Francesco e Tommaso in Cammino nella Terra dei Conti dei Marsi

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Francesco e Tommaso in cammino nella Terra dei Conti dei Marsi Saint Francis and Friar Thomas Walking on the Counts of Marsi’s land Sacro Convento di Assisi The sacred convent of Assisi (Assisi - PG)

CittĂ di Celano City of Celano (AQ) Monastero Santa Filippa Mareri Monastery of Santa Filippa Mareri (Borgo S. Pietro - RI)

Castelvecchio Subequo Castelvecchio Subequo (AQ)


Il Logo, ideato da Cesare Paris, ritrae in forma stilizzata una felice sintesi religiosa e naturalistica legata alle figure di San Francesco e Fra’ Tommaso da Celano. Mostra, infatti, il TAU (simbolo del Santo di Assisi) che racchiude a sé una piuma (simbolo di Tommaso, primo agiografo del Santo), intenta a “scrivere” un nuovo cammino che attraversa verdi vallate e montagne innevate, ambienti che rappresentano le quattro tappe fondamentali dell’itinerario (Assisi-Borgo San Pietro-Celano-Castelvecchio Subequo). Alle spalle di questi elementi “Fratello Sole”, che sta ad indicare la bellezza del creato di Dio.

ASSISI (PG)

Spello Trevi

Spoleto

Romita di Cesi Collescipoli

Stroncone

Santuario di Greccio Rieti Santuario di Poggio Bustone SANTUARIO DI SANTA MARIA APPARÌ

Cittaducale

BORGO SAN PIETRO (RI) Fiamignano Borgorose

CORVARO

Magliano dei Marsi

The Logo, designed by Cesare Paris, depicts in a stylised from a harmonious joining of a religious and naturalistic synthesis tied to Saint Francis and friar Thomas of Celano. It shows the TAU (symbol of the Saint from Assisi) that includes a feather (symbol of friar Thomas, first angiographer of the Saint), with the intention of writing a new route that passes through green valleys and snow covered mountains, landscapes that represent the four fundamental stages of the itinerary (Assisi – Borgo San Pietro – Celano – Castelvecchio Subequo). Behind these elements “Fratello Sole”, that suggests the beauty of God’s creation.

SANT’ANATOLIA ABBAZIA DI SANTA MARIA IN VALLE PORCLANITA

Massa d’Albe SANTA IONA

CASTELVECCHIO SUBEQUO (AQ)

CELANO (AQ) AREA ARCHEOLOGICA DI ALBA FUCENS

GAGLIANO ATERNO


Francesco e Tommaso in cammino nella Terra dei Conti dei Marsi

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Il saluto dell’Amministrazione The welcome greeting from the Comunale di Celano city administration of Celano Cari pellegrini, la presenza di beni culturali e paesaggistici, retaggio di civiltà del passato o della creatività contemporanea, conferisce dignità e orgoglio alla Città di Celano. Lo scopo dell’Amministrazione Comunale, Ente promotore del progetto, è invitarvi a fruire del ricco patrimonio artistico, culturale ed ambientale di Celano e dei Comuni partner del progetto. Vogliamo rivolgervi uno sguardo attento, tenendo in grande considerazione le vostre esigenze, promuovendo un turismo di qualità che contempli diversi settori, dal museale all’archeologico, dal bibliotecario all’architettonico, dal religioso all’enogastronomico. Proponiamo il nostro territorio come un suggestivo laboratorio per itinerari eco-turistici, certi di poter destare in voi la consapevolezza dell’elevato valore di cui siete custodi e primi beneficiari.

Dear pilgrims, the presence of cultural and natural heritage, the remnant of civilisations past or the creativity of today, gives both dignity and pride to the city of Celano. The aim of the city’s administration, as promoter of the project, is to invite you to enjoy the rich artistic, cultural and natural heritage of Celano and its partners in the project. We will pay close attention and consider all your needs, promoting quality tourism covering diverse sectors from archaeological museums to, from libraries to architectures and from religion to a rich gastronomy. We offer our territory as a suggestive laboratory for ecotourism itineraries, able to give you a heightened knowledge of which you are custodian and first beneficiaries.

Il Sindaco: Ing. Settimio Santilli L’Assessore alla Cultura: Prof.ssa Eliana Morgante

The mayor: Ing. Settimio Santilli Councillor for culture: Prof.ssa Eliana Morgante

Premessa

Introduction

In occasione del Giubileo della Misericordia indetto l’11 aprile 2015 da Papa Francesco, la Città di Celano (AQ), il Sacro Convento di Assisi, il Comune di Castelvecchio Subequo (AQ) ed il Monastero di S. Filippa Mareri in Borgo S. Pietro (RI) propongono un cammino giubilare e francescano legato alle figure di San Francesco e Fra’ Tommaso da Celano, primo agiografo del Santo, denominato “Cammino di Francesco e Tommaso”. Un itinerario di duecentotrenta chilometri che attraversa Umbria, Lazio e Abruzzo ripercorrendo nelle sue tappe i luoghi del Santo e del frate

On the occasion of the Jubilee of Mercy, announced on the eleventh of April 2015 by Pope Francis, the city of Celano (in the province of l’Aquila), the Sacred convent of Assisi, the district of Castelvecchio Subequo (in the province of l’Aquila) and the monastery of Santa Filippa Mareri in Borgo San Pietro (in the province of Rieti) propose a Jubilee and Franciscan journey connected to the figure of Saint Francis and Friar Thomas from Celano, first hagiographer of the Saint, called “The journey of Francesco and Tommaso”. A journey of two hundred and thirty kilometres that takes you across 3


Monumento a San Francesco d’Assisi - Celano

dove la religiosità francescana è ancora oggi molto sentita, dalle colline di Assisi fino alla Valle Subequana, passando per la Valle Santa Reatina e la Marsica. Il percorso, che riscopre antichi sentieri tracciandone di nuovi, ha una matrice ambivalente in quanto può iniziare sia da Assisi che da Castelvecchio Subequo e può interagire con altri cammini di fede che coinvolgono Assisi. Mira alla (ri)scoperta ed alla valorizzazione del patrimonio storico, religioso, culturale, naturalistico e gastronomico dei vari luoghi, attraverso il passaggio dei pellegrini e l’incremento dei flussi turistici.

Umbria, Lazio and Abruzzo, retracing its steps, the places where the Saint and the monk where the Franciscan religiousness is still felt strongly. From the hills of Assisi to the Subequana valleys, passing through the Santa Reatina valley and Marsica. The journey, which rediscovers ancient pathways and tracing new ones, can start from either Assisi or from Castelvecchio Subequo, and the possibility to mix other walks regarding Assisi and its faith. Aimed at rediscovering and the promotion of the historic, religious, cultural, environmental and local gastronomy of the different places, along the pilgrims’ passage and the increase of the tourism.

La Statio Peregrinorum

The Statio Peregrinorum

Il cammino può iniziare sia dal Sacro Convento di Assisi sia da Castelvecchio Subequo, facendo riferimento alla “Statio Peregrinorum”, struttura francescana che accoglierà i pellegrini donandogli la “Carta del Pellegrino” ed indirizzandoli verso le tappe successive. Per dare valenza al cammino il pellegrino riceverà le cosiddette “credenziali” sotto forma di timbratura, necessarie per certificare l’avvenuto compimento dell’intero cammino, in modo da beneficiare dell’indulgenza papale.

The route can start from both the Sacred Convent of Assisi and from Castelvecchio Subequo, referring to the “Statio Peregrinorum”, a Franciscan building that welcomes pilgrims, giving them the “Pilgrims card” informing them of the next stage. To give value to the route, the pilgrims receive the so-called “Credential” in the form of stamp, necessary to certify the conclusion of the entire route, away to benefit the papal indulgence.

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San Francesco e Fra’ Tommaso Saint Francis da Celano and Friar Thomas from Celano Francesco, religioso e poeta nato e morto ad Assisi tra il 1181 ed il 1226, era il rampollo di una famiglia agiata. Trascorse la sua giovinezza nella bottega del padre, mercante di stoffe, ma scoppiata la guerra tra Perugia ed Assisi partecipò al conflitto e dopo la cattura iniziò la sua conversione. Francesco fondò la sua matrice religiosa e spirituale sulla preghiera e sulla povertà e scrisse la straordinaria opera religiosa il “Cantico delle Creature”, lode a Dio e al suo creato. A lui si deve l’origine del “primo presepe” della storia realizzato a Greccio (RI). Morto nel 1226 e canonizzato nel 1228, la sua tomba è custodita nell’omonima Basilica inferiore di Assisi, ed è meta di continui pellegrinaggi. Fra’ Tommaso da Celano nacque intorno al 1185 probabilmente da una famiglia povera e conobbe Francesco dopo aver maturato una formazione classica ed ecclesiastica che gli permise di diventare storico, poeta e frate. Amico e primo agiografo del Santo, scrisse in latino il “Dies Irae”, capolavoro funebre della lirica religiosa. Dopo il 1228 fu chiamato da Papa Gregorio IX a scrivere la vita ed i miracoli del Santo. Tommaso scrisse anche la “Vita di S. Chiara” (1256) e le due visite di Francesco a Celano, una delle quali raffigurata nel dipinto di Giotto “Morte del Cavaliere di Celano”, opera entrata a far parte di diritto nell’arte pittorica italiana e conservata nella Basilica Superiore di Assisi. Tommaso morì nel 1260 in mistica solitudine presso il monastero delle Clarisse di Val de’ Varri, vicino Tagliacozzo e le sue opere latine hanno un’importanza fondamentale sia per i francescani che per storici e studiosi del medioevo.

Francis, a religious man and poet, was born and died in Assisi between 1181 and 1226. He was the descendant of a noble family. He passed his youth in his father’s workshop, a textile merchant, but when the war between Perugia and Assisi broke out, he took part in the conflict and, after his capture, he started his conversion. Francis established his religious and spiritual matrix based on praying and on poverty, he also wrote the extraordinary religious work “Cantico delle Creature”, dedicated to God and his creations. He was responsible for the origin of the “first nativity” shown in Greccio (in the province of Rieti). After dying in 1226 he was canonized in 1228, his tomb is guarded in the homonymous lower basilica in Assisi, and is destination of continuous pilgrimages. Fr. Thomas of Celano was born around 1185, probably from a poor family and he met Francis after maturing a classic and ecclesiastic education that allows him to become historian, poet and monk. Friend and first hagiographer of the Saint, he wrote “Dies Irae” in Latin, an outstanding funeral piece in religious way. After 1228 he was called upon to write, by the Pope Gregorio IX, the life and the miracles of the Saint. Tommaso also wrote the “Vita di Santa Chiara” (The life of Saint Chiara) (1256) and the two visits of Saint Francis in Celano, one of which is reenacted in the painting by Giotto “Morte del Cavaliere di Celano”, a work of art entered into the Italian pictorial art history and preserved in the upper basilica in Assisi. Tommaso died in loneliness in 1260 at the monastery of the Clarisse order of Val dè Varri, near Tagliacozzo and His latin works have a fundamental relevance for both Franciscan and historians and researches studying the middle ages. 5


Sacro Convento di Assisi Sacred Convent of Assisi Basilica superiore di San Francesco

TAPPA 1 Sacro Convento di Assisi

Il circuito di mura medievale racchiude tutta la storia di Assisi, storia che si lega indissolubilmente con la chiesa cattolica attraverso le figure di S. Francesco e S. Chiara, che in questa città vissero e morirono. Le chiese cittadine infatti sono considerate un qualcosa di più di semplici luoghi di culto, sono infatti luoghi intimi e sacri dove respirare lo spirito religioso più sublime. All’interno delle mura medievali della città esplode tutta la bellezza del patrimonio storico, artistico e religioso. Le mura si dividono in due parti, la cerchia muraria antica realizzata prima del 1200 e quella esterna costruita subito dopo. L’ingresso nel centro storico della città invece non può che avvenire tramite alcune porte di accesso. Delle moltissime presenti in passato ne sono rimaste solo dieci, tra cui: Porta di S. Francesco e Porta di S. Pietro.

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The surrounding medieval wall encaptured the whole story of Assisi, story undoubtedlyly linked to the Catholic church through the figure of Saint Francis and Santa Chiara, whom both lived and died in this city. The churches of the city are considered more than just a simple places of worship, but are in fact intimate and sacred places where you can breathe the religious atmosphere at its most sublime. Inside the medieval walls of the city you will find an explosion of all the beauty of the historical, artistic and religious heritage. The walls is divided into two parts, the ancient surrounding wall built before 1200s and the external one almost immediately after. The entrance to the historical center of the city can only take place through certain access doors. Of the many both from the past and the present, only ten remain, among which: Porta di San Francesco and Porta di San Pietro.


Sacro Convento di Assisi e Basilica di San Francesco Il Sacro Convento di Assisi è uno dei luoghi di culto più importanti d’Italia. Visitato ogni anno da milioni di fedeli, pellegrini e turisti, fa parte del complesso religioso che comprende anche la Basilica superiore di S. Francesco e quella inferiore, dove è conservata la tomba del Santo. L’intero complesso è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.

Sacred Convent of Assisi and Basilica of Saint Francis The Sacred convent of Assisi is one of the most culturally important places in Italy. Visited by milions of faithful, pilgrims and tourists every year, it belongs to the religious complex that includes upper basilica of Saint Francis and the lower, where the tomb of the Saint is preserved. The whole complex has been declared as a UNESCO world heritage site.

Sacro Convento

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Il Sacro Convento è senza ombra di dubbio la costruzione religiosa principale di tutta la città, luogo di culto realizzato nel 1228, quando Francesco venne dichiarato Santo da Papa Gregorio IX. La struttura presenta due edifici, uno superiore e l’altro inferiore. Il primo ha un’impronta gotica slanciata e piena di luce, abbellita dal ciclo degli affreschi di Giotto sulla vita di Francesco. Tramite un portale si accede al secondo, caratterizzato da un’atmosfera austera, meta dei tanti pellegrini che ogni anno vengono a venerare la tomba del Santo qui custodita. Affreschi sulle volte e sulle navate di alcuni dei più grandi artisti italiani come Cimabue e Giotto completano l’enorme valore religioso, architettonico e artistico dell’edificio. Pregevoli il ciclo pittorico delle “Storie di San Francesco” composto da 28 opere, ed i cicli del Nuovo e Antico Testamento firmati da celebri artisti. Nel 1997 un forte terremoto fece crollare una parte del soffitto della Basilica Superiore distruggendo alcuni importanti affreschi, ma grazie ai lavori di recupero effettuati da veri e propri professionisti l’edificio è stato rimesso in sicurezza e riportato allo splendore originale.

Tomba di San Francesco – Basilica inferiore

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The Sacred Convent is without of a shadow of doubt the most principal religious construction in the city, place of worship built in 1228, when Francis was declared a Saint by the Pope Gregorio IX. The structure has two buildings, the upper and the lower. The first has a Gothic mark full of light, adorned by Giotto frescoes about the life of Saint Francis. Through a gate, you will access the second, characterized by a sharp atmosphere, every year destination of many pilgrims that come to worship the tomb of the Saint preserved here. Frescoes of some of the most important Italian artists like Cimabue and Giotto on the vault and on the naves complete the religious, architectural and artistic value of the building. The pictorial cycle of the “Stories di San Francesco” is fine and it is composed of 28 works, and the cycle of the new Testament also painted by famous artists. In 1997 a part of the ceiling fell down after a strong earthquake, destroying various important works of art, but thanks to restoration effects by real professionals, the building was made safe and then restored to its original splendid state.


Borgo San Pietro Suore di Santa Filippa Mareri, il culto, la santità, la tradizione!

Chiesa Monastero di Santa Filippa Mareri

La congregazione deriva dalla comunità fondata nel 1228 a Borgo S. Pietro (Fraz. di Petrella Salto - RI) da Filippa Mareri. Dopo aver incontrato Francesco tra il 1221 e il 1222, Filippa fu attratta dall’ideale di vita di Chiara d’Assisi. Nel 1228 il fratello le donò la Chiesa di S. Pietro e l’attigua abitazione, che divenne sede della comunità. Con lettera apostolica di Papa Gregorio IX datata 21 luglio 1231, l’edificio fu posto sotto la protezione della Santa Sede. Il 16 febbraio 1236 Filippa morì e le sue spoglie furono conservate nell’omonima cappella, mentre il 27 giugno 1247 fu proclamata Santa. Le religiose adottarono la regola, approvata da Papa Urbano IV il 18 settembre 1263, per le monache clarisse. Santa Filippa Mareri

The nuns of Santa Filippa Mareri, the cult, the sanctity and the traditions!

Antico portale Monastero di Santa Filippa Mareri

The congregation derives from the community founded in Borgo San Pietro (community of Petrella Salto in the province of Rieti) by Filippa Mareri in 1228. After the meeting with Francis between 1221 and 1222, Filippa became attracted to the ideals of the life of Chiara from Assisi. In 1228 her brother gave her the church of San Pietro and the annex house, that became the principal seat of the community. With an apostolic letter of Pope Gregorio IX dated the 21st of July 1231, the building was placed under the protection of the Vatican. The 16th of February 1236 Filippa died and her remains were preserved in the homonymous chapel, while on the 27th of June 1247 she was proclaimed Saint. The religious chose the rule, approved by Pope Urbano IV in the 18th of September 1263, for the nuns of the Clarisse order.

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Il vecchio ed il nuovo Monastero di Santa Filippa Mareri Nel 1228 Filippa Mareri ottenne dai fratelli il lascito della Chiesa di S. Pietro de Molito con la Villa di Casardita, ed è proprio qui che farà nascere il suo monastero francescano. Filippa iniziò così una vita severa ed austera e con il moltiplicarsi delle clarisse sentì l’esigenza di allargare le mura del monastero e di restaurare la chiesa ed altri edifici necessari alla vita claustrale. La chiesa venne consacrata nel 1231 dal Vescovo di Rieti Rainaldo e Papa Gregorio IX accolse il monastero sotto la sua protezione. Il vecchio Monastero di Santa Filippa, insieme ad alcuni paesi limitrofi, fu sommerso tra il 1936 ed il ’41 per formare il Lago del Salto, bacino artificiale per la produzione di energia elettrica, ma il 4 novembre 1940 le suore riuscirono a traslare le spoglie della Santa, conservate all’interno dell’omonima cappella, nel nuovo monastero.

TAPPA 2 Monastero di Santa Filippa Mareri a Borgo San Pietro

Cappella di Santa Filippa Mareri

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The old and the new monastery of Saint Filippa Mareri In 1228 Filippa Mareri obtained custody of San Pietro de Molito church by the brothers together with the Villa di Casardita, and here her Franciscan monastery was born. So Filippa began a life of severity and strictness, with an increase of nuns, she felt the need to widen the walls of the monastery and to restore the church and other buildings necessary for the cloister life. The church was consecrated by the bishop of Rieti Rainaldo in 1231 and Pope Gregorio IX took the monastery under his protection. Between 1936 and 1941 the ancient Monastery of Santa Filippa, together with other places nearby, was submerged to create the artificial lake del Salto, to produce electric energy, but on the 4th of November 1940 the nuns managed to move the remains of the Saint, and conserved them inside the homonymous chapel, on the new monastery.

De Chirico - Museo del Monastero


Cappella di Santa Filippa Mareri

The chapel of Santa Filippa Mareri

La Cappella di S. Filippa Mareri si trova nel cuore del Monastero di Borgo S. Pietro. Un tempo custodita all’interno dell’antico monastero venne smontata e rimontata, pietra su pietra, nella chiesa parrocchiale per disposizione della Soprintendenza delle Belle Arti. Fu salvato così un prezioso tesoro di devozione e di arte insieme agli affreschi di scuola giottesca e rinascimentale. Al centro della cappella, sull’altare, spicca l’urna dorata che racchiude il corpo di S. Filippa, accanto al reliquiario d’argento con il suo cuore rimasto prodigiosamente integro, ed alla ciocca di capelli di S. Francesco.

The chapel of Santa Filippa Mareri can be found in the heart of the monastery in Borgo San Pietro. Once kept inside the ancient monastery, it was taken apart and rebuilt, stone by stone, in the parish church for the exhibition of the Superintendence of Fine Arts. In this way a treasure of devotion and art was saved together with frescoes in a giottesco and Renaissance style. At the center of the chapel, on the altar, you will find the golden urn that holds the body of Santa Filippa, next to the silver reliquary with her heart perfectly intact, and a lock of hair of Saint Francis.

Il museo

The museum

Il Museo del Monastero di S. Filippa Mareri conserva documenti e reperti dell’antico complesso religioso fondato nel 1228. Realizzato ed inaugurato nel 1977, ed ampliato nel 2000, il percorso museale rievoca nel visitatore l’architettura dell’antico monastero di S. Pietro de Molito attraverso immagini e frammenti decorativi di capitelli, stemmi e campane risalenti ai secoli XII-XVIII. Pregevole il portone ligneo a formelle realizzato nel 1511 dal Maestro Giacomo di Bernardino, che invita simbolicamente al viaggio indietro nel tempo e nella memoria, alla scoperta della vita di preghiera e di lavoro nell’antico monastero. Notevoli gli oggetti sacri della Chiesa di S. Pietro de Molito, tra cui la statua della Santa risalente al XV secolo e la croce astile del 1550. Una sezione del museo è dedicata alla vita domestica e lavorativa della tessitura e filatura. Preziosi i testi di liturgia, medicina e scienze da ammirare nella biblioteca monastica; oltre ad antiche pergamene, bolli papali e manoscritti del XII sec. conservate nell’archivio. Da non perdere le opere di G. De Chirico, uno dei più grandi pittore surrealisti italiani, tra le quali spicca “La Crocifissione”.

The museum of the monastery of Santa Filippa Mareri conserves documents and finds of the ancient religious complex founded in 1228. Built and inaugurated in 1977 and made bigger in 2000, the journey of the museum takes to visitors through the architecture of the ancient monastery of San Pietro de Molito through images and decorative fragments of capitals, symbols and bells belonging to the twelfth and seventeenth centuries. The precious wooden main door built by the master Giacomo di Bernardino in 1511, that invites a symbolic voyage back in time and memories, to the discovery of life of prayer and work in the ancient monastery. The notably sacred objects in the church of San Pietro de Molito, of which the fifteenth-century statue of the Saint and the cross of the 1550. A part of the museum is dedicated to the domestic and working life of weaving and spinning. The valuable books on liturgy, medicine and natural science to admire in the monastery’s library; aside the ancient parchments, papal bulls and manuscripts belonging to the twelfth century, preserved in the archive. The works of G. De Chirico, one the most important surrealistic Italian painters, are not to be missed, among which “La Crocifissione” stands out. 11


Il sentiero del pellegrino, un cammino di fede, penitenza e speranza.

Statua di Santa Filippa Mareri

Un suggestivo percorso di montagna (1200 metri) conduce al Santuario Rupestre della “Grotta di Santa Filippa”, luogo del suo eremitaggio a Borgo S. Pietro. Il percorso si snoda su un sentiero naturale lontano dal turismo di massa. A piedi, a cavallo o in mountain bike si procede verso luoghi circondati dagli alberi e dalle acque del Lago del Salto, connubio tra religiosità ed ambiente per riaffermare la filosofia francescana. Il cammino rivive idealmente il percorso umano e spirituale fatto da S. Filippa. La Grotta di S. Filippa, incavata nella roccia, è costituita da un ingresso naturale principale e da un ingresso laterale; la zona antistante l’ingresso principale costituisce l’area presbiteriale dove si trova un piccolo altare in marmo.

The pilgrims path, a walk of faith, penitence and hope An attractive mountain route (1200 meters) takes you to the rocky shrine of the “Grotta di Santa Filippa”, place of her hermitage at Borgo San Pietro. The itinerary follows a natural path away from mass tourism. By foot, by horseback or mountain bike you can proceed towards places surrounded by trees and the waters lake del Salto, combining with religion and the environment reaffirming the Franciscan philosophy. The walk that ideally relives the human and spiritual path of Santa Filippa. The cave of Santa Filippa, dug from the rocks, is composed of two main natural entrances and of a lateral entrance; the area in front of the main entrance is the presbytery where you can find a little marble altar. LE TAPPE DEL PERCORSO TAPPA 1 - Borgo S. Pietro - Peschito (1^ sosta): lunghezza km 1,400; tempo di percorrenza min.30 - percorso facile a piedi e a cavallo; TAPPA 2 - Peschito - Ara Pacili (2^ sosta): lunghezza km 0,600; tempo di percorrenza min.20 - percorso impegnativo a piedi e a cavallo; TAPPA 3 - Ara Pacili - Mareri (3^ sosta): lunghezza km 1,200; tempo di percorrenza min.20; percorso facile a piedi e a cavallo; visita al borgo, alla Chiesa di S. Eustachio, al Palazzo Maoli e alla Rocca; TAPPA 4 - Mareri - Pian de Ricci (4^ sosta): lunghezza km 2,500; tempo di percorrenza min.50; percorso facile a piedi e a cavallo; TAPPA 5 - Pian de Ricci Grotta (5^ sosta): lunghezza km 0,600; tempo di percorrenza min.30; media difficoltà, da percorrere a piedi. RITORNO - La Grotta - Borgo San Pietro: tempo di percorrenza 110 min.; percorso facile a piedi e a cavallo. THE STAGES OF THE JOURNEY 1° STAGE - Borgo San Pietro – Peschito (first stop): length 1,400 kilometers; travel time 30 minutes – difficulty easy by foot or horseback; 2° STAGE - Peschito – Ara Pacili (second stop): length 0,600 kilometers; travel time 20 minutes – difficulty medium by foot or horseback; 3° STAGE - Ara Pacili – Mareri (third stop): length 1,200 kilometers; travel time 20 minutes; difficulty easy by foot or horseback; visit to the village, the church of Sant’Eustachio, the Palazzo Maoli and the Rocca; 4° STAGE - Mareri – Pian de Ricci (fourth stop): length 2,500 kilometers, travel time 50 minutes; difficulty easy by foot or horseback 5° STAGE - Pian de Ricci (fifth stop): length 0,600 kilometers in length; travel time 30 minutes; difficulty medium by foot RETURN JOURNEY – The cavern – Borgo San Pietro: travel time 110 minutes; difficulty easy by foot or horseback

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GASTRONOMIA

Trattoria Pizzeria Il Pescatore Lago del Salto Borgo San Pietro +39 0746 558254

ACCOGLIENZA Agriturismo I Due Regni di Desideri Giuseppina Oiano di Petrella Salto +39 0746 558342 +39 320 6807383 www.agriturismoidueregni.it

Trattoria Chalet Altobelli Lago del Salto Borgo San Pietro +39 0746 558088

Bed & Breakfast Belsito Via Belsito Fiumata di Petrella Salto +39 0746 558220 +39 333 3220812

Trattoria D’Angeli Pierino Fiumata di Petrella Salto +39 0746 558167

Monastero Santa Filippa Mareri Borgo San Pietro +39 0746 558134 Casa vacanza Country House Staffoli di Petrella Salto +39 347 8456084 +39 347 1810171 www.staffoli.org

Ristorante Pizzeria Miralago Lago del salto Borgo San Pietro +39 0746 558062 www.ristorantemiralago.it miralago@inwind.it Trattoria e Pizzeria di Giglio Mauro Fiumata di Petrella Salto +39 0746 558366 Agriturismo I Due Regni di Desideri Giuseppina Oiano di Petrella Salto +39 0746 558342 +39 320 6807383 www.agriturismoidueregni.it

BORGO SAN PIETRO

Peschito

Ara Pacili

Mareri Pian de Ricci

GROTTA DI SANTA FILIPPA MARERI

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Città di Celano

TAPPA 3 Città di Celano

Patria di Fra Tommaso

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Dall’alto dei suoi 860 m Celano domina quasi per intero la circostante Piana del Fucino e da qui risulta ancora più evidente la posizione strategica dell’antico centro storico, il quale mantiene ancora inalterato l’aspetto medievale interrotto solo da qualche costruzione recente. L’antico territorio, che dominava il Lago del Fucino oggi prosciugato, era già frequentato sin da prima dell’età del paleolitico, le origini infatti sono così remote che la suggestione maggiore dell’antica cultura preistorica è oggi offerta dal Museo Paludi, che conserva Le Gole Grand Canyon testimonianze e reperti risalenti a più di 18.000 anni. Anche dell’Appennino Centrale i Romani ne intuirono la posizione strategica facendovi passare, nel III secolo a.C. la via Valeria, prolungamento della più antica via Tiburtina che portava fino all’Adriatico. Distrutta dall’impeCastello di Celano ratore Federico II nel 1224 e rifondata dallo stesso ai piedi dell’attiguo Monte Tino o Serra di Celano visse un periodo di grande floridezza politica ed economica. Città ambita dai sogni di potenza feudale di alcune delle più potenti famiglie nobiliari dell’età medievale e tardo-medievale, tra i quali i Berardi, Conti dei Marsi, ed i Piccolomini, divenne il principale punto di riferimento storico e culturale. La Contea di Celano infatti, in questo periodo, si estendeva a nord fino ad Ancora e a sud fino a Capua, fino a diventare “Caput Marsorum”. Celano fa parte del Parco Regionale Naturale Sirente-Velino e si trova a metà strada tra il litorale adriatico e Roma. Da qui si raggiungono facilmente le riserve naturali della Marsica ed il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e da qui parte anche l’antico percorso della transumanza conosciuto con il nome di Tratturo Celano-Foggia. Il centro storico è caratterizzato non solo dal Castello PiccoloChiesa mini, ma anche da palazzi e vicoli storici, opere d’arte e mura di San Giovanni Battista medievali, nonché da un patrimonio religioso rappresentato da splendide chiese come quella di San Giovanni. Il territorio di Celano offre anche un notevole scenario naturalistico, le Gole, splendido esempio di canyon, l’unico presente nell’Italia centrale, luogo ideale per turisti, sportivi e curiosi. Celano ha dato i natali a molti personaggi illustri, tra cui Tommaso da Celano, poeta e primo agiografo di San Francesco. Ovunque nel mondo, quando si parla del Santo di Assisi si parla di Tommaso da Celano. In una città dalla grande tradizione religiosa non poteva certo mancare la festa dei santi patroni, i cosiddetti S. Martiri, che cade il 24, 25 e 26 agosto. Molto sentiti anche i riti pasquali e suggestiva è la Processione del Venerdì Santo.


From a height of 860 metres Celano overlooks almost the entire surrounding valley of Fucino, from here the clever position of the ancient historical centre turns out to be more evident. It still maintains a medieval look interrupted only by a few modern buildings. The ancient area, that dominates the now dried-up lake Fucino, was populated even before the Palaeolithic period, in fact the origins are so remote that any suggestion of a prehistoric culture is now demonstrated by the museum Paludi that conserves findings which are a witness to over 18000 years of history. Even the Romans realized its potential strategic position making way for the construction during the third century BC of the ancient road via Valeria, an extension of the via Tiburtina that takes you to the Adriatic Sea. Destroyed by the emperor Federico II in 1224 and rebuilt on the slopes of Monte Tino or Serra di Celano, Celano lived a period of political and economic growth. A city desired in dreams of feudal power by some of the most powerful aristocratic families during both the middle and the late period, including the Berardi family, the counts of Marsi, and Piccolomini family and so creating Celano as the main point of the historical and cultural reference. In fact, during that period, the shire of Celano extended northwards reaching Ancora and south towards Capua then becoming “Caput Marsorum”. Celano belongs to the natural Monumento regional park Sirente-Velino and it is equi-distant between the Adriatic a San Francesco d’Assisi shore and Rome. Starting from Celano you can easily reach the nature reserve in Marsica and the national park of Abruzzo, Lazio and Molise, and here begin the ancient pastures known as Tratturo Celano-Foggia. The historical centre is not only characterized by the Piccolomini castle, but also by its buildings and historic alleyways, artworks and medieval walls; as well as a religious heritage represented by magnificent churches such as San Giovanni. The area of Celano also offers a remarkable landscape, including a magnificent example of a canyon “Gole”, the only one in central Italy, and a perfect place for tourists, sports enthusiasts and the curious minded. In Celano many famous people were born, like Tommaso, the poet and the first hagiographer of Saint Francis. Everywhere in the world when you hear them speak about the saint from Assisi, we also hear them speak about Tommaso. In a city with some great religious traditions, the celebrations of the patrons, cannot be missed, the so-called S. Martyrs, which falls on the 24th, 25th and 26th of August. Also the Easter rituals are very popular in Celano such as the evocative good Friday procession.

Cucina

Cuisine

A Celano è facile imbattersi nella storia e spesso storia e cucina si incontrano. La memoria gastronomica locale è legata alla tradizione contadina che rispecchia perfettamente una connotazione tanto popolare quanto religiosa e folkloristica, basata sui prodotti tipici del territorio. Le ottime carni sono fornite dal bestiame allevato nei pascoli dei monti e delle distese circostanti, habitat ideali per una produzione di qualità. La purezza dell’aria e la fertilità della Piana del Fucino conferiscono ai prodotti della terra (verdure, ortaggi, vino, frutta) sapori speciali. La cucina celanese è semplice, ma allo stesso tempo abile, preparata in modo equilibrato attraverso l’utilizzo di ingredienti freschi e genuini che trasformano piatti di origine povera, fedelmente riportati sulle tavole di case e ristoranti locali, in un’esperienza unica.

In Celano it is easy to bump into history and stories of the cuisine to be found. The characteristic culinary memories are linked to farming traditions that reflects the perfect connotation for the popularity of its religious and folkloristic traditions based on typical products from this territory. The optimum meat is provided by the animals, raised in the fields of the mountains and in the surrounded by an ideal habitat for quality production. The purity of the air and the fertility of the valley of Fucino give a special taste to all the products produced from its earth (vegetables, wine, fruit). The cuisine of Celano is simple, but, at the same time lively, it is prepared in a balanced way using fresh and genuine ingredients that transform dishes originating from poverty, loyally taking back to the tables of homes and local restaurants, creating a unique experience.

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Itinerario di Celano

Itinerary of Celano

L’itinerario ha inizio dalla Chiesa di S. Maria Valleverde ubicata nell’omonima piazza, dove si trova anche il Monumento a Fra’ Tommaso da Celano. L’edificio è collegato con lo storico convento che conserva un’antica biblioteca. Dalla piazza si scende per pochi metri su via Giotto fino ad arrivare all’antico mulino con sorgente, da qui si risale un breve tratto che porta alla Fonte S. Francesco, situata vicino alla Chiesa di S. Maria delle Grazie, il luogo di culto più antico di Celano. Risalendo l’omonima via si sbuca su via Fontegrande fino a raggiungere Piazza Aia, culla del Monumento a S. Francesco, un trittico bronzeo raffigurante alcuni episodi della vita del Santo e di Fra’ Tommaso. Percorrendo via Roma per circa 100 metri in direzione Piazza IV Novembre, si raggiunge una scalinata situata all’inizio di via Ciavattella che conduce fino al Parco delle Rimembranze, storico viale protetto dalle mura del castello. Continuando sulla panoramica si guadagna la barocca Chiesa di Sant’Angelo. Adiacente alla chiesa svetta il Castello Piccolomini di Celano, autentico gioiello di architettura medievale sede del Museo d’Arte Sacra della Marsica e della Collezione Torlonia di Antichità del Fucino. Prendendo via Capo del Colle si raggiunge la Chiesa di S. Giovanni Battista, edificio del XIII sec. che conserva le reliquie dei S. Martiri, Patroni di Celano. Scendendo la scalinata di via Porta Nuova ed oltrepassando l’omonima porta si arriva a via Luigi Giuliani, che confluisce a destra su Piazza IV Novembre, cuore del centro storico della città. A pochi passi è la trecentesca Chiesa di S. Francesco, ultima tappa dell’itinerario e luogo che conserva la reliquia di Fra’ Tommaso da Celano. Chi volesse continuare il “Cammino di Francesco e Tommaso” deve attraversare le Gole, il canyon dell’Appennino Centrale, raggiungibili prendendo la direzione del casello autostradale e deviando su una stradina in località Foci. Fondamentale anche la visita al Museo Paludi di Celano o Musè, situato in Località Paludi e raggiungibile percorrendo la circumfucense in direzione Avezzano.

The journey starts from the church of Santa Maria Valleverde sets in the homonymous square, where you can also find the monument to Fr. Thomas of Celano. The building is connected with the convent which preserves an ancient library. From the square you can go down along via Giotto for a few metres until reaching the ancient mill. From here you can head up a short way that runs to the Fonte Saint Francis, placed near the church of Santa Maria delle Grazie, the most ancient place of worship in Celano. Heading up the homonymous street, you arrive in via Casalgrande until reaching piazza Aia, CULLA of the Saint Francis monument, a bronze triptych portraying a scene from the life of Saint Francis and the Fr. Thomas. Walking along via Roma for 100 metres, towards piazza IV Novembre, you reach the staircase placed at the beginning of via Ciavattella that brings to Parco delle Rimembranze, boulevard protected by the walls of the castle. Following the panoramic view, you reach the baroque church of Sant’Angelo. Next to the church the Piccolomini castle of Celano stands out, real jewel of medieval architecture site of the museum of Arte Sacra della Marsica and the Torlonia collection of antiquities of Fucino. Taking via Capo del Colle you can reach the church of Saint John the Baptist, a thirteencentury building that preserves the relics of Santi Martyrs, patrons of Celano. Going down the staircase of via Porta Nuova and crossing the homonymous door you reach via Luigi Giuliani that ends in piazza IV Novembre, core of the historical centre of the city. Near there is the church of Saint Francis, the last stage of the itinerary and the place where the relic of Fr. Thomas from Celano is preserved. Those who want to continue the “Cammino di Francesco e Tommaso” must cross the “Gole”, the canyon of the central Apennines, reachable by heading towards the motorway tollgate and taking a turn into a small road through the Foci territory. The visit to the museum Paludi of Celano or Musè is also fundamental, placed within the Paludi territory, reaching along the circumference towards Avezzano.

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CHIESA DI SANTA MARIA VALLEVERDE Monumento a Fra’ Tommaso da Celano Fonte S. Francesco

Chiesa della Madonna delle Grazie Monumento a San Francesco d’Assisi

CHIESA DI SAN FRANCESCO

Castello Piccolomini e Museo d’Arte Sacra

Chiesa di San Giovanni Battista

Chiesa di San Michele Arcangelo

Monumento a Fra’ Tommaso da Celano Il monumento a Fra’ Tommaso da Celano, primo agiografo di S. Francesco d’Assisi, si trova in Piazza Santa Maria. La scultura bronzea raffigurante Tommaso, realizzata dallo scultore Pino Conte ed inaugurata nel 1960 in occasione del VII centenario della morte del frate, presenta sul basamento un bassorilievo raffigurante il Santo d’Assisi, S. Chiara e Fra’ Tommaso.

The monument of the monk Friar Thomas from Celano The monument of the monk Friar Thomas from Celano, first hagiographer of Saint Francis, is found in piazza Santa Maria. The bronze sculpture illustrating Tommaso, was created by the sculptor Pino Conte and inaugurated in 1960 celebrating seven hundred years after the death of Friar Thomas, which is present on the base illustrating the Saint of Assisi, Santa Chiara and Friar Thomas.

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Chiesa e convento di Santa Maria Valleverde

The church and the convent of Santa Maria Valleverde

La Chiesa di S. Maria Valleverde con annesso convento dei Riformati di San Giovanni da Capestrano, rappresenta uno dei più efficaci esempi di stile rinascimentale francescano dell’intera Marsica. Nato per volere dei Conti di Celano, ma costruito da Maria d’Aragona Contessa di Amalfi e moglie di Antonio Piccolomini, il quattrocentesco edificio è introdotto da un portale romanico ed una lunetta affrescata da una “Madonna con Bambino tra S. Francesco e S. Giovanni da Capestrano” e l’Agnus Dei con simbolo dei Piccolomini. L’interno a navata unica presenta tre cappelle sul lato sinistro, una delle quali affrescata con le “Storie della Vergine” databili 1558. Pregevole il coro ligneo e la volta firmata dallo stemma degli Aragonesi. La cripta è affrescata con sette scene della Passione di Cristo, una delle quali “Cristo verso il Calvario” è attribuita al Sodoma. Nel chiostro che porta al convento c’è una statua di S. Francesco con delle lunette affrescate. Notevole il refettorio, mentre nel piano superiore del convento si trova una biblioteca fornita di libri e manoscritti antichi. Nella zona antistante la chiesa si trova un museo con arredi e paramenti sacri.

The church of Santa Maria Valleverde annexed with the convent of the “Riformati di San Giovanni” from Capestrano, represents one of the most important example of the Franciscan renaissance style of all Marsica. Created by the request of the counts of Celano, it was built by Maria of Aragon, the countess of Amalfi and the wife of Antonio Piccolomini. This fifteenth-century building is introduced by a Romanesque portal and a lunette shaped frescoed of “Madonna con Bambino tra St. Francesco e St. Giovanni da Capestrano” and the Agnus Dei with the symbol of the Piccolomini family. The interior with a single corridor, presents three chapels on the left, one of which is frescoed with the “Storie della Vergine” and dates back to 1558. The wooden body and the vault signed with the symbol of the Aragonesi family are extremely valuable. The crypt is frescoed with the seven scenes of the Passion of Christ, one of which “Christ going towards Calvary” is attributed to Sodoma. In the courtyard leading to the convent, there is a statue of Saint Francis with some lunette shaped frescoes. With a notable and remarkable refectory, on the upper floor of the convent there is a library full of books and ancient manuscripts. While in the area to the front of the church there is a museum with sacred furnishings and vestments.

Chiesa di Santa Maria Valleverde

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Chiesa di Santa Maria delle Grazie


Chiesa di Santa Maria delle Grazie

The church of Santa Maria delle Grazie

Fondata con molta probabilità verso la metà del XI secolo da Pandolfo, Vescovo dei Marsi e figlio del Conte Berardo II, la Chiesa della Madonna delle Grazie, ex San Giovanni Capodacqua, è il più antico luogo di culto della città di Celano, come testimoniano le bolle papali di Pasquale II, dedicato al culto di S. Giovanni Evangelista. Sulla facciata spicca lo stemma dell’Apostolo, un’aquila aureolata che tiene tra gli artigli un vangelo, mentre il lato sinistro è firmato dallo stemma dei Conti Berardi. L’interno a tre navate conserva un cinquecentesco altare ed un’acquasantiera con stemmi dei Conti di Celano. Suggestivo l’ossario situato all’interno della cappella delle Anima Sante.

Probably founded around the middle of the eleventh century by Pandolfo, the bishop of the Marsi and the son of the count Berardo II. The church of the Madonna delle Grazie, previously called San Giovanni Capodacqua, is an ancient place of worship in the city of Celano, as the papal bulls from Pasquale II shows, and is dedicated to Saint Giovanni worshipping evangelist. On the facade the symbol of the Apostle stands out, an eagle with a halo holding a Gospel between its claws, while on the left side we can see the symbol of the Berardi counts. The interior with three naves also preserves a sixteenth-century altar and a font with the symbols of the counts of Celano. The ossuary set in the Chapel of the Holy Souls is evocative.

Monumento a San Francesco

Saint Francis monument

Il monumento a San Francesco si trova in Piazza Aia e si presenta come un trittico bronzeo composto da sei facciate raffiguranti alcune scene della vita del Santo e di Fra’ Tommaso da Celano.

The Saint Francis monument is found in piazza Aia and it is presented as a bronze triptych made up of six faces each portraying a scene from the life of Saint Francis and friar Thomas from Celano.

Chiesa di San Michele Arcangelo The church of San Michele Arcangelo Voluta dal conte Pietro di Celano all’inizio del 1400 la Chiesa di S. Michele Arcangelo o Chiesa di Sant’Angelo ebbe origine da una donazione fatta nel 1392 ai Padri Celestini. Attestata come la più antica Arciconfraternita di Celano, l’edificio ha una facciata scandita da un quattrocentesco portale sormontato da un rosone mutilo. Suggestiva la targa-ricordo dell’antica bolla papale inserita sulla porta d’ingresso. L’interno barocco conserva l’altare di papa Celestino V, il monumento funebre di Giacomo Piccolomini, Vescovo di Teramo, la statuetta in pietra di S. Michele Arcangelo e la statua della Madonna Addolorata.

Commissioned by count Pietro of Celano at the beginning of the 1400s, the church of San Michele Arcangelo or church of Sant’Angelo originates from a donation made to the Celestine in 1392. It is attested as the most ancient confraternity in Celano, the building has a facade with a fifteenthcentury portal boasting a mutilated rose on the top. The memorial plaque of the ancient papal bull on the front door is notably suggestive. The baroque interior holds the altar of the Pope Celestino V, the memorial of Giacomo Piccolomini, the bishop of Teramo, the stone statuette of San Michele Arcangelo and the statue of Madonna Addolorata.

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Castello di Celano

Portale - Chiesa di San Francesco

Castello Piccolomini di Celano Piccolomini castle of Celano Il Castello Piccolomini di Celano è il simbolo della città, monumento elegante ed austero che mantiene intatta l’antica architettura conferitagli nel XIV sec. da Pietro Berardi, Conte di Celano. Dopo il possedimento dei Piccolomini il castello passa nelle mani di diverse famiglie nobili fino al 1938, quando viene espropriato dallo Stato e dichiarato Monumento Nazionale. Maniero di difesa e costruzione simbolo del potere nobiliare, presenta un’architettura rettangolare sintesi di elementi medioevali e rinascimentali che ne esaltano la bellezza. Imponenti le quattro torri quadrate situate agli angoli della struttura arricchite da una merlatura che richiama lo stile ghibellino. Le mura di cinta esterne sono caratterizzate agli angoli da torrioni cilindrici e nelle fasce intermedie da torri quadrate. Due le porte d’ingresso, una pedonale con ponte levatoio ed una carrabile. Il cortile interno è abbellito da un antico pozzo-cisterna. Attualmente il castello mescola storia, arte e cultura creando un polo museale di alto prestigio, infatti è sede sia del “Museo d’Arte Sacra della Marsica” che contiene oreficerie religiose e paramenti sacri; sia della sezione archeologica costituita dalla “Collezione Torlonia di Antichità del Fucino” con reperti antichi tra cui 344 monete bronzee di età romana e la testa scultorea di Afrodite risalente al III-II sec. a. C..

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The Piccolomini castle of Celano is the symbol of the city, it is a refined and solemn monument that perfectly maintains the ancient architecture from the fourteenth century by Pietro Berardi, the count of Celano. After the occupancy of the Piccolomini family, the castle passed through many different noble families up until 1938, when it was acquired by the state and declared a national monument. A method of defence and a symbol of aristocratic power, it presents a rectangular architecture, the synthesis of medieval and renaissance symbols which intensify its beauty. The impending four squared towers are at the corners of the buildings and they are enriched by a battlement that reminds us of a Ghibelline style. The surrounding walls are characterised by the cylindrical towers at each corner and, in the intermediate areas, by square towers. With two entrances, one pedestrian with a draw bridge, the other one for vehicle access. The courtyard is also adorned by an ancient well. Now the castle is a mix of history, art and culture creating a museum like feel of high prestige; in fact, it is also the seat of both the “Museo d’Arte Sacra della Marsica”, which contains many religious artefacts and sacred vestments, and also the seat of an archaeological section composed by the “Collezione Torlonia di Antichità del Fucino” with ancient roman discoveries including 344 bronze coins and the sculpture of Aphrodite’s head belonging to the III-II century BC.


Chiesa di San Giovanni Battista Edificata verso la metà del XIII sec. per volere di Ruggero I di Celano la Chiesa di S. Giovanni Battista è sede parrocchiale ed uno dei monumenti più importanti della città. La facciata rivela l’influenza architettonica della Basilica di S. Maria in Collemaggio a l’Aquila, visibile sia nel portale romanico con stemmi nobiliari sia nel rosone gotico. L’interno a tre navate caratterizzate da pilastri ottagonali, presenta stemmi dei Conti di Celano ed affreschi del quattrocento a decorazione della navata destra. Preziose le reliquie dei S. Martiri, Patroni di Celano e l’omonimo affresco risalente al cinquecento.

Chiesa di San Francesco La Chiesa di S. Francesco fu eretta intorno 1345 sotto il pontificato di Clemente VI, nel periodo in cui i francescani dell’antico convento, situato sul Monte Tino, si trasferirono nel nuovo situato vicino la cinta muraria della “Cittadella”. La facciata accoglie una lunetta con affresco della “Madonna con Bambino fra S. Francesco e Sant’Antonio da Padova” ed un rosone, mentre l’interno conserva una reliquia di Fra’ Tommaso da Celano.

The church of Saint John the Baptist The church was built towards the middle of the thirteenth century commissioned by Ruggero I of Celano, the church of Saint John the Baptist is the parish office and one of the most important monuments of the city. The facade shows the architectonic influence of the basilica Santa Maria in Collemaggio in l’Aquila, this is visible on its Romanesque gate, with its aristocratic emblems, and the gothic rose. The interior, characterized by three naves with octagonal pillars, represents the symbols of the counts of Celano. Frescoes from around 1400s decorate the right side. Also the relics of Saint Martyrs, patrons of Celano and the homonymous sixteenth-century frescoes are of great value.

The Saint Francis church The church of Saint Francis was built around 1345 under the Pope Clementino VI, within the period in which the Franciscans from the ancient convent situated on the mount Tino moved to the new convent near the city walls of “Cittadella”. The facade has a lunette shaped fresco “Madonna con S. Francesco e Sant’Antonio da Padova” and a large rose, while inside a religious relic of Fr. Thomas of Celano is conserved reliquia di Fr. Thomas da Celano.

Chiesa di S. Michele Arcangelo

Rosone della Chiesa di S. Giovanni Battista

Reliquia di Fra’ Tommaso Chiesa di San Francesco

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La Gole - Grand Canyon dell’Appennino Centrale

Le Gole - Grand Canyon dell’Appennino Centrale

La Gole - Grand Canyon dell’Appennino Centrale Le Gole sono un suggestivo canyon eroso dal logorio del tempo e dell’acqua, uno dei pochi presenti nell’intero territorio italiano. Rappresentano uno dei più integri e singolari paesaggi d’Abruzzo. Questo splendido paesaggio naturale meta del turismo outdoor è percorso ogni anno da turisti e sportivi con passeggiate a piedi o a cavallo su sentieri segnalati dal CAI o attraverso antichi percorsi. La cosiddetta “traversata delle Gole” attraversa due pareti rocciose alte circa 150 m e larghe 3, ed è arricchita dalla “Fonte degli innamorati”, sorgente che scende seguendo il profilo delle rocce, e dai ruderi di un antico convento celestiniano.

Le Gole are an appealing canyon, eroded by the ravages of time and water passages, and one of the few present within the entire country. Represents one of the most intact and particular landscapes in Abruzzo. Every year this wonderful natural landscape is a destination for outdoor tourism, and is a route for both tourists and sports enthusiast for journeys on foot or horseback along paths indicated by the CAI and ancient itineraries. The so-called “Trip of the Gole” passes between two cliffs over 150 metres high and 3 metres wide and is enriched by the “Fonte degli Innamorati” (The fountain of Lovers), a source that falls down and along the profile of the rocks, and by the ruins of an ancient Celestin convent.

Musè - museum Paludi of Celano It was built in the Paludi area, where an extremely ancient pile-dwelling settlement dating back to the bronze age was found, the museum Paludi of Celano or Musè, is a museum-laboratory used as an exhibition and as an educational centre. Inside the museum there is the evidence of a prehistoric period which was found in the surrounding territory and Valleys of Fucino, area of the homonymous lake, today dried out.

Musè - Museo Paludi di Celano Realizzato in Località Paludi, sul luogo dove è stato ritrovato un antichissimo insediamento palafitticolo risalente all’età del bronzo, il Museo Paludi di Celano o Musè, è un museo-laboratorio utilizzato sia come percorso espositivo, sia come centro didattico. All’interno sono conservate testimonianze e reperti preistorici rinvenuti nella Piana del Fucino, zona dell’omonimo lago, oggi prosciugato. 22

Musè - Museo Paludi di Celano


HOTEL - ALBERGHI Le Gole Via Sardellino, 1 Aielli - Celano +39 0863 7111 Lory Via O. Raneletti, 279 Celano +39 0863 793656 Il Rifugio Via Margine Aielli - Celano +39 0863 791554 Paradiso Loc. Margine Aielli - Celano +39 0863 791774 RESIDENCE Il Feudo Via Margine Aielli - Celano +39 0863 790025 Residenza Belviso Via Oreste Raneletti Celano +39 0863 792625 +39 389 5503663

Il Vicolo Via Monte Santo 5 Celano +39 329 8006181

Ferraro Via O. Ranelletti, 279 Celano +39 0863 793656

Madonna delle Vigne Via San Michele, 8 Celano +39 393 2849854

Rebecca House Via Borgo Bussi 53 Celano +39 00863 790933 +39 347 6678096

Paradiso Loc. Margine Aielli - Celano +39 0863 791774

Osteria degli Artisti Via Capo del Colle Celano +39 328 4185101

Il Rifugio Via Margine Aielli - Celano +39 0863 791554

La Fabbrica dei Sapori Via della Fossa Trav. Ss5 Km 126,100 Celano +39 0863 793661 +39 3389763688

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La Cantina dei Sorrisi Via Ponte Mancino Celano +39 338 3611526 La Terrazza Via Fontegrande 242 Celano +39 347 2542600 PIZZERIE Birr i Pizz Via Fontanelle Celano +39 380 4170612

Le Foci Loc. Le Foci Celano La Locanda del Castello +39 0863 790516 Via Porta Nuova, 39 Celano Le Mirage +39 0863 793428 Via Ranaletti, 198 Celano Da Rita +39 0863 793221 Via Tiburtina Valeria Celano La Macina +39 0863 792359 Piazza IV Novembre Celano +39 340 9095505 23


Castelvecchio Subequo

TAPPA 4 Castelvecchio Subequo

Ai piedi del Monte Sirente sorge l’abitato di Castelvecchio Subequo, l’anPanorama - Castelvecchio Subequo tica Superequum romana di antichissime origini. Già in età preromana, nella piana di Macrano poco distante dall’attuale abitato, sorgeva un importante centro divenuto in seguito municipio romano, insieme a Corfinium e Sulmo. L’area archeologica di Macrano ha restituito importanti vestigia di età preromana e romana. Importante sito archeologico è poi la catacomba del IV secolo in località Colle Morìa, una delle poche catacombe paleocristiane, testimonia una continuità abitativa anche nell’età tardo romana e nell’alto medioevo. Nel XII sec. si inizia a costruire il castrum nella attuale posizione, e il centro prende il nome di Castelvecchio, cui si aggiunge, ai primi del XVIII sec., la dicitura “Subequo”. Feudo delle famiglie Colonna e Piccolomini, Castelvecchio diviene, grazie alla Transumanza, una città importante e ricca, come testimoniano i palazzi del centro storico e le numerose opere d’arte. Dopo i terremoti dei primi anni del XVIII sec., Castelvecchio conosce un nuovo impulso, testimoniato in particolare dall’edificazione della chiesa di San Giovanni, opera voluta dalla famiglia Barberini.

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At the foot of mount Sirente there is the residential area of Castelvecchio Subequo, the roman Superequum with very ancient origins. Already in the pre-roman period and within the Macrano valleys not far from the modern village, there was an important centre that later became a Roman city hall with Corfinium and Sulmo. The archaeological area of Macrano gave us back important pre-roman and existing roman traces. An example of an important archaeological site is the fourth century catacomb in Colle Morìa, one of the few early Christian catacombs, that shows a continuity of population even in the late Roman age and in the upper Middle ages. In the twelfth century the “castrum” started to be built in its current position, and was named Catelvecchio, of which the name “Subequo” was added at the beginning of the eighteenth century. A Feud of the Colonna and Piccolomini families, Castelvecchio became, thanks to the pastures, an important and prosperous city, as the buildings of the historical centre and the numerous works of art testify. After the earthquake at the beginning of the eighteenth century, Castelvecchio passed through a new cycle of development, in particular with the construction of the church of Saint Giovanni, commissioned by the Barberini family.


Chiesa e Convento di San Francesco The church and the convent of Saint Francis Secondo la tradizione Francesco, ospite dei Conti di Celano nell’anno 1216, avrebbe ricevuto in dono la chiesetta di Santa Maria in Castelvecchio per fondarvi un suo convento: dall’ampliamento dell’antico edificio, nasce la chiesa di San Francesco, consacrata nel 1288 dal Cardinale Gerardo di Parma, legato di Carlo II d’Angiò, Re di Napoli. Inizialmente la chiesa venne edificata ad aula unica, come da tradizione per le chiese francescane: meravigliosa testimonianza di questa prima fase è la cappella con affreschi raffiguranti le storie di San Francesco di scuola giottesca realizzati nel 1392 per volere di Ruggero II Conte di Celano. La cappella, tuttora visitabile, conserva al suo interno la reliquia del sangue di San Francesco. Alla metà del XVI sec. la chiesa viene rimaneggiata, acquisendo l’attuale impianto a tre navate con facciata a salienti, realizzata nel 1647. All’interno della chiesa si possono ammirare opere uniche, tra le quali il raffinato altare maggiore in legno scolpito ed intagliato; sugli altari laterali ci sono importanti dipinti, tra i quali spicca quello della Madonna del Soccorso, sulla destra dell’altare maggiore.

Cappella di San Francesco

According to tradition St Francis, a guest at the time of the counts of Celano in 1216, received the little church of Santa Maria in Castelvecchioas as a donation allowing him to establish a convent and by expanding the ancient building, the church of St Francis was born and consecrated in 1288 by the cardinal Gerardo Chiaraluce a close advisor of Carlo d’Angiò, king of Naples. Initially the church was built with a single hall, according to a Franciscan tradition: the chapel is a perfect example of this first period presenting frescoes in giottesco style that illustrate stories of St Francis created in 1392 by the commission of Ruggero II, count of Celano. The chapel, still visible, preserves the relic holding the blood of St Francis. In the middle of the sixteenth century the church was modified, acquiring the current structure with three naves with a salient façade built in 1647. Inside the church we can admire unique works of art, one of which being the refined principal altar in detailed and sculptured wood and on the lateral altars there are important paintings. One of the most captivating paintings would be the Madonna del Soccorso to the right of the main

Reliquia del sangue di San Francesco 25


Nel 1294 Pietro da Morrone, percorrendo la strada che da Sulmona lo porta all’Aquila per divenire Papa Celestino V, si ferma a Castelvecchio appositamente per visitare la chiesa di San Francesco. Nel XV secolo fiorisce presso il convento una scuola filosofica e teologica di grande prestigio. Attiguo alla chiesa è il chiostro ed il convento, il cui impianto viene trasformato a partire dal 1530. Nel convento ha sede il Museo di Arte Sacra, che conserva opere di pregio, tra cui i reliquiari di bottega sulmonese e gli argenti di bottega abruzzese e napoletana.

altar. In 1294 Pietro da Morrone, travelling along the road from Sulmona to l’Aquila to become the Pope Celestino V, stopped in Castelvecchio specially to visit the church of Saint Francis. In the fifteenth century in the convent a prestigious philosophical and theological school was born. Beside the church is the cloister and the convent, whose structure was modified starting from 1530. The convent is home to the museo di arte Sacra, that holds prestigious works of art, some of which hold the remains of Sulmonese workings and silver craftwork from both Abruzzo and Naples.

Catacomba Paleocristiana Al confine con l’area archeologica dell’antica Superequum in località Macrano è il cimitero ipogeo di Colle Morìa: già il toponimo lascia indovinare la presenza di un’area cimiteriale con sepolture risalenti al IV sec. d. C.. Scoperta casualmente nel 1943, la catacomba, scavata interamente nella roccia, si sviluppa su una lunghezza totale di circa 40 metri. Ai lati del corridoio centrale, voltato a botte, sono le sepolture, indicate con graffiti nell’intonaco. La catacomba presenta tre diverse tipologie di sepolture: fosse a terra, arcosoli e loculi.

Catacomba paleocristiana

The early Christian catacombs In Macrano, on the borders of the archaeological area of the ancient Superequum, there is the underground cemetery of “Colle Morìa”: by its name alone it provokes you to imagine the presence of a cemetery with tombs dating back to the fourth century A.D. Found unknowingly in 1943, the catacomb, that is completely excavated from the rock, is almost 40 metres in length. The sides of the central corridor, are shaped like a barrel vault, and its tombs are indicated by markings on the plaster. The catacomb has three different kinds of tombs: graves, arcosolia, and burial recesses.

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La Pasquarella Museo d’Arte Sacra


Valle Subequana The Subequana valley

Abbracciata dal Monte Sirente e attraversata dal fiume Aterno, la Valle Subequana mantiene intatta la sua bellezza millenaria fatta di piccoli borghi e di verde. Punto di passaggio obbligato sin dalle epoche più remote, presenta vestigia antichissime nei suoi numerosi siti archeologici. Da sempre fiorente, grazie allo sviluppo dei tratturi e della Transumanza, conserva nelle chiese e nei centri storici opere d’arte di grande valore. Eppure il gioiello più importante è la qualità della vita, qui davvero a contatto con la natura e con le tradizioni.

CASTELVECCHIO SUBEQUO SECINARO GAGLIANO ATERNO MOLINA ATERNO CASTEL DI IERI GORIANO SICOLI

Surrounded by mount Sirente and crossed by the river Aterno, the Subequana valley is perfectly intact and demonstrates its many thousand-year-old beauty made up of its villages and lush green areas. A compulsory point of interest from ancient times, presenting antique ruins from its numerous archeological sites. With its constant richness, thanks to the development of the “tratturi” (ancient road) and its pastures. Preserved in its churches and historical centers we can find extremely valuable works of art. Yet the most important jewel in its crown is its quality of life, allowing real contact with nature and traditions.

Panorama - Valle Subequana

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Panorama - Secinaro

Secinaro Secinaro, borgo arroccato alle pendici del Sirente, chiude la valle verso nord, presentandosi così come punto di passaggio obbligato per la viabilità: questo ha da sempre garantito ricchezza agli abitanti grazie al controllo delle risorse del territorio (legna, carbone, ghiaccio) ed al transito delle merci e dei viaggiatori. Secinaro is a village on the slopes of mount Sirente, closes the valley heading north, presenting itself as an obligatory point of passage for its accessibility: this always guaranteed richness to its inhabitants thanks to the control of territorial resources (wood, coal, ice) and the transit of goods and travelers.

Castello di Gagliano Aterno

Gagliano Aterno Gagliano Aterno è un borgo quattrocentesco, edificato nel XIV sec. e distrutto da Braccio da Montone nel 1462; dopo esser stato ricostruito diviene feudo delle famiglie Barberini e Piccolomini. Oltre al castello, meritano una visita le chiese di San Martino e di Santa Chiara, dove era il monastero femminile. Gagliano Aterno is a fifteenth-century village, built at the end of the fourteenth century and destroyed by Braccio da Montone in 1462; after the rebuild it became an estate of the Barberini and Piccolomini families. Apart from the castle, the churches of San Martino and Santa Chiara (where a convent was once held) also merit a visit.

Chiesa di San Nicola - Molina Aterno

Molina Aterno Oltre a Gagliano Aterno, troviamo Molina Aterno, che nel nome rievoca la presenza di mulini, mossi dalle acque del fiume Aterno, fondamentali per il sostentamento degli abitanti della valle. In addition to Gagliano Aterno, we can find Molina Aterno, by its name alone we can imagine the presence of its mills, supplied with the water from the river Aterno, fundamental in sustaining the valley’s inhabitants.

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Castel di Ieri

Chiesa di Santa Maria Assunta Castel di Ieri

Castel di Ieri è un borgo situato sulla via Tiburtina Valeria e dominato dalla torre quadrangolare che consente di controllare a vista tutta la vallata, in particolare il passaggio verso Roma: ed è proprio in età romana che il centro assume grande importanza, come testimoniato dal tempio del IV sec. a. C., poco distante dall’abitato. Castel di Ieri is a village situated on the via Tiburtina Valeria dominated by its quadrangular tower that allows a panoramic view of the entire valley, particularly the passage towards Rome: and in fact during Roman times that the center became of great importance, as can see by the presence of the fourth century BC. temple, not far from the village.

Goriano Sicoli

Fontana monumentale Goriano Sicoli

Goriano Sicoli chiude la vallata a sud: anch’esso in posizione strategica rispetto alla viabilità, è attraversato dal tratturo e conserva, nel borgo medievale pressoché intatto, opere d’arte e tradizioni antichissime, tra le quali la devozione per Santa Gemma. Goriano Sicoli closes the valley in the south: also being in a strategic position in respect of accessibility, it is crossed by the “tratturo” (ancient road) it conserves works of art and really ancient traditions, one of which is the devotion to Santa Gemma within this perfectly intact medieval town.

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B&B Bears’n Breakfast +39 331 9114938 - fabi.preti@yahoo.fr CASTELVECCHIO SUBEQUO Ostello Convento di San Francesco +39 349 5038116 dimegliop@Interfree.it Case e Appartamenti Per Vacanze Struttura Turistica Locale Valle Subequana +39 0864 790246 Santilli Maria +39 335 6844054 Patrizia Di Meglio +39 349 5038116 Fasciani Tina +39 334 7663209 Affittacamere Calbi snc - Calcagni Ermelinda +39 377 9616839 Agriturismo Casa Sole B&B Silveri Maria Teresa +39 368 7762557 Ristorante B&B Antichi Sapori (Aperto dal 1 Maggio al 30 Settembre) Salutari Antonietta +39 392 1387140 Pizzeria al Taglio Antonio Colangelo +39 331 8982594 Bar - Tavola Calda Bar Komòdo Franzese Fulvio +39 331 9638158 +39 377 6702054 fulviofranzese@tiscali.it Bar - Tavola Calda Bar Al Khafè Padovani Jeimy +39 349 1971415

Case e appartamenti per vacanze Thierry Parent +39 0864 797759 - +39 339 5342859 Bar Ristorante Da Lisa - Carla Trinetti +39 0864 797192 - +39 334 8772803 GAGLIANO ATERNO Affittacamaere La casa di Angizia - Franca Silveri +39 349 6078577 - g.cagna@totospa.it Affittacamere Sotto il Castello - Gianna Salutari +39 0864 797382 - +39 331 2690574 Case e appartamenti per vacanze Santilli Giuseppe +39 338 3315222 Bar - Tavola calda Canale Verde De Sogus Antonietta +39 0864 790185 Case e appartamenti per vacanze Silviotti Paolo +39 3331467557 silviottipaolo@gmail.com SECINARO Ristorante Da Ada & Giovanni Barbati Luigino +39 348 8096968 Pub - Tavola calda “La Dolce Vita Taverna” Dolores La Rocca +39 338 4929309 Case e appartamenti per vacanze Dolores +39 3384929309

CASTEL DI IERI

GORIANO SICOLI

Casa Vacanze - B&B La Ruella +39 0864 79591 - +39 338 5218605 la_ruella@libero.it

Ristorante Il Girasole - Colella Pasquale +39 0864 720230 - +39 334 8444514

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Case e appartamenti per vacanze Di Simone Romoaldo +39 3385741935 MOLINA ATERNO Trattoria Tavola calda Bar della Stazione - Pellegrini Enza +39 086479185 - +39 333 5307799 Affittacamere Rosati Enza Comune di Molina Aterno +39 0864 79141

Numeri Utili Assisi

Comando Stazione Carabinieri Piazza del Comune - 06081 Assisi (PG) Telefono: +39 075 8040210 Palazzo di Città Piazza del Comune, 10 - 06081 Assisi (PG) Telefono: +39 075 81381 Polizia Municipale Via Arco dei Priori 3 - 06081 Assisi (PG) Telefono: +39 075 812820

Borgo San Pietro

Monastero di Santa Filippa Mareri Piazza Santa Filippa, 17 - Petrella Salto (RI) Telefono: +39 0746 558134 Fax: 0765 58367 e-mail: filippaborgo@libero.it

Celano Ufficio Turistico - Comune di Celano Largo Beato Tommaso - 67043 Celano (AQ) Telefono: +39 0863 792184 ufficioturistico@comune.celano.aq.it Carabinieri Via Stazione, 39 - 67043 Celano (AQ) Telefono: +39 0863 791220 Staq.3242A0@carabinieri.it Polizia Municipale Via Stazione, 69 - 67043 Celano (AQ) Telefono: +39 0863 792450 Corpo Forestale dello Stato Via Campitelli, 2 - 67043 Celano (AQ) Telefono: +39 0863 792645 cs.celano@corpoforestale.it Associazione di Volontariato “Misericordia” P.zza Santa Maria 1/A - 67043 Celano (AQ) Telefono: +39 0863 792279 Clinica Casa di Cura “L’immacolata” Via Collutri, 1 - 67043 Celano (AQ) Telefono: +39 0863 790051

Castelvecchio Subequo Centro Turistico di Valle Telefono: +39 0864 790246 Referente Patrizia Di Meglio: +39 349 5038116

(Comune di Petrella Salto)

Convento di San Francesco d’Assisi Telefono: +39 0864 79135

Comando Stazione Carabinieri Piazzale Aldo Moro, 1 - Petrella Salto (RI) Telefono: +39 0746 521036

Comune di Castelvecchio Subequo (AQ) Telefono: +39 0864 790246

Palazzo Comunale Via XX Settembre, 3 - Petrella Salto (RI) Telefono: +39 0746 521021

Carabinieri di Castelvecchio Subequo (AQ) Telefono: +39 0864 79119

Progetto promosso dal Comune di Celano e realizzato da Comunicando Leader srl / Project promoted by the town council of Celano and developed by Comunicando Leader srl- www.comunicandoleader.it

Affittacamere Il Girasole Colella Fulvia +39 335 463126

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Città di Celano

Comune di Castevecchio Subequo

Monastero di Santa Filippa Mareri

Progetto patrocinato da:

Provincia dell’Aquila  

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Sacro Convento di Assisi


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