/STUDIO%20DI%20PREFATTIBILIT%C3%A0%20AMBIENTALE

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REGIONE CAMPANIA

PROVINCIA DI CASERTA

COMUNE DI :

PIGNATARO MAGGIORE

PROGETTO:

PRELIMINARE

INTERVENTO:

Interventi di ampliamento dell'area del Depuratore Comunale per realizzare un impianto di compostaggio dell'umido proveniente dalle raccolte differenziate e del verde da potature. PROGETTO PRELIMINARE

TITOLO DEL DOCUMENTO: PROGETTISTA:

Data

STUDIO DI PREFATTIBILITà AMBIENTALE UFFICIO TECNICO DELLA PIGNATARO PATRIMONIO SRL

Il tecnico

24 ottobre 2008

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Il nuovo i,pianto di compostaggio sarà realizzato utilizzando aree adiacenti all’attuale depuratore; in tal modo si ridurranno gli effetti sul territorio in quanto tale localizzazione beneficerà della presenza delle necessarie infrastrutture di supporto ( depurazione, viabilità, alimentazione elettrica). Inoltre la possibilità di produrre compost di qualità potrà favorire le attività agricole presenti nell’area .

VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE Gli impianti di compostaggio del tipo progettato possono creare disturbi nell'ambiente circostante, in particolare per i cattivi odori emessi. Per ovviare a tali inconvenienti, generati da una errata maturazione della sostanza organica con assenza di ossigeno, si è progettato un impianto di aerazione forzata del cumulo che, insieme al quotidiano rivoltamento dello stesso, ridurrà al massimo la emissione di cattivi odori. Inoltre, la prima fase della fermentazione, che è quella che produce maggiormente cattivi odori, è ottenuta in un ambiente chiuso, ove l'impianto di aerazione provvede anche ad aspirare gli odori presenti, filtrando successivamente l'aria attraverso il compost maturo che realizza un filtro a compost. Per evitare inoltre inconvenienti alle falde acquifere, si è previsto di realizzare le aree di conferimento, di compostaggio e di vagliatura su pavimentazione in battuto di cemento provvista di impianto di raccota del percolato che verrà in parte riutilizzato sul cumulo in fermentazione per coompensare le perdite di umidità. La maturazione avverrà su area asfaltata; su tutta la superficie dell'impianto le acque piovane verranno raccolte tramite adeguata rete fognaria. Le acque di percolazione e le prime piogge verranno inviate al confinante depuratore, impedendo in tal modo una qualsiasi contaminazione delle falde acquifere o delle acque superficiali.

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ODORI L'impianto così come previsto è caratterizzato dalle seguenti peculiarità di conduzione del processo. Il materiale in ingresso viene disposto, sin dal primo scarico, su un piano aerato (aia compostaggio) che consente: -

di ventilare immediatamente la massa evitando l'imputridimento della stessa; di inviare immediatamente alla sezione anaerobica la fase liquida estratta dal pretrattamento; il drenaggio, asporto e riciclo del liquido di percolazione evitando così che il piede del deposito sia saturo di umidità e perciò anossico.

Si garantisce in tal modo l'assenza di promanazione di odori dalle masse in deposito, nonchè la preparazione di miscele ottimali (mai sature di umidità) per l'innesco della fase di compostaggio (termofila). Dopo 24 ore è garantita una temperatura dalla biomassa non inferiore a 330 K. Durante il compostaggio viene rilasciata acqua che in parte vaporizza ed in parte drena. Quest'ultima viene evacuata tramite i tubi porosi di fondo che recapitano in una rete di raccolta dotata di tenute idrauliche. Tale operazione consente di eliminare ogni sviluppo di odori da liquidi di percolazione. Parallelamente la rete di aria di insufflazione/aspirazione, pure dotata di tenute idrauliche, garantisce l'immissione di "tutta l'aria" nella massa in compostaggio. Per effetto di tali accorgimenti è possibile garantire l'assenza di sviluppo di cattivi odori anche nelle prime fasi, caratterizzate da una più intensa dinamica del processo. Questo si deve ritenere pertanto totalmente controllato. L'odore fruttato, che può essere talvolta percepito a qualche metro dalla zona di operazioni della voltacumuli (solo nei primi tre giorni), è totalmente ossidato per effetto dell'aria atmosferica e non viene più percepito a distanza di 510 m dalla zona di rivoltamento. La stessa concezione della alimentazione dei cumuli è fondata sulla necessità di garantire quanto sopra esposto. Infatti l'alimentazione di testa (trasversale) e non longitudinale dei cumuli, consente di limitare e frazionare il tempo di rivoltamento del materiale fino a tre giorni di età. Le portate dei vapori rilasciati sono graduate e frazionate in modo tale da consentire una loro veloce bioossidazione, con conseguente immediata eliminazione dell'odore fruttato tipico del processo nelle fasi iniziali. Il Tecnico

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