Bilancio Sociale

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BILANCIO SOCIALE

DEI GIOVANI IMPRENDITORI MAGGIO 2014 - APRILE 2015


CONVIDIVERE PER CRESCERE 2


CONVIDIVERE PER CRESCERE di Marco Gay

Presidente Giovani Imprenditori Confindustria

Condividere l’esperienza di bilancio sociale significa

della

condividere qualcosa in più di un’esperienza di

opportunità per le nuove generazioni. Ed è la

crescita

comunicazione.

società civile che motiva ancora una volta la nostra

Non si tratta, infatti, soltanto di utilizzare un nuovo

volontà di trasparenza.

strumento, ma di far leva su un sentimento.

Ma è anche una storia di crescita associativa.

Quello che da sempre ci contraddistingue come

Che

Giovani Imprenditori. Quello di responsabilità.

Imprenditori comporta sostituire nelle nostre

significa

economica,

della

condivisione:

creazione

essere

di

Giovani

relazioni il sentimento della competizione, tipico La storia del nostro Movimento è la storia di una

del fare impresa, con quello della cooperazione.

coscienza critica.

Quando andiamo sui mercati esteri, quando ci

Che

significa

cultura

contaminazione:

d’impresa,

salvaguardia

innovazione,

confrontiamo con le istituzioni, quando entriamo

dell’ambiente,

nelle scuole lo facciamo come squadra, con spirito

legalità, rischio e merito non esisterebbero oggi per

di collaborazione.

il Movimento se non avessimo saputo comunicarli e portarli all’attenzione, dentro e fuori Confindustria.

Una crescita associativa che ha portato dentro al Movimento donne e uomini che si sentono gli

Una coscienza che si è sviluppata dall’incontro,

imprenditori di oggi e non solo quelli di domani,

talvolta scontro, con la società civile, che è stata

giovani che hanno responsabilità di impresa, che

destinataria e mittente di un percorso dialettico e

sono sempre più “padri” delle proprie aziende e

propositivo, nei confronti delle riforme istituzionali,

non “figli” di papà.

E E E E E

3


Ed è, infine, la storia di ognuno di noi.

Che le racconta e, nel raccontarle, spinge ciascuno

Che significa consapevolezza: il bilancio sociale del

di noi ad arricchirle.

Movimento non è che la naturale conseguenza del

Sottoporre al giudizio critico i nostri progetti di

bilancio sociale che, come imprenditori, facciamo

ieri, confrontandoli con i risultati di oggi, è infatti

alla fine di ogni giorno, alla chiusura di ogni

essenziale e necessario per immaginare un futuro

contratto, alla definizione di ogni investimento, alla

migliore domani.

assunzione di ogni collaboratore.

Un futuro costruito sulla responsabilità. Grazie

Il bilancio sociale - personale e intimo, che scriviamo

alla contaminazione, alla condivisione e alla

nella nostra testa e leggiamo negli occhi di chi ci

consapevolezza.

osserva - è quello che fa dell’imprenditore un attore sociale essenziale per lo sviluppo e il benessere

Fiero di essere parte di questa storia, voglio dire

della società.

grazie a ogni singolo giovane imprenditore che ha reso possibile tutto quello che leggerete nelle

Ci assumiamo ogni giorno il rischio di impresa

pagine di questo bilancio sociale.

e sappiamo che la responsabilità delle nostri azioni non ricade solo su noi stessi ma su tutte le persone che in un modo o in un altro partecipano a quel rischio: che sia il socio unico della startup o l’amministratore delegato di colossi con 5mila operai non conta, quel che conta è lo spirito con cui si affronta questa responsabilità. Uno spirito che fa di noi dei civil servant, a servizio dell’impresa, del suo territorio e, quindi, del Paese. Il bilancio sociale del Movimento è, insomma, quello che dà un senso a tutte queste storie. Personali e collettive.

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RSI E BILANCIO SOCIALE NOTA METODOLOGICA

p. 7

GRUPPO DI LAVORO

p. 8

1. IDENTITÀ

p. 10

1.1

Ci presentiamo

p. 12

1.2

La nostra mission: cambiare (tutto) per restare noi stessi

p. 14

1.3

La nostra storia: figli di papà a chi?

p. 15

1.4

Il nostro presente: essere Giovani Imprenditori oggi

p. 16

1.5

Il nostro futuro: le linee strategiche della Presidenza Gay

p. 17

1.6

Come siamo organizzati

p. 22

1.7

I principali stakeholder

p. 48

2.

ATTIVITÀ REALIZZATE NEL PERIODO E OBIETTIVI FUTURI

p. 60

2.1

Cosa facciamo

p. 61

2.2

Le attività istituzionali

p. 62

2.3

I progetti e le idee

p. 66

#Giovani: sostenere e promuovere i giovani in Italia e all’estero

p. 67

#Merito: sviluppare gli imprenditori di domani

p. 70

#Responsabilità: l’impresa sociale, l’etica, la sostenibilità imprenditoriale

p. 74

#Cambiamento: ripartire in Italia, vincere all’estero, innovare il Made in Italy

p. 80

#Futuro: le start up di oggi, le imprese di domani

p. 85

#Competenze: far emergere skill e leadership degli imprenditori

p. 89

2. 4

La nostra voce: #comunichiAMO

p. 92

2. 5

Il territorio al centro: #noicisiamo

p. 97

2.6

La Governance: #semplificare

p. 100

3.

CONCLUSIONI

p. 101

Postfazione - Laura Tinari e Stefania Zuccolotto

5

p. 102


NOTA METODOLOGICA NOTA METODOLOGICA 6


FINALITÀ DEL BILANCIO SOCIALE Per la prima volta nel 2015 il Movimento Nazionale ha deciso di intraprendere un percorso di trasparenza e coinvolgimento che ha portato alla redazione del Bilancio sociale. Obiettivo del progetto è far si che la redazione di questo documento non sia fine a se stessa, ma diventi una policy del Movimento, da estendere, nel tempo, a tutte le territoriali. Il Bilancio sociale è un documento consuntivo ma con un forte orientamento al futuro: permette di rendicontare le attività svolte e i risultati raggiunti in un dato lasso di tempo, per confrontarli con quelli precedenti e con gli obiettivi formulati, e, al contempo, per contribuire a definire le linee programmatiche. Il Bilancio sociale consente una gestione trasparente dell’organizzazione, necessaria per legittimare e rafforzare il rapporto di fiducia con i propri interlocutori, configurandosi così anche come ottimo strumento di controllo, comunicazione e marketing associativo. Ha partecipato alla redazione del documento un gruppo di lavoro molto ampio costituito, oltre che dal vertice del Movimento, dai referenti dei vari Comitati.

RIFERIMENTI METODOLOGICI Nella rendicontazione è stato fatto riferimento a: •

Linee guida per il reporting di sostenibilità Global Reporting Initiative - GRI, Linee guida per il reporting di sostenibilità, 2000-2011, version 3.1;GRI, G4 Sustainability Reporting Guidelines, 2013;

Principi di redazione del bilancio sociale del Gruppo di studi per il bilancio sociale - GBS, Gruppo di studio per il bilancio sociale, Principi di redazione del bilancio sociale (2001), Giuffrè 2005, 2007, 2013 e documento di ricerca n. 10, La rendicontazione sociale per le aziende non profit, 2009;

Standard della serie AA1000 AccountAbility - AccountAbility, AA1000 Series, 2008, 2011.

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NOTA METODOLOGICA GRUPPO DI LAVORO 8


IL COMITATO GUIDA DEL BILANCIO SOCIALE E IL GRUPPO DI LAVORO Il processo di rendicontazione è stato presidiato da un Comitato Guida composto dal Presidente del Movimento Giovani Imprenditori e dalle Responsabili dei Comitati RSI e politiche di genere e Policy e convegni. Questo bilancio è stato redatto dalla Segreteria del Movimento insieme al Comitato Guida sulla RSI con il coinvolgimento di numerosi referenti sia per la raccolta dei dati sia per la descrizione delle attività.

COMITATO GUIDA

GRUPPO DI LAVORO Michela FANTINI, Direttore Segreteria Nazionale GI

Laura TINARI, Responsabile Comitato RSI e politiche di genere

Linda CECCONI, Segreteria Nazionale GI

Stefania ZUCCOLOTTO, Responsabile Comitato Policy e convegni

Angela VALENTE, Segreteria Nazionale GI

Patrizia CAMILLETTI, Comitato RSI e politiche di genere

Maria MARANGONI, Comitato Policy e convegni

Andrea STELLA, Comitato RSI e politiche di genere

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1. IDENTITÀ

10


A caratterizzare più di tutto il Movimento è l’essere un’associazione

di persone,

una peculiarità che permette ai Giovani Imprenditori di esaltare, nella propria azione, la consapevolezza del ruolo dell’imprenditore. A differenziare le due anime di Confindustria è infatti la consapevolezza che da un lato ci sia un’associazione di imprese con strutture a cui sono iscritte aziende che versano i contributi; mentre dall’altro ci sia un’associazione di imprenditori la cui presenza è legata alle singole persone che contano un voto a testa.

Innocenzo Cipolletta “Le due anime di Confindustria” Qualeimpresa n. 9-10/00

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1.1 CI PRESENTIAMO Il Movimento è espressione di un’imprenditoria giovanile consapevole del proprio ruolo, orientata e aperta al nuovo, impegnata a incoraggiare il diffondersi di iniziative che possano portare alla nascita di nuovi soggetti imprenditoriali e a uno sviluppo autentico. Essere

un

Movimento

di

persone

e

GIOVANI IMPRENDITORI

non

Movimento di persone

un’Associazione di aziende è quello che, come Giovani Imprenditori, ci distingue e ci rende unici all’interno del Sistema Confindustria. Essere Movimento significa, infatti, valorizzare

PRESIDENTE

la consapevolezza del ruolo dell’imprenditore,

Marco

GAY

“liberandolo” dal condizionamento degli interessi aziendali particolari.

DIRETTORE

Michela

FANTINI

Fanno parte di questo Movimento quasi 13mila associati, organizzati in 95 Gruppi territoriali e 20

SEDE

Comitati Regionali.

Viale dell’Astronomia 30

ROMA

Giovani, perché di età compresa tra i 18 e i 40 anni.

ISCRITTI

12.500

Imprenditori, perché per iscriversi è necessario avere responsabilità di gestione in aziende iscritte alle associazioni territoriali aderenti a Confindustria. Ma soprattutto Giovani Imprenditori, che non

www.giovanimprenditori.org

indica solo uno status anagrafico o sociale ma prima di tutto una condivisione di valori e obiettivi.

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B

60% EtĂ compresa tra 30 e 35 anni

75%

40%

75% Ricopre un incarico di vertice

60%

20%

Lorem ipsum ad his scripta blandit partiendo, eum fastidii accumsan euripidis in,

C

20%

62%

Imprenditori di prima generazione

13

41% 74% 85%


1.2 LA NOSTRA MISSION: CAMBIARE (TUTTO) PER RIMANERE NOI STESSI

Combattere le rendite di posizione e lo status quo,

migliorare le condizioni sociali e lavorative dei giovani, promuovere una economia innovativa, inclusiva, meritocratica. La mission dei Giovani Imprenditori si sintetizza in una parola:

cambiamento

L’Italia, per tanti, troppi anni, è stata raccontata da una famosa frase: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” (Il Gattopardo, Tomasi di Lampedusa). I Giovani Imprenditori la pensano esattamente all’opposto: è essenziale cambiare quello che non funziona e, per riuscirci, è necessario rimanere se stessi. Ossia giovani, imprenditori, innamorati del proprio Paese. La spinta verso il cambiamento è una costante per i GI. Innovare presuppone sapere guardare oltre il presente e le sue difficoltà, avere capacità di analisi, sapersi posizionare in maniera strategica su temi di attualità e di medio-lungo termine. Innovare significa però anche tener fede ad alcuni principi: responsabilità, rischio e merito, attraverso i quali il Movimento esprime una forza capace di ascoltare e farsi ascoltare, sia all’interno che all’esterno del sistema associativo. Fra innovazione e attaccamento ai valori, si dispiega la mission dei Giovani Imprenditori: dalla conoscenza degli aspetti economici, sociali, politici ed aziendali per favorire la crescita, allo sviluppo dello spirito associativo come consapevolezza della funzione economica ed etico-sociale dell’impresa, fino alla diffusione della cultura d’impresa nella società civile.

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1.3 LA NOSTRA STORIA: FIGLI DI PAPÀ A CHI?

I Giovani Imprenditori sono la “coscienza critica” di Confindustria,

il “laboratorio dell’innovazione” nei confronti della società civile o dei “figli di papà”?

A rileggere la storia dei Giovani Imprenditori si scopre che la loro capacità di porsi nel breve termine come forza “contro” - contro le rendite di posizione, il capitalismo di relazione e la corruzione - è stata sempre uno strumento strategico per posizionarsi sul lungo periodo come forza “a favore” - a favore della libertà, dell’uguaglianza delle condizioni di partenza, della meritocrazia e dell’eccellenza. Il Movimento dei Giovani Imprenditori nasce sulla spinta dei cambiamenti che investono la società italiana alla fine degli anni ‘60, contestualmente alla prima grande riforma dell’organizzazione di Confindustria con lo Statuto Pirelli. Il primo Presidente, Lorenzo Vallarino Gancia, segna la propria autonomia da Confindustria, sulla quale i Giovani Imprenditori costruiscono la loro identità: i temi che vengono portati all’attenzione sono quelli di una direzione confederale troppo verticistica e di troppo stretto legame con la politica, dell’innovazione e dell’apertura verso la società, della trasparenza. Nei decenni successivi i Giovani Imprenditori acquistano maggiore peso e visibilità, con la diffusione dei gruppi territoriali, regionali e provinciali, in tutta Italia. E con l’istituzionalizzazione, negli anni, dei Convegni nazionali di Santa Margherita Ligure e di Capri che pongono questioni di rinnovamento in ambito economico e sociale: le riforme istituzionali, la questione morale, la modernizzazione, la cultura d’impresa, la salvaguardia dell’ambiente. Temi che si legano alle vicende storiche che segnano l’Italia: tangentopoli, la globalizzazione, la crisi economica. Alcuni presidenti dei Giovani Imprenditori sono stati in seguito eletti al vertice di Confindustria: Luigi Abete, Antonio D’Amato e Emma Marcegaglia.

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1.4 IL NOSTRO PRESENTE: ESSERE GIOVANI IMPRENDITORI OGGI

Le sfide devono essere affrontate con la capacità di una organizzazione reattiva e viva, che non si limita a subire le trasformazioni ambientali ma cerca di anticiparle.

Negli ultimi anni la crisi e l’emergere di nuovi modelli di business hanno ridefinito la cultura imprenditoriale e, con essa, i modelli associativi. Per rispondere a questi nuovi paradigmi, Confindustria ha avviato una complessa e stimolante fase di riforma, aprendo una riflessione sulla governance, sul perimetro associativo e sui servizi agli associati. I Giovani Imprenditori, dal canto loro, hanno interpretato lo “spirito del tempo” cercando di dare risposta alle nuove esigenze sorte non soltanto per le imprese ma per la stessa società: alle spinte recessive create dalla crisi finanziaria, alla forte disoccupazione giovanile, alla costante desertificazione industriale e all’incidenza sempre maggiore di fenomeni come corruzione ed economia criminale. Il Movimento ha avanzato proposte coraggiose per sostenere le imprese in difficoltà, promuovere il Made in Italy nel mondo, attrarre i nuovi imprenditori e le startup, migliorare la competitività imprenditoriale del Paese e favorire una politica industriale lungimirante.

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1.5 IL NOSTRO FUTURO: LE LINEE STRATEGICHE DELLA PRESIDENZA GAY

Giovani, responsabilità, futuro, merito, competenza e cambiamento: queste le parole d’ordine della Presidenza Marco Gay.

Un sguardo al futuro: quello di imprenditori giovani che non si rassegnano a dare per scontato che i figli vivranno peggio dei padri.

Una assunzione di responsabilità verso le proprie aziende e i propri collaboratori: quella della classe dirigente di oggi e di domani, che vuole liberare le energie positive che ancora esistono e favorire sviluppo e crescita.

Una sfida: quella di coinvolgere le forze più vitali del Paese per costruire un nuovo modello competitivo di crescita.

Durante il primo anno di Presidenza, particolare attenzione è stata data a 4 macrotemi: LAVORO, POLITICA INDUSTRIALE, INNOVAZIONE E LEGALITÀ.

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LAVORO IL CONTRASTO ALLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE È UNA EMERGENZA SOCIALE ED ECONOMICA A CUI È NECESSARIO RISPONDERE CON MISURE INCISIVE.

INVASIONE PACIFICA DELLE SCUOLE Lo scopo è quello di sviluppare e avviare stabilmente la formazione dei ragazzi facendo entrare nelle scuole i Giovani Imprenditori

come

orientatori,

con

lo scopo anche di trasmettere i valori dell’autoimprenditorialità, l’impegno e la responsabilità. Il progetto vuole promuovere azioni

Per rimettere l’uomo al centro delle politiche del

di

lavoro e per incentivare la convivenza generazionale,

cultura

imprenditoriale,

sia

sistematizzando le tantissime esperienze

è indispensabile investire sul capitale umano.

di formazione e orientamento fatte dai Gruppi Giovani territoriali e regionali

Il lavoro si crea a partire dalla scuola: dalla

presso le scuole - affiancando a questi

istituzionalizzazione della alternanza scuola-lavoro

alcuni

alla diffusione di cultura di impresa, tramite quella

strumenti

di

riconoscibilità

nazionale e diffondendo le best practices

che è stata definita una invasione pacifica delle

- sia sperimentando forme nuove di

scuole, nella quale gli imprenditori svolgono funzione

diffusione e valorizzazione della cultura

di mentoring e tutoring verso gli studenti.

di impresa.

Sul mercato del lavoro va ribaltato il rapporto fra

L’invasione dà inoltre attuazione al

politiche attive e passive, semplificate le fattispecie

Protocollo d’intesa MIUR Confindustria

contrattuali, aperta una riflessione su principi e

“Adotta una scuola per Expo” siglato il 28

garanzie comuni a livello europeo.

novembre 2014.

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POLITICA INDUSTRIALE RIPORTARE LA MANIFATTURA AL CENTRO DELLE POLITICHE PUBBLICHE E DELLE STRATEGIE PRIVATE, PER UN “NUOVO RINASCIMENTO INDUSTRIALE”.

RESHORING Il «reshoring» è il fenomeno opposto all’«offshoring». Sempre più aziende che negli ultimi anni,

soprattutto

durante

la

crisi,

avevano delocalizzato, ora scelgono di rimpatriare, spinte dall’aumento dei costi del lavoro in Asia e Est Europa, dalla ripresa della domanda interna, dalla

A lungo si è pensato che nelle economie avanzate il

semplificazione logistica e, negli USA,

destino della manifattura fosse segnato e che ci si

invogliate anche da politiche fiscali e di

dovesse concentrare esclusivamente nei servizi ad

semplificazione ad hoc.

alto valore aggiunto.

A contare molto anche il fattore branding

Oggi siamo invece consapevoli che uno sviluppo

e il valore del capitale umano. L’Italia

durevole è possibile solo attraverso sistemi produttivi

è il secondo Paese per incidenza del

che tengano insieme tutte le diverse fasi della catena

fenomeno: l’università Uni-Club MoRe

del valore.

ha contato 79 casi di aziende rientrate in patria a cui si aggiungono altre 12

Da qui l’importanza del reshoring, delle condizioni

aziende che, pur non tornando in Italia,

del fare impresa in Italia - certezza della giustizia, infrastrutturazione

materiale

e

hanno ridotto la distanza tra la località

immateriale,

di produzione e la Penisola (un fenomeno

semplificazione P.A. - e di una politica industriale

che è stato definito di «nearreshoring”)

decennale, che valorizzi le potenzialità e i driver di sviluppo del sistema produttivo.

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INNOVAZIONE INVESTIRE IN RICERCA E SVILUPPO PER FAVORIRE LA NASCITA DI NUOVA IMPRENDITORIA E LA CRESCITA DELLE IMPRESE TRADIZIONALI.

Lo sviluppo imprenditoriale italiano non può passare solo per l’ICT: è necessario favorire la nascita di nuove imprese nei settori in cui il Paese è competitivo - agroalimentare, tessile, beni culturali, meccanica - e allo stesso tempo cercare di integrare le start up con le imprese tradizionali. Servono investimenti: i Giovani hanno proposto in Europa la guerra del 3%, ovvero un impegno dell’Italia a investire il 3% del PIL in R&S, come previsto da “Europa 2020”, senza conteggiare le risorse nei vincoli di Maastricht. Serve semplificazione: delle norme per l’avvio di attività, delle regole sulla gestione e crescita delle imprese, delle pratiche per l’accesso al credito e all’internazionalizzazione.

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LEGALITÀ UN SISTEMA CHE FUNZIONA NON È SOLO ETICAMENTE MA ANCHE ECONOMICAMENTE VANTAGGIOSO.

Fare le riforme è essenziale per stimolare coraggio imprenditoriale e “capitale civico” e far sentire gli imprenditori, finalmente, azionisti di un sistema che funziona. Per questo è essenziale sostenere il processo di riforma delle istituzioni e della legge elettorale. Per ritrovare credibilità è necessario, inoltre, rivedere il rapporto pubblico-privato: il contrasto alla corruzione è prioritario ed è perseguibile non soltanto individuando le responsabilità dei singoli ma anche prevedendo politiche di sistema che sradichino fenomeni di collusione e disincentivino tutti quei comportamenti che inquinano l’economia. Gli imprenditori onesti hanno tutto l’interesse che il sistema sia sano.

21


1.6 COME SIAMO ORGANIZZATI

Ogni buona governance si dà obiettivi e, attraverso la propria organizzazione, dispiega la sua strategia. Il Movimento dei Giovani Imprenditori

lavora verso un rafforzamento del rapporto tra centro e territorio capace di aumentare il senso

di appartenenza e di promuovere la più ampia partecipazione dell’universo associativo.

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Consiglio Centrale:

Consiglio Nazionale:

il “foro” dei Giovani Imprenditori

il “Parlamento” del Movimento

Comitati tecnici: le “fabbriche” dei progetti

Assise generali: il momento di analisi e di riflessione

Consulta dei presidenti:

Presidenza Nazionale: il “Governo” del Movimento

il luogo di confronto fra territorio e centro

SEGRETERIA NAZIONALE La Segreteria Nazionale dei Giovani Imprenditori coordina le attività dei Segretari dei Gruppi Giovani territoriali e regionali; supporta l’attività della Presidenza e degli altri organi del Movimento; contribuisce all’elaborazione delle linee strategiche del Movimento e alla loro attuazione in coordinamento con le aree tecniche di Confindustria.

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Marco Gabriele GAY Presidente Nazionale Giovani Imprenditori di Confindustria

Alcuni uomini vedono le cose così come sono e dicono: “Perché?” Io sogno le cose come non sono mai state e dico: “Perché no?” 24


MARCO GABRIELE GAY Torinese, nato nel 1976, è sposato e ha tre

Presidente

figli.

membro del Consiglio Centrale, delegato

della

Federazione

Regionale,

GI per la diffusione dei Servizi Digitali Le

sue

radici

provengono

da

una

Evoluti, promotore del primo G8 Young

famiglia industriale operante nel settore

Business Summit a Stresa nel 2009: una

metalmeccanico che, all’insegna dei valori e

ricca esperienza associativa culminata il 6

dell’etica, ha formato la sua visione della vita.

maggio 2014 con l’elezione a Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria e Vice

Una formazione arricchita successivamente

Presidente Confindustria.

dalle esperienze imprenditoriali avviate in proprio: da “WebWorking” che si occupa di Business Strategy e Web Marketing, a

Accanto all’impegno confindustriale quello

“Ottovolante”, specializzata in Digital Project;

sul

dall’agenzia pubblicitaria “GSW WorldWide

Regione Piemonte, per l’attuazione del Piano

Italy”

alla

startup

innovativa

territorio:

la

collaborazione

con

la

“AD2014”,

Giovani, e con il Politecnico di Torino, per il

operante nel settore Internet of Things, e la

trasferimento tecnologico e l’alta formazione;

“Torino1884” che promuove prodotti della

la docenza presso l’Istituto Europeo di Design,

tradizione locale.

la Presidenza del Rotary Club Torino Superga.

Marco Gay inizia il suo percorso nel Sistema confederale nel 2004 entrando nel Gruppo Giovani dell’Unione Industriale di Torino;

25


Vincenzo CAPUTO Education e Capitale Umano

“People first” 26


VINCENZO CAPUTO BIOGRAFIA

OBIETTIVI

Nato a Napoli nel 1975, laureato in Economia

Ripartire dalle persone e dalla formazione,

e Commercio, è stato Presidente del Gruppo

nella convinzione che l’Education e le risorse

Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di

umane rappresentino le leve strategiche per

Napoli nel triennio 2008-2011.

accrescere la competitività nazionale. L’avvicinamento del mondo universitario-

La sua carriera imprenditoriale si è sviluppata

scolastico e di quello del lavoro è un

nel settore immobiliare, turistico ricettivo

traguardo da raggiungere attraverso percorsi

e residence office, con la società Garn, che

di formazione mirata all’occupazione: è solo

gestisce l’Hotel di lusso “Palazzo Caracciolo”,

facendo perno su questa leva che potremo

con la società Generalfincap e la M.E.D.

contrastare il fenomeno dei NEET, la costante

Consulting, operante nel settore dei servizi

fuga

alle imprese.

percentuale di disoccupazione tra i laureati.

dei

migliori

cervelli,

la

crescente

Accanto alla formazione dei più giovani, è urgente realizzare un vero e proprio welfare del lifelong learning: le competenze, infatti, vanno

curate,

incrementate,

aggiornate.

“People first” non è solo uno slogan, è un valore, un principio guida per valorizzare un

capitale

sociale

variegato,

indispensabile, insostituibile.

27

ricco,


Francesco FERRI Organizzazione, Sviluppo Movimento e Relazioni Interne

“Non solo io, ma gli altri. Non solo qui, ma altrove. Non solo oggi, ma domani� 28


FRANCESCO FERRI

BIOGRAFIA

OBIETTIVI

Nato a Parma nel 1975, laureato in Economia

Nell’esercizio della sua delega gli obiettivi

Politica all’Università Bocconi di Milano.

fondamentali da perseguire riguardano il rafforzamento del ruolo fondamentale dei

Dopo l’esperienza in Dale Carnegie e in

GI nel nostro sistema economico: crescere

Procter&Gamble, fonda Innext, società di

nella rappresentanza, promuovere la nascita

consulenza strategica e change management,

di nuove imprese, dare ai giovani del nostro

e Innext Solutions.

Paese - e non solo ai Giovani Imprenditori - la possibilità di realizzarsi in Italia, superando la

Dal 2011 al 2013 è vicepresidente di Europa

disuguaglianza tra i pochi che ce la fanno e i

Investimenti Aziende, società che rilancia

tanti che rimangono ai margini.

aziende in Special Situation. Il suo impegno associativo comincia nel 2004 con il gruppo

Il ruolo istituzionale del Movimento deve

GI di Confindustria Monza e Brianza, di cui

procedere di pari passo con il pragmatismo

nel 2012 diventa Presidente; nel 2011 è

dei progetti concreti, per aiutare i GI a

consigliere incaricato con delega Leadership

migliorare il business nelle proprie imprese e

& Management nella Squadra di Presidenza

tra le imprese associate, promuovendo quelle

d Jacopo Morelli.

sinergie ormai indispensabili per competere. Le

parole

chiave:

Rappresentare knowledge Movimento.

29

i

Rappresentare

giovani,

sharing,

i

Formazione

Organizzazione

GI, e del


Gian Giacomo GELLINI Innovazione e Internazionalizzazione

“Tutto è possibile per chi ci crede e per chi è disposto a sacrificarsi per ottenerlo” 30


GIAN GIACOMO GELLINI BIOGRAFIA

OBIETTIVI

Aretino, 39 anni, laureato in Ingegneria

I suoi obiettivi per il mandato sono di

presso il Politecnico di Milano e con un MBA

dare valore e concretezza all’innovazione

con focus su PMI presso la SDA Bocconi.

e

all’internazionalizzazione

attraverso

collaborazioni fattive con enti, società e Dopo un periodo di lavoro nel settore fashion

istituti come Sace, varie ambasciate straniere

in cui si è occupato di controllo finanziario,

e l’Università Sant’Anna di Pisa.

entra nell’azienda di

famiglia, la Gellini

Costruzioni, che si occupa di costruzioni

Ma anche tramite la promozione di un

stradali ed ingegneria civile e oggi è AD della

costante confronto interno tra imprenditori e

C.A.B., impegnato nello sviluppo dell’attività

Istituzioni per trasferire un valore aggiunto ai

in Ghana.

nostri Associati.

Il suo percorso associativo vede l’elezione, nel 2008, a Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria

Arezzo

e nel 2011 a Presidente del Gruppo GI di Confindustria Toscana.

31


Giuseppe DI MARTINO Energia e ambiente

“La vita, amico, è l’arte dell’incontro” 32


GIUSEPPE DI MARTINO BIOGRAFIA

OBIETTIVI

Una laurea in Ingegneria e un Dottorato di

L’energia e l’ambiente non sono solo un “costo”

ricerca in materia di energia e ambiente:

ma hanno un valore altamente strategico,

il tema della sostenibilità ambientale e

sia per le aziende sia come comparto per le

delle energie rinnovabili è ricorrente nella

politiche di sviluppo del Paese.

sua

carriera,

iniziata

nel

campo

della

ricerca accademica, per poi proseguire in

Accrescere questa consapevolezza all’interno

ambito associativo, con il Gruppo Giovani

delle aziende e della cittadinanza, anche

Imprenditori di Palermo, e imprenditoriale,

tramite campagne informative mirate, è

dando vita a diverse start up innovative.

importante per essere pronti e attivi nel cogliere le innovazioni tecnologiche e le

Da Erre Group, che opera nel campo della

nuove opportunità di business.

produzione di energia da fonti rinnovabili, a RE-WASTE, start up che si occupa del

Accanto a ciò il tema delle fonti rinnovabili,

trattamento

dei

un settore che dà lavoro a molti giovani,

rifiuti speciali e degli scarti delle produzioni

che rappresenta una valida opportunità per

industriali.

gli start upper e che spinge a privilegiare

e

della

valorizzazione

nuovi modelli di business data la continua evoluzione normativa e del sistema di incentivi.

33


Emiliano NOVELLI Expo 2015 e new media

“L’Italia crescerà quando i giovani verranno considerati come valore per il presente e non solo come futuro del Paese!” 34


EMILIANO NOVELLI BIOGRAFIA

OBIETTIVI

Laurea in Economia e CTU del Tribunale Civile

EXPO per i Giovani Imprenditori è un punto di

di Milano occupandosi di Borsa, Finanza e

partenza e non di arrivo.

Usura. Presidente di Idea Link, Yui Group e Universitybox, società leader in Italia nella

Obiettivo è organizzazione di uno o più

comunicazione verso il target universitario.

eventi di business matching sviluppando relazioni

con

EXPO,

le

delegazioni

dei

Nel 2012 è co-fondotare di iYSMA il primo

Paesi partecipanti e le realtà che stanno

network a livello mondiale di agenzie di

supportando l’Esposizione Universale per il

comunicazione a target Young. Presidente

business to business.

del

Gruppo

Giovani

Imprenditori

di

Assolombarda e Consigliere delegato per

Relativamente ai new media la strategia è

EXPO del GGI Confindustria e membro del

quella di sfruttare al meglio le potenzialità

Gruppo Tecnico Confindustria EXPO 2015.

delle nuove tecnologie e dei canali social (top-down e bottom-up) per massimizzare

Co-fondatore di social2business, l’evento di

la comunicazione interna ed esterna del

business matching dei GI dentro “Far volare

movimento.

Milano”.

35


Marco CAMUCCIO Made in

“Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa” 36


MARCO CAMUCCIO BIOGRAFIA

OBIETTIVI

38 anni, vive e lavora a Pordenone, ha studiato

Valorizzare il Made In attraverso due approcci

alla Cà Foscari di Venezia e alla Jonkoping

distinti: Made in Italy per l’Italia, un percorso

International Business School in Svezia, un

di conoscenza e approfondimento attraverso

MBA al MIB di Trieste.

visite, incontri e confronti con gli attori e le eccellenze dell’industria italiana; e Made in

È

imprenditore

di

prima

e

seconda

Italy per i nostri interlocutori internazionali,

generazione: dall’azienda di famiglia, la

un insieme di attività ed iniziative per

Premek Hi Tech, specializzata in lavorazioni

valorizzare il brand italiano nel nostro Paese

meccaniche di precisione, alla HITT Srl,

ma soprattutto all’estero.

settore medicale, e BEST Srl, servizi per l’internazionalizzazione.

Lo scopo è dare voce ai settori emblema del Made in Italy e a quelle eccellenze che

La sua esperienza associativa risale al 2003,

hanno avuto successo in Italia e nel mondo

con il Gruppo GI di Unindustria Pordenone

affinché attraverso un continuo confronto di

dove dal 2011 è Presidente.

esperienze possano fungere da esempio e stimolo ai nostri associati.

Oggi siede nel Consiglio della Camera di Commercio di Pordenone e nel CdA dell’università cittadina.

37


Alessio ROSSI Nuova Imprenditorialità & ReStart

“Sempre operativi!” 38


ALESSIO ROSSI BIOGRAFIA Inizia

il

OBIETTIVI suo percorso all’interno del

Sviluppare

diversi

progetti

“nuova

2006, nei GI di Roma, dove ha svolto

pubblicizzato

molti incarichi: Consigliere delegato,

aziendale, attraverso: creazione di un format

Vice

dai

e,

tema

alla

Movimento dei Giovani Imprenditori nel

Presidente e Presidente di Unindustria.

imprenditoria”

dedicati

media,

al

meno “restart”

nazionale per i convegni a tema “start up”; promozione degli investimenti nel capitale di

Anni intensi, vissuti condividendo problemi

rischio delle start up, sia creando un veicolo

e prospettive insieme al Gruppo.

ad hoc, sia attraverso eventi itineranti per fare matching tra investitori e startuppers;

Crede fortemente

sia questo il vero

far partire almeno una operazione di “restart”

valore del Movimento, fatto di personenon

che

di PMI che hanno bisogno di nuove idee,

solo di aziende, e consiglia a tutti gli

nuovo apporto organizzativo e

imprenditori

per rilanciare la propria attività d’impresa;

giovani

di

non

lasciarsi

premio

finanziario

scappare l’opportunità preziosa dei Giovani

istituzione di un

Imprenditori, per crescere come persone e

possa valorizzare le migliori imprese (start

nazionale che

far crescere le proprie aziende.

up e restart). Per realizzare tutto questo sarà necessario l’impegno

di tutti

e

sarà fondamentale

concentrare forze e risorse verso obiettivi comuni.

39


Gianni BALISTRERI Direttore QualeImpresa

“Essere sempre posiviti” 40


GIANNI BALISTRERI BIOGRAFIA

OBIETTIVI

Nato ad Augusta nel 1979, sposato e con

Rinnovare la linea editoriale e la veste grafica

un figlio, entro nel Consiglio Direttivo dei

di Quale Impresa, rendendola uno strumento

Giovani di Confindustria Siracusa come Vice

per raccontare un’Italia migliore, quella del

Presidente nel 2011.

coraggio degli imprenditori e delle eccellenze dei nostri territori.

L’anno dopo divento Presidente del Gruppo Giovani

della

Territoriale

di

Siracusa.

Riportare lo spirito della rivista a quello

Laureato in economia all’Università Cattolica

di mezzo di comunicazione che esprima

di Milano, sono a capo dell’azienda di famiglia

anche verso l’esterno i posizionamenti del

Nico S.p.A. (insieme a mio fratello Pietro),

Movimento e della Presidenza.

azienda leader in Italia nei servizi ambientali per l’industria chimica, petrolchimica e della raffinazione dove rivesto la carica di AD. Le mie passioni sono il golf, il kitesurf surf e le auto.

41


Matteo GIUDICI Vice Direttore QualeImpresa

“Non puntare al successo se lo desideri; fai soltanto ciò che ami e in cui credi, e il successo verrà naturalmente” 42


MATTEO GIUDICI BIOGRAFIA

OBIETTIVI

Imprenditore

di

prima

generazione

ha

Coinvolgere i GI come protagonisti grazie a

fondato nel 2005 MESA, società di consulenza

idee, critiche e testimonianze di vita lavorativa

direzionale e innovazione tecnologica con

e associativa estendendo la presenza di Quale

sede principale nel Campus Universitario di

Impresa sui territori e oltre la rivista stessa.

Savona. Implementare una versione online interattiva Ha lavorato e insegnato in varie Università e

di

QI,

integrata

nell’app

dei

Giovani

nel 2014 ha avviato due start up.

Imprenditori, che consenta di superare il confine della comunicazione cartacea

Si sente fortunato perché ha costruito il

divenendo uno strumento social e 2.0.

suo lavoro intorno alle passioni, sempre in evoluzione! La sua creatura più bella si chiama Stella ed è nata il giorno del Convegno di Santa Margherita

Ligure,

una

vera

Giovane

Imprenditrice.

43


Stefania ZUCCOLOTTO Policy e Convegni

“Tutti i nostri sogni possono diventare realtà se abbiamo il coraggio di perseguirli” 44


STEFANIA ZUCCOLOTTO BIOGRAFIA

OBIETTIVI

Veronese, classe 1979, laureata all’Università

Creare un coordinamento fra le attività

Bocconi, ha lavorato a Roma prima in

organizzate a livello territoriale, regionale

Presidenza del Consiglio dei Ministri poi

e nazionale, per far emergere le tematiche

all’Autorità Antitrust.

comuni, contribuire a dare reale voce all’impegno ed alle tesi che il Movimento

Tornata nel 2007 a Verona lavora nell’azienda

sostiene, generare una spinta partecipativa

di famiglia Bi.Car, specializzata in sistemi ed

e rispondere concretamente alle esigenze

accessori per la movimentazione interna,

specifiche dei GI.

seguendo

le

funzioni

commerciali,

la

comunicazione e l’organizzazione generale.

Condividere

i

temi

di

riflessione,

un

calendario dei progetti e i format più riusciti, Dal 2007 nel Gruppo Giovani Imprenditori

in modo da aiutare a crescere il Sistema nel

Confindustria

suo complesso, pur rispettando sempre le

Verona,

prima

come

Consigliere, poi come Vice Presidente con

autonomie delle organizzazioni locali.

delega al marketing e dal 2013 Vice Presidente GI Veneto con delega al marketing.

Di grande importanza sarà strutturare un forte dialogo tra nazionale, regionali e territoriali per creare una comunicazione bi-direzionale che possa servire da stimolo per la comune discussione, e che permetta di coinvolgere maggiormente la base associativa.

45


Nicola ALTOBELLI Rapporti internazionali e comunitari Strategic Alleances

“Some wait for time to change, others seize the moment and act� 46


NICOLA ALTOBELLI BIOGRAFIA

OBIETTIVI

Classe 1979, ha studiato Relazioni Industriali

Sul

all’università di Firenze e conseguito un

comunitari

executive MBA al MIP Politecnico di Milano.

piattaforme che il Movimento ha contribuito

tema

dei

rapporti

l’obiettivo

è

internazionali

e

rafforzare

le

a costruire con passione, impegno, visione ed Vice Presidente GGI Foggia, da Nizza 2011 segue

attivamente

il

progetto

un pizzico di follia.

G20YEA

divenendo Sherpa della delegazione Italiana

Questi network sono strumento di lobby

a giugno 2015.

positiva verso i policy maker, un’occasione di collaborazione con altre associazioni, ma

È socio e direttore commerciale della Eceplast

soprattutto un’opportunità di networking

srl,

per

azienda

manifatturiera

fortemente

internazionalizzata e orientata alla filosofia

migliorare

imprenditori.

del “continuous improvement”, che dal 1995 fornisce imballaggi per la Chimica, il Food, lo Smaltimento rifiuti e l’Automotive.

47

come

persone

e

come


Luca Giovanni DONELLI Rapporti internazionali e comunitari Strategic Alleances

“Ad astra per aspera”

48


LUCA GIOVANNI DONELLI BIOGRAFIA

OBIETTIVI

Classe 1982, laureato presso l’Università

Dalla certezza della G20 Young Entrepreneurs’

Bocconi, ha trascorso diversi periodi di studio

Alliance (@G20_YEA), al nuovo impulso allo

e lavoro all’estero.

YES – European Confederation of Young Entrepreneurs attraverso

in McKinsey&Co., nel 2008 ha deciso di

associazioni europee, fino alle opportunità

contribuire allo sviluppo dell’azienda di

offerte

famiglia, dove si è occupato di incrementare

Mediterraneo, Africa e Medio Oriente.

propensione

dalle

collaborazione

anche

Dopo un’esperienza come business analyst

la

la

(@YESforEurope)

relazioni

in

con

altre

essere

nel

all’internazionalizzazione

verso Albania, Bulgaria, Nigeria ed Arabia

Oltre al contributo dei delegati, spina dorsale

Saudita, e di introdurre nuove tecnologie e

del Comitato, c’è la forte volontà di rafforzare

soluzioni per il risparmio energetico.

la rete di antenne GI in aree geografiche di interesse e identificare persone di riferimento

Nel 2011 è stato eletto Presidente del GGI

a livello regionale in grado di diffondere

di Confindustria Alto Milanese e nominato

iniziative

Sherpa della delegazione Italiana alla G20

supporto a progettualità regionali/territoriali.

Young Entrepreneurs’ Alliance

49

ed

opportunità

ed

essere

di


Massimo GRANDE Reindustrializzazione, infrastrutture e competitivitĂ

“Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni� 50


MASSIMO GRANDE BIOGRAFIA

OBIETTIVI

Classe 1975, General manager della Grande

È

Costruzioni, dal 2003 ad oggi ha assunto

proposte per la reindustrializzazione delle

diversi incarichi associativi fino a ricoprire,

aree produttive in crisi e per favorire

dal 2012 a marzo 2015, la carica di Presidente

la

del Gruppo Giovani di Unindustria Frosinone.

rafforzando il valore dell’alta specializzazione,

necessario

competitività

individuare

delle

strategie

imprese

e

italiane,

promuovendo poli di eccellenza, esaltando le vocazioni e le specializzazioni storiche industriali dei territori. Partendo

dalla

mappatura

delle

aree

industriali, in collaborazione dei Gruppi territoriali, degli Enti locali e dell’Ance, verranno

individuate

le

infrastrutture

necessarie alla crescita e verrà pianificato un programma di sviluppo nazionale unitario. Ma anche competitività: agire sulla leva fiscale per favorire processi di ammodernamento industriale, incentivare investimenti innovativi e tecnologici, facilitare l’assunzione di operai seniores o giovani apprendisti: saranno questi alcuni dei settori su cui i GI faranno sentire la propria capacità di elaborazione programmatica.

51


Laura TINARI Responsabilità sociale d’impresa e politiche di genere

“Essere donna è un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai” 52


LAURA TINARI BIOGRAFIA

OBIETTIVI

32 anni, è nel Movimento da otto: prima Vice

Definire la “dimensione sociale dell’impresa”

Presidente dell’Aquila, oggi di Confindustria

attraverso

Gran Sasso (L’Aquila-Teramo).

creazione di una nuova cultura d’impresa.

Imprenditrice di prima generazione, ha

Studiare

intrapreso il percorso imprenditoriale nel

dell’impresa chiamato Responsabilità sociale,

campo della comunicazione mentre ancora

costruendo un percorso che indaghi i rapporti

terminava quello di studi proprio in Scienze

che legano l’azienda al suo territorio; focalizzi

della Comunicazione.

l’attenzione su quel capitale umano che le

due

quel

concetti

modello

chiave

di

per

la

governance

permette di crescere; sostenga quanto legato Un’importante esperienza lavorativa extra-

al rispetto delle regole.

aziendale presso il Dipartimento per le Pari opportunità, Presidenza del Consiglio dei

Innovare vuol dire anche rendere le donne

Ministri.

protagoniste del cambiamento: incentivare l’occupazione femminile per accelerare la

Oggi affronta un’altra sfida con “Elle”, una

ripresa economica; “non è importante solo

nuova attività che intende accostare la

cosa si fa e da dove, ma anche come lo si fa”

comunicazione alla RSI e alle politiche di

per consentire all’azienda di crescere e alle

genere.

donne di essere qualificate e in equilibrio tra vita e lavoro. Immaginare

uno

stile

di

leadership

femminile che crei nuova cultura d’impresa, sottolineando la differenza, affinchè diventi una risorsa in virtù dell’integrazione tra professionalità, competenze, punti di vista e sensibilità differenti.

53


Giorgio BELLUCCI Skills imprenditoriali e associativi

“Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia venti o ottant’anni. Chi continua a imparare rimane giovane. La cosa più importante nella vita è mantenere la propria mente giovane” 54


GIORGIO BELLUCCI BIOGRAFIA

OBIETTIVI

36 anni, laureato in Economia e Commercio

La formazione ha un ruolo chiave nel

presso l’Università di Modena, Master in

Movimento, non solo come attività volte a

Finanza e Controllo di Gestione.

migliorare gli individui singoli ma soprattutto come fattore aggregante per essere ancora

Vice Presidente della Territoriale di Modena,

più uniti e coesi.

coordina la Commissione di Economia e Finanza.

In questa prospettiva si inserisce il Progetto AltaScuola,

corso

di

formazione

che

Imprenditore di terza, ma anche di seconda e

Confindustria dedica ai futuri protagonisti del

prima generazione. Il gruppo familiare opera

Movimento, e il Network formativo, un nuovo

dagli anni ‘30 nel settore lattiero-caseario e

progetto basato sulla valorizzazione degli

più recentemente in quello immobiliare.

eventi formativi organizzati dalle Territoriali per ottimizzare le attività e fornire format

È co-fondatore di NVS Europe srl, società che

consolidati agli associati.

commercializza equipaggiamento per sport acquatici.

Accanto

a

questi,

il

progetto

“Centrali

Formativi”, incontri mensili a margine dei Frequenta

il

considerandolo

Movimento

da

un’insostituibile

dieci

anni

fonte

conoscenze, capacità e valori manageriali.

di

Consigli Centrali con imprenditori, politici, personaggi del mondo della cultura e dello sport, il cui obiettivo è accrescere la visibilità del Movimento, dare ispirazione e apprendere dalle best practices, strategie e idee di successo.

55


Gian Guido RIVA Trasferimento tecnologico e ricerca

“L’innovazione è lo strumento specifico di imprenditorialità. L’atto che conferisce risorse a una nuova capacità di creare ricchezza” 56


GIAN GUIDO RIVA BIOGRAFIA

OBIETTIVI

Innovazione e ricerca sono elementi chiave

Innovare non vuol dire solo tecnologizzare i

nel suo percorso professionale: nel 2002 ha

prodotti ed i processi, bensì rivedere l’impresa

fondato, in partnership con Politecnico di

stessa nel contesto spazio temporale.

Milano e SAMO, Nanosurfaces, startup per lo sviluppo di nanotecnologie.

Operando

una

trasformazione

continua

che possa garantirne la competitività sui Ceduta

la

business

unit

al

d’Investimento Warburg Pincus, dal ha curato

la riorganizzazione

di

Fondo

mercati globali. Innovare significa soprattutto

2009

utilizzare le invenzioni di Università, Centri

SAMO,

di Ricerca e leader di settore, adattandole ai

con focus sul business ortopedico: nuova

prodotti e ai processi in base alla convenienza

squadra di giovani manager e nuovi prodotti,

temporale ed economica.

tecnologie, mercati. Attraverso un percorso di incontro con Ora sta fondando una startup in campo

imprenditori, responsabili di TTO universitari,

medtech implementando i concetti base

professori, che possa aiutare a cambiare il

“industry 4.0”, digitalizzazione ed advance

punto di vista ed implementare paradigmi

manufacturing.

strategico-organizzativi diversi, si declinerà il concetto di innovazione applicandolo a tutti gli aspetti dell’organizzazione dell’impresa, sviscerando i punti di forza e di debolezza del rapporto Ricerca - impresa nel trasferimento tecnologico.

57


1.7 I PRINCIPALI STAKEHOLDER Gli stakeholder dei Giovani Imprenditori, ossia tutti quei soggetti o gruppi di soggetti in grado di influenzare la gestione del Movimento o esserne influenzati, sono numerosi e variegati. Ci confrontiamo, infatti, con il Sistema confindustriale, parliamo ai giovani e agli imprenditori di domani, ci coordiniamo con gli altri gruppi Giovani delle associazioni di categoria e con le Associazioni giovanili europee e internazionali, collaboriamo e stimoliamo le istituzioni locali e nazionali e i sindacati.

58


Sindacati

Confindustria Imprenditori Startupper

Giovani Studenti Neet Professionisti

Istituzioni UE, Parlamento, Governo, Enti Locali

Gruppi Giovani delle Associazioni di Categoria Nazionali e internazionali YES e G20

SocietĂ civile

59


2. ATTIVITÀ REALIZZATE NEL PERIODO E OBIETTIVI FUTURI 60


2.1 COSA FACCIAMO

Promuovere la diffusione della cultura

d’impresa e costruire opportunità per le nuove generazioni.

Sostenere l’affermazione del libero mercato e della concorrenza, del merito e della mobilità sociale, per favorire la competitività del Sistema Italia. Valorizzare il ruolo dell’imprenditore come soggetto attivo e responsabile della crescita e dello sviluppo economico, sociale e civile. Questi, in sintesi, i tre principi che guidano, da sempre, le attività dei Giovani Imprenditori.

I progetti dei Giovani Imprenditori nascono dall’incontro delle linee strategiche della Presidenza con le idee e le esperienze sviluppate sui territori. I Comitati tecnici individuano best practices e nuove proposte e le trasformano in attività concrete. Tante e, soprattutto, di qualità!

ATTIVITÀ SVOLTE NEL 1° ANNO PRESIDENZA GAY Convegni Nazionali

2

Consigli Centrali di cui 4 itineranti

11

Consigli di Presidenza

11

Conferenza internazionale (scaleupeurope)

1

1

Consiglio Nazionale

61

Conferenze stampa

7

Visite aziendali

(Guzzini, Peroni, Bosch, Gts, Divella, Illy, Dompè)

2


2.2 LE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI Gli appuntamenti annuali di Santa Margherita Ligure e di Capri rappresentano da sempre due strategiche occasioni di dibattito di altissimo livello, sia per l’intero sistema che per il Paese. Sedi di confronto con autorevoli rappresentanti istituzionali, della società , del mondo imprenditoriale e della comunicazione: le riflessioni del Movimento diventano posizioni politiche e pubbliche. Sedi di crescita interna: grazie ai workshop tematici duranti i quali i GI interagiscono con grandi esempi del fare impresa italiano e internazionale ed esperti del mondo finanziario che rendono ciascuno protagonista.

62


SAPERE.FARE.IMPRESA

Santa Margherita Ligure, 5 e 6 giugno 2014 Organizzato in collaborazione con il Comitato Trireg (Liguria, Piemonte, Lombardia Toscana e Valle d’Aosta) nel mese di giugno, il più storico convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, è giunto nel 2014 alla 44° edizione. Dedicato al “Sapere.Fare.Impresa”, il Convegno ha affrontato la discussione su come rimettere l’uomo al centro dell’economia, della produzione, della ricerca, delle istituzioni, per dare vita ad un rinascimento industriale capace di superare le difficoltà del presente e di disegnare l’Italia di domani. Innanzitutto attraverso una seria politica industriale, ossia un progettoPaese a lungo termine che sappia orientare gli investimenti pubblici e privati verso i driver di sviluppo principali. Si è parlato di lavoro, del costo economico e sociale della disoccupazione, delle professioni del futuro e di politiche attive. E, infine, le riforme - istituzionali, costituzionali ed elettorali che non sono più rimandabili se vogliamo ricostruire il rapporto di fiducia tra classe imprenditoriale e mondo politico. Fra le proposte concrete fatte al Governo, quella di adottare uno “scudo industriale”, che premi fiscalmente chi riporta in Italia la produzione, e, nell’ambito del Semestre Europeo, la “guerra del 3%”, per trasformare il vincolo di Maastricht in un piano di investimenti in ricerca e sviluppo. E poi una proposta fatta direttamente ai Giovani Imprenditori: l’impegno a creare “10mila nuove imprese” incubando ciascuno una start up, una operazione che creerebbe, in prospettiva, migliaia di posti di lavoro.

1.295

partecipanti

100

giornalisti accreditati

240

partecipanti ai workshop tematici

50

uscite tv/audio

63

78

uscite stampa

1.112

accessi Web

1.500

TWITTER #saperefareimpresa #sml2014


FATTI. IN. ITALIA

Napoli, 24 e 25 ottobre 2014 Il più grande evento autunnale del Movimento, organizzato dal Comitato Interregionale G.I. del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) ha compiuto, nel 2014, 29 anni e si è svolto per il secondo anno a Napoli, presso il Museo di Città della Scienza, per manifestare vicinanza a un simbolo di ricerca e innovazione distrutto l’anno precedente da un terribile rogo. Partendo dal fatto che le nostre materie prime sono le eccellenze produttive e culturali e che il motore grazie al quale abbiamo superato anche le crisi più profonde è il Made in Italy, sono state presentate le ricette per rilanciare il tessuto produttivo italiano. Ribadendo che gli imprenditori sono la forza che tiene in piedi l’Italia, è stato evidenziato come in passato siano stati commessi errori anche da parte del capitalismo italiano, nella paura di crescere dimensionalmente, di investire, di aprire al management esterno. Ma questo stesso capitalismo non si è arreso, ha imparato a cambiare il proprio modo di lavorare e, insieme, vuole cambiare il Paese. Al Governo è stata riconosciuta una progettualità su tanti cantieri delle riforme strutturali - scuola, giustizia, lavoro, istituzioni - ma è stata denunciata la mancanza di un cantiere fondamentale per la ripresa: il cantiere dell’impresa. Che significa politica industriale, essenziale per risolvere casi concreti, definire una visione di futuro, valorizzare il nostro patrimonio. Per poter dire, finalmente, che abbiamo FATTI IN ITALIA: i nostri prodotti, le nostre scelte.

1.350

partecipanti

140

giornalisti accreditati

160

partecipanti ai workshop tematici

1.000

160

accessi Web

uscite stampa tv/audio

1.200

TWITTER #fattinitalia e #capripernapoli2014

64

160

partecipanti alla serata conviviale agli Studi Rai


GLI INCONTRI ISTITUZIONALI

Rinsaldare la forza della classe imprenditoriale passa anche da una dialettica che sia di stimolo nei confronti delle Istituzioni. Gli incontri al Parlamento europeo e i tavoli di lavoro presso i Ministeri, la consultazione per la riforma della scuola e la partecipazione alle audizioni parlamentari. Un Movimento “autonomo”, “apartitico”, “agovernativo” ma che fa politica, nel senso più ampio di impegno per

AUDIZIONE

la polis.

CAMERA DEI DEPUTATI

TAVOLO

sulla legge 24

ASSOCIAZIONI

gennaio 2015

DATORIALI

n.3

GIOVANILI

“Misure

presso MISE,

urgenti per

Miur (tema

il sistema

Labuonascuola)

bancario e gli

e Ministero del

investimenati”

Lavoro (tema Garanzia Giovani)

CONFRONTO CON MINISTRO DEI TRASPORTI E DELLE INFRASTRUTTURE Min. MAURIZIO LUPI presso il Consiglio Centrale di gennaio

INCONTRO CON AGENZIA NAZIONALE GIOVANI su Semestre europeo di Presidenza

CONFERENZA YOUNG EUROPEAN LEGISLATORS NETWORK presso Camera dei Deputati

65


2.3 I PROGETTI E LE IDEE

66


#GIOVANI SOSTENERE E PROMUOVERE I GIOVANI IN ITALIA E ALL’ESTERO

Lo sviluppo economico passa dalla partecipazione delle nuove generazioni alla vita economica e sociale, in Italia così come in Europa,

dimensione minima dove le aziende devono saper competere e, allo stesso tempo, orizzonte culturale e politico verso il quale tendere come società. Per costruire gli Stati

Uniti d’Europa.

67


G20 YEA – G20 Young Entrepreneurs’ Alliance @G20_YEA Luca Donelli - Responsabile Comitato Rapporti Internazionali e Comunitari/Strategic Alliances YES – European Confederation of Young Entrepreneurs @YESforEurope Nicola Altobelli – Responsabile Comitato G20 Young Entrepreneurs’ Alliance e Sherpa delegazione

Un percorso di crescita e sviluppo incentrato sulla partecipazione attiva a network e ad alcuni importanti eventi internazionali che rappresentano uno straordinario strumento di soft lobby positiva di miglioramento per le associazioni e gli imprenditori, grazie al valore intrinseco della contaminazione. Sulla scia del successo del I EYEC (European Young Entrepreneurs Conference) di Atene del 2014, si è svolta a Roma il 18 e 19 dicembre 2014 la II edizione dell’EYEC “Scale up Europe”, con l’obiettivo di impostare il piano d’azione 2015-2016 per il revamping dello “YES” e riflettere sui risultati del semestre europeo di Presidenza italiana, con uno sguardo alle prospettive della nuova Commissione Europea. Alla conferenza hanno preso parte circa 30 rappresentanti delle varie associazioni imprenditoriali giovanili, è stato firmato da 12 paesi lo European Commitment - accordo che prevede un forte impegno verso la creazione di un network di cooperazione multilaterale tra i GI Europei - e sono intervenuti ai lavori la Vice Presidente Confindustria Licia Mattioli, il Consigliere Affari Politici e Istituzionali del Sottosegretario Gozi, Prof. Mario Benotti, esponenti della Commissione Europea, il Prof. Daniel Isenberg, il Presidente Marco Gay, il Presidente dello Yes Dimitri Tsigos e Luca Donelli. Prosegue inoltre la partecipazione ai lavori del G20 Young Entrepreneurs’ Alliance (YEA), associazione nata con l’obiettivo di alimentare un confronto su temi strategici tra paesi fortemente diversi per cultura e formazione: ultimo summit in Australia dal 18 al 22 luglio 2014, prossimo appuntamento in Turchia dal 7 al 9 settembre 2015.

68


Stati Generali e Manifesto del Movimento Giovani Imprenditori di Confindustria Francesco Ferri, Comitato Sviluppo del Movimento e Relazioni Interne

La rappresentanza è la parola chiave su cui si giocano le grandi battaglie politiche e sociali; l’obiettivo è rappresentare i GI, sia di prima generazione che di seconda, sia del manifatturiero che dei servizi. Abbiamo bisogno di un Movimento snello, in cui le commissioni e i gruppi di lavoro siano valorizzati, la collaborazione tra le territoriali sia incentivata, i convegni siano ancora più fruibili, per aumentare il numero degli associati e dei partecipanti attivi. Accanto a questo dare rappresentanza in senso più generale, a tutti i Giovani: premiare i meritevoli, vincere la disuguaglianza, essere movimento di opinione e aggregante. Come? Organizzando l’evento Stati Generali dei Giovani entro il 2015, con il coinvolgimento delle altre rappresentanze giovanili italiane, ed elaborando un vero e proprio Manifesto dei Giovani Imprenditori.

69


#MERITO SVILUPPARE GLI IMPRENDITORI DI DOMANI

Il 70% dei giovani che lavorano hanno trovato un impiego grazie a canali informali,

conoscenze personali o proprio network familiare, e non tramite università e centri per l’impiego. È il risultato di un sistema universitario che rischia di mandare ai giovani un messaggio sbagliato: non conta quanto ti sei impegnato qui dentro, conta solo se lì fuori conosci qualcuno che può aiutarti a trovare un lavoro. È il risultato di un sistema di collocamento pubblico che negli anni non si è modernizzato. È il risultato di un sistema culturale in cui il merito, la trasparenza, la competizione dei talenti sono tabù. A volte anche, purtroppo, nelle imprese. Questo risultato noi vogliamo ribaltarlo, facendo dei giovani gli imprenditori

del proprio futuro.

70


Mimprendo Italia Vincenzo Caputo, Comitato Education e Capitale Umano

Imprenditori innovativi cercano menti creative di giovani universitari. È la sfida di MImprendo Italia, il “contamination lab” nazionale promosso dai GI di Confindustria e dalla Conferenza Nazionale dei Collegi Universitari di Merito: propone una competizione tra team di studenti, laureati e dottorandi impegnati a sviluppare progetti innovativi proposti da imprenditori italiani. Alla competizione hanno aderito 84 aziende e più di 500 giovani da tutta Italia. L’iniziativa favorisce il trasferimento tecnologico, la competitività delle imprese e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

71


Invasione pacifica delle scuole Vincenzo Caputo, Comitato Education e Capitale Umano

L’invasione pacifica delle scuole è la filosofia di una progettualità che tende ad avvicinare mondo della scuola ragazzi, docenti e genitori - a mondo del lavoro e dell’impresa. Lo scopo è quello di sviluppare e avviare stabilmente la formazione dei ragazzi delle scuole secondarie di I e II grado, facendo entrare i Giovani Imprenditori come orientatori con lo scopo di trasmettere i valori che contraddistinguono il Movimento come l’autoimprenditorialità, l’impegno, la responsabilità, la fatica, la flessibilità, la propensione a mettersi in gioco e il rischio.

72


Latuaideadimpresa Vincenzo Caputo, Comitato Education e Capitale Umano

Quarta edizione del progetto di diffusione della cultura d’impresa tra i giovani, coordinato da Sistemi Formativi Confindustria, in collaborazione con i Giovani Imprenditori e con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. È una gara tra idee imprenditoriali di studenti delle scuole secondarie sulla piattaforma web latuaideadimpresa. it, uno spazio online che coinvolge studenti, insegnanti e imprenditori favorendo l’interazione sul tema dell’imprenditorialità, dell’innovazione d’impresa e delle competenze richieste dal mondo del lavoro. I gruppi di studenti elaborano idee di impresa, le strutturano in un business plan e le raccontano in video pubblicati sul portale, per essere poi valutati e votati da una giuria tecnica composta da imprenditori e stakeholder chiave del territorio.

pre|Occupiamoci Presidenza Nazionale G.I.

Il 25 marzo 2015 si è aperta l’indagine online per far emergere le iniziative, i progetti, le nuove pratiche che rispondono in modo innovativo ed efficace alla domanda di lavoro dei giovani. L’indagine, messa a punto da RENA con McKinsey&Company e il dipartimento Trailab dell’Università Cattolica, viene implementata in partnership con Giovani Imprenditori Confindustria, CNA Giovani, CoopUp Confcooperative, Generazioni Legacoop, Repubblica degli Stagisti, Fondazione Feltrinelli e Adapt. Una mobilitazione creativa e collettiva di tutti gli attori sociali per affrontare il problema della disoccupazione giovanile. Perché pochi settori hanno così bisogno di innovazione come il mercato del lavoro, nel quale servono nuove competenze, nuovi metodi e nuovi modelli di governance, per rispondere alla domanda di lavoro dei giovani in modo innovativo e con dei risultati.

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#RESPONSABILITÀ L’IMPRESA SOCIALE, L’ETICA, LA SOSTENIBILITÀ IMPRENDITORIALE

Cosa significa essere impresa sociale?

Si possono definire tali tutte quelle imprese che davvero svolgono una funzione positiva per la società: creano benessere, danno lavoro, incentivano la ricerca, creano opportunità per i giovani e ricchezza sui territori dove operano. L’imprenditore che non pensi che questi aspetti fanno parte del suo lavoro, ma che basti il solo profitto da raggiungere con qualsiasi mezzo a legittimare ogni sua azione, non è un imprenditore e la sua non è una vera

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impresa.


Seminario Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/01 Comitato Responsabilità sociale Laura Tinari, Comitato Responsabilità Sociale d’Impresa e Politiche di genere

Il 20 Febbraio 2015, nell’ambito del Consiglio Centrale di Bari, è stato organizzato un seminario formativo sul tema del Modello organizzativo, di gestione e controllo definito dal D.Lgs. 231/01, per presentare alcuni concetti fondamentali alla base della Responsabilità sociale d’impresa. Il Decreto emanato nel 2001 contempla oggi un ampio ventaglio di reati che riguardano non solo le aziende di grandi dimensioni, ma anche le PMI. Per facilitare queste ultime nell’implementazione del Modello, Confindustria ha elaborato delle Linee guida che le aziende possono adottare per tutelarsi dal compimento di tali reati. Il seminario ha visto la partecipazione di circa 40 Giovani Imprenditori.

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Seminario “Le vie del cibo. Un viaggio tra responsabilità, sicurezza e tutela” Marco Camuccio, Comitato Made in Italy e Laura Tinari, Comitato Responsabilità Sociale d’Impresa e Politiche di genere

Organizzato il 18 novembre 2014, nell’ambito della XIII Settimana della cultura d’impresa promossa da Confindustria e dedicata all’Expo 2015, il seminario rappresenta un viaggio tra responsabilità, sicurezza e tutela di prodotti, di filiera, ma soprattutto di un Paese che vede essere il suo “Made in” come il terzo marchio più noto mondo. Un cammino che in un pomeriggio di novembre ci ha insegnato quanto Responsabilità sociale e Made in Italy siano effettivamente legati in un fare impresa tutto italiano. Un’iniziativa dal sapore internazionale, poiché inserita tra le attività della Global Entrepreneurship Week 2014. Tra i relatori: Cristina Hanabergh, Responsabile Sviluppo Sostenibile Birra Peroni, e il Presidente GI, Marco Gay. Hanno partecipato al seminario circa 40 persone.

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Mostra Capitani coraggiosi Giorgio Bellucci, Comitato Skills imprenditoriali e associativi, e Laura Tinari, Comitato Responsabilità Sociale d’Impresa e Politiche di genere

Una rassegna biografica di celebri imprenditori italiani che si sono distinti per attività socialmente responsabili, svincolate dalle sorti delle loro aziende, volte al benessere della collettività ed eticamente connotate. Sarà questo il tema della mostra che sarà inaugurata in concomitanza con il Consiglio nazionale di Natale il prossimo dicembre 2015. Di ciascun imprenditore sarà presentato il profilo biografico e un oggetto che testimoni la sua impresa. Il pannello introduttivo sarà dedicato all’evoluzione storico-economica del concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa e uno - curato dall’Accademia della Crusca - approfondirà l’etimologia e lo sviluppo semantico del sostantivo “impresa”. Obiettivo dell’iniziativa è, dunque, focalizzare la variegata e multiforme realtà del nostro Paese in materia di CSR.

Think for social Presidenza Nazionale GI È un bando promosso da Fondazione Vodafone Italia che premia i progetti più innovativi che utilizzano la tecnologia come strumento di sviluppo sociale sul territorio. Realizzato in collaborazione con PoliHub, con il patrocinio dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e il sostegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, è rivolto a organizzazioni non profit, a studenti e a partnership nate da organizzazioni non profit e imprese. I progetti dovranno trovare applicazione in tre macro ambiti principali: Salute e benessere, Cultura e istruzione, Agricoltura, alimentazione e ambiente.

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Impresa bene comune Presidenza Nazionale GI

Trasformare ogni azienda sottratta alle mafie in una risorsa attiva per il Paese, soprattutto in un momento di grande difficoltà economica e sociale come quello che stiamo attraversando. È questo l’obiettivo della nuova campagna “Impresa Bene comune”, promossa da Libera e alla quale i Giovani imprenditori collaboreranno assieme a molte Associazioni impegnate sulla responsabilità sociale d’impresa. La campagna si propone di coinvolgere il sistema imprenditoriale sano, il Made in Italy del nostro Paese, in un grande progetto di responsabilità sociale: condividere le esperienze imprenditoriali di successo e metterle al servizio del recupero, della salvaguardia e della valorizzazione delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata, a beneficio dello sviluppo economico, della legalità e della tutela del lavoro di tutto il sistema produttivo italiano.

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ISO Giuseppe Di Martino, Comitato Energia e Ambiente, e Stefania Zuccolotto, Comitato Policy e convegni Dopo la prima certificazione nazionale ISO 20121del Convegno di Santa Margherita Ligure ricevuta, nel 2014, da ICIM, continua l’impegno del Movimento sulla strada della sostenibilità. Ispirati dalle linee guida dettate dalla norma ISO 20121, l’obiettivo è definire una modalità operativa che possa portare alla certificazione in primis delle attività realizzate a livello nazionale e poi anche di quelle a livello territoriale. A livello nazionale il Movimento ha deciso di iniziare a lavorare sul piano organizzativo, ambientale, di comunicazione e di responsabilità sociale. In collaborazione con ICIM è stata organizzata il 16 gennaio scorso una sessione formativa sulla certificazione ISO 20121, a cui hanno partecipato circa 10 Giovani Imprenditori dei Comitati Energia Ambiente e Policy e Convegni.

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#CAMBIAMENTO RIPARTIRE IN ITALIA, VINCERE ALL’ESTERO, INNOVARE IL MADE IN ITALY

Per crescere c’è una sola strada: politica

industriale.

Che sappia guardare alle dinamiche decennali dei mercati internazionali, capire su quali possiamo e dobbiamo competere, adeguare le nostre infrastrutture materiali e immateriali per farlo. Che sappia coniugare ricerca e innovazione con la formazione più avanzata del capitale umano. Che possa valorizzare il talento imprenditoriale italiano. Non privilegiare un settore ma favorire filiere, investimenti e crescita, favorire l’internazionalizzazione e il reshoring delle nostre aziende.

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FREE ZONE Massimo Grande, Comitato Reindustrializzazione, Infrastrutture e competitività

Il progetto “FREE ZONE” ha come obiettivo l’elaborazione di interventi che possano contribuire al rilancio di zone industriali in crisi. Il Comitato sta lavorando affinché si possa presentare il progetto “FREE ZONE” in occasione del Centrale Itinerante che si terrà nel mese di maggio a Matera, una scelta non casuale in quanto la Basilicata rappresenta un territorio adatto all’implementazione del progetto e Matera, capitale europea della cultura nel 2019, è un volano per la crescita della Regione. Step successivi del progetto sono: il coinvolgimento dei vari Comitati Regionali nell’individuazione di eventuali aree con le caratteristiche specifiche richieste dal progetto, la presentazione capillare sui vari territori, la creazione di interlocuzione diretta fra i G.I. e i soggetti istituzionali preposti all’industrializzazione

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RESTART Alessio Rossi, Comitato Nuova Imprenditorialità e Restart

Le imprese che si trovano in situazione transitoria e risolvibile di difficoltà finanziaria o industriale sono sempre di più. Vanno da quelle che hanno soltanto la necessità di ridefinire il proprio business per sfruttare al meglio le potenzialità e non uscire dal mercato a quelle che invece riscontrano anche problemi di liquidità o dei costi generali e che necessitano di una vera e propria ristrutturazione. Sostenere questi imprenditori che cercano nel nostro Sistema un aiuto per ripartire è l’obiettivo di Re-start, il progetto dedicato a chi non vuole arrendersi alle difficoltà. Un sistema di ristrutturazione e rilancio aziendale, di sostegno alle imprese che hanno un potenziale di “rinascita”, di consulenza per i processi di Restart anche attraverso “management” dei GGI.

EXPOST Emiliano Novelli, Expo 2015 e new media

L’idea è quella di far “riaprire” Expo nei giorni immediatamente successivi il termine dell’esposizione, per dare spazio ai Giovani che vogliono fare ripartire l’Italia. Un unico evento nazionale coinvolgendo EXPO, Comune di Milano, Regione Lombardia, tutte le commissioni GGI, le associazioni giovani di categoria, e l’evento Social2business da cui nasce il progetto stesso. Una due giorni di confronto, di relazioni e di business matching tra giovani imprenditori Italiani e degli Emirati Arabi per celebrare un passaggio di consegne simbolico tra Milano e Dubai, presente e futuro di EXPO

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MAPPIAMO L’ITALIA Marco Camuccio, Comitato Made in Italy

Dare voce alle eccellenze del Made in Italy e proporre soluzioni concrete per il rilancio della nostra economia manifatturiera, coinvolgendo imprenditori di successo, opinion leader, funzionari governativi, professionisti di settore. Per il perseguimento di questo obiettivo è stato lanciato il progetto “Mappiamo l’Italia”, con l’obiettivo di individuare tra tutte le aziende aderenti a Confindustria - partendo dalla filiera Agroalimentare per poi estendersi alle filiere Moda/Abbigliamento, Legno/Arredo e settori specifici della Meccanica - quelle che realizzano prodotti Made in Italy. Un progetto che dovrà dare vita, anche in vista di Expo, a un portale dedicato ad aumentare l’interazione tra GI, promuovere all’esterno la visibilità del Movimento, creare business networking e fare promozione internazionale.

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INTERNAZIONALIZZAZIONE Gian Giacomo Gellini, Comitato Innovazione e Internazionalizzazione

Obiettivo del progetto realizzato assieme a Sace è quello di promuove lo sviluppo degli scambi commerciali e della conoscenza tra Paesi. Sono stati realizzati diversi incontri: prima tappa introduttiva a Roma a settembre 2014; seconda tappa a Napoli il mese successivo, con testimonianze imprenditoriali e l’intervento del partner Sace sulla mappatura di zone a basso, medio e alto rischio imprenditoriale; terza tappa a Roma, presso la sede Sace, a gennaio 2015 con focus su Ghana e Mozambico; quarta tappa a Bari, a febbraio 2015, presso la GtS trasporti con focus su Messico e Colombia. Il 9 aprile si è tenuto a Firenze l’incontro conclusivo, alla presenza dell’Ambasciatore di Israele in Italia Gilon, per organizzare la visita imprenditoriale dei Giovani Imprenditori in Israele.

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#FUTURO LE START UP DI OGGI, LE IMPRESE DI DOMANI

Alle start up, ai makers, ai fablab, vogliamo poter dire che non saranno “promesse sprecate” ma passeranno alla fase di scale up, perché le potenzialità ci sono tutte.

Il nostro compito è aiutare le start up a nascere non con la sola ambizione di fare una exit redditizia, ma con quella di diventare vere e proprie imprese, perché è un errore e un limite culturale pensare all’universo delle imprese

innovative come un mondo separato

e contrapposto a quello della manifattura tradizionale. Pensare che ci sia da una parte Facebook e dall’altra la fabbrica. Il nostro futuro si basa proprio sulla capacità di integrare questi mondi.

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START UP: EVENTO PRESSO VODAFONE VILLANE, PREMIO GI, MAPPATURA IMPRESE INNOVATIVE, FORMAT UNICO NAZIONALE PER GLI EVENTI Alessio Rossi, Comitato Nuova Imprenditorialità e ReStart

Favorire la diffusione della cultura imprenditoriale legata al mondo delle start up: con questo obiettivo, il 9 febbraio 2014, è stato organizzato a Milano, presso il Vodafone Village, un incontro moderato dal fondatore di Start Up Business, Emil Abirascid, animato dallo Speed Pitch di sette start up innovative provenienti da tutta Italia. Oltre al Presidente Marco Gay e Aldo Bisio, AD di Vodafone Italia, erano presenti all’incontro 60 persone. Accanto agli incontri itineranti sul territorio, è in corso la definizione di un premio nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria per la nuova imprenditoria e i progetti di restart, nonché la mappatura delle start up innovative a livello nazionale e la definizione di un format unico nazionale per gli eventi locali dedicati alle start up.

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EQUITY FOR START UP E CROWDFUNDING Alessio Rossi, Comitato Nuova Imprenditorialità e ReStart

Iniziative per promuovere forme di finanziamento per start up e nuove idee imprenditoriali diverse dal tradizionale debito bancario, con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’investimento nel capitale delle aziende, uno strumento alla portata di tutti, privati e PMI. A questo si rivolge “Equity for Start Up”, che favorisce il matching tra investitori, imprese e start up anche attraverso iniziative create ad hoc direttamente dal Comitato. Accanto a questo, sul fronte “Crowfunding”, si prevede la costruzione di una piattaforma nazionale gestita dai Giovani Imprenditori per diffondere questa modalità innovativa e “democratica” di finanziamento.

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ADOTTUP Vincenzo Caputo, Comitato Education e Capitale Umano AdottUp è il programma di Piccola Industria e Intesa San Paolo finalizzato a promuovere l’incontro tra start up ad alto potenziale di crescita e le imprese. Prevede la possibilità per le start up di farsi “adottare” da una PMI per sperimentare la propria idea in un contesto solido e collaudato come quello d’azienda. Il Comitato Education e Capitale Umano si prefigge di individuare modalità di collaborazione e valorizzazione del ruolo dei GI in questo progetto.

DISRUPTIVEFOOD@EXPOST E INDUSTRY 4.0 Gian Guido Riva, Comitato Trasferimento tecnologico e Ricerca Due eventi in cui analizzare e condividere quanto la digitalizzazione e l’implementazione di processi di manufacturing avanzato possano cambiare la faccia dell’impresa, dall’organizzazione ai processi. “Disruptive Food @ EXPOST” è focalizzato sull’industria del cibo: il tema al centro dell’Expo 2015, analizzato principalmente sotto il profilo della nutrizione e della sostenibilità produttiva, verrà declinato in ottica innovativa e di ricerca applicata. L’altro “Industry 4.0” avrà come focus l’industria meccanica del medium e hi-tech, punta di diamante dell’export italiano, che vede eccellenze del nostro Paese competere con colossi mondiali. La realizzazione dei due eventi è prevista per ottobre 2015.

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#COMPETENZE FAR EMERGERE SKILL E LEADERSHIP DEGLI IMPRENDITORI

In un contesto economico basato sulla economia della conoscenza, nel quale la leadership e la visione fanno la vera differenza, è essenziale l’aspetto formativo dell’appartenenza ad un Movimento.

Lo scopo è quello di creare confronto con esperti e testimonial di standing internazionale, fornire gli strumenti culturali per orientarsi in una economia innovativa,

allargare il proprio orizzonte.

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MASTER IN INNOVATION MANAGEMENT Gian Guido Riva, Comitato Trasferimento tecnologico e Ricerca Ridefinire i parametri di innovation imparando dai campioni nazionali e non solo. Con il “Visioning & Innovation Entrepreneurs Executive Program” - un percorso realizzato insieme a Bologna Business School, Università di Bologna - da ottobre 2015 a settembre 2016, 30 imprenditori avranno la possibilità di approcciare le varie aree tematiche dell’impresa declinate da chi, tra gli enti innovatori per definizione università e centri di ricerca - e le imprese associate, le ha portate ai massimi livelli. Apprendere attraverso il confronto, il dialogo, la contaminazione, l’intuizione, è infatti tipico del processo imprenditoriale: sarà possibile farlo attraverso incontri e lezioni itineranti nelle aziende più rinomate e portatrici d’innovazione.

ALTASCUOLA PER I GIOVANI IMPRENDITORI Giorgio Bellucci, Responsabile Comitato Skill Imprenditoriali e Associative Dopo il successo della prima edizione, anche quest’anno 25 Giovani Imprenditori con cariche associative sono stati protagonisti della straordinaria opportunità di un percorso formativo - realizzato in collaborazione con Sistemi Formativi Confindustria (SFC) - per comprendere ed interpretare gli scenari economici e sociali del Paese, l’evoluzione del Sistema associativo, la comunicazione strategica, l’innovazione e l’Europa. Un’esperienza coinvolgente per i 25 GI selezionati che si è articolata nei due appuntamenti di Roma e Bruxelles, con la visita alla Delegazione di Confindustria e alle istituzioni europee.

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SIA Giorgio Bellucci, Responsabile Comitato Skill Imprenditoriali e Associative

Una formazione in Movimento, in tutti i sensi. È lo spirito con il quale il Comitato SIA ha organizzato, in occasione dei Consigli Centrali, appuntamenti formativi per stimolare la partecipazione e migliorare le qualità di leadership dei Giovani Imprenditori. Gli eventi realizzati: visita al Macro di Roma ed incontro con Matteo Colaninno (24 settembre 2014, Roma); confronto con il Prof. Roberto D’Alimonte sulla legge elettorale organizzato in collaborazione con la LUISS presso LUISS ENLABS (25 settembre 2014, Roma); visita di Casa Leopardi (27 novembre 2014, Recanati); “mini-ritiro” al Centro di preparazione Olimpica Acqua Acetosa e sessione formativa sulla gestione dello stress con il mental coach delle Frecce Tricolore (14 gennaio 2015, Roma); visita dello stabilimento Bosch sul tema alternanza scuola lavoro (Bari, 20 febbraio).

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2.4 LA NOSTRA VOCE:

#COMUNICHIAMO

In un mondo interconnesso, per quei soggetti che si muovono nello spazio pubblico, esiste solo ciò che si è capaci

di comunicare.

Dai social network alla comunicazione istituzionale, dalla rivista al sito, la sfida per i GI è trovare il modo più efficace di fare conoscere ai propri associati, ma anche al pubblico generalista e agli esperti economici, le tantissime iniziative e proposte che vengono realizzate.

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APP

Battezzata iGI attraverso un contest lanciato su Twitter aperto a Giovani Imprenditori e non solo, è nata la App del Movimento GI. Si tratta di uno strumento con cui i GI associati possono interagire in modo più stringente e puntuale con le attività della Presidenza nazionale, attraverso il proprio smartphone. Accanto ad un’area dedicata solamente ai contenuti “pubblici”, che dialogano con il sito dei Giovani Imprenditori, si trova un’area riservata ai GI che include calendario, rassegna stampa, informazioni interne e QualeImpresa2.0 sfogliabile, a cui si aggiunge una sezione integrata ai principali Social Network.

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SOCIAL NETWORK

La presenza del Movimento sul web si rafforza costantemente. Ogni giorno infatti numerosi “follower” seguono i “tweet”, sia del Movimento che del Presidente Nazionale per essere sempre aggiornati su fatti, opinioni e commenti. Un bagaglio di informazioni che puó essere “ritwittato” e diffuso presso un numero di utenti sempre maggiore. E’ stato creato un gruppo di GI, rappresentativo sia delle varie commissioni nazionali, sia delle varie aree del Paese, che durante i vari appuntamenti nel Movimento aiuta a diffondere le tesi e le posizioni dei GI stessi.

Il numero dei membri iscritti al Gruppo Facebook ufficiale del Movimento cresce quotidianamente; centinaia sono i link e i documenti condivisi, che danno corpo a dibattiti e discussioni dai toni accesi e appassionati sui temi di attualità nazionale e internazionale; decine gli eventi e le foto “postate” per ricordare momenti e sensazioni vissuti insieme e che hanno legato singoli giovani o interi gruppi territoriali. Possono richiedere l’iscrizione al Gruppo soltanto coloro che sono regolarmente iscritti al Movimento dei Giovani Imprenditori.

Attivo su YouTube il canale dei Giovani Imprenditori, dove sono disponibili video dei convegni, degli eventi e contenuti innovativi e inediti pubblicati in tempo reale, con playlist dedicate e approfondimenti.

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FORMAZIONE SOCIAL DEI G.I. E DEI SEGRETARI È in corso di progettazione un programma di “alfabetizzazione social” dei Giovani Imprenditori e delle segreterie territoriali e regionali. Per trasmettere le expertise e i trucchi del mestiere su come comunicare al meglio i contenuti e gli eventi dei Giovani Imprenditori sfruttando i social network, verrà organizzato un ciclo di incontri con referenti interni al sistema e guru della comunicazione social.

RIVISTA “QUALE IMPRESA”

Fondato nel 1973, Qualeimpresa è il più storico strumento di comunicazione del Movimento, un mezzo che ha mantenuto nel tempo la capacità di aggregare, informare, formare e dare spazio alle realtà sul territorio. Un nuovo layout grafico e un nuovo stile editoriale lo rendono oggi ancora più interessante e ricco di rubriche che coinvolgono il mondo interno ed esterno al Movimento.

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WEB

WWW. GI OVANIM PR EN D ITOR I. OR G

Nel sito sono contenute tutte le informazioni necessarie per far conoscere, sia all’interno che all’opinione pubblica, il Movimento Giovani di Confindustria. Il sito si pone anche come luogo di confronto tra gli associati, un posto dove scambiare idee e opinioni su problematiche comuni per individuare, dialogando in uno spazio virtuale, strategie e soluzioni. È prevista un’area MyGI, dedicata a tutti gli iscritti al Movimento.

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2.5 IL TERRITORIO AL CENTRO

#NOICISIAMO

Pensare globale, certo, ma partendo

dai territori che viviamo,

per i quali vanno creati benessere e sviluppo, valorizzando le tradizioni

e le conoscenze che ereditiamo dal passato, in ottica innovativa e internazionale.

È con questo spirito che il Consiglio Centrale diventa itinerante, si sposta nelle fabbriche e nei territori dei Giovani Imprenditori. Un percorso di valorizzazione della dimensione territoriale, delle eccellenze produttive e dei giovani, quelle donne e uomini che in tutta Italia stanno portando il patrimonio imprenditoriale e la cultura d’impresa nel futuro. Perché le aziende sono indissolubilmente legate al territorio che lo genera ed è nostro compito raccontare e promuovere le ricchezze produttive che hanno segnato la storia di intere città e distretti. Un appassionante viaggio per l’Italia che contribuisce alla crescita e alla diffusione di iniziative e proposte concrete. Luoghi, storie e imprese che tengono in piedi questo Paese, che incontreremo nei lavori del nostro Consiglio nei prossimi anni. Preparatevi: stiamo arrivando!

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NOVEMBRE 2014

29 RECANATI

Nella storica azienda iGuzzini si è tenuto lo “Young Business Forum – IX Forum Interregionale del Centro”, con una sessione generale su internazionalizzazione, innovazione e futuro, e 4 workshop settoriali e incontri di business matching.

FEBBRAIO 2015

19-20 BARI

“Ombelico” del Mediterraneo ma anche simbolo della rinascita del Sud, un incontro sentito e dibattuto, con un focus sulla politica industriale a partire dalla vicenda Ilva, che rappresenta una crisi profonda ma anche una sfida da cogliere per rilanciare non solo Taranto ma tutta l’Italia e la sua manifattura.

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MARZO 2015

12-13 TRIESTE

Nella frontiera di un’Europa produttiva, l’appuntamento è stato dedicata alle 4 “i” che faranno ripartire il Paese: industria, internazionalizzazione, infrastrutture, Italia.

Una città che resiste a distanza di 6 anni dal terremoto, con enormi potenzialità di sviluppo imprenditoriale legate alle sue risorse culturali e naturali.

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2.6 LA NOSTRA GOVERNANCE

#SEMPLIFICARE

PIATTAFORMA DIGITALE PER LA GESTIONE DEI RINNOVI CARICHE Semplificare e digitalizzare le procedure di rinnovo cariche: passa anche da qui l’innovazione della vita associativa. È con questo obiettivo che la Commissione Organizzazione, Sviluppo del Movimento e Relazioni Interne ha promosso la creazione di una piattaforma telematica attraverso la quale la Commissione Verifica Poteri potrà gestire tutte le procedure regolamentari e statutarie, semplificando il lavoro delle segreterie territoriali e dell’Area Sistema Associativo e Marketing di Confindustria.

RIFORMA REGOLAMENTO NAZIONALE G.I. Dopo l’approvazione del nuovo Statuto di Confindustria a giugno 2014, è cominciato il processo di adeguamento della normativa nazionale dei GI, a cui seguirà la modifica dei regolamenti dei gruppi territoriali. A ottobre 2014 è stato costituito un gruppo di lavoro, la cui composizione riflette l’articolazione territoriale del Movimento. È attualmente in fase di elaborazione una proposta di modernizzazione del Regolamento, che dia implementazione alle modifiche della Riforma Pesenti, valorizzando le esigenze della rappresentanza e della partecipazione.

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3. CONCLUSIONI

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Essere coscienti che essere Giovane Imprenditore e Imprenditrice significa avere delle Responsabilità e un Ruolo Sociale. Parte da qui l’esigenza di redigere questo primo Bilancio sociale nazionale del nostro Movimento. Un passo importante, il primo di un percorso che con questo documento si apre e che ci impegnamo a portare avanti nel tempo. Un lavoro lungo di raccolta dati, elaborazione contenuti, coordinato da due Comitati, quello Responsabilità sociale d’impresa, da cui il Bilancio prende le mosse, e quello Policy e Convegni, che testimonia proprio la volontà di “istituzionalizzare” questa attività. Nel nostro Movimento diversi sono gli esempi di Bilancio Sociale che a livello di territoriale sono stati realizzati negli ultimi anni, non solo a livello di Gruppi Giovani. Questa prima esperienza nazionale racchiude in sé un po’ di questi esempi, prende da ognuno di essi un pezzettino, ma da essi mutua soprattutto la voglia e la necessità di maggior trasparenza. Quella voglia di restituire all’esterno come i Giovani Imprenditori concepiscono e vivono il loro ruolo nella società, come portano avanti il loro compito in azienda e in Associazione ogni giorno. Serietà, dedizione, impegno, competenza e capacità sono al centro di ogni singola pagina che avete letto, raccontano una storia lunga un anno (maggio 2014-aprile 2015), la storia di un Movimento, di Giovani che vanno oltre il proprio lavoro di “semplici” imprenditori e imprenditrici perché sanno di rappresentare di più. #Responsabilità, una parola che accompagna tutto l’operato della nostra Presidenza. Ogni singolo progetto e ogni singolo Comitato sono ispirati e pervasi da questo termine. Un termine che rispecchia un comune sentire, che accomuna tutti i GI, che noi siamo fiere e fieri di rappresentare. Intorno alla Responsabilità è costruito il lavoro del Bilancio sociale e il nostro operato nell’Associazione e nelle nostre Aziende. #RuoloSociale dei Giovani Imprenditori e delle Giovani Imprenditrici, non solo di quelli che ricoprono posizioni, ma di quell’esercito di 13mila che lavorano e sono da esempio a tanti altri ragazzi e ragazze che hanno soltanto bisogno di essere spronati. Quanto avete letto è solo il nostro primo anno insieme, “rendicontato” con descrizioni, numeri e fotografie, ma altri due anni ci aspettano, ricchi di iniziative e progetti da portare avanti insieme e che man mano racconteremo, perché #noicisiamo! Laura Tinari Stefania Zuccolotto

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CREDITS Studio Comunico - L’Aquila www.comunico.aq.it

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