RUBRICA
CI METTIAMO LA FACCIA... a colloquio con Marco Torracca Secondo appuntamento con la nuova rubrica del nostro magazine che vuole presentare i responsabili di settore o di area dell’azienda, per conoscere meglio il loro ruolo, la loro squadra e le loro attività. Questa volta incontriamo Marco Torracca, Direttore Credito. Da quanto tempo ti occupi di queste tematiche? La mia personale esperienza ha abbracciato settori e aziende diverse negli anni. Mi sono laureato in Economia Aziendale nel lontano 1990 e ho iniziato la mia esperienza in una società di revisione in cui ho lavorato per 4 anni. Successivamente sono stato CFO, ruolo nel quale coordinavo anche l’area del personale, per 14 anni in due multinazionali tedesche, la prima dell’industria della gomma e la seconda leader mondiale nel settore delle macchine utensili. In Comoli Ferrari sono arrivato agli inizi del 2008, prima occupandomi del settore amministrativo, credito e del personale e poi, dopo l’acquisizione del gruppo GDT e la conseguente riorganizzazione, ho continuato a seguire il settore credito.
LA SQUADRA DELL’UFFICIO CREDITO guidata da Marco Torracca, secondo da destra in piedi In questo numero del nostro magazine vi presentiamo l’Area Credito. Si tratta di una struttura apparentemente non di primo piano, ma che svolge un ruolo di supporto e affiancamento fondamentale nel rapporto quotidiano sia con la rete commerciale di Comoli Ferrari, sia nel contatto diretto con i clienti. Come ci spiega Marco Torracca, che dirige l’ufficio, il credito non è più solo una questione di affidamento, pagamenti e riscossione, ma è diventato un servizio essenziale nelle relazioni commerciali tra Comoli Ferrari e i propri clienti.
Per farci capire meglio di cosa parliamo, puoi darci qualche numero indicativo? Certo, la complessità e importanza del settore è ben rappresentata dai numeri che gestiamo. Oggi l’azienda serve circa 50.000 clienti l’anno gestendo affidamenti per oltre 380 milioni di euro, con una esposizione media verso la clientela di oltre 160 milioni. Se consideriamo che solo il 2% del nostro fatturato di oltre 400 milioni è fatto con corrispettivi possiamo dire che il nostro lavoro sia assimilabile a quello di un istituto di credito, con la differenza che la nostra “valuta” è il materiale che vendiamo oltre ai servizi che mettiamo a disposizione della nostra clientela. In questo contesto si muove il nostro settore, che sempre di più ha sposato il concetto di servizio al cliente che la nostra azienda mette a disposizione del mercato.
Buongiorno Marco, cosa ci puoi dire della tua area? Il settore da me diretto si può suddividere in due macro aree: settore fidi/riscossioni e settore legale. Ma non si può parlare di un settore senza partire dal presentare la squadra che lo compone e rimarco “squadra” perché di questo è giusto parlare. La mia squadra per il settore fidi e riscossioni si compone oggi di 12 persone divise tra la sede di Novara e alcune filiali in Lombardia, Emilia e Sardegna, così da assicurare una costante presenza sul territorio. L’affiancamento con la rete commerciale è continuo e quotidiano e non si limita ad una sterile risposta telefonica o scritta. È un vero e proprio confronto e scambio di informazioni per raccogliere dati e sensazioni, che emergono dal contatto consolidato e di fiducia con i commerciali e che ci consentono di disegnare un profilo completo del cliente, che va oltre i numeri e le informazioni ufficiali presenti nei report informativi. Il settore legale è invece composto da tre persone dislocate sulla sede di Novara. La nostra organizzazione settoriale offre un servizio alle nostre filiali e alla rete commerciale dal lunedì al sabato garantendo una copertura costante negli orari di apertura dei nostri punti vendita.
Quali sono i rapporti che il tuo settore ha con i clienti? La velocità di risposta e le soluzioni che dobbiamo mettere in campo per anticipare le esigenze della clientela hanno radicalmente cambiato il paradigma per cui il nostro settore si occupa solo di sollecitare e recuperare gli scaduti verso la clientela. È pur vero che questa rimane una attività importante e necessaria alla vita e alla continuità aziendale, ma i principi che portiamo avanti rovesciano l’antica visione. In che senso? Per noi il primo momento di conoscenza del cliente e delle sue necessità, in cui si disegna il profilo di rischio e si coglie la sua potenzialità, è quello che determina le nostre scelte.
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#orgogliosamente 90!