2023
Tornare alla normalità
Il 13 luglio si è tenuto l’incontro “rialziamoci e ripartiamo insieme” promosso da Confartigianato di Forlì, con il contributo di Ancos Aps Confartigianato e il patrocinio del Comune di Forlì. L’appuntamento, molto partecipato, è stata l’occasione per fare il punto della situazione dopo i noti avvenimenti di maggio. Dopo l’introduzione del presidente di Confartigianato di Forlì Luca Morigi e la fotografia della situazione del sistema produttivo locale a cura del vicesegretario Alberto Camporesi, la psicologa del benessere Sonia Sassi ha incantato la platea, spiegando con grande chiarezza cosa accade alle persone che hanno vissuto un evento tanto traumatico e alcune tecniche per imparare a gestire la situazione stressante che la comunità colpita dall’alluvione sta vivendo. Una relazione emotivamente coinvolgente, che ha offerto numerosi spunti di riflessione ai presenti. A pagina 4
L’EDITORIALE: Post alluvione, il presidente Luca Morigi invita tutte le forze del territorio a mostrare coesione, evitando polemiche e lavorando assieme per supplire alla carenza di aiuti da parte del Governo. A pagina 3
ASSOCIAZIONE: Giovedì 21 settembre nella sede di Confartigianato Forlì si terrà il convegno “la cooperativa artigiana, i vantaggi del modello cooperativo” appuntamento organizzato con Confcooperative Romagna. A pagina 11
IL NOTIZIARIO TECNICO: Il punto sulla Tassa Piatta Incrementale, la cosiddetta Flat tax. Convertito in legge il decreto Lavoro, chiarimenti sulle modifiche apportate. Siglata la convenzione con Ekta Consulting. Da pagina 15
CATEGORIE E MERCATO: Estetica, Edilizia, Autotrasporti e il focus sull’andamento del turismo nell’estate 2023, caratterizzata dall’inflazione, che incide sul consumo del gelato, alimento principe di questa stagione. Da pagina 25
04 ›
Anno 13 - Direttore Responsabile Roberta Zoli - Mensile di informazione tecnica, economica, professionale - Forlì, viale Oriani 1 Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale in regime libero D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”
AGOSTO
Lo spartiacque
› a cura del segretario Mauro Collina
Il Sole 24 Ore riporta che quella che ha colpito la Romagna a maggio è tra le peggiori catastrofi mondiali dei primi sei mesi del 2023. Il report Global Catastrophe Recap ci colloca al terzo posto di questa singolare graduatoria, per i danni economici provocati da una catastrofe naturale, con una stima di 9,7 miliardi di dollari. Quello che non dice la classifica è che, nonostante il coraggio e la resilienza della Romagna, la lentezza delle risposte da parte del Governo ha messo in crisi il sistema produttivo locale, che si è trovato solo di fronte a questa ennesima crisi. Un sistema produttivo fatto di piccole realtà, ma soprattutto di imprenditori dal cuore grande e che non vogliono arrendersi alle difficoltà, pur provati da una continua corsa a ostacoli. Abbiamo messo in campo tutte le nostre energie per effettuare una ricognizione dello stato delle aziende associate, per affiancare gratuitamente imprese e cittadini nella richiesta di ogni contributo e ristoro disponibile, abbiamo posticipato le scadenze delle nostre fatture e abbiamo offerto ascolto e collaborazione. Al contempo abbiamo dialogato a tutti i livelli, per richiedere quelle risorse indispensabili alla ripartenza e che la politica si è affrettata a promettere, senza dar seguito a quanto pattuito. A volte abbiamo anche incassato la rabbia di chi si sente, comprensibilmente, abbandonato dalle istituzioni, ma non abbiamo avuto timore di andare controcorrente scegliendo di non inneggiare alla ripartenza con feste o eventi roboanti, per i quali ci sarà sicuramente tempo, ma che, purtroppo, non è oggi. Abbiamo scelto di lavorare avendo come unico obiettivo il rilancio della nostra economia ed è questo che continueremo a fare anche nei prossimi mesi. Quasi trecento associati sono stati colpiti dagli eventi di maggio: non sono solo soci, ma l’asse portante dell’economia romagnola e del nostro sistema associativo. Oggi in grande difficoltà. Per questo, tra le altre iniziative, abbiamo promosso un incontro sul post alluvione, col contributo della psicologa Sonia Sassi, offrendo un momento di riflessione sull’ansia e le paure innescate da questa catastrofe, dedicato a tutti coloro che ne hanno manifestato l’esigenza.
Viale Oriani, 1
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Anno XIII • n. 04 AGOSTO 2023
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essere impresa
2 › agosto 2023
Autorizzazione Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/1978
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editoriale 16 maggio
2023
FOTO CC
Il momento della coesione
› a cura del presidente Luca
Morigi
Come Confartigianato di Forlì abbiamo sempre evitato le polemiche, considerandole inutili perdite di tempo e risorse, prediligendo la logica del fare. La nostra natura di imprenditori artigiani ci spinge ad agire, per fronteggiare i problemi, senza indulgere in recriminazioni. Per questo oggi chiediamo a tutti i soggetti del territorio di lavorare in sinergia per la ricostruzione, facendo massa critica per sollecitare una maggiore rapidità d’intervento da parte del Governo. Per questo abbiamo lanciato un appello per placare i contrasti innescati dalla gestione dei contributi messi a disposizione dalla Camera di Commercio della Romagna, frutto di una governance condivisa e che mette le necessità dell’impresa al centro dell’azione dell’Ente camerale. Pur capendo il comprensibile nervosismo di imprese e cittadini colpiti dall’alluvione, soprattutto di fronte alla totale assenza di risposte da parte delle istituzioni nazionali, non possiamo permetterci di fare battaglie sulla gestione delle risorse attualmente già stanziate, aiuto prezioso per tutti coloro che oggi fanno i conti col post alluvione. L’azione della Camera di Commercio è un primo, fondamentale intervento, per questo condividiamo la logica alla base della concessione dei contributi, che sono un primo e rapido supporto per tutte le imprese colpite. Ognuno sta apportando il proprio contributo, noi, come associazione, abbiamo prorogato la riscossione delle nostre competenze, assistendo gratuitamente gli imprenditori nella richiesta di ristori e impegnandoci per garantire assistenza ai cittadini. Siamo altresì consapevoli che la famosa resilienza dei romagnoli sia stata messa a dura prova, prima dagli eventi alluvionali e oggi dalla lentezza con cui si sta organizzando l’attività del Governo; le micro e piccole imprese locali, motore della nostra economia, stanno lottando per tornare alla normalità, ma non possiamo ignorare che alcune di queste siano a rischio chiusura, con conseguenti ricadute negative per l’intero territorio. Sarebbe stato ingiusto stilare una scala di priorità per gli aiuti da parte della Camera di Commercio, che, per definizione, cura lo sviluppo dell’intero sistema delle imprese nell’economia locale. È una lotta contro il tempo, le raccolte di fondi promosse a tutti i livelli sono una goccia nel mare, ma al momento sono le uniche risorse disponibili. Oggi, più che mai, siamo impegnati a vigilare affinché i fondi vadano a favorire chi è stato realmente danneggiato e anche per questo ci siamo attivati direttamente con una sottoscrizione a livello regionale, ma ribadiamo che senza gli stanziamenti del Governo sarà impossibile recuperare la normalità. Per questo non possiamo che ringraziare la sensibilità della Camera di Commercio, della Fondazione Cassa dei Risparmi e di Banca di Credito cooperativo ravennate, forlivese e imolese per aver dato un segnale concreto di aiuto.
essere impresa agosto 2023 › 3 il commento
Post alluvione
Successo per l’incontro sul post alluvione
“Rialziamoci e ripartiamo insieme”
Il 13 luglio si è tenuto il partecipato incontro “rialziamoci e ripartiamo insieme” promosso da Confartigianato di Forlì, con il contributo di Ancos Confartigianato e il patrocinio del Comune di Forlì. Nella sua introduzione il presidente dell’associazione forlivese Luca Morigi ha spiegato “con questo appuntamento abbiamo dato una prima risposta a un’esigenza diffusa, fronteggiare le conseguenze, anche psicologiche, di quanto accaduto alla nostra Romagna appena due mesi fa. Stiamo ancora affrontando la delicata fase della ricostruzione, con la consapevolezza che la normalità è ancora lontana e, soprattutto, che ha bisogno di tante risorse per poter essere ripristinata. In queste settimane abbiamo sentito lodare più volte il coraggio dei romagnoli, la capacità di reazione, il lavorare a testa bassa senza lamentarsi; tutto vero, cittadini e imprese hanno fatto la loro parte con grande dignità, coadiuvati e supportati dal prezioso lavoro dei volontari, della protezione civile, delle forze dell’ordine e dell’esercito. Ma adesso il Governo deve rendere disponibili le risorse necessarie per la ricostruzione e le amministrazioni devono fare quadrato per lavorare assieme al rilancio della Ro-
COME REALIZZARE
Con gli esperti di Confartigianato di Forlì è più facile diventare imprenditore.
Consulenza e assistenza per tutte le pratiche di inizio attività: dalla valutazione dell’idea imprenditoriale alla verifica di fattibilità, dei requisiti professionali necessari per attività soggette a leggi di settore (impiantisti, acconciatori, centri di estetica, servizi all’auto, autotrasporto, pulizia locali, facchi-
naggio), sino alla redazione del Business Plan.
Dall’individuazione della formula giuridica della ditta, alla predisposizione delle pratiche di iscrizione, variazione e cessazione di attività da inoltrare a Camera di Commercio, Albo Imprese Artigiane, Inail, Inps, Comune, Ausl, Prefettura/Questura un aiuto concreto per non soccombere alla burocrazia.
essere impresa 4 › agosto 2023
IL TUO SOGNO IMPRENDITORIALE Continua a pagina 5 ››› l’evento
magna ferita.” Un accorato appello ai numerosi amministratori presenti in sala, affinché trasferiscano al Governo l’urgenza di provvedimenti realmente efficaci. Hanno poi preso la parola il segretario di Confartigianato Forlì Mauro Collina e il vicesegretario Alberto Camporesi, che hanno delineato la situazione attuale, una fotografia delle difficoltà del comprensorio forlivese, fra aziende alluvionate e vie di comunicazione danneggiate. Confartigianato, in questa prima fase, si è fatta carico di assistere gratuitamente cittadini e imprese per aiutare nella compilazione delle pratiche necessarie per accedere ai contributi e ristori attualmente disponibili. È intervenuta la psicologa del benessere Sonia Sassi, che ha fornito un contributo molto interessante sulla gestione dell’ansia, che inevitabilmente questi eventi determinano nella popolazione. Partendo dal concetto di stress, termine introdotto in medicina dal ricercatore Hans Selye che lo definì come “reazione aspecifica (generalizzata) del corpo a qualunque esigenza gli venga imposta (minaccia esterna)”, la relatrice ne ha evidenziato la connotazione positiva in quanto segnale di allarme che scatta nel momento in cui qualcuno o qualcosa turba il nostro equilibrio psicofisico (minaccia). Passando alla disamina delle reazioni al pericolo, lotta o fuga, la dottoressa Sassi ha fatto comprendere ai presenti che ciò che è stato vissuto durante l’alluvione è una normale reazione della mente a una situazione di crisi. Ha illustrato il concetto di resilienza, la capacità o processo di far fronte, resistere, integrare riuscire a ricostruire la propria vita, nonostante l’aver vissuto situazioni difficili, spiegando la somiglianza fra mente e corpo: una ferita deve essere protetta, disinfettata e fasciata. Ha bisogno di tempo, spazio, cure e attenzioni particola-
ri per potersi rimarginare in modo appropriato. Lo stesso accade per l’animo umano: quando è ferito funziona un po’ come la pelle. Molto intenso il passaggio in cui la relatrice ha spiegato con semplicità che “non si tratta di negare la dimensione del dolore, ma di provare a trasformarlo, per non rimanere incastrati solo in esso. È utile scorporare gli eventi creando delle sequenze temporali. Esiste un prima, un mentre e un dopo. Occorre dunque cercare di operare per riannodare i fili di una storia interrotta. E comprendere quali possano essere le azioni che permettono di acquisire le capacità di far fronte, di trasformare e riorganizzare positivamente. Senza avere paura delle emozioni, che, come spiega la psicologa colorano la vita: danno forma e direzione a ciò che si fa, eppure le persone non sono abituate a sentirle, nella mente e nel corpo. Per questo, chiarisce ancora, “come la ricerca neuroscientifica dimostra è possibile modificare come ci sentiamo diventando consapevoli della nostra esperienza interiore, imparando a diventare amici di ciò che accade dentro di noi.”
La relazione della psicologa ha offerto molti spunti di riflessione, indicando alcune tecniche, sia per il corpo sia per la mente, per affrontare l’ansia e sottolineando più volte l’importanza dell’ascolto di se stessi e delle proprie emozioni, incantando la numerosa platea presente all’evento.
essere impresa agosto 2023 › 5
“Rialziamoci e ripartiamo insieme”
l’evento
‹‹‹ Segue da pagina 4
La domanda di lavoro, sostenuta dalla crescita dell’economia e dall’aumento delle presenze turistiche, si caratterizza per una elevata e crescente difficoltà di reperimento di personale, col rischio di compromissione della ripresa in corso. Il presidente Luca Morigi commenta i risultati emersi da una ricerca effettuata dall’ufficio studi di Confartigianato che indica a maggio 2023 la crescita di 21 mila unità di occupati rispetto al mese precedente, mentre il tasso di disoccupazione scende al 7,6% ai livelli di 13 anni fa. “Se l’edilizia ha sostenuto l’intero mercato del lavoro tra la pandemia e l’invasione dell’Ucraina, nel 2023 è cresciuta l’occupazione nella manifattura e nei servizi. Nel primo trimestre 2022 gli occupati segnano 236mila unità in più rispetto all’anno precedente nei servizi e di 136mila unità nella manifattura. La crescita della domanda di lavoro dipendente, particolarmente quello stabile, proviene dalle micro e piccole imprese, che detengono una quota di dipendenti del 48,9% del totale e determinano il 67,2% di nuovi occupati nel mese di luglio.” Eppure la crescita dell’occupazione si associa a una rilevante e crescente difficoltà di incontro tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto se qualificato. A luglio 2023 le imprese italiane indicano una difficoltà di reperimento del 47,9%, che sale al 56,6% per gli operai spe-
cializzati e conduttori di impianti e macchine. Quota che cresce nel caso di fonditori, saldatori e montatori di carpenteria metallica (70,5%) e operai specializzati nelle costruzioni (69,9%). Continua Morigi “la denatalità e l’invecchiamento della popolazione si riverberano sul mercato del lavoro: nell’arco degli ultimi dieci anni i giovani under 35 attivi sul mercato del lavoro si sono ridotti di oltre mezzo milione”. Oltre al trend demografico, pesano altri fattori. E conclude “gli imprenditori segnalano un altro grave problema, l’adeguatezza del candidato alla mansione, conseguente al percorso scolastico e formativo svolto: se il 32,4% delle entrate sono di difficile reperimento per mancanza di candidati, il 10,8% lo è per preparazione inadeguata dei candidati. Spiega ancora Morigi “le imprese, in particolare quelle micro e piccole, stanno adottando diverse misure per attrarre i lavoratori.
Dai dati raccolti dall’ufficio studi confederale emerge che i giovani hanno profondamente modificato la percezione del posto di lavoro e sono meno orientati al lavoro manuale e impegnativo. Il fenomeno rende problematico il ricambio generazionale dei lavoratori dell’impresa e il trasferimento delle competenze, rischiando di dissipare le tecniche manuali alla base del “saper fare” che connota il made in Italy.” Nel medio termine, viene messo a rischio un sistema di of-
ferta - caratterizzato da artigianalità, alta qualità e originalità del prodotto - che contraddistingue la produzione italiana nel mondo. Per affrontare le criticità diviene fondamentale intensificare le collaborazioni con il mondo della scuola, in primis gli istituti tecnici e professionali, gli ITS e l’intensificazione di percorsi di stage, dei Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) e dei tirocini. Conclude il presidente “l’introduzione del liceo del made in Italy o del liceo dell’artigianato, può impattare positivamente. Porre l’attenzione su un percorso formativo dedicato significa attribuire valore non solo alla produzione, ma anche alla modalità produttiva, dando un’opportunità di lavoro di qualità ai nostri giovani. La stessa denominazione “liceo” potrebbe giocare un ruolo positivo in termini di appeal e dare un nuovo impulso agli attuali percorsi di istruzione tecnica e professionale, valorizzando l’attività di laboratorio, con particolare attenzione ai temi dell’innovazione, del digitale, della sostenibilità e dell’imprenditorialità.”
essere impresa 6 › agosto 2023
associazione
Lavoro e giovani Indispensabile trovare un punto di contatto
La posizione di Confartigianato
Riforma taxi
Confartigianato Forlì chiede all’amministrazione comunale, per conto dei tassisti associati, maggiore attenzione alla sicurezza. Il reiterarsi di situazioni di microcriminalità, soprattutto nelle zone limitrofe alla stazione ferroviaria della città capoluogo, riportate anche dagli organi di informazione locali, desta preoccupazione, soprattutto fra coloro che erogano un servizio pubblico, anche in orario notturno. Alberto Camporesi vicesegretario di Confartigianato di Forlì si è fatto portavoce di questo malessere chiedendo più stringenti controlli nella zona alle autorità competenti. In queste settimane, inoltre, Confartigianato si è confrontata col Governo sulla riforma del settore taxi. Il Decreto Legge 104 del 10 agosto 2023 è articolato e prevede l’adozione del gemellaggio delle licenze, una riforma strutturale che doppi le licenze già in essere a titolo gratuito o oneroso, specificando che queste ultime dovranno essere valorizzate entro sei mesi con contratti di gestione e in caso contrario torneranno nella disponibilità dei comuni. Viene previsto anche il rilascio di licenze temporanee in proporzione alle necessità dell’utenza per un periodo non superiore a dodici mesi. C’è poi la previsione di una semplificazione burocratica nella predisposizione delle seconde guide
e infine l’utilizzo del PNRR per incentivi che favoriscano il cambio dei veicoli o natanti. Il vicesegretario spiega “sul tema delle licenze gemelle la Confederazione ha avanzato fortissime perplessità, data l’assenza di proporzionalità tra l’obiettivo del Governo e il sostentamento economico delle imprese. Per quanto concerne le licenze temporanee non è chiaro il metodo di assegnazione e la modalità di gestione operativa che deve essere improntata a criteri di reale necessità dovuta a fattori contingenti. Non si comprende se esiste una proporzionalità nel rilascio, che deve considerare il contingente presente sul territorio rapportato al numero dei soci degli organismi economici gestori (cooperative e consorzi).” Apprezzamento per il tentativo di semplificazione nell’utilizzo delle seconde guide e per la volontà di chiarire l’inquadramento dei sostituti. Sì anche all’adozione di turni integrativi che devono prevedere il ruolo di coordinamento degli organismi economici per il loro utilizzo per renderli efficaci e necessari qualora le condizioni della domanda siano reali, soprattutto quando non è garantito il trasporto collettivo di massa. La Confederazione interverrà durante il percorso parlamentare del provvedimento per rappresentare, nello specifico, le istanze della Categoria.
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essere impresa agosto 2023 › 7
associazione
essere impresa 8 › agosto 2023
CORSO IN WEBINAR
Il pensionamento, dopo 42 anni di lavoro Grazie, Fabiola!
Dopo 42 anni Fabiola Bosi è andata in pensione. Lo scorso 31 luglio ha salutato i colleghi di Confartigianato di Forlì per iniziare la sua nuova vita da pensionata. Dopo aver ricoperto diversi incarichi, dapprima nel settore contabilità e poi all’interno della cooperativa artigiana di garanzia, da oltre quindici anni era impiegata all’ufficio amministrazione interna, nella sede di Forlì e incaricata, tra l’altro, del recupero crediti. Ha sempre svolto questa delicata funzione con garbo, capace di comprendere le esigenze del cliente, valutando con obiettività le diverse situazioni per trovare le soluzioni più confacenti. La capacità di entrare in empatia e la grande umanità sono alcune delle doti che hanno contribuito a farla amare dai colleghi e apprezzare dagli associati. Maturando una lunga
esperienza in associazione, Fabiola è stata un punto di riferimento per molti imprenditori, instaurando un legame di stima e di fiducia con chi ha avuto modo di apprezzarne la competenza. Sempre gentile e pronta a offrire un sorriso, ha contribuito a creare un gruppo coeso nel suo settore, tanto che nel giorno del suo commiato ci sono stati momenti di vera commozione.
Il presidente di Confartigianato Forlì Luca Morigi nel ringraziarla per questi anni di abnegazione all’associazione ha voluto evidenziare il grande attaccamento al lavoro e lo spirito di squadra mostrato in più occasioni, anche quando alcuni importanti problemi di salute l’hanno tenuta lontano dall’ufficio, senza mai impedirle di far sentire il proprio sostegno ai colleghi. Il segretario Mauro Collina, che ha condiviso con lei trent’anni di associazio-
ne, ha voluto evidenziarne la professionalità, garantendo sempre massima riservatezza nello svolgimento delle sue mansioni Da parte di tutti i colleghi i migliori auguri per la nuova pagina di vita appena inaugurata, assieme al marito Maurizio, alla figlia Virginia e al nipotino Pietro, con la certezza che, anche se conclusa la collaborazione professionale, non verrà meno l’amicizia costruita in questi anni.
essere impresa agosto 2023 › 9
associazione
Pagamenti con Pos
Confartigianato sigla accordo per ridurre costi
Èstato raggiunto l’accordo tra ABI, APSP, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confesercenti e FIPE per la definizione del “Protocollo d’intesa per la mitigazione, la maggiore comprensibilità e comparabilità dei costi di accettazione di strumenti di pagamento elettronici”. L’accordo, raggiunto presso il Ministero dell’Economia e le Finanze, col parere favorevole dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (AGCM), promuove ulteriormente la digitalizzazione, la modernizzazione e la concorrenza dei servizi di pagamento, anche attraverso una maggiore comprensibilità, comparabilità e mitigazione dei costi delle transazioni con strumenti di pagamento elettronici. E ciò con riferimento a chi svolge attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, tenuti ad accettare pagamenti con POS e che presentino ricavi e compensi relativi all’anno di imposta precedente di ammontare non superiore a 400.000 euro.
Nello specifico l’ABI e l’APSP si impegnano a invitare i propri
associati, che operano in qualità di “soggetti abilitati all’accettazione di pagamenti con carta presso gli Esercenti” a promuovere iniziative commerciali nei confronti degli esercenti, volte a ridurre l’impatto dei costi delle transazioni di basso valore, cioè di importo non superiore a 30 euro. In particolare, tali iniziative commerciali dovrebbero essere significativamente competitive per quanto riguarda le transazioni di importo unitario almeno fino a 10 euro. Le iniziative commerciali andranno pubblicizzate per almeno 6 mesi e avranno durata non inferiore a 9 mesi. Sempre nel Protocollo è previsto che i Prestatori di Servizi di Pagamento che operano in qualità di “soggetti abilitati all’accettazione di pagamenti con carta presso gli Esercenti” aderenti, per accrescere la trasparenza, utilizzeranno un apposito schema standard allegato all’accordo di rappresentazione sintetica delle condizioni previste dalle offerte commerciali, lo schema è finalizzato ad assicurare l’immediata comparabilità tra le iniziative commerciali previste dal
Forniture per ufficio
protocollo. L’ABI e l’APSP si impegnano a invitare tutti gli altri Operatori della filiera dei pagamenti propri associati (emittenti di carte, circuiti di pagamento e i diversi operatori che forniscono i servizi tecnici necessari al completamento delle transazioni con carta) a contribuire concretamente ad assicurare il successo delle iniziative commerciali previste. Secondo Confartigianato, il Protocollo conferma il valore del confronto tra le parti sociali per raggiungere risultati utili alle imprese. L’accordo siglato con Abi e APSP, così come avvenne con la moratoria sui crediti in occasione della crisi del 2008, testimonia lo sforzo comune tra Organizzazioni d’impresa e sistema bancario per abbattere i costi e semplificare gli adempimenti a carico degli imprenditori. Confartigianato sottolinea l’importanza dell’impegno contenuto nel protocollo per garantire trasparenza alle condizioni applicate sui Pos dalle banche. Positivo, inoltre, viene giudicato l’intervento per calmierare il costo delle commissioni per le transazioni di importo limitato.
essere impresa 10 › agosto 2023
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Confartigianato di Forlì e Confcooperative Romagna promuovono un appuntamento formativo sul tema:
LA COOPERATIVA ARTIGIANA I vantaggi del modello cooperativo
Giovedì 21 settembre 2023 dalle ore 17.30 alle 19.30
Sede di Confartigianato Forlì, via Oriani 1
PROGRAMMA
Ore 17.30
Iscrizione partecipanti per crediti formativi*
Ore 17.45 Saluto di benvenuto
Mauro Collina Segretario Confartigianato Forlì
Pier Domenico Ricci Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Forlì
Modera: Francesco Bandini
Vicesegretario e Responsabile Servizi Fiscali Confartigianato
Ore 18.15
La cooperativa artigiana, uno strumento flessibile per le start up
Roberto Righetti Direttore Linker Romagna
Ore 18.45
Ore 19.00
Ore 19.15
Ore 19.30
La Finanza Cooperativa – Pier Nicola Ferri Responsabile Lavoro e Servizi Confcooperative Romagna
I Servizi di Confartigianato per le imprese – Gianluigi Bandini
Responsabile Sviluppo Credito e Innovazione
Domande
Conclusioni
Andrea Pazzi Direttore Generale Confcooperative Romagna
Per iscrizioni inviare una e-mail alle segreterie organizzative: per Confartigianato di Forlì confartigianato@confartigianato.fo.it per Confcooperative romagna@confcooperative.it specificando nome, cognome e ordine di provenienza, entro il giorno 20 settembre 2023
Per informazioni è possibile contattare telefonicamente:
Confartigianato Forlì T. 0543 452811 oppure Confcooperative T. 0544 37171
* “È stato richiesto l’accreditamento per la F.P.C. dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili”
essere impresa agosto 2023 › 11
Sostegno al comparto
Moda, destinate risorse per 8 miliardi
Avvicendamento nella compagine sindacale di Confartigianato di Forlì, la nuova responsabile dei settori servizi alla persona e tessile abbigliamento è Vanessa Foschi. E proprio il settore moda è interessato ad alcune novità. Spiega Foschi “Confartigianato ha partecipato al Tavolo convocato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha illustrato, per la prima volta, i contenuti del Piano Transizione 5.0 previsti all’interno delle misure Pnrr. Il Ministro ha riferito che saranno destinate risorse complessive per circa 8 miliardi di cui la metà per le imprese sul versante degli investimenti; 1,5 miliardi per crediti di imposta per produzione di energia da fonti rinnovabili; 2 miliardi per contratti di sviluppo e misure per la sostenibilità ambientale; 320 milioni per la Nuova Legge Sabatini Green che andrà a sommarsi e non a sostituire la Nuova Sabatini in vigore.” Durante i lavori sono state affrontate le principali tematiche tra cui il tema degli investimenti e misure a sostegno del comparto, di tutela e va-
lorizzazione dei marchi e lotta alla contraffazione, di sostenibilità. Annunciate nuove misure in tema di accesso al credito e confermate quelle a sostegno degli investimenti nel settore già inserite nel Ddl Made in Italy, all’esame del Parlamento, attraverso il quale sono previste norme a favore della tutela e della valorizzazione della moda italiana e della filiera delle fibre tessili naturali, il riconoscimento del marchio legato al territorio, la lotta alla concorrenza sleale e alla contraffazione e misure per l’utilizzo della Blockchain. Grande attenzione è stata dedicata alla sostenibilità ambientale, con una particolare attenzione alla filiera italiana del riciclo e riutilizzo: l’obiettivo del Ministero è quello di arrivare a definire un quadro normativo per la responsabilità estesa dei produttori, per supportare lo sviluppo della filiera, l’operatività dei consorzi e avviare progetti innovativi di raccolta, riutilizzo e riciclo. Da sottolineare l’annuncio dell’introduzione, in accordo con gli altri Ministeri competenti, nella Legge di Bilancio, di interventi sulla decontribuzione del welfare, sulla web tax e sulla riduzione dell’Iva. L’ufficio studio confederale mette in luce che l’Italia è la prima economia della moda europea, e nell’estate del 2023 il trend del settore è caratterizzato da una frenata della ripresa di produzione ed esportazioni, mentre il calo del potere di acquisto delle famiglie fa ristagnare le vendite al dettaglio. Si attenuano le tensioni su costi e prezzi e cresce la domanda di lavoro, seppure caratterizzata da una diffusa difficoltà di reperimento di per-
Continua a pagina 13
Con “Porta un amico” ogni associato, presentando una nuova azienda che ci affidi un servizio, può ottenere un buono carburante del valore massimo di 100 euro. Lo stesso bonus verrà corrisposto al nuovo socio
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essere impresa 12 › agosto 2023 vita associativa
››› Confartigianato
premia l’amicizia
Alimentazione Tradizione e innovazione elementi vincenti
Paolo Liverani è il nuovo responsabile della categoria alimentazione di Confartigianato Forlì, uno dei settori a più alta vocazione artigiana. Chiarisce Liverani “nel nostro Paese la creazione di prodotti alimentari e bevande si caratterizza per un’impronta artigianale apprezzata in tutto il mondo. Nel settore operano 71.682 imprese artigiane attive nel campo alimentazione, bevande e ristorazione occupando 263 mila addetti La tipicità delle produzioni artigianali si coniuga a creatività, sperimentazione, innovazione e originalità. Senza dimenticare l’attenzione all’ambiente. Nel settore della produzione alimentare, tra il 2017 e il 2021, il 35,3% delle imprese ha investito in prodotti e tecnologie a maggior risparmio energetico e minore impatto ambientale, una quota di quasi dieci punti superiore alla media (26,2%). Anche nei servizi del food la quota di imprese che realizzano investimenti green (28,3%) rimane superiore alla media.” La filiera ha saputo mettere in campo reattività e resilienza nel biennio post-pandemia. Nel 2022 la produzione alimentare è stata del 2,8% superiore ai livelli del 2019, facendo meglio del +0,6% della
Moda, destinate risorse per 8 miliardi
sonale specializzato. Il rallentamento della produzione manifatturiera nel corso del 2023 si conferma anche per il settore della moda. Nei primi cinque mesi del 2023 la produzione del settore scende del 6,6% su base annua, calo più che doppio rispetto al -2,4% del manifatturiero e più accentuato anche rispetto al -5,5% dell’Ue a 27. La moda si conferma come il settore manifatturiero che ha subito l’impatto più pesante della crisi innescata dalla pandemia: la produzione a maggio 2023 mostra un ritardo del 21,7% rispetto al 2019, nettamente più marcato rispetto al -1,8% del manifatturiero. La moda è uno dei cuori della manifattura nazionale e del made in Italy e la sua alta vocazione artigiana dà un contributo vitale alla qualità che contraddi-
Francia e il -2,7% della Germania mentre quella della bevande recupera addirittura il 9,8%, un ritmo di crescita doppio del +4% della Francia, e in controtendenza con l’attività del comparto che in Germania segna un ritardo dell’1,1%. La biodiversità delle produzioni artigianali si innesta su un patrimonio di 319 prodotti agroalimentari di qualità con marchio Dop (Denominazione di Origine Protetta), Igp (Indicazione Geografica Protetta) e Stg (Specialità Tradizionale Garantita), 526 vini Doc, Docg e Igt e 5.450 prodotti agroalimentari tradizionali caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. Il 40,1% dei prodotti si concentra nel Mezzogiorno, che ne conta 2.188, seguito da Nord-Est con 1.173 prodotti (21,5%), Centro con 1.143 (21,0%) e Nord-Ovest con 946 (17,4%). A livello regionale primeggia la Campania con 580 prodotti, seguita dalla Toscana con 464 prodotti, dal Lazio con 456 prodotti, ai piedi del podio l’Emilia-Romagna con 398 prodotti. Per contattare Paolo Liverani è possibile chiamare lo 0543452851 oppure email liverani@confartigianato.fo.it
stingue il design italiano nel mondo: alla fine del primo trimestre 2023 sono 85.949 le imprese di cui la metà (50,4%) sono le 43.339 imprese artigiane. Sono 439.223 gli addetti del settore di cui 3 su 10 (31,6%) sono i 138.900 che lavorano nell’artigianato e quasi due terzi (65,3%) sono rappresentati dai 286.595 occupati in micro e piccole imprese con meno di 50 addetti. L’Italia è il primo paese europeo per occupati nella moda, davanti a Romania, Portogallo, Polonia e Germania. Gli occupati salgono del 2%, in controtendenze rispetto al calo dell’1,2% dell’Unione europea. Si evidenzia una diffusa difficoltà nel reperimento del personale: a luglio 2023 manca all’appello il 54% delle entrate previste di lavoratori, rispetto al 48% rilevato per il totale delle imprese. Per informazioni Vanessa Foschi diretto 0543-452905, email vanessafoschi@ confartigianato.fo.it
essere impresa agosto 2023 › 13 vita associativa
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essere impresa 14 › agosto 2023
Consulenza fiscale
› a cura di Francesco Bandini
LA FLAT TAX INCREMENTALE APPLICABILE PER IL PERIODO D’IMPOSTA 2023
PREMESSA
La legge 29 dicembre 2022, n. 197 (c.d. legge di bilancio 2023), all’articolo 1, commi da 55 a 57, ha introdotto un regime agevolativo opzionale, c.d. “tassa piatta incrementale” o “flat tax incrementale”, limitatamente all’anno d’imposta 2023, sostitutivo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e delle relative addizionali regionale e comunale.
Con la presente Informativa si analizzano le caratteristiche del nuovo regime agevolativo alla luce anche dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate con la recente circolare n. 18/E del 28 giugno 2023.
1. LA TASSA PIATTA INCREMENTALE (FLAT TAX) IN BREVE
Il nuovo regime agevolato è applicabile,in via sperimentale e opzionale,unicamente per l’anno 2023, quindi interessa la dichiarazione dei redditi che sarà presentata nel 2024 relativamente al periodo di imposta 2023. Le disposizioni in commento interessano le persone fisiche titolari di reddito d’impresa e/o di lavoro autonomo che non adottano il regime forfettario, ai quali si applica, previa opzione, una tassa piatta al 15% sulla parte degli aumenti di reddito rispetto ai redditi registrati nei tre anni precedenti.
La norma precisa altresì le conseguenze di tale nuovo regime relativamente alla determinazione dei requisiti reddituali validi ai fini del riconoscimento di benefici fiscali nonché degli acconti dovuti per il periodo d’imposta 2024.
In particolare,il comma 55 prevede per il solo anno 2023 che i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, diversi da quelli che beneficiano del regime forfetario possono applicare, in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito vigenti (previste dall’articolo 11 del Tuir) un’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e relative addizionali.
Tale imposta viene calcolata con un’aliquota del 15% su una base imponibile, comunque non superiore a 40.000 euro, pari alla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo, d’importo più elevato, dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, decurtata di un importo pari al 5 per cento di quest’ultimo ammontare.
Nella determinazione degli acconti dovuti ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e relative addizionali per il periodo d’imposta 2024 si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata non applicando le disposizioni dei commi 55 e 56 relativi alla disciplina della flat tax.
2. AMBITO SOGGETTIVO
2.1. Soggetti ammessi al beneficio
Possono avvalersi, in via generale, del regime della “flat tax incrementale”:
le persone fisiche che esercitano attività d’impresa, a prescindere dal regime contabile adottato;sono esclusi i contribuenti persone fisiche che applicano, per il periodo d’imposta 2023, il regime forfetario di cui all’articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 23 dicembre 2014, n. 190;come chiarito dalla circolare, ai fini dell’applicazione del regime della “flat tax incrementale”, la partecipazione in una società di persone o in una società di capitali rileva se detenuta dall’imprenditore individuale nell’ambito dell’attività d’impresa. A tal fine, occorre che la partecipazione risulti indicata tra le attività relative all’impresa nell’inventario redatto ai sensi dell’articolo 2217 del c.c.; nel caso in cui non sussista l’obbligo di tenuta del libro degli inventari, al fine di stabilire che detta partecipazione sia relativa all’attività d’impresa, è possibile fare riferimento al registro degli acquisti. In tale circostanza, la quota di reddito o di perdita della società di persone imputata per trasparenza all’imprenditore individuale o il dividendo conseguito dallo stesso in qualità di socio di società di capitali costituiscono, infatti, componenti del reddito d’impresa dell’imprenditore individuale.
Gli imprenditori agricoli individuali che accedono al regime di cui agli articoli 56, comma 51 e 56-bis del TUIR, limitatamente ai redditi d’impresa prodotti.
Le persone fisiche che esercitano arti o professioni. Atteso il riferimento letterale alle «persone fisiche esercenti (…) arti o professioni», come per le persone fisiche esercenti attività d’impresa, anche in tale ipotesi non è sufficiente, ai fini dell’accesso al beneficio previsto dalla norma, la mera titolarità di un reddito di lavoro autonomo: rientrano nel regime agevolativo le persone fisiche che conseguono un reddito di cui all’articolo 53, comma 1, del TUIR.
La circolare, inoltre, precisa che in forza della natura di impresa individuale, rientrano nel regime della “flat tax incrementale”:
sia l’impresa familiare;
sia l’azienda coniugale non gestita in forma societaria (in entrambi i casi, limitatamente al titolare dell’impresa stessa).
essere impresa agosto 2023 › 15 notiziario tecnico
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2.2. Soggetti esclusi dal beneficio
Sono esclusi dal regime agevolativo:
i redditi delle società di persone, imputati ai soci per “trasparenza” ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del TUIR;
i redditi delle società di capitali, imputati ai soci a seguito dell’esercizio dell’opzione per la trasparenza fiscale delle società a ristretta base proprietaria di cui all’articolo 116 del TUIR;
i redditi di cui all’articolo 53, comma 1, del TUIR, derivanti dall’esercizio di arti e professioni in forma associata di cui alla lettera c) del comma 3 dell’articolo 5 del TUIR, imputati ai singoli associati:
coloro che, per l’anno d’imposta 2023, applicano il regime forfetario di cui alla legge n. 190 del 2014. Come chiarito dalla circolare può, tuttavia, accedere al regime agevolativo (al ricorrere dei requisiti previsti dalla relativa norma introduttiva) il contribuente che decada dal regime forfetario in corso d’anno, laddove i ricavi o i compensi percepiti siano di ammontare superiore a 100.000 euro. In tale ipotesi, infatti, questi è tenuto a determinare il reddito con le modalità ordinarie per l’intero anno d’imposta 2023;
i soggetti che hanno iniziato l’attività dopo il 31 dicembre 2021, in quanto per verificare l’incremento reddituale rispetto alle annualità 2020, 2021 e 2022 la circolare specifica che è necessario aver svolto la propria attività per almeno un’intera annualità del triennio.
3. MODALITA’ DI CALCOLO DELL’AGEVOLAZIONE
Come già detto la norma prevede l’applicazione di un’imposta ad aliquota fissa del 15 per cento, sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali regionale e comunale. Il calcolo viene effettuato sull’incremento di reddito dell’anno oggetto di dichiarazione (anno 2023) rispetto a quello più elevato nell’ambito del triennio precedente (anni 2020, 2021 e 2022). L’imposta sostitutiva, in particolare, deve essere calcolata su una base imponibile, comunque non superiore a 40.000 euro, pari alla differenza tra il reddito relativo al periodo d’imposta 2023 e quello d’importo più elevato dichiarato con riferimento agli anni dal 2020 al 2022, decurtata di un importo pari al 5 per cento di quest’ultimo ammontare.
In sostanza il calcolo della base imponibile incrementale deve essere determinato con il metodo di seguito indicato:
differenza tra il reddito del 2023 e quello più alto del triennio precedente (2020, 2021 e 2022);
applicazione alla predetta differenza della franchigia del 5 per cento, calcolata sul reddito più alto del triennio 2020-2022.
Sul reddito così determinato, nel limite massimo di 40.000 euro, si applica la “flat tax incrementale” del 15 per cento.
Sul punto l’Agenzia precisa che:
1) per la verifica del maggior reddito del triennio 2020-2022 e della comparazione di quest’ultimo con il reddito 2023 va fatto riferimento al reddito dichiarato al netto delle perdite pregresse. A tal fine rileva i quanto indicato nel mod. REDDITI PF nei quadri RE, LM, RF, RG e RD;
2) il reddito da confrontare è quello relativo alle sole attività d’impresa/lavoro autonomo (non assume rilevanza il reddito complessivo);
3) in caso di reddito negativo, la perdita è irrilevante e pertanto nel caso in cui il parametro di confronto rispetto al 2023 sia negativo (ad esempio perché il soggetto ha chiuso in perdita gli anni dal 2020 al 2022) l’intero reddito 2023 può essere agevolato (nel limite massimo di € 40.000);
4) l’ulteriore quota di reddito, non soggetta a imposta sostitutiva, confluisce nel reddito complessivo a cui si rende applicabile la tassazione progressiva ai fini IRPEF (e relative addizionali), secondo gli ordinari scaglioni di reddito.
La circolare precisa che:
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la quota di reddito assoggettata ad imposta sostitutiva rileva ai fini del riconoscimento della spettanza/determinazione di deduzioni, detrazioni o benefici di qualsiasi titolo, anche di natura non tributaria, spettanti al contribuente;
ai fini del calcolo dell’acconto IRPEF/addizionali 2024 va assunta come base imponibile “quella che si sarebbe determinata utilizzando le aliquote ordinarie IRPEF” (ciò comporta una riliquidazione dell’IRPEF 2023 finalizzata alla determinazione dell’acconto 2024). Restano ferme le modalità ordinarie di determinazione degli acconti con riferimento al 2023;
la quota di reddito assoggettata alla “Flat tax incrementale” è esclusa dalla base di calcolo ai fini dell’individuazione delle aliquote progressive da applicare all’eventuale quota di reddito tassato ordinariamente. Trova infatti applicazione l’art. 3, comma 3, TUIR in base al quale è prevista l’esclusione dalla base imponibile IRPEF dei redditi soggetti ad imposta sostitutiva. Quindi, l’IRPEF va calcolata applicando le aliquote proprie previste dall’articolo 11 del TUIR, senza considerare, ai fini della progressività, la parte di reddito assoggettata alla “flat tax incrementale”.
essere impresa 16 › agosto 2023 notiziario
tecnico
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L’Agenzia delle entrate chiarisce che l’adesione al regime forfetario di cui all’articolo 1, commi 54 e successivi, della legge n. 190 del 2014 o la permanenza nel regime c.d. “di vantaggio”di cui all’articolo 27 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 9814, in uno o più degli anni dal 2020 al 2022 non preclude l’accesso al regime della “flat tax incrementale” per l’anno d’imposta 2023. In tal caso, anche il reddito assoggettato al regime forfetario o al regime c.d. “di vantaggio” è utilizzato per determinare l’incremento del 2023, qualora rappresenti il maggiore del triennio. Per la verifica del maggior reddito del triennio (2020-2022) e della comparazione di quest’ultimo con il reddito del 2023, occorre prendere in considerazione il dato riportato in dichiarazione (al netto delle perdite pregresse).
A tal fine, pertanto, rilevano i dati indicati nel modello “Redditi persone fisiche” ai quadri:
RE (reddito di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni),
LM (reddito d’impresa o di lavoro autonomo, derivante dall’esercizio di arti e professioni, conseguito dalle persone fisiche che fruiscono del regime forfetario o del regime c.d. “di vantaggio” per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità),
RF (reddito d’impresa in contabilità ordinaria), RG (reddito d’impresa in regime di contabilità semplificata),
RD (Reddito di allevamento di animali e reddito derivante da produzione di vegetali e da altre attività agricole).
3.1 Precisazioni in merito all’impresa familiare
Con riferimento all’impresa familiare/azienda coniugale la circolare precisa che:
l’incremento di reddito va calcolato considerando l’intero reddito 2023 conseguito dall’impresa (comprensivo anche della quota attribuita al collaboratore familiare/coniuge) rispetto al maggior reddito conseguito dalla stessa nel triennio 2020-2022;
l’imposta sostitutiva trova applicazione soltanto con riferimento alla quota di reddito attribuita all’imprenditore.
Ulteriore precisazione dell’Agenzia delle entrate concerne il fatto che possono accedere all’agevolazione i soggetti che hanno esercitato l’attività per almeno un’intera annualità tra quelle del triennio di riferimento. In tale fattispecie in caso di inizio dell’attività successivamente all’1.1.2020 il raffronto per individuare il maggior reddito va fatto:
ragguagliando all’intero anno il reddito derivante dall’attività esercitata per una frazione dell’anno;
confrontando il predetto dato con i redditi del triennio.
REGISTRATORI TELEMATICI
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essere impresa agosto 2023 › 17 notiziario tecnico
Il provvedimento direttoriale n. 15943 del 18 gennaio 2023, par. 2.2, ha approvato le nuove specifiche tecniche per adeguare i Registratori Telematici alla cd “Lotteria istantanea” che, aggiungendosi a quella “differita” (con premi settimanali, mensili ed annuali) consentirà alla persona fisica “consumatore” di venire immediatamente a conoscenza dell’eventuale vincita. In base alle nuove regole, i registratori telematici, ma anche i Server RT e la procedura web messa a disposizione nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, dovranno essere configurati in modo da generare il codice bidimensionale (QR code) che rispetti le caratteristiche indicate nelle specifiche tecniche allegate al citato provvedimento. Il percorso di adeguamento dovrà essere portato a termine entro il 2 ottobre 2023. A tal fine, per il solo adeguamento dei Registratori telematici, è stato previsto un contributo, che verrà concesso sotto forma di credito d’imposta per il 100% della spesa sostenuta, entro un limite massimo di 50 euro per ogni strumento. Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, da presentare esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia, a partire dalla prima liquidazione periodica dell’Iva successiva alla registrazione della fattura relativa all’adeguamento del misuratore fiscale e al pagamento tracciabile del corrispettivo (carte di debito, di credito e prepagate, i bonifici bancari o postali e tutti gli altri strumenti previsti dal provvedimento del 4 aprile 2018). Il credito è indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023 e in quella degli anni successivi, fino a quando se ne conclude l’utilizzo (provvedimento n. 231943 del 23 giugno 2023). Il medesimo provvedimento ha altresì approvato la nuova versione 11 delle specifiche tecniche RT. Rispetto alla precedente versione, si evidenzia il paragrafo 2.7 delle specifiche, nel quale viene inserita una nuova funzionalità dei Registratori Telematici nel caso di interruzione dell’attività superiore ai 12 giorni. Al riguardo, è previsto che “Nel caso in cui l’interruzione dell’attività sia superiore ai 12 giorni (ad esempio ferie lunghe, chiusura stagionale, inutilizzo temporaneo, etc.) o se l’esercente non fosse in grado di conoscere la durata del periodo di inattività e di comunicarla a priori, il Registratore Telematico deve prevedere la possibilità di predisporre l’invio di un evento di tipo “fuori servizio”, codice 608 (magazzino/periodo di inattività), per comunicare al sistema l’inizio del periodo di inattività. In questo caso il RT tornerà “In servizio” alla prima trasmissione utile”. Il provvedimento (paragrafo 1.2) precisa che tale nuova ›››
versione 11 deve essere rispettata obbligatoriamente nei nuovi modelli che presentano istanza di approvazione dopo il 30 giugno 2023 e che per i modelli già approvati le predette specifiche tecniche devono essere rispettate obbligatoriamente solo nel caso di presentazione di istanza di variante successivamente al 30 giugno 2023”. Tuttavia, si segnala l’opportunità che, in sede di adeguamento dei Registratori telematici per la “Lotteria istantanea” entro il prossimo 2 ottobre 2023, venga chiesto ai tecnici di effettuare sulla macchina un unico intervento anche per l’adeguamento relativo al periodo di chiusura.
Consulenza del lavoro
› a cura di Susi Silvani
Legge di Conversione del DECRETO LAVORO 2023 - le modifiche apportate
In data 3 luglio 2023 è stata pubblicata la Legge n.85/2023, di conversione, con modificazioni, del DL N. 48/2023 (cd Decreto Lavoro)
Di seguito le principali modifiche/integrazioni inserite in sede di conversione.
Contratto di lavoro dipendente a termine (Art. 24 D.L. 48/2023)
La prima novità rispetto al Decreto Legge iniziale è che nei primi dodici mesi acausali, oltre alla proroga, viene aggiunta la possibilità di acausalità anche per il rinnovo, purchè la sommatoria dei contratti che si susseguono non superi l’anno.
Di fatto, in precedenza, la norma imponeva sempre l’uso della causale in caso di rinnovo, anche se la sommatoria dei rapporti non superava i 12 mesi. Ora, invece la Legge di conversione prevede che “il contratto può essere prorogato e rinnovato liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente, solo in presenza delle condizioni di cui all’articolo 19,comma 1.”
Altra importante integrazione inserita in sede di conversione è il nuovo comma 1-ter dell’art.24, il quale prevede che ai fini del computo del termine dei 12 mesi (acausali) previsto dagli artt. 19 comma 1 e 21 comma 1 si tiene conto dei soli contratti stipulati a far data dal 05 maggio 2023.
In particolare su questo ultimo punto si è in attesa di chiarimenti da parte del Ministero del Lavoro e/o dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Detassazione del lavoro notturno e festivo
settore turistico-alberghiero (Art.39-bis D.L. 48/2023)
Con il nuovo articolo 39-bis, al fine di garantire la stabilità occupazionale e di sopperire all’eccezionale mancanza di offerta di lavoro nel settore turistico, ricettivo e termale, viene riconosciuto un trattamento integrativo speciale per il periodo dal 1° giugno 2023 al 21 settembre 2023 ai lavoratori del comparto del turismo e degli stabilimenti termali.
La Legge prevede che il trattamento integrativo speciale non concorre alla formazione del reddito ed è pari al 15% delle retribuzioni lorde percepite per le prestazioni lavorative di lavoro notturno (così come stabilito dal CCNL applicato) ed alle prestazioni di lavoro straordinario svolto nei giorni festivi, come previsto dal D.L.vo n.66/2003. Il comma 3 dell’art. 39-bis specifica che tale trattamento non è automatico, ma viene riconosciuto previa richiesta scritta da parte del dipendente, il quale deve dichiarare di non aver percepito, nell’anno 2022, un reddito di lavoro dipendente superiore a 40.000 euro.
Il datore di lavoro, riconoscerà in busta paga il trattamento integrativo speciale per le ore prestate e, quale sostituto d’imposta, compenserà il credito maturato mediante compensazione in F24.
Si fa presente che al momento non sono state pubblicate circolari operative da parte dell’Agenzia delle Entrate o del Ministero del Lavoro.
Proroga del lavoro agile per i lavoratori del settore privato (Art. 28bis D.L. 48/2023)
In sede di conversione è stato aggiunto l’art. 28 bis, il quale prevede l’ulteriore proroga del lavoro agile (smart working) per i lavoratori dipendenti pubblici e privati che sono considerati “soggetti fragili”, ovvero affetti dalle patologie e condizioni individuate dal decreto del Ministro della salute del 4 febbraio 2022. Attualmente tale condizione di lavoro era prevista fino alla data del 30 giugno 2023, con l’articolo in esame, è stata sostituita la dicitura “30 giugno 2023” con la dicitura “30 settembre 2023”.
Proroga del lavoro agile per lavoratori con figli minori di anni 14 (Art. 42, comma 3-bis D.L. 48/2023)
Con la Legge di conversione viene aggiunto all’art. 42 del D.L. 48/2023 il comma 3-bis, il quale proroga al 31 dicembre 2023 il termine previsto dall’ articolo 10,
essere impresa 18 › agosto 2023
nel
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comma 2, del DL n. 24/2022, per quanto riguarda il lavoro agile per i seguenti lavoratori:
dipendenti del settore privato che abbiano almeno un figlio minore di 14 anni (a condizione che nel nucleo familiare non vi sia genitore non lavoratore, e che non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti dei sostegno al reddito)
dipendenti, pubblici e privati, che siano maggiormente esposti al rischio di contagio dal virus SARSCoV-2, sulla base delle valutazioni effettuate dai medici competenti.
Fringe Benefit a 3.000 euro per i dipendenti con figli a carico (Art. 40 D.L. 48/2023)
Con la conversione in Legge del Decreto Lavoro si ha la conferma dell’agevolazione per i fringe benefit di cui all’art. 40 del D.L. 48/2023 sia a livello fiscale che sotto l’aspetto contributivo. La norma introduce il limite di esenzione fino a 3.000 euro, per beni e servizi, per l’anno 2023 solo per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico (cioè che abbiano un reddito non superiore a 4.000,00 euro, ovvero a 2.840,51 euro nel caso di figli di età superiore a ventiquattro anni, al lordo degli oneri deducibili).
Per poter usufruire di tale agevolazione si rende necessario, per i datori di lavoro che intendono attuare la predetta disposizione, dare preventiva comunicazione alle RSU, ove presenti. Inoltre i lavoratori dovranno dichiarare per iscritto al datore di lavoro di avervi diritto indicando il codice fiscale dei figli. Anche quest’anno sono ricomprese nella soglia di esen-
zione le eventuali somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, oltre ai compensi in natura e ai servizi quali cesto natalizio, buono spesa, ricariche telefoniche, auto ad uso promisquo, prestiti agevolati, alloggio, etc.
In sede di conversione viene inoltre confermata la tassazione a doppio binario, per cui per i lavoratori dipendenti per i quali non ricorrono le sopraindicate condizioni, resta confermata la soglia dei fringe benefit prevista dall’ art. 51 c. 3 del TUIR ovvero pari ad euro 258,23 annui.
Affari generali
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Per offrire agli associati un supporto qualificato per la redazione delle perizie necessarie al risarcimento dei danni subiti, eventuali indennizzi o pratiche edilizie in questa delicata fase post alluvione, Confartigianato di Forlì ha siglato una partnership con la società EKTA Consulting Srl, La società, che si occupa prevalentemente di valutazioni immobiliari, assicurative, inventari e censimento danni post sinistro su mobili e immobili, offrirà agli associati di Confartigianato soluzioni su misura a tariffe agevolate.
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Per l’igiene e sicurezza del lavoro
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• Verifiche macchine e attrezzature
• Redazione documenti di valutazione dei rischi
• Misurazioni strumentali
• Pratiche prevenzione incendi
• Piani operativi di sicurezza
• Formazione obbligatoria titolari e lavoratori anche in e-learning
• Redazione domande per sconti Inail, provvidenze Eber e contributi Isi Inail.
• Tutela dell’igiene degli alimenti (HACCP, notifica sanitaria e corso alimentaristi)
essere impresa agosto 2023 › 19 notiziario tecnico
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Confronto fra i CUPLA Nazionale e Regionale e CUPLA della Romagna
Il CUPLA (Coordinamento Unitario Pensionati Lavoro Autonomo)
Emilia Romagna, che rappresenta circa 250.000 pensionati del lavoro autonomo, ha promosso un incontro dei tre livelli del coordinamento unitario coinvolti nel territorio - CUPLA Romagna, regionale e razionale - per porre l’attenzione sull’impatto che la recente alluvione ha avuto, e continua ad avere, sugli anziani dei territori colpiti. L’incontro realizzato il 20 luglio nella sede di Confartigianato Forlì per discutere lo stato di avanzamento del ripristino di territori alluvionati è stato aperto dal saluto del Presidente di Confartigianato Forlì Luca Morigi, che nel suo intervento ha evidenziato i profondi disagi che il mondo artigianale, commerciale e agricolo della Romagna stanno vivendo, sottolineando la difficile situazione che colpisce anche i pensionati, troppo spesso dimenticati nel dibattito pubblico. Assieme ai giovani, venuti da molte parti del Paese, anche molti anziani ancora attivi e portatori di grandi valori solidaristici, si sono messi a disposizione della macchina organizzativa, cercando di dare una mano per risolvere le situazioni più urgenti. Tuttavia molti sono coloro che hanno visto compromesse le proprie abitazioni, dovendo abbandonare memorie e pezzi della propria vita, oggi alle prese con la fase della ricostruzione. Le Associazioni costituenti il CUPLA si sono mosse, con vari
interventi, per offrire aiuto e sollievo alla popolazione colpita, in particolare si sono adoperate per fornire un supporto psicologico offrendo ascolto attento, conforto e incoraggiamento alle persone colpite, per cercare di lenire il trauma emotivo che le persone hanno subito a causa di questo disastro; ma anche un aiuto concreto con la partecipazione alle operazioni di pulizia e di ricostruzione. Ma tanti sono gli impegni: dall’organizzazione di gruppi di supporto operativo per pianificare insieme le azioni di recupero, alla scelta di mettere al servizio la professionalità e l’esperienza nel sensibilizzare la comunità verso la conoscenza di misure preventive da adottare, come l’allestimento di kit di emergenza o la conoscenza delle vie di evacuazione o il ruolo attivo nella raccolta fondi. Soprattutto in merito alle raccolte di fondi, il CUPLA apprezza tutti gli sforzi messi in campo finora, ma ritiene necessario tener viva l’attenzione sulla popolazione più fragile e chiede di essere
correttamente informato sui diversi stanziamenti economici e le relative finalità. Per questo ha chiesto un incontro con la Regione per conoscere sia l’entità delle risorse raccolte dalla stessa e dalle varie Associazioni (Economiche, Sociali, Religiose, Musicali e Sportive) che operano in Emilia-Romagna e fuori, sia l’utilizzo e la destinazione di tali risorse. Ma non solo, è stato chiesto un confronto con il Commissario, Generale Figliuolo, per essere informati sugli stanziamenti Governativi e conoscerne il loro utilizzo e un appuntamento con le sigle sindacali dei pensionati del lavoro dipendente, per affrontare questi temi in una visione coordinata e unitaria. Il CUPLA ritiene indispensabile che si realizzino tali passaggi perché, sulla scorta di quanto già realizzato con la “Dichiarazione Congiunta tra la Regione EmiliaRomagna e le Associazioni di Impresa, delle Professioni degli Istituti Bancari, del Terzo Settore
essere impresa 20 › agosto 2023
movimenti anap
Post alluvione
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Opportunità per le imprese
Silver Economy, la grande economia del prossimo decennio
Presentati il 12 luglio i risultati dell’indagine demoscopica su un campione rappresentativo degli over 50 del Paese, seguita da Alberto Brambilla, Presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali e Gian Carlo Blangiardo, già Presidente ISTAT che hanno illustrato i contenuti della ricerca durante un incontro promosso da Anap e Confartigianato. Gli over 65 rappresentano la ricchezza del Paese come ampiamente dimostrato dalla proposta dei collaboratori civici e dalla grande disponibilità dei Silver a donarsi alla collettività per restare all’interno di essa con un ruolo riconosciuto e non sentir-
si escluso. Con Silver Economy si intende questa nuova grande economia che ruota attorno ai consumi e ai bisogni della popolazione mondiale più avanti con l’età, i silver. Negli ultimi 10 anni ha assunto sempre più rilevanza, tanto da arrivare a condizionare
e orientare molte attività economiche, produttive e sociali. L’attuale dimensione demografica della Silver Economy italiana conta 27,646 milioni di residenti, di cui 14,051 milioni di over
Confronto fra i CUPLA Nazionale e Regionale e CUPLA della Romagna
e le Organizzazioni Sindacali cofirmatarie del Patto per il Lavoro e per il Clima”, nella articolazione della ricostruzione si possa creare un tavolo di confronto specifico a tutela degli anziani e delle loro famiglie sui seguenti temi: Assistenza nella gestione della documentazione e delle pratiche burocratiche; Supporto nella ricostruzione delle abitazioni; Mobilità e trasporto; Assistenza domiciliare; Sicurezza e prevenzione; Supporto sociale psicologico; Accesso ai servizi essenziali; Inclusione e partecipazione; Utilizzo delle tecnologie digitali. Non da ultimi CUPLA
chiede di affrontare i temi della Prevenzione Idrogeologica per mettere in sicurezza il territorio in modo coerente con la popolazione residente e il sistema economico produttivo esistente; di realizzare Protocolli d’intervento per queste situazioni, che siano precisi e immediatamente operativi; di prevedere percorsi amministrativi e burocratici legati agli interventi emergenziali e successivi di ripristino e ristoro che siano agevolati, efficaci e tempestivi; formulare da parte delle Autorità competenti, comunicati e annunci che siano degni di fede, aderenti alla re-
altà e concretamente realizzabili. L’atteggiamento contrario produrrebbe sfiducia, critiche e demotivazioni. Il CUPLA, infine, segnala che gli anziani possono fornire un aiuto prezioso per le comunità colpite dall’alluvione, offrendo il proprio sostegno, la propria esperienza e la propria saggezza per aiutare a superare la crisi e promuovere una ripresa effettiva, solidale e resiliente. All’incontro hanno partecipato anche il coordinatore nazionale del CUPLA Gian Lauro Rossi, il coordinatore regionale Franco Bonini e il presidente regionale dell’ANAP Giampaolo Palazzi.
essere impresa agosto 2023 › 21
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Anap e Rete Magica di nuovo assieme Il dibattito sull’ecologia delle relazioni
Martedì 26 settembre alle ore 18.30, all’Oratorio San Giacomo, nell’ambito del Festival del Buon Vivere, Anap Confartigianato Forlì organizza col contributo di Rete Magica ODV - Amici per l’Alzheimer e il Parkinson il dibattito tra il sociologo Mauro Magatti e l’imprenditore sociale e formatore Johnny Dotti, sull’importanza delle relazioni, soprattutto fra e con gli anziani. Il dialogo fra i due docenti
mira a innescare una riflessione sull’ambiente, non solo sugli effetti del cambiamento climatico, che impatta fortemente sugli over sessantacinquenni, ma, in senso più ampio, sulla necessità di ricostruire le relazioni fra gli anziani per fronteggiare meglio questi mutamenti. L’approfondimento prenderà le mosse dagli avvenimenti recenti e dagli effetti che l’alluvione ha avuto, so-
Silver Economy, la grande economia del prossimo decennio
65 riconducibili al 100% alla Silver Economy e altri 13,595 di 50-64enni, per una percentuale di spesa e incidenza economica e occupazionale pari a circa il 35/40%. Numeri che sono destinati ad aumentare. Un dato che deve far riflettere è che, dai risultati dell’indagine demoscopica 2022, emerge chiaramente come l’aspetto legato all’invecchiamento che più spaventa gli over 50, sia la perdita di autosufficienza e i problemi di salute. Tale aspetto risulta infatti al primo posto per il 76% dei 50-64enni, il 78,8% dei 65-74enni e il 69,3% tra gli ultra65enni. Sul tema della non autosufficienza è intervenuta anche Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha sottolineato come l’Italia sia la nazione in maggiore ritardo in termini di politiche della Terza Età. Germania, Francia, Spagna - già dal 96 al 2005 - hanno lavorato a riforme per governare questa situazione nuova. L’Italia è invece impreparata a gestire questa piramide rovesciata. La speranza di vita è in aumento rispetto ad altre nazioni, e se da una parte questa notizia deve farci gioire, dall’altro deve destare preoccupazione, perché abbiamo un tasso di natalità tra gli ultimi. La Viceministro ha proseguito dicendo: “La risposta che noi diamo rispetto alla
non autosufficienza (cura e assistenza) è inferiore rispetto ad altre nazioni che sono state capaci di governare questi processi. Soltanto il 25% della popolazione non autosufficiente riesce ad avere un’assistenza domiciliare; eroghiamo un numero di ore annuale che è pari solo a 15 ore l’anno. Un numero drammatico”. Ha quindi ricordato come l’Esecutivo sia subito intervenuto per affrontare queste emergenze legate a invecchiamento e denatalità, con una delega al Governo in tema di terza età di cui si stanno ora scrivendo i decreti attuativi, coinvolgendo tutte le parti sociali interessate, tra cui il mondo Confartigianato. Il tema dell’invecchiamento sommato alla denatalità sta facendo dell’Italia il Paese europeo meno giovane, e come ha sostenuto dal presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli “Questo si vede anche nelle difficoltà che le nostre aziende stanno riscontrando nel trovare lavoratori che proseguano l’attività e che possano dare un cambio.” Questo fa sì che solo un quarto degli imprenditori artigiani preveda di cedere l’azienda nei prossimi anni mentre solo il 60% delle aziende sopravvive alla seconda generazione. Dal lato del mondo artigiano e imprenditoriale bisogna concentrarsi sulla trasmissione d’impresa e ripensare alla rigenerazione strategica.
essere impresa 22 › agosto 2023
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Servizio Civile Digitale
Operatori volontari bando di selezione
Sono 4.629 i posti disponibili per i giovani tra i 18 e 28 anni che intendono diventare operatori volontari del servizio civile digitale, di cui destinati all’associazione forlivese. Fino alle ore 14.00 del prossimo giovedì 28 settembre è possibile presentare domanda di partecipazione a uno dei 213 progetti che si realizzeranno tra il 2023 e il 2024 su tutto il territorio nazionale e all’estero. I progetti hanno durata variabile tra gli 8 e i 12 mesi. L’ANCoS APS (Codice SU00084) è presente con due iniziative sperimentali di Servizio civile digitale, nell’ambito del programma denominato “Mettiamo il turbo al Digitale”, che coinvolge 83 sedi dell’associazione e 287 volontari in totale.
Nello specifico, i giovani interessati, in possesso dei requisiti previsi dal Bando, potranno scegliere uno fra i seguenti progetti:
Candidati
Candidati qui!
Un anno di servizio 507€/mese di remunerazione
Digital Welf@re Point: orientare e facilitare l’accesso ai servizi online della PA
No digital gap: Il digitale come strumento di inclusione e socialità
Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone, nella quale, attraverso un semplice sistema di ricerca con filtri, è possibile scegliere il progetto per il quale candidarsi. Ai giovani selezionati, che saranno poi avviati al servizio civile, è riconosciuto un assegno mensile pari a € 507. Per informazioni contattare Silvia Foschi allo 0543452909, email silviafoschi@confartigianato.fo.it
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Il dibattito sull’ecologia delle relazioni
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2 posti nell provinc
Sono aperti i bandi, per candidarti devi avere fra i 18 e i 28 anni e presentare domanda entro le ore 14.00 del 28 settembre 2023
2 posti nella nostra provincia con ANCoS
Sono aperti i bandi, per candidarti devi avere fra i 18 e i 28 anni e presentare domanda entro le ore 14.00 del 28 settembre 2023
Vuoi essere uno di loro?
Vuoi essere uno di loro?
Chiedi qui come fare o inquadra il QR code.
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prattutto sulle fasce più deboli della popolazione, per parlare del tema della nuova socialità. Come spiegano gli organizzatori della kermesse “tin bota” è il mantra di questi mesi post alluvione, un’esortazione che ha accompagnato tutte le fasi dei lavori per sottrarre al fango le nostre città, un motto che racchiude i concetti di solidarietà, di relazione e di mutuo soccorso richiamando al senso più profondo di relazione che connota il buon vivere. Da qui l’idea di dedicare l’edizione 2023 all’impegno a tener botta, per la ‘mi Tèra’, per la Romagna, ma anche per l’intero Paese e il pianeta. Il Festival del Buon Vivere è educare al rispetto per praticare sostenibilità, un’ecologia delle relazioni in cui il singolo è parte del tutto, dell’ambiente in cui vive.
essere impresa agosto 2023 › 23 movimenti anap
PROGETTO NO DIGI TAL GAP Il digitale come strumento di inclusione e socialità n 2 posti per la sede di Forlì
PROGETTO
DIGI TAL GAP Il digitale come strumento di inclusione e socialità n 2 p posti per la sede di Forlì
NO
I giovani vogliono fare impresa
L’ufficio studi di Confartigianato ha analizzato le tendenze del mercato del lavoro, concentrando l’attenzione sull’occupazione giovanile. Dai dati si evidenzia che, nel 2022, l’Italia ha visto crescere l’occupazione del 2,6% su base annua, facendo meglio del +2,2% della media Ue 27. La spinta alla ripresa del mercato del lavoro è stata sostenuta dal dinamismo degli occupati giovani under 35, saliti del 6,1%: nel confronto internazionale si tratta di un ritmo doppio della media Ue (+3,2%) e ampiamente superiore al +3,9% della Francia e del +3,1% della Germania. Puntando l’attenzione al titolo di studio, si osserva una crescita superiore alla media per i giovani diplomati (+7,4%) e i laureati (+6,5%). Il grave limite che affligge l’economia italiana è la presenza di un tasso di inattività dei giovani tra 25 e 34 anni del 25,4%, oltre dieci punti superiore alla media europea del 15% e ampiamente superiore anche al 19,6% della Romania, al 19,5% della Repubblica ceca, al 18,5% della Bulgaria e al 16% della Grecia. Il peso dei giovani inattivi in Italia è circa il doppio di quello degli altri maggiori paesi europei: la Germania registra il 13,9%, la Spagna il 13,7% e la Francia il 12,7%. Il tasso di inattività dei giovani italiani è aumentato di 3,4 punti, rispetto alla percentuale del 21,9% del 2004. Gianluigi Bandini, coordinatore del gruppo Giovani di Confartigianato di Forlì, chiarisce come sul feno-
meno dell’inattività incidano numerosi fattori, tra i quali l’effetto di scoraggiamento, evidenziato dai giovani che dichiarano di non aver cercato lavoro perché convinti di non trovarlo, i sussidi pubblici che disincentivano l’offerta e il lavoro sommerso. L’Italia è la terza economia dell’Unione europea, ma diventa la prima per valore assoluto di giovani che non si offrono sul mercato del lavoro, con 1 milione 568mila unità, superando la Germania con 1 milione 458mila unità, la Francia con 953mila unità e la Spagna con 714mila unità. Le donne sono più di un milione (pari al 65,9% del totale) a fronte di oltre mezzo milione (535mila) di uomini che non si offrono sul mercato del lavoro. Oltre la metà (55,6%) degli inattivi si concentra nel Mezzogiorno, dove il tasso di inattività della fascia 25-34 anni risulta più che doppio del Centro Nord.
Continua Bandini “una risposta positiva arriva dall’imprenditoria. Nel 2022 l’Italia si colloca al secondo posto, dietro la Francia per numero di imprenditori e lavoratori autonomi under 35. L’Italia purtroppo sconta sia il ritardo del recupero dell’occupazione indipendente dopo la pandemia, che uno sfavorevole andamento demografico: nel 2022 i giovani tra 20 e 35 anni sono scesi dello 0,9% in Italia mentre sono saliti specularmente del +0,9%
essere impresa 24 › agosto 2023
movimenti giovani imprenditori Continua a pagina 25 ›››
Specialista in Estetica Oncologica
Urgente definire il profilo
L’attività di estetica negli ultimi anni sta registrando una crescita notevole di domanda di servizi dedicati a soggetti in condizioni di fragilità, generalmente sottoposti a cure sanitarie tra le quali quelle oncologiche. L’esecuzione di trattamenti su questi soggetti richiede attenzioni e conoscenze specifiche tali da garantire al cliente una qualità del servizio che tenga conto della sua particolare condizione. Da qui, la necessità di stilare una normativa tecnica in grado di offrire un quadro regolatorio di riferimento, che preveda adeguati standard formativi. La prassi sviluppata in collaborazione con AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), definisce i requisiti di conoscenze e abilità dello Specialista in Estetica Oncologica il quale opera al servizio di persone sottoposte a terapie oncologiche al fine di migliorarne la qualità della vita. Un professionista del settore del benessere che opera secondo i requisiti e i limiti previsti dalla legge n. 1 del 1990 e che potrà pertanto effettuare esclusivamente i trattamenti estetici previsti dalla normativa di settore. Confartigianato evidenzia come le imprese del settore manifestino da tempo l’e-
sigenza di un contesto normativo aggiornato che consenta loro di offrire risposte adeguate al proprio mercato di riferimento, per questo è stato istituito un tavolo di lavoro congiunto per affrontare le questioni legate a una maggiore qualificazione della professionalità.
Estetica No all’abusivismo
in Francia.” Malgrado il contesto meno favorevole, in Italia rimane elevata la voglia di impresa tra i giovani: tra i giovani under 30 la quota di chi, se potesse scegliere, vorrebbe essere un imprenditore è del 48,2%. Lo scorso anno le imprese guidate da under 35 sono state 522.086 (8,7% del totale delle imprese). Di queste, oltre un quinto (23,6%) sono artigiane, pari a 123.082 unità.
Con l’estate si ripresenta puntualmente il grave problema dell’abusivismo: dai venditori irregolari che affollano le località di villeggiatura italiane durante i mesi estivi, offrendo varia mercanzia, dagli occhiali da sole ai costumi, passando per i profumi, ogni anno la raccomandazione è di tenersi a distanza, anche per non incorrere in multe per l’acquisto di merce contraffatta. Se la contraffazione è una piaga che mina il commercio regolare, raramente si rivela pericolosa per la salute dei consumatori. C’è, invece, qualcos’altro che mette a repentaglio la salute: il massaggio offerto da ambulanti in spiaggia. Effettuati da operatori abusivi che non rispettano le più elementari norme igieniche e professionali, possono provocare gravi danni alla pelle e alla muscolatura del corpo. Confartigianato Benessere, ogni anno, proprio per mettere in guardia sulle possibili conseguenze negative di un massaggio improvvisato, i trattamenti eseguiti da persone inesperte non soltanto non apportano alcun beneficio ma possono provocare danni, anche pesanti. Oltre a costituire un reale pericolo per i consumatori, gli irregolari dell’estetica attuano una vera e propria concorrenza sleale nei confronti delle migliaia di imprese regolari, gestite da professionisti abilitati e truffano lo Stato, evadendo imposte e contributi. Nessuna garanzia, dunque, né igienica, né sanitaria, né tanto meno professionale. Affidarsi a massaggiatori abusivi è un rischio che potrebbe portare conseguenze anche legali, con pesanti sanzioni per il consumatore. Rivolgendosi a centri estetici in regola si ha la certezza di contare su operatori qualificati da anni di studio, di apprendistato, di un aggiornamento continuo e che rispettano le leggi in materia ambientale, sull’igiene e sulla sicurezza.
essere impresa agosto 2023 › 25 categorie e mercato
I giovani vogliono fare impresa
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“Il nuovo Codice degli appalti e il Pnrr sono due straordinarie opportunità per rilanciare lo sviluppo delle imprese e del nostro Paese. Per non perdere questa grande occasione di costruire un nuovo futuro di sostenibilità economica, sociale e ambientale, è indispensabile la sostenibilità amministrativa”. Non ha dubbi il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, che ha aperto con queste parole i lavori del seminario dal titolo “Il nuovo codice degli appalti, PNRR e opportunità per le MPMI”, organizzato da Confartigianato, a Roma, il 19 luglio. L’evento ha consentito di fare il punto sulle novità del Codice dei contratti pubblici, le cui prime disposizioni sono entrate in vigore a inizio luglio, e sulle prospettive di attuazione nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Al centro del confronto le opportunità che si aprono per gli artigiani e le piccole imprese e le iniziative della Confederazione per accompagnarle in questo nuovo percorso di sviluppo. Per il presidente Granelli ci sono le condizioni ideali per avviare un nuovo capitolo di crescita. “Ma è indispensabile che la macchina amministrativa funzioni correttamente”.
Le novità del Codice Appalti, frutto anche del tenace pressing esercitato da Confartigianato nei confronti del Governo e del Parlamento, sono state sottolineate dal viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, che chiarisce “le nuove disposizioni del Codice dei contratti pubblici, grazie alla loro chiarezza e innovatività non solo garantiranno auspicabilmente la realizzazione di appalti nel minor tempo possibile e con il miglior rapporto qualità/prezzo, ma anche maggiore trasparenza,
maggiore semplificazione delle procedure, maggiore apertura alla concorrenza”. Tra le misure a sostegno del mercato e delle piccole imprese, quelle per la semplificazione degli affidamenti, dei quali, tuttavia, è stata parallelamente assicurata l’adeguata pubblicità (anche in relazione alle procedure negoziate senza bando), grazie alla previa pubblicazione degli avvisi di pre-informazione a livello nazionale secondo le modalità ordinarie, quelle volte a liberalizzare il cosiddetto subappalto ‘a cascata’, la cui valutazione viene affidata, caso per caso, alla stazione appaltante che dovrà vigilare sul rispetto delle garanzie a tutela della corretta esecuzione del contratto e dei lavoratori. Inoltre, a tutela degli operatori economici, soprattutto di quelli medio piccoli, è prevista l’introduzione obbligatoria di un nuovo meccanismo in grado di consentire l’automatico e costante aggiornamento dei prezzi sulla base di indici Istat, affinché siano rispondenti alle realtà produttive degli operatori economici partecipanti alle gare d’appalto. Sempre a tutela dei piccoli e medi operatori economici, c’è l’introduzione di un generale favor per la suddivisione in lotti degli appalti, che diviene così la regola ordinaria per favorire la partecipazione alle gare delle micro, delle piccole e delle medie imprese, anche di prossimità. E ancora, la disposizione per salvaguardare le forniture italiane ed europee dalla concorrenza sleale di paesi terzi. Il Viceministro si dice consapevole che le norme, da sole, non sono sufficienti alla realizzazione di appalti entro tempi e costi certi, perché è necessario anche attuare in concreto quei principi del risultato e della fiducia reciproca fra operatori economici e Pubblica amministrazione che sono coessenziali a fare ripartire il settore. Per tale ragione, per permettere al sistema-Paese di crescere, è necessario costruire una seria alleanza tra tutti i soggetti che possono contribuire a muovere una leva cosi fondamentale della nostra economia cambiando il volto delle nostre città e dei nostri territori. Nel corso dell’incontro, è stata presentata 4CNetWork la prima rete nazionale di consorzi e reti di Confartigianato appartenenti al settore delle costruzioni e dei servizi costituita il 12 giugno. Cinque i consorzi fondatori
essere impresa 26 › agosto 2023
Edilizia
Continua a pagina 27 ››› categorie e mercato
Le opportunità del nuovo codice degli appalti
categorie e
mercato
Autotrasporto, pacchetto mobilità UE
Prosegue il confronto tra il coordinamento delle associazioni nazionali dell’autotrasporto UNATRAS e i dirigenti del Ministero dei Trasporti sul decreto legislativo relativo al recepimento delle disposizioni del Pacchetto Mobilità I° inerenti ai requisiti per l’accesso alla professione e al mercato e alla disciplina sanzionatoria. La nuova bozza del decreto presentata dal MIT, recepisce gran parte delle osservazioni che Unatras ha puntualmente segnalato, ma non può essere considerata esaustiva
che coinvolgono complessivamente oltre 360 imprese nei comparti dell’edilizia e dei servizi aggiuntivi e di supporto che vanno dall’impiantistica alle pulizie alla manutenzione, per potenziare la capacità delle aziende capillarmente diffuse sul territorio di cogliere le opportunità offerte da un mercato pubblico e privato delle costruzioni e degli appalti sempre più complesso e integrato, anche in vista degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
in quanto su alcune questioni sarà necessario un supplemento di analisi. Le associazioni aderenti a Unatras, infatti, hanno ribadito fermamente la necessità di prevedere che l’accesso al mercato per le nuove imprese sia consentito solo in presenza di un veicolo di classe ecologica almeno Euro 6. L’attuale formulazione, invece, consente la libertà di accesso al mercato anche con mezzi obsoleti e quindi poco sicuri e inquinanti. Per Unatras si tratta di una previsione inaccettabile e controsenso in quanto risulterebbe in palese contrasto con qualsiasi altro provvedimento UE in tema ambientale (dal Fitfor55 ai nuovi standard fissati nel processo di transizione ecologica e decarbonizzazione) che finirebbe per penalizzare le migliaia di imprese italiane che hanno intrapreso un percorso virtuoso per il rinnovo del parco veicolare investendo in veicoli di ultima generazione, ecologicamente sostenibili, più sicuri e tecnologicamente avanzati. Unatras chiede che tale richiesta, per il momento esclusa dal Regolamento UE, sia oggetto di un apposito confronto politico col ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, affinché il Governo ponga la questione a Bruxelles, mettendo in luce le evidenti contraddizioni politiche che smentiscono gli obiettivi della Commissione e finiscono solo per accrescere la concorrenza sleale nel settore.
essere impresa agosto 2023 › 27
Le opportunità del nuovo codice degli appalti ‹‹‹ Segue da pagina 26
Chiesto l’intervento del ministro Salvini GROUP
categorie e mercato
Turismo in ripresa
Le prospettive dell’economia turistica nell’estate 2023 sono positive e i flussi sono ormai prossimi ai livelli pre pandemia: le più recenti rilevazioni sulle presenze turistiche mostrano, infatti, per i primi mesi dell’anno una crescita del 26,8% su base annua trainata del +42,6% dei turisti stranieri mentre quelli italiani segnano un aumento del +13,9% e nel totale degli ultimi dodici mesi raggiungono un livello ormai prossimo (-1,6%) a quello del 2019.
I timori per la nostra regione si legano agli effetti dell’alluvione, le impressionanti immagini della furia delle acque e gli effetti ancora ben visibili in alcune aree delle zone colpite, hanno rischiato di compromettere la stagione per gli operatori turistici, proprio ora che l’Italia ha ampliato la propria quota sul turismo globale dello scorso anno.
Il nostro Paese è, infatti, quinto al mondo per entrate turistiche dei viaggiatori internazionali, pari nel 2022 a 44,3 miliardi di euro, dietro a Stati Uniti, Spagna, Regno Unito e Francia. La spesa dei turisti stranieri in Italia raddoppia in un anno (+108%) e ritorna sul livello del 2019. Nel dettaglio è possibile vedere che, nel 2022, la spesa dei turisti stranieri in Italia si è concentrata per il 43,1% in alloggio, equivalente a 19,1 miliardi di euro, a cui fanno seguito le voci relative a ristorazione con il 21,7% (9,6 miliardi), shopping con il 17,4% (7,7 miliardi), il tra-
sporto delle persone con l’11,7% (5,2 miliardi) e il restante 6,2% è destinato ad altre tipologie di spese (2,7 miliardi). Complessivamente le spese diverse dall’alloggio ammontano a 25,2 miliardi di euro (56,9%) e una quota rilevante di questi consumi turistici può essere intercettata dalle piccole imprese e dall’artigianato. Alla fine del primo trimestre 2023 le imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica sono 213.003, pari al 16,8% dell’artigianato totale impiegando 576.078 addetti. Il comparto principale è l’agroalimentare che conta 45.872 imprese (21,5% del totale) e produce cibo e bevande, prodotti per cui siamo primariamente famosi presso i turisti stranieri e la cui qualità permette al nostro Paese di primeggiare per numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. Seguono le 43.899 imprese delle attività manifatturiere e dei servizi (20,6%) che comprendono importanti attività dell’artigianato quali la produzione di gioielleria e bigiotteria, ceramica e vetro e cornici, lavorazione artistiche del marmo, del ferro, del rame e dei metalli, la fotografia, cure per animali domestici e servizi alle persone come per esempio centri benessere e palestre. Sono 43.469 le imprese di abbigliamento e calzature (20,4%) che contribuiscono al successo nel mondo della moda, tra i comparti più rappresentativi all’estero del made in Italy e dello stile italiano. A seguire 33.625 imprese (15,8%) del trasporto persone integrano l’offerta dello spostamento dei turisti mentre 30.476 ristoranti e pizzerie (14,3%) e 14.135 bar, caffè e pasticcerie (6,6%) - insieme si tratta di 44.611 imprese e del 20,9% del totale - mettono a disposizione dei turisti i prodotti di qualità prodotti dal comparto agroalimentare. Il recupero del turismo si è manifestato con maggiore intensità nelle grandi città: nel 2022, a fronte di un aumento delle presenze turistiche in Italia del 42,5%, le prime sei grandi città - Roma, Venezia, Milano, Firenze, Napoli e Bologna - hanno registrato un aumento del 138,4%, con una crescita dei turisti italiani del 50,2% mentre quelli stranieri triplicano (+210,4%). Sulla base di questi andamenti, le prime sei città concentrano un terzo (32,3%) dell’aumento di presenze turistiche del 2022.
essere impresa 28 › agosto 2023
La qualità italiana sempre al top
categorie e mercato
Alta la vocazione artigiana fra le gelaterie
L’inflazione blocca anche il consumo di gelato
È l’alimento principe dei mesi estivi, la pausa golosa e rinfrescante che soddisfa ogni palato, tuttavia, la voglia di gelato in questa caldissima estate sta risentendo della pressione inflazionistica che sta comprimendo i consumi delle famiglie, con ricadute anche sul settore alimentare. Nei primi cinque mesi del 2023 il volume delle vendite al dettaglio di beni alimentari è in flessione del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il calo della spesa reale delle famiglie determinata dall’inflazione è, almeno in parte, controbilanciato dalla domanda dei turisti stranieri, le cui presenze sono in sensibile crescita nel corso del 2023. La lettura dei dati Istat, relativi ai consumi, consente di individuare per il 2022 in Italia una spesa delle famiglie per gelati pari a 1.788 milioni di euro. In chiave territoriale, la spesa per le famiglie per gelati più elevata si riscontra in Lombardia con 328 milioni di euro, l’Emilia-Romagna si colloca al quinto posto con 147 milioni, mentre chiude la classifica la Puglia con 105 milioni. L’ufficio studi di Confartigianato evidenzia la presenza al primo trimestre 2023 di 9.379 laboratori di gelateria per cui è elevata la vocazione artigiana: le 6.311 gelaterie artigiane rappresentano, infatti, il 67,3% del totale, quota tripla rispetto al 21,2% registrato per il totale economia nazionale. Da tener presente che il perimetro delle attività artigianali relative al mondo del gelato è comunque ampio, coinvolgendo i segmenti delle pasticcerie che producono dolci con il gelato e dei laboratori che producono gelati senza vendita al dettaglio. Secondo i dati Confartigianato il 43,8% della spesa delle famiglie è intercetta-
bile da parte delle gelaterie artigianali e micro e piccole imprese a vocazione artigiana. Lo studio di Confartigianato evidenzia una presenza maggiore di laboratori di gelateria in Lombardia dove se ne contano 1.575 pari al 16,8% dei laboratori presenti in tutta la penisola, a cui segue il Veneto con 1.191 laboratori, pari al 12,7% del totale e il 12,3% in Emilia-Romagna con 1.157 laboratori (di cui 109 nella nostra provincia). Tra queste regioni i laboratori di gelateria artigiani hanno peso maggiore in Piemonte dove sono 597, pari al 75,4% del totale, poi Veneto, che ne conta 898, con un peso del 71,9% e l’Emilia-Romagna, che ne conta 832, con un peso del 68,7% (percentuale più elevata nella nostra provincia, con il 71,4% di laboratori artigiani).
Lotta al caro prezzi
L’inflazione mette a rischio i consumi, per questo Confartigianato ha espresso particolare apprezzamento per l’iniziativa del Governo di coinvolgere le imprese nelle azioni condivise di contrasto all’inflazione che verranno realizzate in autunno. Per Confartigianato gli impegni assunti dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso nell’ambito della strategia anti-inflazione sono un segnale di incoraggiamento. In particolare, viene valuta positivamente la valorizzazione del dialogo con le Organizzazioni imprenditoriali e l’azione concordata di moral suasion quale efficace strumento per la gestione dell’andamento del mercato. Confartigianato ha manifestato la piena disponibilità al confronto e al coinvolgimento nelle attività del Governo soprattutto per quanto riguarda le imprese rappresentate nei settori dell’alimentazione e dei servizi alle persone e alla comunità.
essere impresa agosto 2023 › 29
categorie e mercato
Energia
A maggio 2023 le importazioni di energia - carbone, petrolio greggio e raffinato, gas ed energia elettrica - scendono a 6,4 miliardi di euro., tuttavia le dimensioni dell’import annuale rimangono rilevanti, assommando 127,6 miliardi di euro, il 33,6% in più di un anno prima. Sulla variazione del valore annuo si combina il calo dell’1,8% dei volumi importati e l’aumento del 36% dei prezzi di acquisto espressi dai valori medi unitari, che comunque a maggio segnano una flessione del 37,7% rispetto quelli di maggio 2022. Anche la bolletta energetica si ridimensiona: a maggio 2023 è di 4,8 miliardi di euro, in calo del 41,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, toccando un livello che non si riscontrava dal 2021. Il saldo import-export annualizzato a maggio 2023 rimane ampio, pari a 100,6 miliardi di euro, superiore del 34,7% rispetto all’anno precedente, in discesa dal massimo di 111,4
miliardi di gennaio 2023. In rapporto al PIL, a maggio 2023 la bolletta è scesa al 5,2%, inferiore al massimo del 5,8% di fine 2022, seppur rimanendo ancora distante dai minimi di inizio 2021 (1,3%). Confartigianato evidenzia come, nonostante il calo della bolletta energetica, rimanga alta l’attenzione sui costi sostenuti dalle micro e piccole imprese. Rimane ferma l’urgenza di una riforma strutturale del finanziamento degli oneri generali del sistema elettrico rimuovendoli dalle bollette elettriche per evitare che il finanziamento delle energie rinnovabili - e adesso dell’autoconsumo - ricada sulle piccole imprese.
Nel 2022 l’import di gas rappresentava il 29,7% degli acquisti di energia, mentre ha determinato oltre la metà (59,2%) dell’aumento della bolletta negli ultimi dodici mesi. Nell’ultimo anno l’aumento del 57,8% dell’import
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di gas naturale è trainato dal più che raddoppiato (+149,3%) valore dell’import di GNL, a fronte dell’aumento del 42,4% della commodity in stato gassoso. Il sentiero di rientro del deficit energetico è tracciato dalla riduzione dei prezzi dei beni energetici importati, dopo i massimi toccati nel corso del 2022. A maggio 2023 in Italia i prezzi delle importazioni di energia scendono del 39,6% su base annua, una tendenza in linea con la media Eurozona (-34,3%). Nel primo quadrimestre del 2023 l’Algeria si conferma il primo fornitore di energia dell’Italia con una quota del 15,7%, 7,3 punti in più dell’8,4% del corrispondente quadrimestre del 2022. Seguono l’Azerbaijan con una quota del 13,8%, la Libia con il 6,9%, gli Stati Uniti con il 6,4% mentre scende al decimo posto la Federazione Russa, paese che era al primo posto nel corrispondente periodo del 2022.
essere impresa 30 › agosto 2023
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