Illustr’Azione Illustr’Azione è un progetto di
Via caduti del lavoro, 2 60131 Ancona 071.2802604 - 0712832374 - 3664310263 tangherlini.it tangherlinisrl@tangherlini.it
Mirco Tangherlini
Illustr’Azione Un’immagine è un concetto. Una parola lo concepisce. Un’immagine è un simbolo. Una parola il sintomo. Se l’immagine simboleggia un concetto emotivo la parola ne caratterizza la rappresentazione concreta. La parola è la ritmica dell’immagine. Attraverso la mediazione linguistica l’essenza della cosa rappresentata si esalta e si trasforma in energia psicofisica. Il fine è che tutto appaia vero. L’immagine e la parola insieme devono avere, come conseguenza, la verità. Per affinità o per contrasto. Non importa. Il risultato conta. Una comunicazione completa.
uesta raccolta di immagini è stata realizzata a più di dieci anni di distanza dalla stampa del precedente libro «Design della notizia» in cui erano state inserite, con scansione temporale, tutte le mie illustrazioni realizzate fino all’anno 2004. Da allora la mia vita professionale ha avuto delle svolte decisive: oltre a continuare a produrre per le più importanti testate nazionali ho dato vita a un’agenzia di comunicazione (www.tangherlini.it). Ho voluto utilizzare, per questo volume, anche le illustrazioni migliori del precedente, e ciò permette una valutazione critica della crescita qualitativa dei miei lavori. Vi renderete conto, sfogliando il libro, che le notizie, dal 1995 ad oggi, sono spesso simili e ciclicamente riproposte, tanto che a volte ho fatto fatica a collocarle su una scala temporale; una dimostrazione grafica di quelli che sono sempre stati individuati come «corsi e ricorsi della
2
storia». I tempi concessi dal committente per la realizzazione delle immagini, purtroppo, sono rimasti sempre gli stessi (a volte anche poche ore), ma posso vantarmi, pur mantenendo un elevato standard qualitativo, di non aver mai «sforato» una commissione. Il volume, così come è stato concepito, implementa tre modalità di fruizione: la prima, quella più intuitiva, soddisfa la vista, si può godere semplicemente della visione delle immagini stampate senza porsi alcuna domanda sul dove/quando/perché; la seconda è legata al mio percorso professionale, alle dinamiche che mi hanno messo in relazione, nel corso degli anni ai professionisti delle varie redazioni; la terza è un «Bignami» dell’editoria italiana: di ogni testata con cui ho collaborato viene raccontata la storia e l’attuale direzione. Oltre a soddisfare il mio ego di artista, il compito di questo volume rimane anche quello di far conoscere un «mestiere» poco
noto che non è quello del grafico o del pittore/ scultore, ma il lavoro di chi, ogni giorno, espone le sue immagini a milioni di lettori, in maniera «anonima», con una piccola firma «corpo 6», nella galleria provvisoria della vostra edicola. In appendice a questo volume troverete anche una serie di immagini prodotte nell’arco degli ultimi 10 anni. Rappresentano la mia ricerca personale, opere che non partono da una commissione, ma dalla voglia di percorrere strade alternative, opere che non sono mai state stampate sui giornali, opere archiviate nel cassetto virtuale della mia scrivania fatta di pixel, ma elaborati che mi hanno permesso poi di proporre soluzioni innovative ai clienti che con fiducia si affidano alla mia professionalità. Mirco Tangherlini
Indice Infografica e illustrazione editoriale
4
Panorama
24
Il VenerdĂŹ di Repubblica
44
Il Mondo
52
Economy
54
Il Sole 24 Ore / Nòva / Plus
62
Corriere della Sera
66
La Repubblica
72
La Gazzetta dello Sport
80
For Men Magazine
82
Airone
88
Focus
94
Wired
98
Oggi / Gente
102
Newton
108
OK la salute prima di tutto
112
TV Sorrisi e Canzoni
118
Nature
120
Ricerca personale
124
Vorrei farvi un esempio
132
I geroglifici egizi sono uno dei primi esempi di visualizzazione delle parole
Vite d’Archimede e ruote d’acqua: infografica di Leonardo da Vinci
Isotype, frutto degli studi di Otto Neurath: sistema di rappresentazione, attraverso segni, che permette di visualizzare dati complessi e che supera le barriere culturali e linguistiche di ogni Paese
Rappresentazione della metropolitana londinese realizzata da Henry Beck nel 1933
4
Infografica e illustrazione editoriale ’illustrazione, ancor prima della scrittura, ha permesso ai nostri progenitori di esprimere sentimenti e di raccontare storie. Le immagini sono, da sempre, la forma più intuibile e immediata di comunicazione, in quanto svincolata dalla conoscenza di lingue e idiomi particolari. L’avvento dell’era informatica, con ampia diffusione dei computer, ha enfatizzato il ritorno a un linguaggio «illustrato», caratterizzato da icone e simboli di comprensibilità universale. Essere illustratore editoriale oggi, significa possedere capacità di sintesi e di trasfigurazione creativa della realtà. A questi, che sono prerequisiti essenziali, vanno aggiunte rapidità operativa e adeguata padronanza degli strumenti informatici. In questa prospettiva ogni immagine viene progettata in funzione del contesto comunicativo e ha bisogno di essere affrontata in termini tecnico - culturali.
L’illustrazione editoriale ha il compito di descrivere situazioni, di riassumere concetti e di visualizzare idee altrimenti destinate a rimanere astratte. La grande quantità di informazioni che ogni giorno il nostro cervello è costretto a ricevere, rielaborare e catalogare, ha portato l’utente, sovraesposto, a perdere la capacità di concentrazione e, quindi, diventa difficile catturare la sua attenzione e portarlo alla lettura di un articolo. A volte (spesso) chi sfoglia un giornale si limita a guardare il titolo di un argomento, a soffermarsi sull’immagine che lo accompagna e a leggere le poche righe della didascalia che quindi riveste, assieme alla grafica, un’importanza rilevante per «attrarre» la sua curiosità. Un’infografica che funziona deve essere in grado, se ben documentata e illustrata, di spiegare in modo chiaro, ogni argomento, dalle note tecniche di assemblaggio di un mobile fino alla mappa della tragedia delle torri
gemelle. Un’infografica che funziona deve «accendere» la voglia di approfondire l’argomento, spostare lo sguardo sul testo e iniziare l’avventura della notizia. Un’infografica che funziona deve trasmettere molto di più della semplice enunciazione della notizia, deve dare la possibilità, a chi legge, di scoprire altri significati e di acquisire nuove conoscenze in merito all’argomento trattato. Quando l’infografica supera le barriere della lingua diventa metagrafica. L’utilizzo di immagini, disegni, illustrazioni, permette a questo tipo di visualizzazione di svincolarsi dal linguaggio scritto. Finalmente l’informazione è per tutti, non ha bisogno di essere tradotta, ma diventa, con il suo integrarsi di immagini universalmente riconosciute, di elementi geometrici e di dati numerici, visivamente multilingue.
5
La telecamera rileva un’infrazione
1
2 L’informazione viene inviata al tablet
20
m Il raggio di azione della telecamera
6
I verbali inviati ogni minuto
Ecco come si può utilizzare una stampante 3D per costruire un vaso sanguigno o un bronco. La stampante ha una o più cartucce, collegate con un ugello, che possono essere «caricate» con idrogel e con le cellule (del paziente per cui si vuole fabbricare il tessuto o l’organo): l’idrogel serve per costruire un’impalcatura sulla quale vengono poi depositate le cellule. Tutto il procedimento è guidato da un software, inserito nella stampante, nella quale sono registrate le misure dell’organo che si vuole fabbricare
LE TAPPE DELLA COSTRUZIONE DI UN ORGANO 1/ Costruzione di tessuti semplici come la cute 2/ Costruzione di organi in tre dimensioni, ma cavi come i vasi sanguigni 3/ Costruzione di organi solidi che siano anche vascolarizzati
IDROGEL CELLULE
Un ugello della stampante deposita un primo strato di idrogel attorno al quale un secondo ugello deposita le cellule
La stampante continua a lavorare creando strati successivi, uno sull’altro in maniera tridimensionale
Alla fine del procedimento le cellule si saldano fra di loro, consolidando il tessuto
Successivamente l’idrogel viene rimosso e rimane un tessuto formato soltanto da cellule viventi Corriere della Sera / Mirco Tangherlini
6
I dati vengono inviati alla Centrale di Polizia locale
4 Motorizzazione civile e Ania rispondono con i loro dati
7 3 Il vigile in auto analizza i dati
La Centrale di Polizia locale invia i dati alla pattuglia che inoltra il verbale
6
5
La Polizia locale li invia alla Motorizzazione civile e ad Associazione nazionale imprese assicuratrici
6
Corriere della Sera / Mirco Tangherlini
SOUNDBAR 1 All'interno si trovano da due a nove diffusori in grado di simulare il surround 5.1 o 7.1
3 Con il Wi-Fi possiamo diffondere musica senza fili dai dispositivi portatili anche a TV spenta
2 L'installazione è molto semplice: può essere poggiata sul mobile TV, fissata alla parete o, in alcuni casi, incassata sotto il televisore
4 Il subwoofer esterno consente di avere un suono piĂš ricco e avvolgente Corriere della Sera / Mirco Tangherlini
7
1.000 tonnellate
21.500
La lunghezza totale dei cavi elettrici installati a bordo (pari a circa 5,5 volte
3.200
la distanza Roma-Milano)
Quante Ferrari F2003 GA ci vorrebbero per produrre la stessa potenza dei motori della nave
64 chilometri
Quante volte un’automobile farebbe il giro del mondo con il consumo giornaliero di carburante della Costa Concordia
(pari a tre volte la Torre Eiffel)
Il peso dell’acciaio a bordo della nave
46
tonnellate
65°
(più 1.013 membri dell’equipaggio)
I passeggeri a bordo della Costa Concordia la sera dell’incidente
3.216
32 Le vittime del naufragio la notte del 13 gennaio 2012
milioni di dollari
ll costo totale delle operazioni di rimozione
500
10/12 ore
Il relitto è stato ancorato e stabilizzato con un sistema di ancoraggio costituito da 4 elementi sommersi fissati al fondale sottomarino tra nave e costa
1 La stabilizzazione
Il peso massimo che regge ognuna delle dodici torri
Di quanto dovrà essere ruotata la nave per riportarla in assetto verticale
Quanto dureranno le manovre di rotazione del relitto fino al suo raddrizzamento definitivo
450
35,5 m
Le persone impiegate ogni giorno nel cantiere
500
milioni di euro Il prezzo originale della Costa Concordia
Stazza 112.000 tonnellate
290,2 m
Le imbarcazioni presenti
28
LE FASI DELLA RIMOZIONE
69,4 m
8
9
fase eseguita
operazione da svolgere
Serviranno più di dieci ore per riportare la nave in assetto verticale per evitare che lo scafo si deformi. I martinetti idraulici metteranno in tensione i cavi di acciaio fissati alla sommità dei 9 cassoni centrali e alle piattaforme sulle quali poggerà il relitto dopo il raddrizzamento
5 Raddrizzamento
Sono state installate 11 torrette di ritenuta che serviranno durante la fase di ribaltamento. Sulle sommità ci sono i martinetti idraulici controllati al pc: da questi partono i cavi collegati a delle catene che passano sotto allo scafo e si agganciano al lato sinistro della nave. I sistemi serviranno per garantire la rotazione e il riassetto verticale del relitto
2 I sistemi di ritenuta
Una volta raddrizzata la nave, verranno posizionati altri 15 cassoni di galleggiamento sul lato destro che serviranno a stabilizzare l’imbarcazione nella fase successiva
dei cassoni sul lato destro
6 L’installazione
Corriere della Sera / Mirco Tangherlini
Quando il relitto sarà raddrizzato e stabilizzato, un sistema pneumatico toglierà tutta l’acqua dall’interno dei cassoni sui due lati sarà tolta tutta l’acqua: in questo modo il relitto tornerà a galleggiare e avrà una parte sommersa che passerà da 30 a 18 metri
7 Il rigalleggiamento
Una volta preparato il falso fondale, con una gru sono stati installati – e saldati sul relitto – 15 cassoni di galleggiamento sul lato sinistro del relitto. Il loro peso varia da 400 a 540 tonnellate
di galleggiamento
4 I cassoni
fonte: Protezione civile, Titan Salvage, Micoperi
Per appoggiare la nave dopo la rotazione è stato preparato un falso fondale con sacchi riempiti di cemento per colmare il vuoto tra i due speroni di roccia (una a poppa e uno a prora) dove si trova ora adagiata. Poi sono state fissate le piattaforme (3 grandi, 3 piccole)
3 Il falso fondale
10
15% dei casi
Comprendono un gruppo eterogeneo di patologie con caratteristiche anche molto diverse, più o meno aggressive
85% dei casi
FEGATO POLMONI OSSA MILZA STOMACO MIDOLLO OSSEO
I linfonodi più spesso interessati sono quelli di collo, ascelle, torace, inguine e addome, ma possono essere coinvolti anche
Il linfoma è caratterizzato dalla crescita incontrollata di linfociti tumorali all'interno dei linfonodi. Con il tempo, queste cellule possono diffondersi tramite i vasi linfatici raggiungendo altri linfonodi oppure invadere la circolazione sanguigna coinvolgendo altri organi o tessuti
I LINFOMI SI SUDDIVIDONO IN DUE GRANDI CATEGORIE
I linfonodi e il tessuto linfatico filtrano la linfa e svolgono un importante ruolo nella risposta immunitaria
e nei linfonodi, che sono localizzati in diverse parti del corpo (collo, ascelle, inguine, addome e mediastino)
Il tessuto linfatico è formato da aggregati di linfociti (globuli bianchi) e altre cellule del sistema immunitario. È presente in vari organi (ad esempio tonsille, fegato, intestino, e milza)
Il sistema linfatico è una rete di drenaggio che porta la linfa dai tessuti al sangue ed è composto da vasi linfatici e tessuto linfatico
I linfomi sono tumori del sistema linfatico
11
LA DIAGNOSI
I pazienti che guariscono definitivamente dal Linfoma non Hodgkin
Può essere colpita quasi ogni parte del corpo
50%
Biopsia linfonodale
Persone che lavorano a contatto con prodotti tossici, come pesticidi, solventi o fertilizzanti
Persone con difese immunitarie ridotte, come portatori di HIV o trapiantati
Non esistono cause chiaramente correlate all’insorgenza di un linfoma. Una maggiore incidenza è stata comunque riscontrata in
LE CAUSE
Esame del sangue
Tac e Pet
LE CURE
Prelievo di midollo osseo
Radioterapia
Trapianto di midollo osseo
Immunoterapia con anticorpi monoclonali
Chemioterapia
Le terapie differiscono a seconda dei casi (in base al tipo e allo stadio del linfoma) e si basano essenzialmente su
Indagini molecolari e citogenetiche
Gli esami utili per capire di che tipo di linfoma si tratta e stabilire la sua diffusione e la sua gravità sono di solito (non necessariamente tutti)
pazienti che guariscono definitivamente 80% Idal Linfoma di Hodgkin
Prevalentemente sono colpiti solo i linfonodi
Due terzi dei malati hanno più di 50 anni
11.000 casi ogni anno in Italia
Due terzi dei malati hanno meno di 40 anni
LINFOMA NON HODGKIN
È caratterizzato da proliferazione tumorale di linfociti di grandi o piccole dimensioni, di tipo B o T
LINFOMA DI HODGKIN
È caratterizzato dalle presenza di cellule tumorali dette «cellule di Reed-Sternberg»
1.200-1.500 casi ogni anno in Italia
Anatomia di un drone
1 Eliche
Le pale girano in sensi contrapposti per evitare che il drone giri su se stesso
2 Motore
In genere si usa un motore elettrico ÂŤbrushlessÂť simile a quello usato per i modelli radiocomandati
13 Servocomandi 1
Permettono di mantenere la videocamera livellata al terreno anche durante azioni brusche
7
8
9
6
10 11
12 Gimbal
5
Uno stabilizzatore a uno, due o tre assi per avere la videocamera sempre livellata al suolo
12 13
14 2
14 VIdeocam
11 Indicatore di stato
Nei droni in genere cam, picco ma in gra foto pano e girare vi
delle batterie Per conoscere lo stato di carica delle batterie per sapere se il drone è pronto a volare
10 Batteria
Un accumulatore al Litio Polimero (LiPo) leggero dal buon compromesso tra energia e potenza
Corriere della Sera / Mirco Tangherlini
12
3
9 Ricevitore
Consente la guida del drone da parte dell'utente
8 GPS
Fornisce i di posizion del drone latitudine
3 Carrello di appoggio
Fondamentale per far atterrare il drone senza danneggiare la videocamera montata sotto la scocca
4 Bracci
Più sono corti, più aumentano la manovrabilità mentre bracci più lunghi migliorano la stabilità
Storia delle invenzioni italiane 1960 1962 1964 1966 1970 1971
dati namento come altitudine, e e longitudine
Olivetti Programma 101 Inventata da Pier Giorgio Perotto, è la prima macchina programmabile di piccole dimensioni Algoritmo di Viterbi Figlio del bergamasco Andrea Viterbi è alla base di GSM, UMTS e OCR
4
mera amatoriali è una action ola, leggera ado di scattare oramiche ideo in full HD
Tape Mark I Nanni Balestrini e un IBM 7070 creano la prima poesia generata al computer
Intel 4004 Il primo microprocessore della storia è stato ideato dal vicentino Federico Faggin MP3 Leonardo Chiariglione fonda l’MPEG, il gruppo di ricercatori che ha dato vita all'MP3
5 Telaio
Lo scheletro del drone. Ospita batteria, videocamera e sensori
1988 1990
6 ESG
Il circuito elettrico che regola la velocità di rotazione dei motori
7 Centralina di controllo
Il cervello del drone. Riceve i dati provenienti dal GPS e dai sensori, interpreta i nostri comandi e li trasferisce al velivolo
1997 2000
2005 2009 2010
Telepass Nato da Fondazione Guglielmo Marconi, Olivetti, Marconi Italiana e GiugiaroDesign Hyper Search Ideato da Massimo Marchiori, è il motore di ricerca che ha ispirato Google Cyberhand La mano cibernetica realizzata dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa Arduino Ideata da Massimo Banzi, è la scheda di prototipazione rapida che ha dato la spinta definitiva al movimento dei maker iCub Il robot umanoide nato dall'Istituto Italiano di Tecnologia
13
14
ALGECIRAS
SUSA
45% 55%
CON IL COLLEGAMENTO TORINO - LIONE
2035
26%
74%
SENZA COLLEGAMENTO TORINO - LIONE
2035
SIVIGLIA
MADRID
AMSTERDAM
LILLA PARIGI
BRUXELLES LUSSEMBURGO VERONA BUDAPEST TRIESTE LIONE MILANO LUBIANA TORINO VENEZIA BOLOGNA MARSIGLIA BARCELLONA ROMA NAPOLI VALENCIA
LONDRA
Grenoble
Saint Jean de Maurienne
Montmélian
Chambéry
Non direttamente interessati dall’opera Bussoleno (contrario) Chianocco (contrario) Chiusa San Michele (contrario) Avigliana (contrario)
6 7 8 9
3 4 5
Interessati solo amministrativamente (dal passaggio di una galleria a 50 m di profondità): Giaglione (contrario) Mompantero (contrario) Venaus (contrario)
I COMUNI ITALIANI INTERESSATI
Sezione in tunnel Linea storica
Sezione aperta
5 4 3 1 2 Susa
6
7
9
Direttamente interessati da cantieri o cambio dell’assetto del territorio: Buttigliera Alta (favorevole) Collegno (favorevole) Grugliasco (favorevole) Orbassano (favorevole) Rivalta (in forse) Rivoli (favorevole) Rosta (favorevole) Torino (favorevole) Settimo Torinese (favorevole) Venaria (favorevole)
8
ITALIA
Aosta
SVIZZERA
CINTURA DI TORINO
Albertville
Annecy
LA LINEA TORINO-LIONE
FRANCIA
Ambérieu en Bugey
Ginevra
1 2
LIONE
Macon
Direttamente interessati da cantieri o cambio dell’assetto del territorio: Susa (favorevole) Chiomonte (favorevole)
Da Torino a Lione Totale chilometri: 300 km Costo complessivo (entro 2030): circa 17,5 miliardi di euro (in fase di definizione le tratte nazionali) Costo per l’Italia: 6,7 miliardi Costo complessivo di tutte le opere: 23 miliardi di euro
Dal Sud della Spagna a Budapest la Torino-Lione è l’anello mancante per la realizzazione di una rete di 5.000 km di nuove linee ferroviarie
IL CORRIDOIO MEDITERRANEO
TORINO
Ivrea
15
ST MICHEL VALLOIRE
ST JEAN DE MAURIENNE
MODANE
LA PRAZ
EXILLES
SALBERTRAND OULX
BEAULARD
BARDONECCHIA
Costo totale 8,5 mld € Costo per l’Italia 2,7 mld €
Totale chilometri 6 In territorio italiano 3
LE TRATTE ESTERNE
Totale chilometri 57 In territorio italiano 13
IL TUNNEL DI BASE
BUSSOLENO BRUZZOLO
SUSA MEANA
VENAUS
Tunnel storico (14 km) Tunnel di base (57 km)
ITALIA
SAINT JEAN DE MAURIENNE
FRANCIA
Ottobre 1991 Viterbo, via al primo studio di fattibilità del collegamento Torino-Lione Aprile 2004 la Ue individua 30 progetti prioritari tra cui la Torino-Lione Agosto 2006 dopo le proteste del 2005, avvio dell’Osservatorio tecnico Giugno 2010 consegna del progetto preliminare Giugno 2011 avvio del cantiere del tunnel esplorativo della Maddalena di Chiomonte Agosto 2011 approvazione del progetto preliminare Gennaio 2012 nuovo accordo italo-francese Dicembre 2012 consegna del progetto definitivo della Stazione internazionale di Susa Gennaio 2013 ultimazione del progetto definitivo della tratta transfrontaliera
LE TAPPE PRINCIPALI
Da Susa a Saint Jean de Maurienne Totale km: 63
LA TRATTA TRANSFRONTALIERA
16
17
Peso
Portata max
10 kg
100 kg minima 20
Corriere della Sera / Mirco Tangherlini
Copri-ruote
Motore
Indicatori (accensione e batteria)
Pedana
Ruota in gomma
Velocità max
10 km/h
Luce Led
Conosciuto impropriamente come hoverboard, il «volopattino» lievitante di Ritorno al Futuro, il self-balance scooter è una sorta di nipote del Segway, senza manubrio. A differenza della biga elettrica nata nel 2001, e così come gli altri «acceleratori di andatura» a motore (skate e monopattini), la tavola a due ruote attualmente non è autorizzata dal Codice della Strada a circolare su suolo pubblico, né in carreggiata né sui marciapiedi o sulle piste ciclabili
18
Pendenza max
Autonomia
10°
10-12 km
Ricarica completa
2 ore
Porta per la ricarica Tasto acceso-spento
SEGWAY
«VOLOPATTINO»
19
20
COSA SONO insieme di strategie di pianificazione urbana per migliorare la vita dei cittadini rendendoli piĂš felici I SETTORI NEI QUALI OPERANO ambiente, salute, efficienza
SMART CITY
MobilitĂ
245 190 181
Ambiente
PROGETTI
15
i cittadini coinvolti
milioni
283
3,7
di investimenti totali
miliardi
In Italia
Partecipazione dei cittadini
170
MILIONI DI FINANZIAMENTI
Bologna
Milano
Modena
Venezia
Le migliori smart city italiane
oltre
1.300 progetti
820
I settori sui quali puntano
(Fonte: Global Smart City 2015 realizzata da Juniper Research)
Singapore Nizza
Barcellona
New York
Londra
SENSORI I sensori permettono di programmare il mondo trasformando la realtà in input. Possono misurare e rilevare praticamente ogni cosa, dalla luce al movimento, passando per il suono, il contatto o l'umidità
SALDATORE
MACCHINA CNC STAMPANTE 3D Celebre simbolo del movimento maker, la stampante 3D trasforma un file in un oggetto reale sciogliendo filamenti di plastica ABS su una piastra uno strato dopo l'altro
Strumenti complessi ma fondamentali, le macchine a controllo numerico (o CNC) intagliano i progetti digitali in un pezzo solido di metallo, legno o plastica, togliendo materiale laddove le stampanti, invece, ne aggiungono
Corriere della Sera / Mirco Tangherlini
(Fonte: analisi realizzate dall’Anci per la piattaforma Italian Smart Cities)
di finanziamento
1
miliardo
102 i progetti
Pianificazione e governance
Il saldatore sta al maker come la spada al cavaliere. Permette infatti di lavorare sui circuiti elettronici fondendo un filo metallico composto da stagno e piombo
Il settore più finanziato
Le migliori smart city globali
(Fonte: ICity Rate 2015 realizzata da Forum Pa con la collaborazione di Openpolis su 106 capoluoghi)
Firenze
Corriere della Sera / Mirco Tangherlini
ARDUINO Padre del movimento maker, Arduino ha reso semplice interfacciare il mondo fisico e i computer grazie a una serie di schede elettroniche economiche e a una piattaforma di sviluppo facile e intuitiva
21
La Sagrada Família
1926
Il capolavoro di Gaudí
Stato della Sagrada Família alla morte di Gaudí
1
Basilica cattolica di Barcellona, tuttora in costruzione, consacrata il 7 novembre 2010 da Papa Benedetto XVI
Gesù Ogni torre è realizzata sulla base del piviale, della mitra, dello scettro e della corona vescovile
Abside
La navata della chiesa è ornata esternamente da ceste di frutti dell’area balcanica, pane e uva
Il primo elemento costruito sotto la progettazione di Francisco de Paula
Il tiburio di Cristo è la torre più alta (172,5 metri)
Apostoli
Facciata della P
Cripta
2015
Facciata della Passione
Stato attuale della Sagrada Família
Deambulatorio
7
Giacomo Mino
8
Bartolomeo
9
Tommaso
10
Filippo
Martire per la fede
Predicò in India e in
Dubitò della resurr
Uno dei primi disce
Apostoli
Facciata della G 11
Andrea
Martirizzato per cro
Antoni Gaudí i Cornet (Reus, 25 giugno 1852 – Barcellona, 10 giugno 1926) Architetto spagnolo. Fu il massimo esponente del modernismo catalano, pur essendo la personalità meno organica a tale movimento artistico di cui comunque condivideva i presupposti ideologici e tematici, completandoli però con una ispirazione personale basata principalmente su forme naturali. È stato definito da Le Corbusier come il «plasmatore della pietra, del laterizio e del ferro»
12
Pietro
Primo Papa della C
13
Paolo Primo teologo del cristianesimo
14
Giacomo Mag
Primo apostolo ma
La pianta della chiesa fu progettata a croce latina, con l'altare maggiore sopra la cripta circondato da sette cappelle absidali, un transetto a tre navate con i portali della Natività e della Passione; il corpo centrale, in senso longitudinale, è costituito da cinque navate alle quali si accede dalla facciata della Gloria. La pianta ha una dimensione di 110 × 80 metri e la zona edificata avrà una superficie totale di 4.500 m2 . La capacità sarà di 14 mila persone
Gaudí ha utilizzato strutture iperboloidi, solide come nelle congiunzioni tra le colonne e le volte oppure aperte per consentire l’ingresso della luce, simbolo di Dio
La struttura delle colonne arborescenti disegnate da Gaudí simula una foresta. Per la loro ramificazione e la leggera inclinazione sono in grado di sostenere una migliore distribuzione del peso
I simboli A
B
C
Il crittogramma
La Provvidenza
Il monogramma di Gesù
Offre combinazioni diverse in base alle quali la somma di 4 numeri dà sempre 33, l’età di Cristo quando morì
La Divina Provvidenza ha le sembianze di una mano (la guida) con un occhio che tutto vede
JHS (o IHS)) è la trascrizione latina dell’abbreviazione del nome greco di Gesù (ΙΗΣΟΥΣ) che si trova in manoscritti greci e in iscrizioni
1882
1866 1860
1870
1880
1926 1890
1883 Josep M. Bocabella fonda l’associazione dei devoti di San Giovanni che promuoverà la costruzione del Tempio
Posa della prima pietra
Fonti: sagradafamilia.org - mhinfographics.com - Wikipedia
22
D
Le gargolle Per la realizzazione delle gargolle Gaudí si è ispirato ad animali della zona. È possibile trovare rettili, lumache e anfibi
L’opera viene affidata all’architetto Antoni Gaudí
1900
1892
1910
1920
1930
1925 Si inizia la costruzione della facciata della Natività
1
Ultimata Gaudí muore la prima a Barcellona torre alta 100 metri
Evangelisti 2
Matteo Vergine Maria
1
La torre della Vergine Maria ha un lucernario a mezza altezza che riceve la luce dalla cupola
10 9
5
8
4
3
Autore del primo Vangelo il suo simbolo è l’angelo
2 3
6
7
Marco
4
Autore del secondo Vangelo il suo simbolo è il leone
18 17 16 15
Luca
Passione
5
Autore del terzo Vangelo il suo simbolo è il bue
ore
Giovanni
6
Autore del quarto Vangelo e dell’Apocalisse il suo simbolo è l’aquila
n Arabia
11
rezione
12
epoli
13
14
Apostoli
Facciata della Natività
A
Mattia
15
Sostituì Giuda Iscariota
Giuda Taddeo
B
Gloria
16
Da non confondere con il traditore
Simone
17
Evangelizzò l’Egitto
ocifissione
Barnaba
18
Predicò ad Antiochia, poi in Asia Minore
Chiesa
ggiore
artire
metri
C
L’altezza totale dell’opera terminata
Gaudí ha affermato che il lavoro dell'uomo non può superare la volontà di Dio. La sua chiesa non poteva quindi superare in altezza il promontorio di Montjuic, la vetta più vicina (177 metri)
2026 Conclusione dei lavori della Sagrada Familia
1978
1936
0
1933
172,5
D
1950
1960
1970
1980
1992 1990
1940
e Termina la costruzione a della facciata della Natività, che svela il progetto strutturale e decorativo di Gaudí
Inizia la Guerra civile, viene distrutto lo studio di Gaudí, si perdono molti modelli della basilica
2026 2000
2030
2010 Dopo la fine della Guerra civile spagnola ripartono i lavori con la ristrutturazione della cripta
Termina la costruzione delle quattro torri della facciata della Passione
I reticoli delle torri sono angolati in modo che il suono venga diffuso in maniera ottimale e per evitare l'ingresso di pioggia
Barcellona ospita i giochi olimpici, aumenta l’interesse turistico per il monumento in costruzione
Completate le volte, la navata centrale e le aperture per l’acquisizione e la distribuzione della luce secondo il progetto di Gaudí Papa Benedetto XVI consacra la basilica
2020 Saranno ultimate le torri principali della chiesa
Dopo 144 anni i lavori di costruzione della Sagrada Familía si concluderanno
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Panorama
u fondato per iniziativa di Arnoldo Mondadori come periodico culturale destinato a un segmento medio-alto. Mondadori chiamò alla direzione un promettente giornalista-scrittore: Nantas Salvalaggio (proveniente da Epoca e Corriere della Sera). Diffuso inizialmente a cadenza mensile, il primo numero di Panorama uscì nell’ottobre del 1962. Attualmente la direzione del settimanale è affidata a Giorgio Mulé. (fonte Wikipedia)
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Prima immagine test richiesta da Panorama
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el 1995, sono stato convocato dall’allora art director della rivista Panorama: Beppe Preti. Il direttore, Andrea Monti, aveva deciso di utilizzare un illustratore esterno per la realizzazione di immagini scientifiche che in quel momento venivano acquistate dall’agenzia Reuters. Hanno scelto di chiamare me per una serie di fortunate coincidenze che la vita a volte offre: un amico comune, Daniele Poltronieri, ha promosso la mia professionalità in redazione (ho frequentato l’Istituto Superiore di Disegno Anatomico e sono in grado di utilizzare il software di illustrazione digitale Adobe Illustrator). Praticamente «la persona giusta, nel momento giusto». Sono arrivato a Segrate con paure e speranze, timoroso di trovare un ambiente ostile a chi viene dalla provincia. Ricordo ancora la struttura del palazzo, sede della Mondadori, che avevo visto solo in fotografia e che mi sembrò enorme, il mio
Colosseo, dove affrontare la sfida più grande: dimostrare di essere all’altezza delle loro richieste. L’ascensore di acciaio si schiuse e Francesca, allora assistente di Beppe Preti, mi accolse e guidò all’interno dell’enorme openspace, diviso da basse pareti verdi, verso la scrivania del direttore artistico. Ho avuto la fortuna di incontrare delle persone fantastiche che hanno esaltato la mia professionalità, facendomi sentire parte della redazione, disponibili a spiegarmi i meccanismi del giornale e a guidarmi nella comprensione delle dinamiche editoriali. Dopo esserci «annusati», sono tornato a casa con una prima commissione, un test per provare le mie capacità. Superato quel piccolo esame, ho avuto la possibilità di elaborare il mio primo vero lavoro editoriale, una donna che allatta un bambino con, in evidenza, la sezione del cervello: sarebbe stata utilizzata a corredo di un articolo in cui si trattava di quali parti del cervello si attivano durante l’allattamento. Nel tempo l’art director
ha capito che avrei potuto essere “utilizzato” anche per altri generi, oltre quello scientifico. Iniziai così a illustrare articoli di politica ed economia finché, un giorno mi è stato chiesto di cimentarmi con una copertina: ricordo ancora il faccione di Clinton con tante banconote che gli svolazzavano intorno. Il risultato? Rivisto oggi pecca sicuramente di ingenuità stilistiche, ma allora ero orgoglioso e felice. In seguito ho abbandonato Adobe Illustrator per iniziare a lavorare con Photoshop e con i primi software di grafica 3D. Non ricordo bene la sequenza di direttori con cui ho collaborato nell’arco degli anni di collaborazione con Panorama. Dopo Andrea Monti mi sembra ci sia stato Giuliano Ferrara, quindi Roberto Briglia, Carlo Rossella, Pietro Calabrese, Maurizio Belpietro e, attualmente, Giorgio Mulé. I direttori artistici con cui ho avuto il piacere di confrontarmi sono stati Beppe Preti, Silvano Vavassori, Roberto Bettoni.
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Incidente allo Shuttle
Portaerei dell’esercito americano
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Alitalia a terra
Reattore
Liberazione degli ostaggi a Nassiriya
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Uomo bionico
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Ipotesi di base lunare
Morphing Kerry/Clinton
Il petrolio scarseggia e sta affondando le economie mondiali
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Intervento al fegato
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Abuso dei medicinali
Il treno Italia
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Marketing invasivo
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Un topo nello spazio
Circolazione sanguigna
Il rischio di un utilizzo errato dei farmaci
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Cellula
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Il muro di Berlino
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opo qualche anno la mia professione di illustratore per Panorama mi stava dando grandi soddisfazioni, ho avuto uno studio a Milano per due anni. Ho collaborato, in maniera saltuaria, come freelance, anche per alcune Agenzie di comunicazione della città lombarda, un privilegio per me davvero unico, una serie di occasioni irripetibili che mi hanno insegnato tanto. Poi una telefonata non prevista: dall’altro capo del cellulare Laura Gnocchi, mi dice che
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ci siamo conosciuti quando faceva parte della redazione di Panorama e, visto che in quel momento stava prestando la sua opera presso il Venerdì di Repubblica, mi propose di risolverle con una delle mie illustrazioni una copertina natalizia. Solo in seguito ho saputo che Laura era, in quel momento, il direttore del Venerdì di Repubblica. Collaborando con il settimanale del Gruppo L’Espresso, ho conosciuto un’altra figura importante per la mia carriera di
illustratore: Gianni Mascolo, direttore artistico del «Venerdì». Al fianco di Laura e Gianni ho realizzato diversi lavori davvero interessanti.
Il Venerdì di Repubblica
un supplemento settimanale, nato nel 1987, de la Repubblica. Si occupa di cronaca, cultura, politica e attualità. Per diversi anni Eugenio Scalfari ha avuto un suo spazio dove rispondeva alle lettere dei lettori. Dall’autunno del 2007 la rubrica delle lettere viene tenuta da Michele Serra. Attualmente Il Venerdì è diretto da Attilio Giordano. (fonte Wikipedia)
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Marx come Obama
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Casa ecosostenibile
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Milano: the day after
on ricordo con precisione il periodo e la dinamica con cui sono stato contattato dall’art director de Il Mondo. La persona che ha alzato la cornetta per chiedere il mio supporto era un allora giovanissimo direttore artistico, Adriano Attus, un professionista con cui ho realizzato le immagini di questa sezione. Anche se il rapporto con «Il Mondo» è durato solo pochi mesi le illustrazioni create per questa testata (solo copertine) ritengo che siano ancora degli ottimi esempi di infografica. In seguito ad Adriano è
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stato affidato lo studio di una nuova rivista di economia della Mondadori, Panorama Economy e, visto che insieme abbiamo lavorato bene, ha progettato il nuovo giornale pensando alla mia «mano».
Il Mondo
il più conosciuto dei periodici di informazione economica, apprezzato come fonte di grande autorevolezza, è stato anche una pagina importante della storia del giornalismo del nostro Paese. Fondato nel febbraio 1949 da Mario Pannunzio, divenne subito inconfondibile per il suo stile severo, aristocratico, elegante e misurato. A testimonianza di questo, basti pensare che le didascalie delle immagini erano scritte da Ennio Flaiano. Non sostenuto dalle vendite, forse perché considerato
troppo elitario, finì le pubblicazioni l’8 marzo 1966, per tornare in edicola solo tre anni dopo. Diventò un news-magazine nel 1975 sotto la guida di Mario Pendinelli. Nel 1976 Paolo Passera lo trasformò in autorevole settimanale di economia politica. Oggi Il Mondo offre ogni settimana un panorama completo dei principali fatti economici e dei loro protagonisti, dei mercati, delle imprese e del mondo delle professioni. (fonte Wikipedia)
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o lavorato al settimale Panorama Economy già dal numero zero. Con Adriano Attus (primo direttore artistico della testata) ho realizzato davvero tante illustrazioni e, soprattutto, tante copertine. Sono particolarmente orgoglioso, oltre che per la quantità anche per la qualità delle immagini prodotte. Ogni illustrazione è «pensata» per il pezzo e mai abbiamo imitato le grandi riviste tipo «Newsweek» o «Time», come poi mi è successo di fare con altri art director. In seguito Adriano ha accettato la proposta
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di trasferirsi a Il Sole 24 Ore ed è stato sostituito da Beppe Preti (Panorama). Con Beppe il rapporto era già ampiamente consolidato, era sufficiente una telefonata di qualche minuto per trasmettermi le sue esigenze. Solo con lui avrei potuto continuare a realizzare le belle cose fatte in seguito per Economy. Poi anche Beppe è uscito dal giornale e le illustrazioni «creative» hanno iniziato a diradarsi.
Economy
il settimanale di economia Mondadori, lanciato nel 2003. Economy fornisce un’informazione autorevole e chiara sugli scenari economico-finanziari e sulle opportunitĂ di investimento. Ăˆ innovativo per il linguaggio semplice e diretto e per lo stile essenziale. Economy si caratterizza anche per la visione internazionale e si rivolge alla business community, al mondo degli opinion leader e agli investitori. Il giornale ha smesso di essere stampato nel maggio 2012. (fonte Wikipedia)
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L’euro a difesa dell’economia italiana
La truffa delle scommesse ippiche Evasione fiscale
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Regione Emilia Romagna
Regione Piemonte
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Gli “affari” di Giovanni Paolo II
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Nell’arco di quasi 5 anni ho prodotto parecchie immagini sia per il Sole 24 Ore sia per gli inserti Nòva e Plus. È stata la mia prima esperienza continuativa con un quotidiano e si è passati da richieste che prevedevano la consegna in tempi brevi a consegne da effettuare in tempi brevissimi. In questa occasione, oltre ad Adriano Attus, ho affiancato anche un altro redattore del giornale, Antonio Missieri, con cui ho progettato gran parte delle copertine di Nòva e Plus.
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Il Sole 24 Ore Nòva/Plus
il quotidiano economico più venduto in Italia. La testata nacque il 9 novembre 1965 dalla fusione di due quotidiani: Il Sole, fondato nel 1865, e 24 Ore, nato nel 1946. Attualmente il direttore è Roberto Napoletano. (fonte Wikipedia)
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Mercati finanziari
Il mercato sommerso degli sconti
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Brevetti e registrazioni
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o iniziato diversi anni orsono a collaborare con il Corriere della Sera. Il redattore che allora gestiva la sezione «Salute» del giornale, Domenico Coppola (attualmente alla Gazzetta dello Sport), mi ha chiesto di realizzare per il giornale alcune immagini di carattere scientifico. In seguito Marco Gillo (direttore artistico), mi ha proposto di illustrare le pagine del «Focus» e, nel 2010, mi è stato chiesto di studiare un’infografica per la sezione «Salute»: per la prima volta, oltre alle immagini, avrei dovuto inserire
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anche i testi e curare completamente l’impaginato. Ogni domenica da allora la mia infografica a piena pagina analizza e spiega patologie diverse. Ho avuto il privilegio durante il mio percorso professionale di conoscere i due redattori che seguono questa sezione del Corriere, Luigi Ripamonti e Cristina d’Amico, persone straordinariamente preparate dalle quali ho imparato anche il rigore dell’impaginato.
Il Corriere della Sera
acque nel febbraio del 1876 sotto la direzione di Eugenio Torelli Viollier. Nella sua storia prestigiosa e tra le firme del quotidiano si segnala, per oltre un ventennio, dal giugno del 1900 all’ottobre 1921, la direzione dell’anconetano Luigi Albertini. In tempi moderni, con l’arrivo alla direzione di Paolo Mieli si avviò un ricambio generazionale. Il 23 aprile 1997 Mieli venne nominato direttore editoriale del Gruppo RCS e lasciò la direzione a Ferruccio De Bortoli. Il 29 maggio 2003 si verificò un nuovo avvicendamento
alla direzione: al posto di De Bortoli arrivò Stefano Folli. Nel dicembre 2004 si decise quindi di richiamare in servizio Paolo Mieli. Dal 30 marzo 2009 la direzione del giornale è di nuovo affidata a Ferruccio De Bortoli per passare poi a Luciano Fontana (fonte Wikipedia)
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I viaggi della speranza
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i segreti di un buon caffè
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Camera italiana
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Senato italiano
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lcune delle mie illustrazioni sono state utilizzate anche dal quotidiano «La Repubblica». Per questa collaborazione non sono stato contattato dall’art director che ho potuto sentire solo in rarissime occasioni, ma direttamente dai redattori incaricati. Le immagini che ho realizzato sono state utilizzate prevalentemente sulle pagine della sezione «domenicale» del giornale. Poi i miei contributi, a causa dei sempre più numerosi impegni nel settore della comunicazione, hanno
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iniziato a diventare meno importanti e pian piano ho smesso di collaborare con questa testata.
La Repubblica
asce ad opera di Eugenio Scalfari, già direttore del settimanale L’Espresso. Il primo numero del nuovo quotidiano esce in edicola il 14 gennaio 1976. Si presenta al pubblico con un formato più piccolo degli altri, il cosiddetto «tabloid». Nell’aprile 1996 la direzione del quotidiano passa di mano: Eugenio Scalfari dopo vent’anni lascia il timone all’attuale direttore Ezio Mauro, pur continuando a rimanere nel giornale come editorialista. Oggi il nuovo direttore è Mario Calabresi. (fonte Wikipedia)
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Casa bianca
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Palazzo dell’ONU
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Allunaggi
Bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki
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Sulle tracce di Bin Laden
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e avete seguito le dinamiche degli avvicendamenti editoriali, vi ricorderete di Domenico Coppola che attualmente è alla Gazzetta dello Sport. Devo ancora una volta a queste «migrazioni» il successo del mio lavoro. Domenico ha apprezzato quanto fatto insieme e, trovatosi ad affrontare qualche copertina particolarmente «grafica», ha chiesto il mio aiuto. Anche in questo caso, la collaborazione consolidata mi ha permesso di conoscere altre persone che ritengo davvero valide, dal punto di
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vista umano oltre che professionale. Tra queste ci sono Luca Zanichelli e Thomas Rossi. Vorrei ricordare che per un lungo periodo ho collaborato anche con Sportweek, il settimanale della Gazzetta. In quel caso il direttore artistico era David Moretti che troveremo in seguito a Wired.
La Gazzetta dello Sport
il quotidiano sportivo più diffuso d’Italia, nasce il 3 aprile 1896 dalla fusione di due fogli specializzati di argomento ciclistico, il settimanale «Il Ciclista» di Eliso Rivera e il bisettimanale «La Tripletta» di Eugenio Camillo Costamagna. Nacque esattamente tre giorni prima dell’inizio delle Olimpiadi moderne (Atene, 6 aprile 1896). Bisettimanale (usciva il lunedì e il giovedì con quattro pagine in carta verde) veniva venduto a 5 centesimi di lire Il 2 gennaio 1899 viene scelta definitivamente la carta rosa. La novità del cambio di colore fu comunicata ai lettori sul numero del 27 dicembre
1898, con un titolo a tutta pagina. La nuova scelta cromatica si impone subito e il rosa diventerà il simbolo distintivo del giornale. Nel 1908 viene annunciata la nascita del Giro d’Italia: al corridore che guida la corsa a tappe spetterà la maglia rosa. Diventa quotidiano nel 1913. Il 29 marzo 2008, seguendo una tendenza generalizzata della stampa italiana, cambia formato diventando tabloid e viene inserito il colore in tutte le pagine. Andrea Monti è l’attuale direttore del giornale. (fonte Wikipedia)
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inalmente un mensile, illustrazioni da poter curare e più tempo a disposizione. Il mio nome, a For Men Magazine, è stato traghettato da Francesca Romano, la ragazza che mi ha accolto la prima volta che sono arrivato a Panorama, in quel momento in forza alla nuovissima redazione della testata di Cairo Editore. L’allora direttore artistico, Paola Crispino, mi ha permesso di lavorare alle immagini per il numero pilota e da lì abbiamo pensato insieme a illustrazioni che ritengo davvero interessanti. Il problema maggiore
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era l’approccio visivo ad argomenti a volte curiosi, per cui abbiamo trasformato un sistema digestivo in un flipper e un virus sessuale in un remake di «Shining».
For Men Magazine
un magazine italiano dedicato al benessere e alla cura del corpo maschile in cui vengono trattati temi come sessualità, salute, alimentazione, hobby, sport e argomenti culturali. La rivista, pubblicata da Cairo Editore, è stata fondata nel 2003 a cura di Andrea Biavardi, già direttore di Men’s Health. (fonte Wikipedia)
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Cuore in pericolo
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Virus in vena
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Stereotipi del maschio malato italiano
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a collaborazione instaurata con Airone è sicuramente derivata dal fatto che stavo già lavorando per For Men Magazine. Il direttore, Andrea Biavardi, ha scelto i miei lavori fin dal primo numero edito da Cairo Editore, in seguito ho collaborato con la testata solo in sporadiche occasioni, ma è comunque un grande piacere illustrare un giornale così prestigioso. Le immagini che ho realizzato per Airone sono prevalentemente di carattere scientifico e spesso hanno trovato spazio sul «paginone» centrale.
Airone
editata dai primi anni ottanta dalla Giorgio Mondadori Editore e si caratterizza come la prima pubblicazione italiana di divulgazione scientifica nel campo dell’etologia, dell’ecologia e, più in generale, dello studio degli animali e dell’ambiente. La sua storia è affascinante: il nome fu pensato nel 1966 da Egidio Gavazzi, lungo le rive del Sesia, osservando proprio gli aironi. Quello sarebbe stato il nome del giornale che aveva in mente, una rivista naturalistica, il cui progetto presentò all’editore Andrea Rizzoli nel 1971.
Il 15 novembre 1980 il suo telefono squillò e gli dissero: “Airone si fa!”. Il periodico uscì nel maggio 1981 con il sottotitolo «vivere la natura, conoscere il mondo». Dopo la crisi di vendite dei tardi anni novanta, la testata è stata acquistata dalla Cairo Editore ed è attualmente diretta da Andrea Biavardi. (fonte Wikipedia)
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Il triangolo delle Bermude
Amigdala
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Homunculus
Centrale nucleare
EreditarietĂ
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Allergia
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Anatomia generica di un uomo
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on ricordo con precisione quando ho avuto la prima commissione da Focus. Le collaborazioni, fino ad oggi, sono state frammentarie, ma la qualitĂ del magazine mi rende orgoglioso di ogni lavoro prodotto.
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Focus
ocus è un mensile di attualità, scienza e sociologia. L’edizione italiana, nata nel 1992, è pubblicata da Gruner + Jahr/Mondadori e diretta (dal 2014) da Jacopo Loredan. La rivista, di taglio divulgativo, si prefigge di «mettere a fuoco» il mondo della scienza e l’attualità, da cui appunto il nome «focus», che in latino significa mettere a fuoco, riferito a lenti. Focus pubblica articoli di scienza, di problematiche sociali e periodicamente realizza sondaggi di opinione su temi attuali. Inoltre periodicamente vengono pubblicati
articoli di storia, salute, approfondimenti, tecnologia, sport, animali, natura, spazio e comportamento. (fonte Wikipedia)
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Equipaggiamento sub
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o avuto l’occasione, in passato, di lavorare per il magazine «Sportweek» della Gazzetta dello Sport. In quel periodo il direttore artistico era David Moretti e, come succede di solito, mi ha traghettato all’interno delle redazioni per cui è passato, ricordo in particolare «Rolling Stone» e «GQ». Poi per lui è iniziata la grande avventura di Wired Italia e, di conseguenza, ho avuto l’occasione di collaborare, anche per una copertina, con questo prestigioso mensile. Purtroppo il mio stile si presta poco al tipo di
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immagini richieste dal giornale e quindi, a poco a poco, le collaborazioni si sono diradate.
Wired
una rivista mensile statunitense di proprietà di Condé Nast Publications. A partire dal 19 febbraio 2009 viene pubblicata anche la versione italiana di Wired. Il nome scelto è «Wired, Storie, idee e persone che cambiano il mondo», dato che la sola parola “Wired” era di difficile comprensione per il pubblico italiano. Attualmente il direttore è Federico Ferrazza. (fonte Wikipedia)
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Aereo a pannelli solari
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mberto Brindani, che ho conosciuto come co-direttore di Panorama, ha chiesto la mia collaborazione ogni volta che è approdato alla direzione di una nuova testata. È stato il caso di «TV Sorrisi e Canzoni», di «Gente» e di «Oggi». Anche in questo caso il mio apporto non è risultato quantitativamente importante, ma le immagini prodotte sono sicuramente di grande impatto e hanno raccontato momenti importanti della nostra storia.
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Oggi/Gente
ggi è una delle più diffuse riviste settimanali di attualità italiane, attualmente edita da RCS MediaGroup. Nacque nel luglio 1945 sulle ceneri di Omnibus, fondato nel 1939 a Milano da Mario Pannunzio e Arrigo Benedetti. La chiusura era stata voluta fortemente, nei primi mesi del 1941 dal regime fascista, dopo lunghe ricerche di pretesti per toglierlo dalle edicole (Mussolini alla fine giudicò, un articolo di Alberto Savinio su Giacomo Leopardi, irriverente nei confronti del poeta e dell’Italia e andò su tutte le furie, decretandone la chiusura). Dal febbraio 2010 il direttore è Umberto Brindani.
ente vanta una lunga tradizione nelle famiglie italiane da oltre 40 anni. Fondata da Edilio Rusconi nel 1957, è diretta dal 14 novembre 2006 da Monica Mosca ed edita dal Gruppo Editoriale Hachette. (fonte Wikipedia)
(fonte Wikipedia)
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Mar del Giappone
Minam Nobiru Shiogama Yamagata
Senda S
Fukushima
F
Tok Mito
Utsonomiya TOKIO
Ichihara TOKIO
Reattore 4 ha prodotto vari incendi, sempre domati
CENTRALE DI FUKUSHIMA
Reattore 3 ha avuto una parziale fusione del nocciolo. Il reattore ha subito una parziale distruzione dell’edificio in seguito ad un’esplosione di idrogeno. Il reattore ha visto nella giornata di lunedì 21 un aumento di pressione interna
Reattore 2 ha avuto una parziale fusione del nocciolo
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Reattore 1
ha avuto una parziale fusione del nocciolo. Il reattore ha subito una parziale distruzione dell’edificio in seguito ad un’esplosione di idrog
An
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misanriku Rikuzentakata Onagawa
ai Soma Fukushima Daiichi Fukushima Daini
kai
Zone colpite Forte intensità Fortissima intensità Località distrutte Centrali nucleari
Pellet radioattivo contenente la polvere di uranio
Oceano Pacifico
4m
1 cm 72 barre di combust tibile combustibile assembla ate assemblate
Barra di combust combustibile compost composta da 350 ppellets
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geno
Reattore Pompe interne del reattore Piscine del combustibile esaurito nello contenente grandi quantità di acqua Contenitore di rinforzo in cemento Sala di controllo Generatore a turbina Generatore di corrente
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ewton è entrato nella mia carriera in modo inaspettato quando il direttore era ancora Giorgio Rivieccio. Ho realizzato per questa testata diverse illustrazioni interessanti, dalla ricostruzione, forse una delle prime, del ponte di Messina a una serie di immagini a corredo di servizi che analizzavano, alla luce di nuove analisi, le morti misteriose della storia. Rimane, a mio avviso, una rivista davvero importante che mantiene il rigore dell’informazione scientifica.
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Newton
una rivista mensile italiana di divulgazione scientifica. Fondata nel 1997 e diretta negli ultimi anni dell’edizione RCS da Giorgio Rivieccio, ha interrotto le pubblicazioni dal 2008 al 2010, quando è tornata in edicola, edita da Ri.Do. Servizi Editoriali s.r.l. e diretta da Cristiano Taglioretti. La caratteristica della rivista è una divulgazione scientifica semplice, efficace e priva di sensazionalismo. (fonte Wikipedia)
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Mini robot per sondare il terreno
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Omicidi storici irrisolti
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Con «OK la salute prima di tutto», comunemente chiamata «OK Salute», il rapporto è nato già dal primo numero, quando sono stato convocato dall’allora direttore Paolo Pietroni per capire quale avrebbe potuto essere il mio apporto al giornale. Per diversi anni ho realizzato parecchie illustrazioni, ogni mese ho spiegato con le mie immagini diversi tipi di patologie. Oggi, dopo una breve pausa, sono tornato a illustrare le pagine di Ok Salute.
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Ok salute
n mensile incentrato sul miglioramento del proprio benessere. Un’idea Rcs fondata da Paolo Pietroni. Adatto a qualsiasi tipo di pubblico, affronta ogni mese tematiche di grande attualità con semplicità e chiarezza, al fine di fornire, sempre, utili consigli su come mantenere in salute il proprio fisico. Attualmente la casa editrice è la PRS mediagroup e il direttore è Vito Romaniello. (fonte Wikipedia)
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Anatomia generica femminile
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Cervicalgia
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Utilizzo sbagliato degli spazzolini elettrici
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Pancreas
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avorando per «Panorama» ho avuto la fortuna di conoscere anche il direttore artistico di «TV Sorrisi e Canzoni», Stefano Carapelli. Con lui ho illustrato alcuni eventi importanti per la testata: San Remo, Miss Italia, Grande Fratello. Poi, quando è diventato direttore Umberto Brindani, ha voluto inserire nel periodico un «focus» in cui si mettevano a nudo i set delle varie trasmissioni televisive. Ricordo che il redattore
incaricato mi ha detto che i lettori apprezzavano molto quelle due pagine. Dopo quasi un anno, questa sezione è stata eliminata e ora la mia collaborazione con il giornale è prevalentemente orientata all’allegato di carattere scientifico che si chiama «Salute!». Attualmente le persone con cui interagisco in redazione sono Davide Giacon e Roberto Marchioro.
TV Sorrisi e Canzoni
scito per la prima volta nel 1952 con il nome di «Canzoniere d’Italia» e diventato poi «Sorrisi e Canzoni d’Italia». Si occupava di musica leggera quando ancora le trasmissioni televisive erano di là da venire. Detiene ancora oggi, grazie a un accordo con le case discografiche, la comproprietà dei diritti sui testi delle canzoni e chi vuole pubblicarli deve chiederne l’autorizzazione. Nacque dall’editore Giuseppe Campi di Foligno (PG) e venne gestito dal figlio Feliciano, in partnership con la Rizzoli (è stato rilevato nel 1982 dall’allora Silvio Berlusconi Editore).
Storico direttore è stato Gigi Vesigna, a cui si devono record storici di vendita tuttora imbattuti. Assunto nel 1967 come redattore, ne è diventato direttore nel 1973. Nel 1994 la direzione del settimanale passa nelle mani di Pierluigi Ronchetti, che resterà al timone della rivista per 8 anni. Dal settembre 2002 all’ottobre 2006 il direttore della rivista è stato Massimo Donelli. Dal 16 ottobre 2006 al 19 giugno 2008 il direttore è stato Umberto Brindani, sostituito dal 23 giugno da Alfonso Signorini. (fonte Wikipedia)
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uesta, senza nulla togliere a tutto il lavoro svolto fino ad oggi, è l’immagine che mi dà più soddisfazione. Ogni illustratore vorrebbe essere pubblicato su una rivista prestigiosa come «Nature» e se poi l’immagine diventa copertina, si realizza un sogno. Il committente è stato il prof. Roberto Danovaro, Direttore del Dipartimento Scienze del Mare presso l’Università Politecnica delle Marche, esperto di biodiversità e funzionamento degli ecosistemi marini.
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Nature
una delle piÚ antiche e importanti riviste scientifiche esistenti, forse in assoluto quella considerata di maggior prestigio nell’ambito della comunità scientifica internazionale. Viene pubblicata fin dal 4 novembre 1869. Nonostante la maggior parte delle riviste del campo siano oggi altamente specializzate, Nature è uno dei pochi giornali, insieme ad altri mensili quali Science e Proceedings of the National Academy of Sciences, che pubblica ancora articoli originali su svariati settori scientifici. Molti sono gli
avanzamenti e le scoperte di carattere scientifico che sono stati pubblicati su Nature. (fonte Wikipedia)
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Già qualche anno fa ho illustrato un articolo del Prof. Danovaro pubblicato sulla rivista Science. In quell’occasione, purtroppo, non riuscimmo a conquistare l’ambita posizione di copertina. In seguito il Prof. Danovaro mi propose di visualizzare una nuova ricerca che aveva molte probabilità di essere pubblicata su Nature. Questa volta puntammo alla copertina. Il pezzo, scritto in parole semplici, raccontava come alcuni virus degli abissi marini stessero distruggendo i batteri del fondale, causando enormi danni all’ecosistema marino ed alla catena alimentare. L’illustrazione da realizzare doveva essere emozionante, diversa dalle classiche immagini al microscopio elettronico, era necessario far trasparire il dramma del genocidio che si stava compiendo nelle profondità degli oceani.
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Dopo il primo incontro con il prof. Danovaro ho iniziato a raccogliere il materiale di documentazione utilizzando internet. Ho cercato e stampato le immagini di batteri e virus che più mi piacevano.
Ho iniziato a scolpirne le forme con il mio software di grafica 3d Dopo una prima prova che non mi aveva soddisfatto, cominciai a cercare ispirazione dalle locandine dei film di fantascienza ed il risultato è stato davvero interessante. Se non ci fosse l’inconfondibile logo della testata di Nature ad allontanare ogni dubbio, il disegno potrebbe tranquillamente descrivere un’astronave assalita da una moltitudine di piccoli ma violentissimi alieni. Sicuramente, mi ha poi detto il Prof. Danovaro, una fotografia avrebbe potuto ritrarre solo la forma di un virus, che ha dimensioni di un decimillesimo di millimetro ma così sarebbe sfuggito il senso profondo del processo che abbiamo studiato, quella lotta senza quartiere che ha come teatro gli abissi del mare.
o incontrato Tangherlini pochissime volte e ci siamo scambiati sempre pochissime parole. Con lui, come con altri protagonisti dell’arte contemporanea di grande qualità, con cui ho avuto modo di lavorare, come Paolo Volponi, Orfeo Tamburi, Umberto Mastroianni, Virgilio Guidi, Gianni Dova, Enzo Cucchi, Mario Giacomelli, Pericle Fazzini, le parole servono a nulla. Con Tangherlini basta lo scambio di uno sguardo per condividere l’esistenza di una completa sintonia sul percorso dell’arte, sulla necessità del lavoro di rinnovamento culturale che siamo, ciascuno nel suo specifico, chiamati a compiere. Un percorso necessitato, che non ammettendo cedimenti o deviazioni alternative, non fornisce
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neppure spazi di inutile conversazione. Tangherlini ha condotto nella grafica attuale le seduzioni e le prospettive di un uso poetico e creativo delle tecniche digitali, cioè le seduzioni e le prospettive di una rivoluzione epocale, che darà respiro all’arte del XXI secolo. Carlo Emanuele Bugatti Direttore del Museo comunale d’arte moderna e della fotografia di Senigallia
Ricerca personale
«La nostra missione genetica è quella di ricevere, di elaborare e di produrre informazioni digitali» (Timothy Leary)
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Vorrei farvi un esempio di come si sviluppa la commissione dell’immagine per una copertina della rivista Panorama. In questo caso il mio interlocutore è stato Beppe Preti, allora art-director del magazine.
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Lunedì ore 12,00 Ricevo una telefonata da parte di Beppe, in cui mi viene chiesta la disponibilità a collaborare per la realizzazione dell’immagine di copertina per il numero della rivista che sarà in edicola il giovedì seguente. Il concept trasmesso a lui dal direttore vuole evidenziare il «boom» di libri che parlano di Crociati e Sacro Graal, in seguito all’uscita del libro «Il Codice Da Vinci». Le possibilità di interpretazione sono numerose e decidiamo di percorrere quelle per noi più suggestive. I tempi per avere l’immagine in alta risoluzione sono i soliti: consegna entro martedì alle 12.00. Ore 12,30 Sono su internet a cercare notizie e immagini sull’argomento in oggetto. La documentazione è fondamentale, l’idea può scaturire anche scorrendo i vari siti che trattano l’argomento a cui siamo interessati. Ore 18,00 Consegna delle prime tre bozze. Dopo anni passati davanti a un monitor il mio modo di lavorare non prevede l’utilizzo di carta, i miei «schizzi» li eseguo direttamente sul computer, utilizzando Painter, Photoshop o direttamente in 3D, magari con dei modelli grezzi e poco dettagliati. Posso così valutare le luci, le ombre e le forme, in maniera più realistica. Le scene che ho provato a visualizzare: 1 - Un modello «fantasy»
del sacro graal appoggiato su un mantello di crociato e una spada, in una versione ho inserito anche delle fiamme in primo piano; 2 - Un gargoyle illuminato in maniera drammatica; 3 - Un crociato in varie posizioni: ho pensato di inserirlo in una scena con dei libri per aiutare la lettura del concept. Ore 18,20 La scelta del direttore di Panorama è caduta sull’immagine n.3, ma il crociato che funziona meglio è quello visto di fronte con la spada in mano. Il fondo è quasi neutro per mettere in evidenza gli elementi interessanti dell’immagine. Ho inserito un elmo «classico» dell’iconografia dei crociati. Ore 19,15 Ho spedito l’immagine scelta, in bassa risoluzione, con le correzioni richieste dal direttore artistico, avendo cura di lasciare abbondanza intorno per permettergli di gestire i testi nel modo migliore. Ore 20,00 Preti mi invia una prova di impaginato. L’illustrazione funziona. Ma a lui non dispiace la possibilità di mettere in primo piano le fiamme proposte in una delle soluzioni iniziali. Lo faremo comunque in post produzione, devo solo fare attenzione a scegliere le luci giuste.
lavora per darmi un’immagine in alta risoluzione di 5.000 pixel di altezza. Martedì ore 09,00 Recupero il file prodotto dal software e inizio a migliorare l’immagine in Photoshop. Su un livello provo le fiamme desiderate da Beppe e, per contrasto cromatico, aggiungo un cielo blu dietro il crociato. Ore 10,30 Spedisco le due illustrazioni a Panorama. Ore 11,00 Fatta la prova di stampa, Preti presenta la copertina al direttore della rivista, che dà il suo benestare. Ore 11,30 Arriva finalmente la telefonata che approva il lavoro svolto. Ancora una volta i tempi richiesti sono stati rigorosamente rispettati. Questo anche grazie al feeling instaurato, in questo caso, proprio con il direttore artistico, solo così è sufficiente sentirsi un paio di volte al telefono, raccontarsi sensazioni e aspettative ed ecco che in 24 ore si può creare la copertina per una delle testate più prestigiose d’Italia.
Lunedì notte Il mio programma di grafica 3D, «Lightwave»,
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Arte sintetica: così di solito vengono classificate le mie opere dai detentori del «potere» artistico, e questo solo perchè un mouse è diventato il mio pennello, un monitor la mia tela ed internet la mia galleria. Alcuni galleristi mi hanno classificato come «non classificabile» perchè non ho, secondo la loro visione dell’arte, uno stile riconoscibile, non ho un tema che mi caratterizzi. «Gioco» con le immagini, «sperimento» soluzioni diverse per esprimere lo stesso concetto, a volte arrivo al minimalismo assoluto, in altre occasioni le mie immagini tracimano informazioni, a volte mi esprimo con uno stile «astratto» altre
volte la riproduzione iperrealista mi aiuta a descrivere un pensiero. E allora? Chi stabilisce cosa un artista «deve» produrre? Forse sto semplicemente compiendo la mia missione genetica descritta da Timoty Leary. Il computer diventa così non quello strumento demoniaco descritto da Orwell ma un semplice «elettrodomestico» del pensiero, la porta attraverso cui le immagini che si trovano forse in un universo parallelo riescono ad entrare nel nostro, trasformate in bit da noi umani che, come ostetriche, le aiutamo a nascere.
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