05 › OTTOBRE 2021
Anno 11 - Direttore Responsabile Marco Valenti - Mensile di informazione tecnica, economica, professionale - Forlì, viale Oriani, 1 Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”
Elezioni: priorità all’impresa Gli incontri promossi da Confartigianato coi candidati alle amministrative di Bertinoro sono stati l’occasione per riprendere il confronto con gli imprenditori, dopo lo stop causato dalla pandemia. La micro e piccola impresa, ancora una volta, ha reagito con grinta agli effetti di chiusure e lockdown, impegnandosi a non cessare l’attività o ridurre il personale. Per questo, oggi più che mai, è indispensabile che chi governerà per i prossimi cinque anni metta al centro del proprio mandato chi fa impresa, vive e produce nel comprensorio, garantendo servizi, creando ricchezza e contribuendo a sostenere l’occupazione, indispensabile per evitare lo spopolamento che sta tristemente caratterizzando i piccoli comuni in questi ultimi anni. L’EDITORIALE: È indispensabile che il territorio forlivese si dia un’identità, una connotazione forte, che gli consenta di farsi conoscere, valorizzando le opportunità e la bellezza di cui è ricco. A pagina 2
IL NOTIZIARIO TECNICO: Consulenza fiscale, ritorna il bonus pubblicità, quali sono i servizi online dell’Agenzia delle Entrate. Le novità del Durc di congruità. Il riordino delle attività di onoranze funebri. Da pagina 15 a pagina 18
STORIE DI IMPRESE: La micro e piccola impresa, motore del territorio, è fatta da uomini e donne che, quotidianamente, mettono in campo passione, creatività e voglia di fare per essere sempre competitivi. Da pagina 7
L’EVENTO: Successo per le due serate realizzate da Confartigianato alla Festa Artusiana di Forlimpopoli a inizio agosto. La pandemia non ha scalfito la voglia di stare assieme. A pagina 30
editoriale
Un’azione di rilancio per il territorio forlivese
Un’identità forte per il nostro comprensorio
C
onfartigianato di Forlì, ormai da trent’anni, ha scelto di essere presente capillarmente nel forlivese. Con 8 sedi fisse e 4 recapiti può, infatti, vantare un solido legame col territorio che le consente di conoscerne approfonditamente punti di forza e criticità. Proprio questa vicinanza permette agli operatori di affrontare celermente le problematiche quotidianamente affrontate da chi vive e lavora nei diversi comuni del comprensorio. Il quadro di contesto non è facile, annose questioni richiederebbero soluzione, in primis l’ammodernamento delle infrastrutture materiali. La manutenzione delle strade, principalmente quelle di collegamento fra le vallate, è un vulnus che penalizza moltissimo chi fa impresa in queste aree. Ma tutti i collegamenti viari mostrano segni di obsolescenza, dagli snodi che collegano Forlì con Cesena e con Ravenna, fondamentali per mettere in rete aeroporto, scalo merci, E45 e porto di Ravenna, alle vie d’accesso con le regioni confinanti, su tutti la grande incompiuta Statale 67. Impossibile il rilancio dell’economia senza un sistema di infrastrutture immateriali adeguato: il nostro territorio è solo parzialmente coperto dalla fibra ottica, permangono aree, non solo collinari e montane, ancora sprovviste di questa indispensabile dotazione tecnologica. La crisi pandemica ha reso la digitalizzazione ancora più urgente, dal lavoro agile alla didattica a distanza, oggi è fondamentale garantire in tutte le aree un servizio adeguato. Questi ritardi acuiscono una situazione già difficile per chi fa impresa, sia per il costo del lavoro, ormai insostenibile, sia per l’aumento dei costi delle materie prime, talmente elevato da mettere a rischio la ripresa economica. Senza dimenticare le più volte denunciate difficoltà di accesso al credito che affliggono le micro e piccole imprese e la cronica mancanza di manodopera specializzata, che richiederebbe un maggior dialogo fra lavoro e mondo dell’istruzione, con politiche di orientamento al lavoro e la programmazione di percorsi di formazione continua. Eppure tra gli elementi di forza non mancano la bellezza paesaggistica, la pluralità dell’offerta che include il parco nazionale, il termalismo, i monumenti, le chiese, i diversi cammini e la vocazione al turismo lento, che potrebbe fruire dei numerosi eventi, dalle manifestazioni culturali, alle sagre che animano ogni borgo. Il tutto valorizzato dall’offerta enogastronomica di qualità indiscussa. Una qualità e una quantità di opportunità che potrebbero dare uno slancio decisivo al turismo. Per questo serve un progetto unitario di promozione del forlivese, una cabina di regia che coinvolga tutti gli attori del territorio per dare il giusto supporto alla nostra realtà, troppo spesso lasciata in sordina. essere impresa
2 › ottobre 2021
il commento
L’anima delle imprese
R
accontare, attraverso le pagine della nostra rivista, le storie di imprese associate a Confartigianato di Forlì è sempre un privilegio, ma in questi ultimi mesi è stato particolarmente gratificante portare all’attenzione dei nostri lettori le belle testimonianze di imprenditori che hanno sfidato la crisi pandemica, investendo nel territorio in cui vivono. Abbiamo incontrato persone che, malgrado lockdown e restrizioni, non si sono arrese, utilizzando i momenti di stop per fare lavori di manutenzione, efficientare il magazzino, studiare nuove modalità produttive, così da rendere pronte e ancora più competitive le proprie aziende, alla ripresa dell’attività. Uomini e donne che credono nel proprio sogno imprenditoriale e che non hanno esitato a mettere in gioco risorse personali per anticipare la cassa integrazione ai dipendenti o per rinnovare i locali dell’attività, tutti con un intento comune: ricominciare a lavorare a pieno ritmo, una volta terminata l’emergenza. E, fra questi racconti, sono frequenti i casi di imprese familiari, in cui sta avvenendo il passaggio tra i fondatori e chi ne riceve il testimone. Un legame che si trasferisce agli eredi, che affiancano chi li ha preceduti apprendendo ciò che poi implementeranno, personalizzandolo, facendolo proprio. Una realtà viva, che cresce, si modifica e si rinnova. La micro e piccola impresa è fatta di individui, la cui esistenza è strettamente legata al lavoro, che non è mera fonte di reddito, ma la concretizzazione di una passione. Mestieri che richiedono competenza, formazione continua e, al contempo, creatività e capacità di individuare nuove soluzioni ancora prima che si manifestino i bisogni per cui sono pensate. Lavorazioni su misura, qualità, attenzione alle novità del mercato e capacità di ascolto: dei clienti, dei fornitori, dei collaboratori. La soddisfazione del cliente è uno dei motori che motivano l’imprenditore, ma non l’unico. Sapere di avere dato vita a qualcosa di bello, di ben fatto, di riconoscibile e che porta la firma di chi lo ha creato è ciò che rende orgoglioso chi fa impresa. Storie vere, fatte di impegno, di sacrificio, di paure legate alle incertezze del mercato, ma anche di successi, con un denominatore comune: la dedizione al lavoro. Dal lavoro manuale a quello più tecnologico, imprenditori e imprenditrici credono profondamente in ciò che fanno. E noi assieme a loro; condividendone l’entusiasmo, continuiamo a impegnarci per la tutela della micro e piccola impresa, la vera forza dell’economia italiana.
Viale Oriani, 1 tel 0543 452811 • fax 0543 452852
ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE
Anno XI • n. 05 OTTOBRE 2021 redazione@confartigianato.fo.it www.confartigianato.fo.it
Reg. Naz. Stampa 06185 del 17/2/98 - ROC 5252 Autorizzazione Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/1978 Tariffa R.O.C: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009
Direttore Responsabile Marco Valenti Redazione Roberta Zoli Fotocomposizione e Stampa Litocartotecnica Citienne srl Forlì Tel. 0543 480580 • www.citienne.com Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a 6 € ed è compreso nella quota associativa. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali. Immagini generiche di Freepik.
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a cura di Casa Artusi
Artusi e il riso
I
l riso, alimento base per miliardi di persone, cibo più consumato al mondo, riveste un ruolo speciale anche sulle nostre tavole. L’importanza dei risotti nel patrimonio gastronomico italiano è indiscussa, eppure quanto conosciamo questo prodotto? Già Pellegrino Artusi nel suo Manuale La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene include diverse ricette: circa 14 per quanto riguarda il risotto e nel complessivo in oltre 20 preparazioni viene citato il riso! Rispetto al risotto alla milanese, emblema della cucina italiana nel mondo, Pellegrino Artusi, che ne è ambasciatore, grazie anche alla sua capacità di esaltazione delle varianti in cucina, ci offre addirittura 3 versioni della ricetta del risotto alla milanese n.78, 79 e 80, riconoscendo su questa materia l’autorevolezza dei cuochi ambrosiani. Interessante è anche la ricetta n.43 Riso alla cacciatora, in cui si sottolineano l’importanza del viaggio e della testimonianza diretta per conoscere un territorio e per raccontarne la cucina. Artusi infatti per motivi di lavoro giunge a Polesella e cercando ristoro trova un’ostessa del luogo intenta alla preparazione dei risi e osservandola documenta passo
dopo passo ai propri lettori l’esecuzione. Impossibile poi non citare in Romagna, terra d’eccellenze agroalimentari come il Riso del Delta del Po IGP, un ambiente ricco di biodiversità in cui la natura sposa la cultura, e la storia incontra un paesaggio unico e riconosciuto come Patrimonio Unesco, che porta sulle nostre tavole un prodotto ideale per la preparazione della ricetta n. 72 Risotto colle telline, dove è possibile utilizzare le telline di Romagna del nostro mare Adriatico. Eccovi la ricetta di Pellegrino Artusi:
72. RISOTTO COLLE TELLINE Noto questo risotto nelle proporzioni che è stato fatto più volte nella mia cucina, e cioè: Telline col guscio, chilogrammi 1,350. Riso, grammi 500. Per levare la sabbia che le telline racchiudono, lavatele prima, poi ponetele in acqua fresca salata, o meglio, acqua di mare, in un catino con un piatto rovesciato sotto alle medesime, e dopo due ore almeno, levatele asciutte e mettetele al fuoco con acqua in proporzione del riso da cuocere. Quando saranno aperte, levatene i gusci e serbate l’acqua, ma badate che in fondo alla medesima si sarà formata una qualche posatura di sabbia che va gettaessere impresa
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ta via. Fate un soffritto con olio, aglio, poca cipolla, prezzemolo, carota e sedano, il tutto tritato finissimo colla lunetta, e quando sarà rosolato bene, gettatevi le telline tolte dal guscio, qualche pezzetto di funghi secchi rinvenuti, una presa di pepe e un po’ di quell’acqua serbata. Dopo qualche minuto gettate il riso in questo intingolo e tiratelo a cottura soda col resto dell’acqua suddetta. Assaggiatelo se sta bene di sapore col solo sale naturale delle telline e dei condimenti datigli; se non fosse così, aggiungeteglielo con sugo di pomodoro o conserva, ed anche con un pezzetto di burro e un pizzico Continua a pagina 5 ›››
a cura di Casa Artusi
Il riso sarà anche il protagonista di uno dei corsi online in diretta già in calendario nella Scuola di cucina di Casa Artusi che riprende le sue attività in presenza e in remoto per permettere a tutti di scegliere la modalità che più è gradita.
Quando? Il 20 ottobre alle ore 20:30 in diretta dalla Scuola di cucina Iscrizioni già aperte sul nostro sito www.casartusi.it
Cosa impariamo? Scopriamo le principali categorie di riso e i diversi
impieghi in cucina. Qual è l’ideale per un buon risotto? Impariamo i segreti per una buona base del risotto e la tostatura del riso. Come si fa mantecare al meglio il risotto? Cosa significa riso all’onda? Come usare il riso anche in altre preparazioni. Durante il webinar oltre alla preparazione di una ricetta insieme, passo dopo passo, e all’esecuzione di altri consigli, suggerimenti e ricette in cui utilizzare il riso, si avrà modo di approfondire le caratteristiche di questo prodotto ascoltando la testimonianza di un produttore locale
Quanto costa? 20 euro a collegamento (con una sola quota d’iscrizione quindi può partecipare tutta la famiglia, amici, conviventi ecc…) Vuoi sostenere le attività della Fondazione Casa Artusi? A soli 50 euro puoi iscriverti e partecipare a quattro dei webinar programmati nel calendario della Scuola di cucina con i Maestri di cucina di Casa Artusi. Per scoprire di più visita la nostra bottega online!
Informazioni utili per il corso La strumentazione di regia permette un’ottima visualizzazione con diverse inquadrature e focus dettagliati sull’esecuzione della ricetta per seguire al meglio il tutto.
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72. RISOTTO COLLE TELLINE di parmigiano. Alle telline si possono sostituire le arselle o i peocci (cozze nere, muscoli) come a Venezia, nelle cui trattorie se il riso co’ peocci (specialità del paese) fosse cucinato in questa maniera, sarebbe assai più gradito. Per conservare alcun poco i molluschi a conchiglia bivalve, vanno tenuti in luogo fresco, legati assai stretti in un sacchetto o in un canovaccio. D’inverno ho così conservate fresche le telline fino a sei giorni, ma non è da azzardare perché i molluschi riescono molto indigesti se non sono freschi.
Al momento dell’iscrizione si riceve una comunicazione di avvenuta iscrizione, una volta confermato il corso, si può procedere con il versamento della quota d’iscrizione. Pochi giorni prima del corso si riceve via mail il link alla piattaforma per partecipare, l’elenco degli ingredienti, degli utensili, la dispensa con le ricette, gli approfondimenti e il decalogo della cucina artusiana. Al termine del corso vi verrà inviato l’attestato di partecipazione e il video con la replica della diretta per rivederla ogni volta che si vuole. Qualora non abbiate mai utilizzato una piattaforma webinar, la segreteria di Casa Artusi è disponibile a seguirvi, previo appuntamento, passo dopo passo, per il corretto funzionamento sui vostri dispositivi. Il giorno del corso saremo online già 15 minuti prima dell’orario indicato per accogliervi ed evitare che ci siano problemi tecnici. Mattia Fiandaca, Gastronomo e collaboratore di Casa Artusi essere impresa
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Dall’esperienza decennale di Business Center nasce oggi un progetto innovativo che offre preziose opportunità a imprese, start up e professionisti. I NOSTRI SERVIZI:
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6 › ottobre 2021
storie di imprese
Intervista a Luciano Ciocca
Orgoglioso di essere artigiano
“F
ai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita”. La massima di Confucio ben sintetizza la storia dell’imprenditore forlimpopolese Luciano Ciocca, che sin da giovanissimo, ha alimentato la sua passione per il fare, o come egli stesso afferma “il piacere di sporcarsi le mani”. Figlio d’arte, Ciocca, appena quattordicenne ha seguito le orme del padre, che all’epoca aveva una ditta di idraulica, andando a lavorare come apprendista, per poi conseguire la qualifica e avviare la propria attività. Dopo alcuni anni, il superamento di un concorso gli offre l’opportunità di avere un impiego fisso all’interno di una importante realtà come Hera, in cui rimane fino ai primi anni del 2000, quando la voglia di concretizzare il proprio sogno imprenditoriale vince sulla sicurezza garantita da un impiego a tempo indeterminato. In quegli anni, Ciocca matura, quindi, la decisione di aprire una nuova attività per implementare le lavorazioni svolte, non solo nell’ambito dell’idraulica civile, ma anche industriale, gas e acqua e delle saldature certificate. Da sempre appassionato alle tecniche di saldatura, l’imprenditore è in grado di dare risposte a qualunque esigenza. Nel 2015, tuttavia, una serie di furti sul mezzo e in
magazzino e, nel mentre, l’allettante offerta di un impiego a tempo pieno in una importante azienda del territorio, spingono Ciocca a riprovare l’esperienza da dipendente, ma come lui stesso ammette “il desiderio di essere imprenditore si è rivelata più forte e due anni fa ho riaperto l’azienda E.P.R di Ciocca Luciano”. Ciocca spiega che l’aver maturato un’esperienza trentennale in tutti gli ambiti dell’idraulica gli consente di avere molteplici clienti che si rivolgono a lui per una pluralità di lavori, dalla riparazione o sostituzione di caldaie, a grandi cantieri, come l’installazione del teleriscaldamento in un edificio scolastico o la posa delle condotte del gas, a Rimini, per Trenitalia. “È un mestiere che si deve fare con passione e non bisogna mai smettere di imparare per adottare nuove tecniche. Oggi, dopo più di trent’anni di lavoro mi confronto coi tecnici e coi progettisti per proporre aggiustamenti e modifiche sulla base della conoscenza acquisita con la pratica.” Ciocca racconta che sin da ragazzino era appassionato alla saldatura “mentre i miei coetanei chiedevano ai genitori in regalo il motorino, io chiesi le bombole per saldare. Mi è sempre piaciuto e oggi posso dire di aver sviluppato una buona tecnica, spesso mi chiamano per realizzare saldature a specchio o altre soluzioni non così comuni da realizzare. Ci sono mestieri che coniugano artigianalità e arte per realizzare progetti di qualità, come ripete mio padre, sono i dettagli che fanno la differenza. Per questo sul lavoro sono molto pignolo e cerco di realizzare ogni cosa con la massima cura.” Un’ultima nota attiene alla difficoltà di trovare giovani interessati a imparare il mestiere “non è degradante lavorare con le mani, l’artigianato non è una seconda scelta, ma una professione che garantisce un futuro. È un lavoro faticoso, che richiede grande concentrazione, ma che offre belle soddisfazioni. Personalmente, grazie anche alle molteplici specializzazioni maturate, ho sempre lavorato tanto e i clienti non mi sono mai mancati.” La soluzione per Ciocca si lega all’immagine che l’artigianato dà “grazie ai reality oggi è stata riscoperta dai giovani una professione dura come quella dello chef. Sarebbe bello se accadesse qualcosa di analogo anche per gli altri mestieri.” essere impresa
ottobre 2021 › 7
storie di imprese
Trent’anni di falegnameria
Intervista a Claudio Biondi
L
a storia dell’azienda di Predappio Nuova B. e B. di Biondi Nicola e Bastianelli Gianluca e c. snc affonda le radici nel 1989, quando due giovani, Claudio Biondi e Isauro Bassini, decisero di tentare l’avventura imprenditoriale, dopo aver maturato una solida esperienza da dipendenti nel settore della falegnameria. L’impresa, che allora prese la denominazione di B. e B. di Biondi Claudio e Bassini Isauro Snc, è da sempre associata a Confartigianato e sin dai primi tempi si è distinta per la qualità delle lavorazioni. Come spiega Claudio Biondi, collante fra la vecchia e la nuova gestione “quando abbiamo aperto l’attività, abbiamo continuato a collaborare con L’Arte Srl, dove ci siamo formati e che è stata nostra cliente sino alla sua definitiva chiusura, affiancando pezzi richiesti da committenti della nota realtà predappiese, alle lavorazioni su misura per privati. Proprio grazie alla consolidata partnership con L’Arte abbiamo avuto l’opportunità di realizzare un vasto campionario di prodotti di alta gamma, dagli allestimenti per imbarcazioni di lusso all’arredamento per clienti internazionali, tra cui emiri arabi.” Riuscire a soddisfare le richieste di una clientela così selezionata, ha permesso all’azienda di avviare altre collaborazioni con noti marchi del nostro territorio, attivi sia nel settore della realizzazione di interni di yacht, sia dell’arredamento. La qualità della produzione essere impresa
8 › ottobre 2021
si è rivelata un elemento vincente, continua Biondi “da più di trent’anni operiamo in questo mercato e non abbiamo mai risentito della crisi, anzi, negli anni, per far fronte alla mole di lavoro, abbiamo assunto alcuni dipendenti, due dei quali, lo scorso aprile, con il pensionamento di Bassini, sono subentrati nella società.” L’impresa rappresenta, infatti, un positivo esempio di passaggio generazionale, il primo dipendente dell’azienda fu proprio il figlio di Biondi, Nicola, che oggi, assieme a Bastianelli, ha raccolto il testimone dai fondatori. “Sono rimasto nella società con una piccola quota, per affiancare i nuovi soci che, pur perfettamente a conoscenza delle tecniche di lavorazione, non sono avvezzi a fare i conti con la burocrazia e con tutte le incombenze legate alla gestione amministrativa.” Negli anni sono state introdotte nuove tecnologie e macchinari più evoluti, come il pantografo, ma sostanzialmente la lavorazione rimane di tipo artigianale. Tra i traguardi che Biondi tiene a sottolineare c’è il trasferimento nell’attuale sede “nel 2005 abbiamo spostato l’attività dal vecchio capannone da via Zoli, al nuovo complesso, più moderno e funzionale in via Solidarnosc, 7 sempre a Predappio.” La scelta di rimanere nel comune, malgrado la stretta collaborazione con realtà insediate a Forlì, nasce dal forte legame con il territorio “siamo tutti di Predappio, soci e dipendenti ed è qui che vogliamo rimanere. Non ci siamo mai posti il problema di un eventuale trasferimento in un altro comune.” A conferma di come la micro e piccola impresa sia un elemento chiave della realtà in cui opera, parte integrante della comunità, offrendo occupazione e creando ricchezza che rimane sul territorio.
storie di imprese
A Premilcuore il caffè è differente
La storia di un bar davvero speciale nuove tecniche per la miscelazione del caffè, in particolare a Londra nel 2009 e a Perth, in Australia nel 2012, dove c’è grande attenzione all’offerta al cliente.”
N
el 1995 Cinzia e Vincenza Mengozzi decidono di avviare un bar a conduzione familiare, nella centralissima Piazza Caduti 9, di fronte al palazzo del Comune di Premilcuore. Per quindici anni le due sorelle hanno accolto i clienti al Caffè Mengozzi fino a quando, con il pensionamento di Vincenza, Cinzia ha stipulato un contratto d’affitto d’azienda, lasciando la conduzione del locale. Dal 2011 al 2019 il bar è rimasto aperto solo durante la stagione estiva o per le festività, fino a quando Cinzia, assieme al nipote Marco Giannellini, è tornata dietro al bancone del “Bar Il Caffè Famiglia Mengozzi dal 1995 Snc”. Dal 25 maggio 2019 nella sede storica, la nuova compagine societaria ha portato una ventata di novità nel piccolo comune. Come spiega Giannellini “aver maturato esperienze lavorative all’estero mi ha consentito di apprendere
Dalle parole del giovane imprenditore traspare la passione per la professione “abbiamo scelto di proporre ai nostri clienti le miscele di un torrefattore di Senigallia per la qualità del prodotto, che serviamo con diverse modalità, non solo il classico espresso ma anche il caffè filtrato a freddo con acqua.” Una tecnica ancora poco nota in Italia, un sistema di estrazione che richiede tempi più lunghi e una esatta combinazione tra peso, macinatura e temperatura dell’acqua. “Non impieghiamo soltanto le classiche miscele da bar, ma anche 100% arabica single/origin, proprio per offrire una differente percezione del caffè.” La proposta è varia anche nei prodotti per la colazione, non solo panini e croissant, ma anche waffle e pancake, senza dimenticare il cappuccino artistico. Giannellini è infatti un esperto di latte art, la tecnica di decorazione per cappuccini e latte macchiato e ha conseguito il quarto dei sei livelli riconosciuti a livello mondiale, il Latte Art Grading Certificate rosso. Significativa anche l’offerta del bistrot con la pinsa romana farcita con affettati e formaggi, i taglieri biologici con prodotti ricercati, dalla mora romagnola ad altri tagli selezionati, sino all’offerta di birre artigianali e vini biologici. “Cinzia segue la proposta food, utilizziamo pro-
dotti surgelati che vengono rigenerati con il forno ad aria, per mantenerne inalterati gusto e proprietà. Abbiamo fatto la scelta di investire in attrezzature importanti per offrire la migliore qualità ai nostri clienti, che nonostante le difficoltà legate alla pandemia, hanno risposto numerosi.” Premilcuore, infatti, negli ultimi due anni ha visto crescere l’afflusso turistico, non solo locale. “Subito dopo il primo lockdown c’è stata una vera riscoperta del territorio, sia per la bellezza del paesaggio, sia per i prezzi più convenienti rispetto ad altre zone. Oggi c’è un buon afflusso, in estate e nei fine settimana, anche di visitatori stranieri attratti dai diversi cammini che intersecano il paese.” Ma l’Appennino è attrattivo anche durante la stagione più rigida, tanto che i due soci hanno realizzato un dehor per accogliere i turisti anche in caso di maltempo.
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ottobre 2021 › 9
associazione
Elezioni amministrative a Bertinoro
Confartigianato incontra i candidati
I
l 3 e 4 ottobre si terranno le elezioni amministrative nel Comune di Bertinoro. Confartigianato di Forlì ha incontrato le due candidate alla poltrona di primo cittadino, Gessica Allegni e Barbara Asioli, facendosi portavoce delle richieste degli imprenditori associati che operano nell’area. A presentare le richieste il segretario Marco Valenti che, nel corso dei due appuntamenti realizzati con le coalizioni, ha illustrato le priorità delle micro e piccole imprese. Il primo tema posto all’attenzione dei candidati è la burocrazia, è improrogabile snellire i tempi e introdurre regolamentazione uniforme per tutti i comuni della provincia. Regolamenti condivisi dalle diverse amministrazioni del comprensorio sono il primo punto per non costringere le aziende che operano con più comuni a perdere preziose gioressere impresa
10 › ottobre 2021
nate di lavoro per presentare incartamenti che divergono a volte solo per pochi elementi, ma che, se non debitamente compilati, impediscono l’avvio dell’attività. Ma l’attenzione alle imprese si traduce anche in impegno a favore delle comunità in cui queste realtà operano. Partendo dagli appalti a km 0, con la richiesta di frazionare i lavori per consentire l’accesso alla gara alle piccole realtà locali, troppo spesso escluse a vantaggio di realtà maggiormente strutturate, ma che non hanno legami con il nostro territorio e che di fatto sottraggono risorse al nostro sistema produttivo e, di conseguenza, ricadute positive per l’occupazione locale. Altro nodo da sciogliere sono gli operatori abusivi che popolano il sommerso, quel mondo parallelo in cui non esistono regole e che produce danni ingenti alle casse dello Stato,
alle imprese regolari, ai consumatori. Il fenomeno è stato messo in luce dagli studi realizzati sul tema da Confartigianato, in cui si evidenzia come l’economia sommersa sia un fenomeno tristemente in crescita: negli ultimi anni il valore aggiunto creato dal lavoro irregolare è aumentato di quasi il 9% e il numero degli operatori abusivi è lievitato del 2,5%, situazione resa ancora più complessa da lockdown e zone rosse, chiaramente ignorate da chi opera abusivamente. Una grave minaccia che si annida ovunque e che colpisce soprattutto i piccoli imprenditori: secondo Confartigianato, infatti, sono quasi 900mila le aziende artigiane esposte ai pericoli della concorrenza sleale degli abusivi. Altro tasto dolente, le infrastrutture materiali e immateriali, dall’ammodernamento della via Emilia, così da mettere in sicurezza anche l’area industriale di Panighina, a quelle immateriali. La pandemia ha evidenziato ancora una volta quanto sia indispensabile un collegamento a internet veloce e affidabile, il lavoro agile, la didattica a distanza e l’esplosione dell’e-commerce hanno incrementato l’urgenza di estendere a cittadini e imprese le più moderne dotazioni tecnologiche. Tra i temi cari a Confartigianato di Forlì quello dell’identità territoriale, indispensabile per attrarre le risorse previste dal PNRR. Il forlivese, a differenza delle realtà vicine, come Continua a pagina 11 ›››
associazione ha esposto le sue priorità sottolineando l’importanza di affidare i lavori necessari ad aziende del territorio, così da monitorare più agevolmente l’avanzamento dei lavori per scongiurare le lungaggini e le battute d’arresto che hanno caratterizzato alcuni recenti cantieri nel bertinorese.
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Confartigianato incontra i candidati Ravenna, Faenza e Cesena, non ha una caratterizzazione forte che ne consenta una facile individuazione. Certo la cultura sta diventando una voce importante per il comprensorio, ma eventi come le grandi mostre del San Domenico non sono sufficienti a fare da traino all’immagine del forlivese. Un coordinamento tra comuni è precondizione anche per sostenere la micro e piccola impresa e l’artigianato: una progettazione comune, che trascenda l’ambito strettamente comunale. Vanno ripensate strategie comuni e sinergie fra amministrazioni, eliminando gli sterili campanilismi. Una nuova modalità che consenta una pianificazione veramente strategica, valorizzando e mettendo a sistema i punti di forza di ogni realtà territoriale, lavorando, al contempo, assieme per ridurre le criticità. Per Confartigianato l’intero territorio è in grado
di offrire molteplici opportunità turistiche: il forlivese gode di tutti gli elementi per soddisfare il visitatore alla ricerca di luoghi che offrano cultura, storia, enogastronomia, bellezze paesaggistiche e persino itinerari legati ai luoghi di culto, come i cammini religiosi. Nel corso del confronto, la candidata Gessica Allegni della lista “Insieme per Bertinoro” ha evidenziato la vicinanza del suo programma alle richieste degli imprenditori associati, evidenziando il forte radicamento del tessuto imprenditoriale a Bertinoro, confermando la priorità degli investimenti per la digitalizzazione e per migliori collegamenti viari, ponendo l’accento sul tema della formazione per l’impresa. La presenza del Ceub a Bertinoro pone la sfida di creare un collegamento fra alta formazione e innovazione al servizio dell’impresa per lo sviluppo del sistema produttivo locale. Con grande chiarezza la candidata
La candidata Barbara Asioli della lista civica BartnOra ha sottolineato la volontà, se eletta, di istituire un tavolo di confronto permanente delle imprese, per confrontarsi con le associazioni di categoria sulle criticità e i bisogni del sistema produttivo locale, in primis sul tema delle infrastrutture. Asioli ha infatti spiegato che, dal suo punto di vista, in questi ultimi anni nel comune è mancato il dialogo dell’amministrazione coi cittadini e il mondo produttivo, elemento chiave per il buon governo del territorio. Il comune di Bertinoro ha due anime forti, da una parte la vocazione turistica ed enogastronomica del Colle, dall’altra l’anima manifatturiera delle frazioni poste lungo la via Emilia. Tra gli impegni della candidata quello di creare una sinergia con gli altri comuni per dar vita a un percorso turistico integrato, che coniughi le diverse tipicità del nostro comprensorio.
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ottobre 2021 › 11
associazione
L’impegno di Confartigianato
Migliorare il dialogo fra imprese e banche
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artedì 14 settembre nella sede di Confartigianato di Forlì si è tenuto un confronto sul tema “rapporto banche imprese, le difficoltà di accesso al credito” (nelle foto). L’iniezione di liquidità a favore delle imprese, a seguito delle straordinarie misure messe in campo dallo Stato, ha creato una situazione di calma apparente nei rapporti fra sistema bancario e mondo imprenditoriale. Con l’introduzione di normative europee più stringenti sul tema del credito e con la fine della moratoria sui finanziamenti questo fragile equilibrio sembra destinato a infrangersi, rischiando di travolgere le aziende, impreparate ad affrontare la nuova situazione. Spiegano Gianluigi Bandini e Mauro Collina dell’ufficio credito e progetti speciali di Confartigianato di Forlì “mai come ora è divenuta fondamentale la conoscenza approfondita delle regole del gioco per mantenere fluido l’accesso al credito e, se possibile, migliorarlo. Per questo l’associazione forlivese, con la collaborazione di Marco Damiani, ex direttore di banca ed esperto della materia, ha organizzato un primo incontro su queste tematiche, riservato ai dirigenti, per individuare la migliore strategia operativa.
L’incontro è stato occasione per presentare il nuovo servizio che Confartigianato mette a disposizione dei propri associati: partendo dall’analisi delle centrale rischi. L’obiettivo è proprio identificare le criticità presenti, per rimuoverle e intraprendere un percorso virtuoso in grado di migliorare le variabili che condizionano il rapporto con gli istituti di credito e di conseguenza l’accesso a finanziamenti, Continua a pagina 13 ›››
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12 › ottobre 2021
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Crisi di liquidità
L’indagine confederale
I
l persistere degli effetti negativi sulla liquidità delle imprese conseguenti alla pesante e prolungata flessione del fatturato è confermato anche all’incremento delle richieste delle imprese: in sette casi su dieci in merito alla consulenza, alla liquidità per scorte e capitale circolante e nella metà dei casi per moratoria, come evidenziano i dati dell’ufficio studi di Confartigianato. In relazione agli effetti della crisi Covid19 sulla
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Migliorare il dialogo fra imprese e banche agli affidamenti e a condizioni bancarie più vantaggiose”. Dopo il primo incontro, riservato a un ristretto gruppo di imprenditori, sono in via di definizione ulteriori appuntamenti aperti a tutti gli associati, nella consapevolezza che una migliore conoscenza di una materia complessa quale il credito, possa essere lo strumento vincente per favorire il dialogo con il sistema bancario.
gestione finanziaria delle imprese sono ancora diffuse le situazioni critiche segnalate a seguito dei mancati incassi legati alla caduta del fatturato, per le criticità del flusso di cassa e per i ritardati pagamenti da clienti finali. Situazione aggravata dai ritardi dei pagamenti dalla Pubblica amministrazione. L’indagine evidenzia la persistenza delle criticità operative delle banche in merito alla gestione delle piattaforme tecnologiche dei servizi bancari e all’organizzazione del flusso dei clienti, mentre si segnala un miglioramento nella gestione degli interventi pubblici per la liquidità delle imprese. Segnale positivo per le richieste di rientro su credito in conto corrente non utilizzato. Gli interventi pubblici per contrastare la carenza di fondi liquidi sono stati ingenti. Nel periodo dal 17 marzo 2020 al 15 giugno 2021 sono pervenute al Fondo di Garanzia oltre 2,2 milioni di richieste per richiedere garanzie sui finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti per un importo complessivo di oltre 177,5 miliardi di euro. Di queste, oltre 1,1 milioni sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro, con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 22,5 miliardi di euro.
dopo gli straordinari interventi anticiclici per contrastare la recessione da Covid19: nel 2021 in Italia la spesa pubblica è salita al 56,7% del PIL, era al 48,4% nel 2018. Nella comparazione su dati del Fmi (2021) tra i maggiori 20 paesi avanzati, per quest’anno l’Italia si colloca al terzo posto per peso dello Stato in economia dietro a Francia (59,7%) e Belgio (58%), salendo di due posizioni nell’arco di tre anni, superando paesi scandinavi caratterizzati da una elevata spesa per welfare come la Danimarca, che era al 4° posto nel 2018 e oggi scende al 6°, e la Norvegia che era al 3° posto nel 2018 mentre oggi scende al settimo.”
Il presidente di Confartigianato di Forlì, Luca Morigi (nella foto) commenta “una Pubblica amministrazione più efficiente è una condizione necessaria per gestire la crescente presenza dello Stato in economia, esplosa essere impresa
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essere impresa
14 › ottobre 2021
notiziario tecnico
Consulenza fiscale › a cura di Francesco Bandini BONUS PUBBLICITÀ 2021
PRENOTAZIONI DAL 1° OTTOBRE
In ogni caso, ricorda il Dipartimento per la comunicazione e l’editoria, è possibile “sostituire” la prenotazione già inviata a marzo, inviandone una nuova.
RIPRESA DELLE ATTIVITÀ DI RISCOSSIONE
I NUOVI TERMINI DI PAGAMENTO E SERVIZI UTILI
Dal 1° al 31 ottobre sarà possibile presentare la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari per l’anno 2021. La modifica dei termini di presentazione, inizialmente prevista dal 1° al 30 settembre, si è resa necessaria per consentire interventi di aggiornamento sulla piattaforma telematica che gestisce le richieste. L’annuncio arriva con un comunicato del Dipartimento per la comunicazione e l’editoria del 31 agosto.
Il 31 agosto 2021 è terminato il periodo di sospensione dell’attività di riscossione previsto dal Decreto SostegniBis.
La scadenza iniziale era stata prevista dal Dl “Sostegni bis” che ha prorogato il “regime derogatorio”, introdotto nell’anno 2020, per gli anni 2021 e 2022 ed è stato esteso anche agli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato. Per consentire quindi di adeguare la piattaforma telematica che gestisce le prenotazioni alle nuove prescrizioni previste dal “Ristori bis” si rende necessario l’ulteriore slittamento della finestra temporale per la presentazione delle richieste a partire dal 1° ottobre e non più dal 1° settembre.
Atti già scaduti prima dell’8 marzo 2020
Ricordiamo, infatti, che il periodo previsto a regime è quello che va dal 1° al 31 marzo e che restano invariate le modalità di presentazione del modello di comunicazione telematica, che dovrà essere inviato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, attraverso l’apposita procedura accessibile con Sistema pubblico di identità digitale (Spid), Carta nazionale dei servizi (Cns) o Carta d’identità elettronica (Cie) o con le credenziali Entratel e Fisconline. Restano comunque valide le richieste pervenute nel periodo 1° marzo 31 marzo 2021 e su di esse il calcolo per la determinazione del credito spettante sarà automaticamente effettuato sulla base delle nuove disposizioni.
A partire dal 1° settembre 2021, l’Agente della riscossione riprende l’attività di notifica di cartelle, avvisi di addebito e avvisi di accertamento e le ordinarie procedure di riscossione, incluse quelle derivanti dalle verifiche effettuate dalle PA ai sensi dell’art. 48bis del D.P.R. 602/73. Per cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento già scaduti prima del 8 marzo 2020, il contribuente dovrà procedere con il tempestivo pagamento delle somme dovute o richiedere e ottenere un provvedimento di rateizzazione ed evitare così l’avvio delle procedure di recupero.
Atti in scadenza dopo l’8 marzo 2020 I pagamenti di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento in scadenza nel periodo dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021, dovranno essere effettuati entro il mese successivo alla scadenza del periodo di sospensione e, dunque, entro il 30 settembre 2021.
Piani di rateizzazione Il versamento delle rate in scadenza dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021 deve essere effettuato entro il 30 settembre 2021. Mantengono invece l’originaria data di pagamento le rate con scadenza successiva al 31 agosto 2021. Continua a pagina 16 ›››
essere impresa
ottobre 2021 › 15
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 15
Si ricorda che per i piani di dilazione in essere all’8 marzo 2020 e nuovi piani concessi a seguito delle domande presentate entro il 31 dicembre 2021, il DL n. 137/2020 ha stabilito che la decadenza dalla rateizzazione si verifica con il mancato pagamento di 10 rate, anche non consecutive, anziché le 5 ordinariamente previste. Pertanto, per evitare la decadenza dal beneficio della dilazione, entro il 30 settembre, dovrà essere saldato un numero di rate sufficiente per mantenere attivo il piano.
Definizione agevolata Per mantenere i benefici della definizione agevolata, i contribuenti in regola con il pagamento delle rate 2019, nonché delle successive rate originariamente in scadenza nel primo semestre 2020 (queste ultime nel rispetto dei termini di pagamento stabiliti dal DL n. 73/2021), dovranno effettuare il versamento di quanto ancora dovuto nel rispetto dei seguenti termini: 31 agosto 2021, per la rata in scadenza il 31 maggio 2020 della “Rottamazioneter” e della “Definizione agevolata delle risorse UE” (sono previsti cinque giorni di tolleranza. Il pagamento dovrà, quindi, avvenire entro il 6 settembre 2021); 30 settembre 2021, per la rata in scadenza il 31 luglio 2020 della “Rottamazioneter”, del “Saldo e stralcio” e della “Definizione agevolata delle risorse UE” (sono previsti cinque giorni di tolleranza. Il pagamento dovrà, quindi, avvenire entro il 5 ottobre 2021); 31 ottobre 2021, per la rata in scadenza il 30 novembre 2020 della “Rottamazioneter” e della “Definizione agevolata delle risorse UE” (sono previsti cinque giorni di tolleranza. Il pagamento dovrà, quindi, avvenire entro il 5 novembre 2021). Entro il 30 novembre 2021, invece, dovranno essere corrisposte tutte le rate del piano dei pagamenti della definizione agevolata in scadenza nell’anno 2021(sono previsti cinque giorni di tolleranza. Il pagamento dovrà, quindi, avvenire entro il 6 dicembre 2021).
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PEREQUATIVO L’articolo 1, commi da 16 a 24, del Dl 73/2021 (decreto Sostegni bis) prevede che: a. il contributo a fondo perduto perequativo spetta ai titolari di reddito agrario, nonché ai contribuenti con ricavi o compensi non superiori a 10 milioni nel periodo d’imposta 2019; b. il contributo spetta a condizione che vi sia un peggioramento del risultato economico d’esercizio reessere impresa
16 › ottobre 2021
lativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, in misura pari o superiore alla percentuale definita con decreto del ministro dell’Economia; c. l’ammontare del contributo è determinato applicando la percentuale che verrà definita con decreto dell’Economia alla differenza del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, al netto dei contributi a fondo perduto già ottenuti dal richiedente durante il periodo di emergenza da coronavirus; d. l’importo del contributo non può essere superiore a 150 mila euro; e. per ottenere il contributo, i contribuenti presentano, esclusivamente in via telematica, un’istanza all’agenzia delle Entrate con l’indicazione della sussistenza dei requisiti chiesti; f. l’istanza deve essere presentata, a pena di decadenza, entro 30 giorni dalla data di avvio della procedura telematica per la presentazione della stessa; g. le modalità di presentazione dell’istanza, il suo contenuto e ogni altro elemento sono definiti con provvedimento delle Entrate; con lo stesso provvedimento sono individuati gli specifici campi delle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2020 nei quali sono indicati gli importi dei risultati economici d’esercizio. Le regole attuative, come anticipato, richiedono un decreto dell’Economia che dovrà fissare la percentuale da applicare alla differenza del risultato economico d’esercizio del 2020 rispetto a quello relativo al 2019 e che, verosimilmente, sarà emanato proprio alla luce dei dati delle dichiarazioni Il contributo a fondo perduto perequativo richiede l’anticipo dell’invio telematico di Redditi 2021 entro il 10 settembre 2021 rispetto al termine del 30 novembre e questo genera un “corto circuito” tra regole ancora da emanare e anticipo dell’adempimento dichiarativo.
SERVIZI ONLINE AGENZIA DELLE ENTRATE Con comunicato stampa del 15 settembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ha ricordato che dal 1° ottobre 2021 l’accesso dei cittadini ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle EntrateRiscosContinua a pagina 17 ›››
notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 16
sione potrà avvenire solo con SPID, CIE (Carta di identità elettronica) e CNS (Carta nazionale dei servizi) dall’1 ottobre 2021.
Tre chiavi digitali per i servizi online Come previsto dal decreto Semplificazioni (D.L. n. 76/2020) la dismissione di username e password Fisconline avverrà alla mezzanotte del 30 settembre 2021 e da quel momento le tre chiavi digitali SPID, CIE e CNS saranno le uniche valide per i servizi online. Con oltre 24 milioni di utenze già erogate, SPID è il Sistema Pubblico di Identità Digitale basato su credenziali personali che, grazie ad accurate verifiche di sicurezza, consentono l’accesso ai servizi online della Pubblica amministrazione e dei privati aderenti. Per avere SPID basta scegliere uno dei 9 gestori di identità digitale attualmente operativi e seguire le procedure di identificazione. Ancora per poter accedere ai servizi si può utilizzare la CIE, la nuova Carta di identità elettronica, rilasciata dal Comune di residenza. Per utilizzarla al meglio è importante assicurarsi di avere l’intero codice pin della carta e aver installato sul proprio smartphone l’applicazione “CIE Id”. In alternativa è possibile utilizzare un PC dotato di un lettore di smart card. Il terzo strumento è la CNS, la Carta Nazionale dei Servizi, che permette di accedere agli stessi servizi attraverso un dispositivo, come, per esempio, una chiavetta Usb o una smart card dotata di microchip.
Utenze professionali escluse Le nuove modalità di autenticazione non interessano, per il momento, i professionisti e le imprese: le credenziali Fisconline, Entratel o Sister, infatti, continueranno a essere rilasciate alle persone fisiche titolari di partita IVA e alle persone giuridiche (PNF) anche dopo il 1° ottobre 2021. Successivamente, con un apposito decreto attuativo verranno poi stabilite le regole per queste categorie di utenti.
Consulenza del lavoro › a cura di Susi Silvani DURC DI CONGRUITÀ: NOVITÀ Facendo riferimento all’articolo presente nel n. 3 di Essere Impresa di Maggio 2021, e alla nostra informativa dello scorso 4 maggio 2021 (Prot. n. 10/PA) con
la quale abbiamo presentato la disciplina sul rilascio del DURC di congruità regolamentato con l’Accordo collettivo del 10 settembre 2020, sottoscritto dalle Organizzazioni più rappresentative del settore edile, andiamo qui ad esaminare alcune novità. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con un comunicato apparso sulla Gazzetta ufficiale n. 180 del 29 luglio 2021 ha dato notizia dell’avvenuta pubblicazione sul proprio portale istituzionale del decreto n. 143 del 25 giugno 2021 (registrato dalla Corte dei conti in data 12 luglio 2021, al n. 2105), con allegata tabella degli indici di congruità. Il provvedimento è in attuazione dell’art. 8, comma 10 bis, del decretolegge 16 luglio 2020, n. 76 (convertito dalla legge 11 settembre 2020, n. 120) e definisce un sistema di verifica della congruità dell’incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edili, pubblici e privati, in attuazione di quanto previsto dall’Accordo collettivo del 10 settembre 2020, sottoscritto dalle parti sociali più rappresentative nel settore edile. Ricordiamo di seguito gli elementi principali del Decreto, nonché le novità procedurali: La verifica della congruità si riferisce all’incidenza della manodopera relativa allo specifico intervento realizzato nel settore edile, sia nell’ambito dei lavori pubblici che di quelli privati eseguiti da parte di imprese affidatarie, in appalto o subappalto, ovvero da lavoratori autonomi coinvolti a qualsiasi titolo nella loro esecuzione; Come chiarito anche dal Decreto, rientrano nel settore edile tutte le attività, comprese quelle affini, direttamente e funzionalmente connesse a quelle rese dall’impresa affidataria dei lavori, per le quali trova applicazione la contrattazione collettiva edile, nazionale e territoriale, stipulata dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale; La verifica della congruità riguarda sia i lavori pubblici sia quelli privati, ma per questi ultimi le disposizioni del Decreto si applicano esclusivamente a quelli con entità complessiva dell’opera pari o superiore a 70 mila euro; A differenza di quanto indicato nell’Accordo collettivo del 10/09/2021 l’obbligo della congruità di cantiere scatterà dal 1° novembre 2021 per tutti i cantieri aperti da quel giorno in avanti; La fase di sperimentazione prevista dagli Accordi inizierà con le paghe relative al mese di agosto 2021 e terminerà con le paghe di ottobre 2021; non sarà obbligatorio svolgerla ma si consiglia viContinua a pagina 18 ››› essere impresa
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notiziario tecnico ‹‹‹ Segue da pagina 17
vamente di realizzarla anche perché non produce nessun effetto ai fini della regolarità o meno del DURC (ed i dati immessi in questo periodo sperimentale, saranno cancellati al 31 ottobre 2021 al termine del periodo di sperimentazione); Il sistema informatico EdilConnect è stato identificato come lo strumento per consentire a tutte le Casse Edili di fornire alle imprese proprie iscritte e ai loro consulenti una modalità comune di gestione dei cantieri, utilizzabile per semplificare la corretta compilazione della denuncia mensile e per consentire di agevolare lo svolgimento della verifica di congruità della manodopera; Confartigianato Imprese Emilia-Romagna si sta prodigando in sede Nazionale per la proroga della data di attivazione del DURC di congruità di almeno nove mesi, nel rispetto di quanto convenuto nell’Accordo collettivo del 10/09/2020.
Affari generali › a cura di Paolo Liverani ONORANZE FUNEBRI
RIORDINO ATTIVITÀ Con la delibera della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna 1678/2019 sono state date nuove disposizioni per le imprese che svolgono l’attività funebre, che, salvo ulteriori proroghe, dovranno conformarsi a tale direttiva entro il 31/10/2021. In sintesi le novità introdotte: le imprese che esercitano l’attività funebre devono disporre di almeno quattro operatori funebri, o necrofori, in possesso dei requisiti formativi come da D.G.R. n. 156/2005. Detta disponibilità può essere assicurata secondo le diverse forme di rapporto di lavoro previste dalla normativa vigente, tenuto conto di quanto previsto dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro di categoria. Ogni impresa dovrà disporre dei
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18 › ottobre 2021
requisiti dalla normativa antimafia, con l’individuazione del responsabile della conduzione dell’attività. Le imprese funebri che intendono svolgere attività inerenti il funerale nell’ambito delle camere mortuarie e locali annessi delle strutture di ricovero e cura pubbliche e private accreditate e delle strutture sociosanitarie a carattere residenziale accreditate della Regione EmiliaRomagna, devono accreditarsi, ai fini dell’accesso alle strutture sopra richiamate, attraverso l’inserimento dei dati previsti nell’apposita piattaforma informatica che sarà accessibile dal portale ER Salute. Gli addetti dell’impresa funebre, per accedere alle camere mortuarie delle strutture e per operarvi, devono essere in possesso del mandato ricevuto dagli aventi titolo sul defunto, timbrare l’ingresso e le uscite. Il personale incaricato dalla Struttura sanitaria deve ricevere copia del mandato a operare in nome e per conto degli aventi titolo sul defunto e può comunque richiedere agli addetti dell’impresa funebre di identificarsi mediante l’esibizione di un documento di riconoscimento personale in corso di validità. Gli addetti dell’impresa funebre non possono svolgere attività attinenti il funerale al di fuori delle camere mortuarie e degli spazi e dei locali di servizio ad esse annesse, puntualmente individuati dalle Strutture sopra citate. Le medesime Strutture regolano lo svolgimento dell’attività degli addetti dell’impresa funebre provvedendo all’individuazione di apposite fasce orarie in cui è concesso l’accesso e fissando comunque l’orario di accesso. Ogni addetto all’impresa funebre deve registrare nella piattaforma informatica, tramite apposita funzionalità, la propria presenza nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private accreditate e nelle strutture socio sanitarie a carattere residenziale accreditate, indicando l’orario e i dati del defunto e deve allegare copia del mandato ricevuto dagli aventi titolo sul defunto. I nominativi delle imprese funebri accreditate saranno resi disponibili sul sito della Regione, nel portale Salute. Per quanto riguarda la regolamentazione dell’esercizio dell’attività funebre, la direttiva dispone l’introduzione della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) anche per l’apertura delle sedi secondarie delle imprese, in modo da renderle effettivamente controllabili.
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ottobre 2021 › 19
movimenti
anap
Non solo pandemia
Fondamentale il ruolo dei geriatri
I
l CUPLA al quale aderisce anche ANAP Confartigianato, fa propria la preoccupazione delle Associazioni dei Geriatri, quando denunciano l’indispensabile necessità di avere più di 10mila geriatri nel prossimo futuro e di innestare tale obiettivo nella riforma legata al PNRR, mentre a oggi sono appena 4.300 gli specialisti in geriatria. Come sostengono la Società Italiana di Gerontologia/Geriatria e la Società Italiana di Geriatria Ospedaliera e Territorio senza un adeguato numero di geriatri sarà impossibile farsi carico di una popolazione anziana sempre più fragile, anche a causa della pandemia, che peraltro non pare essere ancora sconfitta. Secondo recenti dati Eurostat, la popolazione italiana è la più vecchia d’Europa, con quasi 14 milioni di anziani over 65, che rappresentano il 22,8% del totale - a fronte di una media europea del 20,3% -, mentre sono circa 7 milioni gli over 75. Il CUPLA ritiene che l’emergenza da Covid-19, nella sua drammaticità, abbia messo a nudo una questione che da tempo chiede di essere affrontata, è ora necessario rompere gli indugi e fare qualcosa di decisivo per ovviare alle carenze del sistema sanitario nel dare risposte agli anziani. L’Istat, nel recente rapporto dedicato alla domanda sanitaria della popolazione anziana, ha rilevato che sono oltre 2,7 milioni gli over 75 in Italia che vivono in difficoltà per problemi motori e patologie varie che producono mancanza di autonomia. Più di 1 milione di essi, inoltre, non ha un aiuto adeguato. Per queste persone, poter contare su uno specialista di fiducia, che sia in grado di valutare la salute nella sua comessere impresa
20 › ottobre 2021
plessità e abbia un approccio multidimensionale, come è il geriatra, è fondamentale. La proposta del CUPLA Nazionale è quella di valorizzare l’idea che debba essere rivalutato il fabbisogno di geriatri, a cominciare dall’ammissione alle specializzazioni in geriatria, e che il PNRR debba prevedere non solo unità geriatriche in tutti gli ospedali, ma anche linee di indirizzo e operative che stabiliscano un ruolo centrale di questa figura nell’assistenza domiciliare e nell’assistenza residenziale, le cui carenze sono apparse drammaticamente evidenti con la pandemia. In definitiva, il CUPLA Nazionale ritiene che, nel prossimo triennio, sia imprescindibile rivalutare il ruolo dei Geriatri e incrementarne il numero e che questo debba essere fatto nel PNRR, al fine di evitare il rischio concreto che il fabbisogno sia largamente insufficiente a coprire le richieste in ospedale e sul territorio.
Vita dopo la pandemia
Sportello psicologico gratuito La pandemia da Coronavirus si è rivelata presto come una grave emergenza psicologica, oltre che sanitaria. Ha aggiunto infatti ulteriore complessità a un mondo già complesso, caratterizzato da difficoltà finanziarie, lavorative, familiari e relazionali. Paura, rabbia, tristezza sono una presenza costante, isolamento sociale e la minaccia per la salute provocano emzioni nuove o comunque più intense. Assoutenti Emilia Romagna ha avviato un programma di supporto psicologico che offrendo un primo consulto ad accesso libero e 10 webinar in diretta social. Assoutenti Emilia Romagna si è affidata a un gruppo di professionisti guidati dal dottor Marco Moretti, psicologo e psicoterapeuta e grazie al Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico offre in maniera del tutto gratuita questi servizi ai cittadini. Per conoscere più dettagliatamente l’iniziativa contattare Giuseppe Mercatali, allo 0543452960.
anap
movimenti
Candidature entro il 31 ottobre
“Stella al Merito del Lavoro” possibile candidarsi
I
l requisito fondamentale per la concessione della stella al merito del lavoro è l’esistenza di un rapporto di lavoro subordinato alle dipendenze di terzi. Pertanto la decorazione può essere concessa ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti o pensionati/e: 1. di imprese pubbliche e private; 2. di società cooperative, anche se soci delle medesime; 3. di aziende o stabilimenti dello Stato, delle Regioni, delle Province, dei Comuni e degli Enti pubblici, 4. ai lavoratori e lavoratrici dipendenti da organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro e dalle associazioni legalmente riconosciute a livello nazionale. Pertanto sono esclusi i dipendenti dello Stato, Regione, Province, Comune ed Enti Pubblici; i lavoratori coloni, mezza-
dri, coltivatori diretti, domestici; i dipendenti di Studi professionali ed Enti Morali. Il candidato deve essere in possesso, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, pena l’esclusione dal bando, dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana; aver compiuto, alla data di scadenza per la presentazione della domanda, 50 anni di età; aver prestato attività lavorativa ininterrottamente per un periodo minimo di venticinque anni documentabili alle dipendenze di una o più aziende, purché il passaggio da un’azienda all’altra non sia stato causato da demeriti personali. Non costituiscono ragioni di interruzione le vicende che implichino successioni nella titolarità dell’azienda o trasformazioni della medesima. Deve inoltre essere dimostrato con
idonea documentazione il possesso di almeno uno dei seguenti titoli: a) l’essersi particolarmente distinto per singolari meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale; b) l’avere, con invenzioni o innovazioni nel campo tecnico produttivo migliorato l’efficienza degli strumenti delle macchine e dei metodi di lavorazione; c) l’avere contribuito in modo originale al perfezionamento delle misure di sicurezza del lavoro; d) l’essersi prodigato per istruire e preparare le nuove generazioni all’attività professionale. LAVORATORI ALL’ESTERO Per i lavoratori italiani all’estero di cui all’art. 5 della legge n. 143 del 5 febbraio 1992 le eventuali candidature dovranno essere presentate alla Rappresentanza diplomatica o all’Ufficio consolare di riferimento.
Con Facilita la mediazione è semplice
Nuovo partner per i soci Anap Facilita è l’organismo di mediazione che può aiutare il cittadino nella gestione della mediazione in materia di consumo o ADR consumatori: è una procedura di risoluzione alternativa che ha il vantaggio di offrire una soluzione rapida, semplice, extragiudiziale, accessibile a tutti ed estremamente economica, alle controversie insorte tra consumatori, professionisti e imprese commerciali di tutti i paesi dell’Unione, anche attraverso la modalità on-line. Le controversie per le quali è obbligatorio fare il tentativo di mediazione presso un Organismo accreditato sono quelle relative alla fornitura e contratti di Energia Elettrica; sulla fornitura e contratti di Gas per riscaldamento e per uso cucina; relative alla fornitura e contatti di acqua e servizi idrici; sulla fornitura e contratti di servizi di telefonia mobile e fissa; sulla fornitura e contratti di servizi di telecomunicazione; relative alla fornitura di servizi e contratti di connettività internet, relative a contratti di pay tv; relative alla fornitura e contratti di servizi postali. In pratica, per tutte le controversie relative ai servizi indicati, è obbligatorio fare un tentativo di conciliazione presso un Organismo ADR accreditato dalle Autorità di settore (AGCOM per telefonia, internet, comunicazioni e servizi postali; ARERA per le forniture di energia elettrica, gas e acqua). Per informazioni, Giuseppe Mercatali 0543452960. essere impresa
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categorie e mercato
Tempesta dei prezzi
Piccole imprese sotto pressione I prezzi dell’energia stanno spingendo in alto gli indici dei prezzi al consumo, mentre la salita dei costi delle materie prime sta comprimendo i margini delle imprese della manifattura e delle costruzioni, mettendo a rischio la ripresa in corso. Ad agosto il tasso di inflazione è al 2% (dal +1,9% del mese precedente); mentre l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,6%, i beni energetici crescono del 19,8% (da +18,6% di luglio). Nel 2021, il Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica sale del 138% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e risulta superiore del 58% rispetto al 2019. Il prezzo del gas cresce del 228% rispetto a un anno prima e del 78% rispetto al 2019. In salita anche i prezzi dei carburanti: dei primi nove mesi del 2021 il gasolio per autotrazione ha una quotazione, tasse esclu-
se, del 25,5% superiore allo stesso periodo del 2020, mentre è in linea (+2,1%) con le quotazioni del 2019. Il costo per l’energia elettrica per le micro e piccole imprese italiane che consumano fino a 20 MWh è il più il elevato in Ue, con un divario del 18,1% rispetto ai prezzi medi europei. Sui costi delle imprese grava una più alta tassazione dell’energia, che in Italia è pari al 2,7% del PIL, 0,9 punti superiore all’1,8% della media Ue. Sul gap di prezzo dell’energia elettrica influiscono gli oneri fiscali e parafiscali che, per imprese con consumi fino a 20 MWh, sono maggiori del 36,2% rispetto a quelli applicati nella media dei Paesi dell’Eurozona. I 12,1 miliardi di euro di oneri generali rilevati nell’Ultima relazione dell’Arera pesano lo 0,7% del PIL. L’intervento di sterilizzazione in cantiere dovrà tenere conto dello squilibrio del prelievo per oneri generali sull’energia
Prorogata la maggior tutela di piccole imprese e famiglie La legge 21/2021 di conversione del decreto Milleproroghe 183/2020, al comma 9-bis prevede lo slittamento del passaggio al “Mercato Libero dell’energia elettrica e del gas”, per le utenze domestiche e per le Micro Imprese, aventi tutti i propri "punti di prelievo" con potenza inferiore o uguale alla soglia di 15kW, tuttora in "Maggior Tutela" (v. Delibera ARERA 491/2020): il termine sarà il 1° gennaio 2023. Per una consulenza contattare lo sportello energia: Fabiola Foschi 0543452844, Gianluigi Bandini 0543452895.
essere impresa
22 › ottobre 2021
elettrica: i clienti non domestici di bassa tensione, a cui si riferisce il 24,5% dell’energia prelevata, pagano il 33,2% degli oneri generali, risultando il segmento maggiormente penalizzato. In parallelo ai maggiori costi dell’energia, le imprese della manifattura e delle costruzioni stanno subendo l’aumento dei costi delle materie prime: a luglio 2021 i prezzi delle commodities non energetiche salgono del 24,9%, creando difficoltà a una quota sempre più ampia imprese manifatturiere e delle costruzioni. Le attese sui prezzi delle imprese manifatturiere nell’estate 2021 sono su livelli mai raggiunti dal 1995 e per le imprese delle costruzioni registrano il valore più elevato da settembre 2004. Nella manifattura le tensioni più accentuate rilevate dell’indagine mensile dell’Istat si registrano per i mobili (saldo attese a +53,9 Continua a pagina 23 ›››
categorie e mercato
Energia più cara d’Europa
Ennesimo balzello per le imprese “Le piccole imprese italiane pagano già il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 18,1% rispetto alla media europea. Ulteriori rincari, come annunciato dal Ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, metterebbero ko i nostri imprenditori penalizzati anche dai continui aumenti delle materie prime”. È l’appello accorato del presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli al Governo, per chiedere di intervenire urgentemente per bloccare gli aumenti che colpirebbero le micro imprese e le famiglie che, non avendo scelto il mercato libero dell’energia, sono tuttora forniti alle condizioni amministrate. Per Confartigianato è anche indispensabile ridurre il peso della componente fiscale sulla bolletta elettrica delle piccole imprese. “Il prezzo finale dell’elettricità per le piccole imprese - sottolinea Granelli - è infatti gonfiato soprattutto dagli oneri fiscali e parafiscali che, per la fascia di consumi fino a 20MWh, sono maggiori del 36,2% rispetto a quelli applicati nella media dei Paesi dell’Eurozona.”
ca. Mentre per le grandi aziende energivore con il 14,7% dei consumi la quota degli oneri generali di sistema scende al 9,2%. Conclude Granelli “si tratta di uno squilibrio incomprensibile che costringe i piccoli imprenditori a caricarsi i costi degli altri utenti. Il Decreto Sostegno bis ha avviato una riduzione degli oneri generali di sistema nelle bollette delle piccole imprese. Attendiamo di vederne gli effetti per far calare il costo dell’energia che compromette la competitività delle nostre aziende e ostacola gli sforzi per agganciare la ripresa. In ogni caso, il meccanismo degli oneri generali di sistema va completamente ripensato, da un lato ripartendo in modo più equo il peso degli oneri tra le diverse dimensioni d’azienda, dall’altro spostando parte del peso dalla bolletta alla fiscalità generale”.
Più tasse, quindi, ma, secondo Confartigianato, anche mal distribuite tra i diversi consumatori, secondo l’assurdo meccanismo: meno consumi, più paghi. Ancora una volta, infatti, le più penalizzate sono le piccole imprese in bassa tensione che, a fronte di una quota di consumi energetici del 24,5%, sono costrette a pagare il 33,2% della componente degli oneri generali di sistema nella bolletta elettri-
Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20% e nel prossimo trimestre secondo le dichiarazioni del Ministero, aumenterà del 40%.
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Piccole imprese sotto pressione a fronte di un +31,5 della media della manifattura), legno (+53,1), raffinazione del petrolio (+48,3), prodotti in metallo (+44,1), gomma e materie plastiche (+42,5) tessili e carta (40,7). Saldo elevato anche per altri settori della metalmeccanica quali macchinari (+39,8), autoveicoli (+39,2), metallurgia (+37,5) e altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (vetro cemento, ceramica, ecc.). In questi undici settori manifatturieri si concentra il 55% degli addetti manifatturieri e il 66% degli acquisti di prodotti energetici.
Prezzi in aumento? Non per i clienti CenPI Ma non per i clienti CEnPI, che già da gennaio pagano prezzi più convenienti di quelli di borsa. Una parte degli incrementi di prezzo dell’energia è sicuramente dovuto alla crescita delle quotazioni della CO2, cioè quell’onere che nell’ambito dell’unione europea serve a finanziarie le politiche “green”, ma questo incremento, da solo, non giustifica le attuali quotazioni della corrente. Le motivazioni di questa impennata dei prezzi risiedono in diversi fattori tra i quali forse il più determinante è la ripresa generale dell’economia mondiale con i prezzi delle materie prime sostenuti dalla domanda dei mercati asiatici. Infatti il prezzo del Gas metano - con cui in Italia viene prodotta la gran parte dell’energia elettrica - è raddoppiato passando da circa 20 €/MWh di gennaio agli oltre 42 €/MWh di agosto. Gli aumenti si registrano in tutta Europa, ma nel nostro paese le bollette sono aggravate dagli oneri di sistema, motivo per cui Confartigianato chiede da tempo la diminuzione degli oneri di sistema per le PMI. essere impresa
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Autotrasporto
Licenza comunitaria, chiarimenti Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha chiarito che a partire da maggio 2022 tutte le imprese di autotrasporto su strada per conto di terzi che vogliano eseguire servizi internazionali su strada, anche se operano con veicoli la cui massa sia superiore a 2,5 tonnellate e inferiore alle 3,5 tonnellate (prima esentati), dovranno in ogni caso richiedere il rilascio della licenza comunitaria. Questa importante novità è contenuta nel Pacchetto Mobilità e, più nello specifico, nel Regolamento UE 1055/2020, che modifica in parte la previsione dell’art. 4 del Regolamento CE 1072/2009. Nella circolare il Ministero (MIMS) ricorda agli utenti che, a parziale modifica di quanto previsto dalla precedente circolare 6/2017, la domanda di rilascio della licenza comunitaria potrà avvenire attraverso le seguenti modalità: preferibilmente tramite po-
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sta elettronica certificata, con o senza l’apposizione della firma digitale, all’indirizzo dg.ts-div4@ pec.mit.gov.it; tramite servizio postale al seguente indirizzo: Dipartimento per i trasporti e la navigazione - Direzione generale per l’autotrasporto di persone e cose, per la logistica e l’intermodalità - Divisione 4, via Giuseppe Caraci 36, 00157, Roma; allo sportello della Direzione generale per l’autotrasporto di persone e cose, per la logistica e l’intermodalità - Divisione 4, all’indirizzo sopra indicato, nei giorni di apertura (lunedì e giovedì, dalle ore 9,00 alle ore 12,00), comunque nel rispetto di quanto disposto dalla legge 8.8.1991, n. 264, e successive modificazioni (Disciplina dell’attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto); in busta chiusa presso l’ufficio di corrispondenza sito all’interno del complesso di via G. Caraci n. 36, 00157 Roma, dal
lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 13:00. Da prossimo maggio dunque si cambia, ma le domande potranno essere già presentate per tempo. Il Ministero, infatti, specifica che la domanda può essere presentata con congruo anticipo rispetto alla data del 1° gennaio 2022. Ciò per consentire una efficace organizzazione delle proprie attività di rilascio della licenza comunitaria a favore delle imprese che rientrano nell’estensione dell’ambito di attività del Regolamento 1072/2009. Nella circolare, inoltre, il Ministero chiarisce che il rilascio della licenza comunitaria e, successivamente, delle relative copie certificate conformi, presuppone che l’impresa abbia in disponibilità almeno un veicolo adibito al trasporto di merci per conto di terzi, avente massa massima a Continua a pagina 25 ›››
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Autoripazione
Via libera definitivo del Governo All’uso della targa prova Una buona notizia per gli autoriparatori: potranno continuare a utilizzare la targa prova sui veicoli immatricolati per esercitare la loro attività d’impresa. È il risultato ottenuto grazie al pressing esercitato da Confartigianato Autoriparazione e contenuto nel Decreto Infrastrutture recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri. Per Confartigianato Autoriparazione “la battaglia ha portato a un risultato perseguito da anni e che mette fine ad una querelle che ha coinvolto politica (ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture), giustizia (tribunali e Corte di Cassazione) e forze di polizia, provocando non pochi problemi agli autoriparatori. Ora il provvedimento del Governo sana finalmente la prassi, autorizzata dal ministero dei Trasporti fin dal 1999 ma messa in discussione più volte dalla Polizia stradale e dalla Suprema corte, di utilizzo della targa prova sui veicoli già immatricolati”.
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Licenza comunitaria, chiarimenti carico ammissibile, compresa quella dei rimorchi, superiore a 2,5 t.; per poter ottenere la licenza comunitaria l’impresa di autotrasporto deve essere iscritta con lo status di “attiva” al REN (conseguentemente anche con lo status di “definitiva” all’Albo) e il proprio gestore dei trasporti deve essere in possesso di un attestato di idoneità professionale valido per il trasporto internazionale di merci e quindi idoneo a poter consentire di chiedere e ottenere il rilascio della licenza comunitaria, se tutti i requisiti concernenti l’accesso alla professione sono soddisfatti; le condizioni sopradescritte trovano applicazione anche per le imprese che hanno nella loro disponibilità solo veicoli adibiti al trasporto di merci per conto di terzi, aventi massa a pieno carico, compresa quella dei rimorchi, superiore alle 2,5 ton e non superiore alle 3,5 ton e che fino alla data del 21 maggio 2021 possono continuare a svolgere trasporti internazionali comunitari in regime di esenzione dalla licenza comunitaria.
Rimborsi revisioni bombole
Confartigianato semplifica le procedure Semplificazione delle procedure e dialogo diretto con le istituzioni, sono questi principali punti di forza del risultato ottenuto da Confartigianato Autoriparazione ai tavoli tecnici di confronto con i ministeri competenti. Grazie al ruolo svolto le imprese installatrici che lavorano con le bombole CNG4 potranno gestire completamente online le fatture e le pratiche per il rimborso dei costi di revisioni delle bombole. direttamente sul sito web della Gestione Fondo Bombole Metano con un semplice click nella sezione “Officine” del sito. Una nuova sezione del portale è riservata proprio alle officine, dove sono state pubblicate le Linee Guida che illustrano le modalità di emissione delle fatture elettroniche da parte delle imprese autorizzate e tutta la documentazione e la modulistica necessaria per le pratiche di rimborso dei costi di revisione. Sempre sul sito, nella sezione Campagna Sicurezza 2021, è possibile scaricare tutto il materiale informativo sulla corretta gestione delle bombole metano installate sui veicoli, pieghevoli, manifesti e volantini. L’obiettivo della campagna è sensibilizzare gli automobilisti ai controlli periodici delle bombole da effettuare nelle officine autorizzate e la promozione della sicurezza stradale e della tutela ambientale. essere impresa
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26 › ottobre 2021
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Manutenzione del verde
Sfalci e potature: cambia la normativa Nel corso del 2021 è cambiata la regolamentazione relativa agli sfalci e alle potature derivanti dalla manutenzione del verde, sia pubblico sia privato, che raggiunge un punto di forte criticità per le imprese del settore. Per comprendere meglio la situazione è utile ripercorrere la vicenda legislativa. Nel 2019 il legislatore italiano ha escluso sfalci e potature provenienti dal verde pubblico dai rifiuti, una decisione contestata dall’Unione Europea che ha minacciato l’apertura di una procedura di infrazione contro il nostro Paese. La risposta dell’Italia è stata molto rapida. Con un brusco dietrofront nel Decreto legislativo n.116 del 3 settembre 2020, che modifica in modo sostanziale la parte IV del Testo Unico Ambientale, gli scarti del verde pubblico sono tornati a essere classificati come rifiuti. Da gennaio 2021 sono operative le nuove regole previste dal D.Lgs 116/2020. Punto di partenza per lo smaltimento la corretta identificazione della natura del rifiuto stesso. Sono considerati urbani (e quindi da trasportare verso i centri di raccolta comunali) se prodotti da verde pubblico dei comuni o attività fai da te (Codice EER 200201). Sono invece considerati Rifiuti speciali non pericolosi (da avviare a recupero o smaltimento) se prodotti da un’attività di impresa al servizio di un privato. Confartigianato sottolinea come sia un cambiamento di non poco conto che fa piombare le imprese in una situazione difficilmente sostenibile. In molte aree del Paese non ci sono adeguate strutture per il conferimento del materiale, con la conseguenza che gli imprenditori che operano secondo le regole dovranno necessariamente e a malincuore far lievitare i costi per il cliente finale. La Confederazione chiede quale sia la ratio per cui lo stesso materiale vegetale, se prodotto da un’im-
presa artigiana nell’ambito della sua attività presso privati, debba essere classificato come rifiuto speciale non pericoloso, contrariamente a quanto avviene invece nelle corrette pratiche agricole dove è considerato sottoprodotto con un suo valore di mercato se ceduto ad altre imprese agricole o avviato a recupero energetico come biomassa. Come devono quindi adeguarsi gli artigiani per attenersi alle nuove norme per lo smaltimento dei rifiuti verdi? Le imprese con più di 10 dipendenti devono mantenere un registro vidimato dalla Camera del commercio, con la relativa annotazione del carico e scarico dei rifiuti (sono esentate la microimprese al di sotto dei 10 dipendenti); essere iscritte all’Albo Gestori Ambientali per effettuare il trasporto dei suddetti verso impianti di raccolta e\o smaltimento; allegare al trasporto dei rifiuti il Formulario di identificazione del rifiuto o in alternativa il documento di trasporto (DDT) nel caso delle piccole attività di manutenzione.
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Edilizia in recupero
Effetto trainante del superbonus 110%
La ripresa degli investimenti sostenuta dagli incentivi fiscali sta determinando un più che completo recupero dei settori delle costruzioni e della digital economy. Nel primo semestre del 2021 si registra un rilancio per le costruzioni, il cui valore aggiunto sale del 10,1% rispetto ai livelli pre-Covid e per i servizi di informazione e comunicazione che segnano un progresso del 7,9%. Nel confronto internazio-
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nale, la performance dell’edilizia italiana è di gran lunga superiore a quella della Germania (+0,8%) ed è in controtendenza rispetto al ritardo di Francia (-5,8%) e Spagna (-17,8%). Il superbonus del 110%, anche grazie alle semplificazioni introdotte lo scorso 31 maggio con il Decreto Legge 77/202, sta sostenendo la domanda di manutenzione degli immobili. Nel secondo trimestre del 2021 la quota di consumatori che indicano certa o probabile una ristrutturazione della propria abitazione raggiunge il massimo storico del 22,9%. Secondo il report sul super ecobonus del 110% dell’Enea e del Ministero della transizione ecologica, al 31 agosto 2021 le asseverazioni sono 37.128, il totale del investimenti ammessi a detrazione ammonta a 5.685 milioni di euro, mentre quelli relativi a lavori conclusi ammessi a detrazione sono pari a 3.910 milioni di euro.
Si assiste anche un ritorno alla crescita delle start-up di impresa: nei primi otto mesi del 2021 le nuove iscrizioni di imprese delle costruzioni sono del 6,5% superiore allo stesso periodo del 2019, in contro tendenza rispetto al -16,1% della manifattura e al -7% dei servizi. La domanda delle costruzioni genera un significativo traino sulla produzione di manufatti per l’edilizia che, nei primi sette mesi del 2021, risulta dell’8,4% superiore allo stesso periodo del 2019, a fronte di un ritardo del 2,2% registrato nella media della manifattura. Il trend positivo si riverbera anche sulla domanda di lavoro delle imprese dell’edilizia. Nei primi sei mesi del 2021 si sono realizzate 719 mila assunzioni nette, il 12,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2019, con una marcata accentuazione nelle costruzioni, dove salgono del 57,6%. Le coContinua a pagina 29 ›››
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Modificare il Decreto Controlli antincendi
Le imprese garantiscono già la sicurezza “Il ‘Decreto Controlli’ sulla sicurezza antincendi firmato dal Ministro degli Interni Lamorgese rischia di mettere in crisi migliaia di imprese di installazione impianti. Non è così che si garantisce la sicurezza dei cittadini”. Confartigianato Impianti,
assieme alle altre associazioni del settore contestano il provvedimento che impone decine di ore di formazione a pagamento per i dipendenti delle imprese che operano sugli impianti antincendio per certificare competenze già in loro possesso. Per
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Effetto trainante del superbonus 110% struzioni sono il comparto che registra il maggiore aumento di posti di lavoro creati, con 33 mila assunzioni nette in più rispetto al primo semestre del 2019 (+57,6%). Con la crescita della domanda, sale la difficoltà di reperimento del personale che ad agosto 2021 arriva al 44,5% delle entrate di operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, oltre nove punti superiore al 35,3% di un anno prima e risultando ampiamente superiore al 39,7% della media degli operai specializzati. Il 91,5% delle entrate nelle costruzioni si riferiscono a personale dipendente, superiore all’86,8% dei servizi e al 79% della manifattura, mentre la quota di ingressi di personale generico si limita al 7%, una quota dimezzata rispetto al 14,5% della media di tutti i settori. Gettano un’ombra sulla ripresa dell’edilizia l’escalation dei prezzi e la scarsità delle materie prime.
le Associazioni questo ulteriore e oneroso carico di formazione appare del tutto ingiustificato ai fini dell’acquisizione di competenze. Il nuovo decreto sembra infatti ignorare che le imprese sono già autorizzate a operare in base a severi e precisi requisiti di legge per garantire l’efficienza e la funzionalità dei sistemi antincendio: il rispetto delle norme di abilitazione in vigore da 30 anni prima con la legge 46/1990 e poi con il D.M. 37/2008, la nomina di un responsabile tecnico che si assume totalmente ogni responsabilità (penale e civile) della corretta esecuzione a regola d’arte del lavoro. Obiettivo è ottenere la modifica del Decreto: non è in discussione il rispetto del sacrosanto principio della sicurezza dei sistemi antincendio, ma, come dimostrano anche i recenti casi di cronaca, la sicurezza si garantisce con un efficace sistema di controlli e verifiche periodiche.
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associazione
Venticinquesima edizione della Festa Artusiana
Con Confartigianato due serate all’insegna della convivialità Confartigianato di Forlì anche quest’anno ha partecipato alla festa artusiana, nello stand “Assieme con Gusto”, realizzato in sinergia con le altre associazioni del territorio. Nelle serate del 3 e 4 agosto sono state protagoniste le aziende associate Ca’plet pasta fresca di Forlì e l’Osteria in Salita di Santa Sofia, che hanno avuto l’opportunità di presentare il loro personale omaggio a Pellegrino Artusi. Ad attrarre gli avventori nella prima serata la degustazione di un ricco bis di primi composto da cappellacci verdi all’ortica ripieni di robiola, noci e parmigiano al burro e rosmarino tritato e dalle tagliatelle rosse e gialle al ragù, che esaltano i colori della città artusiana, accompagnati da un calice di vino. Nella serata successiva a farla da padroni il tortello alla lastra, i fagioli giubbalunga e per finire le offelle dolci dell’Artusi, tutto accompagnato da un vino biologico biodinamico. Come spiega il presidente di Confartigianato di Forlì Luca Morigi “l’associazione ha preso parte a tutte le edizioni della festa artusiana, con la pandemia è cambiata la modalità di partecipazione, da due anni condivisa con le altre associazioni del territorio, ma non è mutato lo spirito. Crediamo fortemente nel valore di questo appuntamento, che per nove serate attrae visitatori non solo dai comuni limitrofi e che ha saputo far conoscere il nome di Forlimpopoli nel consessi internazionali, come fulcro della buona cucina. Come Confartigianato ribadiamo da sempre l’importanza di porre l’accento sulle eccellenze locali, per ridare valore ai nostri territori. Troppo spesso si sottovalutano le bellezze naturalistiche e architettoniche, nonché la naturale vocazione all’ospitalità dei comuni del nostro comprensorio, tipicità che meritano di essere valorizzate e meglio conosciute dal grande pubblico.” Malgrado le restrizioni ancora imposte dalla pandemia, la festa ha fatto registrare un grande afflusso di pubblico, segnale evidente che la formula ha ancora grande appeal sul pubblico. Fotoservizio Frasca essere impresa
30 › ottobre 2021
la bacheca
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Forlì - Via Oriani, 1 Tel 0543 452811 - Fax 0543 452852 www.confartigianato.fo.it Castrocaro Terme e Terra del Sole Piazza Mazzini, 11 - Tel 0543 452950 Civitella di Romagna Piazza Matteotti, 6 - Tel 0543 452980 Forlimpopoli e Bertinoro Via Vecchie Fondine, 31 - Tel 0543 452937 Galeata Via IV Novembre, 12/A - Tel 0543 981240 Meldola Viale Roma, 172 - Tel 0543 452910 Modigliana Corso Garibaldi, 67 - Tel 0543 452960 Predappio Via Roma, 100/B - Tel 0543 452921 Premilcuore Piazza Caduti, 3 - Tel 0543 452920 Rocca San Casciano Piazza Garibaldi, 53 - Tel 0543 452970 Santa Sofia Via Giovannetti, 6 - Tel 0543 452980 Tredozio Via XX Settembre - angolo Vicolo Biscanto, 1 - Tel 0546 943493