Il partner nelle scelte progettuali
Roma, Centro Congressi Rome Cavalieri
Pareti manovrabili insonorizzate Con le pareti manovrabili insonorizzate, le pareti manovrabili residenziali, le pareti manovrabili insonorizzate in vetro, le pareti manovrabili in cristallo e le partizioni mobili a pacchetto il progettista ha a disposizione un prodotto flessibile per tutte le soluzioni di gestione dello spazio congressuale e alberghiero. Lo spazio si trasforma, grazie a un componente d’arredo personalizzabile nelle finiture – legno, laminati, tessuti, specchi, materiali sintetici – e nelle texture, distintivo per qualità e praticità d’uso.
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> > centri congressuali > banche > uffici > hotel > centri formazione > auditorium > sale polifunzionali > negozi — open-space > residenziale > palestre > scuole di danza
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Anaunia srl - Via Barbatorta, 247 47826 Villa Verucchio (Rimini) Tel. +39 0541 670108 - Fax +39 0541 679709 info@anaunia.it - www.anaunia.it
INDICE INSERZIONISTI
Ai lettori Anaunia srl - Villa Verucchio (Rn)
tel. 0541 670108 - www.anaunia.it
pag. 3
Aran Hotels - Roma
Titolare: Enzo Pezzi
www.aranhotels.com
pag. 175
BTC 2011 - Rimini
www.btc.it
pag. 12
Cantina Sociale Santadi - Santadi (Ca)
Direttore: Raffaele Cani
tel. 0781 953007
pag. 159
Carlson Wagonlit Travel - Milano
Direzione Commerciale
tel. 02 625431
pag. 141
Club Hotel Dante - Cervia (Ra)
Direzione
tel. 0544 977448 www.clubhoteldante.it
pag. 91
Covention & Visitors Bureau della Repubblica di San Marino - San Marino
Direttore: Catia Manduchi
tel. 0549 888028
pag. 69
Duomo hotel & nomi club & bar - Rimini
Direttore: Valeria Bonardi
tel. 0541 24215/6
pag. 125
www.emirates.com/it
pag. 9
G&W Hotels - Roma
Presidente: Walter Pecoraro
tel. 06 99935811
pag. 197
Grand Hotel Des Bains - Riccione (Rn)
Direttore: Moris Delprete
tel. 0541 601650
pag. 143
Grand Hotel Gardone Riviera Gardone Riviera (Bs)
Direttore: Luciano Guidetti
tel. 0365 20261
pag. 139
Grand Hotel Imperiale - Moltrasio (Co)
Direttore: Silvestro De Bolfo
tel. 031 346111 www.imperialemoltrasio.it
pag. 67
Grand Hotel Savoia - Genova
Direttore: Walter Pescara
tel. 010 27721 www.grandhotelsavoiagenova.it
pag. 137
Grand Hotel Tiziano e dei Congressi - Lecce
Direttore Marketing: Viviana De Rinaldis
tel. 0832 272111
pag. 209
Grand Visconti Palace - Milano
Direttore: Claudio Gnoni
tel. 02 540341
pag. 117
Hilton Worldwide
Italy Sales Office
tel. 02 69833000
III cop.
Hotel du Lac et du Parc - Riva del Garda (Tn)
Direttore: Piero Brozzi
tel. 0464 566600 www.dulacetduparc.com
pag. 195
Emirates
Hotel Federico II - Jesi (An)
Direttore: Andrea Ferrari Acciajoli
tel. 0731 211079
pag. 123
Hotel La Gradisca - Rimini
Direttore: Valeria Bonardi
tel. 0541 25200
pag. 127
Hotel Parchi del Garda - Lazise (Vr)
Responsabile marketing: Cristina Bussola
tel. 045 6499611
pag. 83
Hotel Principe di Savoia - Milano
Direttore: Ezio Indiani
tel. 02 62307920
IV cop.
Hotel Quirinale - Roma
Direttore: Johanna Fragano
tel. 06 4707
pag. 7
Hotel Savoy Palace - Gardone Riviera (Bs)
Titolare: Silvia Dalla Bona
tel. 0365 290588 www.savoypalace.it
pag. 215
Indel B - Sant'Agata Feltria (Pu)
Direttore commerciale: Gerardo Boschi
tel. 0541 848711
pag. 163
www.inps.it
pag. 10
Kehre - Roma
Titolare: Roberta D'Urso
tel. 06 91486394
pag. 135
Le MĂŠridien Rimini - Rimini
Direttore: Laura Fanecco
tel. 0541 396600
pag. 65
Leardini Group - Riccione
Titolare: Rita Leardini
tel. 0541 697133
pag. 99
Lunariccione - Riccione
General Manager: Michele Passeri
tel. 0541 692150
pag. 193
Lungarno Hotels - Firenze, Roma
Chief Operating Officer: Valeriano Antonioli
www.lungarnohotels.com
pag. 121
Masseria Traetta - Ostuni (Br)
Direttore: Giuseppe Primicerio
www.masseriatraetta.com
pag. 201
Meeting Malaspina Centro Congressi - Firenze Direttore: Roberto Norcini
tel. 055 215761
pag. 185
MITM 2011 - Lugano (Svizzera)
www.mitm.ch
pag. 239
Inps - Roma
Palace Hotel Bari - Bari
Direttore: Gabriele Fortunato
tel. 080 5216551
pag. 133
Park Hotel ai Cappuccini - Gubbio (Pg)
Direttore: Maria Carmela Colaiacovo
tel. 075 9234
pag. 79
Pedersoli - Assago (Mi)
Titolare: Martino Pedersoli
tel. 02 48844854 www.pedersoli.com
pag. 5
Pullman & Leisure Thalasso Division Italy
Responsabile Mice: Carla Cantarella
carla.cantarella@accor.com
II cop.
Ramada Plaza Hotel - Milano
Sales&Marketing Manager: Susanna Franz
tel. 02 28854831
pag. 131
Robur - Zingonia (Bg)
Strategic Technology Alliances Manager: Ferruccio De Paoli
tel. 035 888315
pag. 225
RomaEnergie - Roma
Amministratore: Roberto Amiconi
www.romaenergie.com
pag. 129
San Paolo Palace Hotel - Palermo
Direttore: Marcello Pizzuto
tel. 091 6211112
pag. 85
Simmons - Bovisio Masciago (Mi)
Amministratore delegato: Fabio Formenti
www.simmons.it
pag. 71
Numero verde 800 232828
pag. 15
Sky TV Versilia Meeting - Viareggio (Lu)
Presidente: Alessandro Augier
Vestas Hotels&Resorts - Lecce
tel. 0584 48881
pag. 43
www.vestashotels.it
pag. 219
Villa d'Este - Cernobbio (Co)
Direttore generale: Danilo Zucchetti
tel. 031 3481 - www.villadeste.it
pag. 95
Villa Sofia Hotel - Gardone Riviera (Bs)
Titolare: Silvia Dalla Bona
tel. 0365 22729 www.savoypalace.it
pag. 215
4 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
SOMMARIO
4 Indice inserzionisti 11 Gli argomenti del mese Novità
14 iExcellent. Soggiorni e meeting a portata di click
54 Temporary Management al servizio dell’hotellerie
56 Alex Bellini. Ciascuno ha il proprio oceano da attraversare
Cover story
16 Royal Demeure raddoppia L’inchiesta
22 Il turismo nel 2011 tra speranze e previsioni Trend
Benessere
60 Curarsi con la macrobiotica. Il mal di testa 62 Kehre. Imprenditori della cultura del benessere Una metafora per crescere
30 Come e dove si viaggerà nel 2011 38 Nuovi mercati, qualità e made in Italy. Per uscire dalla crisi
64 Conquistatori di vette Il parere del legale
66 La diligenza dell’albergatore L’imprenditore del mese
44 Il Signore nell’anello Donne al top
48 Francesca Pasinelli. Diamo più trasparenza e meritocrazia alla ricerca La parola alle aziende
50 Avis Italia. Un red team di grande successo Risorsa uomo
52 Mindfulness. Esercizi per la mente
nella custodia delle cose del cliente La parola al fiscalista
68 Trattative con il fisco. L’accertamento con adesione Finance Confidential
70 Welfare State. Serve consapevolezza L’opinione sul mondo del turismo
72 Dal Brasile con amore per il made in Italy Scenari del turismo
74 Atahotels punta al business e pensa alla natura
76 Scacco alla crisi per Hilton Worldwide Italia 80 Arti di maggio a Salerno 84 4 giorni alla scoperta del mondo con Bit 86 Salerno caput mundi 92 Versilia Meeting 96 Lille. Fascinosa città a misura di Mice 98 L’Europa della meeting industry a Milano 6 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
SOMMARIO
Speciale Salento
100 Terra dei mille volti
184 Masseria Traetta Exclusive 186 Hotel Monaco & Grand Canal 188 Nova Yardinia Resort 190 Grand Hotel Osman 194 Palace Hotel Bari 198 Palazzo Mezzanotte 202 Empire Palace Hotel
Tecnologie avanzate per alberghi
114 Swisscom Hospitality Services Golfmania
118 Questo mese giochiamo al... Rivieragolfresort Sai l’ultima?
122 Notizie dal mondo dei viaggi e dell’ospitalità Le location di MM
144 AC Hotels 146 Astoria Park Hotel Centro Congressi 148 Il Boscareto Resort 150 Ca’ Sagredo 152 Caesius Hotel Thermae&Spa Resort 156 Hotel Corte Valier di Lazise 160 Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast 164 Hotel Du Lac et Du Parc Grand Resort 166 Galzignano Terme Spa& Golf Resort 168 Hilton Garden Inn Lecce 170 Hilton Garden Inn Matera 172 Hilton Sorrento Palace 174 Hotel Centrale Firenze Dimora Storica 176 Hotel De La Ville Monza 178 Loano2Village 180 Lungarno Hotels
204 Royal Hotel Sanremo 206 Hotel Splendide Royal di Lugano 210 Hotel Terme di Agnano Spa Resort & Congress
212 Verdura Golf & Spa Resort 216 Vestas Hotels & Resorts Servizi
220 Olio Novaro
Le vie dell’incentive
226 I due volti di Saint Martin La mia città. I luoghi dell’anima
236 Et in Arcadia Ego Inside the Character
238 Brunonia Barry 8 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
GLI ARGOMENTI DEL MESE
1-2 2011 | www.mastermeeting.it 11
www.btc.it
16
BUONI MOTIVI PER INCONTRARSI A BTC BUSINESS NETWORKING CONTENUTI MARKETPLACE COMMUNITY EVENTI TREND MARKETING CONGRESSI IDEE MEETING STRATEGIE INCENTIVE COMUNICAZIONE TURISMO CONVENTION
2011
30GIUGNO 1LUGLIO
FIERARIMINI
LA FIERA DEGLI EVENTI
GLI ARGOMENTI DEL MESE Turismo 2011. Tra speranze e previsioni
Come e dove si viaggerà nel 2011
22 30 38 54 100 226
Come sarà il 2011 per il nostro turismo? Stando agli ultimi dati, la vera ripresa ci sarà solo nel 2014 ma la situazione reale non sembra totalmente negativa. Se è vero che c’è stata una contrazione del potere d’acquisto delle famiglie è altrettanto vero che sono stati ottomilioni gli italiani che hanno speso, durante le ultime festività natalizie, circa 3 miliardi e mezzo di euro per i viaggi, una cifra che non si discosta molto da quella registrata nell’anno precedente. E, secondo le previsioni, il 73% della popolazione continuerà a fare vacanze anche quest’anno, con l’arte e il benessere in cima alle attrattive, privilegiando sempre le prenotazioni last minute sul web. Un modello di comportamento, quest’ultimo, che attesta un cambiamento ormai consolidato, a scapito del comparto alberghiero, penalizzato da un effetto dumping del prezzo: nel 2010 il dato relativo al ricavo medio per camera è stato negativo rispetto al 2009.
Si torna a viaggiare in giro per il mondo e si torna a spendere, anche se le tendenze chiave continuano ad essere viaggi brevi e costi sotto controllo. I risultati più positivi, come per molte altre dinamiche economiche, sono da attribuirsi al fermento dei mercati emergenti. Asia, Sud America e Medio Oriente hanno surclassato le performance di Europa e Nord America, con livelli di crescita a due cifre. Risultati eccellenti sono stati raggiunti in particolare dalla Corea del Sud, dove gli arrivi internazionali sono cresciuti del 28%, dalla Cina, e dal Messico, ma anche da Brasile e Russia.
Alla conquista dei nuovi mercati
Il TMan entra in Hotel
Motore pulsante e vanto dell’economia italiana, le piccole e medie imprese, hanno saputo evolvere - pur con tutte le difficoltà derivanti dal confronto con le realtà multinazionali globalizzate - da una stagione di internazionalismo spontaneo, verso una visione più ampia e strutturata. E ora sono pronte all’esplorazione di nuove frontiere estere attraverso inedite forme di partnership che consentono di condividere e limitare il rischio della diversificazione – geografica o produttiva – e che sono anche un veicolo vero e proprio di diffusione del benessere, attraverso la valorizzazione del patrimonio territoriale.
Con la globalizzazione, la sfida della competitività per l’hotellerie italiana, costituita perlopiù da piccole e medie strutture, è diventata ancora più difficile. Una soluzione intelligente per recuperare forza sul mercato, senza il dispiegamento di eccessive risorse economiche, è il temporary management, strumento già utilizzato con successo dalle grandi aziende che consente all’imprenditore di utilizzare competenze di alto livello a costi accessibili per razionalizzare gli strumenti di gestione, formare le risorse già operative, valutare progetti di fattibilità, guidare rilanci, progetti specifici e start up. In pratica il TMan rappresenta per le PMI una valida terza via, accanto alla consulenza e alla dirigenza tradizionale, nonché un ragionevole punto di equilibrio tra bisogno di managerialità e vincoli economici e culturali.
Salento terra dai mille volti
Terra magica, sospesa tra due mari, il Salento è uno scrigno di tesori e tradizioni da riscoprire. Con 97 paesini e 39 piccole frazioni tra uliveti secolari, piantagioni di tabacco e vigne, le case bianche in pietra leccese e le strade strette e tortuose che si svelano pian piano, il territorio è davvero tutto da girare. A partire da Brindisi con il suo porto sull’Adriatico, per poi arrivare a Taranto e a Lecce straordinariamente ricca di arte e storia: la Grecia Salentina è la testimonianza più visibile del passaggio degli elleni.
I due volti di Saint Martin
È la più piccola isola abitata al mondo ad essere divisa in due distinte nazioni, nel mar delle Antille: il nord francese che ha ereditato dalla madrepatria l’eleganza discreta, lo charme dei resort, il piacere per la cucina d’autore e il raffinato gusto per la moda. E il sud olandese con una bellissima costa disseminata di moderni hotel extra lusso, locali notturni, fast food, negozi di elettronica e moda casual a ottimi prezzi. La presenza di due anime tanto diverse in pochi chilometri rappresenta una ricchezza e una varietà di cui tutti i visitatori possono beneficiare, trovando un equilibrio perfetto tra charme e divertimento, cene gourmet e shopping da occasione, spiagge da sogno ed emozioni inattese.
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NOVITÀ
iExcellent:
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strutture, più adatte a soddisfare i tuoi bisogni, ordinate in base alla raggiungibilità. Con Vicino a un Punto potrai, invece, inserire il luogo o la zona della città che ti interessa e consultare l’elenco delle strutture presenti. Quindi, potrai paragonare e visitare, attraverso la
e scarica gratis la guida che con un semplice click ti permette di scegliere la location più adatta alle tue esigenze tra oltre 500 location selezionate.
foto gallery e la descrizione le strutture trovate, e scegliere in tutta libertà e comodità dove organizzare un meeting o magari le tue vacanze. Cliccando sull’immagine dell’albergo o del congress center scelto, potrai visualizzare la sua posizione sulla mappa e contattarlo direttamente utilizzando la funzione Chiama o Invia Mail. Oppure potrai scegliere di farti guidare tramite il GPS, utilizzando il servizio Portami. Potrai scegliere se cercare una location semplicemente per categorie: Location Congressi, Incentive, Spa e Benessere, Hotel Golf oppure utilizzando i tasti Vicino a te o Vicino a un Punto che appaiono cliccando sull’icona a forma di lente di ingrandimento.
Vicino a te ti permette, sulla base della tua posizione, calcolata tramite GPS, di identificare le 14 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
Ma non è tutto, infatti, attraverso questa applicazione, potrai salvarle nell’apposita sezione Preferiti, le strutture da te selezionate per creare la tua personale top list che potrai utilizzare per una successiva consultazione, una sorta di Guida Excellent personalizzata. Perché pianificare prima il dovere e poi il piacere quando lo si può fare contestualmente?
COVER STORY
Nella foto da sinistra Fabrizio e Luigi de Simone, rispettivamente Consigliere Delegato e Presidente, Amministratore Delegato TCL
Royal Demeure raddoppia DOPO IL RECENTE INGRESSO DELLA RESIDENZA DI RIPETTA E VILLA MICHELANGELO, LA CATENA DI LUSSO FONDATA DA LUIGI DE SIMONE NIQUESA SI ARRICCHISCE DI UN ALTRO GIOIELLO DELL’OSPITALITÀ ROMANA: IL GRAND HOTEL BEVERLY HILLS DI ROMA. Cristina Chiarotti
uando si parla di cultura dell’ospitalità italiana nel mondo si parla del Gruppo Royal Demeure, che ne ha fatto da tempo la sua mission. Il Gruppo Royal Demeure, creato da Luigi de Simone Niquesa, è diventato il simbolo di uno stile. Uno stile fatto di innata cortesia, di servizio impeccabile, di raffinata ospitalità, creato con l’idea di offrire all’ospite più esigente il piacere di sentirsi a casa. Luigi de Simone Niquesa lo fonda nel 2000 con l’intento di riunire, sotto un unico marchio, strutture di grande eleganza e storia. Nei prestigiosi alberghi a 5 stelle del gruppo Royal Demeure questo è il filo che li accomuna, e sia nell’Hotel d’Inghilterra a Roma, nell’Helvetia & Bristol a Firenze, che al Grand Hotel Continental di Siena si ritrova
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la stessa atmosfera. Palazzi storici attentamente restaurati per mantenere l’originaria atmosfera e garantire i più elevati standard in termini di servizi. Sono passate da poco le dieci del mattino e, negli uffici della TCL spa di Roma, che gestisce la catena Royal Demeure e rappresenta anche in Italia la Charming Hotels of the world, incontriamo Luigi e Fabrizio de Simone Niquesa. L’occasione è ghiotta perché di novità ce ne sono parecchie. Prima fra tutte, la notizia che ai tre grandi alberghi del Gruppo Royal Demeure si sono aggiunte anche la Residenza di Ripetta a Roma e Villa Michelangelo a Vicenza, già gestite dalla TCL spa. Un passo importante, che rivela grandi energie e un action plan aggressivo, ma forte di grandi e importanti strutture alle spalle.
Tuttavia le novità non si fermano qui, perché a sorpresa dal 1° marzo entrerà a far parte del Gruppo Royal Demeure il Grand Hotel Beverly Hills di Roma, un albergo in una posizione strategica a due passi da via Veneto con una forte vocazione meeting, per il quale il Gruppo ha in mente un forte progetto di rilancio per arrivare a creare un importante location business luxury standard. D’altronde Royal Demeure è forte del 10% di fatturato in più rispetto all’anno precedente, sicuramente un trend interessante visto il periodo di particolare contingenza ma, si sa, puntare sul lusso aiuta a superare la crisi. «Anzi», ci spiega de Simone, «abbiamo un importante piano di espansione, che nel prossimo triennio potrebbe portarci ad un ulteriore raddoppio».
COVER STORY
Hotel d’Inghilterra, Roma
Location di prestigio Gli Hotel del Gruppo Royal Demeure si trovano tutti in location d’eccezione, in palazzi storici posti nel cuore delle rispettive città, a poca distanza da quanto di più bello offre la tradizione artistica italiana, e sono la dimora perfetta per chi ricerca un’atmosfera esclusiva fatta di charme e di eleganza, e che apprezza la capacità di unire cordialità e riservatezza, gentilezza e massimo rispetto per la privacy. A Roma, l’Hotel d’Inghilterra, uno dei gioielli del brand di lusso Royal Demeure, nonché
uno dei più raffinati alberghi della capitale, accoglie l’ospite in una atmosfera intima e di charme che si respira appena varcata la soglia: l’Hotel, in stile classico con dettagli moderni, è situato a pochi passi da Piazza di Spagna e Via Condotti con una vista impareggiabile sulle terrazze romane e sullo shopping di classe di via Borgognona. La sua storia si fonde con quella della Roma più elegante e blasonata. Teste coronate, nobili, artisti di fama mondiale, star di Hollywood lo hanno eletto a loro dimora durante il soggiorno nella capita-
le, proprio per la sua ubicazione e soprattutto per la qualità dell’accoglienza. Una vera dimora privata, dove ognuna delle 89 camere ha la sua identità. Il senso del gusto e la cura del dettaglio parlano dagli arredi d’epoca e dai tessuti pregiati, eseguiti con eleganti accostamenti di disegni e di colori. Fiore all’occhiello dell’Hotel il ristorante Cafè Romano, aperto anche alla clientela esterna, e, per il meeting due prestigiose saloni affrescati nel seicentesco Palazzo Torlonia – le Sale Pio IX e Pietro V – attrezzate di tutte le moderne tecnologie. L’Helvetia & Bristol a Firenze, è una splendida “villa di città” a due passi dal Duomo. Fa-
Helvetia & Bristol di Firenze
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COVER STORY
Tre immagini del Grand Hotel Continental di Siena
mosa già nella seconda metà dell’800, il suo giardino d’inverno ha visto transitare negli anni regnanti, nobili, premi Nobel, conquistati dal servizio d’eccellenza e dalla sua posizione privilegiata. Il meglio dello stile fiorentino è al servizio degli ospiti, ogni stanza è una vera e propria residenza privata di lusso, con splendidi tavoli intarsiati, raffinate lampade in porcellana cinese e bronzo, quadri antichi, seta e broccati contribuiscono all’eleganza dell’insieme. Famoso il bar e ristorante dell’Hotel, l’Hostaria Bibendum, la cornice ideale per un raffinato pranzo di lavoro, per un cocktail in pieno relax al termine di un pomeriggio di shopping o per una romantica cena a lume di candela. La sua terrazza si affaccia direttamente su Piazza Strozzi, mentre gli interni accolgono gli ospiti tra caldi colori delle spezie, elementi d’arredo esotici e dettagli art nouveau. Il Grand Hotel Continental 18 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
di Siena parla invece di una storia antica. L’Hotel occupa il palazzo Gori, fatto realizzare nel Seicento da Papa Alessandro VII Chigi per la nipote Olimpia, in occasione del suo matrimonio con il nobile Giulio de’ Gori. La grandiosità delle sue forme architettoniche, ricche di volte affrescate originali e la ricchezza delle decorazioni, quadri di differenti epoche, pavimenti in cotto, specchi con cornici d’argento intarsiato, se-
te delicate, lampade in porcellana cinese, bagni in marmo sono la perfetta testimonianza del suo splendore artistico. È anche per questo che il Continental divenne già nell’Ottocento una tappa obbligata dei giovani aristocratici europei e degli intellettuali impegnati nel Grand Tour. Qui soggiornarono le personalità più famose dell’epoca, tra cui la Regina Margherita di Savoia insieme al suo seguito. Il recente restauro ha riportato alla luce affreschi di incredibile bellezza ed ha evidenziato la torre medievale: ad oggi è l’unico albergo 5 stelle lusso di Siena. Nel Ristorante Sapordivino, nelle accoglienti sale del piano terra, l’eccellenza del servizio crea un’atmosfera di estrema raffinatezza, accompagnata da menù preparati con grande cura e creatività, che comprendono piatti prelibati della tradizione del territorio. Una nota particolare merita l’enoteca “ai Banchi” all’interno dell’albergo ma con
Qui sotto, e nella pagina a fianco, la Residenza di Ripetta a Roma
COVER STORY
Luigi de Simone Niquesa
negozio al pubblico, che offre una vasta selezione di vini pregiati toscani. Lussuosa ma nel contempo discreta, la Residenza di Ripetta a Roma, incastonata nel pieno centro storico, nella famosa via di Ripetta che parte da Piazza del Popolo, è un superbo complesso architettonico del Seicento, un ex convento dai tratti sobri ed essenziali, ideale per vivere appieno il fascino della capitale e godere comodamente della sua ampia offerta culturale e gastronomica. Le 69 suites appartamento dall’atmosfera intima e di grande stile, gli alti soffitti, gli spazi eleganti sono arricchiti da perle d’arte classica come gli affreschi di Giacomo Triga della Sala Bernini, che si integrano in un perfetto connubio anche con importanti opere di arte contemporanea come quelle di Arnoldo Pomodoro, Carlo Lorenzetti. Di grande prestigio il centro congressi composto da 6 sale in grado di accogliere complessivamente fino a 560 persone, tutte dotate di attrezzature tecnologiche d’avanguardia.
Nasce a Roma nel 1962. Inizia la sua carriera nel turismo presso l’Hotel d’Inghilterra di Roma dove arriva a ricoprire in breve tempo la carica di Direttore, che assume nel 1985. Fonda nel 1987 il network Charming Hotels & Resorts e nel 2000 TCL SpA, società di management alberghiero di cui è attualmente Presidente ed Amministratore Delegato. Sempre nello stesso anno avvia il progetto di riunire in un’unica catena alberghi esclusivi sotto il marchio di Royal Demeure Hotel Group. Docente universitario, già presso la facoltà di Economia dell’Università statale di Perugia, è membro del Consiglio Direttivo del Master in Economia e Management del Turismo presso la Facoltà di Economia dell’Università “La Sapienza” di Roma. È autore di numerose pubblicazioni e relazioni per il management del settore turistico e si dedica anche alla formazione professionale. Attento all’impegno etico e sociale, è fondatore e presidente della Fondazione “Human Life Fund - Fondo per la vita umana”, creata nel 2003, che opera in campo internazionale ed ha come finalità la difesa ed il recupero della centralità dell’uomo e la lotta contro le differenze ed i disagi tra il nord e sud del mondo. Ricopre numerose cariche, anche a livello istituzionale, tra le quali quelle di Presidente di UNICA - Unione Italiana Catene Alberghiere e di Membro del Consiglio Direttivo e della Giunta Esecutiva di Federalberghi. Dal 1996 è inoltre Presidente di IRT S.r.l., istituto specializzato nel marketing e nella pianificazione turistica territoriale e nella consulenza per l’industria dell’ospitalità, che dallo scorso dicembre 2008 è divenuta Horwath HTL Italia, membro dell’importante società internazionale di Consulenza e Revisione Aziendale Crowe Horwath International.
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Fabrizio de Simone Niquesa Fabrizio de Simone Niquesa nasce a Roma nel 1971, già durante gli studi al Liceo, sviluppa una forte passione nelle competizioni sportive divenendo nel 1986 Campione del mondo di Kart formula 100, la sua carriera procede su due direttrici, da una parte rafforzando le sue professionali capacità di pilota automobilistico che lo vede in una carriera di successo in formula 3, poi 3000 per divenire poi pilota ufficiale della Bmw prima ed in seguito della Ferrari e Maserati, collaudatore in formula 1. Dall’altra impegnato nelle attività di famiglia sviluppando una consistente professionalità nel marketing e nelle vendite, con particolare attenzione al comparto industriale, della distribuzione del largo consumo, delle acque minerali. Oggi Fabrizio de Simone Niquesa siede in diversi Consigli di Amministrazione ed è Consigliere Delegato della TCL SpA, la società che gestisce il marchio Royal Demeure Hotel Group. Vogliamo ricordare i punti di forza del vostro gruppo? «Già nel brand della nostra catena si individuano alcuni segnali ben precisi se traduciamo letteralmente il nome Royal Demeure cioè “Dimore Reali”. È proprio a questo che ci ispiriamo, considerando i nostri hotels all’altezza di ospitare gli importanti ed esigenti viaggiatori del mondo in un contesto degno di un palazzo reale. Il nome però indica anche che nei nostri alberghi ogni ospite è trattato da Re o Regina. Su queste due direttrici si fonda la centralità dell’accoglienza, fatta dalla somma di piccoli dettagli che possono essere raccolti nel bagaglio dei ricordi Infine l’Hotel Villa Michelangelo, antica residenza nobiliare del Settecento nel cuore dei Colli Berici, a 6 km da Vicenza, città del Palladio. La Villa è immersa in una atmosfera magica, circondata da un parco privato di 11 ettari con alberi centenari e magnifici uliveti, che la rendono ideale anche per 20 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
e delle esperienze personali di ogni viaggiatore, in modo da rappresentare una memoria unica. Non ci vogliamo però dimenticare dell’innovazione quale punto di forza del nostro gruppo per offrire in aggiunta alle caratteristiche artistiche e storiche delle nostre residenze, un ambiente altamente tecnologico ed al passo con i tempi moderni». Quali saranno le strategie di marketing per rispondere alle nuove esigenze del turismo di lusso? «Difficile fare molte anticipazioni, perché come si sa il marketing è anche sorpresa e unicità, in linea generale posso sicuramente affermare che il nostro gruppo è molto attento alle esigenze del viaggiatore di lusso ed è in questo senso che stiamo preparando risposte al mercato con speciali servizi disegnati intorno ai loro desideri. Consideriamo i nostri hotels come una delle componenti che fanno parte dell’intero complesso pacchetto di viaggio turistico e ci stiamo interessando, proprio perché il segmento di lusso lo richiede fortemente, della composizione e della scelta ed aggregazione di qualità di servizi complementari che compongono il pacchetto di viaggio, quali il transfer, il personal shopper, ecc. In ultimo ritengo fondamentale, ed è lì che indirizzeremo molte delle nostre energie, una perfetta distribuzione sui nuovi mezzi, quali internet, che permetta con tutti gli attributi multimediali di rappresentare in maniera perfetta la nostra offerta direttamente a casa di ciascun viaggiatore». Quali risultati vi aspettate e quali saranno le nuove sfide? «Siamo tutti in attesa di una ripresa dell’economia mondiale, purtuttavia sono convinto che il prodotto di qualità trova sempre un estimatore e quindi siamo fiduciosi di ottenere risultati in crescita anche nei momenti difficili. Le nuove sfide guardano al consolidamento ed al rafforzamento degli elementi caratterizzanti la tradizione e l’espressione della nostra creatività italiana».
momenti di quiete e relax a contatto con la natura, così come per esclusive cerimonie private.
Il team cresce e guarda al futuro È ovvio che un tale sviluppo, nell’unire le eccezionali qualità di tutte queste strutture, rende
necessaria una profonda riorganizzazione manageriale che sia in grado in tutte le sue forme di promuovere lo stile di charme simbolo del Gruppo Royal Demeure. Prima di tutto, si rinforza la squadra di comando che vede il recente ingresso di Fabrizio de Simone Niquesa, come Consigliere Dele-
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gato per l’area del Marketing & Sales, per contrastare il finale di un periodo di crisi ma anche e soprattutto per lo sviluppo e le nuove sfide per il futuro. In più, è già stata avviata una riorganizzazione manageriale completa, sempre contando su uno staff di grande professionalità ed esperienza, un altro punto di forza del Gruppo Royal Demeure. Tra questi anche un rafforzamento dell’area vendita, arricchita da nuove risorse umane di grandi capacità come Sabina Galdiolo e Enrico Costa, nuovi Direttori Sales che, con la loro esperienza personale maturata da anni nel settore dell’hospitality, arricchiscono la squadra di un contributo importante. Grande attenzione anche a soluzioni innovative e al passo con i tempi, affinando le potenzialità del web marketing per la fidelizzazione dei clienti e degli operatori.
La filosofia di Royal Demeure Un action plan aggressivo, quello del Gruppo Royal Demeure, ma di grande qualità, fatto di importanti scelte di marketing industriale per il turismo, di gestione delle attività correlate, di campagne pubblicitarie, di ristrutturazioni, di acquisti ottimizzati di forniture, di costruzione di brand image, un Gruppo che guarda al futuro e possibili opportunità di crescita in due grandi città come Milano e Venezia, differenziando l’offerta dei servizi, per un risultato finale di maggiore visibilità internazionale. In questo, ritroviamo le linee ispiratrici di Luigi de Simone Niquesa: «il soggiorno va vissuto come momento unico e irripetibile», «in un contesto al-
L’Hotel Villa Michelangelo, a 6 km da Vicenza
trettanto unico e irripetibile dove lo charme, la parola guida della nostra filosofia, non è il semplice servizio di lusso, bensì un lifestyle che riguarda ogni
aspetto della vita in albergo, incluso un meeting o un evento aziendale». Questa è la filosofia di cui il Gruppo Royal Demeure è davvero un simbolo. ■
ROYAL DEMEURE LEADER DEL MICE A ROMA Con le sue nuove acquisizioni, il Gruppo Royal Demeure ha ormai tutte le carte in regola per diventare a buon diritto un polo di riferimento nel Mice di Roma. In un momento in cui gli arrivi nella capitale sono in costante aumento, grazie anche a grandi mostre culturali artistiche e cinematografiche, grazie al via per il grande progetto del Secondo Polo Turistico, e soprattutto grazie alla Fondazione per Roma in vista delle Olimpiadi del 2020, Royal Demeure si dimostra già pronto a sfide importanti. Con l’Hotel d’Inghilterra, la Residenza di Ripetta e il prossimo arrivo del Grand Hotel Beverly Hills, le sue capacità di Mice crescono in maniera vertiginosa, sempre in punti strategici della città: prima di tutto le splendide Sale Pio IX e Pietro V di Palazzo Torlonia fino a 130 persone per eventi o cocktail, le 6 sale della Residenza Ripetta, in grado di accogliere fino a 560 persone in ambienti eleganti e luminosi, cui si aggiungono le 5 sale conferenze del Grand Hotel Beverly Hills, insonorizzate e attrezzate con le più moderne tecnologie. Tutte location ideali per la clientela business che desidera organizzare meeting e congressi nel cuore di Roma.
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L’INCHIESTA
Il turismo nel 2011
speranze e previsioni LA GRANDE CRISI CHE SI È SCATENATA NEL 2008 LASCIA ANCORA STRASCICHI NEGATIVI SULL’INDUSTRIA TURISTICA ITALIANA. LE RICETTE DEGLI ESPERTI PER USCIRNE IN FRETTA? FORMAZIONE, INNOVAZIONE E QUALITÀ Davide Deponti
Panorama di Santa Maria di Leuca, da Villa del Faro, nuova residenza di lusso per vacanze nel Salento: saranno le località di mare italiane, secondo le indagini di Trademark Italia, la prima attrazione per i viaggi del 2011
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L’INCHIESTA
ncertezza economica e politica che caratterizzano da troppo tempo oramai la situazione dell’Italia e dati recenti che confermano la contrazione del potere d’acquisto delle famiglie del nostro paese: purtroppo le premesse ci sono tutte per prevedere anche per il 2011 budget e durata dei viaggi in calo. Trasferendoci un attimo nel paese reale la situazione sembra leggermente diversa, e sicuramente, più complessa, rispetto a questa fotografia totalmente in negativo, anche perché, ad esempio, sono stati quasi otto milioni gli italiani (fonte: Trademark Italia) che hanno approfittato delle festività natalizie per una mini vacanza, spendendo una cifra complessiva compresa tra 3,2 e 3,5 miliardi di euro, di poco inferiore a quella della stagione 2009-2010. Che cosa perciò ci si deve aspettare nel settore turismo per l’anno appena iniziato? Sicuramente la situazione non sarà facile per il comparto, dato che secondo le previsioni più ottimistiche per superare del tutto la crisi e tornare ai numeri economici del 2007, bisognerà aspettare il 2014. «Nell’ultimo biennio l’Italia ha perso il 12% delle presenze turistiche e i prezzi, nonostante tutto, sono aumentati tra il 6 e il 14% nelle località di vacanza mentre sono scesi nelle città d’affari, spiega Aureliano Bonini, presidente di Trademark Italia, «continuerà la fase critica delle catene alberghiere, cresceranno i viaggi in treno e aumenterà sensibilmente il numero dei centri benessere d’albergo. E il mare si confermerà la prima attrazione di vacanza». Secondo Trademark Italia, comunque, non tut-
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te le prospettive per il nuovo anno sono negative: nel 2011 diminuirà l’overbuilding alberghiero, la situazione meteo sarà migliore del 2010 e il 73% degli italiani continuerà a fare vacanze, con l’arte che resta il motore dell’escursionismo.
Il parere degli esperti Insomma i dati sono in chiaroscuro e i pareri sul breve termine piuttosto discordanti. Per questo abbiamo chiesto ad alcuni importanti esponenti dell’industria turistica italiana di regalarci il loro pensiero e le loro previsioni all’inizio di questo nuovo anno. «Quali sono le più recenti previsioni per il 2011? Secondo quelle del nostro Osservatorio», ci spiega Elena David, presidente di Confindustria AICA, «nel prossimo anno, il tasso di occupazione dovrebbe guadagnare un altro punto percentuale e toccare il 58,5%, il ricavo medio rimanere sostanzialmente invariato e il RevPar crescere del 2,1% a 68,1 euro. I trionfalismi, come si vede, restano lontani: a fine 2011, infatti, i valori dei tre indicatori saranno comunque significativamente inferiori a quelli del 2008, primo anno di crisi. Possiamo dire che non esiste più un problema di competitività dei prezzi degli alberghi italiani, dal momento che rispetto al 2007 i ricavi medi sono scesi quasi del 20%». Bisogna capire però come si può sviluppare la situazione del settore alberghiero e vedere se il trend delle notti trascorse in albergo sta finalmente aumentando. «I dati in questo momento confermano quelle che avevamo già anticipato nel corso della presentazione del Focus AICA 2010, ovvero che, 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 23
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L’INCHIESTA
Dall’alto a sinistra: shopping, sport, benessere e relax – in questo caso tutti firmati Trentino (immagini della Fototeca Trentino Spa) – sono stati tra gli input preferiti per gli otto milioni italiani che, nonostante la crisi, hanno fatto almeno una vacanza durante il periodo di Natale
seppur a fronte di un aumento del numero di notti, l’anno si è chiuso con un dato negativo di ricavo medio camera rispetto ai dati del 2009. Occorre ricordare inoltre», continua Elena David, «che già il dato del 2009
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segnava percentuali estremamente pesanti di perdita rispetto al 2008. Ci troviamo oggi di fronte a un’industria i cui modelli sono irreversibilmente cambiati: in generale si fanno i conti con una minor capacità
di spesa perché sia sul fronte business che sul fronte leisure abbiamo assistito a dei veri e propri cambiamenti culturali nell’approccio alla prenotazione. Da un lato, infatti, alcune policy di saving sui budget di
L’INCHIESTA
spesa si sono radicate; dall’altro, oltre ad una reale minor capacità di spesa dei cittadini, si aggiunge una tendenza ormai radicata che porta a scegliere la vacanza last minute, prenotata su internet con tutti gli ef-
fetti di dumping del prezzo che questo comporta. Il web ha dato il mercato in mano a pochi operatori che operano da monopolisti, e la frammentazione del settore alberghiero non permette alle catene alberghiere di
far valere la loro forza negoziale. Queste dinamiche sono aggravate dalla mancanza di interventi strutturali sul turismo da parte del governo, indispensabili per superare crisi come quella attuale».
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L’INCHIESTA
La qualità è uno dei punti focali su cui basare il rilancio dell’industria turistica: sia che si parli di vacanze di qualità, come quelle dedicate alla riscoperta dell’arte italiana (sopra una sala del Castello del Buonsiglio a Trento, foto di Daniele Lira per Trentino Spa), sia di qualità dell’accoglienza (a destra due immagini dell’AC Hotel di Firenze)
Quale rilancio per il sistema Italia? Recenti dati del centro studi Tecnocasa confermano come lo sviluppo dell’economia globale continuerà a ritmi moderati nel 2011, trainata sopratutto dai paesi in via di sviluppo ed emergenti, come Brasile, Cina, India, mentre si stima per l’Italia una crescita, inferiore però alla media europea. In questo contesto il mercato si chiede se le aziende del belpaese saranno in grado recuperare posizioni a breve termine, magari facendosi aiutare da due elementi d’impresa importanti come ricerca e forma26 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
zione. «In termini di singoli gruppi alberghieri», rilancia la presidente di AICA, «ovviamente ciascuno sta lavorando a iniziative che possano supportare il rilancio. Principalmente credo che una leva importante per recuperare posizioni e in cui tutti credono sia la disintermediazione attraverso siti proprietari sempre più strutturati e con offerte ad hoc. Per quanto riguarda poi ricerca e formazione, penso che siano strumenti indispensabili per permettere alle imprese di uscire dalla crisi. Noi infatti offriamo un servizio in cui è la componente umana, la preparazione del personale, a
tutti i livelli, a fare la differenza. Le imprese alberghiere soffrono per l’inadeguatezza della formazione, la distanza reale fra scuola e azienda e la mancanza di personale qualificato a livello di scuola superiore e universitaria. Per questo motivo come AICA abbiamo intrapreso un importante programma di formazione, che mira a far comprendere ai giovani che il settore del turismo offre importanti possibilità di crescita e carriera professionale di alto livello. Fra le iniziative più importanti ci sono il programma di Career Day, volto a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nell’hotellerie gra-
L’INCHIESTA
zie al coinvolgimento dell’industria dell’accoglienza e delle università, l’Executive MBA in Hospitality Management che la MIB School of Management di Trieste ha presentato in collaborazione e con il supporto di Confindustria AICA e Confindustria Alberghi, nonché un importante programma di formazione nato dalla collaborazione tra Confindustria Hospitality e Shenker Corporate, teso proprio a innalzare la qualità professionale degli operatori e del management del comparto alberghiero anche tramite un uso appropriato e adeguato della lingua inglese. Per non limitarsi a farsi capire ma
per tradurre realmente nelle parole e negli atteggiamenti lo spirito d’accoglienza del nostro Paese».
L’intervento delle istituzioni Purtroppo allora, si può dire con certezza che le ripercussioni della lunghissima crisi finan-
ziaria fanno ancora danni al turismo in Italia. «La crisi economica», conclude Elena David, «ha indubbiamente aggravato una situazione già difficile per via delle nuove dinamiche create dall’avvento di internet. Sicuramente la miopia delle istituzioni verso il nostro settore, la crescita smisurata dell’of1-2 2011 | www.mastermeeting.it 27
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L’INCHIESTA
ferta che non risponde ad una domanda reale ma a dinamiche legate ai piani regolatori e alle concessioni edilizie, la tassazione sempre più gravosa a cui siamo soggetti, la mancanza di una promozione coordinata e strutturata del nostro paese all’estero, sono tutti fattori che ad oggi continuano a causare danni». Il malato è ancora piuttosto grave, insomma. E questa è l’opinione anche di un altro illustre esponente del comparto turistico italiano, il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. «La situazione attuale del settore alberghiero non è certo rosea e il trend delle notti 28 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
trascorse in hotel non sta ancora aumentando in maniera significativa. Il 2010 si è infatti chiuso con un modesto incremento dello 0,4% di pernottamenti, ai quali non è corrisposto un incremento del giro d’affari delle imprese, che al contrario ha continuato la sua fase calante. Di contro non abbiamo ancora previsioni precise per il 2011, se non l’auspicio che migliorando la situazione economica a livello mondiale anche l’economia turistica possa ripartire. Certo, va sottolineato con forza, che gli alberghi italiani, facendo davvero grandi sacrifici, hanno in que-
sta congiuntura burrascosa mantenuto una linea tariffaria in calo. Ciò fa sì che la nostra competitività sarà ancor più evidente nel momento in cui il mercato riprenderà a girare». Ed anche secondo il presidente Bocca, fondamentali per un futuro ritorno al segno positivo del mercato saranno le spinte da dare a ricerca e formazione. «È fuor di dubbio che la formazione professionale nel nostro comparto sia l’arma vincente. Senza un elevato livello professionale non saremmo in grado di accompagnare un adeguato livello qualitativo indispensabile a riconquistare fette di mercato nazionale ed internazionale. Soprattutto ora che le ripercussioni della lunghissima crisi finanziaria iniziata nel 2008 hanno segnato e stanno segnando una stagnazione in termini di pernottamenti ed un calo in termini di fatturati. Segni evidenti, a mio avviso, che la crisi finanziaria globale vortica ancora nelle tasche dell’economia reale dei cittadini. La situazione del congressuale è anch’essa poi purtroppo in linea con questo momento di difficoltà che ha investito e conti-
L’INCHIESTA
Un rilancio dell’offerta alberghiera per coadiuvare l’uscita dalla crisi non può prescindere dalla preparazione del personale: la formazione può essere utile sia alle grandi catene come AC Hotels (nella pagina a sinistra la struttura di Bologna), sia alle strutture singole (in questa pagina l’Hotel Rossini di Imperia)
nua ad investire il resto di tutti i segmenti che compongono il magnifico sistema turistico italiano». Una speranza? «Ci vorrebbero un piano comune Stato/Regioni e fondi adeguati, che si occupino della comunicazione del prodotto Italia: senza di essi è ben difficile», conclude Bernabò Bocca «promuovere un prodotto che invece potrebbe sovvertire la difficile situazione economica del paese».
Puntare sulla qualità dei servizi Unica istituzione che sembra muovere qualche passo in aiuto del settore sembra essere allora l’Enit che, per potenziare le attività a supporto della promozione dell’immagine dell’Italia turistica nel mondo, ma anche per razionalizzare la propria azione strategica per il 2011, ha messo in campo una serie di strumenti innovativi tra i quali il nuovo regolamento per i soci del Club Italia e la nuova Carta dei Servizi. «Tra le novità individuate per dare una diversa connotazione ad un Club che, da sempre, rappresenta l’eccellenza e la pro-
fessionalità del turismo nel nostro Paese, ma anche per marcarne la personalizzazione», ha spiegato recentemente il presidente dell’Enit, Matteo Marzotto, «vale la pena ricordare la suddivisione in tre tipologie di aderenti (standard, gold e platinum), ma anche l’organizzazione di una giornata annuale del Club Italia e l’istituzione degli Italian Tourism Award che verranno assegnati a coloro che si distingueranno per la loro attività di promozione. E con la nuova Carta dei Servizi che abbiamo varato, le prestazioni tradizionalmente offerte dall’agenzia vogliono trasformarsi e rinnovarsi per allinearsi alle esigenze del mercato,
puntando sulla qualità». Proprio la qualità è uno degli strumenti fondamentali da giocarsi in questo periodo di crisi, insieme a innovazione e formazione, secondo il parere di Federturismo Confindustria, la Federazione Nazionale dell’Industria dei Viaggi e del Turismo del sistema Confindustria. Secondo gli esperti dell’associazione infatti, poiché i problemi che il settore deve affrontare sono molti e l’industria turistica italiana difende a fatica la sua competitività, è sempre più evidente come si avverta la mancanza di un piano strategico che fissi obiettivi e strumenti per arrivare a ri■ sultati concreti. 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 29
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Come e dove
si viaggerà nel 2011
CONFERMATA LA RIPRESA NEL 2010, IL TURISMO MONDIALE GUARDA ALL’ANNO APPENA COMINCIATO CON OTTIMISMO. MIGLIORI CONDIZIONI ECONOMICHE E PROPENSIONE ALLA SPESA PER I VIAGGI HANNO RISOLLEVATO IL SETTORE NEGLI ULTIMI MESI, SOPRATTUTTO NEI PAESI EMERGENTI, E FANNO PREVEDERE UNA CRESCITA GLOBALE PER IL 2011 TRA IL 3 E IL 5%. BUONE NOTIZIE, MA NON PROPRIO PER TUTTI Barbara Marcelli 30 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
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Dalla Grande Muraglia cinese alle strade di Lipsia in Germania, il 2010 è stato l’anno della ripresa per il turismo internazionale. Credits turismo Cina. Credits Brzoska, Leipzig tourismus und marketing GmbH
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ove miliardi e 800 milioni di viaggi. Durante il 2010 il mondo è tornato a muoversi da una città all’altra, da un Paese all’altro, segnando una crescita del 5%, risollevandosi dal calo dello scorso anno (–1%) e segnando un nuovo record assoluto. La ripresa dalla crisi è dunque ufficiale e netta a livel-
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Pubblicità per ITB Berlin 2011
lo mondiale. È questo il dato più incoraggiante presentato dal World Travel Trends 2010/2011, commissionato da ITB Berlin. Ed è da questo punto, finalmente positivo, oggettivo e rassicurante, che hanno preso le mosse valutazioni, approfondimenti e previsioni degli esperti di IPK International, autori del rapporto che sarà presentato, con gli aggiornamenti degli ultimissimi mesi, durante l’ITB Future Day, il 9 marzo 2011, nell’ambito della prestigiosa fiera del turismo di Berlino.
Around the World Si torna a viaggiare in giro per il mondo e si torna a spendere. 32 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
Si stima una crescita del 7% nello scorso anno per le spese relative ai viaggi al di fuori dei confini nazionali, e del 4% per quelle relative al turismo domestico (World Travel Monitor, UNWTO gennaio-settembre 2010). A conti fatti queste percentuali non permettono ancora di raggiungere i valori economici del 2008, ma fanno ben sperare nel 2011 come nuovo anno record. In ogni modo, la tendenza indotta dalla crisi, ossia la rinnovata attenzione al risparmio, continua a dominare le scelte oculate dei viaggiatori: la spesa media per notte nel 2010 è stimata intorno ai 107 euro, mentre la spesa media per viaggio si attesterebbe su 1.141 euro. E, infatti, al netto miglioramento della situazione per quanto riguarda hotel e altre strutture d’accoglienza – si parla di una crescita del volume per un 5%, a fronte del crollo del 7% del 2009 – non corrisponde una altrettanto importante risalita in termini di prezzi, né in termini di durata del soggiorno. Le tendenze chiave continuano ad essere viaggi brevi e costi sotto controllo. Buona, infine, la performance dei viaggi aerei, per i quali è stimata una cresci-
ta nel 2010 del 7%, con una sensibile ripresa del premium long-haul market. Il rapporto descrive una crescita globale decisamente positiva, dunque, ma sulla carta geografica del mondo la tanto agognata ripresa nel settore del turismo non si è presentata uniformemente. I risultati più positivi, come per molte altre dinamiche economiche, sono da attribuirsi al fermento dei mercati emergenti. Asia, Sud America e Medio Oriente hanno segnato un passo notevolmente
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La Cina apre sempre di più i propri tesori al turismo internazionale. Credits turismo Cina
migliore rispetto a quello di Europa e Nord America, con livelli di crescita a due cifre contro i deboli segni positivi dei paesi economicamente più sviluppati. Risultati eccellenti sono stati raggiunti in particolare
dalla Corea del Sud, dove gli arrivi internazionali sono cresciuti del 28%, dalla Cina, che ha registrato una crescita del 23%, e dal Messico, con una crescita del 5%. Anche in termini di spesa i paesi in crescita
maggiore sono ancora quelli emergenti: Brasile (+54%), Russia (+26%) e Cina (+22%).
In Europa Per il nostro continente il 2010, più che di ripresa, è stato un
La Germania è il Paese europeo che meglio ha saputo reagire alla crisi del turismo. Credits Hans Peter Merten, Gntb 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 33
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Grazie al turismo internazionale la Croazia si impone come una delle più importanti destinazioni europee. Credits Ivo Pervan, Milo Andric
anno di stabilizzazione, durante il quale, tra alti e bassi dei diversi paesi, il numero di arrivi internazionali è cresciuto tra l’1 e il 3% (UNWTO), mentre il volume dei viaggi effettuati dai cittadini europei è cresciuto dell’1%. Nonostante questa lieve risalita ancora il segno meno è stato registrato sia in termini di numero di notti (–2%), sia in termini di spesa (–3%, European Travel Monitor, gennaio-agosto 2010). Dati più incoraggianti riguardano l’andamento dello scorso anno per i viaggi fuori dai confini nazionali – +5% sul lungo raggio, stabili corto e medio raggio – e il nu-
mero dei passeggeri delle compagnie aeree – +2%, a scapito dei viaggi in auto. Sempre positivo il trend delle navi da crociera e dei traghetti, che hanno segnato nel 2010 un +10%. Anche all’interno della stessa Europa, però, la situazione è tutt’altro che omogenea. Ci sono paesi che meglio e prima degli altri hanno saputo tornare a imporsi come destinazione turistica internazionale: è il caso della Germania, che ha segnato nel 2010 una crescita di oltre l’11% negli arrivi internazionali, e della Croazia, che lo scorso anno ha saputo conquistare un +7% (dati European
Travel Commission gennaioagosto 2010). L’Italia ha ottenuto una crescita moderata, intorno al 3,6% (nello stesso periodo), ma paesi come la Spagna (+0,4%) e la Grecia (–5,4%) non si sono ancora lasciati alle spalle i momenti difficili. Nonostante le notevoli differenze, comunque, la ripresa globale e gli ottimi risultati di alcuni mercati europei rappresentano una potente locomotiva, in grado di trainare, nelle previsioni per il prossimo anno, anche i paesi che più lentamente stanno uscendo dalla crisi.
Cosa ci aspetta Guardando al 2011, in effetti, le buone prospettive che si delineano nell’orizzonte economi-
Dopo un 2009 molto difficile, la Russia torna a viaggiare e a spendere (nelle foto, a sinistra, il Kempinski di Mosca e, a destra quello di San Pietroburgo)
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Lo skyline di Francoforte: la ripresa economica della Germania spinge gli esperti a prevedere una interessante crescita del turismo per il 2011. Credits Jochen Keute, Deutsche Zentrale für Tourismus e.v.
co globale rappresentano un elemento positivo anche per il prossimo futuro del turismo. Una crescita economica globale che nel 2010 è stata del 4,8% e che si prevede potrà essere del 4,2% nel 2011 e del 4,7% nel 2012 (IFO Institute). Una crescita ancora una volta trainata da Asia e America Latina, a fronte di una più lenta ripresa dei paesi europei e nord americani. Locomotiva d’Europa si conferma essere la Germania, la cui economia è cresciuta nel 2010 del 3,7% e si prevede crescerà nel 2011 del 2,2%. Sulla scorta di queste previsioni, anche per quanto riguarda il turismo, le attese dei tedeschi per l’anno appena iniziato sono decisamente positive: elevata ripresa dei consumi, favorita tra l’altro dal basso tasso di disoccupazione e di insicurezza economica e lavorativa. A livello globale le previsioni parlano di una crescita del 3-5% del turismo internazionale, secondo IPK World Travel Monitor, e del 4-5%, secondo lo UNWTO. Ancora in crescita nel 2011 si prevede sarà il numero di viaggiatori che daranno la loro preferenza all’aereo come mezzo
di trasporto (+5%, fonte Boeing). In Europa le previsioni per
quest’anno parlano di una lenta, ma continua crescita nel settore del turismo, individuata
Benessere e cura di sé: i viaggiatori Lohas promettono di essere i premium customer 2011. Credits Guido Werner, Thüringer Tourismus GmbH. Credits Daniel Geiger, Gntb
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Uno sguardo verso il futuro: il turismo mondiale crescerà del 3-5% nel 2011, quello europeo difficilmente supererà il +2%. Credits Jochen Keute, Gntb
dall’IPK Travel Confidence Index tra l’1 e il 2%, mentre forecast più ottimistici parlano di prospettive del 2-3%. La crisi economica continuerà a condizionare le abitudini di viaggio del 65% della popolazione nel 2011: nel 44% dei casi i cittadini europei programmeranno un numero di viaggi equivalente a quello dello scorso anno, nel 57% pianificheranno una spesa ancora identica a quella del 2010, mentre sarà il 37% degli europei a ridurre ulteriormente questa spesa. A pesare sulle previsioni per il turismo europeo concorre l’incerta situazione del mercato britannico. Ma l’Europa resta comunque la destinazione turistica internazionale più importante, la cui ripresa è trainata dal favore riconosciuto dai turisti d’oltreoceano, dal turismo nelle capitali e dal business travel.
Macro Trend 2011 Social Media e Mobile È ormai evidente a tutti: il volto dell’industria del turismo sa36 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
rà stravolto dall’ineffabile realtà 2.0. Una rivoluzione che sconvolge le abitudini e le regole del gioco a colpi di reviews e suggerimenti, sistemi online di gestione delle prenotazioni, guide turistiche da sfogliare su schermi touch. Negli USA sono 79 milioni, ossia il 52% del totale, i viaggiatori leisure che già trovano nei social media uno strumento fondamentale per i loro viaggi. Si tratta di un segmento che nel solo turismo domestico negli Stati Uniti spende 102,9 miliardi di dollari, contro i 69,5 mi-
liardi di dollari della metà non informatizzata. Viaggiano di più, spendono di meno (in proporzione) e sono protagonisti attivi dei social network, pur basandosi per le loro scelte di viaggio anche su informazioni e canali tradizionali. Eppure l’industria del turismo investe ancora solo modeste somme sul marketing attraverso i social media, senza un’adeguata ed efficace attività di report e di misurazione dei risultati ottenuti attraverso questi canali. Sul fronte mobile, il 40% dei viaggiatori internazionali possiede uno smart phone con accesso a internet. Di questi, oltre il 40% utilizza il proprio terminale per ricercare informazioni sulle destinazioni turistiche, il 34% dei business traveller e il 26% dei turisti leisure lo usano per effettuare e cambiare prenotazioni durante il viaggio. L’industria del turismo sta cominciando a rispondere a questa rivoluzione con numerosi app legati ai più svariati temi di viaggio. L’ultima frontiera? È l’augmented reality: una combinazione tra GPS e videocamera dello smart phone che permette di aggiungere nuove informazioni utili alle riprese live dal telefonino. Lonely Planet ha già lan-
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ciato le prime city guide mobile basate su questa tecnologia. Il problema più grande? Gli elevati costi del roaming internazionale.
LOHAS - Lifestyle of Healt and Sustainability Benestanti, beneducati, attenti alla propria salute e a quella del pianeta. Ecco il ritratto di quelli che potrebbero rivelarsi nel prossimo anno i nuovi premium customer. Si tratta, in buona sostanza, di persone che vivono e consumano secondo uno stile etico, informato e attento, specialmente in relazione alla propria salute e al proprio benessere, oltre che a temi sociali e ambientali, senza trascurare spiritualità e nuove tecnologie. Questa categoria di consumatori, estremamente
critica e composta da vari sottogruppi, cerca nell’offerta turistica eco-sostenibilità ed alti standard etici e di giustizia sociale. Negli USA, dove il fenomeno è più radicato, si parla del 19%, ossia di 41 milioni di persone, per un mercato di beni e servizi da 209 miliardi di dollari e un giro d’affari del solo eco-turismo pari a 42 miliardi di dollari. Difficile stabilirne i contorni e le dimensioni in Europa. Le stime vanno dal 5 al 30% della popolazione adulta. Ma in Germania, il Paese europeo più avanzato (anche) su questo fronte, ben il 20% della popolazione può essere identificato come LOHAS. Queste persone prediligono fortemente i viaggi a breve o media distanza (un interessante 12% sceglie l’Italia), optando per offerte turistiche in base alla eco-
sostenibilità (64%) e al prezzo (77%). Si tratta ancora di una sensibilità elitaria (il 20% dei viaggiatori a livello globale annoverano l’ecologia tra i primi tre elementi di scelta per un viaggio, Lucerne University of Applied Sciences and Arts), che si sta, però, progressivamente diffondendo (negli USA la percentuale sale al 42%).
Hi-tech tourism Si va dall’Hotel Family declinato ai social network, agli smart hotel e alle stanze automatizzate, dalla ambience intelligence, fino alle reception robotizzate. Prospettive future o futuribili, tutte vogliono rispondere alle nuove esigenze dei clienti-viaggiatori, anticiparle e crearle, se possibile, ampliando la gamma esperienziale connessa al viaggio. In questo modo non solo si potranno offrire servizi innovativi, ma si potrà anche beneficiare di una maggiore conoscenza degli interessi della propria clientela, orientando in questa direzione offerte, promozioni o anche più efficaci campagne pubblicitarie di par■ tner commerciali.
Interattività e tecnologie nelle stanze del futuro. Credits Philips, care for guests 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 37
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Nuovi mercati,
qualità e made in Italy
per uscire dalla crisi MENTRE LA DOMANDA INTERNA FATICA ANCORA A RIPARTIRE, QUELLA ESTERA SEGNA UN PASSO DECISAMENTE PIÙ INCORAGGIANTE. ECCO PERCHÉ LE PICCOLE (GRANDI) IMPRESE DEL NOSTRO PAESE GUARDANO CON SEMPRE MAGGIORE INTERESSE AL DI LÀ DEI NOSTRI CONFINI. PRONTE ALLA SFIDA DEI NUOVI MERCATI PER TORNARE A FARE BUSINESS Barbara Ainis 38 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
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Paesi emergenti, non solo formidabili competitors ma anche mercati da conquistare con le armi della qualità e della professionalità made in Italy
Rapporto Uni- credit sulle piccole imprese 2010-2011
lontani, che oggi si aprono al Made in Italy. Come ogni scommessa comporta dei rischi, ma l’audacia delle avanguardie imprenditoriali e delle eccellenze territoriali viene premiata. Stando almeno a quanto racconta il recente Rapporto Unicredit sulle piccole imprese 2010-2011, che quest’anno ha indagato proprio il tema della ricerca di nuovi mercati. Ne è emersa un’evidenza chiara: se già prima della crisi le esportazioni erano l’unica componente dinamica della domanda aggregata italiana, ora che si cominciano a intravedere i primi segnali di ripresa, è ancora solo dalle esportazioni, e in particolare da quelle verso i mercati più dinamici dei paesi emergenti, che potrà arrivare la spinta alla crescita indispensabile per la nostra economia.
Internazionalizzazione, reti e “long tail” embra di fare un salto indietro nel tempo, fino all’epoca eroica e avventurosa degli albori del capitalismo nostrano. Piccole aziende familiari sono pronte a grandi sfide e scommettono il tutto per tutto sulla qualità dei prodotti e le proprie capacità. Di fronte alle
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difficili contingenze che hanno messo tanti in ginocchio, alcuni piccoli imprenditori italiani si rimboccano le maniche e preparano la valigia. Non certo per emigrare, ma per partire, forti della qualità dei propri prodotti e dell’unicità della propria offerta, alla scoperta di nuovi mercati, di paesi, vicini o
Le PMI sono state e continuano ad essere il motore pulsante dell’economia italiana. Pur con le difficoltà derivanti dal confronto con grandi realtà multinazionali globalizzate, le piccole e medie imprese – in particolare quelle impegnate nella produzione di beni di consumo, giovani designer, subfornitori iperspecializzati, aziende che 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 39
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producono beni in conto capitale – hanno dimostrato la loro flessibilità e adattabilità ai cambiamenti intercorsi. Pronte all’esplorazione di nuove frontiere, commerciali o tecnologiche, hanno saputo evolvere, da una stagione di internazionalismo spontaneo e poco strutturato, verso una visione più globale nell’organizzazione della propria attività. I nuovi mercati di sbocco sono oggi affrontati e presidiati perciò, anche dalle piccole imprese più virtuose, con la sistematicità dei rapporti commerciali, la selezione dei paesi verso i quali indirizzare la propria offerta, la ricerca di uno specifico target di clientela e l’utilizzo di politiche di marketing per aggredire specifici mercati esteri. In molti casi, sebbene non in tutti, uno degli strumenti al servizio del capitalismo molecolare italiano per l’internazionalizzazione e la globalizzazione del proprio business sono le reti locali. Dalle joint venture alle partnership commerciali, passando per le reti d’impresa e gli accordi di scambio pluriennali, il fare insieme permette di sintetizzare conoscenze e competenze sinergiche o abbattere i costi di transazione legati all’ingresso in nuovi mercati esteri scarsamente conosciuti. Queste forme di partnership, che consentono tra l’altro di condividere e quindi limitare il rischio insito nel processo di diversificazione, geografica o produttiva, diventano, nell’attuale contesto economico di faticosa ripresa post-crisi, non solo una pratica aziendale, ma un veicolo vero e proprio di diffusione del benessere, attraverso la valorizzazione del patrimonio territoriale. 40 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
Consorzio Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg «Oggi il Consorzio di Tutela riunisce la quasi totalità dei produttori del territorio, tutte imprese con non più di 50 dipendenti, orientate a fare della qualità un focus importante e capaci dell’elasticità necessaria per cambiare rotta quando necessario e adattarsi al mutare degli eventi», ci spiega Giancarlo Vettorello (foto), direttore del Consorzio. «Senza illudersi del fatto che il «nuovo» sia la soluzione di ogni problema, i nostri produttori si sono rivolti all’estero in cerca di opportunità commerciali. La scelta di questi mercati è estremamente importante, visto che il vino si consuma in paesi che condividono con il nostro simi-
litudini culturali. Quindi, ad esempio, benché in Cina il mercato cresca molto, il paese resta culturalmente lontano da noi e il loro interesse verso i vini si orienta o su prodotti a bassissimo costo o su vini “mito”. Il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene (che, grazie an-
Dalla raccolta dell’uva all’imbottigliamento, la qualità del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene è controllata in tutte le fasi di produzione per offrire ad oltre 50 paesi nel mondo le bollicine all’italiana
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che al suo lavoro di tutela del Consorzio ha ottenuto la Docg Conegliano Valdobbiadene nell’agosto 2010, ndr.) è forte in un rapporto qualità/prezzo ed esporta in oltre 50 paesi. Innanzitutto USA, Germania, Svizzera, Inghilterra e Canada, che rappresentano i nostri grandi mercati, ma sono in crescita le esportazioni verso altri paesi, in particolare Olanda e Belgio, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria. Per quanto riguarda i paesi del nord Europa, l’apertura verso i vini italiani è frutto di una maggiore conoscenza che li porta a sperimentare e apprezzare non solo i vini francesi (come è successo in UK negli ultimi 10 anni), mentre per i nuovi cittadini europei si tratta anche di una ricerca di adesione a una identità culturale. Da non sottovalutare, inoltre, sono gli effetti, favorevoli in questo caso, della crisi: le difficoltà economiche hanno spinto questi mercati a cercare e apprezzare prodotti con un migliore rapporto qualità prezzo, come le bollicine italiane». In una competizione che non può e non deve basarsi esclusivamente sul costo, le produzioni italiane di successo trovano la propria dimensione nell’ambito di quella lunga coda sempre più economicamente interessante rappresentata dalle nicchie mondiali. Settori tradizionali del Made in Italy, come abbigliamento e industria del benessere, arredamento, elettrodomestici e domotica, o settori a più alta intensità tecnologica, come la meccatronica, il biomedicale o l’indotto dell’automotive e dell’aerospaziale, riescono a cogliere al meglio la sfida dell’internazionalizzazione, puntando non già su una
fallimentare concorrenza di costi con i paesi in via di sviluppo, ma sui vantaggi competitivi del mantenere collegata la produzione materiale di beni fisici a quella immateriale del servizio e del know how. Il Rapporto Unicredit sulle piccole imprese 2010-2011 sottolinea inoltre la forte e positiva relazione tra apertura verso i mercati esteri (sia in termini di export che di import), crescita del PIL nazionale, composizione occupazionale e produttività.
La Cina e le altre I paesi in via di sviluppo, prima fra tutti la Cina, nell’ultimo decennio sono stati visti come una minaccia per le economie nazionali, un concorrente che gioca fuori dalle nostre regole, dal quale è necessario tutelarsi. Eppure proprio la Cina, insieme all’India, alla Corea e alle repubbliche ex sovietiche e ai nuovi paesi europei, rappresentano, soprattutto in un’ottica di medio-lungo periodo, una delle maggiori opportunità per le piccole aziende del Made in Italy. E con questo non si intende individuare i paesi dove produrre con risparmi di costo,
bensì nuovi mercati di sbocco in grado di valorizzare la qualità dei prodotti e del servizio e di far ripartire veramente il business delle nostre PMI facendole risollevare dalla crisi. La Cina in particolare è stato l’unico Paese ad aver aumentato la quota di beni di consumo acquistati in Italia, facendo registrare nel periodo gennaio-luglio 2010 una crescita delle esportazioni italiane del 26,9% rispetto al primo semestre del 2009. Il nostro paese è il terzo partner europeo della Cina, dopo Germania e Francia, proprio grazie ai piccoli e medi imprenditori nostrani, che si sono dimostrati capaci di superare il timore di confrontarsi con questo grande nuovo mercato asiatico e di coglierne le grandi opportunità: un mercato interno dinamico e in continua espansione, estremamente ricettivo per quanto riguarda l’incontro tra cultura urbana e cultura del contado sul territorio (base del Made in Italy), ma anche in grado di riconoscere alle PMI italiane la flessibilità organizzativa, produttiva e culturale, la qualità e l’originale utilizzo dei saperi nella fase di design dei
La crescita dei paesi emergenti rappresenta un’opportunità importante per le PMI italiane 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 41
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prodotti. Proprio in quanto le attività di export delle nostre PMI non si basano sul binomio standardizzazione/volume, le piccole aziende sono meno esposte, rispetto alla grande impresa, alla concorrenza cinese sul terreno domestico e possono approfittare sul mercato estero dei “vuoti” lasciati dal sistema produttivo cinese.
Il made in Italy da solo non basta: per conquistare i clienti esteri Renato Valtorta punta sulla qualità artigianale e la serietà del servizio
Valtorta Decor (tessuti, arredamenti, imbottiti e nautica) «La nostra attività è fortemente orientata all’internazionalizzazione, in quanto i nostri prodotti, di elevato prezzo e altamente customizzati, non trovano mercato in Italia, se non nel settore nautico (imbarcazioni e yacht da 40 metri in su)», chiarisce Renato Valtorta (foto), proprietario di questa intraprendente e storica azienda brianzola specializzata nella progettazione e realizzazione di allestimenti d’interni. «Siamo alla continua ricerca di nuovi mercati che siano interessati alla nostra produzione. Anche il mercato europeo è difficile in questo momento, pertanto ci rivolgiamo soprattutto a Russia, Cina, Hong Kong e Giappone, dove i compratori sono disposti a spendere cifre molto elevate per prodotti di assoluta qualità e un servizio altamente professionale. Ma non bisogna credere che il solo fatto di produrre Made in Italy sia sufficiente a garantirsi il successo all’estero. Al di fuori del settore della moda, dove il marchio Italia ha un vantaggio notevole, ci sono competitor altrettanto interessanti e altrettanto apprezzati. Bisogna abbandonare la presunzione e puntare soprattutto 42 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
sulla qualità. I clienti in questi paesi sono molto preparati ed esigenti, studiano attentamente il fornitore, a volte per anni, provano la sua professionalità e la qualità della produzione. Il rapporto che si viene a creare è un rapporto diretto basato sul rispetto e sulla fiducia. Per questo, se si vuole entrare in questi mercati (costituiti da una vera e propria rete in cui tutti conoscono tutti), è necessario fare esperienza sul campo, andare in prima persona a conoscere e a parlare con i clienti e soprattutto mantenere ciò che si promettere: perdere credibilità con un cliente vuol dire giocarsi un intero mercato. Lavorando secondo questa filosofia abbiamo mantenuto il fatturato costante, anzi in leggera crescita, anche durante questi anni di crisi. Per il futuro siamo abbastanza ottimisti e
puntiamo su mercati nuovi o in ripresa: India, Corea del Sud, Malesia, Australia, ma anche Arabia Saudita e Kuwait. La sfida è quella di giocare d’anticipo per trovarsi al posto giusto nel momento giusto». Guardare a questi promettenti mercati vuol dire orientarsi in direzione della crescita. Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI) per il 2010, a fronte di una crescita del PIL mondiale del 4,8%, si stima una crescita del 7,1% delle economie dei Paesi emergenti e del 2,7% delle economie avanzate. Mentre in Italia si parla dell’1% di crescita, la Cina viaggia sul 10,5%, l’India sul 9,7%, il Brasile 7,5%, la Russia 4%, solo per fare qualche esempio. Questi livelli di crescita comportano un rapido e progressivo aumento della classe media nei paesi emergenti: 158 milioni di consumatori benestanti, che potrebbero diventare addirittura 571 nel 2030, considerando non soltanto il gruppo BRIC, ma anche paesi come Messico, Turchia, Sudafrica, Indonesia, Po■ lonia e molti altri.
L’IMPRENDITORE DEL MESE
Il Signore
nell’anello
ato 40 anni fa ad Anghiari, paesino medioevale vicino a San Sepolcro, Michele Alberti fin da giovanissimo aveva un sogno nel cassetto che oggi – possiamo dirlo – ha realizza-
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to pienamente: quello di fare l’imprenditore, «subito dopo il diploma, ho preferito la scuola sul campo all’università e ho aperto una società specializzata nell’organizzazione di eventi e meeting aziendali e privati»,
spiega Alberti. Un lavoro che si rivela utilissimo a fargli scoprire i suoi talenti, «quest’esperienza mi ha permesso di conoscere imprenditori importanti dai quali ho imparato molto, dandomi l’opportunità di affi-
L’IMPRENDITORE DEL MESE
SI CHIAMA TUUM L’ANELLO CON LA PREGHIERA DEL PADRE NOSTRO CHE STA CONQUISTANDO LE GIOIELLERIE DI TUTT’ITALIA. A REALIZZARLO UN GIOVANE IMPRENDITORE TOSCANO, MICHELE ALBERTI, CHE HA AVUTO L’INTUIZIONE DI CREARE UN PREZIOSO DAL MESSAGGIO IMPERITURO Cristina Marina
TUUM in argento brunito e argento bronzato creato ad hoc per i Musei Vaticani con il Padre Nostro in latino, lingua riservata alle versioni più preziose. Per far stare la preghiera in modo armonioso e leggibile in rilievo sulla fascia, Alberti ha studiato un sistema di fusione a cera persa che rende ogni esemplare unico
nare creatività, intuito e doti relazionali». La società va bene – «il fatto di lavorare in Toscana era già di per sé un grande vantaggio», chiosa Alberti, «dopotutto quale cornice migliore per feste, presentazioni e mee-
ting aziendali?» – tuttavia non è ancora la strada del futuro, come lui stesso racconta: «volevo sperimentare altre vie, così ho aperto nuove società per poi trovare un giorno, quasi per caso, la mia strada. Un artigia-
no orafo mio amico, che realizzava gioielli unici per una clientela di altissimo livello, mi chiese di accompagnarlo da un orefice di Loreto al quale voleva presentare la sua ultima collezione. In attesa di essere rice1-2 2011 | www.mastermeeting.it 45
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L’IMPRENDITORE DEL MESE
Michele Alberti ha creato un gioiello che, alla bellezza materiale dell’oggetto, unisce il valore spirituale della preghiera del Padre Nostro. Nella foto, l’anello TUUM Origine con 19 brillanti al posto della lettera “o” disponibile in oro rosa, bianco e giallo
vuti, diedi un’occhiata ai gioielli esposti, tutti bellissimi ma incapaci di emozionarmi. Quando il proprietario ci accolse, ci disse subito che non voleva comprare niente e che l’unica cosa che avrebbe eventualmente comprato era un santino. Il suo commento sarcastico fu per me un’illuminazione. Pen46 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
sai che sarebbe stato bello creare un gioiello che, oltre alla preziosità effimera dell’oggetto materiale, avesse anche il valore di un messaggio duraturo e fosse capace di emozionare non solo per la bellezza. Pensai anche al mio percorso spirituale, alla mia amata famiglia, alla pace di una particola-
re domenica trascorsa in un eremo in mezzo alla campagna toscana e così mi venne l’idea di inserire in un anello il Padre Nostro, una preghiera bellissima che è anche un ringraziamento e una linea guida di vita». L’idea di Michele si concretizza dopo un anno di ricerca: «non era facile far stare in modo leggibile e armonioso tutta la preghiera in rilievo sulla fascia dando la sensazione che la “Parola” scaturisse dalla materia», racconta Alberti, «alla fine però ci siamo riusciti, utilizzando un sistema di fusione a cera persa che rende ogni esemplare unico. Possiamo realizzare l’anello nei tre colori dell’oro, in platino, con diamanti, ma anche in argento e argento bronzato con la preghiera tradotta in sette lingue, incluso il latino per le versioni più preziose». Creato il prototipo, il consenso tra gli amici imprenditori è immediato, e da lì il passo verso l’impresa: «c’era ancora da decidere il nome» continua Alberti, «all’inizio avevamo pensato a un termine inglese che esprimesse l’internazionalità del messaggio, ma non riuscivamo a trovarne uno che ci convincesse del tutto. Poi l’illuminazione. Insieme agli amici Andrea Baudino, esperto di comunicazione e allo scrittore Giuseppe Modica, ci riunimmo in un casale di Sansepolcro immersi nella natura e, lì, nella pace e nel silenzio, arrivò il nome TUUM, dal latino “tuo”, un segnale forte, a sottolineare il valore personale ma al contempo universale del messaggio». Nel settembre 2009 Michele entra nella storica gioielleria di Padova, Roberto Callegari, per mostrare l’anello TUUM. Gli
L’IMPRENDITORE DEL MESE
Cioccaro di Penango, Asti. Locanda del Sant’Uffizio. Da sin. il direttore Michele Alberti, lo chef Samuele De Marie e il maitre e somellier Bruno Violato «sono le colonne portanti del resort» dice Alberti, mostrando con orgoglio il Tartufo d’Oro, gioiello del palato di 900 grammi che ha vinto la fiera di Moncalvo 2010 ed è stato acquistato, dal quattro stelle piemontese, lo scorso ottobre, per alcuni ospiti russi
viene però detto che il proprietario non riceve nessuno e gli consigliano di mandare una email, cosa che Alberti fa immediatamente allegando le foto del gioiello. Dopo neanche un’ora, Callegari risponde alla mail proponendogli un incontro. Il suo entusiasmo è tale che ne nasce una collaborazione fatta di esperienza, suggerimenti e confronto. A contribuire al successo dell’anello TUUM – ci tiene a precisare Michele – è anche la presentazione realizzata dall’amico avvocato e fotografo Riccardo Lorenzi. «Abbiamo scelto di immortalare l’anello da solo, e
non indossato, perché il suo testimonial ha oltre duemila anni ed è eterno», racconta l’imprenditore, sottolineando la scelta di inserire la P maiuscola del Padre al centro della preghiera». Una curiosità: ad apprezzare per primo il TUUM è stato il popolo del web, «siamo stati letteralmente subissati da richieste via email di clienti che avevano visto l’anello sul sito», dice Alberti, seguito poi dalle gioiellerie di tutt’Italia, «abbiamo aperto concessionarie in tutta Italia, addirittura via telefono, e in Spagna, nelle città di Barcellona, Madrid e Terrazza». Tra gli estimatori ce n’è
Il TUUM – dal latino “tuo” ad esprimere il valore strettamente personale del messaggio – può essere indossato anche come ciondolo. Qui, una versione dell’anello in oro giallo con la sua catena abbinata
anche uno d’eccezione: lo scorso 24 novembre Michele viene ricevuto in udienza da Papa Benedetto XVI al quale dona una preziosa variante in oro dell’anello, che oggi – fa sapere l’imprenditore – è distribuito con una versione ad hoc persino nei musei vaticani. Oltre ad occuparsi di TUUM, Michele Alberti, da gennaio 2010, dirige la Locanda del Sant’Uffizio, piccolo gioiello dell’hotellerie di charme a Cioccaro di Penango, in provincia di Asti che, dopo un’importante ristrutturazione ultimata lo scorso marzo, il manager ha rilanciato con successo sul mercato, avvalendosi anche della preziosa collaborazione dell’amica pr Carla Nani Mocenigo. Un successo che lui attribuisce soprattutto a un’accoglienza, tipicamente toscana, oggi rara, fatta, oltre che di servizio ineccepibile, anche e soprattutto di calore umano «vorrei che entrando alla Locanda i miei ospiti si sentissero come a casa di un amico». E, in effetti, parlare con Michele Alberti è proprio come parlare con un amico. Disponibile, sincero e ■ generoso. 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 47
DONNE AL TOP
Diamo più trasparenza e meritocrazia alla ricerca DIRETTORE GENERALE TELETHON, E PREMIO BELLISARIO 2005, FRANCESCA PASINELLI CREDE NEI TALENTI ITALIANI E NEL PROGRESSO DELLA MEDICINA MA NON NELLE PROCEDURE CHE REGOLAMENTANO L’ASSEGNAZIONE DEI FONDI. E AUSPICA CHE SI POSSA IMPARARE DAL MODELLO ANGLOSASSONE Riccarda Corgnati
n Italia non si investe a sufficienza nella ricerca sulle malattie rare. Basti pensare che, da sole, Roche e Novartis superano negli stanziamenti l’intero settore pubblico italiano», esordisce così Francesca Pasinelli (foto in alto), direttore generale Telethon, aggiungendo che ad aggravare ulteriormente il quadro sono poi una burocrazia lenta, che rende complicato accedere ai fondi, e il clientelismo: «bisognerebbe che i sistemi di assegnazione dei fondi pubblici seguissero la logica della trasparenza meritocratica e anche che la spesa
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non fosse così parcellizzata tra i vari ministeri e regioni». Ma c’è qualcosa di buono in Italia? Le chiediamo. «Sì i ricercatori. Il nostro Paese si fregia di cervelli veramente brillanti, il guaio è che sono tutti in fuga. E guaio, forse, ancora più grave, è che da noi non vengono neppure i cervelli stranieri. Cosa che dovrebbe indurci a fare qualche riflessione». Per esempio? «Dovremmo forse ammettere che Paesi come Gran Bretagna e USA sono molto più avanti di noi e andrebbero presi a modello. Entrambi hanno adottato procedure snelle e sistemi di
valutazione basati esclusivamente sul merito che minimizzano al massimo gli errori». Cosa ha significato per lei diventare direttore generale di Telethon? «Grande orgoglio. Ho iniziato nel 1997 come direttore scientifico e, oggi, a coronamento di un impegno di tredici anni, mi trovo alla guida della Onlus, in un ruolo di grande responsabilità e in un momento storico difficile». Quali sono stati i traguardi più importanti che si è posta a breve termine? «Innanzitutto l’introduzione di sistemi di controllo e valutazione in linea con lo standard americano. Il mio obiettivo è proprio quello di applicare in Telethon il modello del National Institute of Health, in vigore dalla fine degli anni ’90. E poi ovviamente la sfida più importante è
DONNE AL TOP
Da sin. Milly Carlucci, Francesca Pasinelli, Renato Dulbecco e Piero Angela durante la maratona televisiva Telethon 2004. A destra, Francesca Pasinelli riceve il Premio Marisa Bellisario per le donne che si sono distinte nella loro professione
quello di progredire sempre più nella conoscenza dell’eziologia delle malattie rare». Negli anni quali sono stati i più grandi successi raggiunti? «Quelli ottenuti nella cura delle distrofie muscolari. Oggi in alcuni casi si può guarire completamente o comunque avere un’aspettativa di vita più lunga e migliore. Per esempio, attualmente si può guarire dall’AdaScid, una grave forma di immunodeficienza combinata che fino a pochi anni fa costringeva i bambini malati a vivere all’interno di bolle sterili». La sfida più difficile che ha dovuto affrontare? «Quella di sensibilizzare le farmaceutiche a investire nella produzione di farmaci destinati a pochi». Nel 2005, ha vinto il Premio Bellisario come donna manager dell’anno. Che posto occupano le quote rosa nel settore della ricerca, godono dello stesso riconosci-
mento dei colleghi maschi o sono ancora discriminate? «Personalmente non ho mai subito alcun tipo di discriminazione. Il fatto che in Italia ci siano meno donne ai vertici rispetto ad altri Paesi e mi riferisco in particolare a quelli del Nord Europa, credo sia dovuto a una differenza culturale: le donne italiane si preoccupano forse eccessivamente dell’educazione dei figli. Nei paesi nordici, invece, ci si emancipa molto prima. C’è da aggiungere poi che, oggi le donne italiane tendono a fare figli dopo i trenta, in un momento che coincide con l’apice della carriera e questo complica la loro vita professionale». Lei come riesce a conciliare vita privata e carriera? «Mi ritengo fortunata perché non ho mai avuto grossi problemi a far fronte agli impegni lavorativi senza nulla togliere al mio ruolo di moglie e di madre. La cosa più importante è
sapersi organizzare e imparare a gestire i sensi di colpa in modo da non farsi sopraffare dall’ansia. Ovviamente aiuta anche avere un marito complice che accetti e condivida il tuo progetto di crescita professionale». La soddisfazione più grande? «I miei figli Laura e Carlo». Per arrivare a un traguardo prestigioso come il suo, oltre a grande capacità e intelligenza, serve anche molta determinazione. Qual è la spinta motivazionale che la fa andare avanti? «L’appello straziante dei familiari. Cerco di non fare false promesse, ma di dare sempre speranza e fiducia nella ricerca». ■
Un laboratorio di ricerca sostenuto con i fondi Telethon 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 49
LA PAROLA ALLE AZIENDE
Avis Italia
un “Red” Team di grande successo IN “WE TRY HARDER” LA FILOSOFIA DI UNA AZIENDA, UNA PROMESSA RINNOVATA E MANTENUTA NEGLI ANNI Francesca Natenne
uando si parla di Avis si parla di una grande storia che attraversa cambiamenti epocali. Siamo nel 1946 quando Warren Avis, classe 1915, inaugura il primo ufficio di autonoleggio della “Avis Airlines Rent A Car System” all’aeroporto di Detroit. Warren Avis ebbe l’idea di fondare la sua impresa quando, atterrando con il suo aereo, non trovava un mezzo che lo portasse in città. Un’idea di portata storica, destinata a cambiare le dinamiche di trasporto in ogni paese. Già nel 1955 Avis conta 196 uffici tra Stati Uniti, Canada e Messico e inizia lo sviluppo in Europa. La sede italiana di Avis Autonoleg-
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gio viene aperta nel 1957, poco prima del grande boom economico italiano. Dagli anni Settanta in poi è tutto un susseguirsi di tappe straordinarie. Tra il 1973 e 1974 Avis diviene
leader di mercato in Europa e in Italia. Arriviamo agli anni Novanta e Avis estende la propria rete in oltre 160 paesi di tutto il mondo, grazie anche al sistema Wizard che collega in tempo reale 54 paesi e dialoga con i computer di prenotazione delle maggiori compagnie aeree. In questi anni, Avis enfatizza il concetto di “speed of service” (velocità nel servizio), che diventa la chiave di un grande successo, introducendo una serie di programmi con l’obiettivo di fare risparmiare tempo al cliente. Nel 1996 Avis celebra il suo cinquantenario ed è la prima compagnia di autonoleggio a lanciare un sito mondiale su Internet. Dal 1997 in poi Avis estende il proprio network in 27 Paesi asiatici (tra cui la Cina), conferma la sua leadership in Europa Orientale e viene quotata alla Borsa di Londra.
Le grandi sfide
Francesco Papatolo, Marketing & Intermediary Sales Director di Avis Italia
Oggi Avis Italia, parte del gruppo Avis Europe plc, è leader in Italia nel mercato dell’autonoleggio a breve termine, con oltre 220 uffici e 12 centri operativi, garantisce ai propri clienti un servizio capillare e puntuale, e vanta soluzioni affidabili, flessibili e adeguate ad ogni esigenza. Il sito internet www.avisautonoleggio.it, ol-
LA PAROLA ALLE AZIENDE
tre a fornire la possibilità di prenotare l’auto per ogni esigenza, da ogni parte del mondo, offre una serie di utili informazioni sui singoli uffici (orari e tipologie di auto), sui pacchetti speciali, sulle tariffe online e sulle iniziative del brand.
dicato su YouTube che raccoglie interviste e itinerari di viaggio; e Flickr dove sono presenti tutte le immagini, disponibili in alta risoluzione, degli eventi e delle manifestazioni alle quali partecipa Avis.
Corporate blog e social media
Strategia e marketing: fidelizzazione e nuovi progetti
Proprio investire nel Web è stata la carta vincente della sua scalata. Avis è stata la prima società di noleggio in Italia a realizzare un corporate blog per avvicinare e coinvolgere i clienti. Il blog vanta un layout grafico moderno, facilità di accesso ai contenuti, oltre a una maggiore integrazione con i social network e un potente server, vista la forte crescita di utenti unici e di pagine viste ogni giorno. Avisautonoleggio.it continua a occuparsi di tutto ciò che riguarda le tariffe, offerte e servizi rivolti ai clienti; Avisblog.it vuole invece offrire una panoramica sul mondo dei motori, propone itinerari e consigli di viaggio, pubblica interviste e reportage dai principali saloni dell’automobile e dalle mete più suggestive. A questo si aggiunge la presenza di Avis su i maggiori social media: la pagina su Facebook, che riprende le informazioni provenienti dall’Avis Blog e dagli altri network; Twitter, che viene utilizzato per inviare anche micro-informazioni o semplici richiami agli argomenti presenti sul blog; il canale de-
Avis, attenta da sempre a fidelizzare i rapporti con i propri clienti, ha di recente avviato un grande rilancio di Avis Club, il Programma con cui offre le migliori condizioni di noleggio: due anni di vantaggi con Avis Club Business, la carta rivolta a coloro che hanno l’esigenza di noleggiare per svolgere la propria attività professionale, e Avis Club Travel, la carta dedicata a chi considera il viaggio una vacanza o un momento per staccare dalla routine della vita quotidiana. Entrambi i Programmi prevedono tariffe dedicate, sconti e ulteriori vantaggi per il noleggio di prodotti accessori. Numerose agevolazioni anche sul noleggio di furgoni e sull’acquisto di usato Avis. In più, Avis ha rilanciato il rapporto con le Agenzie di Viaggio attraverso nuove iniziative e un rinnovato impegno nell’assistenza a questo canale di vendita. Per esempio, con il contributo di prestigiosi Partner, Avis ha ideato il concorso Rent & Win 2010 mettendo in palio importanti premi: una Fiat 500, una crociera Costa Crociere per 2 persone, un soggiorno 5
stelle Boscolo Hotels in Europa, un biglietto aereo Wind Jet a/r. Come ulteriore rafforzamento del rapporto con le agenzie di viaggio, Avis ha inoltre creato un portale online che contiene promozioni create ad hoc per soddisfare al meglio le esigenze di questo settore. “Avis collaborerà con le più importanti agenzie di viaggio per creare insieme delle promozioni che possano soddisfare al meglio la clientela di questo settore.” dichiara Francesco Papatolo, Marketing & Intermediary Sales Director. Alla recente Fiera del Turismo “TTG Incontri” di Rimini, lo scorso ottobre, è stato inoltre presentato il nuovo Programma Sleep & Drive, ideato e lanciato dal Marketing di Avis Italia con lo scopo di rafforzare il rapporto con gli hotel Italiani. Sono circa 35.000 gli alberghi e 30.000 le strutture ricettive di altre tipologie, numeri da cui Avis vuole partire per investire su questo settore. Gli alberghi che aderiranno a questo programma e che prenoteranno per i propri ospiti vetture Avis, riceveranno una commissione fino al 15% sul totale prenotato. Con questo ulteriore progetto, Avis ribadisce la propria presenza in tutti i comparti del travel, posizionandosi con un servizio competitivo ma di alta qualità. L’attenzione e la cura per il cliente si ritrova sempre nel motto che accompagna da sempre Avis “We try harder”, uno slogan che vuole sottolineare l’impegno a soddisfare le esigenze dei clienti meglio di ■ qualsiasi altra compagnia. 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 51
RISORSA UOMO
MINDFULNESS
a cura di Alessandro Lazzaroni ale.lazza@libero.it in collaborazione con Silvia Testi silvia testi@hotmail.com
ESERCIZI PER LA MENTE gni tanto, anche nella psicologia, ci si imbatte in qualche espressione inglese dal significato non immediato: l’ultima che mi è capitato di incontrare è mindfulness. Per farmi spiegare meglio il tema, mi sono rivolto a Stefano Marchi, psicoterapeuta, co-fondatore (insieme al dr. Spagnulo) dell’Istituto per l’Applicazione della Mindfulness in medicina e psicoterapia «Mindfulness, secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn, significa prestare attenzione deliberatamente al momento presente in modo non giudicante», spiega Marchi. Si tratta di una tecnica per rallentare e esaminare i propri processi di pensiero ed imparare ad essere nel momento. Prende spunto da principi buddisti, ma si è poi sviluppata in tecnica psicoterapeutica in particolare contro lo stress e la depressione. Il richiamo al buddismo si ferma solo allo spunto iniziale: la mindfulness non è una filosofia di vita né è identificabile con la meditazione: utilizza anche pratiche meditative ma è una tecnica cognitiva, adottata in particolare dall’approccio psicoterapeutico cognitivo-comportamentale. Sviluppatasi in ambito anglosassone, da noi è praticamente sconosciuta al pubblico dei non addetti ai lavori. Gli studi sulla mindfulness si sono concentrati inizialmente soprattutto su aspetti clinici di patologie legate allo stress (come iper-
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tensione e cardiopatie) e alla depressione. A proposito di quest’ultima, le linee guida inglesi di salute mentale inseriscono la mindfulness tra le indicazioni per la prevenzione di ricadute in stati depressivi, ma ciò non toglie che chiunque possa trarre beneficio da una migliore gestione del proprio funzionamento mentale. Innanzitutto la pratica della mindfulness insegna a liberarsi dalla catena di pensieri e emozioni che amplificano il disagio e la sofferenza. Un esempio tipico è il disturbo di panico in cui si registra un circolo vizioso di ansia che genera altra ansia: chi ha sperimentato un attacco di panico, ha poi spesso una cosiddetta ansia anticipatoria, cioè la paura continua di avere un nuovo attacco. La pratica della mindfulness insegna a riconoscere i pensieri in quanto tali (in particolare quelli disfunzionali) e dunque ad alleggerire la propria esistenza dal loro peso quando vengono scambiati per la totalità della propria realtà. L’esempio forse più illuminante di questo aspetto è la prevenzione delle ricadute della depressione che si ottiene insegnando alle persone a riconoscere la presenza di pensieri negativi, auto-denigranti, auto-colpevolizzanti, e a considerarli solo dei pensieri, disinnescandone gran parte della carica negativa. Pochi studi riguardano applicazioni legate specificamente al mondo del lavoro. Alcune ricerche (es. Walach et al 2007)
sembrano indicare come un intervento appropriato di mindfulness in contesti professionali altamente stressanti possa favorire strategie positive per affrontare lo stress. «I suoi benefici, continua il dr. Marchi «consistono nell’aumentare la capacità di dirigere l’attenzione e la concentrazione e, secondariamente, nel produrre un senso di calma». Visto che lo stress nel lavoro di molti non manca, non è difficile immaginare l’utilità, almeno
RISORSA UOMO
potenziale, di questa tecnica per chi si trova a vivere un contesto lavorativo snervante, competitivo e magari accompagnato anche da forti incombenze extra-lavorative. Oltre al dipendente stressato, questa tecnica può aiutare anche il manager che voglia ottimizzare le proprie strategie per affrontare sfide complesse, come già viene utilizzata nel mondo anglosassone. Le pratiche di mindfulness, aiutando la mente a liberarsi dai pensieri automatici, compulsivi e ansiosi, e rendendola lucida e capace di ac-
cedere alle risorse cognitive ed emotive, può essere utile a coloro che hanno responsabilità dirigenziali. Anche un team di lavoro può beneficiarne: «La pratica della mindfulness aiuta a sviluppare un atteggiamento meno giudicante verso sé e gli altri e questo può migliorare il clima aziendale» sottolinea il dr. Marchi. Va però ricordato che si tratta di una tecnica che nasce con un approccio più individuale che sociale: una dimensione soggettiva della mindfulness
che pur non esclude che possa avere positive ricadute sulle proprie relazioni, personali e professionali. «Ma attenzione» mette in guardia Marchi «la mindfulness richiede un impegno e una pratica personale: non si impara solo nel momento del corso, ma richiede almeno 15 minuti di esercizio quotidiano» Non parliamo quindi di approcci miracolistici, ma di tecniche che vanno apprese e praticate con costanza per incidere effettivamente sul proprio ■ benessere.
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Temporary Management
al servizio dell’hotellerie l mondo della piccola e media imprenditoria italiana ha ormai da tempo scoperto i benefici ricavabili dall’utilizzo del temporary management (di seguito TM), come lo strumento ideale per portare in casa a costi accessibili competenze di alto livello, non altrimenti disponibili, per accrescere le competenze delle persone già operanti in azienda, che alla fine di un intervento saranno in grado di fare le stesse cose meglio di prima oppure di nuove. Un progetto di TM, oltre al raggiungimento di specifici obiettivi gestionali concordati con l’imprenditore, consente di razionalizzare gli strumenti di gestione esistenti e introdurne di nuovi; garantire l’efficacia operativa e la messa a regime; tra-
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sferire le competenze per l’autonoma gestione a regime all’intera struttura, in particolare al manager più junior che il TMan dovrà affiancare ed “allenare”. Per rendere il tutto sinteticamente in un’immagine: è come chiamare il conduttore di un treno che, oltre a guidare il treno che non si può fermare, rispettando orari, stop, scambi, mentre il treno va lo smonta e ne costruisce uno nuovo, allo stesso tempo insegnando ad un conduttore più junior a guidare il nuovo treno. Il TM rappresenta quindi per le PMI un ragionevole punto di equilibrio tra bisogno di managerialità e vincoli economici e culturali. Consente di operare con estrema efficacia in quanto opera con manager senior, spesso “sovradimensionati” rispetto
all’incarico, lavora su tempi brevi, essendo capace di avere una presa di contatto immediata con il problema ed è infine una soluzione a costi certi, comunque variabili e in buona parte legati ai risultati e senza alcuna complicazione ed onere legato al termine dell’ incarico. Si tratta a tutti gli effetti di una terza via, accanto alla consulenza e alla dirigenza tradizionale, attraverso la quale l’azienda può dotarsi di risorse finalizzate a migliorare performance e capacità di gestione. Il comparto alberghiero italiano, in buona parte costituito da piccole e medie strutture di matrice familiare e imprenditoriale, ha oggi bisogno di recuperare competitività in un contesto quale quello del turismo e dell’intrattenimento sempre
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INNOVARE SIGNIFICA INTRODURRE NUOVE COMPETENZE E NUOVI STRUMENTI DI GESTIONE. IL MANAGER A TEMPO È LA SOLUZIONE IDEALE PER ACCRESCERE IL KNOW HOW DEI COLLABORATORI GIÀ OPERANTI A COSTI ACCESSIBILI
più affollato ed esposto alla concorrenza. Il vantaggio principale, anche per la tipica struttura alberghiera di matrice familiare/imprenditoriale, consiste nel poter utilizzare competenze di alto livello a costi certi e variabili, che su base permanente sarebbero antieconomiche e non giustificabili, con l’obiettivo di gestire progetti specifici e/o di far crescere l’intera struttura. In primo luogo, un TMan potrà aiutare le piccole e medie strutture nella valutazione di progetti di fattibilità per nuove strutture e nel supporto operativo al loro avvio. Ma più ancora, potrà essere molto utile nella valutazione operativa di una struttura esistente, identificando le aree di possibile miglioramento, elaborando un piano
specifico per un gruppo di attività o per l’intera struttura e realizzandolo quindi in accordo con la proprietà. Ad esempio, si andranno a valutare: le condizioni strutturali dell’albergo, lo stato delle attrezzature e delle dotazioni, le risorse umane a disposizione, efficacia ed efficienza dei diversi reparti, stato delle attività di marketing e comunicazione con particolare riguardo alle tematiche di posizionamento e di pricing, gestione amministrativa. In particolare per quanto riguarda l’area marketing/vendite, la decisa crescita dell’offerta turistica e la grande evoluzione nell’ambito dei sistemi distributivi generata dal web, moltiplicando a favore dell’utente le strade per ottenere disponibilità e tariffe da diversi canali, abbinata alla disponibilità di strumenti ICT a costi contenuti, ha fatto assumere sempre maggiore rilevanza alle tematiche del revenue & yield management, vero e proprio approccio specifico per la gestione dei ricavi (revenue), che può abbinarsi ad una serie di metodologie e strumenti mirati ad elaborare previsioni sulla domanda, con l’obiettivo della massimizzazione dei profitti
aziendali attraverso flessibilità delle tariffe, della disponibilità e delle offerte proposte alla clientela in modo da poter portare ai livelli più elevati possibili il cosiddetto surplus del produttore. Partendo da queste premesse, Temporary Management & Capital Advisors, una delle società più note del settore, e EHMA, l’associazione europea che riunisce direttori d’albergo di alto livelli, hanno avviato un’attività congiunta finalizzata a promuovere lo strumento del TM nel mondo alberghiero, mettendo a fattor comune i reciproci punti di forza distintivi. Si tratta però di bisogni ancora latenti nella grande maggioranza dell’imprenditoria alberghiera, fatto che richiede un’intensa attività di informazione e di comunicazione rivolta, da una parte, alle aziende alberghiere per far conoscere lo strumento e le corrette modalità di utilizzo, dall’altra ai manager alberghieri per diffondere le corrette modalità di gestione di un progetto, specie in ambiti imprenditoriali e familiari. Articolo a cura di Roberto Cappelletto, Vice Presidente EHMA e Maurizio Quarta, Managing Partner Temporary Management & Capital Advisors
Cosa è il temporary management (TM) Per TM si intende l’affidamento della gestione di un’ impresa o di una sua parte a manager altamente qualificati e motivati, al fine di garantire continuità all’ organizzazione, accrescendone le competenze manageriali esistenti, e risolvendone al contempo alcuni momenti critici, sia negativi (tagli, riassestamento economico e finanziario) che positivi (crescita, sviluppo di nuovi business). Per il successo di un intervento è fondamentale che al manager vengano fornite tutte le opportune leve (poteri e deleghe). Per saperne di più www.temporary-management.com. 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 55
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CIASCUNO HA IL PROPRIO OCEANO DA ATTRAVERSARE PAROLA DEL REMATORE SOLITARIO ALEX BELLINI, CHE DALLA TRAVERSATA DEL PACIFICO È PASSATO ALLE CONVENTION AZIENDALI. UN PASSO MENO LUNGO DI QUANTO SI CREDA. IN ENTRAMBI I CASI CI SI TROVA INFATTI A TU PER TU CON LE PROPRIE TEMPESTE, I PROPRI MOMENTI DI CALMA PIATTA, DI NOIA E DI GIOIA. CIÒ CHE CONTA È AVERE SEMPRE LO SPIRITO GIUSTO, IMPARANDO ANCHE A SAPER PERDERE. E RICORDANDO CHE SPESSO L’INSUCCESSO RECA IN SÉ IL SEME DEL SUCCESSO Gaia Fiertler
luglio Poste Italiane l’ha voluto come testimonial per motivare gli sportellisti e Linz Electric l’ha portato in fabbrica per alzare il morale degli uomini della produzione. Just, invece, il gruppo svizzero che vende porta a porta prodotti per la persona, a ottobre l’ha coinvolto in un corso di formazione per la forza vendita. Sono solo alcune delle ultime apparizioni in azienda di un rematore solitario, Alex Bellini, sposato e padre di una bimba, il quale, dopo aver vinto le proprie sfide sugli Oceani, si è scoperto essere anche un buon motivatore. Dalla traversata del Pacifico alle convention aziendali il passo non sembra
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così breve, eppure la ricerca di metafore ed esempi laterali, presi da mondi diversi dalla solita vita d’ufficio, è ancora la strada più battuta da chi progetta convention e formazione aziendale. Così Alex era già sul palco nel 2008 a incoraggiare niente di meno che gli operai recalcitranti della Fiat di Pomigliano d’Arco e, l’anno dopo, era sul fronte opposto dei giovani imprenditori di Confindustria a Verona, nel cuore del Nord-est produttivo italiano. Ma cosa può accomunare, alla fine, le fatiche di uno sportivo estremo che
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Alex Bellini. Sullo sfondo, la barca a remi con cui ha solcato il Pacifico da Lima all’Australia. Sotto, il suo ultimo libro, un diario di bordo scritto a quattro mani con la moglie Francesca
trascorre quasi un anno da solo in mezzo al mare per raggiungere l’Australia a remi, con le questioni di produttività, dedizione al lavoro e motivazione della vita di tutti i giorni in azienda? Secondo Alex ognuno ha il proprio oceano da attraversare, le proprie tempeste e la calma piatta, i momenti di noia e di gioia, gli alti e i bassi. Ciò che fa la differenza è lo spirito con cui affrontiamo e percorriamo il nostro “oceano” interiore. Se la motivazione è forte, anche lo spirito sarà combattivo e propositivo. «Il punto è che tante volte non diamo valore concreto ai nostri
sogni e non ci crediamo fino in fondo. Ma quando si ha il coraggio di inseguire i propri sogni allora tutto diventa davvero possibile», spiega Alex, che questa eloquenza l’ha acquisita quando era ancora in barca. Il venerdì si collegava un quarto d’ora con la trasmissione Caterpillar di Radiodue e migliaia di ascoltatori lo seguivano nella sua avventura e gli chiedevano consigli e suggerimenti con messaggi. «Era incredibile! Benché fossi alle prese con le mie piaghe, la solitudine, la noia nelle giornate di brutto tempo e lo sconforto per l’effetto deriva di tante notti in cui mi
sembrava di arretrare, ero io a dare man forte agli altri! Con il risultato che, dopo, mi sentivo meglio, perché ero uscito dal pensiero fisso dei miei problemi, l’orizzonte si era allargato e così, quando riprendevo a remare, l’umore e lo spirito erano decisamente migliorati». In effetti, a guardare meglio c’è qualche elemento di contatto anche tra mondi così diversi, la vita comune, dentro e fuori l’ufficio ed esperienze per noi così lontane ed estreme: 294 da soli in mezzo al mare. Ad esempio Alex racconta di aver imparato sulla propria pelle che il fallimento è solo un tentativo 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 57
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non riuscito e che, migliorando la preparazione e l’attenzione ai diversi fattori esterni, con il contributo tecnico di un team di supporto (dal nutrizionista all’esperto di condizioni meteorologiche) si possono migliorare le proprie prestazioni. «Invece le persone sono spesso bloccate dalla paura di fallire e non si mettono in gioco, non tentano neppure di cambiare le cose. La traversata dell’Atlantico nel 2006 è riuscita solo dopo un paio di insuccessi che non mi hanno scoraggiato, ma mi hanno aiutato a migliorare l’approccio complessivo al viaggio. Spesso l’insuccesso contiene il seme del successo», aggiunge Alex. Ne sa qualcosa con l’ultima traversata, quella del Pacifi-
co nel 2008, 294 giorni in mare aperto, con le sole notizie delle previsioni atmosferiche. A 60 miglia dalla costa (120 chilometri), a traversata quasi ultimata, la notizia dell’arrivo di un rovescio molto violento lo mette di fronte a un bivio: tentare comunque di arrivare in fondo o fermarsi e farsi venire a prendere. «In quel momento ho sentito il valore della vita e che non volevo rischiare di non poter raccontare il viaggio che avevo compiuto prima di tutto dentro me stesso, oltre che sull’oceano. Ciò che conta è infatti il percorso che si compie e non tagliare il traguardo a tutti i costi. Mi sono sorpreso della calma e consapevolezza con cui ho mantenuto la mia deci-
sione nel tempo. Ho imparato a saper rinunciare!». Un altro aspetto di similitudine con la vita lavorativa è la dimensione di noia e ripetitività delle azioni che Alex ha vissuto. Sembra una condizione estranea al viaggiatore estremo, eppure dieci mesi a remare in mezzo al nulla, con intere giornate di maroso chiuso in cabina, suscitano noia anche nell’avventura più estrema. «In quei casi, anche se a fatica, cercavo dei diversivi per ritrovare lo slancio. E allora disegnavo, scrivevo, leggevo, incidevo il legno, scoprendo anche nuove attitudini. Secondo me gli stessi direttori del personale dovrebbero testare le potenzialità dei propri collaboratori, dando loro la possibilità di fare cose nuove e di variare i compiti», suggerisce Alex. Il quale doveva combattere anche con lo sconforto dell’arretrare per l’effetto della deriva notturna e per l’assenza di riferimenti. In realtà, metro dopo
Sydney. Alex Bellini gioisce dopo la traversata del Pacifico nel 2008, e, nella pagina seguente, in un momento di relax. Sopra, con la moglie Francesca
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metro, avanzava. Ma anche lui, pur avendo chiaro dentro di sé l’obiettivo che voleva raggiungere, si perdeva d’animo come tutti e allora gli arrivava in soccorso la moglie Francesca, con cui si collegava di tanto in tanto. «Mi ricordava che ero libero di mollare in qualsiasi momento, che non c’erano aspettative su di me e, soprattutto, mi diceva di godermi questa esperienza che avevo voluto con tutto me stesso; di concedermi il sano riposo e anche un po’ di pigrizia di tanto in tanto», ricorda Alex. Il ruolo fondamentale della giovane moglie e madre è ora raccontato nel nuovo libro firmato da Alex Bellini, “Il pacifico a remi” (Longanesi), che a buon diritto avrebbe potuto essere firmato da entrambi, visto che i due diari si alternano, quello di bordo di Alex e quello di terra di Francesca. Un libro-avventura che si legge tutto d’un fiato e che è anche una “sana” storia d’amore. A proposito della decisione di sposarsi, in-
fatti, Francesca scrive: «Il mio compito in quel caso sarebbe stato quello di lasciarlo andare, anche lontano, perché sarebbe stato l’unico modo per averlo accanto come lo avevo conosciuto, assetato di avventura e pieno di vita». Infatti Alex prima di affrontare i due Oceani aveva già corso la “Marathon des Sables” in Marocco nel 2001, 260 chilometri in autosufficienza e, per due volte, aveva attraversato a piedi l’Alaska, trainando una slitta. Oggi vola in mongolfiera, che in comune con la barca a remi ha la lentezza e richiede capacità di attesa e fiducia nelle proprie capacità anche di fronte all’imponderabile. «Sai da dove parti e non sai dove arrivi». Un nuovo viaggio dentro un altro elemento della natura, l’aria, alla ricerca di se stesso, che ammette di non aver ancora trovato del tutto. La prossima sfida? «Un viaggio senza muovermi, nel completo controllo della mente». Niente più mare? «Tornerei ma non
tornerò. È stata una esperienza molto formativa, sono maturato come uomo, ma si è esaurito quel tipo di sfida», conclude Alex. Che ora, a proposito di sfide, ha messo a punto una giornata di formazione per aiutare imprenditori, manager e lavoratori a chiarirsi i propri obiettivi e a perseguirli passo passo, scomponendoli in scopi intermedi per renderli più facilmente afferrabili. «Io stesso ho scomposto la mia grande avventura in obiettivi più piccoli per renderla più accessibile a me stesso. Prima una grande preparazione fisica, poi l’organizzazione quindi, una volta in mare, nuove tappe per suddividere il viaggio», spiega Alex. Il primo incontro si è svolto a inizio dicembre davanti a una platea di una quarantina tra imprenditori di pmi, impiegati e artigiani della Provincia di Rieti, in un centro congressi di Magliano Sabino e, per il 2011, ne ha in previsione altri due in Veneto e in Toscana. «Ho capito che non c’è molta differenza tra le mie sfide e quelle delle aziende che devono lottare tutti i giorni con l’instabilità dei mercati. I miei suggerimenti sono di dedicare attenzione alla progettazione, alla visualizzazione degli obiettivi e alla qualità degli stessi, ossia che abbiano dei tempi precisi, che siano raggiungibili, ben definiti, almeno parzialmente controllabili, motivanti, multisensoriali e coerenti con i propri valori più profondi. In pratica tutte le energie devono essere orientate nella stessa direzione». E Alex li ha messi alla prova subito con esercizi di visualizzazione, perché la realtà va preparata con un pensiero coe■ rente. 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 59
BENESSERE a cura di Elena Alquati elena@lordinedelluniverso.it
Curarsi con la macrobiotica
Il mal di testa
ALLEVIARE I SINTOMI DELLE CEFALEE VASOMOTORIE E MUSCOLO TENSIVE SEGUENDO I PRINCIPI YIN E YANG
are che circa il 20% degli italiani soffra di mal di testa e che il costo sociale di questa patologia superi i duemila miliardi delle vecchie lire l’anno. Sempre secondo le statistiche sono ben 34 milioni le confezioni di antidolorifici vendute ogni anno e circa 20 milioni di visite mediche annuali che indicano come il mal di testa sia una vera e propria malattia sociale di cui non si conoscono ancora a fondo le cause, ma che colpisce ad ogni età. Oggi sono moltissimi farmaci che vengono somministrati a seconda della tipologia del dolore ma, tutti hanno effetti collaterali anche gravi e, cosa più importante, agiscono in modo
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sintomatico per cui, dopo poco, il mal di testa quasi sempre si ripresenta. Una cura ancora poco pubblicizzata, ma di sicura efficacia, proviene dalla macrobiotica. Cambiando l’alimentazione, eliminando cioè certi cibi come per esempio i latticini si può ottenere un miglioramento addirittura dell’80%. Alla base della cura c’è la consapevolezza che il corpo umano, dagli organi al sangue, si rigenera attraverso ciò che si mangia e si respira. Purtroppo non tutti i medici riconoscono il ruolo dell’alimentazione in un percorso terapeutico, anche se già il padre della medicina occidentale, Ippocrate, avvertiva che “ogni sostanza inclusa nella dieta dell’uomo agisce sul
suo corpo e lo modifica tanto da cambiarne la vita intera”. In particolare, la macrobiotica si rivela utile per le cefalee vasomotorie da dilatazione dei vasi sanguigni del capo (classificate secondo la medicina orientale come yin) e per le cefalee da tensione (yang). Per esempio, le prime sono provocate da sostanze stimolanti ed espansive come zucchero, gelati, frutta, alcool, latticini e derivati, cibi tropicali, dolcificanti, spezie, alimenti trattati, alcune sostanze chimiche e condimenti, mentre le seconde possono essere causate dall’assunzione eccessiva di sale, uova, carni, pollami, salumi, alcuni tipi di pesce, oppure dalla carenza di cibo e di liquidi. Esistono anche i “mal di testa da fegato”, cefalee di tipo contrattivo molto forte, dovute all’ingerenza, a stomaco vuoto, di un quantitativo rilevante di grassi (uova fritte, formaggio a colazione, tofu fritto o tempeh, insalate condite con olio e tempura). In questo caso un rimedio valido potrebbe essere semplicemente un te al limone, oppure un succo d’arancia. Per curarsi con la macrobiotica, oltre a possedere una buona conoscenza degli alimenti, occorre comprendere l’interazione tra le due forze antagoniste e complementari Yin e Yang. Attraverso la diagnosi – rigorosamente a cura di un professionista – è possibile individuare la causa del mal di testa e quindi stabilire un rimedio che lo possa alleviare, ma di fondamentale importanza è
BENESSERE
Due ricette anti cefalea GRATIN DI MIGLIO, ZUCCA E CAVOLFIORI 1 T. 1/2 miglio lavato 4 T. Acqua 1/2 cavolfiore piccolo tagliato a piccoli fiori 1 T. zucca a cubetti 1 cipolla tritata 1/2 c. timo o origano 2C. Di tahin 1C. Miso di riso Q.b. pangrattato 2C. Olio extravergine d’oliva Q.b. sale Saltare in pentola con olio caldo e origano la cipolla con poco sale, per 2 minuti quindi aggiungere la zucca, un pizzico di sale e saltare ancora 2 minuti. Aggiungere il cavolfiore, un pizzico di sale e saltare un altro paio di minuti, quindi aggiungere il miglio, mescolare velocemente e aggiungere l’acqua. Far prendere il bollore quindi sobbollire coperto e a fiamma bassa per circa 30 minuti; a fine cottura, mescolare con l’olio e versare il tutto in una pirofila da forno già unta. Schiacciare con un cucchiaio e versarci sopra una cremina fatta con il tahin, il miso e poca acqua tiepida. Cospargere con un po’ di pangrattato e infornare a 180° per 20 minuti circa.
STRUDELINI DI VERDURE
cambiare lo stile di vita e di alimentazione, inserendo cereali integrali, verdure di stagione, prediligendo le proteine vegetali (legumi e derivati) ed eliminando le solanacee, la frutta tropicale e tutte le proteine animali ad eccezione del pesce a carne bianca da consumare fino a tre volte la settimana. Occorre poi abolire gli zuccheri semplici, imparando a fare i dolci senza burro, uova, zucchero e latte senza tuttavia per questo rinunciare al gusto. Anche i grassi vanno drasticamente ridotti favorendo l’introduzioni di ingredienti come il miso, il kuzu, le prugne umeboshi, queste ultime autentici toc■ casana per il mal di testa.
Per la sfoglia 2 tazze di farina integrale di grano tenero 1pizzico di sale marino 1/8 di tazza di olio di mais 1/2 tazza d’acqua Riunire in una ciotola la farina e il sale, aggiungere l’olio e setacciare con le mani amalgamando bene gli ingredienti. Incorporare poco per volta l’acqua, impastare fino a formare una palla. Lavorare per 2-3 minuti, poi lasciarlo riposare per un paio di minuti in frigorifero. Stendere quindi l’impasto tirandolo a sfoglia dello spessore di circa ½ cm e tagliare a rettangoli. Per il ripieno 1-2 gocce di olio di sesamo 1/4 di tazza di cipolle tagliate a mezzelune sottili 1/4 di tazza di carote tagliate a fiammifero 1/2 tazza di cimette di broccoli o crauti Una manciata di germogli di soia tamari Versare una o due gocce di olio in un tegame preriscaldato, aggiungere le cipolle e saltarle per uno o due minuti. Poi aggiungere le carote e saltarle per un minuto o due. Unire anche i broccoli e continuare a saltare per altri uno o due minuti. Versare alcune gocce di tamari e acqua quanto basta a coprire il fondo della pentola. Portare a bollore, coprire e abbassare la fiamma al minimo. Cuocere a fuoco lento fino a che le verdure non siano tenere ma di un colore ancora vivo. Togliere il coperchio e continuare a saltare fino a che tutto il liquido non sia evaporato. Mettere le verdure sui rettangoli di pasta, chiudere gli involtini e infornate a 175° (sono ottimi anche fritti)
Associazione macrobiotica Italiana tel. 0239443353 - www.lordinedelluniverso.it 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 61
BENESSERE
Imprenditori della cultura del benessere SALOTTO KEHRE E LA PROFESSIONALITÀ DEL MARKETING, OVVERO BENESSERE CON GRANDE COMPETENZA Valentina Lotti
Francesco Portolani si occuperà di coordinare l’applicazione del metodo di benessere Kehre, nato da un’idea di Roberta D’Urso
bbiamo già incontrato Roberta D’Urso che, con la sua nuova idea di benessere, il Salotto Kehre, ha già avuto un grande riscontro da strutture luxury importanti. Siamo tornati a trovarla per farci spiegare meglio la sua strategia dell’accoglienza nell’ambito del benessere all’interno di grandi alberghi o di esclusive realtà private, e per conoscere una nuova figura professionale, Francesco Portolani, che collaborerà con Roberta. Kehre nasce come un’idea di Roberta D’Urso, che ha scelto questo nome proprio perché significa svolta, cambiamento. La svolta è proprio cambiare “il modo in cui si vive, perché per arrivare a respirare una situazione di equilibrio e di armonia dobbiamo cambiare il nostro
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essere.” L’innovazione di Roberta è quella di aver creato un prodotto “tecnico-sensoriale” di nicchia. La sua linea, la prima dove il concetto estetico incontra l’interiorità, va oltre il semplice brand, perché si pone come obiettivo non solo di andare a curare l’inestetismo, ma soprattutto la causa, attraverso un percorso ben preciso vissuto in un ambiente armonico, il Salotto Kehre. Questa delicata fase di applicazione del metodo Kehre, a cui Roberta tiene in modo particolare, viene oggi seguita anche da Francesco Portolani. Giovane ma già con molta esperienza alle spalle, Francesco si occuperà di coordinare per l’azienda l’applicazione del metodo Kehre di Roberta e di formare personale qualificato non solo tecnicamente ma anche nella
filosofia del brand. Questo perché è fondamentale per Kehre contare su uno staff in armonia con il metodo applicativo del raggiungimento del benessere. Francesco, qual è la sua formazione? «Ho cominciato avvicinandomi all’estetica attratto dal gioco dei colori sulla pelle del viso per scoprirne tutte le possibili combinazioni armoniche. Questa mi sembrava la direzione più naturale e ho perseguito questo obiettivo con grande rigore. Ma attraverso la mia esperienza mi sono reso conto man mano che mancava qualcosa». Si riferisce ai risultati oppure al metodo? «È proprio questo il punto. Sono due concetti assolutamente diversi. L’estetica, la cui realtà professionale sta secondo me cambiando velocemente, persegue un obiettivo solo esteriore: un risultato tecnico-estetico che nasce da una nostra esigenza personale e che va perseguito e risolto nel più breve tempo possibile. Il metodo del benessere è invece qualcosa che va a scoprire l’origine della nostra esigenza». Che cosa intende? «Nella mia esperienza ormai decennale nei centri estetici, ho incontrato diversi inestetismi, alcuni risolti brillantemente. La cliente raggiunge l’obiettivo, il risultato esteriore. Ma non è quella la reale esigenza, perché spesso capita che si passi poi all’inestetismo successivo». Quando ha conosciuto Roberta... «Mi si è aperto un mondo, anzi,
BENESSERE
ho trovato il mondo e il metodo che cercavo, ho capito quale era la vera base di una cosmetica moderna, la ricerca del benessere. Roberta D’Urso con Kehre propone un modo diverso per vivere la cosmetica, assimilando il prodotto in maniera armonica e non finalizzato solo al risultato, ma ad una ricerca dell’equilibrio personale che è il vero obiettivo finale».
Strategie in armonia con la struttura Oggi Roberta D’Urso, e Francesco Portolani, si propongono come “imprenditori del benessere” nel senso più positivo e largo della definizione. Con la loro esperienza, ognuno nel suo campo d’elezione, sono in grado di creare un’area riservata, pensata e sviluppata in maniera adatta alla filosofia della struttura alberghiera, proprio come se questa fosse nata con la struttura stessa. Il punto di forza imprenditoriale innovativo di Salotto Kehre non è solo la creazione di un centro benessere, ma la capacità di vedere l’area wellness alberghiera d’elité come una fondamentale risorsa, in aggiunta e in armonia con gli esclusivi servizi a cui sono abituati i clienti delle strutture luxury. Non il centro benessere di un hotel, ma il centro benessere di quell’hotel in particolare, pensato e ideato appositamente con soluzioni di marketing adatte e ben studiate.
Prima di tutto, infatti, per Roberta D’Urso è elemento imprescindibile pensare il Salotto Kehre non in un’area separata da tutto il resto, ma al contrario inserita armoniosamente nel contesto dell’Hotel, seguendone lo stile e il carattere, la qualità, il servizio e la filosofia dell’accoglienza, e promuovendone le potenzialità di marketing insieme agli altri servizi offerti nelle strutture luxury. Ecco perche è fondamentale la presenza di un “consulente del benessere”, non semplicemente da operatore estetico, in modo da poter comprendere, condividere e promuovere la realtà imprenditoriale di tutto l’Hotel. Oggi l’imprenditore più esigente ed attento sta comprendendo la necessità di spazi benessere di nuova concezione, in grado di accogliere e accompagnare l’ospite in modo coerente nel corso di tutta la sua permanenza, sempre con l’obiettivo di un servizio completo ed accurato. «Ma questi investimenti», ci spiega Roberta, «vanno attentamente valutati, proprio per una giusta gestione delle risorse. Ne vanno pianificate le scelte di marketing, come l’accesso privilegiato alla clientela ma anche a clienti esterni selezionati, ne va curata la comunicazione e promozione anche in altri spazi dell’Hotel. A volte la semplice scelta estetica rischia di vanificare le vere potenzialità di un centro benessere».
Una competenza specifica È chiaro che nel successo di questa formula è decisiva anche la qualità dei contenuti applicati. Kehre prevede un attento percorso sensoriale fatto di
accoglienza e di adeguati stimoli olfattivi, visivi e gustativi, con programmi personalizzati da attuare con la linea cosmetica Kehre HBR, caratterizzata da ricette ad altissimo contenuto di estratti naturali freschi e al passo con la ricerca biologica più avanzata. Ogni prodotto della linea cosmetica Kehre è testato nelle più esigenti SPA e Beauty e nasce dallo studio approfondito dall’esperienza in location internazionali presti-
Il punto di forza imprenditoriale innovativo di Salotto Kehre è la capacità di vedere l’area benessere alberghiera d’elité come una risorsa fondamentale
giose. Roberta D’Urso, e Francesco Portolani, garantiscono una consulenza completa, sia nella distribuzione e commercializzazione del prodotto cosmetico esclusivo, sia nello sviluppo del metodo attraverso la creazione e gestione del Salotto Kehre, sia al privato che desidera ricreare in contesti privè, personali e selettivi il fascino di un Salotto benessere con l’inconfondibile atmosfera Kehre, sia alle grandi catene alberghiere e alle strutture luxury. Tutto nella direzione della ricerca dell’armonia del benes■ sere. 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 63
UNA METAFORA PER CRESCERE a cura di Leonardo Frontani mm@twt-team.it
Conquistatori di vette
indubbio il fascino che le alte quote hanno sempre esercitato per l’uomo. Chiunque abbia vissuto in una vallata a ridosso di alte colline o di montagne ha sempre pensato di sbirciare dietro a quel sipario che per citare Leopardi “da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”. Andare in alto per vedere lontano con lo stesso senso dell’avventura che spinge un bambino a salire per la prima volta sulla scala con cui papà sta ridipingendo la cucina. Le vette più alte sono quelle conquistate dai piloti di aeroplani, meglio se alianti leggeri come l’aria. Per loro salire non è faticoso, anche se ugualmente impegnativo. Ma il vero interprete della conquista è l’alpinista di cui spesso abbiamo l’immagine di un solitario in cerca di gloria. Molti di loro diventano leggende, alcuni hanno potuto raccontare le loro storie, molti altri sono stati ricordati come sopravvissuti a terribili sciagure. La montagna va rispettata, la montagna è viva, la montagna ti giudica, sono tutte espressioni tipiche di chi per professione o diletto fa della conquista
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della vetta la sua leva motivazionale. Ma molti di noi fanno della verticalizzazione dell’io il loro modo di vivere anche senza avere montagne a disposizione. L’atto metaforico del salire contraddistingue la nostra vita nella ricerca di sfide quotidiane in ambito professionale, ma anche dal punto di vista delle nostre emozioni. Ci sono momenti in cui ce ne staremmo volentieri al calduccio della nostra tenda al campo base, grati a quel riparo, lieti di condividere il calore con altri come noi. Ci sono invece momenti in cui dobbiamo necessariamente salire e spesso siamo in competizione con altri che hanno le nostre medesime motivazioni. Che si cerchi il prestigio, un guadagno immediato, il piacere della scoperta, la sopravvivenza o semplicemente la voglia di esserci, non fa differenza. Dobbiamo salire, andare incontro alla montagna , interrompere il nostro percorso orizzontale per crearci una visione più ampia. In questo percorso non si è soli. Ci si può sentire soli, nostro malgrado o magari perché scegliamo di chiuderci in noi stessi, ma anche le imprese dei gi-
ganti della montagna sono state frutto di un lavoro di squadra e della condivisione di competenze. Le guide conoscono il territorio, gli sherpa trasportano i materiali che qualcuno ha progettato insieme agli alpinisti. I meteorologi predispongono carte di probabilità per trovare il momento giusto per le ascensioni. Poi ci sono i medici, i preparatori atletici, a volte scienziati ed ecologisti. Ci sono i cuochi ed anche i ragionieri, perché ogni spedizione ha un budget da rispettare. L’impresa di conquistare una vetta richiede intelligenze multiple e cuori generosi. Per noi conquistare vette non è un gesto di lussuria, come a voler possedere un’altra cima ed un altro record. Per noi è un progetto che trova la sua ragione di essere nella nostra individuale ragione di essere come uomini e professionisti. Tutto questo non dobbiamo farlo da soli; basta guardarsi intorno e troveremo i nostri compagni di viaggio nella vita e nella professione che sono lì pronti ad affrontare la medesima avventura, magari con diverse motivazioni. Non resta che chiedere a loro di condividere energia e pensiero per affrontare insieme la vetta più ostile. Guardateli negli occhi e cercate la loro determinazione. Offrite loro il vostro sostegno e chiedete loro l’aiuto di cui avete bisogno. In questo modo non ci saranno montagne troppo alte da scalare e nessuna sarà comunque così difficile come quella costituita dai nostri limiti personali e da ciò che pensiamo di non ■ potere o non sapere fare.
IL PARERE DEL LEGALE a cura dell’avvocato Roberta Borghini
La diligenza dell’albergatore nella custodia delle cose del cliente
on appena il cliente mette un piede in albergo, nasce a carico del gestore un obbligo di custodia dei suoi beni, che lo rende responsabile degli eventuali danni subiti dall’ospite. Il legislatore ha previsto due ipotesi di responsabilità: se le cose sono state solo “introdotte” dal cliente nella struttura turistica, la responsabilità dell’albergatore è limitata al valore di quanto sia deteriorato, distrutto o sottratto, sino all’equivalente di cento volte il prezzo di locazione dell’alloggio per giornata (art. 1783 c.c.); se, invece, le cose sono state “consegnate” all’albergatore, la responsabilità è illimitata, cioè consiste nell’integrale risarcimento del danno (art. 1784 c.c.). Non è sempre facile collocare gli accadimenti concreti nell’una o nell’altra categoria e ne sono prova le oscillazioni della giurisprudenza. Nella valutazione degli stessi fatti, il Tribunale e la Corte d’Appello di Cagliari sono giunti a conclusioni opposte. Il giudice di prime cure ha respinto la domanda di due coniugi volta ad ottenere il risarcimento dei danni per la sottrazione di alcuni preziosi, avvenuta nell’alloggio loro assegnato in un noto residence di Stintino ad opera di ignoti, ma probabilmente imputabile ad alcuni operai manutentori (Trib. Cagliari sent.
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18.12.2001-14.1.2002). Di diverso avviso il giudice del gravame, che ha condannato la società proprietaria della struttura ricettiva al pagamento di una somma, anche se limitata all’equivalente di cento volte il prezzo di locazione dell’alloggio per giornata. Secondo quest’ultimo orientamento – in seguito condiviso anche dalla Cassazione – deve ritenersi raggiunta la prova che i gioielli fossero stati collocati dalla cliente nel cofanetto nascosto nella valigia dietro la porta della camera da letto; del resto, i turisti non avevano alcun obbligo di consegnare i gioielli in custodia alla direzione del residence (Corte App. Cagliari, sent. 16.12.200328.1.2004). Stesso ragionamento ha sviluppato il Giudice di Pace di Bologna, accogliendo la richiesta danni di un ospite che aveva subito il furto di un computer portatile all’interno della hall dell’albergo in cui soggiornava (sez. I, sent. 3.1.2008). Se il furto di beni del cliente è dovuto a carenze organizzative o di
sicurezza, l’albergatore ne risponde a titolo di colpa e senza limiti, ai sensi dell’art. 1785 bis c.c. In una rinomata località montana, il visone di una cliente era rimasto nel deposito dell’albergo per tutto il soggiorno; veniva, però, ritirato la sera prima della partenza e portato in camera, dove veniva sottratto nottetempo, alla presenza degli occupanti addormentati. Investita del caso, la Suprema Corte ha sottolineato l’imprudente omissione di accorgimenti idonei a salvaguardare i beni degli ospiti dell’hotel, colpa che ha giustificato il risarcimento dell’intero valore della pelliccia: “il servizio di custodia degli oggetti di valore consegnati dal cliente era incompleto, in quanto osservava orari di chiusura ed apertura che mettevano in difficoltà chi dovesse o volesse usufruirne nelle ore serali o nelle prime ore del mattino; il servizio di sorveglianza notturna, inoltre, era stato negligentemente svolto, dal momento che un soggetto ignoto aveva potuto liberamente aggirarsi per le camere in piena notte” (Cass. Civ., sez. III, 7.5.2009, n. 10493). ■
Si discute anche sulla responsabilità dell’albergatore nel caso in cui vengano sottratti dei valori dalla cassetta di sicurezza presente nella stanza dell’ospite. Secondo il Tribunale di Venezia, chiamato a pronunciarsi su una rapina a mano armata presso un lussuoso hotel del Lido che aveva comportato la forzatura di alcune cassette metalliche e fruttato un sostanzioso bottino, “l’utilizzazione da parte del cliente della cassetta di sicurezza messagli a disposizione dell’albergatore non realizza un’ipotesi di consegna in custodia dei valori e quindi esclude la responsabilità illimitata di quest’ultimo” (sent. 14.2.1986). Di contrario avviso il Giudice di Pace di Bologna, per il quale “in caso di furto perpetrato in una cassetta di sicurezza collocata all’interno di una camera d’albergo l’albergatore è responsabile ex contractu illimitatamente per i danni subiti da un turista ed il tour operator è responsabile sempre a favore dell’acquirente del pacchetto turistico per inadempimento dell’albergatore” (sent. 4.3.1999). Se volete rivolgere delle domande all’avvocato Roberta Borghini potete scrivere a: avv.borghini@alice.it
LA PAROLA AL FISCALISTA a cura di Giuseppina Dipierro
Trattative con il fisco:
L’ACCERTAMENTO CON ADESIONE
ei precedenti interventi si è cercato di evidenziare come sia possibile gestire i conflitti tra contribuenti e amministrazione finanziaria in modo meno ortodosso ossia non rimettendosi necessariamente alla magistratura. Si è così indicata un’inversione di tendenza nell’azione amministrativa, non più connotata dall’unilateralità ed imperatività dei propri atti ma dall’apertura alle istanze del contribuente. Tale premessa è tanto più vera con riferimento all’istituto in esame, disciplinato dal d.lgs. 19 giugno 1997, n. 218. La peculiarità dell’accertamento con adesione va individuata nella partecipazione del contribuente alla formazione dell’atto impositivo. Ciò presuppone che il contribuente si interfacci con il fisco prima che si instauri una controversia e, talvolta, ben prima che si formalizzi un’obbligazione tributaria. Ne consegue che l’accesso a tale procedimento, avente ad oggetto l’avviso di accertamento o di rettifica, sia auspicabile in quei casi in cui la fattispecie all’esame dell’amministrazione presenti elementi suscettibili di diverso apprezzamento, per cui il confronto tra le parti, tendendo ad una soluzione concordata, eviterebbe sul nascere lunghi e difficili contenziosi. Sotto il profilo pratico, il procedimento può essere attivato su istanza del contribuente o dell’ufficio. In entrambi i casi tra i
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soggetti si avvia una vera e propria trattativa volta all’accertamento della giusta imposta, laddove al contribuente compete provare gli elementi modificativi della pretesa tributaria ipotizzata dall’amministrazione. Come in ogni trattativa, il risultato si ottiene solo dall’incontro delle reciproche posizioni. Dunque se le parti restano ancorate alle proprie convinzioni, l’accordo non viene raggiunto e il procedimento amministrativo segue il suo consueto corso. È previsto che il contribuente possa presentare l’istanza in seguito alla notifica di un avviso di accertamento o di rettifica non preceduto da invito dell’ufficio. In questo caso, spetta all’ufficio la convocazione, anche in via informale, del contribuente. Se l’adesione si perfeziona, il contribuente deve effettuare il versamento della somma concordata (o della prima rata) entro i successivi venti giorni e far pervenire all’ufficio quietanza di avvenuto pagamento entro dieci giorni dal pagamento. A questo punto l’ufficio rilascia al contribuente copia dell’atto di adesione, ottenendo una riduzione delle sanzioni nella misura di 1/4 del minimo edittale previsto, a condizione che non sia fatto ricorso al giudice tributario. Invece se l’adesione non ha luogo, il contribuente ha diritto a presentare ricorso al giudice. Infatti va precisato che la presentazione dell’istanza sospende i termini per impugnare l’atto onde evitare che l’accesso a tale istituto possa risultare preclusivo di altre forme di tutela per il contribuente. In sintesi, data la natura deflativa dell’istituto, il legislatore ha posto a carico del contribuente la scelta tra esperire l’accertamento con adesione o ricorrere direttamente in giudizio.
Se è l’ufficio a dare impulso al procedimento, il contribuente si vedrà recapitare, prima della notifica dell’avviso di accertamento, un invito a comparire contenente la tipologia d’imposta, il periodo di riferimento, gli elementi in possesso dell’ufficio rilevanti ai fini dell’accertamento (motivazione), il maggior valore accertabile e l’eventuale maggior imposta liquidabile nonché il giorno ed il luogo della comparizione. Presentandosi nel luogo e nella data prevista per il contraddittorio, l’interessato potrà tentare la definizione della propria posizione secondo le modalità e le condizioni su descritte. Diversamente, l’ufficio procederà con l’emissione dell’atto. Va rimarcato che, una volta perfezionata l’adesione, al contribuente è precluso mettere in discussione la pretesa fiscale mentre l’amministrazione può avanzare una successiva pretesa nel caso in cui l’adesione ha riguardato accertamenti parziali o se la definizione ha riguardato redditi derivanti da partecipazione nelle società semplici o aziende coniugali ovvero se da elementi sopravvenuti e prima sconosciuti può ricostruirsi un maggior reddito superiore al 50% del reddito definito e comunque non inferiore a 77.468,53 euro. Non può tacersi che, tramite l’accertamento con adesione, il contribuente giochi un ruolo attivo nell’attuazione della norma tributaria, dialogando su un piano paritario col fisco. evoluzione dell’istituto in esame sono le adesioni all’invito al contraddittorio e al p.v.c. introdotte nel 2008, rispetto alle quali, tuttavia, è preminente la componente della premialità anziché quella della partecipazione alla determinazione dell’imposta dovuta. ■
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FINANCE CONFIDENTIAL a cura di Andrea G. Moscatelli mag2063@yahoo.it
Welfare State
serve consapevolezza l welfare state, ossia lo stato di benessere o stato sociale si propone di fornire servizi e garantire diritti a favore dei cittadini, è regolato da una serie di norme con le quali lo stato tende ad eliminare le disuguaglianze sociali ed economiche fra i cittadini. Uno degli obiettivi che si prefigge quindi è quello si sostenere i ceti meno abbienti. Il welfare state comprende l’assistenza sanitaria, l’assistenza di invalidità e vecchiaia (pensioni), la pubblica istruzione, l’indennità di disoccupazione e i sussidi familiari, l’accesso alla cultura e la difesa dell’ambiente naturale. Le risorse finanziarie dedicate all’erogazione dei servizi di quanto sopra derivano principalmente dal prelievo fiscale, che, come sappiamo, è collegato al reddito; ovvero più è alto il reddito e più si generano risorse finanziarie a sostegno del welfare state. Se consideriamo i servizi sopra descritti e rapportiamo per facilità di calcolo a 100 euro l’ammontare delle risorse finanziarie a sostegno del welfare state, in base ad un’analisi effettuata da un’università italiana, riferita all’anno 2000, il nostro Paese destina alle pensioni ed alla sanità 61 euro contro i 40 euro della Germania e i 46 euro del Regno Unito. Di contro a favore delle famiglie ed edilizia abitativa in Italia riserviamo 4 euro contro gli 11 euro della Germania e gli 8 euro del Regno Unito. In Italia il Welfare state dunque a partire dall’anno 2000 consuma risorse finanziarie per sostenere le pensioni e la sanità in misura visibilmente maggio-
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re rispetto la media europea, e quindi deve necessariamente togliere risorse (sempre con confronto europeo) alle famiglie ed ai giovani; le categorie che lavorando, producono il maggior reddito e sostengono il PIL e quindi contribuiscono a creare provvista. Questa distorsione è molto rischiosa in generale ma soprattutto per il nostro Paese, infatti se l’allungarsi della vita media, a cui non ha fatto riscontro l’incremento delle nascite, ha mandato in crisi il modello di equilibrio tra spesa e provvista, il fattore demografico ha influito decisamente sia sulla spesa pensionistica che sulla spesa sanitaria, drenando risorse ad altre voci. L’invecchiamento della popolazione ha fatto saltare il sistema pensionistico e fatto crescere notevolmente la spesa sanitaria. In sintesi l’aspettativa di vita si allunga, gli anziani aumentano
e quindi aumentano le pensioni ed ovviamente l’assistenza sanitaria, di contro le nascite diminuiscono anche perché le famiglie non sono supportate dal welfare state che rimane senza fondi, innescando una dinamica che è già preoccupante oggi, ma i cui effetti si inizieranno a vedere concretamente a partire dal decennio appena iniziato. Diminuendo i cittadini lavoratori ed aumentando i pensionati e gli assistiti dal welfare state, il peso del fabbisogno per sopperire a quanto necessiteremo in futuro, secondo alcuni calcoli demografici. troverebbe il proprio apice nel 2035, anno in cui i due sistemi pensionistici esistenti, retributivo e contributivo assorbiranno la maggior parte delle risorse. È quindi ragionevole prevedere che le aspettative di pensione che oggi hanno i lavoratori attivi, non potranno essere mantenute: non solo, sarà complicato trovare le risorse finanziarie per sostenere l’esercito dei pensionati rispetto a quello dei lavoratori che avendo un futuro pensionistico ancora più incerto inizieranno a chiedersi perché sostenere un welfare state nel quale rischiano di arrivare tardi per averne beneficio. Lo scenario riportato è supportato da dati statistici, quindi sia che si intervenga con riforme strutturali, sia che si attenda l’inevitabile e quindi si intervenga per urgenza, il risultato non cambia: è consigliabile sin da subito attivare individualmente piani pensionistici integrativi privati con versamenti autonomi, che consentono di avere una rendita futura, con indipendenza di quanto sarà in grado di ■ erogare il welfare state.
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L’OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO a cura di Milena Mineo A.D. di M.I.L.
Dal Brasile con amore
per il made in Italy PAESE ENORME, È GRANDE QUASI QUANTO L’EUROPA, SI STA DA TEMPO TRASFORMANDO SOCIOLOGICAMENTE ED ECONOMICAMENTE. NON È PIÙ (SOLO) IL PARADISO PER CHI CERCA VACANZE DA SOGNO MA È ANCHE IL PUNTO DI PROVENIENZA DI UNA SEMPRE PIÙ VASTA MIDDLE CLASS CHE HA A DISPOSIZIONE BUONE CAPACITÀ DI SPESA
Il litorale di Recife, grande metropoli del nordest e sesta città più produttiva del Brasile
ino a pochi anni fa sembrava impossibile ma oggi il Brasile è un mercato emergente “verso” l’Italia, poiché sono sempre più i brasiliani che guardano allo stivale come luogo di vacanza e di svago. I motivi sono economici e ancor prima sociologici e derivano dai profondi cambiamenti che stanno da qualche anno ridefinendo la politica e l’economia mondiale, modificando anche di conseguenza quelli che sono i costumi e le abitudini di molte popolazioni, tra le quali quella brasiliana. E proprio il paese carioca è un universo che si sta man mano trasformando: il benessere non riguarda più solo le elevatissime classi sociali, quelle derivanti dall’antico potere basato sulle campagne e sul latifondo,
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ma sta emergendo anche una middle class con ampia capacità di spesa. Lo mostra molto bene una recente ricerca della Camera di Commercio di Bari,
redatta in collaborazione con le associazioni “Cultour - Brazil” e “Mediterranean Life”, secondo la quale, nel 2008 i turisti brasiliani hanno destinato ad acquisti nel mercato del lusso 6,23 miliardi di dollari. Cifra che nel 2009 è cresciuta del 22%, raggiungendo il totale di 7,59 miliardi di dollari. Nella voce, viene specificato, non sono compresi solo beni materiali ma anche viaggi, moltissimi dei quali fatti all’estero, in luoghi che da quelle parti considerano “esotici”. Pochi sanno, ad esempio, che i brasiliani, nonostante soffrano il freddo del nostro inverno, lo considerano molto affascinante e amano in particolare farsi fotografare sullo sfondo di innevati paesaggi alpini. Insomma
La grande area metropolitana di Rio de Janeiro comprende circa 12 milioni di abitanti ed è il secondo cuore economico del paese dopo San Paulo
L’OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO
Primario centro finanziario e produttivo di tutta l’America Latina, San Paulo ha un pil di circa 70 miliardi di dollari
poiché il Brasile è un paese in corsa – e i segnali positivi ci sono tutti perché con 109 milioni di abitanti sviluppa la nona economia al mondo per Pil – i turisti brasiliani in uscita sono anch’essi sempre in crescita. Un recente rapporto di Abav, associazione brasiliana delle agenzie di viaggio, conta i carioca che fanno le vacanze all’estero in 5,1 milioni di persone, che raggiungono destinazioni in tutto il mondo. In particolare, il 6,8 per cento di essi ha per meta l’Italia. E si tratta di un dato che può solo crescere, soprattutto in riferimento a un target di alto profilo: il mercato del lusso brasiliano, infatti, sempre secondo i dati Abav, chiede viaggi personalizzati, su misura, con una media di 4-5 vacanze all’anno costruite ad personam, potendo contare su un’offerta eccellente.
na – non dimentichiamo che spesso chi ha fatto “fortuna” all’estero ama ripercorrere a ritroso il cammino degli avi emigrati in Brasile –, sono le bellezze, la cultura, la storia, il calore umano del popolo, la gastronomia, i costumi, lo stile di vita e il folclore. Anche per questo l’Italia, si scopre dalla ricerca Enit, è il terzo Paese preferito dai turisti brasiliani, dopo Stati Uniti (32 per cento) e la Francia (7,3 per cento) e a pari merito (6,8 per cento) con la vicina Argentina. Ma che cosa si aspetta di ricevere allora dalla “destinazione Italia” il viaggiatore brasiliano (specie quello di alto livello)? Secondo un recente studio Embratur, l’ente di promozione turistica del paese sudamericano, la maggior parte dei carioca in
vacanza all’estero sono liberi professionisti, con un reddito mensile medio che supera i duemila euro, un livello di istruzione per lo più di grado superiore (75,6 per cento) e di età adulta fino ai 45 anni (44,8 per cento). Quanto allo scopo del viaggio invece, prevale il tempo libero (40,7 per cento) su congressi e affari (34,2). I mesi preferiti sono nell’ordine luglio, tradizionale periodo di ferie per tutta la famiglia, settembre e maggio. E i loro gusti, un po’ latini e un po’ globalizzati come dappertutto oggi nel mondo, sono molto simili ai nostri: desiderano conoscere le tradizioni e il patrimonio artistico del nostro paese, anche ammirandone dal vivo i più famosi e importanti monumenti, dal Colosseo alla Torre di Pisa. Naturalmente, da gourmet quali sono, apprezzano il cibo del belpaese in tutti i suoi aspetti, ma in particolare il vino, i formaggi e il risotto. E di norma si lamentano soprattutto della chiusura dei negozi all’ora di pranzo oltre che in certi di casi della poca pulizia di molti bagni pubblici. Sarebbe proprio così difficile accontentarli? ■
Realizzata tra il 1956 e il 1960 per essere la nuova capitale carioca, Brasilia è l’espressione contemporanea della vita del paese
Cosa fanno i carioca in viaggio? A questa crescente, in qualità e quantità, domanda va incrociato un altro dato importante. È quello che si evince dall’analisi Swot (acronimo per strenghts, weaknesses, opportunities, threats) fatta dall’Enit, agenzia nazionale italiana per il turismo, secondo la quale i punti di forza della destinazione Italia per i brasiliani, oltre all’eredità lasciata dall’immigrazione italia1-2 2011 | www.mastermeeting.it 73
SCENARI DEL TURISMO
ATAHOTELS punta al business
e pensa alla natura
DA SEMPRE HA LA VOCAZIONE DI RISPONDERE AI DESIDERI DELLA CLIENTELA CONGRESSUALE: ORA LE SUE STRUTTURE ALBERGHIERE ALL’AVANGUARDIA RACCONTANO UNA STORIA FATTA DI TECNOLOGIA A IMPATTO ZERO E SOSTENIBILITÀ Walter Darbe
Le immagini pubblicate in questa pagina si riferiscono all’Atahotel Expo Fiera di Rho Pero (Milano). La struttura offre sale congressi di alto livello e spazi interni ed esterni tutti a impatto zero per unire ecologia e business
trategicamente presente nelle più gettonate destinazioni italiane storicamente legate al turismo d’affari, da Milano alla Sardegna, da Roma alla Sicilia, ATAHOTELS conferma anche per il 2011 la sua dimensione di compagnia alberghiera business-oriented. Fino, infatti, dalla sua fondazione avvenuta nel lontano 1967, il gruppo ha avuto un occhio di riguardo per la clientela executive, legando il
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suo brand a un servizio specializzato nell’ideare e proporre soluzioni su misura per le più diverse esigenze del target business. Naturalmente questa strategia di ATAHOTELS è stata facilitata e implementata dall’intuizione della proprietà di puntare solo su strutture di alto livello, tanto che sono oggi già otto gli hotel a quattro e cinque stelle che appartengono alla compagnia – e situati tra Mila-
no, Roma, Torino e Varese –, oltre a sei resort che fanno capolino in alcuni dei più splendidi angoli della penisola, da Taormina a Villasimius, da Madonna di Campiglio a Petriolo. Questa predisposizione “naturale” all’accoglienza della clientela d’affari e congressuale è stata poi aumentata grazie al fatto che ATAHOTELS ha dotato tutte le sue strutture businessoriented di sale meeting e aree espositive attrezzate della migliore tecnologia oltre che di personale altamente qualificato per l’organizzazione di incontri aziendali ed eventi di vario tipo. Senza scordare che proprio ai manager che, anche in viaggio d’affari, avvertono l’esigenza di usufruire in tempi rapidi di un ufficio attrezzato e accogliente fuori sede, ATAHOTELS offre una formula ad hoc: si tratta dei Business Center, location
SCENARI DEL TURISMO In questa pagina, l’Atahotel Villa Pamphili. A due passi dal Vaticano è la location perfetta per organizzare eventi anche per 550 persone
poste all’interno di tutte le strutture e organizzate per essere vere e proprie postazioni di lavoro immediatamente operative.
Accoglienza ecocompatibile E proprio struttura simbolo per l’hospitality a un clientela business di qualità ed esigenze superiori è una delle ultime inaugurate dal gruppo alberghiero italiano, nel 2008: l’Atahotel Expo Fiera di Pero (Milano). Albergo che fa dell’accoglienza mice uno dei punti di forza della sua offerta alla clientela italiana e internazionale – grazie anche alla disponibilità di 463 camere e 3 meeting rooms – Expo Fiera offre un plus difficilmente eguagliabile pure a livello di vivibilità: si tratta di un albergo a impatto zero. Il nuovissimo complesso infatti è stato progettato secondo criteri moderni e avanzati e realizzato con l’utilizzo delle migliori tecnologie, i migliori materiali e impianti tecnologici di ultima generazione, in modo da poter realizzare, senza rinunciare a nulla in termini di comfort e di esigenze funzionali, una struttura attenta al risparmio energetico, proprio per mezzo dell’adozione di soluzioni tecniche e architettoniche coerenti con l’obiettivo della sostenibilità ambientale. Usando avveniristici metodi di progettazione e costruzione, l’Atahotel Expo Fiera quindi si configura come un albergo che segue a livello avanzato le leggi che regolano i criteri di ecocompatibilità, risparmio energetico e rispetto dell’ambiente. Grazie a ciò la riduzione dei consumi di energia termica nella struttura, determina una conseguente ri-
duzione di immissioni di anidride carbonica nell’atmosfera e una migliore vivibilità tanto per i clienti quanto per gli abitanti dell’area metropolitana circostante. Soggiornare all’Expo Fiera, insomma, permette di godere della migliore business hospitality targata ATAHOTELS e nello stesso tempo di avvalersi di tecnologie ultramoderne, quale ad esempio quella degli impianti di ventilazione intelligenti che utilizzano l’aria esterna solo quando serve e nelle esatte quantità proporzionate agli affollamenti.
Nel cuore verde della Capitale Un occhio alle tecnologie, ma anche un piede ben piantato nella storia per ATAHOTELS che tra le strutture più amate dalla clientela mice conta l’ele-
gante e raffinato Villa Pamphili di Roma. Ampiamente e completamente rinnovato secondo la logica dell’accoglienza business-oriented, l’albergo è situato in una tranquilla area residenziale della capitale posta a due passi dal parco di Villa Doria Pamphili e non lontana dai millenari luoghi del Vaticano. Una posizione strategica per la clientela d’affari che dispone di un funzionale centro congressi con diciotto sale adatte per organizzare meeting da 10 fino a 550 persone, area espositiva di 450 metri quadri e business center con pc e stampante. E che, nei momenti di svago, può facilmente – anche e soprattutto poi grazie al servizio di courtesy bus ATAHOTELS verso San Pietro – raggiungere e visitare il cupolone, la grande piazza e i fan■ tastici Musei Vaticani.
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SCENARI DEL TURISMO
Scacco alla crisi
per Hilton Worldwide Italia POSITIVO IL BILANCIO 2010 GRAZIE ALLA CRESCITA DEL TURISMO D’AFFARI, L’APERTURA DI NUOVI HOTEL E ALLA FIDELIZZAZIONE DEL CLIENTE CHE VELEGGIA VERSO TRAGUARDI SORPRENDENTI. NE ABBIAMO PARLATO CON FRANCESCO SOSTERO, REGIONAL MARKETING DIRECTOR ITALY Linda Smiderle Barattieri
esigenza d’incontrarsi per motivi di lavoro è tornata a farsi sentire in maniera prepotente. C’è una corsa al riscatto del tempo perduto e stiamo camminando verso un futuro che sta tornando alla normalità perché la crisi è stata generata da una economia finanziaria volatile, che nulla ha a che vedere con l’economia operativa del mercato di prodotti e servizi a cui sono necessari incontri tra partner, venditori e clienti». È questa la motivazione per il bocconiano Francesco Sostero, Direttore Marketing di Hilton Worldwide Italia (foto), della sorprendente crescita del turismo d’affari nei loro alberghi: «Il business-travel è il segmento che per noi ha reagito con più immediatezza alla ripresa verificatasi nell’ultimo
«L’
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trimestre, unitamente a quello del Mice e del leisure. Quest’ultimo, tra l’altro, ha risposto molto positivamente alle sollecitazioni di marketing da noi proposte nel 2010 con un aumento di presenze tale da compensare la perdita di presenze degli altri flussi». Cosa prevede per il 2011? «Oltre a una maggior crescita del turismo d’affari, ci aspettiamo un forte incremento del segmento Mice. Lo dimostrano i numeri degli eventi confermati per il 2011 a riprova anche del fatto che le aziende stanno tornando a programmare con un certo anticipo e non più last minute come avveniva invece
negli ultimi anni. Ad oggi abbiamo già eventi prenotati con un anticipo da 6 a 12 mesi. Ma non tutto è completamente positivo. Credo sia rimasta la convinzione di poter ottenere a poco prezzo servizi che invece hanno un costo notevole. C’è poi la ricerca dell’essenziale e un’attenzione al dettaglio che prima della crisi non esistevano, un comportamento postcrisi fisiologico e temporaneo, che, credo, si attenuerà sempre di più con la ripresa». Avete in progetto nuovi investimenti? «Siamo cresciuti molto durante la crisi: abbiamo introdotto in Italia quattro brand raddop-
Hilton Garden Inn Venice Mestre San Giuliano
SCENARI DEL TURISMO
Qui sopra, la Maestrale meeting room del Doubletree by Hilton Olbia Sardinia. A destra, la lobby
piando il numero degli hotel. Ad oggi, tra Hilton Hotels & Resorts, Doubletree by Hilton, Hilton Garden Inn e Waldorf Astoria Collection, abbiamo già 20 strutture per un totale di 4.400 camere e 190 sale meeting che ora dobbiamo consolidare. È evidente che non tutte le realtà alberghiere vivono il momento storico nella stessa maniera. Noi siamo stati fortunati, abbiamo investito e, ora che il business è in ripresa, vantiamo una distribuzione tale da poter cogliere tutte le opportunità che il mercato offre. La prima sfida entusiasmante di quest’anno sarà, per esempio, l’apertura a Siena – nella zona del Chianti, roccaforte dell’agriturismo – di un nuovo Doubletree by Hilton, il quarto dopo quelli di Milano, Lecce e Olbia». Come si riconosce il vero lusso in hotel? «Il lusso è quando perdi la percezione del valore economico di quello che stai comprando in funzione dell’esperienza che vivi. Il lusso è uno status. Se compri un paio di scarpe di Gucci, non guardi il prezzo. Guardi come gli altri ti potrebbero vedere e come tu ti vedi. Vale lo stesso per certi hotel, come per esempio il Rome Cavalieri, il primo hotel in Europa ad essere entrato nella Warldorf Astoria Collection dopo la completa operazione di rebranding che ha incluse, tra
l’altro, il foyer e il nuovo salone in cornici ideali per eventi di grande lusso». Cosa si aspetta oggi il cliente da Hilton Worlwide Italia? «Questo è un aspetto molto importante su cui stiamo lavorando perché dobbiamo far capire con chiarezza la differenza che esiste tra i nostri brand, Hilton Hotels & Resorts, Doubletree
by Hilton e Hilton Garden Inn ciascuno dedicato a una precisa tipologia di ospiti. Capita che chi prenota pensi solo al
Una camera dell’Hilton Giardini Naxos
Salone degli Imperatori dell’Hilton Rome Airport 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 77
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SCENARI DEL TURISMO Hilton HHonors
Una delle sale congressuali dell’Hilton Garden Inn Lecce
marchio Hilton mentre noi siamo Hilton Worldwide, che solo in Italia dispone di un’offerta di quattro brand diversi che spaziano da lussuosi hotel a strutture di fascia media. La nostra è decisamente una strategia vincente perché i quattro marchi in cui ci differenziamo permettono di soddisfare ogni esigenza e capacità di spesa: tutto dipende dal tipo di messaggio che l’ospite vuol comunicare attraverso l’evento». Pensate a speciali strategie di marketing anche quest’anno? «Continueremo a proporre promozioni e vantaggi perché si sono rivelati vincenti. È da poco terminata la campagna rivolta al segmento leisure che offre per tutti i week end del 2011 uno sconto fino al 50%, se prenotati entro gennaio, e stiamo rinnovando, con validità a
tutto marzo, Hilton HHonors Event Bonus la promozione rivolta al mondo del Mice che offre, su ogni manifestazione prenotata, la facoltà di ottenere uno sconto sul meeting successivo oppure raddoppiare i punti e le miglia aeree. Non solo, quest’anno la comunicazione sul programma di loyalty HHonors sarà improntata sui benefici offerti (soggiorni, week end, viaggi, noleggio macchine) puntando sull’immagine emozionale più che sulla gestione dei punti perché il modo migliore per fidelizzare un ospite è regalargli un’esperienza indimenticabile. Il vantaggio monetario alla base dei programmi di fidelizzazione è molto gradito ma in Italia ancora poco conosciuto perché nel nostro Paese non ci sono molti hotel di gruppi internazionali. La nostra campagna ha tuttavia
Il Salone dei Cavalieri del Rome Cavalieri The Waldorf Astoria Collection
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Hilton HHonors è un programma di fidelizzazione che consente al frequent traveller di accumulare rapidamente i punti necessari per ricevere un premio a scelta. L’iscrizione al programma HHonors è gratuita e può essere effettuata online sul sito HHonors.com/Italia. Il programma offre Points & Miles senza restrizioni di date e controllo della disponibilità in oltre 3.600 hotel. Gli iscritti possono scegliere la formula Double Dip, disponibile per tutte le tariffe, per accumulare nello stesso soggiorno punti
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SCENARI DEL TURISMO
Arti di Maggio DAL 14 MAGGIO AL 2 GIUGNO I VICOLI E LE STRADINE DEL CENTRO STORICO DI SALERNO SI ANIMERANNO DI MUSICA, COLORI E LUCE CON LA QUARTA EDIZIONE DEL GRANDE FESTIVAL DELL’ESTATE DEDICATO A FRANZ LISZT. MA SONO PREVISTI ANCHE TRIBUTI A FEDERICO FELLINI, LUCHINO VISCONTI E ANDY WARHOL Piera Carlomagno
eniale, visionario, mistico e carnale. Viene definito con questi aggettivi il grande compositore ungherese Franz Liszt, cui è dedicata la quarta edizione del festival “Arti di Maggio” che si terrà a Salerno dal 14 maggio al 2 giugno. E gli stessi aggettivi possono descrivere il progetto di un evento che si sta collocando con prepotenza tra i più accreditati e attesi nel panorama musicale europeo. Li-
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bertà e capacità di ascoltare sono le parole d’ordine, basta pensare al motto suggerito dal direttore artistico Antonello Mercurio: “Ognuno, come Arianna, provi a trovare il proprio filo”. Sì perché Arti di Maggio fa onore al nome e mescola, senza mai perdere di vista la musica, le diverse espressioni artistiche contemporanee, legandole ai luoghi, ai percorsi, alla cultura della città. Salerno apre le sue porte negli
stessi giorni, con la manifestazione che rende fruibili chiese e palazzi storici al pubblico nei fine settimana, e Arti di Maggio porterà quest’anno la musica tra i vicoli e nelle stradine del centro antico, come una straordinaria colonna sonora dell’estate che ritorna. L’originalità è decisamente la cifra del festival, a cominciare dall’organizzazione: è l’associazione Seventh Degree dell’Università di Salerno a mettere in campo
SCENARI DEL TURISMO
Antonello Mercurio (primo da destra), direttore artistico del festival
Le immagini del servizio si riferiscono alla passata edizione del festival Arti di Maggio
tanta energia. A presiederla è un professore di Biochimica presso la Facoltà di Farmacia, Liberato Marzullo. Intrigante e decisamente sfacciato anche il tema di quest’anno: Zapping Novecento, perché il pubblico instauri col festival un rapporto dinamico, così come fa con la televisione, da fruitore critico e attento, ma anche divertito con leggerezza, saltellante da un canale all’altro perché l’offerta è variegata, volutamente un blob. Focus sempre più diretto sulla musica del Novecento, con attenzione al passato più remoto e contatti decisivi con il contemporaneo. L’omaggio ai 150 anni dalla nascita di Liszt, padre della cultura musicale del Novecento, sarà una maratona pianistica di
due giorni con incontri teorici, riflessioni e tanta musica. E accanto al genio incompreso, che ha traghettato la musica dall’Ottocento al Novecento, verso gli altri grandi compositori più noti e più apprezzati, Zapping Novecento, celebrerà quest’anno il musicista delle colonne sonore, amatissimo da Federico Fellini (indimenticabile il girotondo di Otto e mezzo) e da Luchino Visconti: il grande Nino Rota a cento anni dalla sua nascita. Musica, cinema e arti figurative: una serata sarà interamente concentrata su Andy Warhol e sulle sue Marylin e bottigliette di Coca Cola, la sua passione per la pubblicità e l’uso acritico delle immagini più commerciali del Novecento. Colore, luce, suoni. Il tutto avviene in antichi e recuperati luoghi sacri, oggi i più suggestivi siti storici della città di Salerno: la cappella palatina di San Pietro a Corte, un gioiello in cui è stratificata tutta la storia della città, dalle terme romane, al palazzo principesco di Arechi II, al cimitero del V secolo, alla chiesa, salendo man mano da sette metri e mezzo di profondità nel sottosuolo; poi la chiesa dell’Addolorata nel complesso monumentale di Santa Sofia, che segna il centro esatto della città romana, piazza Abate Conforti. Il tutto voluto fortemente dall’amministrazione comunale retta dal sinda-
co Vincenzo De Luca. L’assessore al Turismo Vincenzo Maraio non si è mai sognato di abbandonare al suo destino la manifestazione nata solo quattro anni fa e già punto di riferimento anche per il grosso lavoro di promozione che sta portando Salerno alla ribalta nazionale come una delle realtà più interessanti d’Italia, dal punto di vista culturale per la bellezza del suo centro storico, dei suoi palazzi e delle chiese perfettamente conservate; dal punto di vista paesaggistico, per la meraviglia del lungomare e delle colline verdi; dal punto di vista strettamente turistico, per la posizione strategica tra la Costiera Amalfitana e la Costa Cilentana, circondata com’è dalle perle di Amalfi e Positano, ma anche Paestum e Velia, adagiata davanti agli incantevoli monti Picentini, accanto alle terre rigogliose del fiume Sele, a poca distanza dalle grotte carsiche più belle d’Italia, dalla straordinaria Certosa di Padula, da piccole realtà emergenti come la piccola città di Cava de’ Tirreni; dal punto di vista architettonico, dal momento che Salerno attrae da qualche anno archistar del calibro di Zaha Hadid, David Chipperfield, Jean Nouvel, Santiago Calatrava, Ricardo Bofill, Massimiliano Fuksas e li vede al lavoro per ridisegnare piazze, palazzi, ingressi alla città, incroci strategici, riempiendo di conte1-2 2011 | www.mastermeeting.it 81
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SCENARI DEL TURISMO
nuti l’idea generale dell’urbanista di Barcellona, Oriol Bohigas, che ha firmato il Puc, il piano urbanistico comunale della città di Salerno. La vivacità delle manifestazioni culturali che sono appuntamenti annuali e sempre in crescita, fa il resto. A fine anno “Luci d’Artista” dà il benvenuto all’inverno illuminandone il pallore, a maggio e giugno “Arti di Maggio” apre alla stagione bella e alla voglia di scoprire ogni angolo della città. Il 27, 28 e 29 maggio, rientra nel programma il IV Meeting Internazionale dei Cori Universitari. Tutto avviene in collaborazione con il ministero Beni Culturali e le Soprintendenze per i B.A.P. e B.S.A.E. di Salerno e Avellino, il Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci”. E, la sera del 30 maggio dello scorso anno, sul palcoscenico si alternarono cinque formazioni con altrettanti programmi diversi che spaziavano dalla musica pop, al Rinascimento, dal Barocco alla musica corale contemporanea: il Concentus Musicus Patavinus, formazione dell’Università di Padova, diretta da Fabio Framba, il salernitano “Ad libitum” coro ospite guidato da Raffaella Scafuri, il coro dell’Università di Verona, 82 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
diretto da Luca Marchetti, che cedè il testimone ai Laeti Cantores, preparati da Roberto Maggio, per chiudere con la formazione ospitante ovvero l’Ensemble vocale Principe di Sanseverino, dell’ Università di Salerno, diretto da Antonello Mercurio, parte integrante dell’Associazione Seventh Degree organizzatrice dell’intera manifestazione. Il canto e le voci di uomini e donne, provenienti da ogni parte dell’Italia e da oltreoceano, con l’apertura del Meeting, affidata agli University Singers dell’università del Missouri, hanno unificato, sotto il segno della pace, storie e culture differenti. Quest’anno hanno aderito alla manifestazione anche l’Università di Milano Bicocca e quella di Pavia. «Infine due appuntamenti con
Antonello Mercurio
la radio e la televisione che racconteranno aspetti del nostro Novecento, due serate con ospiti e con due gruppi straordinari: il Trio di Salerno ed il duo Dario Deidda e Julian Oliver Pazzariello», racconta il direttore artistico Antonello Mercurio, «Per chiudere, due appuntamenti per il grande pubblico, rispettivamente nelle piazze di Sant’Agostino (sabato 21 maggio) e Amendola (2 giugno). Nel primo caso si tratterà di un ponte sonoro fra il mondo e la cultura musulmana ed ebraica perché avremo sul palco due musicisti con band che rappresentano questi mondi contrapposti; per la festa della Repubblica un grande gruppo salentino che possa dar voce alla nostra indignazione e alle ■ nostre speranze».
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4 giorni alla scoperta del mondo con LA 31a EDIZIONE DELLA BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO RICONFERMA IN ITALIA IL SUO RUOLO DI HUB AL SERVIZIO DEL TURISMO, MANTENENDO INALTERATA LA SUA FORMULA MULTITARGET B2B E B2C
edizione 2011 punta i riflettori su una manifestazione maggiormente orientata all’ambito b2b e per la prima volta ci si trova di fronte ad una fiera che diventa “consulente”, capace di garantire non solo un’infrastruttura di eccellenza ma anche servizi tailor-made rivolti agli espositori, con l’obiettivo di massimizzare la validità del momento fieristico e fare in modo che la partecipazione avvenga nel modo più efficace possibile dal punto di vista del business. Gli stessi espositori possono contare su novità assolute fra cui: un servizio mirato di “professional concierge”, ovvero un pool di consulenti a disposizione per definire il posizionamento del pro-
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prio prodotto in Italia e le migliori modalità di approccio al mercato, e l’Italian Market Overview, documento di market intelligence che prende in esame caratteristiche e principali trend del panorama turistico italiano, fornendo così chiavi di lettura valide per fare opportune considerazioni commerciali e individuare interlocutori e partner appropriati sul mercato del nostro Paese. Novità in vista anche per gli agenti di viaggi che trovano, oltre ad offerte speciali per l’ospitalità, un fitto calendario di sessioni educational a loro dedicate e programmate nell’area Tourism Collection, per affrontare le problematiche di maggiore interesse. Accanto alle tre macroaree Italy, The World e Tourism Collection, affiancate da Bit Technology, che vede esporre tutti gli operatori del turismo legati alle nuove tecnologie, ci sono gli storici workshop “Buy Italy” – focalizzato sul prodotto Italia, dove per la prima volta gli ope-
ratori specialisti nel settore incoming Italia potranno accedere direttamente – e “Buy Club”, rivolto al mondo dell’associazionismo. Bit ha ideato anche nuove isole tematiche dedicate ai segmenti di mercato che stanno influenzando i trend turistici: dallo sport ai viaggi di nozze, dal gioco alla montagna. Bit, che da sempre si distingue per la sua vocazione internazionale, si prepara a rivolgere particolare attenzione all’intero bacino del Mediterraneo, i cui Paesi sono presenti in modo massiccio: basti pensare ad Egitto, Slovenia, Siria e Israele, che proprio per il 2011 guardano con interesse crescente al mercato italiano. Ma quello di Bit 2011 sarà un mondo sempre più grande, tanto che hanno già garantito la loro partecipazione importanti new entry come l’Indonesia, l’Oman e il Gambia, accanto a conferme di assoluto livello come India e Giappone che quest’anno rafforzano la loP.T. ro presenza.
SCENARI DEL TURISMO
Salerno caput mundi CON TRE VOLI GIORNALIERI DALL’AEROPORTO DI SALERNO-COSTA D’AMALFI, OGGI LA PROVINCIA DI SALERNO SI CANDIDA A DIVENIRE META DI UN TURISMO SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE E A CONQUISTARE UN RUOLO CENTRALE NEL MEDITERRANEO Piera Carlomagno
lle ore 6.45 di mercoledì primo dicembre, il volo Alitalia AZ1011 è decollato dall’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi diretto all’aeroporto di Milano Malpensa, dando inizio alle attività di Alitalia, Compagnia Aerea Italiana, sullo scalo. È la nuova era dell’aeroporto di Salerno, fortemente voluta dall’amministrazione provinciale e dal presidente Edmondo Cirielli, che per mesi ha lavorato all’accordo con la compagnia di bandiera italiana che trasmette prestigio e credibilità allo scalo ultimo arrivato nel panorama infrastrutturale nazionale che guarda al sistema dei trasporti ad ampio raggio. L’apertura ai voli di linea dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi consente di individuare il percorso di sostanziale
A
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cambiamento che interesserà un ampio territorio e contribuisce a completare un sistema di infrastrutture adeguato alla posizione geografica della provincia di Salerno, a un ruolo centrale nel Mediterraneo e alla funzione storica di porta del Mezzogiorno d’Italia. Il sistema complessivamente sviluppatosi negli ultimi anni, comprende l’importante porto della città di Salerno, l’autostrada e i lavori che ne stanno consentendo l’ammodernamento, la costruzione di un interporto e di una piattaforma logistica, l’alta velocità ferroviaria che comprende la stazione di Salerno, la metropolitana regionale, i collegamenti marittimi. Il sistema complessivo dei trasporti della provincia di Salerno serve, potenzialmente ed effettivamente, l’intero territorio, compresa
parte della Basilicata e della Calabria. Tra gli obiettivi dell’amministrazione Cirielli c’è il decollo del settore del turismo, in un territorio che comprende la Costiera Amalfitana, il Cilento con il suo smisurato Parco nazionale e il mare cristallino, le grotte carsiche più belle d’Italia, i siti archeologici di Paestum e Velia, l’incredibile Certosa di San Lorenzo a Padula, solo per citare le emergenze paesaggistiche e culturali di un territorio vasto e unico, ma finora difficilmente raggiungibile. Lo stesso territorio dell’odierno comune di Ponteca-
SCENARI DEL TURISMO
Aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi
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Positano 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 87
SCENARI DEL TURISMO
Il presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il prefetto di Salerno Sabatino Marchione (dietro)
gnano Faiano, dove sorge l’aeroporto, ha una storia che risale all’età del rame (3500-2300 a.C.). Gli scavi archeologici hanno documentato l’esistenza di due santuari, una porzione del centro abitato (oggi visitabile presso il Parco Archeologico) e due necropoli che com-
Amalfi e Atrani
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plessivamente hanno restituito circa 9.000 sepolture databili in una cronologia che va dal 3500 a.C. fino all’alto medioevo. In fase preistorica il sito fu abitato dalle popolazioni della cultura del Gaudo tipiche della Campania dell’età del rame. Tre voli giornalieri dal lunedì al
venerdì, due per Milano Malpensa e uno per Roma Fiumicino, in coincidenza con i voli internazionali, cominciano a rendere la provincia di Salerno vera meta per i flussi turistici da ogni parte del mondo. L’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi è stato certificato dall’Ente nazionale per l’Aviazione civile (n. I-34/APT) ed è gestito dalla “Aeroporto di Salerno Spa”, società di gestione dei servizi aeroportuali certificata (idoneità numero 203) ai sensi dell’articolo 13 del decreto legge 18/1999 e del regolamento Enac del 19 dicembre 2006. I lavori di completamento e di collaudo sono terminati definitivamente nel mese di dicembre 2007. L’8 maggio 2008 l’ENAC ha rilasciato la concessione per la gestione ventennale. Il 2 agosto 2008 sono iniziati i primi voli, ma fino al primo dicembre scorso l’aeroporto non è riuscito ancora a lavorare a pieno regime.
Uno scalo nato nel primo Novecento L’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi in realtà è una struttura antica: era nato nel 1926 come
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La Certosa di Padula
campo di fortuna ed è stato utilizzato a lungo come scuola di volo e per fini militari. Lo scalo godé di improvvisa notorietà nel settembre del 1943 quando, nell’ambito dell’operazione Avalance, lo sbarco degli alleati a Salerno, diventò prima obiettivo e poi base aerea nella prima capitale dell’Italia libera. Seguirono vent’anni di abbandono fino a quando vi atterrò un velivolo con a bordo la famiglia Kennedy diretta in Costiera Amalfitana. L’evento fu
seguito a stretto giro da un avioraduno a carattere internazionale con l’esibizione della Pattuglia Acrobatica nazionale. Era il 1962 e si diffuse la convinzione che l’aeroporto, opportunamente ammodernato e adeguato, avrebbe potuto rilanciare l’economia locale. Solo nel 1989 l’aeroporto fu inserito fra gli scali di interesse nazionale ed internazionale e venne emesso il decreto di apertura al traffico. Ne nacque un’attività commerciale signifi-
cativa, ma limitata al trasporto aereo non di linea, al lavoro aereo e alla scuola di pilotaggio. Gli stakeholder si consorziarono per sfruttare al meglio la risorsa e per ottenere fondi europei. Nel 2003 lo scalo venne inserito nel Sistema Aeroportuale della Campania per il quale è previsto una crescita enorme della domanda di trasporto aereo in regione (dagli oltre 5 milioni di passeggeri attuali a più di 11,7 milioni del 2020). Negli ultimi anni è stato
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SCENARI DEL TURISMO
Palinuro
Il porto di Salerno
Il Castello di Arechi
calcolato, per lo scalo salernitano, una volta giunto a regime, un traffico di un milione e mezzo di passeggeri all’anno ed una capacità di attrazione verso Sud con la possibilità di gestire meglio le punte stagionali di traffico per motivi di turismo, in particolare proprio quello rivolto alle due fasce costiere della provincia (di Amalfi e del Parco Nazionale del Cilento) e alle zone archeologiche di Paestum e Velia, tutti territori dichiarati Patrimonio dell’Umanità. Il presidente del Consorzio che gestisce l’aeroporto è il consigliere della Camera di Commercio di Salerno Carmine Maiese, il presidente della Spa è l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano, amministratore delegato è l’ingegnere Maurizio Foschi, mentre vice presidente del Consorzio è Antonio Anastasio. La “Freccia Alata” di Alitalia, prima icona di velocità, oggi simbolo di fedeltà della compa90 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
gnia nata il 16 settembre del 1946, campeggia sul sito www.aeroportosalerno.it e in tutte le occasioni di promozione del nuovo punto di arrivo e partenza della nuova compagnia Alitalia nata il 13 gennaio 2009 grazie all’iniziativa privata, la cui flotta è composta da 158 aeromobili, che raggiungono oltre 79 destinazioni in Italia e nel mondo, con più di 2.200 frequenze settimanali. La Compagnia Aerea Italiana fa
Paestum
parte di SkyTeam, l’alleanza mondiale di compagnie aeree che consente ai clienti dei vettori membri l’accesso a una vasta rete globale con più destinazioni, più frequenze e più connessioni. I passeggeri possono accumulare e spendere miglia Frequent Flyer su tutto il network di SkyTeam. Le compagnie aeree appartenenti a SkyTeam offrono ai clienti oltre 420 lounge in tutto il mondo. I tredici membri sono: Aeroflot, AeroMexico, Air Europa, Air France, Alitalia, China Southern, Czech Airlines, Delta Air Lines, Kenya Airways, KLM Royal Dutch Airlines, Korean Air, TAROM Romanian Air Transport e Vietnam Airlines. SkyTeam offre ai suoi 385 milioni di passeggeri all’anno un sistema mondiale di più di 12.000 voli giornalieri verso 898 destinazioni in 169 paesi. ■
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SCENARI DEL TURISMO
Sfilata dei carri a Viareggio, una tradizione che risale al 1873
Versilia Meeting AD UN ANNO DALLA NASCITA, IL CONSORZIO VERSILIA MEETING REGISTRA RISULTATI PIÙ CHE POSITIVI, INCASSANDO LA SODDISFAZIONE DI TUTTI I SUOI 26 SOCI. CON ALESSANDRO AUGIER, PRESIDENTE DEL CONSORZIO E DIRETTORE DEL GRAND HOTEL PRINCIPE DI PIEMONTE DI VIAREGGIO, PARLIAMO ANCHE DEGLI OBIETTIVI PER IL PROSSIMO BIENNIO Cristina Piccinotti
ersilia Meeting nasce da un’idea tra colleghi al grido: uniti siamo più forti!». Esordisce così Alessandro Augier
«V
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(foto), Presidente di Versilia Meeting e Direttore del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. «Alla base del Consorzio» prosegue Augier «c’è un progetto triennale teso al lancio e al consolidamento del territorio apuo-versiliese come polo di riferimento anche per il turismo congressuale. Il nostro obiettivo è la destagionalizzazione di una destinazione che ha molto, moltissimo da offrire e non solo nei mesi estivi». In che cosa l’offerta turistica versiliese è assolutamente concorrenziale? «La Versilia è una delle destinazioni leisure più amate e frequentate in Italia. E non a caso: la rendono privilegiata il clima favorevole anche d’inverno, un ambiente naturale vario e parti-
colarmente generoso che offre mare, colline, monti e lago, ma anche una zona ricca d’arte, di storia e culturalmente vivace tutto l’anno. Oltre a questo, un’innata vocazione all’ospitalità che connota fortemente questo territorio». E in cosa non lo è? «La Versilia non ha mai potuto competere con le più importanti mete congressuali italiane, come Roma e Milano, le due capitali del business, ma anche con Rimini, per citare una destinazione di mare che ha saputo sfruttare al meglio la carta del turismo aggregativo per allungare la stagione estiva, o Torino, città industriale con una forte vocazione congressuale. Nonostante il suo grande appeal, la presenza di strutture di
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Festival di Torre del Lago. Manon Lescaut. A sin. Giorgio Surian nella Tosca
alto livello, le numerose possibilità per il tempo libero e per il post-congress in Versilia è mancato per molto tempo un soggetto unico capace di promuovere e commercializzare la destinazione in un’ampia logica di sistema». Quale era lo scenario prima della costituzione del consorzio? «Purtroppo la politica è spesso distante dalle reali esigenze tanto del cittadino quanto della categoria che rappresenta. Quando la promozione del sistema congressuale versiliese era solo di competenza pubblica, molte delle risorse disponibili sono state spese male e inutilmente e questo a discapito del territorio e dei suoi operatori». Cos’è cambiato con la nascita di Versilia Meeting? «Con la costituzione di Versilia Meeting la promozione e commercializzazione del sistema congressuale versiliese è passata sotto il controllo di una struttura privata, che fa esclusivamente gli interessi dei suoi soci e che lavora in totale sinergia con il nuovo Convention & Visitors Bureau, la controparte pubblica che si occupa del supporto logistico e delle attività istituzionali del territorio. In una battuta: si tratta di un’esemplare convergenza tra pubblico e privato». Versilia Meeting, dunque, è il braccio operativo del pro-
getto. Quali le azioni fatte fin’ora per la commercializzazione e la promozione della destinazione e delle strutture consorziate? «Inizialmente, abbiamo lavorato per creare una banca dati di contatti attendibili; ci siamo poi iscritti a tutti i social network che possono aiutarci a
farci conoscere e a conoscere potenziali clienti; è stato creato un sito web, una brochure, predisposto un dvd. Nei primi due mesi di attività abbiamo partecipato a seminari, fiere e convegni, workshop. Le richieste dei clienti, siano essi potenziali o già acquisiti, arrivano direttamente o attraverso il Conven-
LE STRUTTURE DI VERSILIA MEETING Alberghi Carrara Fiere, Marina di Carrara (MS) Viareggio Versilia Congressi, Viareggio (LU) Grand Hotel Imperiale, Forte dei Marmi (LU) Hotel Residence Esplanade, Viareggio (LU) Grand Hotel Principe di Piemonte, Viareggio (LU) Hotel Villa Undulna Terme della Versilia, Cinquale (MS) Hotel San Francisco, Viareggio (LU) UNA Hotel Versilia, Lido di Camaiore (LU) Mondial Resort & SPA, Marina di Pietrasanta (LU) Hotel Marchionni, Viareggio (LU) Hotel Dany, Marina di Massa (MS) Eden Hotel, Cinquale (MS) Hotel Excelsior, Marina di Massa (MS) Best Western Grand Hotel Royal, Viareggio (LU) Hotel Villa Maremonti, Marina di Massa (MS) Palace Hotel, Viareggio (LU) Hotel Astor, Viareggio (LU) Hotel Michelangelo, Carrara (MS) Servizi B&G Ricevimenti, Marina di Massa (MS) Ideal Party Ricevimenti, Viareggio (LU) Autonoleggio Montaresi, Viareggio (LU) Expomeeting, Firenze (FI) Mondopi, Avenza Carrara (MS) Thetis, Massa (MS) Autolinee Lorenzini, La Spezia (SP) Danae Project, Massa (MS) 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 93
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SCENARI DEL TURISMO
Il pontile di Forte dei Marmi
tion Bureau negli uffici di Versilia Meeting, che le valuta ed elabora accuratamente così da proporre per ciascuna di esse una rosa di soluzioni possibili. Al risultato finale, naturalmente, arriviamo grazie al contributo prezioso di tutti i soggetti consorziati e del Convention Bureau». E i progetti per il prossimo biennio? «Proseguendo la strada imboccata, continueremo a puntare non solo sui grandi eventi, ma anche su medie e piccole iniziative come le riunioni aziendali e di associazioni. Il nostro obiettivo è di fare massa con un calendario fitto di eventi, non importa di quali dimensioni. La meeting industry, oggi, funziona così! Continueremo, inoltre, a partecipare a fiere internazionali e nazionali, a fare attività promozionale su mezzi stampa e interattivi». Che cosa rende attrattiva l’offerta congressuale rappresentata da Versilia Meeting? «Offriamo al turismo business associativo la stessa qualità nei servizi che fa della Versilia una delle mete più importanti di un turismo estivo elegante: 15 strutture alberghiere di alto livello che dispongono di ampie sale congressuali, 2 centri con94 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
gressi della complessiva capacità di 7500 posti, 6 aziende di servizi specializzate negli allestimenti, trasporti, catering e grafica, infrastrutture dell’accoglienza come ristoranti e negozi esclusivi, teatri, la possibilità di ospitare eventi congressuali di alto profilo simultaneamente in location differenti». E poi...? «A rendere indimenticabile un
Cave di marmo di Carrara
soggiorno in Versilia è anche quel complesso di asset intangibili che ne fanno una destinazione unica: l’eleganza, il lusso sobrio e non ostentato, lo charme, la raffinatezza. Chi viene in Versilia vive un sogno». Concludiamo con uno slogan per promuovere la Versilia? «Un’emozione per tutte le sta■ gioni».
SCENARI DEL TURISMO
Lille
Fascinosa città a misura di Mice SITUATA NEL CUORE DELL’EUROPA, LILLE È UNA INASPETTATA MESCOLANZA DI STIMOLI INTERNAZIONALI CHE HA PERÒ MANTENUTO UNA FORTE IDENTITÀ DI TRADIZIONI E CULTURA. PERFETTA PER IL GLOBE TROTTER DI OGGI, OFFRE INFINITE POSSIBILITÀ ANCHE AL TURISTA D’AFFARI Riccarda Corgnati
rocevia cosmopolita dalla vivace identità culturale – è stata eletta capitale europea della cultura nel 2004 – Lille rappresenta una piacevole alternativa rispetto ad altre città turisticamente più note come per esempio Parigi, con numerose opportunità sia per il viaggiatore leisure che per quello business. Cominciamo con il dire che è in posizione assolutamente strategica: nel nord della Francia, al centro dell’Europa, è collegata a Bruxelles e Parigi dalla linea ad alta velocità, e altrettanto facilmente raggiungibile da Colonia, Bruxelles, Londra, Amsterdam. E poi diciamo che è ricca di musei importanti, primo tra tutti il Palazzo delle Belle Arti, ma c’è anche un bellissimo museo d’arte moderna. Tante sono le attrattive turistiche che si possono ammirare un po’ ovunque, tra le caratteristiche stradine di ciottoli che riservano angoli e scorci di grande fascino. Da vedere la grande cittadella seicentesca edificata su progetto del maresciallo Vauban, la Grand Place dedicata a
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SCENARI DEL TURISMO
Charles de Gaulle, l’antica Borsa – il cui impianto risale al diciassettesimo secolo e che nelle notti d’estate si anima diventando una sala da ballo sotto le stelle per i tangheri – la Porte de Paris costruita in ricordo di Luigi XIV e il municipio con l’alta torre e la casa natale del presidente de Gaulle. Per i melomani c’è invece il teatro neoclassico dell’Opéra. Come da tradizione francese, ogni giorno della settimana è caratterizzato da una varietà di mercatini, come il Wazemmes market, tra i più grandi del Paese. Per acquisti vintage l’appuntamento fisso è la domenica, al mercato del libro usato che si svolge nella vecchia sede della Borsa. Non mancano infine le occasioni di shopping glam tra le boutique firmate e i locali gourmet, nelle specialità gastronomiche spicca una decisa influenza belga, in particolare nella produzione del cioccolato e della birra. D’obbligo una sosta in una delle tante tavole calde, versione fiamminga dei bistrò. In tutto, la città offre più di mille caffè e altrettanti ristoranti, tra cui raffinati risto-
ranti stellati, come l’Huitrière, ideale per gli amanti del pesce, Le Sébastopol che propone una cucina tipica rivisitata e La Laiterie.
Una meta per meeting e incentive d’appeal Oltre alle numerose attrattive turistiche, la città offre infrastrutture e alberghi moderni, di ottima qualità, rivolti a un target diversificato, in grado di soddisfare appieno le esigenze del viaggiatore d’affari contemporaneo. Che la città piaccia al Mice, lo dimostrano i numeri: a Lille si svolgono in media 126 meeting, 10 mila incontri professionali con oltre 620mila partecipanti, e 900 eventi. La capienza ricettiva è pari a 3200
posti letti, con altri 1475 disponibili a pochi minuti a piedi dal Grand Palais Convention & Exhibition Centre, a cui si aggiungono i 4000 dislocati nelle immediate vicinanze e i 2200 a pochi minuti di auto dal centro congressi. Situato nella nuova area degli affari, l’Euralille, il Grand Palais si estende su un’area di 45mila metri quadrati e si articola in tre aree comunicanti: l’area espositiva (20mila metri quadrati) il conference space e lo spazio di intrattenimento. Complessivamente offre 3 auditori da 300 a 1500 posti, 25 commission room, diversi spazi polifunzionali, da 500 a 3000 posti, una concert hall in grado di accogliere fino a 5000 persone e 1182 posti auto. Situato di fianco al Lille Grand Palais, c’è il nuovo hotel Casino Lucien Barrière, moderno cinque stelle con 125 camere e 17 magnifiche suite dotate dei comfort e delle tecnologie più ■ all’avanguardia.
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SCENARI DEL TURISMO
L’Europa della meeting industry si ritrova a Milano L’ASSEMBLEA DI EFAPCO, ACCOLTA DAI SOCI ITALIANI DI FEDERCONGRESSI, HA FATTO IL PUNTO SULLE PROSPETTIVE DEL CONGRESSUALE NEL VECCHIO CONTINENTE Claudio Lanteri
andata in scena al Park Hyatt Hotel di Milano, tra il 9 e il 10 gennaio, la sesta assemblea di Efapco, federazione europea della meeting industry della quale fanno parte i principali Paesi del vecchio continente che puntano forte sul turismo congressuale. All’adunata generale, che per il 2011 si è tenuta in Italia, non mancava naturalmente una rappresentanza tricolore: è infatti Federcongressi l’organizzazione che siede al tavolo dell’Efapco, portando avanti le istanze del mondo congressuale del nostro paese, grazie anche al lavoro delle sue rappresentanti Daniela Serrati e Paola Casentini (che ricopre pure il ruolo di responsabile dei rapporti con le associazioni internazionali). Far parte di Efapco – ente che ha sede a Bruxelles e al quale partecipano anche rappresentati di Belgio, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Polonia, Portogallo, Spagna e Regno Unito – permette non solo all’Italia di partecipare anche all’opera di promozione dell’Europa come destinazione per convegni, ma soprattutto di agevolare il pieno riconoscimento giuridico
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della filiera e delle professioni legate all’organizzazione di eventi, garantendo un rapporto costante con la Commissione europea. Durante la due giorni meneghina di Efapco, tra gli altri argomenti di interesse turistico, è stata affrontata anche la questione dell’Iva congressuale, esposta su input proprio di Federcongressi. La discussione è partita da una ricerca condotta dallo stesso ente congressuale italiano, nella quale si è evidenziata la possibilità di usufruire di un regime agevolato al 10% secondo la norma 2006/112/EC dell’Ue. È quest’ultima una legge che si riferisce agli eventi culturali, ma in base alla quale sembra chiaro che i meeting formativi o, ad esempio, i congressi del settore medico-scientifico possano essere sempre categorizzati in quel modo. Il risparmio per il settore sarebbe sostanziale e si attesterebbe infatti su una percentuale del 50%, dato che attualmente l’Iva in Italia è al 20,7%. «L’impatto dell’Iva sul nostro business è rilevante», ha chiosato il responsabile fiscalità di Federcongressi, Mauro Zaniboni, «e introducendo questa nuova logica il suo im-
patto scenderebbe dal 20,7 al 10,2%. Poiché per le autorità dell’Ue gli eventi e le fiere sono servizi culturali, operando secondo questa logica si potrebbe ottenere davvero un enorme risparmio per il settore». Efapco, in quanto federazione della meeting industry europea, si è detta impegnata a combattere anche per il 2011 a favore degli associati. Anzi, è stato proprio il presidente in carica, Nicolas Le Brun, a sottolineare come «la professionalità degli organizzatori di eventi e di tutti coloro che contribuiscono al loro lavoro deve essere pienamente attestata anche sul piano legale. Nei piani della nostra associazione europea», ha poi aggiunto, «in prima fila ci sono pure lo sviluppo dei servizi formativi e di comunicazione, oltre che l’aumento della presenza sui media di tutto il continente per condividere esperienze e lo sviluppo della membership». Non per nulla, fin dall’inizio della sua opera nel 2004, Efapco, per concretizzare i suoi scopi, si avvale di una membership particolarmente articolata: i soci si dividono infatti in full, associate e supporting. Full members sono le associazioni (una per paese), associate members sono gli operatori di settore (se ne contano settanta, tra agenzie e alberghi), mentre tra i ventidue supporting members ci sono dipartimenti universitari, case editrici ■ ed enti fieristici.
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SPECIALE SALENTO
Salento
terra dai mille volti Caleidoscopio di tradizioni, paesaggi, emozioni. È il Salento, un territorio dalla forte identità storico-culturale, più che geografica. Dove, la cosiddetta salentinità, è genius loci, appartenenza, innato spirito di accoglienza. Sentimento unico, da scoprire in tutte le sue espressioni: dall’arte alla natura, dalla storia alla cultura, al folklore... fino alla cucina, povera ma bella, autentico paradiso per i gourmet Cristina Piccinotti
erra magica il Salento, estremo lembo meridionale di Puglia. Sospesa tra due mari – lo Jonio a ovest, l’Adriatico a est – ha il cuore pulsante nella città capoluogo, Lecce, patria del barocco. È scrigno di simboli e tradizioni, il Tacco d’Italia: 97 paesi e 39 piccole frazioni immerse nel verde degli uliveti
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secolari, del tabacco e delle vigne, con le case bianche in pietra leccese e le strade strette e tortuose che si svelano pian piano, un dettaglio alla volta, lentamente e in modo quasi sacro. Non bisogna avere fretta, quaggiù. Le testimonianze storiche disegnano i reali confini della vecchia, cara, Terra d’Otranto.
Dall’Unità d’Italia le province di Brindisi e Taranto corrono da sole nelle carte geografiche, marcando differenze e direttrici ideali dell’antica circoscrizione del Regno di Sicilia prima; del Regno di Napoli poi. Ma il fulcro della subregione era e resta la provincia di Lecce. Qui, dove l’Italia saluta il suo primo sole, non si passa
SPECIALE SALENTO
vitabile traccia di sé: a partire dai Normanni sino agli Aragonesi e ai Borboni, ogni dinastia regnante ha impresso il suo marchio. Furono i Messapi i primi abitanti della penisola salentina – anticamente chiamata dai greci Messapia, ovvero “Terra fra due mari”. Questi famosi allevatori di cavalli, originari dell’Illiria, difesero strenuamente la loro autonomia dall’antica città greco-spartana di Taranto, ma con il tempo furono assorbiti dall’avanzata dei tarantini, che fondarono nel vasto territorio una serie di avamposti militari, detti phroura. L’inimicizia fra le due popolazioni fu narrata anche da Erodoto. In seguito ai conflitti tra Roma e Taranto, cominciati nel 280 a.C., il Salento si latinizzò, contribuendo alla nascita della letteratura latina con figure di spicco quali Ennio e Pacuvio.
Cara, vecchia, Terra d’Otranto
Litorale Ionico di Gallipoli
per caso, si arriva per scelta. In un viaggio i cui itinerari sono rilevatori di un Salento che sì, è tutto “da girare”.
Un po’ di Storia Caleidoscopio di tradizioni, paesaggi ed emozioni in una terra non più Occidente e non ancora Oriente, non totalmente Europa, ma ben distinta dal-
l’Africa. Terra che ha visto il passaggio di molte civiltà, per questo si parla di Salento preistorico e megalitico, messapico e greco, romano e bizantino, normanno e svevo, aragonese e spagnolo. Ma anche turchesco, francesizzante, borbonico, massone e carbonaro. Tutti i popoli che qui sbarcarono, lasciarono, con il loro approdo, un’ine-
Ruota intorno alle città di Brindisi, Taranto e Lecce l’evoluzione politica, culturale, economica e sociale della cosiddetta penisola salentina. Brindisi, con il suo porto sull’Adriatico, fu uno degli scali principali per l’Oriente e la Grecia. Cicerone scrisse le Lettere Brindisine, Marco Pacuvio ambientò in questa città alcune sue tragedie e qui morì Virgilio, mentre tornava da un viaggio in Grecia. Taranto, occupata e distrutta nel 927 dai Musulmani, fu quarant’anni dopo ricostruita in tutto il suo splendore dall’imperatore bizantino Niceforo II Foca. La provincia di Lecce – città che dette i natali anche a Tancredi d’Altavilla, figlio di Ruggero III e ultimo re nor1-2 2011 | www.mastermeeting.it 101
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SPECIALE SALENTO
manno – dopo essere uscita dalle nebbie del medioevo e dalle secolari lotte tra l’impero d’Occidente e d’Oriente, divenne il centro principale di quella che, nel XIII secolo, fu ufficialmente denominata Terra d’Otranto. Una fiorente attività artistica tra il XVI e XVIII secolo ne fece uno dei centri più cospicui del barocco e un territorio rurale caratterizzato dalla laboriosità delle sue genti e dalla capacità imprenditoriale della sua aristocrazia. Una lunga serie di assalti turchi e barbareschi si fecero particolarmente intensi nel XVI secolo, per questo vennero edificate lungo le coste centinaia di torri da cui poter avvistare in tempo le navi corsare. Le successive dominazioni spagnole e
borboniche ridussero il tacco dello stivale ad una regione politicamente periferica, ma i segni lasciati dalle civiltà che da qui passarono sono rimasti indelebili. Ne è un chiaro esempio la Grecìa Salentina, la testimonianza più visibile del passaggio dei greci in questo territorio.
I segni delle civiltà: torri e fari sentinelle di luce Fari e torri costiere abbarbicate su spuntoni di roccia a picco sul mare o disseminate sulla bassa costa sabbiosa punteggiano il Salento. Costruite perlopiù nella prima metà del Cinquecento, le torri furono preziosissimi avamposti per l’avvistamento dei pericoli prove-
nienti dal mare. Per diversi secoli, furono anche l’unica forma di presenza umana a ridosso del litorale. Alcune di queste – come Torre Lapillo a Porto Cesareo e Torre dell’Alto a Porto Selvaggio – sono oggi visitabili. Un paesaggio di pietre su rocce, testimonianza del duro lavoro umano su una natura avara di vegetazione. Geometrie semplici e riconoscibili su promontori segnati dalle pietre dei muretti a secco e dei minuscoli trulli. Moderne sentinelle del mare e attuali esempi di archeologia industriale, sono anche gli ottocenteschi fari: alte e candide candele di luce notturna nel paesaggio costiero sempre vario e scenograficamente armonioso. Dal faro di Punta Pala-
La Grecia Salentina
A sinistra, ultimo ordine della guglia di Soleto. Qui a fianco, Pizzica. Sopra, Balaustra di Casa Pasca a Martignano
La testimonianza tutt’oggi più visibile del passaggio dei greci in Salento – presenza che risale ad un’epoca preromana e sicuramente antichissima – è la Grecìa Salentina, un’isola linguistico-culturale ellenofona che, situata nel cuore della provincia di Lecce, abbraccia nove comuni: Calimera, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatìa e Zollino, ai quali vanno aggiunti i due centri ellenofoni, Carpignano e Cutrofiano. Riconosciute vere e proprie enclave etnico-linguistiche, vi si parla un dialetto derivante dal greco arcaico, chiamato griko, e sopravvive un retroterra culturale, storico e artistico di tradizione ellenica. 102 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
SPECIALE SALENTO
Castrignano del Capo. Faro di Leuca
Ugento. Torre San Giovanni
Otranto. Torre del Serpe
scìa, a Otranto, invisibile dalla strada litoranea ma maestoso dalla sottostante Baia delle Orte, a quello che si eleva sul promontorio di Leuca. E ancora, il faro sull’isola di Sant’Andrea a Gallipoli, vero avamposto gettato su un basso scoglio nel mare, e quelli installati in antiche torri costiere come Torre Sant’Andrea a Melendugno, Torre San Giovanni a Ugento e nella vicina Torre Vado, a Morciano di Leuca, sullo Jonio.
ti, fra ’600 e ’700, in aristocratiche residenze. Tra queste, fanno eccezione e si conservano quasi inalterati, i rinascimentali castelli di Lecce, Otranto e Gallipoli, impressionanti per imponenza e dimensioni. Il castello di Otranto, visitabile anche all’interno, regala dalle sue terrazze una vista emozionante sul paesaggio circostante. Fra i più estesi fortilizi dell’Italia meridionale è il cinquecentesco castello di Carlo V a Copertino, dotato di quattro possenti bastioni angolari e di un fossato, di un portale d’accesso ricco di bassorilievi, maestose sale al piano terra, un ampio cortile interno e una lunga passeggiata sugli spalti. Merita una visita anche il castello di Corigliano d’Otranto, singolare esempio di un fortilizio che
mantiene l’impianto di difesa con fossato, torri angolari e ponte di accesso, ma ingentilito nel prospetto da una barocca galleria di statue in pietra, raffiguranti le Virtù. Sono molti in Salento i piccoli centri abitati in cui oggi è ancora possibile respirare l’atmosfera del borgo fortificato, pietrificato nella sua inalterabilità: a pochi chilometri da Lecce, la frazione (aragonese) di Acaya (Vernole) – situata a 5 km dal mare Adriatico e dalla riserva naturale delle “Cesine” – svela un magico borgo cinquecentesco racchiuso dalle mura con fossato e difeso da un castello; nel Capo di Leuca i centri di Felline e Castrignano del Capo conservano l’immagine
I castelli Venute meno le principali ragioni di pericolo dal mare, la maggior parte delle opere difensive – come castelli, torri, borghi cinti da mura e fossati, masserie fortificate, disseminate lungo tutta la costa e nell’entroterra – sono stati trasforma-
Vernole. Castello di Acaja
Porta del Castello di Copertino 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 103
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SPECIALE SALENTO
Porto Cesareo (Torre Lapillo) L’estrema punta del Salento è segnata da fari e torri costiere, eccezionali testimonianze architettoniche della sua storia millenaria. Definite sentinelle dell’infinito o minareti sull’acqua, risalgano perlopiù alla metà del Cinquecento e in molte località – Melendugno, Ugento, Porto Selvaggio, Porto Badisco – per molti secoli sono state l’unica forma di presenza umana a ridosso del litorale
di un passato quasi immobile, che in questi luoghi continua a vivere nel presente.
Le città del Salento: tra arte, cultura e tradizioni L’antica Terra d’Otranto ricorda la tavolozza di un artista. È infatti una provincia dai cromati104 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
smi accesi e differenti, tanti quanti sono i diversi elementi di cui è composta: il bianco accecante delle case dipinte a calce; l’argenteo e cangiante verde delle infinite distese di ulivi, alternato ai pomi giallo e arancio degli agrumi; l’ocra stinto della terra riarsa; il grigio dei muretti a secco, dei
trulli e delle pagghiare; l’omogeneo tono dorato della levigata pietra leccese e l’arancio-rosa granuloso del càrparo in un’ampia serie di centri storici. E, ancora, le nude e scabrose rocce a picco sul mare sul blu intenso e senza fondo dell’Adriatico che incontra lo Jonio; il rosso pompeiano degli
SPECIALE SALENTO
intonaci di case di campagna dove il colore forte della terra rossa, ricca di bauxite, diventa materia architettonica. Nel Salento il colore è un elemento caratterizzante della sua personalità. Ma non è il solo. A Lecce, ultimo capoluogo del versante adriatico che si proietta verso il misterioso Orien-
te, a dominare è sua maestà il barocco: capriccioso, esuberante, giocoso, delicato. L’originale arte, grazie alla morbida e plasmabile pietra locale e ai tanti scalpellini, ha nel tempo arricchito il volto della città di mascheroni, cariatidi, puttini, canestri ridondanti di fiori e frutta, dando vita ad una città
dal volto sorridente, capace di sorprendere chiunque la visiti. Il barocco leccese, un lascito spagnolo, rispetto al barocco del resto d’Italia si spoglia della sovrabbondanza pittorica degli interni e trasforma le facciate esterne di chiese e palazzi in veri arazzi scolpiti. Con il governo dei Normanni Lecce diviene capoluogo di contea e ospita personaggi amanti delle lettere e delle arti, oltre che profondamente devoti. Archiviato il pericolo turco, e proclamata nel 1539 dall’imperatore asburgico capoluogo della Puglia, con gli spagnoli Lecce diviene sede di importanti uffici periferici dello Stato, nonché residenza di funzionari, professionisti e aristocratici, abbellendosi e arricchendosi di palazzi e di edifici laici e religiosi unicamente decorati. Otranto, la città più a Oriente d’Italia, è dominata dalle vestigia del suo passato bizantino e aragonese e dall’indelebile ricordo dell’eccidio degli 800 martiri cristiani avvenuto nel 1480 ad opera dei turchi. Affacciata sull’Adriatico, Otranto conserva straordinari monumenti, simboli della cristianità: la cattedrale, con il suo splendido mosaico dell’XI secolo; la basilica bizantina di San Pietro; il castello rinascimentale... e poi santuari, cappelle, cripte, monasteri, musei e biblioteche. Da Otranto passarono messapi, greci, romani e fu centro gotico, normanno, svevo, angioino. Lungo la costa, alta e rocciosa o sabbiosa, è tutto un susseguirsi di spiagge e calette di unica bellezza: Baia dei Turchi, Punta Palascìa, Porto Badisco, Conca Specchiulla. A Gallipoli – cittadina sulla sponda jonica detta anche la 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 105
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SPECIALE SALENTO Gallipoli
A sinistra, la fontana rinascimentale. Sopra, la Cattedrale di Sant’Agata. A destra, Malladrone
La fontana rinascimentale con figure scultoree allegoriche e mitologiche; la cattedrale di Sant’Agata (1629-1696) con il caratteristico prospetto in tufo càrparo, l’attiguo palazzo vescovile; la chiesa di San Francesco d’Assisi con la nota statua denominata Malladrone e le innumerevoli chiese delle Confraternite dagli interni pregevoli per le opere d’arte. Visitabile, tra i tanti presenti, il frantoio ipogeo nei pressi del Museo Civico E. Barba. “Città bella”, dal greco Kalé Polis – le atmosfere sono orientaleggianti. Sottomessa all’Impero Romano e ai Bizantini, Gallipoli è un dedalo di stradine strette e tortuose che disegnano percorsi sui quali si affacciano a sorpresa raffinati
palazzi seicenteschi e settecenteschi, chiese maiolicate, antiche case a corte in un vivace e colorato abitato ancora oggi racchiuso da mura fortificate. Su una piccola isola, a presidio della quale svetta l’imponente Castello Angioino, sorge il nu-
Nardò Qui a fianco, Piazza Salandra. A destra, la Guglia dell'Immacolata in piazza Salandra
Vero teatro barocco di Nardò è piazza Salandra, dominata dalla slanciata guglia dell’Immacolata, con il cinquecentesco Sedile, le chiese di San Trifone e San Domenico, il suo ricco apparato scultoreo e il porticato della Pretura. Stradine e vicoli sono fonte di continue sorprese architettoniche e decorative, ma è lungo la costa che sono custodite le vere e antiche radici: nelle grotte della Baia di Uluzzu, graffiti e reperti archeologici – considerati le prime espressioni di arti figurative in Europa – ci riportano al Paleolitico. 106 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
cleo storico con i suoi monumenti più rappresentativi. Nardò. Scoperta dai messapi intorno al VII secolo a.C., la città è ricca di raffinati edifici seisettecenteschi che fanno da corollario alla splendida e barocca piazza Salandra. Fu sede di
SPECIALE SALENTO
Castro. Tempio dedicato alla Dea Minerva
un’importante e colta corte ducale. Castro, nota come l’antica Castrum Minervae, si affaccia sulle cristalline acque dell’Adriatico e fa parte del Parco naturale d’Otranto-Santa Maria di Leuca. Recenti scoperte archeologiche hanno inserito questa località sospesa tra terra e mare nell’èpos virgiliano. Nel centro storico, abbarbicato su un poggio, si erge un castello del XIII secolo, la cattedrale in cui si riconoscono i segni della primitiva chiesa bizantina datata X secolo, di quella romanica del XII secolo e barocca. E poi gli ulivi secolari, il Parco delle Querce, la grotta Zinzulusa che si apre sul mare, gli antichi sentieri, l’area archeologica. Galatina, da contea nel medioevo, divenne ducato nel 1485 e Città d’arte dal 1995. Abbracciata da una cinta muraria che conserva ancora tre delle originarie cinque antiche porte, il piccolo centro storico ospita decine di palazzi nobiliari dalla facciata vivace e civettuola per
le decorazioni barocche e le sovrastrutture. Maglie è il centro che, nelle sale del suo Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia, l’Alca, custodisce i misteri della preistoria e del Salento so-
pravvissuto all’ultimo periodo dell’era glaciale. La parte antica di Maglie ospita animate chiese barocche e severe facciate ottocentesche, angusti vicoli dai quali si accede magicamente a slarghi con tipiche case a corte, costruzioni diverse per epoca e stile rese omogenee dall’impiego della bianca pietra leccese estratta da cave di cui la zona è ricca. Nel centro storico di Galatone, tempio del barocco, la parola va alle chiese. Nella periferia dell’abitato fioriscono, invece, le ville eclettiche, frutto della tendenza che si diffuse nell’alta società dopo l’Unità d’Italia a trascorrere la lunga estate del sud in ville costruite in prossimità del mare. Si tratta di ville signorili erette negli stili architettonici più diversi, fantasiosi, specchio della necessità di auto-rappresentazione della vecchia aristocrazia e della nuova borghesia post-unita-
Galatina
La Chiesa di Santa Caterina e, a destra, il pozzo delle Tarantate
Abbelliscono la città di Galatina importanti monumenti come la chiesa Matrice del XVIII secolo, dedicata a San Pietro e a San Paolo, caratterizzata da tre finestre a brise-soleil chiuse da una grata di pietra, con la porta maggiore incorniciata da una architrave scolpita con bassorilievi raffiguranti il ciclo cristologia; la piccola chiesa barocca di San Paolo del XVIII secolo, che ricorda le lontane manifestazioni delle tarantate; la basilica di Santa Caterina d’Alessandria, uno dei più insigni compromessi nel Salento tra lo schema gotico e il romanico locale. 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 107
SPECIALE SALENTO
Lecce, Piazza Duomo Per le strade del centro storico di Lecce, capoluogo della penisola salentina, si svelano le bellezze del barocco e dei suoi monumenti. Nato alla fine del XVI secolo, nel clima della Controriforma, il barocco leccese si protrae fino alla prima metà del ’700, presentandosi come uno dei modelli artistico-architettonici più particolari d’Italia. L’eredità architettonica e stilistica del barocco a Lecce è ricchissima. In particolare spicca la scenografica Piazza Duomo con i suoi edifici, disposti uno accanto all’altro – il Duomo, il Campanile, il Palazzo del Vescovo e il Palazzo del Seminario – che richiama una quinta teatrale.
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SPECIALE SALENTO Galatone
Porta di San Sebastiano a Galatone
to il Museo Diocesano; il Palazzo vescovile e la chiesa dei SS. Medici, entrambi del XVIII secolo; numerosi palazzi nobiliari. Poco distante dal centro urbano si trova, scavata nella roccia, la cripta del Crocifisso che custodisce affreschi dei secoli XIII, XIV e XV riproducenti figure sacre. Tra i più raffinati del Capo di Leuca, il centro storico di Tricase vanta una scenografica piazza in cui domina l’imponente Palazzo dei Principi Gallone, che rivela nelle torri la sua origine di roccaforte. La
A Galatone, tempio del barocco, merita una visita il santuario del SS. Crocifisso della Pietà, con finestre intagliate nella pietra leccese, l’alta cupola, il soffitto a cassettoni lignei con dorature, le preziose tele e le statue. Da vedere anche l’imponente torrione del castello di Fulminano, realizzato tra il XII e il XIV secolo dai Normanni, la chiesa di San Sebastiano del XVI secolo con l’adiacente ex convento dei Domenicani e il chiostro affrescato, la Collegiata dell’Assunta, edificata tra il 1591 e il 1595, il Palazzo marchesale Belmonte-Pignatelli, realizzato accanto a una torre di epoca angioina e l’extra urbano santuario della Madonna delle Grazie del XVI-XVII secolo. ria, che in questo modo intende dimostrare il proprio spirito aperto e moderno. Una forma di manierismo architettonico diffuso durante il periodo della belle epoque, le cui testimonianze si trovano anche a Leuca, Santa Caterina di Nardò e Lecce. Poggiardo vanta un centro storico elegante, chiuso su un intero lato dal complesso di edifici che raggruppano il Palazzo ducale Guarini – un ex castello con fossato e giardino che ospita oggi il Museo della civiltà messapica – l’antico Palazzo vescovile e la settecentesca Parrocchiale. Molte sono le case a corte e i palazzi barocchi che animano le stradine di
questo piccolo centro. Da visitare, la cripta di Santa Maria degli Angeli e il Museo degli affreschi bizantini. Nella frazione poco distante di Vaste, sorge una vasta area archeologica che comprende una delle più grandi città messapiche, Basate, e interessanti insediamenti rupestri, fra i quali la cripta del SS. Stefani con affreschi bizantini. A Ugento – Ozan in epoca messapica e Ausentum nel periodo romano – è conservata la statua bronzea di Zeus, protettore della città, e i resti del tempio a lui dedicato. Tra gli altri edifici degni di nota: il castello medievale del XIV secolo, nei cui sotterranei è ospita-
A Maglie dominano la seicentesca colonna votiva della Madonna delle Grazie, l’elaborato campanile della Collegiata, gli antichi negozi con tettoie liberty in ferro battuto. E ancora la Villa comunale Achille Tamborino del XIX secolo con i suoi cinque ettari di alberi secolari, la più grande testimonianza di giardino storico pubblico. 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 109
SPECIALE SALENTO
Nel 2007 la Commissione europea ha premiato Specchia come destinazione turistica italiana d’eccellenza del turismo rurale. Specchia fa inoltre parte della rete dei borghi più belli d’Italia. tardo-barocca chiesa Parrocchiale conserva stucchi, arredi e tele dell’epoca, mentre nella chiesa di S. Antonio da Padova l’altare maggiore è in legno intarsiato. Nella campagna verso il mare, il cui litorale è di circa 9 mila metri, un bosco di querce Vallone e un maestoso esemplare del XII secolo. Svettano nelle frazioni di Caprarica del Capo, Depressa, Lucugnano e Tutino i castelli risalenti al XV e XVIII secolo.
Specchia, borgo rurale d’eccellenza arroccato in posizione panoramica sull’altura di una serra, risale all’anno mille e fa parte della rete dei borghi più belli d’Italia. Il suo centro storico, tra i più visitati nel Salento, offre la visita a Palazzo Baronale, numerose chiese di età barocca e deliziose case a corte racchiuse in contorte stradine. Campi Salentina, sempre più conosciuta come la “Città del libro”, dal nome della fiera
letteraria che, dal 1995, si tiene nell’ultima settimana di novembre. La rassegna prevede numerosi eventi collaterali e rappresenta una vetrina di spicco dell’editoria nazionale.
Itinerari Salentini
La Grotta Zinzulusa è il più significativo esempio delle formazioni carsiche che si trovano lungo tutta la costa orientale della penisola salentina: al suo interno sono stati rinvenuti pittogrammi e vari reperti paleontologici, custoditi oggi nel Museo di Maglie. 110 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
Seguendo la via dei tanti itinerari artistici, naturalistici e culturali, il Salento si rivela, ogni volta, diverso. Il piccolo borgo che il tempo non ha scalfito, gli ulivi incardinati nella terra rossa, le lunghe distese di viti: qui è d’obbligo organizzare un tour tra i frantoi e le fornaci o nei
SPECIALE SALENTO
Palazzo moresco a Santa Cesarea
Lecce. Festeggiamenti durante la festa patronale di Sant’Oronzo
luoghi dove avvengono le produzioni artigianali di prodotti tipici locali. Parlando di mare – cristallino, con spiagge candide battute dal vento e illuminate da un sole abbacinante – la scelta è sempre doppia: sabbia o scogli, mar Adriatico o mar Jonio, spiaggia libera o attrezzata. E poi le chiese, i centri storici sbiancati dal sole, le ville aristocratiche, i paesaggi rurali miracolosamente preservati dalla modernità, le misteriose pre-esistenze archeologiche. La ricchezza storico-artistica della vecchia Terra d’Otranto
offre agli appassionati un ventaglio di itinerari tematici unici e di rara bellezza: viaggio nel Salento spirituale di chiese e cattedrali, il tour alla scoperta dei misteri delle Grecia Salentina, l’itinerario archeologico tra reperti preistorici (“specchie”, “menhir” e “dolmen”). Ma Salento è anche architettura del verde e giardini di pietra: affascinante la visita degli antichi giardini di proprietà di aristocratiche famiglie o del bazar di stili, forme e colori offerto dalla visita delle ville eclettiche. Tradizioni e folklore 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 111
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SPECIALE SALENTO Itinerari in pillole ✔ Tra frantoi e fornaci, i luoghi della produzione artigianale ✔ Le Chiese e le Cattedrali, un viaggio nel Salento spirituale ✔ Lecce e la Grecia Salentina, alla scoperta dei misteri del Salento ✔ Tour tra le masserie del Salento ✔ Salento tra terra e mare ✔ Parco marino di Porto Cesareo ✔ In barca a vela da Otranto a Tricase ✔ Itinerario archeologico tra i reperti preistorici del Salento: specchie, menhir e dolmen ✔ Architettura del verde e giardini di pietra ✔ Tour tra le Ville Eclettiche ✔ Viaggio nelle città del silenzio. L’architettura funeraria salentina ✔ Profumo di Mediterraneo. Itinerario tra parchi naturali e riserve marine protette
Minervino. Dolmen Scusi
✔ Itinerari sportivi: snorkeling, diving, equitazione, golf, nuoto, surf, bicicletta, tennis, pesca, canoa, vela, trekking e free climbing ✔ Le terme di Santa Cesarea ✔ Salento, paradiso dei gourmet ✔ Feste e sagre popolari ✔ La materia si fa arte: viaggio alla scoperta dell’artigianato locale
Ceramica salentina
Carnevale di Gallipoli
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Cutrofiano. Artigianato Figulo
SPECIALE SALENTO
Novoli. Costruzione della Focara
Prodotti del Salento
Lecce. Pastori in terracotta alla Fiera di Santa Lucia
Esibizione della banda
Maglie. Li Campaneddhi
sono invece il punto da cui partire alla scoperta delle botteghe artigianali dove, ogni giorno, va in scena la secolare esperienza manuale che dà vita e forma all’umile carta, alla creta pastosa, al vigoroso legno d’ulivo, al ferro che si fa opera d’arte. E poi, soprattutto in estate, le feste patronali, la poesia di una religiosità mai di facciata, i concerti, le serate letterarie. Salento, in più, è natura vibrante di mille colori diversi, mille profumi, mille espressioni: dal Parco marino di Porto Cesareo, alla riserva di Porto Selvaggio, gli itinerari che hanno il profumo della macchia mediterranea si svelano attraverso i parchi naturali, le riserve, le aree marine protette e le zone di protezione speciale. E poi snorkeling, diving, equitazione, golf, nuoto, surf, bicicletta, tennis, pesca, canoa, vela, trekking e free
Leuca. Villa Mellacqua
climbing per chi vuole trascorrere un soggiorno sportivo. Anche i desideri degli amanti del benessere saranno soddisfatti con una sosta a Santa Cesarea Terme, località situata sul canale d’Otranto, in un piccolo comune dove, tra storia e leggenda, la mano divina della natura si incrocia con l’ingegno dei popoli che nei secoli hanno colonizzata l’area. Chiude la serie di itinerari nel Salento, l’immancabile tour alla scoperta dei sapori e delle tradizioni eno-gastronomiche. Un inedito viaggio capace di solleticare e soddisfare anche i palati più esigenti, perché in Terra d’Otranto, il ristoro ha la fragranza del pane cotto nei forni di pietra, la sacralità della pasta fatta in casa, l’esuberanza delle verdure maturate dal sole, la freschezza del pesce, il vigore salutare dell’olio extravergine di oliva e dei vini locali. ■ 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 113
TECNOLOGIE AVANZATE PER ALBERGHI
Swisscom
Hospitality Services COME RIDURRE I COSTI OPERATIVI E ALLO STESSO TEMPO MIGLIORARE IL SERVIZIO PER UNA CLIENTELA TECNOLOGICAMENTE SEMPRE PIÙ ESIGENTE? LA CHIAVE SI TROVA NEL DISEGNO DI UNA RETE CONVERGENTE E UNA GESTIONE UNICA DELL’INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA DEL HOTEL. LEO BRAND, CEO DI SWISSCOM HOSPITALITY SPIEGA I BENEFICI DEL SUO APPROCCIO OLISTICO ALLA TECNOLOGIA IN ALBERGO Giorgia Mantegazza
resente nell’hotellerie dal 2002, Swisscom Hospitality Services è una società appartenente a Swisscom – gruppo elvetico leader nel settore delle telecomunicazioni e proprietario di Fastweb – specializzata nella progettazione e gestione di infrastrutture IT destinate agli alberghi. «Un campo, quello tecnologico, in continua evoluzione che sarà – come sottolinea il Ceo Leo Brand (foto a destra) – sempre più preponde-
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rante nell’industria turistico alberghiera di domani. «Le ricerche di mercato evidenziano che l’inadeguatezza tecnologica di un albergo ha un pessimo impatto sul giudizio globale del cliente. Quindi questa è un’area dove gli albergatori non vogliono e non possono assolutamente fare la scelta sbagliata», spiega Brand, «Il nostro collaudato know how nelle telecomunicazioni ci consente di offrire un’ampia gamma di servizi high quality a costi ridotti. Oggi
Swisscom Hospitality collabora con più di 2000 hotel – appartenenti tutti a importanti catene come Hilton, NH, Marriott, Kempinski, Mandarin Oriental, IHG – in Europa, Medio Oriente e Nord America. Ma la società è anche partner di prestigiose realtà indipendenti, come l’Iles de Borromeés e il Principe di Savoia». Come si posiziona oggi il Gruppo sul mercato italiano? «Swisscom è riconosciuta in tutto il mondo per l’alto stan-
TECNOLOGIE AVANZATE PER ALBERGHI
dard di servizi e per l’affidabilità svizzera. In Italia lavoriamo con alberghi del calibro di Waldorf Cavalieri, Sheraton Roma, Hilton Rome Airport e Hilton Molino Stucky. Ci tengo a precisare che siamo l’unica società con capo gruppo quotata in borsa a fornire soluzioni esclusivamente studiate per l’hotellerie. La stabilità finanziaria è
un fattore chiave in un’economia estremamente dinamica e spesso imprevedibile, dove i fornitori appaiono e scompaiono a volte in maniera inaspettata. Beneficiamo delle ricerche e dei metodi di sviluppo della casa madre, dove disponiamo di una squadra di 120 ingegneri che sviluppano e testano continuamente soluzioni innovative. Inoltre tutto il nostro staff tecnico proviene dal settore alberghiero. Avendo poi sede sia Milano che a Roma riusciamo a fornire un supporto rapido in tutta Italia». Come è cambiata negli ultimi anni la domanda tecnologica da parte degli hotel? «Grazie a Internet si è creato un mercato sempre più dinamico che riduce i tempi delle prenotazioni aumentando la frequen-
za di queste ultime. Questo ha portato gli alberghi a riconsiderare le procedure di back office. Negli ultimi anni, le grandi catene alberghiere hanno investito moltissimo in questi sistemi, consapevoli dei vantaggi: il fatto che tutti gli affiliati abbiano la possibilità di condividere sistemi e software consente un notevole risparmio. Ma questa esigenza è sempre più sentita anche dalle realtà più piccole e indipendenti, perché sono cambiate le abitudini dei viaggiatori: oggi i clienti vogliono connettersi alle proprie applicazioni preferite ovunque siano, utilizzare skype tramite la TV, ascoltare musica sull’Ipod, stampare documenti via wireless, connettersi alla propria VPN aziendale o gestire in completa sicurezza il proprio conto online dalla ca1-2 2011 | www.mastermeeting.it 115
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TECNOLOGIE AVANZATE PER ALBERGHI
mera. Si aspettano insomma che l’albergo sia multifunzionale e di poter utilizzare le stesse applicazioni che utilizzano a casa e in ufficio. Come l’albergatore può tenere il passo? È proprio questa la sfida che gli albergatori sono chiamati ad affrontare e che possono vincere con un’unica infrastruttura di rete scalabile, come la nostra, basata su tecnologie standard e interfacce in grado di facilitare l’integrazione e la condivisione della piattaforma: per decenni l’intrattenimento in stanza, l’High Speed internet, il PBX, il mini bar, l’aria condizionata sono stati gestiti da sistemi indipendenti, che richiedevano una manutenzione e sistemi di monitoraggio specifici gestiti da diversi fornitori. Negli anni, con l’aumento delle applicazioni, la necessità di interfacciare queste ultime è aumentata a livello esponenziale, facendo aumentare notevolmente anche i costi e la difficoltà di gestione del network. Swisscom, gestendo non solo l’intera infrastruttura IP dell’hotel, ma anche i tablet nelle stanze, consente un considerevole risparmio in termini sia di
investimento che di manutenzione». Cosa include la vostra offerta di servizi di rete? «Consulenza, realizzazione della rete, integrazione dei sistemi e gestione di tutta l’infrastruttura. La consulenza è una componente importante della nostra offerta, considerando che il concetto di una rete IP è relativamente nuovo a molti albergatori. In hotel già esistenti il processo di consulenza parte da una site survey e da una valutazione sul posizionamento dell’hotel sul mercato. Questo ci permette di proporre soluzioni su misura. Infine, una volta che l’infrastruttura IP è stata creata, Swisscom la gestisce per conto dell’hotel, ottimizzando le applicazioni esistenti e suggerendo all’hotel aggiornamenti e nuovi prodotti. Anche se non si ha la possibilità di ricostruire l’infrastruttura completamente, è possibile, in maniera molto semplice, migliorare quella già esistente». E grazie a Fastweb l’albergo beneficia di un’infrastruttura di ultima generazione... «Giusto. Infatti la nostra partnership con Fastweb ci per-
La prima «Connected TV» per alberghi ConnectedHotel TV, sviluppata in collaborazione con LG, è la prima soluzione completamente dedicata al settore alberghiero che offre servizi televisivi, tecnologia video-on-demand e collegamento ad Internet via cavo o wireless attraverso un’unica rete e un unico dispositivo. Premiato con il Star Award tedesco 2010, questa soluzione permette agli albergatori di fare risparmi maggiori paragonati ai costi di installazione tradizionale, liberando la camera dei clienti da inutili dispositivi. www.connectedhotel.tv. 116 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
mette di offrire una banda a fibra ottica adeguata fino all’hotel, che garantisce un’ottima qualità di tutti i servizi digitali sia per i clienti sia per il personale. All’interno dell’hotel la fibra si dirama in tre reti, una per ciascuna area dell’hotel (stanze, sala meeting e back office). In questo modo possiamo controllare tutte le necessità di banda e distribuire quest’ultima al meglio in base alle varie necessità. Per esempio, le stanze riceveranno più banda nelle ore serali mentre invece il back-office e le sale meeting ne riceveranno di più durante il giorno». E quali sono i vantaggi per la clientela dell’albergo? «L’ospite potrà usufruire di servizi sempre più personalizzati. Immagini la sorpresa di ritrovare nella propria camera le stesse preferenze impostate in un precedente soggiorno come ad esempio la lista dei canali TV... L’utilizzo diventa molto più intuitivo per il cliente. Nell’hotel CitizenM, si può poi utilizzare, per esempio, un unico strumento per gestire luci, musica, TV e aria condizionata». Quali pensa che saranno gli step futuri dell’evoluzione tecnologica applicata all’hotel? «Il mercato è in piena evoluzione. Sempre la catena CitizenM, ad esempio, utilizza un sistema gestionale interamente basato su web, una soluzione di prenotazioni centralizzata e CRM, e una soluzione voce basata su IP. È importante ribadire che questo tipo di servizi non sono riservati solo alle catene o a gruppi. Oggi qualsiasi albergo indipendente può ottimizzare i costi scegliendo di gestire tutte le applicazioni con software gestiti da una terza parte». ■
GOLFMANIA
Questo mese giochiamo al...
Rivieragolfresort RESORT DESIGN IMMERSO NELL’OASI VERDE DEL PARCO DEL CONCA, CON 18 BUCHE DA CHAMPIONSHIP CHE DIVENTERANNO PRESTO 27. DA SFRUTTARE ANCHE PER TEAM BUILDING E POST CONGRESS Fiorina Bellotto
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l Rivieragolfresort il soggiorno è un’esperienza da vivere fulltime, sia che lo si scelga come location di vacanza e sport sia che lo si viva come sede per un evento aziendale di altissimo livello. Ci troviamo nel verde cuore della Riviera romagnola, a Cattolica, in un gioiello design ecofriendly, frutto della creatività congiun118 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
ta di architetti, ingegneri e paesaggisti che schiude all’ospite le porte di un’autentica oasi di pace e relax con 32 eleganti suite, tutte diverse l’una dall’altra, tanto che il direttore Filippo Spanò dice sempre che «per conoscere veramente il resort, l’ospite dovrebbe tornare almeno 32 volte», un centro benessere e un magnifico campo da golf 18 buche, aperto ai circuiti internazionali e auten-
tico fiore all’occhiello del resort. È proprio di quest’ultimo che parliamo con il direttore Spanò: «È un campo a manutenzione biologica», spiega il direttore, «che si snoda, per la prima parte, disegnata da Luigi Rota Caremoli, lungo il Parco del Conca, oasi del WWF, nel pieno rispetto dei dolci pendii del paesaggio, mentre la seconda parte, firmata da Graham Cooke, prevede un per-
GOLFMANIA
corso con ampi e lunghi fairways». Perfetto per il golfista esperto, il campo da golf è una interessante opportunità anche per gli organizzatori di team building che volessero utilizzare questa disciplina come strumento aggregativo e motivazionale. La struttura offre infatti tutti i servizi per l’apprendimento o il perfezionamento del gioco: teatri tecnici adeguati ad accogliere le golf clinics (corsi di avvicinamento al golf per neofiti) della scuola interna Rivieragolf Academy, curata da maestri internazionali, driving range, 10 postazioni coperte, riscaldate e illuminate, 20 postazioni sco-
perte con battitori in erba, 2 bunkers, chipping green, pitching green e due ampi putting green a 18 buche completamente illuminati. Per gli appassionati del golf c’è anche un’altra importante novità, come annuncia Filippo Spanò «in pri-
mavera il campo diventerà a 27 buche – stiamo attualmente completando le nove buche executive – e verrà ampliato anche il driving range».
Meeting sul green Alle aziende, il resort propone 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 119
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GOLFMANIA
pacchetti ad hoc che danno l’opportunità di sfruttare il campo da golf per team building e gare aziendali. «Lavoriamo da anni con grandi aziende, come Ferrari, Porsche, Aprilia, Ducati», racconta il direttore, «Per esempio, lo scorso anno, abbiamo ospitato un evento Audi di grande successo che prevedeva oltre alla presentazione di sette nuovi modelli, anche una gara di golf. Dopo la premiazione – a consegnare le coppe c’erano Nina Senicar e Sergio Muniz – si è svolta la sfilata dei costumi da bagno disegnati dalla Senicar, a cui hanno fatto seguito la cena di gala e il night party».
Un’oasi di wellness e relax E dopo le fatiche sul green, ci si rigenera nel moderno centro benessere del resort che comprende piscina coperta e all’aperto percorso idromassaggio e defaticante, nuoto contro corrente, grotta con cascata, poltroncine e lettini idromassaggio, sauna, bagno turco (riservabili in esclusiva), palestra cardio-fitness con gli ultimi macchinari Technogym Kinesis e servizio di personal trainer. Per le aziende c’è poi la possibilità di usufruire, oltre che dei normali trattamenti, anche di soluzioni personalizzate per “assaggiare” piccoli momenti di relax (brevi massaggi rilassanti, foot massage, massaggi 120 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
viso distensivi) tra una work session e l’altra.
Un Resort aperto al territorio Da aprile a ottobre, il resort si anima di glam, diventando una location di charme per eventi mondani e aziendali. «Nel 2009 abbiamo inaugurato il nuovo spazio dedicato agli eventi e ai matrimoni in grande stile», spiega Spanò, «si tratta di un’area coperta di 250 metri quadrati che si estende nel parco, dove c’è anche la piscina di 82 metri, orlata in pietra di Noto, in cui ci si immerge scendendo da una scalinata, sempre in candida pietra, con un effetto scenografico molto bello». Un effetto scenografico ampliato dal ponticello che sovrasta la piscina arrivando fino al campo da golf e che, all’occorrenza, può trasformarsi in
passerella esclusiva per sfilate ed eventi. Tra questi ultimi, ce n’è uno che da due anni è il must dell’estate: il “Sunday pool party”, una festa in perfetto Miami style, di grande eleganza, aperta alla città, con 400 ospiti e la partecipazione di dj di fama internazionale. «Dalle 19.30 alle 24 il prato si trasforma in un salotto a cielo aperto con divani, chaise longue, tavoli, e una ricca e raffinata area buffet», spiega Spanò, aggiungendo che l’idea fa parte di un più ampio progetto, che poi sta alla base della filosofia del RivieraGolf, ovvero quello di promuovere l’intero territorio attraverso le iniziative del resort stesso. «Io sono di Milano, e dell’Emilia Romagna avevo un’idea stereotipata», dice Spanò, «poi, invece, arrivando qui, ho scoperto un territorio molto interessante con un patrimonio storico e culturale fantastico, ricco di magnifici borghi come Montegridolfo, Montefiore, Mondaino, Urbino e San Leo e mi sono reso conto che sarebbe stato un peccato non sfruttare simili ricchezze per valo■ rizzare anche il resort».
SAI L’ULTIMA? N O T I Z I E DA L M O N D O D E I V I AG G I E D E L L’ O S P I TA L I T À
Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed eventi
Medaglia d’oro La Torretta a Ezio Indiani Ezio Indiani, Direttore Generale dell’Hotel Principe di Savoia, ha chiuso il proprio Annus Mirabilis con un altro prestigioso riconoscimento: la medaglia d’oro del premio nazionale “La Torretta” d’Argento, istituito grazie al patrocinio della Presidente delle Repubblica e del Presidente della Camera dei Deputati, per celebrare le personalità che nella Nazione si sono distinte in attività cruciali in materia di professioni, sport, cultura e solidarietà. «Questa riconoscenza mi onora particolarmente – ha affermato Ezio Indiani – perché afferma l’impegno mio e altri paladini del bon ton a me cari di diffondere la cultura del galateo e di portarla a nuovi inediti splendori». Ezio Indiani, già Direttore Generale dell’Hotel Principe di Savoia dal 2005, ha visto nell’anno che si conclude un susseguirsi di successi. Inaugurando una nuova era per il più celebre hotel meneghino, grazie ai lavori di rinnovo, ha dato il via a un’era aurea in cui l’EHMA ha scelto di eleggerlo come Delegato Nazionale per rappresentare l’Italia.
Wi-fi gratuito in tutti i Bettoja Hotels Per lavoro o per divertimento, per cercare informazioni o per vedere Facebook, connettersi con Internet è oggi un must per tutti. Consapevole di questa esigenze Bettoja Hotels – uno dei pochi esempi di catena totalmente privata presente sulla scena da cinque generazioni – da gennaio, offre gratuitamente il servizio WI-FI in tutti i suoi alberghi romani: Hotel Massimo d’Azeglio, Hotel Atlantico, Hotel Mediterraneo e Nord Nuova Roma. Un’attenzione in più verso gli 122 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
ospiti che si inserisce in una politica di customer satisfaction accorta e premiante: nonostante la congiuntura economica, il gruppo ha registrato nel 2010 un trend positivo, senza scendere a compromessi, migliorando anzi la qualità dei servizi. www.bettojahotels.it.
Le nuove 32 ville del Banyan Tree Il nuovo desert-resort del portfolio di Banyan Tree Hotels situato nell’Emirato di Ras Al Khaimah, ha inaugurato lo scorso mese le sue 32 nuove Beachfront Pool Villa. Banyan
Tree Al Wadi sarà così il primo resort degli Emirati Arabi a offrire diverse esperienze di viaggio in un unico soggiorno: la magnifica riserva naturale, le dune del deserto, le montagne e le sue nuove ville affacciate sul Mar Arabico. Ciascuna villa dispone di un accesso diretto alla spiaggia privata, alla terrazza, alla piscina e al gazebo esterno. Per gli appassionati di golf il vicino Al Hamra Golf Club offre un attrezzato campo a 18 buche. A disposizione degli ospiti anche una Spa con 6 padiglioni per trattamenti e il ristorante sulla spiaggia Sands, che propone light snack e una selezione di specialità gourmet. Info: www.banyantree.com
Riunirsi con stile all’Hassler Roma Raffinate sale riunioni, piatti da gourmet al ristorante Imàgo e viste mozzafiato sulla città eterna, sono solo una parte di ciò che l’Hassler Roma e il Presidente e Direttore Generale Roberto Wirth offrono a tutti coloro che desiderano organizzare una riunione di lavoro, con la tranquillità di avere a disposizione il massimo dell’eleganza e della raffinatezza, senza rinunciare alla praticità di attrezzature avanzate e moderne. La proposta include sistemazione in stanza singola o doppia, prima colazione e connessione internet gratuita, l’uso della sala conferenze per mezza giornata con tutto il materiale tecnico necessario a disposizione, coffee break, pranzo al ristorante Imàgo, una stella Michelin. Prezzi a partire da 95 euro. C’è anche la possibilità di prenotare la sala conferenze per l’intera giornata, con servi-
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SAI L’ULTIMA?
News da Emirates
Nuova tratta Dubai-Bassora Dal 2 febbraio il nuovo collegamento Dubai-Bassora (Iraq) è operativo quattro volte a settimana: si vola a bordo del A330, il mercoledì, giovedì e sabato in First, Business ed Economy, mentre il lunedì in Business e Economy. «Bassora è un mercato importante per Emirates, la recente crescita della città ha dato la possibilità a numerose aziende multinazionali e industrie di investire nelle infrastrutture e abbiamo visto un forte potenziale per alcuni dei nostri mercati», ha dichiarato Sua Altezza lo Sceicco Ahmed bin Saeed Al-Maktoum, Chairman e Chief Executive, Emirates Airline & Group.
Oltre 60 accordi di aviazione Ad oggi gli Emirati Arabi Uniti, Dubai e Emirates Airline hanno siglato oltre 60 accordi di aviazione particolarmente importanti, a seguito della recente liberalizzazione dei cieli in America Latina, Africa ed Europa. Il 60° e 61° accordo, con il Brasile e Panama di cui l’ultimo concluso il mese scorso, sono i negoziati più recenti siglati nel 2010, che permettono ai vettori di ciascun paese partner di offrire servizi sempre più aperti tra i mercati coinvolti.
Partnership con DHL Emirates SkyCargo, la divisione cargo della compagnia aerea Emirates, e DHL Global Forwarding, società di consegne e trasporti in tutto il mondo via aria e mare di Deutsche Post DHL, saranno partner per il programma di e-freight attraverso i loro network, pronte a diventare leader di settore.
zi aggiuntivi. Info: booking@ hotelhassler.it www.hotelhasslerroma.com.
New entry al Principe di Savoia C’è una nuovo volto sorridente ad accogliere gli ospiti dell’Hotel Principe di Savoia, il gioiello italiano della Dorchester Collection: è Silvia de Siena, 124 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
nuova responsabile Guest Relation. Anima internazionale e allegra, Silvia deve i suoi natali alla bellissima Como, da sempre meta di un raffinato turismo internazionale. Amante dei viaggi e delle lingue straniere – ha studiato a Cambridge e lavorato su navi da crociera – comincia la sua carriera nell’hotellerie, come addetta al ricevimento, in un albergo simbolo, l’Hotel Villa d’Este di Cernobbio. Successivamente si cimenta in altre esperienze sia in Italia che all’estero, mettendosi alla prova come imprenditrice nel settore commerciale del lusso e, responsabile accoglienza per una celebre Spa di Miami, e come organizzatrice di eventi nel comasco. È con questa esperienza poliedrica e profonda che approda infine all’Hotel Principe di Savoia.
La magia della Suite Segreta... al Grand Hotel Savoia di Genova Storico e blasonato hotel dall’allure ricercata e le atmosfere seducenti, il Grand Hotel Savoia di Genova riserva ai suoi ospiti più esigenti la Suite Segreta, una camera esclusiva e romantica, davvero unica nel panorama dell’hotellerie, dalle forti suggestioni che rievocano antichi rituali orientali con to-
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STEFANOBIANCONI.COM
SAI L’ULTIMA?
Grimaldi Forum. Ultima ora MICS continua sulla strada del successo nalità calde e avvolgenti e delicati decori giapponesi. Il piacere continua nella Spiaggia Segreta, la magnifica spa dell’hotel: graniglia, scintillanti piccole pietre, sassi candidamente bianchi o dalle mille sfumature impreziositi da vetri colorati, anfore e meravigliose conchiglie. Qui si trovano calidarium, biosauna, panca calda, doccia emozionale ed idropiscina per purificarsi e rigenerarsi. www. hotelsavoiagenova.it.
Uno spazio per incontri e dialogo restituito a Firenze In pieno centro storico a Firenze, l’Auditorium al Duomo è uno spazio polifunzionale, nato dalla ristrutturazione di una sala cinematografica. Particolarmente richiesta per eventi da 100 a 250 persone, la struttura può ospitare fino a 435 persone in videoconferenza interna, oltre ai collegamenti diretti audio-video con le camere dell’adiacente Hotel Laurus al Duomo. E vanta un’eccellente acustica, luce naturale, e un’ottima visibilità da ogni punto della sala. A disposizione degli
Dopo il successo del MICS 2010, lo staff del Monaco International Clubbing Show è lieta di annunciare la nuova edizione che si terrà a Monaco nel Grimaldi Forum, i 9, 10 e 11 novembre 2011. Nel 2010, i professionisti del mondo della notte e visitatori hanno scoperto più di 10.000 m2 di attività, manifestazioni, conferenze e discussioni che hanno contribuito alla piattaforma MICS per soddisfare tutti gli operatori del settore del clubbing International.
40 anni di graffiti: l’avvento del Pressionismo Dal 21 luglio al 19 agosto, Grimaldi Forum Monaco celebrerà i 40 anni del Pressionismo (pressione della bomboletta aerosol e della strada), espressione artistica riconosciuta come l’ultimo movimento pittorico della fine del xx secolo. L’esposizione monegasca sarà l’occasione per presentare in anteprima al pubblico 400 opere. Tre saranno le raccolte presentate: una collezione rarissima di rappresentazioni degli anni 70 e 80 provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti; una rassegna di oltre 300 opere realizzate dai più grandi artisti internazionali, e presentate al Grand Palais di Parigi nel 2009 e una serie inedita di opere di Rammel-ZEE, grande maestro americano morto nel 2010. organizzatori di eventi una sala regia, salette per traduzioni simultanee, tre schermi, illuminazione versatile e una ricca gamma di soluzioni scenografiche. Le sale al piano terra, modulabili, possono ospitare sottosessioni congressuali, presentazioni culturali o banchetti. I servizi catering sono gestiti in collaborazione con Convivium Firenze all’insegna della
tradizione gastronomica artigianale fiorentina. Conservata nei secoli la vocazione di spazio aperto per la città, l’Auditorium al Duomo è oggi sede di incontri e manifestazioni, con ospiti come il leggendario violoncellista M. Rostropovich, il grande direttore d’orchestra G. Kuhn o l’attore Paolo Poli.
Riconoscimento a Wolgan Valley per la sostenibilità ambientale Wolgan Valley Resort & Spa conferma la sua posizione di punto di riferimento a livello mondiale come struttura conservation-based, ricevendo il Commitment to Excellence Award ai prestigiosi Leading Hotels of the World Awards.
Birra artigianale e alta cucina All’Eden di Roma Per tutto il mese di aprile, al ristorante La Terrazza dell’Hotel Eden, si svolgerà la manifestazione “Birra artigianale ed alta cucina” con lo chef Fabio 126 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
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SAI L’ULTIMA? Soggiorno regalato al Doubletree by Hilton Olbia Sardinia
Ciervo che realizzerà un menu a base di cinque portate sapientemente abbinate a cinque birre artigianali italiane, tra le migliori in Italia. Alla kermesse parteciperanno cinque birrifici artigianali, tra i più rappresentativi d’Italia con le loro pluripremiate birre: l’Admiral del birrificio 32 via dei birrai, Porpora del birrificio Lambrate, Re Hop del birrificio Toccalmatto, Contessa di Birra Amiata e Noscia di Maltovivo. Il menu è offerto al prezzo di 140 euro a persona. Info: www.edenroma.com; LaTerrazzadellEden.Roma@lemeridien.com.
L’hotel offre un soggiorno gratuito di una settimana, incluso il noleggio di una macchina a chi organizzerà un evento entro il 30 aprile 2011, per un minimo di 10 camere o per 15 persone. Il voucher è valido per 12 mesi a partire dalla data dell’evento e dà diritto a una settimana di vacanze (7 giorni/6 notti) in un periodo qualsiasi dell’anno per un massimo di 4 persone nella stessa camera o suite, inclusa la prima colazione. Inoltre, comprende il noleggio gratuito di una macchina per tutta la durata del soggiorno. Il Doubletree by Hilton Olbia Sardinia, di nuova costruzione, situato a poche centinaia di metri dal centro di Olbia e a soli 5 chilometri dall’aeroporto di Olbia - Costa Smeralda, dispone di 124 spaziose camere e suite e di 4 sale meeting flessibili, dotate di tecnologia all’avanguardia e illuminate con luce naturale, che possono accogliere da 15 a 150 delegati su uno spazio complessivo di 300 metri quadrati. Completano l’offerta ulteriori spazi per eventi al chiuso e all’aperto e un ricercato assortimento di opzioni di ristorazione. Info: olbdt_ds@hilton.com.
Il carnevale di Viareggio in festa all’Hotel Plaza e de Russie Il Carnevale di Viareggio quest’anno celebra i 150 anni dell’Unita d’Italia con una straordinaria festa di apertura che si è tenuta sabato 19 febbraio, durante la quale hanno sfilato per la città tutte le maschere italiane che continueranno a sfilare fino al 13 marzo. Lo storico Hotel Plaza e de Russie, situato sul lungomare di Viareggio, di fronte ai locali storici e alle eleganti boutique della passeggiata, propone dei pacchetti speciali – nei giorni 20-27 febbraio, 6-8-13 marzo – comprendenti i biglietti di ingresso ai “Corsi mascherati” e alle le varie manifestazioni a partire da 210,50 euro. Nel pacchetto sono inclusi anche: 2 pernottamenti in camera matrimoniale superior; prima colazione (con possibilità di servizio in camera); un aperitivo predinner, una cena di 4 portate (bevande incluse); possibilità di cenare la seconda sera con lo sconto del 10% sulla grand carte e carta dei vini, il quotidiano 128 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
preferito al mattino; omaggio di benvenuto; parcheggio pubblico per tutta la durata del soggiorno. Per il programma del Carnevale visitare il sito: www.viareggio.ilcarnevale.com; info@plazaederussie.com; www. plazaederussie.com.
Art & Profession Il partner tecnico per eventi di successo in Costiera Sorrentina Videoproiezione, impianti d’amplificazione hi-tech, servizio video e luci in linea con le ultime tendenze, oltre a servizi di traduzione simultanea, tele e video conferenze, insieme all’affidabilità di uno staff tecnico professionale e pronto a risolvere qualsiasi evenienza. Ecco
alcuni degli ingredienti giusti per il successo di ogni evento. Art & Profession, leader del settore e partner d’eccellenza di alcune delle migliori strutture ricettive, presenti in Costiera Sorrentina, con oltre 20 anni d’esperienza, offre il meglio della tecnologia d’avanguardia, per ogni tipologia di evento dal meeting alla convention La Art & Profession collabora inoltre con la “Città del Sapere e del turismo” per l’organizzazione, in esclusiva, di tour guidati al MAV (Museo archeologico virtuale). Un vero e proprio tuffo nel passato, attraverso un’esperienza multisensoriale, per conoscere e scoprire le realtà storiche di Ercolano e Pompei prima dell’eruzione vesuviana del
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SAI L’ULTIMA?
’79 d.C. Tel. e fax: +39 081 8782788 - +39 3349107569 - +39 3920456934; info@artprofession.it - www.artprofession.it
Nuovi riconoscimenti al Verdura Golf & Spa Resort Il Verdura Golf & Spa Resort della Rocco Forte Collection, il più esclusivo resort del Mediterraneo, è stato insignito del Premio “Progresso Economico - Edizione 2010”, istituito dalla Camera di Commercio di Agrigento. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato per il significativo contributo che l’albergo ha fornito alla crescita economica e all’immagine della provincia di Agrigento e di tutta la Sicilia, attraverso una costante attenzione alle tradizioni locali e a un rapporto continuo e proficuo di collaborazione con le attività economiche del territorio. Sir Rocco Forte, presidente del gruppo, così commenta la notizia: «Sono orgoglioso che al Verdura Golf & Spa Resort sia stato conferito il Premio per il Progresso Economico 2010. Ho sempre voluto che il primo resort della collezione fosse in
Italia e la bellezza della Sicilia da lungo tempo mi affascinava. Considero questo premio un traguardo non solo per il Verdura e per la Rocco Forte Collection, ma anche e soprattutto per lo sviluppo di questa magnifica terra». A questo prestigioso riconoscimento se ne aggiunge un altro: il primo premio per la categoria “Nuova Spa 2010” agli Italian Spa Awards che si sono svolto durante la fiera internazionale Expo Sud Hotel a Napoli. La Spa del Verdura Golf & Spa Resort, fiore all’occhiello del gruppo in Sicilia, si estende su un’area di 4000 metri quadri, ed offre una vasta scelta di trattamenti che prevedono l’utilizzo di prodotti tipici del territorio.
Nuovo campo da golf e nuova spa per l’Holiday Inn Resort NaplesCastelvolturno L’Holiday Inn Resort NaplesCastelvolturno, resort a quattro stelle in provincia di Caserta immerso in oltre 50 ettari di pineta di fronte al mare, arricchisce la sua offerta 2011 con due novità. La prossima primavera
sarà infatti inaugurato la Piana Golf, un campo a 18 buche a soli 5 minuti dal VolturnoGolf, l’attuale percorso golfistico a 18 buche dell’Holiday Inn Resort. Il nuovo campo, disegnato dall’architetto David Mezzacane, è un par 71 di oltre 6.000 metri che si snoda su un terreno pianeggiante animato da dune, laghi e canali disposti tra gli ulivi e la macchia mediterranea. Gli ampi green consentono svariate posizioni di bandiera e ogni buca è dotata di cinque differenti tee. La Piana Golf offre anche un campo pratica fornito di 30 posizioni coperte che si affaccia su un lago lungo 250 metri e largo 80. L’hotel riserverà ai suoi ospiti anche un’altra sorpresa: una nuova Spa di oltre 750 metri quadrati, “La “Spa di Seta”, targata Algotherm, che offrirà sauna, hammam, bio sauna, bagno turco, piscina idrotonica con idromassaggio, dry floating bed, docce Vichy e cabine multifunzionali per trattamenti. Completerà l’offerta un centro estetico con servizi di coiffure, manicure e cosmetica.
Il Roxy Bar di Milano torna a rivivere grazie a Alessandro Rosso Dopo l’Icebar, le 7stelle e Dinner in the Sky, il vulcanico Alessandro Rosso, Presidente di Alessandro Rosso Group, ha riportato il Roxy Bar a Milano,
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SAI L’ULTIMA?
per festeggiare un 25 gennaio speciale in puro stile anni 90, con la partecipazione di Red Ronnie che ha coinvolto oltre 200 ospiti in uno show esplosivo dei DiscoInferno. Negli oltre 1.000 metri quadrati del T35, in via Tortona 35 a Milano, l’evento si è svolto sui due livelli della location e nell’ampia terrazza con il giardino d’inverno. Arredamenti di design e atmosfere lounge rendono il T35 uno spazio polifunzionale di grande impatto. QCnarebere Banqueting ha proposto un menù dai tradizionali sapori italiani con isole tematiche ricche di delizie e prelibatezze: finger food innovativo, burratine nostrane, tiramisù tradizionale, e l’immancabile Panettone Brand Milano. E l’esclusivo American Bar di QCnarebere. Con 30 anni di presenza sul mercato, 7 sedi nel mondo, 250 professionisti, 1500 iniziative gestite ogni anno, 500 clienti attivi, Alessandro Rosso Group è oggi leader sul mercato degli eventi di alto livello. www. arossoincentive.it.
Malmaison sceglie Magellan come partner Il Gruppo alberghiero anglosassone Malmaison guidato da Robert Barclay Cook, che conta oggi 12 alberghi di cui 8 in Inghilterra, 3 in Scozia e uno nell’ Irlanda del Nord, ha firmato un accordo con la Magellan Management Srl , di cui è Amministratore Delegato Moreno Occhiolini già COO del Gruppo Rocco Forte Collection, per l’apertura di nuovi alberghi del brand nelle principali città europee: le prime tappe saranno Venezia, Roma, Parigi, Amsterdam , Barcellona. 132 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
la Magellan Management Srl è una società di alto livello specializzata nella apertura e gestione di alberghi. Accanto ad Occhiolini, operano 3 soci, esperti conoscitori dell’hotellerie internazionale, tutit con eccellente know how in finanza, marketing e servizi tecnici. Info: ebruno@magellanhospitality.com.
Nuova partnership tra Hotelplan Incentive e Cleis È diventato operativo, a partire da fine anno 2010, l’accordo tra Hotelplan Incentive e Cleis, agenzia di comunicazione di Impresa specializzata nell’organizzazione di eventi aziendali. La partnership nasce dall’esigenza di offrire al mercato e, soprattutto al cliente, una consulenza a 360 gradi dando, inoltre, l’opportunità di interloquire con un unico referente. www.hotelplanincentive.it www.cleis.it
Premio Turismo e Comunicazione Lo scorso 4 dicembre, presso la Scuola Grande San Giovanni Evangelista, si è svolta la quinta edizione del Premio Turismo
e Comunicazione, alla presenza dei Premi Nobel per l’Economia Prof. Prescott, Prof. Mcfadden e Prof. Maskin e di professori emeriti quali il Prof. Spendolini, oltre a circa 200 ospiti tra personalità del settore turistico, culturale e congressuale e ai principali rappresentanti delle istituzioni politiche e amministrative. Nato nel 2005 da un’idea di Renato Caruti, titolare di ENDAR per celebrare i primi cinquant’anni di attività della storica società veneziana con il supporto del Venezia Convention Bureau, il premio promuove il turismo internazionale di qualità, in particolare a Venezia e nel Veneto, soprattutto in relazione al settore congressuale. Quest’anno hanno ricevuto il riconoscimento: Bullo Tecnologie e Servizi, GVST Event Management, Luciano Marsilli, e Venezia Marketing & Eventi. Il Premio Renato Caruti è stato attribuito a Nino Vermicelli.
Mercedes sceglie CastelBrando Per il lancio sul mercato della nuova Classe CLS, la prestigiosa casa automobilistica Merce-
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P e r n o i o g n i v o s t r o in c o n t r o è u n ’ o p e r a d ’ a r t e , u n e v e n t o u n ic o p e r il q u a le m e t t ia m o a d is p o s iz io n e t u t t a la n o s t r a c r e a t iv it à e t u t t e le n o s t r e s t r u t t u r e . Da lle 16 s a le r iu n io n i, a t t r e z z a t e n e i m in im i d e t t a g li, a lla g r a n d e s a la c o n v e g n i d a 550 p o s t i p e r o s p it a r e e v e n t i im p o r t a n t i. Da lle s a le t t e d i s o li c in q u e p o s t i, c r e a t e p e r p ic c o li in c o n t r i e p r e s e n t a z io n i, a lle 195 c a m e r e a c o m p le t a d is p o s iz io n e d e i c o n g r e s s is t i. Se a t u t t o q u e s t o a g g iu n g e t e u n a c o r n ic e r a f f in a t a e s p e t t a c o la r e e la p a s s io n e d i u n o s t a f f a lt a m e n t e s p e c ia liz z a t o c h e v i s e g u e p a s s o a p a s s o , c a p ir e t e p e r c h é d a n o i o g n i v o s t r o m e e t in g s i t r a s f o r m a in u n e v e n t o a c in q u e s t e lle .
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des-Benz ha selezionato alcuni partner esclusivi tra cui CastelBrando. Ai clienti Mercedes è riservato un esclusivo servizio concierge, PLCA Exclusive Service, che li guiderà alla ricerca di emozioni nel percorso polisensoriale “I cinque sensi” – in cui saranno coinvolti vista, udito, gusto, tatto e olfatto – attraverso la scoperta di esclusivi servizi luxury. Per questa ragione nel network di professionisti selezionati non poteva mancare CastelBrando, uno dei più grandi e antichi castelli d’Europa, che sorge nel cuore delle Colline del Prosecco tra Venezia e le Dolomiti e racchiude al suo interno un hotel & spa, ristoranti e bar, un contro congressi, diverse aree museali tematiche e una boutique. Per i clienti Mercedes a disposizione speciali pacchetti soggiorno, con due o più notti in castello, percorsi benessere, menu ricercati e molti altri servizi personalizzabili.
Borsa di studio “Roberto Wirth” alla Gallaudet University La Roberto Wirth Fund Onlus anche quest’anno promuove, sul territorio nazionale, la borsa di studio “Roberto Wirth” per studenti sordi, amministrata dall’associazione in collaborazione con la Commissione Fulbright per gli scambi culturali tra l’Italia e gli Stati Uniti. L’obiettivo è formare professionisti altamente specializzati presso la Gallaudet University, Washington D.C., che al rientro in Italia possano lavorare con bambini sordi in età evolutiva, dalla nascita al momento della diagnosi e dall’inizio del percorso abilitativo o riabilitativo 134 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
agli anni della scuola. Tutti i cittadini italiani sordi, laureati o che hanno sostenuto almeno tre esami universitari, possono partecipare alle selezioni per l’assegnazione della borsa di studio “Roberto Wirth” per l’anno accademico 2011-2012. Il vincitore avrà l’opportunità di accedere a corsi di specializzazione in Educazione, Psicologia e Counseling nell’ambito della sordità infantile, per un periodo di 5 o 9 mesi. Il bando e la domanda di candidatura sono scaricabili online dal sito internet www.robertowirthfund.net. La domanda di partecipazione va compilata e inviata entro e non oltre il 15 marzo 2011. Info: Dott.sa Stefania Fadda Tel. 0689561038; cell. 3318520534; info@robertowirthfund.net
Jean Faivre nuovo area vice president, Western and Southern Europe Jean Faivre (foto) è il nuovo area vice president Western and Southern Europe di Hilton Worldwide. Dal 2007 Faivre è anche a capo delle operations
in Francia, Mediterraneo Orientale e Penisola Iberica (FEMIP). Sarà responsabile di 30 hotel di proprietà o in gestione che fanno riferimento a sei brand (Waldorf Astoria Hotel & Resorts, Conrad Hotels & Resorts, Hilton Hotels & Resorts, Doubletree by Hilton, Hilton Garden Inn, Hampton by Hilton) in 10 Paesi (Belgio, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Malta, Spagna, Lussemburgo e Paesi Bassi).
Edward Leenders nuovo General Manager dell’Hotel Savoy, Firenze Con 14 anni di esperienza nel settore dell’ospitalità, l’olandese Leenders si unisce al team del Savoy avendo già ricoperto la posizione di Brand Support Director a livello centrale. Martin Elsner, Director of Operations del gruppo, così commenta la nomina: «Siamo molto felici che Edward abbia preso il timone dell’Hotel Savoy: siamo certi che apporterà l’adeguata combinazione di ospitalità e management. Siamo inoltre molto soddisfatti di aver trova-
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SAI L’ULTIMA?
to questa figura all’interno della nostra società, sottolineando così la propensione nel far crescere i nostri collaboratori». Nel suo nuovo ruolo Leenders supervisionerà tutti gli aspetti dell’albergo, icona delle città, e sarà responsabile di tutte le attività e le strategie che porte-
ranno alla continua crescita dell’hotel, del rinomato ristorante L’Incontro, così come del Bar e delle strutture Mice. Fluente in molte lingue, Leenders ha svolto diverse mansioni all’interno della Rocco Forte Collection, ricoprendo cariche anche al Brown’s di Londra e
Arcimboldo a Palazzo Reale Fino al 22 maggio al Palazzo Reale di Milano, per la prima volta verrà indagata nella mostra Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio tutta la produzione di Arcimboldo, pittore milanese e poi per venticinque anni pittore di corte a Vienna:
dalle vetrate per il Duomo di Milano ai disegni naturalistici copiati in tutto il mondo; dalle celeberrime teste composte ai disegni di costumi e attrezzature per le feste alla corte asburgica; dalla pittura ridicola alle famose nature morte che hanno ispirato Caravaggio. Nella foto: Vertunno (Ritratto di Rodolfo II), 1590, olio su tavola; 68x56 cm, Castello di Skokloster, Svezia.
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all’Amigo di Bruxelles. Prima di unirsi alla Rocco Forte Collection, Leenders era Direttore del Food&Beverage al Park Hyatt di Amburgo, oltre a essere General Manager di due Resort privati alle Seychelles.
600mila camere per Hilton Worldwide Hilton Worldwide si è ulteriormente avvicinata alla concretizzazione delle propria missione consistente nell’affermarsi quale leader globale del settore della ricezione alberghiera raggiungendo nel 2010 diversi importanti traguardi, tra cui un numero totale di camere da primato. L’anno scorso Hilton Worldwide si è affermata quale la maggiore catena alberghiera degli Stati Uniti in termini di numero di camere – con 600mila stanza, e ha inaugurato la sua seicento millesima camera d’albergo divenendo una delle due sole catene alberghiere che abbiano mai raggiunto questo traguardo. Tra le pietre miliari raggiunte da Hilton Worldwide nel 2010 meritano menzione: lo sviluppo di un portafoglio globale che a fine esercizio includeva 868 hotel e più di 138.000 camere; l’apertura di 178 hotel con più di 24.000 camere e il perfezionamento di contratti di gestione o franchising per più di 230 hotel con più di 44.000 camere, nonostante la crisi economica; l’incremento della percentuale sul numero totale di camere al di fuori degli Stati Uniti dal 15 per cento nel 2007 al 50 per cento circa alla fine del 2010, e l’aumento della percentuale di camere in corso di costruzione al di fuori degli Stati Uniti dall’11 per cento nel 2007 al 73 per cento alla fine del 2010; il rag-
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giungimento di un numero record di membri del programma di fidelizzazione HHonors pari a 27 milioni, di cui 2,5 milioni vi hanno aderito nel 2010. La società inoltre si è contraddistinta quale la prima grande catena alberghiera ad implementare un sistema di valutazione della sostenibilità quale standard del marchio con LightStay, che misura il consumo elettrico e idrico, nonché la produzione di rifiuti e le emissioni di anidride carbonica presso tutti gli alberghi facenti parte della catena a livello mondiale. Info: www.hiltonworldwide.com.
dal letto, luce, tv, riscaldamento, sveglia e chiamate alla reception. Molto bella anche l’area wellness e fitness, con sauna, bagno turco, docce emozionali, Lama d’acqua. Per i meeting c’è anche una sala attrezzata per ogni tipo di evento in grado di accogliere fino a 100 ospiti. Info: tel. 0172489674; www.napoleoncherasco.com
Alla scoperta delle Langhe partendo dall’Hotel Napoleon
Nuovo look per il Capri Tiberio Palace
Nel cuore di Cherasco, nella terra delle Langhe, c’è un tre stelle che è un’autentica sorpresa: il Napoleon (foto in basso). Modernissima struttura super tecnologica con 22 camere da sogno, ampie e luminose, con pavimenti in legno, mobili color avorio e beige e tecnologia touch screen che consente di regolare anche comodamente
Riaprirà il primo aprile con una nuova immagine il Capri Tiberio Palace (in alto), boutique hotel simbolo dell’ospitalità caprese a due passi della celebre Piazzetta, Dopo il restyling, le 60 camere di cui 13 suites, tutte con terrazze o balconi privati, saranno ancora più confortevoli. Uno degli ambienti più suggestivi dell’hotel è l’area benes-
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sere, nella quale è stata inaugurata la nuova Tiberio SPA.
Italia meta turistica privilegiata nel 2011 Il monitoraggio condotto sui principali mercati dell’incoming italiano dalla rete estera dell’ ENIT-Agenzia, fotografa una generale tenuta della destinazione Italia sui mercati internazionali, con un andamento positivo per le scorse festività natalizie e buone prospettive per il 2011. I segnali più confortanti provengono dai mercati oltreoceano: in USA e in Canada i T.O. contattati registrano un aumento di vendite (+25%) in favore delle grandi città d’arte italiane e della montagna; in Cina oltre alla richiesta di turismo culturale e leisure, in questo periodo sono privilegiati il turismo business e Mice; otti-
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167 camere e Jr. suites con balcone vista lago, ristoranti a bordo lago e veranda, Winnie’s piano bar, terrazza solarium con attracco barche, giardino a lago, parcheggio privato, piscina riscaldata e idromassaggio esterno, sauna, bagno turco e zona massaggi. Sale riunioni da 20 a 300 posti.
LUOGO IDEALE PER CONIUGARE RELAX E LAVORO IN UN AMBIENTE RICCO DI STORIA ED ELEGANZA
Grand Hotel Gardone - Proprietà Famiglia Mizzaro via Zanardelli, 84 - 25083 Gardone Riviera (Bs) - Lago di Garda - Italy tel +39 (0) 365 20261 fax +39 (0) 365 22695 W W W.G R A N DHOT ELG A R D ON E . I T I N F O @ G R A N DHOT ELG A R D ON E . I T
SAI L’ULTIMA?
me le performance anche dall’India (+29%) con grande richiesta dell’offerta laghi, montagna, città d’arte minori e business. In Asia, il Giappone ha avuto nel 2010 una netta ripresa dei viaggi all’estero, dove l’Italia si è ritagliata una posizione importante. Sul fronte europeo i mercati di area tedesca – Germania, Austria e Svizzera – mostrano un andamento stabile o in crescita presso gli operatori che trattano l’Italia.
Più vantaggi per chi prenota prima con Swan Tour
Daniele Botta è il nuovo direttore operativo del Molino Stucky Hilton Venice
La Swan Tour propone, nelle migliori agenzie di viaggio, “Super Prenota Prima”, una formula di grandi vantaggi per chi decide subito di partire per Sharm el Sheikh alloggiando presso i cinque stelle Melia Sharm Swan Club oppure Melia Sinai Swan. Partenze previste da Roma, Pisa, Bologna, Bergamo, Milano, Verona, Venezia, Catania, Bari e Napoli. Le tariffe sono all inclusive: al Melià Sharm, dal 19 al 28 febbraio, 679 euro a persona e 629 euro presso il Melià Sinai; dal 05 al 27 Marzo 2011, le tariffe vanno dai 719 euro ai 689. I bambini sono gratis fino a 12 anni in camera con gli adulti.Info: www.swantour.it.
Il 5 stelle Molino Stucky Hilton Venice, tra “le punte di diamante” della catena alberghiera in Italia, annuncia la nomina di Daniele Botta (foto) come nuovo Direttore Operativo dell’Hotel. Con più di 15 anni di lavoro alle spalle nel settore dell’hôtellerie, Daniele arricchisce la propria esperienza nell’area Food & Beverage in alcuni dei più prestigiosi hotel del mondo. Inizia il suo percorso professionale al Crown Plaza London Heathrow in Inghilterra e al Crown Plaza Cologne in Germania, appro-
dando nel 2002 al lussuoso e imponente Royal Meridien Beach Resort di Dubai, in cui lavora come assistente Food & Beverage manager per circa 3 anni per poi coprire la carica di Food and Beverage Manager pe i restanti 4 anni, contribuendo a incrementare l’eccellenza dell’offerta ristorativa dell’Hotel. Sotto la guida di Daniele Botta, l’Hotel infatti viene nominato per 4 anni consecutivi il migliore della catena Meridien nel set-
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tore Food & Beverage, uno degli 11 ristoranti è premiato da Grumpy Gourmet come “best steak restaurant” negli Emirati Arabi per due anni di seguito, oltre a ottenere il punteggio più alto per lo standard di servizio dal Grumpy Gourmet Magazine, e il ristorante Prime Rib viene giudicato uno dei 10 migliori ristoranti degli Emirati. Dopo l’esperienza di Dubai, Daniele lavora come Direttore del Food & Beverage al leggendario Badrutt’s Palace Hotel di St. Moritz, il 5 stelle Leading Hotels of the World, per poi approdare con il ruolo di Direttore F&B al One & Only Reethi Rah Maldives, l’hotel baluardo dell’esclusiva catena One & Only, che lascia per affrontare il nuovo incarico nell’hotel Molino Stucky di Venezia. Al Molino Stucky, Daniele avrà la responsabilità della gestione dei reparti nevralgici dell’hotel come il ricevimento, housekeeping oltre a tutto il food & beverage. Info: www.molinostuckyhilton.it
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Completata la squadra del Top Management
all’InterContinental De La Ville Roma lusso, e sempre più complesso anche nell’utilizzo delle nuove tecnologie per le esigenze di un posizionamento ottimale sul web e la richiesta di una flessibilità commerciale, business e leisure, sempre più articolata e di qualità. Roma sarà poi quest’anno sotto i riflettori mondiali per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia e continuerà ad esserlo anche nei prossimi anni in vista dei preparativi per l’Expo 2015. E noi terremo il passo”, conclude Verrocchi. Dopo importanti esperienze internazionali nell’hotellerie di lusso – è stato, tra i vari incarichi, direttore vendite del Millennium Mayfair di Londra e dell’Hotel Principe di Savoia Milano – Antonio Tagliabue (foto sopra) è approdato all’InterContinental De La Ville di Roma come nuovo direttore sales & marketing. «È stato molto stimolante lavorare per un gruppo come Dorchester Collection, cui fa capo l’Hotel Principe di Savoia, ma l’opportunità di crescita professionale e di sviluppo offertami da un player di estensione mondiale come InterContinental Hotels Group, all’interno di uno degli
alberghi italiani più affascinanti, quale è l’IC De La Ville, è una lusinga alla quale non ho potuto sottrarmi» ha dichiarato Tagliabue che guiderà un team affiatato di cinque collaboratori. La scelta di Tagliabue come guida del team rientra nel progetto strategico dell’hotel di ottimizzare ulteriormente il proprio posizionamento sul mercato: «la squadra di manager che ho voluto per l’InterContinental De La Ville Roma», spiega il general manager dell’albergo Ciro Verrocchi (a destra), «saprà rispondere alle evoluzioni gestionali di un mercato fortemente competitivo, quale quello dell’hotellerie di
La nuova squadra dell’InterContinental De La Ville lavorerà, in particolare, all’incremento della clientela corporate in un momento di ripresa del segmento Mice e Business Travel e al potenziamento della fascia leisure, nazionale e internazionale, orientandosi ai mercati emergenti dell’area BRIC, Brasile in testa, e consolidando i mercati chiave, U.S.A, Russia e Italia. 142 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
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AC HOTELS 91 URBAN LOCATION SPECIALI PER PCO. ALTA TECNOLOGIA, DESIGN MODERNO. E UN NUOVO CONCEPT DI MEETING ROOM POLIFUNZIONALE PER EVENTI DI MEDIA GRANDEZZA servizio è il tratto distintivo che rende la Compagnia un punto di riferimento ideale per i PCO che spesso non hanno il tempo di visitare tutti gli alberghi prescelti prima di decidere la location migliore per un evento o per un roadshow: scegliendo una delle 91 strutture del Gruppo si va infatti a colpo sicuro: basta visionare per esempio l’AC di Milano per sapere perfettamente cosa aspet-
atena giovane e dinamica, fondata in Spagna nel 1999 da Antonio Catalán, AC Hotels è oggi una realtà sempre più consolidata e apprezzata anche in Italia dove conta 10 strutture tutte strategicamente ubicate in città chiave come Milano, Brescia, Genova, Bologna, Firenze, Torino, Vicenza, Padova, Pisa e Arezzo. A contraddistinguere il brand è un concept moderno dell’accoglienza che si ispira al metropolitan style e propone un equilibrato mix tra design, innovazione tecnologica e comfort, garantendo lo stesso standard di qualità in tutte le strutture. Proprio l’omogeneità del
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Della Catena di Antonio Catalán fanno parte il brand “AC Hotels” con strutture di alto livello rivolte alla clientela cosmopolita e situate nei punti strategici delle principali città e “AC Selection” con alberghi prestigiosi, ricavati in palazzi storici. 144 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
Una camera dell’AC Arezzo. In alto, una sala congressi dell’AC Firenze
LE LOCATION DI MM
Qui sopra tre immagini dell’AC Genova. In basso, la hall e una camera dell’AC Bologna
tarsi dall’AC di Firenze o di Barcellona. Vale a dire: ampie sale meeting attrezzate con luce naturale in grado di accogliere fino a 150 delegati, dotate delle migliori tecnologie, incluso il wi-fi, e l’assistenza di una persona dedicata pronta a far fronte a qualsiasi necessità. In modo da garantire un servizio tailor made. Negli AC gli ospiti troveranno inoltre, oltre alle business facilities, diverse dotazioni tra cui fitness centre, bar e ristoranti dove organizzare pranzi di lavoro, cene di gale ed eventi personalizzati. Per il 2011 la catena ha deciso di puntare ancora di più sul target dei PCO, aprendosi agli eventi di medie dimensioni. Sono in programma infatti importanti lavori in tutti gli hotel per introdurre, in aggiunta alle sale preesistenti, il nuovo concept di Sala AC che prevede spazi polifunzionali di design utilizzabili sia per lavorare sia per un welcome cocktail o per un coffee break.
break e possibilità di accogliere da 15 a 130 persone. Anche l’hotel AC Bologna si rivela un’ottima scelta in termini di cost saving rispetto a città più frequentate e garantisce un’ottima location, a due passi dal centro, dalla stazione e dalla Fiera con 121 camere e due sale meeting dotate di luce na-
turale per un massimo di 140 persone, una zona bar ed un foyer in grado di ospitare eventi numerosi e tutta la qualità dei P.T. servizi AC Hotels.
AC Genova e AC Bologna: una scelta vincente per gli eventi Situato in posizione strategica con facile accesso al centro della città e alla riviera ligure l’Hotel AC Genova offre 139 camere, 6 sale riunioni all’ultimo piano dell’hotel con luce naturale, spazi dedicati per coffee 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 145
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Astoria Park Hotel Centro Congressi FARE CONGRESSI IN UN CENTRO ALL’AVANGUARDIA, APPROFITTANDO DI UNA SOCIAL SPA, NEL RISPETTO DELLE NORME ECOLABEL. A RIVA DEL GARDA
l Lago di Garda ha tre sponde e tre anime, quella bresciana, quella veronese e quella trentina. Riva del Garda è la regina della sponda trentina, vista dall’alto delle vette del Monte Baldo appare in tutta la sua bellezza,una cittadina immersa nel verde, con un lungolago piacevole da percorrere, dal quale si ammirano le onde, punteggiate dalle vele dei surfisti e delle barche che navigano con soddisfazione, spinte da un vento robusto, delizia degli appassionati. La cittadina è protetta dalle montagne, alta barriera che le ha regalato un clima davvero mite e che nel corso dei secoli ha attirato molti popoli, ognuno dei quali ha lasciato un segno della propria civiltà. Lo stesso clima ha in passato invitato re, principi, scrittori ed artisti a soggiornare in questi luoghi per ritrovare salute e ispirazione, grazie ad un ambiente piacevole, dove la flora è quasi mediterranea e le palme si mescolano agli olivi, alle conifere e alle piante mediterranee. A poche centinaia di metri dal centro e dal terminal dei bus,
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altrettanto strategico rispetto agli edifici della Fiera di Riva del Garda, sorge Astoria Park Hotel. La struttura architettonica è molto interessante, ha una forma irregolare, anomala, sembra un essere zoomorfo accovacciato su una distesa di verde, rivestito di una copertura di rame zincato ed aperto verso l’esterno, si colloca proprio su un prato all’inglese, dove le palme creano un giardino un po’ esotico che fa da contraltare alle montagne. Architettura naturale ed architettura opera dell’uomo – gli architetti sono Mariano Zanon e Alessio
Bolgan, fanno a gara per il nuovo centro congressi. La facciata ovest è la più interessante, è inclinata rispetto alle pareti perimetrali e introduce al cuore della sala conferenze, dove una parete tutta in vetro incornicia le montagne e garantisce la luce, importante per l’inserimento del complesso nel paesaggio, infatti nelle intenzioni degli architetti e della proprietà c’era sin dall’inizio la volontà di privilegiare le viste naturali. La Sala conferenze offre 300 posti, una Sala regia controlla suoni, video, registrazioni, traduzioni. La sala può essere suddivisa, grazie a pareti mobili in tre sottosale, autonome, ma collegabili tra loro con un corridoio. Lungo il perimetro della Sala conferenze si sviluppa un ampio deposito, che serve la sala stessa e la Hall, con la recep-
LE LOCATION DI MM
tion, che all’occorrenza funge da caffetteria. Sui lati opposti trovano posto le camere, degli ospiti e del personale dell’Hotel. Le 118 camere, in particolare la bella suite, sono spaziose, hanno accesso wireless e uno stile contemporaneo molto piacevole, dove il bianco si alterna col nero e col panna. Gli spazi comuni, la spaziosa Hall di fronte al Ricevimento, dove sono situate comode poltrone di fianco alla parete a vetri, la Sala banchetti (150 posti) e la Sala Ristorante (250 posti) sono luoghi altrettanto razionali e accoglienti come del resto l’area elegante del bar. L’Hotel Astoria riserva anche un’altra sorpresa, l’edificio racchiude una Social Spa, un centro benessere dove rilassarsi, fare due chiacchiere, leggere, bere le squisite tisane, nuotare e dove prenotare consulenze con specialisti nutrizionisti, personal trainer, per una valutazione delle caratteristiche corporee e delle abitudini alimentari, finalizzate alla predisposizione di consigli nutrizionali ed alla personalizzazione di un programma alimentare. Dal 2008 Astoria Park Hotel ha conseguito la certificazione europea Ecolabel, una certificazione ad adesione volontaria, concessa a quei prodotti e servizi che rispettano criteri ecologici e prestazionali stabiliti a
livello europeo. L’ottenimento del marchio (un fiore), avviene tramite un Ente Certificatore, il quale attesta in azienda una situazione di basso impatto ambientale, nel pieno rispetto dei criteri prestabiliti ed un impegno per un continuo miglioramento futuro. Il Direttore, Donatella Marchioro coordina con passione un prezioso staff quasi tutto al femminile, per quanto riguarda il mondo eventi, la responsabile é Francesca Tosi la referente unica che segue il cliente dal preventivo alla gestione dei servizi direttamente in hotel, con il supporto di Alessandra Michelotti che si occupa del marketing e della comunicazione. L’organizzatore congressuale potrà rivolgersi a lei anche per scoprire le convenzioni e riduzioni riservate a tutti gli ospiti di Astoria Park
Hotel. Grazie alle speciali Promotions Card è previsto l’ingresso ridotto per le maggiori attrazioni del lago e parchi: Funivia del Monte Baldo, Parco Giardino Sigurtà, Parco Natura Viva, il Vittoriale di Salò, Gardaland, Canevaworld Aqua PaL.S. radise e molti altri.
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LE LOCATION DI MM
Il Boscareto Resort UN EDEN A CINQUE STELLE DI RAFFINATI PIACERI. A COMINCIARE DA QUELLI DELLA TAVOLA CON UNA CUCINA PLURIPREMIATA A CUI FA DA DEGNO CONTRALTARE UN’ECCELLENTE CARTA DEI VINI. NELLA TERRA DEL TARTUFO BIANCO DI ALBA E DEL BAROLO
mmerso in 32 ettari di vigneti di Moscato e Nebbiolo da Barolo, l’esclusivo hotel 5 stelle lusso sorge sull’omonima collina di Serralunga d’Alba, regno del Tartufo Bianco d’Alba e di numerosi prodotti enogastronomici d’eccellenza. A poco più di un’ora da Torino, a meno di due da Milano e Genova e a due passi dalla città di Alba, Il Boscareto Resort & Spa dispone di 38 camere e 9 suite. L’idea di un Resort dall’architettura contemporanea, terra dalle forti tradizioni, è opera della famiglia
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Dogliani. Quella che si assapora al Boscareto Resort & Spa è un’autentica immersione dei sensi: design, eleganza essenziale, sport & relax, ed enogastronomia con due ristoranti: La Rei Ristorante Gourmet e La Briccolina Vineria. È proprio sulla ristorazione che punta il Boscareto, con una brigata di oltre 15 giovani motivati dagli eccellenti curriculum che a poco più di un anno dall‘inaugurazione – 18 ottobre del 2009 – hanno già ricevuto illustri premi: “Premio Golosaria 2010” come miglior ospitalità italiana
nella categoria ristoranti di charme; “Premio Novità dell’Anno” Guida L’ESPRESSO 2011, con la segnalazione nella categoria giovani dello Chef Chen Shiqin; “Miglior Ristorante 2011” Guida Critica Golosa Piemonte 2011; “Miglior Ristorante del Piemonte Guida i Ristoranti di Bibenda 2011”. Professionalità, amore per la tradizione e ricerca della qualità sono alla base della filosofia gastronomica. Chef Executive della cucina è Shiqin Chen, originario di Shangai e grande esperto della cucina italiana e piemontese, grazie alle sue collaborazioni stellate, tra cui emerge quella decennale con Gian Piero Vivalda, attuale consulente del Ristorante La Rei. Concedersi un momento gourmet al Ristorante La Rei significa lasciarsi sedurre dal gusto. Freschi Ingredienti di stagione, e rispetto per la tradizione sono un imperativo nella cucina del Ristorante che può accogliere fino a 70 ospiti tra sala da pranzo e sala privata, dove degustare pregiati rhum, accompagnati dall’aroma dei più esclusivi sigari. La sala ri-
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cevimenti ospita fino a 130 invitati e incornicia un patio vero e proprio salotto all’aperto minimal con bonsai di oltre 50 anni. L’ultima novità firmata Boscareto è la Vineria La Briccolina che offre un ambiente vivace, giovane e dall’impronta high tech, ideale per una clientela informale. Menu semplici, di qualità, ottimo vino anche a bicchiere; il cuoco della vineria è il giovane Vincenzo La Corte che propone anche simpatiche e originali serate a tema. A contraddistinguere i plus de Il Boscareto Resort & Spa non possono mancare le sue 1200 etichette custodite nella canti-
na: dai vini delle Langhe a quelli del Roero e Monferrato, della Borgogna senza rinunciare a
Sepertuscan, i bianchi d’Alsazia all’immancabile Champagne. Il lounge bar Sunsì, poi è luogo perfetto per intrattenersi con un aperitivo gustando originali cocktail, long drink alcolici e analcolici, con oltre 200 referenze. All’interno del Resort sono presenti due sale congressi, da 70 e 110 posti a sedere, collegate in videoconferenza e munite dei più sofisticati impianti tecnologici. Per riunioni più riservate è a disposizione la “Sala Boscareto”. Tutto è studiato per rendere gradevoli gli incontri, anche la costruzione dei menù: gusto e leggerezza per tornare con dinamicità al lavoro, dopo il break del pranzo. Dulcis in fundo, la Spa del Resort La Sovrana, rifugio dove sapienza olistica, elementi naturali e professionalità si riuniscono per ridonare equilibrio psico-fisico. La Sovrana è un AVEDA Destination Spa con sa-
la delle acque, piscina, vasca idromassaggio e palestra Technogym, suite per massaggi e trattamenti, sala make up, hairstyle, sauna, bagno turco e docce emozionali. Per concludere il soggiorno al Resort, l’ultima tappa è La Boutique dove concedersi l’acquisto di uno speciale cadeau. Una galleria d’eccellenza che spazia dai prodotti AVEDA ai manufatti artigianali fino alle golose prelibatezze del territorio langarolo. Gianna Bellotto Rosa foto di Le foto di Marzo
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Ca’ Sagredo IERI COME OGGI IL CINQUE STELLE LUSSO CONFERMA IL CULTO DELL’OSPITALITÀ VENEZIANA hi ama Venezia sa che la parte più autentica, più “veneziana” e vivace della città si trova lungo la Strada Nova, tra San Stae, dove c’è la fermata del Casinò Ca’ Vendramin Calergi e la magnifica Ca’ d’Oro. In campo Santa Sofia, adiacente alla Ca’ d’Oro, si affaccia un antico Palazzo nobiliare veneziano, la struttura del quale, tipicamente trecentesca, fu eretta per mano della gloriosa famiglia Morosini per passare dalla metà del ‘600 alla famiglia Sagredo. All’antica corte del palazzo corrisponde oggi la hall di Ca’ Sagredo, un affascinante hotel cinque stelle lusso affidato alla classe ed esperienza di Lorenza Lain e dichiarato da Condé Nast Johansen “Most Excellent Hotel of the Year 2011”. I lavori di restauro, durati più di sette anni e curati dalla Sovrintendenza alle Belle Arti di Venezia, hanno restituito al Palazzo la sua antica bellezza: i Sagredo erano infatti collezionisti d’arte
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e la loro dimora rimane ancora oggi una splendida testimonianza dell’importanza del loro casato. Il cognome Sagredo deriva dalla parola “segreto”, poiché si diceva che questa famiglia dalle lontane origini romane fosse segretamente consigliera dell’Imperatore; governatori della Dalmazia, pare fossero arrivati a Venezia intorno al IX secolo,
entrando presto a far parte del Gran Consiglio nel 1100 per aver riportato la città di Sebenico sotto la dominazione della Serenissima. Nell’acquistare il palazzo il Procuratore di San Marco Gherardo Sagredo lo fece ristrutturare per renderlo adeguato alla posizione sociale della famiglia, commissionando all’architetto Andrea Tirali il progetto di una
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grandiosa scalinata coperta per sostituire la scalinata esterna già demolita. Le pareti della nuova scala furono decorate da Pietro Longhi nel 1734 con un affresco raffigurante “La caduta dei Giganti”, ispirato alla “Battaglia dei Giganti” di Giulio Romano presente nel Palazzo Tè di Mantova. Altri artisti ricoprirono lussuosamente l’interno delle stanze con stucchi, gran parte dei quali sono ancora nel Palazzo.
Molte delle 42 camere e suites dell’hotel Ca’ Sagredo godono di una splendida vista sul Canal Grande. Le camere sono un’accattivante espressione di romantico stile veneziano che convive con il comfort di ultima generazione. Sulla terrazza panoramica del ristorante “L’Alcova” gli ospiti possono gustare i migliori piatti della tradizione gastronomica veneziana, sapientemente re-interpretati dallo chef Josef Klostermaier che, su richiesta degli ospiti più curiosi e a caccia di sensazioni, può svelare i segreti dell’antico Mercato di Rialto che sorge giusto di fronte all’hotel, oppure invitare ad un pic-nic in gondola. Il Bar “L’Incontro” è invece diventato un punto di ritrovo per
Veneziani ed ospiti dell’albergo che qui amano intrattenersi per un aperitivo o in rilassanti conversazioni dopo cena. Le sale dell’antico palazzo oggi offrono un’esclusiva location per eventi di prestigio: spazi di diverse dimensioni possono ospitare complessivamente fino a 250 persone in un contesto di grande fascino. Sala del Tiepolo, Sala del Doge, Sala Amigoni, Sala della Musica ed il Portego, sono i nomi delle sale dove si tengono ricevimenti, convegni, riunioni di lavoro, matrimoni ed eventi speciali. Ca’ Sagredo era ed è ancora una “casa” prima che essere un hotel. L’accoglienza, gli ambienti, la struttura del Palazzo, le attenzioni che si ricevono durante il soggiorno fanno capire all’ospite che la sua permanenza diventerà un’esperienza da ricordare e da ripetere. Ca’ Sagredo dà il meglio di sé soprattutto in occasione di ricevimenti di nozze, durante le serate di Carnevale o in occasione di incentive, offrendo sale ove organizzare una riunione o allestire servizi ristorativi, ma il plus da annotare è la centralità del Palazzo: da Ca’ Sagredo si possono raggiungere, seguendo “calli” e “campi”, i luoghi più celebri della città: i musei, Piazza San Marco, le strade delle prestigiose boutique, le caratteristiche botteghe artigianali. Anche questo è VeL.S. nezia. 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 151
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Caesius Hotel
A BARDOLINO, COCCOLE PIACEVOLI E SCIENTIFICHE IN UN HOTEL CHE SI OCCUPA DEL BENESSERE GLOBALE DEI SUOI OSPITI a sponda veronese del lago di Garda, offre sempre una vista gradevole, qui non ci sono ecomostri o cementificazioni selvagge, la natura è in armonia con l’ambiente umano e tutta la Gardesana orientale fino al confine col Trentino è un susseguirsi di piccoli borghi come Cisano o cittadine come Lazise, Bardolino, Garda, Torri, Malcesine, con un cuore antico ma modernamente organizzate ad accogliere nelle loro strutture ricettive i turisti che da sempre, sulle tracce del Grand Tour percorso da illustri viaggiatori come Kafka, Goethe,
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Mann, hanno apprezzato il clima salubre, le stagioni miti, il paesaggio romantico, punteggiato di cipressi, oleandri, ulivi, limoni, piante aromatiche che ben hanno attecchito grazie al clima quasi mediterraneo. In genere la grande stagione inizia a primavera per concludersi alle prime brume di novembre, in questo lungo arco di tempo, il Lago è frequentato in prevalenza da turisti di lingua tedesca o inglese, ma anche da italiani che cercano un paesaggio ordinato e rassicurante. Fa eccezione alla “regola” dell’apertura stagionale, il Caesius Thermae & SPA Resort di
Bardolino, una struttura sorprendente, per la ricchezza e validità della sua offerta. Nato cinque anni fa, come hotel ad apertura annuale, è un vero caleidoscopio di spunti e sfaccettature e per non fare un torto a nessuna di queste accompagno il lettore per un tour virtuale. Arrivando la prima sorpresa è data dal fatto che anche in piena stagione non c’è alcun problema di parcheggio, perché sia quello esterno che il garage interno permettono di “archiviare” lo stress da auto e di dimenticarsi dell’auto, se lo si desidera, anche per tutto il sog-
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giorno, cosa non da poco in una località turistica dove il lungolago non permette di parcheggiare con facilità. L’area del ricevimento e la lobby danno il benvenuto con personale sorridente e gentilissimo, e sia all’arrivo che alla partenza ci si sente davvero degli special guest da red carpet. La ricettività è straordinaria, infatti le camere sono 185, le suite 27, le executive 3, ma non ci si rende subito conto che la struttura sia così generosa, perché è stata pensata per essere accogliente, ricca di angolini e salotti come una casa. Tutte le camere si affacciano sul giardini, sulle piscine e sulle colline, dalla maggior parte si contempla la luce del lago che regala albe e tramonti da cartolina e quel che conta tutte sono grandi, eleganti, arredate con colori tenui, con materassi e cuscini indimenticabili. La qualità delle camere è importante sia per il cliente business,
che per il cliente leisure che trascorre un week end o una vacanza, sia per il cliente congressuale/incentive che deve ricordare un’esperienza piacevole. Nato per il turismo estivo, l’hotel ha esercitato la sua vocazione di servizio alla persona anche alla clientela congressuale e business, soprattutto nelle stagioni autunno/inverno,e a quella orientata al benessere, che non conosce stagionalità. In ogni caso c’è la cura del cliente, della persona, a qualunque delle quattro categorie appartenga. Dalla primavera / estate 2011 l’ospite avrà a disposizione oltre alle piscine esterne, al parco di 40.000 mq, fragrante di
piante aromatiche, nel quale soggiornare in relax, anche un nuovo gazebo che permetterà di fare colazione o pranzare in modo informale e godere appieno i servizi dell’Hotel. Il Gazebo non sarà l’unico nuovo investimento, vista l’importanza che sta assumendo la presenza della famiglia, verrà varata l’iniziativa “Hallo Doctor”, ci sarà la collaborazione esterna di un quarto medico, un pediatra, oltre ai tre medici già presenti nell’hotel che si occupano di benessere, salute, riequilibrio. La presenza saltuaria del pediatra rassicurerà i genitori e si aggiungerà al servizio del Miniclub, attivo tutto l’anno. Lo spirito ludico e la sorveglianza
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In alto da sin., Silvano Pomari, Luigi Cremona, e il direttore Giuseppe Sarnataro. Al centro, Sarnataro, Cremona e lo Chef Emanuele Selvi. In basso, il pollo ai semi di lino
continua da parte dei collaboratori assicureranno agli adulti il meritato riposo... Ma il Caesius ha un altro tipo di clientela che d’estate o d’in154 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
verno viene per ritrovare l’equilibrio psico-fisico, e ce lo rammenta la scritta “Salus per Aquam...” che ci saluta nella lobby.
All’interno del parco ci sono pozzi che raccolgono l’acqua termale, potabile e ricca di caratteristiche organolettiche con proprietà benefiche per il fegato. L’acqua sgorga fredda, una volta riscaldata viene utilizzata nelle 4 vasche termali, oppure la ritroviamo fresca e zampillante all’interno del Centro Benessere. Il cliente e frequentatore “termale” non conosce stagioni, viene per il long weeks, per il week end, per la settimana, per il pacchetto curioso, ma in pratica è il cliente abituale del Caesius, magari affezionato cliente del Centro Ayurvedico, fiore all’occhiello dell’Hotel, famoso in Italia e all’Estero. Pressoché unico in Italia, l’hotel ha fatto una scelta di “servizio” alla persona che non è esagerato definire filosofica. In giro per l’Italia ci sono tanti wellness center, tante SPA, tanti beauty center, tutti hanno in catalogo massaggi e trattamenti, ma appunto si tratta di cataloghi, solo al Caesius c’è la pratica supportata dalla filosofia, solo qui teoria e pratica si trasformano in stile di vita. Qui le coccole sono scientifiche oltre che piacevoli, perché attraverso un percorso personalizzato portano al riequilibrio, al benessere. Dopo un’attenta diagnosi del polso, eseguita dallo specialista ayurvedico dottor Silvano Pomari, vengono indicati i massaggi, i trattamenti e la dieta adeguata al dosha, cioè ai tre tipi base di energia biologica che determina la costituzione individuale. Gli chef del Caesius offrono una perfetta cucina ayurvedica, i piatti sono elegantissimi, sazianti, i vari componenti saporiti e profumati di spezie, mai
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banali, perché devono accontentare l’occhio ed il palato, ancora più critico ed esigente quando si avventura in territori sconosciuti. Ovviamente gli chef del Caesius fanno anche altri tipi di cucina, messi a punto anche con la consulenza del famoso gastronomo Luigi Cremona, non per niente recentemente l’hotel ha avuto un ambito riconoscimento dal Gambero Rosso: il direttore Giacomo Sarnataro proviene da case e da esperienze molto importanti (per esempio con Gualtiero Marchesi, al Erbusco, Mosca e Parigi) e ha nel DNA il piacere della cucina, che fa gustare agli ospiti sia nel ristorante Benacus con menu à la carte, sia il quello dedicato agli ospiti residenti con formula mezza o pensione completa. Questa passione comprende anche la ricerca della qualità delle materie prime che si trovano soprattutto nelle zone limitrofe e che nelle mani sapienti degli chef si trasformano in cucina del territorio e del ben-essere. Tutto questo presuppone una grande responsabilità del direttore, dei capi servizio e delle varie figure di collaboratori che sono a contatto col pubblico. Molte di queste figure sono andate scomparendo e si trovano ormai solo nell’hotellerie a cinque stelle, il Caesius, ★★★★ L, invece ha voluto investire nel fattore umano, come valore aggiunto dei servizi per fidelizzare il cliente e farlo sentire ospite gradito. Passato il periodo natalizio sono partiti i “pacchetti” del Caesius, che sfruttano le stagioni e i loro doni: l’olio del Garda, il vino Bardolino, le mele, la zucca, sono i principali protagonisti.
Molte aziende sono già venute per un convegno al Caesius ma vi ritornano per un altro meeting, un evento, un incentive. Le 7 sale, da 10 a 350 posti, sono grandi, ben attrezzate, gli spazi ben distribuiti, accessibili anche dal garage (200 posti, senza contare quelli esterni), una comodità unica per chi deve scaricare del materiale. Se la grande sala Gardenia è occupata dalle sedie del congresso, il grande foyer permette di organizzare qualunque tipo di ser-
vizio ristorativo ma anche la classica festa con animazione. Anche per questo settore si è andati oltre il solito trinomio sala/coffee break/lunch, i servizi vanno oltre grazie alla creatività ed attenzione del personale che ha ricercato il meglio di quanto si possa trovare nel territorio. Wine ed oil tasting, escursioni in bicicletta, visite ai parchi tematici, visite alle città d’arte come Verona e Mantova, per completare l’ofL.S. ferta congressuale.
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Hotel Corte Valier di Lazise A POCHI MESI DALL’APERTURA IL QUATTRO STELLE HOTEL CORTE VALIER DI LAZISE CONFERMA D’ESSERE UNA DELLE STRUTTURE PIÙ ELEGANTI E COMPLETE DEL GARDA VERONESE ria frizzante all’Hotel Corte Valier e non solo perché c’è in atto una “tempesta di creatività” portata dal nuovo corso del general manager, Domenico Esposito (foto a sin.), ma anche perché dopo qualche mese dall’apertura è stata messa a fuoco la vera vocazione dell’hotel, un riuscito mix di prodotto, adatto sia all’ospite individuale che al gruppo di un incentive esclusivo: da giugno a settembre 2010 la clientela individuale leisure è stata il segmento di riferimento, nei
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mesi di ottobre e maggio l’hotel ha lavorato molto con gruppi e MICE. Si arriva da Peschiera o da Bardolino e ci si innamora subito di questo hotel elegante, dove gli spazi interni ed esterni fanno a gara per sottolineare l’allure un po’ francese dell’insieme. Oltre il giardino ed oltre la terrazza, tra le chiome dei pini marittimi che svettano contro il lungolago, si intravvedono le vele e i traghetti che solcano le acque del Lago di Garda, grande come un mare, luminoso e mutevole come un caleidosco-
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Inquadra il Qr e scopri le proposte Hotel Corte Valier
pio, per effetto di giochi della luce che si riflette sulla superficie del lago, onnipresente da qualunque angolatura. Non per niente il logo dell’Hotel è una goccia d’acqua di lago. Il pay off Garda, lake no other, forma sincopata di Garda lake, like no other, che possiamo tradurre con “Il lago di Garda come nessun altro” gioca con like e lake, per rafforzare ulteriormente l’unicità della struttura e dei suoi servizi sul lago. Il nome dell’hotel è storico e rievoca un evento di fine ’500 quando ci fu l’incontro tra il Vescovo di Verona Agostino Valier e il padre carmelitano Giovanni Anselmo da Vicenza, proprio sul terreno dove sorge l’hotel, che una volta faceva parte della Villa Pergolana, il
parco della quale confina con l’albergo. Una fortuna non da poco il verde della Villa, prezioso come quello, curato benissimo, del giardino e del verde pensile, che un po’ alla volta tappezzerà le pareti dell’hotel dove si aprono le finestre delle camere. Le stanze sono 84, delle quali 6 suite offrono oltre 45 mq, altre 6 sono state concepite per dare il massimo comfort ai diversamente abili. Tutte indistintamente guardano il Lago. Nessuno è privilegiato rispetto agli altri, tutti possono contemplare i mille colori del lago, all’alba e al tramonto. L’Hotel offre un business center eccezionale, con 300 mq di spazi modulari, in grado di ospitare fino a 190 persone. Le eleganti sale riunioni sono perfettamente equipaggiate, sia di dotazioni tecnologiche sia predisposte per i servizi che su richiesta possono essere offerti. I servizi congressuali, gli eventi, sono valorizzati al massimo dagli spazi consacrati alla ristorazione: pranzi e cene aziendali, cene di gala, ricevimenti di nozze, trovano una cornice a quattro stelle nel ristorante panoramico Dome. Domenico Esposito, la cui crescita professionale è avvenuta all’interno del Gruppo Boscolo e successivamente in hotel indipendenti, sorride e si entusiasma per questo hotel: è entusiasta del fatto che, vista l’enorme richiesta di camere anche per i periodi invernali, l’hotel avrà da fine febbraio 2011 un’apertura annuale. Sarà aperto infatti anche per coloro che nei mesi di novembre e dicembre o nelle festività natalizie del 2011 vorranno dedicarsi al benessere e al relax al lago.
La novità più grande però è l’ampio spazio che sarà dato alla cucina, con l’aiuto e il coordinamento dello chef stellato Michelin, Peter Brunel e dei suoi collaboratori che dovranno dare un carattere, una personalità all’offerta ristorativa con delle proposte à la Carte intriganti ed accattivanti e dei menu versione Gourmet per pochi intimi, da degustare nella spettacolare terrazza vista lago. L’ambizione è quella di far diventare Hotel Corte Valier, nel giro di pochi anni, una delle strutture più affascinanti e importanti di tutto il Lago di Garda sia dal punto di vista dell’accoglienza,che per l’ospitalità e il benessere. Un punto di riferimento sia per i turisti che vogliano trascorrere una vacanza indimenticabile sul lago ma anche per chi volesse organizzare delle convention o degli eventi speciali di una certa importanza in una location spettacolare e suggestiva. La modernissima SPA di circa 450 mq attrezzata con Sauna finlandese e vasca di reazione, bagno turco o calidarium, bagno di vapore mediterraneo, percorso Kneipp e ampie zone relax si integra con la piscina interna, l’area Fitness e il solarium con lettino. Per completare l’offerta, il beauty Center, che mette a disposizione dei clienti le migliori tecniche orientali e occidentali per rivitalizzare corpo ed anima. Esposito ha lavorato duramente per tutta l’estate - autunno 2010 e gli chiedo qualche dato: che occupazione si è avuta? «L’occupazione è stata da giugno ad ottobre dell’88%, i principali paesi di provenienza degli ospiti? 45% Tedeschi; 14% Italiani; 12% Austriaci; poi Sviz1-2 2011 | www.mastermeeting.it 157
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zeri e Olandesi (circa 4%)». Considerazioni sul primo anno d’apertura? «Considerando che è stato il primo anno direi che la struttura ha avuto un successo eccezionale e sono sicuro che l’anno prossimo le cose andranno ancora meglio con l’inserimento e l’aumento di figure professionali di primo piano e la crescita degli standard qualitativi e di accoglienza che sa-
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ranno portati ad un livello molto più alto». I Veronesi e le aziende hanno trovato un luogo dove fare un salto la sera per una cena romantica, o dove lavorare sentendosi dei privilegiati. Ecco il pacchetto Full day meeting 215 euro comprensivo di: soggiorno in camera doppia, colazione a buffet, utilizzo sala meeting con attrezzature di base, 2 cof-
fee break, light lunch a buffet, aperitivo, cena a 4 portate. Nel pacchetto è compreso: l’accesso all’area Wellness attrezzata con sauna finlandese, bagno turco, sauna mediterranea, percorso Kneipp, ampie zone relax e tisaneria, piscina interna ed esterna con idromassaggio, fitness center, deposito bagagli, garage interno, internet wifi L.S. nelle aree comuni.
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Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast
UNA STRUTTURA GIOVANE CHE NASCE DALLA RIQUALIFICAZIONE DI UN EX CEMENTIFICIO E CHE HA SAPUTO RIPORTARE IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ IL TURISMO D’ALTO LIVELLO SULLA COSTIERA SORRENTINA mmaginate un vecchio cementificio, accanto a una cava ormai in disuso, sulla costiera sorrentina, uno di questi mostri che abbondano sui litorali italiani. Niente di più lontano, parrebbe, dall’ospitalità di alto livello promossa da una grande catena alberghiera internazionale come Intercontinental Hotels Group. Eppure quella struttura fatiscente, dopo cinque anni di lavori di riqualificazione, si è trasformata in uno degli hotel di
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punta dell’offerta ricettiva del Sud Italia, il Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast, inaugurato nel 2004 e frutto di un poderoso progetto di recupero non solo della fabbrica, ma anche dell’area circostante, oggetto di interventi come il consolidamento della parete rocciosa retrostante l’edificio e la realizzazione della scogliera frangiflutti che oggi ripara la lunga passeggiata, 300 metri, a fianco dell’albergo. L’intera zona è stata così resti-
tuita alla città di Castellammare di Stabia ed è diventata la cornice di una delle strutture più interessanti per l’ospitalità sulla costa di Sorrento. Il Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast, quattro stelle categoria superiore, si trova in una posizione strategica, all’incrocio degli itinerari turistici più noti della regione. È, infatti, facilmente raggiungibile sia via terra da Napoli, Sorrento e dall’aeroporto di Capodichino, sia via mare, grazie al molo privato in cui attraccare le imbarcazioni, collegato all’hotel dalla passeggiata lungo la costa, e dal quale partono le escursioni in barca verso le isole del Golfo di Napoli (Capri, Ischia, Procida) e la Costiera Amalfitana. Per qualificarsi come una delle strutture d’eccellenza del territorio, oltre allo scenario natu-
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rale, l’hotel può contare sulla qualità e l’ampiezza dei servizi offerti. Il design moderno, lo stile minimalista, all white per richiamare le caratteristiche dell’edificio industriale da cui deriva, caratterizzano l’albergo e le sue 150 camere, di cui 8 suite, dotate di controllo individuale della temperatura, televisore con accesso ai canali satellitari e copertura di rete per collegamento internet wi-fi alta velocità. Tra le facilities offerte la piscina, la terrazza con solarium, la spiaggia privata e il centro benessere Spamarine, 800 metri quadrati con cabine per i trattamenti, tre vasche, sauna, bagno turco, tisaneria e zona relax. Il Sorrento Coast inizia il 2011 all’insegna delle novità nel settore congressuale, come ci racconta il Sales and Marketing Manager Antonino Russo (foto a sinistra). «Innanzitutto da quest’anno la Spamarine, che è uno dei più grandi centri benessere in albergo della Campania, si apre anche all’esterno. Forti del successo registrato con i nostri ospiti, infatti, abbiamo deciso di consentire
l’accesso a questo servizio d’eccellenza anche alla clientela business, indipendentemente dal fatto che abbia prenotato presso di noi eventi o convention. Abbiamo realizzato una particolare offerta, per una o per due persone, un voucher per una giornata alla Spa che le aziende possono regalare ai propri clienti o dipendenti». «Inoltre», continua Russo, «abbiamo allestito una nuova location per banchetti, cene di gala, cocktail e feste aziendali, “Convivio ricevimenti”. Una vera e propria villa sul mare, dalle cui vetrate si gode della vista sul Golfo di Napoli e il Vesuvio, per 200 posti a sedere, la cui cucina è preparata con ingredienti di produttori locali e che rispetta il territorio non solo perché ispirata alle ricette mediterranee, ma anche per la
scelta di prodotti a chilometri zero. Alle sue spalle la parete rocciosa che domina la struttura, in grado di trasformarsi in una superficie di proiezione per video o loghi aziendali». Particolare attenzione nell’organizzazione degli eventi, «le cui prenotazioni sono sempre più a breve termine, quasi last minute», ci racconta Russo, è dedicata alla costruzione di momenti di intrattenimento e relax da accompagnare al lavoro. «Ci troviamo in un territorio ricco di attrattive, naturali, artistiche ed enogastronomiche. Puntiamo, quindi, parte della nostra offerta proprio sulla scoperta delle bellezze e delle eccellenze locali. Per esempio, da quest’anno, abbiamo potenziato la scelta di itinerari culinari proponendo visite a caseifici locali in cui non solo
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assaggiare le specialità, ma anche apprendere le tecniche della lavorazione dei prodotti, mentre alle tradizionali visite alle rovine di Pompei abbiamo deciso di sostituire un modo nuovo di scoprire la città, tramite il Museo archeologico virtuale di Ercolano, che, tra ricostruzioni animate, installazioni e video, permette di accedere alla Pompei ricostruita». E, per quanto riguarda l’andamento del settore, il manager intravede segnali positivi, che testimoniano come il grosso della crisi sia ormai alle spalle. «Il Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast è una struttura relativamente giovane, aperta solo sette anni fa. Il fatto che sia una destinazione ancora nuova è certamente un punto a suo fa162 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
vore: in questo breve periodo abbiamo intrecciato rapporti stretti con moltissime aziende italiane e non solo, che in questi anni sono state nostre ospiti per
viaggi incentive, meeting e team building. E per il 2011 abbiamo già un buon riscontro e contiamo di registrare un andamento positivo fino a fine anno». Il centro congressi, tre sale di diverse metrature ulteriormente divisibili in salette per le sottocommissioni, può ospitare eventi da pochi partecipanti a più di 200 persone e dispone di cabina di regia per la gestione degli impianti audio-video e copertura internet wi-fi. Al quarto piano dell’hotel la Sala Palizzi, di medie dimensioni (massimo 100 persone) ma spettacolare per la vista sul Golfo di Napoli e il Vesuvio, allestita per ospitare eventi quali meeting politici, conferenze stampa, ma anche banchetti e cerimonie, grazie alla cucina adiacente. Monica Foglia
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Hotel Du Lac et Du Parc
Grand Resort
otel Du Lac et Du Parc Grand Resort in ogni stagione appare come uno scenario da favola, ma la Bella Addormentata oltre che dormire e sognare, alla riapertura primaverile della stagione 2011, avrebbe l’imbarazzo della scelta su come passare il tempo, in quale struttura e in quale camera soggiornare, dove pranzare, che trattamenti fare alla SPA... A partire dalla prossima primavera infatti ci saranno molte novità, sia strutturali che di contenuto. All’interno del Resort ci sono quattro strutture che offrono quattro “modi di stare”, corrispondenti a quattro filosofie di vita: l’Hotel Du Lac, La Villa Suites, le Murialdo Suites, i Bungalows. Questo ventaglio di offerte ha permesso nel corso del 2010 di ospitare eventi prestigiosi: Giorgio Robustelli cita il ritiro estivo del Bayern Monaco, la presentazione dei nuovi modelli di autotreni Scania alle delegazioni delle filiali Scania di tutto il mondo ed i numerosi autoraduni (Porsche, Ferrari, BMW, Oldtimers) per i quali
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l’Hotel rappresenta la location ideale in quanto offre garage grandi e sicuri, spazi all’aperto per ricevimenti e cene, programmi sportivi collaterali; altre aziende prestigiose come Pirelli, Vodafone, Sandoz, Schering Plough, Generali, Arca Etichette, Sorin, hanno scelto il Du Lac per i servizi congressuali. Il Du Lac ha ospitato anche i partecipanti a importanti convegni, fra i quali quello dell’Accademia Italiana di Conservativa, il 34esimo Simposio Internazionale di Cromatografia Capillare, l’11esimo WCTE (World confe-
A RIVA DEL GARDA UN AUTENTICO REGNO DELLE VACANZE CON QUATTRO MAGNIFICHE STRUTTURE RAPPRESENTATIVE DI ALTRETTANTI MODI DI VIVERE LA LOCATION rence on timber engineering,), il 30esimo Sunbelt (international network for social network analysis), la 66esima Conferenza nazionale dell’ACI sul traffico e la circolazione, il quarto Congresso Nazionale Federserd (servizi per le dipendenze). Ma naturalmente l’Hotel è prima di tutto un fantastico giardino, un’oasi di verde che offre soggiorni piacevoli dalla primavera all’autunno e proprio pensando di rendere il soggiorno sempre più piacevole, sono stati decisi dei miglioramenti che coccoleranno ancora di più gli ospiti:per la primavera saranno rinnovate le 50 camere Classic che avranno soffici piumini e cuscini; 15 bungalows subiranno un restyling e la loro totalità – 33 in tutto – sarà dotata di aria condizionata; tutte le camere avranno grandi televisori fino a 32”, Sky con pacchetto
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Gold e la connessione internet gratuita in tutto il Resort, escluso l’internet point della lobby. Tra le novità il nuovo mini club nel parco, con kids care 6 giorni alla settimana, da Pasqua a fine ottobre. Dal 2011 il resort disporrà di un’imbarcazione prestigiosa, la Beneteau Oceanis 46, barca a vela dotata di sistemi di propulsione ibrida, rispettosa dell’ambiente: la barca, governata da uno skipper, potrà essere noleggiata per escursioni con 8-10 partecipanti. Hotel Du Lac ha aderito ad un’iniziativa promossa da Ingarda Trentino, che ha creato un nuovo club di prodotto congressuale a Riva del Garda. Già in passato l’Hotel e il Palazzo dei congressi avevano dato il via ad un’operazione analoga, coinvolgendo alcuni altri alberghi a vocazione congressuale, ma non c’era stato il risultato che ci si attendeva. Ora la partecipazione sembra essere più entusiastica ed attiva. Riva del Garda MICE, sotto l’egida di Trentino SpA, Riva del Garda Fierecongressi e Ingarda Trentino, circa una ventina di strutture alberghiere hanno scelto di far proprio un disciplinare che garantisca, pur nella diversità delle stesse, standard comuni nei confronti della clientela congressuale, di misurarsi congiuntamente in materia di customer satisfaction, di avviare una formazione su diversi li-
velli, di sfruttare la forza del gruppo ed i canali degli enti promotori per la promo-commercializzazione e presentarsi quindi uniti sul mercato. Il Resort si distingue anche per la sua partecipazione attiva agli eventi che avvengono a Riva del Garda è sempre molto sensibile infatti alle iniziative di carattere culturale. I legami, gli accordi più importanti sono con il MART di Rovereto, dove dal 19 marzo al 24 luglio ci sarà la mostra Capolavori dal Museo d’Orsay; con Garda Jazz Festival (24 giugno – 10 luglio) di cui il Resort ospiterà un concerto di grande livello il 29 giugno. Al Resort non manca nemmeno la mondanità, quella dei personaggi del mondo della TV, anche la prossima estate alcuni personaggi del jet set gareggeranno in alcune discipline sportive: è la cosiddetta VIP competition, che animerà come nel 2010 una “notte bianca” nel centro di Riva. Per chi stesse progettando un evento o una vacanza, si consiglia di visitare il sito www.dulacetduparc.com,
tra i plus del Resort ci sono i programmi wellness, con imperdibili trattamenti da provare nella Spa&Fitness Armonia e il Gourmet Service che si declina nei diversi momenti della giornata, dalla prima colazione servita nel Roof Garden o nella Veranda, al pranzo che offre ben tre scenografie, alla cena che viene servita nel Main Restaurant o alla Capannina by night, e che può prolungarsi nella Lounge bar e Pool Bar Capannina, in ognuna di queste situazioni, i sensi vengono accarezzati dall’alto livello della cucina, nazionale ed internazionale. Oltre a tutto questo c’è il Lago di Garda, c’è la montagna, ci sono scenari dove praticare molti sport e mettersi alla prova per una vacanza o un inL.S. centive esclusivi.
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Galzignano Terme Spa & Golf Resort A PRIMAVERA IL RESORT DI PADOVA PRESENTERÀ LA SUA GRANDE NOVITÀ: IL CENTRO CONGRESSI PALLADIO
accordo, è inverno ma guardando la neve, che comunque amiamo, ci piace pensare alle gemme che si schiuderanno in primavera, in un luogo che di gemme e verde se ne intende: Galzignano Terme la cittadina adagiata ai piedi dei Colli Euganei, in provincia di Padova. Nel cuore di 350.000 mq di verde inebriante, in primavera, nel Galzignano Terme SPA &Golf Resort, sboccerà la gemma del nuovo Centro Congressi Palladio. Uno spazio importante, di 320 mq, dotato di un foyer ampio, sarà il cuore, con luce naturale, assolutamente rara e non scontata in strutture congressuali, che lo faranno diventare uno dei luoghi più pregiati a livello nazionale, perfetto per cene di
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gala, meeting, banchetti, rappresentazioni teatrali, musicali, fino a 300 posti a sedere. Il Resort dall’estate del 2010 ha intrapreso un importante processo di rinnovamento, inaugurando il Radisson Blu Majestic Resort, un hotel di charme, con un’anima ecofriendley, dove tutto, colori, tessuti, materiali conferma l’anima green del Resort. Le magnifiche camere del Radisson Blu Majestic, insieme con le 110 camere dell’Hotel Sporting, dal prossimo aprile Radisson Blu come il “fratello” Majestic, completamente rinnovate da un attento “lifting”, permetteranno insieme con il nuovo Centro Congressi Palladio, di ospitare meeting importanti, anche dal punto di vista numerico, in sintonia con la richiesta del mercato di organizzare meeting nel benessere con
tutte le facilities che rendono il lavoro più piacevole e produttivo se svolto in ambiente energizzante, piacevole e rilassante nei momenti di pausa. Il restauro dello Sporting non si limita alle camere, anche gli spazi esterni saranno completamente rinnovati, per offrire un piacevole senso di nuovo, all’altezza della prima struttura. In concomitanza con la “vernice” del centro congressi aprirà anche il nuovo reparto termale del Radisson Blu Majestic, per offrire agli ospiti pause di benessere in ambienti di grande charme. Qui a lavori finiti, sembrerà di stare in un giardino d’inverno e se pensate che andare alle terme sia un’esperienza “grigia” ebbene cambierete presto opinione, andare alla Terme al Resort di Galzignano significherà fare le cure in un ambiente luminoso, pieno di verde, piacevole. Il compito di traghettare dal vecchio al nuovo l’immagine e la sostanza dell’Hotel è stata affidato a Michele Zanconato (foto in alto a destra) e sotto la sua direzione sta prendendo forma un hotel completamente rinnovato nella forma e nello spirito: conscio che i miracoli succedono solo nella 42th Strada, il G.M. si è circondato della competenza ed esperienza di persone chiave della precedente gestione ed ha introdotto al-
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tri validi collaboratori, come Marino Visentin, Director of sales & marketing che lo affiancano nell’operazione di rinnovamento e trasformazione di una struttura dove l’anima congressuale non sarà un optional, ma un segmento di mercato molto importante. Il Resort ha sempre avuto forti legami col mercato austriaco e tedesco, ma anche con clienti italiani, imprenditori per esempio che dopo aver scelto il Resort per lavoro, ritornano con la loro famiglia, con la quale ritrovano benessere e trattamenti di cura allo stress che si accumula durante la vita quotidiana; l’hotel vive ovviamente una sua stagione termale, durante la quale offre al cliente individuale e ai gruppi molte occasioni di svago e benessere, all’interno ed all’esterno. Il singolo potrà naturalmente programmare tutte le cure termali facendo un’impegnativa medica, sapendo che il suo soggiorno sarà pieno di attenzioni da parte dello staff dell’hotel e delle terme. Ma è proprio all’esterno, in tutte le stagioni che il cliente individuale o gli ospiti di un incentive possono trovare molti
spunti divertenti. Le grandi città d’arte come Venezia, Verona, Padova, Vicenza ma anche le piccole, come Este e Ferrara, con i loro Musei e tesori artistici, riconosciuti patrimonio UNESCO, sono raggiungibili in un arco di tempo che va da mezz’ora a un’ora, con comode autostrade. Ovviamente non esiste solo l’arte, la cucina, quella tradizionale a km zero o i presidi eno gastronomici del territorio sono pronti per essere conosciuti. La posizione del Resort, a pochi minuti dal casello di Terme Euganee, sull’A13, la vicinanza all’A14, agli aeroporti di Venezia, Verona, Bologna, permetteranno a tutti gli organizzatori congressuali di progettare meeting medico-scientifici, presentazioni di prodotto, incentive di pregio in un ambiente colto (castelli e ville venete, immersi in parchi e giardini storici fanno da corona al resort) e soprattutto verde. In primavera da queste parti il
verde esplode e si declina in mille sfumature che si alternano ai colori degli alberi di albicocche, ciliegie, pesche. Questo per il verde spontaneo, ma l’ambiente che circonda il Resort è un campo da golf, infatti il 3 dicembre, una conferenza stampa ha annunciato una news molto importante: Galzignano Terme è stato denominato dal Comune e dalla Regione il “Paese del golf” e da questo traspare la filosofia green ed ecofriendly che sta alla base di ogni intervento. L’idea è quella di rispettare la tradizione del luogo: Galzignano Terme è immerso in un parco naturale di 350 mila metri quadrati circondato dal Parco Regionale dei Colli Euganei e nasce sulla sorgente delle acque termali che confluiscono direttamente dentro il resort. Il campo da golf suggerisce l’idea di una tranquilla serenità, tra acqua e laghetti dove divertirsi tra putting, pitching & chipping green e driving range, che ospita inoltre strutture adeguate per attrezzature e maestri dello sport per allenarsi da campioni. A questo è da aggiungere e da sottolineare la presenza all’interno del resort di Alain Messegué che propone i suoi trattamenti giustamente famosi nel mondo. Per conoscere le strutture, scegliere le soluzioni più favorevoli, è bene visitare il sito, dove sono descritti tanti pacchetti ed opportunità. L.S. 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 167
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Hilton Garden Inn Lecce UNICA STRUTTURA RICETTIVA DI RESPIRO INTERNAZIONALE NEL CENTRO DI LECCE, HA RAFFORZATO LA SUA OFFERTA PER IL SETTORE MICE CON INVESTIMENTI IN TECNOLOGIA E SPIRITO INNOVATIVO el cuore della città più autentica e affascinante del Salento, unica struttura affiliata a una grande catena alberghiera internazionale presente nel centro, l’Hilton Garden Inn Lecce gode di una posizione privilegiata e di un clima mite tutto l’anno. Peculiarità dell’area è infatti un particolare
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microclima, che si traduce in inverni dalle temperature primaverili. Tale caratteristica favorisce la vocazione congressuale dell’hotel, aperto tutto l’anno, che può così abbinare a meeting e convention momenti di svago e attività post-congress, e non solo durante la bella stagione. Il Centro Congressi dell’Hilton
Garden Inn Lecce, con più di 1.500 mq di superficie, all’interno dell’albergo, ma in posizione riservata, si articola su due piani. Al piano interrato si apre su un foyer, da cui si accede alle cinque delle otto sale meeting presenti. La più capiente, la Sala Carlo V, è in grado di accogliere fino a 500 partecipanti, con disposizione a platea. Collegata con un piccolo foyer alla Sala Ipogeo può ospitare fino a 900 persone. Dotate di luce naturale grazie alle ampie vetrate, altre tre salette al piano superiore, cui si aggiungono 3.600 mq di aree espositive, fra interne ed esterne, pensate per accogliere mostre, presentazioni e sfilate di moda. Lo spirito innovativo che caratterizza i servizi e le strutture di questo hotel di casa Hilton nasce anche dalla giovane età del suo staff, a partire da quella del direttore, Giancarlo De Venuto,
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44 anni, che ha le idee molto chiare sul tema dell’ospitalità e su come gestire un hotel in modo che sia sempre aggiornato e competitivo: «in questi anni abbiamo puntato in modo deciso sull’innovazione, dotando il nostro business center di un sistema a elevata tecnologia, che si sperimenta sia nelle attrezzature delle sale sia nelle dotazioni delle aree comuni. L’Hilton Garden Inn Lecce, a oggi, si qualifica come una delle struttura ricettive del Sud Italia con il più alto grado di tecnologia, anche grazie alla recente installazione di pannelli digitali che offrono informazioni relative agli eventi in corso, permettono di segnalare orari e luoghi degli incontri e di dare visibilità agli sponsor. All’interno dei nostri spazi, poi, si trovano tutti gli strumenti necessari per ogni tipologia di evento, tra impianti di videoproiezione,
schermi elettrici a scomparsa e sistema di amplificazione di ultima generazione». L’altro spazio dedicato dall’hotel al mice è il business centre, aperto 24 ore su 24 e situato nella lobby. Oltre all’internet point e al collegamento alla rete wireless qui è possibile accedere a una workstation per computer portabile, una stampante e una fotocopiatrice a colori e un fax. Inoltre, e gratuitamente, l’hotel mette a disposizione un servizio di stampa in remoto PrinterOn, che consente di stampare documenti, messaggi e-mail, allegati, da computer o smart phone, da qualunque punto dell’hotel presso lo stesso business centre. In questo modo è possibile ricreare una postazione lavorativa funzionale anche quando si è lontani dall’ufficio. A latere delle attività congressuali, l’albergo propone molte-
plici possibilità di svago, che possono trasformarsi in percorsi personalizzati di team building, calibrati sulle peculiarità e le attrattive di Lecce e del Salento: visite guidate, wine tasting, corsi di cucina e di pizzica, gare con go kart, corsi di guida, spy-game, e ancora passeggiate a cavallo o gare di golf. All’interno della struttura anche una palestra Precor cardio-fitness, una piscina sul roof garden, un centro benessere e Spa con area umida e cabine trattamenti, che riserva pacchetti speciali dedicati esclusivamente ai manager, per alleviare la fatica e lo stress da lavoro. Per l’ospitalità l’hotel dispone di 143 camere, delle quali dieci di categoria superiore, Suite e Junior Suite, mentre la ristorazione, curata dallo chef Luigi Perrone, fa leva sulla genuinità degli ingredienti locali per proporre piatti salentini reinterpretati in chiave creativa nel The Cube Bar & Restaurant. G.G.
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Hilton Garden Inn Matera UNA STRUTTURA ELEGANTE E FULL-COMFORT CHE VANTA UN BUSINESS CENTRE APERTO 24 ORE AL GIORNO E UNA SPA TRA LE PIÙ ATTREZZATE DELLA BASILICATA
el cuore delle colline lucane, a quattro chilometri dal centro storico di Matera e da una delle località archeologiche più famose d’Italia, i Sassi, dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità e set di molte recenti pellicole di fama internazionale, l’Hilton Garden lnn Matera si trova all’interno di un ampio parco da cinque ettari. Una posizione che garantisce tranquillità, senza allontanarsi troppo dalla attrattive naturalistiche e culturali del capoluogo regionale. La struttura, nata a dicembre 2007 e superata la prima fase di lancio, punta ora in modo deciso al rafforzamento della sua offerta mice a livello nazionale, con l’obiettivo di attirare eventi e ospiti. Forte di un centro congressi in grado di accogliere numeri elevati, unico a Matera, la presenza di servizi co-
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me la Spa, da abbinare agli eventi per la creazione di pacchetti completi che coinvolgano anche il momento post-congress e la vicinanza a una città ricca di attrattive per i visitatori, a cominciare dai Sassi, la sfida per il 2011 è il consolidamento del turismo business. Questo l’obiettivo di Donato Spinelli, General Manager, e di
Elisabetta Dottorini, Sales Manager dell’hotel, coadiuvati dalla direzione commerciale del Nicolaus Group, la società di gestione alberghiera multi franchising di cui fa parte la struttura. L’offerta congressuale si articola in un’ampia e innovativa area business attrezzata con cinque diverse sale, di cui una
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al servizio della Spa. Le differenti metrature, dai 40 ai 400 metri quadrati, permettono di diversificare gli eventi, ospitando congressi, riunioni aziendali, workshop e incontri manageriali da poche persone fino a 700 partecipanti. Un’elegante boardroom connette tra loro i vari spazi, mentre è a disposizione degli ospiti il Business Centre gratuito e aperto 24 ore al giorno, in cui trovare internet point, collegamento alla rete wireless e una workstation completa di stampante, fotocopiatrice e fax per ricreare un postazione lavorativa funzionale anche lontani dal proprio ufficio. L’Hilton Garden Inn Matera rappresenta per il territorio una struttura ricettiva unica, sia per l’adeguamento agli alti standard qualitativi della catena internazione cui è affiliata, sia per l’ampiezza degli spazi di cui dispone. Per l’ospitalità l’hotel offre 125 camere, di cui una buona metà con terrazzo panoramico o patio nel parco, tutte dotate di letto king size o queen size con sistema di regolazione brevettato, e postazione di lavoro con scrivania e sedia ergonomica Mirra® disegnata da Herman Miller, oltre a connessione gratuita a internet alta velocità e TV a schermo piatto, canali SKY e possibilità di accedere al sistema pay-per-view. Fiore all’occhiello del’Hilton Garden Inn Matera il suo cen-
tro benessere e spa, ampia struttura per il relax e il benessere. Venus Spa & Fitness è un originale concept di casa Hilton, che offre ai suoi ospiti la possibilità di usufruire di un’oasi in cui rilassarsi e ritemprarsi e che comprende una sala fitness di 380 metri quadrati attrezzata con macchinari di ultima generazione Technogym, e con ampie vetrate panoramiche per godere della vista sul parco tropicale, una piscina esterna di 220 metri quadri completa di idromassaggio, lettini relax, bar e palmeto; una piscina interna accanto al Vital Bar, infine, la vera e propria Spa, un’area che offre biosauna, hammam, percorso docce emozionali e zona relax. Cromo e aromoterapia, trattamenti e massaggi estetici e rigeneranti completano il quadro dei servizi offerti. Per quanto riguarda la ristorazione l’albergo mette a disposi-
zione il ristorante La Piazzetta nella lobby centrale, aperto sette giorni su sette, che offre cucina locale e internazionale rivisitata dalla creatività degli chef. In occasione di pranzi o cene di lavoro, si aprono due grandi saloni per i banchetti, in grado di ospitare fino a 700 persone o il grande terrazzo panoramico, all’esterno, anch’esso abbastanza ampio per eventi dai grandi numeri (il sito di riferimento è www.giardinivenusio.it) Tra le facilities presenti un piccolo store, il Pavilion Pantry, aperto 24 ore al giorno, per acquistare spuntini, snack, bevande o articoli da viaggio, una lavanderia riservata agli ospiti, e aperta giorno e notte, oltre alla possibilità di andare comodamente a visitare il centro storico di Matera tramite il servizio gratuito di navetta messo a disposizione dall’albergo. Giovanna Sartirana
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Hilton Sorrento Palace
IL QUATTRO STELLE SORRENTINO, CON UN CENTRO CONGRESSI TRA I PIÙ ALL’AVANGUARDIA DEL MEDITERRANEO, DA APRILE SARÀ ANCORA PIÙ VICINO E COMODO DA RAGGIUNGERE. GRAZIE A NUOVI COLLEGAMENTI AEREI CON LE PRINCIPALI CITTÀ ITALIANE ED EUROPEE E ALLA RIAPERTURA DEL TUNNEL A VICO EQUENSE l 2011 per l’Hilton Sorrento Palace si preannuncia un anno di traguardi e importanti novità. A cominciare dall’anniversario: il quattro stelle a due passi dal centro storico e affacciato sul Golfo di Napoli con vista incantevole sul Vesuvio, festeggia infatti i suoi primi 30 anni (di cui 10 con Hilton) di accoglienza e servizio esclusivi, confermandosi cool spot business aperto alla città tutto l’anno, nonché punto di partenza privilegiato per andare alla scoperta delle meraviglie del territorio. Tantissime sono infatti le attrattive turistiche nelle immediate vicinanze, come le isole di Capri, Ischia e Procida, la Costiera Amalfitana, Pompei ed Er-
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colano, che ne fanno la sede ideale per soggiorni di cultura e relax ma anche di lavoro: l’albergo ospita uno dei più grandi e attrezzati centro congressi del Mediterraneo. E da aprile ci saranno due appeal in più che renderanno Sorrento, e il quattro stelle ancora più facili da raggiungere: la riapertura del tunnel che collega Vico Equense a Castellammare di Stabia e nuovi collegamenti aerei con le principali città italiane ed europee.
Design contemporaneo. Calore mediterraneo Immerso in un profumato agrumeto, l’hotel è un felice connubio di eleganza moder-
na, tecnologia e comfort mediterraneo. L’atmosfera che accoglie l’ospite ha il sapore tipico della tradizione sorrentina, fatto di spontaneità e calore. Confortevolissime le 377 camere, tra single, guest, executive, executive suite e family (per quattro persone) dove non mancano le dotazioni più attuali. In particolare le Executive Top Floor con vista splendida sul mare e sul Vesuvio, offrono uno spazio doppio rispetto alle altre camere (55 mq) con parquet in quercia, e un’elegante zona bagno con doccia idromassaggio e vasca. Molto belle e luminosissime anche le Executive Suite di 87 metri quadrati composte da salone, zona relax e area busi-
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ness. Sul rooftop, dalle ore 7 alle 23 è aperta l’Executive Lounge con magnifica terrazza, piscina privata e solarium, dove si possono gustare un ottima prima colazione, snack e cocktail.
che consentono di razionalizzare lo spazio, frazionandolo in più sale, a seconda delle esigenze. Per cocktail, pranzi o cene di classe sono a disposizione la sala Pompei, in grado di accogliere fino a 150 persone, la scenografica sala Le Ginestre, quest’ultima con splendidi affreschi, rocce naturali, cascate d’acqua che può accogliere fino a 400 ospiti. Per uno standing lunch raffinato (fino a 1500 persone) o una cena di gala (fino a 1000 ospiti) è ideale la sala Sant’Antonio con una magnifica vetrata panoramica di 45 metri quadrati sull’incantevole Golfo di Napoli e sul Vesuvio. Per party a tema, barbecue e galà all’aperto ci sono poi
l’Agrumeto, la piscina esterna e la Pagoda. A disposizione degli uomini d’affari un business centre aperto dalle 8 alle 22 attrezzato con le ultime tecnologie tra cui il wi fi. Non mancano neppure le opportunità per team building – all’interno dell’hotel si possono organizzare cooking class, gare di pizza napoletana, di limoncello e di spaghetti – e per post congress come, per esempio, battute di pesca sui tipici pescherecci sorrentini. Tra le dotazioni complessive segnaliamo 6 piscine, una coperta molto bella, circondata da affreschi, campo da tennis trasformabile in campo da calcetto, palestra con macchinari Technogym e parcheggio esterno per 300 auto. Maria Teresa Nicolello
Dal piccolo al grande evento Articolato in 24 sale per un totale di 8800 metri quadrati, il centro congressi è la location perfetta per ogni tipo di incontro, dal meeting alla convention, e comprende 3 auditorium – da 1500, 290 e 170 posti – a cui si aggiungono ben 3450 metri quadrati di spazi espositivi. Gli ambienti sono estremamente flessibili grazie anche alla presenza di pannelli divisori 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 173
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Hotel Centrale Firenze Dimora Storica NEL CENTRO DI FIRENZE, A DUE PASSI DAL DUOMO E DALLA FORTEZZA DA BASSO, UNA RESIDENZA DAL FASCINO ANTICO CHE ACCOGLIE L’OSPITE CON LA MASSIMA CURA
o charme di un’antica dimora, con servizio impeccabile, nel cuore di Firenze. È ciò che l’ospite trova all’Hotel Centrale Dimora Storica, la “Casa” di Roberto Norcini, general manager che ha fatto dell’accoglienza una mission di vita. Solo ascoltandolo si percepisce il suo amore per questo gioiello dell’ospitalità situato all’interno dell’antico Palazzo Malaspina divenuto poi Palazzo de’ Conti, che emana un allure di raffinatezza tutta speciale. «Mi piace che i miei ospiti si sentano come a casa e che qui trovino tutto quello che desiderano», racconta Norcini, «mi sento soddisfatto solo quando capisco che, per loro, il soggiorno si è trasformato in una emotional experience e questo è possibile unicamente se l’hotel si dimostra all’altezza delle aspettative. Proprio per questo investiamo continuamente nel miglioramento di servizio e struttura». Dopo la completa ristrutturazione avvenuta pochi anni fa, la Dimora sta affrontando nuovi lavori che dovrebbero terminare entro ottobre, come
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spiega Norcini, «stiamo rifacendo la hall di 200 metri quadrati dove ci sarà un’area vetrina dedicata a prodotti di eccellenza, a presentazioni e mostre d’arte, un internet point, un angolo libreria con una ricca biblioteca in cui figurano prestigiosi volumi sulle opere d’arte e i monumenti che hanno fatto grande Firenze e una zona relax dove gustare un te o un aperitivo magari mentre si legge un libro. Ci saranno poi nuove camere superior e deluxe e una
junior suite di 30 metri quadrati con una magnifica vasca idromassaggio, e ancora un’elegante e confortevole zona living e un soppalco molto bello dove si possono anche organizzare cene intime». Di uguale fascino sono gli spazi dedicati agli eventi, come la sala Malaspina, in grado di accogliere fino a 60 persone. Completamente affrescata è un elegante mix tra antico e moderno ed è dotata di tutte le tecnologie necessarie. Molto bella anche la sala degli affreschi che accoglie il ricco buffet del mattino. Mentre per pranzare e cenare, a pochi passi dall’albergo, si trova un ottimo ristorante tipico, convenzionato, in cui gustare il meglio della tradizione toscana. Nelle immediate vicinanze c’è anche la Fortezza da Basso, sede delle più importanti manifestazioni fieristiche della città. Completano l’offerta uno staff dedicato all’organizzazione di eventi e tour della città e dintorni e un parcheggio convenzionato. Gianna Bellotto Rosa
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Hotel De La Ville UN GUSTO PARTICOLARE PER IL LUSSO E IL COLLEZIONISMO. E UNA PREDILEZIONE PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA. È L’HOTEL DE LA VILLE DI MONZA, UNA SPLENDIDA RESIDENZA DI “CHARME” DOVE TRADIZIONE E MODERNITÀ SI COMBINANO AD ARTE
Qui sopra, un angolo della splendida hall. A destra, in alto, particolare della Sala Reale. In basso, la collezione di specchiere in cirmolo
redi di una delle più importanti famiglie della storia dell’hôtellerie italiana, i fratelli Nardi gestiscono l’Hotel De La Ville come due veri anfitrioni. Un piccolo, grande albergo, dove a spiccare sono lo stile discretamente inglese degli ambienti e la ricercatezza degli arredi, tutti scelti, acquistati e posizionati con cura da Arcangelo, detto Tany, e Luigi, due inguaribili collezionisti. È merito, infatti,
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del loro buongusto se oggi, dalla reception fino al più nascosto angolo dell’albergo, sembra di essere in una grand house: le boiseries di rovere o mogano, i preziosi tappeti persiani, i libri antichi rilegati in pelle che riempiono la libreria, la varietà dei pezzi d’antiquariato – dalle cassepanche dell’Ottocento, alle pendole del Seicento e Settecento, ai cassettoni dei primi del Novecento, o la credenza Boulle del Settecento – le gran-
di specchiere dorate dell’Ottocento e le sedie intarsiate in avorio dei maestri lombardi... Sono tanti i dettagli, e nessuno lasciato al caso, che conferiscono agli ambienti dell’hotel quel calore e quel fascino esclusivi di una residenza privata. La ricercatezza dell’arredo, che unisce con raro buon gusto pezzi di design e mobili in stile, è in completa sintonia con ogni complemento e suppellettile: lampadari, tappeti, soprammo-
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I fratelli Nardi: Tany (a sin.) e Luigi. Sotto, l’American Bar
bili, tendaggi, porcellane e anche oggetti di bizzarra curiosità come i witch mirrors – quegli specchi convessi deformanti che facevano ridere, ma spesso anche svenire, le gentildonne dell’età vittoriana – o di nobiltà storica, come gli astrolabi delle antiche marinerie. E ancora le stampe, le tele e le preziose cornici d’epoca, più di 1000 e tutte posizionate ad arte nelle stanze e nelle parti comuni dell’albergo. Tra le collezioni che negli anni hanno appassionato di più i fratelli Nardi primeggiano gli orologi a pendolo gustaviani o britannici in legno massiccio, i ventagli del Settecento e Ottocento, i medaglioni in gesso o biscuit dell’Ottocento, gli antichi tappeti persiani, le preziose ceramiche cinesi del Settecento ed Ottocento in sangue di bue o celadon, gli argenti di famiglia. Una passione, quella per il collezionismo e l’antiquariato, condivisa da Tany e Luigi Nardi che ogni anno visitano, spesso e volentieri insieme, le principali Fiere di arredo e i mercati di antiquariato, sia in Italia che a Parigi, Londra, New York, ma anche i mercatini e le botteghe, sempre alla ricerca di nuovi pezzi e complementi d’arredo che contribuiscano ad accrescere quello charme, la classe e il sapore di vissuto che caratterizzano tutto l’albergo. Lo stile di gestione dei fratelli Nardi, che affonda le sue basi nei più tradizionali concetti di ospitalità, si è arricchito nel
tempo di quel quid in più che scaturisce da uno spirito innovativo e da una particolare predilezione per tutto ciò che è tecnologico: l’albergo, infatti, è stato tra i primi in Italia ad aver dotato i suoi spazi e le stanze di connessione internet
hi-speed e wi-fi e televisori al plasma ed Lcd, un dettaglio importante che l’ha promosso tra gli Italian Best Business Hotel. La ricerca e l’evoluzione continua, questi i tratti distintivi del management firmato HoC.P. tel De La Ville.
Hotel De La Ville. Una location invidiabile Splendidamente posizionato di fronte al Parco di Monza, con vista sulla neoclassica Villa Reale, ma a pochi passi dal centro storico pedonale, l’Hotel De La Ville è ormai un punto d’incontro per VIP della Formula Uno, personaggi pubblici in cerca di privacy, celebrità del jet-set, ma non solo. Indirizzo di lusso anche e soprattutto per il segmento business, l’hotel dispone infatti di 5 sale di varie dimensioni, attrezzate con tutti i comfort tecnologici, dove organizzare incontri di lavoro, seminari, corsi di formazione professionale, ricevimenti d’alta classe. Sono 70 le camere, ripartite tra il corpo centrale, la nuova Ala DeLuxe – recentemente ricavata dallo splendido attiguo edificio di fine ‘800 – e l’esclusiva adiacente dependance La Villa, che testimonia la classe e la personalità delle dimore aristocratiche d’altri tempi. Da non dimenticare infine il Derby Grill, il rinomato ristorante dell’albergo, elegantemente arredato con boiseries in rovere e oggetti di antiquariato, segnalato dalle più qualificate guide di settore tra i migliori ristoranti di Milano e provincia per la sua delicata cucina, la pregiata carta dei vini e il professionale servizio, sempre attento e cortese.
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Loano2Village DIMENTICATEVI IL TRADIZIONALE ALBERGO IN RIVIERA LIGURE, AL SUO POSTO LA NUOVA FORMULA, TRA HOTEL E RESORT, CHE ABBINA COMODITÀ, SERVIZI E INDIPENDENZA on un semplice residence per le vacanze estive, e nemmeno il solito albergo, anche se quattro stelle, sulla Riviera di Ponente. Il Loano2Village è una struttura innovativa, che abbina la formula del villaggio vacanze per famiglie, soprattutto durante la stagione estiva quando il turismo è per lo più di carattere leisure, ai servizi e agli spazi per ospi-
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tare meeting, incentive ed eventi. Una formula vincente, dato che ogni anno consente alla struttura di annoverare oltre 180 mila presenze. Situata a Loano, nella zona residenziale, ma a cinque minuti dalle spiagge, la struttura si sviluppa su una superficie di 4 ettari, circondato dal verde dei giardini che gli permettono di garantire la quiete e la tranquillità anche nei periodi più affollati. Il Loano2Village propone due diverse soluzioni residenziali: la tradizionale camera d’albergo e il mini appartamento per chi desideri una maggiore indipendenza, per un totale di 360 possibili sistemazioni. Le ca-
mere, di varie dimensioni, e in grado di ospitare fino a sei persone, sono tutte dotate di balcone, mentre a richiesta, per venire incontro alle esigenze delle famiglie, si può usufruire di culle e kit bebè e di angoli cottura attrezzati in alcune di esse. Gli appartamenti, rinnovati di recente, sono mono, bi e trilocali, per accogliere da due a sei ospiti, all’interno di piccole palazzine a tre piani, inserite nel verde. Tutti con angolo cottura e terrazzo, offrono, tra i servizi, internet point gratuito e WI FI disponibile nelle aree pubbliche (bar e reception), anch’essa gratuita, per rispondere alle necessità di chi desideri conti-
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nuare a lavorare anche dopo il congresso o l’evento. Aperto tutto l’anno, e grazie alle favorevoli condizioni climatiche di cui gode la Liguria, il Village è in grado di ospitare eventi e convegni anche durante l’inverno, proponendo in ogni stagione un’ampia gamma di servizi e facilities. Meeting, convegni, congressi, convention, corsi di formazione, workshop ed eventi di varie tipologie trovano la loro collocazione nel centro congressi, che dispone di diversi spazi, tra cui il maggiore è la sala plenaria Portofino, da 100 a 500 posti, con disposizione a platea, in grado di trasformarsi in un’area espositiva di quasi 700 metri quadrati. Accanto a essa altri sei ambienti più riservati, in grado di ospitare da 20 a 120 persone, e una saletta con funzioni di accoglienza e segreteria. L’attrezzatura di base prevista prevede videoproiettore, schermo, lavagna a fogli mobili, impianto audio, impianto luci e podio, cui è possibile operare delle aggiunte a seconda delle necessità.
Il momento congressuale è poi accompagnato dalla possibilità di inserire l’evento in un contesto più ampio, mediante la creazione di percorsi incentive o di team building per l’azienda e i suoi collaboratori. Oltre alle numerose opportunità offerte dal ricco territorio ligure, in ambito enogastronomico, culturale e paesaggistico, la stessa struttura mette a disposizione dei suoi ospiti tre ampie e luminose sale ristorante e una terrazza panoramica, da cui si gode la vista dall’Isola Gallinara fino al promontorio di Varigotti, per completare l’organizzazione dell’evento con la degustazione di un aperitivo, di un coffee break, o di pranzi di lavoro, cene di gala e dopocena personalizzati. Interessanti da sfruttare anche le opportunità di continuare a praticare sport anche se in inverno, sia nella piscina al coperto, riscaldata, sia nel campo da tennis e nei due da cal-
cetto a cinque, oltre a quello per le bocce e una postazione per il tiro con l’arco. Inoltre, a partire da marzo fino a settembre, la vita del Loano2Village si anima, offrendo la possibilità di sfruttare gli spazi all’esterno, tra cui le due piscine presenti nel complesso, e di essere coinvolti dallo staff dell’animazione sia durante la giornata sia dopo cena. Destinazioni tra le più complete per il mice in Liguria, la struttura è molto apprezzata anche per il più tradizionale turismo estivo, destinato soprattutto alle famiglie con bambini, per cui sono pensati servizi appositi, tra cui il mini e il junior club, alle coppie in cerca di una rilassante vacanza al mare, ma con tutti i confort e il divertimento del villaggio turistico, e per chi desidera un soggiorno all’insegna dello svago e del benessere in un ambiente al contempo attrezzato e non disperGiovanna Ambrosoli sivo. 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 179
LE LOCATION DI MM Vista su Ponte Vecchio da Borgo San Jacopo ristorante del Gallery Hotel Art
Lungarno Hotels OLTRE VENTISETTE ANNI DI ESPERIENZA ALLA DIREZIONE DI ALBERGHI E RESORT DI LUSSO IN TUTTO IL MONDO E L’ENTUSIASMO DI UN NEOFITA CHE NON TEME LE SFIDE PIÙ DIFFICILI. VALERIANO ANTONIOLI È IL NUOVO CHIEF OPERATING OFFICER DI LUNGARNO HOTELS a compagnia di gestione alberghiera facente capo alla famiglia Ferragamo, Lungarno Hotels, ha annunciato lo scorso dicembre la nomina di Valeriano Antonioli a nuovo COO. Una lunga serie di incarichi alla direzione di alberghi e resort di lusso in tutto il mondo – in Germania, Russia, Italia, Inghilterra e Stati Uniti – e una particolare propensione a “sognare in grande”, supportata da un’altrettanto proverbiale abilità nel trasformare semplici intuizioni
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Una camera dell’Hotel Lungarno
in piani di successo. Questo, insieme ad una grande determinazione a raggiungere gli obiettivi, hanno contribuito ad arricchire il curriculum di Valeriano Antonioli di esperienze professionali e avventure personali non propriamente ordinarie. «Sono onorato di entrare a far parte di Lungarno Hotels e di contribuire con la mia esperienza al suo sviluppo», afferma Valeriano Antonioli (foto), che aggiunge, «ho sempre saputo che sarei tornato in Italia, amo questo Paese e volevo che anche le mie figlie vi si affezionassero. È stato a fronte di 180 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
questa intenzione, pianificata da tempo con mia moglie, che ho cominciato a vagliare le diverse possibilità. E, alla fine, ho accettato quella per me più intrigante». Un italiano impeccabile – ma con un accento che tradisce gli ultimi anni trascorsi in Arizona e l’abitudine a parlare correntemente il tedesco e l’inglese in famiglia – modi di fare gentili e concilianti, sorriso spontaneo. È con l’abilità di un vero story teller che Valeriano Antonioli, incontrato all’ora del breakfast al Gallery Hotel Art, ci racconta di sé, delle sue espe-
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Gallery Hotel Art. Terrazza della Penthouse Suite. A destra, la library, spazio multifunzionale per incontri, meeting informali, mostre
rienze, dei suoi successi e passioni. Quasi vent’anni trascorsi all’estero, tanti successi, ma a guardare all’entusiasmo e alla voglia di fare sembra solo all’inizio della sua carriera... «Sono un ottimista, per natura, e affronto ogni cambiamento con energia ed entusiasmo. Se così non fosse, non avrei potuto sopportare i tanti traslochi, almeno 14 in trent’anni su e giù per il mondo, e tutte le trasformazioni che hanno costellato la mia vita». Qual è stata la spinta propulsiva che l’ha portata a spostarsi in giro per il mondo: Inghilterra, Germania, Russia, Italia, Stati Uniti? «È stata semplicemente la messa in pratica di un’aspirazione che coltivavo da sempre: da ragazzo di Bormio, desideroso di
fare e di riuscire, all’età di 18 anni mi sono ripromesso che, in 15 anni, sarei riuscito a diventare direttore di un grande albergo in una grande città. Ed è andata in questo modo: ho studiato l’inglese e il tedesco, frequentato, non senza difficoltà, la facoltà di economia aziendale alla VWA Goethe University di Francoforte, nel frattempo ho accumulato quante più esperienze possibili in tutti i reparti d’albergo. E questo senza perdere mai di vista il mio goal. Perché solo se si ha un piano ben definito, e si fa tutto il necessario per raggiungerlo, prima o poi si raggiunge il successo. Da qui il mio motto: always have a plan, give your best and never give up!». Ha accennato al primo goal raggiunto... «Mi riferisco all’indimenticabile esperienza come gm del Dia-
na Majestic di Milano, un albergo storico che in poco meno di un anno è diventato l’hotel di moda e della moda in città. Con il Diana abbiamo cambiato il life-style di Milano, portando in Italia l’idea che un albergo può essere vissuto anche senza valigia e dagli stessi cittadini». Qual è stata l’intuizione vincente? «È bastato sfruttare le opportunità offerte da una location già di per sé fantastica: una sera mi trovavo con un amico a bere un drink in un piccolo locale non lontano dal Diana. Per evitare la calca, ad un certo punto, ci spostammo all’esterno, praticamente a ridosso della strada trafficata. È stato in quel momento, mentre ero in piedi stretto tra altre persone e a pochissima distanza da macchine e tram, che ho realizzato che al Diana avevamo a disposizione un giardino interno da sogno. Il problema era soltanto che fino ad allora nessuno l’aveva sfruttato! Così, con la creazione del Diana Garden e la trasformazione dell’abitudine tutta milanese dell’aperitivo serale in un vero e proprio evento, il Diana è diventato uno degli alberghi più trendy d’Europa». Prima del Diana, il Principe di Savoia, l’Hotel Duca di Mi-
Continentale. A sinistra, lo Sky Lounge con vista mozzafiato sulla città. A destra, vista sull’Arno da una delle suite 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 181
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Qui sopra, e a destra, salotto e zona living con cucina di una stanza del Lungarno Suites, una sorta di casa privata con i migliori servizi di un albergo
lano, il Grand Hotel Europe di San Pietroburgo e l’Arabella Grand Hotel di Francoforte. C’è un filo conduttore in tutti questi spostamenti in giro per il mondo? «Alla base delle mie scelte c’è sempre stato il bisogno costante di arricchire la mia vita di esperienze nuove, nazionali e internazionali, che sono state fondamentali per la mia formazione. Le persone che ho incontrato, in tutto il mondo, quelle con le quali ho stabilito una connection professionale o più intima e personale, hanno contribuito a fare di me quello che sono adesso». Continuando il nostro excursus sulla sua carriera, parliamo del W Hotel di Los Angeles. Un altro successo... «In breve siamo riusciti a trasformare questo hotel in un’oasi metropolitan-chic: la riorganizzazione degli outlet è stata la mossa vincente che l’ha reso all’altezza dei migliori alberghi del mondo; poi l’apertura del Whiskey Blue, divenuto in pochissimo tempo il bar più alla moda di Los Angeles; l’apertura di NineThirty, un ristorante molto apprezzato dalla critica enogastronomia e selezionato come Best Restaurant dal Los Angeles Times nel 2006; l’apertura del Backyard Restaurant; l’introduzione della SPA newyorkese di tendenza Bliss». Negli ultimi 4 anni è stato Managing Director dell’In182 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
terContinental Montelucia Resort & Spa a Scottsdale, in Arizona. Un resort di lusso: 293 camere, SPA di 3.100 mq, spazi favolosi per riunioni, banchetti, matrimoni, 6 tra bar e ristoranti, 5 piscine, 3 negozi, 34 ville indipendenti. Un paradiso... «Un paradiso nel deserto! Trattandosi di una nuova apertura, il goal era riuscire a posizionarlo sin da subito tra le destinazioni privilegiate sia dalla clientela locale che dal turismo di lusso e alta gamma. Questo, in un momento di pesante crisi economica globale. Ed è andata bene: dopo un anno dall’apertura è stato pubblicato da Travel&Leisure come 13° miglior hotel negli USA e Canada, e da Condé Nast Traveler tra i migliori nuovi alberghi a livello mondiale». Dall’Arizona a Firenze. Quali le sue impressioni a tre mesi dall’arrivo? «Ho scoperto Firenze una domenica: è una città piena di vita, con un patrimonio artistico e culturale che non è soltanto quello custodito nei musei, nelle chieste, nelle gallerie. La ricchezza di Firenze sono anche le botteghe artigiane, i vicoli e le piazze, le bancarelle e i tanti artisti che animano le sue strade: statue viventi, musicanti, giullari, pittori... Per la sua vitalità e vivacità Firenze mi ricorda San Pietroburgo». Veniamo al suo incarico come COO della Lungarno Ho-
tels: accolta questa nuova sfida, qual è il suo obiettivo? «Ciascuno dei LH ha una personalità distinta e originale, ma tutti hanno in comune creatività, attenzione per la persona, uno stile che li contraddistingue per eleganza, emozione e cultura. Si tratta di 5 alberghi, 4 a Firenze e uno a Roma, che rappresentano 4 diversi life-style: il Continentale è sexy; l’Hotel Lungarno, con il Borgo San Jacopo Ristorante, è uno dei ritrovi più glamour di Firenze; il Gallery Hotel Art, moderna galleria d’arte in continua evoluzione, è meta obbligata dei fiorentini più trendy grazie anche al The Fusion Bar & Restaurant; il Lungarno Suites, con le sue luminose suite dalle ampie vetrate affacciate sul fiume Arno; il Portrait Suites a Roma, nel cuore dello shopping più esclusivo, sopra il negozio Salvatore Ferragamo Uomo, con una terrazza panoramica sui tetti della città. Il tutto, firmato dall’architetto Michele Bonan. Ho trovato curioso e geniale che gli oggetti e gli arredi delle stanze siano disponibili presso il negozio Lungarno Details. Il mio impegno sarà continuare ad esprimere lo spirito al tempo stesso classico e innovatore del Gruppo, contribuendo alla crescita del brand, in Italia e nel mondo, e delle persone che vi lavorano». Cosa l’ha colpita degli alberghi? «Oltre alle persone, molto at-
LE LOCATION DI MM Lungarno Hotels - Il Gruppo
tente e preparate, e al design, che lascia a bocca aperta, mi hanno colpito i nostri bar e ristoranti. Al Borgo San Jacopo Ristorante la chef Beatrice Segoni, una delle poche donne che fanno questo mestiere ad alti livelli, attinge dalla tradizione regionale italiana e prepara tutto in casa, dal pane alla pasta ai dolci. Al The Fusion Bar & Restaurant lo chef Emanuele Cappellini, dopo avere imparato il mestiere in 24 paesi in giro per il mondo, ne ha trasferito i sapori all’interno della propria cucina. Lo stesso barman Kareem Bennett, italo-americano nato in Arabia Saudita, rappresenta al meglio lo spirito internazionale di questo locale. Uno degli aspetti ancora poco esplorati sono le location per meeting ed eventi: quattro sale banchetti e due cucine, tutte nel cuore di Firenze». Da veterano dell’industria dell’ospitalità, quali sono le maggiori fonti di ispirazione del suo lavoro? «La mia attività è da sempre stata ispirata dalla passione per il lusso e l’innovazione, dall’attenzione ai dettagli e dalla capacità di reinventare struttu-
Fondata nel 1995, Lungarno Hotels è la compagnia di gestione alberghiera di proprietà della famiglia Ferragamo, che ha voluto trasferire nel settore alberghiero gli stessi principi di qualità e stile che hanno distinto nel mondo la casa di moda Salvatore Ferragamo. Lungarno Hotels, il cui Presidente è Leonardo Ferragamo, è proprietaria e gestore di 5 alberghi, 4 a Firenze intorno a Ponte Vecchio e uno a Roma in via Condotti. Gestisce inoltre 2 ristoranti – Borgo San Jacopo e The Fusion Bar & Restaurant – e ha differenziato la sua attività anche nel settore retail con Lungarno Details, negozio di home design e complementi di arredo.
re tradizionali trasformandole in vibranti destinazioni di lifestyle. Penso, e ho avuto esperienza di questo nel corso della mia vita, che un’idea vincente, unica e originale possa avere un potere dirompente sulla società. Il concept inventato per il Diana, ad esempio, non solo ha trasformato l’albergo in un esclusivo meeting point a Milano, ma è diventato anche una sorta di history case dal quale molti altri locali hanno preso spunto». “Passione e cucina - Eating, drinking, Flirting” nella lista dei suoi successi anche un libro pubblicato con Mondadori... «Si tratta di un libro illustrato, di grande formato, dedicato a un pubblico amante dei sapori insoliti: 50 ricette di cucina creativa, elaborate da Matteo Vigotti appositamente per questo volume, che esplorano le differenti tendenze internazio-
nali e propongono una cucina che solletichi i sensi, oltre che il palato. Oltre a questo ho pubblicato anche The Joy of Discovery, che racconta con stile suggestivo ed emozionale tutto ciò che si può sperimentare al Montelucia Resort & Spa». A parte il suo lavoro e l’amore per la scrittura, quali altre passioni coltiva nel privato? «Naturalmente le mie due figlie, Jane e Julia; mia moglie, che mi ha sempre supportato; il Taekwondo, di cui sono cintura nera, e tutti gli sport all’aperto, tra cui sci, arrampicata, golf e tennis. Recentemente ho anche scoperto la passione per lo yoga. E infine il cioccolato, al quale non posso resistere: il mio preferito è lo svizzero Cailler Frigor, a seguire il Guylian Belgian chocolate. Tra i migliori e più facilmente reperibili in commercio consiglio il Cristina Piccinotti Lindt».
Due scatti del Portrait Suites, la townhouse composta da 14 suite in via Condotti a Roma 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 183
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Masseria Traetta Exclusive UN’ANTICA MASSERIA VICINO A UNA DELLE LOCALITÀ DELLA PUGLIA PREFERITE DAL TURISMO, OSTUNI, RIADATTATA PER CREARE UNA LOCATION ESCLUSIVA A CINQUE STELLE
n’antica masseria che risale alla fine del XIX secolo, immersa in un vasto parco di oltre 40 ettari. Tra boschi, macchia mediterranea e uliveti, la struttura si propone oggi come una delle location più esclusive per il turismo luxury sulla costa pugliese. Infatti, acquisita dalla famiglia D’Agosto-Cioffi, l’attuale Masseria Traetta è stata oggetto di un importante lavoro di restauro, che ha permesso di riportare alla luce le caratteristiche originarie dell’edificio, abbinandole a un’opera di riconversione dei locali per ricavare quattro suite esclusive. Intima e raccolta, questa struttura 5 stelle categoria lusso lancia con l’inizio del nuovo anno la sua offerta congressuale. Già nota al pubblico come
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cornice elegante e raffinata per la celebrazione di cerimonie esclusive, destinate a pochi e selezionati ospiti, oggi Masseria Traetta, guidata dalla strategia del direttore Giuseppe Primicerio vuole qualificarsi come location per meeting ed eventi di livello. Come ci racconta la nuova responsabile del centro congressi, Serena Lobbene: «la struttura ha saputo posizionarsi tra le più raffinate ambientazioni per banchetti e cerimonie in Puglia. Da quest’anno vogliamo ampliare il nostro business, puntando con forza verso il settore congressuale. Mettiamo a disposizione dei nostri ospiti un’atmosfera di quiete in cui lavorare, avvalendoci di un team altamente qualificato, abbinata a sale di gran pregio, dall’architettura elegante e l’arredamento raffinato». I tre spazi destinati a riunioni ed eventi possono contenere fino a 200 persone. La più capiente è la sala Bianca, con disposizione a platea o a banchi di scuola. Accanto a questa la sala Rossa, da 24 partecipanti massimo, quindi la sala con camino, in grado di ospitare da tre a sette persone. Tutti gli
ambienti sono collegati da un vasto salone centrale, o area lounge, quale anticamera con funzioni di accoglienza e segreteria, fino a 100 posti. «Oltre a questi spazi tradizionali», continua la responsabile del centro congressi «la masseria dispone di un’elegante sala delle feste, luogo ideale per cene di gala e pranzi di lavoro, mentre la piscina esterna e l’ampia terrazza panoramica, grazie al clima mite di cui godiamo tutto l’anno, si possono utilizzare in ogni stagione per organizzare un cocktail di benvenuto o un aperitivo postmeeting». Da quest’anno un’altra importante novità: Masseria Traetta amplia la sua struttura grazie alla creazione di due nuove sale congressi, altre 40 camere e, completamente ex novo, il centro benessere e spa che andrà ad arricchire i suoi servizi. P.T.
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e Giacomo Casanova tornasse, come nei migliori film, a rivivere una giornata nella sua Venezia, sicuramente non farebbe fatica a riambientarsi nelle sale dell’Hotel Monaco & Grand Canal. Poco è cambiato da quando Casanova era un frequentatore assiduo delle Sale del Ridotto, oggi cuore congressuale dell’Hotel e un tempo – dal 1638 al 1774 – il primo Casinò voluto dalla Serenissima per regolamentare il gioco d’azzardo. Giacomo arrivava con la gondola, dove oggi c’è la Lobby, risaliva per la stretta scala simmetrica che dal piano terra conduce direttamente al Salone centrale: qui trovava i tavoli della Bassetta, del Faraone, del Backgammon, attorno ai quali re, principi, cortigiane e semplici popolani si riunivano, col volto protetto da una maschera che regalava l’anonimato per perdere o vincere i “bezzi” che la capricciosa dea bendata dispensava o toglieva democraticamente. Queste scene si ritrovano in 27 tele dei grandi pittori, come Guardi, Longhi, Bella, veneziani e non, che sono custodite nel museo del ’700 e in altri musei europei. La vocazione turistica del Monaco quindi ha storia antica, da tutta Europa infatti si veniva al Ridotto per giocare, oggi si viene al Monaco perché è il crocevia, il meeting point del jet set mondiale. Siamo in Calle Vallaresso, a pochi metri da Piazza San Marco, dalla terrazza, al livello dell’acqua, si gusta lo spettacolo di Venezia, lo sciabordio delle gondole dell’acqua, il chiacchiericcio dei gondolieri, siamo al-
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Hotel Monaco & Grand Canal ANTICO E CONTEMPORANEO A VENEZIA
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l’incrocio del Canale della Giudecca col Canal Grande, sulle rive dei quali si riflettono la punta della Dogana, la Basilica della Salute, l’Isola di San Giorgio, la Chiesa del Redentore. L’aria che si respira nella lobby, al ricevimento, nel ristorante, nel bar, sulla terrazza è energizzante, ci si rende conto di essere protagonisti e non semplici turisti. Certo il General Manager Gabriele Marchiori, il Front Desk & Reservation Manager Daniele il Maitre Guido, lo Chef Sandro e l’affiatatissima brigade, il responsabile eventi Tommaso fanno di tutto perché l’ospite diventi protagonista, a volte proteggendo la sua privacy, a volte dandogli i consigli per vivere una o più sfaccettature dell’offerta veneziana. L’Hotel si presta sia per i soggiorni individuali, sia per prestigiosi meeting o eventi o cene di gala. Le Sale del Ridotto sono 9, pos-
sono ospitare 700 persone per un servizio a buffet, 600 per una cena di gala servita al tavolo, 250 nel Salone centrale (adatto sia a convegni che a cene) dominato da una elegante balconata, impreziosito da stucchi, trompe-l’oeil e specchi. Le camere sono di due tipologie: di stile veneziano quelle sul canale, di stile contemporaneo quelle dette del Ridotto, in entrambi i casi sono eleganti, ben insonorizzate, con tutti i servizi di un Hotel moderno, anche dal punto di vista tecnologico. La cucina merita un’attenzione a parte: l’Hotel Monaco è stato ed è un tempio della tradizione veneziana, qui si degustano piatti come zuppa di pesce, bigoli in salsa, risotti all’onda con pesce o verdure di stagione, fritture croccanti, dolci veneziani introvabili in altri luoghi. Qui, contrariamente a quello che si pensa della cucina degli
hotels, si viene proprio per la cucina, per ritrovare antichi sapori e per lasciarsi catturare dall’aria internazionale che si respira seduti ad un tavolo della terrazza. Qui come un tempo si danno appuntamento politici, attori, scrittori, artisti, manager, qui trovano una naturale collocazione eventi della Biennale, del Festival del Cinema, del Premio Campiello, del Carnevale, qui avvengono ricevimenti di nozze da favola, qui trova il momento clou la serata sociale di un importante convegno. Tradizione ed innovative cifre stilistiche, storia antica e contemporaneità, sapori antichi e creative reinterpretazioni di piatti, le due anime dell’Hotel Monaco & Grand Canal a cinque anni dall’intelligente restauro continuano a catturare l’attenzione di chi cerca una destinazione non una semplice L.S. location. 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 187
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Nova Yardinia Resort
NEGLI ULTIMI TRE ANNI DI ATTIVITÀ IL RESORT DI CASTELLANETA MARINA SI È IMPOSTO COME IL MAGGIORE CONVENTION & SPA RESORT DELL’ITALIA MERIDIONALE, GRAZIE A UNA POLITICA CHE CONIUGA IL RADICAMENTO NEL TERRITORIO CON IL RESPIRO INTERNAZIONALE DEI SERVIZI E DEGLI SPAZI l complesso Nova Yardinia Resort, a ridosso della riserva naturale protetta della Stornara, a Castellaneta Marina, nella Puglia jonico salentina, non ha bisogno di presentazioni. Noto oramai a livello nazionale, negli ultimi tre anni ha saputo qualificarsi come una delle sue eccellenze a livello ricettivo, sia leisure sia business, fino a conquistare nel 2010 il Premio Ospitalità Italiana per la categoria Strutture Ricettive a 5 stelle, concesso dall’Istituto Nazionale delle Ricerche Turistiche (ISNART), con il Grand Hotel Kalidria, la struttura di punta del Resort. Ampi spazi, il panorama della costiera pugliese, un’offerta ricettiva d’alto livello e articolata
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in alberghi e soluzioni residenziali individuali, amenities e facilities che la configurano come un microcosmo indipendente, in grado di soddisfare tutte le esigenze di intrattenimento e lavoro degli ospiti: questi gli elementi cardine attorno a cui si costruisce il successo del Resort. Senza dimenticare l’anima green della struttura, sorta a fianco della Riserva Naturale Stornara per la conservazione del pino d’Aleppo curato dal Corpo Forestale dello Stato, che si traduce in rigorosa disciplina di rispetto e sostenibilità ambientale. Il complesso, quattro strutture a quattro e cinque stelle per un totale di quasi 800 camere, in grado di accogliere fino a 2.500
ospiti in alta stagione, 30 sale meeting, 7.800 metri quadri di spazi congressuali e aree espositive, oltre a 3.500 di Thalasso SPA e centro benessere, negli ultimi tre anni di attività è stato in grado di imporsi come una delle strutture di punta per il mice nell’intero bacino del Mediterraneo. Dal 2007 a oggi, infatti, il Nova Yardinia Resort ha registrato un incremento esponenziale delle presenze e un aumento costante del fatturato. Un successo importante che ha visto una crescita del 50% in tre anni, con il conseguente miglioramento dei risultati, più che raddoppiati, nonostante la crisi economica che ha penalizzato il settore. Nel settore convention e meeting gli ingenti in-
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vestimenti nelle infrastrutture e l’attenzione nei confronti della crescita dei servizi offerti hanno permesso un aumento del 10% solo nello scorso anno. Gli ingredienti per questa ascesa nascono dal sapiente coniugarsi tra i grandi numeri e l’elevata qualità, che hanno collocato il Resort in una fascia di mercato medio-alta, ma senza mai perdere di vista il rapporto qualità-prezzo. Complice anche la terra scelta per posizionare il complesso, la Puglia jonicosalentina, location amata sia in patria sia all’estero come meta del turismo estivo e non solo, grazie all’ottima reputazione in ambito nazionale e credenziali in ascesa anche all’estero. Il radicamento nel territorio, che si traduce nella scelta di personale rigorosamente locale e, da non sottovalutare, una cucina tutta creata a partire dai prodotti e dai sapori del territorio, gioca anch’esso un ruolo importante, insieme alla lungimiranza del management che ha creduto in questa regione e vuole contribuire a consolidarne l’immagine internazionale, impegnandosi per far crescere il comparto alberghiero anche al Sud. Il 2011 si apre per il Resort No-
va Yardinia con la stipula di una partnership commerciale tra una delle sue strutture e una nota catena internazionale. L’accordo sarà ufficializzato a
breve e costituirà un importante valore aggiunto per il Resort che continua così la propria politica di rafforzamento ed Carla Pitto espansione.
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Grand Hotel
OSMAN QUATTRO STELLE LUSSO NEL CUORE DEL VALLO DI DIANO, ALL’INTERNO DEL PARCO DEL CILENTO, È UN’OASI ECOFRIENDLY CHE OFFRE UN ALTO STANDARD DI SERVIZIO, COMFORT E TECNOLOGIE ncastonato in una cornice di straordinaria bellezza – quella del Vallo di Diano e del Parco del Cilento – il Grand Hotel Osman, ultima impresa della Cimino Hotels, spicca nel firmamento dell’hotellerie campana di alta qualità, distinguendosi per la sua filosofia a basso impatto ambientale e per l’eccellenza del servizio. «Il Grand Hotel Osman, nato per un sogno, è il nostro fiore all’occhiello con un particolare valore affettivo, in quanto dedicato a mio fratello Osman prematuramente scomparso», dice il general manager Domenico Cimino. «Volevamo che fosse il più bello e che rappresentasse con stile moderno il turismo campano. Proprio per questo vi abbiamo concentrato tutti i nostri sforzi senza badare a spese, ampliando notevolmente il progetto iniziale. Oggi
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l’albergo offre due piscine, un centro benessere, sale riunioni, due ristoranti e spazi espositivi ed è un punto di riferimento per l’intera Regione». Il complesso, rivolto sia alla clientela leisure che a quella business, si sviluppa in perfetta armonia con il contesto naturalistico su 8mila metri quadrati
di verde, tra ulivi e meravigliosi giardini e offre il massimo del comfort, grazie anche ad accorgimenti green come l’utilizzo di pannelli fotovoltaici, di un impianto di areazione che elimina l’aria “usata” e di un sistema di depurazione delle acque che, oltre a separare quelle grasse ed oleose per il deposito negli
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appositi stoccaggi, le recupera totalmente attraverso un trattamento specifico. Molto belle la hall di 400 metri quadrati e le 52 camere tra cui figurano anche le presidential e le royal suite, tutte con ampie vetrate scorrevoli e balconi panoramici, bagni con vasca idromassaggio, e un sistema di building automation. Moderno e dotato di ottime attrezzature tecnologiche, il centro congressi è articolato su due piani e può accogliere fino
a 500 persone, adattandosi ad ogni tipo di evento. A disposizione due ristoranti, uno al pian terreno che si affaccia sulla piscina del giardino e si sviluppa nell’ampia corte interna delimitata da colonne e volte, al cui centro spicca una bella fontana, e l’altro al primo piano, circondato da ampie vetrate con vista sul monte Cervati. Ottima la cucina che propone sapori e profumi del territorio abbinati con estro creativo e un’eccellente carta dei vi-
ni e delle acque minerali. Chi vuole può inoltre scegliere tra menu vegetariani, macrobiotici e Kousmine. All’altezza delle aspettative, infine, l’offerta benessere con un suggestivo wellness center – la Baia degli Angeli – che ricorda le vicine grotte di Pertosa, composto da una vasca idromassaggio calda con cascata e vasca fredda, una zona massaggi, fanghi, sauna, bagno turco, palestra, solarium, circuito di idro e aromaterapia e zona relax. E.G.
I tesori del Vallo di Diano raccontati da Gaetano Arenare Per 23 anni sindaco di Sassano, Gaetano Arenare è un autorevole e fiero testimonial del Vallo di Diano e Parco del Cilento, territorio dalla forte identità montana dichiarato Patrimonio dell’Unesco per via della sua straordinaria biodiversità: «Si contano circa 350 aree protette e diverse culture tipiche», spiega Arenare, «senza contare i suoi numerosi borghi e monumenti antichi, al centro di un’attenta politica
di salvaguardia da parte delle istituzioni». Una ricchezza di cui andare orgogliosi ma che, fa notare Arenare, «andrebbe promossa di più e resa più facilmente accessibile, anche per un turismo long weekend, potenziando innanzitutto le infrastrutture». A incorniciare questo incredibile habitat naturale ci sono 14 comuni, «ciascuno con proprie specificità ben definite», sottolinea Arenare, «dove si tengono 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 191
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La Certosa di Padula
sagre ed eventi di richiamo nazionale tutto l’anno. Un appuntamento di grande suggestione è, senz’altro, la fioritura delle orchidee che si svolge a Sassano nel mese di maggio: lungo un percorso di 13 chilometri, si possono ammirare oltre 160 specie selvatiche dall’incredibile varietà di forme e sfumature, che, nell’area protetta del Parco Nazionale del Ci-
Vista dall’alto della Reggia di Persano
lento e Vallo di Diano, arrivano addirittura a 254, con esemplari che fioriscono fino a luglio. Altra meraviglia del territorio», continua Arenare, «è la trecentesca Certosa di Padula, uno dei monasteri più grandi del mondo, affidata nel 1982 alla Soprintendenza dei Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Salerno, che ne ha sovvenzionato i lavori di restauro e le iniziative di promozione. Oggi la Certosa ospita il Museo Archeologico della Lucania Occidentale e alcuni laboratori di restauro altamente qualificati». A Teggiano, il più bel centro storico del Vallo del Diano, si trova, invece, il Castello dei Principi Sanseverino, «costruito in epoca normanna», spiega Arenare, «ha affrontato il primo importante restyling nei primi del Quattrocento ad opera dei conti Sanseverino, ai quali si deve l’attuale aspetto della dimora. Qui in agosto si tiene l’evento “Alla tavola della Principessa Costanza”, che rievoca le fastose nozze avvenute nel 1480 di Antonello Sanseverino, Principe di Salerno e Signore di Diano, con Costanza, figlia di Federico da Montefeltro, gran Duca di Urbino. Durante la rievocazione si svolge anche il palio dei sei casali, una kermesse molto suggestiva in abiti d’epoca». Meritano una visita anche le Grotte di Pertosa, (la denominazione ufficiale è “Grotte dell’Angelo di Pertosa”), la cui origine viene fatta risalire a ben 35 milioni di anni fa. Si tratta 192 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
delle grotte più importanti dell’Italia del sud, le uniche ad essere attraversate da un fiume sotterraneo, il Tanagro. «In un anfratto della grotta del pipistrello», continua Arenare, «Dario Argento ha girato una scena del Fantasma dell’Opera. Nelle grotte si entra attraverso suggestive piccole imbarcazioni e si assiste allo spettacolo dell’inferno di Dante: un affascinante gioco di luci e suoni con video istallazioni d’arte contemporanea che si snoda per circa un chilometro e coinvolge oltre 30 attori e ballerini». Non si può dimenticare infine la grande tradizione gastronomica ricca di prodotti tipici quali il caciocavallo dell’emigrante, di cui Arenare ci racconta la storia «si chiama così perché durante la grande emigrazione del primo Novecento le donne nascondevano, pressandoli, i salami – la cui esportazione era proibita – all’interno del caciocavallo per mandarli ai loro uomini in America. Una tradizione, quella di abbinare il salame al caciocavallo, che continua ancora oggi». Altri prodotti introvabili altrove sono il carciofo bianco di Pertosa – una coltivazione, rigorosamente biologica e di produzione limitata come tutte le altre della zona – la patata di montagna di Padula e le fragole di montagna di Petina, a cui è dedicata anche una sagra durante l’ultima domenica di giugno. Ma, durante l’anno, ci sono tante altre sagre che celebrano la tradizione gastronomica del Vallo di Diano, come quella del cinghiale e della cipolla dolce di San Pietro. «Nella certosa di Padula», conclude Arenare, «ogni anno si commemora anche la visita di Carlo V, reduce dalla battaglia di Tunisi, con una mega frittata di 1000 uova in ricordo di quella preparata il 10 agosto del 1535 per il sovrano e i suoi uomini dai monaci benedettini». Giulia Broggi Particolare delle Grotte di Pertosa
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Palace Hotel NEL CUORE DI BARI, UN QUATTRO STELLE CHE HA TUTTO CIÒ CHE SERVE AL CONGRESSISTA: LA COMODITÀ DELLA LOCATION, UN MODERNISSIMO CONFERENCE CENTER CHE È IL PIÙ GRANDE DELLA CITTÀ E UNA RISTORAZIONE GOURMET eleganti camere e un moderno centro congressi in grado di accogliere fino a 1500 persone. il Palace Hotel è il più grande albergo business oriented di Bari. Situato nel cuore della città, a due passi dal grand boulevard murattiano Corso Vittorio
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Emanuele, vicino al teatro Petruzzelli e alla cattedrale di San Nicola, il quattro stelle ha iniziato lo scorso anno un importante processo di rinnovamento in concomitanza con il passaggio della proprietà a Francois Droulers. «Ad oggi», fa sapere il direttore Gabriele Fortunato, «sono stati rifatti
tutti gli impianti termici e installati nuovi infissi che consentono maggior comfort e un risparmio energetico. Le camere sono state dotate di letti ampi e confortevoli e di Tv lcd 40”, mentre, entro il 2011, sono previste la realizzazione di una nuova suite presidenziale e la ristrutturazione completa di due piani, della hall, del ristorante e del bar». Costruito alla fine degli anni cinquanta, successivamente ampliato negli anni Settanta, il quattro stelle, nel 2000, è stato sottoposto a un nuovo restyling a cura dell’architetto Giorgio Pes che ne ha ricalcato lo stile classico originario dove predominano le nuances del rosso del verde e del beige. Le camere, tecnologicamente attrezzate, sono tutte molto ampie (da 30 a 57 metri quadrati) e arredate in stili differenti che spaziano dal classico al contemporaneo. Comprendono
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suite, junior suite, executive, superior e camere dedicate, quest’ultime rivolte a donne manager, amici a quattro zampe, bambini, fumatori e appassionati di musica. Articolato in 16 meeting room, disposte su più piani, il centro congressi si adatta ad ogni tipo di evento. Tutte le sale dispongono di collegamento wi fi e delle attrezzature più moderne. Il Salone degli Specchi, senza colonne e con luce naturale, è tra le sale congressi più grandi della città, in grado di accogliere fino a 500 persone. A disposizione anche ampi spazi espositivi e uno staff dedicato. Per eventi speciali, feste e ricevimenti, a pochi chilometri dall’albergo, si trova inoltre l’ottocentesca Villa Palace, restaurata dall’architetto Renzo Mongiardino.
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Completano l’offerta i ristoranti San Nicola e Murat. Il primo, con accesso diretto dalla hall, decorato in stile inglese, offre, dalle 7 alle 10,30, un’eccellente prima colazione con dolci e brioche di ogni tipo ma anche con l’english breakfast. Il Murat, regno dello chef pugliese Vito Paradiso si trova, invece,
al settimo piano e ha una splendida terrazza vista mare. Arredato con mobili e quadri d’epoca, propone piatti del territorio che seguono la stagionalità e privilegiano cotture e preparazioni povere di grassi, disponibili sia a la carte che a buffet. Per brunch e spuntini c’è infine G.T. l’elegante sala lounge.
Full of temptations. C’è sempre un buon motivo per lasciarsi tentare da G&W Hotels. Per vivere le atmosfere incantevoli di città ricche di arte e cultura, profumi e sapori. Per un viaggio d’affari senza stress, grazie alla comoda posizione dei nostri alberghi e alle nostre attenzioni raffinate. Per sentirsi protagonisti di un’arte dell’ospitalità capace sempre di emozionare.
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Palazzo Mezzanotte Congress Centre and Services NEL PIENO CENTRO DI MILANO, UNA LOCATION DI CHARME PER EVENTI AL TOP. STORIA, ARTE, TECNOLOGIA E SERVIZIO: TUTTO AI MASSIMI LIVELLI el cuore della Milano finanziaria, a due passi dalla Madonnina, si trova un’autentica chicca che forse non tutti gli organizzatori di eventi ancora conoscono. Stiamo parlando di Palazzo Mezzanotte, il Congress Centre and Service di Borsa Italiana. Uno spazio unico, sia per il prestigio storico il parterre è l’originale “Sala delle Grida” di Borsa Italiana – sia per il livello dei servizi e per la progettazione polifunzionale degli ambienti. L’estrema versatilità delle aree è l’atout che rende la struttura adatta ad ogni tipo di evento, dalla cena di gala, al convegno, dall’esposizione al corso di formazione
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o al meeting. Tutte le sale sono dotate di tecnologie all’avanguardia e di servizi di alto livello tra cui audio controllato da sistema computerizzato integrato, regia di controllo impianti multimediali e luci, registrazione partecipanti, servizio di catering, banqueting, interpretariato, allestimenti fiere, hostess, security. A richiesta sono disponibili poi web streaming, sistemi di video conferenza, uplink e downlink satellitare, connessioni internet wifi e controllo accessi.
GLI SPAZI • Il Parterre. Con 440 posti a platea modulabili su 1000 metri quadri, dispone di un ulte-
riore ampio spazio circostante per esposizioni ed incontri. La conformazione “open” si presta molto bene ad ospitare in particolare sfilate di moda ma anche cene di gala esclusive. Ad arricchire lo spazio contribuisce poi la balconata (500 metri quadrati) sovrastante la sala che può essere utilizzata come area espositiva originale o per riunioni al vertice o ancora per coffe break, aperitivi e lunch buffet. • La Sala Convegni. Situata nell’Underground di Palazzo Mezzanotte – zona con aree comuni di particolare fascino storico ed artistico – è adattabile a qualsiasi manifestazio-
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Qui sopra il Parterre. Tutte le altre immagini del servizio si riferiscono ad eventi realizzati negli spazi di Palazzo Mezzanotte
Costruito nel 1932 dall’architetto Paolo Mezzanotte, il Palazzo delle Borse, nel corso del tempo ha subito diverse ristrutturazioni. È possibile ripercorre la storia dell’edificio attraverso un excursus di testi e fotografie allestito nell’Underground
ne grazie anche alla notevole flessibilità operativa: può accogliere 130 ospiti disposti a platea ed è divisibile in due sale – le Sale Blu – da 70 e 60 posti, ciascuna dotata di un tavolo relatori e di autonomi sistemi multimediali. • La Sala Gialla. Dedicata ad incontri più ristretti, è disponibile sia con la configurazione a platea (50 posti) sia per attività didattiche e operative con l’allestimento di 35 desk. • L’Aula Training. Dedicata alla formazione, è un’aula attrezzata con moderni sistemi di didattica interattiva e 21 postazioni PC • L’Area Scavi. Affascinante e di grande effetto, è circondata da colonne di maioliche ideate e disegnate dall’architetto Giò Ponti, ed è perfetta per cene, buffet, esposizioni e sfilate. Suggestiva la pavi-
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mentazione in vetro che permette di vedere le vestigia di un antico edificio di epoca romana risalente al II secolo d.C. e i resti di un teatro dell’età imperiale. Sempre nell’Underground Giò Ponti, direttore artistico della Richard Ginori nel 1931, ha disegnato in particolare la decorazione delle pareti proponendo un rivestimento in ceramica, materiale resistente e brillante che aveva già utilizzato per la finitura di diversi ambienti di rappresentanza, come l’atrio del Ministero delle Corporazioni a Roma. In origine il locale era illuminato da lunghe tubature di vetro diffusore striate di rosso ametista che esaltavano la policronia e l’oro dei rivestimenti, ed era com200 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
pletato da pavimenti in legno ad intarsio geometrico. La partitura delle decorazioni dello spazio cavo, reca tutt’ora sulle colonne sei figure femminili allegoriche che richiamano i sim-
boli dell’antico mercato dei grani e dei cereali. Le altre colonne sono impreziosite invece da alberi stilizzati da cui germogliano fiori, pesci e volatili, simboli di abbondanza. A queste decorazioni se ne alternano altre meno fitte, a frecce, spade e bastoni con bandiere e fiori in policromia – tipiche della produzioni di Ponti – che conferiscono gaiezza all’ambiente. Per le pareti della galleria sopraelevata – che ancora oggi circonda completamente lo spazio cavo al centro del sotterraneo e comprende la caffetteria e la club house – l’artista aveva pensato invece a giocose rappresentazioni arabescate di sport e giochi: dal tennis al golf, dai tarocchi al domino, dagli scacchi al gioco dell’oca, dalle automobili ai giochi inGianna Bellotto Rosa fantili.
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Empire Palace Hotel UN HOTEL FIORE ALL’OCCHIELLO DEL GRUPPO PALENCA, ATTENTO ALLO STILE E AI GRANDI INVESTIMENTI NELL’AREA MEETING l gruppo Palenca Luxury Hotels è una realtà imprenditoriale con una lunga storia alle spalle, che inizia nel 1999 con l’Empire Palace Hotel in via Aureliana, una tranquilla strada del centro romano, a due passi da via Nazionale e da via Veneto. Qui incontriamo la Direttrice Commerciale, Katia Toscano, cortese e affabile, che ci accompagna a visitare le ultime novità della struttura. L’albergo è dotato di 110 camere di cui 10 suites ed è ospitato in un prestigioso palazzo fatto costruire a fine Ottocento dalla nobile famiglia veneziana Mocenigo, che ne fece la propria residenza romana. Lo stile neogotico dell’esterno, con le sue ogive e bifore, fa tornare alla mente i palazzi sui canali veneziani e si distingue dagli altri edifici di stile umbertino. Mentre siamo nella accogliente sala d’attesa, approfittiamo per apprezzare l’eleganza della ristrutturazione che benché sia ovviamente indirizzata ad ambienti di grande eleganza e modernità, non ha voluto rinunciare a particolari tipici veneziani, dai ricchi stucchi ai dettagli in oro, sia come foglie sugli archi che come arredi alle pareti. Ma è nel suo Roof, dove
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In questa pagina, l’Empire Palace Hotel di Roma, con il suo splendido cortile e l’accogliente hall. In basso, il Roof, tutto in luce naturale a vetrate, trasformato in una area meeting d’avanguardia
ci accompagna Katia Toscano, che si manifesta anche la grande capacità di ospitalità e di meeting dell’Empire Palace Hotel, e in generale i punti di forza del gruppo Palenca. Il Roof, tutto in luce naturale a vetrate con una splendida vista sulle terrazze romane, in una posizione privilegiata, è stato tra202 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
sformato in una area meeting scegliendo una soluzione innovativa, adatto sia a ospitare cerimonie e banchetti che riunioni congressuali, presentazioni di eventi o seminari di formazione, essendo tutte le sale dotate di impianti tecnologici all’avanguardia. «Questo perché», ci spiega Katia, «il gruppo
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Palenca si distingue per la scelta di strutture eleganti e diverse, in grado di abbracciare varie possibilità di mercato, dal mice, al leisure al business».
Un piccolo grande gruppo Ed in effetti questo “piccolo grande gruppo” come ama definirsi, attento alle location in sedi prestigiose e strategiche, ma anche al servizio, alla qualità e allo stile, ha al suo attivo altre struttura d’eccezione che seguono questa filosofia. Tre anni dopo l’Empire Palace Hotel nasce il Castello della Castelluccia, che comprende 23 camere da letto, tutte in stile settecentesco come tutto il castello. Nel 2003 si inaugurano l’Hotel Art in via Margutta, una vera perla artistica: nel cercarlo, non aspettatevi grandi insegne perché l’ingresso è un passaggio mimetizzato tra le tante gallerie d’arte che costeggiano la
In alto, il Centro Congressi Roma Eventi - Fontana di Trevi che si sviluppa su 1500 mq ed è composto da 15 sale meeting in grado di accogliere oltre 1000 persone. In basso, l’Hotel Art, una vera perla artistica, inaugurato nel 2003
via degli artisti, con pareti rivestite di lucido marmo bianco e illuminato da una creazione dell’artista Enzo Catellani, che dà accesso alla Hall. Poco vicino, a due passi da Piazza di Spagna, è posizionato Roma Eventi - Piazza di Spagna, nato nel 2005 con l’intento di offrire alla città un punto d’incontro congressuale di fondamentale importanza, soprattutto per la grande che versatilità e l’alta tecnologia delle 7 sale che possono accogliere qualsiasi tipo di evento, dal convegno, alle sfilate di moda, alle esposizioni e alle rappresentazioni teatrali. A questo si aggiunge, recentissimo, il Centro Congressi Roma Eventi - Fontana di Trevi. Situato nello splendido palazzo neoclassico sede dell’Università Gregoriana, il Centro Congressi si sviluppa su 1500 mq
ed è composto da 15 sale meeting in grado di accogliere oltre 1000 persone. Tutte le sale sono polivalenti e dotate di supporti audiovisivi all’avanguardia. Anche qui, le sale, alcune delle quali a luce naturale, possono essere allestite secondo le esigenze organizzative e logistiche più diverse. Nella filosofia di investire nelle strutture d’eccezione e prestigio, nel 2007, invece, è nato un hotel a cinque stelle nel centro storico di Innsbruck, il Grand Hotel Europa, 122 camere e suite all’insegna del lusso a pochi passi dal centro storico. Ecco quindi confermati i punti di forza di un grande gruppo: location in sedi di prestigio, servizio e qualità, ma anche grande capacità d’investimento in nuove strutture. Cristina Chiarotti
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Royal Hotel Sanremo IN ATTESA DELLA RIAPERTURA FISSATA PER IL 10 FEBBRAIO, LA STRUTTURA CINQUE STELLE LUSSO DELLA RIVIERA DEI FIORI PRESENTA LE NOVITÀ PER IL 2011
embro cinque stelle lusso di The Leading Hotels of the World, il Royal Hotel Sanremo riaprirà per la stagione 2011 il 10 febbraio. In attesa di questo momento presentiamo le novità su cui la struttura punta per la prossimo anno. Innanzitutto, procedono i lavori di rinnovamento dell’albergo che, pur rimanendo fedele al suo stile originario dalla forte impronta Belle Epoque, si arricchisce di nuovi arredi e amplia l’uso delle tecnologie al
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servizio degli ospiti. Fondato nel 1872, infatti, il Royal Hotel appartiene da cinque generazioni alla famiglia Bertolini che nel tempo ha valorizzato lo storico palazzo circondandolo con un parco subtropicale di 16.000 metri quadrati, una piscina d’acqua di mare progettata da Giò Ponti, spaziosi saloni ed eleganti arredi. L’ultimo intervento riguarda il restyling di 40 camere. Il progetto è stato affidato allo studio Erre Design, che ha accostato nelle nuove camere eleganza e tecnologia, tessuti di nuova generazione e
materiali pregiati. Firmati dalla prestigiosa azienda Le Fablier, armadi e boiserie su misura si ispirano all’800 francese con laccatura bianca pennellata a mano, mentre scrittoi, sedie e poltroncine sono in finitura classica e marchiati a fuoco. Per il comfort degli ospiti sono stati scelti i materassi di nuova concezione Memoform prodotti da Flou, la cui particolarità è quella di adattarsi e modellarsi a seconda delle diverse posture che si assumono durante il sonno, riducendo drasticamente le tensioni e lo stress sul corpo. Particolare attenzione è
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stata posta anche alla domotica, che garantirà all’interno delle camere un controllo costante della temperatura e dell’illuminazione. Nella stessa direzione di rinnovamento degli spazi vanno anche i recenti lavori nell’area congressuale. La Sala Palme, in particolare, che con i suoi 210 metri quadrati è il più grande spazio espositivo presente nell’hotel per mostre, presentazioni e lanci di prodotto, è stata oggetto di un’opera di miglioramento. La Sala è stata dotata di tecnologia all’avanguardia con un particolare studio del sistema di trattamento dell’aria, finalizzato al mantenimento costante del microclima ideale, oltre a una sala regia. Il risultato è un ambiente funzionale, modulabile in due aree separate, con un’ampia e versatile anticamera utilizzabile come segreteria. Il décor è classico, con lampadari in cristallo e un sistema di lampade fluore-
scenti a luce indiretta che, grazie a un programma gestito elettronicamente, adatta l’intensità luminosa in base alla luce esterna, mantenendo sempre un adeguato standard di luce all’interno della sala. «Il nostro obiettivo è quello di offrire ai nostri ospiti un soggiorno sempre più confortevole» commenta l’Amministratore Delegato, Ing. Edoardo Varese. «Il Royal Hotel Sanremo è un albergo dall’eleganza senza tempo, che offre lusso, comfort e intimità. Con questo ulteriore rinnovamento, sono certo che potremo accontentare davvero tutta la nostra clientela che già ci conosce da tempo e accogliere i nuovi ospiti con la sicurezza di non deluderli». L’altra grande novità per il 2011 riguarda il Royal Wellness. L’offerta benessere, infatti, sarà arricchita con l’introduzione di trattamenti personalizzati. Tra questi, sarà anche riproposto il trattamento all’insegna della
fragranza del vino Tauleto. Creata da Giuliana Cesari di Castel San Pietro Terme, Bologna, Tauleto Spa è una linea completa di profumi, fragranze per l’ambiente e prodotti per il corpo, a base di polifenoli di uva rossa. Tutti i trattamenti rievocano le note olfattive del vigneto: dal peeling esfoliante con gli acidi, ai massaggi “In Vigna” e “Nettare Divino” ricchi di antiossidanti, fino ai programmi pensati per la coppia, al trattamento piedi “Danza tra gli Acini” per finire con il Tauleto “Take Care”, uno speciale scrub con relax in vasca Nuvola, massaggio rilassante e trattamento viso. Inoltre, saranno proposte nuove offerte weekend a tutto relax, pacchetti all’insegna dei sapori liguri attraverso speciali menu a base di olio extravergine di oliva e soggiorni di benessere e remise en forme presso il Royal Wellness. Tutte le proposte sono prenotabili direttamente su www.royalhotelsanremo.com alla sezione “Offerte Ida Gatta Speciali”.
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Hotel Splendide Royal di Lugano UNA DIMORA LA CUI REGALE RAFFINATEZZA, QUALITÀ E TRADIZIONE DELL’OSPITALITÀ DURANO NEL TEMPO ntrare all’Hotel Splendide Royal di Lugano è come mettere una magnifica cornice ad uno splendido paesaggio. Posizionato in maniera regale ed elegante sul lungolago, si affaccia maestoso sulle sponde del Lago Ceresio, guardando direttamente da un punto incantevole prima la rotondità delle colline fino ai profili dei Monti San Salvatore e Brè. Oggi è una perla del gruppo Roberto Naldi Collection. Naldi, imprenditore di successo ed erede di una lunga tradizione
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alberghiera, è infatti proprietario di un gruppo di alberghi a cinque stelle esclusivo, che oltre allo Splendide Royal di Lugano annovera: il Grand Hotel Eden, sempre a Lugano in una delle zone più belle e soleggiate del Canton Ticino, il Parco dei Principi Grand Hotel & SPA di Roma con la recente apertura della nuova Prince SPA che fa dell’albergo un vero e proprio urban resort, posizionato di una location privilegiata a ridosso di Villa Borghese, circondato da un meraviglioso giardino botanico, e lo Splendide Ro-
yal sempre a Roma situato a Porta Pinciana, tra via Veneto e piazza di Spagna con una vista impareggiabile sulla città. Lo Splendide Royal di Lugano, inaugurato nel 1888 con il nome di Splendide sul terreno dove sorgeva Villa Merlina, ha una storia lontana di prestigio e di eleganza, di storia familiare e tradizione portate con la leggerezza che la nobiltà esige. Riccardo Fedele senior, discendente da una nobile famiglia di Bellinzona e proprietario dell’albergo, decide di ingrandire l’edificio esistente trasformandolo in una struttura di lusso. Negli anni, la fama e l’eccezionale rinomanza dell’Hotel Splendide Royal passano con Lo Splendide Royal si affaccia in maniera regale ed elegante sulle sponde del Lago Ceresio. All’interno gli arredi antichi sono in costante restyling
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rinnovata raffinatezza e qualità attraverso i soggiorni di una clientela europea e internazionale di alto rango, di famiglie reali, di personaggi illustri, di politici e artisti famosi che scelgono lo Splendide Royal come oasi di tranquillità e riservatezza, lontana dai riflettori della mondanità, come ricorda il Libro d’Oro dell’Hotel.
Tradizione e rinnovamento Dal 1977 l’albergo diventa permanentemente una dimora di lusso in un punto di riferimento simbolo, acquisito sempre come proprietà di una famiglia da Giovanni Naldi che rileva l’hotel, ne amplia la struttura ricettiva e ne affida la direzione al giovane e brillante Aniello Lauro. Lauro, con le sue rimpiante doti di grande comunicatore e di uomo affabile, in più di trent’anni di direzione rende lo Splendide Royal famoso nel mondo. Con la stessa passione di Lauro, c’è oggi l’attuale direttore Giuseppe Rossi (foto), perfetto nel suo ruolo di guida di un hotel che rappresenta qualcosa di unico, la cui carriera si è più volte ispirata a quella del grande mentore e maestro Lauro, con la volontà di continuarne la missione. Persona squisita e di grande esperienza, Rossi ha lavorato presso prestigiosi gruppi alberghieri come Intercontinental Hotel & Resort e Kempinski, è stato direttore commerciale Sud Europa di Intercontinental Hotel & Resort a Parigi e ha diretto per quattro anni il raffinato ed esclusivo Grand Hotel Quisisana di Capri. Per sei anni ha diretto il Grand Hotel Eden di Lugano, sempre del gruppo Roberto
La Prince SPA del Parco dei Principi Grand Hotel & SPA di Roma
Naldi Collection, sino a quando, nel 2008, è diventato direttore dello Splendide Royal, quasi un erede naturale di Aniello Lauro, al quale lo ha legato un rapporto trentennale di stima e rispetto reciproci. Come descriverebbe Aniello Lauro? «Lauro è stato una figura molto importante nella mia vita, un padre potrei dire. Ho sentito una forte responsabilità nel diventare suo successore insieme alla necessità di continuare il suo operato di rendere indimenticabile il soggiorno di ogni nostro ospite. Una persona generosa, umana, disponibile che aveva il dono di insegnare, di trasmettere i suoi valori e quando si accorgeva che un
giovane assorbiva il mestiere ne era felice, era fonte per lui di energia e appagamento». Solo cinque direttori in più di 120 anni di attività: come possiamo definire la sua gestione? «Lo Splendide Royal continua a distinguersi per la sua capacità di sapere personalizzare il servizio. Da noi l’ospite sarà sempre accolto in maniera squisita, al centro di ogni nostra attenzione, come se arrivasse in casa propria. Ma abbiamo anche l’ambizione di diventare un punto di riferimento per il territorio, affinché le persone vedano lo Splendide Royal anche come un luogo molto piacevole da frequentare per un aperitivo, una cena d’affari,
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con gli amici, o magari per un week-end speciale». Vivere l’hotel, la filosofia di Aniello Lauro... «Certamente, io vivo l’hotel. Sono sempre a contatto con i miei ospiti. Ed è anche molto importante che faccia sentire la mia presenza ai miei collaboratori verso i quali provo un profondo senso di responsabilità. Le mie decisioni influiscono sulla giornata di cento persone per questo è importante il mio esempio. Certo è necessario prendere decisioni, ma anche essere in armonia, avere rispetto e fiducia reciproca, consapevoli che l’ospite è al centro della nostra attenzione. Come Lauro, che gioiva della soddisfazione dell’ospite, anch’io mi ritengo felice quando un cliente mi confida che il suo soggiorno è stato ottimo». All’interno dell’hotel il passato
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si mescola al futuro, gli arredi antichi alle innovazioni tecnologiche e al costante restyling e ammodernamento nei servizi, il calore del personale nell’impeccabile accoglienza rivela un impegno preciso nel avvicinarsi all’eccellenza nel servizio. L’Hotel dispone di 93 camere di cui 4 Junior Suite e 3 Suites, con connessione veloce a Internet LAN gratuita, e di 3 eccezionali sale convegni, tutte in luce naturale: la Sala Blu, ideale per eventi esclusivi, la Sala Azalea, recentemente ristrutturata, sempre nella filosofia della tradizione dell’ospitalità, anche nella sua parte esterna con la creazione di una splendida terrazza giardino diventando così uno spazio eccezionale adatto a grandi cerimonie o ricorrenze speciali e la Sala Lago, per piccoli meeting o riunioni. Tutte le sale sono dotate
Lo Splendide Royal di Lugano dispone di 3 eccezionali sale convegni in grado di ospitare fino a 250 persone, tutte in luce naturale, tra cui la Sala Azalea, recentemente ristrutturata
di luce naturale e insieme sono il luogo ideale per ospitare fino a 250 persone. Imperdibile il ristorante “La Veranda” con una splendida vista sul Lago, specialità gastronomiche italiane, rassegne stagionali e servizio alla fiamma, recentemente inserito nella più prestigiosa guida gastronomica svizzera. La raffinata cucina proposta dallo Splendide Royal completa l’offerta per i vostri eventi, con la possibilità di organizzare anche serate a tema o cooking lessons. Carla Rovere
Splendide Meeting sul Lago Lo Splendide Royal di Lugano propone anche uno speciale pacchetto valido fino al 24 dicembre 2011 (escluso 14-19 giugno 2011) a partire da un costo giornaliero di CHF 299.00 (viene applicato un supplemento in alta stagione), minimo di 10 partecipanti, tariffe iva e servizi incluse che comprende: pernottamento in camera doppia executive superior uso singola, ricco buffet prima colazione, uso gratuito fitness corner, accesso internet Adsl, due coffè break, pranzo di 3 portate, servizio accoglienza e assistenza.
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Hotel Terme di Agnano IL NOME DELL’OSPITALITÀ ALL’INTERNO DEL COMPLESSO DELLE RINOMATE TERME DELLA CITTÀ PARTENOPEA d Agnano, polmone verde della città di Napoli, alle pendici di un vulcano ormai inattivo e all’interno di un parco secolare, si trovano le omonime Terme, antiche strutture di origine romana, frequentate già dall’aristocrazia dell’Impero, che offrono cure e trattamenti per la salute e il benessere grazie alle sorgenti di acque dalle proprietà curative e alla particolare conformazione geologica dell’area in cui si trovano le rinomate “Stufe di San Germano”. Accanto ad esse, e
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parte integrante del complesso, l’Hotel Terme di Agnano, quattro stelle, affiliato alla catena Charme&Relax. Le terme si sviluppano attorno a delle piccole grotte di tufo comunicanti tra loro, dalle temperature variabili tra i 40° e i 70°C, il cui microclima è dovuto alla bassa presenza di vapore d’acqua e all’alta componente di idrogeno solforato e sali minerali, un fenomeno geofisico alimentato dai soffioni vulcanici della conca di Agnano. Grazie a queste caratteristiche le saune favoriscono
un’energica azione disintossicante per l’intero organismo, benefica per i dolori reumatici, per le patologie respiratorie e le imperfezioni cutanee. Unico esempio di saune a calore secco naturale presenti in Europa, sono denominate “Stufe di San Germano”, dal nome del vescovo di Capua che, nel 1600, grazie a esse curò un’artrite. L’albergo gode di una posizione privilegiata, a pochi minuti dal centro storico di Napoli ma facilmente raggiungibile dalla tangenziale che collega le autostrade al tessuto urbano e ne fa la base ideale per le escursioni ai maggiori centri turistici dell’area, Pompei, Ercolano e il Vesuvio. Chi viaggia per lavoro può, invece, trovare nella struttura un punto d’appoggio comodo per raggiungere i maggiori siti commerciali e industriali come il Centro Direzionale di Napoli, l’interporto e il CIS di Nola, la Fiat di Pomigliano d’Arco, i cantieri navali di Pozzuoli e Baia, il polo della qualità e il Tarì di Caserta, gli insediamenti Finmeccanica, il
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comprensorio Olivetti con Vodafone e Wind, il quartier generale della base Nato di Agnano e Bagnoli e il polo fieristico della Mostra D’Oltremare. L’Hotel Terme di Agnano è una struttura di medie dimensioni, che dispone di 62 camere, tutte dotate di Tv LCD, Sky, oltre alla copertura internet wi-fi offerta gratuitamente e, in buona metà delle sistemazioni, vista sul parco. La cucina serve le migliori ricette delle tradizione mediterranea: la sala principale si trova all’ultimo piano del complesso, affacciata sul parco e la verde conca, ideale per cene di gala e banchetti mentre la sala Pavillion Bleu dispone di spazio riservato per pranzi di lavoro e piccoli eventi. Per quanto riguarda l’offerta business, essa si articola in un centro congressi da dieci sale, in grado di ospitare meeting, convention e congressi fino a 300 partecipanti in sala plenaria. In tutta l’area è disponibile la connessione internet wi-fi. L’ampio parcheggio all’aperto, interno alla struttura, permette di accogliere bus turistici e oltre 250 auto. Sono previsti pacchetti speciali per piccole riunioni di lavoro e per frequent users, che, raggiunto un certo numero di prenotazioni, potranno usufruire dei servizi e dei trattamenti della Spa tramite offerte omaggio. La struttura, infatti, dispone anche di un Spa termale che si
estende per oltre 1.000 metri quadrati, cui si può accedere sia in qualità di ospiti (gratuitamente) sia dall’esterno per una giornata all’insegna del benessere. Oltre alle proprietà curative, le acque termali di origine vulcanica sono un rimedio naturale contro lo stress psicofisico e l’affaticamento e, per potenziarne gli effetti e i benefici, sono abbinate a trattamenti e massaggi, al solarium con lettini e all’angolo relax e tisaneria. La presenza della Spa permette di estendere l’evento business, associandolo a momenti post-congress e a pacchetti salute e benessere ideati in esclusiva per i manager. Per esempio, prolungando il proprio soggiorno nel fine settimana, è possibile aderire a un programma dedicato che si articola tra venerdì e domenica, una breve vacanza di benessere termale che include, oltre a due pernottamenti, l’uso della Spa per l’intero periodo di soggiorno, cui abbinare un massaggio specialistico, da sceglie-
re tra l’hot stone totale, l’ayurvedico, il californiano, il cinese, il tailandese e molti altri, un trattamento viso anti-impurità e idratante e manicure. Prima della partenza un’ultima coccola: la maschera viso e il massaggio corpo Relax. Gianmarco Nasti (foto), dal 2007 General Manager dell’Hotel Terme di Agnano SPA Resort & Congress, ci conferma infine che «entro la primavera del 2011 è prevista l’apertura di nuove piscine termali che completeranno quello che sarà il parco olistico delle Terme di Agnano: due piscine termali scoperte per oltre 400 metri quadrati, quattro piscine termali coperte con idromassaggi, oltre 6000 mq di aree esterne a prato attrezzate con lettini prendisole, comodi divani ed eleganti gazebo, sale massaggi e una bouvette con prodotti bio. Ciò che caratterizzerà la nuova area benessere sarà la possibilità di sostare presso le antiche sorgenti termali recuperate al pubblico nel relax più totale, in uno scenario di eccezionale valenza storico-archeologica a pochi passi dal centro della città. Sarà inoltre ripristinato il vecchio percorso pedonale per consentire agli ospiti di passeggiare lungo le sponde del vecchio lago di Agnano, tra una visita alla “grotta del cane” e la ricca vegetazione boschiva». Adriana Balegno
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Verdura Golf & Spa Resort LA NUOVA META, IL PERFETTO EQUILIBRIO TRA ELEGANZA, TRADIZIONE E DESIGN
ituato lungo la costa meridionale della Sicilia, alle porte della caratteristica città di Sciacca, il Verdura Golf & Spa Resort è la perla tra i nuovi resort europei e soprattutto una location d’eccezione, come sempre quando si parla delle strutture luxury della Rocco Forte Collection. Discretamente posizionato su 230 ettari di splendido paesaggio, il Resort si affaccia su circa 2 km di costa orlata dallo scintillante mare turchese. Sciacca è a soli 40 chilometri dalla maestosa Valle dei Templi agrigentina, dove si ergono non solo le bellezze dei siti archeologici ma anche gli ambienti più caratteristici del mondo siciliano, per i quali il Verdura vanta una posizione privilegiata.
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Ambienti moderni con dettagli originali e ricercati Gli interni sono firmati da Olga Polizzi, sorella di Sir Rocco Forte e responsabile del design per il gruppo Rocco Forte Collection
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Il Verdura Golf & Spa Resort è un luogo incantevole e di di-
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Discretamente posizionato su 230 ettari di splendido paesaggio siciliano, il Verdura Golf & Spa Resort si affaccia su circa 2 km di costa orlata dallo scintillante mare turchese
tra vulcanica, il legno e il giunco, creando una perfetta armonia con il territorio circostante. L’utilizzo della terracotta e del color ocra per gli esterni offrono particolari effetti visivi. Olga Polizzi, ha aggiunto il suo tocco per ricreare un tangibile e semplice senso del territorio unito all’inconfondibile percezione del lusso. Le maioliche dipinte a mano, per esempio, sono una caratteristica ricorrente nelle case e nelle ville siciliane: Olga le ha rese un elemento chiave per il design del Verdura.
Meeting e incentive
screta eleganza dove potersi rilassare, rigenerare e praticare sport, il golf soprattutto, in maniera esclusiva. Recentemente selezionato da Condè Nast Traveller e inserito nella loro Hot List 2010, il Resort si compone di 203 camere con splendida vista sul mare, suddivise in due diverse tipologie: le Courtyard e le Landscape. In tutto il Verdura dispone di 47 suite, due ampie Ambassador Suite (169 mq) e una Presidential Suite (175 mq) con piscina privata, la possibilità di cenare all’aperto e tre terrazze. In ogni camera si respira un reale senso di spazio
e privacy. Gli interni firmati Olga Polizzi, sorella di Sir Rocco Forte e responsabile del design per il gruppo Rocco Forte Collection, sono una naturale combinazione di eleganza e contemporaneità e riprendono le linee e le forme del paesaggio a volte duro, aspro, delle terre siciliane. Gli autentici e tradizionali decori artigianali esaltano la struttura, ideata dall’architetto italiano Flavio Albanese che si ispira alle linee dello spagnolo Luis Barragan. Gli edifici preesistenti sono stati ristrutturati utilizzando materiali originali, come la pie-
La bellezza della costa meridionale della Sicilia e gli splendidi spazi del Verdura Golf & Spa Resort rendono la location speciale e ideale per l’organizzazione di meeting, conferenze e programmi incentive. Un luogo ideale dove poter combinare in maniera ottimale lavoro e piacere, tenendo riunioni mentre si gioca una partita di golf su uno dei tre spettacolari campi del Resort, oltre alla possibilità di gustare pranzi e cene in sale private con una splendida visuale sugli uliveti circostanti. Le sale meeting sono state allestite rispettando gli stessi elevati standard che caratterizzano ogni ambiente del Resort, tutte spaziose e con grandi finestre che usufruiscono di luce naturale e dalle quali si apprezza la vista dei giardini. Dieci sono le sale meeting disponibili, sette delle quali misurano dai 43 ai 112 metri quadri, una sala da ballo a doppia altezza in grado di ospitare sino a 300 invitati e divisibile in tre distinte sale, due ampie sale in grado di ospi1-2 2011 | www.mastermeeting.it 213
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Dieci sono le sale meeting disponibili del Verdura Golf & Spa Resort, sette delle quali misurano dai 43 ai 112 metri quadri
tare ognuna sino a 150 invitati e un anfiteatro all’aperto di 1.000 metri quadri da utilizzare per le proiezioni. Business centre operativo 24 ore su 24, wi-fi nelle sale meeting, sistema di videoconferenza, servizio di segreteria completano la tecnologia e l’offerta dei servizi.
zio di 4.000 metri quadri che offre quattro piscine per la talassoterapia, una ricca proposta di trattamenti e programmi benessere personalizzati, una piscina interna, sauna, hammam
e centro yoga. Il Verdura Golf & Spa Resort è pensato per soggiorni adatti a tutta famiglia, con un Kids’ Club (4-12 anni) ed un Teen’s Club (dai 12 anni in poi) che propone ai giovani ospiti del Resort un programma ricco di attività. Il Verdura si è aggiudicato il premio “Best family program” – assegnato dal Virtuoso Network e il Best of the Best Hotel Awards’ Best Family Escape’ al Forth Annual Tatler Spa Award. Il Resort è stato anche vincitore del Premio Progresso Economico 2010 – Agrigento – e dell’Italian Spa Award 2010 – 1a edizione. Giovanna Pitto
Verdura: una meta mondiale del Golf Ma il Verdura Resort è anche la nuova destinazione mondiale per il golf: tre spettacolari campi da golf internazionali, due campi da 18 buche e uno da 9par 3, disegnati con grande estro dell’architetto californiano Kyle Phillips, un capolavoro destinato a diventare l’imperdibile meta per gli amanti di questo gioco. Il Verdura ha avuto l’onore di ricevere il punteggio più alto in Italia per uno dei suoi due campi da golf dall’autorevole guida Rolex World’s Top 1.000 Golf Courses. Secondo Sir Rocco Forte, nessun altro Golf Resort in Europa può essere paragonato al Verdura. Sei campi da tennis in terra battuta, un campo da calcio, una magnifica piscina a sfioro di 60 metri, una palestra attrezzata e piste da jogging si snodano tra uliveti e agrumeti. La Spa del Verdura è un rifugio di relax e benessere: uno spa214 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
The Rocco Forte Collection Nata nel 1996, la The Rocco Forte Collection, propone una collezione di 13 alberghi di lusso e resort in tutta Europa. Ogni albergo riflette lo stile e il design del luogo in cui si trova e garantisce i più alti livelli di qualità, eccellenza nel servizio e particolare attenzione ai dettagli. The Rocco Forte Collection comprende: Hotel de Russie, Roma, Hotel Savoy, Firenze, The Balmoral, Edimburgo, The Lowry Hotel, Manchester, Hotel Astoria, San Pietroburgo, Hotel Amigo, Bruxelles, Brown’s Hotel, Londra, Villa Kennedy, Francoforte, Hotel de Rome, Berlino, Le Richemond, Ginevra, The Charles Hotel, Monaco, The Augustine, Praga, Verdura Golf & Spa Resort, Sicilia. Prossime aperture: Abu Dhabi 2011; Marrakesh 2012; Jeddah 2012; Cairo 2013.
L’Hotel Savoy Palace è il luogo ideale per conferenze, congressi, seminari ed incontri di lavoro. Le tre sale Wimmer, Churchill e Duse sono attrezzate per accogliere da 30 a 180 persone. Fra un incontro ed una conferenza potete apprezzare la bellezza del lago con una pausa per il caffè sulla nostra terrazza panoramica. Colazioni di lavoro e cene di gala, con un servizio cortese e sempre attento saranno occasioni perfette per rendere indimenticabile ogni tipo di evento. A disposizione degli ospiti il centro benessere con palestra, sauna e bagno turco. HOTEL SAVOY PALACE Ufficio Prenotazioni Tel. 0365 290588 Fax 0365 290556 Via Zanardelli, 2/4 25083 Gardone Riviera www.savoypalace.it info@savoypalace.it
Villa Sofia, dimora storica in stile liberty, completa l’ospitalità alberghiera per un totale di 95 camere.
VILLA SOFIA Ufficio Prenotazioni Tel. 0365 22729 Fax 0365 22369 Via Cornella, 9 25083 Gardone Riviera www.savoypalace.it villasofia@savoypalace.it
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Vestas Hotels & Resorts
Ingresso del Risorgimento Resort, 5 stelle lusso nel cuore di Lecce riaperto nel 2007 dopo un restauro che ha restituito alla facciata l’abbagliante eleganza e impreziosito gli interni con tratti decisi di design contemporaneo
CAPACE DI RACCONTARE LA SALENTINITÀ CON UN LINGUAGGIO INEDITO, IL GRUPPO VESTAS HOTELS & RESORTS PUNTA SULL’IDENTITÀ GEOGRAFICA E SULLA CULTURA DEL LUOGO COME LEVA DI SUCCESSO. TRE ALBERGHI NEL CUORE DI LECCE, UN’OFFERTA CAPACE DI SODDISFARE LE RICHIESTE DI TUTTI I SEGMENTI DI MERCATO, CHE HA CONQUISTATO ANCHE REGISTI AFFERMATI E CELEBRITIES utenticità, universalità, creatività e qualità sono i valori che costituiscono l’eredità culturale e identitaria di un luogo. Tanto più in un mondo globalizzato e omologato dove saper utilizzare, capitalizzandole, le risorse specifiche di un territorio può aiutare ad essere
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veramente competitivi. «Noi crediamo» racconta Giuseppe Mariano, g.m. dei tre hotel che fanno parte del gruppo Vestas Hotels & Resorts «che la ricerca delle specificità dei luoghi e la riappropriazione geografica del territorio possano supportare la competitività di un sistema turistico. Come? Il se-
greto sta nel trasformare le potenzialità di una regione – o, com’è il Salento rispetto alla Puglia, di una porzione importante di essa – nel valore aggiunto di un’offerta turistica unica e di qualità». È un nuovo marketing turistico quello di cui ci parla il g.m. degli alberghi firmati Vestas Hotels & Re-
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Vestas Hotels & Resorts
Eos Hotel
Attivo fin dagli anni ’50 nel settore dell’edilizia residenziale e pubblica, il Gruppo Montinari alla fine degli anni ’60 intraprende una diversificazione produttiva espandendosi sia in settori complementari all’edilizia sia in settori diversi quali metalmeccanica, finanza e turismo. Il marchio alberghiero Vestas Hotels & Resorts, forte della consolidata esperienza acquisita in quasi 40 anni di gestione dell’Hotel President, si è arricchito negli ultimi anni di altre due strutture pensate per segmenti di clientela diversi: il Risorgimento Resort★★★★★L e l’Eos Hotel★★★. Un’ambiziosa hotel management company che, avvalendosi di un team giovane e dinamico, conta sulla guida del direttore Giuseppe Mariano e di tutta la sua esperienza, maturata nella pluriennale direzione alberghiera presso rinomate catene nazionali e internazionali.
Hotel President
sorts, tre strutture nel cuore di Lecce appartenenti a tre differenti segmenti di mercato: il Risorgimento Resort, cinque stelle lusso nel centro storico della città barocca; l’Hotel President, quattro stelle superior a vocazione prevalentemente business; l’Eos, il tre stelle design ultimo entrato nella famiglia. «Affonda le basi in un’offerta che è espressione dell’ampio universo di elementi sociali, geografici, artistici e culturali locali la strategia di lungo pe-
riodo del gruppo Vestas Hotels & Resorts, tesa sempre più allo sviluppo qualificato e durevole del sistema turistico salentino. La stessa proprietà» prosegue Mariano «crede fortemente nell’importanza di stabilire un profondo legame con il territorio. Per questo motivo coinvolgiamo continuamente personale selentino nella gestione degli hotel e sponsorizziamo, in collaborazione con le istituzioni locali e regionali, percorsi formativi che spesso sfociano in stage presso le nostre strutture, nonché in importanti esperienze lavorative all’estero». L’idea, dunque, è creare una vera e propria base di professionisti qualificati e di respiro internazionale su cui costruire un’offerta locale d’ec-
cellenza: «Per una catena di medio-piccole dimensioni come la nostra, uno dei piccoli segreti per battere la concorrenza dei grandi brand internazionali» chiosa Mariano «è dare una forte identità territoriale alla nostra offerta. Nei nostri alberghi, infatti, gli ospiti si confrontano con personale del posto, tanto più che i salentini sono molto orgogliosi della propria terra e spesso generosi nel raccontare e consigliare agli ospiti i prodotti e i luoghi migliori da provare e visitare». Come vere e proprie gallerie di identità territoriale, tutto all’interno delle strutture del gruppo Vestas Hotels & Resorts racconta, attraverso una trama di materiali tipici, cultura, prodotti e mood della gente del posto, la storia locale. Con la passione e il carattere di chi ha innata in sé l’essenza della pura accoglienza, come indicato anche nel nome del marchio alberghiero che deriva da Vesta, la dea latina del focolare e dell’ospitalità e ai valori che questa simboleggia.
Risorgimento Resort l’essenza del lusso nel cuore di Lecce Il fascino senza tempo di un’elegante dimora storica arricchito dai tratti caldi e decisi dei linguaggi estetici più moderni, una galleria di atmosfere suggestive, frutto dell’incontro fra tradizione e contemporaneità. Il Risorgimento Resort è un albergo sorprendente, che ha conquistato registi, attori, critici e politici... Una Lecce comoda, accogliente, uguale, prevedibile e allo stesso tempo ricca di suspence e colpi di scena, quella che ha fatto da sfondo all’ultimo
lavoro del regista Ferzan Ozpetek, “Mine Vaganti”. «Nel corso del suo soggiorno da noi», racconta Mariano, «Ozpetek non ha mai nascosto il suo amore per il Salento, per Lecce e per la meravigliosa ospitalità della sua gente, che ha letteralmente adottato l’intera troupe nelle otto settimane e mezzo di lavoro. Ozpetek» prosegue Mariano, «prima di lasciare il Risorgimento Resort mi ha detto che avrebbe certamente sofferto il mal di Lecce». 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 217
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Photo-gallery di celebrities
Federico Zampaglione, cantautore, regista e frontman del gruppo Tiromancino, al Risorgimento Resort durante il Festival del Cinema Europeo tenutosi lo scorso aprile a Lecce.
Risorgimento Resort. Da sinistra Andrea Montinari, Presidente Vestas Hotels & Resorts, Ferzan Ozpetek, regista del film Mine Vaganti e Laura Panzera, moglie di Andrea Montinari
Ristorante Myosotis dell’Hotel President, durante il Festival del Cinema Europeo, da sinistra: Carlo Verdone, Antonio Carbone, maitre del ristorante, Cosimo Simmini, chef, e Cristian De Sica.
Al centro Anna Falchi, nell’American Bar Janet Ross del Risorgimento Resort durante il Festival del Cinema Europeo.
Risorgimento Resort. Da sinistra Vittorio Sgarbi, Lino Banfi e Giuseppe Mariano.
Roof garden restaurant Altavilla del Risorgimento Resort, durante il Festival del Cinema Europeo. Da sinistra Cristian De Sica, Federico Zampaglione e Carlo Verdone.
Nella hall del Risorgimento Resort, durante il G8 Meeting of Finance Ministers che si è tenuto il 12 e 13 giugno 2009, stretta di mano tra Timothy Geithner, United States Secretary of the Treasury, e Giuseppe Mariano.
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Olio Novaro EREDE DI UNA CONOSCENZA SPECIFICA NEL SETTORE OLEARIO, GIORGIO NOVARO GUIDA UN’AZIENDA CHE AFFONDA LE SUE RADICI IN UN PASSATO LONTANO. IN QUEST’INTERVISTA CI SPIEGA COM’È RIUSCITO A RAGGIUNGERE IL SUCCESSO, FORNENDOCI ANCHE PREZIOSE INFORMAZIONI SULLE CARATTERISTICHE DELL’OLIO Cristina Piccinotti
l marchio Olio Novaro trae le sue origini a Oneglia, nel ponente ligure, dove Agostino Novaro nel 1860 fondò l’omonima ditta olearia. Il successo ottenuto lo incoraggiò ad investire con energia ed
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entusiasmo in quella che, in breve tempo, diventò una società di fama mondiale: la Paolina Sasso e Figli, in onore della moglie e della sua famiglia. Da allora, nel corso di questi 150 anni di costante attività, la
famiglia Novaro s’è sempre occupata in prima persona della società, che deve la sua fortuna anche al virgulto da cui si estrae l’olio Novaro, nato da un antico e più che centenario ceppo di ulivo delle terre del
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In piedi, da sinistra Enrico, Daniela e Silvio, i figli e la moglie di Giorgio Novaro (seduto in poltrona) nel salotto della loro casa a Imperia
Ponente Ligure, precisamente a Imperia-Oneglia. Nel 2001 Giorgio Novaro fonda la G. Novaro & C, una società nuova nel panorama oleario, ma ricca di tradizione e cultura. Erede di una secolare conoscenza specifica nel settore, Giorgio Novaro guida la sua azienda facendo tesoro degli insegnamenti del bisnonno Agostino, ma con una visione moderna e un’attenzione sempre costante alla soddisfazione della clientela di oggi. Le competenze e le conoscenze tecniche di Giorgio Novaro, risultato di un mix perfetto tra passione per il suo lavoro e retaggio familiare, gli hanno permesso di muoversi con successo in un mercato estremamente variegato, per qualità ed of-
ferta: «Rispondiamo alle richieste della clientela puntando sulla qualità del nostro prodotto, sempre alta e costante, su un servizio di consegna puntuale, una distribuzione capillare e sull’estrema serietà nella scelta di fornitori, confezionatori e distributori» racconta soddisfatto e con il piglio di chi sa di aver tra le mani un’azienda solida, Giorgio Novaro (foto), che aggiunge: «Le nostre competenze nella selezione della materia prima, tutta italiana, e nei processi di lavorazione sono alla base del successo della nostra attività. Nel corso della mia esperienza quarantennale nel campo industriale oleario ho sempre indirizzato le mie scelte di management seguendo quelli che considero anche i punti di forza della G. Novaro & C.: un eccezionale rapporto qualitàprezzo, la massima puntualità nelle consegne e l’indiscutibile capacità di assicurare una quantità di prodotto pari alle richieste». Rispondendo alle nostre domande, Giorgio Novaro ci aiuta a conoscere meglio l’ingrediente principe di
un’alimentazione sana, l’olio di oliva e sua maestà l’olio extravergine di oliva. «L’olio extra-vergine di oliva è un alimento che possiede caratteristiche nutrizionali e metaboliche che lo rendono unico per sapore, aroma e fragranza. Le scienze mediche e nutrizionali hanno analizzato queste peculiarità dimostrando che è un condimento sano e genuino, che riesce ad arricchire la dieta di grassi essenziali e di vitamine particolari. L’analisi delle abitudini alimentari dei consumatori rivela che, negli ultimi anni, si è sviluppata una sempre maggiore sensibilità e attenzione nella scelta di prodotti genuini, certificati, in una parola, di qualità. Questo trend vale anche per la scelta dell’olio extra-vergine di oliva, che occupa oggi un ruolo di primo piano sulle tavole di molte famiglie e si è guadagnato lo status di ingrediente principe delle migliori ricette della cucina italiana, tradizionale e non. Per questa ragione, accanto all’utilizzo di materie prime sempre più ricercate, chef stellati e grandi cuochi di tutto il mondo non possono più, oggi, rinun1-2 2011 | www.mastermeeting.it 221
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ciare a quest’ingrediente, uno tra i migliori che il territorio italiano sia in grado di offrire». Tecnicamente cos’è l’olio extravergine di oliva? «L’olio extravergine di oliva si ottiene dalla prima spremitura di olive fresche di prima qualità (senza la cosiddetta “puntura di mosca”), colte, spremute, e soltanto precedentemente lavate e separate da rametti e foglie. La spremitura avviene attraverso processi meccanici, quindi senza il ricorso a sostanze chimiche e in condizioni che non causino alterazioni dell’olio. Prima di essere imbottigliato l’olio viene filtrato. L’acidità libera dell’extravergine di oliva, espressa in acido oleico, non deve risultare superiore all’0,8%». Quale deve essere il colore dell’olio? «Innanzi tutto il colore dell’olio non è un indice esclusivo della sua qualità. A determinare la qualità di un ottimo olio extra222 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
vergine sono molti altri fattori (varietà delle olive, grado di maturazione, prevalenza di alcune sostanze quali clorofille e caroteni in esse contenute). L’olio può assumere, quindi, una varietà infinita di gradazioni di colore, dal verde brillante al dorato intenso al verde intenso».
Per produrre 1 litro di olio serve 1 kg di olive? «Per produrre un litro di olio di oliva sono necessari circa 5 kg di olive. Incidono molto sulla resa delle olive, oltre che sulla qualità dell’olio, il tipo di cultivar, le condizioni delle olive, il modo in cui viene effettuata la spremitura e la temperatura di estrazione». Qual è la differenza sostanziale tra olio di oliva e olio di semi? «L’olio d’oliva si estrae direttamente dal frutto, e non dai semi, e conserva intatte tutte le caratteristiche antiossidanti e salutari. Gli oli di semi, invece, vengono sottoposti a processi chimici di raffinazione, attraverso l’estrazione con solventi, che li rendono privi di odore e sapore in quanto perdono, durante la lavorazione, caroteni, tocoferoli e altre sostanze». Da cosa dipende la qualità di un olio di oliva? «Da numerosi fattori: determinante è la varietà delle olive, la zona di produzione, il clima e la composizione del terreno in base al quale l’oliva acquista un sapore e un odore caratteristi-
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Imperia. Giorgio Novaro nel suo studio
co. Difetti e pregi dipendono dalla maturazione delle olive, dalle modalità di raccolta ed estrazione e dai metodi di conservazione. Non sono da escludere i trattamenti della pianta d’ulivo e del terreno di coltivazione». Come dovrebbe essere la bottiglia che conserva l’olio di oliva? «I nemici principali dell’olio d’oliva sono: luce, calore, ossigeno e odori. I migliori reci-
pienti per conservarlo sono i contenitori in vetro scuro e i contenitori serbatoi in acciaio inox. L’olio extra-vergine d’oliva va conservato in luoghi freschi e asciutti, in ambienti con escursioni termiche non eccessive, va assolutamente protetto dalla luce diretta, dall’aria e dal calore. Il freddo non provoca alterazioni nella struttura del prodotto e nella sua conservabilità». L’olio di oliva è più digeribi-
le rispetto all’olio di semi o a altri grassi alternativi? «Numerosi studi scientifici hanno dimostrato l’alta digeribilità dell’olio di oliva rispetto ad altri oli. L’olio di oliva presenta una digeribilità più elevata rispetto a qualsiasi altro condimento. Altra caratteristica importante è che l’olio di oliva non è ingrassante più degli altri grassi ed oli, non solo è anche un naturale rimedio per abbassare il colesterolo. Quindi nessun vantaggio per la linea usando oli di semi». Qual è la durata di un olio extra-vergine di oliva? «Il consiglio dei maggiori esperti è quello di consumare l’olio extravergine d’oliva nella stessa annata di produzione, anche se generalmente si considera che il prodotto può essere consumato fino a 20 mesi
Uliveto di proprietà della famiglia Novaro nell’entroterra di Imperia 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 223
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SERVIZI A TAVOLA CON OLIO NOVARO
dalla spremitura. Gli oli DOP devono obbligatoriamente indicare la data di scadenza entro i 18 mesi». Se si sente un “pizzicore” alla gola, significa che l’olio non è di buona qualità? «Il pizzicore e il gusto amaro che si avvertono nell’assaggiare l’olio extravergine d’oliva, non sono da considerarsi difetti. Rappresentano, infatti, le caratteristiche distintive di un ottimo prodotto naturale». Per una buona frittura è meglio utilizzare l’olio di oliva o l’olio di semi? «L’olio di oliva è il miglior grasso da frittura in assoluto. La prima importante caratteristica di un grasso per frittura è la stabilità: è importante che l’olio non raggiunga mai il punto di fumo, ovvero non avvenga il fenomeno chiamato pirolisi, che consiste nella rottura delle molecole dovute per effetto del calore. Dalla pirolisi si originano sostanze volatili di odore e sapore acri che sono dannose per il fegato. L’olio di semi, l’olio più utilizzato in frittura, è molto in basso nella classifica della stabilità, tanto che in alcuni paesi europei è obbligatoria l’indicazione sull’etichetta di olio non adatto ■ per friggere». 224 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
L’Olio di oliva Novaro si ottiene aggiungendo dell’olio extravergine di oliva ad alta acidità (3/5°), opportunamente neutralizzato, ad una selezione accuratamente scelta di oli extravergini a bassissima acidità (0,2/0,5°). È una miscela di circa 0,3° di acidità, dal profumo e dal sapore particolarmente delicati, adatti anche per squisite e fragranti fritture. L’Olio Extravergine di Oliva Novaro è ricavato da un’attenta selezione dei migliori oli extravergini reperibili sul mercato italiano. La qualità di questo prodotto ne consente l’utilizzo sia per la cottura dei cibi, sia per il condimento di piatti crudi. L’Olio Extravergine di Oliva Novaro Selezione Speciale è al 100% un prodotto italiano. Top di gamma della famiglia Novaro, è ottenuto da un’accurata selezione di oli provenienti prevalentemente dalla Liguria di Ponente. Non filtrato, l’extravergine Selezione Speciale viene imbottigliato in bottiglie scure per preservarne più a lungo l’originaria fragranza. L’Olio Extravergine di Oliva Novaro Mosto è 100% prodotto italiano ottenuto dall’unione di diversi tipi di oli selezionati tra i migliori presenti in Italia. L’Olio Extravergine di Oliva Novaro da olive Taggiasche proviene dalle migliori olive taggiasche nate da piante secolari radicate sulle colline della Riviera Ligure di Ponente. Dalla frangitura a freddo si ottiene un ottimo olio extravergine di oliva da olive taggiasche a bassa acidità, fragrante e genuino. Ottimo con il pesce e favolose insalate, quest’olio è conservato in bottiglie fasciate in lamina dorata. Arricchiscono la gamma dei prodotti Novaro l’Aceto balsamico di Modena Novaro, ottenuto da vini italiani mediante un sistema di fermentazione naturale; la Crema Balsamica a base di Aceto Balsamico di Modena, un prodotto pronto da usare, che conserva l’equilibrio del gusto dolce-acido tipico del migliore Aceto Balsamico, con una consistenza particolare, risultato della miscelazione del mosto con l’Aceto Balsamico invecchiato, cui fa seguito un processo speciale di filtrazione; la linea delle Conserve, che comprende Olive in salamoia taggiasche, Olive denocciolate taggiasche in olio extra vergine di oliva, Patè di olive taggiasche, Pesto alla genovese.
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LE VIE DELL’INCENTIVE
Il magnifico panorama della Anse Marcel
a leggenda racconta di due uomini, uno francese e l’altro olandese, rappresentanti ognuno le rispettive potenze coloniali, che, nel 1817, per spartirsi la piccola e incantevole isola di Saint Martin senza spargimento di sangue, dopo quasi duecento anni di litigi, battaglie e contese, decisero di cimentarsi in una curiosa sfida di resistenza alle fatiche e all’alcol. Schiena contro schiena nel punto della costa atlantica che oggi conosciamo come Oyster Pond, si
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incamminarono l’uno verso il nord (il francese) e l’altro verso il sud (l’olandese), seguendo il profilo dell’affascinante e variegata costa e conquistando passo dopo passo il dominio su quelle spiagge, quelle colline, quelle scogliere e quelle lagune. Non più di 68 chilometri da percorrere in tutto non erano poi molti (l’isola nel suo punto più largo non raggiunge i 16 chilometri di diametro) e i due contendenti si dice potessero contare sul conforto di birra francese e gin olandese. Forse
la colpa fu del maggior tenore alcolico della bevanda a base di ginepro o forse no, ma quando i due si incontrarono, decretando finalmente la divisione politica dell’isola, fu il francese ad avere la meglio, guadagnando per il suo re la metà più grande (e molte delle spiagge più belle). Che la leggenda abbia o meno un fondo di verità, sta di fatto che Saint Martin è tutt’oggi la più piccola isola abitata al mondo ad essere politicamente divisa in due distinte nazioni
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(una Collettività d’Oltremare francese e una Nazione Costitutiva del Regno dei Paesi Bassi). Non si tratta solamente di una semplice curiosità per appassionati di geopolitica. La divisione quasi invisibile in quanto a controlli e segnalazioni è assolutamente evidente e sorprendente dal punto di vista culturale, architettonico e sociale. In altre parole, se vogliamo, di stile. Il nord francese ha ereditato dalla madrepatria l’eleganza discreta, lo charme degli hotel e dei resort, il piace-
re per la cucina d’autore, il raffinato gusto per la moda e gli accessori. D’altro canto, il sud olandese, in realtà, ha ben poco a che fare con i Paesi Bassi. Più che altro il suo stile risponde al gusto e alle esigenze di un pubblico nord americano e delle migliaia di turisti di tutto il mondo che arrivano nel porto di Philipsburg a bordo delle navi da crociera per una visita mordi e fuggi. Così ecco che sull’altrettanto bella costa del sud si affacciano grandi condomini multiproprietà, hotel ex-
tra lusso in alti e imponenti edifici di cemento e vetro (con le dovute, poche, ma eccellenti, eccezioni di charme), locali notturni, fast food made in USA (vietati nel nord francese), negozi di elettronica e moda casual a ottimi prezzi (oltre che Tax free come in tutta l’isola). La presenza di due anime tanto diverse nel volgere di pochi chilometri rappresenta una ricchezza e una varietà di cui tutti i visitatori possono beneficiare, trovando un equilibrio perfetto tra charme e diverti1-2 2011 | www.mastermeeting.it 229
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Grand Case è considerata la capitale gastronomica del Caribe, per la qualità e la varietà dei suoi ristoranti
Semplicità e sapori locali in uno dei lolo dell’isola, i tipici barbecue caraibici
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mento, cene gourmet e shopping da occasione, spiagge da sogno ed emozioni inattese. Come quella di vedersi atterrare sulla testa un boeing 747 mentre si prende il sole nella spiaggia di Maho Beach nel sud dell’isola, praticamente attaccata all’aeroporto Princess Juliana International. Quale che sia la vostra idea di stile, non potete perdervi questo spettacolo unico al mondo Proprio dall’aeroporto della capitale di Sint Maarten, questo il nome della metà olandese, ha inizio per tutti la visita all’isola. Il consiglio quasi obbligato, vista la scarsità di mezzi di trasporto pubblici, è quello di noleggiare un’auto per potersi muovere liberamente tra le oltre 30 spiagge e le piccole e graziose città dell’isola (attenzione però a non lasciare mai oggetti personali nell’auto parcheggiata). Per alloggiare nel nord la scelta è varia e interessante tra boutique hotel di charme, resort eleganti e magnifiche ville presenti lungo tutta la costa, sia su quella atlantica sia su quella caraibica. Particolarmente scenografica è la baia Ance Marcel sulla quale si affacciano diversi hotel tra cui l’elegante e recente
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Colorata e divertente, la spiaggia di Friar’s Bay è il paradiso della musica reggae
Radisson resort, marina & SPA, in perfetto stile coloniale caraibico, e, su di una alta collina alle sue spalle, il colorato boutique hotel Marquis. Nella piccola cittadina di Grand Case, considerata la ca-
pitale gastronomica dei Caraibi per la varietà e la qualità della sua offerta di ristoranti, dai semplici e tipici barbecue caraibici Lolo, all’alta cucina francese ed internazionale, si trova il delizioso Le Petit Hotel,
10 studios e una suite in elegante e raffinato stile coloniale, affacciate direttamente sulla spiaggia dorata e il mare turchese. Per chi voglia spazio e intimità le ville più belle dell’isola (molte si possono affitta1-2 2011 | www.mastermeeting.it 231
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Atterrano quasi sulla spiaggia di Maho Beach gli aeroplani diretti all’aeroporto Princess Juliana International
Drink e ottima cucina al Waikiki Beach, uno dei molti piacevoli bar-ristoranti sulla lunga spiaggia della Baìe Orientale
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re attraverso agenzie di Real Estate) si trovano sulla collina che sovrasta la splendida Baìe Orientale (Orient Bay) e nelle Terres Basses, all’estremo opposto, di fronte a indimenticabili tramonti sul Mar dei Caraibi. Un altro luogo assolutamente unico dove soggiornare si trova, invece nella metà olandese (una magnifica eccezione di charme), sulla costa caraibica. Si tratta del lussuoso La Samanna, del gruppo Orient-Express, affacciato sull’incantevole e tranquilla Baìe Longue (Long Bay).
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Arrivo nella marina protetta e sicura del Radisson nella bella Anse Marcel
Le spiagge sono certo una delle principali attrazioni dell’isola. Quello che rende unica Saint Martin è, in particolare, la varietà dei suoi litorali. Si pensa ai Caraibi e si immaginano solo lunghe e meravigliose spiagge bianche, palme da cocco e mare trasparente. E certo la piccola enclave franco-olandese non si fa mancare questi magici panorami, come nel caso della appena menzionata Baìe Longue (Long Bay), selvaggia e poco frequentata, della romantica Baìe aux Prunes (Plum Bay), indimenticabile al tra-
monto, o della Simpson Bay, nel cuore della metà olandese. Ma allo stesso tempo, nel volgere di pochi chilometri, l’isola permette di scoprire piccole calette di sabbia dorata strette tra rosse scogliere, come la Baìe Rouge, con splendidi fondali per gli amanti dello snorkeling e due deliziosi ristorantini sulla spiaggia; o spiagge colorate e divertenti, come Friar’s Bay il tranquillo regno della grande comunità Rasta presente sull’isola, dove si trova il bellissimo e mitico Kali’s Beach Bar e dove ad ogni notte di luna pie-
na si organizza una animata festa in stile Reggae; o, ancora, lunghe spiagge bagnate dalle divertenti onde dell’Oceano Atlantico, come la Baìe Orientale (Orient Bay), una lunghissima distesa di sabbia bianca, piena di bar, ristorantini (si mangiano eccellenti piatti di pesce e di carne) e baracchini dove noleggiare moto d’acqua, enclave, nel suo estremo meridionale, degli amanti del nudo integrale. Pochi minuti di barca (con partenze frequenti dalla baia di Cul de Sac, a nord est) sono sufficienti per raggiunge1-2 2011 | www.mastermeeting.it 233
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Ampie e luminose le suite in stile coloniale del Radisson
Il ristorante Le Marché del Radisson
Una magnifica vista sulla spiaggia di Baìe Longue, dalla terrazza del resort La Samanna
Cromoterapia nella SPA del Radisson
Romantico crepuscolo sulla spiaggia della Baìe aux Prunes
La natura intatta dell’isola offre riparo a farfalle di ogni forma e colore
Relax al Karibuni bar sulla spiaggia dell’Ilet Pinel
ovest, verso l’isola più grande, regala il tramonto più bello che si possa godere dal lato orientale di Saint Martin. Chi voglia spingersi un po’ più lontano per mare può raggiungere l’Ile de Tintamarre, riserva protetta e SPA naturale per le proprietà
dei suoi fanghi d’argilla, o arrivare fino alle esclusive e magnifiche Anguilla (20 minuti) e Saint Barth (45 minuti). E infine qualche consiglio per lo shopping e le spese. Le occasioni per fare compere sono moltissime. Nella metà france-
re la bellissima Ilet Pinel. Si tratta di una piccola isola verde, cinta da una spiaggia di sabbia bianca, costellata di eleganti e piacevoli bar-ristoranti e bagnata da un mare trasparente con bellissimi fondali da scoprire. Affacciata com’è ad 234 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
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Eccellenti aragoste e pesce squisito si possono gustare nei ristoranti dei resort, nel paesino di Grand Case, ma anche sulle spiagge più belle dell’isola
Il ristorante C Le Restaurant dell’elegante resort Radisson
se e, in particolare, nella bella capitale di Marigot, si trovano boutique di abbigliamento, accessori, profumi e cosmetici delle migliori marche europee e statunitensi a prezzi non bassi, ma comunque interessanti
vista l’opportunità offerta dal Tax Free. La capitale della metà olandese, invece, è considerata una vera e propria Mecca dello shopping: per le vie di Philipsburg le vetrine attirano i clienti con prezzi imbattibili su
Dove Dormire Radisson Blu Resort Marina & Spa Ance Marcel Saint Martin Tel: +590 590 87 67 00 www.radissonblu.com/resort-stmartin Marquis Boutique Hotel et Spa Anse Marcel, Pigeon Pea Hill Saint Martin Tel: +590 590 29 42 30 www.saintmartinhotelmarquis.com
computer ed elettronica, fotografia, gioielleria e abbigliamento casual. Un’ultima raccomandazione: fate scorta di dollari americani. Infatti, sebbene la moneta ufficiale al nord sia l’euro, mentre al sud il fiorino delle Antille Olandesi, in entrambi i casi è assolutamente conveniente pagare sempre in dollari. Nella metà olandese perché è di fatto la valuta correntemente utilizzata (qui si può prelevare direttamente in dollari), mentre in quella francese perché in molti esercizi commerciali, per contrastare la concorrenza del ben più economico sud, si applica un conveniente cambio euro/dol■ laro 1 a 1.
Le Petit Hotel 248 Boulevard de Grand Case Saint Martin Tel: + 590 590 29 09 65 www.lepetithotel.com La Samanna Resort & Spa - Orient-Express Baìe Longue Sint Maarten Tel: + 590 590 87 64 00 www.lasamanna.com
Come raggiungere Saint Martin Voli dall’Italia con KLM e Air France (1 solo scalo) a partire da 870 euro A/R
Informazioni www.st-martin.org 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 235
LA MIA CITTÀ. I LUOGHI DELL’ANIMA Il mercato di Porta Portese
Et in arcadia ego In “Controfigura”, lo scrittore Luigi Fontanella torna nella Roma dei suoi anni giovanili, alla ricerca di un se stesso mai dimenticato Manuela Mancini
n uomo trova casualmente un vecchio taccuino su cui aveva cominciato a scrivere una storia. All’improvviso riemergono alla memoria ricordi ed emozioni che lo spingono a tornare nella Roma della sua giovinezza, sulle tracce di quella storia lasciata incompleta. Inizia così un viaggio nostalgico nel cuore della Capitale, in cui il confine tra realtà e immaginazione si assottiglia sempre di più e in cui fatti e personaggi
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del passato si intrecciano a quelli del presente in una flânerie che ha il gusto vago e struggente dei sogni mai del tutto abbandonati. Questa in nuce la trama di “Controfigura” (edizione Marsilio, 15 euro), l’ultimo romanzo di Luigi Fontanella, scrittore, poeta e critico letterario che si divide tra Roma, la sua città natale, e New York, la sua patria d’adozione, dove attualmente insegna italianistica alla State University. Abbiamo incontrato l’autore durante un suo recente soggiorno in Italia. Il romanzo ha il sapore di una biografia. Quanto c’è di Luigi Fontanella nel protagonista Lucio Grimaldi? «Molto. Una volta Fellini disse “se anche dovessi fare un film su una mosca, questo film par-
lerebbe di me”. Da parte mia vorrei aggiungere che Controfigura è sì, in parte, un romanzo autobiografico, ma anche un romanzo dell’immaginazione, nel senso che, mentre lo scrivevo, i ricordi si andavano, per così dire, ricreando in modo inedito e mi inventavo di sana pianta personaggi e situazioni». Gli appunti che Lucio ritrova nel suo vecchio taccuino gli restituiscono istantanee di vita in cui personaggi e luoghi rappresentano un mondo affettivo che non c’è più. Da qui un’acuta nostalgia che si sovrappone alla trepidazione giovanile che si prova quando si ha ancora tutta la vita davanti... Cosa rimpiange di più Lucio del suo passato? «Tutto ciò che non potrà più ri-
LA MIA CITTÀ
petersi. La vita è in fondo come una passeggiata. Fa bene, forse, ripercorrere i luoghi e rincontrare le persone che l’hanno resa degna di essere vissuta. Ma tutto questo occorre farlo con gioia e speranza, credendo che ciò che abbiamo amato continuerà ad esistere anche dopo e oltre di noi». Nel romanzo, a un certo punto, Lucio, imbattendosi in una sua vecchia fiamma e rimanendone fortemente deluso, pensa che, forse, le cose dovrebbero essere lasciate al proprio posto, nel tempo e nei luoghi in cui sono state vissute. Come vive lei il confronto tra passato e presente? «È un confronto inutile. Sia che lo si dimentichi, o lo si colori magicamente, è sempre il passato a vincere». In questa sorta di itinerario dell’anima, la città di Roma è come se vivesse di emozioni proprie: Lucio si ritrova in quartieri che rievocano drammi passionali, coincidenze inaspettate, ma anche dolci atmosfere senza tem-
po. Quali di questi luoghi le sono rimasti più nel cuore e perché? «Per me Roma è la città italiana più magmatica e derisoria, più creativa e seducente. È la mamma Roma pasoliniana, ma anche la Roma petroliniana e felliniana, città contraddittoria e feconda, puttana e generosa, traditrice e fedelissima, piagnona e godereccia. Sono tanti, troppi i luoghi che di questa città mi sono rimasti nel cuore, ma se proprio dovessi sceglierne qualcuno, direi le sue ville, in particolare Villa Celimontana e Villa Pamphili, le sue piazze dechirichiane, tutta la zona di Campo de’ Fiori, alcune viuzze del centro storico e di Trastevere, viuzze dove puoi inventarti un’infanzia». In un capitolo, Lucio ricorda alcuni passaggi del racconto “La passeggiata” di Robert Walser. In particolare cita le parole “Quello che noi comprendiamo e amiamo comprende e ama noi pure. Io non ero più io, ero un altro, ma appunto perciò più che mai me stesso”. Che valore
Lucio Grimaldi, il protagonista di Controfigura, osserva la vita con lo sguardo schietto e curioso dell’artista: cammina tra le strade di Roma alla ricerca del tempo perduto, ma è pronto a cogliere, in uno in un incontro inatteso, stimoli sempre nuovi. E mentre il quotidiano continua a sorprenderlo con la sua imprevedibilità, la letteratura si fonde con la vita, in una passeggiata che ha il passo leggiadro di un sogno
I giardini di Villa Borghese. In alto Castel Sant’angelo
hanno, per lei, le parole “identità” e “mistero”? «Identità e mistero sono le due parole-chiave della vita: con la prima, cerchiamo di dare una configurazione al nostro essere, alla nostra personalità. Con la seconda, ci interroghiamo su noi stessi pur sapendo che non esiste una risposta certa: in realtà non sapremo mai chi veramente siamo. Forse, solo chi ci sta accanto può saperlo, anche se in modo parziale». Cosa rappresenta per lei la città di New York? «Il ventre culturale del mondo. Oggi New York è come la Parigi degli anni Dieci e Venti, anni d’oro in cui nacquero le avanguardie storiche del futurismo, dadaismo e surrealismo. Non è un caso che Marinetti decise di lanciare il primo manifesto futurista proprio dalle colonne del Figaro». Che posto occupa la scrittura nella sua vita? La scrittura è la mia seconda vita, la vita dell’immaginazione. Una vita seconda ma non secondaria, perché, se non ci fosse, non ci sarebbe neppure quella dell’altro Luigi Fonta■ nella». 1-2 2011 | www.mastermeeting.it 237
INSIDE THE CHARACTER di Red Penugo Liberamente ispirato al questionario di Bernard Pivot rivolto agli artisti della trasmissione “Inside the Actor’s Studio”
Brunonia Barry
La parola che ami di più? Personaggio La parola che ti piace di meno? Ragno La paura più grande? Cadere Lo scrittore che più ammiri? James Joyce Il libro da portare sull’isola deserta? Il buio oltre la siepe Ottimista o pessimista? Ottimista Dare o ricevere? Dare La tua stella polare? La verità La qualità che ammiri di più negli altri? L’affidabilità Il personaggio del passato che avresti voluto essere? Jane Austin 238 1-2 2011 | www.mastermeeting.it
Il tuo rifugio? La mia casa estiva in riva al lago nel New Hampshire Il vizio capitale in cui ti riconosci? La rabbia Il regalo che vorresti ricevere? Il tempo
La cosa a cui non puoi rinunciare? Mio marito Il sogno che non hai ancora realizzato? Lo sto vivendo Il viaggio più bello? In Italia. A Positano, Matera e Roma La tua risorsa interiore? La logica L’amore più grande? Quello che non ti aspetti Se guardi in cielo cosa vedi? Da dove veniamo e quanto siamo piccoli e irrilevanti Il mistero più affascinante? Il cervello umano Il tuo epitaffio? Alla fine lo scrisse Cosa vorresti che Dio ti dicesse una volta arrivata in paradiso? Benvenuta E chi vorresti incontrare per primo? Mia madre
Sta passeggiando lungo la banchina del porto di Salem quando nota un rigger che si arrampica agilmente sull’albero maestro di un antico veliero. Alla mente le affiorarono due immagini: quella di un ballerino, e quella di un ragno, di cui Brunonia Barry confessa, ha sempre avuto un innato terrore. Le viene così l’idea de “La ragazza che rubava le stelle” (Garzanti, 18,60 euro) l’ultimo suo fortunato romanzo, una storia dove ciò che è non è ciò che sembra e dove la ricerca della verità, al pari di un cielo stellato, diventa un faro guida per ritrovare la strada di casa e dunque una propria collocazione all’interno del caos della vita. Un caos che, se lo si sa decifrare, non è poi così cattivo, neppure quando fa male, poiché, in un modo o nell’altro e con i suoi tempi, restituisce sempre quello che toglie. Ma “La ragazza che rubava le stelle” è anche una grande storia d’amore che si dipana su diversi piani e che, attraversando il tempo, lo spazio e l’immaginazione, giunge al cuore del lettore come una di quelle care e vecchie storie universali che, in fondo e nel profondo, appartengono un po’ a tutti.
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Loano2village Via degli Alpini 6 - Loano (Savona) Tel. 01967911 - fax 019671765 www.loano2village.it - info@loano2village.it
Hotel Splendide Royal Via Riva A. Caccia 7 - 6900 Lugano - Svizzera Tel. (+41) 91 9857711 - fax (+41) 919857722 www.splendide.ch - welcome@splendide.ch
Vestas Hotels & Resorts
Roma - Tel. 0691486394
Via Assisi 1 - 73100 Lecce Tel. 0832452447 - fax 0832396457 www.vestashotels.it reservations@vestashotels.it
Verdura Golf & Spa Resort
Olio Novaro
S.S. 115 Km 131 - 92019 Sciacca (Agrigento) Tel. 0925998001 - fax 0925998038 www.verduraresort.it www.roccofortecollection.com
Via XXV Aprile 77 - 18100 Imperia Tel. 0183272195 - fax 0183766106 www.olio-novaro.com - olionovaro@uno.it
KEHRE srl
Hotel De La Ville Monza Hilton Garden Inn Lecce Via Cosimo De Giorgi 62 - 73100 Lecce Tel. 08325252 - fax 0832525 888 www.hgilecce.com - info@hgilecce.com
Viale Regina Margherita di Savoia 15 20052 Monza Tel. 03939421 - fax. 039367647 www.hoteldelaville.com info@hoteldelaville.com
Palenca Luxury Hotels Via Aureliana 25 - 00187 Roma Tel. 0648907503 - fax 0642013558 www.plh.it - info@plh.it
Palace Hotel Via Francesco Lombardi 13 - 70122 Bari Tel. 0805216551 www.palacehotelbari.it Hotel Monaco & Grand Canal San Marco 1332 Calle Vallaresso 30124 Venezia Tel. 041520 0211 www.hotelmonaco.it - mailbox@hotelmonaco.it
Astoria Park Hotel Viale Trento 9 - 38066 Riva del Garda (Trento) Tel. 0464576657 - fax 0464521222 www.astoriaparkhotel.it info@astoriaparkhotel.it
Hotel Caesius Thermae & Spa Resort Via Peschiera 3 - 37011 Bardolino (Verona) Tel.0457219100 - fax 0457219700 caesius@europlan.it www.hotelcaesiusterme.com TUUM www.tuum.it
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