International
Communication Agency Int. srl Anno XXII - N. 1-2/2016 Sped. in A.P. 45% Art. 2 Comma 20 Lett. B Legge 23/12/96 N. 662 - Filiale di Milano Prezzo di copertina E 2,00
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EXPERIENCE DESTINATION
SARDEGNA
THE ROUTES OF ART AND CULTURE
LAKE COMO TOP BLEISURE HOSPITALITY
DARIO FRANCESCHINI Tourism, culture and Mice: the winning mix
BIEN VIVRE Rituals in Spa
Milena Mineo Mil
IMAGINATION IS INNOVATION TASTE ROUTES Mouth-watering path in Tuscia
PARADISE AROUND THE CORNER Garda Lake and surroundings
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B Travel - Cagliari
General Manager: Nicola Vacca
Bit2016 - Rho (Mi) Blastness srl - La Spezia
Presidente: Andrea Delfini
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Cantina Sociale Santadi - Santadi (Ca)
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Consorzio Seaman - Roma
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Direttore: Davide Crema
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Direttore: Silvestro De Bolfo
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Sales & Revenue Manager: Cecilia De Angelis
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Hotel Federico II - Jesi (An)
Direttore: Andrea Ferrari Acciajoli
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Hotel Indigo Rome St. George - Roma
Direttore: Alessandro Geminiani
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Hotel Principe di Savoia - Milano
General Manager: Ezio Indiani
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Meeting&Event Manager: Paola Pittaluga
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Marketing Director: Paolo Madonia
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Responsabile Meeting: Serena Lobbene
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Amministratore delegato: Gianluca Giglio
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Direttore: Maria Carmela Colaiacovo
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Pedersoli - Assago (Mi)
Titolare: Martino Pedersoli
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Pullman Timi Ama Sardegna - Villasimius (Ca)
Direttore: Patrick Recasens
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Roscioli Hotels Arl - Roma
Presidente: Franco Roscioli
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Sheraton Hotel & Conference Center - Roma
Direttore Generale: Giuseppe De Martino
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Amministratore delegato: Fabio Formenti
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Sky TV T Hotel - Cagliari
Responsabile Commerciale: Jaime Berria
tel. 070 47405070 www.thotel.it
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Villa d’Este - Cernobbio (Co)
Direttore generale: Danilo Zucchetti
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Cari lettori, Il 2016 è l’anno di una grande sfida per l’Italia e si apre sotto i migliori auspici. L’Expo di Milano è stato un grande successo mondiale, il ministro Dario Franceschini ha fatto un lavoro eccezionale segnando una svolta molto importante per il Paese. Mai fino ad ora erano stati dispiegati tanti e importanti strumenti a sostegno del settore turistico, per rilanciare il settore e per accompagnarne la modernizzazione. Una manovra che ha comportato anche una ristrutturazione importante degli enti impegnati per il turismo. La riforma dell’Enit ad esempio è un passo epocale e dispiegherà nei mesi a venire tutti i suoi benefici effetti. Decisivo il raccordo tra la riforma della gestione dei beni culturali e lo sviluppo della strategia nazionale per il turismo. Il prossimo passo sarà dato dal rafforzamento del coordinamento delle politiche centrali con la compartecipazione delle Regioni. Insomma, il mondo del turismo è di nuovo effervescente di idee, iniziative ma soprattutto, la cosa più importante, c’è una strategia chiara e consapevole. Questi mesi sono cruciali per arrivare alla definizione di quel Piano strategico na-
zionale che fisserà le linee guida dell’azione dell’intero Paese sotto l’egida della sostenibilità e della valorizzazione di tutte le risorse dell’industria turistica. A questo punto la Bit di Milano costituisce il primo grande appuntamento per l’Italia, da un lato, e per gli operatori internazionali, dall’altro, per alimentare il confronto e accelerare programmi e iniziative. Quest’anno la Bit si presenta ancora una volta rinnovata e aperta al mondo, grande vetrina del Paese che, sull’onda dei risultati di Expo, rivendica a pieno titolo il ruolo di laboratorio mondiale per il turismo. Abbiamo davanti tutti una grande sfida. Sappiamo che il Governo è impegnatissimo su questo fronte, che le Regioni sono mobilitate e così enti locali e operatori, del settore vacanze e del congressuale. Non possiamo permetterci passi falsi. Serve invece un colpo d’ala, consapevoli che abbiamo tutte le qualità per conseguire risultati mai ottenuti fino ad ora per il bene di questo Paese che è stato la culla del turismo e della cultura per il mondo intero.
Mario Mancini
Dear Readers, 2016 is the year of a great challenge for Italy, and it opens under the best omens. The Milan Expo has been a great worldwide success, Minister Dario Franceschini has done exceptional work, marking an important breakthrough for the country. Never before have there been so many important instruments to support the tourism sector, to relaunch the sector and to accompany its modernization. A manoeuvre that has brought about the important restructuring of institutions committed to tourism. The restructuring of ENIT, for example, is a historic step that whose beneficial effects will unfold in the coming months. The coordination between the reform of the management of the cultural patrimony and the development of a national tourism strategy has been decisive. The next step will be a reinforcement of the coordination between the central policies with the participation of the Regions. In short, the tourism world is once again sparkling with ideas, initiatives, but most of all - the most important thing – is that there is a clear and conscious strategy. These months are crucial to arrive at the definition of that national strategic plan that will fix the action guidelines of the entire country under aegis of sustainability and the improvement of all the resources of the tourism industry. At this point, the Bit of Milan comprises the first great appointment for Italy, on one side, and for international operators, on the other, to feed the dialog and to accelerate programs and initiatives. This year the window to the country, that, on the wave of the results of the Expo, fully vindicates the role of worldwide laboratory of tourism. We have a great challenge ahead of us. We know that the government is engaged on the front of the vacation and conference tourism sector, and that the Regions, as well as local institutions and operators, have been activated as well. We mustn’t make any false steps. Instead, we need a push, aware that we have all the qualities necessary to achieve results never before obtained for the good of this country, which has been the cradle of tourism and culture for the whole world. Mario Mancini
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SOMMARIO (SUMMARY)
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Indice (Index)
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Cari lettori ( Dear Readers)
COVER STORY
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Immaginare per innovare (Immagination is Innovation)
L’INTERVISTA (INTERVIEW)
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Franceschini accelera sul Turismo e sul Mice. E pensa anche al Sud (Franceschini accelerates on Tourism and Mice, and thinks of the South)
EXPERIENCE DESTINATION
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Sardegna
SCELTA PERCHÉ (CHOSEN BECAUSE)
40 44
Due Lune Resort Golf & Resort Spa Cantina di Santadi
PERCORSI D’ARTE E CULTURA (THE ROUTES OF ART AND CULTURE)
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Tra le Case da collezione del Lago di Como (Among the most beautiful Villas of Lake Como)
SELECTED BY MM
60 62
Albergo Terminus and Hotel Villa Flori Grand Hotel Tremezzo
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64 66 68
Grand Hotel Villa Serbelloni
70 76
Tra le Terre di Piero (In the Lands of Piero)
Hotel Cruise Como Sheraton Lake Como Hotel
Trieste, la perla dell’est (Trieste, the pearl of the east)
PARADISI DIETRO L’ANGOLO (PARADISE AROUND THE CORNER)
86
98 102 104
Lago di Garda e dintorni (Heading towards Garda Lake and surroundings Lefay Resort & Spa Lago di Garda Hotel Savoy Palace Terme e Grandi Alberghi Sirmione
BIEN VIVRE
108
Rituali in Spa (Rituals in Spa)
SELECTED BY MM
118
Borgo Condé Wine Resort
LE VIE DEL GUSTO (TASTE ROUTES)
120
Choco-Torino
SOMMARIO
MEETING CON GUSTO (MEETING WITH TASTE)
164
Centro Congressi SGR
MICE&SHOPPING
168 126 134
Fidenza Village
QUESTE MESE PARLIAMO DI... (THIS MONTH WE TALK ABOUT...) Itinerari golosi nella Tuscia viterbese (Mouth-watering path in Viterbo’s area Tuscia) Amoretti S.p.A. Specialità Alimentari (Gourmet Specialties)
TOP BLEISURE HOSPITALITY
136 138 140 144
Hotel Caesius Thermae & SPA Resort
148
Villa Spalletti Trivelli
JW Marriott Venice Resort & Spa Riviera Golf Resort Villa La Massa
172
Hotel de la Ville Monza
TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ (TOP QUALITY IN THE HOSPITALITY SERVICE)
176
Capitani, biancheria per hotel di lusso (Capitani, linens for luxury hotels)
SCENARI DEL TURISMO (TOURISM SCENARIOS)
180 184
Bit2016 Mice Summit 2015 Mövenpick Hotels & Resorts in Amsterdam
TOP MICE HOSPITALITY
152 156
AllegroItalia Hotels & Resorts Royal Hotel Sanremo
NUOVA LOCATION PER EVENTI (NEW LOCATION FOR EVENTS)
160
Casa Martini
EMOTIONAL TRIP
188
Viaggio in Camargue (Voyage in Camargue)
PEOPLE
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Carmine Ciccarini
204
Hospitality News
210
Indirizzi (Address)
Chi cerca la qualità sa dove trovarla. I migliori alberghi scelgono Simmons. Perchè i letti non sono tutti uguali e per dormire bene c’è bisogno di
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COVER STORY
Immaginare per innovare A Milano, in Corso Garibaldi 104 c’è un luogo, fucina di innovazione e ispirazione dove eventi e progetti si costruiscono sulla condivisione di know how eccellenti e sul confronto delle idee. È l’Italian Hub creato da Milena Mineo, titolare dell’agenzia di marketing, incentive leisure Mil, che oggi, più che mai, crede nella forza del networking orizzontale
✒Annarita Maggi Laboratorio di idee, melting point di alte professionalità, punto di convergenza tra business, arte e formazione, ma anche space design dove lo stile metropolitano si sposa con il green. È così che si connota The Italian Hub di Mil, innovativo spazio di incontro/confronto in corso Garibaldi 104, nella Brera più antica e trendy di Milano. In pratica una “costola” della sede storica aperta nel 1997 n Via Carducci 12 dall’agenzia milanese specializzata in comunicazione, eventi e incentive di alto profilo, che la ti-
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tolare Milena Mineo ha immaginato come punto di rottura nel settore, per proporre qualcosa di nuovo a chi il futuro preferisce inventarselo. «Il desiderio era quello di creare un luogo nuovo in centro a Milano, nella zona più fascinosa della città, punto di cerniera tra il quartiere storico di Brera, la movida di Corso Como e l’avveniristico skyline di piazza Gae Aulenti. Un luogo che fosse fucina di innovazione e che per questo avesse l’aspetto di un vivaio», spiega Milena Mineo.
COVER STORY
cialisti del settore, tutti riuniti intorno allo stesso tavolo, con i quali il cliente potrà confrontarsi in ogni momento». Un’idea, insomma, di rottura rispetto al classico concetto di holding imperniato su un’organizzazione verticale del lavoro e su un modello economico competitivo. «Oggi», spiega Mineo, «vincono la multidisciplinarietà e il confronto, attitudini che presuppongono un modus operandi orizzontale. In questo senso il nostro Hub rappresenta una “casa” per specialisti, sperimentatori e amanti di uno stile lavorativo che riflette un modo diverso di concepire la vita. Ecco, in corso Garibaldi 104, ci piace proporci come perfetti gestori di grandi professionisti e di grandi progetti».
Open space per le nuove tendenze del digital e del visual Nell’Hub l’imprenditrice milanese ha distillato il suo personale concetto di design – frutto di numerosi viaggi in giro per il mondo. Il bianco domina ovunque, dilata lo spazio,valorizzandone la luce, mentre il verde introduce in una dimensione atemporale, evocando una sorta di giardino segreto precluso a chi va di fretta o a chi pensa che Milano sia solo una “trasferta di lavoro”. Milena Mineo sa bene, infatti, che la sua Milano è una città che si apre in maniera inaspettata a chi è disposto a scoprirne anche gli angoli più nascosti. «Qui non corriamo dietro ai bisogni dei clienti», dice la titolare di Mil, «ma lasciamo che questi bisogni si manifestino spontaneamente in un clima di condivisione e scambio, offrendo un servizio di consulenza di altissimo livello, mettendo, ovvero, a disposizione un parterre di spe-
A sinistra e in basso, gli eleganti spazi di The Italian Hub di Mil, in corso Garibaldi 104. In alto Milena Mineo. Left and bottom, the elegant space The Italian Hub by Mil, situated in Corso Garibaldi 104. Above Milena Mineo
Punto di ispirazione per la next generation Tra i progetti di The Italian Hub di Mil c’è spazio, oltre che per le start up e gli incontri b2b tra i vari operatori del settore, anche per le case history di successo. «Volevamo creare un punto di incontro formativo tra i professionisti di oggi e
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COVER STORY L’ISPIRAZIONE DI MILENA
Viaggiare lontano dall’altra parte del globo dove vedi lo spicchio di luna rovesciato rispetto all’occidente. In questa area del Mondo, precisamente in Polinesia francese, a 50 km da Tahiti c’è un nuovo luogo balsamico appartenuto da sempre alla famiglia reale e scoperto dal protagonista indimenticabile degli Ammutinati del Bounty. Marlon Brando scoprì l’isola di Tetiaroa nel 1960 durante le riprese. Investì una parte del suo patrimonio e dopo lunghi tentativi, nel 1967, riuscì ad acquisirne i diritti per un periodo di 99 anni. L’operazione gli costò 200.000 dollari, un azzardo che, tra le varie, contribuì ad avvicinare l’attore alla bancarotta. Ma Brando era perdutamente innamorato del posto e della sua gente tanto che sposò Tarita, conosciuta sul posto e sua partner nel film e con cui visse fino alla morte, nel 2004. Il suo sogno dichiarato era: “Creare a Tetiaroa una comunità autosufficiente dove coniugare ricerca scientifica, agricoltura, acquacultura e turismo. A patto però che l’ambiente naturale restasse intatto per il beneficio di tutti”. Oggi il posto dei sogni di Marlon Brando è diventato The Brando, l’hotel che le classifiche di settore si preparano già a inserire in cima alla lista dei resort più belli al mondo. Lo spirito del carismatico attore è ancora presente se non altro negli sforzi fatti per preservare inalterato il posto che più di tutti amava e dove si ritirava, rifuggendo il mondo, per lunghi periodi. Le 35 ville del resort, che affacciano su una spiaggia di sabbia candida frequentata da tartarughe, mante ed uccelli esotici, utilizzano esclusivamente l’energia ricavata dal sole e dall’olio di cocco. In più sono semiautonome anche nell’alimentazione grazie alla pesca e ad un orto modernissimo. Ogni villa è dotata di una piscina privata e lo stile rispecchia la “way of life” e le tradizioni polinesiane. Il prezzo? Ne fa un sogno per pochi. Il listino prevede più di mille dollari a notte. Non servirà altro però: nel paradiso tutto è compreso. www.thebrando.com.
Milena Mineo durante il suo soggiorno a Rangiroa, in Polinesia Francese. Milena Mineo during her stay in Rangiroa, French Polinesia
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quelli di domani, dove il professionista già affermato potesse raccontare la sua storia ai giovani talenti. Per esempio, ab-
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biamo invitato il regista che ha lavorato al padiglione Italia, a spiegare agli aspiranti registi come sono nati tutti i video di Expo e abbiamo in essere diversi progetti analoghi con teatri e accademie d’arte», fa sapere Milena Mineo, senza tuttavia volere anticipare troppo perché, «quello che avviene in Corso Garibaldi 104 è dopotutto un viaggio d’esplorazione, un work in progress dove, a decidere il limite, non è l’ambizione del singolo ma la voglia di creare un quadro di insieme migliore e di ricevere spunti sempre nuovi, nel lavoro – e perché no – anche nella vita». ■
COVER STORY
Imagination Is Innovation In Milan and more precisely in Corso Garibaldi 104, there is a place, forge of innovation and inspiration, where events and projects are built around the certainty of sharing excellent know-how and views. This forge is The Italian Hub created by Milena Mineo, owner of a Marketing Incentive Leisure agency, the “MIL”, that today, more than ever before, believes in the power of horizontal networking Annarita Maggi
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ive of ideas, melting point of toplevel professional expertise, space where business, art and vocational training converge, but also space design where a typically urban style chimes with green spaces: that is The Italian Hub by Mil main connotation, indeed, a cuttingedge arena situated in Corso Garibaldi 104, in the oldest and trendiest part of Brera, a district of Milan, where to meet up and discuss different views and ideas. Basically, this agency derives from its historic residence in via Carducci 12 opened in 1997 by this very milanese agency specialised in high-profile communication events and incentive. Its owner, Milena Mineo, imagined it as a breaking point in this field: as a matter of fact, her goal was to offer groundbreaking alternatives to those who would rather forge their own future. «My wish was to create a novel site in the centre of Milan, actually, in the most fascinating area of the city: ultimately, a pivotal position connecting Brera’s historic district with the movida in Corso Como and Gae Aulenti Square’s futuristic skyline. I wanted to create a place that was a hub of innovative ideas and that for this reason resembled a nursery», explains Milena Mineo.
Open-space for new digital and visual trends Into her Hub, the entrepreneur in love with Milan distilled her own design concept, fruit of her several round-the-world trips. As a result, the white color reigns supreme all over the Hub: it makes the premises look bigger and brighter, whereas the green leads into a timeless dimension that recalls a sort of secret garden which will never be seen by all those who are in a hurry or consider Milan as a simple business trip. On the contrary, Milena Mineo well knows that her beloved Milan is a city that unexpectedly unfolds in front of those who are willing to explore its most hidden nooks and cranny.
«Here we do not run after our client’s demands», states the Mil agency owner, «indeed, we let these very demands freely show up while sharing views. This allows us both to offer top-notch advisory service and basically to provide our client with top-of-the-crop field experts, all gathered round the same table and that can be consulted according to his need». All of the above represents a breakthrough in the classic concept of holding, hinged not only on a vertically structured business but also on a more competitive economic system. «Nowadays», explains Milena Mineo, «a multidisciplinary approach to business as well as brainstorming – both based on a horizontal modus operandi – are the only directions that pay off. In this respect, our Hub represents a sort of residence for experts, experimenters and whoever is fond of a working style that reflects a different way of conceiving life. There you go: in Corso Garibaldi 104, we can perfectly manage recognised experts and ambitious projects».
The Italian Hub by Mil
We provide inspiration for the next generation Among The Italian Hub projects signed by Mil, successful case histories can be mentioned in addition to start-ups and b2b 1-2 2016
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COVER STORY
meetings with several field-professionals. «We were eager to create an educational meeting point characterised by today and tomorrow’s experts, where a well-known professional could tell his/her story to young talents». That’s why, to cite an example, we invited a director who worked at the Italy pavilion, and asked him to explain to the aspiring directors how all of the Expo videos were born. Moreover, we are already working at several similar projects in collaboration with theatres and academies of
Sopra (above) Milena Mineo
MILENA’S INSPIRATION...
art», communicates Milena Mineo, without anticipating too many details, though, since «what happens in Corso Garibaldi 104 has to remain a voyage of exploration: it is a work in progress in which what sets the limit is not a single individual’s ambition but the will to create a clearer overall picture, as well as the will to keep up receiving fresh food for thought both in our careers and – why not? – also in our lives». ■
...Going far away, towards the other half of the globe, where you can see the crescent moon upside down, if compared to the Western Countries. In this part of the world, precisely in the French Polynesia, 50 kilometers north of Tahiti, there is a balm-like piece of land that has always belonged to the royal family and that was discovered by the unforgettable protagonist of The Mutiny on the Bounty. Marlon Brando discovered Tetiaroa island in 1960, while shooting the film. He invested in it part of his assets and in 1967, after protracted attempts, he succeeded in taking rights over this paradise island for a period of 99 years. The entire transaction costed the star $ 200.000: a gamble that, among other things, brought him close to bankruptcy. Nevertheless, Brando was so deeply in love with that place and its people that he even got married to a native met in loco, Tarita, who acted opposite him in The Mutiny of the Bounty. Interestingly, the two lived together till he died, in 2004. Brando’s declared dream was “to create, on the island of Tetiaroa, a self-sufficient community in which scientific research, agriculture, aquaculture and tourism were closely combined, provided that the atoll natural environment remained unspoilt for everybody else’s benefit”. Today, Marlon Brando’s dream island has become a resort that the hotel industry is already preparing to place at the top of the table of the world’s most beautiful hotels. Thus, if nothing else, one may say that the charismatic actor’s legacy is still present in the efforts devoted to preserve unspoilt this haven that he loved more than any other place and where he used to hide, escaping from the world, for long periods of time. Remarkably, the resort 35 villas that overlook a white-sand beach frequented by sea turtles, manta rays and exotic birds, rely entirely on renewable energy sources including solar power and coconut oil. In addition, these villas are semiautonomous also in food supply, since the food comes either from fishing or from the modern vegetable gardens and orchards on the island. Moreover, every villa has been designed with a private pool and, characteristically, its style reflects the Polynesian way of life and traditions. As for the price, it makes this paradise island a dream for few: indeed, the price list envisages rates of over a thousand dollars per night. Nothing else will be needed, though: all is included, in paradise.
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L’INTERVISTA
Franceschini accelera sul Turismo e sul Mice. E pensa anche al Sud Al turismo nazionale servono nuove proposte sostenibili e capaci di promuovere il cosiddetto territorio minore. Sotto osservazione del Mibact il comparto MICE che, con 300mila eventi per oltre 35 milioni di presenze, è tra i più promettenti anche per il rilancio del sud
✒Tiziana Conte
Turismo e cultura binomio vincente, ma se si è fatto molto per la cultura poco si è fatto per far crescere un settore come il turismo, al quale, come si evince anche dalla legge di Stabilità sono state destinate davvero minime risorse. Il ministro Franceschini, però, accelera la messa in moto di iniziative atte allo sviluppo di questo importante comparto della nostra economia e convoca pure una nuova edizione degli Stati Generali, questa volta di Cultura e Turismo, per aprile 2016. Come si sta muovendo il Ministero, con quali iniziative per far crescere quello che è comunque considerato
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un importante comparto della nostra economia ma che potrebbe sviluppare molti posti di lavoro se solo si sfruttassero al meglio le sue enormi potenzialità? «Il turismo si concentra nei centri storici delle tre città d’arte del Paese – Firenze, Roma e Venezia – con una notevole e a volte insostenibile pressione antropica e solo il 17 percento dei turisti stranieri visita il Sud Italia. Per decongestionare le tre capitali del turismo italiano e indirizzare i visitatori verso il patrimonio diffuso del nostro Paese serve una visione del turismo che ponga al centro l’uomo e il suo contesto, come è emerso agli Stati Generali del Turismo Sostenibile, di Pietrarsa. Da questa tre giorni di ascolto delle realtà del turismo slow, esperienziale e di valore, è scaturita una visione a tutto tondo del Turismo sostenibile. Per dare respiro a questa visione ho convocato una nuova edizione degli Stati Generali questa volta di cultura e turismo per aprile 2016. I risultati andranno a formare una serie di proposte per il Piano di Sviluppo Turistico Nazionale da condividere con regioni e comuni che deve basarsi sui principi della sostenibilità. Il MiBACT ha inoltre già messo in campo dei progetti per far emergere il resto del territorio italiano, chiamato minore ma che in realtà conserva tesori ancora sconosciuti e quindi di grande pregio e attrattività. L’accordo con Anas e Demanio per il recupero delle case cantoniere vuole animare i territori con luoghi di ospitalità, ciclofficine, ristorazione e altro per promuovere il nostro territorio facendo leva sui prodotti del turismo lento ed esperienziale. Inoltre il MiBACT è entrato da poco a far parte della Fondazione Ferrovie dello Stato per valorizzare i tratti di linea ferroviaria dismessi che costituiscono un patrimonio economico, storico, culturale e paesaggistico molto importan-
L’INTERVISTA
te da rivalutare. Con il Ministero dei Trasporti è stato aperto un piano della Mobilità straordinaria per avviare una serie di interventi per progetti di intermodalità nei trasporti. Così come con la legge Art Bonus sono state avviate politiche di tax credit per quelle strutture che vogliono riqualificarsi avvalendosi delle nuove tecnologie per il risparmio energetico e la tutela dell’ambiente. Inoltre per aiutare le piccolissime imprese che oggi sul territorio già fanno turismo con una visione sostenibile è stato introdotto un tax credit che permetta soprattutto a piccoli alberghi locali, agriturismi e attività turistiche che promuovono il territorio di valorizzare le loro attività attraverso la digitalizzazione portandole così nel contesto globale della proposta turistica. Infine si è avviato il rilancio dell’Enit. La riorganizzazione di questo ente rientra in un preciso piano strategico di valorizzazione del paese che vuole fare sistema nella sua promozione e mira ad un lavoro partecipato con i territori per raccontare le unicità che fanno del viaggio in Italia una esperienza unica e indimenticabile. Il nuovo vertice lavorerà insieme alla Direzione Generale del Turismo e al Comitato del Turismo per dare vita ad un modo innovativo e vincente di promuovere l’Italia». Anche il settore MICE sarebbe in grado di portare ricchezza e nuovi posti di lavoro al Paese. Ci sono iniziative in atto per sviluppare questo importante segmento del turismo? «Il Mibact osserva con grande attenzione il comparto turistico del MICE, consapevole dell’importanza crescente derivante da una globalizzazione che sempre di più sta riducendo le distanze economiche e ampliando le opportunità di incontro in aree geografiche sempre più estese del Pianeta. Nuovi mercati hanno incrementato la domanda di viaggi necessari per coordinare la presenza istituzionale, governare i processi produttivi e i rapporti politici di collaborazioni fra gli organi di governo in aree geograficamente sempre più ampie. In Italia, come evidenziato dalla ricerca presentata da Federcongressi, i risultati sono stati ottimi, dipingendo un quadro molto positivo: un numero complessivo di eventi realizzati l’anno scorso che ha superato le 300mila unità e oltre 25 milioni di partecipanti. Si evidenzia pe-
rò anche qui il disequilibrio tra nord e sud Italia, dove il Nord fa da padrone. Il MiBACT vuole lavorare affinché possano godere di questa espansione anche le regioni del sud, considerando che il fatturato congressuale in termini di servizi, ospitalità e notti di permanenza è tra i più importanti per l’economia turistica italiana, con i suoi 308.912 eventi realizzati, 25.534.011 partecipanti e 38.237.617 presenze. Il Congressuale ha inoltre il pregio di aprire le porte dell’Italia meno conosciuta, a nuovi visitatori, che spesso poi diventano non solo opinion leader nei loro paesi o luoghi di provenienza, ma anche nuovi visitatori, questa volta come turisti, dei luoghi conosciuti grazie al lavoro. Nell’ultimo anno rilevante è stata infatti l’organizzazione e l’ospitalità di congressi e meeting in dimore storiche non alberghiere, come abbazie, castelli, antiche locande, casali, palazzi storici, ville. Questo fenomeno viene osservato molto positivamente dal Mibact, che lo considera un veicolo di promozione importante verso nuove destinazioni turistiche inserendosi pienamente nelle strategie dei prossimi anni. Sarà quindi sempre di più importante che si creino sinergie tra il comparto del MICE e le diverse proposte turistiche che vertono alla valorizzazione dei territori italiani, luoghi spesso custodi di una incredibile autenticità foriera di esperienze indimenticabili». In Italia ci sono monumenti e siti spesso chiusi al pubblico. Non si potrebbe dare la possibilità di organizzare eventi senza dover passare attraverso lentissimi meccanismi burocratici, magari utilizzando il ricavato per il mantenimento e il restauro dei beni?
Il castello del pittoresco borgo di San Gregorio da Sassola, a circa 13 km di Tivoli e a 35 km da Roma. The castle of the picturesque village of San Gregorio da Sassola, at about 13 km from Tivoli and 35 km from Rome
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Locomotiva a vapore in corsa sulla ferrovia della Val d’Orcia. Steam train running through the Val d’Orcia
«La riforma del sistema museale nazionale, con i 20 grandi musei autonomi e la costituzione dei poli museali regionali, ha trasformato i musei da semplici uffici delle soprintendenze a realtà guidate da direttori chiamati a gestire un proprio bilancio coadiuvati da un consiglio di amministrazione e da un consiglio scientifico. Un bando internazionale ha permesso
Piazza Navona a Roma è tra i luoghi più visitati della capitale. Piazza Navona in Rome is one of the most visited places of the capital
Le piste ciclabili, sempre più frequentate dai turisti in cerca di autenticità. Bike paths are increasingly frequented by tourists seeking authentic experiences
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di selezionare in ambito europeo i 20 direttori dei principali musei, personalità di valore e spessore che sono chiamati a portare una nuova visione in queste realtà con un approccio più dinamico e attento alla gestione. Sono certo che in questo contesto l’incontro tra pubblico e privato sarà molto più agevole e semplificato, permettendo una più efficace valorizzazione del patrimonio culturale nazionale a tutto vantaggio della tutela». Il progetto delle Case cantoniere a che punto è? «La messa a disposizione delle Case cantoniere e di altri immobili dismessi in dotazione al Demanio avverrà attraverso un Protocollo d’Intesa tra MIBACT, MIT, Demanio ed ANAS, all’interno del quale sarà prevista la costituzione di un Comitato Tecnico finalizzato a definire le modalità dell’assegnazione. Gli immobili dismessi andranno a formare una rete di ospitalità a servizio dei percorsi di turismo lento e sostenibile anche le indicazioni dell’art 11 della legge 106/2014». Ci piacerebbe vedere l’Italia al primo posto nelle classifiche europee del turismo congressuale. Cosa manca al nostro Paese? Cosa si potrebbe fare per attirare i grandi congressi? «Sarà uno dei compiti specifici della nuova Enit lavorare affinché l’Italia possa avere il ruolo che merita nel settore del turismo congressuale. A questo impegno deve affiancarsi però un adeguamento delle infrastrutture congressuali, dell’hôtellerie, della mobilità. E una maggiore apertura del patrimonio culturale, con più disponibilità a ospitare e accogliere». ■
L’INTERVISTA INTERVIEW.
Franceschini accelerates on Tourism and Mice, and thinks of the South National tourism needs new sustainable offerings that can promote the so-called minor territory. Under the supervision of MiBACT, the MICE department that, with 300,000 events for more than 35 million visitors, is among the most promising to relaunch the south Tiziana Conte
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ourism and culture are a winning binomial, but if much has been done for culture, little has been done to grow a sector like tourism, to which, as the Stability Law shows, minimal resources have been dedicated. Minister Franceschini, however, accelerates the launching of initiatives aimed at the development of this important area of our economy, and convokes a new edition of the Stati Generali, a planning council, this time of Culture and Tourism, for April 2016. What moves is the Minister making, which initiatives will be used to grow what is considered to be an important area of our economy, but which could provide more jobs if only its enormous potential were better exploited? «Tourism is concentrated in the historic centers of the three Cities of Art of the country – Florence, Rome and Venice – with a notable and sometimes unsustainable human pressure, and only 17% of foreign tourists visit southern Italy. To relieve the congestion in the three Italian tourism capitals and redirect visitors towards the other numerous assets of our country requires a vision of tourism that places people at the center of its context, as was revealed by the Stati Generali of Sustainable Tourism of Pietrarsa. These three days of listening to the realities of slow, experiential and high value tourism have resulted in a complete vision of sustainable tourism. To get the ball rolling on this vision, I convened a new edition of the Stati Generali, this time for culture and tourism, for April 2016. The results will help to form a series of proposals for the National Tourism Development Plan, based on the principles of sustainability, to share with regions and local towns. MiBACT has, in addition, already launched projects to highlight the rest of the Italian territory, called “minor”, but which, in reality, still holds unknown treasures, and therefore is of great value
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and very attractive. The agreement with ANAS and Demanio, for the reclamation of case cantoniere (historic houses of road workers), seeks to animate the territories with hospitality points, bicycle repair shops, restaurants and other things to promote our territory by leveraging its products of slow and experiential tourism. In addition, MiBACT has recently entered into partnership with the State Railway Foundation (Fondazione Ferrovie dello Stato), to develop disused railway lines that comprise economic, historic, cultural and landscape assets that are well worth re-evaluating. Together with the Ministry of Transport, a plan of Extraordinary Mobility has been launched to begin a series of interventions for projects of intermodality in transport. This way, as with the Art Bonus law, tax credit policies for those structures that seek to requalify themselves, using new technologies for energy savings and environmental protection have been put in place. Further, to help small businesses already operating in the tourism sector with a sustainable vision, a tax credit has been introduced that permits small local hotels, holiday farms and other tourism activities that promote the local territory to improve their businesses through digitalization, bringing them into the global context of tourism offerings. Finally, the relaunch of ENIT (National Tourism Agency) has begun. The reorganization of this entity brings it into line with the precise strategic plan of improvement of the country, which seeks to create a system of promotion, and aims at a work done with the participation of the territories to recount the special features that make a trip through Italy a unique and unforgettable experience. The new management will work together with the Directorate General of Tourism and the Tourism Committee to give life to an innovative and winning method for promoting Italy». Even the MICE sector is able to bring
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L’INTERVISTA
wealth and jobs to the country. Are there initiatives in place to develop this important tourism segment? «MiBACT carefully observes the tourism segment of MICE, well aware of the growing importance that derives from a globalization that continues to reduce economic distances and increases the opportunities for meeting in ever greater geographical areas of the planet. New markets have increased the demand for travel required for the coordination of a company presence, manage production processes and manage relationship policies of collaboration between government entities in ever larger geographical areas. In Italy, as shown by the research presented by Federcongressi, the results have been excellent, painting a very positive picture: the number of events created last year surpassed 300,000, and over 25 million people participated in these events. It shows, however, the imbalance between northern and southern Italy, with the north in the lead. MiBACT wants to work until the regions of the south also enjoy the benefits of this expansion, whose corporate billings in terms of services, hospitality services and hotel stays is among the most important for the Italian tourism economy, with its 308,912 events held, 25,534,001 participants and 38,237,617 attendees. Convention business has, moreover, the asset of opening the less well known doors of Italy to new visitors, who often become not only opinion leaders is their own countries or places of origin, but also new visitors, this time as tourists, in places learned about during their work travels. In the past year, the organization and hospitality of conventions and meetings in nonhotel historic abodes, such as abbeys, castles, antique inns, farm houses, historic buildings and villas has become very important. MiBACT considers this phenomenon very positively, as an important promotional vehicle towards new tourism destinations, fully inserting itself in the strategies for the coming years. It will be increasingly important to create synergies between the MICE segment, and the different tourism offerings related to the enhancement of the Italian territories, places which are often guardians of incredible authenticity, heralding unforgettable experiences».
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In Italy there are monuments and sites often closed to the public. Is it possible to organize events without the need to pass through the slow mechanisms of bureaucracy, perhaps using the earnings for the maintenance and restoration of assets? «The reform of the national museum system, with its 20 great autonomous museums and the constitution of regional museum poles, has transformed the museums from simple offices of supervision into realities guided by directors called upon to manage their own balance sheets, assisted by an administrative council and by a scientific council. An international tender has permitted the selection, in the European sphere, of 20 directors of the principal museums, people of value and depth, who have been called upon to bring a new vision to these entities with a dynamic and attentive approach to management. I am sure that in this context, the meeting between public and private will be more comfortable and simplified, allowing for a more efficient exploitation of the national cultural heritage, with the benefit of protection». At what point is the Casa Cantoniera project? «The availability of the Case Cantoniere (road workers’ houses), and of other disused real properties given to Demanio will come about through a Memorandum of Understanding between MiBACT, MIT, Demanio and ANAS, which will provide for the establishment of a Technical Committee with the purpose of defining the assignment method. The disused real properties will form a network of hospitality points in service to slow and sustainable tourism routes, according to the indications of article 11 of Law 106/2014». We’d like to see Italy in first place in European rankings of convention tourism. What is our country missing? What can be done to attract the large conventions? «It will be one of the specific jobs of the new ENIT to work until Italy obtains the role that it deserves in the convention tourism sector. This effort must be accompanied, however, by an adaptation of the convention infrastructure, hotels and mobility, as well as a wider opening of the cultural assets, with increased availability to host and welcome». ■
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✒Annarita Maggi Dici Sardegna e pensi ad acque cristalline e spiagge candide che nulla hanno da invidiare agli atolli della Polinesia. Ma la Sardegna è molto più di un Eden da cartolina. È un’isola dove natura, buon cibo, storia, arte e ospitalità genuina si amalgamano in un unicum che affonda le sue radici in una tradizione antichissima eppure ancora oggi sorprendentemente viva con suggestioni in cui è forte il richiamo alla terra ma anche alla leggenda. Non a caso le origini dell’Isola si perdono nel mito. C’era una volta un grande continente, Tirrenide, ricoperto da una natura verde e rigogliosa che si diceva fosse po-
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polato da uomini forti. Un giorno, la collera divina si scagliò su Tirrenide. Il suolo cominciò a sussultare, travolto dalle onde che invasero le coste e le fertili pianure, risalendo fino sopra le colline e le vette dei monti. Tirrenide stava per inabissarsi del tutto quando Dio placò la sua ira e decise di salvare quello che ne rimaneva, poggiando un piede sopra l’ultimo lembo di terra che ancora non era stato inghiottito dalle acque. Fu così che di tutta Tirrenide rimase solo quell’impronta divina in mezzo al mare alla quale fu dato il nome Ichnusa, (orma di piede). Nonostante le ridotte dimensioni, quel lembo di terra
EXPERIENCE DESTINATION
conservò fedelmente tutte le caratteristiche del continente perduto e le sue bellezze, senza tuttavia dimenticarsi mai della terrificante sciagura, destinata a imprimersi nell’anima del suo popolo e a tramandarsi di generazione in generazione come un’ombra di riserbo sui volti degli abitanti. Un tratto caratteriale che contraddistingue ancora oggi il popolo sardo ma che non deve trarre in inganno, perché, a chi li sa avvicinare e comprendere nel modo giusto, gli abitanti di questa isola magica si rivelano persone assai generose e ospitali.
Sulle tracce dei popoli antichi Fino al 1800 a.C. l’isola fu abitata da una civiltà misteriosa che adorava la dea Madre e il dio Toro e della quale oggi molti luoghi continuano a parlare attraverso le loro vestigia: torri di pietra, pozzi sacri dedicati al culto dell’acqua – sulla cui superficie, di notte, si rispecchia la luna – e
ancora, dolmen, menhir, domus de janas” (case delle fate) e ziqqurat che sprigionano forze magiche, come il suggestivo altare preistorico di Monte d’Akkoddi. Accanto ai resti di questa grande civiltà scomparsa sopravvivono inoltre numerose tracce dei popoli fenici, punici e romani: la Sardegna, a quel tempo, era un crocevia strategico del Mediterraneo, oltre che un terra variegata e ricca di materie prime, come il marmo e l’argento. Per sentire il fluire dell’energia della madre terra, sono tanti i luoghi in cui ci si può recare. Uno è senz’altro Torpè, dove c’è uno dei monumenti megalitici più importanti dell’isola, un portale sul mistero dell’antica civiltà: il nuraghe San Pietro. La costruzione spicca con il suo mastio centrale principale e le sue quattro torri secondarie posizionate in direzione dei quattro punti cardinali. L’ingresso è rivolto a Sud e si apre su un cortile nel quale è presente anche un pozzo per l’acqua. Oggi è possibile visitare la torre centrale, alla quale si accede attraverso una porta sormontata da un grande architrave di trachite rossa e la camera principale con tre nicchie disposte a croce. Abbandonato all’incirca nel II millennio a.C., l’insediamento venne riutilizzato dai romani come granaio alla fine del I secolo a.C. Un altro luogo magico è Mores, dove si staglia maestoso il dolmen in pietra trachitico-tufacea, Sa Covaccada (in sardo la coperta) che risale al IV millennio a.C. Lungo circa 5 metri, largo 2,5, alto 3, è stato più volte restaurato e ancora adesso presenta una facciata con rifiniture di notevole pregio architettonico.
Persino la sabbia cambia a seconda di dove ci si trovi: c’è quella candida e finissima di Villasimius, quella ocra della Valle dell’Erica, quella rosa dell’isola di Budelli e ci sono litorali con grossi ciottoli neri e litorali con piccoli chicchi di granito bianco. Even the sand is never the same across the island: there is Villasimius white and fine sand, Valle dell’Erica ochre sand, there is also the pink sand of Budelli island, as well as shores characterized by big black pebbles and coasts defined by tiny white granite pebbles
Una terra in cui battono due cuori: azzurro e verde Il mar Tirreno ad est ed il mar di Sardegna ad ovest bagnano milleottocento chilometri di coste in cui spicca la diversità del paesaggio e dell’atmosfera: ci sono spiagge che si distendono per chilometri e ci sono piccole cale incastonate tra alte scogliere; c’è il profumo della macchia mediterranea che arriva fino al mare e ci sono le alte dune di sabbia dei deserti che si estendono nell’entroterra. Persino la sabbia cambia a seconda di dove ci si trovi: c’è quella candida e finissima di Villasimius, quella ocra della Valle dell’Erica, quella rosa dell’isola di Budelli e ci 1-2 2016
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EXPERIENCE DESTINATION
In Sardegna, a regalare emozioni forti sono anche i monti come la catena del Gennargentu, con i suoi 1.834 m, (nella foto) vero e proprio paradiso per il trekking. In Sardinia, to experience intense emotions, one should also visit its mountains like the Gennargentu mountain chain (1834 m) real paradise for trekking
sono litorali con grossi ciottoli neri e litorali con piccoli chicchi di granito bianco. Sulla costa si trovano Resort da sogno, attrezzati per ospitare incentive, team building ed eventi. In Sardegna, a regalare emozioni forti sono poi le grotte, le gole – spettacolare quella di “Su Gorroppu” con pareti che superano i 400 metri di altezza – e i monti come le catene del Gennargentu (con i suoi 1.834 m), di Marghine di Goceano, tutte dalla fisionomia potente ed inconfondibile e veri e propri paradisi per il trekking. Oltre a un cuore azzurro, l’isola ha dunque anche un cuore verde, un immenso patrimonio boschivo con alberi millenari e specie rare. Chi desidera vivere un’experience della vera macchia me-
AI CONFINI DELLA REALTÀ
Le fate, protagoniste di molte leggende sarde, abitano diversi luoghi dell’isola. Uno tra questi è “Rocca Pedra Mendalza”, dove il mito vuole si nasconda la porta d’accesso all’altra dimensione. Qui, anticamente si pensava, infatti, partisse il cammino delle fate che andavano in giro a chiedere il fuoco per i loro riti di purificazione. La roccia è un imponente blocco di magma solidificato eroso nel tempo dagli agenti atmosferici che chiude come un grosso tappo il cono vulcanico su cui poggia. E, sul filo che separa reale e immaginario, scorrono anche altre espressioni artistiche tipiche di questa terra, come i giganteschi Murales della Barbagia. In particolare a Fonni se ne possono ammirare di bellissimi, dipinti sui muri delle case, come trompe l’oeil che raccontano pezzi di vita quotidiana, ma anche usi e costumi, emozionando con la loro straordinaria vivezza.
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diterranea deve addentrarsi nel Bosco Su Tippiri a Cheremule, dove si ha l’impressione di un viaggio a ritroso nel tempo. Qui tutto è rimasto come alle origini, tra boschi di roverelle e lecci che dalle pendici del Monte Cuccuruddu, rilievo di origine vulcanica, si estendono fino a Torralba lambendo il lato occidentale della Carlo Felice. Da visitare anche l’oasi naturalistica di Usinavà. Lo spettacolo che si apre alla vista è unico: con lo sguardo si riesce a spaziare dal mare ad oriente fino al nord, dove si innalzano le vette dei monti del Gennargentu, circondati da boschi di lecci e sughere e da rocce in granito scolpite dal vento in curiose fogge di animali. Qui si trovano diverse specie protette come il germano reale, la folaga, la martora, la donnola, il gatto selvatico, l’aquila reale, lo sparviero, la pernice sarda, il corvo imperiale e il muflone. L’oasi offre ai visitatori un’autentica wild experience, dando la possibilità di soggiornare, in mezzo alla natura, in strutture ricettive che richiamano le tradizionali capanne in pietra a pianta circolare le “Su Pinnetu”.
Nei sapori, l’essenza di una natura selvaggia La gastronomia sarda riflette in tutte le sue venature la genuina semplicità della terra di Sardegna e dei suoi abitanti. Racconta infatti di sapori forti, legati soprattutto al mondo agro pastorale, ma anche a quello dei pescatori, sapori che variano
TLIFE
EXPERIENCE DESTINATION UN POPOLO DI GRANDI ARTIGIANI
La creatività isolana trova la sua massima espressione nella manualità artigiana. Non c’è paese che non si fregi di qualche prodotto tipico realizzato ancora oggi con le antiche tecniche. The Island’s creativity finds its highest expression in the handicraft. There is no country, even the smallest one, which does not boast of some typical product realized according to ancient techniques
La creatività isolana trova la sua massima espressione nella manualità artigiana. Non c’è paese, anche il più piccolo, che non si fregi di qualche prodotto tipico realizzato ancora oggi con le antiche tecniche. Tra i manufatti più caratteristici ci sono gli abiti tradizionali – unici per accuratezza dei ricami, vivacità dei colori – che un tempo scandivano i momenti della vita quotidiana. Ne esistono un’infinità: da quello semplice da lavoro, a quello sfarzoso delle feste e delle cerimonie religiose. A completare l’abito tradizionale è il gioiello in filigrana in stile etnico, impreziosito con pietre dure. Altro prodotto tradizionale è la cestineria, attività un tempo svolta in famiglia e che oggi continua a produrre manufatti di varie forme e dimensioni, alcuni arricchiti anche con decorazioni (a motivi geometrici, floreali e faunistici) come veri e propri oggetti da arredo. Il cesto classico è quello in vimini ricavato dal salice, dall’olivastro, dal lentischio e dalla canna. Molto particolari quelli di Sinnai a campana rovesciata che ricordano quelli rinvenuti nelle tombe egiziane o quelli di Castelsardo realizzati in rafia, giunco e palma nana ma anche quelli di Tinnura e di Flussio in asfodelo. Un’altra produzione tipica sono gli oggetti in legno intagliato – molto belli quelli di Santulussurgiu, Buddusò, Sassari, Cagliari e Quartu Sant’Elena – e le maschere carnevalesche dei Mamuthones di Mamoiada e dei Merdules di Ottana, un tempo usate per scacciare i demoni. La Sardegna è famosa poi per i suoi manufatti in ferro battuto e per i coltelli, questi ultimi tradizionalmente realizzati dai fabbri che sapevano decorarli con intarsi preziosi. Ancora oggi se ne possono acquistare di molto interessanti che vanno dalle leppas e resolzas tradizionali dei pastori e dei contadini ai coltelli da collezione con manici fatti di corno (di muflone, bufalo o capro) lisci o lavorati di cui l’esemplare più ricercato ancora oggi è quello completamente nero, senza venature. Si può dire che ogni paese ha la sua produzione caratteristica. Guspini, per esempio è noto per il coltello a lama panciuta (detto sa guspinesa), mentre Arbus per il coltello a serramanico (detto s’arburesa). Infine ci sono i tessuti: tappeti, arazzi, strisce e bisacce sono i più tipici, insieme a cuscini e tovagliati, decorati con elementi figurativi del repertorio classico tradizionale.
di zona in zona, riflettendo i caratteri del nucleo originario autoctono. Le carni – in particolare i salumi – si riconoscono per il loro aroma intenso e rimandano a tradizioni antiche, quando l’uccisione del maiale e la preparazione della salsiccia erano momenti di aggregazione e di festa in famiglia. Un tempo le carni venivano cucinate in una buca scavata nella terra (carragiu) sopra un fuoco che ne garantiva una cottura lenta e delicata. Una tecnica che era, per l’appunto, anche un rito di aggregazione. Ed è ancora questa l’atmosfera che si percepisce sedendosi a una tavola tipicamente sarda dove, tra le carni, non possono mancare il porceddu, semplice maialino di latte arrostito e servito su un letto di mirto, i trattalia/cordula, misto di interiora di capretto o pecora
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arrostite, cotte con il lardo e i tacculas, tordi o quagliette infilzate nel mirto. In qualche zona è possibile ancora trovare – vera e propria prelibatezza – le zampe di bue marinate: i peixedddus de boi. Oltre alle carni e ai salumi, la gastronomia sarda è conosciuta per i suoi formaggi di pecora. Vanto della produzione casearia sono il Pecorino e il Fiore sardo Dop. Ma ci sono anche ottimi formaggi a pasta morbida, non stagionati e aromatizzati da muffe nobili come i Pirittas, i Casu de cabreddu, i Bonassai e i Pischedda. Per i palati più “coraggiosi” c’è invece il Casu Marzu, preparato con particolari larve che oggi si vuole ricommercializzare con il marchio Dop e larve provenienti da allevamenti controllati. Ad accompagnare le pietanze, l’immanca-
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Per sentire il fluire dell’energia della madre terra, sono tanti i luoghi in cui ci si può recare. Uno è senz’altro il nuraghe struttura megalitica antica, simbolo della Sardegna, un portale sul mistero dell’antica civiltà. To feel the flow of energy coming from mother earth, many places may be visited. One of these is the nuraghe, impressive megalithic monuments of the island, a gateway to the mystery of the ancient civilization
bile pane carasau o carta di musica, una crosta sottilissima e croccante non lievitata, cotta due volte, spesso preparato anche come antipasto condito con salsa di pomodoro, uovo e pecorino o a bruschetta, con olio e sale. In tavola, come antipasti, non mancano neppure la fainè, focaccia di ceci con cipolla, acciughe e salsicce, di origine genovese, la suppa cuata, con pane, formaggio e salsa, l’ovu ri tunnu, la pregiata bottarga sarda, e le cassatedde fritte di tuma, pastelle a base di acciughe salate e tuma, un rinomato formaggio di capra. Tra i primi eccellono, invece, le paste grosse imbottite come i cu-
Il popolo sardo ha mantenuto un saldo legame con le tradizioni del passato. The Sardinian people has maintained a strong bond with the traditions of the past
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lurgiones, ripieni con un impasto di formaggio pecorino, patate e menta, o anche uova, ricotta e spinaci, i malloreddus, gnocchetti preparati alla campidanese, con un sugo a base di salsiccia, pomodoro, alloro, zafferano e pecorino. Anche i sapori di mare sono una delizia, a partire dai primi, come gli spaghetti alle vongole e bottarga di muggine o le lorighittas di Oristano, anelli di spaghetti intrecciati, conditi con astice, gamberi e scampi. Tra i piatti tipici la burrida, la razza con una salsa di fegato di pesce e noci; l’aragosta alla catalana, con pomodoro e cipolla, le triglie di Cabras e il tonno alla carlofortina cotto nel vino e nel pomodoro. Mentre, piatto unico per eccellenza è la fregula a grana piccola o grossa, in tutte le sue varianti. Per gli amanti dei dolci, da provare le pardulas a base di semolino e ricotta, le seadas, ciambelle imbottite di formaggio acido, fritte e innaffiate col miele e le aranzadas, pasticcini di mandorle, arance e miele. La Sardegna eccelle, infine, per i vini, grazie al clima mite e alle sue aree verdi – tra i più apprezzati il Cannonau, che cambia gusto e colore a seconda della zona di produzione – e per i liquori, primo tra tutti il Mirto, ottenuto dalla spremitura delle bacche, che conserva tutto il sapore della macchia mediterranea e il Filu e ferru, un’acquavite particolarmente aspra e forte. ■
ph. ales&ales
EXPERIENCE DESTINATION
Sardegna Land of unequalled beauty with tough and unmistakable features, the island still lives suspended between two dimensions: a mythical one related to the sea and a much more concrete one that has its roots in ancient agropastoral traditions. It is certainly the right place for “inspired” Bleisure sojourns Annarita Maggi
La tomba dei giganti. Fino al 1800 a.C. l’isola fu abitata da una civiltà misteriosa che adorava la dea Madre e il dio Toro e della quale oggi molti luoghi continuano a parlare attraverso le loro vestigia. The tomb of the giants. Until 1800 BC, the island was inhabited by a mysterious civilization that worshiped the Mother goddess and the Bull god. Today, proofs of this civilization may be found in many places
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hen you say Sardinia you think of crystal clear waters and white beaches that certainly are as good as Polynesian atolls. However Sardinia is much more than a postcard Eden. It is an island in which nature, good food, history, art and spontaneous hospitality blend together into a whole deeply rooted in an ancient tradition, and yet still surprisingly alive and accompanied by suggestions that strongly recall this land and its legends. It is no coincidence that the origins of the island are lost in the myth. Once upon a time there was a great continent covered with lush green vegetation, that was believed to be inhabited by strong men: its name was Tirrenide. One day, the wrath of God rose up against it. The ground began to quake, overwhelmed by waves that flooded coasts and fertile flatlands, inundating hills and climbing up mountain peaks. Tirrenide was about to sink and disappear
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for ever when God appeased his anger and decided to save what was left. In order to do so, he laid one of his feet on the last strip of land that had not been engulfed by water. As a result, what remained of the whole Tirrenide was only that divine footprint, floating in the middle of the sea, and which was given the name of Ichnusa, meaning footprint. Despite its small size, that strip of land faithfully preserved all the features of the lost continent together with its beauties, and it never forgot its terrifying disaster, bound not only to remain impressed on its people’s soul but also to be handed down to the future generations, disguised as discretion. Feature, this last, that strongly characterizes the Sardinians but that should not be misleading, because who knows how to properly approach and understand the inhabitants of this magical island also knows how generous and friendly they are.
EXPERIENCE DESTINATION BEYOND THE BORDERS OF REALITY: TO THE TWILIGHT ZONE On ancient peoples’ trails Until 1800 BC, the island was inhabited by a mysterious civilization that worshiped the Mother goddess and the Bull god. Today, proofs of this civilization may be found in many places: stone towers, holy wells where water was worshipped and on whose surface the reflection of the moon can be seen, at night; dolmen, menhir, domus de janas (fairy houses) and Ziggurat radiating magic forces, like a suggestive prehistoric altar in Mount Akkoddi. In addition to the remains of this great lost civilization, numerous traces of the Phoenicians, the Carthaginians and the Romans survive. Interestingly at that time, Sardinia was a strategic Mediterranean crossroads as well as a heterogeneous land rich in raw materials, such as marble and silver. To feel the flow of energy coming from mother earth, many places may be visited. One of these is definitely Torpè, where there is one of the most impressive megalithic monuments of the island, a gateway to the mystery of the ancient civilization: San Pietro nuraghe. The structure stands out with its main central tower and its four secondary towers located next to the four cardinal points. The entrance faces south and looks onto a courtyard where a water well stands. Today it is possible to visit both the central tower, which is accessed through a door defined by a large red trachyte lintel at the top, and the master bedroom with three niches arranged in a cross. Abandoned around the II millennium BC, the settlement was reused by the Romans as a barn at the end of the 1st century BC. Another magic place is Mores, where it stands the majestic trachytic-tuff stone dolmen Sa Covaccada (Sardinian for blanket) dating back to the IV millennium BC. It is approximately 5 meters long, 2.5 meters wide and 3 meters high; it has been restored several times and is still defined by a façade of considerable architectural value.
Fairies, stars of many Sardinian legends, are scattered all over the island. One of these places is “Rocca Pedra Mendalza” where, according to the myth, it hides a gateway to a parallel dimension. In ancient times, here it was thought to start a path of fairies who wandered asking for fire to be used during their purification rituals. The rock is a massive block of solidified magma which has been eroded over time by atmospheric agents, and which, like a big cap, closes the volcanic cone on which it rests. Moreover, on the border separating reality and imagination, they run other artistic expressions typical of this land: one of these is the giant Murales of Barbagia. In particular, in Fonni you can admire beautiful murales painted on house walls, as sorts of trompe l’oeil talking not only about pieces of everyday life, but also of customs and traditions that thrill the viewer with their extraordinary vividness.
deed there are beaches that unfold for kilometers and there are small coves nestled in-between high cliffs; there is the scent of the Mediterranean scrub that stretches up to the sea and there are high sand dunes typical of the deserts that stretch across the hinterland. Even the sand is never the same across the island: there is Villasimius white and fine sand, Valle dell’Erica ochre sand, there is also the pink sand of Budelli island, as well as shores characterized by big black pebbles and coasts defined by tiny white granite pebbles. Along the coastline, they may be found dream Resorts equipped for accommodating incentives, team building activities and events. In Sardinia, to experience intense emotions, one should also visit its caverns, its spectacular gorges, like the “Su Gorroppu” one, with walls that exceed 400 metres of height, and mountains like the Gennargentu mountain chain (1834 m) and the Marghine-Goceano mountains,
Rovine della Città Antica di Tharros. Ruins of the ancient city of Tharros
A land where two hearts beat: one is blue and the other is green The Tyrrhenian sea, on the east, and the sea of Sardinia, on the west, wash 1.800 kilometres of coastline characterized by diverse landscapes and atmosphere: in1-2 2016
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EXPERIENCE DESTINATION
Tra i manufatti più caratteristici ci sono gli abiti tradizionali, unici per accuratezza dei ricami, vivacità dei colori, che un tempo scandivano i momenti della vita quotidiana. Among the most characteristic island’s artifacts there are Sardinian traditional clothes – unique in the accuracy of their embroideries and vivid colors – which once marked everyday life’s different moments
characterised by with powerful and unmistakeable traits- real paradises for trekking. Thus, in addition to its light blue heart, the island has also got a green heart, made of great forests with ancient trees and rare species. Those who want to truly experience the Mediterranean scrub must delve into the forest Su Tippiri in Cheremule, which turns out to be a sort of trip back in time. Here, everything is as it was originally, amidst forests of downy oaks and holly oaks that, starting from the slopes of Mount Cuccuruddu, a volcanic cone,
A NATION OF GREAT CRAFTSMEN
stretch out towards Torralba, skirting the western edge of Carlo Felice state highway. Usinavà Nature Reserve is also worth a visit. Hence the view is spectacular and unique: it ranges from the sea, in the East, to the North where the peaks of the Gennargentu mountains rise, surrounded by forests of oaks and cork trees and by granite rocks sculpted by the win into weird shapes of animals. Here they may be found several protected species such as the mallard, the coot, the marten, the weasel, the wildcat, the golden eagle, the sparrowhawk, the Sardinian partridge, the raven and the mouflon. The oasis offers a true wild experience to the visitors, and it also gives them the chance to sojourn, surrounded by nature, in tourist structures that recall the traditional circular in plan stone huts, known as the “Su Pinnetu”.
Flavours: the essence of a wild nature In all its veins and hues, Sardinian art of cooking reflects the genuine simplicity of the very land and its inhabitants. Indeed, it talks of strong flavours, mainly related to its agropastoral world, but also to the fish-
The Island’s creativity finds its highest expression in the handicraft. There is no country, even the smallest one, which does not boast of some typical product realized according to ancient techniques. Among the most characteristic island’s artifacts there are Sardinian traditional clothes - unique in the accuracy of their embroideries and vivid colors - which once marked everyday life’s different moments. Accordingly, there are countless garments: from the simple one used to work, to the glitzy Sunday clothes worn during celebrations and religious ceremonies. An ethnic filigree jewel, embellished with semiprecious stones, completes the traditional garment. Other traditional products are the baskets that once were woven in almost every house and which today continues to produce artifacts of different shapes and sizes, some of which are also embellished with some decoration, such as with geometric, vegetable and animal patterns, as real home furnishings. The classic basket is the wicker one made from willows, olive trees, mastic trees and reeds. Really nice are the Sinnai baskets whose upside down bell shape resembles those found in some Egyptian tombs, or those of Castelsardo made of raffia, rush and dwarf palm, not to forget those of Tinnura and Flussio made of asphodel. Other typical products are carved wooden objects – very beautiful are those made in Santulussurgiu, Buddusò, Sassari, Cagliari and Quartu Sant’Elena – and, finally, the Mamuthones carnival masks produced in Mamoiada and the Merdules masks made in Ottana, once used for casting out demons. Sardinia is famous for its wrought-iron objects and for its flick-knives, the latter traditionally made by blacksmiths who knew how to decorate them with precious inlays. Still today you can buy distinctive knives ranging from the traditional shepherds and peasants’ leppas and resolzas, to collectors’ knives characterised by horn handles: mouflon horn is the most renowned along with buffalo and goat. These knives can be smooth or wrought but the finest specimen is the no-veined black one, even today. We can say that every town has its own characteristic production. Guspini, for example, is known for its thick bladed knife, called sa guspinesa, while Arbus is famous for its clasp knife (called “s’arburesa”). Finally there are the fabrics: rugs, tapestries, stripes and saddlebags are the most typical fabrics, together with cushions and tablecloths, decorated with representational elements of traditional repertoire.
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ermen’s cosmos: these flavours vary from area to area, thus reflecting the distinctive features of the original native nucleus. Meats – cold cuts in particular – stand out for their intense aroma and recall ancient traditions, when killing pigs and preparing sausages ended up being times of social gathering and family celebration. Once, meat was cooked in a hole dug in the ground (“carragiu”, literally “meat in a hole”) and the fire guaranteed a slow and gentle cooking. As mentioned above this technique was a practice that brought together entire families. Still today, such a cozy and warm atmosphere can be felt while sitting around a typical Sardinian table where, among the different kinds of meat, it will certainly be found the porceddu, which is a slow roasted suckling pig served on a bed of myrtle leaves, the trattalia/cordula which is a mix of kid or lamb’s kidney, liver and other intestines roasted together, cooked with lard, and the tacculas, thrushes or quails skewered in myrtle. In some areas, it can still be found a real delicacy consisting in pickled ox’ feet: the peixeddus de boi. In addition to meat and cold cuts, the Sardinian cuisine is known for its ewe’s milk cheese. Pride and joy of the local dairy production are the Pecorino and Fiore sardo Dop. But there are also great creamy kinds of cheese, not matured cheeses flavoured with noble molds, like Pirittas, Casu de cabreddu, Bonassai and Pischedda. For the bravest palates, there is instead the Casu Marzu, prepared with special larvae that today somebody wants to replace in the market with the Dop certification and by using insect larvae coming from controlled breeding farms . To accompany the main courses, there is the inevitable carasau bread, also known as carta da musica, music paper, with its unleavened wafer-thin and crispy crust, baked twice, often prepared as an appetizer topped with tomato sauce, egg and grated pecorino or as a bruschetta (toasted bread) seasoned with olive oil and salt. Other appetizers are the fainè, the chickpea flour farinata flat bread eaten with onions, anchovies and sausages, whose origin is Genoese (Northwestern Italy), the suppa cuata, with bread, cheese and sauce, Sardinian fish eggs, namely, the exquisite ovu ri tunnu and the fried cassated-
de di tuma, fried batter consisting of salted anchovies and tuma, a renowned goat’s cheese. Among the first courses, they excel the culurgiones, a kind of ravioli that come in several different shapes and with various fillings: typically they are filled with a mixture of pecorino cheese, potatoes and mint leaves, or even with eggs, ricotta cheese and spinach. There are also the malloreddus, a dense seashell-shaped pasta (gnocchetti) usually served with salsa alla campidanese, namely a sauce made with sausage, tomato, bay leaves, saffron and pecorino cheese. Even the sea flavours are a delight, starting from the first courses, such as spaghetti with clams and mallet roe (bottarga), or Oristano lorighittas, interwoven spaghetti rings topped with lobsters, shrimps and scampi. Among the other typical dishes one can cite the burrida, ray fish marinated in a sauce of fish liver and nuts; lobster alla catalana, with tomatoes and onions; Cabras’ red mullets and tuna alla carloforte cooked in wine and tomatoes. However, main course par excellence is the small or coarse grained fregula in all its variants. Those with a sweet tooth should try the semolina and ricotta -based pardulas and the seadas, a light pastry filled with sour cheese, then fried and drenched in honey and, last but not least, the aranzadas, small pastries made of almonds, oranges and honey. Finally, thanks to its mild climate and its green areas, Sardinia excels both at winesthe Cannonau is among the most appreciated ones: characteristically, it changes its taste and colour depending on the production area – and at liqueurs – first and foremost the Mirto (Myrtle Liqueur), with its Mediterranean scrub flavour obtained by squeezing out the myrtle berries, and the firewater Filu e ferru, with a particularly strong and dry taste. ■
Le seadas sono tipiche ciambelle imbottite di formaggio acido, fritte e innaffiate col miele. The seadas are a light pastry filled with sour cheese, then fried and drenched in honey
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EXPERIENCE DESTINATION. SARDEGNA SCELTA PERCHÉ
Due Lune Resort Golf & Spa Un contesto naturale di rara bellezza, cortesia, sorriso e servizio d’eccellenza: sono i punti cardinali di questo resort immerso nel verde della costa di Puntaldìa «Conoscere il cliente abituale e scoprire le esigenze di chi soggiorna da noi per la prima volta, riservare per lui i suoi posti preferiti, che siano in spiaggia o a tavola, ricordarne il nome e rispondere puntualmente a ogni desiderio: sembrano piccoli gesti, ma rappresentano i tanti modi con cui “coccoliamo” i nostri ospiti, concretizzando nel lavoro quotidiano i capisaldi della vera ospitalità italiana» ci racconta il General Manager del Resort, Gian Paolo Fumagalli. «Cortesia ed eccellenza del servizio, sono questi i fondamenti dell’accoglienza firmata Due Lune, gli ingredienti del nostro successo, confermato dall’incremento di fatturato, +15%, con cui abbiamo chiuso lo scorso anno», continua Fumagalli, «un altro aspetto essenziale è il
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contesto naturale: molto scenografico, con tratti tipici delle oasi faunistiche protette». Il Resort si trova infatti sulla costa orientale della Gallura, a pochi chilometri da Olbia, sulla penisola di Puntaldìa, un verde paradiso incontaminato di quiete che domina un mare cristallino e lunghe spiagge bianche. P.T.
EXPERIENCE DESTINATION. SARDEGNA
TRA MARE, CIELO E VERDE
La natura e le attività all’aria aperta sono tra le occsasioni da non perdere durante il soggiorno al Resort, che si sta preparando per la nuova stagione (riapertura il 13 maggio). Da una parte ci sono il mare e le spiagge di sabbia finissima, con il parco marino protetto per una vacanza a tutta natura, dall’altra il verde, inteso non solo come il panorama su cui spaziare con lo sguardo da ogni punto della struttura, ma anche come il campo da golf, che parte direttamente dalla riva e si stende in un impegnativo percorso a 9 buche. Adatto sia ai giocatori esperti cui richiede precisione, sia agli amateur (cui è dedicato il campo pratica), il Golf Club Puntaldìa è anche uno spunto ideale per un’attività di team building o un momento di relax all’interno di un programma congressuale o incentive, mentre per una giornata o qualche ora di totale relax sono da provare i trattamenti della Spa Due Lune. Qui, oltre al percorso benessere, basato sulle proprietà terapeutiche dell’acqua, è possibile scegliere tra la carta dei massaggi (alcuni pensati in modo specifico per il giocatore di golf) e la palestra, intermente rinnovata con attrezzature all’avanguardia.
I NUMERI DEL MICE
Il momento business vero e proprio trova la sua cornice nel centro congressi da 120 posti, con due sale meeting e spazi espositivi, e la possibilità di utilizzo esclusivo della struttura riservando le 66 camere. Il ristorante Le Caravelle propone il meglio dei sapori locali ma con tocchi internazionali e menu personalizzati per ogni evento. 1-2 2016
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EXPERIENCE DESTINATION. SARDEGNA CHOSEN BECAUSE
Due Lune Resort Golf & Spa A natural environment of rare beauty, kindness, smiles and excellent service, are the cardinal points of this resort surrounded by Puntaldìa coast’s vegetation
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o be able to recognise our regular customer and find out the needs of those who sojourn here for the first time, to book for him his favourite places, whether on the beach or in a restaurant, to remember his name and promptly meet all of his desires: although they might seem small gestures, they represent the many ways that we use for “spoiling” our guests, thus actualising the cornerstones of true Italian hospitality in our daily work» tells us the General Manager of the Resort, Gian Paolo Fumagalli. «Kindness and service excellence are the foundations of Due Lune welcoming, the
ingredients of our success, confirmed by a 15% increase in our revenue, which closed last fiscal year», continues Fumagalli, «another essential aspect is the natural environment, a picturesque one, some sections of which are protected wildlife oases». The Resort is located on the eastern coast of Gallura, a few kilometers away from Olbia, in the Puntaldìa peninsula, a peaceful heaven characterised by rich vegetation overlooking a crystal clear sea and long white beaches. P.T.
AMIDST SEA, SKY AND GREEN
Its natural context and outdoor activities are among the occasions not to be missed during one’s stay at the Resort, which is officially getting ready for the new season (reopening on May 13). On the one hand there is the sea with its beaches of fine sand, together with a protected Marine Park for a full-immersion-in-to-nature holiday. On the other hand, there is the green of the panorama that can be seen and admired from any corner of the structure, and the golf green that stretches directly from the shore across a challenging 9 holed path. Suitable for both professional golf players- in this case, precision is required, and amateurs- that may use the the practicing field-, Puntaldia Golf Club is also a perfect setting for a team building activity or for a relaxation break during a conference or incentive program. For a day or a few hours of relaxation, instead, one should definitely try Due Lune Spa treatments. Here, in addition to the wellness program, based on water therapeutic properties, it is possible to choose between the massage list (some designed specifically for the golfer) and the gym, entirely restored and characterized by cutting-edge equipment.
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MICE NUMBERS
The real business time finds its setting in the 120-seat Conference Centre, with two meeting rooms and exhibition spaces and the possibility of exclusive use of the facility when also its 66 rooms are reserved. Le Caravelle restaurant, finally, offers the best local tastes enriched with interesting international touches and custom menus for any occasion.
EXPERIENCE DESTINATION. SARDEGNA SCELTA PERCHÉ
Cantina di Santadi
Questa azienda vinicola, saldamente legata alla sua tradizione cooperativa, è ambasciatrice delle produzioni più autentiche del suo territorio in tutto il mondo
Sopra (up): Cantina barriques. A destra: la prima annata del Terre Brune. Right: the first vintage of Terre Brune
Tre semplici ingredienti danno senso e ragione dell’attività della Catina di Santadi: una storia che dura da oltre mezzo secolo; il territorio, bellissimo e ideale per la coltivazione di diverse varietà di uva; le persone, appassionate ed esperte, che hanno saputo imprimere un’importante svolta nei metodi e negli obiettivi della Cantina, trasformandola in quello che è oggi: una vera ambasciatrice della Sardegna, dei suoi vini e della sua cultura enologica in tutto il mondo.
Il territorio In basso, vedute aeree dei vigneti. Below, aerial views of the vineyards
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Il territorio è quello del Sulcis, nell’area sud-occidentale della Sardegna, una delle zone meno prospere e più difficili della regione, che però possiede caratteristiche
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adatte per la crescita di una grande varietà di cultivar, tutti caratterizzati da alta qualità e scarsa tendenza alla massificazione. Principe ne è il Carignano, vitigno presente da millenni in queste terre, co-
EXPERIENCE DESTINATION. SARDEGNA LA STORIA E LE PERSONE
me testimoniano recenti ritrovamenti archeologici che, dopo le opportune analisi, potrebbero datarne la comparsa a prima di 3.800 anni fa. Questo cultivar è considerato un’eccellenza, e come tale viene commercializzato dalla Cantina, di cui è il simbolo. Il vino che ne raccoglie l’anima e l’essenza è il Terre Brune, dal colore rubino intenso, corposo e profumato, con note complesse, che derivano non solo dalle specifiche qualità del suolo ma anche dalla lunga lavorazione: le uve sono raccolte tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, quindi sono lasciate fermentare per due settimane in modo che rilascino le sostanze polifenoliche contenute nelle bucce. A dicembre il liquido è trasferito in barriques di rovere, per una maturazione che durerà almeno 16-18 mesi e a cui seguirà un ulteriore anno di affinamento in bottiglia. Una volta aperto, il Terre Brune è ideale per accompagnare carni dalla lunga cottura, selvaggina e formaggi stagionati, grazie al suo gusto morbido e alle note fruttate e speziate. Tanti i premi e i riconoscimenti ottenuti da questo vino
La storia della Cantina, che ha superato i 50 anni di attività, è strettamente intrecciata con quella delle persone che l’hanno fondata e poi trasformata nell’azienda che è oggi. A Santadi questo progetto di matrice cooperativa nasce per iniziativa di un gruppo di produttori di uva nel 1960. Per circa 20 anni la produzione è limitata e la Cantina si occupa quasi esclusivamente della vendita di vino sfuso. Con gli anni Ottanta tutto cambia. Alla Presidenza dell’azienda arriva Antonello Pilloni, affiancato da un enologo di fama internazionale come Giacomo Tachis. La nuova dirigenza imprime una svolta decisa ai metodi e alle attività della Cantina, passando a una produzione più ampia, ma sempre autoctona e non massificata, di vino in bottiglia. Il salto di qualità porta i suoi frutti e la distribuzione delle sue etichette arriva in Europa e oggi anche nel resto del mondo, a conferma non solo del valore della produzione, ma anche della sua capacità di esprimere e raccontare un territorio. È infatti la forte identità dei suoi vini ciò che ha permesso alla Cantina di aprirsi la strada verso i mercati emergenti (in ambito vinicolo) come Cina e Giappone, due Paesi che sono sempre più attenti e curiosi nei confronti di una cultura, quella enogastronomica occidentale, così lontana e diversa dalla propria, oltre che di essere ormai ben conosciuta e apprezzata nel Vecchio Mondo, in Russia e nelle Americhe. Ovviamente i vini di Santadi sono distribuiti anche a livello nazionale, e in particolare vanno a rifornire ristoranti e strutture ricettive che vogliano assicurare alla propria clientela prodotti di eccellenza e carattere.
(l’ultimo in ordine di tempo è l’Oscar del Vino 2015, attribuito alla Cantina per il Terre Brune 2010 da Bibenda, Fondazione Italiana Sommelier e Centro Internazionale per la Cultura del Vino e dell’Olio), che però non è il solo a esportare nel mondo i sapori e i profumi della Sardegna e del Sulcis: si producono anche bottiglie con uve di vitigni autoctoni come il Monica, il Cannonau, il Vermentino e il Nuragus (tutte a Denominazione di Origine Controllata o Protetta) e altre etichette a Indicazione Geografica Tipica o Protetta (Valli di Porto Pino e Isola dei Nuraghi). P.T.
In alto a sinistra: Vigneti Carignano. Above to the left, vineyards Carignano Sotto, la regione del Sulcis. Below, the region of Sulcis
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EXPERIENCE DESTINATION. SARDEGNA CHOSEN BECAUSE
Cantina di Santadi This wine maker is firmly linked to its cooperative tradition, it is ambassador of the most authentic productions of its territory in the entire world
T il vigneto Carignano in piena maturitĂ . Carignano cultivar in full maurity
hree simple ingredients give sense and reason to the activity of the Winery of Santadi: a history that stretches for more than half a century; the territory, beautiful and ideal for the cultivation of different grape varieties; the people, passionate and expert, who knew how to imprint an important development in methods and objectives of the produc-
THE HISTORY AND THE PEOPLE
The history of the Winery, which has exceeded 50 years of activity, is tightly woven with that of the people who founded it, and transformed it into the company that it is today. At Santadi, this cooperative matrix project was born from the initiative of a group of grape growers in the 1960s. For roughly 20 years, the production was limited and the Winery concentrated almost exclusively on the sale of bulk wine. With the 1980s, everything changed. Antonello Pilloni arrived at the head of the company, with the assistance of an internationally famous, enologist, Giacomo Tachis. The new management imprinted a decisive turn in the methods and in the activities of the Winery, passing to a more ample production, but always of the same individual varieties and not blended, of bottled wine. The leap in quality reaped its fruits, and the distribution of its labels arrived first in Europe, and today in the rest of the world, a confirmation not only of the value of the production, but also of its capacity to express and relate a territory. It is, in fact, the strong identity of its wines that has permitted the Winery to open the road towards emerging markets (in the wine field) such as China and Japan, two countries that are always more attentive and curious about a culture, the western culinary culture, so remote and different from their own. In addition, it is already well known and appreciated in the Old World, in Russia and in the Americas. Obviously, the wines of Santadi are also distributed at a national level, and in particular, to restaurants and reception structures that want to ensure products of excellence and character to their clients.
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er, transforming it in to what it is today: a true ambassador of Sardegna, of its wines and of its wine culture throughout the world.
The territory The territory is that of the Sulcis, in the south west of Sardegna, one of the less prosperous and most difficult of the region, which, however, possesses the right characteristics for the growth of a great variety of cultivars, all characterized by high quality and a low tendency towards standardization. The first is Carignano, a variety present in this area for millennia, as recent archeological finds show, which, after appropriate analysis, could date its first appearance to 3,800 years ago. This cultivar is considered excellent, and such that it is sold by the Winery of which it is the symbol. The wine that collects its soul and essence is the Terre Brune, with an intense ruby color, fragrant and fullbodied, with complex notes that derive not only from the specific qualities, but also from the long preparation: its grapes are harvested between the end of September and the beginning of October, then left to ferment for two weeks in order to let them release the polyphenolic substances contained in the skins. In December, the liquid is transferred into oak barrels, for an ageing that lasts at least 16-18 months, and which is following by a further year of refinement in the bottle. Once opened the Terre Brune is ideal to accompany stewed and slow-roasted meats, game and aged cheeses thanks to its soft taste and fruity and spicy notes. This wine has won many prizes and much recognition (the latest, in order by date, is the Oscar’s of Wine 2015, awarded to the Winery for Terre Brune 2010 by Bibenda, The Italian Sommelier Foundation and the International Center for the Culture of Wine and Oil), that, however, is not the only one to export the tastes and perfumes of Sardegna and the Sulcis to the world: they also produce bottles with grapes from the same territory, such as Monica, Cannonau, Vermentino and Nuragus (all of Protected or Controlled Designation of Origin), and other labels of Typical or Protected Geographical Indication (Valli di Porto Pino and Isola deiNuraghi). P.T.
Quando business fa rima con piacere.
Pullman Timi Ama Sardegna Viale dei Ginepri, 3 - Sardegna - 09049 Villasimius ITALIA
Photo: Š Enzo Baradel - DR
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PERCORSI D’ARTE E CULTURA
Tra le Case da collezione
del Lago di Como Il lago più bello e glamour del mondo, racconta storie antiche e affascinanti tra le sale e i giardini delle sue ville più prestigiose
✒testo e foto di Aura Marcelli Sopra, la Villa del Balbianello, magnifica ed elegante, costruita nel XVIII secolo all’estremità di uno scenografico promontorio che si spinge nel lago. Up, Villa del Balbianello, magnificent and elegant, constructed in the XVIIIth century at the end of a scenic promontory that pushes into the lake
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Da lontano la piccola chiesa di San Martino sembra davvero inaccessibile, arroccata com’è su di un alto sperone di roccia a picco sul lago. E, invece, un sentiero lastricato e segnato da suggestive cappelline della Via Crucis, conduce alla collina erbosa sulla quale sorge questo bianco santuario. Una volta arrivati in cima, senza neppure troppa fatica, si apre la vista più spettacolare sul Lago di Como: l’azzurro intenso dell’acqua, la bruma sottile che si alza dalla sua superficie, le montagne e le colline che si stagliano sul cielo azzurro ed emergono direttamente dal lago, dividendo il suo antico corso glaciale nei due fiordi meridionali. È un panorama sublime, uno scenario unico e magico,
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che, nei secoli ha conquistato poeti e artisti, re, regine e attori hollywoodiani. Dall’alto Bellagio, la piccola e deliziosa città conosciuta come la Perla del Lago di Como, sembra la prua di una nave protesa nelle acque scure del lago.Le scie dei motoscafi e dei traghetti disegnano le vie d’acqua che collegano tra di loro i bellissimi borghi lacustri e le tante antiche ville, rese celebri dai loro illustri proprietari e ospiti, ma anche da pellicole cinematografiche di fama mondiale: in Once Upon a Time in America Robert “Noodles” De Niro cenava finalmente con la sua amata Deborah di fronte al molo di Villa Serbelloni; il James Bond Daniel Craig di Casinò Royale credeva ancora nell’amore since-
PERCORSI D’ARTE E CULTURA
ro di Eva Green, seduto nel giardino di Villa del Balbianello, mentre questa stessa villa spettacolare faceva da cornice al matrimonio segreto e sfortunato tra Anakin Skywalker e la bella Padmé, nell’episodio II del prequel di Star Wars.
Il lago preferito dai divi di Hollywood Le stelle del cinema internazionale hanno dato molta notorietà al Lago di Como. Non solo come location delle loro interpretazioni, ma anche in quanto in molte hanno scelto le sue sponde come buen retiro. Per primo fu George Clooney, che nel 2001, durante un giro in moto con degli amici, si innamorò della Villa Oleandra nel paesino di Laglio. La comprò l’anno seguente, conquistando in poco tempo, grazie ai suoi modi di fare amichevoli, la simpatia dei locali, tanto da essere nominato cittadino onorario. La gente del posto si è presto abituata a vedere l’icona
sexy del cinema fare jogging sul lungolago e ospitare nella sua magnifica casa molti amici famosi: Brad Pitt con Jennifer Aniston (prima) e con Angelina Jolie (dopo), Robert De Niro, Matt Demon, Bill Murray e molti altri. Poi sono arrivati il vampiro Robert Pattison, il magnate della Virgin Sir Richard Branson, l’impresario Rupert Murdoch e il calciatore Lionel Messi, tutti diventati proprietari di magnifiche e antiche ville affacciate direttamente a quello che è considerato da molti come il lago più bello del mondo. Sono più di 70 le ville del Lario – nome latino del Lago di Como – registrate dalla direzione generale italiana delle Belle Arti come esempi prestigiosi d’arte e di architettura dei secoli passati, dal XVI all’inizio del XX. A differenza che altre zone d’Italia e del mondo, questo patrimonio non ha subito i danni dello sviluppo costruttivo e turistico delle ultime decadi ed è praticamente intatto nel suo affascinante ed elegante equilibrio tra architettura e paesaggio. Boschi, uliveti e, soprattutto, spettacolari giardini circondano queste preziose ville, in molti casi convertite in esclusivi hotel di lusso o in privati ed esclusivi relais per affitto turistico.
I traghetti collegano tra di loro i bellissimi borghi lacustri e le tante antiche ville. Ferry boats connect together beautiful lakeside villages and the many antique villas
Le ville imperdibili Lo stupore suscitato dall’arrivo dei Vip e delle stelle del cinema ha contribuito a svegliare Como dalla tipica calma lacustre, trasformando questa bella città di 85 mila abitanti in un vero e proprio centro culturale e artistico. Le esposizioni più prestigiose si tengono in una delle ville più prestigiose del lago, la neoclassica Villa Olmo, della fine del VIII secolo, a pochi passi dal centro storico di Como e in fondo al nuovo e bellissimo lungolago. Questo edificio monumentale, che ha ospitato nelle sue sale decorate Napoleo1-2 2016
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ne Bonaparte e la sua sposa Josephine, l’imperatore d’Austria Fernando I e Giuseppe Garibaldi, presenta ogni estate grandi e imperdibili mostre di artisti internazionali. Il magnifico giardino romantico di Villa Melzi, con la antica gondola veneziana trasportata a Bellagio per volere di Napoleone. The wonderful romantic garden of Villa Melzi, with the ancient Venetian gondola brought to Bellagio at the behest of Napoleon
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A pochi chilometri da Como si trova la piccola città di Cernobbio. Questo paesino incantevole è stato uno dei pionieri del turismo internazionale d’elite. Famosa per i suoi hotel di lusso già dal XIX secolo, Cernobbio continua ad attrarre ospiti illustri, grazie alla bellezza del lago e agli importanti eventi internazionali che si celebrano nella sua villa più celebre,
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Villa d’Este. Una delle più belle opere architettoniche del Cinquecento, la villa e il suo magnifico giardino all’italiana (elegante incontro tra differenti stili: rinascimentale, barocco e romantico) sono stati fin dal principio punto d’incontro dell’aristocrazia internazionale. Dal 1873 i due edifici principali divennero l’Hotel Villa d’Este, ancora oggi uno dei più esclusivi ed eleganti al mondo. Sull’altra sponda del lago, nel paesino di Blevio, si trova un’altra incantevole villa convertita, molto più di recente, in hotel di lusso. Si tratta della Villa Roccabruna e
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LE VILLE-MUSEO
del Casta Diva Resort & Spa. La villa attuale, prezioso esempio di eclettismo, è stata realizzata dall’architetto Carlo Formenti nel 1906, ma la storia di questo luogo è molto più antica. Prima della completa ristrutturazione del principio del secolo scorso, qui si trovava una villa neoclassica proprietà della cantante d’opera più famosa dell’Ottocento, Giuditta Pasta. In onore della grande soprano e dell’aria più famosa della Norma di Vincenzo Bellini, è stato dato il nome all’attuale hotel, realizzato nel 2010, nella villa principale e in altri otto edifici sparsi per la collina e il parco che sovrastano il lago.
Villa Monastero: quattro secoli di storia e stile brillano in questa magnifica villa nel borgo di Varenna. Antico monastero del XII secolo, fu convertita in villa privata tra il XVI e l’inizio del XVII secolo e, infine, è diventata museo dal 1995. www.villamonastero.eu. Villa Carlotta: capolavori della natura e dell’ingegno dell’uomo si trovano in questa villa-museo di Tremezzo. Lo spettacolare giardino botanico fu realizzato, tra il lago e la montagna, alla fine del XVII secolo e venne trasformato durante l’Ottocento nell’attuale giardino romantico, vero trionfo di colori e profumi durante tutte le stagioni, ma in particolare in primavera. All’interno della villa si trovano opere del Canova, di Thorvaldsen e di Hayez.
Proprio come prime donne del Bel Canto, ci sono ville sul Lago di Como che si distinguono, altere e orgogliose, conservando la propria bellezza nella privacy dei loro giardini frondosi e regalando agli estranei solo sguardi fugaci, dalle acque calme del lago. Questa attitudine capricciosa e affascinante si adatta molto bene alla Villa Pliniana del XVI secolo, “sovrana superba di memorie” come la descriveva il poeta inglese Percy Shelley. Costruita letteralmente sopra il lago (le fondamenta affondano nell’acqua) e su di una suggestiva e celebre fonte intermittente, nota anche allo stesso Leonardo Da Vinci, la villa ha ospitato nei secoli personaggi illustri del calibro di Napoleone e Stendhal, Gioacchino Rossini e Lord Byron, lo scienziato Alessandro Volta e il poeta Ugo Foscolo. Ma fu una storia d’amore, passionale e infelice, che diede alla villa la sua aura magica. Tra le magnifiche sale e il bellissimo parco, al principio del XIX secolo, vissero la loro romantica e famosa relazione extraconiugale l’affascinante principe Emilio Barbiano de Belgioioso e la bella principessa Anna Berthier. Feste sontuose, impudichi tuffi notturni nelle acque del lago e un inevitabile finale drammatico contribuirono a creare la leggenda di questa villa, recentemente ristrutturata e riaperta al pubblico come relais di lusso dopo anni di abbandono. Navigando per le acque calme del lago, una villa in particolare non può passare inosservata: è la Villa del Balbianello, magnifica ed elegante, costruita nel XVIII secolo all’estremità di uno scenografico promontorio che si spinge nel lago. Non sorprende che questa romantica dimora sia stata scelta come luogo di elezione da molti famosi registi cinematografici, come pure da coppie di fidanzati danarosi, tutti alla ricerca di una location esclusiva 1-2 2016
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PERCORSI D’ARTE E CULTURA DOVE DORMIRE Villa d’Este Via Regina 40 - Cernobbio Tel. 0313481 - www.villadeste.com Grand Hotel Tremezzo Via Provinciale Regina 8 - Tremezzina Tel. 034442491 - www.grandhoteltremezzo.com Villa Serbelloni Via Roma 1 - Bellagio Tel. 031950216 - www.villaserbelloni.com Villa Flori Via Cernobbio, 12 - Como Tel. 03133820 - www.hotelvillaflori.it Casta Diva Resort & Spa Via Enrico Caronti 69 - Blevio Tel. 03132511 - www.castadivaresort.com Palace Hotel Lungo Lario Trieste 16 - Como Tel. 03123391 - www.palacehotel.it Hotel Barchetta Excelsior Piazza Camillo Benso Conte di Cavour 1 - Como Tel. 0313221 - www.hotelbarchettaexcelsiorcomo.it Albergo Terminus Lungo Lario Trieste 14 - Como Tel. 031329111 - www.albergoterminus.it Sheraton Lake Como Via per Cernobbio 41a - Como Tel. 0315161 - www.sheratonlakecomo.com Grand Hotel Imperiale Via Regina, 24 - Moltrasio Tel. 031346111 - www.hotel-lago-como-imperiale.com Hotel Cruise Via Giosuè Carducci 3 - Montano Lucino Tel. 031478301 - www.hotelcruise.com
VISITE Villa Olmo - Como http://www.mostrevillaolmocomo.com Villa del Balbianello - Lenno www.visitfai.it/villadelbalbianello Villa Melzi - Bellagio www.giardinidivillamelzi.it
INFORMAZIONI www.lakecomo.it www.mizarconventions.com La vista spettacolare dalla Chiesa di San Martino. The most spectacular view from the church of San Martino
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dove ambientare le proprie scene d’amore: il piccolo porto, la meravigliosa loggia aperta sui due lati, il magnifico parco con le terrazze e gli alberi secolari, la balcona-
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ta in pietra del Giardino del Leccio, resa celebre da Hollywood.
Il cuore fiorito del lago Al centro del Lago di Como, là dove i fiordi meridionali si riuniscono, si trova il pittoresco paesino di Bellagio. Nei secoli passati questo borgo incantevole, ancora oggi una delle destinazioni più note di tutto il lago, è stato amato e frequentato da aristocratici e personaggi illustri che nei suoi dintorni costruirono magnifiche e prestigiose ville, riempiendo quasi senza soluzione di continuità questo tratto di costa del lago: dalla neorinascimentale Villa Orlando alla elegante Villa La Placida, dall’imponente Villa Trotti alla neoclassica Villa Trivulzio, fino alle magnifiche Villa Melzi e Villa Serbelloni, le uniche aperte al pubblico. Villa Melzi, uno degli esempi più importanti di stile neoclassico, oggi museo, è stata la dimora del Duca di Lodi, braccio destro di Napoleone in Italia durante la repubblica come durante l’impero. Ospiti illustri, tra i quali gli imperatori d’Austria Ferdinando I e Marianna, il principe Metternich e l’imperatrice di Russia Maria Feodorovna, il compositore Litz e lo scrittore Stendhal, passarono per le sue sale, impreziosite da una importante collezione d’arte, e per il suo magnifico giardino romantico, con piante esotiche, alberi secolari e cespugli fioriti di azalee e rododendri. Villa Serbelloni, del XVI secolo e arricchita nei secoli successivi, è da cent’anni uno degli hotel più lussuosi del Lago di Como e oggi conta anche sull’esclusiva proposta gourmet del ristorante Mistral, una stella Michelin. ■
PERCORSI D’ARTE E CULTURA THE ROUTES OF ART AND CULTURE.
Among the most beautiful villas of Lake Como The most beautiful and glamorous lake in the world tells ancient and fascinating stories among the halls and gardens of its most prestigious villas Text and foto by Aura Marcelli
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rom far away, the small church of San Martino seems truly inaccessible, perched as it is, on a high spur of rock above the lake. But, a stone paved path, marked with suggestive small chapels of the Stations of the Cross, leads to a grassy hill, upon which rises this white sanctuary. Once reaching the top, without too much effort, the most spectacular view of Lake Como opens before you: the intense blue of the water, the thin mist that rises from the surface, the mountains and hills that stand out against the blue sky and seem to emerge directly from the lake, dividing its ancient glacial course into two southern fjords. It’s a sublime panorama, a unique and magical scene, which through the centuries has won over poets and artists, kings and queens, and Hollywood actors. From high up in Bellagio, the delightful little city known as the Pearl of Lake Como, seems like the prow of a ship stretched out over the dark waters of the
lake. The wakes of motor launches and ferry boats design streets of water that connect together beautiful lakeside villages and the many antique villas, made famous by their illustrious owners and guests, and by the many world famous films made here: in “Once Upon a Time in America”, Robert “Noodles” De Niro finally dined with his beloved Deborah in front of the pier of Villa Serbelloni; James Bond – Daniel Craig – of “Casino Royale” still believed in the true love of Eva Green, seating in the garden of Villa del Balbianello, while the same spectacular villa was the frame for the secret and doomed wedding of Anakin Skywalker and the beautiful Padmé, in Episode II of the “Star Wars” prequel.
Le azalee fiorite a Villa Carlotta. Flowering bushes of azaleas at Villa Carlotta
The favorite lake of Hollywood divas The stars of international film have given much notoriety to Lake Como. Not only as a filming location, but also for how many of them have chosen its shores as 1-2 2016
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Il lungolago di Como. Como lake front
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quiet retreats. George Clooney was the first, in 2001, during a motorcycle trip with friends. He fell in love with Villa Oleandra in the town of Laglio. He bought the villa the following year, quickly winning the sympathy of the locals, thanks to his friendly ways, so much so that he was named an honorary citizen. The residents of the town soon became used to seeing the sexy cinema icon jogging along the lake, or hosting his famous friends in his magnificent house: Brad Pitt with Jennifer Aniston (before) and with Angelina Jolie (after), Robert De Niro, Matt Damon, Bill Murray and many others. Then others arrived, such as vampire Robert Pattinson, Virgin magnate Sir Richard Branson, businessman Rupert Murdoch and footballer Lionel Messi, all of whom became owners of magnificent and antique villas directly facing what is considered by many to be the most beautiful lake in the world. There are more
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than 70 villas of Lario – the Latin name for Lake Como – registered by the Italian general management of Belle Arti (Arts Council) as prestigious examples of art and architecture of past centuries, from the XVIth to the beginning of the XXth. Unlike other areas of Italy and the world, this patrimony hasn’t suffered the damage of construction and tourism development of the latest decades, and its charming and elegant equilibrium between architecture and landscape is practically intact. Forests, olive groves and, most of all, spectacular gardens circle these precious villas, which have been converted into exclusive luxury hotels or private and exclusive vacation rentals in many cases.
The featured villas The amazement aroused by arrival of VIPs and stars of the cinema has contributed to the awakening of Como from its typical
PERCORSI D’ARTE E CULTURA
lakeside calm, transforming this beautiful city of 85 thousand inhabitants into a true cultural and artistic center. The most prestigious exhibitions are held in the most prestigious villas of the lake, the neoclassical Villa Olmo, from the late VIIth century, just steps from the historic center of Como and at the end of the beautiful lakeside path. This monumental building, whose decorated halls have hosted Napoleon Bonaparte and his wife Josephine, Austrian Emperor Ferdinand I and Giuseppe Garibaldi, presents great and unmissable exhibitions of international artists every summer. A few kilometers from Como lies the small city of Cernobbio. This charming town has been one of the pioneers of international tourism of the elite. Famous for its luxury hotels since the XIXth century, Cernobbio continues to attract illustrious guests, thanks to the beauty of the lake and to important international events cele-
brated in it’s most famous villa, Villa d’Este. One of the most beautiful works of architecture of the 1500s, the villa and its magnificent Italianate garden (an elegant meeting of different styles: renaissance, baroque and romantic) have been a meeting point of the international aristocracy since their beginning. Since 1873, the two main buildings have hosted the Hotel Villa d’Este, which is still one of the most exclusive and elegant in the world.
Lo splendido panorama dalla loggia di Villa del Balbianello. The sublime panorama from the lodge of Villa del Balbianello
On the opposite shore of the lake, in the town of Blevio, there is another charming villa, converted, much more recently, into a luxury hotel. It is Villa Roccabruna and Casta Diva Resort and Spa. The present villa, precious example of eclecticism, was created by architect Carlo Formenti in 1906, but the history of this place is much longer. Before the complete restoration at the beginning of the last century, the site hosted a neoclassical villa owned by the 1-2 2016
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PERCORSI D’ARTE E CULTURA VILLAS MUSEUMS
Villa Monastero. Four centuries of history and style shine in this magnificent villa in the village of Varenna. Antique monastery of the Xiith century, it was converted into a private villa between the XVIth and the beginning of the XVIIth centuries, and finally became a museum in 1995. www.villamonastero.eu Villa Carlotta. Masterpieces of nature and of the ingenuity of man are found in this villa-museum of Tremezzo. The spectacular botanic garden was created, between the lake and the mountain, at the end of the XVIIth century, and was transformed during the 1800s into the present romantic garden, a true triumph of colors and perfumes during all the seasons, but particularly in spring. Inside the villa are works of Canova, Thorvaldsen and Hayez.
Villa Serbelloni è uno degli hotel storici più eleganti del lago di Como e l’unico cinque stelle lusso di Bellagio. Villa Serbelloni is one of the oldest and most elegant hotels in the Lake Como area and the only 5 star de-luxe hotel in Bellagio
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most famous opera singer of the 1800s, Giuditta Pasta. The hotel, created in 2010 in the main villa and in eight other buildings scattered throughout the hill and park overlooking the lake, was named in honor of the great soprano, and of the most famous aria of the opera Norma, by Vincenzo Bellini. Just like the Prima Donnas of lyric opera, there are villas on Lake Como which distinguish themselves, strong and proud, keeping their own beauty in the privacy of their leafy gardens, giving strangers only fleeting glances from the calmwaters of the lake. This capricious and charming attitude adapts well to Villa Pliniana, of the XVIth century, described by English poet Percy Shelley as the “superb sovereign of memory”.
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Built literally above the lake (the foundations plunge below the water), and on a suggestive and famous intermittent fountain, the villa, also known by Leonardo Da Vinci, has, through the centuries, hosted illustrious people of the caliber of Napoleon and Stendhal, Gioacchino Rossini and Lord Byron, scientist Alessandro Volta and poet Ugo Foscolo. But it was a love story, passionate and unhappy, that gave the villa its magical aura. In the magnificent salons and beautiful park, at the beginning of the XIXth century, unfolded the famous romantic extramarital relationship of the charming Prince Emilio Barbiano de Belgiooso and the beautiful Princess Anna Berthier. Sumptuous parties, vulgar nighttime swims in the waters of the lake and an inevitable dramatic finale contribute to the creation of the legend of this villa, which has been restored recently, and reopened to the public as a luxury relais after years of abandonment. While boating on the calm waters of the lake, one villa in particular can’t be missed: it is Villa del Balbianello, magnificent and elegant, constructed in the XVIIIth century at the end of a scenic promontory that pushes into the lake. It’s no surprise
PERCORSI D’ARTE E CULTURA
L'Hotel Villa d'Este, uno dei più esclusivi ed eleganti al mondo. Hotel Villa d’Este, one of the most exclusive and elegant in the world
that this romantic mansion was chosen as a favorite location by many famous directors, as well as an exclusive location where rich couples set their own love scenes: the small port, the marvelous lodge open on who sides, the magnificent park with its terraces and centuries-old trees, the stone balcony of the Giardino del Leccio, made famous by Hollywood.
Villa Roccabruna e il Casta Diva Resort and Spa a Blevio. Villa Roccabruna and Casta Diva Resort and Spa in Blevio
The flowering heart of the lake
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At the center of Lake Como, where the southern fjords meet, lies the picturesque town of Bellagio. In earlier centuries, this charming village, still today one of the
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most notable destinations of the entire lake, was loved and frequented by aristocrats and illustrious people, who built prestigious and magnificent villas in its surroundings, filling, almost seamlessly, this stretch of the shore of the lake: from the neo-renaissance Villa Orlando to the elegant Villa La Placida, from the imposing Villa Trotti to the neoclassical Villa Trivulzio, and the magnificent Villa Melzi and Villa Serbelloni, only ones open to the public. Villa Melzi, one of the most important examples of neoclassical style, today a museum, was the mansion of the Duke of Lodi, right hand of Napoleon in Italy during the Republic, as well as during the Empire. Illustrious guests, among which were Austrian Emperor Ferdinand I and Marianna, Prince Metternich and Russian Empress Maria Feodorovna, composer Liszt and writer Stendhal, all passed through its halls, which were enhanced by an important art collection, and its magnificent romantic garden, full of exotic plants, ancient trees and flowering bushes of azaleas and rhododendrons. Villa Serbelloni, from the XVIth century and enriched in the following centuries, has been one of the most luxurious hotels of Lake Como for a century, and today also counts exclusive gourmet proposals from Michelin Starred Mistral Restaurant. ■
LAGO DI COMO BIEN VIVRED’ARTE E CULTURA SELECTED BY MM PERCORSI
Albergo Terminus e Hotel Villa Flori Due must dell’ospitalità comasca per soggiorni di charme e meeting esclusivi
Albergo Terminus Nel cuore di Como, a due passi dal Duomo e affacciato sul lago, l’Albergo Terminus è un punto di riferimento imprescindibile dell’alta hotellerie comasca. Ubicato in un palazzo storico di inizio Novecento di grande pregio architettonico, l’hotel ha mantenutola raffinata allure e il gusto Liberty tipici dell’epoca. Gli interni, belli e luminosi, rivelano dettagli originali tra cui la maestosa balconata, le ringhiere e le lampade in ghisa e le pareti affrescate. Non c’è particolare che non denoti grande cura e personalizzazione, a cominciare dalle camere,tutte una diversa dall’altra, con pregiati tessuti, decori, boiserie, bagni in marmo, e dotazioni di altissima qualità. Per soggiorni all’insegna dell’esclusività sono a disposizione la Bianca Suite – 80 mq, con terrazzo in teck e una bella vista su Piazza Cavour e sul Lago – e la Penthouse Suite di 300 mq, con 3 camere da letto, 3 bagni, un ampio salone con cucina e 2 grandi terrazzi con vista panoramica. Si pranza e si cena al Bar delle Terme, caffè ristorante con atmosfera da club privato e, nella bella stagione, in terrazza, tra oleandri e gelsomini, di fronte al Lago. Per i meeting ci sono la sala Venezia, al piano ter-
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ra, con grandi finestre in grado di accogliere fino a 50 persone e la Sala Ovale per 15 ospiti, ideale anche per cene private e piccoli banchetti. Non manca infine l’angolo relax con sauna e palestra.
Hotel Villa Flori, Como A metà strada tra Como e Cernobbio, facilmente raggiungibile dagli aeroporti di Milano e Malpensa, l’Hotel Villa Flori è un’elegante location che combina, con grande gusto, stile classico e mood contemporaneo. Direttamente affacciato sul lago, offre ai suoi ospiti uno spettacolo di incomparabile bellezza con una vista che spazia dal Duomo di Como fino alla punta di
Torno. L’hotel è situato in una villa nobiliare ottocentesca, tra le più belle del Lago – con stucchi, affreschi, arredi d’epoca e pavimenti pregiati in parquet, rinati a nuovo splendore grazie al restyling del 2011 – e offre tutte le facilities pensate per il globe trotter sofisticato: dai servizi in camera, a un lounge bar sofisticato e arricchito dalla terrazza a picco sul lago, dalla zona wellness con mini Spa, palestra e solarium a picco sull’acqua, fino al ristorante gourmet. Un parco lussureggiante circondala villa mentre un pontile privato consente l’accesso “via acqua”, in tutta privacy sia all’Hotel sia al Ristorante Raimondi. Le 53 camere, tutte con un balcone e vista lago, comprendono 7 Junior Suite e la nuova Grand Lago Suite. Quest’ultima, una vera e propria villa indipendente di 180 mq e immersa nel parco mediterraneo, offre un giardino privato e una terrazza pied dans l’eau di 200 mq. Punto d’approdo per i buongustai, l’eccellente ristorante Raimondi, con le sue sale calde e accoglienti. L’Hotel Villa Flori è una location perfetta anche per banchetti e matrimoni. La posizione e il contesto rendono questo hotel un indirizzo d’elite anche per i meeting: sale antiche e un grande salone contemporaneo, tutti con affaccio e terrazzi a lago sono ideali per organizzare piccoli congressi, consigli d’amministrazione o workshop. P.T.
PERCORSI D’ARTE E CULTURA THE ROUTES OF ART AND CULTURE, LAKE COMO.
Hotel Terminus and Hotel Villa Flori Two musts of Como hospitality for charming stays and exclusive meetings
Hotel Terminus In the heart of Como, just steps from the Duomo and facing the lake, Hotel Terminusis an indispensable reference point of high level hotels in Como. Situated in a historic palazzo from the early 1900s of great architectural value, the hotel has maintained its refined allure and Liberty taste typical of the epoch. The interiors, beautiful and bright, reveal original details, among which are the majestic balcony, the cast iron hand railings and iron lamps and frescoed walls. There isn’t a detail that doesn’t denote great care and personalization, beginning with the rooms, all different from each other, with precious fabrics, decorations, boiserie wood paneling, marble bathrooms and high quality furnishings. For stays of an exclusive nature, the Bianca Suite – 80 m2, with teak terrace and a beautiful view of Piazza Cavour and the lake, and the Penthouse Suite – 300 m2, with 3 bedrooms, 3 bathrooms, ample living room, kitchen and two large terraces with panoramic views, are available. Lunch and dinner are served in the Bar delle Terme, cafè restaurant with the atmosphere of a private club, and in season, on the
terrace amongst the oleander and jasmine plants, in front of the lake. For meetings there are Venezia Hall on the ground floor, with large windows and a capacity of up to 50 people, and Oval Hall, for 15 guests, ideal also for private dinners or small banquets. And finally, a relaxation area with sauna and gym.
solarium overlooking the water, to the gourmet restaurant. A lush park encircles the villa, while a private dock allows access from the water, for the exclusive use by the Hotel and Restaurant Raimondi. The 53 rooms, each with balcony and lake view, include 7 Junior Suites and the new Grand Lago Suite. This last one, a truly independent villa of 180 m2 and immersed in the Mediterranean park, offers a private garden and a terrace “pied dans l’eau” down to the water of 200 m2. Landing point for gourmets, the excellent Restaurant Raimondi, with its warm and comfortable dining rooms. Hotel Villa Flori is the also the perfect location for banquets and weddings. The position and setting also render this hotel an elite address for meetings: antique reception halls and a large contemporary hall, all with terraces facing the lake, are ideal for organizing small conferences, administrative councils or workshops. P.T.
Hotel Villa Flori, Como Halfway between Como and Cernobbio, easily reachable by the airports of Milan and Malpensa, Hotel Villa Flori is an elegant location that tastefully combines classic style with contemporary mood. Directly facing the lake, it offers its guests a spectacle of incomparable beauty, with a view that extends from the Duomo of Como to Torno Point. The hotel is situated in a noble villa of the 1800s, one of the most beautiful on the lake – with stuccoes, frescoes, period furnishings and precious parquet paving, restored to their original splendor thanks to a 2011 restyling – and offering all the facilities designed for the sophisticated globe trotter: from in-room services, a sophisticated lounge bar enhanced by the terrace overlooking the lake, from the wellness area with mini Spa, gym and 1-2 2016
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LAGO DI COMO BIEN VIVRED’ARTE E CULTURA SELECTED BY MM PERCORSI
Grand Hotel Tremezzo Per l’esclusivo albergo sulle rive del Lago di Como, il 2015 si chiude con importanti riconoscimenti internazionali e con la completa trasformazione della settecentesca Villa Emilia in tre piani tutti dedicati al benessere sua superficie complessiva a 1.000 mq, dove dedicarsi in modo esclusivo al wellness tra la piscina con effetto infinity, l’hammam, l’area umida, le cinque cabine trattamento, la spa suite e il nail studio. La piscina coperta, in particolare, è da provare, non solo per i diversi effetti idromassaggio ma soprattutto per la vista panoramica sullo specchio d’acqua, di cui sembra essere un’estensione. Ma l’acqua è assoluta protagonista anche al di fuori
Il Grand Hotel Tremezzo, incastonato sulle rive del Lago di Como, al centro di un territorio ricco di storia e fascino, rappresenta una delle destinazioni di spicco nel panorama dell’hotellerie di lusso a livello globale, con 105 anni di storia alle spalle e una gestione che continua a essere improntata ai valori della calda accoglienza italiana. Come racconta Valentina De Santis, CEO dell’hotel: «continuiamo a offrire ai nostri ospiti un’esperienza straordinaria, rinnovandoci anno dopo anno, ma conservando quel carattere di ospitalità genuina e sorridente che identifica il nostro Grand Hotel da sempre».
e del territorio, così come è anche l’esclusiva collezione di Suite Storiche dedicate alle Donne del Lago, personaggi come Greta Garbo o la principessa Carlotta che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’area. Allo stesso tempo il Tremezzo prosegue nell’opera di restyling e miglioramento continuo dei suoi spazi. Il più recente ha coinvolto Villa Emilia, di origine settecentesca, trasformata in un centro benessere all’avanguardia, articolato su tre piani. Questo ampliamento della T Spa firmata ESPA porta la
della T Spa: nascosta nel verde del parco risiede infatti la Piscina dei Fiori, mentre affiora direttamente dal Lago la piscina galleggiante Water On the Water, da godere comodamente distesi al T Beach, un lido d’altri tempi di vera sabbia con ombrelloni e chaise longue. G.G.
Tra storia e innovazione L’hotel nasce all’interno di un palazzo Liberty, inserito nel contesto naturale della Riviera delle Azalee e circondato dalle maestose montagne delle Grigne. L’architettura, gli arredi e l’atmosfera sono un richiamo al glorioso passato dell’edificio
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I riconoscimenti internazionali
Nel solo 2015 il Grand Hotel Tremezzo è rientrato nella Top 100 di Travel + Leisure World’s e nella Top 30 Italia di Condé Nast Traveler’s Readers’ Choice Awards, mentre per Town & Country Travel è annoverato tra i “100 hotels that will change your life”, oltre ad aver ottenuto l’Andrew Harper Readers Choice Awards e l’Old-school romance dei Tatler Travel Awards. Tra gli elementi che hanno impressionato maggiormente i suoi ospiti da una parte la scenografia degli ambienti, come le Rooftop Suite, suite panoramiche dai servizi esclusivi; dall’altra la sua offerta gastronomica, firmata dal Maestro Gualtiero Marchesi.
PERCORSI D’ARTE E CULTURA THE ROUTES OF ART AND CULTURE, LAKE COMO.
Grand Hotel Tremezzo For the exclusive hotel on the shores of Lake Como, 2015 closes with important international recognitions and with the complete transformation of the 1700s Villa Emilia into three floors dedicated to wellbeing
G
rand Hotel Tremezzo, embedded on the shores of Lake Como, at the center of a territory rich in history and charm, represents one of the most prominent destinations in the panorama of global level luxury hotels, with 105 years of history behind it, and a management that continues to be imprinted with the values of a warm Italian welcome. This is how Valentina De Santis, CEO of the hotel describes it: «we continue to offer our guests an extraordinary experience, renewing ourselves year after year, but maintaining that character of genuine and smiling hospitality that has always identified our Grand Hotel».
Between history and innovation The hotel was born within a Liberty building, inserted in the natural context of the Riviera of the Azaleas, and surrounded by the majestic Grigne Mountains. The architec-
ture, and furnishings and the atmosphere are a reference to the glorious past of the building and the territory, as is the exclusive collection of Historic Suites dedicated to the Ladies of the Lake, people like Greta Garbo or Princess Carlotta, who have left an indelible imprint on the area. At the same time, the Tremezzo proceeds with the work of continuous restyling and improvement of its spaces. The most recent work involved Via Emilia, with origins in the 1700s, transformed into a cutting edge wellness center on three floors. This enlargement of the T Spa by ESPA brings the total space to 1000 m2, where guests can dedicate themselves exclusively to wellness, among the infinity pool, the Hammam Suite, the humid area, the five treatment cabins the spa suite and the nail studio. The covered pool, especially, should be tried, not just for its different hydro-massage effects, but for its panoramic view on the mirror of water, of which it
seems to be an extension. Water is also the absolute protagonist outside of the T Spa: hidden in the green of the park is the Piscina dei Fiori, or Pool of Flowers, while directly above the lake, the Water On the Water floating pool can be comfortably enjoyed while lying on the T Beach, a beach of another time, of real sand and umbrellas and chaise lounges. G.G.
International Awards
In 2015 alone, the Grand Hotel Tremezzo entered the list of Travel + Leisure World’s Top 100 and Condé Nast Traveler’s Readers’ Choice Awards Italia Top 30, while for Town & Country Travel it was included among the “100 hotels that will change your life”, as well as obtaining the Andrew Harper Readers Choice Award and the Old-school romance of Tatler Travel Awards. Among the elements that most impressed its guests, on one side, were the scenic qualities of the property, like the Rooftop Suites, panoramic suites with exclusive services; and on the other side, the gourmet offering signed by Maestro Gualtiero Marchesi.
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Grand Hotel Villa Serbelloni Affacciato in riva al lago di Como, questo elegante 5 stelle offre ai suoi ospiti la possibilità di vivere una pausa di relax o un soggiorno di lavoro lontano dalla folla e coccolati dai più moderni comfort
Gli spazi congressuali
Il Grand Hotel Villa Serbelloni, nell’incantevole località di Bellagio, sulla punta del promontorio al centro del Lago di Como, è uno degli alberghi più antichi ed eleganti di tutta la zona. Da aprile a novembre i salotti e il grande giardino di questo 5 stelle lusso affacciato sul lago offrono agli ospiti la possibilità di vivere una vacanza lontano dalla folla, vicino alla natura e immersi in uno dei panorami più belli del mondo. Gli amanti della quiete potranno alternare il piacere di un drink accanto alla piscina ai trattamenti e ai programmi di bellezza di Villa
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Serbelloni SPA, la beauty farm dell’hotel. Ospitata nell’edificio storico del Grand Hotel, accanto alla piscina al coperto, con i suoi 300 mq è una vera oasi di tranquillità dove affidarsi a personale esperto, capace di offrire la manualità più sapiente e suggerire il massaggio o il trattamento più adatto alle esigenze di ognuno. L’hotel è dotato di un pontile privato da cui partire per una gita in motoscafo alla scoperta dei giardini storici del lago che a primavera attraggono turisti da tutto il mondo per ammirare la particolare fioritura delle azalee. Gli amanti dello sport potranno ap-
Il Grand Hotel Villa Serbelloni offre tre sale con illuminazione naturale che possono essere attrezzate per meeting, esposizioni o feste private. Lo spazio più suggestivo è lo splendido Salone Reale che accoglie fino a 300 persone in una cornice di raffinate boiserie e stucchi (sala segreteria adiacente e possibilità di ingresso indipendente dall’esterno). D’estate ospita concerti ed è una cornice perfetta anche per sfilate di moda con passerella. Al piano terra, la sala Breva, polivalente e modulabile per organizzare la segreteria, è adatta anche per l’allestimento di mostre d’arte. profittare della palestra, oppure potranno scoprire le numerose e bellissime passeggiate a piedi o in mountain bike sul promontorio di Bellagio, per poi trovare refrigerio nella piscina dell’hotel affacciata sul lago. L’hotel dedica una particolare attenzione alla ristorazione e offre agli ospiti la scelta tra due ristoranti. L’elegante “Mistral”, con vista panoramica sul lago, vanta una stella Michelin ed è riservabile in esclusiva a pranzo dal lunedì al venerdì. Il più informale “La Goletta” è accanto alla piscina, offre cucina gourmet italiana ed è aperto con orario continuato da mezzogiorno alle 23,00. Ottimo per chi non vuole interrompere una passeggiata o un meeting. S.F.
PERCORSI D’ARTE E CULTURA THE ROUTES OF ART AND CULTURE, LAKE COMO.
Grand Hotel Villa Serbelloni Overlooking Lake Como shores, this elegant 5 star hotel offers its guests the chance to enjoy a relaxing break or a business stay away from the crowds and pampered by cutting-edge comforts
T
he Grand Hotel Serbelloni, in the lovely town of Bellagio situated at the tip of a ridge in the middle of Lake Como, is one of the oldest and most refined hotels in the whole area. From April to November, the salons and large garden of this luxury 5 star hotel overlooking the Lake offer its guests the possibility to enjoy a holiday away from the crowds, amidst nature, immersed in one of the most beautiful landscapes in the world. Those who love quiet may alternate the joy of a poolside drink with the beauty treatments and programmes
of Villa Serbelloni SPA, the hotel’s own beauty farm. Housed in the historic building of the Grand Hotel, close to an indoor swimming pool, with its 300 sq. metres it is an oasis of peace where the guest may rely on experienced staff offering not only top-notch manual skill but also advice regarding the massage or treatment that best suits the guest’s needs. The hotel is endowed with a private jetty from which setting off for a speedboat ride that will lead the guest to discover the Lake historic gardens which, in Springtime, at-
tract tourists from all over the world thanks to their unique azaleas flowering. Those who are fond of sport, instead, may take advantage of the fitness centre as well as ride their mountain bikes, or stroll, along Bellagio ridge’s several and extremely beautiful paths and, finally, cool off in the hotel swimming pool overlooking the Lake. The hotel pays particular attention to the food service and offers its guests the possibility to choose between two restaurants: an elegant one and a more informal one. The elegant Mistral restaurant, with its breathtaking view of the Lake, boasts a Michelin star and can be exclusively reserved for lunch, from Mondays to Fridays. The more informal one, La Goletta restaurant, next to the swimming pool, offers Italian gourmet cuisine and it is open from noon till 11 pm, without interruption: great opportunity for those who do not want to interrupt their walk or meeting. S.F.
The conference area
The Grand Hotel Villa Serbelloni offers three private halls with natural daylight that can be easily equipped for meetings, exhibitions or private parties. The most impressive hall is the magnificent Royal Hall that, with its frame defined by fine boiserie and stucco, may host up to 300 people- the secretary’s office is adjacent and there is an independent entrance from the outside. In the summer it hosts concerts and it is also a perfect setting for fashion show walkways. The Breva Hall on the ground floor is a multipurpose hall that can be adjusted for hosting a secretary’s office and is also suitable for art exhibitions. 1-2 2016
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Hotel Cruise Como Elegante struttura design, caratterizzata da una forte vocazione business, in posizione strategica, tra Milano e la Svizzera
L’Hotel Cruise, albergo business & congressuale 4 stelle, sorge alle porte di Como e del suo magnifico lago. Situato a Montano Lucino, nelle immediate vicinanze del casello autostradale A9-Como Centro, si trova nel mezzo dell’importante crocevia tra Milano e Lugano (Svizzera) e vicino agli aeroporti di Milano Malpensa e Lugano - Agno (Svizzera). Ad appena 15 minuti di auto sorge l’importante Centro Congressi Villa Erba di Cernobbio mentre il Polo Fieristico Milano Rho si trova a 35 minuti d’auto.
mq, con 240 posti auto ad uso gratuito e 6 posti pullman, ideale anche per grandi esposizioni con tensostrutture e test drive. Il Cruise offre, inoltre, un internet point e un’attrezzata palestra per gli amanti del fitness.
versatili per ogni evento, da un semplice coffee break nel raffinato lounge bar alla cena di gala nel sofisticato Cruise Restaurant. Qui gli ospiti potranno assaggiare le delizie regionali e internazionali proposte da chef Stivaletta in un ambiente rilassante e raffinato, fra colori caldi e giochi di luce. S.F.
Cibo d’autore al Cruise Restaurant Particolarmente curato il servizio di ristorazione, che propone soluzioni
Un hotel business oriented Concepito come un design hotel, unico nella zona, ha una forte vocazione business sia per la sua posizione strategica, sia per l’organizzazione altamente professionale in grado di rispondere alle esigenze di chi viaggia per lavoro e di chi voglia pianificare eventi aziendali. Le sue 218 camere, dal design contemporaneo, sono dotate di ogni comfort e tecnologia (TV a schermo piatto e wi-fi gratuito). Per le attività congressuali l’Hotel Cruise dispone di 5 sale meeting multifunzionali capaci di contenere fino a 250 persone, supportate da attrezzature all’avanguardia, collegamento wi-fi e dall’assistenza tecnica di uno staff esperto. L’Hotel vanta un ampio parcheggio esterno di 5.000
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E dopo il congresso...
Lo staff dell’Hotel Cruise è a disposizione per organizzare una vasta gamma di attività post-congress: escursioni in barca sul lago di Como, team building, shopping tour, serate al casinò e molto altro. Fra le mete più apprezzate non può mancare Bellagio, la Perla del Lago di Como, l’incantevole Isola Comacina, Cernobbio con Villa d’Este e Villa Erba, o il paesino di Brunate, raggiungibile attraverso la caratteristica funicolare, dove poter ammirare lo splendore del lago dall’alto. Da non dimenticare la vicina Lugano, in Svizzera, con il suo centro storico e il romantico lungolago.
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Hotel Cruise, Como Elegant design structure, characterized by a strong business vocation, in a strategic position between Milan and Switzerland
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otel Cruise, four star business and conference hotel, rises at the door of Como and its magnificent lake. Situated in Montano Lucino, in the immediate area of the Como Centro entrance to the A9 Autostrada, it is in the middle of the important intersection between Milan and Lugano (Switzerland) and near the Milan Malpensa and Lugano-Agno (Switzerland) airports. And just 15 minutes away by car is the Villa Erba Conference Center in Cernob-
And after the conference... The staff of Hotel Cruise is at the disposition of guests to organize a wide range of post-conference activities: boat trips on Lake Como, team building, shopping tours, evenings in a casino and much more. Among the most admired locations, guests mustn’t miss Bellagio, the Pearl of Lake Como, the enchanting Comacina Island, Cernobbio with Villa d’Este and Villa Erba, or the village of Brunate, reachable by the characteristic funicular, the best place to admire the lake from on high. And don’t forget the nearby Lugano, in Switzerland, with its historic center and romantic lakefront walk.
bio, while the Milan-Rho Convention Center is 35 minutes away.
A business oriented hotel Conceived as a design hotel, the only one in the area, it has a strong business vocation for its strategic position, as well as for the highly professional organization which is able to respond to the needs of those who travel for work and who want to plan agency events. Its 218 rooms, from the contemporary design, are equipped with every comfort and technology (flat screen TV and free wi-fi). For conference activities, Hotel Cruise offers five mul-
tifunctional meeting rooms that are able to accommodate up to 250 people, supported by cutting edge equipment, wi-fi connection and technical assistance from an expert staff. The hotel boasts ample outdoor parking of 5000 m2, with 240 free parking spots and 6 bus parking spots, ideal for large expositions with tents and test drives. The Cruise also offers an internet point and a fully equipped gym for fitness lovers.
Signature food at Cruise Restaurant The restaurant service, particularly curated, proposes versatile solutions for every event, from simple coffee breaks in the refined lounge bar to gala dinners in the sophisticated Cruise Restaurant. Here, guests can taste chef Stivaletta’s regional and international delicacies in a relaxed and refined atmosphere, among warm colors and plays of light. S.F.
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Sheraton Lake Como Hotel A solo un anno dal rebranding della struttura, l’hotel riapre per la nuova stagione con più camere e la conclusione dell’opera di restyling
Sulle rive del Lago di Como, il nuovo Sheraton Lake Como Hotel rappresenta la prima struttura di un brand internazionale di fascia alta dell’area. In realtà la sua storia è decisamente più lunga, essendo frutto della trasformazione del Grand Hotel di Como di proprietà della famiglia De Santis, in una riconversione strategica in una delle destinazioni di lago più rinomate d’Italia. In parallelo con il cambio di nome, l’hotel ha subito un completo restyling, iniziato lo scorso anno e che si concluderà prima della riapertura per la nuova stagione, prevista a marzo. I lavori hanno coinvolto non solo il feel and look degli spazi, ma hanno portato anche alla creazione di 21 nuove camere, per un totale di 137. Il progetto, curato dallo studio di architettura Venelli Kramer, si è basato sulla scelta di materiali naturali e di design che garantiscono gli standard qualitativi del Made in Italy, con uno stile lineare, animato da arredi unici realizzati dai migliori artigiani italiani in esclusiva per l’albergo, seguendo le linee guida del brand Sheraton.
I nuovi servizi per il business e il relax L’adesione al brand internazionale ha significato anche l’introduzione di tutta una serie di servizi esclusivi, come il Link@Sheraton™, pun-
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to di incontro e contemporaneamente luogo per essere sempre connessi, dedicato sia a chi è in viaggio per lavoro, sia a chi voglia rilassarsi o conoscere le ultime notizie. Per il business è disponibile anche la Club Lounge, un altro luogo tipico dell’ospitalità firmata Sheraton che può trasformarsi in uno spazio per un meeting informale, per socializzare, navigare in internet grazie alla connessione Wi-Fi o rilassarsi con un drink e uno snack. Non è stato trascurato nemmeno il comfort nelle stanze: tutte le camere, completamente rinnovate, regalano un sonno di qualità, grazie allo “Sweet Sleeper Bed” composto da materasso felpato, soffici lenzuola, piumone e tanti comodi cuscini. Oltre alle camere standard sono state create 4 nuove suite: due bagni, uno padronale e
uno per gli ospiti, la zona giorno separata da quella notte e composta di soggiorno con tavolo da pranzo e zona di lavoro, arredi dal design artigianale e terrazza privata sul parco con vista panoramica sulla cornice delle montagne.
Tra buona cucina e spazi Mice Lo Sheraton Lake Como ha una precisa vocazione business: al suo interno sono stati realizzati diversi spazi per organizzare eventi “su misura”, dall’incontro di lavoro ai party privati, dagli happy hour nel parco ai banchetti, personalizzabili grazie all’estro creativo dello chef Carlo Molon, alla guida del ristorante Gusto, la cui cucina si basa sulla rivisitazione delle ricette tradizionali. Undici le soluzioni meeting, con metrature e caratteristiche varie, che includono anche Spazio Como, struttura avveniristica firmata dall’architetto Attilio Terragni, sospesa sull’acqua, per congressi, conferenze stampa, presentazioni ed esposizioni fino a 350 partecipanti. G.G.
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Sheraton Lake Como Hotel Only a year after the structure rebranding, for the new season the hotel will open with more rooms and thoroughly restyled
O
n Lake Como shores, the new Sheraton Lake Como Hotel represents the first local luxury structure linked to an international brand. Actually, its history is much longer being it the result of the transformation of a hotel owned by De Santis family, the Grand Hotel di Como, within a strategic restructuring plan taking place in one of Italy’s most renowned Lake destinations. Together with its name change, the hotel underwent a complete renovation, which began last year and which will end before the new season reopening, in March. The restyling works not only involved the space feel and look, but also led to the creation of 21 new rooms, for a total of 137. The project, designed by the Venelli Kramer architectural firm, was based on the choice of natural and design materials that guarantee the Made in Italy quality standards, in this case, characterized by a linear style animated by unique home furnishings created by the best Italian craftsmen in exclusive for the hotel, following the Sheraton brand guidelines.
ical welcoming place signed Sheraton that can turn into a space for informal meetings where to socialise, surf the internet with free Wi-Fi or relax sipping a drink or nibbling a snack. Also the room comfort has been taken into consideration: indeed, all rooms, completely renovated, offer quality sleep thanks to their “Sweet Sleeper Bed” consisting of plush mattresses, soft linens, duvet and plenty of comfortable pillows. In addition to the standard rooms, 4 new suites have also been created: two bathrooms, one connected to the master bedroom and a separate one for guests, the living space separated from the sleeping area and consisting of a living room with dining table and work area, artisan design furnishings and private terrace overlooking the park with panoramic view of the surrounding mountains.
Amid good food and Mice spaces The Sheraton Lake Como Hotel has a precise business vocation: within its structure, different spaces have been created in order to be able to organize custom-tailored events, from business meetings to private parties, from happy hours in the park to banquets, exclusively tailored following the creativity of chef Carlo Molon. He is the Gusto restaurant’s Executive Chef and his kitchen is based on the reinterpretation of traditional recipes. Interestingly, there are eleven meeting solutions, with various sizes and features, also including Spazio Como, a futuristic structure designed by architect Attilio Terragni, suspended over water, used for congresses, press conferences, presentations and exhibitions holding up to 350 participants. G.G.
The new leisure and business services Joining the international brand has also meant the introduction of a whole range of exclusive services, like the Link@Sheraton™, meeting point and at the same time site allowing to be always connected and online, dedicated to both business travelers and to those who want to relax or get the latest news. For the business travelers, Club Lounge is also available, namely, another typ1-2 2016
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Tra le Terre di Piero
Egli fu studiosissimo nell’arte, e nella prospettiva valse tanto, che nessuno più di lui fu mirabile nelle cose della cognizione di Euclide… Giorgio Vasari, Le Vite, 1568
✒Aura Marcelli Sansepolcro è il bellissimo borgo dove è nato Piero della Francesca e qui si conservano alcuni dei suoi capolavori assoluti. Sansepocro is the wonderful little native city of Piero della Francesca and some of his masterpieces are displayed here. Credits: Barbara Ainis
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Non è certo il primo né il solo artista ad esser chiamato per nome. Eppure quando per le vie del Borgo Sansepolcro si sente parlare di “Piero”, si capisce che si tratta di una licenza dettata dall’affetto e dalla familiarità dei suoi concittadini. Piero della Francesca, forse il più grande pittore del Rinascimento Italiano, uno degli “inventori” della prospettiva, genio della luce e dei simboli, è ancora, a seicento anni dalla sua nascita, uno del Borgo. Ed è tanto naturale la sua presenza in città, che opere di grandezza incommensurabile, come la Resurrezione e il Polittico della Misericordia, il San Giuliano e il San Ludovico, conservati nel Museo Civico, sono quasi date per scontate, fonte di im-
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menso orgoglio, questo sì, ma parte della normalità quotidiana, come un vicino famoso che dopo un po’ non fa più scalpore a trovarselo al bar a fare colazione.
Il vero stile di vita italiano Ma è proprio questo il fascino delle città minori italiane, veri e propri gioielli d’arte e storia, ma pur sempre luoghi di tranquilla quotidianità, esempi di quello stile di vita italiano, tanto apprezzato all’estero e sempre meno presente nelle grandi città d’arte. L’itinerario alla scoperta dei luoghi e delle terre di Piero della Francesca passa esattamente da queste piccole e medie città della provincia dell’Italia centrale: Rimini,
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grande ispirazione. Qui, tra le testimonianze di epoca romana – dall’Arco di Augusto, al Ponte di Tiberio, dall’Anfiteatro e alla Domus del Chirurgo – e le tracce del passato medievale – nei dipinti della Scuola riminese del Trecento, nella Piazza Cavour, nel Castello e, appunto, nel Tempio – si riconoscono ancora oggi, nei paesaggi del territorio romagnolo, gli scenari rappresentati in alcune opere di Piero della Francesca. Non solo. Proprio a Rimini il grande maestro del Rinascimento conobbe Leon Battista Alberti, una delle figure più poliedriche e importanti di quell’epoca ispirata.
Il Ponte di Tiberio e il suggestivo panorama nel centro storico di Rimini. The Bridge of Tiberius and the beautiful panorama in Rimini old town. Credits: Archivio fotografico Assessorato al Turismo del Comune di Rimini, foto Gilberto Urbinati
URBINO
Urbino, Sansepolcro, ovviamente, ma anche Monterchi, Arezzo e Perugia. In tutte queste città Piero ha lavorato, ospite delle corti italiane e dei loro signori-mecenati, e ha lasciato alcuni dei suoi capolavori più noti. Percorrere questo cammino, lungo il filo rosso delle opere di Piero della Francesca, vuol dire scoprire o riscoprire alcuni dei centri storici più belli e preziosi del Paese, la loro storia, le loro tradizioni e la loro cultura.
Furono i duchi di Montefeltro a trasformare l’antica Urbino in una delle più belle città rinascimentali, di cui l’attuale centro storico tutto fatto di mattoni è la più affascinante testimonianza, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Il Palazzo Ducale, l’opera architettonica più impressionante, fu realizzato per volere di Federico da
La Flagellazione, Piero della Francesca, Palazzo Ducale di Urbino. Flagellation of Christ, Piero della Francesca, Urbino Palazzo Ducale. Credits: Comune di Urbino
RIMINI Nella città dei Malatesta Piero arrivò nel 1451, chiamato dal signore Sigismondo Pandolfo, perché lo ritraesse in preghiera di fronte a San Sigismondo in un affresco, custodito ancora oggi nel Tempio Malatestano. Questa è l’unica opera di Piero della Francesca presente a Rimini, ma la bella e antica città affacciata sul Mar Adriatico fu per il geniale pittore fonte di 1-2 2016
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Sopra: un dettaglio de La Resurrezione di Piero della Francesca e gli attuali lavori di restauro. Up, a detail of The Resurrection of Piero della Francesca and the current restoration. Credits: Barbara Ainis A destra: vista del borgo di Monterchi. Right: view of Monterchi village. Credits: Comune di Monterchi
Montefeltro, lo stesso signore illuminato e sensibile mecenate che ospitò nella sua corte Piero della Francesca dal 1469 al 1472. Ad Urbino l’arte di Piero raggiunse il perfetto equilibrio tra regola geometrica e vocazione al monumentale e alcune delle sue opere più famose furono realizzate qui, il Doppio ritratto dei duchi di Urbino e la Pala di Brera, oggi entrambe conservate a Milano, ma anche La Flagellazione e La Madonna di Senigallia, conservate proprio nel Palazzo Ducale, oggi Galleria Nazionale delle Marche.
SANSEPOLCRO Al lato del trecentesco Palazzo Pretorio e proprio di fronte al Palazzo delle Laudi, una grande vetrata accessibile da una scalinata in pietra serena si apre direttamente sulla sala nella quale è conservata la Resurrezione di Piero della Francesca, definita dallo scrittore Huxley come “la più bella pittura del mondo”. Ma questo sguardo fugace, seppur suggestivo e inaspettato, non fa che aumentare il desiderio di entrare nel Museo Civico di Sansepolcro, città natale di Piero. Qui sono esposti, oltre ad altri capolavori tra cui grandi terracotte di Andrea della Robbia e una magnifica tela del Pontorno, opere di Piero dal valore inestimabile: la Resurrezione innanzi tutto, oggi oggetto di un importante restauro da parte dell’Opificio delle pietre dure di Firenze, ma ugualmente godibile dai visitatori, olLA MOSTRA IMPERDIBILE.
“Piero della Francesca, indagine su un mito” Dal 13 febbraio al 28 giugno ai Musei San Domenico di Forlì saranno esposti molti capolavori di Piero a confronto con artisti di epoche diverse.
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tre che il magnifico Polittico della Madonna della Misericordia, il San Giuliano e il San Ludovico. Ma la presenza di Piero nella sua città non si limita alle sue opere più famose e al Museo Civico. In tutto il Borgo Sansepolcro, nel suo elegante centro storico, nei palazzi nobiliari, nelle preziose chiese e nell’armonia delle strade, si trovano tracce della sua vita e della sua appartenenza: dalla Casa di Piero della Francesca, fatta costruire dall’artista e oggi sede della Fondazione a lui dedicata, alla statua di Piero realizzata alla fine dell’Ottocento dallo scultore Arnaldo Zocchi; dal campanile della Chiesa di San Francesco, alla cui progettazione partecipò lo stesso Piero, alla Cappella di San Leonardo, nucleo originale dell’antico Duomo, dove Piero della Francesca volle essere seppellito.
MONTERCHI Su di una collina in mezzo a uno dei più bei paesaggi toscani, tra pievi e castelli, si trova arroccata Monterchi. Questo antico borgo medievale, che ha perso nel terremoto del 1917 una parte importante dei suoi edifici, ma non il suo fascino, conserva un’altra opera indimenticabile e inestimabile di Piero della Francesca, la Madonna del Parto. Sembra che qui sia nata la madre dell’artista e l’affresco viene fatto tradizionalmente risalire al 1459, quando l’artista visitò Monterchi in occasione dei funerali della donna. Non si sa perché Piero, a quell’epoca già famoso, avesse accettato di dipingere un soggetto così impegnativo per la piccola chiesa di Santa Maria di Momentana, nelle campagne intorno al borgo. Ma questo non fa che dare ulteriore fascino alla tenerezza dell’immagine più bella e più umana della Vergine in attesa. L’opera, spostata dall’originaria collocazione nel 1992, è conservata in una sede “temporanea” (ormai da quasi 24 anni). E anche se la ex-scuola media d’epoca fascista non è il luogo espositivo più adeguato per questa opera meravigliosa, la visita all’opera e a Monterchi è assolutamente imprescindibile.
PERCORSI D’ARTE E CULTURA
INDIRIZZI (ADDRESSES) MUSEI COMUNALI DI RIMINI www.museicomunalirimini.it Informazioni www.riminiturismo.it PALAZZO DUCALE www.palazzoducaleurbino.it Informazioni www.urbinonews.it MUSEO CIVICO www.museocivicosansepolcro.it Informazioni www.valtiberinaintoscana.it MUSEO DELLA MADONNA DEL PARTO www.madonnadelparto.it Informazioni www.comune.monterchi.ar.it
AREZZO Etrusca, romana, medievale e rinascimentale. Arezzo è una splendida città che sa affascinare il visitatore con i suoi scorci suggestivi e le ampie ed eleganti piazze. Piero venne ad Arezzo nel 1452, chiamato a completare la decorazione murale della Cappella Maggiore della Chiesa di San Francesco. Qui affrescò il famoso e magnifico ciclo di affreschi delle Storie della Vera Croce, uno dei capolavori assoluti del Rinascimento, che narra la storia del legno della croce di Cristo, dal seme dell’albero nella bocca di Adamo morente fino alla restituzione della Croce a Gerusalemme da parte di Eraclio. Nel Duomo della città si trova un’altra importante opera di Piero, la Maria Maddalena.
PERUGIA Nel 1467 Piero giunse a Perugia, di rientro da Roma, su incarico delle suore terziarie del Convento di Sant’Antonio. Qui realizzò un altro capolavoro, il Polittico di Sant’Antonio, esempio di una straordinaria fuga prospettica, oggi con-
AREZZO Informazioni www.arezzointuscany.it
A sinistra la Cappella Maggiore di San Francesco ad Arezzo, dove Piero ha dipinto le Storie della Vera Croce. Left, Cappella Maggiore of the Church of San Francesco at Arezzo, where Piero painted the frescos of the Story of the True Cross. Per la foto si ringrazia l'ufficio stampa del Comune di Arezzo In basso: il Palazzo dei Priori e la Piazza IV Novembre a Perugia. Down, the Palazzo dei Priori and Piazza IV Novembre in Perugia. Credits: Giancarlo BelfioreSopra, Arezzo. In basso, Perugia
BIGLIETTERIA BASILICA DI SAN FRANCESCO www.pierodellafrancesca-ticketoffice.it GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA www.gallerianazionaleumbria.it Informazioni www.turismo.comune.perugia.it
servato nella Galleria Nazionale dell’Umbria, nel meraviglioso Palazzo dei Priori. Questo che è uno degli edifici gotici più importanti del nostro Paese, si trova nel pieno centro di Perugia, affacciato sulla bellissima Piazza IV Novembre. L’intera città è un gioiello d’arte e di architettura da scoprire camminando tra i vicoli medievali, dinamica e animata grazie alla presenza della maggiore Università per Stranieri d’Italia. ■
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In the Lands of Piero He was a scholar of art, and the perspective served him well, that no one was more Giorgio Vasari, The Lives, 1568 admirable than him at Euclidian thought... Aura Marcelli
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e wasn’t the first, nor the only artist to be called by his first name. Yet when you hear talk of “Piero” in the streets of Borgo Sansepolcro, it’s understood that it comes from a permission granted by affection and familiarity of his fellow citizens. Pierodella Francesca, perhaps the greatest painter of the Italian Renaissance, one of the “inventors” of perspective, genius of light and symbols, is still, six hundred years after his birth, one of the Village. And his presence in the city is so natural, that works of immeasurable value, like the Resurrection and the Polyptych of the Misericordia, the San Giuliano and the San Ludovico, kept in the Museo Civico (Civic Museum), are almost taken for granted, source of immense pride, this is true, but part of a daily normal life, like a famous neighbor who, after a while, no longer causes excitement when you find him having breakfast in the coffee bar.
The true style of Italian life It is truly this, the charm of small Italian cities, real jewels of art and history, but also places of daily tranquility, examples of that Italian lifestyle, much appreciated abroad, and always less present in the large cities of art. The itinerary of the discovery of places and of the lands of Piero della Francesca passes exactly through these small and medium sized cities of the provinces of central Italy: Rimini, Urbino, Sansepolcro – obviously, but also Monterchi, Arezzo and Perugia. In all these cities, Piero worked as a guest of the Italian courts and their lord-patrons, and left some of his greatest known masterpieces. Taking this walk, along the red thread of the works of Piero della Francesca, means discovering and
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rediscovering some of the most beautiful and precious historic centers of the country, their history, their traditions and their culture.
RIMINI Piero arrived in the city of the Malatesta in 1451, called by Lord SigismondoPandolfo, to paint his portrait in fresco, in prayer in front of Saint Sigismondo, still kept today in the Malatestano Temple. This is the only work of Pierodella Francesca present in Rimini, but the beautiful old city facing the Adriatic Sea was, for the genial painter, a source of great inspiration. Here, among the evidence of the Roman era – the Arch of Augustus, the Bridge of Tiberius, the Amphitheater and the Domus del Chirurgo (Home of the Surgeon) - and the traces of the medieval past – in the paintings of the Rimini School of the 1300s, in Piazza Cavour, in the Castle and, of course, in the Temple, the scenery of the landscapes of the Romangolo territory can still be recognized today in some of the works of Piero della Francesca. Not only. It was in Rimini where the great master of the Renaissance met Leon Battista Alberti, one of the most multifaceted and important figures inspired by that epoch.
URBINO It was the Dukes of Montefeltro who transformed old Urbino into one of the most beautiful Renaissance cities, whose present historic center, completely made of bricks, is the most fascinating testimony, and a UNESCO World Heritage Site. The Palazzo Ducale, the most impressive architectural work, was built for Federico da Montefeltro, the same illuminated and sensible Lord who hosted Piero della Francesca at his court from 1469 to 1472. In Urbino, the art of Piero
reaches the perfect balance between geometric rules and vocation to the monumental, and some of his most famous works were produced here: the Double Portrait of the Dukes of Urbino and the Pala di Brera, both currently held in Milan, but also the Flagellazione (Flagellation) and The Madonna di Senigallia, held in the Palazzo Ducale, today the National Gallery of the Marche.
SANSEPOLCRO Beside Palazzo Pretorio, built in the 1300s, and right in front of Palazzo delle Laudi, is a large glass window, accessible by a gray sandstone stairway that opens direction on a room that holds the Resurrection of Pierodella Francesca, defined by the writer Huxley as “the most beautiful picture in the world”. But this fleeting glimpse, albeit impressive and unexpected, only increases the desire to enter the Museo Civico di Sansepolcro, native city of Piero. Displayed here, besides other masterpieces, including the great terracottas of Andrea della Robbia and a magnificent canvas of Pontorno, is a work of Piero of inestimable value: The Resurrection, first of all, today object of an important restoration by the Opificio delle Pietre Dure of Florence (Museum, School and Restoration Laboratory), but still enjoyed by visitors, as well as the magnificent Polytych of the Madonna della Misericordia, the San Giuliano and the San Ludovico. But the presence of Piero in his city is not limited to just his most famous works and the Museo Civico. Throughout Borgo Sansepolcro, in its elegant historic center, in the noble palazzos, in the precious churches and in the harmony of the streets, one finds traces of his life and belonging: from the House of Piero della Francesca, built by the
PERCORSI D’ARTE E CULTURA L'elegante Corso XX Settembre di Sansepolcro. The elegant Corso XX Settembre in Sansepolcro. Credits: Barbara Ainis
the story of the wood of the Cross of Christ, from the seed of the tree in the mouth of the dying Adam, to the return of the Cross to Jerusalem by Heraclius. In the Duomo of the city, there is another important work by Piero, the Maria Maddalena.
PERUGIA
artist, and today the seat of the Foundation dedicated to him, to the statue of Piero, created at the end of the 1800s by sculptor Arnaldo Zocchi; from the bell tower of the Church of San Francesco, whose design Piero participated in, to the Chapel of San Leonardo, original nucleus of the old Duomo, where Pierodella Francesca wanted to be buried.
MONTERCHI On a hill is the middle of one of the most beautiful Tuscan landscapes, among parishes and castles, is perched Monterchi. This medieval village, which lost an important part of its buildings in the earthquake of 1917, but not its charm, holds another unforgettable and inestimable work of Pierodella Francesca, the Madonna del Parto. It seems that the mother of the artist was born here, and the traditionally made frescoes date to 1459, when the artist visited Monterchi for the funeral of the woman. It is not known why Piero, already famous at that time, accepted the commission to paint such a challenging subject for the little church of Santa Maria di Momentana, in the countryside around the village. But this only gives further charm to the tenderness of the most beautiful and human image of the pregnant Virgin. The work, moved from its original location in 1992, is kept in a “temporary” seat (although it’s been nearly 24 years). And even if the ex middle school from the Fascist era isn’t the ideal exhibition space for this marvelous work, the visit to the
work and to Monterchi is absolutely indispensable.
AREZZO Etruscan, Roman, Medieval and Renaissance. Arezzo is a splendid city that knows how to charm the visitor with its evocative glimpses and ample and elegant piazzas. Piero came to Arezzo in 1452, called to complete the mural decoration of the Cappella Maggiore (Major Chapel) of the Church of San Francesco. Here he painted the famous and magnificent cycle of frescoes of the Story of the True Cross, one of the absolute masterpieces of the Renaissance, that tells
In 1467 Piero came to, in Perugia, on his way back from Rome, his commission by the Terziarie Sisters of the Convent of Sant’Antonio. Here he created another masterpiece, the Polytych of Sant’Antonio, example of an extraordinary escape of perspective, today held in the National Gallery of Umbria, in the marvelous Palazzo dei Priori. On of the most important gothic buildings in our country, it is found in the center of Perugia, facing the beautiful Piazza IV November. The entire city is a jewel of art and architecture to discover while walking through the dynamic and animated narrow medieval streets, thanks to the presence of the largest Università per Stranieri d’Italia (University for Foreign Students in Italy). ■
Uno scorcio del borgo antico di Monterchi. A glimpse of the ancient village of Monterchi. Credits: Comune di Monterchi
EVENT NOT TO MISS.
“Piero della Francesca, indagine su un mito” From February 13th to June 26th 2016 at Musei San Domenico in Forlì the exhibition aims to compare some of Piero’s masterpieces with those of important artists from different times. 1-2 2016
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Trieste, la perla dell’est Nasconde una storia unica che vale la pena scoprire tra castelli e caffè, palazzi affacciati sul mare e atmosfere mitteleuropee
✒Dante Daverio Tutta la magia di Trieste, città italiana e insieme mitteleuropea. All the magic from Trieste a city not only italian but european
Il Castello di Miramare si specchia nel bianco delle vele della Barcolana. Miramare Castle mirrors itself in the white Barcolana’s sails
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Quando si arriva a Trieste dal mare sembra che la città ti accolga a braccia aperte. Questo è quello che si dice di Trieste e di piazza Unità d’Italia, ovvero il luogo che è il cuore del centro giuliano, oltre che la piazza aperta sul mare più grande d’Europa. Ed oggi che siamo in un difficile momento storico nel quale sembra che siano le divisioni, religiose o politiche, a prendere il sopravvento, che cosa c’è di meglio che scoprire una città che ha sempre fatto dell’incontro, dell’unione e del melting pot culturale il suo marchio di fabbrica? Trieste è così, “una, nessuna e centomila” di pirandelliana memoria, perché da sempre, incastonata in un angolo di mondo inimitabile, tra il bianco del paesaggio carsico e l’azzurro intenso dell’Adriatico, è un punto di incontro fondamentale anche tra Oriente e Occidente.
La bora, energia alla stato puro Quella che allora, storicamente, fu per secoli città di tutti e di nessuno, conserva
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ancora oggi un’anima cosmopolita, profondamente aperta all’incontro tra culture, lingue, religioni e tradizioni diverse. Famosa per la sua vocazione internazionale e mittleuropea, Trieste è costantemente scossa da emozioni uniche come i brividi generati dalla “sua” bora. Vento che soffia nel golfo cittadino da est e nordest, è famoso per la sua forza e la sua intensità anche se per i triestini è sinonimo di energia allo stato puro. Quando arriva, Trieste si risveglia percorsa da un fremito intenso. I triestini la amano e la soffrono ma non possono stare senza e, se manca, la invocano. D’altronde Trieste è anche una antica città marinara e, soprattutto nei tempi più lontani, non c’era navigazione senza il soffiare del vento. Lo sanno bene oggi le decine di migliaia di appassionati di barca a vela che, ogni anno a ottobre, si ritrovano qui per partecipare o assistere a una delle regate veliche più famose del mondo, la Barcolana. Bora o non bora comunque, per il visita-
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tore, Trieste è una città da scoprire a partire dal suo centro storico delizioso, che racconta testimonianze artistiche, storiche e letterarie che si allungano su tutta la storia della penisola.
Con il mare dentro Terra e acqua. Questo il leit motiv che racchiude tutta l’essenza della città e che si incanala nei suoi principali luoghi e nei suoi più importanti monumenti. Tra i quali, vero “ponte” fra terra e mare, c’è il Molo Audace che, posto proprio a un passo dal punto focale di Piazza Unità d’Italia, è molto più di una “passerella” sul mare lunga oltre duecento metri. Lo dice la sua storia, innanzitutto. Nato infatti tra il 1743 e il 1751 “appoggiato” sul relitto del San Carlo, una nave affondata in quel punto, inizialmente, il molo era lungo 95 metri e unito a terra con un piccolo ponte di legno. Quindi, dopo essere stato allungato fino agli attuali 246 metri, da Molo San Carlo venne ribattezzato Audace nel 1922, in onore del cacciatorpediniere Audace che fu la prima nave della Marina Militare Italiana ad arrivare a Trieste il 3 novembre 1918, dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. E dal mare si rientra in “Piazza Grande”, come i triestini chiamano piazza Unità d’Italia, questa volta per ammirarne le architetture e i palazzi che hanno fatto la storia della città e dell’Italia. A cominciare dal Palazzo Comunale, quello che proprio fronteggia il blu dell’Adriatico e che con la sua inusuale torre centrale è l’elemento ormai inscindibile dal panorama della piazza. Fu disegnato nel 1870, epoca in cui era consuetudine mischiare più stili e così l’architetto, Giuseppe Bruni, unì un po’ di Venezia, Toscana, Germania e Francia; e infine, per mettere il sigillo su questo strano stile misto, pose, in centro, una larga torre con un orologio gigante. Sopra alla torre, due bronzi, familiarmente chiamati dai triestini Michez e Jachez, nell’atto di suonare una campana. Posto sul lato destro della piazza si ammira invece il candido Palazzo del Governo, edificio che fu realizzato nel 1905 come Palazzo della Luogotenenza. Lo rendono unico il doppio portico centrale e un luminosissimo mosaico che in origine riproduceva anche l’aquila, simbolo della dinastia asburgica, sostituita dalla croce,
simbolo dei Savoia, nel 1919. Da notare che i mosaici sono ripetuti anche sulla facciata rivolta verso il mare e al tramonto creano una meravigliosa serie di luci e riflessi. Terra e acqua, dicevamo. Sono i due elementi cardine anche di un’altra parte importante del centro cittadino, il cosiddetto Borgo Teresiano, che si allunga nell’area pedonale che da piazza Grande va verso corso Italia. Come dice il suo nome la zona risale al periodo austriaco quando venne realizzata intorno a un grande spazio acquatico, il Canal Grande. Scavato fra il 1754 e il 1766 da Matteo Pirona, era uno degli elementi cardine del nuovo piano urbanistico austroungarico: luogo simbolo della ricchezza cittadina dell’epoca, lungo le sue sponde si affacciano tuttora i palazzi dei mercanti che hanno fatto grande la città, come Palazzo Gopcevich e Palazzo Carciotti. Originariamente il Canale era attraversato da tre ponti, un tempo girevoli per permettere l’entrata dei bastimenti: di questi oggi rimane solo il Ponte Rosso, sul quale nel 2004 è stata posizionata una bella statua in bronzo di James Joyce, uno dei letterati che più hanno amato e frequentato questa città nel passato rendendola simbolo della cultura mitteleuropea.
L’ottocentesco Palazzo Comunale svetta nel “salotto” cittadino. The ancient Palazzo Comunale pop out from Trieste’s “parlor”
Il Teatro Romano A testimonianza che proprio la cultura è sempre stata parte integrante della filosofia e dello sviluppo cittadino, restando sempre nel centro di Trieste ma spostandosi dietro Piazza Unità d’Italia, ai piedi del Colle di San Giusto, si trova il Teatro Romano, una delle più suggestive testimonianze dell’antica Tergeste romana. Risalente al I o II sec. d.C, il Teatro venne 1-2 2016
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destinato a ospitare rappresentazioni per un pubblico che poteva contare fino 3.500 spettatori. Altro particolare segno Romano in città è poi l’Arco di Riccardo che, situato sempre nel cuore della città vecchia, è una porta Romana aperta, probabilmente nel I secolo d.C., nelle antiche mura fatte costruire da Augusto nel 33 a.C. Al suo curioso nome di Riccardo vengono attribuite varie origini: le più attendibili riconducono all’alterazione del termine “cardo”, nome latino di una delle due assi principali, l’altra è il decumano, attorno al quale venivano costruite le città romane.
Un castello con panorama mozzafiato e prezioso Museo all’interno Dalla cultura alla storia il passo è breve e la storia della città coincide con quella del Castello di San Giusto, che sorge sul colle omonimo e da oltre sei secoli domina la città. La sua costruzione infatti fu iniziata nel 1468 quando per difendersi dalle scorrerie militari della vicina Venezia, Trieste si legò al potere austriaco. Nel corso dei secoli, a quel primo nucleo fortificato, si aggiunsero poi i tre lati dell’odierno perimetro triangolare. Il primo bastione rotondo però fu costruito, sembra una beffa, proprio dai veneziani nel 1508, quando occuparono la città per un anno; poi nel 1557 fu la volta del bastione a forma poligonale di Sud-Est e infine nel 1636 con l’arrivo del terzo bastione la fortezza venne completata. Salire al castello oggi vale la pena soprattutto perché dai suoi camminamenti si possono godere straordinari panorami sulla città e sul golfo di Trieste, mentre all’interno è ospitato un interessante Museo con una ricca collezione di armi, databili tra il XII e il XIX secolo. L’altro punto panoramico cittadino per antonomasia è un altro punto focale di una visita alla città giuliana. È il Faro della Vittoria che, alto 70 metri, si erge su un altro colle, quello di Gretta, a 60 metri sul livello del mare. Eretto sulle antiche strutture del forte austriaco Kressich, il faro fu inaugurato nel 1927 e fin da allora, oltre a svolgere la sua funzione di guida alla navigazione notturna illuminando il Golfo di Trieste, fu anche un monumento commemorativo dedicato ai mari-
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nai caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Sull’apice della sua cupola non per nulla si innalza la statua in rame della Vittoria Alata, opera dello scultore Giovanni Mayer.
Il Tram di Opicina, simbolo del legame con le vette del Carso Circondata da colli e natura rigogliosa Trieste ha sempre avuto un collegamento privilegiato, oltre che col mare, con le vette del circostante Carso. E il Tram di Opicina è il simbolo più bello e interessante di questo legame. Si tratta di una trenovia unica nel suo genere, entrata in funzione oltre un secolo fa, il 9 settembre 1902, che collega il centro storico di Trieste ad Opicina, frazione cittadina posta a 329 metri sul livello del mare. Una volta a bordo del Tram si sale, lungo una ripida pendenza, grazie ad alcune motrici che fanno funzionare un impianto a funicolare. Il tragitto è lungo circa 5 chilometri e ha una pendenza massima del 26%.
Magie dentro il Golfo Esplorato allora in lungo e in largo il centro di Trieste non bisogna dimenticare di scoprire anche le bellezze della splendida costa circostante dove svettano borghi unici come Duino e Muggia ma soprattutto il Castello di Miramare. Posto a picco sul mare, è il primo colpo d’occhio che si ha arrivando a Trieste lungo la panoramica strada costiera. Lontano dal centro appena sei chilometri, è circondato da un rigoglioso parco che colora di verde brillante tutta la punta del promontorio di Grignano, che lo ospita. La sua costruzione venne avviata alla metà dell’Ottocento per volontà dell’Arciduca Fernando Massimiliano d’Asburgo che voleva abitarvi assieme alla moglie Carlotta del Belgio. All’interno del Castello, ora adibito a museo, si possono proprio ancora ammirare le stanze di Massimiliano e della regale consorte e le camere per gli ospiti, tutte con gli arredi originali risalenti alla metà del XIX secolo, oltre alla sala del trono recentemente restaurata. Veramente interessante è poi il magnifico parco di 22 ettari nel quale è visibile una vasta varietà di piante scelte dallo stesso arciduca durante i suoi viaggi attorno al mondo compiuti come ammiraglio della marina militare austriaca. Nel parco si
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trova anche un piccolo castelletto, un tempo residenza per i due sposi durante la costruzione del castello, e ora sede del centro visite dell’Area Marina di Miramare, riserva naturale che circonda il promontorio sotto il mare.
Il Castello di Duino e la leggenda della Dama Bianca Spingendosi invece venti chilometri più in là, seguendo sempre verso ovest la linea costiera del golfo di Trieste, si scopre un’altra rocca molto bella e romantica, il Castello di Duino. Arroccato su uno sperone carsico a picco sul mare, con un panorama mozzafiato su tutto lo stesso golfo, il maniero, risalente al 1389, è ricchissimo di storia che si intreccia con leggende popolari. Uno dei racconti più misteriosi che lo riguardano è la cosiddetta “leggenda della Dama Bianca”, antica nobildonna che fu gettata in mare dal marito malvagio dalle mura del castello. Ma il cielo ebbe pietà di lei e le diede un corpo di roccia prima che si infrangesse sugli scogli. Si dice che la sua anima sia ancora là, in una rupe a picco sulla baia, e che certe notti prenda vita e vaghi senza pace. Da visitare, senza paura di fantasmi, è invece il grande parco della tenuta che, grazie al gusto dei proprietari del maniero, è impreziosito dai viali romantici, pieni di statue e reperti archeologici, oltre che da terrazze e spalti aperti sul vicino azzurro del mare. Per scoprire infine il grazioso borgo marinaro di Muggia, partendo dal centro di Trieste, bisogna fare il percorso inverso e andare verso il confine italiano. Quasi fronteggiante l’abitato triestino, si scoprono le casette colorate e il porticciolo di Muggia, gioiellino giuliano che giace su una piccola penisola collinare che è anche l’ultimo lembo di Istria rimasto territorio italiano dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
L’oro nero di Trieste Tutto qui? Ma certo che no, perché per conoscere davvero Trieste e la sua gente, la sua storia e le sue tradizioni non bisogna assolutamente dimenticarsi di scoprirne quell’accoglienza ed enogastronomia che rispecchiano i riti e le tradizioni di un angolo d’Italia nel quale si è da sempre verificato uno speciale mix con le
suggestioni balcaniche, austriache e centro europee. Ritornati allora nel centro storico triestino la prima tappa da non mancare sono i Caffè. Luoghi dell’anima e dello spirito cittadino prima che posti di ristoro, questi locali fanno parte dell’identità cittadina e vanno scoperti come testimoni di questa oltre che dell’ospitalità e della cultura alimentare. Il più noto è probabilmente il Caffè degli Specchi anche perché si trova nella “solita” piazza Grande, al pianterreno di Palazzo Stratti. Aperto dal 1839, nacque legato alla presenza della colonia greca in città, molto attiva nel 1800. Da sempre considerato il salotto di Trieste, fu molto frequentato anche grazie ai concerti che vi si tenevano e deve il suo nome al fatto che, fin dalla sua apertura, per tradizione, i fatti storici salienti venivano ricordati con incisioni su specchi o lastre di vetro, dei quali oggi restano solo tre esemplari. Risale addirittura al 1832 l’apertura del Caffè Urbanis di piazza della Borsa, anche se della sua versione originaria rimangono la volta affrescata e un pavimento a mosaico che racconta il mare e la bora. Alberto Pirona aprì invece il suo Caffè e Pasticceria Pirona nell’aprile del 1900 in Largo della Barriera Vecchia. Di allora restano gli arredi originali, con la vetrata liberty e gli scaffali in legno che espongono dolci e dolcetti della tradizione triestina, come fave triestine, marzapane a scacchi, putizza e presnitz. Il ritratto dello scrittore James Joyce esposto ricorda che lo scrittore irlandese, che abitava in zona, ne era un assiduo frequentatore. In piazza Tommaseo, a due passi dal mare, dal 1830, c’è invece il Caffè Tommaseo, da allora ritrovo privilegiato di uomini
La suggestiva rocca di Duino, castello che sorveglia la costa dal Quattrocento. The fascinating Duino Castle watch the shoreline from centuries
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d’affari e politici. Famoso anche per essere stato il primo a introdurre la novità del Novecento, il gelato, conserva ancora oggi le decorazioni di Lorenzo Gatteri e le specchiere, fatte arrivare dal Belgio da Tomaso Marcato, il suo fondatore, che conferiscono al locale l’atmosfera e sofisticata di un caffè viennese. AI suoi tavoli bevevano caffè e chiacchieravano Italo Svevo e Umberto Saba. E, per fare un altro tuffo nel passato triestino di inizio Novecento, bisogna anche entrare nella Drogheria Toso di Piazza San Giovanni. Tutto è rimasto intatto dal 1906: dagli scaffali con cassetti di legno color avorio alti fino al soffitto, alle meraviglie che vi si possono trovare, articoli che ormai da anni non vengono più smerciati negli altri negozi. Nei grandi cassetti in legno ci sono ossidi per decoratori, terre verdi e rosse, talco. Solo qui si trovano i piumini catturapolvere in piume di struzzo o le scope in crine di cavallo. L’odore che punge le narici è quello delle spezie, dei chiodi di garofano, della citronella, dei semi di senape e del sapone di marsiglia, tutto sfuso e venduto a peso. Il luogo ideale per trovare un souvenir unico di una città unica.
Sapori forti ed eleganza raffinata Di non solo dolce e caffè comunque è fatta la cucina triestina che, anzi, come la stessa città che l’ha creata, è ricca di contaminazioni e miscugli unici. Tanto che la sua storia può essere “letta” anche assaporando i suoi piatti più tipici, nati dalla meta dal Settecento in poi proprio quando migrazioni di genti e culture diverse hanno prodotto un amalgama unico non solo di genti e persone ma anche di sapori e gusti, coniugando mirabilmente la gastronomia mediterranea con quella mitteleuropea. Alle spalle di piazza Grande, in via del Ponte 5 (tel. 040.366596, www.osteriadamarino.com) si trova un indirizzo davvero storico, quello dell’Osteria Da Marino. Posto nell’antico ghetto di Trieste, pochi metri dopo l’Arco della Portizza di piazza della Borsa, il locale è piccolo e raccolto, ma la sua atmosfera calda e rustica, con botti a vista e curiosi oggetti appesi alle pareti, lo rende il posto ideale per gustare le ricette tipiche triestine. Tra le quali non mancano i più classici risi e bisi e la jo-
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ta, un classico “piatto di recupero” fatto con un po’ di fagioli, un po’ di cavoli e qualche avanzo di maiale. Per scoprire il pesce triestino invece da provare è il Ristorante Al Granzo (piazza Venezia 7, tel. 040.306788) che nacque nella metà dell’ottocento come osteria e luogo di ritrovo di commercianti e pescatori nell’andirivieni quotidiano del vicino mercato. Con la sua semplicità e qualità, il locale non delude mai, riuscendo a proporre piatti che hanno un tocco antico, come la granzievola o la “busara” del giorno che unisce la pasta fatta in casa con il pescato di giornata. Non mancano nemmeno i sardoni impanai, uno piatti più amati dai triestini, che può essere mangiato anche freddo e che molti preferiscono a pesci molto più raffinati e ricercati. I sardoni sono simili alle alici e vengono cotti dopo l’impanatura di farina, uovo e pangrattato, quindi serviti accompagnati da una terrina di radicchio o matavilz, l’insalata valeriana. Infine, locale, conosciutissimo a Trieste e meta obbligata per tutti coloro che transitano in città, è Pepi S’ciavo (via della Cassa di Risparmio 3, tel. 040.366858, www.buffetdapepi.it). Aperto nel 1897 con lo stesso nome, che in realtà è un soprannome e significa “Pepi lo sloveno”, offre i piatti veri della gustosa cucina popolare, come luganighe e capuzi o porzina e cotechin, ovviamente accompagnati dal vino Terrano, genuina produzione del Carso. Ma l’ospitalità, calda, triestina è fatta anche di hotel di pregio e qualità. Come il Grand Hotel Duchi d’Aosta (piazza Unità d’Italia 2, tel. 040.76000111, www.duchi.eu), un elegante quattro stelle che è davvero immerso in un’atmosfera mitteleuropea d’altri tempi, grazie ad arredi mobili e quadri, ma che offre anche un suggestivo centro benessere con piscina e bagno turco. Altro quattro stelle elegante e raffinato è il Savoia Excelsior Palace Starhotels (Riva del Mandracchio 4, tel. 040.77941, www.starhotels.com), albergo ricavato in un monumentale edificio affacciato sul mare. Vi si scopre un sapore austroungarico e di Belle Epoque ma vi si trovano anche le strutture all’avanguardia di un centro congressi con nove moderne sale riunioni. ■
PERCORSI D’ARTE E CULTURA THE ROUTES OF ART AND CULTURE.
Trieste, the pearl of the east It hides a unique history that is worth discovering, from castles to cafes, buildings facing the sea and Mitteleuropean atmospheres Dante Daverio Il Grand Canal, un’altra parte importante della città. Another important part of the city centre, the Grand Canal
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rriving in Trieste from the sea, it seems that the city welcomes you with open arms. That’s what they say about Trieste and of Unità di Italia (Italian Unity) Square, or rather, the place that is the heart of the Giulian Center, as well as the largest square open to the sea of Europe. And today, that we’re in such a difficult moment of history, when it seems that the divisions, religious or political, have the upper hand, what could be better than discovering a city that has always made meetings, unions and cultural melting pots it’s trademark? Trieste is like this, “one, none and one hundred thousand” of Pirandello’s memory, because it has always been, embedded in an inimitable corner of the world, between the white of the Carso mountains and the intense blue of the Adriatic, a fundamental meeting point between East and West.
mous for it’s strength and intensity, even if, for the inhabitants of Trieste, it is synonymous with pure energy. When it arrives, Trieste is revitalized by an intense shiver. The people of Trieste love it and suffer from it, but they can’t be without it, and when it’s not there, they invoke it. Trieste is also a sailing city, and, most of all in the distant past, there wasn’t any sailing without the wind. Tens of thousands of passionate sailing fans know it well, and every October, they meet here to participate in one of the most famous sailing regattas in the world, the Barcolana. Bora or no bora, for the visitor, Trieste is a city to discover, beginning in its beautiful historic center, that tells its artistic, historic and literary story that stretches over the entire history of the peninsula.
Una volta l’anno, Trieste diventa una città di vela per la regata Barcolana. Once a year, Trieste became a sailing city for the Barcolana regatta
The bora wind, energy in its pure state What has historically been, for centuries, a city of everyone and no one, still conserves its cosmopolitan soul, profoundly open to meetings between different cultures, languages, religions and traditions. Trieste is constantly affected by unique emotions, like the shivers generated by “its” bora. The wind, that blows in the gulf of the city from east to northeast, is fa1-2 2016
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Palazzo Gopcevich, simbolo storico della ricchezza cittadina nel 1700. Palazzo Gopcevich, old symbol of the city wealth in 1700
Ai piedi della collina di San Giusto si trova l’antico Teatro Romano. At the foot of the San Giusto hill one finds the ancient Roman Theatre
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With the sea inside Earth and water. This is the leitmotif that collects the essence of the city, and which binds all of its most important places and monuments, among which is the true “bridge between earth and sea, Il Molo Audace (Audace Pier), located just steps from the focal point of Unità d’Italia (Italian Unity) Square, is much more than an 200 meter “walkway” along the sea. First, it’s history says so. It was built between 1743 and 1751, “resting” on the wreck of the San Carlo, a ship sunk at that point, and was initially 95 meters long, and connected to the shore by a small wooden bridge. Then, after it had been lengthened to its present 246 meters, its name was changed from San Carlo Pier to Audace in 1922, in honor of the destroyer ship Audace, which was the first ship of the Italian Navy to arrive back in Trieste on November 3, 1918, after the end of the First World War. And from the sea, visitors reenter the “Piazza Grande” (Grand Square), as the inhabitants of Trieste call Unità d’Italia Square, this time to admire the architecture and buildings that have written the history of the city and of Italy. Starting from the City Hall, which faces the blue of the Adriatic, is an inseparable element of the panorama of the square, with its unusual central tower. Designed in 1870, in an epoch in which it was customary to mix styles, architect Giuseppe Bruni combined a bit of Venice, Tuscany, Germany and France, finally putting his signature on this strange mixed style with a large central tower with a giant clock. On the tower, two bronze figures, commonly called Michez and Jachez by the people of Trieste, ring a bell. On the right side of the square, one can
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admire the white Palazzo del Governo (Government Building), which was built in 1905 as the seat of Austrian control. It’s double central portico and luminous mosaics, which originally showed the eagle, symbol of the Habsburg dynasty, substituted in 1919 by a cross, symbol of the Savoia royal house, make this building so unique. Note that the mosaics are repeated on the façade facing the sea, and at sunset create a marvelous series of lights and reflections. Land and water, we said. They are the two pivotal elements of another important part of the city center, the so-called Borgo Teresiano, which extends along the pedestrian area that goes from Piazza Grande towards Corso Italia. As the name suggests, the area has origins in the Austrian period, when it was created around a large expanse of water, the Grand Canal. Excavated between 1754 and 1766 by Matteo Pirona, it was one of the pivotal elements of the new Austro-Hungarian urban plan: long a symbol of the city wealth of the epoch, along its shores still stand the homes of the merchants who made the city great, including Palazzo Gopcevich and Palazzo Carciotti. Originally the Canal was once crossed by three bridges, once rotatable to allow entrance by ships: of these, only the Ponte Rosso remains, upon which, in 2004, was placed the beautiful bronze statue of James Joyce, one of the literati who loved and frequented the city in the past, making it a symbol of the Mitteleuropa culture.
The Roman Theater Witness that culture has always been an integral part of the philosophy and development of the city, in the center, but moving from Unità d’Italia Square to the foot of the San Giusto hill, one finds the Roman Theater, on of the most striking ex-
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amples of ancient Roman Tergeste. Rising from the I or II centuries a.C., the Theater was designed to host shows for the public, and could accommodate up to 3,500 spectators. Another particular Roman sign in the city is the Arch of Riccardo, which, in the heart of the old city, is a Roman door, probably opened in the first century a.C., in the ancient walls constructed by Augustus in 33 a.C. Its curious name of Ricardo is attributed to various origins: the most believable reduce it to the alteration of the term “cardo”, the Latin name of one of the principal axes, and the other is the decumanus, the main road around which Roman cities were constructed.
A castle with a breathtaking view and precious Museum It’s a short step from culture to history, and the history of the city coincides with that San Giusto Castle, which rises from the omonimous hills, and which has dominated the city for six centuries. Its construction began in 1468, when, to defend itself from incursions from nearby Venice, Trieste allied itself with the Austrian power. In the course of centuries, that first fortified nucleus joined the three sides of today’s perimeter. The first round bastion was constructed, however, it seems like a joke, by the Venetians in 1508, when they occupied the city for a year; then in 1557, it was the turn of the polygonal shaped south east bastion, and finally, in 1636, the third bastion completed the fortress. Climbing to the castle today is certainly worthwhile because of the beautiful views enjoyed from its walkways, of the city and the Gulf of Trieste, while the inside hosts an interesting Museum, with a rich collection of arms dating from the XII and the XIX centuries. The other panoramic point of the city, also know as the other focal point from which to view the city, is the Vittoria Lighthouse, itself 70 meters high, stands atop the Gretta Hill, 60 meters above sea level. Erected on the old structure of the Austrian fort of Kressich, the lighthouse was inaugurated in 1927, and still today, besides performing its function of guiding night time navigation by illuminating the Gulf of Trieste, is a monument commemorating the fallen sailors of World War I. There is a copper statue of Winged Victory on the peak of its
cupola, created by sculptor Giovanni Mayer.
The Opicina Tram, symbol of the link with the slopes of the Carso Surrounded by hills and flourishing nature, Trieste has always had a privileged connection, other than with the sea the sea, with the slopes of the surrounding Carso Mountains. The Opicina Tram is the most beautiful and interesting symbol of this connection. It is a one of a kind railway, which entered into service more than a century ago, on September 9, 1902, and connects the historic center of Trieste to Opicina, a small suburban town located 329 meters above sea level. Once aboard the Tram, you rise, along a steep incline, thanks to a drive which powers the funicular system. The trip is about 5 kilometers, and has a maximum incline of 26%.
Magic in the Gulf Once you’ve explored the length and breadth of the center of Trieste, don’t forget to visit the beauties of the splendid surrounding coastline, location of the unique villages of Duino and Muggia, and especially the Miramare Castle. It rests on a peak above the sea, and is the first thing that catches the eye when arriving in Trieste along the panoramic coast road. Just six kilometers from the center, it is surrounded by a lush park that colors the Grignano promontory, on which it was built, a bright green. Its construction began in the middle of the 1800s, by the will of Archduke Ferdinand Maximilian of Habsburg, who wanted to live there with his wife, Carlotta of Belgium. Inside the castle, now site of a museum, visitors may still admire the chambers of Maximilian and the royal consort, and the guest rooms, all with original furnishings dating back to the mid XIX century, as well as the recently restored throne room. Truly interesting is the magnificent 22 hectare park, which boasts a vast variety of plants chosen by the Archduke during his voyages around the world, made while he was Admiral of the Austrian navy. The park is also home to a small castle, now the seat of the visitors’ center of the underwater nature reserve, Area Marina di Miramare, which encircles the promontory. 1-2 2016
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Il Castello di Duino a picco sul mare. The Duino Castle is perched on a Carsican peak above the sea
The Duino Castle and the legend of the White Lady Twenty kilometers further on, following the coastline of the Gulf of Trieste to the west, visitors find a beautiful and romantic stronghold, the Duino Castle. Perched on a Carsican peak above the sea, with a breathtaking view of the entire Gulf, the manor house, dating back to 1389, is rich in history interwoven with popular legend. One of the more mysterious stories regards the so called “Legend of the White Lady”, noblewoman of the past who was thrown into the sea from the castle wall by her evil husband. Heaven, however, took pity on her and transformed her body to stone before she crashed onto the rocks below. They say that her soul is still there, on a sheer cliff of above the bay, and that some nights, she comes to live and wanders the area without peace. To visit, without fear of ghosts, however, is the great park of the country house, which, thanks to the tastes of the owners, is embellished by romantic boulevards, full of statues and archaeological finds, as well as terraces and steps open to the nearby blue of the sea. Finally, to discover the gracious seaside village of Muggia, departing from the center of Trieste, just follow the reverse route and head towards the Italian border. Almost facing the houses of Trieste, visitors find colored houses and the small port of Muggia, Giulian jewel, located on a small hilly peninsula, which is also the last strip of territory to remain in Italian hands after the end of the Second World War.
The black gold of Trieste Is that it? Of course not, because to truly know Trieste and its people, its history and traditions, you absolutely mustn’t forget to experience the welcoming and cuisine that reflect the rites and traditions of an
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angle of Italy in which there has always been a special mix with Balkan, Austrian and central European suggestions. Once back in the historic center of Trieste, the first visit should be to the Cafès. Places of the soul and spirit of the city even more than places of refreshment, these locales are part of the city’s identity, and stand as witness to this, as well as to hospitality and culinary culture. Probably the most notable is Caffè degli Specchi (Mirror Café), because it’s found in the “usual” Grand Square, on the ground floor of Palazzo Stratti. Opened in 1839, its birth is linked to the presence of a colony of Greeks in the city, who were very active in the 1800s. Always considered the drawing room of Trieste, it has always been very well attended, thanks to concerts held there, and takes its name from the fact that, since its opening, by tradition, important historical facts were commemorated with etchings on mirrors or glass panels, of which only three examples remain. Caffè Urbanis, in Piazza della Borsa, dates back to 1832, even if all that remains of its original version is the frescoed face and mosaic pavement that shows the sea and the bora. Alberto Pirona, however, openedhisCaffè e Pasticceria Pirona in April of 1900, on Largo della Barriera Vecchia. Since then, it contains the original furnishings, with liberty glass and wooden shelves that display traditional Trieste candies and sweets, such as the Trieste “bean”, checkered marzapane and pastries. A portrait of writer James Joyce displayed commemorates the fact that the Irish writer lived in the area, and was a frequent client. Piazza Tommaseo, a short distance from the sea, has hosted Caffè Tommaseo since 1830, which is the privileged locale of businessmen and politicians. It is also famous for having been the first to introduce the new invention of the 1900s, gelato, and still displays the decorations of Lorenzo Gatteri and the mirrors, brought from Belgium by Tomaso Marcato, its founder, which give the locale a sophisticated atmosphere of a Viennese café. Italo Svevo and Umberto Saba both drank coffee and chatted at its tables. And, to make another jump into the Trieste past of the early 1900s, just enter the
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Drogheria Toso di Piazza San Giovanni (apothecary). Everything has remained intact since 1906: from the shelves with ivory colored wooden boxes stacked to the ceiling, to the marvels found only here, articles which have not been sold in other stores for years. The large wooden drawers hold oxides for decorators, green and red powders, talcs. Only here can shoppers find ostrich feather featherdusters, and horsehair brooms. The smell of spices, clove, citronella, mustard seed and Marseille soap, all sold by weight, tingle the nose. It’s the ideal place to find a unique souvenir of a unique city.
Strong flavors and refined elegance Trieste cuisine is not only made up of sweets and coffee, which, like the city that created them, is rich in unique mixes and contamination of style. So much so that its story can be “read” even by tasting its typical dishes, born from the middle of the 1700s on, truly when migration of different peoples and cultures produced a unique amalgam not only of people, but also of flavors and tastes, admirably mixing Mediterranean cuisine with that of Mitteleuropa. Behind the Great Square, at via del Ponte 5 (tel. 040.366596, www.osteriadamarino.com), is a truly historic address, that of Osteria Da Marino. Located in the old ghetto of Trieste, a few meters from the Arch of Portizza in Borsa Square, the locale is small and snug, but its atmosphere is warm and rustic, with wine barrels and curious objects decorating the walls, which make it the ideal place to taste typical Trieste recipes. Don’t miss the classic risi e bisi (rice and peas) and jota (bean stew), a classic “pick me up”, made with beans, cabbage and pork leftovers. To discover, instead, the fish of Trieste, visitors should try Ristorante Al Granzo (piazza Venezia 7, tel. 040.306788), which was born in the middle of the 1800s as an osteria and meeting point between sellers and fishermen in the daily bustle of the nearby market. City its simplicity and quality, the locale never disappoints, always able to offer dishes with an antique touch, such as granzievola (crab) or the “busara” (hot pot) of the day that combines homemade pasta with the catch of the day. There are also breaded and fried
sardines, one of the most loved Trieste dishes, which may also be eaten cold, and which many prefer to other more refined fishes. The sardines are similar to anchovies, and are fried in a breading of flour, egg and breadcrumbs, then served with a bowl of radicchio or matavilz, a valerian salad. Finally, locale, very well known in Trieste, and obligatory destination for those who transit the city, is Pepi S’ciavo (via della Cassa di Risparmio 3, tel. 040.366858, www.buffetdapepi.it). Opened in 1897 under the same name, which is actually a nickname, and means “Pepi the Slav”, it offers true dishes of the tasty local cuisine, such as luganighe (sausages) e capusi (saur kraut) o porzina (roast pork) e cotechin (boiled sausage), obviously accompanied by Terrano wine, genuine production of the Carso area. The warm Trieste hospitality is also made of luxury and quality hotels, such as the Grand Hotel Duchi d’Aosta (piazza Unità d’Italia 2, tel. 040.76000111, www.duchi.eu), an elegant four star hotel, which is truly immersed in the Mitteleuropa atmosphere of another time, thanks to its furnishings and paintings, but which also offers a suggestive health spa with pool and Turkish bath. Another elegant and refined four star is the Savoia Excelsior Palace Starhotels (Riva del Mandracchio 4, tel. 040.77941, www.starhotels.com), a hotel set in a monumental building facing the sea. Here, guests may discover Austro-Hungarian and Belle Epoque flavors, and also find cutting edge structures of a conference center with nine modern meeting rooms. ■
I bellissimi giardini del Castello Miramare che vestono di colori il promontorio di Grignano. The beautiful gardens of Miramare Castle color the Grignano promontory
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PARADISI DIETRO L’ANGOLO
Lago di Garda e dintorni Alla scoperta della sponda bresciana, asso nella manica per la produzione di eccellenze tutte italiane
✒Simona Lovati Segni particolari: un’intensa tonalità di blu e l’andamento tipico di un fiordo, dato dalle catene montuose che lo avvolgono, conferendo all’area geografica di appartenenza un clima mediterraneo dalle temperature miti, che consentono la coltura e la fioritura di olivi, oleandri, limoni, aranci, cipressi e palme. Il Lago di Garda – al secolo Benaco –, il più grande di tutti i laghi d’Italia, è il fil rouge che accomuna tre regioni del nostro Stivale, Lombardia, Veneto e Trentino. Territorio ricco di at-
A CURA DEL PARCO ALTO GARDA BRESCIANO
Sopra, relax sulla Giamaica beach di Sirmione sul Lago di Garda. Sotto, il Parco Regionale dell’Alto Garda. Above, relax in Giamaica beach, Sirmione Lake Garda, Below, Lake Garda National Parks
trazioni sia dal punto di vista naturalistico sia culturale, nel tempo, il gardesano è stato mèta privilegiata di scrittori illustri che hanno lasciato traccia della loro visita, da Dante Alighieri, Ugo Foscolo, Gabriele D’Annunzio, Giosué Carducci, a Lord Byron, Heinrich Heine, D.H. Lawrence e Johann Wolfgang Goethe (solo per citarne alcuni). Quest’ultimo sembra abbia tratto ispirazione proprio dal suo viaggio sul Garda per la poesia Kennst du das Land wo di Zitronen bluehen? (“Conosci la terra dove fioriscono i limoni?”). Partiamo alla volta di un itinerario sospeso tra storia, natura, meraviglie architettoniche, gourmandise e un tocco di glam.
Parco Regionale dell’Alto Garda È un vero capolavoro di biodiversità con forti contrasti ambientali dovuti ai suoi due elementi cardine: il lago e la montagna. Il comprensorio del Parco si estende su oltre 38 mila ettari, abbracciando nove comuni del gardesano, Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Tremosine, Limone sul Garda, Valvestino e Magasa (gli unici due ad appartenere all’entroterra montano), e conta una popolazione di 27 mila abitanti.
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Qui, la natura fa bella mostra di sé presentando una straordinaria ricchezza di vegetazione che spazia in pochi chilometri dalla flora mediterranea a quella alpina. Il tutto grazie a particolari condizioni climatiche e geomorfologiche che lo rendono un gioiello naturale. “Il nostro territorio può vantare prodotti di eccellenza”, spiega Elisabetta Zambiasi, direttore del Parco, “basti pensare al carpione (il Salmo carpio), oppure alla coltura dei capperi, una realtà sui generis dell’Italia settentrionale, così come alle limonaie di Prà de la Fam, il luogo più a nord del mondo dove crescono queste piante”. E ancora, uliveti, olio di alloro e tartufi. Senza contare che nel territorio di Gargnano, nella Val di Vesta, esiste la sola wilderness area dell’intera Lombardia. “La nostra missione è quella di favorire uno sviluppo ecosostenibile, che si traduce con una valorizzazione della nostra identità. L’obiettivo è lasciare alle generazioni future non solo una natura il più possibile incontaminata, ma anche una civiltà e una morale collettiva”.
Parco Oglio Nord Materia vitale per antonomasia, l’acqua, con il fiume Oglio, è l’entità imprescindibile del Parco Oglio Nord, che comprende il tratto alto di questo corso d’acqua all’uscita del Lago d’Iseo, fino a Gabbioneta e Ostiano. All’interno dell’area, che comprende boschi, specchi lacustri e vegetazione acquatica, così come siti di importante valore architettonico, quali il Castello di Capriolo, e i resti di quello di Paratico con la Torre Lantieri, si trovano ben sette Riserve Naturali. In particolare, quella di Bosco dell’Isola con i suoi 42 ettari presenta una varietà di flora e fauna senza pari, come il pioppo bianco e nero, l’acero, il carpino bianco e nero, l’olmo,
la canna palustre, il salice bianco e il castagno. Tra le specie faunistiche, si possono incontrare ricci, lepri, talpe, faine e volpi. Grande ricchezza anche per le famiglie dei volatili, con l’airone cinerino, il gufo, il gabbiano, il picchio, la garzetta e la rondine.
Sopra, Isola del Garda è l’isola più estesa del Lago di Garda. Sotto, il fiume Oglio. Above, Isola di Garda is the biggest island on Lake Garda. Below, the river Oglio
Isola del Garda Il primo scritto che riporta cenni della sua esistenza è un decreto di Carlomanno datato 879, che testimonia la donazione dell’isola ai frati di San Zeno di Verona. Nel 1220 San Francesco d’Assisi trovò che il luogo, sulla sponda bresciana del lago di Garda, fosse il posto ideale per la meditazione e decise di istituirvi uno spartano romitorio nella zona più a nord. Nel 1429, San Bernardino da Siena lo ampliò e lo rinnovò, rendendolo una mèta di culto. Dopo il passaggio di Napoleone, il santuario venne soppresso e l’isola passò nella mani del demanio prima e di diversi proprietari in un secondo momento, fino a quando nell’Ottocento divenne di pertinenza dell’esercito. Fu poi venduta all’asta e, dopo alcuni passaggi, è tutt’oggi dimora della famiglia Cavazza, che si occupa del parco e della villa in stile neogotico veneziano, progettata dall’architetto Luigi Rovelli nei primi del Novecento. Da qui, degradano verso il lago terrazze e giardini all’italiana. La zona pianeggiante, invece, è anche la più suggestiva e ospita un parco abitato da 1-2 2016
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cipressi, querce caduche, cedri, pioppi, lauri, platani, abeti, pini e altre specie di vegetazione mediterranea.
Orto Botanico G.E. Ghilardi Fondato a Toscolano Maderno (BS) nel 1964 dal professor Giordano Emilio Ghirardi, titolare di un’azienda farmaceutica, la sua particolarità è quella di ospitare in prevalenza piante di tipo medicinale. Negli anni Sessanta del secolo scorso, il professor Ghirardi si procurava i semi delle piante in tutto il mondo, per coltivarle e studiarne i principi attivi. Nel 1991, dopo
L’acqua alleata della salute
Chi dice Lago di Garda dice anche Terme di Sirmione. La scoperta delle straordinarie proprietà delle sorgenti di questa zona si deve a un palombaro veneziano nel 1889, che a 20 metri di profondità riuscì a scalfire una roccia dalla quale sgorgava acqua calda dalle qualità uniche. Si tratta di un’acqua minerale salsobromoiodica che nasce oltre gli 800 metri di altitudine dal bacino di impluvio del Monte Baldo. Il suo percorso continua a 2500 metri sotto il livello del mare, dove si arricchisce di minerali e innalza la sua temperatura, fino a quando raggiunge la fonte Boiola a 69 °C, e per questo suo atout viene definita acqua ipertermale. I suoi campi di applicazione spaziano delle patologie delle vie respiratorie – comprese le allergie –, a quelle reumatiche, dalle malattie vascolari alla riabilitazione motoria, passando per cure dermatologiche, ginecologiche e destinate all’apparato gastrointestinale. Oggi, la stazione termale si compone di due centri, Terme Catullo e Terme Virgilio, e di un’area wellness, Aquaria, oltre a quattro strutture alberghiere.
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la scomparsa del suo fondatore, l’Orto è stato donato all’Università degli Studi di Milano ed è tutt’oggi gestito dal Dipartimento di Biologia. Visitabile su prenotazione, dal 2004, in occasione del solstizio d’estate, è aperto al pubblico congiuntamente agli altri sei orti botanici del circuito Regione Lombardia.
Sirmione Non solo rinomata per le sue acque termali e le sue attrazioni naturali e culturali, la PH. © COMUNE DI SIRMIONE, SIRMIONE AWARD
Sopra, il Castello di Sirmione nella foto di Diego Bonacina. Above, the castle of Sirmione on Lake Garda, Photo’s author, Diego Bonacina. Sotto, la chiesa di San Pietro in Mavino, a Sirmione, Below, the church of San Pietro in Mavino, Sirmione
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Uno dei migliori ristoranti della Franciacorta
Non lontano dal lago di Garda, a Borgonato di Corte Franca, si trova uno dei migliori indirizzi gourmet della Franciacorta: il Ristorante Due Colombe al Borgo Antico che accoglie i suoi ospiti in un’atmosfera elegante e suggestiva, fatta di antiche mura e travi a vista. Un vero e proprio incontro tra piacere e bellezza. Lo chef stellato Stefano Cerveni (nella foto, stella Michelin conquistata nel 2009 e tuttora mantenuta) propone una cucina personale misuratamente creativa, dallo stile sobrio ma accattivante, capace di esaltare le materie prime, grazie a un forte legame con il territorio. Le portate à la carte suggeriscono originali accostamenti, alternandosi a intriganti menu degustazione, anche taylor made. Ogni piatto viene poi accompagnato da una selezione di vini con oltre 500 etichette, a cura del sommelier Nicola Bonera. penisola di Sirmione, che si estende per quattro chilometri nel Lago di Garda, in epoca romana era considerata un punto strategico del sistema viario, in quanto si trovava sulla via Gallica, la strada che atIl delizioso paesino di Gargnano sul lago di Garda. Gargnano is a lovely little town on Lake Garda. Credits Marco Girardi
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traverso Bergamo e Brescia arrivava a Verona. A nord del Castello Scaligero ci sono tre colline, Cortine, San Pietro in Mavinas e le famose Grotte di Catullo, dove sorgono le rovine di un’antica villa romana del I secolo d.C. e che secondo studi storici sembra essere appartenuta al poeta Gaio Valerio Catullo. Il sito archeologico, la più importante testimonianza del periodo romano della zona, è stato riportato alla luce in più fasi dall’inizio dell’Ottocento. Il complesso si estende per circa due ettari e la villa, con pianta rettangolare, è caratterizzata da portici e terrazze vista lago e, immancabile, da una piscina termale. Di particolare interesse il criptoportico. Nel 1999 è stato inaugurato un Museo che oltre a presentare reperti e scavi della villa e di altri edifici romani del Garda, illustra anche la genesi del Lago. La chiesa di San Pietro in Mavinas (dal latino in summas vineas, ovvero “tra le vigne più alte”) risale all’VIII secolo, mentre il suo campanile è di epoca postuma, tra l’XI e il XII secolo, così come gli affreschi delle tre absidi. Quelli lungo le pareti furono eseguiti invece nel 1320, quando la chiesetta venne parzialmente ricostruita e sopraelevata. La sua posizione isolata, l’ha resa fino all’Ottocento dimora di un eremita. Dal 1955 sul sagrato la campana, la “Julia” ricorda con i suoi rintocchi i caduti delle due guerre mondiali.
PARADISI DIETRO L’ANGOLO L’oro nero di Calvisano
Il Castello Scaligero di Sirmione rappresenta uno delle fortezze meglio conservate del Belpaese ed è la porta d’ingresso verso il centro storico della città. La costruzione della rocca ebbe inizio intorno alla metà del XIII secolo, probabilmente sui resti di una fortificazione romana. La sua realizzazione venne ordinata dal podestà di Verona, Mastino I della Scala. Essendo bagnato su tutti i lati dalle acque lacustri, l’unico punto di accesso è il ponte levatoio. Da qui, tramite una rampa di 146 gradini, si possono raggiungere i camminamenti di ronda delle mura con merlature a coda di rondine, tipiche delle costruzioni scaligere, dai quali si può apprezzare la darsena, realizzata quando il borgo passò sotto il controllo della repubblica di Venezia, agli inizi del Quattrocento. Oggi, all’interno del portico è stato allestito un lapidario romano e medievale, oltre che una breve mostra con alcune delle informazioni più importanti sulla rocca. Percorrendo il fianco settentrionale delle mura di fortificazione si arriva a Santa Maria Maggiore – chiamata anche
Un soggiorno sul lago di Garda può essere l’occasione per visitare la vicina Calvisano, nella bassa bresciana orientale. Forse è un particolare noto solo a happy few, ma la nostra Penisola è il maggiore produttore di caviale a livello internazionale e soddisfa circa il 20 percento del fabbisogno globale. Lo sanno bene i produttori di Agroittica Lombarda, con sede a Calvisano (BS) e a Cassolnovo (PV), che firmano il celebre caviale Calvisius e Ars Italica Calvisius, un successo made in Italy, ma esportato in tutto il mondo. Negli stabilimenti, sorgenti di acqua pura, rigorosi controlli igienico-sanitari e un ambiente biologico ottimale per la riproduzione e la crescita delle varietà più pregiate di storione, consentono la gestione di una filiera eco-friendly per la produzione di caviale. Oggi, vengono estratte, lavorate e vendute ogni anno oltre 25 tonnellate di oro nero. Dopo l’interesse ottenuto in occasione di Expo, anche per il 2016 l’azienda apre le porte al pubblico della riserva di Calvisano – la più grande al mondo con oltre 60 ettari di acqua –, per fare conoscere da vicino i processi di lavorazione del prodotto, grazie a un affascinante progetto di hospitality, la Calvisius Caviar Experience. Il personale specializzato prenderà per mano i visitatori alla scoperta dei cicli di vita degli storioni, delle vasche, dei fontanili, dell’acquario didattico e delle antiche tecniche di salatura Malossol. A conclusione di questo originale viaggio, via libera alla degustazione ai ristoranti Al Gambero o Fiamma Cremisi di Calvisano, il primo selezionato dalla Guida Michelin 2015, il secondo premiato con una stella Michelin (tel. 030/9686991).
Santa Maria della Neve –, la parrocchia della città. L’edificio, che risale al XV secolo, presenta un’unica navata e cinque altari. L’ingresso è circondato da un portico a cinque arcate, un tempo parte del cimitero adiacente alla chiesa. L’ultima colonna del porticato, alla sinistra di chi entra, è una pietra miliare dedicata all’imperatore Giuliano l’Apostata, vissuto nel IV secolo dopo Cristo. Lasciandoci alle spalle il castello, si giunge in piazza Carducci, il cuore della cittadina, dove si trova Pa-
A sinistra, Il caviale di Calvisano pregiatissima qualità di caviale. Left, Calvisius Caviar, very high quality caviar. Sotto, Ferdinando Minoia, vincitore della prima Millemiglia nel 1927 a bordo di una OM 665. Below, Ferdinando Minoia in 1927, won the inaugural Mille Miglia driving an OM 655
La “corsa più bella del mondo”
Da Brescia a Roma. La storica Millemiglia – corsa di auto d’epoca che debuttò per la prima volta il 26 marzo 1927 e appuntamento imperdibile per appassionati del genere e non solo – quest’anno avrà luogo dal 19 al 22 maggio 2016. Il percorso sarà suddiviso in quattro tappe: da Brescia a Rimini, da Rimini a Roma, da Roma a Parma e da Parma a Brescia, toccando alcune delle località più belle dello Stivale.
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PARADISI DIETRO L’ANGOLO DOVE DORMIRE GARDA Le Fay Resort &Spa Via Feltrinelli, 118 - Navazzo Tel. 0365 241800 - www.lefayresorts.com Grand Hotel a Villa Feltrinelli Viale Rimembranza, 38-40 - Gargnano Tel. 0365 798000 - www.villafeltrinelli.com
fonda la penisola sul lato Nord – visibile completamente durante i periodi più secchi –, e che si estende sulla sponda veronese, trentina e bresciana fino a Desenzano del Garda.
Grand Hotel Terme Viale Marconi, 7 - Sirmione Tel. 030 916261 - www.termedisirmione.com
Gargnano
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lazzo Maria Callas, della fine del XVIII secolo, destinato all’ospitalità di mostre e grandi eventi. Vera chicca, la Jamaica Beach, annoverata da The Guardian tra le dieci spiagge più belle del mondo. Si tratta di un basamento roccioso sul quale si
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Con le sue 13 frazioni, i palazzi, le dimore storiche, le chiese e i monumenti religiosi, Gargnano è un paese di notevole fascino, in una posizione privilegiata sulla riviera gardesana. Senza dimenticare che la città può essere eletta “la capitale dei velisti”, grazie alla leggendaria Centomiglia, la regata più lunga in acque interne a livello europeo, che si svolge ogni anno in settembre dal lontano 1951. Tra i suoi numerosi punti di interesse, la Chiesa e il Chiostro di San Francesco di epoca romanica – diventata monumento nazionale solo agli inizi del Novecento –, eretta nel 1289 dai frati francescani arrivati qui per ordine del Vescovo di Brescia. Sul lato destro, è ancora visibile il chiostro del convento, un cortile di pianta quadrata circondato da un portico e costruito nel XIV secolo. Qui, è celato un piccolo tesoro, una stele marmorea del Quattrocento del Comune di Gargnano, che riporta le iniziali C.G.: Communitatis Gargnani. La Chiesetta di San Giacomo di Calino è una cappella romanica con dipinti del XIV secolo e l’altare dedicato a San Giacomo Maggiore. All’esterno si può ammirare l’affresco di San Cristoforo con il Bambino sulle spalle, a grandezza naturale, per essere visto anche in lontananza. La leggenda vuole che i passanti che lo avessero visto sarebbero stati risparmiati per quel giorno da morte improvvisa. Da non dimenticare una visita a Palazzo Bettoni, in frazione Bogliaco di Gargnano. L’intero complesso venne eretto agli inizi del 1700 per volere di Giandomenico Bettoni, comandante della cavalleria dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria e signore di Schenna, e dall’architetto Adriano Cristofori. Il corpo centrale dell’edificio è ornato da una balaustra con statue mitologiche, realizzate da Giovanni Battista Locatelli. Il salone interno separa le ali della villa e conserva affreschi di Beniamino e Fabrizio Galliari e altre opere di pittura barocca. Fiore all’occhiello è poi il suo giardino all’italiana con aiuole, una grande esedra e un ninfeo. ■
PARADISI DIETRO L’ANGOLO PARADISE AROUND THE CORNER.
Heading towards Garda Lake and surroundings Discovering The Brescia Shores, ace in the hole for made in Italy products Simona Lovati
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arda Lake’s distinctive features: a deep blue shade and the shore typical of a fjord, resulting from the surrounding mountains and cliffs responsible for the geographical area’s Mediterranean climate characterised by mild temperature, which allows the cultivation and blooming of oleanders, olivelemon- orange- cypress- and palm trees. Garda Lake- whose real name is Benacothe widest of the Italian lakes, is the fil rouge joining three regions of the Boot, namely, Lombardia, Veneto and Trentino Alto-Adige. Rich in both natural and cultural attractions, in the course of time the Garda area has been the favourite destination of several famous writers that have left traces of their visits, from Dante Alighieri, Ugo Foscolo, Gabriele D’Annunzio and Giosuè Carducci, to Lord Byron, Heinrich Heine, D. H. Lawrence and Johann Wolfgang Goethe- just to cite a few. Curiously, it seems that it was just his trip to Garda to give Goethe the inspiration for his poem Kennst du das Land wo die Zitronen blumen? (Do you know the land where lemon trees bloom?) What we propose in these pages is an itinerary swinging amid history, nature, architectural wonders, gourmandise and a touch of glam.
Alto Garda Regional Park It is a true masterpiece of biodiversity with strong environmental contrasts due to its two key elements: the lake and the mountains. The Park spreads over 38 thousand hectares, covering nine Garda area districts: Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Tremosine, Limone sul Garda, Valvestino and Magasa (the last two belong to the mountain hinterland), with a population of 27 thousand inhabitants. Here, nature shows off, presenting an extraordinary wealth of greenery, which, within few kilometres, stretches out from the Mediterranean kind to the moutain one. All of this, thanks to particular climatic and geomorphological features that make this place a natural jewel. «Our area can boast high quality products, “says Elisabetta Zambiasi, Director
of the Park,” just think of the large carp (Salmo carpio), of the cultivation of capers – a sui generis reality considered that we are in Northern Italy – as well as of the lemon-houses in Prà de la Fam, the most northern place in the world where growing these plants”, and, finally, olive trees, laurel oil and truffles. Not to mention that in the territory of Gargnano, in Val di Vesta, the only wilderness area in the entire Lombardy can be found. “Our mission is to promote environmentally sustainable development, which results in our identity enhancement. The aim is not only to leave nature unspoilt as much as possible, but also to hand down to the future generations a sense of civic duty and collective awareness “.
I resti della imponente villa romana di Sirmione anche conosciuta come le Grotte di Catullo. The ruins of the impressive Roman villa at the far end of the Sirmione peninsula, know as the Grottoes of Catullus. Ph. © Claudio Garofalo
North Oglio Park Vital par excellence, water, and more precisely the Oglio river, is Oglio North Park crucial essence. The area includes the upper course of the river as it exits Lake Iseo, up to Gabbioneta and Ostiano. Within the park characterised by woods, ponds and aquatic vegetation, as well as by important architectural sites, such as the Castle of Capriolo and the ruins of Paratico Castle with Torre Lantieri (Lantieri Tower), there are seven Natural Reserves. In particular, the 42 hectare Riserva Bosco dell’Isola has an unequalled variety of flora and fauna, like the black and white poplar, the maple tree, the hornbeam included the black type, the elm tree, common reeds, the white willow and the 1-2 2016
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PARADISI DIETRO L’ANGOLO Water: a health supporter
Who thinks of Lake Garda cannot set the Spa of Sirmione aside. The discovery of the extraordinary properties of the local springs was made in 1889 by a Venetian diver, who at a depth of 20 meters grazed a rock from which unique quality hot water gushed out. It is salsobromoiodic mineral water that comes to life at an altitude of more than 800 meters, starting from the impluvium basin of Monte Baldo. Through a series of layers this water flows up to 2.500 meters below the sea level, where it is enriched with minerals, and warms up to 69° C as soon as it reaches Fonte Boiola: for this reason, that is also its trump card, it is called hyperthermal. The fields of its applications range from respiratory tract disorders-including allergies- to rheumatism, from vascular diseases to rehabilitation, passing for dermatological, gynecological and gastrointestinal treatments. Today, the Spa consists of two centres, Terme Catullo and Terme Virgilio, and a wellness area, Aquaria, as well as three hotels.
A destra, Parco Oglio Nord, cuore della Riserva, dove si concentrano le specie più importanti ed esclusive di uccelli Ph. © Massimiliano Manenti. Right, Parco Oglio Nord, heart of the Reserve, where the most important and exclusive bird species concentrate Ph. © Massimiliano Manenti. Sotto, la piscina esterna Sirmione Terme. Below, outdoor thermal pool Sirmione Terme
chestnut tree. Among the fauna species, hedgehogs, hares, moles, weasels and foxes can be found. The park is also rich in flying animals: indeed, there are grey herons, owls, seagulls, woodpeckers, little egrets and swallows.
Garda Island The first written document reporting on its existence is a decree by Charlemagne dated 879, which bears witness to the donation of the island to the monks of St. Zeno in Verona. In 1220 St. Francis of Assisi found that place on the Brescia shore of Lake Garda ideal for meditation and decided to erect a spartan dormitory in the area further north. In 1429, Saint Bernardine of Siena expanded and renovated it, thus turning it into a place of worship. With Napoleon, this sacred place was suppressed and the island first became state property and at a later stage it changed hands many times, till it come under the jurisdiction of the Army in the
19th century. It was then sold at auction and after a few more changes of hands, it became, and still is, the Cavazza family’s dwelling. Indeed, the Cavazzas take care of the park and of the Venetian neo-Gothic style villa designed by the architect Luigi Rovelli in the early 1900s. From here, terraces and giardini all’italiana (Italian gardens) slope to the Lake. The flat area, however, is the most picturesque and hosts a park rich in cypresses, deciduous oaks, cedars, poplars, laurel trees, plane trees, fir trees, pine trees and other species of Mediterranean vegetation.
G.E. Ghilardi Botanic Garden Founded in 1964 in Toscolano Maderno (Brescia) by professor Giordano Emilio Ghirardi, owner of a pharmaceutical company, its peculiarity is to mainly host healing plants. In the 1960s, professor Ghirardi managed to get plant seeds from around the world, in order to grow them and study their active ingredients. In 1991, after the death of its founder, the garden was donated to the University of Milan and it is still run by the Department of Biology. Together with six more botanic gardens of the Regione Lombardia garden circuit, it has been open to the public- but only by appointment during the summer solstice, since 2004.
Sirmione Renowned not only for its thermal waters and its natural and cultural attractions, with its four kilometres’ area stretching in Lake Garda, in Roman times Sirmione peninsula was considered a strategic point within the road system, in that it was located on the via Gallica, the road that, passing through Bergamo and Brescia, reached Verona. North of the Castello Scaligero there are three hills, Cortine, San Pietro in Mavinas and the famous Grotte di Catullo, where there are the ruins of an ancient Roman villa of the 1st century a.d., which, according to historical studies, seems to have belonged to the poet Gaius Valerius Catullus. The archae-
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PARADISI DIETRO L’ANGOLO One of the best restaurants in Franciacorta
ological site, the most important local example of the Roman age, was unearthed in several stages, from the beginning of the 19th century. The complex covers about two hectares and the rectangular planned villa is characterised by porches and terraces overlooking the Lake and, inevitably, by a thermal pool. Of particular interest is the cryptoporticus. Interestingly, in 1999 it was opened a museum that, as well as presenting findings and excavations coming from the villa and from other local Roman buildings, also illustrates the genesis of the Lake. The Church of San Pietro in Mavinas (from Latin ‘’in summasvineas’’, which is “among the highest vineyards”) dates back to the 8th century, while the Bell Tower was built at a later stage, between the 11th and 12th century, as well as the frescoes of the three apses. The frescoes along the walls were made instead in 1320, when the Church was partly rebuilt and some storey was added to it. Because of its isolated location, up to the 19th century it was a hermit’s dwelling. Since 1955 with its chiming, the churchyard bell, Julia, has commemorated the fallen of the two world wars. The Castello Scaligero di Sirmione is one of the best preserved fortresses of the Belpaese and represents the gateway leading to the historic city centre. The construction of the fortress began approximately in the middle of the 13th century, probably on the ruins of a Roman fortification. Its construction was ordered by the podestà of Verona, Mastino I della Scala. Being it surrounded by the Lake waters on all sides, the only access point is the drawbridge. From here, via a 146 step flight, it is possible to reach the wall patrol paths: these walls are characterized by dovetail battlements, typical of the Della Scalas’ constructions, from which the dock may be appreciated. This was built when the village came under the control of the Republic of Venice, at the beginning of the 15th century. Today, within the porch it has been set up a Roman and Medieval lapidary, as well as a small exhibition illustrating some of the most important information about the fortress. Walking along the northern side of the defensive walls the visitor may reach Santa Maria Maggiore’s – also called Santa Maria della Neve – the
Not far from Lake Garda, at Borgonato di Corte Franca, it is one of the best restaurants in the heart of Franciacorta: the Ristorante Due Colombe al Borgo Antico that welcomes its guests in an elegant and impressive atmosphere, made of ancient walls and raftered ceilings, where pleasure and beauty fascinatingly blend. The Michelin-starred chef Stefano Cerveni (a Michelin star was awarded to him in 2009, and is still maintained) proposes his personal moderately creative cuisine, a simple yet attractive style capable of enhancing the raw materials, that are strongly connected to the territory. A la carte courses suggest original combinations, and intriguing tasting menus are alternated with taylor made ones. Each course is accompanied by a selection of wines with over 500 labels, chosenby the sommelier Nicholas Bonera.
city parish church. The building, which dates back to the 15th century, has a single nave and five altars. The entrance is surrounded by a five arched portico, once part of the graveyard adjacent to the Church. The last portico pillar, on the visitor’s left hand side, is a milestone dedicated to the Emperor Julian the Apostate, who lived in the 4th century a.d. Leaving behind the Castle, it can be reached piazza Carducci, the heart of the town, where there is Palazzo Maria Callas, built at the end of the 18th century, where exhibitions and major events are hosted. True gem is Jamaica Beach, numbered by The Guardian among the ten most beautiful beaches in the world. Its rocky basement characterizes the peninsula northern shore – completely visible during the driest periodsand stretches along the Veronese Trentoand Brescia – shore, up to Desenzano del Garda.
Gargnano With its 13 hamlets, palaces, historic dwellings, churches and religious monu-
Palazzo Bettoni Cazzago di Bogliaco, famoso per il suo giardino che si affaccia sul lago di Garda ed esempio sublime di architettura barocca. Palazzo Bettoni Cazzago di Bogliaco famous for its garden which looks on to Lake Garda and is a sublime example of architecture baroque
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PARADISI DIETRO L’ANGOLO Calvisano’s black gold
Splendido esempio di storione adulto. Wonderful example of grown sturgeon
ments, Gargnano is a considerably charming village, boasting a privileged position along the Garda shore. This town was elected “the capital of the sailors”, thanks to the legendary Cento Miglia, the longest regatta at European level in inland waterways, which has been taking place every year in September, since 1951. Among its several attractions, St. Francis’ Church and Cloister in Romanesque style – become a national monument only at the beginning of the 20th century – built in 1289 by the Franciscan monks arrived here on the orders of the Bishop of Brescia. On the right hand side, the cloister of the convent is still visible: a square yard surrounded by a porch and built in the 14th century. Here a small treasure is hidden, that is to say, a marble stele of the 15th century belonging to the town of Gargnano, bearing the initials C.G: Communitatis Gargnani. The San Giacomo of Calino’s Church is a Romanesque chapel with 14th century paintings and an altar dedicated to St. Giacomo Maggiore. Outside the visitor may admire the fresco of St. Christopher with the Child on his shoulders, life-size so to be seen in the distance. According to legend, looking at this fresco would have spared the passers-by’s lives on that day. A visit should also be paid to Palazzo Bettoni, in the hamlet of Bogliaco di Gargnano. The entire complex was erected in the early 18th century by order of Giandomenico Bettoni, Commander of the Cavalry of the Empress Maria Theresa of Austria and Lord of Schenna, and the ar-
The “most beautiful race” in the world
From Brescia to Rome. The historic Mille Miglia – a vintage car race that made its debut on March 26, 1927, unmissable date for race and car lovers and non-lovers – this year will take place from 19th to 22nd of May 2016. The path will be divided into four stages, one per day: the first will start from Brescia and end in Rimini, the second will go from Rimini to Rome, the third from Rome to Parma and the last one from Parma to Brescia, touching some of the most beautiful areas in the Italian Boot.
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A stay on Lake Garda may be the opportunity to visit Calvisano, in the eastern territory of Brescia. Perhaps it is a particular that only some happy few know, but our peninsula is the world’s largest producer of caviar with its contributing up to 20% of the global requirements. Who knows this well are the Agroittica Lombarda producers, whose premises are in Calvisano (BS) and at Cassolnovo (PV). They produce and sign the famous Calvisius Caviar and Ars Italica Calvisius, a success all made in Italy, but exported all over the world. In their factories, pure water springs, strict hygienic and sanitary checks and, finally, the optimum biological environment for the reproduction and the growth of the most exquisite varieties of sturgeon, allow to manage an eco-friendly chain for the caviar production. Today, over 25 tons of black gold are extracted, processed and sold each year. After the interest obtained during the Expo, also in 2016 the company will open the doors of its aquaculture farm in Calvisano to the public – the largest aquaculture farm in the world with over 60 hectares of water –, in order to illustrate all the production processes, within a fascinating hospitality project, the Calvisius Caviar Experience. The trained staff will guide the visitors to discover the life-cycles of sturgeons, as well as tanks, water springs, didactic Aquarium and ancient techniques of salting Malossol. When this original journey gets to an end, goahead to tasting, at the restaurants Al Gambero or Fiamma Cremisi di Calvisano, the first of which was selected by the Michelin Guide 2015, whereas the second was awarded a Michelin star (Tel. 030/9686991).
chitect Adriano Cristofori. The central body of the building is adorned by a balustrade with mythological statues, made by Giovanni Battista Locatelli. The indoor living space, characterized by the still visible Beniamino and Fabrizio Galliari’s frescoes as well as by other baroque paintings, separates the wings of the villa. Feather in its cap is the Italian garden with flowerbeds, a large exedra and a nymphaeum. ■
PARADISI DIETRO L’ANGOLO LAGO DI GARDA E DINTORNI
Lefay Resort & SPA Lago di Garda Gioiello di design ecosostenibile, offre un servizio attento e discreto e una sorprendente area spa dove il benessere è al centro di tutto Il Lefay Resort & SPA Lago di Garda è un’oasi di benessere sostenibile, che promuove un nuovo modello di vacanza, all’insegna di lusso, benessere globale e sostenibilità. La Struttura, che ha aperto nel 2008, è il primo gioiello della collezione Lefay Resorts, sorge a Gargnano, nel cuore della Riviera dei Limoni e si estende su un parco naturale di 11 ettari tra dolci colline e terrazze naturali impreziosite da ulivi e boschi. Membro ufficiale dei prestigiosi network Small Luxury Hotels of the World, Healing Hotels of the World, Virtuoso, American Express, Fine Hotels& Resorts e Kiwi Collection, è il primo Resort 5 stelle Lusso sul Lago di Garda.
Progetto total green all’avanguardia Coerentemente al concetto di sostenibilità, il Resort è stato realizzato minimizzando l’impatto ambientale, grazie a un design ridotto e perfettamente integrato con
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il territorio, alle tecnologie in grado di ridurre il consumo energetico e le emissioni e a un’attenzione costante allo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali. In questa ottica la società Lefay Resorts ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001, per le fasi di “realizzazione e gestione di soluzioni architettoniche per strutture innovative ed ecocompatibili”, la certificazione di qualità secondo la norma ISO 9001, ed è stata la prima struttura turistica nel settore Benessere di tutto il sud Europa ad aver ottenuto il Green Globe, il primo programma di certificazione mondiale ad aver sviluppato Indicatori Internazionali di riferimento per le strutture operanti nel settore benessere.
Camere da sogno Le camere del Resort, realizzate con tessuti naturali, marmi italiani, legno di ulivo e noce, sono dotate di tecnologie avanza-
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gi energetici e percorsi di benessere e bellezza.
L’area benessere
te per regalare piccoli lussi e far sentire gli Ospiti al centro di una grande emozione. Tutte le suite offrono una meravigliosa vista lago e sono suddivise in cinque tipologie: 41 Prestige Junior Suite (49mq al piano terra), 43 Deluxe Junior Suite (49 mq al primo piano con balcone), 4 Family Suite (73mq), 4 Exclusive Suite (83mq con jacuzzi, vista lago e salottoprivato). Il Fiore all’occhiello è la splendida Royal Pool & SPA Suite di 600mq, con SPA privata dotata di area trattamenti, sauna a infrarossi, sauna a vapore e doccia con cromoterapia, area relax,giardino e piscina infinity riscaldata privata a clorazione naturale.
Una Destination SPA Il Lefay Resort & SPA Lago di Garda è anche una Destination SPA che pone gli spazi wellness al centro della propria filosofia, raggruppando in 3.000 metri quadrati tutte le aree interessate da piscine, saune grotte e laghetti. Ciascuna è un vero e proprio tempio del benessere che si fonda sul Lefay SPA Method, il metodo creato dal team di medici, riconosciuti a livello internazionale nelle diverse discipline olistiche, che fonde i principi della Medicina Classica Cinese con la ricerca scientifica occidentale, per riportare gli Ospiti al completo riequilibrio e ringiovanimento di corpo, anima e spirito, attraverso il recupero dell’energia vitale e la riscoperta di uno stile di vita sano e consapevole. Lefay SPA Method si compone di programmi salute, trattamenti correttivi e rituali di estetica energetica, massag-
Il Resort ospita inoltre un’ampia area Fitness con palestra dotata di attrezzature Technogym e sala per corsi individuali e collettivi. Nelle aree esterne dell’ampio parco, tra piante secolari e di fronte ad un panorama unico, sono stati disegnati un circuito running, un percorso vita e il giardino energetico e terapeutico “Il Simbolo della Vita”. La zona benessere è suddivisa in tre aree principali – “Acqua e Fuoco”, “Natura e Fitness” e “Nel silenzio e tra le stelle: trilogia nell’aria” –, per offrire agli Ospiti la possibilità di rigenerarsi in ogni momento della giornata in base alle proprie necessità. L’area “Acqua e Fuoco” comprende la zona delle saune – cinque e con diversi gradi di umidità – e quella delle piscine, che unisce la vasca salina interna ed esterna riscaldata, la vasca sportiva da 25 metri riscaldata, l’idromassaggio Fonte Roccolino, il lago salino “La Luna nel Lago” alle aree di relax con vista lago, alla Grotta Turchese e all’area Sunset Relax. S.F.
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PARADISI DIETRO L’ANGOLO PARADISE AROUND THE CORNER. GARDA LAKE AND SURROUNDINGS
Lefay Resort & SPA Lake Garda Jewel of eco-sustainable design, it offers attentive and discrete service and a surprising spa area where wellness is at the center of everything
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s an oasis of sustainable wellness, that promotes a new model of vacationing, under the banner of luxury, global wellness and sustainability. The structure, that opened in 2008, is the first jewel of the Lefay Resorts collection. It is located in Gargnano, in the heart of the Riviera dei Limoni (Riviera of Lemons), and extends within an 11 hectare natural park, between gentle hills and natural terraces rich in olive groves and forests. Official mem-
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ber of the prestigious networks Small Luxury Hotels of the World, Healing Hotels of the World, Virtuoso, American Express, Fine Hotels & Resorts and Kiwi Collection, it is the first 5 Star Luxury Resort on Lake Garda.
Cutting edge total green project Consistent with the concept of sustainability, the Resort was created while minimizing its environmental impact, thanks to a reduced design that is perfectly integrated with the territory, to the technologies able to reduce energy consumption and emissions, and to a constant attention to the social and economic development of the local community. With this view, the Lefay Resorts company obtained environmental certification ISO 14001, for the phases of “creation and management of architectural solutions for innovative and eco-compatible structures”, the certification of quality according to law ISO 9001, and is the first tourism structure in the Wellness sector in all of southern Europe to have obtained the Green Globe, the first worldwide certification program to have developed International reference Indicators for the structures operating in the wellness sector.
PARADISI DIETRO L’ANGOLO
Rooms of dreams The rooms of the Resort, created with natural fabrics, Italian marble, olive and walnut wood, are equipped with advanced technologies to gift little luxuries that make guests feel like they’re at the center of a great emotion. All of the suites offer a marvelous view of the lake, and are subdivided into 5 types: 41 Prestige Junior Suites (49 m2 on the ground floor), 43 Deluxe Junior Suites (49 m2 on the first floor with balconies), 4 Family Suites (73 m2), 4 Exclusive Suites (83 m2 with Jacuzzi, lake view and private sitting room). The jewel in the crown is the splendid Royal Pool & SPA Suite of 600 m2, with a private SPA equipped with a treatment area, infrared sauna, steam sauna and shower with chromo therapy, relaxation area, garden and private heated infinity pool with natural chlorination.
A destination spa Lefay Resort & SPA Lake Garda is also a Destination SPA, that places the wellness spaces at the center of its philosophy, grouping all of the areas, from pools, sauna grottoes and lakes in its 3,000 square meters. Each one is a real and true temple to wellness that is founded on the Lefay SPA Method, the method created by a team of doctors, recognized at an international level in their different holistic disciplines, that melds Classic Chinese Medicine with western scientific research, to bring guests to a complete rebalancing and reinvigoration of body, soul and spirit through the recovery of vital energy, and the rediscovery of a healthy and aware lifestyle. Lefay SPA Method is composed
of healing programs, corrective and esthetic energy ritual treatments, energizing massages and beauty and wellness programs.
The wellness area In addition, the Resort hosts an ample Fitness Area, with a gym equipped with Technogym machines, and a room for individual and group courses. A running circuit, a life path and the energetic and therapeutic “Symbol of Life”garden have been designed in the vast outdoor area, among centuries old trees and in front of a unique panorama. The wellness area is divided into three main areas - “Water and Fire”, “Nature and Fitness” and “In silence and among the stars: Trilogy of the air” - to offer guests the possibility to regenerate at any time of day, based on their own needs. The “Water and Fire” area includes the sauna areas – five, with different levels of humidity – and the pool areas, that combine the indoor salt water pool, the outdoor heated pool, the 25 meter heated sports pool, the Roccolino whirlpool and the “Luna nel Lago” salt water lake with the relaxation areas with lake view, the Turquoise Grotto and the Sunset Relaxation area. S.F.
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Hotel Savoy Palace Una struttura d’epoca ricca di charme e un paesaggio incantevole, quello del Lago di Garda, sono gli ingredienti di successo per una vacanza business o di piacere
Sorseggiare un drink a bordo piscina sulle note di una frizzante melodia o degustare dell’ottimo cibo a lume di candela, lasciandosi incantare dalle bellezze del panorama sono solo alcuni dei momenti che rendono incantevole una vacanza o anche solo un breve soggiorno di affari all’Hotel Savoy Palace a Gardone Riviera. Questa elegante struttura, affacciata sulle rive del Lago di Garda, conserva lo charme dell’epoca Liberty, quando il bel mondo internazionale gremiva i suoi saloni e le sue terrazze fiorite. Ancora oggi, dopo oltre un secolo di storia, il Savoy Palace Hotel rappresenta l’ideale per chi cerca l’esclusività e il comfort nella quiete delle rive lacustri, dove la mitezza del clima rende piacevole il soggiorno in qualsiasi momento dell’anno. Le ca-
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mere dell’Hotel, suddivise in Classic, Superior, Deluxe e Prestige, luminose e finemente arredate, sono dotate di ogni comfort: TV satellitare, connessione wi-fi gratuita, frigo bar, cassetta di sicurezza e aria condizionata autonoma.
Eventi di prestigio Quattro ampie meeting-room (con capacità da 50 a 140 posti circa) costituiscono la cornice ideale per la realizzazione di eventi esclusivi. La sala del ristorante Angelo Landi mantiene intatto il fascino e lo splendore del passato e la cucina proposta dallo chef Guglielmo Mauri si caratterizza per la ricerca costante della qualità, in un menu che spazia dai piatti tradizionali italiani a quelli di gusto più internazionale. Tra i molti servizi per i
clienti, l’hotel ospita un centro benessere, il Savoy Wellness, fatto di ambienti caldi e accoglienti, perfetti per ritrovare armonia e benessere psico-fisico dopo una giornata di lavoro o di escursioni.
Il Garda Protagonista indiscusso è il bellissimo lungolago, che si riempie di gente al primo sole del mattino e la sera diventa un salotto dove ascoltare musica dal vivo, prendere un aperitivo o cenare. Il clima mediterraneo, le spiagge ampie e assolate, il panorama incantevole sono gli ingredienti per una vacanza indimenticabile. Nei dintorni, poi, sono molti i luoghi di interesse storico e naturalistico raggiungibili col battello o via terra: Isola del Garda, la Rocca del Garda, Sirmione, il Vittoriale di D’Annunzio, Punta San Vigilio. A mezz’ora di auto, inoltre, si trova Verona, la romantica città di Giulietta e Romeo, con la sua Arena. Infine, per gli appassionati di sport outdoor, le colline del Garda offrono la possibilità di meravigliosi trekking a piedi, a cavallo o in bici. S.F.
PARADISI DIETRO L’ANGOLO PARADISE AROUND THE CORNER. GARDA LAKE AND SURROUNDINGS
Hotel Savoy Palace A period structure rich in charm, and an enchanting landscape, that of Lake Garda, ingredients of success for a business or pleasure vacation
S
ipping a drink at poolside to the notes of a sparkling melody, tasting great food by candlelight, being enchanted by the beauty of the panorama are just some of the moments that make a
The dining room of Angelo Landi Restaurant maintains the charm and splendor of the past, and the cuisine offered by the chef Guglielmo Mauri is characterized by a constant search for quality, in a menu
Garda
vacation, or even a short business stay, at the Hotel Savoy Palace in Gardone Riviera so special. This elegant structure, facing the shore of Lake Garda, preserves the charm of the Liberty period, when the international beautiful crowd filled its halls and flowering terraces. Still today, over more than a century of history, the Savoy Palace Hotel represents the ideal for those in search of exclusivity and comfort in the quiet of the lake shores, where the gentleness of the climate makes for pleasing stays at any time of year. The rooms of the Hotel, subdivided into Classic, Superior, Deluxe and Prestige, bright and finely furnished, are equipped with every comfort: satellite TV, free wi-fi connection, minibar, safe and independent air conditioning.
that ranges from traditional Italian dishes to those of a more international flavor. Among the many services available to clients, the hotel hosts a wellness center, the Savoy Wellness, made up of warm and inviting environments, perfect for rediscovering harmony and psychophysical wellness after a day of work or excursions.
The undisputed protagonist is the beautiful lakeshore path, that fills with people at the first sun of the morning, and in the evening becomes a lounge for listening to live music, having an aperitif or dinner. The Mediterranean climate, the ample and sunny beaches and the spellbinding panorama are the ingredients for an unforgettable vacation. In the surrounding area, there are many points of historic and naturalistic interest, reachable by boat or by land: Isola del Garda (Garda Island), Rocca del Garda (Garda Rock), Sirmione, Vittoriale di D’Annunzio, Punta San Vigilio. In addition, Verona, the romantic city of Romeo and Juliet, with its Arena, is just half an hour away by car. Finally, for outdoor sports enthusiasts, the hills of Garda offer the opportunity for marvelous hiking, horseback riding or bicycle excursions. S.F.
Prestigious events Four ample meeting rooms (with capacities from approximately 50 to 140 guests) make the ideal frame for the creation of exclusive events. 1-2 2016
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Terme e Grandi Alberghi Sirmione Una realtà eccellente dell’accoglienza Gardesana che, nelle sue sei strutture – 4 Hotel, Aquaria e un palacongressi – abbina grande ospitalità e benessere ai massimi livelli. Per eventi aziendali e matrimoni esclusivi di Alberghi Sirmione S.p.A. un evento non è mai uguale all’altro, grazie alle tante e tutte personalizzabili proposte a tema “bien etre” per post congress e incentive. Il tutto corredato da un’ospitalità di alto livello.
10 mila metri quadrati di benessere
Il lago di Garda è senz’altro tra le destinazioni italiane più appealing quando si tratta di trovare una cornice di charme per un evento aziendale. Se, poi, al contesto di assoluta bellezza naturalistica si aggiungono un’inconsueta varietà di proposte e un’offerta wellness di prim’ordine si arriva a un punto fermo dell’ospitalità gardesana: Terme e Grandi Alberghi Sirmione S.p.A. (www.termedisirmione.com). Una realtà composita che si distingue per la capacità di declinare il concetto di benessere termale in tutte le sue sfaccettature. Qui gli organizzatori d’eventi trovano non solo location prestigiose ma anche tante e soprattutto “uniche” experience da vivere in e outdoor. Nell’offerta di Terme e Gran-
Nel Centro Benessere Termale Aquaria, corpo e mente si rigenerano dolcemente in un luogo magico, dove l’elemento alchemico è l’acqua termale. Naturale, sulfurea-salsobromoiodica, l’acqua sgorga dopo un percorso di 20 anni dal profondo della terra, mantenendo inalterate tutte le sue preziose proprietà. Ad accogliere l’ospite una vera e propria cittadella del benessere: 10mila mq tra piscine termali, idromassaggi, lettini effervescenti, docce emozionali, percorso vascolare, palestra, circuito saune interne ed esterne, bagni di vapore, aree relax polisensoriali e una grande sauna finlandese esterna fronte lago. La veranda climatizzata è dedicata all’area bar con una nuova proposta food che si ispira alle più recenti ricerche scientifiche nel campo dell’alimentazione, per garantire il benessere anche a tavola. Per eventi speciali e di forte impatto Aquaria può anche trasformarsi in una location unica e straordinaria, prenotabile ad uso esclusivo, per meeting privati, lanci di prodotto, anniversari aziendali, eleganti convention, cene di Gala, incentive
IL GIORNO DEL SÌ ALL’HOTEL ACQUAVIVA DEL GARDA
Quale cornice più romantica del Lago di Garda per celebrare il proprio matrimonio? All’Hotel Acquaviva si possono scegliere per il giorno del sì varie ambientazioni tutte di grande fascino: il rigoglioso giardino di 1500 mq affacciato sulle acque del lago, la spiaggia privata, il magnifico roof top con un’emozionante vista sul tramonto, così come l’elegante Giardino d’Inverno e la terrazza immersa nel verde.
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PARADISI DIETRO L’ANGOLO OLTRE 120 ANNI DI GRANDE OSPITALITÀ
Da oltre 120 anni punto di riferimento nel mondo dell’accoglienza, del benessere e della salute, il Gruppo Terme e Grandi Alberghi Sirmione SpA, oltre all’Hotel Acquaviva del Garda, comprende altri tre Hotel, che riservano agli ospiti il privilegio di soggiornare in strutture uniche direttamente affacciate sul Lago di Garda e dotate di spa termali: il Grand Hotel Terme 5★, l’Hotel Sirmione e Promessi Sposi 4★ e l’Hotel Fonte Boiola 3★. Ospitalità di alto livello dunque, per completare l’offerta business.
e team building oppure momenti postcongress. Aquaria mette a disposizione l’intero parco esterno, oltre all’ampia area interna: tutti spazi che possono essere allestiti e personalizzati secondo le esigenze aziendali.
Un quattro stelle per matrimoni ed eventi di alto livello Situato a Desenzano del Garda, a metà strada tra Milano e Venezia e ben collegato con la stazione e l’autostrada, l’Hotel Acquaviva del Garda non vanta solo una posizione ottimale ma anche una vista sul lago tra le più spettacolari della zona. Offre 7 sale meeting ampie, luminose e tecnologicamente attrezzate, la più grande delle quali è in grado di accogliere fino a 250 posti e che in totale possono ospitare circa 380 persone contemporaneamente. Punto di forza dell’hotel è la flessibilità dell’offerta dei servizi e degli spazi: all’occorrenza si possono collegare tra loro diversi ambienti in e outdoor, come il parco di ben 8mila mq o la grande roof terrace affacciata sul lago, dove organizzare aperitivi scenografici per 200 persone. All’Hotel Acquaviva del Garda l’evento è chiavi in mano, grazie a un team di professionisti capaci di coadiuvare l’organizzazione di un meeting in ogni sua fase,
dall’allestimento alla ristorazione. Ottimo il ristorante Caravaggio, che dispone di ampie sale e terrazze per offrire ai clienti ambientazioni originali e diverse. Oltre alla sua offerta di cucina del territorio e internazionale, affianca una proposta di piatti sani, per rispondere alla sempre crescente richiesta di seguire un’alimentazione corretta anche fuori casa. E, dopo il lavoro, ci si può rilassare nel centro benessere dell’hotel di 800 mq con piscina coperta riscaldata e, nella bella stagione, nella piscina esterna o nella spiaggia privata. P.T.
PALACREBERG SIRMIONE PER EVENTI FINO A 500 PERSONE
Situato all’ingresso del centro storico, il Centro Congressi PalaCreberg Sirmione è lo spazio ideale per eventi anche di grandi dimensioni, grazie alla sua sala plenaria che può ospitare fino a 500 ospiti, alla quale si aggiungono una saletta più piccola, da 50 posti e uno spazio espositivo di ben 200mq. Mentre per coffee break, quick lunch e standing buffet c’è l’ampia terrazza panoramica. Infine, ad appena 100 metri della struttura, si trova un ampio parcheggio gratuito.
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PARADISI DIETRO L’ANGOLO PARADISE AROUND THE CORNER. GARDA LAKE AND SURROUNDINGS
Terme e Grandi Alberghi Sirmione An excellent reference point of the reception of Garda, that, in its six structures – 4 Hotels, Aquaria and a conference center – combines great hospitality and wellness at the maximum levels. For company events and exclusive weddings Terme e Grandi Alberghi Sirmione S.p.A. (www.termedisirmione.com). A composite reality that distinguishes itself by its ability to interpret the concept of spa wellness in all its facets. Here, event planners find not only a prestigious location, but also many, and most of all, “unique” experiences to live both indoors and outdoors. In the offers of Terme e Grandi Alberghi Sirmione S.p.A., one event is never the same as another, thanks to the many, many customizable themed proposals “bien etre” for post-conference and incentives. All accompanied by a high level of hospitality.
Ten thousand square meters of wellness
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ake Garda is without a doubt among the most appealing Italian destinations when it comes to finding a charming setting for a company event. If, then, to the context of absolute naturalistic beauty you add an unusual variety of proposals and top level wellness offerings, you arrive at a stop of Garda hospitality:
THE DAY OF YES AT HOTEL ACQUAVIVA DEL GARDA
In the Aquaria Wellness Center Spa, body and mind are gently regenerated in a magical place, where the alchemical element is the thermal water. Natural, sulfurously mineral, the water gushes out after a trip of 20 years from deep inside the earth, maintaining unchanged all of its precious properties. Guests are welcomed by a real and true citadel of wellness: 10,000 square meters, from thermal pools, hydro-massages, bubble loungers, emotional showers, vascular paths, gym, internal and external sauna circuits, steam baths, multisensorial relaxation areas and a large outdoor Finnish sauna in front of the lake. The air conditioned veranda is dedicated to the bar area, with a new menu that is inspired by the most recent scientific research in the nutrition field, to guarantee wellness, even at the table. For special events and strong impacts, Aquaria can also be transformed into a unique and extraordinary location that can be reserved for exclusive use, for private meetings, product launches, company anniversaries, elegant conventions,
What setting more romantic than Lake Garda to celebrate your wedding? At Hotel Acquaviva, couples can choose various locations for their day of yes, all of great charm: the lush 1,500 m2 garden facing the lake, the private beach, the magnificent roof top with a moving sunset view, as well as the elegant winter garden and terrace immersed in the green.
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PARADISI DIETRO L’ANGOLO MORE THAN 120 YEARS OF GREAT HOSPITALITY
For over 120 years, the Terme e Grandi Alberghi Sirmione Group SpA has been a reference point of the world of hospitality, wellness and health. As well as Hotel Acquaviva del Garda, it includes three other hotels that reserve for their guests privilege of staying in a unique structure directly facing Lake Garda, and equipped with thermal spas: Grand Hotel Terme 5★, Hotel Sirmione and Promessi Sposi 4★ and hotel Fronte Boiola 3★. High level hospitality to complete the business offering.
gala dinners, incentives and team building, or post-conference moments. Aquaria puts its entire outdoor park, as well as the ample internal area at the disposition of its clients: all the spaces that can be set up and personalized according to the company’s needs.
A four star for weddings and high level events Situated in Desenzano del Garda, halfway between Milan and Venice, and well connected to the station and highway, Hotel Acquaviva del Garda doesn’t only boast an optimum position, but also a one of the most spectacular views of the lake in the area. It offers 7 ample, bright and technologically equipped meeting rooms, the largest of which is able to host up to 250 guests, and that in total hold approximately 380 people contemporaneously. The strong point of the hotel is the flexibility of the offering of services and spaces: as needed, indoor and outdoor environments can be connected, like the 8,000 m2 park, or the large roof terrace facing the lake, where scenic aperitifs for up to 200 people can be organized. At Hotel Acquaviva del Garda, the event is the key in hand, thanks to a team of professionals
able to assist with the organization of a meeting in all of its phases, from the scenographic set up to the catering. Caravaggio Restaurant, which features large dining rooms and terraces, to offer clients original and different settings, is excellent. Besides its traditional local and international cuisines, it offers healthy dishes to respond to the growing request for following a correct diet even while outside the home. And, after work, guests can relax in the 800 m2 wellness center, with heated covered pool, and during the warm season, in the outdoor pool or on the private beach. P.T.
PALACREBERG SIRMIONE FOR EVENTS OF UP TO 500 PEOPLE
Situated at the entrance of the historic center, the PalaCreberg Sirmione Conference Center is the ideal space even for large events, thanks to its sweeping hall that can host up to 500 guests, to which a smaller room of 50 seats and 200 m2 of exhibition space can be added. While, for coffee breaks, quick lunches and standing buffets, there is an ample panoramic terrace. Finally, at just 100 meters from the structure, the is a large free parking lot.
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BIEN VIVRE
Rituali in Spa Dal vino allo champagne, dall’oro al caviale, passando per soin dedicati ai golfisti. Il mondo del benessere si arricchisce di ingredienti inediti e protocolli taylor made, per dare vita ad esperienze sui generis
✒Simona Lovati Alla fine di un meeting, all’arrivo in hotel dopo un volo sotto gli effetti del jet lag, oppure semplicemente per concedersi un week end all’insegna del relax. I rituali Spa aiutano a rigenerare il corpo e a rasserenare la mente e consentono di ripartire verso nuove sfide con rinnovata energia. I più glam spaziano dalla vinoterapia – nata in Francia nei pressi di Bordeaux –, a quelli che sfruttano le proprietà di sostanze preziose. E per gli ospiti sempre in movimento, il binomio Spa e Golf è ormai un connubio ben con consolidato.
AL PROFUMO DI MOSTO Da consumare con moderazione sì, ma con alcune eccezioni. Amici fedeli di ricorrenze e serate spensierate, bollicine & co., se applicati sulla pelle, sono utili per contrastare l’azione del tempo e stimolare la leggerezza degli arti inferiori. «Il vino, soprattutto quello ros-
so», spiega la dottoressa Magda Belmontesi, specialista in dermatologia a Milano e Vigevano (PV), «regala alla cute un aspetto levigato grazie alla presenza del resveratrolo, un antiossidante di cui sono ricchi gli acini d’uva, che svolge un ruolo di protezione nei confronti della fragilità capillare di viso e corpo, ostacola la formazione dei radicali liberi e illumina l’incarnato». Anche spumante e champagne contengono resveratrolo, con il plus di avere qualità tonificanti sul microcircolo sanguigno dato dall’effetto dell’anidride carbonica presente naturalmente in queste bevande e dovuta alla fermentazione del vino. Per questo motivo, sono eccellenti se utilizzati come bagni e nei pediluvi, per alleviare il gonfiore e ridurre la ritenzione idrica. «Per gli estimatori della birra», conclude la specialista, «luppolo e malto possono essere impiegati per infondere luminosità, esfoliare e donare una allure più giovane all’epidermide”.
l’olio di vinacciolo o un massaggio completo. www.romantikhotels.com/Voels.
Romantik Hotel Jolanda Sport
Romantik Hotel Turm Nel cuore dell’Alto Adige, a Fiè allo Scillar (BZ), in un edificio dal design moderno che si sposa alla perfezione con le antiche mura del XIII secolo sulle quali è stato costruito, si può assaporare un’esperienza davvero suggestiva nel centro wellness scavato nella roccia viva. Il Bagno alle vinacce su pietra calda si compone di un gommage corpo con pasta di vinacce, terra e gesso, che deterge l’epidermide, rilancia la circolazione sanguigna e depura dalle cellule morte. Segue un istante di degustazione con un calice di vino e si conclude, a scelta, con un massaggio al-
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A Gressoney, ai piedi del Monte Rosa, questo incantevole hotel dal perfetto stile montano è conosciuto per essere stato tra le prime strutture ricettive della comunità Walser. Benessere e charme sono i protagonisti del pacchetto Champagne e Petali di Rosa, dermopurificante e calmante. Si inizia con un’esfoliazione corpo allo champagne e petali di rose, linfodrenaggio gambe con olio alle rose, idromassaggio della principessa Jolanda con champagne e boccioli di rosa e un trattamento sul “lettino galleggiante” della principessa Jolanda allo yogurt e olio di rosa. www.romantikhotels.com/Gressoney
BIEN VIVRE
residui di luppolo vengono sciacquati con acqua, senza strofinare o insaponare. Dopo la doccia, le gocce d’acqua rimaste sul corpo vengono massaggiate fino a completo assorbimento. www.thermana.si
Thermes Marins Monte-Carlo Terme Merano
Vera oasi di pace nel cuore del Principato di Monaco, Thermes Marins Monte-Carlo
Si beve soltanto se si è di buon umore per trasmettere positività alla bevanda, si beve in piedi per non renderla fiacca, si beve in direzione del sole perché risulti limpida e di bell’aspetto! È una credenza tutta altoatesina legata alla birra, che rientra a pieno titolo nella tradizione culinaria del meranese. La proposta a tema del centro Spa & Vital di Terme Merano è il gommage a base di malto e luppolo, che grazie alle sue vitamine e minerali svolge un’azione rinforzante sul tessuto connettivo, stimola il metabolismo e rende la pelle morbida e vellutata. www.termemerano.it
Thermana Laško È uno degli ingredienti vedette del centro di cure di Laško, in Slovenia, una cittadina conosciuta da secoli per le virtù benefiche delle sue acque termali. Tra i programmi benessere dedicati, spicca il massaggio rilassante total body alla birra. Il mix di luppolo, oli ed estratti di piante migliora il meccanismo di protezione della pelle, che appare da subito più levigata, nutrita e protetta. Le barrette utilizzate durante il trattamento servono per ammorbidire e rinfrescare la cute, proteggendola dalla disidratazione. Eventuali
offre uno spazio fuori dal tempo di oltre settemila mq, dove trovare tecnologia upto-date abbinata al comfort e alla tranquillità di un hotel prestigioso. Il Trattamento corpo Oro & Champagne invita ad abbandonarsi all’abbraccio di uno scrub sulle note dell’oro e del caviale e di un impacco dall’effetto lifting. Il bagno ai cristalli di champagne è la lussuosa tappa di questo viaggio e il preludio al massaggio, prima di raggiungere la destinazione finale: una pelle rimpolpata e luminosa. http://it.thermesmarinsmontecarlo.com/
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BIEN VIVRE GOLD FINGER Illuminano e gratificano chi li indossa. Metalli e pietre preziose hanno le medesime virtù anche se utilizzati in rituali skincare, grazie alle loro componenti che strizzano l’occhio all’aroma e alla cromoterapia. «Il loro effetto è puramente cosmetico», commenta la dottoressa Belmontesi, «e conferiscono alla cute un aspetto bonne mine, luminoso e iridescente. Ad esempio, la polvere di corallo e quella di madreperla vengono sfruttate come scrub, in quanto rendono la pelle liscia e setosa. Se vengono addizionati con oli vegetali, sono l’ingrediente ad
hoc per maschere e impacchi. Il caviale ha proprietà rigeneranti e nutrienti, per via dei suoi estratti marini». I sali d’oro, invece, venivano utilizzati in medicina per curare l’artrite reumatoide, perché ritenuti per secoli potenti sostanze anti-infiammatorie. Per questo, si ritiene abbiano proprietà stimolanti sull’epidermide e siano in grado di limitare i danni causati dai processi degenerativi cutanei, tra i quali l’invecchiamento. «Le gemme», chiosa la dermatologa, «non hanno un’azione diretta sulla pelle, ma migliorano le sue qualità psicosomatiche, agendo dal punto di vista neurologico sulla mente».
nerazione. Experience Elisir, firmato Payot, è un rituale completo che si pone l’obiettivo di prevenire l’invecchiamento cutaneo. È composto da uno scrub al caviale e da una maschera nutriente e anti radicali liberi, sublimata da un massaggio aromatico e rilassante. www.lhw.com
Four Seasons Hotel Moscow Four Seasons Resort Dubai at Jumeirah Beach A pochi minuti dalle maggiori attrazioni e dai centri di affari di Dubai, realizzato dallo Studio WATG, il resort è un’oasi perfettamente inserita nell’architettura del quartiere Jumeirah. Alla Pearl Spa si può scoprire il Signature Pearl Facial, un’esfoliazione viso con estratto di perla arricchito di alfa idrossiacidi e alga rossa, seguita da una maschera 3D che stimola la sintesi di collagene e da un massaggio con siero di perla marino anti-age. Diamond Infusion ridefinisce i contorno del volto, migliora e illumina la texture cutanea, attenua rughe e linee di espressione in un’unica sessione. www.fourseasons.com/dubai
Royal Hotel Sanremo Abbracciato da un giardino subtropiacale di 16mila metri quadrati, l’hotel gode di una posizione privilegiata, a pochi passi dal mare e dal casino della città. Il centro Royal Wellness è un paradiso del benessere dedicato a corpo, mente e spirito, con annessa una sala fitness di ultima ge-
A pochi passi dalla Piazza Rossa e dal Cremlino, la struttura ha trasformato l’esperienza dell’hotellerie di lusso nella capitale russa. La promessa della Amnis Spa è quella di coinvolgere i suoi ospiti con protocolli voluttuosi e ringiovanenti.
La maschera tonificante all’oro by Dr. Burgener deriva da minerali di oro puro e possiede un duplice effetto, quello di favorire la sintesi di collagene e di elasticizzare la pelle. Il 24K Gold Cover di Omorovicza è un scrub full body a base di estratti d’oro e zucchero. La seduta si conclude con l’applicazione di un olio scintillante arricchito da particelle d’oro 24 carati, che lascia la cute liscia, idratata e luminosa.www.fourseasons.com/moscow
Aquapetra Resort & Spa Nel Sannio beneventano, a Telese Terme, il relais nasce dal sapiente recupero di un antico borgo in pietra del 1858, ed è immerso in 25 ettari di terra e boschi. Dove un tempo sorgeva il fienile, oggi si trova l’Aqua Spa, fiore all’occhiello del resort. Per un’esperienza sensoriale davvero senza pari si può provare il Trattamento antiage al corallo rosso del Mediterraneo, una
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formula ricca e lussuosa in associazione con acido ialuronico e prolina (un amminoacido), per regalare alla pelle vigore immediato. Grazie al suo contenuto di minerali, quali ferro, calcio e magnesio – che attiva enzimi e rilancia la sintesi di proteine –, il corallo rosso contrasta l’invecchiamento cutaneo. www.aquapetra.com
Grand Hotel Quisisana A ridosso della celebre Piazzetta, il salotto buono di Capri, l’hotel dal 1845 è mèta di soggiorni di re, poeti e rockstar. Una volta varcato l’ingresso, però, il giardino profumato di fiori d’arancio, la piscina e
un panorama mozzafiato sui Faraglioni ci fanno dimenticare la mondanità a favore di una vacanza dove la parola d’ordine è evasione. Al centro wellness Quisi Beauty, gli ospiti sono coccolati da un trattamento viso cinque stelle, il Platinum Rare Facial di La Prairie, un rituale con infusioni di puro platino per ripristinare l’equilibrio e il benessere cutaneo. www.lhw.com
BENESSERE... CON SWING Non solo sport, piuttosto uno stile di vita. Gli amanti del golf hanno sviluppato una vera e propria vocazione per questa disciplina, che presuppone innanzitutto il piacere di stare en plein air immersi nel verde e una buona capacità di socializzazione con i compagni di gioco. Senza contare che questa attività consente di allenare buona parte della muscolatura corporea, dai piedi agli arti inferiori, dal torace alle braccia. Oltre che a migliorare precisione e concentrazione. Una volta lasciato il green, niente di meglio di una seduta in Spa, per sciogliere le tensioni muscolari e articolari e preparare mente e corpo a tornare sul campo. Le essenze di pepe nero, rosmarino e zenzero riscaldano la muscolatura e aiutano a disperdere l’acido lattico, causa di dolore e rigidità. www.oetkercollection.com
Verdura Resort
Palais Namaskar Lo splendido hotel della Oetker Collection situato nella zona della Palmeraie, a Marrakech, è il luogo ideale per scoprire alcuni dei campi da golf più belli del Marocco. Intensive Muscle Release è un protocollo rilassante, specifico per i muscoli sotto sforzo e quindi adatto dopo un’impegnativa attività sportiva. Il massaggio combina tecniche all’avanguardia, con movimenti che permettono l’allungamento dei muscoli, mentre gli oli essenziali hanno effetti positivi sulla circolazione.
Nella campagna di Agrigento, la struttura si sviluppa su una superficie di 230 ettari, dei quali quasi due di chilometri di costa mediterranea privata. Il suo tratto distintivo è quello di essere una mèta per golfisti a livello internazionale grazie alla presenza di ben tre campi disegnati da Kyle
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Phillips. Dopo un intenso allenamento, nella Spa di livello mondiale, è a disposizione il Golfer’s Massage – messo a punto appositamente per i muscoli interessati durante la pratica sul green –, che aiuta a ridurre le tensioni e riequilibrare una corretta postura. www.roccofortehotels.com/verdura-resort
Grand Hotel des Iles Borromées & Spa Con una storia di 150 anni alle spalle, l’hotel rappresenta una realtà ben consolidata nel panorama dei cinque stelle lusso del Belpaese. La Luxury Medical Spa propone da sempre percorsi benessere dedicati ai golfisti, per ritemprare corpo e mente impegnati in una disciplina così particolare. Il soin Golf & Spa prevede una tisana di benvenuto, un percorso relax con sauna e bagno turco, 20 minuti di massaggio su di una poltrona shiatsu e si conclude con 30 minuti di trattamento idratante e decongestionante al viso oppure, a scelta, con un massaggio sportivo. www.borromees.it
Excelsior Mountain Style Spa Resort A San Vigilio di Marebbe (BZ) nulla è lasciato al caso in materia di benessere. La Spa Dolasilla, dal nome della coraggiosa e romantica principessa guerriera della tradizione ladina dolomitica, è un vero e proprio tempio wellness di ben cinque piani. Il programma Schiena in perfetta forma® consente di scegliere il tipo di materasso da utilizzare durante il soggiorno, di essere seguiti da un personal trainer e di accedere a sessioni di yoga. La proposta Hot Dolomites® è un rituale che unisce l’azione benefica di caldi ciottoli di fiume delle Dolomiti a un massaggio manuale su schiena e gambe, capace di alleviare tutte le tensioni. www.myexcelsior.com
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Terme di Saturnia Spa & Golf Resort Nel cuore della Maremma toscana, il resort accoglie i suoi ospiti in un universo di eleganza e di raffinatezza. I suoi atout sono la fonte termale di acqua sorgiva solfurea e la Spa, rinomata in tutto il mondo. A disposizione, il Golfer Back Massage, studiato per donare elasticità ai movimenti di schiena e braccia, ottimo prima dell’attività sportiva, e Hole in One Treatment, un impacco di fango di Saturnia, dalle proprietà antiossidanti, decongestionanti e rilassanti, seguito da un massaggio revitalizzante con olio aromatico. Dopo lo sport attenua stanchezza e tensioni, donando vitalità e benessere. www.termedisaturnia.it
Kulm Hotel St. Moritz Nel cuore dell’Engadina, la struttura, che associa moderne infrastrutture a decori classici, vanta una vista mozzafiato sul lago di St. Moritz. Da provare alla Kulm Spa, il Massaggio Kulm Spa Ritual, premiato come il “Miglior trattamento speciale” agli European Health & Spa Awards 2015. Si compone di una metodica dai movimenti fluidi, ispirati alla tecnica curativa polinesiana, combinati a una miscela di oli aromatici caldi dai profumi intensi, e aun massaggio energetico, che conducono ad un’armonia totale di corpo, mente e anima per un risveglio dei sensi. www.kulm.com ■
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Rituals in Spa From wine to champagne, gold to caviar, right through to spa treatments dedicated to golfers. The world of wellness is enriched with unknown ingredients and tailor-made protocols, so as to give life to sui generis experiences Simona Lovati
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t the end of a meeting, arriving at the hotel after flying with jetlag, or simply enjoying a weekend of relaxation, Spa Rituals helps regenerate the body and soothe the mind and allow you to start new challenges with renewed energy. The most glamorous of these range from wine therapy – launched in France near Bordeaux – to those that take advantage of the properties of valuable substances. And for guests who are always on the move, the combination of Spas and Golf is now a well consolidated alliance.
THE FRAGRANCE OF MUST To be consumed with moderation, of course, but with some exceptions. Faithful friends of recurring events and carefree evenings, bubbles & co., if applied to the skin, are useful to counter the effects of time and stimulate the lightness of the lower limbs. «Wine, especially red wine», explains Dr. Magda Belmontesi, specialist in dermatology in Milan and Vigevano (PV), «gives the skin a smooth appearance due to the presence of resveratrol, an antioxidant found plentifully in grapes, which not only plays a protective role against the face and body’s capillary fragility, but also prevents the formation of free radicals and illuminates complexion». Sparkling wine and champagne also contain resveratrol, with the added plus of having a toning effect on the blood’s microcirculation given the carbon dioxide which is naturally present in these beverages and due to the wine’s fermentation. This is the reason why they are excellent when used for baths and footbaths, to relieve swelling and reduce water retention. «And for beer lovers», concludes the specialist, «hops and malt can be used to instill brightness, exfoliate and give the skin a more youthful allure».
ence in the wellness center carved in the living rock. The grape skin bath on hot stones consists of a body exfoliation with grape skin, soil and chalk paste, which cleanses the skin, revamps blood circulation and purifies from dead cells. After, there’s a bit of wine tasting and to conclude, you can have either a grape-seed oil massage or a full body massage. www.romantikhotels.com/Voels
Romantik Hotel Jolanda Sport This charming hotel, in perfect mountain style, located in Gressoney, at the foot of Mount Rosa, is known for being one of the first accommodation facilities of the Walser community. Wellness and charm are the protagonists of the Champagne and Rose petals package; skin-purifying and soothing. To start with there’s body exfoliation with champagne and rose petals, lymphatic drainage for the legs with rose oil, Princess Jolanda hydro-massage with champagne and rose buds and Princess Jolanda treatment on the “floating bed” with yogurt and rose oil. www.romantikhotels.com/Gressoney
Merano Thermal Baths You only drink if you’re in a good mood so as to convey positivity to the drink; you drink standing up so as not to make it sluggish; you drink in the direction of the sun so as to make it limpid and appealing! It’s a belief throughout South Tyrol associated with beer, which is an integral part of the culinary tradition of Merano. The theme proposed by the Spa & Vital Centre of Terme Merano is the body scrub made from malt and hops, which thanks to its minerals and vitamins carries out strength-
Romantik Hotel Turm In the heart of South Tyrol, in Fiè all Scillar (BZ), in a modernly designed building that blends perfectly with the ancient thirteenth century walls on which it was built, one can savor a truly evocative experi1-2 2016
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ening action on the connective tissue, stimulates the metabolism and makes the skin soft and velvety. www.termemerano.it
Thermana Laško It’s one of the main ingredients of the treatment center in Laško, Slovenia; a town known for centuries for the beneficial properties of its thermal waters. Among the dedicated wellness programs, the relaxing total-body beer massage stands out. The mixture of hops, oils and plant extracts improves the protective mechanism of the skin, which immediately appears smoother, nourished and protected. The little bars used during the treatment are applied to soften and refresh the skin, protecting it from drying out. Any remaining hops are rinsed with water, without rubbing or soaping. And after, a shower; the drops of water left on the body are massaged until completely absorbed. www.thermana.si
Thermes Marins Monte-Carlo A peaceful oasis in the heart of the Principality of Monaco. Thermes Marins MonteCarlo offers a space out of time, stretched out over seven thousand square meters, where one can find up-to-date technology combined with the comfort and tranquility of a prestigious hotel. The Gold & Champagne Body Treatment invites you to let yourself be embraced by a scrub on notes of gold and caviar and a lifting effect pack. The champagne crystals bath is the luxurious stage of this journey and the prelude to a massage, before reaching the final destination: a skin that is replumped and luminous. http://it.thermesmarinsmontecarlo.com/
GOLD FINGER They illuminate and gratify those who wear them. Metals and precious stones have the same virtues even if used for skincare rituals, thanks to their components that wink at aromas and color therapy. «Their effect is purely cosmetic», says Dr. Belmontesi, «and give the skin a healthy, luminous and iridescent look. For example, coral powder and mother of pearl powder are used for scrubs, because they make the skin smooth and silky. If they are added to vegetable oils, they become the ad hoc ingredient for masks and packs. Caviar has regenerative properties and nutrients, due its marine extracts». Gold salts, instead, have been used in medicine to treat rheumatoid arthritis, because for centuries they’ve been considered powerful anti-inflammatory substances. This is why they are believed to have stimulant properties on the epidermis and are able to limit the damage caused by skin degenerative processes, including aging. «The “Gems”», says the dermatologist, «don’t have any direct action on the skin, but they improve its psychosomatic quality, in neurological terms, on the mind».
Four Seasons Resort Dubai atJumeirah Beach Just a few minutes from Dubai’s major attractions and business centers, created by Studio WATG, this resort is an oasis perfectly integrated in the architecture of the Jumeirah district. At the Pearl Spa you can discover the Signature Pearl Facial, a facial exfoliation consisting of pearl extract enriched with alpha hydroxy acids and red seaweed, followed by a 3D mask that stimulates the collagen synthesis and a massage with an anti-aging marine pearl serum. Diamond Infusion redefines the facial contours, improves and illuminates the skin texture, reduces wrinkles and expression lines in just a single session. www.fourseasons.com/dubai
Royal Hotel Sanremo Surrounded by a 16,000 square meter subtropical garden, the hotel enjoys a privileged location, just a few steps from the sea and the city’s casino. The Royal Wellness Center is a health haven dedicated to body, mind and soul, with an ad-
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combined with hyaluronic acid and proline (an amino acid), which immediately gives your skin vigor. Thanks to its mineral contents, such as iron, calcium and magnesium – which activates enzymes and increases protein synthesis –, the red coral contrasts skin aging. www.aquapetra.com
Grand Hotel Quisisana
joining latest-generation fitness room. Experience Elixir, signed Payot, is a complete ritual that aims to prevent skin aging. It consists of a scrub with caviar, a nourishing mask and anti-free radicals, sublimated by an aromatic and relaxing massage. www.lhw.com
Four Seasons Hotel Moscow Just a few steps from the Red Square and the Kremlin, this building has transformed the experience of a luxury hotel in the Russian capital. Amnis Spa’s promise is to get its guests involved with voluptuous and rejuvenating protocols. The toning mask with gold, by Dr. Burgener, is made from from pure gold minerals and has a dual effect: to nurture the collagen synthesis and make the skin more elastic. The 24K Gold Cover, by Omorovicza, is a full body scrub with extracts of gold and sugar. The session ends applying an oil enriched with 24-carat gold glittering particles, which leaves the skin smooth, hydrated and radiant. www.fourseasons.com/moscow
Aquapetra Resort & Spa This country hotel, located in Telese Terme in the Sannio Benevento area, was created by carefully renovating an old stone village dated 1858, and is immersed in 25 hectares of land and forests. Where the barn once stood, we now find the Aqua Spa, the resort’s flagship. For an unparalleled sensory experience, you can try the Mediterranean red coral Anti-aging Treatment, a rich and luxurious formula
The hotel, located near the famous Piazzetta, Capri’s elegant and chic piazza, has been a destination for kings, poets and rock stars since 1845. Once you walk through the entrance, however, the scented garden of orange blossom, the swimming pool and the magnificent view of the Faraglioni will make you forget the mundane world in favor of a holiday where the key word is evasion. At the Quisi Beauty wellness center guests are pampered with a five star facial treatment, the Platinum Rare Facial by La Prairie, a ritual with infusions of pure platinum to restore the skin’s balance and well-being. www.lhw.com
WELLNESS... WITH A SWING Not just sports, rather a lifestyle. Golf lovers have developed a real knack for this, which requires, first of all, the pleasure of being in the open air immersed amid the green countryside and also the ability to socialize with your fellow players. Not to mention that this activity allows you to exercise most of your body muscles; feet, lower limbs, chest and arms. And it helps you to improve precision and concentration as well. Once you leave the green, there’s nothing better than a session in the Spa, to loosen muscles and joints tension and prepare the mind and body to get back on the field.
Palais Namaskar This splendid Oetker Collection hotel, located in the Palmeraie area, in Marrakech, is the ideal location to discover some of the most beautiful golf courses in Morocco. Intensive Muscle Release is a relaxing protocol, specific for stressed muscles, thus suitable after a demanding sport. The massage combines advanced techniques with movements that allow the stretching of the muscles, while essential oils have a positive effect on circulation. The 1-2 2016
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essences of black pepper, rosemary and ginger warm the muscles and help to disperse lactic acid, which is the cause of pain and stiffness. www.oetkercollection.com
Verdura Resort Located in the Agrigento countryside, this resort is spread over a 230 hectares area, of which nearly two kilometers is private
Excelsior Mountain Style Spa Resort In San Vigilio di Marebbe (BZ) nothing is left to chance when it comes to wellness. The Dolasilla Spa, named after the courageous and romantic princess warrior, from the Dolomite Ladins tradition, is an authentic five-story temple of wellness. The program ‘Schiena in perfetta forma’® (Back in perfect form) allows you to choose the type of mattress to use during your stay, to have a personal trainer at your disposal and have access to yoga sessions. The Hot Dolomites® proposal is a ritual that combines the beneficial action of hot river stones from the Dolomites with a hand massage of the back and legs, capable of relieving all tensions. www.myexcelsior.com
Terme di Saturnia Spa & Golf Resort
Mediterranean coastline. Its distinguishing feature is to be a destination for international golfers thanks to the presence of three golf courses designed by Kyle Phillips. After an intense workout, the Golfer’s Massage is available in the worldlevel Spa – developed specifically for those muscles affected while on the green – a massage that helps reduce tension and restore correct posture. www.roccofortehotels.com/verdura-resort
Grand Hotel des Iles Borromées & Spa The hotel, with its 150 year history, is a well established Italian reality in the five star luxury panorama. The Luxury Medical Spa has always offered wellness programs dedicated to golfers, to restore both body and mind after taking part in such a particular sport. The Golf & Spa treatment includes a welcome herbal infusion, a relaxing sauna and Turkish bath, a 20-minute massage in a shiatsu armchair and ends with a 30 minute moisturizing and decongestant treatment for the face or alternatively, a sports massage. www.borromees.it
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Located in the heart of the Tuscan Maremma, this resort welcomes its guests in a world of elegance and refinement. Its main features, the thermal springs of sulphurous spring water and the Spa, are renowned throughout the world. At your disposal, you’ll find the Golfer Back Massage, designed to give elasticity to the movement of the back and arms, ideal before sports, and the Hole in One Treatment, a Saturnia mud pack with antioxidant, decongesting and relaxing properties followed by a revitalizing massage with aromatic oil. After sports activities it reduces fatigue and stress and restores vitality and well-being. www.termedisaturnia.it
Kulm Hotel St. Moritz Located in the heart of the Engadin, this hotel, which combines a modern infrastructure and classic décor, offers a breathtaking view of Lake St. Moritz. Worth trying at the Kulm Spa St. Moritz is the special Kulm Spa Ritual massage, awarded as the “Best special treatment” at the European Health & Spa Awards 2015. The treatment consists of a fluid movements method, inspired by the Polynesian healing technique, combined with a mixture of warm, intensely fragrant, aromatic oil and an energetic massage; the result is total harmony of body, mind and soul for an awakening of the senses. www.kulm.com ■
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SELECTED BY MM
Borgo Condé Wine Resort Un gran fermento e nuovi progetti hanno caratterizzato l’anno appena trascorso in questo Resort costruito attorno alla produzione di vino di qualità nel cuore della Romagna
Il 2015 è stato un anno ricco di soddisfazioni e nuovi progetti a Borgo Condé, Wine Resort sulle colline di Predappio, al centro della terra di elezione del Sangiovese. Da una parte la vendemmia, che viene ancora effettuata a mano, ha garantito un raccolto abbondante e di elevata qualità, per un vino che già adesso mostra complessità, struttura ed eleganza. Quest’anno, i cui frutti si godranno solo nel 2019, quando il vino sarà in vendita, sarà quindi ricordato come un annus mirabilis, che ha coinciso inoltre con la nascita di un nuovo cru di Sangiovese. Dall’altra, poi, un nuovo progetto porterà a una significativa trasformazione del vigneto verso una sempre maggiore sostenibilità: la totale conversione della produzione in biologica. L’arrivo del nuovo consulente enologo, Federico Staderini, ha infatti coinciso con i primi passi in tal senso e quest’anno 5 ettari di vigneto sono già stati trattati in modo rigorosamente bio. Ma da tempo l’azienda ha messo in at-
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to tutta una serie di azioni per ridurre l’impatto delle proprie attività sull’ambiente, dall’energia prodotta dall’impianto di cogenerazione al divieto di uso di mezzi a motore all’interno della tenuta. Da non dimenticare infine il grande riconoscimento arrivato a ottobre
IL VIGNETO E IL RESORT
dalla Ferrari, che ha scelto il Borgo come cornice per la presentazione alla stampa nazionale e straniera del suo nuovo modello, la 488 Spider, e alcuni giorni di test drive. In comune tra le due realtà non solo il colore rosso, ma la commistione tra tradizione e innovazione, l’attenzione ai dettagli, l’autenticità, tutte qualità che hanno caratterizzato il lavoro del Resort fin dalle sue origini e che oggi lo lanciano sulla scena internazionale. G.G.
Borgo Condè è un luogo complesso, in cui convivono due anime. La prima è certamente il vigneto, nato 15 anni fa su un terreno abbandonato dalla passione vinicola dell’attuale proprietario Francesco Condello, che ha saputo farlo prosperare fino a costruire un’azienda che oggi produce 350 mila bottiglie all’anno e che ha contribuito alla riscoperta del Sangiovese, vino simbolo della terra romagnola. La seconda è il Resort, articolato in un edificio principale e 4 ville storiche che offrono ospitalità, relax e buona cucina. Fulcro delle attività, oltre che della gastronomia, del Borgo è ovviamente il vino, protagonista nella Spa con i trattamenti vinoterapici, ingrediente immancabile nei tre diversi ristoranti del complesso, tutti costruiti attorno alla tradizione culinaria romagnola, alle sue materie prime e ai suoi sapori, e filo conduttore dell’intero soggiorno, che può essere accompagnato da diverse esperienze, dal wine tasting alle visite alla cantina, dai corsi di cucina alla partecipazione alla vendemmia.
TOP BLEISURE HOSPITALITY
Borgo Condé Wine Resort A great fermentation and new projects have characterized the year just spent at this Resort, built around the production of quality wines, in the heart of Romagna
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has been a year rich in satisfaction and new projects at BorgoCondé Wine Resort, on the hills of Predappio, in the center of the land of the Sangiovese. On one side, the grape harvest, which is still done by hand, guarantees an abundant crop of elevated quality, for a wine that shows complexity, structure and elegance. This year, the fruits of which won’t be enjoyed until 2019, when the wine will be sold, will be remembered as an annus mirabilis, that, in addition, coincides with a new cru of Sangiovese. On the other side, a new project will bring a significant transformation of the vineyard towards a higher level of sustainability: the total conversion of the production to or-
ganic. The arrival of the new consulting enologist, Federico Staderini, coincides, in fact, with the first steps in such a direction, and this year, 5 hectares of vineyards have already been handled in a rigorously organic way. But the company has, for some time, put a series of actions into place to reduce the impact of its activities on the environment, from the energy produced in the cogeneration plant, to the prohibition of the use of motorized vehicles within the confines of the property. And one mustn’t forget, finally, in October, a great recognition arrived from Ferrari, which chose Borgo as the frame for the presentation to the national and foreign press of its new model, the 488 Spider, and
some days of test drives. The two companies have not only the color red in common, but complicity between tradition and innovation, attention to detail, authenticity, all of the qualities that have characterized the work of the Resort since its origin, and which propels it into the international scene today. G.G.
The vineyard and the Resort
Borgo Condé is a complex place, in which two souls live. The first is, certainly, the vineyard, born 15 years ago, on abandoned land, from the passion for winemaking of the present owner, Francesco Condello. He knew how to make it prosper, building it into a company that today produces 350,000 bottles per year, and which has contributed to the rediscovery of Sangiovese, symbolic wine of the Romagnola land. The second is the Resort, articulated in a principal building and 4 historic villas that offer hospitality, relaxation and good cuisine. Fulcrum of the activity of Borgo, beyond the cuisine, is, obviously, the wine, protagonist of the Spa with vinotherapy treatments, unfailing ingredient in the three different restaurants of the complex, all built around the Romagnola culinary tradition, with its raw materials and flavors, which is the guide path of the entire stay, which may be accompanied by different experiences, wine tastings during a visit to the cellar, from cooking courses to participation in the grape harvest.
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LE VIE DEL GUSTO
Choco-Torino La città più aristocratica, sofisticata ed elegante del Nord Italia profuma di delizioso cioccolato. Tra laboratori, negozi e bar-boutique, ecco il suo itinerario più goloso
✒Aura Marcelli. Foto di Barbara Ainis Il Bicerin, gustato nell'omonimo Caffé in piazza della Consolata, è una tappa imperdibile per i golosi che vogliano scoprire la Torino più vera e dolce. Up, Having a Bicerin, at the Caffé in the small piazza della Consolata, is a must for any glutton who wants to discover the real, sweet Turin
Cioccolato al taglio per i grandi formati nella cioccolateria Guido Gobino. Chocolate by the slice for the big size at Guido Gobino shop
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Edonistico e sensuale elisir di lunga vita, fonte inesauribile di felicità, dono prezioso degli dei agli uomini, secondo un’antica leggenda Maya. Difficile trovare qualcuno che non apprezzi le molte qualità del cioccolato, il più goloso dei prodotti dolciari,gioia e diletto per lungo tempo appannaggio esclusivo dellefamiglie reali e nobili. E, sebbene ormai questa delizia non sia più un lusso esclusivo da aristocratici, è proprio Torino, quella che fu la capitale del regno Sabaudo, a conservare l’antica tradizione e le preziose ricette dei migliori maestri cioccolatieri, riproposte, oggi come ieri, nei luoghi affascinanti dove i più intensi piaceri del palato prendono forma e gusto. Mentre nell’Europa del XVIII secolo le dame e i religiosi avevano importato dal Nuovo Mondo la moda di bere tazze fumanti di una bevanda ottenuta dai semi del cacao, un geniale inventore torinese, un tale signor Doret, mise a punto una macchina idraulica in grado di macinare la pasta di cacao e la vaniglia, mescolandole all’acqua e allo zucchero per dar forma al primo cioccolato solido. Era il 1778 e questo fu il primo passò verso l’inven-
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zione, ancora una volta torinese, del cioccolatino come lo conosciamo oggi. Marchi come Caffarel e Prochet (dai quali nacque l’intramontabile Gianduiotto nel 1852), Pernigotti (fornitore fin dal 1860
LE VIE DEL GUSTO Il Bicerin
Nel lontano 1763, proprio nello stesso locale che si affaccia sulla Piazza della Consolata e porta il suo nome, nacque il famoso (ma solo per i torinesi) e amato Bicerin. Entrando in questo piccolo Caffè storico non si può fare a meno di ordinare un bicchiere (Bicerin, in dialetto “piccolo bicchiere”) ripieno della fumante bevanda a base di caffè espresso, cioccolata e crema di latte, dal 2001 ufficialmente riconosciuta come bevanda tradizionale piemontese. Ma il Bicerin si può gustare anche in molti altri dei Caffè del centro storico. Davvero buono è quello della piccola confetteria Stratta, in una versione rivisitata con il caffè selvatico etiope della foresta di Harenna (presidio Slow Food), la cioccolata, naturalmente, e la panna montata al posto della crema di latte.
della Real Casa Savoia), Venchi (creatore nei primi del Novecento delle ancora celebri Nougatine, ripiene di nocciola tritata), Peyrano (la cui prima bottega aprì in Corso Moncalieri nel 1915) hanno fatto la storia di Torino, quale capitale italiana ed europea del cioccolato. Con buona pace della Svizzera. Alexandre Dumas, Picasso, Nietzsche, Hemingway e Warhol amavano passeggiare per le strade eleganti e le aristocratiche piazze torinesi, in cerca dei locali più rinomati dove gustare un delizioso Bicerin, l’incontro più riuscito tra caffè, cioccolata e crema di latte servito caldo in coppe di vetro, o dove abbandonarsi alla morbida consistenza di uno squisito Gianduiotto, il cioccolatino più torinese di tutti, dalla forma inconfondibile e dal sapore inimitabile.
Storia del Gianduiotto Fu nel 1852 quando Michele Prochet inventò a Torino la Pasta Gianduia, così chiamata in onore della maschera torinese della Commedia dell’Arte. In realtà si trattò di una soluzione di ripiego, per far fronte alle difficoltà di rifornimento del cacao, che con il Blocco Continentale indetto da Napoleone aveva raggiunto costi proibitivi. Così il geniale cioccolatiere decise di unire all’impasto un prodotto più a buon mercato e locale, dal gusto deciso e delicato, vale a dire la nocciola delle Langhe, o, come si conosce oggi, la Tonda
Gentile delle Langhe IGP. Tostata, tritata finemente e aggiunta alla pasta di cacao, la piccola nocciola creava un gusto nuovo e delizioso, che presto conquistò gli appassionati. Bisognerà aspettare solo pochi anni per vedere, nel 1865, il cioccolatino nella sua iconica forma di barca rovesciata e avvolto in una sottile carta dorata, simbolo ancora oggi della città di Torino assieme alla Mole Antonelliana. Ma Torino è ancora oggi la Mecca incontrastata per gli appassionati di cioccolato. I caffè storici del centro, come il Baratti & Milano, nella bella Piazza Castello, lo Stratta e il Caffè San Carlo, nell’impeccabile Piazza San Carlo, il Caffè Confetteria Al Bicerin, nella piccola Piazza della Consolata, e il Caffè Florio, nella monumentale Via Po, sono luoghi magici, dove immergersi nell’atmosfera dei secoli passati, tra magnifiche boiserie e decorazioni originali, e dove provare vere e proprie delizie, come il Gianduiotto con crema e panna, o la torta di cioccolato chiamata Goccia al Marron Glacé. Tra le molte prestigiose cioccolaterie artigianali che valgono una visita golosa, due in particolare si trovano sulla centrale ed elegante via Lagrange. Sono il Bar Pastic-
Il Gianduiotto è l'emblema della tradizione cioccolatiera torinese. The Gianduiotto the main symbol of Turinese chocolate tradition
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LE VIE DEL GUSTO Nutella & Co.
La Crema Gianduja di Guido Gobino. The Guido Gobino Gianduja Cream
Forse non sarà artigianale e di certo non rappresenta un presidio Slow Food, ma chi può resistere di fronte alla crema di cioccolato e nocciola più famosa al mondo? Di certola sua storia è indissolubilmente legata a Torino, o quanto meno, ai suoi dintorni.La marca Ferrero, infatti, nacque nel 1942 ad Alba e la ricetta della Nutella si basa sulla Pasta Gianduia piemontese. I puristi, magari, non potranno rinunciare a provare la sua versione artigianale, come la Crema Spalmabile Gianduia di Guido Gobino o la Crema di nocciola di Gertosio. Eppure la Nutella è sempre la Nutella.
ceria Gertosio e la boutique Guido Gobino e rappresentano due modi diversi, ma ugualmente preziosi, di interpretare il cioccolato. Da Massimo Gertosio il cioccolato è tradizione: dalla boiserie con le insegne di Pietro Viola, storico cioccolatiere del XIX secolo, all’imperdibile Torta Sabauda, creata dal padre Gianni, con le nocciole “Tonda Gentile delle Langhe”, il cacao amaro e il burro locale, ricoperta di gianduia. Guido Gobino, al contrario, ha visto nel cioccolato il futuro, tanto da diventare fornitore dell’Agenzia Spaziale Italiana e mandare in orbita le proprie
I Caffè storici (The historic Cafès) Stratta e Gertosio sono tra gli indirizzi storici della Torino del cioccolato. Stratta and Gertosio, two of the main Choco-Turin historic spots
Baratti& Milano Piazza Castello 29 Tel. +39 011 4407138 www.barattiemilano.it Stratta Piazza San Carlo 191 Tel. +39 011 547920 www.stratta1836.it Caffé San Carlo Piazza San Carlo 156 Tel. +39 011 532586 www.caffesancarlo.it Caffé Confetteria Al Bicerin Piazza della Consolata 5 Tel +39 011 4369325 www.bicerin.it Caffé Fiorio Via Po 8 Tel. +39 011 8173225 www.fioriocaffegelateria.com
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Cioccolaterie artigianali (Fine artisan handmade chocolate) Bar Pasticceria Gertosio Via Lagrange 34 Tel. +39 011 5621942 www.pasticceriagertosio.it GuigoGobino Via Lagrange 1 Tel +39 011 5660707 www.guidogobino.it Fabbrica del cioccolato Gobino Via Cagliari 15/b Tel. +39 011 2476245 www.guidogobino.it
Cialdine Bitter Extra Blend e i Chicchi di caffè ricoperti. Nella sua boutique tra design e gusto non si sa chi la vince, ma di certo qui mangiare un cioccolatino si trasforma in un’esperienza multisensoriale o, magari, in un evento mondano. ■
LE VIE DEL GUSTO TASTE ROUTES.
Choco-Torino Northern Italy’s most aristocratic, sophisticated and refined city smells of delicious chocolate. Amidst workshops, stores and coffee houses, here is its most mouth-watering route Aura Marcelli
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edonistic and seductive elixir of life, endless source of happiness, precious gift given to men by the gods, according to an ancient Maya legend: it’s hard to find somebody who does not appreciate the several qualities of chocolate, the most mouth-watering confectionary product and, for a long time, exclusive joy and delight of royal and noble families. Interestingly, although such delight is no more an exclusively aristocratic luxury, Turin, once capital city of the House of the Savoy, still maintains the old traditions and the best Master Chocolatiers’ precious recipes reintroduced, as once was he fashion, in endlessly fascinating places, in which the most intense delights for the palate take their shape and flavour. While in 18th century Europe, from the New World, dames and monks had imported the fad of drinking steaming cups of a beverage obtained from cocoa beans, an ingenious inventor from Turin, a certain Mr Doret, invented a hydraulic press able to grind cocoa paste and vanilla that, mixed with water and sugar, gave birth to the first solid chocolate bar. This took place in 1778 and it marked the first step towards a once-again-Turinese invention of the first little chocolate for the living room (a.k.a. Cioccolatino), as we know it today. Brands like Caffarel and Procet (that in 1852 created the everlasting Gianduiotto chocolate), Pernigotti (supplier of the Royal House of the Savoy, starting from 1860), Venchi (that in the early 20th century created the crushed-hazelnut stuffed Nougatine), still famous Peyrano (whose first laboratory opened in Corso Moncalieri, in 1915), all of these have contributed to turn Turin into the main centre for chocolate production in Italy and Europe, no offense to Switzerland. Alexandre Dumas, Picasso, Nietzsche, Hemingway and Warhol adored walking amidst Turin’s refined streets, on the lookout for the most renowned coffee shops, where to savour a delicious Bicerin, the most successful concoction of coffee,
La Mole Antonelliana, sede del Museo Nazionale del Cinema. The Mole Antonelliana, now houses the Museo Nazionale del Cinema
chocolate and creamy milk served hot, in a small glass cup, or where to abandon oneselves to the soft consistency of a delicious Gianduiotto, the most famous chocolate made in Turin, characterised by an unmistakable shape and unique taste.
The history of Gianduiotto The history of Gianduiotto dates back to 1852 when, in Turin, Michele Prochet invented a hazelnut paste, or Gianduja pasta, so named after Gianduja, a Commedia dell’Arte mask character, symbol of Turin. Actually, it was a second-best decision deriving from the necessity to face serious difficulty in restocking cocoa, which, due to the Continental Block imposed by Napoleon, had reached prohibitive costs. Thus, the ingenious chocolate maker decided to enrich the existing mixture with a cheaper and local product characterised by some bitterish and delicate taste, namely, a round-shaped kind of nut cultivated in the Langhe locality, in Piedmont, today known as Tonda Gentile delle Langhe IGP hazelnut. Toasted, ground to a fine powder and added to the cocoa paste, such little hazelnut created a new 1-2 2016
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LE VIE DEL GUSTO The Bicerin
Back in 1763, in the very same confectioner’s shop overlooking Piazza della Consolata and named after this chocolate delicacy, the Bicerin, famous for- and loved by- the Turinese people, was born. In entering this little historic Cafè, one cannot avoid ordering a steaming glass of a concoction made of espresso, drinking chocolate and top cream served layered, namely, the Bicerin (Piedmontese dialect for small glass), that, in 2001, was officially recognised as a traditional Piedmontese beverage. However, the Bicerin can also be tasted in several other city centre’s coffee shops. Really good the one served at the small confectioner’s shop Stratta in a modified version characterised by the Harenna Forest Wild Coffe Slow Food Presidium, obviously by chocolate and by whipped cream, that substitutes the traditional blanket of whole milk creamy froth, shaken just enough so to float.
Il cioccolato si trasforma anche in prodotti per il benessere del corpo. Chocolate is also the ingredient in body care products
Vista sulla città dall'alto della Pista del Lingotto. City views from the rooftop race and test track on top of the former Fiat Lingotto factory in Turin
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and delicious taste that soon conquered the chocolate lovers. Only few years later, in 1865, the little chocolate was given its iconic upturned-boat shape and wrapping, precisely, a gold tinfoil cover, still a symbol of Turin together with the Mole Antonelliana. Significantly, Turin is still the undisputed mecca for those who love chocolate. The city centre’s historic cafès, like Baratti & Milano, in the beautiful Piazza Castello, Stratta and Caffè San Carlo, in the flawless Piazza San Carlo, Caffè Confetteria Al Bicerin, in the small Piazza della Consolata, and Caffè Florio, in monumental Via Po, they are all magic places, where it is possible to sink into an ancient atmosphere, amidst amazing boiserie (sculptured paneling) and original decorations, and where to taste truly delicious chocolate delicacies, such as Gianduiotto with custard and cream or a chocolate cake called Goccia al Marron Glacè. Among the several prestigious artisanal chocolate maker houses that are worth an
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Nutella & Co.
It will not be artisanal and surely it is not a Slow Food presidium product but who can resist the world’s most famous hazelnut-chocolate spread? Certainly, its origin is strongly connected to Turin or, at least, to its surroundings. The chocolate manufacturer Ferrero brand, indeed, was born in Alba (Piedmont), in 1942, and Nutella recipe is based upon the Piedmontese gianduja paste. Probably the purists will not abandon the idea of tasting its artisanal version, like Guido Gobino’s Gianduja Chocolate Spread or Gertrosio’s Hazelnut Spread. Nevertheless, Nutella is always Nutella, and people like it as it is.
exquisite visit, two in particular may be found along the central and refined Via Lagrange. They are Bar Pasticceria Gertrosio and Guido Gobino Shop. They represent two different but equally precious ways of interpreting chocolate. At Massimo Gertrosio’s, chocolate is tradition: from the sculptured paneling with the signs of Pietro Viola, historic Master Chocolate Maker of the 19th century, to the unmissable Torta Sabauda, created by his father Gianni by mixing Tonda Gentile delle Langhe hazelnut with bitter cocoa and local butter and, finally, covered with a gianduja frosting. On the contrary, Guido Gobino saw the future in the chocolate: indeed, so far he went as to become chocolate supplier for the Italian Space Agency and to send his Extra Bitter Blend Pods (Cialdine) and his coffee beans covered with fondant into orbit. In his shop, design and taste are in fierce competition: difficult to pick a winner. What is certain, though, is that eating chocolate here turns out to be a multisensory experience or, maybe, a fashionable event. ■
LE VIE DEL GUSTO
Itinerari golosi nella Tuscia viterbese Nell’anno dell’Expo la Tuscia ha puntato proprio sul turismo enogastronomico per far crescere i visitatori; e si scopre un’offerta ricettiva in grado di soddisfare anche nicchie di mercato più esigenti, come quella del Mice, con proposte di tour attività e degustazioni che svelano le eccellenze enogastronomiche ma anche i tesori storici, artistici e naturalistici
✒Tiziana Conte Il pittoresco borgo di Civita di Bagnoregio, arroccato su uno sperone di roccia tufacea domina la spettacolare Valle dei Calanchi. Perched on a tuff cliff, Civita di Bagnoregio picturesque village dominates the spectacular Valle dei Calanchi
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Cresce l’interesse per la Tuscia viterbese, un territorio che ha tanto da offrire sia al viaggiatore interessato all’aspetto culturale e archeologico, di cui questo spicchio d’Italia è ricchissimo – vedi le tante testimonianze nelle necropoli etrusche di Tarquinia, Vulci e Tuscania – che ad un turista dal palato raffinato. Sì, perché su questa fertilissima terra, in parte anche di origine vulcanica, si concentrano molte eccellenze dei prodotti dell’enogastronomia italiana: dall’olio di oliva, al vino, ai salumi e formaggi. La straordinaria quantità e varietà di prodotti tipici è il riflesso non solo di un’antica tradizione agro-pastorale ancora viva nei piccoli borghi medievali, ma anche delle caratteristiche del suolo vulcanico, caratterizzato dalla grande quantità ed estrema ricchezza delle acque. Un’enogastronomia che fonda le sue basi principal-
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mente su due prodotti: l’olio e il vino, senza evidentemente sottacerne altre come la nocciola, la castagna e la patata. Sicuramente, però, uno dei suoi gioielli è l’olio, prodotto in varie zone e soprattutto intorno al Lago di Bolsena con i suoi uliveti secolari e nella Maremma viterbese. Il più pregiato è quello di Canino, uno dei migliori del Lazio, che per la sua eccellenza ha ricevuto, tra i primi nel nostro Paese, il riconoscimento del marchio Dop (Denominazione di Origine Protetta) cui si è aggiunto poi il marchio Dop Tuscia. Un olio indispensabile soprattutto per condire e cucinare alcuni piatti della tradizione gastronomica locale (zuppe e minestre di legumi, bruschette, carni alla cacciatora, spezzatini con animali da cortile e cacciagione). La Tuscia ha puntato proprio sul turismo enogastronomico per far crescere i visitatori; e si scopre un’of-
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Al ristorante Antica Dimora di Capranica la cena dagli antichi sapori. In basso: alla Fattoria Madonna delle Macchie la sosta è d’obbligo per una degustazione. Above Restaurant Antica Dimora di Capranica: an ancient flavours dinner Below: a tasting stop at the farm Madonna delle Macchie is a must
ferta ricettiva in grado di soddisfare anche nicchie di mercato più esigenti come quella del Mice con proposte di tour che svelano le eccellenze enogastronomiche con attività e degustazioni. Funghi, nocciole, castagne, patate, carni, pesce di lago e tanti altri prodotti della terra sapientemente elaborati secondo la tradizione culinaria della Tuscia, accompagnano il visitatore in un viaggio che non manca di stupire anche per la bellezza della natura e per le tante testimonianze storico artistiche disseminate sul territorio.
La Strada dell’Olio Dop di Canino L’itinerario si snoda attraverso paesaggi di incredibile bellezza e importanti siti culturali: dal Parco Archeologico di Vulci, a Montalto di Castro e Canino, passando per Tuscania, Cellere, Ischia di Castro, Arlena, Tessennano, Farnese. Un territorio dedito all’olivicoltura fin dai tempi della civiltà etrusca. Dopo una mattinata trascorsa a contemplare le splendide rovine e necropoli nel Parco naturalistico e archeologico di Vulci, o dell’antica città di Tuscania le cui grandi mura perimetrali sono miracolosamente ancora erette; dopo le passeggiate tra i vicoli e le visite a castelli e chiese dei borghi medievali, una rilassante pausa per una degustazione è quello che ci vuole prima di rimettersi in viaggio. Tra Castiglione in Teverina e Orvieto sorge una antica struttura architettonica a ferro di cavallo: la Fattoria Madonna delle Macchie. Nel più totale relax e immersi nella natura si gusteranno i prodotti tipici locali abbinati a sette vini prodotti qui: Fonte Vionica Igt Lazio bianco, Grechetto Belcapo, Matilde Orvieto Doc, Forcone Colli Etruschi viterbesi Doc, Ruffiano di Confine Igt Lazio rosso, Renaro Igt Lazio rosso e Nettare di Confine rosso dolce. Madonna delle Macchie dal 1913 è, infatti, frantoio e cantina di proprietà della famiglia Belcapo. Ogni lato della fattoria ricopriva un ruolo preciso: la casa padronale, il frantoio, la cantina con annessa casa colonica, la stalla e il fienile. Leonardo Belcapo, ultima generazione di una famiglia che vanta un’antica tradizione imprenditoriale nel territorio orvietano prosegue e valorizza il lavoro dei suoi antenati. L’esperienza tramandata da generazioni nella gestione dei terreni e nella
diversificazione dei prodotti, unita alla passione fanno di questo luogo un autentico gioiello della Teverina. Si potrà visitare l’interno del frantoio tradizionale con macine in pietra e spremitura a freddo e conoscere così i vecchi metodi di lavorazione delle olive e tutte le caratteristiche dell’olio extra vergine. Qui si coltivano ulivi di nuovi impianti, e secolari, delle varietà Frantoio, Canino, Leccino e Moraiolo. All’interno della storica cantina la suggestiva grotta scavata nel tufo e adibita per l’affinamento in botti di rovere dei vini.
La Strada del Vino della Teverinia I vini della Tuscia negli ultimi anni sono stati quasi tutti insigniti dei riconoscimenti Doc e Igt. È in questa zona, nella
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La Valle dei Calanchi regala uno spettacolo unico soprattutto al tramonto. Valle dei Calanchi offers a unique show, especially at sundown
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valle del Tevere, che vengono prodotti alcuni tra i migliori vini Doc e Igt del Lazio. Non a caso proprio a Castiglione in Teverina è stato allestito, nelle cantine che un tempo appartenevano al Conte Vaselli, uno dei più affascinanti Musei dedicati al Vino. il tour si snoda attraverso sette Comuni (Bagnoregio, Lubriano, Castiglione in Teverina, Civitella d’Agliano, Celleno, Graffignano e Bomarzo), aree naturalistiche protette (la Valle dei Calanchi e la Riserva di Monte Casoli), pittoreschi borghi medievali ben preservati che formano suggestive terrazze panoramiche e di siti storico-artistici tra cui spiccano il borgo di Civita di Bagnoregio, che fondato più di 2500 anni fa dagli Etruschi domina la Valle dei Calanchi, arroccato su uno sperone di roccia tufacea, e il Parco dei Mostri di Bomarzo. Fermarsi a Civita di Bagnoregio, chiamata la “città che muore” a causa di frane lente che ne stanno sgretolando il perimetro, è d’obbligo. Collegata al mondo solo da un lungo e stretto ponte costruito su un’ampia valle, questo museo a cielo aperto racchiude un gruppo di case medioevali. È come se tutto fosse avvolto da un incantesimo fatto da una maga buona affinché nei secoli dei secoli tutti potessero apprezzarne la bellezza. Ed è bello affacciarsi dall’alto e vedere il paesaggio lunare dei calanchi, i profondi solchi scavati nel sedimento che sotto ai riflessi del sole accendono di giallo e sfumature grigio-verde tutta la valle trasformandola in un luogo davvero suggestivo, soprattutto al tramonto. Scarpinare su e giù per i vicoli e le scale, godere dei pittoreschi scorci avvolti dal silenzio assoluto (non ci sono automobili), fermarsi a sorseggiare un buon bicchiere di vino nella piazzetta principale, dove all’improvviso il sole ci sorprende disegnando un cuore di luce, è un’emozione che non ha prezzo.
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Ma la Tuscia viterbese è anche quella dei Monti Cimini, originati da un complesso vulcanico estinto, oggi lago di Vico, oasi naturalistica. Sono proprio questi monti ricoperti da foreste secolari di faggi e castagni a nascondere paesaggi ancora incontaminati e tesoristorico-artistici inestimabili come il Palazzo Farnese di Caprarola. Alle falde del Monte Cimino, il borgo Bomarzo possiede un’opera unica al mondo, la Villa delle Meraviglie, chiamata anche Sacro Bosco progettato dal principe Vicino Orsini e dal grande architetto Pirro Ligorio nel 1552. Il colto principe di Bomarzo, non rispettando le consuetudini cinquecentesche, fece scolpire nei massi di peperino enigmatiche figure di mostri, draghi, soggetti mitologici e animali esotici alternandoli a fontane, sedili e obelischi su cui fece incidere motti e iscrizioni svincolandoli da rapporti prospettici e senza una coerenza di proporzioni. Il risultato è un labirinto di simboli che evoca ricordi di antiche fiabe e sogni di bimbo.
Eventi da brindisi Nel territorio esteso tra il fiume Tevere ed il lago di Bolsena, zona in cui si snoda la Strada del Vino della Teverina c’è un luogo che è un mirabile esempio di valorizzazione di un contesto antico, è il MUVIS - Museo del Vino e delle Scienze agroalimentari di Castiglione in Teverina. Sorge in un antica fattoria dell’Ottocento su centinaia di ettari di terreno vitati. Organizzare per esempio un evento o un convegno in una delle sale che costituiscono il complesso del MUVIS può trasformarsi in un’esperienza unica in grado di coinvolgere tutti i sensi. L’imprenditore romano conte Romolo Vaselli acquistò le cantine dal Conte Vannicelli e nel 1942 le rimodernò. Vini bianchi e rossi, spumanti, Vermoutth, insieme ad aceto ed olio erano le produzioni principali dalla INEC Casa Vinicola Conti Vaselli S.p.A., che impiegò mano d’opera locale dando lavoro alla gran parte delle famiglie anche dei territori circostanti. L’Orvieto Classico Doc Vaselli e il Sangiovese Santa Giulia raggiunsero in breve i mercati d’Europa e anche quelli degli USA. La cantina chiuse nel 1994. Questo è un luogo simbolico per la comunità castiglionese che durante la guerra trovò spesso rifugio nelle cantine
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ottocentesche, anche esse recuperate dal Comune di Castiglione in Teverina che, con il progetto MUVIS propone al visitatore le suggestioni della storia, dell’arte e della memoria orale per un approccio multiculturale e multi disciplinare. Volano dello sviluppo culturale ed economico delle produzioni agroalimentari di qualità e delle vocazioni ambientali del territorio, il MUVIS è, infatti, al centro di una serie di progetti per la valorizzazione di prodotti tipici locali e per l’alta formazione in campo enogastronomico. Nei suoi spazi, che includono sale fino a 300 metri quadrati si possono anche organizzare cene seduti, degustazioni e meeting di lavoro. Nei dintorni di Castiglione in Teverina merita una sosta per una degustazione anche l’Azienda agricola Bottaccio, nel podere della famiglia Sganappa. Arrivando all’imbrunire, le luci soffuse che illuminano il vecchio mulino del 1470 ci avvolgeranno in una calda atmosfera. In questo antico contesto si potrà osservare il processo della vinificazione fino all’invecchiamento e stoccaggio e si potranno assaggiare i vini prodotti dall’azienda, i cui titolari sono viticoltori da generazioni. La produzione è volutamente limitata all’andamento dell’annata, con vendemmia a mano e dopo la piena maturazione delle uve, privilegiando in questo modo la qualità del prodotto come dimostrano i vini Pietradura, Rocca Monaldeschi, Uva di Marte. Ma c’è pure la Grappa di Pietra Dura e l’olio Pietravergine riserva. Le degustazioni durante le belle giornate si possono fare all’aperto oltre che nelle sale interne che possono ospitare fino ad una sessantina di persone.
La Chicca Tra i monti Cimini e i colli Sabatini, su una rocca tufacea a schiena d’asino che domina la Cassia, a pochi minuti di macchina dal Lago di Vico e ad una trentina di chilometri da Roma, si raggiunge il piccolo borgo di Capranica. I ruderi dell’Abbazia che venne costruita nella città, ora
chiamati “Le Torri di Orlando”, sono una delle testimonianze dei suoi antichi fasti. Capranica raggiunse il suo massimo splendore verso la fine del XVI sec., quando il cardinale Altemps, allora governatore pontificio, fece costruire nuovi palazzi e chiese tra cui villa Sansoni-Montenero, probabilmente del Vignola. Non a caso qui dimorò pure il Petrarca, ospitate della signoria degli Anguillara, mecenati e cultori delle arti. Il centro storico, le chiese rurali e quelle cittadine, le manifestazioni e le sagre, la sua storia da riscoprire passeggiando nei luoghi dove restano le tracce del passato, invita non solo a guardare ma anche a restare, anche solo per una notte, soprattutto se si è in compagnia della dolce metà, o a cena se si è in massimo 8 persone. In uno dei pittoreschi vicoli infatti c’è una casetta che pare uscita da un libro di fiabe. A fare gli onori di casa è Mauro Carrazza che ha trasformato un ex magazzino del 1800 in una calda e accogliente dimora, mettendoci tutta la passione per ben sette anni e curando ogni dettaglio. Il risultato? Un B&B in stile country chic. Varcare la soglia dell’Antica Dimora, in Via Romana, a Capranica è come tuffarsi in un passato remoto dove, a farla da padrone e a raccontarci gesti semplici della vita contadina di un tempo, sono gli antichi utensili e i materiali d’epoca come il cotto, la pietra e il legno. Da una piccola scala si accede alla cantina-museo in una grotta medievale. Un luogo davvero suggestivo dove antichi attrezzi che servivano in agricoltura fanno bella mostra di sé. Per le cene o le degustazioni, ai fornelli c’è Mauro Carrazza che propone piatti semplici e della tradizione contadina: tartufo, porcini, zuppe, spezzatini, frittate, solo per citare qualche esempio. ■
Il MUVIS è la sede ideale per un evento che si trasforma in esperienza multisensoriale. The MUVIS is the ideal venue for an event that will certainly end up turning into a multisensory experience
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Mouth-watering path in Viterbo’s area Tuscia In the year of Expo, Tuscia region has bet right on wine-and-food tourism in order to attract more and more visitors; as a result, it comes out an interesting tourist proposal able to satisfy even the most demanding market niches, like M.I.C.E., with tours, activities and taste itineraries which unveil Tuscia’s wine and culinary delights as well as its historic, artistic and wildlife treasures Tiziana Conte
In questa fertile terra laziale si producono oli e vini pregiati. In this fertile land in Lazio wines and oils are produced
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ecently, the tourist interest in the Viterbese Tuscia has considerably increased. Such an area has lots to offer both to the traveller who is interested in its rich cultural and archeological context – see the several proofs in the Etruscan necropoles of Tarquinia, Vulci and Tuscania – and to a refined palate tourist. That’s because, in this very fertile partly volcanic land, they gather a lot of Italian wine and culinary delights: from olive oil to wine, cold cuts and cheese. Tuscia’s richness and variety of local products is the result not only of an agricultural and sheep- breeding tradition, still alive in its Medieval small-villages, but also of its volcanic soil, characterized by a wealth of rich waters. Basically, the local food-and-wine connoisseurship is based upon two main products, namely, the above-mentioned olive oil and wine, although also other products such as hazelnuts, chestnuts and potatoes deserve to be mentioned. Certainly, though, the olive oil is Tuscia’s most precious gem: this is produced in various areas and, above all, in the Viterbese Maremma and in the area sur-
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rounding Lake Bolsena, characterized by centuries-old olive groves. The most outstanding olive oil is the Canino one, among the best in Lazio: indeed, it was among the first to be given the D.O.P. certification (Protected Designation of Origin) and, later, the D.O.P. Tuscia certification. This kind of oil is traditionally used in order to season and cook some local culinary delights, such as soups, pasta and beans, bruschettas (toasted bread topped with oil and tomatoes), chasseur meat, courtyard-animal stew and game. Tuscia has relied on wine-and-food tourism, in order to increase the number of its visitors; hence, it derives a list of services that satisfies even the most demanding market niches, like M.I.C.E. with proposals of tours that unveil local wine and culinary delights, various activities and tastings. Mushrooms, hazelnuts, chestnuts, potatoes, meat of different kinds, lake fish and several more products of the soil, skillfully combined and cooked according to Tuscia’s culinary tradition, accompany the visitor throughout a journey that will certainly astonish him/her, also attracted by the beauty of nature and the several historic and artistic vestiges of an ancient civilization, scattered all over the region.
The path towards “Canino” D.O.P. olive oil This path unfolds throughout incredibly beautiful landscapes and important cultural sites: from Vulci Archeological Park to Montalto di Castro and Canino, walking through Tuscania, Cellere, Ischia di Castro, Arlena, Tessennano and Farnese: a land devoted to olive growing since the Etruscan civilization. After a day spent contemplating the marvelous ruins and necropoles of the Vulci Naturalistic and Archeological Park, or in the old town of Tuscania, whose great external walls are
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miraculously still in place, after a walk along the alleyways and a tour of castles and Medieval small villages’ churches, a relaxing break with tasting is certainly what the visitor needs before setting off again. Between Castiglione di Teverina and Orvieto it stands an old horseshoe shaped architectural structure: Madonna delle Macchie farm. Here, in absolute relaxation and thoroughly sunk in to nature, typical local products paired with seven local wines can be tasted: Lazio I.G.T. Fonte Vionica white wine, Grechetto Belcapo, Matilde Orvieto D.O.C., Forcone Colli Etruschi Viterbesi D.O.C., Lazio I.G.T. Ruffiano di Confine red wine, Lazio I.G.T. Renaro red wine and Nettare di Confine sweet red wine. Since 1913 Madonna delle Macchie has been both an olive mill and a winery belonging to the Belcapo family. Every corner of the farm would cover a specific role: thus there were a country house, an olive mill, a cellar combined with a farmhouse, a stable and a barn. Leonardo Belcapo, last generation descendant of a family that boasts an old entrepreneurial tradition in the Orvieto area, still continues and makes the most of his ancestors’ work. The experiences of land management and product diversification, together with passion, have turned this place into an authentic Tiber Valley jewel, where it is possible to organise tours, like the one inside the traditional olive mill, during which its millstones and cold-press technique are showed and analysed, together with the old methods of olive processing and the extra-virgin-oil characteristics. In this farm, olive groves of young and ancient implantations are cultivated. These are of different varieties such as Frantoio, Canino, Leccino and Moraiolo. Inside the historic cellar, instead, it is possible to see a characteristic cave dug out of tuff and used for wine aging in oak barrels.
Teverina wine route Lately, Tuscia wines have received Doc and Igt certifications. Indeed, it is in this area, the Tiber Valley, that some of the best Doc and Igt Lazio wines are produced. It is not a coincidence if in Castiglione in Teverina and, precisely, in those cellars once belonging to Count Vaselli, one of the most fascinating Wine Museums has been created. The route unfolds throughout seven districts (Bagnoregio, Lubriano, Castiglione in Teverina, Civitella d’Agliano, Celleno, Graffignano and Bomarzo), protected naturalistic areas (Valle dei Calanchi and Riserva di Monte Casoli), well-preserved quaint Medieval small-villages that create picturesque panoramic terraces, and, finally, through artistic-historical sites, among which they stand out Civitanova di Bagnoregio, a small-village which, founded more than 2500 years ago and situated on a plateau of volcanic tuff, overlooks Valle dei Calanchi (Valley), and Parco dei Mostri di Bomarzo (The Park of Monsters of Bomarzo). Taking a break at Civitanova di Bagnoregio, called ‘the dying town’ because of slow landslides that are shattering its perimetre, is almost compulsory. Linked to the world only through a long and narrow bridge built somewhere around a vast valley, this open-air museum hosts a group of Medieval dwellings. It is as if the whole town was surrounded by a magic spell carried out by a good sorceress that wanted this haven to be appreciated for centuries and centuries. A picturesque experience is to stand up there and look beyond, towards the moon landscapes of the calanchi (badlands), namely, those deep cracks created by water and wind, that
Si può assistere ala spremitura delle olive nelle numerose aziende agricole dove degustare anche prelibati salumi ed insaccati. You can watch people pressing olives in several farms where it is also possible to taste delicious cold cuts and sausages
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any correct perspective and consistent proportion. The result is a maze of symbols recalling old fairy tales and the dreams of a child.
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Fattoria Madonna delle Macchie già frantoio dal 1913. Madonna delle Macchie Farm, olive oil mill since 1913
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sculpt soft sedimentary rocks into intricate mazes of narrow ravines, buttes and pinnacles which, under the sun rays, become so colorful, with their yellow and greygreen hues, as to light up the whole valley, that thus turns into an extremely picturesque place, especially at dusk. Trekking up and down alleys and stairs, enjoying partial views wrapped in absolute silence (there are no cars), taking a break and sipping a good glass of wine in the main small square, where suddenly the sun surprises the visitors by drawing a heart with its beams, all of this is a priceless emotion. However, the Viterbese Tuscia is also characterized by the Monti Cimini (the Cimini Hills), that originate from an extinguished volcano where today Lake Vico, natural oasis, can be found. Behind these mountains covered up with ancient beech and chestnut trees, they hide unspoilt landscapes and invaluable historical-artistic treasures, like Palazzo Farnese in Caprarola. Along the Cimini Hills’ slopes, in Bomarzo small-village, there is a unique work of art, Villa delle Meraviglie, also known as Sacro Bosco (Sacred Grove), designed by the prince Vicino Orsini and the great architect Pirro Ligorio, in 1552. The erudite prince of Bomarzo decided to break the sixteen-century costumes and ordered to carve mysterious monsters, dragons, mythological characters and exotic animals out of peperino (Italian name applied to grey or brown volcanic tuff, probably coming from the Cimini Hills) and he alternated them with fountains, benches and obelisk ,in which sayings and inscriptions were carved. All of the above was completely freed from
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In the area stretching between the Tiber river and Lake Bolsena and crossed by the Tiber Valley Wine route, there is a place that represents a worthy example of development of an ancient context, namely, the MUVIS - a Wine, Agricultural and Food Sciences Museum in Castiglione in Teverina. It is situated inside a nineteenth-century farm characterised by hundreds of hectares of vined lands. To organise an event or a conference in one of the halls of the MUVIS complex will surely turn into a unique experience that will involve all of the senses. The Roman entrepreneur, Count Romolo Vaselli, bought Count Vannicelli’s wine cellars and restored them in 1942. White and red wines, sparkling wines, Vermouth, vinegar and olive oil were the main productions of INEC Casa Vinicola Conti Vaselli S.p.A., which used local labourers: in so doing, INEC allowed most of the surrounding area families to work for them. The Orvieto Classico Doc Vaselli and the Santa Giulia Sangiovese soon reached the European and American markets. The cellar shut down in 1994. Interestingly, this complex is an emblematic place for the Castiglione community that, during the war, often took refuge in the nineteenth-century cellars restored by the District of Castiglione in Teverina. Thanks to the MUVIS project, this very District offers to the visitor an historical and artistic direction also involving oral memories and traditions, within a multicultural and multidisciplinary approach. Engine giving uniform speed to the cultural and economic development of agrifood products of quality as well as to the region’s green vocation, the MUVIS is, indeed, the most important project amid a whole series of plans not only aimed at increasing the value of typical local products but also addressed to post-graduate wine-and-food studies. In its indoor spaces including 300-square-meter halls, seated dinners, tastings and business meetings may be definitely organised.
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In the area surrounding Castiglione in Teverina the Azienda agricola Bottaccio (Bottaccio Farm) in the Sganappas’ estate, is worth a stop for a tasting. In going there at the sunset, the visitor will be wrapped into a warm atmosphere created by soft lights that illuminate the old mill dating back to 1470. In this old context, the visitor will follow the wine-making process up to its aging and storage; moreover, he will also taste wines produced by this farm, whose owners have been wine growers for generations. The production respects the wine-year corse; grapes are hand-harvested following their thorough ripening: this means that what really matters to the owners is the product quality, as demonstrated by Pietradura, Rocca Monaldeschi and Uva di Marte wine quality, not to forget other products, such as Pietra Dura grappa and Pietravergine Riserva olive oil. During the warm seasons, the tastings may be carried out in the outdoor spaces in addition to the indoor halls that may hold up to 60 people.
The cherry on top Between the Cimini and Sabatini hills, upon a humpbacked tuffaceous rock dominating Via Cassia, a stone’s throw away from Vico Lake- driving by car- and around 30 kilometers away from Rome, the small village of Capranica can be reached. The ruins of the abbey built in the village, known today as “Le Torri di Orlando” (Towers of Roland), are among the proofs of its former splendour, whose acme was reached towards the end of the 16th century, when the then pontifical governor, cardinal Altemps, ordered to build new buildings and churches, such as Villa Sansoni-Montenero, probably designed by Vignola. It is no accident that Petrarch sojourned here, hosted by the Anguillaras, Italian governors, patrons and lovers of arts and letters. The old town centre, the churches in the countryside and those downtown, the village various events and celebrations, its history to be discovered while walking along places bearing traces of the past, they all invite the visitor not only to look at them, but also to stay overnight- even if only for one night-, especially if accompanied by his/her sweet-
heart, or to have dinner, if the group is of 8 people max. Indeed, down one of the village’s picturesque alleys there is a little house that seems to have come straight out of a fairy tale. Its host is Mauro Carrazza: he turned a former nineteenth-century warehouse into a warm and cozy dwelling, after 7 years of hard work and thanks to his extreme attention to details. The result? A country chic B&B. When a visitor enters the Antica Dimora, in Via Romana, in Capranica, it is as if he were diving into a distant past in which what dominates the scene and tells of the simple farm life of bygone days are old tools and materials, such as cotto tile, stone and wood. Through a small staircase, the visitor can reach a museum-cellar, in a Medieval cavern: a quaint spot characterized by old farming tools. The kitchen boss is Mauro Carrazza whose cuisine is based upon simple courses belonging to the local farming tradition. Thus, dinners and tastings will be characterized by truffle, porcino mushroom, soups, stew and omelette, just to cite some. ■
L’Antica Dimora a Capranica: un rifugio da vivere in coppia. L’Antica Dimora in Capranica: the best shelter for a couple
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Dalla vendita al dettaglio alla distribuzione su tutto il territorio nazionale From retailer to supplier throughout the Italian territory
Amoretti S.p.A. Specialità Alimentari Una scelta pioneristica e coraggiosa, di oltre 60 anni fa, ha permesso a questa azienda, ancora a conduzione familiare, di imporsi nel panorama delle selezione e della distribuzione di prodotti alimentari al settore alberghiero e ristorativo italiano
✒Giulia Gagliardi Oltre 60 anni di attività, più di 8 mila prodotti distribuiti, centinaia gli hotel, i ristoranti e le strutture ricettive servite: bastano questi pochi numeri per raccontare la storia di successo della Amoretti S.p.A., azienda che seleziona e distribuisce cibi freschi e confezionati, vini e alcolici, specialità regionali e internazionali su tutto il territorio italiano. L’avventura della famiglia omonima inizia con Icilio Amoretti, che apre una salumeria a Salsomaggiore, dando il via a una tradizione di passione per le cose buone arrivata fino a oggi, con il nipote, che porta il suo stesso nome, alla guida di un’azienda in grado di fornire una grande varietà di prodotti al comparto del turismo e dell’ospitalità di tutto il Paese.
Dalla vendita al dettaglio alla grande impresa Coraggio e lungimiranza hanno carattizzato la scelta, per l’epoca pioneristica, di lasciare le certezze del
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commercio al dettaglio per tentare l’impresa di ingrandirsi e raggiungere mercati sempre più ampi: appena finita la seconda guerra mondiale, la famiglia si lancia infatti nell’avventura di fornire materie prime agli alberghi. Da allora l’azienda ha prosperato e la Amoretti, che oggi ha sede nel cuore della Food Valley italiana, l’area emiliana, distribuisce referenze alimentari in tutto il Pease. Le referenze fornite sono molto varie, per soddisfare le esigenze di tutta la clientela: cibi freschi e inscatolati, specialità territoriali e regionali, alimenti esteri, ma anche vini, birre, spumanti e champagne, di provenienza sia nazionale che non. Si spazia quindi dalle produzioni DOP della regione emiliano-romagnola, ligure e toscana, come salumi, formaggi e olio, a quelle che trovano la loro migliore espressione in terre lontane, come il salmone scozzese, i formaggi e il fois grais francesi, le spezie più ricercate, i dolci e le sal-
se. La scelta dei prodotti è naturalmente la prima e più importante attività, come racconta il proprietario Icilio Amoretti, che aggiunge: «quello su cui ci concentriamo non è solo la varietà degli alimenti, molti dei quali distribuiti in esclusiva, ma anche la ricerca dei più alti standard qualitativi, con tutti i prodotti testati prima di essere immessi in commercio».
Servizio puntuale di alta qualità L’altro caposaldo della azienda è la scrupolosa attenzione al servizio, che sia sempre tempestivo e affidabile. «Ci impegnamo a consegnare entro 12/24 ore dall’ordine in tutta l’Italia settentrionale e centrale, dove possiamo contare su una flotta di mezzi propri, adatti anche per il trasporto degli alimenti congelati, mentre per il resto delle regioni abbiamo sviluppato una collaborazione con diversi corrieri, per un servizio altrettanto veloce e sicuro». ■
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Amoretti S.p.A. Gourmet Specialties A pioneering and courageous choice over 60 year ago has permitted this company, still family run, to put itself into the panorama of the selection and distribution of food products for the Italian hotel and restaurant sector Giulia Gagliardi
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ver 60 years of activity, more than 8,000 products distributed, hundreds of hotels, restaurants and reception structures served: these numbers are enough to recount the success story of Amoretti S.p.A., a company which selects and distributes fresh and packaged foods, wines and spirits, regional and international specialties throughout the Italian territory. The enterprise of the namesake family began with Icilio Amoretti, who opened a delicatessen in Salsomaggiore, starting a tradition of passion for fine things, which continues until today, with his grandson, who carries the same name, at the head of a company able to provide a great variety of production to the tourism and hospitality industries in the entire country. Grandi etichette e specialità del territorio. Big brands and regional specialties
From retail to wholesale Courage and foresight characterized the choice during the pioneering era, to leave the certainty of retail sales to attempt to enlarge the company and reach ever more am-
Alcuni dei prodotti distribuiti da Amoretti A selection of products supplied by Amoretti
ple markets: at the end of the Second World War, the family launched itself into the adventure of supplying raw materials to hotels. Since then, the company has prospered, and Amoretti, today located in the heart of the Italian Food Valley, the Emilia area, distributes food specialties all over Italy. The foods are varied, to meet the needs of the entire client base: fresh and canned foods, territorial and regional specialties, foreign foods, as well as wines, beers, sparkling wines and champagnes, of national and international provenance. They range from the PDO productions of Emilia-Romagna, Liguria and Tuscany, with salamis, cheeses and oil, to those which find their best expression in far-off lands, such as Scottish salmon, French cheeses and fois gras, the most sought after spices, sweets and sauces. The se-
lection of products is, naturally, the first and most important activity, explains owner Icilio Amoretti, who adds, «We concentrate not only on the variety of foods, many of which we distribute exclusively, but also on research of the highest quality standards, where all of the products are tested before entering the market».
High quality, punctual service The other strong point of the company is the scrupulous attention to service, which is always timely and trustworthy. «We work to deliver orders within 12/24 hours in all of northern and central Italy, where we can count on a fleet of our own trucks, which are outfitted for the transport of frozen foods. For the other regions, we have developed a collaboration with different couriers, for a service as fast as it is secure». ■ 1-2 2016
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Hotel Caesius Thermae & SPA Resort A Bardolino, sul lago di Garda, un hotel per tutte le stagioni rivolto ad una clientela leisure e mice sempre più internazionale L’Hotel Caesius Thermae & SPA Resort, gode di una posizione invidiabile, a pochi km dall’aeroporto Valerio Catullo di Verona, da quello di Orio al Serio di Bergamo e dal Marco Polo di Venezia. Per vocazione è internazionale, essendosi posto sin dall’apertura nel segmento delle vacanze, ma la sua posizione baricentrica tra le due autostrade, A4 e A22, ha favorito anche le richieste del settore Mice. Oggi sono molte le multinazionali dell’Europa del nord che scelgono il Lago di Garda (e in particolare la costa gardesana veronese) come cornice ideale per i loro eventi aziendali.
Una destinazione baciata dal sole Il Lago e in particolare Bardolino sono un must per tanti motivi: letteralmente baciati dal sole, in ogni stagione offrono un paesaggio e un clima mediterraneo e soprattutto la possibilità di conoscere Verona, sito Unesco ricco di storia, arte, musica. In caso di richiesta, l’Hotel è
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in grado di proporre esperienze post congress legate al territorio: degustazione di vini e oli di pregio, attività sportive ed escursioni.
L’offerta congressuale Hotel Caesius offre 185 camere, di diversa tipologia, che assicurano un buon riposo e molti comfort: il pillow menu, cioè la possibilità di scegliere il cuscino più adatto alle proprie esigenze, il wi-fi gratuito, materassi kingsize, il kit (accappatoio, ciabattine) per la Spa. Dalla fine dell’estate 2015 è stato rinnovato tutto l’impianto audio e video del centro congressi (8 sale meeting, la più capiente da 300 posti) oggi dotato di tecnologie di ultima generazione. Due ampi foyer sono un ulteriore plus, in caso di presentazioni.
Uno stile di vita firmato Caesius Naturalmente quello che più piace alla clientela, straniera e italiana, è il “Caesius life style” che inizia con
una ricca colazione del mattino e prosegue con tre linee di cucina: ayurveda, del territorio e light, messa a punto da una famosa nutrizionista. Il Centro Benessere comprende le Terme e il Centro Ayurveda, uno dei più importanti d’Italia. Le novità per l’inverno 2015 sono molte: il massaggio Vitalità Uomo, con olii agrumati, il Massaggio delle fate, con un olio segretissimo e il trattamento ayurvedico Apana, solo su prescrizione medica, per eliminare le tensioni addominali. L.S.
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Hotel Caesius Thermae & SPA Resort In Bardolino on Lake Garda, a hotel for all seasons addressed to an increasingly international leisure and MICE clients
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he Caesius Thermae Hotel & SPA Resort enjoys an enviable position, a few kilometres away from Verona’s airport Valerio Catullo, from Bergamo’s Orio al Serio and from Venice’s airport Marco Polo. By vocation it is an international hotel, having been placed in the holidays segment since its opening, but its central position inbetween two motorways, A4 and A22, has also met MICE segment demands. Nowadays several Northern European multinational companies choose Lake Garda – and in particular the Lake Garda’s Veronese coast – as an ideal setting for their corporate events.
A sun-kissed destination
Moreover, there is a kind of menu, a la carte pillow, that allows to choose the pillow that best suits the customer’s needs, as well as kingsize mattresses, free wi-fi and, finally, a kit for the Spa consisting of bathrobe and slippers. At the end of summer 2015, it was renewed the audio and video equipment of the Congress Centre characterized by 8 meeting rooms, the largest of which can host up to 300 people, and that today boasts latest generation technology. Two large foyers are an added plus, in case introductions were needed.
is the “Caesius life style” which starts with a rich breakfast in the morning and continues with three cuisine lines: ayurvedic, local and light, this last developed by a famous nutritionist. The Spa features thermal baths and an Ayurvedic Centre, one of the most important in Italy. Latests programs for winter 2015 are: a Vitality Massage for him, with citrus oils, a Fairy Massage, with a secret oil and an Ayurvedic treatment called Apana, available only on prescription, that releases abdominal tension. L.S.
A Caesius lifestyle Obviously, what mostly attracts both Italian and foreign customers
The Lake and Bardolino, in particular, are a must for many reasons: literally kissed by the sun, throughout the four seasons they offer Mediterranean landscapes and climate and above all the opportunity to visit Verona, a Unesco World Heritage site rich in history, art and music. If requested, the Hotel is able to offer post-congress experiences that have a connection with the area, such as wine and fine oil tastings, sports and field trips.
Corporate offers Hotel Caesius offers 185 rooms of different typologies, which guarantee good rest and a lot of comfort. 1-2 2016
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JW Marriott Venice Resort & Spa Con la primavera 2016 ritorna JW Marriott Venice Resort & Spa, il nuovo resort in stile contemporaneo firmato da Matteo Thun, situato sull’isola privata di Venezia, Isola delle Rose
menti e rituali rivitalizzanti: comprende un’esclusiva Spa Suite, affacciata sulla calma della laguna, otto sale per i trattamenti, di cui sei provviste di pontile esterno con lettini. In estate gli ospiti possono scegliere di effettuare i trattamenti nelle quattro cabine esterne o a bordo piscina. Il resort riaprirà dal 10 marzo al 14 novembre 2016 e potrà così accogliere meeting ed eventi speciali grazie alle 266 camere e suites, i quattro ristoranti di cui uno con stella Michelin, l’area rooftop con piscina e vista a 360° su Venezia e la sua laguna, l’ampio parco secolare, il centro congressi, le 14 sale meeting e la chiesetta neoromanica ideale per accogliere cene di gala.
Grandi riconoscimenti
La prima stagione di apertura, conclusasi nell’ottobre 2015 ha mietuto molti successi: il resort è stato infatti premiato come Europe’s Leading New Hotel 2015 dai World Travel Awards, mentre la GOCO Spa Venice è stata proclamata “Best New European Spa” dagli SENSES Wellness Awards, e “Best for Wow Factor” e “Best Beauty & Anti-Aging” da Spafinder Wellness Travel Awards. A concludere l’anno in bellezza, uno tra i più ambiti riconoscimenti: la prima stella Michelin, confermata al “Dopolavoro Dining Room”, il ristorante gourmet affidato alla supervisione dello Chef Giancarlo Perbellini e coordinato da Federico Belluco e dalla sua brigata.
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Un elegante edificio principale e un corollario di “petali” da sfogliare L’edificio principale, risultato di una riconversione architettonica opera dello studio Matteo Thun e Partner, offre soffitti alti e un tetto spiovente in legno, tratti originali che si sposano con lo stile moderno, dalle linee pulite, caratteristico del brand JW Marriott, che utilizza materiali naturali locali.
Una spa da vivere intensamente La GOCO Spa, che con i suoi 1750 metri quadrati è la più grande spa d’hotel di Venezia, propone tratta-
I giardini della spa Gli eleganti giardini scandiscono spazi eleganti e ricercati, impreziositi dalla presenza di una vera da pozzo veneziana. Lezioni di yoga, meditazione e esercizi olistici sono organizzati nella magnifica scenografia green e nel parterre in legno, i cui spazi possono essere utilizzati per attività di team building e per accogliere cocktail e aperitivi a bordo laguna. Le aree esterne ed interne, possono essere privatizzate, ovviamente su prenotazione, per organizzare cocktail all’aperto, completamente personalizzati e esclusivi, fino ad un massimo di 150 persone. L.S.
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JW Marriott Venice Resort & Spa JW Marriott Venice Resort & Spa, the new contemporary style signature Matteo Thun resort, returns in Spring 2016, located on the private Venetian island, Isola delle Rose
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he resort will reopen from March 10 to November 14, 2016, and will be able to welcome special meetings and events thanks to the 266 rooms and suites, the 4 restaurants, one of which holds a Michelin star, the rooftop area with pool and 360° view of Venice and the lagoon, the ample century old park, the conference center with 14 meeting rooms, and the neo-Romanesque church, ideal to host gala dinners.
An elegant main building and a corolla of “petals” to browse The main building, result of an architectural re-conversion by the Matteo Thun and Partner Studio, offers high ceilings and a sloping
wood roof, original features that marry with the modern style, from the clean lines, characteristic of the JW Marriott brand, to the use of natural local materials.
tian well. Lessons in yoga, meditation and holistic exercises are organized in the magnificent green scenery or on the wooden parterre, whose spaces can be used for team building activities, and to host cocktail parties or aperitif hours beside the lagoon. The internal and external areas can be reserved for private use, obviously by reservation, to organize completely personalized and exclusive outdoor cocktail parties of up to 150 people. L.S.
A spa to be intensely experienced The GOCO Spa, which with its 1750 m2 is the largest hotel spa of Venice, offers revitalizing treatments and rituals: it includes an exclusive Spa Suite, which faces the calm of the lagoon, 8 treatment rooms, 6 of which are equipped with an outdoor pier and lounge chairs. In Summer, guests can choose to have treatments in the 4 outdoor cabins or at poolside.
The spa gardens The refined gardens define the elegant and sought after spaces, enriched by the presence of a Vene-
Great recognition
The first season of operation, concluded in October 2015, reaped much success: the resort was awarded the title of Europe’s Leading New Hotel 2015 by World Travel Awards, while the GOCO Spa Venice was proclaimed “Best New European Spa” by SENSES Wellness Awards, as well as “Best Wow Factor” and “Best Beauty & Anti-Aging” by Spafinder Wellness Travel Awards. To conclude the year in beauty, one of the most desired recognitions: the first Michelin Star, confirmed for “Dopolavoro Dining Room”, the gourmet restaurant entrusted to the supervision of Chef Giancarlo Perbellini, and coordinated by Federico Belluco and his brigade. 1-2 2016
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Riviera Golf Resort Con i suoi ampi e organizzati spazi per occasioni ed eventi privati, cerimonie e momenti di lavoro, il Resort rappresenta un luogo esclusivo in cui il relax e il verde sono i leit motiv di ogni tipologia di soggiorno Sulle morbide colline romagnole, alle spalle di Rimini e a soli 4 km dal mare, si apre un luogo eclusivo dove dominano pace, natura e relax. Il Riviera Golf Resort, destinazione nota soprattutto per la sua vocazione green, con il campo da golf 18 buche, è un angolo di tranquillità e svago inserito all’interno del Parco Naturale del Fiume Conca, a conferma di una scelta di attenzione all’ambiente che caratterizza le diverse attività e i variegati spazi della struttura.
Tra relax, benessere e sport Questo gioiello di design immerso nel verde propone la sua rilassante ospitalità in 32 suite, ciascuna caratterizzata da uno stile unico e una spiccata personalità, in-
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cluse le Green Suites, villette con giardino privato, e le più ampie Villas, con ambienti separati e un grande patio riservato. Attorno al complesso si apre il vasto parco, che trova il suo fulcro nella piscina da 82 metri: una perla architettonica costruita in pietra di Noto per un effetto meastoso ma contemporaneamente naturale, in perfetta armonia con il contesto. La piscina è il luogo di incontro durante la bella stagione, come gli aperitivi domenicali, i Sunday pool party e i cocktail al Buca19 bistrot da gustare a bordo piscina. D’inverno ci si sposta invece nella Spa, un’area dedicata a benessere, trattamenti e sport. Protagonista assoluta è l’acqua: il percorso wellness si snoda tra le piscine con lettini a immersione e idromassaggio, l’area umida con sauna, bagno turco e docce emozionali, il camminamento defatigante e il nuoto controcorrente, mentre, per la bellezza del viso e del corpo, si può scegliere tra programmi detox, drenanti e rassodanti, insieme alla ampia carta di
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massaggi con trattamenti pensati per ogni tipo di ospite. La Spa – aperta anche al pubblico esterno tutti i giorni fino alle 21, ma riservabile in esclusiva fino a mezzanotte per eventi e party privati – è affiancata da un’area dedicata agli sportivi: il fitness center “wellness privè by Personal Trainer” con attrezzature all’avanguardia dove praticare attività fisica sotto l’attenta guida di un personal trainer, il campo da golf e i due campi da tennis in terra rossa.
Alla scoperta del territorio Il Resort è anche il punto di partenza ideale per visite, scoperte e appuntamenti enogastronomici, culturali e di intrattenimento. La cucina è sicuramente una delle principali attrazioni dell’area – non a caso la regione è definita la Food Valley italiana. Il Riviera Tee Restaurant propone piatti di ispirazione locale con sapori che spaziano piacevolmente tra terra e mare, ingredienti a km 0 e una selezione di prodotti bio e da presidi slow food; questi sapori tradizionali sono serviti in un raffinato ambiente di design con vista sulla piscina esterna. Tanti gli eventi e le serate a tema organizzate per enfatizzare la cultura del buon cibo e del buon vino della re-
gione, in un clima di informale esclusività dedicata a tutti gli ospiti. Per gli appassionati di arte e storia non può invece mancare un escursione nelle cittadine, tra i castelli e i borghi medievali dei dintorni, mentre per chi ama i motori, ci sono la pista di Misano Adriatico (dove si corre il Moto Gp) e le sedi di Ferrari, Lamborghini e Maserati. A.M.
A TUTTO GOLF
Adatto a esperti e amateurs, il campo da golf del Resort si inserisce nella cornice naturale del Parco, costeggiando il fiume Conca. Le sue 18 buche sono state disegnate in tempi diversi: la prima parte è stata opera dell’architetto Luigi Rota Caremoli, attento a rispettare il contesto in cui collocare il percorso, con l’obiettivo di esaltarne gli aspetti naturalistici come i dolci saliscendi della colline e la ricca vegetazione; la seconda invece è stata creata dal nordamericano Graham Cooke e si ispira a un diverso tipo di gioco, più veloce e impegnativo, tra bunker, piccoli specchi di acqua e diverse altezze del green. L’avvincente area di gioco è poi accompagnata da altri spazi per grandi eventi, gare, golf clinic o per la pratica: il percorso 9 buche executive, il campo pratica con postazioni coperte, due putting green da 18 buche, il pitch e bunker green, oltre al driving range con postazioni illuminate. A disposizione anche la Rivier Academy, golf school guidata dall’head Pro Matteo Matteoni, che ha sviluppato diversi programmi di insegnamento della disciplina o di perfezionamento del gioco per i più esperti. Ricco il calendario di gare e appuntamenti sul green, mentre per chi ama il calcio è possibile giocare anche a FootGolf, una disciplina sportiva emergente che unisce il terreno di gioco e le regole del golf con la passione per il pallone.
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Riviera Golf Resort With its wide spaces well equipped for private events celebrations and business meetings, the Resort represents an exclusive venue, in which relaxation and green spots are the leitmotiv of every sojourn typology
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long the gentle Romagna hills, behind Rimini and only 4 kilometers away from the sea, it unveils an exclusive spot where peace, nature and relaxation prevail. The Riviera Golf Resort, famous mainly for its green vocation and for its 18-hole golf course, is a peaceful and recreational haven within the Conca River Natural Park. Such a location further proves the Resort’s care over nature that is also confirmed by the complex’ different activities and diverse spaces.
Amid relaxation, wellness and sport This design gem sunk into green offers relaxing welcome through its 32 suites,
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each of them characterized by a unique style and a distinct personality, included the Green Suites – small villas with private gardens – and the more spacious Villas, with their separate rooms and large exclusive patios. The complex is surrounded by a great park, whose pivot is an 82-meter-swimming pool: an architectural pearl in Noto stone that creates a majestic but also natural effect, in perfect harmony with the overall context. This pool becomes the perfect place where to meet up when the weather gets warmer and where to enjoy Sunday cocktails or pool parties and the aperitif at Buca19 Bistrot, poolside. On the contrary, during the winter, people may meet up at the Spa, thoroughly dedicated to wellness, treatments and fitness. Water is the absolute protagonist: the wellness path unfolds across swimming pools equipped with hydro-massaging sun beds immersed in water, steam rooms with sauna, hamam and emotional showers, stress-relief walkings, and counter-current swimming, whereas for facial and body treatments, one can choose amid detox draining and toning-up programmes, in addition to a long list of guest-tailored treatments. The Spaopened to the general public everyday up to 9pm, but also exclusively rentable for private events and parties up to midnight-
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is backed up by an area equipped for sportsmen and sportswomen, namely, the Wellness Privè by Personal Trainer fitness centre, with state-of-the-art equipment, where to practice physical exercise, guided by a personal trainer. There is also a golf court and two clay courts.
Discovering the area The Resort is also the ideal starting point for guided tours, discoveries and wineand-food tastings, both cultural and entertaining. The cuisine is surely one of the most important area attractions: not a coincidence if this area is also known as the Italian Food Valley. The Riviera Tee Restaurant offers courses inspired by local culinary traditions that include both sea food and meat, km 0 ingredients and a selection of bio- and slow food presidium products. These traditional delights are served in a refined design environment overlooking the outdoor swimming pool. In addition, several the events and themed parties organized in order to emphasize the good local culinary and wine culture, in an informal style reserved to the Resort guests. To the lovers of art and history it is dedicated, instead, a tour around the surrounding small-villages, castles and Medieval villages, whereas for those who love cars, there are the Misano Adriatico racing circuit, famous for the MotoGP, and the Ferrari, Lamborghini and Maserati headquarters. A.M.
RUN FLAT OUT, GOLF!
Suitable for experts and amateurs, the Resort golf course fully fits the Park’s natural frame, in its running along the Conca river. Its 18 holes have been designed in different periods: the first part was created by the architect Luigi Rota Caremoli who paid extreme attention to the natural context where to place the golf path, aiming at emphasizing its naturalistic aspects, such as the area gentle hills and rich greenery; on the other hand, the second part was created by the North-American Graham Cook and resembles a game, quicker and highly demanding, among bunkers, small stretches of water and different green heights. The engaging playing field is then accompanied by other spaces used for great events, competitions, golf clinics or for practicing: the 9-hole executive path, the indoor practicing courses, two 18-hole putting greens, the pitch and green bunker and, last but not least, the well-lighted driving ranges. The Resort guests can also take advantage of the Rivier Academy, golf school, guided by head Pro Matteo Matteoni, who has developed several teaching and master programmes for the most expert players. The competition calendar is very rich as well as the appointments on the green are several. Finally, for those who prefer soccer, it is possible to play Foot Golf, a rising sport discipline that joins golf green and rules with a passion for soccer.
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Villa La Massa
Location suggestiva alle porte di Firenze per eventi business, privati ed esclusivi, la Villa è un’antica dimora aristocratica, annoverata tra le destinazioni più eleganti, dove architettura, materiali e arredi invitano a riscoprire l’arte di vivere della nobiltà fiorentina
Una villa classica, poco distante da Firenze ma già nel cuore della campagna toscana, sulle rive dell’Arno e circondata dalle colline del Chianti-Rufina. Membro di The Leading Hotels of the World, Villa La Massa – oltre ad essere una destinazione di vacanza tra le più eleganti – rappresenta una scelta raffinata per celebrare matrimoni e ricevimenti privati. Gioiello architettonico che risale all’epoca medicea, permette ancora oggi di sperimentare l’arte del bien vivre della nobiltà fiorentina, all’interno di un contesto dal confort contemporaneo.
Eventi in esclusiva L’edificio è costituito da tre dimore, per un totale di 37 camere: La Villa Nobile (il corpo centrale), Il Mulino, che risale al XV secolo, e il Villino, di più recente costruzione, che comprende 7 soluzioni abitative dal tono più moderno – inclusa la Suite Presidenziale con giardino e terrazza privati – che si affacciano sull’Arno e la Parco Suite, classica e intima. Sia la Villa, nella sua interezza, che il Villino si prestano a un utilizzo esclusivo per godere integralmente degli spazi, che comprendono due sale business e ban-
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chetti e diversi ambienti per cocktail, pranzi e cene. La Sala Rinuccini, che si trova nel Mulino, si affaccia sul parco ed è circordata da grandi vetrate che creano continuità tra l’interno e l’esterno; la Sala Corsini, anch’essa nel Mulino, è la perfetta rappresentazione dello stile rinascimentale della dimora e incornicia, tra le sue colonne in granito, un maestoso camino e arredi d’epoca. Dall’unione di queste due sale nasce la Sala Limonaia, che raggiunge una capienza di 130 posti e forma un grande salone per eventi. Utilizzando in contemporanea la Sala Limonaia e il Ristorante Il Verrocchio, che può ospitare banchetti fino a 80 persone e si affaccia sull’Arno con una magnifica terrazza, si ha a disposizione un intero piano per vi-
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vere il proprio evento in totale tranquillità. Tutte le sale sono dotate di luce naturale e di connessione Wi-Fi, oltre che di attrezzature audio-video, con schermi e proiettori. Attorno al complesso si aprono poi 9 ettari di parco con ulivi, vigneti, cipressi e il Giardino di Iris, fiore simbolo di Firenze. Nello spazio verde si snodano diversi sentieri che portano al fiume e si aprono molti angoli suggestivi per organizzare cocktail e colazioni open-air. Qui si trova anche la cappella privata della Villa dove David Bowie e Iman si sono detti “Sì”, oltre ad ampie aree per organizzare team building e attività ricreative, dalla raccolta di verdure ed erbe aromatiche per le lezioni di cucina dell’Executive Chef Andrea Quagliarella, ai corsi di disegno e pittura e alle sessioni di yoga.
Relax e cultura Villa La Massa è una destinazione ideale per il relax: l’Arno SPA inaugurata di recente è in armonia con il design complessivo dell’edificio e ne ha mantenuto intatti gli elementi più caratteristici, come le volte in mattoni, i portali in pietra, i materiali naturali e i colori caldi. La SPA esprime l’elegante accoglienza di una dimora privata di campagna, insieme all’autentica toscanità nello stile e nei prodotti. I suoi fiori e le sue erbe aromatiche sono infatti gli ingredienti che hanno ispirato l’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella nella creazione della linea cosmetica che è alla base dei trattamenti di bellezza proposti nelle due Suite della SPA, dove si ritrova lo stesso tono delle camere di Villa La Massa, chic e informale. Tra i trattamenti più apprezzati lo Scrub all’olio di oliva e il massaggio al
Chianti, che utilizza l’olio di vinaccioli e il macerato di rosmarino toscano. Il Chianti è anche protagonista delle attività culturali che Villa La Massa propone ai suoi ospiti. Diverse le proposte per conoscere il patrimonio enogastronomico locale, come Wine & Truffles, programma esclusivo per scoprire itinerari mozzafiato alla guida di una Ferrari, vivere esperienze culinarie d’eccezione, compresa una vera caccia al tartufo, e degustare i migliori vini della regione. La passione per i giardini e la bellezza del paesaggio toscano hanno invece ispirato Ville e Giardini della Toscana che permette di visitare le più belle dimore e parchi privati dell’area, aperti in esclusiva per gli ospiti dell’hotel, come esclusivo è il programma Armonie del Rinascimento Fiorentino che accompagna gli ospiti tra opere d’arte e luoghi della città sconosciuti al turismo di massa. A settembre 2016 sarà poi inaugurato il Villa La Massa fashion week che, in collaborazione con la Fondazione Anna Piaggi, storica penna di Vogue, propone un excursus sulla moda e la storia del costume dalla Firenze del Rinascimento sino ai giorni nostri. P.T.
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Villa La Massa Spellbinding venue for private and exclusive business events just a few kilometers south of Florence, the Villa is an old aristocratic mansion numbered among the most refined tourist destinations, where architecture, building materials and furniture elegantly invite to discover the Florentine aristocracy’s way of life
vivre with a sophistucated touch of contemporary comfort.
Exclusive events
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classical villa not too far away from Florence, yet in the heart of the Tuscan countryside, sitting on the banks of the Arno River and surrounded by the Chianti-Rufina hills: this is Villa La Massa. Member of The Leading Hotels of the World, Villa La Massa is not only a holiday destination among the most refined, but also an elegant haven where celebrating weddings and holding private receptions would be a striking choice. Architectural jewel dating back to the Medicean period, still today it allows to experience the Florentine noble families’ art of bien
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With a total of 37 guestrooms the residential estate consists of three buildings: the Villa Nobile (Noble Villa), that represents the main structure; the Mulino (Mill), dating back to the 15th century and, finally, the Villino, the most recently built, which consists of 7 living units, characterized by a more modern flair- included the Presidential Suite designed with private garden and terrace overlooking the Arno River, and the Park Suite, with its classic and intimate atmosphere. Both the Villa, in its entirety, and the Villino can be rented in exclusive, in order to experience all of their spaces that include two conference and banquet rooms and several halls where to hold cocktail receptions, lunches and dinners. The Sala Rinuccini, in the Old Mill, overlooks the park and is surrounded by big glass walls keeping the inside and the outside physically separated yet visually connected. The Sala Corsini, inside the Mill too, perfectly embodies the Renaissance style of the dwelling and, with its granite pillars, it frames a majestic fireplace and period furniture. By joining these two rooms, a more spacious hall, the Sala Limonaia, is created: it can host up to 130 people and turns into a perfect venue where holding private events. If one chooses to rent at the same time the Sala Limonaia and the Restaurant Il Verrocchio, which, with its magnificent terrace that overlooks the Arno River, holds up to 80 people, he/she will have a whole storey where to pleasantly host his event. Interestingly, all of
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the Villa halls offer natural light and wi-fi connection, in addition to audio-visual technological equipment with screens and projectors. The mansion is surrounded by an estate of 9 hectares rich in olive groves, vineyards, cypresses and the Iris Garden, being the Iris the symbol of Florence. From this park, they branch off several paths leading to the river; there are also picturesque nooks where to organise cocktail receptions and open-air breakfasts. In this very park there is also a small private chapel belonging to the Villa where David Bowie and Iman got married, in addition to spacious areas where it is possible to organise team building and recreational activities, from drawing and painting classes, to yoga classrooms and vegetable and aromatic herbs picking, useful for the cooking seminars held by the Executive Chef, Andrea Quagliarella.
Relax and culture Villa La Massa is ideal for relaxing: the recently inaugurated Arno SPA mirrors the style of the main building, whose most characteristic historical elements, such as the vaults with their original bricks, the ancient stone portals, the natural materials and warm colours are kept intact. This SPA conveys the refined welcome of a country dwelling and the authentic Tuscan character, both in its style and in its products. Indeed, its flowers and aromatic herbs are the two ingredients that gave the Officina Profumo Farmaceutica di Santa
Maria Novella the inspiration for a cosmetic line used for the beauty treatments taking place in the two SPA suites, charcterised by the same chic and informal atmosphere that is enjoyed in Villa La Massa guestrooms. Among the most successful treatments one can cite the Tuscan-olive-oil scrub and Chianti-wine massages, that use grapeseed oil and Tuscan-rosemary enfleurage. Chianti wine is also the protagonist of the cultural activities that the Villa offers to its guests. Several the experiences that can be arranged exclusively for them in order to let them savour the local wine and culinary delights, like Wine & Truffles, Tuscany’s Villas and Gardens (Ville e Giardini della Toscana) and The Florentine Renaissance’s Harmonies (Armonie del Rinascimento Fiorentino). As for the first, it is an exclusive programme literally driving the visitor to discover breath-taking routes: indeed, a Ferrari will be made available to the guest, that will go through extraordinary culinary experiences- included a real truffle hunt- and will also taste the best wines in the region. A real passion for gardens and the beauty of the Tuscan landscape have inspired the Tuscany’s Villas and Gardens tour, that leads the visitor to explore the most charming local dwellings and private parks, that only the hotel guests can visit. Similarly exclusive is The Florentine Renaissance’s Harmonies tour leading the hotel guests to see art works and those nooks and crannies that are not known to mass tourism. In September 2016, then, the Villa La Massa fashion week will be launched in partnership with Fondazione Anna Piaggi, historic Vogue journalist. Such an event will focus on fashion and traditional Tuscan costumes from the Renaissance up to the present day. P.T. 1-2 2016
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Villa Spalletti Trivelli Un boutique hotel ideale per immergersi nella rilassante atmosfera di un’antica casa nobiliare nel centro di Roma. Senza rinunciare al lusso e al comfort, complice un servizio discreto e attento ad ogni minimo dettaglio
Villa Spalletti Trivelli è davvero la quint’essenza di una eleganza ricercata e naturale, un boutique hotel di rango che negli anni ha saputo ampliare la propria offerta inseguendo un’idea di declinazione del lusso sofisticata ma naturale, un armonico connubio tra esclusività mai pesante o artificiosa, fatta di dettagli e piccoli gesti di ospitalità. Un luogo ideale per il cliente che non cerca solo una dimora storica centralissima ed extra lusso, ma anche il comfort e la riservatezza di una gestione impeccabile e completamente dedicata all’ospite.
Appartamenti e camere esclusivi, con vista mozzafiato Grazie ad una posizione centralissima, proprio dietro il palazzo del Quirinale e
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via Nazionale, ma in una strada silenziosa che ne preannuncia lo stile riservato, la struttura è una location perfetta per un soggiorno indimenticabile. Diverse le opzioni di accoglienza disponibili. Dalle camere esclusive di diversa tipologia e metratura, tutte con arredi unici, come stampe e quadri provenienti dalla collezione dei conti Spalletti, ma anche mobili antichi, tappeti, arazzi, e stoffe preziose, alle Garden Suites di 55-60 mq circa, situate nel palazzo di fronte a Villa Spalletti e ad essa collegate tramite i Giardini della Villa su cui hanno una vista e un’apertura diretta che diviene impagabile nella bella stagione. A queste si aggiungono comodi appartamenti tra gli 80 e i 120 mq con due camere e due bagni, un salotto spazioso con divano letto, cucina attrezzata, e terrazza privata, tra cui spicca il nuovissimo appartamento Esquilino, con ingresso indipendente. Situato al terzo piano, l’appartamento Esquilino colpisce per i suoi ampi spazi e gli alti soffitti, per la luminosità degli ambienti messa in risalto da arredi dalle nuance delicate, tutti con copertura wi-fi gratuita. La comodità del soggiorno in appartamento non fa rinunciare l’ospite ai
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WINE DAYTRIP, ALLA SCOPERTA DI POMARIO servizi di concierge e alle peculiarità esclusive che offre la Villa, tra cui la Beauty Lounge Spa.
Bio-sauna, per un benessere naturale Un’oasi esclusiva di tranquillità per la cura del corpo, un modo di vivere il relax nella quotidianità secondo la tradizione antica ma impreziosita dalle ricerche all’avanguardia nel campo del benessere, oggi con un nuovo spirito più naturale. Qui è possibile provare un percorso più armonico e meno aggressivo, prima con una bio-sauna, in un ambiente rivestito di legno dai toni chiari, con una temperatura di circo 60° gradi di caldo secco altamente detossinante senza essere invasivo, poi con un bagno turco umido intorno ai 48° alle essenze balsamiche, attraverso una zona di stemperamento, un Tepidarium dove riequilibrare la temperatura del corpo. Una ampia lounge con lettini garantisce un’ulteriore zone per rilassarsi, magari concentrandosi sulla musica di sottofondo con una tisana tonificante. La zona dedicata all’estetica propone trattamenti personalizzati arricchiti dal prezioso supporto la linea cosmetica Shani, che contiene una concentrazione di principi attivi, rigorosamente naturali, estratti con tecniche conformi a ottenere un prodotto d’eccellenza. Molto richiesto il Jet Lag massage, per riattivare la circolazione per esempio dopo una lunga permanenza in aereo ed essere pronti a visitare la città, ma anche sessioni di estetica più glamour, magari per una serata particolare. Villa Spalletti Trivelli propone, inoltre, un’area fitness d’eccellenza offrendo un’attrezzata palestra con personal trainer su richiesta e programmi individuali di allenamento, magari seguiti da equilibrati lunch ispirati dai suggerimenti giornalieri della Petite Carte della Casa.
Complice la passione dei conti Spalletti per l’enologia, un soggiorno a Villa Spalletti Trivelli può essere arricchito da day trip sulle strade del vino, alla scoperta delle bellezze eno-gastronomiche e culturali dell’Umbria. Inaugurata lo scorso settembre, l’Azienda Agricola Pomario è a Monteleone di Orvieto non molto distante dal confine con la vicina Toscana, in un territorio ad alta vocazione enologica. La partenza per il wine trip è intorno alle 9,30 di mattina per arrivare con tranquillità intorno a metà mattinata. Immancabile il tour tecnico con le enologhe della cantina, che accompagneranno gli ospiti alla scoperta dei vigneti, seguito poi dal tasting di vini e olii di produzione propria: in particolare un Sangiovese in purezza, il Sariano, da vigne con rese bassissime, l’Arale, un bianco da Trebbiano e Malvasia, con fermentazione in barrique, e un rosè con uve Merlot e Sangiovese, il Rondirose. A seguire una colazione in Azienda, un’occasione per gustare le specialità del territorio, sempre arricchite con un tocco di fantasia e genuinità dallo chef. Per gli ospiti che lo desiderano si apre poi un pomeriggio di visite culturali. Tra i borghi da scoprire, la possibilità di visitare due piccole perle umbre: Città della Pieve, una suggestiva cittadina medievale che domina la Valdichiana e il Lago Trasimeno; e la Scarsuola, un ex Convento francescano acquistato e restaurato dall’architetto milanese Tomaso Buzzi che vi progettò ed edificò tra il 1958 e il 1978 la sua Città Ideale, concepita quale “macchina teatrale”. In alternativa di può scegliere “wine&cachemire”, un pomeriggio all’insegna dello shopping a cinque stelle, visitando a scelta l’azienda Losani nel borgo di Magione, che produce collezioni cashmere dove si percepisce la raffinata matrice artigianale, o Solomero, il borgo medievale del signore del cashmere italiano, Brunello Cucinelli.
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Villa Spalletti Trivelli A boutique hotel that is ideal for diving into the relaxing atmosphere of an old noble residence in the heart of Rome, without sacrificing luxury and comfort, though, thanks to a discreet and accurate service that does not neglect any detail
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illa Spalletti Trivelli is indeed the quintessence of refined and natural elegance, a luxury boutique hotel which, over the years, has been able to expand its offers, chasing a sophisticated yet natural idea of luxury conjugation: harmonious combination that is also exclusive in a way that is never heavy or contrived, made up of details and apparently small welcoming gestures. An ideal place for the customer who seeks not only a deluxe historic residence in the very heart of Rome, but also the comfort and
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privacy of a flawless service completely dedicated to the guest.
Exclusive apartments and rooms with breathtaking views Thanks to its very central location just behind Palazzo del Quirinale and via Nazionale, but on a quiet street that foretells its discreet and intimate style, the hotel is the perfect location for an unforgettable stay. Several reception options are available: from exclusive rooms of different types and sizes, all with unique furnishings, like prints and paintings from the Spalletti Counts’ collection, antique furniture, carpets, tapestries and precious fabrics, to the Garden Suites of 55 to 60 square meters, located in the building opposite Villa Spalletti and connected to it through the Villa’s gardens, on which these Suites have a direct view and an opening that becomes priceless in the summer. In addition to these, there are 80 to 100 sq. metre comfortable apartments with two bedrooms and two bathrooms, a spacious living room with a sofa bed, a fully equipped kitchen and a private terrace: among these the brand new apartment Esquilino, with private entrance, stands out. Located on the third floor, the Esquilino
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apartment impresses with its wide open spaces and high ceilings as well as with its environments’ brightness which is emphasized by delicate nuance furnishings. Interestingly, all of these environments are characterized by free wi-fi coverage. Significantly, despite his/her stay in an apartment, the Hotel guest will also benefit from concierge services and exclusive Villa services, including the Beauty Lounge Spa.
Bio-sauna, for a natural wellness An exclusive oasis of tranquility dedicated to body treatments: a way of enjoying relaxation also in everyday life, according to ancient traditions enriched with cuttingedge research in the field of wellness, now with a new more natural spirit. Here it is possible to try a more harmonious and less aggressive path, starting with a bio sauna, a wood-lined area defined by light hues, with a temperature of approximately 60° C. of dry heat, highly detoxifying without being invasive, followed by an approximately 48° C. wet Turkish bath based on balsamic essences and, through a stress relief zone, a Tepidarium where rebalancing the body’s temperature. A large lounge provides additional areas where to relax with the help of background music and a bracing herbal tea. The beauty area offers personalized treatments enriched with the precious support of Shani cosmetics, which contain a concentration of exclusively natural active ingredients, extracted using specific techniques that allow to obtain products of excellence. Highly demanded are the Jet Lag massage, used to stimulate the blood circulation after a long stay on the plane, for example, before going to visit the city, and more glamorous cosmetic sessions, perhaps for a glam evening. Villa Spalletti Trivelli also
WINE DAYTRIP, DISCOVERING POMARIO
Thanks to the Counts Spalletti’s passion for oenology, a stay at Villa Spalletti Trivelli may be enriched with day trips on wine paths in search of Umbria’s food wine and cultural beauties. Opened last September, the Pomario Farm in Monteleone di Orvieto is not very far from the border with nearby Tuscany, in an area characterized by high wine-growing vocation. The wine trip departure is usually set for 9.30 in the morning thus arriving abundantly within mid-morning. Not to be missed the technical tour with the cellar winemakers, who will accompany the guests to discover the farm vineyards. The tour will be followed by tastings of wine and oil produced at the farm: in particular a pure Sangiovese, the Sariano, produced using low-yield vineyards, the Arale, a white wine made using a combination of Trebbiano and Malvasia grapes, with barrique fermentation, and a rosé wine produced using the Merlot and Sangiovese grapes, the Rondirose. It follows a breakfast at the farm: an opportunity to taste the local specialties, always enriched with the chef’s creative and natural touch. Guests may also choose to spend their afternoon sightseeing. Among the villages to be discovered, there is the opportunity to visit two small pearls of Umbria: Città della Pieve, a charming medieval town overlooking the Valdichiana and Lake Trasimeno; and the Scarsuola, a former Franciscan monastery purchased and restored by the Milanese architect Tomaso Buzzi who designed and built his ideal city between 1958 and 1978. Interestingly, this city was conceived as a “theatrical machine”. Alternatively the guest can choose the “wine & cashmere” path, a five star shopping afternoon spent visiting either the Losani firm in Magione, which produces cashmere collections where it is possible to perceive the refined artisan matrix, or Solomeo, Brunello Cucinelli, a.k.a. the Italian cashmere signore’s medieval village.
offers a fitness area of excellence with its fully equipped gym and personal trainers available upon request and, finally, with individual workout programs that may be followed by a balanced lunch inspired by the daily suggestions of the House’s Petite Carte. Cristina Chiarotti 1-2 2016
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AllegroItalia Hotels & Resorts Una location d’appeal per ogni tipo di evento. È la promessa mantenuta dal Gruppo alberghiero italiano che, da cinque anni sul mercato, si distingue per creatività e massima flessibilità dell’offerta Che sia un meeting aziendale formale, una conference call dall’altra parte del mondo o una festa privata è davvero arrivato il momento di abbandonare l’idea della classica sala a ferro di cavallo con block notes ed acqua minerale. AllegroItalia rimette in gioco gli spazi, prevede allestimenti meeting interattivi, ascolta le esigenze del cliente e propone soluzioni tecnologiche innovative per costruire un evento su misura, garantendo massima flessibilità e creatività in ogni dettaglio.
Un’offerta meeting ed eventi tutta italiana Questa è l’ampia offerta MICE proposta su tutte le strutture AllegroItalia, gruppo alberghiero italiano in continua crescita che opera da 5 anni con due brand: AllegroItalia Hotels & Resorts nel segmento Upscale con hotels e condotel di lusso in Italia a Torino, Milano, Abano Terme, Rimini, in Toscana a San Gimignano, in Puglia nel Gargano e in Cina a Guilin; ed Espressohotel, brand che opera nel segmento Economy Midscale con due strut-
ture social e dinamiche a Milano. Un’offerta meeting ed eventi tutta italiana, da Torino alla Puglia in eleganti location business e leisure con ampie sale dotate di luce naturale e di tecnologie all’avanguardia, di differenti dimensioni e modulabili, con servizi di alto livello, a cui si aggiungono spazi non ordinari, e un know how non convenzionale, dinamico e creativo: ciascun meeting viene progettato su misura, studiato nei minimi dettagli, con un taglio social innovativo. E poi c’è l’entertainment, diurno e serale, per rilassarsi dopo una work session, perché, negli hotel di AllegroItalia, il lavoro non è mai disgiunto dal piacere.
AllegroItalia President Terme, un intero centro congressi a disposizione Grazie alla partnership con il vicino Centro Congressi Pietro d’Abano, l’hotel dà la possibilità di organizzare meeting, incentive ed eventi a tema e personalizzati in un contesto di prestigio e di benessere, che offre spazi modulari per un massimo di 650 ospiti e moderne attrezzature congressuali, oltre all’assistenza di un staff qualificato.
AllegroItalia Savoia Rimini Hotel storico di eccellenza, nel cuore di Rimini Marina Centro con una favolosa AllegroItalia Golden Palace Torino. A destra (right), Skype Room. Sotto (below), Sala Diamante
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AllegroItalia Golden Palace, l’imponente Hall e la SkypeRoom Per eventi di sicuro impatto, l’AllegroItalia Golden Palace, nel centro di Torino, offre, in alternativa al Centro congressi, l’elegante e imponente Hall con la sua scenografica cupola e la SkypeRoom, spazio dinamico e interattivo che consente ai partecipanti del meeting di condividere idee e contenuti sullo schermo touch centrale attraverso il proprio device: un sistema che incentiva la comunicazione di gruppo e la creatività, senza richiedere l’installazione di ulteriori software.
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Meeting Room AllegroItalia Savoia Rimini
vista mare, è l’ultimo entrato nella dinamica famiglia AllegroItalia. Propone una sorprendente offerta MICE con un centro congressi all’avanguardia: 8 sale riunioni, da 10 a 300 persone, luce naturale e vista mare, spazi modulari multiuso, tecnologie di ultima generazione e proposte divertenti e originali per team building sulla spiaggia.
AllegroItalia La Cappuccina Un grande Auditorium – con una capienza fino a 350 persone – divisibile in tre sale, estremamente duttile, si presta a riunioni, presentazioni ed eventi anche privati, come matrimoni e feste. E, a fare da contorno, la magia della campagna toscana con il borgo medioevale e le Torri di San Gimignano.
AllegroItalia Baia dei Faraglioni, il “Sì” sulla spiaggia più esclusiva d’Italia Nel cuore del Gargano, a pochi metri dall’acqua cristallina del mare e dagli imponenti faraglioni, in una delle più esclusive baie d’Italia, incorniciata dal Parco
DEDICATO AI DIRETTORI D’HOTEL
Ai direttori d’hotel che desiderano provare la calorosa ospitalità di AllegroItalia, il Gruppo propone uno sconto privilegiato pari al 40% della tariffa WEB Flessibile pubblicata su www.allegroitalia.it ed espressohotel.it. info: development@allegroitalia.it
Biogenetico di Monte Barone a Mattinata, la location offre una cornice di impareggiabile romanticismo per cerimonie e matrimoni. E c’è anche la possibilità di ripetere il rito civile sulla spiaggia.
EspressoHotel, l’evento SOCIAL tutto incluso Internet Wi-Fi gratuito in tutte le sale, centro congressi sopraelevato con grandi vetrate che lo inondano di luce; un servizio di ricevimento sempre presente e la comodità della buona ristorazione italiana del Ristorante Primo al piano delle sale. EspressoHotel coniuga modernità, convivialità e accoglienza e convenienza ai massimi livelli. P.T.
Maxi Penthouse Suite AllegroItalia San Pietro all’Orto 6, Milano
AllegroItalia San Pietro all’Orto 6, la Maxi Penthouse Situata al quinto piano con vista magnifica sulla città, la Maxi Penthouse mette a disposizione 140 mq con ampia terrazza panoramica dove è possibile organizzare eventi e festa a tema. Uno spazio raffinato e polifunzionale nel cuore della zona più trendy di Milano adattabile a qualunque tipo di riunione, evento o cocktail party, in grado di garantire massima privacy e di accogliere fino a 150 persone. 1-2 2016
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TOP MICE HOSPITALITY
AllegroItalia Hotels & Resorts An appealing location for every type of event. It is the promise made by the Italian hotel group, which, with 5 years in the market, distinguishes itself for its creativity and maximum flexibility in its offers
Congress Centre Espressohotel Milano Linate
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hether it’s a formal company meeting, a conference call with the other side of the world, or a private party, the moment has truly arrived to abandon the idea of the of the classic meeting room with horseshoe shaped conference table, notepads and mineral water. AllegroItalia reactivates spaces, provides setups for interactive meetings, listens to the needs of the client and proposes technologically innovative solutions to construct custom events, guaranteeing maximum flexibility and creativity in every detail.
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AllegroItalia President Terme, an entire conference center at your disposition Thanks to the partnership with the nearby Pietro d’Abano Conference Center, the hotel offers the possibility to organize meetings, incentives and themed and customized events in a prestigious context of wellbeing, that offers modular spaces, for a maximum of 650 guests, and modern conference equipment, as well as the assistance of a qualified staff.
An Italian meeting and event offer
AllegroItalia Savoia Rimini
This ample MICE offer proposes all of the structures of AllegroItalia, an Italian hotel group in continual growth, that has operated 2 brands for the past 5 years: AllegroItalia Hotels & Resorts, in the Upscale segment, with luxury hotels and apartment hotels in Italy, in Turin, Milan, AbanoTerme, in Tuscany in the town of San Gimignano, in Apulia in Gargano, and in China in Guilin; and Espresshotel, a brand that operates in the Economy Midscale
Historic hotel of excellence, in the heart of Rimini Marina Central, with a fabulous sea view, it is the latest entry into the dynamic AllegroItalia family. It proposes an amazing MICE offer, with a cutting edge
Meeting room AllegroItalia La Cappuccina San Gimignano
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sector, with two social and dynamic structures in Milan.An Italian meeting and event offer, from Turin to Apulia, in elegant business or leisure location, with ample halls featuring natural light and advance technologies, of different dimensions or modular, with high level services, added to out of the ordinary spaces and conventional, dynamic and creative know-how: each meeting custom planned, and the smallest details are studied, with an innovative social style. Then there’s the entertainment, day and evening, to relax after a work session, because in AllegroItalia hotels, work is never separated from pleasure.
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AllegroItalia Golden Palace, the imposing Hall and SkypeRoom For events of certain impact, the AllegroItalia Golden Palace, in the center of Turin, offers, as an alternative to the Conference Center, the elegant and imposing Hall, with its scenic cupola and SkypeRoom, a dynamic and interactive space that allows meeting participants to share ideas and information on the central touch screen through their own devices: a system that incentivizes group communication and creativity, without requiring the installation of other software.
TOP MICE HOSPITALITY
conference center: 8 meeting rooms with capacities from 10 to 300 people, natural light and sea view, multi-use modular spaces, latest generation technology and fun and original proposals for team building activities on the beach.
AllegroItalia La Cappuccina A large Auditorium – with a capacity of up to 350 people – is divisible in 3 halls, extremely flexible, it lends itself to meetings, presentations and private events, such as weddings and parties. And it is surrounded by the magic of the Tuscan countryside, with the medieval village and the Towers of San Gimignano.
AllegroItalia Baia dei Faraglioni, the “Yes” on the most exclusive beach of Italy In the heart of the Gargano, just meters from the crystalline water of the sea and the imposing faraglioni rocks, is one of the
AllegroItalia San Pietro all’Orto 6, the Maxi Penthouse Situated on the 5th floor, with a magnificent view of the city, the Maxi Penthouse offers 140 m2 of space, with an ample panoramic terrace, where it’s possible to organize events and themed parties. A refined and multifunctional space in the heart of the trendiest area of Milan, adaptable to any type of meeting, event or cocktail party, able to guarantee maximum privacy and accommodate up to 150 people.
most exclusive bays of Italy, framed by the Biogenetic Park of Monte Barone in Mattinata, the location offers an incomparably romantic setting for ceremonies and weddings. And there is also the possibility to repeat the legal ceremony on the beach.
Sopra (up), Outdoor swimming pool AllegroItalia President Terme Abano Terme A sinistra (left), AllegroItalia Baia dei Faraglioni Mattinata Vieste (Foggia)
EspressoHotel, the all included SOCIAL event Free internet W-Fi in every room, raised conference center with large windows that fill it with light; an omnipresent reception service, and the comfort of a good Italian food at the Ristorante Primo, on the same floor as the meeting rooms. EspressoHotel mixes modernity, conviviality, welcoming and convenience to the highest level. P.T.
DEDICATED TO HOTEL DIRECTORS
To hotel directors who would like to try the warm hospitality of AllegroItalia, the group offers a privileged discount of 40% off the Flexible WEB rate published on www.allegroitalia.it and www.espressohotel.it. Info: development@allegroitalia.it
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Royal Hotel Sanremo Anche il lavoro è un piacere al Royal Hotel Sanremo, ritrovo fin dal 1872 del bel mondo internazionale e oggi perfetta sintesi tra passato e presente, grazie allo charme degli ambienti, alla tecnologia, al comfort e al servizio personalizzato L’albergo che inaugura a febbraio la stagione 2016, è immerso nella quiete del suo lussureggiante parco subtropicale con splendida vista sul Mediterraneo e piscina d’acqua di mare riscaldata. Una vera oasi nel cuore dell’incantevole Riviera dei Fiori, a pochi minuti dalle spiagge sabbiose e dal centro della città con il Casinò e le eleganti boutique, ad appena 45 minuti dall’Aeroporto Internazionale di Nizza e a 25 minuti da Montecarlo: una posizione strategica che rende la struttura sede eccellente per lo svolgimento di prestigiosi eventi e congressi. Gli ospiti possono scegliere tra 126 camere, ciascuna arredata con un proprio stile: 77 camere doppie, 19 junior suite, 17 ju-
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nior suite lusso e 13 suite, tutte dotate di aria condizionata, telefono a selezione diretta con voicemail e Internet Wi-Fi, TV con sistema di intrattenimento on demand HD, radio, cassaforte, minibar, asciugacapelli, accappatoio e pantofole. A disposizione, poi, numerosi spazi comuni come il “Bar delle Rose” con i suoi ampi saloni con vista panoramica e il piano bar ogni sera, il salone fumatori, le sale per il bridge e la lettura e il Royal Gift Shop.
Sale riunioni Il Royal Hotel Sanremo dedica al turismo d’affari sale per riunioni e ricevimenti in grado di ospitare fino a 250 persone. Al piano terra si trovano: la Sala Palme di 210 m2, modulabile in due ambienti separati; la Sala Hibiscus composta di un atrio di 40 m2, utilizzabile come spazio ricevimento o accredito per gli ospiti e di una sala più ampia di 93 m2 con vista sul parco e sul mare. Al primo piano, inoltre, si trovano la Sala Mimose di 65 m2, suddivisibile in due sale separate,e il Salotto Suite Sissi di 33 m2, con terrazzo vista mare, per piccole riunioni. Tutte sono dotate di aria condizionata, luce naturale, Internet Wi-Fi e una vasta gamma di dotazioni tecnologicamente avanzate.
TOP MICE HOSPITALITY UNO SGUARDO AL MENU
Lo Chef elabora ogni giorno in modo raffinato e creativo piatti della cucina mediterranea, internazionale e gourmet. Quattro i ristoranti a disposizione per vivere percorsi gastronomici diversi alla scoperta dei sapori autentici della terra e del mare impreziositi dalle eccellenze del territorio. Il “Fiori di Murano” con vista sul parco e sul mare, il “Corallina” con Pool-Bar a bordo piscina per snack, pranzi informali o un ricco buffet e, la sera, con Pizzeria ed eventi Folies Royal, da giugno a settembre, “Il Giardino” per cenare “à la carte” al lume di candela sulla terrazza, nei mesi estivi, e il “Capriccio Gourmet”.
Per eventi outdoor, il rigoglioso parco, i due ristoranti e la piscina con terrazza solarium diventano il set unico per cocktail, cene di gala e per celebrare momenti indimenticabili. Possibilità di organizzare attività di team building e attività pre- e post-meeting.
Pause rigeneranti Dopo una faticosa giornata di lavoro, il Royal Wellness, la lussuosa SPA dell’hotel, accoglie gli ospiti per rigeneranti massaggi, trattamenti esclusivi e rituali firmati “Payot Paris”, “Decléor Paris” e “Tauleto SPA” in un’atmosfera di raffinata inti-
I PACCHETTI MICE
mità. A disposizione anche la zona umida no prescription con vasca idromassaggio, docce emozionali, bagno turco, Vitarium e area relax con angolo tisaneria, oltre alla sala fitness ed il salone hair stylist. Minigolf e campo da tennis. Da giugno a settembre, gli ospiti possono accedere gratuitamente alla spiaggia sabbiosa convenzionata con cabine, ombrelloni e lettini, a soli 200 m dall’hotel. Agli appassionati di sport acquatici il litorale offre numerose proposte e divertimenti, mentre l’esclusivo “Circolo Golf degli Ulivi”, con 18 buche e a soli 5 chilometri, riserva agli ospiti dell’albergo una riduzione del 20% sui green fee. Non mancano le opportunità di svago in città e nei dintorni. Silvia Fissore
Il Royal Hotel Sanremo a partire dal mese di febbraio propone diverse soluzioni: dal pacchetto meeting di mezza giornata, a quello di un intero giorno. Inclusi nelle tariffe: un pernottamento, colazione a buffet con angolo bio, sala riunione con attrezzature di base, pausa caffè, colazione di lavoro di 3 portate e bevande incluse, uso gratuito della zona umida della SPA, della sala fitness e della piscina esterna con acqua di mare a 27° C.
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Royal Hotel Sanremo Work becomes a pleasure at the Royal Hotel Sanremo which has been home to high society and celebrities since 1872 and today is a perfect blend of timeless elegance, modern comforts and personalised service
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he hotel which in February inaugurates the 2016 season is set in its quiet lush subtropical park with splendid views over the Mediterranean and a heated sea-water swimming-pool. A true oasis in the heart of the charming Italian Riviera of the Flowers, just minutes from sandy beaches and the centre of town with the Casino and elegant boutiques, only 45 minutes from Nice International Airport and 25 minutes from Monte-Carlo: a strategic location that makes the hotel an excellent venue for
prestigious events and meetings. The guests can choose from 126 rooms, all individually decorated: 77 double rooms, 19 junior suites, 17 deluxe junior suites and 13 suites, all equipped with air-conditioning, direct phone line with voicemail, Wi-Fi, TV with wide selection of channels and on demand HD entertainment, radio, safe, minibar, hairdryer, bathrobe and slippers. Among the public areas, the “Bar delle Rose” with panoramic views and live music in the evening, a smoking lounge, bridge and reading rooms and the Royal Gift Shop.
Meeting rooms The Royal Hotel Sanremo puts at business guests’ disposal meeting and function rooms to accommodate up to 250 people. On the ground floor are: Palme Room of 210 sq m which can be divided in two separate areas; Hibiscus Room featuring an atrium of 40 sq m usable as a reception or as guest registration area and a larger room of 93 sq m with park and sea view. On the first floor, Mimose Room of 65 sq m which can be divided in two separate spaces and the Sissi Suite Sitting-room of 33 sq m with a sea view terrace, ideal for small meetings. All rooms have air-conditioning, daylight, Internet Wi-Fi, and an
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extensive range of high-end equipment. For outdoor events, the lush park, the two restaurants and the pool with sun terrace become a unique setting for cocktails, gala dinners and to celebrate unforgettable moments. Team building activities and pre- and post meeting activities are available on request.
Regenerating breaks After a hard working day, the Royal Wellness, the luxurious hotel SPA, welcomes guests with massage, high-end treatments and rituals signed “Payot Paris”, “Decléor Paris” and “Tauleto SPA” in an atmosphere of refined intimacy. The no prescription wet zone features a hydromassage pool, emotional showers, a Turkish bath, a Vitarium and a relaxation area with herbal tea and juice corner as well as a fitness room and a hair styling salon. Mini-golf and tennis court. From June to September, guests have free access to a sandy beach with cabins, umbrellas and sunbeds just 200 meters from the hotel. For water
sports lovers, the coast offers many options while the exclusive 18-hole “Circolo Golf degli Ulivi” is just 5 kilometers away and grants hotel guests a 20% discount on green fees. Leisure opportunities in the town and in the surrounding area. Silvia Fissore
A LOOK AT THE MENU Every day the Chef elaborates with refinement and creativity dishes of Mediterranean, international and gourmet cuisine. Guests can choose among four Restaurants to enjoy different gastronomic experiences discovering the true flavors of land and sea enriched by the excellences of the territory. The “Fiori di Murano” with panoramic view, the “Corallina” with Pool Bar for snacks, informal lunches or a rich buffet by the pool and, in the evening, Pizzeria and events Folies Royal from June to September, “Il Giardino” for a refined candlelit dinner “à la carte” on the terrace during the summer months, and the “Capriccio Gourmet”.
MICE PACKAGES
Starting from February the Royal Hotel Sanremo proposes different solutions: from half day meeting packages to full day packages. Prices include: overnight stay, buffet breakfast with organic corner, meeting room with basic equipment, coffee break, threecourse business lunch with beverages included, free use of the wet zone of the SPA, the fitness room and the 27° C heated outdoor sea-water pool.
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NUOVA LOCATION PER EVENTI
Casa Martini Accogliente e versatile, aperta al pubblico, è una location d’eccezione dove organizzare meeting, eventi privati e incontri formativi e culturali, grazie anche al prestigioso Museo Martini di storia dell’Enologia, unico al mondo nel suo genere, e alla galleria “Mondo Martini”, museo dell’Impresa, inseriti nel circuito delle collezioni piemontesi
Casa Martini è un luogo dedicato all’accoglienza, punto di incontro tra le tradizioni e il futuro dell’azienda. Sorge nella palazzina storica Martini & Rossi, a Pessione di Chieri, a pochi km da Torino, un luogo dove vivono ancora oggi gli stessi valori che ispirarono oltre 150 anni fa Alessandro Martini e Luigi Rossi, fondatori dell’impresa.
Concepita come una casa vera e propria, composta da comodi ambienti e con un vivo senso dell’ospitalità, è stata pensata come una location d’eccezione in cui programmare eventi di ogni tipo, ritagliati su qualsiasi esigenza. I suoi spazi sono in grado di accogliere eventi privati e conference meeting, appuntamenti culturali, occasioni mondane e conviviali, incontri
I DINTORNI
Casa Martini, grazie alla sua posizione strategica – a mezz’ora da Torino, ma già a ridosso di territori piemontesi a spiccata vocazione turistica quali Roero, Langhe e Monferrato – è anche una tappa importante dei circuiti artistici ed enogastronomici, organizzati da enti pubblici e privati ed è un ottimo punto di partenza per una visita del territorio. La Casa, che dispone di un’ampia area per il parcheggio dei mezzi, è raggiungibile in auto o utilizzando la linea ferroviaria Torino-Genova.
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NUOVA LOCATION PER EVENTI I TOUR DI CASA MARTINI
Lo staff di Casa Martini propone programmi di intrattenimento molto versatili che comprendono una visita guidata del Museo, del Mondo Martini e dello Store, abbinata a sessioni formative quali “Make your own Vermouth” o “Mixology”, con aperitivo incluso. I programmi durano circa 1 ora e mezza e possono essere abbinati a un lunch o a una cena, a seconda dell’orario prescelto. La nuova pagina web www.visitcasamartini.com ospita il video di presentazione ed offre la possibilità di eseguire un vero e proprio Tour Virtuale dell’intera location.
Marco Budano
formativi e culturali, iniziative di charity. Per questo, dalla fine dello scorso anno, il Gruppo Bacardi-Martini ha creato una nuova posizione manageriale, nominando Marco Budano “Casa Martini Manager”, con l’obiettivo di sviluppare programmi di hospitality e dare nuova linfa alla sede di Pessione. La Casa si sviluppa attraverso 8 diversi ambienti: Terrazza, Lounge Bar, Bar Academy, Botanical Room, Old Laboratory, Mondo Martini, Museo di Storia dell’Enologia e Martini Store. Ognuno con una funzione specifica e in grado di garantire la massima flessibilità nell’organizzazione di eventi e nella pianificazione di programmi incentive.
Gli spazi meeting La Terrazza Martini e la Botanical Room sono due soluzioni – la prima dal sapore classico mentre la seconda dal mood moderno – in cui ambientare business meeting e conferenze: offrono una capacità di accoglienza rispettivamente di 180 e 40 persone, sono dotate di moderne attrezzature multimediali e allestite in modo da facilitare i break per offrire agli ospiti una pausa distensiva o colazioni di lavoro leggere. L’adiacente Sala Camino, infatti, arredata con poltrone e divani, presta i suoi comodi spazi a momenti di lavoro di gruppo, ma anche a light lunch e aperitivi.
oltre 600 pezzi che, dall’età greco-romana sino alla metà del secolo scorso, ripercorrono oltre 2000 anni di storia del vino. Inserito nel circuito delle collezioni piemontesi, il Museo si snoda lungo 15 sale ed è disponibile per visite guidate o per l’allestimento di ricevimenti ed eventi. A ripercorrere la storia del marchio è, invece, “Mondo Martini”, il museo d’impresa della Martini & Rossi. Nell’esposizione – chiara, emozionale, interattiva – le prime bottiglie, l’epopea dei fondatori e migliaia di oggetti e documenti che raccontano un’azienda sempre all’avanguardia. Lo spaccato di una storia che, nata italiana e diventata internazionale, abbraccia economia, cultura, società e costume.
L’Academy La Martini Bar Academy ospita educational sulla “Mixology”, ossia sulla preparazione dei cocktails e sul “perfect serve”. Guidati dagli Ambassador e dai Bartender della Casa gli ospiti preparano alcuni tra i più famosi cocktail Martini della storia. Il programma “Make Your Own Vermouth” propone un’immersione nell’arte del fare il Vermouth, patrimonio culturale piemontese, introducendo alla preparazione e all’uso di estratti e distillati. Giocando con le note aromatiche ciascuno potrà creare i sapori e l’equilibrio del proprio Vermouth. S.F.
I musei Nelle antiche cantine di mattoni a vista sorge il Museo, una delle più importanti raccolte mondiali di Storia dell’Enologia: 1-2 2016
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NUOVA LOCATION PER EVENTI NEW LOCATION FOR EVENTS.
Casa Martini Hospitable and versatile, open to the public, it is an exceptional location to organize meetings, private events, and training and cultural encounters, thanks also to the prestigious Martini Museum of History of Enology, the only one in the world of its genre, and to the “Mondo Martini” (Martini World) Gallery, museum of the company, inserted into the circuit of the Piedmontese collections
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asa Martini is a place dedicated to welcoming, a meeting point between the traditions and the future of the company. It rises in the historic Martini & Rossi building, in Pessione di Chieri, just a few kilometers from Turin, a place where the same values live today that inspired company founders Alessandro Martini and Luigi Rossi more than 150 years ago. Conceived as a real and true house, composed of comfortable atmospheres, with a lively sense of hospitality, it was designed as an exceptional location to program events of any type, adaptable to any need. Its spaces are able to accommodate private events and conference meetings, cultural appointments, social and convivial occasions, training and cultural meetings, and charity events. For this, at the end of last year, Bacardi-Martini Group created a
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new managerial position, nominating Marco Budano “Casa Martini Manager”, with the objective of developing hospitality programs and giving new nourishment to the seat in Pessione. The House develops through 8 different settings: Terrace, Lounge Bar, Bar Academy, Botanical Room, Old Laboratory, Mondo Martini, Museum of History of Enology and the Martini Store. Each one with a specific function, and able to guarantee maximum flexibility in the organization of events and in the planning of incentive programs.
Meeting spaces The Martini Terrace and the Botanical Room are two solutions – the first with classic flavors, while the second has a modern mood – in which to set a business meeting or conference: they offer a capac-
NUOVA LOCATION PER EVENTI THE SURROUNDINGS
Casa Martini, thanks to its strategic position – half an hour from Torino, but close to the strongly touristic Piedmont territories of Roero, Langhe and Monferrato – is also an important stop on artistic and culinary circuits, organized by public and private entities, and is also a perfect launch point for visiting the territory. The House, that offers an ample parking area for tour busses, is reachable by car or by the Torino-Genova (Turin-Genoa) railway.
ity to host 180 and 40 people respectively, they are equipped with modern multimedia tools and set up in a way to facilitate breaks to offer guests a chance to stretch or have a light business lunch. The adjacent Sala Camino (Fireplace Room), in fact, furnished with armchairs and sofas, lends its comfortable spaces to moments of group work, but also to light lunches and aperitifs.
The museums The exposed brick cellars host the Museum, one of the most important collections in the world of the History of Enology: more than 600 pieces that, from the Greco-Roman age to the middle of the last century, stretch over 2000 years of the history of wine. Inserted in the circuit of Piedmontese collections, the Museum, extends over 15 rooms, and is available for guided visits or for setup for receptions and events. Tracing the history of the brand is, however, “Mondo Martini”, the company museum of Martini & Rossi. In the exhibition – clear, emotional, interactive – are the first bottles, the epic of the founders and thousands of objects and documents that tell the story of a company that has always been at the vanguard. The snapshot of a history that, born Italian and became international, embraces economy, culture, society and costumes.
The Academy The Martini Bar Academy hosts education on “Mixology”, or rather, on the preparation of cocktails and on “perfect serve”. Guided by the Ambassadors and by Bartenders of the House, guests prepare some of the most famous Martini cocktails in history. The “Make Your Own Vermouth” program proposes an immersion in the art of making Vermouth, a cultural patrimony of Piedmont, introducing the preparation and use of extracts and distilled spirits. Playing with the aromatic notes, each student can create the flavors and balance of a real Vermouth. S.F.
THE TOURS OF CASA MARTINI
The staff of Casa Martini proposes very versatile entertainment programs that include a guided tour of the Museum, of Mondo Martini and of the Store, combined with training sessions, such as “Make Your Own Vermouth” or “Mixology”, with aperitif included. The programs last approximately 1 1/2 hours, and can be combined with a lunch or a dinner, depending on the predetermined time. The new web page www.visitcasamartini.com hosts a video presentation, and offers the possibility to follow a Virtual Tour of the entire location. 1-2 2016
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MEETING CON GUSTO
Centro Congressi SGR Destinazione a tutto tondo per eventi e incontri business con una proposta ristorativa di alto livello: il Quartopiano Suite Restaurant, dove innovazione e creatività sono i capisaldi della cucina, insieme con la qualità del vino, prodotto dall’azienda agricola Colombarda
Cucina creativa e vino del territorio: è questo il matrimonio perfetto che caratterizza la proposta gastronomica del Quartopiano Suite Restaurant, destinazione gourmet sul lungomare di Rimini che ha meritato una menzione sulla Guida Michelin, affermandosi tra i locali di maggiore appeal della costa romagnola. Guidato dallo chef Silver Succi – che trae
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ispirazione da maestri di fama internazionale come Gualtiero Marchesi, Vincenzo Cammerucci e Mauro Uliassi, con cui ha lavorato prima di approdare a Rimini – il ristorante racconta i sapori e i profumi del territorio in una carta profondamente legata a materie prime d’eccellenza e alle ricette della tradizione, reinterpretate attraverso il confronto con altre cucine e altre tecniche di lavorazione. Ne risulta un’esperienza di gusto ogni volta unica, in cui l’accostamento tra consistenze e texture diverse e la presenza di elementi sorprendenti va di pari passo con la cura per i dettagli e l’attenzione verso l’estetica del piatto. Naturalmente una carta di tale qualità si deve accompagnare a una selezione di vini di eguale prestigio. Prodotte dall’azienda agricola Colombarda – nata nella seconda metà dell’Ottocento sulle colline di Cesena ed evolutasi verso una viticoltura di precisione – le etichette di Pagadebit, Albana e Sangiovese portano sulle tavole del Quartopiano tutto il sapore delle uve autoctone, grazie all’uso di tecnologie
MEETING CON GUSTO I NUMERI DEL MICE
SGR dispone di 8 sale meeting, di cui 6 modulabili, e una capienza complessiva di 650 posti. L’ambiente più ampio, la Sala Energia, ospita fino a 250 persone in plenaria. Lo scorso anno oltre 400 aziende, associazioni e ordini professionali hanno scelto di organizzare i propri eventi presso la struttura, utilizzandone l’ampia dotazione di strumenti high-tech (dalla proiezione su uno o più schermi in simultanea ai sistemi audio-video, dalle cabine di regia e traduzione alla connessione internet) e avvalendosi di servizi ad alto valore aggiunto per il business, quali la segreteria organizzativa, l’ufficio per le pubbliche relazioni e, in caso di meeting di caratura internazionale, l’interpretariato live.
all’avanguardia che permettono di estrarre l’essenza del rapporto tra vitigno e territorio. È proprio la forte impronta identitaria a caratterizzare sia la lavorazione presso la cantina, i cui vini sono vinificati in acciaio e in purezza per esprimere gusti e consistenze autentiche, sia l’altra produzione dell’azienda, l’olio extravergine d’oliva.
Incontri di gusto ed eventi ad hoc Il Quartopiano Suite Restaurant, oltre a essere un’entità a se stante, è anche collegato all’adiacente Centro Congressi SGR, dinamica location per eventi e incontri di tutte le tipologie e dimensioni. Specializzato nella definizione e nell’organizzazione di momenti business, dalla conferenza stampa al board meeting, dal lancio di prodotti e dalle sfilate di moda alle esposizioni e ai congressi plenari, il centro riminese rappresenta una destinazione a
tutto tondo per il MICE. Ad accompagnare gli eventi la buona cucina del Quartopiano, che differenzia la propria proposta in base al momento della giornata: a pranzo QP Lunch propone un ricco buffet con piatti ispirati alla tradizione mediterranea e adatto ai tempi stretti di chi lavora; a cena, la qualità di cui Quartopiano è sinonimo può essere gustata nella sua interezza, in una cornice accogliente e raffinata. SGR si sta orientando sempre di più verso la creazione di momenti business completi, in cui all’appuntamento di lavoro vero e proprio, seguito in tutti i dettagli e organizzato su misura del cliente a livello di spazi e tecnologie, si affianca anche un programma che comprende l’ospitalità (offerta in strutture convenzionate sul territorio), le proposte enogastronomiche e tutte quelle attività che sfruttano la ricchezza dell’area. La prima destinazione è naturalmente Rimini, località non solo turistica ma anche culturale, con un calendario di iniziative ed eventi molto fitto ed esteso lungo tutto l’anno. Uscendo dalla città è inoltre possibile scoprire un territorio pieno di storia e arte (imperdibili i castelli, le rocche e i borghi medievali di Valconca, Valmarecchia, Rubicone e Montefeltro). G.G
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MEETING CON GUSTO MEETING WITH TASTE.
SGR Conference Center Full-relief destination for events and business meetings characterized by an excellent catering proposal, namely, the Quartopiano Suite Restaurant, where innovation and creativity are the cuisine cornerstones along with the quality of the wine produced at Colombarda farm
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reative cuisine and local wine: this is the perfect match that characterizes the Quartopiano Suite Restaurant cuisine, gourmet destination along Rimini’s seafront, mentioned in the Michelin Restaurant Guide, and ranking among the most appealing restaurants on the Romagna coast. Under the guide of Chef Silver Succi – inspired by internationally renowned masters like Gualtiero Marchesi, Vincenzo Cammerucci and Mauro Uliassi, with whom he worked before moving to Rimini – the Restaurant tells the story of the land flavors’ and aromas in a menu that is deeply rooted in excellent raw materials and traditional recipes, which interestingly blend with other cuisines and techniques. The result is a taste experience that is never the same and in which the combination of different textures and the presence of surprising elements go hand in hand with utmost attention to details
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and dish aesthetics. Obviously, such a quality menu must be accompanied by an equally prestigious selection of wines. Produced by Colombarda farm- born in the second half of the 19th century on Cesena hills and developed into a precision viticulture- Pagadebit, Sangiovese and Albana labels enrich Quartopiano tables with the local grapes’ flavor, deriving from the use of cutting-edge technologies able to extract the essence of the relationship between the vine and its territory. This strong identity characterizes both the production taking place at the wine cellar, whose wines are defined by single-variety vinification as well as vinification in stainless steel that allows to get authentic tastes and textures, and the second company’s production, namely, olive oil.
Ad hoc taste events and meetings The Quartopiano Suite Restaurant, as well as being an entity on its own, is also con-
MEETING CON GUSTO
nected to the adjacent SGR Conference Centre, a dynamic location for events and meetings of any kind and dimension. Specialized in defining and organizing business moments, from press conferences to board meetings, from product launches and fashion walkways to exhibitions and plenary conferences, the SGR Centre in Rimini represents a full-relief MICE destination. To accompany the above-mentioned events there’s Quartopiano good food, where menus are differentiated according to the time of the day: at lunch, QP Lunch offers a rich buffet with dishes inspired by the Mediterranean tradition and suitable for business tight deadlines; at dinner, the quality, which Quartopiano
is a synonym for, can be tasted in its entirety, in a warm and refined setting. SGR is shifting more and more towards the creation of full business moments in which the business appointment, organized and customized in detail to the customer’s needs as far as spaces and technologies are concerned, is backed up by a program that includes hospitality (offered in local participating hotels), food and wine and all those activities that make good use of regional natural resources and products. Undoubtedly, the first destination is Rimini, a cultural and tourist resort, with a very full calendar of events throughout the year. Leaving this town, it is possible to discover a land rich in history and art: unmissable are castles, fortresses and the medieval villages of Valconca, Valmarecchia, Rubicone and Montefeltro. G.G.
MICE NUMBERS
SGR consists of 8 meeting rooms, 6 of which may be arranged in modules, and a total capacity of 650 seats. The largest space, the Energy Room, accommodates up to 250 people. Last year over 400 companies, organizations and professional associations decided to organize their events at the SGR facility, using its wide range of high-tech tools (from the projection on one or more screens simultaneously to audio-video systems, from control and translation rooms to the internet connection) and making use of business services with a high added value, such as an organizational secretariat, a public relations office and live interpreting services, during international meetings. 1-2 2016
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MICE & SHOPPING
Fidenza Village Una sola destinazione per business e shopping, in cui acquistare i più grandi brand italiani e internazionali di moda e homeware a prezzi ridotti, gustare i migliori piatti del territorio e vivere un’esperienza di shopping ad hoc per aziende e collaboratori A solo un’ora di viaggio da Milano e Bologna e a 20 km da Parma, Fidenza Village è una destinazione che unisce il meglio dello shopping Made in Italy e internazionale con un’esperienza esclusiva dedicata ad aziende e dipendenti. Oltre a proporre un’ampia scelta di brand a prezzi ridotti fino al 70% sul prezzo retail consigliato, il villaggio sta infatti puntando in modo sempre più deciso sulle offerte e i programmi MICE pensati per i clienti business, che comprendono uno spazio meeting dedicato, “The Lounge”, servizi personalizzati e la composizione di attività post-congress e soluzioni per incentive coinvolgenti e originali.
Una nuova location per eventi A trasformarsi in un’unica location per eventi corporate è l’intero Villaggio. Arrivati nel parcheggio Vip con accoglienza
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dedicata, servizio hostess e benvenuto, si accede allo spazio meeting riservato, un ambiente accogliente e luminoso modernamente arredato attrezzato con le migliori tecnologie e in grado di ospitare fino a 90 partecipanti, per organizzare team building, incontri di formazione, presentazioni e ogni genere di happening, come buffet lunch e cocktail, e che all’occorrenza può essere utilizzato semplicemente come area relax per gustosi break con catering d’eccezione. Al termine del programma di business, la giornata prosegue tra le oltre 100 boutique e con una sosta a una delle proposte ristorative del villaggio, in cui gustare i piatti della tradizione e le ricette del territorio, per poi concludere la visita con un momento di intrattenimento oppure un’attività legata al mondo del fashion nell’avenue su cui si affacciano tutti i negozi e i locali.
MICE & SHOPPING I NUMERI DEL VILLAGGIO
Parte della Collezione di Villaggi Chic Outlet Shopping® di Value Retail, tra le prime aziende all’interno del settore “business tourism” e unica realtà specializzata nello sviluppo e nella gestione delle destinazioni outlet di lusso, Fidenza Village propone un’ampia selezione dei migliori marchi della moda e dell’homeware in oltre 100 boutique e attrae una clientela proveniente da Cina, Usa, Sud-Est Asiatico e Medio Oriente, insieme con una significativa affluenza dalla Russia e, soprattutto durante la stagione estiva, dall’Europa centro-settentrionale. Per quanto riguarda i risultati economici il 2015 si è chiuso in positivo: nel secondo semestre in particolare si è assistito a un incremento della clientela del 33% (dato complessivo che riguarda tutti i villaggi Value Retail) e una crescita del 130% relativa agli eventi collegati al settore.
Ma non è tutto: l’offerta include esclusive agevolazioni per le aziende che sottoscrivono il corporate programme, vale a dire riduzioni delle tariffe di affitto degli spazi e dei servizi di ristorazione, condizioni privilegiate per l’acquisto di Gift Cards, deducibili dal reddito d’impresa e utilizzabili per premiare o incentivare il proprio team e i clienti. I dipendenti delle aziende che usufruiscono del pacchetto corporate hanno inoltre la possibilità di fare acquisti tutto l’anno con un ulteriore sconto del 10% sul prezzo outlet, percentuale di risparmio che triplica in speciali occasioni.
Made in Italy e luxury shopping internazionale Fidenza Village si è posizionato come una meta di richiamo per lo shopping internazionale, il cui appeal si gioca su diverse componenti: l’eccellenza dei marchi, l’ospitalità e la cura nella creazione di programmi ed eventi ed hoc. Il Made in Italy è infatti ben rappresentato dalle boutique Missoni, Class Roberto Cavalli, per citare solo qualche nome, ma non manca la possibilità di acquistare capi di grandi stilisti internazionali come Vivienne Westwood. Per quanto riguarda l’accoglienza, quest’ultima è garantita dalle tante collaborazioni sia a livello locale che nazionale. Si passa dal buon cibo, grazie al generoso territorio della Food Valley e
I SERVIZI ESCLUSIVI
La cura nei confronti degli ospiti significa anche offrire una serie di servizi esclusivi: per chi aderisce al corporate programme lo Shopping Express® – il servizio trasporto di lusso che collega tutti i giorni il centro di Milano a Fidenza Village – è a metà prezzo, mentre per acquisti in tutta libertà c’è il servizio di hand-free shopping e la possibilità di inviare i pacchi in Italia e all’estero in sole 24 ore. Espressamente dedicato a chi risiede in un Paese extra Ue è invece il servizio shopping tax-free. Tutte queste opportunità si affiancano a molte altre quando si tratta di organizzare un evento business: un servizio di luxury coach dedicato, l’assistenza del personal stylist, speciali promozioni e gift card, workshop di business etiquette e sessioni di formazione di “Dress code” o altre attività incentive come le cooking classes.
alle partnership d’eccezione come quella con lo chef stellato Massimo Spigaroli, all’arte e alla cultura, tramite convenzioni con il Teatro alla Scala o il Museo Ferrari di Maranello, dalle terme di Salsomaggiore e QC Terme, ai trasporti (sono ben 21 le compagnie aeree con cui guadagnare punti per i frequent flyer and reward programmes facendo shopping nel Villaggio), all’ospitalità alberghiera, in particolare nelle strutture del gruppo Una Hotel e Hilton (con il quale si partecipa al programma di fidelizzazione Hilton Hhonors). Ma l’accoglienza si traduce innanzitutto nella scelta di offrire agli ospiti un’atmosfera piena di calore, che li faccia sentire a casa. È il caso del capodanno cinese, che a febbraio permetterà di scoprire gli aspetti più curiosi della cultura orientale. Per esempio, tutti i clienti cinesi riceveranno la tradizionale busta rossa, un regalo di buon auspicio dato che il rosso è il colore tipico di questa festività, mentre un ristorante del Villaggio offrirà zuppe in onore della festa orientale, privilegi offerti anche alle delegazioni delle aziende del territorio. G.G. 1-2 2016
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MICE & SHOPPING
Fidenza Village A destination for business and shopping, where you can find the greatest Italian and international brands and homewares at reduced prices, taste the best dishes of the region and experience a day out especially designed for companies and their collaborators
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ust an hour from both Milan and Bologna, and 20 km from Parma, Fidenza Village is a destination that combines the best of Made in Italy and international shopping with a unique experience for companies and their employees. In addition to offering an ample choice of brands with savings up to 70% on the recommended retail price, the village is also concentrating, in an ever more decisive way, on MICE offers and programmes designed for business clients, including a dedicated meeting space, ‘The Lounge’, personalised services and the organisation of post-conference activities and solutions for original and engaging incentives.
A new location for events The entire Village has transformed itself
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into a unique location for corporate events. When guests arrive in the VIP parking section they are greeted by hostesses and make their way to the reserved meeting space, a comfortable and bright environment with modern furnishings, equipped with the best technology and able to host up to 90 participants. It’s a space where organise team activities, training meetings, presentations, or any type of event, including a buffet lunch and cocktail hour. Or it can be used simply as a relaxation area for delicious breaks with exceptional catering. At the end of the business programme, the day continues with the opportunity to shop in the over 100 boutiques, taking a break at one of the restaurants in the Village to taste the traditional dishes and recipes of the area, and concluding the visit with some entertainment or a fashion-related activity. But that’s not all – the offer includes exclusive concessions for the companies that subscribe to the corporate programme, including savings on room hire and restaurant services, exclusive offers (deductible from company earnings) for the purchase of Gift Cards, and awards and incentives for the team and clients. The company employees who use the corporate package have the benefit of a 10% saving on purchases in the Village on their day of their visit, a percentage that triples on special occasions.
MICE & SHOPPING EXCLUSIVE SERVICES
A great deal of care is put into the guest experience, with a series of exclusive services available: the Shopping Express® is the daily luxury coach service that connects the centre of Milan and Fidenza Village – with half-price tickets available to corporate programme guests. In addition, the Villages offer hands-free Shopping and the possibility to ship packages within Italy and abroad in only 24 hours. Especially for guests who live in countries outside the European Union, there is a tax-free shopping service. Other services for special events include: a dedicated luxury coach service, the assistance of a personal stylist, special promotions and gift cards, workshops in business etiquette and styling sessions, or other incentive activities, such as cooking classes.
Made in Italy and international luxury shopping Fidenza Village has positioned itself as an attractive destination for international shopping, whose appeal plays on different components: the excellence of the brands, the hospitality and the care in the organisation of programmes and events. Made in Italy is well represented by Missoni and Class Robert Cavalli, just to name a few, but there’s no lack of choice with great international brands like Vivienne Westwood. Guests will feel welcome thanks to the combined efforts of local and national partners. The experience includes good food, representative of the Food Valley en-
THE NUMBERS OF THE VILLAGE
One of Collection of Chic Outlet Shopping® Villages by Value Retail, one of the leading companies in the ‘business tourism’ sector, and the only one specialising in the development and management of luxury outlet Villages, Fidenza Village offers a wide selection of the best brands of fashion and homewares in more than 100 boutiques, and attracts clients from China, the United States, South East Asia and the Middle East, together with a significant number from Russia, and, mostly during the summer season, from north and central Europe. With regard to the economic results, 2015 closed positively: the second semester, especially, saw a 33% increase in clients (comprehensive data from all Villages) and a growth of 130% relative to events connected to the sector.
hanced by exceptional partnerships, such as that with Michelin-starred chef Massimo Spigaroli, art and culture, through collaborations with Teatro alla Scala or the Museo Ferrari di Maranello (Maranello Ferrari Museum). Other options include a visit to the Spas of Salsomaggiore and QC Terme, transport (there are 21 airlines with which to earn frequent flyer points and rewards programmes by shopping at the Village) and hotel hospitality, particularly with Una Hotel Group and Hilton (including a partnership with the Hilton Hhonors customer loyalty programme). But the warm welcome is most reflected by the choice to offer guests an atmosphere that makes them feel at home. That’s the case with Chinese New Year, which, in February, will allow guests to discover a taste of Eastern culture. For example, all Chinese clients will receive the traditional red envelope, a gift of good luck - while a restaurant in the Village will offer noodles and soups in honour of the festival, with privileges also offered to the delegations of the companies of the area. G.G. 1-2 2016
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QUESTO MESE PARLIAMO DI...
Hotel de la Ville Monza Da oltre mezzo secolo simbolo dell’eccellenza nell’ospitalità d’ élite italiana, lo storico albergo si rinnova nella gestione senza perdere il suo marchio di qualità. Vediamo come...
Storico ma sempre sorprendente Hotel de la Ville. Historic, but always surprising, Hotel de la Ville
Una tradizione di accoglienza che è un fiore all’occhiello dell’hotellerie lombarda e che è giunta alla quarta generazione. È questo il segreto che permette allo storico ma sempre sorprendente Hotel de la Ville di Monza di restare da oltre cinquant’anni un alto modello nell’ospitalità di lusso. La testimonianza arriva oggi dal rientro in azienda di Francesco Nardi, il più giovane esponente della famiglia che da più di mezzo secolo è titolare della magnifica struttura, affacciata sulle affascinanti architetture della Villa Reale di Monza e dotata di 70 camere ripartite tra
Una delle affascinanti e decorate suite dell’albergo. One of the beautiful and rich suites in the hotel
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il corpo centrale, la nuova “Ala DeLuxe” e la dépendance “La Villa”. Figlio di Luigi Nardi e nipote di Arcangelo (detto Tany), i due fratelli che da anni rappresentano l’anima contemporanea dell’albergo monzese, Francesco si è laureato al prestigioso Glion Institute of Higher Education, l’istituto privato con sede in Svizzera specializzato nell’insegnamento della gestione dell’ospitalità, vera istituzione con l’École Hôtelière di Losanna nel campo della didattica alberghiera d’avanguardia. «Grazie alla lungimiranza e all’apertura al futuro dell’hotellerie che da sempre contraddistingue la gestione aziendale di mio padre e mio zio – ci spiega lo stesso Francesco – ho partecipato con loro all’elaborazione e alla concretizzazione delle strategie di sviluppo a breve e medio termine. Abbiamo creduto che fosse arrivato il momento di dare un nuovo impulso a un’azienda che ha da sé una tradizione lunghissima di successi perché da imprenditori sappiamo bene che non è mai salutare dormire sugli allori».
I tre pilastri su cui si fonda il futuro dell’hotel Sfruttando anche l’effetto Expo, l’Hotel de la Ville ha pianificato una triplice stra-
QUESTO MESE PARLIAMO DI...
tegia di sviluppo che prevede investimenti in settori mirati come spiega Francesco Nardi. «Il primo, fondamentale nel mondo globalizzato di oggi, è quello legato alla comunicazione. Abbiamo perciò dato il via a un importante investimento legato al rifacimento del sito internet aziendale hoteldelaville.com che ora è stato ripensato per dare un nuovo concetto di look&feel all’albergo, grazie anche alla presenza di contenuti multimediali esclusivi. Abbiamo quindi pensato alla distribuzione: in primis con un’affiliazione alla catena Châteaux & Hôtels Collection che ha potenziato il mercato francofono e beneficiato delle sinergie del gruppo per il posizionamento del ristorante in ambito più elitario e per nuovi contratti con tour operator; e a seguire con un minuzioso aggiornamento contrattuale con gli Whole Salers e le Ota. Il terzo punto infine ha riguardato l’aspetto sempre più indispensabile per ogni azienda che voglia stare al passo coi tempi, quello dell’innovazione tecnologica. Così abbiamo puntato su un upgrading di tutto il sistema di connessione internet Wi-Fi, sia in termini hardware che software, per la totale copertura in banda larga dell’albergo a beneficio del cliente, sia esso business che leisure, con un servizio efficientissimo e gratuito». L’importante strategia dell’Hotel de la Ville di Monza e della sua proprietà non si è fermata qui, però, vero? «Assolutamente: tutti questi importanti e onerosi, è giusto dirlo, obiettivi di gestione non hanno condizionato gli interventi strutturali in hotel. Sono stati infatti già posti in essere anche diversi ammodernamenti alla struttura. Come la modifica di un piano di camere che ha previsto la ristrutturazione dei bagni in marmo e l’inserimento di nuovi materassi matrimoniali ultra confortevoli Simmons World Class Beautyrest. Oppure come la dotazione in tutte le camere della dépendance La Villa, attigua al corpo centrale dell’albergo, di nuovi televisori Sony di ultima generazione. Senza dimenticare come nella nostra gestione continui a non venire mai a mancare l’attenzione alle ultime tendenze nella ristorazione. Così, in occasione di un’annata proficua come quella del 2015, grazie a Expo, abbiamo voluto creare per alcuni nostri eccellenti collaboratori opportunità di confronto che, seppur dispendiose, ci hanno arric-
chito di cultura e sensibilità, dando nuovi stimoli di miglioramento professionale. Per questo, a novembre come nostra consuetudine (da oltre 25 anni) abbiamo partecipato alla fiera alberghiera di New York con il nostro chef e maître d’hotel, visitando 4 ristoranti 3 stelle Michelin e altri 3 ristoranti stellati, oltre a decine di alberghi leader nella Grande Mela». Una strategia vincente quindi per il futuro dell’hotellerie di alto livello ma che già nel presente comincia a dare i suoi frutti. «È vero», conclude Francesco Nardi, «infatti già nel 2015, a testimonianza della costante eccellenza del nostro hotel e del suo ristorante Derby Grill, che è da anni il primo indirizzo su Monza secondo le più note guide di settore, abbiamo ricevuto diversi importanti riconoscimenti: tra i più recenti, le “Camere d’Autore” del Touring Club Italiano, il “Certificato di Eccellenza” di TripAdvisor per ristorante e albergo, la “Corona Radiosa” nel Taccuino Gatti-Massobrio 2016 e il “Premio Fraizzoli-Golosaria” per Ospitalità d’Eccellenza 2015». Davide Deponti
Francesco Nardi (primo a sinistra) in posa col resto della famiglia. Francesco Nardi (first on the left) and the rest of the family
L’elegante terrazza ha per sfondo la magnifica Villa Reale. The elegant terrace and the magnificent Villa Reale of Monza
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QUESTO MESE PARLIAMO DI... THIS MONTH WE TALK ABOUT....
Hotel de la Ville Monza For over half a century, symbol of the excellence in Italian hospitality, the historic hotel renews its management without losing its mark of quality. Let’s see how...
L’Hotel de la Ville è location perfetta anche per il business travel. Hotel de la Ville is a perfect location for business travel
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tradition of reception that is a jewel in the crown of the Lombardy hotel industry and that has reached the fourth generation. This is the secret that allows the historic, but always surprising, Hotel de la Ville of Monza to remain, for over fifty years, a high model in luxury hospitality. The testimony comes today with the re-entrance into the company of Francesco Nardi, the youngest exponent of the family, that for more than half a century has been the owner of the magnificent structure, facing the fascinating architecture of the Villa Reale of Monza, and equipped with 70 rooms divided among the central building, the new “Ala DeLuxe” (DeLuxe Wing) and “La Villa” dépendance. Son of Luigi Nardi and nephew of Arcangelo (nicknamed Tany), the two brothers, who for years have represented the contemporary soul of the Monza hotel, Francesco graduated from the prestigious Glion Institute of Higher Education, private institution based in Switzerland, special-
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ized in teaching hospitality management, true institution, along with the École Hôtelière of Lausanne in the field of vanguard hotel management education. «Thanks to the foresight and openness to the future of the hotel industry that has always distinguished the company management of my father and my uncle», explains Francesco, «I participated with them in the planning and execution of short and medium term development strategies. We believed that the time had come to give a new impetus to a company that has, within itself, a long tradition of success because, as entrepreneurs, we know well that it is never wise to rest on our laurels».
The three pillars on which the future of the hotel is founded Taking advantage of the Expo effect, the Hotel de la Ville planned a triple strategy for development that foresees investments in targeted sectors, as Francesco Nardi explains. «The first, fundamental in the globalized world of today, is connected with
QUESTO MESE PARLIAMO DI...
communication. We have therefore begun an important investment connected to the revision of the company internet site, hoteldelaville.com, which has been reconceived to give a new concept of look & feel to the hotel, thanks also to the presence of exclusive multimedia content. We have thought about distribution: first with the affiliation to the chain Châteaux & Hôtels Collection, that has empowered the French market and benefitted from group synergies for the positioning of the restaurant in a more élite scope, and for new contracts with tour operators; and following with a detailed contractual update with wholesalers and Ota. And finally, the third point regarded the ever-indispensable aspect for every company that wants to keep step with the times, that of technological innovation. So, we focused on an upgrade to the entire internet Wi-fi system, in terms of both hardware and software, for the total broadband coverage of the hotel for the benefit of the client, both business and leisure, with a highly efficient and free service». The important strategy of the Hotel de la Ville of Monza and its property hasn’t finished there, right? «Absolutely: all these important and onerous, it must be said, management objectives have not effected the structural interventions on the hotel. In fact, there have also been diverse modernizations to the structure. Like the change of a floor of rooms that has seen the restructuring of the marble bathrooms, and the insertion of new ultra-comfortable Simmons World Class Beautyrest mattresses. Or like the equipping of all the rooms of the dépendance,
La Villa, adjacent to the central body of the hotel, with new latest generation Sony televisions. Without forgetting how in our management there is never a lack of attention to the latest tendencies of restaurant management. So, for the occasion of a year as fruitful as 2015, thanks to the Expo, we wanted to create an opportunity for comparison for some of our excellent collaborators, although expensive, that has enriched our culture and sensitivity, giving new stimulus for professional improvement. For this, in November, as is our practice (for over 25 years) we have participated in the New York Hotel Fair with our chef and maître d’hotel, visiting four 3 Michelin Starred restaurants, and 3 other starred restaurants, and more than ten of the leading hotels in the Big Apple». A winning strategy, then, for the future of the high level hotel industry, but which is already bearing fruit. «It’s true», concludes Francesco Nardi, «in fact, already in 2015, witnessed by the constant excellence of our hotel and its Derby Grill restaurant, which has for years been the number one location in Monza according to the most noted guides of the sector, we have received different important recognitions: among the most recent, the “Camere d’Autore” (Rooms of the Author) from the Italian Touring Club, the “Certificate of Excellence” from Trip Advisor for restaurant and hotel, the “Corona Radiosa” (Radiant Crown) in the GattiMassobrio pocket guide 2016, and the “Premio Fraizzoli-Golosaria” (FraizzoliGolosaria Award) for Hospitality of Excellence 2015». Davide Deponti
La delegazione dell’albergo in visita alla New York Hotel Fair. Hotel de la Ville representatives visiting the New York Hotel Fair
Per gli ospiti ecco un sontuoso American Buffet Breakfast. The impressive American Buffet Breakfast
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TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ
Capitani,
biancheria per hotel di lusso Nel settore della sartoria professionale, l’azienda offre un prodotto altamente personalizzato, grazie ad una produzione quasi esclusivamente “made in Italy” con forti caratteristiche di artigianalità
Tra i protagonisti del prossimo appuntamento di BIT Luxury ci sarà anche il marchio Capitani, sinonimo di eccellenza nell’Alta Sartoria. Con i suoi prodotti altamente personalizzati Capitani si rivolge non solo agli alberghi di Charme, ma anche a quelle grandi Catene che desiderano coniugare l’esperienza di chi conosce le esigenze del settore a un’offerta “tailor made” con forti caratteristiche di artigianalità. La storia di questa Azienda inizia dieci an-
ni fa, su iniziativa di due imprenditori, Gabriella Cappi e Giuseppe Greco, che nel settore tessile avevano già maturato un’esperienza ventennale attraverso la collaborazione con marchi del calibro di Frette. La Capitani muove i suoi primi
Gabriella Cappi e Giuseppe Greco
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TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ
passi nel mercato della nautica, in cui qualità e servizio su misura vengono apprezzati fin da subito, confermando l’azienda come punto di riferimento per l’allestimento di yacht privati. «Il passo successivo è stato automatico», spiegano i titolari, «e diffondere le caratteristiche peculiari dell’azienda al mondo alberghiero ha portato alla creazione di collezioni specifiche, adatte alle esigenze di una clientela professionale». Oggi, a distanza di 10 anni dal suo esordio, il marchio Capitani è presente sul mercato nazionale con una propria rete di Agenti e Consulenti, e all’estero in partnership con distributori locali nei principali mercati.
Dettagli su misura Il punto di forza dei prodotti Capitani è la qualità dei materiali: tessuti naturali, come Percalle, Raso e Fiandre di Cotone o Puro Lino, offrono un confort superiore e un’estetica accattivante. «Ma conta molto anche la capacità di proporre confezioni e dettagli studiati in perfetta armonia con l’arredo e lo stile della camera, evitando l’anonimato di molte stanze d’albergo», spiegano i due titolari. Se da un lato l’eleganza e la praticità impongono il bianco e l’avorio come tonalità di base per i tessuti, dall’altro la personalizzazione è possibile grazie alla disponibilità di oltre 40 tonalità di colori Indrantene per le finiture (cordonetti, ricami, orli a giorno). La collezione si completa di accessori come piumini naturali e sintetici anallergici, copriletto e topsheet in cotone e una gamma di prodotti ignifughi certificati in Classe 1IM che comprende coperte, copriletto, bed runners, cuscini e quilts.
La linea bagno La collezione comprende, oltre ai classici set da bagno, accappatoi di vari modelli, e linee più tecniche dedicate all’area SPA e Wellness. L’utilizzo di puro cotone egiziano, lavorato con telai di ultima generazione, conferisce alle spugne morbidezza e assorbenza particolari mantenendo la massima leggerezza (pesi al mq: 300-800 grammi).
La linea da tavola Il mondo della ristorazione è sempre più sfaccettato: i Ristoranti hanno esigenze
molto diverse tra loro, sia da un punto di vista stilistico che funzionale. Per questo la collezione si compone di tessuti realizzati in Cotone, Lino, Misto Lino, Poliestere/Cotone o Poliestere/Cotone/Lino, combinazioni tecnicamente studiate per sopportare frequenti lavaggi ad alte temperature ed al contempo offrire al cliente la possibilità di caratterizzare al meglio ogni ambiente, personalizzando i capi anche con il logo tessuto o ricamato. Tutti i colori sono rigorosamente Indantrene, permettendo quindi lavaggi industriali e mantenendo inalterata nel tempo la qualità del capo.
La Linea Outdoor Tessuti tecnici come la gamma Tempotest® con più di 40 varianti di colore o la versatile ecopelle nautica, trovano una collocazione nella collezione Outdoor, che spazia dall’arredo tavola (tovagliette, runner, cestini pane) agli accessori (cuscini per sedute, lettini e divani) fino ad arrivare alla nuova e versatile famiglia di imbottiti, che garantiscono una perfetta ergonomia in ogni situazione, dal party in piscina al relax in SPA.
La collezione “Boutique” Grazie ai suoi pregiati rasi, alle finiture artigianali come applicazioni e ricami, questa collezione è la risposta alla crescente richiesta di prodotti ancora più esclusivi. Ordinabili a partire da un solo set in confezione regalo, è perfetta anche per vestire una suite o fare un cadeau a un cliente importante. La collezione comprende set letto, quilts con colori in abbinamento alle finiture e spugne elegantemente confezionate con sbieco colorato. A.M. 1-2 2016
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TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ TOP QUALITY IN THE HOSPITALITY SERVICE.
Capitani, linens for luxury hotels In the professional sartorial sector, the company offers a highly personalized product, thanks to an almost exclusively “Made in Italy” production, with strong artisanal characteristics
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apitani will be one of the protagonists of the next appointment of BIT Luxury. It is synonymous with the excellence of High Tailoring. With its highly personalized products, Capitani refers itself not only to charming hotels, but also to the large chain hotels that desire to marry the experience of those who know the requirements of the sector to a “tailor made” offer, with strong artisanal characteristics. The history of this company began ten years ago, with the initiative of its two en-
trepreneurs, Gabriella Cappi and Giuseppe Greco, who both had twenty years of experience in the textile sector, through the collaboration with brands of the caliber of Frette. Capitani took its first steps in the nautical market, in which its quality and bespoke service were appreciated from the beginning, confirming the company as a reference point for the upholstering of private yachts. «The next step was automatic», explain the owners, «and to spread the unique characteristics of the company to the hotel world, led to the creation of specific collections, adapted to the needs of a professional clientele». Today, at a distance of 10 years from its debut, the Capitani brand is present in the national market with its own network of Agents and Consultants, and abroad in partnership with local distributors in the principal markets.
Details to measure The strong point of Capitani products is the quality of the materials: natural fabrics, such as percale, sateen and damask of Cotton or Pure Linen, that offer a superior comfort and captivating elegance. “The ability to offer designs and details
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studied to be in perfect harmony with the furnishings and style of the room, avoiding the anonymity of many hotel rooms, is also very important”, explain the two owners. If, on one hand, elegance and practicality dictate white and ivory as base color for the fabrics, on the other hand, customization is possible thanks to the availability of over 40 shades of Indrantene colors for the finishing (piping, embroidery, visible embroidered borders). The collection is completed by accessories such as natural down or hypoallergenic synthetic comforters, bedspreads and cotton top sheets, and a line of Class 1IM certified fire resistant products that include blankets, bedspreads, bed runners, pillows and quilts.
The bathroom line The collection includes, in addition to the classic bathroom sets, bathrobes of various models, and more technical lines dedicated to the SPA and Wellness areas. The use of pure Egyptian cotton, woven with the latest generation looms, gives the terry
industrial washing while maintaining the unaltered quality of the pieces over time.
The Outdoor Line Technical fabrics, like the Tempotest® Line, with more than 40 color variations, or the versatile nautical eco-leather, find a place in the Outdoor collection, that ranges from table dressing (napkins, runners, breadbaskets) to accessories (seat cushions, lounge chairs and sofas), to the new and versatile family of padded furniture that guarantees perfect ergonomics in any situation, from a pool party to a relax in a SPA.
The “Boutique” collection
a particular softness and absorbency, while maintaining the maximum lightness (weight for square meter: 300-800 grams).
Thanks to its fine satins, to the artisanal finishing such as appliques and embroidery, this collection is the response to the growing request for more exclusive products. Orders from just one set in a gift pack, perfect to dress a suite or make a gift to an important client. The collection includes bed sets, quilts color coordinated to the finishing, and towels elegantly finished with colored trim. A.M.
The table line The restaurant world is increasingly multifaceted: restaurants have very different needs, even from one to another, from both the stylistic and functional points of view. This is why the collection is composed of fabrics made of cotton, linen, linen mixes, polyester/cotton/linen, combinations technically studied to support frequent washing at high temperatures, and at the same time, offer the client the possibility to better decorate every environment, customizing the pieces with a logo in fabric or embroidery. All the colors are rigorously Indantrene, allowing for 1-2 2016
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SCENARI DEL TURISMO
A Bit2016
I Buyer MICE Internazionali si incontrano per un business matching di qualità
C’è un solo luogo in Italia dove domanda e offerta del settore MICE si incontrano: è MICE WORLD, l’area dedicata a Meeting, Incentive, Conference ed Eventi all’interno di Bit2016. Questo comparto trova in Bit uno spazio unico a livello nazionale, un hub esclusivo dove sviluppare il proprio business avvicinando le migliori realtà che operano nella industry. Sono infatti 478 i buyer profilati che prenderanno parte alla manifestazione, un vasto gruppo proveniente da 41 Paesi del mondo e selezionato da Bit con il supporto di partner autorevoli come Htms, Mpi, Mci-Ovation, Bedouk, Acte Russia. Ma qual è il profilo dei buyer del segmento MICE WORLD? Con una media di 47,5 eventi all’anno, 200 partecipanti e un budget di circa 22mila euro, il buyer tipo ha a disposizione oltre un milione di euro. L’internazionalità è uno dei punti di forza del gruppo profilato da Bit2016 e uno degli elementi di spicco rispetto alle altre fiere MICE europee: solo il 14% dei buyer arriva infatti dall’Italia mentre il 42% è di provenienza europea (di cui il 10% dall’Europa continentale, il 5% dall’Europa meridionale e il 27% dall’Europa dell’est). Guardando fuori dal Vecchio Continente, il 19%
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proviene dal Nord America, il 14% dall’Asia e il 7% dal Sud America, il 3% dal Medio Oriente e l’1% dall’Oceania. Per quanto riguarda le categorie di appartenenza: il 31% sono organizzatori di eventi, seguiti dalle agenzie di business travel (25%), il 18% Incentive House, il 16% Corporate Meeting Planner di aziende, il 6% associazioni e il 3% Pco. Per la categoria Corporate Meeting Planner confermano la presenza aziende come CISCO, Campari, BNP Paribas, Bank of America e tra le associazioni figurano l’Internatio-
nal Association of Exhibitions and Events (IAEE), l’American Financial Services Association e European Society for Swallowing Disorder, a queste si unirà un ampio gruppo di Intermediari, con le più importanti PCO, Incentive House, Agenzie di organizzazione eventi e Business Travel Agency. Le occasioni di incontro tra domanda e offerta saranno numerose e diversificate, a partire da due giorni di agenda con 28 appuntamenti prefissati, per sviluppare il business e ottimizzare la propria presenza alla manifestazione. Per presentare l’offerta MICE a un pubblico mirato è a disposizione degli espositori una sala conferenze dedicata. Una piattaforma formativa e informativa composta da seminari, convegni e incontri di formazione, tutti condotti da speaker autorevoli ed esperti della industry, completano il pacchetto offerto dall’edizione 2016 di Bit per gli espositori di MICE WORLD: un’offerta unica in Italia e un’occasione imperdibile per gli operatori. Tra gli espositori presenti a Bit2016 si segnalano diverse regioni e alcune tra le più importanti catene alberghiere internazionali: Starhotels, AtaHotels, NH Hotels, Gdf Group e Choice Hotels International. P.T.
La famiglia De Nicolai vi dà il benvenuto all’Hotel Vis à Vis:
una straordinaria “Nave sulla Terraferma” La calorosa accoglienza, tipica di una gestione familiare, la posizione centralissima e privilegiata, la vista straordinaria, e la qualità dei servizi, garantiscono un’esperienza unica per un soggiorno business in un’oasi di quiete e relax Il Centro Congressi del Vis à Vis si trova nel parco sottostante la reception. L’area meeting è costituita da 3 sale polifunzionali indipendenti, luminose e in grado di rispondere alle varie esigenze delle aziende: meeting, convegni, corsi di formazione, esposizioni, banqueting trovano all’Hotel Vis à Vis una giusta ambientazione.
Il ristorante panoramico Olimpo, il centro benessere Giunone SPA, la piscina con idromassaggio nel parco, la terrazza Sky Bar Ponte Zeus e le 46 camere, arredate con stile ed eleganza, sono tutti i comfort che i vostri ospiti troveranno qui da noi al Vis à Vis.
Il nostro servizio Concierge è a disposizione dei clienti per proporre e organizzare attività leisure ed educative di vario genere, dalla gastronomia alla scoperta del territorio, ad attività specifiche per il training aziendale. Tutto costruito su misura e a diversi livelli, a seconda delle esigenze.
Hotel Vis à Vis & Ristorante Olimpo e Portobello Sestri Levante Tel. 0185 42661 - Fax 0185 480853 - www.hotelvisavis.com
SCENARI DEL TURISMO TOURISM SCENARIOS.
At Bit2016 International MICE buyers meet to do business effectively
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here is only one place in Italy where supply and demand of the MICE industry meet: MICE WORLD, the area dedicated to Meeting, Incentive, Conference and Events at Bit2016. A one-of a kind space in the Italian fair scenario, an exclusive hub to develop the business talking with the best companies operating in the industry. 478 profiled buyers will take part in the event: a large group coming from 41 countries around the world and
event organizers, followed by business travel agencies (25%), 18% Incentive Houses, 16% Companies’ Corporate Meeting Planner, 6% associations and 3% PCO. In the Corporate Meeting Planner category, a very important target for the exhibitors, companies as CISCO, Campari, BNP Paribas, Bank of America are confirmed; within the Associations, the International Association of Exhibitions and Events (IAEE), the American Financial
selected by Bit with the support of influential partners as Htms, Mpi, Mci-Ovation, Bedouk, Acte Russia. But which is the profile of the MICE WORLD buyers? With an average of 47.5 events per year, 200 participants and a budget of around 22,000 euros, the typical buyer manages a total of over one million euros. Internationality is one of the strengths of the group profiled by Bit2016 and one of the strong points compared to other European MICE fairs, only 14% of the MICE buyers come from Italy, while 42% come from Europe (including 10% from continental Europe, 5% from Southern Europe and 27% from Eastern Europe). Out from the Old Continent, relevant is the 19% of arrivals from North America, followed by 14% from Asia and 7% from South America. From the Middle East come 3% of the buyers, while only 1% come from Oceania. As for the categories: 31% are
Services Association and the European Society for Swallowing Disorder will be present among others; a group of intermediaries will also attend the exhibition, with the most important PCO, Incentive Houses, Event Organization agencies and Business Travel Agency. Meeting opportunities between sup-
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ply and demand will be numerous and various, starting from a two-day agenda with 28 pre-scheduled appointments, to develop the business and optimize the participation at the event. To present the MICE offer to a targeted audience, a dedicated conference room is available, a functional space ideal for in-depth analysis. A training and educational platform with seminars, conferences and training sessions, all conducted by prominent speakers and experts of the industry, completes the package offered in 2016 edition of Bit to the exhibitors of MICE WORLD: a unique offer in Italy and a wonderful opportunity for the operators. Among the exhibitors that will attend Bit2016 there are different Italian regions and some of the most important international hotel chains: Starhotels, AtaHotels, NH Hotels, Gdf Group and Choice Hotels International. P.T.
SCENARI DEL TURISMO
Mice Summit 2015
Mövenpick Hotels & Resorts ad Amsterdam L’appuntamento Mice organizzato dal Gruppo svizzero ha, come sempre, coinvolto top buyer di livello internazionale, confermandosi un successo grazie anche alle atmosfere uniche della città olandese
✒Cristina Chiarotti Ben 100 top buyer internazionali selezionatissimi si sono dati appuntamento, lo scorso novembre (dal 27 al 30) ad Amsterdam, per il Mice Summit 2015: la tre giorni di presentazione dell’offerta Mice della catena Mövenpick Hotels & Resorts. Giunto alla sua terza edizione, anche quest’anno l’evento ha offerto l’opportunità ai top buyers di incontrare i director of sales di tutti gli hotel del Gruppo, confermandosi un vero e proprio format di successo. Si tratta di una formula dinamica, sempre in evoluzione che, alle classiche sessioni di workshop in sede e ai colloqui one-toone, simpaticamente scandite da un timer digitale su schermo, affianca anche attivi-
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tà di team building sul territorio. Quest’anno a fare da cornice all’evento, il Mövenpick Hotel Amsterdam City Centre e gli splendidi scorci della città olandese, un’occasione unica e preziosa.
Mice e cultura, esperienze da condividere Divisi in due gruppi che si alternavano nelle attività, i partecipanti sono stati coinvolti in una simpatica caccia al tesoro per le strade e i luoghi tipici di Amsterdam, lungo un percorso a piedi e in battello, in pieno stile olandese. Ad ogni partecipante è stato chiesto di condividere sul proprio profilo Instagram le foto più belle con l’hastag #micesummit2015:
SCENARI DEL TURISMO MÖVENPICK, MERCATO GLOBALE
Mövenpick è un gruppo alberghiero svizzero che opera su mercati diversi che necessitano di scelte di marketing differenziate e personalizzate, pur mantenendo una filosofia globale. Attualmente gestisce più di 83 hotels in 24 paesi, principalmente hotel e resort 4 e 5 stelle, distribuiti in Europa, Asia, Africa e Medio Oriente. Oggi la catena alberghiera serve 5,8 milioni di persone ogni anno. La sua competenza principale risiede nel settore dell’ospitalità, con particolare attenzione alla gastronomia e ai prodotti di alta qualità, unita alla scelta di location uniche ed esclusive. Il Mövenpick Hotel Amsterdam City Centre, per esempio, con splendida vista sul fiume, gode di un’ottima posizione per visitare la città. Propone ambienti moderni e accoglienti, gastronomia tipica e internazionale e centro wellness, il tutto a pochi minuti a piedi dai principali luoghi di interesse, un mix tra location e comfort piacevolmente accessibile, che poi sono i punti di forza dello stile d’ospitalità del Gruppo svizzero. Numerose aperture sono previste per il 2016, tra cui le più prossime sono a Marrakech e Pattaya. In apertura (front page), Mövenpick Hotel Amsterdam City Center. Accanto (beside), Francis Bertrand, Vice President International Sales
un’idea molto gradita per l’intuizione di mettere sempre in relazione il soggiorno con i social, una cartina di tornasole che può rivelarsi un’ottima strategia di feedback per il gradimento dell’offerta proposta e un’occasione per Paesi diversi di confrontarsi sulle nuove dinamiche del turismo.
Ai vincitori della miglior foto “happy”, è stata regalata una macchina fotografica istantanea per poter continuare condividere emozioni e momenti importanti. Ma non sono mancati neppure momenti più istituzionali, come la splendida cena di gala in uno dei luoghi più esclusivi di Amsterdam, la Marble Hall del Tropen Museum o la serata con un “tocco di arancione” (il colore ufficiale olandese) e
la conferenza stampa di benvenuto dei vertici del Gruppo. Un’occasione, quest’ultima, alla quale hanno partecipato Francis Bertrand, Vice President International Sales, Pasquale Priore, International Sales Director, il Director Sales & Marketing Viona Terleth, e direttamente in conference call Jean Gabriel Pérès, Presidente e CEO, che ha voluto sottolineare come creatività e business possano contribuire a proporre un’offerta di condivisione unica tra esperienza di viaggio e cultura, alla scoperta non solo dei luoghi ma anche delle tradizioni e delle persone. Tutta l’organizzazione dell’evento è stata coordinata da Ursula Necknig, International Sales Director. ■ 1-2 2016
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SCENARI DEL TURISMO TOURISM SCENARIOS.
Mice Summit 2015 Mรถvenpick Hotels & Resorts in Amsterdam The MICE appointment organized by the Swiss Group has, as always, involved international level top buyers, confirming a success, also thanks to the unique atmosphere of the Dutch city Cristina Chiarotti status as a true and proper format of success. This is a dynamic formula, always in evolution which, to the classic workshop sessions in the head office and one-to-one interviews, sympathetically timed by a digital timer on the screen, also adds team building activities in the territory. This year, to frame the event, the Mรถvenpick Hotel Amsterdam City Centre and the splendid glimpses of the Dutch city, a unique and precious occasion.
MICE and culture, experiences to share
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selected international top buyers held their appointment last November (from 27th to 30th) in Amsterdam, for the MICE Summit 2015: the three days of presentations of the MICE offering of the Mรถvenpick Hotels & Resorts chain. Now in its third edition, the event this year has also offered the opportunity to top buyers to meet the sales directors of all the hotels of the group, confirming its
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Divided into two groups that alternated activities, the participants were involved in a fun treasure hunt in the streets and typical places of Amsterdam, along the route on foot or by boat, in full-on Dutch style. Each participant was asked to share their most beautiful photos on their Instagram profiles with the hashtag #micesummit2015: a much appreciated idea for the intuition of always putting the stay in relation to social media, a litmus test that might be a good strategy for feedback of
SCENARI DEL TURISMO MÖVENPICK, GLOBAL MARKET
Mövenpick is a Swiss hotel group that operates in diverse markets that require differentiated and customized marketing, while maintaining a global philosophy. It currently manages more than 83 hotels in 24 countries, mainly 4 and 5 star hotels and resorts, distributed in Europe, Asia, Africa and the Middle East. Today the hotel chain serves 5.8 million people per year. Its main competency resides in the hospitality sector, with particular attention to the cuisine and products of high quality, combined with the choice of unique and exclusive locations. The Mövenpick Hotel Amsterdam City Centre, for example, with a splendid view of the river, enjoys an optimum position to visit the city. It offers modern and welcoming environments, typical and international cuisine, and wellness center, all within a few minutes walk to all the principal locations of interest, a mix between location and pleasurably accessible comfort, that are the strong points of the hospitality style of the Swiss Group. There are numerous openings planned for 2016, among which, the next are Marrakech and Pattaya.
the appreciation of the proposed offer, and an occasion for different countries to compare themselves to each other on the new dynamics of tourism. Winners of the best “happy” photo re-
ceived an instant camera to continue to share emotions and important moments. But the more institutional moments were not missed, like the splendid gala dinner in one of the most exclusive locations of Amsterdam, the Marble Hall of Tropen Museum, or the evening with a “touch of orange” (the official color of Holland) and the welcome press conference by the top management of the group. An occasion, this last one, in which Francis Bertrand, Vice President International Sales, Pasquale Priore, International Sales Director, VionaTerleth, Director of Sales and Marketing, participated live, and Jean Gabriel Pérès, President and CEO, by conference call, who wanted to emphasize how creativity and business can contribute to propose an offer of unique sharing between travel experience and culture, to discover not only places, but also traditions and people. The entire event was coordinated by Ursula Necknig, International Sales Director. ■ In queste pagine, alcune immagini del Mövenpick Hotel Amsterdam City Centre. Qui a fianco, Pasquale Priore, International Sales Director. In these pages, some images of Mövenpick Hotel Amsterdam City Centre. On side, Pasquale Priore, International Sales Director
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EMOTIONAL TRIP
Viaggio in Camargue Tra specchi d’acqua dolce e salata e una lunga spiaggia di dune, ecco l’angolo più suggestivo del sud della Francia. Paradiso incontaminato per uccelli e uomini migratori
✒testo e foto di Barbara Ainis Arrivammo in Camargue in un giorno di pioggia. Con la macchina percorrevamo la lunga strada che circonda lo stagno di Vaccarés e in questo vasto panorama lacustre non c’era nulla che attirasse la mia attenzione, né che richiamasse il mio sguardo, perso nell’apparente vuoto di quella monotona pianura grigia dalle acque calme e dall’erba alta. Ma quando il vento Mistral, soffiando dal Nord attraverso la valle del fiume Rodano, squarciò le nuvole e lasciò apparire il sole, in quello stesso momento la mia delusione svanì assieme all’illusorio grigiore della natura. Di fronte al cielo ancora plumbeo per la maggior parte, le genziane, le tamerici, le centauree, che prima mi erano sembrate nient’altro che erba alta, si tinsero di colore e di vita, mentre lo specchio d’acqua
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si animò di uccelli fino ad allora nascosti: gallinelle d’acqua, aironi, tarabusi e fenicotteri rosa, in fila per pescare e asciugarsi le penne al sole. Per non rovinare questo incanto rallentammo fino a fermarci con la macchina, proprio quando una famiglia di cavalli di razza Camargue, bianchi gli adulti e marroni i puledri, tutti liberi, senza finimenti, né morsi, né selle, ci si avvicinò lentamente, in cerca di erba fresca sulla sponda dello stagno. Avevo creduto che trovare la pioggia fosse stata una sfortuna, soprattutto in una regione con 250 giorni di sole all’anno, ma, al contrario, quel brutto tempo mi offrì l’ombra dalla quale, come in un sogno, emersero i colori e gli abitanti della Camargue.
EMOTIONAL TRIP
Un paradiso di passaggio Oltre 10mila anni di lavoro ci sono voluti per fare della Camargue il paradiso naturale che è oggi. Autori di questo capolavoro d’acqua, salata e dolce, di terre fertili e dune di sabbia,sono stati il fiume Rodano, le onde del Mar Mediterraneo e gli esuberanti venti del Nord. Un equilibrio precario e prezioso regola ancora la vita di questo triangolo di lagune, stagni coperti di canne, risaie, vaste praterie e grandi saline, rifugio per molte migliaia di uccelli stanziali e migratori. Non serve essere ornitologi esperti, né appassionati conoscitori di ognuna delle specie di volatili presenti per emozionarsi alla vista di tanta vita che si riflette nelle sue acque immobili. Io, ad esempio, non sapevo nulla delle abitudini riproduttive dell’Airone guardabuoi, né conoscevo la differenza tra la Volpoca e lo Smergo minore, ma ugualmente non potrò mai dimenticare di quando nel Parco Ornitologico di Pont de Gau vidi centinaia di fenicotteri alzarsi in volo proprio sopra la mia testa, aprendo le ali rosa intenso, bordate di piume nere, estendendo il lungo collo in avanti e le
zampe sottili all’indietro. Nei 60 ettari del parco, nelle sue tre lagune e nei sei chilometri di sentieri al suo interno, l’ecosistema della Camargue è assolutamente intatto e protetto, tanto da rappresentare il luogo più sicuro e confortevole per centinaia di specie di uccelli migratori, che, indefettibilmente, tornano qui ogni anno. In realtà tutto il delta del Rodano può considerarsi come un grande, spontaneo parco ornitologico e ovunque è facile incontrare grandi stormi di uccelli, soprattutto durante la primavera e l’estate.
Mandrie di tori pascolano per le praterie del delta del Rodano, controllate dai gardians a cavallo di splendidi cavalli bianchi. Herds of bulls grazing the grassland in the Rhone delta, drive by the gardians, mounted on wonderful white horses
Uomini migratori Forse è un istinto che appartiene alla terra, o un soffio di libertà portato dal Mistral, ma gli uccelli non sono gli unici esseri che passano ogni anno per la Camargue durante il loro cammino nomade. Proprio come gli stormi in cerca di temperature miti, i gitani di tutto il mondo, gli zingari se volete, comunque gli uomini migratori per antonomasia, percorrono le strade tra gli stagni e le lagune per raggiungere, almeno una volta all’anno, Saintes Maries de la Mer. Questa piccola e an1-2 2016
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EMOTIONAL TRIP
Le passeggiate a cavallo permettono di scoprire tutto il fascino della Camargue. Horseback riding tours give the opportunity to discover the amazing Camargue
tica città, unico vero centro urbano all’interno dei confini della Camargue, conserva l’effige più sacra per i “figli del vento”: la statua di Santa Sara, patrona di tutti i nomadi. Secondo la leggenda, una barca partita dalla Palestina dopo la morte di Gesù, con a bordo alcuni dei suoi amici e discepoli, arrivò in naufragio fino alla co-
IDEE DA METTERE IN PRATICA I Tori di Camargue Ogni domenica, alle 11,30 della mattina, una fila di cavalieri entra a Saintes Maries de la Mer, con un’andatura coordinata ed esperta. Sono i gardians, i guardiani del bestiame che giungono in città con i tori selezionati per partecipare alla Corrida Camarga nell’arena della città. Non si preoccupino più di tanto gli animalisti: si tratta di una corrida incruenta, composta dalla marcia,chiamata abrivado, verso la plaza de toros, durante la quale gli spettatori cercano di disturbare il lavoro dei cavalieri e far scappare almeno un toro, in modo da vedere i gardians lanciarsi al galoppo per recuperare i fuggitivi; a questa segue la vera e propria corrida, con il torero, chiamato raseteur, che non deve uccidere il toro, ma solo mostrare il suo coraggio nell’affrontare l’animale senza difese, fino a togliergli dalle corna una coppia di pompon di lana bianca. A dirla tutta questi tori della corrida, scelti per la loro indole impavida, sono i più fortunati, in quanto evitano di finire sui piatti dei ristoranti locali come ingrediente principe di alcuni dei piatti tradizionali della Camargue, come il gardianne de taureau, carne di toro marinata nel vino rosso e profumata di erbe provenzali. Passeggiate a cavallo Gli stessi cavalli che aiutano i cowboy della Camargue e che percorrono liberi con i loro puledri le praterie che costeggiano gli stagni sono tranquilli e sicuri compagni per magnifiche passeggiate attraverso lo scenario indimenticabile del delta del Rodano. I bianchi cavalli di razza Camargue percorrono la lunga spiaggia e le dune che separano la laguna dal mare, lentamente raggiungono l’erba alta sulle sponde degli stagni ed entrano nelle loro acque basse, avvicinandosi agli stormi di fenicotteri, regalando al visitatore un’esperienza indimenticabile.
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sta meridionale della Francia, proprio sulla spiaggia di quello che, a quei tempi, era un accampamento romano-egizio, conosciuto come “Opidum Ra”. Nella barca, tra i naufraghi c’erano Maria Salomé, madre di Giacomo il Maggiore, Maria Giacobba, sorella o cugina della Vergine Maria, e Sara, forse una giovane egizia e forse ancella delle due Marie. Fu lei che salvò i naufraghi, trasformando miracolosamente la sua mantella in una barca sicura e dirigendola verso la costa francese. Mentre alcuni discepoli continuarono il cammino verso altre città della Francia (secondo alcuni compresa Maria Maddalena), le due Marie e Sara rimasero presso l’accampamento per evangelizzare questa terra. Fu forse per la sua umile origine, per il colore scuro della sua pelle, o perché dovette mendicare per aiutare le Sante Marie nella loro opera di proselitismo, in ogni caso Sara diventò la patrona dei gitani. E proprio come gli uccelli migratori, gli zingari di tutta Europa si danno appuntamento qui, il 24 di maggio, per festeggiare la loro santa. Già nelle settimane precedenti la città si riempie di pellegrini dai tratti e dalle etnie più diversi: ci sono i Rom, i Sinti e i Manouche, i Kalé, gli Jenisch, i Pavee e i Tattaren. Il lungomare e i parcheggi di Saintes Maries si colorano di roulotte, alcune di legno intagliato e trainate da cavalli, secondo l’antica tradizione. Arrivano dalla Francia, dalla Spagna, dall’Italia, dalla Germania, dall’Irlanda e dall’Europa dell’Est. Le strade del centro si animano di musica, balli e donne che leggono il futuro nelle mani. Uno dopo l’altro i gitani entrano nella bellissima e antica chiesa fortificata di Notre Dame, dedicata alle Marie (la cui festa è il 25 di maggio) e scendono nella cripta illuminata dalla luce rossa delle candele, per rendere omaggio alla statua di Santa Sara. La festa giunge al culmine il 24 maggio, quando la “gente del vento”, dopo la messa, veste la statua della santa con molti mantelli dorati e quattro uomini gitani la sollevano, escono dalla chiesa, accompagnati dalla folla di fedeli, e portano Santa Sara fino alla bellissima ed immensa spiaggia. Qui l’effige torna a bagnarsi nel Mediterraneo, per ricordare l’antico miracolo che salvò i naufraghi cristiani dalle acque, mentre gitani, locali e turisti gridano: Viva Santa Sara!
EMOTIONAL TRIP
Parlare di “zingari” non è facile. Una storia di razzismo, persecuzione e, a volte, illegalità appartiene a questi popoli nomadi (che oggi in molti casi nomadi non sono più). In Camargue e nei dintorni le cose vanno un po’ meglio. Innanzi tutto grazie alla musica, una musica romantica e irresistibile che ha conquistato gli abitanti di queste zone, tanto da diventare tradizionale e da mitigare la diffidenza verso i gitani. Si tratta della famosa mescolanza di flamenco classico, rumba catalana, musica pop e rapsodia gitana, creata dai Gipsy Kings. Gitani di origine catalana, le due famiglie Reyes e Baliardo fuggirono dalla Catalogna durante la Guerra Civile Spagnola e si stabilirono, come molte altre, nel sud della Francia, nella città di Arles, alle porte della Camargue. Il ritmo incalzante delle canzoni dei Gipsy Kings, da “Djobi Djoba” a “Bamboleo”, fino alla magnifica versione di “Volare”, ha saputo distrarre l’attenzione della gente dai pregiudizi e aprire un dialogo. Camminando per le strade di Saintes Maries de la Mer è molto facile incontrare musicisti che suonano la chitarra al ritmo della rumba flamenca, o prendere parte a divertenti soirée gitane, feste gitane con cena, in uno dei molti ristoranti del centro. Chi fosse interessato all’originale, può assistere agli spettacoli di Chico, uno dei fondatori dei Gipsy Kings, che però abbandonò la famiglia Reyes dopo il 1991 e oggi vive e si esi-
bisce nell’affascinante Le Patio de Camargue, un rifugio per gitani e appassionati di musica affacciato sul Rodano, un luogo di festa, con grandi spazi per ballare e mangiare, un’arena e un accampamento di affascinanti roulotte tradizionali. ■
Saintes Maries de la Mer è la affascinante cittadina francese dove giungono in pellegrinaggio ogni anno migliaia di gitani. Saintes Maries de la Mer is the French village where thousand of Gypsies comes every year on pilgimage
Le roulottes gitane sono veri gioielli di artigianato. Gypsy caravans are handicraft treasures
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Voyage in Camargue Among the mirrors of salt and fresh water, and along the beach of dunes, here the most suggestive corner of the south of France. Uncontaminated paradise for migratory birds and men Text and photo by Barbara Ainis
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Le dune di sabbia congiungono la laguna al mare lungo la spiaggia di Saintes Maries de la Mer. The sand dunes connecting the lagoon to the sea along the beach of Saintes Maries de la Mer
e arrived in Camargue on a rainy day. With the car, we drove the long road that encircles the pond of Vaccarés, and in this vast lake panorama there was nothing that attracted my attention, nor pulled my gaze, lost in the apparent emptiness of that monotonous gray flatland, from the calm water and high grass. But when the Mistral winds, blowing from the north, crossed the valley of the Rhône River, swept away the clouds and let the sun shine through, in that moment my disillusionment vanished together with the illusory grayness of nature. Under the still mostly cloudy sky, the gentians, the tamarisks and the centaurea, which before seemed to me nothing more than tall grass, were tinted with color and life, while the mirror of water came animated with birds, which were hidden before then: water hens, cranes, brown herons and pink flamingos, in line to fish and dry their feathers in the sun. So as not to ruin this enchantment, we slowed the car to a stop, exactly as a family of Camargue horses, white adults and brown foals, all free, without bridles, bits or saddles, slowly approached, searching for the fresh grass at the edge of the lake. I had believed that to find rain would have been a misfortune, most of all in a
region with 250 days of sunshine a year, but, to the contrary, that bad weather offered me a shadow from where, like in a dream, emerged the colors and inhabitants of the Camargue.
A paradise of landscape More than ten thousand years of work were needed to make the Camargue the natural paradise that it is today. The authors of this masterpiece of salt and fresh water, of fertile earth and sand dunes, were the Rhône River, the waves of the Mediterranean Sea and the exuberant winds from the North. A precarious and precious balance still regulates this triangle of lagoons, swamps covered with canes, rice fields, vast prairies and great salt flats, refuge for many thousands of local and migratory birds. You needn’t be an expert ornithologist, or passionate expert of each of the species of bird present to get excited at the view of so much life that is reflected on the still waters. I, for example, didn’t know anything about the reproductive habits of the cattle egret, nor did I know the difference between a Shelduck and a Red-breasted Merganser, but I couldn’t forget when, in the Ornithological Park of Pont de Gau, hundreds of flamingos took flight right over my head, opening their intense pink wings bordered with black feathers, extending their long necks forward and their delicate legs backwards. In the 60 hectares of the park, in its three lagoons and in its six kilometers of internal paths, the ecosystem of Camargue is absolutely intact and protected, representing a safe and comfortable place for hundreds of species of migratory birds that, without deviation, return here every year. In reality, the entire Rhône delta can consider itself to be a great, spontaneous ornithological park where, in every part, it’s easy to find large flocks of birds, especially in spring and summer.
Migratory men Perhaps it’s an instinct that belongs to the earth, or a breath of freedom brought by
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EMOTIONAL TRIP IDEAS TO PUT INTO PRACTICE The Bulls of Camargue Every Sunday, at 11:30 am, a line of horsemen enter Saintes Maries de la Mer, with a coordinated and expert step. They are the gardians, or guardians of the animals, who arrive in the city with the bulls selected to participate in the Camarga Corrida, in the arena of the city. They don’t worry much about animal rights activists: this is a bloodless bullfight, composed of the march, called the abrivado, towards the plaza de toros, during which spectators seeks to disturb the work of the horsemen, to let at least one bull escape, so they can see the guardians launch themselves into a gallop and catch the fugitives; then follows the real and true bullfight, where the torero, called the raseteur, mustn’t kill the bull, but only demonstrate his courage by facing, without defenses, an animal, until he removes a pair of white wool pom poms from the horns of the bull. To be honest, these bulls of the bullfight, chosen for their fearless nature, are the lucky ones, since they avoid ending up on the dishes of local restaurants as the main ingredient in some of the traditional dishes of the Camargue, such as the gardianne de taureau, bull meat marinated in red wine and perfumed with provençal herbs. Horseback rides The same horses that help the cowboys of the Camargue, and that run free with their foals on the prairies that border the swamps, are calm and secure company for magnificent rides through the unforgettable landscape of the Rhône delta. The white Camargue horses run along the beach and dunes that separate the lagoon from the sea, until they slowly reach the tall grass at the edge of the swamp, and enter the shallow waters, approaching the flocks of flamingos, gifting visitors an unforgettable experience.
the Mistral, but the birds aren’t the only being that pass through Camargue every year during their nomadic trek. Just like the flocks in search of warm temperaFenicotteri rosa in volo nel Parco Ornitologico Pont de Gau. Pink flamingos flying at the Ornithological Park of Pont de Gau
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tures, the Romani from all over the world, or Gypsies, if you prefer, or migratory men, for antonomasia, travel the roads between the swamps and the lagoons to reach, at least once a year, Saintes Maries de la Mer. This small antique city, the only true urban center within the confines of the Camargue, houses the most sacred effigy to the “children of the wind”: the statue of Santa Sara, patron Saint of all nomads. According to legend, a boat left Palestine after the death of Jesus, with some of his friends and disciples aboard, and wrecked on arrival on the southern coast of France, on the same beach that, at the time, was a Roman-Egyptian encampment known as “Opidium Ra”. On the boat, among the shipwrecked were Mary Salome, mother of Saint James, Mary of Jacob, sister or cousin of the Virgin Mary, and Sara, possibly a young Egyptian woman or the servant of the two Marys. It was she who saved the victims of the shipwreck, miraculously transforming her cloak into a safe boat and directing it towards the French coast. While some of the disciples continued their trip towards other cities in France (according to some, Mary Magdalene, too), the two Marys and Sara remained in the encampment to evangelize the area. It was, perhaps, because of her humble origins, for the dark color of her skin, or maybe because she had to beg to help the Saint Marys in their proselytism. In any case, Sara became the patron of the Romani. And just like the migrating birds, the Gypsies of all over Europe have their appointment here, on May 24th, to celebrate their Saint. Already, during the weeks prior to the date, the city fills with pilgrims from different backgrounds and ethnicities: there are Rom, Sinti and Manouche, Kalé, Jenisch, Pavee and Tattaren. The sea walk and parking lots of Saintes Maries are colored with caravans, some made of carved wood and drawn by horses, according to antique tradition. They come from France, Spain, Italy, Germany, Ireland and eastern Europe. The streets of the center are animated with music, dancing and women who read palms. One after the other, the Romani enter the beautiful hold fortified church of Notre Dame, dedicated to the Marys (whose festival
EMOTIONAL TRIP
Sara. The feast reaches its peak on May 24th, when the “children of the wind”, after the mass, dress the statue of the Saint with many golden capes. Then, four Gypsy men lift the statue, exit the church, accompanied by a crowd of the faithful, and carry Saint Sara to a large and beautiful beach. Here, the effigy returns to bathe herself in the Mediterranean, to remember the ancient miracle that saved the Christian castaways from the waters, while Romani, locals and tourists yell: Long Live Saint Sara!
Famiglie gitane con le loro tradizioni visitano la Camargue per rendere omaggio a Santa Sara. Gypsy families with their traditions visiting Camargue to Saint Sara
feast is May 25th), and descend to the crypt illuminated by the red lights of candles, to pay homage to the statue of Saint
Dove dormire (Where to sleep) Mas de la Fouque Route Du Petit Rhône - Saintes Maries de la Mer Tel. +33 (490) 97 81 02 www.masdelafouque.com Hotel L’Estelle en Camargue Route du Petit-Rhone (D38) Lieudit Dromar Saintes-Maries-de-la-Mer Tel. +33 4 90 97 89 01 Hotel Jules César Arles MGallery Collection 9 Boulevard Des Lices Arles Tel. +33 4 90 52 5252
Attività Parc Ornithologique de Pont de Gau Quartier Pont de Gau, RN 570 - Saintes Maries de la Mer Tel. +33 (490) 97 82 62 www.parcornithologique.com Patio de Camargue Chemin Barriol, 51 bis, Arles Tel. +33 (490) 49 51 76 www.patiodecamargue.com
Informazioni Office de Tourisme des Saintes-Maries-de-la-Mer 5, Avenue Van Gogh - Boîte postale 73 Saintes Maries de la Mer Tel. +33 (490) 97 82 55 www.saintesmaries.com
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Talking about “Gypsies” isn’t easy. A history of racism, persecution and, sometimes, illegality belongs to these nomadic people (who, today, in many cases, are no longer nomadic). In Camargue and the surrounding area, things are a bit better. To begin with, the romantic and irresistible has won over the inhabitants of the area, so much to that it has become traditional, and mitigated the mistrust towards the Romani. It regards the famous mix of classic flamenco, Catalan rumba, pop music and Gypsy rhapsody created by the Gypsy Kings. Romani of Catalan origin, the two Reyes and Baliardo families fled Catalonia during the Spanish Civil War, and established themselves in the south of France, in the city of Arles, at the port of the Camargue. The urgent rhythm of the Gipsy Kings’ songs, from “Djobi Djoba” to “Bamboleo”, to the magnificent version of “Volare”, knew how to distract the attentions of people from prejudices and open a dialog. Walking through the streets of Saintes Maries de la Mer, it is easy to find musicians who play the guitar to the rhythm of the flamenco rumba, or take part in an entertaining Romani soirée, Gypsy party with dinner, in one of the many restaurants of the center. Those interested in the original, can see a show of Chico, one of the founders of the Gipsy Kings, who, however, abandoned the Reyes family after 1991, and today lives and plays in the fascinating Le Patio de Camargue, facing the Rhône River, a refuge for Gypsies and those passionate about the music. It is a party location, with large spaces to dance and eat, an arena and encampment of fascinating tra■ ditional caravans.
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Carmine Ciccarini
La mia arte è come la mia vita: eclettica e in continuo movimento
Dall’Italia all’America, passando per l’Australia, la Russia e la Cina. Non c’è angolo del mondo in cui il lirismo dei paesaggi urbani di Carmine Ciccarini non abbia conquistato critica e pubblico. Considerato tra i maggiori pittori viventi, l’artista ci restituisce, attraverso le sue opere, uno sguardo personalissimo sul mondo che è dinamismo puro, ma anche dissolvenza e mistero
✒Manuela Mancini Nel servizio alcuni dipinti di Carmine Ciccarini. In this article some paintings by Carmine Ciccarini. Sopra (Above) Sliding Doors 2
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Nato in Italia (a Chieti) per sbaglio – così dice lui – con il cuore diviso tra le grandi capitali del mondo, New York, Parigi, Buenos Aires, Londra, Carmine Ciccarini è stato votato dai lettori della prestigiosa rivista “Arte In” tra le cinquanta personalità viventi più significative della storia dell’arte internazionale. I suoi quadri hanno presenziato nelle più prestigiose Gallerie del mondo. In Italia ha partecipato per due anni alla Biennale di Venezia, espo-
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nendo a Palazzo S. Elia di Palermo, al Chiostro del Bramante di Roma e a Palazzo Zenobio di Venezia. Ma è, soprattutto, all’estero che Carmine Ciccarini, anni 59, incontra la fama e mette a fuoco il suo stile o, meglio dire, il senso della sua arte, che è trasferire su tela, nei paesaggi urbani e nei personaggi che lui così inconfondibilmente rappresenta, l’intangibile, quella nota di mistero, a volta sfumata nel noir, che intesse la realtà proiettando
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quest’ultima e lo spettatore affascinato in un futuro possibile, dove intuizione, immaginazione e ineffabile formano un elegante tutt’uno. Il pubblico lo adora, specialmente quello d’Oltreoceano – tra i suoi estimatori ci sono star del cinema come Nicholas Cage, William Hurt, Lisa Gastineau, Debra Winger – e la critica lo esalta, riconoscendo nelle sue opere un talento che non ha paura di mettersi in gioco e che si evolve di continuo, alla ricerca di nuovi orizzonti conoscitivi e pittorici. E sì perché se c’è un tratto identitario che più di ogni altro definisce la personalità di Carmine Ciccarini è l’eclettismo, che non sempre però è capito e ben accetto dal suo mondo. «Rifuggo per istinto dai cliché», dice, «nell’arte, quando si trova un modello che “funziona”, si tende quasi sempre a riproporlo in differenti varianti. È questo che vuole il mercato. Solo a Picasso è stato concesso di cambiare. Cosa che non trovo giusta. A un artista, così come a un qualsiasi altro essere umano, non si dovrebbe mai negare la libertà di vivere in modo creativo, di fare scelte diverse anche a costo di non piacere e di non vendere». Persino la sua vita ordinaria riflette uno spirito poliedrico e curioso che ama farsi sorprendere e, allo stesso tempo, sorprendere gli altri. Figlio di un restauratore, con uno zio pittore e una giovinezza trascorsa in bottega – «ho studiato», racconta, «con Pietro Annigoni a Firenze, con il Caravaggista Alberto Valeo e, per un certo periodo, ho frequentato anche l’atelier di De Chirico in piazza di Spagna
a Roma» – Carmine Ciccarini, ecco che, a un certo punto della sua vita, fa una scelta che nessuno si aspetta. Si iscrive a Medicina dove si laurea a pieni voti e si mette a esercitare, con successo, la professione di oculista. «Provengo da una famiglia di umili origini, ma industriosa. Mio padre mi ha inculcato il senso della praticità, così, quando è stato il momento, ho optato per una professione che mi assicurasse un futuro lavorativo e che, allo stesso mi concedesse, però, la possibilità di coltivare le mie passioni e soprattutto i miei sogni». Il “sogno”. Non c’è parola più gradita di questa a Carmine Ciccarini. «Essere nato in un contesto povero, mi ha messo le ali ai piedi, mi ha dato la voglia di osare, di immaginare mondi diversi dal mio. Così, per evadere, mi sono rifugiato nel cinema, nella letteratura, nella musica, oltre che nella pittura, mondi che mi porto dentro ovunque vada e che fanno parte della mia arte». Nelle sue metropoli – paesaggi urbani familiari, eppure indefinibili nelle loro suggestioni eteriche e malinconiche, dove il dinamismo domina in ogni particolare (persino i grattacieli sembrano muoversi)
I wanna be 5 A sin. (left), Carmine Ciccarini
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In alto (above), “Rain man”. A destra (right), “The Shard”. In basso (below), “L’amore che si perde” e a destra (right). “Le scalette di Montmartre”
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– il critico esperto di futurismo Tallarico vede addirittura un’evoluzione del concetto di città di Balla e Boccioni, una rappresentazione le cui radici affondano in una tradizione ancora più lontana, nel XV secolo: in quel periodo, un ignoto pittore a Urbino dipingeva la celebre Città ideale, dove architettura e forma toccavano una perfezione irraggiungibile. Ma nelle metropoli di Ciccarini si ritrova anche la tensione tra la realtà oggetto del
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dipinto e la realtà creata dal dipinto stesso tipica dell’arte di Gerhard Richter. Cosi, come nei suoi paesaggi di cemento, vetro, asfalto, alluminio, nebbia e pioggia si rincontrano il senso dell’inaspettato dei libri di Paul Auster, le atmosfere noir di Truman Capote e l’alienazione dei racconti di Raymond Carver. Mentre Il grandangolo (deformazione professionale anche dell’altra sua attività di medico oculista) insieme al senso del colore e della prospettiva rimandano all’estetica dei film della Nouvelle Vague francese e ai cieli infiniti di Wim Wender. «Mi hanno sempre affascinato le metropoli, in particolare quelle americane, per la loro grandiosità che abbaglia, seduce ma anche sgretola e aliena», continua Ciccarini che, alla città di New York, deve forse le ispi-
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razioni e le frequentazioni più decisive come quelle con Fernanda Pivano, Basquiat e Edo Bertoglio, il fotografo della factory di Andy Warhol e soprattutto l’incontro con l’arte di Edward Hopper, con il quale l’artista abruzzese condivide il lirismo poetico e la struggente malinconia di paesaggi e personaggi. «Hopper e tutta la pittura degli anni 30 sono stati per me una grande ispirazione», racconta, «a New York abitavo vicino al Whitney Museum, e per me era naturale trascorrervi parte delle mie giornate e assorbirne il mood, unico al mondo». A ispirare la poetica dell’artista è stato anche il rapporto con il filosofo docente dell’Università di Perugia, Vincenzo Sorrentino, in particolare la sua visione dell’uomo “ipermetropolitano” schiacciato da una profonda melanconia e da un senso di angoscia nel vivere una civiltà dove solo successo e soldi permettono una vita dignitosa. Ma lo sguardo del globe trotter Ciccarini è come le sue opere, sempre in movimento, sempre “oltre”, alla ricerca di quel sogno ancora da realizzare, quel sogno capace di nutrire vita e arte e dare significato al tempo. Il prossimo anno, l’artista sarà con una personale a Berlino e, forse, anche in libreria con un romanzo noir ambientato tra New York e Parigi. E poi – c’è da scommettere – ci saranno tanti altri sogni da tirare fuori dal cassetto. Tra le sue passioni c’è anche la musica... Intanto, tra mille progetti, Carmine Ciccarini continua a lavorare come pittore e come medico a Perugia, la sua città d’adozione che è anche un po’ il suo rifugio, e si gode – impegni permettendo – il meritato successo. Mentre ci salutiamo, riceve una telefonata da Antonio Paolucci, il direttore dei Musei Vaticani, solo uno dei tanti esperti d’arte che lo corteggiano. Il
fatto non stupisce. Fa un po’ specie, invece, che sfogliando l’ultima edizione del catalogo d’arte di Mondadori, Ciccarini sia sparito, dopo esserci sempre stato nelle precedenti edizioni. Ma si sa l’arte, ahimè, è spesso anche un giro di interessi, di marketing e di speculazioni che ben poco ha a che vedere con il talento. ■
Sopra (above), La vie en rose Sin. (left), Lavander bay
Hippy London
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Carmine Ciccarini My art is like my life: eclectic and in continuous movement From Italy to America, passing through Australia, Russia and China. There isn’t a corner of the world in which the lyricism of the urban landscapes of Carmine Ciccarini hasn’t conquered critics and the public. Considered to be among the greatest living painters, the artist restores to use, through his works, a very personal view of the world that is pure dynamism, but also fading and mystery Manuela Mancini
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orn in Italy (in Chieti) by accident – so he says – with his heart divided between the great capitals of the world, New York, Paris, Buenos Aires London, Carmine Ciccarini has been voted by the readers of the prestigious magazine “Arte In” among the 50 most significant living people of the history of international art. His paintings have been present in the most prestigious Galleries of the world. In Italy, he participated for two years in the Biennale di Venezia, at Palazzo S. Elia of Palermo, at Chiostro del Bramante of Rome, at Palazzo Zenobio of Venice. But it is, most of all, abroad that Carmine Ciccarini, 59, gained fame and focused his style, or better to say, the sense of his art, which is transferred onto canvas, in urban landscapes and in characters that he so unmistakably represents the intangible, that note of mystery, some time blurred in the noir that weaves the reality, projecting this latter, and the fascinated spectator into a possible future, where intuition, imagination and the ineffable form an elegant complete one. The public adores him, especially across the ocean – among his admirers are differ-
The Train
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ent stars of the cinema like Nicholas Cage, William Hurt, Lisa Gastineau, Debra Winger – and the critics exalt him, recognizing in his works a talent that doesn’t have any fear of getting into the game, and that continuously evolves, in the search for new cognitive and pictorial horizons. And that is why, if there is an identifying trait that more than any other defines the personality of Carmine Ciccarini, it is eclecticism, which is not always, however, understood and accepted by his world. «I refuse clichés by instinct», he says, «in art, when a model that ‘functions’ is found, it tends to always be reproposed in different variations. That’s what the market wants. Only Picasso was allowed to change. Something that I don’t think is right. An artist, like any other human being, should never give up the liberty to live in a creative way, to make different choices, even at the cost of not being liked and not selling». Even his ordinary life reflects a multifaceted and curious spirit that loves to surprise itself, and, at the same time, surprise others. Son of a restorer, with a painter uncle, and a youth spent in the studio – «I studied», he recounts «with Pietro Annigoni in Florence, with the Caravaggista Alberto Valeo, and for a certain period, I also frequented the atelier of De Chirico in Piazza di Spagna in Rome» – Carmine Ciccarini, here, at a certain point of his life, made a choice that nobody expected. He went to medical school, where he graduated with top grades, and began practicing – with notable success – the profession of eye doctor. «I come from a family of humble, but industrious, origins. My father instilled in me a sense of practicality, so I chose a profession that would ensure me a future career, and that, at the same time, allows me, however, the possibility to cultivate my passions, and most of all, my dreams». The “dream”. There’s no more welcome word than this to Carmine Ciccarini. “Be-
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ing born in a poor context put wings on my feet, it gave me the desire to strive, to imagine worlds different from my own. So, to escape, I took refuge in the cinema, in literature, in music, as well as painting – worlds that I carry with me wherever I go, and that are part of my art.” In his metropolises – familiar urban landscapes, although indefinable in their heretical and melancholy suggestions, are where dynamism dominates in every particular (even in the skyscrapers that seems to move) – the critic, expert in futurism, Tallarico, sees an evolution of the concept of city of Balla and Boccioni, a representation whose roots are deep in an even older tradition, in the XV century: in this period, an unknown painter in Urbino painted the famous Città ideale, or Ideal City, where architecture and form touched an unreachable perfection. But in the metropolises of Ciccarini, one also finds the tension between the reality that is the subject of the painting, and the reality created by the painting itself, typical of the art of Gerhard Richter. Thus, as in his landscapes of cement, glass, asphalt, aluminum, fog and rain, one encounters the sense of the unexpected of the books of Paul Auster, the noir atmospheres of Truman Capote, and the alienation of the stories of Raymond Carver. While the wide angle (a professional deformation also of his other activity as an eye doctor), together with the sense of color and perspective, harkens the esthetics of French Nouvelle Vague films and the infinite skies of Wim Wenders. «Metropolises have always fascinated me, particularly the American ones, for their grandeur that amazes and seduces, but also shreds and alienates», continues Ciccarini, who owes his inspirations to the city of New York, as well as the most decisive associations with Fernanda Pivano, Basquiat and Edo Bertoglio, the photographer of the factory of Andy Warhol, and most of all the encounter with the art of Edward Hopper, with whom the artist from Abruzzo shares the poetic lyricism and the destructive melancholy of landscapes and characters. «Hopper, but also the paintings of the 1930s, have been a great inspiration for me», he recounts, «in New York, I lived near the Whitney Museum, and for me it was natural to spend
Covent garden
parts of my days there and absorb the mood, unique in the world». Inspiring the poetics of the artist was also the rapport with the philosophy lecturer of the University of Perugia, Vincenzo Sorrentino, in particular, his vision of “hypermetropolitan” man, crushed by a profound melancholy and by a sense of anguish of living in a society where only success and money permit a dignified life. But the outlook of globetrotter Ciccarini is like his works, always in motion, always “beyond”, in the search for that dream yet to be realized, that dream that nourishes life and art, and gives meaning to time. Next year, the artist will have an individual show in Berlin and, perhaps, a noir novel set between New York and Paris in the book shops. And – you can bet – there will be many other dreams to pull out of the closet: music is also one of his passions... In the mean time, between a thousand projects, Carmine Ciccarini continues to work as a painter and doctor in Perugia, his adopted city and refuge, and enjoys, time permitting, a well-earned success. While we greet each other, he receives a call from Antonio Paolucci, Director of the Vatican Museum, just one of the many art experts who court him. That fact isn’t surprising. I seems a bit strange, though, that leafing through the latest edition of the Mondadori art catalog, that Ciccarini has disappeared, after being present in the preceding editions. But, you know with art, alas, there are always politics, marketing and speculations that have little to do with talent. ■ 1-2 2016
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HOSPITALITY NEWS 50 AC Hotels nei prossimi tre anni Ac Hotels by Marriott, il brand lifestyle pensato per la nuova generazione di viaggiatori di fascia medio alta che oggi conta oltre 80 strutture nel mondo, rafforza il suo piano di espansione, annunciando 22 aperture in nove paesi entro il 2016, con la previsione di arrivare a quota 50 nei prossimi tre anni. Le prime opening dell’anno saranno quelle di Cincinnati, Boston, Marsiglia, Guadalajara e Queretaro, seguite da quelle di Cile, Panama, Brasile, Polonia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti.
AC Hotels Plans 50 Hotels In three years AC Hotels by Marriott will open 22 hotels across nine countries this year. The upper-midscale lifestyle brand, aimed at next-generation travelers, has more than 80 hotels and expects to open more than 50 during the next three years. Hotels will open soon, in Cincinnati, Boston, Marseille; Guadalajara, and Queretaro. The remaining properties slated to launch in 2016 will be located in Chile, Panama, Brazil, Poland, Germany, the United Kingdom and the United States.
Starwood chiude il 2015 con 105 nuovi hotel
Starwood closed 2015 with 105 new hotels
Starwood Hotels & Resorts chiude il 2015 con 220 accordi firmati per nuovi hotel tra gestione e franchising. Solo lo scorso anno il Gruppo ha raggiunto il record di 105 nuove aperture, registrando un aumento del 26% rispetto al 2014, a conferma del trend di crescita degli ultimi sei anni. Thomas Mangas, Chief Executive Officer di Starwood Hotels & Resorts Worldwide, Inc. ha così dichiarato «nel 2016, oltre a definire quella che sarà l’operazione più importante del settore, la fusione con Marriott da cui nascerà la più grande Compagnia alberghiera del mondo, rafforzeremo e valorizzeremo ulteriormente la presenza sul mercato internazionale di tutti i nostri brand». «Questo è stato un anno straordinario con una crescita record per Starwood Hotels & Resorts, sia per il numero degli accordi firmati sia per le nuove aperture», ha detto Simon Turner, Presidente di Global Development. «Abbiamo continuato a godere di una crescita equilibrata tanto nei mercati consolidati quanto in quelli emergenti, implementando tutti i nostri brand, con un notevole aumento del numero delle riconversioni che, nel 2015, è stato pari a un terzo delle nostre aperture». Tra le mete prescelte, come risposta al costante aumento della domanda di strutture di lusso nel mondo, dopo le aperture dello scorso anno ad Amsterdam, Mumbai, e Praga, sono in previsione opening a Dubai, Maldive, Punta de Mita e Shanghai.
Starwood Hotels & Resorts announced it closed 2015 with 220 new signed hotel management and franchise agreements, a 26% increase over the prior year, marking the sixth consecutive year of increased signings and the most incremental signings in its history. The company also opened a record of 105 hotels in 2015. Thomas Mangas, Chief Executive Officer of Starwood Hotels & Resorts Worldwide, said «as we begin 2016 and work towards our merger close with Marriott to become the world’s largest hotel company, we will continue to vigorously compete in the marketplace, deliver value to our owners, delight our guests and grow our brands into new markets around the world». «This was a remarkable year of record-breaking growth for Starwood Hotels & Resorts with the highest number of both signings and organic openings in any single year in the company’s history», said Simon Turner, President of Global Development. «We continued to enjoy balanced growth across both mature and emerging markets and across all of our brands, with a notable increase in the number of conversions. Approximately one-third of our openings in 2015 were conversions». The company continues to see luxury demand in all corners of the world with new hotels coming to sought-after destinations like Dubai, Maldives, Punta de Mita and Shanghai, following flagship openings last year in Amsterdam, Mumbai, and Prague.
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Come sfruttare a proprio vantaggio le inadempienze delle OTA Può anche essere che le OTA riescano ad accaparrarsi la fetta più grande delle prenotazioni dirette, tuttavia c’è una breccia nel loro sistema che gli albergatori potrebbero sfruttare a proprio vantaggio, ribaltando la situazione. A sostenerlo, sono sempre più esperti del settore, tra i quali c’è anche il professionista in marketing e gestione alberghiera statunitense Johh Smallwood, CEO di Travel Outlook. Secondo un articolo di Travelmarket report.com – fa sapere Smallwood – sarebbero infatti in aumento i siti bombardati dalle denuncie e dalle lamentele da parte di consumatori scontenti dello scarso livello di servizio offerto dalle agenzie on line. Problemi che vanno da errate registrazioni del booking a tariffe basse che appaiono e misteriosamente scompaiono al momento della prenotazione. Per non parlare dell’altra frequentissima causa di insoddisfazione: i biblici tempi d’attesa e le improvvise cadute di linea quando si ha bisogno di parlare con un essere umano. Ed è proprio in questo elemento di debolezza che si cela la grande opportunità per gli hotel, opportunità che, poi a ben guardare, è una semplice, seppur efficacissima, contromossa: prendere in mano il telefono e offrire al cliente quel tocco di umanità che oggi è sempre più avvertito come valore indispensabile. Non è un caso che rispondere in prima persona alle chiamate in modo sollecito e cordiale sia oggi evidenziato, secondo i sondaggi più recenti, come la migliore strategia per soddisfare e fidelizzare la propria clientela, offrendo soluzioni immediate ad eventuali reclami e problemi e dando la possibilità di up-selling o di aggiungere ulteriori servizi/benefit alla prenotazione effettuata. Un servizio fondamentale in grado di migliorare di gran lunga la brand reputation dell’hotel, aumentando considerevolmente anche le recensioni positive sui social media. Senza dimenticare la cosa più importante ovvero che parlare al telefono è un modo per entrare in empatia con chi sta all’altro capo del filo, un modo per stabilire un’intimità e mostrare un rispetto che di certo sono
HOSPITALITY NEWS Sale l’occupazione negli alberghi europei Rispetto allo scorso novembre, l’Europa ha registrato un aumento dell’0,8% di occupazione pari al 68,1%, con un aumento del 4,1% del tasso medio giornaliero (107.74 euro) e un aumento del 4,9% dei ricavi per camera disponibile (73.40 euro). Il prezzo medio a camera ADR ha mantenuto un buon andamento, soprattutto nell’Europa meridionale, dove il RevPAR è aumentato del 13,2% (64.13 euro). I paesi del sud Europa che hanno registrato le migliori performance in termini di RevPAR sono stati Malta (+52,1%), Spagna (+21,9%) e Italia (+19,2%). Mentre Parigi, in Francia, e Bruxelles, in Belgio, evidenziano un calo come conseguenza degli attacchi terroristici del 13 novembre. In particolare la Francia ha segnalato diminuzioni di occupazione (–3,1% al 58,2%) e di RevPAR (–1,4%, 73.83 euro), compensati però da un aumento dell’ ADR dell’1,7% (126.84 euro). In Irlanda l’occupazione è salita del 5,5% raggiungendo il 74,0%, così come sono cresciuti l’ADR (+18,9% pari a 112.39 euro) e il RevPAR (+25,5% , 83.14 euro). Buono l’andamento nei Paesi Bassi con aumenti in tutti i tre parametri: occupazione (+4,4% pari al 69,7%), ADR (+5,9%, 108.92 euro) e RevPAR (+10,6%, 75.95 euro), e in Russia: occupazione (+3,0% pari al 52,9%), ADR (+8,7%, 4,681.58 rubli) e RevPAR (+12,0%, 2,476.38 rubli). In Grecia la capitale Atene ha riportato una flessione sia nell’occupazione (–5,4% pari al 55,9%) che nel RevPAR (–3,4%, 54.92 euro), mentre l’ADR è salito del 2,0% (98.18 euro). Anche Londra ha visto un calo di occupazione (–3,5% pari al 81,7%) e di RevPAR (–1,2%, 121.28 sterline), con una crescita dell’ ADR del 2,4% (148.49 sterline). Indici tutti positivi per Milano, con un aumento del 5,1% di occupazione pari al 69,3%, dell’ ADR +32,1% (151.55 euro) e del RevPAR (+38,9% 105.08 euro). Infine a Parigi, si è registrata una diminuzione dell’occupazione (–12,1% pari al 66,5%) e del RevPAR (–1,3%, 165.68 euro), mentre una crescita a doppia cifra dell’ ADR (+12,3%, 249.12 euro).
Room occupancy grows in European hotels Compared to November 2014, Europe reported a 0.8% increase in occupancy to 68.1%, a 4.1% increase in average daily rate to EUR107.74 and a 4.9% increase in revenue per available room to EUR73.40. ADR drove performance for the month, especially in Southern Europe, where RevPAR rose 13.2% to EUR64.13. Southern Europe’s top-performing countries in RevPAR were Malta (+52.1%), Spain (+21.9%) and Italy (+19.2%). At the market level, Paris, France, and Brussels, Belgium, saw performance decreases stemming from the terrorist attacks of 13 November. In particular, France reported decreases in occupancy (–3.1% to 58.2%) and RevPAR (–1.4% to euro 73.83). ADR was up 1.7% to euro 126.84. Ireland posted a 5.5% increase in occupancy to 74.0% as well as double-digit growth in ADR (+18.9% to euro 112.39) and RevPAR (+25.5% to euro 83.14). The Netherlands recorded increases in each of the three key performance metrics: occupancy (+4.4% to 69.7%), ADR (+5.9% to euro 108.92) and RevPAR (+10.6% to euro 75.95). Russia experienced increases across the key performance measurements: occupancy (+3.0% to 52.9%), ADR (+8.7% to rub 4,681.58) and RevPAR (+12.0% to rub 2,476.38). Performance of featured markets for November 2015 (local currency, year-over-year comparisons): Athens, Greece, reported decreases in occupancy (–5.4% to 55.9%) and RevPAR (–3.4% to euro 54.92). ADR was up 2.0% to euro 98.18. London, England, saw declines in occupancy (–3.5% to 81.7%) and RevPAR (–1.2% to gbp 121.28). However, ADR in the market rose 2.4% to GBP 148.49. Milan, Italy, posted a 5.1% increase in occupancy to 69.3% as well as doubledigit spikes in ADR (+32.1% to euro 151.55) and RevPAR (+38.9% to euro 105.08). Paris, France, experienced decreases in occupancy (–12.1% to 66.5%) and RevPAR (–1.3% to euro 165.68). ADR increased by double-figures (+12.3% to euro 249.12).
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attenzioni totalmente precluse al freddo servizio automatizzato delle OTA.
Hotels can capitalize on OTA complaints OTAs might be winning a major share of direct hotel bookings, but there’s a chink in their armor that hoteliers can exploit. According to an article by travelmarketreport.com, Johh Smallwood (CEO di Travel Outlook) says that sites including Consumer Affairs and Trusted Pilot are being bombarded with complaints about increasingly poor levels of OTA customer service. Issues range from hotel reservations not being recorded properly, to cheap rates mysteriously vanishing when travelers try to book them. And the more frequent causes for customer dissatisfaction are long hold times and dropped calls when needing to talk to a human. This particular issue presents a huge opportunity for hoteliers to outshine the OTAs by doing something very simple, but incredibly effective: picking up the phone and providing a much-needed human touch. Answering your calls quickly and efficiently is an easy way to make customers feel valued. And there’s no other form of communication that offers a more instantaneous solution to a concern or an opportunity to up-sell or add package components to an existing reservation. Whether it’s booking reservations or resolving complaints, speaking with each customer in person and offering a swift response to their needs will impress your guests and set the stage for positive social media postings. But more than that, talking over the phone brings a distinctly human element to a customer relationship. It allows the opportunity to empathize and understand. While the automated OTA service can often feel distinctly remote, a conversation over the phone between your guest and your team allows for an intimacy and respect that can’t be matched. ■
A welcoming branded boutique hotel experience.
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