia, gode del valore aggiunto del brand Venezia, oggi, grazie a Facebook e a Instagram, un’immagine fa il giro del mondo in pochi secondi e viene assicurata una visibilità da Guinness sia all’oggetto dell’immagine sia a Venezia. Esemplare il grande intervento artistico di Lorenzo Quinn, che, nel 2017, ha costruito per Ca’ Sagredo Hotel due enormi avambracci emergenti dall’acqua del Canal Grande, un’opera di grande valore artistico e metaforico, quasi un manifesto per affermare che l’arte porta pace e bellezza e che Venezia, simbolo indiscusso di entrambe, merita un’attenzione particolare per la sua fragilità.

Intenso traffico di gondole nei pressi del Bacino Orseolo. Traffic of gondolas near the Orseolo Basin

L’altra Venezia Oltre a questa Venezia, c’è la Città metropolitana, istituita nel 2014 con un decreto che ha sostituito la Provincia di Venezia, un vastissimo territorio di terrafer4 2018 www.mastermeeting.it

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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

Ca’ Vendramin Calergi sede del Casinò. Ca’ Vendramin Calergi, home of the Casinò

Ca’ Sagredo Hotel. A destra, Basilica della Salute e gondole. On the right, Basilica della Salute and gondolas

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ma, che va dalle mitiche spiagge di Cavallino, Punta Sabbioni, Jesolo, Caorle a Chioggia, da Venezia-Mestre ai dieci comuni della Riviera del Brenta e ai sette della Terra dei Tiepolo. Anche questa Venezia è da scoprire e da candidare come scenario per grandi eventi. Da alcuni anni la storica manifestazione di Miss Italia è stata ospitata a Jesolo. E basti pensare anche a tutti gli eventi che vengono organizzati nelle Ville Venete, spettacoli, convegni, fiere Sposi, presentazioni di auto, rievocazioni storiche come quella della Riviera Fiorita, o mostre e serate

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Jazz, per esempio quelle organizzate a Villa Widmann, lungo il fiume Brenta. Comuni come Mira, Dolo, Mirano, Fiesso, Stra, sono small art cities molto amate dai turisti, hanno una loro identità ma ancora dialogano con la Serenissima, che deve fare i conti con una specie di odi et amo, infatti succede che a Mestre, che presto avrà il suo M9, un bel museo del ’900, ogni tanto venga riproposto un referendum sulla separazione da Venezia. Intanto crescono gli investimenti sia su Venezia che in terraferma, nascono nuovi hotels, anche di charme come Villa Barbarich di Mestre e nuove affiliazioni a brand di catene internazionali come il Four Points Sheraton Venezia Mestre o il DoubleTree By HiltonVenice North della catena DHotels che offrono belle strutture, sale meeting, ottima ristorazione e, ovviamente, il glamour di Venezia. I


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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA VENICE & THE OTHER VENICE.

Venice. The shape of water Always the same in substance, yet always different in perception, the Serenissima, for centuries it has kept its charm intact, without renouncing modernity Text and photos by Luciana Sidari

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een from above, Venice is magnificent. Among the iridescent reflections of the lagoon’s waters interspersed with the salt marshes, there is a “forma piscis”, a rutilant fish of colours and scales of heterogeneous materials, marbles, Istrian stones, red bricks, among which, gradually, little by little, you recognize, among head, fins, and tail, the bell towers, Piazza San Marco, Rialto, Palazzo Ducale, the tip of the Dogana, the serpentine of the Grand Canal, the islands in the Island: it is Venice, the Serenissima, which still resists imperturbable against everything after centuries, image that we take away the first and the thousand successive times, always the same and always different. But which is the true Venice? There is undoubtedly a courtly and hieratic Venice, like its Byzantine mosaics, superb like its

Ducal Palace, with monuments that represent its glorious past as Maritime Republic, for example the Arsenal, but as soon as you leave the Realtine or the San Marco areas, the atmosphere immediately changes. In some sestieri (districts), such as Cannaregio or Castello, you meet the Venetians, an almost extinct species, due to the stratospheric rents, the truly uncontainable influx of tourists from all over the world, and the continuous transformation of private houses in B&B and guesthouses. In these districts there are no luxury shops but children who play, few, very few, in truth, and the elderly, many, very many, and then greengrocers, bacari (a type of Venetian osteria), bakers, butchers, and all that is needed by the common mortals who resist in this slow rhythm of Venice, for many unthinkable.

Piazza San Marco con Campanile, Basilica e Procuratie. Piazza San Marco with Campanile, Basilica and Procuratie

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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

La vetrina degli abiti veneziani di Antonia Sutter. The window of Venetian clothes by Antonia Sutter

Here, however, there is also an extraordinary building that has been standing out for a couple of years in the panorama of Venetian structures made available for exhibitions and events: the Scuola Grande della Misericordia, two floors of beauty and technology.

Events. The added value of the Venice brand

Gondola nei pressi del mercato di Rialto. Gondola near the Rialto market

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In Venice and in the major islands – the Lido of Venice, San Giorgio, the Giudecca, San Servolo, Murano, Burano, Torcello – a, in a way, “bipolar” life takes place, quiet for most of the months, then frenetic during periods of tourist attraction such as the Biennale of Art and Architecture or during the Film Festival, or for major events. Who can forget the fireworks and the Pink Floyd concert? And the images of Venice during the 1989 Redentore? Any event organised in Venice enjoys the added value of the Venice brand; today, thanks to Facebook and Instagram, an image goes around the world in a few seconds and a record-breaking visibility is guaranteed to both the subject of the image and Venice. An example of this was the great artistic intervention of Lorenzo Quinn, who, in 2017, built for Ca’ Sagredo Hotel two enormous forearms emerging from the water of the Grand Canal, an artwork of great artistic and metaphorical value, almost a manifesto to state that art brings peace and beauty and that Venice, undisputed symbol of both, deserves special attention for its fragility.

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The other Venice In addition to this Venice, there is the Metropolitan City, established in 2014 with a decree that replaced the Province of Venice, a very vast territory of mainland, ranging from the legendary beaches of Cavallino, Punta Sabbioni, Jesolo, Caorle to Chioggia, from Venice-Mestre to the ten municipalities of the Riviera del Brenta and to the seven of the Terra dei Tiepolo. Even this Venice is wonderful to discover and to nominate as a scenery for great events. For some years the historic Miss Italia event has been hosted in Jesolo. And just think of all the events that are organised in the Venetian Villas: shows, conferences, wedding fairs, car presentations, historical pageants such as that of the Riviera Fiorita, or exhibitions and Jazz evenings, for example those organised at Villa Widmann, along the Brenta river. Municipalities such as Mira, Dolo, Mirano, Fiesso, Stra, are small art cities much loved by tourists, they have their own identity but still interact with the Serenissima, which has to deal with a kind of odi et amo (love and hate), in fact in Mestre, which will soon have its own M9, a beautiful museum of the ‘900, from time to time is proposed a referendum on the separation from Venice. Meanwhile, investments grow both for Venice and for the mainland, new hotels are born, even charming ones as Villa Barbarich of Mestre and new affiliations to international chains such as the Four Points Sheraton Venice Mestre or the DoubleTree by Hilton Venice North of the DHotels chain, offering beautiful facilities, meeting rooms, excellent catering, and, of course, the glamor of Venice. I



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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

SELECTED BY MM

Edificio gioiello di grande pregio storico-artistico, La Misericordia non è solo una location esclusiva dove ambientare eventi, concerti e mostre... Ăˆ soprattutto uno spazio comunicativo e di innovazione, in continuo dialogo con il territorio

Un po’ di Storia. Nata nel Medioevo, come Confraternita laica, fenomeno di devozione ma soprattutto di dedizione verso i bisognosi, fu una delle sette Grandi Scuole Veneziane: ne facevano parte persone di spicco della nobiltĂ e della cittadinanza. L’incarico di costruire una sede adeguata al prestigio della Confraternita fu affidato a Jacopo Sansovino che, con una visione grandiosa portò a termine il piano terra, solenne come una cattedrale. La fabrica fu inaugurata nel 1583 , ma i lavori si protrassero per altri duecento anni. Il piano superiore, un’unica sala senza colonne, decorata con affreschi attribuiti alla scuola di Veronese, per superficie è seconda solo alla Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Con la caduta della Repubblica di Venezia e il governo napoleonico, i confratelli abbandonarono la sede che dal XIX secolo ha conosciuto tante destinazioni d’uso: alloggio militare, magazzino, Archivio di Stato, palestra.

La Reyer e la Misericordia Dal 1914 Costantino Reyer fu l’anima dell’Associazione sportiva che segnò la formazione fisica e spiri-

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tuale di molti giovani atleti veneziani. Il piano superiore dell’imponente edificio fu trasformato in campo di Basket e, da allora, Misericordia e Reyer entrarono a far parte dell’immaginario sportivo, fino al 1991. Il Comune iniziò il restauro della Misericordia ma la rinascita si deve al Gruppo Umana e al restauro di grande pregio dell’architetto Alberto Torsello.

Non solo location La Misericordia non è solo una location dove ambientare eventi, concerti, convegni, mostre... Ăˆ, soprattutto, un simbolo di rinascita e uno spazio comunicativo, un manifesto di innovazione per creare un dialogo col territorio, come era stato al tempo del Doge Gritti. Il restauro ha restituito alla cittĂ un gioiello che dalla sua apertura ha ospitato grandi eventi, mostre,

concerti, commisurati alle sue ampie superfici, alle eleganti soluzioni di materiali usati, supportati da tecnologia e servizi che poche strutture posseggono a Venezia.

Spazi, tecnologie e servizi Con una superficie di 2000 metri quadrati è in grado di accogliere anche piÚ eventi contemporaneamente, lasciando ad ogni contenuto una perfetta lettura e libertà di espressione. Il restauro conservativo ha reso la Misericordia una location innovativa e tecnologicamente avanzata, senza perdere il grande fascino del passato. L.S.

Antico e moderno La storicitĂ dell’ediďŹ cio dialoga perfettamente con gli elementi contemporanei e tecnologici, in un principio di reciproca valorizzazione e di continuitĂ visiva. L’armonia delle due realtà è stata garantita attraverso un’attenta scelta delle proporzioni, dei materiali costruttivi e delle ďŹ niture. Lo spazio dispone di una grande cucina professionale disposta su tre grandi ambienti tra loro collegati per soddisfare le esigenze dei grandi eventi.


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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA VENICE & THE OTHER VENICE.

Scuola Grande Della Misericordia A fine building of great historical and artistic value, the Misericordia is not just an exclusive location for holding events, concerts and exhibitions... It is, above all, an innovative communications space which constantly interacts with the area in which it

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brief history. Built in the Middle Ages as a secular brotherhood, a charitable movement devoted to those in need, it was one of seven “Grandi Scuole Veneziane” (Great Venetian Schools). Important noble and civic figures were associated with them. The task of building a site that was suitable for the brotherhood was assigned to Jacopo Sansovino who, with a grand vision, completed the ground floor in the style of a stately cathedral. The fabrica was inaugurated in 1583, but work continued for another two hundred years. The upper floor, a single room without columns decorated with frescoes attributed to the school of Paolo Veronese, is second only in size to the “Hall of the Full Council” in the Doge’s Palace. With the demise of the Venetian Republic and Napoleonic rule, the brotherhood abandoned the site which, from the 19th century onwards, was used for

many different purposes: military quarters, warehouse, State archive and gym.

The Reyer basketball team and the Misericordia From 1914, Costantino Reyer was the driving force behind the sporting association which marked the physical and spiritual formation of many young Venetian athletes. The upper floor of the imposing building was turned into a basketball court and from then until 1991, Misericordia and Reyer captured the collective imagination of the sporting world. Restoration work on the Misericordia was started by the city council, but it is the Gruppo Umana that is behind its revival and the magnificent renovation by the architect, Alberto Torsello.

and exhibitions... It is, above all, a symbol of rebirth and a communications space, a manifestation of innovation, creating a dialogue with the surrounding area, as it did in the time of the Venetian doge, Andrea Gritti. The restoration has given back a jewel to the city that since its opening has hosted important events, exhibitions and concerts worthy of its vast size, elegant interior decoration, supported by technology and services possessed by very few buildings in Venice.

Spaces, technology and services With a surface area of 2,000 square metres, the building can host simultaneous events, providing ample room for each one to freely express its purpose, unaffected by the others. The conservative restoration has transformed the Misericordia into an innovative, technologically advanced location, without foregoing the charm of its glorious past. L.S.

Not just a location The Misericordia is not just a location for holding events, concerts

Ancient and modern. The history of the building interacts perfectly with the contemporary, technological elements, in reciprocal enhancement and visual continuity. The harmony between the two worlds has been guaranteed by the careful choice of proportions, building materials and finishes. There is also a large professional kitchen of three large interconnecting rooms to cater for important events.

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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

SELECTED BY MM

Per un post congress alla scoperta dell’eccellenza dell’Isola di Murano: il vetro

Un educational, un’imperdibile esperienza post congress in sintonia con lo spirito di Venezia che mette insieme un’escursione a Murano e la visita alle fornaci, dove la materia incandescente del vetro si tramuta in arte, e conduce il visitatore alla scoperta di un “Liceoâ€? del vetro, per capire la grandezza passata e presente della produzione di Murano. Ăˆ questo che offre la scuola dell’ Abate Vincenzo Zanetti. Non tutti sanno che il merito della rinascita dell’isola di Murano e dell’arte del vetro sia da attribuire proprio a Zanetti (1824-1883). Ăˆ infatti al suo operato, al suo impegno a favore dell’isola e ai suoi insegnamenti, che Murano deve la riscoperta della libertĂ , della sua dignitĂ e del suo prestigio. Dallo studio del passato Zanetti aveva riscoperto la grandiositĂ delle opere prodotte nell’antichitĂ e, con grande lungimiranza e passione, era riuscito ad aprire nel 1862 una Scuola di Disegno per Maestri Vetrai, annessa al Museo e, nel 1867, fondava un giornale periodico “la Voce di Muranoâ€?. L’anno successivo all’istituzione del Museo, veniva aperta anche una Scuola di Disegno applicato all’Arte vetraria. Nel settembre 2016 è stato ufficialmente aperto l’Istituto Scolastico Superiore

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Abate Zanetti, Istituto Tecnologico ad indirizzo Grafica e Comunicazione con potenziamento dell’offerta formativa nell’arte del vetro. Non si tratta di una scuola pratico-professionale, ma di una sorta di “liceo del vetro� che ha come missione


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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

quella di formare “progettisti”, “disegnatori di opere d’arte” che conoscano teoria e pratica della produzione vetraria e che siano quindi in grado di affiancare i maestri nella creazione di oggetti in vetro e fare impresa del vetro, innovando e sperimentando. La sede è a Murano, in un edificio di ar-

cheologia industriale degli anni Trenta, situato nel cuore dell’isola, perfettamente ristrutturato, pur mantenendo intatto lo stile originario. Una location unica, ideale anche per realizzare eventi esclusivi privati e aziendali come meeting, congressi, convegni ed esposizioni. Ma soprattutto un’occasione di confronto con la propria manualità e creatività, con una materia fluida come il vetro che, per le proprie caratteristiche intrinseche, educa al ritmo, alla pazienza e alla manualità. Un’esperienza emozionale per chi si vuole avvicinare al mondo del vetro, ma anche per le aziende e i team di lavoro; non a caso, grandi nomi del Fashion System la stanno scegliendo per le loro iniziative. In cosa consiste l’esperienza? Dimostrazioni di soffiatura del vetro e di tecnica di lavorazione al lume, quella tecnica che usa il cannello della fiamma ossidrica per fondere le cannucce di vetro e per creare le famose perle, grazie alle quali Venezia nel passato ebbe fama e fortuna. A seguire, un momento di creatività pratica e condivisa, dove gli ospiti si confrontano con la vetrofusione: la decorazione “a freddo” di piastre di vetro, con l’utilizzo di graniglie, polveri e canne in vetro colorato, assieme alle bellissime murrine millefiori, imparando così a creare il loro personale souvenir in vetro di Murano che – una volta “cotto” in speciali forni di fusione – verrà recapitato agli “autori” direttamente a casa. Sembra facile, ma la concentrazione, la manualità, il gusto, la capacità di coordinare i movimenti volti alla realizzazione di un progetto precedentemente disegnato su carta, trasformano il praticante quasi in un vero mastro vetraio. Provare per credere: è l’educational più divertente, elegante, istruttivo al quale la scrivente ha partecipato. L.S. 4 2018 www.mastermeeting.it

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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA VENICE & THE OTHER VENICE.

The School of the abbot Zanetti A post congress experience in order to find out the excellency of the Island Murano: glass

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n educational, unmissable post congress experience in tune with the spirit of Venice that joins together an excursion to Murano and a tour to the furnaces, where the incandescent glass becomes art, and leads the visitor to the discovery of a “Lyceum” of glass, to understand the past and the present greatness of Murano production. This is what offers the Abbot Vincenzo Zanetti’s School.

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Just a few people know that the rebirth of the Island Murano and of the art of glass is due thanks to this master (1824-1883). As a matter of fact, Murano rediscovered freedom, dignity and prestige, thanks to his work, to his effort in favour of the island and to his teachings. Studying the Past, Zanetti rediscovered the majesty of the glass works of art and he opened a School of Design for Glass Masters with a great vision and passion in 1862, together with the Museum, and then, he founded a magazine, “The Voice of Murano”, in 1867. In the year, following the opening of the Museum, a School of Design applied to the Art of Glass was opened. In September 2016, the Abbot Zanetti High School, Technological Institute for Graphics and Communication, was officially opened with a focus on the education to the art of glass. This is not a practical-vocational school, but some kind of “glass lyceum” that has the mission to train “designers”, “artists” who know theory and practice of the glass production, so, who are able to help the masters in the creation of glass objects and in the run-


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ning of enterprises focused on innovation and experimentation of glass. The headquarters is in Murano, in a building of 30s industrial archaeology, located in the heart of the island, perfectly restored, that still keeps intact its original style. A unique, ideal location also to set up exclusive private and corporate events, such as meetings, conferences, congresses and exhibitions. But, most of all, a chance to challenge the guests’ manual skills and creativity, with a fluid material like the glass that, because of its features, educates to rhythm, patience and dexterity. An emotional experience for the people who want to learn something about glass, but also for the companies and the work teams; it is not a case that the great brands of the Fashion System are choosing it for their events. What is this experience about? Demonstrations of glass-blowing and of the technique of lamp-work, that involves the use of blowtorches to melt the glass straws and to create the popular pearls, thanks to which Venice gained fame and fortune in the past. Next, a moment of practical and shared creativity, where the guests confront themselves with the glass fusion: the “cold” decoration of glass plates, with the use of grits, powders and coloured glass sticks, together with the very beautiful

“murrine millefiori”, learning so to create their own personal glass souvenir from Murano that – once “cooked” in special melting ovens – will be sent to the “authors” directly at home. It looks easy, but the concentration, the manual skills, and the ability to coordinate movements aimed to the creation of a project after a design on paper, transform the trainee almost in a real glass master. You should try it to believe it: it is the most funny, and elegant educational experience to which the writer has ever participated. L.S.

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Un hotel 5 stelle, pluripremiato per atmosfera e servizio, semplicemente perfetto

L’Hilton Molino Stucky Venice rispecchia la bellezza intatta dell’Isola della Giudecca, luogo dove rivivono ancora oggi i colori della Venezia di un tempo e che offre un panorama inedito della città , garantendo l’accoglienza di chi, come Hilton, ha fatto della contemporaneità e dell’eleganza la propria filosofia ispiratrice. La struttura sorge su quella che era una delle architetture industriali piÚ note della città , costruita a cavallo tra Ottocento e Novecento e annoverata tra i piÚ bei mulini europei. Il primo progetto risale al 1884, un edificio semplice interamente in laterizi rossi. Ad opera finita, nel 1895, il Molino si presentava ancor piÚ ricco grazie all’aggiunta della torre, del deposito di farina e dell’elegante facciata neogotica. Da allora l’edificio ha conosciuto numerosi

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ampliamenti e alterne fasi di gloria e declino industriale, fino ad una nuova e meritata rinascita come hotel.

Icona della cittĂ di Venezia La nuova vita del Molino Stucky comincia infatti nel 1988, quando viene vincolato per volere del Ministero dei Beni Culturali che stabilisce la sua trasformazione in complesso alberghiero, cominciata nel 2002. Pochi anni dopo, 1° giugno 2007 apre l’Hilton Molino Stucky. Oggi, questo moderno capolavoro veneziano, ormai divenuto icona della cittĂ lagunare, riesce a coniugare intimitĂ e grandi spazi dando vita ad un hotel unico nel suo genere. Primo per una vista spettacolare sul centro storico, cui è collegato in pochi minuti da un servizio navetta con fermata direttamente a San Marco. Poi per la ricchezza dell’offerta. L’hotel ospita 379 camere, tra cui la Presidential Suite situata sulla sommitĂ della torre a 35 metri di altezza, che vanta il primato di suite piĂš alta di Venezia. Grazie alla sua posizione privilegiata è l’unica dell’hotel ad avere accesso alla torretta neogotica da cui godere di una emozionante vista sull’intera laguna e di un’area privata dotata di Jacuzzi in vasca a mosaico dorato e doccia emozionale. Il Centro Congressi dell’Hilton Molino Stucky Venice è invece un sogno diventato realtĂ , e con i suoi 2.500mq può definirsi il piĂš grande hotel congressuale del Triveneto. Conferenze, mostre, congressi, ma anche lanci di prodotti, sfilate di moda e


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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA MICE 2019 a Venezia Hilton Molino Stucky Venice riserva una speciale offerta per gruppi in una delle 14 meeting room per gli eventi che avranno luogo a Gennaio e Febbraio 2019 se confermati entro il 30 Settembre 2018 e con minimo di 30 camere per notte (previa disponibilità). Tra i benefit inclusi: wifi gratuito banda larga fino a 6 MB, transfer gratuito nel principale giorno di arrivo e 5 upgrade alla categoria di camera successiva. Per maggiori informazioni: venice_events@hilton.com | +39 0 2723 523

convention aziendali sono solo alcune delle tipologie di evento che la prestigiosa location può ospitare, cui si aggiungono dinamicità degli spazi e degli allestimenti, e un servizio catering d’eccezione.

Esperienze di gusto e pause relax La gastronomia veneziana è raccontata dall’Hilton Molino Stucky Venice con particolare attenzione, vero ponte emozionale tra passato e futuro. Ricchissima la proposta di prestigiosi ristoranti e bar, tra cui il raffinato Aromi, che offre i sapori della cucina Italiana con uno stile yachting club, il Molino Restaurant, capace di garantire l’esclusività del vostro pranzo di lavoro, il Rialto Lobby Bar&Lounge, per un drink, un caffè o un meeting informale; il Bacaromi, dove si rivive l’atmosfera accogliente del bacaro in chiave raffinata, e l’esclusivo Skyline Rooftop Bar pluriplremiato e riconosciuto per la vista, i cocktail e il servizio impeccabile. Per una pausa di benessere, ecco invece l’eforea Spa, su 600 mq, prima in Italia del gruppo, ubicata nell’area un tempo occupata dagli uffici di Giovanni Stucky, proprio dove è stata posata la prima pietra di un edificio entrato nella storia.

pe’s Leading Conference Hotel” e “Italy’s Leading Conference Hotel”, l’Hotel ha ricevuto anche quest’anno le preziose nomination alle stesse categorie, cui si aggiunge quella nella categoria “Italy’s Leading Hotel Suite” per la Suite Presidenziale. Riconoscimenti più che meritati, non solo perché l’Hilton Molino Stucky è la location ideale per viaggi di piacere o di lavoro, ma anche per il servizio incomparabile garantito da uno staff specializzato nel settore meeting e dedicato al vostro evento. Una location che vi conquisterà con il suo fascino antico che racconta ancora oggi agli ospiti la storia dell’ex-granaio e un pezzo della storia del nostro paese: nelle sue travi imponenti e nei soffitti a forma di silos, nelle torrette appuntite e negli esterni restaurati di mattoni rossi, nei versatili spazi esterni e nelle finestre alte e strette, nella campana originale che annunciava la fine della giornata lavorativa, ancora appesa nella lobby. Un mix tra antico e moderno che colpisce l’ospite e gli regala un soggiorno emozionale indimenticabile. Cristina Chiarotti

Fascino antico, servizio al top Premiato ai World Travel Awards 2017, per il 5° anno consecutivo come “Euro4 2018 www.mastermeeting.it

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Hilton Molino Stucky Venice A 5-star hotel, award-winning for its atmosphere and service, simply perfect

H

ilton Molino Stucky reflects the original beauty of Giudecca Island, where the true colors of Venice are still shining through. The island offers a breathtaking view of the city and grants a peaceful welcome to visitors just like Hilton does for its guests. The hotel is located in one of the most wellknown industrial buildings in town. Constructed between the XIX and XX centuries, it is recognized as one of the most

beautiful flour mills in Europe. The first building dates back to 1884 and it was made of simple red bricks. In 1895 the tower, the flour deposits and the elegant Neo-Gothic façade were added to the building. Since then the building has seen numerous extensions and phases of industrial glory and decline, until a new and well-deserved rebirth as a hotel.

An icon for the city of Venice The new life of Molino Stucky started in 1988, when the Ministry of Cultural Heritage agreed on its conversion to a hotel complex. Works began in 2002 and five years later, on June 1st 2007, Hilton Molino Stucky opened its doors. Today, this modern Venetian masterpiece has become an icon for the city, giving life to a hotel unlike any other that manages to combine intimacy with large spaces in a location that commands spectacular views over the city that is easily reachable by the shuttle service to Piazza San Marco. The hotel itself offers 379 rooms including the Presidential Suite. Located at the top of the tower, 35 metres above sea level, it is the highest Suite in Venice and as a result of its pre-

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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

ferred location it’s the only room with access to the Neo-Gothic turret from where it is possible to enjoy a breathtaking 360° view of the lagoon. The Congress Center of the Hilton Molino Stucky Venice is simply a dream come true, with its 2,500 square meters it can be defined as the largest conference hotel in the Triveneto area. Conferences, exhibitions, meetings, but also product launches, fashion shows and business conventions are just some examples of the events that the prestigious location can accommodate due to its dynamic spaces and setups, all combined with an exceptional catering service.

Tasteful experiences and relaxing breaks The Hilton Molino Stucky tells the story of the Venetian cuisine, perfectly bridging tradition with innovation and the future. As such the restaurant and bar scene is very rich and includes the elegant Aromi, that offers the pleasures of innovative Italian cuisine in a yatching club atmosphere, the Molino Restaurant, the perfect venue for your exclusive business lunch, the Rialto Lobby Bar & Lounge, for a drink, a coffee or a casual meeting; the Bacaromi, where the Chef pays homage to the Venetian Bacaro tradition, and the award-winning Skyline Rooftop Bar, recognized for its views, delicious cocktails and the attentive service. For a relaxing escape the 600 sqm spa, the first eforea Spa in Italy, is located in the area formerly occupied by Giovanni Stucky’s offices, where the first stone of the historical building was placed.

Timeless charm, excellent service Rewarded at the World Travel Awards 2017 for the 5th consecutive year as “Europe’s Leading Conference Hotel” and “Italy’s Leading Conference Hotel”, the Hotel has been nominated again this year in the same categories, as well as “Italy’s Leading Hotel Suite” for its Presidential Suite. These are well deserved awards, as Hilton Molino Stucky as a destination, combines leisure with business, serviced

by a highly professional team dedicated to the success of your event makes ideal venue. A location that will seduce you with its timeless charm of the glorious past: the building with its majestic beams and silos-shaped ceilings, the Neo-Gothic turrets and windows, the versatile outdoor garden and terraces and the refurbished red bricks exteriors and the original bell that announced the end of the working day, still visible in the lobby. A venue that balances history with the modern day, setting the scene for an unforgettably emotional experience for its guests. Cristina Chiarotti

MICE 2019 in Venice Hilton Molino Stucky Venice is currently promoting an offer for group events taking place in January and February 2019. The events needs to be confirmed by September 30th 2018, for a minimum of 30 rooms per night (availability permitting). Benefits included are: free WiFi (up to 6 MB bandwidth), free group transportation on the main arrival day and 5 upgrades to next room category. For more information: venice_events@hilton.com | +39 041 2723 523

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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

SELECTED BY MM

Organizzare un convegno, ma anche pianificare la pubblicità di una mostra, di un concerto, di un evento “navigando” in laguna con una vela speciale, quella di VE.LA S.p.A., la società commerciale della mobilità e di marketing della città di Venezia

Sala Darsena Palazzo del Cinema

92 Arsenale Tesa 113 Arsenale

Vela S.p.A. – società partecipata al 100% dal Comune di Venezia – si occupa in laguna del trasporto pubblico, della gestione delle sedi per eventi e dell’organizzazione delle principali manifestazioni che richiamano a Venezia migliaia di turisti come il Carnevale, la Festa del Redentore o la Regata Storica. Funge anche da event commission della città e fornisce il servizio di informazione ed accoglienza turistica, gestendo oltre 60 punti front office con oltre 200 addetti con operatività di ticketing.

Le location prestigiose Se si desidera sentirsi veneziani doc, essere protagonisti in location sorprendenti, non convenzionali, creative, dinamiche, polifunzionali, Vela può offrire sedi prestigiose come il Centro Congressi del Palazzo del Cinema, tornato al fascino degli anni ’30, dopo un restauro impegnativo, unusual venues come la Pescheria di Rialto, unico spazio outdoor coperto lungo il Canal Grande, siti di archeologia industriale come le Tese dell’Arsenale Nord, utilizzate per meeting, eventi privati, sfilate di moda, shooting fotografici, cene ed eventi pubblici.

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Bisogna fare i conti con l’acqua Sembra banale, ma non tutti sono preparati alla specificità del trasporto di materiali via acqua, bisogna sapere come valorizzare un evento e capire quali siano i punti di maggior passaggio e visibilità. Attraverso il coordinamento di Vela spa, chi organizza eventi e congressi ha una gamma di opportunità e servizi che si traducono in facilitazioni e risparmio.

Brand Venezia Già l’organizzare un evento a Venezia dà a un pco, a un event manager, un blasone in più, qualunque brand infatti gode del valore aggiunto dell’effetto “WOW Venezia”. Naturalmente, a meno che non si conosca perfettamente la città, è bene collaborare con chi semplifica la vita, per l’utilizzo degli spazi pubblici, anche acquei della città, con possibilità di far arrivare comunicazione commerciale a milioni di turisti. Per esempio un vaporetto brandizzato con immagini e loghi, uno stendardo posizionato sulla balaustra di un ponte, dei totem agli imbarcaderi, fanno la differenza.

93 Arsenale

La consulenza di Vela Vela offre la consulenza per l’ottenimento di autorizzazioni e permessi e tanti altri servizi, per esempio una “event card”, dedicata ai congressisti, che consente la mobilità su trasporto pubblico (vaporetti, bus e tram); la possibilità di noleggio di mezzi privatizzati; la possibilità di partecipare da protagonisti agli eventi tradizionali, anche con ospitalità o la costruzione di incentive personalizzati come dinner-show ufficiale del Carnevale, cene di gala a Palazzo Ducale per la Festa del Redentore, palco delle autorità alla Regata Storica; infine l’attività di post congress in collaborazione con le principali istituzioni culturali quali il Casinò di Venezia, il teatro La Fenice, i Musei Civici. Sicuramente sarà possibile costruire, valorizzare, personalizzare qualunque evento, perché non dimentichiamolo: Venezia è unica! Luciana Sidari


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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA VENICE & THE OTHER VENICE.

Vela S.p.A. To set-up a conference, but also planning the advertising for an exhibition, a concert, or an event, “sailing” the lagoon with a special sail, that of VE.LA S.p.A, the trade company of mobility and marketing in Venice brand canal boat with images and logos, a banner placed on the balustrade of a bridge, some totems at the pier, can make quite the difference.

Vela counselling

Pescheria/Fish Market

V

ela S.p.A. – company 100% participated by the Municipality of Venice – takes care of the public transportation in the lagoon, of the management of places for events and of setting-up of the main events that lure thousands of tourists to Venice such as the Carnival, the Festa del Redentore or the Regata Storica. It operates as the event commission of the town and it supplies information points and tourist welcoming service, managing more than 60 front office points with more than 200 employees with ticketing function.

Prestigious locations If you would like to feel like an authentic Venetian, to be the star in surprising, unconventional, creative, dynamic, multi purpose locations, Vela may offer prestigious places such as the Conference Centre of the Palace of the Cinema, that was taken back to the charm it had during the 30s after a demanding restoration, unusual venues such as the Rialto Fish Shop, the only outdoor space covered by the Canal Grande, and industrial archaeologic facilities like the Tese dell’Arse-

nale Nord, used for meetings, private events, fashion shows, photoshootings, dinners and public events.

Dealing with water It looks trivial, but not everybody is prepared to the distinctive features of the transportation of products by water. It is important to know how to enhance an event and to understand which are the points of best passage and visibility. Thanking to the coordination of Vela spa, event and conference planners have a wide range of chances and services that translate into help and savings.

Vela offers the counselling for the achievement of authorizations, permits, and a lot of other services, for example, an “event card”, dedicated to congress members, that allows them to freely move by public transportation (canal boats, buses and trams); the chance to rent private boats and cars; the possibility to participate as stars to traditional events, even with the hospitality or the set-up of customised incentives such as the official dinner-show of Carnival, dinner galas in Palazzo Ducale for the Festa del Redentore, stage of authorities during the Regata Storica; finally, post congress activities in cooperation with the main cultural institutions such as the Casinò of Venice, the theatre La Fenice, the Civic Museums. Of course it will be possible to build, enhance, tailor made any event, because let’s not forget: Venice is unique! Luciana Sidari

Brand Venice Setting up an event in Venice gives more exclusivity to a pco, and to an event manager, as a matter of fact, any brand enjoys the added value of the “WOW Venice” effect. Obviously, unless you perfectly know the town, you need to cooperate with someone who can simplify your life, for the use of public areas, even of the waters of the town, with the chance to make coming the trade communication to million tourists. For example, a

Street marketing sull’acqua durante la Regata Storica. Street marketing on water during the Historical Regatta

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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

SELECTED BY MM

Tra il Bacino di San Marco e la Laguna di Venezia, l’isola di San Servolo, si impone con il Museo di Torcello e Villa Widmann Rezzonico Foscari di Mira al panorama Mice internazionale proponendo un ricco calendario di appuntamenti

L’Auditorium max 240 seats

A pochi minuti di battello da Piazza San Marco, l’isola di San Servolo, sta vivendo oggi una ventata di rinnovamento,annunciato lo scorso anno dall’Amministratore Unico Andrea Berro: dalla fine di maggio 2018, in occasione della Biennale d’Architettura,molti interni si presenteranno con un restyling, realizzato in parte a costo quasi zero e in parte a condi-

zioni molto vantaggiose, grazie ad accordi di partnership e al supporto di aziende italiane e venete in particolare, che hanno creduto e investito in questa vetrina per veicolare il loro brand, offrendo allestimenti di alto design nella reception, in alcune delle sale meeting e delle 175 camere che offrono in totale 330 posti letto, di cui 40 occupate da studenti della Venice International University e dal Collegio di Merito dell’Università degli studi Ca’ Foscari, mentre le altre sono riservate ai partecipanti di convegni e seminari, o a turisti felici di fare 8 minuti di vaporetto, godendosi la vista del Bacino di San Marco e respirando l’atmosfera della Laguna.

Il grande restauro dell’Isola di San Servolo Dopo vent’anni di abbandono l’isola, oggi è un centro culturale di rilevanza mondiale. Gli edifici restaurati ospitano eventi e

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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

Gli spazi congressuali e espositivi San Servolo offre un centro congressuale molto interessante, spazi polivalenti per presentazioni aziendali, seminari, corsi di formazione, per manifestazioni culturali come concerti. Skyline dell’Isola con il Campanile e le cupole di San Marco. The island skyline with the bell tower and the San Marco domes

convegni. Negli anni ’90 il restauro è stato portato a termine dalla Provincia di Venezia, che ha ridato vita alle antiche pietre, ai marmi, al museo della medicina psichiatrica che abbraccia più di due secoli di documenti sulla follia, sede della Fondazione Franca e Franco Basaglia. Vista dall’alto l’Isola è una piattaforma nella quale spiccano i due campanili della Chiesa del Temanza, costruita a metà del 1700. Storici edifici di un biancore abbacinante si alternano al verde di un parco rigoglioso, basti pensare che dei 4,82 ettari di superficie, ben 3,8 sono destinati a parco.

Veduta aerea dell’Isola, con spazi verdi e edifici che si affacciano sulla Laguna. Panoramic view of the Island, with green spaces and buildings overlooking the Lagoon

Le proposte post congress Oltre agli eventi culturali e alla visita ai Musei dell’area marciana, a pochi minuti dall’Isola, è interessante un’escursione guidata al Museo di Torcello, di un fascino indescrivibile perché sono percepibili le origini della laguna e la Venezia nativa dei fondatori. Da non perdere, infine, un tour tra le Ville della Riviera del Brenta (con il famoso Burchiello che fa tappa anche a Villa Widmann Rezzonico Foscari) e nella Terra dei Tiepolo. L.S. Andrea Berro a.d. San Servolo Servizi

L’Isola della fotografia e del design San Servolo oltre al nuovo look ha realizzato un interessante cartellone, dal 16 febbraio al 5 marzo, ha avuto luogo la manifestazione “Venezia Photo” 50 Masterclass con i più grandi fotografi contemporanei per un’intensa e totale immersione nel mondo della fotografia (www.veneziaphoto.com). Dal 26 maggio invece, in piena Biennale Architettura 2018, ha avuto luogo VID, Venice Innovation Design e San Servolo diverrà l’Isola del Design. 4 2018 www.mastermeeting.it

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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA VENICE & THE OTHER VENICE.

San Servolo Island Among the San Marco Basin and the Venice Lagoon, San Servolo Island leads the international Mice segment with the Torcello Museum and with Villa Widmann Rezzonico Foscari of Mira, promoting a rich calendar of artistic and cultural events

La Sala Teatro, fino a 90 posti. The theater room up to 90 seats

tion Design that turned San Servolo into the Island of Design. L’ingresso principale di San Servolo con approdo (10 minuti di vaporetto da San Marco). The main entrance of San Servolo with landing (10 minutes by boat from San Marco)

A

few minutes by boat from Piazza San Marco, the island of San Servolo, is experiencing today a wave of renewal, announced last year by the CEO Andrea Berro: from the end of May 2018, on the occasion of the Biennale of Architecture, many interiors will present themselves with a restyling, made partly at no cost and partly with very advantageous conditions thanks to partnership agreements and to the backup of Italian and, especially, Venetian enterprises. They believed and invested in this showcase to make popular their brand, offering top design exhibitions in the reception, in the meeting rooms and in the 175 rooms that hold a total of 330 beds, whose 40 are occupied by the students of Venice International University and of Collegio di Merito dell’Università degli studi Ca’ Foscari, while the others are reserved to participants of conferences and seminars, or to tourists happy to go by ferryboat for 8 minutes, who enjoy the view of San Marco Basin and the atmosphere of the Lagoon.

The big restoration of San Servolo Island After twenty years of state of ne-

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glect, the island has become a worldly important cultural centre. The restored buildings host events and conferences. During the 90s, the restoration was finished by the Province of Venice, giving new life to the ancient stones, to the marbles, and to the museum of psychiatric medicine that tells story of more than two centuries of documents on madness, headquarters of the Foundation Franca and Franco Basaglia. Seen from the sky the Island is flat and only the two bell towers of the Church of Temanza, built during the half of the eighteen century, rise. The island has also dazzling white historical buildings and a luxuriant green park that covers 3,8 hectares of the 4,82 hectares of the entire island.

The Island of design San Servolo new look is just the beginning: from February the 16th to March the 5th, it hosted the event “Venezia Photo” 50 Masterclass with the greatest contemporary photographers for an intense and full immersion in the photography world (www.veneziaphoto.com). Moreover, from May the 26th, during the 2018 Biennale Architettura, there was the VID, Venice Innova-

The conference and exhibition areas San Servolo offers a very interesting conference centre, multifunctional areas for corporate presentations, seminars, training courses, and cultural events such as concerts.

Post congress proposals Besides the cultural events and the visit to the Museums of the Marciana area, at a few minutes from the island, guests can make interesting guided excursions to the Museum of Torcello. It has an indescribable charm, where it is possible to understand the origins of the lagoon and of native Venice founders. Finally, not to miss the tour among the Mansions of the Brenta Riviera (with the famous Burchiello that stops also to Villa Widmann Rezzonico Foscari) and in the Land of Tiepolos. L.S. Particolare di un percorso espositivo. A detail of the exhibition path


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15 Ven Villa Widmann (3).qxp_Layout 1 07/05/18 09:08 Pagina 82

VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

SELECTED BY MM

La Riviera del Brenta e la Terra dei Tiepolo. Uno dei segni indelebili lasciati dalla Serenissima è il tesoro delle Ville Venete, un patrimonio di 4500 dimore nobiliari da Venezia verso Verona, Vicenza, Padova, Belluno, Treviso, Rovigo e Udine

Š CIRCOLO FOTOGRAFICO L’OBIETTIVO DI DOLO

All’inizio nate come case di campagna o imprese agricole, tra il 1500 e il 1700 diventano status symbol da esibire, impreziosite da affreschi e ricchezze che vanno di pari passo al potere della famiglia proprietaria e infine luogo di delizie della villeggiatura. Con la cessione di Venezia a Napoleone le sorti di queste Ville cambiarono e conobbero un oblio dal quale poche si sono salvate, ma nella Riviera del Brenta ci sono quattro magnifici esempi che attraversano un arco di tre secoli dal 1500 all’arrivo di Napoleone: Villa Widmann a Mira, Villa Foscari detta la Malcontenta in una frazione di Mira, Villa Foscarini e Villa Pisani entrambe a Stra. I comuni veneziani della Riviera del Brenta e della Terra dei Tiepolo sono 17 e presentano un’alta concentrazione di ville e giardini con impianto storico. Tra questi

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sono famosi quelli di Stra, Dolo, Mira e Mirano, Noale, ScorzĂŠ.

Villa Widmann Rezzonico Foscari a Mira Nel ’700 la Brenta, il fiume che collegava Venezia a Padova, considerata il prolungamento del Canal Grande, dal quale partivano avventurose barche che a causa del dislivello delle acque tra laguna e fiume, dovevano affrontare diverse chiuse (le famose Porte che restano dei toponimi rivieraschi) divenne una via frequentata e le rive videro un fiorire di Ville, giardini e broli. Illustri incisori e pittori ci hanno lascito bellissime immagini di questi luoghi e famosi poeti e scrittori ci hanno descritto il loro lento viaggio lungo il Brenta a bordo del Burchiello per raggiungere Venezia.


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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

Uno dei gioielli, Villa Widmann Rezzonico Foscari, con la bella Barchessa, Serre e Parco, fa parte del patrimonio culturale della Città metropolitana di Venezia in gestione a San Servolo s.r.l. assieme al Museo di Torcello e all’Isola di San Servolo, per i quali l’amministratore unico Andrea Berro ha messo a punto un piano di rilancio. È meta di visite dei turisti che da Padova con il Burchiello vanno verso Malcontenta e a Venezia, ma anche di appassionati bikers che lasciano l’auto in hotel e si godono il piacere di una vacanza sportiva e culturale, gustando in ristoranti, bacari, locande, piatti di pesce o semplici e tipici cicheti veneziani. Sul Brenta la vita scorre piano, ancora adesso lungo le rive si vedono bancarelle che vendono il pesce

proveniente da Chioggia, moleche, masenete, bovoleti, sarde da gustare in saor, anguille, boseghe. Queste bontà insieme a bisi, asparagi, e primizie come radicchio, carletti, tarassaco (il radicchio di campo) rosoline (le foglie del papavero) bruscandoli (i germogli del luppolo) e uniti a un buon Prosecco, costituiscono souvenir indelebili per il palato.

La Sala degli Affreschi. A sin., Sala Widmann, fino a 99 pax. Left, Sala Widmann, max 99 seats

Meeting e ricevimenti a Villa Widmann In questo bel complesso, intatto e arredato nella parte padronale dove sembra che il tempo si sia fermato, è possibile organizzare un meeting, una conferenza, un ricevimento aziendale, ma anche di nozze, un concerto. Nel capiente Auditorium si ospitano convegni e meeting, nelle Sale della Barchessa è possibile organizzare ricevimenti che nella bella stagione fruiscono di spazi esterni molto articolati: un campiello con il pozzo, un oratorio, le serre con un ampio spazio dove si organizzano anche serate di tango argentino,concerti, eventi come “Calici sotto le stelle”. Lu. Sid.

L’Auditorium, fino a 99 pax. L’Auditorium, max 99 seats

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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA VENICE & THE OTHER VENICE.

Villa Widmann Rezzonico Foscari The Brenta Riviera and the Land of Tiepolos. The invaluable Venetian Mansions are the permanent traces left by the Serenissima, a heritage composed by 4500 noble mansions from Venice to Verona, Vicenza, Padua, Belluno, Treviso, Rovigo and Udine

La Caffetteria. The cafeteria

La Terrazza per concerti o spettacoli, fino a 600 pax. The terrace for concerts or shows, up to 600 people

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t first, built as countryside homes or agricultural enterprises, among the sixteenth and the eighteenth century they became a status symbol, with precious frescoes and details that show the power of the owners, and finally, they became a delicious place to go on holiday. When Venice passed under Napoleon’s domination, the destiny of these mansions changed again and a lot of them was forgotten, however, in the Brenta Riviera there are four magnificent examples that were built from the sixteenth century to Napoleon’s arrival: Villa Widmann in Mira, Villa Foscari called the Malcontenta (“unhappy”) in a hamlet of Mira, Villa Foscarini and Villa Pisani, both in Stra. The Venetian municipalities of the Brenta Riviera and Land of Tiepolos are 17 and they have a high concentration of historical mansions and gardens. The most popular ones are in Stra, Dolo, Mira and Mirano, Noale, Scorzé.

Villa Widmann Rezzonico Foscari in Mira The Brenta is the river that connects Venice to Padua, it is considered the prolonging of the Canal Grande,

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and it is characterised by several sluices (the popular Doors that still are toponyms of the Riviera) caused by the different level of the waters of the lagoon and of the river. In the eighteenth century la Brenta became a very used way for adventurous boats, moreover, mansions, gardens and brolos flowerished on its shores. Eminent engravers and painters left us wonderful images of these places at that time; popular poets and writers described their slow journey along the Brenta on board of the Burchiello to reach Venice. One of the jewels, Villa Widmann Rezzonico Foscari, with its beautiful Barchessa, greenhouses and park, is part of the cultural heritage of the Metropolitan City of Venice. It is a common stop for tourists who go by the Burchiello from Padua to Malcontenta and Venice, but also for passionate bikers who leave their car at the hotel and who enjoy the pleasure of a sportive and cultural vacation, eating fish or simple and typical Venetian cicheti. Life flows slowly on the shores of the Brenta, where there are still stalls of fish coming from Chioggia, moleche, masenete, bovoleti, sardines to eat in saor, eels, boseghe.

La facciata posteriore della Villa vista dal Parco. The rear façade of the Villa seen from the Park

These delicacies together with bisi, asparaguses, and the best vegetables of the season such as radishes, carletti, tarasacco (wild radish), rosoline (leaves of poppies), bruscandoli (gems of hops) and with a good Prosecco, are unforgettable souvenirs for the mouths.

Meetings and receptions in Villa Widmann In this beautiful intact facility, the main area is furnished as if time has stopped. There, it is possible to set up meetings, conferences, corporate dinners, but also wedding receptions or concerts. Conferences and meetings can be hosted in the large Auditorium, while dinners can be planned in the Rooms of the Barchessa, where it is also possible to book the very well organised external areas in the sunny seasons: a small square with a well, an oratory, the greenhouses with a wide area where organising also Argentinian tango nights, concerts, events such as “Calici sotto le stelle” (chalices under the stars). Lu. Sid.


Russott Venezia E_2017.qxp_Layout 1 06/03/17 08:58 Pagina 1

Looking for the largest hotel meeting room in Venice? Russott Hotel offers 12 exible conference rooms for up to 1.000 people, including car accessibility. The hotel is set in the green San Giuliano Park on the outskirts of Mestre, only a 10-minute bus ride from Venice. The supreme food quality and competent service make this property to the ideal location for any congress and event.

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16 Ven DHotels.qxp_Layout 1 07/05/18 09:08 Pagina 86

VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

SELECTED BY MM

Qualità, attenzione al design made in Italy e innovazione. Questo, il fil rouge che distingue gli hotel upper class del brand in area veneziana: a Mogliano il DoubleTree By Hilton Venice North e, da luglio 2017, il Four Points Sheraton

Venezia è, con altre città d’arte, una delle mete preferite dai turisti italiani e stranieri. Da recenti dati statistici pubblicati dal Comune, risulta una percentuale del 65% che sceglie Venezia centro storico, con una media di 2 giorni e mezzo di pernottamenti, il Lido di Venezia, registra il 4% e la terraferma il 30% con una permanenza media di 1,8 notti. Dai poco più di 6 milioni di pernottamenti nel 2003 si è passati a poco più di 10 milioni nel 2015, con un incremento che ha tante spiegazioni: voli low cost, superamento della crisi dopo la tragedia di New York dell’11 settembre 2001, il boom dei flussi asiatici. Con molta lungimiranza nel 2010 François Droulers ha fondato DHotels, creando i presupposti per offrire un’alternativa a Venezia, restando a Venezia. Non è un gioco di parole, ma quelle persone che restano quasi due notti in terraferma non hanno fatto i conti solo col proprio budget ma hanno esercitato una preferenza, convinti dalle opportunità di visitare Venezia ma anche Treviso, i Colli del Prosecco, la Riviera del Brenta e le sue

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Ville, oppure il crescente numero di ristoranti stellati e di campi da golf, 10 solo nei dintorni di Mestre. E questo solo per menzionare alcune delle opportunità di svago disponibili a breve distanza dai DHotels.

DoubleTree By Hilton Venice North Aperto nel 2011 a Mogliano, a cinque minuti dall’aeroporto internazionale Marco Polo di Venezia e a una ventina dall’aeroporto di Treviso è un hotel design, business e Mice oriented e il primo nato della Catena DHotels.

L’Hotel delle “piccole cose”. Dalla proprietà, nel 2014, é stata fatta la scelta del brand internazionale DoubleTree by Hilton, catena da sempre attenta alle piccole cose che fanno felice l’ospite. Durante la settimana l’hotel è frequentato principalmente da ospiti business e Mice. Nel fine settimana spiccano invece i gruppi internazionali, che apprezzano il comfort offerto dalla struttura moderna e la sua vicinanza all’aeroporto ma anche a


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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

Piazzale Roma, punto di arrivo e punto di partenza da Venezia.

Il Centro Congressi Con i suoi 1.800 mq, con ingresso dedicato e parcheggio per 500 auto il centro congressi del DoubleTree By Hilton Venice North offre 10 Sale modulabili, di cui l’ammiraglia è la Sala Scarpa, che può ospitare fino a 550 persone sedute a teatro e 470 a banchetto: alta oltre cinque metri, si può frazionare in quattro sale più piccole; corredata da 4 maxi schermi con i più avanzati sistemi multimediali, è un vero esempio di duttile eleganza e comfort. Completano l’offerta la sala Tancredi, che può ospitare fino a 180 persone a teatro ed è divisibile in 3 spazi più piccoli, la sala Santomaso, che si affaccia sulla corte interna e ha una capacità fino a 50 persone, la sala Guidi e l’immenso foyer di 540 mq accessibile sia dall’albergo con un tunnel trasparente e personalizzabile, come le vetrine e le pareti del foyer, raggiungibile dall’ingresso dedica-

to. Lo scarico e carico dei materiali e l’ingresso di un automezzo è facilitato dalle porte laterali, per questo l’hotel ben si presta alle presentazioni dei grandi marchi automobilistici. Infine, un ulteriore valore; un event manager è a disposizione del meeting planner, con uno staff preparatissimo. Dal Foyer si accede a spazi esterni e al nuovo Arco Garden, situato tra l’area congressi e l’area del Ristorante interno Arco. L’Hotel si trova a pochi km dal centro di Treviso, dalle Isole di Venezia, da Venezia stessa, dalle spiagge di Jesolo, da Cortina, dalle più famose Ville Venete, alle colline del Prosecco e questa vicinanza rappresenta un ventaglio di opportunità nel caso i meeting planner richiedano idee per il post congress.

In questa pagina il DoubleTree By Hilton Venice North. In this page the DoubleTree By Hilton Venice North

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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

La facciata del Four Points Sheraton Venice Mestre.. Sotto, la hall. The facade of the Four Points Sheraton Venice Mestre. Below the hall

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Four Points Sheraton Venice Mestre È il secondo Hotel nella terraferma veneziana, l’altra Venezia: acquisito nel 2016, trasformato e riaperto nel 2017 è definito da François Droulers “uncomplicated”, dove tutto è facile: la vicinanza all’uscita Castellana della Tangenziale di Mestre, a pochi minuti dal casello autostradale dell’A4 e alla tangenziale che conduce all’Aeroporto internazionale Marco Polo, è servito da un bus che lo collegano a Venezia e Mestre centro e dalla Stazione ferroviaria fermata Mestre Ospedale a 250 m. L’edificio elegante e slanciato con i suoi 9

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piani, in acciaio e vetro, ospita 168 camere, un’ampia Lobby, un Business Center e due Sale meeting da 100 mq. Gli Hotel di François Droulers hanno sempre un pizzico di innovazione e un tocco di eleganza. “Grab&Go” per esempio è l’innovativa formula del Point Go che permette agli ospiti leisure e business, di servirsi H24 per il food&beverage, ma si può iniziare tradizionalmente la giornata con una ricca colazione nell’esclusivo The Square, dove si possono degustare specialità fresche e fragranti, squisitezze appena sfornate, frutta di stagione e sapori dolci e salati. L’Hotel si trova in’importante zona commerciale e al Bar Point o al ristorante Point aperto anche alla clientela esterna ci si può trovare in modo informale per un aperitivo o una delle birre selezionate dal programma Best Brews o per un pranzo o cena, con vista sul giardino. E per chi desidera, in vacanza come al lavoro, mantenersi in forma, Four Points Sheraton Venice Mestre offre una palestra aperta H24, gratuita per gli ospiti, dotata di macchinari Technogym e teli free. Chi arriva in auto ha a disposizione un ampio parcheggio e un garage, dove lasciare l’auto per andare a Venezia con un bus o con il treno. Il centro di Mestre con cinema, teatri, negozi, bacari, ristorantini e il Museo M9 (il Museo del ’900) in apertura è a pochi minuti. Luciana Sidari


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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA VENICE & THE OTHER VENICE.

DHotels Quality, attention to made in Italy design and innovation. This is the fil rouge distinguishing the upper-class hotels of the Venetian brand: the DoubleTree By Hilton Venice North in Mogliano and, starting from July 2017, the Four Points Sheraton Venice Mestre

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s well as other artistic cities, Venice is one of the favourite destinations of Italian and foreign tourists. The municipality published recent statistics showing that 65% of the people choose Venice historic centre for an average of 2 days and half overnight stays, Venice Lido registers the 4% and the mainland 30% with an average overnight stay of 1,8 nights. From the 6 million overnight stays of 2003, the town went through a little bit more than 10 million in 2015, with an increase due to different factors: low cost flights, overcome of the crisis after the tragedy of New York of September the 11th 2001, and great increase of Asiatic tourists. In 2010 François Droulers wisely founded DHotels, creating the basis to offer an alternative to Venice, remaining in Venice. It is not a pun, but those people who stay almost two nights on the mainland don’t choose only to spend less but they make a choice, persuaded by the chance to visit Venice but also Treviso, the hills of Prosecco, the Brenta Riviera and its villas, or the growing number of star restaurants and golf courts, 10 just outside Mestre. And this only to mention some of the entertainment chances available near DHotels.

DoubleTree By Hilton Venice North It was opened in 2011 in Mogliano, at five minutes from the international airport Marco Polo of Venice and at twenty minutes from the airport of Treviso, it is a design hotel, business and Mice oriented and the first born of the DHotels chain.

The Hotel of the “details” In 2014 the ownership decided for the international brand DoubleTree by Hilton, chain always attentive to the details that make the guests happy. During the week the hotel is attended mostly by business and Mice guests. On the contrary, during the weekends international groups come to appreciate the comfort offered by the modern facility and its closeness to the airport but also to Piazzale Roma, Venice point of arrival and departure.

DoubleTree By Hilton Venice North

The Conference Centre With its 1.800 sqm, with a designed entrance and parking for 500 cars the DoubleTree By Hilton Venice North Conference Centre offers 10 halls that can be modified, whose main room is Sala Scarpa, that can host up to 550 seats in a theatre-like arrangement and 470 in banquet: higher than five meters, it can be divided in four smaller rooms; equipped with 4 big screens with the most up-todate multimedia systems, it is an authentic example of versatile elegance and comfort. The offer is completed by the sala Tancredi – that can host up to 180 seats in a theatre-like arrangement and that can be divided in 3 smaller areas, the sala Santomaso, that faces the inner court and that can host up to 50 people, the sala Guidi 4 2018 www.mastermeeting.it

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VENEZIA & L’ALTRA VENEZIA

Four Points Sheraton Venice Mestre

and the 540 sqm large foyer accessible from the hotel by a transparent tunnel that may be customised like showcases and foyer walls, accessible by a private entrance. The unloading and the loading of the products and the entrance of motor vehicles are facilitated by side doors, that’s the reason why the hotel is ideal for launches of great brands of the automotive industry. Finally, an added value; an event manager, with a very prepared staff, are available for meeting planners. The foyer grants the access to the external areas and to the new Arco Garden, situated between the Conference centre and the Ristorante interno Arco. The hotel is at a few kilometres from Treviso town centre, from the islands of Venice, from Venice itself, from Jesolo beaches, from Cortina, from the most famous Venetian mansions, to the Prosecco hills and this closeness represents a range of chances if meeting planners ask for ideas for the post congress.

Four Points Sheraton Venice Mestre It is the second Hotel on Venetian mainland, the other Venice: bought in 2016,

transformed and reopened in 2017, it was defined “uncomplicated”, where everything is easy, by François Droulers. It is close to the exit Castellana of Mestre beltway, a few minutes from the A4 tollbooth and to the beltway leading to the international airport Marco Polo, it is served by a bus that connects it to Venice and Mestre town centre and it is at 250 meters from the railway station Mestre Ospedale. Elegant and soaring building of 9 floors, made in steel and glass, it holds 168 rooms, a large Lobby, a Business Centre and two 100 sqm Meeting Rooms. François Droulers’s Hotels always have a little bit of innovation and a touch of elegance. For example, “Grab&Go” is the innovative Point Go formula that allows leisure and business guests to have

food&beverage 24 hours a day, or to start traditionally the day with a rich breakfast in the exclusive The Square, where they can eat fresh and fragrant specialties, fresh-baked delicacies, seasonal fruits, sweet and salty dishes. The hotel is located in an important trade area and it offers informal aperitives or selected beers from the program Best Brews, lunches and dinners with a view of the garden in the Bar Point or in the restaurant Point, which is also opened to external customers. Moreover, the Four Points Sheraton Venice Mestre offers a 24h gym, free for the guests who desire to keep in shape during their vacation as well as during work. It is equipped with Technogym equipment and free towels. The guests, who comes by car, have a large parking and a garage, available to leave the car to go to Venice by bus or by train. Mestre town centre with Cinemas, Theatres, shops, banks, little restaurants and the M9 Museum (the Museum of the twentieth century) is just a few minutes away. Luciana Sidari

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HOTEL SPORTING PORTO ROTONDO La location selected by Master Meeting per matrimoni favolosi ed eventi esclusivi The location selected by Master Meeting for fabulous weddings and exclusive events


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WEDDING IN SARDEGNA

Hotel Sporting A Porto Rotondo la tua cornice ideale per una wedding celebration di lusso, grazie alla location unica, agli spazi fino a 300 invitati, alla gastronomia eccezionale e al team dedicato

S

Su un tratto di costa circondato dal mare, da un lato il porto con i suoi ormeggi e i lussuosi yachts, dall’altro la spiaggia di finissima sabbia bianca bagnata da un’acqua trasparente, si trova l’Hotel Sporting di Porto Rotondo, proposta 5 stelle in uno dei luoghi iconici della Sardegna. La posizione esclusiva, l’architettura caratterizzata da calde note e toni che variano

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dal pastello al blu, in completa armonia con il contesto urbano e naturale circostante, l’attenzione e il calore dell’ospitalità, insieme con spazi e servizi ad hoc,


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WEDDING IN SARDEGNA

I PACCHETTI WEDDING Per una cerimonia in stile, l’Hotel Sporting propone il pacchetto wedding esclusivo, con complementary room per la prima notte di nozze. Se i numeri crescono (la sala principale può accogliere fino a 300 persone) si può optare per l’American Wedding, con garden party e menu gran buffet a richiesta, composizioni floreali del flower designer dell’hotel, tavolo con i confetti e speciali coccole per gli sposi (soggiorno gratis per la notte successiva la cerimonia e colazione romantica servita in camera la mattina). Per i più romantici c’è il pacchetto dedicato, con menu gran lusso e camera per la prima notte dei novelli sposi.

rendono questa struttura un indirizzo perfetto per matrimoni e celebrazioni. Con oltre 50 anni di storia alle spalle, lo Sporting, tra i primi a sorgere sulla Costa Smeralda e tra quelli che hanno più contribuito a costruirne la fama internazionale, ha infatti l’obiettivo – e l’expertise – per organizzare eventi esclusivi, in cui la realtà si trasforma in sogno.

Cielo e mare Il mare, pulitissimo, di questo tratto di costa, la spiaggia privata, circondata dal verde della macchia mediterranea e attrezzata per giornate all’insegna di relax e benessere, il molo da cui salpare e sperimentare tutta la libertà delle acque aperte, sono al centro dell’offerta per la sta-

gione primavera/estate dello Sporting. Per un’avventura esclusiva è da provare il pacchetto Yacht, che include un soggiorno di due notti in Junior Suite (con colazione servita in camera) e l’opportunità di navigare sottocosta nel pomeriggio, per godersi la tranquillità di un bagno al largo e gustare un aperitivo di fronte ai colori del tramonto.

Gastronomia gourmet Un altro aspetto chiave di ogni soggiorno allo Sporting è sicuramente la cucina, che offre un’interpretazione unica e creativa dei sapori mediterranei, basata su un gioco di armonie e contrasti. Il menu, accompagnato da una selezione di 150 etichette nazionali e internazionali, oltre a spumanti e champagne, lo si può degustare nel ristorante Il Patio, una location elegante affacciata direttamente sul mare, con travi a vista nella sala principale e un ampio porticato che guarda alla piscina di acqua salata. L’altra proposta, più informale, è il piano bar dell’hotel, aperto a pranzo per light lunch e la sera per l’aperitivo, dove i cocktail si accompagnano agli stuzzichini preparati dalla cucina, mentre, dopo cena, l’atmosfera si anima con la musica del pianoforte. Giulia Gagliardi

EVENTI BUSINESS Non solo matrimoni e cerimonie. L’Hotel Sporting ha dedicato uno spazio specifico attrezzato anche a meeting ed eventi, oltre a diversi ambienti che possono essere allestiti come sale espositive oppure per welcome cocktail e coffee break. La sala principale, modulare e flessibile, può ospitare fino a 80 persone, mentre lo spazio bar si può trasformare in un ambiente da 30 posti e la sala aperta in uno da 80, mentre per special events sotto le stelle sono disponibili l’area attorno alla piscina e il giardino. L’ospitalità è offerta in 47 tra camere e suite, molte delle quali con ampie vetrate da cui far entrare tutta la luce e i colori del mare.

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WEDDING IN SARDEGNA

Hotel Sporting It is the ideal place for a luxury wedding celebration in Porto Rotondo, thanking to a unique location, to its rooms holding up to 300 guests, to exceptional gastronomy and to an expert team

T

he Hotel Sporting of Porto Rotondo is a 5 stars facility on a patch of coast surrounded by the sea, in a very iconic place in Sardinia: from one side of the hotel there is the harbour with its moorings and its luxury yachts, from the other side the very fine white sand with transparent water. There are a lot of reasons why this facility is the perfect location for weddings and celebrations: its privileged position, its architecture, that is characterised by warm colours and by tones going from pastel to blue, in total harmony with the urban and natural context surrounding it, the care and the warmth of staff’s hospitality, of rooms and customised services. With more than 50 years of operation, the Sporting was among the first to rise on the Costa Smeralda and among the biggest

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contributors in building the international fame of the territory, as a matter of fact, – thanking to its expertise – it is pursuing the goal to set up exclusive events, where reality becomes dream.

Sky and sea The offer of the Sporting for this spring/summer season centres on the very clean sea of this patch of coast, the private beach, surrounded by the luxuriant Mediterranean woodlands and equipped for days dedicated to relax and wellness, the marina from which the guest may set sail and feel the freedom of open waters. We advise the package Yacht for an exclusive adventure, that includes two overnight stays in a Junior Suite (with dinner served in room) and the chance to sail near the coast in the afternoon, to enjoy


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WEDDING IN SARDEGNA THE WEDDING PACKAGES The Hotel Sporting offers the exclusive wedding package for a trendy ceremony, with complementary room for the wedding night. If the wedding has a lot of guests (the main room can host up to 300 people) the couple may choose the American Wedding, with garden party and grand buffet menu, floral arrangements by the hotel flower designer, a table for confetti and special cuddles for the bride and the groom (free stay for the wedding night and romantic breakfast served in the bedroom the next morning). There is a special package for the most romantic couples, with grand luxury menu and room for the wedding night.

the tranquillity of a swim and to eat an aperitif in front of the colours of sunset.

Gourmet gastronomy Another key element of every stay at the Sporting is surely the cuisine, that offers a

unique and creative interpretation of Mediterranean savours, based on a wise use of harmonies and contrasts. The menu, a selection of 150 national and international labels, spumantes and champagnes can be tasted in the restaurant Il Patio, an elegant location facing the sea, with ceiling beams in the main room and a large porch facing the salty water pool. The other proposal, more informal, is the hotel Piano Bar, opened at lunch for light meals and in the evening for aperitifs, where cocktails go with the snacks prepared by the chef, then, after dinner, the place is animated by the music of the piano. Giulia Gagliardi

BUSINESS EVENTS Not just weddings and ceremonies. The Hotel Sporting has a specific space equipped for meetings and events, too. It has even several areas that can be arranged as exhibition rooms or welcome cocktails and coffee breaks. The flexible and versatile main room can host up to eighty people, while the bar area can be transformed in a room with 30 seats and the opened room in an area with 80 seats, while the areas surrounding the pool and the garden are ideal for special events under the stars. The hotel hosts 47 rooms and suits, several of them have big windowwalls from which the light and the colours of the sun enter.

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DESTINAZIONE ROMAGNA

Dici “Romagna” e Sorridi

È il nuovo slogan promozionale della Romagna, brand destination che comprende quattro province e che, oggi, guarda al futuro con una nuova strategia. Obiettivo: rilanciare il prodotto turistico in un’ottica di integrazione a 360 gradi

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Nell’ambito del turismo nazionale la Romagna rappresenta senza dubbio un modello innovativo per varietà dell’offerta, lungimiranza delle iniziative e capacità di fare sistema. Costituita da 4 province (Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini), che nel 2017 hanno totalizzato circa 31 milioni di presenze e 6,9 milioni di arrivi all’anno, la destinazione, oggi, continua a guardare avanti, puntando ancora di più sul turismo long tail, in un’ottica di valorizzazione e promozione dei prodotti inediti offerti dai vari territori. Una strategia vincente che fa presagire un futuro roseo. Non a caso, per il nuovo video sulla destinazione, presentato in anteprima agli operatori del settore lo scorso 4 aprile a Palazzo Rasponi, è stato

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scelto lo slogan “Romagna. Lo dici e sorridi”. L’evento – al quale erano presenti l’assessore al Turismo del Comune di Ravenna, Giacomo Costantini, il sindaco di Rimini e presidente della destinazione Andrea Gnassi, il sindaco di Ravenna e presidente della provincia, Michele de Pascale, Chiara Astolfi, direttore dell’organismo – è stata anche l’occasione per comunicare le prime iniziative messe in atto in base alla legge regionale sull’ordinamento turistico. In particolare, Giacomo Costantini ha sottolineato la continuità con le Unioni di prodotto, evidenziando la necessità di individuare e agire su prodotti originali e innovativi, migliorando i servizi di sistema per dialogare con i mercati internazionali e soprattutto con quelli


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DESTINAZIONE ROMAGNA

Il parco XXV Aprile, noto come Parco Marecchia, con i suoi 25 ettari è il più grande parco pubblico di Rimini. Si estende sull’antico alveo del fiume Marecchia, tra il centro storico, il ponte di Tiberio e i quartieri San Giuliano. The park XXV Aprile, known as Parco Marecchia, with its 25 hectares is the largest public park in Rimini. It extends over the ancient river bed of the Marecchia river, between the historic center, the Tiberius bridge and the San Giuliano districts. ©Riccardo Gallini

emergenti: durante l’incontro ha trovato spazio anche il workshop “Welcome Chinese”, dedicato al mercato cinese sul tema “Prospettive ed opportunità per la Destinazione Turistica Romagna”.

Trasformare i visitatori in turisti, migliorando anche mobilità e trasporti Sia il sindaco di Rimini Andrea Gnassi – che ha svolto un puntuale esame del posizionamento della Romagna nel mondo – sia il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale hanno evidenziato l’opportunità di fare sistema e l’importanza delle infrastrutture e dei trasporti; «La Destinazione Romagna», ha detto De Pascale, «ci consente di riunire sotto un unico brand turistico le quattro province romagnole, per rilanciare un prodotto ancora più forte e competitivo che, da Rimini a Ferrara, proponga un’offerta ampia e variegata, amplificando così al massimo i benefici

per il nostro territorio. Per affrontare con successo le sfide del turismo di oggi è fondamentale dotarsi di strumenti adeguati. Dobbiamo impegnarci per trasformare i visitatori in turisti e rendere la nostra città una tappa importante anche per chi visita luoghi vicini. In questa logica è evidente quanto sia strategico agire in sinergia con i territori limitrofi e valorizzare al meglio un’offerta che sappia parlare al turista contemporaneo. Questo progetto, portato avanti grazie al forte impegno dell’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, che ringrazio per il lavoro straordinario fatto in questi anni in Regione, ora può decollare o naufragare rispetto all’evoluzione dei trasporti. Oggi la mobilità e il trasporto delle persone dentro la Destinazione e verso la Destinazione, e in particolare le connessioni con Bologna e con le linee di alta velocità che portano a Milano, Firenze, Roma e Venezia, sono l’elemento centrale per il successo di que-

Un momento della Notte Rosa al Grand Hotel di Rimini. A moment of the Pink Night at the Grand Hotel of Rimini

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DESTINAZIONE ROMAGNA

Sopra una veduta della spiaggia; a destra, Tenuta Mara, sotto la Sala del Cinema Fulgor, amatissima dal regista Federico Fellini. Above beach overview, on the right, Tenuta Mara; below the Fulgor cinema hall, much loved by the director Federico Fellini. ©Comune di Rimini

Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza (MIC) è uno dei più importanti musei d’arte ceramica del mondo. The International Museum of Ceramics in Faenza (MIC) is one of the most important ceramic art museums in the world

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sta destinazione turistica. Dunque, ora, l’impegno di tutti, oltre che continuare a investire in promozione, deve essere quello di migliorare le connessioni dei trasporti».

Un catalogo di prodotti turistici ancora più ricco Gianfranco Vitali, Coordinatore della Cabina di Regia Destinazione Turistica Romagna, l’organo di rappresentanza delle imprese della filiera turistica, ha richiamato l’attenzione sulle nuove opportunità per tutte le imprese grazie alla nuova configurazione della strategia di marketing turistico che, dai prodotti delle vecchie Unioni, passa oggi ai territori: «In Romagna», ha spiegato, «abbiamo 87 Club di Prodotto (aggregazioni commerciali private) che possiamo definire i nostri “rivenditori” nei mercati internazionali. Ora il loro “catalogo” di prodotti si potrà ampliare in modo consistente: i tanti territori uniti e i tanti prodotti trasversali disponibili consentono la creazione di pacchetti inediti in grado di intercettare le experience dei diversi target della domanda. I

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Tour operator internazionali sono sempre più alla ricerca di un turismo esperienziale legato alle tradizioni locali.

Un’innata vocazione al turismo «Il distretto turistico della Romagna presenta una varietà senza eguali», ha detto il sindaco di Rimini Gnassi: «in meno di 100 chilometri, oltre al mare, propone vere e proprie eccellenze italiane come i mosaici di Ravenna, il castello estense di Ferrara, il porto canale leonardesco di Cesenatico, il Tempio Malatestiano di Leon Battista Alberti, il paradiso naturalistico di Comacchio, la nostra Camargue italiana … Sono queste le terre che nel Rinascimento erano contese tra le varie signorie: i Malatesta a Rimini e Cesena, i d’Este a Ferrara, uno dei massimi centri del Rinascimento italiano, riconosciuta dall’Unesco Patrimonio Mondiale dall’Umanità. I Da Polenta a Ravenna, città eletta per ben tre volte capitale che con la magnificenza della sua storia ci ha lasciato una grande eredità di monumenti: otto edifici dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, oltre ai mosaici più belli del mondo. Non dobbiamo inventarci una vocazione turistica: l’abbiamo già e, oggi, grazie a un modello nuovo di gestione turistica territoriale possiamo fare un ulteriore salto di qualità, mixando prodotti e destinazioni, turismo con territorio, pubblico e privato, e integrando servizi, sistemi di accoglienza, di logistica e di trasporti (fly and rail). L’integrazione saprà ampliare la varietà di alternative, collegando il territorio, e aumenterà la disponibilità trasversale di informazioni on e offline, incrementando il valore aggiunto del territorio e della sua economia». I


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DESTINAZIONE ROMAGNA ROMAGNA DESTINATION.

Say “Romagna” and Smile This is the Romagna region’s new promotional slogan; a brand destination that includes four provinces and which, today, looks to the future with a new strategy. Objective: to re-launch the tourism product with a view to a 360° integration

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n the national tourism panorama, Romagna undoubtedly represents an innovative model for the variety it has to offer, its far-sighted initiatives and the ability to create a system. Consisting of 4 provinces (Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna and Rimini), which in 2017 totalled approximately 31 million tourists and 6.9 million arrivals a year, the destination, today, continues to look ahead, consistently focusing on long-tail tourism, with a view to enhancing and promoting the innovative products offered by its various territories. A winning strategy that envisages a bright future. It is no coincidence that the “Say Romagna and smile” slogan was chosen for the destination’s new video, which was presented to the sector operators on April 4th at the Palazzo Rasponi. The event - which was attended by the Councillor for Tourism of the City of Ravenna, Giacomo Costantini, the mayor of Rimini

and president of the destination Andrea Gnassi, the mayor of Ravenna and president of the province, Michele de Pascale, Chiara Astolfi, director of the organism was also an opportunity to discuss the first initiatives implemented in accordance

L’autodromo di Imola. In basso la facciata del cinema Fulgor. The Imola autodrome. Below the façade of the Fulgor cinema. ©Comune di Rimini

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DESTINAZIONE ROMAGNA

Cena di gala al Palacongressi di Rimini. Gala dinner at Rimini’s Palacongressi

with the regional law on tourism regulations. In particular, Giacomo Costantini emphasized the continuity with the Unions of Product, highlighting the need to identify and act on original and innovative products, improving the system’s services so as to be in a position to communicate with international and, in particular, emerging markets: during the meeting there was also space for the “Welcome Chinese” workshop, dedicated to the Chinese market on the theme “Perspectives and opportunities for the Tourist Destination Romagna”.

La Corte a mare di Castel Sismondo. The Court at sea of Castel Sismondo. ©Comune di Rimini

Changing visitors into tourists, while improving mobility and transportation

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Both the mayor of Rimini Andrea Gnassi –

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who presented a timely examination of the positioning of Romagna in the world – and the mayor of Ravenna, Michele de Pascale highlighted the opportunity to work as a system and the importance of infrastructures and transportation; «The Destination Romagna», said De Pascale, «allows us to bring together the four provinces of Romagna under a single tourist brand, to re-launch an even stronger and more competitive product that, from Rimini to Ferrara, offers a wide and varied offer, thus maximizing the benefits for our territory. It is essential to have adequate tools to face the challenges of today’s tourism successfully. We must commit ourselves to turning visitors into tourists and making our city an important stop, even for those visiting nearby places. In this logic, it is evident how strategic it is to act in synergy with the surrounding territories and to better enhance an offer that can speak to contemporary tourists. This project, which has gone forward thanks to the strong commitment by the Regional Councillor for Tourism, Andrea Corsini, whom I thank for the extraordinary work done during these years in the Region, can now either take off or fail with respect to the evolution of transportation. Today, the mobility and transportation of people inside the Destination and towards the Destination, and in particular the connections with Bologna and


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DESTINAZIONE ROMAGNA

the high-speed lines that lead to Milan, Florence, Rome and Venice, are the central element for the success of this tourist destination. Therefore, now, everyone’s commitment must not only be to continue investing in promotion, but also improving transport connections».

An even richer catalogue of tourist products Gianfranco Vitali, Coordinator of the Tourist Destination Romagna Office, the representative body of companies in the tourism sector, highlighted the new opportunities for all companies thanks to the new configuration of the tourism marketing strategy which, from the old Union products, today is passed on to the territories: «In Romagna», he explained, «we have 87 Product Clubs (private business groups) that we can define as our “retailers” in international markets. Now, their “catalogue” of products can expand substantially: the numerous united territories and the many transversal products available allow the creation of new packages capable of intercepting the experiences of the various targets on demand. International tour operators are increasingly looking for experiential tourism linked to local traditions».

An innate vocation towards tourism «Romagna’s tourist district presents unrivalled variety», said the mayor of Rimini Gnassi: «in less than 100 kilometres, in addition to the sea, it offers real Italian excellences such as the Ravenna mosaics, the Este castle in Ferrara, the Leonardesco canal port in Cesenatico, the Malatesta

Temple by Leon Battista Alberti, Comacchio’s naturalistic paradise, our Italian Camargue... These are the lands that in the Renaissance were disputed among the various lordships: the Malatesta in Rimini and Cesena, the Este in Ferrara, one of the major centres of the Italian Renaissance, recognized by UNESCO as World Heritage. I Da Polenta in Ravenna, a city elected three times as capital, whose magnificent history has left us a great legacy of monuments: eight buildings declared World Heritage by UNESCO, in addition to the most beautiful mosaics in the world. We don’t have to invent a tourist vocation: we already have it and today, thanks to a new model of territorial tourism management, we can make a further leap in quality, combining products and destinations, tourism with territory, public and private, while integrating services and reception, logistics and transportation systems (fly and rail). The integration will know how to expand the variety of alternatives, linking the territory, and will increase the transversal availability of on and offline information, incrementing the added value of the territory and its economy». I

Tenuta Mara, azienda vinicola biodinamica situata a San Clemente di Rimini. È la prima cantina in Emilia Romagna ad avere ottenuto la certificazione CasaClima Wine. Tenuta Mara, a biodynamic winery located in San Clemente di Rimini. It is the first winery in Emilia Romagna to have obtained the CasaClima - Wine certification

Una veduta panoramica del Parco XXV Aprile. A panoramic view of Park XXV Aprile

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DESTINAZIONE ROMAGNA SELECTED BY MM

Rimini e il Palacongressi di Italian Exhibition Group Tra le più grandi strutture d’Italia, il Palacongressi è sempre più attraente per la qualità e la pluralità dei servizi, da quelli interni a quelli offerti dal territorio

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Migliore location nella categoria centri congressi e auditorium italiani nel 2017. Questo il titolo assegnato per il secondo anno consecutivo durante il Bea, Festival degli eventi e della Live Communication italiana, al Palacongressi di Rimini. La struttura, gestita dalla Event & Conference Division di Italian Exhibition Group (Ieg), ha ottenuto questo risultato grazie a un mix di fattori: dotazioni all’avanguardia, qualità dei servizi, attrattività del territorio. Il Palacongressi è una delle strutture più grandi d’Italia: 11.000 mq di superficie espositiva, 39 sale e una capienza massima di 9.000 posti. Coniuga bellezza, design e funzionalità. Immerso in un parco verde, è vicino al centro storico e al mare in una città ospitale, ricca di cultura e buon vivere, recentemente riconosciuta come luogo da visitare nella classifica 2018 del New York Times. Le sale con pareti fono assorbenti e fono riflettenti per permettere lavori in contemporanea e di differente tipologia, arredi italian style, palchi e tecnologie mobili consentono la progettazione e la realizzazione di eventi di altissimo profilo. La struttura, inoltre, è passata alla tecnolo-

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gia full HD, con il salto alla rete 4k e all’over IP, ha installato ledwall esterni di grandi dimensioni e ha migliorato hardware e software. Al Palacongressi si aggiunge la possibilità di utilizzare per meeting eventi e congressi anche gli spazi espositivi della Fiera di Rimini, il che significa una formidabile offerta, che ha generato l’anno scorso quasi 15 milioni di fatturato – dato che comprende anche l’attività del Vicenza Convention Centre IEG – con importanti ricadute economiche sul territorio tra pernottamenti, catering, allestimenti, noleggio delle strutture. In base all’Executive Summary 2016 dell’Osservatorio sul Turismo congressuale delle

province di Forlì, Cesena e Rimini il settore ha segnato +6,7% di eventi e +5,4% di convegnisti. Percentuali che si sono tradotte in 1,1 milioni di partecipanti per 549.000 pernottamenti. Un trend positivo confermato anche nel 2017 con eventi quali Web Marketing Festival, Kemon, Coca-Cola HBC Italia e 71° Congresso Nazionale SIAARTI. Se è ottimo il posizionamento sul mercato nazionale corporate ed è in crescita il numero dei congressi medico scientifici, l’internazionalizzazione delle destinazioni è l’obiettivo di medio e lungo periodo per accrescere le acquisizioni di eventi associativi internazionali, che contano nel 2020 il Cinc - International Conference on Computing in Cardiology, l’Iss - International Strawberry Symposium e l’Iccc International Conference on Coordination Chemistry, l’assise mondiale di chimica organica. Federica Serva


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DESTINAZIONE ROMAGNA

Rimini and the Italian Exhibition Group Palacongressi Among the biggest facilities in Italy, the Palacongressi is always more charming because of the quality and the numerousness of inner and local services

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t was the best location in the conference centres and Italian auditoriums class in 2017. This title has been assigned to the Rimini Palacongressi for the second year in a row during the Bea, the Festival of events and of the Italian Live Communication. The facility, managed by the Event & Conference Division of the Italian Exhibition Group (Ieg), obtained this acknowledgement thanking to a mixture of factors: up-to-date equipment’s, quality of services, beauty of the territory. The Palacongressi is one of the biggest facilities in Italy: 11.000 sqm of exhibition area, 39 halls and a total capacity of 9.000 seats. It combines beauty, design and functionality. Surrounded by a green park, it is close to the historical centre and to the sea in a hospitable town, rich in culture and good life, recently acknowledged as place to see in the 2018 New York Times top list. The halls with sound absorbing and sound reflecting walls allow different uses at the same time. The Italian style furnishing, stages and mobile technologies allow the planning and the carrying out of top profile events. Moreover, the facility passed to full HD technology with the jump to 4K network and to the over IP, it installed big external led walls and it ameliorated hardware and software. The Palacongressi also offers the chance to use for events and congresses the exhibition areas of the Fiera di Rimini, that means a formidable offer, that generated almost 15 million euros of turnover last year – this outcome also includes the activity of the Vicenza

Convention Centre IEG – with an important economic effect on the territory with overnight stays, caterings, set-ups, and rents of the facilities. The 2016 Executive Summary of the Conference Tourism Observatory of Forlì, Cesena and Rimini provinces showed a +6,7% of events and a +5,4% of conferences. This data translated to 1,1 million participants for 549.000 overnight stays. A positive trend also confirmed in 2017 with events such as Web Marketing Festival, Kemon, Coca-Cola HBC Italy and 71st SIAARTI National Congress.

The position on the national corporate market is very good and the number of the medical-scientific conferences is growing, while the internationalisation of the destinations is the middle-long period goal to increase the acquisitions of international corporate events, that include the Cinc - International Conference on Computing in Cardiology, the Iss - International Strawberry Symposium and the Iccc - International Conference on Coordination Chemistry, the world meeting for organic chemistry, in 2020. Federica Serva

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DESTINAZIONE ROMAGNA SELECTED BY MM

Yes Hotel Touring A Rimini, una location business&wellness bella e comoda da raggiungere. Per chi cerca una proposta personalizzata, dove il momento di lavoro non sia disgiunto da una leisure experience. Da vivere a tutto tondo

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A pochi metri dalla stazione di Miramare di Rimini, facilmente raggiungibile dall’aeroporto, dalla Fiera di Rimini e dal nuovo Palacongressi, l’hotel Yes Touring è una scelta interessante per businessmen e aziende che organizzano meeting. Uno dei suoi punti di forza, oltre alla posizione strategica, è, infatti, la grande versatilità. Lo si potrebbe definire tranquillamente un hotel multitasking e multitarget: qui è facile e confortevole passare, in un attimo, da un momento di lavoro, coadiuvati da dotazioni e tecnologie di ultima generazione, a uno di relax, con, a disposizione, un’ampia scelta di

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programmi di remise en forme e di fruizione del territorio, godendo, in entrambi i casi, di un servizio personalizzato e di una piacevole e cordiale atmosfera. Sul territorio l’albergo è tra le strutture meglio attrezzate per soddisfare ogni tipo di esigenza ed è costantemente uptodate per quanto riguarda dotazioni, servizi, spazi e strategie di marketing e comunicazione. Negli ultimi anni è stato più di una volta rinnovato, offrendo agli ospiti,


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DESTINAZIONE ROMAGNA

ma anche a chi ci lavora, un’esperienza sempre diversa e appagante. «Vedere l’hotel cambiare come un camaleonte a seconda del target e delle esigenze dei clienti, senza mai perdere di vista i criteri di qualità dell’offerta che lo caratterizzano, mi affascina e mi motiva molto», confida il sales manager Sergio C. «È coinvolgente vedere come l’hotel possa modificarsi continuamente: un giorno un evento, un giorno un gruppo, un giorno un party, un giorno tutto insieme...».

Via Veneto, perfetta anche per cocktail e cene a lume di candela.

Un piccolo mondo a sé Arredate in stile minimal chic e dotate dei comfort più attuali, le camere si dividono tra standard, classic e superior, queste ultime molto ampie fino a 28 metri quadrati. A queste, si aggiunge una galassia di servizi per il leisure time, tra cui una piscina coperta e riscaldata in inverno ed en plein air d’estate e una spa, La Dolce Vita, che fa del Yes Hotel Touring una vera e propria wellness destination. Nella spa La Dolce Vita si sperimenta un itinerario di benessere completo: sono a disposizione, oltre a un ricco menu di trattamenti personalizzabili, piscina coperta 32° con idromassaggio, lettino idro, Geyser, percorso vascolare e lama d’acqua, bagno turco, biosauna, percorso emozionale con cromoterapia, cascata di ghiaccio, vasca idromassaggio, doccia con secchio a ribalta, solarium, area relax. Mentre, per piccoli eventi esclusivi, si può prenotare la Private spa, o la terrazza

La proposta Mice Il centro congressi offre spazi ampi e tecnologicamente attrezzati in grado di accogliere diverse tipologie di meeting. Dalla Sala Sapere (75 mq con capienza fino a 75 partecipanti) alla Sala degli Scacchi, la più grande (250 mq, fino a 350 partecipanti) fino alla Sala del Consiglio (14 mq fino a 10 persone), accogliente e discreta, ottima per colloqui privati ed incontri b2b, da sfruttare anche per i prosieguo di appuntamenti business avviati nella vicina Fiera di Rimini o nel nuovo Palacongressi. Infine, per workshop ed esposizioni c’è la Sala del Camino (80 mq fino a 70 persone), particolarmente apprezzata per i meeting invernali. L’albergo dà sempre la possibilità di personalizzare al massimo gli eventi mixando l’offerta congressuale con quella relativa al benessere e alla ristorazione. Per pranzi, business lunch, cene e soirée di gala c’è l’ottimo ristorante Golden, aperto anche alla clientela esterna, con due sale con vista panoramica sul mare in grado di accogliere fino a 350 persone. Si può scegliere tra buffet, menu à la carte e proposte bio e per celiaci. Una volta alla settimana, c’è la cena romagnola. Da segnalare, infine, l’ottima pasticceria interna. P.T.

Full day meeting package Chi desidera un soggiorno che unisca la comodità di raggiungere velocemente gli eventi business in città, al piacere di trovarsi in un albergo dove il post congress è il momento migliore della giornata, Yes Hotel Touring offre una proposta speciale che include: pernottamento in camera doppia uso singola, cena a buffet, sala meeting attrezzata (con wi fi), 2 coffee break, colazione di lavoro a buffet, accesso alla piscina e al percorso benessere della spa (da € 69,00 a persona).

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DESTINAZIONE ROMAGNA ROMAGNA DESTINATION.

Yes Hotel Touring A beautiful business&wellness location, easy to reach, in Rimini. It offers tailor-made solutions, where work time goes together with leisure experiences. To live at best

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t a few meters from the train station Miramare Rimini, easy to reach from the airport, from the Fiera di Rimini and from the new Palacongressi, the hotel Yes Touring is an interesting choice for businessmen and companies planning meetings. As a matter of fact, beside the strategic position, one of its strengths is the great versatility. We could easily call it a multitasking and multitarget hotel: here, it is easy and comfortable quickly passing from work time, equipped with up-to-date technologies, to a relaxing

time, with a wide available choice of fitness programs and of programs to experience the territory, enjoying, in both cases, a customised service and a pleasant and friendly hospitality. The hotel is among the best of the territory in satisfying any need and it is constantly up-to-date for what concerns machineries, services, areas, marketing and communication strategies. In the last few years it was renovated more than once, offering an always different and satisfying experience to guests, but also to its employees. «Watching the hotel changing like a chameleon, depending on the target and the needs of the customers, without ever losing sight of the quality criteria of the offer that characterize it enchants me and motivate me a lot», Sergio C., the sales manager, tells us «it is captivating watching how, in a very short amount of time, the hotel can constantly change: one day there is an event, one day a group, and someday all together...».

A little universe Furnished in minimal chic style and equipped with the most recent comforts,

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DESTINAZIONE ROMAGNA

the rooms are classified in standard, classic and superior, the last ones are very big, up to 28 square meters. Adding to these there is a galaxy of services for the leisure time, such as a warm pool, covered in winter and en plein air in summer, and a spa, La Dolce Vita, that turns the Yes Hotel Touring into an authentic wellness destination. In La Dolce Vita spa there is a complete wellness trail. Beside a rich menu of customisable treatments, the guests can use the 32° covered pool with jacuzzi, hydro beds, Geysers, vascular trails and refreshing water flows lama, Turkish baths, biosaunas, emotional trails with chromo-therapy, ice waterfalls, jacuzzis, showers with tipping-bucket waterfall, solariums, and area relax. While, for exclusive small events, guests may book the Private spa, or the terrace Via Veneto, perfect even for cocktails and candlelight dinners.

Fiera di Rimini or in the new Palacongressi. Finally, there is the Sala del Camino (80 sq. m up to 70 people) for workshops and exhibitions, especially appreciated for winter meetings. The hotel always gives the chance to customise at maximum the events mixing congress, wellness and restaurant. For lunches, business lunches, dinners, and gala dinners, there is the very good restaurant Golden, opened also to external customers. It has two rooms with a view on the sea, and it can host up to 350 people. Customers may choose among buffet, menu a la carte, bio offers and celiac menu. Once a week the restaurant offers the dinner of Romagna. Do not miss the very good inner bakery. P.T.

The Mice offer The conference centre offers large and technological areas able to host any kind of meeting. From the room Sapere (75 sq. m, up to 75 participants) to the Sala degli Scacchi, the biggest (250 sq. m, up to 350 participants) up to the Sala del Consiglio (14 sq. m, up to 10 people), it is cosy and discreet, wonderful for private reunions and B2B meetings, to use even for the follow-up business meetings in the near

Full day meeting package For the people, who prefer a stay that combines the comfort of quickly reaching the business events of the city, to the pleasure of a hotel where the post congress is the best moment of the day, The Yes Hotel Touring offers a special package that includes: overnight stay in double room for one person, buffet dinner, equipped meeting room (with wi fi), 2 coffee breaks, business buffet breakfast, access to the pool and to the Spa wellness trail (69 euros per person).

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FOCUS BOLOGNA

Bologna con le ali La città emiliana, grazie anche alle performance del suo Aeroporto, si qualifica sempre più come snodo di importanti flussi turistici internazionali e nazionali per sé e per l’intera Regione

✒Davide Deponti

C

Uno splendido panorama aereo del centro storico di Bologna. Amazing aerial view of Bologna’s city center

All’aeroporto Marconi c’è anche un punto Bologna Welcome: è il Convention & Visitors Bureau cittadino che si occupa anche della promozione. At Marconi Airport stands a Bologna Welcome Point: it is the Convention & Visitors Bureau that promotes the city and its hospitality offer

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Centro che, da un punto di vista geografico, gode di una posizione naturale di crocevia tra nord e sud Italia, ma anche di porta verso l’Europa continentale, Bologna ha un vantaggio indubbio: è accessibile facilmente con ogni mezzo di trasporto, in treno, in automobile e, soprattutto per i flussi internazionali, in aereo. In città, poi, se nel centro storico molte distanze si coprono comodamente a piedi, non manca un efficiente sistema di trasporti pubblici che collega i punti nevralgici, tra i quali a livello travel spicca l’Aeroporto Guglielmo Marconi. Che oggi,

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con i suoi numeri, si fa sempre più riconoscere come importante hub per lo sviluppo della destinazione e porta di accesso per l’intera regione Emilia Romagna. E, infatti, già classificato come “aeroporto strategico” dell’area Centro Nord nel Piano nazionale degli Aeroporti predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’Aeroporto di Bologna è oggi (dati del 2017, fonte Assoaeroporti, ndr) qualificato tra i primi aeroporti italiani per numero di passeggeri, con circa 8,2 milioni di transiti registrati nel 2017, il 76% dei quali su voli internazionali. D’altronde la città sempre più viene percepita di per sé come destinazione turistica, con molti punti di forza sia per il turismo business che leisure, situata come è nel cuore della food valley emiliana e dei distretti industriali dell’automotive e del packaging. A conferma della solidità del traffico incentrato sull’Aeroporto di Bologna, sono 106 le destinazioni raggiungibili direttamente, attraverso i voli di ben 45 compagnie aeree attive nello scalo. Prima delle quali, per numero di passeggeri è Ryanair, seguita da Wizz Air, Alitalia, Lufthansa, Air France e British Airways.


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FOCUS BOLOGNA

Un hub in crescita La presenza nello scalo di alcune delle maggiori compagnie di bandiera europee insieme ad alcuni dei principali vettori low cost e lo stretto legame con tanti altri hub internazionali permette allo scalo di Bologna di essere anche il quarto aeroporto in Italia in quanto a connettività mondiale (fonte: ICCSAI 2017) ma, soprattutto, il primo in Europa in termini di crescita di connettività nel decennio 2004-2014 (fonte: ACI Europe Airport Connectivity Report 2004-2014). Non stupisce, quindi, che proprio il 2017 abbia segnato tutti i record in fatto di numeri per il Marconi: 8,2 milioni di passeggeri, infatti, hanno voluto dire una crescita del 6,7% sul 2016 in generale e una crescita dell’8,6% dei soli arrivi internazionali. Questi ottimi risultati sono dovuti ad una molteplicità di fattori, che si possono riassumere nell’attivazione di nuovi collegamenti di linea (Lisbona, Eindhoven, Napoli, Praga, Colonia e Bratislava con Ryanair, Tirana con Ernest, Suceava con Wizzair) e nel potenziamento di alcune importanti tratte esistenti. In particolare,

IL FUTURO È QUI Da pochissimo allo scalo di Bologna è “atterrato” anche un robot: si chiama “Pepper” ed è una macchina umanoide che accoglie i passeggeri, scatta selfie e dà informazioni a chi gliele chiede su voli e biglietti. Ma il suo obiettivo è, soprattutto, quello di intrattenere, incuriosire e rilassare i passeggeri alle prese con le procedure legate alla partenza di un volo. Si tratta di un esperimento davvero unico: occhi blu, alto 1 metro e 20 per un peso di 28 kg, il robot bolognese è attivo 8 ore al giorno, tutti i giorni, e da bravo emiliano si resenta con un’indole amichevole e loquace, parlando anche in inglese con i passeggeri. Ma non basta: “Pepper” ha anche tre ruote multidirezionali che gli permettono di muoversi a una velocità di 3 km all’ora. È stato realizzato dal colosso giapponese Softbank Robotics, grazie a un’idea nata da Intesa San Paolo Innovation Center con il supporto tecnico delle società Expentia e Softe.

hanno inciso gli incrementi dei voli per Parigi, Roma Fiumicino, Bucarest e Mosca. Nella “Top Ten” del Marconi si trovano poi destinazioni importantissime sia per il traffico business che leisure come Francoforte, Barcellona, Madrid, Palermo, Roma Fiumicino, Bucarest e Monaco. Infine, proprio di recente, l’Aeroporto ha realizzato importanti lavori di riqualificazione e di ampliamento del Terminal passeggeri, mentre la capacità delle infrastrutture aeronautiche è adeguata ad accogliere anche lo sviluppo di traffico previsto per i prossimi anni.

Le Torri di Kenzo Tange fanno parte del quartiere fieristico di Bologna. Kenzo Tange’s Towers at Bologna fair hub

Pepper è il piccolo divertente robot “atterrato” allo scalo bolognese. Pepper is the little robot “landed” at the Bologna Airport

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FOCUS BOLOGNA

Tortellini e tagliatelle, due piatti tipicissimi della cucina bolognese. Tortellini and tagliatelle, two of the most typical bolognese’s dishes

Dalla tavola ai desk Sede dell’università più antica d’Europa, Bologna è, poi, ovviamente anche una città ricca di arte e cultura. Il suo centro medievale, nel quale si snodano circa 40 chilometri di portici, è uno dei meglio conservati al mondo e vi si possono trovare e visitare più di 50 musei che custodiscono il patrimonio storico-artistico e le tradizioni gastronomiche e folkloristiche. Passeggiare per il centro storico è una vera sorpresa, ma quando ci si siede a tavola, invece, a Bologna non si hanno sorprese e si scoprono in fretta le mille ricette di una cucina che vanta un’impareggiabile tradizione. Ma le sue eccellenze culinarie sarebbero solamente ottimo cibo se non venissero servite con quell’orgoglio, passione e sincera ospitalità tipiche della città e dei bolognesi. L’incremento dei flussi turistici – che trovano nella città un’offerta a 360° in termi-

San Petronio benedice le “Due Torri” di Bologna. San Petronio blesses the medieval “Two Towers” of Bologna

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ni di accoglienza e di fruizione del territorio – è prodotto anche dall’attività di BolognaFiere e della sua partecipata Bologna Congressi. BolognaFiere è un polo dal respiro internazionale che mette a disposizione degli operatori oltre 302.000 metri quadrati di superficie coperta lorda e che in proprio organizza più di 100 eventi, che coinvolgono oltre 2.223.000 visitatori e più di 25.300 espositori internazionali. Inoltre, proprio l’anno scorso ha preso il via un ambizioso piano di sviluppo, che prevede importanti interventi strutturali, come, ad esempio, l’ampliamento e il revamping del quartiere fieristico. Allo stesso tempo, BolognaFiere sta proseguendo i lavori di riqualificazione del Palazzo dei Congressi che, dopo la prima fase che ha visto la ristrutturazione e ampliamento della Sala Europa, proseguirà con la riqualificazione della Sala Italia e la realizzazione di un nuovo Padiglione polifunzionale in sostituzione dell’attuale struttura. A livello di business tutto ciò si è già tradotto in un buon andamento di tutte le manifestazioni in programma nel 2017, che hanno registrato un incremento nella presenza di espositori e operatori. Interessante la crescita degli operatori e degli espositori esteri alle manifestazioni (dirette e indirette) a dimostrazione, anche, dei positivi segnali provenienti dal mercato. I


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FOCUS BOLOGNA

Bologna with wings The Emilian city, thanks also to the performance of its airport, increasingly qualifies as a hub for important international and national tourist flows for itself and for the entire region Davide Deponti

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centre that, from a geographical point of view, enjoys a natural position of crossroads between north and south Italy, but also of door towards continental Europe, Bologna has an undoubted advantage: it is easily accessible by all means of transport, by train, by car and, above all for international flows, by air. In the city, if in the historical centre many distances are easily covered on foot, there is no lack of an efficient public transport system that connects the key points, among which stands out the Guglielmo Marconi Airport, which today, with its

numbers, is increasingly recognised as an important hub for the development of the destination and access port for the entire region of Emilia Romagna. In fact, already classified as a “strategic airport” in the Central North area in the National Plan of Airports prepared by the Ministry of Infrastructures and Transport, Bologna Airport is today (data from 2017, source Assoaeroporti, Ed.) qualified among the first Italian airports by number of passengers, with about 8.2 million transits registered in 2017, 76% of which on international flights. After all, the city is increasingly perceived as a tourist destination, with many strengths for both business and leisure tourism, located as it is in the heart of the Emilian food valley and industrial districts of the automotive and packaging sectors. Confirming the solidity of the traffic cantered on Bologna Airport, there are 106 destinations that can be reached directly, through the flights of no less than 45 airlines operating at the airport. First of which, by number of passengers, is Ryanair, followed by Wizz Air, Alitalia, Lufthansa, Air France, and British Airways.

A growing hub The presence in the airport of some of the major European flag carriers along with some of the main low cost carriers and the close link with many other international hubs allows the airport of Bologna to also be the fourth airport in Italy in terms of global connectivity (source: ICCSAI 2017), but, above all, the first in Europe in terms of connectivity growth in the decade 2004-2014 (source: ACI Europe Airport Connectivity Report 2004-2014). It is thus not surprising that 2017 has marked all the record numbers for the Marconi: 8.2 million passengers, in fact, have meant a growth of 6.7% over 2016 in general and

Lo spettacolo notturno della Fontana del Nettuno. A sin., il Marconi è classificato come “aeroporto strategico” per l’area del Centro Nord dal Ministero dei Trasporti. Neptune’s Fountain, by night. Left, Bologna Airport is classified as “strategic airport” in the Central North area by Ministry of Transports

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FOCUS BOLOGNA THE FUTURE IS HERE

Due immagini di BolognaFiere: quello emiliano è oggi un polo fieristico dal respiro internazionale. Up and down BolognaFiere: the hub is now an international oriented centre

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a growth of 8.6% of international arrivals only. These excellent results are due to a multiplicity of factors, which can be summarised in the activation of new scheduled connections (Lisbon, Eindhoven, Naples, Prague, Cologne and Bratislava with Ryanair, Tirana with Ernest, Suceava with Wizz Air) and in the upgrade of some important existing routes. In particular, the increase in flights to Paris, Roma Fiumicino, Bucharest, and Moscow has been impactful. In the “Top Ten” of the airport there are very important destinations both for business and leisure traffic such as Frankfurt, Barcelona, Madrid, Palermo,

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A robot has just “landed” at the Bologna airport: its name is “Pepper” and it is a humanoid machine that welcomes passengers, takes selfies, and gives information about flights and tickets to those who ask. But its goal is, above all, to entertain, intrigue, and relax the passengers struggling with the procedures for the departure of a flight. This is a truly unique experiment: blue eyes, 1.2meter tall, weighing 28 kg, the Bolognese robot is active 8 hours a day, every day, and as a good Emilian it sports a friendly and talkative character, speaking even in English with passengers. But that’s not all: “Pepper” also has three multi-directional wheels that allow it to move at a speed of 3 km per hour. It was created by the Japanese giant Softbank Robotics, thanks to an idea born by Intesa San Paolo Innovation Center with the technical support of the companies Expentia and Softe.

Roma Fiumicino, Bucharest, and Monaco. Finally, just recently, the airport has carried out important upgrading and extension works for the passenger terminal, while the capacity of the aeronautical in-



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FOCUS BOLOGNA

The increase in tourist flows – which find in the city a comprehensive offer in terms of accommodation and use of the territory – is also produced by the activities of BolognaFiere and its subsidiary Bologna Congressi. BolognaFiere is an internationally-oriented centre that offers operators over 302,000 square meters of covered area and that organises more than 100 events, involving over 2,223,000 visitors and more than 25,300 international exhibitors. Also, just last year an ambitious development plan was launched, which includes important structural interventions, such as the expansion and revamping of the fair district. At the same time, BolognaFiere is continuing the redevelopment works of the Palazzo dei Congressi which, after the first phase that saw the restructuring and expansion of the Europe Hall, will continue with the redevelopment of the Italy Hall and the construction of a new multifunctional Pavilion to replace the current structure. At the business level all this has already translated into a good performance of all the events scheduled for 2017, which have seen an increase in the presence of exhibitors and operators. The growth of foreign operators and exhibitors at the events (direct and indirect) is also interesting, demonstrating also the positive signals coming from the market. I Il delizioso Portico di San Luca, nel centro di Bologna. The beautiful Portico of San Luca, in Bologna downtown

Una delle torri medievali di Bologna: la cittĂ ospita un patrimonio artistico antico e unico. A medieval tower in Bologna: the city has a millennial artistic heritage to show

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frastructures is adequate to accommodate even the traffic development expected for the next few years.

From the table to the desks Seat of the oldest university in Europe, Bologna is, of course, also a city rich in art and culture. Its medieval centre, with around 40 kilometres of porticoes, is one of the best preserved in the world, and there you can find and visit more than 50 museums that hold the historical and artistic heritage and the gastronomic and folk traditions. Walking through the historical centre is a true surprise, but when you sit at the table, instead, in Bologna there are no surprises and you quickly discover the thousand recipes of a cuisine that boasts an incomparable tradition. But its culinary excellences would only be good food if it were not served with that pride, passion, and sincere hospitality typical of the city and the Bolognese.

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Grand Hotel Majestic “già Baglioni” Bologna Uno scrigno di tesori e di alta ospitalità, per scoprire Bologna la dotta e la grassa

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Accanto a Palazzo Fava, a due passi da Piazza Maggiore, tra palazzi e locali alla moda, questo palazzo del XVIII secolo, il Grand Hotel Majestic “già Baglioni”, unico 5 stelle Lusso dell’Emilia-Romagna, nasconde uno scrigno di tesori: artistici, storici e di gusto. Bologna “la grassa” è la

capitale italiana della gastronomia, e il Majestic offre l’opportunità di scoprire questo luogo speciale. Siamo in pieno centro, dove batte il cuore della città: il 5 stelle Lusso è una delle più belle location scelte dalle aziende per meeting e incentive, oltre che uno dei luoghi più significativi di Bologna per il mondo delle istituzioni, della politica e della finanza.

Best for Meetings Un’esperienza di accoglienza che ha permesso all’Hotel di conquistare il titolo di “Best for Meetings” secondo l’autorevole collezione “Luxury Hotels and Spas - UK, Europe and The Mediterranean” 2017 firmata da Condé Nast Johansens. Già membro di The Leading Hotels of the World, l’hotel è entrato ufficialmente nel gotha dei miglior hotel “Mice”. A seguito di recenti ristrutturazioni l’Hotel oggi vanta 7 sale meeting: 3 storiche che alle moderne tecnologie abbinano l’inconfondibile stile veneziano con deco-

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razioni e cassettoni originali del XVI secolo e 4 di nuovissima generazione. Possono ospitare dalle 20 persone della Sala Bentivoglio alle 120 persone della Sala Rinascimento, godono tutte di luce naturale e di un allestimento tecnico di base con le più innovative soluzioni tecnologiche dedicate al settore congressuale. Uno speciale accordo stretto con Fastweb garantisce ai clienti il top di gamma della connessione internet veloce, diretta e immediata: la fibra ottica FTTH, bilanciata a 50 Mbps garantiti con GMB (Guaranteed Minimum Bandwidth), ma innalzabile, su richiesta, fino a 100 Mbps. L’area meeting è raggiungibile dalla hall con una monumentale scala che porta al 1° piano. Qui un foyer e una galleria sono location ideali per servizi di coffee break e buffet, welcome cocktail, sfilate, allestimento stand, celebrazioni. Dalle grandi vetrate si intravedono le accoglienti terrazze interne, ideali per una pausa di relax o per servizi ristorativi privati.

I Carracci, tre forchette Michelin e il Café Marinetti Il Grand Hotel Majestic si rivela infatti una location ideale per pranzi e cene di lavoro, banchetti e catering. Le proposte gastronomiche sono curate dal ristorante I Carracci, tre forchette Michelin. Una realtà dinamica che si avvale dell’esperienza di un team affiatato di giovani chef di talento che si sono messi al servizio di un’idea: offrire un’esperienza di altissimo livello. Per questo motivo possono contare sulla freschezza di eccellenti materie prime di stagione, tutte provenienti da allevamenti e aziende agricole di prossimità che seguono la bussola della qualità e del rispetto della natura. La loro proposta è un viaggio che gioca, tra accostamenti, rimandi e citazioni, con la tradizione di vari territori, facendo tappa in Emilia Romagna, Calabria, Trentino Alto Adige, Puglia e ovunque li porti la loro feconda ispirazione. Un menu che coltiva il gusto per l’innovazione e il genuino entusiasmo, capace di sorprendere una clientela molto eterogenea. La sala del ristorante è impreziosita dagli affreschi della scuola dei fratelli Annibale e Agostino Carracci. Al piano nobile dell’hotel, ecco un altro capolavoro, sempre dei Carracci, cattura lo sguardo: è il

I segreti culinari di Bologna I meeting rappresentano anche l’occasione ideale per scoprire i segreti culinari di Bologna. Gli ospiti sono invitati a esplorare le tradizioni enogastronomiche regionali attraverso i Tour organizzati dall’Hotel. Tra le proposte, una lezione di cucina o una cena in una dimora privata, accolti dalle padrone di casa (le Cesarine); oppure un giro tra gli antichi mercati medievali di Bologna, il Mercato del Quadrilatero, il Mercato di Mezzo e il Mercato delle erbe, a caccia di profumi, spezie, materie prime e aromi particolari. Un’immersione nella Bologna più autentica, dove le botteghe storiche si alternano ai chioschi di finger food, tra banchi di frutta e verdura, panifici, macellerie, drogherie e altre attività, in un costante confronto con le nuove tendenze gastronomiche. “Camerino d’Europa”, originale del XVI secolo affrescato da Annibale e Agostino Carracci. Le prelibatezze del Majestic si possono gustare anche al Café Marinetti intitolato al poeta e scrittore “inventore” del futurismo, che fu tra i celebri frequentatori dell’hotel. Le sue atmosfere elegantemente retrò sono ideali per un brunch o un aperitivo ispirati alle avanguardie novecentesche, creative e dirompenti. P.T.

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Grand Hotel Majestic “già Baglioni” Bologna A casket of treasures and high hospitality, to discover Bologna the learned and the fat

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longside Palazzo Fava, a stone’s throw from Piazza Maggiore, wedged among a host of fashionable bars and buildings, this 18th century structure, the Grand Hotel Majestic “formerly Baglioni”, the only 5 star Luxury hotel in Emilia-Romagna, is a treasure chest of wonders from the worlds of art, history and fine food. Bologna “the fat lady” is the Italian capital city of fine food, and the Majestic offers guests an opportunity to discover this special place. The Majestic is right in the centre of the city, where its vibrant heart beats strong: the 5 star Luxury hotel is one of the most beautiful locations chosen by businesses for their meetings and incentives, as well as being one of the major venues in Bologna for the worlds of institutions, politics and finance.

Best for Meetings The Hotel’s long experience in welcoming guests has enabled it to win the title of “Best for Meetings” according to the authoritative “Luxury Hotels and Spas - UK, Europe and The Mediterranean” 2017 collection by Condé Nast Johansens. Already

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a member of The Leading Hotels of the World, the hotel has officially entered the elite world of the leading “Mice” hotels. Following several recent renovation projects, today the Hotel boasts no less than 7 meeting rooms: 3 historical rooms that combine modern technologies with its unmistakable Venetian style, featuring original 16th century decorations and panelled ceilings, and 4 cutting edge rooms. The rooms can host from 20 guests (Bentivoglio Room) to 120 guests (Rinascimento Room). They are all bathed in natural light and are equipped with a solid range of technical systems, based on the most innovative technological solutions for the convention sector. A special agreement forged with Fastweb guarantees customers a direct, immediate top of the range rapid internet connection: FTTH fibre optics, balanced with 50 Mbps guaranteed by GMB (Guaranteed Minimum Bandwidth), which can be increased, on request, to up to 100 Mbps. The meeting area can be reached from the hall via a monumental staircase that leads up to the first floor. Here, the foyer and a gallery are the ideal locations for hosting


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The culinary secrets of Bologna And meetings are also the ideal occasion for discovering the culinary secrets of Bologna. Guests are invited to explore the regional food and wine traditions in the tours organised by the Hotel. These include a cooking lesson, or a dinner in a private residence, welcomed by the ladies of the house (Cesarine); or a stroll through the ancient medieval markets of Bologna, Mercato del Quadrilatero, Mercato di Mezzo and Mercato delle erbe, on a hunt for unique scents, spices, ingredients and aromas. A plunge into the most authentic side of Bologna, where age-old craftsmen’s workshops alternate with finger food kiosks, through stalls selling fruit and vegetables, bakeries, butchers’ shops, grocery shops and others, in a constant comparison with the newest food trends.

coffee breaks and buffets, welcome cocktails and fashion shows, setting up stands, and celebrating special occasions. From the large windows, guests can view the welcoming indoor terraces, ideal for a relaxing break or for private catering services.

I Carracci, three Michelin forks and Café Marinetti Indeed, the Grand Hotel Majestic proves its value as an ideal location for business lunches and dinners, banquets and catering events. The menus are managed by the restaurant I Carracci, which has three Michelin forks. A dynamic company that relies on the experience of a close-knit team of young, talented chefs, who offer their services in order to fulfil an idea: treating their guests to a top level dining experience. They therefore rely on the freshness of excellent seasonal ingredients, all sourced from nearby farms and agricultural companies that follow the

compass of quality and respect for the nature that surrounds the location. Their dishes are a journey, which playfully mixes and matches, quotes and refers to the tradition of various territories, stopping off in Emilia Romagna, Calabria, Trentino Alto Adige, Apulia and anywhere else their fertile inspiration might carry them. A menu that cultivates the taste for innovation and genuine enthusiasm, capable of amazing a clientele of all types and ages. The dining room of the restaurant is decorated with the frescoes of the school of brothers Annibale and Agostino Carracci. On the first floor of the hotel, another masterpiece, again by the Carracci brothers, captures the gaze: the original 16th century “Camerino d’Europa” fresco, painted by Annibale and Agostino Carracci. The delicacies of the Majestic can also be tasted at Café Marinetti named after the “inventor” poet and writer of Futurism, who was one of the hotel’s famous guests. Its elegantly retro atmospheres are ideal for a brunch or an aperitif inspired by the creative, explosive 20th century avantgarde. P.T.

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Bologna Art Hotel Tre alberghi di pregio dove l’ospitalità è arte ed eleganza, ma anche tradizione che racconta, declinandoli ai massimi livelli, i tratti distintivi della città: cultura, storia e buon cibo

Sopra l’entrata dell’Art Hotel Orologio con la Bronze Leaf dello scultore Nicola Zamboni. A destra, la Lobby, sotto Fedro, la simpatica mascot dell’hotel. Above the entrance of the Art Hotel Orologio with the Bronze Leaf by the sculptor Nicola Zamboni. On the right, the Lobby, below Fedro, the nice mascot of the hotel

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Il marchio Bologna Art Hotels racchiude tre hotel di charme – Commercianti, Orologio e Novecento – tutti situati nel cuore della città, in Piazza Maggiore, con vista su i principali monumenti della città. La lunga tradizione, la cura per il dettaglio e l’eleganza degli edifici rappresentano un punto fermo per garantire all’’ospite un soggiorno all’altezza delle sue aspettative. Abbiamo incontrato Cristina Orsi, direttore Bologna Art Hotels & Ospitalità per farci raccontare la vision e le novità del brand, la cui forza nasce anche dallo stretto connubio con il territorio. «La destina-

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zione gioca un ruolo importantissimo nella vision dei Bologna Art Hotels», spiega l’imprenditrice, «c’è la curiosità di scoprire una città per molto tempo considerata secondaria e di conoscere di persona le caratteristiche per cui è così famosa, come, per esempio, la sua ricca offerta gastronomica. Si unisce al tutto la facile raggiungibilità, grazie all’aeroporto, ai treni ad alta velocità e alle autostrade. Chi sceglie di venire a Bologna, anche solo per pochi giorni, si accorgerà da subito che la città è veramente qualcosa di più. Ne scoprirà la varietà e la ricchezza di proposte culturali, di arte e di svago, tra mostre, spettacoli musicali, teatrali, visite ai musei, shopping tour ed escursioni in bici e si sentirà sempre immerso in un’atmosfera cordiale e spumeggiante, tanto da volerci ritornare e magari trattenersi anche un po’ più a lungo. È questa principalmente la vision del brand: rispecchiare e promuovere le eccellenze del territorio». Bologna oggi e domani. Come intravede il futuro dello sviluppo turistico della città? «Oggi Bologna è come la bella addormentata che, uscita da un lungo sonno, si sente “baciata” dal riconoscimento di qualità e di pregi che già possedeva ma che non venivano valorizzati come meritavano. Adesso deve affrontare con discernimento e lungimiranza quello che ne consegue, ovvero la sviluppo turistico della città, sviluppo che deve avvenire nel rispetto dell’equilibrio delicato fra il visitatore e il cittadino. La fruizione del territorio deve tenere conto delle tradizioni e delle fragilità di un tessuto storico secolare: bisogna promuovere un turismo consapevole, rispettoso e non invasivo. Sono temi che


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Cristina Orsi, direttore Bologna Art Hotels & Ospitalità

altre città italiane stanno affrontando già da tempo e su cui anche noi ora siamo chiamati a riflettere e operare di conseguenza». Su quali flussi turistici puntate, in particolare? «Per quanto riguarda il turismo internazionale, oggi, la maggior parte delle presenze arriva dall’Europa, ma c’è una discreta percentuale anche di turisti statunitensi e provenienti dell’America Latina, nonché un interesse a intercettare la domanda da paesi quali Asia, Australia, Canada, Russia, Cina e Paesi arabi, mercati per i quali le fiere (Cosmoprof, Ceramica, Libro) rappresentano un’interessante vetrina. Per quanto riguarda il turismo nazionale, invece, quest’ultimo è costituito prevalentemente da famiglie con bambini». L’arte nell’ospitalità. Come si declina? Perché per voi è così importante? «L’arte nell’ospitalità – definizione appropriata – è in realtà difficile sia da spiegare che da applicare. Volendo provarci, direi che, nella mia decennale esperienza, trovo ancora, nel famoso detto inglese “a home away from home”, un buon punto di partenza. La prima sensazione che l’ospite deve avere è quella di sentirsi “bene”, ossia in un ambiente accogliente, che sappia intercettare le sue esigenze, fugare le sue perplessità, rispondere ai suoi desideri, soddisfare insomma le sue aspettative. Compito non sempre facile, ma con la giusta empatia (la migliore risorsa che possediamo) è possibile conoscere l’ospite non solo come turista ma anche come

persona, con i suoi gusti, le sue esigenze. È così che l’ospitalità diventa un’arte da calibrare di continuo, attraverso doti quali l’abitudine all’ascolto, l’attenzione e la flessibilità». I Bologna Art Hotels si distinguono per il continuo impegno a innovare e a migliorare i prodotti e i servizi... «Sì, possiamo definire I Bologna Art Hotels un microcosmo in movimento! Di continuo, vengono ammodernate le stanze, studiate nuove suite a “tema”. Nei nostri hotel, l’ospite non troverà mai la monotonia dell’omologazione in base a standard prefissati. Il nostro intento è dare spazio alla creatività, senza mai, tuttavia, perdere di vista il contesto storico in cui operiamo. E poi Art... questo prefisso sul nostro marchio ha un significato importante: per educare il turista alla consapevolezza del bello e dell’arte è fondamentale dargli la possibilità di “vivere” tra gli oggetti d’arte. Perché, come diceva il poeta inglese Keats “a thing of beauty is a joy for ever”, una cosa bella è una gioia per sempre. È d’accordo anche lei, vero?».

Sopra La Suite “On the silky way” dell’Art Hotel Orologio. Sotto la Suite “La Romantica”. Above The Suite “On the silky way” of the Art Hotel Orologio Below the Suite “La Romantica”

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Bologna Art Hotels Three prestigious hotels where hospitality means art and elegance, but also tradition that tells the distinguishing features of the town in the best possible way: culture, history and good food

La suite “The Hills” decorata dalla pittrice Camilla Falsini all’Art Hotel Orologio. The Hills suite decorated by the painter Camilla Falsini at the Art Hotel Orologio

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he brand Bologna Art Hotels includes three charming hotels – Commercianti, Orologio and Novecento –, they are all located in the heart of the city, in Piazza Maggiore, with a view on the main monuments in town. Long tradition, attention for details and elegance of the buildings represent a steady point to guarantee a stay that can stand up to the guests’ expectations. We met Cristina Orsi, general manager of the Bologna Art Hotels & Ospitalità to listen to the vision and to the news from the brand, whose strength comes from the closed relationship with the territory. «The destination plays a very important role in the vision of Bologna Art Hotels», the entrepreneur explains, «there is the curiosity to find out a town that for a long time has been considered not very important and to get to know personally the features that make it popular, such as its rich gastronomic offer. This is combined with the easy accessibility, thanks to the airport, to the high speed trains, and to the high-

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ways. The people, who choose to come to Bologna, even only for a few days, will soon acknowledge that the town is really something more. They will discover the various and rich cultural offers, art and proposals for free time, for example, exhibitions, music shows, theatres, museums, shopping tours and bike excursions, finally, they will always feel surrounded by friendly and effervescent citizens, so much to desire to come back and maybe to stay even a little bit longer. This is the main vision of the brand: mirroring and promoting the local excellences». Bologna yesterday and today. How do you imagine the tourism development of the town? «Today, Bologna is like the sleeping beauty that, woken up from a long sleep, feels “kissed” by the acknowledgement of the quality and of the virtues, it has always had, but that haven’t been appreciated as they deserved. Now, it must face with wisdom and vision what is coming, in other words the tourism development of the


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FOCUS BOLOGNA

town, development that should happen respecting the delicate equilibrium between visitors and citizens. Tourism should take into account the traditions and the fragility of the centuries-old historical culture: we need to promote a conscious, respectful and not invasive tourism. These are issues that other Italian towns have been facing for quite some time and on which we are now called to think about and to operate accordingly». On which type of tourism are you mainly focusing on? «Today, most of international tourists come from Europe, but there is also a discreet percentage of tourists from the USA and Latin America, as well as an interest in intercepting the demand from countries such as Asia, Australia, Canada, Russia, China and Arab Countries, markets for which the fairs (Cosmoprof, Ceramica, Libro) represent an interesting showcase. Indeed, Italian tourists come mainly with their spouses and children». Art in hospitality. How does you make it happen? Why is it so important for you? «Art in hospitality – very appropriate definition – is really difficult both to explain and to operate. In my ten-year experience, I would say that I still take the popular English say “a home away from home” as a good starting point. The first feeling, the guests should have, is to “feel good”, in other words, they should be welcomed in a cosy environment, able to intercept their needs, to dispel their doubts, to answer to their wishes, and to satisfy their expectations. This task isn’t always easy, but with the right amount of empathy (the best asset we have) it is possible to get to know the guests not only as tourists but also as people, with their tastes, their needs. That’s how hospitality becomes an art to keep on tuning, through virtues like the habit to listen, to be careful and flexible». The Bologna Art Hotels distinguish themselves for the ongoing effort to innovate and to improve products and services... «Yes, we may define the Bologna Art Hotels as a moving microcosm! We keep on renewing the rooms, on studying new “themes” for suites. In our hotels, the guests will never find the boredom of homogenisation based on fixed standards. Our goal is to give space to creativity,

however, without losing sight on the historical context in which we work. And then Art... this part of the name of our brand that has an important meaning: the tourists should “live” among artistic objects to learn how to recognize beauty and art. Because, as the English poet Keats said “a thing of beauty is a joy for ever”. Aren’t you on the same page, are you?».

Sopra (above) il Column Grand Father Clock (Inghilterra XVIII secolo). In basso (below), la Suite “On the silky way” dell’Art Hotel Orologio

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Gruppo UNA Un’offerta Mice&Bleisure variegata e di alto livello. Per tutte le esigenze

e convegnistica di prim’ordine. Il Gruppo UNA, per esempio, mette a disposizione quattro ottime strutture con soluzioni bleisure di alto livello: Hotel Bologna Fiera, UNAWAY Hotel Bologna San Lazzaro, Atahotel Bologna a cui si aggiunge l’UNA Hotel Bologna, a vocazione prettamente bleisure ma adatto anche per piccoli meeting. Dal centro di Bologna fino al comune di San Lazzaro, chi sceglie un albergo del brand ha la certezza di tornare a casa soddisfatto. Hotel Bologna Fiera

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Bologna, con il centro storico, famoso per i suoi 38 chilometri di portici e per i monumenti di grande valore storico-artistico, con la sua prestigiosa Università, tra le più antiche in Europa e, ancora oggi, tra le più frequentate – nell’ultimo anno ha ospitato oltre 79mila studenti – il suo Aeroporto Guglielmo Marconi, hub internazionale, la sua tradizione enogastronomica e la sua facile raggiungibilità, sia da Nord che da Sud, in treno, con l’alta velocità, e in auto (autostrada A1), è una vivace destinazione bleisure e Mice, capace di stupire e innovarsi di continuo. Fiere, mostre, percorsi museali, eventi d’arte, di teatro e di musica ne fanno una capitale culturale cosmopolita vivacissima e di grande appeal, dove la vocazione internazionale va di pari passo con la memoria. Tutti atout particolarmente graditi alle aziende che, nel capoluogo emiliano trovano un mix di nuovo e di tradizione davvero unico, oltre a un’offerta ricettiva

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Hotel Bologna Fiera: il top per il Mice La forza attrattiva della struttura è data dalla sua posizione, di fronte alla Fiera di Bologna e a 2 km dal centro, i servizi rispecchiano i valori di eccellenza del Gruppo UNA, garantendo in pieno le esigenze del cliente: garage videosorvegliato (a pagamento), connessione WiFi gratuita in tutta la struttura, servizio lavanderia, sala Fitness con attrezzatura Technogym. La praticità dell’Hotel Bologna Fiera del Gruppo UNA si riscontra anche nelle camere (211 tra matrimoniali e suite) arredate con design moderni e dai colori rilassanti. Tutte le stanze hanno cassaforte per portatile, telefono, connessione internet WI-FI, minibar, TV satellitare, aria condizionata. Per meeting ed eventi sono a disposizione 6 sale, da scegliere in base alle proprie esigenze di capienza, durata e tipologia. Al pian terreno si trovano la sala Saragozza, con un ampio foyer in grado


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FOCUS BOLOGNA

di ospitare 174 persone, e le sale Asinelli, Garisenda, Arengo, vicine alla hall, ideali per eventi di minori dimensioni. Al primo piano si trovano, invece, la sala Maggiore, divisa in 5 sezioni modulari e capace di accogliere fino a 238 persone e la Sala Nettuno, per un massimo di 30 persone. Da poco rinnovato, il ristorante Bolognese propone un’ottima cucina del territorio e internazionale. Per cocktail, aperitivi e pause relax c’è, infine, il Lounge Cafè.

UNAWAY Hotel Bologna San Lazzaro: un evento in una “cornice” di grande appeal Chi desidera vivere un’experience che coniughi natura, storia e tecnologia, trova nell’UNAWAY Hotel Bologna San Lazzaro la location più adatta. Le camere sono disponibili per tutte le esigenze: classic, superior e suite. Tutte offrono dotazioni moderne e un ambiente tranquillo, piacevole, con dettagli che richiamano il territorio, aprendosi verso l’esterno, come il soffitto e il muro a vetri nella hall e le canne dentro i vasi. Fiore all’occhiello è il centro congressi di San Lazzaro, immerso nel verde di Villa Cicogna, dimora storica risalente al Rinascimento, perfetta sede per meeting di prestigio.

sue luminose camere ci si accorge della grande attenzione ai dettagli. Alle aziende, l’hotel propone un moderno centro congressi composto da sale meeting modulabili, tutte dotate di luce naturale, ed in grado di accogliere 270 persone in totale. A seconda del numero di partecipanti si può scegliere fra la sala Ascari da 130 posti, divisibile in 3 salette da 35 posti, oppure la Sala Nuvolari e Fangio che hanno una capienza di 70 posti e sono divisibili in due business room da 35 posti. Ogni area del Business Center porta il nome di un pilota celebre, per simboleggiare la moderna e dinamica concezione dell'hotel omaggio alla regione Emilia Romagna, patria dei motori in Italia. L’Atahotel Bologna esprime la sua anima nel cuore culinario, il ristorante. È possibile assaporare una cucina raffinata e curata in ogni singolo dettaglio, dalla presentazione alla scelta degli ingredienti di qualità.

UNAWAY Hotel Bologna San Lazzaro

Matteo Melani

Atahotel Bologna

Atahotel Bologna: funzionalità e raffinatezza si incontrano L’Atahotel Bologna si trova in Via Larga, inserito all’interno del più ampio progetto costituito dalla torre Unipol e da un edificio di collegamento in cui si sviluppano diversi ristoranti e un centro fitness. Realizzato secondo un progetto architettonico di design, sviluppato su ben sette piani, ospita al piano terra la prestigiosa hall d'ingresso, il ristorante, la sala colazioni e il lounge bar. Pernottando in una nelle 4 2018 www.mastermeeting.it

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FOCUS BOLOGNA

Gruppo UNA A varied and high-level MICE & Bleisure offer. For all needs

Hotel Bologna Fiera

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ologna, with its historical centre, famous for its 38 kilometres of porticoes and for monuments of great historical-artistic value, with its prestigious University, one of the oldest in Europe and, even today, among the most popular – last year it hosted over 79 thousand students – its Guglielmo Marconi Airport, international hub, its food and wine tradition, and its easy reach ability, both from the North and the South, by train, high-speed train, and by car (A1 motorway), is a lively bleisure and MICE destination, able to continuously amaze and innovate itself. Fairs, exhibitions, museum tours, art, theatre, and music events make it a very lively, cosmopolitan, cultural capital of great appeal, where the international vocation goes hand in hand with memory. All characteristics particularly appreciated by companies that, in the capital of Emilia, find a truly unique mix of modernity and tradition, as well as a hospitality and business offer of the highest quality. The Gruppo UNA, for example, offers four excellent facilities with high-quality bleisure solutions: Hotel Bologna Fiera, UNAWAY Hotel Bologna San Lazzaro, Atahotel Bologna, and UNA Hotel Bologna, the latter having a purely bleisure vocation while also being suitable for small meetings. From the centre of Bologna to the city of San Lazzaro, those who choose a hotel of the brand are sure to go back home satisfied.

Hotel Bologna Fiera: the top for MICE The attractive power of the facility is giv-

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en by its position, in front of the Bologna Exhibition Centre and 2 km from downtown, the services reflect the values of excellence of the Gruppo UNA, fully guaranteeing the satisfaction of the customer’s needs: garage with video surveillance (for a fee), Free Wi-Fi throughout the facility, laundry service, fitness room with Technogym equipment. The practicality of the Gruppo UNA Hotel Bologna Fiera is also found in the rooms (211 among double rooms and suites) decorated with modern design and relaxing colours. All rooms have a laptop safe, telephone, Wi-Fi internet connection, minibar, satellite TV, and air conditioning. For meetings and events there are 6 halls available, to be chosen according to your needs of capacity, duration, and type. On the ground floor you can find the Saragozza hall, with a large foyer that can accommodate 174 people, and the Asinelli, Garisenda, and Arengo halls, near the lobby, ideal for smaller events. On the first floor you can find instead the Maggiore hall, divided into 5 modular sections and able to accommodate up to 238 people, and the Nettuno hall, for a maximum of 30 people. Recently renovated, the Bolognese restaurant offers excellent local and international cuisine. Finally, for cocktails, aperitifs, and relaxation breaks, there is the Lounge Cafè.


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FOCUS BOLOGNA

UNAWAY Hotel Bologna San Lazzaro: an event in a “frame� of great appeal Those who want to enjoy an experience that combines nature, history, and technology, find the most suitable location in the UNAWAY Hotel Bologna San Lazzaro. The rooms are available for all needs: classic, superior, and suite. All offer modern amenities and a quiet, pleasant environment, with details that are reminiscent of the territory, opening to the outside, such as the ceiling and the glass wall in the hall and the reeds inside the vases. Pride of the facility is the congress centre of San Lazzaro, immersed in the greenery of Villa Cicogna, historical dwelling dating back to the Renaissance, perfect venue for prestigious meetings.

bright rooms you notice the attention to details. The hotel offers a modern Conference Centre consisting of modular meeting rooms with natural light which host a maximum of 270 persons. You can choose between the Ascari room which counts 130 seats, it can be divided in 3 spaces that host 35 guests, or the Nuvolari and Fangio rooms which can host up to 70 guests and can be divided in two 35 seats business rooms. Each area of the Business Center is named after a famous pilot, symbolizing the modern and dynamic connection of the Hotel which pay homage to the region of Emilia Romagna, home of motors in Italy. Atahotel Bologna express its soul in the culinary heart. You can enjoy fine cuisine and attention to every single detail, from presentation to the quality of ingredients. Matteo Melani

UNAWAY Hotel Bologna San Lazzaro

Atahotel Bologna: functionality and refinement meet The Atahotel Bologna is located in Via Larga, placed inside a vast project comprising the Unipol tower and a connecting building with several restaurants and a fitness center. Built according to an architectural project design, developed on seven floors high, hosting a prestigious lounge at the ground floor, a restaurant, breakfast hall and a lounge bar. In all its

Atahotel Bologna

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FOCUS BOLOGNA

Royal Hotel Carlton Elegante 4 stelle a vocazione bleisure con un’interessante proposta Mice. Per trasformare anche un soggiorno di lavoro in una piacevole opportunità di relax e di riscoperta del territorio Un’offerta di prim’ordine e una nuova proposta ristorativa

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Appartenente al Gruppo Monrif Hotels, il Royal Hotel Cartlon è un’elegante struttura 4 stelle che sorge nel centro storico di Bologna, circondata da un giardino fiorito, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e dalle principali attrattive della città. L’albergo è stato concepito in base ai più moderni criteri di accoglienza business e leisure, che contraddistinguono il brand, con una particolare attenzione alla cura dei dettagli, al servizio al cliente e alle tecnologie. Qui aziende e busines-

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smen trovano tutto ciò che occorre per lavorare in tranquillità e organizzare meeting anche con un numero elevato di partecipanti. Come tutti gli altri hotel del Gruppo Monrif, il Royal Carlton offre, infatti, spazi attrezzati con dotazioni di ultima generazione, combinati a una proposta interessante per post congress e momenti di svago. Non a caso il claim del marchio, perfettamente interpretato dal quattro stelle bolognese, è “relax e benessere per farvi sognare”.

Grazie al suo stile di accoglienza, improntato a massima efficienza e personalizzazione del servizio, il quattro stelle è oggi punto di riferimento per una clientela esigente. Mette a disposizione 236 prestigiose camere (suddivise in 206 Deluxe e Superior, 9 Junior Suite, 20 Suite ed 1 Presidential Suite dotate di tutti i comfort), un Centro Congressi con 12 sale, di cui 3 nuovissime, dagli spazi generosi, una sala banchetti e un garage custodito da 400 posti auto. A breve, ci sarà, inoltre, una gradita novità per chi ama la buona cucina. L’hotel inaugurerà, infatti, un ristorante, aperto anche alla clientela esterna, con una proposta giovane ed originale, ispirata al territorio ma dal respiro internazionale, perfetta per business lunch, cene formali o semplici gustosi momenti conviviali. E non manca neppure la proposta benessere, firmata Monrif SPA by Clarins, con una rosa di trattamenti e percorsi wellness esclusivi. P.T.


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FOCUS BOLOGNA

Royal Hotel Carlton An elegant 4-star leisure hotel, with an interesting MICE proposal, that will turn a business trip into a pleasant opportunity for both relaxation and the rediscovery of the territory

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he Royal Hotel Carlton, which belongs to the Monrif Hotels Group, is an elegant 4star hotel in the historic centre of Bologna, surrounded by a flowered garden, just a few steps from the train station and the city’s main attractions. The hotel has been designed according to the most modern leisure and business reception criteria, which distinguish the brand, with particular attention to detail, customer service and technology. Here, companies and businessmen find everything needed to

work in tranquillity and organize meetings, even with numerous participants. Like all the other Monrif Group hotels, the Royal Carlton offers spaces equipped with cutting edge equipment, combined with an interesting proposal for postcongress and leisure time activities. It is no coincidence that the brand’s claim, which is perfectly interpreted by the four-star Bolognese hotel, is “relaxation and wellness to make you dream”.

A first class offer and a new restaurant proposal Thanks to its hospitality style, characterized by maximum efficiency

and service customization, the fourstar hotel is today a point of reference for demanding customers. It offers 236 prestigious rooms (divided into 206 Deluxe and Superior, 9 Junior Suites, 20 Suites and 1 Presidential Suite equipped with every comfort), a Congress Centre with 12 rooms, of which 3 are brand new, ample spaces, a banquet hall and a 400 vehicle guarded garage. Soon there will also be a welcoming novelty for those who love good food. In fact, the hotel will be inaugurating a restaurant, which will also be open to external customers. A restaurant with a young and original proposal, inspired by the territory but with an international flair, perfect for business lunches, formal dinners or simple and tasty convivial moments. And of course there’s also a wellness proposal, signed Monrif SPA by Clarins, with a wide range of exclusive treatments and wellness programs. P.T.

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FOCUS BOLOGNA

Galleria Cavour Shopping di lusso, servizi per i turisti ed eventi in location straordinarie, uno spazio unico al servizio della città di Bologna

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Galleria Cavour è da sempre il punto di riferimento per lo shopping esclusivo dei bolognesi. In soli cento metri, in una galleria elegantissima ed in pieno centro storico, sono infatti concentrati i marchi più prestigiosi del panorama della moda italiana e internazionale: Louis Vuitton, Gucci, Miu Miu, Prada, Fendi, Tiffany, Michael Kors, Bottega Veneta, Church’s oltre ad IQOS Store e Filicori Zecchini. Galleria Cavour è l’unica “promenade” che, in un

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salotto coperto, concentra le vetrine più fashion del mondo, in un connubio di moda, tendenze, arte e storia. Situata nel cuore antico della Bologna storica, a due passi da Piazza Maggiore, a ridosso del Pavaglione e attigua alle viuzze antiche del Mercato del Quadrilatero medioevale, Galleria Cavour è uno storico punto di riferimento per gli amanti dello shopping ma negli ultimi anni si è trasformata in una realtà attrattiva per l’intera offerta turistica nazionale e internazionale, soprattutto nel settore del turismo di lusso. Galleria Cavour ha, infatti, rinnovato la sua mission proponendo l’esperienza dello shopping in maniera più completa ed articolata, legandola fortemente al turismo della città ed abbinandola a tutta una nuova serie di servizi: la personal shopper a disposizione dei clienti più esigenti, le guide turistiche per una visita artistica dell’adiacente storico Palazzo Vassè Pietramellara, la Welcome Chinese Certification recentemente ottenuta, il Free WiFi in tutti gli spazi, il progetto Galleria della Musica con colonne sonore studiate da noti dj ad ispirare gli acquisti e l’attività di Event Management,


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FOCUS BOLOGNA

con lo staff Hospitalities che anima le attività di Galleria Cavour, spaziando dalla promozione di mostre ed eventi culturali, promozionali e di intrattenimento sino, all’offerta su misura di organizzazione di

eventi privati. La posizione di Galleria Cavour, la sua storia e il suo prestigio la rendono infatti il luogo ideale per ospitare e sviluppare eventi aziendali, conferenze stampa, cene di gala, eventi collegati alle principali fiere cittadine, sfilate di moda, cocktail e party privati. Galleria Cavour attrae già oggi, con un trend in crescita, quasi 2 milioni e 500mila visitatori all’anno, con punte giornaliere che arrivano a toccare le 10mila presenze e di queste una percentuale sempre maggiore è costituita dal turismo di lusso o d’affari, un settore in aumento costante, interlocutore sempre più privilegiato per una realtà unica come quella di Galleria Cavour. P.T.

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FOCUS BOLOGNA

Cavour Gallery Luxury shopping, tourist services, and events in extraordinary locations, a unique space at the service of the city of Bologna

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he Cavour Gallery has always been the point of reference for the exclusive shopping of the Bolognese. In just a hundred meters, in a very elegant gallery in the historical centre, are in fact concentrated the most prestigious brands in the Italian and international fashion scene: Louis Vuitton, Gucci, Miu Miu, Prada, Fendi, Tiffany, Michael Kors, Bottega Veneta, Church’s, in addition to IQOS Store and Filicori Zecchini. Cavour Gallery is the only promenade that, in a covered lounge, concentrates the most fashionable shop windows in the world, in a union of fashion, trends, art, and history. Located in the ancient heart of historical Bologna, a few steps away from Piazza Maggiore, close to the Pavaglione and adjacent to the ancient alleys of the Medieval Quadrilateral Market, the Cavour Gallery is a historical point of reference for shopping lovers, but in recent years it has transformed in an attraction for the entire national and international tourism offer, especially in the luxury tourism sector. Galleria Cavour has, in fact, renewed its mission by proposing the shopping experience in a more

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complete and articulated way, strongly linking it to the city’s tourism and combining it with a whole new range of services: the personal shopper available to the most demanding customers, the tourist guides for an artistic visit to the adjacent historical Palazzo Vassè Pietramellara, the recently obtained Welcome Chinese Certification, Free Wi-Fi in all environments, the Music Gallery project with soundtracks designed by popular DJs to inspire purchases, and the activities of Event Management, with the Hospitalities staff that animates the activities of Cavour Gallery, ranging from the promotion of cultural, promotional, and entertainment exhibitions and

events up to the customised organisation of private events. The location of Cavour Gallery, its history, and its prestige make it in fact the ideal place to host and develop corporate events, press conferences, gala dinners, events connected to the main city fairs, fashion shows, private cocktails and parties. Cavour Gallery already attracts today, with a growing trend, almost 2 million and 500 thousand visitors a year, with daily peaks reaching 10 thousand, and of these, an ever-increasing percentage is represented by luxury or business tourism, a sector in constant increase, increasingly privileged player for a unique reality that is Cavour Gallery. P.T.


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Abbonamento MM 2018 (2).qxp_Layout 1 05/03/18 09:27 Pagina 1

IL MEGLIO DEL TURISMO BUSINESS&LEISURE Abbonamento annuale al costo di soli 50 euro

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A MODERN CO NGRESS CENTRE

IN A WIDE PARK

OF AN H I STORIC AL VILL A

ON THE SHORES OF THE MOST BEAUTIFUL LAKE IN THE WORLD Only at Villa Erba you can have an all in one experience. The multifunctional spaces are suitable to host any kind of event from 50 to 2000 attendees in a single area or in different rooms at the same time. Located on the beautiful shores of Lake Como, in Villa Erba there are no standard equipment and set up.

Here, maximum customization and creativity are allowed. Villa Erba is also an oasis of sustainability: innovation and respect for the environment. Renewable energy systems with use of lake water. Electric power consumption and CO2 released into the atmosphere reduced by 95% (now 15,52 – 341,40 in the past).

Centro internazionale esposizioni e congressi

Cernobbio - Largo Luchino Visconti 4 - Lago di Como - Italy - Ph +39 031 3491- info@villaerba.it - www.villaerba.it


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TOP MICE HOSPITALITY

Centro Espositivo Villa Erba Al via eventi e fiere dedicate al settore dei viaggi di lusso, arte e moda

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Il Centro Espositivo Villa Erba di Cernobbio si conferma come location di punta del lago di Como e struttura polivalente capace di ospitare eventi di qualunque tipo. Grazie alla sua posizione – adagiato sulle sponde del lago – alla presenza del parco secolare e alla villa storica, il centro internazionale esposizioni e congressi ha inaugurato la stagione fieristica con Travelux, evento di networking firmato NEBE, società italiana leader nella promozione b2b di luxury travel: operatori turistici e buyer internazionali del turismo luxury si sono confrontati tra workshop e appuntamenti prefissati nella cornice di Villa Erba. La stagione delle fiere è proseguita con la Fiera del fumetto (dal 20 al 22 aprile): la prima edizione di The Lake Como Comic Art Festival pensata come un evento esclusivo dedicato ai disegnatori e agli operatori del settore del fumetto. Protagonista della manifestazione, il disegno dal vivo, con workshop dedicati e punto di incontro con gli artisti della Graphic Novel di livello internazionale da parte di disegnatori, professionisti ma anche di semplici entusiasti amatori e fan di questo genere artistico sempre più affermato. In cartellone a Villa Erba anche al-

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cune fiere storiche nel settore Moda: Comocrea (dal 9 al 10 aprile 2018) che fonde gli aspetti più tradizionali, culturali e artistici di Como con lo spirito innovativo dei progettisti tessili, presente con due edizioni annuali dal 1990; l’incontro tra i migliori studi di disegno per tessuti del “fashion” europeo. Mentre a maggio arriva la XXVI edizione di Proposte (dal 2 al 4 maggio 2018), fiera di anteprima mondiale del Tessuto d’Arredamento e del Tendaggio, che si svolge da sempre a cavallo tra il moderno Centro espositivo e la suggestiva Villa antica. Mario Bellini – architetto e designer pluripremiato di fama internazionale – torna proprio a Proposte, nel centro espositivo che ha progettato nel 1987, per sottolineare l’importanza dell’uso del tessuto nel design e nell’architettura. Il centro espositivo, realizzato in vetro e acciaio, è stato pen-

sato proprio per l’esposizione dedicata ai tessuti: luce naturale in tutti gli ambienti e una struttura che richiama quella delle serre lariane. «Grazie alla struttura del centro espositivo e al clima sempre più mite, è possibile destagionalizzare l’attività incentivando l’utilizzo degli spazi di Villa Erba anche in periodi dell’anno meno consuetudinari, soprattutto per il settore del tessile e del fashion», dichiara Piero Bonasegale (Direttore di Villa Erba). «Vogliamo offrire ai nostri clienti servizi di alta qualità con un sensibile vantaggio economico legato alla destagionalizzazione, ovvero con tariffe agevolate per gli affitti degli spazi e per le prenotazioni degli alberghi». Villa Erba e il lago di Como mantengono invariato il loro fascino e la loro attrattività durante tutto l’anno: per i fashion show – dove si registra una tendenza ad uscire dai rigidi schemi di programmazione annuale dei prodotti e a presentare le collezioni anche al di fuori dei periodi canonici – è possibile utilizzane tutti gli spazi disponibili anche in autunno e in inverno. La luce più tenue, infatti, dona al paesaggio lacustre un’ineguagliabile bellezza. P.T.


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TOP MICE HOSPITALITY

Villa Erba Exhibition Centre Green light to events and fairs dedicated to luxury voyages, art and fashion

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he Villa Erba Exhibition Centre is definitely the top location by the Lake Como and it is a multifunctional facility able to host any event. Thanks to its position – situated on the shores of the lake – next to a centuries-old park and the historical villa, the international exhibition and congress centre started the trade fair season with Travelux, networking event by NEBE – Italian Society leader in the b2b advertising for luxury travel:

tourist operators and international buyers of the luxury tourism exchanged views between workshops and meetings in the beautiful frame offered by Villa Erba. The trade fair season went on with the Comic Art Fair (20 to 22 April): the first edition of The Lake Como Comic Art Festival, an exclusive event dedicated to cartoonists and comic book industry operators. The star of the exhibition will be the life drawing, with dedicated workshops and a meeting between top international Graphic Novel artists, professional cartoonists and simply enthusiast lovers and fan of this always more appreciated artistic genre. Some historical fashion fairs are also coming soon to Villa Erba: Comocrea (9 to 10 April), that joins the most traditional cultural and artistic traits of Como with the innovative soul of textile designers

twice a year since 1990; it is the meeting place for the best textile design operators of European “fashion” fabrics. While the XXVI exposition of Proposte (from may the 2nd to the 4th) is coming in May. It is the world premiere fair of soft furnishings and curtains, that has always taken place between the modern Exhibition centre and the suggestive ancient Villa. Mario Bellini – world famous and award-winning architect and design-

areas and a structure recalling the greenhouses of Como. «Thanks to the structure of the Exhibition centre and to an always milder climate, it is possible to deseason the activity promoting the use of Villa Erba Exhibition centre also in less common periods of the year, mostly for the textile and the fashion industry», as declared by Piero Bonasegale (Director of Villa Erba). «We want to offer top quality services to our customers with a

er – is coming back to Proposte, to the Exhibition center he designed in 1987, to underline the importance of the choice of the fabric for interior design and architecture. The Exhibition centre, made with glass and steel, was designed right for textile exhibitions: natural light in all the

sensitive economic advantage due to deseasonalisation, such as with preferential rates to rent areas and to book hotels». Villa Erba and the lake Como are always charming and luring the entire year long: it is possible to use all the available spaces for fashion shows – where it is usually preferred to break with the strict annual schedules of the products, and to present collections even out of the canonical periods – even in fall and winter. As a matter of fact, the soft light of these seasons gives a unique beauty to the landscape of the lake. P.T.

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GRANDI LOCATION PER EVENTI

Four Points by Sheraton Bolzano Con il MEC (Meeting & Event Center) – 2000 metri quadrati di spazi meeting innovativi e di alta tecnologia – l’hotel di Bolzano diventa punto di riferimento d’eccellenza per congressi ed eventi in Alto Adige

pienza da 10 a 80 persone, adattabili a tutte le esigenze.

Un decennio di felice collaborazione

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L’Hotel Four Points by Sheraton Bolzano è situato in un contesto territoriale significativo con influenze di carattere internazionale. Nel novembre 2016 é entrato in funzione il MEC, un acronimo molto friendly che sta per Meeting & Event Center, uno spazio di circa 2.000 mq, congressuale, ma soprattutto un luogo di incontro, di scambio e di networking per tutto l’Alto Adige. La struttura è stata realizzata grazie al contributo sinergico di un gruppo di lavoro, quasi un’opera d’ingegno collettivo, che l’ha resa altamente flessibile e performante. È dotata di tecnologie innovative, spazi armonici e curati nei dettagli, nella scelta dei materiali, dei colori, dell’illuminazione, ma anche nell’acustica e negli arredi. Il risultato è un impatto rasserenante sullo stato d’animo degli ospiti e sul loro modo di vivere la location.

Il cuore del MEC e i due Networking Foyer Il cuore del MEC è la sala Ortles al primo piano, ampliata da 360 a 500 posti. Con una superficie di 475 mq, la sala è rimodulabile grazie all’utilizzo di pareti scorrevoli che la rendono versatile e divisibile; internamente rivestita da pannelli in cartongesso e lamiera grecata fo-

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noassorbente che assicura ottime prestazioni a livello acustico. Luce e colore sono gli highlight di questa sala che, grazie ad un sistema di illuminazione a luci LED, permette di creare effetti luminosi con diverse gamme di colori.

Situati al pianterreno e al primo piano, i due Networking Foyer, dotati di un Bar e due cucine satellite, si prestano per incontri informali e spontanei che diventano molto importanti in un mondo sempre più digitalizzato. Il nuovo Meeting & Event Center dispone di altre 5 sale per meeting ed incontri con ca-

Da più di 10 anni Fiera Bolzano e Four Points by Sheraton fanno rete per la gestione del centro congressi attraverso una partnership che punta a sfruttare le competenze delle due realtà e a creare delle sinergie con l’obiettivo comune di fornire un servizio di eccellenza ai fruitori degli spazi. La gestione del nuovo MEC rimane a cura del Four Points by Sheraton, come in passato. Il Direttore dell’Hotel Gerhard Stecher e Armin Hilpold, Presidente di Fiera Bolzano S.p.A., possono dirsi soddisfatti sia per i numeri del centro congressi (500.000 presenze dal 1998 al 2015) sia per la scelta indovinata di puntare sempre di più sui temi della sostenibilità, dell’agricoltura, della montagna, e del turismo. Luciana Sidari

Info • Le camere: Classic 101, Executive 21, Deluxe 30, Junior Suite 16, Classic Suite 8, Executive Suite 13 • I ristoranti: Bistro35 e Patio (cucina locale e mediterranea) • Parcheggio interno: 30 posti auto • Distanza dal centro storico: 5 km • Distanza dal casello autostradale BZ SUD: 1,5 km • Distanza dalla Stazione Ferroviaria BZ SUD: 300 m


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GRANDI LOCATION PER EVENTI GREAT LOCATIONS FOR EVENTS.

Four Points by Sheraton Bolzano Thanking to the MEC (Meeting & Event Center) – 2000 sq m of innovative and up-to-date technological meeting areas –, the hotel of Bolzano becomes excellent benchmark for conferences and events in South Tyrol

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he Hotel Four Points by Sheraton Bolzano is located in an important territory with international influences. In November 2016, the MEC became operational, a very friendly acronym that stands for Meeting & Event Centre, an almost 2,000 sq m big conference area, but, most of all, a meeting, interchange and networking place for the entire South Tyrol. The facility has been built thanks to the synergic contribution of a workshop, to the combination of some brains, that designed it highly flexible and performing. It is equipped with innovative technology, harmonic areas that were designed in detail, in the choice of materials, colours, in the use of lighting, but also in the acoustics and furniture. The outcome is a reassuring impact on the guests’ soul and on their way to live the location.

The heart of MEC and the two Networking Foyers The Heart of MEC is the Ortles room on first floor, enlarged from 360 to 500 seats. It covers 475 sq m, and it can be modified thanks to running walls that make it versatile and divisible; internally, it is characterised by plasterboard panels

with sound-adsorbing corrugated sheets, that ensure wonderful acoustic performances. The highlights of this room are light and colour that allow to create light effects with different ranges of colours, thanking to a LED lightning system. The two Networking Foyers are located on the ground floor and on first floor, they are equipped with a Bar and two satellite kitchens, and they are ideal for informal and spontaneous meetings, that become very important in the time we live, that is always more digital. The new Meeting & Event Centre holds other 5 rooms for meetings with a capacity from 10 to 80 people, adjustable to any use.

Bolzano and the Four Points by Sheraton have been working together to manage the conference centre in a partnership that aims to use the competences of two realities and to creates synergies with the common goal to give an excellent service to the people, who come to these places. The management of the new MEC is still cured by the Four Points by Sheraton, as it was once. The general manager of the Hotel Gerhard Stecher and Armin Hilpold, President of theF iera Bolzano S.p.A., can be satisfied either of the numbers of the conference centre (500.000 participants from 1998 until 2015) either of the choice to focus always more on themes such as sustainability, agriculture, mountain and tourism. Luciana Sidari

Ten years of happy cooperation Since More than 10 years the Fiera

Info • The rooms: Classic 101, Executive 21, Deluxe 30, Junior Suite 16, Classic Suite 8, Executive Suite 13 • The restaurants: Bistro35 and Patio (local and Mediterranean menu) • Inner parking: 30 car spaces • Distance from the historical centre: 5 km • Distance from the highway tollbooth BZ SUD: 1,5 km • Distance from the Railway Station BZ SUD: 300 m

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GRANDI LOCATION PER EVENTI

Loano 2 Village Nel cuore della Riviera Ligure, questo hotel 4 stelle con centro congressi è un punto di riferimento non solo per il turismo leisure, ma anche per l’organizzazione di eventi aziendali, meeting e congressi di prestigio

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Loano, con la sua bella spiaggia, il porto turistico e il suo delizioso centro storico, è una delle località più amate della Riviera Ligure di Ponente. In questo contesto, sorge il Loano 2 Village, struttura 4 stelle che con il suo centro congressi sorge in una posizione decisamente strategica: a circa 80 km da Genova, 100 km da Montecarlo e 130 km dall’aeroporto internazionale di Nice Côte d’Azur. L’hotel, aperto tutto l’anno e servito da una comoda navetta gratuita che lo collega al centro di Loano e alle spiagge, da

cui dista circa 1,5 km, è circondato da ampi spazi verdi e dispone di 360 confortevoli camere. Per la prima colazione, il buffet propone prodotti da forno, con piacevoli assaggi della pasticceria locale, senza trascurare anche il classico menu internazionale con piatti caldi. Gli ospiti possono usufruire di un garage sotterraneo riservato oppure di un ampio parcheggio esterno gratuito, disponibile anche per gli autobus.

Il Centro congressi Il centro congressi del Loano 2 Village è un ampio spazio polivalente ideale per diverse tipologie di eventi, dai piccoli meeting alle più imponenti convention aziendali. La sala Plenaria (Sala Portofino) con i suoi 610 mq è in grado di accogliere fino a 450 persone a platea e offre una dotazione di base comprensiva delle più moderne attrezzature, oltre a un ampio palco, a uno schermo centrale e due di rimando e allo spazioso foyer che la rendono ideale anche per spettacoli, musica dal vivo e momenti di intrattenimento serale. Il centro comprende anche 6 sale meeting e un salone espositivo di circa 650 mq. Lo staff del Loano 2 Village è a completa disposizione sia per personalizzare al mas-

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GRANDI LOCATION PER EVENTI

simo gli spazi sia per assistere il cliente in ogni fase organizzativa così da rendere ogni evento un’esperienza piacevole e indimenticabile. Per la parte banqueting, il Loano 2 Village offre la competenza massima dei suoi chef e i suoi ampi e versatili spazi, in grado di accogliere fino a 500 coperti. La Sala Luna Rossa, con una capienza fino a 250 posti, è ideale per serate di gala nelle quali apprezzare i preziosi sapori del territorio, mentre la splendida terrazza vista mare è indicata per allestire aperitivi, cocktail o coffee break. Il Loano 2 Village, inoltre, vanta anche due spaziosi ristoranti che accolgono gli ospiti con una ricca proposta e un servizio sempre attento ed efficiente. In particolare il ristorante-pizzeria la Brasseria, aperto da maggio a settembre, è un’ottima location per le serate informali; mentre il Bar Valentino, col suo gradevole dehors, è a disposizione per tutti i momenti di piacevole relax, in particolare alla sera con proposte quali dj set, degustazioni o musica dal vivo.

se dai lavori congressuali o dopo un’intensa giornata di meeting o di riunioni: a disposizione degli ospiti, infatti, ci sono tre piscine all’aperto di cui una semi olimpionica, un pool bar dove sorseggiare cocktail a bordo piscina, una jacuzzi, un vasto solarium e una piscina vetrata e riscaldata attrezzata con comodi lettini, dove poter nuotare e rilassarsi anche nelle stagioni più fredde. Un campo da tennis, due da calcetto e le grandi aree verdi del complesso, di circa 4 ettari, si prestano perfettamente per organizzare tornei, incentive e team building. Lo staff del Loano 2 Village è a disposizione per suggerire escursioni o degustazioni nei frantoi artigianali o nelle migliori cantine alla scoperta dei sapori della Liguria. Il litorale e l’entroterra offrono altresì la possibilità di numerose attività outdoor: dai trekking alle gite in mountain bike, dalle escursioni in barca alle regate, dal diving, nei fondali della riserva marina di Bergeggi, al whale watching nel santuario dei Cetacei. E per chi ama le emozioni forti, sono possibili anche attività adrenaliniche come il downhill o il free climbing. S.F.

Team building e tempo libero L’hotel offre numerosi servizi per rilassarsi e trascorrere il tempo libero nelle pau4 2018 www.mastermeeting.it

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GRANDI LOCATION PER EVENTI GREAT LOCATIONS FOR YOUR EVENTS.

Loano 2 Village In the heart of the Riviera Ligure, this 4 stars hotel with Conference center is a benchmark not only for the leisure tourism, but also for setting up prestigious corporate events, meetings and conferences

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oano is one of the most loved town of West Riviera Ligure, together with its beautiful beach, marina and charming historical center. Here rises the Loano 2 Village, a 4 stars facility with Conference center, located in a very strategic position: at almost 80 km from Genoa, 100 km from Montecarlo and 130 km from Nice Côte d’Azur International Airport. The hotel is opened the entire year long and it can be reached by a comfortable free shuttle that connects it to Loano center and to the beaches, from which it is almost 1,5 km away. It is surrounded by wide green areas and it has 360 comfortable rooms. For breakfast there is a rich buffet of baked goods, with delicious specialities of local bakery, without forgetting the classical international menu with hot meals. Guests may use a private underground garage or a wide external free parking lot, available for busses too.

The Conference center Loano 2 Village Conference center is a big multipurpose area ideal for different kinds of events, from small meetings to the biggest corporate conventions. The 610

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square meters large Plenaria room (Portofino hall) is able to hold up to 450 seats and it has the most modern equipment set, moreover, it has a large stage, a central and two lateral screens and a large foyer that makes it ideal for spectacles, live music shows and evening entertainments, too. The conference center in-


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GRANDI LOCATION PER EVENTI

cludes also 6 meeting rooms and an almost 650 sqm large exhibition area. The Loano 2 VILLAGE staff is ready either to customize at most the areas, either to help the customer in each phase of the planning in order to turn any event into a pleasant and unforgettable experience. The Loano 2 Village banqueting is offered by its chefs’ maximum competence and it is staged in large and versatile areas, able to hold up to 500 covers. With a capacity up to 250 seats, the Luna Rossa room is ideal for dinner galas where guests may appreciate the precious savours of the territory. The wonderful terrace with a view on the sea is perfect to set up aperitifs, cocktails or coffee breaks. Moreover, the Loano 2 Village also boasts two spacious restaurants which welcome guests with a wide range of choices and an always careful and efficient service. Especially, the restaurantpizzeria Brasserie, opened from may to September, is a very good location for informal dinners; while the Bar Valentino and its delightful debtors are available for moments of pleasant relaxation, especially in the evening with proposals such as dj-sets, food and wine tastings or live music.

Team building and free time The hotel offers several services to relax and to pass free time from conference workshops or after an intense meeting day: as a matter of fact, guests may use

three outdoor pools, among them an Olympic one, a pool bar where sipping a cocktail by the pool, a jacuzzi, a large solarium, ta glass warm pool equipped with comfortable beach chairs, where sleeping and relaxing even in the colder days. A tennis court, two Futsal courts and the big green areas of the facility, of almost 4 hectares, are perfect to set up tournaments, incentives and team buildings. The LOANO 2 Village is available to suggest excursions or tastings in old olive oil mills or in the best wine cellars to discover Liguria savours. The coast and the inland offer the chance to set up several outdoor activities: From trekking to mountain biking, from boat excursions to regattas, from diving’s, in the sea bottom of the marine reservoir of Bergeggi, to whale watching in the sanctuary of cetaceans. And for the lovers of strong emotions, there are adrenalinic activities such as downhill or free climbing. S.F.

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Blu Hotels Guarda a uno scenario sempre più ampio e internazionale il Gruppo delle vacanze, leader in Italia, che festeggia 25 anni di attività

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Sant'Elmo Beach Hotel

Nicola Risatti, Presidente Blu Hotels

Non solo il target delle famiglie con bambini. Blu Hotels mira ad allargare e diversificare il proprio orizzonte. «Venticinque anni», commenta Nicola Risatti, Presidente del gruppo, «costituiscono un bel traguardo che è stato raggiunto puntando su correttezza e professionalità, nonché al mantenimento di ogni struttura come fosse nostra. E noi sappiamo cosa vuole dire». Nicola Risatti rappresenta, infatti, la terza generazione di una famiglia di albergatori nota a Limone del Garda. Era il 1993 quando assieme al cugino Fabrizio Piantoni, oggi Vice Presidente e consigliere delegato, si sono lanciati nell’avventura di prendere in affitto un hotel e nel tempo hanno costruito un gruppo che oggi è protagonista nel mondo delle vacanze italiane con 33 strutture tra alberghi, villaggi e resort in diverse regioni con una disponibilità di 3.563 camere per soggiorni al lago, al mare, in montagna.

Lusso e business Se all’inizio Blu Hotels si è concentrata sulla fascia di mercato delle famiglie con figli, alle quali rivolgere i migliori servizi con un ottimo rapporto qualità-prezzo, ha poi cominciato a rivolgersi ad altri target, quali giovani, coppie, gruppi, Mice. «La società», afferma Nicola Risatti, «ha raggiunto un fatturato di 62,4 Ml € a fine 2017, rispetto ai 59,8 Ml € del 2016 (+4,76%), registrando 1,1 milioni di pernottamenti e si è allargata ai segmenti luxury e business con la gestione di due ho-

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tel cinque stelle, Palazzo Arzaga e Giardino di Costanza Resort, e di due hotel business, Blu Hotel Brixia e Savona 18 Suites». «Quest’ultimo», continua, «ha rappresentato un importante debutto sulla piazza milanese e ci ha aperto nuovi orizzonti di sviluppo».

Fidelizzare, parola d’ordine Archiviata positivamente la stagione invernale, il gruppo guarda a quella estiva. Saranno terminati importanti interventi per il rinnovo del Park Hotel Casimiro sul

Perle a cinque stelle Palazzo Arzaga Hotel Spa & Golf Resort a Calvagese della Riviera (BS) e Giardino di Costanza Resort a Mazara del Vallo (TP) si distinguono per peculiarità davvero uniche. Palazzo Arzaga, antica dimora a pochi minuti dal lago di Garda, è immersa in una tenuta di 144 ettari con ben due campi da golf disegnati da Jack Nicklaus II e Gay Players. Sono in previsione importanti lavori di restyling e ampliamento della parte ristorativa e spazi eventi. Giardino di Costanza Resort, circondato da una rigogliosa vegetazione, dalla ricchezza del territorio e vicino alle spiagge, vanta un centro Spa di oltre 2.100 mq, dove si effettuano trattamenti speciali con i prodotti “naturali” del luogo: sale marino, terra vulcanica dell’Etna, succo d’uva e agrumi di Sicilia.


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Amati dagli stranieri L’internazionalizzazione è uno dei punti di forza di Blu Hotels. La clientela straniera è cresciuta negli anni proporzionalmente all’aumento delle camere disponibili e rappresenta circa la metà delle presenze. La parte del leone è svolta dai tedeschi. «La nostra provenienza dal mondo dell’hôtellerie del lago di Garda», spiega il presidente Risatti, «ci ha permesso di sviluppare rapporti sia con clienti diretti, sia con gruppi e tour operator e di lavorare molto in bassa stagione, allungando il periodo di apertura degli hotel in Sardegna, sul Garda e in montagna». Dopo la Germania con oltre il 46% delle presenze straniere totali, segue il Belgio con l’11%, Paesi Bassi, Regno Unito, Francia, Austria e Polonia con il 5% circa.

lago di Garda e del Club Hotel Laconia in Sardegna. «Possiamo già contare», dichiara Nicola Risatti, «su più del 50% di prenotazioni grazie alla nostra politica commerciale che premia chi prenota prima». Oltre alla rete di venditori e ai tour operator, la società ha sempre curato con attenzione il canale delle agenzie di viaggio con il programma Be a best partner. «Sette, otto anni fa», aggiunge, «siamo stati i primi a lanciare il programma di fidelizzazione Blu Tribe, che permette ai clienti di accumulare punti a ogni prenotazione e di avere attenzioni particolari durante il soggiorno».

Per eventi di successo

Giardino di Costanza

In crescita è il settore Mice con la possibilità di scegliere fra 12 strutture. Quelle più richieste sono Palazzo Arzaga Hotel Spa & Golf Resort sul lago di Garda e Giardino di Costanza Resort in Sicilia, ma anche Sant’Elmo Beach Hotel, a sud della Sardegna, è ricercato per incentive di natura balneare. In inverno attirano gli hotel a Ponte di Legno, in Val Senales e a Folgaria. Il gruppo offre il supporto dalla sede centrale e in loco per dare un servizio personalizzato e completo delle attività da affiancare ai momenti di lavoro. «Il know how leisure di Blu Hotels», conclude Nicola Risatti, «è un valore aggiunto e garanzia di un’offerta ricca di possibilità per il tempo libero e per l’organizzazione di team building e happening creati ad hoc. Inoltre, quasi tutte le nostre strutture vantano centri Spa di ultima concezione». Federica Serva

Palazzo Arzaga

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Blu Hotels The Group of hotels, leader in Italy, aims to an always bigger and to an always more international audience celebrating its 25 years of operation ed their adventure renting a hotel. Little by little they built a group that is the star of the holiday industry with 33 facilities, among which there are hotels, villages and resorts in several regions of Italy with 3.563 rooms available for a vacation by the lake, by the sea, or by the mountain.

Luxury and business

Sopra (above) e sotto (below), Palazzo Arzaga

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ot only for families with children. Blu Hotels aims to enlarge and diversify its targets. «Twenty-five years», Nicola Risatti, President of the Group, comments, «are quite an achievement. It has been reached working with integrity and professionalism, but also taking care of the maintenance of each facility as if it was ours. And we know what this means». As a matter of fact, Nicola Risatti is a third-generation hotelier from a famous family in Limone of Garda. In 1993 his cousin Fabrizio Piantoni, today Vice President and managing director, and he start-

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At the beginning, Blu Hotels focused on the market offered by families with children, to whom it presented the best services with a very good quality-price ratio. Then, it began to target other customers, such as young people, couples, groups, and Mice segment. «Our company», Nicola Risatti states, «reached a turnover of 62,4 Ml € at the end of 2017, compared to 59,8 Ml € of 2016 (+4,76%), with 1,1 million overnight stays. The company wants to target the luxury and the business segment with the new acquisition of two five-stars hotels, Palazzo Arzaga and Giardino di Costanza Resort, and of two business hotels, Blu Hotel Brixia and Savona 18 Suites. » «The last one», the CEO continues, «represents an important debut for the company in Milan and it opened new chances for development».


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Five-stars jewels Palazzo Arzaga Hotel Spa & Golf Resort in Calvagese della Riviera (BS) and Giardino di Costanza Resort in Mazara del Vallo (TP) are really unique. Palazzo Arzaga, an old mansion at a few minutes from lake Garda, is surrounded by a 144 hectares big estate with two golf courts designed by Jack Nicklaus II and Gay Players. Important works of restyling and extension of the restaurant areas and of the events areas will start soon. The Giardino di Costanza Resort is surrounded by a luxuriant greenery, by a rich territory and near the beaches and it boasts a Spa centre bigger than 2.100 sqm, where the customer may try special treatments with local “natural” products: Marine salt, Etna volcanic dirt, grape juice and Sicilian citrus fruits.

Loyalize, the watchword Positively archived the winter season, the group now looks at the summer. Important works of restoring of Park Hotel Casimiro on the lake of Garda and of Club Hotel Laconia in Sardinia will be ended. Nicola Risatti declares «we can already count on more than 50% of bookings thanks to our trade policy that awards who books first». In addition, the company always takes care of the channel of the travel agencies

with the program Be a best partner. «Seven, eight years ago», he adds « we were first company to launch the loyalization program Blu Tribe, that allows the customers to gain points for each booking and to have special treatments during the stay».

Due immagini del Giardino di Costanza. Above and below Giardino di Costanza

For successful events The Mice segment is growing with the chance to choose among 12 facilities. The most wanted are Palazzo Arzaga Hotel Spa & Golf Resort on the Lake Garda and Giardino di Costanza Resort in Sicily, but even Sant’Elmo Beach Hotel, in South Sardinia, is usually chosen for incentives on the beach. In winter the most luring hotels are the ones in Ponte di Legno, in Val Senales and in Folgaria. The group offers the help from the headquarters and on site to give a customized service, completed with activities that go side by side with work. «The leisure know-how of Blu Hotels», Nicola Risatti concludes, «is an added value and it warrantees an offer rich in ideas for free time and for the setup of customized team buildings and happenings. Moreover, almost all our facilities have state of the art Spa centers». Federica Serva

Loved by foreigners Internationalization is one of the strengths of Blu Hotels. The foreign customers increased as the years went by in accordance to the increase of the available rooms. Nowadays they book almost half of the rooms. First there are Germans. «We come from the lake Garda hotellerie», as explained by the president Risatti, «and this is how we developed relationships either with direct customers, either with group and tour operators. That’s also the reason why we work a lot in the low season, prolonging the hotels opening period in Sardinia, by the lake Garda and on the mountains». After Germany with almost the 46% of the total foreign bookings, there is Belgium with the 11%, Nederlands, UK, France, Austria and Poland with almost 5%.

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Hotel Bristol Palace Genova Nel cuore di Genova l’Hotel Bristol Palace si distingue per l’atmosfera Liberty, tra dettagli Art Nouveau ed eleganza inizio ’900, forme sinuose e decorazioni d’epoca

Membro dei Locali Storici d’Italia e di Preferred Hotels & Resorts LVX, l’Hotel Bristol Palace è uno dei più prestigiosi e noti hotel di Genova e una sofisticata cornice per eventi di ogni tipo. Oltre ad essere un “porto sicuro” per viaggiatori e turisti è infatti l’ideale per workshop aziendali, happening e incontri business. Gli ospiti possono sperimentare l’accoglienza di una delle perle del Gruppo Duetorrihotels – eccellenza dell’hôtellerie nel segno del Made in Italy – e al tempo stesso scoprire il fascino della città marinara. Fiore all’occhiello dell’Hotel è sicuramente lo scalone ellittico che accoglie gli ospiti e sale per tutto il prestigioso palazzo Liberty arrivando ad abbracciare le 133 camere, le due terrazze, il ristorante e le nove sale meeting e banchetti. Una struttura storica ma completamente rinnovata dove le camere, tutte una diversa dall’altra, richia-

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mano la magia di un’epoca dove la nobiltà qui era di casa, fornendo al contempo ogni confort moderno, come il top di gamma della connessione veloce: uno speciale accordo stretto con Fastweb garantisce infatti 50Mps con GMB (Guaranteed Minimum Bandwidth), con la possibilità, a richiesta, di passare a 100Mps. Al piano nobile del palazzo trovano naturale collocazione le sale per banchetti e cerimonie, tutte con luce naturale e parquet, dove i particolari d’epoca donano un’eleganza unica a qualunque evento. Fra queste merita particolare attenzione la sala ristorante Giotto, magnificamente affrescata. Location perfetta per aperitivi e ricevimenti fino a 40 persone, mentre la Sala Paganini, dallo stile classico, con dettagli di stile, accoglie fino a 125 persone. Il recente restauro totale ha ulteriormente valorizzato l’eleganza dei particolari e la raffinatezza degli arredi, sempre mantenendo il fascino ed il calore caratteristico della dimora storica. Il Bristol Palace cura molto l’aspetto gastronomico, coccolando i suoi ospiti con ricette e prelibatezze del territorio. Nel ristorante “Giotto”, circondati dagli stucchi e affreschi fin de siècle, si possono gustare le

creazioni di un team affiatato di chef. Un viaggio attraverso il meglio della tradizione ligure e italiana, riletto con estro, fantasia e competenza, che diventa un menu capace di sorprendere anche nella sua terrazza, uno spazio di 80 metri quadrati, riparato da due grandi vele, che ricordano il tradizionale passato de “La Superba”, città di navigazione e scoperta. Nella bella stagione la terrazza diventa la location ideale per cerimonie e momenti speciali, lunch e aperitivi, ed anche per il breakfast del mattino. L’importante è concedersi una pausa per scoprire uno dei molti altri punti di forza dell’hotel: la posizione, che rende l’Hotel Bristol Palace il punto di partenza ideale per visitare Genova. Oltre la soglia infatti si estende una delle più belle e vitali città italiane: solo a pochi passi Palazzo Ducale, la cattedrale, il teatro Carlo Felice, il Porto Antico con Cotone Congressi. P.T.


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Hotel Bristol Palace Genoa Hotel Bristol Palace in the heart of Genoa stands out owing to its Art-Nouveau atmosphere created by details, sinuous shapes, period decorations and elegance dating to the early 1900s

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ember of the Historical Places of Italy association and Preferred Hotels & Resorts LVX, the Hotel Bristol Palace is one of the most prestigious and well-known hotels in the city and a sophisticated backdrop for all types of events. In addition to being a “safe port” for travellers and tourists, it is ideal for company workshops, happenings and business meetings. Guests can enjoy the warm welcome of one of the pearls of the Duetorrihotels Group – an excellence of the Italian hotel business – and at the same time discover the charm of the maritime city. The undisputed jewel of the hotel is the elliptical grand staircase used by guests, which goes up the full height of the prestigious Art-Nouveau palazzo to embrace its 133 rooms, two terraces, restaurant and nine conference and banquet rooms. This historic building has been totally renovated and its rooms, each one different from the others, are reminiscent of the magic of a time when the nobility called it home. However, at the same time it provides all the modern comforts, like the state-of-the-art fast connection. A special agreement with Fastweb guarantees 50Mps with GMB

(Guaranteed Minimum Bandwidth) and, upon request, it is possible to increase it to 100Mps. The first floor of the palazzo is the natural setting for the banquet and ceremony rooms, all basking in natural light and furnished with hard wood floors, where the period details offer any event unique elegance. One that merits special attention is the magnificently frescoed Giotto restaurant dining room. It is the perfect location for aperitifs and receptions for up to 40 guests, while Sala Paganini, with its classic style and elegant details, hosts up to 125. The recent fullscale renovation further enhanced the elegance of the details and the

refinement of the furnishings, while retaining all the charm and warmth distinctive of the historic home. The Bristol Palace is very attentive to the food and wine aspect, and it pampers its guests with local recipes and delicacies. The creations of a well-integrated team of chefs can be savoured at the “Giotto” Restaurant, surrounded by the end-of-the-century stuccos and frescoes. It is a journey through the best of the Ligurian and Italian tradition, interpreted with flair, imagination and skill, that turns into a menu able to amaze also on its terrace, an 80-square-metre area sheltered by two large sails reminiscent of the traditional past of “La Superba”, the city of seafaring and discovery. During the summer, the terrace becomes the ideal location for ceremonies and special moments, lunches and aperitifs, and even for breakfast. What is important is taking a break to discover another of the hotel’s strengths: its position, which makes Hotel Bristol Palace the ideal starting point for visiting Genoa. One of the most beautiful and thriving Italian cities indeed extends beyond its threshold. Palazzo Ducale, the cathedral, the Carlo Felice theatre, and the Porto Antico area with the Cotone Congressi conference facilities are all only a few steps away. P.T.

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Cardinal Hotel St. Peter Una location unica per eventi anche grazie ai suoi ampi spazi all’aperto, che garantiscono atmosfere magiche specialmente di sera

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Situato proprio vicino al Vaticano, la cui prossimità è testimoniata dalla splendida vista sulla Cupola di San Pietro, il Cardinal Hotel St Peter è un albergo a quattro stelle che assicura pace, benessere e relax ai fortunati ospiti, centralissimo, ma anche piacevolmente ai margini dell’immenso parco di Villa Pamphili.

Location ideale per eventi business e leisure

L’hotel, inaugurato nel 2008, è stato recentemente oggetto di una serie di interventi che ne hanno ridefinito sia le modalità d’accesso sia i percorsi interni. Oggi ospita 140 camere di grande comfort e un ampio Centro Congressi con 6 sale meeting. La più grande, la sala Pamphili, è in grado di ospitare fino a 150 persone a platea e 75 sedute, e può essere allestita in

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varie e dinamiche disposizioni in grado di soddisfare qualsiasi tipologia di evento. Dotata di tutte le più moderne tecnologie e Wi-Fi gratuito, la struttura si è confermata in breve tempo come una location ideale per convegni, conferenze stampa, riunioni, ma anche per eventi leisure, grazie ai suoi accessi multipli. Le sale, inoltre, offrono una pratica opzione di riservabilità– anche per gli esterni – nella formula half day per un massimo di quattro ore, o nell’opzione full day fino a otto ore.

Orientamento green, anche nel menù Massima attenzione a tutti gli aspetti del servizio, tra cui spicca la ristorazione, alla quale l’hotel ha recentemente dato ulteriore attenzione introducendo gli healthy-menu, proposte piacevoli e bilancia-


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te rivolte specificatamente al segmento Mice, cui si accompagna, più in generale, un ampliamento dell’offerta gastronomica con prodotti d’eccellenza, biologici e a km 0. Una scelta che si inserisce in un

Atmosfere magiche per serate al top Durante la bella stagione, il Cardinal ST. Peter è una location unica grazie ai suoi ampi spazi all’aperto che garantiscono atmosfere magiche specialmente di sera. In particolare la Terrazza del Roof, con la sua vista panoramica sulla Città Eterna e sulla cupola di San Pietro, è la scelta ideale per cocktail e cene aziendali, mentre la Corte interna – ha appena subito un intervento di ristrutturazione con nuova pavimentazione – si presta perfettamente per cocktail aziendali, come la zona della piscina esterna, illuminata e attrezzata con comode chaise longue.

orientamento complessivamente “green” che, step by step, sta trasformando il Cardinal Hotel St Peter in un vero albergo eco-sostenibile. Un cambiamento già visibile da piccoli dettagli, che però fanno la differenza, pensati proprio in ambito congressuale: il risparmio di carta sia in fase di contrattazione dell’evento, sia durante lo svolgimento, la presenza di cestini per la raccolta differenziata anche all’interno delle sale meeting, le indicazioni disponibili su schermi LCD invece che su carta e così via: un occhio di riguardo, e di estremo rispetto per l’ambiente e per il benessere delle persone, che, in una struttura moderna e accogliente in grado di interpretare egregiamente le esigenze e le diverse anime dell’ospitalità della meeting industry contemporanea, non può mancare. Cristina Chiarotti

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Cardinal Hotel St. Peter A unique location for events also thanks to its outdoor spaces, that guarantee magic atmospheres especially at night outs able to satisfy any kind of event. Equipped with the latest technologies and free Wi-Fi, the structure in a short time confirmed itself as an ideal location for meetings, press conferences, reunions but also for leisure events, thanks to its multiple entrances. Furthermore, the hotel provides a practical reservability option – also for outsiders – in the half day choice for a maximum of 4 hours, or in the full day one up to 8 hours.

Green inspiration, also in the menu

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ocated just near Vatican City, whose proximity is witnessed by the wonderful view of Saint Peter’s Dome, Cardinal Hotel St. Peter is a four-star hotel that ensures peace, comfort and relax to the lucky guests, very central but also delightfully at the edge of the immense park of Villa Pamphilj.

Ideal location for business and leisure events The hotel, inaugurated in 2008, has recently been the subject of a series of renovation works that have reshaped both access modalities and internal ones. Today it offer 140 very comfortable rooms and a spacious Convention Center with 6 meeting rooms. The largest, the Pamphilj Hall, is able to accommodate 150 people in theatre style and 75 classroom style, and can be set up in various and dynamic lay-

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Careful attention to every aspect of the service, most notably restoration, to which the hotel has recently given greater attention introducing pleasant healthy menu, balanced proposals specifically devoted to the Mice segment, combined more generally with an expansion of the


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Magic atmospheres for top soirees During the warm season, Cardinal Hotel St. Peter is a unique location thanks to its laarge open-air areas that ensure magic atmospheres, especially at night. In particular Roof terrace, with its panoramic view of the Eternal City and of St. Peter’s Dome, it’s the ideal choice for cocktails and company dinners, while the internal court- it just had a renovation work, with a new pavement- it’s perfectly suitable for company cocktails, like the external pool area, enlighted and equipped with comfortable chaise longue.

gastronomic offer through excellent products, organic and farm-to-table. A choice that fits in an overall green direction that step by step is transforming Cardinal Hotel St. Peter in a real environmentally friendly hotel. A changing already visible from small details, that make a difference, designed exactly for a congressional con-

text: paper saving both during the contracting of the event and in the performance, the presence of waste bins for separate collection also in the meeting rooms, instructions available on LCD screens instead of paper, and so on. A preferential treatment and extreme respect for the environment and for people’s wellbeing, which cannot miss in a modern and welcoming structure, able to interpret brilliantly the requirements and the different spirits of hospitality of the contemporary meeting industry. Cristina Chiarotti

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Excelsior Palace Hotel Rapallo Un’oasi di relax e benessere affacciato sul mare di Rapallo, con una Spa in piena fase di ampliamento, il Beach Club sulla spiaggia e le proposte gourmet

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La primavera inizia con l’apertura della nuova piscina esterna riscaldata, che quindi sarà accessibile tutto l’anno e non solo durante la bella stagione. Si tratta del primo progetto del 2018 che vede la conclusione tra i tanti che stanno caratterizzando questi dodici mesi per l’Excelsior Palace Hotel di Rapallo, il cinque stelle lusso della costa di Portofino, coinvolto in una grande opera di rinnovamento degli spazi e potenziamento dei servizi. Tra questi anche l’apertura della nuova SPA, prevista per la fine dell’anno, per offrire un’esperienza di benessere ancora più completa all’interno di una cornice elegante e dove le parole d’ordine sono relax e privacy.

Ritrovare l’equilibrio La Beauty Spa Health & Fitness Club ha focalizzato la propria offerta sui percorsi benessere e i trattamenti, viso e corpo,

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che spaziano tra scrub e peeling, bagni di fieno, thalasso, riflessologia, aromaterapia e stone therapy. La carta è molto ricca, così come articolati sono i percorsi wellness da uno o due giorni, specifici per disintossicare o rilassare, per lei o per lui, di coppia. In estate ci si sposta nel gazebo sulla terrazza del Beach Club per


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Tutto per il business L’Excelsior Palace ha dedicato un intero piano agli spazi meeting. Il centro congressi da nove sale, con diverse capienze e configurazioni e alcune con la capacità di essere divise o ricomposte per aumentare la privacy o il numero di partecipanti (fino a 450 in un unico ambiente), è dotato di attrezzature tecniche avanzate e di un team ad hoc per organizzare ogni aspetto dell’evento, inclusi allestimenti personalizzati, accompagnamenti musicali e servizi di traduzione.

un’esperienza di grande impatto, quella dei massaggi all’aperto. Oltre ai trattamenti, gli ospiti possono utilizzare una palestra con vista mare, attrezzata con runner, stepper e cyclette, e la piscina interna riscaldata con idromassaggio, dove si organizzano corsi si acquagym o semplicemente ci si rilassa cullati dai movimenti dell’acqua.

Sulla spiaggia Direttamente affacciato sulla costa di Rapallo, il Beach Club dell’Excelsior Palace è il luogo di ritrovo per il relax, le serate sotto le stelle e per sorseggiare un cocktail. È dotato di due piscine esterne a sfioro: una, come accennato, è riscaldata durante l’inverno, mentre la seconda dispone di sei lettini idromassaggio panoramici e cascata. Una terza piscina di 25 mq, galleggiante, si trova direttamente nel tratto di mare antistante l’area riservata dell’hotel, mentre su una delle terrazze ci sono altre tre vasche multiposto, entrambe dotate di idromassaggio Jacuzzi City Spa. Il Beach Club, con il suo molo, è anche il punto di partenza ideale per visite ed escursioni via mare. Tra le più richieste la giornata alle Cinque Terre, con pausa pranzo a Monterosso o Vernazza, la gita a Portovenere che include anche l’isola Palmaria, e, per la coppia, l’aperitivo romantico che si effettua al tramonto e prevede la navigazione fino a Portofino. Per i gruppi sono disponibili attività come la mezza giornata di pesca o lo shopping nel Tigullio con destinazione le boutique della Riviera. Le imbarcazioni possono essere anche affittate per un servizio taxi che collega l’hotel con i principali luoghi di interesse della costa.

Buon cibo e ospitalità

talità sono le carte vincenti per coccolare al meglio i propri ospiti. In linea con la sua ricerca di eccellenza, l’Excelsior propone nei suoi due ristoranti una cucina gourmet, che unisce il meglio delle materie prime locali e ricette che fondono tradizione e creatività. Menu tipicamente ligure e pesce sono alla base della carta del Lord Byron, la proposta più raffinata. L’Eden Roc Lounge & Restaurant è il ristorante estivo, con terrazza panoramica, dove gustare buffet lunch e cene romantiche. L’ospitalità è offerta in 119 tra camere e suite, spaziose e luminose, dove i colori dominanti sono quelli tipicamente liguri e le finestre incorniciano mare e cielo. Giulia Gagliardi

L’offerta del mese Per tutto aprile è possibile acquistare un pacchetto meeting promozionale, che include l’affitto della sala plenaria allestita a platea, un coffee break e un business lunch da tre portate. Minimo venti persone. Costo: 60 euro a persona.

Gastronomia di alto livello e calda ospi4 2018 www.mastermeeting.it

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Excelsior Palace Hotel Rapallo An oasis for relaxation and wellness facing the sea of Rapallo, with a Spa that is being enlarged, the Beach Club and the gourmet offers

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pring begins with the opening of the new external warm pool, that will be available all year long and not only during sunny seasons. This is the first project ending in 2018 among the ones characterising this twelve months for the l’Excelsior Palace Hotel of Rapallo, the luxury five stars hotel on the coast of Portofino, involved in a big project of renewal of the spaces and of strengthening of the services. Among them there is also the opening of the new SPA, expected around the end of the year, to offer a wellness experience even more complete inside elegant areas and where the watchwords are relax and privacy.

Finding back the equilibrium The Beauty Spa Health & Fitness Club focuses its offer on wellness trails and face and body treatments, that go from scrub and peeling, hay baths, thalasso, reflexology, aromatherapy and stone therapy. The offer is very rich, and, at the same time, the one or two days of wellness trails are very articulated and dedicated to detox or to relax couples, for her, for him or together. In summer the guests may go to the gazebo on the terrace of the Beach Club for a very unique experience: open-air massages. Besides the treatments, the

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guests may go to a gym with a view of the sea, equipped with runners, steppers and exercise bikes, and the inner warm jacuzzi, where the guests may take water aerobics courses or just relax cuddled by the movements of the water.

On the beach Directly facing the coast of Rapallo, the Beach Club of the dell’Excelsior Palace is


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All for business The Excelsior Palace dedicates an entire floor to meeting areas. The conference centre with nine rooms of different capacity and shapes, moreover, some of them can be also divided or reshaped to increase privacy or the number of participants (up to 450 in just one room). It is equipped with upto-date technical machinery and with an experienced staff able to organize every moment of the event, including tailor made setups, musical entertainments and translation services.

the meeting place for relaxation, for evenings under the stars and to sip a cocktail. It is equipped with two external pools one next to the other: as told before, a pool, warmed in winter, and a pool equipped with 6 hydromassage beds and waterfall. A third floating pool of 25 sqm is directly in the sea right in front of the hotel, while on one of the terraces there are three multi-seat pools, both equipped with Jacuzzi City Spa. The Beach Club, with its marina, is also an ideal starting point for tours and excursions on the sea. The most requested are the day to the Cinque Terre, with lunch break in Monterosso or Vernazza, the tour to Portovenere uncluding a stop to the island Palmaria, and, for couples, the romantic aperitif at sunset with a sail to Portofino. Groups may choose among the fishing half-day or the shopping in the best boutiques of the Riviera in Tigullio. The boats may also be rented for taxi ser-

vice connecting the hotel to the main interesting places of the coast.

Good food and hospitality Top level gastronomy and warm hospitality are the winning cards to cuddle at best guests. In line with its search for excellence, the Excelsior proposes a gourmet menu, that joins the best of local raw materials and recipes that blend tradition and creativity, in its two restaurants. Typical menu of Liguria and fish are the base of the Lord Byron menu, the most refined proposal. The L’Eden Roc Lounge & Restaurant is the summer restaurant, with panoramic terrace, where tasting buffet lunches and romantic dinners. The hospitality is composed by 119 rooms and suites, large and full of light, where the main colours are the typical ones of Liguria and the windows frame earth and sky. Giulia Gagliardi

The offer of the month During April it is possible to buy a promotional meeting package, including the rent of the main hall arranged as a theatre, with a coffee break and a business lunch of three dishes. At least 20 people. Price: 60 euros/person.

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Hotel Park Hyatt Paris-Vendome L’Hotel Park Hyatt Paris-Vendome, Hotel 5 Stelle Deluxe, uno dei più prestigiosi di Parigi, icona della catena americana, ha saputo coniugare il lusso sobrio e l’eleganza con l’ospitalità sincera

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Il Park Hyatt Paris-Vendome è uno storico palazzo francese, con un edificio di 24 piani simile ad una scatola di vetro, ristrutturato dall’architetto americano Ed Tuttle, che ha lasciato l’architettura in stile originale e il design moderno negli interni. È situato in Rue de la Paix a due minuti a piedi da Place Vendome e dall’Opera Garnier, coniuga caratteristiche uniche di cortesia ed ospitalità raffinata, di lusso sobrio e modernità. Incontriamo Claudio Ceccherelli, direttore di questo meraviglioso Hotel dal marzo 2016, uomo dal sorriso affabile e coinvolgente, già più volte premiato come migliore Direttore Generale d’Hotel in Italia. Ha diretto alcuni tra i più grandi alberghi italiani e francesi con entusiasmo, apportando la sua eccellente professionalità: dal Principe di Savoia di Milano a Villa d’Este di Como, dall’Excelsior di Roma al

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Danieli di Venezia, all’Hotel de Paris di Montecarlo e al Park Hyatt di Cannes. È a lui che si deve la ristrutturazione del Park Hyatt di Milano, primo Hotel “contemporaneo e di design essenziale” in Italia, dove l’ospitalità è personalizzata. La sua determinazione è stata importante per fronteggiare la concorrenza anche del Four Season Hotel, che, a quei tempi, era il più esclusivo in città. È ancora lui che è stato chiamato da marzo 2016 come General Manager al Park Hyatt ParisVendôme. Entusiasmo e passione sono le due principali qualità che colgo quando Claudio Ceccherelli descrive l’atmosfera intima che ha creato per fare sentire gli ospiti a casa propria. A partire dagli arredi che ha scelto personalmente, eleganza sottile ma raffinata, come le stoffe di pregio ma sobrie, i quadri di arte contemporanea, per


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ricreare uno spazio famigliare e rendere più intimo il soggiorno del viaggiatore. Il Park Hyatt Paris Vendome è diventato un punto di riferimento anche per i parigini che apprezzano lo stile elegante degli ampi saloni e l’ottima cucina del ristorante stellato “le Pur”. Sulla terrazza d’inverno è ricreato uno “chalet” in legno di pino, in collaborazione con la IWC – prestigiosa manifattura svizzera di orologi – dove si possono gustare specialità svizzere quali: la raclette montagnarde, la fonduta o tartufi bianchi. In estate la terrazza è allestita con vele in stile club nautico, in collaborazione con Panerai, società italia-

na di orologi di lusso, specializzata nella produzione di orologi subacquei. La prestigiosa Spa, ampia e profumata, con il marchio esclusivo “crème de la mer” e il famoso John Nollet, parrucchiere delle dive, sono una particolarità di questo hotel. Claudio Ceccherelli mi dice che il Direttore di un hotel è come il capitano di una nave, e lui ha saputo creare un team con personale specializzato e molto attento alla esigenze della clientela, perché il lusso è caro e bisogna saper ricevere con educazione e gentilezza. E conferma che una squadra attiva deve essere fondata su sei valori: empatia, sincerità, comprensione, intesa, maturità e capacità di divertirsi, qualità molto importante! E così si è lanciato in una una nuova sfida. Antonella Citterio

Claudio Ceccherelli

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Hotel Park Hyatt Paris-Vendome The L’Hotel Park Hyatt Paris-Vendome, Deluxe 5 Stars Hotel, is one of the most prestigious in Paris, an icon of the American chain, it conjugates sober luxury and elegance for a sincere hospitality

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he Park Hyatt Paris-Vendome is an historical French palace, a 24 floors high building similar to a glass box, restored by the American architect Ed Tuttle, who left the original style of the architecture and the modern design of the inner areas. It is located on Rue de la Paix at two minutes on foot from Place Vendome and from the Opera Garnier, it joins the typical courtesy and refined hospitality with sober luxury and modernity. We meet Claudio Ceccherelli, director of this wonderful Hotel since March 2016, man with warm and fascinating smile, already acknowledged as best Hotel General Manager in Italy. He managed some of the biggest Italian and French hotels with enthusiasm, bringing his excellent professional experience: from the Principe di Savoia in Milan to the Villa d’Este in Como, from the Excelsior in Rome to the Danieli in Venice, to the Hotel de Paris in Montecarlo and to the Park Hyatt in Cannes. He pushed for the restoration of the Park Hyatt in Milan, the first “contemporary and essentially designed” Hotel in Italy, where the hospitality is tailor made. His determination was important to face competitors, even the Four Season Hotel, that, in that time, was the most exclusive of the city. He has

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been also chosen since March 2016 as General Manager of Park Hyatt Paris-Vendôme. Enthusiasm and passion are the principal qualities that I can see when Claudio Ceccherelli describes the intimate atmosphere he created to make feel the guests like home. Starting from the furnishings that he chose personally, subtle but refined elegance, as the prestigious but sober drapes, the contemporary art pictures, to recreate a familiar space and make more intimate the travellers’ stay. The Park Hyatt Paris Vendome has become a benchmark also for the citizens of Paris who appreciate the elegant style of its big halls and the

very good cuisine of the star restaurant “le Pur”. A “chalet” in pine wooden was recreated on the winter terrace, in cooperation with the IWC – prestigious Swiss watches factory – where the visitor may taste Swiss specialties such as: raclette montagnardes, fondues or white truffles. In summer, the terrace is set up with sails in a nautical style type, in cooperation with Panerai, Italian company of luxury watches, specialized in the production of waterproof watches. The prestigious, big and perfumed Spa is unique of this hotel with the exclusive brand “crème de la mer” and the popular John Nollet, the divas’ hairstylist. Claudio Ceccherelli tells me that the General Manager of a hotel is like the captain of a ship, and he wisely created a team of experts who is very careful to the needs of the costumers, because luxury is expensive and the reception should be kind and gentle. And he confirms that an active team should be founded on six values: empathy, sincerity, comprehension, intense, maturity and being able to have fun, the last is a very important quality! And so he dived into a new challenge. Antonella Citterio


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Is Arenas Village Immersa in una splendida pineta, a due passi da una delle più belle spiagge della Sardegna occidentale, questa struttura è ideale per chi cerca una location lontana dalla mondanità, a contatto con una natura incontaminata e in una zona ricchissima di testimonianze archeologiche uniche

Is Arenas con la sua spiaggia di sabbia, le sue dune e la sua rigogliosa pineta è oggi un’area protetta di particolare rilevanza ambientale, nel cuore selvaggio della Sardegna occidentale. Qui, in mezzo a una distesa di 800 ettari di chiome ondulate di pini marittimi, sorge Is Arenas Village, una struttura ricettiva dotata di splendidi bungalow in pietra naturale, e di piazzole di diverse metrature per tende e camper, che rappresenta la scelta giusta per gli amanti della natura incontaminata e per chi voglia una vacanza lontano dalla mondanità. «L’Is Arenas Village», spiega Alessia Politini, Managing Director di AWS

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Srl, società che ha recentemente acquisito il complesso turistico con il preciso scopo di ristrutturarlo, riposizionarlo e rilanciarlo, «è stato concepito nel massimo rispetto sia dell’ecosistema circostante sia del contesto storico e culturale. Lo stile della nostra gestione, infatti, punta a valorizzare al massimo il patrimonio di tradizioni e sapori proprio di questa splendida Isola e di un territorio, la penisola del Sinis, ricco di bellezze naturali e vestigia antichissime». Il villaggio è dotato di ogni servizio, dal minimarket dove trovare i prodotti sardi e l’artigianato locale, dal bar con terrazza e annessa pista da ballo e palco per spettacoli serali, dove sorseggiare cocktail in pieno relax, al ristorante pizzeria che ogni mercoledì propone una serata dedicata ai sapori al folklore più autentici della Sardegna. Attigua al villaggio, è stata realizzata anche una piccola fattoria didattica, l’Is Arenas Farm, con caprette, asini, cavalli e altri animali da cortile: una vera emozione per i più piccini che potranno imparare a conoscere le abitudini e come si allevano questi simpatici animali. L’Is Arenas Village è stato pensato non solo per le famiglie o per chi cerca una va-


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canza a contatto con la natura, ma anche per chi desidera portare con sé il proprio cane: per i nostri amici a 4 zampe infatti sono stati progettati spazi adeguati per correre e giocare e per la toeletta.

La spiaggia Lunga quasi sei chilometri, la spiaggia libera di Is Arenas, da cui prende il nome il complesso turistico Is Arenas Village, è una delle più belle della provincia di Oristano. Caratterizzata da estese dune, che sono le più vaste della Sardegna, assomiglia a un piccolo deserto, unico in Europa, ed è stata oggetto di rimboschimento, soprattutto con pini e acacie, nei primi decenni del Novecento. L’arenile presenta un fondo di sabbia giallo-rossastra con riflessi dorati, mentre in alcune calette si possono ammirare anche tratti di costa con sabbia formata da bianchissimi granelli che danno ancora più risalto alla trasparenza delle acque cristalline. Alle spalle della spiaggia il panorama è dominato dalle cime boschive del Montiferru, mentre verso il mare si può ammirare il Capu Mannu, da cui si sviluppa la Penisola del Sinis. In questa romantica cornice è possibile ambientare eventi unici, come ricorrenze o matrimoni: un team di esperti organizzerà una festa indimenticabile pensando a ogni dettaglio, così da garantire a sposi e ospiti la massima libertà nel loro giorno più bello.

I dintorni Il villaggio è ubicato a Narbolia, caratteristico paesino dell’oristanese, dalle antiche tradizioni famoso per la produzione di sughero, agrumi, uva e olive. I dintorni poi sono ricchi di testimonianze archeologiche che risalgono al neolitico, tra cui i ce-

lebri nuraghi: Narbolia ne conserva due, ma l’intero territorio ne conta circa una settantina. Narbolia, come altri paesi dell’isola, ha un’altra peculiarità: i murales. I più conosciuti sono quelli che ripetono il ciclo delle stagioni: Primavera, Estate, Autunno e l’Inverno del 1956. A circa mezz’ora di auto da Is Arens sorge poi la cittadina di Cabras, con il suo stagno d’acqua dolce, uno dei più grandi d’Europa, popolato dai fenicotteri rosa e da altri uccelli acquatici che approdano qui sia per svernare sia per riprodursi trovando riparo per i propri nidi tra la fitta vegetazione. Nell’oasi verde di pini, acacie, lentischi, ginepri, orchidee, palme e prati, nelle vicinanze del villaggio, sorge il prestigioso campo da golf “Is Arenas Golf & Country Club”, disegnato dagli architetti Robert Von Hagge & Richard Baril, ed aperto tutto l’anno. Le 18 buche (par 72) sono inserite in armonia con dune e pineta, per dare forma a uno dei campi più spettacolari d’Europa. In località Is Ariscas, nel vicino Comune di Riola Sardo, sorge il crossodromo comunale “Le Dune”, gestito da diversi anni dalla Motor School Riola. Unico nel suo genere, con un tracciato di 1650 metri, molto tecnico, ed un fondo sabbioso che permette il drenaggio in caso di pioggia, è un impianto omologato che dal 2012 ospita gli Internazionali d’Italia di Motocross. “Le Dune” è meta preferita per gli allenamenti invernali da moltissimi Team sia nazionali che internazionali. Chi sceglie una vacanza all’Is Arenas avrà, dunque, solo l’imbarazzo della scelta decidendo se dedicarsi al mare e a tutte le meravigliose attività outdoor – passeggiate a cavallo sulla spiaggia, gite in mountain bike, immersioni, escursioni in barca – oppure se andare alla scoperta del territorio e delle sue incredibili tradizioni, lontano dai consueti itinerari turistici. Silvia Fissore 4 2018 www.mastermeeting.it

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Is Arenas Village Surrounded by a wonderful pinewood, at two steps from one of the most beautiful beaches of western Sardinia, this facility is ideal for the people who look for a not worldly location, in close contact with incontaminated nature and in an archaelogical area rich in unique remains

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s Arenas is now a protected natural area with its sable beach, its dunes and its luxuriant pinewood, in the wild heart of western Sardinia. Is Arenas Village rises here, in the middle of an 800 hectares area of wavy maritime pines, a hospitality facility composed by wonderful bungalows made from natural stone, and by small squares for tents and campers, the best way to live the holiday for the lovers of incontaminated nature and for people who wants to stay away from worldliness. «The Is Arenas Village», as explained by Alessia Politini, Managing Director di AWS Srl, the company that recently acquired the tourism facility and that is relaunching it, «was designed in the maximum respect of both the surrounding ecosystem and the cultural historical tissue. As a matter of fact, our management

style aims to improve at maximum the heritage of tradition and food of this wonderful Island and territory, the Sinis peninsula, rich in natural beauties and very old ruins». The village is equipped with any service, from minimarket where finding local products and crafts, from the bar with panoramic terrace, where sipping cocktails in complete relax, to the pizzeria restaurant that every Wednesday proposes an evening dedicated to the most authentic local savours of Sardinia. Adjoining the village there is also a small petting zoo, the Is Arenas Farm, with goats, donkeys, horses and other barnyard animals: an emotion for small children who will be able to learn the habits and how this funny animals are bred. The Is Arenas Village wasn’t designed only for families or for nature lovers, but also for people who want to go on vacation with their dogs: as a matter of fact, there are areas for running, playing, and washing our four-legged friends.

The beach The Is Arenas free beach is long almost six kilometres, and it gives the name to the tourism facility Is Arenas Village, one of the most beautiful of the Province of Oristano. Characterised by big dunes, the biggest of Sardinia, it looks like a small

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desert, unique in Europe, and it was recently reforested, mostly with pines and acacias, in first decades of the twentieth century. The sandy shore is yellow-reddish with golden reflexes, while in some small bays people may admire also areas of coast composed by very small white grains that give more visibility to the transparent clear waters. Behind the beach, the landscape is characterised by the woods of Montiferru, while towards the sea the visitors may admire Capu Mannu, from which starts the Peninsula of Sinis. In this romantic framework it is possible to set-up unique events, such as receptions or weddings: an expert team will plan an unforgettable party, taking care of all the details, in order to guarantee the wedding couple and their guests maximum freedom during their most beautiful day.

The surrounding areas The village is in Narbolia, a typical small town in the Province of Oristano, popular from its old tradition in the production of cork, citrus plants, grapes and olives. Then, the surrounding areas are rich in archaeological remains of the Neolitic Age, such as the popular nuraghe: Narbolia holds two, but the surrounding territory has almost seventy nuraghe. Like other towns of the island, Narbolia has another peculiarity: the murales. The most popular are those repeating the seasons cicle: 1956 Spring, Summer, Fall and Winter. Then, at almost half an hour by car from Is Arenas, there is the little town of Cabras, with its sweet water pond, one of the biggest in Europe, populated by pink flamingos and by other waterbirds that come here to winter and to reproduce, finding repair for their nests among the dense woodlands. Near the village, in the green oasis of pines, acacias, lentiscus, junipers, orchids, palms and meadows, there is the prestigious golf court “Is Arenas Golf & Country Club”, designed by the architects Robert Von Hagge & Richard Baril, and

opened the entire year long. The 18 holes (par 72) are inserted in harmony with dunes and pinewood, creating one of the most spectacular courts in Europe. In Is Ariscas, in the near Municipality of Riola Sardo, there is the municipal motocross track “Le Dune”, managed since a few years by the Motor School Riola. Unique in its genre, with a 1650 meters large track, very technical, and a sandy track that allows drainage in case of rain, it is an approved system that has been hosting The International Motocross championship since 2012. “Le Dune” is the favourite destination for winter trials by a lot of national and international Teams. So, choosing a vacation in Is Arenas will mean to the guests, the chance to dedicate themselves to the beach and to all the marvellous outdoor activities – horseback ridings on the beach, mountain bike excursions, immersions, excursions by boat – or to go looking for the territory and its incredible traditions, far from the usual tourist itineraries. Silvia Fissore

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Palazzo Montemartini L’iconico hotel romano è il primo in Italia ad entrare a far parte del prestigioso brand della Radisson Collection

l’elegante ed iconico hotel 5 stelle di Roma entrerà a far parte della Radisson Collection a partire da giugno 2018.

Un’icona moderna, unica e autentica Elie Younes, Executive Vice President e Chief Development Officer, ha dichiarato: «Non avremmo potuto chiedere una destinazione più iconica di Roma per arricchire la Radisson Collection. Palazzo Montemartini è una struttura perfetta per la nostra offerta. È un’icona moderna che rispetta la promessa del brand Radisson Collection attraverso la sua autenticità, il design e il servizio eccezionale. Siamo entusiasti di poter costruire sul patrimonio di questo hotel leggendario e mostrare le vere caratteristiche della Radisson Col-

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La notizia era nell’aria da un po’, da quando, a fine marzo, il Carlson Rezidor Hotel Group, come annunciato all’International Hotel Investment Forum (IHIF) di Berlino, ha cambiato nome in Radisson Hotel Group. La nuova identità ha scelto il marchio forte di Radisson per farsi conoscere sul mercato e aumentare l’efficienza del marketing attraverso un portafoglio globale di altissimo livello. Per questo il Gruppo ha creato la Radisson Collection e la sua collezione premium di hotel eccezionali, in location esclusive e di riferimento, una collezione a cui Palazzo Montemartini non poteva mancare. Ed è infatti stato annunciato lo scorso 17 aprile che

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lection in una delle città più amate del mondo». «La filosofia della nuova Collezione Radisson si sposa particolarmente bene con i tratti distintivi di Palazzo Montemartini, focalizzati sull’offerta di un’esperienza di lusso in un ambiente amichevole», ha dichiarato Giuseppe Marchese, CEO di Ragosta Hotels Collection proprietaria di Palazzo Montemartini. «Siamo orgogliosi di far parte di Radisson Hotel Group e di lanciare la prima struttura Radisson Collection in Italia».

Design elegante, spazi da vivere Costruito nel 1881, Palazzo Montemartini è un prestigioso hotel proprio nel cuore della Capitale, situato vicino alle Terme di Diocleziano e alla chiesa di Santa Maria degli Angeli, progettata da Michelangelo. Per stile e ambientazione, Palazzo Montemartini è unico e incarna l’essenza della Radisson Collection, combinando un design eccezionale con un sapore davvero autentico, un ambiente vibrante e una posizione centralissima. Il Palazzo è composto da 82 eleganti camere e suite, nonché da ampie sale per eventi con luce naturale: dai primi di maggio, si può scegliere anche la splendida Terrazza, per piacevoli aperitivi o cocktail, magari al tramonto. L’esclusivo “Senses Restaurant & Lounge Bar” propone una gastronomia

di gusto, sia locale che internazionale, unitamente a una vista mozzafiato sulle Mura Serviane di antica memoria. Anche il benessere è una priorità assoluta, da vivere nella Montemartini SPA by Caschera, uno spazio invidiabile con Jacuzzi, piscina idrotonica riscaldata, sale per trattamenti energizzanti tra cui una salina dedicata, sauna e hammam, docce sensoriali e cromoterapiche e area relax e tisane.

“Define your Lifestyle” D’altronde la filosofia di Ragosta Hotels Collection, di cui fa parte anche Palazzo Montemartini, è declinata secondo lo stile di ogni ospite, per regalare un’esperienza che rifletta il proprio stile di vita: il design delle camere e degli ambienti eleganti, la ricercatezza gastronomica e il benessere sono stati creati per la nuova generazione di viaggiatori, che ama abbinare al proprio stile l’unicità della destinazione per un’esperienza indimenticabile. Complice la bella stagione, le location Ragosta della Costiera Amalfitana e di Taormina, entrambe mete di livello internazionale, diventano veri angoli di paradiso dove vivere un’esperienza legata al territorio e dove l’accoglienza permette all’ospite di trascorrere al meglio il proprio tempo, che sia per vacanza o per lavoro, godendo di panorami mozzafiato. L’Hotel Raito, sempre aperto tranne per un breve periodo, e il Relais Paradiso, dal 27 aprile, regalano una vista emozionale da incorniciare su Vietri sul Mare, mentre, La Plage Resort a Taormina, sempre dal 27 aprile, si affaccia proprio di fronte all’Isola Bella. Tutte costituiscono un portfolio di strutture esclusive, perfette per un piacevole soggiorno leisure, ma anche da scegliere come location suggestive per eventi speciali, meeting e soggiorni business all’insegna della bellezza. C.C. 4 2018 www.mastermeeting.it

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Palazzo Montemartini The iconic Roman hotel is the first in Italy associated with the prestigious brand Radisson Collection

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he news has been in the air for a while, since when in late March the Carlson Rezidor Hotel Group, as announced during the International Hotel Investment Forum (IHIF) in Berlin, changed its name in Radisson Hotel Group. The new identity has chosen Radisson strong brand to get known on the market and increase market effectiveness through a global and high-quality portfolio. That’s why the Group created Radisson Collection and its premium collection of exceptional hotels, in unique and referential locations, a collection in which Palazzo Montemartini couldn’t miss. And in fact has been announced last April that the elegant and iconic 5-stars hotel in Rome will become part of the Radisson Collection from June 2018.

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lection. Palazzo Montemartini is a perfect structure for our offer. It’s a modern icon that respects Radisson Collection brand promise through its authenticity, design and exceptional service. We’re thrilled to build on this legendary hotel’s heritage, and to show the real characteristics of the Radisson Collection in one of the most loved cities worldwide». «The philosophy of the new Radisson Collection matches particularly well with the distinctive features of Montemartini Palace, focused on the offer of a luxury experience in a friendly background», declared Giuseppe Marchese, CEO of Ragosta Hotels Collection owner of Palazzo Montemartini. “We’re proud to be part of Radisson Hotel Group and to launch the first Radisson Collection structure in Italy».

A modern, unique and authentic icon

Elegant design, spaces to live

Elie Younes, Executive Vice President and Chief Development Officer, declared: «We couldn’t ask a destination more iconic than Rome to enrich the Radisson Col-

Built in 1881, Palazzo Montemartini is a prestigious hotel in the heart of the Capitol, located near Baths of Diocletian and Santa Maria degli Angeli church designed

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by Michelangelo. For the style and the setting, Palazzo Montemartini is unique and embodies the essence of the Radisson Collection, combining an exceptional design with a truly genuine taste, a vibrant setting and a very central location. The Palace is composed by 82 elegant rooms and suites, but also large halls for events with natural light: from the beginning of May can be chosen also the wonderful Terrace, for delightful happy hours or cocktails, perhaps at sunset. The exclusive “Senses Restaurant & Lounge Bar” proposes a tasteful gastronomy, both local and international, together with a breathtaking view of the old Mura Serviane. Also, the wellness is an absolute priority, to live in the Montemartini SPA by Caschera, an enviable space with Jacuzzi, heated hydrotonic pool, salt for energizing treatments including a dedicated marsh, sauna and hammam, sensory and chromotherapic showers, relax and infusions areas.

“Define your Lifestyle” Moreover the philosophy of Ragosta Hotels Collection, to which belongs also Palazzo Montemartini, is declined according to every guest style, to offer an experience that reflects their way of life: rooms design and elegant settings, gastronomic panache and wellness have been created for the new generation of travellers, that love to match their own style with the uniqueness of their destination, for an unforgettable experience. Accomplice the warm season, the Ragosta locations in Amalfi coast and in Taormina, both world-class destinations, become real pieces of heaven to live an experience linked to the territory and where hospitality allows the guest to make the most of his time, whether it’s for holiday or business, enjoying breathtaking views. The Raito Hotel, always open except for a short term, and Relais Paradiso, from April 27th, offer an emotional view to frame on Vietri sul Mare, while La Plage Resort in Taormina, also from April 27th, faces right in front of the Isola Bella. All of them form a portfolio with exclusive structures, perfect for a delightful leisure residence, but also to choose as suggestive locations for special events, meetings and business stays in the name of beauty. C.C. 4 2018 www.mastermeeting.it

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Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel Il più grande branded Hotel d’Italia si conferma la scelta ideale sia per il turismo leisure che business, sempre con uno stile unico e personalizzato

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Accogliente, flessibile, d’atmosfera, immerso nel verde. Lo Sheraton Parco de’ Medici Hotel è una scelta perfetta per chi decide di visitare una grande Metropoli come Roma, posizionato a pochi minuti dall’Aeroporto internazionale di Fiumicino, ma strategicamente vicino al centro Città e al distretto congressuale dell’EUR. Ancor di più se si scelgono i suoi spazi dinamici e personalizzabili per meeting, convention e workshop, dai piccoli ai

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grandi numeri, ma, anche, presentazioni di prodotti, sfilate di moda, conferenze stampa, mostre e tanto altro.

Un resort Hotel eco-friendly a due passi da Roma La struttura dispone di 815 camere, suddivise in diverse categorie: Superior, chalet e villini, Deluxe, Executive; Executive Deluxe, Junior Suites, Senior Suites e Presidential Suites, tutte con il parquet, alcune con piccoli balconcini, patio o giardinetti. La vista è vasta e rilassante, molte camere affacciano sulle piscine, sulle verdi aree comuni o sul campo da golf. Con la sua struttura particolarissima, disposta su ben 3 edifici, sale riunioni servite da grandi foyer cui si aggiungono gli spazi aperti, fino ai ristoranti a terrazza che si affacciano sul vicino campo da golf, lo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel si conferma il più grande branded Hotel d’Italia in grado di proporre un’offerta d’eccezione sia per il turismo leisure che business. Insomma, è davvero un Green Hotel!


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Business Centre per ogni tipo di Mice Oltre 50 le sale multifunzionali, tra cui spicca la bellissima Loggia dei Signori per grandi assemblee e plenarie per oltre 550 persone a platea, sono inondate di luce naturale e attrezzate con apparecchi tecnici di ultima generazione. Molte sono raggiungibili anche con accesso diretto per favorire l’entrata dei materiali di allestimento o di grandi macchinari, cui si aggiunge il servizio di Business Centres con copertura Wi-Fi, ampi foyers, spazi ristorativi nelle aree esterne, e vaste aree parcheggio (fino a 2000 posti). L’Hotel offre, inoltre, ampie soluzioni per l’organizzazione di team building, sia nei propri spazi che con percorsi personalizzati, magari alla scoperta delle bellezze della Capitale.

ospitato gli Open femminili. Il circolo è un importante salotto e punto d’incontro del jet set locale; è dotato di un pratico Pro Shop ed un accogliente bar e ristorante, con servizio buffet a pranzo. Ma lo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel può essere anche un ottimo punto di partenza per scoprire le bellezze artistiche del Centro Storico della Città Eterna, passeggiando per le vie dello shopping di Roma, visitando i Fori Imperiali o la Basilica di San Pietro, e rimanendo affascinati dall’atmosfera magica della Città fino a tarda sera. Cristina Chiarotti

Mice green, da vivere in hotel Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel è davvero un luogo di incontro eco-friendly, piacevole e rilassante, che predilige una nuova concezione di spazio congressuale, attentamente curata dallo staff, professionale e diligente, con l’obiettivo di perseguire una filosofia di servizio innovativa e inclusiva, complice una ristorazione d’alta classe che accompagna ogni happening, arricchita da una varietà gastronomica attenta ai prodotti a km 0. La sua anima green è rafforzata dalla vicinanza con il Golf Club, di cui circonda e decora tutti gli spazi comuni e ricettivi, che si estende su un’area di oltre 85 ettari, completamente immersa nel verde, e dispone di 3 percorsi da gara per un totale di 27 buche con par 35 e 37. Un percorso tecnico giudicato da sempre di grande interesse, che ogni anno accoglie diversi tornei e gare nazionali ed internazionali e che ha

Parco de’ Medici Golf Club L’accesso all’adiacente Golf Club, aperto agli ospiti della struttura con offerte particolari, è un modo per vivere il golf a 360° anche per i meno esperti. Lo staff del Golf Club è sempre a disposizione durante il periodo di soggiorno per valutazioni o per assistenza, o magari per organizzare piccole gare fra gli ospiti che sono invitati a socializzare e parlare della loro passione comune ed altro. Questo sport si è, infatti, rivelato una vera occasione di meeting e team building nei vasti spazi verdi, come per i romani è diventato un piacevole appuntamento domenicale ad un passo dalla grande metropoli. Il Golf Club Parco de’ Medici, che ha una scuola di golf per bambini, vanta ben 27 buche (percorso bianco par 35, blu par 37 e rosso par 35; corse rating 72,9, slope rating 135), 3 Putting Greens, campo pratica con 12 postazioni coperte e 30 scoperte.

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TOP BLEISURE HOSPITALITY

Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel The major branded Italian hotel both for leisure and business tourism, always with a unique and customized style

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elcoming, flexible, of mood, immersed in the green. Sheraton Parco de’ Medici Hotel is a perfect choice for whoever decides to visit a great metropolis like Rome, situated a few minutes away from Fiumicino International Airport, but strategically close to the city centre and to the EUR congress district. Even more opting for its dynamic and customizable spaces for meetings, conventions and workshops, from small to large numbers, but also product presentations, fashion shows, press conferences, exhibitions and much more.

An eco-friendly resort hotel down the street from Rome The structure offers 815 rooms, divided in different types: Superior, chalet and cottages, Deluxe, Executive; Executive Deluxe, Junior Suites, Senior Suites and Presidential Suites, all with parquet, some with little balconies, patios or backyards. The view is vast and relaxing, many rooms face the pools, the common areas or the golf course. With its entirely unique structure, placed on three buildings, meeting rooms served by large foyers, together with open spaces, till the restaurants with terrace that face on the nearby golf course, the Sheraton Parco De’ Medici Rome Hotel confirms itself as the major branded Italian hotel able to propose exceptional offers both for leisure and business tourism. It’s a real Green Hotel!

Business centre for every kind of Mice The more than 50 multifunctional halls, most notably the wonderful Gentlemen’s Lodge for big conventions and plenary meetings for more than 150 people in the stalls, are bathed with natural light and equipped with next-generation technical devices. Many are reachable with a direct

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TOP BLEISURE HOSPITALITY

access in order to facilitate the entrance of interior materials or big machines, together with the business centres service with Wi-Fi coverage, ample foyers, restorative spaces in the external areas and vast parking areas (up to 2000 vehicles). The hotel offers also broad solutions for team building organization, both in their own spaces and with customized paths, perhaps to discover the City’s beauty.

Mice green to experience in the hotel Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel is really an eco-friendly meeting place, delightful and relaxing, that favors a new conception of congressional space, carefully cured by the staff, professional and hardworking, with the objective of pursuing an innovative and inclusive service philosophy, accomplice an high-class restoration that accompanies every happening, enhanced by a gastronomic variety careful to farm-to-table products. Its green soul is enforced by the proximity of the Golf Club, of which surrounds and decorates every common and receptive space, that covers a surface area of more than 85 hectares, completely immersed in the green, and disposes of 3 tournament race routes for a total of 27 holes with par 35 and 37. A technical route always judged of great interest, that every year welcomes different tournaments and national and international races, and that hosted the women’s Open. The club is an important parlours and meeting place of the local jet set, is equipped with a practical Pro Shop and a comfortable bar and restaurant, with buffet lunch service.

But the Sheraton Parco De’ Medici Rome Hotel can also be a great starting point to discover the artistic beauty of the Eternal City’s old town, walking on Rome’s shopping promenades, visiting the Roman Forum or St.Peter’s Basilica, and becoming fascinated by the magic atmosphere of the City until late. Cristina Chiarotti

Parco de’ Medici Golf Club The access for the adjacent Golf Club, opened to the guests of the structure with particular offers, is a way to live golf at 360 degrees, also for the less experienced. The staff of the Golf Club is always available during the residence period for evaluations or assistance, or perhaps to organize small races between the guests that are invited to socialize and talk about their common passion and more. This sport in fact has proved to be a real meeting and team building occasion in the vast green spaces, as it is for romans a delightful Sunday date on the verge of the great metropolis. The Golf Club Parco de’ Medici, that has a golf course for children, boasts 27 holes (white course par 35, blue one par 37 and red one par 35; corse rating 72.9, slope rating 135), 3 Putting Greens, driving range with 12 covered and 30 discoveries.

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SHG Hotel Strategie di Ospitalità Società di gestione alberghiera in forte espansione, il Gruppo vanta un portfolio di strutture di valore adatte per ogni tipo di Mice Massimizzazione della customer satisfaction

SHG Hotel Portamaggiore - Roma

Nel settore Hospitality – che, in Italia, ha subito profonde mutazioni, dando uno slancio positivo all’evoluzione della proposta alberghiera – si è creato spazio per operatori dinamici e attenti al mercato, facendo tesoro delle competenze di professionisti che hanno a cuore la soddisfazione del cliente. È con questo spirito che è nata qualche anno fa la SHG, una società di gestione alberghiera in forte espansione, che si pone come mission far coesistere la soddisfazione del cliente con la creazione di valore, senza trascurare la marginalità e l’efficienza gestionale. Federico Facchini

Villa Porro Pirelli - Varese

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S.H.G. (Salute Hospitality Group) conta oggi un portfolio di una decina di strutture in città strategicamente rilevanti sia per la clientela leisure sia per quella business, per un totale di circa 1200 camere, cogliendo le opportunità offerte dal mercato con l’obiettivo di creare aziende alberghiere efficienti. Per conoscere i punti di forza del Gruppo SHG abbiamo incontrato Federico Facchini, marketing manager. «I nostri collaboratori», ci racconta Facchini, sono alla base del successo di SHG. Tutti sono ugualmente importanti per il perseguimento del nostro obiettivo ultimo che è la massimizzazione della customer satisfaction. Questo è il valore su cui si basa tutta l’organizzazione della nostra azienda. Oltre a ciò, dinamicità e freschezza gestionale si coniugano con l’impiego di modalità operative avanzate ed efficienti. È determinante ai fini del nostro successo il concetto di eccellenza relativa, ovvero il fornire al cliente un servizio outstanding rispetto al competitive set di area, in un rapporto qualità prezzo equilibrato».


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SHG Academy È tenendo ben presente questi obiettivi che il Gruppo ha attivato all’inizio di quest’anno il progetto SHG Academy. «Vogliamo formare i nostri collaboratori su diversi temi», continua Facchini, «a partire dalle basi del marketing operativo e strategico fino alle più avanzate tecniche di yield management, oggi imprescindibili per competere ed essere vincenti sul mercato». Ma quali sono le strategie che SHG ritiene più valide? «Per il segmento business», spiega Facchini, «l’obiettivo è quello di offrire spazi e servizi che possano garantire un elevato livello di attività e di relax nelle pause di lavoro. Oggi questo mercato si sta avvicinando molto al mondo leisure, delineando la nascita del cliente bleisure. Per cogliere questa opportunità, abbiamo integrato i tradizionali servizi di un business hotel con attività prettamente leisure, come l’organizzazione di visite turistiche ed esperienze gastronomiche legate al territorio. Da questo punto di vista, tutti i nostri alberghi si trovano in località privilegiate, ad esempio le strutture del Veneto, ma anche le grandi città. Il cliente leisure si muove con dinamiche diverse. Il nostro fine è di cercare di rendere unico il soggiorno nei nostri alberghi, cercando di fornire esperienze indimenticabili, attraverso una continua analisi del mercato e di ciò che il territorio offre. Il tutto senza ovviamente dimenti-

SHG, gestione su misura

SHG Hotel Villa Carlotta - Lago Maggiore

care quegli elementi imprescindibili alla base del servizio alberghiero come l’accoglienza, il comfort e la pulizia della camera e la qualità della colazione». Per ciò che concerne invece le performance aziendali, SHG ha scelto di focalizzarsi sulla massimizzazione ed ottimizzazione dei ricavi, costruendo un sistema di revenue management che consente di segmentare la domanda e monitorare in tempo reale i principali competitor.

SHG, verso nuove sfide Complice una concorrenza presente non soltanto tra imprese dello stesso settore ma, più in generale, nella delivery del valore al cliente, la competizione di oggi si muove anche al di fuori dei confini del settore alberghiero in senso stretto. «Per questo», conclude Facchini, «è necessario abbandonare l’idea di hotel come semplice luogo dove trascorrere la notte, applicando invece strumenti e metodologie di marketing, con l’obiettivo di costruire un’esperienza memorabile ed indimenticabile. La sfida vera è quella di passare da semplici fornitori di commodities a veri e propri registi di esperienze». C.C.

Una delle principali sfide del mercato turistico odierno è costituita dalla massimizzazione dei ricavi in tutte le aree di business. «L’idea di fondo di SHG», spiega Federico Facchini, marketing manager, «è capire realmente come si muove la domanda, con l’obiettivo è quello di vendere la giusta camera, al giusto prezzo, alla persona giusta, al momento giusto. Crediamo fondamentale avere strutture alberghiere che possano incontrare le aspettative del mercato, applicando un approccio manageriale basato sull’analisi delle informazioni, elaborazione di previsioni e forecast che possano supportare le decisioni aziendali». SHG Grand Hotel Milano Malpensa

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TOP BLEISURE HOSPITALITY

SHG Hotel - Hospitality Strategies Hotel management society, the Group boasts a portfolio of high-value structures suited for every kind of Mice

SHG Hotel De La Ville - Vicenza

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n a sector such as Hospitality that in Italy has experienced significant changes giving a positive rush towards an evolution of the hotel proposal, has been achieved space for dynamic and market-responsive traders, often taking stock of professionals’ skills that are concerned about customer’s satisfaction. It’s in that spirit that SHG was conceived a few years ago, a booming hotel management society, that aims to make customer’s satisfaction and value creation coexist, not forgetting marginality and managerial efficiency.

Maximisation of customer satisfaction S.H.G. (Salute Hospitality Group) today has a portfolio with a dozen of structures in town strategically relevant both for leisure and business customers, for a total of about 1200 rooms, taking the opportunities offered by the market, in order to create a well-functioning hotel company. To know the strong points of the SHG Group we talk to Federico Facchini, marketing manager. «Our co-workers», tells us Facchini, «are the basis of SHG’s success. They’re equally important to pursue

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our ultimate aim, the maximisation of customer satisfaction. This is the value on which our entire organisation relies on. Beyond that, dynamism and managerial freshness meet with the use of advanced and well-functioning operating procedures. Is crucial to our success the concept of relative excellence, which is providing to the customer an outstanding service compared to the competitive set, in a balanced price performance».

SHG Academy It is with these objectives that the Group earlier this year has launched the SHG Academy project. «We want to train our co-workers on several topics», continues Facchini, «starting from the bases of the operational and strategical marketing till the most advances techniques for yield management, today essential to compete and being successful on the market». But what are the strategies that SHG considers valid? «For the business tranche», explains Facchini, «the aim is to offer spaces and services that can ensure a high level of activity and relax during breaks at work. Today this market is getting really closer to leisure world, defining the emer-


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TOP BLEISURE HOSPITALITY SHG, tailor made management Today one of the most important challenge consists of revenue maximisation in every business area. «SHG’s basic idea», explains Federico Facchini, marketing manager, «is to really understand how the demand moves, aiming to sell the right room, for the right price, to the right person, at the right time. We believe it is essential to have hotels that can meet market expectations, applying a managerial approach based on the analysis of information, development of projections and forecast that can support business decisions».

gence of the leisure customer. To take this opportunity, we integrated the traditional services of a business hotel with strictly leisure activities, like the organisation of sightseeing and gastronomic experiences linked to the territory. From this point of view, all our hotels are located in privileged locations, for example structures in Veneto, but also in big cities. The leisure customer moves with different dynamics. Our goal is trying to make the residence in our hotels unique, trying to provide special and unforgettable experiences, through a continuous analysis of the market and of what the territory offers. All of this obviously without forgetting those essential elements at the base of hotel services like accommodation, comfort, housekeeping and the quality of breakfast».

SHG Hotel Verona

As regards company performance, SHG has chosen to focus on the maximisation and optimisation of revenue, building a revenue management system that allows to segment the demand and to track realtime the major competitors.

SHG, towards new challenges Accomplice a competition currently present not only between companies in the same industry but, more generally, in values delivery to the customer, competition today is also beyond the borders of the hotel sector strictly speaking. «For this», concludes Facchini, «it is necessary to abandon the idea of hotel just as a place to spend the night, instead applying tools and marketing methods, in order to build a memorable and unforgettable experience. The true challenge is to switch from mere commodities providers to actual directors of experiences». C.C.

SHG Hotel Salute Palace Venezia

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GOURMET EXPERIENCE

Zacchera Hotels Quattro generazioni alla guida del Gruppo, simbolo dell’ospitalità sul Lago Maggiore. Un vero punto di riferimento per chi vuole sperimentare un viaggio nel gusto e nella tradizione culinaria del territorio e per chi desidera abbinare il proprio meeting alla straordinaria scenografia del Lago e al piacere del buon cibo. In puro stile bleisure

Grand Hotel Dino, Last Hall

È

È trascorso quasi un secolo e mezzo da quando furono gettate le basi di quello che oggi è il maggiore complesso turistico del Verbano, con un Grand Hotel a Stresa, il Bristol, e uno a Baveno, il Dino, due alberghi 4 stelle, il Simplon e lo Splendid, un Residence, il Carl&Do e il Lago Maggiore Adventure Park. Stiamo parlando del Gruppo Zacchera, un simbolo di accoglienza sul Lago Maggiore, ma anche di una famiglia unita che, di padre in figlio, si tramanda una vera e propria

filosofia dell’ospitalità. Ancora oggi, infatti, le nuove generazioni della famiglia Zacchera si occupano personalmente della gestione dei loro hotel con una presenza cortese, professionale e discreta. Un successo costruito nel tempo, su forti basi, con umiltà, competenza e passione, grazie alla capacità di interpretare e di anticipare le esigenze dei propri ospiti. Le 4 strutture alberghiere del Gruppo, il Grand Hotel Bristol, il Grand Hotel Dino, il Simplon e lo Splendid, affacciate sulle sponde lacustri tra Stresa e Baveno, si distinguono per una propria specificità, quella di soddisfare diverse tipologie di ospiti. Quattro strutture collegate dal fil rouge della sapiente offerta gastronomica proposta sempre in ambienti particolarmente curati, scenografici e rilassanti. E qui sta la vera cifra del successo dell’ospitalità made in Zacchera, complice lo sfondo magnifico del Lago Maggiore: rendere il momento dei pasti un’esperienza sensoriale completa.

Al Grand Hotel Dino vincono i sapori del territorio Grand Hotel Dino, Last Hall Rustico

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Tre i ristoranti del Grand Hotel Dino che valorizzano la produzione del territorio


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GOURMET EXPERIENCE

con piatti della tradizione e ricercatezze, accompagnati da vini di vigneti autoctoni, oltre che delle migliori produzioni piemontesi, nazionali ed estere. Fiore all’occhiello, il ristorante Last Hall, i cui piatti, ispirati alla tradizione culinaria piemontese, vengono realizzati con prodotti a “km Zero”. Il ristorante stupisce anche per le sue ambientazioni: il Last Hall NU-OVO, progettato da Paolo Maldotti, con splendide volte in mattoni a vista e arredi dall’eleganza minimalista in un connubio alchemico; il Last Hall rustico, sala riservata agli eventi speciali; il Last Hall giardino, arredato con gazebi bordo piscina. Il Ristorante Panorama offre un menu à la carte in una sala particolarmente raffinata o in terrazza con vista incantevole sul golfo Borromeo del Lago Maggiore. Infine, il ristorante Tre Isole dispone di un salone modulabile, suddivisibile in tre spazi, con servizio menu del giorno, à la carte o buffet. Da qualunque punto del ristorante e dalla sua magnifica terrazza si gode una vista del Lago, a 360 gradi.

Al Simplon, creatività e tradizione La curata cucina dell’Hotel Simplon offre piatti della tradizione italiana e internazionale in spazi raccolti ed eleganti, con terrazza e vetrate panoramiche che si affacciano sul parco secolare e sulla piscina. La proposta gastronomica, sia a buffet che alla carta, mette saggiamente in equilibrio creatività e tradizione.

Cucina creativa a 5 sensi per lo Splendid All’Hotel Splendid, dove è nata nel 1873 la tradizione dell’ospitalità alberghiera della Famiglia Zacchera, il Ristorante Pallanza propone una cucina creativa per una experience gastronomica a cinque sensi. Nel suggestivo bar affacciato sulla “piazzetta” aperta sul lago Maggiore è possibile degustare un’ampia selezione

Grand Hotel Bristol, Winter Garden

Hotel Simplon, Terrazzo (Terrace)

di drink e stuzzichini. Qui gli ospiti possono rilassarsi e lasciarsi incantare dal panorama e, quando il clima è più mite, realizzare eventi e piccoli ricevimenti.

Grandi eventi al Bristol L’ampio Ristorante Tre Isole del Grand Hotel Bristol, con servizio à la carte, è modulabile e divisibile, a seconda delle esigenze, in tre eleganti sale che godono dell’incantevole vista del Golfo Borromeo e dell’isola Bella, uno dei tratti più affascinanti del Lago Maggiore. Le sale possono anche essere riservate per eventi e cerimonie private completamente personalizzate. La qualità impeccabile dell’ampia offerta gastronomica di cucina tipica locale e di piatti della tradizione italiana e internazionale è garantita da due chef, nove cuochi e due pasticceri; in sala un servizio di altissimo livello; dalla cantina un’ottima selezione di etichette nazionali ed estere. Il tutto in ambienti ricercati, arredati con eleganza e illuminati da grandi lampadari di cristallo che creano atmosfere sintoniche con la bellezza della natura circostante. Silvia Fissore

Hotel Splendid, Ristorante Pallanza (Pallanza Restaurant)

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GOURMET EXPERIENCE

Zacchera Hotels Four generations have been leading the Group; a symbol of hospitality on Lake Maggiore. A real reference point for those who wish to experience a journey into the territory’s flavours and culinary tradition and for those who wish to combine their meetings with the extraordinary scenery of the lake and the pleasure of good food. In pure bleisure style

Grand Hotel Dino, Last Hall Giardino (Garden)

A

lmost a century and a half have gone by since the foundations were laid of what is today the largest tourist complex in Verbano, with a Grand Hotel in Stresa, the Bristol, and one in Baveno, the Dino, two 4-star hotels, the Simplon and the Splendid, a Residence,

Grand Hotel Dino, Ristorante Panorama (Panorama Restaurant)

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the Carl & Do and the Lago Maggiore Adventure Park. This is the Zacchera Group; a symbol of hospitality on Lake Maggiore, but also of a united family which, from father to son, has handed down a genuine philosophy of hospitality. Even today, in fact, the new generations of the Zacchera family personally take care of the management of their hotels with a courteous, professional and discreet presence. A success built over time, on strong foundations, through modesty, competence and passion, thanks to the ability to interpret and anticipate the needs of its guests. The Group’s 4 hotels, the Grand Hotel Bristol, the Grand Hotel Dino, the Simplon and the Splendid, overlooking the lakesides between Stresa and Baveno, are distinguished by their own specificity; the ability to satisfy various types of guests. Four facilities connected by the common thread of a skilful gastronomic offer, which is consistently proposed in particularly well-kept, scenic and relaxing envi-


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GOURMET EXPERIENCE

ronments. This is where the true success of the ‘made in Zacchera’ hospitality lies, also thanks to the magnificent background of Lake Maggiore: making mealtimes a complete sensory experience.

At the Grand Hotel Dino, the territory’s flavours are the winning element Three restaurants at the Grand Hotel Dino enhance the territory’s production with both traditional and refined dishes, accompanied by wines from local vineyards as well as the best Piedmontese, national and foreign productions. The flagship is the Last Hall restaurant, whose dishes, inspired by the Piedmontese culinary tradition, are made with “Zero Kilometre” products. The restaurant also amazes for its settings: the Last Hall NU-OVO, designed by Paolo Maldotti, with splendid exposed brick vaults and minimalist elegance furnishings in an alchemical union; the Last Hall rustic, a room reserved for special events; the Last Hall garden, furnished with poolside gazebos. The Panorama Restaurant offers an ‘à la carte’ menu in a particularly refined dining room or on the terrace with an enchanting view of the Borromean Gulf of Lake Maggiore. Finally, the Tre Isole restaurant consists of a modular room, which can be divided into three spaces and offers a daily, ‘à la carte’ or buffet menu. A magnificent 360° view of the lake can be enjoyed from anywhere in the restaurant and its terrace.

Simplon, creativity and tradition Hotel Simplon’s refined cuisine offers traditional Italian and international dishes in elegant and intimate spaces, with a terrace and panoramic windows overlooking the centuries-old park and the swimming pool. The gastronomic proposal, both buffet and ‘à la carte’, wisely balances creativity and tradition.

Hotel Splendid, Terrazza (Terrace)

Maggiore, you can taste a wide selection of drinks and appetizers. Here, guests can relax and let themselves be enchanted by the panorama and, weather permitting, organize events and small receptions.

Great events at the Bristol The large Tre Isole Restaurant at the Grand Hotel Bristol, with its ‘à la carte’ service, is modular and divisible, according to the needs, in three elegant rooms that enjoy the enchanting view of the Borromean Gulf and Isola Bella, one of the Lake Maggiore’s most fascinating islands. The rooms can also be reserved for private events and private ceremonies. The impeccable quality of the wide gastronomic offer of typical local cuisine and traditional Italian and international dishes is guaranteed by two chefs, nine cooks and two pastry chefs; the service is of the utmost level; the wine list offers an excellent selection of national and foreign labels. The Tre Isole Restaurant’s refined settings are furnished with elegance and illuminated by large crystal chandeliers that create a harmonious atmosphere with the beauty of the surrounding nature. Silvia Fissore

A creative, 5 senses cuisine at the Splendid At the Hotel Splendid, where the Zacchera Family’s hospitality tradition began in 1873, the Pallanza Restaurant offers a creative ‘five-senses’ cuisine gastronomic experience. In the suggestive bar overlooking the “piazzetta” open on Lake

Grand Hotel Bristol, Giardino (Garden)

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TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ

Blastness Big Data e Business Intelligence per aumentare la redditività

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Blastness, che da oltre 13 anni affianca gli hotel nella massimizzazione del business, ha intuito con grande anticipo quanto l’acquisizione, l’elaborazione e l’interpretazione di quelli che oggi vengono chiamati BIG DATA sarebbero stati elementi determinanti nel far raggiungere risultati di successo ai propri clienti. La qualità dei suoi prodotti e servizi è te-

Piergiorgio Schirru, Vice President & Head of Revenue Management

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stimoniata anche dal Premio Excellent 2018 “per il contributo agli hotel italiani nella tecnologia, nella visibilità online, nella distribuzione elettronica e nella crescita del canale diretto di vendita”, consegnato durante la Cerimonia che si è tenuta martedì 12 febbraio nella lussuosa cornice del Principe di Savoia di Milano. Abbiamo intervistato Piergiorgio Schirru, Vice Presidente di Blastness e a capo del team di Revenue Management, che ci illustrerà le tendenze della distribuzione elettronica ed i risultati concreti che queste tecnologie innovative consentono di raggiungere. Il Revenue Management è spesso visto come una corsa al ribasso dei prezzi per riempire gli hotel in modo indiscriminato. Voi cosa ne pensate? «Questo approccio è molto lontano dalla nostra visione del Revenue Management. Per noi l’obiettivo più importante è l’incremento del ricavo medio per camera venduta, che va ad incidere direttamente sulla redditività dell’hotel. È fondamentale impostare la corretta strategia tariffaria in funzione della pressione della domanda, del posizionamento rispetto ai competitor e della velocità delle prenotazioni. Oggi l’hotel dispone di una enorme quantità di dati provenienti da diverse


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TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ

fonti che possono essere raccolti, trattati ed elaborati per produrre quadri d’insieme sintetici che sono alle base delle strategie revenue e delle azioni quotidiane. Blastness ha sviluppato in-house evolute piattaforme di Business Intelligence e di Revenue Management che, in tempo reale, raccolgono dati dai PMS, dai CRS, dai competitors, dalle log del sito e dei sistemi di prenotazione per produrre reportistiche semplici ed interattive che consentono con un semplice clic (anche da una App su uno smartphone) di modificare ed applicare una politica tariffaria nel momento in cui un evento ha cambiato lo scenario. Abbiamo reportistiche automatizzate da PMS, da CRS e un Revenue Management System integrato con tutti gli altri sistemi. Da un’analisi che abbiamo condotto su un panel di 150 hotel (circa 11.000 camere) che utilizzano i nostri sistemi di Business Intelligence, risulta che, nel 2017, il ricavo medio totale è cresciuto di circa 11 € rispetto al 2016». Quando si parla di Distribuzione Elettronica si pensa sempre ai “Big Two”, cioè Booking.com ed Expedia. È corretto? «A oggi i Big Two rappresentano circa il 77% del totale del mondo elettronico. Tuttavia è bene non trascurare il restante 23% anche perché, dallo studio che abbiamo effettuato sullo stesso panel di 150 hotel, mentre i Big Two nel 2017 hanno avuto una produzione in linea rispetto al 2016 (+2%), gli altri canali elettronici hanno registrato nello stesso anno un tasso di crescita del 18%. Per una strategia revenue che punta al ricavo medio è importante non focalizzarsi solamente sulle principali OTA ma avere una distribuzione capillare ed eterogenea e, soprattutto, mirare al rafforzamento del sito ufficiale come canale diretto di vendita». Ci spieghi meglio l’importanza del Sito Ufficiale per una strategia che punta ad incrementare il ricavo medio. «Dallo studio condotto su questi 150 hotel, il loro sito ufficiale emerge come canale “ad alta redditività”: nel 2017 ha raggiunto valori di ricavo medio per ogni camera venduta più alti di 52€ (il 26% in più) rispetto ai valori di tutti gli altri canali elettronici. Per poter massimizzare le vendite dal sito ufficiale dell’hotel, occor-

re una strategia di revenue management dedicata e mirata agli utenti di questo canale, affiancata da azioni di visibilità analoghe a quelle utilizzate dalle OTA, in particolare campagne Pay Per Click su motori di ricerca, metamotori e anche social network». Secondo lei quali sono gli scenari futuri? «Sarà sempre più importante raccogliere dati, avere gli strumenti per elaborarli ed aggregarli rapidamente ma anche formare le persone nell’uso di questi sistemi e nell’interpretazione delle numeriche. L’utilizzo dei Big Data, in un contesto di costante sviluppo della distribuzione elettronica, offre due grandi opportunità agli hotels: lo sviluppo del canale diretto e l’ottimizzazione della redditività. E Blastness lavora insieme agli hotel suoi clienti per raggiungere questi due obiettivi». P.T.

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TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ TOP QUALITY AT THE SERVICE OF THE HOSPITALITY INDUSTRY.

Blastness Big Data and Business Intelligence to increase revenue for hotels

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lastness has been working for more than 13 years on the optimisation of the online business mix understanding in advance that the acquisition, elaboration and analysis of Big Data would have been crucial to achieve successful results for its clients. The quality and reliability of its products and services has been confirmed by the prestigious award received during the Italian Tourism Prize called “PREMIO EXCELLENT” organised by Master Meeting held in Milan last 12th of February at the luxury venue Hotel Principe di Savoia. The motivation for the prize is “an acknowledgment to Blastness’ support to hotels in technology, online visibility, e-distribution and direct channel growth”. We interviewed Piergiorgio Schirru, Vice President & Head of Revenue Management at Blastness, to find out the latest edistribution trends and the results achievable with the use of innovative technology tools. Revenue Management techniques are often linked to last minute price drop to fill hotels’ bedrooms. What do you think about it? «This approach is way far from our rev-

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enue management culture. Our main priority is to increase the Average Daily Rate for each room sold because it has a positive impact on the room revenue. It is crucial to set an accurate rate strategy based on demand pressure, market positioning and pick-up analysis. Nowadays hotels deal with a big amount of data coming from different data sources which can be collected, manipulated and analysed to create dashboards to support revenue strategies and daily actions. Blastness has developed Business Intelligence and Revenue Management platforms which collect real time data from PMS and CRS, competitors rates checker, request logs from the brand website and from other reservations systems to create simple and intuitive reports. Our online systems allow the user to modify (also from a smartphone) the rate strategy when the scenario has changed. We have built automated reports pulling data from PMS and CRS, and an RMS fully integrated with the other systems. We carried out a research on a panel of 150 hotels (with around 11,000 rooms as total room stock) that are using our Business Intelligence tools, and in 2017 the Average Daily Rate of these hotels increased by €11 from 2016». People relate to Booking.com and Expedia, also known as “Big Two”, when they talk about e-distribution? Is it correct? «Today the Big Two represent almost the 77% of the online distribution market share. However, we need to consider also the remaining 23% because from the study we carried out on the same panel of 150 hotels, we noticed that the Big Two achieved a revenue production in line with 2016 (+2%) but the direct channel increased the revenue production by 18%. To implement a strategy focused on ADR growth it is important not to focus only on the main OTAs but to build a diversified channel-mix, focusing on


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TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ

improving the performances of the brand website as direct channel». Can you explain more in details the importance of the brand website for a strategy oriented to Average Daily Rate growth? «From the study we have conducted, the brand websites of these 150 hotels stand as the channel with the highest ADR: in 2017 the ADR produced by the brand websites was €52 (+26%) higher than OTAs. To maximise the sales from the brand website, there is a need to set a revenue management strategy tailored for this channel, combined with actions to increase visibility similar to those used by OTAs such as Pay Per Click campaign on search engines, meta-search and social networks». What do you think about the future trends? «It will be always important to gather data having the right tools to process and analyse them quickly, at the same time it is essential to train people on these systems and on understanding the statistics about the hotel performances. In a context of a continuous evolving e-distribution ecosys-

Andrea Delfini, Chairman & Founder (Premio Excellent 2018)

tem, the use of Big Data offers two big opportunities to hotels: the growth of the direct channel and revenue optimisation. Blastness works together with its hotel partners to achieve these two targets». P.T.

Blastness Revenue Team (left to right): Francesco Nardone, Michelangelo Murano, Andrea Delfini, Piergiorgio Schirru, Carla Polverini (Communication Agency), Giacomo Grossi, Massimo Carli

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41 Top Quality Hoida Gueed.qxp_Layout 1 04/05/18 10:20 Pagina 188

TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ

Gueed La nuova app pensata esclusivamente per il settore hospitality, in grado di far dialogare ospite e struttura in modo semplice e innovativo

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Chiamare un taxi o prenotare la navetta per l’aeroporto, ordinare la cena in camera o il servizio lavanderia, riservare una bicicletta o avere informazioni sugli eventi e le attività: tutto questo e molto altro si può fare adesso con una sola app, Gueed, la soluzione per l’hospitality appena lanciata da Hoida. L’azienda, nata come software company al servizio dell’hospitality, ha ideato, infatti, una soluzione cloud-based per rendere più facile, veloce ed efficiente la relazione tra il cliente e la struttura in cui soggiorna.

diatamente, da un solo canale e ha visibilità su tutto quello che l’ospite ha scelto. In questo modo l’hotel può tenere traccia degli ordini e gestirli in tempo reale, oltre che organizzare al meglio le risorse soprattutto nel caso di strutture che offrono una grande varietà di opzioni.

Basta un click, anzi un tap! Il funzionamento della app è intuitivo: una volta scaricata, l’ospite deve solo inserire il codice di prenotazione e la propria mail per ac-

cedere alla pagina che raggruppa i servizi della struttura scelta e decidere se, nel caso di quelli a pagamento, saldare con carta di credito o direttamente con il conto della camera. Gueed funziona anche come strumento promozionale, sia della struttura sia dei suoi servizi, dato che include una scheda dettagliata dell’hotel, e rappresenta un modo per essere al servizio del cliente anche quando questo non si trova fisicamente in struttura. Giulia Gagliardi

Unica, veloce, smart

L’azienda

Disponibile su Google Play e Apple Store dalla metà di aprile, Gueed elenca tutti i servizi offerti dalla struttura ricettiva, dalla ristorazione ai trasporti, includendo anche il calendario degli eventi e i servizi accessori, che siano gratis o a pagamento. I servizi sono consultabili dal proprio smartphone e visibili in una sola schermata, permettendo così al cliente di prenotare ciò di cui ha bisogno in qualsiasi momento (e non necessariamente quando si trova nell’hotel). Allo stesso tempo la struttura riceve le richieste imme-

Hoida nasce dalla passione per l’innovazione del suo fondatore, Massimiliano Barone. Specializzata in prodotti e soluzioni tecnologiche per gestire in modo facile ma efficiente un sistema complesso come quello di una struttura ricettiva, da anni offre strumenti per potenziare il business delle realtà che operano in questo settore. Lavorare in modo esclusivo per il mercato dell’hospitality significa che Hoida ha potuto affinare le proprie soluzioni cloud-based sulle reali esigenze del mondo turistico-alberghiero, attraverso una continua calibratura e un costante aggiornamento basato sulla concreta esperienza dei propri clienti (oggi oltre 500). Oltre a Gueed, l’azienda offre sistemi gestionali completi per l’housekeeping e il mantenance, attraverso i quali la struttura può avere sempre una visione aggiornata in tempo reale sullo stato delle proprie camere e un controllo completo su tutti i processi di lavoro.

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41 Top Quality Hoida Gueed.qxp_Layout 1 04/05/18 10:20 Pagina 189

TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ TOP QUALITY AT THE SERVICE OF THE HOSPITALITY INDUSTRY.

Gueed The new app designed exclusively for the hospitality industry, able to make the guest and the facility interact in a simple and innovative way

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alling a taxi or booking the shuttle to the airport, ordering in-room dinner or the laundry service, reserving a bike or getting information on events and activities: all this and more can be done now with just one app, Gueed, the hospitality solution just launched by Hoida. The company, founded as a software company at the service of hospitality, has in fact designed a cloudbased solution to make the relationship between the customers and the facility in which they stay easier, faster, and more efficient.

Unique, fast, smart Available on Google Play and Apple Store from mid-April, Gueed lists all the services offered by the accommodation facility, from catering to transport, including the calendar of events and ancillary services, whether free or paid. The services can be checked from your smartphone and are visible on a single screen, thus allowing the customers to book what they need at any time (and not necessarily when they are in the hotel). At the same time the facility receives the

requests immediately, from a single channel, and has visibility on everything the guest has chosen. In this way the hotel can keep track of the orders and manage them in real time, as well as better organise the resources especially in the case of facilities that offer a great variety of options.

You just need a click, or rather a tap! The app is intuitive: once downloaded, the guest only needs to en-

ter the reservation code and their email to access the page that groups the services of the chosen facility and decide, in the case of the paid ones, whether to pay with credit card or directly with the room bill. Gueed also works as a promotional tool, both for the facility and its services, since it includes a detailed hotel profile, and it is a way to be at the service of the clients even when they are not physically in the structure. Giulia Gagliardi

The company Hoida was born from the passion for innovation of its founder, Massimiliano Barone. Specialised in technological products and solutions to easily yet efficiently manage a complex system like that of an accommodation facility, for years it has been offering tools to enhance the business of the companies operating in this sector. Working exclusively for the hospitality market means that Hoida has been able to refine its cloud-based solutions on the real needs of the tourism-hotel world, through continuous calibration and constant updating based on the concrete experience of its customers (now over 500). In addition to Gueed, the company offers complete management systems for housekeeping and maintenance, through which the facility can always have a view updated in real time on the status of its rooms and complete control over all work processes.

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ECONOMIA E BELLEZZA

a cura di Achille Colombo Clerici

Invito a un dialogo sul turismo

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«Avevo appena messo piede sul suolo italiano, quando mi sentii come preso da problemi di singolare portata dietro ai quali stava qualcosa che rendeva assai tristi... Ma, tutt’a un tratto, nella perfetta fuga dei profili di una cittadina di provincia, scorsi il grossolano edificio di una fabbrica!... Nell’armonioso insieme di un paesaggio... vidi ergersi bruscamente accanto all’alto campanile, una ciminiera che rovinava tutto». Comincia così una delle riflessioni – poi racchiusa nel volume “Lettere dal Lago di Como” – che il grande filosofo e pensatore Romano Guardini, nato in Italia ma da sempre vissuto in Germania, scrisse, durante un viaggio sul Lario, pensando alla bellezza della terra natia e quindi al concetto di bellezza universale. Com’ è possibile, si chiedeva Guardini, superare la profonda malinconia sentita nel veder scomparire quella bellezza legata a una vita in armonia con la natura e con l’arte per colpa di un progresso che, se in sé stesso, forse non deve essere considerato un male, ma che deve almeno essere indirizzato in modo da armonizzarsi al meglio al contesto che lo ospita per non turbarne l’estetica. È forse vero, come sosteneva anni dopo lo storico dell’arte americano Bernard Berenson, che “l’Italia sarà bella finché sarà povera”? Siamo di fronte a un paradosso o alla verità? Oggi, che l’Italia sta vivendo una nuova grande primavera turistica, siamo dunque giunti al momento di capire in che modo si debbano conciliare, proprio, economia e bellezza, per fare del Belpaese un tesoro che valga la pena di essere visitato per le sue bellezze uniche, ma insieme una destinazione fornita di tutti i servizi e le infrastrutture adeguati a un pubblico internazionale di turisti sempre più, giustamente, esigente. Come sempre, il problema siamo noi, gli italiani, che facciamo fatica a far funzionare le cose: o c’è troppo vigore nel far rispettare le regole o troppo lassismo; che poi è il dramma politico e culturale del nostro Paese. Si dovrebbe, invece, imparare a conciliare i valori dell’economia e quelli del turismo: è questa la vera sfida del futuro dell’Italia e (anche) di questo vogliamo parlare in questa rubrica. Certo non “imponendo” un’idea dall’alto, bensì cercando un vero dialogo con i lettori, magari

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fornendo loro spunti di riflessione interessanti. Come possono indubbiamente essere i numeri di questa ricerca elaborata dall’INSTAT (Istituto Nazionale per lo Studio e la tutela dell’Ambiente e del Territorio - Assoedilizia) sul patrimonio ambientale, culturale, artistico del Paese. Dal quale si evince che in Italia oggi abbiamo: 11 siti Unesco (1 è sito immateriale: la liuteria cremonese); 100mila tra chiese, pievi, basiliche, cattedrali, templi; 2.400 castelli (iscritti al catasto: in totale circa 3.000); 90mila palazzi di rilevanza storico-artistico; 250mila vedute, belvederi, luoghi di particolare pregio; 193 borghi storici con meno di 2.000 abitanti; 35mila ville; 3mila musei; un patrimonio arboreo di 12 miliardi di alberi (200 per abitante); 22 parchi nazionali (pari al 5% del territorio); 1.121 aree protette; 8mila chilometri di coste con 171 porti turistici. Insomma un tesoro da fare fruttare e non solo da sfruttare. (testo raccolto da Davide Deponti)

ECONOMY AND BEAUTY By Achille Colombo Clerici

An invitation for a discussion on tourism «I had just set foot on Italian soil, when I felt as if I had been overwhelmed by monumental problems, concealing something that was extremely sad... All of a sudden, in the perfect flow of the outline of a provincial town, I spied a graceless factory building! In the harmonious landscape... I spotted a chimney stack rise up abruptly next to the bell tower and ruin everything». This is how one of the thoughts, later included in a work entitled “Letters from Lake Como”, that the great philosopher and thinker, Romano Guardini, who was born in Italy but lived his entire life in Germany, wrote during a journey on the lake while he was thinking about the beauty of his native country and thus, the concept of universal beauty. Guardini asked himself how one could overcome the deep-rooted sadness perceived on seeing beauty, linked to a life in harmony with nature and art, disappear as a result of progress which although not a bad thing in itself, should at least attempt to blend as far as possible into its surroundings to avoid disrupting the visual appeal.

It is perhaps true, as the American art historian, Bernard Berenson, said that “Italy will be beautiful for as long as it is poor”. Are we faced with a paradox or a truth? Now that Italy is experiencing a major revival in tourism, the time has, therefore, come to figure out how to reconcile economy and beauty and turn Italy into a treasure worth visiting, not only for its unique places of beauty, but also as a destination which provides all the services and infrastructures required by an influx of international tourists, who are increasingly demanding and quite rightly so. As usual, the problem lies with us, with the Italians, who struggle to make anything work. We are either too strict or too slack in ensuring compliance with regulations which is also the political and cultural drama of our country. Instead, we should learn to reconcile the values of the economy with those of tourism: this is the real challenge for Italy’s future and we would (also) like to talk about this aspect in this column. Not, obviously, by “imposing” an idea from above, but rather by seeking a meaningful dialogue with our readers and perhaps offering them some interesting points to consider. For example, the figures included in the research elaborated by INSTAT (National Institute for the analysis and protection of the environment and the territory - Assoedilizia) on the environmental, cultural and artistic heritage of Italy. The latter infers that in Italy we currently have: 11 UNESCO sites (one is an intangible heritage site: the violin workshop in Cremona); 100 thousand religious buildings including churches, churches with baptisteries, basilicas, cathedrals and temples; 2,400 castles (recorded in the land registry: about 3,000 in total); 99 thousand buildings of historical and artistic importance; 250 thousand views, viewpoints and places of special value; 193 historical towns with less than 2,000 inhabitants; 35 thousand villas; 3 thousand museums; a stock of 12 billion trees (200 per inhabitant); 22 national parks (5% of the land); 1,121 protected areas; 8 thousand kilometres of coastline with 171 marinas. In short, a treasure which should be allowed to bear fruit and not just be stripped bare. (text collated by Davide Deponti)



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INSIDER

a cura di Maurizio Faroldi

Direttori d’Albergo, professione al crepuscolo?

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Anni fa ascoltai un consulente aziendale, molto quotato, affermare che il Direttore d’Albergo, fosse ormai diventato una figura mitologica “metà uomo-metà scrivania”. Ero cresciuto nel mito del Direttore. Mi piaceva pensare al Direttore d’Orchestra, grande professionista che, con bacchetta in mano, una serie di gesti imperativi, e la conoscenza di ogni partitura, dirige i suoi solisti verso armoniche esecuzioni. Ovviamente, respingevo l’idea che il lavoro, che avevo scelto con passione, costruito esperienza dopo esperienza e a cui avevo dedicato anche gran parte della mia vita privata, fosse accostato a quel neologismo “mostruoso”. Certo non era facile allora, e ancor di più non lo è adesso, dover riconoscere a se stessi che il Direttore d’Albergo non sia più né quel titolo che tanto prestigio aveva dato alle generazioni passate né quel ruolopremio spesso conquistato al termi-

ne di una vita lavorativa. Tutt’altro. Con una velocità imprevedibile, accelerata tanto quanto lo è stata la trasformazione di costumi e comportamenti con l’era digitale e del mobile – basti pensare alla comparsa degli smartphone nel 2008 – l’industria alberghiera si è vista costretta ad affrontare nuovi scenari, nuove dinamiche, nuove logiche, tutto questo in meno di vent’anni. Il dato di fatto, poi, che i più accettino l’accostamento dei termini “Industria” e “Albergo”, dimostra come, oggi, il fare impresa nell’Ospitalità sia diventato “cosa da grandi” e non più un tradizionale servizio artigianale. Insomma, l’Industria dell’Ospitalità ai nostri giorni è considerata comparto strategico dalle componenti sociali e dall’opinione pubblica; rilevante economicamente a livello nazionale; gestita con criteri sempre più tecnologici e scientifici. E i responsabili di queste piccole,

Con una velocità imprevedibile, accelerata tanto quanto lo è stata la trasformazione di costumi e comportamenti con l’era digitale e del mobile l’industria alberghiera si è vista costretta ad affrontare nuovi scenari, nuove dinamiche, in meno di vent’anni. The hotel industry has suddenly and unexpectedly been forced to face new scenarios, new dynamics, all in the space of less than twenty years, at the same pace as the change in habits and behaviour triggered by the digital and mobile era

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medie o grandi aziende dell’ospitalità, i Direttori, a che punto sono nel loro percorso di evoluzione professionale? Sembra che la velocità dei cambiamenti che li ha investiti sia stata solo in parte da loro compresa. Cosi come sembra che non venga ancora totalmente accettato da tutti il profondo ribaltamento dei ruoli; ovverosia che la proposta dei servizi alberghieri non sia più in capo a chi quei servizi li vende, ma a chi quei servizi li compra. L’orgoglio che difende la posizione di rendita di molti e un atteggiamento presuntuoso di alcuni, ha determinato un sentimento di resistenza che è fine a se stesso e che potrà solo rallentare questa inevitabile mutazione professionale; insomma l’adattamento ai cambiamenti sarà più che una necessità, un vero talento! Proviamo quindi a delineare alcune di queste mutazioni. In Italia, per tradizione, è sempre risultata prioritaria l’esperienza maturata sul campo, laddove i direttori d’albergo, crescendo talvolta nella struttura che dirigevano, svolgevano, nel tempo, tutte le mansioni; oppure c’era chi proveniva da una formazione professionale specifica, come F&B, Ricevimento, Amministrazione e così via. Il mercato del lavoro, oggi, richiede come indispensabile una competenza multidisciplinare associata a un know-how culturale eclettico, proprio di un percorso alto-scolastico, esigendo, allo stesso tempo, una base professionale dove siano state acquisite specializzazioni e conoscenze approfondite in ambiti specifici quali il commerciale, il sales & marketing, il digitale. La parte datoriale, poi, è sempre più orientata a ingaggiare figure manageriali dotate di una dorsale di competenze nelle aree Vendite e Revenue, in quanto questo apporta in azienda un sensibile valore ag-


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giunto nell’incrementare velocemente il fatturato. Non dovremmo mai dimenticare – e, quindi, sarebbe nostro compito sottolinearlo – che un “bravo” direttore è anche il calibratore delle procedure e dei servizi al cliente; l’attento controllore della filiera della qualità prodotta; il front-man dell’immagine aziendale. Tuttavia, nelle aziende medio-grandi è sempre meno incidente avere un Direttore che sappia stare al pass della cucina, comporre un food-cost di un banchetto o elaborare offerte congressuali; queste sono competenze-conoscenze in capo ai singoli, quali gli Executive Chef, F&B o i Revenue Manager. Fino ad arrivare a situazioni limite, presenti soprattutto nelle grandi città, in cui si registrano alberghi in cui è già assente la figura del Direttore; o che, al contrario, ad un solo soggetto, siano assegnate la direzione di 2 o più strutture contemporaneamente, confidando nella sua bilocazione. Proprietà questa propria dei Santi! Ma, banalizzando un po’, il Direttore non dovrebbe essere l’indispensabile vertice aziendale, il più bravo, quello specializzato di tutti? Purtroppo, in Italia, registriamo un buco legislativo per quanto riguarda questa figura. Non è necessaria alcuna certificazione, qualifica o abilitazione ufficiale per svolgere questa mansione; viene postulata solo una semplice e imprescindibile caratteristica: la maggiore età! Quando entriamo in albergo e siamo in presenza del Direttore, non vi è certezza di trovarsi di fronte ad un professionista specializzato. Oppure accade che la Direzione di queste imprese sia in capo al Proprietario o ai familiari del Proprietario e che questi ultimi non abbiano mai, prima di allora, sviluppato un background culturale attinente. Insomma, novelli Manager che surrogano l’assenza di competenze con un volenteroso e quotidiano esercizio di buon senso.

Cerchiamo, quindi, di elencare i perché, si possa talvolta arrivare ad ovviare alla presenza di un Direttore, considerandolo portatore di una professione non certificata non strategica né indispensabile per la buona conduzione dell’azienda; e proviamo ad accostare alcuni suggerimenti per provare ad uscire dall’avvitamento sopradescritto. • In Italia non abbiamo un percorso scolastico obbligatorio con indirizzo fortemente finalizzato alla Gestione di Impresa alberghiera, tale da poter ottenere, al termine dell’iter, un Titolo finale abilitativo; sarebbe, quindi, indispensabili risultare forti promotori nel chiedere di elaborare un percorso universitario, pari ad almeno ad una laurea breve, in Scienze Alberghiere-Turistiche. • Non c’è, di conseguenza, un riconoscimento giuridico della professione, come avviene per l’esercizio di Avvocato, Architetto o... Amministratore di condominio. • La provocazione è semplice; perché in Italia, in Lombardia, serve un’abilitazione per fare la guida turistica, l’accompagnatore, il direttore di agenzia di viaggi e nulla viene richiesto per dirigere un hotel? • Non c’ è una identità contrattuale o un perimetro di lineamenti professionali esclusivi che diano al Direttore d’albergo la dignità di un Manager d’azienda; attualmente per chi non è Dirigente (sono solo 150 colleghi circa su uno numero di circa 5000 direttori), l’inquadramento nel CCNL Turismo prevede la medesima rappresentanza sindacale dei propri collaboratori: e questo crea il paradosso che chi dovrebbe rappresentare i tuoi interessi, ti veda poi come “controparte” in caso di conflitti aziendali! • Si è, nella maggior parte, inquadrati come Quadri; ma ci piace attribuirci la denominazione di Hotel Manager, se non General Manager, dimenticando che in italiano il sinonimo di Manager sia Dirigente.

Mi piace aggiungere che, per essere credibili, per farsi valere sul mercato del lavoro, debba esistere una associazione di rappresentanza forte, coesa e determinata. Questo ci permetterebbe, attraverso dei rappresentanti eletti e qualificati di diventare player professionali ricercati; potremmo così dialogare e progettare con coloro che, sul territorio, organizzano le attività e ridistribuiscono gli investimenti. Non chiedo di creare una corporazione. Chiedo però che, su questioni che condizionano fortemente il nostro quotidiano professionale, quali i trasporti, gli investimenti sulla cultura, l’esercizio delle politiche turistiche sul territorio, si possa essere riconosciuti come indispensabili contributori. Avrei voluto intitolare questo articolo “Il crepuscolo dei Direttori” parafrasando il famoso “Crepuscolo degli Dei” di Wagneriana memoria; poi allineando le riflessioni, ho virato su “Direttori d’Albergo, professione al crepuscolo?” perché il corretto etimo di crepuscolo mi porta sia all’intervallo di tempo serale poco prima dell’oscurità, che all’intervallo di tempo mattutino, ovvero prima del sorgere del sole. E così mi piace pensare sul futuro della mia professione. Schiacciato dal contenimento dei costi del lavoro, dalla non più indispensabilità del ruolo, dalla necessità furibonda di aggiornarsi anche sulle metodologie che mettono in competizione la nostra intelligenza naturale con quella artificiale degli strumenti algoritmici di vendita e strategia, il Direttore d’albergo rischia seriamente una marginalizzazione del suo ruolo. Ma se saremo in grado di accantonare un po’ di vanità professionale, accettare con umiltà la sfida dei cambiamenti, sforzandoci di essere più parte di una categoria professionale, anziché splendidi cavalieri solitari, il nostro crepuscolo diventerà l’attesa di una nuova giornata solare. I 4 2018 www.mastermeeting.it

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Hotel managers, a profession in its twilight? by Maurizio Faroldi

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ears ago, I listened to a highly esteemed management consultant claim that the hotel manager had become a mythical figure, “half man-half desk”. I had grown up with the legend of the manager. I liked to imagine the conductor of an orchestra, a highly professional figure who, with baton in hand, a series of commanding gestures and knowledge of every musical score, directed his soloists in a harmonious performance. Obviously, I rejected the idea that the profession I had chosen with passion, built up by accumulating experience and to which I had dedicated a large part of my private life, could be associated with this “monstrous” neologism. Of course, it was not easy then, and even more so now, to be forced to admit that hotel manager is no longer a title that was regarded with prestige by past generations nor is it the rewarding role often achieved at the end of one’s working life. Quite the opposite. The hotel industry has suddenly and unexpectedly been forced to face new scenarios, new dynamics and a new logic, all in the space of less than twenty years, at the same pace as the change in habits and behaviour triggered by the digital and mobile era - one need only think of the advent of smartphones in 2008. The fact, then, that most people accept the combination of the terms “industry” and “hotel”, just goes to show how, today, the hospitality business has become “a grown-up occupation” and no longer a traditional artisanal service. In short, the hospitality industry today is considered a strategic sector by social factors and public opinion; economically relevant at national level; managed with increasingly technological and scientific criteria. And at exactly what point of their professional development path do those in charge of these small, medium or large hospitality businesses, namely the managers, find themselves?

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It would appear that they have not fully comprehended the speed with which these changes have hit them. Just as it seems that the profound reversal of roles has not yet been fully accepted by everyone; i.e. the hotel services offered are no longer in the hands of those who sell them but in those who buy them. The pride, that defends the profession of many and a presumptuous attitude of some, has brought about a feeling of resistance that is an end in itself and can merely slow down this inevitable professional mutation; in short, adaptation to change will be more than a necessity, it will be a real talent! So, let’s try and pinpoint a few of these changes. In Italy, by tradition, experience gained in the field has always been a priority, where hotel managers, working their way up in the establishment they managed, performed all the tasks over time; or there were those who had specific professional training, such as F&B, Reception, Administration and so on. The employment market today calls for multidisciplinary expertise combined with an eclectic cultural knowledge, typical of a higher educational path, requiring, at the same time, a professional background where specialisations and in-depth knowledge have been acquired in specific areas. such as sales, sales & marketing and digital fields. The employer, moreover, is increasingly inclined to recruiting managerial figures with a background of skills in the sales and revenue areas, as this brings significant added value to the company in increasing turnover quickly. We should never forget – and, therefore, it would be up to us to point out – that a “good” manager is also one who finely balances procedures and services for the customer; one who meticulously checks the supply chain for quality; the front-man of the company image. However, in medium-large companies it is increasingly less common

to have a manager who has the ability to stay in step with the kitchen, calculate the food cost of a banquet or formulate congress offers; these are skills-knowledge belonging to individuals, such as executive chefs, F&B or revenue managers. At the far end of the spectrum, especially in large cities, there are cases of hotels in which the figure of manager no longer exists; or where, on the contrary, the direction of two or more hotels is assigned to one individual, requiring the manager to be in two places simultaneously. A miraculous ability indeed! To put it in simple terms, shouldn’t the manager then be the irreplaceable head of the organisation, the best at his job, the one who is specialised in everything? Unfortunately, in Italy, there is a legislative gap as far as this figure is concerned. You no longer need any kind of certification, qualification or official approval to do this job; all you need is one essential characteristic: you must be over eighteen! When you go to a hotel and meet


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INSIDER the manager, there is no guarantee that he or she is professionally qualified. Or it may so happen that the hotel is managed by the owner or the owner’s relatives who, until that point, have had no cultural experience related to the job. In short, fledgling managers who compensate for the lack of expertise with a daily dose of common sense and goodwill. We are, therefore, trying to list the reasons why sometimes we end up getting around having a manager, by considering his role to be an unqualified one that is neither strategic nor essential in running the company well. So, we are attempting to come up with some suggestions on how break this cycle. • In Italy, there is no mandatory educational path aimed specifically at hotel management which results in a final qualification. It should, therefore, be of paramount importance to strongly promote the request to set up a relevant university course for at least a three-year degree in Hotel and Tourist Sciences. • As a result, there is no legal recognition of the profession, as is the case with lawyers, architects or even condominium administrators.

• The argument is simple; why do you need a qualification in the Italian region of Lombardy to be a tourist or accompanying guide and travel agency manager while no certification whatsoever is required to run a hotel? • There is no contractual identity or specific professional characteristics that afford the hotel manager the dignity of a company manager. Currently, for those who are not at managerial level (only about 150 out of about 5,000), the professional classification of the Italian collective labour agreement for tourism foresees the same trade union representation for all its members. This results in the paradox that the person, who should represent your interests, views you as the “opposition” in the event of corporate conflict! • Generally, in Italy, hotel managers are classified as “quadro” (middle manager) whereas we like to call ourselves hotel managers, or even general managers, quite forgetting that in Italian, the equivalent of senior manager is “dirigente”. • I would like to add that, for credibility’s sake, to assert oneself on the job market, there must be a

strong, cohesive and determined association of representation. This would allow us, through elected and qualified representatives to become sought-after professional players; we could, therefore, be involved in discussions and plans with those individuals who organise activities and redistribute investment in our area. I am not suggesting we set up a corporation. However, I am asking for us to be recognised as significant contributors on issues that strongly affect our professional daily life, such as transport, investment in culture and the implementation of tourism policies within the area. I would have liked to have called this article “The Twilight of the Managers” to paraphrase the famous “Twilight of the Gods” by Wagner. However, when I went over my thoughts, I switched to “Hotel managers, a profession in its twilight?” because the correct etymology of twilight suggests both a time in the evening just before darkness, and a time in the morning just before sunrise. And that is how I like to consider the future of my profession. Weighed down by the containment of labour costs, the obsolete requirement for the role and the frenetic scramble to stay abreast of the processes that pit our natural intelligence against the artificial intelligence of sales and strategy algorithms, hotel managers run the very real risk of being marginalised in their role. But if we are able to put aside a modicum of professional vanity and humbly accept the challenge of change, by striving to become part of a professional category, rather than soldiering on alone, our twilight will turn into the expectation of a new dawn. I

Il mercato del lavoro, oggi, richiede come indispensabile una competenza multidisciplinare associata a un know-how culturale eclettico proprio di un percorso scolastico elevato. The employment market today calls for multidisciplinary expertise combined with an eclectic cultural knowledge, typical of a higher educational path

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ITINERARI D’ARTE E CULTURA

Il 900 italiano, un patrimonio scomodo Tra la guerra delle statue Made in USA e le polemiche nostrane sui simboli fascisti, il tema dell’arte del Ventennio è di assoluta attualità. E, forse, i tempi oggi sono maturi per valorizzare turisticamente le tracce del nostro passato

✒Aura Marcelli

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La cattedrale ortodossa di Asmara, la Piccola Roma eritrea. Orthodox Cathedral in Asmara, called the Small Rome of Eritrea. ©Sailko

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Ci sono momenti in cui sembra che le cose accelerino tutte in una direzione. In tempi ancora non sospetti, circa un anno fa, mi trovavo in California, visitando le missioni spagnole de El Camino Real. Parlando con una guida che mi mostrava i reperti conservati in un piccolo museo, nel quale si raccontava la storia del Padre Junipero Serra, fondatore degli avamposti cristiani nel Nuovo Mondo, il mio Cicerone si scusava delle terribili sofferenze inflitte dai Conquistadores alle popolazioni indigene. Io, banalmente, commentai: “Sì fu terribile, ma non possiamo oggi giudicare quella storia con i criteri etici e morali attuali”. Ma dovetti ricredermi sull’ovvietà della mia affermazione, dal momento che, per tutta risposta, ricevetti un secco: “Certo che possiamo”. Non me ne rendevo conto allora, ma era una prima avvisaglia del clima di tensione che si è palesato la scorsa estate con la cosiddetta Guerra delle statue e la foga iconoclasta che ha travolto, danneggiato e, in alcuni casi, distrutto negli Stati Uniti

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monumenti dei secessionisti sudisti e di Cristoforo Colombo. Non erano i missionari francescani, ma il senso era lo stesso: i responsabili di azioni immorali e soprusi razzisti non dovevano essere celebrati, poco importa se, nel bene o nel male, hanno fatto parte della storia degli USA e del mondo. Anche dall’altra parte dell’Atlantico, in casa nostra, la scorsa estate ha scaldato gli animi sul tema delle tracce di una memoria scomoda. Prima c’è stata la presidente della Camera Laura Boldrini, che aveva affermato di comprendere il disagio dei partigiani, offesi di fronte ai simboli e ai monumenti fascisti, scatenando così numerose polemiche – oltre che travisamenti e manipolazioni tra chi le attribuiva la volontà di far arrivare le ruspe. Poi è arrivata la nuova legge contro l’apologia di fascismo, che punisce «chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco». La legge, anco-


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ITINERARI D’ARTE E CULTURA

ra in discussione al Senato, è mossa dalla volontà di limitare il risorgere di gruppi di estrema destra, ma rischia di coinvolgere nei divieti anche le attività dei musei: non già per quanto riguarda le opere d’arte che si riferiscono al Duce e al fascismo, tutelate costituzionalmente, come ogni altra, dal principio della libertà di espressione, ma nel caso espongano cimeli e documenti fascisti, a scopo di analisi storica e non propagandistico. E non si tratta solo del museo del Fascismo di Predappio, ma, ad esempio, anche dei musei della Resistenza.

la storica Ruth Ben-Ghiat della New York University, lo ha titolato “Perché ci sono ancora così tanti monumenti fascisti in Italia?”, illustrando il tutto con le foto del Palazzo della Civiltà Italiana dell’Eur. L’articolo ha scatenato critiche e polemiche da un capo all’altro dell’Oceano, risvegliando nella stragrande maggioranza dei connazionali quel senso di orgoglio e appartenenza, che in noi italiani si accende di solito solo quando gioca la Nazionale ai Mondiali di calcio. Fiumi di commenti, sulle pagine dei giornali e sui social, hanno difeso i principi antifascisti del nostro Paese e al tempo stesso il valore artistico e architettonico del patrimonio razionalista e monumentalista italiano, tra cui si contano assoluti capolavori come il già citato Palazzo della Civiltà Italiana, degli architetti Giovanni Guerrini ed Ernesto Lapadula, la Casa del Fascio di Como, dell’architetto Giuseppe Terragni, l’Università Bocconi, di chiaro riferimento al Bauhaus. E poi Via della Conciliazione a Roma, le Città di Fondazione come Latina e Sabaudia, ma anche come alcuni quartieri di Forlì o la piccola Tresigallo, l’unica

Il quartiere razionalista a Forlì, oggetto di interventi di restauro e di critiche. The Rationalist neighborhood of Forlì, recently restored, but still sharply criticised. ©Luca Massari

L’edificio futurista Fiat Tagliero, icona di Asmara The Fiat Tagliero Futuriststyle building, the Asmara icon. ©David Stanley

La Casa del Fascio di Como, dell’architetto Terragni. The Casa del Fascio in Como, by the architect Terragni

Il valore architettonico del Ventennio Un ponte tra Vecchio e Nuovo Mondo nella controversia si è palesato grazie ad un editoriale del New Yorker. La sua autrice, 4 2018 www.mastermeeting.it

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ITINERARI D’ARTE E CULTURA

gare e gestire il patrimonio architettonico, archivistico ed immateriale dei regimi del Novecento, per la costruzione di un itinerario culturale transazionale. Forlì è capofila di questo progetto che intende creare una “Rotta Culturale europea”, che passi, oltre che dal nostro Paese, anche da altre 10 nazioni: Slovenia, Bulgaria, Ungheria, Slovacchia, Romania, Croazia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Grecia. La sede del Progetto Atrium è in un edificio emblematico: l’ex Casa del Balilla o Palazzo GIL di Forlì. L’attuazione del progetto non sarà semplice perché ancora il solo nominare questi luoghi provoca in molti imbarazzo e fastidio. Si dovrà fare un lavoro, innanzitutto culturale, a partire dalle scuole e dai giovani, per far comprendere come la più decisa e intransigente affermazione dei principi antifascisti sia proprio alla base della possibilità di guardare con interesse

La statua di Icaro, a sinistra, e un dettaglio del Monumento ai Caduti a Forlì. The statue of Icaro, on the left, and a detail of the war memorial, in Forlì. ©Loredana Brucchietti ©Stefano Bazzocchi

riconosciuta come Città d’Arte. Tutti stretti attorno al valore architettonico di questi edifici il cui senso travalica la contingenza culturale e politica nella quale sono stati edificati e la cui rilevanza artistica dovrebbe rendere tollerabili le eventuali presenze di scritte e simboli direttamente riconducibili al Duce o al fascismo. Eppure questi stessi preziosi monumenti, che costituiscono per l’Italia un grande patrimonio, sono ancora considerati scomodi e per questo trascurati, anche turisticamente, quando potrebbero rappresentare un elemento di attrazione forte per il turismo internazionale. Soprattutto se collocati in una “Rotta culturale del Razionalismo”.

La Rotta Culturale Europea Nel pieno di questo fervore polemico, infatti, si è svolto proprio a Forlì un convegno promosso da Atrium, il progetto europeo che ha come scopo quello di inda-

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artistico alle opere d’epoca mussoliniana. Solo così, sgombrando il campo da equivoci, offese, personalismi e ignoranza, si potrà apprezzare e valorizzare, anche turisticamente, questo nostro patrimonio architettonico, alla stessa stregua di come si fa con il Colosseo o con l’Arc de Triomphe di Parigi, senza per questo voler celebrare l’uccisione di migliaia di persone. La speranza che i tempi siano maturi arriva anche dall’Unesco, che sempre nella calda estate passata ha inserito la città di Asmara nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità. La piccola Roma dell’Eritrea, la colonia progettata tra la fine dell’800 e l’epoca fascista, è stata riconosciuta come “il maggiore e più intatto concentrato di architettura modernista al mondo”. I


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ITINERARI D’ARTE E CULTURA CULTURAL AND ARTISTIC ITINERARIES.

The Italian twentieth century, a thorny heritage Between the war of the statues in the USA and our debates about fascist symbols, the twentieth century art has become absolutely topical. And, maybe, it is the time to give tourist value to the remains of our past Aura Marcelli

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here are moments in which it looks like things goes all in one direction. In still unsuspicious times, almost a year ago, I was in California, visiting the Spanish missions of El Camino Real. Talking to a guide in a small museum, while he was showing me relics and Father Junipero Serra’s history, the funder of the Christian outposts in the New World, my Cicero apologized for the terrible sufferings inflicted by the Conquistadores to the indigenous people. I, trivially, commented: “Yes, it was terrible, but we can’t judge that time with our present ethical and moral codes”. But my statement wasn’t so obvious as I thought, as a matter of fact, I received a blunt answer: “Of course we can”. I didn’t realise at that time, but it was a first sign of the tense climate that generated the Battle over statues and the iconoclastic rush that crushed, damaged and, in a few cases, destroyed Southern secessionists and Cristoforo Colombo’s

monuments in the United States. They weren’t Franciscan missionaries, but the sense was the same: who immorally acted racist abuses shouldn’t be celebrated, it doesn’t matter if they played a part, for good or ill, in the history of USA and of the world.

Il Palazzo della Civilta del Lavoro (EUR) di Roma. The Palazzo della Civiltà del Lavoro (EUR) in Rome. ©Fototeca ENIT, Vito Arcomano

Last summer, even on the other side of the Atlantic Ocean, at our home, people started to argue about the traces of our thorny memory. First was the president of the Chamber of Deputies, Laura Boldrini, who stated that she understood partisans’ inconvenience, offended by fascist symbols and monuments, this generated numerous disputes – beyond misunderstandings and manipulations among which some that blamed her the will to bring bulldozers. Then, the new law against the promotion of fascism was signed, it punishes «everyone who propagandises images and contents of the fascist party or of 4 2018 www.mastermeeting.it

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ITINERARI D’ARTE E CULTURA

tures of the Palazzo della Civiltà Italiana at the Eur. The article triggered criticism and disputes from one side to the other of the Ocean, waking up in a great part of our fellow countrymen that sense of pride and belonging, that usually wakes up only when our National soccer team plays at the FIFA World Cups. Lots of comments, on newspapers pages and on the social webs, defended the anti-fascist principles of our Country and, at the same time, the artistic and architectonic value of the Italian rationalist heritage and the monuments, that counts among them absolute masterpieces such as the previously mentioned Palazzo della Civiltà Italiana, by the architects Giovanni Guerrini and Ernesto Lapadula, the Casa del Fascio in Como, by the architect Giuseppe Terragni, the Università Bocconi, clearly inspired by the Bauhaus. And more, Via della Conciliazione in Roma, the Città di Fondazione such as Latina and Sabaudia, but also such as some districts in Forlì or the small Tresigallo, the only town that was awarded as City of Art. People are eager to protect the architectural value of these buildings, whose sense goes over the cultural and political event in which they were built, and whose artistic relevance should make acceptable the presence of words and symbols directly atIl Torrione di Piazza Vittoria a Brescia, in alto, e un modello del Palazzo della Civiltà del Lavoro, in basso. The Torrione di Piazza Vittoria in Brescia, above, and a model of Palazzo della Civiltà del Lavoro, below. ©Alessandro Nassiri for Museo nazionale scienza e tecnologia Milano

the German national socialist party». The law, currently being debated in Senate, is originated by the will to limit the rising of far-right politics groups, but it risks to extend the ban to museums activities: not for the artworks referring to the Duce and to fascism, protected by the Constitution, as any other art, by the principle of freedom of expression, but if they exhibit fascist mementos and documents, in order to make a historical analysis and not to propagandise. And this is not only the case of the Museo del Fascismo in Predappio, but, for example, also of the Museums of Resistence.

The architectural value of the twentieth century An editorial on the New Yorker created a bridge from the Old to the New World in the dispute. Its author, Ruth Ben-Ghiat of the New York University, entitled it “Why Are So Many Fascist Monuments Still Standing in Italy?”, showing this with pic-

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tributable to Duce or to fascism. Yet, the same precious monuments, part of Italian heritage, are still thorny and that’s the reason why the are abandoned, even by tourists, when they could be very luring for international tourists. Mostly, if they were included in a “Cultural Route of Rationalism”.

The European Cultural Route As a matter of fact, in Forlì during this heated dispute a convention promoted by Atrium, the European project that has the purpose to investigate and manage the architectural, archival and intangible heritage of the regimes of the nineteenth century, for the planning of a transnational cultural itinerary. Forlì is first in line for this project that wants to create a “European Cultural Route”, that includes our Country and 10 nations more: Slovenia, Bulgary, Hungary, Slovakia, Romania, Croatia, Albania, Bosnia-Herzegovina, Serbia and Greece. Project Atrium headquarter is an emblematic building: the former Casa del Balilla or Palazzo GIL in Forlì. The realisation of the project won’t be easy because just the name of these places makes feel some people embarrassment and inconvenience. Thus, the project must act first at a cultural level, starting from schools and young people,

to make them understand that the most definitive and firm statement of the antifascist principles is the possibility to look at the works of art of Mussolini’s time with artistic interest. Clearing away misunderstandings, offences, personalisms and ignorance, it is the only way to appreciate and to value, even for tourism, this architectural heritage, the same way we do with the Colosseum or with the Arc de Triomphe in Paris, without desiring to celebrate the killing of thousand of people. The hope, that things are changing, comes also from Unesco, that enlisted the town of Asmara as World Heritage site during last summer. The small Rome of Eritrea, the colony rose among the end of the nineteenth century and the fascist age, and it has been acknowledged as “the major and the most unspoilt concentrated of modernist architecture in the world”. I

L’ex Casa del Balilla di Forlì. The former Casa del Balilla in Forlì

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La Sicilia del Barocco

La parte sudorientale dell’isola custodisce numerosi tesori artistici che si possono ammirare grazie a un tour “lontano” dal mare e vicino alla Storia

✒Dante Daverio

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Il magnifico Duomo di Noto, la città “in giallo”. The magnificent Duomo in Noto, the city in yellow

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Da Noto a Ragusa Ibla, da Scicli a Modica: quello della Sicilia sudorientale è un vero e proprio “angolo” Barocco che va scoperto ed esplorato città per città, chiesa per chiesa. Qui ci si dimentica per un attimo che la Sicilia è un’isola circondata da uno splendido mare e si va alla scoperta del suo forse più bello entroterra: fatto di colline dolci e verdissime dove si coltiva l’uva per fare vini prelibati, e fatto di tesori artistici e architettonici senza pari al mondo. E tutto per “merito” di un terremoto. Quelle che infatti sono le vere protagoniste di questo territorio incantevole, ovvero queste incantevoli quattro cittadine, esistevano già durante il Medioevo, ma vennero ricostruite, in parte o completamente, dopo il catastrofico terremoto che colpì quest’area della Sicilia esattamente l’11 gennaio del 1693. E venne deciso che sarebbero state rifatte proprio seguendo il modello stilistico architettonico predominante all’epoca, ovvero quello Barocco. È per questo motivo quindi che la loro architettura, la loro pianificazione urbana e la decorazione dei

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palazzi costituiscono il culmine e uno degli ultimi periodi di fioritura di questo stile architettonico in Europa.

Un Barocco sontuoso E proprio questa maestosità dell’architettura che era scaturita da un immane disastro è anche connessa alla politica della Sicilia del tempo. L’isola era ancora ufficialmente sotto il controllo del re di Spagna, ma in realtà era governata dalla sua aristocrazia autoctona che decise di riparare ai danni del terremoto innalzando palazzi e monumenti ancora più grandiosi di quelli preesistenti, anche per celebrare se stessa ovviamente. I nuovi centri possiedono allora uno stile unico, un Barocco originale ribattezzato anche Barocco del Val di Noto, ma pure nuove soluzioni urbanistiche per un nuovo modello di città. Così visitando oggi la zona si ammirano interi borghi di pietra bianca che si stagliano nel paesaggio naturale dell’altopiano ibleo quasi come naturale complemento delle colline e delle rupi dalle quali proviene la stessa pietra utilizzata per le


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ITINERARI D’ARTE E CULTURA

costruzioni, sapientemente modellata ed incastonata dai mastri scalpellini. È la “pietra bianca” di Noto che, in tutte le sue varianti cromatiche determinate dal luogo di estrazione – dal panna al miele –, trova la sua consacrazione come materiale di costruzione d’elezione per gran parte degli edifici che oggi sono ammirati come monumenti unici. Urbanisticamente, insomma, il terremoto produsse la creazione di suggestive “acropoli barocche”, dominate non più dai vecchi castelli, ma dalle nuove chiese barocche. Così è a Scicli, con la chiesa di San Matteo; così a Modica e a Ragusa, con le due chiese di San Giorgio.

Modica senza segreti Diretta discendente della città Sicula di Motyka, venne assoggettata da Roma almeno due volte e poi conquistata anche dagli Arabi che la chiamarono. Con il dominio spagnolo degli Aragonesi, Modica divenne, anche per la sua posizione stra-

Il centro antico di Modica è davvero suggestivo. Modica city centre is particularly impressive

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Il Castello di Donnafugata, una delle splendide location de “Il Commissario Montalbano” Donnafugata’s Castle, one of the amazing location in “Il Commissario Montalbano” fiction

Il magico panorama dall'alto del centro di Ragusa Ibla. The stunning view from the top of Ragusa Ibla’s center

tegica, uno dei più potenti feudi della Sicilia. Come tutto il resto della cosiddetta Val di Noto, dopo il 1693 rinacque a nuova vita. Oggi il suo centro si presenta particolarmente suggestivo, innanzitutto quando appare arrivandovi dal viadotto della strada statale. Sulla collina fa capolino la città medievale che fronteggia un’altra collina di fronte, meno alta e assai meno abitata, e soprattutto la più bassa pianura dove si apre la strada principale del nucleo barocco, corso Umberto I. E in piazza Matteotti, che si allarga proprio sul corso, si trova la Chiesa del Carmine, che ha un pregevole portale e un rosone, rimasti integri dopo il terribile terremoto che distrusse l’edificio ne1 1693. Proseguendo sul corso, a destra, si raggiungono il Palazzo del Municipio e la Chiesa di San Domenico. Restando

ancora lungo la principale arteria cittadina si ammirano diversi edifici del XVIII secolo e sulla destra la Chiesa di San Pietro, con l’ampia e suggestiva scalinata e le dodici statue degli Apostoli che l’adornano. A questo punto, si sale verso Modica Alta: vi si sale attraversando il quartiere dello Sbalzo, dove si trovano le case scavate nella roccia. Percorrendo invece la via Castello, si raggiunge lo sperone della rocca, che fu annientata dal terremoto de11693. Poco distante poi si trova la Chiesa di San Giorgio, che si raggiunge salendo su un’imponente scalinata di 250 gradini. Fondata nel XII secolo venne anch’essa ricostruita nel XVIII in stile barocco. Attraverso viuzze medievali, tortuose e faticose, si sale poi al corso Regina Margherita, abbellito dai sontuosi prospetti di edifici sette e ottocenteschi: seguendolo con una piacevole passeggiata si arriva a un’altra lunga scalinata, in cima alla quale svetta la Chiesa di San Giovanni Evangelista.

Le due anime di Ragusa A Ragusa Superiore il monumento da non perdere è la Cattedrale, dedicata a San Giovanni Battista risale ai primi anni del Settecento ed abbina una facciata larga e bassa a un interno caratterizzato da colonne lisce. Da qui si imboccano quindi Corso Italia e Corso Mazzini il quale, attraverso un tortuoso percorso, unisce Ragusa Superiore con Ragusa Ibla, la città Barocca. La prima tappa, al limite fra i due nuclei cittadini, si fa per visitare la Chiesa di Santa Maria delle

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Scale, ovviamente eretta in stile Barocco. Poco lontano si scopre la piazza della Repubblica, dominata da Chiesa del Purgatorio, che ha nella facciata un bel portale Barocco. E nello stesso stile è fatto il vicino Palazzo Cosentini. Interessante è poi la Chiesa di Santa Maria dell’Idria, fondata dai Cavalieri di Malta nel XVII secolo: ha un originale campanile, rivestito di ceramiche di Caltagirone. Percorrendo via del Mercato si arriva finalmente davanti al Duomo di San Giorgio: domina dall’alto sulla piazza Duomo dalla cima di un’imponente scalinata che conduce al portale sormontato da bellissimi altorilievi raffiguranti scene dal martirio dello stesso santo. La facciata altissima e slanciata, quasi a voler raggiungere il cielo, è il capolavoro dell’architetto Rosario Gagliardi. Da piazza Duomo si va in piazza Odierna, per scoprire la facciata rientrante della Chiesa di San Giorgio Vecchio, con lo splendido portale gotico-catalano. A un livello più basso poi si scopre lo splendido Giardino Ibleo, impiantato nel XIX secolo: consente la veduta di stupendi panorami e di tre chiese, quelle dei Cappuccini Vecchi, di San Giacomo, e di San Domenico o del Rosario.

Scoprendo la raffinata Scicli Forse la più vitale delle cittadine barocche, perché in grado di fondere al meglio lo spettacolo delle architetture antiche e

DALL’ARTE ALLA FICTION In tempi recenti questa magica zona della Sicilia è diventata molto famosa ma non solo grazie alle sue bellezze artistiche e naturali. O meglio non direttamente per quelle, ma indirettamente anche per esse. Il motivo? Semplicissimo: proprio nell’area siciliana delle cittadine del Barocco lo scrittore Andrea Camilleri ha ambientato – cambiando però i nomi reali dei borghi in altri di sua invenzione – la sua fortunatissima serie di romanzi gialli de Il Commissario Montalbano. E quando questa serie di libri è stata trasformata in un’ancora più amata serie di film per la tv, la scelta di girare tutti gli episodi nelle cittadine barocche ha rilanciato anche turisticamente questo territorio isolano. In tutta Italia e anche all’estero: gli episodi della fiction magistralmente interpretata da Luca Zingaretti, sono infatti distribuiti e visti in diversi Paesi del mondo, dove hanno lo stesso successo goduto in Italia. Merito, assolutamente riconosciuto, anche delle location barocche nelle quali il commissario si muove e investiga. Divertente può essere allora, una volta giunti qui, a propria volta “investigare” per ritrovare dal vivo, uno per uno, i luoghi del “Commissario Montalbano”. Tante sono le guide, cartacee e web, che raccontano i segreti dei luoghi del racconto, mentre diversi sono gli operatori turistici che offrono tour sulle “tracce” del popolare poliziotto. Tra i luoghi simbolo della serie tv comunque sicuramente ci sono: la casa di Montalbano nella inventata località di Marinella (che in realtà è un bed&breakfast affacciato sul lungomare di Punta Secca), il commissariato di Vigata, (altro nome fittizio mentre in realtà si tratta del Palazzo del Comune del borgo di Scicli) e la misteriosa e abbandonata Mannara (ovvero l’antica Fornace Penna nei pressi del villaggio di Sampieri). un’anima turistica contemporanea e raffinata, è Scicli, oggi famosissima anche per essere la Vigata del Commissario Montalbano. La visita parte dalla moderna piazza Italia, spaziosa e verdeggiante di alberi sulla quale si affaccia la Chiesa del Carmine, del 1751. A pochissima distanza e visibile dietro la facciata di un palazzetto ecco poi la Chiesa di Santa Maria la Nova, ancora più imponente per la sua grandiosità decorativa. Da qui è poi possibile salire sui colli che fanno parte dell’area centrale di Scicli, sia per raggiungere l’antica Chiesa matrice di San Matteo, oggi chiusa, sia per ammirare la

In alto: la casa di “Montalbano” è un b&b sul lungomare di Punta Secca. A sinistra, edifici barocchi nel centro di Scicli. Above, “Montalbano’s” house is a b&b overlooking the waterfront of Punta Secca. Left. Baroque buildings in Scicli’s dowtown

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ITINERARI D’ARTE E CULTURA

UN VIAGGIO NELLA GASTRONOMIA BAROCCA E quello che porta a scoprire le mille magie e i sapori unici della gastronomia “barocca”. Tra dolci fantastici e street food da non perdere. Si parte da Modica: qui l’indirizzo per i golosi che vogliono gustare il famosissimo cioccolato di Modica e le specialità dolci della Sicilia, è il Caffè Adamo di via Tedeschi 17: da provare, i cannoli e soprattutto la granita “completa”. E uno street food davvero eccezionale è quello che, sempre nel pieno centro di Modica, in corso Umberto I 197, offre Putia del Coppo: pesce, carne e verdure gustosissime sono servite in divertenti coni di carta oleata e si mangiano nei tavolini all’aperto. Ci si sposta nel cuore di Ragusa Ibla, in via Orfanotrofio 9, per raggiungere il Ristorante Antares, particolare locale ricavato dalla ristrutturazione delle scuderie e dei magazzini di un palazzo settecentesco adiacente alla Chiesa di San Giuseppe. In menu cucina della tradizione rivisitata ma anche pizza creativa. Quello di Palazzo Montalbano Suites, in via Cardaci 8 nel centro pedonale di Scicli, è invece un indirizzo particolare che offre ospitalità in quattro elegantissime camere luxury e propone anche una magnifica terrazza perfetta per l’organizzazione di eventi d’elite. Sempre a Scicli, in corso Mazzini 54, chi ama i dolci trova Dolcebarò, locale del mastro pasticcere Pisana che offre prelibatezze regionali e locali come la Testa di Turco e la pasta di mandorle. Un resort affascinante, nelle campagne tra Noto e Modica, nel quale soggiornare avendo a disposizione piscina, spa, ristorante, tenuta privata e camere di diverse tipologie (fino alla Luxury Suite) è la Masseria della Volpe (www.masseriadellavolpe.it) di Contrada Casale di Noto. Infine, location più strutturata anche per ospitare eventi è il Relais Antica Badia (www.relaisanticabadia.com) di Ragusa: nel cuore del centro storico della cittadina iblea propone otto sale meeting di diverse dimensioni, 12 tra suite e camere curatissime, ristorante e spa.

Noto venne ricostruita secondo originali criteri urbanistici. Noto was reconstructed according to a original urban criteria

Chiesa di San Bartolomeo, davvero imponente e scenografica, che fronteggia un paesaggio roccioso dal colore cangiante. Interessanti infine sono anche le architetture civili che caratterizzano il cuore di Scicli: da non perdere quindi il Palazzo Comunale, il Palazzo Spadaro e soprattutto il Palazzo Beneventano con le singolari decorazioni barocche.

Noto, la città “gialla” Anch’essa località di antichissima origine, Greca in particolare, dopo l’esodo della popolazione e la gravissima crisi economica seguite al terremoto del 1693, Noto fu ricostruita secondo originali criteri urbanistici che la fecero davvero rinascere a nuova vita, economica, ma anche culturale. Oggi allora la visita inizia oltrepassando la Porta Reale e quindi percorrendo corso Vittorio Emanuele, lungo il quale si ammirano uno dopo l’altro numerosi edifici monumentali settecenteschi. Prima tra tutti la Chiesa di San Francesco, con l’ex convento dei Francescani e il monastero benedettino del Salva-

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tore, dagli eleganti elementi architettonici. Più avanti ecco un altro ex monastero, quello delle Benedettine, nelle cui sale è ospitata una sezione del Museo Civico, e ancora la Chiesa di Santa Chiara, eretta in stile Barocco. Sempre proseguendo a piedi lungo la via principale si raggiunge a sinistra il Palazzo Ducezio, sede del Municipio: è caratterizzato da un bel portico, progettato da Vincenzo Sinagra. Proprio di fronte ad esso si apre la scenografica piazza, sulla quale, dall’alto di un’ampia scala tre rampe, si affaccia il magnifico Duomo, dedicato a San Nicolò di Mira. Ma non è tutto: completano e arricchiscono la grande piazza anche il Palazzo Arcivescovile, eretto nell’Ottocento, la Chiesa e il Monastero del Salvatore, e il Palazzo Landolina, anch’esso settecentesco. Una strada, a sinistra della piazza, permette invece di raggiungere il seicentesco Palazzo Nicolaci Villadorata, famoso per le stupende figure grottesche, scolpite nella pietra, che sorreggono gli eleganti balconi barocchi. Ritornati sul corso principale si scorge un’altra Chiesa, quella del Collegio dedicata a San Carlo. La parte più centrale del centro storico si conclude con piazza XXIV Maggio, sul lato più alto della quale svetta la Chiesa di San Domenico, dalla facciata convessa e fatta di pietra di tufo colore del miele. L’interno della chiesa ha pianta centrica, e cinque cupole decorate in stile Rococò. Continuando oltre essa, in direzione della città alta, si incontra via Cavour: è parallela a corso Vittorio Emanuele e vi si affacciano diverse chiese e palazzi barocchi, dalle preziose facciate. La salita invece termina in piazza Mazzini, dove si trova la Chiesa del Crocefisso, caratterizzata da un sontuoso portale centrale. Da non perdere all’interno, il dipinto della cosiddetta Madonna della Neve, di Francesco Laurana. I


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ITINERARI D’ARTE E CULTURA CULTURAL AND ARTISTIC ITINERARIES.

Baroque Sicily The south-eastern part of the island stores numerous artistic treasures that can be admired thanks to a tour that is “far away” from the sea and close to History Dante Daverio

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rom Noto to Ragusa Ibla, from Scicli to Modica: the south-eastern part of Sicily is a true Baroque “niche” with its cities and churches to discover and explore. Here, we forget for a moment that Sicily is an island surrounded by a splendid sea and we discover that perhaps this area is the most beautiful part of the inland: made of delicate and green hills where grapes are grown to create exquisite wines, and made of truly unique artistic and architectural treasures to be found nowhere else in the world. And the “merit” for all this goes to an earthquake. The true protagonists of this enchanting territory are four beautiful cities which already existed during the Middle Ages, but were rebuilt, either partially or completely, after the catastrophic earthquake that struck this area of Sicily on exactly January 11, 1693. It was decided that they should be rebuilt by simply following the architectural stylistic model that prevailed

at that time, or rather, the Baroque style. This is the reason why the architecture, urban planning and decoration of their buildings constitute the culmination of one of the last blooming periods of this architectural style in Europe.

La Chiesa di San Domenico a Noto con la sua facciata convessa. Church of San Domenico in Noto with its convex facade

Sumptuous Baroque This architectural magnificence, which originated from an immense disaster, is also connected to Sicilian politics of the time. The island was still officially under the control of the king of Spain, however it was actually ruled by its native aristocracy that decided to repair the damage caused by the earthquake by raising buildings and monuments even more grandiose than the pre-existing ones, so as to celebrate itself. As a result, the new city centres took on a unique style, an original Baroque renamed Val di Noto Baroque, and new urban solutions for a new city model. Hence, visiting the area today one 4 2018 www.mastermeeting.it

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ITINERARI D’ARTE E CULTURA A JOURNEY INTO BAROQUE GASTRONOMY A journey to discover the magic and unique flavours of the “baroque” gastronomy, among fantastic sweets and street food, not to be missed. We start at Modica: here, the address for those who want to enjoy the famous chocolate from Modica and Sicilian sweets specialties, is the Caffè Adamo in via Tedeschi 17: worth tasting are the cannoli and especially the “complete” granita. Delicious street food is found at the Putia del Coppo in the centre of Modica, in corso Umberto I 197; it offers fish, meat and vegetables served in amusing oil paper cones to be eaten on the outdoor tables. We then move on to the heart of Ragusa Ibla, in via Orfanotrofio 9 where we reach the Ristorante Antares, a particular restaurant created after renovating the stables and warehouses of an eighteenth century palazzo adjacent to the Church of San Giuseppe. The menu offers a traditional, but revisited, cuisine and creative pizza. The Palazzo Montalbano Suites, in via Cardaci 8, in the Scicli pedestrian area, offers hospitality in four elegant luxury rooms, including a magnificent terrace, ideal for organizing elite events. Still in Scicli, in corso Mazzini 54, those who love sweets will find Dolcebarò, the shop owned by pastry master Pisana, which offers regional and local delicacies such as the Testa di Turco and almond paste. A fascinating resort in the countryside between Noto and Modica, where one can enjoy a pool, spa, restaurant, private estate and various types of rooms (right up to a Luxury Suite) is the Masseria della Volpe (www.masseriadellavolpe.it) in Contrada Casale, Noto. Finally, a more structured location for hosting events is the Relais Antica Badia (www.relaisanticabadia.com) in Ragusa: located in the heart of the city’s historic centre, it offers eight various sized meeting rooms, 12 elegant suites and rooms, a restaurant and a spa.

La Chiesa di San Giorgio a Modica si raggiunge salendo un’imponente scalinata di 250 gradini. Church of San Giorgio, in Modica, is reachable by climbing an imposing 250 steps staircase.

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can admire entire white stone villages that stand out in the natural landscape of the iblean plateau almost as a natural complement of the hills and cliffs from which the stone, expertly shaped and mounted by master stone-cutters, used for the buildings comes from. It‘s Noto’s “white stone” which, in all its chromatic variants

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determined by its place of extraction – from cream to honey colours –, finds its consecration as building material chosen for most of the buildings we admire today as unique monuments. From an urban point of view, the earthquake produced the creation of suggestive “baroque acropoli”, no longer dominated by old castles, rather by the new baroque churches. This can be seen in Scicli, with the San Matteo church as well as in Modica and in Ragusa, with the two San Giorgio churches.

Modica without secrets Modica was the direct descendant of the Sicilian city Motyka, which was repressed by Rome at least twice and then conquered by the Arabs who gave it its name. After the Spanish dominion by the Aragonese, Modica became, due to its strategic position, one of the most powerful fiefs in Sicily. After 1693, Modica was born again like all the rest of the so-called Val di Noto. Today its centre is particularly impressive, especially when it appears when coming from the viaduct off the state road. On the hill, the medieval town faces another hill on the opposite side, which isn’t as tall and not as inhabited, and the lower plain where the main street of corso Umberto I opens to the baroque nucleus. The Church of the Carmine is found in Piazza Matteotti, which has a valuable portal and a rose window that remained intact after the terrible earthquake that destroyed the building in 1693. Continuing along the corso, on the right, we reach the Palazzo del Municipio and the Church of San Domenico. Continuing along the main city artery, we can admire several eighteenth century buildings and on the right we see the Church of San Pietro, with its wide and evocative staircase and the twelve statues of the Apostles that adorn it. From here, we will climb towards Modica Alta, through the Sbalzo district, where we’ll find houses excavated in the rock. Walking along the Via Castello, we reach the spur of the fortress, which was annihilated by the 1693 earthquake. Not far away is the Church of San Giorgio, reachable by climbing an imposing 250 steps staircase. Founded in the 12th century, it too was rebuilt in the XVIII century in Baroque style. Through medieval streets, tortuous


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ITINERARI D’ARTE E CULTURA

and tiring, we climb up to the corso Regina Margherita, embellished by the sumptuous eighteenth and nineteenth-century building facades: a pleasant stroll brings us to another long staircase, at the top of which stands out the Church of San Giovanni Evangelista.

The two souls of Ragusa In Ragusa Superiore, a monument not to be missed is the Cathedral dedicated to San Giovanni Battista which dates back to the early eighteenth century and combines a wide and low facade to an interior characterized by smooth columns. From here we enter Corso Italia and Corso Mazzini which, through a tortuous path, joins Ragusa Superiore with Ragusa Ibla, the Baroque city. The first stop, between these two, is a visit to the Church of Santa Maria delle Scale, obviously erected in Baroque style. Not far away we come across Piazza della Repubblica, dominated by the Church of Purgatory, which has a beautiful Baroque portal on the facade. Built in the same style is the nearby Palazzo Cosentini. The Church of Santa Maria d’Idria is worth noting. It was founded by the Knights of Malta in the 17th century; it still has its original bell tower, covered

with pottery from Caltagirone. Walking along the via del Mercato we finally reach the Duomo di San Giorgio: it overlooks the piazza Duomo from the top of an impressive staircase that leads to the portal surmounted by beautiful reliefs depicting scenes from the saint’s martyrdom. The tall and slim facade, almost as if it wants to reach the sky, is the masterpiece of architect Rosario Gagliardi. From piazza Duomo we move on to Piazza Odierna to discover the facade of the Church of San Giorgio Vecchio, with its splendid Gothic-Catalan portal. At a lower level, we then discover the splendid Ibleo Garden, planted in the 19th century: it offers views of spectacular panoramas and three churches, the Cappuccini Vecchi, San Giacomo, San Domenico or the Rosario.

L’antica tonnara che si trova davanti al mare di Vendicari, a due passi da Noto. The ancient “tonnara” along the Vendicari waterfront, near Noto

Discovering sophisticated Scicli Scicli is perhaps the most vital of the Baroque cities, because it blends the best of ancient architecture with a contemporary and refined tourist soul: It has now become famous for being the Vigata del Commissario Montalbano in the television series. The visit starts at the modern Piazza Italia, spacious and green with trees overlooking the Church of Carmine, built 4 2018 www.mastermeeting.it

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ITINERARI D’ARTE E CULTURA

Piccoli deliziosi edifici nel centro di Ragusa Ibla. Beautiful little buildings in Ragusa Ibla

in 1751. Close by we can see, behind the facade of a small building, the church of Santa Maria la Nova; even more impressive due to its decorative grandiosity. From this point we climb the hills that form part of the central area of Scicli, both to reach the ancient Church of San Matteo, which is closed, and to admire the truly imposing and spectacular Church of San Bartolomeo, which faces a rocky landscape with its changing colours. The civil architectures that characterize the heart of Scicli are also quite interesting: must sees are the Palazzo Comunale, the Palazzo Spadaro and above all the Palazzo Beneventano with its unique baroque decorations.

Noto, the city in yellow A place of ancient origin, Greek in particular, after the exodus of the population and the serious economic crisis that followed the 1693 earthquake, Noto was reconstructed according to original urban criteria that gave birth to a new life, both economic and cultural. Today, our visit begins by going beyond the Porta Reale and then on to Corso Vittorio Emanuele, along which we can admire the other numerous eighteenth-century monumental

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buildings. In particular we note the Church of San Francesco, with the former convent of the Franciscans and the Benedictine monastery of the Savior, with its elegant architectural elements. Further on we come across another former monastery, the Benedictine nuns monastery, which houses a section of the Civic Museum, and the Church of Santa Chiara, built in Baroque style. Continuing along the main street we reach the Palazzo Ducezio, the Town Hall, on the left, characterized by a beautiful portico, designed by Vincenzo Sinagra. Right in front of it opens the scenic square, which, from the top of a large three-flight staircase, overlooks the magnificent Duomo, dedicated to San Nicolò di Mira. But there’s more: the Archbishop’s Palazzo, erected in the 19th century, the Church and the Monastery of the Savior, and the Palazzo Landolina, also built in the eighteenth century, complete and enrich this large square. A street to the left of the square allows you to reach the 17th century Palazzo Nicolaci Villadorata, famous for its splendid grotesque figures carved in stone, which support the elegant Baroque balconies. Once back on the main corso we come across another Church, the Col-


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ITINERARI D’ARTE E CULTURA FROM ART TO FICTION Recently this magical area in Sicily has become quite famous, and not only because of its artistic and natural beauties. Or rather, not directly for these reasons, but indirectly as well. Why? It’s very simple: these Baroque cities are where writer Andrea Camilleri set his fortunate series of crime novels (after changing the real names of the hamlets): Il Commissario Montalbano. And when this series of books was made into an even more successful TV series, the choice to shoot all the episodes in the Baroque cities also re-launched tourism in this area of the island. In Italy and abroad: the series is masterfully interpreted by Luca Zingaretti and it is distributed and seen in various countries throughout the world, with the same success it has enjoyed in Italy. The merit, fully recognized, goes to the baroque locations in which the commissioner moves around and investigates. It can therefore be fun, once you arrive here, to “investigate” on your own so as to find, one by one, the locations where the “Commissario Montalbano” series took place. There are numerous guides, both on paper and on the web, that tell the secrets of the story’s locations, while there are several tour operators that offer tours to discover the “traces” of the popular detective. Among the symbolic locations of the TV series we find: the house of Montalbano situated in the invented resort of Marinella (which is actually a bed and breakfast overlooking the waterfront of Punta Secca), the police station of Vigata (another fictitious name, while it is actually the Palazzo del Comune in Scicli) and the mysterious and abandoned Mannara (or rather, the ancient Fornace Penna near the village of Sampieri).

which is parallel to Corso Vittorio Emanuele and where several churches and baroque buildings with precious facades can be found. The ascent ends in Piazza Mazzini, where we find the Church of the Crucifix, characterized by a sumptuous central portal. Worth seeing inside is the painting of the so-called Madonna della Neve, by Francesco Laurana. I

Scicli è oggi la più vitale delle cittadine barocche ed è anche famosa per essere la “casa” del Commissario Montalbano. Scicli is today the most vital of the Baroque cities and become famous also for being the “home” of “Il Commissario Montalbano”

legio dedicated to San Carlo. The most central part of the historical centre ends with piazza XXIV Maggio, on the highest side of which stands the Church of San Domenico made of honey-coloured tufo stone, with its convex facade. The interior of the church has a ‘pianta centrica’, and five cupolas decorated in Rococo style. Continuing on beyond the church, towards the high city, we reach Via Cavour 4 2018 www.mastermeeting.it

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Qualcosa è cambiato In azienda, la presenza femminile nei settori innovazione, ricerca e sviluppo è ancora una rarità: due ogni nove uomini. Ma qualcosa ormai è chiaro si sta muovendo. Per restare competitivi sul mercato, lo dicono anche le neuroscienze, bisogna spalancare le porte alle donne

✒Gaia Fiertler

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Tutta colpa degli stereotipi, sembra, se ancora le donne non si lanciano nelle materie scientifiche e nelle nuove tecnologie e se tendono ad arretrare nei ruoli di leadership. Solo una su tre le studentesse liceali e degli istituti tecnico-professionali decidono di iscriversi a facoltà legate alle materie cosiddette “Stem” (Science, Technology, Engineering, Maths) e non tanto per dichiarato disinteresse, quanto perché non si considerano capaci nel calcolo matematico e sono convinte di avere scarse possibilità di inserimento e di carriera in settori tradizionalmente maschili. I loro compagni di scuola, invece, le doppiano per fiducia e sicurezza. A ben guardare, poi, di quel terzo orientato alle materie Stem la stragrande maggioranza predilige Medicina e al massimo Chimica e Biologia, mentre snobba le nuove tecnologie, l’Information Technology, la meccatronica, la robotica e l’ingegneria. Eppure i lavori del futuro riguardano la gestione della pervasiva digitalizzazione della società, dei consumi, delle organizzazioni e dei sistemi di produzione e distribuzione: data scientist, cyber security specialist, innovation manager, IoT manager (Internet of Things) sono solo alcune delle nuove figure professionali richieste dal mer-

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cato. Ma c’è di più. Le aziende iniziano ad ammettere di aver bisogno anche delle competenze umanistiche più generalmente attribuite alle donne: pensiero laterale, apertura al cambiamento, problem solving, capacità collaborativa e motivazionale, per gestire quei gruppi multidisciplinari e interfunzionali cui oggi le organizzazioni affidano la sfida dell’innovazione per vincere la complessità dei mercati. Poi l’ideale sarebbe integrare nelle stesse figure professionali le capacità attribuite ai maschi e le attitudini femminili, ma già accostare profili diversi nello stesso gruppo di lavoro sarebbe un avanzamento nella gestione inclusiva delle risorse umane. Invece, la presenza di donne nei dipartimenti di innovazione e ricerca e sviluppo è ancora una rarità: se ne trovano due ogni nove uomini. Eppure ormai è chiaro che per innovare e restare competitivi sul mercato non bastano più solo tecnologi e informatici. Queste le evidenze dell’ultima ricerca condotta da NetConsulting cube per Ca Technologies, il gruppo americano specializzato in soluzioni informatiche, insieme con Fondazione Sodalitas, entrambe impegnate nella diffusione della cultura e della utilità delle materie scientifiche a scuola, con una ricaduta


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anche sulla familiarità delle ragazze con il linguaggio matematico. “Create Tomorrow” è il progetto internazionale con cui Ca Technologies entra nelle scuole e invita gli studenti nei propri uffici per respirare la propria realtà di lavoro e in Italia il progetto è inserito nel protocollo di alternanza scuola-lavoro regolato dalla legge 107/15. L’indagine “Innovazione al femminile: tecnologia, cultura umanistica e creatività - Il futuro è Steam: Science, Tech, Engineering, Arts & Math”, condotta su un campione di 110 tra responsabili delle risorse umane e direttori dei sistemi informativi e su 210 studenti di licei e istituti professionali, fotografa la centralità delle tecnologie digitali nelle strategie delle aziende, tecnologie che abilitano e accelerano la trasformazione stessa dei modelli organizzativi, oggi orientati a ricercare una maggiore interazione tra la divisione IT e le linee di business e una collaborazione più integrata ed efficace con fornitori e partner. Si inizia a mettere in pratica il concetto di azienda aperta, anche in termini di creazione di team interdisciplinari e multifunzionali e di nuove figure professionali. «La pervasività della tecnologia nelle nostre vite evidenzia sempre più la necessità di figure professionali formate nel mondo tecnico e scientifico, ma anche di alcune risorse di affiancamento dotate di competenze e inclinazioni umanistiche e artistiche», sostiene Michele Lamartina, ad di Ca Technologies. «Invertire il trend che vede le donne ancora ai margini nel coinvolgimento e nelle possibilità di carriera in

professioni Stem rappresenta un imperativo per la crescita economica del nostro Paese, ma le azioni da enfatizzare devono far parte di un ampio progetto a lungo termine che coinvolge attori e ambiti diversi (scuola, famiglie, aziende, organizzazioni no profit) con azioni incisive di sensibilizzazione e informazione delle ragazze, dalle scuole elementari alle medie fino alle superiori.» Ad ogni modo il problema non è solo italiano. In Europa solo l’1% delle donne è laureata in materie Stem e solo il 30% degli impiegati nell’Information Technology è femminile, percentuale che in Italia scende al 18%. Tra l’altro la carenza di talenti sembra destinata a peggiorare: la Commissione euro-

Superare il pregiudizio, lo stereotipo secondo cui le donne non sarebbero capaci o brave quanto gli uomini, né adatte a ruoli di comando, è il grande lavoro di trasformazione culturale da avviare già a scuola e in famiglia. Overcoming the prejudice, the stereotype according to which women would not be as skilled or as capable as men, nor suitable for leadership roles, is the great work of cultural transformation that needs to be started already in schools and in the family

Michele Lamartina, ad di Ca Technologies

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La presenza di donne nei dipartimenti di innovazione e ricerca e sviluppo è ancora una rarità: se ne trovano due ogni nove uomini. The presence of women in the departments of innovation and research and development is still a rarity: there are two for every nine men.

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pea prevede che, solo nel settore informatico, si registrerà una mancanza di 800-900mila dipendenti già nel 2020, mentre entro il 2025 in Europa si creeranno oltre 8 milioni di posti di lavoro Stem. Secondo Kelly Services, il gruppo di consulenza per le risorse umane, servizi in outsourcing, HR, somministrazione e fulltime placement, i fattori chiave alla base del divario di interesse per le materie Stem sono radicati nei ruoli e negli stereotipi di genere, che influenzano la fase formativa delle giovani studentesse e si ritrovano ancora nelle lavoratrici Stem a tutti i livelli di carriera. In Europa, infatti, solo una su due (56%) è sicura di trovarsi in una posizione altamente richiesta, rispetto al 67% degli uomini, proporzione che in Italia diventa di neanche una su tre (29%). La mancanza di fiducia si estende a tutta la gamma di competenze richieste, soprattutto nel settore ingegneristico, seguito da quello scientifico e informatico. Le professioniste Stem si sentono sicure rispetto alle altre donne, ma molto meno rispetto alla possibilità-capacità di competere alla pari con i colleghi uomini. Da non trascurare anche l’aspetto di conciliazione lavoro-famiglia: il 68% delle donne Stem europee ritiene l’equilibrio tra lavoro e vita privata un elemento attrattivo nella scelta del posto di lavoro, mentre la percentuale relativa ai colleghi uomini si attesta a 64%. Le lavoratrici italiane si collocano nella

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media europea con il 69%. Ma anche in questo caso dipende molto dalla divisione tradizionale dei ruoli e da come i diversi Paesi e le organizzazioni aiutino con servizi adeguati e modalità smart la gestione lavoro - famiglia. «Per attirare un maggior numero di talenti nei settori Stem, che sia diversificato in termini di genere, non occorre solo incrementare gli sforzi profusi in materia di assunzione, ma è necessario creare un ambiente globale che favorisca una maggiore partecipazione femminile, un approccio che noi chiamiamo “WorkLife Design”, con la possibilità di disegnare autonomamente il perfetto equilibrio tra vita privata e lavorativa», commenta Cristian Sala, country manager Kelly Services Italia.

Non solo Stem Superare il pregiudizio, lo stereotipo secondo cui le donne non sarebbero capaci o brave quanto gli uomini, né adatte a ruoli di comando, è il grande lavoro di trasformazione culturale su convinzioni e pensieri limitanti da avviare già a scuola, in famiglia e nelle organizzazioni, per aumentare la consapevolezza del proprio potenziale e non perdere la grande occasione di contribuire alla costruzione del futuro, occupando parte di quei posti di lavoro di cui già si lamenta la carenza. Lo stereotipo è costituito da una serie di preconcetti che non trovano conferma nella


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natura, nella biologia né nella neurobiologia a giustificare diversi orientamenti comportamentali, ma che si rinforzano e riproducono nel tempo. Come una rigida divisione dei ruoli, che poteva servire al controllo sociale e riproduttivo di società arcaiche ed economie più semplici, ma che oggi all’interno di realtà complesse è solo fonte d’impoverimento e che, a prescindere, le donne non sono più disposte ad accettare. Oppure l’influenza di alcune caratteristiche psicologiche che, per esempio, tengono lontane le donne da ruoli di comando (maggiore ricerca del consenso e dell’approvazione altrui rispetto agli uomini), salvo poi emulare modelli maschili da parte di quella minoranza che prova a uscire dalla propria zona di comfort, senza valorizzare un modello femminile divergente. Perché spesso lo stereotipo di genere (caratteristiche attribuite a un sesso o all’altro) subisce anche lo stigma, il giudizio negativo da parte del gruppo dominante, di cui alla fine si convince anche l’altra parte. Mentre a livello cerebrale le neuroscienze hanno ormai ampiamente dimostrato non esserci differenze neuronali tra uomini e donne tali da spiegare o giustificare il diverso orientamento e interesse per la conoscenza scientifica o, rispetto alla leadership, la maggiore capacità dell’uomo a guidare rispetto a quella della donna. Di diverso c’è solo il modo di guidare. «Semmai», spiega Simona Cuomo, professore di Leadership e responsabile del Diversity Lab di Sda Bocconi, curatrice del volume “Essere leader al femminile” (Egea 2017), una raccolta di saggi che, da punti di vista differenti (psicologico, neuroscientifico, comportamentale e manageriale), affrontano il tema della leadership al femminile, «ci sono differenze psichiche riconducibili alla fase di simbiosi con la madre e al successivo processo di separazione e di costruzione della propria identità, per cui le donne cercano più la relazione del potere, e l’approvazione all’interno della relazione, a volte a costo di rinunciare all’affermazione di sé. Quando si tratta quindi di prendere decisioni scomode, difficili, man mano che salgono nella gerarchia aziendale, le donne tendono spesso a entrare in conflitto con se stesse, e dovendo gestire la fatica dell’impopolarità, finiscono con il sentirsi inadeguate. Molte donne rinunciano così

Simona Cuomo, professore di Leadership e responsabile del Diversity Lab di Sda Bocconi

al potere. Le donne che invece decidono di proseguire la carriera ad un certo punto finiscono per camuffarsi e assumere quei comportamenti che, ad oggi, sono premiati nelle culture organizzative. Ma questo modello, fortemente orientato al compito e al perseguimento del risultato al di là degli impatti che provoca, depotenzia le donne perché le allontana dalla propria leadership naturale, più collaborativa e partecipativa». Oggi le aziende iniziano ad ammettere di aver bisogno di una leadership più rotonda, che integri, che includa, che non divida, ma ancora prevale lo stereotipo e lo stigma, ossia il giudizio negativo rispetto ad alcune caratteristiche contenute nello stereotipo di genere. «Da numerose ricerche, compresa una di Sda Bocconi, il lavoratore tipo da premiare ha ancora i seguenti connotati: dev’essere giovane, eterosessuale, bianco, senza figli, in buona salute, italiano. Questo produce un tipo di aspettativa, che rende oggetto di stigma gli aspetti identitari che non corrispondono a questa immagine. Così per le donne, e non solo per loro, è una continua fatica farsi spazio in organizzazioni con questi parametri di merito. Deve invece diventare patrimonio di tutti il fatto che il modello vincente oggi sia diverso: un modello di integrazione con community allargate, inclusive, basate sul coinvolgimento e il consenso. E questo modo diverso di gestire il potere e le imprese dev’essere interiorizzato da uomini e donne, perché non è facile portare un modello diverso quando quello dominante è tutt’altra cosa. In tal caso è più facile emulare lo stile altrui», conclude la Cuomo. I 4 2018 www.mastermeeting.it

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MONDO IMPRESA BUSINESS WORLD.

Something has changed In companies, the female presence in the innovation, research, and development sectors is still a rarity: two for every nine men. But it is now clear that something is moving. In order to remain competitive on the market, as stated by the neurosciences as well, we need to open the doors to women Gaia Fiertler

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tereotypes are at fault, it seems, if women still do not venture into scientific subjects and new technologies and if they tend to give up leadership roles. Only one out of three female students from high schools and technicalprofessional institutes decides to enrol in faculties linked to the so-called “Stem� subjects (Science, Technology, Engineering, Maths), and not so much for declared disinterest, but because they do not consider themselves capable enough in mathematical calculation and they are convinced that they have little chance of integrating and developing a career in traditionally male-dominated sectors. Their

I lavori del futuro riguardano la gestione della pervasiva digitalizzazione della societĂ , dei consumi, delle organizzazioni e dei sistemi di produzione e distribuzione: data scientist, cyber security specialist, innovation manager, IoT manager sono alcune delle nuove figure professionali richieste dal mercato. Yet the jobs of the future concern the management of the pervasive digitalisation of society, of consumption, of organizations and production and distribution systems: data scientists, cyber security specialists, innovation managers, IoT managers are just some of the new positions demanded by the market

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male classmates, instead, have double their self-confidence and determination. A closer look, then, reveals that of that third oriented toward Stem subjects, the overwhelming majority prefers Medicine and at most Chemistry and Biology, while snubbing the new technologies, Information Technology, mechatronics, robotics, and engineering. Yet the jobs of the future concern the management of the pervasive digitalisation of society, of consumption, of organizations and production and distribution systems: data scientists, cyber security specialists, innovation managers, IoT (Internet of Things) managers are just some of the new positions demanded by


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the market. But there’s more. Companies are beginning to admit that they also need the humanistic skills more generally attributed to women: lateral thinking, openness to change, problem solving, collaborative and motivational skills, to manage those multidisciplinary and cross-functional groups to which today organizations entrust the challenge of innovation to overcome the complexity of the markets. Then the ideal would be to integrate into the same positions the skills attributed to males and the women’s aptitudes, but even bringing different profiles into the same work group would already be an advancement in the inclusive management of human resources. Instead, the presence of women in the departments of innovation and research and development is still a rarity: there are two for every nine men. Yet by now it is clear that to innovate and remain competitive on the market, technologists and IT people are not

enough anymore. These are the results of the latest research conducted by NetConsulting Cube for Ca Technologies, the American group specialised in IT solutions, together with the Sodalitas Foundation, both involved in spreading the culture and usefulness of scientific subjects in school, with a focus also on the familiarity of girls with mathematical language. “Create Tomorrow” is the international project with which Ca Technologies enters schools and invites students to their offices to breathe their working reality, and in Italy the project is included in the school-work alternation protocol regulated by law 107/15. The survey “Female innovation: technology, humanist culture, and creativity - The future is Steam: Science, Tech, Engineering, Arts & Math”, conducted on a sample of 110 human resources managers and information systems managers and on 210 students of high schools and professional institutes, portrays the centrality of digital technologies in the strategies of companies, technologies that enable and accelerate the transformation itself of organizational models, today oriented to seek greater interaction between the IT division and the business lines, and a more integrated and effective collaboration with suppliers and partners. They are starting to put the concept of open company into practice, also in terms of the creation of interdisciplinary and multifunctional teams and new positions. «The pervasiveness of technology in our lives increasingly highlights the need for roles trained in the technical and scientific world, but also for some support resources with humanistic and artistic skills and inclinations», says Michele Lamartina, CEO of Ca Technologies. «Reversing the trend that sees women still on the margins of involvement and career opportunities in Stem jobs is imperative for the economic growth of our country, but the actions to emphasise must be part of a large long-term project involving diverse players and areas (schools, families, companies, non-profit organizations) with incisive actions to sensitise and inform girls, from elementary to middle school, through high school». In any case, the problem is not just Italian. In Europe only 1% of women have a degree in Stem subjects and only 30% of In4 2018 www.mastermeeting.it

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should we increase the recruitment efforts, but we need to create a global environment that fosters greater female participation, an approach that we call “WorkLife Design”, with the possibility to autonomously design the perfect balance between private and work life”, comments Cristian Sala, country manager of Kelly Services Italia.

Not just Stem In Europa solo l’1% delle donne è laureata in materie Stem e solo il 30% degli impiegati nell’Information Technology è femminile, percentuale che in Italia scende al 18%. In Europe only 1% of women have a degree in Stem subjects and only 30% of Information Technology employees are female, a percentage that in Italy falls to 18%

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formation Technology employees are female, a percentage that in Italy falls to 18%. Also, the lack of workforce seems destined to worsen: the European Commission foresees that, just in the IT sector, there will be a lack of 800-900,000 employees already in 2020, while by 2025 in Europe more than 8 million Stem jobs will be created. According to Kelly Services, the consulting group for human resources, outsourcing services, administration and full-time placement, the key factors behind the gap in interest in the Stem subjects are rooted in gender roles and stereotypes, which influence the training phase of young female students and can still be found in female Stem workers at all career levels. In Europe, in fact, only one in two (56%) is confident to find a highly demanded position, compared to 67% of men, proportion that in Italy becomes not even one in three (29%). The lack of confidence extends to the full range of skills required, especially in the engineering sector, followed by the scientific one and IT. The female Stem professionals feel more confident compared to other women, but much less for the possibility-ability to compete on par with the male colleagues. Also, the aspect of work-family balance should not be neglected: 68% of European Stem women consider the balance between work and private life an attractive element in the choice of a job, while the percentage relative to the male colleagues stands at 64%. Italian workers are in the European average with 69%. But even in this case it depends a lot on the traditional division of roles and on how the different countries and organizations help the work-family management with appropriate services and smart methods. “In order to attract more people of different gender in the Stem sector, not only

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Overcoming the prejudice, the stereotype according to which women would not be as skilled or as capable as men, nor suitable for leadership roles, is the great work of cultural transformation on limiting beliefs and thoughts that needs to be started already in schools, in the family, and in organizations, to raise awareness of everyone’s potential and not lose the great opportunity to contribute to the construction of the future by occupying part of those job positions of which we already lament the shortage. The stereotype consists of a series of preconceptions that do not find confirmation in nature, biology, nor in neurobiology to justify different behavioural tendencies, but that reinforce themselves and reproduce over time. Like a rigid division of roles that could have served the social and reproductive control of archaic societies and simpler economies, but that today, inside complex realities, is only a source of impoverishment and that women are no longer willing to accept. Or the influence of some psychological characteristics that, for example, keep women away from roles of command (greater search for consent and approval of others compared to men), except for that minority that tries to get out of their comfort zone by emulating male models, without forming a divergent female model. Because often the gender stereotype (characteristics attributed to one sex or the other) also suffers the stigma, the negative judgment from the dominant group, which the other party ends up believing. While when it comes to the brain, neurosciences have now amply demonstrated that there are no neuronal differences between men and women that explain or justify the different orientation and interest in scientific knowledge or, for leadership, the greater ability of man to lead compared to that of women. The on-


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MONDO IMPRESA

ly difference is the leading method. «If anything», explains Simona Cuomo, professor of Leadership and head of the Diversity Lab of SDA Bocconi, curator of the book “Essere leader al femminile” (Being a female leader) (Egea 2017), a collection of essays that, from different points of view (psychological, neuroscientific, behavioural, and managerial), address the theme of female leadership, «there are psychic differences attributable to the phase of symbiosis with the mother and the subsequent process of separation and construction of one’s own identity, for which women seek more the relationship of power, and the approval within the relationship, sometimes at the cost of giving up self-assertion. So, when it comes to making uncomfortable, difficult decisions as they rise up in the company hierarchy, women often tend to conflict with themselves, and having to handle the struggle of unpopularity, they end up feeling inadequate. Many women renounce power this way. Women who instead decide to pursue their career, at some point end up disguising themselves and taking on those behaviours that, to date, are rewarded in organizational cultures. But this model, strongly oriented towards the task and the pursuit of the result beyond its consequences, weakens women because it

takes them away from their natural, more collaborative and participatory leadership.” Today companies are beginning to admit that they need a rounder leadership, that integrates, that includes, that does not divide, but the stereotype and the stigma still prevail, i.e. the negative judgment towards some characteristics contained in the gender stereotype. «From numerous researches, including one by SDA Bocconi, the typical worker to reward still has the following connotations: it must be young, heterosexual, white, childless, in good health, Italian. This produces a kind of expectation that stigmatises identity aspects that do not correspond to this image. So for women, and not only for them, it is a continuous struggle to make room for themselves in organizations with these parameters of merit. It must instead become everyone’s patrimony the fact that today the winning model is different: a model of integration with extended, inclusive communities based on involvement and consensus. And this different way of managing power and business must be internalised by men and women, because it is not easy to bring a different model when the dominant one is completely different. In such case it is easier to emulate the style of others», concludes Cuomo. I

Le aziende iniziano ad ammettere di aver bisogno anche delle competenze umanistiche più generalmente attribuite alle donne come pensiero laterale, apertura al cambiamento, problem solving, capacità collaborativa e motivazionale. Companies are beginning to admit that they also need the humanistic skills more generally attributed to women such as lateral thinking, openness to change, problem solving, collaborative and motivational skills

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NUOVI MODELLI DI BUSINESS

Il Temporary Store Da negozi agli uffici fino alle location per eventi. La formula del Temporary Shop piace sempre di più anche in Italia, in particolare al mondo della moda e del design. Intervista a Massimo Costa, fondatore di Assotemporary, oggi punto di riferimento del settore in Italia

✒Antonella Citterio

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Massimo Costa (foto), da tempo Segretario Generale di Assomoda, personaggio innovativo e dotato di eccellenti qualità organizzative, nel 2008, ha fondato con alcuni imprenditori una nuova Associazione, denominata Assotemporary, che in dieci anni è diventata punto di riferimento per tutti coloro che gestiscono spazi temporanei, dai negozi agli uffici e alle location per eventi. Nella sua genialità, l’imprenditore ha saputo cogliere, in un momento di transizione dell’economia italiana, l’opportunità di ampliare il mondo del retail, attraverso la nuova formula del temporary shop, uno strumento originale, particolarmente utile per lanciare una nuova collezione, promuovere e diffondere un marchio, testare il potenziale di un prodotto, o anche svuotare i magazzini con sconti e promozioni. Costa è, inoltre, autore di pubblicazioni nel settore moda e retail. L’ultimo suo libro, fresco di stampa, si intitola “Temporary shop: per vendere e farsi conoscere (in tempo di crisi)”. Master Meeting l’ha incontrato per capire meglio questo fenomeno che sta prendendo sempre più piede anche in Italia.

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Che cos’è esattamente il temporary ahop e come viene vissuto in Italia? «La mia definizione è “spazio permanente a disposizione delle aziende che vogliono recitare sulla scena dello shopping”. Il fenomeno temporary Shop nasce in Inghilterra all’inizio del millennio, si sviluppa negli Stati Uniti e arriva in Italia nel 2005. La prima azienda a sperimentare questa nuova formula in Italia, comunicazione + vendita, è la Lancia, con il nuovo modello Y10, nella zona di Corso Como a Milano. L’Associazione nasce nel maggio 2008, allorché cominciano ad aprirsi alcuni “spazi dedicati al Temporary Shop”, precisamente in Corso Garibaldi e in Via Borgonuovo. Lo sviluppo milanese è immediato e significativo, tanto che, a fine 2008, si contano già una quindicina di location temporary. Nel resto dell’Italia, i Temporary Store sono apparsi nel 2009 e, nel corso del 2010, hanno raggiunto una ventina di unità, con un fatturato globale di circa 20 milioni, comprensivo dell’indotto (arredi, catering, stampa...), fatturato che nel 2017 è arrivato a sfiorare gli 85milioni nel 2017. Tra le città dove sono attivi Temporary Shop ricordiamo: Firenze, Torino, Roma, Napoli, Venezia, Trieste, Rimini, Bologna, Pavia, Cremona , Cagliari e Como. ASSOTEMPORARY ha attualmente 120 Temporary Store associati, di cui 80 nella sola città di Milano. Quali sono i settori più coinvolti e quanto costa un’esperienza temporary? «Circa il 70% delle iniziative di temporary shop riguardano aziende della moda e del design. In generale, la durata media delle “esperienze temporary” è di 30/40 giorni e il prezzo medio settimanale, per un’azienda o un ente che voglia sperimentare questa formula, è di 1500 euro a settimana a Milano e di 1200 euro nel resto dell’Italia». È vero che nei temporary store si risparmia? «Va detto che l’elemento caratterizzante del temporary shop non è lo sconto, ma la sorpresa o la novità. Tuttavia, si posso-


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NUOVI MODELLI DI BUSINESS

no fare due considerazioni: nei temporary shop le aziende, che vendono direttamente al consumatore senza intermediazioni, possono tenere i prezzi più aderenti ai costi dei prodotti. Esiste, poi, anche la variante dei temporary outlet, dove effettivamente si possono ottenere sconti significativi (50/70%). Ma la vera “convenienza” consiste nella possibilità di acquistare, solo in quello spazio e per quel periodo, un prodotto o servizio che ancora non è sul mercato, ma che ci arriverà in futuro. Inoltre, il temporary shop propone un’atmosfera molto più avvolgente di quella di un negozio tradizionale: attraverso la partecipazione ad eventi, corsi, esperienze sensoriali ed emozionali, è in grado di far entrare il consumatore nel mondo della marca e di fargli vivere un’esperienza di forte interattività. Non dimentichiamoci che il temporary shop non è tanto un’alternativa al supermercato, quanto un’alternativa efficace al cartellone pubblicitario: per il consumatore è molto più interessante e utile entrare in una location, toccare e sperimentare il prodotto, piuttosto che guardare una pubblicità su cartellone o locandina. Direi che in un temporary shop il consumatore diventa un consumatore». Quali prodotti vi ci possono trovare? «I prodotti spaziano dalla moda al design, dall’informatica ai casalinghi. Il “food” è presente in misura minore a causa delle difficoltà tecnico-amministrative per l’avvio dell’attività». Quali garanzie offre un temporary store al consumatore? «La garanzia di autenticità è presente in tutti i temporary shop iscritti ad Assotemporary, quasi la totalità, dunque. Insieme al pentalogo, cioè alle norme da osservare, costituisce garanzia di professionalità e di etica commerciale. In ordine alla sicurezza e alla tutela del consumatore valgono le medesime regole dei negozi tradizionali. Se il venditore della merce è il gestore dello spazio, costui risponde dei vizi

dei prodotti come un dettagliante; se invece è l’azienda a vendere direttamente i suoi prodotti, il consumatore potrà rivolgersi, per i vizi/difetti riscontrati, al responsabile commerciale della stessa azienda. Insomma fanno testo gli artt. 1492 e seguenti del codice civile». Lei è anche autore di libri, di cui l’ultimo è “Temporary shop: per vendere e farsi conoscere (in tempo di crisi)”. Quale sarà la sua prossima avventura? «Mi occupo anche di turismo, con l’incarico di Segretario Generale di Rescasa, un’Associazione sindacale che rappresenta il variegato mondo del turismo in appartamento, dai residence alle case vacanze. Un settore, per certi versi, affine al temporary, per il quale si potrebbe utilizzare il termine Temporary Home». Come sta andando il turismo? «Direi benissimo. Nell’ultimo decennio è stato l’unico settore ad andare in controtendenza, facendo segnare una crescita del 6,8%. Parliamo di 3,5 miliardi di euro di ricchezza in più. In termini di occupazione è cresciuto quasi del 20%, creando 261 mila posti in più. Sempre negli ultimi dieci anni, gli stranieri hanno speso in Italia 361,5 miliardi di euro. Per fare un raffronto con la moda, precisiamo che, mentre il turismo ha generato un saldo attivo di 128 miliardi, l’abbigliamento non è andato oltre i 95 miliardi. A contribuire in misura significativa al rilancio del turismo, è stato il comparto del turismo in appartamento: bed&breakfast, foresteria lombarde e, soprattutto, case appartamento vacanze sono cresciute del 40% negli ultimi cinque anni. Oggi il cittadino temporaneo, per i viaggi, sia leisure sia business, vuole la casa vacanza e questo spiega perché la short term rentals (affitti brevi) cresce del 10% l’anno. Un fenomeno che trova in Rescasa l’Associazione di riferimento». I 4 2018 www.mastermeeting.it

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NUOVI MODELLI DI BUSINESS NEW BUSINESS MODELS..

The Temporary Stores From shops to offices up to locations for events. The Temporary Shop formula is always more preferred in Italy, especially by the fashion and the design world. Interview to Massimo Costa, founder of Assotemporary, a benchmark for the industry in Italy Antonella Citterio

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assimo Costa (photo), who has been the General Secretary of Assomoda for quite some time, is an innovative person characterized by excellent organizational skills. In 2008 he founded with some entrepreneurs a new Organization, named Assotemporary, that in ten years became a benchmark for everyone who manages temporary spaces, from shops to offices and locations for events. The entrepreneur wisely caught a moment of transition of Italian economy, a chance to enlarge the retail market with the new temporary shop formula, that is an original tool, very useful to launch a new collection, promote and to spread a brand, to test the potential of a product, or even to empty warehouses with discounts and promotions. Costa is, moreover, the author of magazines for fashion and retail industry. His last book, just printed, is named “Temporary shop: how to sell and to promote (in times of crisis)”. Master Meeting met him to better understand this phenomenon that is always more spreading even in Italy.

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What is exactly a temporary shop and how is it lived in Italy? «My definition is “space permanently available for the companies who want to play on the shopping stage”. The temporary Shop phenomenon origins in England at the beginning of the millennium, it develops in the United States and it comes to Italy in 2005. In Italy the first company to experiment this new formula, communication + selling, is Lancia, with the new model Y10, in the area of Corso Como in Milan. The Association started in may 2008, when some “spaces dedicated to Temporary Shop” opens exactly in Corso Garibaldi and in Via Borgonuovo. The Milanese development is immediate and important, so much that, at the end of 2008, there are almost fifteen temporary location. In other parts of Italy, the Temporary Stores appears in 2009 and, during 2010, they become at least twenty, with a total turnover of almost 20 millions, including the satellite activities (furnishings, caterings, press...). In 2017 the turnover almost reaches 85 million euros. The most important towns, hosting active Temporary


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NUOVI MODELLI DI BUSINESS

Shops, are: Florence, Turin, Rome, Naples, Venice, Trieste, Rimini, Bologna, Pavia, Cremona, Cagliari and Como. Assotemporary has 120 Temporary Stores as of today, whose 80 in Milan. Which are the most involved segments and how much does it cost a temporary experience? «Almost the 70% of the initiatives of temporary shops concern companies from the fashion and the design industry. In general, the average lasting of “temporary experiences” is 30/40 days and the average cost per week, for a company or for an organisation, wanting to try this formula, is 1500 euros per week in Milan and 1200 euros in the rest of Italy». Is it true that temporary stores are cheaper for the costumers? «I want to underline that the defining element of temporary shops is not sales, but the surprise and the novelty. However, we can state that: In temporary shops the companies sell directly to the consumer without intermediates, so they can keep the prices more similar to the costs of products. Then, there are also temporary outlets, where there are really important sales (50/70%). However, the true “convenience” consists in the chance to buy, only in that space and only in that period, a product or a service that isn’t on the market yet, but that will come soon. Moreover, the temporary shop gives a more cuddling treatment than a traditional shop: with the participation to events, courses, sensory and emotional experiences, it is able to welcome the consumers in the world of the brand and to make them live a strong interactive experience. Let’s not forget that the temporary shop is not so much an alternative to the supermarket, than an efficient alternative to billboards: it is way more interesting and useful for the consumers going into a location, touching and trying the product, than seeing an advertising on a billboard or a poster. I would say that in a temporary shop the consumer becomes a consumer». Which products may we find? «You may find from fashion to design products, from electronics to household items. The “food” is less present because of the technical-administrative issues to start the business ».

Which warrantee does a temporary store offer to consumers? «The warrantee of authenticity is present in all the temporary shops enlisted to Assotemporary, so it is almost total. Together with the norms to follow, it is a warrantee of professionalism and of business ethics. Temporary shops answer to the same rules of traditional shops for what concerns the safety and the consumer protection. If the seller of the product is who manages the space, he answers for the defects of the products as retailer; if, indeed, it is the company to directly sell its products, the consumer will be able to talk, for the defects found, to the sales manager of the company itself. As indicated in the article 1492 and the following ones of the Italian Civil Code. You are also author of books, whose the last is “Temporary shop: how to sell and to promote (in times of crisis)”. Which will be your next adventure? «I also work in the tourism industry, as General Secretary of Rescasa, a Union that represents the various world of the tourism in apartment, from residences to holiday homes. A segment, somehow, similar to temporary store, for which we could use the expression Temporary Home». How is tourism going? It is going very well. In the last decade it was the only segment growing of the 6,8%, against all the others. We talk about 3,5 billion euros of more wealth. In terms of occupation, it grew almost the +20%, creating 261 thousand new jobs. Always in the last ten years, foreigners spent 361,5 billion euros in Italy. Making a comparison with fashion, we may state that, while tourism generated a surplus of 128 billion euros, the clothing segment didn’t go over the 95 billion euros. What helped a lot the relaunch of tourism, was the segment of the tourism in apartment: bed&breakfasts, Lombardy guestrooms and, mostly, holiday house apartments grew of the 40% in the last five years. Today, the temporary citizens for, both leisure and business, travels prefer the holiday house and this explains why the short term rentals are increasing of the 10% per year. A phenomenon that has Rescasa as benchmark Association». I 4 2018 www.mastermeeting.it

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LE VIE DELL’INCENTIVE

Slow Drive

Emozionanti esperienze on the road A bordo di una fiammante auto d’epoca, alla scoperta dei borghi più belli, tra paesaggi mozzafiato e golose tappe gourmet. È l’offerta di Slow Drive per incentive aziendali. Ma non solo

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Nata nel 2005 dalla passione del titolare, Federico Randazzo, per il mondo dei motori e per il proprio territorio, Slow Drive è una società specializzata nel noleggio libero senza conducente di spider d’epoca per uso turistico, cerimonie, servizi fotografici ed incentives aziendali. Ma la società offre anche qualcosa in più. «Ai nostri clienti volevamo proporre un servizio che andasse oltre il semplice noleggio di un’auto d’epoca», spiega il titolare, «chi sceglie Slow Drive viene coinvolto in un’esperienza a 360° indimenticabile dove, al fascino delle nostre fiammanti spiders, si aggiungono la conoscenza del territorio e una meticolosa cura dei detta-

Federico Randazzo

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gli, dagli aspetti più tecnici a quelli emozionali». Con Slow Drive si va, infatti, alla scoperta dei luoghi più belli, in particolare del nord e del centro Italia, tra panorami mozzafiato e golose tappe di degustazione. Tutto questo, ça va sans dire, a bordo di una fiammante spider d’epoca, partendo dalla sede principale sul Lago di Garda o dalle filiali di Torino, Bergamo, Lago di Como, Parma, Verona, Padova, Firenze e Savona. Un’idea che piace sempre di più anche alle aziende in cerca di formule originali e avvincenti per i loro post congress e team building. «Mettiamo a disposizione della clientela Mice il nostro know how decennale e un parco d’auto a dir poco sorprendente, con oltre 50 modelli spider e cabriolet vintage, dalla simpatica Fiat 500 alle road-

sters inglesi come Triumph, Mg e Morgan o, ancora, dal mitico VW Maggiolino alle eleganti spider italiane come Lancia, Fiat e Alfa Romeo». Al volante di un’auto Slow Drive si vivono davvero grandi emozioni, immersi in un’atmosfera vintage e a stretto contatto con il territorio, assistiti con estrema professionalità in ogni esigenza: «nel servizio», continua Randazzo, «sono inclusi lo studio dell’itinerario, la realizzazione del roadbook personalizzato, l’assistenza meccanica e la possibilità di arricchire l’evento con dettagli vintage come i guantini da guida e occhiali da sole in stile anni 60. Organizziamo anche gare di regolarità e prove di abilità». E per i clienti più esigenti, c’è un programma di team building ancora più dinamico e coinvolgente: l’“Enigma Vintage Tour” dove i partecipanti, oltre a guidare le auto in completa autonomia, affrontano prove di abilità e di orienteering, seguendo il road book prefissato, impegnati, nel frattempo, a risolvere una serie di enigmi ad ogni tappa, “catturare” scorci fotografici, e scoprire bellezze e curiosità dei dintorni. Per Slow Drive guidare è, insomma, un’esperienza olistica che coinvolge tutta la persona, dal corpo e dai sensi, fino alla mente e alle emozioni. P.T.


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LE VIE DELL’INCENTIVE INCENTIVE ROUTE.

Slow Drive Emotional ‘on the road’ experiences On board a flaming vintage car, discovering the most beautiful villages, among breathtaking landscapes and tasty gourmet stop-overs; this is Slow Drive’s offer for business incentives. Yet there’s more...

S

low Drive, which was founded in 2005 by owner Federico Randazzo, as a result of his passion for the motoring world and his territory, is a company specialized in vehicle rental, without driver, of vintage roadsters for tourist use, ceremonies, photo shoots and corporate incentives. However, the company also offers something more... «We wanted to offer our customers a service that goes beyond the simple rental of a vintage car», explains the owner. «Those who choose Slow Drive become part of an unforgettable, 360° experience where, along with our flaming roadsters, one can discover the territory and a meticulous attention to detail, regarding both the technical and emotional aspects». Slow Drive allows you, in fact, to discover some of the most beautiful places, particularly in northern and central Italy, amongst breathtaking views and tasty gourmet stop-overs. All this, it goes without saying, aboard a flaming vintage roadster, starting from the main office on Lake Garda or from one of the branches in Turin, Bergamo, Lake

Como, Parma, Verona, Padua, Florence and Savona. An idea that is increasingly appealing to companies that are looking for original and exciting formulas for their postcongress and team building activities. «We offer our Mice customers our decades of know-how and a car park that’s surprising to say the least, with over 50 vintage roadster and cabriolet models, from the friendly Fiat 500 to English roadsters like Triumph, Mg and Morgan or the legendary VW Beetle and of course elegant Italian roadsters such as Lancia, Fiat and Alfa Romeo». Truly great emotions are to be had at the wheel of a Slow Drive car, immersed in a vintage atmosphere and in close contact with the territory, assisted by extreme profes-

sionalism for your every need: «the service offers», continues Randazzo, «the study of the itinerary, the creation of a personalized roadbook, mechanical assistance and an enrichment of the event through vintage details such as the 60s-style driving gloves and sunglasses. We also organize regularity rallies for classic cars and skill tests». And for our more demanding customers, there’s an even more dynamic and engaging team building program: the “Enigma Vintage Tour” where the participants, in addition to driving the cars in complete autonomy, face skill and orienteering tests, while following the predetermined road book, and are involved in solving a series of enigmas at each driving stop-over, “capturing” photographic glimpses and discovering the beauty and curiosities of the surroundings. As far as Slow Drive is concerned, driving is, in short, a holistic experience that involves the person entirely, from the body and the senses right up to one’s mind and emotions. P.T.

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LE VIE DELL’INCENTIVE

Incantevole

Oman Tra nuove prestigiose aperture, progetti ambiziosi e il fascino inatteso della sua natura e della sua storia, il sultanato vuole diventare una delle principali mete Mice e Bleisure al mondo

✒Aura Marcelli

È

È rimasto invisibile al mondo esterno fino almeno al 1970. La sabbia del suo deserto, le rocce dell’impressionante massiccio dell’Hajar e la sua costa frastagliata e sorprendente hanno taciuto la storia millenaria di questo Paese, nascondendo le tracce antiche dei fiorenti commerci con i Sumeri e del passaggio leggendario delle carovane sulla via dell’incenso. Solo negli ultimi decenni l’Oman si è risveglia-

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to, grazie alla visione liberale e moderna del Sultano Qabus Bin Said, alle riforme, al fermento e a uno sviluppo che ha trasformato il Paese. Ma mentre i vicini Emirati hanno speso i soldi del petrolio scommettendo sul fascino dell’ultra-moderno, l’Oman ha guardato alla tradizione e ai gusti misurati del Sultano, amante dei fiori e del bello. Niente grattacieli, niente isole artificiali, né stravaganti fantasie da


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LE VIE DELL’INCENTIVE

archistar. Le recenti opere pubbliche nella capitale, che brillano per i marmi tirati a lucido, i raffinati arabeschi e le preziose decorazioni, pur nella loro evidente novità, raccontano di un popolo orgoglioso della propria identità, della propria storia. I nuovi hotel e resort di lusso che continuano ad accrescere l’offerta di accoglienza omanita – i due recenti Anantara, uno a Salalah e l’altro sulle montagne fio-

rite di Jabal Al Akhdar; gli imminenti Kempinski e Fairmont a Mascate; il primo Jumierah del Paese che aprirà nel 2017 a Jissah e il recentemente rinnovato Sheraton nel business district della capitale – si integrano tutti nel panorama e nel concetto di eleganza caro agli omaniti. Ne emerge un Paese dalla bellezza autentica e piena di contrasti naturali, dagli Wadi al deserto, dagli altopiani coltivati alle mon-

Spiagge bianche e acqua cristallina lungo l’antica Via dell’Incenso. White sand beaches and clear waters, along the ancient Incense Road

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LE VIE DELL’INCENTIVE

Gli Wadi Canyon scavati nella roccia e nel deserto, oasi fertili di rara bellezza, ma anche piscine naturali dai colori meravigliosi e irreali dove immergersi per un’esperienza indimenticabile. Gli Wadi sono una delle attrazioni da non perdere assolutamente in un viaggio in Oman. Tra i più belli in assoluto ci sono il Wadi Shab, che si trova nei pressi del villaggio di Tiwi, a 140 km da Mascate, stretto tra le cime delle montagne, e il Wadi Bani Khalid, poco più a Sud, in mezzo a una valle di palme e rocce spettacolari.

La Corniche di Mutrah, il lungomare di Mascate. Mutrah Corniche, Muscat waterfront

tagne brulle, dalle scogliere alle spiagge bianche sull’Oceano Indiano, dove vivere un’esperienza di viaggio completa e indimenticabile.

Mascate È una delle città più antiche del Medio Oriente, ricca di storia, architettura e arte. Il suo centro spirituale è la Gran Moschea del Sultano Qaboos, costruita tra il 1995 e il 2001. Si tratta della terza moschea più grande al mondo. Il più luminoso marmo di Carrara, bianco e grigio scuro, riveste interamente le pareti della musalla, la sala di preghiera principale, che può accogliere fino a 6.500 fedeli, su di un impressionante tappeto persiano da 35 tonnellate e una superficie di oltre 4mila metri quadrati, intessuto da 600 donne in quattro anni di lavoro. Ma è l’intera moschea a brillare, nei pavimenti tirati a lucido delle lunghe gallerie e del cortile, e nei motivi ornamentali islamici che abbel-

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liscono i soffitti e l’imponente cupola. Gli omaniti, islamici moderati ibaniti, trovano sotto i suoi cinque minareti ristoro al loro pacifico spirito (anche i non musulmani, uomini e donne, possono visitare la moschea tutti i giorni tranne il venerdì, dalle 8:30 alle 11), nondimeno il loro sultano ha voluto costruire anche un tempio laico dove elevare l’animo dei propri sudditi grazie alla cultura. La Royal Opera House di Mascate (diretta dal bresciano Umberto Fanni) è una vera cattedrale della musica, un teatro unico in tutta la penisola araba, tecnicamente all’avanguardia, nel quale la tradizione italiana si fonde con lo stile e le decorazioni islamiche. Fu inaugurato nel 2011 dalla Turandot interpretata da Placido Domingo, cui sono seguite le performance di Andrea Bocelli, della London Philarmonic Orchestra, dell’American Ballet Theater e di molti altri protagonisti della musica internazionale. Il tenore spagnolo è appena tornato a esibirsi su questo palco, lo scorso gennaio, su brani d’opera da Verdi a Bernstein, accompagnato dalla Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo. Mascate non è solo architettura contemporanea. La vista della Città Vecchia, cinta da mura che risalgono al XVII secolo, catapulta il viaggiatore in un passato autentico, tra le case tradizionali omanite, i forti di Mirani e Jalani, testimonianze dell’occupazione portoghese del XVI secolo, e il palazzo del Sultano.

Dal deserto alle montagne A meno di tre ore di macchina dalla capitale si trova il Wahiba Sands. È il vasto deserto dell’Oman, che si estende per oltre 200 km, tra dune di sabbia alte fino a 150 metri e la regione di sabbia pietrifica-


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LE VIE DELL’INCENTIVE

ta più vasta al mondo. Qui vivono i beduini, una popolazione di oltre tremila persone profondamente legate alla tradizione, con i loro dromedari e le loro capre. Passare la notte in uno dei campi attrezzati è un’esperienza unica per osservare le stelle e assistere allo spettacolo del sorgere del sole sulle dune. E proprio della sabbia del deserto sembra essere costruito il più antico e affascinante forte dell’Oman. È Bahla, una fortezza che risale al XIII secolo, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, stretta insieme alla città omonima da alte mura, il tutto costruito in mattoni di terra, secondo l’antica tradizione omanita e sumera. La città di Bahla è famosa anche per le sue ceramiche ottenute con una tecnica originale e a rischio di andare perduta, a partire dall’argilla raccolta negli Wadi, i suggestivi canyon scavati dai torrenti, oasi di straordinaria bellezza, in mezzo al deserto. Proseguendo in direzione della città di Nizwa si trova il massiccio roccioso de Jebel Akhdar, conosciuto come la “montagna verde”: qui, in mezzo al panorama brullo del Nord dell’Oman, le pendici della montagna sono ricche di vegetazione. Questa apparizione inattesa è frutto dell’ingegnoso e millenario sistema di irrigazione per gravità degli aflaj (falaj al singolare), Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ancora oggi adottato e funzionante. Talmente efficace che nel mese di maggio i terrazzamenti coltivati si dipingono dei colori intensi e dei profumi delle famose rose omanite. Centinaia e centinaia di cespugli fioriti ricoprono le montagne, coltivati per la distillazione della celebre e preziosa acqua di rose, base per profumi

ed essenze, oltre che della cucina tradizionale omanita.

Una spiaggia incontaminata a Salalah. A pristine beach in Salalah

Nizwa e i villaggi tradizionali Il venerdì mattina la città di Nizwa si anima. Ai piedi della Montagna verde, in una grande oasi che fu punto d’incontro delle carovane, questa è stata l’antica capitale dell’Oman ed è considerata come un suo centro spirituale. Ma nel giorno sacro all’Islam vi si tiene il più caratteristico mercato degli animali: una festa di venditori e compratori provenienti da tutto l’Oman, mucche, buoi, capre e pecore che sfilano per mostrare le proprie doti. A poca distanza si trova l’affascinante villaggio di Al Hamra. Le sue case costruite con argilla, paglia e sabbia hanno più di 400 anni, sono gli esempi meglio conservati del sultanato e alcune sono ancora abitate da famiglie che vivono secondo la tradizione.

5 BUONI MOTIVI PER VISITARE L’OMAN 1. È un Paese accogliente e sicuro, esempio reale dell’Islam tollerante e pacifico (ibadita). Alle donne è richiesto di coprire il capo con un velo solo per visitare le moschee. 2. È un Paese di grandi tradizioni, benessere condiviso e grande pulizia. La popolazione è orgogliosa della propria storia, vive tranquillamente e quasi senza traccia di criminalità. 3. Il rispetto per la natura è un dovere morale e religioso per gli omaniti. La caccia è vietata e il Paese protegge la fauna locale, come le tartarughe verdi del Mar D’Arabia. 4. Si può visitare durante quasi tutto l’anno: da ottobre a marzo per il Nord e il deserto; da metà settembre a metà giugno nella zona meridionale del Dhofar. 5. È una destinazione che punta sul lusso (dai molti hotel 5 stelle ad Amouage, il profumo più caro al mondo, nato in Oman), ma che rifugge l’ostentazione e il cattivo gusto.

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LE VIE DELL’INCENTIVE

Oman Convention & Exhibition Center Informazioni/Information: Ufficio del Turismo del Sultanato dell’Oman/Sultanate of Oman Tourist Office (Italy), Tel. +39 02 89952633 info@oman-turismo.com omantourism.gov.om Facebook Vivi Oman

E che, secondo la tradizione non trascurano di invitare amabilmente i viaggiatori per una bevanda calda (invito che vale la pena di accettare se capita). Spostandosi più verso le montagne si incontra Misfat Al Abriyeen, arroccato a mille metri di altitudine, con le sue strette viuzze, le gradinate, le case tradizionali e gli alti edifici in argilla. Tutto intorno le suggestive coltivazioni a terrazza e la terra resa fertile dall’ingegno dell’uomo.

La via dell’incenso Le principali attrazioni omanite si concentrano al Nord del Paese e la maggior parte degli itinerari si fermano qui. Ma chi sceglie di spingersi anche più a Sud, in direzione del confine con lo Yemen, ma sempre in totale sicurezza, ha l’opportunità di scoprire un’altra anima dell’Oman, fatta di fitta vegetazione tropicale, antiche città, spiagge spettacolari e profumo d’incenso. Salalah è la città principale della regione del Dhofar, famosa nel mondo da tempo immemorabile per la produzione e il commercio della preziosa resina estratta dal tronco dell’albero di Boswella e usata come medicinale, nella cosmesi e nelle funzioni sacre di tutte le religioni. I sentieri percorsi nei secoli dalle carovane che trasportavano l’incenso sono stati riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO: le antiche Al-Baleed e Samhuram, il Wadi Dowkah, dove ancora oggi si raccoglie secondo tradizione la resina profumata, e il souq di Salalah dove l’incenso della migliore qualità viene venduto insieme all’artigianato tipico. L’antico Regno della Regina di Saba, circondato dal deserto di Rub Al Khali, il grande Quarto Vuoto, è una vasta oasi verde. Palme, platani, alberi di papaya e

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Oman Convention and Exhibition Centre Inaugurato alla fine dello scorso anno, il nuovo complesso porta la capitale Mascate a conquistarsi di diritto un posto d’onore tra le destinazioni congressuali emergenti. Si tratta di un’area unica, interamente dedicata a convegni e fiere sviluppata su 22.000 metri quadrati, dotata di un teatro da 3.200 posti, 19 sale meeting di diverse dimensioni (da 25 a 360 posti), di due hall in grado di accogliere fino a 10.000 persone e due saloni che possono ospitare banchetti con oltre 3.700 posti a sedere. Saranno realizzati quattro hotel, di cui un cinque stelle, due quattro stelle e un tre stelle, per un totale di 1.000 camere. Il tutto a 10 minuti dal nuovo aeroporto internazionale con una capacità prevista di 12 milioni di passeggeri e la possibilità di ospitarne fino a 48 milioni in futuro. Si tratta di uno dei primi centri costruiti interamente secondo i rigorosi standard della certificazione LEED del US Green Building Council.

mango crescono rigogliosi grazie al monsone Khareef, che soffia da metà giugno a metà settembre, portando piogge, una nebbia benefica e un clima mite che anche in piena estate non supera i 27° (mentre altrove in Oman raggiunge i 50°). Sulla costa selvaggia e bellissima, bagnata dalle acque cristalline del Mar Arabico, si sta sviluppando il turismo leisure (nuovi hotel e resort, ma anche voli diretti dall’Italia) ma sempre nel rispetto della natura e delle tradizioni. I


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LE VIE DELL’INCENTIVE INCENTIVE ROUTE.

Enchanting Oman With new prestigious openings, ambitious projects, and the unexpected charm of its nature and its history, the Sultanate wants to become one of the main Mice and Bleisure destinations in the world Aura Marcelli

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t remained invisible to the outside world until at least 1970. The sand of its desert, the rocks of the massive Hajar, and its jagged and amazing coastline kept the millenary history of this country quiet, concealing the ancient traces of the flourishing trade with the Sumerians and the legendary caravan passage on the Incense Road. Only in recent decades Oman has awakened, thanks to the liberal and modern vision of the Sultan Qabus Bin Said, the reforms, the ferment, and an advancement that has transformed the country. But while the neighbouring Emirates have spent the oil money on the charm of ultramodernity, Oman has looked to the traditions and measured tastes of the Sultan, lover of flowers and beauty. No skyscrapers, no man-made islands, no extravagant, superstars’ fantasies. The recent public works in the capital, which shine for the perfectly polished marble, refined

arabesques and precious decorations, despite their obvious novelty, tell of a people proud of their identity, of their history. The new luxury hotels and resorts that continue to increase the offering of Omani hospitality – the two recent Anantara, one in Salalah and the other on the flowering mountains of Jabal Al Akhdar; the upcoming Kempinski and Fairmont in Muscat; the first Jumierah of the country that will open in 2017 in Jissah and the recently renovated Sheraton in the business district of the capital – all integrate with the landscape and the concept of elegance dear to the Omanis. What emerges is a country with authentic beauty and full of natural contrasts, from the Wadis to the desert, from the cultivated highlands to the barren mountains, from the cliffs to the white beaches on the Indian Ocean, where to live a complete and unforgettable travel experience.

La vegetazione lussureggiante e le cascate di Salalah. Salalah lush vegetation an waterfalls

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LE VIE DELL’INCENTIVE

The Wadis Canyons carved into rock and desert, fertile oases of rare beauty, but also natural pools of wonderful and unreal colours where you can dive in for an unforgettable experience. The Wadis are one of the absolutely unmissable attractions of Oman. Among the most beautiful ones are the Wadi Shab, which is located near the village of Tiwi, 140 km from Muscat, nestled among the peaks of the mountains, and the Wadi Bani Khalid, a little further south, in the midst of a valley of spectacular palms and rocks.

I dromedari attraversano il deserto omanita lungo la Via dell’Incenso. Dromedaries crossing the Oman desert along the Incense Road

Muscat It is one of the oldest cities of the Middle East, rich in history, architecture, and art. Its spiritual centre is the Grand Mosque of Sultan Qaboos, built between 1995 and 2001. It is the third largest mosque in the world. The brightest Carrara marble, white and dark grey, entirely covers the walls of the musalla, the main prayer hall,

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which can accommodate up to 6,500 people, on an incredible 35-ton Persian rug over 4 thousand square meters wide, woven by 600 women in four years of work. But it is the entire mosque that shines, with the polished floors of the long galleries and courtyard, and with the Islamic decorative motifs that adorn the ceilings and the imposing dome. The Omanis, Ibadite Islamic moderates, find refreshment for their peaceful spirit under its five minarets (even non-Muslims, men and women, can visit the mosque every day except Friday, from 8:30 to 11), regardless, their Sultan also wanted to build


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LE VIE DELL’INCENTIVE

a secular temple where to elevate the mood of his subjects thanks to the culture. The Royal Opera House of Muscat (directed by Umberto Fanni, from Brescia, Italy) is a true cathedral of music, a unique theatre in the whole Arabian Peninsula, technically advanced, in which Italian tradition blends with Islamic style and decorations. It was inaugurated in 2011 by Turandot interpreted by Placido Domingo, who was followed by the performances of Andrea Bocelli, the London Philharmonic Orchestra, the American Ballet Theater, and many other international stars of music. The Spanish tenor just returned last January to perform on this stage, with opera excerpts from Verdi to Bernstein, accompanied by the Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo. Muscat is not only contemporary architecture. The view of the Old Town, surrounded by walls that date back to the seventeenth century, launches the traveller in an authentic past, among the Omani traditional houses, the forts of Mirani and Jalali, proof of the Portuguese occupation of the sixteenth century, and the Sultan’s palace.

From the desert to the mountains Less than three hours away from the capital lies the Wahiba Sands. It is the vast desert of Oman, which stretches for over

200 km, among sand dunes as high as 150 meters and the largest petrified-sand region in the world. Here live the Bedouins, a population of over three thousand people deeply linked to tradition, with their dromedaries and goats. Spending the night in one of the equipped camps is a unique experience for stargazing and witness the spectacle of the sunrise over the dunes. And it is of such sand that the oldest and most fascinating Omani fort seems to be built of. It is Bahla, a fortress that dates back to the thirteenth century, UNESCO World Heritage Site, surrounded together with the city of the same name by high walls, all built of mud bricks, according to the ancient Omani and Sumerian tradition. The city of Bahla is also famous for its ceramics obtained with an original technique at risk to be lost, starting from the clay collected in the Wadis, the picturesque canyons carved by the streams, oasis of extraordinary beauty, in the middle of the desert. Continuing in the direction of the city of Nizwa, there is the rocky massif of Jebel Akhdar, known as the ‘green mountain’: here, in the middle of the barren landscape of Northern Oman, the slopes of the mountain are rich in vegetation. This unexpected appearance is the result of the ingenious and millenary irrigation system by gravity of the Aflaj (falaj is the singular

Nuovi resort e hotel aprono sulle spiagge intatte di Salalah. Brand new resorts and hotels in Salalah's pristine beaches

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LE VIE DELL’INCENTIVE

La resina estratta dall’albero di Boswella. The resin extracted from Boswella tree

form), UNESCO World Heritage Site, functioning and adopted still today. So effective, in fact, that in May the cultivated terraces acquire the vivid colours and scents of the famous Omani roses. Hundreds and hundreds of flowering shrubs cover the mountains, cultivated for the distillation of the famous and precious rose water, base for perfumes and essences, as well as for the traditional Omani cuisine.

Nizwa and the traditional villages On Friday morning, the city of Nizwa comes alive. At the feet of the Green

Oman Convention and Exhibition Centre Opened at the end of last year, the new complex brings the capital Muscat to win a rightful place of honour among the emerging congressional destinations. It is a unique area, entirely dedicated to conventions and fairs, which extends over 22,000 square meters, equipped with a theatre with 3,200 seats, 19 meeting rooms of various sizes (from 25 to 360 seats), two halls that can accommodate up to 10,000 people, and two halls that can host banquets with more than 3,700 seats. Four hotels will be built, of which one five-star, two four-star, and one three-star, for a total of 1,000 rooms. And everything will be at 10 minutes from the new international airport, with a planned capacity of 12 million passengers and the ability to accommodate up to 48 million in the future. It is one of the first centres built entirely according to the rigorous standards of the LEED certification of the US Green Building Council.

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Mountain, in a large oasis that was the point of meeting of the caravans, this used to be the ancient capital of Oman and is considered its spiritual centre. But on Islam’s sacred day is held the most characteristic animal market: a festival of sellers and buyers from all over Oman, cows, oxen, goats, and sheep that parade to show their talents. Not far away is the fascinating village of Al Hamra. Its houses, built with clay, straw, and sand are over 400 years old; they are the best-preserved examples of the Sultanate, and some are still inhabited by families who live according to tradition, and who, still according to tradition, do not neglect to amiably invite travellers for a hot drink (invitation worth accepting if it happens). By moving further into the mountains, you encounter Misfat Al Abriyeen, perched at a thousand meters of altitude, with its narrow alleys, steps, traditional houses and the tall buildings in clay. All around it are the picturesque terraced fields and the land made fertile by the ingenuity of man.

The Incense Road The main Omani attractions are concentrated in the northern part of the country and most of the itineraries stop there. But those who choose to go further south, in the direction of the border with Yemen, but always in complete safety, has the op-


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LE VIE DELL’INCENTIVE

5 GOOD REASONS TO VISIT OMAN 1. It is a welcoming and safe country, real example of the tolerant and peaceful Islam (Ibadism). Women are required to cover their heads with a veil only to visit mosques. 2. It is a country of great traditions, shared prosperity, and great cleanliness. The population is proud of its history, and they live serenely and almost without trace of crime. 3. Respect for nature is a moral and religious duty for the Omanis. Hunting is prohibited and the country protects the local fauna, such as the green turtles of the Arabian Sea. 4. You can visit almost all year round: from October to March for the North and the desert; from midSeptember to mid-June in the southern area of Dhofar. 5. It is a destination that focuses on luxury (with many 5-star hotels at Amouage, the most expensive perfume in the world, born in Oman), but that shuns ostentation and bad taste.

portunity to discover another soul of Oman, made of dense tropical vegetation, ancient cities, spectacular beaches, and incense. Salalah is the main city of the Dhofar region, famous in the world from time immemorial for the production and commercialization of the precious resin extracted from the trunk of the Boswella tree and used as a medicine, in cosmetics, and in the sacred functions of all religions. The paths travelled over the centuries by the caravans that transported the incense have been recognized UNESCO World Heritage Sites: the ancient AlBaleed and Samhuram, the Wadi Dowkah, where they still collect the scented resin today according to tradition, and the souq of Salalah where the best quality incense is sold together with the typical handicraft. The ancient Kingdom of the Queen of Sheba, surrounded by the desert of Rub Al Khali, the great Empty Quarter, is a vast green oasis. Palm, plane, papaya, and mango trees thrive thanks to the monsoon Khareef, which blows from mid-June to mid-September, bringing rain, a beneficial fog, and a mild climate that even in summer does not exceed 27°C (while elsewhere in Oman it reaches

50°C). On the wild and beautiful coastline, washed by the crystalline waters of the Arabian Sea, leisure tourism is developing (new hotels and resorts, but also direct flights from Italy) but always with respect for nature and traditions. I

Motivi ornamentali islamici abbelliscono la Royal Opera House di Mascate. Islamic style decoration at the Muscat Royal Opera House

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BUSINESS TRAVEL

Il prezzo del turismo Aumenteranno i costi dei servizi di viaggio, come pure i prezzi per i partecipanti ai meeting. Tra inflazione, petrolio e domanda sui mercati globali, il secondo semestre promette di essere un anno decisamente più caro per gli organizzatori di eventi

✒Barbara Ainis È tempo di previsioni per l’anno che verrà. E tra vaticini e scommesse, più o meno fondate, ci sono dati che riescono a dipingere con una buona sicurezza le prossime tendenze. Parliamo di prezzi e di costi e ne parliamo proprio per il settore del turismo business. «I costi stanno aumentando nei principali mercati Meetings & Events a livello globale ed è probabile che il trend prosegua in questo senso, anche perché sono attesi incrementi del 3,7% nelle tariffe alberghiere e del 3,5% in quelle aeree per il prossimo anno” ha commentato Cindy Fisher, senior vice president e global head di CWT M&E, alla

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presentazione dell’ultimo report sui trend del settore per il 2018. Europa e Asia, in particolare, si sono mostrate alla testa di questa ripresa in salita, con aumenti rispettivamente del 4% e del 5% sui costi giornalieri per partecipante a meeting ed eventi nel 2017 e la promessa di confermare questi trend anche per il prossimo anno. «L’innalzamento dei prezzi è dovuto a un’economia più stabile e alla crescita della domanda», aveva affermato in precedenza Kurt Ekert, presidente e CEO di Carlson Wagonlit Travel. «I dati del Forecast dovrebbero essere considerati come indicatori di riferimento per capire come


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BUSINESS TRAVEL Trend & Tips per spendere “bene” nel 2018 1. Focalizzarsi sul “perché” - Avere obiettivi chiari sin dal principio e utilizzarli per definire il budget. Ma anche porre maggiore attenzione all’engagement dei partecipanti e misurarlo. 2. Budget - Iniziare sempre considerando il valore che il meeting o l’evento possono generare. Dimostrare in modo chiaro il ROI è fondamentale per la continuità degli investimenti e per creare meeting di successo. 3. Esperienza dei partecipanti - Semplificare il più possibile l’intero processo. 4. Tecnologia - Usare la tecnologia per facilitare la comunicazione e creare un’esperienza user-friendly personalizzata per ogni partecipante. 5. Sicurezza - Pianificare i meeting ed eventi, tenendo conto in ogni situazione dei rischi sia dal punto di vista fisico che della cyber security, evitando disagi ai partecipanti. Fonte: Meetings and Events Future Trends 2018, CWT M&E

il settore si muoverà a livello globale nel 2018, dato che prevediamo un aumento della spesa».

Aumentano i costi, aumentano i prezzi La quarta edizione annuale del Global Travel Forecast 2018, pubblicata la scorsa estate da CWT e GBTA Foundation, aveva già rilevato una tendenza in aumento del 3,5% nelle tariffe aeree e del 3,7% in quelle degli hotel a livello globale per il 2018, mentre indicava prospettive ben più contenute per quanto riguarda i prezzi dei trasporti via terra (come taxi, treni e autobus) con aumenti previsti dello 0,6%, di molto inferiori rispetto all’aumento dell’inflazione che per il 2018 dovrebbe essere al 3%. «Rischi di natura geopolitica, incertezza dei mercati emergenti, scenari politici in continuo cambiamento, sia in Europa che negli Stati Uniti, sono fattori

che inducono, oggi più di ieri, i professionisti del settore viaggi a fare ancora più attenzione nel preparare i loro budget per la spesa travel», ha commentato in merito Jeanne Liu, vice president, Research, di GBTA Foundation. «Per una gestione ottimale delle trasferte sarà necessario un controllo maggiore sia dei rischi a livello geopolitico sia del contesto altamente mutevole dei fornitori, così da adattare in modo flessibile le strategie alle esigenze del mercato quando necessario». Ora il report Meetings and Events Future Trends 2018 conferma queste previsioni, suffragate anche dal fatto che la capacità dell’industria del trasporto aereo globale dovrebbe aumentare circa del 7% nel 2017 e del 6% nel 2018 e che, per quanto riguarda gli hotel, i fornitori stanno progressivamente spingendo i corporate buyer ad abbandonare le tariffe fisse negoziate, in favore di quelle dinamiche. «Certamente, ci sono differenze regionali, con destinazioni più o meno di moda, diversi tassi di crescita dei prezzi a seconda dei contesti e delle influenze locali», ha continuato Cindy Fisher, dalle pagine del report. «Ma le nostre proiezioni ci dicono che le condizioni generali del settore rimarranno stabili nel 2018». Le dirette conseguenze di questi aumenti sono la crescita prevista dei costi del turismo M&E, a diverse velocità a seconda delle diverse aree del mondo, ma comunque condivisa a livello globale, e la necessità per gli organizzatori di eventi e meeting di operare scelte sempre più strategiche e sempre meglio ponderate. «Vogliamo tutti organizzare e produrre eventi memorabili con un ottimo rapporto tra qualità e spesa sostenuta», ha concluso 4 2018 www.mastermeeting.it

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BUSINESS TRAVEL

Il costo giornaliero per partecipante ai meeting ed eventi in Europa, (catalogata insieme con Medio Oriente e Africa nel report CWT) è aumentato del 4% nel 2017. The daily cost to participate to meetings and events in Europe, (catalogued together with the Middle East and Africa in the CWT report) is grown of the 4% in 2017

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Cindy Fisher. «La tecnologia può aiutare gli organizzatori in questo, dalla pianificazione alla logistica, fino alla diffusione del messaggio durante l’evento [...] Lo Strategic Meetings Management è ormai diventato sempre di più un imperativo, coinvolgendo in un approccio ordinato la gestione delle attività, dei processi, dei fornitori e dei dati».

Cara Europa Il costo giornaliero per partecipante ai meeting ed eventi in Europa, (catalogata insieme con Medio Oriente e Africa nel report CWT) è aumentato del 4% nel 2017, a fronte di un’economia stabile, considerata la fluttuazione della moneta e dell’inflazione. Stando alle previsioni questo trend continuerà per tutto il 2018. La Brexit, che potrebbe rappresentare un elemento di grande cambiamento in Europa, ad oggi ha determinato come conseguenza più significativa l’aumento dei flussi verso il Regno Unito grazie alla perdita di valore della sterlina. Ma è ancora troppo presto per definire l’impatto effettivo della Brexit: il quadro definitivo si delineerà entro il 2019, quando il Regno Unito dovrebbe lasciare formalmente l’Unione Europea. Il mercato alberghiero non mostra una forte pressione sull’offerta, come accade, invece, in America. La tendenza a cui si assiste è una progressiva disaggregazione dei costi: ci si sta spostando da tariffe negoziate a massimali di spesa e da tariffe giornaliere per partecipante a tariffe relative alla camera, al food and beverage, ai servizi audio-video.

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TOP 10 destinazioni M&E (Europa, Medio Oriente e Africa) 1. Londra, Regno Unito 2. Barcellona, Spagna 3. Berlino, Germania 4. Amsterdam, Olanda 5. Parigi, Francia 6. Madrid, Spagna 7. Francoforte, Germania 8. Roma, Italia 9. Monaco di Baviera, Germania 10. Praga, Rep. Ceca

I prezzi del M&E nel mondo In Nord America il costo giornaliero per partecipante è aumentato del 3% nel 2017, in presenza di una crescita dell’offerta leggermente superiore alla domanda. Negli USA i prezzi di hotel e trasporti aerei sono attesi in aumento del 2,5% nel 2018. Il costo giornaliero per partecipante ai meeting ed eventi in America Latina è aumentato dell’1% nel 2017. Nel 2018 gli incrementi delle tariffe aeree e alberghiere sono attesi al di sotto della crescita dell’inflazione in tutta l’area, ma con alcune importanti variazioni a livello locale. Il costo giornaliero per partecipante ai meeting ed eventi in Asia Pacifico è aumentato del 5% nel 2017, mentre le tariffe di voli e hotel hanno registrato aumenti rispettivamente del 2,8% e 3,5%. Gli hotel rimangono la venue preferita: nuove strutture vengono inaugurate ogni settimana (in Cina in particolare), ma la forte domanda legata sia al business travel che al turismo leisure fa prevedere che le tariffe continueranno ad aumentare. I


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BUSINESS TRAVEL

Tourism costs Travel services prices will increase, as well as the costs for the meetings participants. Between inflation, oil and demand on the global markets, the second semester is estimated to be a definitely more expensive year for the events planners Barbara Ainis

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t is now the time for forecasts for the next year. Between more or less justified prophecies and bets, there are data depicting well accurately the next trends. We are especially referring to the prices and the costs of the business tourism sector. «Prices are growing in the principal Meetings & Events markets all around the globe and it is probable the trend will move forward in this direction, even because increases of 3,7% of hotel prices and of 3,5% of airplanes fees are foreseen for the next year» as commented by Cindy Fisher, senior vice president and global head of CWT M&E, during the presentation of the last report on the trend of the sector for 2018. In particular, Europe and Asia, leaders of this recovery, are increasing the daily prices per meeting and event participant of the 4% and of the 5% respectively in 2017 and they promise to confirm these trends for the next year, too. «The increase of the prices is given by a strong economy and by the growth of the demand», as formerly declared by Kurt Ekert, president and CEO of Carlson Wagonlit Travel. «Forecast data should be considered as benchmarks and indicators to understand how the sector will globally

move during 2018, since we foresee an increase of the cost».

As the costs increase, the prices increase The fourth annual edition of the Global Travel Forecast 2018, published last summer by CWT and GBTA Foundation, already revealed an increasing trend of the 3,5% of airplanes fees and of the 3,7% of the hotel prices all over the world for 2018, while it showed a slower increase of 0,6% for the prices of the overland transports (such as taxies, trains and buses), which is very little compared to the inflation increase, calculated around the 3%. «Geopolitical risks, uncertainty of the emerging markets, constantly changing political scenes, either in Europe either in USA, are factors inducing the professionals of the travel sector to make even more attention, today more than yesterday, in organising their budget for the travel expense», as commented by Jeanne Liu, vice president, Research, of GBTA Foundation. «For a good management of the business trips it will be necessary a deeper check either of the geopolitical risks either of the extremely changing context of sup-

La capacità dell’industria del trasporto aereo globale dovrebbe aumentare circa del 7% nel 2017 e del 6% nel 2018. The capacity of the global air transportation should increase of almost the 7% in 2017 and of the 6% in 2018

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BUSINESS TRAVEL Trend & Tips to “good” spend in 2018 1. Focus on “why” - Have clear goals from the beginning and use them to define budget. But also be more careful and calculate the participants engagement. 2. Budget - Always begin considering the value that the meeting or the event can generate. A clear demonstration of the ROI is fundamental to the continuity of the investments and to create successful meetings. 3. Participants experience - Simplify the whole process. 4. Technology - Use technology to facilitate communication and to create an user-friendly experience customised for every participant. 5. Safety - Plan meetings and events, considering either physical risks either cyber security in every situation avoiding discomforts to the participants. Source: Meetings and Events Future Trends 2018, CWT M&E

pliers, thereby to easily adapt the strategies to the needs of the market when it is necessary». Now the 2018 Meetings and Events Future Trends report confirms these prophecies, also backed up by the fact that the capacity of the global air transportation should increase of almost the 7% in 2017 and of the 6% in 2018 and that the hotels suppliers are progressively pushing the corporate buyer to abandon the negotiated fixed charges, in favour of dynamic ones. «Surely, there are regional differences, with more or less trendy destinations, different rates of growth of the prices according to the territory and the local influences», Cindy Fisher said from the pages of the report. «But our projections tell us that the general conditions of the sector will stay stable in 2018». The direct consequences of these rises are an estimated growth of the prices for the M&E tourism, at different rates in different countries all around the world, but anyway globally shared, and a need for event and meeting planners to make always more strategic and always more prudent choices. «We want to plan and produce memorable events with best price/quality ratio», Cindy Fisher concluded. «Technology can help the planners in this, from the planning to the logistics, up to the spread of the message during the event […] The Strategic Meetings Management has become always more a must, implicating an ordered approach to the management of the activities, of the processes, of the suppliers and of the data».

Expensive Europe The daily cost to participate to meetings and events in Europe, (catalogued togeth-

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er with the Middle East and Africa in the CWT report) is grown of the 4% in 2017, thanking to a stable economy, considering the currency and the inflation flotation. According to the predictions this trend will continue through 2018. Today Brexit is causing a growth of cash flow thanking to the loss of value of the pound, and it could represent a even bigger changing element in Europe. However, it is still too early to define the real impact of Brexit: the final picture will be clear in 2019, when The United Kingdom should formally leave the European Union. The hotel market doesn’t show a strong pressure on the supply, as it is happening in America. The trend we observe is a progressive unbundling of the costs: we see a moving from negotiated prices to expenditure ceilings and from daily rates


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BUSINESS TRAVEL

per participant to charges per room, per food and beverage, per audio-video services.

TOP 10 M&E destinations (Europe, Midlle East and Africa) 1. London, United Kingdom 2. Barcelona, Spain 3. Berlin, Germany 4. Amsterdam, Nederlands 5. Paris, France 6. Madrid, Spain 7. Frankfurt, Germany 8. Rome, Italy 9. Munich, Germany 10. Prague, Czech Republic

M&E prices all around the world In North America the daily charge per participant is grown of the 3% in 2017, compared to a supply growth mildly superior

to the demand. In USA the hotel and air transportation fees are estimated to grow of the 2,5% in 2018. In Latin America the daily charge per participant to meeting and events is increased of the 1% in 2017. In 2018 the increases of airplanes and hotel charges are expected to be under the growth of the inflation in the entire territory, but with some important variations locally. In Pacific Asia the daily charge per participant to meeting and events is increased of the 5% in 2017, while the airplanes and hotel fees have registered a growth of the 2,8% and of the 3,5% respectively. Hotels are still the favourite venue: new facilities are inaugurated every week (especially in China), but the strong demand linked either to the business travel either to the leisure tourism make foresee that the fees will keep on rising. I

Europa e Asia, in particolare, si sono mostrate alla testa di questa ripresa in salita, con aumenti rispettivamente del 4% e del 5% sui costi giornalieri per partecipante a meeting ed eventi nel 2017 e la promessa di confermare questi trend anche per il prossimo anno. Europe and Asia, leaders of this recovery, are increasing the daily prices per meeting and event participant of the 4% and of the 5% respectively in 2017 and they promise to confirm these trends for the next year, too

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PARADISI DIETRO L’ANGOLO

I Magnifici Borghi della Valle del Treja

Calcata e Mazzano Romano, due borghi in provincia di Viterbo, puntano al rilancio del turismo con il progetto I Magnifici Borghi della Valle del Treja sostenuto dalla Regione Lazio. Fra le attività in parte realizzate: workshop ed educational tour in collaborazione con il Centro Assistenza Tecnica Sviluppo Imprese di Viterbo (CAT). Le premesse che il progetto si riveli vincente ci sono tutte. Lo possiamo confermare dopo il nostro viaggio

✒a cura di Delifna Reginé

L Alessandra Pandolfi, sindaca di Calcata. Alessandra Pandolfi, Calcata mayor

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La caratteristica più rilevante di entrambi i borghi medievali è quella di essere ubicati nell’area del Parco regionale “Valle del Treja” – il cui Ente figura anche fra i partner del progetto – che custodisce i siti archeologici del Tempio di Monte Li Santi-Le Rote, un vasto complesso monumentale databile tra il VI e il III secolo a.C., l’area di Cavone di Monte Li Santi necropoli con tombe costruite tra il VI e il IV sec. a.C. e Narce, l’insediamento più antico del popolo dei Falisci, le cui origini risalgono addirittura al XII sec. a.C. «La realtà del territorio è ricca di spunti per la realizzazione di pacchetti turistici di due, tre giorni in grado di soddisfare le aspettative dei visitatori alla ricerca di cultura, natura, gastronomia e sport, ma anche per escursioni da Roma da cui dista meno di un’ora di automobile», ci ha detto la sindaca di Calcata, Alessandra Pandolfi. «Puntiamo su un turismo slow

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e non invasivo. Non a caso Calcata si fregia di due importanti titoli: Bandiera Arancione e Villaggio Ideale d’Italia». A causa di un’ordinanza del 1935 relativa al rischio sismico e alla fragilità dello sperone di tufaceo sul quale si trova, Calcata cominciò progressivamente a spopolarsi fino a quando non divenne disabitata. Negli anni Sessanta il suo fascino decadente e surreale iniziò ad espandersi e fu così


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Vista panoramica su Calcata dalla casa dei coniugi Portoghesi. The view on Calcata from Portoghesi’s house

che il borgo fantasma cominciò man mano ed essere ripopolato ma da artisti, artigiani ed intellettuali in cerca di una dimensione di vita semplice, in contrasto con l’incalzante società industriale e consumistica.

Il Giardino Portoghesi Ad innamorarsi di questo luogo anche l’architetto Paolo Portoghesi, che vive qui con la moglie Giovanna Massobrio anche lei architetto. Nel 1990 Portoghesi realizzò quello che oggi viene definito uno dei giardini più belli d’Italia, a cui si accede da via Luigi Cadorna 59, con vista sul vallone del Treja e sul borgo di Calcata. Il Giardino, proprio di fronte all’abitazione della coppia, dà il benvenuto ai visitatori con un grande uovo, simbolo della vita e del suo rinnovamento cosmico. Su tre ettari si snoda un percorso di meraviglie che rapiscono i nostri sensi e ci trasportano in una dimensione onirica dove le opere del geniale artista, realizzate attingendo anche ai suoi ricordi di viaggio, si mescolano seguendo un percorso intervallato da leggii che immortalano versi di famosi scrittori, come, per esempio, Keats e Rimbaud, spunto di riflessioni tra gli effetti speciali di zampillii di fontane, scale, ulivi secolari e antichi alberi da frutto come il ginkgo biloba e l’aquilegia. Nulla è lasciato al caso, neanche la disposizione

dei secolari ulivi battezzati da Portoghesi secondo le caratteristiche forme dei tronchi con i nomi di grandi artisti: Bernini, Moore, Rodin, Michelangelo, Brancusi. E ci sorprendono le figure antropomorfe ispirate all’orco di Bomarzo, ma con gli occhi azzurri che rimandano a quelli della moglie Giovanna. La grande vasca-fontana ricorda quella dell’Alhambra di Granada e sembra digradare verso l’infinito. Un’area ospita intorno a un laghetto circolare alcune centinai di animali di cui alcune specie protette, come in una sorta di Arca di Noè, curati con scrupolosa dedizione dai coniugi Portoghesi. Non solo capre, lama e asini ma anche settecento uccelli tra cui fenicotteri, ibis, cicogne e pappagalli, e la splendida gru della Manciuria accompagnata da due damigelle, esemplari di piccole gru africane. Ed è proprio con la gru della Manciuria che il professore Portoghesi ama trattenersi ogni tanto, accompagnandola nella sua regale danza. Grande studioso del barocco, affascinato dal liberty, l’architetto ha creato anche angoli di relax con vista sul laghetto e la valle e oasi di pace come la biblioteca dell’angelo, vera cura per l’anima fra antichi volumi, opere d’arte e souvenir presi in giro per il mondo, e dove molti sono i riferimenti che conducono alla moglie, come le mensole della libreria che assecondano nella forma, il profilo della signora Giovanna. I coniugi Portoghesi vivono a pochi metri, in una antica casa in pietra con una vista spettacolare su Calcata, una coppia ospitale che ci ha spalancato le porte della propria abitazione-museo perché «il bello è fatto per essere mostrato», ci ha detto salutandoci commossa la meravigliosa padrona di casa. Il Giardino Portoghesi è aperto al pubblico previa prenotazione e le informazioni si possono trovare tramite i siti internet www.associazionedromos.it o www. comune.calcata.vt.it.

Nel 1990 Portoghesi realizzò quello che oggi è considerato uno dei giardini più belli d’Italia. In 1990 Portoghesi designed what is now considered one of the most beautiful gardens in Italy

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Mazzano Romano. A destra, Museo Archeologico Virtuale di Narce (MAVNA). Mazzano Romano. On the right, Narce Virtual Archeologic Museum (MAVNA)

Nicoletta Irato, primo cittadino di Mazzano Romano. Nicoletta Irato, first citizen of Mazzano Romano

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Da Calcata a Mazzano Romano Da casa Portoghesi si raggiunge facilmente il cuore dell’antico borgo medievale di Calcata a cui si accede da un caratteristico ingresso costituito dalla “bocchetta”, antica porta urbana chiusa anticamente da un ponte levatoio. Da qui la stretta e antica strada lastricata sale fino alla piazza centrale ornata da tre curiosi “troni” di tufo, ove si affacciano il Castello degli Anguillara, del XIII secolo, con la sua caratteristica torre ghibellina e la seicentesca Chiesa del SS. Nome di Gesù. Per approfondire le tradizioni locali si può visitare il Museo della Civiltà contadina dove è possibile ripercorrere la storia delle campagne dell’Agro Falisco negli ultimi due secoli. Tra gli utensili utilizzati spiccano quelli per la lavorazione della canapa, mestiere svolto in quest’area, fino al ventesimo secolo. Passeggiando fra le strade del borgo si può sbirciare all’interno delle botteghe di artisti e artigiani e fermarsi ad acquistare qualche souvenir in legno, cuoio o ceramica prima di rimettersi in cammino alla volta di Mazzano Romano. Il delizioso borgo medievale, su una ripida altura che emerge dalla Valle del fiume Treja che scorre ai suoi piedi, è una vera attrattiva insieme all’area del sito archeologico-naturalistico delle Cascate di Monte Gelato dove, soprattutto nelle calde giornate estive ci si può rinfrescare all’acqua delle cascate oltre ad ammirare o visitare la torre e l’antico mulino in funzione fino agli anni Sessanta, ma ovviamente senza tralasciare la visita all’insediamento falisco di Narce. «Puntiamo ad un turismo consapevole», ha dichiarato il primo cittadino di Mazzano Romano, Nicoletta Irato, «che possa far calare i visitatori nella nostra realtà ete-

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rogenea: borghi medievali nei quali natura e archeologia rappresentano un’unicità che vale la pena vedere. Qui c’è la storia con i Falisci, i Romani e il Medioevo che hanno accompagnato i due borghi fino ai nostri giorni. Il nostro scopo è attrarre il visitatore non soltanto per un giorno, ma farlo rimanere nel nostro territorio più a lungo per farglielo scoprire a 360°». Scoprite quindi il paese seguendo il percorso ad anello e ammirando le possenti mura del castello, il Palazzo baronale di Everso e Dolce degli Anguillara del XV secolo, i resti della Chiesa di San Nicola tra i palazzi che ospitano anche case vacanze e bed and breakfast, taverne, botteghe di artigiani e dove il silenzio regna sovrano, interrotto soltanto dal cinguettio degli uccelli. Nella parte nuova poi la sosta d’obbligo è al Museo Archeologico Virtuale di Narce (MAVNA) dove si trovano solo alcuni dei resti rinvenuti nel Parco Regionale Valle del Treja nelle campagne di scavo tra il 1889 e il 1902. Molti oggetti, infatti, furono venduti e si trovano in vari musei europei. Non a caso il Museo è “virtuale” perché gran parte dell’esposizione è una riproduzione dei corredi dispersi tramite ricostruzioni in 3D. A Narce il mondo etrusco e quello latino avevano importanti scambi commerciali e culturali. I resti della città identificata come l’antica Fascennium hanno, quindi, un valore storico e archeologico elevato. Oltre al museo, tra Calcata e Mazzano potrete visitare i siti archeologici di Monte Li Santi con numerose tombe a camera e i resti della città di Narce. Per informazioni si può consultare il sito www.mazzanoromano.rm.gov.it. I


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PARADISI DIETRO L’ANGOLO HEAVENS AROUND THE CORNER..

I Magnifici Borghi della Valle del Treja Two little towns in the province of Viterbo, Calcata and Mazzano Romano aim to relaunch tourism with the project “I Magnifici Borghi della Valle del Treja” (The Wonderful Little Towns of Treja Valley) endorsed by the Region of Lazio. Among the partly achieved activities there are: workshops and educational tours in cooperation with the Centro Assistenza Tecnica Sviluppo Imprese di Viterbo (CAT). It looks like the project will be a success. We can assert this after our trip By Delfina Reginé Calcata si fregia di due importanti titoli: Bandiera Arancione e Villaggio Ideale d’Italia. Calcata has two important titles: Bandiera Arancione and Villaggio Ideale d’Italia

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he most relevant feature of both Medieval little towns is that they are in the Regional Treja Park – whose institution is also partner of the project – that keeps the archaeological sites of the Temple of Mount Li Santi-Le Rote, a large monumental complex dated between the VI and the III century b.C., the Cavone di Monte Li Santi necropolis with tombs built from the VI until the IV century b.C. and Narce, the oldest settlement of Falisci people, whose origins go back to the XII century b.C. «The territory is source of inspiration for a lot of holiday packages for two or three days able to satisfy visitors’ expectations if they look for experiencing culture, nature, good food and sport, but also for excursions out of Rome which is less than an hour away by car», as told by Calcata mayor, Alessandra Pandolfi, «Our goal is a not invasive and slow tourism. It’s not a case if Calcata has two important titles: Bandiera Arancione and Villaggio Ideale d’Italia». Calcata started to slowly become less populated after a 1935 ordinance related to seismic risk and fragility of the tuff spur on which the town is located, until it became uninhabited. Dur-

ing the 60s its surreal and decadent charm became famous and that’s how the ghost little town started little by little to be repopulated by artists, artisans and scholars, looking for a simpler way of life, against the increasing industrial and consumerist society.

The Portoghesi Garden This little town is loved by the architect Paolo Portoghesi, who lives here with his wife Giovanna Massobrio, who’s also an architect. In 1990 Portoghesi designed what is now considered one of the most beautiful gardens in Italy, whose entrance is on via Luigi Cadorna 59, with a view of

Paolo Portoghesi in un angolo del suo giardino punto privilegiato con vista sul laghetto e la valle del Treja. Paolo Portoghesi in a corner of his garden point privileged with view on the lake and the Treja valley

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Le Cascate di Monte Gelato al tramonto. Monte Gelato waterfalls at sunset

Giovanna Massobrio ama dedicare il suo tempo agli animali del Giardino Portoghesi. Giovanna Massobrio loves to deidicate her time to the Portoghesi Garden animals

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Treja valley and Calcata. Right opposite to the couple’s house, the Garden welcomes visitors with a big egg, symbol of life and its cosmic renewal. A trail rich of wonders unfolds on three hectares that fascinate our senses and carry us to a dreamlike dimension where the brilliant artist’s works, inspired by his journeys, are located at intervals between reading stands where famous writers’ verses are written, such as verses by Keats and Rimbaud, a food for thought between the special effects of fountain sprays, stairs, centuries-old olive trees, and old fruit trees like ginkgo biloba and aquilegia. Nothing is left to chance, neither the position of the centuries-old

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olive trees named by Portoghesi with the names of great artists according with the shapes of their trunks: Bernini, Moore, Rodin, Michelangelo, Brancusi. There are also amazing anthropomorphic shapes inspired by Bomarzo ogree, but with blue eyes like his wife Giovanna. The big fountain-tub looks like the Alhambra one in Granada and it looks like it goes toward infinite. Around a little lake there’s an area hosting hundreds of animals, whose some protected species, in some kind of Noah’s Arc, taken care with attentive dedication by Portoghesi and his wife. There are not only goats, llamas and donkeys but also seven hundred birds such as flamingos, ibises, storks, parrots, and the wonderful red-crowned crane together with two specimens of little African cranes. Professor Portoghesi loves to pass some of his time with the red-crowned crane, accompanying it in its regal dance. Expert of the Baroque style, fascinated by the Liberty style, the architect also designed relaxing areas with view of the little lake and the valley, and some peaceful oasis like the angel library, a cure for the soul between old volumes, works of art and souvenirs brought from all around the world, and where there are a lot of references to his wife, such as the shelves of the library which follow the shape of mrs Giovanna’s profile. The Portoghesi couple lives just a few meters away, in an old stone wall house with a spectacular view


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of Calcata, they are very hospitable and open the doors of their museum-home because «beauty is made to be shown», just like our moved wonderful hostess told us. The Portoghesi Garden is opened to the public prior booking and you may find informations on www.associazionedromos. it or www.comune.calcata.vt.it.

From Calcata to Mazzano Romano From Portoghesi house you may easily reach the heart of the old Mediaeval little town Calcata from a picturesque entrance made by the “bocchetta”, an old urban door which was once closed by a drawbridge. The old narrow paved road goes up from there to the central square decorated with three curious tuff “thrones”, where there is the Anguillara Castle, built in the XIII century, with its distinctive Ghibelline tower and the seventeenth century Church of SS. Nome di Gesù. You may visit the Museum of country society to learn more about local traditions and the history of the last two centuries of the Faliscan Agro. Among the most used utensil there are those for hemp processing, a typical job until the twentieth century. Walking on the roads of the little town you may peek into artists and artisans’ workshops, stop to buy some wooden, leather or ceramic souvenir and then take back the road to Mazzano Romano. On a steep hill, arising from the Valley of the river Treja which flows right under, the very pretty little town is an authentic attraction together with the archaeologicalnaturalistic site of the Mount Gelato Waterfalls where, mostly in the hot summer days, you may freshen up in the waterfalls, visit and admire the tower and the old mill that has been working since the 60s, but obviously without forgetting to visit the Faliscan settlement in Narce. «We aim to a conscious tourism», as the first citizen of Mazzano Romano, Nicoletta Irato, declares «able to make live our heterogeneous reality to visitors: Medieval little towns where nature and archaeology are unique and worth to see. Here there is the history of Falisci, Romans and Middle Ages. Our goal is to lure visitors not only for a day, but to make them stay longer in our territory in order to totally know it». So, go find out the town following the ring trail and admiring the strong walls of the

castle, the Everso and Dolce of Anguillara Baronial Palace of the XV century, the remains of Saint Nicholas Church among the palaces hosting holiday homes and bed and breakfast, taverns, artisans’ workshops, where silence rules, and it is broken only by the chirping of birds. Then, in the new area of the town you should stop to the Museo Archeologico Virtuale di Narce (MAVNA) where there are not only some remains found in the Treja Regional Park during the excavations from 1889 until 1902. Lots of object were sold and now are in some European museums. That’s why the Museum is mostly “virtual” and it is composed by some 3D reproductions of lost treasures. Narce was an important centre of trade and cultural exchanges for Romans and Etruscans. So, the remains of the city recognised as the old Fascennium have a high historical and archaeological value. In the territory of Calcata and Mazzano you may also visit the archaeological sites of Monte Li Santi with several chamber tombs and the remains of the old Narce. For informations go to www.mazzanoromano.rm.gov.it. I

Mazzano Romano: l’antico borgo. Mazzano Romano: the old village

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PARADISI DIETRO L’ANGOLO La Rocca manfrediana domina l'antico borgo di Brisighella. The Manfredian fortress dominates the ancient hamlet of Brisighella.

Brisighella Come ha più volte ricordato il ministro del Mibact, Dario Franceschini, quest’anno è l’anno dei borghi e il 2018 sarà quello del cibo. Una doppia occasione, quindi, per visitare Brisighella, borgo medievale che vanta antiche tradizioni culinarie e ricco di spunti per un’originale esperienza Mice e luxury bleisure

✒Tiziana Conte

La caratteristica Via degli Asini. The picturesque Via degli Asini

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I colori pastello delle dimore del centro storico, così come i curiosi nomi delle strade che conducono ai tre pinnacoli rocciosi che dominano il borgo su cui poggiano la Rocca Manfrediana, la Torre dell’Orologio e il Santuario del Monticino, ci riempiono lo sguardo di

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stupore stimolando ricordi di antiche fiabe. A Brisighella il tempo sembra essersi fermato ma ogni stagione regala l’emozione di farsi coinvolgere in feste, sagre e appuntamenti culturali che animano l’antico borgo medievale e termale (certificato tra i più Belli d’Italia) della Valle del Lamone nell’Appennino Tosco-Romagnolo, fra Firenze e Ravenna. A testimonianza delle sue eccellenze e della sua qualità di vita, Brisighella è stata anche insignita delle certificazioni Cittaslow e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. L’area vanta origini antichissime ma fu l’occupazione romana a valorizzarla con la costruzione della Via Faentina (in origine Via Antonina) percorsa dalle carovane che portavano il sale dalle Saline di Cervia a Roma. La storia di Brisighella, invece, affonda le sue radici alla fine del Duecento, quando il condottiero Maghinardo Pagani edificò la torre fortificata più importante della vallata ai cui piedi si sviluppò il Borgo il cui accesso principale, la Porta delle Dame pare derivi il suo nome dalle signore che qui, un tem-


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po, accoglievano i forestieri. Così iniziamo la nostra passeggiata percorrendo l’Antica via del Borgo, risalente al XII secolo e nota come “Via degli Asini” per il ricovero, che nei secoli successivi, quando fu coperta, offriva agli animali dei birocciai che trasportavano il materiale dalle vicine cave di gesso. La sua originale architettura è unica: sopraelevata e coperta, è caratterizzata da mezzi archi dove la luce crea suggestivi chiaroscuri. Scarpinando in quel dedalo di antiche viuzze caratterizzate da tratti di cinta muraria e scale scolpite nel gesso, potrebbe venire anche un certo appetito soprattutto sbirciando nelle botteghe che mettono in mostra le specialità del luogo. Come L’Arte Del Matterello a Via Alberto Baccarini 21, guidata da Beatrice Guaducci che ci accoglie con un vassoio di spoja lorda – piccoli quadrati di pasta fresca riempiti con formaggio squacquerone e parmigiano – pronti per essere venduti insieme alle tante specialità di pasta fresca, pane, pizze e dolci lavorati dalle sue abili mani, seguendo antiche ricette tramandate da generazioni. Qui, oltre a fare la scorta di prelibatezze da portare agli amici al ritorno dal nostro soggiorno, apprendiamo che la spoja lorda veniva confezionata dalle massaie quando non avevano il tempo per preparare i cappelletti, che richiedevano un ripieno più elaborato, o per utilizzare i resti della sfoglia. La gastronomia brisighellese si inserisce nella buona tradizione della cucina romagnola dove la sfoglia tirata a mano è la base per la preparazione di tutti i primi piatti, in brodo e asciutti: passatelli, tagliatelle, pappardelle, tortellini, garganelli, cappelletti, per citare qualche esempio. E sono gli ingredienti a fare la differenza, i prodotti genuini come l’olio extravergine di oliva “Brisighello” che si fregia della Dop europea, il formaggio conciato con stagionatura nelle grotte di gesso, la carne suina di mora romagnola (un’antica razza autoctona), le carni di razza bovina autoctona, il carciofo moretto, tipico della zona dei calanchi, dove la buona esposizione al sole gli consente di raggiungere le massime proprietà organolettiche, che si consuma crudo o leggermente lessato, condito con olio e sale. Ma ci sono pure i frutti “dimenticati” (tra cui primeggia la pera volpina), la cui col-

tivazione era praticata già nel tardo Medioevo: azzeruole, corbezzoli, giuggiole, sorbe, nettarine, ed eccellenze come le albicocche I.G.P. Tutti prodotti che si possono trovare anche nelle sagre che si organizzano durante l’arco dell’anno e che animano le vie del borgo. Una vera e propria gioia per il palato. A maggio, per esempio, si celebra il carciofo moretto, al Parco Ugonia, con stand gastronomici, intrattenimenti musicali animazione e trenino panoramico lungo le vie del paese per arrivare fino ai tre colli. Inoltre, ristoranti e osterie propongono menù a tema. Alle pere volpine, piccole, tonde e dure, (prodotto tipico della Valle del Lamone) che si consumano cotte in acqua e vino o al forno, è dedicata la seconda domenica di novembre.

Nei colorati mercati anche molti prodotti Igp. Igp products in colorful markets

Andar per Sagre Ogni stagione è buona per un soggiorno in questo piccolo borgo che offre numerosi spunti per un viaggio all’insegna della cultura, del buon cibo e del benessere. Se d’estate il centro storico si anima di eventi musicali, serate a tema fino a tarda sera e sagre, l’autunno non è da meno: offre un ricco calendario di appuntamenti da non perdere, sopratutto se amate la buona cucina. Ad ottobre, per esempio, c’è la “Sagra della porchetta di mora romagnola e Fiera delle biodiversità” e quella dell’agnellone e del castrato Q.C., alla sua 21a edizione, con stand gastronomici, convegni ed esposizioni ovine. L’ultimo giorno del mese, invece, atmosfere magiche riempiono le vie del borgo tra misteri, scherzi e spettacoli trainati dalle brillanti idee dei giovani e dai tamburi medioevali di Brisighella, si festeggia la notte di Halloween. A novembre, fra i tan4 2018 www.mastermeeting.it

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Brisighella offre numerosi spunti per un viaggio all’insegna della cultura, del buon cibo e del benessere. Brisighella offers many tips for a journey of culture, good food and well-being.

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ti eventi, da non perdere la Sagra del Porcello: ripropone l’antico rito che si svolgeva nell’aia di ogni casa colonica con l’uccisione del maiale e la lavorazione della carne. Si potranno assaggiare tante specialità. A “Sua Maestà il “Tartufo” è dedicata la sagra che si svolge fra le vie del borgo il 19. Si potranno gustare il pregiato tubero “bianco autunnale” e il tartufo nero abbinati ai piatti tipici della tradizione. Il 26 è fissato l’appuntamento della 55a edizione della “Sagra dell’ulivo e dell’olio”. Si celebrano i ricercati oli extra-vergine, il “Brisighello” e il “Brisighella” (ai quali è stata assegnata la D.O.P.) e il raffinato “Nobil Drupa”. Un’occasione, la sagra, per una visita alla Cooperativa Agricola Brisighellese a 800 metri dal paese, a Via Strada 2, facilmente raggiungibile anche a piedi o in bicicletta per meglio godere del paesaggio. La “C.A.B.” S.C. Agricola si occupa da decenni della valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva della Vallata del Lamone, (selezioni monocultivar ed olivaggi tra i quali il noto e pluripremiato Brisighella D.O.P). Nei periodi di raccolta delle olive, da metà ottobre a fine novembre, è possibile visitare il frantoio in funzione, durante gli altri mesi un video illustra la raccolta e la lavorazione. Anche i piccoli gruppi sono i benvenuti. L’azienda dispone, infatti, di locali in grado di ospitare fino a 40 persone sedute. Ogni degustazione è preceduta da una breve introduzione esplicativa circa la zona di produzione dell’olio extra vergine e del suo microclima esclusivo, delle varie tipologie di olio prodotte e delle proprietà organolettiche che li differenziano. La Cooperativa organizza, su richiesta, un itinerario in una sorta di museo en plein air dell’olio, percorribile a

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piedi, in bicicletta o in automobile; visite presso gli uliveti secolari o i vigneti dei soci e tre differenti tour con l’ausilio di guide. Il primo tour include il centro storico di Brisighella, la Pieve di San Giovanni in Ottavo detta anche del Thò (datata fra l’VIII e il X sec.) nella valle del Lamone, a 1,5 km dal paese; una sosta al Museo Giuseppe Ugonia che raccoglie, nell’ottocentesco Palazzo della Pretura, quattrocento opere dell’illustre litografo e l’archivio delle sue memorie; la visita di Casa Boschi Raggi, la singolare abitazione scavata nel gesso, forse di origine preistorica, ospita una collezione di reperti archeologici. Il secondo itinerario propone le “Ville padronali con giardini storici del territorio”, mentre il terzo prevede il Parco della Vena del Gesso e degustazione in rifugio. La “C.A.B.” S.C. Agricola di Brisighella è anche il luogo giusto per meglio comprendere la tradizione vitivinicola che vanta eccellenze come, per citare qualche esempio, il Sangiovese Doc e l’Albana di Romagna Docg. Qui potremmo concederci una pausa per una degustazione accompagnando l’ottimo vino ai salumi che in questa zona vantano antiche tradizioni. A ricordarlo anche una sagra che si svolge ad aprile invitando a gustare i salumi stagionati nelle vecchie cantine, prodotti e lavorati dai famosi norcini brisighellesi, insieme a l’oro nero del sottosuolo: il tartufo marzolino.

Natura e benessere Brisighella e il suo territorio offrono paesaggi in alcuni tratti unici, da godere appieno praticando il nordic walking attraverso appositi circuiti, in bicicletta o a piedi, per gli amanti della vacanza slow. Il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, costituisce uno degli elementi geografici e geologici più caratteristici dell’Appennino romagnolo. L’area protetta si estende dalla vallata del fiume Lamone a quella del torrente Sillaro e interessa il territorio di sei comuni: Brisighella, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Casola Valsenio, Fontanelice, Riolo Terme. Si tratta di una delle maggiori zone carsiche gessose d’Europa. Meritano una vista la Grotta Tanaccia (Brisighella) e la Grotta di Re Tiberio (Riolo Terme). Dopo tanto camminare o pedalare si potrà trascorrere qualche ora di re-


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lax nello storico centro termale, distante soltanto 300 metri a piedi dal centro di Brisighella e dove si praticano cure con acque sulfuree e salsobromoiodiche.

Luxury bleisure a Villa Abbondazi Facilmente raggiungibile da Brisighella, in una ventina di minuti d’automobile e nei pressi di Faenza, si trova il Relais Villa Abbondanzi: meta bleisure di lusso, luogo ideale per una fuga romantica o per chi volesse trascorrere qualche giorno all’insegna del relax, del benessere e della buona cucina. Circondato da un ampio parco, il Relais nasce dall’idea della attuale proprietà, la famiglia Bucci, di trasformare l’antica dimora ottocentesca e i limitrofi locali – utilizzati in passato per la conduzione dei terreni agricoli – in elegante ed accogliente luogo dove rigenerare mente e corpo. Così, nel 2006, la Villa diventa un albergo 4 stelle sup. dopo un certosino restauro che aveva interessato anche il vecchio fienile adibendolo a dependance. Quindici in totale le camere: 3 Executive Suite, 2 Deluxe Suite, 2 Junior Suite e 8 Standard Deluxe, vista sul campo da golf a 9 buche e ognuna con un proprio carattere distintivo conferitole da arredi curati nei minimi dettagli, nel rispetto dello stile raffinato di questo hotel di charme. Sotto la secolare quercia, che domina incontrastata il parco, si trascorrono piacevoli ore sorseggiando un aperitivo e godendosi il paesaggio, regno di cicogne, fenicotteri rosa e scoiattoli. All’ombra dei suoi grandi rami il ristorante Cinque Cucchiai, in stile provenzale, è una vera e propria tentazione. Il bravo chef Alessandro Giraldi propone una cucina regionale, rivisitata, in grado di soddisfare anche i palati più raffinati. Un luogo ideale anche per il business lunch, incontri di lavoro e cene a lume di candela. Tanto relax e buon cibo da alternare a momenti di business grazie anche agli spazi dedicati: dalla piccola sala Peonia, per incontri di lavoro ristretti (fino a 10 persone) e con vista sui roseti del giardino, alla più ampia Sala Magnolia per un massimo di 50 persone disposte a platea, dove le ampie vetrate scorrevoli, con vista sul parco, rendono più piacevole un meeting di lavoro. Nel 2018 Villa Abbondanzi inaugurerà la Sala delle Ninfee all’interno di un parco di 2,5 ettari, con par-

cheggio gratuito ad uso esclusivo. In ben 250 metri quadrati con una capacità di 200 posti a sedere si potranno organizzare convention, esposizione di prodotti, meeting pranzi e cene aziendali. Non solo business, in questo luogo vocato all’ospitalità di charme, ma anche benessere e sport nella palestra, con personal trainer; in piscina, nel Thermarium con vasca idromassaggio, sauna, bagno turco e zona relax; con i trattamenti al Cottage & Spa in stile orientale, eseguiti dalle mani esperte di Elisa Mancini e Paola Vannacci. E si organizzano anche serate a tema con aperitivi musica e massaggi. Il Relais è in posizione privilegiata, consentendo escursioni in un territorio di straordinaria bellezza con i borghi storici di Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme, Castel Bolognese, Solarolo. Faenza, poi, famosa per le sue ceramiche come testimonia il Museo Internazionale ad esse dedicato, conserva il carattere di città d’arte e antichi mestieri con 60 botteghe ceramiche e atelier. I

Il Relais Villa Abbondanzi è dotato di spazi multifunzionali, immersi nel verde, in grado di ospitare banchetti, conferenze e meeting. The Relais Villa Abbondanzi is equipped with multifunctional spaces, surrounded by greenery, which can accommodate banquets, conferences and meetings

La bella piscina del Relais Villa Abbondanzi immersa nel parco. The beautiful swimming pool in the park of Relais Villa Abbondanzi

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PARADISI DIETRO L’ANGOLO HEAVENS AROUND THE CORNER.

Brisighella As reminded a few times by the Mibact minister, Dario Franceschini, this year focus is on the villages and 2018 focus will be on food. So, there’s a double reason to visit Brisighella, a Mediaeval village boasting ancient food traditions and offering a lot of ideas for a unique Mice and luxury bleisure experience Tiziana Conte

P La Torre dell’Orologio domina il borgo di Brisighella. The Clock Tower overlooks the village of Brisighella

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astel colors of the houses in the old town, as well as curious names of the streets that lead to the three rocky pinnacles which dominate the village where the Rocca Manfrediana, the Torre dell’Orologio and the Santuario del Monticino fill our sight in surprise reminding the memories of old fairy tales. Time looks to have stopped in Brisighella, but in every season the visitor is kept by the emotion of engaging celebrations, festivals and cultural dates that animates the

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ancient Mediaeval and thermal village (certified as one of the most Beautiful of Italy) in the Valle del Lamone in the Tosco-Romagnolo Appennine, between Florence and Ravenna. Brisighella also obtained the certificate of Cittaslow and the Orange Flag by the Italian Touring Club, testifying its excellence and its quality of life. The territory has very ancient origins but the Roman occupation firstly began to enhance it with the building of the Via Faentina (former Via Antonina)


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which was travelled by caravans bringing the salt from the Cervia Salinas to Rome. Brisighella history, indeed, is rooted in the end of the thirteenth century, when the leader Maghinardo Pagani built the most important fortified tower of the valley at whose end the Village put its principal access, the Porta delle Dame, named after the ladies who welcomed travellers in the past. So, we start our walk through the Antica via del Borgo, built in the XII century and known as “Via degli Asini” because, when it was covered, it offered a shelter for the carters’ animals who transported the material of the near chalk pits. Its original architecture is unique: raised and covered, it is characterised by half arcs where the light creates suggestive chiaroscuro effects. Trekking in that maze of old alleys dotted by pieces of town walls and stairs in carved plaster, you could get a little hungry especially if you peek in the little stores displaying typical specialties. An example is L’Arte Del Matterello in Via Alberto Baccarini 21, led by Beatrice Guaducci who welcomes us with a trayful of spoja lorda – little squares of fresh pasta filled in with squacquerone and parmesan cheese – ready to be sold, together with a lot of fresh handmade pasta specialties, bread, pizza and pastries, prepared by her following old recipes handed down from generation to generation. Here, not only you may stock up delicacies to take for friends when you come back from your stay, but you may also learn that the spoja lorda was formerly made by housewives when they didn’t have the time to prepare cappellettis, which require a more elaborate filling, or to use the remains of the sheet of pasta. Brisighella cuisine is part of the good tradition of Romagna cuisine where the handmade sheet of pasta is the base for preparation for all entrées, in broth and dry: such as passatelli, tagliatelle, pappardelle, tortellini, garganelli and cappelletti. Ingredients are what makes the difference, genuine products such as the extra-virgin oil “Brisighello”, certificated European Dop, the conciato cheese, aged in the chalk pits, the pig meat of the mora romagnola (an ancient local breed), the meat of the local cattle breed, the moretto artichoke, typical of the badlands area, where the good exposure to the sun al-

lows it to develop the maximum of its organoleptic properties, which can be eaten raw or mildly poached, seasoned in oil and salt. But there also are the “forgotten” fruits (among them there primarily is the pear fox), whose cultivation has been performed since the Middle Ages: azarolus, arbutus, jujube, sorb, nectarine, and excellences such as the I.G.P. apricots. All these products can be also found in the festivals that are organised during the year and that animates the streets of the village. An authentic pleasure for the palate. For example, in May there is the celebration of the moretto artichoke, at Parco Ugonia, with food stands, musical performances, entertainment and a panoramic small train going along the streets of the village and up to the three hills. Moreover, restaurants and osterias offer a thematic menu. On the second Sunday of November there is the celebration of the hard, little and round pear foxes (typical product from the Valle del Lamone) which are consumed in water and wine or cooked in the oven.

Beatrice Guaducci con un vassoio di spoja lorda. Beatrice Guaducci with a tray of spoja lorda

Going from festival to festival Every season is good for a stay in this little village offering lots of ideas for a journey in the spirit of culture, good food and wellness. If during summer the historic center is animated by music events, thematic evenings till late night and festivals, in autumn you won’t be disappointed: it offers a wide range of quality events not to miss, mostly if you love good cuisine. For example, in October there is the “Sagra della porchetta di mora romagnola e Fiera delle biodiversità” and the festival of the adult lamb and of the castrated lamb Q.C., at its 21st edition, with food stand, congresses and ovine displays. On 4 2018 www.mastermeeting.it

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Relais Villa Abbondanzi circondato da un grande parco è un luogo ideale per una fuga romantica all’insegna del relax, del benessere e della buona cucina. Relais Villa Abbondanzi surrounded by a big park, is the ideal place for a romantic escape in the spirit of relaxing, wellness and good food. A destra: l’Antica via del Borgo, risalente al XII secolo e nota come “Via degli Asini”. Right: the Antica via del Borgo, built in the XII century and known as “Via degli Asini”

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the last day of the month, indeed, magic atmospheres fill in the streets of the village between mysteries, jokes and spectacles led by the bright ideas of young people and by the Mediaeval drums of Brisighella, celebrating Halloween night. In November, among a lot of events, you shouldn’t miss the Sagra del Porcello: it repeats the ancient rite that took place in the barnyard of every farmhouse with the killing of the pig and the meat processing. You could taste a lot of specialties. The festival dedicated to “Sua Maestà il Tartufo” takes place on the 19th among the streets of the village. You may taste the prestigious “autumn white” tuber and the black truffle matched with typical traditional dishes. On the 26th there is the fixed appointment with the 55th edition of the “Sagra dell’ulivo e dell’olio”. It is the celebration of the prestigious extra-virgin oils, the “Brisighello” and the “Brisighella” (both D.O.P. certified) and the refined “Nobil Drupa”. This festival is a chance to visit the Cooperativa Agricola Brisighellese at 800 meters from the village, in Via Strada 2, easily reachable on foot or by bike to fully enjoy the landscape. The “C.A.B.” S.C. Agricola has been working for decades to the valorisation of the extra virgin oil of the Vallata del Lamone, (monocultivar selections and olivaggi, among which there’s the renowned and award-winning Brisighella D.O.P). During the olive gathering, from half October till November, it is possible visiting the functioning oil mill, while during the other months a video shows the gathering and the processing. Even small groups of visitors are welcomed. As a matter of fact, the company has rooms able to host up to 40 seated people. Every tasting

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is anticipated by a brief introduction explaining the area of the extra virgin oil production and of its unique microclimate, of the varied types of oil and of the organoleptic properties that characterise them. On demand, the Cooperativa organises an itinerary in some oil museum en plein air, accessible on foot, by bike or car; tours to the centuries-old olive trees or to the associates’ vineyards and three different tours with guides. The first tour includes the Brisighella historic center, the Pieve di San Giovanni in Ottavo also called del Thò (built between the VII and the X century) in the valle del Lamone, at 1,5 kilometres from the village; a stop at the Museo Giuseppe Ugonia which has four hundred works of art of the illustrious lithographer and the archive of his memoirs in the Palazzo della Pretura, built in the nineteenth century; the visit to Casa Boschi Raggi, a singular house carved in chalk, maybe of pre-historic origin, hosting a collection of archeological artifacts. The second itinerary shows the “Ville padronali con giardini storici del territorio” (Local aristocratic mansions with historic gardens), while the third includes the Parco della Vena del Gesso and a sampling in a shelter. Moreover, the “C.A.B.” S.C. Agricola di Brisighella is the right place to better understand the wine tradition, boasting excellences such as the Sangiovese Doc and the Albana di Romagna Docg. Here, we could take a break and stop for a tasting of very good wine and cold cuts which boast ancient traditions in this territory. As remided by a festival that takes place in april and that invites to taste the aged cold cuts in the old cellars, where they are produced and processed by the famous norcini brisighellesi, together with the underground black gold: the marzolino truffle.

Nature and wellness Brisighella and the area nearby offer landscapes with unique panoramas, to fully


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enjoy practising Nordic walking through designated trails, by bicycle or on foot, for the slow vacation lovers. The Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola is one of the most characteristic geographical and geological elements of the Romagnolo Appenines. The protected area extends from the valley of the river Lamone to the one of the stream Sillaro and it involves six commons: Brisighella, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Casola Valsenio, Fontanelice, Riolo Terme. It is one of the major chalky krast areas of Europe. You recommend you to visit especially the Grotta Tanaccia (Brisighella) and the Grotta di Re Tiberio (Riolo Terme). After a long walk or bike ride you could pass a few hours relaxing in the thermal historic center, accessible on foot at just 300 meters far from Brisighella town center and where cures with sulfuric and salsobromoiodic waters are practised.

Luxury bleisure in Villa Abbondazi The Relais Villa Abbondanzi is easily reachable from Brisighella in twenty minutes by car and it is situated near Faenza: luxury bleisure destination, the ideal place for a romantic escape or for those who would like to spend some day in the spirit of relaxing, wellness and good food. Surrounded by a big park, the Relais is inspired by a dream of the owners, the Bucci family, to transform an ancient mansion of the nineteenth century and the near buildings – used in the past for the work on the agricultural lands – into an elegant and cosy place where the visitors may refresh mind and body. So, in 2006, the Villa became a 4 stars hotel after a detail-oriented restoration which involved even the old barn transforming it into a dependence. There are fifteen rooms: 3 Executive Suite, 2 Deluxe Suite, 2 Junior Suite and 8 Standard Deluxe, with a view on the nine-holes golf course and each one with a distinctive choice in the furnishing which is cured in every detail, respecting the refined style of this charming hotel. You could pass pleasant hours under the centuries-old oak, which undisputedly dominates the park, sipping an aperitif or enjoying the landscape, the kingdom of doves, pink flamingos and squirrels. In the shadow of its big branches the Provencal

style restaurant Cinque Cucchiai is an authentic temptation. The good chef Alessandro Giraldi proposes a revisited regional cuisine, able to satisfy even the most refined palates. An ideal place even for business lunch, conference meetings and candle lighted dinners. So much relax and good food to interchange with business moments also thanking to dedicated areas: from the small Sala Peonia, for little business meetings (up to 10 people) with a view on the rose garden, to the wider theatre-like shaped Sala Magnolia for a maximum capacity of 50 people, where big sliding glass doors, with a view of the park, make a job meeting more pleasant. In 2018 Villa Abbondanzi will inaugurate the Sala delle Ninfee inside a 2,5 hectares big park, with free parking just for its guests. In 250 square meters with a capacity of 200 seats there will be organised conventions, products show, corporate meetings, lunches and dinners. In this place dedicated to a charming hospitality there is not only attention for business, but also for wellness and sport in the gym, with a personal trainer; in the pool, in the Thermarium with the jacuzzi, the sauna, the Turkish bath and the relaxing area; with the oriental style treatments in the Cottage & Spa, performed by Elisa Mancini and Paola Vannacci’s expert hands. They also organise thematic evenings with aperitives, music and massages. The Relais is in a privileged position, allowing excursions into the extraordinary beautiful territory of the historic villages of Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme, Castel Bolognese, Solarolo. Finally, Faenza, renowned for ceramics as testified by the Museo Internazionale dedicated to them, keeps the appeal of an artistic town of ancient crafts with 60 ceramics shops and ateliers. I

Relais Villa Abbondanzi: nella Sala Magnolia le ampie vetrate scorrevoli, con vista sul parco, rendono più piacevole un meeting di lavoro. Relais Villa Abbondanzi: in the Sala Magnolia the big sliding glass doors, with a view of the park, make a job meeting more pleasant.

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Quel Salento dimenticato... Sulla bocca di tutti in estate per le bellezze balneari, il territorio pugliese nasconde tanti segreti artistici, storici e gastronomici che vale la pena scoprire e ammirare tutto l’anno

✒Davide Deponti

È

È quello più lontano dalle spiagge affollate in agosto e che si può vivere con diletto soprattutto in primavera e in autunno. È quello dei borghi meno noti e più rustici nei quali scoprire che la terra leccese è fatta di suggestioni antiche e differenti a ogni chilometro di strada che si percorre. È quello che lo scrittore italiano Guido Piovene, nel suo libro “Viaggio in Italia” del 1957, ha così descritto: “Il Salento è una terra di miraggi, ventosa; è fantastico, pieno di dolcezza; resta nel mio ricordo più come un viaggio immaginario che come un viaggio vero”. Insomma è facile farsi ammaliare da questa antica regione circondata dal mare e, forse proprio per questo, oggi conosciuta soprattutto per le sue, tante, bellezze costiere. Ma esiste anche un Salento meno mondano e più vero, quello legato alle tradizioni della Grecìa e che dà pari dignità alla gastronomia di terra rispetto a quella di pe-

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sce; quello dove le distese di ulivi centenari formano un altro “mare” verde smeraldo che copre la vista dell’orizzonte; quello delle ricette culinarie delle nonne e delle bisnonne che sono custodite come un tesoro da preservare e condivise in sempre più rari locali; quello delle “cozze con la panna” che non è un piatto molto singolare di cucina francese, ma semplicemente le lumache di terra cucinate con la sostanza bianca che producono all’interno del loro guscio; quello della “Caremma”, il pupazzo di pezza che rappresenta una vecchietta vestita di nero ed è simbolo della Quaresima e per questo viene esposta il mercoledì delle Ceneri sui balconi per poi essere bruciata la sera del sabato. Ma che solo nei paesi della Grecìa viene esposta in gruppi di tre ricordando anche la tradizione delle Moire, o Parche, della mitologia greca antica. E da dove arriva allora questo legame forte con l’Egeo dentro un territorio che è noto anche per


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Nel Salento non c’è solo uno splendido mare, come quello di Gallipoli... In the Salento you can find not only beautiful seaside, like this one in Gallipoli...

i centri Romani e bizantini, oltre che per la numerosa presenza di menhir e dolmen di epoca megalitica?

Tradizioni antichissime Quella che tecnicamente dagli studiosi viene definita come enclave linguistica “ellofona” e che riguarda una piccola zona del centro del Salento dove le persone parlano un dialetto speciale detto appunto “griko”, altro non è che l’ultima testimonianza della profonda penetrazione della cultura greca classica nella Puglia meridionale. Sia nell’epoca più antica della Magna Grecia che in quella più recente del dominio Bizantino, la creazione di numerose città e colonie, insieme all’emigrazione sulle coste salentine – tanto di numerosi religiosi quanto di reduci ex militari delle lunge campagne militari di quelle epoche – ha creato una forte tradizione che è proseguita senza sosta secolo dopo secolo; prova ne è che numerosi villaggi

avevano cultura e lingua greca e praticavano la religione greco ortodossa. Fu, prima, nel Settecento e, poi, nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale che spopolamento e emigrazione contribuirono a ridurre il griko e la Grecìa a entità sempre più sconosciute. Alla fine del Novecento invece un moto d’orgoglio popolare ha fatto sì che prendesse corpo un processo di cooperazione tra i comuni di lingua ellenofona volto a valorizzare e promuovere la cultura e le tradizioni grike. Una sorta di associazione culturale nata con lo scopo di promuovere la conoscenza dell’area grecanica del Salento e di salvaguardare una cultura e una lingua che nel tempo si stavano perdendo. Quali sono quindi questi centri della sopravvissuta Grécia? Si tratta di Calimera, Carpignano, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia e Zollino. E se Melpignano è il borgo pro-

I magnifici affreschi della Basilica Santa Caterina d’Alessandria a Galatina. The incredible frescoes in Basilica Santa Caterina d’Alessandria, Galatina

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Il Castello de’ Monti è considerato il più bell’esempio di architettura militare del Cinquecento. Castello de’ Monti is the most beautiful monument of military architecture of the 1500s

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babilmente in questo momento storico più noto perché da diversi anni, ogni estate, ospita quella importante manifestazione folkloristica e musicale conosciuta col nome di “Notte della Taranta”, se Calimera è quello il cui nome moderno tradisce di più l’origine greca (anche in greco moderno “kalimera” significa “buongiorno”), Corigliano d’Otranto è forse, tra tutte, la cittadina più affascinante. Grazie alle suggestioni grike che oggi si raccolgono soprattutto intorno alla Quercia Vallonea di via Moncenisio, un secolare e maestoso esemplare di quella che è la specie arborea più suggestiva della flora salentina oltre che la più antica (che i greci chiamavano “balanos” e i griki “valani”), ma non solo. Tutto il piccolo centro storico del borgo è un concentrato della storia millenaria di questa terra, nel quale si scoprono dolmen gemelli come quelli di Caroppo, edifici religiosi speciali come la Chiesa Madre di San Nicola Vescovo, edificata nella seconda metà del Cinquecento, e soprattutto dove si ammira lo splendido Castello de’ Monti. Considerato dagli studiosi il più bel monumento di architettura militare e feudale del principio del Cinquecento del Salento, il maniero nacque in epoca medievale, ma poi fu radicalmente ristrutturato e ampliato tra il 1514 e il 1519 da Giovan Battista de’ Monti, nobile dal quale prese il nome. I suoi possenti bastioni ro-

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tondi, il fossato, le mura e le terrazze di pietra chiara svettano tra le strade lastricate del borgo: il castello si può visitare (www.comune.corigliano.le.it), vi vengono svolti eventi di vario genere e ospita anche un piccolo grazioso locale, Le Terrazze del Duca, che si presta come location veramente affascinante.

Non di solo pa...sticciotto Restando a spasso per il Salento centrale un’altra tappa di questo viaggio negli angoli meno noti del territorio pugliese è sicuramente quella che conduce alla cittadina di Galatina. Il motivo? Patria riconosciuta del “pasticciotto”, dolce simbolo della gastronomia leccese che è una pasta frolla ovale ripiena di crema pasticcera con o senza amarene, da provare ai tavoli della storica Pasticceria Ascalone di via Vittorio Emanuele 17, Galatina però vale una visita soprattutto per la magnifica e unica Basilica di Santa Caterina d’Alessandria. Che non è solo un meraviglioso gioiello dell’architettura gotica pugliese, ma che per gli studiosi è paragonabile alla Basilica di San Francesco d’Assisi per il valore assoluto, artistico e storico, dei suoi cicli pittorici che la ricoprono per buona parte. Lo splendido prospetto romanico dell’edificio religioso, eretto a partire dal 1369, è arricchito da un portale finemente decorato e da un ro-


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sone che sembra ricamato nella pietra, mentre il suo interno cela un cuore gotico che venne appunto interamente affrescato per volere della principessa Maria d’Enghien, che chiamò i migliori artisti del Quattrocento di Napoli per realizzare una serie di pregevoli cicli pittorici paragonabili a quelli umbri. In particolare tesoro iconografico della Basilica sono gli angeli musici, vera e propria enciclopedia illustrata di strumenti musicali medievali, rappresentazione pittorica più antica in Europa di cialamelle, arpe, doppi flauti, liuti. Lungo i circa 2.500 metri quadri dell’interno poi si susseguono anche cicli di affreschi tratti dall’Apocalisse e dalla Genesi. Restando poi a passeggiare nel centro storico del borgo sono i palazzi storici le altre architetture che colpiscono la vista. La maggior parte risale al Quattrocento epoca durante la quale le attività economiche dei commercianti di Galatina erano diventate tanto fiorenti, in particolare la concia delle pelli, da garantire una fioritura anche artistica. Notevoli il Palazzo del Sedile, antica sede municipale, e Palazzo Orsini. Proprio poco distante invece si trova un indirizzo perfetto per scoprire la gastronomia locale, nel vero senso della parola. Si, perché alla Tana del Lupo (via del Balzo 26, tel. 3396841750) è la signora Iole che ogni giorno sforna una cucina casalinga inimitabile per gli occupanti dei dieci coperti

Il tranquillo borgo contadino di Cannole è la capitale della cucina delle lumache. The little farming town of Cannole is the capital city of cooking the snails

del locale. Pittole, ciceri e tria, carne alla brace, pezzetti di cavallo sono solo alcune delle prelibatezze preparate fresche e con materie prime rigorosamente locali e che si accompagnano con forte Negroamaro. Un’ospitalità più elegante e tradizionale, ma che non tradisce la proverbiale ospitalità del popolo salentino, è quella offerta da Palazzo Baldi (Corte Baldi 1, tel. 0836.568345, www.hotelpalazzobaldi.it), un albergo quattro stelle posto anch’esso nel cuore di Galatina.

Masserie e “municeddhe” A proposito di ospitalità salentina, forse questa riconosciuta caratteristica dei suoi abitanti deriva dall’origine antica delle masserie, le tipiche costruzioni che nacquero in primo luogo come fattorie fortificate. Tra il 1500 e il 1600 infatti la loro costruzione fu spesso il prodotto della colonizzazione baronale di vaste aree di campagna abbandonate ed incolte, realizDurante la festa delle lumache una dozzina di gruppi musicali suona la tipica “pizzica”. During the snails “festival” a dozen musical groups plays the fascinating “pizzica” sound

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Sopra, una variopinta sagra paesana nel centro storico di Galatina. A destra: le campagne del Salento sono ricche di ulivi centenari. Up, a colorful festival in the historical centre of Galatina. Right: centennial olive trees in the Salento countryside

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zata per far fronte alla richiesta di approvviggionamento di cereali dalla Spagna all’allora Regno delle Due Sicile. Queste particolari fortezze agricole infatti erano delle vere e proprie “oasi” sperdute nelle infinite campagne pugliesi e negare l’ingresso o il ristoro ai viaggiatori poteva essere un segno di troppo cattiva volontà. Tante masserie oggi si trovano quindi nella vasta area centrale del Salento: in particolare attorno al borgo contadino di Cannole ad esempio se ne trova una notevole concentrazione. La più importante, anche come conservazione, è la Masseria Torcito che fu edificata, a più riprese, a partire dal XVII secolo, come indica l’epigrafe sulla facciata che reca la data 1657. Il nucleo più antico della masseria è l’edificio-torre, dotato di basamento a scarpa, contrafforti angolari e saettiere per la difesa. L’area intorno alla masseria è disseminata di testimonianze della lunga frequentazione del sito. È possibile poi ammirare una settecentesca chiesetta dedicata a San Vito, un frantoio ipogeo, una torre colombaia e diverse tombe scavate nel banco di roccia. Oggi la masseria sorge nel cuore di un Parco Naturale Provinciale esteso per circa 203 ettari. Altro esempio interessante di questo tipo di architettura storica è la Masseria Anfiano, antico complesso distante dal centro di Cannole circa 7 chilometri. In origine era un piccolo casale medievale il cui nome deriva dai termini greci anfi (intorno-attorno) e ano (senza), ovvero luogo senza niente intorno, isolato. Abitato già in epoca Romana, come testimoniato dai resti di una villa risalente al II o IV secolo d.C., Anfiano divenne un importante centro agricolo in epoca bizantina. Vennero infatti introdotte nuove culture e metodi

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per l’agricoltura e inoltre si diffuse il rito religioso greco ortodosso per il quale vennero costruite una necropoli, una cripta e una laura. La struttura masserizia, risalente invece al Settecento è costituita da una serie di piccoli edifici, indipendenti tra loro e provvisti di pozzi e stalle, mentre fa parte del complesso anche un frantoio ipogeo. Anche oggi poi è possibile soggiornare in masseria: poco lontano da Cannole e da Corigliano d’Otranto si trova Masseria Appidè (tel. 0836.427969, www.appide. it), uno storico edificio risalente alla fine del 1600 che offre 20 camere, ristorante e una sala per eventi. Cannole infine nel Salento è famosa non tanto per le sue belle e storiche masserie quanto soprattutto per essere la “Città delle lumache”. Considerate dalla gastronomia locale tra i prodotti della terra sono cucinate in svariate modalità e se ne mangiano di diverse varietà, fra le quali le migliori sono municeddhe o munaceddhri che sono caratterizzate dal guscio colore marrone, come il saio dei monaci francescani. E proprio a Cannole ogni anno si svolge in agosto la frequentatissima Festa della Municeddha (festadellamuniceddha.it), sagra che è una vera e propria istituzione regionale e nella quale le lumache sono cucinate soffritte, arrostite o al sugo. Ma la festa è festa vera: e nei quattro giorni dell’evento Cannole si trasforma, da tranquillo borgo contadino, a vivacissima location che ha accoglie fino a 70.000 persone. Con due palchi, una dozzina di gruppi musicali e tutto intorno stand per ogni diversa specialità gastronomica: salsicce, pezzetti di cavallo, carne alla brace, pane di grano con alici e ricotta forte, pizza rustica, peperoni a salsa, melanzane all’aglio con peperoncino e menta, peperonata, pittule, polpettine, pasticciotti, spumoni e il buon vino locale. ■


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That forgotten Salento... It is on the lips of everyone in the summer for its seaside beauty, the territory of Apulia hides many artistic, historic and culinary secrets which are well worth discovering and admiring all year long Davide Deponti

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t is farthest from the crowded beaches in August that one can live with delight, especially in spring and autumn. It is that of lesser known and more rustic villages, where you can discover that the land of Lecce is made of antique and diverse influences in each kilometer of road that you travel. It is that which the Italian writer Guido Piovene, in his book “Voyage in Italy” (1957) described as “The Salento is a land of mirages, windy; it is fantastic, full of sweetness; it stays in my memory more like an imaginary voyage than like a real voyage”. In short, it is easy to be captivated by this ancient region, surrounded by the sea, and perhaps for this reason, today it is best known for its many coastal beauties. But another less worldly and more true Salento exists, that, linked to the traditions of Greece, and that gives as much dignity to the cuisine of the land as it does to the cuisine of the sea; that, where the stretches of centuries old olive groves form another emerald green “sea” that covers the view of the horizon; that of the culinary recipes of the grandmothers and great grandmothers, which are guarded like a treasure to conserve and share in ever more rare locations; that of “mussels with cream”, which isn’t a particular French dish, but simply, snails cooked in the white substance that they produce within their shells; that of the “Caremma”, the ragdoll that represents an old lady dressed in black, and is the symbol of Lent. She is displayed on balconies on Ash Wednesdays, only to be burned on Saturday night. But only in the towns of Greece are they displayed in groups of three, harkening to the tradition of the Fates of ancient Greek mythology. And from where does this strong connection with the Aegean come from, in a territory that is also known for its Roman and Byzantine centers, as well as for the numerous presences of standing stones and dolmen of the megalithic era?

Ancient traditions That which scholars technically define as a “hellenophonic” linguistic enclave, and which regards a small area in the center

of the Salento where the people speak in a special “Griko” dialect, is nothing but the last testimony to the profound penetration of the classical Greek culture in southern Puglia. In the oldest period of the Magna Grecia, as well as the more recent Byzantine domination, the founding of numerous cities and colonies, together with immigration on the Salentine coasts – as many religious immigrants as veterans of the long military campaigns of that period – has created a strong tradition that has continued without abate century after century; the proof is that many villages had Greek culture and language, and practiced Greek Orthodoxy. It was, first, in the 1700s, then in the period following the Second World War, that the depopulation and emigration contributed to the reduction of Griko and Greece to an ever more unknown entity. At the end of the 20th century, however, a pride movement came about by the cooperation between towns sharing the hellenophonic language, to improve and promote the culture and the traditional Griko. A sort of cultural association was born with the aim of promoting awareness of the Grecìa area of the Salento, and to safeguard a culture and language which were being lost over time. Which, therefore, are these centers of the surviving Greece? They are Calimera, Carpignano, Castrignano dei Greci,

Antichi edifici rurali vicino al mare azzurro tra Castro e Otranto. Ancient ruins and blue sea between Castro and Otranto

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Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia and Zollino. Melpignano is probably the best known at this moment in history because, every summer for the past few years, it has hosted that important folklore and music festival known as “Notte della Taranta”. Calimera is the town whose name gives away its Greek origins (in modern Greek, “kalimera” means “good day”), and Corigliano d’Otranto, is perhaps, of all of them, the most charming, thanks to the Griko influences that today come together, especially around the Vallonea Oak of via Moncenisio, a majestic centuries old example of the most striking of arboreal species of the Salento flora, as well as the oldest (which the Greeks called “balanos”, and the Griki call “valani”), but not only. The entire small historic center of the village is a concentration of millenary history of this land, in which one finds the twin dolmen like those of Caroppo, special religious buildings like the Mother Church of San Nicola Vescovo, built in the second half of the 1500s, and most of all where to admire the splendid Castello de’ Monti. Considered by scholars to be the most beautiful monument of military and feudal architecture of the 1500s in the Salento, the Manor was born during the medieval era, and was then radically restructured and enlarged between 1514 and 1519 by Giovan Battista de’ Monti, the nobleman from whom it takes its name. Its imposing round bastions, the moat, the stone walls and terraces stand out among the flagstone paved roads of the village: the castle welcomes visitors www.castellodicoriglianodotranto.it), holds events of various types, and even hosts a gracious restaurant, Le Terrazze del Duca, which is a truly charming location.

Not only pa…sticciotto While walking around central Salento, there is another stop on this voyage to the lesser-known corners of the Apulian territory, which surely leads to the small city of Galatina. The reason? It is the recognized birthplace of the “pasticciotto”, sweet symbol of the cuisine of Lecce, an oval shaped shortbread filled with pastry cream, with or without cherries, that visitors must try at the tables of the historic

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Pasticceria Ascalone, atVia Vittorio Emanuele 17. Galatina merits a visit, most of all, for the magnificent and unique Basilica of Santa Caterina d’Alessandria. It is not only a marvelous jewel of Apulia gothic architecture, but, according to scholars, is comparable to the Basilica of San Francesco d’Assisi for its historic, artistic and absolute value, for its series of paintings which cover a large part of it. The splendid Romanesque aspect of the religious building, whose construction began in 1369, is enriched by a finely decorated portal and a rose window that seems to be embroidered in the stone, while its interior hides a gothic heart, which was completely covered with frescoes commissioned by Maria d’Enghien, who called the best artists of the 1400s from Naples to create a series of valuable pictorial cycles comparable to those in Umbria. A special iconographic treasure of the Basilica are its musician angels, a true illustrated encyclopedia of medieval musical instruments, and the oldest pictorial representation in Europe of cialamelle pipes, harps, double flutes and lutes. Along with the roughly 2,500 square meters of paintings on the inside of the church, follow cycles of frescoes showing the Apocalypse and Genesis. While walking through the old center of the village, other historic buildings and architectural works meet the eye. Most date from the 1400, era during which the economic activities of the merchants of Galatina flowered, especially leather tanning, also guaranteeing an artistic flowering. Palazzo del Sedile, antique town hall, and Palazzo Orsini are also notable. A short distance from there, one finds the perfect address in which to discover the local cuisine, in the true sense of the word. Yes, because at Tana del Lupo (via del Balzo 26, tel. 3396841750), Signora Iole prepares her inimitable home cooking for the maximum 10 guests of the restaurant. Pittole, ciceri and tria, roasted meats and cuts of horse meat are just some of the delicacies freshly prepared from rigorously local ingredients, and which are accompanied by a strong Negroamaro wine. A more elegant and traditional hospitality, which never betrays the proverbial hospitality of the Salento people, is offered at Palazzo Baldi (Corte Bal-


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di 1, tel. 0836.568345, www.hotelpalazzobaldi.it), a four star hotel located in the heart of Galatina.

Stone farmhouses and “municeddhe” snails Speaking of the hospitality of the Salento, perhaps this recognized characteristic of its inhabitants derives its antique origin from the masserie, the typical constructions first born as fortified farmhouses. In the 1500s and 1600s, in face, their construction was often the product of baronial colonization on vast areas of the abandoned and uncultivated countryside, done to meet the request for supplies of cereals from Spain, the former ruler of the Two Sicilies. These particular agricultural fortresses were, in face, true “oases” in the infinite Apulian countryside, and to deny entrance or hospitality to travelers would have been a sign of ill will. Many masserie today are found, therefore, in the vast central area of the Salento: particularly around the farming village of Cannole, for example, one finds a notable concentration. The most important, also in terms of its preservation, is Masseria Torcito, which was built in fits and starts, beginning from the XVII century, as indicates the epigraph on the facade which bears the date 1657. The oldest part of the old masseria is the building-tower, equipped with an angled masonry foundation, angled buttresses and arrow slits for defense. The area within the masseria is full of evidence of the long habitation of the site. It is possible to admire a small church, dedicated to San Vito, from the 1700s, an underground olive mill, a dovecote tower and various tombs chiseled from the rock. Today the masseria rises in the heart of the Provincial Nature Park, an area of approximately 203 hectares. Another interesting example of this historic architecture is Masseria Anfiano, an antique complex located 7 kilometers from the center of Cannole. Originally a small medieval castle, its name comes from the Greek term anfi (within-around) and ano (without), or place with nothing around – isolated. It was already inhabited in the Roman epoch, as witnessed by the ruins of a villa dating to the II or IV century a.D., Anfiano became an important agricultural center

during the Byzantine era. New cultures and agricultural methods were introduced here, and the Greek Orthodox religion, for which a necropolis, a crypt and living space for monks were built, spread. The structure of the masseria, dating to the 1700s, is comprised of a series of small buildings, independent from each other, and equipped with wells and stables, as well as an underground olive mill. Even today, it’s possible to say in a masseria: not far from Cannole and Corigliano d’Otranto lies Masseria Appidè (tel. 0836.427969, www.appide.it), a historic building, dating from the end of the 1600s, which offers 20 rooms, a restaurant and a hall for events. Cannole, finally, is famous in the Salento not only for its beautiful and historic masserie, but also as the “City of Snails”. Considered, in the local cuisine, as a product of the land, they are cooked in various ways, and there are different varieties, among which, some of the best are municeddhe or munaceddhri, which are characterized by their brown shells, which resemble the cassocks of Franciscan monks. Every year in Cannole, the well attended Festa della Municeddha (festadellamuniceddha.it) is held – a food fair that is a true regional institution, where snails are fried, roasted, or cooked in sauce. But the Festa is a real party: in the four days of the event, Cannole transforms from a sleepy farming town into a vivacious location that hosts up to 70,000 people. There are two stages, a dozen musical groups and stands featuring every different kind of culinary specialty: sausages, stewed horse meat, roasted beef, bread with anchovies and strong ricotta, rustic pizza, peppers and sauce, eggplant with garlic, chili and mint, stewed peppers and tomatoes, pittule fritters, meatballs, pastries, ice creams and good local wine. ■

Ancora oggi nel Salento sono vive tradizioni popolari millenarie, come la “Focara” di Novoli. In the Salento nowadays live traditions thousandyears old, like this “Focara” in Novoli town

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Piccoli giardini

crescono

C

Ce ne sono alcuni che non hanno bisogno di presentazioni. Se pensiamo ai Giardini Vaticani di Castel Gandolfo, al Giardino di Boboli a Firenze o ai Giardini della Venaria Reale a Torino, i loro disegni meravigliosi sono parte integrante dell’immagine turistica del nostro Paese. Al di là di questi celebri esempi, però, l’Italia è incredibilmente ricca di giardini meravigliosi, eredità di un passato aristocratico, ancora pressoché sconosciuti al grande pubblico. Qualcosa, in effetti, si sta muovendo: questo patrimonio di architetture e paesaggi

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sta acquisendo negli ultimi anni una visibilità sempre maggiore e sta raccogliendo l’interesse di quel nuovo trend turistico che gli anglofili chiamano garden tourism o horticultural tourism. Nuovo, dunque, non perché prima non ci fosse l’attenzione e l’amore per i giardini gioiello, ma per i numeri che questo turismo qualificato di recente sta muovendo nel mondo.

I numeri dell’horticultural tourism Non esistono dati globali, né ancora informazioni coordinate tra i Paesi, ma il gar-


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Da sempre vedere un giardino all’italiana o un romantico parco all’inglese è uno dei piaceri dei viaggiatori in visita nel nostro Paese. Ma oggi proprio l’attrazione della natura domata e disegnata dall’uomo costituisce una delle motivazioni primarie del viaggio. Ecco il nuovo trend per gli amanti del verde

✒Barbara Ainis den tourism coinvolge 2,5 milioni di persone in Francia, 3 milioni in Austria, 10 milioni in Gran Bretagna. Per non parlare dei veri appassionati dell’horticultural tourism: in Canada sono 27 milioni, in Germania 32 e negli USA ben 75. In Italia sono 8,5 milioni i visitatori dei nostri meravigliosi giardini, ma molto di più potrà essere fatto in futuro. Si tratta, infatti, di un trend in continua crescita, forse dovuta anche alla progressiva urbanizzazione della vita quotidiana, che da una parte allontana dalla natura, dall’altra fa anelare

un contatto diretto, ma mediato e “sicuro” con essa. Non tutti, infatti, per cultura, esperienze e abitudini, si trovano a proprio agio nella natura selvaggia, sia pure in assenza di fiere feroci e di reali pericoli. Ecco che, allora, il verde sapientemente domato dall’uomo nei giardini, negli orti botanici e nei parchi monumentali richiama i turisti non solo per la bellezza di fiori e piante, né solo per la magnificenza dei suoi disegni impeccabili o per l’apparente casualità romantica della sua perfettamente calibrata disposizione

Si affacciano sul Lago di Como Villa Erba e il suo magnifico giardino. Villa Erba and its wonderful garden overlook the Como Lake. © Archivio Grandi Giardini Italiani

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Judith Wade, fondatrice e CEO di Grandi Giardini Italiani. Judith Wade, funder and CEO of Grandi Giardini Italiani. © Sandro Piffaretti

(come nel caso dei giardini all’inglese), ma anche per quel senso di protezione e sicurezza che questi luoghi regalano nel contatto con la natura.

Esperienze per i cinque sensi

La scenografia barocca dei giardini dell'hotel Villa d'Este, a Cernobbio (Como). The baroque scenery from Villa d'Este hotel gardens, in Cernobbio (Como). © Piero Mollica, Archivio Grandi Giardini Italiani

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Il garden tourist fino ad oggi è stato descritto come un tradizionalista, esperto o appassionato conoscitore, di età superiore ai 50 anni e in prevalenza del gentil sesso. Ma le cose stanno cambiando e sono in grande aumento i frequentatori giovani dei giardini che magari non conoscono i nomi di tutte le varietà floreali, ma tra le piante secolari e di fronte alle fioriture più spettacolari trovano il tempo e lo spazio per trascorrere giornate piacevoli

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in famiglia, spesso con i bambini, e per vivere esperienze autentiche che coinvolgono tutti e cinque i sensi. E se l’olfatto, la vista e il tatto sono di ovvia intuizione, l’udito e il gusto sono pure deliziati grazie alle importanti iniziative e innovazioni che i proprietari dei giardini stanno mettendo in campo per rispondere in modo sempre più appropriato alla crescita dell’attenzione e delle attese da parte dei turisti. I giardini e i parchi monumentali diventano così dei luoghi di cultura e creatività, dove ogni anno, soprattutto nella bella stagione, si organizzano festival ed eventi, spesso legati alla musica. Oltre a questo, sono sempre di più i giardini e i parchi monumentali che si stanno convertendo in vere e proprie destinazioni turistiche, offrendo oltre al fascino mutevole della natura, anche un’accoglienza di grande qualità: con bar, bistrot e ottimi ristoranti, per viziare gli amanti della buona tavola, e con belle ed eleganti stanze, all’interno di antiche e prestigiose ville, per invitare i visitatori a prolungare il proprio soggiorno immersi nella natura. È questa la strada che sta portando il garden tourism a crescere esponenzialmente e i più bei giardini italiani a trasformarsi


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in imprese culturali sostenibili e di successo (cosa che con il solo biglietto d’ingresso non era pensabile).

Meeting ed eventi tra fiori e piante secolari «Semplicemente non esistono al mondo luoghi più eleganti», ci ha detto con passione e pragmaticità Judith Wade, fondatrice e CEO di Grandi Giardini Italiani, un’impresa culturale unica nel suo genere, che dal 1997 riunisce in un network i più bei giardini visitabili del nostro Paese. «Venti anni fa quando è nato Grandi Giardini Italiani l’introito per i proprietari era fornito al 90% dai biglietti. Oggi, invece, la metà dai profitti viene degli eventi. È questa la più grande sorpresa, il cambiamento più rilevante in questo settore di business. Perché di business si tratta: non siamo un’associazione di volontari; noi siamo un’impresa culturale, con dipendenti e ambizioni concrete. Crediamo che la cultura debba e possa essere una fonte per creare posti di lavoro e servizi. Questo succede da noi, come pure dai nostri clienti, i giardini del network, che assumono e tornano a essere centri inclusivi della vita culturale di questo Paese». Impossibile non essere travolti dall’entusiasmo della Wade, scozzese di origini, ma italiana di adozione, da quando venne in Italia per studiare Storia dell’Arte, e non ripartì più. Oggi sono 125 i giardini del network, ultimi per adesione quelli meravigliosi dei Borromeo sul Lago Maggiore, dall’Isola Bella all’Isola Madre, dalla Rocca di Angera a Villa Pallavicino. «All’inizio gli eventi erano soprattutto matrimoni, ma negli ultimi 10 anni molte aziende importanti, con profili internazionali, hanno cercato alternative alla solita fiera e hanno deciso di invitare i loro buyer o clienti di riferimento a eventi fatti ad hoc per loro, all’interno di un contesto speciale e unico, come quello di un giardino storico e delle sue magnifiche strutture. Dai meeting di un giorno per i Consigli di Amministrazione a Luxottica, che affitta Villa Erba per un mese, per presentare ai suoi migliori clienti i nuovi prodotti. Il volume è cresciuto moltissimo: solo nel 2017 abbiamo avuto 500 eventi. I proprietari, sia pubblici che privati, si sono adeguati, hanno investito e hanno assunto personale competente.

Non parli più con la vecchia marchesa, ma con professionisti con il know-how per realizzare gli eventi». In questo cambiamento Grandi Giardini Italiani e Judith Wade hanno avuto un ruolo fondamentale: hanno supportato i proprietari, guidandoli verso la professionalizzazione dell’offerta e gli standard di servizio (sicurezza, tecnica e privacy), richiesti dal mercato. Ma hanno fatto qualcosa di più

Ha la forma di una stella o delle antiche fortezze italiane, il Labirinto della Masone, realizzato nel 2015 dall'editore Franco Maria Ricci. Shaped like a star or an ancient fortress, the Labirinto della Masone was made by the publisher Franco Maria Ricci in 2015. ©Ph. Carlo Vannini, Archivio Grandi Giardini Italiani

I giardini segreti nel mondo L’amore per il garden tourism coinvolge i turisti di tutto il mondo. Il Canada è tra i Paesi più attivi, con 27 milioni di appassionati e garden route che collegano le molte attrazioni sparse sul territorio. Negli USA un esempio emblematico è fornito dalla città di Niagara Falls, dove si svolge ogni anno il festival Garden Walk, durante il quale 380 tra giardini privati e pubblici vengono aperti ai tutti, con musica e intrattenimento, attraendo oltre 60mila visitatori in una sola giornata. Più vicina a noi, la Germania è molto attiva e, in particolare, con l’esposizione biennale di orticoltura e giardini Buga, attrae 3,5 milioni di visitatori in sei mesi. Anche l’Asia, si sa, è sensibile al fascino dei giardini per lunga tradizione. Singapore, in particolare, è uno dei Paesi più importanti per questo trend turistico, contando, tra l’altro, con il Singapore Garden Festival, l’evento biennale più importante di tutto il continente, con oltre 400mila visitatori in nove giorni. Infine, inatteso forse, il deserto. Anche qui si trovano grandi appassionati di giardini, in particolare a Dubai, dove sono stati creati, nel bel mezzo delle dune di sabbia, i Miracle Gardens, un tripudio in stile Emirati di fiori e fogge sorprendenti, che accoglie, da ottobre ad aprile 1,5 milioni di visitatori.

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I lussureggianti giardini siciliani di Villa Tasca, residenza 5 stelle. The lush garden of Villa Tasca, a 5 star mansion in Sicily. ©Archivio Grandi Giardini Italiani

e in questo il loro esempio è ancora più interessante: non essendo un’associazione, bensì un’impresa, non devono mantenere una “neutralità” di giudizio sulle location del network, ma si propongono alle aziende, che vogliono organizzare eventi, come consulenti in grado di orientare la scelta verso la struttura più adeguata, evidenziandone i pro e i contro, per avere il miglior servizio possibile. «Il 10% del PIL dell’Unione Europea è costituito dal turismo culturale, che vale quanto l’acciaio», ha concluso Judith Wade. «Professionalizzare questo settore è l’unico modo che ha l’Italia per non perdere opportunità».

Non solo giardini L’horticultural tourism non ha come unico obiettivo parchi e giardini. Sempre più spesso c’è chi, per interesse culturale o professionale, vuole scoprire anche come nasce un fiore o come si riproduce una pianta da cui si creano profumi ed essenze. Ecco che anche i vivai si trasformano in attrazioni turistiche, capaci di attirare l’attenzione dei viaggiatori durante un viaggio, o addirittura di muoverne le scelte. In Italia se c’è un luogo famoso per i propri vivai è Pistoia, “il giardino della Toscana”. Questa bella città, ancora poco famosa internazionalmente, nel 2017 è stata al centro delle scene in quanto Capitale Italiana della Cultura. Di questa opportunità di visibilità hanno beneficiato anche i vivai, coinvolti negli itinerari paesaggistici e culturali. Ma alcuni di essi hanno saputo andare al di là di questo importante, ma fugace momento di gloria, instaurando con il turismo un legame solido e duraturo. È il caso dei vivai della

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Giorgio Tesi Group, una nota realtà imprenditoriale della provincia. «La nostra azienda è orientata all’export: lavoriamo su 54 paesi nel mondo, con una rete di 24 commerciali da Pistoia o dall’estero», ci ha spiegato Marco Cappellini, direttore generale dell’azienda. «Questi clienti in genere vengono a Pistoia per verificare le dotazioni di magazzino e prenotare il loro parco piante. Noi, per distinguerci, abbiamo deciso di lavorare sull’accoglienza e abbiamo investito in questa direzione. Il valore aggiunto delle nostre piante comprende anche la possibilità che diamo ai nostri clienti di soggiornare due o tre giorni presso i nostri agriturismi, magari con la famiglia, di assaporare la nostra cucina tipica toscana, in un ambiente familiare, e di andare in giro per Pistoia e presso le altre nostre filiali. Il viaggio business viene riletto in chiave bleisure e i nostri clienti, spesso stranieri, sanno che, oltre a poter contare sulla qualità dei nostri prodotti, possono godere della visita di una città d’arte, richiedere l’aiuto di un personal shopper e consigli attenti su ristoranti ed, eventualmente, alberghi. Abbiamo anche pensato di rafforzare il nostro rapporto con il turismo e, al contempo, di fare marketing in modo originale, creando la Giorgio Tesi Editrice, che produce oltre a cataloghi e company profile, vari volumi e la rivista Naturart. Da sei anni, in italiano e in inglese, sulle pagine patinate di questa rivista, distribuita in tutto il mondo in seimila copie, parliamo del territorio pistoiese e della sua natura, dell’arte, della gastronomia. Il ritorno sul business è notevole e molto appagante: i clienti ci preferiscono ad altri competitor e si fidelizzano». I


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Little gardens grow up Looking at an Italian-style garden or at a romantic English-style garden has always been one of the travellers’ pleasures, when they visit our Country. However, nowadays the attraction of tamed, designed by man, nature is one of the primary motivations to the journey. This is the new trend for greenery’s lovers Barbara Ainis

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here are some that do not need any presentation. If we think about the Vatican Gardens of Castel Gandolfo, the Boboli Garden in Florence or the Gardens of the Venaria Reale in Turin, they and their marvellous designs are integral part of the tourism image of our Country. Besides all this renown examples, Italy is incredibly rich in marvellous gardens, heritage of an aristocratic past, still almost unknown to the general public. Actually, something is changing: this heritage of architectures and landscapes is acquiring an always bigger visibility and it is gathering the interest of that new tourist trend, the Anglophiles call garden tourism or horticultural tourism. So, it is new not because the attention and the love for jewel gardens didn’t exist before, but for

the numbers this recently qualified tourism is moving all over the world.

The numbers of horticultural tourism Global data don’t exist, nor coordinated informations between countries, but we know that garden tourism involves 2,5 million people in France, 3 millions in Austria, 10 millions in Great Britain. However, the authentic horticultural tourism lovers are others: in Canada they are 27 million, in Germany 31 and in the USA 75. In Italy the visitors to our marvellous gardens are 8,5 millions, but so much more can still be done. As a matter of fact, it is a growing trend, maybe also thanking to the progressive urbanisation of everyday life, that, on one hand, keeps

A due passi da Firenze i giardini del lussuoso hotel Villa La Massa. Very close to Florence, the luxury hotel Villa La Massa gardens. © Archivio Grandi Giardini Italiani

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Il giardino all'inglese dei magnifici Giardini di Villa della Pergola. The English garden at the wonderful Giardini di Villa della Pergola. © Dario Fusaro, Archivio Grandi Giardini Italiani

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away from nature, and, on the other hand, makes longing for a direct, but mediated and “safe”, contact with it. As a matter of fact, not everybody is at ease in wild nature because of their culture, experiences and habits, even if there are no fierce beasts or real dangers. Thus, the wisely tamed by man green of gardens, botanic gardens and monumental parks lure tourists not only for the beauty of flowers and plants, or for the magnificence of its impeccable designs or for the romantic apparently casual but perfectly calibrated disposition (as it happens in the Englishstyle gardens), but also for that sense of

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protection and safety that these places give by being in touch with nature.

Experiences involving the five senses Until today the garden tourist has been described as a traditionalist, an expert or a passionate connoisseur, aged more than 50 and most likely a member of the gentle sex. However, things are changing and young garden visitors are increasing, who maybe don’t know all the names of flowers, but who, between centuries-old plants and facing the most spectacular blooming, find time and space to pass


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this, always more gardens and monumental parks are turning into authentic tourist destinations, offering not only the charm of changing nature, but also a top quality hospitality: with bars, bistros and very good restaurants, to spoil the lovers of the good table, and with beautiful and elegant rooms, inside old and prestigious mansions, to invite visitors to prolong their stay surrounded by nature. This road is taking garden tourism to exponentially grow and the most beautiful Italian gardens to change into cultural sustainable and successful enterprises (thing that was unthinkable with just the earnings of the entrance tickets).

Meetings and events between flowers and centuries-old plants

pleasant days with the family, often with children, and to live authentic experiences involving all the five senses. And if you can easily imagine how the sense of smell, sight and touch are involved, the hearing and the tasting are delighted thanks to important initiatives and innovations that the owners of gardens are putting in place to always more properly answer to the growth of tourists’ attention and expectations. So, gardens and monumental parks become cultural and creativity sites, where every year, mostly in spring and summer, festivals and events take place, often with live music. Above

«There are no places as elegant as gardens in the world», as said with passion and pragmatism by Judith Wade, funder and CEO of Grandi Giardini Italiani, a cultural company unique of its kind, that since 1997 has joint in a network the most beautiful visitable gardens of our Country. «Twenty years ago, when Grandi Giardini Italiani started, the 90% of the owners’ income was given by tickets. Today, indeed, half of the profits comes from the events. This is the biggest surprise, the most relevant change in this branch of business. Because this is a real business: we aren’t a volunteer association; we are a cultural company, with employees and real ambitions. We believe that culture should and can be a source to create new jobs and services. This happens to us, as well as to our clients, the network gardens, that become and come back to be inclusive centres of cultural life of this Country». It’s impossible not being carried away by Wade’s enthusiasm. Scottish by family, but naturalised Italian, she came to Italy to study Art History and never came back. The gardens of the network are 125, the last to join were the marvellous Borromeo gardens in Lago Maggiore, from Isola Bella to Isola Madre, from Rocca di Angera to Villa Pallavicino. «At first, the events were mostly weddings, but in the last 10 years a lot of important corporations, internationally known, has been searching for alternatives to the usual fair and have decided to invite their buyers or reference 4 2018 www.mastermeeting.it

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TREND The secret gardens of the world The passion for garden tourism involves tourists from all over the world. Canada is one of the most active Countries, with 27 million fans and garden routes that connect a lot of attractions all over the territory. In the USA an important example is the town of Niagara Falls, where the festival Garden Walk takes place every year, during which 380 among private and public gardens are opened, with music and entertainment, attracting more than 60 thousand visitors in just one day. Not far from us, Germany is very active, especially, with the biennial exposition of horticulture and the gardens Buga, which lure 3,5 million visitors in 6 months. As we know well, Asia is traditionally sensitive to the charm of gardens. Especially, Singapore is one of the most important countries for this tourist trend, where the most important biennial event of the continent, the Singapore Garden Festival, takes places with more than 400 thousand visitors in nine days. Lastly and maybe unexpectedly, the desert. Even here, great lovers of gardens live, especially in Dubai, where, in the middle of sable dunes, they created the Miracle Gardens, an Emirates-style triumph of flowers and surprising shapes, that welcomes 1,5 million visitors from October to April.

customers to customised events, inside a special and unique backdrop, such as the one of an historical garden and of its magnificent structures. From one day meeting for management boards to Luxottica, that rents Villa Erba for a month, to present to its best clients its new products. The volume has considerably grown: we have already had 500 events in 2017. Either public either private owners have adapted, invested and hired competent personnel. You don’t only meet the old marquise, but also professionals with the know-how to realise events». In this change Grandi Giardini Italiani and Judith Wade have had an essential role: they supports the owners, guiding them toward the professionalism of the offer and the standards of service (safety, technique and privacy), as required by the market. However, they haven’ stopped to this, and are doing even more interesting things: not being

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an association, but an enterprise, they aren’t bound to keep a “neutrality” in judging the locations of the network, but they can present themselves to corporations, that want to organise events, as consultants able to steer the choice toward the most adequate facility, stressing on the pros and cons, to give the best possible service. «The 10% of the European Union GDP is composed by cultural tourism, that has the same value of steel» Judith Wade concluded. «Making this industry more professional is the only way Italy can’t lose chances».

Not only gardens Among the goals of horticultural tourism there aren’t only parks and gardens. Visitors, interested in finding out how a flower blooms or how a plant for essential oils and perfumes reproduces, are increasing. Thus, even nursery gardens become visitors attractions, able to catch the eye of travellers during a tour, or even to move their choices. In Italy Pistoia, the “Tuscany


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garden”, is a pretty famous town for its nursery gardens. This beautiful town, still little famous at international level, in 2017 was the star as Italian Capital of Culture. In this occasion nursery gardens also benefit the visibility, because they were included in landscape and cultural itineraries. Some of them have been able to go over this important, but very brief, moment of glory, establishing a solid and lasting bond with tourism. That’s the case of Giorgio Tesi Group nursery gardens, a well known company of the province. «Our company is oriented to export: we work in 54 countries of the world, with a network of 24 sales manager from Pistoia to foreign countries», as explained by Marco Cappellini, general director of the company. «This customers generally come to Pistoia to verify what we have in storage and to book their set of plants. To distinguish ourselves, we decided to work on hospitality and we invested in this direction. The added value to our plants is also composed by the chance to stay two or

three days in our agritourisms, maybe with the family, tasting our typical Tuscan cuisine, in a family atmosphere, and touring to Pistoia and to our other branches. Business tour is reinterpreted as bleisure and our, often foreign, customers know that, beyond being able to count on the quality of our products, they can enjoy the tour to an art city, ask for a personal shopper and good advises for restaurants and hotels, if they need it. We also thought to strengthen our relationship with tourism and, in the meantime, marketing in an original way, creating the Giorgio Tesi Editrice, that produces not only catalogues and company profiles, but also other volumes and the journal Naturart. For six years, in Italian and in English, it has been distributed all over the world in six thousand copies, where we have talked about the territory of Pistoia and its nature, art, food and drink. The return on the business is remarkable and very satisfying: costumers prefer us to other competitors and become loyal». I

Proprio accanto alla suggestiva piramide, al centro del labirinto di bambù, si trovano le due esclusive suite del Labirinto della Masone, a Fontanellato (Parma) Right beside the pyramid, in the center of the bamboo labyrinth, there are the two exclusive suites of Labirinto della Masone, in Fontanellato (Parma). ©Alessandro Carra, Archivio Grandi Giardini Italiani

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ART&LUXURY

Scozia da intenditori B&B di Lusso, Whisky, Salmone e Golf Per buongustai e amanti dell’arte e del lusso ecco un itinerario all’insegna di antichi sapori e tradizioni, nella patria del golf, della pesca al salmone e del buon whisky, attraverso paesaggi dalle atmosfere incantate fra antichi castelli e resti di cattedrali che evocano antiche battaglie

✒Tiziana Conte

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La sugestiva Cattedrale di St Andrews. St Andrews: the suggestive Cathedral of 1160. (Author Kenny Lam ©VisitBritain/VisitScotland)

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Paesaggi aspri intervallati da dolci colline, laghi e fiumi; immensi tappeti verdi maculati qua e là da greggi di pecore, fattorie, antichi castelli e resti di cattedrali che evocano antiche battaglie. Stiamo parlando della Scozia, una terra il cui fascino ha stregato anche molti registi internazionali che qui hanno girato film come “Momenti di gloria”, Braveheart, “Missione impossibile”, solo per citare qualche esempio. La nazione dell’Europa settentrionale che possiede aeree fra le meno popolate d’Europa rappresenta per molti, anche per questa sua particolarità, il luogo ideale per una vacanza all’inse-

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gna del relax. Assecondando la vocazione di popolo ospitale e spesso per combattere la solitudine, molti abitanti accolgono i turisti nelle proprie abitazioni con la formula del bed and breakfast. Una soluzione che riscuote molto successo tanto che la richiesta supera spesso l’offerta di stanze disponibili. Chi sceglie una vacanza in B&B è certamente un viaggiatore attento che ha voglia di conoscere in maniera più autentica abitudini e tradizioni locali. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche: dal piccolo cottage alla dimora storica, al castello. Se siete appassionati del golf e della pesca, se siete dei buongustai e vi piace il salmone e il whisky, se amate il lusso e vi piace l’arte vi suggeriamo un itinerario che soddisferà tutte le vostre aspettative. Per gli spostamenti consigliamo di noleggiare un’automobile direttamente all’arrivo all’aeroporto di Edimburgo. Ci dirigeremo alla volta di Grantown on Spey, la vallata che si estende lungo il corso del fiume Spey, meglio nota come il triangolo del whisky. In questo fazzoletto di terra si concentra il maggior numero di distillerie della Scozia (Glenfiddich, Glenlivet, Glengrant). L’acqua di questo fiume dicono da queste parti che faccia miracoli. Oltre a determinare l’alta qualità del whisky, infatti, pare che renda particolarmente longevi, lo sapeva bene anche la Regina Ma-


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Vista panoramica del Carnoustie Golf Course con l'omonimo Golf Hotel. Panoramic view of the Carnoustie Golf Course and Golf Hotel in the background. (Author Harry Williams ©VisitBritain)

dre. E non solo: a quest’acqua si deve anche la squisitezza del famoso salmone che da questa terra si esporta in tutto il mondo. Se vi interessa saperne di più sulla bevanda nazionale una sosta in una distilleria è d’obbligo. A Dufftown, nella Glenfiddich, potrete degustare il whisky più venduto al mondo e seguire il processo di lavorazione (con i tre ingredienti essenziali: acqua, malto e lievito) che si divide in tre fasi: macinazione del malto, fermentazione, distillazione. Per l’invecchiamento occorrono minimo cinque anni in botti di rovere usate e provenienti principalmente dagli Stati Uniti (dove sono state utilizzate per il Bourbon) e dalla Spagna (utilizzate per lo Cherry). Lo apprendiamo visitando, a Craigellachie, la Speyside Cooperage aperta dal 1947. Le botti possono avere fino a cento anni e la stessa botte può essere utilizzata fino a quattro volte. «Ogni anno si riparano qui circa centomila botti – ci spiegano nell’antica fabbrica – e il personale è pagato a cottimo». Quanto? «Nella zona questi operai sono considerati un buon partito e qualcuno gira addirittura con la Ferrari». Un mestiere comunque molto faticoso che si impara dopo quattro anni di apprendistato. Le vecchie botti vengono riscaldate con il vapore, smontate e rimontate seguendo un processo che dura mezz’ora per ognuna. Riprendendo il nostro viaggio costeggiamo il fiume Spey. C’è un gruppetto di amici appassionati di pesca che dall’Italia torna spesso in questi luoghi. «La pesca al salmone o alla trota – ci informano – si organizza a prezzi abbordabili». I nostri connazionali li incontriamo nuovamente nella Spey Valley Smokehouse, una fab-

brica dove si produce il salmone affumicato con metodi tradizionali. I salmoni arrivati vengono riempiti di sale e zucchero, appesi e lasciati ad asciugare per un mino di 12 ore per il selvaggio oppure 24 per quello d’allevamento. La durata varia anche secondo la grandezza. Si procede quindi al lavaggio per eliminare sale e zucchero prima dell’affumicatura che dura dalle 12 alle 36 ore. Questo processo si ottiene utilizzando i trucioli delle botti di

Castello di Glamis, antica residenza della Regina Madre. The Castle Glamis, the old mansion of the Queen Mother (©VisitBritain)

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St Andrews: il prestigioso Old Course a 18 buche. St. Andrews: the prestigious eighteen-holes Old Course (©VisitBritain)

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rovere già usate per conservare il whisky: un particolare questo non indifferente dato che ne determina il sapore. «È ottimo – ci dicono gli amici pescatori italiani che avendo fatto una scarsa pesca si consolano acquistandolo – e vi consigliano di assaggiarlo condito con aglio mostarda e miele o accompagnarlo con mele e maionese, come usano qui». E dopo tanto bere e mangiare non ci resta che fare un po’ di movimento. Magari giocando a golf. In Scozia ci sono circa 500 campi che offrono percorsi per i più e per i meno bravi. Ma quella che viene definita la patria universale di questo sport è St. Andrews. La deliziosa cittadina è anche famosa per la sua gloriosa università. Il Golf Links comprende, in un suggestivo scenario, cinque campi da golf a iniziare dal prestigioso Old Course a diciotto buche. Qui c’è il Royal and Ancient Golf Club, che risale al 1757, dove furono dettate le regole del gioco del golf la cui storia è l’oggetto del British Golf Museum. Da non perdere di questa interessante e unica cittadina la visita alla suggestiva Cattedrale che risale al 1160. E riprendiamo il nostro viaggio con una sosta al castello di Glamis, antica residenza della Regina Madre, luogo di nascita della principessa Margharet e leggendario “set” del Macbeth di Shakespeare. Oggi è meglio noto come il castello più stregato di tutta la Scozia. E sempre per rimanere in tema ci regaleremo una notte da re dormendo a Myres Castle. L’antica dimora, che risale al 1530, sorge immersa nel verde in località Auchtermuchty a circa 40 minuti di distanza da Edimburgo. Dieci, in tutto le camere. Si potrà scegliere di dor-

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mire nella stanza della Torre o in quella della Regina o della Principessa. L’arredamento è curato nei minimi dettagli. I mobili antichi e i preziosi tessuti rendono l’atmosfera calda ed elegante. E sembra ancora viva la presenza di vecchi nobili che qui hanno vissuto. Talmente viva che qualcuno sembra aver fatto strani incontri. Ma non c’è castello in Scozia senza fantasma. E ci piace questo tuffo nel passato mentre sfogliamo antichi testi dalle pagine ingiallite e un album di vecchie fotografie che ci mostrano la famiglia alla quale apparteneva l’antico castello. Tutto questo senza rinunciare al comfort delle più moderne tecnologie. Telefono in camera, stereo e computer con collegamento a Internet e fax. Il castello di Myeres si affitta anche per convention e dispone di sale riunioni. Per la sera c’è a disposizione degli ospiti una sala biliardo mentre per il giorno si può usufruire dei campi da tennis e del campo da golf. Particolarmente curata è la cucina: dalla prima abbondante colazione (con marmellate fatte in casa) alla cena, tutto è servito su tavola apparecchiata con posate rigorosamente d’argento, bicchieri di cristallo e antiche porcellane. Un soggiorno in questo castello vale da solo, un viaggio in Scozia. Lasciato il castello ci dirigiamo sulla strada per Edimburgo. Attraverseremo lo spettacolare ponte sull’estuario del Forth. Prima di consegnare la vettura a noleggio approfittiamo per fare un giro della città con il suo bel castello che ha vissuto drammatici assedi e trame sinistre, il caratteristico centro storico con i suoi ristoranti e locali bohémien del porto di Leith. I


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Scotland for connoisseurs Luxurious B&B, Whisky, Salmon and Golf Here we give an itinerary inspired by old tastes and traditions for food, art, and luxury lovers, in the birthplace of golf, salmon fishing and good whisky, walking through enchanted landscapes between castles and ruins of cathedrals which remind old battles Tiziana Conte

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arsh landscapes interspersed with sweet hills, lakes and rivers; vast green rugs dotted here and there by flocks of sheep, farms, old castles and ruins of cathedrals which remind old battles. We are talking about Scotland, a land whose charm enchanted even a lot of international directors who filmed here movies like “Chariots of Fire”, “Braveheart”, “Mission impossible”, among others. The Northern European nation has the least populated areas of Europe and for a lot of people it is the ideal place for a relaxing vacation also for this distinctive trait. Following their calling to hospitality and often to fight loneliness, lots of inhabitant welcome tourists in their homes with the bed and breakfast formula. A so successful solution that the demand often overcomes the offer for available rooms. The ones who choose a vacation in a B&B are sharped-eyed travellers who desire to know for first hand local customs and traditions. There are solutions satisfying all tastes and budgets: from little cottages to historical mansions, to castles. If you love golfing and fishing, if you are a food lover and you like salmon and whisky, if you love luxury and if you like art we suggest you an itinerary that will satisfy all your expectations. We recommend renting a car as soon as you get to the airport of Edinburgh to ease your movements. We will direct to Grantown on Spey, the valley extending along the course of Spey river, better known as the triangle of whisky. In this area there is the highest number of Scottish distilleries (Glenfiddich, Glenlivet, Glengrant). People from this land say that the water of this river works miracles. Not only it determines whisky high quality, but they also say it can extend the length of life, as well known by the Queen Mother. And that is not all: we owe to this water the deliciousness of the famous salmon that comes from this land to all the world. If you are interested in knowing more on the national drink you should stop in a distillery. At Dufftown, in Glenfiddich, you might taste the most sold

whiskey in the world and follow the manufacturing process (with the three essential ingredients: water, malt and yeast) which is composed by three phases: the malt milling, the fermentation, the distillation. The aging lasts at least five years in oak barrels coming mostly from the US (where they were used for Bourbon) and from Spain (used for Cherry). We learn this if we visit Speyside Cooperage in Craigellachie opened since 1947. The barrels can be even a hundred years old and the barrel can be used up to four

A Dufftown, nella Glenfiddich, potrete degustare il whisky più venduto al mondo. Dufftown: at Glenfiddich you might taste the most sold whiskey in the world. (Glenfiddich distillery, copyright ©VisitBritain / Britain on View)

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Glamis Castle, leggendario “set” del Macbeth di Shakespeare, noto come il castello più stregato di tutta la Scozia. Glamis Castle, “set” of Shakespeare’s Macbeth, better known as the most hunted castle of Scotland. (©VisitBritain / Rod Edwards)

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times. «Every year almost a hundred thousand barrels are repaired – as explained in the old factory – and the workers are paid piecework». How much is it? «In this area labourers are a catch and some of them has a Ferrari». However, their job is very hard and it can be learnt after four years of apprenticeship. Old barrels are warmed by steam, dissembled and put back together following a half hour long process for each one. We take back our journey while passing by the river Spey. There’s a small group of friends, who are fishing, they often come back from Italy to these areas. «The salmon or the trout fishing – as they inform us – can be affordable». We meet again our compatriots in Spey Valley Smokehouse, a factory producing smoked salmon by the traditional method. As soon

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as they arrive, salmons are filled in with salt and sugar, hung and left to dry for at least 12 hours, if they are wild, or for 24 hours if they come from a farm. The length of the drying is also determined by the size of the salmon. Then, there’s the washing to eliminate salt and sugar before the smoking which lasts from 12 to 36 hours. This process is given by the chips of the oak barrels used to keep the whisky: this is very important because it causes the taste. «It is really good – our Italian fishermen friends say who comfort themselves buying it after a poor fishing – and we advise you to taste it with garlic, mustard and honey or to match it with honey and mayonnaise, as they do here». And after all this drinking and eating we need to practice a bit. Maybe playing golf. In Scotland there are almost 500 courses


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offering trails for the most and the less experts. The universal homeland of this sport is St. Andrews. The delicious village is also famous for its glorious university. The Golf Links includes five golf courses, in a suggestive scenery, starting from the prestigious eighteen-holes Old Course. Here there’s the Royal and Ancient Golf Club, since 1757, where the rules of golfing were decided as you might see in the British Golf Museum. During the tour of this interesting and unique village you should not forget to visit the suggestive Cathedral of 1160. And we keep going on our journey with a stop at the castle Glamis, the old mansion of the Queen Mother, the Princess Margaret’s birthplace and the legendary “set” of Shakespeare’s Macbeth. Nowadays it is better known as the most hunted castle of

Scotland. So, in the spirit of that, we will give ourselves a wonderful night sleeping at Myres’ Castle. The old mansion, built in 1530, is surrounded by greenery in Auchtermuchty at almost 40 minutes from Edinburgh. It has ten rooms. You might choose to sleep in the Tower room or in the Queen room or in the Princess room. The furnishing is very detailed. The ancient furniture and the precious fabrics make a warm and elegant environment. And it looks like there are still here the old aristocrats, who lived here. As a matter of fact, someone may have made strange encounters. Indeed, there is no castle without a ghost in Scotland. And we like this jump into the past while we browse through old books with yellow pages and an album with old photos that show the family who owned the castle. All this without giving away the comfort of the most modern technology. Telephone in the rooms, stereo and computer connected to internet and to a fax. The Myeres’ castle can be also booked for conventions and it has meeting rooms. In the evening, you might use the pool hall while in the day you might play in the tennis fields and on the golf courses. The kitchen offer is very well-finished: from the rich breakfast (with homemade jams) to the dinner, everything is served on a table dressed in silverware, crystal glasses and old china. A stay in this castle is worth a journey to Scotland. As we leave the castle we take the road toward Edinburgh. We will walk on the spectacular bridge on the estuary of Forth. Before giving back the rented car we might enjoy a tour of the city with its beautiful castle which saw dramatic sieges and sinister plots, the characteristic old town with its restaurants and bohemian establishments in the port Leith. I

Due golfisti giocano al Crichton Golf Club, Dumfries, Dumfries e Galloway. Two golfers play at the Crichton Golf Club, Dumfries, Dumfries and Galloway. (©VisitBritain/VisitScotland)

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In tour a Marta. Tra sacro e profano Piacere per il palato, ma anche per la vista, un soggiorno a Marta regala sorprese inaspettate come le antiche e suggestive bellezze del suo borgo medievale, tradizioni che si tramandano da padre in figlio e sagre che svelano autentici sapori. Il tutto nell’incantevole scenario del lago di Bolsena, nella Maremma laziale

✒Tiziana Conte Marta: la vista mozzafiato dalla Torre dell’Orologio. In lontananza l’Isola Martana. Marta: the breathtaking view from the Clock Tower. In the distance the Isle of Marta

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Il pittoresco borgo medievale, arroccato su un colle e adagiato sulle rive del Lago di Bolsena, organizza fin dal 1998 la Festa del Pescatore: occasione per gustare ogni anno, ad agosto, il pesce di lago che per questo territorio rappresenta un’importante risorsa economica. Nata quasi per gioco da un’idea di un pescatore locale, la Festa richiama residenti e turisti che oltre ad apprezzare le specialità di pesce ne approfittano per scoprire, in uno dei bacini lacuali tra i più belli d ‘Europa, l’antico borgo residenza di pescato-

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ri che da centinaia di anni si tramandano il mestiere di padre in figlio. Il centro storico con le classiche mura difensive, case in tufo, vicoli e scalinate, è dominato dalla possente Torre dell’Orologio, alta 21 metri e di forma ottagonale, costruita su un basamento tronco-piramidale e dai resti della Rocca che Papa Urbano IV fece erigere nel 1260. Da qui si gode un panorama molto suggestivo con le isole Martana e Bisentina in lontananza, i giardini del lungolago, il borgo dei pescatori che si riflette nelle acque e le tipiche bar-


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che “etrusche” tirate sulla spiaggia a lambire tavoli e sedie messe lì, per la due giorni in cui i pescatori ai fornelli si dilettano nelle varie specialità da leccarsi i baffi: gnocchi con filetto di coregone, persico reale, luccio, anguilla ai ferri o fritte, filetto di coregone in salsa rossa martana, solo per citare qualche esempio. Il tutto da accompagnare con gli ottimi vini bianchi e rossi Doc del bacino del lago: il Canuleio di Bolsena, l’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone la Cannaiola di Marta e l’Aleatico di Gradoli. L’Amministrazione comunale patrocina la manifestazione organizzata dalla Pro Loco e dall’Associazione “Circolo Culturale Lisoni” per fare il punto su questa grande risorsa locale, importante sia dal punto di vista turistico che economico, così come ci conferma il sindaco Maurizio Lacchini: «la Festa del Pescatore si colloca a pieno titolo, per i valori che esprime e le finalità che persegue, fra quelle più auten-

tiche, spettacolari ed amate del Lazio. La stiamo rilanciando allo scopo di promuovere i nostri prodotti ittici ma anche per incentivare quel turismo slow orientato alla scoperta di antiche tradizioni e sapori autentici». Fra le tante specie di pesci presenti in queste acque assai pescose, il coregone rappresenta la metà dell’intero pescato ed ha un ruolo importante poiché indicatore biologico della qualità delle acque. La sua presenza non sarebbe possibile in acque inquinate poiché per sopravvivere ha bisogno di molto ossigeno. E se la Festa si chiamasse “Sagra del pesce di lago”, non ci sarebbe differenza perché la manifestazione risponde pienamente ai dettami del Manifesto della Sagra Autentica. Nel documento, infatti, al primo punto si legge che: la sagra è parte integrante dell’identità storica di una comunità e di un paese: è da intendersi come connubio perfetto tra l’autenticità gastronomica e le tradizioni del territorio da cui questa proviene. È espressione della cultura materiale del territorio ed ha come obiettivo la salvaguardia, la diffusione e la promozione territoriale: in essa si intrecciano gastronomia, cultura, tradizione ed economia».

Le tipiche barche da pesca che si rifanno ai modelli etruschi. Typical fishing boats inspired by Etruscan models

Piatti da provare Questo paesino della provincia di Viterbo, uno dei maggiori crocevia del commercio ittico dell’Italia centrale, è da sempre rinomato per la sua cucina a base di pesce anche di mare. Fra i piatti tipici della tradizione locale, assolutamente da provare: la Scafata a base di fave e la Sbroscia (zuppa di pesce del lago), le rocchie del luccio (salsicce a base di luccio), i filetti di persico, le pennette alla Tomao (fi4 2018 www.mastermeeting.it

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LE VIE DEL GUSTO

Antonio e Debora Castelli nella cantina di proprietà. Antonio and Debora Castelli in the property cellar

Isola Bisentina. A destra, tagliatelle con scampi e pomodori secchi. Bisentina island. To the right, noodles with prawns and dried tomatoes

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letti di tinca con pomodoro, prezzemolo, cipolla e peperoncino). L’anguilla, che si cucina allo spiedo con l’alloro, in umido, alla cacciatora o fritta, pare fosse molto apprezzata da papa Martino IV e ne parla Dante nel XXIV canto del Purgatorio. Il persico lo cucinano in umido o fritto, dorato in pastella d’uovo, mentre il lattarino: fritto, marinato, al forno, a “scottadéto” sulla brace. In umido con il pomodoro o arrostito al forno sono invece i migliori modi per gustare il luccio. Per non parlare dei dolci tipici: le pizze di Pasqua, le frittelle con fiori di zucca, le ciambelline con lo zucchero, le pesche, i tortiglioni e i maccheroni con le noci. Questo territorio di origine vulcanica è generoso e oltre alle molte varietà di frutta e verdure, produce legumi e le rinomate patate di Grotte di Castro e San Lorenzo Nuovo. A rendere tutto più gustoso contribuiscono l’olio degli ulivi della varietà Canino, quindi un eccellente extravergine, e il vino di ottima qualità, frutto di piccoli e tenaci produttori locali. Come Antonio Castelli,

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settantenne con tanta voglia di fare, a cui si deve la riscoperta del celebre Cannaiolo nero, uno dei vitigni più antichi del mondo introdotto a Marta nel Medioevo, forse da un monaco, e che deve il suo nome al fatto che i vitigni sono sorretti da canne. «Nessuno riusciva a riprodurlo come l’originale perché le temperature sono cambiante nel corso dei secoli», ci fa sapere Antonio, «ma dopo anni di ricerche e studi, un enologo incontrato casualmente mi suggerì una botte refrigerata». Seguendo il suo suggerimento e dopo vari tentativi e i preziosi consigli di un contadino di 93 anni, Antonio Castelli è riuscito nell’intento di far tornare a nuova vita il superbo vino di Marta. Con il suo entusiasmo che lo contraddistingue da sempre, coadiuvato e sostenuto dalla figlia Debora, nella sua omonima azienda agricola produce, con i suoi vigneti a Rosicasasso, 12 mila bottiglie l’anno di Cannaiola che ben si accompagna ai dolci ma anche a formaggi e ad alcuni piatti a base di pesce. Castelli ha ottenuto un prodotto d’eccellenza nel rispetto delle antiche tradizioni. Dal 1996 questo vino è regolato dal disciplinate del Doc Colli Etruschi Viterbesi e rappresenta la migliore combinazione tra moderna tecnologia e spore del passato. E non si può resistere alla tentazione di comprarne almeno una bottiglia. Sempre dedicata al pesce di lago è pure la Sagra del Lattarino che si festeggia ogni ultimo week-end di maggio o talvolta il successivo di giugno. Gli stand allestiti si allestiscono nell’area tra l’incile del fiume Marta e il lungolago dove, in una padella di notevoli dimensioni e benedetta dal parroco, si friggono i lattarini (ben due tonnellate in 2 giorni). Lo squisito pesciolino, pescato con una particolare rete detta martavello, è offerto in degustazione oltre che fritto anche marinato nell’aceto con erbe aromati-


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che, servito con pane casareccio e accompagnato da un buon bicchiere di vino locale.

Processioni cristiane, leggende pagane, buon cibo e arte Ogni occasione è buona per un soggiorno a Marta, tra sacro e profano il 14 maggio di ogni anno, le vie e i portali del paese si colorano degli addobbi di fiori, frutti ed elementi vegetali per rendere omaggio alla Madonna del Monte che si festeggia con un corteo introdotto dalla figura del tamburino che sfila per le vie insieme ai rappresentati delle quattro antiche categorie di lavoratori che accompagno scenografici carri di primizie primaverili cosiddetti Fontane. Tutti in processione fino al Santuario, tra suoni, costumi e antichi sapori in un clima di gioiosa festa che conserva l’eredità arcaica dei riti d’offerta innestati in un clima di religiosità popolare. Di origine pagana, l’evento celebrava il culto della dea Maia, divinità della fertilità prettamente laziale, poi sostituita da Cerere, Cibele e Flora. La loro pratica è testimoniata fino all’VIII secolo d.C. quando le cerimonie romane della dea “Regina della Primavera”, che vegliava sul mese dei fiori, vennero soppiantate da quelle in onore della Madonna “Regina del cielo”. Fra i dolci tipici della festa c’è la ciambella a base di farina, acqua, sale e anice. Marta ha tanto da offrire a chi decide di trascorrere qualche giorno oltre che di relax e all’insegna della buona cucina anche della cultura. Oltre all’interessante Torre dell’Orologio si potranno visitare il palazzo Ciotti e il palazzo Tarquini del 1500 e trascorrere qualche piacevole ora in barca per meglio apprezzare la bellezza delle due isole Martana e Bisantina. Nella prima avrebbe subìto il martirio nel 303 d.C., Cristina figlia di Urbano prefetto di Volsinii (l’odierna Bolsena), che qui la tenne prigioniera in una torre. Secondo alcune fonti, nel 1084 la contessa Matilde di Canossa trasferì i resti mortali di S. Cristina a Bolsena, nella chiesa costruita in suo onore. Ma l’isola fu teatro di un altro infelice episodio: il barbaro assassinio di Amalasunta, regina dei Goti e figlia di Teodorico, tenuta prigioniera nel 535 d.C. e fatta uccidere dal cugino-marito Teodato. Alcuni pescatori raccontano che vicino l’isola, durante

le notti di luna piena, il suo fantasma si aggiri ancora tra le acque e che, nelle giornate di forte tramontana, sia possibile udire le urla strazianti della regina. In questa piccola isola, nel corso dei secoli sono successe tante avventure; fino a quando nel sec. XX Martana passerà nelle mani del podestà Donati e successivamente all’industriale Passardi per poi essere acquistata, negli anni Sessanta, dalla società Sagiar. Attualmente è proprietà privata. L’Isola Bisentina, facente parte del comune di Capodimonte da cui dista tre chilometri, è più grande rispetto alla prima e custodisce ben 230 specie di piante spontanee e naturalizzate, folti boschi di leccio, animali selvatici, giardini all’italiana, panorami incantevoli e monumenti come la chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo con l’imponente cupola realizzata dal Vignola (ben visibile dalla riva occidentale del lago), il convento Francescano e la villa dell’isola, solo per citare qualche esempio. I

Marta: Via Amalasunta in ricordo della regina dei goti uccisa nella vicina isola Martana. Marta: Amalasunta track in memory of the queen of the Goths killed in nearby island Martana

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LE VIE DEL GUSTO GASTRONOMIC TRAILS.

A tour to Marta. Between the sacred and the profane A pleasure for the palate, but also for the sight, a sojourn in Marta gives unexpected surprises such as the old and suggestive beauties of its Mediaeval village, traditions that are passed from father to son and festivals that unveil old savours. All included in the enchanting landscape of lake Bolsena, in the Maremma Lazio Tiziana Conte

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Marta: l’antico borgo dei pescatori. Marta: The ancient village of fishermen

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he picturesque Mediaeval village, perched on a hill and laid down on the shores of Lake Bolsena, has organised the Festa del Pescatore since 1998: event for tasting the fish of the lake every year, in august, that represents for this territory an important economic resource. Originated almost for fun by a local fisherman’s idea, the Festa lures residents and tourists, who not only come to appreciate the fish specialities, but also to discover the old village, in one of the most beautiful lake basin of Europe, where fishermen have lived and passed on the job from father to son for hundreds of years. The historical centre with the classical defensive wall, houses done with tuff stone, alleys and stairs, is overlooked by the mighty, 21 meters high and octagonal, Torre dell’Orologio, built on a truncated pyramidal base and by the remains of the

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Rocca that Pope Urban IV made built in 1260. From there you may enjoy a very suggestive panorama with the islands Martana and Bisentina in the background, the gardens of the lakeside, the fishermen village, that mirrors in the water, and the typical “Etruscan” boats brought on the beach to lick at tables and chairs put there, for the two days in which fishermen prepare delicious specialities: gnocchi with vendace filet, real perch, pike, fried or grilled eel, vendace filet in Marta red sauce, just to name a few example. All to match with the very good white and red Doc wines of the lake basin: the Canuleio of Bolsena, the Est! Est!! Est!!! of Montefiascone, the Cannaiola of Marta and the Aleatico of Gradoli. The municipal administration supports the manifestation organised by the Pro Loco and by the Association “Circolo Culturale Lisoni” to take stock on this


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LE VIE DEL GUSTO

great local resource, important either from a tourist point of view either from an economic one, as the mayor Maurizio Lacchini states: «the Festa del Pescatore occupies an important position, for the values that it shows and the purposes it pursues, it is among the most authentic, spectacular and beloved festivals in Lazio. We are relaunching it with the goal to promote our fish products ,but also to boost that slow tourism aimed to the discovery of old traditions and authentic savours». Among the numerous species of fish present in this rich waters, the vendace represents half of the whole catch and it has an important role since it is a biologic indicator of the quality of the waters. Its presence wouldn’t be possible in polluted waters since it needs a lot of oxygen to survive. And if the Festa was called “Sagra del pesce di lago”, there would be no difference because the event fully meets the requirements of the Manifesto della Sagra Autentica. As a matter of fact, in this document we read: the festival is an integral part of the historical identity of a community and of a country: it should be intended as prefect combination between gastronomic authenticity and traditions of the territory from which it comes. It is expression of the material culture of the territory and its purpose is preservation, diffusion and territorial promotion: gastronomy, culture and economy unite in it».

Dishes to taste This little town in the province of Viterbo, one of the biggest crossroads of the fish

trade of central Italy, has been always renowned for its cuisine based on fish and sea. Among the specialities of the local tradition, the musts are: the Scafata with broad beans (soup with lake fish), the rocchie of pike (sausages with pike), the vendace filets, the pennette alla Tomao (tench filets with tomato, parsley, onion and chilli pepper). Skewered cooked with laurel, boiled, alla cacciatora or fried eel seemed to be very appreciated by Pope Martin IV and it was described by Dante in the XXIV chant of the Purgatory. The perch is boiled or fried, baked in egg batter, while the lattarino: fried, seasoned, cooked at the oven, grilled at “scottadéto”. The pike, indeed, is boiled with tomato or roasted at the oven. Not to mention the typical sweets: the Easter pizzas, the fritters with pumpkin flowers, the ciambelline with sugar, the peaches, the tortiglioni and the maccheroni with walnuts. This territory of volcanic origin is generous and it produces not only a lot of varieties of fruits and vegetables, but also legumes and renowned potatoes of the Grotte di Castro and San Lorenzo Nuovo. To make all tastier there is the oil of the olive trees of the variety Canino, so an excellent extra-virgin, and the top quality wine, made by small and fierce local producers. Such as Antonio Castelli, a man in his seventies, a real worker, who made possible the rediscovery of the renowned Cannaiolo nero, one of the oldest vine variety of the world introduced in Marta in the Middle Ages, maybe by a monk, and that owes its name to the cannas where it grows. «Nobody could reproduce it as the original because temperatures changed in the last centuries», Antonio lets us know, «but after years of research and study, a wine expert met by chance suggested to use refrigerated barrels». Following his advice, after a few attempts and the precious advices of a 93 years old peasant, Antonio Castelli succeeded in bringing to new life the superb wine of Marta. With his strong enthusiasm, assisted and supported by his daughter Debora, the farm, bringing his name, produces12 thousand bottles per year of Cannaiola, with its vineyards in Rosicasasso, that match very well the sweets but also the cheese and some fish specialities. Castelli obtained an excellent product respecting old tradi-

L’azienda agricola Castelli produce 12 mila bottiglie all’anno di vino Cannaiola. The Castelli farm produces 12,000 bottles of Cannaiola wine annually

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LE VIE DEL GUSTO

Il campanile della Collegiata di Marta dedicata ai Santi patroni Marta e Biagio. The bell tower of the Collegiate church of Marta dedicated to patron saints Marta and Biagio

Risotto con coregone e zenzero. Risotto with coregone and ginger

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tions. Since 1996 this wine has been regulated by the Doc Colli Etruschi Viterbesi and it represents the better union between modern technology and spores of past. And you may not resist the temptation to buy at least a bottle. Also dedicated to the fishes of the lake is the Sagra del Lattarino, held every last week-end of may, or sometimes the next of june. The stands are set up in the area between the inlet of the river Marta and the lakeside where, in a very big pan, that has been blessed by a priest, the lattarini (2 tonnes in two days) are fried. The delicious little fish, caught with a specific net called martavello, is offered for tasting not only fried but also

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seasoned in vinegar with aromatic herbs, served with home-made bread and matched with a good glass of local wine.

Christian processions, pagan legends, good food and art It’s always the right time to sojour in Marta, between sacred and profane on the 14th may of every year, the streets and the doors of the town are decorated with the colours of flowers, fruits and vegetables to homage the Madonna del Monte, who is celebrated with a parade introduced by the tamburino (little drum) who parades for the streets together with the representatives of the four old categories of workers who carry wonderful carriages, the so called Fontane, with first fruits of spring. Everybody goes in procession up to the Sanctuary, between sounds, costumes and old savours in a joyful party that preserves the archaic heritage of the rites of offering inserted in popular religion. Of pagan origin, the event celebrated the cult of the goddess Maia, the divinity of fertility of Lazio, then, substituted by Ceres, Cybele and Flora. Their cult is testified until the VIII century a. D. when the Roman ceremonies dedicated to the goddess “Queen of Spring”, who protected the month of flowers, were supplanted by the ones in honour of the Madonna “Queen of the sky”. Among the typical sweets of this fes-


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LE VIE DEL GUSTO

tival there is the ciambella based on flour, water, salt and anise. Marta has a lot to offer to whoever wants to pass some day of relaxation and in the spirit of good food and culture. Beyond the interesting Torre dell’Orologio you may visit the palace Ciotti and the palace Tarquini, dating back to 1500, and pass on a few pleasant hours on a boat to appreciate at best the beauty of two islands Martana and Bisantina. In in 303 a. D., Cristina, the daughter of Urban, the prefect of Volsinii (now Bolsena), was martyred and imprisoned in a tower according to the tradition. In accordance with some source, in 1084 the countess Matilde di Canossa transferred S. Cristina’s mortal remains to Bolsena, to a church built in her honour. However, the island assisted to another unhappy situation: the barbaric murder of Amalasunta, queen of the Goths and Teodorico’s daughter, kept prisoner in 535 a.D. and made killed by the cousin-husband Teodato. Some fishermen say that near the island, during fullmoon nights, her ghost still wonders among the waters and that, in the days of strong tramontana, it is even possible to hear the agonizing screams of the queen. In this little island, during the passing of the centuries a lot of adventures happened; until the XX century when Martana passed under the podestà Donati

and, then, under the industrialist Passardi, in the sixties, it was bought by the company Sagiar. Nowadays it is a private property. The Island Bisentina is part of the common of Capodimonte from which it is three kilometres away, it is bigger than Martana and it treasures a total of 230 species of wild and naturalised plants, dense woods of holm oak, wild animals, Italian style gardens, enchanting panoramas and monuments, such as the church of the Saints Giacomo e Cristoforo with the majestic dome designed by Vignola (it can be easily seen by the western shore of the lake), the Franciscan convent and the mansion of the island, just to name a few example. I

L’isola Martana, oggi proprietà privata. The Island Martana nowadays is a private property

La Torre dell’Orologio costruita dai resti della Rocca che Papa Urbano IV fece erigere nel 1260. The Clock Tower built by the remains of the fortress that Pope Urban IV built in 1260

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Dalle cucine locali ci sono sempre cose interessanti da imparare Per Flavio Fidani, titolare di Fidani Healthy Food, settore alimentare di alta gamma, i viaggi di lavoro sono anche momenti di conoscenza di usi e costumi dei vari paesi del mondo. Con spunti a volte utili anche per la sua azienda

✒Giorgio Vizioli

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Una delle caratteristiche principali di Flavio Fidani, imprenditore del settore alimentare (e non solo) tra i più innovativi e dinamici, è la curiosità. Come molti uomini d’affari è spesso in giro per l’Italia e

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per il mondo, ma questo costituisce per lui una continua opportunità di conoscenza. Per esempio, nel corso dei suoi viaggi di lavoro, cerca sempre di cenare fuori dall’albergo, per avere la possibilità di ambientarsi nella città in cui si trova. E al mattino, al breakfast, ama trovare anche specialità locali. Tra l’altro, operando nel campo del food, non esclude di scoprire qualche idea da trasferire in azienda, al suo ritorno! Ma come sceglie gli alberghi per i suoi soggiorni di lavoro? «In generale, risponde, li sceglie la mia assistente, con la quale ho raggiunto un’ottima sintonia. Per i viaggi con la famiglia invece li scelgo assieme a mia moglie: è un modo di pregustare la scoperta delle città e dei paesi che visiteremo. Nei viaggi di lavoro uno degli elementi che prevalgono è il fatto che siano in una posizione comoda rispetto ai meeting in programma nel corso del soggiorno. Quando viaggio in famiglia, invece, non mi dispiace scoprire qualcosa di originale, anche a conduzione familiare». E quali sono le cose alle quali fa caso per prime quando entra in una stanza d’albergo? «Prima di tutto, è importante che una camera sia spaziosa: sopporto poco le stanze piccole; poi, faccio attenzione ai piccoli particolari: le finiture dell’arredamento, le foto e i quadri alle pareti... anche il bagno, è importante: deve essere comodo e bene attrezzato. Una cosa non trascurabile è, poi, la possibilità di gestire con facilità l’aria condizionata: a volte infatti ho avuto brutte sorprese. Recentemente, ho compiuto un viaggio in Medio Oriente e, sia a Kuwait City sia a Doha, pur alloggiando in strutture di primo livello ho dovuto dormire senza aria condizionata... e


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MI PIACE

Fidani Healthy Food, l’azienda che Flavio Fidani guida insieme alla sorella Annamaria, è un vero e proprio atelier: propone prodotti unici nel loro genere, di alta qualità, moderni e innovativi. Caratteristica della originale gamma di biscotti, crostate e dolci tipici (gli abruzzesi “bocconotti”, ripieni di marmellata d’uva) è la produzione interamente e rigorosamente artigianale, che conferisce gusto, fragranza e piacevolezza. Inoltre, i prodotti Fidani sono stati concepiti per essere adatti alle più diffuse forme di intolleranza alimentare: l’assortimento comprende dolci senza lattosio, senza zucchero, senza uova e anche senza nichel (alcuni di essi rispettano in maniera combinata anche più d’una di queste intolleranze). A tutto ciò si aggiunge una linea senza glutine, la cui produzione avviene in un laboratorio separato. I prodotti Fidani si trovano nella distribuzione di alta gamma, e nella ristorazione e nell’hôtellerie di lusso.

quelli sono posti dove con le temperature non si scherza!» Quali sono gli aspetti dei quali le importa meno? «Non mi interessano molto né la TV né il frigobar. Non sono attratto neanche dalla

palestra, mentre non mi dispiace l’idea di fare un tuffo in piscina, anche se in realtà non mi riesce molto spesso perché ho quasi sempre programmi molto intensi. Una cosa che non gradisco è trovare ambienti comuni, come la sala per la colazione, letteralmente tappezzati da schermi che trasmettono notizie o partite o altro ancora: non amo vedere le persone a naso in su, assorbite dalle immagini, trascurando l’occasione per parlarsi». Quali attenzioni apprezza di più? «In diverse occasioni ho apprezzato l’efficienza della conciergerie, che mi ha aiutato a risolvere problemi vari (trasporti, indirizzi, visite). Di sicuro però il must di un albergo è la colazione, che deve avere l’organizzazione tipica delle strutture internazionali ma anche una selezione di prodotti del posto. Mi faccio volentieri tentare dagli assaggi della cucina locale e trovo che ci sia sempre da imparare qualche cosa. Nel corso di un viaggio in Costa Rica, anni fa, ero in un albergo in cui la scelta di frutta proposta era così ampia e la presentazione così attraente che fu in quell’occasione che iniziai ad apprezzare la frutta anche di prima mattina. Mi piacciono molto, infine, gli omaggi di benve-

Per Fidani i ristoranti d’hotel sono spesso stati utili per gestire cene con colleghi e clienti e per chiudere in semplicità giornate pesanti. Ma anche durante i viaggi di piacere, con la famiglia, cenare in albergo può essere, per l’imprenditore, una soluzione comoda e affidabile, in particolare quando la cucina è ottima come quella dell’hotel Grotta Giusti, a Monsummano, uno dei ristoranti d’hotel preferiti dall’imprenditore». Fidani often went to restaurants of hotels to manage dinners with coworkers and clients and to close busy days in relax. Moreover, during leisure journeys, with his family, dining in a hotel can be, for the businessman, a comfortable and reliable solution, especially when the cooking is very good such as the one of hotel Grotta Giusti, in Monsummano, one of the entrepreneur’s favourite restaurants»

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Il must in hotel è la colazione, che per Fidani deve essere internazionale ma anche offrire una selezione di prodotti locali. In hotel the must is breakfast, that should be international for Fidani, but it should also offer a selection of local products

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nuto che si trovano in camera all’arrivo: mi fanno sentire un po’... coccolato!». E quali difetti sono veramente insopportabili? «Uno dei difetti più antipatici è la scarsa qualità del Wi-Fi che, soprattutto all’estero, è indispensabile. Inoltre, non amo le lobby troppo piccole, dove i clienti si ritrovano ammassati, e il servizio della colazione con le macchinette distributrici del caffè/latte/the e con prodotti industriali. Altra cosa poco piacevole sono le stanze rumorose perché troppo vicine agli ascensori o ai motori dei condizionatori». Nei suoi viaggi di lavoro utilizza spa, piscine, palestre? «Durante i viaggi di lavoro non uso quasi mai le attrezzature sportive degli alberghi. Invece, quando sono in vacanza, mi capita di scegliere gli alberghi proprio in base alla possibilità di fare sport: l’anno scorso, cercai e scelsi proprio un hotel che avesse i campi da tennis nel periodo invernale». Cena in albergo o preferisce uscire? «In genere, quando sono in viaggio per lavoro, se posso non resto in albergo, perché cenare fuori rappresenta un’occasione per conoscere un po’ la città in cui mi trovo; a volte, però, i ristoranti degli alberghi mi sono stati utili per gestire cene con colleghi e/o clienti o per chiudere in semplicità giornate pesanti. Durante i viaggi di piacere, con la famiglia, avendo figlie ancora relativamente piccole, cenare in hotel è una soluzione comoda e affidabile». I ristoranti d’albergo dove ha mangiato meglio?

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«Ve ne sono diversi, buoni e piacevoli... mi è rimasto impresso quello dell’hotel Grotta Giusti, a Monsummano (Pistoia)». Può indicarci alcuni alberghi, in Italia e all’estero, che ricorda con piacere? «In Italia ho un ricordo molto bello dell’Hotel Borgo Egnazia, a Savelletri (Brindisi): location di forte impatto, in cui ogni dettaglio è ai massimi livelli. Di un certo fascino ho trovato anche l’Hotel Duchi D’Aosta di Trieste. All’estero, ricordo il Landmark a Londra, di grande effetto scenico con il giardino al coperto, nonché il Divani Apollion di Atene, bene organizzato e con una colazione veramente interessante. Di recente ho visitato il Kempisky di Dubai, che ho trovato impressionante per gli spazi, i lampadari, le sale... Mi piacciono però anche hotel più semplici ma con un tocco di originalità come il Rove Downtown, sempre a Dubai». Il viaggio che non dimenticherà mai? «Ce ne sono diversi, quasi sempre vissuti in auto. Il primo, certamente, fu con un gruppo di amici, in Spagna: eravamo giovanissimi, fu rocambolesco e pieno di imprevisti. Poi, non posso dimenticare il mio viaggio di nozze, nelle Filippine: l’abbiamo inventato sostanzialmente sul posto, costruendo amicizie durature e importanti. Un altro viaggio molto interessante l’ho vissuto in Nord America tra Canada e USA, viaggiando sempre in auto». E quello nel cassetto? «Anche qui non mancano destinazioni, ma un desiderio c’è, e non prevede l’uso di alberghi: la traversata oceanica in barca a vela, una mia passione». I


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MI PIACE I LIKE IT.

There are always interesting things to learn from local cooking According with Flavio Fidani, owner of Fidani Healthy Food, top quality food sector, business travels are also moments to know habits and costumes of various countries of the world. Taking inspiration to ameliorate his company Giorgio Vizioli

C

uriosity is one of Flavio Fidani’s main traits, an entrepreneur of the food sector (and more) among the most innovative and dynamic. Like a lot of businessmen he often is on the road in Italy and the world, but this becomes for him an ongoing chance for knowledge. For example, during his business trips, he always tries to dine outside of the hotel, to have the chance to fit in the city where he is. And in the morning, at breakfast, he loves to find some local specialities. By the way, working in the food industry, he doesn’t rule out the discovery of some ideas to reproduce in its company, when he comes back! How do you choose the hotels for your business sojourns? «They are generally chosen by my assis-

tant, – he answers – with whom I reached a very good chemistry. For family trips, indeed, I choose together with my wife: it is a way to foretaste the discovery of cities and countries that we will visit. During business trips one of the prevailing elements is the fact that we are in a comfortable position in reference to the meetings programmed for the sojourn. When I travel with my family, indeed, I like very much to find out something original, even family-run». And which are the first things you notice when you enter a hotel room? «Firstly, it is important the size of the room: I barely stand small rooms; then, I pay attention to small details: the finish of furniture, pictures and paintings on the walls... the bathroom is important, too: it

In Italia Flavio Fidani conserva un bellissimo ricordo dell’Hotel Borgo Egnazia di Savelletri: location che l’ha colpito per il forte impatto, e la cura ai massimi livelli anche del più piccolo dettaglio In Italy Flavio Fidani has a beautiful memory of Hotel Borgo Egnazia in Savelletri: location that impressed him a lot for the top level attention to every small detail

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must be comfortable and well equipped. An unavoidable thing is, then, the chance to easily manage air conditioning: as a matter of fact, I sometimes had ugly surprises. Recently, I took a trip to the Middle East and, either in Kuwait City either in Doha, I had to sleep without air conditioning even if I was staying in top level facilities... and in those places temperatures don’t joke!» Which are the aspects less important in your opinion? «I’m not very interested to TV sets or mi-

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ni-bars. I’m not lured by gyms too, while I don’t despise the idea of taking a dip in the pool, even if I can do it very rarely because I almost always have very intense schedules. A thing I don’t like is to find common areas, such as the breakfast room, completely covered by screens transmitting news or games or something else: I don’t love seeing people soaked up by images, not talking to each other». Which services do you appreciate more? «In many occasions I appreciated the efficiency of the conciergerie, that helped me


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MI PIACE

Fidani Healthy Food, the company lead by Flavio Fidani and his sister Annamaria, is an authentic atelier: it proposes unique, top quality, modern and innovative products. Main feature of the original selection of cookies, tarts and local sweets (the “bocconotti”, typical of Abruzzo, filled in with grapes jam) is the completely and rigorously artisanal production, that confers taste, aroma and pleasantness. Moreover, Fidani products are realised to be apt to the most common forms of food intolerances: the set includes lactose, sugar, egg and nickel free sweets (some of them combined to respect even more than one of these intolerances). Adding to this there is a gluten free line, whose production happens in a different laboratory. Fidani products can be found in the top level distribution, restaurants and luxury hôtellerie.

to solve various problems (transportation, addresses, tours). Although the must of a hotel is surely breakfast, that should be set-up as typically by international facilities but it should also include a selection of local products. I really like to try samples of local cooking and I can always learn something. During a trip to Costa Rica, some years ago, I was in a hotel where the selection of proposed fruit was so wide and the presentation so luring, that, from that time, I started to appreciate fruits even in the morning. Lastly, I like a lot welcome gifts that you may find in the room when you arrive: they let me feel a little... cuddled!». And which are the really insufferable defects? «One of the most unpleasant defects is low quality Wi-Fi that is essential especially abroad. Moreover, I don’t love too small lobbies, where customers find themselves herded, and breakfast service with vending machines for coffee/milk/tea and with industrial goods. Another thing I don’t like are noisy rooms because too close to elevators or to the motors of the air conditioners». During your business trips do you go to spa, pools, gyms? «During my business trips I almost never use the sport equipments of hotels. On the contrary, when I am on vacation, I happen to choose hotels right on the basis of the chance to practice sport: last year, I

searched for and chose a hotel with tennis courts available in winter». Do you dine in hotel or do you prefer to go out? «When I am on a business trip, if I can, I generally don’t stay in hotel, because dining out is a chance to better know the city where I am; although, the restaurants of hotels sometimes were useful to manage dinners with colleagues and/or clients or to close busy days in a simpler way. During leisure trips, with my family, having relatively small daughters, dining in hotel is a comfortable and trustworthy solution». Which are the best restaurants of hotel where you have eaten? «There are some different, good and pleasant... I have a good memory of the one of the hotel Grotta Giusti, a Monsummano (Pistoia)». May you name some hotel, in Italy and abroad, that you remember with pleasure? «In Italy I have a very beautiful memory of the Hotel Borgo Egnazia, in Savelletri (Brindisi): very effective location, in which every detail is at the utmost level. Really charming also the Hotel Duchi D’Aosta in Trieste. Abroad, I remember the Landmark in London, sensational with covered garden, and the Divani Apollion in Athens, well organised and with a very interesting breakfast. Recently, I visited the Kempisky in Dubai, that I found impressive for the dimension of the areas, for the chandeliers, for the rooms... Although, I also like simpler hotels, but with a touch of originality such as the Rove Downtown, always in Dubai». Which is the trip that you’ll never forget? «There are a few, almost always travelling by car. The first was with a group of friends to Spain: we were really young, it was incredible and full of contingencies. Then, I can’t forget my honeymoon, to the Philippines: we basically invented it in situ, making lasting and important friendships. Another very interesting trip was in North America between Canada and USA, always travelling by car». And which is your dream trip? «I have a few destination in mind, but I have a wish that doesn’t involve any hotel: the oceanic crossing on sail-boat, one of my passions». I 4 2018 www.mastermeeting.it

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Arianna Greco

l’artista che trasforma il vino in capolavori d’arte pittorica L’artista salentina ci racconta com’è nata la sua idea di dipingere con il vino, complice un incontro d’amore; il suo percorso artistico che l’ha portata al successo anche all’estero contribuendo a diffondere l’immagine del genio creativo italiano e i vini del territorio, eccellenze del nostro made in Italy

✒Tiziana Conte

L L’

La Donna-Scrivania di Arianna Greco è l'omaggio dell'artista salentina a Salvador Dalí. La Donna-Scrivania, an homage to Dalí’s work

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L’abbiamo incontrata nella sua terra, il Salento, Arianna Greco alla quale si deve il merito di aver inventato e lanciato con successo l’originale tecnica della pittura enoica, contribuendo a diffondere all’estero l’immagine del genio creativo italiano ma anche i vini del territorio, eccellenze del nostro made in Italy. Insomma un’artista e una donna di marketing, binomio assai raro quando si parla di artisti. Arianna ama sperimentare, è curiosa, volitiva e passionale; doti da ricercare nel suo dna pugliese che ben si evince dai suoi soggetti, soprattutto femminili, che sembrano quasi irrompere nella tela, do-

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ve pennellate liquide di vino rosso ne rafforzano l’eros o si trasformano in rivoli di sangue, esasperando il pathos di figure che si contorcono o si aggrovigliano. E dietro questi effetti visivi c’è un lavoro di ricerca e sperimentazione iniziato sette anni fa, complice una storia d’amore, come lei stessa ci racconta. «Prima di allora il vino per me era un semplice alimento, nulla di più. E non pasteggiavo bevendo vino né mi fermavo a sorseggiarlo quale compagno di riflessioni». Era quella bevanda che accompagnava le sue cene tra amici rendendole allegre. Ed è stato così almeno fino al 2011, quando la sua vita in-


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crocia quella di un uomo per il quale invece la passione per il vino era presto diventata un lavoro. «Ho imparato», ci racconta, «come approcciarmi a quella bevanda, degustazione dopo degustazione, esame visivo dopo esame visivo, giorno dopo giorno e con estremo rispetto perché dietro ogni bottiglia c’è il duro lavoro di chi passa la giornata in vigna, curandola, vedendone i cambiamenti e sperando in un clima giusto e clemente. Tanto lavoro, tanta dedizione». La sua anima artistica non poteva allora non soffermarsi proprio sull’elemento “colore”. «Ho imparato che dipende dal vitigno, che cambia nel tempo. Così l’idea: perché non usarlo davvero come colore su tela? Ma cosa succederebbe? È passato del tempo da quando l’ho pensato a quando ho deciso di provarci, nel febbraio 2012. Ma è stata la miglior “prova” della mia vita».

I primi passi La prima opera di Arianna divenuta copertina del libro “L’Amore è come un bicchiere di vino rosso” di Francesco Biolchini, regista teatrale, è dipinta con un Primitivo di Manduria su una piccola tela di cm 30x40 e raffigura una donna di profilo, seminuda e con in mano un calice di vino, intenta ad osservarlo assorta nei suoi pensieri. «È stata l’opera che mi ha fatto comprendere che dovevo continuare a sperimentare: quando l’ho realizzata aveva un colore ma poi, magicamente, ha iniziato a cambiare. Così com’è proprio del vino». I quadri enocromatici cambiano nel tempo perché il vino si ossida su tela a contatto con l’aria e lo fa molto rapidamente. Ecco che quel Primitivo di

Manduria ha ora sfumature aranciate ben evidenti. «Son convinta che il corpo di una donna, qualunque sia la sua posizione, abbia sempre in sé una bellezza che non sarebbe ben raccontata da un corpo maschile o da un paesaggio». Per questo motivo l’artista predilige figure femminili, molto spesso nude o seminude, assorte nei propri pensieri ma anche in pose improbabili, tipo La donna-scrivania quale omaggio a Dalí o La donna-tavolino sulla cui schiena è posizionata una bottiglia di vino. Ma Arianna ha anche realizzato soggetti diversi: «Amo molto i Satiri e Bacco in tutte le sue modalità espressive. Alla Famiglia Ferragamo ho dedicato la tela dipinta coi vini della loro azienda, Il Borro, e raffigurante un enorme testa di Bacco: il rifacimento “vinoso” di un capolavoro già custodito nella collezione della famiglia. L’ho intitolata Il Bacco di Arianna». Non solo Satiri. La storica famiglia salentina, i Conti Zecca di Leverano (Le), ha presentato il suo Primitivo del Salento nato in terra di Negroamaro: solo 4000 bottiglie, dal nome “Rodinò” (tradotto in rosso dal Griko, lingua parlata in molti paesini dell’entroterra salentino), e Arianna ha avuto l’onore di raccontarlo attraverso la realizzazione di un’opera dipinta con lo stesso vino e raffigurante una sorta di folletto, Carcaluru, protagonista di racconti popolari, dispettoso ma generoso e riconoscente al tempo stesso, che porta per i vicoli salentini un vino di particolare dolcezza, un nettare prelibato.

Il trittico dipinto durante le riprese del film “Vino su tela. L’Arte Enoica di Arianna Greco”. The triptych painting during the shooting of a documentary film “Vino su tela. L’Arte enoica di Arianna Greco”

La magia dell’enocromatismo «Il colore del vino sulla tela varia a secondo del vitigno ma soprattutto del produttore e per uno stesso produttore a se4 2018 www.mastermeeting.it

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Riconoscimenti Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti da Arianna Greco, ricordiamo la nomina di “Ambasciatrice” del Museo di Pulcinella di Acerra, nel 2013, da parte del direttore dello stesso, del presidente e del sindaco di Acerra; il Premio Diomede 2015 e nel 2016, in occasione del 34th European Award for the Tourism che si è tenuto in Croazia nell’ambito del 19th Tour Film Festival, il riconoscimento Internazionale di Benemerita del Turismo Culturale già ricevuto da personalità quali Franco Zeffirelli per il cinema e Gualtiero Marchesi per la Gastronomia. «Un riconoscimento che segnerà per sempre la mia carriera spronandomi a fare sempre meglio».

Il percorso artistico

Arianna Greco: «È importante provare sempre nuovi vini, nuovi produttori, perché le sfumature del vino ed i suoi comportamenti sono infiniti». A destra, Arianna Greco: “La donna è l’incipit di tutto”. Arianna Greco: «It’s important to always continue trying new wines, new producers, because wine shades and behaviors are infinite». Right: Arianna Greco: «Woman is incipit of everything”

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conda dell’annata. Anzi, come dico sempre, ogni bottiglia è un mondo a sé. Per esempio, ho utilizzato sia un Barbera prodotto sul Gargano sia un piemontese. Il primo mi ha dato un forte colore bordeaux mentre il secondo il grigio. Eppure è lo stesso vitigno. Ci son cambiamenti legati anche per uno stesso vino all’annata perché il colore, all’aumentare dell’età del vino, tende già in bottiglia ad assumere sfumature aranciate, giallo scuro, mattonate rispetto ad un vino più giovane in cui prevale il rosso brillante. Di conseguenza avrò colori diversi su tela perché parte del loro percorso cromatico è stato già compiuto in bottiglia. Però non si può mai fare una previsione precisa di ciò che sarà se non dopo aver già sperimentato quello stesso vino. Per tale motivo resto “fedele” ad alcune bottiglie pur continuando a sperimentarne altre. Quindi è importante continuare a provare sempre nuovi vini, nuovi produttori, perché le sfumature del vino e i suoi comportamenti sono infiniti. Addirittura c’è stato un vino che il giorno dopo era scomparso: sulla tela non c’era più colore».

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Dal 2012 ad oggi le opere di Arianna son cambiate sia nelle dimensioni che nella plasticità delle figure. Il trattamento è rimasto lo stesso, il vino in parte è bollito e in parte no, ma le modalità di fissaggio e isolamento sono le stesse. Dalle prime tele di dimensioni più ridotte, che meglio si prestavano alle prime sperimentazioni, l’artista è passata in fase più matura a dimensioni standard (70x100 cm); ma se deve realizzare opere di dimensioni maggiori utilizza cerniere per assemblarle. Lo ha fatto per trittico dipinto durante le riprese del film documentario “Vino su tela. L’Arte Enoica di Arianna Greco”. «Tre tele per richiamare il numero perfetto, il tre, come tre sono i vitigni raccontati durante le riprese del road movie, le aziende che fanno da co-protagoniste e i soggetti raffigurati simbolo dell’umanità intera: una donna che inizia l’azione versando del vino sull’uomo alle sue spalle; un uomo posto su un gradino più basso e che segue l’azione stessa. A questo si aggiunge uno sfondo drappeggiato preponderante. Ritorna quindi l’idea della donna che è posta in primo piano nella sua produzione artistica perché, come afferma nel film, “la donna è l’incipit di tutto”». Il passare degli anni e il fare nuove esperienze, viaggiare, essere ospite ed esibirsi sia in Italia che all’estero cambia molto chiunque. «Cambia il modo di approcciarsi ai soggetti raffigurati, subentra la voglia di sapere anche cosa ne pensa il fruitore ultimo dell’opera, l’osservatore. Se tante volte mi son posta dei limiti nella scelta del nudo o di pose al limite dell’erotismo più spinto, ora non è più così: se un’idea c’è è giusto che io la porti avanti perché mi appartiene».


ph. ales&ales


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Nelle sue tele Arianna Greco predilige figure femminili, molto spesso nude o seminude, assorte nei propri pensieri ma anche in pose improbabili. The artist prefers female subjects, often portrayed naked or half-naked, deep in thouhgts, but also in unlikely poses

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Viaggi esperenziali Alla sua crescita artistica tanto son serviti anche i viaggi all’estero: a cominciare da quello ad Hong Kong nel 2013 in occasione di Cosmoprof Asia, la fiera mondiale della bellezza in occasione della quale son stati presentati da un’Azienda piemontese, nove prodotti di bellezza i cui effetti erano legati ai polifenoli contenuti nelle uve a bacca rossa. E in Piemonte non poteva che essere Barolo. «La linea prendeva dunque il nome di Barò Cosmetics e ognuno dei prodotti era rappresentato da una mia opera dipinta col vino». Il tutto si è poi ripetuto in Italia, a Milano, in occasione della Settimana della Moda nel febbraio 2014; ma la prima vera esposizione estera fu ad Hong Kong con live di pittura col vino mentre la gente restava a guardarla intingere il pennello in un bicchiere. «Uno spettatore si era talmente innamorato della mia arte da tornare ogni giorno a trovarmi pieno di regali». Ne son seguite altre, sempre accompagnate da live di pittura col vino, a Mosca nel 2015, a San Paolo nel 2016, San Pietroburgo nel 2016 e via dicendo. «Proprio il relazionarmi col pubblico mi ha cambiato. Così in Brasile e in Russia dove son tornata due volte nell’ultimo anno e dove ho scoperto una mia imitatrice con tanto di eventi in cui presentano l’Arianna Greco-russa. Ma è normale che questo accada. È strano essere presa come esempio così come è stato strano ricevere una telefonata da parte di una “donna del vino” che stava tatuando

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sulla sua schiena un mio quadro! Sensazioni uniche che mi fanno prendere coscienza di quanto l’Arte Enoica sia in grado di suscitare in chi la osserva. Così è arrivata la volta dell’omaggio da Tokio dove un Artista ha realizzato miei ritratti usando il vino. Sembra strano che tutto sia accaduto in così poco tempo».

Nuove sfide Tra le nuove sfide che l’eclettica Arianna ha affrontato nel 2017: la conduzione di un format per una Tv pugliese, ha fatto tappa in aziende vinicole del territorio; il lancio di un nuovo filone artistico basato non sul vino ma sui colori estratti da alimenti con il coinvolgimento dello chef Davide Pezzuto della scuola di Heinz Beck; novità editoriali compreso un libro scritto da lei, che «racconta le mie elucubrazioni mentali». Poi le registrazioni per una Tv americana e un tour tedesco, perché, come ci tiene a sottolineare, «mai fermarsi!». «Un Progetto bellissimo è quello in cui sono stata coinvolta con un produttore di vini friulano, Cristian Specogna, che abbina l’arte al vino. Quale incontro migliore? Ogni anno i suoi vini riserva vengono imbottigliati per una collezione limitata di bottiglie d’arte firmate da artisti di riconosciuta fama e consegnate a Personaggi famosi come Vasco Rossi, Elisa, il Principe Alberto di Monaco ma anche Papa Francesco e altri. E il 2017 è stato l’anno in cui la collezione ha portato la mia firma». I



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Arianna Greco, the artist transforming wine in masterpieces of pictorial art The artist, born in Salento, tells us the origin of her idea of painting with wine, thanking to a love story; her artistic journey which has brought her to succeed even in foreign countries contributing to spread the image of Italian creative genie and of local wines, excellences of our made in Italy Tiziana Conte

Arianna Greco: «Son convinta che il corpo di una donna, qualunque sia la sua posizione, abbia sempre in sé una bellezza che non sarebbe ben raccontata da un corpo maschile o da un paesaggio». Arianna Greco: «I believe that a woman’s body, no matter what is its pose, always has a beauty that couldn’t be well told by a male body or by a landscape»

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e have met Arianna Greco in her land, Salento, she is the artist who invented and successfully launched the original technique of painting with wine, contributing to spread in foreign countries the image of Italian creative genie, but also of local wines, excellences of our made in Italy. In other words she is an artist and a marketing expert, a pretty rare combination among artists. Arianna loves experimentations, she is curious, determined and passionate; gifts of her Apulian heritage which can be easily recognized in her, mostly female, subjects who appear to burst into the painting, where liquid paintbrushes of red wine make stronger their sexuality or transform into blood rivulets, exasperating the pathos of twisting or tangling figures. Behind these visual effects there’s a research effort and a lot of experimentation, which began five years ago, thanking to a love affair, as she tells us. «Before that time wine was just a beverage to me, nothing more». And «I didn’t ate with wine, and I didn’t stop to sip it during deep thoughts”. It was a beverage

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which combined with her dinners with friends making them happy. And it was like this until 2011, when her life crossed paths with a man whose passion for wine has soon become a job. «I learnt», as she tells us, «how relate to that beverage taste after taste, visual exam after visual exam, day by day and with great respect because behind each bottle there’s hard work, people who spend the day in the vineyard, taking care of it, watching every change and hoping in a right and temperate weather. So much work, so much dedication». Her artistic soul was attracted especially by the ‘color’. «I learnt that it’s because of the grapevine, which changes during the years. That’s how I get the idea: why shouldn’t I use it as a color on canvas? What would happen? Some time went by from the first time I had this idea since when I decided to try, in February 2012. It was the best “trial” of my life».

First steps Arianna’s first work became the cover of the book “L’Amore è come un bicchiere di vino rosso”, by Francesco Biolchini,


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acter of local fairytales, a prankster who can become generous and grateful from time to time, and brings a uniquely sweet wine, a delicious nectar, throughout the streets of Salento.

The magic of painting with wine

Arianna Greco: «I quadri enocromatici cambiano nel tempo perché il vino si ossida su tela a contatto con l’aria e lo fa molto rapidamente». Arianna Greco: «The paintings colored with wine change as time goes by, because the wine oxidize very quickly when it is put on the canvas»

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theater director, it is painted with a Primitivo di Manduria on a small 30x40 cm canvas and it portrays a half-naked woman’s profile with a glass of wine in her hand, while she observes it, lost in her thoughts. «This art work made me realize that I should keep on experimenting: when I made it, it had a color, but, then, it has begun to change as if it was magic. Just like the wine. The paintings colored with wine change as time goes by, because the wine oxidize very quickly when it is put on the canvas. That’s the reason why that Primitivo di Manduria now has very clear orange shades. I believe that a woman’s body, no matter what is its pose, always has a beauty that couldn’t be well told by a male body or by a landscape». That’s the reason why the artist prefers female subjects, often portrayed naked or half-naked, pensive, deep in thouhgts, but also in unlikely poses, such as La donnascrivania, an homage to Dalì’s work, or La donna-tavolino where the subject carries a bottle of wine on her back. Arianna has portrayed other subjects too: «I love very much Satyrs and Bacchus in every expression. I dedicated to the Ferragamo family a canvas painted with the wines of their enterprise, Il Borro, and displaying a huge Bacchus’s head: the “winey” remake of a masterpiece already kept in the family collection. I named it Il Bacco di Arianna». Not only Satyrs. The historical family from Salento, Counts Zecca di Leverano (Le), has presented their first Primitivo del Salento raised in the land of Negroamaro: just 4000 bottles, named “Rodinò” (translated as red from Griko, the language spoken in a lot of little towns in the hinterland of Salento), and Arianna has had the honor to tell it through the creation of a painting with the same wine and portraying a kind of sprite, Carcaluru, main char-

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«The color of wine on canvas changes according to the grapevine, but, most of all, according to the producer and, among the producer’s wine, according to the year. Actually, as I always say, every bottle is a world of its own. For example, I used either a Barbera produced in Gargano either one produced in Piedmont. The first gave me a strong bordeaux color, but the second gave me grey. Yet it’s the same vine. There are also changes for wines from different years because, as time goes by, the color of the wine acquires orange, dark yellow, and brick shades even in the bottle. Consequently, I will have different colors on canvas because part of their chromatic path has already begun in the bottle. I could never make an accurate prediction on the color of a wine unless I haven’t tried it yet. That’s the reason why I am “faithful” to some bottles even if I keep on testing others. So it’s important to always continue trying new wines, new producers, because wine shades and behaviors are infinite. Once I used a wine that disappeared the next day: on the canvas there was no color anymore».

The artistic journey From 2012 until today Arianna’s works have been changing either in dimension either in the plasticity of shapes. Treatment stays the same, she boils part of the wine, not all of it, but she uses the same kind of fixing and insulation for both parts. From her first paintings in small dimensions, now, in her mature stage as an artist, she has been creating works in standard dimensions (70x100 cm); but if she wants to make a much bigger work she uses some hinges to assemble it. As she did with the triptych painting during the shooting of a documentary film, “Vino su tela. L’Arte Enoica di Arianna Greco”. «Three paintings to recall the perfect number, three, as well as three are the vineyards portrayed in the road movie, the co-star enterprises and the subjects symbolizing the whole of humanity: a woman starting the action


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Acknowledgements

L'artista Arianna Greco preferisce soggetti femminili e spesso pensierosi. The artist Arianna Greco prefers female subjects, often deep in thouhgts

pouring wine on a man behind her shoulders; another man standing on a lower step and following the action. In addition, the scene takes place in a dominant draped background. Thus, we can see woman placed in the foreground of her artistic works, because, as she states in the movie, woman is incipit of everything». She has changed very much as years go by and continues to change as she makes new experiences, as she travels, as she is hosted and as she makes exhibitions in Italy and in foreign countries. «I have changed my way of picturing the subjects, I have begun to want to know what may think the last beneficiary of my work, the observer. I have limited myself in the choice of naked subjects or very erotic poses so many times in the past, but I don’t do it anymore: if I have an idea I shall pursue it because it is mine».

Experiential journeys Her journeys in foreign countries helped her artistic growth: at first, in 2013, she went to Hong Kong for the Cosmoprof Asia, the global fair of beauty where an enterprise of Piedmont presented nine beauty products whose effects are linked to the polyphenols taken from red berry grapes. And it could only be Barolo in Piedmont. «The line’s name was indeed Barò Cosmetics and each product was presented by one of my works painted with wine». This was repeated in Italy, in Milan, during the fashion week in February 2014; but the first true foreign exhibition was in Hong Kong with live painting with wine while people stayed still watching her dipping the paintbrush in a glass. «A spectator fell in love of my art so much, that he came back every day and brought me a lot of presents». Other exhibitions of live painting with wine took place in Moscow in 2015, in Sao Paolo in 2016, in Saint Petersburg in 2016, and so on. «Relating to the audience has changed me. Last year I came twice in Brasil and in Russia where I found out that

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Among numerous acknowledgements received by Arianna Greco, we remember the nominee of “Ambassadress” of the Museo di Pulcinella of Acerra, in 2013, by its director, president and mayor of Acerra; the Premio Diomede 2015 and in 2016, on the 34th European Award for the Tourism helded in Croatia during the 19th Tour Film Festival, the international award as Benemerita of Cultural Tourism, already received by Franco Zeffirelli for his work in the cinema industry and Gualtiero Marchesi for his work in Gastronomy. «An award that will mark forever my career pushing me to work always harder».

I have a Greek-Russian impersonator who has her own exhibitions. But it’s pretty regular. It’s weird to become an example as well as it was unexpected to receive a call from a “woman of wine” who was getting a tattoo of one of my paintings on her back! Unique sensations that make me become more conscious of how much the Arte Enoica (art made with wine) is able to provoke in the people who observe it. For example, in Tokyo an artist portrayed me painting with wine. It’s weird it happened so fast».

New challenges The eclectic Arianna has feced a lot of new challenges in 2017: she will host a format for a local tv channel in Apulia, which made stops in some local winemaking enterprises to tell their story; the launch of a new artistic branch based not on wine but on the colors taken from food with the participation of chef Davide Pezzato of the Heinz Beck’s culinary school; new editorial works «included a book written by me», which «tells my farfetched ideas». Then shootings for an American TV show and a German tour, because, as she likes to underline, «you should never stop!» «I participate to a wonderful project with a Friulian wine producer, Cristian Specogna, who combines art with wine. Is there a better combination? Every year he bottles his reserve wines in a Limited Edition of artistic wine bottles signed by well-known artists, that are delivered to VIPs such as Vasco Rossi, Elisa, Prince Albert of Monaco but also Pope Francis and others. The limited edition of 2017 has brought my signature». I



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Imperdibile

Val di Non Tra le Dolomiti del Brenta e la Val di Sole, fuori dalla pazza folla e dalla mondanità, la Val di Non ha saputo mantenere intatto il fascino di una natura capace di far innamorare al primo sguardo. Abbiamo scelto 10 experience per carpire appieno tutto il fascino di questa Valle modesta e sincera

✒Aura Marcelli

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C’è un luogo sulle Dolomiti trentine che è rimasto fuori dalle principali rotte turistiche e dalle brochure dei tour operator. Una valle che si è tenuta estranea alla mondanità e alle mode e che così ha conservato una fortissima identità e la bellezza intatta dei suoi panorami e delle sue tradizioni. Questo luogo è la Val di Non, un ampio altopiano tra le Dolomiti del Brenta e la Val di Sole, paradossalmente (o forse no) più famoso per le sue deliziose mele che come destinazione turistica. Eppure qui si concentrano tutti gli elementi per trasformare un soggiorno (di puro relax o con la scusa di un meeting) in una esperienza indimen-

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ticabile. La Val di Non ha mantenuto la sua attitudine modesta e sincera che mette tutti a proprio agio, la sua natura autentica e intatta capace di far innamorare al primo sguardo, la sua bellezza disarmante che si esprime con la tavolozza dei colori del cielo, dei prati, dei meli in fiore e degli specchi d’acqua alpini. E sebbene la valle sia meno famosa di altre sue vicine, riserva ai visitatori una magnifica accoglienza: dall’eccellenza del 5 stelle, allo stile informale, ma sempre piacevole, degli hotel e dei garnì nonesi, dalla tavole più esclusive di ristoranti gourmet, alla semplice delizia delle ricette della tradizione.


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La bella stagione fa splendere i colori intensi della Val di Non. Nella foto il Lago di Tovel. Spring makes the intense colors of Val di Non shine. In the picture the Lake of Tovel

Il fascinosegreto della Val di Non in 10 imprescindibili esperienze 1. Sorprese a Castel Thun Per secoli potenti e ricche casate trentine hanno voluto risiedere nella bella e accogliente Val di Non e qui hanno costruito magnifici castelli e residenze. Ancora oggi nella valle si trova il maggior numero di queste antiche magioni nobiliari di tutto il Trentino, in magnifico stato di conservazione, grazie ai recenti e impegnativi restauri. Il più famoso è il magnifico Castel Thun, aperto al pubblico nell’aprile del 2010 dopo dieci anni di lavori. Le origini del maniero, che è ora uno dei complessi museali più importanti dell’intero arco alpino, risalgono al XII, quando la famiglia (Tono il suo nome, poi tedeschizzato in Thun) intese costruire una sontuosa residenza sull’antica rocca Belvesino. Nei secoli successivi il castello fu realizzato e arricchito, di pari passo con la crescita del potere internazionale della

famiglia. Le 150 stanze – tra le quali spiccano per eleganza la Stanza del vescovo, interamente rivestita di legno di cembro, la Stanza del Camino, caratterizzata dal bellissimo caminetto rinascimentale, e la Stanza dei Morti, che riporta ancora sulle sue pareti annerite i segni del fumo dei ceri accesi durante le veglie funebri – raccontano di una lunga epoca di fasti, mentre le torri massicce, le doppie cortine e il fossato, ci parlano di tensioni politiche e della funzione di difesa del castello. Ricchi e accorti mecenati, i Thun hanno lasciato nel corso dei secoli (tra Rinascimento, Settecento, Impero e Biedermeier), una preziosissima collezione d’arte fatta di dipinti, sculture, porcellane, arredi, forzieri, carrozze, che sono ora visibili al pubblico, grazie ai restauri finanziati della Provincia Autonoma di Trento. www.castelthun.com

Castel Thun è uno dei manieri più importanti dell'intero arco alpino, per la qualità dello stato di conservazione e la collezione esposta. Castel Thun is one of the most important manors in the entire Alpine area, for the quality of the state of conservation and its art collection. ©Barbara Ainis

2. Il miele nomade Anche lui si rifà alla storia dei Thun, ma non possiede un castello, anzi si definisce nomade. Andrea Paternoster è un apicoltore, ma del tutto sui generis, che dalla primavera all’autunno porta le sue prezio4 2018 www.mastermeeting.it

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se e fortunate api in una complessa transumanza, per tutto lo stivale, alla ricerca delle fioriture più deliziose, che danno vita a mieli monovarietali assolutamente inediti. Figlio d’arte (e nipote d’arte) Andrea ha raccolto la tradizione di famiglia per innalzare il miele a “puro ingrediente” dalle molteplici possibilità di utilizzo, nelle cucine gourmet dei ristoranti stellati come sulla tavola della colazione. Riscendendo dal castello verso Vigo di Ton, si trova la sede e il punto vendita principale dei Mieli Thun, dove poter fare degustazioni e acquisti sorprendenti. www.mielithun.it

Le api nomadi dei Mieli Thun. The nomad bees of Mieli Thun

3. Il sentiero del lago di Tovel I laghi di montagna hanno tutti un fascino particolare grazie alla luce che si riflette Lo specchio d'acqua del Lago di Tovel. The reflecting pool of the Lake of Tovel

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sul loro specchio d’acqua e restituisce l’immagine capovolta del meraviglioso contesto naturale che li circonda. Ma in Val di Non c’è un lago che davvero sa regalare emozioni ineguagliabili, in ogni stagione dell’anno. È il lago di Tovel, uno dei più grandi bacini naturali in quota (1178 metri di altitudine per 370mila metri quadrati di estensione). Famoso per il fenomeno del lago rosso, prodotto da delle alghe che in condizioni climatiche particolari fioriscono d’estate, tingendo di rosso acceso le sue acque (un fenomeno che non si ripete dal 1964 e che si può scoprire nella Casa del Lago Rosso, una delle sette case allestite dal Parco Naturale Adamello Brenta), il lago si trova nella bellissima e selvaggia valle omonima, percorsa da moltissimi sentieri, passeggiate e itinerari, e dominata dal Monte Peller, dal massiccio della Campa e dalle Dolomiti del Brenta. Ma basta percorrere il sentiero che fa il giro del lago, adatto davvero a tutti, per scoprirne i meravigliosi scorci nascosti, i riflessi più incredibili e anche le opere d’arte degli artisti della Brenta Wood Art, disseminate nel bosco circostante, su piante radicate di pino, abete e larice.

4. Mele. Un mondo di bontà Da aprile all’inizio di maggio si celebra in Val di Non la fioritura dei meli. È uno spettacolo indescrivibile e uno degli eventi naturali più belli di tutto il Trenti-


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SLOW TOURISM

delle fasi che precedono la messa sul mercato delle mele. www.melinda.it/centro-visitatori

Il prodotto simbolo della Val di Non sono le sue deliziose mele. The icon product of Val di Non are its delicious apples. ©Andrea Semplici

Un percorso nella fessura profonda che divide Fondo, porta alla scoperta di giochi di luci e formazioni irreali. Along the trail through the canyon that splits the little city of Fondo in two, you can find incredible lights and shadows playing with the rocks

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5. Il Santuario di San Romedio no. Con i primi raggi caldi del sole migliaia di ettari di campagna coltivata a melo sbocciano in un’infinità di piccoli fiori, riempiendo la valle di delicato colore e profumo. Il paesaggio cambia ad un tratto, il profilo dell’intera vallata si trasforma, convertendosi in un mare morbido di petali rosa pallido e bianchi. In questo periodo si tiene il festival Aprile dolce fiorire www.apriledolcefiorire.com, con un calendario ricco di eventi, proposte, escursioni, degustazioni e wine trekking. Ma anche in altri periodi dell’anno si possono scoprire i segreti della delizia dei frutti della valle. E dire mele della Val di Non equivale a dire Melinda. Questo marchio commerciale, famoso e diffusissimo, è opera del lavoro di 4mila famiglie di frutticoltori che vivono e coltivano il melo nelle Valli del Noce (Val di Non e Val di Sole). Da ottobre a luglio, durante i giorni feriali, Mondo Melinda dà la possibilità di visitare lo stabilimento Cocea, uno dei principali tra i 7 centri di confezionamento Melinda, per toccare con mano alcune

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Un facile e bellissimo sentiero nella roccia, realizzato sul tracciato di un antico canale irriguo ottocentesco, parte dal Museo Retico di Sanzeno e raggiunge uno degli eremi più caratteristici d’Europa. Il Santuario di San Romedio, sulla vetta di uno sperone di roccia alto più di 70 metri, è formato da cinque piccole chiesette sovrapposte, unite tra loro da una lunga scalinata di 131 gradini. Qui San Romedio visse come eremita per molti anni, secondo quanto dice la leggenda, in compagnia solo di un orso bruno. E un vero orso vive in semilibertà nell’area faunistica adiacente l’ingresso del santuario. Il primo è stato Charlie nel 1958, un esemplare anziano salvato da una brutta fine. Oggi c’è Bruno, un bellissimo orso abruzzese, mascotte dei bambini della Val di Non.

6. Il Canyon del Rio Sass e il Lago Smeraldo Un taglio profondo nella roccia attraversa la cittadina di Fondo. Acque vorticose hanno scolpito un orrido di grande fasci-


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SLOW TOURISM

no, lungo 300 metri e con un dislivello di 145, attrezzato dal 2001 con una lunga serie di passerelle e 600 gradini da percorrere in discesa e poi altrettanti in risalita. Ci si munisce di elmetto e mantellina alla Casa dell’Acqua in pieno centro e poi si scende in un percorso che dura circa due ore, tra cascate, marmitte dei giganti, stalattiti e stalagmiti, fossili e colonie di alghe rosse e verdi, illuminate fino in profondità da magici effetti di luce naturali. Il percorso si prolunga fino alla località Bagni di Fondo, passando dalla diga di legno settecentesca, da spettacolari cascate e formazioni calcaree, per finire con le rovine dell’antico stabilimento termale che ospitò anche l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe e la principessa Sissi. www.canyonriosass.it

7. Castel Valer, per la prima volta Visitare un castello è sempre un’emozione, ma nel comune di Ville d’Anaunia, c’è una magione nobiliare davvero speciale che ha appena aperto le sue porte ai turisti e all’organizzazione di eventi. Si chiama Castel Valer e ciò che la rende così unica, oltre all’imponente struttura e alla torre più alta della provincia, è il fatto che nelle sue 88 sale e stanze sia rimasta perfettamente intatta la testimonianza di nove secoli di storia e di vita: mobili, opere d’arte, oggetti di uso quotidiano, suppellettili, armi, preziose stufe smontate e restaurate, documenti, tappeti, arazzi. Non solo i grandi saloni di rappresentanLa gastronomia nonesa è composta di ingredienti semplici, ma di altissima qualità. Val di Non gastronomy is made of simple ingredients, but of the highest quality. ©Prima

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za, ma anche le camere, le cucine, i corridoi e tutte le altre aree dal 7 aprile si mostrano fedelmente nella loro eredità storico-artistica perfettamente conservata, secolo dopo secolo, dalla stessa e unica famiglia, quella dei conti Spaur, che lo ha abitato fin dal 1368. Il castello e la chiesa ospitano affreschi dei fratelli Baschenis e di Marcello Fogolino, oltre ad una quadreria che conta 150 dipinti, costituendosi come una delle più vaste pinacoteche private della regione. L’apertura e la valorizzazione del castello sono state rese possibili dall’accordo e la collaborazione tra il conte Ulrico Spaur e l’APT della Val di Non. www.visitcastelvaler.it

8. Tortei, Trentingrana e Mortandela Come la pizza sta a Napoli, così i tortei di patate stanno alla Val di Non. Sono delle frittelle di patate e farina, cotte al forno o in padella, ma comunque affogate in abbondante strutto o olio, e si gustano accompagnate dagli ottimi salumi e formaggi locali, dal cavolo cappuccio e dai fagioli borlotti. Il risultato è una vera delizia imperdibile per chi visita la Val di Non, da gustare in uno dei molti eccellenti ristoranti della tradizione. Quella nonesa è una cucina povera, ma basata su ingredienti di altissima qualità, che sanno sorprendere anche i palati più esigenti e curiosi. L’ottimo Trentingrana (cugino del Padano, ma con dentro il profumo della montagna) è usato in molte succulente ri-


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SLOW TOURISM

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ed è perfettamente attrezzato per meeting e incentive, anche questi boutique e di grande esclusività. www.orsogrigio.it

9. I vigneti del Groppello

cette, come la polenta al grana trentino, aromatizzata con la cannella, o il risotto al vino Groppello di Revò. Altro prodotto tipico, presidio Slow Food, è la Mortandela, un salume artigianale dalla curiosa forma di polpetta, fortemente affumicato. È ottimo sia crudo che cotto ed entra anche lui nella polenta e nel risotto, sposandosi persino in un delizioso contrasto con le capesante. E, infine, non può mancare la mela, regina e protagonista dei deliziosi dolci della valle: dallo strudel alla torta di mele coperta, dalle frittelle al melabriso, con vino, cannella, chiodi di garofano, uva sultanina e mandorle tritate. Se si è alla ricerca di una nuova interpretazione della territorialità in chiave gour©ORSOGRIGIO

A tavola o a bordo del treno Trento-Malé, sono molti i modi per scoprire la Val di Non. At the table or on board the Trento Malé train, there are many ways to discover Val di Non

met, l’indirizzo giusto è l’ORSOGRIGIO a Ronzone, diretto magistralmente dallo chef Cristian Bertol. È il ristorante dell’omonimo e bellissimo boutique hotel 5 stelle (l’unico nella valle di questa categoria) che accoglie gli ospiti in dieci magnifiche stanze e suite, una diversa dall’altra,

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Il Groppello di Revò è un’antica varietà autoctona trentina, coltivata e conservata ancora oggi grazie al lavoro e alla passione di alcuni agricoltori della Val di Non, nei comuni a ridosso della terza sponda del Lago di Santa Giustina. Il vino prodotto è un rosso dalle note eleganti, asciutto e poco tannico, con una particolare e gradevole acidità, che si accompagna egregiamente alle ricette della tradizione. Uno dei più apprezzati produttori è El Zeremia, che a Revò accoglie gli ospiti nell’ampia sala di degustazione e propone abbinamenti con assaggi di prodotti tipici della gastronomia nonesa (www.elzeremia.it). Un’altra cantina che vale assolutamente la pena visitare è Laste Rosse di Romallo, che propone interessanti visite in cantina e wine trekking (www.lasterosse.it). Per chi volesse andare oltre il vino, raccomandiamo una visita alla Cantina Melchiori, dove Lucia Maria produce sidro di mela e birre artigianali, organizzando anche interessanti visite guidate, degustazioni e pranzi privati (www.luciamaria.it).

10. Tutti a bordo della Trento Malé È la ferrovia che attraversa la Val di Non e la Val di Sole, passando per i vigneti rotaliani e i meleti nonani. È stata realizzata nei primi del Novecento come tramvia elettrica: 60 km in 4 ore, ma ai tempi era un vero fiore all’occhiello dell’impero austro-ungarico. Affettuosamente chiamata la “vaca nonesa”, per i fischi lunghi e acuti lanciati dai convogli che affrontavano le salite, la ferrovia Trento-Malè, che oggi impiega in totale 65 minuti per l’intero percorso, non è solo un ottimo servizio per i pendolari e gli studenti di queste valli, ma rappresenta un vero palcoscenico imperdibile per ammirare alcuni dei panorami più affascinanti di queste valli. Non si può staccare lo sguardo dal finestrino, in particolare quando la ferrovia supera i 23 ponti del suo percorso, spettacolari tutti, ma in special modo i cinque che oltrepassano il fiume Noce in Val di Non, con i suoi canyon profondi e la diga di Santa Giustina. I


Giardino di Costanza Resort Mazara del Vallo (TP) Sicily - Italy Il Giardino di Costanza Resort, regala il vero lusso di scoprire una meta ricca di gioielli d’arte nascosti, circondato da un paesaggio naturalistico già di per sÊ sorprendente.

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Le 91 spaziose camere dell’hotel, incluse due Penthouse Suite, KDQQR GHFRUL H FRORUL VLFLOLDQL H VL GLÎ?HUHQ]LDQR DUFKLWHWWRQLFDmente per alcuni stili culturali (Normanno, Barocco, Arabo, Siciliano). A disposizione degli ospiti, il rinomato ristorante Dubbesi che propone un’eccellente cucina mediterranea alla scoperta dei sapori siciliani.

7KH KRWHO RÎ?HUV VSDFLRXV URRPV LQFOXGLQJ WZR 3HQWKRXVH Suites, decorated with typical Sicilian designs and colors, among various cultural styles (Norman, Baroque, Arabic, Sicilian). Available to customers is the famous Dubbesi Restaurant, which RÎ?HUV DQ H[FHOOHQW 0HGLWHUUDQHDQ FXLVLQH WKDW LQYLWHV WKH JXHVW WR HQMR\ WKH W\SLFDO 6LFLOLDQV ČľDYRUV

La straordinaria Nakhlah Spa all’interno del Resort, vanta un’area di oltre 2.100 mq e propone un’estesa offerta di trattamenti olistici esclusivi, a base di prodotti naturali del luogo: sale marino, agrumi di Sicilia, terra vulcanica dell’Etna.

The stunning Nakhlah SPA within the Resort, covers a huge area of beyond 2.100 sq. m DQG SURSRVHV D ZLGH H[FOXVLYH RÎ?HU RI holistic treatments, using natural local products such as sea salt, citrus of Sicily, Aetna volcanic sand.

L’attrezzato Centro Congressi, inserito nel suggestivo contesto di una villa del 1860 completamente restaurata, possiede 9 sale meeting FKH SRVVRQR RVSLWDUH ȴQR D GHOHJDWL

The well-equipped Congress Center, embedded in the marvellous VHWWLQJ RI D UHVWRUHG YLOOD RÎ?HUV PHHWLQJV URRPV ZKLFK FDQ KRVW XS WR GHOHJDWHV

Giardino di Costanza Luxury Resort SICILY

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SLOW TOURISM

Unmissable Val di Non Between the Brenta Dolomites and the Val di Sole, away from the crazy crowds and from the worldliness, the Val di Non has kept intact the charm of nature that is able to make the visitor falling in love at first sight. We chose 10 experiences to fully understand the charm of this modest and sincere Valley Aura Marcelli

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here is a place on the Dolomites in Trentino that remained out of the main tourism routes and from the brochure of tour operators. This valley kept itself away from worldliness and from trends, so it conserved intact its strong identity and the beauty of its landscapes and of its traditions. This place is Val di Non, a big plateau between the Brenta Dolomites and the Val di Sole, ironically (or maybe not) more popular for its delicious apples than as tourism destination. Yet, here there are all the elements to create a stay (of pure relaxation or for a meeting) in an unforgettable experience. The Val di Non kept its modest and sincere attitude, that puts everyone at ease. Its intact nature is able to make the visitor falling in love at first sight, and its disarming beauty expresses itself with the palette of the colours of the sky, of the grasslands, of the blooming apple trees and of Alpine waters. Although the valley is less popular than its neighbours, it wonderfully welcomes its visitors: from excellent 5 stars facilities, to informal style of the hotels and of the garnì nonesi, however, always pleasant, from the most exclusive tables of gourmet restaurants, to the simple delicious recipes of the tradition.

The secret charm of the Val di Non in 10 experiences that the visitors can not miss 1. Surprises at Castle Thun For centuries the powerful and rich families of Trentino have wanted to live in the beautiful and cozy Val di Non, and here, they built magnificent castles and mansions. Still today, the valley has the biggest number of these old noble mansions in the entire Region. They are very well preserved thanking to the recent and important restoration works. The most popular is the magnificent Castle Thun, opened to the public in April 2010 after 10 years of work. The mansion is one of the most important museum complex of the entire Alpine Arc, it was built around the XII century, when the family (named Tono, then, changed into Thun, a more

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German word) wanted to built a sumptuous residence on the old Belvesino stronghold. In the following centuries the castle was completed and enriched, in accordance with the growth of the international power of the family. The 150 rooms – the most elegant rooms of the building are the Room of the bishop, completely covered in Cimbric wood, the Room of the Fireplace, characterised by the beautiful Renaissance fireplace, and the Room of the Dead, that still has its walls darkened by the smoke of the candles enlightened during the wakes – tell the story of a long period of wealth, while the massive towers, the double curtains and the moat, tell us of political tensions and of the defence function of the castle. The Thuns were rich and wise patrons, they left a very precious artistic collection composed by paintings, sculptures, porcelains, furnishings, coffers and coaches during the centuries (from Renaissance, to the eighteenth century, to the nineteenth century and to Biedermaier art). This collection can be watched by visitors thanking to the restorations financed by the Independent Province of Trento. www.castelthun.com

2. The wonderer honey As well as the Thun he has a long history, but he doesn’t have a castle, indeed, he calls himself wonderer. Andrea Paternoster is one of a kind apiculturist, who brings his precious and lucky bees to a complex transhumance, along the entire Italian territory, from spring to fall, looking for the most delicious blooming. This journey brings life to absolutely unique single variety honeys. Andrea was born in the trade (his father and his grandfather were bee-keepers), and he kept alive the family tradition to make honey as “pure ingredient” of the multiple uses, from the gourmet kitchens of star restaurants to breakfast tables. Going down from the castle toward Vigo di Ton, there is the headquarter and the main shop of Mieli Thun, where visitors may taste and buy surprising honeys. www.mielithun.it


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SLOW TOURISM

3. The trail of the lake Tovel All the mountain lakes have a unique charm thanking to the light that reflects on its waters giving back the upside down image of the wonderful natural landscape that surrounds it. However, there is a lake in Val di Non, that really gives incomparable emotions in every season of the year. One of the biggest natural basins at high altitudes (1178 meters altitude for 370 thousand square meters of size) is lake Tovel. Popular for the phenomenon of the red lake, produced by some algae that flower in particular climatic conditions during summer, turning red its waters (a phenomenon that hasn’t repeated since 1964 and that can be discovered in the House of the Red Lake, one of the seven houses set up by the Natural Park Adamello Brenta). The lake is in the very beautiful and wild valley with the same name, covered by a lot of trails, promenades and itineraries, and led by Monte Peller, by the massif of the Campa and by the Brenta Dolomites. However, it is enough to follow the trail (suitable for everyone) surrounding the lake, to find out wonderful hidden glimpses, the most incredible reflexes and also the works of art by the artists of the Brenta Wood Art, scattered in the woods, on pines, spruces and larches.

4. Apples. A very good product From April to the beginning of May the Val di Non celebrates the blooming of the apple trees. It is an indescribable spectacle and one of the most beautiful natural events of the entire Region Trentino. Tons of little flowers bloom after first warm rays of sun in thousand hectares of countryside cultivated with apple trees. They fill the valley with delicate colours and smell. The landscape suddenly changes, the profile of the entire valley changes, turning into a soft sea of pallid pink and white petals. This is the time of the festival Aprile dolce fiorire (April sweet blossoming) www.apriledolcefiorire.com, with a calendar rich in events, proposals, excursions, tastings and wine trekking. However, even in other times of the year the visitor can discover the secret of the delicious fruits of the valley. Talking about the apples of the Val di Non is talking about Melinda. This very popular brand

comes from the work of 4 thousand families of apple growers who live and cultivate the apple trees in the Valli del Noce (Val di Non and Val di Sole). From October to jury, during working days, Mondo Melinda opens the doors of the Cocea facility, one of the seven main Melinda packaging centres, to visitors who can see with their eyes some of the phases that come before the selling of the apples. www.melinda.it/centro-visitatori

Il Santuario di San Romedio. Saint Romedio Sanctuary. ŠDiego Marini

5. The Sanctuary of Saint Romedio An easy and beautiful trail in the rock was made on the trail of an old eighteenth century irrigation canal, it starts from the Raetian Museum of Sanzeno and it comes to one of the most unique hermitages of Europe. The Sanctuary of Saint Romedio is on the top of a rocky spur higher than 70 meters, it is composed by five little churches one on the other, unified by a long ladder of 131 steps. Here, Saint Romedio lived as hermit for several years with the only company of a brown bear, according with the legend. And a real bear lives in partial freedom in the faunistic area next to the entrance of the sanctuary. The first was Charlie in 1958, an old specimen saved by an unfair destiny. Today there is Bruno, a very beautiful bear from Abruzzo, who is the mascot of the children of the Val di Non.

6. The Canyon of the Rio Sass and the Lake Emerald A deep cut into the rock goes through the little town of Fondo. Spinning waters sculptured a great charming horrid, 300 meters long and with a gap of 145 meters, equipped since 2001 with a long series of passageways and with 600 steps to go down and then another 600 to go up. The visitors must wear a helmet and a cape to 4 2018 www.mastermeeting.it

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SLOW TOURISM

Castel Valer ha appena aperto le sue porte ai turisti e agli eventi. Castel Valer has just opened its doors to tourists and events

go to the House of Water in the centre, and then they go down to an almost two hours long trail, between waterfalls, marmitte dei giganti, stalactites and stalagmites, fossils and colonies of red and green algae, enlighted by magical natural light effects even at the bottom of the waters. The trail goes on up to Bagni di Fondo, passing from the wooden dam of the eighteenth century, from the spectacular waterfalls and the chalky formations, to end to the ruins of the old thermal facility that also hosted the Austrian Emperor Francis Joseph and the princess Sissi. www.canyonriosass.it

7. Castle Valer, for the first time Visiting a castle always gives unique emotions, but in the common of Ville d’Anaunia, there is a really special noble mansion that opens its doors to tourists and to events. It is called Castle Valer and what makes it so unique, beside the massive facility and the highest tower of the Province, is that it has stayed perfectly intact, a testimony of nine centuries of history and life in its 88 halls and rooms: furnishings, works of art, objects of everyday use, arms, precious dismantled and restored stoves, documents, carpets and tapestries. Since April the 7th, not only the big reception halls, but also the rooms, the kitchens, the hallways and all the other areas have shown their historical-artistic heritage, perfectly preserved by

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only one family, the counts of Spaurs, who have lived there since 1368. The castle and the church have frescos by the brothers Baschenis and by Marcello Fogolino. Moreover, the castle has a gallery counting 150 paintings, one of the biggest private galleries of the Region. The opening and the amelioration of the castle were made possible thanks to the agreement and the cooperation of the count Ulrico Spaur and the APT of the Val di Non. www.visitcastelvaler.it

8. Tortei, Trentingrana and Mortandela As well as pizza stands for Naples, as potato tortei stand for the Val di Non. They are flapjacks made by potatoes and flour, cooked in the oven or in the pan, but always soaked in a lot of lard or oil, and they are eaten with very good cured meats and local cheese, from cabbage and baked beans. The outcome is very delicious and it is a must for who visits the Val di Non, to eat in one of the excellent traditional restaurants. The Non cuisine is poor, but it is based on top quality ingredients, that surprise even the most demanding and curious mouths. The very good Trentingrana (cousin of the Grana Padano, with the smell of moutain) is used in a lot of juicy recipes, such as the polenta with the grana trentino, flavoured with cinnamon, or the risotto with the wine Groppello di Revò. Another local


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SLOW TOURISM

teresting tours to the cellar and wine trekking (www.lasterosse.it). If the visitors would like to do something more, we advise to go visit the Cantina Melchiori, where Lucia Maria produces apple cider and artisanal beers. Here, the visitors may take interesting guided tours, tastings, and private lunches (www.luciamaria.it).

Il salume tipico Mortandela è uno degli ingredienti di molte deliziose ricette nonesi. The typical salami Mortandela is one of the ingredients of many delicious Val di Non recipes

10. All on board of the Trento Malé

product, Slow Food Praesidium, is the Mortandela, an artisan strongly smoked cured meat with a curious meatball shape. It is very good both raw and cooked and it also goes into the polenta and in the risotto, even in a delicious contrast with scallops. And, finally, the apple shouldn’t be forgotten, the queen and the star of the delicious desserts of the valley: from strudel to covered apple pie, from pancakes to melabriso, with wine, cinnamon, cloves, dried grapes and chopped almonds. If the visitor is looking for a new interpretation of the territory in a gastronomic way, the right place is the ORSOGRIGIO in Ronzone, wisely managed by the chef Cristian Bertol. It is the restaurant of the very beautiful 5 stars hotel (the only one in the Val) with the same name that hosts the guests in magnificent rooms and suites, each one different from the other, and it is perfectly equipped for meeting and incentive, it has very exclusive boutiques, too. www.orsogrigio.it

It is the railway going through the Val di Non and the Val di Sole, passing near the vineyards rotalianos and the apple trees of the Val di Non. It was built in the first years of the twentieth century as electric tramway: 60 km in 4 hours, but at that time it was the crown jewel for the Austro-Hungarian empire. Fondly called “la vaca nonesa” (the cow of the Val di Non), because of the long and high whistles made by the train going up, the railway Trento-Malè, that treads the entire trail in 65 minutes, it is not only a very good service for commuters and for the students of these valleys, but it is an authentic unmissable stage to admire some of the most fascinating landscapes of these valleys. The travellers can’t take their eyes off the window, especially when the train comes over the 23 bridges of its trail, all spectacular, but the five that go over the river Noce in Val di Non, with its deep canyons and the dam of Saint Justine, are even more beautiful. I

La fioritura primaverile dei meli è un appuntamento imperdibile della Val di Non. The spring flowering of apple trees is an unmissable appointment in Val di Non. ©Marta Eccher

9. The Groppello vineyards The Groppello di Revò is an old indigenous species of Trentino, cultivated and preserved till today thanks to the work and the passion of some farmers of the Val di Non, in the municipalities next to the third shore of the Lake of Saint Justine. The wine, they produce, is a red with elegant notes, dry and little tannic, with a special and pleasant acidity, that goes very good with local recipes. One of the most popular producers is El Zeremia, who welcomes the guests in Revò in a large tasting hall and who proposes tastes of typical gastronomic products of the Val di Non with its wines (www.elzeremia.it). Another wine producer worth a visit is Laste Rosse in Romallo, that proposes in4 2018 www.mastermeeting.it

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1 4 4 / 6 5 Direttore Responsabile Manuela Mancini - Tel. 02.862327 int. 110 - manuela.mancini@communicationagency.it Traffico Pubblicitario, Segreteria e Abbonamenti Elena Genitoni - Tel. 02.862327 int. 111 - elena.genitoni@communicationagency.it Website e Directory Excellent Isabella Moscati - Tel. 02.862327 int. 114 isabella.moscati@communicationagency.it - excellent@communicationagency.it Web news e Social Media Martina Amatteis - Tel. 02.862327 int. 102 - segreteria@communicationagency.it Grafica Gianluca Ubezzi Stampa AG Printing srl - Via Milano 3/5 - 20068 Peschiera Borromeo (MI) Communication Agency Int. srl - Direzione, redazione, amministrazione Via San Simpliciano 4 - 20121 Milano Tel. 02.862327 - Fax 02.863856 - www.mastermeeting.it - info@communicationagency.it A QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATO Cristina Marina, Cristina Chiarotti, Davide Deponti, Barbara Ainis, Giulia Gagliardi, Silvia Fissore, Luciana Sidari, Stefano Bonini, Federica Serva, Aureliano Bonini, Tiziana Conte, Roberta Borghini, Paolo Mazzaglia, Andrea Moscatelli, Leonardo Frontani, Matteo Melani, Gaia Fiertler, Maurizio Faroldi, Achille Colombo Clerici. Traduzioni: Giacomina Spadavecchia, Transitus Group

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61 Indirizzi 4 18.qxp_Layout 1 04/05/18 11:47 Pagina 322

INDIRIZZI

Indirizzi (Address) Forte Village www.fortevillageresort.com

Villa Erba Centro Internazionale Esposizioni e Congressi www.villaerba.it

Scuola Grande della Misericordia di Venezia www.misericordiadivenezia.it

Four Points by Sheraton Bolzano www.fourpointsbolzano.com/it

Istituto Scolastico Superiore Abate Zanetti www.iss.abatezanetti.it

Loano 2 Village www.loano2village.it

Hilton Molino Stucky Venice www.molinostuckyhilton.it

Blu Hotels www.bluhotels.it

Isola di San Servolo www.servizimetropolitani.ve.it

Hotel Bristol Palace Genova www.hotelbristolpalace.it

Villa Widmann villawidmann.servizimetropolitani.ve.it/visita-la-villa

Cardinal Hotel St. Peter www.cardinalhotelrome.com

Dhotels www.dhotels.it

Excelsior Palace Hotel Rapallo www.excelsiorpalace.it

Sporting Hotel Porto Rotondo www.sportingportorotondo.net

Park Hyatt Paris www.parkhyatt.grandluxuryhotels.com

Italian Exhibition Group - Palacongressi di Rimini www.palacongressi.it

Is Arenas Village www.isarenasvillage.com

Yes hotels Touring www.touringhotelrimini.com/

Palazzo Montemartini www.palazzomontemartini.com

Grand Hotel Majestic già Baglioni www.grandhotelmajestic.duetorrihotels.com

Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel www.sheraton.com/parcodemedicirome; www.golfparcodemedici.it

Bologna Art Hotels & Ospitalità a Bologna www.bolognarthotels.it - www.bolognaitaly.it Gruppo UNA www.unahotels.co.uk Royal Hotel Carlton www.royalhotelcarltonbologna.com Monrif Hotels www.monrifhotels.com Galleria Cavour www.galleriacavourbologna.com

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4 2018 www.mastermeeting.it

SHG Hotels (Salute Hospitality Group) salutehospitalitygroup.com Zacchera Hotels www.zaccherahotels.com/it Blastness www.blastness.com/ Hoida S.r.l. www.hoida.it


www.chateau-dax.it



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