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conto alla rovescia pe r la festa patronale di san gaudenzio Copia di 2141714448a39a61596c10e89fe83d4a
Tacchini, Impaloni e Ferrari sono i tre novaresi dell’anno
La cupola rosa in attesa del Giro d’Italia LORENZO ROTELLA
La consegna del Sigillum giovedì in concomitanza con i benemeriti della solidarietà Paolo Tacchini, Elia Impaloni e Paolo Ferrari sono i novaresi dell’anno. La cerimonia, nell’ambito della patronale di San Gaudenzio, giovedì all’Arengo del Broletto insieme ai benemeriti della solidarietà. SERVIZIO – P. 41
L’INTERVISTA
La sanità secondo Enoc “Dialogo pubblico-privato” BARBARA COTTAVOZ — P.40
NOVARA
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a manager novarese Mariella Enoc, presidente fino allo scorso novembre dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, martedì prossimo riceverà a Vercelli la laurea honoris causa dell’Upo, alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella.
CAPREZZO, SECONDO INCENDIO IN QUATTRO ANNI
Palazzo in fiamme tre famiglie sono senza casa
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n incendio è scoppiato ieri mattina in un appartamento di un palazzo di corso Milano, a Novara. Ingenti i danni: le fiamme hanno distrutto l’alloggio e il fumo ha invaso altri appartamenti. I condomini sono stati portati in salvo dai vigili del fuoco con l’autoscala. In ospedale è finita la ventenne che abitava nell’alloggio da cui l’incendio è partito. ROBERTO LODIGIANI – P. 42 NOVARA
Il teatro Coccia riparte da Puccini
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a stagione lirica 2024 del teatro Coccia si apre il 19 gennaio con Madama Butterfly, tra le opere di Giacomo Puccini più amate. Del compositore lucchese, di cui quest’anno ricorrono i 100 anni dalla morte, era stata anche l’opera di chiusura della stagione 2023: La bohème. Da ieri sera la facciata del teatro è «decorata» con un video-mapping. MARCO BENVENUTI – P.50
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Centrale distrutta dal fuoco CRISTINA PASTORE — P. 47
VERBANIA
VARZO
Valgrande, i cacciatori cambiano strategia
S.Domenico, al via i lavori per allargare la strada
SERVIZIO — P. 46
MARIA GRAZIA VARANO — P. 46
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ultima volta è stata ad aprile 2021. Nelle serate di primavera la cupola di San Gaudenzio si colorava di rosa. Un dipinto nello skyline novarese con le Alpi a fare da tela. Una magia che si ripeterà giovedì 25 gennaio, in occasione dei cento giorni dalla Grande Partenza dal Piemonte del Giro d’Italia. Il monumento di Novara rientra fra i tanti che sul territorio si tingeranno di rosa. L’iniziativa è nata in seguito alla riunione organizzativa di ieri a Torino al Grattacielo della Regione tra i sindaci dei Comuni coinvolti da arrivi o BUONGIORNO NOVARA partenze di tappa, gli organizzatori di Rcs e gli amministratori regionali. «La partenza di Novara è 6 maggio - spiega l’assessore allo Sport comunale Ivan De Grandis - da piazza Martiri della Libertà. Per noi è una grande emozione dopo l’arrivo in viale Kennedy tre anni fa». Dice di essere già al lavoro con gli uffici comunali «per eventi collaterali che accompagneranno i novaresi e soprattutto gli appassionati verso il grande giorno». Per adesso nulla è ancora deciso, ma De Grandis spiega che sarà un evento «in grado di attirare risorse economiche e turismo già dal cinque maggio, con l’arrivo degli atleti e le rispettive carovane. Novara sarà il cuore pulsante dell’Italia per una notte e un giorno, cercheremo di attrezzarci per celebrare quel momento al meglio delle nostre possibilità». — © RIPRODUZIONE RISERVATA
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CRONACA DI NOVARA
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PRIMO PIANO
Novaresi dell’anno Giovedì all’Arengo del Broletto la consegna del Sigillum e la premiazione dei benemeriti della solidarietà Il sindaco Canelli: “Sono cittadini straordinari che hanno contribuito alla crescita della nostra comunità” Copia di 2141714448a39a61596c10e89fe83d4a
L’EVENTO
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l sindaco li ha definiti «straordinariamente novaresi»: Elia Impaloni, Paolo Ferrari e Paolo Tacchini riceveranno il Sigillum per i cittadini che si sono distinti in un’attività a favore della comunità. La cerimonia di conferimento del riconoscimento ai «Novaresi dell’anno» è giovedì alle 17,30 nell’Arengo del Broletto: tutti sono invitati a partecipare. L’ultima riunione del comitato si è svolta martedì nel primo pomeriggio e poche ore dopo il sindaco Alessandro Canelli ha annunciato ai tre prescelti il conferimento del «Sigillum Communitatis Novariae» nato nel 1983, ispirandosi all’Ambrogino d’oro milanese. Elia Impaloni, 53 anni, sposata e madre di quattro figli, è la presidente della
cooperativa sociale «Liberazione e speranza» che si occupa di persone fragili, in particolare di donne vittime di discriminazione, maltrattamenti e di tratta internazionale, e gestisce per conto del Comune di Novara il centro antiviolenza; dal 2014 al 2016 è stata assessore alle Politiche sociali con la Giunta Ballarè. La sua nomina è anche un messaggio chiaro in un periodo di lotta al femminicidio e alle discriminazioni di genere: «Una sensibilità, la sua, e un impegno partito da lontano, ma radicatosi negli anni con un’attenzione e un sostegno a 360 gradi alle fragilità del nostro territorio e all’accompagnamento dei più bisognosi» ha detto il sindaco Alessandro Canelli. L’avvocato Paolo Tacchini, 56 anni, sposato e padre di tre figlie, da sempre affianca all’attività forense la passione per l’antiquariato e la pit-
I fiori del lampadario della basilica nell’atrio del Comune
tura italiana del 1800 e 1900, passione ereditata dalla sua famiglia, dal bisnonno fino al padre. E’ il fondatore e
l’attuale presidente dell’associazione «Mets Percorsi d’arte» che da anni organizza le grandi mostre al castel-
lo dedicate all’Ottocento come l’allestimento su Boldini, De Nittis e «les italiens de Paris» in corso fino ad aprile: «Queste esposizioni hanno mutato radicalmente l’attrattività culturale e turistica di Novara, portando nella nostra città decine e decine di migliaia di visitatori» sottolinea Canelli. E’ quasi una tradizione di famiglia il premio di «Novarese dell’anno» per Paolo Ferrari, amministratore unico della Comoli Ferrari: suo padre Giampaolo aveva ricevuto il Sigillum nel 2005. Classe 1980, sposato e padre di un figlio, Ferrari guida con le cugine Margherita e Anastasia l’azienda che dal 1929 è attiva nella distribuzione di forniture elettriche e ora anche di soluzioni per l’impiantistica e oggi conta più di 1000 collaboratori e ha registrato nel 2022 un fatturato di oltre 600 milioni di euro.
Ai dati il sindaco aggiunge: «Fare impresa, come l’ho sentito dire tante volte, per Paolo significa portare avanti anche un’azione sociale. Lo pensavano anche suo nonno e suo papà». La consegna del Sigillum avverrà giovedì 18 gennaio dalle 17,30 nell’ambito della cerimonia che vede la premiazione anche dei «Benemeriti della solidarietà» promossa da Fondazione Comunità Novarese. «Non è così semplice scegliere figure della nostra città che possano ricevere il Sigillum - ha concluso infine Canelli - perché a Novara ci sono davvero tante persone che lo meriterebbero. Sono stati designati tre novaresi che hanno contribuito alla crescita e alla protezione della nostra comunità, ciascuno con il proprio operato e con la propria preziosa attività». B.C. — © RIPRODUZIONE RISERVATA
I PREMIATI
PAOLO FERRARI Ad gruppo Comoli Ferrari
ELIA IMPALONI Liberazione e Speranza
PAOLO TACCHINI Presidente di Mets
“Un riconoscimento “Occorre coraggio “Avanti convinti al lavoro quotidiano per aiutare gli altri nel viaggio dell’arte che sogna il futuro” a costruire felicità” attraverso l’ 800”
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ice di essere ancora nella «fase di realizzazione perché proprio non me lo aspettavo questo premio» il neo «Novarese dell’anno» Paolo Ferrari è amministratore delegato unico della «Comoli Ferrari» dal 2016. Vive l’assegnazione del Sigillum con «grandissima soddisfazione» perché «è un riconoscimento alla quotidianità ed è un segno di riconoscenza per il modo di essere e il lavoro di tutti i giorni. Va senza ombra di dubbio a chi ci ha creduto e ci permette di essere quello che siamo oggi, mio padre, lo zio e il nonno». La sua azienda è arrivata infatti alla terza generazione e segna una costante crescita, anche in ambito internazionale. Quindi che cosa rappresenta un premio «local» come il Sigillo novaresse? «Credo che sia qualcosa di straordinario nella sua tradizione, e lo è a maggior ragione nel mondo di oggi. Ha il significato dei valori giusti di un tempo e rimarca l’importanza del legame tra le persone, il lavoro e il territorio. A prescindere dalle dimensioni e dal raggio d’azio-
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BARBARA COTTAVOZ NOVARA
uesta onorificenza la dedico a chi sa amare. In particolare alla mia famiglia di oggi e di ieri con menzione speciale ad Amleto, mio fratello, che è storia di ciò che sono nelle sventure ma soprattutto nelle gioie»: Elia Impaloni è ancora molto emozionata anche il giorno successivo all’annuncio del sindaco della sua nomina a «Novarese dell’anno». E’ stata premiata per l’attività sociale svolta con «Liberazione e speranza», soprattutto a favore delle donne: «Quando me l’ha detto il sindaco sono rimasta di ghiaccio, stavo per buttare giù il telefono… Gli ho poi mandato un messaggio per ringraziarlo davvero!». Impaloni ricorda gli inizi, non facili, quando lavorava di giorno in una utensileria novarese e studiava di notte per laurearsi in Pedagogia: «Tenevo i piedi nell’acqua fredda per non addormentarmi! Allora ero appagata dalla mia occupazione ma non paga per quello che desideravo per la mia vita. Dopo gli studi ho cominciato la pratica al
«Q Paolo Ferrari
ne di un’azienda, non bisogna dimenticare che ogni impresa è fatta di ciascuno di noi, siamo tutti uguali e viviamo le stesse complessità». La «Comoli Ferrari» ha appena annunciato un progetto per la costruzione di una nuova e ampia sede sempre in corso Vercelli, alla periferia della città su un terreno acquistato nel 2010 e già edificabile, che sorge poca distanza da quella attuale: «Abbiamo voluto mantenere il nostro headquarter a Novara - conclude il manager - perché teniamo davvero a questo territorio. Siamo cittadini come tutti e se qualcosa funziona, ne beneficiamo come gli altri». B.C. — © RIPRODUZIONE RISERVATA
Elia Impaloni
Gruppo Abele di Torino e lì ho capito che il mondo del sociale era esattamente il posto in cui volevo essere perché coniugava al meglio la mia esperienza personale e di vita nelle relazioni sane che avevo coltivato e l’impegno lavorativo che desideravo. Rappresentava davvero tutta me stessa». Il premio, racconta, la fa sentire ancora più responsabile di quello che fa ed è: «Ringrazio chi mi ha scelto e chi mi ha insegnato che nella vita bisogna avere il coraggio di essere felici» e aggiunge: «Novara è una città che risponde a chi ha bisogno, anche se a volte sembra fredda e distante. Ma non lo è». — © RIPRODUZIONE RISERVATA
ondivido questo premio con i miei soci di Mets: sono anche loro il “Novarese dell’anno” con me»: l’avvocato Paolo Tacchini presiede l’associazione che negli ultimi anni ha organizzato le grandi mostre dedicate all’Ottocento al castello di piazza Martiri. La scelta di Novara è legata al periodo storico, che meglio la rappresenta, e a una decisione condizionata anche da altri fattori: «Abbiamo puntato con convinzione sulla creazione di un polo culturale legato alla pittura dell’Ottocento proprio qui. E questo premio mi rende felice perché è la mia città e le voglio bene». L’esposizione attuale dedicata a Boldini e agli altri «italiens de Paris» sta segnando il record di visitatori, con 21 mila biglietti già staccati: «Ha segnato una svolta perché ha dato alla città la consapevolezza di essere un punto di riferimento nazionale nell’arte. Sicuramente qualcuno se n’era già accorto anche prima ma l’evento in corso ha consacrato Novara come sede espositiva di livello. Andremo avanti, ancora più
Paolo Tacchini
convinti». Da neo «Novarese dell’anno» che cosa augura alla sua città? «Il mio auspicio è che si affermi sempre di più un movimento culturale che la porti a essere un punto di riferimento in diversi ambiti. Abbiamo due teatri, che hanno proposte diverse e complementari, e rassegne musicali di alto livello come avviene per il jazz. Le potenzialità ci sono ed esistono già offerte culturali importanti: auguro a Novara che si consolidi sempre di più quel ruolo che noi abbiamo cercato di costruire per la pittura dell’Ottocento. Ha tutte le carte in regola per diventare una città sempre più attrattiva». B.C. — © RIPRODUZIONE RISERVATA