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Due case per il «Dopo di noi» e per i più fragili

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Due case per il «Dopo di noi» e accoglienza per i più fragili

Un milione e 800.000 euro per strutture sociali in via Silva, a Cederna e in via Borgazzi

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Grazie a due importanti finanziamenti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, vinti dal Comune nelle scorse settimane, sono in arrivo risposte concrete a favore dell’inclusione sociale in città.

I progetti a Cederna e in via Silva

È stato ammesso a ricevere uno stanziamento di 715.000 euro il progetto «percorsi di autonomia per persone disabili», per realizzare una delle azioni più rilevanti del «Dopo di noi»: la predisposizione di piccoli alloggi dotati dei più moderni sisteLa nostra priorità, in questo complesso contesto economico e sociale, è aiutare mi di domotica per garantire autonomia abitativa e la presa in carico di persone adulte disai più deboli per bili. Saranno forniti, inoltre, dicostruire insieme spositivi ICT e supporto per svi‘progetti di futuro’ luppare competenze digitali, al fine di garantire soluzioni di indipendenza economica e la riduzione delle barriere di accesso al mercato del lavoro atEGIDIO RIVA assessore.riva@ traverso soluzioni di smart working. Un primo luogo individuacomune.monza.it to per lo sviluppo di questa progettualità è nel quartiere

Cederna presso l’ex residenza

delle Suore Francescane i cui spazi, di proprietà comunale, sono in concessione all’Associazione di Volontariato Uroburo onlus. Un secondo luogo individuato è una porzione del Centro Diurno Disabili in via Silva.

La struttura di via Borgazzi oggi è in grado di accogliere 25 persone

Una «stazione di posta» in via Borgazzi

Il secondo stanziamento di 1.090.000 euro sarà destinato alla riqualificazione di Spazio 37 in via Borgazzi, che ospita persone senza fissa dimora e che attualmente accoglie i più fragili grazie al «piano freddo» e alla grande rete del terzo settore che affianca gli operatori comunali. Spazio 37 diventerà un luogo di accoglienza aperto 365 giorni all’anno, grazie alla trasformazione dello stabile in una vera e propria «stazione di posta» per il contrasto alla povertà. Offrirà attività di presidio sociale e sanitario e di accompagnamento per persone in condizione di marginalità: tra le attività previste il ricovero notturno, la presa in carico e l’accesso alla intera rete dei servizi. Al tempo stesso saranno garantiti alcuni servizi essenziali quali la ristorazione, la distribuzione di beni alimentari, screening e una prima assistenza sanitaria, oltre a consulenza amministrativa e legale. È previsto, inoltre, il supporto dei Centri per l’Impiego per l’orientamento al lavoro allo scopo di raggiungere una più ampia inclusione sociale ed economica. Nelle attività saranno coinvolte le associazioni di volontariato specializzate nei servizi sociali.

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