Essere Impresa Gennaio 2013

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01 • GENNAIO 2013

CONTIENE I.P.

Anno 03 - Direttore Responsabile Roberto Faggiotto - Mensile di informazione tecnica, economica, sindacale - Forlì, viale Oriani, 1 - Aut. Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/78 Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009”

Foto Sabatini

Non mettere in liquidazione le imprese La lunga recessione ha determinato crescenti costi economici e sociali e non accenna ad attenuare i propri effetti neppure nel 2013. Per reagire a questa situazione occorre ripartire dalle ragioni dell’economia reale, dal punto di vista delle imprese e del lavoro. La compagine che uscirà dalla tornata elettorale di fine febbraio avrà il compito di proseguire lungo la linea del rigore e, al contempo, sarà chiamata a mettere in campo provvedimenti che possano ridare slancio alla produttività, fornendo un nuovo impulso all’imprenditoria per consentire al nostro Paese di tornare a crescere.

in evidenza L’EDITORIALE: il segretario Roberto Faggiotto interviene sul tema delicato tema delle chiusure aziendali, una sconfitta per l’intero sistema produttivo. A pagina 2

fondimenti in materia di consulenza fiscale, sulla consulenza del lavoro, sul Bando Inail e le novità sulle agevolazioni per il credito all’impresa. Da pagina 12 a pagina 18

LA MOBILITAZIONE DI RETE IMPRESE ITALIA: il 28 gennaio è stata realizzata in tutta Italia una giornata per sensibilizzare la politica e i partiti attualmente impegnati con la campagna elettorale sulle necessità delle pmi. Da pagina 4 a pagina 7

CONFARTIGIANATO PERSONE: Le molteplici opportunità offerte agli associati, ai pensionati e ai dipendenti sono illustrate nell’inserto speciale. Anap, Inapa e Caaf sono le tre strutture nate per provvedere alle necessità personali di imprenditori, collaboratori, lavoratori e pensionati. Da pagina 19 a pagina 22

IL NOTIZIARIO TECNICO: nell’inserto centrale gli appro-


associazione editoriale

Il cuore dell’impresa • di Roberto Faggiotto

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elle ultime settimane le pagine della cronaca locale hanno ospitato una polemica che ci ha visto coinvolti, riproponendo la trita, e quanto mai sterile, contrapposizione tra interessi dell’imprenditore e lavoratori. Una dicotomia anacronistica e di certo fuori luogo nel caso di un’impresa artigiana all’interno della quale non esiste la contrapposizione tra proprietà e dipendenti, tutti accomunati dall’obiettivo di lavorare assieme per garantire la prosecuzione dell’attività aziendale. Risultato non sempre raggiungibile. Può accadere che un imprenditore sia costretto a chiudere per una molteplicità di fattori, aggravati dal perdurare della crisi, ma non è giusto che lo stesso sia esposto anche al biasimo e agli attacchi di coloro che scelgono di identificare nel titolare d’impresa il nemico del lavoratore. Una visione semplicistica e riduttiva che non tiene conto del legame che ogni piccolo imprenditore ha con i collaboratori e con la propria realtà produttiva. In più di sessant’anni di rappresentanza della piccola impresa locale, Confartigianato Forlì ha contribuito all’evoluzione del sistema imprenditoriale del territorio, costituito in prevalenza da piccole imprese a conduzione familiare, all’interno delle quali i collaboratori sono una risorsa preziosa. Non solo per il rapporto che si crea lavorando assieme, fianco a fianco quotidianamente, ma anche perché la professionalità di un dipendente spesso si costruisce attraverso la pratica e l’apprendimento sul campo. Raramente un neoassunto ha seguito un iter formativo adeguato alla figura professionale ricercata e, quindi, è l’imprenditore stesso ad affiancare il dipendente per trasmettere le competenze necessarie a svolgere nel modo richiesto le diverse mansioni svolte. È anche grazie a queste imprese che dal 2008 lottano quotidianamente per conservare posti di lavoro, che il nostro territorio è così vitale e sta reggendo meglio di altri alla crisi; rinfocolare polemiche o contribuire a creare divisioni tra lavoratori e aziende aggiungerebbe difficoltà a una situazione già critica. Senza dimenticare che l’obiettivo di Confartigianato Forlì, anche in questi momenti di difficoltà, è stata la salvaguardia del tessuto produttivo e della forza lavoro occupata, nel rispetto delle relazioni sindacali e degli accordi sottoscritti.

ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE Anno III • n. 01 GENNAIO 2013 redazione@confartigianato.fo.it www.confartigianato.fo.it

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Viale Oriani, 1

Direttore Responsabile Roberto Faggiotto

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Redazione Roberta Zoli

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il commento associazione

Elezioni 2013

Quello che vorremmo

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iamo di nuovo in periodo pre-elettorale. I volti dei candidati di ogni schieramento appaiono con crescente frequenza sugli schermi televisivi per cercare di convincere gli elettori che il loro partito sia quello che ha maggiormente a cuore l’interesse del Paese. Dibattiti televisivi, talk show, programmi d’intrattenimento, ognuno offre gli onori della ribalta a coloro che potrebbero far parte della compagine chiamata a governare l’Italia per i prossimi cinque anni. Il bombardamento mediatico è tale che qualcuno già invoca il fine settimana elettorale come evento salvifico per porre un freno a quest’invasione sistematica. Eppure ciò che latita è un programma puntuale e chiaro, che indichi le riforme prioritarie per il sistema imprenditoriale, per la ripresa dell’economia, ormai in stallo da troppo tempo. Ogni candidato snocciola cifre, presenta dati, pare ben consapevole dell’eccesso di burocrazia e di pressione fiscale che grava sull’imprenditoria italiana ma, a parte le promesse di riduzione o di cancellazione dell’Imu, latitano proposte volte a far rinascere l’Italia. L’ultima fotografia del nostro Paese indica che l’Italia ha fatto registrare la peggiore performance di lungo periodo tra le economie avanzate nel quadriennio della crisi e il PIL in volume ritornerà sopra ai livelli del 2007 solo nel 2020. Sulla stampa nazionale si legge che le criticità connesse alla fatidica quarta settimana dopo l’erogazione dello stipendio è divenuta, per molte famiglie una rinuncia ai consumi già a partire dalla prima settimana, con tagli consistenti anche agli acquisti di alimenti. Senza dimenticare che la liberazione dal Fisco nel 2013 richiederà 172 giorni di lavoro, uno in più rispetto al 2012. Una situazione bloccata, che richiede riforme coraggiose che non deprimano un sistema già fiaccato, restituendo invece fiducia a cittadini e imprese. Non vogliamo una campagna elettorale fatta di contrapposizioni, di aspre critiche agli avversari, ma una basata sulle idee, su programmi in base ai quali ogni elettore possa orientare la propria scelta. Sui media viene ripetuto che l’economia italiana si regge sulla piccola impresa, eppure, in questi anni, nulla è stato fatto per tutelare l’anima del nostro sistema produttivo. Un sondaggio di Confartigianato rivela che, nell’ultimo anno, per il 74% delle imprese, pari a oltre un milione di aziende, la pressione fiscale è cresciuta in media del 22,6% con gravi conseguenze: dal ritardo dei pagamenti ai fornitori e di alcune imposte, ai mancati investimenti in azienda, sino alle rinunce ad assumere nuovo personale. Gli imprenditori chiedono risposte. La politica deve tornare a essere l’amministrazione del bene comune, che nulla ha a che vedere con il facile populismo, ma neppure con la salvaguardia dei benefici acquisiti da una casta a detrimento della collettività. essere impresa • • • gennaio 2013 • 3


vita associativa Rete Imprese Italia ha promosso una giornata di mobilitazione nazionale

La politica riporti al centro le richieste della piccola impresa

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onfartigianato di Forlì, Cna Forlì-Cesena, Confcommercio Forlì e Confesercenti provinciale forlivese, rappresentanti di Rete Imprese Italia nel nostro territorio, hanno aderito alla giornata nazionale di mobilitazione per riportare al centro dell’attenzione del sistema politico le richieste della piccola e media impresa. Con lo slogan “la politica non metta in liquidazione le imprese, Rete Imprese Italia non farà sconti” lo scorso 28 gennaio, sono stati organizzati su tutto il territorio nazionale momenti di sensibilizzazione sulle difficoltà vissute dal sistema delle pmi in Italia. Anche a Forlì, sono stati promossi alcuni interventi volti a far conoscere ai cittadini la situazione critica affrontata quotidianamente dai piccoli imprenditori alle prese con un fisco sempre più soffocante, con le difficoltà legate alle commesse di lavoro, le criticità nell’accesso al credito, il peso insostenibile della burocrazia e le infrastrutture non rispondenti alle esigenze di chi fa impresa. Per far conoscere l’iniziativa sono stati, infatti, affissi in tutto il comprensorio manifesti e locandine, mentre, in occasione del mercato cittadino di Forlì, sono stati distribuiti ai cittadini pieghevoli che illustranti la giornata. L’intento di Rete Imprese Italia è di dare massima diffusione all’evento, per ricordare che l’artigianato e il commercio stanno pagando il conto più salato di questa lunga crisi, con pesanti ripercussioni sull’intero 4 • gennaio 2013 • • • essere impresa

Foto Sabatini

cessazioni che hanno fatto generato un saldo negativo di 14.113 imprese artigiane. Oltre la metà dell’artigianato (54,8%) è concentrato in sei regioni: in testa troviamo la Lombardia con il 18,4% del totale (265.561 imprese), seguita dall’Emilia-Romagna con il 9,7% (141.046 imprese), dal Veneto sempre con il 9,7% (139.972 imprese), dal Piemonte con il 9,3% (134.387 imprese) e dalla Toscana con l’8% (115.222 imprese).

sistema economico. L’osservatorio di Confartigianato ha elaborato i dati messi a disposizione dal Sistema Camerale da cui emerge che alla fine del III trimestre 2012 l’artigianato contava 1.447.070 imprese. Nei primi tre trimestri del 2012 ci sono state 82.090 iscrizioni e 96.203

Nel lungo periodo che va dal I trimestre 2007 al III trimestre 2012 le iscrizioni di imprese artigiane sono state complessivamente 667.611 e le cessazioni 704.491, pari a un saldo negativo di 36.880 imprese artigiane. Statistiche che ben chiariscono la sofferenza delle imprese. Chiariscono i vertici delle quattro associazioni “le imprese sono il luogo dove si creano Continua a pagina 5 • • •


vita associativa • • • Segue da pagina 4

La politica riporti al centro le richieste della piccola impresa ricchezza e nuova occupazione anche in tempi di crisi, con la chiusura di un’azienda vengono meno anche le prospettive di crescita per il Paese. Gli interventi del governo Monti erano indispensabili per mettere in sicurezza i conti pubblici e per rafforzare la fiducia nei confronti della capacità dell’Italia di onorare il proprio debito pubblico. Al tempo stesso la riduzione del costo del finanziamento del debito pubblico era necessario per riuscire a ridurre lo spread, consentendo all’Italia di recuperare fiducia e credibilità a livello internazionale. Il rovescio della medaglia è stato un’impennata della pressione fiscale complessiva e dei pesanti effetti recessivi che ne sono derivati: addirittura il reddito pro capite delle famiglie è tornato ai livelli di 27 anni fa.” E continuano “vogliamo riportare al centro dell’agenda politica le richieste della piccola e media impresa, vero motore dell’economia del Paese. Pur in piena campagna elettorale ciò che manca da parte di tutti gli schieramenti è un progetto organico e chiaro che possa ridare fiducia a chi, quotidianamente, si scontra non solo con la crisi, che dal 2008 a oggi non ha mai allentato la presa, bensì con una pressione fiscale di oltre il 56% per i contribuenti in regola, una burocrazia che richiede a ogni impresa 120 adempimenti fiscali e amministrativi all’anno, nonché un sistema creditizio che,

nell’ultimo anno, ha ridotto di 32 miliardi l’erogazione di finanziamenti alle aziende.” Dati allarmanti che non possono lasciare indifferenti. “Il 60% dell’occupazione italiana dipende dalle piccole imprese, la politica non può pensare e agire tenendo conto unicamente della grande industria. Chiediamo maggiore attenzione alle imprese radicate nel territorio, che non si arrendono e che, quotidianamente, lottano per non cessare l’attività. Ciò per cui oggi manifestiamo è semplice: vogliamo un dialogo serio con chiunque governerà il Paese per i prossimi cinque anni, per definire assieme un percorso che coniughi rigore e crescita, equità e coesione sociale.” Senza la piccola impresa il Paese non può sperare in un rilancio dell’economia nazionale, la politica deve prenderne atto.

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vita associativa

Le richieste di Rete Imprese Italia

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el corso della manifestazione del 28 gennaio (nelle foto), le associazioni imprenditoriali che si riconoscono in Rete Italia hanno presentato un documento contenente le priorità per la piccola impresa. Per le associazioni la prossima agenda di governo dovrà prevedere interventi volti alla riduzione della pressione fiscale - scongiurando, prima di tutto, l’ulteriore innalzamento dell’aliquota IVA previsto a partire dal 1° luglio prossimo - prevedendo la destinazione del gettito derivante dal recupero delle risorse evase alla riduzione del carico fiscale. Sul fronte della tassazione delle imprese, occorre rivedere il criterio utilizzato per la determinazione del reddito di impresa dei soggetti IRPEF, passando dalla competenza alla cassa; rendere neutrale la tassazione rispetto alla forma giuridica dell’impresa; ridurre l’imposizione Irap, mediante un progressivo incremento della franchigia e una progressiva eliminazione del costo del lavoro

Foto Sabatini

dalla base imponibile, definendo al contempo le imprese non soggette ad Irap perché prive di autonoma organizzazione; razionalizzare i regimi tributari applicabili dai soggetti IRPEF (ditte individuali e società di persone), incentivandone la fase di avvio anche con la riduzione del minimale Inps; escludere dall’IMU gli immobili strumentali all’attività d’impresa; rivedere il sistema della riscossione coattiva, ampliando e uniformando

il periodo della rateazione dei debiti tributari, ed escludere dal fermo amministrativo e dal pignoramento i beni strumentali all’attività d’impresa; ridefinire il tributo rifiuti e servizi TARES, strutturando un nuovo sistema tariffario che rappresenti la reale produzione di rifiuti. Grande attenzione deve essere attribuita al credito, le piccole e micro imprese incontrano crescenti difficoltà nell’accedervi, faticando a Continua a pagina 7 • • •

Operazione approvata dalla Provincia di Forlì – Cesena con Determina Dirigenziale n. 65213/1446 del 22/06/2012. L’operazione è stata approvata dalla Provincia, e cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo -Asse adattabilità I DM 80%

L’IMMAGINE PERSONALE E AZIENDALE QUALE FATTORE DI MARKETING - Periodo di svolgimento anno 2013 Riservato a lavoratori occupati di micro e piccole imprese del settore privato iscritte alla CCIAA, ivi compresi occupati con lavoro a termine, tempo parziale, occupati con contratti atipici, stagionali; lavoratori autonomi, imprenditori e management (capi area, coordinatori, responsabili della gestione d’impresa) sono ammessi quando la formazione per queste figure non sia esclusiva o preponderante. Si darà priorità nella misura del 60% a lavoratori maggiormente a rischio di espulsione (lavoratori a bassa scolarità, lavoratori over 45). • IL MARKETING NEL 3° MILLENIO: WEB MARKETING E SOCIAL NETWORKS - DURATA: 16 ore d’aula e 6 in autoapprendimento REQUISITI D’ACCESSO: operatori che si occupino di progettazione del piano di comunicazione aziendale, sviluppo del piano di comunicazione aziendale, elaborazione del piano marketing aziendale, definizione degli obiettivi commerciali; costituiranno prerequisiti di ingresso: conoscere le funzionalità del sistema operativo Windows, le funzionalità della posta elettronica, l’utilizzo base del Web, il funzionamento, la struttura e le finalità dei social network.

Non è prevista nessuna quota cash a carico dell’azienda.

Il contributo aziendale previsto sarà valorizzato in base al mancato reddito. Al termine di ciascun corso verra’ rilasciato un attestato di frequenza

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IL CONSOLIDAMENTO FINANZIARIO E L’ACCESSO AL CREDITO PER RAFFORZARE LE CAPACITÀ DI INVESTIMENTO DELLE PMI Periodo svolgimento anno 2013 Riservato a titolari e dipendenti di imprese del settore privato, iscritte alla CCIIAA e precisamente imprenditori, responsabili d’impresa, dirigenti, e figure chiave per l’impresa che operando nell’area gestionale/manageriale/amministrativa si occupano delle attività di ricerca e governo dei finanziamenti per l’impresa. • L’ANALISI E LA RIDUZIONE DEI COSTI DI STRUTTURA AZIENDALE DURATA: 24 ore d’aula e 10 ore in autoapprendimento REQUISITI D’ACCESSO: i partecipanti dovranno possedere conoscenze

avanzate sul tema della ricerca e gestione di finanziamenti e di rapporti con le banche.

Per informazioni e/o prenotazioni rivolgersi a UFFICIO FORMAZIONE CONTINUA: FORMart – Viale Italia 47, 47122 Forlì (FC) - Tel. 0543 / 20.200 - Fax 0543 / 21.840 info.forli@formart.it - www.formart.it


vita associativa • • • Segue da pagina 6

Le richieste di Rete Imprese Italia fronteggiare il fabbisogno finanziario. Diviene necessario favorire la solidità patrimoniale dei Confidi e facilitare il ricorso al Fondo di garanzia per le PMI e assicurare la piena operatività agli accordi in materia di certificazione e smobilizzo dei crediti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. Senza dimenticare l’importanza di apportare correttivi ai parametri, troppo rigidi, di Basilea 3, dando, contestualmente, piena attuazione alla nuova legge sui tempi di pagamento, senza introdurre ulteriori oneri a carico delle imprese. Indispensabile per chi fa impresa è la conclusione dei processi di semplificazione normativa e di snellimento burocratico interventi necessari per recuperare efficienza amministrativa e riavviare l’economia, predisponendo un ambiente favorevole alle imprese. Per questo si chiede di adotta-

re meccanismi di trasmissione delle informazioni basati sulla tecnologia digitale; di dare completa attuazione alla avviata riforma organizzativa degli sportelli unici, dando operatività alle Agenzie per le imprese e al Portale “Impresainungiorno”. Ma occorre anche snellire l’apparato burocratico a carico delle imprese per esempio attraverso un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti semplice, non oneroso per le imprese ed efficace per il reale contrasto alle ecomafie, o attraverso semplificazioni per le imprese dotate di certificazioni come garanzia presunta di conformità a determinati obblighi giuridici; sino all’efficientamento della giustizia civile ordinaria, potenziando i sistemi di risoluzione alternativa delle controversie. Il mercato del lavoro in Italia soffre di una debolezza strutturale legata ai molteplici vincoli burocratici e gestionali, a politiche economiche non orientate allo sviluppo dell’impresa e a un costo del lavoro

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troppo alto. Le recenti penalizzazioni introdotte sulla flessibilità in entrata rischiano di produrre ulteriori riduzioni delle opportunità occupazionali. Si dovrebbe allora consentire alle imprese di utilizzare tutte le forme contrattuali, ripensando gli strumenti contrastanti il lavoro nero. Oggi occorre intervenire sul cuneo fiscale e retributivo, per diminuire il costo del lavoro e aumentare la competitività dei nostri sistemi produttivi. Va potenziato il nuovo apprendistato, garantito il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per tutto il 2013 e dato sostegno alla formazione continua. Non sono più rinviabile la semplificazione delle norme in materia di lavoro per favorire produttività e nuove assunzioni, né rafforzamento del rapporto scuola-lavoro rivedendo i percorsi formativi nell’istruzione e nella formazione superiore e universitaria. Le associazioni chiedono inoltre politiche fiscali e contributive di maggior vantaggio per gli strumenti del welfare contrattuale bilaterale (previdenza complementare, assistenza sanitaria, sostegno al reddito) che contribuiscono a incrementare il reddito disponibile del lavoratore e del futuro pensionato contenendo la spesa pubblica. Capitolo chiave del futuro dell’economia italiana è quello dedicato alla green e white economy, per rendere maggiormente adeguato l’assetto delle dotazioni infrastrutturali con l’adozione del Piano Nazionale per le città e i Piani urbani della mobilità, attuando la liberalizzazione regolata dell’autotrasporto merci, un’effettiva liberalizzazione del mercato del trasporto ferroviario, una strategia di riordino e razionalizzazione del trasporto aereo, nonché lo sviluppo dei trasporti marittimi e delle autostrade del mare. Richieste chiare, improntate al buon senso e che le organizzazioni aderenti a Rete Imprese Italia hanno voluto portare all’attenzione dei partiti, anche in vista delle elezioni di fine febbraio. essere impresa • • • gennaio 2013 • 7


territorio Forlimpopoli e Bertinoro: le associazioni delineano il futuro

Necessaria una razionalizzazione della pubblica amministrazione

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l vicepresidente di Confartigianato di Forlì Luca Morigi (nella foto) ha preso parte al consiglio comunale congiunto delle amministrazioni di Forlimpopoli e Bertinoro tenutosi lo scorso 21 gennaio. Morigi è intervenuto a nome di Rete Imprese Italia, presentando la posizione delle associazioni della piccola impresa e del commercio del forlivese. Il vicepresidente ha brevemente sintetizzato la situazione affrontata dall’imprenditoria “ormai da cinque anni stiamo vivendo una profonda crisi che sta mettendo a dura prova il sistema economico nazionale. Le imprese, quotidianamente, operano in un contesto di disorientamento e incertezza, legati alla scarsità delle commesse di lavoro e alla mancanza di liquidità derivante da molteplici cause: dalla difficoltà di vedere saldate le commesse, all’incremento dei ritardi dei pagamenti da parte della committenza pubblica e privata, sino alla ben nota complessità di accesso al credito per le piccole e medie imprese, scarsamente considerate dal sistema bancario.” Di fronte a un quadro così complesso diventa determinante il ruolo della Pubblica Amministrazione e dello Stato nel sostegno alle imprese e ai cittadini. Per far fronte alla situazione è improcrastinabile un serio processo di riorganizzazione dell’amministrazione statale, che contempli una più razionale gestione della cosa pubblica. Il dibattito sullo snellimento degli enti, il riordino delle Province e la riorganizzazione è ancora solo un abbozzo e le dimissioni anticipate del governo Monti hanno di fatto congelato ogni processo di riforma strutturale. Morigi ha ricordato la necessità di un intervento che tenga conto delle peculiarità del comprensorio forlivese “una realtà eterogenea, ricca di tipicità, tradizioni e specificità locali. Ma anche di punti di forza e criticità molto diverse tra loro. Le aziende che operano nei diversi comuni, infatti, accanto ai macro problemi che affliggono tutte le realtà che lavorano in Italia, come l’eccesso di burocrazia, la carenza di liquidità e il peso del fisco sui bilanci aziendali, si trovano spesso a scontare problematiche più concrete ma per questo 8 • gennaio 2013 • • • essere impresa

non meno importanti. Dalle difficoltà legate alle infrastrutture viarie e telematiche, alla necessità di servizi più moderni negli insediamenti produttivi, ogni comune presenta, infatti, qualche nodo da sciogliere.” Per questo le associazioni di categoria che si riconoscono, anche a livello locale, in Rete Imprese Italia hanno accolto con soddisfazione le ipotesi di aggregazione di una parte significativa dei comuni della provincia; “una scelta che le organizzazioni sollecitavano e auspicavano da tempo, come percorso obbligato per offrire risposte più efficaci e qualificate alle esigenze delle imprese e dei cittadini del territorio. Ipotesi interessanti che meritano però di essere sviluppate attraverso un serio dibattito sulle effettive opportunità legate all’accorpamento di realtà territoriali in molti casi di dimensioni estremamente ridotte, creando al contempo, opportunità di crescita e sviluppo del territorio coinvolto. Un processo articolato, di grande responsabilità, ma ineludibile e indispensabile per mettere meglio a frutto le risorse sempre più risicate dei Comuni, specie dopo i tagli imposti dallo Stato.” Di fronte alla necessità di combinare risorse e strumenti sempre più limitati con le domande, al Continua a pagina 9 • • •


territorio • • • Segue da pagina 8

Necessaria una razionalizzazione della pubblica amministrazione contrario, crescenti di cittadini e aziende. Istanze che, tuttavia, non richiedono sempre, necessariamente, maggiori investimenti economici e finanziari, quanto piuttosto modelli organizzativi più avanzati e moderni, in grado di soddisfare la domanda di efficienza e di maggiore tempestività proveniente dal mondo imprenditoriale e, soprattutto, una migliore capacità di relazionarsi e di dialogare, nell’ambito del territorio, con le imprese e le associazioni di rappresentanza, per mettere a punto politiche di sviluppo capaci di ingenerare ricadute positive sul sistema economico e produttivo locale. L’attualità impone che ogni soggetto coinvolto nei processi decisionali si impegni per fare un passo in avanti, piuttosto che trovare le ragioni per rimanere fermi alle condizioni attuali. Ha spiegato Morigi “come associazioni imprenditoriali desideriamo portare il nostro contributo evidenziando alcuni principi fondamentali, ritenuti strategici per chi vive il nostro comprensorio a cui la politica si dovrebbero ispirare, dal sistema di norme certe e uguali per tutte le imprese, con servizi pubblici tempestivi e di qualità, a un quadro istituzionale che consenta di eliminare le sovrapposizioni tra i livelli istituzionali, con uno snellimento dei tempi di risposta. Senza dimenticare la semplificazione burocratica e l’omogeneizzazione dei regolamenti e delle procedure, accorciando i livelli istituzionali. Tutto ciò si potrebbe attuare più rapidamente e con maggiore efficacia avendo a che fare con un unico soggetto istituzionale. L’intervento congiunto ha poi esaminato le concrete opportunità per il futuro “riteniamo che l’Unione dei Comuni sia ormai uno strumento superato dai tempi, quanto di buono aveva da

esprimere questa modalità di organizzazione istituzionale è ormai già stato realizzato; un’Unione a 15 diventerebbe una realtà troppo complessa con molteplici centri decisionali difficilmente organizzabile e gestibile. Per le associazioni la fusione di due o più comuni facenti parti di territori o zone omogenei, sarebbe una soluzione più efficace, creando sinergie tra realtà limitrofe per fare massa critica, così da avere maggior forza nei confronti dell’interlocutore sovra comunale.” Per Morigi i benefici, anche economici, che possono scaturire da una fusione sarebbero avvertibili in termini di trasferimenti correnti dello Stato e di esclusione dal famigerato Patto di Stabilità, la cui applicazione viene contestata da anni dalle associazioni in quanto elemento distorsivo dell’economia locale, nonché causa del blocco degli appalti e del rallentamento dei pagamenti a favore delle imprese. In conclusione è stato ribadito l’impegno a collaborare fattivamente con le Amministrazioni interessate per contribuire alla sostanza e alla concretezza del processo di aggregazione dei Comuni, rafforzando la rete di relazioni tra forze economiche, produttive e istituzioni, nell’interesse della crescita economica e sociale del nostro territorio.

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economia & lavoro

Anno nuovo, solite perplessità

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li ultimi dati di Bankitalia, riferiti a novembre 2012, confermano il calo dei finanziamenti alle imprese per il settimo mese consecutivo. C’è la sensazione di avere innescato una spirale negativa dove, da un lato, gli imprenditori non riescono a restituire i finanziamenti e dall’altro, le banche, impaurite, riducono le erogazioni. I preoccupanti dati nazionali sono confermati anche dall’Ufficio Credito di Confartigianato Forlì: sempre più di frequente alle delibere positive di Unifidi non corrisponde la disponibilità dell’istituto di credito alla concessione. In questo scenario non mancano segnali di ottimismo:

l’aumento dei depositi bancari (+ 6,6%, il maggiore degli ultimi 4 anni), nonché l’ulteriore diminuzione dello spread BTPBund (da 347 punti base, come riportato nel numero di novembre di “Essere Impresa”, a 260). Quest’ultimo fattore merita di essere approfondito. Se, come asserito da molte Banche, era proprio lo spread la causa principale della stretta creditizia, rendendo più onerosa la raccolta bancaria, perché ora che il divario si è assottigliato, non riprende il flusso di denaro alle imprese? Perché in Spagna, dove il differenziale Bonos-Bund è di 333 b.p., un mutuo costa

quasi un punto in meno rispetto alla media italiana (rilevazioni BCE)? A queste domande neanche le banche sono, spesso, in grado di fornire spiegazioni. Poche settimane fa iI Comitato di Basilea, formato dai governatori delle banche dei Paesi membri, ha ammorbidito parametri di liquidità richiesti e ha posticipato i tempi di entrata in vigore (1° gennaio 2019). Questa decisione è stata accolta con grande favore dalla BCE. La speranza è che, con le modifiche introdotte, le banche riprendano a svolgere il loro ruolo tradizionale di supporto alle imprese. Mauro Collina

I numeri dell’artigianato

Il 2012 è stato un anno difficile per la piccola impresa artigiana, dodici mesi nel corso dei quali, oltre agli effetti della lunga crisi, è stata registrata la più alta crescita della pressione fiscale, salita di 2,2 punti. Per contenere il debito, il nostro Paese è, infatti, chiamato a conseguire elevati avanzi di bilancio, al netto della spesa per interessi: già nel 2012 l’Italia è stata il paese dell’Unione Europea con il più alto saldo primario (2,6%) che ci porterà nel 2013 al raggiungimento dell’obiettivo del pareg10 • gennaio 2013 • • • essere impresa

gio di bilancio. Interventi necessari, richiesti anche dall’Unione Europea, ma che hanno determinato pesanti conseguenze per le imprese. Un recente sondaggio ISPO/Confartigianato, condotto su un campione di imprenditori su tutto il territorio nazionale, ha rilevato gli esiti della crescita della pressione fiscale: il 33% degli intervistati è stato costretto a ritardare il pagamento dei propri fornitori, mentre il 29% ha dovuto rinunciare a fare investimenti in azienda. Per il 26% delle imprese l’accresciuto peso

del fisco ha causato ritardi nel pagamento di alcune imposte. Effetti negativi sono stati registrati anche sull’occupazione: il 16% delle imprese ha rinunciato ad assumere personale mentre il 14% ha dovuto far ricorso a tagli sul personale o agli ammortizzatori sociali. Per far fronte alla situazione, il 58% degli intervistati, pari a 615.000 aziende, ha dichiarato di ricorrere a prestiti bancari o a dilazioni di pagamento. Il nodo da sciogliere non attiene solo alla quantità di tasse ma anche alla complessità dell’iter per effettuare i pagamenti. Sempre dal nostro sondaggio emerge che, per il 57% del campione, sono aumentati anche gli adempimenti burocratici in campo fiscale. Eppure, per quanto vessata, la piccola impresa ha una valore chiave nell’economia nazionale, creando occupazione e ricchezza.


economia & lavoro

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notiziario tecnico

Consulenza fiscale

Identificazione univoca del numero di fattura

• a cura di Roberto Mambelli

La Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 1/E del 10.01.2013 afferma che aver tolto dal testo legislativo la locuzione “progressiva per anno solare”, non significa che non si possa comunque adottare tale numerazione annuale, in quanto la numerazione risulta comunque univoca mediante il riferimento alla data di emissione che è elemento obbligatorio della fattura.

RIMBORSO IRPEF/IRES LEGATO ALL’INDEDUCIBILITÀ DELL’IRAP RELATIVA AL COSTO DEL LAVORO A partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012, l’Irap relativa alle spese per il personale, dipendente e assimilato, è deducibile dalla base imponibile Irpef e Ires. Il beneficio può essere recuperato anche per gli anni precedenti ed il rimborso spetta per i versamenti effettuati nei 48 mesi precedenti alla data del 28 dicembre 2011 (entrata in vigore del Dl 201/2011). Considerando che per il rimborso dei pagamenti in acconto rileva la data del relativo saldo, le istanze potranno riguardare i versamenti effettuati dall'anno 2007 (saldo 2006 e acconti 2007) e seguenti. L’Irap deducibile, che genera un minor imponibile Ires e dunque l’imposta chiesta a rimborso, si quantifica senza considerare quanto già dedotto al 10% in tutti i casi in cui il contribuente abbia a suo tempo sostenuto anche interessi passivi. In queste situazioni, cioè, la nuova deduzione analitica si aggiunge a quella forfettaria. L’istanza di rimborso va presentata esclusivamente in via telematica, direttamente dai contribuenti abilitati oppure intermediari. L’invio delle domande di rimborso è scaglionato per area geografica di appartenenza del contribuente, determinata sulla base del domicilio fiscale indicato nell’ultima dichiarazione dei redditi presentata ed in base al calendario riportato nell’ allegato C del provvedimento ed in particolare per l’Emilia Romagna l’invio è possibile dalle ore 12 del giorno 20 febbraio 2013 per le persone fisiche (esclusa la provincia di Bologna) e dalle ore 12 del giorno 21 febbraio 2013 per i soggetti diversi dalle persone fisiche (esclusa la provincia di Bologna). È importante inviare le istanze non prima del termine di apertura della procedura per la propria zona (diversamente si finisce all’ultimo posto dell’ordine di trasmissione) e comunque entro 60 giorni da tale data. Le domande pervenute in questo arco temporale verranno liquidate partendo dalle annualità più remote e, all’interno della stessa annualità, premiando quelle giunte per prime. In mancanza di risorse disponibili per coprire tutta l’annualità, chi ha trasmesso in epoca successiva non viene comunque escluso, procedendosi ad un riparto proporzionale.

LA NUOVA “FATTURAZIONE” La Direttiva Europea 2010/45/UE introduce, dal primo gennaio 2013, nuove regole a modifica della disciplina IVA in materia di fatturazione. Di seguito si riporta una sintesi delle principali modifiche operative:

12 • gennaio 2013 • • • essere impresa

Obbligo generalizzato di indicare la partita Iva e/o il codice fiscale del cliente Dal 01.01.2013 è obbligatorio indicare sempre la partita IVA del cliente (se soggetto passivo nazionale) o il codice fiscale (se il cliente agisce in veste di privato consumatore) o il codice identificativo comunitario (se il cliente è soggetto passivo in altro stato UE). Precedentemente l’obbligo sussisteva solo se il cliente era debitore dell’IVA (reverse charge) o se si trattava di soggetto passivo intracomunitario.

Fattura differita anche per i servizi nazionali Viene introdotta anche per le prestazioni di servizi la possibilità di emettere la fattura “differita” entro il giorno 15 del mese successivo, per tutte le operazioni effettuate verso un medesimo cliente nel mese solare precedente. La possibilità era già prevista per le cessioni di beni risultanti da documento di trasporto; ora per le prestazioni di servizi, data l’inesistenza di un d.d.t., viene previsto che le stesse siano individuabili attraverso idonea documentazione. In attesa di istruzioni dell’Agenzia Entrate in merito alla definizione di “idonea documentazione” si ricorda, comunque, che la fattura “differita” sia essa relativa a cessione di beni o a prestazione di servizi, deve essere compresa, con la relativa IVA a debito, nella liquidazione del periodo (mensile o trimestrale) in cui si è verificato il momento impositivo secondo l’art. 6 del decreto IVA (consegna per la cessione di beni mobili, data del rogito per beni immobili, data di pagamento per le prestazioni di servizi rese in Italia) e non nel mese o trimestre in cui la fattura è emessa e registrata.

La fattura semplificata Questa nuova modalità di fatturazione potrà essere utilizzata solo nel caso in cui l’importo complessivo (IVA inclusa) non superi i 100 euro. Le semplificazioni previste consistono: a) nel poter indicare, in luogo di tutti i dati anagrafici del cliente, la sola partita IVA (se il cliente è Continua a pagina 13 • • •


notiziario tecnico • • • Segue da pagina 12

soggetto passivo nazionale) o il codice fiscale (se agisce in veste di privato consumatore) ovvero il numero di identificazione comunitario (se il cliente è soggetto passivo in altro stato UE). b) Nella possibilità di indicare solo il totale del documento c) Nel poter indicare in modo generico la “descrizione dei beni ceduti e dei servizi prestati”. Non è possibile ricorrere all’uso della fattura semplificata per le cessioni intracomunitarie non imponibili di cui all’art. 41 del D.L. 331/1993 e per le cessioni di beni e prestazioni di servizi non soggette ad IVA.

Nuovi obblighi di emissione della fattura e di annotazione nei casi in cui non c’è addebito di Iva La sostanziale differenza con la precedente normativa riguarda il nuovo obbligo di emissione della fattura verso soggetti passivi comunitari, debitori d’imposta nel loro stato, per tutte le operazioni (escluse quelle finanziarie esenti dell’art. 10, commi da 1) a 4) e 9) del decreto IVA) non territoriali in Italia ex artt. da 7 a 7-septies (e non solo quelle dell’art. 7-ter come in precedenza) e per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi che si considerano effettuate fuori dall’Unione Europea (extra-UE). È stato poi introdotto l’obbligo di rispettare scrupolosamente la seguente terminologia: ❖ Per le cessioni di beni in transito o depositati in luoghi soggetti a vigilanza doganale, non soggette ad IVA ex art. 7-bis, comma 1, va riportata l’annotazione “operazione non soggetta”; ❖ Per le operazioni non imponibili ex artt. 8, 8-bis, 9 e 38-quater, va riportata l’annotazione “operazione non imponibile”; ❖ Per operazioni esenti ex art. 10, ad eccezione di quelle indicate al n. 6 (operazioni relative all’esercizio del lotto, lotterie nazionali, giochi di abilità e concorsi pronostici riservati allo Stato, ecc.), va riportata l’annotazione “operazione esente”; ❖ Per le operazioni soggette al regime del margine di cui al D.L. n. 41/95, va riportata una diversa annotazione a seconda del bene commercializzato: o “regime del margine - beni usati”; o “regime del margine - oggetti d’arte”; o “regime del margine - oggetti di antiquariato o da collezione”; ❖ Per le cessioni di beni e prestazioni di servizi, diverse da quelle di cui all’art. 10, comma 1, nn. da 1) a 4) e 9), previste dal nuovo comma 6-bis, lett. a) dell’art. 21, effettuate nei confronti di soggetti passivi UE debitori d’imposta nel loro stato, va riportata l’annotazione “inversione contabile”; ❖ Per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi non territoriali in Italia, effettuate nei confronti

di soggetti extra UE, va riportata l’annotazione “operazione non soggetta”. ❖ Per le fatture emesse dal cessionario del bene o committente del servizio, quando è debitore d’imposta, va riportata l’annotazione “autofatturazione”.

Nuovi momenti impositivi e nuovi termini di fatturazione nelle operazioni INTRA-UE ed EXTRA-UE Il nuovo comma 1 dell’art. 39 stabilisce, pertanto, che sia le cessioni che gli acquisiti intracomunitari di beni “si considerano effettuati all’atto dell’inizio del trasporto o della spedizione al cessionario o a terzi per suo conto, rispettivamente nel territorio dello Stato (cessioni) o dal territorio dello Stato membro di provenienza (acquisti)” ovvero con la partenza dei beni dal territorio di origine, sia per il cedente che per il cessionario.

La fattura elettronica La fattura, cartacea o elettronica, si ha per emessa all’atto della sua consegna, spedizione, trasmissione o messa a disposizione del cessionario o committente. La fattura elettronica viene definita come “la fattura che è stata emessa e ricevuta in qualunque formato elettronico” e la sua adozione è subordinata all’accettazione da parte del destinatario, per la quale non è obbligatoria la forma scritta, ancorché preferibile, essendo sufficiente il comportamento concludente della registrazione sul registro IVA acquisti e/o il pagamento da parte del cliente.

FINANZIARIA 2013 Di seguito si evidenziano alcuni provvedimenti di carattere fiscale contenuti nella Legge di Stabilità 2013:

Deducibilità auto aziendali Dal 2013 per le auto aziendali la deducibilità si dimezza: dal 40% al 20 per cento. Deduzione al 70% prevista, sempre dal 2013, dalla legge Fornero per le vetture concesse in uso promiscuo ai dipendenti.

Detrazioni per figli a carico Dal 2013 aumento le detrazioni per figli a carico che passano da 800 a 950 euro per i figli di età pari o superiore a tre anni, da 900 a 1.220 euro per quelli con meno di tre anni e per i figli portatori di handicap da 220 a 400 euro.

Irap A decorrere dal 2014 sarà istituito un fondo finalizzato ad escludere dall’ambito di applicazione dell’IRAP i soggetti che non si avvalgano di lavoratori dipendenti o assimilati e impieghino, anche mediante locazione, beni strumentali di ammontare non eccedente una determinata soglia. Dal 2014 incremento deduzioni previste a fronte dell’impiego di dipendenti a tempo indeterminato e della deduzione forfetaria per i soggetti passivi d’imposta con base imponibile non eccedente 180.999,91 euro. essere impresa • • • gennaio 2013 • 13


notiziario tecnico

Credito • a cura di Mauro Collina Invitalia

Agevolazioni per avviare un’impresa Lo scorso 15 gennaio, nella gremita sala consiliare della Camera di Commercio di Forlì, Massimo Calzoni, funzionario di Invitalia ha illustrato quali possono essere le agevolazioni per chi intendere iniziare un’attività imprenditoriale. Invitalia, che ha sottoscritto di recente un accordo con Unioncamere Emilia Romagna, agisce su mandato del Governo per

accrescere la competitività del Paese ed è l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. I suoi obiettivi prioritari sono favorire l’attrazione di investimenti esteri, sostenere l’innovazione e la crescita del sistema produttivo, valorizzare le potenzialità dei territori, tra le varie aree di interesse c’è anche la realizzazione e l’avvio di piccole attività imprenditoriali (anche in forma associativa) da parte Continua a pagina 15 • • •

Ai nastri di partenza il nuovo “fondo energia” Finanziato con fondi europei e gestito dai Confidi Unifidi-Fidindustria, sosterrà gli investimenti delle pmi emiliano-romagnole in efficienza e energetica e fonti rinnovabili Incrementare gli investimenti delle imprese volti alla creazione di beni e servizi destinati a migliorare l’efficienza energetica e allo sviluppo delle fonti rinnovabili. Questo l’obiettivo del nuovo “fondo rotativo di finanza agevolata per il finanziamento della green economy”, approvato dalla Regione Emilia-Romagna. Il nuovo “fondo energia” dispone di un plafond iniziale di risorse pari a 24 milioni di euro - di cui 9,5 milioni a valere sull’Asse 3 del Programma - ed è gestito dal raggruppamento temporaneo d’imprese formato dai Confidi regionali Unifidi-Fidindustria, soggetto individuato dalla Regione Emilia-Romagna in seguito a gara d’appalto ad evidenza pubblica, che si è conclusa a settembre 2012. Il fondo concede finanziamenti agevolati con provvista mista, della durata massima di 4 anni, nella misura minima di 75mila euro e nella misura massima di 300mila euro per progetto. Il 40% del totale del finanziamento sarà tramite risorse pubbliche Por Fesr, il restante 60% tramite risorse di provvista privata messe a disposizione dagli istituti di credito. Il tasso effettivo praticato a carico dell’impresa beneficiaria risultante dalla media ponderata tra il tasso dello 0,5% sulle risorse di finanza agevolata in quota Por Fesr e il tasso remunerativo delle risorse della banca - corrisponderà all’Euribor maggiorato di 3 punti percentuali. Il nuovo fondo di finanza agevolata sostiene gli investimenti delle imprese in efficienza energetica e fonti rinnovabili - attraverso sia produzione sia autoconsumo - nonché nelle tecnologie che consentano la riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali. Scopo ulteriore del fondo è promuovere la nascita di nuove imprese operanti nel campo della green economy, incentivare gli investimenti immateriali volti all’efficienza energetica dei processi o a ridurre il valore energetico incorporato nei prodotti. Possono fare ricorso al nuovo “fondo energia” le piccole e medie imprese operanti - in base alla classificazione delle attività economiche ATECO 2007 - nei settori dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla persona aventi localizzazione produttiva in Emilia-Romagna. Tutte le informazioni sul fondo - che sarà operativo da marzo 2013 e fino a esaurimento risorse - saranno rese disponibili sui siti http://fesr.regione. emilia-romagna.it e http://www.fondoenergia.eu.

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notiziario tecnico • • • Segue da pagina 14

di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione attraverso le seguenti iniziative: Lavoro Autonomo (in forma di ditta individuale). Per investimenti previsti non superiori a € 25.823 Microimpresa (in forma di società di persone). Per investimenti previsti non superiori a € 129.114 Franchising (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare con Franchisor accreditati con l’Agenzia. Le agevolazioni finanziarie previste riguardano: ❖ gli investimenti (contributo a fondo perduto e mutuo agevolato); ❖ la gestione (contributo a fondo perduto); servizi di assistenza tecnica e gestionale. Le specifiche per ogni profilo sono consultabili sul sito internet di Confartigianato di Forlì all’indirizzo www.confartigianato.fo.it alla pagina Finanza d’Impresa. Per accedere alle agevolazioni occorre presentare una domanda corredata dal piano d’impresa (business plan) che evidenzi la validità tecnica, economica e finanziaria dell’iniziativa. È inoltre previsto un colloquio finalizzato alla verifica del possesso delle conoscenze e competenze necessarie alla realizzazione dell’iniziativa proposta. Grazie all’accordo con Unioncamere Emilia Romagna, i consulenti di Invitalia saranno a disposizione presso gli uffici della Camera di Commercio di Forlì.

Ambiente e Sicurezza • a cura di Alberto Camporesi Nuovo bando Inail L’Inail ha emanato un nuovo bando per incentivare gli interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il contributo, in conto capitale, copre il 50% dei costi del progetto. L’importo massimo erogabile non può superare 100.000 euro, mentre il limite minimo è di 5.000 euro. Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli or-

ganizzativi e di responsabilità sociale non è fissato il limite minimo di spesa. Per i progetti che comportano contributi pari o superiori a 30.000 euro è possibile richiedere un’anticipazione del 50% del finanziamento. Destinatari dell’Avviso INAIL sono le imprese, anche individuali, iscritte alla C.C.I.A.A. Le risorse disponibili ammontano a 155,352 milioni di euro, ripartiti in budget regionali (lo stanziamento spettante all’Emilia Romagna è di circa 11,5 milioni). Fino alle ore 18 del 14 marzo 2013, le imprese interessate, previa registrazione sul sito www.inail.it - Punto Cliente, potranno inserire la domanda e anche effettuare simulazioni per verificare se le caratteristiche del progetto e dell’azienda siano tali da determinare il raggiungimento del punteggio minimo di ammissibilità (120 punti). A partire dal 18 marzo 2013, le imprese la cui domanda di finanziamento abbia raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità prevista, potranno effettuare il download del proprio codice identificativo. Le domande inserite (alle quali è stato attribuito un codice identificativo, ormai salvate e non più modificabili), potranno essere inoltrate online. Data e ora di apertura e di chiusura dello sportello informatico per l’inoltro on-line delle domande saranno pubblicate sul sito www.inail.it a partire dall’8 aprile 2013. Gli elenchi in ordine cronologico di tutte le domande saranno pubblicati sul sito Inail, con evidenza di quelle collocatesi in posizione utile per l’ammissibilità del contributo, ovvero fino alla capienza della dotazione finanziaria complessiva. Le imprese avranno a disposizione 30 giorni per trasmettere alla Sede Inail competente tutta la documentazione prevista, utilizzando la Posta Elettronica Certificata. In caso di ammissione all’incentivo, il progetto dovrà essere realizzato e rendicontato entro 12 mesi. In allegato al numero di gennaio di Essere Impresa la copia del catalogo convenzioni e benefit di Confartigianato Forlì valido per l’anno in corso. Nel pieghevole sono contenute le numerose opportunità riservate agli associati, che potranno beneficiare di scontistiche riservate e agevolazioni, mostrando la tessera associativa 2013 inviata via posta a tutti i soci, in regola con il versamento della quota di tesseramento. Per chiarimenti contattare l’ufficio politiche associative al numero 0543 452811.

essere impresa • • • gennaio 2013 • 15


notiziario tecnico

Consulenza del lavoro • a cura di Susi Silvani Lavoro a chiamata (intermittenti): abolizione della comunicazione via fax In seguito all’entrata in vigore della Legge di conversione c.d. Sviluppo-bis, si è decretata l’abolizione della modalità di comunicazione via fax a far data dal 19 dicembre 2012 relativamente alla comunicazione preventiva della prestazione lavorativa per i lavoratori intermittenti. Pertanto, la comunicazione preventiva relativa alla chiamata di lavoratori intermittenti tramite fax al numero 848800131 NON È PIU’ EFFETTUABILE. Le altre modalità sono consultabili sul numero di Gennaio “Confartigianato con te” scaricabile dal sito dell’associazione.

Start up innovative e incubatori Una serie di norme disciplinano le misure per la nascita e lo sviluppo di imprese start-up innovative, al fine di favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione, in particolare giovanile. Si esaminano di seguito, in particolare, i risvolti dell’argomento in esame che interessano i profili lavoristici. In caso di assegnazione agli amministratori, ai dipendenti e ai collaboratori delle imprese startup innovative e degli incubatori certificati di azioni, quote, titoli, diritti, opzioni o strumenti finanziari nel contesto di un piano di incentivazione, il reddito di lavoro derivante dall’attribuzione di tali strumenti finanziari o diritti non concorre alla formazione del reddito imponibile di tali soggetti (sia ai fini fiscali, sia contributivi). Inoltre, con il maxiemendamento per le start-up innovative e gli incubatori certificati viene introdotta la possibilità di fruire, con modalità semplificate, del credito d’imposta per l’assunzione di personale altamente qualificato. Riguardo al rapporto di lavoro subordinato, la legge mira ad introdurre misure volte a favorire l’assunzione di lavoratori da parte di start-up innovative, per il periodo di 4 anni dalla data di costituzione delle società. L’instaurazione di contratti di lavoro a tempo determinato, finalizzati al conseguimento dell’oggetto sociale dell’impresa start-up, consente di ritenere rispettato il “vincolo causale”. La legge intende stabilire gli specifici limiti di durata minima e massima dei contratti di lavoro a tempo determinato, nonché le specifiche modalità di successione di più contratti. In particolare, si prevede che in caso di successione di più contratti a termine, che comporti il superamento dei limiti di legge, il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato. Premesso ciò, rispetto al testo originario, vengono

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apportate le seguenti modifiche:  le ragioni in materia di somministrazione di lavoro con contratto a tempo determinato si intendono sussistenti nel caso di aziende start- up (nella versione originale si fa riferimento al solo contratto a termine);  il contratto a tempo determinato può essere stipulato anche per una durata inferiore a 6 mesi;  tale contratto è in ogni caso esente dalle limitazioni quantitative previste dall’art.10, comma 7, del D.Lgs. n. 368/2001;  i contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale definiranno in via diretta ovvero in via delegata ai livelli decentrati con accordi interconfederali o di categoria o avvisi comuni i criteri per la determinazione della retribuzione da corrispondere ai lavoratori assunti da una società start-up. Infine, viene previsto che gli interventi e le misure in esame saranno oggetto di monitoraggio in relazione agli effetti in materia di promozione delle start-up innovative.

Assicurazione sociale per l’impiego Dal 1º gennaio 2013, e in relazione ai nuovi eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dalla stessa data, è istituita, presso la Gestione prestazioni temporanee ai lavoratori dipen­denti l’Assicurazione sociale per l’impiego (ASPI), con la funzione di garantire un’indennità mensile di disoccupazione ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente l’occupazione. In relazione ai casi di cessazione dalla precedente occupazione intervenuti fino al 31 dicembre 2012, si applicano le disposizioni in materia di indennità di disoccupazione ordinaria non agricola.

Campo di applicazione Sono compresi nell’ambito di applicazione dell’ASPI tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti e i soci lavoratori di cooperativa che abbiano stabilito, con la propria adesione o successivamente all’instaurazione del rapporto associa­tivo, un rapporto di lavoro in forma subordinata.

Condizioni per il riconoscimento dell’indennità L’indennità ASPI è ricono­sciuta ai lavoratori per i quali sussistano le tre seguenti condizioni: Continua a pagina 17 • • •


notiziario tecnico • • • Segue da pagina 16

1) perdita involontaria della propria occupazione. Sono escluse quindi le ipotesi di dimis­sioni o di risoluzione consensuale del rapporto (salvo che quest’ultima sia intervenuta nell’ambito della procedura di licenziamento per giustificato motivo oggettivo: art. 7 L. 604/66); 2) status di disoccupato. La permanenza dello staAnno in cui si verifica l’evento

to di disoccupazione resta condizione necessaria per tutto il periodo di fruizione dell’indennità; 3) almeno 2 anni di assicurazione e almeno 1 anno di contribuzione nel biennio precedente l’inizio del periodo di disoccupazione.

Durata La durata massima legale dell’indennità è disciplinata come indicato nella tabella seguente.

Età anagrafica “compiuta”

Durata massima del trattamento

Fino a 49 anni

8 mesi

Da 50 anni

12 mesi

2013

Disoccupazione con “requisiti ridotti 2012”: istruzioni INPS Le prestazioni di disoccupazione “con requisiti ridotti” si considerano assorbite, con riferimento ai peri­odi lavorativi dell’anno 2012, nelle prestazioni della MiniASpI liquidate a decorrere dal 1º gennaio 2013. I requisiti assicurativi e contributivi saranno quelli dell’indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti ridotti, mentre la durata e la misura saranno calcolate in base alle nuove dispo­sizioni relative alla indennità Mini-ASpI. Indipendentemente dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, la domanda per il riconoscimento dell’indennità mini-ASpI riferita a periodi di disoccupazione intercorsi nel 2012 (“mini-ASpI 2012”) dovrà essere presentata, esclusivamente per via telematica, tra il 1°gennaio e il 2 aprile 2013. La liquidazione avverrà in unica soluzione.

Congedo obbligatorio per il padre lavoratore Il Ministro del Lavoro, ha sottoscritto il decreto, contenente le modalità per la fruizione del congedo obbligatorio di un giorno e di quello facoltativo, di due giorni, da parte del padre, anche in caso di adozione o affido. Il congedo obbligatorio è fruibile anche durante il

congedo di maternità della madre lavoratrice, in aggiunta ad esso. La fruizione, da parte del padre, del congedo facoltativo di uno o due giorni, anche continuativi, è condizionata alla scelta della madre lavoratrice di non fruire di altrettanti giorni del proprio congedo di maternità, con conseguente anticipazione del termine finale del congedo post partum della madre per un numero di giorni pari al numero di giorni fruiti dal padre. A carico dell’Inps è posto il pagamento dell’indennità pari al 100% della retribuzione spettante. La fruizione del congedo è subordinata alla presentazione di una richiesta in forma scritta al datore di lavoro.

Detrazioni fiscali Irpef 2013, figli a carico A partire dal 1 gennaio 2013 le detrazioni fiscali per i figli a carico aumenteranno significativamente di ammontare. In particolare le nuove detrazioni familiari saranno di:  1.220 euro per ciascun figlio a carico di età inferiore ai 3 anni (900 euro nel 2012)  950 euro per ciascun figlio a carico dai 3 anni in su (800 euro nel 2012) Continua a pagina 18 • • •

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notiziario tecnico • • • Segue da pagina 17

Le nuove detrazioni familiari per l’anno 2013 riguardano tutti i figli a carico compresi:  figli adottivi  figli naturali riconosciuti  figli affidati o affiliati La detrazione è riconosciuta a prescindere dalla convivenza con i genitori, dallo status o meno di studente, dall’eventuale residenza all’estero e dallo svolgimento di stage/tirocini gratuiti o prestazioni di lavoro retribuite.

Riduzione contributiva nel settore dell’edilizia - anno 2012 L’INPS, conferma la riduzione contributiva nel settore dell’edilizia per l’anno 2012. La misura dello sgravio, così come prevista dal decreto 30 ottobre 2012 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è del 11,50%.

Chiarimenti per la verifica della genuinità delle collaborazioni coordinate e continuative a progetto Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato la circolare con i chiarimenti interpretativi, al proprio personale ispettivo, volti ad un corretto svolgimento dell’attività di vigilanza nei confronti delle collaborazioni coordinate e continuative a progetto, in relazione alle novità introdotte dalla Riforma del Lavoro (c.d. Riforma Fornero). La circolare afferma che non solo la mancata presenza del progetto porta al disconoscimento del rapporto di collaborazione ed alla costituzione, in capo al committente, di un rapporto di lavoro subordinato

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18 • gennaio 2013 • • • essere impresa

a tempo indeterminato, ma anche la carenza, all’interno del progetto, dei seguenti requisiti:  autonomia gestionale,  collegamento ad un determinato risultato finale,  autonoma identificabilità nell’ambito dell’oggetto sociale del committente,  non coincidenza con l’oggetto sociale del committente,  svolgimento di compiti non meramente esecutivi o ripetitivi.

Obbligo di comunicazione Al sindacato dei lavoratori somministrati Il Ministero del Lavoro, ha fornito alcune precisazioni nell’ambito dei contratti di somministrazione circa l’obbligo di comunicazione al sindacato da parte dell’utilizzatore. Il D. Lgs. 276/2003 prevede un controllo sindacale su tali contratti, sia in via preventiva che consuntiva, con lo scopo di evitare che i lavoratori somministrati siano in qualche modo discriminati rispetto agli altri dipendenti dell’impresa utilizzatrice. L’utilizzatore ha dunque l’obbligo di comunicare ogni 12 mesi il numero e i motivi dei contratti di somministrazione conclusi, la durata degli stessi, il numero e la qualifica dei lavoratori interessati. Il Ministero, nella suddetta nota, precisa periodicità e contenuti della comunicazione consuntiva,con particolare riferimento al primo periodo interessato, fissando quale arco temporale di riferimento il periodo 6.04.2012 - 31.12.2012 e indicando quale termine finale dell’adempimento la data del 31.01.2013. È prevista una sanzione amministrativa da € 250 a € 1.250 in caso di mancato o non corretto adempimento.


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er offrire ai soci un servizio sempre più completo sono tre le strutture di Confartigianato Persone che garantiscono una consulenza a 360 gradi su tutte le tematiche connesse non solo all’attività professionale,

ma anche alle esigenze dei familiari. Anap l’associazione nazionale anziani e pensionati, costituita nel 1973 all’interno di Confartigianato, senza finalità di lucro, rappresenta, tutela e difende gli anziani e i pensionati e promuove una serie di at-

tività per la salute e il benessere dei soci a riposo. Il Caaf assiste i contribuenti nei diversi adempimenti mentre il patronato Inapa provvede alla previdenza sociale, l’infortunistica, l’assistenza sanitaria e le pratiche per gli extracomunitari.

Il CAAF Confartigianato è pronto per compilare il modello 730

Senza alcuna tessera d’iscrizione la soluzione per tutti Si ricorda ai contribuenti che, anche coloro, che non hanno obblighi nei confronti del Fisco, possono avere interesse a presentare la dichiarazione, per portare in detrazione gli oneri sostenuti nel corso dell’anno 2012 o per chiedere il rimborso di crediti derivanti da acconti versati per il 2012. La raccolta dei documenti e del modello 730 inizia dal 18 marzo fino al 31 maggio del 2012. I “ritardatari” entro il 16 giugno e/o 16

luglio 2013, possono comunque utilizzare il modello Unico per dichiarare i redditi del 2012. Per le ditte che usufruiscono del servizio paghe di Confartigianato, con più di cinque dipendenti, che intendano chiedere l’assistenza, la raccolta può essere eseguita dai nostri incaricati presso la sede dell’impresa, attraverso preventiva richiesta telefonica ai nostri uffici. Si ricorda che ai contribuenti che consegneranno il modello 730

già compilato non sarà richiesto il pagamento delle competenze. Se l’assistito intende usufruire del servizio IMU (compilazione bollettini e dichiarazioni da presentare ai Comuni) gli saranno addebitate le competenze relative a questo servizio. Per informazioni servizio Caaf Confartigianato Forlì - Silvia Succi 0543 452869 - Valentina Turchetti 0543 452828

Inapa: perequazione automatica delle pensioni per l’anno 2013 Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il decreto 16 novembre 2012 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 277 del 27 novembre 2012, ha comunicato l’aumento di perequazione automatica delle pensioni. Per l’anno 2011 la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni dal 1° gennaio 2012, determinata in via provvisoria nella misura del 2,6% è stata stabilita, in via definitiva, nella misura del 2,7%. Pertanto, le pensioni subiranno un conguaglio a credito dello 0,1% pari alla differenza tra la percentuale provvisoria e quella definitiva. Per l’anno 2012 la 20 • gennaio 2013 • • • essere impresa

percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni è determinata nella misura previsionale del 3%. Le tabelle degli importi sono consultabili sul numero di gennaio del notiziario on line Confartigianato con Te, scaricabile sul sito ww.confartigianato.fo.it Per informazioni contattare Luisella Miti allo 0543 452905.


speciale pensionati movimenti

Novità per la festa nazionale del socio Anap

I

n occasione dei festeggiamenti per i 40 anni di Anap è stato organizzato per il mese di giugno un nuovo tipo di soggiorno riservato ai soci. La manifestazione dal titolo “Nonni e Nipoti” si terrà presso il Garden Club di San Vin-

Il primo giugno sarà invece realizzata la festa regionale del socio Anap, al Villaggio della Salute di Monterenzio (BO). Alle ore 11 la giornata si aprirà con un incontro sugli stili di vita per una magnifica terza età, per continuare col pranzo e poi, nel pomeriggio, sarà allietata da musiche e balli dell’orchestra Cime Tempestose. Un’opportunità per condividere una piacevole giornata di svago.

cenzo (Li) dal 15 al 22 giugno. La formula prevede la possibilità di partecipazione anche dei nipoti a un prezzo vantaggioso e per i quali sarà prevista animazione specifica. La quota di adesione è di € 510 a persona in camera doppia, il supplemento per la singola è di 240 euro, sono previste riduzioni per i bambini diverse per fasce d’età. Dal costo è esclusa la tassa di soggiorno, qualora prevista, da saldare in loco. La quota di partecipazione comprende soggiorno in pensione completa, il servizio di ristorazione (prima colazione, pranzo e cena) è a buffet con bevande ai pasti (acqua in bottiglia, vino e succhi di frutta in dispenser) incluse. Per prenotazioni contattare il coordinatore Anap Giuseppe Mercatali allo 0543 452960.

In aumento gli oneri per visite specialistiche e diagnostica strumentale Il sistema sanitario del nostro Paese è in crisi, i bilanci in rosso della sanità pubblica rendono indispensabile la necessità di ridurre le spese incrementando i costi a carico dei cittadini coi ticket oggi non più uguali per tutti, ma differenziati in base al reddito. Non sono ancora state definite le procedure e le soluzioni che potranno essere impiegate per ridurre i costi a carico dello Stato, ma di certo aumenteranno gli oneri per i cittadini, soprattutto per le visite specialistiche e la “diagnostica strumentale”, che costituiscono i servizi più utilizzati. Si stanno quindi diffondendo soluzioni di mutualità sanitaria integrativa, anche per le fasce di cittadini maggiormente esposte, sulle quali si avranno le maggiori ripercussioni; tra questi, i pensionati e i lavoratori autonomi. Queste categorie, non coperte da Fondi Nazionali di mutualità sanitaria integrativa, disposti nei Contratti Collettivi Nazionali di lavoro, dovranno infatti orga-

nizzarsi autonomamente tramite adeguate forme associative, come può essere una mutua volontaria, autogestita direttamente dai cittadini, che eroga servizi sanitari integrativi con contributi fortemente contenuti. Anap, dopo varie analisi e verifiche, ha costituito una sezione - soci di Mutua Nuova Sanità, presente sul territorio da oltre 15 anni, alla quale stanno aderendo tutti i soci che, pagando un modesto contributo, possono utilizzare i consistenti vantaggi di assistenza nei servizi assistenziali-domiciliari, prestazioni specialistiche e diagnostica, odontoiatriche, fisioterapia e di molte altre specialità. Le associazioni di categoria del sistema Confartigianato dell’Emilia Romagna stanno approfondendo l’opportunità di realizzare un coordinamento operativo e gestionale per rispondere alle esigenze di tutte le aree sociali, dai titolari di aziende artigiane ai pensionati, nonché i lavoratori dipendenti dell’azienda stessa. essere impresa • • • gennaio 2013 • 21


movimenti speciale pensionati

Anap aderisce a Mutua Nuova Sanità

A

nap ha scelto di aderire a Mutua Nuova Sanità (MNS), una società di mutuo soccorso che, operando con associazioni e aziende, fornisce importanti servizi nel campo dell’assistenza sanitaria e socio-assistenziale, a integrazione del Servizio Sanitario Pubblico. Le strutture sanitarie e socio-assistenziali convenzionate con MNS sono scelte con criteri che privilegiano la qualità elevata e operano in stretto rapporto con il territorio, consentendo comunque agli associati la libera scelta dei servizi più conformi

alle loro esigenze. Una mutualità volontaria, attiva e protagonista che, collaborando con il Sistema Sanitario Pubblico, ne integra i servizi in favore di lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati e loro familiari. Aderendo a Mutua Nuova Sanità gli associati possono usufruire di importanti servizi di mutualità integrativa, al costo di un modesto contributo associativo unico di 10 euro annui, che copre non solo il pensionato ma anche i familiari conviventi. I servizi includono convenzioni con centri medici e riabilitativi, il medico d’urgenza, il medico

generico a domicilio e il medico in viaggio. Chiamando il numero verde posto sul tesserino si può ottenere un consulto telefonico; richiedere una visita medica d’urgenza a domicilio, gratuita su tutto il territorio nazionale, nelle fasce orarie in cui non è presente il medico di base; richiedere una visita medica d’urgenza, 24 ore su 24, se si è in viaggio fuori dal proprio comune di residenza. Servizi specifici sono attivati anche per l’assistenza alle persone anziane e non autosufficienti. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all’Anap di Forlì.

La salute dell’anziano e l’invecchiamento in buona salute L’Osservatorio nazionale sulla salute dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Roma ha pubblicato il Libro Bianco 2012 dal titolo “La salute dell’anziano e l’invecchiamento in buona salute: stato di salute, opportunità e qualità dell’assistenza nelle regioni italiane”. La popolazione anziana in Italia è pari al 10,3% del totale, cui va aggiunta quella

molto anziana, oltre i 75 anni, che è pari al 10%: la regione con la più alt concentrazione di anziani è la Liguria, mentre la Campania è quella dove il processo di invecchiamento è in fase meno avanzata. L’aspettativa media di vita è di circa 84 anni nella popolazione femminile e di 78 per quella maschile. Le persone tra i 65 e i 74 anni

Canone Rai I soggetti di età pari o superiore a 75 anni compiuti entro il termine di scadenza per il pagamento del Canone RAI, che non convivano con altri soggetti titolari di reddito, ad esclusione del coniuge, e che possiedano un reddito (unito a quello del coniuge) non superiore a 6713,98 euro lordi annui, possono richiedere l’abolizione del canone Rai. La domanda, se si rientra nelle condizioni di cui sopra, va inoltrata su apposito modello, all’Agenzia delle Entrate del territorio, oppure all’Ufficio SAT di Torino, sportello abbonamenti.

22 • gennaio 2013 • • • essere impresa

sempre più spesso vivono soli (in più di un caso su quattro), sono affetti da almeno una patologia cronica e in qualche caso da obesità. I dati diffusi sottolineano come il 43% dei soggetti sia affetto da una o più malattie croniche. Gli over 65 italiani generalmente non fumano ma, se uomini, sono maggiormente a rischio per quanto riguarda la dipendenza da alcol. Dal punto di vista dell’assistenza e della cura, lo studio dimostra il ruolo chiave della famiglia: la maggior parte delle persone anziane si dichiarano soddisfatte delle loro relazioni familiari. Un quadro complessivamente buono quello offerto dal rapporto sullo stato di salute degli anziani in Italia, benché esistano importanti differenze, non soltanto a livello regionale, ma anche tra generi e classi di età, soprattutto per quanto riguarda gli stili di vita e i comportamenti, nonché l’accesso e l’utilizzo dei servizi.


giovani imprenditori movimenti Confrontarsi con un futuro fragile

Fare impresa per essere protagonisti

C

osa significa essere giovani in un mondo che sembra aver perso la fiducia nel futuro? Anche se la volontà di conservare inalterati l’ottimismo e la speranza nella ripresa è sempre presente, è facile comprendere che, di fronte a una crisi che colpisce principalmente proprio gli under 35, con tassi di disoccupazione intorno al 37%, la paura del domani sia una costante nella vita di molti ragazzi. Paolo Gabelli, coordinatore

logico. “L’artigianato, eccellenza del nostro Paese e apprezzato in tutto il mondo, richiede competenze e professionalità spesso indisponibili, questo perché i giovani, una volta concluso l’iter formativo non hanno maturato i requisiti richiesti dalle imprese. Frequentemente l’imprenditore che assume nuova forza lavoro deve farsi carico di trasferire competenze, capacità e abilità al neo assunto. Un costo difficilmente sostenibile in questi tempi di crisi.” Continua Gabelli “esistono priorità alle quali la politica deve dare risposte chiare e concrete. In primis occorrono politiche che sgravino fiscalmente e a livello contributivo le imprese che occupano nuova forza lavoro. Senza dimenticare l’importanza di percorsi formativi nell’istruzione superiore e universitaria che siano maggiormente orientati verso professioni per le quali c’è effettiva richiesta e verso settori che, negli anni, abbiano saputo sviluppare una reale offerta di lavoro.”

del Gruppo Giovani (nella foto), ricorda le opportunità offerte dall’artigianato e dal fare impresa “scegliere di concretizzare il proprio sogno imprenditoriale rappresenta la prima risposta. Le nuove generazioni devono avere l’opportunità di conoscere il significato dell’autoimprenditorialità, come mezzo per contrastare il rischio di esclusione dal mercato del lavoro. Bisogna chiedersi per quale motivo la piccola impresa, pur centrale nel sistema produttivo italiano, rappresenti un universo sconosciuto e poco attraente per le giovani generazioni. È indispensabile, oggi più che mai, rafforzare il dialogo tra l’artigianato e la scuola, per consentire ai giovani di comprendere il vero significato del fare impresa.” Un impegno che il gruppo porta avanti da alcuni anni con il progetto Be:come e che intende intensificare nei prossimi mesi per promuovere la modernità dei mestieri artigiani, spesso innovativi e ad alto contenuto tecno-

Campionati di giornalismo

Confartigianato sponsor dell’iniziativa Per il quinto anno consecutivo Confartigianato di Forlì sponsorizza l’iniziativa “Campionati di giornalismo” promossa dalla redazione del quotidiano Il Resto del Carlino. Una competizione tra le scuole medie del comprensorio forlivese, chiamate a sfidarsi scrivendo testi giornalistici sui più diversi temi d’interesse locale. L’associazione forlivese ha proposto un proprio tema,

sul quale si cimenteranno i giovanissimi reporter, incentrato sulla conoscenza dell’artigianato, per promuovere il dialogo tra i ragazzi delle seconde e terze

classi delle scuole medie inferiori e le realtà artigiane del territorio. Potersi confrontare con una realtà imprenditoriale consentirà agli studenti di toccare con mano i numerosi aspetti dell’artigianato, sempre meno vicino all’immagine romantica, ma ormai inattuale, del “mestiere antico”, ma sempre più innovativo e al passo con le più recenti tecnologie produttive. essere impresa • • • gennaio 2013 • 23


movimenti donne impresa La crescita del paese passa anche dall’imprenditoria femminile

Forte segnale lanciato da Rete Imprese Italia

L

a giornata di mobilitazione del 28 gennaio, promossa da Rete Imprese Italia, è stata anche l’occasione per porre l’accento sulla centralità dell’imprenditoria femminile per il sistema produttivo italiano. L’incidenza femminile tra gli imprenditori infatti non conosce crisi. Malgrado i segnali negativi del sistema delle imprese, il trend di quelle guidate da donne è in salita, un processo che avviene in contesti ancora poco favorevoli, che

limitano e frenano un ulteriore potenziale di sviluppo. Chiarisce Fabiola Foschi coordinatrice di Donne Impresa di Confartigianato Forlì (nella foto) “l’imprenditoria in rosa, se sostenuta, può contribuire in maniera determinante al nostro Paese. La forza lavoro che oggi è, forzatamente, ai margini del mercato produttivo perché dedita ad attività di cura all’interno di un sistema familiare non adeguatamente sostenuto dai servizi pubblici è una risorsa preziosa. Se venissero potenziati i servizi di welfare e contemporaneamente si provvedesse a favorire l’avvio di nuove attività nel settore dei servizi si potrebbe incrementare il numero di donne imprenditrici.” Continua Foschi “devono

essere individuate delle misure di intervento per promuovere la creazione e lo sviluppo di imprese rosa, sia nella fase di start up, sia di consolidamento della realtà produttiva. Senza dimenticare un nodo che, pur colpendo tutte le piccole imprese, vincola fortemente le imprenditrici, l’accesso al credito. Politiche economiche di genere potrebbero bypassare i numerosi ostacoli messi in campo dagli istituiti bancari.” Donne Impresa continuerà anche nel 2013 a portare avanti il dialogo con le istituzioni a tutti i livelli per ottenere una reale parità di opportunità lavorative e migliori servizi che sgravino la donna nelle attività di cura per figli e anziani.

Noimpresa continua a crescere Il portale per le imprese promosso da Donne Impresa continua a crescere, moltiplicando le opportunità di contatto tra coloro che si sono già iscritti. Per aderire gratuitamente all’iniziativa e creare la propria vetrina nel web è possibile contattare Fabiola Foschi al numero 0543 452844.

Presidenza nazionale

Donne Impresa conferma Edgarda Fiorini L’Assemblea di Donne Impresa Confartigianato ha confermato Edgarda Fiorini (nella foto) alla presidenza del Movimento che rappresenta oltre 375mila imprenditrici artigiane attive in Italia. Fiorini guiderà Donne Impresa per i prossimi 4 anni e sarà affiancata dalle vicepresidenti Giuseppina Mele, presidente di Donne Impresa Campania e che ha ricevuto l’incarico di vice presidente vicaria, ed Emanuela Bacchilega, presidente di Donne 24 • gennaio 2013 • • • essere impresa

Impresa Emilia Romagna. Edgarda Fiorini, originaria di Udine, è imprenditrice nel settore edile e, tra gli incarichi in ambito associativo, è vice presidente di Confartigianato Udine e presidente regionale di Donne Impresa Friuli Venezia Giulia. Donne Impresa Forlì desidera complimentarsi con la presidente Emanuela Bacchilega per il prestigioso incarico.


donne impresa movimenti

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CONFARTIGIANATO FORLÌ È UN GRANDE MONDO DI OPPORTUNITÀ. Ora, grazie al portale noimpresa.it, ogni associato ha a disposizione una pagina personale con cui presentarsi e farsi conoscere: un'incredibile risorsa che permette alle imprese associate a Confartigianato di trovare partners e fornitori direttamente tra chi condivide la stessa visione e il medesimo approccio professionale.

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aziende storie di impegno e successi Stabilito il record mondiale

“Ottavia” è la pizza più grande del mondo

I

soci dell’azienda forlivese SGlab Snc, Matteo e Marco Nardi di nuovo protagonisti di un’interessante iniziativa: la realizzazione di “Ottavia”, la pizza tonda più grande del mondo. I due giovani imprenditori, titolari del laboratorio di via Nazario Sauro, che produce esclusivamente prodotti da forno e pasticceria senza glutine, sono stati promotori della sfida al precedente record del 1990, vinta assieme ad altri tre professionisti, con i quali hanno dato vita ai “Record Pizza Men”. I fratelli Nardi, assieme al padre Dovilio Nardi, Andrea Mannocchi e Matteo Giannotte, hanno, infatti, realizzato, lo scorso 13 dicembre, la pizza tonda senza glutine più grande del mondo, coprendo un’area di oltre 1.260 mq per 40,09 metri

di diametro e che ha richiesto 9.000 kg di farina Schär e DS - gluten free, lavorata con 6000 kg di acqua e 210 kg di lievito, condita con 5.000 kg di pomodoro 5.000 kg di mozzarella, 190 kg di olio, 675 kg di margarina, 250 kg di sale marino, 120 kg di rucola, 125 kg di Parmigiano Reggiano, 25 kg di aceto balsamico dop. Un progetto ambizioso, frutto di una lunga preparazione e realizzato con attrezzature speciali attualmente non in commercio: basti pensare che la cottura ha richiesto lance termiche con temperatura monitorata tra i 300° e i 500°, progettate e assemblate appositamente per raggiungere l’ambito traguardo. Con questo successo il nostro Paese si riappropria dello scettro di patria della pizza più grande del mondo, dal 1990 in mano al Sud Africa, dove era stata realizzata una pizza con glutine, di “soli” 37,4 metri di diametro. Un risultato che mira a porre l’attenzione sulla celiachia e alla sensibilità al glutine, patologie sempre più diffuse ma ancora poco conosciute e che non devono precludere a chi ne è affetto l’opportunità di mangiare sano e con gusto. Ai due giovani imprenditori associati, vanno i complimenti di Confartigianato Forlì per l’intraprendenza e l’abilità messe in campo anche in occasione del conseguimento di questo prestigioso traguardo.

Rassegna presepi: Remo Ragazzini vince il primo premio

Un serbatoio accoglie la natività

Dalla grotta di Betlemme a un serbatoio per gpl. La raffigurazione della natività, curata dall’imprenditore forlivese Remo Ragazzini in occasione delle festi26 • gennaio 2013 • • • essere impresa

vità natalizie appena trascorse, trova un’originale collocazione all’interno dell’Officina Ragazzini in via Rio Cozzi. L’installazione, perfettamente meccanizzata, ha vinto il primo premio nella rassegna dei quartieri Villanova-Villagrappa di Forlì, per l’accuratezza e l’originalità dell’allestimento. Un modo per celebrare uno dei simboli del Natale anche all’interno di un’officina meccanica. Nelle foto il dettaglio della natività e il serbatoio.


storie di impegno e successi aziende Librasoft Snc alla conquista del web

Tre giovani imprenditori sfidano la crisi L’azienda ha attivato una convenzione con Confartigianato Forlì per garantire agli associati condizioni di favore per la progettazione di siti internet e la definizione di piani marketing, che integrino i molteplici strumenti a disposizione nel web.

L

ibrasoft snc è un’impresa giovane e dinamica che si occupa di allestimenti di portali web e di comunicazione digitale. Fondata nel 2011, in piena crisi, da Thomas Golinucci, Piergiorgio Massari e Stefano Zoffoli, in pochi mesi di attività l’azienda è riuscita a ritagliarsi il proprio spazio nel mercato e un nutrito portafoglio clienti, tra i quali figurano anche alcune amministrazioni comunali del territorio. Una buona affermazione, che premia la filosofia adottata dai tre giovani imprenditori che garantiscono non soltanto un servizio frutto della tecnologia più avanzata, ma accompagnano il cliente anche nella fase della gestione del prodotto finito, mettendo a disposizione dell’utente formazione e assistenza. Alla Librasoft, infatti, hanno le idee molto chiare su ciò che vogliono offrire a chi li sceglie. “Per vivere la rete bisogna curarne tutti gli aspetti, non è sufficiente mettere on line un sito internet, occorre aggiornarlo e integrarlo con i numerosi strumenti che oggi il web mette a disposizione di tutti i fruitori. L’utente navigatore deve trovare facilmente le informazioni che cerca; un sito accessibile, chiaro, snello invoglierà il potenziale cliente a visitare nuovamente quelle pagine. La nostra azienda mette a disposizione di tutti i clienti, interessati a migliorare la propria presenza nel web, questi strumenti, per una comunicazione realmente efficace.” Chiarisce Massari “la nostra offerta parte da un’analisi approfondita delle esigenze del cliente per comprendere quali siano gli strumenti più idonei, una comparazione tra lo status quo e l’obiettivo a cui tendere. Un momento chiave, che richiede tempo e accuratezza per evitare fraintendimenti, seguono poi le fasi della

progettazione e della realizzazione delle bozze, durante le quali avvengono eventuali aggiustamenti, sino alla consegna del prodotto. Passaggio nel quale non si esaurisce di certo la nostra relazione con la committenza, l’ultimo step è, infatti, l’assistenza e la predisposizione di report per verificare la reale portata dei benefici apportati dall’adozione del nostro prodotto.” Qualità e l’applicazione delle più recenti scoperte sull’utilizzo della tecnologia, sono gli elementi distintivi di Librasoft snc. I tre soci, non ancora trentenni, si sono conosciuti frequentando i corsi universitari alla facoltà di Scienze e tecnologie informatiche di Cesena e, una volta conseguito il titolo accademico, hanno deciso di avviare assieme un’impresa che potesse portare qualche elemento di novità nel settore. “Siamo entrati nel mercato con un’idea nuova, per soddisfare esigenze che non sono state ancora esplorate” spiega Golinucci, che si occupa principalmente della grafica dei progetti “ci siamo resi conto che la tecnologia non è ancora pienamente sfruttata nel nostro Paese; il web marketing può essere sviluppato in maniera diversa da come realizzato sino a oggi. Ci confrontiamo costantemente con il mercato statunitense per comprendere i trend e le nuove strategie per mettere al servizio dei nostri clienti uno strumento efficiente, fruibile e soprattutto chiaro.” “La nostra forza nasce anche dal fatto che le nostre professionalità sono complementari, dalla grafica, allo sviluppo di software ad hoc sino alla scelta della comunicazione più efficace.” Conclude Zoffoli “Per questo siamo in grado di accompagnare i clienti alla conquista di nuovi mercati curando l’interculturalità del messaggio, ossia di come una determinata campagna possa essere interpretata da un’altra cultura. Non dimentichiamo che il web garantisce visibilità in tutto il mondo, un’errata interpretazione del messaggio può influire negativamente sull’immagine aziendale.” essere impresa • • • gennaio 2013 • 27


categorie e mercato iniziativa di Confartigianato

Un osservatorio per vigilare i cattivi pagatori I cattivi pagatori hanno i giorni contati. Nel vero senso della parola, da giovedì 31 gennaio è in funzione l’osservatorio di Confartigianato che vigila sul rispetto della normativa entrata in vigore il 1° gennaio e che fissa a 30 giorni il termine ordinario per saldare le fatture nelle transazioni commerciali tra Enti pubblici e aziende private e tra imprese private. Sul portale della federazione nazionale all’indirizzo www.confartigianato.it, gli imprenditori troveranno informazioni sul funzionamento delle nuove norme, consulenza su come far rispettare i propri diritti di creditori e potranno segnalare nuovi ritardi e mancate applicazioni della legge. Una sezione dell’Osservatorio è dedicata allo strumento della certificazione del crediti accumulati dagli imprenditori prima dell’entrata in vigore della nuova legge. Anche in questo caso, oltre alle istruzioni per l’utilizzo della certificazione, sarà monitorata l’efficacia dello strumento. La nuova normativa sui tempi di pagamento è stata fortemente voluta da Confartigianato e costituisce un passo avanti per ristabilire etica e correttezza nei rapporti economici tra imprese e Pubblica Amministrazione, tra imprese committenti e imprese subfornitrici. Ma la legge non deve restare sulla carta. Deve essere rispettata. L’osservatorio serve per monitorare e per far conoscere i cattivi pagatori, siano essi Enti pubblici o soggetti privati. Quello dei ritardi di pagamento è, infatti, uno dei problemi più gravi all’origine della mancanza di liquidità degli imprenditori e, addirittura, in questi tempi di credito scarsissimo, ha comportato la chiusura di molte aziende. Un rapporto di Con-

fartigianato rileva che la Pubblica amministrazione è sempre più lenta a pagare le imprese fornitrici di beni e servizi: nel 2012 il tempo medio è salito a 193 giorni. Tra maggio e novembre 2012 il ritardo con cui gli Enti pubblici (Amministrazione centrale, Regioni e Province) hanno saldato le fatture alle imprese è ulteriormente aumentato di ben 54 giorni. I ritardi della Pubblica Amministrazione hanno avuto un’incidenza di 2,5 miliardi di maggiori oneri finanziari. Il rapporto di Confartigianato rivela che la Pubblica Amministrazione ha accumulato debiti commerciali per 79 miliardi nei confronti dei fornitori di beni e servizi. Nel 2011 la Pubblica Amministrazione ha acquistato beni, servizi e investimenti fissi per 167,9 miliardi, pari al 10,6% del PIL. Più dei tre quarti (78,3%) degli acquisti, per un valore di 131,5 miliardi, è determinato dalle amministrazioni locali, seguono le Amministrazioni Centrali con acquisti per 34 miliardi (20,3% del totale della Pa) e gli Enti previdenziali con 2,4 miliardi (1,4%). A livello regionale, dei 146,3 miliardi di euro di spesa, 98,1 miliardi sono assorbiti dal Centro-Nord (67%) e 48,3 miliardi dal Mezzogiorno (33%).Tra il 2001 e il 2011 gli acquisti della pubblica amministrazione. sono saliti del 34,9%, con una incidenza sul PIL che passa dal 9,9% al 10,6%, con un incremento di 0,7 punti del PIL. A seguito delle recenti manovre di correzione dei conti pubblici si inverte la tendenza rilevata negli ultimi dieci anni e nei prossimi anni si prevede una riduzione sensibile del peso sul PIL della spesa che dovrebbe scendere dal 10,9% del 2010 al 9,5% nel 2015.

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28 • gennaio 2013 • • • essere impresa

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categorie e mercato

Albo autotrasporti, quote anno 2013 Con delibera d’urgenza, il Comitato Centrale dell’Albo Autotrasporti ha prorogato il termine per il pagamento della contributo annuale all’Albo degli autotrasportatori dal 31 dicembre 2012 al 31 marzo 2013. La proroga è stata adottata in considerazione delle notevoli difficoltà tecniche intervenute nelle modalità di pagamento, che da quest’anno sono solo telematiche, e soprattutto del fatto che negli ultimi tempi il collegamento on-line del sito è stato sospeso a causa di urgenti attività di manutenzione. Rimane invariata la modalità di pagamento del contributo, che dovrà avvenire esclusivamente on line. Si tratta di un’importante novità rispetto agli anni precedenti, in cui il pagamento poteva essere fatto anche con il bollettino postale o con il bonifico bancario. Queste due modalità di versamento venivano uti-

lizzate da numerose imprese ma non permettevano al Comitato di svolgere i dovuti controlli e comunicare alle Province i nominativi delle aziende che non pagavano la quota. Ulteriore cambiamento introdotto dal Comitato riguarda l’aumento della quota, che passa da 20,66 a 30 euro per impresa. Sono invece rimaste invariate le parti aggiuntive relative al parco veicolare e alla capacità di carico dei singoli automezzi, che rappresentano la percentuale maggiore della quota. L’importo andrà pagato entro il 31 marzo 2013. L’azienda dovrà conservare la ricevuta del pagamento per consentire al Comitato di effettuare i controlli. Per il calcolo ed eventuali informazioni contattare gli uffici di Confartigianato di riferimento. Per avvalersi anche del servizio di versamento telematico della quota è necessario contattare entro il 20 febbraio l’Ufficio Trasporti di Confartigianato per concordare le modalità operative. Sul sito di Confartigianato Forlì all’indirizzo www.confartigianato.fo.it e nella newsletter Confartigianato con Te di febbraio le specifiche delle diverse quote. Alberto Camporesi

Accorpate le attività di meccanico ed elettrauto La legge n. 224/2012, entrata in vigore il 5 gennaio 2013, ha apportato importanti modifiche alla Legge n. 122/1992 concernente la disciplina dell’attività di autoriparazione. Le attività di meccanica/ motoristica e di elettrauto sono state accorpate nella nuova attività di “meccatronica”. Pertanto l’attività di autoriparazione si distingue ora nelle attività di meccatronica, carrozzeria e gommista. Dal 5 gennaio 2013, pertanto, non è più possibile dichiarare l’inizio della sola attività di meccanica/motoristica o di elettrauto, ma l’inizio dell’attività di “meccatronica” dimostrando il possesso dei requisiti previsti sia per la meccanica/motoristica sia per l’elettrauto. L’art. 3 della Legge 224/2012 reca le seguenti norme transitorie: le imprese che, alla data di entrata in vigore della legge (5 gennaio 2013), sono già iscritte nel Registro delle imprese o nell’albo delle imprese artigiane e sono abilitate sia alle attività di meccanica e motoristica sia a quella di elettrauto, sono abilitate di diritto allo svolgimento della nuova attività di meccatronica. Le imprese che al 5 gennaio 2013 sono iscritte nel Registro delle imprese o nell’albo delle imprese artigiane e sono abilitate alle attività di meccanica motoristica o a quella di elettrauto

possono proseguire le rispettive attività per i cinque anni successivi alla medesima data. Entro tale termine, le persone preposte alla gestione tecnica delle predette imprese, qualora non siano in possesso di almeno uno dei requisiti tecnico-professionali previsti, devono frequentare con esito positivo il corso professionale limitatamente alle discipline relative all’abilitazione professionale non posseduta. In assenza, decorso il medesimo termine, il soggetto non può essere preposto alla gestione tecnica dell’impresa. Il preposto alla gestione tecnica anche se titolare di impresa individuale che abbia già compiuto cinquantacinque anni può proseguire l’attività fino al compimento dell’età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia. essere impresa • • • gennaio 2013 • 29


categorie e mercato Opportunità per tutte le imprese associate

Il comparto grafica propone una consulenza innovativa La categoria dei grafici ha messo a punto un nuovo progetto “la consulenza innovativa” (nella pagina a fianco la locandina dell’iniziativa). L’obiettivo del progetto è di avvicinare al mondo dei professionisti della grafica anche le aziende meno strutturate e che spesso rinunciano a investire in comunicazione per timore di non riuscire a sopportarne i costi. Tutte le aziende, per concorrere e competere sul mercato ad armi pari, devono mostrare le proprie qualità, le potenzialità e la genuinità della propria produzione. L’associazione, con il progetto mira a offrire una prima consulenza gratuita a tutte le aziende associate, finalizzata alla conoscenza approfondita della realtà aziendale e all’individuazione degli strumenti ad hoc per la comunicazione e il marketing in base alle specifi-

che esigenze di ciascuna identità imprenditoriale. La stessa consulenza può rappresentare una risposta concreta alle esigenze degli associati, che soprattutto in questi anni di crisi hanno necessità di sfruttare al meglio le risorse disponibili, rivolgendosi a esperti qualificati in grado di offrire la migliore consulenza al giusto prezzo. Tutte le imprese che appartengono al comparto della grafica e comunicazione (tipografie, serigrafie, grafica pubblicitaria, cartotecnica, legatoria, grafica web design), associate al sistema Confartigianato di Forlì e che sono interessate ad aderire gratuitamente al progetto di consulenza innovativa possono comunicare i propri dati alla responsabile Fabiola Foschi allo 0543.452844 o via mail all’indirizzo ffoschi@confartigianato.fo.it

Una vetrina di prestigio

Happy Family Expo alla Fiera di Forlì Il 2 e 3 marzo 2013, alla Fiera di Forlì, si svolgerà “Happy Family Expo”, il nuovo evento fieristico dedicato al mondo dell’infanzia. Happy Family rappresenta un appuntamento innovativo nel Centro Italia e un’ottima opportunità commerciale per tutte le aziende e gli operatori attivi nel mondo dell’infanzia. Due giornate ricche di eventi con nuove proposte per soddisfare i bisogni delle mamme e dei bambini, dalla gravidanza, alla crescita: una grande vetrina per presentare al pubblico il meglio sui prodotti e i servizi per il benessere, la casa,

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la scuola, le occasioni speciali, il tempo libero e le vacanze in famiglia, nonché giochi, spettacoli, laboratori creativi, attività sportive, seminari e convegni. Forte del sostegno delle Istituzioni e del coinvolgimento delle Scuole e delle Associazioni, “Happy Family Expo” rappresenta un appuntamento ideale di contatto tra gli operatori e le famiglie. Un’ottima opportunità per le imprese che operano nel settore, che potranno partecipare in qualità di espositori, avvalendosi della convenzione stipulata tra l’ente Fiera e Confartigianato Forlì.

Sono numerose le opportunità fieristiche per le imprese associate. Per eventi sia in Italia, sia all’estero, in collaborazione con l’ICE, Confartigianato Forlì può offrire consulenza e interessanti sconti sulle aree espositive. Per informazioni contattare Fabiola Foschi al numero 0543 452844.


categorie e mercato

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Forlì Via Oriani, 1 • Tel 0543 452811 • Fax 0543 452852 www.confartigianato.fo.it Castrocaro Terme e Terra del Sole • Piazza Mazzini, 11 Castrocaro • Tel 0543 452950 • Fax 0543 766742 Civitella di Romagna • Piazza Matteotti, 6 • Tel 0543 452980 • Fax 0543 983733 Dovadola • Via Ranieri Biscia, 13 • Tel 0543 452950 • Fax 0543 766742 Forlimpopoli e Bertinoro • Via Montegrappa, 5 Forlimpopoli • Tel 0543 452937 • Fax 0543 742750 Galeata • Via IV Novembre, 9/B • Tel 0543 981240 • Fax 0543 981240 Meldola • Viale Roma, 172 • Tel 0543 452910 • Fax 0543 490568 Modigliana • Corso Garibaldi, 67 • Tel 0543 452960 • Fax 0546 940285 Predappio • Via Roma, 100/B • Tel 0543 452921 • Fax 0543 921584 Premilcuore • Piazza Caduti, 3 • Tel 0543 452920 • Fax 0543 921584 Rocca San Casciano • Piazza Garibaldi, 53 • Tel 0543 452970 • Fax 0543 960068 Santa Sofia • Via Giovannetti, 6 • Tel 0543 452980 • Fax 0543 970170 Tredozio • Via XX Settembre - angolo Vicolo Biscanto, 1 • Tel 0546 943493 • Fax 0546 943493


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