AAAAAhhh... la scienza!

Giornalino scientifico per ragazze e ragazzi fatto da giovani reporter

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I misteri del cosmo e del mare

la scienza!

Incontro con Nicoletta Costa

Quiz, test e giochi

Questo giornalino “AAAhhh!!! La scienza” è stato scritto da noi, una redazione di giovani giornalisti e giornaliste in collaborazione con Trieste Città della Conoscenza su richiesta del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi (CCRR). Il Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi riunisce ragazze e ragazzi per discutere e mettersi d’accordo su azioni per il bene della nostra città.

La nostra redazione è composta da ragazzi e ragazze tra i nove e quattordici anni. Ci chiamiamo: Giulia, Gabriele, Giovanna, Daniele, Camilla, Raymond, Itzel, Agnese, Veronica, Simone, e ci presenteremo meglio nelle prossime pagine.

Abbiamo intervistato scienziate/i ed esperte/i per raccogliere informazioni da inserire in questo giornalino.

Abbiamo trovato l’esperienza emozionante, impegnativa, un po’ difficile, divertente, interessante, istruttiva e molto bella.

Ci è piaciuto il lavoro di squadra e condividere quello che abbiamo imparato con i bambini e le bambine che leggeranno il giornalino.

Ci siamo incontrati per la prima volta a novembre 2018 per progettare il giornalino, e abbiamo cominciato a scrivere ad aprile 2019. “AAAhhh!!!! La scienza” è stato finito il 30 maggio 2019 e stampato a giugno 2019.

Trieste Città della Conoscenza riunisce tutte le istituzioni di Trieste che si occupano di scienza e tecnologia. Ha uno spazio nella Stazione centrale aperto a tutti, dove si fanno mostre, laboratori e conferenze www.triesteconoscenza.it

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la scienza!

Redazione: Agnese, Camilla, Daniele, Gabriele, Giovanna, Giulia, Itzel, Raymond, Simone, Veronica Coordinamento: Sissa Medialab (Enrico Balli, Monica Belfiore, Simona Cerrato, Valentina Mengarelli, Olga Puccioni, Dorina Stanculescu, Francesca Rizzato) Grafica: Giovanna Maiani Ringraziamenti: Alfred Beran (OGS), Cecilia Blasetti (Elettra Sincrotrone), Tiziana Brazzatti, Angelo Camerlenghi (OGS), Oriana Cok (Pragma), Nicoletta Costa, Chiara Di Paolo (SISSA), Francesca Malfatti (OGS), Manuela Montagnari (Università di Trieste), Susanna Moser (Museo di Antichità Winkelmann), Riccardo Murgia (SISSA), Rita Nogherotto (ICTP), Andrea Oddo (SISSA), Serena Zacchigna (ICGEB, Università di Trieste), Michela Zanetti (Università di Trieste), e le nonne e nonni Esher, Palmira, Biserka, Piero e Sara.

Questa rivista è stata prodotta nel Laboratorio di giornalismo scientifico tenuto da Sissa Medialab nello spazio Trieste Città della Conoscenza nell’ambito delle attività promosse dal Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi.

Trieste, maggio 2019

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Ecco che cosa troverete in questo giornalino La redazione Ci presentiamo 4 Lo sport e la medicina di Agnese e Veronica 8 #I NOSTRI SPORT PREFERITI Mi piacciono tutti gli sport di Veronica 11 Il cavallo e l’equitazione di Camilla 12 La materia oscura di Gabriele, Itzel e Veronica 14 #GIOCHI E QUIZ Fai il test 18 Collega i puntini di Simone 19 50 anni fa… la prima missione sulla Luna 20 Il passato e il futuro della Terra di Giulia 24 Il gigante di sale di Itzel 26 Nel mare di Itzel 28 Nicoletta Costa. Intervista! di Camilla 30 POSTER: Il dinosauro Antonio 32 #STORIE VERE DI ANIMALI Due gatti, due tesori di Camilla 34 Gatti, tartarughe e… di Veronica 37 Tecnologia e futuro di Camilla 38 Come si fanno i videogiochi di Raymond 40

#I NOSTRI GIOCHI PREFERITI Star stable e Horse life di Camilla Minecraft di Simone e Raymond #GIOCHI E QUIZ Videogiochi: quanto ne sai? di Simone e Raymond #SPAZIO STORIE Punto interrogativo di Veronica Esistono persone diverse di Veronica Roan e il leone di Bendlysh e altre storie di Camilla Che cosa è la nanotecnologia e a cosa serve? di Giovanna e Raymond La tecnologia è di moda di Giulia #GIOCHI E QUIZ Quiz: Gli abissi del mare di Simone In Egitto con Susanna di Simone Un tuffo nella preistoria di Raymond Sondaggio: Noi e la scuola di Agnese, Gabriele e Giulia Barzellette!!! Ridiamo insieme!

Soluzioni di quiz e giochi

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Buongiorno a tutti, io mi chiamo Raymond detto DOREMON. Gioco a calcio al Primorje e gioco in porta, ho 11/12 anni e vado a scuola a Sistiana scuola De Marchesetti. Vado così così a scuola.

Ho un criceto che dà fastidio di notte, una tartaruga lenta come la connessione internet, tifo una squadra della serie A che non è la Juventus.

Vorrei salutare le mie ex prof di Prosecco.

Saluto i miei compagni: Lana Vasques, Peter Petrenko, Marco Tegacci, Nicola Serra, Anna Biloslavo, Mattia Zulian, Nicolò Lunardis, Anna Irredento, Noemi Parisi e mia cugina Nicole.

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Ciao a tutti io sono Giulia e ho 11 anni, sono una ragazza vivace e simpatica e mi piace molto giocare con le mie amiche Giovanna, Martina, Caterina S., Caterina P., Noemi Irene, Anna, Lucia e Giulia. Mi piace studiare e la mia materia preferita è scienze.

Ho praticato per cinque anni la danza classica, adesso lo sport che pratico da tre anni è la pallacanestro col COSELLI. La mia passione è recitare e sono molto brava a disegnare e lo vedrete tra qualche pagina…

BUONA LETTURA ( :

Sono Simone ho 10 anni appena compiuti. Mi piace giocare a Lego, Playmobil e Playstation4… Sono appassionato di storia che è la mia materia preferita, e infatti prendo sempre 10 sulla pagella. Sono un comico, perché faccio ridere i miei amici. Quando il giornalino sarà pubblicato (presto) mi vanterò

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Simone

Ciao a tutti, io mi chiamo Camilla e ho dieci anni. Mi piace tantissimo scrivere, leggere e cavalcare. Ho due bellissimi gatti, ma i miei animali preferiti in assoluto sono i cavalli... e i pony e soprattutto i puledri. Mi piace giocare con i playmobil, giocare con le mie amiche, soprattutto con Giorgia, la mia “migliore amica del cuore”, immaginare delle avventure con il mio cavallo immaginario e leggere a casa. Adesso che ho scritto, insieme ad altri bambini, questo giornalino sono molto orgogliosa... e curiosa di vedere che faccia faranno i miei compagni quando lo vedranno...!

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Mi chiamo Gabriele, ho 10 anni e vivo a Trieste anche se le mie due nonne sono nate in Istria.

Mi piace leggere i fumetti, cantare, recitare e giocare con la mia famiglia.

Mi piace anche andare a scuola, ma detesto fare i temi e i riassunti.

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Ciao a tutti, sono Daniele, ho 13 anni e vado in terza media, io non ho molti hobby.

Faccio parte del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi di Trieste.

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Ciao a tutti, mi chiamo Veronica, sono di Trieste però sono anche un po’ croata e slovena, il 13 maggio ho compiuto 10 anni.

Mi piacciono tanto gli sport, gli animali, ma qualche volta impazzisco quando vedo un ragno. Mi piace anche andare a scuola però qualche volta non ho voglia; di solito scrivo storie lunghe ma sulla carta, non sul computer. Ho un gatto, una tartaruga che non trovo più, una mamma, un papà, una nonna, dei cugini, degli zii e delle zie...

Ciao, mi chiamo Giovanna, ho 12 anni e vengo dal Brasile. Mi sono trasferita a Trieste nel 2015 quando avevo 8 anni. Mi piace la musica, la scienza e adoro leggere. Faccio karate, e mi piace tanto, per ora sono cintura arancione. Ho 3 animaletti: 2 tartarughe (Lolla e Laura) e un uccellino (Quico).

Ciao, mi chiamo Itzel, ho 11 anni. Il mio colore preferito è il turchese. I miei sport preferiti sono: vela, ginnastica e scherma.

Però quello che preferisco è ascoltare musica coreana.

Ciao, mi chiamo Agnese, ho 11 anni e vivo a Trieste.

Ho un gatto di nome Pulce a cui voglio un mondo di bene. Mi piace tantissimo cantare e ballare, e infatti faccio danza classica… però, mi piacciono tutte le danze. Spero che questo giornalino vi piaccia perché ci siamo divertiti molto.

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Lo sport e la medicina

di Agnese e Veronica Ci sono venute a trovare Serena e Michela; ci hanno parlato dello sport e infatti lavorano come scienziate dello sport. E cominciamo subito da un argomento speciale, e cioè il doping. Il doping è l’utilizzo di sostanze chimiche e di farmaci che aumentano le prestazioni sportive: correre più veloce, tirare meglio, calciare meglio, ecc. Sono ovviamente sostanze proibite dalle federazioni sportive e dalle autorità che regolano gli sport. Sono proibite perché aumentano in maniera artificiale la capacità delle persone e danno quindi dei vantaggi.

Serena si occupa di genetica, cioè i meccanismi con cui le molecole e le cellule regolano i processi biologici, e tra questi anche la rigenerazione del muscolo. Quando uno corre o fa uno sforzo, le fibre muscolari si possono rompere ma il muscolo ha la capacità 8

di ripararsi. Serena usa anche le tecniche di terapia genica, quella medicina che usa i geni come farmaci.

I geni sono piccoli pezzi di DNA che fanno le proteine che svolgono la maggior parte delle funzioni biologiche. Possiamo usare i geni anche per il doping. Si chiama doping genetico: possiamo usare i geni per aumentare la performance sportiva di una persona.

Michela si occupa di alimentazione e nutrizione, anche negli sportivi, e di metabolismo, cioè come il nostro organismo utilizza il cibo per creare energia o per variare la composizione del nostro corpo, specialmente dei muscoli. Questo è importante per l’attività fisica e per lo sport. Se facciamo un’attività fisica abbiamo bisogno di più energia; con uno strumento speciale, il metabolimetro, si

può misurare quanta energia abbiamo bisogno per l’attività fisica.

La medicina dello sport si occupa sia di chi fa lo sport agonistico o per professione sia chi, come la maggior parte delle persone, fa sport nel tempo libero, per divertimento o per tenersi in forma. Per gli atleti si cerca di identificare il miglior tipo di allenamento, l’alimentazione migliore per migliorare le prestazioni. Oppure può consigliare attività fisica per migliorare la condizione di chi ha certe malattie come l’aterosclerosi.

E quando qualcosa non funziona bene?

La scienza può aiutare molto le persone disabili dal punto di vista dello sport. A Udine c’è un centro molto importante che si occupa di riabilitazione. Lo sport può aiutare a recuperare determinate funzioni, se una persona ha avuto un problema ed è rimasta ferma per un po’ di tempo: attraverso lo sport e la riabilitazione si può tornare alle condizioni di partenza e comunque si può migliorare.

PICCOLO DIZIONARIO DI MEDICINA Aterosclerosi malattia dei vasi sanguigni in cui si formano dei grumi di sostanze, chiamati placche, che tappano il vaso e non fanno passare il sangue, quindi gli organi smettono di funzionare. Può capitare a chi fuma, non fa sport e non mangia sano.

Metabolimetro (chiamato anche calorimetro): strumento che utilizza l’aria che inspiriamo e espiriamo per capire quali e quante sostanza nutritive stiamo usando.

Fisiopatologia è la disciplina che studia i meccanismi del corpo umano quando non funzionano bene. Per esempio, se non riesci più a piegare un braccio cerca di capire perché e come risolvere il problema.

Geriatria è una materia della medicina che si occupa degli anziani. Come un pediatra aiuta i bambini, il geriatra si prende cura degli anziani.

Logopedia la scienza che studia come parlare meglio (per esempio se una persona balbetta), o aiuta a recuperare la capacità di parlare che si può perdere dopo un incidente.

Medicina è l’insieme delle discipline che studiano l’organismo umano e le malattie per prevenirle e curarle.

Sistema vascolare l’insieme dei tubicini (vene, arterie e capillari) nel nostro corpo che portano il sangue, i nutrimenti, l’ossigeno agli organi e ai tessuti.

Traumatologia è la parte di medicina dello sport che studia i danni al sistema scheletrico e come curarli.

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#

Michela: è nata a Pordenone e si è laureata in Medicina e Chirurgia all'Università di Padova. Ha ottenuto il dottorato di ricerca in Fisiopatologia clinica a Genova. Ha studiato il diabete e l'aterosclerosi negli Stati Uniti, adesso lavora a Trieste; è direttrice della Scuola di Specializzazione dello Sport dell'Università di Trieste.

Insegna un sacco di cose.

Serena: è nata a Trieste, è la mamma di due figli (Margherita e Giovanni).

Fa moltissimo sport.

Si è laureata in Medicina e Chirurgia nell'Università di Trieste. Ha ottenuto il dottorato di ricerca in genetica molecolare alla SISSA, poi è andata in Belgio: qui ha studiato che cosa accumuna il sistema nervoso e sistema vascolare. Adesso dirige il Laboratorio di Biologia Cardiovascolare dell'ICGEB (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology) e dell'Università di Trieste.

il ritratto di Michela è stato fatto da Camilla, quello di Serena da Giulia

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# I NOSTRI SPORT PREFERITI # I NOSTRI SPORT PREF

Mi piacciono tutti gli sport di Veronica

A me piacciono tutti gli sport, anche perché i miei genitori hanno delle palestre. I miei sport preferiti, se proprio devo scegliere, sono quelli qui sotto. Però non li dico tutti.

BASKET Non ho mai pensato perché mi piace il basket, ma adesso che me lo chiedono è perché mi piace correre mentre palleggio e fare canestro.

NUOTO Mi piace perché si va in acqua, e anche se è fredda dopo mi riscaldo.

CALCIO Non l’ho mai fatto con un maestro, ho giocato con gli amici. Qualche volta gioco con i maschi e mi piace calciare la palla. Certi miei compagni tirano delle pallonate fortissime e una volta me ne è arrivata una in faccia. Anch’io riesco a tirare molto forte ma spesso non nella direzione giusta: infatti è difficile tirare bene con la punta del piede.

Mi piace anche ballare ma non credo che vorrei fare proprio danza. Non sono mai andata a sciare, ma penso che mi piacerebbe, visto che mi piacciono tutti gli sport.

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ERITI # I NOSTRI SPORT PREFERITI # I NOSTRI SPORT P

IL CAVALLO E L’EQUITAZIONE di Camilla

Il cavallo è un animale bellissimo. È alto e possente e molto intelligente.

Si può anche affezionare al suo proprietario e nella maggior parte delle volte è forte e veloce. Però è anche un animale molto pauroso, timido e diffidente e spesso anche un po' testardo.

Come occuparsi del proprio cavallo o pony Il cavallo mangia abitualmente fieno e frumento. Non si può cibare di cioccolato, perché per lui è letale, e non deve mangiare lo zucchero né le caramelle perché nocivi. Qualche volta potete offrirgli mele, carote o biscottini per cavalli. Va spazzolato spesso e con cura facendo attenzione a naso e occhi e non trascurando il petto che, se sporco, può creare infezioni. Bisogna lasciarlo uscire spesso, coccolarlo, e farlo giocare con i suoi simili o altri animali.

Se suda, mangia poco e cerca di colpirsi il ventre col posteriore, è segno di colica. Chiamate il veterinario.

Un cavallo per amico È impegnativo conquistare a fiducia d’un cavallo ma basta aver pazienza e buona volontà. Per prima cosa, bisogna fargli capire che siete amici. Ogni giorno dovete andare 12

la in

il Cam

sella

da lui, avvicinarvi con calma senza guardarlo negli occhi. Quando arrivate, parlategli senza accarezzarlo.

Se lo vedete tranquillo, soffiategli nelle narici… poi piano allungate una mano e accarezzatelo sul collo o sul muso. Dopo, potete offrirgli una leccornia come premio. Ripetete questo rituale per un certo periodo, meglio se arrivate sempre alla stessa ora così che per il cavallo potrà diventare una routine giornaliera.

Se si tratta del vostro cavallo o pony, portatelo spesso nel recinto e giocate con lui, inventando cose fantasiose che divertono voi e lui in

T PREFERITI # I NOSTRI SPORT PREFERITI # I NOSTRI SP modo da tenerlo in attività fisica e mentale. Quando può, deve giocare con i suoi amici cavalli o con altri animali. Vedrete che pian piano vi accoglierà con un nitrito allegro o affettuoso e, orecchie ritte, trotterà verso di voi.

Se alla nascita un puledro vede un essere umano, dovrebbe essere meno timoroso nei suoi confronti e dovrebbe essere più facile creare un legame con lui. Questo si chiama imprinting. Inoltre dovete giocare con lui, coccolarlo sempre e addestrarlo di persona con un addestratore esperto. Due trucchi sono: non farlo sentire costretto nelle cose che fa, ma felice e fargli credere che quello che impara l’abbia inventato lui.

IN SELLA! Quando montate a cavallo, dovete essere calmi, tranquilli e incoraggianti. Dovete essere decisi e far capire

al cavallo o pony cosa gli si chiede.

Tenete la mano morbida, le gambe strette sulla sua pancia e lo sguardo alto. Cercate di sentire attraverso le redini il contatto con la sua bocca, ma siate gentili con esse perché quest’ultima è molto delicata e sensibile. Siate leggeri in sella e sgridatelo non in modo eccessivo e nel momento esatto, se serve: quando non vuol partire o disobbedisce, toccategli con uno schiocco la groppa col frustino, per farlo rallentare andate indietro con le spalle e portate indietro le mani tenendo il contatto finché non obbedisce. Quando lo fa, premiatelo subito con una carezza sul collo, allentando la presa e sussurrandogli: “Bravo!”. Alla fine della lezione, potete premiarlo con uno snack. Non vi preoccupate se sbagliate qualcosa: imparerete!

In fondo, l’importante è divertirsi!

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L’UNIVERSO CON CHIARA, ANDREA E RICCARDO

LA MATERIA OSCURA Gabriele,

Itzel e Veronica

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Nell’Universo esiste anche la materia oscura. È la materia che tiene insieme le galassie e le stelle. Non si sa bene cos’è, non si vede perché non emette luce, ma si sa che c’è. Infatti, è un oggetto di ricerca.

Si crede che sia una particella, e si cerca di produrla scontrando particelle tra di loro negli acceleratori come il CERN a Ginevra. In parallelo si cerca di studiare l’Universo in grande e cosa succede dentro e fuori le galassie.

Solo mettendo insieme l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo si potrà avere la visione completa dell’Universo.

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Questo grafico rappresenta le quantità dei diversi tipi di materia ed energia.

energia oscura 70% materia oscura 25% materia ordinaria 5%

La materia ordinaria è formata da particelle più piccole, chiamate molecole, costituite da atomi.

L’atomo ha un nucleo centrale e intorno orbitano elettroni.

All’interno di ogni nucleo ci sono altre particelle: protoni, neutroni... Dentro a queste ce ne sono altre chiamate quark.

Quando c’è stato il big bang, queste particelle esistevano in una sorta di brodo primordiale.

I quark unendosi formarono protoni e neutroni che poi hanno formato nuclei, molecole e, strada facendo dopo altre evoluzioni, hanno dato origine a materiali più complicati.

Millennium Simulation Project

Le strabilianti immagini di queste pagine rappresentano l’Universo come se potessimo vederlo dall’esterno. Sembra una grande ragnatela.

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Che cos'è l’Universo?

L’Universo è tutto ciò che esiste; anche ciò che non possiamo vedere.

L’Universo contiene le cose che potenzialmente possiamo vedere.

Potenzialmente: perché non possiamo vederle tutte. Non si sa e non si potrà sapere se è finito o infinito.

L’unica cosa che si può studiare è il cosiddetto Universo osservabile.

Perché non si può vedere tutto?

La luce che arriva da molto lontano arriva con un ritardo variabile che dipende dalla distanza della stella che emette la luce. Gli scienziati sfruttano questo fenomeno per vedere l’Universo di milioni di anni fa. Alcune parti dell'Universo sono così lontane che la loro luce non ha fatto in tempo ad arrivare fino da noi.

Che cos’è la divulgazione? È il raccontare in diversi modi un argomento scientifico condividendo le proprie passioni.

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Perché Chiara, Riccardo e Andrea lavorano alla SISSA e studiano l’Universo?

Chiara: “Mi ha sempre attratto sa-

pere qualcosa di più su ciò che non riusciamo a vedere a occhio nudo... questo interesse mi ha spinto a studiare particelle piccolissime, le loro interazioni all'interno delle stelle e i loro effetti nella storia dell'Universo.”

Riccardo: “Da piccolo ero combat-

tuto tra il sogno di fare l'astronauta e quello di fare l'archeologo. Qui a Trieste ho trovato un ottimo compromesso tra le due cose. Mi occupo infatti di studiare i "reperti archeologici" più antichi dell'Universo:

Ecco i ritratti: Andrea, fatto da Giulia, Chiara e Riccardo fatti da Raymond. Giovanna ha fatto quello di Giulia, la figlia di Chiara.

particelle di luce, vecchie di miliardi di anni, che ci arrivano da tutto lo spazio! Mi piace molto anche raccontare la fisica tramite il teatro.”

Andrea: “Da bambino, mia sorella mi regalò un libro che parlava di stelle e pianeti, e l'argomento mi appassionò tantissimo. Poi scoprii la fantascienza spaziale, soprattutto Star Trek, e l'idea dell'esplorazione dello spazio mi prese molto. Crescendo, mi resi conto che non avrei potuto fare l'astronauta, così mi sono messo a studiare il cielo e l'Universo da dietro a una scrivania. Ora studio simulazioni dell'Universo in preparazione di future missioni che probabilmente faranno luce su cosa siano materia oscura ed energia oscura.”

SISSA

La SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) è un centro di ricerca e di formazione post-universitaria. Alla SISSA si studiano fisica, matematica e neuroscienze. La SISSA accoglie circa 300 studenti che vengono da tutto il mondo.

Per saperne di più: www.sissa.it 17

E ADESSO VEDIAMO SE HAI LETTO CON ATTENZIONE!!!

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Cosa fa la materia oscura?

A Emette luce B Unendosi forma protoni e neutroni C Tiene insieme le galassie D Tiene insieme le galassie e le stelle

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Dove si cerca di produrre la materia oscura?

A In forno B Alla TWAS (Third World Academy of Science) C Al CERN di Ginevra D A Elettra Sincrotrone

Da che cosa è formata la materia ordinaria?

A Da atomi B Dal pollo C Da acqua D Da gas

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Cosa sembra l’Universo a grande scala?

A Un cervello B Una ragnatela C Un libro D Un brodo

Si può vedere tutto l’Universo?

A Sì B No C Più della metà D Meno della metà

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Vai a vedere le risposte in ultima pagina

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Scopri l'immagine nascosta. E colorala.

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Collega i puntini

50 anni fa...

La prima missione sulla Luna Era il 20 luglio 1969,quando il primo uomo arrivò sulla Luna. Per festeggiare i 50 anni abbiamo chiesto alle nostre nonne e nonni che cosa si ricordano di quell'importantissimo giorno. Ecco le domande e le risposte di: Esther, nonna di Itzel che vive in Messico Palmira, nonna di Agnese Biserka, nonna di Veronica Piero, nonno di Camilla Sara, nonna di Giovanna che vive in Brasile Eri emozionata/o quando è partito il razzo?

Esther: Sì, perché era un evento sorprendente.

Palmira: Ero molto emozionata.

Biserka: Ero tanto emozionata, perché non si sapeva se sarebbero riusciti ad arrivare.

Piero: Certamente per noi era una novità estrema, eravamo emozionati sì!

Sara: Molto emozionata. Al momento della partenza c’erano 850 giornalisti che parlavano 33 lingue diverse. L’evento è stato trasmesso in 55 paesi.

Cosa facevi quando l’uomo è atterrato sulla Luna?

Esther: Seguivo l’evento con delle amiche.

Palmira: Ero a casa, seduta sul divano.

Biserka: Ero a Zagabria, nel 1969, quando tanto si parlava dell’uomo che doveva atterrare sulla Luna.

Piero: Eravamo davanti alla televisione a guardare questo evento eccezionale per il nostro secolo.

Sara: Mi stavo per laureare in odontologia. Quando sono arrivati sulla Luna, qui in Brasile era circa 20 mezzanotte.

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NASA/JSC

Dieci anni prima che accadesse te l’aspettavi?

Esther: No, per niente, è stata una vera sorpresa.

Palmira: Sì, dieci anni prima, pensavo che ci sarebbero riusciti.

Biserka: Non avrei mai pensato che l’uomo sarebbe andato sulla Luna.

Piero: No, non ce l’aspettavamo no… dieci anni prima, nel 1959, avevamo problemi di venire fuori della carestia della guerra.

Sara: Dato che c’era una competizione tra Russia e Stati Uniti, una corsa allo spazio, ci aspettavamo che sarebbe capitato e che sarebbero stati gli Stati Uniti ad arrivare per primi.

NASA

La Terra vista dalla Luna.

La foto è stata scattata durante la storica missione del 1969 dell’Apollo 11

Eri preoccupata/o dell’atterraggio?

Esther: No, ero solo in aspettativa.

Palmira: Era una cosa inaspettata.

Biserka: Ero e sono ottimista e quindi pensavo che ce l’avrebbero fatta.

Piero: Sì, eravamo un po’ preoccupati… perché era una grossa novità. Questi uomini che andavano sulla Luna con questi scafandri enormi. Li si paragonavano agli uomini che andavano negli abissi, che avevano gli stessi scafandri.

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NASA/Neil Armstrong

Sara: Sì; speravamo che andasse tutto bene, che arrivassero tranquillamente su quella pianura dove avevano scelto di scendere.

Vorresti essere stata/o tu sulla luna?

Esther: Non ci ho pensato in quel momento.

Palmira: Vorrei andarci tuttora sulla Luna, se non fosse per l'età.

Biserka: Non avrei voluto essere al posto degli astronauti.

Piero: Mi fa ridere… certamente si vorrebbe andare tuttora sulla Luna, ma ormai ho una certa età e sicuramente non posso più andarci. Poteva essere solo un sogno. E basta.

Sara: Ma no (ridendo). Sarebbe stato troppo per me.

Ci racconti cosa hai visto?

Esther: Ho visto il razzo atterrare e il momento in cui il primo astronauta ha messo il piede sulla Luna.

Palmira: Hanno usato i razzi per atterrare sulla Luna e hanno preso dei campioni di terreno lunare.

Biserka: Dalle immagini in TV ho notato che l’astronauta invece di camminare saltava, e che sulla Luna c’erano dei crateri. La Luna sembrava ricoperta di sabbia.

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Piero: Il razzo, dopo giorni di viaggio nello spazio, era arrivato sulla Luna.

Il problema era di farlo atterrare in modo non violento, e mi sembra di ricordare che avessero una specie di paracadute per calarlo sulla Luna. E quando sono usciti dalla capsula, gli uomini si vedevano a malapena perché la televisione era in bianco e nero non a colori come oggi, si vedeva a righe e sfocato.

Sara: Quando il razzo, che si chiamava Eagle, è arrivato gli astronauti sono scesi molto lentamente. Uno è rimasto a bordo. Armstrong, il primo, è quasi caduto e ha toccato con la mano il suolo, poi ha appoggiato il piede sinistro. L’altro è già sceso con tutti i due piedi. E sono rimasti stupiti. Poi hanno raccolto del materiale da analizzare. Armstrong ha detto una frase molto bella, che non dimenticherò mai: “Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grandissimo passo per l’umanità.”

L’hai visto con degli amici?

Esther: Sì, con due amiche, in casa di una di loro che abitava vicino alla scuola dove andavamo.

Palmira: Ero in famiglia, e non mi ricordo se c’erano anche degli amici.

Biserka: Quel giorno eravamo tutti davanti alla TV, tenendo le dita incrociate.

Piero: Non mi ricordo, credo che fossimo in famiglia, con mia mamma e mio papà.

Sara: Sì, eravamo un gruppo di compagni dell’università. Dato che non avevamo la TV a casa siamo andati in un’aula dell’università. La

trasmissione non era un granché, dovevi stare molto attento per riuscire a vedere le cose.

Cosa hai detto quando hai visto l’atterraggio sulla luna?

Esther: Ero emozionata perché non era mai accaduto qualcosa del genere.

Palmira: Mi chiedevo: “Ma è finto?”

Biserka: Quando sono atterrati sulla Luna, ero stupita: tutti battevano le mani ed era un evento straordinario.

Piero: Tutti abbiamo battuto le mani per l’emozione. Non bisogna dimenticare che in quegli anni c’era la Guerra Fredda tra l’America e la Russia, e entrambe volevano arrivare per prime sulla Luna.

Sara: Guarda, ero meravigliata, sorpresa e contenta; ringraziavo Dio di aver permesso che l’uomo arrivasse sulla Luna, e sapevo che a partire da quel momento lo sviluppo della scienza sarebbe stato molto più veloce.

Ne hai parlato molto con degli amici?

Esther: Sì, era un fatto così sorprendente che tutti ne parlavano, anch’io.

Palmira: Sì, il giorno dopo ne ho parlato con gli amici.

Biserka: Il giorno dopo tantissimi ne parlavano: giornali, telegiornali, tra amici e tra genitori.

Piero: Certo, ne abbiamo parlato molto e per molto tempo. Perché era una cosa eccezionale e inimmaginabile qualche anno prima.

Sara: Tanto. Era uno spettacolo, una vittoria della ricerca, degli studi e della preparazione degli astronauti.

Il 1969 è stato un anno molto speciale per noi, perché era l’anno dello sbarco sulla Luna e anche quello della nostra laurea. Così, quest’anno, io festeggio 50 anni di laurea, insieme ai 50 anni dello sbarco sulla Luna.

Abbiamo fatto tutto insieme, è veramente indimenticabile.

NASA

La capsula Eagle sta scendendo sulla Luna

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Il ghiacciaio Uppsala in Argentina si sta sciogliendo

IL PASSATO E IL FUTURO DELLA TERRA di Giulia Rita, che lavora all’International Centre for Theoretical Physics (ICTP), ci racconta che negli ultimi 150 anni la temperatura media della Terra è aumentata di quasi 1 grado. Sembra poco? È vero che anche nel passato la temperatura della Terra si è modificata, ma ci voleva molto tempo: per aumentare la temperatura di 1 grado ci volevano migliaia di anni.

Questo significa che continuando così tra 30 o 40 anni non ci sarà più ghiaccio nell’Artico e molto probabilmente gli Non c’è più abbastanza ghiaccio per gli orsi polari

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orsi polari si estingueranno. Noi avremo circa 40 o 50 anni!

Già adesso in molti paesi ci sono eventi climatici estremi sia di calore che di freddo. Tutte le persone che vivono là non vogliono rimanerci, e quindi ci sono le migrazioni.

Nel prossimo futuro ci sarà un forte aumento della popolazione in più, e meno luoghi comodi dove vivere. In particolare, se aumenta il livello del mare, molte coste verranno inondate, e non c’è solo Venezia! Con 1 metro di acqua in più molte città verranno sommerse. E ci saranno delle evacuazioni, cioè gli abitanti saranno obbligati ad andare a vivere altrove. Molte più persone dovranno andare sulle montagne.

Il cambiamento climatico e i suoi effetti sono causati dai gas serra. Per affrontare questo problema tutti possono fare qualcosa: per esempio usare meno la macchina e molto di più i mezzi pubblici.

Rita: “Mi occupo degli impatti del cambiamento climatico analizzando diversi scenari futuri di eventi estremi sul territorio italiano e europeo, in particolare abbiamo sviluppato un approccio per la stima delle aree esondate, passate e future, corrispondenti a eventi estremi di precipitazione.”

ICTP significa International

Institute of Theoretical Physics.

L’ICTP è un centro fondato dal premio Nobel pakistano Abdus Salam negli anni '60 e ha una vera e propria missione: sostenere gli scienziati dei Paesi in via di sviluppo nella loro carriera scientifica e garantire loro un aggiornamento costante sugli argomenti più attuali nel dibattito scientifico mondiale.

Per saperne di più: www.ictp.it

ESPERIMENTO

Per capire come il ghiaccio che si scioglie può far aumentare il livello del mare prova così.

Prendi due contenitori di plastica tipo quelli del gelato.

Il primo riempilo fino a un terzo con acqua del rubinetto.

Nel secondo costruisci una specie di piattaforma con pietre o creta.

Poi riempilo fino a un terzo con acqua del rubinetto, in modo che l’acqua arrivi allo stesso livello del primo contenitore.

Aggiungi tanti cubetti di ghiaccio nel primo contenitore (quello con solo acqua).

Metti tanti cubetti di ghiaccio sulla piattaforma del secondo contenitore.

Segna con un pennarello il livello dell’acqua sia del primo che del secondo contenitore.

Poi aspetta che il ghiaccio si sciolga.

Che cosa è successo?

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IL GIGANTE DI SALE di Itzel

Chiediamo ad Angelo Camerlenghi dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica (OGS), che è venuto a trovarci il 28 febbraio, che cosa studia in questo momento. E ci racconta questa storia bellissima sul Mediterraneo.

Il Mare Mediterraneo non è sempre stato così, ma nel corso di milioni di anni è cambiato moltissimo.

Circa cinquant’anni fa, dei nostri colleghi con una grossa nave da perforazione americana hanno esplorato il fondo del Mediterraneo. Con delle lunghe aste hanno fatto dei buchi profondi e poi hanno estratto quello che avevano trovato. Hanno scoperto che sotto il fondo del Mediterraneo c’è un deposito di gesso e sale. Successivamente noi abbiamo fatto altri studi con delle specie di ecografie che si chiamano prospezioni sismiche, e abbiamo scoperto che questo hi

rleng

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A

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Miniera di sale a Real Monte in Sicilia

deposito è enorme: spesso 3 o 4 chilometri. È tantissimo! È un enorme gigante di sale che si trova dappertutto nel Mediterraneo, da est – Libia e Siria – fino all’Atlantico, Spagna e Gibilterra.

Adesso vorremmo capire come si è formato, vorremmo capire che cosa è successo.

Circa sei milioni di anni fa, l’acqua del mare ha incominciato a evaporare velocemente, e forse non entrava più acqua dall’Oceano Atlantico perché lo stretto di Gibilterra si era chiuso.

Così il livello del mare è sceso di uno o due chilometri e il mare è diventato un lago salato.

Sul fondo c’era una pozzanghera di salamoia e intorno c’era il deserto, tanto che gli animali potevano passare dall’Africa all’Europa.

Il sale si è lentamente depositato sul fondo, formando un deposito spesso e poi è diventato duro, come

una roccia. Infine, dopo circa mezzo milione di anni, l’acqua dell’Atlantico è ritornata nel Mediterraneo, con un’alluvione catastrofica che lo ha riportato come lo vediamo adesso.

Cerchiamo di capire come siano andate le cose e se questo evento si potrà ripetere in futuro.

Ci sono depositi simili in altri mari: nell’Oceano Atlantico e nel Golfo del Messico, davanti al Brasile, all’Angola e alla Nigeria.

PROSPEZIONE SISMICA Serve per vedere che cosa c’è sul fondo del mare senza andare a vedere con gli occhi né toccare. È una enorme ecografia del sottosuolo.

La nave Explora

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Nick Hobgood (Wikimedia commons)

Batterio marino luminescente

all ar eda no zione del giornali

NEL MARE Francesca Malfatti, dell’OGS, ci racconta che…

Nel mare vivono moltissimi organismi piccolissimi. Eccone alcuni fotografati da Alfred, un collega di Francesca.

Francesca studia soprattutto i batteri marini che fanno sì che il mare sia blu, che non sia puzzolente, che sia pieno di pesci e che sia pieno di ossigeno.

I batteri sono molto piccoli: per questo si possono solamente vedere con un microscopio.

Un batterio è grande un milionesimo di metro.

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Ec co Fra nce sca q

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di Itzel t enu ua n d o è v

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Francesca: “Sono triestina, e nonostante i bassi voti ricevuti a scuola, mi sono laureata in Scienze biologiche con indirizzo ecologico. Adesso studio i batteri marini e l'aerosol marino nell’ecosistema marino e nell'atmosfera e le influenze sul clima.”

In un litro di acqua di mare ci sono un miliardo di batteri.

Tutte le foto di questa pagina sono di Alfred Beran

Questa è una Favella campanula

OGS significa Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale. Gli scienziati dell’OGS studiano la Terra sotto molti punti di vista: i terremoti, la circolazione del mare e degli oceani, la storia del clima della Terra nel passato, l’ambiente e la vita

del mare. Hanno una grande sede a Borgo Grotta Gigante sul Carso, una sede sul mare sotto Santa Croce e una sede a Udine.

Il sito è www.ogs.trieste.it/, potete dare un’occhiata anche se è un po’ difficile.

Queste sono Noctiluca scintillans

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NICOLETTA COSTA. Intervista! di Camilla

Il ventotto marzo è venuta da noi Nicoletta Costa, la famosa scrittrice di Giulio Coniglio. Abbiamo voluto scoprire qualcosa in più su di lei… Ecco la nostra intervista!

Perché disegni cose, animali e persone con le guanciotte rosse?

Fa parte del mio stile di disegnare!

Ti piace più cavalcare o scrivere?

(Sussurrando come se fosse un segreto dice…) Cavalcare!

Come hai cominciato a disegnare?

Oh, per caso! Amavo molto leggere e scrivere e inventare personaggi! Disegnavo tantissimo, mi piaceva molto, e ho inventato la Nuvola Olga, la Maestra Margherita… Ma

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non pensavo che potesse essere un lavoro! Poi un giorno, un editore ha visto i miei disegni e mi ha proposto: “Ma perché non vai alla mostra dei libri di Bologna?” Così io ci sono andata e sono rimasta affascinata. E ho deciso che sarei diventata scrittrice!

E Giulio Coniglio?

L’ho inventato perché un giorno un editore mi ha chiesto di inventare un nuovo personaggio… così è nato Giulio Coniglio!!!

2 Ritratt

i di Nico

letta

fatto da Giu

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a Giovann fatto da

Ti piacciono più gatti o cavalli?

Sono entrambi animali bellissimi. Ma forse, forse… i cavalli.

Non ho mai avuto un rapporto con un coniglio. Perciò sì, di più i cani. Io ne ho uno. Si chiama Leo.

… Cani o conigli?

I conigli mi piacciono solo disegnati!

Qual è il tuo colore preferito?

Il blu.

E il cibo?

Mmm… Sushi!

Come si chiamano i tuoi cavalli?

Johnstown e Acordeon.

Hai altre storie in mente?

Vorrei scrivere una storia sulle api. E anche il Librogatto di Natale, simile a quello dei colori e delle emozioni dei gatti. E vorrei metterci tutti i disastri che i gatti fanno all’albero di Natale!

Q

è allo o cav uest

n stow

John

Quand’eri piccola, che lavoro avresti voluto fare da grande?

Volevo essere un medico, ma… quando vedo le siringhe mi sento mancare, perciò ho pensato che fosse meglio lasciar perdere.

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O R U A S O N I D IL ANTONIO

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Il dinosauro Antonio, Tethyshadros insularis, scoperto al Villaggio del Pescatore

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Foto di Alessandro Stuper

# STORIE VERE DI ANIMALI! # STORIE VERE DI ANIMAL

Due gatti i r o s e t e di Camilla du

Ciao, sono Camilla; questa volta vorrei raccontarvi dei miei due bellissimi gatti… e la loro storia!

Gli occhi dolci, i baffi “solleticanti”, la grossa coda e la zampa storta: lui è Anice, il mio gattone! È il mio preferito, in fondo è il primo che ho avuto. Ha il pelo soffice, ma corto; nonostante questo però la mamma deve sempre pulire il pelo che perde e vi assicuro che non è poco! Ha un bellissimo colore: la pancia bianca e il resto crema, con delle strisce color miele. Non 34

è un gatto normale, ha il musetto schiacciato. Un mio amico ha detto che pensava che fosse stato schiacciato da un camion! Che sciocchezza! Semplicemente Anice è un Exotic Short Hair, o semplicemente Esotico, una specie di Persiano a pelo corto foltissimo. A differenza del Persiano, però, Anice è molto meno solitario, l’Esotico in generale. O almeno così dice un’enciclopedia.

Sì, perché il mio “Anicetto” è un vero coccolone ed è “la mia ombra”, come dice la mamma. In effetti

ALI! # STORIE VERE DI ANIMALI! # STORIE VERE DI ANIM quando è arrivato noi lo chiamavamo “Il Cangatto” perché ci sembrava un cagnolino piuttosto che un micetto.

Meglio così, io in fondo all’inizio volevo un cane. Il nostro Cangatto è arrivato appunto proprio perché io volevo un cucciolo. Di cane, intendo. I miei genitori, però, non volevano che ne prendessimo uno: “È troppo impegnativo, bisogna portarlo a spasso ogni mattina” diceva la mamma.

“Non ha spazio, non un giardino, né un terrazzo; sarebbe prigioniero poverino!” aggiungeva papà. Secondo me lo pensa veramente, ma mi sa che neanche lui aveva molta voglia di alzarsi presto e portare in giro il cane. Sinceramente, in quest’ultimo periodo ho cominciato a richiederlo, il cane. Ma adesso ho due gatti e loro mi bastano e avanzano. Anche se il mio più grande desiderio è un cavallo, molto di più di un cane!

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tto" anga C l i e" Anic

Insomma, io avevo anche tre pesciolini molto carini: Bianca, Neve e Daniele. Poi ne ho avuto tantissimi altri, ma loro sono i migliori; un po’ perché sono stati i primi, un po’ perché e anche grazie a loro ho Anice. Dovrei ringraziarli, anche se sono in cielo ormai da un bel pezzo. Poverini! Erano malati. Ecco, io rimanevo ore e ore di pomeriggio a guardarli; avevo sei anni. E la mamma pensava che forse un cucciolo lo potevo avere. Non di cane, però. Di gatto. l’unico problema era che a mio papà i gatti non piacevano PROPRIO PER NIENTE! Ma la mia buona mamma è riuscita a convincerlo e, a dicembre, il nostro gattino si trovava a casa nostra tutto impaurito, aveva tre mesi soltanto!

Ben presto però si è lasciato andare e ha subito scelto me come padroncina. Lo sono ancora, e lo rimarrò per sempre.

Principessa, detta la Princy, è la nostra seconda gattina. Anice è un maschio, Princy è una femminuccia.

Anice ha tre anni, la piccola Princy 35

MALI! # STORIE VERE DI ANIMALI! # STORIE VERE DI A solo uno. È arrivata a casa nostra a dicembre, aveva solo quattro mesi, mentre Anice era già un gattone di due anni.

Princy è bianca con una macchietta grigia sulla testa e, a differenza di Anice, è un persiano. Ha il muso schiacciato, ma il pelo è molto più lungo.

La mamma pensava che Anice si sentisse solo quando non eravamo a casa, così abbiamo deciso di prendere un altro cucciolo per fargli compagnia. Il papà desiderava un gattino tutto nero con gli occhi gialli, come fari nella notte. Ma così molto probabilmente non avremmo più rivisto il nonno a casa nostra. Lui crede che i gatti neri portino sfortuna, che sciocchezza secondo me! Anche se in effetti neanch'io lo volevo nero. La mamma voleva un British. I British sono dei gatti grigi e pelosi, ma senza muso schiacciato. Io però volevo una

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io so

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gattina bianca, dolce, e somigliante a una nuvoletta... quale micina avrebbe potuto accontentarmi così bene se non la Princy? Così a dicembre papà è andato ad Ancona a prenderla... così piccola e spaventata! Ma già il primo giorno si è acciambellata sulle mie ginocchia e sono stata la prima persona della mia famiglia a cui ha fatto le fusa! E povero Anicione, al di là della porta, a ringhiare e soffiare tutto arrabbiato e offeso!

Adesso però, dopo un lunghissimo anno di furiosi litigi, stanno diventando amici: qualche volta giocano insieme, riposano accanto, mangiano insieme. E poi adesso Anice non la attacca quasi più e lei scappa da lui molto di meno. Come voglio bene a loro! Sono i miei tesori. E non li scambierò mai con tutto l'oro del mondo, né con un cane, né con un cavallo.

No, non ho bisogno di altri scrigni preziosi... ho già loro, e vi giuro che sono veramente l'oro e lo scrigno prezioso migliore che ci sia.

I ANIMALI! # STORIE VERE DI ANIMALI! # STORIE VERE D

, I T T GA TARTARUGHE E... di Veronica

Il mio GATTO o meglio la mia GATTA Stella è femmina, si capisce perché ha tre colori: bianco, nero e marrone chiaro. Ha 2 anni, il nasetto rosa e nero; è bellissima e simpaticissima anche se qualche volta mi graffia. A volte, se io la chiamo, viene da me. Le voglio tantissimo bene e anche lei me ne vuole.

La mia tartaruga anzi il mio tartarugo – ma mi sa che in tutto il mondo quella parola (tartarugo) non esiste, quindi tartaruga – si chiama Zolla. È bellissimo e simpaticissimo; una volta mi ha morso perché gli avevo dato fastidio, però gli voglio tantissimo bene lo stesso e anche lui me ne vuole.

Un giorno è sparito, e non l’ho più rivisto. Penso di sapere che fine ha fatto! Secondo me è andato sotto terra; lì ha incontrato altre tartarughe e insieme sono andati da qualche altra parte, tipo le Hawaii.

dalle i t u Sal ii Hawa tuo Zolla 37

Chiesta nuova foto tecnologica

TECNOLOGIA E FUTURO

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di Camilla

Questo è un computer di 40 anni fa.

Il 31 gennaio un’ospite è venuta a farci visita. Si chiama Oriana Cok ed è un’esperta di tecnologia. Abbiamo deciso di intervistarla, e di riportare qui l’intervista per rendevi partecipi di quello che abbiamo imparato.

Noi faremo le domande, scritte in grassetto, e lei risponderà con questa scrittura. La prima domanda è “Cosa fa il gruppo Pragma?”. La prima di una lunga, interessante intervista.

Cosa fa il gruppo Pragma?

Il gruppo “Pragma” crea ambienti… digitali!

Cosa ti ha spinto, Oriana, a fare il lavoro che fai?

Tutto è cominciato quando Babbo Natale, a 12 anni, mi ha regalato uno dei primi computer esistenti.

Come definiresti la parola TV? Un amico che è cambiato nel corso degli anni, che però adesso non è altro che un oggetto per vedere le cose che mi interessano, una delle tante…

Cosa significa networking?

La parola networking sostanzialmente significa “lavorare insieme”.

Quali sono i tuoi animali preferiti?

I felini.

Comunque, a me piacciono tantissimo le leonesse quindi credo, sì, il leone, le leonesse…

Cosa pensi del fatto che tanta gente stia spesso per tanto tempo davanti alla TV e ai telefonini?

Io credo che tutti noi, che lo facciamo, corriamo un rischio perché comunque gli oggetti elettronici, come tablet, telefonini e TV, ma anche i computer “occupano tempo e mente”. Tante persone, invece di correre al parco, stanno davanti a uno schermo. Questi oggetti ci portano via il tempo per pensare a noi, crescere e studiare. In conclusione, credo che tutti noi dovremmo essere consapevoli di come e quando usarli, saper dire “per oggi basta” e divertirsi in altri modi o studiare un po’.

Cos’è la Learn Ability?

La capacità di imparare a… imparare!

Ti piace il tuo lavoro o… ti stufa?!

Il mio lavoro mi piace! Perché mi diverto… semplicemente. Perché ogni giorno scopro qualcosa DI NUOVO!!!

Sì, ci sono anche le facce “buie”, come la stanchezza ma… no, il mio lavoro mi piace. Moltissimo.

Oriana vista da Agnese Oriana vista da Giulia

Qual è il tuo scienziato PREFERITO? Fin da piccola mi è piaciuta tantissimo Margherita Hack.

Qual era la tua materia preferita?

Erano matematica e scienze. Ma adesso anche poesia.

Le domande sono finite. E tu, Oriana, cosa ci racconti?

Mi piace la natura. Sapete una tradizione della nostra famiglia? Quando succede qualche cosa d’importante, si pianta un albero. Per esempio, quando sono nata, mio padre ha piantato un albero.

In ogni caso, sì, mi piace la tecnologia. Amo giocare a Scratch ma non a Fortnite.

Mi piace il pattinaggio sul ghiaccio.

Non sono una chiacchierona, anche se non sono certo una di quelli che non parla mai. Mi piace molto ascoltare.

Così è finita la nostra intervista. Oriana è stata molto gentile e ci ha fatto scoprire un sacco di cose.

E voi? Cosa ne pensate?

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Come si fanno i videogiochi di Raymond

Tutti possono produrre videogame.

Per iniziare a programmare, consiglio SCRATCH che è un programma che si usa per creare i videogame.

Ha molti comandi che ti permettono di spostare gli oggetti da te scelti, selezionare sfondi, omini, oggetti di

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scena. Si può avviare con una freccia o un pulsante.

Per creare la scena bisogna assemblare i blocchi.

Avviando il gioco si può decidere di cambiare o di salvare.

Che cosa è Scratch e dove lo trovo?

Scratch è un programma che permette di sviluppare semplici videogiochi, storie ed animazioni interattive utilizzando blocchi di costruzione, simili a mattoncini, con delle istruzioni. Unendo queste istruzioni in modo intelligente si spiega ai personaggi del videogioco o della storia cosa devono fare in quale momento.

Online sono disponibili già tanti progetti costruiti da altri con cui si può giocare e che si possono anche modificare per migliorarli e fargli fare cose più interessanti. È gratis e si trova qui: https://scratch.mit.edu/ Provate anche voi. Anche in italiano.

In questo momento (21 maggio 2019) ci sono: 41.841.396 progetti condivisi, 40.328.271 utenti registrati.

!!!

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# I NOSTRI GIOCHI PREFERITI # I NOSTRI GIOCHI PREFE

Star stable e Horse Life di Camilla

STAR STABLE Star Stable è un fantastico gioco di cavalli per ragazze per PC e MAC. È online. Potrete svolgere missioni, svelare misteri, partecipare a corse mozzafiato, ma anche giocare in tranquillità con le vostre amiche.

Potete possedere più cavalli e pony, adottare dolci cuccioli e occuparvi di piccoli puledri! Ma andiamo a vedere più in specifico come funziona...

Per prima cosa, dovrete scegliere il vostro aspetto e il vostro nome.

Dopo, dovrete scegliere il vostro cavallo. Potete scegliere il colore della sua criniera, della sua coda, e del corpo. E infine, dovrete scegliere il suo nome.

Tutto comincia alla stalla di Moorland. Il proprietario è Thomas Moorland e lo stalliere è Justin.

Justin vi spiegherà come occuparvi del vostro cavallo e, quando vi 42

sarete ambientati, Thomas comincerà a farvi fare varie missioni, conoscerete Loretta e Than che vi faranno partecipare alle vostre prime corse, conoscerete il vecchio e scorbutico Jasper che in realtà però ha un grande cuore. Dopo qualche missione potrete visitare Fort Pinta...

Pian piano conoscerete tante persone, visiterete tanti luoghi e farete missioni sempre più difficili...

EFERITI # I NOSTRI GIOCHI PREFERITI # I NOSTRI GIOCHI Informazioni sul gioco Star Stable è per computer PC o MAC, smartphone e tablet. Star Stable è online, perciò si possono creare Club di Equitazione (il mio è “Fantastic City Friends”), creare gruppi e fare amicizie. Bisogna fare attenzione e non fidarsi troppo, in ogni caso Star Stable è controllato e sicuro.

L'avventura è in sella!

HORSE LIFE Un gioco di cavalli per bambine che permette di curare, nutrire, spazzolare, il proprio cavallo e partecipare a vari concorsi ippici!

salto ostacoli, è superba e antipatica e farà di tutto per ostacolarvi... un giorno, perfino, ruberà il vostro cavallo!

Per prima cosa, dovrete scegliere la razza, il colore e il nome, e potete anche aggiungere dei segni particolari.

Infine, vedrete il vostro puledro... nascere!

Conoscerete il veterinario, che vi insegnerà a occuparsi del vostro cavallo e lo potrà curare se starà male, e potrete addestrare il vostro cavallo e ricevere lezioni di equitazione! Avanti nel tempo, potrete uscire in passeggiata per allenarvi nel cross-country e addestrare il vostro cavallo al dressage.

Quando sarete più bravi, potrete iscrivervi ai concorsi. Chissà se riuscirete a sconfiggere Melanie?

Informazioni sul gioco Horse Life è gratuito. Si può scaricare solo su computer PC. Giocare è facile e vi spiegheranno tutto sul momento, anche come far eseguire al proprio cavallo le figure di dressage. Allora, cosa aspettate?

Scaricate Horse Life ed esaudite il vostro più grande sogno!

Horse Life è un gioco per computer PC che permette di esaudire il desiderio di possedere un cavallo!

Tutto comincia quando entri per la prima volta a Horse Life... un signore simpatico e chiacchierone spiegherà tutto, poi conoscerete Quentin, il ragazzo del negozio, ma attenzione!

Non sono tutti amici, lì a Horse Life: Melanie, una ragazza bravissima in 43

PREFERITI # I NOSTRI GIOCHI PREFERITI # I NOSTRI GIO

MINECRAFT di Raymond e Simone

Minecraft è un gioco nel quale si costruisce ed è tutto cubico e pixellato. Si possono invitare amici e giocare insieme online nel mondo costruito da noi stessi. Si possono scegliere le modalità, cioè lo stile di gioco, come se fossimo nella vita reale. Lo consigliamo a chi piace costruire da zero e mostrare agli altri la propria creazione, come un museo virtuale, praticamente.

Ci piacciono anche i giochi di avventura, di socializzazione e di auto dove si guida, o con aerei da pilotare.

Per essere più coinvolti nel gioco, è meglio la realtà virtuale; qui però 44

bisogna stare attenti perché se pensi di essere nel mondo virtuale e non ti accorgi di dove sei, puoi cadere a farti male. E se hai problemi di cuore ti sconsigliamo di giocare ai videogiochi horror perché sono troppo impressionanti e il vostro cuore potrebbe smettere di funzionare.

Raymond: “Un mio amico delle elementari stava sempre sulla playstation e la mattina dopo a scuola era intontito.”

poco Giocate oderato! m o d o e in m

GIOCHI PREFERITI # I NOSTRI GIOCHI PREFERITI # I NOST

VIDEOGIOCHI quanto ne sai?

1

Qual è il videogioco più giocato al mondo?

di Raymond e Simone

A Fortnite B World War Z C Minecraft D Brawlstars E Clash of Royals

2 3

Qual è il gioco di StarWars che ha avuto più successo?

A Battlefront 1 B Battlefront 2 C Starwars Lego

Quali sono le modalità di gioco di Minecraft?

A Sopravvivenza e fuga B End e Creativa C Daltonico e ubriaco D Creativa, sopravvivenza e avventura

4

Quale dispositivo si può usare per giocare ai videogiochi?

A Carta e penna B Stampante C Wii, playstation, telefono, computer e tv D Ferro da stiro

le soluzioni sono in ultima pagina 45

spazio e i r o st In queste storie ci sono tre protagonisti: Vite (come chiodo), Albero e il piccolo Robotino arancione come quelli degli ovetti kinder. Mi direte: “Cosa c’entrano?” Se pensate questo, vi conviene leggere.

Punto interrogativo di Veronica

Ciao a tutti bambini e bambine, signore e signori, benvenuti in questa avventura, C’erano una volta, cento o diecimila anni fa, ed esistono ancora, un albero verde e una foresta, una vite grigia e un robotino arancione piccolo come un giocattolino che si trova negli ovetti kinder.

Un bambino un giorno andò a giocare nella foresta dove c’era l’albero. Giocava, giocava, e lo dico ancora una volta: GIOCAVA. Giocando anche correva, e a un certo punto s’inciampò sulla vite che ho detto prima. E quindi scivolando, cadde.

La vite cadde in un buco, e il buco cadde in una ciotola vicino all’albero. Dentro il buco e la ciotola c’era la vite.

Mentre il bambino cadeva, dalla tasca gli scivolò il robotino. Il bambino si rialzò felice e andò a casa. I tre protagonisti vissero insieme FELICI E CONTENTI. 46

?

I protagonisti: un albero verde

una foresta

una vite grigia

un robotino arancione

Mag Esistono ico persone diverse u Ti R di Veronica Ciao a tutti bambine e bambine, giovani e adolescenti, laureati e non laureati, adulti femmine e maschi.

Benvenuti in una nuova avventura, che io vi accompagnerò nella lettura. È incominciato tutto quando tutti e tre, Albero, Vite e Robotino, che sono fratelli, hanno acquistato un biglietto della lotteria su internet e aspettavano che in TV dicessero il nome del vincitore. Il momento tanto atteso arrivò, e in TV il presentatore disse: “Vi svelerò il nome del vincitore, inizia con la V, finisce con la E ed è… VITE!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ai tre fratelli che avevano messo il nome di Vite sul biglietto esultarono: “Abbiamo vinto! Abbiamo vinto!” Ma, colpo di scena, il presentatore continuò: “Vite dell’uva”. E la vite dell’uva, tutta felice, lei e la sua famiglia, andarono a prendere il premio di 1 milione di dollari. Mentre a casa dei protagonisti c’erano sempre loro, ma il bello era che erano con la bocca aperta stupefatti.

Vite disse: “Vorrei che si capisse da subito chi è, che il mio nome fosse ben riconoscibile perché può essere la vite dell’uva, la vite di vivere o le vite del gatto. E anche la vite come oggetto.”

Non vi ho detto che i tre protagonisti vivono nel mondo di nome Magico, quindi ci sono anche altri oggetti viventi, come per esempio la vite oggetto, che ha detto vite chiodo, la vite oggetto un vestito largo che dietro ha ali per volare. Albero e Robotino dissero la stessa cosa, solo con i loro nomi cloni (chiamiamoli così).

Il giorno dopo andarono a correre per i tacchini che avevano mangiato giovedì. Correndo si parlarono dicendo per esempio: “Chiamiamoci in un altro modo che non ce l’abbia nessuno. Albero si chiamerà Ti, Robotino Ru, e io Vite mi chiamerò Più. Che ne pensate?”

“Sì, va bene”, dissero Albero, ora Ti, e Robotino ora Ru. Una settimana dopo erano tristi e pensierosi. Si erano stancati di chiamarsi così. Volevano il loro vero nome, così lo rimisero, e tutti ma proprio tutti anche voi che state leggendo vissero felici, allegri, spiritosi e contenti.

Morale: ognuno è diverso e non deve essere triste se ha lo stesso nome di un altro, perché ognuno è sé stesso.

Spero vi sia piaciuta.

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Roan e il leone Bendlysh e altre Storie di Camilla

La storia Roan e il leone Bendlysh è stata scritta e stampata nel novembre 2017, ha partecipato al Concorso Stellina; ma non è mai stata pubblicata, né venduta. L’ho scritta io, Camilla, a otto anni. Adesso ne ho dieci, e vorrei scrivere altre storie.

Eccone alcune: - Le Avventure di Night Queen - Red Stallion - Sissi piccola pony 48

Vorrei scrivere un libro e pubblicarlo, è il mio sogno.

Vuoi scrivere anche tu un libro?

Ecco quali sono gli ingredienti!

1. tanta Fantasia!!!

2. molto Impegno 3. molto tempo (e pazienza!)

4. amore per i libri, e voglia di scrivere e di avere successo!!!

E questa è la storia del mio libro!

Ho sempre sognato di scrivere un

spazio e stori

con asini, buoi, capre, un pony e due stalloni. Non vi svelo tutta la storia: è una sorpresa, no?

Quando ho concluso la storia con un lieto fine, l’abbiamo stampata e regalata alla mia scuola. È piaciuta: è finita nella biblioteca!

Vuoi scrivere un libro?

Ecco quali sono gli ingredienti!

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libro! Con molta pazienza, mi è venuta in mente la storia di un ragazzo, Roan, che salverà un cucciolo di leone, dandogli il nome "Bendliysh".

Nella mia fantasia, Bendlysh significa “Sole Dorato”; Bend significa D’oro e Lysh sole.

Infatti, il nostro eroe a quattrozampe ha il mantello color sole-oro.

Il suo amico umano è un simpatico ragazzino, Roan, e insieme vivranno

tanta Fantasia!!! molto Impegno molto tempo (e pazienza!) amore per i libri, e voglia di scrivere e di avere successo!!!

Dopodiché, entusiasta, mi sono iscritta al concorso letterario “Premio Stellina”: è stata una vera fatica correggere il libretto per farlo arrivare a 15.000 battute: le superava di gran lunga, ma non era permesso dal concorso! Alla fine l’abbiamo spedito, ed è cominciato il sogno. I Giudici mi hanno mandato la risposta, dopo molto tempo, ma non ho raggiunto nessun posto in classifica. Un peccato, ma non una grande delusione: era solo l’inizio!

Da allora mi sono impegnata molto, ma non ho ancora trovato l’ispirazione per il prossimo libro. Ma con la mia fantasia, la mia voglia di scrivere, la mia passione per la lettura (e per i cavalli!) e l’aiuto dei miei amici e della mia famiglia, sono sicura che arriverà.

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Che cos'è la nanotecnologia e a cosa serve? di Giovanna e Raymond L'abbiamo chiesto a Cecilia Blasetti, che lavora al Sincrotrone di Trieste con le nanotecnologie: le nanotecnologie sono tutte le tecnologie che usano oggetti e strumenti della dimensione di un nanometro, cioè un

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miliardesimo di metro (ovvero un metro diviso in un miliardo di pezzi).

Cecilia ci racconta che le persone che lavorano con le nanotecnologie lavorano in progetti di ricerca molto grandi che hanno per regola di

Cecilia quando è venuta a trovarci

lia Ceci

etti Blas

avere partecipanti da almeno 3 Paesi dell'Unione Europea. Ce ne sono addirittura alcuni che collegano centri di ricerca anche da 12 Paesi diversi! Oltre ai Paesi europei, partecipano anche gruppi di scienziati che vengono da paesi che sono in guerra tra di loro.

Eppure “riusciamo a lavorare felicemente tutti insieme!”.

Il Sincrotrone Elettra visto dall’alto

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Cecilia ci spiega che per riuscire a lavorare insieme, questi scienziati che vengono da paesi diversi devono trovare una lingua comune, e questa lingua è l'inglese. La nostra ospite ci confessa che ormai, a furia di parlare quasi sempre inglese, fa un po' di errori in italiano. Una curiosità che ci racconta è che, mentre i tedeschi sanno molto bene l'inglese, talvolta i colleghi francesi lo sanno un po' meno.

Uno dei progetti svolti da Cecilia e dai suoi colleghi è fare una tomografia a una barretta di cioccolato. La tomografia è come una radiografia ma in 3 dimensioni: si fanno tante fotografie/radiografie della barretta e poi si combinano tutte insieme e se ne fa un filmato. Questo ci dà informazioni interessanti sulle barrette di cioccolato: certo si potrebbero anche far sciogliere, ma quello sarebbe un altro modo di studiarle!

Alcuni esperimenti a cui Cecilia partecipa durano molto, tipo 10 anni. In alcuni casi invece le persone hanno un limite di tempo per sperimentare.

Un esperimento medio a Elettra dura circa 5 giorni!

RITRATTO DI CECILIA Dove lavora: Elettra Sincrotrone Trieste Cosa fa: studia la materia.

La funzione del Sincrotone: vedere dentro le cose piccole come un enorme microscopio che usa i raggi X. Può studiare ad esempio le reazioni chimiche, i cristalli, il vetro, i violini, la cioccolata e... qualsiasi cosa!

Strumenti di lavoro: computer, cellulari, carta (ma meno), voce, pazienza, curiosità.

Le ultime scoperte: una lucertola simile a un dinosauro, vissuta 240.000.000 anni fa, che si chiama Megachirella.

Su un fossile di umano preistorico si è scoperto un dente con una crepa e

Megachirella la lucertola vissuta 240.000.000 di anni fa

Cioccolato visto con la luce di sincrotrone

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Cecilia spiega molto bene, anche con l'aiuto delle mani

un po’ di cera. È stato studiato, anche con analisi chimiche, e hanno scoperto che c’era una carie, che è stata curata con il primo intervento dentistico.

Il coro nel quale canta: “Tacer non posso”.

Musica: ha studiato pianoforte.

Sport: nuota, fa pilates, pattina.

Lingue: Inglese, Tedesco, Francese.

Livello di inglese: C2.

La moda del futuro: la nanotecnologia, guanti da sci fatti col grafene.

Di dov’è: Trieste.

Anni: 37 Esperimenti fatti in casa: l’alcol pestato con spinaci che diventa verde.

Il giorno più bello: Quando ha preso il Diploma di pianoforte e quando sono nati i suoi bambini.

Dente preistorico fotografato con il Sincrotrone Elettra

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La tecnologia è di moda di Giulia

Adesso le nuove generazioni sono molto influenzate dalle nuove mode tecnologiche. Il telefono cellulare è diventato parte della vita di tutti e lo usiamo per metterci in contatto con gli altri.

Ma non solo: con i social network come Instagram la nostra vita diventa pubblica e tutti possono sapere che cosa facciamo e che cosa pensiamo. Bisogna stare attenti, però, perché ci sono anche dei lati oscuri. Da una parte ci sono persone che invadono la privacy degli altri e senza autorizzazione rubano i dati, le foto o addirittura la tua identità. Dall’altra molte persone diventano molto aggressive sui social e usano un linguaggio offensivo.

Per questo è stato redatto un manifesto della comunicazione non ostile in 10 punti: quale di questi 10 punti ti sembra più importante?

La tecnologia aiuta moltissimo ma bisogna stare molto attenti, perché, come tutto, se si abusa può dare dipendenza.

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Altre tecnologie sono: Google home: un assistente che ti aiuta nella tua vita quotidiana.

Smartwatch: una specie di telefono da portare al polso come un orologio.

Google glass: uno schermo intelligente a forma di occhiale che si può comandare con il tocco o con la voce.

Il Manifesto

della comunicazione non ostile

1. Virtuale è reale

Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.

2. Si è ciò che si comunica

Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.

3. Le parole danno forma al pensiero Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.

4. Prima di parlare bisogna ascoltare Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.

5. Le parole sono un ponte

Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.

6. Le parole hanno conseguenze

So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.

7. Condividere è una responsabilità Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.

8. Le idee si possono discutere.

Le persone si devono rispettare

Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.

9. Gli insulti non sono argomenti

Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.

10. Anche il silenzio comunica

Quando la scelta migliore è tacere, taccio.

paroleostili.it

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QUIZ GLI ABISSI DEL MARE di Simone

1

Qual è il primo squalo esistito?

A Megalodonte B Leviatano

C Nemo D Decatlon

2

Qual è la sua particolarità?

A Ha 3 occhi B Ha un dente lungo 18 cm C È lungo 1 cm D Ha le gambe

3

4 56

Qual è la medusa più grande al mondo?

A Medusa leone B Medusa maestra C Medusa piccione D Medusa criniera di leone

Quanto è lungo?

A 1 km B 20 m C3m D 38 mm

5

Quali sono le sue dimensioni?

A Tentacoli lunghi 80 Km e testa di diametro 1 mm B Tentacoli lunghi 36 m e testa di diametro 2 m C Tentacoli lunghi 1 cm e testa di diametro 1 mm D Tentacoli lunghi 9 m e testa di diametro 4 m

8 6

Qual è il punto del mare più profondo?

A Triangolo delle Bermuda B Mar Mediterraneo C L’abisso delle Marianne D Fossa del Titanic

7

Quanto è lungo il dente di un leviatano?

A1m B Circa 5 cm C Circa 36 cm D Circa 30 cm

Quante tonnellate di carne mangia un megalodonte?

A Circa 2 tonnellate al giorno B 537 kg al giorno C Circa 3 tonnellate al giorno D Circa 1 tonnellate al giorno

le soluzioni sono in ultima pagina 57

In Egitto con Susanna di Simone

Susanna è esperta di Antico Egitto e lavora a Trieste al Museo di Antichità Winkelmann a San Giusto.

Ci mostra una stele egizia pubblicata su un libro molto bello. Ci ha portato anche una bellissima anfora con iscrizioni e disegni antichi. Dato che non è originale, la possiamo toccare.

Sulla stele ci sono iscrizioni con geroglifici. Susanna sa leggere i geroglifici, che è una cosa un po’ tanto difficile. In realtà non si capisce proprio niente. Lei invece legge benissimo e capisce tutto, come tanti altri esperti come lei.

Durante uno scavo Susanna ha trovato una vera mummia. Quando è al museo, usa il computer e la macchina fotografica per lavorare.

Oltre alle fotografie a volte bisogna fare dei disegni dei reperti perché certi dettagli si capiscono solo con un disegno preciso. Per disegnare

Toth il dio della scrittura

servono il calibro e tutti gli altri strumenti per disegnare. Naturalmente ci vogliono disegnatori molto bravi.

Durante gli scavi gli archeologi usano uno strumento simile alla cazzuola dei muratori, cioè una paletta triangolare: si chiama trowel ed è lo strumento principe dell’archeologo.

Susanna: “Sono andata a scavare in Egitto tre volte, due a Luxor nelle tombe dei nobili vicino alla Valle dei Re e una ad Alessandria d’Egitto. Mi occupo soprattutto di studiare i sarcofagi egizi, cioè le bare in cui venivano messe le mummie. A me interessa capire come venivano costruiti e decorati, come sono cambiati nel corso della storia egiziana e perché.”

GIUSTIFICATO in antico egizio significa DEFUNTO.

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Bastet la dea gatto Osiride dio dell’oltretomba Sobek con la testa di alligatore Toth il dio della scrittura Anubi che è il mio preferito Ra il dio del Sole. In una figura è rappresentato che navigava con la sua barca sulle nuvole, girando intorno alla Terra. Il faraone è rappresentato come figlio di Ra. Hator la dea con la testa di mucca Iside Iside e Osiride sono sposati e sono anche fratelli. Hanno un figlio con la testa di falco. Sembra che abbia un grattacielo in testa, ma in realtà è un trono Bes dio delle feste. Era molto amato Horus il dio falco, figlio di Iside e Osiride.

Anubi

Raymond ha disegnato Selfie Time.

Qui sotto Susanna con Manuela.

Manuela ci parlerà di Preistoria nelle prossime pagine

Susanna

Iside

ALCUNI DEI DELL’ANTICO EGITTO

Moser

I due ritratti in alto sono di Giulia, quello qui sotto di Agnese.

Manuela

Montagn

ari

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UN TUFFO NELLA PREISTORIA di Raymond

Manuela, che è una professoressa dell’Università di Trieste, studia la preistoria. Ci ha portato un libro in cui ci sono foto di selci, cioè pietre che servivano a tagliare e ad andare a caccia; ci ha raccontato degli oggetti trovati nelle tombe, le cose importanti per il defunto cioè il suo corredo funerario.

Lo scopo dell’archeologo è di ricavare dal reperto le informazione e ricreare la vita di quel tempo, i comportamenti degli umani antichi e le tecniche che usavano in genere per la caccia e l’agricoltura.

Sapete che cosa è l’etnografia?

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È lo studio fatto oggi di popolazioni che non vivono al nostro livello di civiltà ma che vivono a un livello “più primitivo”, come le tribù dell’Africa e i popoli dell’Amazzonia. L’etnografo vive per un certo periodo di tempo nello stesso luogo dove vive questa comunità “primitiva” (che magari non lo è perché ha un livello di civiltà superiore alla nostra!), osservando quello che fanno e cercando di interagire. Cerca anche di parlare, con l’aiuto di interpreti, con queste popolazioni. Poi l’etnografo

raccoglie i dati e cerca di capire il loro punto di vista.

Il problema dell’archeologo è che non ha qualcuno con cui parlare per poter sapere quello che hanno pensato le popolazioni antiche senza produrre qualcosa di scritto.

Manuela tira fuori da un sacchetto le selci levigate che io riconosco subito, perché sono un po’ esperto di preistoria. Ci racconta come queste pietre venivano prodotte: con una pietra dura spezzavano le selci; poi le rendevano appuntite con le corna di capra, togliendo con pazienza le sporgenze. Alla fine, si poteva ottenere un coltello o una punta di lancia molto lunga, liscia e tagliente.

Le selci vengono analizzate e disegnate, così si capisce meglio, perché la foto a volte può essere confusa.

I dati più antichi degli umani di queste parti risalgono a quattrocentocinquantamila anni fa. Nel riparo di Visogliano sono stati ritrovati resti di ossa umane e di oggetti prodotti e usati da chi usava il riparo.

Perché noi ci siamo chiamati Homo sapiens quando invece facciamo un sacco di stupidaggini, come fare esplodere le bombe?

???

Ricostruzione della pelle di Oetzi, uomo primitivo che è stato ritrovato in Alto Adige congelato con la pelle intatta.

I particolari si sono deteriorati e sono stati ricostruiti in questo plastico.

Oetzi è stato trovato con diverse ferite e la ferita più grave era sulla spalla che è stata colpita da una punta di freccia.

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SONDAGGIO NOI E LA SCUOLA di Agnese, Gabriele

e Giulia

Vogliamo sapere che cosa ne pensano della scuola le bambine e i bambini di tutta Trieste. CosĂŹ poi potremmo migliorare le cose che non vanno bene.

Abbiamo messo il questionario online e l’abbiamo distribuito tra i nostri compagni di scuola. Hanno risposto in 119.

Ecco i risultati.

1. Quali sono i rapporti con i tuoi insegnanti?

A Ti comporti in modo professionale B Li trovi simpatici e amichevoli C Ti senti insicura/o con gli insegnanti D Ti stanno sui nervi (antipatici) E Altro (per favore spiega meglio)

18 75 11 8 10

A

B

C

D

E

2. Qual è la tua materia preferita?

A 62

B

C

D

E

A Matematica (incluso geometria e informatica) B Arte e immagine C Scienze D Motoria/ginnastica E Altro (per favore scrivi quale)

40 18 22 32 29

3. Ti piace il cibo della scuola?

A Sì B No C Non mangio a scuola D Mi piacciono solo alcune cose E Altro (per favore spiega meglio)

12 18 50 29 14

A

B

C

B. No

D

E

4.Vai bene a scuola?

A. Sì

B. No

A

C. Al cune ma teri e s ì

B

C

A Sì B No C Alcune materie sì

Il cibo è un problema, perché la maggior parte dice che non gli piace.

In realtà bisognerebbe tener conto dei gusti personali. Per considerare una mensa buona, almeno la metà dei bambini che mangiano a scuola dovrebbero dire di mangiar bene.

I rapporti con le/gli insegnanti vanno molto bene perché il 63%

71 2 45

degli intervistati dicono che sono simpatiche/ci.

Tra le materie preferite, la matematica ha la prima posizione. Non è sorprendente che la matematica piaccia anche di più delle altre materie, perché nel mondo di oggi la matematica è come tutte le altre e ha la stessa importanza.

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BARZELLETTE !!! ridiamo insieme !

Ecco tantissime barzellette molto carine che vi faranno ridere! Perché anche se la scienza di solito è una cosa molto seria, noi siamo bambini e sappiamo meglio di chiunque altro quant’è bello ridere, giocare e scherzare!

Il nonno di?

— Sai qual è il nome del nonno del paramecio?

— Il paravecio! (inventata da Nicola, classe V C, scuola Nazario Sauro)

Un caso disperato!

Il pesce maestro all’alunno: “Sei proprio annegato!” (inventata da Camilla, classe V C, scuolaNazario Sauro)

Il furto del cocomero Un giorno, sull’autobus sale un signore molto elegante ma che, chissà perché, tiene la mano destra sul fianco sporgendo molto il braccio, come se tenesse qualcosa d’invisibile. Entra, tutto serio, tutto tranquillo, e si appoggia al paletto. La gente è molto irritata perché quel giorno l’autobus è molto pieno e lui sta occupando, col suo fagotto invisibile, un sacco di spazio. A un certo punto, una vecchietta, stizzita, si fa coraggio, si avvicina al signore e lo apostrofa: “Dica un po’, lei, come mai sta col braccio 64

così, intralciando tutti noi?”

Il signorotto, sorpreso, guarda la sua bizzarra posizione, poi la vecchietta e grida: “Dov’è finito il mio cocomero??!!”

(Diana, nonna di Camilla)

La conosci la barzelletta del purè?

— No — Pure io.

Sai qual è il colmo per un mango?

— No — Mango io.

Frutta imputata — Cosa ci fa una mela al tribunale?

— Aspetta l’avocado.

Non vengo — Sai la differenza tra una pentola e un catino da notte?

— Be’, no…

— Ah sì? Allora a casa tua a mangiare non ci vengo!

Soluzioni di quiz e giochi

Tre tipi di… non capire — Qual è il colmo per un idraulico?

— Non capirci un tubo!

— Qual è il colmo per un contadino?

— Non capirci un cavolo!

— Qual è il colmo per uno sportivo?

— Non capirci una mazza!

Contrario musicale — Qual è il contrario di me-lo-dia?

— Se-lo-tenga!

Mai a letto… chi?

— Qual è l’animale che non va mai a dormire?

— Il mai-a-letto!

Animali a contatto — Cosa fanno una lumaca e una tartaruga una sopra all’altra?

— Due lenti a contatto!

Operazioni di bufera — Quanto fa venti+venti+venti?

— Tornado.

E adesso vediamo se hai letto con attenzione!!!

FAI IL TEST di pagina 18 1.

2.

3.

4.

5.

D C A B D (solo il 5%)

Videogiochi quanto ne sai? di pagina 45 1.

2.

3.

4.

A A D C

Quiz Gli abissi del mare di pagina 56 1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

8.

A B C D B C D A

TS

TRIESTE CITTÀ DELLA CONOSCENZA TRIESTE CITY OF KNOWLEDGE

comune di trieste assessorato all’educazione, scuola, università e ricerca