MasterMeeting 7-8 -2018

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0 COP MM 7-8 2018.qxp_MM 24/07/18 09:30 Pagina 1

MASTERMEETING IL MEGLIO DEL TURISMO BUSINESS&LEISURE

ALEX MINEO

Leisure&Mice in TOSCANA

Aspettando la RYDER CUP

Bell’Italia & Crisi

Il turismo digitale Communication Agency Int. srl Anno XXIV - N. 7-8/2018 Prezzo di copertina E 2,00

MASTER MEETING • 7-8 2018

BERGAMO Experience

Lavorare qui è bello

Missione hotel

Chateau d’Ax

Il nuovo “viaggio” di Mil


0 II e III COP MM 7-8 2018.qxp_MM 24/07/18 14:56 Pagina 1

Svegliarsi in una camera d’albergo sarà ancora più piacevole!

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CODICI ETICI

Monte-Carlo, paese dove i congressi medici sono affetti da una sindrome d’integrità. I rapporti tra l’industria ed i professionisti della salute sono attualmente ben regolati. Esistono diversi codici deontologici che regolamentano le relazioni tra l’industria, i professionisti della salute, le associazioni medico - scientifiche e le istituzioni sanitarie, che hanno un notevole impatto, in particolare, nell’ambito dell’organizzazioni di congressi medico - scientifici. Dal momento che la Salute e la Ricerca hanno da sempre un ruolo primario nel Principato, Il Convention Bureau ha anticipato e segue tale cambiamento sin dal 2014 accompagnando i propri clienti nel percorso necessario per essere in linea con queste norme.

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1 Inserzionisti 7-8 18.qxp_Layout 1 24/07/18 13:27 Pagina 4

INDICE INSERZIONISTI

66

Blastness srl ­ La Spezia

193

CDSHotels ­ Lecce

3

Direzione del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco (in Italia)

151

Ecofin Group Soc Cons arl ­ Roma

Amministratore: Marco Massarut

tel. 06 87678307 www.ecofingroup.it

100

Gallia Palace Beach & Golf Resort Punta Ala (Gr)

Dire ore: Luciano Bonfan

tel. 0564 922022 www.galliapalace.it

169

Grand Hotel De La Minerve ­ Roma

11

Grimaldi Forum Monaco

99

Gsc Servizi ­ Roma

23

Hotel Federico II ­ Jesi (An)

143

Hotel Savoy Palace ­ Gardone Riviera (Bs)

9

Meliã Hotels Interna onal

90

Nero Hotel Group ­ La Spezia

33

Palacongressi di Rimini (Ri)

7

Pedersoli ­ Assago (Mi)

III cop

Per Dormire ­ Pistoia

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II cop

Pirelli Tyre SpA ­ Milano

tel. 02 64421 www.pirelli.com

Presidente: Andrea Delfini

Responsabile Even : Valen na De Nuzzo

Dire ore: Gloria Svezia

Sales&Marke ng Director: Elena Zavagli Ricciardelli

Directeur Communica on: Hervé Zorgnio

tel. 0187 599737 www.blastness.com tel. 0832 351321 www.cdshotels.it tel. 02 86458480 www.monaconven onbureau.com

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Dire ore: Andrea Ferrari Acciajoli

tel. 0731 211079 www.wellnessfederico2.it

Owner: Silvia Dalla Bona

tel. 0365 290588 www.savoypalace.it

Melia PRO

tel. 800870776 www.meliapro.com

Amministratore delegato: Gianluca Giglio Event & Conference Director di Italian Exhibi on Group Spa: Stefania Agos ni Titolare: Mar no Pedersoli

IV cop Ragosta Hotels Collec on

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tel. 06 45661 www.ragostahotels.com

191

Sheraton Roma Hotel & Conference Center ­ Roma

24

Sia Guest ­ Rimini

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5

Sky TV

tel. 02 49545102 www.hotel.sky.it

71

Terme di Saturnia Spa & Golf Resort Saturnia (Gr)

73

The St. Regis Florence ­ Firenze

4

7­8 2018

Director of Sales: Nino Polito

General Manager: Licinio Garavaglia Dire rice Sales & Marke ng: Judith O o

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2 Cari lettori.qxp_Layout 1 23/07/18 14:35 Pagina 6

Cari lettori, L’estate 2018 ha segnato una svolta radicale nella governance del turismo. La responsabilità è passata, un fa o storico peraltro, alle Poli che agricole. Un cam­ biamento molto importante che apre una fase del tu o nuova. In­ tanto ci sarà un coordinamento maggiore della promozione del made in Italy, tenendo conto, fi­ nalmente, del fa o che l’elemen­ to centrale di a ra vità del no­ stro Paese, ossia l’eno­gastrono­ mia, è fondamentale nelle poli ­ che per il turismo, senza ovvia­ mente dimen care il ruolo deci­ sivo dei beni culturali. L’enoga­ stronomia muove tanto, ha im­ portan risorse che a endono solo di essere u lizzate. E bene ha fa o il ministro Cen naio – che viene proprio dal se ore tu­ ris co – a ba ere i tas della tra­ sparenza e dell’equità nel ribadi­ re i pun fondamentali della pro­ pria strategia. Raccordo con il mondo del made in Italy a tavola non vuol dire ge are un velo su un nodo che va affrontato, ossia quello della trasparenza e dell’equilibrio del mercato. Promozione del territo­ rio vuol dire mobilitare, da un la­ to tu e le risorse, ma significa anche, dall’altro lato, compren­ dere e promuovere i cara eri ­ pici del sistema italiano. Con internet sono arriva e si

6

7­8 2018

sono fa strada nuovi modelli di business nel se ore turis co che hanno alterato equilibri consoli­ da . L’innovazione, anche radica­ le, è l’anima della crescita e della compe vità. Ma occorre anche rispe o e considerazione. Bene, dunque, il fa o che dal Governo suoni il richiamo alla trasparenza, al freno agli eccessi, alla necessi­ tà di rime ere su una base di pa­ rità gli a ori del mercato. Il Pae­ se, che sta ancora crescendo, de­ ve mobilitare tu e le risorse, senza accusare squilibri. Nel­ l’area dello sviluppo ci deve esse­ re spazio per tu , senza dis n­ zioni e posizioni di forza. Così le grandi catene che hanno un peso importante nell’a razione di in­ ves men e flussi si ritrovano accanto alla miriade di grandi al­ bergatori che hanno fa o la sto­ ria dell’Italia. La compe vità del Paese – ad esempio nel se ore Mice – non si può arrestare di fronte a questa contraddizione, ma la deve superare nel nome di un modello di sviluppo che si chiama italiano. E ne dobbiamo essere orgogliosi, al pari delle tante specialità che hanno fa o grande e inimitabile il nostro pa­ trimonio enogastronomico. È questa la grande sfida che il Pae­ se, sono sicuro, vincerà presto. Mario Mancini

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3 Sommario 7-8 18.qxp_Layout 1 23/07/18 16:53 Pagina 8

SOMMARIO

68 Focus Toscana 4 6

Indice Cari le ori

HOTEL&FINANZA ..................................................

13

No zie sui valori, espansioni, management alberghiero

HOTEL RESTAURANT TRENDS ................................

25

Les Pe tes Madeleines, Turin Palace Hotel

COVER STORY ......................................................

29

Alex Mineo. Il nuovo “viaggio” di Mil

SCENARI DEL TURISMO ........................................

34 38 42 44

62 63 64

Hotel Excelsior San Marco Hotel Milano Alpen Resort Mee ng & SPA Le Iris Bar. Uno spicchio della Grande Mela nel cuore di Bergamo

FOCUS TOSCANA..................................................

68 74 76 78 80 82 84

Mille travel experience da scoprire Castel Monastero Firenze Fiera Hilton Florence Hotels Hotel Bernini Palace Life Beyond Tourism ICLAB Centro Congressi al Duomo

L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi Il Paese e il turismo internazionale Italia, paese per viaggiatori Il Sud, des nazione unica per il Mice

FOCUS BERGAMO .................................................

52 58 60

L’anima della ci à in 10 experience Centro Congressi Giovanni XXIII. Il valore aggiunto della Bergamo business Winter Garden Hotel

92 Focus Vicenza 86 88

Toscana Resort Castelfalfi Villa La Massa

FOCUS VICENZA ...................................................

92 96 98

52 Focus Bergamo 8

7­8 2018

Una ci à tra passato e presente Vicenza Conven on Center Bono o Hotels

FOCUS GOLF.........................................................

102

Golf, occasione per l’Italia mastermeeting.it


Melia 7 2018 (2).qxp_Layout 1 19/07/18 10:06 Pagina 1

DREAM ROOM:

lavoro e piacere si incontrano al Meliá Genova A pochi passi dal centro storico di Genova, il Meliá regala agli ospiti un’esperienza unica: grazie alla sua atmosfera calda e avvolgente, gli ospiti hanno l’impressione di trovarsi in una casa privata. La sua posizione strategica, in un tranquillo ma centrale viale alberato, lo rende la location ideale sia per una fuga romantica sia per un soggiorno business. Ospitato in un palazzo storico, questo boutique hotel a cinque stelle è arredato seguendo lo stile contemporaneo, esponendo anche opere d’arte di rilievo internazionale. La hall e il Blue Lounge & Restaurant, infatti, ospitano due opere di Silvio Wolf, mentre le camere mostrano i lavori di tre famosi fotografi italiani, Mario Cresci, Leonardo Genovese e Francesco Radino. Il Meliá non è soltanto un luogo, ma un’esperienza da vivere. Infatti, sono molteplici gli eventi tematici realizzati per gli ospiti durante tutto l’arco dell’anno, un viaggio nell’arte che, partendo dalla cucina, mette in risalto mostre di pittura e musica dal vivo. A garantire il successo del soggiorno bleisure, i servizi offerti vanno dal Blue Lounge & Restaurant, con magnifico dehor, in cui si gustano i sapori liguri e mediterranei, e il centro benessere YHI Wellness di 200mq, completo di piscina riscaldata coperta con cascata e idromassaggio, un bagno turco, doccia tropicale e nebulizzata e area relax.

L’evento su misura: DREAM Room Il fiore all’occhiello dell’offerta del Meliá Genova è la DREAM Room (Dream Relax Eat Amuse Meet), una sala polifunzionale dotata di luce naturale, ideale per organizzare importanti riunioni ed eventi privati per un massimo di 90 ospiti. La sua atmosfera accogliente, il suo arredamento sofisticato e la dotazione di tecnologie all’avanguardia fanno sì che si possa realizzare ogni tipo di evento al suo interno, da piccole riunioni ad eleganti banchetti, fino a aperitivi di affari ed altri tipi di eventi privati. Ogni evento viene realizzato su misura per soddisfare tutte le esigenze dei clienti, così, oltre ad offrire l’utilizzo di videoproiettore, schermo a scomparsa, microfoni, impianto audio-video e lavagna a fogli mobili, lo staff è a disposizione per procurare tutta l’attrezzatura necessaria alla realizzazione dell’attività. L’offerta business del Meliá di Genova vanta un totale di 6 sale meeting che, dotate delle più moderne attrezzature, soddisfano ogni necessità. Ideali per riunioni, conferenze ed eventi privati, corsi di formazione, riunioni esclusive, show room, conferenze stampa e road show, queste sale sono allo stesso tempo eleganti e multiuso. In particolare, la sala Madreperla è dotata di luce naturale e può ospitare fino a 100 ospiti disposti a platea, ideale questa per le conferenze stampa, e la sala Acquamarina, che può ospitare fino a 65 ospiti ed è la sala adatta a occasioni che richiedono privacy, garantita dal foyer attiguo, come piccole conferenze stampa, riprese televisive ed eventi con servizi ristorativi.


3 Sommario 7-8 18.qxp_Layout 1 23/07/18 16:53 Pagina 10

SOMMARIO

FINANCE CONFIDENTIAL .......................................

134

Biometric Password e la casalinga di Voghera

RISORSA UOMO ...................................................

136

Il valore della diversità

DONNE AL TOP.....................................................

140

Valeria Mangani

GREEN REPORT.....................................................

184 Porto e il Nord del Portogallo 106 108

144 148

Tourism Footprint Laguna in Rete

Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel Verdura Resort

MONDO IMPRESA ................................................

110

Perché è bello lavorare qui

TOP BLEISURE HOSPITALITY .................................

116 118 120 122

Forte Village Resort Grand Hotel Ritz INC Hotels Parma

TOP MICE HOSPITALITY .......................................

124

Il Mice di Best Western

TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ

126

Chateau d’Ax: missione hotel

INSIDER ..............................................................

128

Dall’este ca all’e ca. I tre saperi

ECONOMIA E BELLEZZA.........................................

130

Il turismo si costruisce con il (duro) lavoro

IL PARERE DEL LEGALE..........................................

131

Disavventure sui binari

ANDAVA TUTTO BENE?.........................................

132

Non fate arrabbiare i bambini!

LA PAROLA AL FORMATORE ..................................

133

178 Bellessere diVino

Excelsior Palace Hotel

Minimalismo, logorroici e poesia

10

7­8 2018

PARADISI DIETRO L’ANGOLO .................................

152 155 156

La Laguna Sud di Venezia Des nazione Lugano Region L’Alto Piemonte

GOURMET EXPERIENCE .........................................

160

Gustando la Puglia imperiale

TREND.................................................................

166 170

Il turismo digitale in Europa Donkey Trekking

SPA EXPERIENCE..................................................

174 178

Vacanze esperienziali all’olio d’oliva Bellessere diVino

LE VIE DELL’INCENTIVE.........................................

184

Porto e il Nord del Portogallo

HOSPITALITY NEWS.............................................

194 202

No zie dal mondo dei viaggi e dell’hotellerie Indirizzi mastermeeting.it


TODAY WE WILL TRIGGER

16 925 ROUNDS OF APPLAUSES

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Your applause is the best reward! Satisfaction, pride, motivation, surprise, so many emotions are contained within the walls of the Grimaldi Forum Monaco. Our events team, with their varied skills, work with you to create a memorable experience. Let yourself be inspired by our 35,000 m2 convention centre, 3 auditoriums, 14,000 m2 of exhibition and catering areas, 22 conference rooms, all in the heart of a legendary Principality. Come and share new emotions at the Grimaldi Forum Monaco!

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Buag F 15337_1995.qxp_Layout 1 19/07/18 12:57 Pagina 100

FALL. N. 15337 R.F.

AVVISO PROCEDURA COMPETITIVA PER VENDITA AZIENDA Azienda a des nazione alberghiera corrente in Firen­ ze, Via G. Agnelli 33, comprendente autorizzazioni e licenze, immobilizzazioni materiali, immobile ove è svolta l’a vità e rappor di lavoro. La procedura pre­ vede la vendita con incanto: Prezzo base d’asta: euro 14.007.825,00. Aumento minimo: Euro 100.000,00. Deposito per cauzione: Euro 1.400.782,50. Deposito domanda in bollo c/o la Cancelleria Fallimentare en­ tro le ore 12 del giorno antecedente l’udienza con deposito cauzionale 10% del prezzo base. L’udienza per l’apertura delle buste è fissata per il 03.10.2018 ore 9.30 avan il G.D. Do . Cosmo Crolla presso il suo ufficio sito al 4° piano del Tribunale di Firenze Viale Guidoni 61. L’azienda è a ualmente in affi o di azienda ed il condu ore gode del diri o di prelazione a parità di condizioni offerte. Prezzo da versarsi entro 60gg dall’aggiudicazione defini va. Entro il 25° gior­ no antecedente il trasferimento dell’azienda si dovrà dare inizio alla procedura ex art 47 L.428/90. Obbligo per i partecipan , pena inammissibilità, di aver effe uato sopralluogo presso l’azienda per sua visione indicando la data del sopralluogo, e di dichia­ razione di essere a conoscenza dell’affi o e che do­ vrà concordarsi con l’affi uaria ogni opportuna mo­ dalità di consegna dell’azienda senza responsabilità per la curatela. Maggiori info in Cancelleria Fallimentare e presso il Curatore Do . Alberto Zucchi tel. 055.59276 e su www.astegiudiziarie.it


4 Hotel&Finanza 7-8 18 (2).qxp_Layout 1 23/07/18 14:35 Pagina 13

Notizie sui valori, espansioni, management alberghiero

TURISMO Indagine CISET e Bankitalia, ogni anno dal 1996

HOTEL TRANSACTIONS Assedio a NH Hotel Group

TREND Cresce l’appeal dei so brand


4 Hotel&Finanza 7-8 18 (2).qxp_Layout 1 23/07/18 14:35 Pagina 14

Editoriale

di Aureliano Bonini*

Indagine CISET e Bankitalia, ogni anno dal 1996 Da 18 anni il CISET realizza una fantas ca ricerca con il finanziamento della Banca d’Italia la quale ar­ riva a s mare in 39,1 miliardi di euro la spesa dei vi­ sitatori internazionali in Italia tra gennaio e dicem­ bre 2017. Sono leggermente invidioso, lo amme o, perché due decenni di consulenza turis ca commis­ siona da un is tuto neutro come Bankitalia sono molto interessan . La par ta la gioca però il CISET che, se ben ricordo, è una delle creature del chia.mo professor Paolo Costa di Venezia. Invidia esclusa, bisogna anche dire che la tradizionale pre­ sentazione e legi mazione di questo annuale lavo­ ro di ricerca gode da sempre della “luce” della pre­ s giosa Ca’ Foscari di Venezia. E proprio a Venezia si è svolta la presentazione del­ lo studio “L’Italia e il turismo internazionale”, nel cor­ so della quale sono sta presenta i risulta pro­ do da CISET e Bankitalia elaborando 120 mila in­ terviste, un numero incredibile persino per un par ­ to che si apprestasse a predisporre un referendum. Per noi adde ai lavori è difficile immaginare che si possano realizzare oltre centomila “interviste alle fron ere” ma se lo dice Bankitalia, la quale confer­ ma che l’indagine procede dai tempi della lira e dei vis sui passapor , quando i turis dovevano fer­ marsi di fronte alla sbarra della dogana, allora guai dubitare! La risposta tecnica è facile, persino banale: gli aero­ por e gli aerei sono le nuove fron ere dove spes­ so i turis dichiarano le loro intenzioni di spesa su ques onari somministra dal personale di bordo. Insomma tu o quadra. CISET e Banca d’Italia ci presentano così i risulta e le tendenze per incoming e outgoing 2017, con una banca da che consente di evidenziare numeri co­ me ques : la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia ha raggiunto i 39.155 milioni di euro (+7,7% rispet­ to al 2016). Incredibile. La crescita media è del +3,2%, ma ci sono casi come Roma che ha fa o se­ gnare un incremento della spesa del +20,3% rispet­ to al precedente anno. Sarà merito della Raggi o delle dotazioni ar s che? Anche Venezia e Napoli hanno evidenziato aumen significa vi (rispe va­ mente +19,4% e +17,8%), mentre a Milano e Firen­ ze le entrate sono risultate in diminuzione (–2,4% e –6,3%): una vera sorpresa. Guardando ai Paesi di origine, ora sappiamo che, per chi arriva dagli Sta Uni la spesa è leggermen­ *Aureliano Bonini è esperto di organizzazione alberghiera e hotel management, ha insegnato alle facoltà di Economia dell’Universi­ tà di Perugia, di Rimini e alla Luiss di Roma. Dal 2007 è Lecturer di European Food&Beverage alla Hotel School della Cornell Uni­ versity di Ithaca, N.Y. (USA). Trademark Italia opera nel settore dal 1982 con un portafoglio attuale di 250 alberghi.

14

7­8 2018

te diminuita (–1,7%). Con l’euro arrivato a 1,30 sul dollaro USA forse la propensione ai consumi po­ trebbe essere cambiata. Con riferimento all’economia turis ca in generale, dall’indagine si evince un’ulteriore significa va cre­ scita del turismo internazionale rispe o al 2016: siamo arriva a 41,3 miliardi di valore aggiunto (con­ siderando gli effe indire e indo ). Scopriamo anche che la ricchezza generata dal turismo rimane polarizzata nelle prime 5 regioni turis che: Lombar­ dia, Lazio, Veneto, Toscana e, per la prima volta, Campania. Il CISET grazie a Bankitalia può confer­ mare anche gli o mi risulta del turismo balneare: 5,5 mld. di euro, +11%. E ci comunica il saldo della bilancia dei pagamen turis ca (entrate­uscite), uni­ ca voce storicamente in a vo del conto corrente dell’Italia: nel 2016 era pari allo 0,8% del PIL. Nella seconda sessione della presentazione sono sta illustra invece i risulta del sondaggio “Dimmi dove dormi e dirò chi sei: stranieri e italiani a confronto”. Titolo acca vante per un lavoro che sulla base della scelta dell’alloggio cerca di delineare il profilo dei turis stranieri e italiani in Italia. E qui scopriamo che per il CISET le online travel agency sono OLTA perché On Line (per loro) sono due pa­ role: bene ma non benissimo! Ma anche che il turi­ smo incoming che prenota online chiaramente nelle ci à ogge o della “indagine alle fron ere” esclude il movimento di viaggiatori domes c, ovvero il turi­ smo leisure italiano in Italia. Noi (Trademark Italia) d’altro canto s miamo che il movimento leisure (va­ canze) rappresen quasi due terzi del movimento turis co vero, reale e consolidato e che tali rileva­ zioni, che sfuggono vieppiù ad Istat, Eurostat e Banca d’Italia, necessitano di un lavoro speciale. Conclusione di sessione in una Venezia meraviglio­ sa: il 58% dei turis alberghieri prenotano tramite OLTA (di nuovo) e altre pia aforme web e la spesa media per l’alloggio sostenuta da chi prenota l’hotel tramite OTA vale mediamente 57 euro a no e.

Valutare, acquistare e vendere un hotel Master Meeting offre ai suoi lettori un nuovo servizio di consulenza e assistenza rivolto a chi desidera valutare, acquistare o vendere il suo al­ bergo. Contattate la redazione di Master Meet­ ing (tel. 02862327) e sarete richiamati il più rapi­ damente possibile dai nostri consulenti: 1° con­ tatto gratuito.

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4 Hotel&Finanza 7-8 18 (2).qxp_Layout 1 23/07/18 14:35 Pagina 15

HOTEL TRANSACTIONS

Assedio a NH Nuovi movimen in arrivo intor­ no a NH Hotel Group, il cui to­ lo è stato sospeso dalle contrat­ tazioni in Borsa in un paio di volte nel mese di maggio. Tu o ruota intorno al colosso thailandese Minor Interna onal, capitalizzazione di oltre 4 miliar­ di di euro che possiede o ges ­ sce già 150 tra hotel e resort

con marchi pres giosi come Four Seasons e Marrio Inter­ na onal. Dopo avere acquisito nei giorni scorsi una quota su­ periore all’8 per cento, sarebbe infa l’ul mo player rimasto in corsa per rilevare il 26,5% oggi in mano alla cinese HNA, con un’offerta da 6 euro per azione. La scalata di Minor Interna onal

non dovrebbe però finire qui. Secondo gli ul mi rumors, che hanno poi portato alla sospen­ sione del tolo in Borsa, Minor starebbe preparando un’OPA per rilevare il 100 per cento del­ le azioni. Sul tema però al mo­ mento non si registrano com­ men ufficiali da parte delle due società interessate.

L’attenzione degli stranieri sugli hotel di lusso Sono gli hotel di fascia più alta ad a rare l’interesse dei grandi in­ ves tori internazionali verso il nostro Paese. Il problema è che questo interesse si limita a poche loca on e poche stru ure, bas pensare che in tu a la Penisola gli hotel 5 stelle e 5 stelle L sono circa 470 su oltre 30mila stru u­ re, meno del 2% del totale. Dunque al di là della crescita degli inves men nel se ore al­ berghiero italiano, il cui volume

è passato dai 594 milioni di eu­ ro del 2014 agli 1,18 miliardi del 2017, ques restano sempre concentra nelle des nazioni premium del nostro Paese: Ro­ ma, Milano, Firenze e Venezia, più qualche scommessa su re­ sort turis ci di fascia alta nelle località di villeggiatura più rino­ mate (Capri, Taormina, Forte dei Marmi, etc.). Gli inves tori internazionali più a vi in Italia provengono so­

pra u o da Francia, Sta Uni e Gran Bretagna che, insieme, nel 2017 hanno rappresentato i 2/3 dei capitali esteri inves superando il Qatar che nel 2016 a raverso il proprio fondo so­ vrano era stato il principale pla­ yer straniero. Secondo le ul me s me degli analis nel 2017 in Italia sono state transate circa 10.000 ca­ mere che equivalgono a un cen­ naio di hotel.

CDP vecchia gestione, lo stato aiuta gli amici È par ta l’asta per il marchio Val­ tur, prezzo di partenza 1,5 milio­ ni di euro. Il 13 giugno 2018 la no zia a sorpresa: Alpitour è in­ teressata all’acquisizione di quel­ lo che resta dopo il fallimento Valtur che prima di morire ha ot­ tenuto 92 milioni di euro dalla Cassa Deposi e Pres (CDP) per comprare e ristru urare cin­ que stru ure rice ve a proprio marchio in altre ante località italiane. Domanda: possibile che Ministero dello Sviluppo Econo­ mico e Ministero dell’Economia e delle Finanze dove ci sono cen naia di tecnici esper non abbiano dato un’occhiata ai bi­ mastermeeting.it

lanci Valtur? Non l’hanno data! E ora il turismo nazionale è più de­ bole, pieno i buchi senza fondo come Italia Turismo, Invitalia, Ali­ talia, etc. Ci fermiamo qui, per­ ché ora Alpitour vuole comprare Valtur, un processo iniziato nel 1997 quando IFIL, la finanziaria della famiglia Agnelli, a raverso Alpitour (di cui deteneva il 30%) primo operatore turis co italia­ no dei tempi con 900 miliardi di fa urato, rilevò Francorosso, terzo operatore del se ore per 400 miliardi di lire. Si creò così un gruppo di dimensioni euro­ pee. La fusione Alpitour­Francorosso

si concluse pochi giorni dopo l’annuncio del passaggio della Valtur dall’is tuto San Paolo (che l’anno precedente era sali­ to al 77% del capitale) al gruppo Pa per circa 300 miliardi di li­ re, ma allora tu o accadeva con la partecipazione e la regia della IFIL. Il gruppo Alpitour ha da al­ lora considerato i villaggi Valtur un pezzo necessario per assu­ mere la leadership italiana. E ora che ci ha provato senza l'au­ torevolezza e la forza della fa­ miglia Agnelli, ma con in testa un preciso piano di sviluppo e con la partnership di Eden Viag­ gi. Però non ce l'ha fa a. 7­8 2018

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4 Hotel&Finanza 7-8 18 (2).qxp_Layout 1 23/07/18 14:35 Pagina 16

IL BORSINO DELLE CATENE Accor Hotels (Bourse de Paris)

InterContinental Hotels Group (NYSE)

E49,00

$67,00

48,00

66,00

47,00

65,00

46,00

64,00

45,00

63,00

44,00

62,00

43,00

61,00

42,00

2018

60,00

7 apr

14 apr

21 apr

1 7 14 21 mag mag mag mag

1 giu

7 giu

14 giu

21 giu

1 lug

Hilton Worldwide (NYSE)

2018

7 apr

14 apr

21 apr

1 7 14 21 mag mag mag mag

1 giu

7 giu

14 giu

21 giu

1 lug

7 giu

14 giu

21 giu

1 lug

Choice Hotels International (NYSE)

$85,00 $82,50 82,50 80,00 80,00 77,50

77,50

75,00

75,00

2018

7 apr

14 apr

21 apr

1 7 14 21 mag mag mag mag

1 giu

7 giu

14 giu

21 giu

1 lug

Hyatt Hotels (NYSE)

2018

7 apr

14 apr

21 apr

1 7 14 21 mag mag mag mag

1 giu

Millennium & Copthorne (London Stock Exchange) ÂŁ570,00

$82,50

555,60 541,20

80,00

526,80 77,50 512,40 75,00

2018

498,00

7 apr

14 apr

21 apr

1 7 14 21 mag mag mag mag

1 giu

7 giu

14 giu

21 giu

1 lug

2018

7 apr

14 apr

21 apr

1 7 14 21 mag mag mag mag

1 giu

7 giu

14 giu

21 giu

1 lug

21 giu

1 lug

MeliĂĄ Hotels International (Bolsa Madrid)

NH Hoteles (Bolsa Madrid)

E12,75

E6,60

12,50

6,50

12,25 6,40 12,00 6,30 11,75 6,20

11,50

6,10

2018

11,25

7 apr

16

14 apr

21 apr

1 7 14 21 mag mag mag mag

7­8 2018

1 giu

7 giu

14 giu

21 giu

1 lug

2018

7 apr

14 apr

21 apr

1 7 14 21 mag mag mag mag

1 giu

7 giu

14 giu

mastermeeting.it


4 Hotel&Finanza 7-8 18 (2).qxp_Layout 1 23/07/18 14:35 Pagina 17

SCENARI

Aspettando il cambiamento: turismo, industria dell’ospitalità e contratto di governo “Alitalia va rilanciata come ve ore nazionale; il Paese dovrà tornare gradualmente ad avere un Ministero del Turismo autonomo; la tassa di soggiorno va abolita; bisogna imporre una web tax turis ca alle OTA; va realizzata una pia aforma di e-commerce turis co del prodo o culturale italiano”. Sono le premesse annuncia­ te dal Governo giallo­verde. Per chi non mas ca di turismo, po­ trebbero anche sembrare buone idee. Ma non è un gran pro­ gramma e nulla può realmente cambiare fino a quando ogni re­ gione si fa la propria strategia internazionale e va in giro per il mondo sgomitando con gli altri territori italiani per emergere. Sembra incredibile, eppure, i mi­ nistri del turismo si sono mo­

stra sempre orgogliosi di que­ sto comba mento concorren­ ziale tra regioni, province e – come va di moda dire – territori. Ogni regione combina viaggi gra s, carovane di banconis , albergatori e fin buyers, un pa­ s ccio che, se interro o, po­ trebbe facilitare lo sviluppo na­ zionale. Nota interessante: quan soldi? Se pensate a una cifra, immagi­ nate il doppio e anche di più. Sommando le spese delle regio­ ni, delle organizzazioni regionali e delle autonomie per piani, proge , a vità di marke ng, fin educa onal, partecipazione a fiere, inu li viaggi in Cina e America, l’Italia spende oltre un miliardo di euro. Non si tra a di un inves mento compa bile

Compravendite e gestioni - luglio 2018 HOTEL IN VENDITA CATEGORIA

CAMERE

LOCATION

4 stelle (prima linea)

130

Giulianova (TE)

4 stelle (standard internazionale) 45

Montebelluna (TV)

4 stelle

70

Verona

4 stelle

120

Torino

4 stelle

70

Savelletri - Salento

4 stelle

50

Genova

3 stelle sup.

90

Bellaria Igea Marina

3 stelle

70

Sanremo

3 stelle

45

Ancona

3 stelle

42

Roseto degli Abruzzi

3 stelle

30

Rimini - Viserbella

3 stelle - country house

20

Sant’Omero (TE)

in rosso le vere occasioni di MM

HOTEL IN LOCAZIONE 4 stelle

60

Firenze

3 stelle

56

Riviera Romagnola

CATENA ITALIANA IN ESPANSIONE CERCA HOTEL (AFFITTO-LOCAZIONE) almeno 80 camere di standard internazionale in città capoluogo

mastermeeting.it

con i risulta ma solo di un’esi­ bizione di autonomia. Decine di marchi differen per la des na­ zione Italia non fanno altro che creare un patchwork di bandie­ rine e offerte commerciali che rendono quasi inu le il ruolo di ENIT. Anche la presenza alle fie­ re internazionali del turismo de­ gli operatori commerciali non dovrebbe realizzarsi con il pub­ blico denaro. Il nuovo Governo cambierà tu o questo? Come primi ges ha incontrato Conf­ commercio e Confesercen . Non saranno certo loro a ferma­ re la gara a chi spende di più per la promo­comunicazione turis ­ ca regionale. Quale eroico ministro dirà basta ai fin buyers che da diversi an­ ni si fanno vacanze gra s non in una, ma in tu e le 20 regioni? La pacchia dei buyers (circa un migliaio) che si fanno un cen ­ naio di giorni di vacanza in Italia ospi full credit di fiere, en territoriali, Gal e Buy meritereb­ be una sospensione per vedere cosa cambia nel nostro sistema turis co. È reale il miliardo di inves men­ nella promozione turis ca? Forse non lo è. Se non l’hanno segnalato Cotarelli e Cantone vuol dire che l’autonomia pro­ mozionale fa bene al bilancio. Purtroppo lo Stato che, a segui­ to anche della riforma cos tu­ zionale del 2001, che ha deter­ minato il riconoscimento alle Regioni della competenza esclu­ siva o residuale della materia, nel 2018 sarà costre o a subire l’aumento graduale della spesa per la promozione turis ca. Due cose che invece potrebbero far bene alla salute sono l’abolizio­ ne della tassa di soggiorno, ora applicata a pelle di leopardo, e l’introduzione di una web tax turis ca per contrastare la con­ correnza sleale delle OTA stra­ niere. 7­8 2018

17


4 Hotel&Finanza 7-8 18 (2).qxp_Layout 1 23/07/18 14:35 Pagina 18

Due giorni che hanno fatto tremare anche Hotel&Finanza Il Colle ha spaventato anche gli operatori turis ci... per due gior­ ni. Poi tu o è rientrato, Lega e Movimento 5 Stelle hanno fir­ mato un contra o, ridimensio­ nato il ruolo di Paolo Savona e o enuto la fiducia dei due rami del Parlamento. Così è cominciato il Governo

del cambiamento. Staremo alla finestra. Per ora l’esecu vo gial­ lo­verde ha scri o nel contra o, per quello che ci riguarda, più dire amente: “Rinascita del Ministero del Turismo”. Un procedi­ mento che non sarà immediato e che dovrebbe significare, co­ me minimo, ridare un ruolo cen­

trale a ENIT e interrompere gli “aiu ni” di Cassa Deposi e Pres alle aziende turis che stagionali “palesemente bollite”. Per il resto purtroppo abbiamo già visto, quando il turismo arri­ va a Palazzo Chigi so o la tutela della Presidenza del Consiglio tende a scomparire dai radar.

TREND

Hotel 4 e 5 stelle europei: accelerazione dei profitti Nel primo trimestre del 2018 l’industria alberghie­ ra sta facendo registrare grandi risulta (+18.9% di aumento del GOP per camera grazie ad un’ec­ cezionale riduzione dei cos che potrebbe riguar­ dare solo alcuni Paesi). Ques da forni da STR e basa su numeri rido di camere di standard up­ scale e deluxe rilevano che gli hotel di standard in­ ternazionale registrano anche un +8,5% di incre­ mento del RevPar e del fa urato di food & beve­ rage e banque ng... grazie a un aumento medio dei prezzi del 5,4%. Come naturalmente accade,

18

7­8 2018

un aumento dei prezzi, nella quasi totalità dei casi, corrisponde ad un aumento del margine opera ­ vo. Accertato che i prezzi sono aumenta – dicia­ mo ovunque – è lecito affermare che anche i pro­ fi sono decolla . Prezzo medio rilevato in aprile 2018 negli hotel upscale e deluxe 159 euro, R.O. (tasso di occupazione camere) 73,7%. Si comincia a vedere il profilo di una solida hospitality indu­ stry, che per ricavi e numero di dipenden supera l'industria automobilis ca e anche quella manifat­ turiera.

mastermeeting.it


4 Hotel&Finanza 7-8 18 (2).qxp_Layout 1 23/07/18 14:35 Pagina 19

I millennial americani spendono e spenderanno sempre di più in viaggi Nell’immaginario colle vo italiano, i millennials sono ancora vis come una generazione con po­ che possibilità economiche e tante pretese... spes­ so anacronis che e infondate. Le cose però stan­ no cambiando, sopra u o nel mercato statuniten­ se e in quello asia co, con i millennials sempre più protagonis , grazie al rapido sviluppo economico di cui sono dire protagonis . Secondo una recente ricerca realizzata da Travel­ port U.S., il 56% dei millennials americani viaggerà di più nel 2018, sopra u o nei mesi es vi. Si trat­ ta del segmento generazionale economicamente più dinamico down­top: lo stereo po dei backpac­

kers è, infa , finito. Basta zaini e tende, il 34% de­ gli intervista nella fascia d’età 18­35 è disposto a spendere più di 5.000 dollari per le sue prossime vacanze es ve, da farsi però con l’abbigliamento appropriato. Dal punto di vista turis co è ormai il segmento ge­ nerazionale che viaggia di più: 1 su 2 ha fa o al­ meno un viaggio di piacere (leisure) nell’ul mo an­ no. E nonostante siano una generazione cresciuta tra social media e OTA, i millennials sono quelli che più facilmente prenotano la propria vacanza a raverso un’agenzia di viaggio classica, “a voce”: 23% del totale.

Cresce l’appeal dei soft brand, perché essere indipendenti resta un vantaggio... se si è bravi e dinamici Negli ul mi anni, i so brand sono sta una sorta di “cavallo di Troia” con cui le catene alberghiere hanno conquistato cen naia di albergatori in giro per il mondo. In questo modo Marrio , Hilton, Hya e IHG hanno ampliato le loro collezioni di hotel indipenden e rinfrescato la loro immagine. Sfru ando abilmente le presunte richieste dei viaggiatori desiderosi di esperienze auten che, originali e “local”, i grandi gruppi hanno le o il mercato, lo hanno interpretato e hanno offerto a proprietari e operatori la possibilità di affiliarsi al brand in maniera più morbida, così da mantenere buona parte delle proprie cara eris che indivi­ duali e sopra u o l’indipendenza. L’infedeltà dei moderni viaggiatori ai marchi tradi­ zionali e il desiderio di vivere esperienze non omo­ logate e fuori standard alloggiando comunque in un hotel trendy e alla moda hanno spinto numero­ si gruppi alberghieri a cercare soluzioni alterna ve per crescere ed espandersi. OTA, aggregatori di tariffe e meta­compratori hanno, d’altra parte, ri­ voluzionato il modo in cui un cliente sceglie e pre­ nota il proprio hotel. Le opportunità per raggiun­ gere il cliente, anche rispe o a 10 anni fa, si sono mol plicate e il valore intrinseco dei brand è mu­ tato. Adesso non ci sono più tariffe allineate, pun fedeltà da rispe are e rigidi standard da seguire: anche per gli hotel so branded, quindi, c’è molta più libertà di fare ciò che si vuole... nel bene e nel male. Numerosi albergatori che hanno scelto di affiliarsi ai so brand l’hanno fa o proprio per uscire da contra molto rigidi, che prevedono il pagamen­ to di fee per il franchising, per il marke ng, per i loyalty program e altre commissioni sul marchio. mastermeeting.it

Non che non si paghi, pure, per entrare in un mar­ chio so . Bas pensare che, facendo rapidi calco­ li, il costo di una “affiliazione morbida” richiede al­ meno un 16% di ricavi aggiun vi genera dalla catena. Allora la domanda da porsi è “dov’è il reale vantaggio dell’affiliazione?”. Un hotel indipendente con una stru ura dei cos inferiore ha maggiore flessibilità e può modificare facilmente le proprie tariffe a seconda dell’anda­ mento del mercato. D’altro canto, il valore finan­ ziario del brand si rifle e posi vamente sul valore stesso dell’albergo. Sopra u o se si tra a di un brand riconoscibile e riconosciuto, la sua reputa­ zione (awareness) si riverbera sulla singola stru u­ ra cer ficandola e garantendone qualità e servizi. 7­8 2018

19


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ITALIAN HOTEL MONITOR

Si consolida il trend positivo, primi cinque mesi del 2018 in crescita per Room Occupancy e Average Daily Rate I primi cinque mesi dell’anno per l’industria alber­ ghiera italiana si chiudono con un risultato posi ­ vo sia in termini di occupazione camere che di prezzo medio. Gli indicatori dell’Italian Hotel Monitor tes monia­ no un consolidamento del trend di crescita che è di buon auspicio anche per i prossimi mesi. Nel periodo gennaio­maggio 2018 IHM ha regi­ strato un incremento dell’occupazione camere ne­ gli alberghi italiani di 1,9 pun rispe o al 2017, con l’indice che si a esta su un eccellente 68,3%

R.O. (Milano 75,2%, Roma 73,5% e Firenze 72,3%) ed altre 17 ci à che superano la simbolica quota (ges onalmente parlando) del 60% di R.O. In termini di prezzo medio di vendita, occorre evi­ denziare in par colare gli incremen di Palermo e Catania con un +4,3% rispe o al 2017, a fronte dei segni meno registra in 14 delle 39 ci à moni­ torate. Per quanto riguarda i prezzi assolu , al ver­ ce del ranking si conferma Venezia, con un prez­ zo medio camera di 147,32 euro (anche se in fles­ sione del –2,7% rispe o allo scorso anno), davan

Bergamo

medio nazionale per la classe upscale. In aumento anche il prezzo medio camera del +0,9% sullo scorso anno, con un valore pari a 112,71 euro. Analizzando l’andamento della R.O. su scala nazio­ nale, emergono 34 ci à con il segno più, mentre solamente 5 capoluoghi registrano una flessione. Le performance migliori sono quelle di Perugia e Bergamo che crescono rispe vamente di +4,1 e +4 pun rispe o allo stesso periodo del 2017. In termini assolu , ci sono 3 ci à oltre quota 70% di

20

7­8 2018

a Milano (130,76 euro, +0,5% sul 2017) e Firenze (124,16 euro, –2,3% sul 2017). Le altre ci à con ADR (Average Daily Rate) superiore a 100 euro sono Roma (117,89 euro), Torino (110,79), Napoli (107,64), Como (107,27) e Bologna (100,91). Per quanto riguarda le pologie rice ve, i da confermano il buon andamento anche del se ore luxury (5 stelle) stabile per ADR e R.O. e di quello midscale (3 stelle) che registra +1,4 pun di R.O. e +1,1% di prezzo medio camera. mastermeeting.it


4 Hotel&Finanza 7-8 18 (2).qxp_Layout 1 23/07/18 14:35 Pagina 21

REPORT ITALIAN HOTEL MONITOR - GENNAIO-MAGGIO 2018 Occupazione e Prezzo per Città

Zoom sulle città Top Ten

Occupazione % Camere Città

Gen-Mag 2018

Gen-Mag 2017

Prezzo Medio

Var 18/17

Gen-Mag 2018

Gen-Mag 2017

Var 18/17

+ TORINO

67,1

66,2

0,9

110,79

111,85

-0,9%

+ GENOVA

68,6

64,6

4,0

99,50

97,98

1,6%

+ MILANO

75,2

72,7

2,5

130,76

130,13

0,5%

Città

VENEZIA MILANO FIRENZE ROMA TORINO NAPOLI BOLOGNA GENOVA VERONA BARI TOTALE ITALIA

- COMO

54,9

56,2

-1,3

107,27

109,21

-1,8%

+ BRESCIA

50,9

48,4

2,5

85,01

84,71

0,4%

+ BERGAMO

69,9

68,8

1,1

90,68

89,55

1,3%

+ PARMA

61,4

60,6

0,8

89,83

88,66

1,3%

- REGGIO EMILIA

54,9

55,5

-0,6

84,59

83,19

1,7%

+ MODENA

55,7

54,9

0,8

85,36

85,67

-0,4%

+ TRENTO

57,4

54,0

3,4

84,92

85,21

-0,3%

- BOLZANO

60,4

60,6

-0,2

85,58

85,79

-0,2%

Città

+ VENEZIA

64,6

64,2

0,4

147,32

151,36

-2,7%

VENEZIA MILANO FIRENZE ROMA TORINO NAPOLI BOLOGNA GENOVA VERONA BARI TOTALE ITALIA

- VERONA

54,3

54,7

-0,4

94,24

96,15

-2,0%

+ VICENZA

56,8

54,2

2,6

85,28

85,61

-0,4%

+ PADOVA

63,0

60,5

2,5

86,49

86,68

-0,2%

+ TREVISO

58,2

57,9

0,3

84,93

85,01

-0,1%

+ UDINE

63,5

61,4

2,1

89,83

88,35

1,7%

+ TRIESTE

61,2

60,2

1,0

90,87

90,71

0,2%

+ FERRARA

58,2

56,2

2,0

87,36

90,16

-3,1%

+ BOLOGNA

67,0

63,8

3,2

100,91

102,18

-1,2%

+ RAVENNA

62,6

60,9

1,7

85,87

84,24

1,9%

+ RIMINI

58,8

57,5

1,3

87,03

86,63

0,5%

+ REP. SAN MARINO

55,0

53,3

1,7

85,35

84,38

1,1%

+ FIRENZE

72,3

70,8

1,5

124,16

127,02

-2,3%

+ PISA

64,3

62,3

2,0

90,21

88,53

1,9%

+ SIENA

67,1

64,1

3,0

93,66

92,71

1,0%

+ ANCONA

62,2

59,0

3,2

88,30

86,45

2,1%

+ PESARO

53,8

53,0

0,8

82,98

82,33

0,8%

+ PERUGIA

47,9

43,8

4,1

86,41

85,14

1,5%

+ ROMA

73,5

71,7

1,8

117,89

114,50

3,0%

+ PESCARA

54,5

54,0

0,5

83,21

84,08

-1,0%

+ NAPOLI

68,3

67,3

1,0

107,64

104,11

3,4%

- BARI

56,0

56,4

-0,4

88,47

87,08

1,6%

+ TARANTO

54,2

52,9

1,3

84,54

83,44

1,3%

+ PALERMO

64,6

61,8

2,8

96,05

92,13

4,3%

+ MESSINA

53,5

52,3

1,2

84,08

84,06

0,0%

+ CATANIA

66,2

65,0

1,2

91,46

87,72

4,3%

+ CAGLIARI

57,1

56,0

1,1

87,21

86,58

0,7%

+ SASSARI

55,2

53,7

1,5

84,98

84,07

1,1%

+ TOTALE ITALIA

68,3

66,4

1,9

112,71

111,65

0,9%

mastermeeting.it

Occupazione % Camere Upscale Midscale

Luxury

59,5 67,1 64,3 62,9 63,2

Luxury

456,45 372,88 392,57 312,53 366,12

64,6 75,2 72,3 73,5 67,1 68,3 67,0 68,6 54,3 56,0 68,3

63,5 72,3 69,7 75,3 59,5 63,8 64,3 64,9 57,0 59,4 62,9

Prezzo Medio Upscale Midscale

147,32 130,76 124,16 117,89 110,79 107,64 100,91 99,50 94,24 88,47 112,71

89,17 70,65 62,69 65,88 54,95 54,57 61,06 53,45 55,02 50,28 57,12

Occupazione e Prezzo per Tipologia Tipologia

Luxury Upscale Midscale

Tipologia

Luxury Upscale Midscale

Gen-Mag 2018

63,2 68,3 62,9

Occupazione Camere Gen-Mag Var 2017 18/17

63,2 66,4 61,5

0,0 1,9 1,4

Gen-Mag 2018

Prezzo medio Gen-Mag Var 2017 18/17

366,12 112,71 57,12

365,76 111,65 56,49

0,1% 0,9% 1,1%

Fonte: Italian Hotel Monitor - Trademark Italia 7­8 2018

21


4 Hotel&Finanza 7-8 18 (2).qxp_Layout 1 23/07/18 14:35 Pagina 22

BREAKING NEWS

Box mee ng per 4/5 persone in vista nella lobby, tanta luce e arrivo dei divani con cuscini bianchi nell’area accoglienza, con zona bar e soggiorno in forte evidenza

Come Sheraton sta cambiando la sua immagine Marrio Interna onal crede di avere trovato la formula giusta per rivitalizzare gli hotel a mar­ chio Sheraton senza imporre grandi inves men ai gestori (franchisee o management). L’intervento suggerito riguarda inizialmente la lobby e gli spazi comuni di ques hotel full servi­ ce, che hanno a disposizione grandi aree per la ristorazione e gli incontri. Noah Silverman, re­ sponsabile dei full­service ho­ tels, afferma che Sheraton conta molto e pesa molto nella strate­ gia di Starwood, ora Marrio . Silverman chiede di evitare i na­ turali sce cismi perché i test dicono che la nuova formula è efficace e svela il concept che dovrebbe guidare gli interven nella lobby e negli spazi comuni. S amo parlando di 450 hotel già a vi ed altri 80 in costru­ zione, che vuol dire una presen­ za in tu e le principali capitali mondiali e una clientela d’affari molto a enta ai cambiamen di brand. La strategia di revamping, per ora, riguarda almeno 20.000 ca­ mere tra Sta Uni ed Europa.

stanno crescendo anche in virtù alla mobilità che cara erizza la vita e il reddito gli americani. Mobilità negli USA significa an­ che che chiunque lavori come

dipendente, si sposta tempora­ neamente o con nua vamente senza farla tanto lunga sulla ca­ sa, sulla scuola dei figli, sui geni­ tori anziani. Trasferimen , disa­ gi, riada amen e ricollocazioni non sono un problema per gli americani. Secondo Lodging Econometrics sono in corso 1.360 projects di costruzione per 143.379 camere solo negli Sta Uni . 428 pro­ ge per 47.340 rooms sono già can era o in avanzato stato di costruzione, in più 628 proge per 66mila camere saranno can­ erate nei prossimi 12 mesi. In tu o questo marasma di numeri ben 377 (per 39.474 camere) sono i proge in essere di Ho­ me2 Suites by Hilton, la compa­ gnia alberghiera che maggior­ mente sta investendo nel mer­ cato degli extended stays.

Il lusso e lo “scherzo” di Ryanair La presunta avventura “Ryanair deluxe” comincia con annuncio a sor­ presa: l’acquisizione del 25% di LaudaMo on, da parte della compa­ gnia irlandese. I fedelissimi di Ryanair che acce erebbero tu o da questa compagnia, anche di essere lascia a terra, già sognavano di viaggiare in prima classe con 10 euro. Invece accadrà, molto proba­ bilmente, che dietro a questa partecipazione, emerga, a sorpresa, uno stratagemma di Michael O’Leary, forse in occasione della pre­ sentazione dei nuovi voli della compagnia fondata da Niki Lauda. A chi interessa, infa , portarsi in casa il 100% della LaudaMo on? Quale vantaggio si può trarre dall’immagine dell’ex pilota di Formula Uno? In a esa del via libera all’operazione da parte delle autorità An­ trust, le prime an cipazioni delle agenzie ci consentono di immagi­ nare che, nel caso dell’operazione LaudaMo on, il lusso non c’entri nulla e che piu osto Ryanair sia interessata a crescere in Austria e in Germania, sfru ando il portafoglio passeggeri e gli slot della compa­ gnia dell’ex campione austriaco di Formula1.

Condhotel, o meglio extended stays Negli Sta Uni i lunghi sog­ giorni turis ci (extended stays)

22

7­8 2018

mastermeeting.it


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HRT

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LES PETITES MADELEINES del Turin Palace Hotel


HOTEL RESTAURANT TRENDS

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Les Petites Madeleines

A Torino, un’accattivante proposta ristorativa d’hotel A cura di Stefano Bonini

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l Turin Palace Hotel, nel centro di To­ rino, accanto alla stazione di Porta Nuova, nel 2017, ha vinto il Travelers’ Choice Hotel Awards di Tripadvisor come miglior albergo d’Italia, arrivando terzo a livello mondiale. Un risultato incredibile per quest’albergo, simbolo della cultura, delle atmosfere e delle eccellenze di Tori­ no che, dopo una lunga e profonda ri­ stru urazione, in soli tre anni, è riuscito ad affermarsi in virtù di un’eleganza e di un concept di ospitalità e accoglienza molto personale. Il merito è tu o della famiglia Marzot, che lo ges sce con la stessa maniera, passione e competenza con cui da anni guida i propri hotel milanesi, Spadari e Duca di York a due passi dal Duomo. Per me, che li conosco da anni, non è certo una sorpresa, la professionalità, l’a en­ zione al cliente, la cura del de aglio e la passione per l’ospitalità. Le cose belle so­ no la cifra s lis ca delle loro ges oni. La sfida con Torino, però, non era facile da vincere, sopra u o, per le diverse di­

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mensioni della stru ura e, per il fa o, che, per la prima volta, si confrontavano con la ristorazione, non riservata tra l’al­ tro solamente ai clien alloggia . Ma Piero Marzot, amministratore delegato e padrone di casa del Turin (nonché appas­ sionato gourmet), l’ha affrontata con sa­ pienza, moderazione e lungimiranza, cer­ cando di creare un ristorante che rispec­ chiasse sì il suo gusto e il suo s le anche a tavola, ma che fosse sopra u o un va­ lore aggiunto per l’hotel. Così è nato Les Pe tes Madeleines, nome di prous ana memoria, un ristorante dall’atmosfera delicatamente francese, con richiami dé­ co, cara erizzato da delicate carte da pa­ ra , boiserie e divane imbo , alla cui guida c’è il giovane e prome ente execu­ ve chef Stefano Sforza. Piemontese di Ciriè, poco più che trentenne, Stefano ha un curriculum importante con esperienze da Alain Ducasse, allo storico Ristorante del Cambio proprio di Torino e al Trussar­ di alla Scala di Milano so o la guida di Luigi Taglien . mastermeeting.it


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HOTEL RESTAURANT TRENDS

Les Pe tes Madeleines, come tu o l’ho­ tel, è un luogo di pace, relax e bien vivre, all’interno del quale Stefano gode di una certa libertà espressiva che manifesta con crea vità, abbinando leggerezza orientale e tradizionale solidità piemon­ tese, come dimostrano due pia imman­ cabili in carta: il vitello tonnato e gli agnolo del plin. Ho incontrato Stefano per una piacevolissima chiacchierata du­ rante la quale abbiamo affrontato alcuni temi chiave per chi si occupa di ristora­ zione all’interno di un albergo. Siamo par dal considerare le differenze tra ri­ storazione tout court e quella d’albergo: «Come all’estero, anche in Italia», ci rac­ conta Stefano Sforza, «i due modelli si stanno avvicinando anche nella percezione del pubblico. Al Turin Palace abbiamo da subito cercato di definire in modo chiaro la filosofia che ci avrebbe dis nto: offrire una cucina leggera e digeribile, necessaria in un contesto alberghiero, accompagnata da pia di ricerca e della tradizione, più rassicuran e comprensibili. Abbiamo sempre pensato che l’hotel debba essere ambasciatore dei valori e delle eccellenze del territorio, su questo si fonda la nostra offerta gastronomica». Quali sono gli aspe che determinano il successo di un ristorante in albergo? «Su tu prevale il gioco di squadra, fuori e dentro la cucina... Molto di più che in un ristorante normale. Perché l’albergo è un mondo complesso nel quale interagiscono diverse anime che sono l’una il volano dell’altra. Esemplificando: una colazione di grande qualità è uno sprone psicologico anche a sperimentare il pranzo. Parallelamente, il personale del ricevimento è fondamentale per incuriosire gli ospi e invogliarli a provare la nostra cucina. È chiaro che poi sono determinan i pia , il servizio e l’atmosfera». Servizio cruciale per ogni hotel, il break­ fast è un elemento di fidelizzazione fon­ damentale. Come chef che rapporto hai con il breakfast e come cerchi di renderlo speciale, in termini di prodo e servizio? «Il breakfast rappresenta il primo conta o effe vo con l’ospite e da esso si comprende la filosofia dell’hotel in materia di food e di servizio. Par colari su cui non transigere sono, quindi, la qualità della materia prima, la varietà e la completezza della proposta. mastermeeting.it

Nello specifico: sia per la parte dolce che per quella salata, possiamo contare su numerose referenze di riconosciuto valore che si abbinano ai prodo di pas cceria realizza dai nostri cuochi con par colare a enzione alla valorizzazione della tradizione». Per fare in modo che ogni servizio risto­ ra vo sia un successo, inclusi even e mee ng, da quante persone è composta la brigata di cucina del Turin Palace? «Attualmente siamo nove, tu giovani e con molta voglia di crescere e sperimentare. Consapevoli di avere una grande opportunità per dimostrare il nostro valore e desiderosi di raggiungere i pres giosi obie vi che, insieme alla proprietà, ci siamo prefissi. Fondamentale, a questo proposito, è anche la con nuità: una brigata che funziona è quella i cui membri crescono insieme, si conoscono e prendono le misure reciproche imparando a valorizzarsi a vicenda». Quale po di ges one richiedono even e mee ng? «Si tra a di servizi che richiedono grande a enzione e che, al di là della qualità e leggerezza delle proposte e del servizio, necessitano di velocità ed efficienza visto che solitamente i tempi a disposizione degli ospi sono molto stre , soprattu o se si tra a di business mee ng. Per gli even , invece, che richiedono una ges one diversa e più stru urata, grazie anche alla presenza del nostro bellissimo roof garden, all’interno della brigata, abbiamo iden ficato una figura specifica che se ne occupa, così da valorizzare non solo le nostre proposte food, ma anche per controllare ogni de aglio della fase opera va». Al termine del nostro colloquio, abbiamo chiara l’impressione che il Turin Palace abbia trovato uno chef con le idee piut­ tosto chiare, consapevole di lavorare in un contesto ideale per contribuire al ri­ nascimento gastronomico della ci à di Torino e al raggiungimento di qualche importante riconoscimento... magari an­ che stellato. 7­8 2018

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Cover Story ALEX MINEO Il nuovo “viaggio” di MIL


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Il nuovo “viaggio” di MIL

L’agenzia di comunicazione e incentive milanese è pronta a “viaggiare” verso nuovi traguardi con Alex Mineo, supportato da tutto il team di Giulia Broggi

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ondata dall’imprenditrice milanese Milena Mineo nel 1999, l’agenzia di Incen ve MIL, specializzata in viag­ gi ed even mo vazionali all’insegna dell’esclusività e dell’unconven onal, en­ tra, da oggi, in una nuova era, anche gra­ zie all’arrivo di Alex Mineo. 23 anni, italofrancese, riflessivo ma al contempo solare, una mentalità cosmo­ polita e tanta voglia di conoscere e impa­ rare sempre da chiunque e da qualsiasi circostanza, Alex Mineo deve molto della sua passione per il mes ere alla zia Mile­

na. La sua vocazione di globetro er e, oseremmo dire, anche il suo mentoring cominciano assai presto. Quando, all’età di cinque anni, Alex prende a seguire la zia nelle sue avventurose trasferte in giro per il mondo, imparando da lei che il viaggiatore non ha né abitudini né zavor­ re (che siano fisiche o mentali) e facendo sua la lezione dello scri ore francese Marcel Proust, antesignano dell’expe­ rience travel odierno che, ai posteri, la­ sciava questa frase di grande ispirazione “il vero viaggio di scoperta non consiste

Deserto di Atacama. Escursione nella Valle della Morte a bordo dei pick up dei minatori

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COVER STORY

nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”. Insomma, in questo precoce e privilegiato apprendimento sul campo, che con nue­ rà negli anni a venire, diventando sempre più appassionato, la mentore Milena Mi­ neo, nel suo ruolo di sostegno e di facili­ tatore al cambiamento, trasferisce, al ni­ pote, un bagaglio conosci vo che va ben oltre le competenze di quella che è forse una delle più belle professioni del mondo. Con Alex, Milena condivide un’esperienza di maieu ca – la maieu ca è un’arte, sì, ma anche un rito magico, capace di por­ tare alla luce la verità dell’anima – le cui finalità sono prima di tu o la crescita personale e l’esercizio dello spirito cri co abbinato alla curiosità. Dopotu o, un buon viaggio inizia sem­ pre da dentro di sé e non finisce mai. Con quella predisposizone interiore alla scoperta di nuovi mondi, nuove culture, nuova gente che è consapevolezza che nulla di ciò che si acquisisce rimane, in realtà, fermo nel tempo. Una consapevo­ lezza che l’agenzia MIL reca da sempre nel suo dna. Fin dagli esordi, l’agenzia è stata, infa , an cipatrice di mood e ten­ denze nel se ore, favorendo la scoperta di quel lato “inconnu” delle des nazioni, persino di quelle più note, ma anche an­ cipatrice nel modo di fare impresa. Per­ ché i paradigmi si evolvono, come si evolve il mercato della domanda: per esempio, l’agenzia è stata tra le prime re­ altà a promuovere il bleisure come stru­ mento di employee sa sfa on&empo­ werment per mantenere i talen in im­ presa, me endo al centro l’human rela­ on e a proporre un high end luxury concierge service... Da qui nasce, appunto, l’esigenza di innovarsi di con nuo, di aprirsi a nuove vision e di introdurre gio­ vani leve in grado di realizzarle. Nell’era 4.0 il contributo che può portare un ven­ trenne, giovane per l’anagrafe ma con già alle spalle una bella esperienza, è senza dubbio importante. Oggi l’incen ­ ve è un’esperienza sempre più local, so­ cial ma anche sempre più interbeing. E l’iperconne vità senza fron ere è una risorsa preziosa, tu avia, non sempre fa­ mastermeeting.it

cile da ges re (il rischio è l’omologazione, l’appia mento), una risorsa che appar­ ene, forse, più alla generazione dei na­ vi digitali che non a quelle dei baby boomers, a pa o però che si sappia rico­ noscere e dare il giusto valore alla diver­ sità, a ciò che è unico così come anche

Alex Mineo

Un lama nell’incantevole scenario delle Lagune Al planiche nel deserto di Atacama

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COVER STORY

LE DESTINAZIONI COOL 2018 by Mil Tra le mete più appealing per gli incen ve 2018, Milena e Alex Mineo ne suggeriscono tre: il Deserto di Atacama, nel Cile set­ tentrionale. Tra la catena andina e la cordigliera della Costa presso l’Oceano Pacifico, è il posto più asciu o del mondo, con temperature tra gli 0 gradi no urni e i 25­30° diurni: un sugges vo paesaggio lunare con panorami incredibili e un im­ menso cielo senza nuvole, dove fare trekking mozzafiato. Il Ti­ bet, per un viaggio sul te o del mondo all’insegna dell’avven­ tura e della spiritualità, tra templi buddis , laghi cristallini e ve e ver ginose. Un paese dal clima secco, da visitare ogni mese dell’anno, dove spesso splende il sole, in par colare nel periodo che va da maggio a novembre. E, infine, il Deserto dei Gobi, tra Cina e Mongolia, sulla via della Seta; una terra di fron era per viaggiatori coraggiosi, bellissima e inquietante in­ sieme, con steppe, gro e, dune, laghi e an che piste carova­ nierie. Per chi cerca un mix di avventura e mis cismo.

In alto Milena Mineo con Chiara Donatelli e Giovanna Milella di Mil. So o, la Laguna Cejar nel Deserto di Atacama

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all’esperienza di chi è venuto prima. «I giovani», dice Alex Mineo, «sono capaci di interce are e comprendere meglio le esigenze del momento, ma non per que­ sto possono fare a meno dell’esperienza del sapere e delle competenze di chi è da anni nel se ore, portatore di una storia e fine conoscitore delle tecniche del me­ s ere». «Il passaggio di consegne», ag­ giunge Milena Mineo, «è la fase più deli­ cata, non è un semplice passaggio di car­ te, proge e obie vi da raggiungere. È un processo di affiancamento e condivi­ sione di un know how esperienziale da capitalizzare e integrare con le proprie competenze e peculiarità cara eriali». E per fare questo occorrono conoscenza, nuovi occhi, mente aperta e spirito cri ­

co. «Il mio ruolo», spiega Alex, «sarà in pra ca quello di trait d’union tra la vec­ chia e la nuova era di MIL, all’insegna della con nuità e dell’apertura verso nuovi s moli e risorse. Facendo mia la le­ zione di zia Milena di puntare sul capitale umano eccellente, valorizzerò ulterior­ mente le persone, con l’obie vo di re­ clutare professionis internazionali di al­ to livello». Una scelta pienamente condi­ visa dalla fondatrice, che aggiunge: «è proprio dal confronto con professionalità e mentalità diverse che si rinnovano le energie, cresce l’entusiasmo e nascono i paradigmi del futuro». Insomma se que­ ste sono le premesse, dal nuovo corso di MIL non ci si può che aspe are nuovi occhi e nuovi viaggi...

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SCENARI DEL TURISMO

L’Italia della qualità e della bellezza

sfida la crisi

Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo fatto da imprese, P.A. e no profit, muove 255,5 miliardi: il 16,6% del valore aggiunto nazionale. Un dato comprensivo del valore prodotto dalle filiere del settore, ma anche di quella parte dell’economia che beneficia di cultura e creatività e che da queste viene stimolata, a cominciare dal turismo. Emerge dal Rapporto 2018 “Io sono cultura”, elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere, presentato a Roma di Delfina Reginè

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l Sistema Produ vo Culturale e Crea vo genera più di 92 miliardi di euro e a va altri se ori dell’econo­ mia arrivando a muovere, nell’insieme, 255,5 miliardi equivalen al 16,6% del Sopra il Salone Spadolini del Mibact durante la presentazione del Rapporto "Io sono cultura" commentato da Giuseppe Tripoli, in basso nella foto, Segretario generale di Unioncamere

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valore aggiunto nazionale: un dato com­ prensivo del valore prodo o dalle filiere del se ore e di quella parte dell’econo­ mia che beneficia di cultura e crea vità e che da queste viene s molata, a comin­ ciare dal turismo; una ricchezza che si traduce in 1,5 milioni di pos di lavori, che rappresentano il 6,1% del totale de­ gli occupa in Italia. A snocciolare i da , alla presenza del ministro Alberto Boni­ soli, del presidente di Symbola Ermete Realacci, del presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello e del segretario generale di Symbola, Fabio Renzi, il segretario gene­ rale di Unioncamere Giuseppe Tripoli: «è l’o avo Rapporto che facciamo con Sym­ bola e dimostra che la cultura è uno dei motori trainan dell’economia italiana, uno dei fa ori che più esaltano la qualità e la compe vità del Made in Italy». E gli fa eco il ministro dei Beni e delle A vità mastermeeting.it


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SCENARI DEL TURISMO

Culturali e del Turismo, Alberto Bonisoli: «Parlare di cultura vuol dire parlare di in­ dustria culturale e crea va e di conse­ guenza di lavoro, risorse e qualità della vita». Nel complesso, quello produ vo culturale e crea vo è un sistema con il segno più: nel 2017 ha prodo o un valo­ re aggiunto del 2,0%. L’occupazione è in­ vece aumentata dell’1,6%: una crescita superiore a quella del complesso del­ l’economia (+1,1%). «Il lavoro nel se ore culturale c’è e sta crescendo e non è ba­ nale che riguardi in par colare giovani in possesso di un tolo universitario. Que­ sto è importante in prospe va futura, se si considera che le professioni crea ve e le capacità umane saranno ancora più valorizzate in un contesto dove robo ca e intelligenza ar ficiale difficilmente po­ tranno sos tuirsi all’uomo», precisa. «La ripresina degli ul mi anni è stata trainata dall’export, in gran parte cos tuito da prodo dell’industria crea va, e dal turi­ smo in entrata, che nel nostro Paese ha ragioni prevalentemente culturali. La qualità della vita può e deve migliorare grazie allo sviluppo del se ore culturale, sopra u o nei centri dell’Italia del patri­ monio diffuso che sono al di fuori dei grandi circui turis ci». La diversità è un nostro punto di forza. «Siamo un fanta­ s co paese, la cultura italiana è un calei­ doscopio di cose: io sono nato a Manto­ va, ho fa o le scuole a Cremona e vivo in provincia di Novara. Tre ambien com­ pletamente diversi e s amo ragionando di un pezze no, piccolo, del Nord Italia: una cosa che all’estero non ho mai trova­ to». Il presidente della Fondazione Sym­ bola, Ermete Realacci ricorda che «il marchio Made in Italy è terzo dopo Visa e Coca Cola» e secondo «un’indagine della rivista US News e dell’Università della Pennsylvania noi siamo quelli che influenzano di più la cultura nel mondo: un primato legato anche alla nostra ca­ pacità di trasme ere cultura e bellezza nelle produzioni e al nostro so ­power». Proprio questo intreccio cara eris co dell’Italia, tra cultura e manifa ura, coe­ sione sociale e innovazione, compe vi­ tà e sostenibilità, rappresenta un’eredità del passato ma anche una chiave per il futuro. «L’obie vo del Rapporto è supe­ rare la convinzione che la cultura sia qualcosa da conservare piu osto che mastermeeting.it

Alberto Bonisoli: «Parlare di cultura vuol dire parlare di industria culturale e crea va e di conseguenza di lavoro, risorse e qualità della vita»

una componente dello sviluppo produ ­ vo su cui puntare», precisa il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, «questo vale sopra u o se si guarda ai cambia­ men che l’economia subirà con la rivo­ luzione tecnologica». Il mondo che af­ fronteremo nei prossimi anni sarà guida­ to da una serie di trasformazioni radicali concentrate sopra u o nella sfera del lavoro e delle competenze. Mediamente, chi opera nel campo delle professioni culturali e crea ve possiede un più alto livello d’istruzione. «Puntare sulla cultura e sulla crea vità significa quindi puntare in alto, su competenze in grado di affron­ tare la stagione dell’Industria 4.0». «L’in­ dustria culturale e crea va», aggiunge il ministro dei Beni e delle A vità culturali e del Turismo, «è des nata a divenire una delle protagoniste dell’economia del XXI secolo e in questo l’Italia ha un vantaggio compe vo dovuto al suo straordinario patrimonio storico, ar s co, archeologi­ co di cui dobbiamo avvalerci a pieno. Moda, design, cinema traggono ispirazio­ ne da questo patrimonio, mentre nuove tecnologie, realtà virtuale e realtà au­ mentata trovano concreta applicazione

Ermete Realacci : «Il marchio Made in Italy è terzo dopo Visa e Coca Cola»

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SCENARI DEL TURISMO

Ivan Lo Bello: «Puntare su cultura e crea vità significa puntare su competenze in grado di affrontare la stagione dell’Industria 4.0»

nella sua valorizzazione. Turismo e Made in Italy, inoltre, traggono enormi benefici da questa voglia di Italia che c’è nel mon­ do e che è nostro dovere promuovere al massimo. I da del rapporto Symbola so­ no esplici al riguardo e indicano un per­ corso chiaro per il nostro Paese: crescita, benessere e cultura devono essere ri­ compresi in un unico paradigma di svi­ luppo di cui possiamo divenire il modello nel mondo».

Settori e Trend Il Rapporto analizza il Sistema Produ vo Culturale e Crea vo, quindi le a vità economiche che producono beni e servi­ zi culturali, ma anche tu e quelle a vità che u lizzano la cultura come input per accrescere il valore simbolico dei prodot­ , quindi la loro compe vità, definite crea ve­driven. Il sistema produ vo cul­ turale si ar cola in 5 macro se ori: indu­ strie crea ve (archite ura, comunicazio­ ne, design), industrie culturali propria­ mente de e (cinema, editoria, videogio­ chi, so ware, musica e stampa), patrimo­ nio storico­ar s co (musei, biblioteche, archivi, si archeologici e monumen storici), performing arts e ar visive a cui si aggiungono le imprese crea ve­driven (imprese non dire amente riconducibili al se ore ma che impiegano in maniera stru urale professioni culturali e crea ­ ve, come la manifa ura evoluta e l’ar ­ gianato ar s co). Dal mobile alla nau ca, larga parte della capacità del Made in Italy di competere nel mondo sarebbe impensabile senza il legame con il design, con le industrie culturali e crea ve. Le in­ dustrie culturali producono, da sole, 33,6 miliardi di euro di valore aggiunto (il 2,2% del complessivo nazionale), dando lavoro a 488mila persone (1,9% degli ad­ de totali). Contributo importante an­ che dalle industrie crea ve, capaci di

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produrre 13,4 miliardi di valore aggiunto grazie all’impiego di 261mila adde . Le Performing arts generano, invece, 7,9 miliardi di euro di ricchezza e 141mila pos di lavoro; a conservazione e valo­ rizzazione del patrimonio storico­ar s ­ co si devono 2,8 miliardi di euro di valore aggiunto e 51mila adde . A ques quat­ tro ambi , che rappresentano il cuore delle a vità culturali e crea ve, si ag­ giungono i rilevan risulta delle a vità crea ve­driven: 34,5 miliardi di euro di valore aggiunto (il 2,2% del complessivo nazionale) e più di 579mila adde (2,3% del totale nazionale). Le performance più rilevan , all’interno delle industrie crea ­ ve, appartengono al so ose ore del de­ sign (che produce 8,6 miliardi di euro di valore aggiunto insieme all’archite ura; lo 0,6% del valore complessivo) e della comunicazione (4,8 miliardi di euro, lo 0,3%). Ad alimentare la ricchezza prodot­ ta dalle industrie culturali, invece, vi sono il comparto dell’editoria e stampa (da cui deriva lo 0,9% del valore aggiunto nazio­ nale, corrispondente a 13,8 miliardi di euro) e quello dei videogiochi e so ware (0,8%, pari a 12 miliardi di euro). Due fi­ liere che, insieme, fru ano 25,8 miliardi di euro all’economia italiana. Nel suo complesso il Sistema Produ vo Cultura­ le e Crea vo ha prodo o un valore ag­ giunto e un’occupazione superiore ri­ spe o all’anno precedente (+2,0% nel primo caso e +1,6% nel secondo). Una performance perfe amente in linea con il dato complessivo dell’economia italiana per quanto riguarda il valore aggiunto e superiore riguardo l’occupazione (+1,1%).

Le imprese Il Sistema Produ vo Culturale e Crea ­ vo italiano conta, a fine 2017, 414.701 imprese, che incidono per il 6,7% sul to­ tale delle a vità economiche del Paese. In par colare, le imprese che operano nei se ori del Core Cultura, dire amente collegate alle a vità culturali e crea ve, sono 289.792, a cui va ad aggiungersi la s ma rela va alla componente crea ve driven, dove confluiscono tu e le a vità mastermeeting.it


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SCENARI DEL TURISMO

economiche non stre amente riconduci­ bili alla dimensione culturale ma cara e­ rizzate da stre e sinergie con il se ore (124.909 imprese). Più del 95% delle im­ prese operan nel se ore Core Cultura appar ene a due soli ambi : culturale (148mila imprese, pari al 51,1% del tota­ le) e crea vo (127.849 imprese, pari al 44,1% del totale). Rispe o al 2016, il Si­ stema Produ vo Culturale e Crea vo cresce all’interno di tu gli ambi , ad ec­ cezione dell’industria crea va (­0,8%), sopra u o per il comparto editoria e stampa (94.604 imprese, –1,7% sul 2016). Le imprese femminili sono in au­ mento nella filiera: sono, infa , ben 52.297, pari al 18% delle imprese del Core Cultura, in crescita dello 0,3% ri­ spe o al 2016. Più di una impresa fem­ minile su due si concentra nell’editoria (il 53,9%), cui segue, a distanza, il comparto della comunicazione (18,8%). Per quanto a ene alle imprese giovanili, queste rap­ presentano il 7,7% della componente Core: anche in tal caso risaltano, in primo luogo, l’editoria, che racchiude poco me­ no del 40% (39,6%) delle imprese “under 35”, e a seguire il comparto della comuni­ cazione (con il 18,7%). Hanno un’inciden­ za minore, ma non per questo trascurabi­ le, le imprese condo e da stranieri, che a fine 2017 cos tuiscono il 3,8% del totale delle imprese del Core cultura, comun­ que in crescita del +2,7% rispe o al 2016.

(8,9%), poi Roma, Torino, Firenze (7,8%), Trieste (7,4%), Monza­Brianza e Bologna appaiate al 7,3%, infine Modena e Aosta al 7,2%. Quanto alle macroaree geografi­ che, è il Centro a fare la parte del leone: qui, cultura e crea vità producono il 7,3% del valore aggiunto. Seguono, da vicino, il Nord­Ovest (6,8%) e il Nord­ Est, la cui incidenza si a esta al 5,4%. Il Mezzogiorno, ricco di giacimen culturali e un patrimonio storico e ar s co di pri­ mo ordine a livello mondiale, non riesce ancora a tradurre tu o ciò in ricchezza; solo il 4,2% del valore aggiunto prodo o dal territorio è da ascrivere alla cultura, il che rappresenta un problema ma allo stesso tempo un’opportunità di rilancio, su cui siamo obbliga a inves re nei prossimi anni. Dinamiche simili si riscon­ trano per l’occupazione, con il Centro e il Nord­Ovest in testa (con il 7% sul totale dell’economia), seguito dal Nord­Est col 6,2% e infine il Sud con il 4,2%. A livello regionale, il peso delle grandi aree me­ tropolitane a specializzazione culturale e crea va di Milano e Roma si fa sen re. Il Lazio si colloca primo (8,8%) seguito dal­ la Lombardia (7,2%). A seguire, Valle d’Aosta e Piemonte (6,9%), poi le Marche (6,1%). Sul fronte dell’occupazione, iden­ co ordine di classifica: primo è il Lazio (7,7%), seguito da Lombardia (7,4%), Val­ le d’Aosta (7,2%), Piemonte (6,8%) e Marche (6,5%).

Il tavolo dei relatori alla conferenza stampa “Io sono cultura. L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”

Geografia della cultura La grande area metropolitana di Milano è al primo posto nelle graduatorie provin­ ciali per incidenza di ricchezza e occupa­ zione prodo e, con il 9,9% e il 10,1%. Roma è seconda per valore aggiunto (9,8%) e terza per occupazione (8,6%) mentre Torino si colloca, rispe vamente, terza (8,8%) e quarta (8,4%). Seguono, per valore aggiunto, Siena (8,4%), Arezzo (7,8%) e Firenze (7,2%), Ancona e Aosta al 6,9%, Bologna al 6,4% e Modena al 6,3%. In termini di occupazione, come sudde o, la leadership per incidenza dei pos di lavoro sul totale dell’economia è da a ribuire a Milano, seguita da Arezzo mastermeeting.it

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SCENARI DEL TURISMO

Il Paese

e il turismo internazionale La spesa per vacanze dei turisti stranieri è aumentata in maniera consistente nel 2017. Il turismo internazionale si conferma come la vera locomotiva dell’economia italiana, con tassi di crescita superiori a ogni altro settore, incluso l’export complessivo di Aura Marcelli

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turis stranieri amano l’Italia, la visi­ tano e spendono sempre di più nelle nostre des nazioni turis che. Con una crescita del 7,7% rispe o all’anno precedente il 2017 ha registrato una spesa di 39,1 miliardi di euro usci dalle tasche dei visitatori internazionali, pari al 2.3% del PIL nazionale. Lo hanno riporta­ to i relatori della consueta conferenza organizzata da CISET, Università Ca’ Fo­ scari di Venezia in collaborazione con la Banca d’Italia. Giunto alla XVIII edizione e tenutosi lo scorso 10 maggio, l’impor­ tante e consolidato appuntamento per gli operatori del se ore ha fa o il punto su “L’Italia e il turismo internazionale. Ri­ sulta e tendenze per incoming e out­ going nel 2017”, dipingendo i contorni di un se ore in decisa crescita, generata sopra u o e proprio dalle presenze dei turis internazionali. A queste fa da con­ traltare una pur importante espansione

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delle uscite internazionali (+8,9%), che però man ene posi vo il saldo ne o del­ la bilancia dei pagamen turis ca in Ita­ lia: i viaggiatori italiani all’estero hanno speso nel 2017 24,5 miliardi di euro e il differenziale con segno + è pari a 14,6 miliardi di euro. Ancora migliore è la si­ tuazione se si considerano anche gli ef­ fe indire e indo . In questo caso si raggiungono i 42,3 miliardi di valore ag­ giunto, con un incremento di ricchezza prodo a reale pari al +6,5% (contro un aumento del PIL nazionale dell’1,5%). «La conferenza annuale del CISET è un momento sempre a eso dai tan a ori che ruotano intorno alle professioni del turismo per l’insieme di da e informa­ zioni sullo scenario turis co nazionale e internazionale», ha affermato il re ore dell’Università di Venezia Ca’ Foscari Mi­ chele Bugliesi aprendo l’evento.«Il CISET è diventato nel corso degli anni un punto mastermeeting.it


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SCENARI DEL TURISMO I turis internazionali nel 2017 hanno speso il 7,7% in più durante i loro viaggi nel nostro Paese

di riferimento per gli studi e la ricerca sul turismo, grazie anche al Master in Eco­ nomia e Ges one del Turismo, fiore al­ l’occhiello dell’alta formazione erogata da Ca’ Foscari». L’andamento rilevato segna un passo de­ cisamente più dinamico rispe o a quello registrato nel triennio precedente, du­ rante il quale la crescita media delle spe­ se degli stranieri è stata pari al 3,2%. La crescita delle entrate turis che ha coin­ volto indica vamente tu e le macro­ aree italiane di des nazione, ma è Roma la provincia italiana che ha raccolto i maggiori benefici di quest’anno di ripre­ sa: con 6.743 milioni di euro e un +20,3% rispe o al 2016. Anche Venezia e Napoli hanno evidenziato incremen significa vi (rispe vamente +19,4% e +17,8%), mentre per Milano e Firenze le entrate sono risultate in diminuzione (–2,4 e –6,3%). A livello regionale, la ric­ chezza generata dal turismo rimane pola­ rizzata nelle prime cinque regioni turis ­ che (Lombardia, Lazio, Veneto, Toscana e, per la prima volta, Campania), che con­

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centrano il 67% della spesa dei turis in­ ternazionali ed il 62% del valore aggiunto turis co. Grazie alle buone performance di Campania, Puglia e Sicilia, le quote di spesa e di ricchezza prodo a dal turismo nelle regioni del Sud si consolidano, rag­ giungendo rispe vamente il 13% e il 16,6%. Tra le pologie di turismo, quelle che hanno visto il maggior aumento in termini di fa urato sono sta il turismo culturale tradizionale, che ha superato i 15,5 miliardi, con un aumento del +11,4%, il turismo balneare, con 5,5 mi­ liardi di euro e una crescita del +11%, la vacanza verde, a va ed enogastronomi­ ca il cui fa urato cresce di ben il +11,7%, superando così il miliardo di euro. Sono le spese dei turis europei a traina­ re la crescita, con un trend del +10%. La Germania è in testa con il 16,7% del to­ tale e un aumento del 14,7% nel 2017 ri­ spe o all’anno precedente (in par colare crescita le spese dei turis tedeschi in cerca di cultura, enogastronomia e sport, aumentate del 23%). O mi risulta so­ no sta registra dal Nord Europa

Positano. La Campania è nella top five delle regioni che generano ricchezza dal turismo

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© BARBARA AINIS

SCENARI DEL TURISMO

La bilancia dei pagamen turis ca in Italia porta un deciso segno posi vo: il differenziale tra spesa incoming e outgoing è pari a 14,6 miliardi di euro

(+11,2%) e dalla Spagna (+12,4%), men­ tre sono comunque buone le performan­ ce di spesa di Francia (+6,9%), UK (+4,5%) e Svizzera (+6,1%). Più contenu­ ta la crescita media dei Paesi extra­UE (+4,6%), con gli USA in calo al ­1,7% e i paesi BRIC che tornano ai trend a due ci­ fre: +23% in generale, +37,8% la Russia, +12% la Cina e il Brasile. Anche il nostro outgoing è misura del momento posi vo che sta vivendo il turi­

L’indagine Banca d’Italia alle fron ere Condo a a par re dal 1996, l’indagine ha consen to la costru­ zione di una banca da unica nel suo genere sul turismo degli stranieri in Italia e degli Italiani all’estero. Circa 120.000 inter­ viste all’anno, forniscono preziose informazioni per compren­ dere il turismo incoming e outgoing nelle sue molteplici di­ mensioni: dalla consistenza dei turis e degli escursionis al loro comportamento e livello di spesa, dal profilo socio­demo­ grafico alla mo vazione e alle modalità di organizzazione del viaggio, dalla provenienza e dalla des nazione alla pologia di turismo.

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smo, quello globale, come pure quello italiano. L’aumento dell’8,9% ha portato la spesa turis ca italiana in uscita, in ter­ mini reali, per la prima volta oltre i valori pre­crisi. Sta Uni (+2,9%), la Spagna (+15,6%), la Germania (+4,9%) sono state le principali des nazioni in termini di spesa, mentre diminuzioni più o meno lievi hanno interessato la Francia (–0,9%), la Svizzera (–2,0%) e il Regno Unito (–8,4%). «È un buon momento quello che il turi­ smo italiano e veneto stanno a raver­ sando: lo confermano innanzi tu o i nu­ meri registra negli ul mi anni, sia quelli degli arrivi e presenze, sia quelli rela vi all’andamento della spesa turis ca nel nostro Paese», ha commentato in una nota l’Assessore al Turismo della Regione Veneto Federico Caner. «Ho usato, non a caso, il termine momento, per so olinea­ re l’ineliminabile mutabilità di un’econo­ mia condizionata da fa ori diversi, taluni imponderabili, altri assolutamente valu­ tabili e programmabili: se alcuni dei primi ci stanno in questa fase giocando a favo­ re, primo fra tu l’instabilità poli ca di molte des nazioni concorren , tra i se­ condi vi è la capacità dell’intera filiera tu­ ris ca nostrana di saper costantemente innovare un’offerta, ancorché matura co­ me la nostra, senza snaturarla. Se voglia­ mo che questo momento si protragga dobbiamo bandire l’immobilismo per ca­ pire in quale direzione muoverci insieme, pubblico e privato, interpretando l’evol­ versi della domanda, in termini di model­ lo di vacanze, di viaggi, di preferenza per le stru ure rice ve e per i servizi». I turis internazionali che visitano il no­ stro Paese scelgono nel 60% dei casi ho­ tel o altre soluzioni tradizionali d’acco­ glienza, mentre uno su dieci preferisce un alloggio in affi o. Benché meno rile­ vante in termini assolu , quest’ul ma so­ luzione è quella che ha riscontrato il tas­ so di crescita più elevato: +16,7% dal 2016 al 2017, contro +4,2% degli alber­ ghi. Oltre la metà dei turis alberghieri prenota via Internet e, di ques , il 58% lo fa a raverso OLTA e altre pia aforme online (6,4 milioni di turis e 4,4 miliardi mastermeeting.it


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SCENARI DEL TURISMO

Boom di spesa dal Medio Oriente e dal Far East Un’altra recen ssima ricerca di Best and Fast Change (sportelli di cambio valuta) ha mostrato come la crescita delle entrate turis che non sia solo merito dei viaggiatori europei. Dinaro kuwai ano (+55%), Shekel israeliano (+30%), Yen (+16%), Ru­ blo (+14%) e Lira turca (+13,6%) sono tra le valute con la mag­ gior crescita di scambi nel 2017. Tra le monete più scambiate in volume anche, ovviamente, lo Yuan cinese, che lo scorso an­ no ha fa o registrare un aumento di transazioni del 5%.“Tra i Paesi con nentali che non fanno parte dell’area euro spiccano i numeri della Svizzera – so olinea Fabrizio Signorelli, ammini­ stratore unico di Best and Fast Change – con un aumento delle transazioni di Franchi vicino al 10%”. Tra le monete del con ­ nente americano sono in ne a crescita i cambi di Dollaro ca­ nadese (+7,3%) e Real brasiliano (+5,6%), mentre la Sterlina pa­ ga il post­Brexit, con un calo di transazioni dell’13,5%.

di euro di spesa). Ancor più importante l’incidenza del Web e di queste pia afor­ me tra coloro che dormono in alloggi in affi o, che scelgono di prenotare online 67% dei casi (1,5 milioni di turis e 1 mi­ liardo di euro di spesa). L’hotel è decisa­ mente preferito dai turis che acquista­ no online per des nazioni in montagna o vacanze spor ve, meno rilevante nel ca­ so di turismo balneare o enogastronomi­ co. Sempre l’hotel è una scelta che si consolida al crescere della frequentazio­ ne del nostro Paese, vale a dire che au­

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menta percentualmente quando si è al­ meno alla seconda visita in Italia. La spe­ sa media di acquisto online si a esta sui 305 euro a testa per l’intero soggiorno, corrisponden a 57 euro a no e, mentre per l’alloggio in affi o la spesa media a testa per il soggiorno complessivo è di 286 euro, pari a 41 euro a no e. Più omogenea la quota di spesa per l’alloggio sul totale: per la stru ura rice va si spende tra il 43 e il 44% del totale, men­ tre ristorazione e shopping contano per il 25­26% e per il 13­14%.

Crescono le spese dei turis europei, ma anche quelle di russi, cinesi e brasiliani

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Italia Paese per viaggiatori L’Italia si promuove all’estero come Paese per viaggiatori con musica, letteratura, moda, design e alta cucina, in un fitto calendario di eventi che si svolgeranno nei dieci mercati prioritari, di lungo raggio. L’iniziativa, messa in campo da Enit, Mibact e Farnesina, è stata presentata ai tour operator internazionali, alla stampa estera e a rappresentanti del corpo diplomatico nella suggestiva Lanterna di Fuksas a Roma di TiCo

L’

Enit, insieme a Ice, ambasciate, Camere di commercio, Mae e Mi­ bact, sarà capofila di 65 even già programma in tu o il mondo. Già da qualche anno il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internaziona­ le ha avviato una strategia integrata di promozione del nostro Paese denomina­ ta “Vivere all’Italiana”, con l’obie vo di esportare – a raverso la rete diploma ­ co­consolare e gli Is tu Italiani di Cultu­ ra – l’immagine di un Paese che sposa i pun di forza tradizionali (patrimonio ar­ s co e culturale) con l’innovazione, la capacità tecnologia e la qualità del Made in Italy. Lanterna di Fuksas durante conferenza stampa

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Investire sulla promozione turistica A tal fine, in collaborazione con le diver­

se Regioni italiane sono state organizzate la Se mana della Cucina Italiana nel Mondo (in due anni 2400 inizia ve in 110 Paesi) e la Giornata mondiale del Design (160 even svol si in contempo­ ranea in 230 ci à). A ricordarlo, nel corso del suo intervento, Manlio Di Stefano, so osegretario degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. «Sono già in a o una serie di importan inizia ve promozionali nell’ambito del protocollo di intesa per la valorizzazione dell’imma­ gine dell’Italia all’estero so oscri o con Mibact, ministero dello Sviluppo econo­ mico e presidenza del Consiglio dei Mini­ stri e in collaborazione con Regioni, Ca­ mere di commercio ed Enit», ci fa sapere. «Abbiamo messo a punto un fi o calen­ dario di even in quei merca prioritari,

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SCENARI DEL TURISMO

Manlio Di Stefano, so osegretario durante intervento

di lungo raggio, quali Usa, Canada, Giap­ pone, India, Cina, Sudafrica, Brasile, Cile, Argen na e Messico per comunicare quegli aspe vincen grazie ai quali l’Ita­ lia con nua ad essere tra i primi cinque Paesi più visita al mondo».

Turismo: nuove opportunità lavorative Le cifre diffuse da Enit lo confermano con 58,7 milioni di viaggiatori stranieri nel 2017, +11,8% sull’anno precedente, che è pure il maggiore incremento tra le des nazioni mondiali. Il turismo rappre­ senta il 13% del Pil, pari ad oltre 223 mi­ liardi di euro, con un impa o sul numero degli occupa pari a 3,4 milioni di pos di lavoro, dire amente o indire amente genera lo scorso anno. «Con questa consapevolezza», dichiara il So osegre­ tario, «il Governo intende scomme ere con decisione sulla promozione turis ca, con par colare sforzo verso le regioni del Sud Italia, per offrire nuove opportu­ nità lavora ve sopra u o alle nuove ge­ nerazioni. L’obie vo è rendere a ra vo tu o il territorio, da Aosta a Sciacca, le cui eccellenze possono così diventare at­ trazione per il turismo d’ingresso. E l’Enit ha il compito di coordinare la rete conso­ lare e delle ambasciate. «Insieme alle Re­ gioni abbiamo fa o un grande lavoro per valorizzare all’estero questo museo diffu­ so che è l’Italia» aggiunge il presidente di ENIT, Evelina Chris llin, «e vogliamo con nuare in questo senso anche perché mastermeeting.it

Il turismo sta vivendo un momento posi­ vo con numeri in costante crescita». Dal monitoraggio svolto da Enit grazie alla propria rete di sedi all’’estero, le prenota­ zioni dei viaggi organizza verso il Bel­ paese, per l’’estate 2018, sono in aumen­ to anno su anno per Il 74% dei tour ope­ rator, stabili per il 20%, in calo per il 6%. Il bilancio di questa stagione, quindi, si prospe a con un altro segno più negli ar­ rivi dei visitatori europei ed extra­euro­ pei. «L’Italia del buon cibo con nua a pia­ cere all’estero e lo tes monia anche il successo della campagna di comunica­ zione Extraordinary Italian Taste che ha avuto 960 milioni di visualizzazioni s ­ mate», ha ricordato Chris llin. Evelina Chris llin, presidente ENIT

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SCENARI DEL TURISMO

Il Sud, destinazione unica per il Mice Sviluppare il business turistico congressuale nel Meridione, non solo è possibile ma è anche auspicabile di Dario Ducasse

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Lo scorso anno, nel sud e nelle isole gli even sono aumenta (+4,8% nel 2016 e +1,3% nel 2017), a conferma della crescente a enzione per il Mice da parte delle regioni meridionali

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l Sud Italia, “tu o insieme”, come me­ ta Mice? È una strategia turis ca pos­ sibile, se non auspicabile, per il Meri­ dione stesso, come spiega l’innova va proposta di creare nel Mezzogiorno un territorio sinergico che possa presentarsi come meta ideale per tu e le esigenze dei commi en congressuali. L’idea è stata lanciata durante il recente conve­ gno in tolato “Des nazione Mezzogior­ no. Sinergie opera ve nel Mice”, promos­ so dal Conven on Bureau Napoli e anda­ to in scena durante l’ul ma edizione del­ la storica fiera turis ca partenopea BMT. La proposta prevede di me ere sul mer­ cato degli even un “Sud”, senza dis n­ zioni regionali o provinciali, senza confi­ ni. Un unico territorio che rappresente­

rebbe, a quel punto, una perfe a des ­ nazione per l’organizzazione di qualsiasi pologia di convegno. L’obie vo perciò sarebbe quello di abba ere barriere e me ere in condivisione best prac ce tra realtà territoriali che possiedono nume­ rose cara eris che comuni, bas pensa­ re al clima o al mare. Regioni, ci à o isole che non dovrebbero più lavorare in con­ correnza, ma in armonia per incrementa­ re il numero di convegni organizza nelle località meridionali, fornendo un servizio di livello sempre più elevato.

Aumentano gli eventi e il numero dei partecipanti Un percorso davvero interessante e vir­ tuoso, nato dalle analisi e dalla proposta

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SCENARI DEL TURISMO

di Giovanna Lucherini, dire ore del Con­ ven on Bureau di Napoli, presente an­ che all’evento napoletano per raccontare alla platea un sogno realizzabile. Come, sta s camente, ad esempio possono di­ mostrare i da : partendo da quelli rac­ col dall’OICE, l’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Even , realizzato da ASERI (Alta Scuola di Economia e Rela­ zioni Internazionali) dell’Università Cat­ tolica del Sacro Cuore. Basta ripercorrer­ ne l’analisi, che inizia mostrando come, secondo l’ul mo rapporto di luglio, nel 2017 in Italia sono sta realizza com­ plessivamente 398.286 even di almeno 4 ore con un minimo di 10 partecipan ciascuno, per un totale di 29.085.493 partecipan e 43.376.812 presenze. Lo studio registra tu i più importan para­ metri in crescita, anche se leggera: au­ menta il numero di even (+2,9% rispet­ to al 2016), ma anche, e sopra u o, cre­ scono il numero dei partecipan e le pre­ senze, rispe vamente del 3,2% e del 1,6%. Tu chiari segnali della vitalità del se ore, che appare solido e fuori dalla crisi degli anni passa . Un quadro posi ­ vo che, infa , era stato confermato an­ che dal precedente rapporto OICE, quel­ lo del 2016, che già aveva individuato un trend triennale di progressivo aumento sia della dimensione sia della durata me­ dia degli even : la dimensione è passata dai 69 partecipan medi per evento del 2014 ai 73 del 2016 e la durata da 1,2 giorni medi per evento del 2014 a 1,4 del 2016. In par colare, gli even della durata superiore a un giorno hanno ge­ nerato un numero di presenze in crescita del 23% rispe o al 2015 e hanno rap­ presentato circa l’11,5% del totale delle presenze nelle stru ure alberghiere e si­ milari in Italia nel 2016. Guardando infi­ ne di nuovo il rapporto del 2017 e ana­ lizzandone le cifre con una lente “territo­ riale” si scopre che è ancora il Nord l’area geografica che a rae maggiormente con­ mastermeeting.it

gressi ed even e che, parallelamente, è proprio l’area che dispone del maggior numero di sedi nelle quali organizzarli. Dei 398.286 even rileva dall’Osserva­ torio Italiano dei Congressi e degli Even­ , oltre la metà (56,7%), e con un incre­ mento del 3,3% rispe o al 2016, si è svolta nelle regioni se entrionali dove si concentra ben il 52,5% delle sedi. Il Cen­ tro (con il 25,6% delle sedi) è stato scelto per il 26,1% degli even e il Sud e le Iso­ le (con il 21,9% delle sedi) per il 17,2% degli even . Da so olineare quindi la crescita costante del Sud e delle Isole (+4,8% nel 2016 e +1,3% nel 2017). «Si tra a, infa , di una buona performance considerando il contesto, che conferma la crescente a enzione per il Mice da parte delle regioni meridionali».

Napoli è oggi la prima ci à del Sud e la quinta in Italia per numero di sedi congressuali, incluse dimore storiche e musei

La spinta di Napoli Insomma la mee ng industry italiana è in crescita con buone prospe ve per il Sud, territorio dagli ampi margini di svi­ luppo. Così, sempre nel corso dell’incon­ tro alla BMT, è nata l’inizia va di invitare una quindicina di buyers europei nelle singole regioni meridionali. «Ogni des ­ nazione», ha spiegato Giovanna Lucheri­ ni, dire rice del Conven on Bureau di Napoli e promotrice dell’inizia va, «indi­ viduerà alcuni buyers, in base ai propri conta , e organizzerà fam trip in diverse altre località del Mezzogiorno che possa­ no ospitare convegni. Così, ogni singola des nazione potrà essere inserita in un sistema più ampio che coinvolga l’intero Meridione sfru ando, ad esempio, i col­ legamen aerei e ferroviari, in modo da

Giovanna Lucherini, dire rice del Conven on Bureau di Napoli

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SCENARI DEL TURISMO

Sicilia, isola da... Mice

Taormina è una meta perfe a per even business e incen ve grazie alla grande tradizione di ospitalità alberghiera e alle bellezze ar s che uniche come il Teatro Greco

Nella foto il Chia Laguna Resort in Sardegna, loca on di riferimento per even di charme nell’Isola

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offrire un tour integrato. Serve infa puntare su un mezzo promozionale che me a in rete realtà vicine territorialmen­ te, ma con tante specificità, che potreb­ bero a rarre merca diversi. Per questo è emersa anche la necessità di a vare un sistema di comunicazione immediata e di confronto sulle best prac ce fra i territori aderen . Uno strumento u le, anche, per perme ere agli organizzatori di convegni di scegliere fra un ventaglio più ampio di sedi alterna ve valide, lad­ dove non avessero individuato, dopo un primo conta o, la sede più ada a alle proprie esigenze. Si eviterebbe così di perdere convegni a vantaggio di altre de­ s nazioni. A tal fine saranno organizza incontri, con cadenza regolare, di studio

Grazie anche all’impegno del socio Federcongressi&even Sicilia Con­ ven on Bureau, la Sicilia si è, negli ul­ mi anni, imposta come des nazione sempre più richiesta per even . La crescita della Sicilia è confermata sia dai numeri dello stesso OICE, sia dall’Osservatorio Congressuale Sicilia­ no, la ricerca realizzata da Sicilia Con­ ven on Bureau in collaborazione con UniCredit. E focalizzandosi proprio sulla Trinacria, secondo l’Osservatorio Congressuale Siciliano, dal 2015 al 2016 le richieste di even sarebbero decuplicate, passando da 1.101 a 11.044, e gli even conferma passa­ , sempre durante lo stesso periodo, da 546 a 3.856.

e confronto che coinvolgeranno l’intero mondo Mice del meridione. Per quanto riguarda il ruolo di Napoli, in par colare, noi siamo, oggi, la prima ci à del Sud e la quinta ci à italiana per numero di sedi congressuali (dopo Roma, Milano, Firen­ ze e Torino, ndr), incluse dimore storiche e musei. Rappresen amo molto più di al­ tre loca on meridionali, siamo uno dei principali poli di interesse a orno al qua­ le sviluppare un’a vità di rete in grado di favorire la crescita congressuale del­ l’intero Mezzogiorno. Oggi Napoli, grazie alla forte a ra vità della des nazione

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SCENARI DEL TURISMO

ed al costante potenziamento sia dei col­ legamen aeroportuali che ferroviari, è una ci à sempre più professionale ed or­ ganizzata per accogliere il target con­ gressuale. Si cara erizza inoltre, ancora, per il forte peso degli even locali (circa il 60%): ecco perché lavorare insieme a tu o il Sud, anche per noi, potrebbe es­ sere un’opportunità per promuovere le nostre a ra ve e sviluppare appieno nuove potenzialità».

Dorina Bianchi, ex So osegretario di Stato per il Turismo

Musei a cielo aperto... E, presente alla tavola rotonda, c’era an­ che Dorina Bianchi, ex So osegretario di Stato per il Turismo. «Da tempo le is tu­ zioni legate all’industria turis ca guarda­ no con grande interesse al se ore Mice e al suo sviluppo; in par colare nelle re­ gioni meridionali», ha dichiarato Bianchi. Presentando agli adde ai lavori, invece proprio le an cipazioni del rapporto OI­ CE 2017, la presidente di Federcongres­ si&even Alessandra Albarelli ha recen­ temente aggiunto: «Conoscere i da di chi fa even e congressi in Italia ci spinge a una riflessione che ha bisogno di rispo­ ste urgen da parte delle is tuzioni. L’an­

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damento posi vo del se ore indica che le imprese della mee ng industry sono compe ve in tu a Italia, pronte a ri­ spondere ai bisogni di comunicazione ed engagement di chi promuove gli even e a fornire soluzioni di estrema qualità e professionalità. L’unico dato in calo, però, ovvero quello rela vo alle associazioni internazionali che scelgono l’Italia per i propri congressi, rappresenta un campa­ nello d’allarme che richiede interven ad hoc. Le nazioni nostre compe tor a ra­

Il Forte Village di Santa Margherita di Pula ha fa o da cornice all’evento Mice di Petrobras

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SCENARI DEL TURISMO

In crescita in tu a Italia il numero di even Mice ospita in aree culturali e museali: è una carta importante che si può giocare anche il Sud, dove si trovano loca on uniche come i fantas ci scavi archeologici di Pompei

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no i congressi associa vi, me endo sul pia o incen vi economici e benefit, con­ sapevoli di quanto ospitare un congresso internazionale crei indo o e sia un’occa­ sione straordinariamente efficace di de­ s na on marke ng. Proprio quello che bisognerebbe fare in tu a Italia, e so­

pra u o al Sud, dove è necessario far par re un circolo virtuoso che, dal turi­ smo degli even , si estenda appunto a tu o l’indo o dell’economia locale. Ad oggi, infa , è il Nord l’area geografica che a rae maggiormente congressi ed even e, parallelamente, l’area che di­

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SCENARI DEL TURISMO

Sardegna, meta brasiliana

spone del maggior numero di sedi nelle quali organizzarli. Dei 398.286 even ri­ leva dal rapporto OICE 2017, oltre la metà si è svolta nelle regioni se entrio­ nali. Mentre il Centro è stato scelto per il 26,1% degli even , verso il Sud e le Isole si sono dire gli organizzatori del 17,2% degli even . Da so olineare molto però è proprio la crescita costante del Sud e delle Isole (+4,8% nel 2016 e +1,3% nel 2017), indica va del buon lavoro svolto da conven on bureau ed en locali. In tema infine di sedi per even , sempre lo studio 2017 conferma il trend già evi­ denziato nel 2016 che vede i musei sem­ pre più u lizza per even e congressi, probabilmente anche grazie alle azioni di marke ng intraprese da tali realtà per sostenere le proprie a vità dida che e divulga ve. Sulla base di un universo considerato di 119 musei si s ma che gli even ospita siano sta 4.016 per com­ plessivi 442.403 partecipan , con un au­ mento rispe vamente dell’1,9% e del 4,2% rispe o al 2016. Il 47,9% degli even ospita nei musei è di natura

Un evento Mice riusci ssimo al Sud è stato il viaggio incen ve dei record organizzato da King Holidays DMC in Sardegna per Petrobras, colosso petrolifero brasiliano (che ha scelto, per la prima volta, una des nazione europea per il viaggio premio an­ nuale dedicato ai migliori rivenditori di carburante, ndr). L’evento ha avuto un’o ma ricaduta sull’economia dell’intero territorio, rappresentando anche un’importante vetrina per l’offerta turis ca della Sardegna e dell’Italia in generale. Ameri­ co de Sousa, General Manager di King Holidays DMC ha de o: «Grazie alla nostra esperienza sul mercato brasiliano, siamo riusci a portare in Sardegna questo incen ve, dando fama al Sud Italia e all’ospitalità dell’isola sarda. Una grandissima sfida, superata e vinta grazie alla dedizione di tu o il nostro team e al supporto straordinario dei partner locali, che ci hanno per­ messo di curare l’evento in ogni de aglio». Il viaggio ha avuto come cornice il Forte Village di Santa Margherita di Pula, af­ fiancato dal Chia Laguna Resort. King Holidays DMC ha colla­ borato con lo staff tecnico del villaggio in modo da offrire un’accoglienza personalizzata, con par colare riferimento al­ l’offerta gastronomica, assicurata da ristoran e bar che hanno servito cibo e bevande per 20 ore al giorno consecu ve, dalle 6 del ma no alle 2 di no e.

aziendale. E questa è un’altra carta im­ portante che il Sud si può giocare nel campo del turismo business, dal momen­ to che ospita alcune delle più belle aree museali italiane, dalla Reggia di Caserta agli Scavi di Pompei, giusto per citare i due nomi più no e ammira , in Italia e all’estero». Ad oggi Milano e l’area del nord risultano ancora le des nazioni più richieste per congressi ed even dove si concentra ben il 52,5% delle sedi

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L’anima della città in 10 experience Il decalogo­vademecum per vivere la destinazione da autentico di Giulia Broggi bergamasco doc  Archivio Foto VisitBergamo

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aster Mee ng torna a parlare della des nazione Bergamo, con un focus dedicato al suo appealing turis co, oggi in con nua cre­ scita, come dimostrano anche le recen rilevazioni Trademark sull’andamento del mercato alberghiero in ci à, che a esta­ no, in generale, un aumento percentuale superiore all’1%, con un RO pari a 66,7 % (+1,5% rispe o al 2017) e un RevPar di 88,17 euro (+1,0%). Ai piedi delle Prealpi Orobie, facilmente accessibile, grazie alla centralità della sua posizione e all’aeroporto di Orio, hub in­ ternazionale il cui andamento posi vo si conferma strategico per il se ore pro­ du vo territoriale – ha chiuso il 2017 con la cifra record di 12 milioni e 300 mila passeggeri – ma, allo stesso tempo, ci à prote a, racchiusa dalle sue an che mura veneziane, Bergamo ha una duplice anima: aperta, vocata all’accoglienza e segreta, radicata nelle sue an che tradi­ zioni. Un po’ come se l’an ca cinta mura­ ria, Patrimonio dell’Umanità, custodisse uno scrigno di tesori, non tu immedia­ tamente visibili, ma che vale la pena an­ dare a scovare, meglio se con lentezza e

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sempre pron a lasciarsi stupire. Perché nulla è scontato a Bergamo, ogni angolo merita uno sguardo nuovo, anche se già lo si conosce. Così, per esempio, nella Ci à Alta, l’intrico di por ci, torri, vio oli e bo eghe ar giane non ha mai lo stes­ so sapore. Lo scorcio inaspe ato è sem­ pre dietro l’angolo, in ogni momento, un cor le nascosto può dare accesso a un altro luogo e a un altro tempo. È bellissi­ mo perdersi, tra gli stre vicoli medioe­ vali, lasciarsi rapire dall’an ca Torre Civi­ ca, passeggiare nella rinascimentale Piazza Vecchia, tanto cara a Le Corbu­ sier, che la definì la più bella piazza del mondo, o pranzare in un ristorante pi­ co, dove vanno i bergamaschi e non i tu­ ris … Ma Bergamo, oltre ad ospitare la storia e l’arte con i suoi palazzi, i suoi monumen e le sue opere – all’Accade­ mia Carrara, nella Ci à Bassa, si possono ammirare i capolavori di Raffaello, Tizia­ no e Bo celli – è anche una des nazio­ ne dinamica, aperta al nuovo. Per esem­ pio, è sede del GAMeC, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e di Berga­ mo Scienza, rassegna culturale che ogni anno trasforma la ci à in un laboratorio mastermeeting.it


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del futuro tra conferenze, mostre, spet­ tacoli e incontri con scienzia di fama in­ ternazionale. Ed è proprio il suo equili­ brato dipanarsi tra storia e contempora­ neità, tra tradizione e innovazione, a co­ s tuirne la chiave del successo come de­ s nazione bleisure. Due anime che con­ vivono anche nel sistema rice vo, dove la qualità è allineata con gli standard in­ ternazionali, ma il sapore dell’accoglienza

è autoctono, e prome e un’experience da vero bergamasco doc, che dalla ci à si estende a tu o il territorio. Non di­ men chiamo che la des nazione è una meta perfe a anche per incen ve, team building e vacanze a ve nella natura, con le sue magnifiche montagne alpine, dove sciare in inverno (ci sono oltre 400 km di piste) e fare trekking ed equitazio­ ne in estate, per esempio lungo Sen ero La Piazza Vecchia. Situata nella parte alta della ci à, per mol secoli è stata il centro dell’a vità poli ca e civile di Bergamo. An camente era chiamata platea magna nova

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TOP 10 IN BERGAMO

Accademia Carrara. Pinacoteca e Accademia delle Belle Ar , custodisce raccolte di opere importan tra cui la più significa va abbraccia il periodo che va dal Rinascimento alla fine dell’O ocento

I por ci della Cappella Colleoni, opera rinascimentale di Giovanni Antonio Amadeo, nella piazza del Duomo di Bergamo alta, accanto alla basilica di Santa Maria Maggiore. Foto Fabrizio Novali

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delle Orobie, o il Sen ero dei Fiori. E, poi, ci sono le valli, da sorvolare in para­ pendio, le gro e e i fiumi, da a raversa­ re facendo ra ing e, ancora, i laghi con le loro pi oresche località come Lovere e i borghi an chi, dove i bergamaschi so­ no soli trascorrere i weekend e le gite fuori porta. E sì, perché non si può assa­ porare in tu a la sua pienezza questa des nazione senza sen rsi un po’ berga­ maschi inside. È questo il segreto per scoprire il suo animus loci. Ecco, allora, un decalogo­vademecum sulle cose da fare e da vedere per calarsi nel mood della Bergamo più auten ca e tornare a casa con un ricordo, ma sopra u o, con un’emozione in più.

1 La funicolare Da 120 anni le funicolari a raversano le mura di Bergamo, collegando il centro contemporaneo della ci à bassa al cuore medioevale della ci à alta. Si sale e si scende in pochi minu , ammalia dal pa­ norama, davvero unico! 2 Le Mura Venete, Patrimonio Unesco Disegnano l’inconfondibile skyline di Bergamo e si snodano per ben 5 chilo­ metri. Si suggerisce di percorrerle al tra­ monto e di fermarsi a contemplare lo scenario dagli spal . E perché no, anche di dare una sbirciata dai cannocchiali di­ sloca lungo il percorso. Da non creder­ ci, ma si vede persino Milano! 3 L’Accademia Carrara Is tuita a Bergamo, nel 1796, per volon­ tà di Giacomo Carrara, come complesso unico di Scuola di Pi ura e Pinacoteca, nel corso di oltre duecento anni si è ar­

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ricchita grazie a lasci importan e oggi racchiude una delle più preziose collezio­ ni di opere al mondo. Vi si possono am­ mirare tes monianze di cinque secoli, i capolavori di Pisanello, Foppa, Mante­ gna, Giovanni Bellini, Bo celli, Bergo­ gnone, Raffaello, Tiziano, Baschenis, Fra Galgario, Tiepolo, Canale o, Hayez e Piccio, Lo o e del grande ritra sta ber­ gamasco Moroni. Tra le novità c’è anche una straordinaria a ribuzione ad Andrea Mantegna: la Resurrezione di Cristo da­ tata al 1492­1493. 4 La Musica Terra natale di Donize , Bergamo fa parte della ristre a rosa di ci à europee, insieme a Salisburgo (Mozart), Pesaro (Rossini) e Parma (Verdi), famose per aver dato i natali a grandi nomi della sto­ ria della musica. Non a caso è stata ele a Capitale della Musica. Un’esperienza non perdere è la visita all’an ca casa natale del compositore sulle sue celebri note.

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5 Le scale e Un modo curioso di esplorare la ci à è andare su e giù per le scale e e i sen eri che portano al suo cuore verde, l’area prote a del Parco dei Colli. La fa ca (che poi fa ca non è) sarà totalmente ripagata dalla vista di inaspe a e incantevoli an­ goli. 6 Appuntamento con i Premi Nobel Bergamo è celebre anche per la sua sta­ gione di grandi even , tra cinema, musi­ ca, arte e cultura, mol dei quali si am­ bientano nella spe acolare cornice di Piazza Vecchia, all’occorrenza trasforma­ ta in un giardino design. Un posto d’ono­ re spe a senz’altro al Fes val Bergamo

La funicolare San Vigilio, si prende da Bergamo Alta vicino ai giardini pubblici. Foto F. Toschi

Il Teatro Sociale, gioiello archite onico dell’800 nascosto tra i palazzi di via Colleoni in Ci à Alta. Foto Fabrizio Novali

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Cocca Hotel ­ Royal Thai Spa Un’oasi di natura, relax e “Sanuk” in perfe o s le Thai, sul Lago d’Iseo In Thailandia esiste una parola che è un felice compendio del lifestyle dei suoi abi­ tan : Sanuk, termine in sé le eralmente intraducibile, proprio perché connaturato all’animus loci di questo Paese incantevole, ma che può essere assimilato in sostan­ za al conce o di auten ca gioia di vivere. Dopotu o, gen lezza, ospitalità e o mi­ smo sono do riconosciute dei thailandesi, così com’ è proverbiale il loro sorriso che sembra accompagnarli in tu e le a vità quo diane, lavoro incluso, complice, forse, la consapevolezza, ben radicata in questa cultura, della preziosità di ogni singolo a mo fuggente… Tu e qualità, che, insieme alle atmosfere picamente orientali, ispirate a un benessere olis co e profondamente naturale, si ritrovano al Cocca Hotel – Royal Thai Spa, delizioso “cocoon” fuori porta ( è ad appena un’ora di strada da Milano), adagiato sulle rive del Lago di Iseo, a due passi dal borgo medievale di Sarnico. Inserito in un con­ testo paesaggis co di straordinaria bel­ lezza che invita al relax e al rispe o della natura, questo raffinato eco­hotel me e a disposizione 66 camere design e 8 sui­ te, tra cui qua ro griffate “Riva”, il noto brand di imbarcazioni di Sarnico. Alle ca­ mere si aggiungono le belle sale mee ng, a rezzate e tu e con vista lago e due eccellen ristoran : il Bela Eta con cucina mediterranea e Bajiarong con cucina thailandese. E poi c’è il fiore all’occhiello: la Spa, con personale rigorosamente thailandese, dove rigenerarsi a raverso an chi rituali benessere. L’area, di oltre 1000 mq, comprende oltre a 15 cabine, biosauna, bagno turco, docce emozionali e cromoterapiche percorso Kneipp. E ci sono anche due piscine, un’interna riscaldata e l’altra oudoor con solarium. Non manca, infine, un’offerta post congress e team building ricca di emozionan experience sul territo­ rio. Non c’è che l’imbarazzo della scelta tra escursioni nei dintorni, visite a can ne, realtà imprenditoriali d’eccellenza della zona e borghi an chi, crociere sul lago e cooking lesson. Tu o pensato e organizzato per un soggiorno Bleisure&Mice all’in­ segna del vero “sanuk”. (www.coccahotel.com)

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Scienza, (da sabato 6 o obre a domenica 21 o obre) kermesse unica che trasfor­ ma la ci à in un laboratorio e che dà la possibilità di stringere la mano a Premi Nobel, e di conoscere in anteprima alcu­ ne delle più strabilian innovazioni del prossimo futuro. 7 Il Gelato alla stracciatella di Marianna Forse non tu sanno che il gelato alla panna con croccante di cioccolato fuso, tanto amato da adul e bambini, è nato qui, per la precisione nella gelateria La

Marianna, in Colle Aperto. Una vera e propria is tuzione per golosi. E una dolce tentazione che si vince solo cedendole. 8 Il Campanone dai cento rintocchi C’è un rituale che i bergamaschi doc co­ noscono ormai da secoli: ogni sera alle 10 in punto, in Piazza Vecchia, la grande campana in cima alla torre civica suona 100 rintocchi, in memoria dell’usanza di un tempo che serviva ad avvisare gli abi­ tan dell’imminente chiusura delle porte. Tu , allora, in Piazza Vecchia per un tuf­ fo corale nel Passato.

viverla almeno fino a no e, dal “tramon­ to all’alba”. Tranquilli, qui non si incontre­ ranno vampiri, ma solo happy hour in musica, fra i locali pici di Piazza Pon da dove assaporare cocktail e sfiziosi buffet, per poi proseguire la serata in uno dei bar di Borgo Santa Caterina, e conclude­ re in discoteca o godendosi un concerto live. Passaggio obbligato in viale Vi orio Emanuele II, il locale Le Iris, luogo dal re­ spiro internazionale, regno dei cockail ol­ tre che bistrot, e vero e proprio simbolo della ci à.

Il Monumento dedicato al grande maestro Gaetano Donize . Al compositore, Bergamo ha dedicato anche il Teatro Comunale, la Biblioteca musicale e il Conservatorio. Foto D. Salvi

Last but not least... il Golf Sport molto presente nel territorio ber­ gamasco, affascinante per gli appassio­ na , sempre più a ra vo di inizia ve post congress o di empowerment per aziende e stakeholder. Gli indirizzi: Golf Club Bergamo L’Albenza (27 buche), Golf Club ai Colli di Bergamo (9 buche), Villa Paradiso Golf Club (18 buche).

Le scale e di Bergamo, accio olate e fiancheggiate da mure , sono tra le peculiarità più belle della ci à

9 Le palle del Colleoni La cultura popolare ha spesso una sua saggezza che si rivela nel quo diano. Va­ le, quindi, forse, la pena di dare re a alla raccomandazione delle nonne bergama­ sche di “toccare le palle del Colleoni”! per ingraziarsi la Dea Bendata. Sulla can­ cellata della Cappella Colleoni c’è, infa , uno stemma raffigurante i tre a ribui del condo ero Bartolomeo Colleoni, che si dice, por no fortuna a chi li strofina. Crederci per provare. 10 Dal tramonto all’alba Prima di lasciare la ci à vi suggeriamo di mastermeeting.it

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Il valore aggiunto della Bergamo business Storico polo di riferimento per eventi e fiere, il Centro Congressi Giovanni XXIII è un generatore di affari e di brand reputation per la città

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Bergamo, aziende e organizza­ tori di eventi possono contare su una realtà d’eccellenza, sia per offerta di servizi e location sia per suggestione del contesto. È il Centro Congressi Giovanni XXIII, una vera isti­ tuzione della Bergamo business che dà lustro alle manifestazioni che ospita e alla vocazione Mice della città, favo­ rendo un incoming di livello. Situato nel cuore di Bergamo, all’interno di Pa­ lazzo Rezzara, edificio tra i più pres giosi in ci à, risalente al Novecento e in s le Liberty, il Centro Congressi è, da oltre 27 anni, un punto di riferimento di livello in­ ternazionale sul territorio, per lo svilup­

po e la realizzazione di congressi, con­ ven on, mee ng, fiere di se ore, road show, lanci di prodo , workshop, corsi di aggiornamento professionale, pro­ grammi di intra enimento sociale e cul­ turale, even spor vi, spe acoli teatrali, concer musicali e cene di gala. Nel me­ desimo tempo, grazie alla cornice di charme, il Centro è, inoltre, una bella te­ s monianza della varietà storica e ar s ­ ca dell’archite ura locale, con il plus, non trascurabile, di una posizione privilegiata: dista appena 5 chilometri dall’aeroporto di Bergamo­Orio al Serio e 300 metri dalla stazione ferroviaria. De aglio non marginale, trovandosi in centro ci à, di­ spone di un parcheggio riservato e dedi­ cato agli ospi degli even e di un gran­ de parcheggio con tariffe speciali con­ venzionate per i partecipan .

Oltre 3000 metri quadrati per ogni tipo di evento La scelta della loca on giusta è una delle prime condizioni del successo di un evento e prevede la valutazione di innu­ merevoli elemen , alcuni tangibili e più facilmente misurabili, come logis ca, di­ mensione, ar colazione degli spazi, tec­ nologie, e altri intangibili, non per que­ sto, però, meno percepibili o meno de­ terminan , come, per esempio, qualità

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L’evento dall’A alla Z del servizio e s le. Il Centro Congressi Giovanni XXIII è una combinazione felice di ques elemen . Si estende su una su­ perficie di oltre 3.200 mq, e offre numeri e facili es importan : ben 8 sale modu­ labili in 12 spazi polifunzionali che con­ sentono la massima personalizzazione dell’evento. Il Centro Congressi Giovanni XXIII me e a disposizione, con un servizio tailor ma­ de e chiavi in mano, oltre agli opportuni strumen organizza vi e alle più moder­ ne tecnologie, uno staff dedicato di pro­ fessionis , che si occupa anche degli aspe di analisi, comunicazione e svilup­ po ineren all’evento. A questo si ag­ giunge un o mo servizio di ristorazione interno (per coffee break, lunch, cocktail, gala dinner) in partnership esclusiva con il catering del celebre ristorante Da Vit­ torio, “Vi.co.ok.” Il Centro Congressi è inoltre provider ECM con l’iden fica vo 1013 per il Mi­

Le dotazioni • 8 Sale mee ng modulabili in 12 Spazi polifunzionali – Capacità massima della sala prin­ cipale: 412 pos – Capacità massima con sale in vi­ deo conferenza: 650 pos • 300 mq Aree esposi ve dedicate • Sale a Segreteria • Recep on dedicata • Foyer • Guardaroba • Sala stampa • Parcheggio convenzionato • Parcheggio riservato per ospi e re­ latori

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Il Centro Congressi Giovanni XXIII, inoltre, me e a disposizio­ ne i seguen servizi: • Studio, preparazione e ges one del budget • Accreditamento ECM nazionale • Reperimento e ges one degli sponsor • Ges one logis ca e dell’ospitalità alberghiera dei relatori e dei partecipan • Ges one delle iscrizioni con registrazione e pagamen online • Selezione e coordinamento delle hostess, degli steward e de­ gli adde ai servizi tecnici • Organizzazione dei servizi catering • Supporto per il post­congress • Organizzazione dei video live dalle sale • Personalizzazione del materiale di comunicazione dell’evento • Supporto alla promozione e divulgazione dell’evento.

nistero della Salute dal 2002, ed è abili­ tato alla realizzazione di a vità forma ­ ve ECM e al riconoscimento dei credi forma vi ai partecipan .

Per il post congress Il Centro è situato all’imbocco di un vero e proprio polo a ra vo che si snoda lungo la via principale dalla stazione fino a Ci à Alta, con le sue mura venete, rico­ nosciute patrimonio mondiale dell’uma­ nità. A pochi passi dalla loca on si trova­ no i principali hotel 4 stelle, i teatri, i ri­ storan , i locali più rinoma e le migliori bou ques. P.T.

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Winter Garden Hotel Dove il benessere è diffuso: dal relax alla ristorazione fino al momento business

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oderno albergo qua ro stelle, ideale per un soggiorno busi­ ness, il Winter Garden Hotel è oggi un punto di riferimento per gli even­ in ci à, complici il suo delizioso giardi­ no interno, la raffinata proposta del suo ristorante L’Officina e sopra u o la pre­ senza di un team in grado di costruire un servizio su misura dell’ospite.

Hi­Comfort, Low Stress Stru ura tra le più moderne ed elegan dell’hotellerie bergamasca, il Winter Gar­ den è un business hotel concepito come luogo dal benessere diffuso. Posizionato a soli due km dall’Aeroporto di Bergamo, questo elegante 4 stelle è stato proge a­ to per trasme ere ai propri ospi un’in­ tensa sensazione di calma e relax fin dal primo ingresso, come so olinea anche il suo pay off: Hi­Comfort, Low­Stress. Par­ colarmente rappresenta ve dell’hotel sono le sue Suite Pres ge, so oposte a un recente restyling: qui l’ospitalità rag­ giunge il livello più alto. Gli ampi spazi a disposizione (70 mq) sono cara erizza da un arredamento raffinato e funzionale. L’area living è dotata di una zona dining in cui è possibile cenare nell’in mità della propria camera, mentre la scenografica vasca idromassaggio doppia è la protago­ nista della lussuosa zona no e.

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Eventi chiave in mano Ideale per un soggiorno di lavoro, il Win­ ter Garden hotel ha sviluppato una forte vocazione per gli even , sia per l’esclusi­ vità dei suoi spazi sia per l’alta cura dei de agli e la professionalità del persona­ le. «L’importanza di offrire un servizio a 360 gradi e costruito su misura», spiega Claudia Muscio, dire rice della stru ura, «è fondamentale per venire incontro alle esigenze dei nostri clien . Ed è in linea con la nostra filosofia dell’accoglienza. Durante un evento avere un unico inter­ locutore, per la ges one della loca on così come per il catering significa avere un’organizzazione più fluida, un’o miz­ zazione dei tempi di lavoro e quindi me­ no stress per chi deve ges re l’evento stesso. Proprio per questo mo vo il no­ stro staff prevede un Mee ng Manager al quale, da quest’anno, abbiamo affian­ cato anche un Food&Beverage Mana­ ger». Indubbiamente la presenza interna all’hotel di un ristorante pres gioso, qua­ le è L’Officina, è assoluta garanzia per l’organizzazione di momen conviviali di qualità: dal coffee break al lunch, dal­ l’aperi vo alla cena più formale. Il tu o cara erizzato dalla scelta di materie pri­ me d’eccezione, accompagnate da una carta dei vini preziosa e innova va. mastermeeting.it


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Proposte intriganti e creative L’hotel, sia per le classiche ricorrenze co­ me Natale e Capodanno, sia per rispon­ dere alle richieste più esclusive e mirate, è ormai un punto di riferimento per l’or­ ganizzazione di even di successo. «“Ma­ gic Christmas”, per esempio», spiega Claudia Muscio, «è l’evento natalizio de­ dicato ai nostri clien , che prende ispira­ zione dal conce o di Natale americano, quello vissuto in famiglia a orno a un grande tavolo». La loca on si veste così dei toni caldi e rossi e viene avvolta da un’atmosfera, dove ogni de aglio è at­ tentamente curato: dal so ofondo musi­ cale, con le più tradizionali musiche nata­ lizie, alla proiezione di film a tema, fino all’intra enimento di un pres giatore. Di par colare successo sono, poi, gli even realizza periodicamente per l’Atalanta Bergamasca Calcio «Lo scorso se embre, per esempio, abbiamo alles ­ to il giardino dell’hotel ricreando le nuan­ ce preziose dell’oro e dell’ambra», con ­ nua la dire rice, «così da evocare l’atmo­ sfera magica di un tramonto orientale grazie anche all’u lizzo di lanterne dora­ te e luci soffuse. L’aperi vo all’aperto è stato curato da L’Officina con un finger food raffinato e ricercato e una torta che richiamava i colori nerazzurri della squa­ dra. Ad allietare gli spiri , intra enere i numerosi ospi e dare ancor più fascino alla serata, la raffinata interprete Desirée

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de Silva, con una selezione elegan ssima di classici jazz, soul e blues». Anche la splendida SPA della stru ura è una loca on dalle notevoli potenzialità. «Con la serata “Happy Wellness”, lo scor­ so anno», ricorda Claudia Muscio, «ab­ biamo voluto guidare gli ospi di THE SPA in un percorso altamente esperien­ ziale alla scoperta della nuova carta dei tra amen del centro benessere». Si è tra ato di una serata ad al ssimo tasso di relax, durante la quale gli ospi hanno provato in anteprima i tra amen pro­ pos dal centro benessere e previs per la stagione primaverile, le novità e i pro­ do della se mana Detox, «dimen can­ do, almeno per una no e, lo stress della vita frene ca di tu i giorni», conclude la dire rice. S.F.

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Hotel Excelsior San Marco Dove la città bassa incontra la città alta, ecco un albergo che promette (e mantiene) una life experience unica. Per soggiorni leisure, business e Mice rato circondato dai por ci, dove tu o l’anno si tengono fiere e merca ni pici.

Un centro congressi per oltre 200 persone

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ffacciato su un’elegante piazza con giardino, nel cuore di Berga­ mo, l’Hotel Excelsior San Marco è considerato dai bergamaschi l’albergo di punta dell’ospitalità bleisure e Mice in ci à. La sua posizione, centralissima ma tranquilla e walking distance dalle princi­ pali a ra ve del luogo è, infa , un plus molto apprezzato dalla clientela d’affari e congressuale che, oggi, sempre più, desi­ dera abbinare il momento lavora vo con una life experience sul territorio, che sia il più possibile “doc”. L’hotel si trova stra­ tegicamente nell’esa o punto di con­ fluenza tra le due Bergamo: a due passi dalla sugges va funicolare che conduce alla “Ci à Alta” – con le sue cara eris ­ che mura medievali e le an che stradine che hanno conservato il tracciato e la pa­ vimentazione originaria – e vicinissimo anche al Sen erone, il famoso viale albe­

E poi ci sono i numeri, già di per sé inte­ ressan , ma che, in un centro ci à, acqui­ siscono un peso ancora più rilevante: 154 moderne, silenziose ed elegan camere, accessoriate con i comfort e le dotazioni più a uali, e un conference center modu­ labile, composto da ben 5 sale, a rezzate, con wifi gratuito anche nel resto dell’al­ bergo, da u lizzare, all’occorrenza, come un’unica sala plenaria per 250 persone. A tu o questo, si aggiunge un risto­ gourmet con vista emozionante sullo skyline di Bergamo alta, per il piacere del palato e degli occhi: il Roof Garden Re­

staurant. All’o avo piano dell’hotel, è un rinomato punto d’incontro ci adino per cene à la carte, serate glam, aperi vi in terrazza e business lunch, fino a 110 per­ sone. Aperto anche ai residen , propone una raffinata ambientazione e una cucina crea va e del territorio.

L’attenzione ai dettagli e l’human touch Oltre che per le facili es di livello e per l’invidiabile posizione, l’albergo si dis n­ gue anche per il servizio raffinato e par ­ colarmente cordiale. Uno staff discreto e preparato è a disposizione per seguire la clientela in ogni sua necessità, dall’orga­ nizzazione di un mee ng a quello di un team building o post congress. E per ri­ cordare, a raverso l’a enzione ai de a­ gli e alla persona, sopra u o, che il “viaggio” alla scoperta di una des nazio­ ne comincia in hotel. P.T.

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Hotel Milano Alpen Resort Meeting & SPA Punto di riferimento per eventi e team building in mezzo alla natura, facilmente raggiungibile dai principali aeroporti della Lombardia Hotel Milano Alpen Resort Mee­ ng & SPA, elegante qua ro stelle situato nel verde delle Alpi Berga­ masche, a circa 1000 metri di al tudine, gode di una posizione incantevole e al tempo stesso strategica, distando solo 45 km da Bergamo e dal suo Aeroporto internazionale e 90 km da Milano. Uno staff altamente qualificato è in grado di proporre e coordinare pacche mee ng su misura del cliente, andando incontro all’esigenza sia di chi vuole sfru are al massimo il contesto naturalis co e le re­ la ve risorse outdoor, sia di chi voglia un evento più classico e raccolto, sfru ando anche l’elegante SPA interna o gli spazi del giardino e dell’enoteca.

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partecipan : un vero e proprio percorso benessere che diventa un ideale prose­ guimento dei lavori inizia in sala mee­ ng e che acquisisce il valore di un team building». Focalizzato sul team building è sopra ut­ to il «Mee ng Team Working Park», pre­ cisa il manager, «un programma outdoor per il quale abbiamo un nostro parco de­ dicato, in mezzo ai boschi e dotato di tu e le a rezzature oltre che di persona­

L’Hotel dispone di 7 sale mee ng, da 10 a 180 pos , dotate delle più moderne tecnologie; agli spazi convegnis ci si ag­ giungono l’elegante SPA, il ristorante e l’enoteca, il piacevole giardino e un’at­ trezza ssima area fitness di 150 metri. Da tempo l’Hotel Milano Alpen Resort Mee ng & SPA è un punto di riferimento per aziende italiane e per numerose mul­ nazionali che lo scelgono ogni qual vol­ ta decidano di organizzare i propri even in Italia. «In ques anni abbiamo elabora­ to 4 pacche principali, oltre ovviamen­ te a offrire soluzioni su misura», spiega Fabio Ianno a, dire ore della stru ura. «Il Mee ng Classic è il format di base, che include l’uso di una sala, i servizi e le a rezzature, il coffee break preparato dalla nostra pas cceria interna, il pranzo nel nostro ristorante e, per gli even se­ rali, la nostra ricchissima enoteca. Molto richiesto, sopra u o dalle aziende statu­ nitensi, è anche il pacche o “Mee ng SPA” che vede la possibilità di riservare la SPA per momen di condivisione tra i

le tecnico qualificato. Proponiamo a vi­ tà che vanno dall’arrampicata, alla cam­ minata in quota, oltre alla possibilità di veri e propri giochi di abilità fisica (tela del ragno, run and catch, pipe line, ponte betano, ecc.), che s molano lo spirito di gruppo». Infine, il pacche o “Mee ng Dynamic” vede abbinare al “mee ng classic” una serie di a vità escursionis che e outdo­ or nella cornice della Alpi Bergamasche, proposte in base alla stagione: dall’escur­ sione in motosli a, alla ciaspolata in rifu­ gio, durante l’inverno, dal canyoning alla discesa in doppia corda nella bella sta­ gione. P.T.

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Uno spicchio della Grande Mela nel cuore di Bergamo Benvenuto all’American bar bistrot “Le Iris”, il regno dei cocktail di Toni. Un luogo di tendenza, dove la mixologia è al tempo stesso tecnica, arte e filosofia Fotografie Devid Rotasper Photographer

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era una volta un piccolo barten­ der originario di Scanzorosciate che conosceva il segreto della felicità: sognare in grande e crederci, sul serio. Potrebbe cominciare così la bella storia di Antonio Foini (foto), in arte Toni, proprietario di Le Iris, l’american bar­bi­ strot più trendy di Bergamo, ad oggi con­ siderato il pioniere della mixology, ovvero l’arte di miscelare i drink per dare vita a ne ari speciali e dai sapori unici. Una co­ sa è certa, per Toni, un cocktail è sempre stato molto di più di una bevanda raffina­ ta e originale da lanciare con un nome iconico sulla scena dei locali glam. Ogni sua creazione è di fa o un’esperienza de­ gusta va unica, capace di coinvolgere

tu i sensi, olfa o, vista, gusto e, perché no anche ta o, come se, nelle sue mani, il mix diventasse una sorta di ampolla al­ chemica, un luogo magico, capace di tra­ smutare ingredien ordinari in una mistu­ ra straordinaria che invita alla socialità e alla condivisione. E questo grazie a tanta passione, ma anche a una giusta dose di tecnica: un felice compendio di precisio­ ne e fantasia che Toni ha avuto la fortuna di apprendere e di affinare proprio nella patria internazionale dei locali di tenden­ za, New York. È qui, tra la 5th Avenue e la 54esima strada, a due passi da Central Park, che una tren na d’anni fa, Antonio Foini inizia la sua emozionante avventura professionale oltreoceano, servendo Hanky Panky e Mar ni al bar del rinoma­ to ristorante Bice, e imparando ad allena­ re sul campo precisione, a enzione per il de aglio e sperimentazione. Ma sapere fare bene una cosa, non necessariamente significa farla propria. Bisogna possedere anche una porzione non indifferente di inven va, coraggio e lungimiranza, in una parola “talento”, qualità che a Toni non è mai mancata. Di lui, non a caso, l’amico chef Chicco Cerea dice «È sempre stato all’avanguardia rispe o agli altri, uno che ha sempre visto avan . Per un po’ ci sia­ mo persi di vista finché, qualche tempo dopo, è arrivato l’American Bar Le Iris. Forse uno dei più bei pos della ci à, si­ mastermeeting.it


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FOCUS BERGAMO

curamente un luogo dal respiro interna­ zionale, guidato da una persona che si può certamente definire un vero profes­ sionista».

Il ritrovo della movida culturale e artistica in città Se c’è un merito che i bergamaschi rico­ noscono all’imprenditore bartender è quello di aver portato nella loro amata ci à una ventata cool e cosmopolita. In un ba er d’occhio, il suo concept bar in s le americano ­ tu o gira intorno al grande bancone che divide e dà forma allo spazio ­ è diventato il rendez vous di riferimento di ar s , intelle uali ma an­ che di tu coloro che semplicemente desiderano prendersi una pausa relax de­ gusta va in un posto unconven onal e singolarmente bello: vi si trovano de agli d’arredo design di gran gusto come le lampade di Enzo Catellani, anche lui fre­ quentatore assiduo di Le Iris e dichiarato es matore in par colare dei suoi “Gin Tonic” e “Americano”. Non a caso l’amore per il bello è l’altro principio guida che ha accompagnato To­ ni nel suo proge o fin dall’inizio. L’im­ prenditore voleva che il suo Le Iris, che oggi porta avan con successo insieme a Marta, fosse un luogo di dialogo e conta­ minazione ar s ca e culturale, aperto al­ le nuove tendenze. Da qui il sodalizio umano e professionale con Alessandro Verdi, le cui opere sono tu ’ora esposte all’interno del locale. «Il profondo senso este co che Toni possiede e che gli per­ me e di spaziare dal suo lavoro al mio mondo, è l’elemento che ha cara erizza­ to in modo incisivo il nostro rapporto di s ma e di amicizia e che con nuerà ad unirci nel tempo e a rendere possibile la comunicazione tra i nostri rispe vi futu­ ri», ha dichiarato l’ar sta. Aperto al nuovo e al “divergente”, dun­ que, senza tu avia alcun snobismo, ma anzi, con un personalissimo human touch che fa sen re chiunque, locale o stranie­ ro, ugualmente a proprio agio. È questa l’impressione che si ha quando si entra nel locale di Toni. Impressione conferma­ ta anche dalle parole dell’amico america­ no Jerry Johnson, capitato per caso a Le Iris 15 anni fa in occasione di un viaggio. «Una sera sono capitato a Le Iris, uscen­ do dal mio albergo dal lato opposto della mastermeeting.it

strada. Varcata la soglia, ho capito subito che quel luogo sarebbe diventato il mio luogo abituale a Bergamo. Si potrebbe pensare che sia grazie al fa o che Toni parla un perfe o inglese, ma sarebbe so­ lo una parte della verità. Ricordo bene la sensazione di trovarmi in un posto fre­ quentato sia dagli stessi bergamaschi sia da una clientela di viaggiatori, tu ugualmente a loro agio nello charme che è proprio del locale di Toni». E se queste parole, ancora, non bastas­ sero a dare l’idea di cosa sia Le Iris, allo­ ra, non rimane che sedersi intorno al bancone e provare il Donize Spriss, creato nel 2016 per celebrare il composi­ tore Gaetano Donize e valorizzare i prodo pici del territorio.

La ricetta del cocktail Donizetti In un calice da vino con ghiaccio, versare mezza bo glie a di aranciata San Pelle­ grino anche amara (quella in vetro), 1/5 di Elisir D’Amore Bi er 24, 1/5 di vino rosso bergamasco. Infine decorare con una buccia di limone di Sorrento e, a piacere, una spruzzata di essenza di cannella. Ne deriva un drink leggero e dissetante, ada o a tu e le ore. Il colore, con l’aggiunta della buccia di limone di Sorrento, richiama quelli di Bergamo, il giallo e il rosso. P.T.

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F   CUS TOSCANA Mille travel experience da scoprire


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CUS TOSCANA

Mille travel experience da scoprire Una Toscana tailor made ed emozionale vince la sfida e aumenta la competitività di Cris na Chiaro

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La Toscana è tra le wedding des na on preferite in Italia

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a Des nazione Toscana è forse tra le poche del nostro Paese che rie­ sce sempre a sorprendere per i suoi risulta in costante crescita. Anno dopo anno, grazie allo sforzo dell’intero com­ parto turismo della Regione, riesce a rac­ contare un’idea di viaggio sempre diver­ sa, proponendo offerte variegate in un territorio ricco di paesaggi e tradizioni, creando innumerevoli mo vazioni di viaggio. Una meta turis ca così forte da confermarsi tra le prime undici top des na on nelle classifiche internazionali. Ar­ te, cultura, borghi fermi nel tempo, ma anche tradizione enogastronomica di al­ ssimo livello, con proposte di benessere

a 5 stelle e scelte di turismo slow ecoso­ stenibile sono solo alcune delle tante fac­ ce di una voglia di turismo esperienziale sempre più ricercata e in espansione.

Love me in Tuscany Ecco perché non è un caso che proprio la Toscana sia la meta preferita per organiz­ zare il giorno più roman co della propria vita, il matrimonio, potremmo dire l’espe­ rienza per eccellenza. Secondo il rappor­ to Des na on Wedding in Italia, s lato del Centro studi turis ci di Firenze (CST), ben il 31,8% degli stranieri che decidono di sposarsi nel Bel Paese sceglie la Tosca­ na. Nel 2016 – da alla mano anche di Toscana Promozione Turis ca – si sono registrate 2mila567 nozze con coppie provenien dall’estero, con una media di 55mila euro spesi per ogni matrimonio e un inves mento totale di 141 milioni di euro su un totale di 440 a livello nazio­ nale. Un giro di affari, tra beni e servizi, davvero importante, tanto da diventare un business di riferimento per la Regione in ogni stagione dell’anno. Ma quali emo­ zioni cercano gli stranieri nel nostro Pae­ se? Prima regola la loca on, esclusiva, roman ca e di atmosfera, e in questo la Toscana propone grande varietà. Secon­ do il CST di Firenze nel 2016 gli stranieri hanno preferito i luxury hotel (32,4%) e le ville storiche (28,2%), ma la tendenza mastermeeting.it


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FOCUS TOSCANA

del 2017 e del 2018 rivela l’aumento dell’interesse per le loca on tradizionali, sopra u o ville e tenute private, come dei piccoli borghi. Certaldo, per esempio, un piccolo borgo medioevale nel cuore della Valdelsa, in provincia di Firenze, è stata la cornice perfe a per 110 matri­ moni, di cui l’80% di sposi stranieri. Una volta pronunciato il fa dico sì, via alla scoperta del territorio, all’inseguimento del life style toscano, tra arte, natura, ar­ gianato e chicche enogastronomiche. Un insieme di richieste di mercato, con target di riferimento precisi, che è stato ben sviluppato dagli operatori locali.

Good Practice, good way to travel Love me in Tuscany, dedicato al turismo wedding è infa una delle qua ro Good Prac ce presentate dalla Toscana nel­ l’ambito del proge o europeo Brand Tour (Building Regional Ac ons for New Developments in Tourism), che vede la Re­ gione tra le capofila del proge o e che ha come obie vo il miglioramento della capacità di sviluppare il turismo a raver­ so la promozione, l’innovazione e la di­ versificazione dell’offerta. La novità del­ l’approccio è nell’o ca diffusa, a enta

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non solo alle strategie di offerta, ma an­ che all’implementazione degli strumen di policy necessari a sviluppare nuovi prodo turis ci personalizza , in grado di soddisfare target emergen e favorire i flussi turis ci verso l’Unione Europea e in par colare verso il nostro Paese. Oltre al wedding, un business effe vamente in forte crescita, la Regione Toscana ha già lanciato il proge o della Via Francigena Toscana, del Wine architecture, e del Valdichiana Living. Contemporaneamente la Regione ha aderito al piano europeo Herit­Data, un proge o che ha come obie vo una ges one sostenibile dei flussi turis ci, con l’aiuto delle tecnologie e valorizzando tu o il patrimonio cultu­ rale – unico al mondo – per rendere frui­ bili ai visitatori le ricchezze del territorio in maniera intelligente, ma preservando­ ne la conservazione.

Tuscany Mice, business unit dedicata Grande a enzione anche al comparto Mice. Allo scorso Imex Frankfurt 2018, Toscana Promozione Turis ca e Des na­ on Florence CVB, braccio opera vo dell’agenzia regionale in campo congres­

La nuova mission della Regione è quella di arrivare ad avere un segmento turis co per ogni mo vazione di viaggio, dalla natura al wedding fino al congressuale. A sinistra, panorama da Villa La Vede a e, so o, l’Auditorium del Palazzo dei Congressi a Firenze.

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Nuove brand identity

Vespa Tour e Toscana Wine Architecture valorizzano nuove strategie di brand iden ty. So o, la Can na An nori a San Casciano (foto Archea Associa )

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suale, hanno presentato il proge o Tuscany MICE insieme ad un nuovo logo, che vedrà in tre anni un inves mento di più di 154.000 euro per rilanciare il set­ tore congressuale della Toscana. Un per­ corso di rinnovamento dell’Industria dei Mee ng nella Regione intrapreso a gen­ naio di quest’anno per favorire e poten­ ziare la promozione delle principali des ­ nazioni locali, perfe e per la mee ng in­ dustry. «Il turismo Mice», ha dichiarato Alberto Peruzzini, dire ore di Toscana Promozione Turis ca, durante la presen­ tazione a Francoforte, «ha un valore di oltre € 993.000.000 e rappresenta il mercato più sviluppato per il turismo d’affari. Grazie a questo nuovo proge o s amo lavorando per creare, in Toscana, una business unit dedicata al turismo Mi­ ce. Crediamo che la collaborazione con Des na on Florence CVB migliorerà no­ tevolmente i canali di vendita e suppor­ terà la valorizzazione della nostra des ­ nazione anche in questo se ore».

Tu o il comparto sen va, infa , la ne­ cessità di una nuova brand iden ty per mostrare la Toscana da una diversa pro­ spe va, quella business, dando la possi­ bilità concreta anche ai soggiorni profes­ sionali di vivere il territorio in maniera piacevole. «La Toscana vanta 284 sedi ideali per conferenze, even , incen ve e lanci di prodo , di cui 3 centri congressi, 36 altre sedi e 199 hotel per conferen­ ze», ha dichiarato Carlo a Ferrari, diret­ tore di Des na on Florence CVB, «sup­ porteremo la des nazione con il nuovo marchio Tuscany MICE insieme a un ven­ taglio di nuove strategie». Quali i prossimi passi? Prima di tu o, creare un nuovo database di fornitori to­ scani e buyer nazionali ed internazionali composto da almeno 40.000 conta e condurre un’analisi di benchmarking dell’offerta Mice dei principali compe ­ tor della Toscana, in primo luogo a livello europeo. Ogni anno, inoltre, saranno rea­ lizza almeno 9 Fam Trip di giornalis , opinion leader e rappresentan di azien­ de sia italiane che estere, con l’obie vo di far conoscere le stru ure toscane congressuali e non; inoltre saranno mes­

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FOCUS TOSCANA

Toscana Wine Architecture È una rete d’imprese, quarta Good Prac ce presentata dalla Toscana nell’ambito del pro­ ge o Brand Tour, cos tuita nel 2017 e che riunisce 14 can ne di design (Can na An ­ nori, Caiarossa, Can na di Montalcino, Ca­ stello di Fonterutoli, Colle Massari, Fa oria delle Ripalte, Il Borro, Le Mortelle, Petra, Po­ dere di Pomaio, Rocca di Frassinello, Salche­ to, Tenuta Ammiraglia ­ Frescobaldi, Tenuta Argen era), primo esempio in Italia a valoriz­ zare vino, archite ura e turismo, Il proge o viene promosso da Regione Toscana in colla­ borazione con Vetrina Toscana, Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei sapori di To­ scana in collaborazione con Fondazione Si­ stema Toscana.

se in calendario 6 partecipazioni a fiere ed even B2B di se ore e una serie di a vità di a razione sul territorio. Se Fo­ od&Wine, Ci à d’Arte, Wellness e Sun&Beach sono sta i prodo turis ci più richies dai 50 buyer internazionali che hanno preso parte all’ul mo Buy Tuscany On the Road, la direzione da segui­ re è già tracciata.

Souvenir d’Italie Percorsi enogastronomici e recupero della tradizione sono altri due asset importan per travel experience di gusto

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Un mercato turis co quello toscano in con nua evoluzione, reso virtuoso negli ul mi anni da strategie condivise tra pubblico e privato, dove des nazioni ed operatori di se ore hanno sen to forte­ mente la necessità costante di ada are e

modificare la loro offerta in base alle ri­ chieste della domanda. Prova ne è l’inte­ resse per lo shopping, una nuova fron e­ ra del turismo per l’Italia, già sperimenta­ ta in altri paesi europei, una componente accessoria della travel experience che og­ gi si sta rivelando un altro asset da non perdere di vista, a volte anche primaria mo vazione di viaggio. Sarà questa una nuova sfida per la capacità di offerta to­ scana, che verrà affrontata in autunno durante il primo forum italiano sull’argo­ mento, Shopping Tourism per la Toscana, per una regione sempre più impegnata a dare una risposta concreta alle tante mo­ vazioni di viaggio che cara erizzano il turismo del XXI secolo. Ma la chiave del con nuo successo di questa Des nazio­ ne, così legata alla grande storia del no­ stro Paese, è proprio la sua capacità di an cipare le tendenze, nell’organizzare in modo coeso l’offerta complessiva, verso una mission più ambiziosa: arrivare ad avere un segmento turis co per ogni mo vazione di viaggio. Perché più il viaggio e il soggiorno (leisure e Mice) so­ no tailor made più aumenta la compe ­ vità, mantenendo la nostra Toscana ver­ sa le, ricca ed eternamente giovane.

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Castel Monastero Armonia e bellezza sono i capisaldi dell’offerta benessere di questo buen retiro tra le colline del Chianti

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n an co convento immerso tra le dolci colline toscane, dove il tem­ po sembra rallentare e i rumori e la frenesia del mondo sono solo un ricor­ do. Castel Monastero, dopo una lunga parentesi come casa nobiliare della fami­ glia Chigi Saracini, è oggi un resort esclu­ sivo, membro di The Leading Hotels of the World, che ha saputo affascinare anche il pluripremiato Gordon Ramsay. Lo chef non ha solo ideato il menu del ristorante gourmet della stru ura, Il Contrada, ma

sua è anche la carta benessere, pensata per offrire le migliori rice e italiane e to­ scane rivisitate con la crea vità che lo ca­ ra erizza ma a basso contenuto di zuc­ cheri e grassi. E proprio la remise en forme e l’a enzione nei confron di salute e bellezza rappresentano l’altro elemento

Il resort, un luogo magico sospeso nel tempo Castel Monastero, immerso nel pae­ saggio toscano con i suoi filari di vi­ gne e le colline punteggiate da bor­ ghi di origine medioevale e ville, rap­ presenta una des nazione di pres gio a pochi km da Siena, che offre ospita­ lità in 73 camere all’interno di diversi casali, pici della tradizione agricola del luogo, dai toni caldi del legno e del co o. Organizza intorno a una piaz­ za centrale, ospitano anche due sale mee ng di ul ma generazione e al­ tre an ristoran e sono circonda da una grande parco perfe o per even e occasioni all’aperto, dai ma­ trimoni ai mee ng alle feste.

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Rifle ori punta sui tra amen

chiave di Castel Monastero, che propone spazi e percorsi ad hoc per costruire sog­ giorni all’insegna di relax e quiete.

Energia, riequilibrio e bellezza Il concept a orno a cui è stato creato il programma della Spa si può riassumere in una parola, bellessere, che significa sia cura dell’aspe o este co inteso come parte di un complessivo wellbeing, sia ri­ cerca di armonia ed equilibrio tra mente e corpo. Tan ssimi i tra amen propos , per Spa day o all’interno di programmi da più giorni. A fare da filo condu ore di mol di ques l’Acqua Monasterii, carat­ terizzata da un’alta concentrazione sali­ na, che ha effe drenan , garan sce un peeling total body completamente natu­ rale e migliora la circolazione, favorendo allo stesso tempo il rilassamento musco­ lare. Breve ata dall’equipe medica del Forte Village Resort, offre un’esperienza di intenso benessere ed è alla base del percorso idroterapico della Spa, tra pisci­ na con idromassaggi a effe o tonifican­ te, sauna finlandese, bio­sauna, percorso Kneipp, Hammam e docce emozionali.

Percorsi per neomamme e saggezza orientale L’approccio olis co al benessere di deri­ vazione orientale è alla base di mol dei programmi propos . Della durata di un intero weekend, sono sempre più popo­ lari tra gli ospi del resort, che possono scegliere tra le sessioni di meditazione alla ricerca della propria spiritualità, e lo yoga, che lavora sia su equilibrio, armo­

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Tre sono i tra amen di punta della Spa di Castel Monastero. Il programma detox aiuta a eliminare tossine e impurità, contri­ buendo a migliorare la diges one, a ridurre gonfiore addominale, ritenzione idrica e sensazione di “pesantezza” e a facilitare la ridu­ zione di peso. I tra amen an ­age sono in realtà un ar colato percorso che la­ vora sul viso, con tra amen per ritrovare tono e luminosità, il corpo, con bendaggi caldi e freddi, l’uso dell’Acqua Monasterii per ridurre i disagi della menopausa e massaggi modellan , e la con­ dizione psicofisica, con esperienze ed a vità per ritrovare il tem­ po per se stessi, limitare lo stress e pra care yoga e meditazione. Il programma weight loss inizia con una valutazione nutrizionale e un esame per misurare massa adiposa, ritenzione idrica e meta­ bolismo basale, per poi creare una terapia alimentare personaliz­ zata. Quest’ul ma è accompagnata o da un programma di eserci­ zio fisico moderato e rilassante (passeggiate giornaliere nella na­ tura e lezioni di yoga) o da un calendario più intenso con sedute quo diane in palestra con personal trainer, oltre che da tra a­ men specifici tra scrub, Massaggio Marma, il Signature Massage della Spa, che s mola in modo profondo i pun vitali, Lpg (che grazie a un macchinario dall’effe o vacuum agisce sugli accumuli adiposi), tra amento linfodrenante e cura con Acqua Monasterii.

nia ed energia fisica, sia sulle emozioni. Novità di quest’anno è il Flying Yoga, da pra care su delle amache sospese nella cornice del parco, di fronte allo spe aco­ lo della natura toscana. Inoltre, in mol casi è incluso il Massaggio Energe co Marma, che agisce sui pun dell’agopun­ tura per liberare i meridiani energe ci al­ leviendo stress e blocchi emo vi. Castel Monastero ha pensato anche alle mamme, sia durante il periodo della gra­ vidanza sia dopo il parto, con un pro­ gramma dedicato che ha al centro un pieno di coccole e a enzioni per il corpo che cambia e prevede anche tra amen specifici segui da un’ostetrica e lezioni di yoga o pilates dolce. Giulia Gagliardi

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Firenze Fiera Lo storico quartiere fieristico­congressuale fiorentino punta a diventare un punto di riferimento d’eccellenza per l’offerta Mice italiana e internazionale

Leonardo Bassilichi, presidente Firenze Fiera

È Alla Fortezza da Basso sono a disposizione 100mila metri quadra di spazi esposi vi, 55mila dei quali coper

no zia fresca di ques giorni: il re­ port 2017 dell’OICE ha cer ficato una crescita del se ore Mice ita­ liano del +2,9% sul 2016, confermando un trend triennale posi vo. È in questo contesto che Firenze Fiera è par ta con il suo piano strategico 2018­2025 che ha lo scopo di portare la società al ver ce dell’offerta Mice italiana. Abbiamo chie­ sto al suo presidente Leonardo Bassili­

chi, di raccontarci come stanno andando le cose: «sicuramente il nostro piano guarda molto avan , ma non può essere diversamente. Se e anni sono il termine temporale necessario per trasformare il nostro polo in una realtà all’avanguardia che ci perme a di arrivare sul mercato degli even in posizione di forza. Senza dimen care che “spalmare” i lavori di ri­ stru urazione previs per Fortezza da Basso e Palazzo degli Affari in ques set­ te anni ci perme erà anche di con nua­ re a crescere con il nostro ventaglio di even , mantenendo le stru ure opera ­ ve e migliorate di volta in volta e, in pa­ rallelo, di completare la trasformazione del polo in modo da garan rci per il pe­ riodo successivo un reale rilancio com­ pe vo del se ore Mice».

Un servizio sempre più alto in termini di qualità e servizi L’esperienza maturata in quest’anno al ver ce della società perme e a Bassilichi di affermare con sicurezza che, nella fa­ scia dei congressi so o i 5mila parteci­ pan , Firenze Fiera potrà presto essere super compe va, grazie al piano di ri­ qualificazione del polo. «Per quanto ri­

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guarda il se ore congressuale», con nua Bassilichi, «l’obie vo è offrire al mercato stru ure o mali per diversi segmen di clientela, dai mega even internazionali a quelli nazionali e corporate, o mizzando il tasso di u lizzo delle stru ure, che avranno sia la capacità di ospitare con­ gressi con migliaia di partecipan sia, in alcuni periodi dell’anno, me ersi a servi­ zio della ci à per accogliere even locali e, come già s amo facendo con le visite guidate, far riscoprire ai ci adini e ai cul­ tori dell’arte e del bello, la sua parte mo­ numentale e affascinante. L’importante a mio avviso – conclude il presidente di Fi­ renze Fiera, Leonardo Bassilichi – è offri­ re ai PCO e agli organizzatori di even , un servizio sempre più alto in termini di qualità dell’accoglienza e dei servizi, in una ci à unica al mondo come Firenze, nella quale, come quar ere, siamo cen­ tralmente cala con le nostre stru ure capaci di a rarre even che pun no ad un contesto di “museo a cielo aperto”».

stru urazione, Firenze Fiera potrà ambire a un potenziale di oltre 22 milioni di rica­ vi, con un margine opera vo lordo supe­ riore ai 6 milioni di euro». Davide Depon

Sopra: il Palazzo degli Affari, 4mila mq sul verde. In basso: Palazzo dei Congressi, storica sede Mice

Una piattaforma worldwide per lo sviluppo delle eccellenze Per avere even di élite ci vuole un mix di servizi ineccepibili e di contesto da so­ gno: da qui al 2025 Firenze Fiera propor­ rà proprio questo. «Nel se ore fieris co», dice il Presidente, «il piano strategico punta a trasformare Firenze Fiera in una pia aforma italiana per lo sviluppo delle eccellenze internazionali, ecosostenibili e con un elevato contenuto culturale. Per questo, s amo lavorando a tre nuove fie­ re nei se ori della mobilità ele rica, del­ l’arte contemporanea e del food di quali­ tà. Per noi poi è prioritario anche l’impat­ to del polo sul territorio: tu o il sistema ci adino deve crescere e beneficiare di una loca on finalmente all’avanguardia. Questo significa lavorare fianco a fianco con il sistema turis co fioren no per a ­ rare nuovi flussi di business travel. Il pia­ no strategico s ma che gli inves men infrastru urali e di riposizionamento con­ solideranno a regime l’indo o a uale di oltre 500 milioni di euro l’anno sull’area metropolitana fioren na. L’obie vo è far crescere in modo esponenziale l’impa o economico sul territorio come conse­ guenza dello sviluppo del polo fieris co e congressuale. Al termine dei lavori di ri­ mastermeeting.it

Spazi all’avanguardia con tecnologie di ul ma generazione Even d’elite e di nicchia ai quali l’atmosfera unica di Firenze dà un plus unico, ma non solo: il piano punta a rendere la Fiera un polo di crescita dell’economia turis ca, ci adina e regiona­ le. Oggi comprende un’area di 100mila metri quadri (65mila coper ) facilmente raggiungibile con bus, tram e taxi poiché posta nel cuore vivo di Firenze: a dieci minu a piedi dal Duo­ mo e a soli 5 km dall’aeroporto. Firenze Fiera è la loca on ideale per l’organizzazione di fiere e congressi, ma anche per l’alles mento di mostre, stand per expo ed esposizioni univer­ sali, convegni e mee ng, conven on, corsi di formazione, even musicali, spe acoli, feste aziendali e cene di gala. Tu gli spazi sono cabla e dota di servizi tecnologici d’avanguar­ dia come il sistema WI­FI di ul ma generazione. Storiche e in­ sieme in via di avveniris ca trasformazione sono le tre stru u­ re che cos tuiscono il quar ere: Palazzo dei Congressi, Palaz­ zo degli Affari e la Fortezza da Basso.

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Hilton Florence Hotels Una proposta vincente del brand per scoprire il territorio, oggetto di molte novità che ne hanno rinnovato gli ambienti moderni

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er coloro che visitano Firenze e non vogliono rinunciare allo s le di accoglienza Hilton Worldwide, l’Hilton Florence Metropole è la scelta ideale per conoscere la ci à toscana e un comodo punto di partenza per qualsiasi viaggio, sia business che leisure, alla sco­ perta di una regione ricchissima di pae­

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saggi naturali, di ci à d’arte e di borghi incantevoli. Insieme all’altro hotel fioren­ no, l’Hilton Garden Inn Florence Novoli, cos tuiscono una proposta del brand vincente e complementare, entrambi og­ ge o di molte novità che ne hanno rin­ novato gli ambien e lo s le. Nel corso di quest’ul mo anno, infa , sono sta mastermeeting.it


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FOCUS TOSCANA

Hilton Garden Inn Florence Novoli considerevoli i lavori di ristru urazione porta a compimento nelle due stru u­ re, tra cui la ristru urazione degli spazi comuni, delle camere, delle aree fitness e dei ristoran . Per Hilton Florence Metro­ pole ulteriori inves men sono sta de­ dica al refresh dell’area Breakfast quan­ to ad items e arredi, oltre che alla manu­ tenzione e restyling dell’area wellness e dell’Execu ve Lounge al 15° piano.

L’altra stru ura Hilton è invece a solo 3 km dal centro storico e dall’Aeroporto Internazionale “Amerigo Ve­ spucci”, oltre ad essere facilmente raggiungibile anche dalle principali uscite autostradali. Per la proposta mee­ ng, ricca di soluzioni, l’Hotel offre la sala modulare San Donato fino a 150 delega e che può essere divisa in 2 sezioni per 60 delega ciascuna, oltre alla Boardroom per piccoli mee ng fino a 15 delega . A disposizione dei clien anche la gym room con vista sul parco, mentre per un delizioso pranzo o una cena gustosa pica, il Ri­ storante CITY è la soluzione ideale. Nei mesi es vi è aperta anche la Terrazza Open Garden.

Relax e comfort con vista su Firenze L’Hilton Florence Metropole vanta un design ricercato per una stru ura mo­ derna e in una posizione strategica, un luogo perfe o per ogni pologia di sog­ giorno. È a soli 10 minu dall’aeroporto “Amerigo Vespucci” ed è situato in pros­ simità delle principali uscite autostradali, oltre ad essere facilmente raggiungibile dalla Stazione di Santa Maria Novella e dal centro storico grazie al servizio na­ ve a. L’Hotel offre 212 camere, tu e con pavimento in parquet e bagni in mar­ mo. Le 4 suite e le 32 camere Execu ve danno accesso all’Execu ve Lounge del 15° piano, dove rilassarsi sorseggiando un buon cocktail davan al panorama su tu a la ci à. Per i mesi es vi, l’Hotel me e a disposizione una spaziosa terraz­ za all’aperto, dove iniziare la giornata nel modo migliore, mentre i sapori dell’au­ ten ca cucina tradizionale si possono degustare presso il Ristorante “Luci della Ci à”. Per cocktail o una pausa gustosa, da provare il Lounge Bar del piano terra, ideale anche per coffee break in occasio­ ne di mee ng. Per rilassarsi da una gior­

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nata in ci à o dopo un mee ng, si può approfi are dell’area wellness – con idromassaggio, cascata svedese e cromo­ terapia – e dell’area fitness, aperta 24 ore su 24. Ricca anche la proposta mee­ ng, grazie all’ampio e flessibile Centro Congressi, composto da due saloni da 500mq ciascuno, entrambi con luce na­ turale, e modulabili in un totale di 10 sa­ le di diverse dimensioni. Il salone del pia­ no terra ha accesso dire o al parcheggio esterno, a disposizione gratuitamente, che consente di trasportare materiali pe­ san e rende questo spazio ideale per mostre, esposizioni e lancio auto. C.C.

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Hotel Bernini Palace Un’esperienza indimenticabile nel cuore di Firenze. Tra arte, cultura, storia e lusso

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iamo nel cuore di Firenze, e tra ques vicoli si respira l’atmosfera più auten ca della ci à culla del Rinascimento. L’Hotel Bernini Palace sor­ ge accanto a Piazza della Signoria, a po­ chi passi dalla Galleria d’Arte degli Uffizi, da Palazzo Vecchio e da monumen , opere d’arte e piazze che hanno fa o la storia d’Italia. La posizione ideale della stru ura, vicinissima alla Stazione Santa Maria Novella (800 metri), al Centro Congressi (1 km), alla Fortezza Da Basso (1.5 km) e all’Aeroporto Vespucci (7 km), la rende il luogo ideale per soggiorni bu­ siness.

Il 5 stelle, ospitato in un an co palazzo del XV secolo, al tempo appartenente alla famiglia Della Pera, citata da Dante nella Divina Commedia, ha saputo coniugare il suo ruolo di custode della memoria più an ca della ci à ad una naturale vocazio­ ne al lusso. I più moderni ed eleva stan­ dard qualita vi sono abbina a una cura estrema delle esigenze del cliente, per of­ frire un’esperienza di soggiorno Made in Italy indimen cabile. Per queste sue ca­ ra eris che il Bernini è una delle perle del Gruppo Duetorrihotels, vincitore, nel 2017, del World Luxury Hotel Awards nelle categorie Best hotel management company in Europa e Luxury Collec on Group in Italia. Tra storia, modernità e de­ sign ultramoderno, le atmosfere del Ber­ nini sono un perfe o mix di sugges one e comfort “mice oriented”. L’eccellente servizio di por neria è dire o da esper Concierge dell’associazione internaziona­ le Les Clefs d’Or: sono i professionis a cui rivolgersi per pianificare il proprio soggiorno nei de agli.

Un po’ di storia A rendere unico il Bernini è innanzitu o la storia: già “Albergo dello Scudo di Francia” nella metà dell’800, l’edificio si trasformò nell’Hotel Columbia Parlamen­ to, frequentato da deputa e dai senato­

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ri all’epoca di Firenze Capitale del Regno d’Italia, tra il 1865 ed il 1870. Ecco per­ ché il palazzo, già membro dell’Associa­ zione Locali Storici d’Italia, è stato am­ messo a fare parte dell’Albo degli Esercizi Storici e Tradizionali Fioren ni, un club esclusivo di aziende che rispecchiano l’anima an ca della ci à, come laboratori ar giani e bo eghe. Il Gruppo Duetorrihotels, di cui il Bernini fa parte, ha saputo valorizzare ques aspe : a par re dal recente restauro della pres giosa Sala Parlamento, o da quello della facciata, che man ene ele­ men archite onici e decora vi originali di pregio, o dalla posa di pregia marmi bianchi nelle sale da bagno. Operazioni precedute da anni di lavori che hanno ri­ portato alla luce il magnifico loggiato in­ terno cinquecentesco. All’ingresso, al­ zando lo sguardo, si possono ammirare una serie di modelli di teste femminili al­ lineate, che sfoggiano eccentrici cappelli. Si racconta infa che l’Hotel abbia ospi­ tato nella sua hall, in un lontano passato, una raffina ssima bou que di copricapi. Il Bernini rappresenta così una tes mo­ nianza preziosa di arte e cultura, oltre che di storia.

La buvette del Parlamento Ma l’angolo in assoluto più cara eris ­ co è sicuramente la sala che ai tempi dell’Hotel Columbia era la buve e del Parlamento. Lo ricordano i tondi affre­ sca lungo le pare , che ritraggono i protagonis del Risorgimento italiano: Garibaldi, Cavour, Giober , Balbo, La­ marmora, Daniele Manin e mol altri. A richiesta può diventare la loca on per­ fe a per mee ng pomeridiani e serali, ma anche per feste private, even spe­ ciali, cene di gala, regalando agli ospi

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un contesto unico, dove si respira arte, storia ed eleganza. Oggi accoglie la sala colazioni: ogni ma na saluta i visitatori con un vasto assor mento di prodo ar gianali, da forno, biologici e naturali, offrendo la preziosa esperienza di fare colazione in “un museo”.

Tra storia e modernità L’hotel dispone di una sala riunioni total­ mente ristru urata, la Sala Corsini, sem­ pre al passo con la tecnologia grazie alle dotazioni costantemente rinnovate: lava­ gna a fogli mobili, linea Internet veloce, impianto audio, DVD, video proie ore e schermo LCD da 65 pollici. Dotata di lu­ ce naturale e affaccio su Piazza San Fi­ renze, è in grado di accogliere fino a 45 persone. Per riunioni ed incontri di alto livello tra pochi ospi sono a disposizio­ ne i salo esclusivi delle Suite in s le classico e dell’Execu ve Tuscan Floor: camere dallo s le Rinascimentale, affac­ ciate sui cor li interni e sulla Firenze me­ dievale, che regalano un’atmosfera in ­ ma e accogliente. Su richiesta, si riceverà assistenza tecnica full­ me, servizi come la registrazione audio e video e la tradu­ zione simultanea, videoconferenze e ca­ tering. P.T.

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Life Beyond Tourism

Il viaggio come strumento di scambio culturale e di dialogo tra i popoli

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na relazione di fronte al comitato per il patrimonio dell’UNESCO, svariate inizia ve in Italia e al­ l’estero per raccontare le eccellenze del territorio, il sostegno a cause umanitarie: ques i proge più recen di Life Be­ yond Tourism, un’organizzazione che pro­ muove il viaggio come strumento di scambio culturale e di dialogo tra i popoli.

Un anno importante Il 2018 è stato un anno di grandi proge , alcuni conclusi e altri in corso, per il Mo­

Un invito pres gioso A luglio di quest’anno, la Fondazione Romualdo Del Bianco® con il suo Life Beyond Tourism® è stata invitata dall’UNESCO a Manama (Bahrein), per presentare una relazione in occasione della 42a sessione del World Heritage Commi ee, il comitato che ogni anno decide quali luoghi al mondo entreranno a far parte dell’elenco dei si Patrimonio UNESCO. La relazione è stata centrata sui metodi di ges one del patrimonio, a fronte di un’esperienza quasi trentennale nella promozione del terri­ torio e nella valorizzazione di un nuovo modo di intendere il turismo, fondato su scelte e che, il rispe o e la conoscenza di luoghi e popoli e la capacità di integrare l’esperienza del viag­ gio nel contesto locale.

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vimento Life Beyond Tourism®, l’orienta­ mento culturale per il dialogo tra i popoli, nato a Firenze 10 anni fa, ma fru o di un’intuizione che risale al crollo del Muro di Berlino. All’indomani di questo epico evento, infa , Paolo Del Bianco, storico imprenditore alberghiero fioren no, inco­ minciò a promuovere quello che progres­ sivamente scopriva essere il vero signifi­ cato della sua a vità alberghiera, avvici­ nare le culture e favorirne la reciproca comprensione, nell’o ca di un mondo più aperto e pacifico. Da qui anche l’im­ portante rovesciamento della concezione del turismo da minaccia per il territorio, la sua storia e le sue peculiarità, a opportu­ nità di scambio e conoscenza.

Eccellenze fiorentine e social responsibilty Il nuovo anno ha visto non solo la con­ ferma dell’a vità internazionale di pro­ mozione culturale e sociale della Fonda­ zione Romualdo Del Bianco® (nata nel 1991 dalla citata impresa alberghiera, oggi Centro Congressi al Duomo), ma an­ che di un sempre più evidente interesse verso la promozione delle eccellenze lo­ cali e il sostegno alle inizia ve imprendi­ toriali fioren ne (e non solo). Oltre a mastermeeting.it


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con nuare a promuovere scambi tra gio­ vani di tu o il mondo, convegni dedica al dialogo tra le culture e studi e ricerche volte alla valorizzazione del patrimonio in una prospe va internazionale, nel­ l’ambito del Movimento Life Beyond Tourism® la Fondazione con la compa­ gnia alberghiera hanno, infa , promosso in diverse occasioni la conoscenza delle grandi opportunità di business che offre Firenze. Insieme a una tren na di ar gia­ ni e piccole imprese ci adine specializza­ te in prodo di lusso, per esempio, il

Centro Congressi al Duomo è volato in Cina per prendere parte a una fiera dedi­ cata al luxury lifestyle qualche mese fa e, sopra u o, per aprire a Shanghai una sua prima sede di rappresentanza al­ l’estero. Più di recente ha promosso presso la sua nuova stru ura esposi va (l’ICLAB ­ Intercultural Crea vity Labora­ tory) le “Eccellenze del Made in Italy”, per presentare le migliori espressioni dell’ar­ te orafa fioren na, insieme a maestri lo­ cali di pi ura e scultura, designer di mo­ da ed eccellenze enogastronomiche e ar­ gianali. A vo anche nel sostegno di ini­ zia ve sociali, quest’anno il Centro Con­ gressi al Duomo ha supportato il Dragon Boat Fes val, che ha visto 121 team di donne e uomini sopravvissu al cancro al seno gareggiare sull’Arno. Giulia Gagliardi

I tre livelli di cer ficazione Un altro importante tassello per il nuovo anno riguarda la Cer­ ficazione per il Dialogo tra Culture­Life Beyond Tourism (DTC­LBT: 2018). Oggi il Movimento conta oltre 12 mila mem­ bri, in 111 Paesi del mondo. Tra ques sono inclusi non solo individui e organizzazioni, ma anche circa 200 aziende. Tre i li­ velli possibili di partecipazione – dall’adesione come semplice membro, all’autocer ficazione alla cer ficazione da parte di un ente terzo – che offrono la possibilità di tes moniare il proprio impegno responsabile verso il territorio e la volontà di dare il proprio contributo al dialogo interculturale. Nel 2018 sono sta offer i primi corsi di formazione in classe per acquisire il livello di cer ficazione base, ed entrare così a far parte di un movimento internazionale come Life Beyond Tourism®, che ha fa o di e ca e qualità le proprie parole d’ordine. ISTITUTO INTERNAZIONALE LIFE BEYOND TOURISM® Via del Giglio 10 ­ 50123 Firenze Tel. 055 216066 ­ Fax 055 283260 iilbt@lifebeyondtourism.org ­ www.lifebeyondtourism.org

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ICLAB Centro Congressi al Duomo L’arrivo della nuova linea del tram previsto in autunno e gli scambi tra giovani da tutto il mondo stanno dando forma a questo ampio spazio industriale, restituito alla città per gli eventi e gli incontri

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opo anni di lavori il Cen­ tro Congressi al Duomo ha potuto far dono a Fi­ renze di un nuovo spazio per even e incontri, l’ICLAB ­ Inter­ cultural Crea vity Laboratory. Questo open space da 1000 mq è stato infa completamente rimo­ dernato, a seguito di un’opera di restyling a più fasi che è ormai uf­ ficialmente conclusa. Oggi l’ICLAB ospita un ricco calendario di ini­

zia ve, esprime il preciso orienta­ mento culturale del Movimento Life Beyond Tourism® (di cui la stru ura è una pra ca applicazio­ ne), intendendo promuovere il territorio e le sue eccellenze.

ufficiali con quasi 200 pos a pla­ tea e 500 in piedi. Più di recente, l’ICLAB è stato cornice dell’inizia­ va “Eccellenze del Made in Italy”, con conferenze, esposizioni, de­ gustazioni e occasioni conviviali per raccontare il meglio dell’arte orafa, delle belle ar , della moda, dell’enogastronomia e dell’ar gia­ nato del territorio. Insoli abbina­ men tra vini locali e opere d’arte sono sta al centro di un’altra se­ rie di even , “A tavola con l’arte”, giunto alla sua seconda edizione, mentre la rivista tu a fioren na “Edera” ha festeggiato qui il suo primo anno di vita.

italiana, ma anche per intrapren­ dere un percorso di conoscenza e rispe o interculturale promosso dal Movimento Life Beyond Tou­ rism®. A contribuire a questa at­ mosfera di campus anche la pos­ sibilità di soggiornare nei due ho­

Scambi culturali e opportunità per i giovani

tel B&B adiacen e la posizione strategica: comodo non solo per la vicinanza dell'aeroporto e degli snodi autostradali, la stru ura si trova infa in una zona emergen­ te di Firenze, vicina al centro ma lontana dal caos, e che presto avrà una nuova linea di trasporto pubblico, il tram 2, che la colle­ gherà al Duomo in 10 minu .

L’ICLAB rimane innanzitu o un luogo dedicato al dialogo tra i po­ poli e le culture. Per questo si qualifica sempre di più come cam­ pus interculturale, un punto di in­ contro e scambio tra giovani e studen da diverse par del mon­ do che vengono a Firenze non so­ lo per conoscere l’arte e la cultura

Giulia Gagliardi

Eventi all’ICLAB Questo spazio industriale, dal de­ sign minimalista e inondato di lu­ ce, si compone di due ambien aper , il grande salone mee ng e l’ampia parte esposi va con ce­ mento a vista. Massima flessibilità e personalizzazione completa ne rappresentano la cifra dis n va e gli hanno permesso di ospitare even di ogni genere, dagli incon­ tri culturali alle mostre d’arte, dal­ le presentazioni ai convegni, dalle fiere a workshop, cocktail e cene

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Toscana Resort Castelfalfi Una Tenuta esclusiva nel cuore della Toscana, paradiso per golfisti e per amanti dell’eco relax

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oscana Resort Castelfalfi è un vero borgo medievale di origine etrusca che, a entamente ristru urato per mantenere le cara eris che origina­ rie, accoglie il viaggiatore alla ricerca di un’auten ca immersione nelle atmosfere toscane. Prima stru ura del segmento lusso di TUI BLUE, il nuovo brand tede­ sco alberghiero che fa capo a TUI Group, si trova proprio nel cuore della Toscana, nel comune di Montaione tra Firenze e Volterra, all’interno di una Tenuta ricca di tradizione e dai paesaggi mozzafiato. La Tenuta, che si cara erizza per eleganza, s le e raffinatezza, offre un’ampia varietà

di ospitalità, tra cui appartamen e casali sia in vendita che in affi o, e un hotel di charme 4 stelle ­ La Tabaccaia. All’inter­ no, anche il 5 stelle lusso Il Castelfalfi ­ TUI BLUE SELECTION, unico nel suo ge­ nere, che rappresenta al meglio il lifesty­ le italiano, per offrire ai suoi ospi un’esperienza davvero esclusiva. A que­ sto piccolo paradiso, si aggiungono un complesso stagionale di 4 piscine, 3 ri­ storan e il campo da golf più grande della Toscana, con un doppio percorso a 27 buche immerso nella natura.

Golf ecosostenibile di alto livello Il Golf Club Castelfalfi è uno dei più spe acolari d’Italia e il più grande della regione, un valore aggiunto importante che impreziosisce la proposta turis ca già di primordine del Resort anche nel panorama del golf nazionale, come dimo­ stra la finale Mercedes Trophy che si è svolta qui per il secondo anno consecu ­ vo, tu o secondo una filosofia ecososte­ nibile. Costruito secondo i principi della bioedilizia, usando materiali tradizionali quali il legno e la pietra, l’intero Toscana Resort Castelfalfi punta a promuovere una filosofia del viaggio naturale e a bas­ so impa o ambientale. Una sensibilità che è ben visibile anche nel percorso di gioco, sia nel disegno dei due course, i

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quali rispe ano pienamente la morfolo­ gia naturale del terreno, sia nell’u lizzo di prodo biologici per la manutenzione del green come da PAN, Piano di Azione Nazionale. Un impegno che si concre z­ za nella partecipazione al programma OnCourse® di Golf Environment Organi­ za on, ente no­profit internazionale fon­ dato per promuovere nei campi di golf la sostenibilità e la responsabilità sociale a tutela dell’ambiente a raverso la cer fi­ cazione GEO Cer fied™, eco­e che a internazionale per il golf e sinonimo di sport di qualità in tu o il mondo.

Sport e relax nella natura toscana Le 27 buche del circuito sono divise in due percorsi: uno da 9, Lake Course, e uno da 18, Mountain Course. Entrambi perme ono di percorrere lunghe distan­ ze in un contesto immerso nella natura incontaminata pica della campagna to­ scana. Un paradiso per tu gli aman del golf che non sanno rinunciare al benesse­ re e all’armonia, un luogo ideale dove vi­ vere un soggiorno all’insegna dello sport e del relax. Ridisegna dai premia archi­ te Moroder e Preißmann, i percorsi so­ no sta , infa , proge a per essere complementari alla topografia naturale del territorio, conferendo a ogni buca un cara ere individuale e un senso di priva­ cy a ogni fairway. Il Mountain Course (Par 72) si estende per 6.351 metri con ripidi dislivelli e ostacoli d’acqua che lo rendo­ no uno dei traccia italiani più s molan . Nel novembre 2011 è stato inaugurato il Lake Course (Par 37), ideale per ogni li­ vello di esperienza. Al Golf Club Castel­ falfi è presente un campo pra ca con ba tori in erba, 10 postazioni coperte, e un’area per lo short pitch. Entrambi i per­ corsi iniziano e terminano alla Club Hou­

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se così, sia che si scelga il percorso a 9 buche che quello a 18, i giocatori sono sempre vicini a un piacevole punto di ri­ storo e ad un’accogliente terrazza da cui poter ammirare un panorama mozzafiato sulle colline toscane. Inoltre, grazie alla tecnologia messa in campo con i nuovi cart dota di GPS e mappa intera va, il golfista viene seguito nel tracciato e ha possibilità di me ersi in conta o con la Club House e conoscere la posizione di eventuali buve e durante le gare. I per­ corsi accolgono gli associa , circa 230, giocatori di altri club e numerosi turis golfis che vengono a Castelfalfi per ab­ binare il gioco del golf a un elevato stan­ dard di accoglienza. La permanenza a Ca­ stelfalfi è, infa , resa ancora più esclusi­ va da servizi all’avanguardia nel panora­ ma italiano e dalla variegata e o ma pro­ posta Food&Beverage.

Una squadra vincente Il Golf Club Castelfalfi vanta una squadra agonis ca che prende parte ai campiona­ previs dal Calendario Campiona e Trofei Regionali Toscani ogni anno. I gio­ catori sono sostenu nella partecipazio­ ne alle gare dal Pro del circolo che li se­ gue sul campo con lezioni mirate. Grazie al crescente apprezzamento del circolo, il numero dei soci è notevolmente incre­ mentato, passando in tre stagioni da 45 a oltre 200. Un risultato importante per il Golf Club, che dimostra, così, di essere uno dei campi più apprezza dai golfis provenien da tu o il mondo. Cris na Chiaro

Gare pres giose e solidali Il Golf Club Castelfalfi propone ogni anno un calendario ricco di gare imperdibili. A rendere unica la proposta del Club, è la presenza di numerose gare di calibro nazionale ed internazio­ nale, come la finale Mercedes Trophy 2018 che si è tenuta a fi­ ne giugno. Sul Mountain Course, si svolgeranno importan ga­ re come il 3° Trofeo NE.MA Auto / Range Rover, Ordine di Malta, Mediolanum, Poltrona Frau Challenge, le finali Diga e molte altre. Non mancano, poi, pres giose gare di beneficenza, come lo Swing a Servizio della Ricerca per l’ospedale San Raf­ faele di Milano, la cui una quota di iscrizione viene devoluta a favore dell’Unità Opera va di Pediatria e Neonatologia del­ l’Ospedale San Raffaele di Milano.

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Villa la Massa A settembre saranno inaugurate quattro nuove suite in puro stile toscano all’interno della ristrutturata Casa Colonica

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randi novità per il 2018 per Villa La Massa, un elegante complesso sulle rive dell’Arno, appena fuori Firenze, circondato da nove e ari di par­ co, nel cuore della regione del Chian . La dimora, ar colata in diversi edifici, per un totale di 41 soluzioni abita ve, vedrà infa l’inaugurazione di qua ro nuove suite a se embre, grazie alla totale ri­ stru urazione di un edificio di origine ot­ tocentesca, la Casa Colonica, che si trova proprio all’ingresso della tenuta.

La casa Colonica: stile toscano per soggiorni esclusivi Questo nuovo tassello dell’ospitalità di Villa La Massa ne condividerà il design e lo s le, improntato alla più pura tradizio­ ne toscana: legno, co o e ferro ba uto sono, infa , i materiali scel per le nuo­ ve camere e gli ambien comuni, mentre i colori riprenderanno le varie tonalità delle piche terre toscane. Ogni suite avrà il suo bagno privato e una cabina ar­ madio. A disposizione anche una cucina, dove prepare i pas o ospitare uno chef privato per piccoli even o feste. Tu e le stanze, inoltre, si apriranno su una corte alles ta per la le ura, il relax o una pia­ cevole convivialità, allietata dal profumo e dai colori dei fiori del gelsomino. L’obie vo è offrire una casa di campa­ gna elegante e confortevole in cui tra­ scorrere un soggiorno con la propria fa­ miglia o con gli amici, anche in totale pri­ vacy grazie alla possibilità dell’affi o esclusivo.

Nuove camere per la prossima stagione Ma le novità non sono finite qui. Durante il periodo invernale, infa , è stata pro­

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grammata una seconda tranche di lavori, che riguarderanno altri spazi del com­ plesso. Grazie ad essi, Villa La Massa porterà la propria capacità complessiva a 51 camere, in grado di accogliere un to­ tale di oltre 100 ospi . Il proge o ha l’obie vo di potenziare l’offerta rice va, migliorando ulteriormente il look and feel di questa splendida dimora (che non a caso fa parte di The Leading Hotels of the World) e rendendola ancora più ac­ ca vante per chi cerca una wedding de­ s na on o un luogo in grado di ospitare even , priva o business. L’ampliamento porterà anche altre novità, che saranno annunciate nei prossimi mesi.

Le ville, il parco e gli altri spazi Già oggi la stru ura ha tu e le carte in regola per organizzare e accogliere diver­ si pi di even . Gli spazi, come già accen­ nato, sono sta ristru ura nel rispe o della storia e dei materiali locali, incluso il grande parco punteggiato dagli ulivi e dal pico cipresso toscano e con un’area de­ dicata al profuma ssimo giardino aroma­ co da cui provengono le erbe u lizzate in cucina, a sua volta parte dell’iconico giardino degli iris, il fiore simbolo di Fi­ renze. Gli interni sono ar cola in diversi edifici: la Villa Nobile, il Mulino qua ro­ centesco, con le sue due sale mee ng dal

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decoro rinascimentale e la possibilità di ospitare fino a 140 persone per il cock­ tail, il Villino, che conta se e camere, tra le quali l’Arno Suite con giardino privato e la Parco Suite, e che può essere, come sarà anche la Casa Colonica, u lizzato in esclusiva, e naturalmente la Casa Coloni­ ca stessa. Ci sono poi una sala biblioteca per incontri dai piccoli numeri e la sala del ristorante Il Verrocchio, con un’incre­ dibile terrazza panoramica. Nel parco si trova anche una cappella, mentre le an ­ che can ne della Villa sono state trasfor­ mate nella Arno Spa, per percorsi e trat­ tamen a base degli ingredien del terri­ torio, come le uve del Chian e l’olio d’oliva prodo o da Villa La Massa. Oltre al paesaggio iconico in cui è immer­ sa e allo s le archite onico e decora vo, questa stru ura offre un’esperienza pro­ fondamente toscana anche a tavola. La sua cucina, curata dal nuovo Execu ve Chef Simone Paredi, già alla guida del Grill di Villa d’Este, è alla base non solo di degustazioni nel ristorante interno, ma anche di lezioni in cui apprendere i segre­ di alcuni dei pia icona di questa tradi­ zione gastronomica. Altre anto eccezio­ nale la can na, con le sue 300 e che e, molte delle quali di provenienza locale, che raccontano un pezzo di storia e di cultura di questa terra. Giulia Gagliardi

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CUS VICENZA

Una città tra passato e presente Mirabili unicità, dalle ville palladiane alla produzione di alto artigianato fino alla Fiera di Vicenza, fanno di Vicenza una destinazione classica e al contempo moderna. Ideale per eventi Mice di Luciana Sidari

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ove inizia e in quan modi si pre­ senta e si definisce il cara ere di Vicenza? Il viaggiatore che in A4 percorre l’autostrada da Padova verso Milano, tra i due caselli Vicenza est e Vi­ cenza ovest, può scoprire un mondo di contras : il passato rappresentato dalle Ville Venete, tra le quali la famosa Villa Almerico Capra de a La Rotonda, e il presente, rappresentato dalle molte in­ dustrie e dalla Fiera di Vicenza, emblema dell’operosità della ci à.

Vicenza, il cuore del Veneto Così recita il logo del Consorzio di pro­ mozione turis ca, sia perché la ci à è in posizione baricentrica sia perché, nel XVI secolo, accogliendo Andrea Palladio, fi­ glio di Pietro della Gondola ci adino del­ la Repubblica di Venezia, nato a Padova nel 1508 e morto a Maser, nel trevigia­ no, Vicenza ha trovato, nelle regole di questo grande ar sta, una cifra, un lin­ guaggio comune, quello dell’eleganza classica, imperitura. Morto nel 1580, quindi una vita lunghissima, Andrea Pal­ ladio fu il più grande archite o, sceno­

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grafo e teorico dell’archite ura del Rina­ scimento. Di lui Goethe, due secoli più tardi, durante un soggiorno a Vicenza scrisse: “V’è davvero alcunché di divino nei suoi proge , né meno della forza del grande poeta, che dalla verità e dalla finzione trae una terza realtà, affascinante nella sua fi zia esistenza”. Complicato ma vero.

Il Palladianesimo Andrea Palladio è stato il più importante archite o della Repubblica Veneta. Pro­ ge ò, per il territorio, numerose Ville che lo resero famoso, oltre a chiese e palazzi, ques ul mi prevalentemente a Vicenza dove si formò e visse. Pubblicò il tra ato “I qua ro libri dell’archite ura” nel 1570 a raverso il quale i suoi modelli hanno avuto una profonda influenza sull’archi­ te ura occidentale ma anche nel nuovo mondo, in America, in Russia, in Germa­ nia già nel 700. L’imitazione del suo s le, perpetuato dagli allievi come Vincenzo Scamozzi, diede origine ad un movimen­ to des nato a durare per tre secoli, il Pal­ ladianesimo che si richiama ai principi classico­romani. Palladio ha lasciato l’im­ mastermeeting.it


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FOCUS VICENZA La Basilica Palladiana nello skyline di Vicenza

pronta del suo genio sia nel centro della ci à che nella provincia, da Venezia alla Riviera del Brenta, da Venezia a Treviso e Belluno e verso il Friuli, da Vicenza a Ve­ rona, addiri ura fino a Bergamo. Non ci fu famiglia notabile della Serenissima che non desiderasse mostrare il suo status a raverso la propria domus, Villa o Pa­ lazzo di ci à. Oggi il centro storico di Vi­ cenza e le Ville palladiane sono uno dei patrimoni dell’umanità Unesco, sono tu­ tela da diversi organismi, orgoglio in par colare dei Vicen ni e visita ogni anno da migliaia di visitatori. Il cuore del­ le opere di Palladio è rappresentato sicu­ ramente dalla Basilica palladiana e dal Teatro Olimpico, opere straordinarie, re­ staurate e u lizzate per mostre d’arte, spe acoli, even Mice.

Terra di noti brand made in Italy Vicenza, come molte altre province ita­ liane, oltre al centro storico offre molte altre mirabili unicità, in campo storico­ ar s co, eno­gastronomico, paesaggis ­

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co, ma si dis ngue anche per la sua pro­ duzione industriale e ar gianale. Alcune manifestazioni come VicenzaOro sono conosciute in tu o il mondo, vanto del Made in Italy e punto di riferimento ine­ guagliato per gli operatori di se ore. An­ che realtà come la produzione della Grappa hanno fa o di Bassano, con il fa­ moso ponte di legno disegnato da Palla­ dio, un’elegante ci adina della pedemon­ tana, una des nazione turis ca dove ar­ te­storia­gusto­tradizione regalano pia­ cevoli esperienze per arricchire di conte­ nu i momen post congressuali. Bassa­ no ha un’altra eccellenza che merita di

Poli Museo della Grappa con le due sedi di Bassano del Grappa e Schiavon. So o, Bassano del Grappa, Il ponte vecchio costruito in legno sul proge o del 1569 di Andrea Palladio

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FOCUS VICENZA

Centro storico di Maros ca. La piazza degli scacchi dove ogni due anni si disputa la par ta a scacchi a personaggi viven in costume. So o, Montecchio Maggiore, il castello di Romeo e Giulie a

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essere nominata, la produzione della ce­ ramica, in par colare quella di Nove, un tempo solamente di po tradizionale, og­ gi a ualizzata nello s le e nella decora­ zione. Maros ca, dove si svolge ogni due anni la famosa “Par ta a scacchi” con le pedine viven , è nota anche perle “ma­ ros cane”: la Ciliegia di Maros ca è sta­ ta la prima in Italia ad aver o enuto il marchio IGP di riconoscimento europeo che iden fica le cara eris che peculiari di un prodo o la cui produzione avviene esclusivamente in una determinata area geografica. Un tempo Vicenza era la ca­ pitale dei fila di lana – chi non conosce i marchi Lanerossi, Marzo o, Diesel, Pese­

rico, Malo, Bo ega Veneta, Belvest? – ma eccelleva anche in altri se ori, si pen­ si per esempio al brand Lima, quello dei trenini ele rici? Oggi molte aziende vi­ cen ne soffrono della crisi indo a dalla globalizzazione e dalla concorrenza asia­ ca. Ed è un peccato. Forse pochi sanno che la conceria vicen na è tra le migliori e più raffinate del mondo e che molte aziende aprono i loro spacci, outlet, per shopping guida .

I dintorni da scoprire Vicenza è difficile da “catalogare” e questa sua diversità è anche la sua ricchezza: tra le mete che valgono una vacanza o un’esperienza ci sono Asiago, uno dei set­ te comuni dell’Al piano, famoso per il for­ maggio Asiago, e per il Vezzena, per la Torta Carli, inimitabile, e, in tempi più re­ cen , per le marmellate e mieli Rigoni. Viene quasi da sorridere perché ques cognomi sono gli stessi di alcuni storici maestri di sci che hanno insegnato questo

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FOCUS VICENZA

sport a generazioni di bambini. Asiago è stato immortalato da Mario Rigoni Stern e da Ermanno Olmi, e d’estate, è una ter­ ra ridente, dove il verde dei pra entra nelle vene e nel cuore, liberando mete e corpo da stress e tossine. È una terra an­

che cara alla Patria, vi si trova un famoso Sacrario in ricordo dei cadu delle due Guerre Mondiali (da leggere “Un anno sull’Al piano di Lussu”); qui non c’è la smania delle piste nere, ma ci sono la quiete, il silenzio e i bei rifugi, come quel­ lo di Val Formica, e alcune delle piste di

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fondo più lunghe d’Italia. Allo stadio, di pomeriggio, si pa na sul ghiaccio, e di se­ ra, le squadre di hockey se le danno di santa ragione, mentre gli spe atori si ri­ scaldano con il vin brulé. Qui un tempo nessuno chiudeva la porta di casa né tan­ tomeno toglieva le chiavi dall’auto. Anche Recoaro, con le sue famose Terme situate all’interno di un parco termale di 22.000 mq, cos tuito da edifici di rilevanza stori­ co­ar s ca e la famosa Acqua Lora meri­ tano una citazione. A raverso diversi pi di percorsi cura vi è possibile ritrovare il benessere perduto, con proposte che si sono a ualizzate alle esigenze di un pub­ blico sempre più “viziato” ed esigente.

Vicenza, Piazza dei Signori. Il loggiato della Basilica Palladiana. A sinistra, forme di Asiago in stagionatura. In basso, la Villa palladiana Godi Malinverni: a Lugo di Vicenza

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Vicenza Convention Center Completa riorganizzazione del quartiere fieristico e nuovo padiglione 2 per potenziare una vocazione consolidata per eventi e manifestazioni

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Il nuovo Vicenza Conven on Center

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a capitale orafa italiana vedrà nei prossimi mesi una completa riorga­ nizzazione del quar ere fieris co e la realizzazione del nuovo padiglione 2, che potenzieranno una vocazione oramai consolidata per even e manifestazioni. Il cambiamento era nell’aria dalla fine dello scorso anno, quando è stato pre­ sentato il piano industriale di Italian Exhibi on Group, il primo player fieris ­ co e congressuale italiano per prodo di proprietà e reddi vità. Il gruppo – che opera nei quar eri esposi vi di Rimini e Vicenza e ges sce gli annessi Palacon­ gressi di Rimini e Vicenza Conven on Centre – ha ufficializzato da poco il gran­ de proge o di riqualificazione e amplia­ mento del quar ere fieris co vicen no. Due le dire rici: da una parte si tra erà di razionalizzare e ammodernare tu o l’esistente, spazi, percorsi e servizi; dal­ l’altra sarà costruito un nuovo padiglione, una superficie esposi va che andrà a so­

s tuire l’a uale padiglione 2 e amplierà e potenzierà l’offerta di ambien e soluzio­ ni della Fiera e del Centro Congressi di Vicenza. Questo piano di sviluppo arriva in concomitanza, inoltre, con un altro im­ portante proge o: l’avvio del processo di quotazione delle azioni della società in Borsa.

Cosa c’è di nuovo Il proge o del nuovo padiglione, per un totale di 35 milioni di euro, sarà firmato dall’archite o Volkwin Marg, partner del­ lo studio GMP Von Gerkan, Mark & Par­ tner di Amburgo, lo stesso che ha realiz­ zato sia il quar ere fieris co di Rimini (inaugurato nel 2001), sia il palacongres­ si, sempre di Rimini, dieci anni dopo – premiato per due anni consecu vi come Best Congress Loca on nazionale –. Il nuovo spazio esposi vo si estenderà su una superficie lorda di 26 mila mq e sarà ar colato su due piani (contro gli a uali

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FOCUS VICENZA

cinque). Oltre al design funzionale, il pro­ ge o prevede l’uso di tecnologie soste­ nibili e di strumentazioni a basso impa o ambientale, a tes monianza di un con­ creto impegno verso la riduzione dei consumi e la limitazione dell’impronta delle proprie a vità da parte del Grup­ po. A trarne profi o sarà anche il se ore MICE – in ne a crescita anche nell’altra sede, il Vicenza Conven on Center con il suo Palladio Theater, che vedrà un ulte­ riore aumento della qualità dei servizi e degli spazi, in grado di accogliere even e manifestazioni congressuali di ogni ­ po, dalle conven on aziendali ai congres­ si medico­scien fici, ai convegni di en pubblici. Vicenza, infa , non è solo pa­ trimonio UNESCO, ma anche una ci à al top per export e la capitale italiana della lavorazione dell’oro, un luogo ideale per fare impresa ed even .

Cosa rimane invariato Datasi la par colare loca on in cui si an­ drà a inserire questo nuovo spazio, il fo­ cus sarà sempre sulle manifestazioni le­ gate al mondo di oreficeria e gioielleria, che trovano in Vicenza uno dei centri ne­ vraligici a livello mondiale. In par colare, VICENZAORO ha visto un grande impul­ so con la riqualificazione del padiglione 7, concluso nel 2015, che le ha permesso di assumere il cara ere che ancora oggi man ene, quello di un bou que show in grado di a rarre (con punte di occupa­ zione fino al 98%) i migliori player del se ore e un pubblico sempre più esigen­ te. Ma non c’è solo l’oro: le sedi del Gruppo ospitano even di ogni po, Fo­ od&Beverage, Green & Technology, En­ tertainment, Tourism, Transport, Wel­ lness, Jewellery & Fashion, Lifestyle&In­ nova on. Giulia Gagliardi

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Vicenza, ci à d'arte ma anche protagonista mondiale dell'industria orafa. Dall’alto: Basilica Palladiana, Villa Palladiana. So o, due immagini della Fiera di Vicenza

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Bonotto Hotels Storico gruppo alberghiero di famiglia che ha contribuito a rilanciare Bassano del Grappa come destinazione Mice di qualità

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a famiglia Bono o ha deci­ samente fa o la storia dell’hotellerie bassanese. Oggi i suoi hotel sono un punto di riferimento sicuro sia per i sog­ giorni bleisure che per gli even della Mee ng Industry. Questo grazie a un’offerta di spazi e servi­ zi di prim’ordine, a cui si aggiungo­ no plus dis n vi molto apprezza , come, per esempio, la vista impa­ reggiabile che si gode dall’Hotel Belvedere risalente al 1400 e la proposta gastronomica del risto­ rante B38. Nel carnet di famiglia c’è poi l’Hotel Palladio, tranquillo e moderno albergo business, a due passi dal Ponte Vecchio, che, con le sue facili es e i suoi spazi fun­ zionali, ha contribuito al rilancio di Bassano come vivace des nazione Mice.

Una città d’arte e natura La storia di Bassano si dipana dalla colonizzazione romana (II sec a.C.) a quella barbarica, passando per secoli più o meno bui, dal Medioe­ vo alla Signoria, quando le guerre tra i vari signoro (tra i quali i fe­ roci Ezzelini) erano pane quo dia­ no. Il 10 giugno 1404 Bassano,

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passa so o la Repubblica di Vene­ zia e conosce qua ro secoli di pa­ ce. Ci adine, borghi, castelli, pa­ lazzi e ville, alcune patrimonio UNESCO, hanno, oggi, molto da raccontare: emblema che le opere di Jacopo Da Ponte, Tiepolo, Gior­ gione, Antonio Canova, Andrea Palladio... Ma Bassano del Grappa, oltre ad essere conosciuta come famosa ci à d’arte, è una des na­ zione incredibile anche dal punto di vista paesaggis co. È infa do­ minata dal massiccio del Grappa e dal corso del fiume Brenta, che scendendo a valle, crea scenari di grande sugges one, sia per gli sport estremi che per a vità più slow, ma sempre a conta o con la natura. Proprio per elevare l’a rat­ vità di queste terre ricchissime, è a ualmente in a o un proge o per la realizzazione del Marchio d’Area “I Territori del Brenta”. Con­ cepito da operatori priva “visio­ nari”, il proge o ha via via coinvol­ to importan realtà turis che lo­ cali, tra cui la Bono o Hotels, le associazioni di categoria e i rap­ presentan delle amministrazioni di ben 19 comuni limitrofi. Tu assieme “per fare rete” e dare

un’immagine univoca e coordinata de I Territori del Brenta.

Grande artigianato e grande ospitalità Nomini Bassano e vengono in mente la ceramica di Bassano e della vicina Nove, la lavorazione dei metalli pregia , la produzione della Grappa (Nardini e Poli) i vini come i pregia Torcolato e Vespa­ iolo, che nascono a Breganze, da abbinare all’Asparago Bianco DOP. E l’alta ar gianalità, intesa come cura del de aglio e valorizzazione delle risorse, è anche il leit mo v che guida l’accoglienza dei Bonot­ to, pensata per soddisfare le esi­

genze di ogni pologia di clientela. In par colare il Belvedere e il Pal­ ladio, dire da Giannina Faresin, offrono 147 camere (oltre 250 po­ s le o) dalle “Classic” alle “Junior Suite” tu e dotate di moderni comfort. Ampia e di qualità è, inol­ tre, l’offerta ristora va. Il rinnovato ristorante B38 me e a disposizio­ ne diverse sale per pranzi d’affari, cene di gala, banche : la Sala Dia­ mante, la principale, con 70 coper­ , a cui si aggiungono la Sala Duse, fino a 40 coper , il Salone ’800, fi­ no a 100 e la Sala Chanel fino a 260 coper . Mentre per i mee ng, il Centro congressi dispone di 12 sale at­ trezzate, modulabili e polivalen , di cui, la più ampia, nella disposi­ zione a teatro, può ospitare fino a 280 partecipan . L.S. mastermeeting.it


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F   CUS GOLF Occasione per l’Italia


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CUS GOLF

Golf, occasione per l’Italia Cresce l’appeal golfistico della Penisola, anche in un’ottica di destagionalizzazione turistica di Dario Ducasse

S Il green del Verdura Resort in Sicilia: sopra u o al sud il turismo golfis co potrebbe essere un’o ma occasione di sviluppo economico e sociale

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econdo le s me di UNWTO, il turi­ smo mondiale crescerà ancora al­ meno per un altro lustro. Da qui la necessità di interce arne sempre di più e in maniera targe zzata i flussi globali. Ciò significa creare in tu o il Paese stru ure e infrastru ure adeguate e in­ nalzare il livello dei servizi e dell’ospitali­ tà in conformità ai migliori standard in­ ternazionali. In quest’o ca di sviluppo, un ambito turis co che potrebbe avere ancora ampi margini di crescita è senza dubbio quello legato al gioco del golf. S amo parlando di un turismo di qualità che ben si sposa con il nostro Paese e

con le sue cara eris che clima che e morfologiche. «Il golf», dice Giampio Bracchi, Presiden­ te della Fondazione Politecnico di Mila­ no, «potrebbe essere il perfe o grimal­ dello per far arrivare in molte des nazio­ ni italiane un turismo big spender e di al­ to livello, con ricadute significa ve sulle singole economie locali».

Un turismo da sfruttare almeno 10 mesi all’anno Che il golf sia una risorsa turis ca lo di­ mostra la lista sempre più lunga dei Paesi che negli ul mi anni si sono a rezza per accogliere questa pologia di viag­ giatori e prolungare la stagione turis ca in des nazioni tradizionalmente fre­ quentate solo durante i mesi es vi, con effe posi vi su tu o l’indo o, in par ­ colare su quello rela vo all’ospitalità. Discorso che vale anche per l’Italia, so­ pra u o per il Sud. I green del Mezzogiorno, ma non solo, offrono infa la possibilità di giocare al­ meno 10 mesi all’anno. Senza contare che, durante il suo soggiorno, ogni golfi­ sta spende in media circa 100 euro, di cui solo 10 restano sui campi, mentre gli altri 90 ricadono sul “territorio”, tra al­ berghi (in primis), ristoran , even cultu­ rali e shopping. Insomma, un business in­ teressante per tu e le componen del­ mastermeeting.it


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FOCUS GOLF Tabella 1. I principali merca stranieri per il sistema del turismo del golf italiano Germania: 48,8% Austria: 16,3% Regno Unito: 13,4% l’industria del turismo. Se, poi, a tu o ciò si aggiunge che, dei circa 70 milioni di golfis sparsi in tu o il pianeta, ben 25 risultano costantemente in viaggio alla ri­ cerca di campi nuovi dove giocare, si comprende bene come inves re in que­ sto se ore sia un’opportunità da non perdere. «L’Italia è un territorio unico per varietà di paesaggio, da nord a sud, e per il fascino che da sempre esercita nell’im­ maginario turis co colle vo, ada o a un turismo di alto livello», so olinea Giam­ pio Bracchi. Secondo il recente report “Global Golf Tourism Market 2017­ 2017”, pubblicato da Technavio e ripor­ tato recentemente anche su TPT Maga­ zine, il periodico di informazione del­ l’Agenzia regionale Toscana Promozione Turis ca, il turismo golfis co valeva nel 2016 a livello globale circa 23 miliardi di dollari. Cifra che, per il quinquennio 2017­2021, secondo il report, è des na­ ta a crescere ulteriormente (circa il 14% l’anno) per arrivare a superare i 44 miliar­ di nel 2021. Sempre secondo lo studio, saranno 4 i fa ori chiave della crescita di questo mercato: il crescente numero di campi da golf in tu o il mondo; l’aumen­

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Francia: 9,3% Tabella 2. Le regioni italiane che generano le più alte quo­ te di turis golfis Lombardia: 31,1% Piemonte: 10 6% Emilia Romagna: 8% Veneto: 8%

to di inizia ve di associazione e accordi di sponsorizzazione; il costante lancio di linee aeree low cost; la crescente popo­ larità dei tornei di golf professionis ci.

La Ryder Cup 2022 in Italia Oggi l’industria del golf crea un impa o sul turismo di circa 70 miliardi di dollari all’anno. Con la ripresa economica, segui­ ta agli anni della recessione globale, le aziende, di tu o il mondo, in par colare quelle del se ore automobilis co, hanno progressivamente aumentato le spese le­ gate alle sponsorizzazioni di gare da golf. Pensando proprio alla crescente popolari­ tà dei tornei di golf (bas citare l’ul ma

“Golf by Night”, è un evento turis co di grande successo per Courmayeur.

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FOCUS GOLF

non essendo turis golfis ci, e quindi soggiornando per mo vazioni diverse, hanno comunque pra cato il golf duran­ te il tempo libero. Non dobbiamo dimen­ care che il golf è un elemento di appeal anche per post congress, viaggi di incen­ vazioni e soggiorni bleisure. Se ben supporta a livello poli co e pro­ mozionale, i numeri potrebbero crescere ulteriormente. A ualmente in Italia ci so­ no 385 golf club, 104 dei quali a vocazio­ ne turis ca. Il grande pubblico di una passata edizione della Ryder Cup, evento che nel 2022 proie erà l’Italia nell’olimpo delle mete golfis che internazionali

Il fascino bucolico e tu o toscano del green di Saturnia

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Ryder Cup o le Olimpiadi del 2016), si ca­ pisce come la scelta dell’Italia quale sede della prossima edizione 2022 della Ryder Cup sia vista da tu gli operatori del turi­ smo come una grande opportunità. Federazione Italiana Golf, che ha voluto for ssimamente portare in Italia la mani­ festazione, fa notare che i da rela vi al­ le entrate del turismo golfis co nel Bel­ paese non sono mai sta così posi vi. Un recente studio di FIG mostra come il golf in Italia sia oggi al quinto posto tra gli sport commercializza sui merca dell’intermediazione internazionale del turismo (14,4%), dopo ciclismo (36,1%), sci (25,8%), trekking (24,7%) e calcio. Nel Paese si s mano a 1,8 milioni le presen­ ze legate a questa pologia di turismo, ma il dato sale addiri ura a 3.9 milioni se si considerano anche i viaggiatori che pur

Italia, destinazione amata Secondo lo studio FIG il 2016 ha segna­ to, per il Paese, una stagione d’oro con un +20% delle presenze di giocatori stra­ nieri. Un aumento che dimostra come il turismo golfis co italiano sia in linea con i trend internazionali. Nell’ul ma classifi­ ca della rivista Golf World, rela va ai “Top 100 Resorts in Con nental Europe” ben 10 sono in Italia (con il Verdura Re­ sort classificato addiri ura in quarta po­ sizione). A far crescere l’appeal della Italia come des nazione golfis ca in Europa, a contribuito in parte anche la crisi di alcu­ ni storici compe tors come Francia, Tur­ chia, Egi o e Tunisia, colpi purtroppo da gravi a di terrorismo e ritenu de­ s nazioni poco sicure dai turis . Che la passione per il golf sia in con nua

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FOCUS GOLF

Sport e turismo: crescere insieme

crescita lo dimostra anche l’interesse per questo gioco da parte delle tv: la Rai ha trasmesso le Olimpiadi di Rio 2016, mentre il canale Sky Sport si è aggiudica­ to la dire a della Ryder Cup. Secondo le sta s che, inoltre, il numero di golfis di età compresa tra 6 e 17 anni ha visto un notevole incremento a livello globale, sia nelle categorie professionali che non professionali. Cosa che potrebbe deter­ minare, come conseguenza, anche una crescita dei partecipan ad even orga­ nizza al di fuori del proprio territorio. Durante la presentazione della Ryder Cup in Italia, il presidente del CONI Gio­ vanni Malagò ha voluto so olineare l’im­ portanza di questo sport per la valorizza­ zione della des nazione Italia: «Il golf non è e non deve essere considerato uno sport elitario. C’è in a o una grande sfi­ da: il golf deve diventare uno sport po­ polare. A differenza di altri sport che so­ no ormai diventa appuntamen fissi le­ ga , a certe des nazioni soltanto, come, per esempio la Formula 1 di Monza e il motociclismo di Misano, il golf è un ap­ puntamento i nerante che valorizza tut­ to il territorio italiano».

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Lo sport come strumento determinante per la crescita dei ter­ ritori e il turismo come a vità interse oriale e interdisciplina­ re: nasce con queste premesse il nuovo percorso forma vo “Sport e Turismo” che l’Università di Tor Vergata ha presentato di recente durante il workshop “L’Università per il rilancio del turismo spor vo di Roma e del Lazio”, organizzato insieme al CONI e alla Federazione Italiana Golf presso il Palazzo delle Federazioni di Roma. Il corso di studi è a vato per l’anno ac­ cademico 2018/19 all’interno del Corso di Laurea triennale in Scienze del Turismo (SciTUR) del Dipar mento di Storia, Patri­ monio culturale, Formazione e Società. Il legame fra sport e tu­ rismo e le prospe ve che offrono i grandi even come la Ry­ der Cup 2022, sono sta fra i temi salien del workshop. Carlo Scatena, Presidente Comitato Regionale Lazio FIG, in par co­ lare, ha so olineato la potenza a ra va del golf come stru­ mento di promozione turis ca per Roma e per tu o il Lazio: «Esempi come la Spagna, il Portogallo e, più recentemente la Turchia, devono essere degli s moli per potenziare l’offerta tu­ ris ca collegata allo sport. La nostra regione può puntare a de­ stagionalizzare il flusso dei visitatori grazie anche al fa o che dà la possibilità di giocare tu o l’anno all’aria aperta». Marcello De Vito, presidente ha aggiunto: «I numeri del turismo sono in ripresa e questo grazie anche a manifestazioni spor ve di suc­ cesso come la Maratona di Roma. Dobbiamo puntare su even spor vi internazionali che por no un ritorno economico e di immagine. La Ryder Cup 2022, il terzo evento spor vo più se­ guito al mondo dopo i mondiali di calcio e le Olimpiadi, sarà un’occasione decisiva».

Un’opportunità da cogliere sulla scia an­ che del grande successo o enuto dal Parma Golf Show 2018, la fiera dedicata interamente a questo sport in tu e le sue declinazioni, inclusa quella turis ca. «Al consueto “zoccolo duro” dei tessera golfis », hanno fa o sapere gli organiz­ zatori, «c’erano anche un paio di migliaia di “non golfis ” che hanno avuto modo di avvicinarsi a questa splendida discipli­ na, valutandola anche come opportunità di vacanza».

Due immagini del Parma Golf Show 2018, evento che richiama ogni anno sempre più appassiona “non golfis ”

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Sheraton

Parco de’ Medici Rome Hotel Uno stile unico, spazi meeting all’avanguardia, vivibili ed eco­friendly, e un percorso golf di grande interesse

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on i suoi grandi foyer e gli spazi aper , la sua stru ura par colaris­ sima disposta su 3 edifici e ben 50 sale riunioni inondate di luce naturale e a rezzate con apparecchi tecnici d’avan­ guardia, arricchi dai ristoran a terrazza che si affacciano sul vicino campo da golf, lo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel è il più grande branded Hotel d’Italia, in grado di proporre un’offerta d’eccezione per il turismo sia leisure che business.

Golf Club Parco De’ Medici Ubicato all’interno del complesso alber­ ghiero, di cui circonda e decora tu gli spazi comuni e rice vi, il Golf Club capi­ tolino è uno dei più difficili e importan percorsi in Italia, che me e disposizione del golfista appassionato i suoi fairway da

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manuale, con numerosi ostacoli d’acqua, una vegetazione lussureggiante e pendii perfe per l’inclinazione del campo da golf, frammenta ad arte dai bunker in di­ fesa dei green. Il circolo si estende su un’area di oltre 85e ari, completamente immersa nel verde, e dispone di 3 percor­ si da gara per un totale di 27 buche con par 35 e 37 del percorso bianco e blu e par 35 del percorso rosso, Course ra ng 72,9, slope ra ng 135, 3 Pu ng Greens, area pitch & pu e campo pra ca con 12 postazioni coperte e 30 scoperte. Com­ pleta la stru ura una Club House molto accogliente con la sua splendida terrazza ristorante situata di fronte al pu ng gre­ en. Un percorso tecnico giudicato da sempre di grande interesse, che ogni an­ no accoglie diversi tornei e gare nazionali ed internazionali e che ha ospitato gli Open femminili. Il circolo è un importante salo o e punto d’incontro del jet set lo­ cale, è dotato di un pra co Pro Shop ed un accogliente bar e ristorante, con servi­

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FOCUS GOLF

zio buffet a pranzo. La segreteria con staff mul lingue è a disposizione per la prenotazione dei Tee Time; i Pro aiutano con l’organizzazione di lezioni private, di gruppo, golf clinic dedicate, consulenza e supporto tecnico per gare e tornei, no­ leggio di buggies/carts, carrelli, bastoni etc. I clien che perno ano in albergo possono usufruire dei servizi del Club, in­ cluso ristornate e bar, oltre a Green Fee con quotazione agevolata. La possibilità di competere con altri golfis o parteci­ pare ai numerosi tornei di fine se mana prestabili renderà il vostro soggiorno al­ lo Sheraton Golf un evento spor vo e so­ ciale davvero unico.

Accogliente, flessibile, d’atmosfera Durante il soggiorno allo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel, l’ospite può go­ dere dei vantaggi dell’intera stru ura, li­ bero di usufruire dei servizi dell’hotel co­ me assaporare pia appe tosi prepara con cura dagli chef e servi nei ristoran open view. Immancabile una proposta di specialità locali arricchita dai pia prin­ cipali della cucina internazionale, con menu dedica per i bambini, ma anche momen di relax, magari degustando e ­ che e regionali presso i Coffee Shop & Bars. Nella bella stagione viene alles to un barbecue all’aperto per godersi l’inte­ ra giornata nel verde. Inoltre, si può ade­ rire alla simpa ca formula del “Golfers Only Table”, sedendosi a pranzo o a cena insieme tra golfis per condividere storie sul golf con gli altri ospi . Infine, dopo un’intensa giornata di golf, si può appro­ fi are dello spazio “Sheraton Fitness” aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, un ambiente perfe o per rilassare i muscoli. Accogliente, flessibile, d’atmosfera, lo Sheraton Parco De’ Medici Hotel è una scelta perfe a per chi decide di visitare una grande metropoli come Roma, a po­

chi minu dall’Aeroporto internazionale di Fiumicino, dal centro Ci à e dal di­ stre o congressuale dell’EUR. Ancor di più se si scelgono i suoi spazi dinamici e personalizzabili per mee ng, conven on e workshop dai piccoli ai grandi numeri. Oltre 50 le sale mul funzionali, tra cui la bellissima Loggia dei Signori per grandi assemblee e plenarie per oltre 550 per­ sone a platea. Le sale sono raggiungibili anche con accesso dire o per favorire l’accesso dei materiali di alles mento e grandi macchinari, supportate dal servi­ zio di Business Centres con copertura Wi­Fi, ampi foyers, spazi ristora vi nelle aree esterne, vas parcheggi (fino a 2000 ve ure). Cris na Chiaro

Esperienze rilassan e soggiorni intelligen Soggiornare allo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel con il suo Golf Club è la scelta perfe a per conoscere a fondo la Cit­ tà Eterna senza rinunciare a spazi verdi, sport e benessere al­ l’aria aperta. Valida per tu o il 2018 la promozione per un sog­ giorno di 2 no /1 green fee da euro 225,00 o in alterna va il pacche o per 3 no / 2 green fee da euro 310,00 (le tariffe si intendono per persona in camera doppia). I clien che pernot­ tano in albergo possono usufruire dei servizi del Club, incluso ristorante e bar, oltre a Green Fee con quotazione agevolata.

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Verdura Resort Un paradiso naturale dove ogni esperienza golfistica è unica nel suo genere, grazie alla straordinarietà del percorso, alla professionalità dei coach e alle più avanzate tecnologie

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naugurato nel 2009, il Rocco Forte Verdura Resort, è senz’altro tra le più esclusive des nazioni golfis che in Europa, in grado di proporre un’esperien­ za di gioco ai massimi livelli, garantendo l’a enzione e l’accoglienza picamente riservata ai soci dei più esclusivi Golf Club. Grazie al clima mediterraneo della Sicilia e alla sua posizione – tra Agrigento e la ci à di Sciacca, a 80 minu d’auto dagli aeropor di Palermo e Trapani – il Verdu­ ra è la des nazione ideale per pra care il golf da marzo a novembre. Spor vi pro­ venien da tu o il mondo possono misu­ rarsi sui due percorsi da 18 buche da campionato e sul campo a 9 buche par­3,

disegna dal famoso archite o california­ no Kyle Phillips. I due Links, proge a per me ere alla prova i golfis di tu i li­ velli e sede nel 2012 dell’European Tour Sicilian Open, si dis nguono per l’impec­ cabile manutenzione e per la ricercata qualità del manto erboso. È per questo che, a pochi anni dalla sua apertura, l’East Course si è già affermato nelle classifiche dei migliori percorsi dell’Europa con nen­ tale e il West Course, anch’esso par­72, è rinomato per le sue qua ro buche finali a strapiombo sul mare. Dal dicembre 2016, il Verdura è inoltre una European Tour Des na on, pres gioso riconoscimento che ha poi permesso di ospitare sui suoi campi due tornei internazionali: il Rocco Forte Open 2017 e il Rocco Forte Sicilian Open 2018.

Indoor Perfomance Institute Il Golf per il Verdura è davvero una mission, tanto da approfondire le tecniche per rendere ogni esperienza golfis ca unica nel suo genere, anche affidandosi alla più avanzata tecnologia. Un livello di gioco eleva ssimo, oggi possibile grazie anche all’apertura del suo “Indoor Per­ formance Ins tute”, in tandem con un te­ am di golf coach dedica per consen re agli ospi e ai soci di sfru are al meglio le proprie capacità, individuare le aree di miglioramento e trovare le soluzioni da tradurre in tu i percorsi. Tra le novità,

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FOCUS GOLF

lo swing studio, con tecnologia Track­ man, che misura con precisione il volo della pallina usando immagini 3D grazie ad un so ware di tracciamento preciso. Angolo di lancio, fa ore di smash e velo­ cità di rotazione vengono analizza con precisione nei de agli, sia che si tra di un pitch da sei piedi o di 300 yard, for­ nendo tu i da per effe uare le neces­ sarie regolazioni dell’oscillazione o, più semplicemente, per giocare al coperto. Altra tecnologia all’avanguardia è la 4D Mo on, un rivoluzionario sistema wire­ less 3D completo per il corpo e il mo on capture, con cui i da raccol dai sensori possono essere u lizza per effe uare un confronto de agliato degli swing. In­ fine, par colare a enzione dedicata al pu ng grazie al SAM Pu lab, che per­ me e di migliorare il gioco corto. I sen­ sori analizzano il colpo in profondità, con l’obie vo di sviluppare un tocco più coe­ rente e un migliore controllo della distan­ za. Antonio Castelo, dire ore del golf, ha dichiarato: «L’Indoor Performance Ins ­ tute è un’altra grande aggiunta alle no­ stre stru ure al Verdura. L’u lizzo della tecnologia più recente, combinato ai consigli dei nostri istru ori, può aiutare i golfis di qualsiasi livello a migliorare si­ gnifica vamente il loro gioco».

Verdura, un paradiso naturale Ma il resort non è solamente una meta ideale per i golfis ; coppie e famiglie possono, infa , vivere un’impareggiabile esperienza a cinque stelle, nell’isola più grande del Mediterraneo. L’hotel dispone di 203 tra camere, suite e ville, tu e vi­ sta mare, e si trova in una valle di 230 et­ tari con 1.8km di costa privata. Gli ospi possono pra care numerose altre a vità spor ve, la stru ura dispone, infa , di

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sei campi da tennis in terra ba uta, una palestra di 170mq, sport acqua ci, un campo da calcio che in estate ospita la “Juventus Training Experience” e percorsi trekking e jogging che si snodano tra gli ulive e agrume del resort. La pluripre­ miata SPA è un paradiso del benessere di 4.000mq con 11 sale per i tra amen , centro fitness, una piscina interna riscal­ data da 25 metri, qua ro piscine talasso­ terapiche, bagno di vapore, saune finlan­ desi, sauna ad infrarossi e uno SPA bar, quest’ul mo luogo ideale per uno snack salutare o per gustare le rice e del­ l’esclusivo menu vegano firmato dal cele­ bre Chef Pietro Leemann. I 4 ristoran e i 5 bar del resort celebrano la cucina sici­ liana, con una selezione di pia na dall’estro crea vo del Director of Food della compagnia Fulvio Pierangelini e prepara con prodo biologici freschi, provenien dall’orto del Verdura. Inoltre, gli ospi possono diver rsi e scoprire i segre delle tradizioni culinarie locali at­ traverso i corsi di cucina e le degustazio­ ni dei migliori vini e oli della regione. An­ che gli ospi più giovani troveranno mo­ do di trascorrere dei momen piacevoli con a vità dedicate a loro nel Kids e Te­ ens Club del Resort. Cris na Chiaro

Rocco Forte Sicilian Open 2018 Anche quest’anno, il Verdura Resort di Sciacca si è confermato tra le più belle des nazioni golf al mondo, grazie allo spe aco­ lo offerto dal Rocco Forte Sicilian Open 2018, vinto dal talen­ tuoso Joaquim Lagergren. La gara, ospitata per il secondo anno consecu vo sui campi del resort, ha portato in Sicilia perso­ naggi di grande livello, come il capitano dell’European Ryder Cup Thomas Bjørn, il campione in carica Alvaro Quirós e Andy Sullivan, star della European Ryder Cup 2014. «I green sono o mi», ha dichiarato Lagergren, «è probabilmente uno dei mi­ gliori campi di tu o il campionato». Il Rocco Forte Sicilian Open 2018 è stata una delle tappe più spe acolari e sugges ­ ve dell’intero calendario dell’European Tour.

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Perché è bello

lavorare qui Mondo Impresa

Condivisione delle decisioni aziendali, maggiori opportunità di crescita professionale e personale, multiculturalità, smart working e benefit flessibili. Sono alcune delle best practice che guidano le aziende italiane ai primi posti della classifica dei migliori luoghi di lavoro 2018, stilata da Great Place to Work Institute di Gaia Fiertler

L

a fiducia, come presupposto a un ambiente di lavoro che possa van­ tare un buon clima, si costruisce at­ traverso la comunicazione trasparente, la condivisione degli obie vi aziendali, la consapevolezza dei ruoli e l’equo ricono­ scimento degli sforzi compiu . L’is tuto di ricerca internazionale – Great Place to Work Ins tute – monitora ogni anno il li­ vello di fiducia e il clima aziendale in ol­ tre 7mila organizzazioni di 57 Paesi al mondo, offrendo un colpo d’occhio sulle

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migliori pra che diffuse per favorire il coinvolgimento e, di riflesso, una mag­ giore produ vità. Costruire la fiducia nei dipenden e, re­ ciprocamente, averla nei collaboratori, è alla base di quel capitale relazionale che consente alle aziende di prosperare. Tut­ tavia, i livelli di engagement dei dipen­ den sono ancora bassi in Italia come in Europa, ma i casi virtuosi possono conta­ giare posi vamente. Tra l’altro, la bella no zia è che sulle 14 nuove aziende en­

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MONDO IMPRESA

I Best workplace in Italia 2018 LE PRIME 3 LARGE

1. American Express 2. Gruppo Hilton 3. ConTe.it ­ Gruppo Admiral trate per la prima volta nella classifica delle prime 50 in Italia – su 120 aziende analizzate e 109.000 lavoratori ascolta – per metà sono italiane, segno di una crescente cultura manageriale anche nel­ le nostre imprese, non più esclusivo ap­ pannaggio delle mul nazionali.

Verso una leadership più consapevole Ciò che si evince è una più diffusa a en­ zione allo sviluppo di una leadership consapevole da parte di coloro che de­ vono sostenere e guidare i team di lavo­ ro, anche se spesso sono i primi a essere in difficoltà nella ges one della comples­ sità (vedi box a pag. 115). Il Gruppo Hil­ ton, quest’anno al secondo posto nelle Large Company come Best workplace, oltre a occuparsi a tu o tondo del be­ nessere dei propri dipenden , ha un pro­

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LE PRIME 3 MEDIUM

1. Cisco Systems Italia 2. Zeta Service 3. Mars Italia LE PRIME 3 SMALL

1. Cadence Design Systems 2. Volvo Servizi Finanziari 3. Mercedes­benz Charter Way

gramma dedicato allo sviluppo della lea­ dership nei capi. Inoltre, a ento allo svi­ luppo professionale dei suoi team mem­ ber, ha una università online con oltre 1200 corsi e una forte propensione a fa­ vorire carriere internazionali. Ma ciò che decide davvero del clima aziendale è la cultura del Gruppo che, con 1.500 di­ penden in Italia e 166mila nel mondo in 105 Paesi, è basata sulla condivisione

Ciò che decide del clima aziendale nel Gruppo Hilton è la cultura basata sulla condivisione delle decisioni aziendali, non solo come comunicazione a valle, ma anche come partecipazione a monte

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delle decisioni aziendali, non solo come comunicazione a valle, ma anche come partecipazione a monte. «L’analisi di cli­ ma per noi è una pra ca consolidata, in occasione della quale chiediamo anche di rispondere a domande aperte su come migliorare il servizio al cliente, che è il nostro core business. Chi meglio di chi è a conta o con il cliente può suggerire come favorire quel circolo virtuoso tra servizio, fidelizzazione e ritorno, che riat­ va il ciclo del successo?», commenta Fausto Ciarcia, dire ore risorse umane Gruppo Hilton Italia. In pra ca non si chiede solo il grado di soddisfazione del­ le proprie condizioni di lavoro, ma anche un contributo a vo su come migliorare l’offerta al cliente. «Inoltre la sfida inter­ nazionale, la capacità di an cipare i trend, nonché la mul culturalità che fa parte della nostra storia e con essa il di­ versity management, creano un contesto che facilita la proa vità e la tendenza da parte di ciascuno a uscire dalla propria zona di comfort. Perché la cultura azien­ dale influenza non solo chi prende deci­ sioni, ma anche chi le “subisce”.

Cresce l’interesse verso le donne e i giovani Così da noi pregiudizi o stereo pi non impa ano sugli avanzamen di carriera: il 50% del comitato esecu vo è compo­ sto da donne e sono donne anche re­ sponsabili di funzioni picamente ma­ schili, come il capo manutenzione e il ca­ Fausto Ciarcia, dire ore risorse umane Gruppo Hilton Italia

po ristorazione dell’Aleph Rome Hotel e il capo manutenzione del Rome Cavalie­ ri Waldorf Astoria Resort», aggiunge Ciarcia. Il Gruppo si è infa posizionato al secondo posto anche nella classifica s lata dalle donne, il Great place to work for women. C’è un forte interesse anche verso i giovani, con l’obie vo tra il 2014 e il 2019 di entrare in conta o con un milione di Millennial, spiegando loro le molteplici opportunità di carriera del mondo dell’hôtellerie. Il Gruppo è impegnato anche nel sociale e nella ri­ duzione degli sprechi e, a livello locale, ha “salvato” e redistribuito 70mila pas in due anni al Rome Cavalieri Waldorf Astoria Resort, grazie a tecniche di stoc­ caggio e abba mento in collaborazione con la Onlus Equoevento. Ul ma novità la birra prodo a dal pane avanzato, gra­ zie al birrificio “Vale la pena”, che fa la­ vorare detenu all’ul mo anno di pena. Per tu i team member è poi prevista una dieta equilibrata in mensa, aree re­ lax, corsi di yoga e periodi sabba ci per comba ere il tecno­stress e aumentare il livello di autos ma: «In questo mo­ mento una nostra collega italiana ha la fortuna di navigare per un mese lungo le coste del Mediterraneo, perché è tra i cento sorteggia che stanno realizzando il loro proprio sogno grazie all’impegno di Hilton, che punta all’equilibrio tra bo­ dy, mind e spirit», conclude Ciarcia, or­ gogliosamente impegnato nell’ul mo an­ no nell’assunzione di 300 nuovi team member per le tre nuove aperture di Ro­ ma, Siena e Como.

Più opportunità e risorse per dare la possibilità al lavoratore di esprimere il proprio talento Mars Italia, che da 10 anni è nelle classi­ fiche del premio, terza quest’anno tra le Medium Enterprise, è prima in assoluto nel largo consumo, al quarto posto nella classifica decisa dalle donne e ha vinto il premio Sviluppo per la crescita profes­ sionale dei propri “associa ”, come li chiama proprio per evidenziare il ruolo a vo di ciascuno nella vita dell’azienda, che cresce ininterro amente da qua ro

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anni. Ne è stata infa riconosciuta, co­ me recita la mo vazione del premio, “la capacità di ispirare ogni persona a rag­ giungere il suo pieno potenziale a raver­ so opportunità, risorse e poli che al­ l’avanguardia messe al servizio di tu gli associa , veri protagonis del proprio sviluppo e della propria carriera”. Per Mars, infa , sostenere il talento di tu significa dare a ciascuno la possibilità di seguire percorsi di formazione persona­ lizza e di partecipare a proge di respi­ ro internazionale. Questo è possibile an­ che grazie al suo modello di formazione “70/20/10”, una formula in cui il 70% dell’apprendimento è cos tuito dall’op­ portunità di provare le esperienze in pri­ ma persona, anche a raverso programmi di job rota on. Il 20% deriva da quanto si assimila a raverso programmi di coa­ ching e mentoring, porta avan dai ma­ nager dell’azienda che vengono forma apposta e seguono a loro volta program­

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mi come il Great line management. Il re­ stante 10% dipende da corsi avanza , possibili anche grazie alla Mars Universi­ ty, il portale online di Mars. Inoltre, a in­ tegrazione di questo modello, l’azienda dà l’opportunità di partecipare a proge di sviluppo professionale all’estero, come il Mars graduate program, un percorso di crescita accelerata per i neolaurea , e il Mars ambassador program, a sostegno delle comunità in cui opera. Inoltre Mars Italia promuove la creazione di un ambiente di lavoro che davvero me a al centro i differen bisogni delle persone. Pioniera dello smart working in Italia fin dal 2009 per consen re di con­ ciliare al meglio vita privata e lavora va e ges re in autonomia modalità e orari di lavoro, oggi ha abolito tu e le linee tele­ foniche fisse a favore dei cellulari e dei pc porta li e prevede ulteriori permessi retribui per assistere figli e genitori non autosufficien e la possibilità, a va da

Pioniera dello smart working Mars Italia promuove lo sviluppo professionale all’estero con il Mars graduate program, percorso di crescita accelerata per i neolaurea

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Cris ana Milanesi, People and organiza on director di Mars Italia

Associa , senza nessuna dis nzione di genere, con la sola preoccupazione che le persone possano esprimersi al meglio potendo contare su un buon equilibrio con la loro vita privata», commenta Cri­ s ana Milanesi, People and organiza on director di Mars Italia.

Flexible benefit e smart working per andare incontro alle diverse esigenze individuali

Per tu i team member del Rome Cavalieri Waldfor Astoria Resort e del Gruppo Hilton è prevista una dieta equilibrata in mensa, aree relax, corsi di yoga e periodi sabba ci per comba ere il tecno­ stress e aumentare il livello di autos ma

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quest’anno, di conver re parte del pro­ prio premio di risultato in una serie di servizi u li alla famiglia (spese d’istruzio­ ne, baby si er, supporto nel lavoro do­ mes co). Che Mars crei per tu le stes­ se opportunità di crescita lo dimostrano i numeri: «Oggi in azienda le donne rap­ presentano oltre il 50% degli associa e il 40% delle posizioni fra i membri del board, decisamente sopra la media na­ zionale che è del 29%. In Mars Italia, in­ fa , inves amo sullo sviluppo dei nostri

Anche Sas Italia, il gruppo di business analy cs che si è classificato tredicesimo tra le Medium Enterprise e secondo co­ me società di Informa on Technology nella classifica delle donne, smen sce le basse percentuali di presenza femminile nelle materie stem. In Sas Italia, infa , che ha 330 dipenden , il 43% è femmi­ nile, rispe o a una media del 25­30% nell’IT e il top management è per metà donna, compreso il country manager Mi­ rella Ceru . Coerentemente, nei proces­ si di assunzione che Sas compie anche per i partner e clien (50­70 all’anno) e che forma sulle tecnologie Sas, la per­ centuale femminile è molto alta, a volte superiore a quella maschile. Nella Ma­ sterclass di maggio, per esempio, su 20 neoassun 14 erano donne. «Le giovani laureate dimostrano maggiori capacità di visione e comprensione del business ri­ spe o ai colleghi maschi, so skill sem­ pre più necessarie con l’aumento di com­ plessità del lavoro. In generale, comun­ que, il nostro dna è molto a ento alla personalizzazione e ai bisogni differen a seconda delle generazioni, del genere e dell’etnia. Così, spesso, dall’Italia partono delle best prac ce che poi ado ano an­ che gli altri Paesi, come il Maternity kit, un programma dedicato a un rientro gra­ duale, con 6 mesi part­ me e colloqui con l’HR nei primi tre mesi per compren­ dere i bisogni della neomamma, ma an­ che per descriverle i cambiamen dello scenario aziendale», spiega Stefano Quaia, Hr manager Sas Italia. L’azienda fa parte del network “Fiocco in azienda”, un modo per celebrare le nascite, ed è stata fra le prime a studiare un paniere di flexi­ ble benefit in base alle diverse esigenze mastermeeting.it


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Coniugare prestazioni eccellen , nella vita e in azienda

individuali, benefit che con nua a man­ tenere “on top” alla retribuzione variabi­ le, nonostante la nuova legge preveda la possibilità di conver re il premio di risul­ tato in benefit. Anche lo Smart working è ges to in mo­ do par colare, senza porre limi al suo u lizzo se non per gli accordi presi via via con il proprio responsabile: «In questo modo ha avuto un effe o potente sul­ l’engagement dei collaboratori, che si sentono tra a da adul . E che alla fine non lavorano in remoto più di tre­qua ro giornate al mese, che corrispondono alla classica giornata a se mana, ma senza aver imposto limi , anzi lasciandoli liberi di regolarsi da soli», precisa Quaia. Que­ sto significa lavorare anche su un nuovo conce o di leadership nei capi, che dal 2015 stanno compiendo un Leadership journey, un programma di allenamento con nuo con laboratori di mezza giorna­ ta ogni tre mesi, sessioni di coach indivi­ duale e colloqui con i collaboratori alla presenza del coach. E siccome il salto di mentalità va fa o sia da parte dei mana­ ger che dei collaboratori, Sas sta inve­ stendo anche su sessioni di team coa­ ching con coach esterni all’azienda per allenare a una cultura sempre più di au­ tonomia e responsabilizzazione in ogni singolo collaboratore.

Storytelling come strategia di engagement

Massimizzare il potenziale delle persone in azienda e ridurre gli sprechi di talento e di energia è l’obie vo a raverso la cosidde a “ingegneria delle abitudini” sviluppata nel master Lean Lifestyle, ideato da Luciano A olico, fondatore di Lenovys ed esperto di Lean Management. L’obie vo è quello di coniugare prestazioni e risulta eccellen , nella vita e in azienda, con il benessere individuale e di squadra. Da una ricerca di Lenovys tra il 2017 e il 2018, su 500 ma­ nager di grandi imprese risulta infa che dormano poco (solo il 26% dorme a sufficienza per iniziare la giornata in piena forma), ab­ biano una forma fisica insoddisfacente (il 66% deve ritrovarla), non riescano a ricaricare le ba erie nemmeno in vacanza (70%) e che non sappiano delegare (solo 1 su 5 delega con regolarità delle man­ sioni ai propri collaboratori). Gli stessi manager non sono soddisfa della ges one delle loro riunioni (solo l’8% delle aziende le definisce efficien ed efficaci), non favoriscono il bilanciamento tra vita priva­ ta e lavoro (solo una su cinque avrebbe un buon work life balance) e solo il 5% celebra e festeggia i successi. Lenovys è par ta dall’individuare le abitudini errate di manager e aziende per offrire una risposta concreta a raverso il suo master, sei giorni di full immersion esperienziale in una villa medicea alle porte di Firenze per acquisire e applicare comportamen chiave per o enere alte prestazioni e benessere individuale e di team insieme. È basato sui principi di personal excellence, dare il massimo con il minimo sforzo; di energy come capacità di generare energia interna ed esterna a raverso le componen fisiche, emozionali, mentali e di senso; di people development, la capacità di valorizzare e sviluppare il pieno potenziale della squadra; di vision come capacità di allineare i collaboratori agli obie vi condivisi e di lifestyle excellence, ossia essere esempi di eccellenza in ogni aspe o della vita.

preso parte a vamente al proge o, ma anche in tu gli altri colleghi che hanno visto i video sulla intranet e li hanno vo­ ta », conclude Quaia. Stefano Quaia, Hr manager Sas Italia

Quanto all’engagement, proprio per ag­ ganciare in modo efficace l’impegno di Sas per il benessere dei collaboratori alle sfide organizza ve e di business, l’ul ma inizia va è stata un’a vità di storytelling che ha previsto la realizzazione di brevi video, da parte di cento persone di due funzioni diverse, che hanno lavorato per la prima volta insieme a coppie. «La rea­ lizzazione di ques video è stata guidata da esper , ma è stato molto di più di un corso di formazione, perché si è fa o knowledge sharing e collabora on. Si è tra ato di un vero e proprio proge o di trasformazione culturale che ha prodo o engagement, senso di coinvolgimento e appartenenza in tu , non solo in chi ha mastermeeting.it

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Excelsior Palace Hotel TOP BLEISURE HOSPITALITY

Un perfetto mix di classe, natura e gusto. Per assaporare la tradizione ligure più raffinata

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ituato su una scogliera protesa sul mare azzurro di Portofino, l’Excel­ sior Palace Hotel rappresenta un punto di riferimento sicuro per chi cerca comfort, charme e un servizio top level. Costruito nel 1901, l’hotel ha conservato la propria Storia, mantenendo inalterato

il rispe o per l’ambiente circostante e of­ frendo ai propri ospi un’accoglienza che, pur rinnovandosi di anno in anno, conserva il forte legame con la tradizio­ ne. Qui tu o ispira pace e serenità, a par re dalle morbide e naturali nuances degli arredi in sintonia con la vista che si gode dall’hotel e che regala un’impagabi­ le sensazione di libertà. L’amore per la tradizione ligure si percepisce anche nei pia del ristorante Lord Byron, indirizzo di punta per raffina gourmand, aperto tu o l’anno. Grazie alla sua fantas ca posizione e all’offerta ricca di servizi di qualità, l’Excelsior Palace Hotel è noto­ riamente scelto da italiani e stranieri per soggiorni bleisure, di benessere ma an­ che per wedding party, mee ng e incen­ ve. Aziende e organizzatori di even qui trovano una combinazione perfe a di bellezza, classe, tradizione e alta tec­ nologia.

Il valore aggiunto dell’offerta estiva Con l’arrivo dell’estate, poi, la luxury­ex­ perience dell’Excelsior Palace diventa

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completa: ci si può rilassare e diver re al mare e coccolarsi all’Eden Roc Lounge & Restaurant, il ristorante es vo, dotato di una splendida terrazza panoramica a pic­ co sul mare. La sugges one è quella di trovarsi in un ristorante “pieds dans l’eau”. Dal brunch domenicale al pranzo, fino alla cena, ogni momento è buono per sedersi a un tavolo e lasciarsi andare a qualche peccato di gola, sapendo che si può sempre “espiare” con un po’ di sana a vità fisica all’aperto. La scelta tra pre­ libatezze a buffet e alla carta è o ma e variegata. E per chi vuole, il ristorante serve anche deliziose pizze. Inoltre, per i mesi di luglio e agosto, l’hotel riserverà ai propri clien dei giovedì sera speciali, con una formula a buffet basata su pia caldi e freddi all’insegna di un connubio fra tradizione e contemporaneità. Prota­ gonis saranno infa l’homemade pasta show ed il pesto show con la preparazio­ ne al momento di pasta fa a in casa e di tradizionale pesto alla genovese nel mor­ taio. Non mancherà uno sfizioso dopoce­ na presso lo Spor ng Bar con intra eni­ mento musicale jazz a bordo piscina. Nel fine se mana, inoltre, un’a enzione par colare è rivolta alle coppie con la proposta culinaria del venerdì e del saba­ to arricchita da un intrigante e roman co “Menù 2 cuori”: gli innamora potranno condividere ogni portata, guardandosi negli occhi e deliziando vista e palato.

Il Beach Club L’Eden Roc Loung & Restaurant fa parte del Beach Club. Aperto da giugno a set­ tembre, quest’area è il plus dis n vo dell’estate all’Excelsior Palace Hotel, una bellissima comfort zone con piscine di acqua dolce da cui si scorge il mare in un con nuum visivo di grande effe o: in questa distesa azzurra, che si perde al­ l’orizzonte, lo sguardo spazia all’infinito. Al Beach Club è possibile inoltre usufrui­ re dell’idromassaggio (ci sono ben tre va­ sche) e a raccare yacht e imbarcazioni nell’apposito molo.

sei sale dell’hotel consentono diverse ambientazioni tu e di grande fascino, sia per even esclusivi che per cerimonie e wedding party. In tu e le proposte riser­ vate ai futuri sposi sono previste a en­ zioni e servizi per rendere il giorno del sì un momento unico e memorabile. La stru ura si presta ad accogliere cerimo­ nie anche in inverno, me endo a dispo­ sizione i suoi elegan spazi interni.

Alla scoperta del territorio Per gli sposi novelli, ma anche per le aziende che organizzano team building e incen ve, l’albergo organizza, infine, bel­ lissime escursioni via mare nei dintorni. Dalle gite in barca, per esempio a Porto­ fino, con aperi vo al tramonto, Portove­ nere e Forte dei Marmi, agli shopping tour. Un’esperienza da fare assolutamen­ te è la pesca alla traina, con degustazio­ ne a bordo a pranzo, oppure con cena, a base del pescato del giorno, al Ristorante “Lord Byron”. M.M.

Per un wedding party indimenticabile La cornice dell’Excelsior Palace è perfet­ ta anche per chi vuole festeggiare il suo giorno più bello in un’atmosfera unica. Le mastermeeting.it

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Forte Village Resort Tra le novità dell’estate, la spettacolare sala riunioni con vista e l’esclusiva Spa privata all’interno dell'Acquaforte Thalasso & SPA. Con la possibilità di affittare l’intero complesso per eventi esclusivi e indimenticabili

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l Forte Village Resort è uno splendido e moderno complesso rice vo ada­ giato sulle spiagge dorate di Santa Margherita di Pula, in uno degli angoli mari mi più belli non solo della Sarde­ gna ma di tu o il Mediterraneo. Fru o di una recen ssima ristru urazione, grazie alla presenza di o o hotel, 40 suite e 11 ville, ciascuna con un proprio appeal ca­ ra eris co, il Forte Village Resort garan­ sce numerose possibilità di u lizzo esclusivo. Il Villa Del Parco, in par cola­ re, è un raffinato bou que hotel 5 stelle, dall’atmosfera in ma e raccolta, grazie anche alle sue 43 tra camere e bunga­ low, proprio accanto alla SPA del com­ plesso. L’Hotel Castello, invece, è un 5 stelle in puro s le mediterraneo, da 172 stanze con una piscina riscaldata vicinis­

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sima al mare. Il Pineta, infine, con le sue 102 camere, è immerso in un’oasi di lus­ so, tranquillità e bellezza proprio al cen­ tro del resort. «Complessivamente», spie­ ga Lorenzo Giannuzzi, Dire ore Genera­ le e Amministratore Delegato, «l’intero resort conta più di 700 camere ed è in grado di ospitare even su larga scala che coinvolgono più di 1400 persone». A questa capienza rice va, decisamente ai primi pos in Sardegna, rispondono ade­ guatamente i numerosissimi spazi comu­ ni, a cominciare dagli immensi giardini, dalle terrazze con vista sul mare, per non parlare dei suoi ristoran e delle piscine, loca on ideali per cocktail party, cene e serate di gala indimen cabili. Il comples­ so, inoltre, dispone di un moderno cen­ tro congressi, di un parcheggio da 1500

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TOP BLEISURE HOSPITALITY

pos auto e di un meraviglioso teatro all’aperto, la Forte Arena.

Cornice top per meeting ed eventi di prestigio La Forte Arena, con i suoi 13 mila metri quadra che includono il palcoscenico, e lo spiazzo erboso, può accogliere fino a 5000 pos a sedere ed è il palcoscenico ideale per presentazioni, spe acoli, even spor vi e lanci di prodo o. Il centro congressi, funzionale ed effi­ ciente, è dotato di 20 sale per even di ampio respiro e di una hall modulare in grado di accogliere da 20 a 1000 ospi . Per riunioni di minore portata, inoltre, sono disponibili 45 sale più piccole, pen­ sate per mee ng da 8 a 30 partecipan . Adiacente al centro, si trova uno spazio per mostre e coffee break e, su richiesta, l’organizzazione è in grado di fornire un servizio di catering fino a 3500 coper . Una delle peculiarità del complesso è la possibilità di affi are uno specifico hotel o l’intero resort per even priva , nei mesi mi della stagione primaverile e di quella autunnale. «L’uso esclusivo», spie­ ga Lorenzo Giannuzzi, «garan sce il tota­ le controllo su un ambiente che può es­ sere personalizzato in base alle richieste, dall’accoglienza al merchandising del­ l’area, creando un forte spirito di squadra e una sensazione di familiarità. E, proprio questa primavera, una delle principali ca­ se automobilis che ha riservato l’intero complesso per il lancio di un nuovo pro­ do o».

nei rigogliosi giardini dell’Acquaforte Thalasso&SPA, la SPA dotata di un per­ corso talassoterapico al coperto ideale per chi voglia usufruire dei benefici del­ l’acqua di mare anche nella stagione più fredda. Par colarmente ricco anche il program­ ma di a vità outdoor ed escursioni of­ ferto dall’organizzazione: dalle gite in barca o in jeep 4x4, alle immersioni su­ bacquee alle passeggiate a cavallo sulla spiaggia, fino alle visite nei più bei si archeologici della zona, tra cui il com­ plesso nuragico di Barumini o le gro e di Is Zuddas. Ogni a vità o escursione proposta si trasformerà in un momento indimen cabile a raverso il quale vivere in pieno anche tu a la bellezza della Sardegna. Silvia Fissore

La novità 2018 Tra le numerose novità di quest’anno, il fiore all’occhiello è sicuramente la futuri­ s ca sala mee ng situata nel punto più alto del resort, pensata per mee ng VIP di al ssimo livello. Con la sua vista che spazia a 360° sul mare, la montagna e la straordinaria vegetazione del Forte Villa­ ge, è ideale per mee ng di 30 persone, in s le boardroom, e di 50 persone nella disposizione a teatro. Diventa un am­ biente sofis cato per cocktail party e mee ng VIP di al ssimo livello. Per i mo­ men di relax sempre all’insegna del­ l’esclusività, invece, è stata da poco inau­ gurata l’elegante SPA privata, immersa mastermeeting.it

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Grand Hotel Ritz TOP BLEISURE HOSPITALITY

Grandi obiettivi per un 5 stelle lusso storico della Capitale, elegante e poliedrico, forte di un nuovo management che guarda lontano

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n un periodo dinamico e compe vo come questo, in cui i grandi alberghi italiani hanno bisogno di grandi ‘capi­ tani’ per non smarrire la strada, la famiglia Puccini – storica proprietà del Grand Ho­ tel Ritz di piazza Euclide a Roma – ha fat­ to una scelta strategicamente decisiva: scegliere Gianluca Capone come General Manager delle sue due stru ure, il Ritz appunto e il Regent, proprio a fianco. Senz’altro l’uomo giusto al posto giusto. General manager, marke ng oriented e grande team builder leader, Gianluca Ca­ pone (foto) ha alle spalle un’esperienza ultraventennale nel se ore alberghiero e imprenditoriale, do che hanno reso mol­ grandi alberghi romani stru ure di rife­ rimento uniche dell’ospitalità capitolina.

Un nuovo salto di qualità Ma quali saranno le strategie messe a punto per il Grand Hotel Ritz? «Questo è un albergo storico nel Quar ere Parioli», ci racconta Capone, «una loca on esclu­ siva, da sempre punto di riferimento di pres gio per grandi even e personalità

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di rilievo. La famiglia Puccini, negli ul mi anni, ha sapientemente rinnovato gli am­ bien del Ritz, creando camere davvero uniche, negli spazi e negli arredi, e anche l’Hotel Regent nel corso dei prossimi due anni subirà una completa e significa va ristru urazione. Oggi è arrivato il mo­ mento di un nuovo salto di qualità, di un upgrade più dinamico e aggressivo nella fascia di riferimento del turismo business e di una nuova vitalità per quello leisure. La nuova filosofia commerciale seguirà idee ben precise: migliorare la stru ura con operazioni di restyling o – in questo caso – di rialles mento, esaltando le ca­ ra eris che di ogni ambiente; grande at­ tenzione al servizio, con una cura dei par colari molto personalizzata; creazio­ ne di strategie commerciali studiate su misura per la stru ura, allargando il baci­ no di utenza e rafforzandone la compe ­ vità con un’a enta poli ca di comarke­ ng e un forte slancio all’a vità Mice. In questo, sarà per me preziosa non solo la grande professionalità dello staff che ho trovato in hotel, ma anche l’apporto di fi­

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TOP BLEISURE HOSPITALITY

gure chiave, come Le zia Palombini, la nostra Sales Manager, e Desirée Puccini, proprietaria e Mice Manager».

Ambienti raffinati e relax in armonia Riservato, poliedrico ed elegante, il Grand Hotel Ritz offre 100 camere, 50 suite e 50 junior suite, di cui 4 Presiden­ al su un unico piano dedicato, insieme ad un Centro Congressi di riferimento nella Capitale, con una capienza variabile dagli 8 ai 500 ospi . «Il Ritz ha molteplici peculiarità di al ssimo livello», con nua Capone, «l’obie vo condiviso con la mia squadra sarà il riposizionamento della stru ura nel segmento internazionale 5 stelle lusso, anche a raverso la program­ mazione di even e happening, inizia ve culturali e ar s che in modo da aprire l’hotel alla Capitale e sfru are appieno tu i suoi spazi». Che cosa avete già messo in pra ca qui al Ritz? «Abbiamo già implementato lo staff di professionis , in un’o ca di o ­ mizzazione delle risorse, aumentandone il livello occupazionale, con par colare a enzione alla fase di accoglienza. Poi, abbiamo reso più protagonis alcuni am­ bien unici del Ritz, per esempio rivitaliz­ zando il momento della colazione, che ora è possibile gustare nella splendida Sala Empire, un ambiente di forma circo­ lare raffinato e luminoso. Mi ritengo un manager imprenditore, non posso fare a meno di immaginare con nuamente so­ luzioni u li a migliorare le performance della stru ura. Da sempre, sono convin­ to che vince solo la qualità e la grande professionalità sopra u o dello staff di riferimento, tu e cara eris che impre­ scindibili per acquisire nuove fe e di mercato con grandi risulta . Altro punto che verrà rinforzato è la proposta wel­ lness che trova nella nostra “Es.sere Ci­ priani SPA”, ges ta dire amente dalla stru ura, un’oasi di benessere dove la parola d’ordine è relax in armonia».

Mantenere la qualità promessa Grandi obie vi, dunque, per una stru u­ ra storica della Capitale, ma quali le sfide a lungo termine? «In un mondo di marke­ ng globale», conclude Capone, «il turi­ smo sta a raversando una trasformazio­ mastermeeting.it

ne profonda, fortemente integrata con il web. Ecco perché, per mantenere la qua­ lità che prome amo, serve anche un’ot­ ma visibilità on line, come sarebbe ideale per il Grand Hotel Ritz confluire in un grande brand di riferimento, magari con una importante Partnership in Fran­ chising, per un ulteriore step di grande qualità. Vi terrò aggiorna !». Cris na Chiaro

Italiano, semplice, genuino Ecco le tre parole d’ordine per la proposta gastronomica, grazie a scelte gourmet proposte da una ristorazione ricercata, ma at­ tenta alla tradizione e alla qualità delle materie prime. Oltre al ristorante “Le Roof” del se mo piano, 400mq con una sala in­ terna per ospitare fino a 80 coper e 20 ospi nella loggia esterna semicoperta, ideale per godersi il tramonto sulla Ci à Eterna, sarà possibile u lizzare anche la Sala dei Cavalieri, al piano terra, con un alles mento cocktail fino alle 70 persone. «Una gastronomia ricercata, ma fortemente italiana, sarà un al­ tro asset che intendiamo rafforzare – conferma Capone – per dare chiara iden tà alla nostra proposta. “Mangiare bene” vuol dire benessere e in questo l’italian style è imba bile».

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INC Hotels a Parma TOP BLEISURE HOSPITALITY

Upgrade a Best Western Plus e nuovo look and feel per le camere dell’Hotel Farnese

È

una storia di famiglia quella che da oltre 90 racconta la migliore ospita­ lità italiana tra le province di Parma, Reggio Emilia e Piacenza. Proprio in que­ ste tre ci à si concentra infa l’offerta ri­ ce va firmata Gruppo Incer , con o o stru ure che spaziano dalla soluzione di lusso all’interno di un edificio storico, alla proposta giovane e dinamica con spazi mee ng smart, dall’hotel collocato strate­ gicamente tra il polo fieris co e le mag­

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giori vie di comunicazione, all’offerta in nei pressi del centro con annesso spazio congressuale per even dai grandi nume­ ri. Uno di ques , il Best Western Plus Ho­ tel Farnese Parma – oggi stru ura di pun­ ta del Gruppo – di recente è entrato a far parte della collezione Plus, confermando la qualità degli spazi e dei servizi della lo­ ca on: Best Western a ribuisce questo riconoscimento solo alle stru ure della catena che propongono un’eccezionale selezione di ame es e il massimo del comfort. A contribuire a questo ambito passaggio di categoria per l’hotel di Parma sono sta tu a una serie di elemen che ne cara erizzano l’offerta: internet velo­ ce, business centre e sale mee ng a rez­

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TOP BLEISURE HOSPITALITY

zate, centro fitness e piscina (l’unica nel cuore di Parma), servizio lavanderia e spa­ zio in camera per lavorare.

Restyling e nuove facilities L’altra grande novità per il 2018 del Best Western Plus Hotel Farnese Parma ha ri­ guardato invece le camere, interessate da un’opera di completa ristru urazione. Oltre al nuovo look and feel delle soluzio­ ni abita ve, sono sta introdo tu a una serie di servizi per rendere ancora più ricco, semplice e connesso il soggior­ no: dall’accesso in camera tramite smar­ tphone, al televisore 43 pollici in grado di mostrare immagini da smartphone, HDMI e USB, fino a Pressreader, un’app che perme e agli ospi di leggere quo ­ diani e riviste italiane e internazionali dal proprio device del tu o gratuitamente. Tu e queste novità concorrono a raffor­ zare la vocazione business dell’hotel, che con nua a offrire non solo soluzioni tra­ dizionali all’interno del centro congressi da tre sale (massima capienza 60 pos ), ma anche spazi non convenzionali, come i day office, gli unici in ci à, che di no e sono confortevoli camere, ma che di giorno si trasformano in qua ro funzio­ nali uffici o sale e riunioni.

upgrade completo delle a rezzature tec­ nologiche e accoglie fino a 200 persone. Minimalista nel design ma sempre all’in­ segna del massimo comfort anche l’Holi­ day Inn Express Parma, che offre una sa­ la mee ng e la formula “Meet Smart at Holiday Inn Express” che perme e di or­ ganizzare incontri ed even per piccoli gruppi in modo facile e veloce. Infine, di nuovo in pieno centro ci adino, si trova una soluzione che unisce esclusività, ele­ ganza e spazi per soggiorni medio­lunghi, il Residence Palazzo Toscani, un edificio liberty ar colato in 19 tra mono, bi e tri­ locali a rezza e indipenden , che pos­ sono anche essere u lizza come tem­ porary office. Giulia Gagliardi Residence Palazzo Toscani. Sopra, Holiday Inn Express Parma

Tutto per il business, ma non solo La scelta di des nare parte dei propri spazi a incontri e mee ng non ha tu a­ via rido o l’a enzione nei confron degli aspe più leisure. La piscina esterna con idromassaggio, insieme alla sala fitness e al noleggio bicicle e, sono pensa per lo svago e il tempo libero, e sono popolari tra gli ospi tanto quanto l’offerta ga­ stronomica. Per un viaggio nel gusto e un’esperienza da ricordare tra prodo ­ pici e rice e del territorio basta una so­ sta al Ristorante 51/A, con un ricco menu di pia della tradizione parmigiana.

Le altre soluzioni a Parma Il Best Western Plus Hotel Farnese è so­ lo una della qua ro stru ure del Gruppo a Parma, che in ci à conta 250 camere. Dedicato al business anche l’Hotel San Marco, al centro delle principali vie di co­ municazione verso la ci à e vicino ai pa­ diglioni fieris ci e all’aeroporto. Il centro congressi interno, da 8 sale, ha subito un mastermeeting.it

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Il Mice di Best Western TOP MICE HOSPITALITY

Raggiungibili, capillari e flessibili. Gli hotel Best Western sono vere e proprie istituzioni per l’ospitalità Mice in Italia. 500 spazi in 100 città ideali anche per workshop e corsi formativi

I

l contesto e i servizi sempre in linea con le esigenze del cliente, regalano, a chi scegli gli hotel Best Western, un’experience di qualità, dove il momen­ to business si combina felicemente a un’offerta post mee ng all’insegna del relax e della scoperta del territorio. Non

Best Western Plus Hotel Villa Tacchi di Gazzo

a caso sono sempre più numerose le aziende e gli en che scelgono gli hotel del Gruppo come loca on privilegiate per i loro incontri di lavoro. E non solo per via dei numeri e della capillarità del­ l’offerta rice va del brand che, in Italia, diciamolo, rappresenta un’eccezione: 500 spazi mul funzionali in oltre 100 lo­ ca on strategiche. A fare di Best We­ stern Italia un riferimento di punta della

Un’opportunità per la Formazione Oltre a riunioni e convegni, gli spazi Best Western offrono una cornice ideale anche per even forma vi, un se ore, quest’ul­ mo, sul quale oggi il Gruppo alberghiero punta con interesse crescente. Best Western è l’interlocutore ideale per le aziende che hanno l’esigenza di organizzare corsi e workshop i neran­ , in più tappe e più giorni. Possibilità offerta senza problemi proprio grazie alla capillarità e flessibilità della propria offerta rice va su tu o il territorio italiano e alla presenza di un uffi­ cio centralizzato che dà la possibilità di prenotare contempora­ neamente più stru ure in periodi diversi, con la comodità di usufruire sempre dei medesimi servizi e della stessa filosofia d’accoglienza.

Mee ng Industry sono anche l’organizza­ zione impeccabile – grazie all’ufficio cen­ tralizzato – e la comprovata exper se nel ges re even , che di fa o cos tuiscono questa “macchina”, in cui non esiste in­ granaggio – da quello logis co, a quello di assistenza e servizio fino alla scelta delle loca on, tu e inserite in contes strategici e di appeal, per una mee ng experience a tu o comfort e di alto livel­ lo sul territorio – che sfugga al controllo. Ad esempio, Best Western Plus Hotel Villa Tacchi di Gazzo, a Padova, è una di­ mora storica, dove si respira la pica at­ mosfera veneta: i locali del ristorante la Taverne a sono ricava da an che sale e, nella Sala Stemmi, si possono ammira­ re affreschi di fine ’800. L’immenso par­ co, inoltre, è perfe o per even e mo­ men di relax dopo una sessione di la­ voro. Incantevole anche per il contesto in cui si inserisce Best Western Plus Hotel Terre di Eolo a Pa , in provincia di Messina, casale del primo Novecento, completa­ mente rinnovato: una stru ura che è un’esplosione di colori, sapori e profumi eoliani. Situato a breve distanza dalla spiaggia di Mongiove e a 3km dal Santua­ rio di Tindari, è un punto di partenza pri­ vilegiato per raggiungere le isole Eolie. Si consiglia di provare, come leisure expe­ rience, l’aperi vo a bordo piscina, da do­ ve lo sguardo spazia all’infinito sul mare.

500 spazi per eventi di ogni tipo Nei 500 spazi dedica agli even e tu disloca in oltre 100 località italiane di primaria importanza per il mercato Mice, il comfort, la luce e l’intangible value di un’assistenza puntuale ma discreta sono

Best Western Plus Hotel Terre di Eolo di Pa

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elemen altre anto importan e com­ plementari alle facili es congressuali. La sala del Best Western Villa Maria Hotel a Francavilla al Mare, Chie , per esem­ pio, è la soluzione ideale per chi cerca una loca on con grandi spazi immersi nel verde e luce naturale, capace di infonde­ re relax e s molare la concentrazione. Il centro congressi conta infa 9 sale ed è in grado di ospitare fino a 180 persone, per ogni po di evento. L’area mee ng è flessibile e capace di prestarsi a diversi alles men : auditorium, ferro di cavallo, corpo unico o banchi di scuola.

Best Western Villa Maria Hotel di Francavilla al Mare

L’alta qualità dell’offerta mee ng di Best Western si deve a un know how consoli­ dato negli anni e a un ufficio centralizza­ to che ges sce con efficienza e rapidità le relazioni tra organizzatori di even e responsabili d’hotel. Qui si concordano e si definiscono step by step tu gli aspet­ lega all’evento. Si tra a di un’unicità nel panorama alberghiero italiano, che offre alle aziende un plus non trascurabi­ le di affidabilità e garanzia per l’intero svolgimento dell’incontro di lavoro. Tu o è organizzato per rendere unica l’experience in albergo con il valore ag­ giunto della facile raggiungibilità delle stru ure Best Western, tu e situate in zone strategiche: stazioni, aeropor e uscite autostradali. M.M.

Best Western Plus Farnese di Parma

A corollario dell’offerta business, ci sono i servizi firma Best Western che offrono comfort e svago ai partecipan dei mee­ ng, me endo a disposizione, per esem­ pio, al Best Western Plus Hotel Expo a Villafranca Verona, anche la Spa Divinae, dove rilassare corpo e mente, lontani da stress e clamore ci adino. Sauna, bagno turco, doccia emozionale e a cascata, ­ saneria. L’offerta mee ng è notevole: con 6 sale mee ng perfe amente a rezzate, può ospitare riunioni ed even fino a 280 persone. Da segnalare, anche, il Best Western Plus Farnese di Parma, che nel 2018 fe­ steggia 30 anni e recentemente è stato ogge o di un importante restyling e dell’upgrade a Best Western Plus, il mar­ chio upper midscale a vocazione design del gruppo. Tu o centralizzato e studiato per un’ex­ perience di livello a 360 gradi. mastermeeting.it

Best Western Plus Expo a Villafranca Verona

CONTATTI UFFICIO MEETING BEST WESTERN ITALIA: 02.83108507 – MEETING@BESTWESTERN.IT Online: www.bestwestern.it/mee ng

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Chateau d’Ax: missione hotel Lo storico brand italiano di arredi punta forte sul settore del contract alberghiero. Vediamo come...

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ucleo famigliare, dedizione al la­ voro, rigore esecu vo, collabora­ zioni educate, ar gianalità, sen­ sibilità alla qualità, umiltà nel servizio, prodo che sorprendono, riscuotono consenso, camminano sulle strade del mondo. Ques i valori di impresa che una storica azienda italiana del mobile come Chateau d’Ax sviluppa da ben set­ tanta anni. Un periodo lunghissimo du­ rante il quale, tappa dopo tappa, aggiun­ gendo prodo e servizi, è riuscita a co­ struire con credibilità e forza il senso del­ la marca. Tanto che oggi Chateau d’Ax è un brand della modernità abita va decli­ nabile nelle più a uali dimensioni del gu­ sto personale, dal design al roman co al nuovo lusso, e offre, dopo decenni di esperienza e di ricerca, una lunghissima linea di prodo , tu di al ssima qualità, ma sempre a portata di chi ama il Made in Italy. Ora però è giunto il tempo di vin­ cere una nuova sfida, quella legata allo sviluppo e alla crescita nel se ore del contract alberghiero. Come si imposta al­ lora questo percorso diverso dai canoni classici del business per l’arredamento convenzionale? Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Colombo, General Manager

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di Chateau d’Ax e convinto fautore di questo ingresso sempre più profondo dell’azienda nel mondo dell’hotellerie. «È una scommessa – ci racconta il manager –, quando lavorando su alcune commes­ se abbiamo avuto delle interessan op­ portunità di business per andare final­ mente a impa are in modo concreto sul canale del contract alberghiero. Fortuna­ tamente, grazie alle nostre qualità indu­ striali e alla nostra riconosciuta bravura nello stabilire sempre o mi rappor tra qualità e prezzo dei prodo realizza , anche in questo se ore siamo in grado di essere compe vi senza rinunciare alla qualità. È mia convinzione anche che s amo parlando di un canale che per la nostra azienda nel prossimo futuro potrà essere sempre più importante. Si tra a infa di un ambito di business in grande crescita non solo in Italia, dove il mondo turis co e alberghiero negli ul mi anni sta vivendo un crescente sviluppo che non accenna a rallentamen , ma anche in diversi merca stranieri sui quali pun­ amo in parallelo. Ovviamente ci interes­ sano collaborazioni ampie, focalizzate certo più su stru ure alberghiere del segmento a qua ro e a cinque stelle, at­

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TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ

traverso le quali siamo in grado di pro­ porre sia proge con una produzione di arredi standardizzata che con la realizza­ zione di pezzi su misura. Ad esempio di recente abbiamo partecipato alla realiz­ zazione di nuovi alberghi di lusso in Me­ dio Oriente e in Kazhakhistan, ma anche di studenta universitari in Italia. La no­ stra forza oggi è allora proprio quella di poter dare al commi ente un proge o a 360 gradi e chiavi in mano che con ene tu o – dagli imbo alla domo ca e al

singolo pezzo su misura – e che si deli­ nea con un prezzo flessibile e ada o a ogni esigenza. Tanto è vero che, senza fare nomi, le posso dire che già in ques giorni ci sono in ballo interessan pro­ ge di sviluppo con un importante grup­ po alberghiero per una commessa in Ita­ lia. Opportunità che sarà importante an­ che per farci meglio conoscere proprio sul mercato della Penisola come realtà in grado di proporsi al top appunto nel ca­ nale del contract alberghiero. È vero che siamo Chateau d’Ax e che con nueremo a esserlo anche secondo i nostri canali tradizionali di vendita al pubblico resi­ denziale, ma da oggi vogliamo iniziare a essere proprio una realtà forte e innova­ va per il mondo dell’hotellerie».

Lavorare su progetti unici Azienda in piena salute e in crescita sul mercato, Chateau d’Ax ha chiuso il suo mastermeeting.it

2017 con un fa urato di 145 milioni di euro e per, il 2018, prevede un risultato in linea in Europa e una crescita tra il 5 e il 10% nei Paesi extra EU. I suoi primi merca oggi sono America e Asia, men­ tre l’Italia rappresenta il 20% del giro d’affari globale. E per quest’anno sono previste anche nuove aperture in Africa subsahariana, Turchia, in Cina, a Hong Kong e a Singapore. «L’obie vo del no­ stro brand nel mondo contract», aggiun­ ge lo stesso Alessandro Colombo, «è quello di arrivare a raggiungere, con una scadenza a medio termine, una quota compresa tra il 15 e il 20% del fa urato intero dell’azienda. Un proge o insomma molto importante e che nasce sulla spin­ ta della serietà e della qualità percepita in relazione al nostro marchio sul merca­ to italiano e internazionale. Abbiamo le “spalle coperte” in questo senso e quindi pensiamo di poter mostrare anche al mondo del contract alberghiero che i no­ stri sono prodo di valore che danno va­ lore. Poi, certo, come manager devo dire che mi piacerebbe davvero lavorare su proge anche alberghieri unici, come potrebbe essere magari quello di un eco­ resort nel quale me ere a fru o tu a la nostra esperienza con una ricerca dedi­ cata e legata alle cara eris che del con­ testo e della loca on, in modo da dar vi­ ta a un layout coerente. Il mondo del tu­ rismo è un bel mondo nel quale lavorare perché in qualche modo si regalano so­ gni alle persone: e supportare proge speciali e unici in quest’ambito potrebbe essere per noi un o mo modo per cre­ scere ancora. Fino magari ad arrivare un giorno a realizzare un hotel Chateau d’Ax nel quale u lizzando il nostro brand co­ me passe partout si riuscissero alla fine a valorizzare la meta di vacanza e il mar­ chio insieme».

La famiglia Colombo. Da sin. Antonio, Valter, Roberto (in piedi) e Alessandro

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INSIDER

A cura di Maurizio Faroldi

Oltre che un tema filosofico, il tolo da me scelto per questo ar colo mi pare rap­ presen un’efficace sintesi del percorso affrontato dal comparto alberghiero, con i suoi servizi e i suoi adde , negli ul mi 20 anni. L’este ca, come qualità fonda va nel servi­ zio di accoglienza, è sempre stata associata al modo di presentarsi e di porsi, nel com­ portamento, nel rispe o e nella distanza tra i ruoli che si configurano in relazione agli ospi di ogni realtà alberghiera. Ad esempio, in merito alle cara eris che ideali di un adde o al ricevimento si sono sem­ pre citate, quali do necessarie, la cortesia,

Nello stesso periodo, mi è capitato di se­ guire, con molta a enzione, un’inizia va di EHMA (Associazione Europea dei Ma­ nager Alberghieri) finalizzata a creare un percorso che portasse alla Cer ficazione della Professione del Dire ore d’Albergo, anche in funzione di un codice e co pro­ fessionale. Insomma, sia chi è agli albori di una car­ riera, sia chi la sta costruendo, o chi ne abbia già raggiunto i massimi gradini non può esimersi, oggi, dal parlare anche di e ca e dall’interrogarsi sull’e ca profes­ sionale. E, quasi sempre, tu annuiamo, concordiamo, condividiamo.

Dall’estetica all’etica: i TRE SAPERI la precisione, l’a enzione, l’aggiornamento, la cura dell’ospite, la corre ezza. Così, co­ me di una governante, si sono sempre ap­ prezzate e ritenute necessarie qualità come l’onestà, la corre ezza, la capacità di for­ mare un team, la chiarezza comunica va, l’abilità organizza va, la psicologia con clien e colleghi e la cura del de aglio. Ma, nel tempo, con l’evoluzione dei rap­ por , dei servizi e dei merca , i nostri ruoli in azienda hanno cominciato ad es­ sere misura anche in funzione dell’e ca. L’e ca è da sempre considerata peculiari­ tà di categorie professionali quali medici, avvoca , giornalis che, rispe ando un determinato codice comportamentale, si impegnano a tutelare e, quindi, a non le­ dere in nessun modo la dignità, la salute e la reputazione di chi sia ogge o del loro operato. Da qui il conce o di codice e ­ co, come di un insieme di regole compor­ tamentali che definiscono una professio­ ne e la sua deontologia. Nei mesi scorsi, ho incontrato gli studen di una scuola alberghiera del Lago Mag­ giore, che mi hanno posto domande diret­ te su cosa sia l’e ca del lavoro. Per esem­ pio, mi hanno chiesto quanto sia impor­ tante perseguire un’e ca del lavoro, o an­ cora, se ogni albergo dovrebbe avere un proprio codice e co e se l’e ca si acquisi­ sca con l’esperienza. Devo amme ere che mi ha pervaso un piacevole stupore per l’età molto bassa di chi mi poneva queste domande!

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Ma proviamo a fare il punto. Significato di E ca: ricerca di ciò che è bene per l’uomo, di ciò che è giusto fare o non fare; modo di comportarsi in base a ciò che si ri ene sia la cosa giusta: e ca professionale, coscienziosità, scrupolosità nel lavoro unite a riservatezza. L’e ca può anche essere definita come la ricerca di uno o più criteri che consentano all’indivi­ duo di ges re adeguatamente la propria libertà nel rispe o degli altri. Parliamo quindi della capacità di sapersi rapporta­ re, nella propria a vità, con i colleghi di lavoro e con i clien . L’e ca può anche es­ sere definita come la capacità di ges re adeguatamente la propria libertà nel ri­ spe o degli altri. In questo senso, la pro­ fessione alberghiera, esercitata da uomini e rivolta ad altri uomini, richiede un preci­ so perimetro e co che non significa solo fare ciò che si deve fare, ma anche come poterlo fare al meglio. Significato di e ca professionale: l’e ca professionale è quella parte della filosofia che studia la morale, le relazioni sociali, i diri e i doveri delle persone nei rappor con la colle vità. La parola e ca deriva dal greco ethos che indica le abitudini, il comportamento, l’a eggiamento che di­ venta virtuoso a raverso l’abitudine e l’esercizio costante. E quindi, oggi, che succede? Nel nostro se ore, l’e ca professionale si è evoluta molto velocemente; una volta, come abbiamo de o, si basava sulla con­ www.mastermeeting.it


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do a e sulla volontà, insomma era impor­ tante sapersi comportare in un certo mo­ do e aver rispe o del cliente, per poter affermare di possedere un’ adeguata cul­ tura del servizio. A me piace, invece, pen­ sare che, oggi, un buon adde o in albergo debba avere conoscenze e abilità equili­ brate sui tre SAPERI; il “SAPERE”; il “SA­ PER FARE” e il “SAPER ESSERE”. È svilup­ pando e integrando in maniera equilibrata ques tre SAPERI che un buon adde o in hotel può affermare di possedere un pro­ filo deontologicamente e e camente pro­ fessionale. Vediamoli più nel de aglio: SAPERE: è il possedere una buona cultura di base; non mi riferisco a quella acquisita a livello lavora vo, ma alla quota di cultu­ ra personale. In merito a questo primo punto è essenziale che, volendo costruire un buon di team, in fase di selezione, si individuino collaboratori portatori di una cultura ecle ca, che abbiano interessi e passioni legate ad a vità non necessaria­ mente a nen ai propri indirizzi di stu­ dio. Questo darà la ragionevole aspe a ­ va di aver introdo o in azienda persone che hanno voglia di aggiornarsi, di cono­ scere e di capire. Sani presuppos per ot­ tenere successo in una professione, come quella alberghiera, che necessita con ­ nuamente di formazione e accrescimento di Know­how. SAPERE FARE: è la capacità di sviluppare e saper u lizzare il know how appreso in modo appropriato, di u lizzare al meglio le competenze acquisite con l’esperienza, di avere abilità pra che e tecnologiche, di ges re i problemi del quo diano lavora ­ vo e di possedere flessibilità e capacità di ada amento alle mutevoli situazioni pro­ fessionali. SAPERE ESSERE: è il requisito più impor­ tante, la ricerca di equilibrio che consente di essere in armonia con se stessi e con gli altri durante il servizio. Per lavorare sere­ namente a conta o con le persone, devi svegliar alla ma na ed essere felice di andare a lavorare! Devi avere e col vare una forte a tudine alla modulazione dei rappor interpersonali e imparare anche a ges re l’emo vità. È importante me ere in evidenza che, privilegiare il solo “Saper fare” a scapito del “Sapere” e del “Saper essere” rende una persona inadeguata agli scenari pro­ fessionali di oggi che richiedono sempre www.mastermeeting.it

più una preparazione di po teorico­cul­ turale. “Sapere”, “Saper fare” e “Saper essere”, dunque, interagiscono tra di loro, creando e modellando una professionalità in grado di aderire alle diverse situazioni di lavoro. Una volta col va e sviluppa , i TRE SA­ PERI perme ono di essere e camente in linea con il servizio alberghiero nel terzo millennio. E sono i ma oni forma vi di un buon professionista. Ma cosa significa essere un’azienda e ca­ mente valida? Se vuoi essere riconosciuto da un cliente come albergatore o dipen­ dente d’albergo a ento ai nuovi bisogni e ai cambiamen per una convivenza con­ sapevole, devi avere a eggiamen e com­ portamen e ci e far tu stesso portato­ re di ques valori nella tua a vità, apren­ do sempre più alla cultura, ai bisogni e agli s li di vita dei tuoi ospi . Dovrai, per esempio, prestare grandissima a enzione alla cura dell’ambiente, a raverso inizia ­ ve sostenibili che vanno dal differenziare gli scar della produzione all’usare carta cer ficata sostenibile; dall’installare ridut­ tori di flussi nelle rubine erie dei bagni, a equipaggiare l’hotel con illuminazione a Led; dal condividere comportamen di ri­ sparmio energe co, all’offrire una mobili­ tà dolce, ovvero una courtesy­car ad ali­ mentazione ele rica; dall’accorciare la fi­ liera degli approvvigionamen , acquistan­ do ingredien prodo in area regionale del tuo ristorante, a differenziare la tua proposta culinaria sulla base delle intolle­ ranze alimentari e/o religiosi degli ospi . Questa serie di comportamen qualifica l’e ca del vivere in una comunità consa­ pevole e risulta rispe osa dell’ambiente e, di conseguenza, pone la tua offerta di soggiorno alberghiero in linea con le più aggiornate sensibilità degli ospi . De o ciò, sorgono ulteriori interroga vi con i quali è doveroso confrontarsi. Per esempio, “che relazione c’è tra e ca e re­ venue, in ambito commerciale?” “Sono due termini che possono essere accosta­ ?” “Qual è il prezzo massimo al quale si può vendere una camera?” E “come dob­ biamo comportarci e camente di fronte, ad esempio, alle reazioni che le nostre ta­ riffe dinamiche provocano alla clientela?” E ancora, “dove sta il giusto rapporto tra e ca e prezzo e qual è, se c’è, il limite del revenue?”. Domande alle quali cerchere­ mo di dare risposta in un’altra puntata... 7­8 2018

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ECONOMIA E BELLEZZA

A cura di Achille Colombo Clerici

“In Italia il 55% degli alberghi ha meno di 25 camere ed è quindi a (difficile) ges one famigliare. Intanto, negli ul mi anni, è esploso un mercato rice vo parallelo, li­ bero da vincoli di sorta, agile ed intrapren­ dente. Con la delega per il turismo, dal 2001 a ribuita alle Regioni, si sono create situazioni paradossali come in Liguria: qui la L.R. 1/2008 ha assogge ato a specifico vincolo alberghiero con divieto di modifica di des nazione d’uso gli immobili sedi di hotel, condannando al progressivo abban­ dono di numerosi, spesso an chi, edifici, a causa della impossibilità di riconver re le a vità esisten . Albergo era ed albergo resta, con buona pace del giusto ritorno

la, negli ul mi anni, una grande ripresa tu­ ris ca, mo vata da diversi fa ori, geopoli­ ci, economici e culturali. Certo è che in mol territori italiani, penso anche alla “mia” Sardegna, per far decollare davvero il turismo c’è ancora tanto da fare: innan­ zitu o, superando la grande barriera della limitata stagionalità. Due o tre mesi all’an­ no di “stagione” sono troppo pochi per far sì che in un territorio si possa davvero creare e stabilizzarsi un’industria capace di vivere di vita propria e di prosperare insie­ me al territorio stesso. Né basta la bellez­ za della natura: ci vuole anche capacità imprenditoriale, che u lizzi la formazione all’accoglienza per far crescere le prospet­

Il turismo si costruisce col (duro) lavoro economico dell’inves mento e della con­ correnza”. Lo scrive in una le era aperta Stefano Foni, Presidente Associazione Proprietari Alberghieri della Liguria. Ci è parso un interessante via co per chiedere a Maria Agos na Cabiddu, Professore di Diri o pubblico alla Facoltà di Archite ura del Politecnico di Milano – dove insegna Diri o amministra vo, Diri o urbanis co e dell’ambiente e dove dirige il “Master in Appal e Contra pubblici” – di aiutarci a capire se i tan lacci e laccioli che le leggi prevedono sono più un bene o più un ma­ le per il progredire del turismo in Italia. «Purtroppo questo ligure è solo uno dei problemi lega all’offerta rice va italiana, bas pensare alla parcellizzazione estrema della proprietà degli hotel – in Italia solo il 6% fa capo a grandi catene – che crea al­ l’industria dell’ospitalità numerosi cor cir­ cui , non ul mo quello legato agli appal . Per i quali c’è stata come è noto una sem­ plificazione delle regole in base agli input europei, la quale però, come capita spesso in Italia ha invece complicato le cose. Così, un Codice degli Appal , che avrebbe an­ che dovuto porre un argine alla corruzio­ ne, è diventato un rompicapo, che procura difficoltà alle imprese oneste e non ha al­ cuna efficacia contro quelle disoneste. Per non parlare delle inefficienze del sistema gius zia, sicché si comprende come diffi­ cilmente un imprenditore possa essere spinto a inves re in Italia. Nonostante ciò è pur vero che si è registrata nella Peniso­

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ve di sviluppo. Quello di Milano in quest’o ca è un esempio da seguire: la ci à è riuscita a diventare un a ra ore per turis e inves tori nel turismo. Tu a­ via, non mancano anche qui i mo vi di ri­ flessione: mol si pongono, infa , un pro­ blema “e(ste) co”: la ci à è esplosa con le riqualificazioni ma è talmente diversa dal passato da essere in molte par irricono­ scibile e del tu o assimilabile ad altre me­ tropoli nel mondo; sicché sembra lecito domandarsi se, oggi, una ci à può dirsi bella – e quindi meritevole di essere visi­ tata – per la sua unicità o solo perché in­ contra i gus del momento. Che cos’è che dà davvero iden tà a un luogo e che lo rende unico come des nazione turis ca? Certamente la bellezza è anche legata al­ l’iden tà dei luoghi, ma per lo sviluppo del turismo sembra indispensabile avere an­ che elemen nuovi che facciano da richia­ mo. Una volta che il turista sarà qui, infat­ , avremo poi modo di farlo innamorare della meta, facendogli scoprire la sua vera iden tà. Entra in gioco allora il ruolo de­ terminante dell’imprenditore del turismo: è lui che, dopo avere usato la bellezza “avuta in dono” dal territorio, deve opera­ re per far maturare la des nazione in mo­ do che quando cambierà la moda questa possa restare interessante. Per fare ciò è fondamentale imparare la cultura del­ l’ospitalità perché è anche essa a far parte della bellezza dei nostri luoghi dell’Italia». Testo raccolto da DD

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IL PARERE DEL LEGALE

L’Alta Velocità ha quasi soppiantato i col­ legamen aerei su alcune tra e e ci ha regalato una dras ca riduzione dei tempi di spostamento dal nord al sud della pe­ nisola. Ma la rete ferroviaria italiana non è cos tuita solo da Alta Velocità. Ne san­ no qualcosa i numerosi pendolari che ogni giorno si spostano per mo vi di la­ voro o di studio e devono fare i con con i con nui ritardi dei treni, con le carrozze sporche e sovraffollate, con l’aria condi­ zionata spenta e il riscaldamento malfun­ zionante. Si è fa o strada ormai il con­ vincimento che il servizio ferroviario non consista unicamente nel trasporto dei

sa di un ritardo “disinformato”. Il caso trae origine dalla disavventura di un av­ vocato romano che ha a eso alla stazio­ ne di Trastevere il treno per l’aeroporto di Fiumicino: la locomo va è apparsa all’orizzonte troppo tardi per consen re al professionista di imbarcarsi sul volo per Malpensa, che è decollato senza di lui. Il giudicante ha ritenuto gravissima la circostanza che “il viaggiatore non sia stato avver to della esistenza dei ritardi dei due treni e della loro consistenza e non abbia pertanto potuto u lizzare altro mezzo, quale il taxi per raggiungere tempes vamente l’aeroporto” (sent. 20851/2013). In

A cura dell’avvocato Roberta Borghini

Disavventure sui binari passeggeri dal punto A al punto B e che debba essere garan to un certo livello di comfort e di soddisfazione dei clien : col suffragio della giurisprudenza che ha ri­ conosciuto il fondamentale diri o del­ l’utente all’erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficien­ za. Già nel 1999, il Giudice di Pace di Ve­ nezia ha stabilito che la conclusione del contra o di trasporto “obbliga il ve ore ferroviario a trasferire incolume a des nazione il passeggero nel rispe o degli orari pubblicizza , pena il parziale inadempimento contra uale” (sent. 4 febbraio 1999, n. 10). Mentre il Giudice di Pace di Cassino ha accordato un risarcimento ad un passeggero per il ritardo accumulato dal treno, che si è trado o in un vero danno alla salute “nella specie, disturbo d’ansia generalizzata, senso di soffocamento e affa camento, cardiopalma, tachicardia” (sent. 28 febbraio 2001). Si è spinto ancora oltre il Giudice di Pace di Treca­ stagni, che ha sanzionato, oltre al ritardo, la provata mancanza di informazioni ade­ guate ai passeggeri che avrebbe offerto loro “l’opportunità di operare la scelta se intraprendere o meno il viaggio e valutare il rischio di subire sofferenze e disagi” (sent. 104/2011). Principio enucleato con vigo­ re anche dal Giudice di Pace di Roma, Do . Gabriele Longo, che ha obbligato la compagnia di trasporto ferroviario a ri­ sarcire un cliente per i danni subi a cau­ www.mastermeeting.it

piena sintonia con il Regola­ mento 1371/2007 del Parla­ mento Europeo e del Consi­ glio del 23 o obre 2007 rela­ vo ai diri e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario, che all’art. 18 (As­ sistenza) prevede: “In caso di ritardo all’arrivo o alla partenza, l’impresa ferroviaria o il gestore della stazione informa i passeggeri della situazione e dell’orario previsto di partenza e di arrivo non appena tale informazione è disponibile”. Anche le precarie condizioni igieniche dei vagoni e la carenza di manutenzione sono sta ogge o di efficaci pronunce. Così è sta­ to per i disagi e i problemi di salute subi da uno studente spole­ no che tu i giorni, a cavallo tra il 2008 e il 2009, ha viaggiato in treno alla volta della capitale per raggiungere l’Università degli Studi di Roma Tre. Il ragazzo soffriva di asma e il con nuo viaggia­ re su carrozze igienicamente poco salubri gli ha provocato seri problemi di salute. Il Giudice di Pace di Roma, do .ssa Conce na Cardaci, gli ha riconosciuto un indennizzo in via equita va pari a mille euro, scrivendo nella sentenza: “Non può essere posto in dubbio che si siano verifica inadempimen da parte di Trenitalia consisten nella violazione delle norme che regolano l’erogazione dei servizi pubblici, ma anche e sopra u o dei diri fondamentali che ispirano la nostra Cos tuzione, come quelli che a engono alla tutela della salute, al rispe o della personalità e alla intangibilità della dignità dei ci adini” (sent. 41354/2013).

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ANDAVA TUTTO BENE?

A cura di Leonardo Frontani edu@leonardofrontani.com

“Papà, ma è possibile che non abbiamo pensato ad un menu per bambini?”. Così, con una diale ca nuda e cruda mio figlio m’incalza dopo aver ascoltato per tu o il viaggio, il mio racconto sul lancio di que­ sto ristorante. Infa ho curato lo start up di questa idea che all’inizio sembrava assurda e poi si è trasformata in una no­ vità importante per il territorio nel quale viene ad operare. Mentre guidavo, rac­ contavo le scelte di marke ng fa e, le difficoltà, gli aneddo e mio figlio, dal se­ dile posteriore e con l’innocenza dei sui 10 anni, ascoltava con curiosità e poi sce cismo. Sembrava tu o troppo bello. Ed infa , menu alla mano, ci ha messo

hanno il dover di prendere in considera­ zione la famiglia come target di riferi­ mento con un’offerta adeguata e a enta anche ai piccoli di casa. Persino al cane si presta cura, offrendo una ciotola d’acqua o un piccolo spun no. Come si possono dimen care gli astu e cri ci bambini? Impariamo dai gigan della ristorazione che accolgono in tavoli specifici le fami­ glie, distanziandole dalle coppie per evi­ tare inu li fas di. Gli stessi immediata­ mente con il menu offrono ai piccini un giochino a sorpresa oppure colori e pas­ satempo. Se c’è un bambino al tavolo il cameriere si preoccupa di prendere la comanda per il piccolo in an cipo con le

Non fate arrabbiare i bambini! poco a capire che il gestore si era dimen­ cato di lui. Ebbene i bambini oggi, che ci piaccia o no sono un target potente di riferimento nel mondo della ristorazione e non solo. Date un’occhiata ai loro pro­ grammi preferi e li troverete bombarda­ da spot pubblicitari che hanno trasfor­ mato “i piccoli uomini” in consumatori esper , cri ci e anche un po’ vizia . Dal punto di vista del marke ng di relazione, è magnifico vedere il cameriere, porgere ai commensali il menu, la carta dei vini e anche il menu dei piccoli, spesso perso­ nalizzato anche graficamente. L’enorme soddisfazione che il bambino prova ad interpretare il ruolo dell’esperto consumatore, riverbera su mamma e papà che hanno così già confermato a sé stessi di aver scelto bene. Al tavolo si crea un’atmosfera di serenità che spesso solleva la mamma dal dover occuparsi ancora una volta delle scelte del proprio bambino. Forse potrà sembrare esagerato, ma gli operatori dell’accoglienza

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ordinazioni delle bevande, così da non farlo aspe are. Fuori, uno spazio giochi a rezzato, certamente non custodito, ma sicuramente lontano dalla zona dove stazionano i fumatori. Tu e queste pic­ cole grandi a enzioni sono poten per fidelizzare il cliente “famiglia” che quan­ do sceglie il ristorante per ea ng out, si preoccupa di trovare una soluzione ade­ guata a tu i componen della stessa. Ho invece dei dubbi per quanto riguarda il dining out, cioè la bella cena in locale che presenta a enzioni ed arredi orien­ ta al lusso. Alcuni ristoran , alla stregua dei colleghi anglo­sassoni, stanno esplo­ rando la possibilità di “sconsigliare” l’in­ gresso (sopra u o la sera) ai minori di 12 anni oppure di creare giorni dedica alle famiglie o orari specifici per esempio dalle 19,00 alle 20,00. Dobbiamo essere ones : ci sono locali a misura di bambino (kidsfriendly) ed altri no. Se i genitori non lo comprendono il ristoratore può avere il diri o di farlo notare. Pochi tolari pe­ rò provano ad esporre un divieto ufficia­ le, perché sanno che scateneranno pole­ miche sopra u o sui social e recensioni nega ve. Gli unici che non faranno storie sono proprio i bambini. A loro non piace chi non si prende cura dei loro bisogni e quindi? Cambiamo ristorante ora! www.mastermeeting.it


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LA PAROLA AL FORMATORE

Se tu amiamo la capacità di essere sin­ te ci negli altri non per forza siamo in grado di essere sinte ci noi. Eppure la capacità di essere chiari ed efficaci in po­ co tempo (e con poche parole) è fonda­ mentale sopra u o oggi in cui le fine­ stre di a enzione sono sempre più pic­ cole. Diciamoci la verità: quanto tempo ci danno colleghi, capi o clien per pre­ sentare le nostre idee? E sopra u o quanto di quel tempo è fa o di vera at­ tenzione e quanto di un automa co an­ nuire mentre con i pensieri si è già all’im­ pegno successivo o magari alla lista della spesa? Quindi è importante essere ele­ gantemente sinte ci.

Chi parla di cose e chi preferisce fare co­ stantemente riferimento alle persone. Niente di male in realtà se non che a vol­ te questo porta ad inu li allungamen del discorso. Facciamo un esempio: Domanda: quale so ware possiamo usa­ re per fare questo lavoro? Risposta (di chi ama fare riferimento alle persone): guarda, una volta è venuto a trovarci in ufficio un amico del mio capo, Mario, quello di cui parlavo che si è sposato due volte e la seconda moglie Caterina è una cugina alla lontana del premier Indiano... comunque questo po, Luca, ci aveva raccontato di un suo colle­ ga, un po bizzarro pare ma un genio

A cura di Paolo Mazzaglia di Otherwise srl pmz@otherwise.it

Minimalismo, logorroici e poesia Allora come fare? E perché per qualcuno sembra un’impresa impossibile e dispera­ ta? Devo dire che manca le eratura a ri­ guardo (o almeno io non l’ho trovata) ma abbondando le ipotesi e le interpretazio­ ni. La più semplice è che abbiamo tu un gran bisogno di essere ascolta , e vi­ sto che l’ascolto non arriva spontaneo ce l’ho prendiamo. Non troppo distante da questa prima idea è quella per cui la “lo­ gorrea” sia de ata innanzitu o dall’ansia: quella di passare in secondo piano, di es­ sere ignora , di perdere il palcoscenico rubato da altri. E allora niente spazio per nessuno, il palco è mio finché parlo. Altre riflessioni possono venire dal modo in cui elaboriamo i pensieri. Di fa o poiché la nostra mente conscia può solo dirigere la sua a enzione verso un certo quan ­ ta vo di informazioni, in un dato mo­ mento abbiamo dei programmi interni che l’individuo u lizza (spesso a livello non consapevole) per decidere verso co­ sa e in che modo dirigere la sua a enzio­ ne. E a volte ques programmi interni ci “obbligano” a dilungarci su aspe non cruciali rispe o a quello di cui s amo parlando. C’è chi ad esempio infarcisce i discorsi di riferimen al tempo, chi parla ossessivamente di pos ed aggiunge ri­ ferimen geografici a quello che dice. www.mastermeeting.it

dell’informa ca che lavora sempre da so­ lo in una baita in Tren no, e ci aveva det­ to che lui era par colarmente affeziona­ to a Dreamweaver per questo po di ap­ plicazioni. Bene, interessante, sopra u o davan ad una birra in una situazione di relax. Forse in un contesto lavora vo era suffi­ ciente dire “mi hanno parlato bene di Dreamweaver”. Sicuramente meno ricco, sicuramente più efficace. Insomma capita

La vita è come una scultura: bisogna togliere Mauro Corona che non sappiamo dare le giuste priorità alle giuste informazioni. Sempre fantas ­ cando sui mo vi per cui non riusciamo ad essere sinte ci non dobbiamo dimen­ carci di uno fondamentale, che in realtà ci accomuna tu . In sostanza ci dilun­ ghiamo e sbrodoliamo perché s amo ri­ fle endo su un tema ad alta voce. E lo s amo facendo in quel momento perché non l’abbiamo fa o prima. In sostanza non siamo prepara e come diceva qual­ cuno “mi ci vogliono due minu per pre­ parare un discorso di due ore, e due ore per preparare un discorso di due minu ”. 7­8 2018

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FINANCIAL CONFIDENTIAL

A cura di Andrea G. Moscatelli mag2063@yahoo.it

Nulla è più affascinante che rivolgere lo sguardo e la mente al futuro ed ipo zzare la vita in un prossimo domani. Lo stru­ mento che ci ha consen to, in meno di un secolo, di avvicinare la realtà alla fan­ tascienza è stato la rivoluzione tecnologi­ ca. Escludendo le applicazioni realizzate ad uso e consumo dei super esper , affa­ ma di potenza di calcolo, che hanno av­ viato lo sviluppo dei computer, la massa cui tu apparteniamo ha visto irrompere nel proprio quo diano una lenta conqui­ sta della tecnologia in sos tuzione di a ­ vità umana prima impiegata o futura. Nella vita corrente, a qualsiasi livello so­

za sportelli, magari residente in un’altra Nazione della comunità europea. È così che nel 2017 si è affacciata nel mercato italiano una “banca” tedesca, già affer­ mata in numerosi Paesi dell’unione euro­ pea. A raverso una carta di debito, con­ sente di prelevare contan dagli sportelli bancomat di altri is tu ed a raverso la propria applicazione perme e di fare tra­ sferimen su altri con corren , senza spese, senza cos aggiun vi se non quel­ li previs per la carta ed eventualmente l’imposta annuale IVAFE di circa 34 euro, applicata se il saldo medio del conto su­ pera i 5.000 euro.

Biometric Password e la casalinga di Voghera ciale l’individuo appartenga, l’evoluzione è entrata cambiando per sempre il modo di vivere principalmente a raverso due brecce che sembrano des nate ad unirsi in tempi piu osto rapidi: le comunicazio­ ni, con il diffondersi capillare della telefo­ nia mobile di ul ma generazione, e dei servizi lega al denaro a raverso l’ado­ zione dei sistemi di home banking. Con l’avvento degli smart phone e dei ta­ blet, spin alla con nua sos tuzione da un’obsolescenza creata dalle case pro­ du rici per l’assommarsi di aggiornamen­ informa ci ritenu necessari ed impo­ s , pena l’interruzione del servizio, dagli stessi produ ori (questo sì che è marke­ ng aggressivo), si sono aperte nuove opportunità anche per sogge che sino al momento prima ricoprivano dignitosi pos manageriali ed ora, grazie ai sistemi android 4.4 e IOS 9, hanno o enuto una licenza bancaria europea. Fare “banca”, ossia esercitare a vità ri­ servate agli is tu di credito, non è un mes ere da prendere alla leggera: è estremamente complesso e necessaria­ mente controllato. Tu avia, il conce o di “banca” racchiude molteplici servizi tra cui alcuni molto lineari che oggi possono essere esegui dire amente con uno smart phone, anche da un sogge o sen­

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Queste “banche” hanno licenza bancaria ma sostanzialmente hanno un’a vità co­ sì limitata, da potersi considerare al mo­ mento qualcosa di più di una semplice carta prepagata. Non avendo agenzie, non consentono neppure di versare con­ tan sul proprio conto per non parlare di pagare le imposte con i modelli F24, o ri­ chiedere scoper temporanei. Ne deriva che al momento, se si hanno necessità leggermente più complesse rispe o a quelle di pagare gli acquis o prelevare denaro, ci si deve affidare ancora al ser­ vizio di una banca tradizionale, o una banca on­line di prima generazione, nata quale costola della banca tradizionale di cui ha ereditato l’ossatura ed i servizi alla clientela. La banca tradizionale ha una sede e delle filiali sparse sul territorio, solitamente con vetrine e loghi riconoscibili, orari di apertura e rischi di rapine, mentre la banca virtuale non ha bisogno di pagare affi , comperare mobili ed avere perso­ nale qualificato, e non è sogge o a rapi­ ne. Quest’ul mo aspe o tu avia è piut­ tosto controverso. Nel corso del 2017 un gruppo di giorna­ lis britannici ha voluto testare i cosid­ de sistemi di riconoscimento biometri­ ci che stanno ado ando le banche per www.mastermeeting.it


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l’opera vità sugli smart phone e che ri­ guardano, la possibilità di accesso a ra­ verso le impronte digitali, il riconosci­ mento facciale ed infine il riscontro del­ l’iride. Avvalendosi della collaborazione di alcuni hackers, appropriandosi degli smart phone dei malcapita , sembra sia­ no riusci a forzare i sistemi. Le impronte digitali sono state rilevate dire amente dal telefonino quindi, u lizzando colle, apposi scanner e stampan in 3D, si è riprodo o quanto bastava per effe uare l’accesso. Il riconoscimento facciale è stato superato raccogliendo sui social network tu e le foto pubblicate dal pos­ sessore del telefono e quindi sinte zzan­ do l’immagine richiesta dal sistema, men­ tre per l’iride l’operazione effe vamente è stata molto più complicata e pare sia riuscita solo per un sogge o che u lizza­ va len a conta o. Pur non avendo le prove se siano riusci o meno nell’impre­ sa descri a, il crimine del terzo millennio si prospe a molto meno aggressivo, in­ fa , in sos tuzione all’irruzione con la forza nell’agenzia bancaria, il furto vir­ tuale richiede semplicemente la so ra­ zione con destrezza dello smart phone. Pur riconoscendo la seccatura di essere derubato da un pirata informa co che ha so ra o lo smart phone ed è entrato nel conto corrente virtuale, ritengo che il ri­ schio maggiore sia quello di perdere la propria unicità laddove per accedere al denaro siano clonate le impronte digitali, il volto, la voce e magari anche l’iride. Nella realtà il sogge o fisico è unico e non clonabile ma nei sistemi informa ci, una volta violata la propria personalissi­ ma chiave di riconoscimento non vi può essere più certezza di tale unicità: la si perde irrimediabilmente. Fermo restando che nel sistema banca­ rio, così come disciplinato con le sue a ­ vità riservate, estensioni ed inclusioni, si è generato uno spazio importante per nuovi sogge bancari virtuali con bene­ fici in termini di compe vità ed occupa­ zione, è da capire se la casalinga di Vo­ ghera, pur essendo una grande u lizza­ trice dei social network, sia in grado di comprendere ed u lizzare una banca vir­ tuale, incluso il rischio del furto del de­ naro e della personalità. Con riferimento alla Gran Bretagna, che possiamo considerare uno dei sistemi www.mastermeeting.it

bancari internazionali globali tra i più avanza , il se ore bancario negli ul mi cinque anni, ha subito la chiusura di oltre 2.500 sportelli, generando ripercussioni sull’occupazione e sul tessuto sociale lo­ cale, che hanno sollevato dubbi sulla ne­ cessità d’intervento da parte degli Orga­ ni di controllo. Se gli organi di controllo vigilano sulla qualità del credito, sul comportamento delle banche e sulla loro solidità patrimo­ niale, non dovrebbero altresì occuparsi della funzione sociale sul territorio che ha la banca? Chiudere le filiali seguendo le dire ve degli azionis che considera­ no più conveniente lo sviluppo dei canali virtuali, nel loro caso ha significato la­ sciare interi villaggi rurali senza agenzie bancarie, spingendo i residen a cercarsi una banca virtuale o a recarsi in altre cit­ tadine e generando una confusione loca­ le sopra u o tra le categorie che hanno meno dimes chezza con il mondo della finanza. Uno dei principali compi dei sudde Organi di controllo dovrebbe essere quello di salvaguardare i risparmi delle persone che hanno la necessità di accedere al sistema bancario, verificando l’esistenza di una corre a assistenza a a a limitare gli errori valuta vi ed opera vi dei clien . Con la chiusura delle filiali lo­ cali e l’invito ad affidarsi al servizio on li­ ne della stessa banca tradizionale, o alla banca virtuale, l’obie vo di trasparenza del servizio è reso sicuramente più com­ plicato da raggiungere. La dinamica di trasformazione dei canali bancari da fisici sul territorio a virtuali, è in corso da diversi anni e, come si vede anche in altre Nazioni, determina sulla popolazione lo stesso disagio. Ben ven­ gano servizi sofis ca supporta da pro­ cedure informa che sempre più com­ plesse e sicure ad u lizzo delle future generazioni probabilmente sempre più disinvolte nell’u lizzo degli smart phone, tu avia si tenga conto che la stra fica­ zione culturale della popolazione rimarrà sempre eterogenea e che il denaro nella nostra storia è indispensabile per vivere e con esso i servizi delle banche, delle fi­ liali e dei professionis , forma e compe­ ten sulla materia. Perché, se lo sviluppo tecnologico è un processo inarrestabile, il rispe o dei diri della casalinga di Vo­ ghera è sinonimo di civiltà. 7­8 2018

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Il valore della diversità Inclusione è la parola d’ordine del nostro tempo. Se nella società porta ad una convivenza pacifica, nell’impresa porta il lavoratore a essere più motivato ed efficiente. Da anni esiste il diversity­ manager, figura professionale per valorizzare le diversità in azienda di Ma eo Melani

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onostante si viva in un mondo sempre più aperto dove le di­ stanze sono sempre più corte, le differenze con nuano ad essere mo vo di confli o e discriminazione. Anche nel lavoro capita che sorgano malesseri ver­ so chi possiede qualità diverse da quelle di maggioranza, come l’orientamento sessuale o la religione. Oltre ad un disa­

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gio del lavoratore, ciò porta danni all’or­ ganizzazione e alla produ vità delle aziende. «Se ges ta al meglio, la diversità è una ricchezza», spiega Valen na Dol­ cio , diversity manager e autrice del li­ bro “Diversità e inclusione. Dieci dialoghi con Diversity manager”, edito da Guerini Next. «Molte imprese», con nua la ma­ nager, «hanno compreso questo valore e

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RISORSA UOMO

Oltre a un’o mizzazione generale delle prestazioni dei collaboratori, le imprese che si servono di un diversity manager hanno anche maggiori profi e migliorano la loro immagine sul mercato

sono venute incontro alle esigenze dei lavoratori, valorizzandoli in tu gli aspe ». La professione del diversity­ma­ nager è nata Oltreoceano, negli anni ’80, e col tempo è arrivata anche in Italia. Può essere una risorsa interna alle im­ prese (so o il comparto dell’amministra­ zione o delle risorse umane), esterna (li­ bera professione) o so o le Pubbliche amministrazioni che organizzano proge di inclusione. Il suo compito è quello di studiare le differenze e a uare program­ mi per migliorarne il rendimento.

Le donne: le più “bisognose” di inclusione In cima alle categorie che necessitano di

più inclusione sono le donne, che perce­ piscono salari inferiori rispe o agli uomi­ ni e ancora raramente si vedono nelle posizioni che contano. Secondo il rap­ porto “Global Gender Gap Index 2017” elaborato dal World Economic Forum, nel nostro Paese le disparità di genere sono ancora reali tanto che siamo all’82esimo posto su 144 paesi per pari opportunità. In Europa, peggio dell’Italia, sono solo Cipro (92esimo posto) e Malta (93eseimo posto). Ma le discriminazioni non si fermano qui, tanto che anche gli stranieri, le persone disabili e i lgbt (le­ sbiche, gay, bisex, trans) trovano situa­ zioni difficili sul lavoro. «Per le persone affe e da disabilità, la strada è ancora in ascesa», spiega Dolcio , «perché le leggi a uali rendono difficile la loro assunzio­ ne, mentre per le persone omosessuali, qualche passo avan è stato fa o».

I vantaggi per le imprese che investono nella diversità L’inclusione è un fenomeno che coinvol­ ge tu gli a ori della vita pubblica: dal mondo poli co e sindacale a quello dei mass media e alle imprese. In par colare, oggi, per queste ul me, l’acce azione della diversità di genere porta vantaggi importan in quanto migliora l’immagine dell’azienda verso l’esterno e incen va i collaboratori a lavorare meglio. Le forme contra uali flessibili favoriscono l’inclu­ sione in misura maggiore e in modo più mastermeeting.it

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RISORSA UOMO

A raverso una mappatura completa del personale (provenienza, studi, famiglia) si possono conoscere le peculiarità di ciascun collaboratore e potenziarle a vantaggio anche dell’azienda»

incisivo rispe o al vecchio posto fisso. Da qualche anno si sta diffondendo sem­ pre più anche lo smart­working, che svincola il lavoro da orari e luoghi presta­ bili , facendo leva sul senso di responsa­ bilità del lavoratore e sul rapporto di fi­ ducia tra le par . «Si tra a di uno stru­ mento che facilità l’inserimento, perché il lavoratore ges sce meglio il proprio tem­ po e il datore di lavoro impara a fidarsi», dice Valen na Dolcio .

Secondo il “Global Gender Gap Index 2017”, in Italia le disparità di genere sono ancora reali tanto che siamo all’82esimo posto su 144 paesi per pari opportunità

Il ruolo del management e della formazione

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Per portare un’atmosfera di inclusione, dove le skills di ciascun collaboratore possano essere valorizzate al meglio in un’o ca di squadra, non basta avere una

buona capacità di leadership. Occorrono anche i mezzi e le persone. «A raverso una mappatura completa del personale (provenienza, studi, famiglia) si possono conoscere le peculiarità di ciascun colla­ boratore e potenziarle a vantaggio anche dell’azienda», dice Dolcio , «Per esem­ pio, a un dipendente di madrelingua in­ glese o francese si può affidare un com­ pito di interpretariato o un corso di lin­ gua. Da parte della dirigenza, però, deve esserci fiducia e coinvolgimento. In fase di colloquio il linguaggio deve essere chiaro e dire o, in modo da me ere a proprio agio l’interlocutore e non fargli pesare la diversità. Poi, occorre dimo­ strarsi aper , concedendo cambi di orari o garantendo benefit in base ai risulta . Anche eventuali cara eris che personali che possono sembrare nega ve, o addi­ ri ura determina problemi e disagi, se capi e “impiega ” al meglio, possono arrecare benefici all’azienda. Per esem­ pio, chi soffre di dislessia, condizione spesso taciuta a superiori e colleghi, ri­ sulta par colarmente abile nei lavori crea vi e manuali. Anche le persone af­ fe e da A.D.H.D (disturbo da deficit di concentrazione e ipera vità) possono

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RISORSA UOMO

trovare impieghi che le aiu no nel loro problema e che, allo stesso tempo, si ri­ velino u li per l’azienda. Per esempio, potrebbero svolgere bene mes eri in cui è richiesta una certa a vità fisica, come quello dell’operaio o del meccanico, ma anche professioni dinamiche come l’ani­ matore, o il commerciante dove c’è biso­ gno di una buona dose di energia e di parlan na. Un ruolo chiave lo gioca la formazione des nata alla classe manage­ riale. Il diversity manager deve possedere determinate capacità, sapere come ap­ procciarsi a dipenden e collaboratori in modo corre o e profi evole per poter dare l’esempio anche al resto del team. «Chi occupa ruoli al deve credere nelle capacità dell’individuo e mostrarsi aperto anche se nota delle differenze», dichiara Valen na Dolcio , «Così si dà il buon esempio e si migliora l’efficienza di tu a la squadra».

I benefici per l’azienda Una volta o enuto il quadro completo delle informazioni dei dipenden , il gioco è fa o. In base agli elemen a disposi­ zione si possono ges re al meglio tu gli aspe del rapporto di lavoro: dagli orari,

alle mansioni fino ai premi produzione. Un cambiamento che ha alla base l’inclu­ sione porta trasformazioni (posi ve) an­ che in altri ambi , come nei programmi futuri e nei modelli di selezione dei can­ dida . Ma quanto cosa a un’impresa for­ mare un diversity­manager? Ebbene la spesa è l’ul ma preoccupazione, perché spesso è sostenibile o addiri ura gra s. «Non è un inves mento che pesa sul bi­ lancio. In genere è un servizio di consu­ lenza e per le piccole medie imprese ven­ gono organizza corsi gratui per sensi­ bilizzare il personale», spiega Dolcio . Ma il ritorno è molto vantaggioso. Oltre a un’o mizzazione generale delle pre­ stazioni dei collaboratori, le imprese che si servono di un diversity manager hanno anche maggiori profi e migliorano la lo­ ro immagine sul mercato. Da parte dei clien c’è, infa , sempre più interesse intorno a queste tema che. Il consuma­ tore di un prodo o o di un servizio, per esempio, vuole sapere da dove ques provengono e in quali condizioni si lavo­ ra. «Ad oggi», conclude Dolcio , «l’inclu­ sione rappresenta un valore aggiunto per tu gli ambi di lavoro: dagli en pub­ blici fino alle mul nazionali». Anche le persone affe e da A.D.H.D possono trovare impieghi u li per l’azienda, svolgendo mes eri in cui è richiesta una certa a vità fisica, come quello dell’operaio o del meccanico

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Valeria Mangani La donna icona dello stile italiano nel mondo lancia una sfida: introdurre gli artigiani del lusso made in Italy nei mercati internazionali più appetibili di Delfina Reginè

Valeria Mangani: «La sapienza ar gianale che noi italiani abbiamo nelle mani, non ha eguali e infa il primato mondiale è nostro per ciò che riguarda il se ore fashion»

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er la sua esperienza è considerata una delle massime esperte del mercato del lusso globale e del made in Italy; ha partecipato a missioni governa ve negli Emira Arabi Uni e in Cina (Business Forum di Pechino) come rappresentante dell’alta moda italiana ed è richiesta all’estero a tenere lezioni di italian style. S amo parlando di Valeria Mangani, già vice presidente di AltaRoma SpA e fondatrice di Made in Italy Luxury Ar gianale la pia aforma che ha lo sco­ po di introdurre le PMI italiane in alcuni merca esteri, su invito di ques ul mi. «Obie vo: valorizzare i prodo di lusso italiani a raverso uno scou ng serrato, possibile solo con l’esperienza e la cono­ scenza del mercato del lusso», ci spiega. «La percezione del Made in Italy è asso­ lutamente iconica: una vera e propria su­ blimazione dello s le a raverso tu o ciò che si percepisce italiano. È il ben fa o che se indossato trasuda allure». La mo­ da made in Italy vale 48,6 miliardi di eu­

ro: è questo il valore economico dell’ex­ port italiano del se ore registrato nel 2016 tra abbigliamento, accessori e cal­ zature. «La sapienza ar gianale che noi italiani abbiamo nelle mani, non ha eguali e infa il primato mondiale è nostro per ciò che riguarda il se ore fashion. Pur­ troppo la migrazione dello shopping del lusso ha svuotato i negozi del quadrilate­ ro della moda facendo chiudere tante at­ vità ar gianali che di quella filiera erano un fanalino di coda, seppur di grande im­ portanza. Made in Italy Luxury Ar giana­ le può quindi rappresentare una chance per medie e piccole imprese ar gianali che da sole non riuscirebbero ad inserirsi in quei merca di nicchia big spender, generalmente diffiden , come, per citare un esempio, il Qatar: una delle economie a più rapido tasso di crescita su scala mondiale, vantando il PIL pro­capite più alto al mondo». Ed è proprio a Doha che si svolge Heya Arabian Fashion Exhibi­ on, alla sua 13 edizione, patrocinata da mastermeeting.it


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DONNE AL TOP

H.E. Sheikha Al Mayassa Bint Hamad Bin al Thani, figlia della proprietaria del brand Valen no, la sceicca Mozah, non­ ché sorella dell’emiro in carica. Su richie­ sta della sceicca Aysha Al Thani, Valeria Mangani ha portato l’eccellenza del no­ stro ar gianato di lusso alla manifesta­ zione che vede protagonista la donna, come si evince dal nome Heya che in ita­ liano si traduce lei. Il Qatar Business In­ cubator Center e il Ministero del Turismo sono i promotori di questa manifestazio­ ne che ha lo scopo di promuovere l’im­ prenditoria femminile. «E se la moda è la mia passione, le donne la mia missione». Dal 2006 Valeria è presidente dell’Asso­ ciazione Universo Femminile: «Un per­ corso, un i nerario in cui si intrecciano passioni, desideri, proge ». Una fiera tu a la femminile quindi, Heya Arabian Fashion, che vuole essere anche un mo­ mento di interscambio con even colla­ terali: presentazione di libri, incontri cul­ turali, sfilate. Pure in Qatar le donne che amano il lusso ricercano capi unici, per­ sonalizza , come quelli realizza dalle abili mani dei nostri ar giani che da sem­

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All’Heya Arabian Fashion di Doha l’eccellenza del nostro ar gianato di lusso nel padiglione Made in Italy Luxury

pre si dis nguono nel mondo. E si sono dis n anche quelli che Made in Italy Lu­ xury ha portato dal 25 al 29 aprile 2018 a Doha: Giuliana Guiso la designer che col suo brand emergente, Anita Bilardi, realizza borse su misura con pellami pre­ gia ; Simona Chiaravalle che plasma le collezioni BkiB con la preziosità dei tes­ su e il design raffinato anche degli abi da sera e degli originali kimoni e che per l’occasione ha lanciato il “burkini” made in Italy che unisce la tradizione araba allo s le sartoriale italiano; Kristal B con i meravigliosi ka ani dalle raffinate sete made in Como e la Maison Vi, iconica

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DONNE AL TOP

Valeria Mangani è nata in Sudafrica. Dal 2009 al 2015 è stata vice­presi­ dente di ALTAROMA, azienda compar­ tecipata da Camera di Commercio di Roma, Comune di Roma, Regione e Provincia. Durante i suoi sei anni di vi­ cepresidenza si occupa dell’internazio­ nalizzazione del Made in Italy e dello scou ng di s lis emergen indivi­ duando, tra gli altri, Stella Jean. Dal 2008 al 2013 ha dire o le relazioni esterne del sindaco di Roma Capitale. Dal 2009 al 2013 è stata dire rice Re­ lazioni Is tuzionali I.B.A.C. ­ Interna­ onal Business Advisory Council: Bo­ ard ideato da Sir Mar n Sorrel (Presi­ dente WPP), composto dai 50 CEO e presiden di importan mul nazionali. Dal 2006 è presidente dell’associazio­ ne Universo Femminile che dà vita ogni due anni al “Premio Venere Capi­ tolina” (patrocinio del ministero del La­ voro e delle Pari Opportunità).

Valeria Mangani, presidente Associazione Universo Femminile: «Se la moda è la mia passione, le donne la mia missione»

A destra Valeria Mangani durante l’Heya Arabian Fashion e, a sinistra, le borse di Anita Bilardi, nel padiglione italiano

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dèmì­couture degna della più alta inno­ vazione sartoriale con i suoi brocca fa a mano, lamina e chiffon. «Essere pre­ sen all’Heya è un primo passo su un mercato, quello del Qatar che ha un grande potenziale. E s amo già lavoran­ do per la prossima edizione». Proprio du­ rante l’Heya Arabian Fashion Exhibi on, Valeria Mangani è stata invitata a me e­ re a disposizione il suo know how per la cos tuzione di una Camera dell’Alta Mo­ da in Qatar. «I tempi sono maturi per is ­ tuire una Camera dell’Alta Moda del Qa­ tar, complice il crescente consumo di be­ ni e accessori di ar gianato di lusso», fa sapere. «L’inizia va, inoltre, incoragge­

rebbe le aziende ar gianali locali e con­ sen rebbe al Paese di giocare il ruolo di produ ore, oltre che consumatore». Una nuova sfida, quindi, a ende ora la Man­ gani, dopo il debu o all’Heya di Doha dove il suo padiglione Made in Italy Lu­ xury ha riscontrato un grande successo. «Le aziende si sono de e soddisfa e e il cinquanta per cento di queste ha firmato contra dire amente in fiera». In cinque giorni i padiglioni sono sta visita da 16.000 visitatori. Intanto Made in Italy Luxury si prepara per la prossima edizio­ ne di Heya Arabian Fashion Exhibi on che si svolgerà sempre a Doha dal 26 al 30 o obre 2018.

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GREEN REPORT

Tourism Footprint Ogni attività umana determina inevitabilmente un impatto sull’ambiente. Ma rendersi conto di essere tra i maggiori responsabili delle emissioni di CO2 è ben altra cosa. Gli operatori del settore come pure i suoi fruitori, ossia i turisti, sono chiamati necessariamente a scelte più consapevoli di Ginevra Bartoli

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8% delle emissioni di anidride car­ bonica prodo e in tu o il mondo sono a ribuibili al turismo. È que­ sta la sentenza senza appello comparsa recentemente sulle pagine della rivista scien fica Nature ClimateChange, a fir­ ma di un team internazionale di scienzia­ . Gli studiosi, con buona pace di chi ne­ ga che sia in a o un cambiamento clima­ co prodo o anche e in buona misura dall’uomo, hanno quan ficato l’impa o ambientale di tu e le a vità connesse ai viaggi e al turismo, dai voli intercon nen­ tali ai souvenir da bancarelle per turis . «La nostra analisi è il primo sguardo complessivo in assoluto al vero costo del turismo. È una valutazione completa del turismo globale, che non perde di vista alcun impa o», ha dichiarato Arunima Malik, docente di Sostenibilità alla Syd­ ney Business School, presso l’Università di Sydney. «Questa ricerca colma una la­ cuna cruciale, iden ficata dall’Organizza­ zione Mondiale del Turismo e dall’Orga­ nizzazione Meteorologica Mondiale, quan ficando, in modo completo, l’im­

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pronta turis ca mondiale». Oltre un mi­ liardo di persone, che ogni anno si spo­ stano, comprano, consumano in giro per il mondo, concorrono, dunque, per quasi un decimo delle emissioni globali di gas serra. Dal 2009 al 2013 (il periodo ana­ lizzato dai ricercatori in 189 Paesi) l’im­ pa o ambientale del turismo, inclusi tra­ spor , even , alberghi, cibo e acquis , è cresciuto da 3.9 a 4.5 GtCO2 e, vale a di­ re giga­tonnellate di CO2 equivalente, qua ro volte di più delle preceden s ­ me. I Paesi che causano il maggior danno sono, prevedibilmente, i più grandi sia in termini di ricchezza che di dimensioni, con Sta Uni , Cina e Germania in testa. Prendere a o delle responsabilità del se ore diventa fondamentale per evitare una futura crescita incontrollata delle emissioni legate alle a vità del turismo.

Impronta che sei nei cieli Sono i voli aerei i principali imputa nel processo agli eco­colpevoli. Quella del­ l’aeronau ca civile è un’industria alta­ mente inquinante e l’aumento esponen­ mastermeeting.it


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ziale della domanda, parallelo alla cresci­ ta del benessere e della voglia di viaggia­ re a grandi distanze, determina l’intensi­ ficarsi di una situazione già cri ca. I viag­ gi aerei internazionali sono responsabili, secondo i da della ricerca riferi al 2013, del 23% delle emissioni di anidride carbonica del turismo (oltre che di idro­ carburi, ossido di carbonio, ossidi di azo­ to, ossidi di zolfo, par colato). Ma sono le prospe ve di crescita a preoccupare. Con la crescente offerta delle compagnie low­cost i passeggeri dei voli aerei po­ trebbero addiri ura raddoppiare entro il 2036, raggiungendo numeri da record: 7,8 miliardi di passeggeri l’anno. E se vo­ lare a qualcuno fa paura, bisognerebbe pensare che è molto più probabile che sia l’inquinamento causato dagli aerei a uccidere piu osto che il remoto rischio di inciden aerei (ad oggi in termini di 10 a 1 secondo i ricercatori del Massachu­ se s Ins tute of Technology). Altri mezzi di trasporto, decisamente più sostenibili a parità di distanze percorse, andrebbero privilegia quando possibile, innanzi tut­ to il treno, che inquina 30 volte meno dell’aereo per chilometro percorso. Ma

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I voli aerei concorrono per quasi un quarto delle emissioni totali di anidride carbonica del turismo ©Barbara Ainis

sme ere di volare è in mol casi non conveniente e a volte impossibile, e allo­ ra l’unica alterna va sarebbe quella di in­ ves re in schemi di pagamento per com­ pensare i danni causa dai viaggi. Ne so­ no convin anche i ricercatori dell’Uni­ versità di Waterloo, che suggeriscono una piccola tassa salva­pianeta di 10 eu­ ro a viaggiatore per contribuire al conte­

Gli ecosistemi più delica sono quelli più a rischio a causa dei cambiamen clima ci

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Le formazioni coralline e le isole sono grandi a ra ori per i viaggiatori, ma il loro equilibrio è messo a rischio da un turismo non sostenibile

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nimento degli effe delle emissioni di anidride carbonica connesse al turismo. Una compensazione modesta e parziale, a cui comunque andrebbe e andrà affian­ cata l’a uazione di poli che internazio­ nali di sostenibilità. «Dal momento in cui il turismo è des na­

to a crescere più rapidamente di mol al­ tri se ori economici, la comunità inter­ nazionale potrebbe considerare la sua in­ clusione in futuro negli impegni clima ci, come l’accordo di Parigi, vincolando i voli internazionali verso specifiche nazioni», ha commentato Ya­Yen Sun, senior lectu­ rer dell’Università del Queensland e co­ autrice della ricerca australiana, confer­ mando l’opportunità di is tuire tasse sul­ le emissioni di CO2 o sistemi di emission trading. Fino ad oggi, infa , il turismo e in par ­ colare il trasporto aereo sono sta esclu­ si dalle a vità regolamentate internazio­ nalmente, considera erroneamente alla stregua di inizia ve di sviluppo a basso impa o ambientale. Proprio i negozia sul cambiamento clima co della confe­ renza sul clima Cop21 di Parigi, del

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Volare (più) sostenibile 2015, esclusero da ogni vincolo le com­ pagnie aeree, nonostante queste ul me rappresen no uno dei principali respon­ sabili del riscaldamento globale. Era l’epoca progressista di Barak Obama e oggi con Trump il piede americano spin­ ge ancor di più sul freno quanto a inizia­ ve per la sostenibilità: il presidente re­ pubblicano che nel 2017 ha ri rato gli USA dagli accordi di Parigi, ha dichiarato che tornerebbe sui suoi passi solo a fron­ te di condizioni più favorevoli (si legga, meno vincoli) per gli Sta Uni . Ma il presidente Trump ha anche manifestato dubbi anche sulla reale esistenza dei cambiamen clima ci in a o.

Ambiente a rischio. Turismo pure Nel fra empo il turismo globale è in o ­ ma salute, è cresciuto di circa il 5% an­

Per lavoro o per dile o, sono molte le occasioni nelle quali non si può fare a meno di prendere un aereo, anche se si ha a cuo­ re la salute dell’ambiente. Ci sono però alcune linee guida che consentono di essere dei passeggeri più responsabili e conte­ nere il proprio impa o energe co e ambientale. • Meno voli a corto raggio. Una buona parte del carburante consumato durante un volo è spesa per le operazioni di de­ collo e a erraggio. Nel caso di brevi voli decollare richiede circa il 25% del totale. • Preferire i voli dire . Per lo stesso mo vo di sopra, i voli con più scali, magari più economici, comportano un impa o sul­ l’ambiente decisamente superiore. • Veivoli più efficien . Ci sono compagnie che, per una forma di responsabilità o per contenere i cos del carburante, stan­ no rinnovando il proprio parco aeromobili con aerei più pic­ coli ed efficien rispe o ai vecchi Jumbo Jet, come l’Airbus A350, il Boeing 787 Dreamliner o il nuovissimo 777X. Per i voli a medio raggio i modelli più nuovi ed efficien sono il Boeing 737 MAX e l’Airbus A320neo. • Carbon Offset Program. I programmi volontari per la com­ pensazione dell’anidride carbonica emessa durante i voli esi­ stono ormai da anni con le maggiori compagnie e i soldi rac­ col sono u lizza per proge di riforestazione e produzio­ ne di energia pulita. Le cifre sono ragionevoli (dai 10euro), proporzionate alla durata del volo e deducibili.

nuo, con nazioni che negli ul mi anni hanno raddoppiato il numero di visitatori (le Maldive +68% dal 2003 e le Galapa­ gos 38%, ad esempio), e si prevede un trend che si dovrebbe a estare sul 4%, decisamente superiore al tasso di cresci­ ta di altri se ori economici. Senza una poli ca comune di sostenibilità non solo ci si dimostra irresponsabili verso l’am­ biente e la salute pubblica, ma si me e in campo una strategia di sviluppo assolu­ tamente miope: l’industria stessa del tu­ rismo rischia di perdere molto a causa dei cambiamen clima ci. Con l’innalza­ mento delle temperature neve e ghiacci potrebbero diventare in tempi non lunghi meno affidabili, danneggiando l’econo­ mia di resort sciis ci. Alla stessa stregua, l’innalzamento del mare minaccia le in­ frastru ure cos ere di molte località tro­ picali e insulari, e l’innalzamento delle temperature potrà danneggiare ecosiste­ mi come la Grande Barriera Corallina che da soli cos tuiscono a razioni fonda­ mentali per i turis . La stessa UNWTO ha raccomandato l’adozione di misure per contenere le emissioni legate al turi­ smo, incoraggiando il turismo di prossi­ mità e l’incen vazione di scelte più so­ stenibili. mastermeeting.it

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Laguna in rete La laguna di Venezia è finita in “rete” con una scia spumeggiante di 80 stakesholder che condividono un progetto importante di turismo sostenibile: Christa di Luciana Sidari

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Venezia, nel sugges vo contesto dell’Isola della Certosa, un tempo abitata da fra certosini e oggi punto di riferimento per chi viene a Ve­ nezia con la propria barca – poiché offre, oltre ai servizi di ormeggio e rimessaggio, anche il Venice Certosa Hotel e il Risto­ rante “Il Certosino” – accol da Alberto Sonino, amministratore di “Vento di Ve­ nezia” e socio OTS, lo scorso 25 giugno, la Regione del Veneto ha presentato l’Ac­ on Plan del proge o “Christa” in conco­ mitanza con “Laguna in Rete”, il Primo Fes val degli Operatori del Turismo So­ stenibile.

Christa e le sue “Quattro I” Acronimo di “Culture and Heritage for Responsible, Innova ve and Sustainable Tourism Ac on”, Christa è un proge o Interreg Europe di cui è partner anche la

Regione del Veneto ­ Direzione Turismo. La neonata Associazione “Operatori del Turismo Sostenibile della Laguna di Ve­ nezia ­ OTS” è sorta dai lavori del proget­ to stesso e ne rappresenta un primo em­ blema co e concreto risultato. È, infa , parte fondamentale di Christa, sua anima e al tempo stesso propulsore – fortemente sostenuto dalla Regione del Veneto che fin dall’inizio ha lavorato in un’o ca di cooperazione tra stakehol­ der – la volontà di far crescere una rete di operatori, accomuna da un’area ricca di potenzialità ancora parzialmente ine­ spresse, che supportandosi a vicenda e compensandosi, lavorino ad un comune obie vo al fine di poter apportare mol­ teplici benefici al territorio e alle a vità. Un valore aggiunto in grado di durare nel tempo e dimostrare la sua efficacia oltre il proge o.

Platea di operatori alla presentazione del proge o interreg Christa presso Isola della Certosa Casello delle Polveri Venezia

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Il proge o CHRISTA e il suo Piano d’azione mirano a valorizzare il turismo culturale, responsabile, innova vo e so­ stenibile della Laguna di Venezia a ra­ verso 4 aspe di importanza strategica, le cosidde e “4 I”: “Intangible heritage”, “Industrial heritage”, “Interpreta on faci­ li es”, “Innova on and digi sa on”, con l’obie vo finale di migliorare gli stru­ men di policy regionali, al fine di garan­ re uno sviluppo turis co integrato e so­ stenibile in grado di apportare molteplici e duraturi benefici al territorio interessa­ to dal proge o e agli operatori economi­ ci coinvol . Intangible Heritage: è rappresentato da tu e le pra che, espressioni, conoscenze e forme di cultura che sono riconosciute dalle comunità come parte del proprio patrimonio culturale ma che non posso­ no essere catalogate o archiviate in for­ ma fisica. Si tramanda oralmente e per questo si chiama “patrimonio culturale vivente”. Industrial Heritage: è rappresentato dai res di cultura industriale di valore stori­ co, tecnologico, sociale, archite onico o

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scien fico. Ques res sono cos tui da edifici, macchinari, fabbriche, miniere e luoghi in cui si propone e produce energia. Interpreta on Facili es: l’interpretazione del patrimonio è un processo di comuni­ cazione che aiuta le persone a conoscere un sito, una raccolta o un evento. Stabili­ sce un legame tra i visitatori e ciò che possono scoprire nei si del patrimonio. Le stru ure di interpretazione possono essere una brochure, dei materiali audio­ visivi o dei centri di informazione. Innova on & Digi sa on: trasformano le risorse culturali in un importante asset per l’economia digitale favorendo la cre­ scita economica e il vantaggio compe ­ vo dei servizi e prodo turis ci. Con l’in­ novazione e la digitalizzazione si rende disponibile online il patrimonio storico e culturale di una des nazione turis ca. Domenica 24 giugno, si è tenuto il “Pri­ mo Fes val degli Operatori del Turismo Sostenibile” che ha visto lo svolgersi di una serie di inizia ve diffuse organizzate dall’Associazione OTS nella Laguna di Venezia.

Litorale di San Piero in Volta e Pellestrina

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Lo skyline del litorale di Pellestrina e l’azzurro della Laguna

All’evento di lunedì 25 giugno hanno preso parte gli Assessori al Turismo della Regione del Veneto e del Comune di Ve­ nezia, i rappresentan delle Organizza­ zioni di Ges one della Des nazione turi­ s ca (OGD) coinvolte, l’Associazione OTS e i rappresentan della Regione del Veneto ­ Direzione Turismo. Come ha so olineato l’assessore Federico Caner, mancano ancora le linee strategiche per gli operatori del se ore. C’è poco coordi­ namento, malgrado la consapevolezza di tu della picità della Laguna di Venezia che deve spingere ad un turismo diverso, sostenibile, che rispecchi il patrimonio di conoscenze delle gen che abitano le isole della Laguna. Da qui l’esigenza di un

cambio di visione: dalla logica di des na­ zione si è passa alla logica di prodo o, con la volontà di me ersi in rete per creare nuovi prodo in un’o ca di turi­ smo sostenibile. Necessità evidenziata anche da Paola Mar, Assessore al Turi­ smo del Comune di Venezia che ha an­ nunciato che, nel nuovo sito della ci à di Venezia, ci sarà un’ulteriore sezione de­ dicata all’offerta della Laguna, e rivolta in par colare al target dei millennials, sem­ pre di più alla ricerca di experience nuo­ ve sul territorio. Nadia Giare a, dirigen­ te U.O. Proge Europei per il Turismo della Regione Veneto e Stefan Marchioro responsabile dei Proge Territoriali e Governance del Turismo della Regione Veneto, hanno illustrato il proge o Chri­ sta e sopra u o so olineato la qualità e l’entusiasmo degli stakeholder aderen , tra i quali ci sono società di navigazione

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come Delta Tour di Rudy Toninato, da sempre imprenditore e sostenitore del turismo fluviale, vi coltori e or coltori, rappresenta da Carlo Finotello del Con­ sorzio Carciofo viole o di Sant’Erasmo, adde alla ristorazione e rice vità, tour operator e guide naturalis che. A ualmente le OGD coinvolte nel pro­ ge o sono cinque: Chioggia, Riviera del Brenta e Terra del Tiepolo, Venezia, Ca­ vallino Trepor , Jesolo ­ Eraclea. Adesso si tra a di trovare il senso profondo di “Turismo nella Laguna di Venezia” e indi­ viduare una visione comune, tenendo conto che il prodo o turis co veneziano è diverso dal prodo o turis co della La­ guna. È chiaro oramai a tu , che il turi­ smo sostenibile deve rivolgersi alla co­ munità che comprende e condivide una dimensione sostenibile, anche per evita­ re che entrino in Laguna i “corsari”, resi ciechi e sordi, da interessi economici, alla bellezza della diversità e della specificità di ogni isola. Alessandro Sartori, ornito­ logo e consulente ambientale, ha fa o notare come la Laguna, nel tempo, si sia rido a del 70% con sofferenza delle spe­ cie nidifican , svernan , migran . «Una zona umida è considerata di grande valo­ re naturalis co quando vi svernano al­ meno 20.000 uccelli», ha spiegato Sarto­ ri, «in Laguna c’è una popolazione che va da 300.000 a 500.000. Questo dice tu o sul valore ines mabile del patrimonio a disposizione. Marco Go ardi dire ore del Parco Delta del Po (uno dei 660 par­ chi importan del mondo) ha ricordato che dopo il riconoscimento UNESCO le persone del Delta si sono impegnate an­ cora di più. Il Parco oggi fa da coordina­ tore alle diverse realtà comunali. Sarebbe bello dire che sta nascendo un nuovo “Umanesimo” che al centro me e il rapporto tra ambiente e uomo, non nell’o ca di sfru amento, ma di conser­ vazione, valorizzazione, condivisione di esperienze che appartengono a un luogo e solo a quello, che comunque non è sle­ gato da quelli vicini. A questa visione si devono accompagna­ re un nuovo conce o este co, ma anche un nuovo alfabeto, che trasme a valori alle famiglie, alla scuola, a chi si occupa di turismo. Per, finalmente, distogliere lo sguardo dallo smartphone e vivere emo­ zioni auten che. mastermeeting.it


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La Laguna Sud di Venezia Un tour alternativo fra scorci segreti, storie della laguna e luoghi fuori dal turismo di massa a cura di Luciana Sidari

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ol conoscono la Laguna Nord di Venezia – per intenderci quella dove sorgono le Isole di Torcello, Burano, Murano – ma pochi hanno visitato la Laguna Sud che, per sua natura, si presta a percorsi len , in armo­ nia con la natura, alla scoperta delle valli e delle barene dove svernano molte spe­ cie di avifauna e dove la sapienza e le passioni dell’uomo, caccia e pesca, esi­ stono ancora, sia pur regolamentate.

Gli itinerari doc di ATN Laguna Sud

Villa Cheta di Maratea

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ATN, l’agenzia di promozione turis ca e di navigazione della società Valle Cornio S.p.A. è stata creata da chi ama profonda­ mente la laguna e l’ha vissuta a raverso i raccon tramanda da generazioni. Le tappe proposte da ATN Laguna Sud sono il risultato di un insieme di conoscenze tecniche, morfologiche ed etnografiche dell’ambiente lagunare. Promuovono un turismo ecocompa bile, che si pone co­ me obie vo principale la salvaguardia e

la riqualificazione del territorio e dei suoi valori storici e naturali. Il servizio di navi­ gazione offerto non è limitato al solo tra­ sporto, ma è anche un servizio educa vo, teso alla divulgazione delle informazioni storiche e naturalis che del luogo, che determina la sensibilizzazione sulle tema­ che ambientali e man ene viva la cultu­ ra e le tradizioni. A bordo, una guida illu­ stra le peculiarità della zona e intra ene gli ospi con raccon na dalla tradizione di caccia e pesca, patrimonio orale della laguna sud di Venezia. Se si ha la fortuna di avere un accompagnatore come Davi­ de Scarpa, si è proprio fortuna , infa è capace come pochi di incantare anche il più sprovveduto dei turis descrivendo i comportamen delle varie specie avicole: per esempio, sapevate che la beccaccia di laguna trova le ostriche, le sguscia e si nutre solo di queste, come i grand gour­ mand umani? E che al gabbiano quando nascono i piccoli spunta una macchie a rossa sul becco e così i piccoli becchet­ mastermeeting.it


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PARADISI DIETRO L’ANGOLO Uno stormo di alzavole in volo

Ravenna si tra a di percorrere 10 minu ad andatura prudente per via dei 70 chi­ lometri orari, all’altezza del km 310, pri­ ma dell’indicazione Lova, è consigliabile fare un’inversione verso Venezia,nel par­ cheggio di un distributore e quindi dopo pochi metri scendere per il vio olo se­ gnalato dal cartello ATN.

Alla scoperta della natura della Valle Cornio

tandola hanno la loro brava razione a co­ mando? Come si fa a non innamorarsi delle storie della Laguna!

La base di partenza È sulla Strada Romea, dalla rotonda che porta alla Riviera del Brenta, in direzione

Qui inizia un mondo mai immaginato, una bella stru ura, dotata di capiente parcheggio, rispe osa dell’ambiente ospita gli uffici e un pon le d’imbarco in legno facilita l’accesso dei visitatori dal canale del Cornio un ramo del Fiume Brenta, quando sfociava dire amente in laguna prima d’essere deviato (o Medoa­ cus minor) si va lentamente verso la La­ guna Sud. Il basso fondale rende impra ­ cabile la navigazione a barche di grandi dimensioni, e così i ba elli usa sono i ­ pici motoscafi veneziani ristru ura per il nuovo compito. Le barche, Cornio1, Cornio2 e Cornie o vanno da 20 a 67 pos , dota di servizi igienici, radar, ra­ diotrasmi ente, gps, impianto fonico e terrazza all’aperto, assicurano una piace­ vole escursione. Par colare della barca “Cornio” in dotazione a ATN Laguna Sud della famiglia Capuzzo

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le per le scuole, riscoperta delle tradizio­ ni e di an chi mes eri (a Pellestrina ci sono le pellestrino e che ancora oggi per la delizia dei visitatori lavorano a tombolo con movimen leggiadri e quasi magici pizzi e merle ).

Un piacere per gli occhi e per il palato

Una garze a solitaria

Terra e acqua. Escursioni in laguna In caso di incen ve, ATN propone per­ corsi di mezza o intera giornata, si può scegliere: Tra barene e dune, Le vecie passaure e Laguna sud da Cornio a Valle Zappa, a Malamocco a Pellestrina per ve­ dere i murazzi (le difese di Venezia), Le casse di colmata, aree ar ficiali formatesi negli anni ‘60 raggiungibili da Cornio, Valle Zappa, Valle Millecampi, Valle Fi­ gheri.

Turismo o Turismi? Re di pesca in barena e fiori di limonio, noto come Lavanda della Laguna

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Navigando in Laguna certamente si in­ contrano persone che scelgono consape­ volmente delle esperienze poco pra ca­ te, chiedendo turismo e i nerari di foto­ grafia naturalis ci, educazione ambienta­

La Laguna di Venezia è tu a da scoprire, è talmente diversa, a ra va, rilassante che è un piacere osservare le espressioni dei passeggeri, sia durante la navigazio­ ne, sia all’approdo finale. Il top si rag­ giunge se si concorda un i nerario che preveda un pranzo, anche convenziona­ to, nelle tra orie di San Piero in Volta o Pellestrina. Qui si possono fare delle esperienze da ricordare: an pas pici veneziani come grancevola, moscardini, canoce, uova di seppia, riso agli scampi o spaghe alle pevarasse o al nero di seppia, grigliate o fri ure, il tu o innaf­ fiato da buon vino, aiutato dallo “sgrop­ pino” e accompagnato per tu o il pranzo dai bussolai pellestrino , ciambelle di pane secco che non appesan sce, pico di Chioggia. Lentezza nella navigazione e lentezza a tavola: fermiamoci tu , sarà anche un piacere “leggermente” epicureo, ma quanto ci guadagna la nostra anima!

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Destinazione Lugano Region Incantevole Wedding Destination tra natura, storia e cultura di Giulia Gagliardi

COPYRIGHT: ENRICO BOGGIA

vile all’interno di Villa Ciani, dimo­ ra o ocentesca in puro s le neo­ classico, ar colata in 30 sale e af­ frescate e circondata dall’omoni­ mo rigoglioso parco ci adino, o di organizzare un banche o al Gran Café Al Porto, con i suoi locali storici da 80 persone. Ma si può pensare anche di festeggiare a bordo del ba ello Milano 1927, circonda dalla bellezza del lago. Queste sono solo alcune delle proposte – e delle loca on – per il giorno più bello offerte da Lugano e della sua regione.

Tra i vigneti nel parco e o al B&B Alberghi di lusso, ville dal sapore an co e dimore aristocra che... mastermeeting.it

lare e dall’archite ura complessa, tra ville in s le fioren no e fa o­ rie, circondate da vigne , campi e pascoli. Nei suoi 80 e ari si posso­ no alles re feste e matrimoni dal sapore rus co, ma di grande raffi­ natezza, grazie a una stru ura che accoglie fino a 200 persone, il ca­ tering esterno e la totale immer­ sione nella natura. Un ulteriore luogo ideale per matrimoni in s le in una loca on esclusiva è il Bed and Breakfast Vallombrosa, all’in­ terno della Tenuta Tamborini di Castelro o, con la sua terrazza af­ facciata sulle colline e sui vigne , che propone un’esperienza paradi­ siaca nella quiete di un paesaggio meraviglioso. Un’altra des nazione insolita è il

parco Scherrer, che si trova nel co­ mune di Morcote e che offre la possibilità di sposarsi dire amente in loco con rito civile. Due i luoghi iconici di questo angolo di paradi­ so definito “Il Giardino delle Mera­ viglie”. Da una parte lo spazio ver­ de, fa o realizzare da Arturo Scherrer, appassionato viaggiatore e amante dell’arte e della cultura, che ospita una vegetazione lussu­ reggiante di origine subtropicale. Dall’altra la sua collezione di og­ ge d’arte da Paesi e epoche di­ verse, disseminata nei diversi edifi­ ci che lo punteggiano, dalla copia del tempio Ere eo, il cui originale si trova nell’Acropoli di Atene, al tempio egiziano dedicato a Nefer­ , dalla palazzina che ospita re­ fer e affreschi pici del subcon ­ nente indiano (e in cui si svolgono i banche e le cerimonie nuziali), fi­ no alla perfe a rappresentazione della pica casa lombardo­ cinese del 1300, oggi trasformata nell’al­ tre anto tradizionale ristorante a cielo aperto, il gro o. E per abbinare a delle loca on inu­ suali a vità altre anto originali, Lugano offre dal volo in mongol­ fiera al giro in elico ero, entrambe occasioni perfe e per ammirare dal cielo la bellezza di una regione ad alto concentrato di natura. COPYRIGHT: PALAZZO DEI CONGRESSI LUGANO

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ille, complessi alberghieri di grande lusso, parchi, caffé storici e ba elli: Lu­ gano e dintorni propongono un’offerta ricca e variegata di lo­ ca on e soluzioni sia tradizionali che unconven onal per celebra­ zioni e matrimoni ada ad ogni ­ po di esigenza. Si può scegliere, per esempio, di celebrare il rito ci­

Lugano e la sua regione non man­ cano di “cornici” affascinan in cui ambientare cerimonie e banche , per matrimoni all’insegna dell’ele­ ganza, della privacy e del buon gu­ sto. Ma la sua ricca e variegata storia, e la sua posizione al centro di una fi a rete di scambi di idee, culture e persone, la rendono an­ che il luogo perfe o dove speri­ mentare soluzioni originali ed inso­ lite. Una di queste è la Tenuta Bal­ ly & von Teufenstein, conosciuta come can na vinicola, ma in realtà azienda agricola dalla storia seco­

ENTE TURISTICO DEL LUGANESE Via Giovanni Nizzola 2 6901 Lugano ­ Switzerland Tel. +41 58 220 65 68 www.luganoregion.com mee ng@luganoregion.com

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L’Alto Piemonte Un territorio vinicolo da scoprire e riscoprire, dove si producono etichette dal grande potenziale qualitativo e organolettico di Alberto Osella

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Villa Cheta di Maratea

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milioni di anni fa, un super­ vulcano esplode con una po­ tenza tale da modificare per mol anni il clima del pianeta. La sua enorme caldera coincide oggi con le valli dei fiumi Sesia e Sessera, tra le province di Novara, Ver­ celli e Biella, in alto Piemonte. 50 milioni di anni fa, la Placca Africana si scontra con quella europea dando origi­ ne alle Alpi. Avviene anche un fa o “mi­ nore”: per effe o dello scontro, tu a la stru ura sommersa dell’an co super­ vulcano viene proie ata in superficie, as­ sumendo un andamento orizzontale. 10 anni fa, Il geologo tries no Luciano Sinigoi si trova con il collega americano James Quick in Alta Valsesia, presso il paese di Balmuccia, dove ancora si pos­ sono rintracciare i segni dello scontro tra le placche. I due guardano la parete a strapiombo, striata di nero, di una mode­ sta montagna, e Sinigoi pronuncia una frase: “Quello ha tu o l’aspe o del man­ tello terrestre. Ma dovrebbe trovarsi 22

km so oterra, non qui”. È la scoperta del super­vulcano fossile della Valsesia. 2 milioni di anni fa, Il deposito lasciato dai ghiacci e il dilavamento alluvionale del Monte Rosa, formano le dolci colline mo­ reniche che oggi fiancheggiano il corso del fiume Sesia, tra le Prealpi e la bassa.

Una terra di grandi vini Era importante raccontare in breve que­ ste vicende per meglio raccontare un ter­ ritorio vinicolo compreso so o il nome di Alto Piemonte. Quando si parla di Nebbiolo, forse il più celebre vi gno autoctono italiano, la mente corre ai rossi del basso Piemonte che si sono conquista una meritata ce­ lebrità a livello mondiale, come Barolo e Barbaresco. Pochi sanno che l’Alto Piemonte presen­ tava a inizi ’900 una superficie vitata non meno estesa e non meno importante delle Langhe. Anche qui si col vava il nebbiolo – conosciuto con il nome di mastermeeting.it


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PARADISI DIETRO L’ANGOLO Il Sacro Monte di Varallo

Spanna – e il Ga nara, in par colare, era considerato il vino dei re. Le mala e del­ la vite prima e l’industrializzazione in se­ guito spopolarono però le campagne, fa­ cendo precipitare la produzione, sia sul piano quan ta vo che qualita vo. Da alcuni anni, un pugno di produ ori –

di dimensioni che vanno dal piccolo al microscopico – ha fa o sì che ques grandi vini siano torna a esprimere tut­ to il loro potenziale qualita vo e organo­ le co, al punto da portarli a competere dire amente con i più tola nebbioli basso­piemontesi. Con una cara eris ca specifica: un impareggiabile legame con il territorio, che si ritrova puntualmente negli aromi e nei sapori. Siamo all’esa o opposto del cosidde o vino globale. Ma vediamo come si ar cola oggi la di­ stribuzione di ques vini. Di recente sono state introdo e due DOC­ombrello: Colline Novaresi (riva si­ nistra della Sesia, nella provincia di No­ vara) e Coste della Sesia (riva destra della Sesia, nelle province di Biella e Vercelli). Appartenen all’uno e all’altro se ore, vi sono i DOC e DOCG lega , nel nome, ai singoli comuni. Sono ques i grandi rossi da invecchiamento. Nell’ambito delle Colline Novaresi troviamo il Fara DOC, il Sizzano DOC, il Ghemme DOCG e il Bo­ ca DOC. Nel se ore Coste della Sesia abbiamo invece il Ga nara DOCG, il Bramaterra DOC e infine il Lessona DOC. La prima domanda che di solito il viag­ giatore si pone quando si inoltra nel terL’isola di Orta San Giulio ­ Novara

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Uno scorcio del rice o di Ghemme (Novara)

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roir è “ma le vigne dove sono?”. A diffe­ renza delle Langhe o del Monferrato, do­ ve le colline sono le eralmente ricoperte di filari, qui il bosco è tornato in gran parte a riprendersi il territorio. In altre parole, qui per trovare le vigne bisogna sapere dove andare. Il modo migliore è telefonare ai produ ori e farsi accompa­ gnare. Le vigne che si dispongono lungo le colline moreniche – in altre parole sul­ la dorsale posta tra il corso della bassa Valsesia e la strada del Lago d’Orta – danno origine a vini già no in epoca ro­ mana. Fara, Sizzano e Ghemme sono vini austeri, da grande invecchiamento, ma in qualche modo so li, profuma e di grande bevibilità. Nel colore domina il rosso rubino. Tra i produ ori la parte del

leone la fanno oggi le An che Can ne Cantalupo, il cui fiore all’occhiello è il premia ssimo Ghemme DOCG. Fara e Sizzano sono invece vini più rari, ma non meno interessan , oggi prodo da pic­ coli vi cultori. Segnaliamo che il Fara vie­ ne prodo o anche da can ne presen nei comuni di Briona e Barengo. Il terreno cambia notevolmente lungo una fascia trasversale che si inoltra sia al­ la destra che alla sinistra del fiume Sesia. Verso il biellese da una parte e il lago d’Orta dall’altra. Qui il super­vulcano, an­ corché fossile, ha lasciato il segno, cos ­ tuito da porfidi che vanno dal giallo, al rosa, al rosso. Si tra a di roccia friabile, priva di humus, acida, salina e ricca di mi­ nerali. I vini che provengono dalle vi che affondano le radici in questo terreno unico, donano aromi e sapori inconfondi­ bili ed estremamente intrigan , oltre a una disposizione ancora più accentuata all’invecchiamento. Il rubino vira sovente al granato e, dopo lunghi anni, può dona­ re riflessi arancia . Sulla riva destra del Sesia il re è ancora oggi il Ga nara, i cui principali produ o­ ri sono Travaglini e Nervi. Il re però è tal­ lonato da altri rossi di al ssimo livello, come Bramaterra e Lessona. Per la loro diffusione molto si deve alle Can ne Sel­ la, appartamen all’an ca famiglia bielle­ se legata all’industria tessile e al se ore bancario. Anche in questo caso, però, la caccia ai piccoli e piccolissimi produ ori può dare notevoli soddisfazioni. Tra essi ci amo Odilio Antonio . In ambito Colline Novaresi, riva sinistra della Sesia, il vino dei porfidi è lo straor­ dinario Boca. Fautore della sua rinascita è l’ex commerciante svizzero Christoph Kunzly che con la sua azienda Le Piane opera oggi su 9 e ari di superficie vitata. All’opposto c’è Cascina Montalbano: 1 e aro solo di vigna nell’epicentro della zona più vocata: un vino difficile da tro­ vare ma, proprio per questo, ancora più interessante sarà dargli la caccia. A parte Lessona e Ga nara, che in alcu­ ni casi vengono vinifica con il solo Neb­ biolo, cara eris ca generale di ques vi­ ni è l’incontro magico tra l’austero Neb­ biolo e la speziata Vespolina novarese, presente in percentuali che vanno dal 15% al 30%. La Vespolina è un vi gno autoctono estremamente interessante mastermeeting.it


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PARADISI DIETRO L’ANGOLO

Il Castello di Masino

che non pochi produ ori vinificano an­ che in purezza, con risulta notevoli. Al­ tra cara eris ca generale è il lungo pe­ riodo di macerazione sulle bucce e, in mol casi, una fermentazione malola ca del tu o naturale, che s’innesca sponta­ neamente con il rialzarsi delle tempera­ ture all’inizio dell’estate. Oltre a queste grandi DOC, che come minimo trascorrono due anni in bo e, vengono anche prodo vini più beverelli che vanno so o la denominazione delle DOC­ombrello. Si tra a di nebbioli in purezza non invecchia , vespoline e croa ne autoctone e, ancora, bianchi stru ura , che nascono da uve analoghe a quelle con le quali si produce l’ormai celebre Erbaluce di Caluso. Se durante le vostre caccie ai produ ori vi vinicoli foste interessa anche ad al­ tro, segnaliamo i tan castelli presen nella zona, come a Rovasenda, Briona, Proh e Barengo. La stessa Cascina Mon­ talbano, citata in precedenza, nel comu­ ne di Boca, sorge sui res di un castello qua rocentesco e mostra affreschi coevi di cui ancora non si è chiarita l’origine e il significato.

Luoghi pochissimo conosciu e di grande interesse sono i rece , sorta di “medine” medioevali – o di incrocio tra il castello e il villaggio for ficato – nei quali si richiu­ devano i contadini in caso d’invasione, immagazzinandovi i prodo della terra e le derrate alimentari. I piccoli edifici, ad­ dossa gli uni agli altri, sono invariabil­ mente costrui con i sassi del fiume Se­ sia. I rece più belli e integri sono quelli di Ghemme, Candelo e Carpignano Sesia. In quest’ul mo è stato alles to un picco­ lo museo dove è possibile ammirare il più grande torchio per uve del Piemonte, ri­ salente al XVI secolo. La pressa viene spinta verso il basso da un gigantesco trave ricavato da un singolo albero di cui ancora si intuiscono le radici. Quanto all’offerta gastronomica, sugge­ riamo due ristoran nella bassa Valsesia, capaci di offrire pia tradizionali con un tocco di crea vità: Il Ristorante Impero di Sizzano e La Torre di Romagnano Se­ sia. Per quanto riguarda il perno amen­ to, invece, consigliamo di veleggiare ver­ so i laghi Maggiore e d’ Orta, che si tro­ vano a non più di mezzora di macchina da una qualsiasi delle zone citate. Nell’Alto Piemonte si producono grandi rossi da invecchiamento. Come il Fara DOC, il Sizzano DOC, il Ghemme DOCG e il Boca DOC

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Gustando la Puglia imperiale Da Andria a Barletta, Minervino Murge e Trani, un viaggio tra castelli, cattedrali e paesaggi lunari suggestivi, come quelli dell’Alta Murgia, ma anche tra antichi mestieri e sapori genuini di Tiziana Conte Sopra la Ca edrale di Trani. In basso, Castel del Monte

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astelli e ca edrali che dominano paesaggi di incredibile bellezza ma anche ci à che custodiscono tesori d’arte an ca. Tes monianze di un passato glorioso. È la Puglia imperiale: quella che trova la sua massima espres­ sione nel magico o agono di pietra, Ca­ stel Del Monte, che spicca per la sua im­ ponenza fra le campagne di Andria e

dalle cui bifore e trifore si gode di un paesaggio che arriva fino al Gargano. Patrimonio dell’Umanità Unesco, dal 1996, il maniero fu voluto da Federico II che, innamorato dell’Italia, elesse la pro­ pria residenza ufficiale in Puglia facendo erigere, a Foggia, il Palazzo Imperiale. Uomo illuminato, ha lasciato una grande eredità alla popolazione che risente, an­ cor oggi, di quella cultura federiciana aperta e tollerante, spirituale e gioviale. Durante la dominazione normanna e sveva si assiste ad un rafforzamento del sistema militare e difensivo che vede, proprio nei castelli, i capisaldi della sua organizzazione: oltre a Castel del Monte ne sono splendidi esempi quelli di Bar­ le a e Trani, Minervino e Canosa, e la rocca del Garagnone. Non solo for fica­ zioni, ma anche alcune tra le più belle ca edrali di s le romanico­pugliese si trovano in ques luoghi; costruite tu e fra l’XI e il XIII secolo, sorgono spesso su cripte più an che e sfoggiano pregiate decorazioni nei rosoni e portali oltre a preziosi affreschi e mosaici. mastermeeting.it


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Delizia per occhi e palato Il nostro tour inizia da Andria, dalla Porta di S. Andrea, dove Federico II con la sua corte fu accolto dal patriziato andriese che gli giurò fedeltà, durante le note ri­ bellioni rela ve alla VI Crociata, come si evince dall’l’iscrizione, incisa nel 1230: “Andria fidelis nostris affixa medullis”. In questa ci à, nel 1228, Federico annun­ ciava la nascita del secondogenito Corra­ do; sempre qui, nella cripta della maesto­ sa Ca edrale S. Maria Assunta (XII­XV sec.) sono conservate le spoglie di due

delle sue mogli: le imperatrici Iolanda di Brienne, morta sedicenne dopo aver da­ to alla luce Corrado, e Isabella d’Inghil­ terra, morta di parto a Foggia. E ci piace perderci fra le stradine del centro storico per poi, seguendo il rintocco delle cam­ pane, arrivare in Piazza Duomo per am­ mirare la ca edrale del’epoca normanna, ricostruita in s le tardo­go co (sec. XV­ XVI) per volontà del duca Francesco II Del Balzo e l’interessante cripta. Distante pochi passi il Palazzo Ducale (XVI sec.), la chiesa e il convento di S. Francesco (XIII sec.) e S. Domenico (XIV sec.). Straordi­ nario il trecentesco portale della chiesa di S. Agos no costruita dai cavalieri teu­ tonici, sugges va l’aura basiliana di S. Croce e la Porta Sant’Andrea. Delizia per gli occhi, ma anche per il palato, Andria è pure famosa per i confe . Risale al 1894 l’an ca fabbrica di Giovanni Mucci, nella storica palazzina dalle volte in pietra, tra­ sformata in museo del confe o ricono­ sciuto dal MIBACT bene di interesse cul­ turale. Un tuffo nella storia ar gianale fra an chi utensili e macchinari per la produzione di confe , caramelle e cioc­ colato. Nel 1920 Mucci creò Mandorla Imperial: un confe o realizzato con la fa­ mosa mandorla di Andria, la cui evoluzio­ ne portò ai famosi “Tenerelli”. E la rice a resta segreta. Il percorso museale, sup­ portato da un video, culmina con la bou­ Purè di fave con cicoria e peperoni, uno dei pia pici della tradizione contadina

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que dove assaggiare le specialità pro­ do e. A pochi chilometri dalla ci à si er­ ge solitario il Castel del Monte, il manie­ ro in cui forse l’imperatore non soggior­ nò mai, ma dove per le sugges oni sim­ boliche l’immaginario colle vo ne avver­ te più che altrove la presenza. Andria è sinonimo di la cini di qualità fra i quali spiccano la burrata, le mozzarelle, la ri­ co a e la giuncata. Provare per credere, prima di proseguire con il nostro tour, con una sosta al Caseificio Montrone.

La ci à della Disfida

L’Ulivo protagonista assoluto dei paesaggi pugliesi

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Dopo aver soddisfa o il nostro appe to proseguiamo alla volta di Barle a. La cit­ tà della famosa sfida del 1503, fra fran­ cesi e italiani, ha giocato un importante ruolo nella storia del potere europeo nel Mediterraneo. Rievocato ogni anno con grande sfarzo, l’evento richiama turis e curiosi che non mancano di ammirare la rappresentazione storica del certame ca­ valleresco e nella Can na della Sfida, già an ca Taverna del Sole, uno dei musei più visita della ci à, l’esposizione di utensili originali dell’epoca. A dare il ben­ venuto a chi viene dal mare c’è il Castello

federiciano: simbolo del potere svevo, rammenta la storica importanza di Bar­ le a: luogo di incoronazioni, di promul­ gamento di leggi, punto di partenza delle crociate e ponte ideale verso la Terra Santa, sede doganale, avamposto strate­ gico per Federico II e regno incontrasta­ to, poi, di Manfredi. Addentrandoci nel cuore an co della ci à ci si rende conto che in ogni epoca è stata proge ata con ambiziose prospe ve. Così, per esem­ pio: il quar ere delle “se e rue”, secondo il modello delle bas des francesi; le pro­ fonde e intenzionali visuali prospe che; pregevoli palazzi all’interno di vere sce­ nografie urbane. E se gli edifici di epoca angioina e aragonese e il misterioso Co­ losso de o Eraclio, (statua di bronzo alta 5 metri vicino alla chiesa del S. Sepolcro), tes moniano la potenza e la ricchezza della ci à, le importan chiese medievali la consistenza del presidio religioso: al­ l’epoca delle crociate vi risiedevano ordi­ ni monas ci e cavallereschi. Tappa obbli­ gatoria insieme alla Ca edrale romanica, la chiesa di Sant’Andrea e la chiesa del Purgatorio (XVIII sec.), Palazzo della Mar­ ra (XVI sec.), sede della Pinacoteca Giu­

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seppe De Ni s, per ammirare la collezio­ ne del celebre pi ore al quale Barle a ha dato i natali nel 1846 e che rappresentò uno dei momen più al dell’arte del­ l’800 in Europa.

An chi saperi e sapori Dopo tanto scarpinare la meritata sosta per il pranzo è a Minervino Murge per gustare i prodo dell’Alta Murgia, fra i quali il Pallone di Gravina, formaggio di la e crudo vaccino riconosciuto Presidio Slow­Food; il fungo cardoncello, l’agnel­ lo, il sasanello (dolce prelibato preparato con vinco o di fichi), i taralli ma anche il buon vino come il Moscato di Trani o il Nero di Troia. Per chi è alla ricerca di ori­ ginali souvenir il posto giusto è il Labora­ torio di Intreccio e Cesteria Rurale di Vincenzo Carlone nel borgo an co Sce­ sciola. Qui, tra il labirinto di viuzze, in un susseguirsi di archi, rampe e case imbian­ cate a calce, la famiglia Carlone intreccia vimini, nella sua bo ega, da qua ro ge­ nerazioni. Luigi Carlone alla veneranda età di 95 anni con nua nella lavorazione insieme al figlio Vncenzo; molte delle lo­ ro creazioni sono richieste come ogge

ornamentali per ville an che, masserie, agriturismi e ristoran . Ed anche qui non poteva mancare il Castello normanno svevo, oggi sede del Comune, per secoli fortezza e palcoscenico di assedi e ba a­ glie come quelle del 1341 e del 1350 tra la famiglia dei Pipino e quella dei Del Balzo. E vi soggiornò il Cavalier Bayard, eroe francese noto come il cavaliere sen­ za macchia, protagonista della guerra tra spagnoli e francesi nei primi anni del cin­ quecento. Ma furono i Principi Pignatelli, feudatari tra il 1619 e il 1657, che nella prima metà del Seicento lo trasformaro­ no in lussuosa dimora e fu costruito un corridoio interno che collegava il castello alla chiesa di San Francesco.

Il fungo Cardoncello, pico murgese

Le Murge Quello che oggi è il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, primo parco rurale d’Italia che comprende anche i comuni di Andria, Corato, Minervino e Spinazzola, un tempo è stato teatro di caccia dell’im­ Il paesaggio dell’Alta Murgia cara erizzato dalle Lame

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Lo storico confe ficio Mucci

Fichi a seccare sulle sciaie prima di essere riempi con mandorle e finocchie o selva co

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peratore Federico II che amava dile arsi in questa nobile arte con il falcone, fra alture aspre e selvagge solcate da lame. Qui, regna sovrano Il falco grillaio e pas­ seggiare tra tra uri, mure a secco, jazzi e masserie dominate dall’alto dalla Rocca del Garagnone è un vero piacere per gli occhi e per l’anima. La pica pietra rosea degli an chi palazzi contrasta con l’az­ zurro del mare, complice quella luce che qui tu o avvolge e rende magico. Siamo a Trani dove il tra o di lungomare co­ steggia la scenografia Piazza Duomo con la maestosa Ca edrale che ci appare in tu o i suo splendore: una delle immagini più sugges ve che resterà impressa nella nostra memoria, così come quelle del borgo an co che svela tu o il fascino del

suo quar ere ebraico con le tre sinago­ ghe, il Castello Svevo che si affaccia sul mare, i palazzi nobiliari che danno sul porto, le an che chiese e il tribunale. E se Federico II fece di Trani il suo for fica­ to avamposto mari mo, nel Qua rocen­ to la ci à fu il più importante centro mercan le del basso Adria co giocando un ruolo eminente nella scacchiera re­ gionale dei poteri e dei privilegi per poi diventare, alla fine del Cinquecento, sede della Regia Udienza, e da allora ci à fo­ rense per eccellenza. Da non mancare la visita a Palazzo Lodispoto (XVII sec.) l’anima portante del Polo Museale di Tra­ ni. Situato nell’incantevole Piazza Duo­ mo, ospita su qua ro livelli il Museo Dio­ cesano, il Museo della macchina da scri­

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Tra i pia pici pugliesi la Tiella, nella foto in alto, a base di riso, patate e cozze e le orecchie e, in basso a sinistra, con il pomodoro e il formaggio rico a

vere della Fondazione S.E.C.A. e l’Area Culturale. E affascina quel contrasto fra l’an co – con i pescherecci che al rientro dal mare riempiono il por cciolo di alle­ gria con il vociare dei pescatori inten al­ la vendita del pescato – e il nuovo, con gli yachts e le barche a vela che la bella stagione trasforma in un vivace teatro, palcoscenico di feste, sagre, fra bancarel­ le e concer . Come, per esempio, il Fe­ s val dell’Arte Pirotecnica: tre giorni in cui napoletani, pugliesi e cinesi, si sfida­ no con gli spe acolari fuochi d’ar ficio i cui colori si rifle ono nelle acque del mare, in una magica atmosfera. Uno spe acolo da godere anche stando co­ modamente sedu in uno dei tan locali sul porto o a bordo di un caicco, dove

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sorseggiare un aperi vo o il famoso mo­ scato di Trani o gustare specialità di mare come gli spaghe ai ricci nei ristoran Gallo o da Acqua e Farina, per citare qualche esempio. Ma la Puglia è anche da sempre terra famosa per la produzio­ ne di olio e vino. Una degustazione la suggeriamo alla Can na Schinosa, non lontano da Trani, dove la famiglia Capece Minutolo produce o mo olio e vino co­ me il Moscato di Trani, il Nero di Troia e il Primi vo, tu o rigorosamente bio, servi­ to insieme a taralli, focaccia e formaggi. L’an ca arte contadina dell'intreccio con il legno di ulivo o vimini

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Il turismo digitale in Europa Quali sono i comportamenti online che influenzano il turismo nel nostro continente? Come e quanto usano il web i viaggiatori europei? A queste e altre domande risponde il recente report di comScore di Aura Marcelli

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rancia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito: sono ques i cinque merca europei che de ano le li­ nee dei trend dell’industria del turismo in Europa. Ne è convinta comScore, società internazionale di ricerca via internet, che ha di recente pubblicato un report dedi­ cato, sulla base di un panel mul ­pia a­

“Il Report sull’Industria del Turismo in Europa” rivela che il raggiungimento dei mercati di massa sulle app sia una sfida. «I marketer nel settore del Turismo dovranno lavorare con diversi ruoli a seconda della piattaforma: reperimento di informazioni su mobile, transazioni su desktop». Guido Fambach, senior vice president, EMEA per comScore

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forma per le cinque nazioni in ques one. I comportamen digitali dei viaggiatori francesi, tedeschi, italiani, spagnoli e in­ glesi hanno tracciato, anche con notevoli differenze, il profilo qualita vo e quan ­ ta vo di un mercato in con nua evolu­ zione. L’obie vo dichiarato del report è quello di aiutare i professionis del set­ tore a capire il proprio pubblico, le sue abitudini digitali, le sue richieste e le sue preferenze.

Inglesi, viaggiatori connessi A dominare la classifica europea, quanto ad audience che si rivolge a si di turi­ smo (Compagnie aeree e si di ricerca voli, noleggio auto, treni, bus e crociere, mastermeeting.it


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TREND

La ricerca comScore dipinge il profilo dell’utente europeo di si e App per il turismo

hotel e resort, si di informazioni di viaggio e agenzie online, si per transa­ zioni e portali come Airbnb), è senz’altro il pubblico britannico. Ben il 94% della popolazione digitale del Regno Unito si informa o acquista sul web per i propri viaggi. Seguono a ne a distanza la Spa­ gna con l’86%, l’Italia, con il 69%, la Francia, con il 67%, e la Germania con il 65% (pari però a ben 35milioni di perso­ ne, data l’ampiezza della popolazione di­ gitale tedesca).

Si spende di più, soprattutto in Germania In generale, considerando tu e e cinque le nazioni del panel della ricerca comSco­ re, la spesa totale dei consumatori è au­ mentata ovunque nel mese di gennaio 2018 rispe o allo stesso mese dello scorso anno. In Italia il segno + è stato quasi imperce bile, con un aumento della spesa media per persona su si di viaggio di solo un euro (da 351€ a 352€), ma per gli altri merca dell’EU5 la cresci­ ta è andata dal 7% del Regno Unito (da 382€ a 408€) al 15% della Spagna (da 351€ a 402€), dal 24% della Germania (da 370€ a 459€) fino a ben il 62% della Francia, che ha segnato l’indice di cresci­ ta più alto, passando da 279€ del 2017 a 451€ del 2018.

Il tempo speso online

pari a 5 minu , per un totale di 67 minu mensili). Nel mezzo Italia e Spagna. Nel nostro Paese le visite medie per persona al mese sono 6, con una permanenza di 6 minu e un totale per persona al mese di 37 minu . Tra i cugini spagnoli le visite medie salgono a 8 nel mese, con una du­ rata media di 5 minu e un totale di 40 minu mensili.

Desktop VS Mobile Con una certa dose di sorpresa (ma non troppa) leggiamo che il computer da ta­

Nell’analisi della permanenza media e della frequenza delle visite a si web di viaggi si è evidenziata una dualità di comportamen : le nazioni in cui i consu­ matori digitali frequentano più spesso questo po di pagine internet sono an­ che quelle in cui le visite hanno durata minore; al contrario i Paesi che hanno fa o registrare frequenze inferiori, mo­ strano una maggior propensione a visite più lunghe. Così Germania e Francia, en­ trambe con 7 visite al mese di media, hanno fa o segnare tempi per visita pari rispe vamente a 8 e 7 minu (per un totale mese per persona di 57 e 47 mi­ nu ); dall’altro estremo, il Regno Unito, che conta 13 visite per persona in media al mese, registra tempi di permanenza mastermeeting.it

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TREND

Nonostante la penetrazione dei device mobile tra la popolazione, gli acquis per i viaggi si fanno più volen eri dallo schermo di un computer

volo è ancora in testa quanto a tempo speso sui si di viaggio e ancora di più nel caso in cui all’informazione si voglia far seguire l’acquisto. Francia e Germania sono i merca in cui la predominanza del desktop è più marcata: i francesi spendo­ no 47,5 minu al mese su si di viaggi a raverso il monitor di un computer e solo 13,8 minu dallo schermo di un di­ sposi vo mobile; per i tedeschi la quota

Business tourism digitale tra pubblico e privato L’uso del digitale, da mobile come da desktop, è di certo strategico anche per i viaggi d’affari e può contribuire a ridurre e rendere più trasparen le spese di viaggio dei dipenden . Se per le aziende pri­ vate questo è diventato un conce o alquanto familiare (la quota di ques viaggi acquistata tramite strumen digitali ha raggiunto il 12% del mercato digitale del turismo in Italia), non si può dire lo stesso per le aziende pubbliche e i loro dipenden . Anzi, la Pubbli­ ca Amministrazione in Italia sembra ignorare i vantaggi dei sistemi di prenotazione online, come pure quelli dei pagamen ele ronici, spesso in assenza, tra l’altro, di una travel policy. È quanto emerge dai da di un’indagine condo a dall’Osservatorio Innovazione Digi­ tale nel Turismo, nella quale si iden ficano le diverse incidenze di privato e pubblico nel ricorso a sistemi digitali per l’organizzazione del business travel. In fase di prenotazione i sistemi online o self­ booking tool sono presen nel 22% delle aziende private e solo nel 5% delle pubbliche. Questo nonostante le aziende che ne usufrui­ scono abbiano dichiarato di riscontrare una diminuzione della spe­ sa nel 77% dei casi e una riduzione del tempo di ges one delle tra­ sferte nell’84% dei casi. Ancor più sorprendente è il ritardo del pubblico per quanto riguarda la digitalizzazione dei pagamen : il 70% delle PA non ha ado ato soluzioni di pagamento ele ronico da u lizzare prima dei viaggi e la quasi totalità di queste non mo­ stra di aver alcun interesse nei confron di una possibile introdu­ zione di tali strumen . Nel privato, invece, la situazione è ribaltata: l’82% delle aziende u lizza soluzioni di pagamento ele ronico in fase di prenotazione e oltre il 50% di queste dichiara di aver o e­ nuto in questo modo maggior trasparenza e controllo nelle spese (sia ex ante sia ex post). Anche la rendicontazione nel post viaggio cos tuisce un ambito di grave ritardo: nella PA avviene in digitale solo nel 20% dei casi, mentre al 62% nel privato, contribuendo ad aumentare il rischio dei cosidde rimborsi trucca . Ci sono, a dire il vero, alcune is tuzioni che hanno saputo colmare il gap di digitalizzazione che separa la PA dal privato, traendone grandi benefici e vantaggi. Ma è ancora il 67% delle aziende pub­ bliche a dichiarare di non avere alcuna travel policy, nonostante i vincoli rigorosi a cui devono so ostare le spese di viaggio del pub­ blico. Di contro, nel privato è solo il 14% delle aziende di medio­ grandi dimensioni a non essere dotato di una travel policy forma­ lizzata.

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del desktop è di 47,7 minu contro i 14,4 minu su smartphone e tablet. Quanto all’Italia, alla Spagna e al Regno Unito, la quota mobile copre oltre il 30% del totale dei minu spesi online per i viaggi, in par colare: 32,4% per il nostro Paese; 34,9% per la Spagna e 33,5% per il Regno Unito.

Le App faticano a conquistare le masse Se guardiamo al numero di visitatori uni­ ci dei si risulta evidente che il turismo di massa non è alla portata di tu , spe­ cialmente quando parliamo di App da mobile. Il 51% dei si web riescono nel­ l’intento superando il milione di visitatori unici al mese (da gennaio 2018), men­ tre sono solo 12 le App che tagliano que­ sto traguardo. Anche ques da rappre­ sentano una sorpresa, vista la maggior facilità di accesso da smartphone e ta­ blet. Ma di fa o, ancora oggi, quando si tra a di fare acquis , il mezzo privilegia­ to è il desktop, mentre i disposi vi mobili sono u lizza maggiormente come stru­ mento di ricerca.

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GH de la Minerve 4_2018.qxp_Layout 1 07/05/18 15:38 Pagina 1

Il Grand Hotel de la Minerve è ospitato in un magnifico palazzo Seicentesco situato in Piazza della Minerva, nel cuore del centro storico di Roma a pochi passi dal Pantheon, Piazza Navona e Piazza di Spagna. L’Hotel ha 135 camere ampie e lussuose molte delle quali con una vista incantevole sui tetti di Roma. La proposta meeting include quattro sale di diversa capienza: per eventi aziendali e ricorrenze particolari è ideale lo splendido salone Olimpo mentre per incontri piĂš riservati le sale Iside, Cavour e Galileo. Il fiore all’occhiello della struttura è senza dubbio la bellissima terrazza con vista a 360° sulla cittĂ eterna dove è ospitato il ristorante ‘Minerva Roof Garden’ aperto tutto l’anno a colazione, pranzo e cena. Sulla terrazza dell’Hotel è possibile inoltre organizzare eventi esclusivi, dalle cene di gala eleganti e suggestive agli eventi privati con un servizio sempre ricercato e personalizzato.

Piazza della Minerva, 69 00186 Roma Tel. 06 695201 - Fax 06 6794165 Email: info@grandhoteldelaminerve.com www.grandhoteldelaminerve.com www.minervaroofgarden.it


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Donkey Trekking Un nuovo modo di vivere il territorio, in compagnia dei docili asinelli, tra antiche mulattiere e sentieri dimenticati a cura di Tiziana Conte

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ompagni di viaggio unici, i docili somari aiutano ad addentrarsi nei sen eri più nascos e, con la loro proverbiale calma, an doto contro lo stress, ci ricordano che la vita va assapo­ rata con lentezza. Ed è proprio in dire­ zione del turismo lento che si sono mos­ se alcune organizzazioni che, con il sup­ porto di asinelli e guide specializzate, portano turis e locali alla scoperta di an che tradizioni locali. In Toscana, al­ l’Isola d’Elba, la guida ambientale Luca Gius , ideatore de La Somareria dell’El­ ba (www.somareriadellelba.com) accom­ pagna, con i suoi asinelli, adul e bambi­ ni. Per lui «un viaggio con l’asino non è mai noioso: i bambini accorrono, gli adul si rilassano e gli anziani racconta­ no storie di gioventù». Lungo il cammi­ no, la guida spiega la storia dei luoghi (partendo dagli an chi frequentatori) e

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degli strumen u lizza per l’agricoltura, oggi sos tui dalla tecnologia. Alla So­ mareria, è anche possibile visitare un piccolo museo della civiltà contadina. Il programma dei tour è ada o a tu e le fasce d’età e perme e di conoscere l’isola da un punto di vista naturalis co e non solo. Un viaggio nel tempo a raver­ so le tradizioni e la cultura contadina el­ bana. Così, con i docili compagni a quat­ tro zampe, si potranno scoprire la Valle dei Mulini, da Marina di Campo a Sant’Ilario, con partenza dalla località File o – Campo nell’Elba, sede della Somareria, a raversando la piana di Campo verso Sant’Ilario, paese di origine Longobarda che si affaccia sul golfo di Marina di Campo, percorrendo vecchie strade vici­ nali e sen eri che serpeggiano in mezzo a quelli che un tempo erano campi col ­ va . Nel fosso di San Francesco, dove in mastermeeting.it


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TREND All’Isola d'Elba a raversando an chi sen eri in compagnia dei docili asinelli

do da strade vicinali, sen eri e soste al­ l’agriturismo Cas glione, dove assaggia­ re il miele prodo o in loco, e alla Gro a d’Oggi famosa per le tormaline. E ci so­ no pure le escursioni bio­watching e ar­ cheo­watching, come quella che parte dal Circolino della Bonalaccia – Marina di Campo, percorrendo la strada verso Ogliastrello, costeggiando il Fosso fino a Baracano per poi intraprendere la salita delle Solane in direzione Forcioni fino a Monte Castello, fortezza d’altura etru­ sca, immersi nei profumi e nei colori del­ le fioriture. Arma di binocolo si potran­ no vedere le poiane e i gheppi volteggia­ re in cerca di qualche preda. L’escursione bio­watching a Fonza, invece, partendo dal circolino della Bonalaccia e passando dalla strada di Segagnana, prevede una lezione di educazione ambientale, osser­ vazione della vegetazione dunale, lezio­ ne di biologia marina.

l’Etna a suon di zoccoli

passato vi erano o o mulini ad acqua, se ne visiterà uno immerso in una lussureg­ giante vegetazione di lecci e ontani neri; Il tu o fra cascate e pozzaloni raganelle, libellule e farfalle. Un’altra escursione svela Il meraviglioso mondo delle api e il sito mineralogico di Gro a d’Oggi, passan­

Etna Donkey Trekking (www.etnadon­ keytrekking.com) ha visto la luce undici anni fa su inizia va di Santo Corren e suo figlio Salvatore che, spin dalla pas­ sione per l’Etna e dall’amore per l’asino, hanno realizzato un proge o seguendo un modello di sviluppo turis co eco­so­ stenibile che ha come obie vo la valo­ rizzazione del territorio, la riscoperta del­ la cultura rurale e delle tradizioni. A pas­ so d’asino per i sen eri dell’Etna, è un modo per far conoscere le meraviglie di questa “montagna”, in compagnia dei do­ Andar per l’Etna a passo d'asino, alla scoperta delle sue meraviglie

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Lungo la Via del Sale

Con i docili asinelli lungo le Alpi del Mare, o sulle orme dei pastori nell’Isola d'Elba

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cili, for e fedeli asinelli che un tempo rappresentavano il mezzo di trasporto per le popolazioni agricole e sono gli ani­ mali che meglio si ada ano alle condizio­ ni morfologiche dei percorsi naturalis ci di questo territorio. Le escursioni si svol­ gono d’estate nell’area Etna Nord ­ Piano Provenzana e, durante l’inverno, tra i bo­ schi, vigne ed ulive a Linguaglossa. Così dal campo base a Piano Provenzana, si potrà par re a suon di zoccoli per i Crateri Bo oniera – Sartorius – con de­ gustazione e grigliata al rifugio Monte Baracca. Si percorrerà in parte la pista da sci di fondo, a raverso pini secolari e boschi di betulle e, dopo la visita ai crateri, si

“Con gli asinelli lungo l’an ca Via Del Sale” è la proposta dell’Hotel Mira­ mon di Frabosa Soprana (CN) (www.miramon .cn.it). L’albergo fami­ ly­friendly più conosciuto delle Alpi del Mare, fra le a vità a stre o con­ ta o con la natura, prevede anche una passeggiata divertente e istru va in sella agli asinelli, percorrendo i sen­ eri delle Alpi del Mare e gli i nerari dell’an ca Via del Sale costella di nocciole , boschi cedui di castagni e querce, reper storici. Durante l’escursione, ai bambini viene insegna­ to a riconoscere le impronte degli ani­ mali che vivono in queste terre. Qua e là ammiccano poi le sagome riprodot­ te di ricci, lepri, volpi, serpen , faine e scoia oli. L’Hotel Miramon di Frabo­ sa Soprana offre un’infinità di servizi per i più piccini e tante a vità a stret­ to conta o con la natura. Ha una ba­ by fa oria popolata di coniglie , por­ cellini d’india e capre e nane. Un orto biologico con le col vazioni che se­ guono le stagioni e le a vità scandite dalle fasi lunari. delizierà il palato con degustazione dei prodo pici siciliani e grigliata al rifu­ gio del CAI di Linguaglossa. Fra le altre

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TREND

Dove dormire

proposte, l’escursione nel Parco dell’Et­ na con grigliata al rifugio “Timpa Rossa” prevede la sosta per visita alla zona det­ ta “Bo oniera”, teatro dell’ul ma eruzio­ ne, con crateri e bocche eru ve spe a­ colari. Si prosegue tra nuove e vecchie colate (1923) con annesso cratere (Mon­ te Nero), per addentrarsi nel bosco di faggi all’interno del quale si trova il rifu­ gio Timpa Rossa”. Ma c’è pure la possibi­ lità di effe uare il trekking someggiato con bivacco no urno al rifugio Santa Maria che prevede la partenza dal cam­ po base, Piano Provenzana Etna Nord, la salita e visita ai crateri dell’ul ma eruzio­ ne del 2002, crateri del 1923 e bocche eru ve del 1911, passaggio interessan­ te e spe acolare. Pranzo a sacco al rifu­ gio Timpa Rossa e marcia fino al rifugio Santa Maria per il bivacco no urno. Lun­ go il percorso si visiteremo alcune gro e di scorrimento lavico (gro a dei Lampo­ ni) ed è previsto il pranzo al sacco a Monte Rossello. L’i nerario si conclude­ rà al rifugio Ragabo.

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All’Isola d’Elba il Bou que Hotel Ilio (www.hotelilio.com) sorge su una collina con vista mare, vicino alla spiaggia di San Andrea e 7 km da Marciana. Albergo diffuso in mezzo al verde, è un punto di partenza ideale per chi ama pra care sport all’aria aperta. In Sicilia il B&B Casa Mauro (www.casamauro.it), ai piedi del­ l’Etna, si trova al centro di Linguaglossa, delizioso paesino di montagna, punto di partenza ideale per escursioni in tu a l’iso­ la. Durante le stagioni intermedie gli ospi hanno l’opportunità di pra care sport invernali sull’Etna e godersi sole e mare di Giardini Naxos. La Gurna dell’Etna (www.lagurnadelletna.it) al centro del cara eris co paesino di Nunziata (CT) è invece un’an ca casa baronale siciliana restaurata dall’archite o Kon­ cita Santo e combina uno s le rus co moderno.

Il donkey trekking accontenta tu , grandi e piccini. Con la guida Luca Gius (foto in basso) l’Isola d'Elba non avrà segre

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SPA EXPERIENCE

Vacanze esperienziali all’olio d’oliva L’autunno è la stagione migliore per trascorrere qualche giorno a contatto con la natura, vivere appieno le tradizioni contadine più autentiche come quella della raccolta delle olive, assaggiare l’olio novello, senza rinunciare a speciali trattamenti benessere a base di olio d’oliva e derivati. Ecco dove godersi le più esclusive vacanze tra le olive e provarne i benefici di TiCo

Nella ESPA di Castello De Nero il Rituale Rilassante che unisce ai benefici effe dell’olio d’oliva quelli della lavanda e sale marino

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l Castello di Petroia (PG) da più di mille anni si erge maestoso sulla colli­ na boscosa che sovrasta la valle sul­ l’an ca strada che collega Gubbio con Perugia. I colori degli alberi che domina­ no il paesaggio umbro creano effe cro­ ma ci sorprenden , facendo da cornice alla raccolta delle olive nei pressi delle mura secolari, a mani nude, nella pace della campagna. A fine giornata, i fru si portano al mulino, per poter assaporare davan al calore di un camino centenario l’olio extravergine d’oliva Oro de Petroja su una brusche a di pane. La proposta, valida per almeno 2 no da o obre fino al 22 dicembre 2018, include anche un aperi vo di benvenuto, cioccola ni al­ l’olio d’oliva fa a mano e servi in ca­ mera e una bo glia di olio Oro de Petro­ ja. Si può richiedere anche un massaggio

an stress a base di olio d’oliva caldo, (www.petroia.it).

Il rituale della raccolta Con la vista sui colli di San Marino si rac­ coglie, invece, l’oliva che cresce vicino all’uva del Sangiovese e del Trebbiano. Siamo nelle campagne del Rubicone, do­ ve fare l’olio è una grande festa. Come nel podere La Fa oria dei Ricci Hotels di Cesena co (FC), una cascina o ocente­ sca che si trova a Canonica, un piccolo borgo vicino a Santarcangelo di Roma­ gna. Su queste colline a poca distanza dal mare, gli ospi si divertono a racco­ gliere le olive con i proprietari della tenu­ ta, per poi seguire tu o il processo di spremitura nell’oleificio Sapigni di Veruc­ chio. Per soggiornare negli appartamen immersi nella campagna del podere La mastermeeting.it


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SPA EXPERIENCE

Fa oria, il prezzo è da 250 euro a se ­ mana. (www.riccihotels.it). Dal 26 al 30 o obre 2018 gli ospi del Verdura Re­ sort in Sicilia, vivranno auten che espe­ rienze mediterranee: la produzione del­ l’olio extravergine di oliva. Il rituale au­ tunnale sarà condo o dallo chef Fulvio Pierangelini, appassionato ed esperto cultore dell’olio extravergine di oliva. Do­ po la raccolta, lo chef introdurrà i suoi ospi al processo della molitura, illu­ strando tu i passaggi e le tecniche più innova ve di estrazione dell’olio presso uno dei frantoi locali. Seguirà una degu­ stazione di olio e prodo pici. Al rien­ tro, gli ospi potranno rilassarsi in spiag­ gia o nella pluripremiata Spa per poi par­ tecipare alla cooking class con lo Chef durante la quale verranno svela i segre­ delle tradizionali rice e siciliane. Il pac­ che o “I segre dell’arte culinaria con Fulvio Pierangelini” include: 4 no in una delle Superior Deluxe Room o nelle Grand Suite; colazione all’americana; amenity di benvenuto, esperienze eno­

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gastronomiche d’eccellenza con il cele­ bre chef Fulvio Pierangelini (www.rocco­ fortehotels.com/verdura­resort).

Nella foto di Federico Pari, Podere La Fa oria Ricci Hotels dove gli ospi partecipano alla raccolta delle olive

Olio sulla pelle alle terme Terme di Saturnia Spa & Golf Resort pro­ pone Ispirazioni di Maremma, una colle­ zione di tra amen che u lizzano ingre­ dien locali, per celebrare lo stre o lega­ me che intercorre tra il complesso ter­ male e il territorio. Ulivitas è la combina­ zione di ingredien naturali provenien dal territorio circostante, quali olio d’oli­ va, oli essenziali e basilico, viene usata per tonificare, levigare ed energizzare ogni po di pelle, da quella più giovane a quella più matura. Abbinato a una speci­ fica tecnica di massaggio, dà un risultato sorprendente e una sensazione di nuovo

il Castello di Petroia (PG) che da più di mille anni si erge maestoso sulla collina boscosa umbra.

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SPA EXPERIENCE

gio olis co all’olio d’oliva e miele per nu­ trire e rivitalizzare i tessu (40 minu ) ed un percorso benessere Balnea, tra pisci­ ne termali a varie temperature con idro­ massaggi, sauna, bagno di vapore con aromi, camminamento vascolare caldo­ freddo, l’uso della palestra cardiofitness e infusi ai fru rossi (www.termesalva­ rola.it/balnea).

Piacere per corpo e palato Il Verdura Resort in Sicilia propone auten che esperienze mediterranee come la produzione dell’olio extravergine di oliva

Castello del Nero e Espa vitality pool daylight

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benessere. (www.termedisaturnia.it). Le essenze dell’olio d’oliva sulla pelle sono da sempre fonte di benessere nella cura del corpo. L’olio infa , tra le sue nume­ rose proprietà, ha anche quella di ripara­ re il film idrolipidico che protegge l’epi­ dermide in modo naturale. Non è un ca­ so se prima della nascita del sapone, inoltre, si ricorreva all’olio come deter­ gente. Studia e rigeneran tra amen all’olio sono l’elisir d’autunno delle Terme della Salvarola, sulle colline di Modena. Con il pacche o “L’oro della natura” si soggiorna in camera doppia con prima colazione e si gode di uno scrub all’olio d’oliva e zucchero di canna, per una pelle liscia e vellutata (45 minu ), un massag­

Castello Del Nero Hotel & Spa, pico esempio di residenza signorile della cam­ pagna toscana del XII secolo, nel cuore del Chian , consente di sperimentare l’eccellenza non solo nel soggiorno, ma anche nel benessere e nella ristorazione. È immerso in una tenuta di 300 e ari ca­ ra erizzata dalla presenza, oltre che di vi­ , anche di ulivi dai quali viene prodo o l'olio extravergine u lizzato nei ristoran La Torre e La Taverna ma anche per le de­ gustazioni e come ingrediente di bellezza nella ESPA. Rituale Rilassante è il tra a­ mento olis co che u lizza ingredien prodo in loco e unisce ai benefici effe dell’olio d’oliva quelli della lavanda e sale marino. (www.castellodelnero.com/it/). Il Castello di Velona, risalente al X secolo è

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SPA EXPERIENCE

luogo ideale per riconciliarsi con il mon­ do. Basta anche solo immergersi in una delle grandi vasche esterne da cui gode­ re la vista mozzafiato sulle dolci colline toscane con la sensazione di essere ma­ gicamente sospesi sul paesaggio. Vero tempio del benessere La OLISPA è un’oasi di puro relax che si estende su una superficie di 1500 mq dove tra i nu­ merosi tra amen si potranno provare quelli miracolosi all’olio d’oliva. «Un toc­ casana per pelle e capelli, uno degli in­ gredien naturali più u lizza nei tra a­ men benessere», ci fa sapere la respon­ sabile della SPA, Michela Perfe preci­ sando che «studi scien fici ne hanno di­ mostrato gli effe prote vi e preven vi su tu o il corpo grazie alla potente azio­ ne dell’acido oleico». Non a caso l’olio è largamente consigliato dai medici come elemento chiave all’interno di una dieta alimentare equilibrata, per i suoi effe benefici sull’apparato cardiovascolare e sul sistema nervoso. «Dopo un massag­ gio olio d’oliva non solo godrete subito di una sensazione di relax mai provata, ma la vostra pelle tornerà ad essere morbida e lucente», assicura Michela. L’olio d’oli­ va, infa , è un an ossidante e spicca per

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la forte azione an ­età ed emolliente, ideale per ridare tono e brillantezza a tu e le pelli mature e prevenire le mac­ chie cutanee. Non solo: grazie alla po­ tenza leni va, i tra amen a base di questo ingrediente miracoloso sono con­ siglia sia per calmare le irritazioni cuta­ nee che per ridare tono e vigore ai capel­ li crespi e sfibra . Per un effe o leni vo più immediato aggiungiamo alla crema qualche goccia di olio essenziale di la­ vanda. I risulta sono stupefacen sia sul viso che sul corpo». Anche lo scrub viso e corpo, grazie alla potente azione del­ l’olio, consente alla pelle di tornare gio­ vane e morbida sin da subito (www.ca­ stellodivelona.it).

Rigeneran tra amen all’olio sono l’elisir d’autunno delle Terme della Salvarola

Terme di Saturnia Spa & Golf Resort propone Ulivitas: combinazione di olio d’oliva, oli essenziali e basilico da massaggiare sulla pelle

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56 Spa Vinoterapia.qxp_Layout 1 23/07/18 15:01 Pagina 178

SPA EXPERIENCE

Bellessere diVino Settembre e ottobre sono i mesi della vendemmia, l’odore del mosto invade l’aria delle campagne. Da Nord a Sud dello Stivale, ecco dove trascorrere una vacanza wine experience per un bellessere divino di Tiziana Conte

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e è vero che gli effe cicatrizzan , emollien , depura vi ed an rughe dell’uva e dei suoi deriva erano già no fra gli an chi egizi e romani – che u lizzavano anche il mosto per mas­ saggi o come emolliente, così come usa­ va fare Cleopatra – è anche vero che a lanciare la vinoterpaia siano sta i fran­ cesi alla fine del Novecento, integrando le proprietà dell’estra o secco degli acini d’uva a quelle dell’acqua termale per esaltarne i molteplici effe . Nel Belpae­ se, ricco di vigne e famoso per la pro­ duzione del vino, ci sono numerosi centri termali, SPA, alberghi e agriturismi che propongono massaggi, bagni, scrub, pee­ ling e maschere an aging, idratan e le­ ni ve a base di vino e uva. Concedersi una pausa rigenerante in ques luoghi

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consente anche di entrare in conta o con la cultura locale, partecipare alla vendemmia e vivere una indimen cabile wine experience capace di coinvolgere tu i sensi.

Bagno alle vinacce su pietra calda Un rituale seducente da godersi a lume di candela. È la vinoterapia al Roman k Ho­ tel Turm di Fiè allo Sciliar (BZ) che inebria i sensi con profumi, massaggi, musica so e un calice di buon vino, in un’atmosfera di grande sugges one all’interno di una stanza scavata nella roccia millenaria. Il bagno alle vinacce su pietra calda inizia con un peeling enzima co esfoliante con vinaccioli spremu a freddo che rimuovo­ no le cellule morte. Il relax con nua col bagno in una vasca d’acqua epida dove mastermeeting.it


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SPA EXPERIENCE

In alto, Castello di Velona Resort Thermal Spa & winery. In basso, il Roman k Hotel Turm di Fiè allo Sciliar (BZ)

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ci si distende per un quarto d’ora sorseg­ giando un bicchiere di vino rosso Lagrein altoatesino. Ci si lascia poi coccolare con il massaggio a base di olio di semi d’uva, sulla pietra calda. Un’esperienza unica da provare anche in coppia. (www.roman khotels.com)

Rituale diVino

Nella SPA Amadea del Roman k Hotel si può provare il rituale a base di uva, che depura e rigenera l’epidermide

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Al Roman k Hotel Oberwirt di Marlengo (BZ) il vino è la grande passione del pro­ prietario Joseph Waldner che, oltre a produrne di o mi, ha dato vita alla Tenu­ ta Eichenstein: can na, sala degustazio­ ne e chalet nel cuore di 4 e ari di vigne­ , con un panorama che abbraccia tu a la vallata e la ci à di Merano. Nella SPA Amadea del Roman k Hotel si può pro­ vare il rituale Amadea all’uva, che depura e rigenera l’epidermide tramite un pee­ ling ai vinaccioli per il corpo, un bagno al vino sorseggiando un calice di vino altoa­ tesino, un impacco al siero di vino rosso o alle vinacce e infine un massaggio con sacche ni di vinaccioli ed erbe (tamponi capaci di rivitalizzare il corpo e lo spirito e regalare alla pelle idratazione e tonici­ tà). Si toccano i centri di agopuntura lun­

go i meridiani, res tuendo energia al cor­ po, mentre la s molazione della circola­ zione del sangue consente alla muscola­ tura di rilassarsi. (www. roman khotels.com)

Terme Preistoriche e vinoterapia I vapori delle piscine termali si innalzano soffusi sui boschi ai piedi del Colle di Berta, nel grande parco di 40mila mq che circonda l’Hotel Terme Preistoriche di Montegro o Terme (PD), storicoalbergo alle pendici dei Colli Euganei. Le virtù di queste acque termali note già in epoca romana sono ideali per la cura di nume­ rose patologie. Le acque so erranee sal­ sobromoiodiche si raccolgono nei bacini dei Mon Lessini, sulle Prealpi vicen ne e arrivano nel so osuolo fino a circa 3mila metri di profondità, dove si arric­ chiscono di sali minerali, per risalire in superficie con tu e le loro proprietà cu­ ra ve. Una combinazione vincente, l’ac­ qua termale con deriva dell’uva per tra amento corpo an ossidante Deluxe Grape: i polifenoli, presen nell’alta con­ centrazione di uva rossa, res tuiscono alla pelle il suo aspe o più giovane. O ­

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SPA EXPERIENCE

mo per rinforzare la microcircolazione ed aumentare la resistenza dei vasi sangui­ gni. Le 2 piscine all’aperto in cui si ci può rilassare dal ma no fino a mezzano e, collegate a 2 piscine coperte, dispongo­ no di 56 idromassaggi con e senza ozono e svolgono azioni decontra uran sui muscoli e detossinan . (www.termepreistoriche.it)

In Emilia con il Lambrusco Ispira dai circostan filari del Lambru­ sco Grasparossa le Terme della Salvarola, sulle colline di Modena, sono state fra le prime a promuovere la vinoterapia u liz­ zando l’uva e i suoi deriva (mosto con­ centrato, vinaccioli purifica , olio di vi­ nacciolo e lievito di vino). L’idromassag­ gio in bo e con mosto concentrato ed acqua termale è la chicca dopo aver pro­ vato la gioia della raccolta dell’uva. Nu­ merosi i tra amen come, per esempio, i body peeling massage all’uva e biocerea­ li, massaggi tonifican con uva di Lam­ brusco e per il viso con prodo ai vinac­ cioli. LA SPA termale Balnea dispone di 5 tra vasche e piscine a varie temperature, con idromassaggio e giochi d’acqua; sau­

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na, bagno di vapore con aromi, cromote­ rapia, zona relax, palestra cardio­fitness. E fra un massaggio e l’altro si potrà pre­ notare una visita guidata dei vigne ab­ binata a vari pi di degustazioni; escur­ sioni a piedi, in bicicle a o cavallo lungo la ciclabile Campogalliano ­ Rupe Del Pe­ scale nel Parco Naturale del Secchia, con eventuale deviazione sul borgo di Castel­ larano; visite guidate a circui che com­ prendono più can ne delle Doc Lambru­ sco Grasparossa di Castelvetro, Lambru­ sco di Sorbara, Lambrusco Salamino di S. Croce, Colli di Scandiano e Canossa; mini corsi di potatura e ges one del vigneto con esper docen e su prenotazione. (www.termesalvarola.it/balnea)

Montebelli Agriturismo e Country Hotel A Montebelli Agriturismo e Country Ho­ tel di Caldana (GR), nel cuore della cam­ pagna maremmana, la vigna si col vata secondo i principi dell’agricoltura biologi­ ca, dai cui fru si producono vini rossi e bianchi. Dopo l’estate il momento è per­ fe o per concedersi tra amen an ­age messi a punto dalla SPA del Resort. Il

Le Terme della Salvarola sono state fra le prime a promuovere la vinoterapia u lizzando l’uva e i suoi deriva

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SPA EXPERIENCE

Dopo l’estate il momento è perfe o per concedersi tra amen an ­age a Montebelli Agriturismo e Country Hotel

processo di disintossicazione del corpo e s molazione della circolazione avviene grazie ad un rituale di purificazione, de­ tersione, nutrimento e rilassamento. Si incomincia con lo scrub ai sali minerali e olio al mosto d’uva, fa seguito un mas­ saggio di 40 minu per tu o il corpo, completato da un tra amento al viso e decolleté e si finisce con un calice di vino Fabula Rosè. Fra i pacche quello di sei no prevede la prima colazione, un pranzo degustazione, due cene, un omaggio di vino e un tra amento di bel­ lezza al mosto d’uva della durata di un’ora. (www.montebelli.com)

Nel cuore della Val D’Orcia

Castello di Velona Resort Thermal Spa & winery

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Il Castello di Velona Resort Thermal Spa & winery, nella Val D’Orcia propone una vacanza esperenziale tra cucina gourmet, tra amen benessere, degustazioni di prodo pici toscani e wine tas ng. A rendere ancora più speciale questo luogo è l’acqua termale che arriva anche in ca­ mera: un plus per il benessere. La OLI­ SPA, che vanta la fonte vulcanica più cal­

da d tu a la Toscana è un’oasi di pure re­ lax estesa per 1500 mq. Al suo interno tra amen a base di prodo naturali come lavanda ed erbe aroma che per avvolgere il corpo in un massaggio sen­ soriale, massaggi da condividere con il proprio partner e tra amen per il viso e total body con creme a base di Brunello dalle proprietà an ossidan . «Dedichia­ mo un esclusivo rituale al Brunello di Montalcino con un tra amento viso e corpo completo all’aroma di questo ec­ cellente vino» ci fa sapere Michela, re­ sponsabile della SPA. «Cominciamo con un peeling viso/corpo a base di acini d’uva e zucchero di canna per pulire la pelle in profondità per proseguire con il massaggio a base di crema miscelata al vino con il vino simbolo di questa regio­ ne». Un buon tra amento di vinoterapia inizia con un peeling completo per ren­ dere la pelle più rice va ai benefici ef­ fe del vino. S molando il micro circolo e la riproduzione di elas na e collagene la pelle è più levigata, compa a e morbi­ da. Possibilità di prenotare roman che cene gourmet con una vista sulla Val d’Orcia e picnic tra i vigne del Brunello di Montalcino ma anche wine tas ng e degustazioni con sommelier. (www.castellodivelona.it)

Bien­vivre in Toscana La Tenuta Di Ar mino nella campagna toscana è meta di soggiorni all’insegna del “bien­vivre”. Su ben 732 e ari trova­ no spazio, assecondando il conce o di ospitalità diffusa, l’hotel 4 stelle Paggeria Medicea, appartamen dissemina nel sugges vo borgo medioevale, una stori­ ca villa medicea, un ristorante gourmet, una Spa e un’azienda agricola, Una vera “wine des na on” grazie agli o anta et­ tari di vigneto che danno vita ad una pre­ giata produzione di vini come il Carmi­ gnano e il Chian . Per cogliere fino in fondo la natura nel momento più bello del suo risveglio, la Tenuta offre la possi­ bilità di vivere delle Wine Experience gu­ stando i suoi vini insieme a un somme­ lier, magari durante un sugges vo pic nic fra i vigne . Dopo una giornata all’aria aperta momen di relax a endono gli ospi all’Erato Wellness Spa all’interno del borgo medioevale di Ar mino, la Spa si snoda in 600 metri di puro benessere mastermeeting.it


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SPA EXPERIENCE

dove la wine therapy cos tuisce il fiore all’occhiello con speciali tra amen che fanno tesoro delle preziose proprietà “detox” dell’uva e dei suoi deriva . (www.ar mino.com/it)

Wine Experience in Salento A San Pancrazio Salen no (BR), nella te­ nuta Castello Monaci, le an che scude­ rie del cinquecentesco castello cos tui­ scono il Wine Resort Le Scuderie con dieci stanze ognuna dal nome di un vino prodo o qui. Sei secoli di storia per una for ficazione che man ene immutato il suo fascino. Tremila piante di ulivi e 150 e ari di vigne autoctoni cos tuiscono uno scenario incantevole. Si potranno trascorrere momen di puro relax nella piscina esterna e a rezzata o nell’area benessere, con vasca idromassaggio e bagno turco in esclusiva per due; farsi coccolare con massaggi e tra amen di vinoterapia. Nella can na di tufo edifica­ ta negli anni ’70 dalla famiglia Memmo trovano posto oltre 1.000 barriques e 18 bo di rovere francese. I vini sono o e­ nu principalmente da vi gni autoctoni: Primi vo, Negramaro e Malvasia Nera di Lecce, nomi che provengono da leggen­

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de lontane, per condurci nelle atmosfere del mito, Artas e Aiace, richiamando alla mente le origini greche di quelle terre: Medos, Kreos, Maru, Piluna. Castello Monaci organizza una wine experience con esper vi coltori e sommelier che vi condurranno a conoscere i segre dei vi­ gne , le speciali strumentazioni della can na e l’evoluzione della cultura vini­ cola salen na al Museo Merum nello sta­ bilimento vinicolo risalente agli anni ’30. Non mancheranno degustazioni.

Una full immersion nel vino a Castello Monaci fra storia e coccole di benessere

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Porto

e il Nord del Portogallo Un viaggio tra le meraviglie architettoniche di Porto, le celebri cantine di vino fortificato, gli antichi monasteri trasformati in hotel da sogno. A caccia di belle storie e autenticità testo e foto di Barbara Ainis

Il porto fluviale con le an che imbarcazioni per il trasporto delle bo di vino

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errando con il primo volo del ma no e arrivando in ci à quan­ do ancora la gente non esce di casa e poche auto percorrono in su e in giù le vie del centro, Porto è pronta a ri­ compensare le fa che e a regalare al visi­ tatore uno spe acolo che vale assoluta­ mente l’alzataccia. Una nebbia irreale sa­ le dall’acqua del fiume e avvolge in un la eo abbraccio la Ribeira, gli archi di ferro del ponte Luís I e più su fino al mo­ nastero di Serra do Pilar. I epidi raggi del sole squarciano questo velo opaco, passano tra le travi di ferro della stru u­ ra, disegnano geometrie ina ese, e si ri­ fle ono nell’acqua argentea del Duero, tra le piccole barche a raccate e gli stor­ mi di gabbiani che sembrano lì apposta per aggiungere ulteriore magia alla sce­ na. Tu o questo dura poche decine di

minu , poi la nebbia si alza svelando una scena non meno affascinante: la ci à con i suoi colori vividi, il risveglio della gente e dei negozi, il profumo di pane e la tran­ quilla dinamicità di quello che fu uno dei por fluviali più importan d’Europa.

La storia in bianco e blu Dal Cais da Ribeira alla Ca edrale ci so­ no dieci minu di scale a raverso il quar­ ere di Barredo, vero cuore di Porto, an­ co e popolare, tranquillo, sebbene a po­ chi passi dai locali glamour del porto flu­ viale. Uno sforzo che me e alla prova chi non è allenato, ma che viene ripagato, certamente e per tu , dalla bellezza del­ lo spe acolo che si gode da questo an­ golo privilegiato: l’imponente Palazzo Episcopale di Porto, la Ca edrale di epo­ ca romanica, con i grandi contraffor , gli mastermeeting.it


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LE VIE DELL’INCENTIVE

archi rampan e con gli altari barocchi, la piazza panoramica del Terreiro da Sé, con la ci à e il fiume Duero ai suoi piedi. Ma è so o le volte del chiostro go co della Ca edrale che si svela una meravi­ glia tu a portoghese: incorniciate dalle colonne, le alte pare sono interamente e magistralmente decorate con azulejos del XVIII secolo, meraviglie in bianco e blu che raccontano scene religiose e la storia di un’arte unica e sorprendente. Le famose azulejos portoghesi sono piastrel­ le di ceramica fina, smaltate e decorate, eredità della cultura araba mescolata alla tradizione italiana della maiolica. Dal XV alla metà del XX secolo in Portogallo, la tecnica e l’arte della decorazione della ceramica si sono espresse in una forma assolutamente unica e originale: intere facciate e grandi pare di edifici monu­ mentali, case e chiese raccontano storie della vita civile, religiosa e rurale del Pae­ se, grazie a impressionan pi ure figura­ ve, composte da ma onelle di ceramica che misurano 12 cen metri di lato. Il chiostro della Ca edrale ne è uno degli mastermeeting.it

esempi più belli, ma altre anto sorpren­ den sono la facciata della chiesa di San Ildefonso, nel panoramicissimo punto d’incontro tra la via commerciale Rua de Santa Catarina e la Rua de 31 de Janeiro, la Cappella das Almas poco più in alto, la Chiesa di Nossa Senhora das Carmelitas, a pochi passi dall’Università e dalla libre­ ria conosciuta per essere la più bella del mondo, la Livraria Lello &Irmão, in s le Art Nouveau. Forse il luogo dove più di ogni altro ci si sente immersi nella mera­ viglia delle storie raccontate dalle azulejos è la stazione ferroviaria di São Bento. La luce che entra dalle grandi vetrate e riempie il vasto atrio si rifle e sul bianco lucido dello sfondo delle 20mila azulejos che decorano le alte pare . L’edificio ri­ sale al 1900 e la decorazione, opera del pi ore Jorge Colaço, racconta, a destra, del solenne ingresso del re Don João I e della sua sposa Doña Filipa de Lencastre nella ci à conquistata di Ceuta, nel XV secolo, a sinistra, della celebre ba aglia di Valdevez, che vide il Portogallo, nel XII secolo, comba ere per la sua indipen­

Le meravigliose ceramiche azulejos della facciata laterale della chiesa di Nossa Senhora das Carmelitas

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denza, e di Egas Moniz pronto alla morte davan all’imperatore Alfonso VII. In mezzo pannelli più piccoli, raccontano scene rurali della vita nei campi e nei vi­ gne della regione.

Vino, con un tocco di acquavite

La nebbia ma u na sul fiume Duero e il ponte Luís I

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Una scena in bianco e blu della stazione di São Bento mostra il fiume Duero, at­ traversato da barche tradizionali cariche di bo di vino. Sono le stesse barche che si trovano oggi a raccate di fronte al Cais da Ribeira. Oggi queste imbarcazio­ ni tradizionali non servono più per il tra­ sporto delle bo dai vigne e dalle can­ ne di produzione sulle colline della valle del Duero (altre barche, meno sugges ­ ve, ma più efficien , ne hanno preso il posto), ma restano a tes monianza sce­ nografica degli an chi commerci. Le grandi insegne che dominano gli an chi edifici affaccia sul fiume dal lato oppo­ sto della Ribeira (nominalmente non si tra a di Porto, ma del comune di Vila

Nova de Gaia, dove si trova anche uno dei più begli hotel della ci à, The Yeat­ man, con vista indimen cabile sul centro storico) ricordano che proprio qui le più importan aziende produ rici del deli­ zioso e famoso vino Porto installarono le loro can ne secoli orsono. Calem, San­ deman, Kopke, Noval, Cruz, Vasconcel­ los, Ramos Pintos, Ferreira, Cro Port, Taylor’s, Graham’s, sono solo alcuni dei nomi delle più famose e che e, che an­ cora oggi in questo porto fluviale, all’in­ contro con l’Oceano Atlan co, conserva­ no, affinano in bo e barrique e vendo­ no questo vino unico, offrendo anche deliziose degustazioni e affascinan visi­ te guidate alle an che can ne (o moder­ ne, in cer casi, ma non meno interes­ san ). Ma è risalendo il fiume che si scopre un’altra parte fondamentale della storia e dell’a ualità del vino e della ci à di Por­ to. Era il XVII secolo, quando gli inglesi, in guerra con i francesi, cominciarono a

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LE VIE DELL’INCENTIVE

Per aria, terra e acqua Ci sono mol modi per percorrere l’in­ canto della valle del Duero, tu asso­ lutamente affascinan . Si può prende­ re parte a una crociera lungo il fiume, di poche ore, di un paio di giorni o di una se mana; si può ammirare la geometria fantas ca delle colline, del rio e dei vigne dal cielo, con un volo in elico ero (molte quintas sono at­ trezzate di eliporto); oppure si può percorrere l’an ca Linha do Duero, la linea ferroviaria costruita nel 1875. Lungo i binari di questa ferrovia, che collega Peso da Regua con Tua (anche con uno storico treno a vapore), si tro­ vano molte affascinan piccole stazio­ ni. La più bella è senza dubbio quella di Pinhao, totalmente decorata con grandi e meravigliosi pannelli di azule­ jos, che raccontano, nelle loro delicate e luminose pi ure figura ve, scene emblema che della vendemmia.

introdurre nel loro mercato nazionale il vino prodo o nella regione portoghese della valle del Duero. La sua cara eris ­ ca fondamentale, la “for ficazione”, ossia l’aggiunta di acquavite al vino per inter­ rompere la fermentazione, deriva proprio

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dalla necessità dei britannici di evitare che il vino si deteriorasse durante il tra­ sporto verso l’Inghilterra. Il vino “for fi­ cato” trovò un tale apprezzamento che gli inglesi fondarono molte case vinicole nella regione portoghese, come tes mo­ niano i nomi delle can ne di chiara pro­ venienza anglosassone. Già nella visita alle can ne di Vila Nova de Gaia si pos­ sono scoprire, tra una degustazione e l’altra, i segre del processo di vinifica­ zione delle eccellen varietà del vino Porto – Ruby, Tawny, Late Bo led Vinta­ ge, Vintage, Single Quinta Vintage – ma per cogliere appieno il fascino di questa produzione tradizionale bisogna allonta­ narsi dalla ci à di un cen naio di chilo­

Sopra: La tradizionale pigiatura dell’uva con i piedi scalzi. So o: il resort Six Senses Duero Valley tra i vigne

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metri, lungo il corso del fiume e la bellis­ sima linea ferroviaria che lo percorre.

Duero Valley

La scalinata monumentale che porta al Santuario do Bom Jesus do Monte (nella foto a destra), a Braga

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In meno di due ore, dalla stazione di São Bento, si raggiunge Peso da Régua, pas­ sando a raverso la meraviglia di un pa­ norama in cui si rincorrono spe acolari colline vitate, col vate con l’an co siste­ ma a terrazzamento, che sembrano dise­ gnate dalla mano di un pi ore. Questa valle creata dal fiume Duero, che la per­ corre serpeggiando scenograficamente, è una delle più an che regioni vi vinicole al mondo, registrata nel 1756 come Alto

Duero Viñatero. Tra i colori saturi dei vi­ gne , incornicia dal bianco dei muri di pietra, si scorgono Quintas solitarie che dominano le colline: sono gli an chi si produ vi e can ne, mol ancora a vi oggi, altri trasforma in esclusivi ri ri di lusso, come nel caso del bellissimo Six Senses Duero Valley. Quando arriva il tempo della vendemmia tu o qui si ripe­ te come ormai da secoli, con il lavoro di raccolta totalmente manuale (tra gli stre filari e le pendenze le macchine non potrebbero passare) e con le grandi ceste cariche di uva profumata che ven­ gono trasportate fino alle can ne. Tra le più an che e importan si trova la Quin­ ta da Pacheca, con i suoi magnifici vigne­

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e gli edifici del XVIII secolo perfe a­ mente conserva . L’enoturismo in questa regione è una cosa seria e così in questa bellissima can na si trovano un bou que hotel di charme, The Wine House Hotel, un eccellente ristorante e un recen ssi­ mo e originalissimo glamping con le suite ricavate all’interno di enormi bo . Du­ rante tu o l’anno, come nella maggior parte delle altre can ne della regione, si possono fare deliziose degustazioni, in­ teressan ssime visite alle aree di produ­ zione e vinificazione ed esperienze indi­ men cabili in prima persona. Durante la vendemmia, ad esempio, si può assistere e persino prendere parte alla tradizione più scenografica di tu e: la pigiatura

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dell’uva con i piedi scalzi. Si tra a di un’esperienza davvero unica, da vivere al ritmo della musica tradizionale dal vivo, sapendo che, oltre ad essere immensa­ mente pi oresca, questo po di pigiatu­ ra garan sce al mosto una qualità molto alta, grazie alla delicata pressione e al ca­ lore umano, che perme ono la graduale estrazione del colore e degli aromi dalle bucce.

Verso il Nord A meno di un’ora dalla ci à di Porto si possono scoprire altri tre meravigliosi te­ sori del Nord del Portogallo. Braga, in­ nanzi tu o: conosciuta come la Roma portoghese, è la ci à cris ana più an ca

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Il Convento di Santa Maria do Bouro sformato nel 1997 in una Pousada Historica

I locali di Vila Nova de Gaia accendono la no e di Porto

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del Paese e il centro religioso più grande. Qui, in par colare, si trova il Santuario do Bom Jesus do Monte, un tempio neo­ classico in cima a un’impressionante sca­ linata monumentale d’epoca barocca, che dal XVIII è meta di pellegrinaggi da tu a Europa: allora come oggi i pellegrini giungono ai piedi della scalinata per chie­ dere la grazia spirituale, salgono per i 600 gradini, passando di fronte alle cap­ pelle che narrano le tappe della Via Cru­ cis, alle fontane dei Cinque Sensi e alle statue che rappresentano Fede, Speran­ za e Carità, fino a raggiungere, purifica , il tempio. Chi per mancanza di tempo (non di pecca ) preferisca rinunciare al­ l’ascesa tradizionale, può salire con l’an ­ co Elevador del Bom Jesus, realizzato nel

1882 (il primo della penisola iberica) e ancora perfe amente funzionante. Per tu , raggiunta la cima, la vista dall’alto del Terreiro de Moisés saprà regalare emozioni indimen cabili. A pochi chilometri da Braga si trova Amares, un piccolo centro costruito in­ torno ad an chi santuari e monasteri, tra i quali il Convento di Santa Maria do Bouro, trasformato nel 1997 in una Pou­ sada Historica. In Portogallo, come in Spagna, infa , lo Stato e i priva colla­ borano alla valorizzazione e alla salva­ guardia del patrimonio storico e ar s co, trasformando monumen civili o ex­reli­ giosi in luoghi esclusivi d’accoglienza di lusso (le Pousadas in Portogallo e i Para­ dores in Spagna). Così ad Amares si può vivere l’esperienza di soggiornare in un imponente monastero cistercense, risa­ lente al XII secolo e profondamente mo­ dificato nel XVI secolo, recentemente trasformato in un bellissimo hotel da 32 stanze, grazie al proge o dell’archite o portoghese Eduardo Souto de Moura. La terza tappa imprescindibile è quella

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LE VIE DELL’INCENTIVE

Tre archite , tre opere Gustavo Adolfo Gonçalves de Souza ­ Sala Arabe, Palacio da Bol Una sala di ispirazione moresca, all’interno di questo magnifico palazzo neoclassico, dimostrazione del potere economico della classe borghese di fine O ocento.

Álvaro Siza Vieira ­ Casa da Chá da Boa Nova Nei pressi di Porto, di fronte all’Oceano, è una delle opere più apprezzate del famoso archite o portoghese. Ospita un eccel­ lente ristorante.

Rem Koolhaas ­ Casa da Musica Realizzata tra il 1999 e il 2005, è la moderna icona della ci à e sede di magnifici concer .

Casa da Musica

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nella ci à di Guimarães. Qui si conserva­ no inta e le tracce del passato medieva­ le, di quel tempo in cui il Portogallo lo ò per la sua indipendenza e sviluppò le tecniche di costruzione che in seguito sarebbero state trasmesse alle colonie in Africa e in Sudamerica. Principale tes ­

mone di quell’epoca è il castello della cit­ tà, che domina la Collina Sacra dal XII se­ colo, evocando le gesta del re Alfonso Henriques e le eroiche ba aglie a difesa del regno. A poca distanza dal castello e dall’altre anto affascinante palazzo dei Duchi di Bragança, si trova il quar ere medievale della ci à, dove la storia an ­ ca e la tranquilla vita di oggi si mescola­ no alla perfezione, tra vicoli lastrica , an­ chi palazzi, piazze affascinan (Plaza de São Tiago e Largo de Oliveira), bar e ri­ storan deliziosi (imperdibili i dolci del Divina Gula e i pia tradizionali del Co­ zinha Regional San ago). Anche Guima­ rães ha la sua Pousada Historica: la Pou­ sada Mosteiro Guimarães, uno degli Small Luxury Hotels of the World, edifi­ cato nel XII come monastero agos nia­ no, appartenuto alla regina Mafalda, spo­ sa del re Alfonso, e sede della prima Uni­ versità portoghese (oggi a Coimbra). Questo magnifico edificio, il suo chiostro e i giardini di 10 e ari ospitano un bellis­ simo hotel, fru o del premiato proge o dell’archite o Fernando Távora.

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NOTIZIE DAL MONDO DEI VIAGGI E DELL’OSPITALITÀ Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed even

Zagabria dà il benvenuto a Canopy by Hilton Hilton e Zagreb City Hotels d.o.o hanno recentemente reso noto il piano di sviluppo per Canopy by Hilton Zagreb. L’hotel, nel portofo­ lio di Canopy, brand che ridefinisce la categoria degli hotel lifestyle, aprirà alla fine del 2018. Situato nel

riqualificazione ed è des nato a di­ ventare un punto di riferimento per lo shopping e il diver mento. Sia­ mo inoltre lie di offrire ai nostri ospi la possibilità di sperimentare anche il meglio dell’offerta gastro­ nomica locale». Patrick Fitzgibbon, senior vice pre­ sident, development, EMEA, Hil­

centro di Zagabria, nei pressi della stazione ferroviaria principale, l’ho­ tel diventerà il punto di riferimento per chi cerca esperienze auten che nel cuore palpitante della ci à. Si tra a del primo Canopy ad aprire nell’Europa con nentale e del se­ condo ad essere inaugurato nel­ l’Europa in generale, dopo il Cano­ py by Hilton Reykjavik, aperto nella capitale islandese. «Zagabria è una ci à ideale per il brand Canopy by Hilton», ha affer­ mato Gary Steffen, global head, Ca­ nopy by Hilton. «Siamo entusias di svolgere un ruolo centrale nel pia­ no di sviluppo e rinnovamento del quar ere: il centro di Zagabria sta vivendo una fase di trasformazione. Il vicino centro commerciale Brani­ mir Centar, è a ualmente in fase di

ton, ha dichiarato: «La Croazia è una regione di grande a razione per il turismo, con spiagge inconta­ minate, parchi nazionali, ci à stori­ che e una vivace vita culturale che a rae visitatori da tu o il mondo. Il 2017 è stato un anno da record per il turismo, con oltre 20 milioni di arrivi internazionali, e il trend sem­ bra des nato a con nuare. Siamo entusias di aggiungere questo nuovo hotel al por olio croato e di lavorare con Zagreb City Hotels d.o.o». Alla sua dichiarazione si è aggiunta quella di Josipa Ju , CEO di Zagreb City Hotels d.o.o. «Za­ greb City Hotels è molto orgoglioso di portare Canopy a Zagabria, quale nuovo marchio di lusso e di lifesty­ le della famiglia Hilton». Lanciato nel 2014, il brand Canopy

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by Hilton si cara erizza per il suo profondo legame con la realtà loca­ le, reso ancor più forte grazie ai Te­ am Member della proprietà. Gli ospi potranno assaporare cibi e bevande locali in occasione di even di degustazione e, durante il soggiorno, vivere in pieno l’atmo­ sfera locale. Un tempo sede della prima fabbrica di dolciumi della Croazia, l’Union, inaugurata nel 1911, l’hotel a ngerà, per il design dal patrimonio del quar ere, u liz­ zando materiali e accessori indu­ striali combina a un’este ca ele­ gante. Le pare dell’hotel saranno decorate secondo l’urban art che cara erizza la ci à. Un’a ra va turis ca ulteriore è cos tuita dai famosi maestri cioc­ colatai del quar ere, celebra du­ rante la kermesse gastronomica “Coffee & Chocofest di Zagabria”, che si svolge ogni anno a febbraio. Da non dimen care, infine, un’altra chicca della ci à pica del periodo natalizio: il famoso Mercato dell’Av­ vento di Zagabria, nominato per due anni consecu vi il miglior mer­ ca no di Natale d’Europa. Ma il cartellone degli even è ricco tu o l’anno, tra kermesse di arte, cultura e gastronomia.

The Dedica Anthology. Una collezione di magnifiche storie Si è conclusa l’acquisizione del brand Boscolo Hotels da parte del fondo statunitense Värde. Si tra a di nove stru ure di cui o o di pro­ prietà dire a a Roma, Firenze, Ve­ nezia, Nizza, Budapest, Praga e una in affi o a Milano. «Il nuovo brand dell’ospitalità di alta gamma oggi ha un nuovo nome: The Dedica An­ thology», spiega il ceo, Stephen Al­ den, «la nostra è un’antologia, una

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collezione di storie. Ogni hotel ha la propria. Abbiamo ereditato edifi­ ci pres giosi con un potenziale uni­ co e un modello opera vo basato sull’outsourcing dei servizi alber­ ghieri. Vorremmo avere un approc­ cio differente: abbiamo iniziato a vedere miglioramen , portando il food and beverage in house a Ve­ nezia, Milano e Firenze. Abbiamo inoltre acquisito altri 400 mq per il restyling della terrazza dell’Hotel Plaza di Nizza e s amo sviluppando concept signature per tu e le ter­ razze dei nostri alberghi».

Resort La Francesca: un luogo unico nel panorama italiano dell’accoglienza Un angolo di paradiso. Non c’è definizione più giusta per il Resort La Francesca. Siamo nella Riviera Ligure di Levante, tra Bonassola e Levan­ to, a poca distanza dalle Cinque Terre). Fin dal momento dell’arrivo, si gode subito di una sensazione par colare, perché i colori e i profumi del­ le piante e dei fiori e la spe acolare vista del mare fanno sen re proiet­ ta in un altro mondo. Ma anche l’approccio al cliente da parte del per­ sonale contribuisce a rendere speciale questo posto, che ha voluto man­ tenere uno stre o rapporto con i valori su cui è stato impostato, all’inizio degli anni Sessanta, dalla sua fondatrice, Gloria Bortolo De Poli, scrit­ trice, giornalista, ar sta, imprenditrice: tutela e valorizzazione dell’am­ biente e della natura, vacanze vissute nel rispe o per gli altri, a enzione

Salvatore Longo alla guida del 5 stelle iconico della Versilia Salvatore Longo è il nuovo dire o­ re del Grand Hotel Principe di Pie­ monte di Viareggio. Una lunga esperienza maturata in giro per il mondo, esperto del Food&Bevera­ ge, Longo inizia i suoi studi all’Is ­ tuto Alberghiero Pero di Bari e, sin da giovanissimo, comincia a ma­ turare le sue esperienze all’estero. Prima in Svizzera, poi in Germania, comincia a formarsi una professio­ nalità che lo porterà a collaborare con chef stella in giro per il mon­ do e a passare con disinvoltura dal­ le isole dei Caraibi fino alla Sicilia, passando per l’Inghilterra, gli Emi­ ra Arabi, la Scozia e ancora la Ger­ mania. Dopo dicio o anni di espe­ rienza estera, Salvatore Longo tor­ na in Toscana, dopo l’esperienza a Firenze come dire ore dell’Hotel

al cliente, amore per la cultura. Ma, nel contempo, La Francesca, oggi di­ re o dal figlio di Gloria, Marco, coadiuvato dalla moglie Giovanna, ha sa­ puto stare al passo con i tempi e oggi offre un’ospitalità e servizi in grado di soddisfare clien che vi giungono da ogni parte d’Italia, d’Europa e del Mondo. Cara eris ca del Resort solo i villini, immersi nel verde, di diver­ se dimensioni, tu o con una meravigliosa vista sul mare. Il resort è per­ fe o anche per le famiglie ed è dotato di piscina, campi da tennis e di calce o... Ma è sopra u o il mare a fare da protagonista con i suoi spet­ tacolari fondali: i fi banchi di Posidonia (definita il polmone verde del Mediterraneo, per la capacità di ossigenare le acque) sono rifugio per pesci, crostacei e molluschi, che depongono le loro uova tra il fogliame. Un soggiorno o una vacanza a la Francesca non si dimen cano facilmen­ te: anzi, chi c’è stato, spesso non può fare a meno di tornare. A.C.

Lungarno. «Il Grand Hotel Principe di Piemonte è veramente unico. Un’icona non solo della Versilia», dice il neo dire ore, «ma dell’Italia intera, nato già come Grand Hotel, nei primi anni 20. Sono orgoglioso

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ed onorato di poter con nuare a rappresentare questa centenaria tradizione di Hotellerie e di raffor­ zare la guest experience tra tradi­ zione e innovazione con l’aiuto di una grande squadra».

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Il Villaggio Torre Cintola aperto anche al Mice Tra spiagge spe acolo e borghi da sogno, il gioiello di Monopoli offre 283 tra camere e suite, un anfitea­ tro e un’area even per 600 perso­ ne. Al centro della Valle d’Itria, Tor­ re Cintola è un 4 stelle a picco sulla scogliera e a pochi chilometri da Polignano a Mare, Alberobello, Ostuni, e dagli aeropor di Bari e Brindisi. Ai congressis offre: la Sa­ la Cupola, con luce naturale e vista mare mozzafiato, in grado di ospi­ tare fino a 400 persone, connessa a sale e da 20 a 50 pos , oltre che alla sugges va terrazza esterna a disposizione per coffee break o light lunch. Sala Corona per incontri fino a 200 partecipan in simulta­ nea e con aree esposi ve di sup­ porto all’evento. A disposizione per team building anche la terrazza pa­ noramica, le ampie aree verdi, le pi­ scine e il lido sul mare.

Gianluca Capone General Manager del Grand Hotel Ritz Roma Livornese d’origine, 51 anni, con una carriera professionale di rilievo nell’alta ospitalità, Gianluca Capone ha lasciato, dopo cinque anni, la di­ rezione del Radisson Blu Es. Hotel

per approdare all’elegante quar e­ re Parioli dove oggi è general ma­ nager delle due stru ure Grand Hotel Ritz e Hotel Regent Roma Parioli. Nel suo nuovo incarico, Ca­ pone si focalizzerà in par colare sulla riorganizzazione e sul rilancio commerciale con l’obie vo di mi­ gliorare ulteriormente i servizi dei

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due alberghi. Il GM implementerà, inoltre, le strategie di sviluppo e di internazionalizzazione per i merca corporate, Mice e leisure. A tale ri­ guardo, nel medio periodo, è previ­ sta anche l’affiliazione di entrambi gli hotel a un brand internazionale. Situato nell’elegante quar ere Pa­ rioli di Roma, il cinque Grand Hotel Ritz dispone di 97 camere di cui 35 fra J. Suite e suite. A disposizione degli ospi , il centro benessere “Olympia by Musa”, un’area fitness a rezzata Technogym, 2 bar e il ri­ storante panoramico al 7° piano “Le Roof”. A 500 metri c’è l’Audito­ rium “Parco della Musica”, mentre a poco più di un chilometro, si trova­ no il palazzo delle Federazioni spor ve, il Museo Nazionale MAX­ XI, lo stadio Flaminio, lo stadio Olimpico e Villa Borghese. Inoltre, la metro so o l’albergo consente con una sola fermata di raggiunge­ re il centro storico.

Quando classico è sinonimo di eccellenza L’Excelsior Palace Hotel di Rapallo si aggiudica il Travel & Hospitality Award 2018 nella categoria Classic Hotel oltre che per alta qualità del­ la stru ura e per le eccellen re­ censioni pubblicate su Google, Trip Advisor e Booking.com. I vincitori sono sta insigni del riconosci­ mento a Dublino durante una esclusiva cerimonia di premiazione, mentre gli Americas Awards verran­ no consegna ad o obre in Brasile. Questo nuovo a estato riconosce al 5 stelle lusso rapallino gli impor­ tan e con nui lavori di res lyng che hanno consen to all’albergo di mantenersi su al standard di ser­ vizi e di ospitalità. E per la stagione 2019, sarà inaugurato il nuovo e modernissimo centro benessere.

Cambio al vertice per Hilton Lake Como 43 anni, taorminese, Alessio Cola­ vecchio, è il nuovo general mana­

ger dell’Hilton Lake Como. Una car­ riera tu a in ascesa cominciata al­ l’estero, all’interno di stru ure di alto livello come Intercon nental Amstel, Hilton Amsterdam, Hilton Madrid, Radisson Blu Amsterdam Airport. Per il resort sul lago di Co­ mo, il top manager, si occuperà di un team di 150 persone, sovrain­ tendendo all’amministrazione del complesso che conta 170 camere, di cui 18 suite, una Presiden al Suite e la favolosa Terrazza 241 al sesto piano con un’impagabile vista sul lago e sulla ci à di Como.

Marco Boni al top di Palenca Luxury Hotels Group Classe 1965, Marco Boni, è il nuo­ vo dire ore generale di Palenca Lu­ xury Hotels Group, brand alber­ ghiero italiano, che ha, nel suo car­ net, un castello, tre alberghi e due centri congressi, tra Roma e In­ nsbruck. Marco Boni vanta una consolidata esperienza nel se ore dell’alta ospitalità, a par re dalle prime esperienze professionali al­ l’interno di importan brand inter­ nazionali del calibro di Starhotels, Jolly e NH. Tan gli incarichi di grande responsabilità, come quello di Chief Opera ng Officer per JSH Hotels. In qualità di dire ore gene­ rale di Palenca Luxury Hotels Group, Boni si occuperà della rior­ ganizzazione e del rilancio del brand a livello internazionale.

Bettoja Hotel Mediterraneo. Per chi ama l’arte e vuole metterla da parte A due passi dai più importan mo­ numen della ci à e dalla Stazione Termini, il Be oja Hotel Mediterra­ neo nasce nel 1930 per volere di Maurizio Be oja, che, nel 1936, af­ fida all’archite o Mario Lore il proge o dell’albergo, ancora oggi uno dei più begli esempi di Art Dé­ co della Capitale. Grazie agli inve­ s men costan dei Be oja, l’hotel offre un soggiorno unico a Roma,

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Tramonto sulla Sky Blu Terrace all’Aleph Rome Hotel Celebrata da film internazionali, luogo preferito da romani e turis , la Sky Blu Terrace dell’Aleph Rome Hotel è un must veramente irrinunciabile del­ l’estate e delle belle serate se embrine. Dopo una giornata immersi nella frenesia della ci à, questo è il luogo ideale per rilassarsi e godersi il tramon­ to in compagnia di colleghi, amici e famiglia. La terrazza, aperta anche alla clientela esterna, ospita una scenografica piscina a sfioro il cui azzurro del­

Hilton Molino Stucky Venice miglior Conference Hotel d’Europa L’Hilton Molino Stucky Venice è stato premiato ai World Travel Awards Europe 2018 con i toli di Europe’s Leading Conference Hotel e Italy’s Leading Conference Hotel per il sesto anno consecu vo. La cerimonia di gala per i toli europei svoltasi ad Atene, ha visto il 5 stelle sull’isola della Giudecca aggiudicar­ si 2 dei 19 premi vin da hotel della catena Hilton Worldwide, conferi da una giuria di professionis nei se ori viaggi e turismo.

Hilton apre a Padova sulle ceneri del Plaza

l’acqua si confonde con il blu del cielo, e si staglia protesa sull’inconfondibile skyline romano. E, per chi volesse vivere un’esperienza dal sapore medio­ rientale, irrinunciabile è lo Shisha corner dove provare la “Steamula on Shi­ sha”: una combinazione unica di fru a e alcool servita nel narghilè insieme alla miscela di tabacco. Da provare assolutamente anche il Romeo e Giuliet­ ta, con doppia mela, menta e l’aggiunta di cognac Hennessy Fine de Cognac.

dove i comfort moderni sono inse­ ri in un contesto ar s co davvero unico. Ogni angolo dell’hotel è un’opera d’arte e un ricordo stori­ co: il banco “sali e tabacchi” del­ l’epoca, nella hall, il camino, nella grande sala comune, la cui cappa è un intarsio di Prometeo del Lore , su bozze o di Achille Capizzano. Da una sala all’altra, le opere ca u­ rano la vista: la Mappa del Mar Me­ diterraneo, tempera su pergamena e l’Allegoria della scri ura a raver­ so la storia, intarsiata nel legno del­ le pare della sala vellu . Ancora oggi è futuris co, il banco bar, rea­ lizzato, da Lore e Franco D’Urso, in cristallo Venini e mosaici e rac­ chiude, nell’intarsio sulla parete un rebus. Il tema del mare è dominan­

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te e nella sala colazioni tritoni e si­ rene scolpi nel legno di quercia osservano gli ospi , mentre al cen­ tro i due grandi lampadari sormon­ ta da sirene e lanterne indicano ai navigan la via. Qui, ogni de aglio è arte, come il lampadario dell’Ar­ chite o Gustavo Pulitzer Finali, che sembra richiamare il ba to d’ali delle farfalle e la grande scalinata di marmo, formata da grandi bloc­ chi monoli ci, che sospesi nel vuo­ to, flu uano dalla hall al decimo piano. E proprio per consen re agli ospi di conoscere meglio tu e le opere d’arte custodite in hotel, nei prossimi mesi, il Concierge accom­ pagnerà i visitatori in un interes­ sante tour. Il quesito è: chi risolverà il rebus nella parete della sala bar?

Hilton ha firmato un accordo di franchising con Amapa Srl per l’apertura dell’Hilton Garden Inn Padova City Centre. L’inaugurazio­ ne dell’hotel, con 130 camere, se­ guirà a una ristru urazione plurimi­ lionaria dell’esistente Hotel Plaza Padova ed è prevista per il 2020. L’hotel offrirà un ristorante, un bar, una zona fitness e un business cen­ tre. «Padova è una delle ci à più an che d’Italia», dice Patrick Fitz­ gibbon, senior vice president, deve­ lopment EMEA Hilton, «e con le sue magnifiche piazze e gli storici monumen a ra ogni anno miglia­ ia di visitatori. Con una forte do­ manda di alloggi in ci à e, con un hotel situato in posizione centrale, Padova è una loca on ada a per espandere la presenza del brand Hilton Garden Inn in Italia».

New look per l’Excelsior Venice Lido Resort Gioiello dell’arte veneziana dei pri­ mi Novecento, l’Excelsior Venice Li­ do Resort ha riaperto le sue celebri porte con tante belle novità a co­ minciare dalla maestosa facciata in s le veneto­bizan no, e dalla stori­ ca cupola, riportate al loro an co splendore dopo l’incendio del 2014. Inoltre, nuove rifiniture, raffi­

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nate e moderne, hanno accolto gli ospi del Lido, mentre il ristorante fronte spiaggia La Taverna, inaugu­ rerà la stagione balneare completa­ mente rinnovato nel design e nella proposta gastronomica, che rispec­ chierà il meglio della tradizione cu­ linaria italiana.

Gabriele Marchiori, ovvero l’accoglienza veneziana fatta persona Gabriele Marchiori, veneziano doc, fa parte di quella schiera di dire ori d’albergo che in Italia hanno fa o scuola portando competenza ma­ nageriale e s le nella direzione. Pri­ ma ancora che la parola accoglienza diventasse la parola d’ordine del moderno panorama dell’ospitalità alberghiera, forse complice la for­ mazione Ciga e di altre catene in­ ternazionali, per le quali l’empa a, il sorriso, l’a enzione all’ospite sono fondamentali, Marchiori ha avuto la capacità di formare le persone che lavorano con lui, trasme endo un patrimonio di conoscenze e di esperienze. Approda al Monaco & Grand Canal nel 2001, l’hotel di proprietà della Famiglia Bene on, seguendo, dal 2002 al 2004, tu i lavori di ristru urazione che hanno trasformato il già conosciu ssimo Hotel Monaco (poche camere e grandissima ristorazione) in un al­ bergo totalmente diverso, nato dall’accorpamento di un edificio il Complesso del Rido o, emblema del passato glorioso della Serenissima, con una moderna stru ura che ha raddoppiato le camere, con servizi all’avanguardia e una ristorazione di prim’ordine, internazionalmente riconosciuta.

Grand Hotel Parker’s Napoli. Ritorno di splendore Luogo dall’accoglienza raffinata, do­ ve ancora oggi si respira la storia an­ ca e affascinante di Napoli e dei suoi illustri ospi , il Grand Hotel Parker’s Napoli si offre allo sguardo

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con ambien totalmente rinnova e più contemporanei. L’albergo vanta un ines mabile patrimonio di opere e manufa del ’700 e ’800: marmi pregia , lampadari di cristallo, arredi d’epoca da Luigi XVI allo s le Impe­ ro, oltre a quadri e tappe di an ­ che manifa ure, nonché un’impor­ tante collezione di sculture in bron­ zo dell’An ca Fonderia Chiurazzi di Napoli e la storica biblioteca con vo­ lumi dell’800. Il proge o di ristru u­ razione, fortemente voluto dalla proprietà, combina i valori della tra­ dizione con l’archite ura e il design contemporaneo e fa del Grand Ho­ tel Parker’s un ambiente unico dove soggiornare. Un proge o che ha coinvolto il gm Giampaolo Padula, responsabile per tu e le operazioni di questa iconica proprietà italiana, compresa la supervisione del mana­ gement team dell’hotel. L’obie vo di Padula è mantenere gli al ssimi standard dell’hotel, me endo a frut­ to la sua ultraventennale esperienza trascorsa in pres giosi alberghi e re­ sort di lusso in tu a Europa e negli Sta Uni .

Bluserena entra nel lusso con Kalidria Hotel & Thalasso Spa Prima struttura cinque stelle che segna l’ingresso nel segmento lus­ so di Bluserena Spa. Sorto da un imponente lavoro di rinnovamento e riqualificazione del complesso turistico di Castellaneta Nova Yardinia, costato al Gruppo oltre 13 milioni di euro, il Kalidria Hotel & Thalasso Spa, oggi Ethra Reseve, si presenta con servizi ampliati e ver­ de riqualificato per proporre agli ospiti un’esperienza esclusiva di vacanza nel cuore della natura pu­ gliese, a meno di un’ora da Matera. Disegnato dall’architetto Emilio Ambasz, precursore della filosofia progettuale green, offre 110 ca­ mere – di cui 9 Junior Suite e 1 Suite Albachiara, tutte con terraz­ zo privato e vista sulla riserva na­ turale. Sono state restaurate, inol­

tre, l’area di vasche wellness en plein air, la Thalasso Spa, con 2 pi­ scine di mare, una interna e l’altra esterna, e il percorso Acquatonico Marino.

Al Leonardo da Vinci di Roma la nuova Plaza Premium Lounge Nell’area di imbarco dell’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci ha aperto i ba en una stru ura di oltre 1000 mq a elevato comfort, con servizi di alta qualità aper a tu i passeggeri in partenza o in transito. L’inizia va è fru o di una partnership tra Aeropor di Roma e Plaza Premium Group, mul nazio­ nale basata a Hong Kong, che si è aggiudicata la gara internazionale per offrire ai viaggiatori delle des ­ nazioni Extra Schengen di Fiumici­ no una sala mul funzione pensata per rispondere a tu e le esigenze dei passeggeri, dalle docce a posta­ zioni di lavoro e relax riservate. Si tra a di uno spazio di oltre 1000 metri quadri, aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, disponibile al secondo piano dell’area di imbarco E, nella cosidde a “Italian Food Street”. Un ambiente in cui sono disponibili ol­ tre 300 sedute di diversa pologia, dalle poltrone ai tavoli da lavoro, al­ le “honey­comb”, postazioni busi­ ness dove poter lavorare in tu a ri­ servatezza. Tra i servizi offer : un buffet con cucina espressa e a vi­ sta, dove lo chef può preparare pie­ tanze di qualità, in base ai gus de­ gli ospi ; un servizio bar; oltre 7000 testate italiane e internazio­ nali in versione digitale; WiFi gra­ tuito; numerose postazioni per ri­ caricare i device. Plaza Premium Lounge offre inoltre a tu i pas­ seggeri anche uno spazio con stan­ ze doccia, riservate, ampie e molto comode per un servizio unico nel suo genere nell’area di imbarco E del Leonardo da Vinci. Si può pre­ notare l’accesso a raverso il sito www.plaza­network.com.

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